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23/01/2020 Recanati: lavoro stabile per gli operatori del servizio spazzamento
Nei giorni scorsi sono apparsi articoli relativi al passaggio della gestione dei servizi di spazzamento nel comune di Recanati dalla cooperativa Opera al Cosmari. La Fit Cisl tiene a precisare che non ha mai pensato né rilasciato dichiarazioni relative al fatto che il personale interessato alla transizione fosse rimasto deluso dell’operazione. Ai  lavoratori sono state garantite le identiche ore fruite nell’ ultimo trimestre dell’anno 2019 con  la cooperativa e precisamente un totale di 149 ore, corrispondenti a 4 operatori a contratto pieno, a cui vanno aggiunti un dipendente proveniente dal Comune e un dipendente Cosmari dotato di patente di guida C. La priorità che il sindacato si è dato è stata quella di garantire la certezza di un lavoro stabile e sicuro e il passaggio in tempi celeri dalla cooperativa al Cosmari. La Fit Cisl ha inoltre fatto rilevare che, prima di tale periodo, gli stessi fruivano di un monte ore più elevato e ha chiesto se fosse possibile riconoscere le stesse ore svolte prima dell’ultimo trimestre. L’ intervento congiunto delle organizzazioni sindacali ha fatto sì che il monte ore più elevato, non riconosciuto al personale interessato per il periodo precedente agli ultimi tre mesi, fosse ugualmente considerato di volta in volta in base alle valutazioni del Cosmari per singole situazioni meritevoli, come già avvenuto in casi precedenti, per raggiungere le 7 unità operative full-time come previsto dall’affidamento. La Fit Cisl non ha mai voluto aprire inutili polemiche ma ha sempre agito nell’ interesse della volontà dei propri associati. Un clima sereno è un beneficio per garantire un servizio  migliore, efficiente e professionale a tutta la cittadinanza del Comune di Recanati da parte di tutti i lavoratori del Cosmari.  
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23/01/2020 Progetto New Vet: una rete internazionale per rafforzare le esperienze di apprendimento basato sul lavoro
Il 21 gennaio 2020, si è tenuta a Roma la Conferenza di lancio del progetto Erasmus+ KA3 “NEW VET - Network fostering the European Work-based learning system for VET providers”.  Il progetto, sostenuto da CISL Nazionale e Confartigianato Nazionale, è stato presentato da alcune imprese della rete IAL, con capofila IAL Marche, in partenariato con importanti reti di Agenzie formative di Francia, Germania, Slovenia e Grecia. Nell’arco dei 24 mesi di realizzazione dell’intervento, l’obiettivo della rete, in una prospettiva di Networking, è di lavorare per rafforzare le modalità e le esperienze dell’apprendimento basato sul lavoro (WBL), attraverso l’implementazione delle riforme nel settore IeFP a livello nazionale ed europeo. Alla fase inziale di Capacity Building tra i partner EU, seguirà pertanto, grazie alle competenze distintive dei formatori e organizzazioni partecipanti, una seconda fase di applicazione, all’interno di ogni contesto di riferimento, di quanto condiviso. Ha partecipato alle attività della giornata, Stefano Mastrovincenzo, Amministratore Unico di IAL Nazionale, in qualità di coordinatore del Networking IAL e ha chiuso i lavori della giornata il Segretario Confederale della CISL Angelo Colombini.  
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23/01/2020 Tgr Marche 22 01 2020: Medici giovani e anziani in corsia
Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Gabriele Brandoni, Segretario Generale Cisl Medici Marche
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23/01/2020 P come Prevenzione: salviamo il Pianeta La Fnp Cisl incontra gli studenti dell’ISS Mazzocchi – Umberto I di Ascoli Piceno
Prendersi cura del pianeta è una responsabilità che coinvolge tutte le generazioni, non solo i più giovani: per questo il Coordinamento Donne della Fnp Cisl di Ascoli Piceno ha deciso di organizzare un incontro a tema con gli studenti dell’Istituto Superiore Mazzocchi – Umberto I che si è tenuto mercoledì 22 gennaio alle ore 9.30 presso l’Aula Magna dell’istituto scolastico ascolano, in Via Marche 11. Un’iniziativa che ha visto la partecipazione di Legambiente e del Gruppo Forestale dei Carabinieri di Ascoli Piceno per sensibilizzare i giovani studenti a fare prevenzione per salvaguardare l’ambiente. Durante i lavori, introdotti da Rosandra Ciarrocchi della Fnp Cisl di Ascoli Piceno, sono intervenuti il Tenente Colonnello Giovanni Luzi,  il Maresciallo Luca Bagnara, il prof. Corrado Santini dell’ISS Mazzocchi – Umberto I, il dott. Marco Ciarulli, direttore di Legambiente Marche, e Mario Canale, Segretario Generale della Fnp Cisl Marche. Ha coordinato Marsilio Antonucci, responsabile della Fnp Cisl di Ascoli Piceno. Tra i temi, la salvaguardia degli ecosistemi in relazione ai mutamenti climatici, antropizzazione ed energie rinnovabili, l’economia circolare nell’era dei cambiamenti climatici. Spazio anche agli interventi degli alunni del triennio di Tecnologie Ambientali.
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23/01/2020 Riorganizzazione del personale sanitario: i sindacati dei dirigenti medici e veterinari chiedono la revoca della Determina Asur
I rappresentanti di 1230 dirigenti medici e veterinari della Azienda ASUR  ( FVM, CIMO, FASSID, FESMED, CISL Medici, CGIL, ANPO, UIL),  hanno ricevuto il 18 gennaio scorso la nota del Direttore Generale, dott.ssa Nadia Storti, la quale informava che la Determina 742/19 relativa alla riorganizzazione del personale era temporaneamente sospesa, cioè “ priva di qualsiasi efficacia“, fino al completamento del percorso attuativo. La Determina, che prevede la soppressione di 130 incarichi, resta però giuridicamente attiva: i sindacati dei medici chiedono perciò la sua revoca definitiva  e verificherà, nell'incontro convocato per il 29 gennaio, se ci sono le condizioni per un confronto chiarificatore, al fine di dare risposte certe ai cittadini e ai dirigenti sanitari.   Altra vertenza, da non confondere con quella relativa alla determina 742/19, è quella che riguardava invece la richiesta di sottoscrizione dei contratti collettivi integrativi (CCIA), per i quali erano stati richiesti da tempo i dati riguardanti la costruzione dei Fondi contrattuali e dei residui dal 2010 al 2019. A tutt’oggi, si fa rilevare che i suddetti dati, ancorchè promessi dalla Dott.ssa Nadia Storti, non sono ancora pervenuti.  
