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03/03/2020 Coronavirus: dall'incontro con Poste Italiane solo risposte parziali
Si è svolto in videoconferenza l’incontro con Poste Italiane chiesto dalle segreterie regionali dei sindacati di settore dei lavoratori postali. Parte della riunione ha tentato di affrontare le problematiche specifiche del Coronavirus; rispondendo, con poco successo, alle sottolineature della delegazione sindacale regionale che ha evidenziato una generale condizione di trascuratezza delle strutture, a partire da pulizie frettolose e parziali, alla mancanza di prodotti di igiene quotidiana, e rispetto alla emergenza di queste settimane la mancanza dei disinfettanti gel sia per gli uffici postali che per i portalettere che hanno meno possibilità nella fase di recapito di seguire le indicazioni utili a prevenire il possibile contagio. «L’azienda ha risposto in maniera parziale, alle volte quasi contraddittoria, confermando la superficialità di chi, trovandosi a dover esprimere una propria opinione, fare una scelta, assume invece una posizione non netta, intermedia rispetto alle possibili opzioni - dichiara Dario Dominici, Segretario Generale Slp Cisl Marche -. Peccato che si stia parlando di prevenzione sicurezza e salute dei lavoratori: tutti temi che esigono fatti e non filosofia». Così mentre ieri a livello centrale veniva emanato l’ennesimo aggiornamento da parte della unità di crisi che prevedeva la fornitura di mascherine a scopo precauzionale, in realtàsul territorio sembrava quasi che tale evenienza non fosse praticabile. «Quando abbiamo fatto notare che la sensibilizzazione alla clientela ad evitare affollamenti era troppo generalista, e quindi di difficile applicazione, la soluzione tragicomica prospettata ai rappresentanti dei lavoratori è stata quella di un veloce calcolo (3/4 persone per metro quadrato) che avrebbe consentito di scoprire in quanti avrebbero potuto essere ammessi nelle sale al pubblico - prosegue Dominici -. Ma davvero era così difficile stabilire un criterio di accesso che tenesse conto degli sportelli aperti?». Secondo le notizie ricevute, i gel disinfettanti tarderanno ad arrivare: bisognerà aspettare almeno una settimana per la fornitura e chissà quanto ancora per la distribuzione ai lavoratori, secondo un piano che ragionevolmente partirà dai territori più critici per allargarsi a quelli meno colpiti dalla emergenza sanitaria. Per oggi, martedì 3 marzo, è prevista la riunione dell’Organismo Paritetico Nazionale per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: «Speriamo riesca a far concretizzare qualche azione - conclude Dominici - piuttosto che concludersi con la emanazione di un altro comunicato. L’emergenza sanitaria è qui,ora, oggi e non si può affrontare solo con consigli e buoni propositi».
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03/03/2020 Anteas Macerata: tre incontri per esplorare il rapporto nonni - nipoti
L'Anteas di Macerata organizza, nell'ambito del progetto Botteghe della Fiducia, tre incontri sul rapporto nonni - nipoti in collaborazione con Roberto Andreoni, Comune di Macerata, Cisl Macerata, Fnp Cisl Macerata e Parrocchia Buon Pastore. Gli eventi, un ciclo di incontri-Laboratori per le persone che vivono e sperimentano la relazione con i nipoti per confrontarsi sulle problematiche, opportunità e stili educativi da mettere in atto, si terranno il 23, il 30 marzo e il 6 aprile dalle 15.30 alle 17.30 presso la Parrocchia Buon Pastore di Collevario (Macerata) in via Pirandello.
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02/03/2020 Ad Anteas Macerata il servizio di taxi sociale dell’ATS 16 San Ginesio – Unione Montana Monti Azzurri
L’Anteas di Macerata si è aggiudicata da oggi, lunedì 2 marzo 2020, il servizio di taxi sociale dell’ATS 16 San Ginesio – Unione Montana Monti Azzurri.  Il servizio è suddiviso in sei fasce a seconda della distanza chilometrica: da 5 euro per tragitti andata-ritorno entro i 50 km, fino 40 euro per i tragitti andata – ritorno superiori ai 200 chilometri.  Il numero da contattare per richiedere il trasporto sociale o qualsiasi altra informazione è il 0733/4075233 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12.  Per poter garantire agli utenti un servizio efficiente, verranno individuate soluzioni  per l’organizzazione iniziale.
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02/03/2020 Distretto della Tartuficoltura a Sant'Angelo in Vado, al via il tavolo tecnico Fai Cisl Marche: " Un'occasione importante per il territorio"
  Si è svolto oggi presso la sala del Comune di Sant' Angelo in Vado il  primo tavolo tecnico sul Distretto della Tartuficoltura, dove hanno partecipato  tutti i soggetti interessati,  dalle associzioni di categoria ai sindacati tra i quali la  Fai Cisl e la Cisl di Urbino  e le imprese di tartuficoltura locali .  « Il  tavolo di oggi è un'occasione importante per il territorio, in quanto per la prima volta tutti gli stakeholders interessati all'argomento  si riuniscono intorno ad un tavolo istituzonale, oggi in sede tecnica, per  creare una virtuosa cabina di regia che possa mettere a sistema tutte le sinergie per la realizzazione strategica ed economica di questo ambizioso progetto  - afferma Danilo Santini della  Fai Cisl Marche, presente all'incontro - che avrà importanti ricadute per l'entroterra in via di spopolamento. »
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02/03/2020 Curiamo in casa: da Anteas e Famiglia al centro un corso di formazione sul caregiving
Anteas Marche organizza un corso di formazione rivolto ai caregivers per valorizzare l’impegno di chi ogni giorno si prende cura del proprio caro anziano a domicilio per comprendere il processo di invecchiamento e abbassare lo stress e il burden da caregiving. Si alterneranno momenti formativi teorici a pratiche di rilassamento. I destinatari sono 15 familiari di persone anziane / persone anziane residenti nei Comuni di Camerano, Castelfidardo, Loreto, Numana, Offagna, Osimo e Sirolo. Il corso, della durata complessiva di 16 ore, verrà svolto il giovedì dalle 17:00 alle 19:00 nei mesi di Marzo (12-19-26) e Aprile (02-09-16-23-30) dalle dott.sse Elena Gambella e Maria Velia Giulietti. Il corso è gratuito è verrà svolto presso la Casa Grimani Buttari via Flaminia II 111, San Sabino di Osimo (AN) Per prenotazioni – ANTEAS MARCHE APS 071505223 Dott.ssa M.Velia Giulietti tel. 3335706559  Dott.ssa Elena Gambella tel. 3335717212    
