Ricerca

10/10/2016 Straordinari, assunzioni, organizzazione: i motivi dello stato di agitazione a Torrette
I dipendenti dell’ AOU Ospedali Riuniti sono stanchi di effettuare lavoro straordinario per sopperire alla carenza di organico, agli impegni assunti dalle varie Direzioni Aziendali, alla politica Sanitaria Regionale che riduce l’attività degli Ospedali limitrofi, come Chiaravalle e Osimo, implementando l’attività e l’emergenza sanitaria, in un’Azienda già sofferente. Nel triennio 2013-2015 sono stati decurtati illegittimamente dalla produttività dei dipendenti circa 2.300.000 € per il pagamento dello straordinario, così ripartiti anno 2013 598,000 €,anno 2014 771.000 €, anno 2015 655.000 € con un utilizzo unilaterale dei fondi destinati alle fasce e produttività in violazione della norma vigente. La situazione è immutata nell’anno 2016 con un ulteriore splafonamento del fondo delle straordinario di circa 600.000 € nella proiezione comunicata dalla Direzione dell’ Azienda nel mese di Luglio arrivando ad un probabile totale di 2.900.000 € nel periodo 2013-2016 . Unico correttivo organizzativo effettuato dall’ Azienda dal mese di ottobre 2016 è stato quello di modificare l’orario di lavoro del personale dei blocco operatori di Torrette e Salesi, centrale di sterilizzazione, e tecnici di laboratorio assegnati al reparto di ematologia. Il tutto senza un reale confronto, con documentazione inviata in data 11 agosto 2016 con due incontri per un totale di 4 ore. L’orario imposto non è ancora conforme alla norma, e a nostro giudizio, non riduce il problema del prolungamento orario delle sedute operatorie e questo genera eccedenza oraria, salti riposi e difficoltà nel concedere ferie o permessi al personale. Inoltre ci risulta che le matrici turno applicate sono difformi a quelle presentate e ci sia incongruenza tra il personale in servizio e l’attività svolta. Inoltre nessuna certezza sul fatto che l’assenza giornaliera, come la malattia non generi debito orario al dipendenti Relativamente alle non corrette relazioni sindacali, nostro malgrado nessuna informativa e confronto sul piano occupazionale, notizia appresa soltanto dopo la pubblicazione nell’albo pretorio, ne tanto meno sulle assunzioni citate in Regione il 26 settembre 2016, ovvero 288 assunzioni a fronte di 188 cessazioni a vario titolo con un saldo positivo di 80 unità. Quali i profili interessati? Dove sono stati inseriti e perché un atto unilaterale? Nessuna informazione e confronto sul trasferimento del Salesi a Torrette, dove l’unica certezza rimane il problema dei parcheggi. La Direzione Aziendale intende non riconoscere le progressioni economiche orizzontali (fasce) con decorrenza all’anno 2015 con la flebile scusa di non essere mai stata richieste, cosa non vera in quanto la Rsu fin dall’ ottobre 2015 aveva richiesto incontri per la definizione di un accordo, in linea con quanto fatto dall’altre aziende sanitarie limitrofe. che hanno stipulato accordi con decorrenza anno 2015 nell’anno 2016. Prendiamo atto che in data 5 ottobre l’azienda ci ha convocato per un incontro sindacale previsto in data 13 ottobre, e che inoltre in data 6 ottobre 2016 ha inviato una mail che annulla la precedente e scrive “nell’ottica di sviluppare una sana e reale collaborazione”. Prendiamo atto che l’Azienda ha ammesso tra le righe i propri errori. Disponibili come sempre al confronto ma che non sia come quello attuale che è stato esclusivamente di facciata. Per le suddette motivazioni la Rsu e le organizzazioni sindacali hanno proclamato nell’incontro aziendale del 26 settembre 2016 lo stato di agitazione che rimane confermato, e richiesto incontro al Presidente della Regione Marche in attesa di conferma. 10/10/2016
Continua a leggere
04/10/2016 Manifattura Tabacchi: sciopero sospeso dopo la proposta di acquisto
I lavoratori della Manifattura di Chiaravalle hanno sospeso lo sciopero a oltranza proclamato martedì per protestare contro la volontà dell'azienda di avviare una procedura di concordato. La Mit, proprietaria dello storico impianto, ha infatti accolto la richiesta di incontro con i sindacati e con il sindaco di Chiaravalle, annunciando l'esistenza di una proposta di acquisto. Lunedì scorso, Rsu e sindacati avevano incontrato in Regione gli assessori al Lavoro, Loretta Bravi, e all'Industria, Manuela Bora, alle quali hanno chiesto di convocare la proprietà per trovare soluzioni alternative al concordato. L'azienda, di proprietà della Mit, impiega 65 persone: dopo anni di difficoltà, la Manifattura ha ripreso a registrare buoni fatturati e sta trattando una commessa internazionale che, secondo le sigle dei lavoratori, darebbe lavoro a tutti gli addetti per un biennio, con prospettiva di nuove assunzioni. 06/10/2016  
Continua a leggere
03/10/2016 Cementir Sacci: sindacati pronti a impugnare i 71 licenziamenti
Al termine dell’assemblea dei lavoratori della Cementir Sacci di Castelraimondo, stamattina i rappresentanti sindacali hanno incontrato l’azienda che ha confermato i 71 licenziamenti dopo il mancato accordo della settimana scorsa in Regione. Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil valuteranno insieme ai propri legali la possibilità di impugnare i provvedimenti di licenziamento, che sono stati rifiutati dai lavoratori. I sindacati hanno ribadito la determinazione del sindacato a premere sulla Regione affinché inviti il Gruppo Caltagirone, proprietario della Cementir, a bonificare l’area del sito produttivo. Analoga attenzione sarà rivolta all’altro iter che riguarda il sito e che vede coinvolta la Provincia: la richiesta, da parte di Cementir, di poter sfruttare la cava dello stabilimento. La valutazione della Provincia, sottolineano i sindacati, è vincolata anche alla capacità produttiva del sito di Castelraimondo. 03/10/2016
Continua a leggere
03/10/2016 English 4 U: seminario conclusivo per il progetto di rafforzamento linguistico
Si sono conclusi oggi i tre progetti di rafforzamento linguistico English 4 U finanziati dalla Regione Marche con risorse del Fondo Sociale Europeo e ai quali hanno partecipato 322 studenti di istituti superiori delle province di Ancona e Pesaro Urbino. Il percorso, iniziato a gennaio, è terminato con un seminario di diffusione dei risultati e consegna delle 251 certificazioni raggiunte dai partecipanti. Al seminario, tenuto ad Ancona nell’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria, hanno preso parte l’assessore al Lavoro e alla Formazione della Regione Marche, Loretta Bravi, il funzionario Catia Rossetti, gli studenti di 10 istituti scolastici e i rappresentanti dei tre enti che hanno organizzato la formazione (Ial Marche, Formaconf, Cometa). Ogni progetto ha previsto 100 ore di formazione suddivise tra moduli per il conseguimento della certificazione, moduli di potenziamento e moduli in modalità FAD. Le certificazioni conseguite sono riconosciute a livello europeo. Al termine della fase di formazione in aula, i 126 migliori allievi hanno ottenuto la possibilità di partecipare ad un soggiorno studio di 3 settimane in Irlanda, all’interno del quale hanno potuto frequentare un corso intensivo di lingua inglese di 60 ore in college esclusivi e dedicati alla formazione di studenti provenienti da altri paesi. La partecipazione ai progetti ha dato l’opportunità ai ragazzi di acquisire e consolidare competenze linguistiche oggi fondamentali per l’inserimento professionale in un mondo del lavoro sempre più internazionalizzato. «Parteciperemo anche al prossimo bando - spiega Marco Sabbatini, coordinatore del progetto English 4 U per Ial Marche -. Cercheremo di coinvolgere maggior numero possibile di scuole e ragazzi». Ial Marche partecipa già da 3 anni ed ha rilasciato più di 300 certificazioni 03/10/2016
