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17/11/2016 A Roma per cambiare il decreto sulle Camere di Commercio
Riparte la mobilitazione del personale delle Camere di Commercio. Lunedì 21 novembre è in programma a Roma, in via Molise davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo Economico a partire dalle ore 14, una manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori del sistema camerale contro il provvedimento di riforma delle Camere di commercio e per la difesa di oltre 2.000 posti di lavoro a rischio tra la rete camerale e Unioni regionali e aziende speciali. Un'iniziativa promossa da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per sottolineare come, nell'iter di approvazione del decreto di attuazione della riforma Madia, “il governo, e in particolare il dicastero dello Sviluppo economico, non abbiano ritenuto di cogliere molti dei pareri offerti dal Parlamento di modifica del provvedimento di riforma delle Camere di commercio, così come di incontrarci e ascoltare le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori del settore”. Per le categorie del lavoro pubblico e del terziario di Cgil, Cisl e Uil il governo, “negando il confronto, dimostra come quella delle Camere di commercio non sia altro che una vera e propria contro riforma col solo obiettivo di smantellare il sistema camerale”. I sindacati, infatti, sostengono “l'esigenza di una riforma vera che metta al centro il valore e l'impegno dei lavoratori coinvolti e l'esigenza di un sistema camerale come riferimento centrale e insostituibile per rilanciare sviluppo e crescita nei territori”. Per queste ragioni, concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, “ci opponiamo al provvedimento in fase di approvazione e saremo in piazza lunedì 21 novembre: il decreto nei suoi prossimi passaggi deve radicalmente cambiare, il governo deve tornare sui suoi passi e tenere conto delle proposte che abbiamo fatto, e che il Parlamento ha accolto, a partire dalle necessarie misure di salvaguardia dei livelli occupazionali del sistema camerale”. 17/11/2016
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16/11/2016 Sisma nelle Marche, Annamaria Furlan: «Ricostruire ripartendo dal lavoro »
“ Per ricostruire le aree colpite dal terremoto dobbiamo ripartire dal lavoro. Le fabbriche devono essere riaperte, i luoghi di lavoro devono essere di nuovo resi attivi, dobbiamo tenere le cittadine ed i cittadini su questi territori perché siano parte viva e determinante nella ricostruzione”,  ha esordito Annamaria Furlan, Segretaria Generale della Cisl Nazionale, nella mattinata di oggi  a Recanati a margine del Consiglio Generale della Cisl Marche interamente dedicato al tema della ricostruzione delle aree marchigiane colpite dal sisma. "Si deve ripartire dalla centralità del lavoro: tiene insieme le famiglie, radica le persone sul proprio territorio ed è fondamentale per la ripresa" ha sottolineato la Furlan. "Fa molto bene il Governo italiano a dire all’ Europa che oggi il nostro paese ha due priorità ed emergenze davvero importanti: la questione dei migranti e la ricostruzione con la messa in sicurezza del nostro territorio nazionale che sia valida per tutti i luoghi di lavoro, per le scuole e le università soprattutto dei paesi colpiti dal terremoto. Al centro di qualsiasi operazione però va messa la persona e la sua dignità. Facciamo bene a tenere duro in Europa su questi due temi, è necessaria flessibilità economica che riconosca le emergenze vitali ed importanti per il nostro paese" . Nella mattinata a Recanati presenti  circa 200 sindacalisti e operatori arrivati da tutto il territorio regionale . Ai lavori sono intervenuti  anche il Magnifico Rettore dell’Università di Camerino, Flavio Corradini,  l’imprenditrice Orietta Varnelli,  Sante Stangoni,  Sindaco di Acquasanta Terme e  l’Assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti. Nel pomeriggio, la Segretaria Generale ha raggiunto Visso per incontrare, nei pressi dello stabilimento della Svila, i lavoratori delle aziende colpite dal sisma, ai quali ha espresso la propria vicinanza e sostegno insieme al Segretario Generale della Fai Cisl Nazionale, Luigi Sbarra. E’ seguito   un momento di ascolto dei bisogni delle comunità locali rappresentate dai sindaci dei Comuni di   Pieve Torina, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Pievebovigliana e Muccia “Una giornata importante che ci ha permesso  di fare una riflessione  sulle sfide che i marchigiani devono affrontare, dalla emergenza, alla ricostruzione, al progetto per un nuovo sviluppo - ha affermato Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche - A Visso abbiamo espresso solidarietà  concreta  ai lavoratori e alle comunità colpite : quanto avvenuto non deve sparire dalla coscienza collettiva del Paese“. Dopo le scosse del 26 e del 30 ottobre, la Cisl ha rinnovato l’appello al mondo del lavoro ad aderire alle iniziative di solidarietà già in atto da agosto, in particolare le sottoscrizioni per raccogliere contributi volontari da imprese e lavoratori equivalenti a un’ora di lavoro in un fondo da destinare a servizi e strutture di pubblica utilità nelle aree terremotate e a favore della popolazione locale. 20161117_tabloid001 16/11/2016
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15/11/2016 Lacune e ritardi negli interventi della Regione per i disabili sensoriali
Con la seduta straordinaria del 9 novembre scorso la Giunta Regionale ha approvato la Delibera n.1379 che stabilisce i criteri per la concessione dei contributi per l’anno scolastico 2016/2017 a favore degli alunni con disabilità sensoriale. Lo fa con mesi di ritardo (l’anno scolastico è iniziato da oltre due mesi), con gravi carenze nei contenuti della Delibera e trascina una situazione che nelle Marche aveva  assunto modalità di gestione e di organizzazione del servizio demandate alle Province,  tra le più diversificate. Ora la Delibera stabilisce che a far data dal 1° luglio del 2017 la competenza passerà agli Ambiti Territoriali Sociali ( l’unica cosa positiva) e che da qui ad allora in via del tutto straordinario sarà la Regione a gestire il servizio (alla faccia di chi dice che la Regione non deve gestire). In questo stesso periodo andrà a definire i contenuti professionali dell’assistente didattico domiciliare e a redigere l’elenco regionale degli assistenti alla comunicazione e all’autonomia per disabili, aspetti che avrebbero potuto essere regolati già da molto tempo. La Delibera stabilisce un contributo mensile massimo alle famiglie di 350,00€ per la durata dell’anno scolastico e sarà la famiglia a scegliere l’assistente: libero professionista o dipendente di impresa, profit o no. Nella delibera si afferma che il rapporto famiglia/assistente deve essere regolato secondo i contratti di lavoro previsti per legge, con una formulazione a dir poco imprecisa. Certo non possono essere annoverati tra questi i vouchers che si comprano dal tabaccaio, come pare voglia consentire la Regione. L’eventuale ricorso a questo strumento, stando al testo, risulterebbe perciò irregolare. D’altra parte difficilmente il voucher può essere  ritenuto elemento di miglioramento e qualificazione del servizio! Per questi servizi la Regione ha avuto dallo Stato 1.827.471,11€ per il periodo 2016/2018, di suo non ha messo neanche un euro. Ha potuto istituire sul bilancio 2016/2018 i capitoli di entrata/spesa. Avendo la certezza delle disponibilità finanziarie, avrebbe potuto in termini di trasparenza ed efficacia della spesa fare ben altre scelte, in primis un bando di gara per l’assegnazione del servizio in tutti i territori della Regione.  Ma non l’ha voluto fare e ha ignorato ogni suggerimento teso a coniugare le comprensibili  esigenze delle famiglie con il rispetto delle basilari regole sulle prestazioni lavorative. Questo atteggiamento è a nostro avviso ingiustificato e  poco responsabile. Auspichiamo di veder presto correggere un’impostazione che rischia di dequalificare un importante intervento sociale nella nostra regione. Le Segreterie regionali di Cgil Cisl Uil Marche
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15/11/2016 DirittInGenere 15 Novembre 2016
