Ricerca

22/07/2020 Riapertura scuole, ministra Azzolina nelle Marche. Sindacati: «Risposte insufficienti e vaghe»
Non potrà certo essere l’ acquisto dei banchi monoposto o la riduzione del tempo scuola o la didattica a distanza, che va considerata come didattica dell’emergenza, o la visita della Ministra la soluzione del problema dell’inizio dell’anno scolastico in sicurezza nelle Marche.  «Purtroppo oggi poche sono le risposte ricevute durante l’incontro avuto con la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina - spiegano Lilli Gargamelli (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola) e Paola Martano (Snals Confsal) - solo una possibile apertura circa le risorse che in settimana il governo dovrebbe stanziare per attivare l’organico d’emergenza,  che con insistenza è stato chiesto dai sindacati della scuola e da tutti i partecipanti all’incontro e l’invito al Direttore Regionale ad analizzare una per una e risolvere le situazioni complesse per numero di alunni presenti nella regione».  A 40 giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico infatti anche nella nostra regione la situazione è preoccupante. Allo stato attuale nonostante i reiterati incontri dei tavoli regionali, nonostante i ripetuti ed incalzanti monitoraggi richiesti alle Istituzione Scolastiche dalla Direzione Regionale, non è dato ancora sapere quante siano nel dettaglio le situazioni a rischio in ogni scuola, ossia quanti alunni troveranno posto in classe in sicurezza e quanti spazi aggiuntivi saranno necessari. Non risulta sia mai stata condivisa una mappatura dello stato degli edifici scolastici della regione e del reale fabbisogno aggiuntivo di organico docente ed Ata. Eppure dall’analisi dei dati forniti nel mese di maggio dall’ufficio scolastico regionale emergono situazioni preoccupanti: 189 sezioni di scuola dell’infanzia dovranno accogliere in media dai 26 ai 30 alunni, 188 classi della scuola primaria e 123 della scuola secondaria di primo grado da 25 a 30 alunni, 658 classi della secondaria di secondo grado dai 25 ai 36 alunni, e in molte di queste realtà saranno presenti alunni diversamente abili Sembra evidente che le risorse ordinarie attribuite per la copertura dei posti del personale non hanno evitato la formazione di classi sovraffollate, che ancor più oggi appaiono inadeguate per affrontare la ripresa dell’anno scolastico con l’emergenza sanitaria in atto.  Da mesi come OO.SS. ripetiamo che servonorisorse straordinarie per incrementare l’organico decente ed Ata in particolare sono necessari:          docenti per le scuole dell’infanzia per organizzare le attività per gruppi come previsto dalle linee guida;          docenti per la primaria a garanzia dell’offerta formativa e del tempo scuola richiesto dalle famiglie;          docenti per le secondarie di I e II grado assegnando ore aggiuntive di insegnamento anche trasformando le cattedre esterne in cattedre interne.          Un maggior numero di unità di personale Ata, in particolare collaboratori scolastici indispensabili per garantire ingressi/uscite, pulizia approfondita di aule e laboratori, distanziamento personale. Chiediamo particolare considerazione per le zone della nostra regione colpite dal sisma del 2016, che vivono ancora in una situazione di forte precarietà anche scolastica.  Risulta inoltre impensabile, alle condizioni date da questa emergenza, gestire Istituti Scolastici in reggenza sia per quanto riguarda i Dirigenti Scolastici che per i Dsga. Tema urgente e non di poco conto è il trasporto scolastico. Data la riduzione della capienza di trasporto dei bus, specie per gli studenti delle scuole superiori che ne lascerebbe a casa il 50%, le scuole saranno costrette a modificare l’organizzazione scolastica con un capovolgimento delle finalità: la scuola che si deve adattare ai trasporti e non i trasporti al servizio della scuola per garantirne l’offerta formativa.  Il DL 34/2020 ha prorogato al 20/9 il termine ultimo per le immissioni in ruolo e per gli utilizzi, ma la scuola inizia il 14/9 ora anche nelle Marche. La creazione di graduatorie provinciali per le supplenze è fortemente in ritardo per assicurare la presenza di tutti i docenti necessari il 1 settembre, e non garantirà la continuità didattica considerate le innumerevoli e incomprensibili modifiche delle tabelle di valutazione.  Come organizzazioni sindacali, ribadiamo che la scuola deve riaprire a settembre in presenza per tutti, ma deve poterlo fare in sicurezza per gli alunni e per i lavoratori. Troviamo proprio per questo sconcertante l’esclusione del personale docente di sostegno e/o educativo dal conteggio della superficie necessaria per l’avvio dell’a.s. 2020-21 in sicurezza ed in presenza, così come previsto dalla nota Usr 12661 del 08/07/2020.  La mancanza di linee guida chiare ed esaustive e di un efficace coordinamento territoriale sta scaricando tutte le responsabilità sulle autonomie scolastiche e sui dirigenti scolastici.  Se non si vuole mettere in ginocchio la scuola marchigiana impoverendola e dequalificandola basta chiacchiere e inutili passerelle servono fatti!!! E a meno di un mese dall’inizio della scuola, lo ribadiamo, il tempo è scaduto!!!
Continua a leggere
22/07/2020 Vigili del Fuoco: bene la pari dignità retributiva, ma la ripartizione delle risorse è una beffa
  Grazie al sacrificio dei Vigili del Fuoco, alla loro volontà, all’impegno fattivo del Governo, alle azioni sindacali messe in campo, i Vigili del Fuoco hanno ottenuto un risultato storico. Finalmente, le promesse fatte negli anni dai politici di turno si sono trasformate in realtà, quando il Governo ha individuato le risorse economiche necessarie ai Vigili del Fuoco per ottenere il raggiungimento della pari dignità retributiva e previdenziale rispetto alle altre forze dell'ordine.  Ma siamo stati beffati, sulla ripartizione delle risorse individuate.  Non ci sentiamo di utilizzare toni trionfalistici, come altri sindacati stanno facendo, che è bene ricordare sostengono da decenni che l’unica strada per ottenere la giusta valorizzazione era il comparto sicurezza, la 121, l’articolo 16, l’equiordinazione.  Purtroppo, nel provvedimento adottato, relativo alla ripartizione delle risorse economiche al personale, l'amministrazione, senza contrattare nulla, senza concordare nulla, ha deciso unilateralmente la divisione delle risorse, creando a parere nostro disparità tra i Vigili del Fuoco, dove ad esempio sono stati riconosciuti circa 13 euro lordi ai Vigili con pochi anni di servizio.  Peccato! Questo era un risultato di tutti i Vigili del Fuoco, ottenuto dalla forza e dalla consapevolezza di tutti i Vigili del Fuoco, che hanno aderito a tutte le iniziative di lotta che i sindacati hanno messo in campo, per vedere poi al momento della ripartizione economica, che a chi era sempre stato alla "finestra" è toccata la "fetta" più grande.  Noi della Fns Cisl abbiamo sempre chiesto e lottato per ottenere le risorse necessarie al raggiungimento della pari dignità retributiva e previdenziale. Al contrario c’era chi urlava ai quattro venti che l’unica maniera per recuperare risorse economiche fosse chiedere l’equiordinazione dei Vigili del Fuoco alle forze di polizia, o addirittura chiedere di inserire i VF all’interno della legge 121/1981, citando come mantra l’articolo 16.  Vedere oggi, dopo che il Governo 5 Stelle e Pd ha dimostrato che le nostre tesi erano corrette, ovvero che per ottenere il giusto riconoscimento economico bastava semplicemente trovare le risorse, che le stesse sono state ripartite senza valorizzare appieno il lavoro dei Vigili del Fuoco, utilizzando parametri non pienamente rispondenti al lavoro dei Vigili del Fuoco, vedere ciò da veramente fastidio.  Vogliamo comunque ringraziare tutti i Vigili del Fuoco che hanno ottenuto questo risultato, seppur parziale, e soprattutto, diciamo grazie al sacrificio di tutti quei Vigili del Fuoco, che con le loro azioni, con il loro servizio, hanno legato indissolubilmente il Corpo e i cittadini.  Verifichiamo con amarezza che, nonostante il passo in avanti, si sarebbero potute ripartire in maniera più efficace le risorse economiche. Ne prendiamo atto, ma continuiamo con la nostra azione politica al fine di "aggiustare" la ripartizione delle risorse, presentando due emendamenti che sono volti a recuperare il gap pensionistico, chiedendo i 6 scatti pensionistici nonché la risoluzione del problema in particolare dei Vigili più giovani (fino ai sette anni di servizio) che sono i più penalizzati economicamente.