Continua a leggere
03/10/2016 Cgil Cisl Uil Marche alla Regione: subito un cambio passo nelle politiche regionali
Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil delle Marche, considerate le perduranti difficoltà economiche e sociali della regione, fra le più colpite dalla crisi, aggravate dal recente evento sismico, ritengono necessaria una maggiore incisività nelle iniziative per sostenere la ripresa economica ed occupazionale, la salvaguardia della coesione sociale, la realizzazione di importanti riforme e investimenti infrastrutturali. Queste esigenze chiamano in causa la responsabilità di tutte le componenti della nostra comunità, a tutti i livelli, a partire dalla Regione Marche che rappresenta la principale Istituzione di governo territoriale. Le organizzazioni sindacali, senza sottovalutare l’importanza di alcune scelte già realizzate, intendono dare un impulso al confronto per superare i ritardi, le incoerenze e alcune decisioni discutibili che hanno caratterizzato questa fase. In particolare Cgil, Cisl e Uil hanno deciso l’avvio di una serie di iniziative articolate, incentrate sui principali problemi della nostra comunità con l’obiettivo di sollecitare risposte positive e fornire ulteriori elementi di proposta, anche in vista delle prossime manovre di bilancio. In tal modo, intendono anche dare voce ad un disagio diffuso fra i lavoratori dipendenti, i pensionati, i giovani e i disoccupati. Le azioni di sensibilizzazione riguarderanno i temi del diritto allo studio, le politiche sociali e della salute, il trasporto pubblico locale, gli appalti, l’integrazione, le politiche di sviluppo e del lavoro. Sono già stati programmati i primi due appuntamenti, riguardanti il diritto allo studio con un presidio presso la Giunta regionale programmato per il 4 ottobre ed una manifestazione sui temi della sanità e delle politiche sociali per il 26 ottobre. Cgil, Cisl e Uil auspicano che la Giunta regionale sappia cogliere questa sfida propositiva superando gli innegabili limiti della sua azione manifestati in questa prima fase della legislatura, dando, invece, risposte concrete, a partire dall’attuazione degli impegni sottoscritti con le organizzazioni sindacali. In ogni caso Cgil, Cisl e Uil daranno continuità alla loro iniziativa, senza escludere anche momenti di mobilitazione più ampia e generale.
Continua a leggere
03/10/2016 5 Minuti Cisl: Mancato accordo Cementir Sacci di Castelraimondo - Mobilitazione Poste italiane
Mancato accordo alla Cementir Sacci. L’azienda conferma la chiusura del sito produttivo di Castelraimondo in provincia di Macerata, scattano i licenziamenti per tutti i 71 dipendenti. L’amarezza e la rabbia dei sindacati e lavoratori. Le interviste a Gionata Ghergo, Rsu Filca Cisl Cementr Sacci e Massimo Giacchetti, segretario generale Filca Cisl Marche. Poste italiane verso la privatizzazione, le preoccupazioni di sindacati e lavoratori : dallo sciopero degli straordinari alla mobilitazione nazionale. L' intervista a Dario Dominici, segretario generale Slp Cisl Marche e le testimonianze dei portalettere: Anna Maria, di Fabriano, Franco di Ancona e Monica di Senigallia.
Continua a leggere
03/10/2016 Riforma Ersu: assemblea dei dipendenti in Regione
La protesta contro la Regione è partita oggi con un presidio davanti alla sede dell'ente cui hanno partecipato i lavoratori degli Ersu, una delegazione di studenti e dei lavoratori degli appalti e dell’università. Una vera e propria mobilitazione per far sentire la propria voce sulla proposta di legge di riforma. I sindacati avanzano richieste precise. Si comincia con la centralità del diritto allo studio nelle politiche regionali, si prosegue con la necessità di salvaguardare i servizi erogati, garantire la partecipazione di studenti, Comuni, Università ed altri enti formativi e sindacati. E ancora: si chiede la costituzione di un Ersu unico regionale che gestisca direttamente i servizi, di difendere i diritti dei lavoratori, a partire dalla stabilità della sede di lavoro nel nuovo ente unico, garantire la massima partecipazione delle Rsu alle scelte. Inoltre, i lavoratori chiedono una gestione diretta della parte più rilevante dei servizi dell’Ersu unico e tavoli di concertazione regionali e per singola realtà universitaria. Infine, si chiede di prevedere un organo di gestione dell’Ersu unico, più rappresentativo di tutte le componenti regionali e locali. 04/10/2016
Continua a leggere
30/09/2016 La Cisl partecipa alla Marcia della Pace 2016
La Cisl parteciperà, come negli anni passati, alla prossima Marcia per la Pace e la fratellanza dei popoli, Perugia - Assisi, che si svolgerà domenica 9 ottobre 2016. La Cisl Nazionale, in questa fase delicata segnata dai problemi drammatici dell'amplificazione dei fenomeni migratori, dagli attentati terroristici e da molteplici conflitti soprattutto nell'area mediterranea, intende riaffermare l'importanza della promozione della pace, condizione fondamentale per lo sviluppo e il benessere dei popoli. La marcia partirà come sempre dai Giardini del Frontone di Perugia alle ore 9.00 e si concluderà alle ore 15.00 davanti alla Rocca Maggiore di Assisi. Ricordiamo che chi non può percorrere l'intero percorso potrà unirsi al corteo a Santa Maria degli Angeli o raggiungendo direttamente la Rocca di Assisi. Per eventuali necessità logistiche è possibile contattare la Cisl dell'Umbria (Tel. 075 506741). La Cisl, insieme alla Cgil, alla Uil e a Solidar, quest'anno organizza una Conferenza internazionale su "Europa e Mediterraneo" a Perugia nell'immediato vigilia della Marcia, con la partecipazione di importanti ospiti e leaders sindacali internazionali, tra i quali il Presidente della UGTT tunisina Houcine Abbassi, insignito l'anno scorso con il "quartetto tunisino" della società civile del Premio Nobel per la Pace. La conferenza si svolgerà a Perugia sabato 8 ottobre dalle 14:30 alle 19:00 presso il Teatro del Pavone in Piazza della Repubblica.