Regione Marche - BANDO DI AMMISSIONE AL CORSO PROPEDEUTICO ALLA OCCUPAZIONE DI DONNE NEL SETTORE TURISTICO (SCADENZA 23 NOVEMBRE 2016) La Commissione per le Pari Opportunità tra Uomo e Donna della Regione Marche, si propone di realizzare un percorso formativo finalizzato a formare 25 donne inoccupate/disoccupate per ogni Provincia della regione marche, per un totale di 125 donne, per avviarle all’occupazione nel settore turistico. L’intervento formativo mira a creare opportunità occupazionali per donne in inserimento/reinserimento lavorativo. Scadenza: 23 Novembre 2016 Il Corso è promosso dalla Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche con il contributo del Consiglio Regionale e dell’Ombudsman delle Marche e verrà realizzato nelle Province di Ascoli Piceno, Ancona, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino. Il Corso di Formazione si propone di realizzare un percorso finalizzato a formare 25 donne inoccupate/disoccupate per ogni Provincia della Regione Marche, per un totale di 125 donne, per avviarle all’occupazione nel settore turistico. L’intervento formativo mira a creare opportunità occupazionali per donne in inserimento/reinserimento lavorativo. Il percorso formativo rilascerà un attestato di frequenza con la seguente denominazione corso “Cucina (Collaborazione e Tecnologie di Ricezione)” B/AI TA 1.1.1.2. 100 ORE (codice regionale come da tabulato delle qualifiche – DGR 4626/1989). Verrà attivato un corso di formazione per ogni Provincia. Ogni corso è destinato a 25 donne. Per partecipare al corso le donne dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:  aver compiuto i 35 anni di età alla data della pubblicazione sul BURM del presente bando;  essere in stato di disoccupazione/inoccupazione;  risiedere nel territorio marchigiano;  motivazione ed interesse al lavoro nel settore turistico;  conoscenza della lingua italiana e regolare permesso di soggiorno per le cittadine extracomunitarie. Il corso avrà una durata complessiva di 100 ore, di cui 50 ore di lezioni teorico- pratiche in aule attrezzate e 50 ore di stage aziendale. Il percorso formativo sarà articolato come di seguito riportato. Formazione in aula didattica (50 ore): Orientamento Iniziale e bilancio delle Competenze (4 ore) Diritti dei Lavoratori (2 ore) Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (2 ore) Igiene degli alimenti e principi di scienze dell’alimentazione (4 ore) Cucina di Base (24 ore) Servizio di accoglienza, attività e coordinamento ai piani (14 ore) Tirocinio (50 ore): Lo stage sarà effettuato presso le strutture turistico-alberghiere del territorio della Regione Marche.Il corso si terrà presso le seguenti sedi: • Istituto di Istruzione Superiore “ S.Marta – G.Branca” di Pesaro; • Istituto di Istruzione Superiore “ A.Einstein – Alberghiero” di Loreto; • Istituto Professionale Alberghiero “ F.Buscemi “ di San Benedetto del Tronto; • Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali Turistici Alberghieri e della Ristorazione “ E. Tarantelli” di Porto Sant'Elpidio; • Istituto Professionale Statale per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera “G.Varnelli” di Cingoli.L’inizio del corso è previsto per il mese di Febbraio 2017 e terminerà indicativamente nel mese di Maggio 2017. Il corso è completamente gratuito.DOMANDA DI ISCRIZIONE Sarà possibile iscriversi utilizzando la modulistica disponibile all’indirizzo internet: www.pariopportunita.marche.it. Link per approfondire QUEL "SOFFITTO DI CRISTALLO" CHE NON SI È ROTTO: ANALISI DI GENERE DEL VOTO NEGLI USA E RIFLESSIONI SULL'IMPEGNO E LA PARTECIPAZIONE DELLE DONNE Proviamo a considerare in un'ottica di genere l'esito delle elezioni negli Stati Uniti , nella convinzione "positiva" che quanto avvenuto, pur tenendo conto della peculiarità del sistema elettorale americano possa in qualche modo rilanciare un pensiero comune sul valore positivo dell'impegno politico e sociale delle donne e sul loro protagonismo, oltre il dibattito sulle quote rosa. Anche se proprio su quest'ultimo punto, prendendo i dati contenuti nel rapporto "Partecipazione e rappresentanza politica delle donne a livello locale e regionale" presentato a Strasburgo l'ottobre scorso , la linea di difesa non è anacronistica, se consideriamo che l'Italia non riesce a raggiungere la quota del 40% di presenza femminile in nessun organo comunale e regionale ed è tra i Paesi con meno donne nei consigli regionali: solo il 18% nel 2015, mentre a livello Ue la percentuale era del 32%. Ma è pur vero che la riflessione sulla validità dello strumento quote ha bisogno di fare un passo avanti e va valutato quanto effettivamente l'impegno delle donne sia un riferimento, un modello, uno stimolo per altre donne , posto che sia condivisa la premessa che di per sé la presenza femminile nelle "stanze dei bottoni" delle organizzazioni sociali e politiche, ai vertici delle Istituzioni e delle aziende, sia un valore e porti valore. Proprio su questo l'esperienza di Hillary Clinton può farci riflettere. A decretare la vittoria di Trump sono stati sopratutto i maschi bianchi non laureati , compresa l'ormai famosa categoria dei "colletti blu" dell'industria in crisi che non potevano identificarsi con la candidata democratica, quindi quella parte più bassa della middle class impoverita ed arrabbiata, oltre a quell'elettorato, economicamente trasversale ma culturalmente omogeneo, che rappresenta i valori dell'uomo bianco che cerca la sua rivincita, di leader che vuole riproporre l'orizzonte americano in cui le minoranze hanno un ruolo subalterno. Per alcuni commentatori Hillary è stata associata al progetto neoliberista che ha messo in discussione gli interessi nazionali. Sanders sapeva parlare a queste persone e Hillary a un certo punto si è allontanata dalle posizioni più neoliberiste, per esempio alleandosi anche con Black lives matter; però se da un lato questi cambiamenti di posizione le hanno anche contribuito a rafforzare la sua immagine di opportunista, pronta a tutto. Agli uomini cambiare opinione è più consentito, anzi in un certo senso per il machiavellico motto, viene apprezzata la loro acutezza politica, mentre gli americani diventano meno indulgenti quando il candidato è una donna. D'altra parte non hanno aiutato Hillary nei numeri previsti gli afroamericani e gli ispanici e neanche le donne. Le donne afroamericane in realtà hanno votato in stragrande maggioranza per Hillary (solo il 4% ha votato Trump) ma, l’affluenza degli afroamericani è stata più bassa del previsto, segno che non si sentivano rappresentati da nessuno dei due candidati. In generale le frasi sessiste di Trump non hanno spostato il voto femminile nelle proporzioni che si speravano: la Clinton ha ottenuto il 54% del voto femminile contro il 42% del sessista Trump (in maggioranza donne bianche non laureate). Ho sempre pensato che per poter "sfondare il soffitto" le donne abbiano bisogno di spazio e di tempo in termini di organizzazione del lavoro, di servizi, di cultura familiare, politica e sociale. Ma non basta. E non basta essere donne per far votare le donne per una donna. Sembra quasi ovvio che sia così, forse è la dimostrazione che un certo pensiero ha fatto il suo tempo, che la divisione dell'universo in due metà non riflette più una cultura liquida anche nella visione dei generi. Forse siamo più libere e liberi in questo senso: si valuta l'impegno per valori, idee e competenze non per razza, sesso, clan, appartenenze biologiche o culturali o per orientamenti sessuali nella convinzione che solo in virtù di queste appartenenze si possa rappresentare un interesse di parte e collettivo insieme. Ci sono donne, come ci sono uomini, da cui non mi sento rappresentata per la visione del mondo che hanno. Ragionare sulle competenze può essere la chiave per uscire dal dibattito su questo "soffitto di cristallo" che si rompe a fatica o non si rompe proprio, in Italia come in America. Bene, peccato che ci sia un "ma" pesante che ci riporta al vetusto tema della parità e delle pari opportunità: l'analisi sulle competenze non è neutra e risente ancora una volta del pregiudizio culturale sul genere. Con una donna si è molto più severi, di una donna oltre le competenze si giudicano aspetto, empatia, calore nell'eloquio, coerenza biografica a partire da quando andava a scuola, scelte private e familiari; una donna viene passata al setaccio e non le si perdona quasi nulla, a meno che non sia seducente (e allora viene giudicata con una sorta di indulgenza estetica sopratutto dagli uomini) o non sia di grande levatura culturale, morale o di indubbie capacità che devono essere universalmente giudicate come fuori dalla media; la donna lo sa e sente come un peso proprio questo dover riuscire con fatica e rinunce, sopratutto se non è dotata di carisma e se non ha accanto un forte sponsor maschile, una sorta di pigmalione. La strada è stretta come sempre, tra competizione femminile e maschile, incomprensione femminile e maschile; spesso le critiche più aspre e i dubbi più insinuanti sulle donne vengono dalle donne: "Come avrà fatto?", "Ma è sposata? ha figli? Chissà come è messa la famiglia..." E via dicendo in un rosario di luoghi comuni tra malcelata invidia o ammirazione vittimistica solo apparente ("Eh certo lei... Ma io... Però vedi che lei non...). Allora niente di strano e di nuovo se a Hillary, come a tante è mancato il voto delle donne o meglio il voto delle donne non è stato abbastanza. Ecco, forse il punto è questo: comunque le donne istruite e impegnate di ogni etnia e di ogni età hanno per la maggior parte votato Hillary anche se non ne condividevano tutto il percorso politico, anche se non è empatica e affabulatrice; l'hanno misurata e l'hanno scelta. Molte ci hanno creduto e l'hanno aiutata e hanno lavorato per questo, a partire dalla first lady Michelle, solidale e trascinante per arrivare alle donne che hanno portato le proprie figlie ancora bambine al seggio, perché convinte che fosse la “giornata storica” della prima Presidente degli Stati Uniti donna e quelle che si sono recate sulle tombe delle suffragette a depositare l’adesivo “Oggi ho votato”. Guardiamo loro. Tra il 1911 e il 1912 proprio in America la femminista Rose Schneidermann, parlando alle suffragette di Cleveland coniò l'espressione "pane e rose" per rivendicare il diritto delle operaie ad avere la libertà che il lavoro può dare, e la bellezza, la cura di sé e del mondo attraverso