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17/06/2020 UN ALTRO GIORNO DI SCIOPERO PER I LAVORATORI DEL DEPOSITO XPO OSIMO
«L’Assemblea dei lavoratori del deposito di Osimo, riunitasi il  15 giugno, considerato il perdurare della interruzione di ogni confronto con la società titolare dei rapporti di lavoro e con Margherita, che ha deciso l’esclusione del deposito dalla logistica Conad e la chiusura del sito marchigiano dal 30 giugno, ritiene indispensabile proseguire la mobilitazione proclamando una ulteriore giornata di sciopero per domani mercoledì 17 giugno intero turno di lavoro» scrivono in una nota sindacale i rappresentanti  di  Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltuc Uil.  «La decisione di utilizzare gli ammortizzatori sociali solo per il tempo necessario a superare il divieto ai licenziamenti imposto dalle misure di legge recentemente varate, implica nei fatti l’esclusione del sito produttivo anche dal piano di ricollocazioni annunciato da Conad per limitare gli impatti occupazionali della operazione di acquisizione del gruppo francese frazionato e svenduto nel giro di pochi mesi. - preseguono C.Cotichelli,FILCAMS CGIL - S.Soleggiati, FISASCAT CISL  - F.Bontà,UILTUC UIL -Dopo un anno dalla sottoscrizione del contratto con il quale Conad attraverso BDC, società partecipata dall’ormai noto finanziere italiano, ha acquisito l’intero pacchetto azionario di Auchan, chiudono i battenti il deposito e la sede amministrativa, mentre dei 29 punti di vendita della rete marchigiana solo 21 guadagnano l’insegna Conad.L’intesa raggiunta con Xpo logistics, titolare dei rapporti di lavoro, risolve economicamente l’anticipata rescissione del contratto commerciale che affidava la logistica di regione alla multinazionale sino al 2021, spostando il costo della decisione sui lavoratori per i quali anche la riconversione negli altri siti produttivi di Xpo costituirebbe una via non percorribile, nonostante la società gestisca, a soli due km di distanza, un altro magazzino dove il ricorso ai contratti di lavoro a termine in via continuativa lascia presupporre un fabbisogno occupazionale strutturale capace di riassorbire, almeno in parte , l’esubero di Osimo.Il ricorso alla cassa integrazione per cessazione di attività per almeno un anno, l’incentivazione all’esodo e la ricollocazione nella rete di vendita Conad e nei depositi delle cooperative di Cia e Conad Adriatico, costituiscono l’unica soluzione possibile ad una vertenza che per le Marche significherà comunque la destrutturazione di importanti siti produttivi.»  A supporto di tale proposta il 17 giugno i lavoratori di Osimo hanno manifestato in piazza del Plebiscito ad Ancona  «confidando sul sostegno fattivo di tutte le Istituzioni - concludono i rappresentanti sindacali di categoria -  che a partire dalla Regione Marche possono e debbono spingere le aziende protagoniste a ricercare soluzioni che vanno oltre l’attivazione di politiche attive che rischiano di essere in tempo di emergenza sanitaria, solo uno slogan pubblicitario.»  
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16/06/2020 Cgil Cisl Uil Marche e Confapi Marche firmano il protocollo territoriale per il contrasto alla diffusione del Covid
La fase acuta della pandemia è passata ma per agevolare la fase 2 fondamentale per la ripartenza delle attività economiche, occorre un rigoroso rispetto delle norme. Imprese e lavoratori devono collaborare nel comune interesse a far sì che non ci sia una nuova crescita della curva dei contagi. Per questo Confapi Marche e Cgil, Cisl e Uil hanno firmato il “Protocollo territoriale per il contrasto e il contenimento del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” incrociando le esigenze e le sensibilità sia della parte datoriale che di quella sindacale.  Per CGIL CISL UIL delle Marche «il protocollo rappresenta un importante risultato sul tema della salute e sicurezza sul lavoro, definisce chiaramente i passaggi fondamentali dell’azione di prevenzione,  sottolinea come  la definizione di procedure e regole necessitano di un confronto con le rappresentanze sindacali ed in particolare con i rappresentanti sindacali per la sicurezza». Per Confapi Marche,che rappresenta circa 400 piccole imprese private marchigiane « i  dati ad oggi sono confortanti ma se ciò sta avvenendo è perché, aldilà delle imposizioni, ciascuno sta facendo la propria parte per tutelare sé stessi e gli altri. Con la riapertura delle aziende occorre continuare ad essere rigorosi. L’obiettivo di questo protocollo  è evidenziare che imprese e lavoratori devono marciare sulla strada della lotta al contagio in maniera sinergica perché è l’unica possibile. La pandemia ha colto il nostro Paese e le Marche in un momento congiunturale non certo favorevole e i dati sul crollo del Pil nel 2020 sono stime a nostro avviso fin troppo prudenziali.» Il protocollo territoriale è articolato in 15 capitoli che riguardano tutti gli aspetti relativi a questo rapporto: dalle modalità di ingresso in azienda per interni ed esterni, ai dispositivi di protezione da indossare e da maneggiare nel giusto modo, la pulizia e sanificazione degli spazi comuni per rispettare il distanziamento, la gestione dei rifiuti. Il protocollo siglato è immediatamente effettivo e sarà un valido strumento di riferimento per stilare un eventuale protocollo aziendale tarato rispetto alle esigenze dell’attività.    
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13/06/2020 Digestore e servizi pubblici locali, verso ipotesi di strategie comuni Sindacati: "Occasione da non perdere"
«Abbiamo appreso che la riunione di ieri tra i sindaci della Provincia di Pesaro Urbino e lo stesso Presidente Paolini si è tradotta in un passo importate nella direzione di valorizzare le nostre aziende che svolgono servizi pubblici locali. Un plauso dunque va al Presidente Paolini, che ha convocato tutti i sindaci del territorio per decidere sul biodigestore, per rompere gli indugi. - così scrivono in una nota stampa unitaria  i rappresentati sindacali di Cgil, Cisl,  Fit Cisl, Femca Cisl,  Fp Cgil, Filtcem Cgil  su Digestore e servizi pubblici locali -  Ma il merito del Presidente è stato soprattutto quello di invitare il territorio a guardare più in là, ad uscire dal localismo e pensare anche da subito ad un progetto ambizioso che vede appunto un territorio che possa valorizzare all’unisono le aziende pubbliche del territorio e perché no, una unica azienda dei servizi pubblici locali.» CGIL e CISL, confederali e di categoria hanno da tempo auspicato questo, anche quando la situazione economica non era così difficile.« Oggi contenere le tariffe a vantaggio dei cittadini, realizzare infrastrutture anche a tutela dell’ambiente, creare di posti di lavoro attraverso lo sviluppo dell’economia circolare, diviene una priorità di tutti! - sottolineano i sindacati -   La decisione presa alla fine della riunione di organizzare un gruppo ristretto di sindaci e tecnici delle due aziende per valutare ipotesi di strategie comuni, ci è parsa saggia e lungimirante.  Un lavoro comune tra chi è stato eletto dai cittadini e tra chi possiede competenze maturate sul campo in azienda è una premessa per ottenere buoni risultati da consegnare ai portatori di interesse prima, e agli eletti che dovranno prendere decisioni. Non sprechiamo questa occasione. - concludono - E’ ovvio che come sindacato avevamo già sollecitato un incontro con le direzioni aziendali per discutere delle ricadute anche occupazionali relative al biodigestore. Mercoledì 17 siamo stati convocati e sarà un’occasione per guardare ipotizzare piste di lavoro e di sviluppo che possano avere ricadute positive per tutto il territorio.»