Continua a leggere
29/09/2016 Previdenza: intesa positiva con contenuti di equità
L’intesa firmata ieri tra Governo e Sindacati sui temi previdenziali è positiva e significativa: da un lato avvia un percorso di revisione di alcuni aspetti della Legge Fornero- Monti,  come il mondo del lavoro aveva chiesto da tempo con articolate proposte sindacali e manifestazioni molto partecipate; dall’altro introduce elementi di equità e solidarietà prevedendo misure per i lavoratori che sono stati impiegati in attività faticose, per i giovani che potranno ricongiungere contributi versati in gestioni diverse, per i pensionati a più basso reddito, per una parte di lavoratori cosiddetti “precoci”. È un’intesa che parla a generazioni diverse e che ha un valore nel suo complesso e per le varie misure particolari. La Cisl ha perseguito con determinazione questo risultato con capacità di proposta e di negoziazione nei confronti del Governo, che per un lungo periodo non è stato incline al confronto, in un quadro complesso di finanza pubblica. Positivo che l’intesa sia stata raggiunta dalle tre sigle confederali unitariamente. Ora è necessaria una diffusa e corretta informazione ai lavoratori, ai pensionati, ai giovani ed un impegno ancora più forte per la prosecuzione del confronto sugli altri temi aperti, in particolare sul rilancio della previdenza complementare, sulla valorizzazione del lavoro di cura ai fini previdenziali, sulla revisione di alcuni aspetti del sistema contributivo ancora particolarmente penalizzanti. Su questo la Cisl, a tutti i livelli, conferma il suo impegno e produrrà il massimo sforzo organizzativo di Stefano Mastrovincenzo 29 settembre 2016
Continua a leggere
29/09/2016 Firmato l'accordo sulla riforma delle pensioni
Governo e sindacati hanno siglato ieri, 28 settembre, il verbale di accordo sulle modifiche al regime pensionistico da introdurre nella Legge di Stabilità. La firma è avvenuta al termine del tavolo conclusivo sul tema della previdenza svoltosi tra i tre Segretari generali di Cgil, Cisl,e Uil, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ed il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini. L'ultimo accordo in materia, siglato da Governo e sindacati per la modifica allo "scalone" pensionistico introdotto dalla legge 243/04, risale al 2007. Per quanto riguarda l'APE, Governo e sindacati si sono impegnati a proseguire il confronto nei prossimi giorni. «I pensionati vedono un po' di giustizia dopo tanti anni di manovre sempre in negativo - ha dichiarato la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan -. C'e' stato un cambio di paradigma rispetto alla legge Fornero. Finalmente si usa un linguaggio di coesione sociale e non di spaccatura tra generazioni. Questo non significa che ci accontentiamo: la nostra piattaforma è nella nostra testa e nei nostri cuori. Il lavoro va avanti, restano ancora tante cose da fare, ma quello di oggi è un buon risultato». Labor Tv trasmetterà due puntate che andranno in onda in diretta streaming per spiegare le novità dell’Accordo e rispondere ai quesiti degli iscritti che arriveranno via telefono, via mail o sui profili social Cisl. La prima puntata andrà in onda il 4 Ottobre alle ore 14 con la presenza della Segretaria Generale Annamaria Furlan e il Segretario Confederale Maurizio Petriccioli. Alla trasmissione sarà presente l’economista del Sole 24 Ore Giorgio Pogliotti. La seconda puntata andrà in onda il 7 Ottobre alle ore 12 con la presenza del Segretario Generale della FNP Nazionale Gigi Bonfanti e un esperto del Dipartimento Confederale. L'accordo siglato 29/09/2016
Continua a leggere
28/09/2016 Tutela del Lavoro nel Porto di Ancona: firmato un protocollo d'intesa
Sindacati, rappresentanze dei  datori di lavoro, istituzioni locali e l'autorità di sistema Portuale di Ancona insieme   per la tutela del lavoro nel porto di Ancona. Firmato oggi un  protocollo d'intesa  che  orienta le parti firmatarie a: - promuovere la tutela del lavoro, garantendo in caso di difficoltà gli ammortizzatori sociali e percorsi di riqualificazione; - ribadire la centralità dei CCNL per il lavoro in porto; - utilizzare in via prioritaria, in caso di nuove assunzioni, i lavoratori in esubero in altre aziende interne al porto attraverso l'istituzione di un apposito albo; - promuovere il ruolo centrale della formazione; - garantire attenzione alla sicurezza attraverso il coinvolgimento degli RLS delle aziende che operano nel porto; - promuovere in materia di appalti azioni finalizzate al rispetto della clausola sociale, l’osservanza puntuale del DURC e l’iscrizione obbligatoria alla cassa edile nel caso di opere edili. «Si tratta di un protocollo importante che, tutela e valorizza le competenze professionali che operano all'interno del porto e testimonia la centralità del porto per la comunità anconetana. - commenta Alessandro Mancinelli, responsabile della Cisl di Ancona - Il  porto di Ancona impiega nelle varie aziende presenti, ben 5374 lavoratori, e negli ultimi mesi, con la valorizzazione del porto antico, si è anche aperto alla città con una maggiore fruibilità da parte dei cittadini.  - conclude Mancinelli -    Con questo protocollo, che abbiamo firmato insieme alle altre parti sociali, sicuramente si  rafforza, non solo il lavoro all'interno del porto, ma anche il legame tra il porto e i cittadini della città di Ancona.» Ancona 28 /09/16
Continua a leggere
28/09/2016 A. Merloni in Amministrazione straordinaria, i sindacati scrivono ai Commissari per l'attivazione dei riparti di credito
Fim, Fiom e Uilm ritengono urgente ed importante, vista anche la capienza economica della stessa Procedura, soddisfare il credito privilegiato che vantano gli ex dipendenti Merloni. La lettera  è stata inviata per conoscenza al Ministero dello Sviluppo Economico ed al Giudice Fallimentare del Tribunale di Ancona. I sindacati scrivono: "Fim, Fiom e Uilm di Marche ed Umbria rispettivamente con i loro Uffici Vertenze in merito alla Procedura Fallimentare Antonio Merloni in Amministrazione Straordinaria, visto che da mesi sono terminati i contenziosi  giudiziari e visto la capienza economica della stessa procedura, come da voi riportato nelle comunicazioni ai nostri Uffici Vertenze e considerato il privilegio del credito che vantano gli ex lavoratori Merloni,  sollecitano con la presente  l’attivazione dei riparti del credito e ritengono urgente soddisfare gli stessi lavoratori"
Continua a leggere
28/09/2016 Riforma costituzionale: al via la campagna di informazione in vista del referendum
