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03/07/2018 Riorganizzazione dell'Enel: i sindacati scrivono alle Istituzioni
LETTERA INDIRIZZATA DA FILCTEM CGIL, FLAEI CISL E UILTEC UIL AL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE LUCA CERISCIOLI, AI GRUPPI CONSILIARI DELLA REGIONE MARCHE, AI SINDACI DI PESARO, MACERATA, CIVITANOVA MARCHE, SENIGALLIA, E JESI. Lei, come gli abitanti della Sua Comunità, certamente conosce l’ENEL da tanti anni ed ha avuto moltissimi rapporti con le Squadre operative, con i Tecnici di rete dislocati nel vostro territorio. Lei, in particolare, li ha avuti come interlocutore istituzionale locale.  Questa vicinanza è sempre stata motivo di correttezza, di funzionalità e di efficacia nei reciproci ruoli; con l’opportunità di intervenire prontamente e di garantire un servizio qualificato e un’assistenza continua, sia ai consumatori domestici che alle attività economiche e produttive della Sua realtà.  Negli ultimi dieci anni l’ENEL ha messo mano a ristrutturazioni organizzative che si muovono in controtendenza e che si sono tutte connotate per un progressivo abbandono del territorio, un calo del personale di oltre 6 mila Unità. Talvolta per sostituire le persone fisiche con la tecnologia, ma più frequentemente per contrarre le spese di gestione, attraverso l’accentramento e l’esternalizzazione delle funzioni verso imprese terze e, comunque, deresponsabilizzare verso gli obblighi del servizio elettrico.  Nelle prossime settimane l’ennesimo di questi interventi si concretizzerà e l’ENEL SpA ha consegnato alle OO.SS. di categoria un documento di una nuova organizzazione di e-distribuzione dove sembra intenzionata a sopprimere, attraverso accorpamenti e ridefinizioni di nuovi confini di competenza, alcune Zone e Unità Operative che rappresentano, insieme alle squadre di operai il primo vero punto di contatto con il territorio. Seguiranno sicure ricadute occupazionali.  Nell’ambito della nostra Regione Marche tale la riorganizzazione prevede:  • Il superamento della Zona di Pesaro, accorpandola alla Zona di Ancona e la creazione della nuova zona di Ancona-Pesaro; • Il superamento della Zona di Ancona-Macerata (già accorpate nel 2005) e la creazione della nuova zona di Ascoli Piceno-Macerata; • L’accorpamento dell’Unità Operativa di Senigallia con Pesaro-Fano, determinando il superamento dell’unità operativa di Senigallia; • L’accorpamento dell’Unità Operativa di Jesi-Fabriano con Ancona, determinando il superamento dell’unità operativa di Jesi-Fabriano; • L’accorpamento dell’Unità Operativa di Civitanova Marche con Macerata, determinando il superamento dell’unità operativa di Civitanova Marche.  Non basta, sempre nel documento di revisione organizzativa di Enel SpA si prevede di spostare la Direzione di riferimento per la nostra regione Marche, oggi collocata a Bologna, portandola a Bari, con evidenti ripercussioni negative per tutta l’utenza localmente gestita.   Come già successo nel 2014 si mette in atto un processo continuo di svuotamento di Enel sul nostro territorio regionale che non aiuterà certamente una Regione già cosi in crisi sotto molti punti di vista.  Gentile Amministratore,    la nostra segnalazione non vuole essere una sterile azione di denuncia speculativa, riconducibile a semplice interesse dei Lavoratori elettrici, bensì il doveroso richiamo della Sua attenzione, prima che queste scelte aziendali siano rese operative a tutti gli effetti, affinché anche le Autorità locali e gli Organi democratici possano valutare l’opportunità di intervenire a tutela dei loro rappresentanti nei termini che riterranno utili e necessari. Senza trascurare, peraltro, che l’abbandono del territorio da parte dell’ENEL significa anche eliminazione o dispersione di possibilità occupazionali e di ricchezza.   Siamo pronti a mettere a disposizione la documentazione esplicativa che l’Azienda ha predisposto per la consultazione delle Organizzazioni sindacali e, se sarà ritenuto necessario, anche per un incontro diretto nel quale fornire tutti i chiarimenti del caso.  Ringraziando per l’attenzione, inviamo cordiali saluti.   I Segretari regionali  Filctem-Cgil  Flaei-Cisl  Uiltec-Uil 
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03/07/2018 Cooperative Sociali: sgravi per l’assunzione delle donne vittime di violenza
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Interno, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 147 del 27 giugno 2018, il Decreto n. 11 maggio 2018 con le disposizioni in materia di sgravi contributivi per l’assunzione delle donne vittime di violenza di genere. Alle cooperative sociali (di cui alla legge n. 381 del 1991) che assumono, con contratti a tempo indeterminato, a decorrere dal 1° gennaio 2018 e non oltre il 31 dicembre 2018, donne vittime di violenza di genere, inserite nei percorsi di protezione, debitamente certificati dai centri di servizi sociali del comune di residenza o dai centri anti-violenza o dalle case-rifugio, è riconosciuto l’esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico delle cooperative medesime, con esclusione dei premi e contributi all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) nel limite massimo di importo pari a 350 euro su base mensile. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. L’agevolazione è concessa nel limite di spesa di un milione di euro, per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020. Al fine dell’ammissione al beneficio, in relazione ad ogni assunzione operata sulla base delle agevolazioni previste, le cooperative sociali devono produrre la certificazione del percorso di protezione rilasciata dai servizi sociali del comune di residenza o dai centri anti-violenza o dalle case-rifugio. Le agevolazioni contributive sono riconosciute dall’Inps in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande da parte delle cooperative sociali nei limiti delle risorse  
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03/07/2018 Allo Ial Marche un corso base di saldatura
IAL Marche Srl in collaborazione con Airone PG – Centro d’Eccellenza dell’istituto italiana della Saldatura organizza: CORSO BASE DI SALDATURA MAG Tipologia:  Corso di formazione professionale. Durata: La durata complessiva del corso è di 40 ore. Sede: Ancona Calendario: Il calendario sarà articolato in giornate intere, della durata di 8 ore. Docente: La docenza verrà erogata da Airone PG – Centro d’Eccellenza dell’istituto italiana della Saldatura Airone PG che da sempre si distingue per lo stretto legame con il Mondo industriale, la produzione ed i processi di fabbricazione Obiettivi: Il corso ha l’obiettivo di trasferire i concetti teorici e pratici per operare professionalmente nell’ambito della saldatura; la figura professionale in uscita dal percorso, sarà quella del saldatore. Certificazione rilasciata: La formazione sarà finalizzata all’acquisizione del “patentino” del saldatore, certificazione valida in tutto il Mondo. Periodo si svolgimento: Dal 23 al 27 Luglio 2018   Termine iscrizioni: Venerdì 13 Luglio 2018 (posti limitati, la data è indicativa in quanto le iscrizioni saranno chiuse al raggiungimento del numero di massimo di partecipanti)   Per informazioni, costi e moduli di iscrizione: 0712814639 – info@ialmarche.it
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02/07/2018 Focus Lavoro: Licenziamenti Astaldi - IONON3MO: un anno di servizio civile in Cisl
In primo piano: Quadrilatero a rischio incompiuta, Astaldi annuncia 59 licenziamenti: sindacati sul piede di guerra. Interviste a Luca Tassi, Segretario Generale Filca Cisl Marche, e Alberto Luciani, Rsu Filca Cisl Marche. A seguire: IO NON3MO: un anno di servizio civile  con Cisl e Adiconsum  nel cratere del sisma ascolano e maceratese. Le interviste a  Stefano Proietti, Servizio Civile Cisl di Ascoli Piceno, Jacopo Sperandini, Servizio Civile Cisl di Macerata,  Laura Antinori e  Alessio Ruffo Servizio Civile Adiconsum  Macerata, Silvia Cimarelli Ciciani   e  Matteo Lannes Servizio Civile Cisl  Tolentino;  Maria Teresa Ferretti, Responsabile Ast Cisl Ascoli Piceno, Silvia Spinaci Responsabile  Ast Cisl Macerata e  Rocco Gravina  Responsabile  Cisl  Tolentino - Camerino.