Continua a leggere
20/07/2020 Scuola, sovraffollamento in oltre 1.100 classi: «Situazione allarmante»
Oltre 1.100 classi con una media tra i 25 e i 36 alunni. Alla faccia del Covid e del distanziamento, sono questi i numeri della scuola marchigiana secondo l’analisi di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snal Confsal su dati forniti da un Ufficio scolastico regionale parecchio impegnato, a poco più di un mese dall’avvio del nuovo anno scolastico, in rassicurazioni di facciata. «La situazione è davvero preoccupante» tuonano invece le organizzazioni sindacali marchigiane lanciando un segnale  di allarme rispetto alle reali possibilità di rientro a settembre nelle aule scolastiche in condizioni di sicurezza. «Allo stato attuale – spiegano Lilli Gargamelli (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola) e Paola Martano (Snals Confsal) - nonostante i reiterati incontri dei tavoli regionali, nonostante i ripetuti ed incalzanti monitoraggi richiesti alle istituzione scolastiche dalla direzione regionale, non è dato ancora sapere quante siano nel dettaglio le situazioni a rischio in ogni scuola, ossia quanti alunni troveranno posto in classe in sicurezza e quanti spazi aggiuntivi saranno necessari. Non risulta sia mai stata condivisa una mappatura dello stato degli edifici scolastici della regione e del reale fabbisogno aggiuntivo di organico docente ed Ata». Dall’analisi dei dati forniti nel mese di maggio dall’Ufficio scolastico regionale emergono situazioni preoccupanti: 189 sezioni di scuola dell’infanzia dovranno accogliere in media dai 26 ai 30 alunni, 188 classi della scuola primaria e 123 della scuola secondaria di primo grado da 25 a 30 alunni, 658 classi della secondaria di secondo grado dai 25 ai 36 alunni, e in molte di queste realtà saranno presenti alunni diversamente abili. «Sembra evidente – proseguono i sindacati - che le risorse ordinarie attribuite per la copertura dei posti del personale non hanno evitato la formazione di classi sovraffollate, che ancor più oggi appaiono inadeguate per affrontare la ripresa dell’anno scolastico con l’emergenza sanitaria in atto. Se non verranno urgentemente prese decisioni coerenti in termini di investimenti per edifici scolastici, trasporti, spazi e organici (avendo ben presente inoltre la situazione dei territori colpiti dal sisma) le misure “fai da te” a costo zero a cui saranno costrette le Istituzioni scolastiche abbandonate a se stesse, rischieranno di essere disomogenee ed inadeguate a garantire il diritto allo studio degli studenti a partire dai più piccoli e dai più fragili. E non potrà certo essere l’ acquisto dei banchi monoposto o la riduzione del tempo scuola o la didattica a distanza, che va considerata come didattica dell’emergenza, la soluzione del problema. La realtà è che in queste condizioni, il ritorno a scuola per tutti gli studenti avverrà nel caos e nell’incertezza e la responsabilità andrà imputata al colpevole ritardo di chi ha il dovere di prendere delle decisioni».  Da mesi le organizzazioni sindacali ribattono sulla necessità di risorse straordinarie per incrementare l’organico docente ed Ata, su un provvedimento specifico sulla scuola. «Purtroppo – concludono - la realtà che appare è quella di un Ministero in grande ritardo “sconnesso” dalla realtà in cui si trovano le istituzioni scolastiche del paese, che ha predisposto linee guida senza un giusto investimento di risorse e senza indicazioni precise, e che sta scaricando tutta la responsabilità sulle autonomie scolastiche, i dirigenti scolastici e sugli Enti Locali. “La scuola si fa a scuola” è questo il messaggio che lanciamo, perché come organizzazioni sindacali vogliamo ribadire che la scuola deve riaprire a settembre in presenza per tutti, ma deve poterlo fare in sicurezza per gli alunni e per i lavoratori. Per questo, al contrario di ciò che fino ad oggi è accaduto, serve un reale ed adeguato coordinamento tra i diversi livelli Istituzionali coinvolti  - Ufficio Scolastico Regionale, Regione Marche, Anci, Upi - che supporti in modo efficace e tempestivo le autonomie scolastiche in tutte le operazioni propedeutiche alla ripresa delle attività. Se non si vuole mettere in ginocchio la scuola marchigiana impoverendola e dequalificandola basta chiacchiere servono fatti. E a meno di un mese dall’inizio della scuola il tempo è scaduto».
Continua a leggere
20/07/2020 Accesso informatico al CUP: un ostacolo per i cittadini più anziani
Le nuove procedure per l’accesso al Cup prevedono la registrazione su un portale tramite app: un sistema che rappresenta un disagio per gli utenti più anziani. La dirigenza sanitaria dell'Area Vasta 1 non si rende conto che non tutti possono accedere ai nuovi strumenti con una app internet e sistemi di prenotazione - registrazione informatizzati.  >Gli anziani, che raggiungono in alcuni comuni del territorio provinciale oltre il 30% della popolazione, non sempre riescono ad utilizzare questi strumenti.. La Cisl di Fano e Fnp Cisl esprimono il profondo disappunto per questa scelta che crea disagio ai cittadini, ostacola maggiormente l’accesso al servizio sanitario già difficoltoso con il Cup.  L’aspetto che ci lascia profondamente amareggiati è anche la completa mancanza di interlocuzione sulle scelte sanitarie che avvengono nel nostro territorio, nonostante le ripetute richieste di incontro ad oggi inevase e alle quali non è giunta nemmeno una risposta di diniego dell’incontro.  Abbiamo invece necessità di comprendere come sono riorganizzati i servizi territoriali distrettuali, l’Adi, i servizi per la disabilità ( logopedia, fisioterapia),  la riorganizzazione dei poliambulatori (quanti sono, dove sono allocati, quali servizi e prestazioni erogano), la funzionalità operativa delle Case della salute: sono alcuni degli aspetti che necessitano di un confronto che purtroppo non si è mai avviato . Esemplare come sempre la decisione ultima di organizzare un servizio di prenotazione con sistemi informatici senza alcuna minima condivisone. Cisl e Fnp di Fano chiedono alla dirigenza dell’Area Vasta e al direttore di Distretto di convocare le parti sociali per confrontarsi sui tanti temi rimasti inevasi. Chiediamo anche ai Sindaci di sostenere l’apertura di un vero confronto con la dirigenza sanitaria per rendere efficiente e territorialmente omogeneo il servizio sanitario territoriale . Non solo ospedali (i sindaci potrebbero chiedere non cliniche private convenzionate, ma l’allineamento dei posti letto dell’AV1 con quelli delle altre Aree Vaste della regione) ma un sistema salute incentrato su prevenzione, servizi territoriali e domiciliarità.
Continua a leggere
17/07/2020 Fnp Cisl Fano: " Malati di Alzheimer, vanno riaperti i centri diurni e le strutture residenziali con la massima attenzione al rispetto delle normative anti contagio"
Il sindacato dei pensionati della Cisl di Fano solidale e vicino agli anziani malati di Alzheimer e ai loro familiari. «In questa fase dell’emergenza  COVID – 19,  nei nostri uffici arrivano cittadini stanchi che mettono in luce la difficile condizione familiare di chi deve assistere e accudire pazienti gravi che  non hanno ancora la possibilità di usufruire centri diurni oppure di essere ammessi nelle strutture residenziali.» sottolinea in una nota stampa Luciano Rovinelli, Responsabile Fnp  Cisl di Fano, Le Delibere della Regione Marche 600 del 18 maggio e 685 del 8 giugno danno indicazioni sulla riapertura dei Centri semiresidenziali sanitari e socio-sanitari e sulla gestione delle strutture residenziali sanitarie, sociosanitari e sociali, ma ad oggi  vi sono ancora  delle problematiche. «Il Centro Alzheimer Margherita, va riaperto il  prima possibile. Un’ eccellenza e un punto di riferimento per tante famiglie che sono coinvolte in una malattia così invalidante, che crea disagi sia psicologici che economici. - rilancia Rovinelli -  Per quanto riguarda le Case di Riposo, le  Residenze Protette  e le RSA per anziani, durante l’emergenza sanitaria COVID -19, abbiamo monitorato le situazioni e le diverse problematiche dovute  anche ai decessi avuti tra i ricoverati,  incontrando Area Vasta, Distretti, Prefetto ed Enti gestori.» «In questa fase, continuiamo, come sindacato dei pensionati della Cisl di Fano, a seguire alcune questioni, ponendo sempre attenzione agli ospiti delle strutture.  Vi sono diversi casi di  familiari che non possono rientrare al  lavoro perché i loro cari sono peggiorati e non riescono ad essere ammessi nelle strutture. Familiari che hanno difficoltà ad incontrare i loro cari ricoverati: persone non autosufficienti, per cui l’assistenza e l’affetto dei propri familiari è determinante sotto il profilo delle condizioni fisiche e psicologiche, che si aggravano a seguito della loro privazione.  -   conclude il Responsabile della Fnp Cisl di Fano -  Pur prestando massima attenzione al rispetto delle normative anti contagio, riteniamo quindi necessario procedere gradualmente alla riapertura dei centri diurni e delle strutture residenziali, con l’obiettivo di dare maggiore qualità alla vita degli anziani ospiti e dei loro familiari.»      
Continua a leggere
17/07/2020 Gruppo Whirlpool Italia, 17 luglio sciopero di 8 ore. Manifestazione e presidio ad Ancona
Nell’ambito della mobilitazione nazionale Whirlpool, venerdì 17 luglio proclamate 8 ore di sciopero con manifestazione e presidio presso la Prefettura di Ancona a partire dalle ore 9,00 per terminare alle ore 12.00. I sindacati di categoria, Fim-Cisl Fiom-Cgil Uilm-Uil,  chiedono  al Governo un intervento autorevole nei confronti della multinazionale americana, che non sta rispettando quanto stabilito nell’accordo del 25 ottobre 2018. «Le continue decisioni unilaterali dell’azienda, tra cui la delocalizzazione di sedi impiegatizie, la chiusura di stabilimenti, la delocalizzazione di asset strategici, rischiano di impoverire ulteriormente il tessuto industriale italiano con inevitabili ricadute su tutti i territori interessati, tra cui quello di Fabriano, già pesantemente provato dalle varie riorganizzazioni industriali. Dall’incontro del 31 luglio con Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero del Lavoro - precisano e rilanciano i sindacati -  ci aspettiamo un deciso e decisivo cambio di passo delle scelte in capo all’azienda e delle posizioni governative, che mettano al primo posto la centralità dell’Italia nel suo complesso, tenendo anche conto della strategicità del settore dell’elettrodomestico bianco.»   «Lo sciopero di oggi va a sostegno dei lavoratori di tutto il Gruppo Whirlpool dopo un anno e mezzo di incontri sterili. Arrivare infatti alla data del 31 luglio senza avviare una seria e concreta trattativa con il Governo corrisponderà solo all’ennesima inutile perdita di tempo.  - ha dichiarato Alessandra Damiani, Segretaria Nazionale Fim Cisl  -  Serve un’assunzione di responsabilità di tutte le parti affinchè si persegua l’obiettivo della continuità occupazionale, con garanzie di lungo periodo per tutti gli stabilimenti. Non siamo più disponibili a soluzioni che lascino nell’incertezza i lavoratori e le loro famiglie. Tre i principali punti da affrontare con urgenza: Favorire l’attuazione del piano industriale sottoscritto nel 2015 del sito di Carinaro, ad oggi in grande ritardo; impedire che in altri siti del Gruppo subentrino crisi; infine, la posizione unilaterale dell’azienda sulla gestione delle eccedenze tra gli impiegati, non solo non tutela la professionalità ma non aiuta il già difficile clima. Come Fim Cisl continueremo a vigilare, affinché la vertenza non cada nell’oblio. Le lavoratrici e i lavoratori hanno pagato fin qui il prezzo più alto della crisi.»  