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22/01/2020 Corso ECDL IT Security Specialised al via le iscrizioni
Aperte le iscrizioni  al  Corso ECDL IT Security Specialised  organizzato da Ial Marche, che si terrà  nella giornata di mercoledì 12 febbraio 2020 dalle ore  9.00 alle ore 13.00  e dalle ore 14.00  alle ore 19.00  presso  di IAL Marche Srl – Via Dell’Industria, 17/A – Ancona.   La  giornata formativa terminerà con un’apposita sessione di esame per il conseguimento della certificazione ECDL IT Security (modulo Specialised).  Il corso è rivolto a tutte le figure professionali.  Per ulteriori informazioni su modalità e costi contattare Ial Marche:0712814639 ivan.carpinteri@ialmarche.it   Termine iscrizioni: venerdì 07 febbraio 2020                
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21/01/2020 Politiche del lavoro e servizi per l'impiego: il ruolo attivo della Cisl a favore dell'occupabilità
Le prospettive delle politiche attive nella Regione Marche e a livello nazionale al centro del seminario organizzato dalla Cisl Marche stamattina, martedì 21 gennaio, per rimarcare il ruolo della Cisl a favore dell'occupazione. Il seminario vede la partecipazione di Cristiana Ilari, Segretaria Regionale Cisl Marche, e di Paolo Carraro, Dipartimento Lavoro Contrattazione Formazione Bilateralità della Cisl Nazionale. Conclude i lavori Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche
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20/01/2020 Fusione Pesaro Monteciccardo: ora progettare insieme
Con il referendum di domenica scorsa, i cittadini si sono espressi positivamente in merito alla fusione per incorporazione del Comune di Monteciccardo con Pesaro. Un risultato importante, uno dei pochi con queste modalità, (incorporazione), che sono andati a buon fine su tutto il territorio nazionale.  La Cisl, così come le altre Confederazioni, ha da tempo supportato tutti i percorsi di aggregazione tra Comuni utili per poter offrire servizi ai cittadini sempre più efficaci ed efficienti. Riteniamo fondamentale che non appena ci sarà l’ok definitivo si inizi a restituire ai cittadini di Monteciccardo ciò che purtroppo hanno perso in termini di servizi e di tasse in questi anni, dando loro pari opportunità e dignità dei concittadini pesaresi. Pesaro ha validato solo pochi mesi fa il suo documento programmatorio a grande respiro, Pesaro 2030. Ora pensiamo dunque che fin da subito tale documento debba essere aggiornato con le necessità di quei cittadini e siamo certi che tutto ciò sarà una priorità. Bene dunque il percorso indicato; progettare insieme il futuro a partire dai cardini di uno sviluppo sostenibile che sono l’istruzione, i servizi, lo sviluppo della manifattura e del lavoro in senso lato. «Il nostro auspicio -  dichiara Maurizio Andreolini, responsabile della Cisl di Pesaro - è che in futuro, attraverso percorsi condivisi con i cittadini, si possano vivere altri momenti aggregativi tra istituzioni che possano nello stesso tempo permettere di far sopravvivere le singole storie e di far crescere la qualità della vita di chi anima i territori».  
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20/01/2020 Cuneo fiscale, meno tasse per 16 milioni di lavoratori. Cisl: "Ora serve una vera riforma per ridurre peso fiscale anche a pensionati, incapienti e famiglie"
Da luglio meno tasse in busta paga per 16 milioni di lavoratori. Un risultato positivo raggiunto grazie alla grande mobilitazione unitaria. Ma ora serve una vera riforma per ridurre il peso fiscale anche a pensionati, incapienti e famiglie. La battaglia della Cisl continua per:  la crescita  più investimenti  sblocco dei cantieri rinnovi dei contratti pubblici  assunzioni nella P.A.  crisi aziendali  Sud Il confronto con il governo sul taglio del cuneo fiscale "non e' una risposta che potra' soddisfare tutti ma e un primo passo importante e lo sottolineo perché abbiano portato milioni di lavoratori in piazza per arrivare a questo risultato, in oltre 1 anno di mobilitazione. Ancora una volta però restano fuori gli incapienti, su cui abbiamo chiesto  e ottenuto rassicurazioni". Commenta così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan  quanto emerso dal tavolo svoltosi a Palazzo Chigi tra Cgil, Cisl e Uil ed il Governo sulla attuazione della riduzione del cuneo fiscale previsto in manovra. Sul nodo degli incapienti "oltre 4 milioni, molti dei quali anziani ma anche giovani costretti ad un part time involontario, abbiamo voluto e ottenuto rassicurazioni dal governo che attraverso la riforma fiscale o con una azione sociale, ricevano una risposta" - ha spiegato la leader della Cisl  osservando che "oggi si realizza il primo punto della  piattaforma unitaria di Cgil, Cisl, Uil: allargare la platea degli 80 euro è il primo passo di una riforma fiscale che premi i redditi dei lavoratori e dei pensionati". Il tavolo, aperto dalla relazione del ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, è stato presieduto dal premier, Giuseppe Conte. Presente oltre al ministro dell'Economia, la responsabile del Lavoro Nunzia Catalfo. Per i sindacati i leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Al centro dell'incontro l'ipotesi di varare un mix di interventi  che porterebbero ad un taglio del cuneo che coinvolgerebbe una platea piu' ampia rispetto a quella che gia' beneficia del bonus Irpef voluto dal governo Renzi. Per questi ultimi, circa 10 milioni di lavoratori, ci sarebbe  un aumento di 20 euro al mese in busta paga, passando da 80 a 100 euro. Sempre 100 euro sarebbe il vantaggio che interesserebbe una platea piu' ampia del bonus, cioe' chi guadagna tra 26.000 e 28.000 euro, mentre al di sopra di questa soglia si inizierebbe a scendere fino ad arrivare a 80 euro al mese per chi percepisce fino a 35.000 euro. Oltre i 35.000 euro scatterebbe un decalage che porterebbe all'azzeramento dello sconto fiscale oltre i 40.000 euro.    Fonte: Cisl Nazionale LEGGI IL VOLANTINO
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17/01/2020 I Pensionati di Cgil Cisl e Uil lanciano l'allarme: le pensioni dei marchigiani sono sempre più povere
Nel 2019 nelle Marche sono state erogate 631.540 pensioni. L'84% sono prestazioni previdenziali in senso stretto, mentre il restante 16% sono prestazioni di tipo assistenziale. L'importo medio di una prestazione previdenziale nelle Marche è di 990 € mensili lordi, che scende a € 831 se si considerano solo le prestazioni erogate agli ex dipendenti del settore privato (il 71% del totale) Significative sono anche le differenze di genere. Se gli uomini percepiscono in media € 1.218 lordi mensili, le donne arrivano a € 705. Una differenza di € 513 euro che per le ex lavoratrici dipendenti arriva a 628 € euro. L'importo medio delle prestazioni assistenziali è invece di € 439 mensili lordi. Il 62% delle prestazioni previdenziali erogate nelle Marche hanno un importo inferiore a 1.000 € mensili lordi. Nelle Marche, infine, sono state erogate nel 2019 più di 53.000 indennità di accompagnamento, delle quali sono destinatarie persone in condizione di completa non autosufficienza. Questi numeri, elaborati dalle Federazioni dei pensionati di SPI FNP e UILP Marche a partire da dati ufficiali INPS, denotano una situazione preoccupante. «Siamo ben lontani – sostiene il Segretario generale dello SPI Cgil Marche Elio Cerri - dalla narrazione dominante di una categoria sociale, quella dei pensionati appunto, di ricchi privilegiati. Tra i pensionati italiani, e nello specifico tra quelli marchigiani, ci sono tantissime persone che stanno di fatto scivolando verso la soglia di povertà. Nonostante ciò, durante tutto questo decennio di crisi abbiamo cercato con tutti i mezzi di sopperire alle carenze del sistema pubblico di welfare aiutando ogni giorno figli e nipoti, regalando tempo e soldi, pagando bollette e rate dei mutui, assistendo nipoti e coniugi non autosufficienti». «Come confermato recentemente anche dall'Istat – prosegue il Segretario generale della FNP Cisl Marche Mario Canale - la presenza di un pensionato all'interno di nuclei familiari vulnerabili ha consentito di dimezzare l'esposizione al rischio di povertà. In cambio di questo contributo alla tenuta della coesione sociale abbiamo ricevuto ben poco. Pensioni che non vengono rivalutate da 7 anni (la mini rivalutazione di 53 centesimi al giorno operata dalla Legge di bilancio è una beffa scandalosa), carico fiscale tra i più alti dell'Unione Europea, nessun diritto esigibile a prestazioni socio assistenziali e sanitarie quando non siamo più in grado di cavarcela da soli». «Per queste ragioni – conclude la Segretaria generale della UILP Uil Marche Marina Marozzi - le Federazioni dei pensionati di SPI FNP e UILP, a tutti i livelli, stanno portando avanti una mobilitazione che ci ha visti scendere ripetutamente in piazza nello scorso anno. Siamo stati a Roma il 1 giugno e il 16 novembre scorso, per poi incontrare Sindaci, Prefetti, rappresentanti della Regione Marche e Parlamentari su tutto il territorio regionale negli ultimi giorni dell'anno. Senza risposte da parte del Governo la mobilitazione proseguirà nei prossimi mesi, a sostegno delle nostre rivendicazioni, che riflettono una questione di dignità». In estrema sintesi, SPI FNP e UILP Marche chiedono una giusta rivalutazione dei trattamenti pensionistici, il cui potere d'acquisto si è drammaticamente ridotto negli ultimi anni, la riduzione del carico fiscale sui redditi medio bassi da pensione e lavoro e l'aumento delle risorse per la sanità pubblica e per l'assistenza socio sanitaria alle persone non autosufficienti, sia anziane che non. I pensionati italiani vogliono continuare ad aiutare le loro famiglie e il loro Paese, ma hanno bisogno di un sostegno concreto ed urgente.