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02/07/2018 Sanità privata: i sindacati incontrano la Regione. Chiesto intervento per rinnovare il contratto e aprire un tavolo regionale
Venerdì 29 giugno 2018 le rappresentanze regionali di Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl, (Alberto Beltrani, Luca Talevi, Rossano Moscatelli ) insieme ad una delegazione dei lavoratori della sanita privata, hanno incontrato i vertici della Regione Marche nelle persone di Fabrizio Volpini, consigliere regionale delegato alla Sanita, e Fabio Sturani, capo segreteria  del Governatore Ceriscioli.     Nel corso dell'incontro le rappresentanze sindacali hanno illustrato le motivazioni alla base della mobilitazione regionale e della richiesta di intervento da parte della Regione, anche con le associazioni datoriali Aris ed Aiop, che sono:   1) Mancato rinnovo contrattuale nazionale da oltre dieci anni. Il rinnovo del contratto nazionale è l'unico strumento per restituire dignita' ai lavoratori e garantire la tenuta dei servizi. L'intervento della Regione è è particolarmente importante affinche la Conferenza Stato - Regioni si impegni a promuovere una rapida conclusione delle trattative.   2) L'apertura di tavoli regionali di contrattazione aziendale al fine di riconoscere un salario accessorio ai lavoratori della sanita privati   3) La previsione, tra i criteri per l'accreditamento delle strutture private, dell'obbligo di applicare ai lavoratori della sanita privata contratti nazionali di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni più rappresentative   La Regione Marche, nel comprendere le motivazioni alla base della mobilitazione regionale, si impegna ad agevolare, per quanto di sua competenza, la definizione delle problematiche elencate.                   
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29/06/2018 Falconara: Vigilessa aggredita, Fp Cisl: «Solidarietà e vicinanza al Corpo della Polizia Municipale»
La CISL FP Marche esprime solidarietà e vicinanza al Corpo della Polizia Municipale di Falconara che viene ancora una viene colpito ed offeso. Oltre a ringraziare tutto il Corpo delle Polizia Locale per il suo operato, rivolgiamo i migliori auguri di pronta guarigione all’Agente aggredita. Invitiamo inoltre tutti i cittadini a segnalare offese, danneggiamenti o qualsiasi azione che metta a repentaglio chi giornalmente si occupa della nostra sicurezza. Siamo certi che il pur grave atto non pregiudicherà l’azione e la presenza di un Corpo che da tempo opera con efficacia nonostante il numero di addetti sia ampliamente ridotto rispetto a quanto previsto in dotazione organica.
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29/06/2018 Carovana della Salute: il benessere arriva in città. Screening gratuiti a San Benedetto e San Severino Marche
In occasione della Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città, del 2 luglio 2018, Tavola rotonda “Prevenzione e Salute in Piazza” promossa dalla FNP CISL in collaborazione con la FNP CISL Marche. Più di un italiano su 3 vive in città ma la vita urbana spesso mette a rischio la salute: malattie croniche, come diabete e obesità, tumori, disturbi dell’umore, sono sempre più frequenti nella popolazione e impattano, in modo significativo, sulla qualità della vita. Un corretto stile di vita, insieme ad esami di screening costanti, che oggi rappresentano una fonte essenziale per monitorare eventuali situazioni a rischio, possono aiutare a preservare un buono stato di salute migliorando così anche la qualità della vita. La diagnosi precoce, infatti, permette non solo di individuare patologie asintomatiche ma anche di intervenire tempestivamente aumentando le probabilità di guarigione evitando percorsi di cura invasivi.   Ai lavori, coordinati da Maria Trentin, Coordinamento Donne nazionale FNP CISL e conclusi da Loreno Coli, Segretario Generale Aggiunto FNP CISL nazionale, parteciperanno il Sindaco di San Benedetto del Tronto, Pasqualino Piunti, il Presidente del Consiglio Regionale, Antonio Mastrovincenzo, Michele Corcio, Vicepresidente dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità- IPAB Italia Onlus e Mario Canale Segretario Generale FNP Marche .   Alla tavola rotonda interventi del dr Mario Sfrappini, Geriatra, della dott.ssa Alba Di Leone, Senologa del Centro integrato di Senologia, Fondazione Policlinico A. Gemelli di Roma e della psicologa e psicoterapeuta dott.ssa Giuseppina Cerritelli specialisti di diverse discipline, con l’obiettivo di individuare, lavorando in maniera corale, le linee guida relative agli screening e all’adozione dei corretti stili di vita fondamentali per prendersi cura del proprio benessere. L’iniziativa di lunedì 2 luglio anticipa e presenta “La Carovana della Salute: il Benessere arriva in città” che raggiungerà San Benedetto del Tronto il prossimo 8 luglio nella cornice di Piazza Giorgini, per poi spostarsi il 9 luglio a San Severino Marche, nel cratere maceratese del sisma. Grazie alle associazioni e ai medici che parteciperanno alla Carovana della Salute, realizzata in collaborazione con Susan G. Komen Italia e Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli”, Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità IAPB Italia Onlus, Croce Rossa e Amplifon, sarà possibile effettuare visite specialistiche ed esami di screening gratuiti.   In piazza Giorgini a San Benedetto del Tronto, domenica 8 luglio dalle ore 10.30 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00 sarà possibile eseguire gratuitamente il controllo della vista e dell’udito, la mammografia, l’ecografia e visita senologica, visita endocrinologica. Saranno, inoltre, presenti esperti di educazione sanitaria alimentare, psicologi per la valutazione in età presenile e senile e per la prevenzione del disagio psicologico nelle varie fasi del ciclo di vita, per una miglior qualità della vita. La visita GRATUITA va prenotata, fino ad esaurimento posti, chiamando i seguenti numeri: 0735582937 e 0735581934.   Lunedì 9 luglio, dalle ore 10.30 alle 16.00, in piazza Monumento Avis a San Severino Marche, sarà possibile eseguire gratuitamente il controllo della vista, la mammografia, l’ecografia e la visita senologica. La visita GRATUITA va prenotata, fino ad esaurimento posti, chiamando i seguenti numeri 0733638006 e 3388413495.  
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27/06/2018 Cgil Cisl Uil: «Lavoratori privati di salario, riconoscimento professionale e diritti. Rinnovare subito i contratti»
Un presidio di lavoratori per il rinnovo dei contratti della sanità privata. Venerdì 29 giugno prossimo, a partire dalle ore 10,00  i lavoratori delle strutture sanitarie private della regione, saranno di fronte alla regione marche (palazzo Raffaello) insieme a Fp Cgil Marche, Cisl Fp Marche e Uil Fpl Marche. L’obiettivo, dichiarato dai segretari regionali delle tre federazioni di categoria Alberto Beltrani, Luca Talevi e Rossano Moscatelli, è fare pressione sulle parti datoriali (Aris e Aiop) e chiedere un intervento attivo della Regione Marche e della politica per arrivare a chiudere una vertenza che pesa come un macigno sul lavoro delle persone e sulla tenuta dei servizi alla salute. Considerando peraltro che nelle Marche la sanità privata accreditata svolge un ruolo importante, gestendo una fetta sempre più consistente dell’intera offerta sanitaria pubblica. «Occorre restituire dignità e riconoscimento ai lavoratori. Lavoratori privati di nome e di fatto, visto che da anni sono ostaggio di una situazione che li vede espropriati degli aumenti salariali, del ruolo, dei diritti e della valorizzazione delle competenze», attaccano Beltrani, Talevi e Moscatelli. «Chiediamo alla Regione Marche – continuano i sindacalisti - di farsi parte attiva e di adoperarsi affinché la Conferenza Stato-Regioni si impegni a promuovere una rapida conclusione delle trattative». «Il mancato rinnovo dei contratti del settore, alcuni dei quali scaduti da oltre un decennio (dal 2007 il CCNL AIOP), è un prezzo troppo caro pagato dai lavoratori, tanto alla tenuta del sistema quando alle aziende. Dopo il rinnovo del contratto della sanità pubblica le associazioni datoriali non hanno più alibi e non possono continuare ad abusare dell’abnegazione delle lavoratrici e dei lavoratori – concludono Fp Cgil Marche, Cisl Fp Marche e Uil Fpl Marche – perché il tempo è scaduto da tempo». «Occorre anche che la Regione Marche richiami quegli imprenditori privati che ne hanno interrotto l’applicazione, al rispetto della circolare AIOP Marche del 2010, tutt’ora in vigore, che prevede il riconoscimento di acconti su futuri aumenti contrattuali (62€ per il profilo di infermiere), decisa in conseguenza degli anticipi delle coperture economici che la nostra regione aveva riconosciuto in vista degli allora previsti rinnovi contrattuali, poi in realtà non intervenuti».  
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26/06/2018 Elezioni energia-moda-chimica ... la Femca c'è!
