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01/05/2015 Festa del lavoro, 1 maggio 2015
Il 1 maggio 2015 Cgil Cisl e UIl celebreranno la Festa del lavoro a Pozzallo di Ragusa. Il raduno è previsto per le ore 9.00. All'iniziativa interverranno  i tre Segretari generali: Camusso, Furlan e Barbagallo. La Cisl Marche invece sarà presente alle seguenti iniziative organizzate sul territorio regionale. PESARO                FANO                                  RECANATI                  CIVITANOVA MARCHE  
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30/04/2015 30 APRILE 1950, NASCE LA CISL: 65 ANNI DI SINDACATO NUOVO
30 aprile 1950: nasce la Cisl, con Giulio Pastore, primo Segretario generale nazionale. A distanza di 65 anni, con più di 4 milioni e mezzo di iscritti, oltre 156.000 nelle Marche, la Cisl - Confederazione italiana sindacati lavoratori -  conferma la sua natura  innovativa di  sindacato  autonomo e democratico basata su principi di libertà, giustizia,  responsabilità,solidarietà,  partecipazione e contrattazione. La Cisl è divenuta una forza sociale determinante, sia in Italia che in Europa, allargando la sua influenza e guadagnando consenso fra i lavoratori e i cittadini. La Cisl è un sindacato slegato  da  poteri di natura politico, istituzionale, economico e ideologico. E' un sindacato  democratico fondato sulla libera associazione dei lavoratori e sui valori di autonomia.  La sua ragion d'essere prioritaria è la difesa e l'avanzamento del lavoro, come leva di promozione umana e civile. Lavoro salvaguardato nella sua dignità, nelle sue condizioni salariali, normative, professionali; lavoro buono e duraturo, che sia per tutti veicolo di benessere, di  riconoscimento sociale, di cittadinanza e di dignità personale. "E’ indubbio che la Cisl nasce in un’ora perigliosa. Anche se molto cammino è stato percorso nel nostro Paese, resta pur sempre come dolorosa realtà la crisi che investe oggi la nostra economia amici lavoratori, in questo momento vada il nostro pensiero solidale ai lavoratori disoccupati che sono al centro di questa crisi, alle centinaia di migliaia di pensionati il cui reddito è falcidiato dalla depressione economica e finanziaria che ha colpito il nostro Paese. Noi desideriamo, come primo atto della nostra Confederazione democratica, manifestare vivo il proposito di fraterna solidarietà verso i fratelli disoccupati e pensionati...."                                                                                               Giulio Pastore, 30 aprile 1950
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30/04/2015 1 maggio 2015, festa del lavoro e dell'integrazione
La festività del 1 maggio, oggi più che mai, ci consegna la possibilità di riflettere sui temi del lavoro. Un'occasione importante, a condizione di riuscire a farlo uscendo dalla tentazione della retorica e dai rischi di celebrare liturgie stanche ed inutili. Dopo il Congresso del 2013 la Cisl Marche si è riorganizzata sul territorio regionale. L'Area Sindacale Territoriale di Civitanova Marche ricomprende i Comuni di Civitanova Marche, Recanati, Porto Recanati, Potenza Picena, Montelupone, Montefano, Montecosaro e Monte San Giusto. Un territorio dinamico ed articolato, denso di insediamenti produttivi, fortemente colpito da una crisi che sta minando i livelli occupazionali (nella Provincia di Macerata la disoccupazione tocca quota 9,1%, circa 13.000 le persone disoccupate - dati Istat 2014) e la coesione sociale della comunità locale. Se non vogliamo che la festa del lavoro si trasformi in una provocazione beffarda, dobbiamo tutti fare la nostra parte. Istituzioni, politica e forze sociali, sindacali e rappresentative degli imprenditori devono assumersi con responsabilità la domanda di vita che sta dietro il bisogno di lavoro di tutti i cittadini, specie dei cittadini di domani (nella Provincia di Macerata la disoccupazione dei giovani tra 15 e 29 è al 23,5% -dati Istat 2014). Cgil Cisl e Uil nazionali hanno scelto la solidarietà come tema fondante della Festa del Lavoro 2015. Un riferimento che non ci permette di esimerci dal ragionare sull'integrazione, argomento quanto mai attuale oggi, specie in un territorio come quello su cui insiste la Cisl di Civitanova Marche. Gli immigrati rappresentano infatti l'11,4% della popolazione dei Comuni di cui sopra, (la media provinciale è del 10,8%, regionale 9,4%, nazionale 8,1%, dati Istat 2014). In questo contesto spicca il Comune di Porto Recanati (22,3%), recentemente al centro della cronaca nazionale con la visita del leader leghista Matteo Salvini all'Hotel House. Urgente è il bisogno di politiche territoriali del lavoro, dell'istruzione/formazione, socio sanitarie ed abitative all'altezza di una sfida certamente difficile, ossia quella di assumere il tema dell'immigrazione come elemento trasversale per contribuire, tutti insieme, a costruire una comunità tollerante, accogliente ed inclusiva. Anche per questo la Cisl Marche sarà attivamente presente alle due manifestazioni organizzate il primo maggio, rispettivamente dai Comuni di Civitanova Marche (Piazza XX settembre) e Recanati (rione Castelnuovo), dove sarà ricordato lo storico sindacalista recanatese della Cisl Giuliano Corvatta.Il Responsabile della Cisl di Civitanova Marche (Sergio Piermattei)
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30/04/2015 Il Piceno in crisi: dalla fiaccolata alla vertenza Prysmian
La fiaccolata organizzata da CGIL CISL UIL  a cui hanno aderito anche Cobas e Ugl, che si è svolta nella serata di lunedì scorso, a cui hanno partecipato circa 500 persone tra cui un folto numero di rappresentanti delle istituzioni e parlamentari. è stata la testimonianza di un territorio che non si arrende. L’esito negativo dell’incontro di ieri al Mise per la vertenza Prysman continua a inferire duri colpi al settore industriale ascolano. «Le strade aperte dal Ministro Guidi riguardanti la reindustrializzazione del sito ma soprattutto l’inserimento del Piceno nelle “zone di crisi industriale complesse” - a detta di Marsilio Antonucci della Categoria FEMCA CISL - possono essere dei percorsi di possibile rilancio soprattutto per il fatto di essere supportati da risorse economiche>». «Nei prossimi giorni si potrà arrivare alla stesura del protocollo d’intesa per la riqualificazione del territorio - continua Antonucci - ma questo ci interroga se siamo pronti alla ripresa, se abbiamo una strategia ed una progettualità di territorio. Esperienze passate, come l’accordo Val Tronto-Val Vibrata, ci insegnano che il Piceno fatica ad avere una strategia di territorio e che forse è giunto il momento di attivarci».
