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21/10/2020 Lavoratori imprese di pulimento e multiservizi: mercoledì 21 ottobre ore 14.00 presidio regionale davanti alla Prefettura di Ancona per il rinnovo del Contratto Nazionale
Oggi 21 ottobre manifestazione nazionale e dei presidi in tutte le regioni delle lavoratrici e dei lavoratori delle imprese di pulimento e multiservizi per richiedere che venga finalmente rinnovato il loro contratto, scaduto da più di 7 anni. Sono 600mila gli addetti di questo comparto, fondamentale per la sanificazione e l’accessibilità igienica di ospedali, scuole, uffici pubblici e privati, fabbriche, mezzi di trasporto, ma da oltre sette anni senza il contratto nazionale rinnovato.   Questo settore quanto mai essenziale per la tenuta del sistema Paese, ha urgente necessità di definire trattamenti economici e normativi congrui e dignitosi, che tuttavia le associazioni datoriali e le imprese ostinatamente non vogliono riconoscere. Non mostrano senso di responsabilità, a differenza dei loro dipendenti, che nonostante le gravi condizioni di lavoro con grande senso di responsabilità anche nella seconda ondata emergenziale ormai conclamata, sono in prima linea.   «Per quanto riguarda la nostra regione il presidio si è svolto  dalle ore 14.00 davanti alla Prefettura di Ancona in Piazza del Plebiscito. - scrivono in una nota le Segreterie Regionali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltrasporti -  Una delegazione è stata ricevuta dal Vice Prefetto di Ancona.»    
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21/10/2020 Ospedali Riuniti di Ancona blocca le ferie a infermieri e operatori socio-sanitari. Cisl Fp Marche dice NO: "Servono nuove assunzioni di personale"
«Siamo di fronte ad un aumento di contagi da covid 19 prevista e prevedibile. La direzione degli Ospedali Riuniti di Ancona con una nota scritta, ha disposto in data 19 ottobre come prima soluzione il blocco delle ferie del personale infermieristico e oss. - affermano  Raffaele Miscio e Laura Cesari Cisl Fp Marche Territorio di Ancona - E' impensabile ripetere il blocco delle ferie a personale già provato che durante l’ emergenza, con dedizione e sacrifici hanno garantito assistenza saltando riposi e maturato eccedenza oraria.Dopo otto mesi dall'inizio di questa emergenza sanitaria, l’azienda non ha effettuato assunzioni di personale stabili per far fronte alla seconda ondata di Covid in atto.I cosiddetti eroi, che ancora stanno aspettando la premialità Covid promessa lo scorso Maggio dalla Regione Marche, sono di nuovo in trincea contro virus, isolamento e paura.» «Altrettanto censurabile il fatto che da Luglio non vengono effettuati screening sierologici. Il problema è che nel caso in cui un operatore risulti positivo, i colleghi continuano a lavorare e se sono positivi lo sapranno solo dopo qualche giorno rischiando, nel frattempo di averne contagiati altri.  - continuano i referenti Cisl Fp Marche - Ovviamente siamo in una realtà sanitaria dove non si possono chiudere i reparti ma la probabilità di un contagio massivo tra i dipendenti senza una tracciabilità del virus è altissima.» «Nessun confronto con il sindacato per eventuali modifiche organizzative/strutturali e nessuna riduzione di attività ordinaria e di libera professione.- denunciano Miscio e Cesari -  Come Cisl Fp Marche siamo convinti che far lavorare il personale senza riposi o con straordinari obbligatori come avviene ad esempio in virologia, potrebbe avere ricadute sulla salute dei lavoratori e dei cittadini.» «La Cisl Fp Marche è profondamente orgogliosa del lavoro svolto finora dalle lavoratrici e dai lavoratori della sanità marchigiana  - concludono Raffaele Miscio e Laura Cesari Cisl Fp Marche Territorio di Ancona  - e sarà sempre al loro fianco a tutela dei loro diritti e della loro salute.»
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21/10/2020 L'importanza delle vaccinazioni in tempo di Covid. Videoconferenza sindacati dei pensionati e HappyAgeing
I Sindacati dei Pensionati di Cgil Cisl e Uil Marche organizzano un'iniziativa di approfondimento e di informazione sul tema delle vaccinazioni degli adulti e degli anziani negli anni 2020-21, che si svolgerà domani, giovedì 22 ottobre, in videoconferenza a partire dalle ore 15,00. «Stiamo ormai entrando in pieno nella seconda ondata di contagi da Covid 19 - sostengono SPI FNP UILP Marche - e mai come in questo momento è necessario rivolgere l'attenzione alla popolazione anziana. Vaccinarsi contro l'influenza e lo pneumococco è una priorità assoluta per i nostri anziani, in modo da prevenire l'insorgere di malattie respiratorie e preservare un sistema immunitario capace di rispondere meglio alla circolazione del Coronavirus». Il Piano nazionale di prevenzione Vaccinale 2017-2019 prevedeva obiettivi di copertura per gli over 65 che sono lontani dall'essere raggiunti. Per l'influenza, ad esempio, siamo al 53,1% contro un obiettivo ottimale del 95%. Per invertire questa tendenza l'Agenzia italiana per l'invecchiamento attivo e in salute "HappyAgeing" (della quale fanno parte  anche SPI FNP e UILP) ha elaborato un "Position Paper" che esprime una serie di proposte per invertire questa tendenza. Proposte che nel corso dei lavori saranno illustrate dal dr. Michele Conversano, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di HappyAgeing. Il dr. Daniel Fiacchini, Coordinatore del “Gruppo Tecnico Vaccini” dell’Agenzia Regionale Sanitaria Marche, parlerà invece delle modalità di svolgimento della campagna vaccinale 2020-21 nelle Marche.   «Con questa iniziativa - concludono SPI FNP e UILP Marche - vogliamo avviare una campagna di informazione dei nostri iscritti e di tutti i cittadini marchigiani, per sensibilizzarli sull'importanza delle vaccinazioni, specie a fronte di una recrudescenza dell'emergenza pandemica».
