Ricerca

17/12/2019 Ial Marche tra i donatori di un pulmino per i diversamente abili di Ancona
Ial Marche ha partecipato mercoledì 11 dicembre alla cerimonia di consegna di un pulmino destinato al trasporto dei diversamente abili donato all'associazione La Carovana Onlus dalle aziende e dagli enti che hanno aderito alla raccolta fondi lanciata dal Progetto Mobilità Garantita in collaborazione con l'assessorato alle politiche sociali del Comune di Ancona. «Una gran gioia - ha dichiarato Valentino Parlato, Amministratore Unico di Ial Marche -. Dopo le fioriere costruite dai ragazzi di Anolf che hanno frequentato i nostri corsi e che abbelliscono il Piano, continuiamo il cammino lento ma convinto per “donare” alla comunità il nostro piccolo contributo».  
Continua a leggere
16/12/2019 Mobilitazione Pensionati, i presidi nelle Marche
Pensionati in mobilitazione,  presidi   sotto le Prefetture, in tutte le provincie della regione a partire da  Fermo, martedì 17 dicembre. Mercoledì 18   dicembre  a Pesaro, dalle  9,00 alle 11,00 Piazzale Colle Nuccio, e a Macerata  dalle 15,00 alle 17,00 .  Ad Ancona giovedì 19 dicembre,   dalle 9,30 alle 11,00 e ad Ascoli Piceno, venerdì 20 dicembre.  I sindacati dei pensionati,  Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp, scendono in piazza per  la mancata rivalutazione delle pensioni, la difesa dell’universalità del sistema sanitario e una maggiore attenzione alla non autosufficienza.  Nelle giornate di  presidio,  i sindacati incontreranno i Prefetti.   La protesta s’inserisce nell’ambito di una vertenza nazionale che coinvolge i pensionati nei confronti del Governo e del Parlamento per affermare i loro diritti e rivendicare un’adeguata tutela delle pensioni e del sistema di Welfare.  
Continua a leggere
16/12/2019 Assemblea regionale degli operatori Inas Cisl Marche: Paolo Appolloni nuovo Responsabile regionale del patronato
Si è svolta venerdì 13 dicembre a Recanati l'assemblea regionale degli operatori del patronato Inas Cisl Marche alla presenza del Presidente nazionale Inas Cisl Gigi Petteni. Nell'occasione, oltre al report dell'attività annuale del patronato e all'analisi delle novità che riguardano il mondo della previdenza, si è celebrato il passaggio di consegne alla guida dell'Inas regionale tra Fabrizio Valentini e Paolo Appolloni.
Continua a leggere
16/12/2019 Sei milioni di euro in meno per il personale dell'Area Vasta 1, ma negli ospedali dell'entroterra mancano medici e sanitari
Alessandro Contadini, Cisl Fp Marche e Maurizio Andreolini, Giovanni Giovanelli e Leonardo Piccinno delle Ast Cisl di Pesaro, Fano e Urbino, rilevano che «si è verificata una importante riduzione del budget dell'Area Vasta , che risulta la più penalizzata rispetto alle altre Aree Vaste. La spesa consolidata è scesa da 352 milioni di euro del bilancio definitivo 2018, a 343 nel bilancio di previsione 2019, e a 338 milioni negli ultimi aggiornamenti. In un anno, il budget dell'Area Vasta ha avuto una contrazione di 14 milioni di euro. In questo contesto, la spesa del personale è diminuita di quasi 6 milioni di euro (da 260 a 254), a fronte di un problema diffuso di assunzioni, sia sul comparto medico, sia su quello sanitario (infermieri e tecnici). La preoccupazione sindacale resta elevata nonostante i recenti correttivi Asur del piano occupazionale (proroga dei precari). Il turnover è carente, il personale che cessa dalle proprie funzioni a vario titolo, vedi pensionamenti o mobilità verso altri enti, non viene sostituito. Oltre al nodo del taglio della spesa, evidenziamo anche che il sistema di reclutamento del personale non funziona. Il Centro di Reclutamento Unico Regionale, infatti, ha tempi di chiamata del personale da assumere molto lunghi, e questa modalità di lavoro non collima con le esigenze delle aree vaste». Entrando nelle situazioni specifiche delle strutture sanitarie dell'entroterra, Cisl Fp Marche e Ast Cisl Pesaro, Fano, Urbino sottolineano che «mancano medici al pronto soccorso di Urbino, così come mancano pediatri, biologi e radiologi. Al laboratorio analisi di Urbino mancano almeno quattro tecnici e non c'è una graduatoria dalla quale attingere. Drammatica la situazione del Centro trasfusionale: a fine mese andranno in pensione due tecnici a fronte di quattro impiegati, e non sono in programma ad oggi sostituzioni. La conseguenza è inevitabile: se non si sostituisce il personale, ci sarà una contrazione dei servizi». Da Urbino a Pergola, dove «da più di un anno il radiologo uscito in mobilità verso un'altra azienda non è stato rimpiazzato. Questa situazione si riverbera sul numero delle prestazioni che si possono fare in quel presidio, oltre alla necessaria copertura del punto di primo intervento. Il personale della Radiologia di Pergola viene infatti spostato a coprire turni di lavoro in altre sedi. Al laboratorio analisi di Pergola dal primo dicembre manca un biologo, che anche in questo caso non verrà sostituito. Ad oggi l'attività viene portata avanti da personale laureato che di volta in volta si sposta da Urbino, oppure attraverso la refertazione da remoto direttamente da Urbino. Questa carenza di personale si va ad inserire, per l'ospedale di Pergola, in un quadro già critico per le note vicende di ristrutturazione dell'edificio e per lo spostamento della chirurgia verso Urbino, con la sospensione di tutta l'attività chirurgica a Pergola. Con questi numeri, il riconoscimento regionale dell'area disagiata rimarrà solo sulla carta, in quanto è subordinato al rispetto delle norme e vincoli nazionali». La Cisl puntualizza di «non voler fare strumentalizzazioni o agevolare e proporre logiche campanilistiche, ma è chiaro che a Fossombrone, ospedale di comunità, che la riforma sanitaria regionale ha svuotato di funzioni ospedaliere, sta nascendo un polo diagnostico, che presagisce nell'immediato futuro la sua probabile gestione ad un privato. Non abbiamo nulla in contrario all'ingresso di un privato, ma deve avvenire sempre in un'ottica di integrazione del pubblico. Quello che sta succedendo a Cagli, Sassocorvaro, già date in concessione al privato, a Fossombrone, sembra essere l'esatto contrario. La mera sostituzione del pubblico con il privato, senza aumento di servizi alle comunità territoriali e senza chiarire quale sia ruolo nella sanità provinciale. Anche nella recente proposta di piano sanitario approvato dalla IV Commissione non viene spiegato quale sia il rapporto tra pubblico e privato nella gestione delle strutture sanitarie regionali».
Continua a leggere
16/12/2019 Firmato il contratto di servizio Trenitalia per le Marche: grande soddisfazione della Fit Cisl
La Fit Cisl Marche esprime grande soddisfazione per la firma del contratto di servizio tra la Direzione Regionale Marche di Trenitalia e la Regione. Questo risultato, ottenuto grazie all’impegno della Regione Marche e anche grazie agli sforzi degli oltre 500 lavoratori della Direzione Regionale Marche, vede investimenti da parte di Trenitalia per oltre 300 milioni di euro, di cui 200 per l’acquisto di 26 nuovi treni che andranno a potenziare e migliorare il trasporto ferroviario dei pendolari marchigiani e altri 100 per la manutenzione ciclica dei treni e per il rinnovamento degli impianti industriali. A fronte di ciò, la Regione finanzierà il contratto di servizio con circa 37 milioni di euro all’anno. «Il contratto di servizio dà garanzia occupazionale ai lavoratori attualmente impiegati - dichiara Daniela Rossi, Segretaria Regionale Fit Cisl Marche -. Il nostro auspicio è che tali investimenti su un territorio già gravato dalla crisi economica e dal terremoto possano avere ricadute positive sull’economia marchigiana e che possano dare il via ad un contingente di assunzioni di lavoratori in tutti gli ambiti della Direzione Regionale».