l'esercizio della libertà, che è riappropriazione del tempo e dello spazio della creatività. "Pane e rose" Divenne lo slogan scritto sullo striscione delle operaie tessili del Massachussets nello sciopero di 9 settimane del gennaio del 1912, dove chiedevano trattamento lavorativo e salariale dignitoso e pari a quello degli uomini e divenne anche la poesia di un uomo, James Oppenhaim che, come altri hanno combattuto a fianco e con le donne, per i diritti di uomini e donne insieme; infine tornò ad essere lo slogan della lotta sindacale dei lavoratori delle imprese di pulizia degli Stati Uniti, guidati da una donna immigrata messicana, nel film di Kean Loach del 2000. Oggi, ancora "pane e rose" guardando avanti: il lavoro, l'impegno, il riconoscimento del proprio valore e della propria competenza senza pregiudizi, sempre con più spazio e tempo. Non era scontato che Hillary Clinton vincesse, anzi forse per una volta la presenza ingombrante di un uomo non l'ha aiutata e la sua eventuale vittoria non era dovuta come un risarcimento per essere rimasta al fianco del marito. Quanto avvenuto non ci invita a tornare indietro o a fermare un processo di cambiamento. Anzi il voto americano dovrebbe spingerci proprio sulla via del cambiamento. Per non lasciar prevalere la paura rabbiosa di chi vuole solo difendersi nel recinto e non ha un orizzonte, di chi si sente minacciato o respinto, va riconosciuto e sostenuto il desiderio di chi vuole migliorare per sé e per gli altri; esso è un potente motore di cambiamento. La democrazia si fonda sulla responsabilità e la partecipazione. Le organizzazioni sociali di rappresentanza, partiti, sindacati, solo con donne e uomini competenti, capaci di ascoltare e capire, possono interpretare questa richiesta per realizzare una società più giusta, più libera, più pacifica, dove la crescita e lo sviluppo abbiano il segno della solidarietà e della equità, dove non prevalgano appunto la paura, la chiusura, l'esclusione e la rabbia.  L'INTESA SULLE PENSIONI DEL 28 SETTEMBRE Con l’intesa sottoscritta tra Governo e CGIL CISL UIL il 28 settembre 2016 sono state assunte alcune importanti decisioni che migliorano l’equità del sistema previdenziale. Nessun diritto o tutela attuale viene ridotto e si rinsalda il patto intergenerazionale. L’intesa stabilisce una serie di riforme in campo previdenziale, difatti sarà possibile per le lavoratrici e per i lavoratori e di qualsiasi età:  cumulare gratuitamente i contributi versati in gestioni diverse conservando il diritto al calcolo di pensione in base alla propria anzianità contributiva e comprendere anche i periodi di riscatto laurea. Ogni gestione calcolerà quindi la pensione pro-rata con le proprie regole, ma il pensionato riceverà comunque un unico assegno pensionistico  eliminare le penalizzazioni sulla pensione anticipata per le lavoratrici e i lavoratori precoci che accedono al pensionamento anticipato prima dei 62 anni  accedere alla pensione con 41 anni di contributi, se si possono far valere almeno 12 mesi di contributi effettivi prima del diciannovesimo anno di età e se si trovano in situazione di particolare disagio, ossia privi di ammortizzatori sociali, o in condizioni di salute che determinano una disabilità oppure occupati in attività gravose  migliorare la disciplina previdenziale per lavori faticosi, pesanti usuranti..es. lavoratrici e lavoratori che svolgono lavori notturni che possano far valere una determinata permanenza nel lavoro notturno, lavoratrici e lavoratori addetti alla c.d. “linea catena”, conducenti di veicoli pesanti…..  introdurre l’anticipo pensionistico (APE) che entrerà in vigore a maggio del 2017. Permetterà alle lavoratrici e ai lavoratori di anticipare la pensione dai 63 anni in poi. Inoltre per alcune categorie che si trovano in situazione di disagio economico e sociale:  disoccupati sprovvisti di ammortizzatori sociali e di reddito, condizioni di salute che hanno determinato una disabilità (da individuare nel confronto tra Sindacati e Governo),  lavoratrici e lavoratori che svolgono lavori di cura e che assistono familiari di primo grado non conviventi con disabilità grave,  lavoratrici e lavoratori che svolgono attività gravose (rischiose o pesanti da individuare nel confronto tra Sindacati e Governo), sono previsti bonus e agevolazioni fiscali, volti a garantire una somma minima di “reddito ponte”, fino alla maturazione dei requisiti di vecchiaia, interamente a carico dello Stato per le persone con più basso reddito, ferma restando la possibilità degli interessati di chiedere una somma maggiore (APE AGEVOLATA). Accordi collettivi potranno prevedere che il datore di lavoro, anche attraverso i fondi bilaterali, possano prevedere ed effettuare una contribuzione correlata alla retribuzione percepita dalla lavoratrice o dal lavoratore che decideranno di accedere volontariamente all’APE, in modo da produrre un importo più elevato, tale da compensare gli oneri per il rimborso pensionistico ottenuto generare il “reddito ponte”, erogato fino al pensionamento di vecchiaia (APE e IMPRESE). Le lavoratrici e i lavoratori, non ricompresi nell’Ape Agevolata, possono chiedere anticipo pensionistico a 63 anni, pagando i costi relativi alle rate di rimborso per 20 anni, comprensivi di interessi bancari e assicurativi per premorienza (APE VOLONTARIA).  completare l’equiparazione della NO tax area dei pensionati al livello di quella dei lavoratori dipendenti (€ 8.125)  aumentare le pensioni più basse e la platea dei beneficiari. Somma aggiuntiva (“Quattordicesima mensilità”) per coloro che nel 2016 hanno reddito personale lordo mensile non superiore a € 750; questa sarà estesa a coloro che hanno reddito lordo mensile fino a € 1.000 attraverso il meccanismo crescente dell’anzianità contributiva. Tra le questioni che nel 2017 il Governo e i Sindacati dovranno affrontare vi saranno:  valorizzazione del lavoro di cura  favorire maggiore flessibilità nell’accesso alla pensione  adeguatezza pensioni di importo medio-basso  sviluppo della previdenza complementare. WORK-LIFE BALANCE NEL MERCATO DEL LAVORO Equilibrio tra vita privata e vita professionale in Europa, il Parlamento Europeo approva la risoluzione work-life balance nel mercato del lavoro, in data 13/09/2016, “Creazione delle condizioni del mercato del lavoro favorevoli all’equilibrio tra la vita privata e la vita professionale”. Il principio affermato dalla risoluzione è il diritto fondamentale di tutti alla conciliazione della vita professionale , privata e familiare garantita da provvedimenti legislativi e sociali; lo scopo è la promozione di un adeguato equilibrio tra i vari aspetti della vita delle persone, mediante misure disponibili ad ogni individuo, madri, padri e coloro che forniscono assistenza. Le misure da apportare devono essere principalmente volte a migliorare le condizioni di accesso delle donne al mercato del lavoro, in particolare delle donne prestatrici di assistenza e di madri single, nonché l’equa ripartizione tra donne e uomini delle responsabilità domestiche e di cura; dovrà esserci impegno nella fornitura di servizi di cura e di supporto per i bambini, per gli anziani e per le persone con disabilità, con attenzione alla qualità e sostenibilità economica. I provvedimenti, di differente tipologia, devono coprire tutto il ciclo di vita e basarsi sulla definizione di un quadro politico coerente favorito dalla contrattazione collettiva al fine di ottenere un migliore equilibrio fra la vita privata e vita professionale. Il Parlamento Europeo invita le parti sociali a presentare un accordo su un pacchetto globale di misure legislative e non legislative concernenti la conciliazione tra vita professionale, privata e familiare. Nel rispetto del principio di sussidiarietà la Commissione del Parlamento Europeo dovrà presentare per il 2017 una serie di proposte corredate da interventi legislativi basati sull’eguaglianza tra uomini e donne , in piena collaborazione con le parti sociali , anche consultando la società civile, al fine di assicurare al meglio l’equilibrio tra vita privata e vita professionale . Le persone dovranno avere la possibilità di scegliere la forma di congedo maggiormente rispondente alle diverse fasi della vita , per l’efficienza e la partecipazione all’occupazione. Viene auspicato l’estensione del congedo di paternità obbligatorio di due settimane e interamente retribuito (la recente proposta del presidente dell’Inps, Tito Boeri , non è altro che la sollecitazione già contenuta nella direttiva del Parlamento Europeo 13/09/2016) . Inoltre dovrà concretizzarsi il congedo per coloro che prestano assistenza, con opportuna flessibilità e incentivi tali da indurre anche gli uomini di fruirne. Infine, gli Stati membri indirizzano l’attenzione verso le cooperative ed ai modelli imprenditoriali alternativi che supportino la parità di genere, indicando la potenzialità del lavoro agile nell’emergente contesto digitale. La risoluzione work-life balance 13/09/2016 è stata accolta con favore dalla COFACE (Confederazione delle organizzazioni familiari nella UE); infatti, in documento rappresenta un passo importante nel rispondere alle esigenze delle famiglie e degli individui in Europa esprimendo un impegno politico del Parlamento europeo volto al sostegno delle famiglie di tutti gli Stati della UE.
