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07/01/2015 Giovani e Lavoro. A Trecastelli incontro pubblico con il segretario CISL Mastrovincenzo e l’assessore regionale Lucchetti
Giovani e Lavoro, al centro dell’ incontro pubblico domani, giovedì 8 gennaio 2015 ore 21.30,nella Sala Polifunzionale di Trecastelli, in località Ripe in provincia di Ancona. All’evento, promosso dalla Regione Marche e dal Comune di Trecastelli, interverranno  il Segretario Regionale CISL Stefano Mastrovincenzo e l’Assessore Regionale Marco Lucchetti. Nell’incontro introdotto da  Faustino Conigli, Sindaco di Trecastelli, verranno approfondite le tematiche e le riforme legate al lavoro con particolare attenzione ai giovani del territorio tra il Misa e il Cesano.
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07/01/2015 Aeroporto: ENAV taglia le ali al Sanzio
Ormai sembra essere ineludibile: l’aeroporto di Ancona Falconara è stato inserito dall’ENAV,  (Ente Nazionale Assistenza al Volo ) nel gruppo di aeroporti definiti “ a basso traffico” insieme a Perugia, Grottaglie, Lampedusa, Brescia, e altri, e su tale premessa, è stato avviato un programma di ristrutturazione interna con riduzioni di costi, di apparati tecnologici e di personale. Questo ridimensionamento potrebbe deprimere fortemente le speranze di sviluppo del territorio e minare nelle fondamenta anche il nuovo piano industriale della società di gestione (Aerdorica) e il progetto della Regione Marche, intenzionata ad investire circa 20 milioni di euro per determinare lo sviluppo dell’ aeroporto con l’obiettivo del raddoppiare in cinque anni il numero dei passeggeri e della quantità di merci. Il declassamento dell’aeroporto inoltre potrebbe inibire le aspettative di sviluppo legate al progetto della macro regione adriatico-ionica ed tutte quelle sinergie di collegamenti e scambi culturali e commerciali, su cui fortemente si stanno impegnando le comunità e le Istituzioni locali. Di fatto viene mortificata la realtà locale chiudendo la porta alla valorizzazione che il territorio meriterebbe. Le preoccupazioni della Cisl aumentano per l'avvio da parte dell’ ENAV di un ulteriore programma di dismissione di importanti ausili tecnologici per la fornitura dei servizi alla navigazione aerea nell'aeroporto di Ancona/Falconara ,o meglio dell’Aeroporto delle Marche.Nello specifico vengono dismessi: l’ATIS, il servizio automatico di trasmissione delle informazioni utili al pilota per acquisire in modo aggiornato e continuativo i dati meteorologici per l’atterraggio e decollo, fondamentale in caso di condizioni meteo marginali; l’apparato di emergenza delle frequenze di comunicazione; il sistema meteo di riserva che gestisce l’acquisizione e distribuzione di dati temperatura, umidità dell’aria, pressione, vento. La dismissione di questi apparati, che sono solitamente ridondanti per ovviare alle pericolose conseguenze in caso di avaria di quelli principali, non comporterebbe nemmeno risparmi economici evidenti, in quanto questi apparati automatici necessitano di una manutenzione trimestrale o semestrale, svolta da personale tecnico già presente in loco (tra l’altro già ridimensionato a giugno di due unità con profondo disagio per le famiglie dei lavoratori coinvolti). A ciò si aggiunge il piano di ristrutturazione dell’ENAV che prevede che i controllori di volo e gli osservatori meteo “esperti” vengano trasferiti negli aeroporti maggiori (ovvero in aeroporti solo classificati di maggiore interesse, ma non necessariamente aventi le caratteristiche strategiche, in termini di traffico merci e passeggeri del nostro aeroporto) e sostituiti, in quantità numericamente ridotta, da personale neo assunto, abilitato a entrambe le funzioni. «A questo punto viene spontaneo chiedersi quali garanzie di sviluppo e di mantenimento di livelli di standard di sicurezza, si possono assicurare per il futuro - afferma Roberto Ascani, segretario generale FIT CISL MARCHE -   quando, invece di procedere al potenziamento tecnologico/infrastrutturale di cui il nostro aeroporto ha urgente necessità, si dismettono importanti apparati di sicurezza e si trasferiscono alte professionalità in altri aeroporti.» Per questo la CISL e la FIT CISL MARCHE chiedono, in maniera decisa alle Istituzioni politiche interessate,« in particolare alla Regione Marche, e a tutti gli interlocutori economici del nostro territorio, come le camere di commercio, le associazioni industriali, culturali e  turistiche - ribadisce Marco Ferracuti, segretario Cisl Marche - di intervenire con gli interlocutori nazionali legittimati affinché si possa arrestare questo lento e graduale declino di una infrastruttura imprescindibile e fondamentale per l’economia di tutto il  nostro territorio regionale.» Comunicato Stampa
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07/01/2015 2015….quale futuro attende l’Ospedale di Pergola?
