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14/03/2016 A Fano la Cisl in piazza con Libera per ricordare le vittime di mafia
La Cisl Marche  aderisce e partecipa alla  XXI Giornata della Memoria e dell'Impegno  in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie. A Fano, Domenica 20 e Lunedì 21 marzo, due giornate all'insegna della memoria e dell'impegno con le mafie,   promosse dalla rete di Libera, insieme agli  Enti locali, ai Sindacati, alle realtà  territoriali del Terzo settore, alle Scuole e ai tanti cittadini per ricordare tutti gli innocenti che hanno perso la vita per mano delle mafie e per creare in tutto il Paese una memoria responsabile e condivisa che dal ricordo può generare impegno e giustizia quotidiana. Le iniziative culmineranno  con il corteo di Lunedì 21 marzo,   che  partirà alle ore 9,30  dal “Pincio” in via delle Rimembranze  e proseguirà per le vie della città di Fano per concludersi in Piazza Amiani con la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie, lettura che avverrà in contemporanea su tutte le piazze d’Italia.  A  Messina,  città simbolo per il 2016  della XXI Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, interverrà Don Luigi Ciotti.  
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14/03/2016 Stabilità 2016: consulenza Caf Cisl per usufruire delle agevolazioni
Il Centro di Assistenza Fiscale della Cisl offre una consulenza qualificata per poter beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla Legge di Stabilità 2016. Dal bonus mobili per le giovani coppie alla rivalutazione dei terreni agricoli ed edificabili, fino alla recente abrogazione della Tasi per l'abitazione principale, gli operatori Caf saranno a disposizione per conoscere le novità in fatto di detrazioni e vi aiuteranno nella compilazione dei moduli fiscali. Il Caf Cisl propone consulenze per ottenere benefici nel calcolo Imu nei casi di comodato d'uso gratuito di un'immobile tra genitori e figli. Per ottenere il beneficio è necessario stipulare un contratto di comodato. Il proprietario però non deve possedere oltre all’abitazione data in comodato ed alla propria, altra abitazione in Italia (si intendono immobili ad uso abitativo e quindi non si tiene in considerazione il possesso di terreni e aree edificabili) e deve risiedere e dimorare abitualmente nello stesso Comune di quella concessa in comodato. Il proprietario deve inoltre presentare la dichiarazione Imu entro il 30 Giugno dell’anno successivo. Per ottenere un appuntamento, contattare il sito http://www.cafcisl.it/ il numero verde 800 800 730, o una delle sedi Caf Cisl nelle Marche (vedi allegati per riferimenti ed elenco documenti).
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14/03/2016 5 Minuti Cisl: Giornata internazionale delle donne - "Avrò cura di te", integrare le reti sanitarie
8 marzo 2016 giornata internazionale delle donne a 70 anni dal primo voto delle donne italiane alle amministrative del 10 marzo 1946. Le interviste a Caterina Saracinelli, studentessa IV Liceo Savoia- Benincasa di Ancona, Patrizia De Paolis, sindacato pensionati Cisl, Fatima Oudki, mediatrice interculturale di lingua araba e Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl Marche. Avrò cura di te: dal sistema sanità al sistema salute, le integrazioni di assistenza a confronto Interviste a Maurizio Bernava, Segretario Cisl Nazionale, a Sauro Rossi, Segretario Cisl Marche e Massimo Boemi, Segretario Generale Cisl Medici.
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11/03/2016 Teuco, sciopero sospeso. 23 Marzo incontro su Piano Industriale
Fissato per il prossimo 23 marzo l’atteso incontro con la Teuco e i sindaci di Recanati e Montelupone per  discutere in merito al piano industriale. I lavoratori riuniti in assemblea hanno deciso all'unanimità di sospendere le azioni di sciopero fino all'incontro che per Filctem-Cgil  Femca- Cisl Uiltec-Uil sarà determinante per capire le reali intenzioni della Teuco. Già fissata per il 24 marzo la prossima  assemblea con i lavoratori  per valutare  insieme l’esito dell’incontro e decidere eventuali ulteriori  forme di lotta se ritenute necessarie.Nei prossimi giorni saranno anche messe in atto azioni volte a veder riconosciuti alcuni diritti dei lavoratori come ad esempio le molte ferie arretrate.
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09/03/2016 Servizi socio sanitari, no ad aumenti delle rette senza Fondo di solidarietà
Una lettera aperta al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli per chiedere un incontro urgente sul finanziamento e la regolamentazione del Fondo regionale di solidarietà. La richiesta proviene da Cgil Cisl Uil Marche e dalle Federazioni dei pensionati Spi Fnp Uilp Marche, allarmate per la situazione dei servizi socio sanitari residenziali e diurni per anziani, disabili e persone con disturbi mentali. « Dal 1 gennaio 2015 - scrivono le organizzazioni sindacali - è entrata in vigore una nuova normativa regionale la cui applicazione modifica i criteri di compartecipazione al costo di questi servizi. Ad aumentare - senza una preventiva verifica sull’effettiva efficacia della prestazione erogata ai reali bisogni dell’utente - è la cosiddetta “quota sociale”, a carico dell’utente o del Comune in cui questi risiede, secondo modalità stabilite dai regolamenti comunali. Per tutto il 2015, anche grazie all’impegno delle organizzazioni sindacali confederali e dei pensionati di Cgil Cisl Uil Marche, l’aumento delle rette è stato “congelato” in attesa che la Regione stanziasse un apposito Fondo regionale di solidarietà. Lo scopo del Fondo - a tal fine previsto dal Protocollo Regione-Sindacati del 14 febbraio 2014, poi recepito con Dgrm 149 e richiamato dal Protocollo del 27 luglio 2015 – è quello di coprire tali aumenti, almeno per utenti con Isee medi e bassi. Dal 1 gennaio 2016 i soggetti gestori stanno applicando la nuova normativa, imponendo agli utenti aumenti insostenibili (tra il 30% e il 60%). I servizi interessati sono quelli di seguito indicati. Per l’area anziani: centri diurni e RSA anziani. Per la disabilità: RSA, Residenze protette, Comunità alloggio per disabili gravi e Centri diurni socio educativi riabilitativi. Per l’area salute mentale: le Comunità protette per persone con disturbi mentali». I sindacati lanciano un appello anche alle amministrazioni comunali, invitate a non “scaricare” in modo automatico tali aumenti in capo agli utenti, ad aprire dei tavoli tecnici con i sindacati sui territori per ridefinire criteri di accesso e di compartecipazione ai servizi attraverso regolamenti omogenei almeno a livello di Ambito Territoriale Sociale e che tengano conto della nuova normativa Isee e, a tal proposito, delle recenti sentenze intervenute. Anche per questo la lettera è stata inviata per conoscenza all'Anci Marche, oltre che al Presidente della IV Commissione consiliare dell'Assemblea legislativa regionale Fabrizio Volpini e ai Rappresentanti dei gruppi consiliari.Lettera aperta FONDO SOLIDARIETA'