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15/11/2016 Sisma: Annamaria Furlan nelle Marche incontra i lavoratori
Domani mercoledì 16 novembre 2016, Annamaria Furlan, Segretaria Generale della Cisl Nazionale, sarà nelle Marche per esprimere vicinanza e sostegno ai lavoratori, ai sindacalisti e a tutta la popolazione duramente colpita dagli ultimi eventi sismici che hanno interessato 122 comuni marchigiani. Nella mattinata la Segretaria Nazionale parteciperà al Consiglio Generale della Cisl Marche presso l’Anton - Località Fontenoce - Via Gambelli Fenili Argeo, 2 - Recanati. I lavori del Consiglio generale saranno focalizzati sull’emergenza post- sisma, con un confronto su “Emergenza post-sisma e sfide future” tra Luca Ceriscioli, Presidente Giunta Regione Marche, Flavio Corradini, Rettore Università di Camerino e Sante Stangoni, Sindaco di Acquasanta Terme e l'imprenditrice Orietta Varnelli. Nel pomeriggio Annamaria Furlan raggiungerà il Comune di Visso per incontrare alle ore 15,00 i lavoratori delle aziende locali colpite dal sisma nei pressi dell’ azienda Svila e alle ore 15,30 - al centro operativo comunale - l’Assessore regionale all’Ambiente e alla Protezione Civile e i Sindaci dei Comuni di Visso, Pievetorina, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Pievebovigliana e Muccia.
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15/11/2016 Sisma, è emergenza per gli anziani non autosufficienti
E' emergenza per la situazione degli anziani non autosufficienti nei territori colpiti dal sisma. La violenza delle scosse ha reso inagibili almeno 19 strutture residenziali delle Marche, tra Case di riposo, Residenze protette e Residenze Sanitarie Assistenziali. Si stima siano circa 470 gli anziani marchigiani non autosufficienti ricollocati in altre strutture, al domicilio o presso Hotel e Scuole. Gli indici di invecchiamento nelle zone interne delle tre province più colpite dal sisma - Macerata, Fermo e Ascoli Piceno - sono tra i più elevati in tutto il Paese. Si stima che in questi territori risiedano quasi 30.000 anziani non autosufficienti, per i quali, dopo il sisma, la situazione è divenuta ancora più drammatica. Numerose sono le segnalazioni di difficoltà nell'erogazione dei servizi di assistenza domiciliare da parte dei Comuni e delle cure domiciliari gestite dai Distretti sanitari. Un fenomeno aggravato dalla "fuga" di tante assistenti familiari private, a seguito della quale moltissime famiglie - spesso a loro volta "sfollate" o in grande difficoltà -  sono rimaste sole a prendersi cura dei loro congiunti non autosufficienti. Il 5 luglio scorso le Organizzazioni sindacali dei pensionati di SPI FNP e UILP Marche hanno presentato alla Regione Marche il documento "Proposte per una nuova politica regionale sulla non autosufficienza". In estrema sintesi si chiedeva lo stanziamento di un fondo regionale per il finanziamento di un piano straordinario di servizi residenziali, diurni e domiciliari per le persone non autosufficienti e le loro famiglie. SPI FNP e UILP ritengono necessario, ora più che mai, che la Regione dia risposte alle proposte in esso contenute, riscontri indispensabili e non più procrastinabili alla luce dei nuovi e più pregnanti bisogni emersi a seguito del sisma. Prosegue intanto la sottoscrizione nazionale per la raccolta di fondi da destinare ad interventi su servizi e strutture di pubblica utilità. SPI FNP e UILP Marche hanno chiesto l'intervento delle Federazioni nazionali per contribuire ad un progetto di ricostruzione di alcune strutture residenziali per anziani, da individuare in raccordo con le istituzioni territoriali. Dentro questa cornice, anche a seguito del confronto avviato tra Giunta regionale e forze sociali sulle principali emergenze in corso, tra le quali scuola e lavoro, i sindacati dei pensionati chiedono alla Regione un incontro urgente per aprire un confronto specifico su questo tema, volto ad adottare soluzioni efficaci e condivise per gestire la fase dell'emergenza, garantire la continuità nell'assistenza e iniziare da subito a programmare il futuro assetto dei servizi per le persone non autosufficienti e per le loro famiglie. Le Segreterie regionali SPI CGIL, FNP CISL UILP UIL
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14/11/2016 Ammortizzatori sociali in deroga per le aziende colpite dal terremoto
Le aziende marchigiane rientranti nel campo di applicazione della CIG in deroga di cui al D.I. n.83473 del 1/8/2014, che hanno subito crisi, sospensioni o fermi dell’attività, causate dagli eventi sismici di agosto e di ottobre 2016, come comunicato con l’avviso del 9/11/2016, possono attivare la CIG in deroga regionale per i propri dipendenti fino al 31/12/2016 . Le stesse aziende, dal giorno 18 novembre 2016, potranno presentare al sistema telematico COMarche specifica istanza derogando ai seguenti criteri: - anzianità aziendale , non più 12 mesi, ma periodi anche minori , - la data dell’accordo sindacale può essere successiva all’inizio della sospensione. La concessione della CIG, in deroga ai suddetti criteri fissati dal DI citato, è prevista dall’art.6 comma 3 dello stesso DI, e finanziata nei limiti del 5% delle risorse concesse nel 2015 e nel 2016 , per un ammontare complessivo di 1,9 mln. Al fine di monitorare costantemente il flusso di spesa, questa tipologia di istanze, nel sistema telematico, saranno contrassegnate da un apposito “flag”, con dicitura "Domanda presentata a seguito degli eventi sismici di agosto e ottobre 2016 (ai sensi dell'art. 6 comma 3 del D.I. n. 83473 del 1 agosto 2014)" che dovrà essere selezionato per indicare questo tipo di richiesta. Il suddetto flag si potrà selezionare all'interno della sezione del Quadro Generale all'inizio della pagina. Si ricorda che anche in questo caso il periodo della durata della sospensione è in settimane intere e può essere richiesto un periodo non superiore alle 13 settimane, comprensivo anche delle domande di CIG in deroga già presentate. 14/11/2016
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14/11/2016 La Comunità che ( si- ) Cura, a Falconara Marittima l’Alzheimer non fa più paura
Al via il progetto “La Comunità che (si-) Cura” dedicato ai malati di Alzheimer e ai loro familiari residenti nel Comune di Falconara Marittima. Formazione e sostegno familiare, servizi di assistenza domiciliare cosiddetta leggera, sostegno infermieristico domiciliare all’autocura oltre all’apertura del primo Caffè Alzheimer a Falconara, sono alcune delle azioni concrete previste dal progetto avviato e che vede impegnati, oltre ad Anteas Marche in qualità di capofila, Inrca, Fondazione Masera, Ial Marche e la parrocchia del Rosario di Falconara M.ma. Gli interventi, co-finanziati dalla Fondazione Cariverona e patrocinati dalla Cisl, dalla Fnp Marche e dal Comune di Falconara Marittima, sono rivolti a 20 pazienti affetti da demenza nella fase iniziale-moderata, ai caregiver ed alle famiglie, a titolo gratuito. Per accedere ai servizi occorre essere in possesso di certificazione medica specialistica che attesti la diagnosi di Alzheimer o altra forma di demenza e risiedere, ovviamente, nel territorio del Comune di Falconara. Le domande vanno presentate entro il 30 novembre presso: le sedi di Anteas - Cisl di Falconara Marittima, il lunedì ore 9,00-12,00 in via Flaminia e il martedì e giovedì ore 16,00- 18,00 via in Baldelli; la Parrocchia B.V. M. del Rosario in via Mameli dal lunedì al venerdì ore 10,00-12,00 e ore 17,00-19,00, o inviando una email a comunitachesicura@inrca.it. Una commissione tecnico- scientifica valuterà tutte le domande pervenute. 14/11/2016
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14/11/2016 5 Minuti Cisl: Speciale Terremoto. Il lavoro colpito dal sisma