Continua a leggere
13/12/2019 I sindacati dei pensionati incontrano il Presidente del Consiglio Regionale: pensioni, sanità e non autosufficienza al centro del confronto
Rivalutazione delle pensioni, difesa dell'universalità del sistema sanitario, una maggiore attenzione alle non autosufficienze. Un pacchetto di proposte che Spi –Cgil, Fnp – Cisl e Uilp- Uil  hanno sottoposto al Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, nel corso di un incontro ospitato a Palazzo delle Marche, affinchè si faccia portavoce delle loro istanze con lo stesso Consiglio e con il Governo centrale, anche in qualità di Vicecoordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative italiane.   Durante la riunione sono state evidenziate le molteplici difficoltà incontrate fino ad oggi sul versante della definizione di un sistema pensionistico equo, che tenga conto delle mutate esigenze della società. Poste al centro dell'attenzione anche le carenze del sistema sanitario che non riesce ad intervenire in modo adeguato al cospetto di situazioni piuttosto gravose, come quelle legate alle non autosufficienze, questione che vede i sindacati impegnati in una mobilitazione  su tutto il territorio nazionale, anche con una raccolta di firme,  a sostegno dell'elaborazione di una legge di settore.  Tra le richieste, quella di arrivare ad una uniformità d'intervento delle Regioni, essendo state registrate delle discrepanze da territorio a territorio. Il Presidente Mastrovincenzo si è impegnato ad estendere ai capigruppo consiliari le diverse istanze rappresentante, anche con l'obiettivo di formulare una mozione da sottoporre all'Aula attraverso la massima condivisione possibile. Ribadita anche l'intenzione di proporre uno specifico documento in sede di Conferenza nazionale dei Presidenti per un intervento diretto  sul Governo centrale.
Continua a leggere
13/12/2019 Natale a Villa Cozza con Anteas Macerata
Domenica 15 Dicembre l'Anteas di Macerata, in collaborazione con L'Albero Dei Cuori, indosserà per un giorno i panni di Babbo Natale per portare un piccolo dono agli ospiti della Casa di riposo di Villa Cozza (MC) e allietare le festività natalizie.  È la seconda iniziativa organizzata dalle due Associazioni - la prima l'8 Marzo, Festa della Donna, dove sono state regalate delle mimose a tutte le signore. Per il 2020  l'augurio e la volontà di proporne altre al fine di favorire associazionismo, contrasto alla solitudine e sostegno alla fragilità.
Continua a leggere
13/12/2019 Contratto integrativo alla IGUZZINI illuminazione spa: i lavoratori approvano l'accordo raggiunto
I lavoratori della IGUZZINI illuminazione hanno dato pieno mandato alla sottoscrizione dell'accordo del contratto integrativo per il triennio 2019/2021 alla RSU aziendale supportate dalle strutture Femca Cisl - Ugl - Filctem Cgil, riconoscendo alla RSU la positività del lavoro svolto. Un contratto ancora più innovativo e sfidante rispetto al precedente in quanto oltre alla parte economica - fino a 1750 euro annui - vi è un’attenzione particolare anche ai diritti del lavoratore e alla partecipazione attiva dei dipendenti agli obiettivi di miglioramento aziendali. Parametro fondamentale riguarda il WCM (world class manufacturing), ossia la certificazione a livello nazionale inerente l’efficienza aziendale, che considera la partecipazione generale dei lavoratori in ottica di sviluppo. "Abbiamo colto la sfida del WCM già tre anni fa - dichiara il segretario generale della Femca Cisl Marche Piero Francia - convinti del fatto che l'innovazione lavorativa, e con essa la formazione mirata, rappresentino una necessaria evoluzione per rimanere leader nei mercati con un progetto che punti alla crescita di tutti coloro che operano all'interno dell'azienda. E' stata ad oggi una scommessa vinta, che ci vede quindi confermare e rilanciare il " Viene inserita per la prima volta il tema della formazione congiunta, si conferma un monte ore da utilizzare in caso di fruizione totale degli istituti contrattuali da parte del dipendente e aumento del part-time rispetto la percentuale prevista dal ccnl gomma plastica. "Altro aspetto fondamentale riguarda la maturazione dei ROL anche in caso di malattia del dipendente - commenta Giuliano Caracini operatore Femca Cisl Marche - una deroga migliorativa rispetto a quanto previsto dal ccnl, innalzando la contrattazione in iGuzzini a precursori rispetto la discussione sul tema rispetto al  livello nazionale.”
Continua a leggere
13/12/2019 Busta paga pesante: ecco le modalità per la restituzione
A seguito delle modifiche intervenute, le modalità di restituzione della busta paga pesante per lavoratori e pensionati residenti nei comuni del cratere sismico sono le seguenti: la restituzione dell'Irpef, dei contributi e dei premi assicurativi sospesi inizierà a decorrere dal 15 gennaio 2020 gli importi sospesi dovranno essere restituiti nel limite del 40% (riduzione pari al 60%) la restituzione potrà avvenire in unica soluzione o in massimo 120 rate mensili di pari importo i versamenti potranno essere effettuati in forma autonoma con F24 o con trattenuta in busta paga/pensione mediante il sostituto d'imposta Per l’elaborazione o aggiornamento del tuo F24 rivolgiti ai CAF CISL con tariffe agevolate per i nostri iscritti. Ricordati che se salti una rata o la paghi in ritardo puoi fare il ravvedimento oneroso    Se restituisci tramite trattenuta in busta paga/pensione puoi chiedere al tuo sostituto d’imposta il conguaglio di quanto già versato e la rimodulazione delle rate utilizzando il modulo CISL in allegato Per maggiori informazioni chiedi al tuo delegato CISL o al tuo sindacalista CISL o rivolgiti a tutte le sedi della CISL Marche  
Continua a leggere
12/12/2019 Sviluppo e fondi europei: l’economia marchigiana in picchiata. Cgil Cisl Uil Marche: “ Serve più governance e innovazione”
  Non è una novità che le Marche siano una regione a vocazione manifatturiera: il valore aggiunto del sistema manifatturiero sul totale dell’economia regionale nel 2016, ultimo anno disponibile, si attesta al 23,4%, il dato più elevato in assoluto in Italia, così come con il 24,9% si conferma il primato degli occupati in tale settore (contro la media nazionale, che è rispettivamente del 16,4 e del 15,6). Una caratteristica che ha determinato alti livelli di benessere, livelli seriamente erosi da questi ultimi dieci anni di crisi. «La nostra industria manifatturiera ha bisogno di attenzione, risorse e visione strategica, - precisano Cgil Cisl Uil Marche  - per poter crescere e competere nel mutato contesto nazionale, europeo e globale.» Secondo Cgil Cisl Uil  Marche: «Il trend economico delle Marche nell’ultimo decennio è infatti preoccupante: fatto 100 il valore del PIL a prezzi correnti del 2007, la diminuzione è più netta rispetto sia alla media nazionale, che a quelle delle regioni del Centro e del Nord-Est fino al 2013; il recupero successivo appare invece più lento, tanto che nel 2017 le Marche sono appena riuscite a tornare ai livelli del 2007, mentre il Centro è al 104,6%, la media nazionale al 107,2 e quella del Nord-Est a 111. - continuano -  Un altro indicatore preoccupante è la spesa per ricerca e sviluppo in percentuale al PIL, che nel 2017 è dell’1,12% per le Marche contro l’1,38% della media nazionale, l’1,52 delle regioni del Centro e l’1,57% di quelle del Nord Est. Dati alla mano, l’impressione è che questa voce sia stata vista troppo a lungo nella nostra regione solo come un costo aggiuntivo per l’impresa. Nell’ultimo biennio, però, il settore privato ha manifestato una significativa accelerazione, non accompagnata, purtroppo, da un analogo sforzo da parte pubblica, la cui percentuale di spesa rimane stagnante. Ciò è dovuto anche alla scarsa efficacia delle politiche di sviluppo messe in pratica dalla Regione, a partire dall'utilizzo dei fondi europei, sia a livello quantitativo che a livello qualitativo.»   