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20/10/2020 Covid 19: Cisl Fp Marche preoccupata per l'arrivo della seconda ondata
La seconda ondata del Covid 19 si sta abbattendo sul sistema sanitario regionale, con il personale chiamato di nuovo a fronteggiare l'emergenza: «Siamo molto preoccupati da questa seconda ondata - dichiara al Tgr Rai Marche Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche -. Serve un potenziamento dei servizi territoriali, come gli infermieri di famiglia. Il rischio è che il personale, già provato e che ancora non ha neanche ricevuto il riconoscimento economico per gli sforzi della prima ondata, si trovi a far fronte a un ulteriore sforzo nelle prossime settimane». Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche, e Laura Cesari, infermiera del Salesi, Azienda Ospedali Riuniti di Ancona
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19/10/2020 Area Vasta 4: per Cisl Fp è necessario potenziare l'assistenza territoriale e domiciliare
La Cisl Fp lancia l'allarme sul sistema di assistenza territoriale e domiciliare nell'Area Vasta 4 di Fermo. Il Segretario regionale Giuseppe Donati ricorda che gli infermieri di assistenza domiciliare (ADI), per poter assistere a domicilio i pazienti, percorrono centinaia di chilometri ogni settimana su autovetture "anziane" e in precarie condizioni di manutenzione «Assicurare l’assistenza a casa è una strategia per combattere e vincere il virus con azione preventiva e diassuasiva dal recarsi nelle strutture ospedaliere con il rischio di trasformarle in focolai - dichiara Donati -. Tutto questo però, va fatto in sicurezza. La Cisl Fp Marche ha voluto approfondire se nel territorio del Fermano, quindi in Area Vasta 4, ci sia stata attenzione particolare a questo settore della sanità e se sia stato effettivamente potenziato. Non è tollerabile che, nel 2020, l’Area Vasta 4 ed in particolare il distretto sanitario chieda ai propri operatori di spostarsi con ogni tipo di tempo, dal caldo torrido alla neve, con automobili da considerarsi praticamente “d’epoca”». Solo per fare un esempio concreto, quelli elencati sono gli anni d’immatricolazione ed i chilometraggi di alcune automobili assegnate all’ADI di Porto San Giorgio, quella che copre il territorio con maggiore densità di utenti: - Fiat Panda immatricolate anno 2000 - Km 240.820 - Fiat Punto immatricolazione anno 2005 - km 231.333 - Fiat Panda immaricolazione anno 2000 - km 262.078 - Fiat Punto immatricolazione anno 2006 - km 255.825 «Questa è la realtà che dovrebbe far vergognare - prosegue Donati -. Oltre ai chilometraggi, quello che fa crescere l’apprensione sono le condizioni effettive delle auto. Molte sono sprovviste di condizionatore, altri hanno perso pezzi di carrozzeria. L’assurdità aggiuntiva è che il regolamento interno, da noi criticato, prevede che l’infermiere deve provvedere a recarsi in officina per le riparazioni nel caso di guasto durante il servizio. In pratica, o ripara l’auto o continua il giro dei pazienti». «Al danno si aggiunge la beffa - aggiunge il Segretario regionale -. Recentemente, un’automobile dell’ADI è stata demolita per anzianità. Peccato che sia stata sostituita con una Panda immatricolata nel 1991 con 221.796 km, che per avviarsi ha necessità di “tirare la levetta dell’aria”. Le automobili nuove o recenti in AV4 mancano proprio? Oppure quest’ultime sono destinate ad altri, ad esempio per Direttori o Dirigenti vari? Qualche risposta in tal senso dovrà arrivare forte e chiara dalla Direzione perchè non  il sistema di reperimento, manutenzione e assegnazione dei mezzi in Area Vasta non è più tollerabile». La Cisl Fp chiede anche come sia possibile che automobili in tale stato vengano tranquillamente definite idonee alla revisione. «Forse perchè, con spesa di noleggio che potrebbe aver superato il valore stesso delle auto, sono stati montati sistemi di controllo GPS - ipotizza Donati -. Questa situazione merita l'apertura di un confronto con estrema urgenza: esistono rischi concreti sia per gli operatori che per la qualità e operatività dell’assistenza domiciliare. È vero che i problemi attuali legati al Covid impongono di pensare prioritariamente all’emergenza, ma con la sicurezza di chi lavora non si può scherzare. Tutto questo avviene in un contesto in cui la famosa sanità di prossimità e la figura dell’infermiere di famiglia stanno tornando prepotentemente alla ribalta e dovrebbero ricevere i dovuti ed auspicati finanziamenti per colmare carenze drammatiche di organico e di mezzi. Attendiamo dalla Direzione di Area Vasta 4 inteventi immediati sul fronte della revisione del Regolamento ASUR per la gestione, la manutenzione e l’utilizzo dei mezzi aziendali, che chiaramente, non riguarda solo l’ADI ma anche tutti coloro che giornalmente prestano servizio su automezzi dell’Ente». Il Resto del Carlino - Ascoli Fermo del 19/10/2020
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15/10/2020 Contagio da Coronavirus sul luogo di lavoro: la Inas Cisl Marche assiste gratuitamente tutti i lavoratori che contraggono il Covid 19
Il Decreto legge "Cura !talia" interviene a tutela dei lavoratori dipendenti e assimilati (soci - lavoratori di cooperative, collaboratori occasionali ed altri) che contraggono il contagio da Covid 19 in occasione di lavoro, compreso l'itinere. A questi lavoratori viene infatti riconosciuta la tutela Inail al pari degli altri casi di infortunio sul lavoro. Il Patronato Inas Cisl assiste gratuitamente tutti i lavoratori che si trovano nella condizione di contagiato da Covid 19. L'indennizzo viene riconosciuto a fronte della certificazione medica, dal primo giorno di contagio oppure dal primo giorno della quarantena (se il contagio viene scoperto durante questo periodo), fino a guarigione clinica. I casi denunciati come malattia possono essere riconvertiti in infortunio Covid 19. Sono riconosciuti come infortunio Covid 19 i casi in cui il contagio avviene nel tragitto casa - lavoro. L'Inail ha precisato che per tutta la durata dell'epidemia sarà considerato come mezzo di trasporto riconosciuto per lo spostamento in itinere non solo quello pubblico ma anche quello privato (essendo meno rischioso sotto il profilo del contagio). Il datore di lavoro ha l'obbligo di denunciare l'infortunio. Il medico ha l'obbligo di trasmettere il certificato di infortunio. Ai superstiti dei lavoratori deceduti a seguito di infortunio Covid 19 viene riconosciuta una somma una tantum in aggiunta alla rendita ai superstiti riconosciuta dall'Inail e all'assegno funerario. Per attivare l'assistenza gratuita, che comprende l'eventuale successiva fase di valutazione medico legale, contatta l'Inas Cisl Marche tramite il numero verde 800 249307 oppure rivolgiti al delegato Cisl nel tuo luogo di lavoro. Puoi contattare il Patronato Inas Cisl Marche anche agli indirizzi email ancona@inas.it ascolipiceno@inas.it macerata@inas.it pesaro@inas.it
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15/10/2020 Covid , sindacati commercio: "Urgente ripristino di tutte le misure per la sicurezza. Chiesto un incontro con le associazioni datoriali"
Le Segreterie Regionali delle categorie del Commercio di CGIL, CISL e UIL – alla luce della ripresa della curva dei contagi – tornano a chiedere maggiore attenzione alle aziende per contrastare la diffusione del COVID-19 nelle aziende del settore.   In attesa dell’incontro con le associazioni datoriali, «è necessario in particolare ripristinare la misura del contingentamento delle entrate nei punti vendita e la sanificazione periodica dei luoghi di lavoro. - scrivono in una nota stampa  FILCAMS CGIL FISASCAT CISL  UILTUCS UIL Marche -  Le lavoratrici e i lavoratori del commercio hanno assicurato, anche nel momento più duro della pandemia, l’apertura dei negozi esponendo sé stessi e le loro famiglie al pericolo del contagio;riteniamo pertanto necessario evitare il più possibile che gli esercizi commerciali diventino bacini di diffusione del virus che non lascia tregua nemmeno nella nostra regione, richiamando le aziende del settore a ripristinare tutte le misure previste dal Protocollo sottoscritto lo scorso 14 marzo tra Governo e Parti sociali e le associazioni datoriale a cogliere l’invito ad aprire un confronto da subito per ricercare nuove forme di tutela e di controllo dei luoghi di lavoro.»     «Alla cittadinanza invece raccomandiamo il massimo rispetto dei lavoratori mantenendo le distanze prescritte ed indossando correttamente i dispositivi di protezione - concludono i sindacati di categoria -  le mascherine sistemate sotto  il naso se possono evitare la sanzione amministrativa, non evitano la diffusione del virus e il contagio di chi non può scegliere di trovarsi altrove perché quello è il loro luogo di lavoro.»