Speciale Terremoto. Il punto sul lavoro colpito dal sisma. Le interviste a Roberto Mocci delegato Fai Cisl, Stabilimento Acqua Nerea-Castelsantangelo sul Nera (MC), Stefano Pepa,  Fai Cisl  Marche. Da Tolentino l'intervista a Rocco Gravina Fim Cisl Marche. 14/11/2016
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14/11/2016 Stefano Mastrovincenzo ospite a Buongiorno Marche
Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche intervistato in diretta  da Lucio Cristino. Il punto su terremoto Italia centrale, jobs act, pensioni e tanto altro.  Lunedì 14 novembre 2016, Buongiorno Marche, èTv Marche  - Radio Center Music  https://youtu.be/H8hYJ1PbfY0
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11/11/2016 Tombolini Industrie: i lavoratori chiedono di proseguire l'attività
Oggi, venerdì 11 novembre, tutti i lavoratori della Ditta Tombolini Industrie Srl riuniti in assemblea sindacale hanno ribadito la fiducia ai vertici aziendali e la loro disponibilità a trovare soluzioni con l'azienda per continuare il loro rapporto nonostante l'attuale sospensione, e dunque in assenza di salario, causata dalla dichiarazione di fallimento della società. I lavoratori chiedono alle istituzioni di adoperarsi affinché possano continuare a prestare la propria opera lavorativa nei modi e nelle forme possibili. I dipendenti hanno aderito all'unanimità al progetto per la ripresa lavorativa proposto dalla Tombolini Srl con contratti temporanei attraverso l'uso oneroso delle attrezzature esistenti. Le organizzazioni sindacali, nel fare propria tale richiesta, evidenziano come la ripresa lavorativa sia indispensabile per il futuro occupazionale, unendosi a tale richiesta presso il competente Tribunale per la relativa autorizzazione, che verrà presentata dalla Tombolini Srl. 11/11/2016
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11/11/2016 Alziamo lo sguardo per costruire risposte innovative
DirittInGenere: una rubrica della Cisl Marche per porre l'attenzione sui tema della Parità, delle Pari Opportunità, delle Politiche di Genere ma non solo... Se "Sindacato" etimologicamente ci riporta all'agire "insieme" per "fare giustizia", cioè per realizzare le condizioni più eque, ci pare più che mai utile in questo tempo offrire strumenti di conoscenza e di interpretazione della realtà in movimento che possano essere d'aiuto per sostenere ma anche per ripartire. Abbiamo, quindi, strutturato la rubrica come un "passaparola" di notizie importanti in campo legislativo, sindacale, economico, politico, culturale che possano sostenere l'azione di contrattazione sindacale e comunque fornire informazioni utili alle lavoratrici e ai lavoratori, alle cittadine e ai cittadini. Riteniamo sia utile uscire dalla logica delle "categorie" protette, nel senso che tutti possiamo essere vulnerabili ed esposti in alcuni passaggi della nostra vita e temi come conciliazione, parità retributiva, lavoro dignitoso, rispetto della persona e rispetto di genere, discriminazione e disuguaglianza, molestie e violenze, bullismo e cyberbullismo riguardano tutti; per questo riflettere insieme su alcune tematiche ci permette di non "mollare la presa" sul fronte dei diritti e al contempo di "alzare lo sguardo" per costruire insieme risposte anche innovative che realizzino quelle condizioni di equità ed equilibrio per un reale progresso sociale che è l'orizzonte del Sindacato.
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10/11/2016 Sindacati,associazioni di categoria e Confindustria Marche a sostegno di Unicam
Nella mattinata di oggi  Cgil, Cisl e Uil Marche,  associazioni di categoria e Confindustria Marche hanno incontrato il Rettore dell’Università di Camerino Flavio Corradini nella nuova sede del Rettorato al Campus universitario.“Era importante che anche le parti sociali, sindacati e associazioni di categoria - ha dichiarato il Segretario Generale di Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo - fossero vicine all'Università di Camerino. Siamo convinti che l’Università di Camerino sia una infrastruttura della cultura e della conoscenza strategica per questo territorio e per la rinascita di tutta l’area interna: per questo ci siamo impegnati a un monitoraggio costante e a incontri periodici, nonché a sostenere, con una sottoscrizione che stiamo facendo in tutta Italia, progetti di sviluppo e di consolidamento dell’Università di Camerino”.“E’ incredibile che l’Ateneo, sotto la guida del Rettore Corradini, - ha dichiarato il Presidente di Confindustria Marche Bruno Bucciarelli - sia riuscito a ripartire già a poche ore dal sisma. L’Università di Camerino è un patrimonio che noi marchigiani sentiamo un po' tutti nostro, ed è un patrimonio che non possiamo assolutamente permetterci di perdere. Faremo quindi tutti gli sforzi per sostenere le iniziative che vorrete mettere in campo per accogliere, ancora meglio di prima, gli studenti e farli crescere, trasformare il disastro in opportunità affinché Camerino diventi torni ad essere il polo culturale e scientifico di eccellenza che è sempre stato”.“E’ per noi una grande soddisfazione – ha sottolineato il Rettore Corradini – che i rappresentanti delle parti sociali e del sistema produttivo della nostra Regione Marche abbiano voluto manifestare la loro vicinanza al nostro Ateneo. Voglio esprimere loro un sentito ringraziamento: in questo momento è per noi fondamentale poter contare sul sostegno di tutti coloro con i quali abbiamo sempre attivamente collaborato per poter proseguire ad attuare la nostra mission, che è quella di formare giovani preparati da inserire prontamente nel mercato del lavoro”. Al termine del lungo incontro, tutti i partecipanti insieme al Rettore, hanno indossato la maglietta del progetto #ilfuturononcrolla, volto a sostenere la costruzione di un campus internazionale per studenti meritevoli.fonte: http://www.unicam.it/pressroom/comunicati-stampa/82255704110/11/16
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07/11/2016 Contributi a favore dei cittadini
Anche quest'anno, grazie agli accordi  presi con Cgil, Cisl,Uil,  nei diversi comuni del territorio di Fano sono stati pubblicati bandi a favore dei cittadini Il comune Fano ha presentato il Fondo anticrisi in favore di famiglie di lavoratori colpiti da crisi economica, il fondo ha una disponibilità finanziaria di 70mila euro.Potranno  beneficiarne coloro che possiedono un Isee non superiore a 9mila euro e si trovano nella condizione di essere  disoccupati o  in cassa integrazione o lavoratori autonomi che siano stati costretti a chiudere l’attività e relativa partita iva a causa della crisi.Diversi gli interventi finanziabili che  prevedono agevolazioni per il sostegno all’abitazione,  con contributi per il pagamento del canone di locazione e sostegno alla gestione quotidiana con voucher spesa e contributi per il pagamento delle utenze domestiche (luce,gas). Per quanto riguarda la TARI (tassa sui rifiuti) il Comune di Fossombrone   ha presentato il bando per accedere alle agevolazioni dedicato a  coloro che hanno un  isee fino a 20.000 € . Il contributo economico è proporzionale alle diverse  fasce isee.  Anche Il Comune di Saltara  è andato in questa direzione pubblicando il  bando per l’assegnazione di contributi economici  a favore di persone e/o famiglie in situazione di disagio economico  per il pagamento di utenze domestiche – gas naturale. Grande è stato l’impegno  della Cisl e della Fnp di Fano per aiutare i cittadini e le famiglie più deboli. "Siamo soddisfatti  del lavoro fatto finora e che ha portato a questi risultati, i comuni hanno ascoltato le nostre proposte   –   ha affermato Luciano Rovinelli responsabile pensionati Cisl Fano". fondo-anticris_2016_comne-di-fanoriduzione-tari_2016_ambito-di-fossombrone  
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07/11/2016 Cgil e Cisl sostengono il percorso di fusione dei comuni di Saltara, Serrungarina e Montemaggiore al Metauro