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17/01/2020 Nuova Soprintendenza delle Marche: opportunità e riconoscimento del territorio
La Cisl Fp Marche accoglie con favore la proposta di istituire la nuova Soprintendenza per le province di Ascoli, Fermo e Macerata con sede ad Ascoli Piceno, contenuta nei decreti attuativi del DPCM che riorganizza il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.   «L’istituzione di questo nuovo Ufficio – dichiara Francesco Todaro, Segretario Regionale CISL FP Marche – riconosce non solo il valore del nostro territorio dal punto di vista storico e artistico, ma valorizza anche l’apporto in termini di capacità ed efficacia di gestione del patrimonio e del territorio da parte dei lavoratori marchigiani del Ministero».   «Come Cisl siamo orgogliosi di questo risultato, perché da soli ci eravamo opposti all’intenzione del precedente Ministro di ridurre le sedi dirigenziali e i centri di spesa in Regione, con la conseguenza di perdere peso nell’assetto politico del Ministero, mentre questa riorganizzazione aumenta addirittura gli Uffici marchigiani riconoscendo lo straordinario valore della nostra Regione - prosegue Todaro -.Rimaniamo ora in attesa della pubblicazione definitiva degli atti per procedere a un confronto locale con l’Amministrazione per analizzare le modalità di gestione di questo passaggio e le eventuali ricadute occupazionali sul territorio, garantendo al massimo le esigenze del personale oggi in servizio, affinché non venga in alcun modo danneggiato, ma soprattutto perché nel prossimo futuro venga previsto un adeguato incremento dell’organico regionale attraverso nuove assunzioni dai  concorsi pubblici».   «La nuova gestione Franceschini al MiBACT – dichiarano Valentina Di Stefano e Giuseppe Nolè, coordinatori nazionali CISL FP MiBACT – si apre sotto buoni auspici e con una nuova capacità di ascolto delle esigenze dei lavoratori. Le nuove soprintendenze permetteranno di rafforzare la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso una presenza ancora più capillare sul territorio, garantendo inoltre uno snellimento dei tempi delle procedure a vantaggio di cittadini, enti locali e imprese».
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17/01/2020 Polizia locale di Jesi: incrementare il personale lavorando insieme per la sua valorizzazione
Il comando del Comune di Jesi, da anni ormai, nonostante il ridotto numero di agenti per una città di 40.000 abitanti, si è da sempre dimostrato all’altezza di svolgere i propri compiti in modo organizzato ed efficiente. Il servizio viene garantito da un’organizzazione che prevede la presenza di agenti altamente specializzati in diversi ambiti, alcuni dei quali possiedono una elevata professionalità in tutte quelle attività sia esterne, per le quali vene garantita anche contratto nazionale una specifica indennità stabilita poi dal contratto decentrato, che interne, come centrale operativa, controllo varchi, permessi, rilascio autorizzazioni, gestione sanzioni amministrative accessorie, documenti ritirati, gestione contabile delle sanzioni e ruoli per l'agente della riscossione. Tali specializzazioni, e anche una suddivisione più settoriale di alcune funzioni, determina una maggior presenza sul territorio di alcuni agenti rispetto ad altri, ma tutti ugualmente  svolgono i vari compiti per un obbiettivo condiviso, eseguendo i compiti assegnati e percependo legittimamente l'indennità di vigilanza garantita dallo svolgimento delle funzioni di polizia giudiziaria, polizia stradale e ausiliarie di pubblica sicurezza. Pertanto è importante, oltre all’incremento del personale, che si operi maniera propositiva per la sua valorizzazione e per migliorare ulteriormente i servizi offerti ai cittadini. Su questo duplice obbiettivo troveranno i sindacati pronti al confronto.
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16/01/2020 Bignamini Don Gnocchi, di Falconara. Lavoratori in stato di agitazione per i nuovi turni di lavoro imposti dalla direzione
«Nelle assemblee svolte lo scorso 8 gennaio  presso il centro di Falconara Marittima, le lavoratrici ed i lavoratori del Bignamini - Fondazione Don Gnocchi - delle Marche, hanno dichiarato lo “stato di agitazione” in conseguenza alla decisione assunta dalla Direzione di modificare – unilateralmente - gli orari di lavoro del personale delle Marche, introducendo matrici di turni non condivise dai lavoratori» è  quanto scrivono in una nota stampa  A.Mancinelli Cisl Fp e A. Beltrani Fp Cgil.  Le assemblee hanno infatti evidenziato le molteplici problematiche emerse con la nuova turnazione introdotta dal 1 gennaio 2020, «ribadendo non solo le questioni che erano già state segnalate alla Direzione locale e a quella Generale di Milano, ma hanno evidenziato anche alcune ulteriori difficoltà  come l' eccessiva onerosità dei carichi di lavoro; la necessità di un congruo orario specifico per lo svolgimento di attività di programmazione, sistemazione delle cartelle/schede dei pazienti, calling telefonico verso gli utenti ambulatoriali e di formazione; l'esigenza di forme di flessibilità per conciliare i tempi di vita e lavoro, con particolare attenzione alle necessità di cura dei propri familiari e all’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici e la durata della pausa pranzo.»   A questo  si sommano, inoltre altre problematiche come:  · l' inopportunità di cambiare la turnazione a metà dell’anno scolastico per i professionisti operanti con i minori, (tale cambiamento infatti ha generato anche gravi disagi per gli utenti e le loro famiglie in quanto i piani di intervento terapeutico sono concordati a settembre con le scuole, con le associazioni che curano il trasporto e con le famiglie per l’intero anno scolastico); ·      ·  la difficile applicabilità di matrici orarie identiche applicate a servizi che richiedono organizzazioni diverse, quali ad esempio: l’attività per l’età evolutiva (trattamento dei bambini) e attività per l’età adulta;   ·   la   difficile applicabilità dei turni di lavoro assegnati al personale che svolge attività domiciliare; ·     ·  la necessità di chiarire e separare formalmente all’interno dei modelli di turni orari introdotti per i turnisti i tempi dedicati alla vestizione e da quelli destinati alla pausa obbligatoria.     Le organizzazioni sindacali ed i lavoratori avevano chiesto di sospendere l’entrata in vigore dei nuovi turni per  consentire un compiuto confronto  sindacale,  «ma la Direzione  ha deciso, unilateralmente, di  procedere con l’applicazione dei nuovi modelli di orario dal primo Gennaio 2020»  - sottolineano Mancinelli e Beltrami -  «Per questo,  giudicata tale decisione improvvida e inopportuna, abbiamo deciso, insieme ai lavoratori,  di indire lo stato di agitazione in attesa del prossimo incontro programmato per il 24 gennaio , auspicando che in tale sede possano trovare accoglimento le legittime richieste dei lavoratori, finalizzate anche al mantenimento di un buon servizio per i pazienti» Il Resto del Carlino - Ancona 17/01/2020