È partita lunedì 26 settembre da Macerata la campagna di informazione e approfondimento che la Cisl Marche rivolge ai suoi iscritti in vista del referendum sulla riforma costituzionale. Il primo incontro, dedicato al gruppo dirigente, si è svolto nella sala del Cinema Excelsior di Via Colle di Montalto  e ha visto la partecipazione di 150 persone. I lavori, introdotti dal segretario regionale Sauro Rossi e conclusi dal segretario generale Stefano Mastrovincenzo, hanno compreso un’illustrazione dei contenuti della riforma, a cura del responsabile della Cisl di Macerata, Silvia Spinaci, e un confronto tra due costituzionalisti dell’Università di Macerata, il prof. Giovanni Di Cosimo e il prof. Giulio Salerno, intervallato da domande e interventi dei partecipanti presenti in sala. Nelle prossime settimane, la Cisl Marche organizzerà iniziative analoghe in altre città della regione, con lo scopo di favorire un voto consapevole. «Il pronunciamento sull’ipotesi di riforma costituzionale è molto importante e merita una partecipazione qualificata – afferma Sauro Rossi -. Riteniamo che una campagna di informazione sia utile per esercitare il diritto di voto nella pienezza delle valutazioni del merito, specialmente sui molti aspetti della riforma che vanno approfonditi». Stefano Mastrovincenzo ha ricordato dal palco che quello all'interno della Cisl Marche «è un dibattito aperto: il nostro intento e di riavvicinare i cittadini al voto con un confronto sui contenuti». Durante il seminario, il professor Di Cosimo ha sottolineato «aspetti condivisibili della riforma, in primo luogo il superamento del bicameralismo paritario», che contiene però anche«elementi contraddittori: da chi e come saranno selezionati i senatori? Il rischio concreto – sostiene –  è che il nuovo Senato rappresenti gli interessi dei partiti, piuttosto che quelli dei territori». «La riforma – è l’opinione del professor Salerno – porta novità senz'altro positive, in particolare la semplificazione del rapporto tra Governo e Parlamento.  Inoltre viene assicurato un nuovo equilibrio, più razionale, nella distribuzione di competenze tra Stato e Regioni». La riforma 28/09/2016  
Continua a leggere
26/09/2016 Cementificio Sacci: mancato accordo con l'azienda, al via i licenziamenti
Mancato accordo per salvare dal licenziamento i 71 lavoratori della Cementir Sacci di Castelraimondo (MC). È l’esito dell’incontro di questa mattina, a Palazzo Raffaello, tra Regione, responsabile del personale e sindacati di categoria. «L’ azienda non ha ascoltato nessuna richiesta per salvare il lavoro e la produttività del cementificio. – afferma con rabbia e delusione Massimo Giacchetti, segretario generale Filca Cisl Marche - Avevamo proposto di prorogare di ulteriori 15 giorni il confronto sulla procedura di mobilità in scadenza a fine mese per continuare un confronto costruttivo; la Regione avrebbe garantito risorse per finanziare altri 3 mesi di cassa con l’obiettivo di traghettare l’azienda fino all’eventuale ripresa della produzione. Ora l’indisponibilità dell’azienda porterà dal 3 ottobre ai primi licenziamenti . Nel pomeriggio di domani, 27 settembre, informeremo, in assemblea i lavoratori. In tanti anni di sindacato non avevamo mai visto un mancato accordo di questa natura. » I sindacati ora si aspettano che la Regione mantenga l’impegno di far bonificare, dalla Cementir Sacci del Gruppo Caltagirone, lo stabilimento di Castelraimondo (MC). 26/09/2016
Continua a leggere
26/09/2016 Giornata regionale delle Rsu della scuola a Porto Sant'Elpidio
Martedì 27 settembre si terranno presso l'Istituto Alberghiero di Porto Sant'Elpidio il Consiglio Generale della Cisl Scuola Marche e l'Assemblea regionale delle Rsu della scuola. Ai lavori, che partiranno alle ore 9.30, parteciperà il segretario generale nazionale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi.
Continua a leggere
26/09/2016 5 Minuti Cisl: Terremoto, la solidarietà del sindacato - Educonsumo: un progetto per il consumo responsabile
Sisma Centro Italia, l'impegno e la solidarietà di Cgil Cisl Uil Marche. Intervista a Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche. Educonsumo, progetto di educazione al consumo responsabile e responsabilizzato in collaborazione con Adiconsum Marche. Tessere sconto e agevolazioni nella città di Ancona per chi ha un Isee da 3.000 a 10.000 Euro. Le interviste a Chiara Cippitelli, operatrice Adiconsum Ancona, e Mirella Morbidelli, educatrice Comune di Ancona.
Continua a leggere
19/09/2016 Terremoto: incontro sindacati - Regione per un percorso comune di ricostruzione
Incontro in Regione tra il presidente Luca Ceriscioli, il capo della Protezione Civile, i dirigenti della Regione e le parti sociali per fare il punto sull'emergenza e sui piani di ricostruzione dopo il terremoto del 24 agosto. La Cisl, come gli altri sindacati, ha ribadito l'importanza di un coordinamento forte per valutare gli interventi di emergenza, quelli per la ricostruzione e per arrivare a linee condivise per lo sviluppo delle aree colpite dal sisma. Le Marche hanno il più vasto territorio e il maggior numero di comuni interessati dai danni, con migliaia di famiglie e di piccole o piccolissime imprese colpite dalle conseguenze del sisma. Durante il confronto, il presidente Ceriscioli ha ricordato che la Regione sta lavorando in vista della scadenza del 14 ottobre, giorno entro il quale andrà trasmessa la ricognizione dei danni per accedere al Fondo Europeo di Solidarietà, aggiuntivo rispetto ai normali canali di finanziamento comunitario. Risorse, anche queste importanti, che vanno a sommarsi a quelle nazionali per il rilancio del territorio colpito dal sisma. «Il sindacato - sottolinea Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche - ha già presentato richieste articolate per quanto riguarda l'intervento degli ammortizzatori sociali per i lavoratori, ha attivato una raccolta fondi importante in tutte le aziende per finanziare servizi di pubblica utilità e ha ribadito la necessità che la ricostruzione si sviluppi secondo criteri di legalità, sicurezza e sostenibilità». Al termine dell'incontro si è convenuto di elaborare un documento congiunto istituzioni-parti sociali da inviare al Governo che sta predisponendo il decreto per le aree terremotate che dovrà definire anche i comuni da ricomprendere nel cratere sismico. 19/09/2016
Continua a leggere
19/09/2016 Cementificio Sacci: solo una settimana per scongiurare 71 licenziamenti