E' questo il titolo del convegno che si terrà Venerdì 9 gennaio alle ore 16.00 presso la Sala Convegni della Banca di Credito Cooperativo di Pergola, Viale Martiri della Libertà 46 b, per parlare del futuro che attende l’Ospedale Santi Donnino e Carlo di Pergola all’interno del sistema sanitario regionale marchigiano. Interverranno Luca Talevi - Segretario Regionale Cisl Fp Marche e Sauro Rossi – Segretario Regionale Cisl Marche.VOLANTINO convegno pergola 9_1_2015
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02/01/2015 "Imprenditori, ora ci vuole coraggio" Intervista a Stefano Mastrovincenzo
Intervista a Stefano Mastrovincenzo, Corriere Adriatico 2 gennaio 2015, di Maria Cristina Benedetti Il leader della Cisl punta alla stabilizzazione dei precari utilizzando le misure della Legge di Stabilità Passo e chiudo. Senza mai lasciare il quadrante negativo di un sistema cartesiano che, da qualunque angolazione lo si osservi, rimanda alla stessa sentenza: niente ripresa. Il 2014 non sposta e non alza. Niente. “Nel terzo trimestre dell’anno, che s’è appena concluso, c’è stata una flessione del tasso di disoccupazione rispetto al 2013, dal 9,6% all' 8,9%”. Il leader regionale della Cisl, Stefano Mastrovincenzo, tenta di drizzare la barra. Inutilmente. “A questo dato - l’illusione muore sul nascere - non corrisponde però la creazione di lavoro, visto che le nuove assunzioni nei primi nove mesi sono scese dell’ 1,7%”. E' la combinazione dei pro e dei contro. D. E’ emergenza, punto.R.I dati sulla cassa integrazione ci dicono che scende l’ordinaria ma il ricorso alla straordinaria fino a novembre 2014 è aumentato del 47,7% rispetto al 2013.D. Tradotto in ferite sulla pelle?R. Significa che in molte aziende la condizione di crisi si è inasprita a tal punto da diventare strutturale, del sistema-impresa.D. L’intorno, poi, non aiuta. I tagli imposti dalla legge di stabilità, fresca di approvazione, sono la spallata finale.R. Altri graffi profondi. Per le Marche significano 230 milioni in meno.D. Un togliere a...?R. Alla quantità e alla qualità dei servizi ai cittadini.D. La dimostrazione sul campo?R. Il bilancio preventivo 2015 della Regione che di fatto prevede consistenti contrazioni di spesa nel sociale, nel trasporto locale, nella sanità, nelle politiche del lavoro e nelle misure anticrisi.D. Sforbiciate che rendono ingestibile persino il processo di riforma delle Province.R. Certo, perché si chiede alle Regioni di ricollocare funzioni e dipendenti provinciali, ma senza concedere le risorse necessarie.D.  Il rischio?R. Il caos con danni all'occupazione e ai cittadini.D. Il rovescio della medaglia? Attenuanti della Legge di Stabilità?R. La deduzione per le imprese del costo dei contratti di lavoro a tempo indeterminato dalla base imponibile Irap e, soprattutto, i robusti sgravi contributivi per chi assume con contratto a tempo indeterminato.D.  Le cifre da convertire?R. Nelle Marche solo il 10% delle assunzioni del 2014 è stato con contratto a tempo indeterminato, mentre contratti a termine e lavoro interinale hanno interessato oltre il 70% dei nuovi assunti. Nell'ultimo biennio sono ,poi, diminuite le trasformazioni di contratti di apprendistato o a termine in rapporti a tempo indeterminato.D.  Inverta la rotta.R. Dai nostri calcoli, in base alle misure della Legge di Stabilità, un lavoratore assunto a tempo indeterminato costerà all'azienda, a parità di stipendio, il 30% in meno di un dipendente a tempo determinato e oltre il 20% in meno di un contratto di collaborazione.D.  Acceleri.R. Come Cisl siamo pronti, insieme alle altre confederazioni, ad avviare un’azione contrattuale nelle aziende e nei territori, per favorire la stabilizzazione dei contratti precari utilizzando proprio queste misure.D.  Mai più senza?R. Un utilizzo accorto e lungimirante dei fondi europei, determinanti per sostenere le strategie di sviluppo: sostituiranno in gran parte le risorse ordinarie della Regione.D. Una priorità su tutte?R. Stimolare gli investimenti privati per rilanciare il lavoro e tornare a produrre ricchezza. Faccio un appello agli imprenditori marchigiani, quelli che possono, e ce ne sono, perché abbiano più coraggio nell'investire.D. Chiamiamolo coraggio?R. Certo, il sistema delle imprese non può essere lasciato solo. Le istituzioni dovrebbero coinvolgere gli istituti bancari, anche i grandi gruppi nazionali, perché impieghino nelle Marche, su progettualità condivise, una quota delle risorse avute dalla Bce per sostenere imprese e famiglie.D.  Altro elemento irrinunciabile?R. Far marciare il riordino degli enti locali e delle loro società partecipate.D.  Il Governatore Spacca su o giù dalla torre?R. Da un lato si è impegnato positivamente per far crescere nelle Marche l’idea di comunità regionale, dall'altro ha valorizzato più la sua figura che la squadra, sia di giunta sia di maggioranza. Positiva l’azione per mantenere la coesione nelle Marche; buona l’intuizione della Macroregione. Negativa la gestione di Aerdorica, affidata per anni alle persone sbagliate.D. Prendere o lasciare?R. Comprendo le istanze di chi chiede il ricambio di un leader dopo tanti anni al governo. A un patto...D. Prego?R. In questa fase i marchigiani hanno bisogno di un dibattito tarato sulle scelte per affrontare i problemi del lavoro, dello sviluppo, del welfare. Basta tattiche e organigrammi. Spero che le forze politiche siano collegate.Corriere Adriatico 2 gennaio 2015
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29/12/2014 Mobilitazione dipendenti province marchigiane, incontro Sindacati e Presidente Regione
Oltre trecento lavoratori provenienti da tutte le province marchigiane hanno manifestato stamattina in Regione e presenziato all'incontro tra sindacati e il Governatore Spacca e l'Assessore Canzian. La Cisl, insieme alle altre forze sindacali, ha con forza chiesto alla Regione di dar seguito all'ordine del giorno approvato all'unanimità dal Consiglio Regionale sabato scorso e predisporre le risorse necessarie a  gestire, tramite apposita legge regionale, il passaggio delle funzioni e del personale che non rimarranno allocati all'interno delle attuali province. Al termine di tre ore di confronto il Governatore Spacca si è impegnato a : 1) trovare le risorse nell'apposito capitolo di Bilancio per accompagnare il passaggio delle funzioni alla Regione o ai Comuni 2) portare la problematica in sede di Conferenza Stato -Regioni subito dopo l'Epifania per chiedere risorse dal Governo 3) Impugnare i contenuti della Legge di Stabilità davanti alla Corte Costituzionale nella parte che riguarda le province 4) approvare rapidamente in Giunta i contenuti della Legge che ridisegnerà le funzioni per portarla in consiglio Regionale entro gennaio. Successivamente nell'incontro tecnico avuto con Canzian ed i presidenti presenti di Provincia ( Cesetti, Derasmo, Pettinari )  si è condiviso un percorso metodologico  teso a definire rapidamente i contenuti della legge regionale stante il fatto che i tagli della Legge di Stabilità partono da gennaio ed è veramente a rischio la tenuta dei servizi alla cittadinanza in settori cruciali quali le strade, la scuola, il lavoro, i trasporti. I sindacati nel condividere il percorso proposto vigileranno sui contenuti dello stesso mantenendo lo stato di mobilitazione di tutti i lavoratori delle province, contestualmente ad una assidua presenza ai tavoli regionali per condividere contenuti di riforma tesi a coniugare il mantenimento del livello occupazionale con al salvaguardia dei servizi erogati alla cittadinanza.