Per le segreterie regionali unitarie «manca una visione strategica, per cui gli stessi impegni di spesa risultano poco efficaci:il monitoraggio della Ragioneria Generale dello Stato al 31 agosto 2019 dà per le Marche 253,81 M€ di impegnato su 585,38 M€ di risorse programmate, ovvero poco più del 43%, che ci pone ben ultimi tra le regioni più sviluppate (peggio di noi soltanto l’Umbria). Se poi si valuta dal lato dei pagamenti, la situazione appare ancora più preoccupante, perché siamo al 15,7% rispetto al programmato e a poco più del 36% sugli impegni di spesa. Praticamente gli ultimi tra le regioni più sviluppate.» Per fare un raffronto con le altre regioni d’Italia, si potrebbero togliere dal totale programmato i 248 M€ di risorse aggiuntive per il sisma, che possono essere spese dalla fine del 2017. «Ma anche in questo caso la situazione non cambierebbe in modo significativo: migliora ovviamente la quota degli impegni, ma rimane inesorabilmente basso il livello dei pagamenti. - sottolinieano Cgil Cisl Uil Marche  - E’ evidente che il vero limite dell’azione della Regione Marche andrebbe ricercato attraverso un’analisi più compiuta sull’utilizzo dei fondi europei in una logica di integrazione (FESR, FSE e PSR) e finalizzando questi ad un progetto di complessivo e condiviso di orientamento pubblico dello sviluppo, così come noi abbiamo sempre chiesto dall’inizio della legislatura. Questi dati sono la fotografia di uno scarso avanzamento nell’utilizzo dei fondi europei, ma anche della tendenza a distribuire in maniera eccessivamente parcellizzata le risorse a disposizione e non finalizzarle verso un obiettivo selettivo e mirato. Un esempio per tutti è il bando per l’internazionalizzazione delle imprese, dove ogni soggetto ha ricevuto in media poco più di 13 mila euro: un contributo sicuramente di scarso impatto per le oltre 300 aziende finanziate da un bando di 4 milioni di euro.»     «Riteniamo opportuno che la Regione, nella prossima tornata di programmazione europea  2021-2027 debba necessariamente aprire un confronto con tutti gli attori sociali per impostare un comune ragionamento che orienti in maniera più puntuale le aziende, - rilanciano - spingendole ad associarsi per presentare progetti più incisivi per i quali chiederemo un innalzamento del contributo minimo, sempre nell’ottica di favorire la più alta aggregazione tra soggetti nel territorio. Occorre infatti porre l’accento anche sul ruolo del partenariato economico e sociale. Questo può svolgere il proprio ruolo attivo e collaborativo soltanto se viene messo in condizione di farlo; significa dargli la possibilità di accesso diretto ai dati sullo stato di avanzamento del programma operativo, in attuazione del Protocollo firmato il 30/06/2014 (DGR n. 802). Peraltro, neppure gli stessi rapporti di monitoraggio consentono un’analisi affidabile sull’efficacia degli investimenti pubblici: la prima valutazione strategica del Fesr ed il rapportosulla Smart Specialization, che avrebbero dovuto essere disponibili dal 30 giugno scorso, presentano soltanto aspetti metodologici e descrittivi.»  Fatto salvo il fatto di conoscere i risultati delle piattaforme tecnologiche di ricerca collaborativa, per Cgil Cisl Uil Marche « è necessario la creazione di “luoghi di incontro” tra aziende, centri di ricerca, università, start up e parti sociali. Così come è necessario finalizzare con più efficacia il tavolo regionale che è stato costituito con  il forum del partenariato al fine di porre le basi per l’integrazione strategica dei fondi SIE (fondi strutturali di investimento europei), in modo da sviluppare le competenze necessarie per i nuovi lavori, accrescere la coesione sociale e creare un eco-sistema più equo e sostenibile. Non vorremmo però - precisano -  che tale situazione venga indebitamente imputata al terremoto: i dati economici del biennio precedente al sisma fotografano la realtà di una regione in affanno, anche sul terreno della competitività e dello sviluppo, già prima della calamità naturale.- A tal proposito sarebbe opportuno verificare l'applicazione del Patto per la Ricostruzione, dal momento che i tavoli territoriali, nonostante le continue richieste da parte sindacale e da altri settori del tessuto produttivo locale, non sono mai stati convocati. - concludono - Non chiediamo uno spazio esclusivo, anzi: i tavoli territoriali devono essere il luogo di confronto di tutte le energie dei territori colpiti, dove ognuno possa portare un contributo di idee concrete per il rilancio delle aree dell'entroterra.»    
Continua a leggere
11/12/2019 Diritto al lavoro per le persone con disabilità. Cisl Marche” Necessaria una governance per aumentare il collocamento mirato”
Decimo  posto per le Marche,  nella classifica nazionale per la distribuzione degli occupati con disabilità 2018, con oltre 10mila  occupati pari al  2,8%  (fonte dati 2019 Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali). La regione si colloca quindi  in una fascia media ma con dati complessivamente bassi su tutto il territorio nazionale a testimonianza del lavoro da fare.    Va precisato che la  normativa sul collocamento mirato prevede come condizione di iscrizione una percentuale di invalidità superiore al 45%, che può arrivare fino al 100%,  ma dai  dati del Ministero del lavoro  risulta che le assunzioni tendono a concentrarsi  sui livelli di disabilità più lievi. La Cisl delle Marche  rilancia la necessità e sollecita la Regione Marche, in particolare i Centri per l’impiego e le aziende,  affinché vengano messe in campo  tutte le azioni che favoriscono l’inserimento  e l’integrazione nel mondo del lavoro, delle persone con disabilità e di quelle  appartenenti alle categorie protette. E’ quanto emerso nell’ultimo incontro della commissione  Cisl Marche del Mercato del lavoro  .  Ad oggi nelle Marche  sono  ancora tante le criticità   che  impediscono  l’ingresso nel mondo del lavoro dei soggetti con disabilità e delle categorie protette, nonostante la normativa  associ  all’obbligo di   assumere direttamente o in convenzione le persone appartenenti a queste categorie numerosi,  specifici, interventi premiali Secondo la Cisl delle Marche  è necessaria una sinergia tra  il sistema regionale  dei Centri per l’impiego,  le aziende, le organizzazioni sindacali per sostenere con la contrattazione, un  collocamento mirato che valorizzi anche le potenzialità  e dia pieno diritto di cittadinanza a soggetti vulnerabili. Occorre rilanciare la  responsabilizzazione di carattere sociale delle aziende e la fondamentale funzione di controllo da parte del pubblico, e  vanno previste  modalità lavorative alternative, dove possibile, come il telelavoro e lo smart working. È evidente, per la Cisl,   l’urgenza di prevedere tutte le azioni necessarie a  colmare la debole regia da parte della Regione e dei Centri per l’Impiego su tutto il territorio marchigiano, rispetto all’attuazione delle misure e  al  monitoraggio  del collocamento mirato, compreso quello relativo alle  misure sanzionatorie, previste dalla normativa, per  i datori di lavoro inadempienti.