Il 13 Novembre nei comuni di Saltara Serrungarina e Montemaggiore al Metauro si voterà per la fusione dei tre comuni in un unico comune.Il percorso  conclude un lungo processo di partecipazione e condivisione con i cittadini e porterà alla creazione di un comune con  13.000 abitanti che con l’ottimizzazione delle  risorse umane dei singoli comuni, le economie di scala che si creeranno e le risorse aggiuntive prevista dalla normativa nazionale,  porterà benefici al territorio e alla popolazione .Cgil e Cisl ritengono importante questa fusione perché  da nuovo vigore  alle politiche sociali dei comuni e rafforza i servizi per i cittadini e le imprese.Solo servizi comunali efficienti sono la garanzia  per la salvaguardia delle comunità locali e delle tradizioni di ogni singolo paese.Cgil e Cisl ritengono, in ogni caso, che il Governo debba sostenere attraverso adeguati trasferimenti i servizi fondamentali erogati dai comuni e che occorra sbloccare, per i comuni virtuosi, non solo la capacità di investimento in opere e lavori pubblici ma anche la possibilità di assumere personale. La Regione, dal canto suo, deve contribuire con risorse proprie al sostegno di questi percorsi di aggregazione.Il percorso partecipato avviato dai comuni di Serrungarina, Saltara e Montemaggiore al Metauro è, in questo senso, un percorso positivo che va sostenuto fino in fondo in vista del referendum che si terrà il 13  novembre prossimo.La Segreteria Provinciale CGIL – AST Cisl Fano
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07/11/2016 Centri per l'impiego, 84 posti a rischio. Manifestazione a Roma
Una folta rappresentanza dei lavoratori dei 13 Centri per l'impiego marchigiani, a tempo indeterminato e determinato, saranno presenti a Roma oggi, lunedì 7 novembre, alla manifestazione nazionale unitaria che si terrà davanti al Ministero del Lavoro. A rischio a fine anno i contratti nelle Marche di 84 lavoratori precari operanti da anni presso i centri per l'impiego, ovvero uno dei servizi fondamentali nell'emergenza lavoro che da anni vive anche la nostra regione. Urge l'avvio di percorsi di stabilizzazione che da anni la Cisl chiede a livello nazionale e regionale. Urgono immediati provvedimenti normativi anche per il funzionamento quotidiano dei centri. Attualmente i costi del funzionamento del servizio sono per 2/3 a carico dello Stato ed 1/3 della Regione in attesa che decolli l'Agenzia Nazionale per il Lavoro, ma dal 2017 non è dato ancora sapere chi organizzerà il servizio. Le stesse Province, cui sono ora funzionalmente assegnati i lavoratori, potrebbero non esserci più dopo il Referendum. Gli oltre 500 lavoratori complessivi dei Ciof Marche chiedono chiarezza e risposte concrete . È incredibile che proprio nel momento in cui vi è grande necessità di servizi per il lavoro, da anni non si investa sui Centri per l'Impiego lasciandoli operare nella incertezza più completa. Dalla manifestazione di oggi si attendono risposte concrete per il bene dei lavoratori e dei cittadini che quotidianamente affollano i Centri per l'Impiego
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07/11/2016 5 Minuti Cisl: Speciale Terremoto Centro Italia
Speciale Terremoto:  colpito il cuore della montagna marchigiana. Nulla è più come prima, dopo la scossa di magnitudo di 6.5, del 30 ottobre  scorso. Oltre 21 mila gli sfollati nelle Marche, colpito anche il lavoro. Tante le aziende, soprattutto del settore agroalimentare, che hanno subito danni. Le interviste a  Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche e Giuseppe Giorgetti, segretario generale Fai Cisl Marche . 07/11/2016
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04/11/2016 Edilizia: sciopero per la vita. I sindacati incontrano Regione e Inail
Sciopero nazionale di un’ora il 7 Novembre ed assemblee in tutti i cantieri per denunciare un pericoloso aumento degli infortuni gravi nel settore dell’edilizia. Incontro con Regione Marche ed INAIL il giorno 8 Novembre per chiedere alle Istituzioni di fermare la scia di sangue nei cantieri edili marchigiani. Sono queste le iniziative che i sindacati di categoria Feneal Uil Filca Cisl e Fillea Cgil svolgeranno nelle Marche nei prossimi giorni. «I numeri sono preoccupanti. I dati INAIL confermano il calo degli infortuni sul lavoro, ma in edilizia crescono drammaticamente i numeri relativi agli infortuni mortali e alle malattie professionali». Nelle Marche nel 2015 ci sono stati nei cantieri edili 1303 infortuni,quasi un infortunio ogni ora di lavoro. Erano 1689 nel 2013 e 1422 nel 2014. Nello stesso periodo gli infortuni mortali sono più che raddoppiati; 3 nel 2013, 7 nel 2014 e 8 nel 2015. Aumentano anche le malattie professionali; 571 nel 2013, 628 nel 2014, 794 nel 2015. Secondo i sindacati «la crisi ha favorito la crescita del lavoro nero ed irregolare, ha peggiorato le condizioni di lavoro e di mercato spingendo molti imprenditori a risparmiare sul tema della salute e sicurezza. Contemporaneamente si sono ridotti i già scarsi investimenti pubblici e gli organici del sistema ispettivo». I sindacati di categoria FENEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL hanno incontrato la direttrice regionale dell’ INAIL Marche Anna Maria Pollicheni per denunciare il pericoloso aumento degli infortuni nei cantieri edili marchigiani. «I numeri sono preoccupanti. I dati INAIL confermano il calo degli infortuni sul lavoro, ma in edilizia crescono drammaticamente i numeri relativi agli infortuni mortali e alle malattie professionali». Per fermare gli infortuni FENEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL ritengono che occorrono più risorse per la formazione dei lavoratori e maggiori incentivi per le imprese che investono in sicurezza. I Sindacati hanno chiesto all’INAIL un piano straordinario di prevenzione per il settore edile che punti ad una formazione di qualità attraverso il coinvolgimento delle scuole edili e dei CTP, ed il sostegno alla figura del Rappresentante dei Lavoratori Territoriale (RLST) ritenuta più idonea per favorire il coinvolgimento dei lavoratori indispensabile per la prevenzione degli infortuni. «Una attenzione particolare andrà riservata ai cantieri della ricostruzione post terremoto perché sicuramente arriveranno imprese poco chiare e bisognerà fare molta attenzione, soprattutto sui sub appalti». 08/11/2016
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03/11/2016 Dario Dominici ospite a Buonasera Marche
Dario Dominici, Segretario generale Slp Cisl Marche intervistato da Lucio Cristino, sulla grave situazione in cui stanno lavorando, in particolare nelle Marche, i dipendenti di Poste Italiane in vista dello sciopero nazionale del  4 novembre  con manifestazioni in tutta Italia. https://youtu.be/mNHcITgVGuA 
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03/11/2016 Terremoto: fondi di solidarietà e interventi per il sostegno al reddito e la continuità lavorativa
