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13/01/2017 Sciopero nazionale del settore Moda: alta adesione dalle Marche
Le segreterie regionali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil delle Marche esprimono la propria soddisfazione per l'alta partecipazione a Firenze allo sciopero del 13 Gennaio, che ha unito i lavoratori del sistema Moda. Nelle grandi aziende dell'industria, si sono registrati picchi di adesione fino all'80%, segnalando una partecipazione dei lavoratori molto alta ed in linea con la media nazionale. Le segreterie regionali auspicano che la vertenza possa giungere a conclusione nel più breve tempo possibile, garantendo una distrubuzione del salario che tuteli la crescita certa dei minimi contrattuali, del potere di acquisto delle retribuzione e dei livelli contributivi previdenziali.
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12/01/2017 Tecnowind: accordo sugli arretrati, si torna al lavoro
Due giorni di sciopero alla Tecnowind di Fabriano e presidio davanti alla Regione dopo il mancato pagamento dello stipendio di dicembre e di metà della tredicesima. Le organizzazioni sindacali Fim Fiom e Uilm hanno ricevuto giovedì scorso una comunicazione da parte dell'azienda che annunciava la mancata erogazione delle spettanze (stipendio di dicembre e 50% della tredicesima), causa mancanza di risorse finanziarie e la mancata concretizzazione dell’operazione di rafforzamento patrimoniale annunciato essere prossimo ma nuovamente slittato. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto una convocazione urgente da parte della Regione nei confronti del vecchio e del nuovo C.D.A. transitorio, insediatosi il 23 dicembre scorso, per far chiarezza sui reali problemi che stanno ritardando l’operazione e l’erogazione del salario ai lavoratori. Durante l’assemblea convocata lunedì mattina, i lavoratori hanno assunto la posizione di non riprendere il lavoro almeno fino a dopo l’incontro in Regione, tenuto ieri durante il quale hanno dato luogo ad un presidio raggiungendo il capoluogo con due pullman. Dal summit sono emerse aperture da parte dell'azienda: ieri, mercoledì 11 gennaio, i sindacati hanno incontrato l'amministratore delegato di Tecnowind, Fernando Di Gaetano, per conoscere la data di liquidazione degli arretrati. L'azienda ha annunciato il pagamento dell'80% dello stipendio di dicembre entro il 24 gennaio per tutti i lavoratori. Ripresa da oggi l'attività lavorativa. «Vigileremo sul rispetto dell'accordo - dichiara Massimo Bellucci della Fim Cisl - in attesa di capire se andrà a buon fine la trattativa con il fondo statunitense interessato all'acquisto». 12/01/2017
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09/01/2017 Il lavoro e l'economia al centro
Il lavoro e l’economia al centro! Di questo si parlerà nell’iniziativa che  si terrà giovedì 12 gennaio alle ore 21 presso la nuova Sala parrocchiale di Cuccurano di Fano .Il lavoro e l’economia sono, infatti,  spesso al centro della nostra vita e delle nostre riflessioni, condizionano le nostre relazioni sociali, le relazioni familiari, i nostri ritmi e tempi di vita quotidiana. “Oggi più che mai il lavoro diventa parte della propria identità, - afferma Giovanni Giovanelli  responsabile Cisl di Fano - e per chi non ce l’ha – e lo sta cercando – diventa fonte di ansia e di preoccupazione circa il proprio futuro”.Il lavoro, e più in generale l’economia, sono spesso fonti di gravi problemi e contraddizioni, sia a livello nazionale che internazionale. A queste contraddizioni, così come a tutti gli altri interrogativi collegati ai temi del lavoro e dell’economia, il pensiero sociale cristiano, noto sotto il termine tecnico di “Dottrina Sociale della Chiesa”, ha dato risposte e indicazioni importanti, ma troppo spesso ancora poco conosciute.Per questo motivo verrà realizzata una serata in cui verranno letti alcuni brani del pensiero sociale cristiano sul lavoro e l’economia, accompagnati – per rendere più leggera e piacevole l’ascolto – da canzoni e brani musicali.Sarà una piccola “maratona di lettura”, introdotta dal  Vescovo Mons. Armando Trasarti, e le cui conclusioni sono affidate a Don Walter Magnoni direttore regionale dell’ufficio di pastorale sociale e del lavoro della Lombardia e della Diocesi di Milano.L’iniziativa sarà condotta da Davide Cecchini con l’accompagnamento musicale del gruppo “I Frammenti di Suono” e della sassofonista Valentina Darpetti.  
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09/01/2017 Pensionati, iniziano le Assemblee pre Congressuali
Data, luogo e ora delle Assemblee pre Congressuali delle Rappresentanze Locali Sindacali Comunali e Intercomunali della Provincia di Macerata (Rappresentanze Locali Sindacali di Macerata, Civitanova Marche e Tolentino-Camerino). Assemblee RLSC
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05/01/2017 Una società si misura su ciò che fa per i suoi figli
Il teologo Dietrich Bonhoeffer diceva che «il senso morale di una società si misura su ciò che fa per i suoi bambini». Quindi la domanda su cosa fa e la società contemporanea per i suoi figli e per i giovani sorge spontanea, soprattutto se consideriamo che la società occidentale sta vivendo una crisi economica che è anche crisi demografica: fare figli è diventato un lusso e lo Stato diminuisce il proprio investimento sui bambini. Secondo i dati resi noti alla fine del 2015 dal Garante dell’Infanzia nel rapporto “Disordiniamo!”, la spesa per infanzia e adolescenza in Italia è pari a 45,6 miliardi, dei quali più del 90% va per il personale del ministero dell’Istruzione. Facendo qualche calcolo in riferimento al bilancio del 2014, lo Stato spenderebbe ogni anno circa 398 euro per bambino o adolescente residente sul territorio nazionale, ovvero circa lo 0,2% del Pil. Senza considerare che 1 milione 131 mila sono i bambini che vivono in condizione di povertà assoluta e che il Fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza continua a diminuire, nonostante la Garante per l’Infanzia, Filomena Albano, in occasione della Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza ricorda che: «L’Italia è sempre stato un Paese virtuoso sul piano del riconoscimento dei diritti dell’infanzia, con una bella tradizione di tutela delle persone di minore età, vulnerabili e indifese». Secondo l’UNICEF, nonostante gli enormi progressi fatti dall’approvazione della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza nel 1989, ratificata in Italia nel 1991, i diritti di milioni di bambini vengono quotidianamente violati. Sono circa 6 milioni quelli che ancora muoiono ogni anno per cause prevenibili. Circa 50 milioni di bambini sono stati sradicati dalle loro case, di questi 28 milioni sono sfollati a causa del conflitto. I bambini intrappolati in aree sotto assedio – compresa la Siria, l’Iraq e la Nigeria del Nord* – corrono maggiori rischi di vedere i loro diritti violati, a causa degli attacchi contro le scuole, gli ospedali e le loro case. A livello globale, circa 250 milioni vivono in paesi colpiti dal conflitto. Circa 385 milioni di persone vivono in condizioni di povertà estrema e più di 250 milioni di bambini in età scolare non stanno ricevendo un’istruzione. Da ricordare che in Italia la Legge di stabilità 2016 ha stanziato € 100 milioni annui attraverso le fondazioni bancarie un apposito fondo alla lotta alla povertà educativa minorile per il prossimo triennio. È per