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16/01/2019 Giorno della Memoria 2019: le iniziative in ricordo dell'Olocausto
Cisl Marche aderisce e partecipa alle iniziative promosse dall'Anpi Marche in occasione del 27 gennaio, Giorno della Memoria 2019. Il programma degli eventi si apre con l'inaugurazione, giovedì 17 gennaio, della mostra del Treno della Memoria presso il binario Ovest della stazione di Ancona. In allegato il programma completo.  
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15/01/2019 Sindacati e Regione Marche siglano il protocollo d'intesa su appalti, concessione di lavori, forniture e servizi
Lunedì 14 gennaio è stato firmato il Protocollo tra Regione Marche e Cgil, Cisl e Uil in materia di appalti, concessioni di lavori, forniture e servizi.  Il Protocollo si applicherà agli appalti della Regione Marche e costituisce atto d’indirizzo per le Aziende ospedaliere e gli Enti strumentali della Regione stessa. Il protocollo, siglato dopo diversi mesi di discussione, intende promuovere il lavoro regolare, la coesione sociale e l'efficienza nella realizzazione e/o nello sviluppo delle procedure per l’assegnazione di lavori, servizi e forniture pubbliche; mantenere e qualificare i posti di lavoro, promuovere nuove opportunità di lavoro, favorire qualificazione ed innovazione dell'offerta espressa dalle imprese sulla base degli stimoli provenienti dalla domanda pubblica; creare sviluppo compatibile con l'ambiente, sostenibile e finalizzato a creare lavoro ed opportunità di innovazione tecnologica ed organizzativa; sostenere le imprese che operano nel rispetto dei principi etici e/o di legalità e correttezza retributiva, contributiva-fiscale; contrastare l'utilizzo del lavoro nero o di qualsiasi forma di lavoro irregolare; contenere la spesa pubblica e garantire la qualità delle procedure di gara anche con l'impegno delle parti di operare in sintonia con la legislazione nazionale e regionale, per una significativa riduzione delle stazioni appaltanti. Prevista l'istituzione di un tavolo di confronto e monitoraggio sull'andamento degli appalti e sui contenuti del procollo, così come sarà attivata una clausola sociale per il rispetto dei diritti e condizioni retributive. La Regione Marche si impegna ad indicare nei contratti di concessione e di appalto di lavori e servizi, l’obbligo di applicazione dei CCNL e dei contratti territoriali siglati dalle organizzazioni sindacali.  Le imprese aggiudicatrici saranno obbligate ad attivare, nella fase esecutiva, un confronto con le organizzazioni firmatarie sulla conduzione dei servizi, sugli aspetti logistici, sul tema della salute e sicurezza e sul rispetto delle clausole sociali stesse.
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15/01/2019 Decreto Sicurezza: a Fano un seminario per volontari e operatori organizzato dalla Caritas
La Caritas Diocesana di Pesaro insieme alla Caritas di Fano, alla Caritas di Urbino e l’Ufficio Migrantes della Diocesi di Fano e di Pesaro promuove un Seminario Formativo per volontari e Operatori dal titolo “Il Decreto Legge n.113/2018 Immigrazione e sicurezza: legge di conversione e modifiche alla normativa in materia di immigrazione e protezione internazionale”. La Cisl di Fano è tra le realtà che aderiscono all'iniziativa. Il Seminario, che si terrà a Fano lunedì 21 gennaio 2019 presso il Centro Pastorale Diocesano (ex Seminario regionale) in Via Roma 118, vedrà come relatore l’Avv. Paolo Cognini (Esperto in Diritto Penale e Diritto dell’immigrazione e dell’asilo, membro ASGI). Orario: dalle ore 15.00 alle ore 18.30.
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14/01/2019 Ricostruzione: siglato l'accordo su sicurezza e legalità per la realizzazione della scuola Mestica di Macerata
Firmato venerdì 11 gennaio il protocollo d’intesa tra il Comune di Macerata, i sindacati confederali impegnati nei settori delle costruzioni e dell’edilizia FILLEA – CGIL, FILCA CISL e FENEAL UIL e il raggruppamento temporaneo di imprese Gualtieri Costruzioni S.A.S, Albertani Corporates SpA e Califel Srl per la ricostruzione dell'area delle ex Casermette e, in particolare, per la realizzazione della scuola Mestica. Nel protocollo viene stabilito di instaurare un Sistema di Relazioni Industriali che possa assicurare un corretto processo di informazione, formazione e tutela di primaria importanza nella realizzazione delle nuove sedi scolastiche in via Roma. Nel rispetto dei diversi ruoli e delle diverse responsabilità delle parti, la finalità del sistema di relazioni sarà principalmente quella di affrontare le eventuali criticità legate all’organizzazione del lavoro in modo tale da comporre o prevenire l’insorgere di eventuali conflitti. A questo scopo verranno effettuati incontri in base alle necessità e a richiesta di una delle parti per acquisire un’informativa sull’andamento, la programmazione e la tempistica dei lavori e sugli organici, per affrontare eventuali problematiche riconducibili agli aspetti logistici di cantiere, ad acquisire le informazioni in merito al sistema per la tutela della sicurezza, salute e igiene nei luoghi di lavoro e infine l’informativa sui subappalti autorizzati e affidati. «Questo protocollo ha anche un valore simbolico  - dichiara Jacopo Lasca della Filca Cisl Marche -. Si tratta della ricostruzione di una scuola dove saranno educati i nostri figli e le nuove generazioni e non può che avvenire nel rispetto della legalità e dei diritti dei lavoratori».      
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14/01/2019 Chiaravalle: a chi interessa far morire un ospedale di comunità?