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09/03/2016 "Ancona città in comune": terminato il corso di italiano
Terminato il corso di lingua italiana e orientamento al territorio organizzato dalla ast Cisl Ancona e da Anolf Marche nell'ambito del progetto "Ancona città in comune" con ente capofila il comune di Ancona . Il corso ha visto protagonisti soggetti svantaggiati e in povertà assoluta . Continuano i corsi per mulettista, manutenzione verde e partirà a breve quello per addetti all'assistenza familiare. Sono stati attivati inserimenti lavorativi attraverso tirocini formativi in aziende. Tra corsi formativi e tirocini si sostengono circa 70 persone
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08/03/2016 Stato d'agitazione alla Amcgg di Matelica
«Investimenti, nessun taglio»: queste le dichiarazioni a mezzo stampa del 18 dicembre scorso del presidente dell'AMCGG Luciano Ghergo. Ad oggi i lavoratori hanno la sola certezza dello smantellamento del loro impianto produttivo e solo la promessa di un investimento all'orizzonte. Per questo è iniziato ieri lo stato di agitazione dei dipendenti dello stabilimento dell'AMCGG di Matelica, deciso nell'assemblea del 4 marzo. A seguito della richiesta di incontro urgente, fatta da FIM FIOM e UILM provinciali e dalle rsu dello stabilimento, la proprietà e l'AD hanno incontrato lavoratori e le organizzazioni sindacali riuniti in assemblea permanente presso la mensa aziendale. L' assemblea dei lavoratori AMCGG dello stabilimento di Matelica riunitasi subito dopo, ha deciso di: sospendere lo sciopero ad oltranza, pur mantenendo attivo lo stato di agitazione; riprendere la produzione in attesa della conferma dell'ordine dell'impianto di verniciatura, non revocabile, entro e non oltre il 25 marzo, come garantito dalla proprietà, unitamente alla tempistica e alla conferma dell'ordine della nuova linea produttiva. Solo con una risposta concreta e tangibile sarà consentito l'ingresso degli addetti al programma di smontaggio dell'attuale impianto produttivo, programmato a partire dal 25 marzo. Ulteriori 2 ore di sciopero hanno consentito questa mattina la partecipazione dei lavoratori all'incontro convocato dal Sindaco di Matelica, Alessandro del Priori, per l'aggiornamento sulla vertenza. Attendiamo la convocazione di una assemblea pubblica di confronto  tra le istituzioni locali, la proprietà e l'AD della AMCGG.
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08/03/2016 A Macerata il corso Ial per operatori nidi domiciliari
Ial Marche Macerata avvia il corso di “Aggiornamento operatore nidi domiciliari”. Il corso, autorizzato dalla provincia di Macerata e della durata di 88 ore, si svolgerà a Macerata, presso la sede IAL sita in via dei Velini 52/B. L’Operatore di nidi domiciliari, secondo quanto previsto dalla DGR 1038/2012, è un soggetto che accoglie uno o più bambini in età compresa tra 0 e 36 mesi presso il domicilio (proprio o della famiglia) o in luogo terzo appositamente attrezzato favorendone, in accordo con la famiglia, la crescita, la socializzazione, l’autonomia e lo sviluppo nel rispetto dei tempi individuali. Requisiti fondamentali di accesso al percorso formativo: - Aver raggiunto la maggiore età (compimento del diciottesimo anno di età alla data di presentazione della domanda) - Essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studi: laurea in campo educativo e formativo (psicologico e sociale) diploma di abilitazione all’insegnamento nelle scuole di grado preparatorio diploma di dirigente di comunità rilasciato dall’istituto tecnico femminile diploma di maturità magistrale diploma di maturità rilasciato dal liceo psico-pedagogico/liceo delle scienze umane diploma di maturità professionale di assistente per comunità infantili - Non aver subito condanne penali, né avere in corso procedimenti penali per reati relativi ad abusi, maltrattamenti o altri fatti previsti dalla legge 3 agosto 1998 n. 269 “Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale a danno dei minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù” (cfr. All. C DGR 1038/2012). Il percorso formativo sarà articolato come di seguito riportato: Aula didattica (58 ore): - UC 1: Curare il benessere psicofisico del bambino (12 ore) - UC 2: Preparazione e somministrazione pasti a bambini di età compresa tra 0-36 mesi (30 ore) - UC 3: Rispettare le norme di sicurezza (16 ore). La frequenza del modulo UC 3 di 16 ore comporterà il RILASCIO DELL’ATTESTATO DEL “CORSO ANTINCENDIO MEDIO RISCHIO”. Tirocinio (30 ore): Lo stage sarà effettuato presso una struttura per la prima infanzia di cui alla L.R. 9/03 art. 6 comma 2 lettere a) e b) Al termine del percorso formativo sarà rilasciato l’Attestato di Frequenza ai sensi dell’art. 8 L.R. 31/98. (Cod. Reg. TE10.11.1.1).Il corso avrà un costo complessivo di € 400,00 a persona.SCADENZA ISCRIZIONI: 25/03/2016
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08/03/2016 8 marzo 2016 Giornata internazionale delle donne
Nell'epoca della crisi, che è un passaggio verso un tempo nuovo, il Sindacato deve dare impulso al suo ruolo di intrapresa sociale. In questa espressione sono implicite una serie di parole chiave che dovrebbero indirizzare l’azione sindacale e politica: creare, vedere in modo nuovo, stabilire relazioni, “aver cura” di vari soggetti del mercato del lavoro, soprattutto degli "anelli deboli", tra cui possono essere inserite le donne, che, come i giovani, risentono maggiormente della “liquidità” delle nostre esistenze. Donne e giovani hanno difficoltà nel trovare una buona occupazione o nel mantenere il lavoro, nel senso che per loro è più alto il rischio di una flessibilità che diventa precarietà, come ci confermano le statistiche a cui, tra l'altro, sfuggono le scoraggiate e le rassegnate che neanche cercano più un lavoro per dedicarsi alla cura dei familiari che risulterebbe altrimenti costosa, in una sorta di obbligato badantato domestico che, oltre a mortificare spesso le aspettative personali, frena lo sviluppo sociale ed economico del Paese, poiché il lavoro delle donne incrementa il lavoro di tutti, come ci ricordava già Maurizio Ferrera in un suo libro del 2008, Il fattore D. Ancora in molti paesi sviluppati industrialmente la parità tra uomini e donne è una realtà solo sulla carta. Le donne sono un passo indietro in termini di trattamento retributivo, accesso al mondo del lavoro e alle posizioni di potere, formazione e qualità della vita; significativo il caso del gap