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16/01/2020 Riorganizzazione ASUR, previsti 130 tagli agli incarichi. Sindacati dei Medici sul piede di guerra
  L’Intersindacale ASUR dei veterinari e medici, che rappresenta i 1.230 dirigenti dell' ASUR, pari al 74 %, annuncia lo stato di agitazione e di mobilitazione dei lavoratori con assemblee e incontri con la cittadinanza  in tutte le aree vaste  e chiede «con urgenza al Direttore Generale ASUR, dott.ssa Storti, un confronto  in merito, alla determina n. 742 del 31.12.2019, relativa alla  riorganizzazione della articolazione aziendale dell' ASUR, che prevede la soppressione di 130 incarichi fra strutture complesse e semplici, contestando sia il merito che  il metodo utilizzato» lo scrivono in una nota le Segreterie regionali della Intersindacale veterinaria e medica Asur, FVM, CIMO, FASSID, FESMED, CISL MEDICI, CGIL, ANPO, UIL.     In particolare si  contesta nel metodo  «il fatto che il  23.12.2019, l’ ASUR  ha trasmesso alle OO.SS il testo del Piano di riorganizzazione aziendale dell' ASUR , senza un preventivo confronto  né con le OO.SS., né con la Conferenza dei Sindaci, né con le delegazioni trattanti di Area Vasta , necessario per analizzare il testo del documento,  senza dare alcuna informativa . Il  31 dicembre 2019  l' ASUR ha pubblicato la determina di riorganizzazione aziendale,   senza rispettare  le normali regole delle relazioni sindacali in vigore. - precisano i rappresentanti sindacali, tra i quali il Segretario Generale della Cisl Medici, Gabriele Brandoni - Si contesta nel merito la determina  poiché taglia brutalmente 130 incarichi fra strutture complesse e semplici, in modo non omogeneo e difforme  tra le 5 Aree Vaste , senza potenziare le strutture territoriali e le cure intermedie per la cronicità, con la conseguenza che si verrà a determinare un pesante disservizio per i cittadini e serie difficoltà per i Medici e Veterinari nello svolgere il loro impegno professionale .» La Intersindacale ASUR ritiene  inoltre «che la determina n. 742, poiché ha una valenza molto ampia e  vasta, riguardando gli effetti sulla salute di  tutti i cittadini e sui lavoratori,  avrebbe avuto bisogno di  un confronto corretto e scientifico fra le parti, ciò avrebbe potuto permettere di dare risposte quali-quantitative più efficaci per i cittadini  e attuare condizioni lavorative più adeguate per i dirigenti sanitari , sia pure nel rispetto delle norme nazionali.»   
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15/01/2020 Berloni: si allungano i tempi per trovare una soluzione
Tempi più lunghi per trovare una soluzione al rebus della Berloni: in attesa che si manifestino proposte concrete di interesse da chi intende rilevare l'azienda, i lavoratori rischiano di rimanere senza reddito. A gennaio saranno solo 3 i giorni di produzione e il pericolo è di perdere contratti già stipulati facendo così scemare il valore dell'azienda. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Paolo Ferri, Segretario regionale Filca Cisl Marche
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15/01/2020 Incidente mortale nel cantiere Inrca di Ancona: i sindacati esprimono cordoglio e chiedono più tutele e controlli
Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL di Ancona esprimono profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia del lavoratore che ha perso la vita nel cantiere del nuovo Ospedale di Ancona Sud-Inrca nella mattina di mercoledì 15 gennaio. Dopo Lucca e Milano siamo al terzo infortunio mortale nei cantieri da inizio dell'anno e al primo nelle Marche. Da inizio 2020 sono già 18 le morti bianche in Italia, numeri inquietanti che purtroppo seguono i trend occupazionali. Un bollettino che sembra essere quello di una “guerra” e non quello di un paese civile che vuole ripartire. Non ci abitueremo mai ad accostare la perdita di una persona al lavoro: strumento di autonomia, emancipazione, costruzione di una vita piena all’interno della comunità. Oggi per noi è il momento del dolore, da domani bisogna che si ritrovi la giusta attenzione su un tema che è di fondamentale importanza soprattutto in un settore dove il rischio di infortunio grave o morte è tanto elevato. Chiederemo un incontro per comprendere e far luce sulle dinamiche dell’incidente sia alla committenza pubblica che al consorzio di impresa che sta realizzando l’opera, per tracciare le responsabilità o le eventuali omissioni: non è possibile accettare che in una grande opera pubblica o in un cantiere si continui a perdere la vita, specialmente nelle Marche, che negli ultimi anni e nei prossimi, sono investite da un importantissimo impegno infrastrutturale e dalla ricostruzione post sisma anche in relazione ai futuri cantieri di edilizia sanitaria. È chiaro però che il tema che per noi si ripropone deve essere la sicurezza nei cantieri e l'unicità del contratto edile con le sue specificità e peculiarità, che riguardano la formazione e la prevenzione presso i nostri enti bilaterali di settore, fatte salve poche e ben definite lavorazioni. Purtroppo, molto spesso assistiamo nei cantieri marchigiani alla fuga dal contratto edile e quindi ad un dumping contrattuale che abbassa di fatto il livello delle tutele contrattuali. Solo applicando il corretto contratto nazionale di riferimento si avranno quelle tutele in termini di formazione, prevenzione e sicurezza che possono far la differenza tra la vita e la morte. Crediamo, inoltre, che la prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro vada di pari passo con la qualificazione delle imprese, non tutti i soggetti economici secondo noi dovrebbero intraprendere un’attività economica edile per farlo non bisogna avere sole le capacità economiche adeguate ma anche una competenza e formazione adeguata. Per questo chiediamo l’applicazione dell’art. 27 del DGLS 81/08 che prevede l’introduzione della patente a punti per le imprese. Ci aspettiamo che tutti gli organi competenti, le istituzioni e la magistratura, in tempi brevi, possano fare chiarezza su quanto avvenuto.  
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15/01/2020 Turismo e servizi: Urbino è pronta?
