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10/07/2018 Cgil Cisl e Uil: Salute Bene Comune, le risposte necessarie per la sanità delle Marche
“Salute, bene comune. 1978-2018: 40  anni dalla nascita del Servizio sanitario nazionale” è il titolo dell’iniziativa che si è svolta oggi ad Ancona, all’Auditorium “Montessori” della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche,  promossa da CGIL, CISL e UIL e dove sono intervenuti  Rosy Bindi, ex Ministro della Sanità, Claudio Maria Maffei, Blog Marche Sanità e la Segretaria nazionale CGIL, Rossana Dettori.  Al centro del dibattito, introdotto dalla relazione di Graziano Fioretti, Segretario Generale UIL Marche, e presieduto da Sauro Rossi, Segretario Generale della CISL Marche, a un anno dall’avvio  della vertenza regionale sulla sanità, CGIL CISL UIL Marche pongono le tante questioni ancora aperte in tema di salute: dal necessario rafforzamento dei Servizi territoriali e dell’integrazione socio-sanitaria al potenziamento della prevenzione, allo sviluppo delle Case della Salute e delle cure primarie e intermedie.  Tra le  priorità, ci sono anche la riduzione dei tempi di attesa e della mobilità sanitaria, la qualificazione della rete dell’emergenza-urgenza e della rete ospedaliera,  l’adeguamento  degli organici e il superamento del precariato.  Bisogna,  inoltre, ripensare al ruolo della sanità privata che “copre” in media il 16,7% dei posti letto ospedalieri, livello che sale al 59,1% nel settore della post acuzie. Gli erogatori privati dovrebbero integrare il sistema pubblico piuttosto che concorrere apertamente nei suoi confronti, sfruttando condizioni di maggior favore dovute in  parte a cornici contrattuali meno tutelanti per il loro personale. Una presenza, quella dei privati, che sta diventando sempre più consistente nelle Marche e sulla quale i sindacati sono intervenuti più volte. C’è bisogno di un quadro di programmazione, basato sulle evidenze epidemiologiche e demografiche .  E’ evidente la necessità e l’urgenza  di favorire un maggior coinvolgimento dei territori nella definizione delle scelte regionali di politica sanitaria e  definire un quadro generale che superi gli interventi e le delibere spot, ed evitare così l’asettica traduzione di disposizioni ministeriali, con cui oggi si tende a governare la sanità. L’onorevole Rosy Bindi ha sottolineato l’importanza della Legge 833 dal momento che «ha sancito il diritto della salute come fondamentale per tutti i cittadini».Proprio la Bindi, poi, ha dichiarato, a proposito dei 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale, che «sono anni lunghi e, il Servizio sanitario, come tutti gli organismi, può aver subito alcune problematiche, legate all’entità delle risorse a disposizione, ma le scelte operate in quel periodo sono ancora valide ed è giusto rinnovarle. Le criticità di oggi, tra l’altro, sono del sistema Italia e non tanto del servizio sanitario.» La Segretaria nazionale CGIL, Rossana Dettori ha concluso i lavori. «Dobbiamo mettere in campo pratiche per valorizzare i cittadini – ha detto – e interrompere il racconto di malasanità spesso attribuito agli operatori. Occorre che la politica provveda all’assunzione di personale per rispondere alle esigenze di salute delle persone». Intervenendo, infine, sul rapporto Giunta regionale e sindacati, Dettori ha puntualizzato: «Nelle Marche, è importante che un Presidente di Regione si confronti con le parti sociali, abbiamo bisogno di pratiche democratiche».  Al termine dell’iniziativa, si è svolto un presidio dinnanzi agli Ospedali Riuniti di Ancona, per  evidenziare il forte disagio e malcontento che i cittadini marchigiani esprimono quotidianamente; nell’autunno, se la situazione non cambia,  CGIL, CISL e UIL proseguiranno con ulteriori iniziative di mobilitazione per rivendicare le risposte necessarie a soddisfare i  bisogni di salute dei cittadini marchigiani.    
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09/07/2018 Incendio ORIM: i sindacati dei Vigili del Fuoco preoccupati per la sicurezza
In seguito all'incendio alla Orim di Piediripa, i segretari Cgil VVF, FNS Cisl, Uil PA VVF Giuseppe Zitti, Andrea Belloni e William Berré e Rocco Tirabasso, impegnati direttamente fino a sabato mattina nelle operazioni di supporto e di spegnimento dell'incendio, scrivono: «Vogliamo chiedere a chi di competenza di conoscere quali rischi potrebbero derivare dalle operazioni di spegnimento che noi VF abbiamo eseguito nell'incendio: ci spieghiamo meglio. Abbiamo verificato con preoccupazione l'effetto dei liquami e dei materiali interessati dall'incendio che hanno avuto sui nostri indumenti sui nostri dispositivi di protezione individuale. Ci chiediamo quindi se i nostri dispositivi di sicurezza siano stati sufficienti per tenere al sicuro i Vigili del Fuoco dagli effetti potenzialmente tossici di tali liquami e di tali materiali (presumibilmente anche amianto) interessati dall’incendio. Ce lo chiediamo con forza e pretendiamo di conoscere l'esito delle analisi dei materiali interessati dall'incendio al fine di acquisire la dovuta consapevolezza di eventuali effetti collaterali sulla salute dei nostri colleghi». CGIL, CISL e UIL chiedono risposte chiare in merito ai rischi subiti e potenziali in seguito all'incendio dell'azienda Orim di Piediripa. «Prima la sicurezza! Dopodiché vogliamo ringraziare tutta la popolazione per il sostegno che ci ha dimostrato, così come vogliamo ringraziare le autorità pubbliche ed i vari sindaci dei territori che ci hanno fatto sentire il loro Grazie. Vogliamo ringraziare anche il comandante dei Vigili del Fuoco di Macerata per aver coordinato insieme ai vari funzionari del comando e capi turno le operazioni di spegnimento in maniera Egregia. Ma un immenso grazie ovviamente va ai colleghi di Macerata ed a quelli di tutta la regione che con dedizione ed impegno hanno scongiurato il peggio. Ottima la collaborazione tra tutti i colleghi delle province di Pesaro, Ancona ed Ascoli Piceno, che hanno fatto “squadra unica” con i colleghi di Macerata. Questa la vera forza dei Vigili del Fuoco. Ma una precisazione: i vigili del fuoco non sono andati a spegnere l'incendio della Orim con l'intento poi di chiedere dei soldi! È giusto chiedere, così come abbiamo fatto e così come faremo in ogni ambito, la pari dignità retributiva e pensionistica dei Vigili del Fuoco alle altre forze dell'ordine, ma tale richiesta non va espressa, a parere nostro, qui sul territorio provinciale, sfruttando la tragedia dell'incendio avvenuto alla Orim . Questo soprattutto per rispetto dei Vigili del Fuoco che hanno scelto di fare questo mestiere non certo per lo stipendio ma sicuramente per la passione ed il rispetto che hanno nei confronti di questo lavoro. Tutti i 50 e passa Vigili del Fuoco che sono intervenuti nell'incendio della Orim hanno lavorato con dedizione ed abnegazione a prescindere dallo stipendio e senza l'idea di guadagnarci qualcosa, questo perché i Vigili del Fuoco ci sono e ci saranno sempre a prescindere dal risultato delle azioni sindacali messe in campo per ottenere, ovviamente, il giusto riconoscimento economico e pensionistico per i Vigili del Fuoco».                        
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09/07/2018 Quadrilatero: il 19 luglio incontro sindacati - Regione. Ancora nessun riscontro da Anas
Filca Cisl, Feneal  Uil  e Fillea Cgil della provincia di Ancona comunicano  l’andamento delle trattative in corso per la vertenza  Astaldi spa. Giovedì 28 giugno è avvenuto il primo incontro dopo la lettera di apertura procedura di licenziamenti collettivi. I sindacati hanno ribadito che la procedura è irricevibile e che la soluzione del problema passa dallo sblocco dei lavori,  del  lotto 2, della perizia  n° 6 (ss76)  e successivamente  del 3 e 4 lotto ovvero la pedemontana da  Matelica a Muccia  e non  nell’effettuare i licenziamenti. Filca Cisl, Feneal  Uil  e Fillea Cgil stanno attendendo una data di incontro con ANAS  ( incontro già richiesto dalle organizzazioni sindacali nazionali di categoria) ma ad oggi non è pervenuto alcun riscontro. È stata inoltre chiesta ed ottenuta una data di incontro con la Regione Marche, l’assessore alle infrastrutture ha confermato la sua disponibilità per il giorno 19 luglio alle ore 10. Successivamente si terrà un incontro con il sindaco di Fabriano, sig. Gabriele Santarelli, in data 20 luglio. Le associazioni sindacali ribadiscono che il protrarsi della situazione di incertezza nella consegna dei lavori sopra citati  provocherebbe un fermo lavori con conseguenze negative sul territorio fabrianese, già  colpito dagli effetti della crisi industriale, e si riservano, a fronte di non risposte celeri e positive, unitamente ai lavoratori impegnati nell’opera, ad azioni e manifestazioni sul territorio al fine di sensibilizzare le parti interessate, con l’intento di trovare soluzioni efficaci  alla prosecuzione dell’opera e a scongiurare i licenziamenti dichiarati dalla  Astaldi spa.