retributivo e del capitale umano. A livello europeo le donne devono lavorare 59 giorni in più per guadagnare quanto un uomo, secondo quanto emerge dal rapporto presentato dalla Commissione europea, in occasione della “Giornata europea per la parità retributiva“, il 28 febbraio 2015; per questo Bruxelles si è impegnata a sostenere i datori di lavoro per ridurre il gap retributivo di genere con il progetto “Equality pays off”(“L’uguaglianza paga”). In Italia il gap è rilevante in relazione al capitale umano: il dato medio del capitale umano riferito ai maschi è di 435 mila contro 231 mila delle donne, quasi il doppio (e i dati sono fermi al 2008). In questo contesto, sviluppo, politiche contrattuali, fisco e previdenza incidono non poco anche sulla condizione familiare e lavorativa delle donne. Per questo la CISL si è attivata presentando una legge di iniziativa popolare sostenuta da oltre 500.000 firme che renda il fisco italiano più equo per  dare sollievo ai redditi da lavoro e rilanciare i consumi; anche sulle problematiche previdenziali bisogna intervenire per cambiare le regole delle legge Fornero che danneggiano soprattutto le donne per le difficoltà dovute a lavori usuranti e a percorsi sempre più frammentati e discontinui. Come Organizzazioni Sindacali abbiamo cercato in questi anni di arginare lo “tsunami” della crisi, attraverso accordi nazionali e locali, ma sappiamo che il fronte dell'impegno è ripensare le politiche attive del lavoro e le politiche socio-familiari; proprio la necessità ci permette di riflettere sulle politiche nel loro complesso per programmare più efficacemente gli interventi, investendo in modo mirato le risorse e superando schemi che la crisi ha mostrato ormai legati a un contesto fordista profondamente cambiato. Oggi il welfare deve porre al centro le persone e le famiglie, favorendo relazioni tra i diversi attori, promuovendo la dimensione territoriale delle risposte ai bisogni e l’empowerment dei cittadini e dei corpi intermedi, favorire l'elaborazione di progetti per sostenere le famiglie anche nel difficile compito di conciliare tempi di vita e di lavoro. Infatti la conciliazione rimane il "nodo gordiano" e la contrattazione è la leva per un cambiamento culturale che non può solo essere solo evocato dall'alto ma che, secondo la logica bottom-up, deve implementarsi nei luoghi dove i processi avvengono: la scuola, l'Università, i luoghi di lavoro, cioè spazi di azione e di riflessione per le politiche di gender empowerment; alcune novità positive in questo senso vengono dalla Legge di Stabilità 2016 e da alcune parti del Jobs Act. Sostenere la donna significa, quindi, sostenere la società nel suo complesso; eppure sostenere non basta: proviamo ad alzare lo sguardo e a promuovere, modernizzando davvero il nostro Paese dove sono troppo poche le donne che lavorano, dove ancora il peso del "soffitto di cristallo" è greve. E’ necessario allora guardare avanti con convinzione e fiducia, ripartendo dalle conquiste storiche quali quella del diritto al voto,che vide per la prima volta le donne italiane protagoniste il 10 marzo 1946, in occasione del voto amministrativo in 432 Comuni. Da li a poco il 2 giugno 1946 la partecipazione di tutte le donne al referendum per la scelta della Repubblica italiana. di Cristiana Ilari, responsabile Pari Opportunità CISL MARCHE https://www.youtube.com/watch?v=LcWbswEFj24 Documentazione         Le 21 donne alla costituente (1) Istituto Luce_Elezioni amministrative 1946, il voto delle donne http://camera.archivioluce.com/camera-storico/scheda/video/i_tempi_della_politica/00045/IL5000094621/2/Elezioni-amministrative-il-voto-delle-donne-1946.html Italia 1946_Le donne al voto (1)        
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07/03/2016 Luca Talevi, Fp Cisl, ospite a Buonasera Marche
Fusione dei comuni, sanità e polizia municipale: questi i temi dell'intervista di Lucio Cristino a Luca Talevi,  segretario generale FP Cisl Marche, ospite a Buonasera Marche èTvMarche.
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07/03/2016 Stato d'agitazione alla Sma di Osimo per la cessione del deposito
L’assemblea dei lavoratori del deposito Scanal di Osimo, riunitasi il 3 marzo 2016, sentita la relazione dei Segretari regionali di categoria, contesta fermamente la scelta aziendale di cedere il ramo d’azienda, costituito dalla unità di Osimo, ad un operatore specializzato al fine di recuperare efficienza operativa. Il progetto aziendale, esplicitato alle organizzazioni sindacali solo due giorni prima dell’attivazione formale della procedura, viene peraltro attuato proprio nel momento in cui le parti avevano concordato di agire sul fronte della produttività per efficienziare la struttura di Osimo. L’assenza di comunicazioni specifiche in merito alla sede di lavoro, e di garanzie di mantenimento occupazionali che traguardino la mera fase di trasferimento del ramo d’azienda, unitamente al preannunciato cambio del contratto collettivo nazionale di lavoro, che implica anche la perdita del contratto integrativo aziendale alla scadenza, sono solo alcune delle criticità che l’operazione comporta per i lavoratori del deposito di Osimo. L’organico di Osimo si compone peraltro di una consistente parte di contratti a termine e somministrati che per anni hanno prestato la propria opera nell’unità distributiva di Osimo e per i quali alcuna garanzia di prosecuzione della propria attività nella nuova azienda è stata fornita da Sma che doveva invece farsi parte diligente e favorire l’assunzione in capo alla nuova azienda. I contratti di lavoro hanno invece la scadenza precisamente coincidente con la data di trasferimento del ramo di azienda, segno di quanto l’azienda avesse premeditato l’azione. I lavoratori del deposito, la Rsu e le Segreterie regionali di Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs Uil invitano l’azienda a rivedere la propria scelta, fornendo adeguate garanzie e tutele anche direttamente ai 125 lavoratori Sma che per molti anni hanno contribuito allo sviluppo del fatturato facendo della regione 3 una delle regioni più redditizie dell’azienda. A supporto della trattativa e quale segno della profonda contrarietà per una scelta strumentalmente sottaciuta al tavolo sindacale, l’assemblea unitamente alla RSU ed alle Segreterie regionali, hanno proclamato lo stato di agitazione: la mobilitazione è iniziata con il blocco immediato di tutte le prestazioni straordinarie e supplementari a partire dallo scorso 3 marzo e con una giornata di sciopero per l'intero turno di lavoro il giorno successivo. Ulteriori e diverse azioni di mobilitazione potranno essere previste nelle more della trattativa laddove dovessero permanere gli elementi di criticità sopra elencati.