tutte queste ragioni che ci si deve impegnare, presentare proposte concrete per combattere ingiustizie e discriminazioni nell’accesso ai diritti in ambito sanitario, scolastico, sociale, per abbattere quei muri di differenze e disparità che sono ancora presenti anche nella società italiana. Ancora donne partorienti muoiono nel dare alla luce bambini, o sono forti le difficoltà socio economiche che impediscono l’accesso o la permanenza nella scuola, si pensi al fenomeno dell’abbandono scolastico, ancora molto presente in molte regioni d’Italia. Alcuni traguardi sono stati raggiunti con l’innalzamento dell’età dell’obbligo scolastico a 16 anni dal 2007/2008. Il fenomeno dell’abbandono scolastico si è fortemente ridimensionato nei primi livelli d’istruzione obbligatoria, ma si innalzato nelle scuole superiori. L’Italia è tra i Paesi dell’UE con i più alti tassi di abbandono scolastico tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni, i quali non raggiungono il diploma di scuola secondaria o una qualifica professionale. Spesso questi bambini e ragazzi non avendo un’educazione scolastica, si perdono, diventando preda facile di balordi, criminali, pedofili o cadono nelle trappole dello sfruttamento del lavoro in nero, vendita di contrabbando, o nei peggiori dei casi della criminalità organizzata diventando spacciatori, solo perché abbagliati dal facile guadagno, a volte destinato a famiglie che svendono il destino dei loro figli, perché poveri. In altri casi, in particolare i ragazzi adolescenti tra i 14-17 anni ( 2 milioni su 10 milioni circa di minori in Italia), pur vivendo in famiglie benestanti, sperimentano nuove forme di solitudine all’interno dei loro nuclei familiari, perché i genitori sono assorbiti da impegni lavorativi stressanti o da condizioni affettive difficoltose, quand’anche non sopraggiungono separazioni e divorzi, che creano in molti casi instabilità sia nei bambini che negli adolescenti. Da un lato assistiamo da tempo ad una perdita di valori da parte degli adulti, che non riescono a garantire per sé e per i propri figli una progettualità anche esistenziale, ad esercitare il ruolo di genitore, che non è quello amicale; dall’altro i ragazzi, non avendo una sorte di guida anche autorevole, spesso soli, si dedicano ai social network, che sono diventato lo strumento per conoscere persone, costruire e gestire relazioni. Sappiamo però che nel "bosco" dei social i minori senza adeguati strumenti possono perdersi: tra l'altro i social sono spesso usati come mezzi per esercitare potere sui più deboli e fragili, si pensi ai fenomeni del bullismo e/o cyberbullismo, anche omofobico, che in alcuni casi ha portato al suicidio. Molte indagini psicosociali ci mostrano che gli adolescenti sono una “generazione all’eccesso”, nell’uso dei social network, dell’alcool, delle sostanze psicoattive, nel comportamento sessuale. E noi adulti di riferimento, genitori, educatori? Dobbiamo riappropriarci di un ruolo fondamentale, quello di essere guida e punto di riferimento. Partecipare a momenti di costruzione di politiche, di interventi in favore dei minori; costituire punti di ascolto con i giovani, continuare ad organizzare incontri nelle scuole contro le dipendenze, il gioco d’azzardo, sui rischi derivanti dall’uso indiscriminato dei social; costruire interventi educativi qualificati, che coinvolgano sinergicamente gli attori del quadrilatero formativo (famiglia, scuola, istituzioni, terzo settore); attivare un nuovo protagonismo dei ragazzi, renderli capaci di costruirsi percorsi di vita e protagonisti nel tessuto sociale, rendere loro possibile partecipare a forum, momenti di confronto pubblici ove esprimere le loro opinioni, il loro punto di vista per essere e sentirsi cittadini e gli adulti di domani.
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05/01/2017 Guerre e fame: quei bambini persi per sempre
Non solo bombe e spari uccidono. Nelle guerre che insanguinano Africa e Medio Oriente la popolazione è allo stremo, senza cibo aiuti e medicinali. I primi a pagare sono i bambini. YEMEN  Sotto assedio e senza cibo, un dramma che colpisce 370mila bimbi. Manca il cibo, le madri impotenti ascoltano i figli implorare con il lamento infinito, acuto della pietra sfregata contro la pietra. Non si trovano medicine, gli ospedali e le scuole, affollati di pazienti e di bambini, sono sottoposti a bombardamenti feroci. SIRIA  La guerra ad Aleppo è tornata a essere la guerra dei bambini, in quell’inferno si beve l’acqua infetta, in quanto gli acquedotti sono stati danneggiati dai raid o sabotati. Da metà luglio la situazione è insostenibile, denuncia Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef che scrive: «Ad Aleppo Est non entra più nulla. Nei convogli distrutti c’erano prodotti per l’igiene, pasticche per la potabilizzazione dell’acqua, integratori alimentari, vitamine, kit salvavita che dovevano servire a 78 mila abitanti in condizioni estreme. Nei quartieri orientali ci sono centomila bambini in pericolo, a Ovest ci sono 35 mila minori sfollati, in condizioni difficili». NIGERIA  Ragazzini e donne usati come kamikaze. Attentati, suicidi, saccheggi, sequestri di massa. Dal 2009 la Nigeria è insanguinata dalla ferocia dei fondamentalisti di Boko Haram. Almeno 20.000 le persone uccise in sette anni e due milioni e mezzo i civili costretti a fuggire in altre zone del Paese e negli Stati limitrofi: Niger, Ciad e Camerun. A pagare il prezzo più alto della violenza jihadista sono donne e bambini. Il caso delle 219 studentesse rapite nel 2014 ha suscitato sdegno internazionale, ma altrettanto scioccanti sono i dati sui minori usati per seminare morte. Dal 2014, il totale degli attentati kamikaze compiuti impiegando bambini è di ben 86: un quarto del totale. Nell’ultimo report l’Unicef denuncia che nello Stato di Borno, roccaforte dei terroristi, 244.000 bambini sono in grave stato di malnutrizione: un drastico peggioramento rispetto ai 175.000 che si registravano a inizio 2016. REPUBBLICA CENTRAFRICANA  Gli scontri etnici spingono 10mila minori a fare i guerriglieri. Metà della popolazione della Repubblica Centrafricana è ridotta alla fame. La Fao denuncia che circa 2,5 milioni di persone non hanno accesso a mezzi di sostentamento, una cifra più che raddoppiata nell’ultimo anni. Il conflitto esploso nel 2013 tra i ribelli musulmani del Seleka e i cristiani ha stremato il Paese e a farne le spese sono soprattutto i bambini: senza cibo, acqua, educazione, cure mediche. L’alternativa è spesso imbracciare un kalashnikov ed entrare nel sempre più vasto esercito di bimbi soldato, che secondo le stime dell’Unicef ha superato le 10mila unità. SUD SUDAN  Nel Paese oltre quattro milioni di persone non hanno da mangiare.  È lo Stato più giovane del mondo - nato cinque anni fa con la dichiarazione d’indipendenza dal Sudan - ma la sua infanzia è tutt’altro che serena. In Sud Sudan il conflitto interetnico ha già lasciato sul terreno oltre 10.000 vittime. I violenti scontri dell’8 e 9 luglio nella capitale Juba hanno aggravato a dismisura la crisi alimentare nel Paese, costringendo decine di migliaia di civili a lasciare le proprie abitazioni per cercare rifugio nel confinante Uganda. A quasi tre anni dall’inizio della guerra civile gli sfollati sono quasi due milioni. L’Unhcr denuncia che la pressione sui confini ugandesi si sta facendo sempre più forte e i centri di accoglienza sono al collasso.