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14/10/2020 Come cambia il lavoro ai tempi del COVID-19: Sauro Rossi interviene al Career Day dell'Università di Urbino
Mercoledì 21 ottobre, nell'ambito del Career Day organizzato dall'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo", si terrà alle ore 14 presso l'Aula Magna dell'Area Scientifico Didattica Paolo Volponi (Via Saffi, 15) il seminario "Come cambia il lavoro ai tempi del COVID-19" una riflessione sui profondi cambiamenti suscitati dalla pandemia Covid-19 nel contesto aziendale, professionale, imprenditoriale e manageriale. L’attenzione sarà rivolta in particolare alle nuove modalità di approccio al lavoro e alla ricerca di una occupazione, ai cambiamenti del modello di business, particolarmente urgenti in alcuni settori, come quello turistico e del commercio, alle nuove modalità di gestione delle relazioni e di svolgimento dell’attività professionale, con specifico riferimento alla professione del commercialista ed esperto contabile al servizio sociale professionale nell’emergenza Covid. A presiedere i lavori sarà la Prof.ssa Mara Del Baldo (Uniub). Partecipano il Segretario Generale Cisl Marche, Sauro Rossi, con un intervento su "Lavorare e cercare lavoro ai tempi del Covid-19"; Dott. Luca Ghironzi e Dott.ssa Silvia Vaselli, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Pesaro- Urbino, con un intervento su “La professione di commercialista in epoca Covid-19”; la Dott.ssa Agnese Trufelli, Vice Direttore Confcommercio Marche Nord, che interverrà su “Turismo e Commercio: il nuovo business model post Covid-19”; Dott.ssa Marzia Lorenzetti e Dott.ssa Pina Ferraro, Consiglio regionale Ordine Assistenti Sociali Marche, con un intervento su “Servizio sociale professionale nell’emergenza Covid: analisi e prospettive a partire dall’esperienza regionale”. A causa della limitazione dei posti in sala, l’accesso sarà consentito su prenotazione: www.uniurb.it/careerday/programma Gli eventi verranno trasmessi in streaming su www.uniurb.it/live
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14/10/2020 “CooperAzioni in rete: lavoro, dignità, diritti”: quattro progetti per la solidarietà internazionale
Iscos Marche Onlus in data 9 Ottobre 2020 ha pubblicato il Bando “CooperAzioni in rete: lavoro, dignità, diritti” con il quale intende partecipare finanziariamente alla realizzazione di progetti di Cooperazione e Solidarietà Internazionale promossi da soggetti del territorio regionale e afferenti alla rete della Cisl delle Marche. Il contributo complessivo disponibile è di € 20.000,00 da destinare a 4 progetti di importo non superiore a € 5.000,00 cadauno. Il Bando invita a presentare proposte per realizzare progetti nei settori socio-sanitario, ambientale, di promozione e tutela dei diritti umani, decent work, educazione formale e informale, formazione professionale e inserimento socio lavorativo, parità di genere, migrazione. Le aree geografiche di intervento sono: Africa, America Latina, Medio Oriente e Balcani. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 9 Novembre 2020. Le domande devono pervenire tramite PEC al seguente indirizzo: amministrazione@pec.iscosmarche.it compilando il formulario reso disponibile on line sul sito di Iscos Marche Onlus. Il bando è pubblicato in allegato.
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14/10/2020 FLASH MOB PRECARI DELLA SCUOLA 14 OTTOBRE AD ANCONA
Mercoledì 14 ottobre ore 15.00 di fronte alla Prefettura di Ancona in piazza del Plebiscito, presidio - flash mob delle lavoratrici e dei lavoratori precari della scuola  per un piano di stabilizzazioni attraverso procedure concorsuali straordinarie. La mobilitazione è promossa e organizzata dai sindacati della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams che, nel sottolineare che lo svolgimento in presenza delle prove in piena epidemia esclude tutti i precari in situazione di quarantena in concomitanza della prova e contribuisce ad aumentare il rischio dei contagi chiedono di:  stabilizzare tramite prova orale e valutazione di titoli i docenti con tre anni di servizio perché rappresenta  l'unico modo per garantire in tempi brevi e certi la copertura delle cattedre e la continuità didattica; stabilizzare  su posti di sostegno tramite prova orale i docenti specializzati, si tratta di  personale già selezionato, per garantire la continuità didattica agli alunni con disabilità; di avviare dei percorsi abilitanti a regime per tutti e in particolare per i docenti con 3 anni di servizio.
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13/10/2020 Grave incidente in un cantiere a San Benedetto, sindacati:"La sicurezza sia la priorità per tutti"
    Feneal-UIL Filca-CISL Fillea-CGIL di Ascoli Piceno e Fermo esprimono profonda vicinanza ai lavoratori coinvolti nell’incidente in zona Santa Lucia di San Benedetto del Tronto, ed alle loro famiglie. Lo scorso 11 Ottobre abbiamo celebrato la Giornata Nazionale per le Vittime degli incidenti sul lavoro che, nelle Marche, secondo i dati Inail elaborati dall’Anmil, nel periodo tra gennaio ed Agosto 2020, sono cresciuti del 61,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: 34 infortuni mortali contro 21 casi nel 2019 (considerando che abbiamo avuto uno stop di due mesi causati dal lockdown). «Non ci abitueremo mai ad accostare la perdita di una persona al lavoro: strumento di autonomia, emancipazione, costruzione di una vita piena all’interno della comunità. -  affermano i sindacati di categoria - Non è possibile per noi dover alzare l’attenzione sul tema della sicurezza solo in occasione di gravi incidenti e infortuni. La sicurezza è un tema che dovrebbe essere prioritario per tutti: committenze pubbliche e private, istituzioni, imprese e lavoratori, soprattutto in un settore come quello dell’edilizia in cui il rischio di infortunio o morte è sempre così alto.» «L’auspicio e l’obbiettivo di tutti i soggetti che si occupano di prevenzione è quello che i lavoratori, a fine giornata tornino alle proprie case dai propri cari perché il lavoro deve rappresentare una opportunità di dignità e di vita e non possiamo accettare che diventi sempre più spesso causa o strumento di morte. È chiaro però che il tema che per noi si ripropone deve essere la sicurezza nei cantieri e l'unicità del contratto edile con le sue specificità e peculiarità, che riguardano la formazione e la prevenzione presso i nostri enti bilaterali di settore, fatte salve poche e ben definite lavorazioni.- rilanciano i sindacati - Non possiamo permettere che si verifichino infortuni così gravi in un territorio che dovrà affrontare nei porssimi mesi uno grande rilancio attraverso l’edilizia, sia per I bonus varati dal Governo sia per la ricostruzione: per questo chiediamo con forza una maggiore attenzione sul tema della prevenzione e della sicurezza perchè non possiamo permettere che il lavoro sia elemento di paura e precarietà. Da anni le nostre organizzazioni sindacali - concludono -  chiedono la patente a punti per la qualificazione delle imprese, l’applicazione corretta della contrattazione nazionale e territoriale ed una sempre maggiore collaborazione con gli Enti bilaterali di settore a cui riconosciuto anche dagli operatori di vigilanza l’importante impegno sul fronte formazione e sorveglianza tecnica in cantiere, e con il ruolo del responsabile della sicurezza territoriale .»    