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06/07/2018 GI&E: Fim Cisl e Uil Uil firmano l'accordo sulla mobilità
Lunedì 2 luglio, dopo la revoca dei licenziamenti intimati dalla GLF TURBINE SRL in quanto pregiudiziale per il proseguimento della trattativa, si è svolta l’assemblea con i lavoratori per la discussione in merito all’accordo per la procedura di mobilità della GI&E SPA UNIPERSONALE. Al termine dell’assemblea, le organizzazioni sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil si sono spostate presso la Regione Marche per procedere alla firma dell'accordo alla presenza del Funzionario Regionale il Dott. Giuseppe Soverchia e della Società GI&E SPA, rappresentata dall’Amministratore Luciano Ghergo. L’accordo prevede un costo aziendale per dipendente pari a 19.000,00 € lordi comprensivi del riconoscimento dei mesi di maggio e giugno 2018 ed è stato siglato dalla Fim Cisl e dalla Uilm Uil. La Fiom Cgil non ha ritenuto opportuno siglare l’accordo. Le organizzazioni sindacali firmatarie, sentiti i propri iscritti, dando seguito all’esito dell’assemblea svolta con i lavoratori presenti e valutato le conseguenze di un mancato accordo, hanno ritenuto prioritario su mandato di gran parte dei dipendenti, facendo il necessario per scongiurare un possibile ed imminente fallimento dell’azienda.   «Siamo ben coscienti che l’accordo da solo non basta - dichiarano Fim Cisl e Uil Uil -. Serve da parte aziendale un progetto di concordato sostenibile, che dia risposte ai creditori per dare gambe ad un rilancio e un risanamento dell’azienda anche passando, a nostro parere, dalla cessione di quote societarie, per arrivare ad un progetto industriale che mantenga l'occupazione e possibilmente di poter in futuro riassorbire alcuni degli esuberi che fanno parte della procedura di mobilità».   Il mancato accordo avrebbe prodotto sicuramente il fallimento dell’azienda, precludendo ogni possibilità di continuità produttiva, producendo per i lavoratori ulteriori disagi: «Ci permettiamo di ricordare che l’azienda, dal primo febbraio 2018, ha chiesto il pagamento diretto della CIGS da parte dell’Inps e da allora i lavoratori coinvolti sono senza reddito. Il fallimento avrebbe aggravato ancora di più questa situazione - proseguono le due sigle -. Confidiamo nel Commissario Giudiziale e nel Giudice Delegato del tribunale di Ancona nell’autorizzare in tempi celeri il progetto di accordo sindacale per consentire a chi aderisce all’accordo di poter vedersi erogata la prima rata entro il 15 luglio».   «Ci rendiamo conto che il suddetto accordo è lontano dalle aspettative che i lavoratori avevano all’inizio - continuano Fim Cisl e Uilm Uil - ma con il passare dei giorni e il perdurare dello stallo sulla trattativa, dall’iniziali 6.000,00 € lordi si è arrivati ai 19.000,00 € lordi, compresi i due mesi maggio e giugno e il riconoscimento dei contributi previdenziali. Sappiamo bene che l’azienda è la stessa che non ha rispettato gli accordi della precedente procedura, ma nello stesso tempo confidiamo nella riuscita del progetto concordatario. I problemi dell’azienda sono tanti e di difficile risoluzione nell’immediato, per questo chiediamo alla proprietà un cambio di passo ed una seria ricerca di un socio che crede nelle potenzialità della GI&E, per non disperdere le professionalità che hanno da sempre dato un valore aggiunto all’azienda e per mantenere il sito produttivo a Porto Recanati. Ci sono già molti capannoni vuoti nella provincia di Macerata e non solo».   «Si difendono i lavoratori - concludono le due sigle sindacali - anche con scelte sofferte e con senso di responsabilità. Solo il tempo darà ragione se le scelte sono state giuste o sbagliate, ma quando l'alternativa è il fallimento bisogna avere il coraggio di osare».
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05/07/2018 Ial Marche partecipa all'evento conclusivo del progetto Inside nel corso del festival "Luci sul lavoro"
Ial Marche è stata invitata a da Anpal Servizi a partecipare all'evento conclusivo del progetto Inside (INSerimento Integrazione nordsuD Inclusione), progetto pilota del Ministero del Lavoro rivolto a promuovere tirocini di inserimento lavorativo destinato a titolari di protezione internazionale ospitati nel sistema SPRAR (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati). L'iniziativa si terrà venerdì 6 luglio a Montepulciano (SI) nell'ambito del festival "Luci sul lavoro".  Ial Marche porterà la testimonianza di un’azienda e di un tirocinante e verrà proiettato il video sui percorsi di integrazione socio-lavorativa dei giovani migranti realizzato dall'antropologo e documentarista Giorgio Cingolani.
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05/07/2018 Rischio trasferimento Ced UBI Banca Macerata: sindacati preoccupati
  CGIL-CISL-UIL di Macerata sono fortemente preoccupati dall’ipotesi prospettata dal Gruppo Ubi di trasferire il Polo tecnologico e l’Help Desk da Macerata (Piediripa) a Jesi nonostante gli impegni contrattuali aziendali presi lo scorso anno in occasione del processo di integrazione delle 3 “Bridge Banks” in UBI Banca ed UBISS.Con l’Accordo di Gruppo del 26/10/2017 venivano, infatti, individuati 9 Poli territoriali per il mantenimento e/o potenziamento delle strutture, di cui 3 nelle Marche, ovvero Pesaro, Jesi e Macerata.     «In questo specifico contesto solo Macerata verrebbe colpita dai tagli occupazionali, un presidio di eccellenza informatica e di servizio alla clientela, che nel corso del tempo e nonostante la recente crisi, ha sempre garantito professionalità ed efficienza.- sottolineano i responsabili di Cgil Cisl e Uil Macerata -L’ipotizzato trasferimento va ad aggiungersi ad un processo di riorganizzazione territoriale della rete commerciale che già vede la chiusura di filiali e sportelli, in qualche caso in zone molto delicate indebolendone le prospettive di ripresa.L’eventuale smantellamento impatterebbe fortemente su di un territorio già duramente colpito e provato dalla crisi economica e dagli eventi sismici, sulle economie dei comuni limitrofi ma soprattutto sulla vita degli oltre 100 dipendenti che dovrebbero emigrare a Jesi.- proseguono Taddei, Spinaci e Broglia - Persone che si sono impegnate fortemente affinché il processo di migrazione informatica si realizzasse nel migliore dei modi, che in molti casi provengono dalle zone terremotate, che magari a causa del terremoto si sono momentaneamente trasferite a Macerata in attesa di ricostruire la propria abitazione, e che nel caso in cui la loro sede di lavoro fosse trasferita definitivamente a Jesi, difficilmente ritornerebbero nei luoghi di origine. Si aggiunga a tutto ciò anche la sottrazione di uno dei poli attrattivi per i laureati e non di informatica dell’ateneo di Camerino, con il quale c'è sempre stato un proficuo scambio di conoscenze e professionalità. -      CGIL-CISL-UIL di Macerata sono fortemente convinti della necessità di individuare soluzioni alternative al trasferimento del Polo tecnologico e Help Desk a Jesi con possibili soluzioni, sostenibili economicamente e socialmente, che insistano nel territorio maceratese in siti già a disposizione di UBI Banca. «Stiamo lavorando  ad  iniziative di coinvolgimento delle istituzioni locali e di sostegno alla protesta dei lavoratori interessati - concludono i responsabili di  Cgil Cisl e Uil Macerata -  affinché venga mantenuto un centro di attività sul territorio maceratese.»    