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03/01/2017 La Siria e i "cuori spezzati"
Su tutto il territorio della Siria , dalla mezzanotte del 30 dicembre, è entrata in vigore la tregua tra il regime e gli oppositori con l’approvazione del cessate il fuoco da parte delle Nazioni Unite. Per comprendere il senso di quanto accade alle donne e agli uomini nella Siria martoriata, abbiamo approfondito attraverso le testimonianze raccolte da Asmae Dachan - giornalista e scrittrice di origini siriane, musulmana, instancabile sostenitrice di iniziative umanitarie - la realtà che sovente viene nascosta dalle opinioni politiche. Nella zona est di Aleppo i giornalisti hanno documentato le violenze contro i civili, colpevoli di abitare nelle zone dei ribelli. A conferma della “liberazione” di Aleppo dalle classi povere che popolavano la zona est della città, si stima siano stati evacuati circa 40.000 civili: molti uomini sono stati trucidati e le donne stuprate. I profughi di Aleppo scappati dai quartieri bombardati dal regime hanno perso tutto. Molte famiglie si sono inizialmente rifugiate in periferia, molti hanno cercato di attraversare il confine per entrare in Turchia. Oggi i campi dei profughi sono in prevalenza ad Aleppo, Idlib e Homs. La donne siriane Durante la guerra, nelle metropoli, le donne che avevano ancora i nuclei familiari e disponibilità economiche, hanno intrapreso attività commerciali nel settore gastronomico e artigianale. Ma nelle città di confine ora si trovano donne sole, vedove, che si rivolgono per lavoro alle ONG presenti per l’assistenza dei minori. Non esistono sostegni sociali, ma solo stipendi che permettono a malapena il pagamento di affitti. Vi sono tante donne con il marito invalido o paralizzato dalla guerra, che vivono in condizioni ancor più drammatiche dovendo accudire e sostenere da sole il nucleo familiare . Le donne hanno manifestato con gli uomini contro il regime ed hanno subito la repressione della dittatura di Bashar al Assad , ma a complicare la drammatica situazione è arrivato anche il terrorismo internazionale e l’ingerenza dei Paesi stranieri. La libertà cercata dalle donne è stata soffocata dalla violenza, riportando la Siria ai tempi della segregazione femminile e dell’assenza dei diritti umani. I minori e i bambini traumatizzati I bambini siriani sono stati costretti dalle circostanze a diventare adulti prima del tempo; in gran parte hanno subito violenze, abbandono, violazioni, paura e minacce. Un giovane psicologo siriano, Mohamed Al Sayd, afferma che i traumi nei maschi si manifestano con comportamenti violenti, nelle femmine con l’isolamento volontario. I genitori sottoposti ad instabilità, mancanza di lavoro e angosce non riescono ad aiutare i loro figli; i bambini diventano “bombe ad orologeria”. Molti bambini nati durante la guerra non sono alfabetizzati, gli altri hanno perso ben cinque anni di studio. Gravissima è la mancanza di cure mediche e di medicinali, che di sovente provoca la morte, nonché mancanza di adeguato nutrimento che rallenta la crescita; per sopravvivere nelle tendopoli i bambini patiscono come gli adulti, in una realtà atroce. I bambini cercano di fuggire dalla Siria verso la Turchia dove si muovono alla ricerca dei loro simili con i quali mendicare, finendo nel racket dell’accattonaggio. Nessun orfanotrofio accoglie minori sopra i 12 anni. Infine, vi sono i bambini che vengono fatti fuggire da soli attraverso il mare, unica soluzione oltre la morte. Secondo i dati dell’anno 2016, pubblicati dall'organizzazione no-profit Syria Network, in Siria sono stati uccisi 3923 bambini e 2592 donne, su un totale di 16913 civili uccisi. Queste sono solo alcune delle testimonianze dirette raccolte in Siria da Asmae Dachan e, come lei stessa ha scritto in occasione del Natale cristiano: «Dobbiamo ricordarci che siamo un’unica, grande famiglia, la famiglia umana, e se in un angolo del mondo c’è anche solo un bambino che soffre, l’intera famiglia deve adoperarsi per alleviare le sue pene. C’è bisogno di giustizia per costruire la pace, c’è bisogno di cultura per costruire una società del reciproco rispetto… La nascita di Gesù è una gioia per il mondo cristiano, ma anche per il mondo dell’islam».
