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19/02/2015 Dissesto idrogeologico.Fai Cisl Marche: Pianificare gli interventi e valorizzare il Consorzio di Bonifica
Dopo gli  ultimi gravi eventi atmosferici-ambientali che hanno colpito ancora una volta le Marche, la Fai Cisl  ribadisce  l’importanza e la necessità  del  ruolo attivo degli agricoltori, delle  cooperative forestali e del Consorzio di Bonifica quale presidio sul territorio, oltre alla crescita della sensibilità e della informazione  per  la difesa e la manutenzione del suolo.  In particolare occorre   valorizzare le attività svolte dal Consorzio di Bonifica, che la legge regionale del giugno 2013  ha istituito quale Consorzio unico,   quale  strada da percorrere per meglio precisare il ruolo ed il significato della presenza dei Comuni negli organi di rappresentanza del Consorzio stesso. Per la  Fai Cisl  Marche occorre mettersi al servizio di un territorio che ha conosciuto drammaticamente l’esito del dissesto idrogeologico . Va superata, anche politicamente ,  la logica della riparazione del danno per  avviarsi speditamente verso soluzioni di prevenzione nel medio-lungo termine. Pianificare gli interventi  permetterebbe sicuramente un  minor dispendio di risorse pubbliche e nuove opportunità di lavoro stabile. Una efficace programmazione di manutenzione e di presidio del territorio  eviterebbe gli interventi straordinari di recupero molto spesso soggetti a criticità burocratiche, alti costi di intervento, appalti iniziati e mai conclusi per mancanza di fondi e lavoro precario legato  temporalmente all'intervento di recupero. Serve rivedere i piani regolatori delle città con il principio dello sviluppo zero dell'edificato ed accelerare la realizzazione delle opere di mitigazione del rischio di esondazione attraverso periodici confronti tra Regione-Comuni e Consorzio di Bonifica Unico. Sul versante delle mareggiate, dei porti da dragare e dell'erosione, che ormai interessa tutto il litorale marchigiano, la Fai Cisl Marche ha richiesto  al Presidente della Regione Marche  ed agli Assessori competenti, unitariamente alle associazioni datoriali della Pesca, l'attivazione di un Tavolo Regionale Permanente che miri a trovare le misure più adeguate per la risoluzione di queste gravi problematiche.
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18/02/2015 Crisi Revolution Spa, i sindacati denunciano la grave situazione
Le Segreterie Regionali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl denunciano la gravissima situazione in cui versano i lavoratori della Revolution Spa, azienda anconetana leader nel commercio all’ingrosso di attrezzature ed arredamenti per supermercati attualmente interessata da una procedura di concordato preventivo. L’azienda, per fronteggiare la crisi di mercato, ha ricorso nei due anni agli ammortizzatori sociali quali il contratto di solidarietà e la Cassa Integrazione in deroga per i quali i lavoratori non hanno ancora percepito il sostegno al reddito previsto rimanendo quindi in assenza di ogni forma di retribuzione. Nonostante la rassicurazioni fornite dal Ministero del Lavoro che aveva previsto il pagamento a stretto giro dopo l’emanazione del decreto di approvazione, i lavoratori sono ancora in attesa di ricevere quanto dovuto. Le segreterie Regionali ritengono pertanto indispensabile l’immediato coinvolgimento della Regione Marche affinché siano convocate le parti ivi incluso il commissario giudiziale anche in ordine alla ricerca di soluzione atte alla liquidazione della quota di competenza della Regione relativa al contratto di solidarietà ormai risalente al 2013. Nonostante il diretto coinvolgimento del Consiglio regionale, interessato direttamente dai lavoratori tramite una apposita interrogazione del 17/12/2014, rimangono ancora irrisolte le questioni tecniche atte a risolvere almeno le questioni di competenza regionale. Le segreterie confidando anche in un diretto intervento della Regione sul Ministero al fine di velocizzare il pagamento del sostegno al reddito dovuto ai lavoratori per il lungo periodo di sospensione del rapporto di lavoro, proclamano lo stato di agitazione e si riservano di valutare in assemblea ulteriori azioni a sostegno della delicata vertenza. Ancona, 18/02/2015 Le Segreterie regionali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl Marche
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17/02/2015 5 minuti Cisl 2015 02 13
http://youtu.be/_kXPvS0ePyYPiano Poste, nelle Marche annunciata la chiusura di 10 uffici postali e la riduzione d'orario in 23. I sindacati di categoria respingono al mittente il piano di riorganizzazione. Intervista a Dario Dominici, Segretario generale SLP Cisl Marche.Dal 1 gennaio 2015 in vigore il nuovo ISEE: cosa cambia per i cittadini. Intervista a Fabiola Tarabelli, coordinatrice regionale CAF Cisl Marche.Basta omertà sui veri precari. La storia di Antonella precaria dal 1996. Interviste a Antonella Landi, precaria iscritta Felsa Cisl e Sergio Piermattei, Segretario generale Felsa Cisl Marche.LAVORO, SVILUPPO, TUTELE E SERVIZI SETTIMANALE D’INFORMAZIONE A CURA DELLA CISL MARCHEèTV MARCHE canale 12 Venerdì 20.45-23.15 Sabato 20.00 Domenica 14.00RADIO CENTER MUSIC FM 99.100 Venerdì 18.45 - Sabato e Lunedì 9.45-12.45 - 18.45TV CENTRO MARCHE canale 10 Sabato 13.55 - Lunedì 20.00 - Mercoledì 13.55 a seguire dei TG delle 13.30 e delle 19.30
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16/02/2015 Ospedale Carlo Urbani, ancora molte le criticità
Il nuovo Ospedale Carlo Urbani di Jesi al centro del dibattito del consiglio direttivo della Federazione Pensionati Cisl di Jesi, svoltosi nei giorni scorsi. Nello specifico il sindacato dei pensionati della Cisl hanno posto l’attenzione sulla organizzazione dei reparti e la loro funzionalità; la carenza dei parcheggi; la insufficiente segnaletica interna ed esterna; la mancanza di servizi per gli utenti e per i familiari; la funzionalità del Centro Unico Prenotazioni (c.u.p.) e il suo collegamento con l’ufficio informazioni. Presenti all’incontro il direttore sanitario Virginia Fedele e la referente della direzione amministrativa ospedaliera Nicoletta Franconi, che hanno preso atto delle criticità indicate e dei suggerimenti forniti impegnandosi,per quanto di loro competenza a risolverle per migliorare e agevolare il rapporto utente- ospedale. I componenti del Direttivo hanno espresso soddisfazione per l’incontro che  ha permesso di avere una informazione  complessiva sulla sanità locale, utile in occasione dei confronti nei tavoli dell’area vasta e di quella distrettuale.