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04/07/2018 Assegno di Ricollocazione: un nuovo strumento per le politiche attive
L’ art. 23 del D.lgs 150/2015 ha introdotto un nuovo strumento di politica attiva denominato Assegno di Ricollocazione (Adr), destinato ai percettori di NASPI da almeno 4 mesi, spendibile al fine di ottenere un servizio di assistenza intensiva alla ricerca del lavoro. La platea dei potenziali destinatari dell'assegno di ricollocazione è stata recentemente ampliata, ai beneficiari del Reddito di Inclusione (art. 6, comma 4 D.lgs 147/2017) e ai lavoratori coinvolti nell'accordo di ricollocazione nelle ipotesi di cassa integrazione guadagni per riorganizzazione aziendale e crisi (art. 24 bis D.lgs 148/2015, introdotto da art. 1 comma 136 L. 205/2017). Le modalità per la richiesta dell'assegno di ricollocazione da parte di queste due ultime categorie di soggetti non sono ancora operative e saranno definite in una fase successiva. Lo scopo è, quindi, quello di aiutare le persone a migliorare la possibilità di trovare la propria ricollocazione nel mondo del lavoro. Dopo una sperimentazione dell’assegno di ricollocazione, condotta nel 2017, L’Anpal con Delibera n. 14/2018 ha definito le modalità operative e l’ammontare della fase a regime dell’ Assegno di Ricollocazione. Al soggetto che richiede l’ assegno di ricollocazione viene offerto un servizio di assistenza intensiva alla ricollocazione che ha una durata di 6 mesi, prorogabili per altri 6. Il servizio termina anticipatamente in caso di risultato occupazionale che si sostanzia in un contratto di lavoro di durata almeno pari a 6 mesi. Il servizio di assistenza alla ricollocazione si compone di due prestazioni principali:   assistenza alla persona e tutoraggio (assistenza continuativa in tutte le attività necessarie alla ricollocazione, attraverso l’ assegnazione di un tutor e la definizione di un programma personalizzato di ricerca attiva del lavoro)  ricerca intensiva di opportunità occupazionali (promozione del profilo professionale del titolare dell’ Adr presso le aziende, selezione di posti vacanti, assistenza alla preselezione, sino alle prime fasi di inserimento in azienda) Chi può richiederlo? a) Disoccupati che percepiscono la Nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi) da più di 4 mesi (per questi soggetti le modalità sono già state definite all’interno della Delibera Anpal n. 14/2018 e quindi la possibilità di richiedere l’ AdR è operativa dal 14 maggio 2018 ) b) Beneficiari del Reddito di Inclusione (REI) per i quali il progetto personalizzato preveda la stipula del patto di servizio (le modalità di identificazione di tali beneficiari saranno definite con successivo provvedimento da definire in accordo con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali - possibilità di richiedere l’ AdR non ancora operativa). c) Lavoratori coinvolti nell’ accordo di ricollocazione di cui all’art. 24 bis D.lgs 148/2015 (le modalità per la richiesta anticipata da parte di questi lavoratori saranno definite con successivi provvedimenti da definire in accordo con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali - possibilità di richiedere l’ AdR non ancora operativa). I potenziali beneficiari, già impegnati in misure di politica attiva analoghe o non compatibili erogate da amministrazioni pubbliche centrali o territoriali, non potranno fare richiesta dell’ Assegno di ricollocazione per tutta la durata della misura in corso. La richiesta della misura dell’assegno di ricollocazione è volontaria, ma comporta il meccanismo della condizionalità. Potrà essere presentata dal disoccupato percettore di Naspi da oltre 4 mesi, telematicamente attraverso il portale Anpal o rivolgendosi direttamente al CpI (Centro per l’ Impiego) competente, inoltre, a partire dal 28 maggio 2018 per il tramite degli Istituti di Patronato convenzionati, tra cui l’ INAS Cisl. Contestualmente alla domanda per l’ Adr, si fissa anche il primo appuntamento con il soggetto scelto dal destinatario per l’erogazione del servizio di assistenza intensiva che potrà essere un centro per l’impiego (anche diverso da quello in cui il soggetto ha perfezionato il patto di servizio personalizzato) o un soggetto privato accreditato. Entro 24 ore successive alla domanda di AdR, l’ Anpal effettua una verifica all’ INPS in ordine alla fruizione della NASPI ed in caso di risposta affermativa , valida la domanda , dandone comunicazione al Centro per l’ Impiego competente. Il centro per l’impiego competente per territorio (domicilio del richiedente), dopo aver verificato la mancata esistenza di misure di politiche attive incompatibili , rilascerà entro i successivi 7 giorni l’ Adr, oppure rifiuterà la richiesta con atto motivato. Decorso tale periodo l ’ Adr sarà rilasciato con il meccanismo del silenzio assenso. Avvio della fase a regime Come funziona? È importante chiarire subito che l’Adr non interrompe la fruizione dell’indennità di sostegno al reddito (Naspi). L’ assegno non si sostanzia in denaro a favore del destinatario, ma in un buono (voucher), di importo variabile, da spendere per ottenere un servizio di assistenza intensiva al fine di una possibile ricollocazione. Il destinatario può scegliere di spendere l’assegno di ricollocazione, presso i centri per l’impiego o presso i soggetti privati accreditati. L’ importo dell’ Adr (compreso tra 250 e 5.000 euro) varia a seconda dei seguenti parametri:  indice di profilazione, che misura la maggiore o minore distanza del soggetto dal mercato di lavoro in termini di occupabilità  in base alla tipologia contrattuale di assunzione (tempo determinato o indeterminato) e impegno lavorativo (part-time, full time) L’ente erogatore del servizio, sia pubblico che privato, ha diritto all’importo previsto dall’assegno di ricollocazione a risultato occupazionale raggiunto. Le tipologie di contratti per i quali si riconosce l’esito occupazionale sono i seguenti: Tempo indeterminato, compreso l’apprendistato;  Tempo determinato maggiore o uguale a 6 mesi (da 3 a 6 mesi nelle Regioni Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) Part Time pari almeno al 50% Nei casi di mancato raggiungimento dell’esito occupazionale è riconosciuta, a determinate condizioni, una quota fissa al soggetto erogatore del servizio in relazione alle azioni minime di assistenza intensiva. Quali sono i soggetti erogatori nella Regione Marche? Abbiamo già detto che la competenza esclusiva in termini di rilascio dell’ Adr è in capo al Centro per l’Impiego dove il soggetto ha stipulato il patto di servizio personalizzato. Il destinatario dell’ Adr potrà, però, scegliere il soggetto erogatore da cui farsi assistere nella ricerca intensiva alla ricollocazione scegliendo discrezionalmente nell’ ambito regionale uno dei 13 centri per l’impiego esistenti oppure optare per uno dei soggetti accreditati a livello nazionale e regionale consultabili sul sito dell’ Anpal (https://servizi.anpal.gov.it/Operatori/Pagine/AccreditamentoNazionale.aspx). IAL Marche è soggetto privato accreditato all’ Adr per le sedi di Ancona e Pesaro. Condizionalità: quali obblighi in capo al destinatario ed al soggetto erogatore? Per la buona riuscita del servizio di assistenza alla ricollocazione deve impegnarsi sia il percettore sia il soggetto erogatore scelto. Il soggetto erogatore è tenuto a:  svolgere attività di assistenza intensiva alla ricerca attiva di lavoro: in particolare, assistenza alla persona, tutoraggio e sostegno nella ricerca intensiva di opportunità occupazionali etc.; comunicare al CPI competente e all’ANPAL il rifiuto ingiustificato, da parte del destinatario dell’AdR, di svolgere una delle attività previste o di un’offerta congrua di lavoro; Il destinatario dell’ Adr che senza giustificato motivo non partecipa agli incontri e alle attività concordati con l’ente prescelto, incorre in una delle seguenti sanzioni (condizionalità) con riferimento all’indennità Naspi: la decurtazione di un quarto di una mensilità in caso di prima mancata partecipazione; la decurtazione di una mensilità alla seconda mancata partecipazione; in caso di ulteriore mancata partecipazione si decade dalla prestazione di Naspi e dallo stato di disoccupazione. Inoltre in caso di mancata accettazione di un’offerta di lavoro congrua, in assenza di giustificato motivo, si decade dalla prestazione Naspi e dallo stato di disoccupazione In attesa della nuova disciplina sull’offerta di lavoro congrua prevista dal D.Lgs. 150/2015 si applicano le norme previste dall’art. 4 commi 41 e seguenti della L. 92/2012. Ne consegue che è considerata congrua un’offerta che soddisfa entrambi questi requisiti: Livello retributivo superiore almeno del 20% rispetto all'importo lordo della NASPI cui ha diritto il destinatario. Distanza massima di 50 km o 80 minuti con i mezzi di trasporto pubblici, dalla residenza del lavoratore. SCHEDE DI APPROFONDIMENTO QUI:
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03/07/2018 Riorganizzazione dell'Enel: i sindacati scrivono alle Istituzioni
