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05/04/2011 Sanità: riprende il confronto con la Regione
COMUNICATO STAMPA Nel corso dell’incontro odierno col Presidente Spacca e l’Assessore alla Salute Mezzolani abbiamo chiesto di ripristinare le condizioni per un confronto costruttivo sulla riorganizzazione della sanità, riorganizzazione che deve essere orientata prioritariamente a qualificare l’offerta sanitaria per i cittadini marchigiani e le condizioni di lavoro degli operatori del settore, pur tenendo conto dei vincoli delle risorse finanziarie. Il Presidente e l’Assessore hanno convenuto con la richiesta sindacale di sospendere pro tempore gli effetti degli atti amministrativi che prefiguravano nell’immediato manovre operative, anche in ragione del fatto che non si conosceranno fino alla settimana prossima le risorse realmente disponibili dal riparto del Fondo Sanitario Nazionale; si è poi concordato di riprendere entro la settimana corrente  il confronto tra Regione e Cgil-Cisl-Uil sulle ipotesi di riorganizzazione del sistema sanitario. I sindacati di categoria degli operatori della sanità, che parteciperanno al confronto stesso, mantengono in essere lo stato di agitazione proclamato nei giorni scorsi.CGIL                       CISL                        UIL G. Venturi    S. Mastrovincenzo    G.FiorettiAncona,  4 aprile 2011La Rassegna Stampa
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01/04/2011 Accordo detassazione Confapi - Cgil, Cisl, Uil
Ancona,01 aprile 2011 – Sottoscritto oggi un accordo tra Confapi Ancona, rispettivamente  nella persona del Presidente Andrea Pesaresi  e le tre Organizzazioni Sindacali provinciali nelle persone di Marco Manzotti, Segretario generale CGIL, Paolo Santini, Segretario Generale CISL e Renzo Perticaroli, Segretario Generale UIL. La firma  –  che dà seguito  ad un accordo quadro  nazionale – dà la possibilità di dare completa attuazione a quanto previsto dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero del Lavoro in relazione alla possibilità di detassare, dando un concreto beneficio ai lavoratori, le voci retributive derivanti da contratti nazionali che siano riconducibili ad incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, in relazione a risultati riferibili all’andamento economico o agli utili dell’impresa o ad ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale.
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31/03/2011 Tassa Concessione Governativa: richiedi il rimborso.
A seguito della recente giurisprudenza tributaria, che ha definito impropria l’applicazione della tassa di concessione governativa per gli abbonamenti telefonici,  Adiconsum ha predisposto una lettera di diffida per richiedere all’Agenzia delle Entrate il rimborso di quanto pagato negli ultimi tre anni, calcolando per i contratti privati 5,16 euro al mese moltiplicato per 36 mesi (per un massimo di 185,76 euro), per i contratti business 12,91 euro al mese per lo stesso periodo (per un massimo di 464,76 euro).Il modulo può essere ritirato presso le sedi Adiconsum distribuite in tutto il territorio regionale (LINK).Per l’Adiconsum  la Tassa di Concessione Governativa (Tcg) è illegittima in quanto è stata abrogata la norma che prevedeva la licenza di esercizio ed è venuta meno anche la tassazione del suo documento sostitutivo e cioè l’abbonamento all’utenza telefonica. «Occorre, anche, tener presente – continua una nota Adiconsum - che l’applicazione della Tcg viola i principi contenuti nella Direttiva 2002/21/CE, poiché determina un incremento dei costi da parte di chi sottoscrive contratti di abbonamento, impedendo la formazione di un mercato concorrenziale». Le varie sentenze delle Commissioni Tributarie Regionali hanno confermato l’illegittimità della TCG ma, dichiara Adiconum, «sappiamo bene che non bastano queste sentenze per eliminare la tassa, decisione che può essere presa solo a livello governativo».«Si tratta quindi di una vicenda complessa e che presenta numerose difficoltà – dichiara Silvana Santinelli, Segretario regionale Adiconsum Marche, - e occorre far presente, con molta chiarezza, che al di là del del diritto, non c’è certezza sull’ottenimento del rimborso e sull’abrogazione della tassa. Il nostro consiglio  a tutti gli utenti interessati  è  comunque di procedere con la domanda di rimborso all’Agenzia territoriale. Abbiamo però molti dubbi su una risposta positiva da parte dell’Agenzia delle entrate. Occorrerà infatti un provvedimento legislativo che definisca la tassa illegittima affinché i gestori (sostituti d’imposta) interrompano tale addebito. Pertanto prevediamo che  coloro i quali volessero seguire la strada del rimborso dovranno procedere, dopo aver inviato la domanda di rimborso all’Agenzia territoriale competente,  secondo la seguente tempistica:•  ricorso alla Commissione tributaria provinciale 1. in caso di diniego espresso proposizione – entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento – del ricorso 2. in caso di silenzio (diniego tacito) proposizione – entro 90 giorni dalla data di proposizione della richiesta di rimborso - del ricorso•  in caso di soccombenza ricorso alla Commissione regionaleE’ evidente che in caso di ricorso alle commissioni tributarie dovranno essere valutati anche  i costi da sostenere rispetto alla misura del possibile rimborso. Nel contempo Adiconsum sarà parte attiva per sollecitare  interventi legislativi.
