Ricerca

01/07/2016 Contro la privatizzazione di Poste Italiane: 2 luglio manifestazione regionale ad Ancona
Le segreterie regionali di Cisl Slp, Cgil Slc, Uilposte, Failp Cisal e Confsal Comunicazioni hanno proclamato la mobilitazione  di categoria contro l'ipotesi di una nuova fase di privatizzazione di Poste Italiane. Ad Ancona sabato 2 luglio 2016 si è tenuta la manifestazione regionale, concentramento  ore 10.30 davanti alla sede regionale di Poste Italiane, corteo e assemblea pubblica in Piazza del Plebiscito.  Per le organizzazioni sindacali, il completo collocamento in borsa dell'azienda equivale a una svendita: «Se Poste Italiane, che sino ad oggi ha svolto un importante servizio sociale, attraverso i suoi uffici presenti su tutto il territorio nazionale, periferie comprese, fosse consegnata al mondo della speculazione finanziaria ed alle logiche che lo caratterizzano, perderebbe per sempre, quella identità sociale che finora l’ha fatta considerare la prima cellula istituzionale del Paese» sostengono i sindacati, che rilanciano un modello «patrimonio di tutti, capace di garantire qualità del servizio ed occupazione».
Continua a leggere
30/06/2016 Pergola: riapre l'ufficio postale ma rimangono i problemi
«Siamo soddisfatti per la riapertura nel cuore di Pergola dell’ufficio postale chiuso ormai da una quindicina di giorni. Grazie al nostro impegno, alla sensibilità e alla tenacia del Sindaco di Pergola Baldelli, sembrano scongiurati i gravi disagi per la comunità pergolese.  La dirigenza di Poste italiane alla fine non ha potuto che accettare l’offerta di sistemare l’ufficio postale sino al termine dei lavori della sede di viale Martiri della Libertà, nei locali offerti dalla amministrazione comunale in corso Matteotti». Lo afferma Andrea Bartolucci  segretario provinciale del SLP-Cisl, che nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme circa la possibilità di tempi lunghi per la sistemazione dei danni causati dall’attacco al cash-dispenser  del locale ufficio postale. «Non comprendiamo tuttavia - aggiunge Dario Dominici segretario regionale di categoria - la disparità di trattamento riservata da Poste Italiane ai propri dipendenti. Come è noto, l’offerta fatta a Poste era stata di più locali, tutti  attrezzati e idonei sia alle attività finanziarie e di sportello che a quelle delle lavorazioni postali. L'azienda non ha colto la opportunità di riportare anche gli 11 portalettere negli oltre 200 metri quadrati offerti dal Comune, che il primo cittadino ieri ci ha fatto visionare e che Poste non ha voluto nemmeno vedere». Gli addetti al recapito dovranno dunque continuare a fare la spola fra Pergola e San Lorenzo in Campo, dove sono appoggiati in attesa della riapertura dell’ufficio postale. Apertura che non potrà avvenire in assenza di approfonditi controlli che escludano la presenza delle pericolose fibre di amianto che potrebbero essere eventualmente presenti in concentrazioni troppo elevate e pericolose per la salute delle persone applicate nell’ufficio. «È un vero peccato - prosegue Dominici - poiché i locali offerti sarebbero stati molto più confortevoli di quelli attualmente utilizzati. Fortunatamente, in pochi giorni incalzati da mass media e social, sono stati trovati banconi e mezzi forti e tutte le strumentazioni necessarie a far aprire l’ufficio postale. Non è sempre così.  La succursale 5 di Fano, nonostante ripetute denunce e assicurazioni da parte della azienda, ancora non ha risolto le gravi criticità che costringono gli sportellisti e il direttore a lavorare in grosse difficoltà e disagio. Chissà se, dopo l’intervento del dipartimento di prevenzione dell’Asur, i lavori finalmente si faranno». Nei giorni scorsi era stato indicato alla clientela di appoggiarsi agli uffici “vicini” dimenticando che questi non sono aperti tutti i giorni. Oltre il danno la beffa: raggiunte le sedi consigliate, in molti hanno scoperto che l’agenzia sarebbe stata aperta il giorno successivo. 
Continua a leggere
30/06/2016 Italia di mezzo: una nuova opportunità di sviluppo
Il progetto dell'”Italia di mezzo” può mettere assieme le persone, le intelligenze, i saperi, i sistemi di accoglienza, di inclusione, di coesione e tutela sociale, le risorse finanziarie dei programmi Europei di Marche, Toscana e Umbria. Circa 6,2 milioni di persone possono, attraverso i loro rappresentanti, presentarsi agli investitori internazionali con il loro straordinario patrimonio paesaggistico, storico, artistico e culturale, far valere le conoscenze derivate dai sistemi universitari, scientifici e produttivi e al contempo quella straordinaria combinazione di tradizione e innovazione, quel saper fare in stretto connubio con il saper pensare. Il progetto pone le condizioni perché nella discussione sullo sviluppo si superi lo schema duale Nord-Sud e si valorizzi l'Asse Est-Ovest. E’ evidente che andranno affrontate questioni costituzionali e istituzionali, ma è altrettanto chiaro che, fin da subito, si possono mettere a fattor comune molte azioni, che oggi le singole Regioni conducono separatamente, con una nuova e maggiore efficacia. In anni recenti si sono più volte avviate riflessioni che prefiguravano un percorso verso una dimensione politica unitaria; storia, arte, cultura, modello socio-economico, paesaggio hanno creato un potenziale unicum, che oggi può costituire un valore aggiunto per le politiche nazionali e soprattutto europee. In un contesto di economia aperta e di competizione globale, le regioni dell’Italia di mezzo possono contare su fattori di specificità che, se messi a sistema, possono esprimere grandi potenzialità:  un tessuto produttivo che, oltre alla presenza di grandi imprese, spesso multinazionali, è prevalentemente basato su un sistema di piccole e medie imprese, capaci di sviluppo endogeno, ma non localistico, come dimostrano i risultati dell’export;  una straordinaria piattaforma naturale di connessione tra le economie atlantiche e dell’Europa occidentale con quelle dell’Europa centrale e dell’est;  un territorio che costituisce un polmone naturale, con un importante patrimonio artistico-culturale che oggi rappresenta un valore aggiunto decisivo come fattore di potenziale sviluppo;  un modello posto alla base delle politiche di welfare che ha valorizzato la coesione sociale. Occorre però una capacità di governo che rafforzi le omogeneità e renda vantaggiose le differenze, per riuscire a cogliere questa straordinaria opportunità di sviluppo. La firma del protocollo d’intesa tra i tre Governatori a Bruxelles il 17 giugno scorso ha dato una concreta accelerazione al processo di integrazione; che sia avvenuta proprio nel cuore