LETTERA INDIRIZZATA DA FILCTEM CGIL, FLAEI CISL E UILTEC UIL AL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE LUCA CERISCIOLI, AI GRUPPI CONSILIARI DELLA REGIONE MARCHE, AI SINDACI DI PESARO, MACERATA, CIVITANOVA MARCHE, SENIGALLIA, E JESI. Lei, come gli abitanti della Sua Comunità, certamente conosce l’ENEL da tanti anni ed ha avuto moltissimi rapporti con le Squadre operative, con i Tecnici di rete dislocati nel vostro territorio. Lei, in particolare, li ha avuti come interlocutore istituzionale locale.  Questa vicinanza è sempre stata motivo di correttezza, di funzionalità e di efficacia nei reciproci ruoli; con l’opportunità di intervenire prontamente e di garantire un servizio qualificato e un’assistenza continua, sia ai consumatori domestici che alle attività economiche e produttive della Sua realtà.  Negli ultimi dieci anni l’ENEL ha messo mano a ristrutturazioni organizzative che si muovono in controtendenza e che si sono tutte connotate per un progressivo abbandono del territorio, un calo del personale di oltre 6 mila Unità. Talvolta per sostituire le persone fisiche con la tecnologia, ma più frequentemente per contrarre le spese di gestione, attraverso l’accentramento e l’esternalizzazione delle funzioni verso imprese terze e, comunque, deresponsabilizzare verso gli obblighi del servizio elettrico.  Nelle prossime settimane l’ennesimo di questi interventi si concretizzerà e l’ENEL SpA ha consegnato alle OO.SS. di categoria un documento di una nuova organizzazione di e-distribuzione dove sembra intenzionata a sopprimere, attraverso accorpamenti e ridefinizioni di nuovi confini di competenza, alcune Zone e Unità Operative che rappresentano, insieme alle squadre di operai il primo vero punto di contatto con il territorio. Seguiranno sicure ricadute occupazionali.  Nell’ambito della nostra Regione Marche tale la riorganizzazione prevede:  • Il superamento della Zona di Pesaro, accorpandola alla Zona di Ancona e la creazione della nuova zona di Ancona-Pesaro; • Il superamento della Zona di Ancona-Macerata (già accorpate nel 2005) e la creazione della nuova zona di Ascoli Piceno-Macerata; • L’accorpamento dell’Unità Operativa di Senigallia con Pesaro-Fano, determinando il superamento dell’unità operativa di Senigallia; • L’accorpamento dell’Unità Operativa di Jesi-Fabriano con Ancona, determinando il superamento dell’unità operativa di Jesi-Fabriano; • L’accorpamento dell’Unità Operativa di Civitanova Marche con Macerata, determinando il superamento dell’unità operativa di Civitanova Marche.  Non basta, sempre nel documento di revisione organizzativa di Enel SpA si prevede di spostare la Direzione di riferimento per la nostra regione Marche, oggi collocata a Bologna, portandola a Bari, con evidenti ripercussioni negative per tutta l’utenza localmente gestita.   Come già successo nel 2014 si mette in atto un processo continuo di svuotamento di Enel sul nostro territorio regionale che non aiuterà certamente una Regione già cosi in crisi sotto molti punti di vista.  Gentile Amministratore,    la nostra segnalazione non vuole essere una sterile azione di denuncia speculativa, riconducibile a semplice interesse dei Lavoratori elettrici, bensì il doveroso richiamo della Sua attenzione, prima che queste scelte aziendali siano rese operative a tutti gli effetti, affinché anche le Autorità locali e gli Organi democratici possano valutare l’opportunità di intervenire a tutela dei loro rappresentanti nei termini che riterranno utili e necessari. Senza trascurare, peraltro, che l’abbandono del territorio da parte dell’ENEL significa anche eliminazione o dispersione di possibilità occupazionali e di ricchezza.   Siamo pronti a mettere a disposizione la documentazione esplicativa che l’Azienda ha predisposto per la consultazione delle Organizzazioni sindacali e, se sarà ritenuto necessario, anche per un incontro diretto nel quale fornire tutti i chiarimenti del caso.  Ringraziando per l’attenzione, inviamo cordiali saluti.   I Segretari regionali  Filctem-Cgil  Flaei-Cisl  Uiltec-Uil 
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03/07/2018 Cooperative Sociali: sgravi per l’assunzione delle donne vittime di violenza
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Interno, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 147 del 27 giugno 2018, il Decreto n. 11 maggio 2018 con le disposizioni in materia di sgravi contributivi per l’assunzione delle donne vittime di violenza di genere. Alle cooperative sociali (di cui alla legge n. 381 del 1991) che assumono, con contratti a tempo indeterminato, a decorrere dal 1° gennaio 2018 e non oltre il 31 dicembre 2018, donne vittime di violenza di genere, inserite nei percorsi di protezione, debitamente certificati dai centri di servizi sociali del comune di residenza o dai centri anti-violenza o dalle case-rifugio, è riconosciuto l’esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico delle cooperative medesime, con esclusione dei premi e contributi all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) nel limite massimo di importo pari a 350 euro su base mensile. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. L’agevolazione è concessa nel limite di spesa di un milione di euro, per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020. Al fine dell’ammissione al beneficio, in relazione ad ogni assunzione operata sulla base delle agevolazioni previste, le cooperative sociali devono produrre la certificazione del percorso di protezione rilasciata dai servizi sociali del comune di residenza o dai centri anti-violenza o dalle case-rifugio. Le agevolazioni contributive sono riconosciute dall’Inps in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande da parte delle cooperative sociali nei limiti delle risorse  
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03/07/2018 Allo Ial Marche un corso base di saldatura
IAL Marche Srl in collaborazione con Airone PG – Centro d’Eccellenza dell’istituto italiana della Saldatura organizza: CORSO BASE DI SALDATURA MAG Tipologia:  Corso di formazione professionale. Durata: La durata complessiva del corso è di 40 ore. Sede: Ancona Calendario: Il calendario sarà articolato in giornate intere, della durata di 8 ore. Docente: La docenza verrà erogata da Airone PG – Centro d’Eccellenza dell’istituto italiana della Saldatura Airone PG che da sempre si distingue per lo stretto legame con il Mondo industriale, la produzione ed i processi di fabbricazione Obiettivi: Il corso ha l’obiettivo di trasferire i concetti teorici e pratici per operare professionalmente nell’ambito della saldatura; la figura professionale in uscita dal percorso, sarà quella del saldatore. Certificazione rilasciata: La formazione sarà finalizzata all’acquisizione del “patentino” del saldatore, certificazione valida in tutto il Mondo. Periodo si svolgimento: Dal 23 al 27 Luglio 2018   Termine iscrizioni: Venerdì 13 Luglio 2018 (posti limitati, la data è indicativa in quanto le iscrizioni saranno chiuse al raggiungimento del numero di massimo di partecipanti)   Per informazioni, costi e moduli di iscrizione: 0712814639 – info@ialmarche.it
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02/07/2018 Focus Lavoro: Licenziamenti Astaldi - IONON3MO: un anno di servizio civile in Cisl
In primo piano: Quadrilatero a rischio incompiuta, Astaldi annuncia 59 licenziamenti: sindacati sul piede di guerra. Interviste a Luca Tassi, Segretario Generale Filca Cisl Marche, e Alberto Luciani, Rsu Filca Cisl Marche. A seguire: IO NON3MO: un anno di servizio civile  con Cisl e Adiconsum  nel cratere del sisma ascolano e maceratese. Le interviste a  Stefano Proietti, Servizio Civile Cisl di Ascoli Piceno, Jacopo Sperandini, Servizio Civile Cisl di Macerata,  Laura Antinori e  Alessio Ruffo Servizio Civile Adiconsum  Macerata, Silvia Cimarelli Ciciani   e  Matteo Lannes Servizio Civile Cisl  Tolentino;  Maria Teresa Ferretti, Responsabile Ast Cisl Ascoli Piceno, Silvia Spinaci Responsabile  Ast Cisl Macerata e  Rocco Gravina  Responsabile  Cisl  Tolentino - Camerino.
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02/07/2018 Sanità privata: i sindacati incontrano la Regione. Chiesto intervento per rinnovare il contratto e aprire un tavolo regionale
Venerdì 29 giugno 2018 le rappresentanze regionali di Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl, (Alberto Beltrani, Luca Talevi, Rossano Moscatelli ) insieme ad una delegazione dei lavoratori della sanita privata, hanno incontrato i vertici della Regione Marche nelle persone di Fabrizio Volpini, consigliere regionale delegato alla Sanita, e Fabio Sturani, capo segreteria  del Governatore Ceriscioli.     Nel corso dell'incontro le rappresentanze sindacali hanno illustrato le motivazioni alla base della mobilitazione regionale e della richiesta di intervento da parte della Regione, anche con le associazioni datoriali Aris ed Aiop, che sono:   1) Mancato rinnovo contrattuale nazionale da oltre dieci anni. Il rinnovo del contratto nazionale è l'unico strumento per restituire dignita' ai lavoratori e garantire la tenuta dei servizi. L'intervento della Regione è è particolarmente importante affinche la Conferenza Stato - Regioni si impegni a promuovere una rapida conclusione delle trattative.   2) L'apertura di tavoli regionali di contrattazione aziendale al fine di riconoscere un salario accessorio ai lavoratori della sanita privati   3) La previsione, tra i criteri per l'accreditamento delle strutture private, dell'obbligo di applicare ai lavoratori della sanita privata contratti nazionali di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni più rappresentative   La Regione Marche, nel comprendere le motivazioni alla base della mobilitazione regionale, si impegna ad agevolare, per quanto di sua competenza, la definizione delle problematiche elencate.                   
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29/06/2018 Falconara: Vigilessa aggredita, Fp Cisl: «Solidarietà e vicinanza al Corpo della Polizia Municipale»
La CISL FP Marche esprime solidarietà e vicinanza al Corpo della Polizia Municipale di Falconara che viene ancora una viene colpito ed offeso. Oltre a ringraziare tutto il Corpo delle Polizia Locale per il suo operato, rivolgiamo i migliori auguri di pronta guarigione all’Agente aggredita. Invitiamo inoltre tutti i cittadini a segnalare offese, danneggiamenti o qualsiasi azione che metta a repentaglio chi giornalmente si occupa della nostra sicurezza. Siamo certi che il pur grave atto non pregiudicherà l’azione e la presenza di un Corpo che da tempo opera con efficacia nonostante il numero di addetti sia ampliamente ridotto rispetto a quanto previsto in dotazione organica.