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12/10/2020 Lavoro: nelle Marche aumentano gli inattivi. Donne le più penalizzate da un mercato poco inclusivo
I marchigiani in età da lavoro sono sempre più scoraggiati dal cercare un impiego: è quanto emerge dall’analisi condotta dal Dipartimento Mercato del Lavoro della Cisl Marche sulla base di dati Istat e della Camera di Commercio. Il calo del tasso di disoccupazione registrato nel secondo trimestre 2020 (ora al 7,7% contro il 9,8% di un anno fa, con una diminuzione di 33.820 unità) è solo in apparenza un segnale positivo: esso va confrontato con l’aumento degli inattivi, cresciuti di ben 38.643 unità. Questo travaso dimostra che sempre più persone rinunciano a cercare un’occupazione: «Attenzione a non cadere in una specie di illusione ottica che può trarci in inganno - avverte Cristiana Ilari, Segretaria Regionale Cisl Marche -. L’aumento dell’inattività, che probabilmente si spiega anche, ma non solo, con i limiti di mobilità imposti dall’epidemia, indica uno scoraggiamento molto preoccupante». La conferma arriva dall’analisi comparata del dato delle forze lavoro e degli occupati: nel secondo trimestre 2019 le forze lavoro erano 700.232, nel 2020 sono 658.789 con un calo pari a 41.443 unità, mentre il calo degli occupati è di -7.623 unità (627.756 rispetto ai 635.379 del 2019): un calo contenuto ma sul quale influiscono il blocco dei licenziamenti e l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, che ad agosto si è attestato a oltre 73 milioni di ore autorizzate di CIG (73.391.270 ore, suddivise in 57.557.372 ore di cassa integrazione ordinaria, 2.106.519 di cassa integrazione straordinaria, 13.727.389 di cassa integrazione in deroga) con il dato più alto nella Provincia di Ancona (24.745.385 ore CIG complessive), a seguire Pesaro (19.641.493 ore), Macerata (14.638.866 ore), Fermo ed Ascoli Piceno (14.365.526 ore). Aggiungiamo a questo che dal 2008 ad oggi le imprese attive nelle Marche (che, secondo la rilevazione di agosto ad opera della Camera di Commercio, sono 146.192) sono calate del 9,1 con 14.631 imprese non più attive.  A fare le spese di questa situazione sono soprattutto le donne. Il tasso di disoccupazione femminile è dell’8,4% rispetto al 7,2 maschile, ma a preoccupare è soprattutto il gap che riguarda l’andamento degli inattivi: 394.200 donne nel 2020 (cresciute di 15.856 unità in un anno) a fronte di 268.267 uomini.  «I dati confermano un divario di genere ancora rilevante in un mercato del lavoro poco inclusivo dove a rassegnarsi all’esclusione sono ancora di più le donne – riflette Cristiana Ilari -. Senza il lavoro femminile, senza il lavoro di qualità per tutti, donne e uomini, si alimentano le disuguaglianze».  «In questo contesto, provato dal sisma e dalla pandemia, è più che mai prioritario per noi promuovere lavoro dignitoso con un’attenzione particolare a donne, giovani, e over 50 che più soffrono le transizioni lavorative – prosegue Ilari rimarcando la centralità del tema lavoro nell’azione del sindacato -. Un lavoro in sicurezza che sia motore di sviluppo sociale, ambientale, economico, che si apra all’innovazione, che dia attenzione alla formazione valorizzando talenti, competenze, esperienze. Questa oggi la sfida da vincere insieme: istituzioni e attori sociali ed economici del nostro territorio, con il ruolo fondamentale delle organizzazioni sindacali. Partecipazione, dialogo sociale, contrattazione sono le azioni positive da realizzare per condividere una visione nuova e per innescare un processo di rigenerazione del nostro territorio regionale».
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12/10/2020 SINDACATI SU EMOLUMENTI ECONOMICI COVID PER PERSONALE SANITÀ: LA REGIONE PROVVEDA AL PIÙ PRESTO
Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Marche, nel prendere contezza del provvedimento ricognitivo che, senza confronto sindacale, prevedeva emolumenti economici legati alla emergenza Covid al personale dirigenziale e non della Regione Marche, ribadiscono l'imprescindibile necessità di completare entro pochi giorni l'accordo teso a dare il doveroso riconoscimento ai lavoratori, definiti "eroi" nelle settimane scorse ma che non hanno ancora percepito un euro di premialita'; per questo è fondamentale che siano rese esigibili tutte le risorse previste dalla normativa vigente, ci riferiamo a infermieri, oos, personale tecnico delle cinque aree vaste e degli Ospedali Riuniti di Torrette.Quanto sta accadendo è reso ancora più  grave stante purtroppo il riaccendersi di una nuova emergenza pandemica con il rischio di trovarsi con strutture e organici non troppo migliori di quelli dell'epoca della prima ondata.   Gli operatori della sanità marchigiana devono avere quanto dovuto in tempi rapidi e certi: qualora non vi sia una rapida convocazione, nostro malgrado, le scriventi avvieranno lo stato di agitazione e le iniziative sindacali a supporto delle legittime istanze sindacali.
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08/10/2020 Sauro Rossi a Presenza: «La nuova Giunta regionale riparta dal confronto con tutti i soggetti del territorio»
«Dal nostro punto di vista, strettamente sindacale, la nuova Giunta dovrebbe ripartire da un confronto aperto a tutto campo con i vari soggetti territoriali». Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche, interviene così sulle colonne di "Presenza", quindicinale dell'Arcidiocesi di Ancona e Osimo, in una pagina dedicata alla nuova fase politica e amministrativa nella nostra regione. «CGIL CISL UIL Marche, nel documento presentato ai candidati alla Presidenza, hanno precisato quelli che ritengono essere i punti essenziali da affrontare per dare nuovo impulso alle politiche regionali - prosegue Rossi -. Nel segno del lavoro, della sostenibilità sociale, ambientale ed economica, della coesione e dello sviluppo. In tutti i settori vanno accompagnate la transizione tecnologico-digitale e quella ecologica». Presenza - Quindicinale dell’Arcidiocesi Ancona-Osimo - 08/10/2020
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08/10/2020 Gestione dei rifiuti: no alla battaglia politica
La gestione dei rifiuti nella Provincia di Ancona e l’affidamento in house, con la conseguente costituzione di una Azienda pubblica unica provinciale, non diventi terreno di scontro e battaglia politica. È quanto chiede la Fit Cisl Marche. «In gioco c’è molto di più - ricorda Roberto Ascani, Segretario Generale Fit Cisl Marche -. Essenziale, oltre che la costituzione di una Azienda a controllo pubblico, è anche attenzionare temi vitali per i lavoratori impegnati e per i cittadini».  La salvaguardia degli attuali livelli occupazionali; la definizione di un servizio di raccolta efficace, efficiente ed economicamente sostenibile per i cittadini; la garanzia di adeguate tutele di salute e sicurezza per chi svolge un lavoro anche gravoso; le previsioni di investimenti su mezzi e per soluzioni tecnologiche/organizzative innovative; la realizzazione di investimenti su impiantistica con l’obbiettivo primo di realizzare una economia circolare vera; l'applicazione del Contratto di riferimento dell’igiene ambientale a tutti i lavoratori impegnati nel servizio e il mantenimento dei diritti acquisiti, rappresentano già una sfida impegnativa, imprescindibile e non più procrastinabile. «Le primazie, gli interessi e gli equilibri politici non interessano ai lavoratori ed ai cittadini - prosegue Ascani -. Ricordiamoci che questo ambito produttivo rappresenta un servizio essenziale per la collettività. Lo abbiamo e lo stiamo ancora sperimentando in questa lunga emergenza Covid: i lavoratori hanno mostrato un grande senso di appartenenza, responsabilità pur in presenza di grandi difficoltà; non hanno lesinato la loro presenza e non hanno fatto mancare il loro apporto. Non dimentichiamolo frettolosamente: lavoriamo per trovare soluzioni condivise nell’interesse dei lavoratori e della collettività».