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02/03/2020 Sanità pubblica: per mantenere la qualità servono i finanziamenti
«Il vantaggio del nostro sistema sanitario è la sua impronta universalistica, che permette un approccio capillare a vantaggio di tutti. È importante potenziare i servizi territoriali. Se si vuole mantenere la qualità ci vogliono finanziamenti: negli ultimi 2 anni è aumentata la spesa di 3 miliardi, ma per arrivare a un totale di 113, quando il fabbisogno è 160». Questa è l'analisi di Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche, intervistato dal Corriere Adriatico in merito alla risposta del servizio sanitario nazionale a fronte della minaccia del Coronavirus. LEGGI L'ARTICOLO Fonte: Corriere Adriatico - Ancona del 01/03/2020
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02/03/2020 Coronavirus: sviluppare la sanità pubblica incrementando assunzioni e risorse per riconoscere il lavoro svolto con coraggio e dedizione
 In queste settimane cosi confuse e dense di ansia tutti si sono resi conto che senza la sanità pubblica non si sarebbe riusciti ad affrontare e contenere il contagio. Una Regione con i bilanci sani come le Marche deve però compiere il salto di qualità ed andare oltre l'emergenza. Non basta prendere atto che senza la sanità pubblica e infermieri ed OOS, che rischiano quotidianamente di ammalarsi per paghe spesso inferiori ai 1400 euro al mese, oggi il contagio sarebbe molto maggiore. Occorre investire nella sanità, valorizzare i professionisti che vi operano ed accogliere le istanze sindacali tese a coniugare l'efficienza dei servizi con la doverosa valorizzazione del personale che vi opera.  Il complicato periodo che stiamo vivendo fa comprendere come non si risolvono i problemi della sanità con esternalizzazioni e tagli di spesa, ma solo investendo nel bene primario della salute. Si colga questa drammatica situazione per affrontare strutturalmente alcuni nodi rimossi per troppo tempo dietro l'alibi del contenimento dei costi. Il diritto alla salute è l'unico che la nostra Costituzione definisce come fondamentale e come tale va tutelato. «In questo momento - dichiara Luca Talevi, Segretario Generale della Cisl Fp Marche - il nostro pensiero è rivolto  agli infermieri, OOS, tecnici ed amministrativi coinvolti quotidianamente nella lotta contro il virus, con particolare riferimento agli operatori maggiormente coinvolti all'interno degli ospedali della Provincia di Pesaro-Urbino e degli Ospedali Riuniti di Ancona. La sicurezza degli operatori deve essere garantita sempre ed i dispositivi di sicurezza individuali non devono mai mancare  perché, virus a parte, l'emergenza in sanità è quotidiana». Nel breve termine è necessario che la Regione investa importanti risorse per la sicurezza degli operatori e per l'incremento dei fondi di produttività, alla luce dello stravolgimento organizzativo in essere in molte realtà per affrontare l'emergenza  virus ( vedi pronte disponibilità, straordinario, riposi saltati, ferie non concesse ecc..). «Dalle parole di apprezzamento per il lavoro fatto, in maniera solidale e coraggiosa, si passi a fatti e riconoscimenti concreti - prosegue Talevi -. E lo stesso avvenga per altri importanti protagonisti del lavoro pubblico quali Protezione Civile, Polizia Municipale, assistenti sociali, educatori degli asili nido, e più in generale il personale a contatto quotidiano con il pubblico, per garantire la loro massima sicurezza e riconoscere i rischi quotidiani della loro attività». Lo smart working deve essere un importante strumento da adottare, non solo in questo periodo, ma necessita di uno sforzo culturale da parte delle pubbliche amministrazioni: ha infatti bisogno di investimenti tecnologici, sicurezza nei luoghi di lavoro, ed un modello organizzativo più basato sui risultati che non sulla mera presenza. La Fp Cisl Marche lancia un appello anche ai parlamentari marchigiani affinché si attivino nelle opportune sedi per togliere quei vincoli normativi che, troppo spesso, servono solo a contenere i costi senza pensare alle conseguenze in termini di posti letto, coperture assistenziali, mancanza di personale. Che questa grave emergenza serva alle amministrazioni per comprendere come agire anche in futuro, valorizzando chi quotidianamente è al servizio dei cittadini: il lavoratore pubblico  
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01/03/2020 Coronavirus. CGIL CISL UIL Marche: il Decreto del Governo non tutela i lavoratori delle Marche. Urgenti misure anche fuori dalle zone rosse
Il decreto varato dal Consiglio dei Ministri per affrontare le conseguenze dell'emergenza Coronavirus non prevede nessun intervento a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici al di fuori del perimetro "zone rosse".  Tuttavia, sono tante le situazioni di difficoltà nelle Marche segnalate e dettate da ragioni direttamente e indirettamente causate dall'emergenza Coronavirus. Purtroppo a queste difficoltà il Governo ha deciso per il momento di non porre rimedio attraverso la possibilità di utilizzo di ammortizzatori in deroga a quelli ordinari, ma se non ci saranno interventi in tempi rapidi le conseguenze e le incertezze determinate dalla situazione saranno tante, pesanti e ingestibili.  Le Segreterie di CGIL CISL UIL Marche ribadiscono con forza la richiesta al Governo affinché si faccia carico, attraverso specifici provvedimenti, degli enormi difficoltà e disagi che in questi giorni si stanno registrando nel tessuto economico regionale e crei le condizioni per garantire salario e occupazione. In caso contrario valuteremo in tempi brevissimi le necessarie iniziative di mobilitazione.  Infine, le Segreterie di CGIL CISL UIL Marche ringraziano i lavoratori e le lavoratrici della sanità, della protezione civile e delle forze dell’ordine che si stanno impegnando per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini.