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29/06/2018 Carovana della Salute: il benessere arriva in città. Screening gratuiti a San Benedetto e San Severino Marche
In occasione della Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città, del 2 luglio 2018, Tavola rotonda “Prevenzione e Salute in Piazza” promossa dalla FNP CISL in collaborazione con la FNP CISL Marche. Più di un italiano su 3 vive in città ma la vita urbana spesso mette a rischio la salute: malattie croniche, come diabete e obesità, tumori, disturbi dell’umore, sono sempre più frequenti nella popolazione e impattano, in modo significativo, sulla qualità della vita. Un corretto stile di vita, insieme ad esami di screening costanti, che oggi rappresentano una fonte essenziale per monitorare eventuali situazioni a rischio, possono aiutare a preservare un buono stato di salute migliorando così anche la qualità della vita. La diagnosi precoce, infatti, permette non solo di individuare patologie asintomatiche ma anche di intervenire tempestivamente aumentando le probabilità di guarigione evitando percorsi di cura invasivi.   Ai lavori, coordinati da Maria Trentin, Coordinamento Donne nazionale FNP CISL e conclusi da Loreno Coli, Segretario Generale Aggiunto FNP CISL nazionale, parteciperanno il Sindaco di San Benedetto del Tronto, Pasqualino Piunti, il Presidente del Consiglio Regionale, Antonio Mastrovincenzo, Michele Corcio, Vicepresidente dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità- IPAB Italia Onlus e Mario Canale Segretario Generale FNP Marche .   Alla tavola rotonda interventi del dr Mario Sfrappini, Geriatra, della dott.ssa Alba Di Leone, Senologa del Centro integrato di Senologia, Fondazione Policlinico A. Gemelli di Roma e della psicologa e psicoterapeuta dott.ssa Giuseppina Cerritelli specialisti di diverse discipline, con l’obiettivo di individuare, lavorando in maniera corale, le linee guida relative agli screening e all’adozione dei corretti stili di vita fondamentali per prendersi cura del proprio benessere. L’iniziativa di lunedì 2 luglio anticipa e presenta “La Carovana della Salute: il Benessere arriva in città” che raggiungerà San Benedetto del Tronto il prossimo 8 luglio nella cornice di Piazza Giorgini, per poi spostarsi il 9 luglio a San Severino Marche, nel cratere maceratese del sisma. Grazie alle associazioni e ai medici che parteciperanno alla Carovana della Salute, realizzata in collaborazione con Susan G. Komen Italia e Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli”, Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità IAPB Italia Onlus, Croce Rossa e Amplifon, sarà possibile effettuare visite specialistiche ed esami di screening gratuiti.   In piazza Giorgini a San Benedetto del Tronto, domenica 8 luglio dalle ore 10.30 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00 sarà possibile eseguire gratuitamente il controllo della vista e dell’udito, la mammografia, l’ecografia e visita senologica, visita endocrinologica. Saranno, inoltre, presenti esperti di educazione sanitaria alimentare, psicologi per la valutazione in età presenile e senile e per la prevenzione del disagio psicologico nelle varie fasi del ciclo di vita, per una miglior qualità della vita. La visita GRATUITA va prenotata, fino ad esaurimento posti, chiamando i seguenti numeri: 0735582937 e 0735581934.   Lunedì 9 luglio, dalle ore 10.30 alle 16.00, in piazza Monumento Avis a San Severino Marche, sarà possibile eseguire gratuitamente il controllo della vista, la mammografia, l’ecografia e la visita senologica. La visita GRATUITA va prenotata, fino ad esaurimento posti, chiamando i seguenti numeri 0733638006 e 3388413495.  
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27/06/2018 Cgil Cisl Uil: «Lavoratori privati di salario, riconoscimento professionale e diritti. Rinnovare subito i contratti»
Un presidio di lavoratori per il rinnovo dei contratti della sanità privata. Venerdì 29 giugno prossimo, a partire dalle ore 10,00  i lavoratori delle strutture sanitarie private della regione, saranno di fronte alla regione marche (palazzo Raffaello) insieme a Fp Cgil Marche, Cisl Fp Marche e Uil Fpl Marche. L’obiettivo, dichiarato dai segretari regionali delle tre federazioni di categoria Alberto Beltrani, Luca Talevi e Rossano Moscatelli, è fare pressione sulle parti datoriali (Aris e Aiop) e chiedere un intervento attivo della Regione Marche e della politica per arrivare a chiudere una vertenza che pesa come un macigno sul lavoro delle persone e sulla tenuta dei servizi alla salute. Considerando peraltro che nelle Marche la sanità privata accreditata svolge un ruolo importante, gestendo una fetta sempre più consistente dell’intera offerta sanitaria pubblica. «Occorre restituire dignità e riconoscimento ai lavoratori. Lavoratori privati di nome e di fatto, visto che da anni sono ostaggio di una situazione che li vede espropriati degli aumenti salariali, del ruolo, dei diritti e della valorizzazione delle competenze», attaccano Beltrani, Talevi e Moscatelli. «Chiediamo alla Regione Marche – continuano i sindacalisti - di farsi parte attiva e di adoperarsi affinché la Conferenza Stato-Regioni si impegni a promuovere una rapida conclusione delle trattative». «Il mancato rinnovo dei contratti del settore, alcuni dei quali scaduti da oltre un decennio (dal 2007 il CCNL AIOP), è un prezzo troppo caro pagato dai lavoratori, tanto alla tenuta del sistema quando alle aziende. Dopo il rinnovo del contratto della sanità pubblica le associazioni datoriali non hanno più alibi e non possono continuare ad abusare dell’abnegazione delle lavoratrici e dei lavoratori – concludono Fp Cgil Marche, Cisl Fp Marche e Uil Fpl Marche – perché il tempo è scaduto da tempo». «Occorre anche che la Regione Marche richiami quegli imprenditori privati che ne hanno interrotto l’applicazione, al rispetto della circolare AIOP Marche del 2010, tutt’ora in vigore, che prevede il riconoscimento di acconti su futuri aumenti contrattuali (62€ per il profilo di infermiere), decisa in conseguenza degli anticipi delle coperture economici che la nostra regione aveva riconosciuto in vista degli allora previsti rinnovi contrattuali, poi in realtà non intervenuti».  
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26/06/2018 Elezioni energia-moda-chimica ... la Femca c'è!
Sono state due settimane bollenti, elezioni di Rsu, elezioni nel fondo gas-acqua Pegaso. Il protagonismo attivo dei rappresentanti sindacali Femca Cisl Marche è stato emblematico, così come i risultati.Primo sindacato nel CIIP - consorzio idrico del Piceno - comparto energia;Primo sindacato alla Tech-it di Osimo - comparto chimico;Primo sindacato alla Pigini (Gruppo Gucci) Villa Musone - Recanati - comparto moda;Secondo sindacato alla iGuzzini spa - comparto chimico;Primo sindacato nelle elezioni sul fondo pensione complementare per i dipendenti delle imprese di servizi di pubblica utilità Pegaso - comparto energia.Questi risultati rivestono maggior valore visto l'impegno dei delegati presenti nelle varie realtà, il loro protagonismo diretto, le idee messe in campo nel quotidiano, senza populismi, ma fatte di ascolto e soluzione dei problemi, hanno permesso di portare la politica di vicinanza e passione propria della Femca al servizio delle lavoratrici e dei lavoratori.A coloro che ci hanno votato, ed ai diretti protagonisti, delegati ed operatori sindacali, il plauso per questi eccellenti risultati. L'impegno del gruppo dirigente Femca Marche sarà sempre più mirato a formare i propri rappresentanti, per far si che il protagonismo sia reale e non solo una mera propaganda.
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25/06/2018 Focus Lavoro: Maurizio Petriccioli incontra le RSU- Progetto Iscos MIGRA-DROIT
In primo piano: Sanità pubblica, stabilizzazione precari contrattazione, il  Segretario Generale Nazionale Cisl Fp incontra i lavoratori del pubblico impiego eletti nelle recenti votazioni per il rinnovo delle Rsu. Intervista a  Maurizio Petriccioli, Segretario Generale Cisl Fp Nazionale A seguire: Lavoro dignitoso, scambio di esperienze e tutela dei lavoratori migranti dal Marocco ad Ancona:  è il progetto ISCOS MARCHE MIGRA-DROIT. Le interviste a Vincenzo Russo, Direttore ISCOS Marche e ai sindacati marocchini Franck Iyanga ODT, Lahana El Kachach UMT; Nizar Nasri CDT; Lahsen Hansall  UGTM.
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25/06/2018 PENSIONATI IN... Residenze Protette per anziani nelle Marche
Dal seminario "L’assistenza residenziale per anziani non autosufficienti nelle Marche" le interviste a Dino Ottaviani, Responsabile Dipartimento Welfare Fnp Cisl Marche, Desi Goffi e Matteo Moretti staff Dipartimento Welfare Fnp Cisl Marche
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22/06/2018 Reddito di inclusione, ritardi nella lavorazione delle domande. Cisl: «Inammissibile ingolfamento delle pratiche»
Respingimenti e ritardi nell'elaborare una risposta a quanti hanno fatto richiesta del REI, il Reddito di inclusione introdotto lo scorso dicembre come misura a contrasto della povertà. Questa è la realtà che sta emergendo dai dati rilevati negli Ambiti territoriali 14 (Civitanova Marche) e 19 (Fermo), dove gran parte delle domande presentate sono state respinte o sono ancora in lavorazione. Nell'Ambito 14, su 923 domande presentate, solo 193 sono state accolte: spicca il dato del Comune di Civitanova, con 84 domande andate a buon fine su 409 elaborate. «Il bassissimo numero di domande accolte è dovuto soprattutto a tempi di lavorazione lunghissimi – dichiara Alfonso Cifani, Responsabile della Cisl di Civitanova e Fermo -. La responsabilità è in capo all'Inps, che deve verificare la rispondenza dei requisiti per accettare o negare la richiesta. Questo ingolfamento delle pratiche è inammissibile». La novità è che molte di queste domande dovranno essere riesaminate a partire dal 1 luglio, quando la platea di potenziali beneficiari del REI sarà allargata per l'eliminazione di alcuni criteri: «Rimarranno solo quelli economici – spiega Cifani – con Isee fissato a 6000 euro e Isre a 3000 euro. Da una parte, ciò consentirà di aiutare più famiglie, dall'altra c'è da tenere in considerazione un ulteriore aumento dei tempi di esame delle domande». Nell'Ambito 19 di Fermo la situazione è meno grave: su 797 domande ne sono state accolte 203, 444 quelle respinte. Nel Comune di Fermo sono state accettate 84 domande su 314. «Nel Fermano si evidenzia un forte numero di respingimenti – sottolinea Cifani – segno, forse, di una carente comunicazione circa i criteri richiesti per beneficiare del sussidio. Anche qui saranno riesaminate le domande non accettate che, dal 1 luglio, potrebbero rientrare nei nuovi parametri: servono canali prioritari per la verifica». Per Cifani, i dati relativi ai primi 6 mesi di vita del REI sono «la fotografia di un territorio che vive ancora un significativo disagio economico e sociale. Proprio per questo motivo – conclude il sindacalista – è necessario, da parte in primo luogo dell'Inps, attivarsi per venire incontro alle tante famiglie in difficoltà».