All’ospedale di Chiaravalle non si fa più nemmeno la manutenzione strutturale basilare. Da giorni non funziona la sbarra per l’accesso alla struttura che si trova nella parte retrostante dello stabile, verso la camera mortuaria, e si assiste all’ingresso libero di auto non autorizzate nel senso di marcia contrario. Comunicare il disservizio sembra servire a nulla, infatti a niente sono servite anche le precedenti comunicazioni circa i tanti problemi del nosocomio: i bagni rotti della RSA, le indecenti condizioni di alcuni locali della radiologia, la situazione del manto stradale attorno all’ospedale, lo stato di alcune porte di sicurezza. Una situazione di abbandono che si riversa sulla struttura sanitaria , ma che si accompagna anche ad una continua tensione sul mantenimento quali/quantitativo di alcuni servizi importanti  quali ad esempio il Punto di Assistenza Territoriale e la Radiologia. A chi serve tutto ciò? Di certo non serve ai cittadini di Chiaravalle e dei comuni vicini che vedono compromessa la funzionalità di una struttura di prossimità con il rischio di dover andare ad ingolfare gli ospedali di Jesi e di Ancona anche quando non è necessario. Di certo non favorisce l’organizzazione degli ospedali vicini che, già in difficoltà, si trovano a gestire codici bianchi e prestazioni diagnostiche di bassa complessità che possono tranquillamente essere affrontati a Chiaravalle Di certo non si agevola l’integrazione socio sanitaria depotenziando uno dei contenitori sanitari più importanti del Distretto. Forse c’è un progetto di smantellamento che  viene incontro anche alle esigenze di sostenibilità economica del sistema sanitario delle Marche? Si dica chiaro! Nella bozza di piano socio sanitario in gestazione non una parola viene detta sugli ospedali di comunità dopo che, pochi mesi fa, la Regione stessa ne aveva decantato l’importanza ed elencato le funzioni.  Se si vuole far cassa smettendo di investire sull’ospedale di Chiaravalle va detto chiaramente ai cittadini. La CISL non ci starà!
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14/01/2019 Ferrovia Fano - Urbino: dare credibilità alle proposte di rilancio del territorio
Si susseguono le prese di posizione e le proposte in merito alla riattivazione della tratta ferroviaria Fano - Urbino alla luce anche del suo inserimento tra le ferrovie turistiche da rilanciare, come previsto dalla legge approvata dal Parlamento Italiano n. 128/17. Il Consiglio comunale di Fossombrone, l’Associazione Val Metauro e, per ultima, Confcommercio, circa il  riutilizzo temporaneo a fini turistici come “ferrociclo” (in attesa della definizione), vanno tutti nello stesso senso: riattivare al più presto la ferrovia Fano - Urbino. La proposta di Confcommercio non ci sembra sia da condannare, visto che si inserisce nella linea della destinazione d’uso ferroviaria e non segue le intenzioni della Regione Marche di  farne un sedime  per ciclismo da diporto. Tutte queste proposte, per quanto anche condivisibili, a nostro modo di vedere ci sembrano di respiro parziale e scollegato da una azione univoca. Come Cisl Pesaro – Fano - Urbino, ci battiamo da tempo per la riattivazione della tratta ferroviaria. A volte in solitudine, sosteniamo l’importanza strategica dell’intero sistema viario (Superstrada Fano - Grosseto, completamento galleria Guinza, Tratta Pesaro - Urbino, Pedemontana, Ferrovia Fano - Urbino, ecc.), in quanto infrastrutture essenziali e vitali per l’economia provinciale. In tempi in cui le scelte del Ministero delle infrastrutture sono orientate più verso concetti di  retroguardia che al reale fabbisogno infrastrutturale del Paese, seguire percorsi che puntano a salvaguardare il distinguo del particolare e non dell’esigenza collettiva, ci sembra tanto la scusa che si offre a chi deve decidere, per non farlo mai. Con il completamento della Quadrilatero a sud e il rafforzamento della E45 Orte - Ravenna a nord,  la provincia di Pesaro Urbino rischia concretamente un pesante isolamento sia per i flussi turistici che per lo sviluppo socio economico, non solo delle aree interne, ma anche di quelle costiere. Come Cisl, siamo convinti che non si può prescindere dal principio che la realizzazione di infrastrutture viarie o del trasporto hanno un’importanza vitale per l’intera economia  provinciale. Senza la concreta definizione primaria di quale modello di sviluppo socio-economico si vuol dare al territorio provinciale (partendo dalla valorizzazione delle esperienze distrettuali, dalla eccellenze agro-alimentari, compresa l’integrazione tra costa e aree interne), si rischia che l’importanza di tali opere si infranga contro il mancato interesse ministeriale e l’esiguità delle risorse disponibili. Per queste ragioni, siamo convinti che bisogna abbandonare la strada delle proposte ad uso e consumo localistiche, mentre va fatto uno sforzo di sintesi  sull’unicità ed importanza delle scelte collettive. Occorre un tavolo di confronto, magari promosso dalla stessa Provincia e dalle Istituzioni locali, per rendere la richiesta dell’intero territorio di forte credibilità verso le Istituzioni centrali.
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11/01/2019 PENSIONATI IN... Finanziaria e pensioni
Manovra finanziaria: pensioni, quota cento e reddito di cittadinanza. La mobilitazione e le proposte del sindacato dei pensionati.   Ospiti in studio: Giuseppe Spernanzoni, Responsabile Fnp Cisl Macerata e Giulio Grazioli, Segretario Regionale Fnp Cisl Marche
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11/01/2019 Post sisma e rinnovo dei contratti ai lavoratori: la Cisl Fp ricevuta in Regione
La Cisl Fp Marche, dopo aver lanciato in prossimità del Natale scorso l'allarme in merito alla proroga dei lavoratori precari (tecnici e amministrativi) assunti per gestire la complicatissima fase della ricostruzione, circa 700 di cui oltre 400 solo nelle Marche, ha incontrato nel pomeriggio di giovedì 10 gennaio l’assessore Sciapichetti ed il dirigente Ing. Spuri. Il Segretario Generale della Cisl Funzione Pubblica Marche Luca Talevi ed il Responsabile del Territorio di Macerata Alessandro Moretti hanno rappresentato le doglianze pervenute dalle diverse professionalità assunte dagli Enti Locali delle 5 Province, dall' USR e da alcuni soggetti privati che hanno vinto l'appalto, i quali ogni giorno sono occupati a risolvere le procedure afferenti la ricostruzione: in particolare i rinnovi dei contratti individuali a tempo determinato, la loro durata nel tempo, il mantenimento del livello occupazionale. La Regione ha confermato che nel giro di qualche ora, al massimo un paio di giorni, i lavoratori che fanno capo all' USR verranno reimmessi in servizio, e lo saranno fini a tutta la durata della fase emergenziale. Come pure lo saranno la quasi totalità di quelli assunti dagli Enti Locali, sempre a tempo determinato, specificando che tuttavia la problematica di alcuni assunti a tempo parziale è generata da una disposizione del commissario Farabollini datata 7 dicembre scorso. Per questi lavoratori, in particolare, l'Ufficio del Commissario otterrà dalla Regione i dati completi nel giro di pochi giorni per un attento approfondimento tra coloro che sono abilitati anche all'esercizio della libera professione, al fine di garantire trasparenza ed equità di trattamenti nella gestione delle pratiche relative alla ricostruzione.  È infatti interesse della Regione e dell'ufficio del Commissario armonizzare, nel giro di poche settimane, le strutture che si occupano di ricostruzione con i contratti collettivi di quanti sono oggi assunti a vario titolo per la ricostruzione, vigilando che anche gli Enti locali facciano la loro parte evitando duplicazioni di ruoli.  Regione e sindacato hanno condiviso la necessità di demandare al Commissario per la ricostruzione l'emanazione di specifiche e chiare norme che consentano di utilizzare le professionalità assunte sino all'ultimazione della ricostruzione, la cui durata non sarà comunque breve. La Cisl ha chiesto ed ottenuto ampia disponibilità a successivi incontri ove riterrà necessario.    