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29/04/2015 Stefano Mastrovincenzo, a Buonasera Marche ètvmarche puntata del 29 aprile 2015
 L'intervista di Linda Cittadini a Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche. Il punto sul lavoro nelle Marche, dalle grandi vertenze al 1 maggio 2015, passando per il Job Act. Il disegno di legge La Buona Scuola va cambiata: le ragioni dello sciopero del 5 maggio prossimo. #firmalacrescita raccolta firme per un Fisco più Equo. https://youtu.be/dHRKkM82SJ0
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29/04/2015 Ancona, apre un centro per le fragilità sociali
Il Comune di Ancona insieme alla CISL, ad associazioni (Avvocati di strada e Gruppo di umana solidarietà) e ad alcune Cooperative presenti sul territorio (IRS aurora, Coos Marche, la Gemma e OPERA) ha promosso e realizzato un accordo di co-progettazione per la creazione di nuove collaborazioni tra i vari soggetti per implementare servizi innovativi per le persone vulnerabili e a rischio di marginalità  socio-economica. Questo accordo si inserisce nel più ampio progetto “Ancona: la città in comune”, che vede la CISL di Ancona  tra i soggetti fondatori, ed è particolarmente significativo, in quanto concretizza il c.d. “Welfare Community”. Il progetto prevede l’istituzione del “centro per l’integrazione socio-lavorativa di persone vulnerabili” che avrà sede presso la CISL di Ancona e che si occuperà di favorire il potenziamento delle capacità di inserimento e reinserimento lavorativo delle persone e nuclei famigliari in situazione di vulnerabilità e marginalità socioeconomica e occupazionale. Le persone saranno chiamate a sottoscrivere un “patto di sostegno” con i Servizi Sociali, impegnandosi a diventare persone autonome attraverso percorsi di valorizzazione delle proprie competenze, percorsi di formazione e di reinserimento lavorativo, borse lavoro, laboratori occupazionali  che saranno svolti con l’ausilio di tutti i soggetti che hanno sottoscritto l’accordo. Le risorse impegnate, circa € 251.000, sono state messe a disposizione dalla Fondazione Cariverona.
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29/04/2015 Fondo regionale di solidarietà, risorse e criteri da chiarire. La Regione riapra il confronto
Sembra essere in dirittura d'arrivo la regolamentazione del Fondo regionale di solidarietà riservato ad anziani, disabili e persone con problemi di salute mentale finalizzato a sostenere la compartecipazione di utenti e Comuni nei servizi socio sanitari residenziali e semiresidenziali. Il fondo è stato istituito a seguito del protocollo sulla riorganizzazione sanitaria e socio sanitaria firmato da Regione e Sindacati il 14 febbraio 2014. Anche per questo appare poco opportuno che la sua regolamentazione venga definita solo a seguito di accordi e verbali frutto di interlocuzioni "riservate" tra Regione, Anci e Cooperative sociali. Evidentemente il Servizio Salute non ha ritenuto importante neppure "aggiornare" le organizzazioni sindacali, incontrate per l'ultima volta a fine dicembre, sulle rilevanti novità apportate ad uno strumento istituito anche e soprattutto grazie alla pressione che i sindacati hanno esercitato sulla Giunta. Ciò premesso sulla scorrettezza del metodo utilizzato dalla Regione, solleviamo alcune questioni decisive nel merito del provvedimento che si intende adottare. Così come concepito originariamente il fondo doveva andare a coprire totalmente, per cittadini con valori Isee medi e bassi stabiliti a livello regionale, gli incrementi di compartecipazione dovuti all'adozione della nuova normativa regionale. Il riferimento, fatto per l'anno 2015, ai singoli regolamenti comunali è accettabile solo a due condizioni: per il 2016 si proceda ad adottare un regolamento Isee regionale; si privilegi comunque una regolamentazione a livello di Ambito territoriale sociale. Tuttavia non possiamo accettare che, a prescindere da quanto stabilito dai regolamenti comunali, non vengano previste categorie di utenti (sia di strutture residenziali che di centri diurni) per i quali il fondo copra integralmente gli aumenti di compartecipazione. Non sono poi chiari i criteri attraverso i quali sono stati individuati i servizi per i quali il fondo copre gli aumenti di compartecipazione. Ad esempio, perché escludere le RSA per anziani con demenza e i Centri diurni per anziani non autosufficienti? Da rivedere, nel modello di accordo contrattuale allegato alla delibera, è la regolamentazione delle prestazioni aggiuntive nelle Residenze Protette per anziani, che spesso causano aumenti incontrollati delle rette. Positiva la maggiore trasparenza prevista per le prestazioni alberghiere. Confusa ed approssimativa invece la determinazione di un tetto massimo (€ 16,00) al valore complessivo di tutte le prestazioni supplementari, comprese quelle di assistenza diretta alla persona. Sul tema ribadiamo quanto già sostenuto più volte. Sulle residenze protette per anziani va adottata una nuova regolamentazione che garantisca livelli di assistenza adeguati con un congruo intervento finanziario della sanità (superiore agli attuali 33 € al giorno) e con una definizione precisa e puntuale di tutte le prestazioni, tutelari e alberghiere, da garantire in regime di convenzione. Questa è l'unica strada per evitare che i gestori delle strutture scarichino i costi sugli utenti o sulle loro famiglie. Da ultimo facciamo presente la necessità di un monitoraggio scrupoloso sulle tipologie di utenti inseriti oggi nelle strutture socio sanitarie per anziani, disabili e persone con disturbi mentali. Non basta aver adottato per legge nuovi standard di assistenza, è necessario garantire appropriatezza negli inserimenti, per evitare che persone con determinati bisogni vengano trattate in strutture assolutamente inadeguate a soddisfarli. Cosi come bisogna evitare che all'interno delle stesse strutture - in particolare residenze protette anziani - ospiti in condizioni simili paghino rette diverse, a seconda che il relativo posto letto sia convenzionato con il servizio sanitario oppure no. Pur consapevoli delle difficoltà di un'interlocuzione politica dovuta all'ormai imminente scadenza elettorale, chiediamo comunque che su questi temi la Regione Marche riapra un confronto con le organizzazioni sindacali, facendo finalmente chiarezza sulla reale dotazione del fondo di solidarietà e sui criteri attraverso i quali sarà gestito, a garanzia di equità nei confronti delle persone più fragili e in difficoltà economica.Le Segreterie regionali di Cgil Cisl Uil Marche e di SPI Cgil, FNP Cisl e UILP Uil Marche 
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29/04/2015 Firma la crescita! Sostieni la proposta di legge Cisl per la riforma del Fisco
FIRMA LA CRESCITA! Ecco l'elenco dei Comuni dove si può firmare per sostenere la proposta di legge ad iniziativa popolare presentata dalla Cisl per la riforma del sistema fiscale italiano. Elenco dei Comuni in cui è possibile firmare Elenco dei banchetti firma programmati
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28/04/2015 Festa del lavoro, 1 maggio 2015 a Recanati
Il 1 maggio 2015 la Cisl di Recanati celebrerà la festa del lavoro partecipando all'iniziativa organizzata dal Comune di Recanati. Per la Cisl Marche interverrà il Segretario regionale dei pensionati Dino Ottaviani. Nell'occasione, presso il Circolo B. Gigli, verrà apposta una targa alla memoria di Giuliano Corvatta, sindacalista militante nella Cisl per 50 anni, scomparso nel 2009.