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22/06/2018 Astaldi: mobilitazione contro i licenziamenti. Sindacati: «Serve assunzione di responsabilità per evitare l'ennesima incompiuta»
Le organizzazioni sindacali Feneal-Uil Filca-Cisl Fillea-Cgil respingono con fermezza la procedura di licenziamento collettivo per 59 lavoratori (su 147 occupati), nei confronti dell’azienda Astaldi presentata nella giornata di lunedì 18 giugno. L’azienda, esecutrice dei lavori del raddoppio della SS76 e Pedemontana delle Marche, ha dichiarato un esubero strutturale di 14 impiegati e 45 operai operanti nei cantieri di Cancelli e Borgo Tufico.  In particolare l’azienda ha sostenuto la sostanziale impossibilità di andare avanti nelle lavorazioni nei tempi ipotizzati, dopo che nelle sedute del CIPE del 26 aprile. e successive non sono entrati in discussione i finanziamenti del terzo/quarto lotto della Pedemontana delle Marche e la perizia 6 del lotto 1.1. La commessa, come si ricorderà, ha subito già due stop (per alterne vicende societarie BTP - IMPRESA) e il terzo determinerebbe la semplice constatazione dell’impossibilità della realizzazione dell’opera. Dopo numerosi incontri con Quadrilatero in qualità di committente, in cui la stessa aveva fornito alle scriventi ampie rassicurazioni sul finanziamento da parte del CIPE delle perizie nella seduta del 26 aprile e successive, le organizzazioni sindacali ritengono Quadrilatero non esente da responsabilità per la situazione di blocco delle lavorazioni che si determinerà e reputano incredibile ricorrere ad una riduzione del personale quando ci sono ancora oltre 174 milioni di euro di lavorazioni da eseguire, diversi chilometri di strada e svariate gallerie da consegnare. Così come ritengono incredibile che un’opera strategica per il territorio regionale possa non vedere la luce, con evidenti ricadute economiche anche per le aree colpite dal sisma relativamente alla mancata realizzazione della Pedemontana delle Marche.  Per queste ragioni, le segreterie provinciali di Feneal-Uil Filca-Cisl Fillea-Cgil dopo le assemblee dei lavoratori tenutesi nella giornata di mercoledì hanno proclamato per ieri e oggi due giornate di mobilitazione presso i cantieri della Quadrilatero e contemporaneamente richiesto un incontro ad Astaldi. L’invito è che ciascuno, Astaldi – Anas – Quadrilatero – Regione – Comune di Fabriano, faccia la propria parte per sbloccare questa situazione, quello che occorrerebbe è una grande assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti, per evitare che una delle poche opere pubbliche finanziate in Italia diventi l’ennesima incompiuta a danno del territorio e dei cittadini. 
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21/06/2018 Poste Italiane, Slp Cisl Marche: «Completa privatizzazione annullerebbe il suo ruolo sociale»
Il giorno 20 giugno 2018 ad Ancona si è svolta l’assemblea del personale applicato alla Divisione Mercato Privati nelle Marche. Alla relazione del Segretario Generale della Slp Cisl Marche Dario Dominici è seguito un dibattito vivace e brillante degli oltre 150 partecipanti, espressione delle diverse professionalità presenti negli uffici postali: Sportellisti, Consulenti e Direttori. «La prima preoccupazione rimane la possibilità ancora non completamente scongiurata del completo collocamento in borsa di Poste. La completa privatizzazione non farebbe altro che annullare il ruolo sociale sin qui svolto dalla azienda in ogni angolo del Paese, oltre che cancellare completamente quelle caratteristiche di sicurezza tanto apprezzate dalla clientela che ogni giorno entra, con massima fiducia, negli uffici -  esordisce Dominici -. Massima soddisfazione per la recente sottoscrizione dell’accordo sulle politiche attive del lavoro, che produrrà i suoi effetti anche nel prossimo biennio 2019-2020; ma rimane indispensabile prevedere, da subito, nuovi ingressi in ambito Mercato Privati per riequilibrare i livelli gestionali e non compromettere la qualità del servizio offerto ai cittadini e ai clienti. La mancata gestione del turn-over ormai non consente la regolare apertura degli uffici, che nel periodo estivo saranno interessati da un pesante piano di razionalizzazione per complessive 813 giornate di chiusura su 96 uffici (pari a un quarto dei 400 totali) la maggior parte nei mesi di luglio e agosto». Il responsabile della più rappresentativa organizzazione di categoria sottolinea che al maggior impegno richiesto al personale, determinato dalla inadeguatezza del personale rispetto al modello organizzativo in continua riorganizzazione, si aggiungono crescenti insopportabili pressioni commerciali che «mortificano l’impegno profuso, le competenze e la dignità delle persone; anche attraverso trasferimenti, valutazioni non oggettive e abnorme ricorso ai richiami. Pressioni indebite ed esagerate, continue canvass e piani di azioni commerciali poco si coniugano con le norme a tutela del cliente ed al rispetto dei suoi reali bisogni». Dominici conclude con un riferimento al rinnovo del CCNL: «Nell’arco del Piano Industriale saremo chiamati a rinnovarne ben due.  Per il personale non dirigente del Gruppo Poste Italiane, oltre a garantire il recupero del potere di acquisto dei salari, speriamo di poter ottenere una non rinviabile rivisitazione dei ruoli e dei relativi livelli inquadramentali capace di riequilibrare la crescente domanda di specializzazione - richiesta dalla azienda e dalle norme, che tutelano la clientela - con il impegno profuso da questa categoria di lavoratori; sulle cui spalle il piano industriale “Deliver 2022” lascia una parte preponderante del consolidamento dei risultati e della crescita dell’Azienda e del Gruppo, in un contesto politico ed economico che rimane difficile».
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21/06/2018 Prevenzione, vaccini e salute nelle Marche: appuntamento ad Ancona
Lunedì 25 giugno ore 9.30 - Conero Break di Ancona   Cgil Spi, Fnp Cisl e Uil Pensionati delle Marche organizzano un seminario sull’importanza della prevenzione vaccinale nella nostra regione. Introdurrà i lavori Andrea Marini, Segretario generale UILP Uil Marche, a seguire gli interventi del dottor Fabio Filippetti (P.F. prevenzione e promozione della salute nei luoghi di vita e di lavoro ARS Marche) sul Piano regionale della prevenzione 2014-18, prorogato al 2019, e del dottor Daniel Fiacchini (Coordinatore Gruppo Tecnico Vaccini P.F. prevenzione e promozione della salute nei luoghi di vita e di lavoro ARS Marche). La mattinata procederà con un question time e una tavola rotonda su strategie e strumenti per lo sviluppo della prevenzione vaccinale nelle Marche alla quale parteciperanno Arcangela Guerrieri (Ordine dei Medici Provincia di Ancona) Aurora Ferraro (Segretaria regionale SPI Cgil) Giuliano Tagliavento (Direzione tecnica prevenzione Asur Marche) Marco Magheri (Direttore HappyAgeing, Alleanza italiana per l'invecchiamento attivo) Francesco Micucci (IV Commissione consiliare permanente). Cinque osservatori privilegiati ognuno dalla sua prospettiva, ragionano sul contributo che possono fornire per lo sviluppo della prevenzione vaccinale nelle Marche. Contributi che possono integrarsi tra loro, con l’obiettivo di costruire una vera e propria "alleanza" attraverso la quale migliorare le condizioni di vita in buona salute della popolazione marchigiana, specie quelle anziana, con un occhio attento alla sostenibilità del sistema sanitario. Concluderà i lavori Patrizia Volponi, Segretario nazionale Fnp Cisl.
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21/06/2018 Agli Ospedali Riuniti di Ancona posti letto a costo zero
La RSU Aziendale e le Organizzazione Sindacali stigmatizzano il comportamento Aziendale in merito all’implementazione dell’attività e dei  3 posti letto di OBI (Osservazione Breve Intensiva) presso l’Area Chirurgica, senza informativa, senza confronto e senza autorizzazione della Regione Marche il tutto senza aumento del personale, gravando ulteriormente il carico di lavoro sul personale delle chirurgie, già in sofferenza  per ferie residue anno 2017 non godute, eccedenza oraria in aumento a causa dei continui salti riposo.  La RSU, venuta a conoscenza dagli operatori sanitari dell’area chirurgica, del provvedimento preso dall'Azienda Ospedaliero- Universitaria Ospedali Riuniti Ancona, in data 5 Giugno, ha manifestato grosse perplessità chiedendo sin da subito la revisione del progetto o quanto meno un implementazione del personale.  A oggi risultano occupare quei posti letto pazienti con indice di complessità elevata non rispettando i criteri del regolamento Aziendale citato dall’Azienda e mai consegnato alla Rsu e alle Organizzazioni Sindacali.  Nella trattativa svolta in data odierna, la RSU e le Organizzazioni Sindacali presenti hanno riaffermato la necessità di sospendere tale provvedimento con procedura d’urgenza in attesa di implementare il personale adeguandolo alla complessità assistenziale presente.  Si prende atto che l’Azienda nonostante le nostre osservazioni intende non apportare nessun correttivo o modifica, pertanto la RSU e le Organizzazioni sindacali si riservano di adottare qualunque provvedimento atto a garantire la tutela della salute dei cittadini e la sicurezza del personale .