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23/12/2014 Presentato a Fano il tavolo per la lotta alla povertà e all’inclusione sociale
E’ stato attivato nel Comune di Fano un tavolo anti-crisi. Il grave problema dell’espansione del fenomeno della povertà ha indotto il comune, i sindacati ed altri soggetti a ragionare insieme con l’obiettivo di creare una rete tra soggetti pubblici e privati che, con specificità diverse, si occupano di lotta alla povertà e di inclusione sociale. L’obiettivo è di arrivare ad una integrazione di servizi ed operatività che veda la comunità locale raccogliere la sfida di costruire nuove politiche dedicate al tema della crisi ed alle nuove povertà in aumento. Questo modello di progettazione è stato abbracciato da numerosi soggetti pubblici e privati tra i quali il Comune, la Caritas, l’ambito territoriale sociale, la Cisl con Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl di Fano, la Cgil, il Centro per l’impiego, l’associazione di Volontariato San Paterniano Opera Padre Pio, il Distretto integrato di economia Sociale Marche Nord, Il Forum del Terzo settore e il Banco alimentare. L’intento è quello di evitare sovrapposizioni e sprechi e far lavorare in maniera organica tutte le realtà che sono in prima linea contro la povertà. Il progetto coordinato da Roberto Busca funzionario Comunale, Desi Goffi della Cisl, Cora Falcioni dell’Ambito Territoriale Sociale e Stefania Poeta della Caritas è iniziato con una dettagliata mappatura delle risorse e dei bisogni presenti sul territorio. Per elaborare proposte operative che siano nell’ottica dell’ottimizzazione e dell’integrazione delle risorse esistenti o che siano innovative rispetto ai bisogni rilevati, il tavolo si è suddiviso in gruppi operativi tra soggetti che si occupano degli stessi temi quali il lavoro, l’ abitazione, il sostegno economico e i beni di prima necessità nel quale rientra anche il recupero delle eccedenze alimentari con due centri di raccolta e distribuzione di alimenti. Da gennaio sarà attivo, presso la sede dell’ambito, lo sportello opportunità anticrisi con l’obiettivo di informare ed orientare le persone fragili e “vittime"della crisi e far si che chi necessita di un aiuto riesca a trovare delle possibili soluzioni evitando di venir sballottato da un ufficio all’altro. 
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20/12/2014 Bilancio Regione Marche:più attenzione a Lavoro e Welfare
La Giunta Regionale ha approvato e trasmesso al Consiglio la proposta di bilancio preventivo per il 2015. Come si temeva il bilancio prevede tagli molto consistenti ad importanti funzioni come la sanità, i servizi sociali, il trasporto pubblico locale, le politiche del lavoro, il fondo anti-crisi, e in alcuni casi l’azzeramento dell’intera voce di bilancio (come i servizi integrati socio-sanitari con 55 milioni cancellati). In questo quadro sono prevedibili ricadute pesanti sulle condizioni delle persone e delle famiglie, in particolare per chi ha bisogno di cure e assistenza, per l'infanzia, per gli studenti, per i disoccupati e le famiglie colpite dalla crisi, per i pendolari. I tagli riguardano anche tutte le attività economiche, dove si prevede una totale cancellazione di risorse regionali, e questo fatto comporterà che una parte consistente dei fondi comunitari saranno sostitutivi e non aggiuntivi alle risorse locali, determinando un calo delle risorse complessive impegnate per sostenere lo sviluppo in un momento di crisi in cui andrebbe fatto l'opposto. Questa situazione è da attribuire principalmente alla inaccettabile manovra finanziaria decisa dal Governo che è in approvazione in Parlamento; va anche detto che le Regioni non hanno fatto tutto il possibile per impedire una manovra così penalizzante per le comunità locali. I segretari generali  Cgil, Cisl e Uil Marche, Roberto Ghiselli, Stefano Mastrovincenzo e Graziano Fioretti, chiedono alla Regione Marche di intervenire e correggere la proposta di bilancio  perché le contrazioni di spesa per il sociale, il trasporto pubblico locale, la sanità e il fondo anti-crisi non sono sostenibili. Unitariamente rilanciano e sollecitano la Giunta Regionale a rispettare  l'impegno di convocare al più presto le organizzazioni sindacali per un confronto di merito finalizzato a verificare le possibili modifiche alle misure proposte. Comunicato Stampa CGIL-CISL-UIL
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19/12/2014 5 Minuti Cisl : Caos Province, Lavoro nelle Marche il punto di Mastrovincenzo, Integrativo aziendale Acraf Angelini
Caos Province : mancato accordo tra Regioni e Governo.I sindacati indicono assemblee e occupazione delle Province in tutta Italia. Gravi le ripercussioni sul personale, anche nelle Marche sit- in nelle sedi provinciali di tutta la Regione. Interviste a Luca Talevi Segretario Generale Fp Cisl Marche, Franca Orazi delegata Provincia di Ancona Fp Cisl Marche, Lorenzo Torbidoni, area bilancio e controllo di gestione Provincia di Ancona. Il Lavoro nelle Marche. Il punto di Stefano Mastrovincenzo Segretario Generale Cisl Marche. Sicurezza, formazione, sostegno economico alle famiglie, premio di partecipazione :rinnovato l’integrativo aziendale all’Acraf Angelini di Ancona. Interviste a Lorenzo Grattini e Francesco Novelli della Rsu Femca Cisl Acraf Angelini.   http://youtu.be/3qKlGjWyiKk
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19/12/2014 Ammortizzatori sociali in deroga, non bastano le risorse stanziate dal Governo
Alle Marche destinati € 14.704.098, dei € 503 milioni complessivi ripartiti tra le Regioni, per la concessione e la proroga dei trattamenti di cassa integrazione e mobilità in deroga assegnati con il Decreto del 4 dicembre scorso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con quello dell'Economia e delle Finanze. Le risorse ripartite alle Marche saranno sufficienti a coprire le richieste di cassa integrazione e mobilità in deroga pervenute fino a giugno 2014. «L'assegnazione dei fondi per gli ammortizzatori in deroga, che come organizzazioni sindacali  abbiamo richiesto con forza sin dall'inizio dell'anno - afferma Tonino Bori, responsabile del Mercato del Lavoro della CISL Marche  -  è  sicuramente un segnale importante e rappresenta una boccata d'ossigeno per i lavoratori e per le loro famiglie. » I lavoratori marchigiani interessati dalla Cig in deroga,al 30 settembre 2014 sono 44.324 con un incremento del 55% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Sempre a settembre 2014, le ore di Cig in deroga autorizzate nelle Marche sono  state 17.293.952, con una flessione del 18,5% sul 2013. «La firma del Decreto Ministeriale è un atto dovuto che attendevamo da tempo - sottolinea Tonino Bori, Responsabile del Mercato del Lavoro della CISL Marche - tuttavia  le risorse stanziate sono  assolutamente insufficienti. Infatti per coprire l'intero fabbisogno del 2014 ne servirebbero almeno il doppio. Per questo non abbassiamo la guardia e continueremo a fare pressioni affinché il Governo Centrale garantisca la copertura finanziaria integrale degli ammortizzatori in deroga per tutto il 2014, insieme ad un adeguato stanziamento di risorse nella Legge di stabilità  anche per il 2015. Alla Regione Marche–  conclude Bori -  chiediamo che vengano accelerate al massimo le procedure per il pagamento per tutti i lavoratori d che stanno aspettando da ormai troppo tempo».