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28/02/2020 Coronavirus: le preoccupazioni del personale di Poste Italiane alla vigilia del pagamento delle pensioni
  Cosa succede negli uffici di Poste italiane? Come ci si prepara ad affrontare i prossimi giorni di maggiore affluenza di persone?  «Fin dall’inizio ci siamo imposti, con la massima responsabilità, di mantenere la calma per poter affrontare la situazione con tutta la ragionevolezza possibile – dichiara Dario Dominici, Segretario generale della Cisl Slp Marche, il sindacato maggiormente rappresentativo dei lavoratori di Poste Italiane -. Tuttavia, è difficile rimanere silenziosi di fronte alla latitanza della dirigenza di Poste rispetto alle domande dei lavoratori che desiderano essere rassicurati. Finora ci si è limitati a messaggi quotidiani diramati dall’unità di emergenza istituita a livello nazionale volti a ricordare le fondamentali regole di igiene, anche attraverso azioni utili a minimizzare le possibilità di contagio durante il lavoro».  Insieme alle altre organizzazioni di categoria, la Cisl Slp ha chiesto nei giorni scorsi un incontro per sapere se, ad esempio, saranno fatti inviti alla cittadinanza per evitare affollamenti negli uffici postali nei giorni di pagamento delle pensioni e se sia stata effettuata una ricognizione delle dotazioni di detergenti, salviette asciugamani e gel disinfettanti. I sindacati non hanno ancora ricevuto una risposta nel merito, al di là della disponibilità ad una riunione in videoconferenza per il pomeriggio del giorno 2 marzo, cioè dopo la conclusione del primo giorno di pagamento delle pensioni.    «Ma se non ci sono pericoli, se ci si sta proteggendo da un’influenza, come mai, si domandano le persone che lavorano agli sportelli, i responsabili rimangono barricati nei palazzi direzionali evitando anche di incontrare i rappresentanti dei lavoratori? - aggiunge Dominici -. Nessuno prende l'iniziativa di verificare che le indicazioni utili ad evitare il contagio siano praticabili all'interno dei posti di lavoro? Ma è davvero così difficile sensibilizzare la clientela ad un accesso regolato agli sportelli in questi giorni, come sta invece avvenendo nella maggior parte dei casi in strutture pubbliche e private?».  La Cisl Slp Marche suggerisce infine di invitare l’utenza ad utilizzare gli strumenti elettronici di pagamento o ritiro di contanti, sollecitando la dirigenza di Poste Italiane ad adeguare opportunamente i cash dispenser in vista dell’auspicabile maggiore utilizzo.  
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28/02/2020 I sindacati chiamano la politica all'unità: «Emergenza sanitaria non può trasformare la scuola in terreno di scontro»
Le segreterie regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confasl, a seguito dell'ordinanza della giunta regionale delle Marche circa le misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza Coronavirus che ha portato alla chiusura delle scuole e allo scontro di competenze che, sembra profilarsi, stando alle dichiarazioni delle parti coinvolte, richiamano le istituzioni regionali e nazionali alla responsabilità. «L’emergenza sanitaria che dobbiamo fronteggiare - dicono Leonilde Garganelli (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola) e Paola Martano (Snals Confsal) - non può diventare terreno di scontro politico ma essere affrontata con unione di intenti e autorevolezza. Le continue prese di posizione non univoche, invece, non fanno altro che generare confusione nelle famiglie e in tutto il personale della scuola. Chiediamo alla politica di riprendere in mano il proprio ruolo di servizio ai cittadini, da affrontare in maniera coesa e responsabile».
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27/02/2020 Coronavirus: dall’Unione Montana Monti Azzurri l’ok alle pratiche di prevenzione suggerite da Cisl Fp
La Cisl Fp esprime, tramite il Responsabile di Macerata Alessandro Moretti,  soddisfazione per la tempestività e precisione con la quale l'Unione Montana Monti Azzurri di San Ginesio ha accolte le richieste sindacali finalizzate a contenere l 'espandersi del Coronavirus. È infatti stata pubblicata nella serata di ieri, mercoledì 26 febbraio, la delibera della Giunta dell' Unione con la quale, facendo seguito alle raccomandazioni recapitate ai dipendenti, si dà l'avvio, in fase emergenziale, al lavoro agile o smart-working, come richiesto dalla Cisl Fp di Macerata lunedi scorso. «Ora - conclude Moretti - l'auspicio è che l’ esempio di velocità nell'assunzione di decisioni di buone pratiche organizzative conseguito dall' Unione Montana Monti Azzurri sia da viatico per gli altri Enti del Comparto delle Autonomie Locali».
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26/02/2020 Coronavirus: quali precauzioni per i dipendenti di Poste Italiane?
Dopo il recente caso di contagio a Pesaro e quello al confine con il territorio regionale, i sindacati Slp CIsl, Slc Cgil, Uilposte, Failp-Cisal e Confsal rappresentano la crescente preoccupazione dei colleghi applicati negli uffici postali, oltre che nei centri di distribuzione e in tutti i sit di lavoro di Poste Italiane, che a poche ore dall'inizio del pagamento delle pensioni scorgono poche, se non nulle, iniziative pratiche, nessun tipo di precauzione messo in atto e nessun supporto operativo agli uffici postali per affrontare l'emergenza Coronavirus. Non possiamo che sottolineare la profonda contraddizione che si sta realizzando: da una parte la Regione Marche blinda scuole e manifestazioni pubbliche, l'Inps chiude al pubblico, Confindustria riceve su appuntamento, dall'altra agli uffici postali vengono date alcune indicazioni generiche, ma mancano interventi concreti utili a gestire la quotidianità.   Se bisogna evitare i luoghi affollati, ci domandiamo: ma più affollato di un ufficio postale, specie in certi giorni, cosa c'e'? Qualcuno si è sincerato che la distanza tra il bancone e la postazione di lavoro sia sufficiente ad evitare contatti ravvicinati con persone che potrebbero presentare sintomi simili a quelli influenzali o comunque essere un veicolo di possibile contagio? Bisogna lavarsi frequentemente le mani ma nei posti di lavoro: vi sono ad esempio salviette asciugamani a sufficienza? E se no, ne è stato autorizzato l’acquisto?  E le pulizie dei locali vengono effettuate regolarmente? Buon senso induce a pensare che la pulizia di locali notoriamente polverosi e poco areati contribuirebbe a realizzare un clima salubre.  Rinnoviamo pertanto la richiesta di una fornitura di disinfettanti in tempo utile e prima dell'inizio del pagamento delle pensioni; auspichiamo una informativa destinata al pubblico che almeno inviti ad evitare eccessive concentrazioni di persone nella sala al pubblico, e richiediamo un urgente incontro sul tema, convinti che si debbano mettere in campo tutte le azioni possibili anche per gli addetti che operano a contatto col pubblico ma fuori dei locali di lavoro, per garantire ragionevolmente la salute del personale applicato nei siti di lavoro di Poste Italiane della regione Marche, prevedendo ad esempio una minima sorveglianza sanitaria in caso di mobilità volontaria da e verso il territorio regionale.   