dell’Europa ha dato un valore non soltanto simbolico al gesto, ma soprattutto lo ha inserito nel giusto contesto, dandogli una valenza sopraregionale e sopranazionale. Occorre però superare la pregnanza istituzionale e dare al processo anche un valore economico, sociale e civile. Qui entra in gioco il ruolo di CGIL CISL UIL e, più in generale, del partenariato, che possono dare un respiro ideale al progetto: lavoro ed innovazione, sanità e welfare, tutela del paesaggio e agricoltura sostenibile, cultura e turismo possono essere volani di sviluppo se diventano patrimonio di valori condiviso. Pertanto, al coordinamento politico-istituzionale occorre affiancarne uno di partenariato socio-economico; è necessario procedere con un confronto serrato e concreto alla definizione di iniziative comuni per sostenere il sistema produttivo favorendo gli investimenti, realizzare efficaci politiche attive del lavoro e di inclusione sociale. Per quanto riguarda gli indirizzi di politica nazionale ed europea – infrastrutture materiali ed immateriali, corridoi europei, EUSAIR, ecc. – è indispensabile concordare strategie condivise e attivarsi perché si realizzino in tempi rapidi. CGIL CISL UIL di Toscana, Umbria, Marche intendono essere parte attiva nel processo che conduce alla realizzazione della riforma attraverso la realizzazione di una serie iniziative e svolgendo il ruolo di monitorare e valutare l’effettivo grado di convergenza e di armonizzazione delle politiche regionali nelle tre regioni. «È importante oggi fare massa critica per garantire prospettive di sviluppo alle nostre comunità - dichiara Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche - Il sindacato confederale e la Cisl in particolare in questi anni hanno sempre sostenuto le aggregazioni ad ogni livello tra comuni, aziende di servizi pubblici, imprese, università. L'iniziativa istituzionale dei Presidenti di Toscana-Marche-Umbria va coniugata  anche  in chiave economica e sociale perché i cittadini, il mondo del lavoro la percepiscano come un processo concreto che punti a creare più occupazione, più coesione, più qualità dei servizi. In questo senso Cgil Cisl Uil delle  Regioni di Mezzo daranno il loro contributo con proposte e disponibilità al confronto».
Continua a leggere
27/06/2016 Rinnovo permessi di soggiorno, 28 giugno mobilitazione nazionale ad Ancona Presidio regionale
Domani 28 giugno   in 70 città italiane, Cgil Cisl Uil hanno indetto una giornata di mobilitazione nazionale con presidi davanti alle prefetture per chiedere, tra i punti, la proroga a 24 mesi del permesso per attesa occupazione. Dal  2011 ad oggi, sarebbero quasi un milione i permessi di lavoratori immigrati non rinnovati, di cui almeno 400 mila per motivi di lavoro. Nelle Marche Presidio regionale,ad Ancona davanti alla Prefettura in Piazza del Plebiscito partire dalle ore 17,00.
Continua a leggere
27/06/2016 Ospedale di Pergola: Cgil e Cisl chiedono alla Regione certezze per il presente e prospettive per il futuro
Venerdì 24 si è svolto l'incontro, richiesto da Cgil e Cisl, in merito alla situazione dell'Ospedale di Pergola, con gli amministratori, le forze politiche locali, e alcuni consiglieri regionali membri della IV Commissione Sanità (Talè, Pergolesi) alla presenza del Direttore Generale dell'Asur Marini.L'incontro, per Cgil e Cisl, si poneva il duplice obiettivo di dare oggi certezze alla struttura ospedaliera, apparentemente non toccata dalla recente riorganizzazione degli Ospedali di Comunità e della revisione della rete dell'emergenza territoriale, e di offrire un futuro a quella struttura, ancora d'eccellenza, dentro il contesto della rete ospedaliera provinciale.L'incontro si è rivelato deludente, molto deludente, sia per le continue strumentalizzazioni politiche sia per le mancate risposte da parte della regione. La presenza di operatori e delegati sindacali del settore sanitario ha permesso di entrare nel merito delle questioni e dei problemi, ben distanti dalla descrizione che abbiamo ascoltato, e che sinteticamente elenchiamo: carenze di organico e conseguenti disservizi del punto di primo intervento ospedaliero, carenze di medici chirurghi che stanno svuotando l'operatività del blocco operatorio, mancato sviluppo delle enormi potenzialità dell'unica struttura riabilitativa  pubblica d'eccellenza di tutto il territorio provinciale, carenze del reparto di medicina, mancate sostituzioni del personale infermieristico e tecnico.Il timore, molto più di un timore, è che sia in atto silenziosamente uno svuotamento di questo importantissimo presidio ospedaliero, tale è diventato in particolare dopo la trasformazione, in corso, degli ex ospedali di polo in ospedali di comunità, senza più reparti per acuti. A che pro? A favore di chi e di cosa? Sanità privata convenzionata?Cgil e Cisl ritengono che vada fatta immediatamente chiarezza e, terminate le assemblee territoriali sulla sanità, la prossima sarà il  30 giugno  a Urbino, chiederanno urgentemente un incontro al Direttore di Area Vasta, alla Direttrice di Marche Nord e all'Assessore alla Salute Ceriscioli, affinché siano date quelle improrogabili risposte che l'intero territorio attende in tema di servizi sanitari.La questione dell'Ospedale di Pergola, inoltre, non può essere lasciata, come è ora, a diatribe politiche, strumentalizzazioni, rivendicazioni e campanili come quelli che abbiamo ascoltato ieri, che nulla hanno a che vedere con l'interesse dei cittadini di Pergola ne, tanto meno, con quelli di tutta la comunità provinciale cui stanno a cuore i destini di un servizio sanitario pubblico. Il futuro di Pergola è solo dentro una rete ospedaliera provinciale che sappia fare sistema e agire in maniera coordinata. Cosa che oggi appare molto distante dalla realtà dei fatti.
Continua a leggere
27/06/2016 Gestione rifiuti: trovato l'accordo per l'impianto Relluce
FIT/CISL, FP/CGIL, UGL e USB esprimono soddisfazione per la firma dell’accordo sindacale con cui,  tramite il progetto tecnico della gestione integrata dei rifiuti urbani nell’ATO 5 di Ascoli Piceno, la società PICENOAMBIENTE da continuità ad un impianto produttivo di rilevanza provinciale e che al contempo garantisce retribuzione e diritti ai lavoratori. Dopo una trattativa articolata e laboriosa si è giunti ad una conclusione positiva che garantisce l’operatività nell’impianto RELLUCE, l’occupazione di tutti i dipendenti in forza ed il mantenimento dei diritti maturati nel corso degli anni incluse tutte le tutele in materia di lavoro precedenti all’approvazione del Decreto Legislativo 81/2015 (Jobs Act),  ovvero quanto previsto  dalla Legge 300/70 in particolare dall’art. 18.