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31/03/2011 Sciopero dei dipendenti Smea a Macerata
E' stato proclamato per sabato 2 aprile lo sciopero dei dipendenti della Smea, la società municipalizzata che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti per il Comune di Macerata. Lo hanno annunciato i rappresentanti sindacali provinciali di Cisl e Cgil, Fabrizio Costanti e Sauro Benedetti, insieme alle rappresentanze sindacali unitarie interne alla società stessa.La decisione trae origine dalla trattativa che dovrebbe portare all'acquisto della Smea di Macerata  da parte del Cosmari, il Consorzio obbligatorio dei Comuni che gestisce la raccolta dei rifiuti della Provincia di Macerata, e al quale non aderiscono i Comuni di  Macerata, Cingoli e Pollenza. Una trattativa delicata e complessa che fino a pochi mesi fa sembrava poter andare a buon fine e che invece oggi rischia di "saltare" a causa del ricorso che i tre Comuni di cui sopra hanno presentato al Tar per le tariffe, a loro dire troppo alte, applicate dal  Cosmari per smaltire i rifiuti da loro raccolti.I dipendenti della Smea accusano apertamente il Sindaco di Macerata Romano Carancini di aver privilegiato l'aspetto economico senza aver tenuto conto,  nel corso della trattativa, di un accordo concluso con i lavoratori nel novembre dello scorso anno. Accordo nel quale si prevedono strumenti di tutela dei lavoratori Smea e con il quale viene affrontata la questione dei metodi di lavoro e di raccolta dei rifiuti.La Smea effettua infatti  una raccolta differenziata di prossimità che nelle zone interessate ha realizzato l'importante risultato del 60% di differenziata sul totale. Il Cosmari invece applica una raccolta differenziata "spinta" che presuppone un metodo di lavoro completamente diverso, al quale, in caso di acquisizione,  i dipendenti Smea sarebbero costretti ad adeguarsi.Per il sindacato Carancini ha di fatto disconosciuto l'accordo con i lavoratori lasciandone all'oscuro il Cosmari, che ne ha avuto conoscenza solo grazie all'iniziativa dei rappresentanti sindacali. C'è intesa con il Sindaco invece sulla necessità di non abbandonare il ricorso che verrà discusso dal Tar il 5 aprile prossimo. Fino a quella data qualsiasi giorno è utile per concludere una trattativa sulla quale però il Cosmari ha posto una pesante pregiudiziale, rappresentata proprio dalla rinuncia della Smea al ricorso.Per Carancini, intervenuto il 14 marzo alla tavola rotonda Cisl sui servizi pubblici «non chiudere questa trattativa sarebbe una ferita molto dolorosa, ma le due vicende - l'acquisto di Smea e il ricorso al Tar - sono completamente diverse e devono essere tenute separate». Senza tenere conto che se anche Macerata rinunciasse al ricorso, rimarrebbe comunque aperto quello presentato dagli altri due Comuni di Cingoli e Pollenza.Nel frattempo il sindacato preannuncia un'estate "bollente". Si comincia con lo sciopero di sabato 2 aprile, al quale potrebbero far seguito altre iniziative di protesta nel caso in cui non si arrivasse ad una conclusione positiva della vicenda.  Per sabato quindi saranno blocate tutte le attività Smea inerenti la raccolta dei rifiuti meccanizzata e manuale. Sarà comunque garantito un livello minimo di servizi ai cittadini, come l'apertura  e la chiusura dei sottopassaggi.LEGGI LA RASSEGNA STAMPA SUL TEMA http://www.youtube.com/watch?v=2gQ_16GiZw8&feature=youtube_gdata
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30/03/2011 La casa di riposo di Matelica diventa Fondazione