Continua a leggere
16/07/2020 Cgil, Cisl e Uil Marche: Subito il pagamento degli ammortizzatori per i lavoratori dell'artigianato. 21 luglio Sit in e manifestazione regionale ad Ancona
  Sono oltre 40mila, nelle Marche, le lavoratrici e lavoratori artigiani  che non hanno ancora percepito l’assegno ordinario per i mesi di aprile, maggio e giugno 2020, a causa dell’emergenza Covid - 19.  « E’ gravissimo, inacettabile e non più tollerabile. – affermano con forza Cgil Cisl Uil Marche – Chiediamo al Governo di risolvere rapidamente il problema, per questo scendiamo in piazza ed invitiamo tutti i lavoratori artigiani marchigiani ad Ancona il 21 luglio.»   «I lavoratori dei settori artigiani non possono essere considerati lavoratori di “serie b” -  denunciano Cgil Cisl Uil Marche - Tutti gli altri settori hanno già ricevuto la CIG e i Bonus da molte settimane, addirittura nel caso degli autonomi senza neanche aver dovuto dimostrare un calo di lavoro nei mesi del lockdown.»  « Il Governo -  sottolineano e concludono i sindacati confederali - pur avendo garantito risorse pari a 750mln nel DL Rilancio, comunque insufficienti, ha predisposto un meccanismo farraginoso di rendicontazione che non ha permesso ad oggi di trasferire queste risorse ad  FSBA ( Fondo di solidarietà per l’artigianato)  e di conseguenza all’EBAM ( Ente bilaterale Artigianato Marche).»   Il presidio – manifestazione regionale Cgil Cisl Uil Marche si terrà  MARTEDI’ 21 LUGLIO 2020  ore 10,30 sotto la Prefettura di Ancona in Piazza del Plebiscito    
Continua a leggere
15/07/2020 Settore agricolo, rinnovo contratti provinciali : 16 luglio 2020 CPL DAY
«Il settore agricolo è rilevante per l’ economia del nostro paese e della nostra regione  per dimensioni occupazionali  per fatturato e per la notevole quantità e qualità delle esportazioni agricole.» scrivono in una nota stampa le Segreterie  provinciali  di  FAI-CISL  FLAI- CGIL  UILA- UIL che hanno indetto, insieme alle  Segreterie nazionali FAI FLAI UILA ,  per giovedì 16 luglio una giornata di  mobilitazione e informazione sullo stato dei rinnovi dei contratti provinciali del settore agricolo.      Nelle Marche, gli occupati del settore si attestano  a 1800 unità ( dati 2019) con contratto a tempo indeterminato  e ad 8200 unità con contratto a tempo determinato per un totale di  oltre 10000 addetti. Ai quali si sommano il forte incremento, registrato negli ultimi anni,  delle attività agrituristiche e del conseguente turismo  gastronomico . Il fatturato delle attività agricole supera i 1.500.000.000,00  di euro  pari al 3 % della produzione agricola nazionale, rappresentando così uno dei settori vitali della nostra regione anche per il valore  delle esportazioni .    «In questi difficili mesi caratterizzati dalla emergenza pandemica COVID 19 , persino durante il periodo di lockdown , i prodotti alimentari della nostra agricoltura non sono mai mancati nei negozi e nelle case degli italiani grazie allo straordinario impegno e senso di responsabilità  profuso dai  lavoratori del settore  .- affermano FAI-CISL  FLAI- CGIL  UILA- UIL - Il mercato del lavoro agricolo nelle Marche è tendenzialmente sano, ma proprio per questo motivo bisogna tenere alta la guardia anche a ragione delle crescenti difficoltà di carattere finanziario causato dalla emergenza sanitaria Covid 19. Un settore che, nelle Marche è costituito principalmente da piccole e piccolissime aziende e molto spesso a conduzione familiare, rischia di diventare preda della malavita organizzata che ha ingenti risorse finanziarie a disposizione .  Va quindi costituita al più presto,  in ogni provincia una cabina di regia e una rete del lavoro agricolo di qualità, per mantenere e garantire  integrità al settore ed avere un autorevole osservatorio permanente delle dinamiche del comparto agricolo e dei suoi livelli occupazionali .»   «Le relazioni sindacali, la giusta  applicazione dei contratti di lavoro ed il loro corretto rinnovo, la attività della Bilateralità  assumono un ruolo fondamentale per arginare i fenomeni di illegalità e sfruttamento del lavoro . - rilanciano e concludono i sindacati di categoria -  Le lavoratrici e i lavoratori del settore credono che il rinnovo contrattuale non possa essere derogato ad altro periodo ed auspicano che il confronto con le controparti produca la sua naturale sintesi nel più breve tempo possibile .  »
Continua a leggere
14/07/2020 Commissione di Bacino dell’Artigianato di Fermo:" Lavoratori in affanno, va sbloccato il pagamento del Fondo di Solidarietà Bilaterale per l'Artigianato"
  «Sfiorano le 6000 unità i lavoratori della provincia di Fermo che ad oggi non hanno ricevuto ancora il pagamento del mese di aprile per la sospensione dovuta al Covid19. -  affermano i  componenti della Commissione di Bacino dell’Artigianato di Fermo in rappresentanza di Cgil, Cisl, Uil, Confartigianato e Cna - I fondi stanziati dal Governo con il decreto rilancio a copertura di quanto spettante e dovuto dal Fondo di Solidarietà Bilatere per l'Artigianato   (FSBA)  ai lavoratori sono bloccati da questioni tecniche burocratiche . - proseguono -  In questi giorni sono arrivati pochi spiccioli che hanno potuto soddisfare solo il 30% dell’effettiva platea in tutta la regione che ammonta a circa 45.000 lavoratori. Il fondo e l’ente bilaterale ha comunque gestito burocraticamente la questione nel migliore dei modi ma in una fase di emergenza straordinaria era ed è impossibile far fronte con strumenti ordinari.»    «In un territorio come quello Fermano dove la maggior parte dei lavoratori provengono da piccole aziende artigiane, ci troviamo di fronte ad intere famiglie che attendono di ricevere il pagamento di aprile e maggio, per non dire che anche a giugno la ripresa non è stata totale per tutte le aziende e quindi non possono nemmeno contare sul salario pieno di questi ultimi mesi. - denuncia la Commissione di Bacino dell'Artigianato di Fermo -  Siamo continuamente in contatto con questi lavoratori e proprio in questi giorni le richieste di aiuto che ci arrivano anche nella compilazione delle richieste di anticipo del trattamento presso gli istituti bancari sono moltissime, e non semplici per tutti da compilare, il meccanismo per richiederlo è poco chiaro e parecchio macchinoso e non tutte le banche aderiscono lasciando privi anche di questa possibilità molti lavoratori. - concludono -  La tensione sociale è alta.  Se non ci sarà uno sblocco entro breve sarà di difficile gestione. Va prolungato il divieto di licenziamento , vanno affiancati  e armonizzati gli ammortizzatori sociali per affrontare  al meglio questa situazione, considerata davvero straordinaria.        
Continua a leggere
09/07/2020 Aggressioni contro gli autisti degli autobus: i sindacati chiedono l'intervento del Prefetto e l'impiego di steward a bordo
Troppe aggressioni agli autisti dei bus. In questi giorni è accaduto per ben due volte a Falconara Marittima, mentre un altro episodio si è registrato a Montecarotto: in quest'ultimo caso, il dipendente è finito in ospedale. Negli ultimi mesi, i sindacati, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno denunciato il proliferare di episodi di violenza nei confronti degli autisti degli autobus urbani ed extraurbani durante lo svolgimento del lavoro, mentre sono intenti a far rispettare le regole, a partire dall’obbligo di indossare le mascherine durante il tragitto all’interno dei mezzi. «Si tratta di vicende molto gravi – sottolineano i sindacati –. Considerando il persistere del fenomeno, chiediamo l’intervento del Prefetto e la presenza degli steward a bordo dei mezzi così da tutelare i conducenti che svolgono il loro lavoro». L’ordinanza regionale obbliga l’utilizzo della mascherina a bordo degli autobus ma, secondo Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, «la responsabilità non deve cadere sul conducente del mezzo, il cui compito deve essere quello di guidare garantendo l’incolumità dei passeggeri e degli utenti della strada».