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17/12/2014 Governo arrogante, venerdì 19 si occupano le Provincie
"Insopportabile atteggiamento indisponente. Nessuna risposta sul caos generato da scelte inconcludenti. Abbiamo persino sentito negare l'esistenza di tagli lineari. Perderemo ancora preziose professionalità e quindi occupazione, i cittadini pagheranno con lo smantellamento dei servizi. Un atteggiamento irresponsabile". Con una nota Rossana Dettori, Giovanni Faverin e Giovanni Torluccio, Segretari Generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl, commentano l'incontro tenutosi al Senato con i Sottosegretari Claudio Bressa e Angelo Rughetti e il relatore della Legge di Stabilità, Senatore Giorgio Santini, a margine del sit-in dei lavoratori delle Province contro l'emendamento del Governo che “oltre a causare 20mila esuberi – aggiungono – non affronta il nodo del riordino istituzionale, colpevolmente lasciato al suo destino dal Governo Renzi”. “Venerdì 19 occuperemo tutte le sedi provinciali per scongiurare questa sciagura, con sit-in davanti alle Regioni affinché difendano i servizi ai cittadini. Non si voltino dall'altra parte e non utilizzino i lavoratori delle Province come merce di scambio. Adesso il Parlamento – concludono i tre segretari generali - si riappropri del ruolo che la Costituzione gli riconosce e rimetta mano a questo pasticcio”.LE FOTO DEL PRESIDIO DI ANCONA
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17/12/2014 Giovani e Pensionati: ricostruire legami tra generazioni
Ricostruire un legame tra generazioni lontane che in molti vorrebbero in guerra tra loro. Giovani studenti e anziani in pensione, nipoti e nonni, futuro e memoria stanno bene insieme e producono esperienze utili ad entrambi. E' quanto emerso dall'incontro di oggi  tra gli studenti della 4B dell’ITS Linguistico e Biologico  “G. Mazzocchi” di Ascoli Piceno. Perché un sindacato dei pensionati decide di incontrare i giovani? Come lo fa? Quali risultati può portare? Studenti, professori e pensionati si sono interrogati e hanno cercato insieme le risposte. Accompagnare i più giovani nel gestire il loro presente e progettare il futuro è un desiderio sempre più forte dei pensionati di fronte ad una realtà sociale ed economica difficilissima come quella dell’ascolano: è un investimento verso i propri figli e i propri nipoti. “Fare” insieme, scambiarsi competenze, idee e suggerimenti su come superare le difficoltà di ciascuno (salute, lavoro, solitudine, disorientamento) è il campo da gioco di una partita da giocare insieme, dove anche i più giovani possono dare tanto a chi comincia a sentire la difficoltà degli anni che avanzano. I giovani possono aiutare gli anziani a dare un senso alla propria vita, proprio quando la realtà dei tempi attuali toglie loro spazi di protagonismo. Gli anziani possono testimoniare l’importanza della memoria, dell’esperienza, del senso critico di fronte ad una società dove è spesso difficile distinguere le opportunità dai rischi. L’accoglienza dei ragazzi della 4B, della prof.ssa Rita Epifani e del Dirigente Scolastico Prof. Alfredo Mazzocchi, hanno permesso a Giulio Grazioli, Silvia Casini e Rosandra Ciarrochi della Fnp Cisl di raccontare le numerose attività che stanno portando avanti nel territorio di Ascoli Piceno dimostrando che da questo incontro possono anche emergere opportunità importanti e inaspettate, come ha testimoniato il giovanissimo Paolo Giorgi (diplomatosi lo scorso anno proprio al “Mazzocchi”), vincitore di una borsa di studio presso il CET di Mogol in Occasione del Festival delle Generazioni 2014 a Firenze.
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16/12/2014 Assemblea pubblica Piccoli Azionisti di Banca Marche a Pesaro
Sono oltre 40.000 i piccoli azionisti della Banca delle Marche che detengono c.a. il 32% del capitale sociale della Banca.  Clienti, tra cui tante famiglie che hanno investito i propri risparmi  dando fiducia  alla “Banca del Territorio”, e Adiconsum auspica e sollecita gli interventi per il  salvataggio. Adiconsum intende agire su più fronti a tutela dei piccoli azionisti e obbligazionisti: Ad oggi risultano esserci più procedimenti che meritano attenzione da parte degli investitori. Sono procedimenti che ancora non hanno visto la conclusione della fase di indagini e che vedranno i singoli azionisti essere legittimati alla costituzione in giudizio per vedere tutelate le proprie ragioni. Adiconsum, nell'immediato, ritiene utile percorrere anche altre strade, a partire dal rigoroso controllo del rapporto contrattuale: si tratta di verificare se l’istituto, considerando il conflitto di interesse, al momento della vendita delle azioni ha rispettato tutti gli obblighi imposti dalla normativa di settore. Azioni fra l’altro non quotate in borsa, quindi titoli illiquidi non adatti ad un profilo di risparmiatore prudente. Adiconsum ha richiesto un incontro al Commissario Straordinario di Banca Marche, unitamente alla istituzione di una procedura stragiudiziale, attraverso la “conciliazione paritetica”. Segnalazioni ed esposti agli organi di vigilanza e di regolazione al fine di verificare la legittimità del comportamento di Banca Marche. In sintesi, una serie di azioni che  possano permettere ai risparmiatori di  trovare soluzioni in tempi più brevi, senza dover aspettare anni per le sentenze penali e civili definitive.  Adiconsum  rassicura che non ci sono scadenze imminenti, ma consigliamo di attivarsi, per questo è indetta un'Assemblea pubblica  GIOVEDÌ 18 DICEMBRE 2014  ore 16,00 Sala San Terenzio (g.c.), via Rossini, 66 Pesaro. Si invitano i piccoli azionisti  e gli obbligazionisti  a partecipare Comunicato Stampa
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16/12/2014 Tavola rotonda: Fermano al Lavoro. Visione Condivisa e Priorità di Sviluppo.
Fermano al Lavoro. Visione condivisa e priorità di sviluppo. Al centro della tavola rotonda in programma per il 19 dicembre ore 9,00 presso l'Auditorium Villa Nazareth di Fermo. Ai lavori della mattinata, introdotti da Alfonso Cifani, Segretario Cisl Marche, e da Marco Marcatili, economista Nomisma,  interverranno  Sauro Longhi, Rettore Università Politecnica delle Marche; Graziano Di Battista, Presidente Unioncamere Marche; Sara Giannini, Assessore Regione Marche, on.Paolo Petrini, Camera dei Deputati e Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl Marche. Alle ore 12,00 è prevista l'inaugurazione della nuova sede della Area sindacale Territoriale Cisl di Fermo in via S. Alessandro.