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16/02/2015 Indesit Whirlpool: confermare investimenti e siti produttivi
Oggi 16 febbraio, si sono riuniti a Fabriano la Fim Cisl Marche con le RSU Indesit Fim Cisl degli stabilimenti di Melano, Albacina, Comunanza e delle sedi impiegatizie di Ca' Maiano, Campo Sportivo e Sede Centrale ed in conference call con i colleghi di Whirpool Varese, in vista dell' incontro Ministeriale con Whirpool del 19 Febbraio.L'attuazione del piano industriale stà procedendo secondo le tempistiche fin qui previste, come da impegni presi nell'accordo con Indesit e continueremo a verificare con determinazione l'avanzamento del piano nei prossimi mesi.Rimangono le preoccupazioni per l'integrazione della nuova struttura impiegatizia, con forza affermiamo che gli ammortizzatori sociali conservativi concordati al Ministero siano gli unici strumenti da utilizzare in futuro.La Fim Cisl e le Rsu richiedono alle Istituzioni, sia regionali che nazionali, l'assoluto rispetto degli impegni presi a dicembre 2013 al Mise, essendo anche loro firmatari dell'intesa.La conferma degli investimenti ed il mantenimento dei siti produttivi marchigiani ed il loro rilancio industriale è il nostro obiettivo prioritario, per la salvaguardia dell'occupazione.Chiederemo con forza a Whirpool di iniziare un percorso condiviso per gettare le basi per costruire un nuovo piano industriale per il rilancio aziendale a partire dal 2017.Inoltre, va riattivato il tavolo di crisi del settore elettrodomestico al Ministero dello Sviluppo Economico, necessita urgentemente una vera volontà politica, per non rischiare ulteriori perdite di industrie del settore e di conseguenza perdita di posti di lavoro, non siamo più disponibili ad attendere ulteriore tempo.Fabriano, 16 febbraio 2015La RSU Fim CislFim-Cisl Marche Melano, Albacina, Comunanza, Ca' Maiano, Campo sportivo e Alle Sede centrale
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13/02/2015 Prorogata la scadenza del bando per i tirocini over 30
"Come sindacato confederale abbiamo chiesto e ottenuto che la Regione Marche prorogasse i tempi per la presentazione delle domande per l’Avviso pubblico inerente l’attivazione di tirocini per gli over 30; troppi infatti i ritardi nell’acquisizione della certificazione ISEE da parte delle persone interessate, a cause di problematiche non ancora risolte per l'elaborazione della documentazione da rilasciare" dichiara il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo. "Il rinvio al 9 marzo decretato dalla Regione è stato il male minore per consentire una pari opportunità di partecipazione all'Avviso ai tanti che si sarebbero trovati penalizzati a causa della complessità delle procedure legate al nuovo ISEE." "Come Cisl, insieme agli altri sindacati confederali, abbiamo chiesto anche di riprendere il confronto con la Regione per valutare quali altre misure di politica attiva del lavoro e di sostegno alle situazioni di maggiore difficoltà socio-economica possano esser realizzate con le risorse della nuova programmazione europea." Ancona 13 febbraio 2015
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13/02/2015 L’appello della Cisl: nessuno svenda la Saipem
Si continua a sorvegliare sulla vicenda Saipem, multinazionale italiana del settore energetico a rischio di vendita. Martedì 11 febbraio si è svolto presso la sede della Regione Marche l’incontro tra l’assessore al lavoro della Regione Marco Lucchetti e le oo.ss Cgil Cisl Uil e una rappresentanza della RSU aziendale. Era presente anche il sindaco di Fano Massimo seri accompagnato dal presidente del consiglio Comunali Minardi. La Cisl era rappresentata anche dal responsabile della Cisl di Fano Giovanni Giovanelli. La Rsu nel corso dell’incontro ha illustrato la situazione del Gruppo Saipem all’interno del gruppo Eni e le motivazioni della vendita della Siapem ad investitori stranieri. Il sito di Fano, eccellenza nella progettazione di condotte, occupa 1200 addetti più un notevole indotto di ditte fornitrici e rappresenta una eccellenza nella progettazione di condotte . SI è concordato di attivarsi immediatamente per la convocazione al Mise (Ministero per l’industria e lo sviluppo economico) di tutte le parti coinvolte in questa difficile vertenza. Dopo l’incontro nazionale delle categorie sindacali che seguono la vicenda Saipem, verrà richiesto l’immediato il coinvolgimento del Ministro per lo sviluppo economico assieme alle istituzioni regionali dove sono presenti i siti della Saipem ( Marche, Lombardia, Lazio, Calabria, Veneto, Sardegna) La Cisl di Fano esprime particolare preoccupazione per questa atipica vertenza in quanto si vuole smantellare una azienda tecnologicamente avanzata dall’alto know how in termini di progettazione , con un consistente e significativo portafoglio ordini acquisiti per i prossimi due anni, una elevata competenza professionale e tecnica degli addetti impiegati, e soprattutto la Saipem nel panorama internazionale è una punta di diamante nella progettazione di impianti per la raffinazione di oli minerali, nel loro trasporto e per tutte le fasi necessarie alla realizzazione delle opere progettate. “Il territorio fanese non può perdere questo sito produttivo,  - afferma Giovanni Giovanelli – basti immaginare le gravi ricadute occupazionali”. La Cisl di Fano seguirà con il massimo sforzo questa vertenza e si adopererà in raccordo con le istituzioni regionali e nazionali per la salvaguardia della Saipem e del sito di Fano. "Nessuno svenda la Sapiem – conclude Maria Grazia Santini della Femca Cisl - una delle poche eccellenze italiane e del nostro territorio”.
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11/02/2015 Garanzia Giovani: opportunità o miraggio per i giovani maceratesi?
E’ questo il dubbio amletico che corre tra gli oltre 500 giovani che nella provincia di Macerata partecipano ai tirocini realizzati grazie alle risorse messe a disposizione del progetto “GARANZIA GIOVANI”, dal momento che l’INPS  ritarda il pagamento e che l’importo di 500 euro è soggetto ad una tassazione del 23%.  Su queste paure e sulle preoccupazioni dei ragazzi, si sta concentrando l’attenzione di tanti che evidenziano più  le disfunzioni di “GARANZIA GIOVANI”, che non le reali opportunità che il progetto dovrebbe offrire alle nuove generazioni che cercano un’occasione di lavoro.  La  CISL nei giorni scorsi ha affrontato l’argomento in un incontro con la Regione Marche e le altre Parti Sociali per sbloccare i pagamenti, ma anche per sollecitare la celere attivazione di tutte le altre misure previste per agevolare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro come quelle dell’AUTOIMPIEGO, dell’ ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO e della FORMAZIONE A OCCUPAZIONE GARANTITA.  La Regione ha assicurato che a breve i tirocinanti dovrebbero ricevere i pagamenti e ci risulta che  l’INPS abbia incominciato a liquidare una prima trance di circa 300 giovani per i tirocini attivati tra settembre e ottobre 2014. E’ ancora invece da risolvere a livello nazionale il problema della trattenuta fiscale del 23%, che riteniamo vada assolutamente riconsiderata.  In tempi difficili come quelli attuali, per la CISL “GARANZIA GIOVANI” è comunque un’occasione che non va dispersa per i tanti ragazzi che vogliono mettersi in gioco ma che non sanno come proporsi o verso cosa orientarsi.  E’ di questi giorni infatti il bando per il SERVIZIO CIVILE per 422 volontari, la cui scadenza entro la quale presentare le domande è fissata al 23 Febbraio 2015.  Questa opportunità, come le altre previste dal Programma, sono tra le poche occasioni di aiuto per favorire l’orientamento, la formazione ed il lavoro dei tanti giovani inattivi ed è per questo che secondo la CISL stroncare sul nascere “GARANZIA GIOVANI” è principalmente un attacco al futuro dei giovani ma, allo stesso tempo, è molto grave che chi ha riposto speranze ed aspettative in questo progetto venga deluso.  Per questa ragione la CISL continuerà a sollecitare l’impegno delle istituzioni ad ogni livello, affinché siano garantite ai giovani misure ed opportunità di qualità e in tempi certi.  