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29/12/2016 Nuova Banca Marche Investimenti per l’economia reale e il territorio, qualità del lavoro e occupazione, tutela del risparmio
Questa mattina a Palazzo Raffaello il presidente Luca Ceriscioli ha incontrato le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, UIL, le associazioni di categoria Confindustria, CGIA, CNA e Confcommercio in merito al tema della Nuova Banca Marche, anche visti gli ultimi sviluppi. Tutti hanno espresso preoccupazione, soprattutto evidenziata l'assenza di tavoli di informazione e confronto con le Istituzioni locali e le Associazioni economiche e d’impresa, le Associazioni sociali del territorio che non permette di valutare i potenziali effetti della cessione sull’economia reale, così come le ricadute sull’occupazione diretta e indiretta. Insieme hanno condiviso un documento. «Il territorio delle Marche – si legge nel documento congiunto - nonostante la crisi economica e produttiva, costituisce una importante opportunità per qualsiasi soggetto creditizio e finanziario, a cominciare dalle potenzialità della raccolta. Inoltre avere una banca ancorata alle esigenze del territorio è un'opportunità per la regione stessa. La Nuova Banca delle Marche, risanata e ripatrimonializzata, ha tutte le condizioni per diventare una importante infrastruttura creditizia del territorio ed un volano per l’economia- Occorrono, però, certezza e stabilità sia negli assetti proprietari che in quelli societari. Nella cessione di Nuova Banca Marche porte aperte a chi dimostri di avere un piano di impresa e un progetto industriale mirati a sostenere le piccole e medie imprese, la miriade di operatori economici, le famiglie. Ciò è tanto più ineludibile in questo periodo, in cui le Marche devono misurarsi con le gravi conseguenze dei recenti eventi sismici che hanno colpito molti comuni e con la sfida di ricostruire prospettive per un nuovo sviluppo socio-economico. L’acquisizione a “prezzo scontato” della Nuova Banca Marche di cui si legge quotidianamente sulla stampa e le condizioni dirimenti che vengono poste, potrebbero suscitare il dubbio che la possibilità di occupare quote di mercato a basso costo prevalga sul progetto per il territorio, avvalendosi , inoltre, di crediti di imposta e altre facilitazioni fiscali. La Nuova Banca ha indubbiamente bisogno di importanti processi di ristrutturazione e riorganizzazione per il suo rilancio e consolidamento, in una logica di continuità della compagine aziendale e di focalizzazione all’economia del territorio. Ma ciò richiede un piano di impresa e un confronto che coinvolga Istituzioni locali, Associazioni d’impresa, Organizzazioni sociali del territorio, anche per fugare il dubbio che l’acquisizione di Nuova Banca Marche preluda ad un suo drastico ridimensionamento, una volta che l’acquirente avrà occupato le relative quote di mercato e di prodotto. Per questo ribadiamo l’urgenza di un coinvolgimento di tutti gli attori da parte della Proprietà e del Presidente; è necessario che i potenziali acquirenti mettano al centro impegni per l’economia reale e l’occupazione, diretta e indiretta, attraverso un piano industriale sostenibile e proiettato al rilancio». Inoltre Regione e parti sociali concordano di costituire una cabina di regia per monitorare il sistema del credito regionale, nell’ottica di promuovere prospettive di sviluppo ed occupazione del territorio.
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28/12/2016 Crisi alla Nuova Manaro di Jesi, le preoccupazioni dei sindacati
Nei giorni scorsi la Nuova Manaro Srl, di Jesi (AN), azienda  che produce cisterne,  ha  avviato la procedura  di liquidazione. « Purtroppo i conflitti societari interni hanno portato a questo epilogo dopo mesi di lunga trattativa. - affermano i rappresentanti sindacali di Fim Cisl e Fiom Cgil -  E'  stata  già nominata la liquidatrice che dovrà occuparsi della chiusura dell’azienda con l’inevitabile perdita di ulteriori posti di lavoro.»  Forti le  preoccupazioni dei sindacati di categoria. « Abbiamo chiesto continuamente alla vecchia proprietà e alla liquidatrice di darci delle informazioni rispetto alla situazione aziendale con particolare riferimento al pagamento delle tredicesime ma purtroppo nessuno si è degnato di darci una risposta. - denunciano  Fim  Cisl e Fiom Cgil - Pur consapevoli della grave situazione in cui versa l'azienda, ci preme  gestire la fase attuale con massima collaborazione, trasparenza e comunicazione tra le parti. Il fatto che non ci sia stata la volontà di informarci non ci fa ben sperare. - concludono - Nelle prime settimane del nuovo anno, confidiamo in un incontro con  i vertici aziendali, altrimenti saremo  costretti a proclamare lo stato di agitazione » 28 /12/16
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28/12/2016 Decreto terremoto: le proposte di Cgil Cisl e Uil
La legge 229 ha previsto numerose misure a favore delle popolazioni e delle attività economiche dei territori terremotati. Come Cgil Cisl Uil riteniamo opportuno avanzare alcune ulteriori proposte, nell’auspicio che trovino risposte in uno dei provvedimenti legislativi di prossima approvazione, a partire dal “Decreto Milleproroghe”. Queste richieste sono state consegnate al Commissario Errani in un incontro svoltosi a Roma il 21 dicembre scorso e sono state inviate alla Giunta regionale ed ai parlamentari marchigiani. In particolare si richiede: la firma della convenzione prevista dalla Legge 229 tra Ministeri del Lavoro e dell’Economia e i Presidenti delle Regioni colpite, per consentire l’utilizzo dei 259 milioni stanziati per gli strumenti di sostegno al reddito dei lavoratori dipendenti, autonomi, collaboratori; la proroga al 31 dicembre 2017, del trattamento di integrazione salariale previsto all’art. 45 della L.229, in favore dei lavoratori del settore privato, impossibilitati a prestare l'attività lavorativa a seguito degli eventi sismici dipendenti da  aziende o da soggetti diversi dalle imprese, operanti in uno dei Comuni del “cratere”, per i quali non trovano applicazione le vigenti disposizioni in materia di ammortizzatori sociali; che si preveda la possibilità di sospensione delle ritenute alla fonte da parte di sostituti d’imposta domiciliati fuori dall’area sismica, se la sospensione (busta paga pesante) venga richiesta da cittadini residenti nei Comuni del cosiddetto “cratere”; che la sospensione dei termini relativi al versamento dei contributi previdenziali riguardi, salvo specifica richiesta del lavoratore, solo la quota a carico del datore di lavoro; che per l’anno scolastico 2017/2018 si deroghi ai requisiti minimi per il mantenimento dell’autonomia scolastica, a favore degli istituti scolastici dei Comuni terremotati individuati dalla L. 229 una serie di misure relative agli ammortizzatori richiesti a seguito degli eventi sismici, tra cui il ripristino del procedimento di informazione e consultazione sindacale, la possibilità di derogare alla condizionalità relativa ad esaurimento ferie e permessi in caso di accesso a cassa integrazione, una flessibilità nell’utilizzo per le imprese che abbiano subito danni e che avessero già in corso un intervento di cassa integrazione straordinaria; l’istituzione di un fondo per il rimborso delle spese di trasporto sostenute in proprio dai lavoratori sfollati per gli spostamenti dalle zone di alloggio temporaneo al luogo di lavoro o dalla residenza del lavoratore al luogo di lavoro in caso di delocalizzazione dell’attività produttiva; o per i costi sostenuti dalle imprese private e da enti pubblici per il trasposto dei propri dipendenti. Come Cgil Cisl Uil abbiamo riattivato molte delle sedi sindacali danneggiate o rese inagibili dal sisma, siamo impegnati a dare sostegno, informazione e consulenza ai cittadini nelle numerose incombenze amministrative e abbiamo avviato in alcuni camping e alberghi della costa delle presenze dedicate. Con il Comune di Acquasanta Terme è stato concordato un intervento di solidarietà di 90.000 euro circa per la costruzione di un centro polifunzionale a servizio della cittadinanza. Altri interventi di solidarietà si stanno predisponendo e saranno rafforzati, non appena saranno destinate dalle Segreterie nazionali le risorse della sottoscrizione nazionale di un’ora di lavoro con quota raddoppiata da parte delle imprese. Riteniamo fondamentale che la ricostruzione, da avviare concretamente nei prossimi mesi, garantisca qualità, trasparenza e sicurezza del lavoro; crediamo anche necessari un piano di messa in sicurezza degli edifici pubblici e del patrimonio storico, culturale, ed una strategia di rilancio economico e sociale delle aree interne dell’Appennino che, utilizzando al meglio le risorse europee, possano rappresentare fattori di sviluppo per tutta la regione. 28/12/2016