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08/10/2020 Autobus pieni in tempo di covid, fit cisl marche: “dove sono le corse supplementari? Attenzione, la sicurezza non e’ un optional”
In tempi di “Covid”, di DPCM che definiscono norme stringenti ed obbligatorie di accesso ai mezzi pubblici, persistono nel trasporto pubblico locale gestito da Conerobus e da altri vettori Atma, delle criticità che andrebbero assolutamente risolte in modo adeguato. Quotidianamente, e puntualmente, si ricevono molte segnalazioni, soprattutto per le corse scolastiche, riferite al fatto che gli autobus delle imprese di cui sopra sono utilizzati fino al limite della capienza prescritta, superiore a quell’ottanta per cento stabilito dal DPCM. Molto spesso, gli utenti lamentano anche la mancanza di gel nei distributori presenti all’interno dei mezzi. La salute e sicurezza sono fondamentali, ma con la situazione straordinaria che stiamo vivendo è necessaria una attenzione distintiva e specifica. Stiamo notando che nelle corse, soprattutto extraurbane, riservati scolastici, non vengono comandate corse supplementari. Oltretutto, il conducente non può rendersi conto del numero esatto di utenza presente a bordo del mezzo, e gli steward messi a disposizione non sono assolutamente in numero sufficiente per coprire ogni tratta: Il risultato è sotto gli occhi di tutti, mezzi pieni, persone lasciate per strada, ritardi cronici a causa di organizzazione da migliorare, ed integrare assolutamente. Attenzione, la sicurezza, sia dei lavoratori che dei trasportati, non è un optional.  Avendo ricevuto comunicazioni anche dagli Istituti Scolastici, che mostrano ed esternano viva preoccupazione, invitiamo, con la massima urgenza, chi di dovere, a trovare soluzioni strutturali, in difetto si valuteranno iniziative di tutela.
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08/10/2020 Fincantieri Ancona, aumento contagi COVID -19 : è sciopero
Le Segreterie di Fim Cisl,Fiom Cgil e Uilm Uil unitamente alle Rsu di cantiere hanno proclamato per la giornata di oggi  8 ore di sciopero nello  stabilimento Fincantieri di Ancona, (operai, impiegati e ditte di appalto)  a causa di risposte insufficenti da parte  dell'azienda al  forte aumento di contagi da COVID -19 . In Fincantieri lavorano 4 mila persone, spesso in aeree ristrette ed è evidente come il rischio dal punto di vista sanitario sia molto elevato. «Con questo sciopero vogliamo sollecitare l’attenzione di  Fincantieri e delle Istituzionali preposte per non disperdere quanto di positivo fatto fino ad oggi dalle Rsu nell'applicare il Protocollo sulla sicurezza Covid  e per evitare che sia messa in discussione la continuità produttiva.-  afferma Leonardo Bartolucci, Segretario Generale Fim Cisl Marche -  Chiediamo di aggiornare il Protocollo prevedendo test sierologici diffusi,  ed in particolare dove  si verificano positività al fine di contenere e isolare eventuali altri casi, e dare così tranquillità ai  lavoratori. - conclude Bartolucci  -  Inoltre chiediamo  interventi per migliorare il trasporto dei dipendenti e controlli per evitare assembramenti anche nelle vicinanze del cantiere specie nelle pause dei pasti.»      
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07/10/2020 Covid 19 AOU Ospedali Riuniti Ancona, Cisl Fp :” Subito sierologici per tutti”
In questi giorni la curva dell'epidemia inizia nuovamente a crescere drasticamente creando non poca preoccupazione e allarmismi . Proprio per questo motivo è importante, ora più che mai, per i dipendenti che lavorano tutti i giorni in prima linea negli ospedali, eseguire i test sierologici. «Ricordiamo alla Direzione Aziendale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ancona, riferimento regionale della sanità marchigiana, che è stato sottoscritto un Protocollo per la prevenzione e sicurezza delle lavoratrici e lavoratori degli Ospedali Riuniti di Ancona, aggiornato al Protocollo d'intesa, Governo  e Sindacati  del 24/04/2020, dove è previsto che  il test sierologico va eseguito  periodicamente al personale sanitario in servizio. - sottolineano Laura Cesari e Raffaele Miscio Cisl Fp territorio di Ancona -  Ad oggi risulterebbe essere stato effettuato nel mese di luglio  2020  l'ultimo prelievo per covid 19 eseguito sul personale sanitario e sociosanitario nonché tecnico amministrativo. » «Come  Cisl FP Marche, territorio di Ancona, da sempre attenti  alla tutela e alla salute dei lavoratori e dei cittadini, chiediamo che sia ripristinata  il prima possibile l’ esecuzione dei test sierologici. E' inaccettabile - rilanciano e concludono Cesari e Miscio -  continuare ad  esporre ad un rischio quotidiano, per una   mancata prevenzione, il personale e i pazienti. » .  In caso di mancato riscontro e senza avere rassicurazioni in merito, la Cisl Fp Marche metterà in atto tutte le iniziative necessarie alla tutela dei degenti e dei lavoratori interessati. Corriere Adriatico - Ancona dell'08/10/2020 Il Resto del Carlino - Ancona dell'08/10/2020
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06/10/2020 RSA Bricciotti di Mombaroccio: non doveva e non deve finire così
CGIL CISL assieme alle rispettive federazioni dei pensionati e del pubblico impiego, esprimono grande rammarico in merito alla vicenda della RSA di Mombaroccio. Una vicenda che si trascina da anni e che con la volontà dall’ Area Vasta, dell’Asur e della Regione avrebbe dovuto avere un diverso epilogo. Da tempo ribadiamo che il territorio necessita di servizi adeguati al fine di garantire ai cittadini un livello di assistenza adeguato ed in questo caso per quel territorio, per quella comunità e per l’intero sistema sanitario e sociosanitario provinciale, il Bricciotti è parte importante in termini risposte ai bisogni assistenziali. In questi anni abbiamo ribadito la necessità di destinare adeguate risorse affinché la struttura fosse conforme ai necessari standard di sicurezza in quanto la struttura, acquistata negli anni 80 dal servizio sanitario regionale, non è stata mai oggetto di adeguati interventi di manutenzione. Abbiamo invece assistito al passare inesorabile del tempo senza che nulla sia stato fatto ad esclusione del prendere atto che la struttura non è più idonea; non solo, leggiamo oggi che servono ancora indagini più approfondite su tutta la struttura! A tal proposito ci risulta che l’amministrazione comunale di Mombaroccio, nel novembre scorso, aveva fatto eseguire una perizia statica e sismica, (consegnata all’Asur e Area Vasta), nella quale si evidenziano le criticità e gli interventi necessari. Cgil e Cisl chiedono con forza, all’ AV1 e all’Asur, che servizi di natura sanitaria siano garantiti e chiedono di conoscere la destinazione, temporanea, dei 40 posti letto fino ad oggi destinati alla Bricciotti. Chiediamo inoltre che vengano destinate al più presto risorse adeguate per rendere idonea la struttura e riportare nel più breve tempo possibile gli ospiti nella struttura. Abbiamo inoltre la necessità di raccogliere le necessarie garanzie in termini occupazionali rispetto agli infermieri e OSS che prestavano servizio alla Bricciotti oggi temporaneamente trasferiti. Questa vicenda ci ricorda tanto quella del San Benedetto di Pesaro dove colpevolmente la Regione ha abbandonato quella struttura permettendone il suo progressivo ed inesorabile degrado nel cuore della città. Ecco, questo non deve accadere. Speriamo che la nuova Amministrazione regionale sia capace di girare pagina e dare segni concreti di discontinuità con il passato.   Corriere Adriatico - Pesaro del 07/10/2020 Il Resto del Carlino - Pesaro del 07/10/2020
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05/10/2020 Coos Marche: i sindacati ribadiscono il no ai tagli
Si è svolto martedì 29 settembre in videoconferenza l'incontro con il presidente della Cooss Marche e le organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL di comparto. Continua da parte della cooperativa la verifica circa l'applicazione dell'art. 48 valutando anche un intervento legale nei confronti delle amministrazioni inadempienti, tenuto conto che, ad oggi sono solo due i comuni che avrebbero aderito alla richiesta con un modestissimo effetto economico di circa 800 Euro, ulteriore apporto di natura economica è pervenuto attraverso il credito di imposta per ulteriori 9.385 Euro mentre la Regione Marche non ha ancora deliberato il versamento delle risorse per l'impegno nella fase Covid che ammonterebbe a circa 387.000 Euro. Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl, Uiltucs Marche hanno ribadito la richiesta di annullamento della delibera dell'assemblea dei soci, sottolineando inoltre che lo sposamento della decorrenza della delibera da luglio 2020 a settembre, pur andando nella direzione di riduzione dell'impatto economico, non apporta un sostanziale miglioramento rispetto al valore complessivo dei tagli. La Cooperativa si è dichiarata non in grado di avanzare una proposta di accordo, riservandosi di potersi esprimere al riguardo entro il 12 ottobre prossimo. Per le organizzazioni sindacali, è da ritenere deludente e non accettabile lo stato del confronto: la CoossMarche non ha dato disponibilità ad un accordo ed ha proposto l'ennesimo rinvio. I sindacati ritengono opportuno continuare ad intervenire sul sistema delle stazioni appaltanti affinché sia riconosciuto l'adeguamento del tariffario ai nuovi tabellari del CCNL e quanto previsto dall'art. 48; di intervenire nei confronti della Regione Marche affinché sia rispettato l'impegno alla liquidazione delle risorse aggiuntive per la fase Covid; di esigere da parte di CoossMarche il pagamento della tranche del rinnovo contrattuale di Aprile 2020, arretrati compresi. È inoltre doveroso il ritiro della delibera che determini un sensibile miglioramento rispetto ai tagli attualmente previsti ai danni dei lavoratori. Nel perdurare dello stallo del confronto, i sindacati si riservano di mettere in campo ogni utile iniziativa di protesta ed è pertanto proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti di tutti i servizi.