Continua a leggere
09/07/2020 Uci Cinema - Giometti: raggiunto l’accordo per la prosecuzione delle attività lavorative
Dopo tre incontri non risolutivi con UCI e Giometti, tenuti nelle date del 19 e 25 maggio, e del 9 giugno 2020, il 2 luglio e dopo una lunga e complessa trattativa, le parti hanno finalmente raggiunto un accordo quadro.  Forti inizialmente erano i dubbi circa la prosecuzione delle attività lavorative, e di conseguenza vi erano grandi preoccupazioni legate alla continuità occupazionale.  Gli obiettivi sindacali principali sono stati raggiunti: sarà mantenuta la continuità dell’esercizio delle sei sale di Ancona, Senigallia, Jesi, Fano, Pesaro, Porto Sant’Elpidio ed i rapporti di lavoro con tutti gli attuali dipendenti proseguiranno alle stesse condizioni precedenti, sia contrattuali che normative.  Nel dettaglio, UCI Italia si impegna a mantenere il rapporto di lavoro con il personale sino all’esaurimento del FIS per Covid-19 previsto dalla normativa e attualmente in corso e, comunque, non oltre il termine massimo del 15 luglio 2020.  Successivamente, esaurito il FIS per Covid-19, il personale passerà alle dipendenze della Giometti (che si riserva eventualmente di cedere il contratto con il personale ad un terzo operatore da essa designato) senza soluzione di continuità e con il mantenimento delle attuali condizioni economiche.  Dal momento del passaggio a Giometti, e sino alla riapertura delle Multisale, e comunque entro settembre, ci sarà un periodo di sospensione per lavori di adeguamento delle sale sia dal punto di vista tecnico-strutturale, sia in base alle normative e ai protocolli di sicurezza anti covid-19.  Dopo il passaggio alle dipendenze della Giometti (o eventuale terzo operatore designato), il rapporto di lavoro del personale continuerà ad essere disciplinato alle stesse condizioni, economiche, contrattuali e normative.  Gli obiettivi di maggior interesse per le organizzazioni sindacali SLC-CGIL FISTel-CISL e UILCOM-UIL Nazionali e delle Marche, erano: preservare il patrimonio culturale e sociale dei territori interessati, nonché quello di salvaguardare l'occupazione del personale alle stesse condizioni precedenti. 
Continua a leggere
09/07/2020 Smart working: la Cisl Fp sollecita gli enti locali del Maceratese a rendere strutturale il lavoro agile
La Cisl Fp di Macerata ha inviato una lettera a tutti gli enti locali della provincia per avviare un confronto sull'applicazione dello smart working. «La drammatica emergenza epidemiologica, ancora in atto, ha messo in luce tutte le potenzialità e al contempo i principali limiti dello smart working oggi, ai tempi del Covid-19, chiamato a rivestire il ruolo di principale strumento di tutela della salute pubblica in ambito professionale - scrive Alessandro Moretti, Responsabile della Cisl Fp Marche per il territorio di Macerata -. Nelle maglie dei numerosi provvedimenti adottati per fare fronte all’epidemia, è invero oggi necessaria una bilanciata combinazione di flessibilità, autonomia e collaborazione  per renderlo,non solo in questa circostanza straordinaria, uno strumento operativo funzionale a garantire l’erogazione di servizi svolgendo, necessariamente da casa le stesse attività precedentemente svolte in presenza». Per la Cisl Fp, «Si tratta di una esperienza della quale fare tesoro e che deve costituire la base di partenza dalla quale rilanciare un lavoro agile realmente rispondente agli obiettivi di “incremento della competitività e agevolazione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro” scolpiti nella legge 81/2017. Occorre ripensarne globalmente le modalità applicative agendo su due leve: il miglioramento delle condizioni normo-economiche applicabili ai lavoratori in modalità agile e la promozione di un nuovo paradigma organizzativo che consenta al lavoratore maggiore autonomia e flessibilità, a fronte di una diversa responsabilizzazione sui risultati». L’introduzione di stabili e più ampie percentuali di accesso al lavoro agile richiede un coinvolgimento partecipativo nelle scelte organizzative che ne conseguiranno, a partire dall’esigenza che i criteri di accesso al lavoro agile siano oggetto di partecipazione sindacale ed  esercitabile e alla luce dei bisogni di conciliazione vita – lavoro dei singoli lavoratori. L’obiettivo comune di superare la sperimentalità dello smart working implica una modifica della disciplina attuale affinché la legge riconosca il contratto collettivo quale esclusiva fonte di disciplina dello smart working, evitando il rischio di una polarizzazione delle tutele normo-economiche in capo datoriale come ad esempio  “l’assenza di precisi vincoli di orario o di luogo” e la conseguente facoltà di cadenzare autonomamente l’esecuzione della propria prestazione lavorativa, conciliando il tempo di vita e il tempo di lavoro. Inoltre, al fine di evitare il passaggio da una cultura della presenza fisica a una cultura della disponibilità permanente, è altresì opportuno affrontare più compiutamente, sottraendolo alla discrezionalità delle parti, l’esercizio del diritto alla disconnessione. Non da ultimo, alla luce delle carenze delle dotazioni informatiche delle amministrazioni pubbliche, emerse in questa fase emergenziale, la Cisl Fp Marche rilancia l’esigenza di promuovere l’utilizzo delle tecnologie digitali a supporto della prestazione lavorativa per il consolidamento di una struttura amministrativa basata sulle reti informatiche tecnologicamente avanzate, anche attraverso una più ampia diffusione di applicazioni gestionali accessibili da remoto.    
Continua a leggere
08/07/2020 Proroga del DURC: un rischio per la legalità della ricostruzione post-sisma
Feneal UIL Filca CISL e Fillea CGIL di Macerata sono fortemente preoccupate per i rischi legati alla proroga della validità del DURC. Un emendamento approvato in Commissione Bilancio al comma 1 dell’art 81 del Deccreto Rilancio inaccettabile e che deve essere immediatamente bloccato. Grave a livello nazionale ancor più grave nel cratere e, quindi, per la Provincia di Macerata dove da anni si sta intraprendendo un percorso volto alla legalità nel settore delle costruzioni. Prorogare la validità del DURC significa senza ombra di dubbio offrire uno spazio in più alle infiltrazioni malavitose e al lavoro irregolare. Per questo motivo le Federazioni di settore invieranno una richiesta di incontro immediato al Prefetto di Macerata. L’occasione sarà anche utile per fare il punto sull’operatività del badge visto che le Casse Edili hanno terminato la fase di progettazione e sono immediatamente operative sia con la stampa del badge elettronico sia dal punto di vista informatico. D’altra parte si esprime soddisfazione per la sottoscrizione dell’accordo con ANCE Macerata dell’Elemento Variabile della Retribuzione che permetterà da settembre 2019 ai lavoratori del settore edilizia industria di avere un aumento retributivo del 4%. Gli indicatori che hanno permesso l’aumento sono tutti positivi pertanto se il settore delle costruzioni continua il trend di crescita è doveroso che parte di questa crescita venga ridistribuita ai lavoratori che con il loro lavoro quotidiano l’hanno resa possibile.    
Continua a leggere
07/07/2020 Aeroporto delle Marche: grande preoccupazione per il bando regionale
Le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sono molto preoccupate per le notizie di stampa che riguardano l'aeroporto Raffaello Sanzio su cui si punta per il rilancio del turismo nelle Marche. I 13,5 milioni di euro in tre anni, che dovevano servire al rilancio dello scalo, sembrano invece ostacolare la ripartenza. Il bando, infatti, può essere la vera chiave di volta per il rilancio non solo dell’aeroporto ma di tutta la filiera del turismo marchigiano e perno della ripresa dell’economia regionale. Non capire questo significa non avere quella lungimiranza necessaria a lasciare un segno indelebile nel governo di un territorio. Per questo motivo sorge spontanea la domanda del perché il bando sia così enormemente in ritardo rispetto alla ripresa del traffico aereo con il rischio che, alla fine, possa andare quasi deserto e non sortire quindi gli effetti per cui è stato creato. Ed ovviamente per il sindacato tutta la questione potrà avere riflessi sull'occupazione. Infatti, dopo la firma sofferta dell'accordo dell' 8 aprile scorso con la Società Aerdorica spa dove si individuavano misure di gestione degli esuberi, si pensava di aver tracciato una riga per la messa in sicurezza dello scalo, propedeutica alla ripartenza e al rilancio. Le risorse pubbliche messe in campo sono notevoli se pensiamo che nel decreto rilancio è previsto un capitolo destinato ai 17 aeroporti tra cui c'è quello marchigiano, che sono rimasti aperti per le prestazioni sanitarie e di protezione civile in periodo Covid 19. Inoltre, c’è il bando regionale da 13,5 milioni di euro per sostenere i vettori che fanno scalo al Sanzio. Tutte queste risorse renderebbero più stabile la gestione del personale e dell’operatività dello scalo, oggi in mano quasi totalmente al Fondo Njord, in materia di salari, occupazione e anticipazione degli ammortizzatori sociali. Purtroppo, nonostante le risorse, gli impegni e l'ingresso del privato per Aerdorica siamo sempre all'anno zero e, secondo i sindacati, se non ci sarà un vero sviluppo dello scalo a farne le spese non saranno solo i lavoratori ma tutto il territorio e l'economia marchigiana. E a questa ipotesi i sindacati non ci stanno perché ritengono che le risorse pubbliche debbano andare a beneficio del lavoro e dello sviluppo. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro per il 14 luglio 2020 con l'amministratore delegato, Bassetti, per discutere delle problematiche inerenti la mancata anticipazione della Cassa Integrazione da parte aziendale e della rotazione della stessa e hanno sollecitato la Regione a modificare il bando per consentire la partecipazione dei vettori.  