La Casa di riposo di Matelica sarà gestita da una Fondazione. Lo ha deliberato il Consiglio comunale nella seduta del 29 marzo, in attuazione alla legge regionale n. 5 del 2008 che impone alle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficienza di trasformarsi entro il 30 giugno 2011 scegliendo di diventare un'Azienda pubblica di servizi alla persona o, come appunto in questo caso, una Fondazione di diritto privato. Una scelta importante per le IPAB, gli enti che erogano servizi nel settore sociale e che gestiscono alcune tra le più importanti strutture residenziali per anziani nella nostra provincia. Istituite con la legge n. 6972 del 1890 ( legge Crispi) - che riconobbe come istituzioni pubbliche di beneficenza le Opere pie, realtà preesistenti da secoli–  le Ipab sono state e rappresentano ancora uno dei pilastri fondamentali su cui si è costruito il sistema assistenziale italiano. La scelta del Comune di Matelica ha incontrato le critiche della CISL di Macerata, che insieme alla Categoria della Funzione Pubblica e dei Pensionati parlano apertamente di un’occasione storica persa da parte dell’amministrazione e della casa di riposo.   «A fronte dei concreti tagli che il governo ha messo in atto e che, inevitabilmente si ripercuotono su tutti i servizi – afferma il Segretario Cisl Marco Ferracuti -  il Comune di Matelica si preclude la possibilità di avere un’importante strumento per la gestione pubblica dei servizi sociali, come quello che l’Azienda pubblica può rappresentare. Senza dimenticare il fondamentale ruolo di stimolo, garanzia di trasparenza e controllo di cui sarebbe titolare mantenendo la continuità nella trasformazione dell’IPAB, che è un ente pubblico». Critico anche il Segretario dei pensionati Dino Ottaviani secondo il quale la casa di riposo “E. Mattei” perde l’opportunità di crescita e di sviluppo territoriale che avrebbe avuto offrendo una pluralità di servizi  - mensa, asili, assistenza scolastica, domiciliare -  anche in favore del Comune. «Con la Fondazione privata invece – sostiene Ottaviani – la casa di riposo si limiterà invece a fare ciò che ha sempre fatto, subendo, però, ora, la “concorrenza” di altre Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona, che saranno in grado, per la dimensione e la differenziazione dei servizi, di essere più “convenienti”, grazie ad economie di scala che ne ridurranno i costi.Questo perché la Fondazione, anche se partecipata dal Comune, è un ente privato e in quanto tale, in base alla normativa vigente, non può vedersi affidati direttamente i servizi, assoggettando il Comune all’obbligo di bandire una gara di appalto, procedura in ogni caso onerosa e non certa.Preoccupazione anche nelle parole di Laura Raccosta, Segretaria Regionale della CISL Funzione Pubblica, che denuncia una grave carenza di confronto con il Presidente. «I numerosi tentativi di incontrare il Dott. Calisti si sono rilevati infruttuosi. Il Presidente – prosegue Raccosta - non ha dato alcun peso al valore della trasparenza, delle opinioni dei cittadini, degli utenti e dei loro familiari e dei dipendenti. si rilevano alcune inesattezze nelle dichiarazioni del Presidente dell’IPAB». In attesa di saperne di più, analizzando lo statuto della Fondazione, alcune cose possono darsi per certe. In primo luogo non può dirsi per certo che la Fondazione sia meno costosa dell’Azienda pubblica. Al contrario è sicuro che il rapporto di  lavoro dei dipendenti, una volta andata a regime la riforma, diventerà di natura privatistica. In fase di trasformazione i lavoratori della casa di riposo potrebbero vedersi applicato il più favorevole contratto delle autonomie locali, ma nessuna garanzia è data per il futuro. «Lo statuto della Fondazione non è immutabile – conclude Raccosta - quindi, un domani, cambiando il consiglio di amministrazione, nulla vieterebbe di modificare il contratto collettivo applicato. In ogni caso daremo immediatamente avvio alle trattative per tutelare le lavoratrici della casa di riposo “Mattei”».E' solo l'inizio. Entro giugno, salvo ulteriori ma improbabili proroghe regionali, altre amministrazioni comunali dovranno compiere compiere questa importante scelta. Macerata, Camerino, Montecosaro, Gagliole, San Severino Marche, sono le Ipab che gestiscono strutture residenziali per anziani nella Provincia di Macerata.