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11/02/2015 Trenitalia chiude il deposito di Fabriano. Fit Cisl Marche: riqualificare per salvare il lavoro
Chiusura del sito manutentivo Trenitalia di Fabriano entro la fine dell’anno, è quanto è stato comunicato recentemente dal Direttore del Trasporto Regionale Marche. Una chiusura causata dalla dismissione dei vecchi locomotori 668 e dell’arrivo dei nuovi treni ATR 220.  Per la Fit Cisl Marche è possibile una riqualificazione per scongiurare la chiusura definitiva. Proprio in questi giorni  la Fit Cisl Marche è venuta a conoscenza che  la società RFI sta elaborando un progetto per un sito di manutenzione per i mezzi d’opera e di servizio addetti al mantenimento - riparazione dei binari e della linea elettrica (carrelli, mezzi per il rincalzamento dei binari, scale semoventi, ecc…) da posizionarsi nel centro Italia. Secondo Roberto Ascani, segretario generale Fit Cisl Marche: «Il nuovo progetto di manutenzione di RFI  appare ideale per un impianto come quello di Fabriano che, da sempre e con professionalità adeguate, gestisce la manutenzione dei mezzi diesel. Sollecitiamo la  politica e le Istituzioni locali a farsi parte attiva per un confronto con RFI affinché vengano scelte le Marche per la realizzazione del nuovo sito di manutenzione  ciò consentirebbe di mantenere un importante impianto manutentivo nel nostro territorio - conclude Ascani - ma sopratutto sarebbe una  garanzia per i lavoratori ed un ulteriore prospettiva di sviluppo occupazionale nel fabrianese.»
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11/02/2015 Elezioni RSU Pubblico impiego: 3-4-5 Marzo scegli Fp Cisl per difendere il tuo lavoro
Il 3-4-5 marzo 2015 circa  40.000 dipendenti pubblici andranno al voto per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie. Per la Cisl, capillarmente presente nei luoghi di lavoro, circa 800 lavoratori candidati nelle Marche ( di cui il 60% circa donne) mentre altri 200 lavoratori  faranno parte delle commissioni elettorali o svolgeranno funzioni di scrutatore. Si vota, per scegliere i propri rappresentanti sindacali, in tutti gli enti, uffici comunali e ministeriali, nelle agenzie fiscali , negli enti pubblici non economici ( Inps, Inail, Aci , Croce Rossa ) e in tutte le Aree vaste sanitarie e aziende ospedaliere. Sin tratta di un vero e proprio "esercito cislino di lavoratori " che ha scelto la Cisl per mettersi  in gioco in prima persona e rappresentare i colleghi nei luoghi di lavoro Le elezioni RSU sono una prova di democrazia e radicamento sindacale . Mai come oggi i lavoratori pubblici chiedono al sindacato competenza e professionalità per accompagnarli in quel percorso di riforma della pubblica amministrazione troppo spesso solo annunciato ma mai ancora realizzato. Il  23 febbraio  il  Segretario Generale Nazionale Fp Giovanni Faverin, sarà ad Ancona per incontrare i lavoratori del pubblico impiego, candidati Cisl alle Rsu,  al Ridotto delle Muse.    
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10/02/2015 Cisl Scuola: elezioni RSU 3-4-5 Marzo perché scegliere Cisl conviene
Mercoledì 18 febbraio 2015 alle ore 15,30 Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola, incontrerà i canditati della Cisl Scuola Marche per il rinnovo delle RSU 2015, le  rappresentanze sindacali unitarie,  del 3-4-5 marzo . Nelle Marche oltre 26 mila, tra insegnati, personale ATA e amministrativo, in 245 istituti scolastici di ogni ordine e grado, andranno al voto per rinnovare i propri rappresentati sindacali. In  681 hanno scelto la Cisl per mettersi  in gioco in prima persona e rappresentare i colleghi nei luoghi di lavoro. https://www.youtube.com/embed/TXB8vGc1exc?rel=0&showinfo=0 Con  “Accendi le RSU”, lo slogan scelto dalla Cisl Scuola, Francesco Scrima sottolinea  l’impegno del sindacato e invita a  «reagire con fermezza al tentativo di “spegnere”, insieme a un contratto progressivamente svuotato di contenuti, la possibilità stessa di dare risposta, attraverso la contrattazione, alle giuste attese di chi costruisce la buona scuola ogni giorno, con la sua passione e la sua fatica. Ma è anche l’invito a mettere in luce il ruolo che le diverse professionalità operanti nella scuola svolgono. – continua Scrima – “Accendi le RSU “è l’invito a valorizzare strumenti importanti di partecipazione, che aiutano a mettere in chiaro i diritti e i doveri di ciascuno. Contrattare non alimenta tensioni e conflitti, ma è il modo migliore per risolverli e prevenirli: l’azione sindacale concorre al “buon governo” della scuola. – conclude - Le candidate e i candidati della Cisl, che ringraziamo di cuore per la loro disponibilità,  sono una risorsa preziosa per accrescere la qualità e l’efficacia delle relazioni sindacali in ogni scuola. Per farne davvero una scuola “buona”.» Il rinnovo del contratto, la “Buona Scuola”, il valore della partecipazione e l’impegno in prima persona plurale saranno al centro dell’incontro con il segretario generale nazionale della Cisl Scuola. Saranno presenti i segretari regionali della Cisl Scuola e il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo.
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10/02/2015 Sanità, mobilità passiva in aumento. Talevi Fp Cisl : serve investire sul personale con apposite progettualità
I dati ufficiali sulla mobilità passiva, fonte Ministero Salute, confermano che il primo semestre 2014 (gennaio/giugno ) ha visto un aumento della mobilità passiva rispetto ai già preoccupanti dati 2013 .Su 72.187  ricoveri per acuti in regime ordinario complessivi, 8.139 pari all'11.6% del totale sono stati di pazienti provenienti da altre regioni e ben 10.283 pari al 14.2% del totale  sono stati i marchigiani che sono andati a curarsi in altre regioni. Tra questi circa la metà (5.563 ) in Emilia Romagna , 1196 in Lombardia e ben 891 in  Umbria. Il saldo negativo per la mobilità passiva è pertanto di ben 2144  unità. Nel 2013 ( gennaio /dicembre ) la percentuale di cittadini fuori regione venuti a curarsi nelle Marche risulta leggermente più bassa rispetto al primo semestre 2014 ( 11.2 % contro 11.6% 2014 ) ma molto più bassa quella di cittadini marchigiani andati a curarsi fuori regione ( 12% 2013 contro 14.2% primo semestre 2014 ). E' dunque probabile che a regime, visto che nel secondo semestre 2014 non vi sono stati interventi tesi a risolvere il problema, che il trend finale sia ancora peggiore rispetto al 2013 che aveva visto la nostra regione spendere 33 milioni di euro  in mobilità passiva.  Continua il trend positivo di cittadini abruzzesi e pugliesi  che vengono a curarsi nelle Marche ( rispettivamente 4.083 e 1.020 unità nel primo semestre 2014 in linea con i dati 2013 ) . Aumenta contestualmente il trend negativo  di mobilità passiva verso la  Lombardia , Emilia Romagna e anche l'Umbria. Pur non essendoci dati disaggregati è quasi  certo che dalle zone di confine ( pesarese per Emilia Romagna e zone montane della Regione verso l'Umbria ) vi sia un ulteriore incremento di marchigiani che si rivolgono verso strutture fuori regione.  Medesimo trend lo si riscontra per le attività per acuti in regime diurno ove aumenta dello 0.8% la mobilità attiva rispetto al 2013 ( 12.2% contro 11.4% ) ma molto maggiore è l'incremento della mobilità passiva di ben il 4.3% ( 16.1%  primo semestre 2014 contro l'11.8% 2013 )  Non positivi  i dati del primo semestre 2014 per quanto concerne l'attività di riabilitazione in regime ordinario ove la mobilità attiva passa   dal 21.6% del 2013  al 19.1% attuale, mentre la mobilità passiva passa dal 29% del 2013 al 32.3% del primo semestre 2014  Da questi dati, sia pur relativi a un semestre, emerge quanto da sempre sostenuto dalla Cisl, «La sanità marchigiana è con i conti a posto ma non solo attrae pochi cittadini da fuori regione ma soprattutto porta sempre di più i marchigiani a curarsi altrove con relativi costi per il bilancio regionale. - afferma Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche - Non si investe sul personale, non si fanno progetti per abbattere la mobilità passiva e le liste di attesa ad essa collegata e si continuano a pagare le altre regioni a causa del fenomeno del "pendolarismo sanitario" che non si vuole affrontare e risolvere .  Basterebbe investire sul personale dai tre ai cinque milioni l'anno per risparmiarne quattro volte l'anno. »                                                                            
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10/02/2015 Garanzia Giovani, compensi ai tirocinanti: pochi ed in ritardo