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15/12/2014 In liquidazione la Craglia Marmi
Il 3 dicembre scorso la Craglia Marmi, azienda di Tolentino leader del settore, è stata messa in liquidazione. La ditta, che vanta 51 anni di storia e impiega 34 dipendenti, è stata colpita dalla drammatica crisi dell’edilizia, e dal 2012 ad oggi ha visto ridursi il fatturato del 50%. Nell'ultimo incontro del 17 giugno scorso l'azienda aveva informato le Organizzazioni Sindacali delle sue difficoltà finanziarie, che ha inutilmente tentato di risolvere con una ristrutturazione dei propri debiti bancari. Dall'inizio del 2013 la Craglia Marmi a ha iniziato a utilizzare la cassa integrazione ordinaria, mandando però prima in ferie alcuni dipendenti. A gennaio è stato stipulato un accordo di cassa integrazione straordinaria per 12 mesi, con l'impegno, non rispettato, alla rotazione dei lavoratori. Visto che la messa in liquidazione dell’azienda preclude la possibilità di fare ricorso ad altri ammortizzatori sociali per evitare i licenziamenti, il 4 dicembre scorso è stata avviata la procedura di mobilità. Il termine ultimo per trovare un accordo è il 10 febbraio prossimo. Se ciò non accadesse, dal 13 gennaio terminerà la cassa integrazione straordinaria e tutti i lavoratori torneranno in carico all’azienda. Nell'incontro del 10 dicembre scorso il liquidatore ha avanzato delle proposte che sono state respinte dall'assemblea dei lavoratori. Le organizzazioni sindacali, la Rsa e tutti i lavoratori chiedono trasparenza e chiarezza, nel rispetto di 34 famiglie che dall’inizio del 2015 si troveranno senza lavoro. Solo allora sarà possibile trovare un accordo sindacale.
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14/12/2014 Lettera ai Cislini delle Marche
Alle donne e agli uomini della CISL delle Marche Carissimi, non abbiamo condiviso la scelta delle altre sigle sindacali di proclamare lo sciopero; si e’ trattato di uno sciopero generico piu’ che generale, con obiettivi molteplici e variegati, di cui quindi è impossibile qualsiasi verifica. Da parte nostra ribadiamo che lo sciopero va proclamato con obiettivi chiari e definiti, come abbiamo fatto e facciamo spesso in molte vertenze aziendali e settoriali, quali quella del pubblico impiego per chiedere il rinnovo del contratto nazionale. I numeri drammatici della disoccupazione e della cassa integrazione, dietro cui ci sono volti e storie di tante persone e famiglie, e il dato dell’ennesimo calo della produzione industriale fornito dall’Istat ci confermano che, ancor piu’ in questo momento, dopo sei anni di crisi durissima, è preferibile non far perdere produzione alle aziende e salario ai lavoratori. Da ottobre in poi abbiamo realizzato come Cisl iniziative di sensibilizzazione e manifestazioni, locali e nazionali, abbiamo presentato proposte articolate al Governo, alle Commissioni parlamentari, ai singoli parlamentari e alle forze politiche, contestando alcune parti del Jobs Act e della Legge di stabilità e apprezzando alcuni aspetti positivi, in parte anche migliorati nel percorso parlamentare. Siamo convinti che ci fosse bisogno di questa azione capillare e articolata per presentare le nostre ragioni e le nostre controproposte, perché protestare senza proporre equivale a subire le posizioni altrui. Il muro contro muro rischia di rafforzare la posizione di arrogante chiusura al dialogo del Presidente del Consiglio Renzi, che sbaglia, pensando ad una politica autosufficiente che possa bastare a se stessa. Serve ora invece un confronto concreto ed efficace sui decreti attuativi del Jobs Act che il Governo dovrà elaborare, così come serve continuare la pressione sul Parlamento durante la parte finale del percorso di approvazione della legge di stabilità, sulla base delle proposte che in questi mesi abbiamo avanzato e sostenuto. Lo sciopero è un diritto, uno strumento democratico fondamentale: quindi grande rispetto per chi ha scioperato, così come bisogna tener conto del fatto che una grande maggioranza dei lavoratori abbia scelto di non aderire. Credo ci sia ormai in noi, uomini e donne della Cisl, la consapevolezza che sia necessario parlare con obiettività e responsabilità ed al contempo elaborare e utilizzare anche forme innovative e diverse di mobilitazione e di protesta, per sostenere le proposte sindacali. Oggi piu’ che mai, al mondo del lavoro serve un sindacato capace di stare sul merito dei problemi, autonomo dalle fibrillazioni delle forze politiche, che non si limiti alla mediatizzazione del disagio sociale diffuso, che sappia dire dei sì e dei no, e che sappia ingegnarsi nel proporre soluzioni, nell’essere generativo di nuovo sviluppo e nuovo lavoro. E’ su questi presupposti che si basa il nostro auspicio, espresso in questi giorni anche dal nostro segretario generale Annamaria Furlan, che presto si possa riprendere un percorso di confronto e lavoro comune con le altre organizzazioni. Mi auguro di cuore che ognuno di voi possa sentirsi a casa in questa nostra grande e bella Cisl; insieme possiamo fare molto per il mondo del Lavoro e per il nostro Paese. A nome mio e dei colleghi della segreteria regionale, vi saluto con amicizia augurandovi un Natale sereno e fecondo. Stefano Mastrovincenzo Segretario Cisl Marche 13 dicembre 2014 lettera ai Cislini delle Marche
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11/12/2014 PROVINCE, MANCATO ACCORDO TRA REGIONI E GOVERNO: PESANTI LE RIPERCUSSIONI NELLE MARCHE
Il mancato accordo, in Conferenza Unificata, tra Regioni e Governo su come gestire il passaggio delle funzioni e  del personale, che da gennaio non rimarranno alle province, rischia di avere pesantissime ripercussioni anche nelle Marche. «Se verrà confermato nella Legge di Stabilità il taglio di un miliardo di euro nel 2015 e tre nel triennio 2015/2017 di fatto le regioni dovranno deliberare ove allocare il personale legato alle funzioni senza risorse economiche. - afferma Luca Talevi, segretario generale FP CISL MARCHE - Il  rischio  è quello di avere nelle Marche 500 lavoratori in sovrannumero su 2278, oltre la non conferma dei 184 precari allocati in gran parte nei centri per l'impiego. Per questo la CISL sarà massicciamente presente al sit in unitario che si terrà il 16 dicembre davanti al Senato ove si voterà la Legge di Stabilità.  - continua Talevi - Se non vengono infatti ridotti i tagli sono a forte rischio anche la possibilità per le province di garantire i servizi previsti per legge soprattutto in materia di strade e scuole. Un legislatore impazzito sta distruggendo sul nascere la Riforma Del Rio , da lui votata pochi mesi fa, - conclude - e sta mettendo le basi per una procedura di sovrannumero per almeno 16.000 dipendenti provinciali a livello nazionale.»
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10/12/2014 Crisi: prodotto delle diseguaglianze crescenti. Quali politiche di contrasto?