Continua a leggere
06/07/2020 Post - sisma 2016 Cisl Fp Marche "Il Governo non mantiene le promesse, richiesto un incontro urgente "
 La Cisl Fp Marche  esprime sdegno e preoccupazione per la mancata discussione  subita in Commissione Bilancio alla Camera del pacchetto di norme tese a rilanciare effettivamente la ricostruzione delle regioni colpite dal Sisma 2016 il cui stato di emergenza scade il 31 dicembre 2020. «Risulta oramai certa, da parte dei Governi che si sono alternati, la mancanza di una visione, di un progetto reale e lungimirante che consenta ai nostri territori di riprendersi realmente rischiando la ricostruzione.»- dichiarano Alessandro Moretti, Responsabile Cisl Fp  Territorio di Macerata e   Luca Talevi,  Segretario Generale Cisl Fp Marche    La  Cisl Fp Marche  in particolare aveva chiesto al Commissario Legnini, che aveva rassicurato, l' adozione di norme speciali che consentissero di stabilizzare i rapporti d'impiego con tecnici ed amministrativi stipulati dagli enti locali a seguito del sisma.   «Se la situazione non verrà immediatamente recuperata, sarà impossibile per gli enti locali ed USR  far proseguire oltre i 48 mesi di durata del rapporto di lavoro, già in scadenza alla fine di agosto per molti,  come previsto dalle norme sui tempi determinati nella P.A. - sottolineano i responsabili dell Cisl Fp  -  Sono tante le  pratiche sisma   ricevute, studiate e istruite da chi in questi anni,  seguendo le farraginose ordinanze commissariali che nel tempo si sono affastellate, sta aspettando una stabilizzazione.» «Ecco perchè  stamane abbiamo inviato una richiesta di incontro urgente - concludono Alessandro Moretti, Responsabile Cisl Fp  Territorio di Macerata e   Luca Talevi,  Segretario Generale Cisl Fp Marche -   al Commissario Legnini, al Presidente della Regione Marche, ed ovviamente al Presidente Conte, che ricordiamo, durante la passerella a Castelsantangelo sul Nera disse di venire ad ascoltare i territori prendendo appunti per poi decidere a Roma al fine di recuperare, urgentissimamente, le "sviste" della Commissione bilancio alla Camera.»
Continua a leggere
02/07/2020 Lotta al lavoro nero, Fillea Filca Feneal denunciano: sul Durc vergognoso colpo di spugna del Parlamento
«Ieri in Commissione  Bilancio alla Camera è stato cancellato l’articolo del Decreto Rilancio che prevedeva che la proroga dei Durc, validi al 31 gennaio per via del lockdown non andasse oltre il 15 giugno. Protrarre ulteriormente la validità del Durc, che attesta il corretto versamento dei contributi da parte delle aziende, è un colpo di spugna sui diritti dei lavoratori e un regalo per caporali e imprese scorrette». Lo dichiarano Christian Fioretti, Luca Tassi, Daniele Boccetti, segretari generali di Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil Marche, commentando l’abolizione del comma 1 dell’articolo 81 del Decreto Rilancio, proposta da due deputati del Movimento 5 Stelle, Donno e Faro. «L’articolo in questione - spiegano – era stato richiesto dalle parti sociali dell’edilizia al Governo, ed era oggetto di un’intesa raggiunta ad aprile con i ministri del Lavoro, Catalfo, e delle Infrastrutture, De Micheli. Le conseguenze del provvedimento sono paradossali e pericolose: un’impresa edile, infatti, risulta regolare e può lavorare fino a fine anno senza pagare i contributi Inps, Inail e gli accantonamenti in Cassa edile (ferie, permessi, ratei di tredicesima). Può addirittura tenere i lavoratori in nero ma partecipare ad appalti pubblici e beneficiare di incentivi. Un’azienda che nasce oggi, invece, potrebbe lavorare senza aver mai pagato un contributo e risultare regolare, al pari di chi invece fa impresa seriamente pagando i lavoratori e rispettando leggi e contratti. Altro che lotta al lavoro nero, altro che lotta all’illegalità, alle mafie e alla criminalità». Il voto, tra l’altro, sconfessa il Presidente Conte «che durante gli Stati generali dell'economia – ricordano i segretari - si era impegnato con i sindacati per un rafforzamento del Durc e degli strumenti di contrasto al lavoro nero. Chi pagherà le conseguenze di questo colpo di spugna saranno i lavoratori dell’edilizia e le tante imprese serie, e la maggioranza si assume una responsabilità gravissima. Per questo chiediamo ai parlamentari locali di non rendersi complici di questo scempio e di questa misura.  In caso contrario come Sindacato territoriale faremo sentire la nostra protesta in tutte le sedi e nelle piazze delle diverse province marchigiane». La ricaduta per la nostra regione Marche sarebbe devastante se pensiamo sopratutto ai lavori della ricostruzione post-sisma, e non solo, ed in netta controtendenza con gli strumenti di contrasto al lavoro nero e all’evasione contributiva creati nella ricostruzione post-sisma 2016 del Centro Italia per via legislativa e per effetto delle ordinanze commissariali. Parliamo sopratutto del DURC di congruità e del settimanale di cantiere due strumenti utili al miglior contrasto ai fenomeni di irregolarità lavorativa e contributiva, insieme alla sperimentazione del budget di cantiere in provincia di Macerata, strumento voluto dalla Prefettura e finalizzato al controllo dei flussi di manodopera nei cantieri della ricostruzione. Da anni per via contrattuale come Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil puntiamo ad una ripresa del settore edile che faciliti l’attività alle tante imprese regolari e rispettose del contratto collettivo nazionale edile, invece constatiamo con questo intervento in Commissione  Bilancio alla Camera che il Governo ha un’idea opposta sulla ripartenza del settore edile premiando con l’estensione della durata di validità del DURC le imprese irregolari e quelle non rispettose dei diritti e delle tutele dei lavoratori.   
Continua a leggere
01/07/2020 Anteas Senigallia dona al poliambulatorio un dermatoscopio
In attesa di riprendere la propria attività di volontariato nel settore del trasporto sociale non appena l’emergenza sanitaria dovuta al Covid 19 consentirà di farlo in tutta sicurezza sia per gli utenti del servizio che per i volontari, in accordo con l’Unione dei Comuni “Le Terre della Marca Senone”, l’Anteas di Senigallia, associazione di volontariato promossa e sostenuta dalla Fnp, il sindacato dei pensionati della Cisl, continua ad essere vicina concretamente ai bisogni della popolazione. « Abbiamo, proprio in questi giorni, donato al Poliambulatorio di Senigallia, un nuovo dermatoscopio da utilizzare presso l’ambulatorio di dermatologia, a seguito di una esigenza manifestata dal personale medico.  – affermano i referenti di  ANTEAS SENIGALLIA ODV  - Si tratta di uno strumento indispensabile che consentirà a tutti i cittadini che ne avessero bisogno di ottenere una diagnosi più precisa e precoce delle varie patologie cutanee e quindi intervenire in modo mirato e tempestivo con le cure appropriate.» L’Anteas di Senigallia, durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria aveva già donato all’ospedale di Senigallia cento mascherine ffp3, nove misuratori di pressione, dieci saturimetri per il reparto Covid istituito presso il nosocomio, oltre ad una lava asciuga pavimenti per la sala operatoria. «Piccoli gesti che vanno  nella direzione giusta.- concludono  - Meno chiacchiere e più fatti per cercare di avere una sanità locale sempre più e sempre meglio al servizio del cittadino.»
Continua a leggere
30/06/2020 Vertenza XPO 30 Giugno una nuova mobilitazione dei lavoratori del deposito di Osimo.
I lavoratori del deposito Xpo di Osimo hanno manifestato stamattina, martedì 30 giugno, davanti la sede della Regione Marche in occasione della seduta del Consiglio Regionale per chiedere un radicale cambio di passo nella gestione di questa vertenza. Durante l'incontro con la delegazione sindacale, il Presidente Luca Ceriscioli e l'Assessore regionale al Lavoro Loretta Bravi hanno annunciato l'apertura di un tavolo con Conad a partire da lunedì prossimo «Dopo settimane di silenzio e mancato rispetto degli impegni assunti nei confronti dei lavoratori in occasione dell’incontro del 3 Giugno, il deposito si avvia alla chiusura con la messa in cassa integrazione a zero ore per tutto il personale impiegato a partire dal 30/06 senza risposte e con molteplici incertezze. -  hanno dichiarato Carlo Cotichelli di FILCAMS CGIL,  Selena Soleggiati di  FISASCAT CISL  e  Fabrizio Bontà di UILTUCS UIL alla vigilia della manifestazione -  Continuiamo a chiedere alle Direzioni Aziendali di XPO e di Conad - unitamente alla Regione Marche - di avviare una trattativa serrata che possa consegnare delle risposte alle domande di chi rischia di rimanere senza salario e senza lavoro nell'arco di pochi mesi».