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12/06/2020 Sferisterio: raggiunto l’accordo con la Direzione sulla stagione 2020
Il giorno 11 giugno si è svolta la partecipata assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Associazione Arena Sferisterio, presso i locali dell’Asilo Ricci, arrivando ad un'intesa in merito alle proposte fatte dalla Direzione del MOF, riguardo la stagione 2020, e le rivendicazioni del tavolo sindacale guidato dalla Rappresentanza Sindacale dei lavoratori formata da Ruben Leporoni e Sauro Tartari per il SLC-CGIL e da Mario Rossetti per la FISTEL-CISL, con il supporto dei rispettivi Segretari Territoriali Biagio Liberati (SLC CGIL) e Alessandro Gay (FISTEL CISL).  L’intesa raggiunta è stata approvata dall'assemblea con voto unanime.  I confronti avvenuti nei giorni precedenti, hanno rilevato le importanti problematiche che l’emergenza sanitaria da Coronavirus ha causato nel comparto dello spettacolo, e nell’attività dell’Arena Sferisterio in particolare, con la conseguente riduzione dell’attività prevista per la stagione 2020.  Pur apprendendo in un primo momento, con soddisfazione, che il MOF aveva deciso con coraggio e determinazione, di effettuare comunque la stagione 2020, si prospettava una situazione non semplice da gestire per le maestranze dello Sferisterio, che si vedevano ridurre drasticamente il numero delle giornate lavorabili.  «Il grande lavoro che hanno svolto le nostre RSA è stato encomiabile – dichiarano Liberati e Gay -. Tra assemblee preliminari, confronti continui con tutti i lavoratori e profonda conoscenza delle esigenze dei vari settori tecnici, sono riusciti ad armonizzare i vari comparti riuscendo a portare al tavolo di trattativa un contributo fondamentale per la chiusura dell’intesa, votata poi all’unanimità dall’assemblea. Siamo riusciti - malgrado le enormi difficoltà e la drammaticità che sta vivendo il settore, purtroppo fermo da inizio pandemia - a convergere in una impostazione, condivisa con l’Associazione Sferisterio, che tenesse conto di tre direttrici per noi fondamentali: l’inclusione, la solidarietà, il rispetto del CCNL e dei livelli retributivi conquistati negli anni».  «In un periodo in cui purtroppo, date le ristrettezze economiche, spesso prevalgono gli egoismi e anche comprensibilmente è difficile che ognuno di noi riesca a rinunciare a qualcosa a favore dei compagni di lavoro, una grande lezione ci è arrivata dalle lavoratrici e dai lavoratori dello Sferisterio – proseguono i due sindacalisti -. Lavoratori che già vivono le difficoltà di un settore precario, reso ancor più incerto da questa terribile emergenza sanitaria, ma che nonostante tutto sono riusciti a non lasciare indietro nessun collega, rinunciando anche ad una piccola parte del proprio già esiguo lavoro. Questo non ci meraviglia, conoscendo da anni lo spirito che si è creato all’interno delle maestranze, di unione e solidarietà tra tutti. Ma in questo momento straordinariamente complicato, tali qualità sono ancora maggiormente da apprezzare».  «È facile essere solidali a parole: questi lavoratori ci hanno dimostrato con i fatti che la contrattazione inclusiva e la solidarietà sui posti di lavoro è possibile. Sono riusciti a tenere tutti uniti e a non lasciare nessuno indietro. Come Segretari della SLC CGIL di Macerata e della Fistel Cisl, siamo orgogliosi dei nostri rappresentanti Ruben, Sauro e Mario, in quanto grazie alla loro grande esperienza nel settore hanno saputo affrontare una discussione molto complicata. Un ringraziamento anche al Sovrintendente Luciano Messi, che si è adoperato intensamente all’intesa raggiunta. Al rispetto e alla fiducia che ha sempre dimostrato negli anni nei confronti delle Rappresentanze Sindacali. Una dimostrazione che se il lavoro viene rispettato e giustamente valorizzato, è un bene per tutti. Una conferma – concludono Liberati e Gay - che con il Sindacato si deve costruire insieme un percorso, non imbastire contrapposizioni sterili».  
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10/06/2020 Un call video collettivo per la Giornata mondiale del Rifugiato
I Progetti SIPROIMI - Ordinari e Minori - del Comune di Ancona, gestiti con Associazione e Cooperative del territorio, promuovono una call rivolta a cittadini, comunità, artisti, musicisti, associazioni e rifugiati per la realizzazione di un video collettivo, grazie al contributo dell'Associazione "APS Terre", che verrà presentato in streaming in occasione della "Giornata Mondiale del Rifugiato" il 20 Giugno 2020 Tema dei video Il tema è libero ma i gestori dei Progetti SIPROIMI suggeriscono_  “Rifugio: dove amiamo è casa” Saranno accolte tutte le proposte artistiche che sappiano cogliere questo messaggio e tutti i video entreranno a far parte di un racconto corale che possa trasmettere il senso della giornata rielaborato attraverso forme creative, comunicative e spontanee. Come partecipare La call è aperta a tutti, dai 16 anni in su, che possono partecipare inviando video racconti, video musicali, video collage di foto, video di teatro, musica, danza e spettacolo. La partecipazione è gratuita. I video dovranno avere una durata massima di 4 minuti e contenere i titoli di testa e/o coda. Non dovranno contenere al loro interno musiche protette da copyright.: a tal scopo si possono trovare brani musicali senza diritto di autore su diverse piattaforme web. Per iscriversi basta compilare il modulo d'iscrizione che trovate qui http://tiny.cc/ujblpz ed inviare il video realizzato alla email giornatadelrifugiato@gmail.com entro le 24:00 del 14 giugno 2020 Il video sarà visibile sulla piattaforma YouTube all’indirizzo http://tiny.cc/casadimattoni Per ogni informazione potete scrivere a giornatadelrifugiato@gmail.com
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10/06/2020 Sindacati, Regione e Cooperative firmano il Protocollo per la rimodulazione dei servizi alla persona
 Atto importante per  la ripresa in sicurezza dei servizi alla persona,  in tutto il territorio regionale . Firmato oggi  dalle Organizzazioni Sindacali, Regione e Alleanza delle  Cooperative il Protocollo ex art. 48 Dl 18/20   sulle modalità di ridefinizione e riprogettazione,  dei servizi educativi, sociali, socio-sanitari,  che erano stati interrotti per l’emergenza Covid 19.    «La condivisione di quanto previsto nel Protocollo  è  importante e necessario per  garantire una ripartenza in sicurezza per tutti, operatori e utenti dei servizi stessi» hanno affermato Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche insieme a Marco Paialunga, Segretario Generale Fisascat Cisl Marche  e Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche a  margine della firma . «Un passaggio fondamentale   che ci vede direttamente impegnati- sottolineano e concludono i vertici sindacali -  in queste settori di attività perché è previsto un adeguato coinvolgimento dei sindacati nella fase di rimodulazione delle attività nei territori con Comuni e Ambiti territoriali sociali, e attiva  procedure precise per garantire le opportune  tutele retributive per le centinaia di lavoratrici e lavoratori che fanno capo al mondo della cooperazione.
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08/06/2020 Per 30 alunni serve un’aula così: sciopero e flash mob dei sindacati davanti alla Prefettura di Ancona
La scuola marchigiana scende in piazza per manifestare tutte le preoccupazioni di lavoratori, famiglie e studenti nei confronti di un ritorno in classe a settembre, impensabile stando le attuali disposizioni del Ministero. Sciopero indetto a livello nazionale e appuntamento marchigiano ad Ancona in piazza del Plebiscito dove, davanti alla Prefettura, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal regionali hanno allestito con tavoli e sedie un’aula da 30 alunni considerando la distanza sociale di sicurezza prevista nei protocolli. Una simulazione all’aperto per far comprendere al meglio cosa attende studenti, insegnanti e personale ata a settembre. Nelle Marche ci sono 1.299 sedi scolastiche divise tra infanzia (489), primaria (435), primo grado (220) e secondo grado (155) che apriranno le porte a 208.144 alunni (di cui 6.940 disabili). Per loro sono state previste 10.045 classi. La media matematica tuttavia non si traduce in realtà una volta calata, caso per caso, sui territori. I sindacati nei giorni scorsi hanno stimato, sulla base delle tabelle dell’Ufficio scolastico regionale, situazioni di sovraffollamento con numerose classi da oltre 30 studenti. La soluzione, però, non può essere rappresentata dalla didattica a distanza e riducendo il tempo di presenza a scuola. «Sarebbero penalizzanti sia per chi studia, sia per le famiglie chiamate a sostenere avvicendamenti e turnazioni in aula dei figli. Non vogliamo per loro una scuola a metà » denunciano Lilli Gargamelli (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola) e Paola Martano (Snals Confsal) ricevute in Prefettura per consegnare la lettera dei lavoratori alle Istituzioni. «Per lavorare con classi e sezioni meno affollate senza che per questo sia sottratta parte dell’offerta formativa e il fondamentale diritto di essere a scuola – aggiungono - servirebbero più spazi, obiettivo non facile, ma che si può ottenere riadattando quelli esistenti; serve dare continuità al lavoro di quanti da anni garantiscono la funzionalità delle scuole, ma serve certamente più personale, almeno per il tempo in cui sarà necessario adottare un'organizzazione del lavoro più complessa. »   Per quanto riguarda il personale scolastico si calcola che le scuole marchigiane avranno a disposizione 18673 docenti oltre a 4792 insegnanti di sostegno. Secondo le organizzazioni sindacali servirebbero oltre 2mila docenti e circa 1000 ata in più. Alla manifestazione hanno partecipato anche associazioni di genitori e istituzioni. A portare vicinanza ai lavoratori c'erano il Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mastrovincenzo, il Garante per l'infanzia, Andrea Nobili e Rosalinda Ricciardi, Responsabile dell'associazione La strada di Erm che si occupa di riabilitazione per bambini che soffrono di disturbi dell'apprendimento e autismo. «Non vogliamo a settembre doverci accontentare di una scuola a metà e perché questo non accada, è necessario investire molte risorse, senz’altro più di quelle al momento previste. Sappiamo bene che ci sono anche altre urgenze cui far fronte, a partire da quelle legate ai pesanti contraccolpi economici e sociali della pandemia. Ma il diritto all’istruzione, cui tutti devono poter accedere in condizioni di sicurezza, deve rientrare fra le priorità nelle scelte che Governo e Parlamento assumono. Vogliamo che questo avvenga, con i fatti e non solo con le parole, come purtroppo sta accadendo» concludono i sindacati che chiedono di avviare un confronto tra le parti sociali della scuola e il Governo affinché vengano esaminate per tempo tutte le variabili e le ipotesi percorribili a settembre e impegni di investimento su spazi da recuperare nelle aree delle stesse scuole, incremento dell’organico per le attività aggiuntive derivanti dalle necessità del distanziamento e per le attività di recupero delle ore di didattica non svolte, stabilizzazione dei precari, garanzie per la dirigenza scolastica e l’attività amministrativa, che deve oggi misurarsi anche con la carenza dei direttori dei servizi, con le necessarie tutele in termini di responsabilità, a partire quelle impropriamente attribuite ai dirigenti per le procedure connesse alla sicurezza nella gestione dei locali di proprietà, come noto, degli Enti Locali.    