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02/10/2020 POST SISMA RESTITUZIONE BUSTA PAGA PESANTE, LA CISL PRONTA AL RICORSO COLLETTIVO
Al via le assemblee, promosse dalla Cisl Marche,  nei comuni  del cratere simico   per procedere al ricorso collettivo  per la presentazione del rigetto  istanze di rimborso irpef-eventi sismici 2016. «Va ricordato che la normativa che ha regolato la cosiddetta “busta paga pesante” è stata un vero e proprio percorso ad ostacoli. Inizialmente tante le incertezze nel suo campo applicativo, poi nelle modalità di restituzione degli importi, durata della rateizzazione, data di avvio, entità, con interventi normativi stratificati e confusi. – ha precisato Marco Ferracuti,  Segretario Regionale Cisl Marche  -  Per arrivare, a fine 2019,   ad una importante riduzione degli importi da restituire per i soli soggetti che avevano fatto domanda sin dal principio, quando i contorni del sistema di rimborso erano diversi e non  prevedibili nella loro convenienza. Così tante persone, colpite dal sisma, amareggiate e deluse hanno chiesto aiuto alla Cisl. – sottolinea Ferracuti – Per questo, vista anche la giurisprudenza in materia, abbiamo  messo a disposizione presso le nostre  sedi,  presenti nel cratere sismico del maceratese, un servizio di compilazione delle istanze di rimborso  del 60% dell’Irpef, all’Agenzia delle Entrate competente per territorio, versata nell’anno 2017 a seguito della mancata adesione alla possibilità di sospensione . Ora abbiamo calendarizzato ben otto assemblee territoriali dove  incontreremo  le persone che hanno presentato le richieste per dare avvio ad un ricorso collettivo, con il patrocinio dell’avvocato Leonardo Pierdominici in regime di convenzione con la Cisl Marche.»  Nel cratere maceratese prossimo appuntamento, dopo le assemblee di San Severino e di Tolentino, martedì 6 ottobre ore 17,00 a Cingoli, presso il Cinema Farnese. Seguiranno le assemblee a Matelica- Cerreto d’Esi, Palazzo Ottoni,  il 9 ottobre alle ore 16.00 e alle ore 18.00. Per i residenti nei comuni di Macerata, Corridonia e  Treia l’assemblea è fissata per sabato 10 ottobre ore 9.00 e ore 11.00 alla  Domus San Giuliano di  Macerata. Per i residenti nei comuni del cratere fermano giovedì 8 ottobre  a Montegiorgio, presso l’Ippodromo Tribuna Coperta, ore 16.00 e  ore 18.00. Lunedì 12 ottobre ore 16.00 e  ore 18.00 assemblea per i residenti nei comuni del cratere ascolano, presso la Parrocchia di SS.Simone e Giuda Monticelli ad Ascoli Piceno.    Tutte le assemblee  si svolgeranno nel rispetto di tutte le misure anti-covid. Corriere Adriatico - Macerata del 06/10/2020 Il Resto del Carlino - Macerata del 06/10/2020 Cronache Maceratesi del 05/10/2020      
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30/09/2020 Area Vasta 1: manifestazione dei dipendenti contro la carenza cronica di personale e il mancato riconoscimento dei premi Covid
I dipendenti dell'Area Vasta 1 hanno manifestato a Fano lunedì scorso, 28 settembre, insieme ai rappresentanti sindacali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e alla Rsu aziendale per denunciare pubblicamente “lo stato di abbandono” dell'azienda sanitaria. I lavoratori sono costretti a lavorare di più per sopperire alla mancanza cronica di personale senza adeguata valorizzazione e riconoscimento economico: pesa anche il mancato pagamento del cosiddetto "premio Covid", promesso dalla Giunta regionale uscente per sopperire ai tanti turni straordinari effettuati nel pieno dell'emergenza causata dal coronavirus. «Nelle Marche - ricorda Alessandro Contadini della Cisl Fp - la nostra è stata la provincia con il maggior numero di decessi, di casi positivi e di persone in quarantena».
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29/09/2020 Lavoro domestico: dal nuovo contratto aumenti per colf e badanti
Dal 1 ottobre colf e badanti con regolare contratto di lavoro riceveranno un aumento in virtù del nuovo contratto nazionale del lavoro domestico. Sono circa 24 mila i lavoratori regolari nelle Marche, ma nel settore è forte il ricorso al lavoro nero: per combattere il fenomeno, servono misure e incentivi a sostegno delle famiglie. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Nadia Stopponi, Responsabile Servizio Colf Badanti Caf Cisl Marche
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28/09/2020 Scuola: nelle Marche mancano 1600 insegnanti
Nelle Marche mancano ancora 1600 insegnanti, dei quali oltre mille per gli studenti diversamente abili. È quanto denuncia in un'intervista a Etv Marche Anna Bartolini, Segretaria generale Cisl Scuola Marche. Una situazione che la sindacalista definisce «catastrofica», con solo il 25% delle assunzioni possibili effettuate, a causa dell'esaurimento delle graduatorie. Queste ultime, poi, non sono esenti da errori: si rischia di dover procedere, a breve, a nuove nomine per rettificare i punteggi non corretti.  