Continua a leggere
11/12/2019 Aeroporto: bando deserto. Per la Fit Cisl servono risorse adeguate per il rilancio del turismo e dello scalo
Il bando per la promozione turistica delle Marche che aveva lo scopo di attivare nuove tratte aeree su Ancona é andato deserto, se si esclude la tratta per Londra operata da Easyjet.  L’esiguità delle risorse messe a disposizione e una procedura di accesso farraginosa hanno tenuto distanti le compagnie aeree interessate. Tutti gli aeroporti nazionali, e sopratutto quelli limitrofi al Sanzio, hanno avuto a disposizione un adeguato e cospicuo livello di risorse economiche: se veramente la Regione Marche intende valorizzare il territorio e sviluppare il turismo, deve necessariamente riproporre un bando in linea con quelle che sono le esigenze di mercato per l’avvio di nuove rotte aeree, altrimenti si mette a rischio la sopravvivenza dell’aeroporto, i suoi livelli occupazionali e quelli di tutto l’indotto. «L’associazione nazionale delle compagnie aeree ha recentemente pubblicato uno studio che certifica che entro il 2037 assisteremo ad un raddoppio delle rotte aeree e ad un incremento equivalente di passeggeri e merci trasportate – sottolinea Roberto Ascani, Segretario Generale Fit Cisl Marche -. Le Marche non possono assistere passivamente allo sviluppo del trasporto aereo: è necessario investire risorse internazionalizzando l’offerta anche con voli nazionali di supporto. Dobbiamo pensare ad un aeroporto volano dell’economia regionale, vista la sempre più crescente internazionalizzazione dei mercati».
Continua a leggere
11/12/2019 INVISIBILI NO! Siamo sedici milioni. Presidi dei pensionati in piazza Montecitorio
A partire da oggi 11 dicembre i sindacati dei pensionati Spi, Fnp, Uilp avvieranno una serie di presidi davanti alla Camera dei Deputati per sollecitare Governo e Parlamento a tener conto delle rivendicazioni dei pensionati, contenute nella piattaforma unitaria, che sono state al centro della Manifestazione Nazionale del 16 novembre scorso al Circo Massimo a Roma. Spi, Fnp, Uilp chiedono di tener conto, in sede di discussione della Legge di Bilancio, dei reiterati appelli fatti al Governo per: l'ampliamento della platea dei beneficiari della 14esima; la rivalutazione delle pensioni; una legge nazionale sulla non autosufficienza; un fisco più equo per i pensionati.   mercoledì 11 dicembre dalle ore 10.00 alle ore 12.30 giovedì 12 dicembre dalle ore 10.00 alle ore 12.30 giovedì 19 dicembre dalle ore 10.00 alle ore 12.30 venerdì 20 dicembre dalle ore 16.00 alle ore 18.30
Continua a leggere
10/12/2019 Cgil Cisl e Uil per il lavoro, la crescita, lo sviluppo: una settimana di mobilitazione
Il Governo, con la manovra di Bilancio, non dà adeguate risposte ai temi del lavoro, della crescita e dello sviluppo.    In mancanza di interventi robusti a sostegno della crescita, degli investimenti, dell’occupazione e dei redditi da lavoro e da pensione, la manovra di Bilancio 2020 non riuscirà a modificare i deboli indicatori congiunturali, né a risollevare il sistema produttivo nazionale.   CGIL, CISL e UIL pur apprezzando lo sforzo del Governo alla ripresa del dialogo, ritengono insufficienti le risorse messe in campo nella manovra sui capitoli individuati nella piattaforma unitaria utili a far ripartire il Paese.   I risultati finora ottenuti sono il frutto dell’enorme partecipazione di lavoratori, pensionati e giovani alle iniziative di piazza avviate sin dallo scorso 9 febbraio e del successivo confronto con il Governo, ma non sono affatto esaustivi delle rivendicazioni unitarie.    CGIL, CISL e UIL ritengono che sia necessario dare continuità alla mobilitazione, per chiedere miglioramenti della manovra che sarà approvata definitivamente entro la fine dell’anno, ma anche per evitare che alcuni interventi vengano peggiorati per avviare una stagione di riforme, da condurre in porto già nei prossimi mesi e chiedere l’apertura di tavoli di confronto con il Governo.   CGIL, CISL, UIL indicono una settimana di mobilitazione Previste iniziative territoriali e assemblee nei luoghi di lavoro    Tre le manifestazioni nazionali   10, 12, 17 dicembre ROMA    Piazza Santi Apostoli dalle ore 10.00 alle ore 13.00  10 dicembre – CRESCITA, INVESTIMENTI, INFRASTRUTTURE, OCCUPAZIONE, CRISI AZIENDALI E MEZZOGIORNO. La mobilitazione è dedicata a Mezzogiorno, industria, servizi e sviluppo ambientalmente sostenibile, contro i licenziamenti, a sostegno dell’occupazione e delle vertenze aperte, per l’estensione degli ammortizzatori sociali, per la riforma degli appalti e dello “sblocca cantieri”.    LAVORO E CRESCITA    ✓ Il lavoro si crea: per questo chiediamo più investimenti pubblici, che aumentino occupazione di qualità e crescita, in un’ottica di sviluppo sostenibile.  ✓ Vanno affrontate e risolte le gravi crisi aziendali che affliggono il nostro sistema produttivo, che hanno pesanti ricadute sui livelli occupazionali, sulla crescita e sullo sviluppo del Paese.  ✓ Vanno rifinanziati gli ammortizzatori sociali anche per tutto il 2020, prorogando la Cassa integrazione straordinaria oltre i 24 mesi per aziende operanti in aree di crisi complessa, per aziende che cessino l’attività o sottoposte a procedure concorsuali, per aziende con rilevanza strategica.  ✓ Le politiche attive devono rappresentare un livello essenziale di prestazioni per tutti i cittadini su tutto il territorio nazionale.  ✓ Va ripristinato l’assegno di ricollocazione per tutti i disoccupati e non solo per i percettori di Reddito di Cittadinanza.  ✓ Va rafforzato l’apprendistato di primo e terzo livello e qualificata l’alternanza scuola lavoro nel sistema dell’istruzione e formazione professionale.    ✓ Va rivisto  lo “sblocca cantieri” per garantire trasparenza e responsabilità pubblica nella gestione degli appalti e per tutelare lavoro e occupazione, salute e sicurezza.  ✓ Chiediamo più prevenzione, più controlli, più formazione per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.    INVESTIMENTI E POLITICA INDUSTRIALE    ✓ Chiediamo che siano incrementati gli investimenti pubblici fino al 6% del PIL.  ✓ Gli investimenti in infrastrutture materiali, digitali e sociali sono uno strumento fondamentale di sviluppo sostenibile, innovazione e rilancio del Paese.  ✓ Chiediamo anche importanti investimenti in infrastrutture energetiche e ambientali, nonché a sostegno dell’economia circolare, a partire dal Green New Deal.  ✓ Le opere infrastrutturali già programmate devono procedere ad una immediata cantierizzazione o al loro completamento .   ✓ Misure concrete e preventive sono necessarie per la messa in sicurezza del territorio e per il contrasto ai disastri legati ad eventi sismici e al dissesto idrogeologico.  ✓ Sollecitiamo una specifica attenzione e finanziamenti alle opere medio piccole, fondamentali per lo sviluppo del territorio e il rafforzamento delle comunità locali e delle aree interne.  3    ✓ L’Italia, seconda manifattura d’Europa,  non ha  una politica industriale. È necessario costruire uno strumento di indirizzo e di coordinamento degli investimenti per salvaguardare il patrimonio industriale e per individuare i nuovi settori di sviluppo.   ✓ Chiediamo più investimenti per innovazione, digitalizzazione delle imprese, anche medie e piccole  e formazione per i lavoratori e lavoratrici.      