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08/06/2020 “Le sigaraie della Manifattura tabacchi di Chiaravalle” Mostra storico documentaria per raccontare il lavoro femminile
Il filo rosso della memoria collettiva lega le iniziative promosse da Anteas Marche attraverso il progetto “Storia delle donne e sigaraie della Manifattura tabacchi di Chiaravalle”, sviluppato in sinergia con CISL Marche ed FNP e con una rete di partner sul territorio. L’obiettivo è quello di evidenziare quel filo teso che ha unito le vite di donne diverse ma con un destino comune di lavoro, lasciando un segno importante anche sulle generazioni successive e sul territorio. Nell’ambito di questo percorso l’Archivio di Stato di Ancona ha curato la mostra storico-documentaria “Le sigaraie della Manifattura tabacchi di Chiaravalle”, riportando alla luce l’archivio storico della Manifattura Tabacchi di Chiaravalle, una fonte documentaria finora poco consultata e valorizzata. La mostra è stata inaugurata sabato 6 giugno alle ore 11.00 presso il chiostro dell’Abbazia di  Santa Maria in Castagnola a Chiaravalle.  Un percorso lungo che ha coinvolto il volontariato, la CISL, che celebra, anche con quest’iniziativa,  il settantesimo dalla sua nascita,   le categorie sindacali Fai Cisl e Fnp Cisl,  l’Archivio di Stato, il Monopolio che ha fornito foto della Manifattura Tabacchi e del lavoro delle sigaraie, la Regione Marche con il contributo e il patrocinio e  il Comune di Chiaravalle.  Si ringrazia infine la Parrocchia di Santa Maria in Castagnola che ha concesso lo spazio per l’allestimento della mostra che sarà aperta al pubblico dal 6 giugno fino al 21 giugno con il seguente orario: dal lunedì al venerdì ore 16-19; sabato e domenica ore 10-13 e 16-19 con l’ausilio dei volontari dell’Anteas e di Fnp Cisl Pensionati . La mostra sarà visitabile nel rispetto delle normative sull’emergenza Covid-19
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06/06/2020 Prestazioni ambulatoriali annullate, i Sindacati incontrano la Regione
I Sindacati Confederali e dei Pensionati di Cgil Cisl e Uil Marche hanno incontrato ieri, venerdì 5 giugno, il Servizio regionale Sanità sul tema dell'annullamento delle prestazioni ambulatoriali di primo accesso con classe di priorità D e P disposto dalla Delibera della Giunta regionale n. 523 del 2020. Le Organizzazioni Sindacali hanno manifestato tutta la loro contrarietà nei confronti di una decisione frettolosa che, nella maggior parte dei casi, complica inutilmente la vita di circa 90.000 cittadini marchigiani, costringendo tutti, con un automatismo inspiegabile, a tornare dal loro Medico di famiglia per prescrivere nuovamente le prestazioni annullate, previa “rivalutazione del bisogno assistenziale”. Sotto accusa anche le modalità di comunicazione di tale decisione, della quale peraltro non sono stati informati neppure i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e delle Associazioni di tutela dei cittadini che fanno parte del Tavolo regionale di monitoraggio sui tempi di attesa. Tantissimi Medici e pazienti ancora non sanno nulla. Ad altri la decisione è stata comunicata da una telefonata automatizzata dal parte del CUP, che nel frattempo è diventato un imbuto inaccessibile a tutti coloro che, una volta tornati dal loro Medico, stanno provando a prenotare di nuovo le prestazioni. Vista l'importanza di tale decisione, presa in concerto con i rappresentanti dei Medici di Medicina Generale, i cui studi in questi giorni ci risultano intasati quanto il CUP, sarebbe stato almeno opportuno renderla pubblica attraverso gli organi di comunicazione ufficiali della Regione, con relativa assunzione di responsabilità politica.   Il Servizio Salute si è impegnato a programmare un nuovo incontro per la prossima settimana, al quale saranno presenti anche i rappresentanti dei Medici di Medicina Generale. Gli obiettivi saranno quelli di individuare alcune categorie di prestazioni per le quali si può procedere ad una riprogrammazione diretta della loro erogazione, e di valutare modalità di comunicazione del CUP non automatiche ma personalizzate per alcune categorie di utenti, in particolare gli anziani che da questa situazione subiscono un pregiudizio particolare. Restano sullo sfondo le questioni della riprogrammazione delle agende di prenotazione, comprese quelle per la Libera Professione intramuraria che è stata riattivata dal primo giugno, e delle modalità con le quali acquistare prestazioni (o assumere personale) per provare a recuperare il tempo perduto a causa dell'emergenza Covid.  
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06/06/2020 1950-2020 70° ANNIVERSARIO FONDAZIONE DELLA CISL VIDEO PREMIAZIONE CONCORSO “FATICA ED EMANCIPAZIONE NEL LAVORO CHE CAMBIA”
Si è svolta venerdì 5 giugno in diretta streaming la video-premiazione delle Scuole vincitrici del Concorso didattico  A.S. 2019-2020 “Fatica ed emancipazione nel lavoro che cambia”, rivolto a tutte le scuole secondarie di secondo grado marchigiane,  promosso dalla  CISL Marche, in occasione dei 70 anni di fondazione della Cisl 1950 -2020.  «L’obiettivo principale del  concorso è stato quello di  sollecitare e valorizzare una riflessione autonoma, da parte delle ragazze e dei ragazzi della nostra comunità regionale, sul valore del lavoro come fattore di promozione della identità e della dignità della persona.. -ha sottolineato  Cristiana Ilari, Segretaria Regionale Cisl Marche, che presidierà la premiazione –  Come stabilisce la nostra Costituzione, il lavoro, che si trasforma in relazione al contesto storico, deve rimanere il pilastro su cui costruire una società inclusiva e solidale fondata sui valori della libertà, dell’uguaglianza, della pace. Siamo davvero soddisfatti, hanno partecipato oltre 100 studenti provenienti dagli istituti superiori della regione con lavori molto interessanti in cui hanno saputo esprimere la loro creatività e il loro talento» Arrivate in Cisl Marche, nei tre mesi  di apertura dal bando, ottobre 2019 – gennaio 2020, sessanta opere, tra video, saggi, racconti e opere artistiche,  elaborate dai 140 studenti che hanno partecipato al concorso guidati dai loro docenti. Il primo premio per la “Sezione Narrativa”  è andato al racconto  “ Il pane e le rose” di Nicole Cingolani e Valentina Monteburini della classe V Q Liceo Carlo Rinaldini Ancona ; per la “Sezione Multimediale” vince il primo premio il video “ Sognare ci rende liberi” di Elisa Bontempo, Angjelo Libofsha, Pietro Piscitelli, Sofia Regni, Camilla Venanzi,  della classe IVB Inf IIS Savoia Benincasa Ancona; per la “Sezione Saggistica”  primo premio  al saggio “Fatica tra emancipazione e precarietà: potenzialità e rischi del lavoro in mutamento” di Edoardo Magistrelli,  della classe IVB IT IIS Laeng Meucci Castelfidardo, ed infine per la “Sezione Artistica”  vince il primo premio l’opera” Manifesto: Fatica ed emancipazione nel lavoro che cambia” di Rebecca Abbondanzieri, Neonila Bernacchia, Martina Ferrara, classe IV C Seneca IIS Polo 3 Fano. I premi, in denaro per gli studenti e dispositivi informatici per le scuole, saranno consegnati per la “Sezione Narrativa” da Mario Canale, Segretario Generale FNP Marche, per la “Sezione Multimediale” dalla Segretaria Generale FIST Marche, Selena Soleggiati, per la “Sezione Saggistica”, dal Segretario Generale Femca Cisl Marche, Piero Francia e dalla Segretaria Generale della Cisl Scuola, Anna Bartolini per la “Sezione Artistica”.  All’evento, che si si colloca nell'ambito delle iniziative in programma per il settantesimo anniversario della fondazione della Cisl, è intervenuto il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi.           