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28/09/2020 Dopo 14 anni sbloccato il rinnovo del CCNL sanità privata ospedaliera per 2000 operatori nelle Marche. Talevi Cisl Fp: " Ora va firmato il CCNL sanità privata riabilitazione"
  Dopo  una lunga attesa durata 14 anni per i lavoratori della sanità privata, settore ospedaliero, arriva lo sblocco del contratto in seguito all'assenso alla firma da parte dell'assemblea nazionale dell'Aiop, Associazione italiana sanitari religiosi  e di Aris,  Associazione istituti sanitari religiosi. «Ora , sia pur fuori tempo massimo, le Segreterie nazionali unitarie di categoria  attendono la convocazione per la firma definitiva del contratto che darà il via agli aumenti contrattuali. - ha sottolineato Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche -  I circa 2000 lavoratori operanti nelle Marche  in strutture quali Villa Igea, Villa Pini, Villa San Marco, Villa Jolanda, Casa Marchetti , Villa Silvia , Villa Verde, Villa Anna, San Benedetto s.p.a ,vedranno cosi riconosciuti diritti più vicini a quelli dei lavoratori della sanità pubblica.» «Come Cisl Fp Marche siamo soddisfatti  di come una lunga e complicata vertenza sindacale,  ricordiamo solo l'ultimo  sciopero del 16 settembre scorso,  abbia finalmente portato al riconoscimento  anche  di importanti diritti normativi fondamentali per professionisti della sanità privata che hanno efficacemente affrontato la drammatica emergenza Covid garantendo l'efficacia e l'efficienza dei servizi ai cittadini. - continua Talevi  -  Ora è altrettanto fondamentale definire il nuovo contratto nazionale Aris per il personale della sanità privata dipendente in residenze sanitarie assistenziali e centri di riabilitazione.» Nelle Marche sono circa 2400 i lavoratori coinvolti ed in attesa del contratto operanti in importanti strutture quali: il Gruppo  Santo Stefano, Lega del Filo D'Oro, Fondazione Don Gnocchi. « Vigileremo sulla corretta applicazione del contratto nazionale sanità privata rinnovato, struttura per struttura  - conclude il Segretario Generale della Cisl Fp Marche, Talevi - attivando contestualmente tutte le azioni sindacali tese ad accelerare la firma del CCNL Aris sanità privata, settore riabilitazione. »      
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26/09/2020 Area Vasta 4: la Cisl Fp chiede un cambio di passo e riconoscimenti per gli operatori sanitari
La Cisl Fp Marche, tramite il Segretario regionale Giuseppe Donati, si appella alla nuova amministrazione regionale chiedendo discontinuità nella gestione dei servizi sanitari nell'Area Vasta 4 e il riconoscimento dei premi per il personale attivo durante l'emergenza Covid 19. «Non vi sono dubbi che gli errori compiuti nell’organizzazione dei servizi sanitari, le diseguaglianze tra territori, l’incomprensibile centralizzazione di tutte le politiche sociosanitarie con l’esclusione dei professionisti e delle forze sociali dalle decioni di programmazione sanitaria,  siano stati alcuni dei motivi principali  della richiesta dei marchigiani di cambiamento - dichiara Donati -. Per questo, è prioritario da parte della nuova amministrazione regionale, dare da subito segnali di grande discontinuità con il presente ed il passato a cominciare dall’intervento sui fondi premio per il personale che ha opeato in prima linea durante la fase acuta della pandemia». I professionisti e gli operatori dell’Area Vasta 4 sono infatti ancora in attesa di vedersi riconosciuti i premi economici promessi dalla Giunta Ceriscioli e mai corrisposti per l’insufficienza del fondo messo a disposizione delle Aziende. «Per il Fermano - prosegue Donati - sono stati stanziati miseri 290.000 euro che sono serviti a pagare indennità, straordinari e risorse aggiuntive dovute contrattualmente, ma del tutto insufficienti per premiare i dipendenti con una forma di produttività speciale. Il bluff della Giunta uscente è stato quello di far passare per premi, somme economiche dovute obbligatoriamente per contratto». In Area Vasta n.4 lavorano circa 636 infermieri e 120 OSS che durante i mesi di marzo, aprile e maggio si sono prestati - tutti o quasi - a fare fronte all'emergenza. Dati certi parlano che il 50% di questi operatori sono stati impegnati in reparti con pazienti Covid-positivi. I turni svolti in ambiti infettivi o intensivi sono stati in numero considerevole: circa 10.000 turni sia a marzo che ad aprile, che sono stati indennizzati secondo quanto stabilito dal CCNL Sanità per una spesa di circa 80.000 euro in due mesi. Non andrebbe mai dimenticato che nei mesi di marzo ed aprile, gli operatori contagiati direttamente o indirettamente sono stati quasi 200 nel territorio fermano, chiaramente non tutti dipendenti dell’Area Vasta 4. Gli operatori dell’Av4 attendono una risposta dal Presidente Acquaroli che sia sostanzialmente diversa da quella del recente passato. Chiedono un cambio di passo che dimostri la voglia di riprendere un dialogo costruttivo con chi lavora sul campo. «Varrebbe la pena ricordare che l’emergenza non è finita - aggiunge Donati - e che infermieri, OSS, tecnici sanitari, assistenti sanitari e personale della prevenzione stanno ancora lottando in prima linea per combattere il Covid. Non andrebbe dimenticato nemmeno che il Reparto Malattie Infettive dell'ospedale Murri è reparto di riferimento per il sud delle Marche e che attualmente ospita vari malati Covid-positivi, per la maggior parte di fuori territorio. La richiesta di considerazione “concreta” quindi e non di targhe di ricordo appese ai muri, è pienamente giustificata e degna di considerazione. Non voglia nessuno che ritorni un picco di contagi, ma se ciò avvenisse, con quale faccia la Politica chiederebbe nuovi e  tremendi sacrifici ad infermieri ed OSS, che fino ad oggi sono stati solo illusi da promesse?». Al presidente Acquaroli, facciamo presente che al momento, a fronte della promessa di 1000 euro di premio, al personale dell’Area Vasta 4 andrebbero: - Fascia 1 (più alta del rischio) 400 euro lordi.  - Fascia 2 (rischio medio)  circa 150 euro lordi  - Fascia 3 (rischio basso)  50 euro lordi «Attendiamo che il nuovo Governo regionale batta un colpo - continua il Segretario regionale della Cisl Fp Marche - e sblocchi una situazione che vede il personale dell’Asur preso in giro ed umiliato non solo dalla strumentalizzazione di cui è stato oggetto in una sorta di propaganda mediatica ma anche perchè il confronto con quanto fatto da Regioni vicine anche più piccole, vede la Marche come cenerentola in fatto di riconoscimento degli ormai domenticati “eroi” del Covid».  Per la Cisl Fp, oltre a questa priorità, occorre mettere mano con estrema urgenza al metodo fallimentare di reclutamento del personale sanitario e non ( anche questo fortemente centralizzato “male”)  da parte delle Aziende. «Non è giustificabile - conclude Donati - che tra il momento della richiesta di figure professionali delle Aree Vaste o delle Aziende e l’arruolamento vero e proprio, passino diverse settimane. Questo vuoto crea immensi problemi organizzativi che ricadono tutti sul personale che deve sopperire alla copertura dei turni.  Anche su questo c’è da lavorare da subito».  