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28/12/2016 5 Minuti Cisl: Il 2016 delle Marche - Ccnl Legno - arredo -Auguri da Anolf Cisl
Il 2016 delle Marche: l’analisi e  le sfide per il nuovo anno della Cisl Marche. L'intervista a  Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche.Legno-arredo, firmato l’accordo per il rinnovo del contratto nazionale. Le interviste a Massimo Giacchetti, segretario generale Filca Cisl Marche, Salvatore Federico segretario nazionale Filca Cisl e Simone Vitturini, Rsu Filca Cisl Poltrona Frau.Gli auguri da sotto l’albero di Natale in Piazza Roma ad Ancona, di Ismaila, giovane senegalese accolto da Anolf Cisl Marche nel progetto Sprar, per l'accoglienza dei richiedenti asilo.https://youtu.be/2HphpAHJWhc
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27/12/2016 Sisma, lavoro, voucher: il bilancio di Stefano Mastrovincenzo
«No ad utilizzo abusivo dei voucher». È quanto ha dichiarato Stefano Mastrovincenzo nel corso dell'intervista in studio al Tgr Rai Marche. Il segretario generale della Cisl Marche ha tracciato un bilancio dell'anno che si sta concludendo concentrandosi sui temi dell'occupazione, dell'impresa, del precariato e delle politiche del lavoro sulle quali, spiega, «è necessaria una sinergia tra i servizi per l'impiego pubblici e privati». 27/12/2016
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23/12/2016 Contratto nazionale dei metalmeccanici: i lavoratori approvano
Partecipazione e ampio consenso dei lavoratori alle consultazioni sul contratto nazionale dei metalmeccanici. Nelle Marche, nelle 165 aziende metalmeccaniche, hanno votato 8.055 su 9.749 metalmeccanici, pari all’84% dei lavoratori interessati. Un risultato al di sopra di quello nazionale dove hanno votato 35.0749 lavoratori con un livello di consenso pari all’80,11% su circa 6000 imprese . Le consultazioni che si sono svolte nei giorni del 19-20-21 dicembre, arrivano dopo la firma dell’ipotesi di accordo sul contratto nazionale, del 26 novembre scorso, e delle assemblee con i lavoratori. «Siamo molto soddisfatti per l’apprezzamento espresso dai lavoratori su questo contratto che abbiamo sempre definito uno dei più complicati della storia dei metalmeccanici per il contesto di crisi e bassa inflazione in cui si è realizzato. Ma anche per il duro scontro avuto con Federmeccanica la cui posizione è cambiata dopo 20 ore di sciopero e il blocco degli straordinari - afferma Leonardo Bartolucci, Segretario Generale Fim Cisl Marche - . Siamo stati capaci di realizzare un contratto innovativo che recupera il potere di acquisto, riconosce vantaggi economici con l’utilizzo di benefits e dei fondi pensionistici, migliora le prestazioni del fondo sanitario esistente portandone il costo solo a carico aziendale, definisce nuove tutele come il diritto soggettivo alla formazione per ogni lavoratore, migliora le normative sulla conciliazione vita-lavoro, salute e sicurezza e su una più ampia partecipazione della rappresentanza anche sulle scelte strategiche aziendali. – conclude - In questo periodo ci impegneremo, come previsto nel contratto, anche per allargare la contrattazione a livello aziendale e territoriale e per la costruzione di un nuovo inquadramento professionale capace di valorizzare ancora meglio il merito nei luoghi di lavoro».
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22/12/2016 I sindacati incontrano il commissario Errani per ampliare gli interventi post sisma
Ieri pomeriggio a Roma Cgil Cisl Uil nazionali hanno incontrato il commissario per la ricostruzione Errani per esaminare le problematiche post sisma alla luce della approvazione della legge 229 di conversione dei decreti precedentemente varati dal Governo. Le organizzazioni sindacali hanno presentato una serie di proposte di miglioramento e affinamento delle misure previste dalla legge 229 in tema di lavoro, di servizi per i cittadini colpiti dal terremoto, di sospensione dei tributi nelle aree colpite dal sisma. All'incontro hanno partecipato per la Cisl il segretario Confederale Giovanni Luciano e il segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo secondo cui «l'incontro è stato utile e costruttivo; abbiamo rimarcato al dottor Errani l'urgenza della stipula della convenzione tra Ministeri e Regioni per l'utilizzo degli ammortizzatori sociali previsti dalla legge 229, e di una proroga dei termini previsti per accedere alla integrazione salariale; al contempo l'importanza di modificare la parte della normativa riguardante la sospensione del pagamento di tasse e contributi». Il Commissario Errani ha presentato un quadro della complessa situazione post sisma e il punto delle iniziative già attuate e in corso di attivazione per fronteggiare quella che è ancora un'emergenza di grandi proporzioni. Ci si è confrontati poi su alcune priorità per la ricostruzione e per ricreare condizioni di sviluppo nelle aree terremotate. «Abbiamo apprezzato - ha detto Mastrovincenzo - la disponibilità al confronto del Commissario e la sua volontà di tenere con le organizzazioni sindacali un rapporto di fattiva collaborazione». 22/12/2016
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19/12/2016 Teuco: siglato in Regione l'accordo sulla mobilità
Firmato oggi, lunedì 19 dicembre, l’accordo per la soluzione della crisi della Teuco di Montelupone. Azienda, organizzazioni sindacali e Regione Marche hanno siglato l'intesa nel tardo pomeriggio dopo 3 mesi di trattative. La società ha avviato lo scorso 18 ottobre la procedura per la riduzione di 108 unità occupate, nonostante il ricorso ai contratti di solidarietà “difensivi” a partire dal gennaio 2015. L’intesa prevede una gestione della crisi attraverso la cassa integrazione e la mobilità. Viene individuata un’eccedenza di personale di 55 unità, rispetto alle 108 precedentemente indicate, mentre complessivamente saranno 182 le persone interessate alla cassa integrazione per crisi aziendale, in vigore dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017. I lavoratori che entro il 15 Febbraio 2017 manifesteranno la volontà di non opporsi al licenziamento riceveranno un incentivo all’esodo pari a 7.000 euro lordi, che verrà erogato in un’unica soluzione, se lasceranno l’azienda prima della termine della cassa integrazione. Successivamente (sempre nell’ambito delle 55 unità individuate), i lavoratori non ancora usciti verranno automaticamente collocati in mobilità. La società si impegna a presentare, a corredo della domanda di cassa integrazione, un piano di risanamento che definirà gli interventi correttivi intrapresi o da intraprendere per fronteggiare gli squilibri produttivi, finanziari e gestionali dello stabilimento che opera nel settore degli articoli sanitari e del benessere (wellness). Confermati anche l'anticipo della cassa integrazione straordinaria garantito da Nuova Banca Marche e il piano di recupero delle ferie non godute, che prevede per i lavoratori 3 settimane di ferie entro giugno, 3 entro agosto e 1 entro fine dicembre 2017. «Finalmente siamo riusciti a firmare l'accordo - commenta Giuliano Caracini della Femca Cisl - ma non ce la sentiamo di festeggiare: ricorrere alla cassa integrazione vuol dire limitare i danni». 19/12/2016
