Ricerca

18/12/2021 Potenza Picena: riparte il taxi sociale di Anteas Macerata e Cisl Fnp
Giovedì 16 dicembre riparte, dopo una brevissima sospensione, il servizio di “Taxi Sociale” a Potenza Picena, promosso da Anteas Macerata in collaborazione con la Cisl Fnp. Il servizio di trasporto sociale è gratuito e rivolto agli utenti ultrasessantacinquenni autosufficienti residenti nel comune di Potenza Picena iscritti alla federazione dei pensionati della Cisl.  Anteas Macerata è presente sul territorio di Potenza Picena da più di 15 anni con tale servizio: la prima convenzione firmata con il Comune risale infatti al 2006.  L’Associazione, con questa attività, vuole rimarcare il proprio impegno sociale a stretto contatto con la Cisl Fnp che da sempre collabora e supporta, sotto varie forme ed aspetti, nello spirito di solidarietà con i più deboli e fragili.  Per avere informazione o prenotare i trasporti è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 12.00 il numero 0733/4075233.
Continua a leggere
17/12/2021 Caterpillar: la politica regionale si prenda carico del destino dei lavoratori
Oggi, venerdì 17 dicembre, i lavoratori della Caterpillar riuniti in assemblea davanti ai cancelli dell’azienda hanno incontrato l’Onorevole Alessia Morani e i Consiglieri Regionali Antonio Mastrovincenzo e Maurizio Mangialardi con i quali è stato avviato un confronto diretto al fine di risolvere la delicata vertenza apertasi la settimana scorsa. «Come Fim Cisl Marche ribadiamo che, oltre alla richiesta ministeriale già fatta da Fim - Fiom - Uilm Nazionali, è di fondamentale importanza il ritiro della procedura di mobilità ed il congelamento della stessa» dichiarano Mauro Masci, Segretario Generale della Fim Cisl Marche, e Luigi Imperiale, operatore Fim Cisl Marche. In vista dell’incontro congiunto previsto in Regione per martedì 21 dicembre, chiediamo al governo regionale di non tentennare di fronte a questo ennesimo scempio di una multinazionale, che ti comunica di voler chiudere e licenziare e il giorno dopo ti augura buon Natale con tanto di regali. I lavoratori non sono numeri da cancellare, ma persone con famiglie e dignità.  
Continua a leggere
17/12/2021 Piero Francia rieletto al vertice della Femca Cisl Marche
Piero Francia è stato riconfermato alla guida della Femca Cisl Marche al termine del VI Congresso del sindacato dei lavoratori dei settori chimica, energia e moda che si è svolto oggi, venerdì 17 dicembre, a Civitanova Marche. Ai lavori hanno partecipato il segretario generale della Femca Cisl Nazionale, Nora Garofalo, il segretario nazionale della Femca Cisl Sebastiano Tripoli, il segretario generale della Cisl Marche Sauro Rossi e il segretario regionale della Cisl Marche Marco Ferracuti.  Ad affiancare Francia alla guida della Femca Cisl Marche saranno Maria Grazia Santini, Angelo Paolucci, Giuliano Caracini e Francesco Interlenghi, eletti Segretari Regionali.  Francia ha aperto i lavori ricordando il dramma delle morti sul lavoro e lo scandalo dei licenziamenti indiscriminati, per poi focalizzare l’analisi sugli obiettivi del sindacato: «Vogliamo incidere di più sulle politiche regionali a sostegno del sistema manifatturiero e rafforzare le sinergie nell'azione di rappresentanza dei lavoratori. Il nostro auspicio maggiore è l'unità sindacale».  La Segretaria Generale nazionale, Nora Garofalo, è intervenuto nel corso dei lavori sottolineando il ruolo del sindacato nel corso della pandemia: «L’emergere del Covid è stato un momento drammatico in cui noi abbiamo saputo garantire che i luoghi di lavoro non chiudessero. Siamo stati un riferimento fondamentale nelle aziende e nei territori, anche se la politica ha provato a tagliarci fuori dalle scelte. La Femca è uno spazio di sperimentazione: stiamo costruendo una rete di delegati e RLS per dare il nostro supporto organizzativo a chi ci rappresenta nei luoghi di lavoro e dare ancora più valore alla nostra presenza nel confronto sindacale. Dobbiamo continuare ad essere protagonisti nelle scelte per permettere al nostro Paese e ai nostri territori di cambiare passo».
Continua a leggere
16/12/2021 Mauro Masci è il nuovo Segretario Generale della Fim Cisl Marche
Mauro Masci è stato eletto segretario generale della Fim Cisl Marche al termine dell’XI Congresso regionale del sindacato dei metalmeccanici che si è svolto oggi, giovedì 16 dicembre, a Pesaro. Ai lavori hanno partecipato il segretario nazionale della Fim Cisl, Roberto Benaglia, e il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi.  Masci prende il posto di Leonardo Bartolucci, giunto al termine del proprio mandato, e sarà affiancato in segreteria da Romina Rossi e Giampiero Santoni, riconfermati Segretari Regionali.  «Una responsabilità che raccolgo con onore. Insieme a questa splendida squadra di delegate, delegati ed operatori riusciremo ad affrontare le sfide del cambiamento per rappresentare al meglio i lavoratori - dichiara il nuovo Segretario Generale -. La Fim Marche continuerà il lavoro fatto finora. Il dialogo e il confronto saranno la nostra strada. Il nostro primo pensiero va ai lavoratori della Caterpillar, che non lasceremo soli».  Il Segretario Generale nazionale, Roberto Benaglia, è intervenuto nel corso dei lavori congressuali ripercorrendo la situazione del settore metalmeccanico: «Siamo l’epicentro delle dinamiche che stanno interessando il mondo del lavoro: dobbiamo essere in grado di anticipare le politiche per far sì che la transizione ecologica ed ambientale sia socialmente sostenibile. Dobbiamo farci trovare pronti per trasformare paura e malessere in proposta e risposta. Dobbiamo evitare che con le transizioni in atto crescano le disuguaglianze. Sul piano sindacale dobbiamo innovare e fare un salto di qualità per rendere il lavoro più giusto».  «Dopo la conclusione positiva delle vicende di Elica ed Enedo, il nostro stato d’animo è cambiato in seguito alla cattiva notizia dell’annunciata chiusura di Caterpillar - afferma Leonardo Bartolucci, Segretario uscente, ricordando le principali vertenze del 2021 nelle Marche -. Siamo costernati, ma decisi a trovare le migliori risposte possibili per le 260 famiglie dei dipendenti e per altrettante dell’indotto, perché il nostro territorio non debba subire l’ennesimo scippo del lavoro».  «La Fim Cisl Marche vuole continuare la sua crescita organizzativa e di rappresentanza – conclude Bartolucci – ponendo al centro l’incremento della qualificazione della sua attività di contrattazione nel territorio, legandola principalmente ai temi della formazione professionale e sindacale, valorizzando il nuovo inquadramento contrattuale perché le competenze dei lavoratori siano sempre più riconosciute nei luoghi di lavoro».