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24/09/2020 Centro Provinciale di Istruzione degli Adulti : i sindacati della scuola denunciano la situazione della sede di Ancona
Le federazioni provinciali di Ancona della FLC CGIL, della CISL Scuola e della UIL Scuola Rua denunciano la grave situazione venutasi a determinare negli ultimi mesi nel Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) di Ancona. Il CPIA è una scuola statale che fornisce ad adulti, italiani e stranieri, gli strumenti per completare la propria istruzione di base e quella del livello corrispondente alla scuola secondaria di primo e secondo grado attraverso l’insegnamento dell’italiano e la somministrazione delle conoscenze e competenze di ogni altro livello di studi di tipo pre-universitario. All’interno del CPIA di Ancona sono operanti quattro sedi associate (SA): ad Ancona, a Senigallia, a Jesi e a Fabriano. Le quattro sedi hanno avuto un’utenza quantificabile, nell’anno formativo 2019-20, di 1.600 persone, di cui più di 800 solo ad Ancona. «È particolarmente grave in queste ore la situazione della sede associata di Ancona il cui personale docente e ATA (amministrativi e collaboratori scolastici) è stato estromesso dalla sede di Torrette, ad Ancona, che condivideva con l’Istituto di Istruzione Superiore (IIS) “Volterra–Elia”, vedendosi deprivato, da un giorno all’altro, di locali, attrezzature, arredi e materiali di pertinenza di cui aveva potuto disporre fino a quel momento, trovandosi quindi nell’impossibilità di esercitare il proprio compito istituzionale -  dichiarano Eleonora Fontana (Flc Cgil Ancona), Marina Capomagi (Uil scuola Rua Ancona) e Leonardo Leotta (Cisl scuola Ancona) -. Compito istituzionale che nella fattispecie dal 1° settembre fino al 15 ottobre prossimo si sostanzia nella raccolta delle nuove iscrizioni, che viene preclusa come ogni altra attività d’ufficio, con il conseguente esito di non avere pressoché alcun iscritto alla data di inizio delle attività didattiche. Si tratta di un atto gravissimo, ai limiti dell’interruzione di pubblico servizio, riguardo al quale ci riserviamo di rivolgerci alla magistratura». A fronte di questo inaccettabile abuso, e nonostante le ripetute segnalazioni delle organizzazioni sindacali (tra cui nelle settimane scorse una della RSU del CPIA di Ancona) assordante è il silenzio delle autorità competenti e dunque preposte a vigilare sul corretto funzionamento delle istituzioni scolastiche. Al Comune di Ancona per legge compete l’assegnazione di una sede adeguata al CPIA cittadino, prevista dal lontano 2015, per esigenze oggettive e anteriori alla manifestazione dell’epidemia da Covid 19. Sin dallo scorso anno la mancanza dei locali ha costretto il CPIA ad una soluzione di fortuna: per svolgere le lezioni sono stati utilizzati dei locali messi a disposizione da un centro parrocchiale cittadino. Dopo continui rimpalli l’Amministrazione Comunale ha finalmente individuato in alcuni locali dell’Istituto Comprensivo Ancona Nord di Torrette la sede per il CPIA, che però risulta alla data attuale, ad anno scolastico già iniziato, completamente sguarnita di banchi, sedie, lavagne (sia LIM che tradizionali), collegamento telefonico e ufficio di segreteria. Tantomeno sono stati effettuati, se si escludono i lavori di pulizia ordinaria effettuata dai collaboratori scolastici del CPIA di Ancona, i lavori di pulizia approfondita e straordinaria, se non di risanamento, urgenti con l’emergenza epidemiologica ancora in atto. Le segreterie provinciali dei sindacati FLC CGIL, della CISL Scuola e della UIL Scuola Rua  hanno convocato un presidio pubblico davanti al Comune ad Ancona, il  24 Settembre alle ore 10.30, per riaffermare la propria protesta e sensibilizzare l’opinione pubblica al riguardo.   
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24/09/2020 Incendio al Porto di Ancona: Cgil Cisl e Uil chiedono di aprire altri spazi per garantire il lavoro
Cgil Cisl e Uil di Ancona sono intervenute oggi, giovedì 24 settembre, al consiglio comunale di Ancona sull'incendio avvenuto al Porto nella notte del 15 settembre. I sindacati hanno richiesto tutele per i lavoratori, misure per scongiurare la fuga delle imprese coinvolte, l'attivazione di un tavolo di coordinamento che metta insieme tutti i soggetti istituzionali, le parti sociali e le imprese, ricordando come il porto di Ancona sia il più importante motore di sviluppo della nostra Regione.   Martedì scorso, i sindacano territoriali avevno incontrato il Presidente e il Segretario dell' Autorità Portuale — Giarnpieri e Paroli - e il Direttore dell'Arpam, Marchetti. L'incontro era stato richiesto da Cgil, Cisl e Uil, fortemente preoccupate, a seguito dell' incendio presso I' area ex Tubimar, sia dagli eventuali rischi per la salute dei cittadini e dei lavoratori dell'area, sia dalle possibili ripercussioni sul lavoro in ambito portuale.  Le organizzazioni sindacali hanno preso atto dei dati forniti dall'Arpam, che evidenziano la non pericolosità della nube sprigionata dell'incendio, in quanto le sostanze contenute erano di gran lunga al di sotto dei limiti di tossicità.  Per quanto riguarda la situazione delle attività produttive coinvolte II Presidente ha convenuto con le Organizzazioni sindacali che occorre lavorare velocemente per far in modo di rendere disponibili altre aree portuali, affinché le aziende dislocate nell'area andata a fuoco possano riprendere la produzione in tempi brevi. Così da evitare ogni ipotesi di trasferimento , facendo perdere ad Ancona posti di lavoro e lavorazioni pregiate. Già oggi vi sono lavoratori in difficoltà di ricollocazione, a seguito delle conseguenze dell'incendio. Vale per le attività di logistica e, ancor di più, per quelle della cantieristica.  Il porto di Ancona è un asset strategico per l'economia di tutte le Marche, necessita di spazio e viabilità adeguata: ora è necessario non perdere tempo e ripristinare in tempi brevi l'area coinvolta e nel frattempo tutelare le aziende e i posti di lavoro.  In attesa del recupero dell'area ex-Tubimar, è prioritario il riutilizzo degli spazi già Bunge — forzando i tempi d'acquisizione e utilizzando ogni percorso che ne consenta un uso anche transitorio — e una rilettura complessiva degli spazi portuali, che spinga anche al superamento dei blocchi che caratterizzano ,da anni, la realizzazione di molte opere fondamentali (vedi darsena). Soluzioni innovative, anche se transitorie, possono essere studiate — con il concorso di tutti gli enti — magari contando sulla presenza della ferrovia.  Per fare ciò serve un azione sinergica tra tutte le istituzioni coinvolte, le parti sociali e le aziende; per questo le OO.SS. Hanno proposto che venga rapidamente istituito un tavolo di confronto per affrontare questo tema con la nuova amministrazione regionale, il Comune di Ancona e le associazioni di impresa: la questione è troppo importante per non essere discussa e affrontata con determinazione. 
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23/09/2020 Smart working: per la Cisl Fp Marche serve un cambio di mentalità
Passata la fase di emergenza Covid 19, il ricorso allo smart working nella pubblica amministrazione nelle Marche è sceso sotto al limite del 50% indicato dal Governo fino al 31 dicembre. Per Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche, questo "effetto elastico", cioè il ricorso allo smart working solo in situazioni di emergenza, è negativo: serve un approccio nuovo, un cambio di processi e mentalità Il servizio del Tgr Rai Marche
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23/09/2020 Talevi, Cisl Fp Marche: “ Sanità e personale sanitario siano tra le priorità del nuovo Governatore
La Cisl Fp  Marche, nell'augurare buon lavoro al nuovo Governatore delle Marche, lo invita a porre subito al centro dell'attenzione la sanità  e la valorizzazione del personale sanitario. « A partire dalla definizione degli incentivi covid non ancora pagati ai lavoratori delle cinque aree vaste e degli Ospedali Riuniti di Ancona - sottolinea il Segretario Generale della Cisl Fp Luca Talevi - per arrivare  alla stabilizzazione del personale e all' abbattimento delle liste di attesa. Priorità che  da tempo attendono risposta nella consapevolezza che solo valorizzando i professionisti della sanità  si valorizzeranno i servizi offerti ai cittadini  - conclude Talevi - evitando così il triste "turismo sanitario" con conseguente abbattimento della mobilità passiva che tanto incide sulle casse della sanità regionale.»
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