Elenco  vincitori primo, secondo e terzo premio suddivisi per le sezioni di concorso:  “Sezione Narrativa” 1° premio: Il pane e le rose di Nicole Cingolani e Valentina Monteburini, docente: Prof.ssa Natascia Giostra (classe V Q Liceo Carlo Rinaldini Ancona) 2° premio: Professione ape operaia di Minyar Aroui, Valentina Caucci, Viola Pipitone, Alessia Galeazzi, docente: Prof.ssa Paola Nisi (classe IVBL IIS Savoia Benincasa Ancona) 3° premio: Come un’unica voce di Matilde Bolletta, Agnese Ciavattini, Siria Cristiani, Matilde Polenta, docente: Prof.ssa Carla Cesari (classe IVAS IIS Savoia Benincasa Ancona)  “Sezione Multimediale” 1° premio: Sognare ci rende liberi di Elisa Bontempo, Angjelo Libofsha, Pietro Piscitelli, Sofia Regni, Camilla Venanzi, docente: Prof.ssa Lorella Meleti (classe IVB Inf IIS Savoia Benincasa Ancona) 2° premio: Il progresso dei diritti dei lavoratori di Gioele Allori, Federico Di Giovannangelo, Giorgio Di Tata, Riccardo Imani Nobar, Victor Morales, Lorenzo Nucci, docente: Prof.ssa Laura Ramadori (classe IIIA Inf IIS LAENG MEUCCI di Castelfidardo) 3° premio: I sogni lavorativi di ieri e di oggi di Umberto Olivi, docente: Prof. Matteo Antonini (classe IVD indirizzo Audiovisivo e Multimediale Liceo Artistico Cantalamessa Macerata)  “Sezione Saggistica” 1° premio: Fatica tra emancipazione e precarietà: potenzialità e rischi del lavoro in mutamento di Edoardo Magistrelli, docente: Prof.ssa Morena Rosciani (classe IVB IT IIS Laeng Meucci Castelfidardo) 2° premio: Il lavoro: un pilastro in movimento di Marco Camilletti, Francesco Fontanella, Jan Breccia, docente: Prof.ssa Raffaella De Sanctis (classe IVA-B LSA IIS Laeng Meucci Castelfidardo) 3° premio: Una lavoratrice in un mondo in continua evoluzione di Sangida Jahan, docente: Prof.ssa Silvia Maniaci (classe VP LES Liceo Carlo Rinaldini Ancona)  “Sezione Artistica” 1° premio: Manifesto: Fatica ed emancipazione nel lavoro che cambia di Rebecca Abbondanzieri, Neonila Bernacchia, Martina Ferrara, docente: Prof.ssa Tiziana Conti (classe IV C Seneca IIS Polo 3 Fano) 2° premio: Il Mio Domani di Marco Bugiolacchi, docente: Prof.ssa Sofia Frontini (classe II CI IIS Laeng Meucci Castelfidardo) 3° premio: Doppia anima di Giorgia Bellagamba, Giorgia Bugaro, Elena Luchetti, Alma Metzner, Chiara Paoloni, docente: Prof.ssa Carla Cesari (classe IV AS IIS Savoia Benincasa Ancona)
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05/06/2020 Sciopero Scuola marchigiana Lunedì 8 giugno lavoratori e famiglie in flash mob davanti alla Prefettura di Ancona
Un’aula con una trentina di tavoli e sedie simulata di fronte alla Prefettura. Un flash mob di protesta, organizzato dalle segreterie marchigiane di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal,  che mantiene le distanze previste dalla legge e al tempo stesso mostra quale sarà la situazione delle scuole, ponendo i riflettori su tutti i nodi irrisolti in vista della ripresa delle lezioni a settembre. I lavoratori della scuola e le famiglie saranno  ad Ancona in piazza del Plebiscito, lunedì 8 giugno ore 11,00 per lo sciopero indetto dalle organizzazione sindacali dopo le risposte insoddisfacenti del Ministero dell’Istruzione per far fronte all’accresciuto fabbisogno di personale, alla dotazione di materiali igienico sanitari per studenti e personale, alla necessità di evitare il sovraffollamento delle aule e alla messa in sicurezza degli edifici. «Se davvero si vuol tornare in sicurezza alle attività in presenza, non bastano piccoli aggiustamenti, servono investimenti straordinari» denunciano le segretarie regionali Lilli Gargamelli (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola) e Paola Martano (Snals Confsal).
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04/06/2020 Nessun rinvio per l'acconto Imu 2020: Cgil e Cisl di Pesaro Urbino esprimono perplessità
Cgil  e Cisl di Pesaro e Urbino, in accordo con i propri Centri di assistenza fiscale, esprimono grande perplessità nel constatare che molti Comuni della nostra provincia, primi fra tutti i due più grandi ovvero  Pesaro e Fano, non hanno dato la possibilità ai cittadini di pagare l’acconto IMU 2020 anche dopo la scadenza del 16 giugno,  senza applicare sanzioni ed interessi. Stiamo parlando di una possibiltà che avrebbe agevolato sia i cittadini a non affollarsi negli uffici postali e bancari con il rischio di creare assembramenti , sia i Caaf che da sempre assistono le persone alla compilazione degli F24 per il pagamento. Su questo punto altri Comuni della nostra provincia, come ad esempio Fossombrone, Colli al Metauro e Urbino, si siano fatti carico del problema e agendo sulla stessa base normativa, abbiano affrontato il problema, interpretando come possibile, in senso favorevole ai cittadini, lo spostamento del termine pagamento della prima rata oppure inserendo un periodo di moratoria da sanzioni per chi avesse operato il pagamento oltre il 16 giugno. Vista la situazione di difficoltà dovuta all’emergenza Covid 19 i nostri uffici fiscali non riusciranno a completare l’attività di assistenza ai cittadini entro il 16 Giugno: attenersi alle regole di sicurezza significa per noi ricevere i cittadini solo su appuntamento in modalità assolutamente contingentata  che mal si adatta ai tempi stretti della scadenza IMU. I cittadini si affollanno davanti ai nostri uffici per un modulo di pagamento con la paura di incorrere in sanzioni! Non ci sembra giustificabile in alcun modo soprattutto se pensiamo che siamo appena usciti da una dura fase di lockdown e dovremmo ora piu’ che mai adoperarci per evitare, o almeno diminuire il piu’ possibile, i disagi alla cittadinanza, ancor piu’ se pensiamo che persino la scadenza della dichiarazione dei redditi è stata prorogata al 30 settembre. Chiediamo solamente di aiutare le persone ad espletare il loro obbligo tributario in tempi un po’ piu’ lunghi, senza incorrere in sanzioni: alcuni comuni , come ad esempio Urbino, Colli al Metauro, Fossombrone lo hanno fatto. Crediamo sia un esempio da seguire. In caso contrario i nostri Caaf si adopereranno per informare I cittadini di rivolgersi direttamente agli uffici tributi dei Comuni di competenza.
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03/06/2020 Margherita Conad stacca la spina al polo logistico di Osimo, manifestazione in Regione
In cento hanno manifestato oggi davanti alla Regione contro la decisione assunta da Margherita- Conad di staccare la spina dal 30 giugno al vecchio deposito osimano aperto dal gruppo Migliarini molti anni fa e ceduto prima a Sma poi a Xpo Logistics che ha gestito la logistica di Marche, Abruzzo, Umbria e parte dell’Emilia Romagna da 2016 sino ad oggi.   Un ramo aziendale di cui sia Xpo Logistics che Margherita vogliono al piu presto disfarsi stimando come termine ultimo il primo settembre per dare il via ai licenziamenti: no al recupero della struttura nella supply chain di Conad e no alla cassa integrazione per cessazione di attività per la durata di un anno.  Queste le risposte fornite nell’incontro dello scorso 28 maggio e queste le ragioni della protesta che una delegazione sindacale composta da delegati e funzionari ha portato direttamente alla attenzione del Governatore delle Marche e all’Assessore regionale al lavoro che nel condividire la necessità di riservare alla vertenza un tempo congruo per la definizione di un piano concreto di ricollocazione, hanno deciso di richiedere un ulteriore incontro a Margherita ed Xpo logistics.     «Positivo il contributo che il Presidente del Consiglio Antonio Mastrovincenzo ha voluto non far mancare ai lavoratori di Xpo chiedendo alla società di rivedere la scelta di non attivare gli ammortizzatori sociali per i prossimi 12 mesi e di contribuire fattivamente alla ricerca di soluzioni concrete di ricollocamento. - affermano  Carlo Cotichelli  FILCAMS CGIL  Selena Soleggiati FISASCAT CISL  Fabrizio Bontà UILTUCS UIL -  Una voce autorevole che si unisce a quella degli amministratori dei Comuni di Osimo e Offagna oggi in piazza accanto ai lavoratori ai quali chiediamo di farsi parti diligenti per promuovere un tavolo unico di confronto al quale partecipare direttamente nel tentativo di dare una svolta decisiva a questa vertenza che sembra ormai aver imboccato la strada della soppressione di troppi posti di lavoro nelle Marche.«   La Regione nella operazione di acquisizione di Auchan e della controllata Sma perdono infatti una sede amministrativa oggi divisa tra Offagna ed Ancona ed un deposito per un totale di quasi 200 lavoratori.« Il saldo è pesantemente negativo perché non si tratta solo di una riduzione di personale, ma della delocalizzazione di attività verso il nord d’Italia a danno di una regione che sino a pochi anni fa era per il gruppo francese una delle più produttive e redditizie aree commerciali del paese. Salvaguardare l’occupazione del sito è un preciso dovere a cui Conad che ha come filosofia la vicinanza al territorio ed alla comunità locale non può sottrarsi. -  sottolineano e concludono i sindacati di categoria - Ulteriori azioni a sostegno della vertenza verranno decise dalla assemblea dei lavoratori laddove dovesse permanere l’atteggiamento di rigidità assunto sia da Xpo che da Margherita.»