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28/04/2015 5 MinutiCisl: Whirpool, Immigrazione, King
Whirpool, I sindacati di categoria  si alzano dal tavolo della trattativa sul piano industriale di integrazione Whirpool - Indesit, No alla chiusura degli stabilimenti ed ai licenziamenti. Il 27 aprile convocazione al Ministero dello sviluppo economico e sciopero di due ore di tutti i lavoratori nei siti produttivi del fabrianese. Intervista Andrea Cocco, Fim Cisl Marche Immigrazione, fermare le stragi subito. Presidio - Manifestazione regionale ad Ancona.Interviste a Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl Marche, Emanuel Buabeng, Anolf Marche, Stefania Papa, Caritas Ancona - Osimo e testimonianze di ragazzi immigrati seguiti dall'Anolf King di Bellocchi di Fano: sei ordinanze di custodia cautelare per i vertici. I sindacati: I nostri sospetti confermati dalla giustizia. Interviste a Mauro Masci, Fim Cisl Marche, Giovanni Brancacci, lavoratore King e Giovanni Giovanelli, responsabile AST Fano. https://youtu.be/6cRBCkfmy4I
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28/04/2015 Festa del lavoro, 1 maggio 2015 a Civitanova Marche
Il 1 maggio 2015 la Cisl di Civitanova Marche celebra la festa del lavoro partecipando all'iniziativa organizzata dal Comune di Civitanova Marche. L'incontro terminerà con l'intervento del Responsabile della Cisl di Civitanova Marche, Sergio Piermattei  
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27/04/2015 Piano Whirlpool, primo incontro al MISE
Primo incontro oggi a Roma, presso la sede del Ministero per lo sviluppo economico, tra Governo, Sindacati e Whirlpool. Mentre i lavoratori manifestavano in strada davanti al Ministero, le parti hanno iniziato a discutere del piano di riorganizzazione di Whirlpool, in particolare di esuberi, programmi d'investimento e ristrutturazione dei siti produttivi. «Bene sugli investimenti ma no alla chiusura dei siti - commenta il Segretario generale della FIM Cisl Marche Leonardo Bartolucci -. Ora occorre ora recuperare gli esuberi e discutere al più presto anche del piano sugli impiegati. Affronteremo la trattativa discutendo punto per punto ma avendo chiesto all'azienda di togliere queste pregiudiziali». Anche Il Governo si è impegnato fattivamente, considerando il piano Whirlpool un punto di partenza che va modificato e migliorato, soprattutto per recuperare il pesante impatto sociale garantendo siti e modificando il numero degli esuberi. L'incontro si è concluso con l'aggiornamento delle parti, che torneranno ad incontrarsi mercoledì 29 aprile, martedì 5 venerdì 8 maggio.  
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27/04/2015 Festa di S. Giuseppe Lavoratore
La Pastorale Sociale e del Lavoro, la Diocesi di Fano - Fossombrone - Cagli - Pergola in collaborazione con la Cisl di Fano, le Acli e il Progetto Policoro celebrano il 1° maggio  a Fenile di Fano, alle ore 10.00 con la S.Messa per la festa di San Giuseppe lavoratore e alle ore 11.00 con un dibattito dal titolo "Nella speranza, la dignità del pane" in cui interverrà Maria Grazia Santini (Femca- Cisl) sul tema la condizione delle donne nel lavoro. 
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24/04/2015 70 anni dalla Liberazione 25 Aprile 1945 -2015
Festa della Liberazione 25 Aprile 2015 per non dimenticare.«La Liberazione e' una festa di libertà e di speranza che ricorda quel che abbiano conquistato grazie al sacrificio di tanti e che abbiamo il diritto e dovere di conservare e preservare». ha affermato Sergio Mattarella,Presidente della Repubblica «La costituzione non va conservata in una teca come una reliquia.  Vive perché viene applicata sempre nei suoi valori. È questo che fa vivere la costituzione. È mettersi insieme, discutendo». ha ribadito  il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo  al Quirinale.     
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24/04/2015 Futuro Raffineria Api. Per la Cisl "Indispensabile il confronto sul piano industriale"
Entro i prossimi due anni si determinerà il futuro della Raffineria Api di Falconara. Al centro dell’attenzione della Cisl « la gestione del personale in  esubero, che l’azienda continua a ribadire, e  il premio di partecipazione, che riteniamo debba tornare ad essere calibrato sul lavoro della Raffineria di Falconara e strutturato su obiettivi e indicatori specifici e  misurabili» affermano Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl e Angelo Paolucci della  Femca Cisl Marche. Per la  CISL prioritaria è l'intesa siglata il 11 luglio 2011 tra  la Regione Marche e il Gruppo API dove l'azienda si impegnava al mantenimento dei livelli  occupazionali complessivi del sito API di Falconara  per almeno 10 anni. «Sappiamo che l'occupazione non si crea ne con i proclami ne con l'utilizzo degli ammortizzatori sociali - continuano Ferracuti e Paolucci - ma con un piano industriale serio incentrato su investimenti che consentano di dare piena occupazione alla raffineria di Falconara. L'utilizzo della solidarietà (che se rinnovata dovrà essere gestita con maggiore equità) e degli ammortizzatori sociali in genere deve servire esclusivamente ad assicurare reti di protezione normative ed economiche  finalizzate ad evitare il rischio di una "macelleria sociale". - concludono - Non possiamo perdere altro tempo. I prossimi mesi non potranno essere utilizzati per posticipare il momento dei licenziamenti, ma per riorganizzarsi e superare la crisi.» Per la CISL,  è essenziale anticipare i fenomeni e porre da subito la questione degli investimenti in raffineria in grado di superare gli esuberi definiti nell'accordo di solidarietà. Investimenti che debbono servire sia per rendere più moderna, sicura e efficiente la raffineria, che per migliorare la condizione di lavoro di tutti i dipendenti. Le Segreterie Nazionali di categoria il 1 aprile scorso  hanno richiesto un incontro con i vertici del gruppo  per un confronto sul  piano industriale e sulle prospettive dell’Azienda, che è stato fissato per il prossimo 11 maggio.