I benefici della crescita economica non raggiungono grandi fasce di popolazione, ma si fermano ad una élite che dispone di più ricchezza di quanta possa materialmente consumarne. Che cosa fare, come affrontare una crisi che continua a produrre diseguaglianze e povertà al centro dell’ incontro-dibattito “Crisi: prodotto delle diseguaglianze crescenti, Quali politiche di contrasto?” promosso dalle Aree Sindacali Territoriali Cisl  di Macerata Civitanova Marche -Tolentino - Camerino  e Iscos Marche Onlus, in programma per  domani  11 dicembre ore 16,00 a Macerata, presso l’Asilo Ricci, in via dell’Asilo,36. Dal 2009, anno di “esplosione” della crisi economica globale, il numero di miliardari nel mondo è più che raddoppiato . Un trend in costante incremento: tra il 2013 e il 2014, le 85 persone più ricche al mondo – che, secondo un dato già diffuso dal rapporto di Oxfam Partire lo scorso gennaio, hanno la stessa ricchezza della metà della popolazione più povera al mondo  – hanno collettivamente aumentato la loro ricchezza di 668 milioni di dollari al giorno. Ovvero, quasi mezzo milione di dollari ogni minuto. Anche in Italia, secondo l’OCSE , da metà degli anni ‘80 fino al 2008, la disuguaglianza economica è cresciuta del 33% (dato più alto fra i paesi OCSE, la cui media è del 12%). Al punto che oggi l’1% delle persone più ricche detiene più di quanto posseduto dal 60% della popolazione (36,6 milioni di persone) ; mentre dal 2008 a oggi, gli italiani che versano in povertà assoluta sono quasi raddoppiati fino ad arrivare a oltre 6 milioni, rappresentando quasi il 10% dell’intera popolazione.  Al dibattito, introdotto da Fausto Mazzieri, Iscos Marche Onlus, e coordinato da Lidia Fabbri responsabile della Cisl di Macerata, interverranno Federica De Lauso, Centro studi Caritas Nazionale, Benedetta Giovanola, Università di Macerata e Sauro Rossi segretario regionale Cisl Marche.
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09/12/2014 Il lavoro c’è il credito no, protesta metalmeccanici a Pesaro
Una caravona di macchine con passo lento e con le bandiere sindacali ai finestrini si è spostata dal parcheggio della ditta Tallarini di Schieppe di Orciano fino ad arrivare in Piazza del Popolo a Pesaro, per poi spostarsi in corteo fino davanti alla sede locale della Banca d’Italia.“Siamo davanti a questo luogo simbolo per protestare contro l’atteggiamento tenuto dalle banche che con la loro burocrazia non stanno erogando liquidità alla Tallarini, Grossi Lamiere e Cima, aziende dell’entroterra fanese dove in conseguenza di questo atteggiamento si sta rischiando di perdere ulteriori posti di lavoro in una desertificazione industriale che sta caratterizzando tutta la provincia. Quello della difficoltà di accesso al credito è una delle tante difficoltà che hanno le aziende del territorio e che spesso finisce per scaricarsi sui lavoratori. Non si possono più sopportare notizie sul malaffare di dirigenti bancari, importanti somme messe a disposizione dalla BCE a vantaggio delle Piccole e Medie Imprese e poi ritrovarsi con situazioni limite in cui aziende rischiano di chiudere perché non si fa credito ad aziende che hanno ordinativi” afferma Mauro Masci Segretario Fim Cisl Marche.“Vogliamo che le banche ritornino ad esercitare il loro ruolo sociale e non ad essere una causa di chiusure aziendali. Vogliamo che le risorse che si attingono anche dal territorio siano utilizzate a sostegno e a sviluppo del territorio, dei posti di lavoro e dei lavoratori che con mensilità arretrate già sostengono aziende che hanno lavoro e vogliono continuare ad avere una prospettiva. Questa nostra protesta la porteremo anche all’attenzione del Prefetto che incontreremo mercoledì prossimo perché anche con il coinvolgimento di tutte le istituzioni, parti sociali e banche, si possa costruire un patto sociale a sostegno della crisi industriale che sta da troppi anni attanagliando la nostra provincia” dichiara Leonardo Bartolucci, Segretario Generale Fim Cisl Marche. https://www.facebook.com/video.php?v=1552442505002645  
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09/12/2014 5 Minuti Cisl: #cislnonrinunciomarilancio JOBS ACT, Legge di stabilità, Sciopero lavoratori pubblici, Rappresentare e contrattare la sfida della Cisl Marche -puntata del 5 dicembre 2014
Per il lavoro e per il sociale, ogni giorno, #cislnonriunciomarilancio.Jobs act, ammortizzatori sociali, Legge di Stabilità, sciopero del pubblico impiego :la settimana calda della Cisl. Dal Ridotto delle Muse di Ancona le interviste a Maurizio Bernava, Segretario nazionale Cisl e Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl Marche #ioscioperoperilmiocontratto. 1 dicembre Sciopero nazionale Cisl dei lavoratori pubblici e della scuola: nelle Marche punte di adesione del 15%.  Dal sit in in Piazza del Papa ad Ancona le interviste ad Anna Bartolini, Segretario generale Cisl Scuola Marche e Luca Talevi, Segretario generale Fp Cisl Marche . Secondo appuntamento del percorso formativo "Non è più come prima". Rappresentare e contrattare: la sfida della Cisl Marche. Dall'Università di Urbino le interviste al prof. Ilvo Diamanti, Ordinario di Scienza politica Università di Urbino, al prof. Peter Sheldon, University of New South Wales - Sydney e Uliano Stendardi Dipartimento politiche contrattuali Cisl Nazionale. http://youtu.be/ig1EjLaNOEc
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05/12/2014 Il benessere per tutte le età: convegno ad Ascoli
Corretti stili di vita e un’alimentazione sana ed equilibrata aumentano il benessere generale dell’organismo, creano le condizioni per una migliore salute dei giovani, migliorano lo stato di salute delle persone anziane per consentire loro di continuare a svolgere un ruolo attivo nella società. E’ quanto emerso al  Convegno “Norme igieniche e alimentari per il buon vivere e il benessere dell’uomo”, organizzato dall'Istituto Tecnico Agrario e Alberghiero e patrocinato dalla FNP Cisl Marche e dal Coordinamento Donne della RLS di Ascoli Piceno, che si è svolto oggi presso la Sala Convegni dell’Hotel Marche. «Negli ultimi decenni si è registrato un crescente interesse per il tema della salute, concepita non più in una dimensione di responsabilità individuale - ha spiegato intervenendo al convegno, il dr Scendoni, responsabile del Laboratorio di Ricerca Osteoporosi e Reumatologia INRCA – IRCCS di Fermo - ma come diritto-dovere che chiama in causa l’intera collettività».Al convegno sono intervenuti anche  la prof.ssa Carolina Bonaldi, docente di Scienze dell’Alimentazione presso l’Istituto Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiero di Ascoli Piceno e il prof. Leonardo Seghetti, docente di Chimica Agraria e Trasformazione dei Prodotti Alimentari presso  l’Istituto Tecnico Agrario “Celso Ulpiani”di Ascoli Piceno. Presenti anche numerosi studenti dell’ultimo anno dell’Istituto Tecnico Agrario e Alberghiero.