Molti giovani che hanno aderito al Programma Garanzia Giovani, partecipando alla misura dei tirocini, esprimono preoccupazione e delusione a causa dei ritardi nel pagamento delle indennità  e dell’ assottigliamento dell’importo loro dovuto. «Come  Cisl Marche abbiamo cercato di fare chiarezza. In un recente incontro con la Regione, insieme alle altre Parti Sociali, abbiamo chiesto l’attivazione celere delle altre misure previste dal Programma e abbiamo sollecitato i pagamenti delle indennità ai giovani tirocinanti.»afferma  Roberta Fabretti del Dipartimento Mercato del Lavoro della Cisl Marche. Grande è stato l’interesse dei giovani e  dei datori di lavoro alla misura dei Tirocini nell'ambito di Garanzia Giovani, fino a pochissimo tempo fa unica misura attiva, tra quelle previste. Nella nostra Regione, tra settembre e novembre, sono stati autorizzati 2.805 tirocini; a questi si aggiungono altri 1.000 tirocini attualmente sospesi ed in attesa di autorizzazione a causa dello splafonamento del budget  destinato a questo intervento.  L’ intenzione della Regione è quella di finanziarli con spostamenti di spesa tra altre misure del programma  che verranno cofinanziate con FSE. Ora che, finalmente, si stanno sbloccando i pagamenti dei primi tirocini attivati a settembre – ottobre, l’amara sorpresa di molti ragazzi è quella di vedersi erogati 380 euro invece che 500, perché il 23% è trattenuto dall’Inps, di cui la gran parte delle Regioni ha deciso di avvalersi per il pagamento delle indennità ai tirocinanti. L’indennità corrisposta al tirocinante, infatti, è considerata reddito assimilato a quello da lavoro dipendente  ed è soggetta pertanto a regime della tassazione corrente con le aliquote e le detrazioni previste dal Tuir, il Testo Unico delle Imposte sui Redditi. L’Inps infatti rilascerà la certificazione unica dei redditi e i ragazzi potranno quindi recuperare quel 23% solo l’anno dopo presentando la dichiarazione dei redditi. «Questo ci sembra decisamente penalizzante e complicato» sostiene Roberta Fabretti del Dipartimento Mercato del Lavoro della Cisl Marche. «Stiamo sollecitando che la questione, molto sottovalutata a livello nazionale, possa trovare, per Garanzia Giovani, una soluzione rapida e adeguata». Per la Cisl, in tempi difficili come quelli attuali, Garanzia GIOVANI è un’occasione che non va dispersa  per i tanti ragazzi che vorrebbero mettersi in gioco ma non sanno come proporsi o verso cosa orientarsi. «E’ grave che i giovani che hanno riposto speranze ed aspettative su questo Programma vengano delusi. – conclude Roberta Fabretti  della Cisl - Continueremo a sollecitare l’impegno delle istituzioni ad ogni livello perché siano garantite misure ed opportunità di qualità e in tempi certi»
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10/02/2015 Curare la cura, il focus group fa tappa nelle Marche
I pensionati Cisl delle Marche si interrogano sul tema del lavoro di cura.  Attraverso la modalità del focus group, venerdì 6 febbraio hanno organizzato un incontro al quale hanno partecipato dirigenti sindacali, funzionari della Regione Marche e dell'Asur, dirigenti di cooperative sociali, operatori dei servizi di assistenza agli anziani e dei Centri per l'impiego. L'obiettivo era riflettere, partendo ognuno dal proprio punto di vista, sul rapporto tra cura e lavoro. "Quest'incontro - sostiene la Coordinatrice donne della FNP nazionale Maria Trentin - si svolge nell'ambito del Progetto di ricerca - azione "Curare la cura", promosso dal Coordinamento donne della FNP Nazionale, che toccato anche altri temi, quali la cura e le istituzioni e la cura e la famiglia". "La particolarità del lavoro di cura - ha sostenuto il Dott. Luca Romano, Direttore del Progetto - è insito nell'importanza al suo interno delle relazioni e della sensibilità verso l’anziano“. I partecipanti al focus group hanno dibattuto su qual è la situazione nelle Marche, dove  il numero degli anziani non autosufficienti è in continua crescita. Aumentano anche i malati cronici e di conseguenza il personale impiegato nei servizi socio sanitari. Questo rende necessaria una riflessione sul rapporto tra domanda ed offerta nel lavoro di cura, sia domiciliare che prestato in residenze assistenziali. Come nel resto d’Italia, si sta verificando un  forte sviluppo della domiciliarità con la presenza di un numero elevato di assistenti familiari private. Al centro delle riflessioni le peculiarità del lavoro di cura: forte rischio di contrarre malattie a carico dell'apparato muscolo scheletrico o di sviluppare il burn out, importanza di una formazione adeguata del personale, necessità di integrare politiche sociali, sanitarie e politiche del lavoro. Secondo il Segretario dei pensionati Cisl Marche Dino Ottaviani "occorre  ricostruire un sistema che ripensi in maniera integrata, metta a sistema i vari soggetti che lavorano su questi temi e dia dignità al lavoro di cura. Uno dei rischi di chi fa assistenza domiciliare è la solitudine, per questo la Fnp Marche ha pensato a progetti volti alla socializzazione tra le persone attraverso volontari e rapporti di  buon vicinato  per evitare l’ isolamento". “Il rischio - conferma il Segretario regionale della Cisl Marche Sauro Rossi Rossi -  è  tornare a pensare che il lavoro di cura sia solamente femminile. Per questo serve responsabilizzare gli uomini anche attraverso incentivi specifici. Il lavoro di cura è stato riconosciuto solo quando in Italia sono arrivate le badanti.  "L’importante oggi - conclude Anna Trentin - è non scaricare questo compito solo sulle spalle delle donne. Il lavoro di cura quindi va quindi valorizzato e riconosciuto, ad esempio prevedendo contributi pensionistici o reddituali per evitare che chi presta la cura debba licenziarsi o ridurre l'orario di lavoro per stare vicino ai suoi cari".  
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09/02/2015 Garanzia Giovani: un'occasione che non va dispersa
Garanzia  Giovani, opportunità o miraggio per  i ragazzi  che stanno svolgendo un tirocinio presso una qualche realtà aziendale ? E’ questo l’amletico dubbio  che corre  tra i circa 847 giovani che nella provincia di Pesaro, partecipano ai tirocini realizzati grazie alle risorse messe a disposizione dall’Unione Europea e dal Governo tramite il progetto “GARANZIA GIOVANI”, dal momento che l’INPS  sta ritardando il pagamento ai partecipanti alle attività formative e che l’importo di 500 euro viene decurtato dall’Inps con la trattenuta del 23% di tasse.  Su queste paure e sulle preoccupazioni che indubbiamente allarmano non poco i ragazzi, si stanno concentrando le attenzioni di  tanti che evidenziano più’  le disfunzioni del Programma GARANZIA GIOVANI, che non le opportunità che dovrebbe offrire alle nuove generazioni in cerca di nuove possibilità di lavoro.  La  CISL ha nei giorni scorsi affrontato l’argomento in un incontro con la Regione Marche e le altre Parti Sociali per sbloccare il ritardo dei pagamenti e sollecitare la celere attivazione delle altre misure per agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani  La Regione ha assicurato, che a breve, i ragazzi dovrebbero ricevere i pagamenti, « in questi giorni - affermano dalla Cisl di Pesar, Urbino, Fano -   ci risulta che l’INPS abbia incominciato a liquidare le competenze ad una prima trance di circa 300 giovani tirocinanti (tirocini attivati tra settembre –ottobre 2014). Da risolvere a livello nazionale il problema della trattenuta fiscale del 23%  che riteniamo vada rapidamente riconsiderata.» Per la CISL Garanzia GIOVANI, in tempi difficili come quelli attuali, è un’occasione che non va dispersa  per i tanti ragazzi che vorrebbero mettersi in gioco ma non sanno come proporsi o verso cosa orientarsi. E’ attivo in questi giorni  il bando del SERVIZIO CIVILE per 422 volontari da avviare con scadenza della presentazione delle domande fissata per il 23 Febbraio 2015 ; Devono poi essere messe in campo altre misure come quelle dell’AUTOIMPIEGO, dell’ ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO e della FORMAZIONE A OCCUPAZIONE GARANTITA. Opportunità, come le altre previste dal Programma,  nate come occasioni di aiuto per favorire l’orientamento, la formazione  ed il lavoro per i tanti giovani inattivi. Per questo secondo la CISL stroncare sul nascere “GARANZIA GIOVANI” è un attacco ai giovani ed al loro futuro e allo stesso tempo è grave che i giovani che hanno riposto speranze ed aspettative su questo Programma vengano delusi. Per questo la CISL continuerà’ a sollecitare l’impegno delle istituzioni ad ogni livello perché siano garantite ai giovani misure ed opportunità di qualità e in tempi certi.