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21/06/2018 Servizio Fiscale e Servizio Casa a Buonasera Marche
A Buonasera Marche -  èTv Marche ch 12  parliamo di novità e scadenze fiscali e del nuovo Servizio Casa. Ospiti in studio Fabiola Tarabelli, Responsabile regionale Caf Cisl Marche e Roberta Battistini, Responsabile regionale Servizio Casa.
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20/06/2018 Elezioni FOPEN: trionfo della Flaei Cisl Marche
Il 18 e 19 giugno 2018 si sono svolte le elezioni per il rinnovo dei rappresentanti dei lavoratori nell'Assemblea dei delegati di FOPEN, l’Organo di indirizzo e di gestione del Fondo di Previdenza dei lavoratori del settore elettrico. Nelle Marche il 64% dei voti è andato a favore della lista Flaei Cisl, con punte oltre il 70% nei seggi di Pesaro, Ancona e Jesi - Fabriano - Senigallia. «Un risultato del quale non possiamo che andare fieri - dichiara Guglielmo Marconi, Segretario generale della Flaei Cisl Marche -. Siamo riconoscenti verso tutti i lavoratori e le lavoratrici marchigiani che hanno espresso il loro voto per la nostra lista. Ciò ci ripaga di tutti gli sforzi fatti sul territorio. Garantiremo il massimo impegno e serietà per  gestire il FOPEN di oggi e di domani. Un caloroso ringraziamento va anche a tutti gli attivisti e dirigenti che, attraverso il loro costante impegno e la loro passione, hanno permesso alla Flaei, il Sindacato 100% elettrico,  a continuare ad essere punto di riferimento per tanti».  
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20/06/2018 Rinnovato il contratto nazionale Agricoltura
È stato siglato nella notte, a Roma, presso la sede di Confagricoltura, il rinnovo del contratto nazionale degli operai agricoli e florovivaisti, scaduto a dicembre 2017. «Il rinnovo – affermano Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil – rappresenta un sostegno strategico per tutta la nostra economia, dato che coinvolge oltre un milione di lavoratrici e lavoratori e riguarda un settore che si è affermato, soprattutto grazie all’export, come simbolo delle nostre eccellenze». I sindacati esprimono soddisfazione per quanto ottenuto nel nuovo contratto. «L’accordo raggiunto rappresenta il compimento di un percorso avviato da diversi mesi, durante il quale avevamo avanzato nella piattaforma unitaria proposte responsabili e aggiornate al contesto economico del comparto agricolo. Siamo soddisfatti – affermano i segretari generali Rota, Galli e Mantegazza – perché abbiamo trovato un punto di equilibrio nell’accordo sull’orario di lavoro, evitando lo smantellamento delle regole attuali. Tra i punti qualificanti del rinnovo ci sono senz’altro la maggiore attenzione alle procedure di appalto, il rafforzamento della bilateralità per ampliare i dispositivi di welfare e formazione, e l’aumento salariale, superiore al tasso di inflazione attesa Ipca pari al 2,3%, che è stato pattuito sul +2,9%, spalmato su due fasi. Sono state accolte poi le nostre richieste su maternità, congedi parentali, malattie gravi, come nei casi di terapia oncologica. Fondamentali, infine, i riferimenti al bisogno di contrastare il caporalato». «Il rinnovo del contratto nazionale degli operai agricoli e florovivaisti, siglato questa notte a Roma, rappresenta un sostegno strategico per la nostra economia. Coinvolge oltre un milione di lavoratrici e lavoratori e riguarda uno dei settori trainanti del Made in Italy. È stato raggiunto un accordo soddisfacente che consolida i diritti e la dignità del lavoro agricolo, punta a incrementare la competitività delle nostre imprese, non arretra di un passo sul piano della lotta al caporalato. Un’intesa che ha confermato anche la capacità, della nostra organizzazione, di negoziare sempre con profondo rispetto e senso di responsabilità» dichiara Rota, che aggiunge: «Una settimana fa, a seguito della riapertura della trattativa, avevamo scelto di sospendere lo sciopero e mantenere lo stato di agitazione: ora le nostre impostazioni sono state accolte, l’idea pericolosa del salario minimo nazionale è stata accantonata e abbiamo trovato un punto di incontro su un orario più flessibile che possa garantire, laddove necessario, una migliore organizzazione del lavoro, regolando le interruzioni e i recuperi senza modificare le 6 ore e 30. Così come non potevamo lasciare che non giungesse sul caporalato un riferimento chiaro, e nonostante non venga citata la legge 199 sono presenti richiami espliciti alla lotta al fenomeno». «L’accordo raggiunto – spiega Rota – comprende risultati importanti sui capitoli degli appalti, della bilateralità, con l’impegno a completare gli Ebat e l’attivazione di nuove funzioni di welfare sussidiario, del contrasto alla discriminazione di genere, con un congedo ampliato anche grazie all’Eban, nonché della formazione professionale, con l’attestazione dei percorsi formativi da parte di Foragri; aspetto, quest’ultimo, fondamentale soprattutto in relazione alla sicurezza, all’agricoltura 4.0 e alle sfide dell’innovazione. Sono stati rafforzati i diritti individuali, sempre grazie alla bilateralità, con avanzamenti su maternità, malattie gravi, congedi parentali. Importante poi la parte relativa alle aziende plurilocalizzate, dove abbiamo accolto la richiesta di contratti aziendali purché in linea con quelli stipulati a livello provinciale. Sul piano dell’adeguamento retributivo abbiamo ottenuto un importante aumento del 2,9%, superiore al 2,3 dell’indice Ipca: sarà diluito in due tranche, di cui la prima già da luglio, del valore di 1,7%, a cui seguirà la seconda, dell’1,2%, ad aprile 2019. Un risultato congruo con le performance del settore e le aspettative future». «Avviamo così – conclude il sindacalista – una fase nuova, per contribuire ad attivare, con il lavoro agricolo, processi virtuosi di crescita e sviluppo, tutelando la dignità di chi svolge tante mansioni usuranti sulle quali poggia l’eccellenza del nostro agroalimentare».  
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20/06/2018 Corso gratuito di specializzazione in progettazione e recupero delle aree urbane
Sono aperte le iscrizioni al Corso GRATUITO di Specializzazione di II Livello SH 1.14.1    PROGETTAZIONE E RECUPERO AREE URBANE cod. 205309 – 300 ore  La partecipazione al corso è completamente GRATUITA, il corso è finanziato dal Fondo Sociale Europeo – Regione Marche. SEDE del corso Scuola di Ateneo di Architettura e Design “E. Vittoria” - Via della Rimembranza, snc  63100 – Ascoli Piceno (AP).   PRESENTAZIONE DOMANDA: La domanda di partecipazione e i relativi allegati dovranno pervenire per posta con Raccomandata A/R ( non farà fede il timbro postale), via pec all’indirizzo a segreteria.sad@unicam.it  o consegnata a mano entro il 25/06/2018 a IAL Innovazione, Apprendimento, Lavoro Marche - Impresa sociale,  Via dell’Industria, 17/a – 60127 Ancona.   FIGURA PROFESSIONALE   Il profilo formato dal corso “Progettazione e Recupero Aree Urbane” dovrà occuparsi di progettare e gestire interventi di sviluppo e recupero delle aree urbane, analizzando i contesti territoriali e prevedendo misure e soluzioni volte a favorire processi di trasformazione in riferimento a piani urbanistici e territoriali. Si occuperà, inoltre, di individuare e applicare le principali tecniche e metodologie per il recupero di aree dismesse o degradate, anche attraverso interventi di restauro e recupero di edifici e strutture di rilevanza storica. Sarà in grado di prevedere interventi di recupero e restauro dell’edilizia di rilevanza storica attraverso le più adeguate tecniche e i più adeguati sistemi applicativi in accordo con il contesto normativo comunitario, nazionale e locale. Conoscerà le caratteristiche dell’ambiente dove interverrà con attività di recupero e rigenerazione, attraverso lo studio delle caratteristiche fisico-chimiche dei suoli, la caratterizzazione di tipo geomorfologico-stratigrafico, gli elementi di chimica industriale applicati allo studio dei fenomeni di degrado ambientale dovuto alla presenza industriale. Applicherà le soluzioni progettuali più inerenti al tessuto storico, economico e sociale dei diversi contesti, facendo riferimento alle comunità locali come primi attori e fruitori degli interventi, prevedendo momenti di confronto da attuare mediante tecniche di progettazione condivisa come utilizzate con successo in altri contesti nazionali e internazionali.    MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA:  In allegato il bando pubblicitario e la modulistica da compilare.   Per informazioni:  IAL Marche srl – Impresa Sociale Via dell’industria, n. 17/a -Ancona Tel. 334/1522565 –366/6995168 E-mail: alma.deluca@ialmarche.it www.ialmarche.it
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20/06/2018 Sanità Marche. Stabilizzazione precari, rilancio sanità pubblica e contrattazione Maurizio Petriccioli, Segretario Generale Nazionale Cisl Fp, ad Ancona incontra i rappresentanti sindacali dei lavoratori pubblici