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07/03/2016 L'apprendistato professionalizzante nel Fermano
Mercoledì 9 marzo, alle ore 10,30, presso la Sala del Consiglio provinciale di Fermo, Viale Trento 113 a Fermo, si svolgerà il Convegno “L’apprendistato professionalizzante, analisi finale della formazione svolta nel territorio fermano”, organizzato dalla Formazione Professionale della Provincia di Fermo in collaborazione con IAL Marche, alla presenza di Loretta Bravi, Assessore al Lavoro, Formazione Professionale e Istruzione della Regione Marche e Aronne Perugini, Presidente della Provincia di Fermo. L’Ente IAL, arrivato primo nell’Avviso Pubblico emesso dalla Provincia di Fermo, con fondi Ministeriali erogati attraverso la Regione Marche, ha concluso in un anno il progetto formativo avviando in classe 442 allievi per un totale di 1920 ore formative, e che solo nel territorio pertinente a Porto S. Elpidio e S. Elpidio a Mare ha coinvolto 266 aziende. L’incontro con un ampio numero di lavoratori e di datori di lavoro ha permesso di raccogliere dati per una ricerca condotta con l’Università degli Studi G. D’Annunzio di Chieti su cui relazionerà la professoressa Michela Cortini, su “La formazione: uno strumento per lo job satisfaction e la crescita professionale”. L’apprendistato si è rivelato uno strumento efficace per offrire lavoro ai giovani in tutto il territorio fermano, come confermano i dati di assegnazione degli apprendisti da parte della provincia agli enti formatori ( quattro compreso lo IAL), una platea di più di 3000 persone, principalmente diplomati o con titolo di scuola primaria, ma in cui ha fatto l’ingresso una presenza importante anche di laureati, inseriti in grandi aziende, in particolare del settore calzaturiero, ma anche in aziende medie, piccole e uninominali. Riferiranno inoltre di questa esperienza in tutte le sue opportunità e problematiche: per la Provincia di Fermo, Maurilio Cestarelli, Responsabile della Formazione Professionale , per lo IAl Marche l’amministratore Francesco Varagona; per le aziende saranno presenti Simona Pelosi della Tod’s srl e Gildo Cattolica della Gildo Tomaificio. Coordinerà i lavori il Segretario Regionale CISL Marche Sauro Rossi.
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07/03/2016 5 Minuti Cisl: La situazione delle carceri marchigiane - Collaborazione con il sindacato albanese per la qualità del sistema penitenziario
La situazione negli istituti di pena marchigiani tra criticità e opportunità. Il punto della Fns Cisl Marche. L'intervista ad Antonio Langianese, guardia penitenziaria Fns Cisl Marche e Maurizio Gabucci, Segretario aggiunto Fns Cisl Marche. L’ incontro tra la delegazione del sindacato di polizia penitenziaria albanese e i responsabili di Iscos e Fns Cisl Marche . Attivata la collaborazione tra le due sponde dell'Adriatico per migliorare le condizioni di chi in carcere ci lavora e ci vive. Le interviste a William Berrè, Segretario generale Fns Cisl Marche, Valentin Macaj, Presidente del Sindacato dei Servizi di Polizia d'Albania e Vincenzo Russo, Direttore Iscos Marche.
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06/03/2016 La Cisl ricorda Mario Apricena
Appuntamento lunedì 7 marzo alla Cisl di Fano, verrà dedicata la nuova sala accoglienza a Mario Apricena, recentemente scomparso. Apricena è stato un riferimento e una figura significativa per diverse generazioni di lavoratori della Cisl del territorio di Fano e poi Provinciale. Entrato in Cisl nel 1970 per quaranta anni ha lavorato con passione e lungimiranza prima nella categoria degli edili e del tessile, poi come Segretario Generale della Cisl di Fano dal 1981 al 1993 e in seguito come Segretario dei pensionati. Ha fatto conoscere e fatto crescere la Cisl. Il suo ricordo, il suo lavoro e le sue qualità personali sono un’occasione per tutti noi per richiamare i valori fondanti della Cisl, l’autonomia e il senso dell’impegno per l’Altro, la Cisl come soggetto sociale che si è sempre proposta di concorrere allo sviluppo delle comunità territoriali.
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03/03/2016 L'Anteas presenta il progetto "Nonno attivo"
"Nonno attivo". È il titolo e l'obiettivo del nuovo progetto dell'Anteas Falconara, che sarà presentato giovedì 10 marzo alle ore 18 al Centro cultura Pergoli di Falconara, alla presenza del sindaco Goffredo Brandoni, di Annarita Cuoccio, fisioterapista, Nicoletta Baroni, assistente sociale del Comune, e i presidenti dell'Anteas e del Rotary Club di Falconara Marittima. Il progetto, che vede il patrocinio del Rotary, la collaborazione del Comune, la Fnp Cisl pensionati Falconara Marittima e il sostegno del CSV Marche (Centro servizi per il volontariato), è rivolto a persone di età superiore ai 75 anni, segnalate dal loro medico di base e dai servizi sociali del Comune di Falconara, che non hanno la possibilità di uscire di casa per problemi di deambulazione e prevede un percorso di almeno dieci sedute di ginnastica dolce a domicilio, a cura della fisioterapista incaricata. L'Anteas Falconara offre a persone anziane, disabili e con sindrome di Alzheimer un servizio di accompagnamento all'inserimento lavorativo, di trasporto presso strutture pubbliche e private, e gestisce corsi di auto-aiuto e musicoterapia con l'obiettivo di promuovere una cultura positiva dell'invecchiamento attivo.