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05/12/2014 La carovana per il credito. I lavoratori scendono in piazza
La crisi dell’industria nel territorio pesarese continua a mordere. Lo dimostrano tutti gli indicatori. Le cause sono molteplici ma nel caso della ditta Tallarini, della Grossi Lamiere e della Cima (tutte aziende dell’alta Valle del Metauro che impiegano più di 200 dipendenti) il motivo si chiama liquidità bancaria negata. Le tre aziende, spiegano Cinzia Massetti della Fiom - Cgil, Mauro Masci della Fim - Cisl e Francesco d’Antonio della Uilm –Uil, dispongono di ordinativi ma non possono produrre a causa della lunghezza dei tempi burocratici degli istituti di credito. Da sottolineare la situazione dei lavoratori che a costo di enormi sacrifici e di stipendi arretrati hanno contribuito a mantenere aperti gli stabilenti. Per queste ragioni sabato 6 dicembre, con partenza alle ore 7.45 presso il piazzale antistante la Ditta Tallarini a Schieppe di Orciano, i lavoratori delle tre aziende assieme ai sindacati organizzeranno un presidio in piazza del Popolo davanti a Palazzo Ducale sede della Prefettura a Pesaro e da lì, in corteo, sfileranno lungo via Rossini, fino alla sede della Banca d’Italia, simbolo dell’immenso problema del credito negato alle imprese.“Emblematico – sottolineano i rappresentati delle organizzazioni sindacali - è il caso della Tallarini che ha ordinativi pronti per 8 milioni di euro. Il problema del credito, che investe tutta la vallata con gravi ripercussioni di rischio desertificazione industriale per i comuni di Orciano e Montefelcino rischia di affossare aziende che hanno ordinativi ma non liquidità e di vanificare gli sforzi sostenuti dai lavoratori e dalle rispettive famiglie per continuare la produzione e salvare il proprio posto di lavoro”.
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04/12/2014 Rappresentanza e Contrattazione: la sfida della Cisl Marche
Si è svolto ieri, mercoledì 3 dicembre ad Urbino il secondo appuntamento formativo per dirigenti e operatori della Cisl delle Marche, all'interno del percorso di formazione 2014-2015 intitolato "Non è più come prima". Questa seconda tappa è stata dedicata alla rappresentanza, concetto sempre più messo in discussione dalla pratica diffusa di forme di democrazia diretta che interrogano profondamente  il sindacato e il suo modo di esercitare la tutela e la promozione dei lavoratori. Al Palazzo del Collegio Raffaello dell'Università Carlo Bò sono intervenuti, dialogando con i sindacalisti della Cisl, il prof. Ilvo Diamanti (Università di Urbino) il prof. Peter Sheldon (University of new South Wales – Sydney), Walter Cerfeda dell'Ires Marche e Uliano Stendardi, del Dipartimento contrattazione della Cisl nazionale. Presenti anche alcuni studenti dell'Università di Urbino, ai quali la partecipazione al corso è valsa  l'attribuzione di crediti formativi da parte del Dipartimento di economia, società e politica. Di rappresentanza come strumento di riconoscimento ed identificazione dei lavoratori ha parlato Ilvo Diamanti, secondo il quale  «in tempo di democrazia ibrida anche il sindacato deve ibridarsi, imparando ad utilizzare tutti i mezzi di comunicazione di cui dispone (piazze, TV e Rete) per continuare ad essere un luogo in cui i lavoratori si incontrano e si conoscono, ricostruendo relazioni dirette insieme a quella  fiducia che da senso alla vita delle persone». «Oggi è il concetto generale di rappresentanza ad essere sfidato: la pratica sempre più diffusa di forme di democrazia diretta, l’appeal plebiscitario, la sfiducia crescente verso le agenzie di rappresentanza e la funzione delle forze sociali rendono difficile capire quale sarà il campo da gioco della partita democratica da qui in avanti – afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche - dobbiamo fare i conti con crescenti criticità a partire dal lavoro, sempre più difficile da promuovere e rappresentare in una realtà incerta e turbolenta.”“Per questo – prosegue Mastrovincenzo -  siamo impegnati a  sviluppare una formazione che accompagni in maniera costante e continua la nostra azione sindacale; in tempi così complessi per il nostro paese e per il sistema produttivo, il dialogo sociale va rafforzato e non sminuito; vogliamo aumentare e qualificare la contrattazione, a partire da quella di secondo livello, non solo come strumento difensivo di gestione delle tante crisi, ma soprattutto come luogo di individuazione e condivisione di obiettivi, dalla qualità e produttività del lavoro alla promozione di tutele e nuova occupazione.» Peter Sheldon ha raccontato alcune esperienze sindacali del mondo anglosassone relative ad un mercato del lavoro per alcuni versi simile a quello italiano, caratterizzato dalla presenza di ampi fasce trasversali di lavoratori con scarse o scarsissime tutele (immigrati, impiegati, lavoratori autonomi e freelenace) raggiungere i quali per il sindacato è difficile e costoso. Ne sono derivati spunti interessanti per riposizionare l'azione sindacale della Cisl. Walter Cerfeda, dell'Ires Marche, ha approfondito il tema della contrattazione specificando la necessità che l'impresa torni ad essere luogo di accumulazione di ricchezza, presupposto necessario per la crescita. «Se vogliamo far ripartire la contrattazione territoriale - ha sostenuto Cerfeda - è necessario ricostruire il territorio, coinvolgendo tutti i soggetti che lo abitano. Le istituzioni, gli istituti bancari, che devono destinare risorse a famiglie ed imprese, quelli culturali (Università) che devono lavorare nell'ottica del trasferimento tecnologico alle imprese per aiutarle a produrre innovazione e recuperare competitività». Di una contrattazione contestualizzata, quasi fino a diventare personalizzata, ha invece parlato Uliano Stendardi, che ha sottolineato come il primo compito del sindacalista è quello di conoscere. «Se ad esempio si contratta welfare aziendale - ha affermato Stendardi - è decisivo conoscere la propria base sociale, i lavoratori e i loro bisogni per costruire le prestazioni più adatte. Per questo però serve anche una formazione congiunta per lavoratori e management dell'impresa, in grado di costruire un linguaggio comune necessario per la contrattazione». Filo conduttore di questi ultimi due interventi è la necessità di una corresponsabilizzazione reciproca tra impresa e lavoro, sempre più chiamati a stipulare un patto di convergenza su obiettivi comuni, in cui la contrattazione diventi continua, capace di anticipare i problemi, nella logica della costruzione di reti negoziali diffuse. Durante l'incontro sono stati illustrati anche alcune buone pratiche di contrattazione aziendale sul territorio marchigiano,relative all'esperienza delle Categorie Fisascat (commercio e servizi) e Fim (metalmeccanici). Il prossimo appuntamento è previsto a Camerino, per il 3 febbraio 2015, dove si parlerà di sviluppo e territorio.