Continua a leggere
29/06/2020 Sindacati : "Cooss Marche non tocchi le retribuzioni dei lavoratori"
 «Siamo  fortemente preoccupati per la situazione della cooperativa Cooss Marche e per le possibili ricadute sia economiche che occupazionali sui lavoratori - scrivono in una nota le Segreterie Regionali Fp-Cgil, Fisascat-Cisl, Fp-Cisl e Fpl-Uil -   Va fatta chiarezza, inoltre,  sul ruolo delle Organizzazioni Sindacali in questo contesto e sulla posizione del sindacato confederale in questa vicenda.» I sindacati  sottolineano come   « la situazione di difficoltà del settore in generale e della Cooss Marche nello specifico è stato oggetto di confronto sindacale su vari tavoli (istituzionali e contrattuali), confronto che non si è mai interrotto e che continua ad avere come obiettivo unico la salvaguardia e la crescita del settore, dell’occupazione e dei diritti dei lavoratori.» «Riteniamo pertanto che la sopravvivenza del settore e dell’occupazione degli operatori che in esso vi operano non possa essere ricercata nella riduzione dei diritti e delle retribuzioni dei lavoratori. - rilanciano le Segreterie Regionali Fp-Cgil, Fisascat-Cisl, Fp-Cisl e Fpl-Uil  - In questo senso ci siamo attivati con la Regione relativamente all’adeguamento del tariffario regionale, all’art. 48 D.L. 18/20 convertito nella L. 27/20 in tema di riprogrammazione dei servizi sospesi a causa della pandemia, ai costi della sicurezza inerenti il Covid 19.»   « Riteniamo pertanto assolutamente sbagliata la scelta di Cooss Marche di individuare forme di autofinanziamento della crisi che si alimentano attraverso la restituzione della tredicesima mensilità, una percentuale dello stipendio e quota parte di ferie e permessi. - denunciano i sindacati  -  I diritti stabiliti dal Contratto Collettivo Nazionale di lavoro sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil di categoria non possono essere cancellati unilateralmente e non possono essere rinunciati o derogati collettivamente se non attraverso un apposito accordo sindacale ai sensi dell’art. 77 del CCNL che, tra l’altro, può agire solo limitatamente agli incrementi economici del rinnovo del contratto nazionale.» «  L’intervento tramite l’art. 77 del CCNL ci era stata proposta da Cooss Marche (come da altre cooperative con le quali il confronto è ancora aperto) in merito agli aumenti previsti dal rinnovo del CCNL.  - spiegano- Come Cgil, Cisl e Uil di categoria abbiamo risposto “NO” per quanto già maturato, ma dato una disponibilità alla discussione per quanto riguardava gli aumenti contrattuali futuri e in ogni caso con alcune garanzie per i lavoratori. »       «Purtroppo l’ordinamento giuridico del nostro paese consente, ai soci di una cooperativa, di individuare, nell’ambito di una dichiarazione di stato di crisi ex lege 142/01 e con apposita delibera assembleare, “…..forme di apporto anche economico da parte dei soci lavoratori alla soluzione della crisi…..”. E' chiaro che tale eventuale decisione prescinde dalla volontà del sindacato e dalla contrattazione che con la cooperativa può essere messa in campo.»   «Diffidiamo il Consiglio di Amministrazione di Cooss Marche dal metter ai voti, nell’assemblea del  prossimo 30 giugno forme di apporto economico da parte dei soci lavoratori. - dichiarano e concludono le Segreterie Regionali Fp-Cgil, Fisascat-Cisl, Fp-Cisl e Fpl-Uil -  Per gestire la crisi  occorre invece mettere in campo, anche di concerto con le Organizzazioni Sindacali, tutte le iniziative possibili, anche di protesta, nei confronti della committenza, rivendicando il giusto diritto ad avere ridefinite le tariffe dei servizi in relazione all’aumentato costo del lavoro, valorizzando gli operatori senza penalizzarli economicamente soprattutto in un periodo in cui in cui i sacrifici, da tutti i punti di vista, da parte dei lavoratori sono stati tanti e tali da non meritare tale epilogo.»      
Continua a leggere
26/06/2020 Aggressione a Montacuto: due agenti della Polizia Penitenziaria feriti con una lametta da barba
Due agenti della Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Montacuto, ad Ancona, hanno riportato ferite da taglio in seguito all’aggressione con una lametta da barba da parte di un detenuto. L’episodio è accaduto giovedì mattina, quando il detenuto è stato prelevato dalla sua cella per essere sottoposto a una visita medica: altri due agenti sono intervenuti per aiutare i colleghi a fermare l’aggressore. Sottoposti a referto ospedaliero, i due agenti hanno riportato ferite guaribili in 5 giorni, mentre i due intervenuti successivamente sono stati refertati dal personale medico della Casa Circondariale per i lievi segni di colluttazione. A denunciare quanto avvenuto è la Fns Cisl Marche per voce del Segretario regionale Antonio Langianese: «Ormai ogni giorno dobbiamo segnalare casi di aggressione al personale di Polizia Penitenziaria da parte dei detenuti, a dispetto delle regole penitenziarie. Scontiamo il ritardo da parte del ministro della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria nell’intraprendere iniziative finalizzate a cercare di ridurre questi ignobili episodi di violenza che subisce il personale del corpo. Ai nostri colleghi – conclude Langianese - rivolgiamo i nostri migliori auguri di una pronta guarigione».
Continua a leggere
26/06/2020 Nuova Caserma Vigili del Fuoco di Macerata, FNS CISL: "Nessuno strumentalizzi politicamente l'impegno dei Vigili del Fuoco"
  Riportiamo l'intervento di Andrea Belloni  e  William Berrè della FNS CISL MARCHE, Federazione Nazionale della Sicurezza Cisl, su nuova Caserma dei Vigili del fuoco di Macerata.        «Per rispetto del lavoro di tutti coloro i quali hanno in qualche maniera, aiutato a raggiungere questo obiettivo, riteniamo doveroso chiarire la vicenda della nuova caserma dei VVF di Macerata, problema evidenziato non solo da alcuni membri della Lega . Innanzitutto il progetto di ristrutturazione/ricostruzione del comando è iniziato con il precedente comandante Ing. Pierpaolo Patrizietti, impegno proseguito dall'attuale comandante Ing. Antonio Giangiobbe e da tutti i Vigili del Fuoco del Comando. Non duole ricordare, che come Cisl, abbiamo più volte interessato l'ufficio ricostruzione, al fine di raggiungere l'obiettivo sperato, fino ad ottenere in un apposito incontro che tenemmo nell'allora sede dell'Usr presso la Provincia di Macerata, un impegno preciso e circostanziato, affinché si potesse dare seguito alla ristrutturazione/ricostruzione della caserma dei Vigili del Fuoco. L'ing. Cesare Spuri, al termine del nostro incontro, dove esprimemmo il punto di vista del personale, e le reali esigenze operative, con tanto di esempi sulle difficoltà operative, si convinse della bontà delle richieste, e da lì il progetto della caserma prese sempre più sostanza.   Così come è giusto ricordare che la Provincia (ovviamente su indicazione del Presidente Pettinari che lo disse anche pubblicamente durante i festeggiamenti dell'ultima Santa Barbara presso la sede dei Vigili del Fuoco di Macerata a dicembre del 2019!) con i suoi tecnici, con l'Ing. Margione Paolo, ha sempre collaborato ed ascoltato le nostre richieste, fino al punto di arrivare in più occasioni ad elaborare collegialmente proposte tecniche da sottoporre all'Usr: questo non lo si può nascondere.   Così come è giusto far sapere che parallelamente al progetto di adeguare/ricostruire la nostra caserma, il Ministero dell'Interno ci chiese di verificare tutte le soluzioni possibili per la nuova caserma dei Vigili del Fuoco, e quindi fu interessato anche il Comune di Macerata , il sindaco Carancini, ed in particolare l'assessore ai lavori pubblici, Ricotta Narciso, che ha collaborato fattivamente, e noi ne siamo testimoni, al fine di individuare un'area comunale da donare al Ministero degli Interni, per poter costruire la caserma dei VVF, nel caso in cui per motivi diversi non fosse stato possibile rimanere nell'attuale sede. Lo stesso assessore Ricotta, coadiuvato dal suo staff, ha più volte sottoposto al vaglio aree/zone dove la costruzione della caserma sarebbe stata possibile, dimostrando una particolare attenzione ai Vigili del Fuoco, senza mai pubblicizzare il suo operato, che oggi però riteniamo giusto far sapere.   Così com'è giusto far sapere che quando la situazione sembrava arenata, chiedemmo ufficialmente aiuto al Presidente Cerescioli, interessando l'Assessore Angelo Sciapichetti affinché si facesse da tramite tra la Regione, la Provincia e l'Usr al fine di individuare le risorse economiche mancanti, lavoro che per testimonianza diretta è stato fatto a ben vedere in modo proficuo.    Non possiamo citare tutti coloro che hanno direttamente ed indirettamente lavorato per questo obiettivo comune, ma secondo la nostra organizzazione sindacale, non è giusto e  corretto strumentalizzare il lavoro di tanti al fine di ottenere politicamente qualche vantaggio, assumendosi la paternità di un risultato che è stato ottenuto da una grande partecipazione corale, così come affermato anche dal Presidente Pettinari, che nell'intervista sul tg regionale rai 3 del 24 Giugno, ha parlato di lavoro di squadra. Ognuno politicamente ha la sua opinione, ognuno può pensarla come crede, ma il rispetto per chi in prima persona si è speso per garantire ai Vigili del Fuoco una degna struttura, una degna sede va riconosciuto, perché siamo sicuri che il risultato finale, che si raggiungerà, arriverà sempre e comunque non per i proclami, ma per il lavoro di chi dietro le quinte, opera per il bene e per gli obiettivi comuni al fine di garantire sicurezza e il giusto rispetto ai Vigili del Fuoco Maceratesi.»                                                                                                                                                                                                         
Continua a leggere
26/06/2020 Serra San Quirico, chiuso il poliambulatorio, forte disagio tra i cittadini. Intervengono i Sindacati
«Ci siamo attivati in merito alla chiusura del “poliambulatorio” di Serra San Quirico, di recente all’attenzione degli organi di stampa. La scarsa informazione preventiva da parte dell’Ente ha fatto girare notizie allarmanti sulla soppressione di delicati servizi alle persone più fragili. -  scrivono in una nota  i rappresentanti locali di  Cgil Cisl e Uil e dei sindacati  dei  pensionati unitari - Come Cgil Cisl e Uil non condividiamo questi interventi estemporanei che esprimono la mancanza di una seria programmazione e vogliamo sottolineare l’indeterminatezza di un organismo come l’Unità Operativa Socio Sanitaria (UOSES), priva della componente sanitaria.» « Nell’incontro con la responsabile del Distretto Sanitario di Fabriano abbiamo  evidenziato il forte disagio dei cittadini, in particolare degli anziani, determinato da una situazione che si protrae da lungo tempo e che ora rischia di appesantirsi ulteriormente.   - sottolineano i rappresentanti sindacali unitari locali  - Abbiamo ricevuto assicurazioni che non si tratta di chiusura definitiva, piuttosto di una necessaria chiusura momentanea per risponde all’ obbligo di messa a norma della struttura. Entro questa settimana sarà presentato il progetto dei lavori necessari all’adeguamento alla normativa antincendio.  Contemporaneamente ci sono state date conferme sulla continuità dell’assistenza domiciliare, mentre per i prelievi è necessario che i cittadini provvedano autonomamente. - concludono  e rilanciano -  I tempi di esecuzione dei lavori dovrebbero essere brevi (3-4 mesi) sarà nostra premura seguire e verificare che non ci siano ritardi, così come sarà nostra preoccupazione cercare le soluzioni possibili per ridurre il disagio della popolazione.»    