Sono state due settimane bollenti, elezioni di Rsu, elezioni nel fondo gas-acqua Pegaso. Il protagonismo attivo dei rappresentanti sindacali Femca Cisl Marche è stato emblematico, così come i risultati.Primo sindacato nel CIIP - consorzio idrico del Piceno - comparto energia;Primo sindacato alla Tech-it di Osimo - comparto chimico;Primo sindacato alla Pigini (Gruppo Gucci) Villa Musone - Recanati - comparto moda;Secondo sindacato alla iGuzzini spa - comparto chimico;Primo sindacato nelle elezioni sul fondo pensione complementare per i dipendenti delle imprese di servizi di pubblica utilità Pegaso - comparto energia.Questi risultati rivestono maggior valore visto l'impegno dei delegati presenti nelle varie realtà, il loro protagonismo diretto, le idee messe in campo nel quotidiano, senza populismi, ma fatte di ascolto e soluzione dei problemi, hanno permesso di portare la politica di vicinanza e passione propria della Femca al servizio delle lavoratrici e dei lavoratori.A coloro che ci hanno votato, ed ai diretti protagonisti, delegati ed operatori sindacali, il plauso per questi eccellenti risultati. L'impegno del gruppo dirigente Femca Marche sarà sempre più mirato a formare i propri rappresentanti, per far si che il protagonismo sia reale e non solo una mera propaganda.
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25/06/2018 Focus Lavoro: Maurizio Petriccioli incontra le RSU- Progetto Iscos MIGRA-DROIT
In primo piano: Sanità pubblica, stabilizzazione precari contrattazione, il  Segretario Generale Nazionale Cisl Fp incontra i lavoratori del pubblico impiego eletti nelle recenti votazioni per il rinnovo delle Rsu. Intervista a  Maurizio Petriccioli, Segretario Generale Cisl Fp Nazionale A seguire: Lavoro dignitoso, scambio di esperienze e tutela dei lavoratori migranti dal Marocco ad Ancona:  è il progetto ISCOS MARCHE MIGRA-DROIT. Le interviste a Vincenzo Russo, Direttore ISCOS Marche e ai sindacati marocchini Franck Iyanga ODT, Lahana El Kachach UMT; Nizar Nasri CDT; Lahsen Hansall  UGTM.
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25/06/2018 PENSIONATI IN... Residenze Protette per anziani nelle Marche
Dal seminario "L’assistenza residenziale per anziani non autosufficienti nelle Marche" le interviste a Dino Ottaviani, Responsabile Dipartimento Welfare Fnp Cisl Marche, Desi Goffi e Matteo Moretti staff Dipartimento Welfare Fnp Cisl Marche
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22/06/2018 Reddito di inclusione, ritardi nella lavorazione delle domande. Cisl: «Inammissibile ingolfamento delle pratiche»
Respingimenti e ritardi nell'elaborare una risposta a quanti hanno fatto richiesta del REI, il Reddito di inclusione introdotto lo scorso dicembre come misura a contrasto della povertà. Questa è la realtà che sta emergendo dai dati rilevati negli Ambiti territoriali 14 (Civitanova Marche) e 19 (Fermo), dove gran parte delle domande presentate sono state respinte o sono ancora in lavorazione. Nell'Ambito 14, su 923 domande presentate, solo 193 sono state accolte: spicca il dato del Comune di Civitanova, con 84 domande andate a buon fine su 409 elaborate. «Il bassissimo numero di domande accolte è dovuto soprattutto a tempi di lavorazione lunghissimi – dichiara Alfonso Cifani, Responsabile della Cisl di Civitanova e Fermo -. La responsabilità è in capo all'Inps, che deve verificare la rispondenza dei requisiti per accettare o negare la richiesta. Questo ingolfamento delle pratiche è inammissibile». La novità è che molte di queste domande dovranno essere riesaminate a partire dal 1 luglio, quando la platea di potenziali beneficiari del REI sarà allargata per l'eliminazione di alcuni criteri: «Rimarranno solo quelli economici – spiega Cifani – con Isee fissato a 6000 euro e Isre a 3000 euro. Da una parte, ciò consentirà di aiutare più famiglie, dall'altra c'è da tenere in considerazione un ulteriore aumento dei tempi di esame delle domande». Nell'Ambito 19 di Fermo la situazione è meno grave: su 797 domande ne sono state accolte 203, 444 quelle respinte. Nel Comune di Fermo sono state accettate 84 domande su 314. «Nel Fermano si evidenzia un forte numero di respingimenti – sottolinea Cifani – segno, forse, di una carente comunicazione circa i criteri richiesti per beneficiare del sussidio. Anche qui saranno riesaminate le domande non accettate che, dal 1 luglio, potrebbero rientrare nei nuovi parametri: servono canali prioritari per la verifica». Per Cifani, i dati relativi ai primi 6 mesi di vita del REI sono «la fotografia di un territorio che vive ancora un significativo disagio economico e sociale. Proprio per questo motivo – conclude il sindacalista – è necessario, da parte in primo luogo dell'Inps, attivarsi per venire incontro alle tante famiglie in difficoltà».
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22/06/2018 Astaldi: mobilitazione contro i licenziamenti. Sindacati: «Serve assunzione di responsabilità per evitare l'ennesima incompiuta»
Le organizzazioni sindacali Feneal-Uil Filca-Cisl Fillea-Cgil respingono con fermezza la procedura di licenziamento collettivo per 59 lavoratori (su 147 occupati), nei confronti dell’azienda Astaldi presentata nella giornata di lunedì 18 giugno. L’azienda, esecutrice dei lavori del raddoppio della SS76 e Pedemontana delle Marche, ha dichiarato un esubero strutturale di 14 impiegati e 45 operai operanti nei cantieri di Cancelli e Borgo Tufico.  In particolare l’azienda ha sostenuto la sostanziale impossibilità di andare avanti nelle lavorazioni nei tempi ipotizzati, dopo che nelle sedute del CIPE del 26 aprile. e successive non sono entrati in discussione i finanziamenti del terzo/quarto lotto della Pedemontana delle Marche e la perizia 6 del lotto 1.1. La commessa, come si ricorderà, ha subito già due stop (per alterne vicende societarie BTP - IMPRESA) e il terzo determinerebbe la semplice constatazione dell’impossibilità della realizzazione dell’opera. Dopo numerosi incontri con Quadrilatero in qualità di committente, in cui la stessa aveva fornito alle scriventi ampie rassicurazioni sul finanziamento da parte del CIPE delle perizie nella seduta del 26 aprile e successive, le organizzazioni sindacali ritengono Quadrilatero non esente da responsabilità per la situazione di blocco delle lavorazioni che si determinerà e reputano incredibile ricorrere ad una riduzione del personale quando ci sono ancora oltre 174 milioni di euro di lavorazioni da eseguire, diversi chilometri di strada e svariate gallerie da consegnare. Così come ritengono incredibile che un’opera strategica per il territorio regionale possa non vedere la luce, con evidenti ricadute economiche anche per le aree colpite dal sisma relativamente alla mancata realizzazione della Pedemontana delle Marche.  Per queste ragioni, le segreterie provinciali di Feneal-Uil Filca-Cisl Fillea-Cgil dopo le assemblee dei lavoratori tenutesi nella giornata di mercoledì hanno proclamato per ieri e oggi due giornate di mobilitazione presso i cantieri della Quadrilatero e contemporaneamente richiesto un incontro ad Astaldi. L’invito è che ciascuno, Astaldi – Anas – Quadrilatero – Regione – Comune di Fabriano, faccia la propria parte per sbloccare questa situazione, quello che occorrerebbe è una grande assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti, per evitare che una delle poche opere pubbliche finanziate in Italia diventi l’ennesima incompiuta a danno del territorio e dei cittadini. 