FILLEA CGIL, FILCA CISL, FENEAL UIL e la R.S.U. aziendale della Cementir Sacci di Castelraimondo, comunicano che oggi, venerdì 23 settembre 2016, dalle ore 11:30 si svolgerà una manifestazione con presidio dei lavoratori presso la Regione Marche in Via Tiziano. Presidio e manifestazione, decisi dall'assemblea dei lavoratori del cementificio di Castelraimondo, durante l'incontro, programmato per stamattina, tra la Cementir Holding (che ha acquisito la Sacci) ed il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. «Sono mesi che chiediamo alla Regione di incontrare la nuova proprietà per capire quali sono gli obiettivi della Cementir sul sito di Casteleraimondo soprattutto affrontare la questione occupazionale - ribadiscono i sindacati - L'incontro di venerdì è l'ultima occasione per difendere i posti di lavoro e per evitare, dal 1° ottobre, il licenziamento di tutti i 71 lavoratori.» I 71 dipendenti del cementificio Sacci di Castelraimondo avevano manifestato lunedì 19 settembre per richiamare l'attenzione sul rischio di chiusura dello stabilimento, acquisito il 1 agosto scorso da Cementir, società del gruppo Caltagirone. I lavoratori chiedono da tempo una soluzione concreta per scongiurare l'avvio della procedura di mobilità, che scatterebbe il 30 settembre allo scadere della cassa integrazione. Nel frattempo, l'incontro tra il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, e i vertici aziendali previsto per venerdì 16 è stato rinviato a oggi, ovvero a una sola settimana dal termine degli ammortizzatori sociali e mentre permane l'incognita sulle reali intenzioni dell'azienda circa il futuro dello stabilimento. «Il nostro obiettivo - spiega Massimo Giacchetti, segretario generale Filca Cisl Marche - è quello di scongiurare i licenziamenti e avere un altro periodo di cassa integrazione per riorganizzazione aziendale in attesa di conoscere i piani della Cementir». 23/09/2016
Continua a leggere
19/09/2016 Confronto sugli ammortizzatori sociali in deroga per le aree colpite dal sisma
Giovedì 15 settembre, presso il centro di coordinamento della Protezione Civile ad Arquata del Tronto, i sindacati e le associazioni produttive hanno incontrato l'assessore regionale al Lavoro Loretta Bravi e il vicepresidente della Regione Anna Casini per un confronto sulle misure di sostegno ai lavoratori e alle imprese delle aree colpite dal sisma del 24 agosto. In particolare, i rappresentati delle parti sociali hanno evidenziato le questioni legate alla ricostruzione dell’economia locale e alla promozione artigianale, auspicando “una gestione intelligente dell’emergenza, che dovrà essere un modello da seguire, dove ognuno possa svolgere la propria parte”. Durante la discussione sono state illustrate le iniziative di sostegno che potranno essere avviate. Sul fronte degli ammortizzatori sociali, le quattro regioni interessate dal sisma possono autorizzare in questa prima fase il trattamento salariale in deroga a favore del personale dipendente delle imprese del turismo e del commercio, nonché delle imprese artigiane ed industriali che non hanno accesso agli ammortizzatori sociali ordinari o che li hanno esauriti. Cgil, Cisl e Uil delle Marche ritengono però opportuno il superamento di alcune norme relative agli ammortizzatori sociali in deroga quali ad esempio: 1) la modifica/integrazione delle previsioni del Decreto Interministeriale 83473 del 1 agosto 2014 rispetto alle condizioni di accesso alla cassa integrazione in deroga e nello specifico per tutti i lavoratori dipendenti a prescindere dall’anzianità aziendale maturata – al fine di estendere lo strumento anche ai lavoratori stagionali e in generale a chi è stato assunto da meno di 12 mesi; una valutazione specifica va fatta sui collaboratori, artigiani ed altri lavoratori autonomi, liberi professionisti, che hanno versamenti INPS che ad oggi sono esclusi dall’utilizzo della Cig in deroga. 2) l’allungamento per i dipendenti almeno a 12 mesi del periodo autorizzabile - attualmente la legge 28/12/2015 n° 208 (legge di stabilità 2016) prevede max 3 mesi - e di conseguenza il superamento della previsione della L.92/2012 che fissava la cessazione dello strumento al 31.12.2016; 3) la previsione di un trattamento di sostegno al reddito anche per quei lavoratori dipendenti, residenti o dimoranti nei Comuni colpiti dal sisma, che si siano trovati nella impossibilità di recarsi al lavoro o siano stati costretti a sospendere temporaneamente le prestazioni lavorative per gravi danni alla propria abitazione, per esigenze di assistenza urgente alla famiglia o impraticabilità delle vie di comunicazione e trasporto; 4) la sospensione fino al 31 dicembre 2016 dell’efficacia dei provvedimenti di licenziamento, adottati in conseguenza della crisi sismica nel territorio e applicare ai lavoratori interessati l’intervento della cassa integrazione in deroga, come previsto per i casi sopra citati; 5) attivare uno stanziamento ad hoc per gli ammortizzatori sociali per le aree colpite dal sisma, in deroga alla normativa attuale (come già avvenuto nel caso degli eventi sismici di Abruzzo ed Emilia Romagna ). Il Decreto Ministeriale o del Governo sul tema dovrebbe contenere questi orientamenti, lasciando alle Regioni, in raccordo con le parti sociali, la gestione degli interventi. L'assessore Bravi ha ricordato che le Regioni Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria hanno già incontrato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, per studiare misure straordinarie da adottare nelle aree del sisma. Il ministro, ha riferito Fabio Montanini (dirigente Formazione e Lavoro della Regione Marche), ha dato ampia disponibilità per tutte le richieste avanzate sul versante del lavoro, con particolare riguardo alla sospensione dei termini per tutti gli adempimenti obbligatori e agli ammortizzatori in deroga per i lavoratori dipendenti. Inoltre per i piccoli imprenditori, che sarebbero fuori dalle agevolazioni previste per i dipendenti, è allo studio una formula di sostegno al reddito. 19/09/2016
Continua a leggere
16/09/2016 Rischio taglio Fondi Produttività: Asur ritira i provvedimenti. Sospesa la mobilitazione
Le segreterie regionali del pubblico impiego prendono atto positivamente dell'incontro, sia pur interlocutorio, con il presidente Ceriscioli circa la necessità di non tagliare i Fondi Produttività 2015 sottoscritti in ogni Area Vasta. L'Asur ritirerà le indicazioni adottate che avrebbero rischiato di avere un taglio dei fondi tra comparto e dirigenza di 5.5 milioni di euro e fornirà nuove cifre ai sindacati in un nuovo incontro con il presidente la settimana prossima. I sindacati sospendono temporaneamente lo stato di mobilitazione dei lavoratori in attesa di conoscere le cifre definitive. 16/09/2016
Continua a leggere
14/09/2016 Ammortizzatori sociali in deroga 2016: al via il pagamento dal 20 settembre
La  Regione Marche, d’intesa con l’INPS Regionale,  provvederà, a partire da martedì 20 settembre prossimo, ad autorizzare la liquidazione  delle richieste di cassa Integrazione  in deroga pervenute al sistema telematico CO Marche nel periodo 1  aprile - 31  agosto  2016. Conseguentemente l’INPS provvederà alle liquidazioni dei trattamenti connessi alle autorizzazioni. dopo aver verificato la disponibilità dei fondi necessari per la liquidazione delle richieste successive  a quelle del primo trimestre 2016 . La Regione informa che la copertura finanziaria per la liquidazione delle richieste di Cig in deroga,  successive  a quelle del primo trimestre 2016, è garantita dai fondi stanziati dal D.I. 1600075  del 9 settembre 2016. Ancona 14 settembre 21016
Continua a leggere
12/09/2016 Anna Bartolini, Cisl Scuola Marche, in diretta a Buongiorno Marche èTvMarche