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01/06/2020 Patronato INAS CISL Marche ricerca operatore/trice front-line per la sede di Fano (PU)
  L’INAS CISL MARCHE, l’Istituto di Patronato della Cisl Marche, RICERCA un/una operatore/trice di front  line (addetto allo sportello) per la propria sede di Fano (PU) – Rif. Inas01  II/la candidato/a ideale è laureato/a e vive nei territori dove andrà ad operare. La sua formazione è riconducibile preferibilmente alle discipline giuridiche, sociali ed economiche con programma di studi caratterizzato da apprendimenti relativi ai temi soprattutto del diritto previdenziale ma anche del lavoro e sindacale. Sono apprezzate esperienze operative, professionali o di ricerca nelle aree descritte. E ‘necessaria la conoscenza dei principali pacchetti informatici. E’ gradito l’utilizzo ordinario dei social media e una buona conoscenza della lingua inglese, scritta e parlata.  L’impiego previsto è a forte impatto sociale, a contatto diretto e costante con un’utenza portatrice di domande e bisogni di natura assistenziale e previdenziale, cruciali per la propria vita. Per questo, come caratteristiche biografiche e di personalità, immaginiamo di incontrare persone integrate, appassionate e conoscitrici del territorio in cui vivono e in cui andranno ad operare; intraprendenti, con spiccate capacità relazionali tra le quali l’ascolto, la pazienza, il governo dello stress e la resilienza; dotate di curiosità, creatività e progettualità; desiderose di scoprire nuove situazioni su cui misurarsi; caratterizzate da una forte dote di auto-organizzazione nella gestione dei tempi e nel raggiungimento degli obiettivi assegnati. Completa il profilo una buona capacità di lavorare in gruppo e l’esperienza nel mondo dell’associazionismo e/o della cura delle persone. L’assunzione avverrà con contratto part-time a tempo determinato, con possibilità di sviluppo.  L’avviso di selezione si rivolge a candidati ambosessi, ai sensi del D.lgs. n. 198/2006  Per candidarsi compilare entro il 7 giugno 2020 il form all’indirizzo: https://cislmarche.it/ricerca-personale      
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01/06/2020 Corso Ial Marche online ICDL SPECIALISED IT SECURITY 16 e 17 giugno
Il corso, promosso e organizzato da  IAL Marche Srl, è strutturato in due sessioni online per complessive otto ore e terminerà con una sessione di esame a scelta tra quelle in calendario per il conseguimento della certificazione ICDL IT Security (modulo Specialised). Destinatari:  Il corso è rivolto a occupati, disoccupati, inoccupati e liberi professionisti DATE EVENTO: martedì 16 e mercoledì 17 giugno 2020 Orario: 14:30 – 18.30 Sede corsuale: ONLINE tramite piattaforma di videoconferenza Sede sessione d’esami: IAL Marche Srl – Via Dell’Industria, 17/A – Ancona Termine iscrizioni: venerdì 12 giugno 2020 L’iscrizione si intenderà confermata e definitiva solo con l’invio da parte del partecipante del Modulo d'iscrizione e del Modulo Skills Card nuova ECDL,  sotto riportati, compilati e  accompagnati dall’attestazione dell’avvenuto pagamento della quota di partecipazione prevista. Per informazioni: 0712814639 – ivan.carpinteri@ialmarche.it
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29/05/2020 Supply chain di Conad esclude polo logistico di Osimo: annunciati 100 licenziamenti. 3 giugno Sciopero e Presidio in Regione
Confermati ieri, 28 maggio ,  in Regione i licenziamenti dei 100 addetti del deposito di Osimo che dal 30 giugno chiuderà definitivamente i battenti per lasciare il posto alla logistica Conad che servirà i 21 punti di vendita acquisiti dal gruppo Auchan utilizzando le strutture di Conad Adriatico di Monsampolo del Tronto, San Salvo e quelle di CIA Forlì. Declinato l’invito che lo stesso Presidente della Regione aveva rivolto ai rappresentanti di Margherita di valutare la possibilità di una logistica su tre poli, si passa alla dismissione della struttura, circoscrivendo le azioni che dovrebbero limitare gli impatti sociali della operazione, al solo uso degli ammortizzatori sociali per un limitatissimo periodo di tempo (dal primo settembre partiranno i licenziamenti) e all’attivazione delle politiche attive per la ricollocazione presso terzi soggetti, escludendo da subito la possibilità di riassorbimento degli esuberi nella rete di vendita Conad. «Il netto rifiuto da parte di Xpo logistics che gestisce il ramo d’azienda di ricorrere cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività della durata di 12 mesi, rischia di rendere vano anche il coinvolgimento dei player marchigiani del settore in un piano straordinario di ricollocazione . - scrivono in una nota stampa i rappresentati di FILCAMS CGIL Carlo Cotichelli, di   FISASCAT CISL Selena Soleggiati e di UILTUCS UIL Fabrizio Bontà - I principali centri distributivi delle Marche presenti oggi in regione tra cui lo stesso Conad adriatico, si sono infatti resi disponibili a considerare la possibilità di soddisfare eventuali esigenze occupazionali valutando il progetto di accompagnamento alla ricollocazione attraverso l’attivazione di specifiche politiche attive che la regione metterà in campo anche con il supporto economico di Margherita, ma il termine temporale del primo settembre allo scadere del quale partiranno i licenziamenti, non consentirà nemmeno l’analisi dei fabbisogni occupazionali futuri legati ai piani di sviluppo che oggi scontano la pesante situazione economica che ha ridotto inevitabilmente i consumi.»  «La perentorietà con la quale Margherita ed Xpo hanno rigettato la richiesta delle Organizzazioni sindacali di preservare l’occupazione attivando gli ammortizzatori sociali per la durata di almeno un anno, lascia trasparire la volontà di disfarsi al più presto del polo logistico e dei 100 lavoratori in esso impiegati. - continuano i rappresentanti sindacati di categoria - Il mercato del lavoro marchigiano già provato dagli effetti economici determinati dalla emergenza sanitaria, non potrà peraltro in tempi così brevi assorbire gli esuberi ingenerati dalla operazione di acquisizione del gruppo Auchan – Sma che per le Marche ha un saldo negativo piuttosto alto: ai 100 lavoratori del deposito si aggiunge infatti la sede amministrativa che cesserà l’attività a dicembre 2020.» I lavoratori di Osimo «risponderanno al diniego fermo di Xpo e Margherita con altrettanta fermezza - rilanciano Cotichelli Filcams, Soleggiati Fisascat e Bontà Uiltucs -  Mercoledi 3 giugno, prossimo,  i lavoratori incroceranno le braccia per ritrovarsi davanti alla Regione Marche alle ore 11 e manifestare il proprio dissenso con il precipuo obiettivo di sollecitare l’azienda a ricercare soluzioni di ricollocazione concrete e non solo fumose parole che sembrano voler solo salvaguardare l’immagine del gruppo.»
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28/05/2020 Apre l'ospedale Covid a Civitanova. Cisl Fp: «Vogliamo vederci chiaro, soprattutto sul personale»
Apre la struttura Covid presso la Fiera di Civitanova Marche. Un'operazione che sconta incognite soprattutto sul versante del personale e dell'inserimento della struttura all'interno del sistema sanitario regionale. Il servizio di Vera Tv con intervista a Luca Talevi, Segretario generale Cisl Fp Marche.