Continua a leggere
16/12/2021 Sauro Rossi a Corriere dell'Economia: «Dalla crisi pandemica si esce tutti insieme»
Lavoro, situazione post pandemia, infrastrutture, settori che ancora non si sono ripresi del tutto. Corriere dell'Economia ne parla con Sauro Rossi, segretario generale di Cisl Marche. La regione sta uscendo dalla crisi, i segnali di ripresa ci sono tutti, ma per raggiungere i livelli pre-covid bisogna ancora fare un po’ di strada. “Le proiezioni relativamente all’anno in corso sono confortanti. Sono in elaborazione i dati del terzo trimestre e vediamo buoni segnali sia per la produzione e il consumo, sia per il lavoro”. Nel primo semestre la crescita del Pil è stata dell’8,5 per cento: “Seppur di pochissimo, sopra alla media nazionale. E questo è un segnale importantissimo per le Marche che, nel decennio scorso, sono sempre cresciute di meno rispetto all’Italia. Notiamo una ripresa del lavoro, anche se la maggior parte dei nuovi avviamenti riguarda contratti a tempo determinato ( più dell’80 per cento). L’impulso alla ripresa c’è in tutti i settori: manifatturiero, servizi, costruzioni. Abbiamo un confortante +24.4 per cento rispetto al 2020 di nuove assunzioni, ma partivamo da un dato bassissimo a causa della pandemia. Rispetto al 2019 siamo infatti a -10,7 per cento e rispetto al 2018 al -20,6 per cento. Insomma, riassumendo, la ripresa c’è, ma bisogna ancora camminare per raggiungere i livelli pre crisi pandemica. Ci vorrà almeno tutto il 2022. Quello che ci fa ben sperare è che è cresciuta anche l’occupazione di giovani e donne, le categorie più penalizzate dalla crisi covid. Anche in questo caso, per raggiungere in valori assoluti i numeri del 2019 il tragitto è ancora lungo”. Argomento scottante nella regione è quello delle infrastrutture per evitare che le Marche restino isolate dal resto della nazione e, in generale, dallo sviluppo europeo: “E’ un obiettivo rilevantissimo dei prossimi anni. Speriamo di utilizzare bene le risorse del Pnrr perché abbiamo pagato dei ritardi nell’avvio delle infrastrutture viarie e immateriali, e mi riferisco al digitale. Ora bisogna intervenire con grande energia. La situazione è ancora sospesa per quel che riguarda i collegamenti con il porto di Ancona, c’è il famoso ultimo miglio che collega l’autostrada alla struttura portuale da completare, in modo da favorire un’entrata e un’uscita più fluida dalla città di Ancona. Il traffico portuale, nel 2021, ha registrato un buon andamento”. Ancona e il suo porto non sono gli unici punti importanti sulla cartina regionale: “Bisogna connettere meglio le Marche sull’asse est-ovest, rafforzare le tratte ferroviarie lungo la dorsale adriatica. Ci sono segnali per quel che riguarda la Falconara-Roma, opera che non può essere più ritardata. E poi situazioni che tutti conoscono, come i raccordi con la Quadrilatero. O le diverse sezioni delle Pedemontane. Infine, bisogna recuperare le grandi potenzialità legate al completamento della Fano-Grosseto”. Si torna sull’argomento ripresa per andare a scoprire se ci sono dei ‘calimero’ nei diversi comparti: “Gli andamenti più convincenti, in termini di domanda di lavoro, li abbiamo registrati nel meccanico e legno, (+91 per cento) ripresa un po’ più debole per tessile-abbigliamento-calzaturiero. Positive le costruzioni, con un +68 per cento rispetto al 2020, bene anche il turismo (+103.5 per cento). C’è un fatto su cui bisogna riflettere attentamente: le Marche devono fare i conti con un serio problema di innalzamento tecnologico delle produzioni. Si deve puntare sulla qualità di queste e sulla qualità del lavoro. Bisogna ragionare sugli investimenti necessari per rinforzare la base tecnologica delle nostre imprese. Altrimenti, resteremo ai margini dello scenario internazionale. Ci sono argomenti su cui ci battiamo da sempre, come la sicurezza sul lavoro e la formazione, su cui c’è tanto da investire. Riscontriamo alcuni elementi di debolezza, serve l’aggregazione tra imprese per irrobustirci e facilitare l’accesso al credito, diventando così ancora più competitivi nel manifatturiero e nei servizi”. Una battuta, infine, sullo sciopero generale del 16 dicembre 2021 a cui hanno aderito Cgil e Uil, ma non la Cisl: “C’è una diversa valutazione su ciò che è accaduto negli ultimi mesi nel confronto con il Governo per rilanciare l’economia del Paese. Noi siamo per una transizione digitale ed ecologica che interessi tutti i settori e abbia una marcata impronta sociale. La valutazione va fatta sul medio periodo (Pnrr e altri fondi comunitari) ma anche sulla Legge di bilancio. La Cisl non aderisce allo sciopero perché ritiene che in questa fase sia importante mantenere un canale di dialogo con il Governo e le altre parti sociali, e lo ribadiremo nella manifestazione di sabato prossimo. Noi vogliamo discutere di sviluppo. Lo sciopero rompe i canali di dialogo, speriamo solo momentaneamente. La manovra di bilancio non ha risolto tutti i problemi e non è stata fatta accogliendo tutte le sollecitazioni delle organizzazioni sindacali, ma dei miglioramenti evidenti ci sono stati; per esempio, su ammortizzatori sociali, assistenza sociale, sanità, contrasto alla povertà e sostegno alla rete scolastica. Valorizziamo ancora al meglio il confronto con Governo e Parlamento per provare a migliorare ulteriormente la Manovra nei giorni che mancano all’approvazione. Lo sciopero rischia di incrinare e disarticolare il confronto che invece va tenuto vivo, anche sui temi importanti della previdenza e del fisco. Da sempre, come Cisl, sosteniamo che in Italia serve lo sforzo di tutti i soggetti in campo per arrivare a un vero e proprio Patto sociale per lo sviluppo. Dalla pandemia si esce con il contributo di tutti e la logica degli interessi generali deve prevalere su quelli di parte”.
Continua a leggere
15/12/2021 Legge di Bilancio: risposte, curiosità e dettagli sulla manovra fiscale
La parte fiscale: risposte a dubbi e curiosità e qualche dettaglio sulla manovra fiscale della Legge di Bilancio 2022
Continua a leggere
15/12/2021 Sicurezza nei luoghi di lavoro: da Inail e Co.Co.Pro. Inail Pesaro - Urbino un appello per rilanciare la prevenzione
«In questi difficili tempi ancora dolenti per la pandemia tuttora in corso, vogliamo ribadire l’importanza del diffondere la cultura della prevenzione e far comprendere che la sicurezza va vissuta come un fattore di crescita personale» dichiarano Edoardo Antuono, Direttore dell’INAIL di Pesaro - Urbino, e Danilo Santini, Segretario Generale Fai Cisl Marche e Presidente del Co.Co.Pro. INAIL Pesaro Urbino. Dare una voce, un nome, un volto alle storie che si celano dietro il dato infortunistico, può diventare per tutti, anche per i giovanissimi, un’occasione di riflessione. Salute, rischio, sicurezza, protezione, sono concetti a volte lontani dall’esperienza, ma che andrebbero assimilati sin da giovani per poi maturare consapevolmente in età adulta. «È necessario – proseguono Antuono e Santini - intervenire trasversalmente sulle generazioni per incidere significativamente sulla società del domani e porre le basi per la costruzione di un mondo del lavoro sempre più attento alla sicurezza».  «Le statistiche dimostrano – commentano Antuono e Santini - che si stanno attenuando gli effetti della pandemia sull’andamento infortunistico. Se, infatti, nel 2020 l’emergenza sanitaria ha comportato la riduzione dell’esposizione a rischio per gli eventi “tradizionali” e in itinere, a causa delle chiusure forzate e poi del rallentamento di molte attività produttive, del ricorso al lavoro agile con le conseguenti limitazioni alla circolazione stradale, facendo registrare l’emersione degli infortuni da covid 19, adesso assistiamo ad una drammatica recrudescenza degli infortuni e delle morti sul lavoro “ordinari”». Significativa è anche la ripresa degli incidenti in itinere a conferma del “rischio strada”: in particolare, i decessi avvenuti nel tragitto di andata e ritorno tra l'abitazione e il luogo di lavoro. Le nuove sfide nella gestione della sicurezza vanno affrontate responsabilmente. Va migliorata e resa efficace la valutazione dei rischi in modo che le azioni di prevenzione siano idonee e specifiche; la formazione deve essere percepita come un percorso educativo nell’ottica del miglioramento delle competenze dei lavoratori affinché questi siano in grado di fronteggiare i pericoli, di usare correttamente le attrezzature di lavoro, di assumere piena consapevolezza delle mansioni nell’ambito del processo produttivo. L’Inail potrà a riguardo rivestire un ruolo centrale nella compiuta ripresa delle attività produttive che deve necessariamente avvenire in accordo con le ragioni di tutela della sicurezza e della dignità umana. «Il bilancio infortunistico ci fa comprendere che non si fa ancora abbastanza – sottolineano Direttore e Presidente –. Non è sufficiente indignarsi ma occorre agire. Le norme ci sono e vanno rispettate. È necessario un impegno forte e deciso di tutti per realizzare un vero e proprio ‘patto per la sicurezza’ tra istituzioni e parti sociali e datoriali». Coinvolgere gli attori del sistema nazionale di prevenzione, rafforzare i controlli, promuovere una maggiore sensibilizzazione di lavoratori e imprese, potenziare la formazione e l’informazione per costruire una cultura della sicurezza, a partire dal mondo della scuola, dare sostegno economico alle aziende: «sono tutte azioni – concludono Antuono e Santini - da perseguire con determinazione affinché ogni attore istituzionale coinvolto sia pronto a fare la sua parte».