MEZZOGIORNO     La manovra, pur riorientando e rafforzando gli interventi per il Mezzogiorno, si limita solo a riallocare risorse già destinate, a volte riducendole (come il cofinanziamento nazionale dei Fondi europei).   Chiediamo di rendere immediatamente operativa la clausola del 34% e monitorarne l’effettiva applicazione.  Rafforzare le risorse da destinare ad investimenti in infrastrutture sociali.    12 dicembre – RINNOVO CONTRATTI, LAVORATORI E PRECARI NELLA P.A. E NELLA SCUOLA, UNIVERSITÀ E RICERCA. La manifestazione è indetta per chiedere il rinnovo dei Contratti pubblici e privati, il superamento dei contratti pirata, la riforma e le assunzioni nella Pubblica Amministrazione.    PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E CONTRATTI COLLETTIVI     Le politiche pubbliche debbono perseguire alcune leve di cambiamento e di innovazione attraverso i rinnovi contrattuali, le nuove assunzioni, il superamento del precariato e le relazioni sindacali partecipative.   Il fondo dei contratti dei dipendenti pubblici prevede per il 2020 un intervento di soli 225 milioni di euro che vanno ad aggiungersi allo stanziamento di 1 miliardo e 100 milioni del 2019, ma sono chiaramente insufficienti per i rinnovi contrattuali.   Nello stanziamento complessivo di 3 miliardi e 175 milioni di euro previsto a regime per il 2021 manca la quota di risorse utile a stabilizzare il cosiddetto "elemento perequativo" che va garantito.  Chiediamo l’adeguamento della normativa lavoristica pubblica e il riordino degli ordinamenti professionali anche attraverso l’individuazione di soluzioni che rendano omogenei i trattamenti fra lavoratori pubblici e privati (ad esempio, adeguamento normativo TFR/TFS; orari per visite mediche; pagamento giorni di malattia; conciliazione vita/lavoro).  Occorre contrastare il fenomeno dei contratti pirata e dello sfruttamento del lavoro in particolare nella filiera degli appalti a partire dalle misure contenute nel Decreto fiscale che non possono essere depotenziate.    ✓ ISTRUZIONE FORMAZIONE RICERCA  ✓ L’istruzione, la formazione, la ricerca e l’ Università sono centrali per lo sviluppo, la democrazia e la competitività del Paese, nonché per il contrasto alle disuguaglianze sociali.  4    ✓ Servono misure concrete per l’abbattimento del tasso di dispersione scolastica e per l’aumento del numero di studenti in possesso di diploma o di laurea.  ✓ Colmare il deficit delle competenze della popolazione adulta.   ✓ Rafforzare il raccordo della filiera istruzione-formazione-lavoro.   ✓ Definire un piano di reclutamento e assunzioni straordinario pluriennale e stabilizzare  tutti i lavoratori precari del settore.  ✓ Le retribuzioni del settore vanno adeguate ai livelli europei.  ✓  Nella riserva tecnico economica a sostegno della contrattazione pubblica va inserita anche la quota per realizzare la valorizzazione dei profili professionali del personale del comparto.    17 dicembre STATO SOCIALE, PENSIONI, RIFORMA FISCALE, NON AUTOSUFFICIENZA.  La Manifestazione è indetta sulla riforma fiscale per una redistribuzione a vantaggio dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e per ridurre significativamente il fenomeno dell’evasione, e per la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali, pubblici e privati; sulla previdenza, per un’effettiva rivalutazione delle pensioni e per proseguire nell’opera di riforma della legge Fornero in un’ottica di effettiva flessibilità verso il pensionamento; per chiedere un welfare più giusto e una legge sulla non autosufficienza      FISCO    ✓ Bisogna potenziare gli strumenti di prevenzione all’evasione fiscale e rafforzare gli organici  dell’Agenzia delle entrate per aumentare i controlli e recuperare il gettito sommerso.  ✓ Vogliamo meno tasse su lavoratori e pensionati che già contribuiscono al gettito Irpef per il 95,5%.   ✓ Occorrono molte più risorse per abbassare il carico fiscale nel triennio e bisogna subito aprire un confronto per definirne la redistribuzione, anche ai pensionati. La progressività è il modello delle nostre proposte per garantire un fisco equo e giusto. ✓ Le risorse messe a disposizione per il cuneo fiscale dei lavoratori dovranno essere aumentate per consentire un reale incremento netto sulle buste paga e dovranno salire significativamente  oltre i 5 miliardi di euro previsti per il 2021. ✓ L’intervento sul cuneo fiscale dovrà essere accompagnato da una misura di detassazione degli incrementi contrattuali, pubblici e privati, oltre che dei premi di risultato.  ✓ L’intervento sul cuneo deve essere l’anticipazione di una più vasta riforma dell’Irpef che, agendo su detrazioni, aliquote e scaglioni, rafforzi la progressività e riduca la tassazione su salari e pensioni.  ✓ Plastic tax e Sugar tax non realizzano gli obiettivi proposti, non tenendo conto dell’impatto economico sui relativi settori produttivi e delle ripercussioni sull’occupazione: andrebbero previste misure e tempistiche diverse in favore della sostenibilità e della filiera del riciclo, per la giusta transizione.     PENSIONI    ✓ Chiediamo la pensione di garanzia per i giovani e per i lavoratori discontinui, il riconoscimento del lavoro di cura e dei carichi familiari in particolare per le donne, la tutela dei lavori usuranti e gravosi, nonché la soluzione definitiva per gli esodati.   ✓ Vogliamo il superamento della Legge Fornero, con flessibilità di uscita a 62 anni e la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contribuzione a prescindere dall’età.  ✓ Quota 100 deve essere confermata senza peggioramenti fino al 2021.  ✓ Occorre dare una risposta immediata a sedici milioni di pensionati con una effettiva rivalutazione delle pensioni e con l'allargamento della 14a mensilità per sostenere le pensioni più basse.  ✓ E’ necessario incentivare e rilanciare la previdenza complementare, anche rafforzando le agevolazioni fiscali.    WELFARE    ✓ Occorre dare risposte ai bisogni sociali con investimenti su sanità, servizi sociali e istruzione, definendo anche i livelli essenziali delle prestazioni. Per contrastare la povertà occorre mettere in campo un sistema che preveda il rafforzamento delle reti sociali a partire dal potenziamento dei servizi pubblici e degli Enti locali, nonché nuovi strumenti di natura economica.   ✓ Chiediamo interventi concreti per affrontare la sfida socio-demografica ed il sovraccarico sulle famiglie, promuovendo coesione sociale e crescita: gli interventi a valere sul Fondo per la famiglia debbono essere specificati anche per far crescere l’occupazione femminile.   ✓ Vanno rafforzati i congedi e i permessi a sostegno della genitorialità.  ✓ Non bastano misure parziali, bonus, sconti o interventi transitori: ribadiamo la priorità di approvare una normativa quadro di riordino e rafforzamento della rete dell’assistenza sociosanitaria e di garanzia dei livelli essenziali; nonché misure strutturali per le persone non autosufficienti, con risorse adeguate, come proposto unitariamente dalla manifestazione dei pensionati.     Le tre manifestazioni vedranno protagonisti le delegate e i delegati dei lavoratori e dei pensionati che al Governo e alle imprese  vogliono porre i problemi dei rispettivi luoghi di lavoro e di vita, avanzando le proposte contenute nella piattaforma unitaria, già discusse nelle assemblee. È questa la strada per rendere protagonisti i lavoratori, i giovani e i pensionati, i loro problemi e la loro capacità di proposta. Chiediamo l’apertura di tavoli di confronto con il Governo. 