Continua a leggere
27/06/2016 Fincantieri: firmata l'ipotesi di accordo integrativo di gruppo
Nella tarda mattinata di venerdì 24 giugno e dopo circa 24 ore di trattativa è stata sottoscritta unitariamente l'ipotesi di accordo relativa alla contrattazione integrativa del Gruppo Fincantieri. Dopo lunghi mesi di confronto, sia su aspetti economici che normativi e dopo infinite riunioni dove si sono avvicendati testi e proposte aziendali distanti da possibili soluzioni, come Fim e Uilm abbiamo ritenuto necessario ricercare, attraverso il confronto con Fincantieri, soluzioni condivise. Tutto questo ha prodotto nella giornata di oggi la conclusione unitaria di un confronto che è cominciato a dicembre del 2014 e che ha prodotto perdite economiche per i lavoratori di Fincantieri a partire da aprile 2015. L'accordo assume una grande importanza per la dimensione del gruppo cantieristico che sta ottenendo importanti successi commerciali sia nel settore militare che civile. L'ipotesi oggi sottoscritta ripristinerà il premio efficienza pari a € 1.500,00, andrà a istituire un premio di partecipazione di 1.208,00 euro suddiviso in parti uguali su indicatori di commessa e qualità, inoltre è stato definito che le quantità economiche riferite alla ex produttività di area e unità pari a € 827,40 che saranno utilizzabili dal singolo lavoratore, a partire da aprile di ogni anno come welfare aziendale, per il 2016 tutti gli importi sono al 50%. È stata inoltre definita una Una Tantum di € 1.050,00 di cui 500 € in welfare e 550 € erogati nella busta paga di agosto 2016, sono inoltre previste forme di incentivazione nel caso di utilizzo volontario delle somme relative al premio di partecipazione in welfare. Nei prossimi giorni le RSU di tutti i Siti dovranno esprimere il loro assenso all'ipotesi di accordo, successivamente saranno avviate assemblee informative in tutti i siti e a seguire sarà indetto un referendum tra tutti i lavoratori del gruppo per l'approvazione definitiva dell'ipotesi. Fim e Uilm ritengono che la sottoscrizione dell'ipotesi di accordo unitaria sia un fattore importante e significativo per tutto il Gruppo Navalmeccanico che zittisce tutti coloro i quali in questi mesi ci hanno accusato di ricercare intese separate, per la Fim e la Uilm è sempre stato importante e determinante ricercare soluzioni che non penalizzassero ulteriormente le lavoratrici e i lavoratori di Fincantieri.
Continua a leggere
27/06/2016 5 Minuti Cisl: Per un nuovo sviluppo tra prossimità e innovazione - Giornata mondiale del rifugiato
Per un nuovo sviluppo tra prossimità e innovazione. Seminario formativo promosso da Cisl Marche a Jesi. Le interviste a Annalisa Magone, Presidente Centro Ricerca Torino Nordovest; Francesco Ramella docente di sociologia economica e dello sviluppo UniTorino e Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl Marche . Comunità aperte e solidali per un futuro condiviso. Ad Ancona in occasione della giornata mondiale del Rifugiato, la storia di Mohamed giovane somalo, ospite di una famiglia italiana, e l'intervista a Neli Isaj, Anolf Cisl Ancona.
Continua a leggere
24/06/2016 Variazione bilancio Regione Marche ancora criticità su tariffe agevolate dei trasporti, spesa sociale e rette dei servizi socio-sanitari
CGIL CISL UIL Marche avevano espresso la necessità che le variazioni al bilancio di previsione intervenissero prioritariamente per affrontare  gli effetti perduranti della crisi finalizzando le risorse in particolare sulle politiche sociali e della salute, sul trasporto pubblico locale, sul diritto allo studio e sulla casa. Rispetto a tali priorità, con le variazioni adottate, il bilancio contiene risposte positive su alcune questioni mentre su altre, la Giunta regionale, confermando l’esclusione di tagli, si è impegnata a garantire il mantenimento del necessario livello di spesa, attraverso la manovra di assestamento e integrando le risorse disponibili a bilancio con quelle attivabili dai Fondi Comunitari, statali e di settore. In particolare, si danno positive risposte sul tema del diritto allo studio universitario e ai problemi della casa attraverso il finanziamento - nel triennio 2016-2018 - delle borse di studio (6 mln), del fondo per morosità incolpevoli degli inquilini (500 mila) e del fondo affitti per famiglie meno abbienti (1 mln). Per quanto riguarda il Trasporto Pubblico Locale, si completerà la copertura finanziaria con lo stanziamento di ulteriori 27 mln nel triennio 2016-2018, in occasione dell’assestamento di bilancio; sul fronte delle Politiche sociali, i servizi rivolti ad anziani, disabilità, famiglia, infanzia ed altri interventi sociali, saranno garantiti per il 2016 con circa 64 mln complessivi attraverso l’integrazione di risorse proprie con i Fondi comunitari, Fondi Statali, Fondo nazionale sanitario attivabile per spese socio-sanitarie.   La mancanza, tuttavia, di un quadro d’insieme che comprenda anche le risorse dei Comuni, continua a destare preoccupazione sull'effettiva copertura finanziaria di tutti i servizi. Costituiscono serie criticità il sostegno alle agevolazioni tariffarie dei trasporti, per il quale in attesa di una verifica dei criteri di erogazione, non si prevedono risorse sufficienti per garantire la spesa storica ma anche  la mancata costituzione del Fondo di solidarietà necessario per evitare alle famiglie il carico dell’aumento delle tariffe per i servizi socio-sanitari erogati dalle strutture residenziali e semiresidenziali. Temi su cui auspichiamo specifiche risposte in sede di assestamento. Rispetto all'esito della variazione di bilancio, CGIL CISL UIL Marche, nel prendere atto degli impegni assunti dalla Giunta regionale a garantire il mantenimento della spesa sui settori più sensibili per i cittadini e lavoratori colpiti dalla crisi,  vigileranno sulla coerenza degli atti che dovranno essere conseguenti agli impegni assunti, rivendicando un confronto più complessivo sulle politiche regionali così da individuare le priorità per determinare un quadro organico in relazione all'insieme degli strumenti attivabili. Ciò che, fino ad oggi, è mancato.