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19/12/2016 5 Minuti Cisl: Presidio Teuco davanti alla Regione - Sciopero lavoratori Tim
Vertenza Teuco, sciopero e presidio dei lavoratori davanti alla sede della Regione Marche. L'intervista a Giuliano Caracini, operatore Femca Cisl e Fabio Mariani delegato Femca Cisl Teuco. Sciopero nazionale dipendenti Tim, altissima adesione nelle Marche. Oltre 250 in corteo ad Ancona. L'intervista a Alessandro Gay, segretario generale Fistel Cisl Marche. 19/12/2016
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16/12/2016 Teuco: i lavoratori approvano la proposta di accordo
I lavoratori della Teuco hanno approvato la proposta di accordo sul piano di cassa integrazione emersa dal verbale dell'incontro in Regione di martedì 13 dicembre tra azienda e sindacati. 132 i votanti su 190 aventi diritto. 89 i favorevoli, 42 contrari e una scheda bianca. Un risultato che legittima il lavoro dei sindacati in vista del nuovo incontro in Regione, lunedì 19 dicembre. I punti della bozza di accordo sono sostanzialmente invariati, ma l'impegno è di concludere l'iter all'inizio della prossima settimana: «Rispettando la volontà dei lavoratori, trasformeremo il verbale della riunione di martedì in un accordo», spiega Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche. «Riteniamo di avere il pieno mandato per cercare l'accordo - aggiunge Giuliano Caracini della Femca Cisl - Durante gli ultimi 3 mesi i lavoratori sono sempre stati tenuti al corrente dell'andamento della trattativa». 16/12/2016
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16/12/2016 Leonardo Bartolucci ospite a Buonasera Marche
Il segretario generale della Fim Cisl Marche, Leonardo Bartolucci, ospite a Buonasera Marche del 14 dicembre per commentare l'accordo sul nuovo contratto nazionale dei metalmeccanici. Tra i temi discussi in studio, la situazione nel distretti industriali marchigiani e le principali vertenze in corso. Conduce Lucio Cristino 16/12/2016
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15/12/2016 Sciopero èTv Marche, la solidarietà di Cisl Marche
SiGiM e Fistel Cisl Marche  hanno proclamato  per la giornata di venerdì 16 dicembre 2016, quattro ore di sciopero di tutti i lavoratori   di èTvMarche, per chiedere il pagamento  degli stipendi arretrati e contro la volontà del gruppo industriale Spallanzani di Reggio Emilia, di cedere Rete7. Nella stessa giornata di venerdì 16, dalle ore 10 alle 13, si svolgerà un presidio presso la sede di Interacciai e Privata Leasing  di Reggio Emilia,  dove   insieme ai lavoratori di  èTV e  Rete 7 ci sarà anche una delegazione di èTvMarche. Inoltre, come forma di protesta, in apertura dei  telegiornali del  16 dicembre verrà letto un comunicato dei lavoratori. La Cisl Marche esprime solidarietà e vicinanza ai lavoratori di èTvMarche e  aderisce all'appello #nonchiudetetv,  invitando  a testimoniare la propria solidarietà, scrivendo una mail a redazione@etvmarche.it, una lettera a èTv Marche  via Merloni 9 Ancona,  e a cliccare "mi piace" sulla pagina #nonchiudetetv   https://www.facebook.com/nonchiudetetv/?fref=ts
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14/12/2016 Legno Arredo: firmato l'accordo per rinnovare il contratto
14Sottoscritto nella giornata di martedì 13 dicembre tra FenealUil Filca Cisl Fillea Cgil e Federlegno l’accordo di rinnovo del settore Legno Arredo Industria, che coinvolge circa 250 mila lavoratrici e lavoratori. Positiva la valutazione dei sindacati, che definiscono l’intesa innovativa e rispondente alle richieste della piattaforma presentata a ottobre 2015. «Grazie alle iniziative messe in campo in questi mesi insieme alle lavoratrici e ai lavoratori del settore – dichiarano i segretari nazionali Pascucci-FenealUil, Federico-Filca Cisl, Meschieri-Fillea Cgil – siamo riusciti a respingere le irricevibili proposte avanzate inizialmente da Federlegno su aumenti salariali e lavoro flessibile e a prevedere, nonostante l’assenza di un nuovo modello contrattuale, un diverso metodo di calcolo dei minimi salariali, attuando in tal modo la proposta contenuta nel documento di CGIL, CISL, UIL ed uscendo dalla logica del recupero del potere d’acquisto basato solo sull’inflazione. Per la prima volta si introduce il concetto di benessere organizzativo mettendo al centro i lavoratori quali risorse principali per le imprese». Gli aumenti salariali ipotizzati nel triennio saranno pari a circa 75 euro a livello AE1 e 99 euro a livello medio AS1 in base al nuovo metodo di calcolo salariale che si baserà su due criteri. «Con il primo – spiegano i sindacati – si prevede una tranche di aumento fisso mensile, senza alcuna verifica, per rilanciare la domanda interna e favorire così l’aumento dei consumi, pari a 35 euro al parametro 100 e 46,90 al parametro medio, mentre con il secondo verranno erogate due tranche, gennaio 2018 e gennaio 2019, per il recupero del potere d’acquisto utilizzando l’indice inflattivo IPCA Generale che tiene conto anche dei costi energetici». Sul versante del welfare integrativo i sindacati fanno sapere che sono stati ottenuti importanti risultati per quanto riguarda la sanità integrativa e la previdenza complementare, con aumenti a totale carico dell’azienda sia del contributo al Fondo Altea, pari a 5 euro che si aggiungono ai 10 già previsti, che del contributo al Fondo Arco pari allo 0,30% a regime (totale 2,10%, completamente a carico delle aziende). A partire da gennaio 2017 verrà inoltre incrementato di 5 euro mensili l’elemento di garanzia retributiva (che si aggiungono ai 13 euro attuali, per un totale di 216 euro annui) che si applica alle aziende prive di contrattazione aziendale. Per quanto riguarda gli orari di lavoro viene previsto un aumento delle ore (112) che conferma la precedente normativa e prevede percentuali di maggiorazione che vanno dal 14 al 20%. «In tal modo – spiegano i segretari – abbiamo respinto completamente la posizione di Federlegno che obbligava al lavoro di sabato e domenica mirando ad una piena deregolamentazione e svuotando il ruolo della RSU». «In quanto alle regole del mercato del lavoro – fanno sapere Pascucci, Federico, Meschieri – è stato regolato positivamente l’apprendistato così come siamo riusciti a mantenere le percentuali previste per legge sui contratti a temine e in somministrazione, sui quali si terrà annualmente un incontro a carattere informativo con le rappresentanze sindacali». Vi sono poi altri aspetti importanti come le 16 ore di formazione per i lavoratori che opereranno per la prima volta in un cantiere e ulteriori 8 ore annuali sulla sicurezza nel cantiere. Prevista inoltre la certificazione del lavoro notturno e chiarita l’utilità dei periodi di congedo parentale ai fini della maturazione del T.F.R. Ora la parola passa ai lavoratori, chiamati ad esprimere il proprio parere sull’ipotesi di accordo entro febbraio 2017. Il contratto avrà validità triennale: dal 1° aprile 2016 al 31 marzo 2019.