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11/01/2019 Polizia Municipale Ancona: scadono 12 contratti a tempo determinato. Il Comune disinneschi la bomba organizzativa del Corpo
Il prossimo 15 gennaio scadono i contratti a tempo determinato di dodici unità lavorative del Corpo della Polizia Municipale di Ancona che rischia cosi di scendere, ancora una volta, sotto le 90 unità in attesa dell'indizione del concorso pubblico. La Cisl Fp ritiene sia da scongiurare questo rischio e prorogando il rapporto di lavoro sino alla entrata di coloro che vinceranno il concorso. Tra l'altro l'eventuale non conferma del rapporto di lavoro avverrebbe proprio a ridosso del 20 gennaio e dunque della domenica ove vi è necessità di tutte le unità lavorative del Corpo per le operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico in zona Stazione con le conseguenti ripercussioni sulla viabilità cittadina. Per la Cisl Fp non è più rinviabile una complessiva riorganizzazione del Corpo, potenziando alcuni importanti settori quali la Polizia Giudiziaria, ove sono rimaste solo quattro unità aventi elevati e delicati carichi di lavoro ed alle quali è stata sostanzialmente  negata anche  la possibilità di poter andare a ricevere una meritata onorificenza in divisa. L'odissea organizzativa del Corpo della Polizia Municipale deve terminare: questo obiettivo si potrà ottenere solo con il confronto sindacale. Invitiamo l'Amministrazione non solo ad attivarsi a disinnescare una vecchia  bomba il prossimo 20 gennaio, ma ad agire per disinnescare la "bomba organizzativa", che riguarda tutto il personale comunale, tramite la  sottoscrizione di un nuovo contratto decentrato che potrà dare risposte alle tante professionalità presenti nell'Ente.    
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10/01/2019 JP Industries: prorogata di 12 mesi la cassa integrazione
Firmata proroga della cassa integrazione straordinaria per la JP Industries per ulteriori 12 mesi. La firma dell'accordo è successiva alla ricapitalizzazione di 5 milioni di euro effettuata dell'imprenditore. Alle regioni Marche e Umbria il compito di definire il piano di politiche attive per sostenere il progetto. Si aspetta nelle prossime settimane la convocazione del tavolo al Ministero per lo Sviluppo Economico per verificare la possibilità di individuare un partner e per monitorare lo sviluppo del progetto industriale affinché che la cigs non sia fine a se stessa ma serva al rilancio dell'azienda.
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09/01/2019 Quota 100: rivolgiti ai nostri uffici Inas Cisl per saperne di più
Rivolgiti ai nostri uffici Inas Cisl per una consulenza o contatta il tuo delegato Cisl per conoscere requisiti e modalità di Quota 100  
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09/01/2019 "Il lavoro che cambia": presentazione del progetto dei ragazzi in alternanza scuola - lavoro presso la Cisl di Fano
Venerdì 18 gennaio alle ore 15.30 presso la Sala della Concordia del Comune di Fano (Via San Francesco d'Assisi, 76) presentazione della ricerca Il lavoro che cambia svolta dagli studenti del Liceo Nolfi - Apolloni in Alternanza Scuola - Lavoro presso la Cisl di Fano. La ricerca ha esplorato i cambiamenti del sistema produttivo nella Val Metauro e nella Valle del Cesano, con un focus sui casi delle aziende Schnell e Cotto San Michele. Ai lavori, introdotti da Desi Goffi, Fnp Cisl, e Valentina Foschi referente Alternanza Scuola - Lavoro Liceo Nolfi – Apolloni, interverranno  Fatima Farina e Eduardo Barberis dell’ Università di Urbino,  e la Segretaria Regionale Cristiana Ilari.~ La cittadinanza è invitata a partecipare.
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09/01/2019 Costruzioni: il 15 marzo a Roma 10 mila lavoratori in marcia per il rilancio del settore
Il 15 marzo a Roma 10 mila lavoratori delle costruzioni manifesteranno per chiedere il rilancio del settore, che dall’inizio della crisi ha perso 600 mila posti di lavoro e 120 mila aziende. La manifestazione, che sarà il culmine di una serie di iniziative che si terranno in tutta Italia già a partire dalle prossime ore, è stata annunciata dai sindacati FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, in una conferenza stampa nei cantieri della Metro C di Roma. «Nelle aziende, nei cantieri, nei territori – hanno detto ai giornalisti i segretari generali delle tre sigle, Vito Panzarella, Franco Turri, Alessandro Genovesi – incontreremo i lavoratori delle costruzioni per confrontarci sul futuro del settore, che rischia davvero di scomparire senza investimenti, una programmazione e una politica industriale per la creazione di lavoro, e in assenza di interventi per la messa in sicurezza del territorio e degli edifici pubblici e privati. Inoltre chiederemo incontri ai prefetti ed alle istituzioni locali e proporremo a livello nazionale l’istituzione di un tavolo per una strategia di rilancio e di riqualificazione del settore». LA PIATTAFORMA DEI SINDACATI Tra le altre proposte dei sindacati ci sono un nuovo piano di investimenti, il completamento di tutte le opere avviate e l’avvio di quelle per le quali ci sono risorse, l’istituzione di un Fondo nazionale di garanzia creditizia, interventi mirati sul sistema bancario nazionale, investimenti sulla qualificazione delle stazioni appaltanti, una revisione mirata del Codice Appalti, la messa in campo di nuove misure per le politiche abitative, il potenziamento del sistema degli incentivi, la promozione della qualificazione delle imprese, il rafforzamento del meccanismo del Durc e misure per contrastare il dumping contrattuale, che riduce diritti e tutele, in particolare su salute, sicurezza, formazione. 