Nonostante il grande afflusso di visitatori che si sta registrando in questi giorni, Urbino rimane una città con annose carenze sul versante dell'offerta ricettiva, ristorativa e commerciale. Se, da un lato, è indubbio che il 2020 si presenti come un anno di grandi aspettative e opportunità per la città ducale, basti pensare alla mostra su Raffaello e al riconoscimento del New York Times, che la inserisce tra le città da visitare in quest'anno appena iniziato, dall'altro far fronte a tale livello di aspettative è un percorso difficile che richiede sforzi e sacrifici di anni, come è altrettanto difficile e rischioso raggiungerli se non si è all'altezza della sfida. Per questo, sorge spontanea la domanda: Urbino è pronta per il 2020? Se si guarda al periodo che va dal 26 dicembre al 6 gennaio, che ha visto l’afflusso di 23.256 visitatori alla Galleria Urbinate (4.305 solo il 5 gennaio, prima domenica gratuita dell’anno), non sempre le persone hanno trovato la disponibilità del sistema ricettivo, ristorativo e commerciale, e viene da pensare che oltre alla storica inadeguatezza delle infrastrutture ricettive. Ciò che è fortemente indietro è la cultura dell’accoglienza e dell’offerta di servizi. «Con questi presupposti - dichiara Leonardo Piccinno, responsabile della Cisl di Urbino - diventa preoccupante pensare al 2020 come l’anno delle celebrazioni per la morte di Raffaello che vedrà certamente l’arrivo di turisti che sarebbe grave non soddisfare opportunamente. Non ci sembra che sia stato condiviso e divulgato un piano che coinvolga tutte le parti sociali, datoriali, Università, su come ci si è organizzati per gestire l’accoglienza alberghiera, la ristorazione, il sistema dei collegamenti e dei trasporti, storicamente inadeguati, a rispondere a un prevedibile elevato afflusso di arrivi». «Vogliamo augurarci - conclude Piccinno - che queste preoccupazioni saranno presto disperse dalla presentazione di un progetto idoneo e soprattutto da un cambio di passo  culturale, dove turisti e studenti universitari siano considerati un bene “prezioso” e non un fastidio indesiderato». Il Resto del Carlino - Pesaro 14/01/2020  
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15/01/2020 Al via il Progetto WelL_FARE!, un anno di servizio civile con Cisl e Adiconsum Marche al fianco delle persone più vulnerabili
Undici ragazzi dalle Marche e non solo iniziano oggi il percorso lungo un anno del Progetto WelL_FARE!, il progetto di servizio civile universale ideato da Cisl e Adiconsum Marche per costruire un welfare partecipativo e di comunità. Il progetto nasce dalla volontà di contrastare le nuove fragilità attraverso la costruzione di un welfare partecipativo nell’ambito del sostegno all’occupazione, di animazione sociale, di integrazione e diritti di cittadinanza. Tutte le attività hanno come filo conduttore l’educazione e la promozione sociale. Accanto all’attività di segretariato sociale, nell’ambito del progetto, saranno affiancate specifiche azioni rivolte alle categorie di utenti maggiormente vulnerabili e bisognose di intervento quali anziani, cittadini stranieri e giovani, promuovendo una cultura della solidarietà e del mutuo aiuto, diffondendo informazioni e offrendo consulenza. Quattro le sedi di attuazione del progetto: Ancona, Ascoli Piceno, Fano e Macerata. Nella mattinata di oggi, i ragazzi sono stati accolti ad Ancona, presso la sede di Ial Marche, per conoscere le varie strutture della Cisl che saranno coinvolte a vario titolo nel progetto: Iscos, Anolf, Anteas, Adiconsum, Cisl Fnp. Presente la Segretaria regionale Cisl Marche, Cristiana Ilari.  
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14/01/2020 Busta paga pesante: al via la restituzione con tante incognite. Ferracuti: «Fare subito chiarezza»
Al via da domani, 15 gennaio, la restituzione della cosiddetta busta paga pesante con sconto del 60% dell'importo. Incognite per chi ha già pagato in unica soluzione. Marco Ferracuti, Segretario regionale Cisl Marche, si appella ai parlamentari e al Governo affinché si faccia chiarezza, eliminando anche la palese ingiustizia che colpisce coloro che, nel calcolo dell'Isee, devono inserire anche gli immobili inagibili. «Chi ha iniziato la restituzione deve provvedere al ricalcolo dell'importo tenendo conto dello sconto del 60% dell'Irpef - ha dichiarato Ferracuti -. L'Agenzia delle Entrate non ha ancora chiarito le modalità di restituzione. Ci appelliamo ai nostri parlamentari affinché si faccia chiarezza al più presto». «Chi oggi chiede il calcolo dell'Isee deve inserire anche gli immobili inagibili tra i propri redditi - ha poi ricordato Ferracuti -. È ingiusto: anche su questo chiediamo che il Governo intervenga immediatamente per modificare la norma».
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14/01/2020 CCNL MODA INDUSTRIA: VARATA L’IPOTESI PIATTAFORMA PER IL RINNOVO
Il rinnovo del contratto Tessile Abbigliamento Industria è molto importante sia numericamente (circa 400.000 lavoratori in 46.000 aziende) sia merceologicamente in quanto il tessile abbigliamento risulta essere il settore di punta del comparto Moda ove l’Italia con un fatturato complessivo di 55 milioni è il primo esportatore europeo. Oltre ad argomenti classici presenti anche in altre piattaforme del passato, questa eccelle per la presenza di due argomenti, finora assenti, che ci preme sottolineare: il tentativo di contrastare il Dumping Contrattuale (ossia l’odiosa pratica di applicare da parte di alcuni aziende ai lavoratori contratti al ribasso sia economicamente che normativamente) la volontà di contrastare ogni forma di violenza, soprattutto quella di genere, attraverso un avviso comune tra le parti che promuova il rispetto delle culture e delle persone, ed il recepimento e lo sviluppo nel contratto delle normative già esistenti. Tutta la piattaforma di richiesta sindacale è strutturata in modo da rendere più competitivo il settore, con attenzione sia alle grandi aziende che alle piccole, attraverso percorsi di responsabilità sociale e politiche di intervento improntati all’innovazione, alla formazione, alla contrattazione, alla difesa della “filiera” e al rilancio del Made in Italy. Tra le richieste sindacali, oltre ad un aumento salariale di 115€ e all’incremento dell’EGR a 450€, si pone particolare attenzione al miglioramento delle norme sugli orari di lavoro, argomento molto sensibile vista l’alta incidenza di manodopera femminile, all’arricchimento dei diritti individuali e sociali, e al rafforzamento e all’estensione del Welfare Moda in tema di previdenza e sanità integrativa, tema quest’ultimo in grande evoluzione in tutti i settori e contratti. Il percorso sindacale prevede ora la consultazione tramite assemblee nei luoghi di lavoro da svolgersi entro il 28 Febbraio, per l’analisi del testo con lavoratrici e lavoratori, la proposta di eventuali emendamenti, e l’appuntamento finale del 3 Marzo per la votazione definitiva e l’invio del testo alle associazioni datoriali.                                                                                                                                                                                                                     
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13/01/2020 Concorsi pubblici nelle Marche: in media 50 candidati per ogni posto in palio. A breve il percorso formativo della Cisl Fp per aspiranti infermieri a tempo determinato a Torrette
Cresce anche nelle Marche il desiderio di un posto nella pubblica amministrazione. Molte le richieste che giungono per ogni bando di selezione. Oltre 7.000 infermieri entro le prossime settimane affronteranno la preselezione per infermieri a tempo indeterminato; quasi 6.000 persone hanno presentato domanda nelle settimane scorse per accedere alle preselezioni per dipendente amministrativo nel sistema sanitario regionale (funzionario e assistente); e aumenta sempre più il numero dei partecipanti alle varie selezioni indette dai singoli comuni.   Da una analisi condotta dal centro studi della Cisl Fp Marche, il rapporto tra candidati e posti messi a selezione è di almeno uno a cinquanta. Sono altresì migliaia i marchigiani che hanno inviato domanda di partecipazione a concorsi nazionali indetti per enti come Inps o Ministeri. I dati non sorprendono, dal momento che nella nostra regione il tasso ufficiale di disoccupazione è del 7.5%, mentre sono in aumento le donne ed i laureati che evidenziano difficoltà a trovare un posto di lavoro adeguato al percorso di studio conseguito. Molti i concorsi che saranno banditi nel primo semestre 2020 alla luce delle forti uscite per pensionamento dei lavoratori pubblici legate anche a quota 100. Il Comune di Ancona ha anticipato nei giorni scorsi bandi per assistenti e funzionari amministrativi, ma complessivamente gran parte dei comuni bandirà concorsi per molteplici profili professionali: dagli amministrativi, ai tecnici, alla polizia municipale. Importante in questa fase per i tanti comuni colpiti dal sisma, che si proroghino i rapporti di lavoro degli oltre 200 lavoratori a tempo determinato in essere e si avviino procedure di stabilizzazione per il personale che sta operando per supportare la difficile opera della ricostruzione Nell'immediato si prevedono  centinaia di domande  per il concorso, bandito nei giorni scorsi dalla Regione Marche, per collaboratore ai servizi di supporto, ed anche per l'avviso, a tempo determinato, per infermieri presso gli Ospedali Riuniti di Ancona: giunte quasi mille domande. Per quest'ultima selezione è ancora possibile accedere al corso di formazione, organizzato dalla Cisl Fp Marche, che si avvierà il prossimo 17 gennaio. Per informazioni è possibile contattare l'indirizzo di posta elettronica  s.cristofanelli@cisl.it