Continua a leggere
14/12/2021 VI Congresso regionale Femca Cisl Marche
Venerdì 17 dicembre, alle ore 9.00, si aprirà il VI Congresso regionale della Femca Cisl Marche che rinnoverà le cariche del sindacato regionale dei settori chimica, energia e moda. Ai lavori, che si terranno presso l’Hotel Cosmopolitan (Via De Gasperi 2) di Civitanova Marche, parteciperanno la Segretaria Generale della Femca Cisl Nazionale, Nora Garofalo, il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, e il Segretario Regionale della Cisl Marche, Marco Ferracuti. L’evento, che si svolgerà nel rispetto della normativa anti-Covid, vedrà la presenza di 86 delegati in rappresentanza degli oltre 6400 iscritti della Femca Cisl nella nostra regione.  
Continua a leggere
14/12/2021 Primo caffè linguistico culturale marchigiano ad Ancona ANOLF Marche: " L'integrazione è possibile"
Il 13 Dicembre 2021  presso i locali dell’Informagiovani  in piazza Roma, nel centro di Ancona, sono stati presentati gli appuntamenti  del primo“ Caffè Linguistico Culturale” marchigiano, uno  spazio socio-culturale per facilitare l'accesso dei migranti agli studi della lingua  italiana e rafforzare le connessioni sociali attraverso incontri informali con i partecipanti della comunità locale. Gli incontri, a cadenza settimanale, partiranno dal 10 gennaio 2022 tutti i lunedì del mese  presso i locali dell’Informagiovani di Ancona. L’iniziativa, promossa da Anolf Marche ODV in collaborazione con l’Informagiovani del Comune di Ancona, si colloca all’interno delle azioni previste dal Progetto IntegrAction,  un progetto europeo, che ha lo scopo  attraverso azioni integrate di favorire l’inclusione sociale ed economica dei rifugiati, richiedenti asilo e dei migranti, nei paesi d’accoglienza attraverso  il miglioramento della conoscenza linguistica e il rafforzamento delle abilità professionali finalizzate all’inserimento lavorativo.  «Gli incontri del “Caffè linguistico culturale” sono  gratuiti e  aperti a tutti coloro che vorranno partecipare, italiani e stranieri. – affermano Neli Isaj e Massimo Giacchetti co Presidenti di ANOLF Marche ODV capofila del Progetto IntegrAction – Le attività  in programma sono state pensate per favorire la socializzazione e l’integrazione di coloro che vivono nel capoluogo  concentrandosi soprattutto sulla pratica della lingua parlata per migliorare le capacità di comunicazione e  lo scambio tra i partecipanti.» Il programma degli incontri prevede conversazioni in lingua (italiana, araba, inglese etc..), visione di corti e ascolto di podcast in lingua originale, dibattiti, attività pratiche e creative mirate ad una crescita sociale reciproca.  Il gruppo di partecipanti, stranieri  ed italiani, sarà guidato da facilitatori (tutor/volontari) che durante ogni incontro guideranno l’attività.  Gli incontri saranno a posti limitati, aperti gratuitamente a tutta la cittadinanza con prenotazione e Green Pass. Per prenotare le attività del Caffè Linguistico  è necessario inviare una email  a  c.ruta.anolf@gmail.com  o  info@informagiovaniancona.com, un messaggio alla pagina Facebook del Progetto IntegrAction o alla pagina Facebook dell’InformaGiovani, un whatsApp ai seguenti numeri 3756447257 - 346 004 2917.
Continua a leggere
13/12/2021 Manovra Sabato 18 dicembre Manifestazione Nazionale Cisl ”Per lo sviluppo, il lavoro, la coesione: la responsabilità scende in piazza”
  “Per lo sviluppo, il lavoro, la coesione: la responsabilità scende in piazza”. È il titolo eloquente con cui la Cisl darà vita, sabato 18 dicembre a Roma,  «una manifestazione nazionale responsabile e costruttiva che punta a migliorare i contenuti della manovra e ad impegnare il Governo sulle stringenti priorità economiche e sociali senza incendiare i rapporti sociali e industriali». L’iniziativa, decisa dal comitato esecutivo della Confederazione di via Po, si svolgerà in Piazza Santi Apostoli. «Gli avanzamenti conquistati in questo mese dall’azione sindacale nella Legge di bilancio sono rilevanti e positivi – si legge in una nota del sindacato - integrando molte delle nostre rivendicazioni su ammortizzatori sociali, abbassamento delle tasse su lavoratori e pensionati, sanità e contratti pubblici, non autosufficienza, politiche sociali, fondo caro bollette. Riteniamo fondamentali questi passi, come pure gli impegni del Governo ad aprire il confronto per superare le rigidità della Legge Fornero e ad accelerare l’apertura della discussione della riforma complessiva del sistema fiscale. Ora bisogna dissipare anche le ultime zone d’ombra e migliorare ulteriormente la Legge di bilancio su lavoro, scuola, politiche industriali, caro-bollette, occupazione di giovani e donne. Non è lo sciopero la via giusta: bisogna consolidare l’interlocuzione con il Governo, senza deporre gli strumenti dell’iniziativa sindacale ma nella consapevolezza che in questa delicata fase della storia nazionale serve coesione, responsabilità e partecipazione sociale. In questa prospettiva la Cisl rilancia la propria azione, dentro e fuori il perimetro della Manovra, incalzando il Governo per accelerare la riforma fiscale e previdenziale con interventi concertati che mettano in priorità i bisogni delle fasce deboli. Servono risposte di sistema, unità d’intenti e d’azione, per rispondere a un’agenda sociale ben definita nei temi dell’occupazione stabile e di qualità, della formazione, del contrasto all’inflazione, della ripartenza dei salari e di tutti i redditi, delle politiche industriali, della coesione sociale e territoriale, del governo partecipato degli investimenti e dei progetti del PNRR. Capitoli da inserire in un quadro organico e concertato, con riforme condivise, verso una nuova stagione di crescita e coesione che non escluda nessuno» – conclude la nota. fonte:https://www.cisl.it/notizie/primo-piano/manovra-sabato-18-dicembre-manifestazione-nazionale-cisl-per-lo-sviluppo-il-lavoro-la-coesione-la-responsabilita-scende-in-piazza/    
Continua a leggere
13/12/2021 “Insieme nel cambiamento guardando al futuro” XI Congresso regionale della Fim Cisl Marche
Giovedì 16 dicembre, alle ore 9.00, si aprirà il XI Congresso regionale della Fim Cisl Marche che rinnoverà le cariche del sindacato regionale dei metalmeccanici. Ai lavori, che si terranno presso l’Hotel Baia Flaminia (Via Parigi 8) di Pesaro, parteciperanno il Segretario Generale della Fim Cisl Nazionale, Roberto Benaglia, e il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi. L’evento, che si svolgerà nel rispetto della normativa anti-Covid, vedrà la presenza di 117 delegati in rappresentanza degli oltre 7200 iscritti della Fim Cisl nella nostra regione.  