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08/01/2019 CIAO MASCHIO. La rappresentazione del maschile nella cultura della violenza
 Venerdì 18 gennaio 2019  ore 9.30  Sala Raffaello, Regione Marche, via Gentile da Fabriano,  "CIAO MASCHIO. La rappresentazione del maschile nella cultura della violenza."  convengno promosso e organizzato dalla cooperativa sociale  Polo 9 con il patrocinio della Regione Marche ed il contributo del Dipartimento Pari Opportunità - Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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08/01/2019 Appuntamento con la musicoterapia al Caffè Alzheimer
Giovedì 10 gennaio presso il Caffè Alzheimer si terrà un incontro sulla musicoterapia insieme al prof. Silvio Macrini. La musicoterapia è un approccio terapeutico che usa la musica per "arrivare" al paziente e renderlo a sua volta in grado di aprirsi ed esprimersi, essere parte della terapia. Il potere magico della musica, dunque, è rivolto al servizio dell’integrazione ed emotiva dei pazienti ed al trattamento di un ampio ventaglio di disabilità e malattie. L'incontro avrà inizio alle ore 17 presso il Centro Metropolis di via Leopardi,n. 6 - Falconara
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07/01/2019 Restituzione Busta paga pesante: scadenza prorogata a Giugno 2019
La legge di bilancio 2019 ha prorogato  al 1 giugno 2019 l'inizio della restituzione della busta paga pesante e aumentato a 120 le rate.
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07/01/2019 Cisl Urbino: " Bene Piano di sviluppo Università, ma c'è ancora molto da fare per integrare gli studenti con la città"
Nei giorni scorsi è stato presentato presso  l’Università di Urbino il Piano di sviluppo triennale delle strutture ed infrastrutture dell’Ateneo.  «Un Piano che ha una sua positività in quanto, oltre a valorizzare e riqualificare il sistema esistente, punta a sviluppare nuovi investimenti per ampliare sempre di più la gamma dell’offerta formativa, attraverso la messa a disposizione di ambienti per lo studio e per la ricerca. - afferma Leonardo Piccinno, responsabile della Cisl di Urbino -  Comprendiamo l’orgoglio del Magnifico Rettore, per quanto l’Università di Urbino mette in campo per creare quella infrastrutturazione necessaria, anche in concorso con l’Amministrazione Comunale, l’Arcidiocesi di Urbino ed altri soggetti, per rendere sempre più  appetibile per gli studenti italiani e stranieri, studiare a Urbino. Anche la riqualificazione dei collegi per migliorarne la vivibilità va in tal senso. - prosegue - Siamo però convinti, come CISL di Urbino, che c’è ancora molto da fare su questo versante, a partire dalla necessità di  rendere sempre più fruibile il patrimonio abitativo del centro storico, oggi  inadeguato sotto vari aspetti: sanitari, tecnologici, economici e ludici.» Gli studenti infatti, pur essendo una parte importante dell’economia locale, vivono ancora una problematica integrazione con la città che, in un contesto urbano patrimonio dell’Unesco, stenta ad offrire spazi adeguati a normali iniziative di stampo giovanile. Affitti troppo elevati, l’assenza di moderni collegamenti wi-fi, l’inadeguatezza dei trasporti con le strutture universitarie e la totale mancanza di luoghi dedicati allo svago all’interno del contesto cittadino, sono i veri impedimenti di una piena integrazione. Secondo  il reponsabile della Cisl di Urbino  «occorre porsi l’interrogativo su come  fare scelte e progetti volti ad   eliminare la migrazione nei weekend,  di giovani dall’entroterra verso la costa, con tutto ciò che ne consegue. Bisogna superare, una volta per tutte, il paradosso, Università ma non gioventù. Se l’Università è una risorsa, Urbino deve creare tutte quelle condizioni, culturali e infrastrutturali perché i giovani universitari,  nella città ducale si sentano accolti a pieno titolo. - conclude Piccinno - Solo in questo modo, si potrà consolidare quella realtà  di eccellenza nei termini auspicati dal Senato Accademico, dalle lavoratrici e dai lavoratori impegnati, ed anche da gran parte della popolazione.»
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04/01/2019 Sostegno al reddito per i cittadini bisognosi, Cgil Cisl Urbino: “ Per il 2019 il Comune non cambi destinazione alle risorse non utilizzate nel 2018 “
Si è svolto, nei giorni scorsi,  il confronto tra l’Amministrazione Comunale, con Sindaco e Assessore ai Servizi Sociali e i rappresentanti di CGIL–CISL  e  i Pensionati di SPI CGIL – FNP CISL  di Urbino, per verificare lo stato di applicazione dell’accordo, sottoscritto nel mese di giugno 2018, relativo alle risorse messe a bilancio per sostenere i cittadini in stato di bisogno, i lavoratori che hanno perso il lavoro, i pensionati. Il Sindaco e l’Assessore ai servizi sociali, hanno informato i rappresentati sindacali,  che rispetto ai contenuti dell’intesa, solo pochi cittadini hanno richiesto i contributi di sostegno previsti. Nello specifico secondo l’amministrazione:   solo 25 persone hanno richiesto l’accesso erogazione di €. 5000 come contributi economici straordinari per buoni farmaceutici, rimborso spese straordinarie, e buoni alimentari in favore di persone svantaggiate o in disagio economico;  per il reddito di inclusione (rei), d.l. 147/2017: i nuclei familiari del comune di Urbino che beneficiano nel corso del 2018 sono 45;  fondo anticrisi per famiglie in situazione di disagio economico:  beneficiari solo 37 famiglie; sono solo 3  le domande presentate e accolte per il sostegno economico, rimborso oneri contributivi, in favore famiglie con non autosufficienti (assistenti familiari/badanti). Secondo i dati  della ricerca Fnp Cisl Marche, anno 2018,  la popolazione residente nel comune di Urbino è per il 25,8% composta da  ultra 65enni, il 58% da pensionati, il 20% da invalidi civili, una presenza di stranieri pari al 9,8%. Il  tasso di occupazione  è pari al 48% ed il  tasso di disoccupazione  è del 7,3% con una disoccupazione giovanile pari al 21,4%.  Un reddito imponibile x abitante (IRPEF) di €.14.000 ed il 3% della popolazione percepisce assegno sociale. «Viene da domandarsi, ma con questi numeri non ci sono cittadini bisognosi ? Siamo invece convinti del fatto che, l’Amministrazione Comunale avendo  pubblicato i bandi solo nel mese di ottobre, non ha consentito alle persone di conoscere le possibilità che  l’Amministrazione stessa , CGIL – CISL  e pensionati di Urbino, avevano messo a disposizione per i cittadini e loro famiglie. - commentano i responsabili della  Cgil e  della Cisl di Urbino - Riteniamo e respingiamo questa mancanza di sensibilità come un grave atto verso coloro che si trovano in uno stato di bisogno e che dovrebbero ricevere dalla Pubblica Amministrazione una più dignitosa attenzione.  - continuano - Respingiamo questo tipo di cultura che non tiene conto del reale stato di bisogno dei cittadini, ma predilige solo la pratica degli annunci ad effetto ed invitiamo il Sindaco e l’Assessore ai Servizi sociali ad inserire i soldi non utilizzati nel corso del 2018 sulle nuove provvidenze per il 2019, in modo da consentire a tutti coloro che vivono difficoltà sociali e di disagio ad avere maggiori risorse a disposizione su cui contare per il futuro.  - concludono - Un Comune veramente solidale si vede da queste cose.»  