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26/02/2020 Coronavirus: la Cisl Fp di Ancona chiede avvio urgente del lavoro agile o "smart working" nei Comuni e altre mansioni per il personale impegnato nel settore scolastico
Alla luce delle recenti vicende nazionali implicanti contagi ed infezioni da COVID-19 la Cisl Fp di Ancona ha chiesto ai Comuni ed Unioni dei Comuni, ERDIS, Regione Marche, Camere di Commercio, al fine di preservare la salute dei dipendenti addetti ai Servizi essenziali alla collettività, che Sindaci, Direttori e Presidenti impartiscano ai dipendenti immediate indicazioni operative, anche a seguito delle indicazioni offerte dall'Organizzazione mondiale della Sanità, affinché gli utenti che hanno accesso agli uffici, rimangano a distanza conveniente dagli operatori e l'immediata fornitura al personale dipendente, soprattutto se operante al contatto con l'utenza e nei front-office, di prodotti atti a sanificare le superfici di contatto e sistemi di protezione individuale per prevenire l'inalazione o l'emissione di eventuali virus e batteri.   La Cisl Fp, tramite il referente territoriale di Ancona, Giovanni Cavezza, ha domandato inoltre di avviare anche in questi Enti, come anche sollecitato dalla Ministra Fabiana Dadone, il cosiddetto lavoro agile o “smart working” ai sensi della Legge 81/2017 ovvero una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall' assenza di vincoli orari o spaziali e un'organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività, come peraltro in uso in molti settori privati.   Naturalmente, vista l’urgenza e per velocizzare le procedure in questa fase, si potrebbe prevedere anche l’utilizzo di mezzi informatici di proprietà dei dipendenti stessi.   Inoltre, per tutto il personale degli Enti locali impegnato nel trasporto scolastico, refezione ed educativo prevedere di poterlo utilizzare in altre attività, per evitare un eccessivo utilizzo di ferie. Sapendo che il ministro Fabiana Dadone in queste ore sta lavorando a una norma che possa dare piena protezione professionale e stipendiale ai dipendenti della PA che saranno costretti ad assentarsi per cause di forza maggiore.
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26/02/2020 Tgr Rai Marche 26 02 2020 Coronavirus: cosa fare in caso di cancellazione di viaggi e spettacoli
In seguito al moltiplicarsi di casi di Covid-19 in Italia e in altri paesi europei, si susseguono cancellazioni e slittamenti di viaggi, spettacoli ed altri eventi. Cosa fare e come ottenere un eventuale rimborso? Lo spiega Roberta Mangoni di Adiconsum Marche nel servizio del Tgr Rai Marche
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25/02/2020 Coronavirus. La lettera di Annamaria Furlan ad iscritti, operatori e dirigenti della Cisl: "Solidarietà e vicinanza ai lavoratori delle zone colpite dall’epidemia. Il sindacato non lascerà nessuno da solo"
«Care Amiche e Cari Amici, in questa fase di grave emergenza sanitaria del nostro Paese desidero esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza ai lavoratori, ai pensionati, a tutti i nostri iscritti e delegati delle zone colpite dall’epidemia di Coronavirus». Lo scrive la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan su Facebook in una lettera indirizzata a tutti gli iscritti, operatori e dirigenti della confederazione di via Po.«È giusto non creare allarmismi nella popolazione, ma è chiaro che siamo tutti molto preoccupati per la diffusione di questa malattia e per le ripercussioni che questo virus ha già avuto per le attività economiche e sociali, per l’occupazione e la vita di tante persone», aggiunge la numero uno della Cisl. «Un grande sindacato come la Cisl non può sottrarsi dal fornire un contributo attivo alla campagna di informazione per prevenire la diffusione del Coronavirus nelle aziende, nei servizi pubblici, nelle scuole, in tutti i luoghi di lavoro, ma anche nelle nostre sedi sindacali, nei nostri patronati, nei Caf e negli altri enti di servizio». La Furlan aggiunge: «Dobbiamo dare tutti un contributo straordinario di servizio e di disponibilità in questo momento di emergenza nazionale. Ecco perché voglio ringraziare di cuore tutte le lavoratrici, i lavoratori, tutti i nostri delegati aziendali impegnati in queste ore nel settore della sanità e dei servizi pubblici, per il sostegno alle persone contagiate e alle comunità delle regioni colpite dall’infezione». La leader Cisl sottolinea altresì come il sindacato abbia incontrato in queste giornate il Ministro del Lavoro e altri incontri sono in programma nelle prossime ore con altri Ministeri e istituzioni statali e regionali per assicurare a tutti i lavoratori, privati e pubblici, coinvolti dalle ordinanze relative al Coronavirus, un sostegno al reddito e gli ammortizzatori sociali per poter affrontare questa fase di emergenza sanitaria. «Non lasceremo nessuno da solo a fronteggiare questa crisi che rischia di avere delle conseguenze gravi in tanti settori produttivi della nostra economia. Questo è il momento dell’unità di intenti, della responsabilità e della coesione sociale, come è avvenuto in altri momenti difficili della storia del nostro Paese. La Cisl è un presidio democratico di tutela dei diritti delle persone, di servizio per i cittadini, di assistenza per le comunità e per i più deboli. Sono certa che non verrà meno il vostro impegno, la vostra grande professionalità e la vostra attenzione verso tutti i lavoratori, le lavoratrici, i pensionati, le donne, i giovani, gli immigrati, verso tutti i nostri iscritti. Vi saluto con grande riconoscenza e affetto» conclude la Furlan.   Fonte: Cisl Nazionale
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25/02/2020 "Il tempo dell'insicurezza e le risposte necessarie": convegno a Urbino sulla legalità
C'è bisogno di risposte da parte delle istituzioni. Per questo, dopo il forte riscontro da parte della popolazione avuto con l'iniziativa "Insieme in sicurezza", Cisl e Cgli si confronteranno con il sindaco di Urbino Maurizio Gambini, sul tema delle truffe agli anziani e dell'insicurezza che i cittadini vivono, anche all'interno di un contesto come quello di Urbino. "Il tempo dell'insicurezza e le risposte necessarie" è il tema del convegno che avrà luogo venerdì 28 febbraio presso l'Ex Collegio Raffaello, alle ore 15.00. Interverranno, assieme al sindaco Gambini, al responsabile Cisl Urbino Leonardo Piccinno, al coordinatore Cgil Urbino Irmo Foglietta e al dirigente del Commissariato della Polizia di Stato di Urbino Simone Pineschi, il Segretario generale della Cisl Marche Sauro Rossi e il Segretario generale della Cgil Pesaro Urbino Roberto Rossini.