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03/03/2016 Richard Pearson ospite del seminario Ial sul benessere
Oltre 70 operatori del settore del benessere e fisioterapico provenienti da tutta la regione hanno partecipato al seminario formativo, organizzato da IAL Marche Srl, sulla cultura del benessere psico-fisico e sulle nuove frontiere del Touch Therapy che si è tenuto domenica 6 marzo a Civitanova Marche. Alla giornata di alta formazione specialistica, è intervenuto Richard Pearson, dottore in fisioterapia e maestro nella lettura psico-biologica emozionale del corpo. Le metodologie presentate riguardano tecniche di normalizzazione che promuovono il senso psicofisico di relax, maggiore mobilità, drenaggio e scioltezza del corpo. Obiettivo del metodo è infatti un lavoro olistico integrato profondo, originale e concreto, in risposta al bisogno di ritrovare nuovo equilibrio, energia e benessere. Al termine della giornata è stato rilasciato un attestato di frequenza a tutti i partecipanti. I prossimi appuntamenti formativi specialistici con il dott. Richard Pearson, in programma per il mese di maggio, che si terranno presso la sede IAL Marche Srl di Macerata in Via dei Velini, 52/B, saranno su trattamenti delle tensioni muscolo-articolari della colonna vertebrale, spalle e collo e sulle tecniche di massaggio di induzione fasciale. Per ricever maggiori informazioni relative all’offerta formativa, gli interessati potranno rivolgersi alla segreteria organizzativa IAL Marche di Macerata, sita in Via dei Velini 52/B tel. 0733/240171 e 0733/261383, email macerata@ialmarche.it FB Ial Marche Macerata
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03/03/2016 Presentato il rapporto Cedam 2015 sull'edilizia
I marchigiani investono nella casa. Nel 2014 ogni famiglia marchigiana ha speso in media 729 euro per interventi sulla propria abitazione. In questa particolare graduatoria siamo al terzo posto in Italia, preceduti dall’Emilia Romagna dove la spesa per la manutenzione straordinaria della casa è di 1.050 euro a famiglia, e dal Friuli Venezia Giulia con 844 euro a famiglia. I più parsimoniosi si sono rivelati i siciliani che hanno investito nei lavori di manutenzione appena 99 euro mentre la media nazionale è stata di 410 euro. Lo rende noto il rapporto Cedam sull’edilizia dell’artigianato e delle piccole e medie imprese delle Marche, presentato oggi ad Ancona. Spese, quelle dei marchigiani, più che giustificate, visto che il 70 per cento delle 615 mila abitazioni è stato costruito più di 40 anni fa ed il 20 per cento si trova in cattivo stato di manutenzione. Fatto sta che anche nel prossimo anno i marchigiani continueranno a spendere per la manutenzione straordinaria della casa. Secondo il rapporto Cedam almeno una famiglia su dieci investirà in migliorie nella propria abitazione, il valore più alto degli ultimi cinque anni. In particolare per l’isolamento termico delle mura. Anche la domanda di pannelli termici e fotovoltaici continuerà a crescere, complice la proroga degli incentivi fiscali, così come sono destinati ad aumentare la sostituzione della vecchia caldaia con un modello di ultima generazione e quella degli infissi. Malgrado le spese dei marchigiani nelle ristrutturazioni, negli anni della crisi il settore delle costruzioni nelle Marche ha perso terreno. Infatti se gli investimenti nelle manutenzioni straordinarie sono aumentati dal 2009 del 21 per cento, quelli in nuove abitazioni sono crollati del 65 per cento e quelli nelle opere pubbliche del 48 per cento. A dirlo i dati del rapporto Cedam illustrati da Fabiana Screpante dell’ Ufficio Studi Confartigianato Marche e da Giovanni Dini del Centro Studi Cna Marche. «Alla fine del 2015 - hanno affermato Dini e Screpante - le imprese edili marchigiane erano 23.386 di cui 16.260 artigiane. Proprio queste ultime sono state quelle che hanno pagato di più la crisi, con una diminuzione del 13,1 per cento del numero delle imprese negli ultimi sei anni mentre complessivamente il settore delle costruzioni perdeva il 7,4 per cento delle imprese. Solo lo scorso anno le imprese edili artigiane sono diminuite di 464 unità». Bilancio pesante anche per i lavoratori del settore. In sei anni si sono persi 8.800 posti del lavoro, pari al 21,1 per cento del totale. In pratica ad aver perso il lavoro, secondo il rapporto Cedam, è stato un occupato in edilizia su cinque. Attualmente gli occupati nelle costruzioni marchigiane sono 32.650 di cui il 48,8 per cento sono dipendenti rispetto ad una media nazionale del 60 per cento. Una conferma delle difficoltà risulta evidente anche dalla flessione del credito erogato alle imprese del settore, che nel 2015 ha superato di poco i 3 miliardi di euro, il 20,7 per cento in meno rispetto all’anno precedente. Associazioni d’impresa e sindacati hanno sottoscritto un protocollo d’intenti, proprio per favorire il credito alle imprese edili, attraverso la costituzione di un Fondo di Garanzia regionale con la partecipazione della Regione, della Cassa Depositi e Prestiti e di altri soggetti istituzionali. «La Regione vuole favorire gli interventi di riqualificazione edilizia - ha dichiarato la Vicepresidente della Regione Marche Anna Casini -  evitando di consumare nuovo suolo, anche riducendo gli oneri concessori. Per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica abbiamo stanziato 8,5 milioni di euro. Inoltre puntiamo inoltre a valorizzare il patrimonio storico e culturale. Sull’edilizia scolastica abbiamo messo 18 milioni e 11 per le scuole innovative». «Vanno rilanciati i lavori pubblici - ha sottolineato il Vicepresidente di Cedam Massimo Giachetti - a partire dall’edilizia scolastica e sanitaria, dalle opere infrastrutturali fino agli interventi per la bonifica dall’amianto, la difesa dal rischio idrogeologico e l’adeguamento sismico. Attualmente nelle Marche ci sono 26 milioni di lavori pubblici appaltati ma bloccasti per motivi amministrativi o burocratici».