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22/04/2015 Riforma del fisco, un seminario sulla proposta di legge Cisl
La proposta di legge ad iniziativa popolare per la revisione del sistema fiscale presentata dalla Cisl nazionale è stata oggi, mercoledì 22 aprile, al centro di un seminario di approfondimento organizzato dalla Cisl Marche al Conero Break di Ancona. Quella fiscale rappresenta per la Cisl una delle più importanti riforme che interessano il paese, necessaria per coniugare giustizia sociale e sviluppo economico. Per questo la Confederazione di Via Pò ha lanciato una campagna di raccolta firme a sostegno di una proposta di legge - presentata dal Segretario regionale Sauro Rossi - che  ha come cardini l'introduzione di un bonus di 1.000 euro annui per tutti i contribuenti  con un reddito individuale fino a € 40.000 e la previsione di un Nuovo Assegno Familiare (NAF) che accorpi  gli attuali assegni familiari e le detrazioni per coniuge e figli a carico. Le risorse per finanziare questi interventi vanno reperite contrastando l'evasione fiscale tramite meccanismi di contrasto di interessi fra venditori e compratori e introducendo un' imposta ordinaria sulla grande ricchezza netta, con esclusione delle prime case e dei titoli di Stato. Sullo sfondo resta aperta la necessità di apporre un tetto complessivo alla tassazione centrale e periferica, nel più ampio contesto di un riordino ponderato delle istituzioni locali e del rapporto tra prelievo fiscale e servizi erogati da queste ultime. “Con la raccolta delle firme – ha dichiarato il Segretario della Cisl Nazionale Maurizio Petriccioli – chiediamo ai cittadini di scrivere una nuova alleanza con lo Stato sul tema del fisco, alleggerendo il carico sui redditi medio bassi. Allo stesso tempo la proposta va nella direzione della distribuzione della ricchezza, attraverso un'imposta sui patrimoni di valore superiore a 500.000 € al netto della prima casa e dei titoli di stato”. A livello territoriale l'azione della Cisl Marche si è espressa in questi anni tramite accordi con le amministrazioni locali. Tra il 2011 e il 2014 sono stati siglati 141 accordi,  dei quali 124 a livello comunale e intercomunale  e 17 a livello regionale. «Il 75% di questi accordi - sostiene il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo - hanno avuto ad oggetto politiche fiscali e tariffarie. Con la Regione Marche, abbiamo concluso accordi istitutivi di un speciale Fondo anticrisi, rinnovato annualmente, che ha reso disponibili, dal 2011 ad oggi, circa 44 milioni di € per misure di sostegno dei lavoratori marchigiani che hanno perso il lavoro e per le loro famiglie. Stimiamo inoltre che circa altri  € 7 milioni,  nello stesso periodo, siano stati messi a disposizione dai vari  Fondi comunali, istituiti con accordi con i sindacati». Grande  è la preoccupazione della Cisl per il venir meno di questi strumenti per l’anno in corso. Nel corso dei lavori del seminario è stata presentata la ricerca "Redditi, tasse e imposte nelle Marche: 2010-2014" a cura del Prof. Filippo Elba dell'Università degli studi di Firenze. La ricerca, basata su dati del Caf Cisl delle Marche, evidenzia che il reddito medio dei contribuenti marchigiani nel 2013 ammonta a € 20.460 (contro una media nazionale di € 21.828), con una riduzione dello 0,44% sul 2012 . Più in generale, riferendosi a dati della Banca d’Italia, nel periodo 2012-2006  per le famiglie marchigiane il reddito disponibile  è diminuito del 12.34%, il risparmio del 29.63%, la ricchezza netta del 12.09%, i consumi del 7.15% Per quanto riguarda la pressione fiscale sulle famiglie marchigiane, dai dati emerge, come principale effetto della riduzione dei trasferimenti statali,  il rilevante incremento delle aliquote effettive delle addizionali locali (dati Caf Marche), che tra il 2008 e il 2013 sono  cresciute, in media del 40%.