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25/02/2020 Prevenzione e cura delle patologie urologiche: convegno il 27 febbraio ad Ancona
Giovedì 27 febbraio dalle ore 9.30 presso la Sala Accademia del Largo Fiera della Pesca di Ancona si terrà il convegno "Prevenzione e cura delle patologie urologiche" organizzato da Fnp Cisl, Spi Cgil e Uil Pensionati Marche. PROGRAMMA Introduzione: Carlo Zezza Coordinatore Fnp Cisl Provincia di Ancona Relazione: “Funzioni della prostata: patologia benigna e maligna, familiarità” Dott. Prof. Vincenzo Ferrara Primario Urologia Ospedale di Jesi Area Vasta 2 Dibattito Conclusioni: Domenico Sarti Segretario Generale Provinciale Spi Cgil Ancona Coordina i lavori: Sandro Bellagamba Segreteria Regionale Uilp Uil Marche
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24/02/2020 Coronavirus: chiesto l'avvio urgente dello smart working nei Comuni del Maceratese
Alla luce delle recenti vicende nazionali la categoria del Pubblico Impiego ha chiesto in data odierna ai Comuni ed Unioni montane maceratesi, anche in attesa di decisioni regionali, al fine di preservare la salute dei dipendenti addetti ai servizi essenziali alla collettività, che Sindaci e Presidenti impartiscano ai dipendenti immediate indicazioni operative, anche a seguito delle indicazioni offerte dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, affinchè gli utenti che hanno accesso agli uffici, rimangano a distanza conveniente dagli operatori e l'immediata fornitura al personale dipendente, sopratutto se operante al contatto con l'utenza e nei front-office, di prodotti atti a sanificare le superfici di contatto e sistemi di protezione individuale per prevenire l'inalazione o l'emissione di eventuali virus e batteri.   La Cisl Fp, tramite il Referente Territoriale di Macerata Alessandro Moretti, ha domandato inoltre di avviare anche in questi Enti, come peraltro già in uso oramai da molti mesi presso il Comune di Macerata a seguito appunto delle sollecitazioni Cisl,  il cosiddetto lavoro agile o “smart working” ai sensi della Legge 81/2017, ovvero una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall'assenza di vincoli orari o spaziali e un'organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro: una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività, come peraltro in uso in molti settori privati.
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24/02/2020 Coronavirus, Talevi (Cisl Fp): «Più informazione e sicurezza per gli operatori sanitari»
«Dobbiamo innalzare la soglia di protezione per gli oltre 14 mila operatori sanitari marchigiani dotandoli dei necessari dispositivi di protezione personale»: è la richiesta che arriva da Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche, intervistato dal Tgr Rai Marche. «I rappresentanti dei lavoratori devono essere immediatamente coinvolti per rivedere la valutazione dei rischi - continua Talevi -. Stiamo invitando i lavoratori del settore pubblico a non cedere alla psicosi, ma la tranquillità si ottiene con informazioni adeguate e con un continuo monitoraggio della situazione».
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24/02/2020 Vigili del Fuoco: preoccupati per le condizioni della caserma di Macerata
La Fns Cisl Marche esprime preoccupazione per la situazione strutturale e logistica della caserma dei Vigili del Fuoco di Macerata, sede del Comando Provinciale. Dagli eventi sismici del 2016, la caserma, non gode appieno di ottima salute: «Siamo costretti a vivere in uno stabile con alcune parti inagibili - scrivono William Berrè e Andrea Belloni -. Per risolvere questo problema, il Comando ha cercato nel tempo diverse soluzioni, interessando la Provincia di Macerata, il Comune di Macerata, Il Ministero degli Interni e l'U.s.r.. Il Ministero, preoccupato per la situazione logistica della nostra attuale sede, ha chiesto al Comando, di verificare tutte le possibili scelte strategiche percorribili». Il rischio è quello di non essere in grado di garantire il soccorso tecnico urgente, laddove il terremoto dovesse ritornare a farsi sentire. La Fns Cisl ha chiesto all'assessore regionale Angelo Sciapichetti di concordare con le parti interessate l'apertura di un tavolo tecnico di confronto, al fine di addivenire ad una soluzione di questo problema.  
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24/02/2020 Vigili del Fuoco: facciamo chiarezza sui bisogni dell'entroterra fermano
Il coordinamento sindacale dei Vigili del Fuoco CGIL FNS CISL UIL CONFSAL, che rappresenta il 70% degli iscritti, torna sulla questione dei presidi nell'entroterra per individuare la soluzione logistica che garantisca il miglior soccorso nel più breve tempo possibile nell'area montana a cavallo tra le provincie di Ascoli e Fermo. Sulla base di precisi obiettivi del Ministero degli Interni che individuano in 20 minuti il tempo massimo per raggiungere il luogo dell'intervento e verificando aree e popolazione servite entro il tempo stabilito, si evidenzia che la dislocazione ottimale per la copertura dell'area è la seguente:  Un presidio sul territorio del comune di Comunanza, in corrispondenza della SS. 78 e SS 433 che garantirebbe la copertura delle zone montuose situate ad ovest. Tale dislocazione consentirebbe inoltre di coprire, grazie all’immissione immediata sulla SS 433, i territori circostanti la Valdaso (sia a nord che a sud) che si trovano “oltre i 20 minuti”. Uno in località Piane di Falerone (sul territorio del comune di Falerone), in corrispondenza della SS 210, che garantirebbe la copertura dei territori posti a nord-ovest della nuova provincia di Fermo Il coordinamento insiste nel affermare che le proprie proposte non rispondono né a logiche campanilistiche né a dinamiche legate al ciclo elettorale, ma a soluzioni che garantiscano il miglior servizio per l'intera area. «Vogliamo ricordare - scrive il Coordinamento - che il distaccamento di Amandola è nato per far fronte agli incendi boschivi con un'apertura annuale di 45 giorni nei periodi estivi. Purtroppo, in tutti questi anni di funzionamento del presidio, la permanenza e la qualità logistica non è migliorata. Ad oggi la permanenza del servizio di Amandola è dovuta solo ed esclusivamente ai postumi del sisma del 2016, con utilizzo di strutture abitative utili ad affrontare l'emergenza sisma ma inidonee per un distaccamento stabile a spese della Direzione Regionale del Corpo». In una logica di "area vasta", il Coordinamento ha inteso rendere partecipi tutti i sindaci dell'area interessata: Smerillo, Santa