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01/03/2016 Avrò cura di te: seminario sull'integrazione delle reti sanitarie
L’integrazione delle reti di cura e di assistenza, per uno sviluppo del sistema salute nelle Marche al centro del Seminario, organizzato dalla Cisl Marche, in collaborazione con le Categorie regionali della Cisl Medici, della Funzione Pubblica e della Federazione dei pensionati,al "G" Hotel di Osimo, che ha ospitato oggi l'iniziativa. Presenti ai lavori della mattinata, un centinaio di persone, tra operatori sanitari, medici e professionisti del settore, ma anche sindacalisti e pensionati . «L'idea che ha guidato il seminario - spiega il Segretario della Cisl Marche Sauro Rossi - è stata quella di coinvolgere diverse professionalità del settore per ragionare sull'integrazione. Per la Cisl Marche integrare significa dare qualità agli interventi sanitari e socio sanitari e superare quelle disuguaglianze inaccettabili che si manifestano quando insorgono condizioni di vulnerabilità e di bisogno. Con l'obiettivo ultimo di rimettere la persona al centro dei percorsi di diagnosi, terapia ed assistenza sanitaria, socio sanitaria e sociale». Coordinati dal Segretario generale della Cisl Medici Massimo Boemi, si sono alternati gli interventi di Fabrizio Volpini per la Regione Marche, Alberto Deales e Nadia Storti per l'Asur Marche, Claudio Maffei dell'Inrca e Giovanni Santarelli per il Servizio sociale regionale. Marco Fabretti ha espresso il punto di vista dei Medici di famiglia e Ida Marinelli quello degli assistenti sociali delle Marche. Le riflessioni si sono sviluppate nel contesto delle Marche, Regione peculiare da più punti di vista. Sesta regione italiana per incidenza della popolazione anziana, che rappresenta il 21,7% di quella complessiva. Un bilancio sanitario "virtuoso" certificato dall'Agenas, che nel 2014 ha registrato un utile di 62 milioni di €. Il percorso di risanamento è iniziato nel 2004, quando il disavanzo della sanità era una voragine di 150 milioni di €. Almeno 86 milioni di € sono stati recuperati in tre anni con manovre sul personale. I dipendenti dell'ASUR, l'Azienda unica che occupa il 68% degli operatori della sanità, in 7 anni sono diminuiti del 12% per effetto del blocco del turn over. Dal 2010 ad oggi sono stati ridotti dell'8% i posti letto negli ospedali. Recentissima la riconversione di 13 piccoli nosocomi in strutture territoriali denominate ospedali di comunità. Aumentano infine i cittadini marchigiani che si curano fuori Regione: nel 2014 il saldo di mobilità passiva ha toccato la cifra record di 46 milioni di €. «E' tempo di ripensare il sistema salute - sostiene il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo - integrando azioni che coinvolgono i livelli centrale e locale. A partire dalla revisione dei criteri di ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale, dalla ridefinizione del ruolo dei Medici di Medicina generale e dall' aggiornamento della normativa sulla libera professione. E' importante infine attualizzare alcuni snodi cruciali nel rapporto tra sanità e sociale». Per il Segretario della Cisl nazionale Maurizio Bernava «serve un nuovo patto tra Stato e Regioni per dare qualità ed efficacia ai servizi sanitari e socio sanitari. Va superata la stagione dei tagli alla sanità ed è opportuno rivedere i criteri di compartecipazione al costo delle prestazioni per garantire equità e sostenibilità del sistema salute».
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01/03/2016 Pubblico impiego pronto alla mobilitazione per il contratto
Circa 150 delegati RSU di FP CGIL – CISL FP – UIL FPL –UIL PA in rappresentanza dei quindicimila dipendenti pubblici della provincia di Ancona, dal comune del capoluogo alla Regione, dall’ospedale regionale all’ Area Vasta, dall’INPS ai vari Ministeri e agenzie, si sono riuniti nell’ambito della mobilitazione per il rinnovo del contratto nazionale. Unanime la richiesta per il rinnovo dignitoso del contratto nazionale fermo da 6 anni e su cui il Governo ha presentato nella legge di stabilità le risorse per un ridicolo aumento di 7 euro al mese! Non ci sono però solo ragioni economiche, i lavoratori pubblici chiedono un contratto nazionale che accompagni e sostenga le trasformazioni istituzionali necessarie all’ammodernamento del paese, che prenda atto delle nuove professionalità necessarie all’interno della pubblica amministrazione, che renda lavoratori e cittadini protagonisti di un cambiamento di passo che tutti ritengono urgente. Contro un Governo che non crede nei propri dipendenti, e per sostenere con una contrattazione adeguata alla nascita di una nuova pubblica amministrazione, FP CGIL – CISL FP – UIL FPL e UIL PA sono pronte ad ogni forma di mobilitazione fin dal mese di aprile, prima a livello regionale e poi a livello nazionale, coinvolgendo l’opinione pubblica in iniziative che rendano evidente la necessaria tutela dei servizi pubblici.
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29/02/2016 Fusione dei Comuni: Positive intenzioni della Regione ma urge un confronto sindacale
L'annunciata e positiva volontà anche nel maceratese di procedere alla fusione di comuni limitrofi quali quelli di Pievebovigliana ( 877 abitanti ) e Fiordimonte ( 214 abitanti) nella futura nuova realtà di Valfornace, conferma la necessità di supportare la buona volontà dei singoli sindaci e consigli comunali per comprendere e condividere quale sia nelle Marche il bacino omogeneo ottimale per la gestione dei servizi ai cittadini in un contesto di valorizzazione del sempre minore personale operativo. Sinora infatti la storia delle fusioni dei Comuni nelle Marche è stata spesso legata ai ricorsi al Tar che hanno stoppato alla vigilia del referendum (il 18 marzo vi sarà la sentenza nel merito), le annunciate fusioni di Pesaro con Mombaroccio e di Urbino con Tavoleto. Di fatto le uniche due vere fusioni in essere dal 01 gennaio 2014 sono il nuovo Comune Trecastelli in provincia Ancona nato dalla fusione dei comuni di Castel Colonna, Monterado e Ripe (7605 abitanti) e nel pesarese il nuovo comune di Vallefoglia nato dalla fusione dei comuni di Colbordolo e Sant'angelo in Lizzola (14.959 abitanti), ai quali va aggiunto il distacco della frazione di Marotta dal Comune di Fano al Comune di Mondolfo, e sempre nel pesarese l'avviato percorso per la fusione dei comuni di Belforte all'Isauro, Piandimeleto e Lunano. Per la FP Cisl è doveroso riflettere sulla fusione dei Comuni dato che i tagli statali hanno portato molti piccoli ma anche medi comuni ad avere grossi problemi di bilancio e proprio alla luce anche delle motivazioni del Tar ,che hanno portato alla sospensiva su due importanti referendum consultivi già indetti, fa bene la Regione a definire con precisione le modalità di indizione dei referendum e più in generale della partecipazione dei cittadini, elemento fondamentale per la nascita di una futura comunità. In questo momento gli incentivi economici per fondersi sono sicuramente interessanti (solo nel 2015 sono giunti al livello centrale a TreCastelli 343.920 euro ed a Vallefoglia 473.245 euro di incentivi per la fusione), ma oltre al lato economico la politica ha la necessità di ridisegnare i confini marchigiani trovando le soluzioni migliori e partecipate per coniugare la valorizzazione del personale con la contestuale necessità di garantire investimenti in opere pubbliche e servizi di qualità ai cittadini. Necessita pertanto una pianificazione del riordino territoriale per giungere ad un riassetto complessivo del governo territoriale, tramite un confronto sindacale teso a condividere la giusta sintesi per la nostra regione, valorizzando gli strumenti della partecipazione e coinvolgimento delle parti sociali .