https://youtu.be/wvGGIu8___EAnna Bartolini, segretario generale Cisl Scuola Marche,  ospite a Buongiorno Marche: Emergenza  docenti, criticità e preoccupazioni,  in vista del nuovo anno scolastico 2016/2017.Ancona 16/09/16
Continua a leggere
12/09/2016 Camere di commercio: il 29 settembre in piazza a Roma
«Il decreto sulle Camere di commercio va cambiato. È in gioco la difesa dei posti di lavoro, ma soprattutto il supporto alla crescita che le imprese chiedono e che le competenze dei 10.000 lavoratori del sistema camerale hanno fin qui assicurato». Dopo la proclamazione dello stato di agitazione, Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fp lanciano una grande manifestazione nazionale il 29 settembre alle ore 13 in Piazza di Pietra a Roma  per evitare «gli esiti disastrosi di un provvedimento sbagliato» e per chiedere «una riforma vera delle Camere di commercio che tuteli i lavoratori e rilanci lo sviluppo locale». Il messaggio della mobilitazione è netto: «Made in Italy, accesso ai fondi Ue, consulenza aziendale, registro delle imprese, arbitrato e conciliazione, sostegno al credito. Di questo si sta parlando e non di centri di potere come li ha strumentalmente definiti il ministro Calenda. Smantellare il sistema camerale vuol dire lasciare le imprese e le comunità locali più sole di fronte alle difficoltà del Paese. Il sistema produttivo ha bisogno delle professionalità che le Camere di commercio esprimono». «Il decreto attuativo della legge 124/2015 non fornisce affatto garanzie sufficienti - spiegano le federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil -. Diversi i nodi che preoccupano lavoratori e sindacati. A partire dai posti di lavoro, dove le garanzie restano ancora fumose e non in grado di assicurare la tenuta occupazionale prevista nella legge delega; l’inadeguatezza della fonti di finanziamento, rimaste ferme al taglio del 50% che, nel 2017, renderà impossibile l’operatività; il ruolo delle Unioni Regionali, indispensabile per assicurare il coordinamento tra le Camere; la previsione di sedi distaccate per garantire un’adeguata presenza sul territorio che, in caso contrario, sarebbe gravemente ridimensionata. La strada scelta dal Governo è sbagliata: le Camere di commercio vanno riorganizzate e rilanciate. Con meno costi, più competenze e più servizi innovativi».
Continua a leggere
08/09/2016 L'Italia di Mezzo, 15 settembre a Perugia
Il terremoto prima di tutto, come banco di prova fondamentale per l’Italia di Mezzo, questo progetto ancora in fase embrionale che punta a mettere insieme risorse, energie, reti e potenzialità di una parte importante del Paese, formata prima di tutto da Marche, Toscana e Umbria, ma senza precludere ulteriori collaborazioni e assi con Lazio e Abruzzo. E proprio la sfida posta dal terribile sisma del 24 agosto rappresenta, appunto, una prima “messa alla prova” per questo progetto. Lo hanno detto con forza Cgil, Cisl e Uil di Marche, Toscana e Umbria, che oggi a Perugia hanno presentato alla cittadinanza e alle istituzioni le proprie proposte e idee per l’Italia di mezzo, contenute in un documento elaborato da un gruppo di lavoro interregionale delle tre organizzazioni. A confrontarsi con Cgil, Cisl e Uil c’erano i presidenti di Regione di Toscana e Umbria, Enrico Rossi e Catiuscia Marini, e l’assessora della Regione Marche, Manuela Bora (in sostituzione del presidente Ceriscioli impegnato nelle zone terremotate). I sindacati nell’introduzione di Claudio Bendini, segretario generale della Uil dell’Umbria, nella relazione di Walter Cerfeda, presidente dell’Ires Cgil Marche, e nelle conclusioni di Riccardo Cerza, segretario generale della Cisl Toscana, hanno sottolineato prima di tutto che quello dell’Italia di mezzo deve essere «un grande progetto economico, civile e sociale, prima ancora che istituzionale». Non dunque un percorso calato dall’alto, «come è successo per le Province», ma una costruzione “mattone dopo mattone” aperta alla partecipazione delle forze sociali e dei territori. A partire, si diceva, dall’emergenza terremoto: l’Italia di mezzo – hanno proposto i sindacati - potrebbe elaborare una proposta unitaria per la ricostruzione, come primo atto concreto del Protocollo firmato a Bruxelles lo scorso 17 giugno dalle tre Regioni, per «riorientare parte delle risorse dei fondi europei verso Casa Italia, per un grande progetto comune per le zone interne e l’Appennino centrale, candidando questo riorientamento anche all’accesso ai fondi del Piano Juncker». Ma aldilà dell’emergenza contingente data dal terremoto, l’urgenza dell’Italia di mezzo sta nel fatto che «essa è oggi la condizione stessa per competere nel mondo aperto in cui viviamo». Perché, secondo Cgil, Cisl e Uil, «nel mondo si compete solo fra sistemi integrati, senza i quali, l’unico destino è quello della marginalizzazione». L'idea di fondo, è che nella discussione sullo sviluppo del Paese sia necessario superare lo schema duale Nord-Sud, valorizzando invece di più l'asse Est-Ovest. «È evidente - scrivono Cgil, Cisl e Uil nel loro documento unitario - che andranno affrontate questioni costituzionali e istituzionali, ma è altrettanto chiaro che, fin da subito, si possono mettere a fattor comune molte azioni, che oggi le singole Regioni conducono separatamente, con una nuova e maggiore efficacia». I sindacati hanno posto l’accento in particolare sulle potenzialità di una struttura produttiva «con radici solide e diffuse e molti punti di eccellenza», che necessita però dell’organizzazione di «un flusso permanente di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico». Per questo diventa strategica la messa a rete delle università e dei centri di ricerca presenti sul territorio dell’Italia di mezzo, che sono «tra i più importanti al mondo». E però – sostengono i sindacati - servirebbe «la formazione di una cabina di regia, una sorta di Cnr interregionale, capace di fare da front office per le imprese e da back office per i centri di ricerca delle università». La «messa a regime efficiente dell’insieme dei servizi pubblici essenziali», la difesa di un modello di coesione e di benessere sociale «che rappresenta lo stesso Dna ed il tratto distintivo più forte delle nostre regioni», e ancora, quel “capitale” storico e culturale (ben 10 siti che la stessa Unesco ha riconosciuto patrimonio dell’Umanità) che può fare dell’Italia di mezzo «il distretto della bellezza»: sono questi, secondo Cgil, Cisl e Uil di Marche, Toscana e Umbria gli assi portanti su cui costruire il progetto. Un progetto verso il quale i sindacati, da parte loro, hanno già cominciato a muoversi, «mettendo insieme i primi mattoni unitari per la costruzione di un sindacato dell’Italia di mezzo». «Insieme siamo 6 milioni di donne e di uomini, il 12% del Pil del nostro Paese – hanno concluso Cgil, Cisl e Uil - ed insieme possiamo anche avere l’ambizione di contribuire a realizzare un’Italia più bella, più solidale e più giusta».