Continua a leggere
10/12/2019 Occhio alle truffe: appuntamento con Adiconsum a Chiaravalle
Rispondi al telefono e ti fanno un’offerta sulle utenze? Potrebbe essere ingannevole. Bussano alla porta e ti vogliono vendere un oggetto? Potrebbe essere una truffa Ti fermano per strada e ti propongono un affare, una vacanza attraverso la posta elettronica? Potrebbe essere un raggiro Giovedì 12 dicembre a partire dalle ore 16.30 si terrà presso la Parrocchia dell'Abbazia di Santa Maria in Castagnola di Chiaravalle un incontro con Adiconsum dedicato alle truffe. L'evento, organizzato dalla Cisl e dalla Fnp Cisl di Ancona insieme ad Adiconsum Marche e Anteas, con il patrocinio del Comune di Chiaravalle, vedrà la presenza di Loredana Baldi di Adiconsum che interverrà per capire come è possibile difendersi e come comportarsi in caso di tentate truffe. L'ingresso è libero. Per informazioni Fnp Cisl Rls Ancona - Via Ragnini 4 - Ancona tel 0712822260 - Chiaravalle 071-744992 e-mail: pensionati.ancona@cisl.it
Continua a leggere
09/12/2019 #IOACCOLGO: sull'accoglienza mettici la firma
Le politiche fortemente restrittive adottate dal Governo e dal Parlamento italiano nei confronti dei richiedenti asilo e dei migranti mettono a rischio i principi affermati dalla nostra Costituzione e dalle Convenzioni internazionali e producono conseguenze negative sull’intera società italiana. Per questa ragione, gli enti, le organizzazioni della società civile e i sindacati lanciano la campagna “Io accolgo” e invitano tutti coloro che condividono i valori dell’accoglienza, della solidarietà e dell’integrazione ad aderire e partecipare attivamente alla campagna, come singoli/e cittadini/e o come organizzazioni/enti,   Per affermare che: vogliamo vivere in un mondo che non sia fondato sull’odio e sulla paura, ma sulla solidarietà, sull’uguaglianza e sulla libertà, dove a tutti gli esseri umani, a prescindere dal colore della pelle, dalla religione e dalla provenienza, siano riconosciuti pari dignità ed eguali diritti;     i diritti fondamentali delle persone, sanciti dalla Costituzione Italiana e dal diritto europeo ed internazionale, devono essere tutelati dalle leggi dello Stato;    escludere e discriminare i cittadini stranieri non produce maggiore sicurezza per gli italiani, ma aumenta la marginalità sociale e produce una erosione dello Stato di diritto, della democrazia e della coesione sociale nel nostro Paese;   per contrastare le condizioni di povertà e disagio nella società italiana, servono politiche efficaci ed inclusive per il lavoro, la casa, la salute, la sicurezza climatica e ambientale e l’istruzione capaci di promuovere benessere e pari opportunità per tutti coloro che vivono in questo Paese;   i cittadini stranieri che vivono e lavorano in Italia sono una ricchezza per questo Paese, dal punto di vista economico, sociale e culturale, così come i milioni di cittadini italiani emigrati nel mondo per cercare lavoro e un futuro migliore hanno contribuito e contribuiscono alla crescita dei Paesi in cui sono stati accolti;   E per chiedere dunque che: l’Unione Europea affronti la questione migratoria tutelando i diritti fondamentali sui quali essa si fonda e nel rispetto del principio di solidarietà tra gli Stati membri: è urgente che si stabilisca un programma efficace di ricerca e salvataggio in mare a livello europeo, che si ponga fine alle politiche volte ad impedire l’ingresso in Europa delle persone bisognose di protezione, e che venga adottato un sistema per un’equa distribuzione dei richiedenti asilo tra i diversi Stati dell’UE;   i nostri porti siano aperti ad accogliere i naufraghi, che più nessuno sia lasciato a morire in mare e che cessino immediatamente gli interventi finalizzati a riportare in Libia uomini, donne e bambini che fuggono dalle torture nei centri di detenzione libici e da guerre, dittature e povertà estrema nei loro Paesi d’origine;   si prevedano canali di ingresso regolari, in modo che le persone non siano più costrette ad affidarsi ai trafficanti e a rischiare la vita nel tentativo di entrare in Europa, e si introducano forme di regolarizzazione su base individuale dei cittadini stranieri già radicati nel nostro Paese, come previsto dalla proposta di legge di iniziativa popolare “Ero Straniero”;    siano garantiti un’accoglienza dignitosa e percorsi di inclusione efficaci alle persone che chiedono asilo all’Italia, attraverso reti territoriali di accoglienza e inclusione gestite dagli Enti locali e dalla società civile, riconoscendo il valore e l’impegno di lavoratori/lavoratrici e volontari/e: non vogliamo più vedere persone costrette a lasciare i centri d’accoglienza e abbandonate per strada, o lasciate per anni in strutture di grandi dimensioni e prive di servizi fondamentali come i corsi di italiano, l’orientamento lavorativo e la mediazione interculturale;   sia data effettiva attuazione al diritto d'asilo previsto dalla Costituzione Italiana e vengano modificate le norme in base a cui le autorità competenti non danno la residenza ai richiedenti asilo e rifiutano il permesso di soggiorno a decine di migliaia di persone che vivono sul nostro territorio, tra cui anche cittadini stranieri che lavorano regolarmente e persone in condizioni di vulnerabilità, condannandole all’emarginazione ed allo sfruttamento;   siano contrastati con ogni mezzo le violenze e le discriminazioni razziste e xenofobe e i discorsi d’odio che sempre più spesso colpiscono coloro che appartengono ad una minoranza;   sia riconosciuta la cittadinanza italiana ai bambini che nascono e crescono in Italia, affinché possano partecipare pienamente alla vita politica, economica e sociale e sentirsi appartenenti a pieno titolo a questo Paese;    sia rilanciata una politica estera e di cooperazione allo sviluppo, escludendo ogni accordo per l'esternalizzazione delle frontiere, in modo da promuovere la pace e i diritti umani e ridurre le disuguaglianze nel mondo, affinché le persone non siano più costrette a lasciare il proprio Paese per fuggire da conflitti, regimi autoritari e condizioni di vita insostenibili, che spesso gli stessi Stati europei hanno contribuito a creare. FIRMA L'APPELLO
Continua a leggere
06/12/2019 Decreto sisma Cisl Fp Marche: “Sul personale cosi non va. A rischio la perdita di oltre 200 professionalità fondamentali per la ricostruzioni. Necessario intervento parlamentari marchigiani”
La Fp Cisl Marche denuncia le gravi carenze del decreto sisma approvato alla Camera che non fornisce adeguate risposte alle legittime istanze dei territori colpiti e dei professionisti precari, tecnici ed amministrativi,  coinvolti nei processi di ricostruzione. Si tratta di circa 200 unità  lavorative con contratti in scadenza nei prossimi mesi . «Sin ora non si sono prese delle posizioni concrete riguardo a percorsi chiari di stabilizzazione. Sostanzialmente si è, di anno in anno prevista, la copertura finanziaria corrispondente alla proroga dello stato di emergenza, ma non si è mai parlato di deroghe speciali per il personale. - sostengono Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche e Alessandro Moretti, Responsabile Cisl Fp Macerata - Pertanto per chi quest'anno supererà i 3 anni, non ci sono altre misure che quelle già previste dalla legislazione ordinaria, rischiando di perdere preziose competenze e professionalità addirittura prima del  dicembre 2021, data ,presunta, aspettando la conversione in legge del decreto, della proroga dello stato emergenziale.»  «Nel testo governativo ci sono misure che prevedono  percorsi di stabilizzazione di tali figure nell'ambito del contesto degli enti locali dove lavorano(per esempio a seguito di pensionamenti) . Questo fa si che il personale impiegato nei vari enti inizi a cercare in autonomia percorsi di stabilità, con la conseguenza che si rischia di lasciar  "sguarniti" sistematicamente gli enti , non garantendo la dovuta continuità alle istruttorie dei procedimenti. - continuano - Stante poi purtroppo l'elevato rischio sismico in molte regioni come le Marche il Governo  dovrebbe pensare di istituire strutturalmente  uffici appositi regionali utilizzati a lavorare concentrandosi su questo tema, creando protocolli comuni per la gestione degli eventi calamitosi. - concludono Talevi e Moretti -  Come  Cisl Fp  Marche scriveremo  a tutti i parlamentari marchigiani per chiedere, in sede istituzionale, l'accoglimento delle legittime istanze dei lavoratori nell'interesse dei territori colpiti dal sisma , e della necessità di garantire una buona e corretta ricostruzione.»