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21/06/2018 Poste Italiane, Slp Cisl Marche: «Completa privatizzazione annullerebbe il suo ruolo sociale»
Il giorno 20 giugno 2018 ad Ancona si è svolta l’assemblea del personale applicato alla Divisione Mercato Privati nelle Marche. Alla relazione del Segretario Generale della Slp Cisl Marche Dario Dominici è seguito un dibattito vivace e brillante degli oltre 150 partecipanti, espressione delle diverse professionalità presenti negli uffici postali: Sportellisti, Consulenti e Direttori. «La prima preoccupazione rimane la possibilità ancora non completamente scongiurata del completo collocamento in borsa di Poste. La completa privatizzazione non farebbe altro che annullare il ruolo sociale sin qui svolto dalla azienda in ogni angolo del Paese, oltre che cancellare completamente quelle caratteristiche di sicurezza tanto apprezzate dalla clientela che ogni giorno entra, con massima fiducia, negli uffici -  esordisce Dominici -. Massima soddisfazione per la recente sottoscrizione dell’accordo sulle politiche attive del lavoro, che produrrà i suoi effetti anche nel prossimo biennio 2019-2020; ma rimane indispensabile prevedere, da subito, nuovi ingressi in ambito Mercato Privati per riequilibrare i livelli gestionali e non compromettere la qualità del servizio offerto ai cittadini e ai clienti. La mancata gestione del turn-over ormai non consente la regolare apertura degli uffici, che nel periodo estivo saranno interessati da un pesante piano di razionalizzazione per complessive 813 giornate di chiusura su 96 uffici (pari a un quarto dei 400 totali) la maggior parte nei mesi di luglio e agosto». Il responsabile della più rappresentativa organizzazione di categoria sottolinea che al maggior impegno richiesto al personale, determinato dalla inadeguatezza del personale rispetto al modello organizzativo in continua riorganizzazione, si aggiungono crescenti insopportabili pressioni commerciali che «mortificano l’impegno profuso, le competenze e la dignità delle persone; anche attraverso trasferimenti, valutazioni non oggettive e abnorme ricorso ai richiami. Pressioni indebite ed esagerate, continue canvass e piani di azioni commerciali poco si coniugano con le norme a tutela del cliente ed al rispetto dei suoi reali bisogni». Dominici conclude con un riferimento al rinnovo del CCNL: «Nell’arco del Piano Industriale saremo chiamati a rinnovarne ben due.  Per il personale non dirigente del Gruppo Poste Italiane, oltre a garantire il recupero del potere di acquisto dei salari, speriamo di poter ottenere una non rinviabile rivisitazione dei ruoli e dei relativi livelli inquadramentali capace di riequilibrare la crescente domanda di specializzazione - richiesta dalla azienda e dalle norme, che tutelano la clientela - con il impegno profuso da questa categoria di lavoratori; sulle cui spalle il piano industriale “Deliver 2022” lascia una parte preponderante del consolidamento dei risultati e della crescita dell’Azienda e del Gruppo, in un contesto politico ed economico che rimane difficile».
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21/06/2018 Prevenzione, vaccini e salute nelle Marche: appuntamento ad Ancona
Lunedì 25 giugno ore 9.30 - Conero Break di Ancona   Cgil Spi, Fnp Cisl e Uil Pensionati delle Marche organizzano un seminario sull’importanza della prevenzione vaccinale nella nostra regione. Introdurrà i lavori Andrea Marini, Segretario generale UILP Uil Marche, a seguire gli interventi del dottor Fabio Filippetti (P.F. prevenzione e promozione della salute nei luoghi di vita e di lavoro ARS Marche) sul Piano regionale della prevenzione 2014-18, prorogato al 2019, e del dottor Daniel Fiacchini (Coordinatore Gruppo Tecnico Vaccini P.F. prevenzione e promozione della salute nei luoghi di vita e di lavoro ARS Marche). La mattinata procederà con un question time e una tavola rotonda su strategie e strumenti per lo sviluppo della prevenzione vaccinale nelle Marche alla quale parteciperanno Arcangela Guerrieri (Ordine dei Medici Provincia di Ancona) Aurora Ferraro (Segretaria regionale SPI Cgil) Giuliano Tagliavento (Direzione tecnica prevenzione Asur Marche) Marco Magheri (Direttore HappyAgeing, Alleanza italiana per l'invecchiamento attivo) Francesco Micucci (IV Commissione consiliare permanente). Cinque osservatori privilegiati ognuno dalla sua prospettiva, ragionano sul contributo che possono fornire per lo sviluppo della prevenzione vaccinale nelle Marche. Contributi che possono integrarsi tra loro, con l’obiettivo di costruire una vera e propria "alleanza" attraverso la quale migliorare le condizioni di vita in buona salute della popolazione marchigiana, specie quelle anziana, con un occhio attento alla sostenibilità del sistema sanitario. Concluderà i lavori Patrizia Volponi, Segretario nazionale Fnp Cisl.
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21/06/2018 Agli Ospedali Riuniti di Ancona posti letto a costo zero
La RSU Aziendale e le Organizzazione Sindacali stigmatizzano il comportamento Aziendale in merito all’implementazione dell’attività e dei  3 posti letto di OBI (Osservazione Breve Intensiva) presso l’Area Chirurgica, senza informativa, senza confronto e senza autorizzazione della Regione Marche il tutto senza aumento del personale, gravando ulteriormente il carico di lavoro sul personale delle chirurgie, già in sofferenza  per ferie residue anno 2017 non godute, eccedenza oraria in aumento a causa dei continui salti riposo.  La RSU, venuta a conoscenza dagli operatori sanitari dell’area chirurgica, del provvedimento preso dall'Azienda Ospedaliero- Universitaria Ospedali Riuniti Ancona, in data 5 Giugno, ha manifestato grosse perplessità chiedendo sin da subito la revisione del progetto o quanto meno un implementazione del personale.  A oggi risultano occupare quei posti letto pazienti con indice di complessità elevata non rispettando i criteri del regolamento Aziendale citato dall’Azienda e mai consegnato alla Rsu e alle Organizzazioni Sindacali.  Nella trattativa svolta in data odierna, la RSU e le Organizzazioni Sindacali presenti hanno riaffermato la necessità di sospendere tale provvedimento con procedura d’urgenza in attesa di implementare il personale adeguandolo alla complessità assistenziale presente.  Si prende atto che l’Azienda nonostante le nostre osservazioni intende non apportare nessun correttivo o modifica, pertanto la RSU e le Organizzazioni sindacali si riservano di adottare qualunque provvedimento atto a garantire la tutela della salute dei cittadini e la sicurezza del personale .
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21/06/2018 Servizio Fiscale e Servizio Casa a Buonasera Marche
A Buonasera Marche -  èTv Marche ch 12  parliamo di novità e scadenze fiscali e del nuovo Servizio Casa. Ospiti in studio Fabiola Tarabelli, Responsabile regionale Caf Cisl Marche e Roberta Battistini, Responsabile regionale Servizio Casa.
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20/06/2018 Elezioni FOPEN: trionfo della Flaei Cisl Marche
Il 18 e 19 giugno 2018 si sono svolte le elezioni per il rinnovo dei rappresentanti dei lavoratori nell'Assemblea dei delegati di FOPEN, l’Organo di indirizzo e di gestione del Fondo di Previdenza dei lavoratori del settore elettrico. Nelle Marche il 64% dei voti è andato a favore della lista Flaei Cisl, con punte oltre il 70% nei seggi di Pesaro, Ancona e Jesi - Fabriano - Senigallia. «Un risultato del quale non possiamo che andare fieri - dichiara Guglielmo Marconi, Segretario generale della Flaei Cisl Marche -. Siamo riconoscenti verso tutti i lavoratori e le lavoratrici marchigiani che hanno espresso il loro voto per la nostra lista. Ciò ci ripaga di tutti gli sforzi fatti sul territorio. Garantiremo il massimo impegno e serietà per  gestire il FOPEN di oggi e di domani. Un caloroso ringraziamento va anche a tutti gli attivisti e dirigenti che, attraverso il loro costante impegno e la loro passione, hanno permesso alla Flaei, il Sindacato 100% elettrico,  a continuare ad essere punto di riferimento per tanti».  