Continua a leggere
25/06/2020 Vertenza Deposito XPO di Osimo: da Regione e azienda ancora nessuna risposta
« Dopo il presidio  ad Ancona in piazza del Plebiscito del 17 giugno scorso, che aveva visto la partecipazione anche del Sindaco Mancinelli e l'interessamento della Prefettura, ancora nessuna convocazione è arrivata alle Organizzazioni Sindacali da parte della Regione Marche» riportano  i rappresentanti sindacali di Filcams Cgil - Fisascat Cisl – Uiltucs Uil . «Ricordiamo che il Presidente Ceriscioli e l'Assessore Bravi, anche a seguito dello sciopero del 3 giugno,  durante il quale vi era stato un incontro con una delegazione del deposito, si erano assunti l'impegno di convocare a strettissimo giro un tavolo con le direzioni aziendali di Conad e le Organizzazioni Sindacali. - sottolineano Carlo Cotichelli, Filcams Cgil - Selena Soleggiati, Fisascat Cisl - Fabrizio Bontà, Uiltucs Uil -  A oltre 20 giorni da quelle promesse, i lavoratori continuano ad attendere una risposta da parte della Direzione Aziendale e della Regione che reputiamo debba radicalmente cambiare passo nella gestione di questa complicata vertenza.» « Preoccupano inoltre le indiscrezioni che stanno arrivando, pare che  la Regione avrebbe scelto di confrontarsi con le Direzioni Aziendali senza la presenza delle rappresentanza sindacali.  Ci aspettiamo a riguardo una smentita da parte dell'Assessorato di competenza.- rilanciano i sindacati  -  Ribadiamo ancora una volta, come sia necessario attivare un ammortizzatore sociale di lungo periodo per permettere di trovare tutte le soluzioni possibili per limitare l'impatto occupazionale.  In attesa di risposte, con un magazzino ormai prossimo allo svuotamento - concludono - l'assemblea dei lavoratori tornerà a riunirsi lunedì 29 giugno per decidere come proseguire la mobilitazione.»
Continua a leggere
24/06/2020 "Avevo un posto andato in fumo": presentazione a Chiaravalle del libro di Maria Grazie Camilletti sulla storia delle sigaraie della Manifattura tabacchi
“Avevo un posto andato in fumo. Le sigaraie di Chiaravalle raccontano: storie di vita e di lavoro (1940-1980)”, le memorie delle operaie delle Manifattura tabacchi di Chiaravalle, raccolte in un libro da Maria Grazia Camilletti,  saranno presentate giovedì 25 giugno alle ore 19.00 negli spazi all’aperto adiacenti all’Abbazia di S.Maria in Castagnola di Chiaravalle. La presentazione del libro vedrà la presenza dell’ autrice, Mara Grazia Camilletti, di una delle ispiratrice del progetto Maria Rosaria Lucarelli per la FNP CISL di Ancona e della segretaria regionale della CISL Cristiana Ilari. L’iniziativa sarà moderata da Jacopo Falà. Attraverso le testimonianze delle sigaraie, le loro voci e quelle delle loro figlie e nipoti riemerge quel filo teso che ha unito la vita di donne diverse ma con un destino comune di lavoro. Un lavoro che ha lasciato un segno importante anche sulle generazioni successive e sul territorio in un periodo di cambiamento economico e sociale per le Marche, dal primo dopoguerra agli anni Ottanta del Novecento. Le parole delle testimoni ci restituiscono un passato che ci coinvolge emotivamente: in quel “c’era da trottà” o “quante n’ho fatte”, pronunciato nel ricordare gli anni della loro vita in Manifattura, sentiamo la fatica ma anche l’orgoglio del lavoro che emancipa, che dà un posto nel mondo, che salva dalla miseria materiale e  dall’anonimato della reclusione domestica. Questo sentimento di orgoglio, racchiuso nella frase “Mia madre era contenta che io lavorassi, per lei ero una regina “, è quanto mai attuale.   La mostra storico-documentaria “Le sigaraie della Manifattura tabacchi di Chiaravalle” curata dall’Archivio di Stato di Ancona, collegata alla pubblicazione del libro, e appena conclusa, ha avuto un grande successo di pubblico con oltre 800 visitatori in 15 giorni.   L’intero  progetto, promosso dall’ Anteas, è il frutto di un lungo percorso che ha coinvolto il volontariato, la CISL che celebra, anche con quest’iniziativa, il 70° anniversario della sua nascita, l’Archivio di Stato di Ancona, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ha fornito, assieme ad alcuni privati cittadini, foto storiche della Manifattura Tabacchi, la Regione Marche con il contributo e il patrocinio, e il Comune di Chiaravalle.  
Continua a leggere
23/06/2020 Tempi di attesa, nelle Marche è un “caos a catena”. I Sindacati chiedono un nuovo incontro alla Regione
La decisione della Regione Marche di annullare tutte le prestazioni ambulatoriali con classe di priorità differita e programmata, adottata con la Delibera n. 523 del 5 maggio scorso, sta generando disagi a tutti i livelli. «Come avevamo chiaramente preconizzato nell’incontro avuto con il Servizio Salute il 4 giugno scorso, le conseguenze di tale disposizione si stanno ora manifestando in tutta la loro drammaticità.  La prima grande difficoltà per le persone consiste nell’accedere agli studi dei Medici di famiglia, letteralmente assaltati in queste settimane dalle decine di migliaia di pazienti che devono ottenere la “rivalutazione del bisogno assistenziale” ed eventualmente ricevere una nuova prescrizione. - sottolineano le Segreterie Confederali e dei Pensionati di CGIL CISL UIL Marche - Per timore di assembramenti che potrebbero scatenare nuovi focolai di infezione i Medici sono costretti a scaglionare gli appuntamenti, che di conseguenza slittano anche per settimane. » Gli stessi Medici, che a detta della Regione avrebbero concordato il testo della Delibera in questione, attraverso la loro organizzazione di rappresentanza FIMMG hanno smentito tale adesione e ora invitano i loro pazienti a non recarsi presso gli studi salvo casi di necessità ed urgenza. « Una volta ottenuta la prescrizione bisogna prenotare, e qui sorgono nuovi insormontabili ostacoli. -  proseguono i sindacati -  Telefonando al CUP è praticamente impossibile prendere la linea. I divieti di assembramento rendono inaccessibili anche gli sportelli fisici, da poco riaperti presso Distretti sanitari e strutture ospedaliere. La possibilità di prenotare direttamente dagli studi dei Medici o dalle Farmacie non è ancora operativa, e i canali informatici istituzionali (Sito e App) sono difficilmente utilizzabili per le problematiche legate agli strumenti di identità digitale (Spid o Cohesion). Restano due soluzioni: la rinuncia (temporanea o definitiva) alla prestazione e il ricorso al privato, per chi se lo può permettere. Ma l’ultima spiaggia è l’accesso ai Pronti Soccorso, rispetto ai quali negli ultimi giorni ci arrivano segnalazioni di preoccupanti intasamenti.  In altre parole si tratta di un vero e proprio “caos a catena”, previsto e  prevedibile, frutto di una decisione frettolosa e superficiale rispetto alla quale la Regione sembra non riuscire ad adottare alcuno correttivo.» Nell’incontro di inizio giugno il Servizio Salute si era impegnato a riconvocare le Organizzazioni Sindacali, alla presenza dei rappresentanti dei Medici di Medicina generale, per provare ad elaborare insieme le misure di uscita dalla situazione generata dalla cancellazione delle prescrizioni e, aggiornando il quadro delle disponibilità degli specialisti, presentare un Piano straordinario di riprogrammazione delle prestazioni, anche individuando alcune categorie di prestazioni da riprogrammare in via diretta da parte del SSR e valutando modalità di comunicazione del CUP personalizzate, specie per gli anziani. «Sono già passate invano quasi 3 settimane e la situazione è divenuta drammatica e inaccettabile. - denunciano e concludono le Segreterie Confederali e dei Pensionati di CGIL CISL UIL Marche -  Servono correttivi immediati e per valutarli esortiamo di nuovo la Regione a convocare un incontro urgente. Senza risposte, il prossimo passo saranno iniziative pubbliche di mobilitazione e protesta.»