Continua a leggere
06/12/2019 Cgil Cisl Uil: «Sicurezza sul lavoro e prevenzione devono essere priorità nelle Marche»
   Nei mesi scorsi, la Regione Marche ha reso pubblica la Relazione sulla Performance dell’ASUR per il 2018 le cui pagine meriterebbero approfondite valutazioni e riflessioni.    Tra le tante questioni che richiedono valutazioni e riflessioni approfondite c’è il tema della salute e sicurezza sul lavoro e in generale la questione della prevenzione. Tema che, a leggere la Relazione della Performance, risulta essere ancora la cenerentola della sanità marchigiana.    Innanzitutto va evidenziato lo scarso livello di finanziamento ad essa destinato: solo 96,9 milioni di euro, ovvero il 3,3% della spesa totale dell’ASUR: valori decisamente al di sotto delle necessità.   Dichiara Daniela Barbaresi, Segretaria Generale Cgil Marche: «Come testimoniano i dati del rapporto Ambrosetti-Agenas, la percentuale di spesa che nelle Marche viene dedicata alla prevenzione è tra le più basse a livello nazionale, ed è piuttosto lontana non solo dall’obiettivo del 5% del totale di spesa sanitaria complessiva ma anche dal dato medio nazionale che è del 4,4%. Ciò significa che per arrivare a sostenere la percentuale di spesa media nazionale, le Marche dovrebbero spendere almeno 27 milioni di euro annui in più rispetto a quelli attuali, mentre mancano complessivamente 45 milioni di euro per raggiungere una percentuale del 5% della spesa complessiva».    Preoccupa poi il fatto che la spesa pro-capite non solo è tra le più basse a livello nazionale (penultimo posto tra tutte le regioni), è anche in calo rispetto ai valori del 2010.    «All’interno del sistema prevenzione – afferma Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche -  preoccupa soprattutto la situazione critica dei Servizi per la Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro; servizi sempre più marginali nel panorama della sanità marchigiana e alle prese con organici insufficienti rispetto alle necessità: se si escludono le figure amministrative, tra medici, infermieri, tecnici e collaboratori vi lavorano solo 99 addetti, pari al 14% del personale dei dipartimenti prevenzione, e di questi i tecnici della prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro sono solo 56, ovvero l’8% di tutti gli addetti dei Dipartimenti Prevenzione».    Dati che si scontrano con la drammaticità del fenomeno degli infortuni e delle morti sul lavoro che sta colpendo sempre più pesantemente le Marche, come emerge dai dati forniti dell’INAIL: nei primi dieci mesi dell’anno sono stati denunciati 15.806 infortuni, +1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente mentre a livello nazionale gli infortuni sono sostanzialmente stabili.    Nelle Marche, sottolinea Graziano Fioretti, Segretario Generale Uil Marche, «crescono in particolare gli infortuni in occasione di lavoro (+2,0%) mentre quelli in itinere sono diminuiti (-2,8%), di cui i più colpiti sono i lavoratori dell’industria manifatturiera, dove però in il numero degli infortuni denunciati è in calo (-4,4%). Crescono però in modo rilevante gli infortuni nel settore delle calzature e abbigliamento (+13,0%), nella chimica, gomma, plastica (+7,8%), nel legno-mobile (+5,4%), mentre sono in calo nella meccanica (- 14,0%). Preoccupa poi il rilevante l’incremento nelle costruzioni (+4,7%), nei trasporti (+9,4%) e soprattutto in agricoltura (+10,8%). In calo invece nel commercio e riparazioni (-1,3%) e nel settore sanità e assistenza sociale (-3,8%)».   Drammatico il bilancio degli infortuni mortali: sono 26 i lavoratori che hanno perso la vita nei primi dieci mesi dell’anno: una strage continua che deve essere fermata.     Di fronte a questi dati, evidenziano  Barbaresi, Rossi e Fioretti, «è necessario che la salute e sicurezza sul lavoro e la prevenzione di infortuni e malattie professionali devono diventare una priorità per le Marche. Occorre incrementare gli organici dedicati alle attività di vigilanza di tutti gli Enti a ciò deputati, dall’ASUR all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, all’INAIL, per intensificare i controlli e aumentare il numero delle aziende e dei cantieri ispezionati (i controlli effettuati dal personale dell’ASUR ha interessato solo il 4,4% delle imprese e l’8,5% dei cantieri) e soprattutto, servono un impegno e investimenti adeguati per garantire prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, dai cantieri, alle attività agricole a quelle manifatturiere o dei servizi: investimenti pubblici e soprattutto investimenti delle imprese».      Particolare attenzione va dedicata al tema della ricostruzione nelle aree colpite dal sisma valutando la straordinarietà degli interventi che tale sfida richiede.      «Occorre poi verificare -  sostengono Barbaresi, Rossi e Fioretti -  che tra coloro che sono deputati all’attività ispettive e di prevenzione ci siano figure con competenze tecniche multidisciplinari a partire dalle competenze tecniche applicative di cantiere o industriali. Da questo punto di vista è fondamentale garantire la massima integrazione, coordinamento e sinergia tra i Servizi la Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro , l’INAIL, l’Ispettorato del Lavoro, ma anche altri soggetti che hanno competenze tecniche ed esperienze utili, come l’ARPAM, le Università, ecc».    Anche i dati dell’INAIL mettono in evidenza come i più colpiti dai fenomeni infortunistici siano i giovani e i migranti, cioè coloro che maggiormente vivono in condizioni di lavoro precario, instabile o senza formazione adeguata. Per questo è necessario mettere fine alla crescita della precarietà e del lavoro frammentato e intervenire per garantire norme più stringenti in materia di appalti.    Di fronte a questi dati, concludono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil «non basta commuoversi di fronte all’ennesima tragedia ma occorre impegnarsi in un'azione forte e decisa da parte di tutti, dalle imprese alle Istituzioni, investendo in sicurezza, prevenzione, ma anche formazione, lavoro stabile e di qualità e condizioni di lavoro dignitose. Per tali ragioni, chiediamo alla Regione di intervenire subito e garantire le risorse necessarie ad assicurare adeguati livelli di finanziamento e di organizzazione del sistema di prevenzione nelle Marche, per colmare il divario con le altre regioni e soprattutto arginare il devastante fenomeno degli infortuni sul lavoro».            