Continua a leggere
24/06/2016 Brexit, scelta preoccupante. Rilanciare l'Europa del lavoro e della coesione sociale
«La scelta della Gran Bretagna e dei suoi cittadini di uscire ed isolarsi dall'Unione Europa e' una decisione sbagliata e preoccupante che apre indubbiamente scenari di incertezza per il futuro del continente europeo». Lo sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan. «Ora l'Europa ed i Governi hanno il dovere di rispondere alla scelta della Gran Bretagna accelerando nella costruzione dell'Unione politica europea, attraverso una svolta nella gestione comune del debito, con un fisco omogeneo, un welfare nuovo ed inclusivo, politiche per la crescita e per gli investimenti pubblici e privati, rimettendo al centro la dignità' del lavoro, la solidarietà e la partecipazione dei cittadini. Questo e' quello di cui ha bisogno l'Europa. Ripartire dal sogno lungimirante dei padri costituenti e di tanti statisti europeisti come Adenaeur, Kohl, Moro, Mitterand. Gli Stati Uniti d'Europa sono la risposta migliore al rigurgito dei nazionalismi, alla xenofobia, ai tentativi di riportare indietro l'orologio della storia. Ed il sindacato europeo, la Ces, deve impegnarsi ed intestarsi questa battaglia culturale per aprire ora una nuova fase nella vita economica e sociale del nostro continente, ponendo fine alle politiche di rigore economico, ma adottando un percorso chiaro di sviluppo e di crescita capace di ridare slancio e vigore al sogno di una casa comune europea".  Commentando i risultati sul referendum in Gran Bretagna sull'appartenenza all'Ue, anche  Luca Visentini, Segretario Generale della Confederazione sindacale europea, afferma «Questo è un giorno buio per l'Europa, per la Gran Bretagna e per i lavoratori. Deve essere una sveglia per l'Ue per offrire una soluzione migliore per i lavoratori. C'è una profonda disillusione in Europa, non solo in Gran Bretagna. Austerità, tagli nella spesa pubblica, disoccupazione, il fallimento dei governi di rispondere ai bisogni delle persone, il fallimento dell'Ue di agire insieme alimentando il sentimento anti-Ue. I lavoratori vogliono un'Ue che agisca per migliorare le loro vite. L'Ue ha bisogno di agire decisamente per assicurarsi che questo non sia l'avvio del disgregamento dell'Unione europea, e non danneggi i diritti dei lavoratori. L'Ue deve iniziare a dare ancora benefici ai lavoratori, creare una società più giusta ed equa, investire in posti di lavoro di qualità, servizi pubblici efficienti e opportunità reali per i giovani. La Ces sostiene il sindacato britannico Tuc nel dire che i lavoratori britannici non devono pagare il prezzo per la Brexit. La Ces continuerà e rafforzerà la sua lotta per un'Europa più equa e sociale».
Continua a leggere
24/06/2016 Ial Marche ospite a Buonasera Marche
https://youtu.be/HS5PCSKUNys  
Continua a leggere
23/06/2016 Non si tocca la Benetti
Oggi sciopero all’Azimut Benetti di Fano.Ottantotto operai del sito produttivo di Fano hanno incrociato le braccia con l’astensione totale dalla produzione. Una scelta resa necessaria dalla decisione dell’azienda di chiudere il sito di Fano specializzato nella realizzazione di gusci in vetroresina e scafi. Il sito produttivo che operava con alti standard qualitativi e di sicurezza nei luoghi di lavoro e con maestranze altamente qualificate verrà chiuso per la decisione aziendale di esternalizzare la produzione affidandola a ditte esterne. Una scelta che si giustifica solo per la riduzione del costo del lavoro perché  le commesse di lavoro ci sono.E’ gravissima  la decisione sia per le ricadute occupazionali gravissime( 88 famiglie senza lavoro) che per la perdita di un sito produttivo efficiente e competitivo.La vicenda dell’Azimut  Benetti di Fano si innesta nella grave crisi della val Metauro della filiera della nautica: qundo nel 2009 l’azienda trasferì l’allestimento a Viareggio degli scafi promise che Fano sarebbe diventato il polo d’eccellenza della lavorazione della vetroresina. Invece oggi arriva la scelta della direzione di chiudere il sito.La Cisl di Fano chiede unitamente a Maria Grazia Santini della Femca Cisl di avviare subito un tavolo istituzionale di confronto per evitare questa tragedia occupazionale.  Chiediamo però alle istituzione locali (comuni e regione ) di adoperarsi per completare la strada di raccordo con il porto e  il completamento del drenaggio dei fanghi  perché il territorio di Fano e  della Val Cesano non può permettersi di perdere, anche per i gravi ritardi infrastrutturali, le aziende della Nautica che sono rimaste nel territorio.    
Continua a leggere
23/06/2016 Sergio Piermattei è il nuovo responsabile della Cisl di Senigallia.
Sergio Piermattei  è il nuovo responsabile della Cisl di Senigallia.  Piermattei, 56 anni di Ancona, in Cisl dal 1988  dove ha svolto numerosi incarichi  in diverse categorie del settore privato. E’ stato  responsabile della Cisl di Jesi e della Cisl di Civitanova. «Voglio continuare nel solco di una Cisl di prossimità, vicina ai lavoratori, alle famiglie e ai pensionati e attento interlocutore delle amministrazione pubbliche. C’è ancora tanto bisogno di   sindacato,  capace di intercettare bisogni e di dare risposte.» ha dichiarato Sergio Piermattei dopo la sua elezione all'unanimità,  avvenuta   a Jesi,  durante i lavori del Consiglio generale della Cisl Marche.
Continua a leggere
22/06/2016 Silvia Spinaci, nuova responsabile della Cisl di Macerata
Silvia Spinaci, è la nuova responsabile della Cisl di Macerata. Eletta  all'unanimità dal Consiglio generale della Cisl Marche che si è tenuto oggi, 22 giugno 2016,   a Jesi. Silvia Spinaci subentra  a  Lidia Felicita Fabbri,  già responsabile dal 2013 della Cisl di Macerata, chiamata al nuovo incarico nella segreteria regionale della Fai Cisl. «Una Cisl radicata nel territorio, sempre più vicina alle lavoratrici e ai lavoratori, attiva nel favorire quelle reti tra soggetti economici, sociali e  istituzionali essenziali per riprogettare e rilanciare  lo sviluppo locale. – ha dichiarato Silvia Spinaci dopo l’elezione - Una Cisl in ascolto dei bisogni delle persone e pronta  a rappresentarli  nella contrattazione territoriale per costruire risposte e tutela.» Silvia Spinaci, 35 anni, vive a Potenza Picena.E’ sposata e ha una figlia di 8 anni. Ha svolto attività di ricerca presso l’Università di Macerata e da diversi anni  è nello staff dell’Ufficio Sudi della Cisl Marche.