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20/06/2018 Rinnovato il contratto nazionale Agricoltura
È stato siglato nella notte, a Roma, presso la sede di Confagricoltura, il rinnovo del contratto nazionale degli operai agricoli e florovivaisti, scaduto a dicembre 2017. «Il rinnovo – affermano Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil – rappresenta un sostegno strategico per tutta la nostra economia, dato che coinvolge oltre un milione di lavoratrici e lavoratori e riguarda un settore che si è affermato, soprattutto grazie all’export, come simbolo delle nostre eccellenze». I sindacati esprimono soddisfazione per quanto ottenuto nel nuovo contratto. «L’accordo raggiunto rappresenta il compimento di un percorso avviato da diversi mesi, durante il quale avevamo avanzato nella piattaforma unitaria proposte responsabili e aggiornate al contesto economico del comparto agricolo. Siamo soddisfatti – affermano i segretari generali Rota, Galli e Mantegazza – perché abbiamo trovato un punto di equilibrio nell’accordo sull’orario di lavoro, evitando lo smantellamento delle regole attuali. Tra i punti qualificanti del rinnovo ci sono senz’altro la maggiore attenzione alle procedure di appalto, il rafforzamento della bilateralità per ampliare i dispositivi di welfare e formazione, e l’aumento salariale, superiore al tasso di inflazione attesa Ipca pari al 2,3%, che è stato pattuito sul +2,9%, spalmato su due fasi. Sono state accolte poi le nostre richieste su maternità, congedi parentali, malattie gravi, come nei casi di terapia oncologica. Fondamentali, infine, i riferimenti al bisogno di contrastare il caporalato». «Il rinnovo del contratto nazionale degli operai agricoli e florovivaisti, siglato questa notte a Roma, rappresenta un sostegno strategico per la nostra economia. Coinvolge oltre un milione di lavoratrici e lavoratori e riguarda uno dei settori trainanti del Made in Italy. È stato raggiunto un accordo soddisfacente che consolida i diritti e la dignità del lavoro agricolo, punta a incrementare la competitività delle nostre imprese, non arretra di un passo sul piano della lotta al caporalato. Un’intesa che ha confermato anche la capacità, della nostra organizzazione, di negoziare sempre con profondo rispetto e senso di responsabilità» dichiara Rota, che aggiunge: «Una settimana fa, a seguito della riapertura della trattativa, avevamo scelto di sospendere lo sciopero e mantenere lo stato di agitazione: ora le nostre impostazioni sono state accolte, l’idea pericolosa del salario minimo nazionale è stata accantonata e abbiamo trovato un punto di incontro su un orario più flessibile che possa garantire, laddove necessario, una migliore organizzazione del lavoro, regolando le interruzioni e i recuperi senza modificare le 6 ore e 30. Così come non potevamo lasciare che non giungesse sul caporalato un riferimento chiaro, e nonostante non venga citata la legge 199 sono presenti richiami espliciti alla lotta al fenomeno». «L’accordo raggiunto – spiega Rota – comprende risultati importanti sui capitoli degli appalti, della bilateralità, con l’impegno a completare gli Ebat e l’attivazione di nuove funzioni di welfare sussidiario, del contrasto alla discriminazione di genere, con un congedo ampliato anche grazie all’Eban, nonché della formazione professionale, con l’attestazione dei percorsi formativi da parte di Foragri; aspetto, quest’ultimo, fondamentale soprattutto in relazione alla sicurezza, all’agricoltura 4.0 e alle sfide dell’innovazione. Sono stati rafforzati i diritti individuali, sempre grazie alla bilateralità, con avanzamenti su maternità, malattie gravi, congedi parentali. Importante poi la parte relativa alle aziende plurilocalizzate, dove abbiamo accolto la richiesta di contratti aziendali purché in linea con quelli stipulati a livello provinciale. Sul piano dell’adeguamento retributivo abbiamo ottenuto un importante aumento del 2,9%, superiore al 2,3 dell’indice Ipca: sarà diluito in due tranche, di cui la prima già da luglio, del valore di 1,7%, a cui seguirà la seconda, dell’1,2%, ad aprile 2019. Un risultato congruo con le performance del settore e le aspettative future». «Avviamo così – conclude il sindacalista – una fase nuova, per contribuire ad attivare, con il lavoro agricolo, processi virtuosi di crescita e sviluppo, tutelando la dignità di chi svolge tante mansioni usuranti sulle quali poggia l’eccellenza del nostro agroalimentare».  
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20/06/2018 Corso gratuito di specializzazione in progettazione e recupero delle aree urbane
Sono aperte le iscrizioni al Corso GRATUITO di Specializzazione di II Livello SH 1.14.1    PROGETTAZIONE E RECUPERO AREE URBANE cod. 205309 – 300 ore  La partecipazione al corso è completamente GRATUITA, il corso è finanziato dal Fondo Sociale Europeo – Regione Marche. SEDE del corso Scuola di Ateneo di Architettura e Design “E. Vittoria” - Via della Rimembranza, snc  63100 – Ascoli Piceno (AP).   PRESENTAZIONE DOMANDA: La domanda di partecipazione e i relativi allegati dovranno pervenire per posta con Raccomandata A/R ( non farà fede il timbro postale), via pec all’indirizzo a segreteria.sad@unicam.it  o consegnata a mano entro il 25/06/2018 a IAL Innovazione, Apprendimento, Lavoro Marche - Impresa sociale,  Via dell’Industria, 17/a – 60127 Ancona.   FIGURA PROFESSIONALE   Il profilo formato dal corso “Progettazione e Recupero Aree Urbane” dovrà occuparsi di progettare e gestire interventi di sviluppo e recupero delle aree urbane, analizzando i contesti territoriali e prevedendo misure e soluzioni volte a favorire processi di trasformazione in riferimento a piani urbanistici e territoriali. Si occuperà, inoltre, di individuare e applicare le principali tecniche e metodologie per il recupero di aree dismesse o degradate, anche attraverso interventi di restauro e recupero di edifici e strutture di rilevanza storica. Sarà in grado di prevedere interventi di recupero e restauro dell’edilizia di rilevanza storica attraverso le più adeguate tecniche e i più adeguati sistemi applicativi in accordo con il contesto normativo comunitario, nazionale e locale. Conoscerà le caratteristiche dell’ambiente dove interverrà con attività di recupero e rigenerazione, attraverso lo studio delle caratteristiche fisico-chimiche dei suoli, la caratterizzazione di tipo geomorfologico-stratigrafico, gli elementi di chimica industriale applicati allo studio dei fenomeni di degrado ambientale dovuto alla presenza industriale. Applicherà le soluzioni progettuali più inerenti al tessuto storico, economico e sociale dei diversi contesti, facendo riferimento alle comunità locali come primi attori e fruitori degli interventi, prevedendo momenti di confronto da attuare mediante tecniche di progettazione condivisa come utilizzate con successo in altri contesti nazionali e internazionali.    MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA:  In allegato il bando pubblicitario e la modulistica da compilare.   Per informazioni:  IAL Marche srl – Impresa Sociale Via dell’industria, n. 17/a -Ancona Tel. 334/1522565 –366/6995168 E-mail: alma.deluca@ialmarche.it www.ialmarche.it
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20/06/2018 Sanità Marche. Stabilizzazione precari, rilancio sanità pubblica e contrattazione Maurizio Petriccioli, Segretario Generale Nazionale Cisl Fp, ad Ancona incontra i rappresentanti sindacali dei lavoratori pubblici
Il Segretario Generale Nazionale Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, ha incontrato oltre cento Rsu in rappresentanza delle quasi 500 elette in tutti i luoghi di lavoro pubblici al Conero Break di Ancona venerdì 22 giugno alle 9,30.   Nella prima parte della mattinata sono stati presentati i dati definitivi delle elezioni Rsu tenutesi in tutti i luoghi pubblici di lavoro dal 17 al 19 aprile scorso che hanno visto la Cisl Fp Marche primo sindacato del pubblico impiego marchigiano con il 36.62% seguito dalla Cgil con il 28.48% e dalla Uil con il 12.76%. Al centro dei lavori, il rilancio dell'azione sindacale nella sanità  con particolare riferimento alla definitiva stabilizzazione dei circa 1000 precari che da anni permettono alla sanità marchigiana di operare in maniera compiuta. La Cisl chiede, dopo molti annunci, numeri definitivi e tempi certi della stabilizzazione. Cosi come chiede il rilancio della Sanità Pubblica con l'avvio di azioni concrete per abbattere le liste di attesa e la mobilità passiva che ogni anno costa alle tasche dei marchigiani oltre cinquanta milioni di euro. È pertanto necessario, alla luce della sottoscrizione dei recenti contratti nazionali 2016/2018, rilanciare la contrattazione non solo in sanità ma anche in tutti i Comuni ed enti centralizzati, chiedendo anche un piano concorsuale teso a dare prospettive di lavoro ai tanti giovani che lo cercano. Nel corso della riunione è stata presentata l'iniziativa regionale unitaria del prossimo 29 giugno in cui si chiederà alla Regione Marche di farsi parte attiva con le associazioni datoriali private per lo sblocco del contratto nazionale della Sanita Privata fermo da dieci anni. Il segretario Regionale Luca Talevi, nell' aprire i lavori ha dapprima illustrato i brillanti risultati conseguiti dalla CISL FP regionale all esito del rinnovo RSU che "ci collocano al primo posto Nazionale con un gradiente tra i lavoratori del 36,92% tra gli addetti ai comparti di contrattazione pubblica, confermandone la leadership" afferma Talevi.  Con un dato poi del 43,91% nel comparto delle Funzioni Locali e tra queste in ambito regionale, un inarrivabile 61,48% nelle Autonomie Locali Maceratesi: Il migliore dato nazionale in assoluto sugli altri competitor. Analizzate poi alcune tematiche inerenti la politica sindacale, dai recenti rinnovi dei Contratti nazionali alle questioni della sanità regionale, ha preso l'avvio l'intervento dei delegati, tra i quali Alessandro Moretti della Fp Macerata, intervenuti per rappresentare le vertenze ancora aperte e da affrontare la indeterminatezza dei lavoratori precari assunti a seguito del Terremoto e ad oggi senza la certezza di un prosieguo dei rapporti di lavoro e conseguentemente del prosieguo delle pratiche afferenti la ricostruzione; la necessità di riformare la legge quadro e previdenza sulla Polizia Locale; il turn over negli enti e l'adeguato finanziamento delle funzioni fondamentali delle Province, oltre che una loro necessaria riorganizzazione dopo l'esito referendario; il rischio della privatizzazione della sanità, il dumping contrattuale nel sistema delle cooperative; il rilancio della contrattazione decentrata. Il segretario Nazionale Maurizio Petriccioli ha poi riassunto le questioni emerse illustrando le future linee di intervento della CISL FP, fondate tutte intorno alla persona, alla rivalutazione delle professionalità presenti nel comparto della sanità -anche privata ed ancora in assenza di rinnovo CCNL- delle autonomie locali piuttosto che dei ministeri o degli enti centralizzati ed Agenzie, chiedendo al cosi detto governo del rinnovamento un tempestivo rinnovo contrattuale 2019-2021, nuove logiche di confronto con gli agenti sociali, fino all adozione di una riforma fiscale reale, i cui recuperi economici potrebbero essere utilizzati per fornire ai cittadini servizi pubblici efficaci ed efficienti.