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21/04/2015 Basta stragi nel Mediterraneo. Presidio di Cgil Cisl Uil Marche
Dopo l'ennesimo, tragico naufragio nel Canale di Sicilia, in cui hanno perso la vita centinaia di migranti, Cgil Cisl e Uil Marche hanno organizzato un presidio in Ancona sui temi dell'immigrazione. L'appuntamento è in Piazza Roma per per giovedì 23 aprile, dalle ore 17.30 alle ore 19.30. “Il nostro paese è l’Italia - dichiara il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo -  per decenni terra di emigrazione, verso il nord e sud America e verso il nord Europa. Milioni di italiani sono partiti poveri per cercare pane, occupazione, un futuro più dignitoso, sfidando spesso discriminazioni, soprusi, condizioni inumane di lavoro e di vita. Noi possiamo capire, noi dobbiamo capire ciò che spinge tante persone a sfidare deserti, mari in tempesta, violenze e vessazioni dei trafficanti, rischio della morte." "Sono giorni di dolore e riflessione - prosegue Mastrovincenzo -  sono giorni in cui superare le nostre resistenze, le nostre paure, i nostri pensieri più gretti, sono giorni in cui affermare la centralità di ogni uomo e di ogni vita, per riconfermare il nostro comune destino;  sono giorni in cui mettersi in gioco, da soli e con altri, per chiedere azioni diverse, per pretendere che le istituzioni europee e internazionali facciano di più, e presto, per affrontare questa apocalisse umanitaria.” Anche la Cisl nazionale ha aderito ad un sit in organizzato domani in Piazza Montecitorio a partire dalle 14.30 per sollecitare una risposta comune dell'Europa nel vertice straordinario di giovedì dei Capi di Stato e di Governo della UE. Manifestazioni analoghe a quella anconetana sono previste presso le Prefetture di altri capoluoghi di regione. "Le stragi di questi giorni, con centinaia di bambini, donne e uomini disperati che pur di inseguire il proprio sogno di libertà e di una vita migliore per se e la propria famiglia, non esitano ad affidarsi a trafficanti di morte che indisturbati lucrano sulla pelle della gente, rappresentano una sconfitta per tutta la Comunità Internazionale di cui colpisce l'inerzia dinanzi ad un ecatombe di vite umane che interroga quotidianamente le nostre coscienze e deve indurci a non girare lo sguardo altrove ma agire subito con responsabilità, umanità e in maniera coordinata e corale". E' quanto sottolinea il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Dai drammatici fatti di Lampedusa per arrivare ai naufragi di queste ore nulla è cambiato e l'Italia continua in solitudine a gestire l'emergenza in mare aperto con numeri impressionanti di vittime che fanno del Mediterraneo un cimitero senza fine", aggiunge il leader della Cisl." Ecco perché la Cisl torna a chiedere nuovamente un impegno concreto da parte dell'Europa tutta e della Comunità Internazionale affinché si faccia carico di interventi concreti a partire dalla creazione di condizioni di sicurezza in mare e soprattutto di sospendere gli effetti del Regolamento "Dublino III" così da consentire un' accoglienza sostenibile dei profughi. Dobbiamo spezzare la rete dei mercanti di morte per dare alle persone la possibilità di richiedere e accedere per vie legali alla protezione internazionale".
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20/04/2015 Piano Whirlpool. I sindacati : No alla chiusura e ai licenziamenti e proclamano lo sciopero
Fim, Uilm e Ugl si alzano dal tavolo di trattativa sul piano Whirlpool e chiedono immediata convocazione del Governo. Le tre sigle dicono no alla chiusura degli stabilimenti ed ai licenziamenti e proclamano 12 ore di sciopero in tutti gli stabilimenti Whirlpool da effettuarsi entro il 10 maggio a sostegno della vertenza e per respingere le chiusure di stabilimento previste dal piano industriale presentato. «Abbiamo rotto il tavolo di trattativa perché non aveva nessun senso riascoltare il piano industriale presentato il 16 aprile scorso contenete gli stessi elementi inaccettabili e con la premessa aziendale di nessuna disponibilità a modificarne gli elementi relativi alla chiusura dei siti e dei licenziamenti, dei quali tra l’altro i conti non dovrebbero essere completi in quanto c’è stata preannunciata un’ulteriore ridimensionamento dei lavoratori indiretti.-dichiara Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl Nazionale - Dall'incontro del 27 aprile con Il Ministro Guidi ci aspettiamo che ciò avvenga con gli impegni presi dal Presidente del Consiglio Renzi, sabato 18 aprile a Pompei. Il comportamento di Whirlpool non è accettabile, va rispettato l’accordo del 3 dicembre 2014 che l’azienda ben conosceva al momento dell’acquisto di Indesit e che non può considerare carta straccia e con esso i lavoratori da licenziare.Si rispettino gli impegni e torneremo a discutere ma per soluzioni che non lascino nessuno senza lavoro.»     
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20/04/2015 A Fano si inaugura una mostra "foto....grafica"
Giovedì 23 aprile si apre a Fano, presso il chiostro di San Paterniano una mostra dal titolo Mostra Foto...Grafica: “ per ricordare…. riflettere… sorridere…. sognare “ La mostra è stata realizzata dal coordinamento donne pensionate FNP/CISL e dalla CISL di Fano, con la collaborazione del Liceo Artistico APOLLONI, dell’ istituto Professionale OLIVETTI, dell’Istituto Tecnico SENECA facenti parte del POLO SCOLASTICO 3 di Fano. Partendo da 50 foto storiche dai primi del Novecento agli anni sessanta, riguardanti il lavoro femminile ambientate nella città di Fano, la mostra ha lo scopo di favorire una maggiore conoscenza delle diverse situazioni di vita della donna.Il progetto nato con l’obiettivo di mostrare il cambiamento del lavoro e dell’organizzazione del tempo libero della donna nel corso del secolo, si è avvalso dell’ apporto creativo degli allievi del Polo scolastico 3 che con i loro elaborati hanno integrato le fotografie d’epoca, interpretando con la propria sensibilità, la condizione del lavoro femminile di oggi e di domani cercando un approccio nuovo e più fiducioso verso il futuro. Un mondo a più voci che, in una cornice comune, misura le esperienze passate e si interroga su una cultura che, in una prospettiva più o meno vicina, riesca a smussare le tradizionali resistenze di genere nella nostra società, osservando questa faticosa trasformazione anche con un occhio ironico e leggero come solo i giovani possono ancora avere.La mostra “ Foto…Grafica”, allestita con il gradito contributo e la supervisione del fotografo Paolo Talevi, verrà presentata nella Sala del Chiostro di San Paterniano giovedì 23 aprile alle ore 9,30 e resterà aperta fino a mercoledì 6 maggio. In occasione dell’inaugurazione la Dott.ssa Silvia Spinaci (Cisl Marche) intervisterà quattro lavoratrici che attraverso i loro racconti presenteranno il diverso rapporto delle donne con il lavoro. Si tratta di Laura Massi (ex-dipendente Cia), Mariana Puslenghea ( dipendente Saint Andrews), Laura Sgreccia (Warehouse Coworking Factory) Anna Santi (graphic designer. 
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20/04/2015 Fisco più equo e giusto: le proposte della Cisl 22 aprile Seminario ad Ancona
 Mercoledì 22 aprile ore 9,30 al Conero Break – Via Albertini,6  - Ancona, seminario di approfondimento per un Fisco più equo e giusto: le proposte della Cisl.  Ai lavori,  aperti da Filippo Elba, Università di Firenze,  con la presentazione dei risultati della ricerca, che conferma la riduzione dei redditi dei marchigiani e il contestuale aumento della tassazione locale  nel periodo 2010-2014, Sauro Rossi, segretario Cisl Marche  porterà il suo contributo su “ L’azione della Cisl Marche a tutela dei redditi: la proposta di riforma fiscale della Cisl”. Nella seconda parte della mattinata è prevista una Tavola Rotonda “Per un Fisco più equo e giusto”, coordinata da Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche, con Nando Ottavi per Confindustria Marche, Massimiliano Polacco per Confcommercio e Confesercenti Marche, Giorgio Cippitelli per Confartigianato e Cna Marche e per l’Anci, Maurizio Mangialardi. I lavori saranno conclusi da Maurizio Petriccioli, segretario Cisl Nazionale.