Come organizzazioni sindacali ci siamo attivate già dopo il 24 agosto per affrontare i disagi creati dal sisma che coinvolgono più direttamente i lavoratori e i pensionati: garantire la continuità lavorativa, il sostegno al reddito o l’assistenza negli adempimenti amministrativi, sollecitare interventi che garantiscano l’attività scolastica, l’assistenza sociale e sanitaria, i trasporti, gli alloggi temporanei, attivare interventi di solidarietà. In particolare, stiamo chiedendo al Governo di estendere a tutti i lavoratori colpiti da questa nuova ondata sismica, la cassa integrazione da noi richiesta e già prevista dal Decreto legge 189/16, approvato dopo il terremoto del 24 agosto scorso. Il sostegno al reddito dovrebbe riguardare i lavoratori di tutti i settori privati (industria, artigianato, terziario, agricoltura, appalti), compresi i dipendenti delle piccole imprese. La copertura si dovrebbe estendere a tutte le tipologie contrattuali, compresi i lavoratori para-subordinati e autonomi, e dovrebbe essere retroattiva, a partire cioè dalla data dell’evento sismico. Inoltre, la cassa integrazione dovrebbe essere garantita ai lavoratori delle imprese danneggiate dal terremoto ma anche a coloro che, a causa del terremoto, non sono in condizioni di recarsi al lavoro. Pertanto, consigliamo ai lavoratori che si trovano in queste condizioni di non interrompere il rapporto di lavoro e di rivolgersi immediatamente al sindacato per valutare assieme le più opportune iniziative, in particolare dinanzi ad un’eventuale lettera di licenziamento. Tutte le sedi di CGIL, CISL, UIL della regione sono, inoltre, a disposizione per garantire assistenza negli adempimenti fiscali, previdenziali e amministrativi che possano riguardare i lavoratori e i pensionati. Infine, prosegue, e verrà rafforzata ulteriormente, l’iniziativa promossa da CGIL, CISL, UIL nazionali, in collaborazione con alcune associazioni delle imprese, per la raccolta di fondi fra lavoratori, pensionati e imprese, che verranno destinate ad interventi su servizi e strutture di pubblica utilità per le popolazioni colpite dal terremoto. 03/11/2016
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31/10/2016 5 Minuti Cisl: Sanità da curare - Sciopero e presidio Teuco
"Una sanità da curare" manifestazione regionale Cgil Cisl Uil, contro le mancate politiche sanitarie e sociali della Regione. Interviste a Sauro Rossi, segretario regionale Cisl Marche; Armando Bianchini, pensionato, e Lorenzo Papa operatore prevenzione Area Vasta 2. Sciopero e presidio dei lavoratori della Teuco di Montelupone contro i 108 licenziamenti annunciati dall'azienda. L'intervista a Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche, in presidio con i lavoratori . 31/10/2016
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31/10/2016 La terra torna a tremare nelle Marche: crolli e feriti nel Maceratese
Nuova sequenza sismica nella nostra regione e in Umbria dopo il drammatico terremoto del 24 agosto scorso. Una scossa di magnitudo 6,5 la più forte registrata in Italia dal 1980, è avvenuta alle 7.40 di domenica 30 ottobre con epicentro tra Norcia, Preci e Castelsantangelo sul Nera. Il 26 ottobre altre due violente scosse sono state registrate nel Maceratese: la prima, alle 19.10, di magnitudo 5,4 con epicentro a Castelsantangelo sul Nera; la seconda, di magnitudo 5,9 e con epicentro a Visso, è avvenuta alle 21.18 ed è stata avvertita distintamente in tutta l'Italia Centrale. L'unica vittima confermata al momento è un uomo di 73 anni di Tolentino, ucciso da un infarto durante gli eventi del 26 ottobre. Sono decine i feriti tra Marche e Umbria, mentre si segnalano crolli, edifici inagibili e danni in un centinaio di comuni del Centro Italia. Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Norcia e la frazione di Castelluccio sono state gravemente colpite dallo sciame. Ulteriori crolli, dopo il sisma del 24 agosto, ad Amatrice e Arquata del Tronto. Sono in corso controlli per verificare l'agibilità di ospedali, scuole, uffici pubblici ed immobili privati in molti comuni delle Marche. Evacuati gli ospedali di Tolentino, Matelica e Cingoli. Danneggiate anche numerose case di riposo. La Cisl Marche si stringe attorno alle popolazioni e ai territori colpiti di nuovo dal sisma e continuerà con maggiore determinazione a sostenere le iniziative di solidarietà già in atto dopo le scosse del 24 agosto. Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha lanciato un appello per rilanciare le sottoscrizioni in corso dal 24 agosto per raccogliere i contributi volontari di imprese e lavoratori equivalenti a un'ora di lavoro in un fondo da destinare a servizi e strutture di pubblica utilità nelle zone terremotate. #terremoto Rilanciamo raccolta fondi per aree colpite dal #SismaCentroItalia. #Sindacato e lavoratori faranno la loro parte @CislNazionale — Annamaria Furlan (@FurlanAnnamaria) 30 ottobre 2016 31/10/2016
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31/10/2016 Annullato il convegno con Luca Visentini su sviluppo, lavoro e coesione
Il convegno organizzato da Cgil Cisl e Uil Marche che si doveva tenere ad Ancona mercoledì 2 novembre è stato annullato in considerazione della grave emergenza sismica e per consentire ai dirigenti sindacali di essere presenti sul territorio e seguire la riapertura delle sedi. 31/10/2016
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27/10/2016 Riforma delle pensioni: Punti di Vista èTV Marche 21 ottobre 2016
La proposta di riforma delle pensioni e il suo impatto sul tessuto sociale. Il segretario regionale Cisl Marche Sauro Rossi e Giuseppina Di Tommaso, Patronato Inas Pesaro,  ne hanno parlato a Punti di Vista -  èTv Marche. In studio Giorgio Fiorino, direttore Inps Marche. Conduce Maurizio Socci. 27/10/2016
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26/10/2016 Sanità da curare: risposte vere ai problemi sociali e sanitari nelle Marche
Una mobilitazione sulla sanità e sul sociale  delle Marche perché le scelte della Regione non vanno nella giusta direzione. Con questo slogan, oggi prende il via la manifestazione regionale di Cgil, Cisl e Uil Marche, in programma nella sala Figc di Ancona, presenti le confederazioni sindacali, le rispettive categorie di settore e tanti lavoratori e pensionati. Dopo il presidio sul diritto allo studio, secondo step, oggi, di una serie di iniziative di mobilitazione contro le politiche della Regione, che proseguiranno anche nelle prossime settimane.  Secondo i sindacati, in questi ultimi anni, la gestione della sanità è andata peggiorando sia per i servizi ospedalieri e territoriali, sia per le liste di attesa che si sono allungate sia per i lavoratori le cui  condizioni sono peggiorate. Quanto alle nuove assunzioni promesse dal presidente, per Cgil, Cisl e Uil,dopo i tagli di questi anni, anche quando si concretizzeranno, non saranno ancora  in grado di garantire il pieno ripristino della funzionalità dei servizi. I sindacati accusano la Giunta di non aver applicato l’intesa firmata nel 2014, con il precedente esecutivo, e riconfermata dalla giunta Ceriscioli. Un documento che contemplava interventi concreti in tutti i settori. Piuttosto, negli anni, anziché nuovi servizi territoriali, si sono viste solo chiusure, sono cresciute la sanità privata (aumentata dal 2011 al 2014 dell’11,5%, mentre quella pubblica segna un calo del 2,2%)) e la mobilità passiva. I tagli ai privati hanno riguardato solo gli appalti dei servizi e il trasporto sanitario, con gravi problemi per i lavoratori occupati in queste attività. Nel complesso, le Marche sono la quarta regione dello Stivale per la spesa pro-capite per le prestazioni intramoenia, causa ed effetto, allo stesso tempo, delle lunghe liste di attesa. Inoltre, nel corso degli anni, è diminuita anche la capacità programmatoria e si è preferito lavorare con delibere spot. Per i sindacati, ciò che manca, è anche un interlocutore politico  vero: si avverte l’assenza di un assessore a tempo pieno impegnato su queste materie. Gli ospedali di comunità sono da attivare e la domiciliarità da rafforzare sensibilmente. C’è nel contempo una politica regionale che rincorre i campanilismi e le corporazioni. E sul fronte dell’edilizia ospedaliera si lanciano propositi, spesso utilizzati come diversivi e, intanto, nessun cantiere è stato avviato, neanche quello di Osimo. Gravi problemi anche per i servizi sociali e socio-sanitari dove manca una programmazione partecipata, regna incertezza sulle risorse davvero disponibili, sulla governance, sul ruolo dei Comuni e degli ambiti sociali. In tutto questo contesto, assistiamo ad un graduale depotenziamento dell’intervento pubblico attraverso un uso diffuso dei voucher ed il ricorso al mercato. Una condizione che mette sempre più nell’incertezza famiglie che hanno disabili, anziani non autosufficienti o con altre situazioni problematiche.   26/10/2016