Continua a leggere
22/06/2020 Mense scolastiche e aziendali, lavoratori senza stipendio e prospettive . Mobilitazione nazionale, 24 giugno sit in ad Ancona
Senza stipendio e senza prospettive: è la condizione attuale delle lavoratrici e lavoratori delle mense scolastiche e aziendali dopo l’emergenza Covid 19. Una situazione che preoccupa Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs che in ordine alla mobilitazione che avrà luogo in tutto il territorio nazionale, il prossimo mercoledì 24 giugno, organizzano una manifestazione a carattere regionale ad Ancona in piazza del Plebiscito, dalle 10 alle 12, sollecitando a tal proposito anche un incontro con il Prefetto.   I sindacati denunciano una situazione economica esasperata, che riguarda circa 3mila lavoratori nelle Marche di cui un migliaio solo nella provincia di Ancona, un settore quello della ristorazione collettiva che a seguito dell’emergenza sanitaria ha subito una brusca battuta di arresto; a questo si è aggiunto l’atteggiamento irresponsabile di molte aziende che gestiscono i servizi in appalto che hanno scelto di non anticipare gli importi degli ammortizzatori sociali venendo meno al loro ruolo sociale e ponendo i propri dipendenti in condizioni di grande difficoltà . Per questo motivo, i sindacati chiedono al Governo la proroga degli ammortizzatori Covid 19 per almeno 27 settimane, la ripresa del servizio mensa per l’anno scolastico a settembre, la riforma degli stessi ammortizzatori per part-time ciclici e misure di sostegno al settore.  
Continua a leggere
19/06/2020 Disoccupazione scuola 2020: la Cisl ti aiuta a presentare la domanda
Sei un lavoratore della scuola? Come ogni anno, la Cisl ti aiuta a presentare la domanda di disoccupazione. Per evitare assembramenti e contrastare i contagi da Covid-19, ti invitiamo a prendere appuntamento: un operatore dedicato si occuperà di inviare la tua domanda. Per le sedi di Pesaro, Fano, Jesi, Senigallia, Macerata, San Severino, Civitanova Marche, Fermo e San Benedetto del Tronto devi andare sul sito www.cislmarche.it e cliccare sul pulsante “Disoccupazioni scuola”: compila i campi con i tuoi dati e i tuoi recapiti e sarai ricontattato per fissare un appuntamento.  Ricordati di compilare tutti i campi obbligatori, compresi l’autorizzazione al trattamento dei dati personali e l’iscrizione alla nostra newsletter, per essere sempre informato sulle attività e sui servizi di Cisl Marche. Per le altre sedi, chiama il numero di telefono della sede Cisl più vicina a te (lo puoi trovare nella sezione “Territorio” del nostro sito) per prenotare il tuo appuntamento. Quali documenti devi portare con te?  • Copia ultimo contratto di lavoro scaduto o lettera di licenziamento; • Ultima busta paga; • Copia documento di identità; • Iban c/c Banca o Posta. Non perdere tempo: Il trattamento decorre dall’8° giorno dalla cessazione dal servizio, se la domanda è presentata entro i primi 7 giorni dalla scadenza del contratto, altrimenti dal giorno successivo alla data di presentazione della stessa.  
Continua a leggere
19/06/2020 Confronto su “Piattaforma 210” Cgil Cisl Uil Marche: " Un’altra occasione persa dalla Regione Marche "
La Regione ha in questi giorni varato un’importante manovra economica che ammonta a circa 210 milioni di euro per “sostegno ai cittadini, alle imprese e ai professionisti colpiti dall’emergenza COVID-19”. La decine di misure previste sollevano molti dubbi in ordine ai criteri adottati per l’indirizzo delle risorse e alle fonti di finanziamento a cui si è fatto ricorso.  In una fase come quella che stiamo attraversando le Segreterie regionali di CGIL CISL UIL hanno più volte ribadito la necessità di unire le forze tra istituzioni, parti sociali e soggetti economici per garantire equità ed incisività delle scelte. La firma di alcuni protocolli con la Regione legati all’emergenza COVID-19 lasciavano presumere che si fosse capita l’importanza e il valore di scelte condivise per fronteggiare un quadro di grandi difficoltà che rischia di acuire le disuguaglianze economiche ravvisabili anche nei nostri territori. In maniera incomprensibile ed inaccettabile queste misure sono state invece individuate senza alcun confronto con le Organizzazioni sindacali dei lavoratori, con un impianto generale a pioggia  che  non tiene in alcun conto l’impatto che l’emergenza ha avuto varie realtà e nei beneficiari degli interventi. Non è dato a sapere, con chiarezza,  inoltre quali siano i capitoli di spesa e le aree di intervento interessate dal drenaggio delle risorse adottato per arrivare a questi stanziamenti.  Il rischio che s’intravede è quello di alleggerire gli interventi su ambiti cruciali per la ripresa della nostra Regione come, ad esempio, quelli del lavoro, dell’istruzione e della formazione, e senza una visione di sviluppo e rilancio del nostro sistema produttivo. Per CGIL CISL UIL Marche è necessario che almeno  nella fase di applicazione degli interventi, in coerenza con i contenuti del Protocollo del 15 maggio scorso, si tenga conto dell’attenzione che le imprese hanno dato al tema della tutela economica e sanitaria dei lavoratori. La parcellizzazione degli interventi, la rinuncia a condividere i criteri di selezione degli stessi e l’assenza di un confronto alla luce del sole dequalifica l’impianto di una manovra che per entità rimane ragguardevole e conferma purtroppo un approccio minimalista e riduttivo che ha pesantemente condizionato in questi anni anche l’utilizzo dei Fondi Comunitari e i progetti di sviluppo locale varati dalla Regione.  In questo epilogo di legislatura  che coincide con una fase cruciale di indirizzo di ingenti risorse pubbliche sarebbe stato necessario più coraggio e oculatezza nelle scelte e più trasparenza nel confronto.
Continua a leggere
18/06/2020 Biodigestore incontro tra Sindacati, Comune di Urbino e Marche Multiservizi
  Condivisa la necessità di realizzare il biodigestore per il trattamento della frazione organica dei rifiuti prodotti nel territorio,nell'incontro di oggi,  tra i sindacati confederali e di categoria di Cgil e Cisl con il Sindaco di Urbino e l’Amministratore delegato di Marche Multiservizi.  « Il rischio di perdere gli importanti incentivi economici previsti fino al 31/12/2021 impone di rompere gli indugi e definire la localizzazione più idonea dal punto di vista dell’impatto territoriale e paesaggistico.  - scrivono in una nota i rappresentanti di CGIL Pesaro Urbino -  FP Cgil , CISL Pesaro-Fano-Urbino - Fit Cisl -  Abbiamo ribadito che l'impianto deve essere di ultima generazione, in grado di avere un impatto ambientale minimo. e  appena il progetto sarà ultimato sarà necessario presentarlo alla comunità affinché possa conoscerlo e anche mettere nelle condizione i residenti di visitare e valutare impianti simili già operativi.» Per i sindacati    Aset Spa deve essere parte di questa operazione. «Questa collaborazione è finalizzata a forme di integrazione urgenti e necessarie per contenere i costi, ridurre le tariffe per cittadini e imprese, migliorare e qualificare i servizi erogati .- continuano -   Valutiamo importante la costituzione del gruppo di lavoro costituito da un gruppo di sindaci rappresentativi del territorio, presidenti e direttori di Aset e Marchemultiservizi su biodigestore e aggregazione tra le due aziende. Diventi subito operativo e abbiamo chiesto, come parti sociali, un confronto nelle varie fasi di approfondimento.  Il nostro territorio è conosciuto per la sua bellezza, i suoi borghi, la sua rete di piste ciclabili. Questo impianto lo dovrà rendere ancora più attraente per visitatori curiosi di conoscere anche esempi concreti di economia circolare. Non solo opportunità di nuova occupazione ma anche tutela ambientale aggiuntiva. - concludono - Un futura azienda unica dei servizi per  investimenti a beneficio del territorio per la riduzione dei costi sostenuti da cittadini e imprese per lo smaltimento dei rifiuti , per opportunità di crescita professionale di chi vi lavora e  chi troverà occupazione nell’indotto generato.»
Continua a leggere
17/06/2020 Smartworking oltre l'emergenza: la Cisl Marche partecipa al webinar dell'Università di Macerata
La Segretaria regionale della Cisl Marche, Cristiana Ilari, sarà tra i protagonisti del webinar "Smartworking: oltre l'emergenza" organizzato dal'Università di Macerata che si terrà mercoledì 24 giugno alle ore 10 in diretta streaming sul sito dell'Ateneo e in onda su Radio Rum. La Segretaria regionale interverrà a proposito del ruolo fondamentale della contrattazione per conciliare qualità del lavoro e produttività. Al webinar parteciperanno anche Natascia Mattucci, Filosofa politica UniMC e Presidente CUG UniMC, Emmanuele Pavolini, Sociologo economico UniMC e Direttore del Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali, Maurizio Cinelli, Giuslavorista e Avvocato, Chiara Ghislieri Psicologia del lavoro UniTO e Presidente CUG UniTO, Antonio Romeo, Direttore Generale UniPA e Vice Presidente CODAU, Antonio Bartolini, Amministrativista UniPG e membro direttivo ARAN. Aprono e concludono i lavori Francesco Adornato, Magnifico Rettore UniMC, e Mauro Giustozzi, Direttore Generale UniMC.   Link per partecipare al webinar: https://unimc.it/swol Link per la diretta radio: http://www.videbo.org/rumplayer/2/
Continua a leggere