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09/02/2015 5 Minuti Cisl: Nuovo Presidente della Repubblica, Polizia Municipale Ancona, Non è più come prima all'Unicam
Sergio Mattarella nuovo Presidente della Repubblica, impressioni e opinioni del mondo Cisl. Interviste a Maria Grazia Santini Femca Cisl Marche, Daniele Novelli, Fistel Cisl Marche, Gianvincenzo Leboroni Cisl Marche Università,Leonardo Bartolucci, Fim Cisl Marche e Stefano Mastrovincenzo Segretario generale Cisl Marche. Criticità Polizia Municipale Comune di Ancona. Fp Cisl Marche: "Serve la riorganizzazione del corpo".Interviste a Fabrizio Bevilacqua, Rsu Fp Cisl Marche Polizia Municipale Comune di Ancona e Luca Talevi Segretario generale Fp Cisl Marche. Non è più’ come prima: terzo appuntamento formativo per operatori e dirigenti Cisl Marche - Università di Camerino Interviste al prof. Flavio Corradini,Rettore Università di Camerino, al prof. Massimo Sargolini, docente di Urbanistica Università di Camerino e a Marco Marcatili, economista Nomisma. http://youtu.be/FOJeBm3HsrU
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06/02/2015 Porto di Fano, urgenti i lavori di drenaggio
Le due Categorie dei lavoratori del settore agroalimentare di Cisl e Cgil (rispettivamente Fai e FlaI) denunciano i gravi rischi per i lavoratori e per l’economia della città. "Siamo molto preoccupati per la situazione non più sostenibile. I lavoratori che noi rappresentiamo a causa delle difficoltà di manovra per ormeggiare i pescherecci nel porto rischiano di trovarsi in condizioni di estremo pericolo soprattutto in caso di maltempo". Queste preoccupazioni, una nostra delegazione, le ha già espresse al sindaco di Fano Massimo Seri nel corso di un recente incontro. Il sindaco si è detto disponibile ad affrontare questo problema con tutte le parti coinvolte. Noi chiediamo che i lavori di dragaggio del porto siano intrapresi urgentemente anche perché rischiano di saltare molti posti di lavoro con ricadute pesanti sull’economia della terza città delle Marche. Per questo sollecitiamo l’attivazione immediata di un tavolo regionale per accelerare il dragaggio e quindi permettere lo svolgimento in sicurezza delle attività lavorative collegate al porto.
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06/02/2015 Il personale delle Province va trasferito a Regione e Comuni
La ricollocazione dei dipendenti delle Province posti in sovrannumero dalle disposizioni della legge 190 del 2014 (legge di stabilità 2015) è un obbligo per le amministrazioni pubbliche. Da una lettura combinata di questa norma con le disposizioni contenute nell’art. 2 comma 13 della legge 135 del 2012 (spendig review), e stando a quanto previsto dalla Circolare n. 1/2005 del Ministero della Pubblica Amministrazione, si profila un meccanismo obbligatorio al quale le amministrazioni, sia comunali che regionali, non potranno sottrarsi. Abbiamo scritto a tutte le amministrazioni comunali maceratesi invitandole al rispetto della normativa ed evidenziando come dal suo mancato rispetto deriverà la nullità di eventuali nuove assunzioni di personale da parte degli stessi enti. La Cisl Funzione Pubblica sta lavorando a tutti i livelli per garantire che vengano mantenuti gli attuali livelli occupazionali ed evitare che dalla riforma delle Province derivi una perdita di posti di lavoro.  Allo stesso tempo restiamo in attesa che venga approvata la legge regionale di riordino delle Province, che probabilmente vedrà la luce a marzo prossimo. La proposta di legge presentata dalla Giunta marchigiana prevede che le funzioni “non fondamentali” verranno trasferite alla Regione, definendo anche le modalità per il trasferimento del personale collegato. Restano da chiarire alcune lacune temporali e finanziarie, sulle quali dovrà aprirsi a breve un confronto con i Sindacati. Nel frattempo prosegue la mobilitazione da parte dei Sindacati nazionali di Categoria nei confronti del Governo, che stiamo cercando di convincere a correre ai ripari per correggere le storture nate da una normativa complessa e disorganica. Per questo, insieme agli RSU della Cisl Funzione pubblica e alla Segreteria regionale parteciperemo il 25 febbraio all’assemblea nazionale delle Province che si terrà a Firenze. Il Responsabile Autonomie Locali di Macerata - Cisl Funzione Pubblica Marche  (Alessandro Moretti)
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06/02/2015 Piano Poste: nelle Marche 10 chiusure e 23 riduzioni d'orario
“Semplicemente irricevibile!” Unanime il commento dei sindacati di categoria sul piano di ottimizzazione della rete degli uffici postali illustrato dalla azienda alla delegazione sindacale nel corso dell’incontro del 4 febbraio scorso. Una riunione di pochi minuti. Il tempo necessario per comunicare la intenzione di chiudere 10 uffici e di ridurre l’orario di apertura di altri 23 uffici postali.  Nessuno spazio per il confronto; vaghe, assolutamente approssimate le risposte ai rappresentanti dei lavoratori da parte della azienda,  trincerata dietro le “opportunità” offerte dai decreti Scajola e dalla delibera dell’Agcom, di razionalizzare la rete degli uffici postali. Continuando su questa strada, in barba alla evidente funzione sociale e pubblica che caratterizza buona parte dei servizi offerti dal Gruppo Poste, il presidio del territorio sbandierato da Poste oggi presente nell’87% dei comuni con meno di 1000 abitanti è destinato a scendere vertiginosamente. Magari raggiungendo nei prossimi anni il livello di copertura del servizio bancario che oggi si attesta sul 23% dei comuni coperti. Sempre più le esigenze di bilancio sembrano essere l’unico riferimento destinato a dettare le regole anche per quanto riguarda il livello del servizio postale, anche se rimangono sconosciute le soglie minime di fatturato necessarie a garantire la apertura degli uffici nei territori commercialmente meno appetibili. Molte le contraddizioni di questa riorganizzazione rispetto alle promesse contenute nel Piano strategico presentato poche settimane fa agli stakeholders,  ed alle affermazioni dell’AD, Francesco Caio, secondo il quale “Poste 2020 dovrà essere azienda sociale e di mercato, più vicina ai Clienti e alle loro esigenze”. Il piano di interventi (razionalizzazioni e chiusure) invece penalizza e discrimina le comunità più piccole della regione.  Secondo i nostri osservatori, la cittadinanza chiede ben altro alle istituzioni. Cura e manutenzione del territorio non passano solo attraverso la politica regionale e unitaria; passano anche attraverso la accessibilità ai servizi pubblici, come quelli garantiti da Poste Italiane. Siamo decisamente contrari al piano, che qualora venisse attuato produrrebbe drastiche riduzioni del servizio in 28 comuni. Non è cosa da poco: circa  16.000 cittadini (oltre 6.000 famiglie) resterebbero senza ufficio postale;  mentre altri 22.000 cittadini (9,000 famiglie) dovranno accontentarsi delle poche giornate di apertura che Poste ancora per poco tempo, possiamo pensare, ha ritenuto di mantenere. Si tratta di interventi inutili anche sul fronte della organizzazione del lavoro. Insufficienti a risolvere i problemi e le criticità che pesano sulla organizzazione di Mercato Privati denunciati dalle segreterie regionali di categoria alla dirigenza locale. Confidiamo in un forte intervento da parte di istituzioni, amministratori locali, ANCI e UNCEM. E’ necessario unire tutte le forze, fare quadrato, affinché Poste riveda le proprie decisioni.Le Segreterie Regionali dei Postali di CGIL CISL UIL CISAL e CONFSAL IL PIANO DI POSTE ITALIANE NELLE MARCHE Lettera inviata a Poste Italiane Lettera inviata ai Sindaci