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28/05/2020 Scuola post Covid, sovraffollamento di sempre. La denuncia dei sindacati: “Personale carente e problemi strutturali”
Anche classi con oltre 35 studenti e alunni costretti a scegliere altre scuole o indirizzi pur di non fare molti chilometri. Succede al liceo classico di Fermo (indirizzo scienze umane) ma non si tratta di un caso isolato in regione. Gli spazi angusti delle scuole erano all’indice anche prima dell’emergenza. Ora, determinate soluzioni sono davvero impensabili per via di un rientro a scuola che deve tenere conto del triste ma necessario distanziamento sociale per limitare il contagio da Covid-19. La denuncia arriva dalle segreterie regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, critiche verso l’Ufficio scolastico regionale per il mancato coinvolgimento delle parti sociali nella composizione degli organici, effettuata invece attraverso calcoli matematici che poco hanno a che fare con le reali necessità delle scuole marchigiane. Un sistema ragionieristico utilizzato anche per quando riguarda il sostegno ai disabili. A rischio c’è la continuità didattica per almeno 200 tra bambini e ragazzi che non ritroveranno i loro insegnanti per un astruso meccanismo, utilizzato solo nelle Marche e non previsto in alcuna norma, per cui i docenti vengono spostati  da una scuola all'altra in un inutile quanto dispendioso balletto, immolati sull'altare dell'algoritmo.Manca il personale. Da una stima, considerando il distanziamento sociale, solo per scuola dell’infanzia e della scuola primaria serviranno a settembre oltre 2700 docenti e quasi 1000 collaboratori scolastici. Poi ci sono gli annosi problemi strutturali. «L’unica certezza è la necessità di distanziamento sociale – evidenziano Lilli Gargamelli (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola) e Paola Martano (Snals Confsal) - ma le nostre classi sono state costituite utilizzando i parametri massimi consentiti. Questo creerà agli alunni delle Marche un grande svantaggio per la difficoltà di coniugare il diritto all’istruzione con il diritto alla salute». Varie e diffuse in tutte le province le situazioni di sovraffollamento. Secondo le tabelle consegnate dall’Ufficio Scolastico Regionale ai sindacati lo scorso 20 maggio il record è a Pesaro: ben 36 studenti per una classe prima del liceo scientifico Laurana Baldi. Non stanno meglio, ad Osimo, gli studenti delle prime classi del Corridoni Campana, indirizzo linguistico: in 33. Macerata invece si ferma a 32 di media per le prime classi del Linguistico Leopardi e dello Scientifico Galilei. In tutto sono 67 gli istituti superiori delle Marche dove le sigle sindacali hanno riscontrato oltre 30 alunni per classe. Problemi di sovraffollamento che non risparmiano gli altri gradi di istruzione. Nelle scuole dell’infanzia ci sono situazioni da 30 alunni all’Istituto comprensivo Luciani – San Filippo di Ascoli e al Mestica di Macerata. Nella scuola primaria le criticità maggiori sono in provincia di Pesaro dove a San Lorenzo in Campo è prevista una quarta con 30 alunni. Ci sono poi situazioni con meno ragazzi ma con portatori di handicap: 27 studenti di cui due disabili ad Ancona (Ics Novelli) e a Recanati (Ics Lotto), 25 studenti di cui tre disabili a Falconara (Ics Falconara Centro) e a Castelfidardo. Nelle scuole medie sarà davvero complicato far rispettare le distanze con 29 alunni (al Convitto di Macerata e ad Acquaviva Picena) o con 28 (a Serra de’ Conti e a Falerone).«Malgrado avessimo più volte richiesto un confronto ad aprile – attaccano i sindacati – l’Ufficio scolastico regionale non ha mai illustrato i criteri di attribuzione dell’organico se non in modo generico. L’organico a livello nazionale non ha subito decurtazioni e quindi è assolutamente importante salvaguardare la consistenza della scuola dell’infanzia e primaria della Marche agendo secondo una logica di potenziamento dell’offerta formativa». Soprattutto nella regione che ancora deve riprendersi dai danni del sisma che ha coinvolto le scuole in termini di strutture e di comunità. «Per quanto riguarda la didattica a distanza – concludono le organizzazioni sindacali - per la scuola secondaria di secondo grado, riteniamo sia necessaria una particolare attenzione ai segmenti più deboli (scuole professionali e istruzione per adulti) in quanto le difficoltà (culturali, di alfabetizzazione digitale, di spazi in casa per poter studiare, di connessione) hanno di fatto aumentato le disparità tra gli alunni che rischiano un’emarginazione scolastica e formativa. Pensiamo che questo gap debba essere recuperato alla ripresa del nuovo anno scolastico e ciò non può essere fatto con un organico appena sufficiente. A ciò si aggiunge la “non soluzione” individuata dal governo per risolvere la questione del concorso docenti. Per quanto riguarda le Marche a settembre mancheranno oltre 2mila docenti, che avrebbero potuto essere stabilizzati dando continuità didattica ai nostri studenti, e circa 1000 ata. Chiediamo quindi che l’Ufficio Scolastico Regionale, massimo rappresentante del Ministro dell’Istruzione sul territorio, si attivi per reperire l’organico docenti e ATA rispondente al piano dell’offerta formativa regionale e adeguato alle esigenze degli studenti delle Marche».
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27/05/2020 Il digestore anaerobico, una infrastruttura necessaria per il territorio provinciale, una opportunità persa per Aset spa?
La realizzazione di un digestore anaerobico per la lavorazione della frazione organica dei rifiuti è un’opera necessaria e urgente per il territorio. Oggi questa raccolta differenziata viene trasportata negli impianti dell’Emilia Romagna e del Veneto con dispendio di risorse e inquinamento prodotto dai camion utilizzati. Cosa succederebbe se questi impianti decidessero di non accogliere più il nostro umido? Entreremmo immediatamente in emergenza, uno scenario che non vogliamo nemmeno prendere in considerazione. L’impegno dei cittadini che differenziano i rifiuti deve essere ripagato con una dotazione impiantistica di prossimità che consenta di valorizzare questi materiali per trasformarli in compost di qualità ed in energia. Questo deve essere l’impegno delle aziende pubbliche e partecipate del territorio, non essere solamente operatori che raccolgono e trasportano le raccolte differenziate, ma imprese che dotano il territorio delle infrastrutture necessarie, fanno investimenti, creano occupazione. Questa è l’economia circolare.  L’iniziativa di Marchemultiservizi di richiedere l’autorizzazione per la costruzione di un impianto di ultima generazione la salutiamo con favore perché consentirà di uscire dall’immobilismo degli ultimi due anni. Gli impianti di ultima generazione danno le garanzie di tutela dell’ambiente, di controllo delle emissioni. L’autorizzazione dovrà valutare attentamente il progetto affinchè queste garanzie siano rispettate a tutela della popolazione residente nelle zone limitrofe e dell’ambiente in generale. Sarà pure indispensabile un confronto con i residenti con tutti i portatori di interesse collettivi, per spiegare il progetto; non sarà facile ma oggi metterci la faccia con lo sguardo rivolto al futuro è necessario e siamo sicuri che le persone sapranno valutare. Non possiamo rinunciare ai benefici di questo investimento tanto più che gli incentivi previsti termineranno nel 2022. «Questa è una occasione mancata per Aset - dichiarano Maurizio Andreolini (Fit Cisl) e Stegano Ovani (Fp Cgil) -. Grave perché le aziende che non decidono che non fanno investimenti strategici, non hanno futuro. Confidiamo che si riprenda immediatamente un confronto affinché questa azienda entri a far parte di questo progetto: ne va del destino dei suoi lavoratori».
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27/05/2020 Ritardi nel pagamento degli ammortizzatori. Cgil Cisl Uil Marche: “A rischio la tenuta sociale del Paese e della nostra regione”
Cgil Cisl e Uil delle Marche sottolineano la grave difficoltà in cui versano migliaia di lavoratori e lavoratrici di questa regione, in relazione all’erogazione degli ammortizzatori sociali per fronteggiare l’emergenza COVID-19. Nonostante l’efficace lavoro svolto dall’Inps, dalla Regione e dall’Ebam che hanno elaborato migliaia di pratiche in poche settimane, sono emersi con drammatica evidenza tutti i limiti di un sistema farraginoso e differenziato a seconda dei settori e delle tipologia di impresa, nonché dei soggetti che usufruiscono di tali strumenti.  Nella nostra regione sono circa 200mila le persone coinvolte nei mesi di marzo e aprile, con una differenza sostanziale: mentre per quanto riguarda la Cassa Ordinaria le quasi 11mila domande sul territorio regionale sono in via di autorizzazione completa da parte dell’Inps e molti lavoratori hanno ricevuto o stanno ricevendo in questi giorni i pagamenti diretti per i mesi di marzo e aprile, per quanto concerne la Cassa in deroga (circa 14mila domande per 39mila lavoratori), registriamo ancora un ritardo nei pagamenti sopratutto del mese di aprile, dovuti al mancato trasferimento delle risorse all’Inps regionale da parte del Governo, risorse tra l’altro già stanziate nel DL Cura Italia e rafforzate con un ulteriore stanziamenti di 2,7 miliardi di euro nel DL Rilancio. La stessa situazione preoccupante riguarda i pagamenti di FSBA che interessa le imprese artigiane ed i loro lavoratori (10mila domande per 43mila addetti), pagamenti che al momento hanno quasi per intero soddisfatto il mese di marzo ma non ancora iniziati per la copertura dell’assegno ordinario relativo al mese di aprile. Anche in questo caso le lungaggini stanno ritardando il trasferimento delle risorse stanziate nel DL rilancio (1,1 mld) e mettendo in grande difficoltà le famiglie dei lavoratori del comparto artigiano. La realtà più difficile però è vissuta dai lavoratori e dalle lavoratrici che sono in attesa del pagamento del FIS per i mesi di marzo ed aprile: sono oltre 50mila nella nostra regione. Tale condizione, dovuta a un blocco delle risorse nazionali nel trasferimento all’Inps regionale è ulteriormente aggravata dal fatto che i settori più interessati al pagamento di questo ammortizzatore sono quelli che spesso impiegano lavoratori part-time, con retribuzioni basse e privi delle tutele economiche e normative necessarie, quindi già più vulnerabili. Cgil Cisl e Uil  sono impegnate a livello nazionale affinché siano accelerati i tempi di pagamento e se le richieste non dovessero essere accolte dal Governo e dall’INPS nazionale e la situazione non dovesse risolversi, si dovranno considerare forme di mobilitazione - come affermano Giuseppe Santarelli, Cristiana Ilari e Graziano Fioretti, per CGIL CISL UIL delle Marche  «Siamo consapevoli delle difficoltà strutturali ma la situazione di molti lavoratori e lavoratrici è davvero drammatica, considerando poi che siamo ormai alla fine di maggio e molti di loro sono ancora interessati dall’utilizzo di ammortizzatori che nel frattempo sono stati prolungati, fino al 31 agosto di ulteriori 5 settimane che si andranno a sommare alle già concesse 9 settimane. In un momento così delicato per il nostro Paese, non è ammissibile che il tempo della burocrazia metta a rischio il reddito e le condizioni di vita dei lavoratori con l’effetto collaterale di compromettere anche il lavoro svolto dall’Inps delle Marche. In tanti sono allo stremo e vediamo fortemente a rischio la tenuta sociale del nostro territorio per questo vogliamo far sentire con forza la voce di chi sembra essere stato dimenticato».