Vittoria, Belmonte, Grottazzolina, Falerone, Montappone, Magliano di Tenna, Comunanza; semplicemente perché il distaccamento non deve servire "ad Amandola" ma deve servire l'intera area. Tutti  i sindaci di questi comuni hanno condiviso questa posizione. «L'attuale condizione logistica del distaccamento di Amandola non è idonea alla lunga permanenza dei Vigili del Fuoco - prosegue il Coordinamento - se la Direzione Regionale non avesse usato strutture acquistate per il sisma e non avesse speso migliaia e migliaia di euro, la sede temporanea nel territorio di Amandola, oggi non ci sarebbe alcun distaccamento». Relativamente all'assegnazione del personale, va chiarito che non si stanno "rubando" 33 Vigili del Fuoco assegnati ad Amandola, che sono appartenenti al comando di Ascoli Piceno e non a quello di Fermo. I primi arrivi di nuovo personale assegnato a Fermo andranno a coprire esclusivamente il comando di Fermo, almeno secondi quanto previsto ad oggi dal comando provinciale. Va inoltre sottolineato che il personale che viene mandato ogni giorno in servizio presso il presidio di Amandola, per quanto previsto dall'ordinamento del Corpo, dovrebbe essere utilizzato all'interno della propria provincia di appartenenza Il Coordinamento chiede che vi sia una scelta il più possibile condivisa e che tenga conto della oggettività dei dati, della logistica e delle strutture perché garantire la vicinanza ai cittadini di un servizio come quello dei Vigili del Fuoco non si fa assicurandosi di avere il distaccamento "sotto casa" ma con una scelta che garantisca efficacia ed efficienza:: miglior servizio possibile, nel minor tempo possibile, nella maggior area possibile, nell'arco temporale massimo di 20 minuti. «Chiediamo che Fermo abbia la sua sede montana - conclude il Coordinamento sindacale - e che si permetta a tale comando di essere autonomo per la sua apertura e gestione al contrario di oggi, dove senza personale di Ascoli, il comando di Fermo, non avrebbe la possibilità di aprire nessun distaccamento montano. Non si penalizzi il comando di Ascoli Piceno, che deve avere il suo distaccamento montano, per non considerare i cittadini che abitano in queste zone, come cittadini di serie "B". La politica, insieme con i comandi di competenza e con l'ausilio dei sindacati provinciali, deve trovare la giusta soluzione, senza personalismi e con lo sguardo rivolto alla sicurezza ed all'efficienza del soccorso dei Vigili del Fuoco: bisogna dunque anticipare l'assegnazione di personale utile all'apertura del distaccamento montano che si andrà ad individuare per Fermo e, per Ascoli Piceno, dare la possibilità al Comando di utilizzare sin d'ora il suo personale già disponibile, per gestire il soccorso in maniera migliore e più efficace,concordando con la politica ed il territorio l'apertura del distaccamento montano di competenza del Comando di Ascoli Piceno».  
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24/02/2020 Pfizer Ascoli Piceno, Femca Cisl vince le elezioni Rsu: «Ripagato il buon lavoro fatto in questi anni»
Affermazione netta della Femca Cisl alle elezioni per il rinnovo dei rappresentanti dei lavoratori dello stabilimento Pfizer di Ascoli Piceno, una delle più importanti realtà del settore chimico-farmaceutico nelle Marche. La lista della Femca, nelle due giornate di voto del 18 e 19 febbraio, ha ottenuto 177 preferenze contro le 124 di Ugl, le 99 della Filctem Cgil e le 93 della Uiltec Uil, diventando, per la prima volta in assoluto, il sindacato di riferimento all’interno dell’azienda. Per la Femca sono stati eletti 4 delegati :Piero Mozzoni, primo degli eletti e il più votato in assoluto con ben 43 preferenze, Sandro Ferretti, Angelo Pisetta e Carlo Caponi. Grande la soddisfazione espressa dai vertici della Femca Cisl Marche all’indomani di questo storico risultato: «È stata una campagna elettorale intensa – dichiara Andrea Migliori, della Femca Cisl territoriale -. La risposta dei lavoratori ha ripagato l’impegno della Cisl: il buon lavoro paga e questo primato ci responsabilizza ulteriormente per garantire diritti e tutele ai lavoratori». «Questo non è un punto di arrivo, né di partenza: è il punto di svolta  - aggiunge Piero Francia, Segretario Generale Femca Cisl Marche -. Il nostro programma elettorale è stato scelto dalle persone, lavoratrici e lavoratori. A noi spetta innalzare il livello della contrattazione in azienda, a partire dalla chiarezza comunicativa». «La gente ha scelto la Cisl Marche come primo sindacato – conclude Francia -. Un grazie a chi crede in noi e a tutti i candidati Femca che hanno impersonificato i nostri valori».
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21/02/2020 Settore Legno: sciopero generale il 21 febbraio. Manifestazione anche a Pesaro
Venerdì 21 febbraio i lavoratori del settore legno hanno dato vita a uno sciopero generale di 8 ore. La decisione è arrivata dopo la rottura delle trattative con Federlegno per il rinnovo del contratto, scaduto il 31 marzo del 2019 e che interessa circa 150 mila lavoratori. A proclamare lo sciopero sono state le commissioni e consulte unitarie del settore legno di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil. Quattro le manifestazioni nazionali, a Milano, Treviso, Bari e Pesaro. La decisione da parte di Feneal-Uil Filca-Cisl Fillea-Cgil di proclamare lo sciopero generale del settore del Legno Arredo in programma per il prossimo 21 febbraio è arrivata dopo la rottura della trattativa con Federlegno per il rinnovo del CCNL scaduto il 31 marzo del 2019 che interessa 150 mila lavoratori in tutta Italia, di cui oltre 25000 nelle Marche. La proclamazione dello sciopero si è determinata dopo l’incontro del 9 gennaio scorso quando Federlegno ha deciso di abbandonare il tavolo della trattativa perché riteneva che non ci fossero più le condizioni per proseguire. Questa scelta irresponsabile e gravissima di Federlegno, oltre a lasciare 150 mila lavoratori senza contratto da quasi un anno, viene dopo 11 incontri svolti negli ultimi 8 mesi, incontri nei quali, come sindacato, abbiamo sempre cercato di trovare soluzioni condivise tenendo conto anche delle problematiche del settore e delle esigenze delle imprese, contrapponendoci ad una  Federlegno la cui prerogativa, invece, era chiaramente quella di non creare un reale confronto e una reale partecipazione  del sindacato e dei lavoratori sia rispetto all’organizzazione del lavoro che del suo orario. Inoltre mancano ancora delle risposte importanti sull’aumento salariale, sulla formazione, sulla sicurezza