Continua a leggere
10/12/2021 Caterpillar: inaccettabile la chiusura annunciata
A fronte dell’annuncio della cessazione di attività del sito produttivo di Jesi, le organizzazioni sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, insieme alla RSU di sito, ritengono assolutamente inaccettabile quanto comunicato oggi dalla Direzione aziendale. Chiudere lo stabilimento di Jesi non può essere la soluzione a problematiche che riteniamo incomprensibili. Attualmente, la Caterpillar lavora a pieno regime su tre turni anche con richiesta di straordinari e non ha problemi finanziari, con bilanci in utile. In azienda lavorano circa 260 dipendenti, di cui 60 interinali, e un numero rilevante di lavoratori nelle ditte collegate all’indotto. Negli ultimi incontri si era parlato di un aumento dei volumi con la possibilità di assunzioni e stabilizzazioni. La situazione sopra descritta non lasciava presagire una decisione così estrema e traumatica con pesanti ricadute su un territorio già gravemente colpito da altre crisi. Sindacati e RSU hanno immediatamente proclamato lo stato di agitazione con presidio in sciopero del sito produttivo. Lunedì 13 dicembre si svolgerà una assemblea sindacale dove, insieme ai lavoratori, decideremo le prossime iniziative da mettere in atto per la difesa del sito produttivo jesino. È fondamentale che le istituzioni territoriali si attivino immediatamente per sostenere l’azione sindacale e dei lavoratori, aprendo dei tavoli bilaterali in modo da forzare l’azienda nel recedere da questa scellerata decisione. 
Continua a leggere
10/12/2021 Quarta ondata Covid. I sindacati lanciano l'allarme: «A Marche Nord situazione drammatica»
La quarta ondata di contagi Covid mette in ginocchio la sanità. I sindacati che rappresentano i lavoratori dell'azienda Marche Nord definiscono drammatica la situazione, con il personale allo stremo delle forze. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista ad Alessandro Contadini, Fp Cisl Marche
Continua a leggere
10/12/2021 Elica: raggiunto l'accordo per scongiurare i licenziamenti e ridurre gli esuberi
È stato raggiunto al Mise il preliminare d'intesa tra Elica Spa e sindacati per risolvere la lunga vertenza dell'azienda, leader nella produzione di cappe aspiranti e tra le maggiori realtà del fabrianese. L'accordo prevede l'azzeramento dei licenziamenti, la riduzione degli esuberi a sole 150 unità (dalle 400 iniziali), esodi volontari incentivati e ammortizzatori sociali, ma anche la chiusura del sito di Cerreto, i cui dipendenti saranno trasferiti a Mergo per le produzioni di alta gamma. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Giampiero Santoni, Segretario Regionale Fim Cisl Marche
Continua a leggere
09/12/2021 Covid quarta ondata, Sindacati :" Servono risposte e azioni trasparenti"
«Ci prepariamo ad entrare nel terzo inverno pandemico e il peggioramento della situazione sanitaria pongono le Marche di fronte al rischio sempre più concreto di finire in zona gialla oltre ad alimentare la forte preoccupazione per la salute delle persone.  - scrivono in una nota le segreterie regionali  confederali  - Nel frattempo assistiamo, increduli e sgomenti, alla presenza ormai quasi quotidiana dell’Assessore alla sanità sui quotidiani regionali che, in modo a volte scomposto ma sempre poco convincente, prova a rassicurare l’opinione pubblica in merito all’efficacia dell’azione del governo regionale nel contrasto alla pandemia. » All’8 dicembre 2021 nelle Marche si registrano 464 nuovi casi positivi, in crescita e con un indice di positività dell’11,7%. Sono 142 le persone ricoverate negli ospedali regionali, dei quali 30 in terapia intensiva, 31 in semi intensiva e 81 in area medica, senza considerare i pazienti Covid nei Pronto Soccorso, di cui non si conosce il numero. «Preoccupa innanzitutto la situazione dei ricoverati nelle Terapie Intensive.  Non solo le Marche, con il 12% di posti letto di Terapia intensiva occupati dai pazienti Covid, risultano essere tra le 7 regioni che hanno superato la soglia limite del 10%, c’è anche un grande problema in più: nelle Marche sembra impossibile sapere con certezza come la Regione calcola tali posti letto. - proseguono i sindacati -  La Regione dichiara pronti ed operativi 246 posti (numero che, nella comunicazione istituzionale, varia quasi quotidianamente e senza alcuna ragione plausibile). Se così fosse, già saremmo al 12,6%. Almeno 48 di questi posti però - ad esempio, quelli del Covid Hospital di Civitanova Marche – non sono effettivamente operativi, nel senso che per attivarli sarebbe necessario del tempo, oltre che un adeguato numero di figure professionali da sottrarre alle attività sanitarie ordinarie, già oggi in fortissime difficoltà.  Un balletto incerto su numeri così importanti è sconcertante ed inaccettabile. Altrettanto inaccettabile è l’assenza di interlocuzione tra Assessore regionale e le Organizzazioni sindacali confederali che pretendono, come tutti i cittadini marchigiani, di conoscere con precisione la situazione reale delle Marche in termini di risposta ospedaliera alla crescente recrudescenza della pandemia. » «Allo stesso tempo, vorremmo avere aggiornamenti sul modo in cui procede la campagna vaccinale. Al 7 dicembre 2021 le Marche presentano percentuali di persone che hanno completato il ciclo (seconda dose) inferiore alla media nazionale per tutte le fasce d’età, salvo che per gli over 70 ed 80. I centri vaccinali sono oggi sottodotati e in evidente difficoltà nel somministrare le terze dosi. Anche in questo caso, chi ha la responsabilità di governare la sanità regionale non può limitarsi a denunciare genericamente la  carenza di personale sanitario. E’ arrivato il momento di dare risposte concrete, sotto forma di piani di azione operativi ed efficaci e condivisi.   Sottolineiamo due ulteriori problematiche legate alla gestione dell’emergenza. Il tracciamento dei contagi, rispetto al quale i Servizi di Prevenzione - che come ripetiamo in ogni possibile occasione, nelle Marche sono storicamente sottodimensionati - faticano a tenere il passo, specie per quelli che avvengono negli Istituti scolastici. La situazione nelle strutture residenziali socio sanitarie per anziani non autosufficienti, all’interno delle quali è necessario coniugare l’esigenza di evitare nuovi contagi con quella di garantire a queste persone il contatto con i parenti, e più in generale una vita sociale dignitosa. » Da ultimo, è in fase di approvazione il bilancio regionale di previsione 2022. L’occasione sarebbe preziosa per aprire un confronto, ormai urgente, sul modo in cui utilizzare le risorse che il PNRR destina alla sanità, con particolare riferimento a quelle volte al potenziamento dell’assistenza territoriale (cure domiciliari, Case della Salute, Case di Comunità). 
Continua a leggere
09/12/2021 Il cammino della CISL per migliorare e cambiare la Legge di Bilancio
«La manovra del Governo è stata indubbiamente migliorata grazie ad una mobilitazione sindacale intransigente, responsabile e costruttiva, che è riuscita a riallacciare i fili dell’interlocuzione.  - ha dichiarato il Segretario della Cisl nazionale, Luigi Sbarra - I risultati sono arrivati sulla via del dialogo e del confronto e su questa via la Cisl intende proseguire esercitando una forte pressione sul Parlamento per migliorare ulteriormente la legge di bilancio e la politica di sviluppo su lavoro e pensioni, politiche industriali e scuola, sostegno al reddito e lotta al caro bollette per assicurare nuove e maggiori opportunità ai nostri giovani e alle donne, soprattutto nel Mezzogiorno.»    