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20/06/2018 Area Vasta 1, Cgil Cisl Uil: profonda delusione per l’ennesima conferenza sanitaria chiusa con un nulla di fatto e con una discussione superficiale
La recente conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta 1 dell’11 giugno scorso, ad Urbino, un dato certo lo ha evidenziato.  Da tutta la discussione intorno al documento di 7 punti elaborato da una ristretta commissione di Sindaci, su cui i 35 sindaci presenti non sono riusciti in tre ore a trovare una sintesi, è emerso palesemente che gli stessi non erano a conoscenza, o forse non interessati al fatto, che il loro documento, inviato al presidente della Regione Marche in data 26 aprile u.s., fosse superato in diversi punti dalle deliberazioni DGR 516 del 23.04.2018 e DGR 523/18 (Protocollo di intesa Fano e Regione sul futuro del Presidio Ospedaliero Santa Croce) adottate dalla stessa Giunta in data precedente al documento stesso e da numerose delibere di Giunta Regionale successive. È un fatto, questo, che non può essere sottaciuto, perché mentre i Sindaci si accapigliavano sul documento e sulla sua emendabilità, la trasformazione della Sanità Pubblica delle Marche, a dispetto di quanto dichiarato dagli stessi Dirigenti della Regione, presenti alla conferenza e dal consigliere Traversini, continua il suo percorso verso l’affermazione dei gestori privati in maniera sempre più rilevante.  Eppure, CGIL, CISL, UIL territoriali, non più tardi del 18 maggio u.s., in risposta alla richiesta di un parere sul documento, avevano osservato in maniera puntuale e circostanziata, al Presidente Gambini, tutte le criticità, le mancanze e le contraddizioni di quelle richieste, che da un lato vedevano inoltrare richieste di riconoscimenti e valorizzazione degli ex Ospedali di Sassocorvaro, Cagli e Fossombrone assieme alla piena valorizzazione del binomio Urbino - Pergola come struttura di primo livello, e dall’altro la Regione decidere in senso esattamente contrario. Del nuovo Ospedale di Muraglia, delle modalità della sua costruzione e degli assetti che deriveranno in futuro anche in virtù dell’Accordo Fano – Regione Marche, neanche un accenno. Allora, di fronte al balletto, a tratti più di natura pre-elettorale che è andato in scena lunedì, e che tra l’altro ha visto l’assenza pesante del comune di Pesaro, viene da chiedersi, a chi giova questo tentativo di distinguersi o ammiccarsi? A chi giova questo tira e molla, tra inaugurazioni e tagli ai servizi? Da anni denunciamo come gli esiti, del tutto prevedibili, dei tagli operati ai servizi, in particolare nell’entroterra, sarebbe sati quelli che tutti, a partire dai pazienti, possono purtroppo tastare con mano. Non giunge forse un po' tardivamente la richiesta dei Sindaci di tornare “alla casella di partenza”? Il recente annuncio da parte della Regione della realizzazione della clinica privata a Fano, la nuova organizzazione della A.O.O.R.M.N. sull’ospedale della città che si può dedurre dall’accordo tra Regione e Amministrazione comunale, peraltro senza indicazione del numero di posti letto che resteranno a Fano dopo la realizzazione del nuovo Ospedale a Muraglia, in considerazione anche di quanto già previsto per gli ospedali di Cagli e Sassocorvaro già privatizzati, sono per CGIL, CISL e UIL fonte di forte preoccupazione, perché, la sanità privata non è sempre sinonimo di efficienza, appropriatezza, economicità. Anzi, a volte non risponde neanche alle esigenze del territorio, perché per sua stessa natura, si indirizza verso una sanità redditizia in luogo di quella che darebbe risposte ai reali bisogni di salute di un territorio.  In questi anni, si è impoverita l’offerta sanitaria pubblica, non solo ospedaliera ma anche l’altrettanto fondamentale sanità territoriale, da parte della Regione che ha dimostrato anche poca trasparenza e riluttanza nel fornire dati oggettivi a sostengo delle scelte effettuate evitando, oramai da tempo, un confronto con le Parti Sociali, e sottovalutando cosi, gravemente, le vere necessità della popolazione provinciale dell’Area Vasta 1. Tenendo presente anche l’enorme volume di mobilità passiva che grava sulla Regione ed in particolare nella nostra Provincia, riteniamo del tutto insufficiente l’attuale rete ospedaliera e l’organizzazione dei servizi sanitari che ne consegue, oltre che denunciare ancora una volta come la sanità territoriale si stia impoverendo. Vogliamo augurarci che il rinvio dell’Assemblea serva ai Sindaci per reimpostare un documento che tenga conto anche delle nostre osservazioni e che si trovi una sintesi che rappresenti i reali bisogni di salute di un territorio, il nostro, fortemente penalizzato dai tagli operati in questi anni.
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19/06/2018 Il Cartone animato della Fiducia realizzato dagli studenti e Fidòbus-la fiducia in viaggio: doppio appuntamento in un giorno per fare comunità
Venerdì 22 giugno doppio appuntamento con la solidarietà di Anteas e Fnp Cisl per i territori colpiti dal sisma. Si comincia a Camerino presso il Campus Universitario, via D’Accorso, Scuola di Giurisprudenza - Aula 3, dalle 9.30 alle 15.30 con il via a “Fidòbus – La fiducia in viaggio”. La Fiducia si mette in moto e sceglie le aree della ricostruzione come punto di partenza. Si prosegue ad Acquasanta Terme, presso la Tecnostruttura Parco Rio, dalle 16.00 alle 17.30 con “Fidò School – A scuola di fiducia” per la presentazione del “Cartone Animato della Fiducia”, opera prima dei giovani di Acquasanta. Dal terremoto alla costruzione di Fiducia, raccontata da un cartone animato realizzato dagli studenti.       