Continua a leggere
08/09/2016 Obbligazioni subordinate Banca Marche. Adiconsum, al via le richieste di rimborso forfettario
E’  operativo il Fondo di solidarietà per il ristoro dei possessori  di obbligazioni subordinate emesse dalle quattro banche poste in risoluzione lo scorso novembre 2015, tra cui Banca delle Marche. Sono circa 1.300  gli obbligazionisti di Banca Marche coinvolti che, entro il 3 gennaio 2017, potranno presentare l’istanza di rimborso forfettario, con la possibilità di ottenere un rimborso pari all’80% del corrispettivo pagato per l’acquisto delle obbligazioni. Per agevolare tutti coloro che intendono presentare l’istanza è stata stipulata un'intesa  tra le quattro banche compresa Banca delle Marche, e le Associazioni dei Consumatori, tra cui Adiconsum. Per ogni associazione è stato nominato un referente regionale responsabile del processo, a partire dalla richiesta della necessaria documentazione alla Banca fino alla presentazione dell’istanza di rimborso. L’Associazione dunque assisterà l’investitore in tutte le fasi della procedura. Il 14 settembre prossimo l’Adiconsum parteciperà al tavolo nazionale convocato per definire gli ultimi aspetti tecnici. Dal 15 settembre  sarà possibile rivolgersi presso le sedi Adiconsum, presenti in tutte le province marchigiane,  per avere tutte le informazioni ed avviare la procedura di rimborso. Adiconsum informa che l’istanza di rimborso forfettario può essere presentata da persone fisiche, imprenditori individuali, anche agricoli, coltivatori diretti, in presenza di uno dei seguenti requisiti: Reddito complessivo dell’investitore dell’anno 2014 inferiore ad € 35.000,00; Patrimonio mobiliare dell’investitore alla data del 31/12/2015 inferiore ad € 100.000,00. I due requisiti sono alternativi, quindi è sufficiente che l’investitore rientri in una sola delle due casistiche. Devono inoltre essere presenti i seguenti requisiti: L’acquisto delle obbligazioni subordinate deve essere avvenuto entro il 12 giugno 2014; Gli strumenti finanziari dovevano essere detenuti dall'investitore alla data del 22 novembre 2015; L’acquisto deve essere avvenuto nell'ambito di un rapporto negoziale diretto dell’investitore con una delle Banche in liquidazione: sono quindi esclusi dalla procedura di rimborso forfettario gli acquisti delle obbligazioni subordinate effettuati presso altre banche e quelli in cui la Banca in liquidazione abbia svolto esclusivamente attività di intermediazione. L’Adiconsum Marche è a disposizione di tutti gli investitori interessati che potranno rivolgersi alle proprie sedi: Ancona: 071/2832101 – ancona@adiconsum.it Macerata: 0733/4075212- macerata@adiconsum.it Ascoli Piceno: 0736/24951- ascoli@adiconsum.it Pesaro: 0721/370104 – adiconsumpesaro@virgilio.it Fermo: 0734/60971 – fermo@adiconsum.it.    Ancona 08/09/2016
Continua a leggere
07/09/2016 Sisma, la solidarietà dei lavoratori della Profilglass Alluminium di Bellocchi di Fano per la ricostruzione nelle Marche
Il  gruppo Profilglass Alluminium di Bellocchi di Fano risponde all'appello di solidarietà  di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, il sindacato dei metalmeccanici,  per dare un sostegno concreto e immediato alle popolazioni marchigiane colpite dal sisma dello scorso 24 agosto.  Si tratta di un progetto di "matched giving"  dove le donazioni da parte dei lavoratori e dell'azienda sono congiunte e vincolate nella destinazione, ciò significa che ogni lavoratore contribuirà direttamente devolvendo un'ora del proprio salario  per finanziare gli interventi di ricostruzione nelle Marche, in coerenza con le indicazioni delle istituzioni locale e delle autorità  preposte agli interventi necessari.  I fondi verranno trattenuti direttamente nella busta paga di settembre, se  il lavoratore  non comunicherà, entro il 26 settembre prossimo, la propria contrarietà,  mentre la Profilglass contribuirà  integrando  le risorse raccolte.« Abbiamo siglato un importante accordo  con tutte le aziende  del gruppo Profilglass Alluminium, di Bellocchi di Fano, che vanta circa 800 dipendenti.  - afferma Mauro Masci, Fim Cisl Marche -  Siamo davvero soddisfatti, in pratica,  si tratta ,di una donazione congiunta mirata alla ricostruzione nelle zone marchigiane colpite dal sisma. Confidiamo nel sostegno di tutti i lavoratori considerata la grave situazione  in cui versano le popolazioni colpite.»  Circolare solidarietà terremoto accordo Fim Fiom Uil e Gruppo Profilglass Ancona 07/09/2016
Continua a leggere
07/09/2016 Sisma, la solidarietà di Cgil Cisl Uil Marche
Un contributo di 90.000 euro destinato ad un intervento sociale immediato, da individuare, di concerto con le istituzioni locali, il più presto possibile. E’ quanto CGIL CISL UIL Marche hanno già messo  a disposizione delle comunità duramente  colpite dal sisma del 24 agosto scorso, tra i vari interventi messi in campo a tutela del lavoro e di solidarietà alla popolazione terremotata. E’ stata inoltre avviata  una campagna informativa nei luoghi di lavoro di tutta la regione per sostenere la sottoscrizione nazionale promossa da CGIL CISL UIL e Confindustria, che prevede un contributo volontario pari ad un’ora di lavoro da parte dei lavoratori e un analogo contributo da parte delle imprese.  Analoghe iniziative coinvolgeranno anche i lavoratori degli altri settori ed i pensionati. I fondi raccolti saranno destinati, come in altri casi di calamità, a sostegno delle popolazioni, con interventi su servizi e strutture di pubblica utilità, in accordo con le istituzioni locali e con le autorità preposte alla ricostruzione nelle regioni colpite dal sisma. Inoltre, considerando gli innumerevoli disagi per i cittadini, CGIL CISL UIL Marche, in raccordo con la Protezione Civile, hanno  messo  a disposizione di coloro che sono ospitati nelle tendopoli o comunque colpiti dal sisma, operatori sindacali specializzati per fornire informazioni e assistenza per pratiche ed obblighi  amministrativi, previdenziali e fiscali. A tutela dei lavoratori Cgil Cisl Uil Marche hanno chiesto inoltre, a livello regionale e nazionale, l’intervento di ammortizzatori sociali specifici per gli occupati in attività fortemente danneggiate o distrutte dal sisma, in prevalenza piccole imprese agricole, di allevamento, di trasformazione alimentare, oltre che di turismo e servizi. La Regione, con cui sono già fissati incontri specifici sul tema, può autorizzare in questa prima fase il trattamento di cassa integrazione  in deroga per i dipendenti di imprese del turismo, del commercio, dell’artigianato, del settore agricolo e delle aziende industriali che non hanno accesso agli ammortizzatori sociali ordinari o che li hanno esauriti.  