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04/01/2019 Laboratorio teatrale sulla cura a Senigallia
L’Anteas Marche Aps e l’Anteas di Senigallia, nell’ambito del progetto “ I Laboratori di Cura”, organizzano un Laboratorio Teatrale sulla Cura con il regista Mauro Pierfederici,  dedicato a persone anziane e fragili  residenti nel territorio di Senigallia, in collaborazione con l’associazione culturale La Tela, il patrocinio del Comune di Senigallia . «Vogliamo favorire  la  promozione di relazioni che curano  - spiegano gli organizzatori -   attraverso momenti   di conoscenza reciproca, improvvisazione, racconto di se’, ricordi e memorie. Abbiamo anche in programma    di mettere in scena sketch ed una piece finale. » Le attività del Laboratorio Teatrale sulla Cura partiranno MERCOLEDI’ 16 GENNAIO 2019, dalle ore 15,00 alle 17,00, presso la Biblioteca comunale Antonelliana di Senigallia, in Via dei Macelli, 1. Gli incontri si terranno da gennaio a giugno e saranno  a cadenza quindicinale. Il Laboratorio è gratuito, per informazioni ed iscrizioni contattare: Carboni Celestino 3200736789, Carlo Zezza 3668534917, Nigro Laura 3393306579 (Associazione La Tela).
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03/01/2019 I Sindacati dei Pensionati si mobilitano contro la Legge di Bilancio
I sindacati dei pensionati in piazza contro l'ennesima vessazione, inflitta dalla manovra di Bilancio per il 2019 che colpisce ancora una volta le pensioni medio-basse. In tre anni i pensionati vedranno sottrarsi 2,5 miliardi di euro dalle proprie tasche. I pensionati marchigiani sono scesi in piazza con presidi davanti alle Prefetture il 28 dicembre ad Ancona e Fermo e il 29 dicembre ad Ascoli Piceno e Pesaro e il 3 gennaio a Macerata. Contestualmente SPI Cgil FNP Cisl E UILP-Uil hanno chiesto ai Prefetti di essere ricevuti per spiegare le motivazioni del grave malcontento che è alla base della mobilitazione. Con le misure previste si compie un nuovo passo indietro rispetto alla volontà espressa dal precedente esecutivo di modificare in legge di bilancio il sistema di indicizzazione delle pensioni con cui dal 1 gennaio 2019 sarebbe stato ripristinato un meccanismo di rivalutazione in grado di tutelare il potere d'acquisto dei pensionati italiani. Infatti, il Governo ha deciso, per fare cassa, di modificare il sistema di calcolo della rivalutazione peggiorandolo (% rivalutative ridotte) anche rispetto alla “legge Fornero" che volevano abrogare!!. Per SPI Cgil FNP Cisl E UILP-Uil le misure previste sono profondamente ingiuste, perché colpiscono una categoria particolarmente debole della società. Una manovra che piuttosto che difendere le fasce deboli e intervenire sulla creazione di lavoro per stimolare la crescita e lo sviluppo, produce una riduzione del reddito disponibile, redistribuendo povertà. L'iniziativa ha voluto anche richiamare l'attenzione alla definizione di una pensione dignitosa per i giovani, così come previsto dal documento di Cgil Cisl Uil, presentato al Governo    
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02/01/2019 CCNL Chimico - Farmaceutico: dal I° gennaio 2019 un contratto all'avanguardia
E' entrato in vigore il nuovo CCNL industria Chimico - Farmaceutico. Le aziende dovranno aggiornare i trattamenti economici minimi ed i trattamenti economici complessivi, sta alle lavoratrici ed ai lavoratori monitorare con noi l'applicazione di tale novità economiche e normative. In allegato troverai le nuove tabelle retributive ed un'infografica che ti illustrerà in pochissimi minuti novità ed opportunità in termine di diritti tempo vita-lavoro-sicurezza-formazione. Prossima tappa ... 1° Aprile 2019 con l'aumento dell'indennità di turno. Leggi i file allegati, troverai importanti informazioni.
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01/01/2019 Assunzioni a tempo determinato per il sisma: la Cisl Fp chiede un incontro urgente alla Regione
La Cisl Fp Marche chiede un incontro urgente alla Regione in merito alla proroga dei lavoratori precari (tecnici e amministrativi) assunti per gestire la complicatissima fase della ricostruzione, circa 700 di cui oltre 400 solo nelle Marche.  L'obiettivo è fare il punto della situazione in un ottica di un confronto teso a verifica come poter garantire le migliori modalità attuative della proroga lavorativa.  «Chiederemo il monitoraggio e la verifica della situazione - spiegano Luca Talevi, Segretario generale Cisl Fp Marche, e Alessandro Moretti, Responsabile Cisl Fp per il territorio di Macerata -. Nessun precario deve rimanere fuori dalla proroga così come è necessario, grazie al tavolo sindacale, verificare tutte le possibilità normative e contrattuali per permettere ai lavoratori di superare la soglia dei 36 mesi massimo del rapporto di lavoro come tempi determinati». «La fase della ricostruzione sarà inevitabilmente lunga e complicata e nessuna professionalità lavorativa può andare dispersa - concludono Talevi e Moretti -. La Cisl chiederà alla Regione e ai parlamentari regionali di attivarsi per prevedere la possibilità, nel prossimo triennio, di stabilizzare figure professionali operanti spesso all'interno di piccoli comuni che hanno difficoltà a indire concorsi pubblici e a sostituire il personale che annualmente va in pensione».