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13/01/2020 Avviato con il Comune di Ancona il confronto sul bilancio 2020
Si è svolto il 10 gennaio il primo incontro tra CGIL CISL UIL e il Comune di Ancona sul bilancio di previsione 2020. Nell’incontro, alla presenza del Sindaco Mancinelli, sono stati delineati gli elementi principali del bilancio 2020, che andrà in Consiglio comunale a fine Gennaio. Nell’incontro è stato evidenziato l’incremento di oltre un milione di euro per le spese relative alla politiche sociali (aumento del 14%) sui cui le organizzazioni sindacali hanno chiesto il piano specifico di intervento. Sono state confermate senza variazioni le tariffe dei servizi e le imposte locali con due importanti elementi: la riduzione del costo orario del servizio di assistenza domiciliare, oltre il pacchetto di ore gratuite, per i cittadini con ISEE inferiore a 7500 euro (grazie all’attivazione dell’ ISEE lineare anche per questa fascia) e l’attivazione di un tavolo di confronto sulla TARI alla luce delle nuove normative che demandano ad enti di livello superiore la validazione dei costi del servizio e quindi di fatto del sistema tariffario applicato.   Sul piano degli investimenti sono identificati 38 milioni di euro disponibili, e circa 10 milioni di euro per spese di manutenzione. Come CGIL CISL UIL, oltre a chiedere contezza dello stato di avanzamento dei vari progetti in campo dagli scorsi anni (ITI waterfront, bando periferie, intervento aree urbane degradate, adeguamento sismico scuole e quartiere in comune), abbiamo chiesto certezza sulla realizzazione del sovrappasso a Torrette per l’ accesso all’ ospedale regionale. Un’ opera che deve essere realizzata in concorso tra Comune di Ancona, Azienda Ospedaliera e Regione Marche. Sono state annunciate infine  49 assunzioni per il 2020 soprattutto relative alla qualifica di Funzionari, responsabili dei procedimenti, categoria D. Il prossimo incontro è previsto per il 24 gennaio  
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11/01/2020 Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche: «Investimenti e innovazione per rilanciare le Marche»
«Le Marche sono una regione che deve recuperare terreno perché sta uscendo più lentamente e con più difficoltà dalla crisi. - Va ricordato che nel punto più acuto della stessa, era il  2013,  abbiamo perso il 7% del PIL e 1/4 della capacità produttiva.  Una perdita  che non è stata del tutto recuperata e  che ci ha distanziato di molto dalle regioni più dinamiche (-8% media Italia;  - 17% dato Emilia-Romagna)». È quanto dichiara Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche, intervistato dal Tgr Rai Marche.  Sul fronte occupazionale nel 2019 « è emersa qualche criticità collegata al rallentamento generale dell'economia: incremento della Cassa Integrazione nel manufatturiero e centinaia di posti di lavoro in bilico nella grande distribuzione. - prosegue Rossi -  Per colmare i ritardi accumulati dobbiamo partire dalla qualificazione della nostra natura manifatturiera usando più convintamente la leva dell'innovazione e del ricorso all’alta tecnologia.»  Secondo il Segretario Generale  della Cisl Marche « abbiamo bisogno di un sostegno più convincente alla imprese che competono sul mercato internazionale anche per difendere il lavoro. Bisogna innovare i processi produttivi; innovare i prodotti; investire in formazione anche  per migliorare le possibilità d’inserimento dei nostri giovani nel mondo del lavoro. Nello stesso tempo bisogna cogliere la sfida della sostenibilità ambientale e sociale che porta ad un nuovo modo di concepire anche  l'agricoltura e i servizi  e  valorizza  sul piano dell'attrattività turistica i nostri territori. » Attenzione anche all'utilizzo delle risorse: «Lavorare su visioni comuni e obiettivi condivisi permette di selezionare meglio gli interventi. Fondamentale in questa prospettiva  il buon utilizzo dei Fondi comunitari. La programmazione della nuova fase  - rilancia Rossi -deve passare, diversamente da quanto accaduto fino ad oggi,  attraverso la condivisione di strategie tra tutti i soggetti in campo: mondo del lavoro; università e istituzioni.» «Bisogna, in tal senso, responsabilizzare i territori  - conclude Sauro Rossi - perchè selezionare bene gli investimenti, a partire da quelli infrastrutturali, sarà la chiave di volta imprescindibile per una auspicata nuova fase di sviluppo che sappia rigenerare e rivitalizzare la nostra economia regionale.»              
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10/01/2020 Incendio di Servigliano: una disgrazia che poteva essere evitata
Il grave incendio dell'8 gennaio scorso a Servigliano, provincia di Fermo, in cui una famiglia è stata distrutta con la morte di una bambina di soli 6 anni, ha colpito i vigili del fuoco di Ascoli Piceno e Fermo che attraverso il coordinamento sindacale CGIL FNS CISL UIL CONFSAL continuano a sostenere l'inadeguatezza di dislocare una sede di vigili del fuoco ad Amandola. Quella di Servigliano è una disgrazia che si poteva evitare se una sede di vigili del fuoco fosse stata istituita nella zona tra Servigliano e Piane di Montegiorgio e quindi con tempi di intervento più brevi. Sono anni che il coordinamento sindacale non si capacita sul perché non si vuol riconoscere l'oggettività dei dati riportati nello scrupoloso studio statistico effettuato dal Comando VF di Ascoli Piceno del Dicembre 2010, firmato dal Comandante provinciale di allora e inviato alle strutture VF Regionali e Nazionali, nel quale si riporta chiaramente che é necessario per il soccorso sul territorio, dove confinano la provincia di Ascoli Piceno e di Fermo, l'apertura di due sedi VF permanenti rispettivamente uno a Comunanza ed uno a Servigliano o Montegiorgio alta Val Tenna  Progetto "Italia, soccorso in venti minuti". Non parole buttate là per caso. È quanto proposto in un programma del Ministero dell'Interno che, cartina stradale e cronometro alla mano, raccontava di come un soccorso poteva essere maggiormente efficace se raggiungere il luogo di un intervento non superava proprio i venti minuti. Progetto ambizioso e assolutamente condivisibile, Ma non aveva fatto i conti con campanilismo ed interessi politici. Fattori questi che non dovrebbero trovar albergo in nessuna mente quando si parla di soccorso al cittadino.  Ed ora proviamo a riportare questi pensieri alla realtà. Una realtà molto vicino a noi geograficamente e nel tempo, con l'incendio di Servigliano, pochi giorni fa. Chi non ha provato una fitta al cuore nel leggere quanto accaduto con la morte di una bimba di appena sei anni. Ebbene analizziamo i fatti. Raggiungere il luogo dell'incendio dalla caserma dei vigili del fuoco di Fermo e dal distaccamento di Amandola ha richiesto tempi molto superiori a quei venti minuti sopracitati ed allora, vogliamo riproporre con forza quando da tempo sosteniamo: non un solo distaccamento ad Amandola, ma due che vadano a coprire le stesse zone con tempi di percorrenza certamente minori! La dislocazione? Comunanza e Servigliano, come da tempo proponiamo e ribadiamo con forza.  Questo significa ridurre i tempi di intervento, in termini pratici prestare soccorso alle persone in tempi più rapidi, la possibilità di salvare vite umane in caso di incendi, incidenti stradali, calamità naturali, allagamenti ect. Abbiamo la prova lampante con l'incendio di Servigliano che i vigili del fuoco intervenuti, partiti da Amandola e Fermo hanno impiegato lo stesso tempo per arrivare sul luogo del disastro; e allora perché avere un distaccamento di Vigili del Fuoco in Amandola? Ciò dimostra che la zona nord ovest di Fermo, per quanto riguarda la copertura del soccorso da parte dei vigili del fuoco, non è coperta in modo adeguato e quindi non c'è garanzia di soccorso in tempi accettabili ai cittadini residenti nelle zone dell'entroterra e montane. «I vigili del fuoco di Ascoli Piceno e Fermo sono, dal mese di ottobre 2019, in stato di agitazione proprio per sostenere l'attivazione di due sedi di vigili del fuoco a Comunanza (per la copertura del Piceno) e Servigliano ( per l'alta Vai Tenna). Data la immobilità dell'amministrazione vigili del fuoco provinciale, regionale e nazionale e la sordità della politica a voler condividere con oggettività e propensione al bene comune, abbiamo in programma, per le prossime settimane, uno sciopero ad oltranza dei vigili del fuoco di Ascoli e Fermo» dichiarano i rappresentanti del coordinamento sindacale CGIL FNS CISL UIL CONFSAL dei Vigili del fuoco di Ascoli Piceno e Fermo  «Bando alla politica, bando al campanilismo: noi siamo soccorritori e solo a questo dobbiamo e vogliamo pensare - concludono i rappresentanti del coordinamento -. Una sola vita non vale la miseria di un campanile. Riflettiamo, anzi riflettete su questo, noi l'abbiamo già fatto da tempo, la nostra proposta è già sui tavoli e non da ora  e continueremo a difendere i cittadini».