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30/03/2011 SANITA': INCONTRO SEGRETERIE REGIONALI CON LE RSU Z.T. 11
COMUNICATO STAMPA UNIFICATO ZONA TERRITORIALE 11 3
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30/03/2011 Sciopero dei trasporti
Scarica il documentoFederazione Italiana Trasporti  (LINK)
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30/03/2011 Vitaviva, i lavoratori bocciano il piano aziendale
Riuniti in assemblea i dipendenti di Vitaviva srl hanno duramente contestato il piano commerciale di risanamento presentato dalla direzione dell’azienda, che produce vasche e docce idromassaggio a Castelraimondo.  Secondo i lavoratori il piano, oltre a contenere misure inefficaci ed investimenti insufficienti, contrasta apertamente con gli impegni che la direzione aziendale aveva sottoscritto  per il risanamento e la tutela dei lavoratori nell’aprile dello scorso anno, quando l’azienda, di proprietà della Villeroy e Boch, venne salvata grazie all’acquisizione da parte della tedesca Certina Construction.  Sotto accusa in particolare la decisione di dividere Vitaviva in diverse realtà societarie che, “spezzettando” l’azienda, penalizzerà di fatto la maggioranza dei lavoratori.  Forte è il sospetto, secondo lavoratori e rappresentanti sindacali  che la proprietà non intenda mantenere sul territorio questa realtà produttiva, già negli anni scorsi duramente colpita da riduzioni del personale e da un reale impoverimento strutturale e professionale. Da qui il tentativo di defilarsi nel modo più rapido ed indolore solo per mantenere l’immagine della multinazionale.  A fronte di ciò i lavoratori chiedono Il coinvolgimento delle istituzioni e invitano le amministrazioni comunali e provinciali a farsi carico e condividere la responsabilità sociale di questa delicata vertenza e delle possibili conseguenze per il lavoro e la vita dei lavoratori coinvolti.
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30/03/2011 DOCUMENTI PER MODELLO 730
Per prendere appuntamento, potete contattare le sedi CAF della vostra città ,  il centralino della CISL di Ancona tel. 071-28221 o mandare una mail alla ust.ancona@cisl.it
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28/03/2011 Acqua rifiuti e gas, tavola rotonda a Macerata
Acqua gas, rifiuti e non solo. Parlare di servizi pubblici essenziali significa affrontare temi che attengono ai diritti fondamentali della persona con implicazioni economiche importanti e con conseguenti responsabilità pubbliche nell’erogazione delle prestazioni. La Cisl di Macerata lo ha fatto in una tavola rotonda che si è svolta giovedì 24 marzo all’Istituto Agrario “G. Garibaldi” di Macerata.L’occasione è offerta dall’ormai prossima scadenza, il 31 dicembre 2011, del termine per la cessazione di tutti gli affidamenti diretti dei servizi in questione dai Comuni alle loro società municipalizzate.  Il "Decreto Ronchi" prevede che i servizi dovranno essere affidati attraverso bandi di gara ai quali potrà partecipare qualsiasi soggetto d’impresa italiano o europeo, pubblico o privato. L’unico modo per evitare la gara è che la società municipalizzata che gestisce il servizio si apra alla presenza di un socio privato gestore, a sua volta individuato con gara pubblica, che dovrà partecipare ad una quota non inferiore al 40% del capitale sociale.Forte è il rischio che subentrino grandi società, magari estere, e che vengano solleticati gli appetiti della criminalità organizzata. "Per questo - sostiene Marco Ferracuti, Segretario generale della Cisl di Macerata -sarebbe preferibile una grande azienda provinciale, vicina al territorio e più sensibile alle sue necessità". Su questo tema preoccupa il silenzio assordante di istituzioni e forze politiche, che la Cisl di Macerata ha invitato ad aprire un confronto e una discussione pubblica aperta e trasparente. La scelta tra l’una o l’altra soluzione – ha spiegato l’Avvocato Alessandro Lucchetti, Docente dell’Università di Macerata – dipende dalla volontà del soggetto gestore di partecipare ad una o più gare, aprendosi anche alla competizione nazionale, nel qual caso metterà a gara l’intero servizio, o di rinchiudersi nel proprio territorio aprendosi alla partecipazione al capitale di un socio privato.Sulla necessità di superare la grande frammentazione esistente nella gestione dei servizi pubblici concordano le amministrazioni comunali di Macerata e Civitanova Marche, che circa venti giorni fa hanno aperto un tavolo con quelle di Tolentino e San Severino per cercare di capire se e quali servizi si possono provare a gestire insieme.A tenere banco è anche la spinosa  questione dell’acquisizione della Smea, azienda municipalizzata maceratese, da parte del Cosmari, il Consorzio provinciale per lo smaltimento dei rifiuti. Sul tema, il Sindaco di Macerata Romano Carancini ha invitato tutti ad una scelta coraggiosa. «Non chiudere ora questa vicenda – ha affermato Carancini - sarebbe una ferita grave.  