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30/12/2018 Il Premio Astrolabio del Sociale intitolato a Pierre Carniti
In occasione della recente Conferenza nazionale dei Servizi in Rete è stata annunciata l’intitolazione a Pierre Carniti del “Premio Astrolabio del Sociale” e, nell’ambito dei lavori, si è svolta la premiazione dei primi due giovani risultati vincitori. Dall’edizione 2018-2019, dunque, il premio sarà ufficialmente denominato “Premio Pierre Carniti”. Il concorso promosso dalla Cisl, dalla famiglia Carniti e dall'Associazione Astrolabio del Sociale è curato da un gruppo di studiosi di relazioni industriali e sindacalisti, con l'intento di premiare ricerche e studi realizzati da giovani nel campo delle politiche sociali, del lavoro e della lotta alle disuguaglianze. È in corso di preparazione l'annuario che raccoglierà i lavori dei primi vincitori, curato da Edizioni Lavoro.   In allegato la locandina del nuovo bando del premio nel quale sono contenute le tracce di riflessione proposte e le modalità/vincoli di partecipazione. Si tratta di un'iniziativa che va nella direzione di interessare sempre più giovani studenti e studiosi alle tematiche del lavoro e della rappresentanza, oltre a costituire un’opportunità significativa per ricordare la figura di Pierre Carniti e il suo particolare impegno per i giovani.   Per qualsiasi chiarimento è possibile fare riferimento a Francesco Lauria, referente organizzativo (tel. 055-5032187, e-mail: francesco.lauria@cisl.it). Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sulle iniziative correlate è possibile, inoltre, consultare il sito internet:www.astrolabiosociale.it e la pagina facebook: astrolabiodelsociale nelle sezioni specifiche dedicate al “Premio Pierre Carniti”.
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29/12/2018 Sulle vie della parità nelle Marche, uscito il nuovo bando per A.S. 2018/2019
Anche il prossimo anno scolastico, come CGIL CISL UIL  Marche, siamo promotori con l'Osservatorio di genere di Macerata, il Consiglio delle Donne di Macerata e la CPO della Regione Marche, del bando di concorso per gli studenti delle scuole superiori marchigiane "Sulle vie della parità nelle Marche", vinto lo scordo anno dall'Istituto Benelli di Fano. Le attività di ricerca-azione del concorso sono rivolte alle scuole di ogni ordine e grado (dalla primaria alla secondaria di secondo grado), agli atenei e agli enti di formazione ed è finalizzato a riscoprire e valorizzare il contributo offerto dalle donne marchigiane alla costruzione della società. Il carattere trasversale della toponomastica e dell’analisi del territorio offre numerose opportunità didattiche di integrazione interdisciplinare e nel contempo permette a bambine e bambini, ragazze e ragazzi di sviluppare forme di cittadinanza attiva e di partecipazione alle scelte di chi amministra la città, nel rispetto dei valori dell’inclusione. Gli obiettivi che il concorso si pone di raggiungere sono: - promuovere la (ri)scoperta di figure femminili che hanno contribuito allo sviluppo sociale, culturale o economico del territorio e proporle alle sedi competenti per nuove intitolazioni, al fine di ridurre il gap di genere nella toponomastica; - definire, nel proprio territorio, itinerari in grado di riportare alla luce le tracce delle donne che hanno contribuito alla crescita sociale e culturale del Paese; - divulgare, attraverso svariate forme espressive, la conoscenza di protagoniste visibili e nascoste della vita collettiva; - individuare modelli femminili di valore e di differenza di ieri e di oggi ai quali attingere nell’opera complessa della costruzione dell’identità. Le alunne e gli alunni, le studentesse e gli studenti saranno stimolate/i a sviluppare il lavoro in modo autonomo, critico e responsabile, scegliendo tra una delle seguenti sezioni tematiche: A. PERCORSI TERRITORIALI, URBANI E AMBIENTALI consegna 31 gennaio 2019 B. PERCORSI MEDIATICI, COMUNICATIVI, ESPOSITIVI E DI SPETTACOLO consegna 31 gennaio 2019 C. LE MADRI DELLA REPUBBLICA consegna 31 gennaio 2019 D. IL LAVORO DELLE DONNE consegna 31 gennaio 2019   Scuole/atenei/enti di formazione inoltreranno i lavori completi, la relativa documentazione e la relazione docente agli indirizzi mail indicati in ogni singola sezione.   Del materiale multimediale, caricato in rete dalle singole scuole, sarà spedito il solo link. L’invio di eventuale materiale fisico, qualora necessario, avverrà per mezzo posta ordinaria all’indirizzo: Osservatorio di Genere – Via Marche, 84 – 62100 Macerata.   Le/i docenti referenti sintetizzeranno l’attività didattica svolta in una breve relazione (circa 2.000 battute) da inserire nella scheda didattica allegata al presente bando, che andrà compilata in ogni sua parte. Si raccomanda una particolare attenzione al linguaggio, che dovrà rendere visibile la presenza femminile attraverso un corretto uso della grammatica. Una giuria scelta dal Comitato organizzatore territoriale – di cui faranno parte: la presidente del Consiglio delle donne di Macerata o sua delegata, la presidente della CPO o sua delegata, due membri dell'Osservatorio di Genere, Alessandro Blasetti del Museo delle Scienze dell'Università di Camerino, un rappresentante della CGIL Marche, Silvia Spinaci della CISL Marche, un rappresentante della UIL Marche – valuterà i lavori pervenuti e selezionerà più proposte che terranno conto delle tecniche espressive e delle fasce di età. Scuole/atenei/enti di formazione che parteciperanno riceveranno un diploma di merito durante la premiazione che si terrà l'8 marzo 2019 presso la Sala "Pino Ricci" ad Ancona (Palazzo delle Marche - Piazza Cavour, 23). Gli elaborati premiati l'8 marzo ad Ancona parteciperanno alla cerimonia di premiazione finale nazionale che si terrà a Roma nella primavera 2019. Studenti e docenti potranno richiedere un attestato di partecipazione rilasciato dalla SIS (Società italiana delle storiche) Associazione Professionale Qualificata per la Formazione Docenti D.M.170/2017. Per adesioni e informazioni: info@osservatoriodigenere.com
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29/12/2018 “Lavoro, sviluppo, welfare nelle Marche: l’anno che verrà” Sauro Rossi a Punti di Vista 28 dicembre 2018
A Punti di Vista, il talk show di ÈTv Marche ch12, “Lavoro, sviluppo, welfare nelle Marche: l’anno che verrà” si confrontano il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi, il Presidente Istao prof. Pietro Marcolini e il prof. Emanuele Pavolini, Sociologia dei processi economici e del lavoro Unimc / Università degli Studi di Macerata. Conduce Maurizio Socci
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28/12/2018 FOCUS LAVORO: Operatori sanità in prima linea - Partita da Muccia la campagna di ascolto Cisl nel cratere maceratese
La macchina della sanità risponde sempre. Dall'emergenza di Corinaldo ai giorni di festa: sono medici, infermieri e tutti gli operatori della sanità. Interviste a Stefania Franceschini, infermiera RSU AV2, dr. Franco Allegrezza, medico anestesista Ospedali Riuniti Torrette di Ancona e Alessandro Macinelli, Fp Cisl Marche Post Sisma, parte da Muccia la campagna di ascolto della Cisl alle comunità del cratere maceratese. Interviste a Silvia Spinaci, Responsabile Cisl Macerata, Rocco Gravina Responsabile Cisl Tolentino - Camerino ed Alessandra Fioravanti, Adiconsum Macerata.