e sul welfare aziendale, tutti temi contenuti nella nostra piattaforma. Queste proposte denotano, da parte di Federlegno, un comportamento ripiegato su una traiettoria di sviluppo del settore poco attenta all’innovazione e alla qualità del prodotto, con una scarsa propensione agli investimenti sulle persone e soprattutto al sostegno delle imprese più serie e competitive. Feneal-Uil Filca-Cisl Fillea-Cgil sono convinte da tempo che per vincere la sfida della competizione globale le aziende italiane del mobile e dell’arredo devono puntare sulla qualità del prodotto e dell’innovazione, questo vale soprattutto per il nostro distretto marchigiano del mobile. Tutto il contrario del modello di settore che Federlegno sta portando avanti con questo rinnovo contrattuale. Lo sciopero del 21 si cala in un contesto e in una congiuntura che può leggersi in chiaroscuro. Perché se è innegabile che tante aziende sono in affanno e hanno chiuso i battenti (ultime Berloni e Decorlegno in ordine cronologico) è pur vero che tante altre, specialmente quelle che lavorano con export, hanno ripreso clienti e fatturati, oltre che per la riconferma dei vari bonus fiscali. È vero che le Marche sono eterogenee ed è vero che il quadro è, in parte, differente da provincia a provincia; tuttavia il settore, superata la grande crisi, da’ qualche tangibile segnale di ripresa. Alcuni dati possono darci una mano a capire meglio gli andamenti. In particolare nel settore si assiste ad una forte “polarizzazione” tra grandi gruppi che crescono e piccoli che soffrono maggiormente. Le aziende del settore erano 2266  nel 2017 e sono 2133 nel 2019. Gli addetti del settore erano 25613 nel 2017 e erano 25352 nel 2018, quindi sostanzialmente stabili.  Va detto, guardando dentro il dato, che il numero delle medie e grandi aziende sono sostanzialmente invariate, crescono addirittura quelle tra 20 e 49 addetti, mentre calano le piccole (fino a 5 dipendenti). Le imprese del mobile marchigiano producono un giro d’affari che nel 2017 ha superato i 3 miliardi di euro, in crescita dell’1,2% rispetto all’anno precedente. Prova ulteriore sarebbe che le ore di cassa integrazione dell’ultimo trimestre 2019 (che, se vogliamo, evidenzia un trend) sono 133543 contro le 294953 del 2018,  facendo  registrare un -120% su ultimo trimestre 2018. Purtroppo però le retribuzioni medie del settore non sono ancora aumentate, esse sono sostanzialmente stabili anno su anno (22366 euro nel 2018) e comunque sono  mediamente più basse di quelle di altri comparti industriali tipo i settori metalmeccanico,  lapideo (CCNL rinnovato di recente), chimico e trasporti; e questo pone un grande tema salariale che che ne pensino le nostre controparti. Un settore sostanzialmente povero e poco attraversato dalla contrattazione di secondo livello; se dovessimo scattare una fotografia, in tutta la Regione si contano circa 12 accordi (tutti in grandi/grandissime aziende), in questo quadro è facile capire quanto importante e quanto valore possa avere il CCNL. Le nostre controparti ci chiedono una maggiore flessibilità nel settore, ma va loro ricordato che, almeno nelle Marche, già ci sono circa il 15% di rapporti di lavoro part-time, ad essi si aggiungono gli interinali, che sono in costante crescita (+56% dal 2016 al 2019), ma anche un 12,4% di lavoratori a tempo determinato (nel 2016 essi erano solo il 9%). A riprova che in questo e in altri settori nelle Marche il lavoro è già sufficientemente precario e “sfarinato”: nelle nella nostra regione, nel 2018, il 90% dei nuovi contratti attivati è a tempo determinato o interinale. Un’attenzione particolare, nel CCNL, andrebbe riservata anche al tema salute e sicurezza: il dato degli infortuni purtroppo è tornato a crescere del 5,4% (2019 su 2018) con un aumento degli stessi di 24 unità (469 a 445). Non possiamo più aspettare, non possiamo più rinviare : dimostreremo a Federlegno che le nostre ragioni sono giuste, condivise e volute con determinazione dalle lavoratrici e dai lavoratori del settore. 
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20/02/2020 Tessendo diritti: filiere produttive in Etiopia tra multinazionali e sindacati
Sono arrivati  in Italia il 9 febbraio scorso, i  quattro delegati etiopi accolti da Iscos di Emilia Romagna e Iscos Marche nell’ambito del progetto “Lavoro dignitoso per le donne nella filiera del tessile in Etiopia – GABI”, finanziato dalla Regione Marche, Servizio Attività produttive, lavoro e istruzione, attraverso l’Avviso pubblico per progetti territoriali di cooperazione allo sviluppo anno 2019.  Per una decina di giorni sono stati  accompagnati a   conoscere aziende e federazioni Cisl dislocate tra Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Toscana per poi approdare anche in terra marchigiana.  Il  19 febbraio 2020,  presso la Sede Regionale della CISL, in Via dell’Industria 17/A ad Ancona, l’Iscos Marche, con la collaborazione di Cisl Marche e della Femca (Federazione Energia, Moda, Chimica e Affini) Cisl Marche, hanno organizzato, in occasione della presenza della delegazione Etiope, il seminario dal titolo “Tessendo diritti. Filiere produttive in Etiopia: tra multinazionali e sindacati” con l’obiettivo di sensibilizzare le Istituzioni e la società civile della Regione Marche sul tema del lavoro dignitoso nelle filiere produttive globali.  Un momento di approfondimento per ragionare  insieme sull’implementazione di modelli organizzativi aziendali basati sul rispetto dei diritti di lavoratori e lavoratrici, sull’attenzione alla salute e sicurezza sul luogo di lavoro, e sulla parità di genere in ogni sua forma. Gli interventi di Angesom Gebreyohannes Gembremedhine, Segretario generale nazionale del settore tessile di CETU (Confederation of Ethiopian Trade Union), Hunde Gudeta Gellashe, Responsabile Dipartimento Formazione CETU, Birhan Woldehana Rahmeto, manager della Elico Awash Tannery (azienda conciaria) e Mustafa Jemal Shibeshi, manager della Kombolcha Textile (azienda tessile) hanno permesso un focus sulle condizioni di vita e di lavoro all’interno delle aziende del settore tessile e conciario presenti nei Distretti Industriali dell’Etiopia e sul ruolo del sindacato. Ai  lavori aperti da Vincenzo Russo, Presidente di Iscos Cisl e Direttore di Iscos Marche, hanno partato il loro contributo  Alessia Lo Turco, professore associato presso l’Università Politecnica delle Marche, Piero Francia, Segretario generale  FEMCA Cisl Marche  e  Sauro Rossi, Segretario generale Cisl Marche, che ha concluso i lavori della mattinata.   