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06/02/2015 Industrie nel Piceno: dalla Maflow alla PFIZER arrivano segnali di tenuta
Leggera ripresa dell’attività produttiva con l’ anticipazione di nuovi investimenti, ma soprattutto per il 2015 il non utilizzo degli ammortizzatori sociali come invece era stato nel 2014, è stato comunicato, nei giorni scorsi, alle rappresentanze sindacali dalla Maflow s.p.a  società leader nel settore della componentistica automotive, di Ascoli Piceno. Segnali positivi arrivano anche dallo stabilimento di Ascoli della  Pfizer s.rl., una delle più grandi società del mondo operante nel settore della ricerca, della produzione e della commercializzazione di farmaci. Il 2015 sarà un anno di espansione, l’azienda ha riferito ai sindacati “investimenti pari a 7 mln di euro e nuove linee di produzione in avvio”. Un incremento di risorse e produzione frutto di una positiva contrattazione aziendale con accordi che hanno previsto l’inserimento di strumenti di flessibilità importanti, come ad esempio  la regolamentazione del lavoro straordinario del sabato. «Siamo molto soddisfatti per questi segnali positivi, soprattutto di questi tempi– afferma Marsilio Antonucci della FEMCA CISL - frutto anche di una responsabile azione sindacale condotta in questi anni in un territorio gravemente colpito dalla crisi. “
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05/02/2015 “Responsabilità e coraggio di scegliere. I giovani investano sulle passioni” Ferracuti all’inaugurazione dell’Anno Accademico di UNICAM
Inaugurato oggi il 679° Anno Accademico dell’Università di Camerino, presente Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche, che  a nome di CGIL,CISL,e UIL, nel suo intervento  ha ribadito:« Sono sette anni che stiamo attraversando una pesante e complessa trasformazione verso una nuova epoca. Stiamo di fatto muovendo i primi passi dentro un’epoca che è nuova, dove “niente è più come prima”. Non possiamo permetterci di aspettare, di sederci e osservare quello che accade, ma dobbiamo essere protagonisti del cambiamento, assumerci la responsabilità di decidere dove vogliamo andare, di costruire insieme una visione del nostro territorio. Le energie positive debbono trovare la forza e le modalità per dialogare, confrontarsi e immaginare insieme il futuro. Dobbiamo avere il coraggio di scegliere e innovare con intelligenza. La conoscenza e la ricerca devono ricongiungersi con lo sviluppo economico, produttivo e sociale. Senza questa alleanza il futuro sarà ancora più duro. Tutto il mondo del lavoro, e il sindacato in particolare, vuole aiutare questo incontro. Perché è lì che nasce il lavoro.  Con l’Università di Camerino abbiamo già iniziato a farlo. La Consulta per il lavoro e la valorizzazione della persona credo sia una sperimentazione unica in Italia e va in questa direzione: ha l’obiettivo di progettare nuove forme di sviluppo, in grado di costruire lavoro, ricchezza e benessere alla portata di tutti, durevole e sostenibile nel tempo».  In conclusione del suo intervento Ferracuti si è rivolto agli studenti: « vogliamo percorrere con più determinazione qualche tratto di strada insieme a voi, proprio mentre state costruendo un’ipotesi su come tenere insieme capacità personali e progetto professionale. Non è semplice. Spesso sembra impossibile, visti i dati sulla disoccupazione giovanile. Ma non possiamo non provarci, perché è questione vitale per tutti. E’ il momento di fare un passo avanti nel modo di guardare a questo orizzonte. Paradossalmente, proprio in un periodo che appare a tutti senza certezze, c’è più spazio per costruire i nostri progetti dentro la realtà, poiché è una realtà tutta da riempire o, addirittura, da ricreare. Questo più che mai è il tempo di investire sulle vostre passioni, di coltivare le vostre attitudini, di edificare le vostre conoscenze perché è a partire dalle vostre competenze che costruiremo insieme il nostro e il vostro futuro. Non rinunciate a sperare e ad impegnarvi per raggiungere i vostri obiettivi e realizzare le vostre ambizioni.»
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05/02/2015 Sanita’, Welfare e Trasporti: Cgil, Cisl e Uil Marche sollecitano la Regione
Cgil, Cisl e Uil Marche hanno richiesto un incontro agli assessori regionali alla Sanità, Servizi sociali e trasporti per valutare le pesanti ricadute che i tagli previsti dalla legge di stabilità produrranno su tali settori. I sindacati sono particolarmente preoccupati per il mantenimento di servizi come quelli all’infanzia, ai non autosufficienti, agli studenti e al trasporto pubblico locale. Sulla sanità, inoltre, Cgil, Cisl e Uil chiedono di avere garanzie sul rispetto del protocollo sottoscritto con la Regione un anno fa, che prevedeva importanti interventi per la riduzione delle liste di attesa, la creazione delle Case della salute  e il rafforzamento dei servizi territoriali. Sul fronte socio-sanitario, i sindacati chiedono di risolvere in modo definitivo il problema relativo alle tariffe per strutture residenziali e semiresidenziali per anziani e disabili; se non si interviene in modo rapido su tali questioni, l’effetto sarà un incremento insostenibile dei costi per le famiglie. Cgil, Cisl e Uil Marche sollecitano pertanto la Regione ad aprire un confronto su questi tempi il prima possibile.
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05/02/2015 Sicurezza nei luoghi di lavoro: Quale ruolo dei rappresentati dei lavoratori e il rapporto con gli organi di vigilanza
I Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza ( RLS)   svolgono un ruolo importante e fondamentale per scongiurare  che l’individuazione e le valutazioni dei rischi, nei luoghi di lavoro, siano ridotti a puri atti formali. Il D.Lgs 81/08 affida agli RLS  funzioni di controllo e promozione ponendoli al centro del sistema aziendale e interfaccia tra datore di lavoro e strutture esterne di supporto. Per individuare e riflettere su quelle che possono essere  nello specifico le relazioni reciprocamente utili tra RLS e operatori dell’organo di vigilanza e ASUR, a garanzia di una maggior tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, la Cisl Marche organizza un seminario di approfondimento Venerdì 6 gennaio 2015 ore 9,00  presso AUDITORIUM “UBALDO TACCONI”CASSA EDILE ANCONA – VIA FILONZI,1 ANCONA. Ai lavori, introdotti da Sauro Rossi, Segretario Cisl Marche e coordinati da Massimo Giacchetti, responsabile Cisl Marche della sicurezza nei luoghi di lavoro, parteciperanno i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e i rappresentati degli organi di vigilanza ASUR – Area Vasta 2 di Jesi, Area Vasta 1 di Fano e Area Vasta 4 di Fermo. Al termine dell’incontro, Massimo Corvatta RLST Cisl, presenterà il Forum RLS Cisl.