Continua a leggere
20/06/2016 5 Minuti Cisl: Sciopero metalmeccanici - Mobitaly: rinascere dalle ceneri della crisi
Sciopero metalmeccanici #FightingXCCNL. Nelle Marche tremila lavoratori in corteo a Senigallia contro il mancato rinnovo del contratto da parte di Federmeccanica. Le interviste a Leonardo Bartolucci, Segretario generale Fim Cisl Marche e Maria Teresa Bocchini, Rsu Fim Cisl Whirlpool Melano. L'esperienza Mobitaly, cooperativa di Camerano(An) che produce cucine, nata dalla forza di 16 ex dipendenti di due aziende del settore colpite dalla crisi. Le interviste a Luca Tassi, Segretario regionale Filca Cisl Marche, Matteo Galeazzi, socio fondatore e lavoratore cooperativa Mobitaly e Francesco Ventrici, designer.
Continua a leggere
20/06/2016 Pergola senza poste dopo la rapina: disagi e disservizi
Pergola rimarrà senza ufficio postale per almeno due settimane e probabilmente per i cittadini, sarà più difficile del solito ricevere la corrispondenza. Sono le conseguenze dell’attacco al bancomat dell’ufficio postale di viale dei Martiri della Libertà a Pergola, accaduto nella notte tra venerdì e sabato scorso. Per Poste Italiane i clienti dovranno appoggiarsi agli uffici "limitrofi". «Siamo davvero sconcertati dalla risposta aziendale, vogliamo precisare che gli uffici cosiddetti limitrofi distano a una decina di chilometri. - afferma Dario Dominici Segretario generale SLP CISL Marche – Visto che non è previsto alcun sportello provvisorio nonostante davanti all'ufficio colpito vi siano locali liberi che avrebbero potuto ospitare il servizio postale, come sindacato vogliamo sottolineare la disorganizzazione dell’azienda per il disservizio e i disagi per i cittadini, in particolare per i pensionati che si dovranno spostare di chilometri e chilometri, perché l’ufficio postale di Pergola sarà ancora chiuso per il pagamento della pensione. – continua Dominici - Difficoltà e disagi anche per gli 11 portalettere, che ora sono stati "appoggiati" presso l'ufficio postale di San Lorenzo in Campo dove sono costretti a smistare la corrispondenza in poco spazio e su un tavolaccio . Purtroppo non ci meravigliamo più di tanto. – conclude Dominici - Alla dirigenza non interessa il servizio, pubblico o privato che sia, interessa solo diminuire i costi del lavoro per svendere ai fondi sovrani e agli investitori esteri la più grande azienda di servizio del paese.»
Continua a leggere
18/06/2016 Scomparso Vittorio Merloni, il cordoglio di tutta la Cisl
E' scomparso  Vittorio Merloni, ex presidente di Indesit Company e di Confindustria all'inizio degli anni '80. Era malato da tempo. «A nome mio personale e di tutta la CISL Marche esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di un imprenditore di grande spessore, con una visione capace di coniugare legame col territorio, qualità delle relazioni sindacali, innovazione e dimensione internazionale» ha dichiarato Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche. Merloni, nato nel 1933,aveva mosso in primi passi nell'azienda del padre Aristide, fondatore della dinastia fabrianese, insieme ai fratelli Francesco (ex parlamentare ed ex ministro) e Antonio. Nel 1975 era nata la Merloni Elettrodomestici, diventata poi Indesit Company, da lui presieduta sino al 2010, quando aveva lasciato la presidenza al figlio Andrea, diventando presidente onorario. Indesit  ceduta poi nel 2014 a Whirlpool. «Vittorio Merloni e' stato un imprenditore innovativo ed intelligente, che ha sempre creduto nell'importanza del dialogo sociale con il sindacato ed i lavoratori. » E' quanto sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan . « Merloni è stato uno dei protagonisti del mondo imprenditoriale italiano, in particolare nel settore degli elettrodomestici, uno dei fiori all'occhiello della nostra produzione industriale. Fu come presidente di Confidustria un interlocutore attento ed un convinto sostenitore della politica dei redditi e della lotta all'inflazione, firmando con Cisl e Uil l'accordo del 1984 sul raffreddamento della scala mobile. E' stato un esempio di imprenditore coraggioso e lungimirante, molto legato alla sua terra marchigiana, in un quadro di sviluppo complessivo e di crescita del paese». Anche la Fim-Cisl nazionale e le Fim di Fabriano, Comunanza e Caserta si associano al dolore della famiglia per la scomparsa di Vittorio Merloni. Una figura di spicco dell’economia e dell’imprenditoria italiana che sulla falsariga del padre Aristide, ha dato lustro ad una terra mezzadrile, portandola ad essere una delle capitali mondiali dell’elettrodomestico bianco. Icona di un’economia senza fratture, quella della “Terza Italia”, la via “adriatica allo sviluppo capace di portare la Merloni Elettrodomestici, da realtà prevalentemente regionale di metà degli anni ottanta a leader mondiale del settore. Grazie ad una serie di azzeccate acquisizioni come: Indesit, Philco, Stinol, Hotpoint, l'azienda divenne leader in alcuni mercati come quello russo, inglese o ancor prima quello cinese a forte espansione e che gli valsero anche la presidenza di Confindustria negli anni '80. Un imprenditore decisamente avanti nei tempi, come la decisione di tenere separata l'azienda dalla famiglia, affidandone le chiavi dapprima a Francesco Caio, poi ad Andrea Guerra e poi a Marco Milani, i primi due veri guru dell'economia italiana. Un imprenditore che lascia molti rimpianti nei suoi dipendenti, che lo hanno sempre considerato uno di loro, in quanto figura di una economia dal “volto umano” che forse oggi non c'è più. A volte un padre, un fratello, piuttosto che il padrone sul quale poter contare nei momenti di difficoltà.  