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19/02/2020 Work Club: la Cisl di Fano organizza un laboratorio per la ricerca attiva del lavoro
Sei in cerca di lavoro ma non sai come orientarti? Non riesci a predisporre il curriculum? Vuoi conoscere le modalità vincenti per affrontare il colloquio di lavoro? Allora partecipa alla terza edizione di Work Club, il laboratorio per la ricerca attiva del lavoro organizzato dalla Cisl di Fano. Il laboratorio si svolgerà tutti i martedì di marzo dalle ore 9:00 alle 11:00 presso la Sala della Pace di via Rinalducci 11, a Fano. Conferma la tua adesione inviando una mail a cislfano@gmail.com o telefonando allo 0721805151
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19/02/2020 Sicurezza sui luoghi di lavoro: allarme infortuni nelle Marche, scarsi investimenti in prevenzione
«Le Marche sono in controtendenza rispetto al resto del Paese per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro. In aumento soprattutto quelli gravi o mortali» È l'allarme lanciato da Massimo Giacchetti, Responsabile del Dipartimento Salute e Sicurezza della Cisl Marche, ospite in studio al Tgr Rai. «Si muore di più nei luoghi di lavoro - prosegue Giacchetti - mentre si spende di meno in prevenzione: le risorse pubbliche sono insufficienti, al punto che servirebbero investimenti per 35 milioni di euro per allinearci alla media nazionale». Attenzione anche alla dotazione di personale del Dipartimento Prevenzione del sistema sanitario regionale: «Una Cenerentola: solo 56 tecnici che dovrebbero controllare migliaia di aziende».  
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19/02/2020 In attesa dell'incontro, sospeso lo sciopero del Deposito XPO di Osimo
A seguito della convocazione, da parte di Margherita Distribuzione, di un incontro dedicato esclusivamente al tema della Logistica e del deposito di Osimo previsto per il prossimo 24/02, le scriventi annunciano la sospensione dello sciopero già proclamato per il 20/02. Le scriventi Segreterie - unitamente alle RSU del deposito - ribadendo il forte clima di preoccupazione e di tensione all'interno del Deposito comunicano fin da subito la ripresa della mobilitazione in assenza di risposte chiare e impegni concreti per il proseguo delle attività. Le Segreterie Filcams-Cgil Fisascat-Cisl Uiltucs  (C. Cotichelli) (S. Soleggiati) (F.Bontà)
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18/02/2020 Caporalato nel settore della distribuzione del materiale pubblicitario: la Cisl di Fano Pesaro Urbino plaude all’azione delle forze dell’ordine
La Cisl di Fano Pesaro Urbino plaude all’azione delle forze dell’ordine e degli organi ispettivi preposti che ha sgominato il deprecabile fenomeno dello sfruttamento e del caporalato nel settore della distribuzione del materiale pubblicitario. Già nei mesi scorsi avevamo pubblicamente denunciato questo grave fenomeno capillarmente presente nel nostro territorio. La Cisl è sempre attenta al rispetto delle condizioni lavorative dei lavoratori soprattutto in settori a maggior rischio di sfruttamento, chiede di continuare in questa azione di contrasto: occorre continuare a mantenere alta la guardia perché sono ancora troppe le sacche di sfruttamento.  La Cisl ritiene che il lavoro nero e grigio si contrasta con l’azione degli organi ispettivi, ma anche rafforzando la contrattazione sociale territoriale, antidoto all’illegalità e importante strumento per evitare in alcuni settori più frammentati il mancato rispetto degli obblighi contrattuali e retributivi. L’esperienza decennale nel settore dell’edilizia ne è la prova. Area delicata è quella degli appalti e del subappalto, dove il meccanismo del massimo ribasso si ripercuote sulla qualità dell’opera, con l’inevitabile abbandono della ditta e quindi il classico cantiere incompiuto, che, ovviamente, sul  mancato rispetto dei diritti contrattuali e retributivi del lavoratori. Il fenomeno dell’appalto al massimo ribasso si sta estendendo anche in settori sino ad oggi non interessati: si crea dumping contrattuale nei confronti dei lavoratori, costretti pertanto ad accettare retribuzioni più basse, e verso le imprese, che subiscono concorrenza sleale per il più basso costo del lavoro. Chiediamo anche ai Comuni di affidare alcune tipologie di servizi (accompagnamento scuolabus, custodia beni pubblici come parcheggi  e centri civici)  utilizzando il meccanismo  dell’affidamento diretto sotto soglia a imprese e cooperative del luogo, evitando di affidare in modo improprio i servizi. Cogliamo questa occasione per invitare gli organi ispettivi ad una forte azione di contrasto e verifica del rispetto delle regole nel caso del contratto a chiamata, che diventa uno strumento per coprire lavoro irregolare. Sarebbe opportuno che le parti datoriali coglierselo questa occasione per avviare una riflessione comune che determini azioni di contrasto all’irregolarità e allo sfruttamento dei lavoratori e che favorisca la diffusione di un lavoro retribuito e rispettoso della dignità dei lavoratori.   
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18/02/2020 Nuova giornata di sciopero per i lavoratori del Deposito XPO di Osimo
Dopo il sit-in dello scorso 13 febbraio, che ha visto la partecipazione dei vertici della Regione Marche, prosegue la protesta dei lavoratori impegnati nel Deposito di Osimo con un ulteriore giornata di sciopero prevista per Giovedì 20 Febbraio. A seguito della mancanza di risposte da parte di XPO, si continuano ad alimentare i timori sulla reale volontà di investire sul magazzino che si sta lentamente spegnendo a causa del calo dei volumi movimentati e dello spostamento della merce verso altre strutture. Siamo convinti che il Deposito rappresenti una risorsa importante per il mondo Conad e che vadano fatte scelte che preservino anche questa unità distributiva affinché venga assicurato un futuro al magazzino e agli oltre 100 lavoratori che ad oggi lo vivono. Per tali ragioni, lo sciopero di Giovedì 20 Febbraio è stato proclamato dalle Segreterie regionali di Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs per l’intero turno di lavoro e vedrà il presidio iniziare alle ore 9:00 davanti ai cancelli del Deposito.
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18/02/2020 Sinergia per il territorio: i segretari Sauro Rossi e Cristiana Ilari incontrano il Rettore dell'Università Politecnica delle Marche
Incontro presso il Rettorato tra il Prof. Gian Luca Gregori Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Rossi Segretario Generale Cisl Marche e Cristiana Ilari segretaria Cisl Marche. L’incontro rappresenta un momento di condivisione e confronto importante tra sindacato e Ateneo finalizzato alla costruzione di una sinergia per il territorio e per lo sviluppo di attività che mettano al centro lavoro e giovani e concorrano al rilancio della nostra economia nel segno della  sostenibilità sociale ed ambientale
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