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26/05/2020 Sanità: nessun confronto sulle scelte nella Provincia di Pesaro-Urbino
  Cgil Cisl e Uil di Pesaro Fano e Urbino, unitamente alle categorie dei pensionati, sostengono la vertenza del personale sanitario per la mancata erogazione delle premialità promesse al personale delle aziende sanitarie che in queste settimane la comunicazione ha descritto come “eroi”. Una vicenda incredibile e che rasenta il grottesco. Soldi promessi, ad oggi non ancora erogati, malgrado gli annunci sulla stampa. In aggiunta a questa vicenda perdura da parte dei massimi vertici della sanità regionale, e delle direzioni delle aziende Marche Nord e Area Vasta n.1, l’atteggiamento ormai consueto di sfuggire al confronto sulla delicata e critica situazione del sistema sanitario della nostra provincia. Nessuna risposta né convocazione, un silenzio surreale, una volontà precisa di rifiutare il dialogo. Abbiamo ripetutamente richiesto un confronto sul sistema sanitario del nostro territorio e nuovamente nei giorni scorsi abbiamo inviato specifiche richiesta di incontri su questi temi: ·         Verificare lo stato di attuazione di quei percorsi che, secondo la normativa vigente, dovrebbero essere attivati per garantire l’assistenza, individuale e domiciliare, in alternativa alla sospensione dei servizi scolastici (relativamente agli studenti con disabilità) ed alla chiusura dei centri diurni sanitari e sociosanitari per anziani, disabili e persone con disturbi mentali. Allo stesso tempo sarà utile un monitoraggio circa le modalità attraverso le quali vengono erogati i sostegni domiciliari, quali le cure domiciliari, il SAD e l’Assistenza educativa domiciliare.   ·         Approfondire la situazione dell’assistenza agli anziani non autosufficienti ospiti delle strutture residenziali extra ospedaliere sanitarie e socio sanitarie. In particolare è nostra intenzione verificare lo stato di attuazione delle procedure e dei percorsi descritti nella Determina del Direttore generale ASUR n. 162 del 3 aprile 2020, finalizzati alla prevenzione e alla gestione dei contagi da Covid-19 all’interno delle strutture.     Nessuna risposta, un silenzio surreale   Sono anni che chiediamo di confrontarci nel merito delle scelte  del  sistema sanitario ospedaliero e territoriale, ricevendo in cambio solo rari e inconcludenti incontri. In questa delicata fase invece sarebbe necessario rafforzare la partecipazione e il confronto, tra le aziende sanitarie e il mondo della rappresentanza degli interessi collettivi. Le OO.SS denunciano questo grave atteggiamento delle direzioni delle aziende sanitarie. Denunciamo anche il silenzio dei Sindaci che dovrebbero con coraggio chiedere di avviare immediatamente un confronto sulle scelte sanitarie che, superando gli sterili localismi, propongano un modello sanitario imperniato su una rete territoriale di servizi sanitari, una efficace e capillare assistenza domiciliare e una moderna rete ospedaliera.  
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25/05/2020 18 giugno sciopero nazionale lavoratori della Sanità Privata per rinnovo del CCNL scaduto da 14 anni. Cisl Fp Marche: “Presidente Ceriscioli si attivi per sbloccare la situazione”
Nelle Marche sono oltre 4000 i lavoratori della sanità privata. Lavoratori che da 14 anni aspettano il rinnovo del contratto nazionale: una situazione che la Cisl Fp e gli altri sindacati di categoria ritengono inaccettabile. I soggetti che operano in convenzione, accreditamento o concessione con il sistema pubblico devono operare nel rispetto dei diritti dei lavoratori tra cui il primario è il rinnovo del contratto nazionale alla sua scadenza naturale. Purtroppo le associazioni datoriali Aris ed Aiop mettono in discussione la sostenibilità del rinnovo contrattuale dopo aver sottoscritto, a livello nazionale, un verbale presso il Ministero con le Regioni ed il Governo, ottenendo conferme sull'impegno delle Regioni per agevolare lo sblocco della trattativa.        Lavoratori che hanno garantito servizi essenziali e di qualità  in tutte le Marche anche durante l'emergenza Covid, dando anche la disponibilità ad operare nei reparti Covid creati all'interno di alcune strutture private, e mettendo quotidianamente a rischio la propria incolumità fisica, meritano di veder riconosciuta la loro dignità e professionalità almeno con il rinnovo del contratto nazionale. Il 18 giugno le segreterie nazionali confederali di  categoria hanno indetto lo sciopero nazionale dei lavoratori della Sanita Privata e si chiede al Presidente Ceriscioli, al quale è stata mandata nei giorni scorsi apposita comunicazione, di adoperarsi, nell'ambito delle sue competenze, per lo sblocco di una situazione senza precedenti. La  Cisl Fp Marche, in linea con le azioni di mobilitazione e sensibilizzazione della vertenza organizzate con  Fp Cgil e Fpl Uil, ritiene fondamentale un apposito incontro organizzato dalla Regione con le rappresentanze datoriali regionali Aris ed Aiop per verificare tutte le azioni atte ad agevolare la sottoscrizione del CCNL prima del 18 giugno.                  «La dignità agli "eroi" della sanità privata va riconosciuta con fatti concreti e non solo a parole» dichiara Luca Talevi, Segretario generale della Cisl Fp Marche                
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23/05/2020 Whirlpool: preoccupazione per il futuro degli stabilimenti marchigiani
Il futuro degli stabilimenti marchigiani della Whirlpool suscita la preoccupazione della Fim Cisl: i sindacati sono stati convocati dall'azienda lunedì prossimo, 25 maggio, per importanti comunicazioni. Il timore è che, dopo la conferma della volontà di chiudere lo stabilimento di Napoli, la multinazionale possa decidere di intervenire con ulteriori riduzioni della sua presenza in Italia.  Negli stabilimenti di Fabriano e Comunanza, già tornati al lavoro dopo la pandemia, il 6 aprile sono scaduti gli ammortizzatori sociali, rinnovati proprio a causa del Covid-19: la nuova scadenza è ora fissata per fine giugno. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Giampiero Santoni, Segretario regionale Fim Cisl Marche.
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22/05/2020 Coronavirus e rincari dei prezzi. Adiconsum Marche: "Segnalateci gli aumenti indiscriminati"
L'ultimo report dell'Istat conferma l'aumento dei prezzi durante l'emergenza Covid-19, come già sottolineato dalle associazioni dei consumatori, Adiconsum in testa: nelle Marche si registra un rincaro sui generi alimentari pari al 6% e fino al 20% per servizi come parrucchieri ed estetisti che hanno appena riaperto l'attività. Adiconsum Marche continua a monitorare la situazione ed invita a segnalare alle nostre sedi operative in tutte le Province eventuali aumenti indiscriminati dei prezzi al consumo, scrivendo al seguente indirizzo: osservatorioprezzi@adiconsummarche.it
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22/05/2020 Bonus Colf e Badanti: si può fare domanda con Inas Cisl
Devi fare domanda per il bonus colf e badanti? Ci pensa il Patronato Inas Cisl. Hai diritto al bonus di 500 euro, sia ad aprile che a maggio, se: lavori come colf o badante al 23 febbraio 2020 avevi uno o più contratti di lavoro, con durata complessiva superiore a 10 ore settimanali non vivi con il tuo datore di lavoro e non sei titolare di: pensione (tranne l'assegno ordinario di invalidità) bonus covid-19 per i lavoratori reddito di emergenza (REM) altro contratto a tempo indeterminato diverso dal lavoro domestico reddito di cittadinanza pari o superiore a 500 euro (se inferiore, avrai la differenza rispetto al bonus)     Se hai i requisiti richiesti, fai in fretta! Da noi la domanda è gratuita Contatti: ancona@inas.it - 071 2802322 - 337 1607135  
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22/05/2020 Covid 19 Fase 2 Montefeltro a rischio oblio economico, le preoccupazioni di Cgil Cisl Urbino
 Sin da quando si è iniziato a parlare della cosiddetta “Fase 2”, ovvero la ripartenza dopo il blocco totale di ogni attività sociale ed economica per contrastare la diffusione del virus che nella provincia di Pesaro Urbino ha inciso duramente, CGIL e CISL Urbino, hanno sempre sostenuto« che prima di parlare di riaperture, occorreva ragionare su come predisporre e riadeguare le condizioni di sicurezza della città ai nuovi parametri, se si voleva consentire il ritorno degli studenti e dei turisti, veri motori della economia cittadina.»    «Si è preferito, invece, inseguire la pur legittima necessità manifestata dagli operatori commerciali, dei pubblici esercizi e della ricettività turistico alberghiera, ansiosi di riavviare le loro attività per ricostruire bilanci e fatturati fortemente penalizzati da circa 80 gg. di chiusura totale. - proseguono   CGIL e CISL Urbino -   Le lamentele e il grido di dolore lanciati da quasi tutti gli operatori in questi giorni di riavvio, costretti a misurarsi con scarsi incassi e costi insostenibili, evidenzia come la decisione degli Enti locali di inseguire i bisogni e non misurarsi su una riflessione di più ampio  respiro  mirata  a riprogrammare  gli spazi, le strutture  e  le  infrastrutture del territorio alle nuove necessità di sicurezza, è un g rande errore politico che rischia di consegnare l’economia della città e dell’intero territorio del Montefeltro ad un probabile oblio economico mai vissuto in queste realtà.»   « CISL e CGIL Urbino, non vivono di catastrofismi e non amano previsioni fosche, ma la natura della città, patrimonio UNESCO, la già storica fragilità delle strutture ricettivo-alberghiere, unite alle esperienze suppletive dell’Università (lezioni e lauree a distanza, i timori innescati dai contagi), fanno pensare   - concludono - al rischio di interrompere lo storico richiamo che le tradizioni: storia, arte e cultura eno-gastronomica, hanno sempre rappresentato per questo territorio.»