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03/02/2015 Il punto sulla Sanità marchigiana della Cisl Marche diretta èTv Marche
    BUONGIORNO MARCHE èTVMARCHE in diretta dall' OSPEDALE REGIONALE DI TORRETTE di Ancona  IL PUNTO SULLA SANITÀ' MARCHIGIANA Riforma sanitaria, le richieste alla nuova Regione, mobilità passiva, liste di attesa, INRCA, Salesi, Casa della Salute, e tanto altro. Linda Cittadini, intervista : Stefano Mastrovincenzo,segretario generale Cisl Marche, Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche, Laura Cesari, infermiera Salesi, Maurizio Giordani, autista 118, Patrizia De Paolis, Fnp Cisl Marche, Alessandro Mancinelli, Ast Ancona, Raffaele Miscio, Fp Cisl Marche.http://youtu.be/9heULPa0J-Q
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02/02/2015 Industria pesarese: continuano i segnali di crisi ma ci sono anche imprese che assumono
Aziende chiuse e situazioni di crisi, l’industria metalmeccanica pesarese continua a perdere pezzi e posti di lavoro. Questo è il dato che emerge dall’attivo della Fim Cisl Marche che si è svolto a Fano alla presenza di 40 delegati del territorio.Aziende storiche come il Cantiere Navale di Pesaro (50 dip. + 250 dip che lavoravano nell’indotto), la BVB del gruppo Marcegaglia di S. Lorenzo in Campo (100 dip), multinazionali come SWK nello stabilimento di Fano (80 dip), il brutto episodio di cronaca della King di Fano (45 dip) sono solo alcuni esempi di aziende che hanno avuto visibilità mediatica, ma anche tante piccole aziende artigiane hanno chiuso le serrande.Malgrado tutto questo, fortunatamente ci sono anche aziende che stanno assumendo, in modo quasi esclusivo con contratti di somministrazione, che se in alcuni casi è giustificabile per l’esigua visibilità degli ordini, in molte altre situazioni è spesso legata alla convenienza dei costi.Come Fim Cisl Marche riteniamo che la nostra azione sindacale continuerà ad avere come obiettivo primario l’occupazione impegnandoci a gestire, come fatto finora con responsabilità, le crisi per salvaguardare posti di lavoro, ma saremo altrettanto determinati a chiedere agli imprenditori, che ne hanno la possibilità, di trasformare i contratti precari in posti di lavoro a tempo indeterminato, visto anche le agevolazioni introdotte nella legge di stabilità.Vogliamo continuare la nostra battaglia perché ci sia una facilitazione nell’accesso al credito – afferma Mauro Masci Segretario della Fim Cisl Marche – considerando che se da un lato continuano gli strumenti della BCE per favorire il credito alle imprese e alle famiglie, dall’altro l’atteggiamento burocratico e il mancato finanziamento hanno causato non pochi problemi in aziende e persone del pesarese. Siamo sicuri che le affermazioni del Prefetto di Pesaro appena insediatosi possono essere un valido aiuto a migliorare questa problematicità.
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02/02/2015 "Non è più come prima" Seminario Cisl Marche Università di Camerino
Domani 3 Febbraio dalle ore 9,30 alle 17,00 a Sala della Muta, Palazzo Ducale-  Università di Camerino, Piazza Cavour, terzo appuntamento del percorso di formazione per dirigenti e operatori della Cisl Marche  in collaborazione con le Università Marchigiane. Dopo il saluto del Magnifico Rettore dell’Università di Camerino, prof. Flavio Corradini,  ci saranno gli interventi del prof. Stefano Bartolini, Università di Siena, “Progettare felicità. Il benessere nell’economia, nel lavoro, nelle istituzioni, nelle città” e del prof.  Massimo Sargolini, Università di Camerino, “Progettare felicità. Il benessere nell’economia, nel lavoro, nelle istituzioni, nelle città”. Nel pomeriggio si approfondiranno le tematiche più legate ai fondi di sviluppo territoriale, quali vision, opportunità ed esperienze a servizio delle Marche con Marco Marcatili (Nomisma),  che commenterà il caso “Sinergie rigenerative” dell’Area industriale Vela di Corte Franca e il progetto “Rigeneriamole” del Gruppo Industriale Maccaferri. Saranno ospiti: Roberto Bocchio (Filca Cisl Brescia), Massimiliano Botti (Università di Brescia), Massimo Pinardi (Responsabile Relazioni Istituzionali di SECI Real Estate SpA, Gruppo Industriale Maccaferri. Il processo di sviluppo, che per decine di anni aveva caratterizzato le Marche, si è da tempo interrotto. Nonostante alcuni dati che qualcuno interpreta come l’inizio di un’inversione di tendenza, l’immagine della “regione di mezzo” resta ferma, soprattutto se si misura lo sviluppo dei territori marchigiani solo con dati  riferiti al sistema industriale e  all’occupazione.  « Lo sviluppo dei nostri territori diviene una priorità non solo per politica e imprese, ma anche per l’agenda dei lavoratori e del sindacato  – afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche - perché è solo da lì che il lavoro  può rinascere. Siamo convinti che la necessità e l’opportunità anche per il sindacato è quella di contribuire a generare prospettive e situazioni di cooperazione, partecipazione, relazionalità, imprenditività, sostenibilità, andando oltre la mission più tradizionale.» Territorio e città, ambiente ed energia sono chiavi essenziali di uno sviluppo sostenibile e interrogano tutto la comunità regionale  anche in un’ottica di utilizzo efficace e selettivo dei Fondi europei.