Continua a leggere
07/12/2021 Super Green Pass tutte le nuove regole
  Il volantino e le card con tutte le informazioni sul Green Pass “Rafforzato” in vigore dal 6 dicembre 2021 in tutta Italia. Il volantino è stato elaborato dalla Cisl Nazionae sulla base del Decreto Legge 26 novembre 2021, N. 172.      
Continua a leggere
02/12/2021 Fano: servono nuove politiche fiscale per sostenere famiglie e fasce deboli
La Cisl di Fano esprime sorpresa dopo la replica del Comune di Fano e di Aset sul tema tariffe e Irpef. Insieme alla categoria dei pensionati, avevamo sollevato il problema della tariffa dell’acqua  e della Tari unitamente alla questione dell’Irpef comunale.  A Fano, il costo dell’acqua è il più alto della regione Marche, non solo per il meccanismo delle fasce, ma anche per il costo al metro cubo. Forse  Aset, che a spiegazione della sua tariffa adduce gli investimenti fatti per il ciclo dell’acqua (ricordiamo che in bolletta si pagano il servizio acquedotto, fognatura e depurazione) non ha bene confrontato la sua tariffa con quella degli altri gestori. Prendiamo per esempio la fascia agevolata: Fano costo al mc. 0,90773529 Pesaro costo al mc. 0,877331 Ancona costo al mc. 0,7468 Macerata  costo al mc. 0,658964 Ascoli Piceno costo al mc. 0,724589 Da questa comparazione (la differenza è presente in tutte le altre fasce ) è evidente che l’acqua fanese è la più cara della regione Marche.  Chiediamo al sindaco di illustrare quali sono i motivi di questa tariffa così alta e di avviare subito un confronto con le organizzazioni sindacali e con le associazioni dei consumatori per la riduzione immediata della tariffa  Lo stesso ragionamento vale per la Tari, la tariffa dei rifiuti, che sta diventando veramente pesante per le tasche dei cittadini fanesi.  Se è pur vero l’adeguamento alla delibera Arera (+ 2,7%), che peraltro alcuni Comuni per la loro gestione virtuosa sono riusciti ad evitare, il sindaco e la Giunta devono assolutamente intervenire per la riduzione significativa della Tari,  innovando il sistema della raccolta dei rifiuti, a partire dal sostegno al biodigestore unico provinciale e da un sistema di raccolta che premi veramente le famiglie che fanno la differenziata. Non è più sostenibile che gli utili di Aset  vengano utilizzati per finanziare il bilancio del Comune. La tariffa deve coprire il costo del servizio e non finanziare il bilancio del Comuni.  Occorre  quindi ridurre permanentemente le tariffe e abbandonare la logica delle risorse distribuite con bando pubblico, perché l’esperienza del bando chiuso ad agosto dimostra che questo strumento non raggiunge la popolazione: su 500.000 euro destinati alle famiglie, solo 90.000 sono stati richiesti dai cittadini.  Per quanto riguarda l'aliquota Irpef comunale, non si confondano le risorse destinate tramite i ristori del Governo centrale e le risorse del Comune di Fano con la pressione fiscale. È dal 2017 che chiediamo al sindaco la riduzione dell‘Irpef (che, ad oggi, prevede un'aliquota unica allo 0.8 %, mentre a Pesaro, ad esempio, l'aliquota è modulata con fascia di esenzione) per i ceti medio-bassi. Ricordiamo che a Fano ci sono 45.948 persone che hanno un reddito, di cui 25.236 hanno reddito da lavoro dipendente ed autonomo mentre 16.151 sono pensionati. I pensionati hanno una pensione media di 897 euro e ci sono 3444 cittadini fanesi che vivono solo con una pensione di invalidità per un importo medio di 444 euro. Coloro che hanno  un reddito fino a 10.000 euro sono 11.949, con un reddito medio annuo di 4634 euro che corrispondono a 387 euro di reddito mensile.  A questi  si aggiungono 6162 cittadini che hanno un reddito  tra 10.000 e 15.000 euro che arrivano un reddito medio mensile di 1000 euro. Un'aliquota unica allo 0,8% non corrisponde a criteri di equità sociale e fiscale. Chiediamo a questa giunta, sin dai prossimi giorni, di avviare una nuova fase di confronto con le organizzazioni sindacali, il terzo settore, l’Alleanza provinciale della povertà e  le associazioni datoriali  per  una nuova politica fiscale e tariffaria a sostegno dei redditi bassi. È urgente uscire dalla logica del contributo a bando: occorre invece ridurre strutturalmente il prelievo fiscale e tariffario implementando contestualmente, come previsto dalla legge 328 del 2000, politiche strutturali condivise, di contrasto alla povertà e all’emarginazione sociale. Quella attuale è una situazione drammatica che necessità di forte risposte di sostegno.  Ecco il motivo per cui riteniamo che queste risorse devono essere indirizzate per sostenere il pagamento della Tari: per un nucleo di tre persone con un'appartamento di 80/90 metri quadrati, essa incide nel bilancio familiare per 400 euro all'anno. «Ci sarebbe piaciuto avere un dialogo e una condivisione sulla destinazione delle risorse per le famiglie, individuando meccanismi che in automatico permettessero di ridurre i costi delle tariffe - dichiara Giovanni Giovanelli, Responsabile Cisl Fano -. Ricordiamo che, in questo particolare frangente, si inseriscono anche gli aumenti dei beni di prima necessità e di acqua, luce e gas. Nei prossimi giorni, insieme alla federazione dei pensionati, avvieremo una fase di informazione sulle scelte fatte da questa Giunta che non interviene a sostegno dei lavoratori e dei pensionati ma che decide di seguire altre logiche, da non non condivise nè condivisibili».  
Continua a leggere
01/12/2021 Ex Simply: quattordici mesi senza lavoro per i dipendenti di due punti vendita nel Pesarese
I dipendenti di due punti vendita ex Simply di Pesaro e Montelabbate sono in cassa integrazione da oltre 14 mesi a seguito della cessione della rete Auchan a Conad. I due supermercati pesaresi sono stati poi ceduti a FP, una società con sede a Comacchio, ma non hanno più riaperto, nonostante ripetuti annunci da parte del nuovo gestore. I sindacati, dopo aver incontrato il sindaco e il Prefetto di Pesaro, chiedono di far ripartire il lavoro. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Domenico Montillo, Fisascat Cisl Marche
Continua a leggere
30/11/2021 Fermo pesca 2022 Fai Cisl Marche : " Proposta inaccettabile a rischio il futuro dei pescatori marchigiani”
  «Siamo molto preoccupati per quanto si sta delineando al tavolo permanente di consultazione della pesca e acquacoltura istituito presso il MIPAAF in merito alla proposta del fermo pesca per l’anno 2022. - afferma il Segretario Generale della Fai Cisl Marche, Danilo Santini -  La forte preoccupazione per altro rischia di non essere più sufficiente a denunciare lo stato di continua incertezza per il futuro dei pescatori marchigiani.»   Per Fai Cisl Marche è inaccettabile«, nel merito e nel metodo, l’ipotesi di ulteriore ridimensionamento delle giornate di lavoro in mare. Il merito è rappresentato dalla necessità, così giustificano il Ministero e l’Europa, di rendere sostenibile la continuità degli stock ittici. «Come sindacato di categoria vogliamo risposte per la sostenibilità dei redditi dei lavoratori, per la continuità del lavoro dei pescatori.  Ci spieghino come  si può dare certezza di lavoro e reddito dignitoso ipotizzando un plafond di giornate di pesca da 67 giornate annue (sfogliare e rapidi) a 109 giornate annue  (strascico demersali).  - continua Santini  - Vogliamo risposte rispetto a come si possa garantire un reddito annuo sufficiente per le famiglie dei pescatori con una attività svolta appena per un terzo delle giornate lavorabili in un anno. Per la Fai Cisl Marche questa situazione è inaccettabile, questa assurda proposta azzera la pesca.  Condividiamo e sosteniamo il no all’ipotesi di riduzione delle giornate di pesca per il 2022 arrivato dal vicepresidente e assessore regionale Mirco Carloni.» «Per altro le decisioni della commissione europea a Bruxelles sono state prese sulla base di indicazioni da parte della CGPM (Commissione generale della pesca nel Mediterraneo) senza coinvolgimento degli stakeholder e del parlamento stesso e soprattutto su dati scientifici rilevati nel 2019 senza considerare la forte riduzione di pesca del 2020 e 2021 determinate da riduzioni imposte da Bruxelles e dalla pandemia. - precisa e conclude il Segretario Generale - Sono da oltre 10 anni che come Fai Cisl denunciamo  la necessità di avere come obiettivo, oltre che alla sostenibilità ambientale, anche quello sociale ed economica e sono anni che chiediamo un ammortizzatore sociale strutturale (Cisoa) che finalmente il Governo ha recepito ( anche se non in maniera esaustiva) ma che rischia di essere ininfluente se permangono  queste premesse per il fermo 2022 e anni futuri nel momento in cui i pescatori rinunceranno a svolgere tale attività perché non più competitiva.»      