Ci sono però limiti all'utilizzo in termini di durata (max 3 mesi di utilizzo), settori, risorse disponibili. Il sindacato, pertanto, chiede al Governo un provvedimento che preveda l’allungamento a 12 mesi del periodo massimo di cassa integrazione  per i dipendenti delle aziende danneggiate, l’estensione della cig agli stagionali e a chi non ha maturato l’anzianità, ai lavoratori residenti o dimoranti nei Comuni colpiti dal sisma, che si siano trovati nella impossibilità di recarsi al lavoro per gravi motivi familiari o seri danni alla abitazione. Al contempo Cgil Cisl Uil hanno chiesto anche la sospensione fino al 31 dicembre 2016 dell’efficacia dei provvedimenti di licenziamento, adottati in conseguenza della crisi sismica nel territorio e applicando anche a questi lavoratori l’intervento della Cig in deroga. Si attende ora che all’iniziativa dei sindacati e delle regioni colpite, risponda il Governo con un decreto specifico e uno stanziamento ad hoc per gli ammortizzatori sociali per le aree terremotate. E’ previsto nei prossimi giorni un incontro fra le parti sociali ed il Commissario Vasco Errani per fare il punto sull'emergenza sisma, che costituirà l’occasione per un confronto diretto sulle proposte e sulle esigenze evidenziate dal sindacato. Il terremoto ha evidenziato quanto sia fragile il nostro territorio e come edifici privati ma anche strutture di rilevanza collettiva, come le scuole e  le residenze per gli anziani o gli ospedali, siano esposti a questi rischi. Si tratta, ormai, di una preoccupazione diffusa fra la popolazione, anche al di la delle aree colpite direttamente dagli eventi del 24 agosto.  Proprio sui temi più generali della messa in sicurezza del territorio e degli immobili, l’incontro che si è svolto oggi a Palazzo Chigi fra Cgil, Cisl e Uil, e le altre parti sociali, e il Premier ha permesso di avviare un confronto che ci auguriamo possa definire impegni, risorse e tempi certi. I temi della sicurezza del territorio, della fragilità del sistema appenninico saranno anche al centro dell’iniziativa, promossa da Cgil, Cisl, Uil di Marche, Umbria e Toscana, per il prossimo 15 settembre a Perugia, come argomento fondamentale per la futura collaborazione delle regioni dell’Italia centrale. Ancona 6 settembre 2016 https://youtu.be/hOoZ74nWM5ERassegna Stampa
Continua a leggere
05/09/2016 Montecopiolo e Sassofeltrio verso la Romagna: no alla cultura della separazione
Periodicamente riemergono le tendenze alla separazione di alcune comunità della provincia di Pesaro Urbino, a causa della sofferta condizione periferica e di una illusoria attrattività della vicina Romagna. Il tema è oggi riproposto dai comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio. «Riteniamo che, anche sulla scorta della recente esperienza dell’Alta Valmarecchia, i disagi derivanti dalla posizione di confine non sono certo risolti dal cambio di Provincia e di Regione. - dichiara Leonardo Piccinno, responsabile della Ast Cisl Urbino - Tanto più oggi, con il riassetto istituzionale che ha disposto il superamento delle Province stesse». Ciò che serve sono precisi interventi volti a valorizzare le Aree interne e a favorire la collaborazione fattiva tra Comuni limitrofi, superando anacronistici antagonismi di campanile. Bisogna perciò puntare a migliorare la condizione delle popolazioni per arginare il fenomeno dello spopolamento, a partire dal recupero di una dignitosa e adeguata viabilità, dalla messa a disposizione di servizi collettivi, come una funzionale sanità pubblica, e dal rilancio delle economie locali, con il recupero delle vocazioni naturali da sempre orgoglio e patrimonio di quelle aree. Per interventi di questo genere sono disponibili anche significative risorse europee che potrebbero essere meglio intercettate da una progettualità frutto di un effettivo confronto a tutto campo tra le istituzioni e i soggetti sociali ed economici dei territori. In sostanza, per migliorare non serve separare ma valorizzare il dialogo, condividere obbiettivi e collaborare sul piano operativo.
Continua a leggere
05/09/2016 Gli insegnanti terremotati non saranno trasferiti, finalmente una buona notizia
La denuncia di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal delle Marche sulla situazione degli insegnanti terremotati ha avuto gli effetti sperati. Il Ministro ha infatti emanato un'ordinanza urgente che consentirà a docenti e personale Ata che hanno avuto la casa crollata, inagibile o comunque indisponibile a seguito del sisma, di poter scegliere di rimanere a lavorare in loco anziché presentarsi negli istituti assegnati. L’intervento, richiesto già da diversi giorni dai sindacati, è arrivato all'indomani della visita ad Arquata del Tronto del ministro all'Istruzione Stefania Giannini «ma solo dopo che la nostra denuncia ha trovato una grande eco nella stampa nazionale» fanno notare le segretarie regionali Manuela Carloni (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola) e Paola Martano (Snals Confsal). Sono una ventina le docenti delle Marche colpite dal sisma che si sarebbero dovuto trasferire nel Nord Italia. Con l’ordinanza appena uscita la loro situazione, almeno su questo versante, sembra normalizzarsi. «Siamo contente che i sindacati siano stati ascoltati – aggiungono – anche se il buonsenso avrebbe voluto un intervento immediato a seguito della lettera inviata dai segretari nazionali subito dopo il sisma. Se il Ministro avesse affrontato le questioni con i sindacati, anziché evitare il dialogo, determinate situazioni si sarebbero potute correggere per tempo senza esasperare lavoratori già provati dall'emergenza. Da parte nostra vigileremo affinché tutte le situazioni personali trovino una soluzione positiva. Resteremo al fianco delle persone». Tutto questo fermo restando la protesta sull'insufficienza dell'organico docente e ata nelle scuole marchigiane che, al di là dell'emergenza contingente legata al sisma, resta una problematica che minaccia l'avvio dell'anno scolastico nella nostra regione.
Continua a leggere