Noi non faremo barricate ma non ci faremo nemmeno mettere al muro».In un quadro di normativo già incerto mancano regole ancora da scrivere, come una legge regionale che individui il soggetto titolare del potere di operare questa scelta importante. In proposito è polemico  l’Assessore regionale con delega ai servizi pubblici Antonio Canzian, secondo cui il “Decreto Ronchi” non attua affatto la normativa comunitaria, come erroneamente si vuol far credere. Al contrario esso rappresenta una precisa scelta politica di ridimensionamento del ruolo del soggetto pubblico e di sostegno della privatizzazione della gestione dei servizi.  «Non si può scindere la proprietà formale delle reti dalla gestione del servizio – afferma Canzian – perché il vero proprietario dell’acqua sarà il gestore”.Il ritardo della Regione nel formulare una proposta legislativa, secondo Canzian, è dovuto anche dalla necessità di conoscere gli esiti del referendum abrogativo dell’art. 23 bis, che in caso di accoglimento farebbe cadere tutta la normativa vigente sui servizi pubblici.Sul tema dei servizi pubblici locali, secondo il  Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, si è vicini al  punto di rottura del campanilismo marchigiano. In un contesto reso difficile dalla crisi economica le amministrazioni comunali sono in difficoltà per la riduzione dei trasferimenti dallo Stato e tantissimi cittadini chiedono al sindacato di intervenire contro il distacco delle utenze. L’obiettivo, secondo Mastrovincenzo, è garantire servizi efficienti a costi sostenibili, valorizzando il territorio e garantendo trasparenza e controllo attraverso spazi di partecipazione del sindacato e delle associazioni dei consumatori ai comitati interni alle grandi società municipalizzate. «Il sindacato – ha concluso il Segretario generale della Cisl Marche – è disponibile a dare una mano per favorire le aggregazioni, ad esempio creando ambiti provinciali. Vanno evitate però scelte mirate solo a fare cassa e va creata, con legge regionale, un’autority di controllo con poteri sanzionatori e clausole sociali per la salvaguardia dei lavoratori».LEGGI LA RASSEGNA STAMPA SUL CONVEGNOASCOLTA LA REGISTRAZIONE RADIOFONICA DEL CONVEGNOhttp://www.youtube.com/watch?v=Pxz0AYf0foE
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25/03/2011 La sanità dall'interno. Gli operatori
Lavori in corso del 25/03/2011
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25/03/2011 Cisl, no al decreto milleproroghe
Lavori in corso del 25/03/2011 - www.cislmarche.it
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25/03/2011 Stato di agitazione per il personale della sanità
E' stato proclamato lo agitazione del personale del sistema sanitario regionale.In una nota unitaria le tre categorie della Funzione pubblica di Cisl, Cgil e Uil spiegano «che i dieci milioni di tagli previsti per il 2011 dalla Delibera di giunta n. 17 non possono incidere solo sul personale, e che va data una risposta alle richieste che il sindacato, formalizzate in un documento  redatto a seguito dell'assemblea unitaria del 4 febbraio Il personale chiede anche il coinvolgimento preventivo delle RSU (le rappresentanze sindacali interne  unitarie ) nella definizione dei piani di riorganizzazione. Tra le iniziative, possibile il blocco del lavoro straordinario
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23/03/2011 Detassazione salario di produttività - accordo tra Cgil, Cisl ,Uil e Agci,Confcooperative, Lega Coop
Ancona,23 marzo 2011 – Sottoscritto oggi un accordo tra AGCI, CONFCOOPERATIVE, LEGA COOP Ancona, rispettivamente  nelle persone  di Stefano Burattini, Gabriele Darpetti e Simone Cecchettini e le tre Organizzazioni Sindacali provinciali nelle persone di Marco Manzotti, Segretario generale CGIL, Paolo Santini, Segretario Generale CISL e Renzo Perticaroli, Segretario Generale UIL. La firma  –  che dà seguito  ad un accordo quadro  nazionale – dà la possibilità di dare completa attuazione a quanto previsto dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero del Lavoro in relazione alla possibilità di detassare, dando un concreto beneficio ai lavoratori, le voci retributive derivanti da contratti nazionali che siano riconducibili ad incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, in relazione a risultati riferibili all’andamento economico o agli utili dell’impresa o ad ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale.