Continua a leggere
16/06/2016 Continuano le assemblee pubbliche sulla sanità
Per una sanità pubblica e al servizio dei cittadini,  basta tagli ai servizi e agli organici.Saranno questi gli  argomenti che Cgil - Cisl - Uil della provincia di Pesaro - Urbino affronteranno nelle assemblee pubbliche  in programma dalla prossima settimana. Per ribadire la forte preoccupazione  per la situazione del servizio sanitario del territorio provinciale, sottoposto a tagli e ridimensionamenti, senza che siano stati attivati i servizi alternativi al ricovero ospedaliero; e per chiedere l'apertura di un confronto, largo e partecipato, affinchè vengano  raggiunti vari obbiettivi tra i quali il riequlibrio territoriale dei posti letto, l' adeguatezza delle rete territoriale d'emergenza, la localizzazione e i finanziamenti del nuovo Ospedale Marche Nord e gli adeguati investimenti sugli Ospedali di Urbino  e Pergola.Le assemblee in programma:Lunedì 20 giugno  ore 17.30  a Fano  presso la sala del Consiglio ComunaleGiovedì 30 giugno ore 17.30 ad Urbino   presso il Centro Sociale Padiglione via P.Neruda, 8.Volantino assemblea
Continua a leggere
15/06/2016 Ancora 24 ore di sciopero per i lavoratori dell'igiene ambientale
Dopo la straordinaria partecipazione allo sciopero del 30 maggio, i lavoratori delle aziende pubbliche e private dell'igiene ambientale sono tornati a incrociare le braccia per il rinnovo del contratto oggi, mercoledì 15 giugno. Sindacati e lavoratori chiedono un giusto adeguamento economico, tutela occupazionale nei cambi di appalto e costituzione di un fondo che consenta ai lavoratori non più idonei alla mansione di essere accompagnati alla pensione. In tutte le Marche, sono interessati circa 1500 addetti. Per l’occasione, nella provincia di Ancona è stato organizzato un presidio davanti alla sede di Anconambiente, dalle 7 alle 11, mentre i lavoratori della provincia di Pesaro e Urbino partecipano al presidio promosso a Bologna davanti alla sede di Hera. «Siamo rammaricati - dichiara Roberto Ascani, segretario generale Fit Cisl Marche - di come lo sciopero nazionale, proclamato secondo quanto previsto dalla legge e garantendo quindi i servizi minimi, sia stato riportato sulla stampa, solo per il disagio provocato ai cittadini senza minimamente evidenziare le responsabilità della parte datoriale che aveva l’obbligo di informarli dei possibili disagi. La straordinaria adesione allo sciopero fa riferimento alle mutate condizioni dei rapporti di lavoro che determinano una maggiore precarizzazione, la riduzione delle retribuzioni, l’abuso, messo in atto già da subito da parte di talune imprese della provincia di Ancona, del licenziamento di personale per futili motivi e applicando impropriamente, quanto arbitrariamente, le norme del jobs-act per evitarne il reintegro». «Contrasteremo in tutti i modi tali soprusi- prosegue Ascani - e ci faremo parte attiva nei confronti dei pubblici committenti (Comuni, ATA ecc…) affinché venga previsto nei bandi di gara il riconoscimento del CCNL di riferimento, nonché un divieto di applicazione impropria del jobs-act, dal momento che la continuità del lavoro non costituisce condizione di nuova occupazione». La FIT CISL Marche rende noti i primi dati del monitoraggio in tempo reale sulla partecipazione allo sciopero nelle maggiori aziende della regione: Buona adesione anche in altre aziende della regione come Rieco (comuni provincia di Ancona), Cis (Moie e Maiolati), Aset Fano, Cosmari (Macerata e provincia) Con determinazione le Organizzazioni Sindacali FIT CISL, FP CGIL, UILTRASPORTI e i lavoratori chiedono: la clausola sociale per il mantenimento del posto di lavoro e della retribuzione nei cambi di appalto; il rinnovo del contratto con il riconoscimento dei legittimi aumenti economici; ai Sindaci dei vari comuni di sostenere e affiancare questa lotta di civiltà e, tramite l’Anci, di supportare il rinnovo contrattuale.
Continua a leggere
15/06/2016 "ConVIVIamo": ad Ancona la Giornata Mondiale del Rifugiato
Sabato 18 Giugno in Piazza Roma ad Ancona si celebrerà, a partire dalle 17.30, la Giornata Mondiale del Rifugiato “ConVIVIamo“. L'evento, promosso dal Comune di Ancona in collaborazione con Anolf Marche e con lo Sprar, è dedicato all’incontro e alla condivisione di esperienze sul tema dell’immigrazione. Testimonianze, documentari, musica dal vivo, esposizioni artistiche e laboratori ludico-creativi per bambini e adolescenti: ingredienti di una giornata dedicata appunto alla comunione tra i popoli. https://www.facebook.com/etv.marche/videos/562450740631880/ 
Continua a leggere
14/06/2016 Voucher, Fai Cisl: «Sciagurato l'uso in agricoltura»
Dopo la pubblicazione da parte dell’INPS del bilancio dei “buoni lavoro” comprensivi di salario e di coperture contributive, dal 2008 al 2015 risultano venduti in Italia 277,2 milioni di voucher di importo nominale di € 10. In agricoltura ne sono stati utilizzati circa il 5,1%. L’ultimo Consiglio dei Ministri ha introdotto l’estensione dei voucher fino a 7mila euro. Come Fai Cisl Marche riteniamo “sciagurato” l’impiego attuale dei “ticket lavoro” e l’ulteriore possibilità di utilizzo. Stiamo assistendo ad un uso smodato e senza controllo, una tipizzazione che colpisce la tutela dei lavoratori, negando diritto alla pensione, all’ assistenza sanitaria, al TFR, alla malattia e agli ammortizzatori sociali. Si tratta di un vero caporalato cartaceo dove il voucher è il semplice parasole di un rapporto di lavoro che dura più di un giorno e per molte ore al giorno. Facciamo tanti sforzi per rinnovare i contratti nazionali e provinciali di lavoro e poi si utilizzano questi strumenti che eludono e vanificano ogni norma che regolamenta il contratto e la dignità del salario agricolo. La strada da percorrere va nel senso opposto, occorre ridurre il volume consentito, controllare l’effettivo rispetto della legge, affidare alla contrattazione la definizione di nuove regole. La questione va affrontata nel suo complesso, definendo limiti invalicabili, che riconoscono la specificità del lavoro occasionale agricolo, che vive di stagionalità e di rapporti di brevissima durata. Tenere alta la attenzione su questo fenomeno significa per noi della Fai Cisl anche evitare concorrenze sleali fra le aziende agricole, fra chi tiene in regola il proprio personale rispettando leggi e contratti e chi invece anche sulla retribuzione dei lavoratori ne fa un motivo di speculazione salariale. Il 25 Giugno 2016 manifesteremo a Bari al fianco delle segreterie nazionali di Categoria per sostenere il diritto in agricoltura ad un lavoro tutelato e retribuito .