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20/04/2015 5MinutiCisl: Desi Mobili, Nuovo 730, Il cambiamento organizzativo
Vertenza Desi Mobili di Cerreto d'Esi, in ballo il futuro per 140 lavoratori. Incontro e Presidio in Regione. Interviste a Angelo Colonna, Filca Cisl Marche e Ghrairi Bouraoui, lavoratore Desi Mobili, iscritto Filca Cisl Marche.Nuovo 730 precompilato, online dal 15 Aprile. Lunghe file al Caf Cisl: tanta la confusione poca la semplificazione . Interviste a Fabiola Tarabelli responsabile Caf Cisl Marche e Gabriele Appolloni, accoglienza Caf Cisl Ancona. Il cambiamento organizzativo. Ultimo appuntamento seminariale Non è più come prima all'Università Politecnica delle Marche . Interviste a Sauro Longhi, Rettore UNIVPM, Gianluca Gregori, proRettore UNIVPM, Maria Giovanna Vicarelli, UNIPVPM e Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl Marchehttps://youtu.be/Gz6ykfrOBD0  
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18/04/2015 Una nuova umanità al lavoro: esperienze in atto
Continuano gli incontri sul tema del lavoro e dell’impresa, organizzati dagli Uffici pastorali  per i problemi Sociali e del Lavoro e dagli Uffici Comunicazioni Sociali delle Diocesi di Pesaro, Urbino, Fano- Fossombrone – Cagli - Pergola in collaborazione con la Cisl di Pesaro e con altre associazioni locali.Mercoledì 22 aprile a Fano, alle ore 18.00, presso l'Istituto Maestre Pie Venerini, in via Montevecchio, 59 si svolgerà il secondo convegno dal titolo “Una nuova umanità al lavoro: esperienze in atto”.Il primo appuntamento ha avuto come oggetto l'esperienza dell'Economia di Comunione nel distretto industriale di Loppiano (Fi).La struttura di questi seminari intende valorizzare le esperienze esemplari in atto; vale a dire progetti concreti, che hanno dato e stanno dando, risultati nell'ambito della creazione di nuove opportunità occupazionali, guardando particolarmente al mondo giovanile.Locandina incontro 22 aprile 2015 . 
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16/04/2015 WHIRLPOOL INDESIT: un piano industriale a caro prezzo
Si è concluso l'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza del Ministro Guidi, del sottosegretario Bellavita del Ministero del Lavoro, della dirigenza di Whirlpool-Indesit e delle organizzazioni sindacali FIM FIOM UILM nazionali. Il piano industriale  presentato dalla multinazionale americana ha una durata quadriennale sino al 31 dicembre 2018 che prevede riallocazioni produttive dalla Cina dalla Polonia e dalla Turchia verso il nostro paese e un investimento negli stabilimenti italiani di 500 mln€ suddivisi in Ricerca e sviluppo di prodotti e nuove piattaforme, processi e ammodernamento tecnologico di impianti e siti produttivi e di questi 139 mln€ saranno investiti già a partire da quest’anno. L’azienda ha presentato la ridefinizione delle missioni produttive dei singoli siti: allo stabilimento di Cassinetta (Va) sarà destinata la produzione di tutti gli elettrodomestici da incasso ( forni, microonde, frigoriferi Built-In) portando in Italia produzioni di microonde oggi sviluppate in Cina; a Fabriano, che sarà totalmente reindustrializzata, si costituirà il polo produttivo di tutti i piani cottura (gas, induzione, ceramica) rientrando produzioni dalla Polonia e passando per la chiusura del sito di Albacina con il conseguente trasferimento dei dipendenti verso Melano; lo stabilimento toscano di Siena continuerà a produrre i congelatori, riportando in Italia produzioni sviluppate in Cina; a Comunanza proseguirà la produzione di lavatrici a cui si aggiungeranno le lavasciuga precedentemente costruite in Turchia: a Napoli si produrranno le lavatrici ad alta capacità. In questo scenario l’azienda ha annunciato il trasferimento delle produzioni di Carinaro-Caserta verso gli altri stabilimenti del Gruppo e la sua conseguente chiusura (815 lavoratori), così come per le attività logistiche di Torino-None (45 lavoratori) da cui saranno anche progressivamente spostate le attività di sviluppo legate alle lavastoviglie concentrate in Polonia (ulteriori 45 lavoratori). L’azienda, pur affermando di non voler intraprendere la strada dei licenziamenti unilaterali per la durata del Piano (31/12/2018) e la disponibilità all’utilizzo di tutti gli strumenti possibili per attenuare l’impatto sociale, ha dichiarato che gli esuberi totali previsti dal piano corrispondono a 1350, che rappresentano circa 400 in più dei “potenziali” previsti dal “Piano Italia” Indesit ad oggi gestiti con gli ammortizzatori sociali. L’azienda ha inoltre dichiarato che gli esuberi considerati strutturali riguardano gli stabilimenti di Carinaro e None mentre, per i restanti, punta alla ripresa del mercato per il loro assorbimento. Il Ministro Guidi ha espresso preoccupazione per gli esuberi annunciati e ha dichiarato che considera il Piano presentato da Whirlpool un punto di partenza che il governo intende modificabile in ogni suo aspetto. Il sottosegretario Bellavita, per il Ministero del Lavoro, ha dichiarato forte preoccupazione per gli impatti del Piano Industriale nell’area campana e ha garantito l’impegno a mettere a disposizione ogni strumento possibile per far fronte a questa difficile fase, proponendo inoltre la costituzione di uno specifico tavolo campano sulla questione industriale. Come FIM Cisl abbiamo affermato con forza la nostra contrarietà alla chiusura dei siti ed in particolare del sito di Carinaro. Nel mese di dicembre del 2013, è stato sottoscritto in sede ministeriale il piano di riorganizzazione di Indesit che prevedeva precisi impegni di carattere produttivo ed occupazionale e che individuava una soluzione industriale per il sito casertano. «Riteniamo pertanto che tutti i soggetti impegnati in quel difficile accordo, a partire dal governo, debbano produrre ogni sforzo per garantire quanto sottoscritto - afferma Michele Zanocco Segretario nazionale Fim Cisl - Il territorio campano e in particolare quello casertano, è ormai da tempo drammaticamente colpito da pesanti processi di deindustrializzazione che stanno desertificando le opportunità di lavoro, producendo drammi sociali che rischiano di essere insanabili e che per quanto ci riguarda, sono inaccettabili. » In queste ore le risposte del sindacato e dei lavoratori non si sono fatte attendere: in tutti gli stabilimenti del gruppo sono stati proclamati scioperi che interesseranno anche i prossimi giorni e a Carinaro è in corso un’assemblea permanente a cui partecipano tutte le lavoratrici e  i lavoratori. Il 20 aprile prossimo a Roma si avvierà il confronto tra i Coordinamenti Nazionali FIM FIOM UILM di Whirlpool/Indesit, le segreterie nazionali e l’azienda, nel corso del quale articoleremo le nostre risposte relative ad ogni sito del Gruppo a partire dalla richiesta di rivedere le decisioni aziendali chiudere gli stabilimenti casertano e torinese. fonte : Fim Cisl Nazionale Comunicato Stampa WHIRLPOOL INDESIT- Zanocco (Fim Cisl) un piano industriale