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13/12/2016 Tombolini: negata l'autorizzazione a proseguire l'attività
Il Tribunale di Macerata ha respinto l'istanza per la ripresa temporanea dell'attività alla Tombolini Industrie dopo il fallimento dell'azienda di Urbisaglia. È naufragato il tentativo di affitto di ramo d'azienda che avrebbe riportato al lavoro i 150 dipendenti, sospesi da settimane e molti dei quali sfollati a causa del terremoto. Oggi pomeriggio si è tenuta un'assemblea dei lavoratori al teatro di Urbisaglia. «È un epilogo drammatico - commenta David Ballini, segretario regionale della Femca Cisl Marche - Il giudice Tinessa ha negato ogni ripresa dell’attività produttiva. Così in 150 restano senza lavoro e, per ora, senza prospettive. Tutto questo in un territorio già duramente provato dal terremoto. Oltre al deserto abitativo che si è creato, rischiamo adesso il deserto sociale e produttivo. È un’intera comunità, aziendale e territoriale, compresa nei due Comuni di Urbisaglia e Colmurano, che rischia di sfaldarsi e di impoverirsi». 13/12/2016
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13/12/2016 Niente tredicesima: sciopero alla Lomet Gruppo Ragaini
I lavoratori dello stabilimento del Gruppo Ragaini di Loreto sono in presidio da stamattina per chiedere all'azienda risposte sui pagamenti arretrati, sulla gestione degli ammortizzatori sociali e sulle prospettive future. La mobilitazione è stata decisa dopo la comunicazione del mancato pagamento della tredicesima, attesa soprattutto dai dipendenti in cassa integrazione a zero ore che così non avranno introiti fino a Natale. Da 29 mesi si attende l'avvio di una procedura di ristrutturazione del debito ma, nonostante i ripetuti sacrifici da parte dei lavoratori, l'azienda intende procedere in maniera unilaterale e continua a non dare risposte alle richieste dei dipendenti. Negli ultimi quattro anni, l'azienda ha fatto ampio ricorso agli ammortizzatori sociali: a marzo scadrà la cassa integrazione straordinaria, ma non si conoscono ancora le prospettive per i 320 dipendenti. Rimangono in sospeso anche i pagamenti di due premi, pari a 350 euro a lavoratore, mentre l'azienda ha in corso alcuni contenziosi con le società finanziarie e con i fondi pensione destinatari delle cessioni del quinto dello stipendio. 13/12/2016  
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13/12/2016 Wellness#Kepass: un progetto a misura di benessere
L’Istituto Podesti di Ancona ha ospitato la conferenza di lancio del progetto “Wellness#Kepass”, nell’ambito del programma Erasmus+. Il progetto risponde al bisogno di accrescere le competenze professionali nonché la motivazione degli studenti e dei giovani già qualificati del settore benessere nei suoi due indirizzi: ACCONCIATORE – ESTETISTA; attraverso tirocini formativi all’estero completamente finanziati dal programma ERASMUS+. 150 BORSE di Mobilità all’estero comprendenti: preparazione linguistica, viaggio, vitto alloggio, tutoraggio in loco e inserimento aziendale. La Regione Marche si è fatta promotore, affianco a IAL MARCHE Srl in qualità di coordinatore tecnico, di un’iniziativa che coinvolge partner europei di Spagna, Francia, Inghilterra, Irlanda del Nord, Malta e Portogallo. È rivolta agli istituti professionali marchigiani che gestiscono i percorsi IeFP del settore benessere e agli studenti dei corsi di formazione professionali per Estetista e Acconciatori di IAL MARCHE srl. Sono disponibili 562mila euro che consentiranno ai ragazzi di formarsi, fuori dall’Italia, nel campo delle cure estetiche e dei capelli, incrementando le loro competenze professionali e linguistiche. Un’esperienza che faciliterà anche l’ingresso nel mondo del lavoro, nazionale ed europeo, aiutando i partecipanti a concretizzare progetti di vita professionale. 13/12/2016
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12/12/2016 CPF di Filottrano, leader settore tessile -abbigliamento le preoccupazioni della Femca Cisl Marche
È forte la preoccupazione per il futuro di circa 70 dipendenti della ditta CPF di Filottrano (AN), azienda leader nel settore del tessile-abbigliamento. La situazione di crisi è iniziata nel mese di settembre, in coincidenza con la richiesta di concordato preventivo che il gruppo ha inoltrato al Tribunale di Ancona. A seguito di questa operazione, la mole di lavoro presente in azienda è progressivamente diminuita, determinando la richiesta di un periodo di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria che si concluderà il prossimo 24 dicembre. «Stiamo seguendo la vicenda con molta attenzione dall'inizio della crisi -  precisa Angelo Paolucci, operatore della FEMCA-CISL Marche - Temiamo seriamente che il notevole indebitamento di cui soffre attualmente l'azienda possa compromettere la possibilità di acquisire nuove commesse e di completare nel migliore dei modi quelle già esistenti. La produzione inerente la stagione primavera-estate si sta attestando su numeri notevolmente inferiori rispetto a quelli degli anni precedenti. Dimostrazione di questo dato è rappresentata dal fatto che circa la metà dei lavoratori è stata nel frattempo collocata in Cassa Integrazione. A sostegno della vertenza e nella speranza di ricevere dalla Direzione risposte chiare ed attendibili, abbiamo già proclamato una giornata di sciopero che si è tenuta in data 30 novembre. - prosegue Paolucci - Inoltre abbiamo chiesto un incontro con l'Assessorato al Lavoro della Regione Marche, fissato giovedì 15 dicembre. Come sindacato faremo di tutto per  individuare soluzioni idonee a garantire il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Crediamo che sia necessario uno sforzo comune (Associazioni imprenditoriali ed Istituzioni politiche) finalizzato a non disperdere ulteriori posti di lavoro, in un territorio già aspramente colpito dalla crisi del settore manifatturiero che si trascina da almeno sette anni. - conclude - Il momento delle furbate e delle soluzioni spot è ormai terminato, occorre una  seria assunzione di responsabilità da parte di tutti». 12/12/16