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22/03/2011 Sottoscritti gli accordi. Buste paga più pesanti.
Sono stati sottoscritti nei giorni scorsi, tra i sindacati territoriali e Confindustria, gli accordi sulla detassazione di straordinari, notturno, festivi, premi aziendali, che consentono di beneficiare di agevolazioni fiscali applicando l’aliquota sostitutiva del 10 % sulle  voci accessorie se riconducibili ad incrementi di produttività. Tali intese recepiscono l’accordo quadro nazionale e sono in attuazione delle normative che consentono ai lavoratori di fruire immediatamente di sostanziose agevolazioni fiscali . L'azione costante della Cisl su questo tema ha permesso di raggiungere questo importante risultato. Tutte le imprese aderenti a Confindustria dovranno quindi applicare le agevolazioni previste ed informare tutti i propri dipendenti sui contenuti degli accordi, i  quali tra l’altro, recepiscono i contenuti dei contratti nazionali sugli istituti detassabili e sono cedevoli a fronte di eventuali intese aziendali di miglior favore. Ad oggi si sono realizzati gli accordi in tutte le province marchigiane, ad eccezione di Fermo dove si prevede di definirlo nell’incontro già fissato per giovedì 24 p.v.. Venerdi 18 u.s. sono stati sottoscritti gli accordi quadro nazionali anche per le Centrali Cooperative e la Confapi, in base ai quali si dovrà procedere, così come avvenuto con Confindustria, ad intese territoriali. Per quanto concerne le Cooperative, Macerata, pur in assenza dell’accordo nazionale, ha già realizzato quello provinciale.Gli accordi provinciali: ANCONA, ASCOLI P., MACERATA, PESARO , FERMOGli articoli precedenti sulla detassazione: Detassazione salari, le linee guida , Meno tasse su straordinari, buste paga più pesanti
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21/03/2011 Una settimana decisiva per la sanità marchigiana
COMUNICATO STAMPA VERTENZA SANITA'  MARCHE: LUNEDI’ INIZIA UNA SETTIMANA DECISIVA. URGONO I PIANI DI RIORGANIZZAZIONE.Lunedì inizia una settimana decisiva per il futuro delle relazioni sindacali con la Regione Marche alla luce delle tante problematiche aperte in tutte le strutture sanitarie della regione. Molti i temi all'ordine del giorno. Il principale concerne il superamento della delibera 17, nella parte, relativa al personale, laddove si impone il turn-over al 70% in tutte le strutture. Il nuovo schema di delibera pur togliendo la rigidita' del 70% prevede la ripartizione dei tagli in tutte le strutture per raggiungere la quota di 10.000.000 di euro imposta dai tagli ai trasferimenti statali alle Regioni in seguito alla Manovra di Stabilita'.I 10.000.000 di euro di tagli dovrebbero essere cosi ripartiti: 7.000.000 Asur, 1.650.000 Torrette, 1.100.000 Marche Nord, 322.000.La Cisl, pur consapevole della difficolta' a far quadrare i conti mantenendo  gli attuali standard elevati dei servizi erogati,  ha chiesto da tempo, insieme alle altre sigle sindacali, i piani di riorganizzazioni Asur, Zona per Zona, denunciando le difficolta' presenti in tutte le Zone in termini di personale con grandi accumuli di straordinari fatti e spesso non pagati e ferie arretrate accumulate, oltre ad accumuli di carico di lavoroFortissime  preoccupazioni sono state poi esplicitate per i tagli previsti per le Aziende Ospedaliere che secondo nostre stime, con le cifre ipotizzate consentirebbero copertura del turn-over del personale molto al di sotto della soglia del 70% inizialmente prevista dalla delibera 17. Su questo tema delicato le Segreterie Regionali Fp Unitarie dopo aver incontrato nei giorni scorsi il Dott. Ricci, Marche Nord, che ha di fatto confermato i forti timori sindacali,incontreranno lunedi pomeriggio il Dott. Tosolini, Ospedali Riuniti Torrette per fare il punto della situaizone e riportare