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25/10/2016 Poste Italiane: sciopero generale il 4 novembre. Annullati sit in e manifestazione ad Ancona
I dipendenti di Poste Italiane sciopereranno in tutta Italia  venerdì 4 novembre per dire no alla seconda tranche di privatizzazione dell’azienda, per effetto della quale lo Stato scendere al di sotto della soglia del 50% e si concretizzerebbe il completo collocamento in borsa del Gruppo. La manifestazione regionale programmata ad Ancona è stata revocata a seguito della ordinanza del Comune, datata 30 ottobre 2016, che vieta temporaneamente ogni eventi in edifici comunali e aree pubbliche, per motivi di sicurezza. Al fine di dare seguito alla vertenza lavoratori e lavoratrici di Poste Italiane delle Marche parteciperanno nella stessa data alla manifestazione interregionale che si svolgerà a Bologna davanti alla sede dell'AT C.Nord di Poste Italiane. I sindacati di categoria chiedono il ritiro del Decreto che stabilisce la ulteriore cessione delle quote, per far sì che la maggioranza di Poste Italiane rimanga pubblica, tutelando così il futuro occupazionale dei lavoratori e l’unicità aziendale. Tra le motivazioni dello sciopero ci sono anche le condizioni di grave difficoltà in cui versano i servizi postali, settore nel quale i progetti avviati non funzionano (recapito a giorni alterni) e quelli che sarebbe necessario avviare per contenere le perdite (rilancio della logistica e dell'e-commerce) vedono l'azienda totalmente inerte. Infine le grandi difficoltà di MP, settore nel quale le pressioni commerciali sono ormai diventate insopportabili e gli organici insufficienti, mentre migliaia di giovani part time aspettano, invano, la trasformazione del loro rapporto di lavoro a full time. Già da ieri, 24 ottobre, e fino a mercoledì 23 novembre, è in atto lo sciopero nazionale dello straordinario. Il blocco delle prestazioni interessa tutti i lavoratori di tutte le strutture aziendali, è stato proclamato da  Slp Cisl, Slc Cgil, Failp Cisal, Confsal Com e Ugl Com. 25/10/2016
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25/10/2016 Sciopero per il rinnovo del contratto Legno arredamento. A Pesaro la manifestazione regionale
Il 28 ottobre i lavoratori del settore legno arredamento incroceranno le braccia in tutta Italia per il rinnovo del contratto nazionale. Lo sciopero di 8 ore è stato indetto dai sindacati di categoria FeNEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL “in risposta alle proposte di Federlegno che chiede ai lavoratori più flessibilità con un aumento salariale pari a zero euro.” Per i sindacati «è da irresponsabili tenere da più di 6 mesi i lavoratori senza contratto, dopo oltre 15 incontri e nonostante la piattaforma sindacale sia stata inviata alla controparte nel settembre 2015, quando mancavano ben sei mesi alla scadenza del contratto». Secondo i sindacati «il settore è in ripresa e, dopo le buone performance del 2015 (quando le esportazioni aumentarono del 6%), registra un ulteriore incremento delle esportazioni del 3% nel primo semestre 2016». Le Marche, con una quota del 6%, sono la sesta regione italiana per esportazioni. Il Legno-Arredo marchigiano rappresenta la seconda filiera di settore per valore aggiunto prodotto, pari al 17,2% delle aziende del manifatturiero e al 4,4% del totale prodotto nelle Marche, assorbendo il 5,7% di tutti gli occupati della regione e il 19,5% di quelli impiegati nel manifatturiero. A Pesaro si svolgerà la manifestazione regionale. Il concentramento dei lavoratori è previsto alle ore 9,30 in piazza Lazzarini per raggiungere la sede di Confindustria in Via Cattaneo dove, dopo numerosi interventi dei delegati delle principali aziende del settore, parlerà il Segretario Nazionale della FeNEAL UIL Fabrizio Pascucci . 25/10/2016
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24/10/2016 Sciopero alla Teuco contro i 108 licenziamenti
Mercoledì 26 ottobre, dalle 8.30 alle 10.30, e non più dalle 10,00 come precedentemente annunciato, sciopero e presidio, indetto dai sindacati di categoria, dei lavoratori della Teuco - via Virgilio Guzzini,2 zona industriale di Montelupone - per chiedere il ritiro della procedura di mobilità per 108 dei 194 dipendenti a partire da gennaio 2017, riaperta dall’azienda nonostante ci siano le condizioni per prolungare di un altro anno i contratti di solidarietà attualmente in vigore. 24/10/2016
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24/10/2016 Trenkwalder: trovata l'intesa su stipendi e continuità occupazionale
Nidil Cgil, FeLSA Cisl e Uiltemp hanno incontrato l'agenzia per il lavoro Trenkwalder per discutere della posizione in cui l'azienda si è trovata in questi ultimi giorni, a causa del mancato pagamento delle retribuzioni di settembre, derivante dalla chiusura finanziaria degli istituti di credito. Trenkwalder ha esposto la situazione, informando di aver fatto richiesta e ottenuto l'ammissione alla procedura di concordato preventivo, unica strada in grado di consentire all'azienda di ripristinare in tempi rapidi la liquidità necessaria per riprendere l'attività ordinaria, anche a fronte del notevole incremento delle performance aziendali dell'ultimo trimestre. Trenkwalder inoltre ha dichiarato di procedere al pagamento delle mensilità di settembre e comunque di invitare le imprese utilizzatrici, nel rispetto della responsabilità solidale, ad anticipare le retribuzioni nette ai lavoratori. A fronte di queste comunicazioni, come organizzazioni sindacali di rappresentanza dei lavoratori somministrati, abbiamo sottoscritto un verbale di intesa con l'ApL, volto a favorire la continuità occupazionale, garantendo ai lavoratori temporanei che nel caso di subentro di nuova ApL non gli verrà trattenuta nessuna penalità o indennità di mancato preavviso. Mentre, per quanto riguarda i lavoratori a tempo indeterminato l'agenzia si impegna a favorire la cessione individuale del contratto di lavoro. Le organizzazioni sindacali, pur nella preoccupazione per la situazione nel suo complesso, si ritengono soddisfatte per il confronto odierno, volto a tutelare i lavoratori dal punto di vista economico e occupazionale, auspicando al contempo la ripresa delle attività da parte dell'ApL. A tal proposito le parti si incontreranno tra 15 giorni per un ulteriore monitoraggio. Si invitano pertanto i lavoratori a prendere contatti con le federazioni di categoria Nidil Cgil, FeLSA Cisl e UILtemp per ricevere tutta l'assistenza necessaria, anche a fronte degli adempimenti formali e delle necessarie comunicazioni del Tribunale competente.
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24/10/2016 Centri per l'Impiego al limite del tracollo: proclamato lo stato di agitazione
A quasi 2 anni dalla riforma delle Province e da oltre un anno dall’approvazione dei decreti di riordino degli istituti del mercato del lavoro, la situazione in cui versano i Centri per l’Impiego è al limite del tracollo. Infatti le leggi regionali di riordino delle competenze delle Province hanno prodotto un quadro estremamente differenziato, regione per regione, rendendo incerto e opaco il futuro di questi servizi che pure si dice di voler rilanciare. Stanno inoltre per scadere i termini delle norme che consentivano al Ministero del Lavoro di contribuire al funzionamento di questi servizi, nonché alle Province di prorogare i contratti a tempo determinato del numeroso personale precario in servizio presso di essi. A fronte di questo quadro e in mancanza, da parte delle istituzioni coinvolte, di un azione che permetta di superare questo quadro di estrema incertezza, Cgil Funzione Pubblica, Cisl Fp e Uil Fpl hanno dichiarato lo stato di agitazione nazionale di tutto il personale dei Centri per l'Impiego. 24/10/2016
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