Continua a leggere
29/11/2021 I giovani della Cisl Marche a Roma per guardare al futuro insieme
"I giovani in Cisl per guardare al futuro insieme" è l’iniziativa della Cisl che si è svolta oggi a Roma all’Auditorium del Massimo, sulle politiche giovanili, sul lavoro e sulla partecipazione, con il Segretario Generale della Cisl Nazionale Luigi Sbarra, la Segretaria Cisl Nazionale Daniela Fumarola e il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando. Presenti anche i giovani della Cisl Marche,  insieme al Segretario regionale Marco Ferracuti, che hanno portato  la testimonianza dell'esperienza della Summer School della Cisl Marche come laboratorio per avvicinare i giovani alla vita del sindacato.
Continua a leggere
29/11/2021 Settore moda: giuste tutele per un sistema strategico delle Marche
   Il “sistema moda” marchigiano conta circa 2.500 imprese, artigiane e industriali, con 32mila lavoratori e lavoratrici dipendenti. Oltre la metà del settore è rappresentata dal calzaturiero che, da solo, vale il 15% di tutto il manifatturiero regionale. Tessile, abbigliamento, calzature: settori fondamentali per l’economia della nostra regione e che più di altri hanno subito gli effetti della crisi pandemica. «Per questo - sottolineano le Segreterie regionale conferdarli e di categoria di Cgil Cisl Uil -  abbiamo valutato positivamente le misure di sostegno al reddito destinate specificatamente a questo settore (17 settimane di Cassa Covid nel dl 73 e ulteriori 9 settimane nel dl 146 decreto fiscale  con conseguente proroga del Blocco dei Licenziamenti). I dati INPS confermano 14,5 milioni di ore di Cig autorizzate nel sistema moda regionale nei primi 9 mesi del 2021, addirittura superiori a quelle autorizzate in tutto il 2020 (12,9 milioni) ed equivalenti al mancato lavoro di oltre 10 mila lavoratori a tempo pieno. Gli strumenti sulla carta quindi ci sono e sono importanti… ma le risorse?» «Il pagamento della Cassa Integrazione del primo decreto era rimasto fermo per esaurimento dei fondi disponibili, sin quando a fine ottobre si è reso disponibile il rifinanziamento operato dal decreto fiscale. Ma anche questo rifinanziamento si è esaurito, e attualmente le domande, 2000 in tutto il territorio nazionale, sono nuovamente bloccate. - affermano i sindacati - Non dubitiamo che le risorse necessarie saranno stanziate e disponibili per la copertura di tutte le richieste presentate, ma i lavoratori hanno bisogno di certezze.» «Chiediamo quindi urgentemente all’Inps regionale di comunicare la quantità delle domande ad oggi sospese, quante aziende e quanti lavoratori e lavoratrici sono coinvolti da questo ritardo,  e alla Regione Marche di intervenire verso il Ministero per sbloccare al più presto le risorse necessarie.- rilanciano e concludono  le Segreterie regionale conferdarli e di categoria di Cgil Cisl Uil -  Tempi certi per l’indennità di cassa integrazione di tanti lavoratori e tante lavoratrici e investimenti per rilanciare un settore così importante per lo sviluppo economico e sociale del territorio.»          
Continua a leggere
29/11/2021 Tim: presidio regionale dei dipendenti il 29 novembre ad Ancona per tutelare un’infrastruttura strategica
La digitalizzazione del Paese passa attraverso la creazione di una infrastruttura di rete che assicuri il "diritto ad una connettività" a banda ultralarga efficiente, capillare e stabile. Nelle classifiche europee di digitalizzazione, l'Italia resta stabilmente nel fondo e non si può seriamente pensare di superare questo gap e quello fra aree del paese, delegandolo ad una fallimentare competizione fra Reti parallele senza una visione complessiva. Sarebbe uno sperpero di risorse, ridurrebbe il valore dell'infrastruttura stessa e non darebbe certezza di uno sviluppo equilibrato e completo della connettività. Le conseguenze per il Paese sarebbero negative in termini di efficacia dell'azione infrastrutturale e destabilizzanti sotto il profilo occupazionale. Per fare una Rete digitale efficiente ci vogliono capitali, un'organizzazione complessiva, investimenti tecnologici e umani, professionalità elevate e la possibilità di protrarle nel tempo per la manutenzione e il continuo aggiornamento. Non si può ridurre tutto alla "sola connessione". Ci vuole un sistema di telecomunicazioni moderno e all'avanguardia, ed un soggetto trainante in Italia e nel mercato europeo.  Abbiamo sempre pensato che il memorandum di intesa dell'agosto 2020 tra TIM e Cassa Depositi e Prestiti finalizzato ad un più ampio progetto di rete unica nazionale fosse la strada corretta da perseguire. Ad oggi questa strada sembra essersi interrotta. Da un lato non siamo stati convocati dal governo, nonostante i solleciti, dall'altro l'idea che un tema così strategico come quello della rete non può esser derubricato ad un gruppo di lavoro governativo e di esperti. La Rete è la condizione abilitante per il rilancio economico del Paese e diventerà sempre più fattore fondamentale di accesso al pluralismo delle informazioni e possibilità di sviluppo. Garanzia di pluralità democratica e di non discriminazione. Non può essere derubricata a mera questione di competizione economica tra privati se vogliamo veramente garantire dignità e diritti al lavoro e ai cittadini di questo Paese. In questi ultimi giorni le fibrillazioni societarie su Telecom Italia rischiano di far precipitare la situazione. L'interesse manifestato da parte di un noto fondo d'investimento internazionale per l'intero Gruppo impone il tema della tenuta finanziaria e dell'operatività del Gruppo stesso rischiando di minare la capacità d'investimento e di realizzazione industriale della rete stessa, con evidenti ripercussioni occupazionali. Per tali ragioni il sindacato unitario ed una delegazione delle lavoratrici e dei lavoratori TIM, ha partecipato al presidio convocato delle organizzazioni sindacali regionali per il giorno 29 novembre 2021 dalle ore 9.30 alle 11.30 in P.zza del Plebiscito ad Ancona. Contemporaneamente le organizzazioni sindacali hanno chiesto alle istituzioni regionali un incontro urgente per prendere posizione a tutela delle infrastrutture strategiche della Regione e dei livelli occupazionali del settore.