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22/05/2020 Emergenza Covid: DECRETO RILANCIO
Sintesi dei  punti salienti relativi alle misure previste nel cosiddetto "Decreto Rilancio" approvato dal Consiglio dei Ministri  il 13 maggio 2020 e  pubblicato in Gazzetta Ufficiale.      
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21/05/2020 Ospedale di Chiaravalle, Cisl Fp : Occorre riattivare al più presto le funzioni di ospedale di comunità
«L’Ospedale di Chiaravalle torni alle sue funzioni di “ospedale di comunità”! Lo chiedono sia la popolazione di questo territorio, sia gli operatori della struttura.-affermano  Stefania Franceschini e Alessandro Mancinelli della Cisl Fp Ancona - Il lavoro “egregio”, riconosciuto anche dalla Direzione dell’ ASUR, svolto da questa struttura durante l’emergenza covid, che, con una trasformazione repentina, ha permesso di allestire fino a 50 posti letto per pazienti positivi assistendo complessivamente 92 malati, ha avuto come contraltare la riduzione o sospensione di tutte le attività offerte al territorio. Sono stati chiusi : l’hospice, la RSA, il reparto di  Cure intermedie, la riabilitazione, la specialistica poliambulatoriale, il servizio vaccinazioni e i servizi di cassa, prenotazione e anagrafe sanitaria. Alcune di queste attività sono state trasferite in altri comuni mentre altre sono state  del tutto sospese, con notevole disagio per i cittadini. - precisano Franceschini e Mancinelli - Solo la collaborazione con il Comune ha permesso di mantenere a Chiaravalle, in altra sede, l’ambulatorio infermieristico per ferite, terapia iniettiva e accessi vascolari, il punto prelievi, l’UMEE, un servizio di  visite urgenti di cardiologia, dermatologia e chirurgia, e una parziale riattivazione di attività di fisioterapia.Tutta l’operazione ha comportato lo spostamento complessivo di circa 30 operatori.» L’ASUR,nell’incontro sindacale del 19 maggio u.s., ha sostenuto,che «appena saranno dimessi gli ultimi pazienti covid, ad oggi 29, sarà effettuata la sanificazione degli ambienti e saranno riattivati i servizi sospesi. » «Rteniamo, come CISL FP, che debbano essere garantiti tempi certi per questa operazione, perché l’emergenza COVID, tra le altre criticità ha anche messo in grave difficoltà la già debole rete dei servizi sanitari residenziali e ambulatoriali del territorio. - rilanciano  e  concludono Stefania Franceschini e Alessandro Mancinelli  - E’ tempo quindi di riportare i servizi sanitari e socio-sanitari all’interno della struttura ospedaliera e di programmare meglio e diversamente l’eventuale ripresentarsi dell’epidemia tenendo anche conto che questa struttura ospedaliera ha a disposizione 2 piani completamente grezzi che non sono mai stati allestiti e utilizzati.»  
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20/05/2020 Crisi Uci Cinema nelle Marche, sindacati preoccupati
I sindacati di categoria, SlcCgil,  FISTel-Cisl e  UilCom-Uil Marche, hanno incontrato in assemblea le lavoratrici e i lavoratori di UCI Italia già Giometti Real Estate & Cinema, impiegati nei cinema marchigiani, «per fare il punto della situazione, dopo il confronto tenuto tra UCI e Giometti, attivato per la procedura di restituzione del ramo di azienda, discussa in prima istanza il giorno 18 maggio u.s. tra le due società e le rappresentanze sindacali di SlcCgil,  FISTel-Cisl e  UilCom-Uil Marche nazionali e delle Marche.» scrivono in una nota unitaria i sindacati. I cinema coinvolti nella restituzione sono 6 presso le sedi di: Ancona, Jesi, Senigallia, Fano, Pesaro e Porto Sant’Elpidio per un totale di 38 lavoratrici e lavoratori. «Insieme alle lavoratrici e ai lavoratori di UCI-Giometti, esprimiamo forti preoccupazioni per i contenuti del confronto, che ha messo al centro soprattutto gli interessi meramente economici delle società, piuttosto che la prosecuzione delle attività e la continuità occupazionale dei lavoratori, minandone la certezza per il futuro. - sottolineano SlcCgil,  FISTel-Cisl e  UilCom-Uil Marche -  In un contesto di emergenza per il settore dello Spettacolo come questo, non possono aggiungersi le incertezze della ripresa alle incertezze occupazionali.»    «Non accetteremo il perdurare dello stato di grave incertezza delle 38 famiglie coinvolte, determinato dal “rimpallo” delle responsabilità tra le società. - ribadiscono i sindacati di categoria unitari -  Faremo di tutto per dare continuità lavorativa e contrattuale a tutte le lavoratrici e i lavoratori.» «Chiediamo senso di responsabilità alle parti, affinché nella prossima riunione prevista per la prossima settimana, vengano sciolti i nodi irrisolti e sia stabilito con certezza un percorso per mantenere l’occupazione e le condizioni contrattuali dovute ai dipendenti.  -  continuano -  Va riconosciuto valore e dignità alle lavoratrici e lavoratori che in questi anni, con spirito di collaborazione, hanno reso i cinema della nostra regione luoghi accoglienti per le famiglie marchigiane.»   «Facciamo altresì appello alle istituzioni a partire dalla Regione Marche ed ai Sindaci dei Comuni interessati, affinché facciano sentire forte la propria vicinanza alle lavoratrici e lavoratori, anche al fine di evitare l’impoverimento del tessuto economico e sociale del territorio. -  concludono SlcCgil,  FISTel-Cisl e  UilCom-Uil Marche  - Crediamo che in momenti drammatici come questi, il valore del lavoro umano venga prima del profitto.»    
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20/05/2020 Sanità Marche, incentivi e stabilizzazione personale reparti e ospedale Covid Civitanova. Cisl Fp Marche : Attendiamo risposte chiare dall'incontro di venerdì in Regione. Pronti alla mobilitazione, sciopero sanità privata 18 giugno
«Fondamentale incontro venerdì 22 maggio con la Regione Marche per comprendere se vi è l'intenzione di riconoscere economicamente l'enorme sforzo compiuto, ed ancora in corso, da coloro denominati "eroi" a parole ma che in busta paga non hanno visto neanche un centesimo di riconoscimento. - puntualizza Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche -  L'accordo confederale è rimasto, dal 20 aprile scorso, sulla carta nonostante molte altre regioni hanno nel frattempo trovato l'intesa per valorizzare concretamente il lavoro compiuto da infermieri, oos, tecnici, che hanno lavorato senza soste rischiando spesso la propria incolumità fisica,  operando in condizioni estreme, pur di dare risposte ai pazienti .» «Chiediamo il riconoscimento delle dovute indennità, dei tempi di vestizione, oltre che di risorse aggiuntive atte a valorizzare concretamente l’attività svolta. - rilancia Talevi - Qualora non si giunga ad un accordo, durante l’incontro in Regione venerdì prossimo, i sindacati confederali di categoria avvieranno iniziative immediate di mobilitazione a supporto della vertenza.» Massima vigilanza altresì su come verrà organizzato l'ospedale Covid di Civitanova.« Si è ribadito al Presidente della Regione Marche ed all'Asur che il personale a tempo indeterminato coinvolto dovrà essere composto  da coloro che volontariamente chiedono la mobilità da altra struttura ospedaliera garantendo la sostituzione dello stesso personale per il periodo ove sarà coinvolto nell'ospedale Covid. - continua il Segretario Generale della Cisl Fp Marche - Le altre patologie infatti non sono andate in "ferie" durante l'emergenza e lunghe sono le attese da smaltire in tutte le strutture ospedaliere. Necessita personale anche per garantire almeno il periodo di ferie estive a personale stremato dopo tre mesi di lavoro senza sosta ed anche psicologicamente pesantissimo.» La Cisl Fp, insieme alle altre sigle, chiede poi alla Regione che deliberi quanto prima il piano delle stabilizzazioni 2020/2022, alla luce anche dei tanti precari che in questo periodo si sono messi a disposizione per supportare le azioni tese a contrastare l'emergenza Covid. «Alla Regione, inoltre,  chiederemo un chiaro intervento a favore dei lavoratori della sanità privata, senza contratto nazionale da oltre tredici anni. Non è accettabile che oltre 4000 lavoratori marchigiani di strutture aderenti ad Aris ed Aiop operino con salari fermi dal 2007. - conclude Luca Talevi -  Il 18 giugno è stato indetto lo sciopero nazionale della sanità privata, ma chiediamo alla Regione di farsi parte attiva con le associazioni datoriali per definire quanto prima l'annosa questione.»
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