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21/12/2018 Edilizia in ripresa nel maceratese:tra luci ed ombre
L’anno 2018 si chiude positivamente per l’andamento del settore edile in Provincia di Macerata:+ 50,57% del numero di lavoratori nel settore che passano dalle 2.650 unità del 2017 alle 3.990 unità del 2018, +32,95% delle ore lavorate denunciate, ed un aumento di ore denunciate per singolo lavoratore che passano dalle 83 ore medie mensili del 2017  alle 104 del 2018, dato importante ma non sufficiente che sottolinea ancora una importante zona di lavoro grigio.  In aumento anche la massa salari che aumenta del 57,32% nei lavori pubblici e del 27,71% nei lavori privati. Per quanto riguarda la tipologia di imprese nel 2018 sono 373 le imprese industriali e 359 quelle artigiane. Di queste 473 sono le imprese attive con sede in Provincia e 272 quelle provenienti da fuori Provincia. Nota negativa rimane la struttura organizzativa delle imprese edili considerato che ben 701 aziende su 745 in totale impiegano meno di 10 dipendenti. Un limite strutturale significativo e sul quale bisognerebbe aprire una riflessione per far fronte comune rispetto alla grande sfida che la ricostruzione ci impone.  Rimane preoccupante anche il dato relativo all’età media dei lavoratori occupati nel settore. Ben 1.200 dipendenti su 3.988 sono over 50 anni. Questi dati ci confortano sull’intuizione intervenuta in fase di rinnovo del Contratto Nazionale dell’Edilizia circa l’istituzione di un fondo  a sostegno del prepensionamento. Senza considerare che l’età media avanzata nel settore è una delle causa delle drammatiche statistiche a livello nazionale relativo agli infortuni mortali nel settore. Dietro le luci purtroppo rimangono le ombre. Grazie ad un grande lavoro della Cassa Edile di controllo del territorio su 462 aziende invitate ad iscriversi in Cassa Edile perchè operanti nel settore solamente 139 si sono attivate. 151 non hanno fornito nessuna risposta ad un obbligo normativo previsto sia dalla legge Regionale che dal D.l. 189/2016 relativo ai lavori del cratere. Ben 70 aziende hanno comunicato che, pur lavorando in cantiere, non applicano il contrato nazionale dell’edilizia. Un fenomeno preoccupante sul quale stiamo vigilando attentamente in collaborazione con l’Ispettorato e l’INPS. Dietro a questo fenomeno spesso si nascondono meccanismi di illegalità, dumping contrattuale con le aziende sane del territorio ed evasione contributiva. Senza considerare che l’applicazione del Contrato nazionale dell’Edilizia porta con se anche un’attenzione particolare alla formazione obbligatoria  e alla sicurezza. Il 2018 ha visto protagonista la Fenal UIL la Filca CISL e Fillea CGIL di Macerata per l’attivazione del DURC di congruità, per il raggiungimento di un Protocollo importante con il Comune di Camerino e la sottoscrizione del Contratto provinciale del settore. Un contratto in cui oltre ad una ridistribuzione del reddito si prevedono anche meccanismi di incentivazione per la ricollocazione di lavoratori edili disoccupati residenti nei Comuni del cratere. Accogliamo in modo positivo la convocazione del 27 dicembre  in Regione del Tavolo tecnico sulla ricostruzione post sisma. Ci auguriamo possa essere l’occasione per sottoscrivere un Protocollo importante per garantire una ricostruzione di qualità all’insegna delle legalità e all’attenzione per le aziende e i lavoratori del territorio.   Il 2019 ci vedrà impegnati in un’azione di contrattazione di anticipo; partiranno richieste di incontro  per tutti i lavori ANAS del territorio relativi al cratere per i quali è stato stipulato un Protocollo a livello nazionale che prevede la possibilità a livello territoriale di istituire tavolo di confronto per monitorare le presenze dei lavoratori in cantiere, l’attivazione di tutti i piani di sicurezza previsti dalla normativa e la corretta applicazione del contratto nazionale dell’edilizia. Inoltre nei primi giorni del 2019 andremo alla firma del Protocollo sulla ricostruzione del polo scolastico di Macerata e l’avvio delle richieste di incontro per tutte le altre scuole che verranno cantierizzate a partire da quella di San Severino Marche. Infine il quadro nazionale pone criticità molto negative in questo fine 2018. Il governo, dalla riforma degli appalti alla ricostruzione post terremoto, in poche ora ha smantellato quanto con fatica è stato costruito anche partendo dal territorio maceratese. Un recente intervento sul Codice Appalti ha aumentato la soglia per il massimo ribasso e per l’affidamento senza gara fino a 150 mila euro ed il nuovo commissario, Piero Farabollini, ha annunciato la sospensione del DURC per congruità. Azioni che evidentemente al di là dei proclami lasciano spazio a lavoro nero, caporalato, sfruttamento di immigrato clandestini ed infiltrazioni della criminalità.