Continua a leggere
26/11/2021 Acqua, Irpef e Tari alle stelle: la Cisl di Fano chiede al sindaco di intervenire sulle tariffe
Fano è tra i Comuni della Regione Marche con tariffe e tributi locali più alti. La Cisl ha chiesto al sindaco, Massimo Seri, di intervenire in aiuto di pensionati e redditi medio-bassi. Il servizio di Occhio alla Notizia con intervista a Giovanni Giovanelli, Responsabile Cisl Fano
Continua a leggere
26/11/2021 Coordinamento Donne Pensionate: «Diffondere la cultura di genere a partire dalle scuole»
Diffondere la cultura di genere e valorizzare le differenze è uno degli obiettivi del Sindacato, anche delle donne pensionate di SPI FNP UIL Marche e dei loro coordinamenti, che hanno vissuto il percorso della conquista di diritti sociali e civili. Un percorso che dalla Tutela della maternità per le lavoratrici madri è arrivato alla legge sulla Parità, fino alle  Azioni Positive, Pari Opportunità ed alla valorizzazione della Differenza di Genere, come valore fondante della società, per affermare successivamente, come strumento per superare le discriminazioni dirette e indirette nei luoghi di lavoro e nella società. Un impegno che continua per divulgare e far apprendere l’importanza della cultura del rispetto dell’altra persona, per superare le disuguaglianze e la divisione dei ruoli all’interno della famiglia con la condivisione delle responsabilità genitoriali e familiari. Le conquiste raggiunte sono frutto di un lavoro costante delle generazioni precedenti che va continuato anche dalle nuove generazioni. Un percorso storico sociale dei diritti che i Coordinamenti Donne Pensionate ritengono possa essere attenzionato anche dal mondo scolastico, essendo questo un luogo di primaria importanza nella formazione dell’identità di genere e della personalità dei ragazzi/e. Per queste motivazioni è stato progettato nei mesi precedenti un percorso sull’educazione all’identità, alle relazioni di genere e di generazioni, che a iniziare da fine novembre 2021 fino alla prossima primavera del 2022 vedrà impegnati  diversi istituti scolastici nella provincia di Ancona (istituti scuola secondaria di secondo grado dei Comuni di Ancona, Jesi e Fabriano) e Pesaro (istituti scuola secondaria di secondo grado di Pesaro, Urbino e  Fano).  Il progetto potrebbe prevedere incontri-dibattiti, seminari di approfondimento con esperti, testimonianze di rappresentanti sindacali, laboratori di formazione, a scelta, ove insegnanti e studenti possano affrontare alcune tematiche come di seguito riportato: a) studio del percorso storico-socio-culturale sulle questioni più̀ significative nell’ambito delle differenze di genere. b) educazione al genere, attraverso il linguaggio  c) approfondimento sugli stereotipi, fondamentale per capire come si generano i processi di discriminazione, ancora oggi presenti nella nostra società.  Ha dichiarato Patrizia de Paolis, responsabile del Coordinamento Donne FNP- CISL Marche, anche a nome di Vilma Bontempo SPI- CGIL Marche e Teresa Brazzini della UILP –UIL Marche «È importante che la scuola e i docenti intervengano attivamente nella realizzazione di questi percorsi sull’uguaglianza, pari opportunità di genere, valorizzazione delle differenze, sono temi trasversali e fondativi  dei ragazzi/e, rappresentano una tappa fondamentale nella crescita di cittadini e delle cittadine consapevoli e attivi/e  in tutti i contesti di vita, nella società, nella famiglia e nel lavoro. Educando la nuova generazione all'insegna della valorizzazione delle differenze di genere e della parità (vera e reale) di genere circa la possibilità di espressione e di realizzazione personale, si può arrivare finalmente ad uno svolta definitiva e quanto mai necessaria per es. nell’affermazione di sé in quanto individuo, nell’accesso al mercato del lavoro, nei c.d. carichi di cura, nel contrasto alla violenza di genere».  
Continua a leggere
26/11/2021 La Fnp Cisl di Fano a Congresso
Lunedì 29 novembre a partire dalle ore 9,30 a Sant’Ippolito si svolgerà  il 3 Congresso della RLS FNP Pensionati di Fano un appuntamento importante per i pensionati della Cisl di Fano, la Federazione che comprende la Vallata del  Cesano e del Metauro e conta sul territorio 9500 iscritti.  Durante i lavori del Congresso saranno eletti i nuovi Responsabili territoriali del sindacato dei pensionati e il  Direttivo «che avranno il compito di confrontarsi con le istituzioni e gli Ambiti Sociali Territoriali per affrontare  questa situazione difficile e delicata per i pensionati  e cercare di ridurre le tariffe, le utenze e l’irpef comunale. Visto che  le utenze, i carburanti  e la ripresa dell’inflazione  stanno erodendo le pensioni, tenendo in considerazione che la media delle pensioni nel nostro territorio è di 819 euro - sottolinea il Responsabile  della Fnp Cisl di Fano  Rovinelli Luciano   -  Allo stesso tempo è necessario il confronto costante a tutti i livelli sulla non autosufficienza, sull’emergenza Covid. In una regione così anziana come le Marche dobbiamo mettere bene a fuoco il modello sociosanitario di cui abbiamo bisogno, gli ospedali sono importanti ma dobbiamo essere consapevoli che le persone anziane con patologie croniche hanno  bisogno di assistenza per anni.  In questi casi - conclude Rovinelli - serve  una rete di servizi socio –sanitari diffusi sul territorio vicini ai cittadini,  capace  di garantire la presa in carico delle persone e il sostegno alle loro famiglie. IL PNRR dà una indicazione chiara in merito puntando con decisione sull’assistenza domiciliare, sulle case della salute e sulle case di Comunità.»
Continua a leggere
25/11/2021 Formazione e lavoro le leve per l’integrazione dei migranti Seminario IntegrAction ad Ancona
 Un’azione integrata per favorire l’inclusione sociale ed economica dei rifugiati, richiedenti asilo e dei migranti nei paesi d’accoglienza -  è lo scopo del Progetto IntegrAction che vede Anolf Marche ODV capofila del progetto europeo in collaborazione con KMOP e IED in Grecia, Learnmera in Finlandia e Job4Refugees in Germania – al centro del Seminario “Verso l’inclusione socio-linguistica e lavorativa della popolazione migrante” che si è svolto ad Ancona giovedì 25 Novembre 2021 presso la sala Boxe della Mole Vanvitelliana. Durante i lavori sono stati presentati i primi risultati del progetto a cui seguiranno due TALK  TEMATICI con i principali rappresentanti delle istituzioni, del settore istruzione, della imprenditorialità e della finanza, nonché con realtà del terzo settore impegnate nel processo di integrazione. Un breve spazio di STORYTELLING è stato riservato all’ascolto di alcune buone prassi di imprenditori migranti della zona.  Tra le varie azioni per contribuire al processo di integrazione dei cittadini stranieri, Anolf Marche e gli altri partners hanno stabilito come obiettivi specifici il miglioramento della conoscenza linguistica di migranti e rifugiati e il rafforzamento delle loro abilità professionali finalizzate all’inserimento lavorativo.  Un quadro più preciso arriva dai dati raccolti dall’Anolf Marche: gli studenti stranieri nelle Marche sono 24.452, pari all’11,5% degli iscritti, di cui il 64,1% (15.665) risultano essere nati in Italia. La provincia di Macerata registra l’incidenza maggiore di stranieri iscritti (12,8%), quella di Ancona il primato in termini assoluti (7.666).  Il 41% degli studenti stranieri iscritti alla scuole secondarie ha scelto l’indirizzo professionale, il 31,2% l’indirizzo tecnico e il 27,8% si è iscritto ai licei.  Sul fronte del lavoro autonomo sono 16.476 le imprese condotte da immigrati, con una incidenza del 9,9% sul totale delle aziende regionali. Tra gli imprenditori stranieri il comparto prevalente è quello del commercio (33,6%), che registra il dato più alto nella Provincia di Macerata (36,3%).