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10/01/2020 Mercatone Uno: sfratto esecutivo per le tre sedi marchigiane
Un nuovo capitolo per la vertenza Mercatone Uno: le tre sedi marchigiane sono sotto sfratto, con la rimozione delle insegne. Un ulteriore segnale di preoccupazione in attesa dell'incontro di febbraio al Ministero con i commissari, che dovrebbero fornire le prime indicazioni sulla cessione delle sedi e sul riassorbimento della forza lavoro. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Domenico Montillo, Fisascat Cisl Marche
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08/01/2020 Corso Operatore Web Marketing: a Fabriano la consegna degli Attestati di qualifica professionale rilasciati da Ial Marche
Saranno consegnati venerdì 10 gennaio, alle ore 15:00, presso la sede CISL di Fabriano Sala Angelo Colonna - Via de Gasperi n. 50, Fabriano (AN) - gli attestati di qualifica professionale del Corso per Operatore Web Marketing, avviato da Ial Marche in collaborazione con il Centro per l’Impiego di Fabriano e volto a favorire l’occupabilità nel territorio. Il corso, avviato a giugno e terminato a ottobre 2019 e della durata di 400 ore, di cui 120 in Stage, mirava a formare la figura professionale di operatore Web Marketing, in grado di utilizzare un insieme di strumenti applicati ad una strategia per far crescere, promuovere e migliorare gli obiettivi di business di un'azienda, primo tra tutti la vendita dei propri prodotti e/o servizi. Tramite il Web, l'Operatore, individuando su quali canali investire tempo e risorse e capendo quali sono le campagne di comunicazione da intraprendere per trasformare i propri utenti in clienti fidelizzati, si occupa di tradurre in azioni di marketing e vendita gli obiettivi strategico/commerciali prefissati dall'azienda, analizzando lo scenario complessivo del mercato di riferimento e scegliendo i canali distributivi/promozionali più adeguati al prodotto e/o servizio. Le attività formative del corso hanno permesso agli allievi di apprendere aspetti professionalizzanti relativi ad una tra le figure più richieste nel mercato del nuovo lavoro ‘digitale’. Alcune delle attività in stage presso le aziende del territorio si sono anche concretizzate in contratti di lavoro per i partecipanti.  
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01/01/2020 Sauro Rossi: "Il nostro impegno è combinare spirito di servizio, disponibilità all'ascolto, dovere di rappresentanza nel segno della libertà, della responsabilità, della solidarietà e della giustizia sociale "
Sostenere ed orientare chi è in difficoltà, qualificare il lavoro attraverso la contrattazione, offrire servizi fiscali e assistenziali di qualità,  garantire accoglienza,  favorire il  consumo responsabile,  promuovere solidarietà internazionale e intergenerazionale, è l’impegno quotidiano della Cisl Marche  a favore dei  151.538  i marchigiani che, al 31 Dicembre 2018, hanno scelto di iscriversi  alla Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori . « Il nostro impegno sindacale cerca di combinare spirito di servizio, disponibilità all'ascolto e dovere di rappresentanza nel segno della libertà, della responsabilità, della solidarietà e della giustizia sociale.  – afferma Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche -  Ci accomuna l'idea che nessuno deve essere lasciato solo, che l'azione collettiva e il superamento di ogni egoismo permettono di difendere meglio la dignità delle persone, sia sui luoghi di lavoro che sul territorio. Dedicandoci a ciò che abbiamo vicino ma tenendo sempre lo sguardo aperto anche su ciò che è più lontano da noi. Siamo una realtà composita e plurale.» Categorie, enti, associazioni, società di servizi, grazie all'impegno di tanti operatrici e operatori e di centinaia di delegate e di delegati, danno anima e corpo all'azione della CISL nelle Marche, nella logica  della prossimità e della promozione della partecipazione; mettendo al centro della loro attenzione le persone, il lavoro, la tutela dei più deboli, in ogni realtà lavorativa e in ogni territorio. «Attraverso la concreta azione dispiegata, giorno dopo giorno, - sottolinea Rossi -  proviamo  a: "coltivare umanità";  a sostenere ed orientare chi è in difficoltà; a qualificare, attraverso la contrattazione, il lavoro; a offrire servizi fiscali e assistenziali di qualità; a garantire accoglienza; a favorire il  consumo responsabile;   a promuovere solidarietà internazionale e intergenerazionale. Lo facciamo – conclude il Segretario Generale della Cisl Marche  -  puntando, con fiducia e perseveranza, a migliorare il presente  e, con l’impegno di tutti, a costruire un futuro in cui  si possano combinare al meglio, in ogni contesto, sostenibilità sociale, ambientale ed economica, permettendo anche alle future generazioni di continuare a coltivare un'idea di progresso nel segno della fraternità e della pace tra i popoli»    
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30/12/2019 ERASMUS + "TRAINEE FOR INDUSTRY 4.0"
Cisl Marche è partner del progetto Erasmus+ " TRAINEE FOR INDUSTRY 4.0".  Il  progetto  co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma ERASMUS+, promosso dall’Istituto d’Istruzione Superiore “E. Mattei” di Recanati (MC),   prevede la concessione di 140 borse di studio/lavoro in mobilità internazionale a favore di giovani studenti iscritti alle classi IV e V degli Istituti scolastici partner di progetto (di cui 1 borsa riservata a studenti del IV anno con disabilità o bisogni educativi speciali certificati, o comunque formalizzati e assegnatari di insegnante di sostegno). L’esperienza formativa/lavorativa all’estero si svolgerà alla conclusione del loro IV e V anno di corso d’istruzione superiore ed avrà una durata di 32 giorni per gli studenti del IV anno (Borsa di mobilità breve VET Learners) e di 14 settimane per gli studenti in uscita dal V anno (Borsa di mobilità lunga ERASMUS PRO). I tirocini saranno svolti in uno dei seguenti Paesi: Regno Unito, Irlanda, Austria, Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Polonia, Slovenia, Lituania, Croazia, Repubblica Ceca.  