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12/12/2016 Teuco: sciopero e presidio davanti alla Regione
I lavoratori della Teuco di Montelupone hanno scioperato stamattina, martedì 13 dicembre, con un presidio davanti alla Regione Marche, dove era in corso un incontro tra sindacati, azienda e assessorato al lavoro sui nodi degli esuberi e sul pagamento di tredicesima e tfr.  Dal tavolo sono emersi punti comuni che saranno sottoposti nei prossimi giorni al giudizio dei lavoratori. Lunedì prossimo, 19 dicembre, si terrà un nuovo incontro tra Regione, sindacati e azienda nel tentativo di raggiungere un'ipotesi di accordo 13/12/2016
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12/12/2016 5 Minuti Cisl: Rinnovo CCNL Metalmeccanici e Pubblico impiego
Rinnovo Contratto Metalmeccanici, Fim-Cisl Fiom-Cgil Uilm-Uil, Federmeccanica e Assistal firmano l'intesa. Un contratto storico, ora la parola passa ai lavoratori per l’approvazione. L'intervista a Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Cisl Marche.Lavoro pubblico, firmato l’accordo per il rinnovo contrattuale, riparte così la contrattazione in tutti i comparti statali. Il punto di Luca Talevi, segretario generale Cisl Fp Marche.https://youtu.be/agaC0lP6Y1s 
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11/12/2016 Note e solidarietà: concerto dei Riciclato Circo Musicale con Anolf e progetto Sprar
Sabato 10 dicembre i Riciclato Circo Musicale si sono esibiti in Piazza Roma, ad Ancona, insieme ai ragazzi del progetto Sprar per un'iniziativa di fratellanza e solidarietà organizzata da Anolf Marche e Comune di Ancona.
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09/12/2016 Tim: sciopero nazionale contro i tagli che penalizzano il lavoro
Fistel Cisl, Slc Cgil e Uilcom Uil  hanno proclamato per martedì 13 dicembre, sciopero nazionale di otto ore dei lavoratori Tim, con  manifestazione regionale ad Ancona, p.zza Roma ore 10,00.  Nelle Marche sono circa 850 i lavoratori coinvolti, tra reparti impiegatizi, tecnici e call center. Oltre 250 lavoratori marchigiani hanno sfilato per le strade di Ancona, a poche settimane di distanza dalle manifestazioni del 29 novembre davanti alle sedi storiche della Telecom, che nelle Marche ha visto un'adesione tra l'80 e il 90%. Tutti i sindacati delle Marche unitariamente, protestano per l’ulteriore deriva della società TIM (già Telecom Italia), che dopo la disastrosa privatizzazione e la successione di 4 amministratori delegati, non ha un chiaro piano industriale, sta perdendo centralità nello sviluppo della diffusione della ultra banda larga (Fibra), punta al taglio drastico dei costi per 1,6 mld di euro, principalmente attraverso la riduzione di salario, tutele e diritti dei lavoratori. Con l’ultima gestione dell’AD Cattaneo, i lavoratori hanno subìto l’eliminazione del premio di risultato 2015 e la disdetta del contratto integrativo, peraltro in assenza del rinnovo del CCNL TLC, ormai scaduto da 2 anni. In alternativa all’attuale contratto aziendale, TIM impone un taglio drastico a diritti e tutele, ad istituti salariali, dequalificazioni con riduzione di livello e salario, taglio delle sedi, come nel caso di Ancona Via Miglioli, con trasferimento in sedi fatiscenti come corso Stamira. L’azienda ha inoltre comunicato di voler controllare individualmente i lavoratori a distanza, per imporre loro meccanismi incentivanti o disincentivanti, con una sorta di cottimo, mirati all’aumento della produzione individuale. Tutto questo aggravato dal fatto che l’AD Cattaneo e soci si riservano un “premio speciale” di circa 55 milioni di euro, al raggiungimento di questi obiettivi. Quindi, mentre i lavoratori, già da anni in cassa integrazione, dovrebbero continuare la cura “dimagrante”, il top management si riserva un ottimo “banchetto”, in assenza di un piano complessivo di rilancio industriale. Nel frattempo, per esclusiva responsabilità aziendale, pendono sui lavoratori anche le imminenti decisioni dell’Autorità AGCOM, che potrebbero addirittura portare ad esuberi e/o trasferimenti territoriali tra i tecnici di rete, oltre 250 lavoratori sugli 850 totali. 13/12/2016
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09/12/2016 DDL conversione in legge del d.l. n. 189/2016 eventi sismici 2016
È stato convertito in legge il "decretone" terremoto, che somma i due provvedimenti di ottobre e novembre. La principale novità è la lista dei nuovi 69 comuni del cratere, che porta a 131 l'elenco degli Enti locali dell'area maggiormente colpita dal sisma. Il commissario Errani ha pubblicato le seguenti quattro ordinanze: - Ordinanza n. 3 del 15 settembre pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 283 del 3 dicembre 2916 che riguarda il cratere e contiene la lista dei Comuni maggiormente danneggiati. - Ordinanza n. 4 del 17 novembre 2016 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 278 del 28 novembre 2016 che riguarda la riparazione immediata di edifici e unità immobiliari ad uso abitativo e produttivo danneggiati dagli eventi sismici. - Ordinanza n. 5 del 28 novembre 2016 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 284 del 5 dicembre 2016 che riguarda la delocalizzazione immediata e temporanea di stalle, fienili e depositi danneggiati. - Ordinanza n. 6 del 28 novembre 2016 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 284 del 5 dicembre 2016 che riguarda le linee direttive per la ripartizione e l'assegnazione del personale tecnico e amministrativo da assumere nelle Regioni e nei Comuni danneggiati. 7 dicembre 2016 
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