Continua a leggere
13/06/2016 5 Minuti Cisl: Convegno MarcheGiovani - Ial a teatro con Gli Uccelli di Aristofane
Marchegiovani tra welfare e lavoro:problemi, opportunità e tutele. Convegno al Rettorato UNIVPM, promosso dal Consiglio regionale Unipol Marche. Le interviste a Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl Marche, Sauro Longhi, Rettore Univpm, Margherita Anselmi, Coordinatrice Marche Progetto Policoro e Domitilla Santori, Presidente Consiglio studentesco Univpm. Gli Uccelli di Aristofane alla Fenice di Senigallia: quando la formazione professionale di Ial Marche incontra il teatro. Le interviste a Ester Ricci Lucchi, docente corso professionale Ial Marche per estetiste, Rosanna Marchionni, docente corso professionale Ial Marche per acconciatori e le voci, dal backstage,degli allievi.
Continua a leggere
13/06/2016 Un'altra grana per la sanità pesarese: distretti sanitari chiusi il sabato mattina
Dal primo maggio nel Distretto sanitario di Urbino, che comprende Cagli, Urbania e Macerata Feltria, i servizi distrettuali (punti prelievo, servizio vaccini pediatrici, prenotazioni visite specialistiche, attività ambulatoriali, servizio anagrafe e rinnovo patenti ecc. ), sono chiusi il sabato mattina, totalmente o parzialmente. Decisione che penalizza fortemente i cittadini, i lavoratori e loro famiglie, costretti a ricorrere a costose giornate di ferie o permessi nella settimana, per sopperire alla mancanza dei servizi non più assicurati il sabato: una situazione che rischia di appesantire l’affluenza dei cittadini presso le strutture ospedaliere, già in difficoltà. Un fatto che aggrava non poco la situazione sanitaria nella provincia di Pesaro e Urbino, già fortemente penalizzata dai tagli dei posti letto subiti in questi anni e da una riorganizzazione del sistema sanitario che ad oggi ha indebolito le strutture sanitarie ospedaliere, senza creare soluzioni alternative funzionali. Scelte incomprensibili per la Cisl di Pesaro, Fano e Urbino, preoccupata per l’ennesima spoliazione della sanità nel territorio provinciale. Un disegno dell’Area Vasta, tutto da comprendere, se si pensa che ad oggi, mentre si continua a litigare sull’ubicazione del nuovo ospedale unico, la rete dei servizi sanitari nelle aree interne è stata completamente depotenziata o smembrata. Basti pensare alle attività che venivano assicurate dalla struttura di Sassocorvaro, ex Montefeltro salute, con l’ospedale ridotto quasi alla chiusura e le attività di specialistica non più garantite. Grave, in particolare, la situazione dell’Ospedale di Pergola, già depotenziato, con il Reparto di Chirurgia ridotto con soli due medici operanti a fronte dei quattro previsti dalla dotazione organica, a rischio chiusura, con i cittadini costretti a rivolgersi a privati o alle regioni limitrofe, per i servizi specialistici. La Cisl di Pesaro, Fano e Urbino lancia l’allarme su questo nuovo scempio e sollecita l’apertura urgente di un tavolo di confronto con l’Area Vasta, per comprendere ragioni e finalità di questa decisione, invitando anche i Sindaci dei comuni coinvolti ad attivarsi per evitare che tali situazioni di difficoltà penalizzino ulteriormente le comunità locali.
Continua a leggere
09/06/2016 Fai Cisl Marche: Giorgetti eletto nuovo segretario generale
Giuseppe Giorgetti è il nuovo Segretario generale della Fai Cisl Marche. Lo ha eletto questa mattina ad Ancona il Consiglio generale della Federazione regionale, insieme alla squadra di Segreteria (nella foto), composta da Lidia Felicita Fabbri, Gabriele Monaldi e Danilo Santini. Il nuovo eletto assume il ruolo lasciato da Silvano Giangiacomi, chiamato alla Segreteria nazionale della Categoria. Tra i presenti, lo stesso Giangiacomi, che ha rivolto un saluto all'Assemblea, e il Segretario Generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo. La chiusura dei lavori è stata affidata all'intervento del Segretario Generale nazionale della Fai Cisl, Luigi Sbarra. Giangiacomi, nel suo saluto iniziale, ha ricordato come quelli alla guida della Fai Cisl Marche siano stati «anni intensi di attività e di buoni risultati. Anni in cui la Categoria è cresciuta grazie al lavoro di una squadra e di un gruppo dirigente che ha sempre lavorato coeso, permettendoci di arrivare a tanti traguardi e di superare anche momenti difficili. Sono grato a tutti voi e faccio i miei migliori auguri a Giuseppe, dirigente di grande spessore che certamente saprà interpretare al meglio le tante sfide che attendono i nostri territori». Nel suo primo intervento da Segretario della Fai Marche, Giorgetti ha posto l'accento sull'importanza di «consolidare l'azione di rinnovamento, nel solco di quanto realizzato in questi anni da Giangiacomi». Le direttrici del lavoro seguiranno quindi «l'indirizzo della trasparenza, della franchezza, del coinvolgimento dell'intero direttivo e dei delegati nelle decisioni». Con l'obiettivo «di riuscire a realizzare la più ampia tutela dei tanti lavoratori dei comparti agro-alimentari-ambientali delle Marche. Pensiamo ad un futuro dove le prime battaglie saranno la legalità nel territorio regionale e una risposta all'uso sregolato dei voucher». Dal canto suo, Sbarra ha espresso "vive congratulazioni" al nuovo eletto e a una squadra, «che raccoglie e dà continuità all'importante lavoro svolto in questi anni dalla Federazione delle Marche assicurando protagonismo alla Fai nelle molte vertenze che coinvolgono i lavoratori dei nostri settori». Il Segretario Generale ha poi riferito degli sviluppi sulla vertenza dei lavoratori forestali dopo un incontro di ieri in Conferenza delle Regioni. «Finalmente - ha detto - si è aperta una prospettiva di impegno pubblico su tante questioni che dovrebbero entrare in un auspicato piano nazionale di forestazione». Un progetto che, sul piano politico, «rilanci le tante potenzialità inespresse dando forma a un modello di sviluppo protettivo e produttivo e punti a vera programmazione, progettualità, investimenti, salvaguardia dei posti di lavoro, sulla certezza delle retribuzioni». E che, sotto il profilo sindacale «restituisca ai lavoratori il diritto alla libera contrattazione, a partire dall'indicare una solida controparte pubblica al tavolo di trattativa». Anche alla luce degli avvenimenti di queste ore a Rosarno, Sbarra ha ricordato «l'importante manifestazione nazionale unitaria contro il caporalato in programma il 25 giugno a Bari». Infine, l'appello «affinché i Prefetti convochino subito le parti sui territori per passare alla fase operativa del protocollo sperimentale nazionale per l'integrazione delle vittime dello sfruttamento del lavoro agricolo, siglato con il governo lo scorso 27 maggio».