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29/02/2016 Rete e innovazione per progettare il futuro del territorio
Le Marche, come tutto il Paese, hanno affrontato anni difficili; la consolidata immagine di regione della laboriosità, della coesione sociale, del vivere bene, si è andata via via appannando. La violenta recessione è andata a sommarsi ad una crisi strutturale di quei fattori che avevano contribuito all’instaurarsi dei miti marchigiani del “piccolo è bello” e dello “sviluppo senza fratture”. Una fase si è conclusa e, pur in presenza di alcuni segnali esterni positivi, non si intravede l’avvio di un nuovo ciclo di trasformazione e dinamismo socio-economico: la disoccupazione resta significativa, i consumi ripartono lentamente, il credito è ancora stagnante, la capacità di spesa delle amministrazioni locali si riduce, sugli investimenti interni ed esteri ci sono previsioni al ribasso. Se aggiungiamo la specializzazione prevalente in settori produttivi tradizionali, la scarsa managerializzazione delle imprese, le difficoltà nel ricambio generazionale, la riluttanza di molte piccole imprese ad accogliere persone con skill professionale elevato, nonché servizi e dotazioni infrastrutturali immateriali non sufficienti, il piatto del possibile declino è servito. Non è più come prima, non possiamo indugiare nella nostalgia di tempi andati, di situazioni accadute che non si ripresenteranno, nè possiamo riporre speranze in grandi idee risolutrici o in pianificazioni miracolose: dobbiamo ricercare nuove fonti di valore e di sviluppo per le nostre comunità, per i nostri territori. Alla razionale preoccupazione per il futuro, dobbiamo affiancare la capacità di valorizzare gli elementi di dinamismo e innovazione che pure sono presenti in una parte del nostro sistema produttivo e sociale: un potenziale scarsamente sfruttato che può invece essere utile a riposizionare in modo efficace il sistema-Marche sulla catena del valore internazionale. Credo che le Marche possano e debbano avere l’obiettivo prioritario di investire nel “capitale di rete” o “di connessione” sui territori: reti tra imprese, università, parti sociali e altre agenzie formative; reti tra città (sia per la gestione associata dei servizi che per cooperare ai fini dello sviluppo); reti tra pubblico e privato per l’innovazione digitale, reti tra servizi pubblici e privati per le politiche attive del lavoro. Alla classe politica, che negli anni ha troppo spesso tollerato se non promosso degli eccessi di localismo e frammentazione, si chiede di svolgere un convinto ruolo di “incubatore”, di “acceleratore” di questa costruzione di reti, con e tra i soggetti istituzionali, sociali ed economici del territorio. Un territorio che deve essere inteso come attore sociale collettivo, capace di condividere scelte progettuali, interessi, risposte ai bisogni, per generare efficienza e limitare le disuguaglianze. Oltre che nei protocolli formali, il partenariato deve essere pienamente assunto come metodo di una vera programmazione “a rete” per condividere idee e progetti di sviluppo locale. Per questo come organizzazioni sociali, a partire da quelle dell’impresa e del lavoro, dobbiamo essere ancora più consapevoli del valore e del potenziale generativo della nostra azione sussidiaria. Dobbiamo essere in grado di leggere, interpretare, prendere meglio in carico le vulnerabilità di coloro che a noi si rivolgono e delle loro famiglie: assumere questa consapevolezza vuol dire rafforzare la capacità di “farsi prossimi”, che è fondativa ed al contempo vitale sia per il sindacato confederale, che per le associazioni della piccola impresa e del terzo settore.
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29/02/2016 5 Minuti Cisl: Voler bene alle Marche - Intesa con Anci per il confronto territoriale
Voler bene alle Marche: beni comuni, benessere della comunità ed economia circolare, seminario promosso dal Centro servizi per il volontariato. Le interviste a Stefano Mastrovincenzo Segretario generale Cisl Marche, Orietta Maria Varnelli, imprenditrice e Simone Giovanni Bucchi, presidente CSV Marche. Politiche sociali e sviluppo territoriale, firmata l’intesa tra Anci e Cgil Cisl Uil Marche per la valorizzazione del confronto territoriale. L'intervista a Sauro Rossi, Segretario Cisl Marche e Maurizio Mangialardi, Presidente Anci Marche.