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19/12/2018 Fondo di solidarietà: sindacati e Regione firmano intesa, si giunge a quasi 3 milioni di euro nel 2019
Fondo di solidarietà: sindacati e Regione hanno sottoscritto un’intesa con la quale si consolida il Fondo che giunge a quasi 3 milioni di euro nel 2019 e a 3 milioni per il 2020 e altrettanti per il 2021. È questo il risultato di una serie di incontri, che si sono tenuti nei mesi scorsi, tra Cgil, Cisl e Uil Marche, il consigliere delegato alla Sanità e ai Servizi sociali, Federico Talè e il dirigente del Servizio salute, Giovanni Santarelli. Con queste somme, Cgil, Cisl e Uil sottolineano che si potrà far fronte, agli aumenti delle tariffe dei servizi socio-sanitari e intervenire a sostegno degli ospiti delle strutture che si trovano in condizioni meno abbienti, per la salute mentale consolidando  la sperimentazione in atto ed allargandola ad alcuni servizi socio sanitari per  disabili e gli anziani. Un successivo incontro tra le parti, che si terrà a gennaio, definirà le tipologie di servizi per disabili e anziani su cui intervenire: cifre che avranno un riflesso sulle spese che Comuni e famiglie hanno sostenuto nel 2018. «Questo importante risultato è dovuto al grande impegno dei sindacati e del consigliere Talè - dichiarano Cgil, Cisl e Uil – cui va dato atto di avere saputo raccogliere la richiesta di una  risposta più ampia e consistente al delicato tema  dell’aumento delle tariffe» registrato nell’ultimo biennio.    
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18/12/2018 18 dicembre, Giornata internazionale del migrante: Cgil, Cisl, Uil: "Per una corretta integrazione dare centralità a diritti umani e dignità lavoro"
«Quest’anno la Giornata internazionale dei migranti coincide con i settant’anni della Dichiarazione universale dei diritti umani dell’Onu. I principi enunciati di uguaglianza, libertà, dignità di tutti gli individui, il diritto al lavoro, all’istruzione indipendentemente da razza, colore, religione, sesso, lingua e opinione politica, contenuti in esso, costituiscono valori fondanti per la costruzione di un percorso civile di convivenza sociale tra diverse culture, in linea anche con i principi contenuti nella Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie del 1990, purtroppo mai ratificata da uno Stato membro della Ue». È quanto si legge in una nota di Cgil, Cisl, Uil. La Giornata internazionale del migrante, proseguono le tre Confederazioni «è un’ulteriore occasione di riflessione sulla governance del fenomeno migratorio che riteniamo sia necessario affrontare proponendo necessarie politiche di integrazione ed inclusione sociale e il rispetto dei diritti umani ponendo al centro l’individuo e il lavoro, combattendo gli abusi e lo sfruttamento dei lavoratori immigrati». «È illusorio governare il fenomeno migratorio, per sua natura globale, alzando muri e impedendo la libera circolazione delle persone. Noi crediamo fermamente  - sottolineano Cgil, Cisl, Uil - che sia uno sbaglio non aver ancora ratificato il documento sul Global Compact a Marrakesh col quale si promuove una gestione sicura, ordinata e regolare dei flussi migratori internazionali rispondendo ad un approccio di condivisione delle responsabilità nel rispetto dei diritti umani». Secondo le tre sigle sindacali «è pericoloso e poco lungimirante per il nostro Paese la scelta di isolarsi dalla comunità internazionale e ridurre a dibattito interno la gestione del fenomeno migratorio, con provvedimenti sbagliati come quelli contenuti nella conversione in legge del Decreto Sicurezza, che alimentano il conflitto nella società, scaricando le sofferenze sui più deboli».  «Continueremo a batterci affinché il rispetto dei diritti umani costituiscano le fondamenta delle politiche migratorie e affinché vengano affermati i valori della solidarietà, dell’inclusione e dell’integrazione. Inoltre, chiediamo che si realizzi la coesione sociale attraverso una programmazione di flussi regolari d’ingresso in base ad una corretta lettura dei fabbisogni del mercato del lavoro e attraverso il coinvolgimento delle parti sociali. Soltanto così - concludono Cgil, Cisl, Uil - si potrà contrastare la piaga del lavoro sommerso, spesso sfruttato, che toglie dignità e rende schiavi i più deboli e colloca ai margini della società molti lavoratori immigrati. Dobbiamo porre le basi per costruire una società futura più umana, più solidale e più sicura». fonte: Cisl Nazionale  
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17/12/2018 Quadrilatero, cantieri fermi: le preoccupazioni dei sindacati
«Da 6 mesi i cantieri sono fermi, da 15 giorni è aperta la cassa integrazione, in cantiere sono rimaste solo poche unità. Questa è, ad oggi -  secondo  Cgil Cisl Uil  di Fabriano e Feneal UIl, Filca Cisl e Cgil Fillea -   la situazione nei cantieri Quadrilatero Umbria e Marche». Dopo aver scongiurato i licenziamenti e dopo aver coinvolto tutti i soggetti istituzionali e non del territorio «registriamo un progressivo calo di attenzione  su una vicenda che col passare del tempo non accenna a migliorare. - sottolineano i sindacati  - Continuano gli incidenti stradali, più o meno gravi, sulla tratta e le conseguenti difficoltà di viabilità che rischiano di acuirsi nella stagione invernale.Il traffico su una sola corsia rende più complicata la circolazione e, in presenza di maltempo o precipitazioni nevose, sarà difficile raggiungere o uscire dalla città di Fabriano.» Nel frattempo «quasi 500 lavoratori sono a casa, decine di aziende in difficoltà e le sorti di Astaldi appese ad un filo. - continuano - L’indotto e le tante aziende del territorio (oltreché i privati cittadini) pagano un conto salatissimo per una crisi aziendale che rischia di lasciare isolato il territorio montano, già abbondantemente colpito dalla crisi.» Al tempo stesso «si registra una pericolosa dilazione dei tempi di realizzazione della Pedemontana delle Marche che è strategica come arteria viaria per i territori  dell’entroterra colpiti dal sisma. L’asse Fabriano-Muccia, che completerebbe la Quadrilatero è di fatto fondamentale per il traffico interno alla nostra Regione e per lo spostamento di persone e merci tra Marche e Umbria, tra l’entroterra e la costa. Un incompiuta di questa portata è una sconfitta per tutti, invitiamo di nuovo tutti i soggetti a fare la loro parte per uscire da questo empasse.- concludono- La città di Fabriano, la nostra Regione, non meritano di essere condannati come attori di serie B per responsabilità che in larga parte sono di altri.»  
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