Continua a leggere
09/06/2016 Leonardo Bartolucci ospite a Buonasera Marche
Un focus sul settore metalmeccanico nelle Marche  e le ragioni dello sciopero regionale nell'ambito della mobilitazione nazionale per il rinnovo del contratto. Questi i temi della puntata di Buonasera Marche dell'8 giugno. Ospite in studio Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Cisl Marche. Conduce Maurizio Socci.
Continua a leggere
08/06/2016 La Cisl incontra i giovani ad Ancona
Giovedì 9 e venerdì 10 giugno, al via l’edizione 2016 dello Stage Giovani CISL Marche presso la sede anconetana del sindacato, in via Ragnini. Una trentina di giovani tra i 20 e i 32 anni, provenienti da tutte le Marche, si ritroveranno insieme per discutere di lavoro, formazione, innovazione, ruolo del sindacato. L’esperienza, promossa da alcuni anni dalla Cisl marchigiana, ha acquistato maggior vigore e interesse proprio in questi anni, in cui sono diventati ancor più centrali i temi della disoccupazione giovanile, le complesse transizioni dei giovani dal mondo della formazione al mondo del lavoro, la sempre maggiore difficoltà nella mobilità sociale.  Nato dall’intuizione di arricchire la vita associativa del sindacato, con un confronto vero con i giovani che ancora non lavorano e sono in laboriosa costruzione della loro prospettiva professionale, lo stage è diventato anche un’opportunità di dare una risposta ai ragazzi che hanno manifestato attenzione nei confronti del sindacato, inviando il proprio curriculum vitae o partecipando ad iniziative. La Cisl Marche conferma la scelta di ascolto, confronto e progettualità per e con i giovani; dalle numerose esperienze di orientamento nelle scuole superiori, all’accoglienza nelle sedi sindacali di studenti in alternanza scuola-lavoro, dalla collaborazione con le Università marchigiane e con realtà associative giovanili alla presenza nella Consulta regionale Giovani, dalla valorizzazione di giovani delegati sindacali nei luoghi di lavoro, alle attività di formazione professionale svolte dallo IAL fino a specifici servizi al lavoro. Si andrà da un focus sull’andamento del mercato del lavoro nelle Marche, per contribuire a costruire un pensiero comune sul lavoro, ad attività di approfondimento e progettazione condotte dagli stessi giovani partecipanti, ad un confronto degli stagisti con Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche. La seconda giornata, è in parte dedicata alla scoperta del mondo Cisl nelle Marche, con testimonianze di giovani sindacalisti e operatori dei servizi, in parte a strumenti di autoanalisi delle competenze.
Continua a leggere
07/06/2016 Reato di omicidio stradale: Polizia Locale pronta per l'aggiornamento
Giovedì 9 giugno nella Sala del Consiglio Comunale di Civitanova Marche si terrà il seminario regionale “Il reato di omicidio stradale: dalle norme alle procedure operative”. evento di formazione gratuito e aperto a tutti gli operatori delle Polizie Locali marchigiane, promosso dalla Federazione del Pubblico Impiego della Cisl Marche, in collaborazione con il Coordinamento Cisl Fp della Polizia Locale. Ogni giorno i quotidiani riportano notizie di incidenti stradali con morti, feriti gravi e con relativi comportamenti scorretti da parte di automobilisti e motociclisti. A questo il legislatore ha tentato di porre rimedio modificando la Legge e attribuendo agli operatori di Polizia Locale il compito di applicarla nelle loro attività di controllo e indagine. «Nonostante il mancato rinnovo del contratto di lavoro ed il mancato adeguamento previdenziale alle altre Forze di Polizie, ogni giorno, donne e uomini delle Polizie Locali scendono in strada per il rispetto della Legge. - dichiara Alessandro Moretti, Coordinamento Polizia locale di Macerata - La Cisl anche con questo seminario vuole contribuire ad un adeguata formazione professionale di chi vigila sulla sicurezza stradale e non solo.»
Continua a leggere
06/06/2016 Ancora in stallo le progressioni economiche dell'Area Vasta 2
Ancora una volta i lavoratori dell'Area Vasta 2 sono discriminati rispetto alle altre Aree Vaste della regione, infatti l'accordo già sottoscritto per le Progressioni Economiche Orizzontali per oltre 3000 lavoratori rimane in stand by in Asur al vaglio del Collegio Sindacale. Un accordo siglato in prima battuta a gennaio 2016 e che per ben tre volte è stato discusso dal Collegio Sindacale dell'Asur che ha contestato i requisiti di accesso decisi nel rispetto del fondo economico a disposizione e del CCNL, stabiliti nella contrattazione decentrata e che hanno tenuto in considerazione le diversità delle ex 4 zone territoriali (Ancona, Jesi, Senigalia, Fabriano) per poterle rendere cosi omogenee, per rispettare l'uguaglianza e il giusto trattamento economico a tutti i lavoratori dell'Area Vasta 2. Come CGIL-CISL-UIL confederali e di categoria della Funzione Pubblica consideriamo tale comportamento assolutamente negativo nel merito e nel metodo che penalizza i lavoratori dell'Area Vasta 2. Pensiamo che con questo ”modus operandi” venga gettato discredito sul ruolo sindacale facendo perdere alle organizzazioni sindacali e all’ RSU la credibilità nei confronti dei lavoratori, diminuendo e annullando cosi anche l’efficacia della contrattazione decentrata proprio nel momento in cui vengono firmati Contratti Collettivi Integrativi che attuano politiche redistributive per uniformare e gratificare tutti i lavoratori. Siamo venuti a conoscenza che il 10 giugno ci sarà un incontro tra il Collegio Sindacale e la Direzione di Area Vasta: confidiamo in un segnale positivo degli organi istituzionali volto proprio a riconoscere lo sforzo della delegazione sindacale per rendere omogenee il più possibile le diversità che hanno caratterizzano le 4 ex zone. Ci aspettiamo che alla prossima trattativa la Direzione di Area Vasta si presenti al tavolo con l’accordo sulle progressioni economiche già approvato e recepito in determina insieme a date certe per tutti i pagamenti rimasti in sospeso al fine di proseguire proficuamente i confronti. In assenza di questi risultati dovremmo necessariamente attivare la nostra protesta.
Continua a leggere