Continua a leggere
25/11/2021 Arriva la stabilizzazione dei precari del sisma piena soddisfazione di Cgil Fp e Cisl Fp Marche
«Dopo reiterate istanze rivolte al Governo, alle Regioni interessate, al Commissario per la ricostruzione, alla politica tutta, ed a seguire le manifestazioni sindacali per chiedere tra le altre cose il superamento del precariato nel Pubblico Impiego, di cui l’ ultima sabato scorso in P.zza Pertini ad Ancona,  finalmente è stato “bollinato” dalla Corte dei Conti con il n. 2835 il DPCM 9 ottobre 2021 di ripartizione risorse statali per incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato personale enti crateri sismici di cui al comma 3-bis dell'art. 57 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126 finalizzato al concorso agli oneri derivanti dalle assunzioni a tempo indeterminato presso le regioni, gli enti locali, ivi comprese le unioni dei comuni ricompresi nei crateri dei sismi del 2002, del 2009, del 2012 e del 2016, nonché gli Enti parco nazionali autorizzati alle assunzioni di personale a tempo determinato ai sensi dell'articolo 3, comma 1, ultimo periodo, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229. - scrivono in una nota Matteo Pintucci Fp Cgil Marche e  Luca Talevi Cisl Fp Marche -  La Fp Cgil e Cisl Fp Marche esprimono piena soddisfazione per questo traguardo raggiunto grazie alla propria tenacia ed a quella dei propri RSU negli enti grazie ai quali 499 lavoratrici e lavoratori potranno vedere stabilizzato il proprio rapporto di lavoro. Tuttavia il lavoro proseguirà incessante in ogni ente per ottenere una rapida e formale conclusione del processo non oltre il 31 dicembre 2021 e continuare a tutelare coloro i quali seppure impegnati nelle pratiche per la ricostruzione post-sisma non saranno inclusi dal decreto medesimo.»
Continua a leggere
25/11/2021 Andreucci Paolo è il nuovo Responsabile dei Pensionati Cisl di Ancona
Andreucci Paolo è il nuovo Responsabile della Rappresentanza Locale Sindacale di Ancona, una delle 8 articolazioni territoriali della Federazione dei Pensionati Cisl delle Marche. Eletto dal  Consiglio Direttivo della RLS a conclusione del III Congresso territoriale Fnp Cisl Ancona che si è svolto nei giorni scorsi. La nuova Rappresentanza Locale Sindacale copre un territorio di quasi 259.000 abitanti, residenti in 15 Comuni Marchigiani. Gli iscritti alla Federazione dei Pensionati Cisl Marche in questa RLS sono 10063 ; il rapporto tra iscritti e pensionati è di circa il 16.00%.  Il neo Segretario del sindacato dei pensionati di Ancona, Andreucci Paolo, sarà affiancato da Lucarelli Maria Rosaria e Donato Massimo.   «Il nostro impegno per i prossimi quattro anni di mandato – afferma la Segreteria RLS di Ancona composta da Andreani, Lucarelli e Donato  – sarà quello di rendere la FNP, il sindacato dei pensionati della Cisl,  un punto di riferimento sempre più forte per tutto il territorio anconetano. Per questo, la nostra priorità è quella di lavorare per tenere rapporti costanti con i nostri iscritti.  Un’informazione mirata relativa alle attività dedicate ai pensionati ma soprattutto un ascolto attento ai loro bisogni, saranno al centro della nostro impegno sindacale quotidiano. D’altro canto continueremo a confrontarci con le istituzioni locali, Comuni, Ambiti Sociali, Distretti Sanitari ecc., per affrontare insieme le problematiche delle famiglie e delle persone, specie quelle più in difficoltà, in un’ottica di coesione di genere e di generazioni, e quindi con un’attenzione particolare non solo agli anziani fragili, ma anche alle donne e ai giovani.»
Continua a leggere
24/11/2021 26 novembre sciopero lavoratori Aeroporto delle Marche Sindacati: “Serve un intervento forte della Regione “
Sono state notificate ai lavoratori dell'Ancona International Airport (A.I.A.) le lettere di licenziamento,  dopo che il sindacato aveva chiesto di proseguire con le sospensioni dal lavoro utilizzando tutti gli ammortizzatori sociali a disposizione secondo le dotazioni attuali e vista la politica di sostegno governativa per un settore, quello passeggeri in forte crisi, per la pandemia che per  gli osservatori internazionali  si riprenderà entro il 2025. Nel 2020, i sindacati  avevano condiviso,  presso la Regione, la conclusione della procedura di mobilità per il personale in eccedenza che,  attraverso l’accordo, era stato numericamente circoscritto prevedendo misure diversificate come   incentivazione all’esodo, ricollocazioni e via dicendo. Purtroppo, nei giorni scorsi, A.I.A. ha iniziato a notificare altre lettere di licenziamento, oltrepassando i limiti stabiliti dagli accordi sindacali esistenti. Dunque, l’appello del sindacato è caduto nel vuoto. Le 4 ore di sciopero dei sindacati proclamate per  venerdì 26 novembre e il sit-in dalle 11,30 alle 13,00 sotto la sede della Regione, devono servire a scuotere la politica regionale, troppo debole e ancora troppo avvolta nel torpore di un lungo ed inspiegabile sonno. La Regione Marche è sì il socio di minoranza ma anche il proprietario dell’ infrastruttura, é l’istituzione che rappresenta il Governo del territorio regionale: un interlocutore che non può essere snobbato. Il sindacato ritiene che la Regione non può concedere al fondo inglese di agire indisturbato dopo che lo stesso ente ha comunque continuato a investire con risorse pubbliche sullo sviluppo del trasporto aereo: come dire che il pubblico investe in una azienda che fa licenziamenti, nonostante i fondi pubblici. Ricordiamo infatti che in totale saranno 13 i milioni che la collettività marchigiana investe per lo sviluppo del turismo nella regione. Per questo motivo, il sindacato si rivolge direttamente al Presidente Acquaroli, che ha le deleghe al porto, aeroporto ed interporto, per chiedere se la politica tanto sbandierata sull'intermodalità, sui collegamenti della nostra regione si faccia soprattutto sulle aspettative dei lavoratori con i licenziamenti e la precarizzazione dei posti di lavoro e non sul rilancio del settore aereo che non può essere svincolata dal mantenimento di una occupazione di elevata professionalità. I sindacati,  a seguito della scadenza del blocco dei licenziamenti, si erano incontrati con la Regione Marche ed avevano chiesto di proseguire con gli ammortizzatori sociali per evitare i licenziamenti che sono stati oggetto di una procedura di mobilità conclusa. L'assessore al Lavoro ha ammesso di non essere riuscito a convincere il socio di maggioranza. Allora il sindacato si chiede: quale ruolo vuole svolgere la Regione sul proprio territorio, di suddito oppure di decisore di pari dignità con il socio di maggioranza? Riteniamo che la Regione deve pretendere di più dal gestore di una infrastruttura pubblica come lo scalo dorico  dove, oltre allo sviluppo del traffico passeggeri e del cargo, è al centro dell’interesse del gruppo Amazon. Ieri, è partita  la richiesta di incontro al Presidente Acquaroli per chiedere il rispetto degli impegni che la Regione si era assunta nei confronti delle maestranze dell’ ex Aerdorica (politiche attive del lavoro per la ricollocazione futura) e per capire  lo sviluppo del trasporto aereo nella nostra regione.
Continua a leggere