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02/02/2015 5 Minuti Cisl: Mobilitazione Fai, Rischio chiusura Uffici Postali, Sciopero Bancari
La Fai Cisl non rinuncia ma rilancia. Mobilitazione nazionale per il rilancio del settore agro-alimentare, della pesca e della forestazione. Ad Ancona presidio dei lavoratori in Regione. Le interviste a Marco Menichelli, operaio del vivaio forestale di Pollenza ( MC) , Raffaele Formato,dipendente sistema allevatori ARA Marche e Silvano Giangiacomi Segretario generale Fai Cisl Marche. Poste Italiane, nelle Marche a rischio nuove chiusure per gli uffici postali minori, è quanto previsto dal piano industriale di Poste. Sindacati in allarme. Le interviste a Gabriele Lalli, coordinatore Ancona Slp Cisl Marche e Dario Dominici Segretario generale SLp Cisl Marche. Sciopero Bancari a tutela del rinnovo contrattuale e per una Banca al servizio del Paese. Le interviste a Andrea Giovannetti, rappresentante sindacale Fiba Cisl Monte Paschi di Siena e Gianni Gianuario, Segretario generale Fiba Cisl Marche. http://youtu.be/ZB2Dwu9wP3A
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31/01/2015 Sergio Mattarella Presidente della Repubblica
«E’ una pagina positiva per il nostro Paese, per l’alto profilo del nuovo Presidente, per i tempi in cui si è realizzata la sua elezione, per il segnale di qualità e efficacia che il Paese dà sul piano internazionale. Mattarella ha dedicato il primo pensiero alle difficoltà e alle speranze dei cittadini italiani; confido che questo sia un segno costante della sua Presidenza, a partire dall’attenzione ai temi del lavoro, della coesione sociale e della legalità». Stefano Mastrovincenzo (Segretario generale Cisl Marche)Il commento del Segretario generale della Cisl Anna Maria Furlan
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30/01/2015 FAI CISL Presidio in Regione per il rilancio del settore agroalimentare e della pesca
Una rappresentanza di operai agricoli e forestali, lavoratori del settore pesca, del sistema allevatori e della bonifica, provenienti da tutte le Marche si sono ritrovati questa mattina in presidio davanti alla Regione Marche in occasione della mobilitazione nazionale indetta dalla Fai Cisl. Una delegazione di lavoratori e sindacalisti hanno incontrato gli  Assessori Regionali al Lavoro, alla Pesca e il servizio Agricoltura ai quali  sono state presentate le criticità del settore avanzando le seguenti richieste : Forestazione, Bonifica e Dissesto idrogeologico Sui temi del dissesto del territorio la Fai Cisl ha da molto tempo  sollecitato la definizione di un piano nazionale per la salvaguardia e la messa in sicurezza, garantendo in tal modo anche l’occupazione ed il presidio del territorio stesso. Per questo: Va definito un piano nazionale di forestazione per la messa in sicurezza del territorio. Vanno stabilizzati oltre 40 addetti dei vivai forestali della Regione Marche (dipendenti a tempo determinato dell’ASSAM) che da oltre 20 anni vedono il loro lavoro legato alla  precarietà delle risorse. La stabilizzazione sarebbe  a costo zero se si utilizzasse l’assunzione attraverso la normativa e l’inquadramento agricolo. Relativamente alla Bonifica dopo la legge regionale che ha definito l’unificazione in un unico Consorzio occorre continuare ad investire in tale direzione sostenendo, anche finanziariamente, le attività e le funzioni  ad esso assegnate per dare piena agibilità ai piani operativi e permettere una razionale salvaguardia e messa in sicurezza dell’intero fragile territorio marchigiano.  Va  comunque gestito meglio ed in modo partecipato, anche con i Consorzi di Bonifica,  la regimazione delle acque (controllo andamento flussi d’acqua)  e  allontanato il rischio del dissesto idrogeologico. Pesca Rilancio del settore Pesca che, grazie all’azione sindacale, ha visto il rifinanziamento per il 2015 - Legge di stabilità -  di 30 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali in deroga. Va definita una Cassa integrazione ordinaria strutturata ed il riconoscimento del lavoro usurante. A livello europeo è indispensabile prevedere un Piano operativo nazionale per l’utilizzo dei Fondi strutturali, il Feamp. Nelle Marche  scontiamo una crisi oramai divenuta endemica e sarà sempre più necessario condividere in maniera partecipativa, con le stesse Istituzioni locali, le azioni volte al sostegno della pesca marchigiana, fulcro determinante  una “crescita blu” anche nella nostra regione. Rete del Lavoro in agricoltura e Lavoro nero agricolo Nelle Marche l’utilizzo di decine di migliaia di voucher ha determinato l’impossibilità per centinaia di lavoratori (soprattutto giovani e studenti) di poter accedere ai sussidi di disoccupazione, malattia e maternità  perché tale tipologia di assunzione non ne prevedere il riconoscimento. Inoltre, sempre nella nostra regione si stanno diffondendo sistemi di utilizzo della manodopera agricola non ben definiti e da monitorare attentamente nella legalità e trasparenza pertanto : Basta con l’uso indiscriminato dei voucher, l’estensione dell’utilizzo dei voucher non crea buona occupazione, non è equa, non aumenta le tutele e non riduce il lavoro nero, come dimostra il settore agricolo. Vanno aumentati i controlli nelle aziende  che eludono la contribuzione. Va approvata in tempi brevi la Legge quadro sulla rete del lavoro in agricoltura Sistema allevatori  A rischio la sopravvivenza del Sistema allevatori  vista la drastica riduzione delle risorse assegnate. Un settore colpito da centinaia di licenziamenti e senza ammortizzatori sociali. I 24 lavoratori del sistema allevatori (ARA Marche) non percepiscono stipendi da 22 mesi, continuano a lavorare con professionalità nell’assistenza quotidiana agli allevatori e per l’intero settore zootecnico marchigiano.La Regione dia sostegno agli addetti del settore. L’ Assessorato regionale all’Agricoltura preveda le coperture finanziarie alle attività di controllo e assistenza tecnica svolte dai dipendenti della associazione regionale allevatori.  Industria alimentare Occorre un nuovo “Piano industriale Italia” capace di aumentare la produttività e gli incentivi per il lavoro. Un piano che rappresenti un cambiamento epocale per l’industria alimentare, che solleciti la volontà e la capacità dei gruppi e delle aziende alimentari di ‘fare sistema’ per la  valorizzazione del Made in Italy. Andranno quindi previste  nuove regole fiscali in grado di orientare e premiare in senso sostenibile le scelte dei consumatori e dei produttori.  Nelle Marche, negli ultimi anni, è scomparso tutto il “distretto del freddo” dell’area San Benedetto – Porto D’Ascoli  e diverse aziende agroalimentari leader hanno chiuso battenti nel maceratese ed anconetano, con la relativa  perdita di centinaia di posti di lavoro.   Settore saccarifero A partire dal 2017 verrà meno il regime delle quote pertanto va rilanciato il settore della filiera bieticolo-saccarifera. Settore strategico per evitare pesanti ricadute sul piano occupazionale, per i lavoratori ancora attivi nei quattro zuccherifici italiani rimasti, e per tutto l’indotto. Oltre alla problematica legata alle riconversioni degli ex zuccherifici, per i quali non è più rinviabile, da parte dei ministeri competenti - Mipaaf e Mise - una precisa assunzione di responsabilità per portare a compimento i piani di riconversione previsti dalla Legge 81 del 2006. Nelle Marche persi centinaia e centinaia di posti di lavoro con la chiusura dei due zuccherifici (Jesi e Fermo) e nonostante gli accordi  nulla di fatto sul versante  riconversioni.  
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30/01/2015 Il ripristino della tratta ferroviaria Fano – Urbino. Le riflessioni della Cisl
Periodicamente, riappare l’annoso dibattito se ridare nuovo respiro e ruolo alla dismessa tratta ferroviaria Fano e Urbino. L’idea evoca indubbiamente suggestive riflessioni per la rivalorizzazione di un tratto paesaggistico dell’entroterra Urbinate e fanese di sicuro richiamo per lo sviluppo delle attività turistiche, come evoca altrettante considerazioni di convenienza sul versante dei trasporti, posto che la ferrovia alleggerirebbe il peso di quello su gomma a beneficio certo della qualità della vita e dei costi. Il problema su cui riflettere attentamente, per la CISL di Pesaro, Urbino e Fano, è esattamente l’incidenza dei costi e la sostenibilità di un progetto complesso che coinvolge diversi livelli istituzionali e che interessa un territorio che nel corso di tanti anni ha subito non pochi stravolgimenti ed evoluzioni demografiche. Prima di tutto, in tempi di forti riduzioni dei costi occorre comprendere bene chi dovrà farsi carico dei costi di progettazione e realizzazione, lo stato centrale o le istituzioni regionali e locali ? Il rapporto costi benefici sosterrà l’eventuale approccio in positivo all’idea progettuale? Le condizioni di elevata antropizzazione dell’area, consentono ancora la convivenza di una strada ferrata in rapporto alle modificazioni apportate ? Siamo convinti che questi interrogativi devono necessariamente essere affrontati preliminarmente ad ogni e qualsiasi confronto di merito progettuale se davvero si vuol passare dall’idea suggestiva all’impegno fattivo di rendere realtà un trasporto più eco compatibile per il territorio. Certamente, se questi interrogativi dovessero essere sciolti in positivo da un confronto serio, serrato e non episodico, è del tutto evidente che per la CISL è indubbiamente una scommessa da affrontare e perseguire con tenacia per il bene della popolazione e dell’economia del territorio che certamente ha sofferto non poco per la dismissione della tratta. La CISL valuterà con serietà e rigore ogni confronto concreto su questo tema, perché ogni nuova opportunità di sviluppo e rilancio del territorio è un dovere a cui una forza sociale come il Sindacato e la Cisl in particolare, non può sottrarsi.
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