le problematiche al tavolo regionale.Altro tema in discussione il Protocollo delle Relazioni Sindacali. Dopo la condivisione di seguire con la Regione con incontri periodici la delicata situazione in essere e gli sviluppi in tema di riorganizzazione, il tavolo è stato sospeso nella parte relativa alle Relazioni con l'Asur.Per la Cisl è fondamentale per il 2011, in attesa delle elezioni Rsu, mantenere, pur in una ottica di graduale avvicinamento alla Area Vasta, la trattazione con le Zone perche' le attuali Rsu sono state elette all'interno delle Zone e non esistono Rsu di Area Vasta.  Un periodo transitorio è poi in questo momento utile anche per la parte pubblica perche' sono proprio i lavoratori delle singole Zone che stanno soffrendo fortemente i tagli della Sanita ed il coinvolgimento delle Rsu è fondamentale per gestire questa delicatissima fase che disegnera' il futuro della Sanita Marchigiana.La Cisl ha anche denunciato come, in mancanza di questo protocollo, di fatto sono scomparse le relazioni sindacali all'interno delle singole Zone creando ulteriore malessere oltre a quello gia esistente ogni giorno nei reparti. Per questo ci auguriamo che il buon senso prevalga e si definisca in pochi giorni il protocollo iniziando poi il confronto sulla riorganizzazione, dato che in materia non abbiamo documentazione e si ritorni a parlare nelle dovute sedi dei problemi dei lavoratori .La situazione rimane calda in tutto il territorio regionale e le Segreterie Regionali stanno incontrando in questi giorni le Rsu di tutte le Zone,  Area Vasta per Area Vasta, per condividere percorsi sindacali ed  azioni da intraprendere. Le prossime ore saranno in tal senso decisive.20/03/2011
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21/03/2011 Servizi pubblici, in arrivo una rivoluzione
 Si svolgerà oggi alle ore 15.00 presso l’istituto agrario di Macerata, la tavola rotonda organizzata dalla Cisl di Macerata sul tema “La riforma dei servizi pubblici essenziali, rischi e opportunità per la gestione di acqua rifiuti e gas” (SCARICA LA LOCANDINA DEL CONVEGNO).  Un’importante occasione per affrontare il tema dei servizi pubblici a rilevanza economica, nella gestione dei quali la Cisl denuncia un’eccessiva  frammentazione. «Basti pensare – sostiene il  Segretario generale Marco Ferracuti – che per la gestione del servizio idrico, nella nostra provincia, abbiamo ben 8 diverse aziende. La frammentazione impedisce di realizzare quelle economie di scala che invece consentirebbero di conseguire importanti risparmi di gestione, dai quali si ricaverebbero risorse da investire in  nuovi servizi o nel miglioramento dell’efficienza dei servizi già gestiti. In ogni caso si tratta di una situazione destinata ad essere superata. L’art. 23 bis della legge 133 del 2008 stabilisce che, alla data del 31 dicembre 2011, cesseranno tutte le gestioni di servizi pubblici a rilevanza economica nei confronti di società totalmente pubbliche controllate dai Comuni (gestione cosidetta “in house”). I servizi dovranno quindi essere affidati a soggetti individuati attraverso procedure ad evidenza pubblica. La gara potrà essere evitata dai gestori attuali solo facendo subentrare nel loro capitale sociale, con una quota non inferiore al 40%, soggetti privati a loro volta individuati con gara ad evidenza pubblica, che dovranno poi gestire il servizio.  «Le implicazioni che derivano da questa nuova normativa – afferma Ferracuti – hanno i contorni di una vera e propria rivoluzione ». Il rischio è che le grandi aziende nazionali o multinazionali che già operano in questi settori cerchino di subentrare nella gestione dei servizi vincendo le gare pubbliche. Le implicazioni che ne deriverebbero per la tutela dei lavoratori e degli utenti, in termini di contratti collettivi applicati e di trattamento economico e normativo, nonché di qualità dei servizi erogati, sarebbero enormi. Una gestione lontana dal territorio, oltre che meno attenta alle esigenze locali, sarebbe difficile da controllare e sicuramente sarebbe meno propensa a reinvestire gli utili di gestione sul territorio stesso. Il 31 dicembre è vicino e le istituzioni e le forze politiche locali sembrano quantomeno distratte, quando non direttamente inerti. A ridosso della scadenza sarà più difficile prendere le decisioni migliori. Senza contare che la preparazione delle gare, che dovranno essere gare europee, sarà difficile e costosa per i nostri enti locali, già duramente provati dalla manovra finanziaria e dalla legge di stabilità. «Questa iniziativa – conclude il Segretario generale della Cisl - vuole quindi rappresentare un’occasione per aprire una riflessione pubblica su scelte importanti, che bisogna prendere con rapidità  e decisione, e che incideranno profondamente sulla qualità della vita di tantissimi cittadini e lavoratori». Ascolta lo SPOT RADIOFONICO
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21/03/2011 Tassa incomprensibile e ingiusta
COMUNICATO STAMPA La  novità introdotta dal decreto Mille proroghe (link) e dalla successiva circolare della Presidenza del Consiglio nell'obbligo per la singola Regione colpita da una calamità naturale di provvedere alle risorse per gli interventi necessari al ripristino e alla ripresa con manovre di bilancio, aumento addizionali Irpef e Irap, incrementi dell'imposta regionale sulla benzina è una norma che può provocare gravi oneri per la popolazione della nostra Regione.  Se dovesse essere confermata , l'esborso fiscale per lavoratori e pensionati ( e per le imprese) sarebbe davvero pesante e rischierebbe di compromettere o quanto meno rallentare la fase di ripresa economica del nostro territorio.  Contro questa norma è sceso direttamente in campo il Segretario Nazionale Raffaele Bonanni, che l'ha definita come incomprensibile ed ingiusta. Bonanni chiede di rivedere la norma prevedendo la possibilità di attingere direttamente alle risorse del fondo nazionale della Protezione civile, evitando una pesante manovra fiscale che rischierebbe di aggravare una crisi produttiva ed occupazionale che nelle Marche è stata particolarmente intensa proprio nelle aree devastate dall'alluvione. Chiediamo alle istituzioni locali e a tutti gli enti locali di protestare con il Governo contro l'applicazione di questa norma che provocherebbe un ulteriore indebolimento ed impoverimento della situazione economica , sociale  ed occupazionale dei nostri territori. Il segretario generale         Alfonso Cifani Ascoli Piceno, 21/03/2011
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20/03/2011 Buongiorno Marche con Sauro Rossi
 UFFICIO STAMPA    Venerdì 1 Aprile p.v. a   BUONGIORNO MARCHE : PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHE ed in contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php   e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM, si affronteranno temi prioritari per la Cisl come il lavoro e il welfare locale facendo un focus sulla provincia pesarese     con SAURO ROSSI Segretario generale Cisl PESARO URBINO.     Sarà l'occcasione anche per lanciare il seminario di approfondimento :    "OLTRE LO SPECCHIO.ATTUALI PROFILI ETICI,GIURIDICI SOCIO-POLITICI DELLA RAPPRESENTANZA"   previsto per Martedì, 5 aprile p.v., sala A.Bei, sede della Provincia di Pesaro- Urbino, via Gramsci,4 Pesaro.              Al seminario parteciperà tra gli altri, GIORGIO SANTINI, segretario generale aggiunto nazionale Cisl e ILVO DIAMANTI, dell'Università di Urbino .     Siete invitati a partecipare via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed opinioni .     
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