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27/12/2019 VVF pari dignità retributiva e previdenziale. Sindacati soddisfatti
«Grazie al sacrificio dei Vigili del Fuoco, alla loro volontà, alle azioni sindacali messe in campo e all’impegno fattivo del Governo, i Vigili del Fuoco hanno ottenuto un risultato storico. » scrivono in una nota i Coordinamenti e le Segreterie regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF.   Con l'approvazine della legge di stabilità,  ci sono, complessivamente, risorse pari a   268 ml di euro, « un risultato di tutti i Vigili del Fuoco, ottenuto dalla forza e dalla consapevolezza di  coloro che hanno aderito alle tante iniziative di lotta che abbiamo  messo in campo. - sottolineano i sindacati confederali dei Vigili del Fuoco Marche  - E’ indubbio e facilmente dimostrabile che tutte le forze sindacali nei Vigili del Fuoco, chi più e chi meno, hanno contribuito, quantomeno a tenere alta l’attenzione sulla ingiusta sperequazione retributiva e pensionistica che i VVF hanno nei confronti delle altre forze di polizia.»   « Abbiamo  sempre chiesto e lottato per ottenere le risorse necessarie al raggiungimento della pari dignità retributiva e previdenziale.  E finalmente sono arrivate .  -  continuano Ripanti, Fp Cgil VVF,  Berrè, Fns Cisl e Panza, Uil Pa VVF - Diciamo grazie a tutti i Vigili del Fuoco che hanno ottenuto questo risultato, e sopratutto, diciamo grazie al sacrificio di tutti quei vigili del fuoco, che con le loro azioni, con i loro servizi, hanno legato indissolubilmente i Vigili del Fuoco ai cittadini, e quest’ultimi a loro volta, hanno aiutato tutti i Vigili del Fuoco, ad ottenere, grazie al loro interessamento, sostegno, partecipazione, il risultato tanto sperato. Ma non è finita qui,  abbiamo iniziato a lavorare al  rinnovo del contratto di categoria. - concludono i rappresentanti sindacali - con l'obiettivo di  ottenere risposte alle altre  richieste ancora inascoltate (es. copertura sanitarie  Inail, ecc.) .»
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27/12/2019 Cgil Cisl Uil Marche Le performance nella sanità delle Marche
   Poche settimane fa sono stati pubblicati i primi report dell’indagine della Scuola Universitaria Superiore S. Anna di Pisa, che analizza le performance dei sistemi sanitari di un network di 10 regioni, valutando circa 300 indicatori relativi al 2018 da cui emerge un quadro che merita alcune riflessioni. Gli indicatori analizzati evidenziano una situazione di complessivo miglioramento negli ultimi anni, come è possibile osservare dalla rappresentazione grafica dei bersagli riportati di seguito. L’indagine indica i punti di forza del sistema sanitario marchigiano, tra i quali, in generale: l’efficacia assistenziale delle patologie croniche; la degenza media dopo interventi chirurgici; il governo della domanda; l’equilibrio patrimoniale e finanziario. Nell’area oncologica: gli screening, i tempi di attesa per la chirurgia e i trattamenti specifici Ma la giusta attenzione deve essere dedicata soprattutto ai punti di debolezza da superare al più presto e la predisposizione del Piano Socio Sanitario rappresenta l’occasione migliore per programmare interventi e azioni coerenti con tale obiettivo. La prima serie di criticità evidenziate riguarda i Pronto Soccorso, con il problema dei tempi di attesa, che confermano la difficoltà rispetto alla tempestiva gestione delle casistiche meno urgenti le cui performance sono valutate come molto scarse. In particolare le Marche sono la Regione del network con la più bassa percentuale di accessi al Pronto Soccorso con codice verde visitati entro un’ora. Questa performance risulta di basso livello (52,4%, a fronte di una media del 67,9%), nonché peggiorata rispetto all’anno scorso. I dati sono notevolmente differenziati tra le diverse strutture ospedaliere: nelle Marche le performance peggiori sono di Senigallia, Umberto I-Lancisi e di Pesaro. Maglia nera anche per la percentuale di accessi al Pronto Soccorso inviati al ricovero con tempo di permanenza entro le 8 ore (72,8% a fronte di una media dell’88,3%). Molto critica anche la percentuale di abbandoni dal Pronto Soccorso, ovvero il numero di pazienti che lasciano spontaneamente la struttura dopo l’accettazione, prima di essere visitati dal medico o dopo la visita ma prima della chiusura della cartella clinica. Anche in questo caso le Marche registrano una performance molto critica (6,7%, a fronte di una media del 4,6%). Civitanova M., Osimo e S. Benedetto del T. sono le strutture marchigiane con le performance peggiori. Nel 2018, nelle Marche si registra un basso tasso di ospedalizzazione, tuttavia si rileva un’elevata percentuale di ricoveri oltre soglia per pazienti anziani, ovvero ricoveri con una durata superiore rispetto al tempo massimo previsto per la gestione di uno specifico quadro clinico. Una maggiore offerta di assistenza domiciliare, tuttora insoddisfacente, potrebbe contribuire a migliorare la presa in carico post-ricovero. Ma anche la performance relativa agli anziani in cure domiciliari con valutazione risulta essere tra le più basse del network: 2,9% a fronte di una media del 5,2%. A proposito di assistenza domiciliare, si evidenzia comunque un’elevata intensità assistenziale e ottima tempestività. Preoccupante anche la situazione della copertura vaccinale, con valori tra i più bassi delle regioni esaminate, in particolare la copertura vaccinale antinfluenzale degli anziani e la copertura per il vaccino antimeningococco. Nell’ambito della prevenzione collettiva, la situazione della sicurezza sul lavoro costituisce un nodo particolarmente critico con valori preoccupanti che sono i peggiori delle regioni in esame; critico il numero delle aziende e dei cantieri ispezionati rispetto al numero complessivo di aziende con dipendenti:una situazione a cui mettere urgentemente riparo anche alla luce delle necessità connesse alla ricostruzione delle aree colpite dal sisma. Per quanto riguarda i percorsi oncologici, i tempi di attesa prima del ricovero per gli interventi chirurgici sono complessivamente buoni e nella media, ad eccezione degli interventi relativi al tumore al retto, al polmone e alla mammella. Gli indicatori relativi agli screening oncologici sono complessivamente buoni. Risulta migliorata la gestione del percorso materno-infantile ma permangono aspetti critici: anche nel 2018 si conferma un frequente ricorso al parto cesareo, peraltro in crescita rispetto al 2017. Si confermano contenuti i tassi di ospedalizzazione per le patologie croniche. La durata delle degenze, sia per i ricoveri chirurgici, sia per la casistica di tipo medico, si attesta sui valori medi. Il livello di organizzazione dei processi ospedalieri è complessivamente in linea con le altre regioni. Secondo Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Graziano Fioretti, rispettivamente Segretari generali di CGIL CISL UIL Marche, “questi dati pongono l’accento sui punti deboli del sistema sanitario marchigiano, in particolare l’insufficienza della strutturazione dei servizi territoriali e di integrazione socio-sanitaria”.   “Inoltre, la trasformazione dei piccoli ospedali in strutture territoriali va  compensata con ulteriori importanti investimenti sulla rete dell’emergenza sanitaria, a partire da un  potenziamento delle Potes e della dotazione di Mezzi di Soccorso Avanzato”. “La riorganizzazione del sistema di cure primarie e intermedie va sostanziata dalla strutturazione effettiva degli Ospedali di Comunità e accompagnata da un concreto sviluppo delle Case della Salute, da localizzare sul territorio regionale, privilegiando le aree oggi più svantaggiate”. “Urgente poi intervenire soprattutto sul versante dei Servizi per la prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro che rischiano di essere sempre più marginali nel sistema sanitario regionale”.
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