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19/06/2018 Bando disoccupati, Cgil, Cisl e Uil Marche: dalla Regione rischio di assistenzialismo e non politiche attive per la rioccupazione
La Regione Marche, da pochi giorni, ha pubblicato sul suo sito un intervento sperimentale che prevede contributi per la realizzazione di progetti di crescita, integrazione ed occupazione promossi dai Comuni a favore di soggetti disoccupati residenti nelle Marche. Cgil, Cisl e Uil non sono contrari alle sperimentazioni, anzi hanno più volte sollecitato la Regione Marche a innovare le  politiche per il lavoro attraverso moderni  interventi di politiche attive  per favorire  l’inserimento ed il reinserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro. Questa  misura, però,  per la quale vengono stanziati 10 milioni FSE per le annualità 2018-2020, più che una sperimentazione, sembra una misura pasticciata che contiene diverse contraddizioni al suo interno. Se l’obiettivo dichiarato è anche quello di migliorare la condizione di  occupabilità dei disoccupati (che dovranno essere over 30, diplomati e/o laureati), contrastare la disoccupazione di lunga durata e ridurre l’inattività, il rischio è quello di riuscire ad  offrire risposte temporanee solo  in termini di sostegno al reddito senza poter offrire, verosimilmente, prospettive di occupazione  all’interno dei Comuni e nel territorio. Inoltre, va sottolineato che  i progetti presentati dai Comuni devono essere accompagnati da percorsi formativi, certificazioni di competenze acquisite e misure di accompagnamento al lavoro; in caso contrario, sarebbero poco spendibili nel settore privato. Anche il ruolo affidato ai Centri per l’Impiego lascia perplessi. Ancora una volta, l’approccio è di tipo burocratico ed amministrativo: i Centri per l’impiego dovranno essere il collettore delle domande dei disoccupati  e  dovranno stilare le graduatorie da trasmettere ai Comuni che avranno presentato i progetti.  Ma, prima di tutto, dovranno  “regolare il traffico” dei disoccupati  ed evitare gli ingorghi provocati dalle file che si formeranno per presentare le domande. Mentre, per noi, è necessario sperimentare nuove misure più coraggiose ed incisive di politiche attive del lavoro in cui si esprima il ruolo dei centri per l’impiego del territorio  mettendo a sistema  tutta la rete dei servizi per l’impiego integrando servizi pubblici e privati con una visione strutturata, come da tempo chiediamo. In questo quadro rimane, però, il dubbio di come tale progettualità possa portare ad innescare processi virtuosi di sviluppo locale, come sostiene pubblicamente l’Assessore Bravi. I sindacati chiedono che sia rispettata con scrupolo la condizione di straordinarietà e occasionalità, e che i progetti riguardino  attività aggiuntive rispetto a quelle normalmente svolte dai Comuni stessi per evitare il rischio che ci sia sostituzione e sottrazione di lavoro in attività svolte da dipendenti  o attraverso appalti. Per i territori più che misure tampone sono necessarie risorse da investire nella creazione di modelli, servizi , attività anche sperimentali ma che nel tempo possano diventare strutturali e sostenibili. Se si guarda alle fragilità del lavoro, pensiamo agli over 30 ma anche ai giovani e in particolare alla donne con tassi di disoccupazione regionale che si attestano ancora oltre il 24% per quanto riguarda i giovani  e oltre l’11% per quanto riguarda le donne. Cgil, Cisl e Uil, invece, credono sia opportuno essere chiari sull’impatto reale che può avere questo bando e invitano la Regione a non generare attese che rischiano di essere deluse.    
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19/06/2018 Sindacalisti del Marocco in visita ad Ancona per promuovere lo scambio di esperienze. Proiezione del film "My name is Adil"
Dal 20 al 22 giugno 2018 saranno ospiti presso la Cisl di Ancona quattro delegati dei principali sindacati marocchini: un incontro che sarà occasione per uno scambio di esperienze tra i due paesi e favorire una riflessione in materia di protezione e promozione dei diritti dei lavoratori migranti, con una attenzione particolare alle criticità maggiori e alle fasce di lavoratori stranieri più vulnerabili. Franck Iyanga - ODT, Lahna El Kachach - UMT, Nizar Nasri - CDT e Lahsen Hansali – UGTM e Mustapha Azaitraoui, esperto in migrazione e lavoro dignitoso, avranno la possibilità di visitare gli sportelli Cisl di Ancona ed entrare in contatto con i servizi offerti dal sindacato per i lavoratori migranti, come lo sportello immigrazione e i corsi di lingua italiana. I quattro sindacalisti parteciperanno al seminario organizzato presso il Salone Armatura (via Ragnini 4, Ancona) giovedì 21 giugno alle 9.30 durante il quale potranno confrontarsi con i delegati sindacali Cisl delle principali categorie (Fai, Fim, Filca, Femca). La giornata proseguirà con la convocazione alle ore 16.30 del Comitato esecutivo Cisl aperto agli invitati, sempre presso il Salone Armatura, con la partecipazione dell'Anolf Marche, di Ancona e di Macerata, associazioni attive nell'assistenza agli immigrati e contro le discriminazioni; la Fai Cisl, che presenterà l'iniziativa "S.O.S. Caporalato", numero verde contro lo sfruttamento in agricoltura, e rappresentanti della comunità marocchina nelle Marche. Introdotta dall’autore, Adil Azzab, seguirà alle ore 18.00 la proiezione del film “My name is Adil”. Il lungometraggio, girato tra le campagne marocchine e Milano, presenta la storia vera di un ragazzo fuggito dal Marocco per inseguire il padre emigrato in Italia, un paese che scopre essere diverso da quello immaginato, ma che gli permette di crescere e formarsi fino alla decisione di tornare in Marocco alla scoperta delle proprie radici. Queste iniziative rientrano nell'ambito del progetto di Iscos Marche Migra-droit, finanziato dalla Regione Marche, tra i progetti ad iniziativa territoriale di solidarietà internazionale e di cooperazione allo sviluppo.
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18/06/2018 Cgil Cisl Uil Sunia Sicet Uniat: " Fondo per il sostegno alle locazioni: un’occasione persa"
Ormai da vent’anni, la legge prevede (legge 431/1998 art. 11), per gli inquilini a basso reddito, la possibilità di avere un aiuto dallo Stato per il pagamento del canone di locazione. Negli anni, però, il finanziamento dell’apposito fondo è andato sempre diminuendo, fino ad essere, in varie occasioni, del tutto cancellato nelle leggi finanziarie degli ultimi anni. A partire dal 2013, la legge 124 ha introdotto una nuova forma di sostegno, riservata alle famiglie a rischio sfratto per morosità incolpevole, che ha distribuito alle regioni risorse non trascurabili, legate però a criteri di erogazione ai destinatari finali tanto rigide che spesso gran parte di tali risorse è rimasta inutilizzata. E’ ciò che è successo nella regione Marche, in cui degli oltre 2milioni700mila euro stanziati per gli anni 2017-2019 sono rimasti nelle casse della Regione circa due milioni e mezzo di euro. La legge di stabilità 2018 non ha finanziato il fondo per il sostegno alla locazione ma ha previsto esplicitamente per le regioni la possibilità di destinare a tale fondo le risorse inutilizzate di cui sopra. La Regione Marche non ha inserito quella somma in bilancio, per cui per il 2018, per i cittadini marchigiani, il sostegno alla locazione non ci sarà. Per di più, se queste risorse non vengono impegnate rischiano di dover ritornare allo Stato, come se nelle Marche non esistessero, al pari del resto d’Italia, cittadini che fanno fatica a pagare il canone di affitto, vista la cronica carenza di alloggi sociali. «La Giunta regionale deve immediatamente farsi carico del problema e proporre con urgenza un aggiustamento del bilancio che recuperi le somme in questione - scrivono in una nota Sunia, Sicet, Uniat, e le Segreterie regionale di Cgil Cisl Uil   -  per dare modo a chi ne ha diritto di usufruirne, ed alleviare così almeno in parte una situazione di disagio sociale ed economico troppo diffusa.     