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16/04/2015 Fano: una città di vecchi
Lo dice una ricerca della Cisl che ha evidenziato come nel territorio comunale ci siano oltre diecimila pensionati. Un numero importante se si pensa che la popolazione totale è di poco superiore ai 60.000 abitanti. Ma non è l’invecchiamento dei fanesi a preoccupare la Cisl, piuttosto l’emergenza sociale in cui molti di questi anziani sono costretti a vivere. L’importo medio della pensione a Fano è di 1.036 euro, gli invalidi civili (sono 3.536) si mettono in tasca una media di 434,19 euro. Nel comune di Fano sono presenti più di 770 anziani che vivono con l’assegno di sociale con un importo di 400 € medi. Purtroppo i pensionati sono costretti a vivere con un reddito troppo basso, un reddito che non è mai stato rivalutato e che è fermo da tanti anni." Ecco perché la Cisl – afferma Giovanni Giovanelli responsabile Cisl di Fano - ha deciso di organizzare una raccolta firme per una legge iniziativa popolare “Per un Fisco più equo e giusto” per ottenere, tra le altre cose, l’introduzione di un bonus di 1.000 euro, un nuovo assegno famigliare, una nuova regolamentazione delle imposte e tasse locali, recuperando risorse dalla lotta all’evasione fiscale e con l’introduzione di una patrimoniale sui redditi alti". Insomma "i pensionati sono quelli che hanno permesso a molte famiglie di far fronte alla crisi ma sono anche quelli più penalizzati se si pensa che non sono contemplati nemmeno negli 80 euro di Renzi” ha sottolineato Umberto De Simoni responsabile dei pensionati della Cisl. Fondamentale è l applicazione dell’ISEE per definire le modalità di compartecipazione dei pensionati ai servizi sociali e alle prestazioni socio assistenziali Giuseppina De Tommaso, del Patronato INAS Cisl, ha posto l’accento sull’aumento delle richieste di invalidità civile perché “sono l’unico supporto che hanno le famiglie per potere sostenere un invalido”.
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15/04/2015 Non è più come prima, ultima tappa all'Università di Ancona
I cambiamenti delle organizzazioni sono stati al centro del quarto ed ultimo appuntamento di “Non è più come prima”, il seminario organizzato dalla Cisl Marche per i suoi dirigenti ed operatori sindacali. Un corso di formazione che da settembre 2014 ha toccato le quattro Università marchigiane, terminando oggi alla Politecnica delle Marche, dove si è registrata una partecipazione di circa 200 studenti. Presente anche il Rettore dell'Università Politecnica delle Marche Sauro Longhi, che ha portato un saluto introduttivo. Di come cambiamo le organizzazioni complesse in situazioni di crisi ha parlato il Prof. Achille Orsenigo, esperto di consulenza e formazione nelle organizzazioni dello Studio Aps di Milano. Cambiamenti “generativi”, capaci di assumere il rischio di un risultato incerto e di far evolvere rapporti tra persone ed imprese. Cambiamenti per i quali sono necessarie passione e curiosità, desiderio di conoscere e di costruire dialoghi e relazioni. “A queste condizioni – ha sostenuto Orsenigo - nessuna crisi è un male in se, perché se è vero che le organizzazioni, specie quelle private, possono anche morire, è dalla consapevolezza di essere “finiti” che nasce il desiderio di dare un fine alla propria esistenza”. “Cinque sono gli elementi da tenere presente – ha concluso Orsenigo - per un’organizzazione che intende cambiare resistendo alle crisi: un ambiente emotivamente “caldo”, scarsità di risorse con cui sostenere i processi, un soggetto desiderante e curioso, una nicchia organizzativa accogliente per la specificità organizzativa, uno spazio riservato ad elementi inaspettati e casuali, veri e propri “ospiti preziosi”. I cambiamenti nelle imprese sono stati affrontati dal Prof. Gian Luca Gregori, docente di economia e gestione delle imprese dell’Università Politecnica delle Marche. Informazioni, conoscenza e relazioni: sono solo alcuni elementi di cui le imprese necessitano per avere prospettive nella crisi, sul presupposto che il futuro non solo si subisce o si prevede, ma può in parte essere costruito. “Per questo – afferma Gregori - è importante la pianificazione strategica, avvalorata da una riflessione sulla qualità degli elementi dell’impresa, come il rapporto con i lavoratori o con i clienti. Allo stesso tempo oggi nessun imprenditore può prescindere da un rapporto maturo con il digitale - pensiamo al web marketing che permette di internazionalizzare a costi sostenibili -  e da modalità innovative ed intelligenti di gestione finanziaria. La Prof. Maria Giovanna Vicarelli, docente di Sociologia dei processi economici e del lavoro dell’Università Politecnica di Ancona ha affrontato il tema dei cambiamenti nei sistemi socio sanitari. In quale misura questi ultimi si sono adeguati alle evoluzioni del quadro demografico ed epidemiologico nazionale, segnato dall’invecchiamento della popolazione e dal cambiamento dei bisogni di salute, sempre più legati a patologie croniche che richiedono assistenza territoriale e domiciliare piuttosto che ospedaliera? “Nell’arco di tempo che va dal 2008 ad oggi – sostiene la Vicarelli - quattro Governi si sono succeduti agendo quasi solo sul piano finanziario, senza entrare minimamente sul cambiamento