Il Segretario Generale Nazionale Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, ha incontrato oltre cento Rsu in rappresentanza delle quasi 500 elette in tutti i luoghi di lavoro pubblici al Conero Break di Ancona venerdì 22 giugno alle 9,30.   Nella prima parte della mattinata sono stati presentati i dati definitivi delle elezioni Rsu tenutesi in tutti i luoghi pubblici di lavoro dal 17 al 19 aprile scorso che hanno visto la Cisl Fp Marche primo sindacato del pubblico impiego marchigiano con il 36.62% seguito dalla Cgil con il 28.48% e dalla Uil con il 12.76%. Al centro dei lavori, il rilancio dell'azione sindacale nella sanità  con particolare riferimento alla definitiva stabilizzazione dei circa 1000 precari che da anni permettono alla sanità marchigiana di operare in maniera compiuta. La Cisl chiede, dopo molti annunci, numeri definitivi e tempi certi della stabilizzazione. Cosi come chiede il rilancio della Sanità Pubblica con l'avvio di azioni concrete per abbattere le liste di attesa e la mobilità passiva che ogni anno costa alle tasche dei marchigiani oltre cinquanta milioni di euro. È pertanto necessario, alla luce della sottoscrizione dei recenti contratti nazionali 2016/2018, rilanciare la contrattazione non solo in sanità ma anche in tutti i Comuni ed enti centralizzati, chiedendo anche un piano concorsuale teso a dare prospettive di lavoro ai tanti giovani che lo cercano. Nel corso della riunione è stata presentata l'iniziativa regionale unitaria del prossimo 29 giugno in cui si chiederà alla Regione Marche di farsi parte attiva con le associazioni datoriali private per lo sblocco del contratto nazionale della Sanita Privata fermo da dieci anni. Il segretario Regionale Luca Talevi, nell' aprire i lavori ha dapprima illustrato i brillanti risultati conseguiti dalla CISL FP regionale all esito del rinnovo RSU che "ci collocano al primo posto Nazionale con un gradiente tra i lavoratori del 36,92% tra gli addetti ai comparti di contrattazione pubblica, confermandone la leadership" afferma Talevi.  Con un dato poi del 43,91% nel comparto delle Funzioni Locali e tra queste in ambito regionale, un inarrivabile 61,48% nelle Autonomie Locali Maceratesi: Il migliore dato nazionale in assoluto sugli altri competitor. Analizzate poi alcune tematiche inerenti la politica sindacale, dai recenti rinnovi dei Contratti nazionali alle questioni della sanità regionale, ha preso l'avvio l'intervento dei delegati, tra i quali Alessandro Moretti della Fp Macerata, intervenuti per rappresentare le vertenze ancora aperte e da affrontare la indeterminatezza dei lavoratori precari assunti a seguito del Terremoto e ad oggi senza la certezza di un prosieguo dei rapporti di lavoro e conseguentemente del prosieguo delle pratiche afferenti la ricostruzione; la necessità di riformare la legge quadro e previdenza sulla Polizia Locale; il turn over negli enti e l'adeguato finanziamento delle funzioni fondamentali delle Province, oltre che una loro necessaria riorganizzazione dopo l'esito referendario; il rischio della privatizzazione della sanità, il dumping contrattuale nel sistema delle cooperative; il rilancio della contrattazione decentrata. Il segretario Nazionale Maurizio Petriccioli ha poi riassunto le questioni emerse illustrando le future linee di intervento della CISL FP, fondate tutte intorno alla persona, alla rivalutazione delle professionalità presenti nel comparto della sanità -anche privata ed ancora in assenza di rinnovo CCNL- delle autonomie locali piuttosto che dei ministeri o degli enti centralizzati ed Agenzie, chiedendo al cosi detto governo del rinnovamento un tempestivo rinnovo contrattuale 2019-2021, nuove logiche di confronto con gli agenti sociali, fino all adozione di una riforma fiscale reale, i cui recuperi economici potrebbero essere utilizzati per fornire ai cittadini servizi pubblici efficaci ed efficienti.
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20/06/2018 Area Vasta 1, Cgil Cisl Uil: profonda delusione per l’ennesima conferenza sanitaria chiusa con un nulla di fatto e con una discussione superficiale
La recente conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta 1 dell’11 giugno scorso, ad Urbino, un dato certo lo ha evidenziato.  Da tutta la discussione intorno al documento di 7 punti elaborato da una ristretta commissione di Sindaci, su cui i 35 sindaci presenti non sono riusciti in tre ore a trovare una sintesi, è emerso palesemente che gli stessi non erano a conoscenza, o forse non interessati al fatto, che il loro documento, inviato al presidente della Regione Marche in data 26 aprile u.s., fosse superato in diversi punti dalle deliberazioni DGR 516 del 23.04.2018 e DGR 523/18 (Protocollo di intesa Fano e Regione sul futuro del Presidio Ospedaliero Santa Croce) adottate dalla stessa Giunta in data precedente al documento stesso e da numerose delibere di Giunta Regionale successive. È un fatto, questo, che non può essere sottaciuto, perché mentre i Sindaci si accapigliavano sul documento e sulla sua emendabilità, la trasformazione della Sanità Pubblica delle Marche, a dispetto di quanto dichiarato dagli stessi Dirigenti della Regione, presenti alla conferenza e dal consigliere Traversini, continua il suo percorso verso l’affermazione dei gestori privati in maniera sempre più rilevante.  Eppure, CGIL, CISL, UIL territoriali, non più tardi del 18 maggio u.s., in risposta alla richiesta di un parere sul documento, avevano osservato in maniera puntuale e circostanziata, al Presidente Gambini, tutte le criticità, le mancanze e le contraddizioni di quelle richieste, che da un lato vedevano inoltrare richieste di riconoscimenti e valorizzazione degli ex Ospedali di Sassocorvaro, Cagli e Fossombrone assieme alla piena valorizzazione del binomio Urbino - Pergola come struttura di primo livello, e dall’altro la Regione decidere in senso esattamente contrario. Del nuovo Ospedale di Muraglia, delle modalità della sua costruzione e degli assetti che deriveranno in futuro anche in virtù dell’Accordo Fano – Regione Marche, neanche un accenno. Allora, di fronte al balletto, a tratti più di natura pre-elettorale che è andato in scena lunedì, e che tra l’altro ha visto l’assenza pesante del comune di Pesaro, viene da chiedersi, a chi giova questo tentativo di distinguersi o ammiccarsi? A chi giova questo tira e molla, tra inaugurazioni e tagli ai servizi? Da anni denunciamo come gli esiti, del tutto prevedibili, dei tagli operati ai servizi, in particolare nell’entroterra, sarebbe sati quelli che tutti, a partire dai pazienti, possono purtroppo tastare con mano. Non giunge forse un po' tardivamente la richiesta dei Sindaci di tornare “alla casella di partenza”? Il recente annuncio da parte della Regione della realizzazione della clinica privata a Fano, la nuova organizzazione della A.O.O.R.M.N. sull’ospedale della città che si può dedurre dall’accordo tra Regione e Amministrazione comunale, peraltro senza indicazione del numero di posti letto che resteranno a Fano dopo la realizzazione del nuovo Ospedale a Muraglia, in considerazione anche di quanto già previsto per gli ospedali di Cagli e Sassocorvaro già privatizzati, sono per CGIL, CISL e UIL fonte di forte preoccupazione, perché, la sanità privata non è sempre sinonimo di efficienza, appropriatezza, economicità. Anzi, a volte non risponde neanche alle esigenze del territorio, perché per sua stessa natura, si indirizza verso una sanità redditizia in luogo di quella che darebbe risposte ai reali bisogni di salute di un territorio.  In questi anni, si è impoverita l’offerta sanitaria pubblica, non solo ospedaliera ma anche l’altrettanto fondamentale sanità territoriale, da parte della Regione che ha dimostrato anche poca trasparenza e riluttanza nel fornire dati oggettivi a sostengo delle scelte effettuate evitando, oramai da tempo, un confronto con le Parti Sociali, e sottovalutando cosi, gravemente, le vere necessità della popolazione provinciale dell’Area Vasta 1. Tenendo presente anche l’enorme volume di mobilità passiva che grava sulla Regione ed in particolare nella nostra Provincia, riteniamo del tutto insufficiente l’attuale rete ospedaliera e l’organizzazione dei servizi sanitari che ne consegue, oltre che denunciare ancora una volta come la sanità territoriale si stia impoverendo. Vogliamo augurarci che il rinvio dell’Assemblea serva ai Sindaci per reimpostare un documento che tenga conto anche delle nostre osservazioni e che si trovi una sintesi che rappresenti i reali bisogni di salute di un territorio, il nostro, fortemente penalizzato dai tagli operati in questi anni.
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19/06/2018 Il Cartone animato della Fiducia realizzato dagli studenti e Fidòbus-la fiducia in viaggio: doppio appuntamento in un giorno per fare comunità
Venerdì 22 giugno doppio appuntamento con la solidarietà di Anteas e Fnp Cisl per i territori colpiti dal sisma. Si comincia a Camerino presso il Campus Universitario, via D’Accorso, Scuola di Giurisprudenza - Aula 3, dalle 9.30 alle 15.30 con il via a “Fidòbus – La fiducia in viaggio”. La Fiducia si mette in moto e sceglie le aree della ricostruzione come punto di partenza. Si prosegue ad Acquasanta Terme, presso la Tecnostruttura Parco Rio, dalle 16.00 alle 17.30 con “Fidò School – A scuola di fiducia” per la presentazione del “Cartone Animato della Fiducia”, opera prima dei giovani di Acquasanta. Dal terremoto alla costruzione di Fiducia, raccontata da un cartone animato realizzato dagli studenti.       
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