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26/02/2016 Fns Cisl Marche accoglie il sindacato albanese di polizia penitenziaria
Una delegazione del sindacato albanese dei servizi di polizia (S.SH.P.SH.) è in visita nelle Marche nell'ambito della collaborazione di Cisl e Iscos Marche con le due confederazioni sindacali albanesi BSPSH e KSSH. Una collaborazione che prosegue da 15 anni soprattutto nel campo della formazione, della tutela dei lavoratori, della creazione di servizi legali per gli iscritti e per i lavoratori: un contributo al percorso di avvicinamento dell'Albania agli standard europei. La delegazione è formata da Gezim Ramaj, Vice direttore della Polizia penitenziaria di Albania, Besnik Kaptelli, Capo della Polizia penitenziaria del carcere di Fier e Valentin Macaj, Presidente del Sindacato dei servizi di polizia di Albania, in visita in veste ufficiale. Ad accogliere gli ospiti, il segretario generale della Fns Cisl Marche, William Berrè, il segretario aggiunto Maurizio Gabucci, il segretario Antonio Langianese e il direttore dell'Iscos Marche, Vincenzo Russo. «Stiamo imparando gli uni dagli altri. - osserva William Berrè - Questa esperienza di scambio ci permette di trovare strade percorribili per aiutare i nostri colleghi albanesi e innovare anche il nostro modo di fare sindacato. Ci sono progetti concreti, come la possibilità di donare alla polizia penitenziaria albanese i mezzi che vengono ritirati dal servizi, ma anche progetti di collaborazione che possono usufruire dei finanziamenti della comunità europea per potenziare la formazione e fare squadra, nonché progetti di formazione per i detenuti, che in Albania sono pressoché assenti: un modo per migliorare la qualità della loro vita. Il carcere non è un parcheggio ma un sistema per riabilitare la persona e reintrodurla nella società. Se ciò non succede, non diamo prospettive future ai detenuti, che invece hanno bisogno di speranza».
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25/02/2016 Start Up e sviluppo delle Marche: Punti di Vista èTV Marche 19 febbraio 2016
Come ti trattengo un cervello in fuga. Come ti aiuto a trovare/creare un lavoro. La storia dei "guanti parlanti" ideati da Simonetta. E Paolo, che ha inventato il "teletrasporto" per realizzare abiti su misura da vendere in Giappone... UNICAM - Università degli Studi di Camerino e Cisl Marche insieme negli studi di ÈTv Marche per presentare strategie per aiutare i giovani marchigiani anche grazie ai bandieuropei. Ospiti in studio Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche e Guanito Morici,  responsabile Ast Fabriano, insieme al Rettore UNICAM, Flavio Corradini, a Simonetta Boria e Paolo Isabettini, giovani marchigiani che hanno dato avvio ad innovative start-up. PRIMA PARTE SECONDA PARTETERZA PARTE
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24/02/2016 Il punto del Sicet sull'emergenza abitativa nelle Marche a Buongiorno Regione Tgr Rai
La situazione abitativa nelle Marche al centro dell'ultima campagna del Tgr Rai: Patrizia Ginobili intervista Claudio Omiccioli, segretario regionale Sicet Cisl Marche. In evidenza, l'aumento degli sfratti per morosità nella nostra regione. 
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24/02/2016 Fit Walking - la salute in primo piano
Si è svolto il 18 febbraio presso la sala “il Cubo” di Fano un incontro di presentazione del progetto di promozione alla salute dal titolo“ impariamo a camminare” che è stato elaborato dai Coordinamenti Donne Pensionate delle organizzazioni sindacali Fnp – Cisl, Spi – Cgil e UIlp- Uil e dalle associazioni di volontariato Anteas e Auser.«Questo progetto - afferma Patrizia Pagnoni – coordinatrice donne pensionate della Fnp di Fano .- sottolinea l’importanza e l’efficacia dell’esercizio fisico in termini di strumento preventivo per patologie oggi molto diffuse in una popolazione che sta invecchiando sempre più e agisce in termini di azione diretta sui principali fattori di rischio quali obesità, iperglicemia, ipertensione, osteoporosi e malattie cardiovascolari».Il progetto, di durata trimestrale, viene attivato per una divulgazione della cultura della prevenzione alla salute a cui le organizzazioni sindacali da tempo dedicano grande impegno; si svolge attraverso incontri a cadenza settimanale con la popolazione adulta e anziana locale, curati da figure specialistiche coordinate dal dott. Matteo Francolini- istruttore qualificato del centro autorizzato di FitWalking di Fano - metodo Damilano.L’incontro di presentazione ha visto la partecipazione di un buon numero di persone che ha accolto la proposta dei coordinamenti donne con entusiasmo confermato da un buon numero di adesioni al corso di Fitwalking che partirà il 22 febbraio
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24/02/2016 Verità per Giulio Regeni: la Cisl aderisce al sit-in di Amnesty
La Cisl ha aderito alla campagna promossa da Amnesty International a favore di Giulio Regeni, per non permettere che il suo assassinio possa essere dimenticato e quindi per chiederne la verità. La campagna (qui maggiori informazioni) ha l’obiettivo di mantenere alta la visibilità sul caso del giovane ricercatore italiano barbaramente ucciso a Il Cairo. La famiglia e l’Italia hanno il diritto di conoscere la verità dalle autorità egiziane sulla morte di Giulio Regeni. Amnesty International Italia, ad un mese dal rapimento di Regeni, ha organizzato un sit-in per domani alle ore 14:00, di fronte l’ambasciata egiziana sita a Roma in via Salaria 267 (ingresso Villa Ada), alla quale vi invitiamo a partecipare per esprimere il nostro sostegno e solidarietà alla famiglia e alla campagna. Al sit-in saranno ammesse solo bandiere e striscioni personalizzati con messaggi per il governo egiziano e di solidarietà con Giulio.
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24/02/2016 Sanità: recuperare i ritardi e riprendere il confronto
Sauro Rossi, segretario regionale della Cisl Marche, interviene sulla riorganizzazione della sanità marchigiana dopo le dichiarazioni del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli apparse sulla stampa locale. La Cisl Marche «esorta la Regione a recuperare i ritardi che si stanno registrando in particolare nella riorganizzazione delle reti ospedaliere e nel rafforzamento dei servizi territoriali a cominciare dalla domiciliarità. È urgente - conclude Rossi - la ripresa di un confronto che permetta di affrontare anche  l’urgente tema del miglioramento delle condizioni di lavoro di tutto il personale».
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22/02/2016 5 Minuti Cisl: Credito, la proposta FirstCisl - I pensionati in piazza contro la riforma sanitaria
Superare la crisi del credito. La proposta FirstCisl per un nuovo possibile modello di banca, per favorire lo sviluppo economico anche nelle Marche e per salvare i risparmiatori delle quattro banche insolventi. Incontro pubblico a Castelfidardo . Le interviste a Giulio Romani, Segretario generale First Cisl, Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl Marche e Alberto Berrini, economista. Manifestazione regionale contro la riforma sanitaria, indetta dai sindacati dei pensionati , ad Ancona in corteo oltre 1200 pensionati. L'intervista a Mario Canale, Segretario generale Fnp Cisl Marche e le voci dei rappresentanti Fnp sul territorio. https://youtu.be/VlYL-2I3sQ0
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