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02/12/2014 Una nuova umanità al lavoro: esperienze in atto
Il lavoro in questi anni si è fatto sempre più raro, ha cambiato nome e spesso significato: contratto a termine, lavoro accessorio, contratto a chiamata, interinale, a tempo determinato. Siamo oggi più che mai in attesa di esperienze concrete che possano ridare fiducia ai giovani alla ricerca della loro prima occupazione, ma anche a coloro che hanno perso lavoro in età matura e faticano a ritrovarlo. Con questo intento le associazioni e le organizzazioni di ispirazione cristiana che operano nella nostra realtà locale hanno da tempo iniziato a collaborare tra loro, alla ricerca di soluzioni possibili per ridare motivi di speranza alla nostra comunità. L’Ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro e l’Ufficio delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Pesaro – in collaborazione con i corrispettivi Uffici dell’Arcidiocesi di Urbino e della Diocesi di Fano, nonché con Acli, Cisl, Centro di solidarietà, Compagnia delle opere, Confartigianato, Confcooperative, Forum delle famiglie, Movimento cristiano lavoratori, Movimento dei Focolari, Il Nuovo Amico – hanno organizzato un programma di iniziative all’insegna delle cose concrete da fare per creare effettive possibilità di sviluppo e di occupazione nel nostro territorio. La prima iniziativa dal titolo “Una nuova umanità al lavoro: esperienze in atto” si svolgerà giovedì 4 dicembre alle ore 17.30 presso la sala Pierangeli della Provincia di Pesaro-Urbino in viale Gramsci, 4  e sarà presieduta dall’Arcivescovo Piero Coccia.. Incontreremo gli imprenditori del distretto industriale di Loppiano (Fi) che aderiscono all’Associazione imprenditori per una economia di comunione (modalità atipica ed originale nell’organizzazione aziendale e nella gestione delle imprese); Carlo Renzi, amministratore “Geocom Italia”; Pierpaolo Inserra, direttore Distretto di Economia Sociale. Saranno presenti Gianfranco Tonti, presidente Confindustria Pesaro e Urbino e Sauro Rossi Segretario CISL Marche. Convegno 4 dicembre 2014
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01/12/2014 Sciopero Cisl lavoro pubblico,annunciato ricorso contro il blocco della contrattazione
Nelle Marche adesione tra il 12,5 e il 15% , allo sciopero  nazionale del lavoro pubblico  indetto dalla Cisl per l’intera giornata di oggi, 1 dicembre, nonostante l’obbligo di garantire i servizi essenziali sia stato assolto e  nelle scuole siano stati pochi i giorni per poter avvisare le famiglie del disservizio scolastico.Ad Ancona fermo  il  blocco operatorio  del Salesi, dove sono state garantite solo le urgenze. Oltre 200 i lavoratori  dei comparti sanità, enti locali, enti centralizzati, scuola, università ,  presenti stamane al sit- in  sotto la Prefettura di Ancona. Nel corso della manifestazione  i sindacati di categoria hanno annunciato il deposito di un ricorso giudiziale contro il blocco della contrattazione, che perdura ormai da 6 anni, affinché la Corte Costituzionale  si pronunci sulla inammissibilità di tale misura. Nella mattinata i segretari generali della Cisl Scuola, della Fp Cisl e della Cisl Università sono stati ricevuti dal Prefetto Vicario, dott. Paolo de Biagi e dalla dott.ssa Angela Buzzanca, Capo Gabinetto della Prefettura che ascoltate le ragioni dello sciopero e le richieste del sindacato , si faranno carico di portare all'attenzione della Presidenza del Consiglio, del Ministero dell’Interno e del Ministero dell’Economia  i disagi  e le preoccupazioni che stanno vivendo i lavoratori  pubblici . Comunicato Stampa  
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28/11/2014 Riscoprire rappresentanza, contrattazione e partecipazione
«Rappresentanza, contrattazione e partecipazione. Tre dimensioni da recuperare per costruire una democrazia reale basata sul benessere». Così il Segretario nazionale della Cisl Maurizio Bernava ha concluso i lavori del Consiglio generale della Cisl Marche che si è svolto al Ridotto delle Muse di Ancona. Tre parole chiave sulle quali sfidare la politica, che si sta allontanando sempre più dalla società e che in una deriva oligarchica tende sempre più ad eliminare le forme strutturate di intermediazione sociale, ad esempio smontando fisicamente la presenza organizzata che il sindacato garantisce sul territorio attraverso Caaf, Patronati e delegati sindacali. «La priorità è un accordo istituzionale - ha affermato Bernava - un vero e proprio patto tra Governo centrale, Regioni ed autonomie locali per trovare le risorse necessarie a far ripartire sviluppo e investimenti. Non siamo rassegnati o rinunciatari, ma riteniamo che lo sciopero generale del 12 dicembre sia inutile, inconcludente e dettato da logiche politiche. La Cisl va avanti con proposte concrete e con un pressing sociale sui parlamentari, anche a livello territoriale. Anche per questo a gennaio, faremo partire iniziative di legge popolare su fisco e previdenza». In precedenza il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo aveva affermato «la necessità di riaprire il dialogo sociale sui temi del lavoro, perché se la democrazia non diventa sociale, ma resta solo politica, allora non è può essere umana». La Cisl si mobiliterà la settimana prossima con le manifestazioni nazionali di Firenze, Napoli e Milano, per cambiare gli aspetti del Jobs Act e della Legge di stabilità che ritiene sbagliati. Il senso delle iniziative è quello di articolare insieme protesta e proposte, e su queste ultime sfidare il Governo. Tanti sono i temi: contratto a tutele crescenti, riduzione delle forme di lavoro precario, bonus di 80 €, tassazione sui fondi pensione, risorse per gli ammortizzatori sociali, decontribuzione dei premi di produttività erogati dalla contrattazione di secondo livello, tagli ai Patronati, lotta al’evasione e tagli alla spesa pubblica improduttiva. Sullo sfondo la questione dello sblocco delle risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. La Funzione Pubblica della Cisl sciopererà per questo lunedì 1 dicembre, per rilanciare la contrattazione, specie quella di secondo livello, e per chiedere allo Stato un progetto di riforma dei servizi pubblici che eroga, con selezioni di qualità per i dirigenti e controlli precisi sugli obiettivi. «Mancano soprattutto delle scelte importanti di politica industriale – prosegue Mastrovincenzo - a prescindere dalle risorse che possono essere messe in campo, con le quali far ripartire sviluppo e lavoro». Anche per questo la Cisl ha deciso di non proclamare lo sciopero generale, ma di continuare a lavorare con un confronto serrato nelle aule parlamentari. «Procediamo volentieri insieme agli altri sindacati, quando è chiaro il merito delle questioni sindacali – ha concluso il Segretario generale della Cisl Marche. Rispettiamo le posizioni degli altri, ma rivendichiamo un pluralismo vero e non un unanimismo inutile, privilegiando sempre la sincerità alla propaganda e alla demagogia».
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