organizzativo, e senza affrontare le grandi sfide che attendono il sistema”. Come trovare nuove risorse finanziarie per il Servizio Sanitario nazionale, che non può sopportare ulteriori tagli, specie se lineari. Rispondere al forte livello di insoddisfazione degli operatori sanitari e, almeno in parte, anche degli utenti. Riordinare la governance del sistema, recuperando un ruolo forte del Governo centrale anche per ridurre le forti differenze tra le Regioni italiane. “In tutto questo – conclude la Vicarelli – il sindacato ha una grossa chance e una forte responsabilità, purché accolga l’idea che il cambiamento, per quanto complesso, non è solo possibile ma anche doveroso”. Protagonista dei lavori del pomeriggio è stata proprio la Cisl delle Marche, impegnata in prima persona da un percorso un percorso di riorganizzazione, avviato con il Congresso del 2013 e tuttora in corso,  pensato proprio per rispondere alle sfide proposte da un’epoca complessa ed inedita come quella attuale. “Progettare il cambiamento non è semplice – ha sostenuto il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo - ma è in ogni caso necessario per un sindacato che non vuole limitarsi ad esercitare solo la propria mission di base di rappresentanza e tutela dei lavoratori, ma che aspira ad essere protagonista della vita sociale delle comunità in cui agisce”. “Servono discernimento, apertura mentale e speranza, per azzardare cambiamenti i cui esiti non sono scontati – ha concluso Mastrovincenzo. Continueremo a sperimentarci, cercando sempre di essere generativi, muovendoci anche in quelle zone di confine, certamente meno rassicuranti e più pericolose di quelle interne ai nostri sistemi, per restare vicini ai luoghi dove succedono le cose, custodendone alcune e cambiandone altre”.
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14/04/2015 Desi Mobili di Cerreto d'Esi, in ballo il futuro per 140 lavoratori.
Presidio dei lavoratori della Desi Mobili, di Cerreto d'Esi,   in Regione durante l'incontro  sindacati  di categoria - Rsu con l'assessorato regionale al lavoro, nel pomeriggio di oggi. Le organizzazioni Sindacali hanno chiesto all'assessore regionale e a tutta l’amministrazione regionale, come è già stato fatto con il Commissario Prefettizio del Comune di Cerreto d’Esi, di sollecitare il Tribunale di Ancona per la nomina del curatore fallimentare, condizione necessaria per affrontare le emergenze più impellenti che i dipendenti della Desi Mobili stanno vivendo.  «E'  importantissimo che in tempi brevi, anzi brevissimi, si valuti ogni possibile soluzione per la Desi Mobili - affermano  in una nota Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL - soprattutto per suoi dipendenti, in contratto di solidarietà da giugno scorso e con l’azienda in mano al Tribunale di Ancona a causa di richiesta di fallimento dai primi di marzo 2015.» «La situazione è gravissima.- afferma Angelo Colonna, Filca Cisl Marche - Il pagamento degli stipendi è in forte ritardo, nel  mese di febbraio 2015 i lavoratori  hanno percepito solo una parte della retribuzione di novembre 2014 e non percepiscono neanche gli  ammortizzatori sociali.   Circa 80 lavoratori  hanno già deciso di abbandonare l’azienda utilizzando la mobilità.» La Desi Mobili di Cerreto d'Esi,  una delle ultimissime realtà del mobile della provincia di Ancona da più di trent’ anni sul mercato con una produzione a marchio proprio e anche conto terzi,  occupando negli anni oltre 230  dipendenti ha suscitato l’interesse di altre aziende  che, negli ultimi giorni, si sono interessate alla situazione al fine di elaborare proposte per l’acquisizione  ma tutte hanno posto la condizione di una ripresa produttiva il più velocemente possibile per cui anche in questo ambito la nomina rapida del curatore fallimentare è una condizione fondamentale. «In uno degli ultimi incontri avuti con la Desi Mobili - spiega  Angelo Colonna, Filca Cisl Marche -  ci veniva confermato che il valore dell’azienda stessa stava nei contratti con i clienti cosiddetti ”Buoni" che però non avrebbero potuto attendere per tanto tempo la ripresa dell’attività produttiva.  Proprio per questo  è necessario che il Curatore fallimentare  venga nominato in tempi rapidi per poter avviare la procedura di cessione dell'azienda ai possibili acquirenti e  dare una speranza ai 140 lavoratori  che oggi stanno vivendo la paura di non avere un futuro lavorativo. - conclude Angelo Colonna - La nomina del Curatore permetterebbe anche il recupero delle mensilità arretrate, visto che la procedura la rende  obbligatoria. » Ora si attende il 23 aprile giorno dell'udienza al Tribunale di Ancona dove verrà deciso il fallimento della Desi Mobili.
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13/04/2015 5 Minuti Cisl: Stabilizzazioni al Santo Stefano, Caf e Inas
In questa puntata:Stabilizzazione per 80 lavoratori precari grazie ad un accordo sindacale all'Istituto di Riabilitazione Santo Stefano. Interviste a Mariella Mazzalupi, coordinatrice RSA FP Cisl Marche e Denis Melchiorre, infermiere precario stabilizzato.Dal Caf al Patronato INAS: una giornata dentro il mondo dei servizi Cisl . Interviste a Simona Guerrieri, Caf Cisl di San Benedetto e Giuseppe Ricciuti, INAS Cisl Ancona. https://youtu.be/VrB8Ax3FE2Q  
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10/04/2015 Contributi per gli inquilini morosi incolpevoli
Buone notizie per i cittadini del territorio di Fano con difficoltà economiche che non riescono a pagare l'affitto di casa. Il comune di Fano, infatti,  ha pubblicato il bando destinato agli inquilini morosi incolpevoli. Possono richiedere contributi coloro che sono stati intimati allo sfratto per morosità ed avere un componente del nucleo familiare lavoratore dipendente o autonomo o precario colpito dalla crisi con conseguente riduzione di capacità reddituale ed avere un valore isee non superiore a 26.000 euro. I termini per la presentazione della domanda scadranno l ‘11 maggio 2015 Per ulteriori informazioni potete rivolgervi alla Cisl di Fano, Via Garibaldi, 69 Tel. 0721/805151 
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