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18/06/2018 Urbino: un sostegno per contrastare il disagio sociale
Cgil e Cisl, insieme a Spi Cgil e Fnp Cisl, hanno sottoscritto con il Comune di Urbino l'accordo per le risorse da mettere a disposizione per gli interventi in favore dei lavoratori, pensionati, giovani e famiglie in condizione di disagio sociale, ricadenti nel territorio di Urbino. Tutte le informazioni nel volantino in allegato
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18/06/2018 Area Vasta 5: le proposte di Cgil Cisl e Uil per migliorare il servizio
Cgil Cisl e Uil di Ascoli Piceno, facendo seguito alla Piattaforma Regionale del 9 luglio 2017 che delinea le proposte sindacali come cornice generale in merito alla sanità nella Regione Marche, vogliono sottoporre all’attenzione di tutte le Istituzioni, Associazioni, operatori e cittadini le seguenti considerazioni e proposte sulla situazione della sanità in Area Vasta 5, con l’obiettivo di significativi miglioramenti del servizio offerto. L’elemento fondamentale per una visione condivisa con gli operatori e cittadini sulla sanità è il confronto aperto con la parte pubblica su servizi e scelte strategiche tramite un sistema di relazioni sindacali non basato su semplici informative e su delibere già adottate e applicate nel nostro territorio ma riconoscendo spazi e strumenti effettivi di confronto e condivisione. Qualsiasi programmazione e gestione territoriale della salute (quantitativa e qualitativa) deve partire, per un confronto costruttivo, dai dati e dalle informazioni messi a disposizione che evidenzino punti di forza e di debolezza al fine di costruire un sistema pubblico di qualità che risponda ai molteplici e diversi bisogni dei cittadini attraverso l’individuazione delle priorità e dell’equilibrio tra razionalizzazioni e potenziamenti. L’interesse per la creazione dell’Ospedale Unico da parte delle Istituzioni è altalenante. Non esiste una nostra contrarietà a priori ma la definizione dell’ospedale unico deve necessariamente essere collegata ad un progetto di sanità di territorio più ampio, che risponda effettivamente alle problematiche attuali con lo sguardo proiettato al futuro e che non si riduca soltanto all’applicazione di un algoritmo per l’individuazione dell’area. Per noi parlare di Ospedale Unico significa: - valutare e quantificare i tempi di realizzazione, anche considerando le infrastrutture e il sistema di contorno; - definire l’orientamento sui livelli di specializzazioni previsti orientando già da oggi le scelte da operare per la loro realizzazione o potenziamento; - avere la certezza di risorse economiche, in primo luogo pubbliche e in subordine definire l’eventuale ambito sul tipo di rapporto pubblico/privato nell’eventualità di investimenti privati; - individuare quale sarà nel frattempo il rapporto con i vecchi ospedali rimodulando l’intera assistenza ospedaliera secondo logiche di integrazione a partire dalla riorganizzare del sistema dell’emergenza/urgenza tra Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. La programmazione in ambito ospedaliero deve essere collegata ad un piano che preveda l’attivazione degli Ospedali di Comunità e delle Case della salute propedeutiche ad una politica per il territorio che incrementi l’attività di prevenzione, su cui reputiamo si debba investire molto di più e che veda un coinvolgimento attivo dei Medici di medicina generale (vedi Accordo in Area Vasta del 11/06/2016). La specificità delle Aree Interne, a maggior ragione dopo il sisma, richiede di programmare l’assistenza sanitaria nel territorio potenziando la rete dell’ADI, la rete dell’emergenza/urgenza tramite poliambulatori di MMG, con la strumentazione adeguata per esami di base, piste atterraggio eliambulanze anche in ore notturne, telemedicina e la necessità di rivedere il ruolo delle RSA in particolare quella di Acquasanta. Le scelte degli assetti organizzativi su ospedale, territorio e prevenzione richiedono di aprire un confronto sul rapporto pubblico/privato dato che nel nostro territorio insite la metà della sanità privata della Regione. Ciò significa discutere sulle continue esternalizzazioni dei servizi sanitari in termini di integrazione e non di mera sostituzione e sul potenziamento dei controlli pubblici in merito ai LEA delle prestazioni. Ultimo esempio l’esternalizzazione del servizio ADI a San Benedetto del Tronto, servizio che per il particolare problema dell’invecchiamento della popolazione residente e l’incremento della non autosufficienza, andrebbe invece potenziato. La qualità del nostro sistema sanitario pubblico si valuta anche in relazione alle liste d’attesa rispetto alle quali esistono ancora gravi carenze che necessitano di essere affrontate con urgenza, anche attraverso l’utilizzo degli impianti H24, o attraverso assunzioni mirate a tempo determinato o, in subordine, con il ricorso a prestazioni di orari extraistituzionali affinché si possano abbattere i picchi di utenza e ridurre drasticamente il ricorso al privato. Il sistema della residenzialità e semiresidenzialità va riprogrammate rispetto al reale crescente fabbisogno delle fasce più deboli della popolazione e non basato esclusivamente sulla offerta di strutture disponibili sul territorio. Occorre un significativo investimento che cominci ad incidere anche sul forte squilibrio esistente tra le Aree Vaste della Regione, a scapito dell’Area Vasta 5 (13% dei posti letto dell’intera Regione). Occorre effettuare monitoraggi e verifiche dei livelli di prestazioni, in termini di qualità ed economicità e un confronto continuo con le parti sociali per la rilevazione degli effettivi bisogni e la condivisione delle relative risposte. L’Area Vasta 5 ha una mobilità passiva di circa il 15% del totale regionale ed una mobilità attiva di oltre il 45%; le risorse prodotte dal territorio non vengono reinvestite nei nostri territori, ma vanno a sanare i debiti di altri territori. Inoltre va considerato che il personale e l’organizzazione, già sottodimensionati rispetto ai bisogni, vanno ad essere ulteriormente gravati da prestazioni per pazienti provenienti da altre regioni, con pesanti ricadute sull’efficienza e sulla qualità dei servizi. La qualità del sistema sanitario pubblico Area Vasta 5 deve avere come fulcro fondamentale le politiche attuate nei confronti del personale che richiedono stabilizzazione dei precari, ripartizione dei carichi di lavoro, distribuzione degli orari e investimenti. Purtroppo la continua diminuzione dei fondi per il personale non fa prevedere un miglioramento della qualità dei servizi per i cittadini. La ricostruzione post sisma farà registrare un incremento esponenziale delle imprese edili che cominceranno ad operare sul territorio. Occorrerà pertanto prevedere il rafforzamento del Dipartimento Prevenzione Salute e Sicurezza sul lavoro attraverso l’ampliamento dell’organico. Purtroppo constatiamo che i cittadini che si rivolgono per necessità al Pronto Soccorso sia di Ascoli Piceno che di San Benedetto del Tronto sono costretti a lunghissime attese prima di essere visitati. E’ necessario per la qualità del servizio e per il rispetto dovuto ai cittadini che si rivolgono al servizio, prevedere una organizzazione più flessibile che possa ridurre sensibilmente i tempi di attesa.
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18/06/2018 Focus Lavoro: Alternanza scuola lavoro alla Cisl di Fano-Infografica Servizi Cisl
In primo piano: Giovani e Lavoro: le storie dei ragazzi in alternanza scuola e lavoro alla Cisl di Fano. Interviste ad Erika ed Elisa,  3° anno Liceo Nolfi di Fano,  Lorenzo 3° anno Servizi informatici aziendali C. Battisti Polo 3 Fano  e Giovanni Giovanelli, Responsabile AST Cisl Fano. A seguire: Per la Rubrica Cisl Ti Informa: Servizi e convenzioni per gli iscritti Cisl, tutte le informazioni su misura per te.
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15/06/2018 Assistenza educativa domiciliare e scolastica del Comune di Ancona: mancato rispetto delle relazioni sindacali da parte della cooperativa
Le Segreterie di Fp-Cgil di Ancona e Fisascat-Cisl Marche unitamente dall’assemblea dei lavoratori di Codess Sociale soc. coop. denunciano la grave situazione di mancato rispetto delle relazioni sindacali da parte della cooperativa. Codess Sociale che gestisce da quasi 5 anni l’appalto del comune di Ancona per l’assistenza educativa Domiciliare e scolastica per disabili gravi ha assunto negli ultimi mesi un atteggiamento di assoluta indifferenza nei confronti delle problematiche dei lavoratori rappresentate dalle organizzazioni sindacali. I problemi attinenti l’accompagnamento degli utenti con i mezzi pubblici, il tema dei rimborsi benzina per gli educatori di utenti che frequentano scuole fuori comune, errori sulle buste paga che non vengono corretti, i problemi sul riconoscimento del diritto allo studio che nei fatti sta rendendo vana la fruizione dei permessi da parte dei lavoratori, sono questioni tutt’ora irrisolte nonostante siano state ampiamente discusse in occasione degli incontri sindacali.   Codess Sociale negli incontri sindacali si mostra disponibile e attenta alle istanze dei lavoratori ma purtroppo nei fatti tale disponibilità non si traduce in comportamenti conseguenti: le soluzioni ai problemi tardano ad arrivare e gli affidamenti presi non vengono rispettati.   Fp-Cgil e Fisascat-Cisl ritengono tale comportamento irrispettoso dei lavoratori, da tempo è stata chiesta risposta scritta ai problemi sollevati, ma da Codess Sociale non è giunto alcun riscontro né una convocazione di incontro.   Nonostante tale situazione di grande disagio per i lavoratori il servizio continua a svolgersi regolarmente e questo solo grazie al grande senso di responsabilità e attaccamento al lavoro del personale. Pertanto anche l’attività educativa per disabili nei prossimi centri estivi sarà garantita ma contemporaneamente le Organizzazioni Sindacali valuteranno la possibilità di intraprendere azioni di protesta e legali nei confronti della cooperativa.
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