Continua a leggere
06/12/2019 Telelavoro ancora insufficiente nelle Marche. Talevi (Cisl Fp): «Riguarda solo lo 0,5% dei dipendenti pubblici»
«Il telelavoro riguarda solo lo 0,5% degli oltre 36 mila dipendenti pubblici nelle Marche: un numero inadeguato e insufficiente». È quanto dichiara Luca Talevi, Segretario generale della Cisl Fp Marche, ai microfoni del Tgr Rai Marche.
Continua a leggere
05/12/2019 Approvato il Contratto integrativo 2020 - 2023 alla Canali spa
Approvato dalle assemblee dei  lavoratori, nei tre stabilimenti di Filottrano e s.Maria Nuova,  il nuovo testo del contratto integrativo 2020-2023 della Canali Spa, azienda leader del lusso a livello internazionale.  «Tra le novità segnaliamo aumenti economici, avanzamenti normativi e maggiori tutele per gli oltre 550 dipendenti del territorio. - spiega Erminio Sciore della Femca Cisl Marche  -  Sono previsti anche  maggiori forme di flessibilità di orario e possibilità di convertire il premio in servizi welfare.»
Continua a leggere
05/12/2019 Incidente sul lavoro alla Cnh di Jesi. Fim Cisl Fiom Cgil e Uilm Uil: " Avevamo denunciato da tempo la mancata sicurezza , è urgente un percorso condiviso per garantire il lavoro sicuro"
Nel pomeriggio di ieri nello stabilimento della CNH di Jesi si è verificato  l’ennesimo incidente sul lavoro di cui non sono chiare le dinamiche. «Si è evitata la tragedia per pura fortuna  - scrivono in una nota Fim  Cisl Fiom  Cgil e Uilm Uil  -  L'incidente ha coinvolto un lavoratore esperto  che mentre effettuava operazioni di collaudo di un trattore veniva travolto dallo stesso, causandogli un importante  trauma. Al lavoratore  che ora si trova ricoverato all’ospedale di Torrette di Ancona, l’augurio di una pronta guarigione arriva  da tutti noi »    I sindacati di catgoria Fim  Cisl Fiom  Cgil e Uilm Uil  e le RSA aziendali da tempo denunciano all‘azienda problemi legati alla sicurezza. «Il cambiameneto delle gamme produttive di questi ultimi mesi ha evidenziato delle chiare difficoltà produttive e organizzative - proseguono i sindacati  - riteniamo per questo necessario definire investimenti chiari e certi per lo stabulimento di Cnh di Jesi, non possiamo più aspettare. Vi è una necessità non più rinviabile, bisogna agire per rimettere lo stabilimento nelle condizioni di garantire la sicurezza di tutti i lavortatori e lavoratrici.   Quando gli incidenti si susseguono troppo frequentemente in diversi reparti è chiaro che qualcosa non funziona ,che il sistema della prevenzione , i controlli, la formazione, i ritmi di lavoro, evidenziano un buco nell’organizzazione e vigilanza « per questo è necessario ragionare su come agire per individuare soluzioni efficaci e strumenti da mettere in campo per garantire la massima sicurezza sulle postazioni di lavoro.» «Chiediamo all' azienda di mettere in campo da subito un percorso condiviso per riportare lo stabilimento a garantire la massima sicurezza,investendo più risorse nella sicurezza. - concludono Fim  Cisl Fiom  Cgil e Uilm Uil  -  Noi siamo da sempre disponibili ad un confronto sul tema della sicurezza e se l’azienda non dimostra la volontà di cambiare marcia,noi proseguiranno le azioni di  mobilizzazione. »
Continua a leggere
04/12/2019 Bottega della Fiducia, San Severino E-Mobility, Fidò :gli appuntamenti di Anteas Macerata
  A SanSeverino, sabato 7 dicembre  alle ore 11,00  presso la Sala ex Pretura in Piazza del Popolo ,   l’A.N.T.E.A.S. Macerata - Ass. Naz. Tutte le Età Attive per la Solidarietà -  presenta il progetto “ SAN SEVERINO E-MOBILITY CARE”. Un progetto che si fa carico del trasporto e mobilità ecosostenibile  della popolazione anziana del territorio per favorire l’accessibilità ai servizi pubblici e privati.    A Macerata, mercatino  ad offerta “La Bottega della Fiducia. Insieme per stare bene” sabato 7 dicembre   dalle ore 17,00  alle ore 19, 30 e domenica 8 dicembre  dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 17,00 alle ore 19,00 presso la Parrocchia Buon Pastore Collevario di  Macerata  L’iniziativa è organizzata e promossa  da A.N.T.E.A.S. Macerata - Ass. Naz. Tutte le Età Attive per la Solidarietà.     A Macerata, martedì 10 dicembre ore 15,30  presso l'Auditorium della Parrocchia Buon Pastore  Collevario, incontro sul "Senso della vita e volontariato: tempo perso o ritrovato?" iniziativa nell'ambito del Progetto Fidò promosso da Anteas in collaborazione con Cisl di Macerata, Fnp Cisl Pensionati, e Comune di Macerata.  L'incontro sarà guidato dallo psicologo Marco Ceppi.     
Continua a leggere
04/12/2019 Alternanza scuola – lavoro : attivati due contratti alla IGuzzini
Attivati i primi due contratti di Apprendistato di Primo Livello presso la IGuzzini Illuminazione di Recanati (MC) per due ragazzi allievi del percorso di formazione per il conseguimento della qualifica professionale per Operatore Meccanico – Addetto alle macchine/impianti. Una tipologia di  contratto  che permette di proseguire il percorso scolastico e di acquisire un titolo di studio tecnico in contemporanea all’attività lavorativa.  I contratti arrivano a seguito del periodo di alternanza scuola lavoro previsto nel progetto sperimentale IeFP per Operatore meccanico, organizzato da IAL Marche,  grazie alla  collaborazione fra mondo della formazione professionale e mondo aziendale. Una collaborazione  che ha portato l’azienda marchigiana, IGuzzini,  ad  essere fra le aziende finaliste, a livello nazionale, del Premio Eccellenza Duale – categoria Alternanza Scuola-Lavoro. Al Premio sono stati candidati 53 progetti di formazione che hanno coinvolto più di 1000 studenti in 14 regioni italiane. Il concorso, indetto a livello nazionale da Camera di Commercio Italo-Germanica, Ministero dell’ Istruzione e della Ricerca tedesco (BMBF) e German Office for international Cooperation in Vocational Education and Training (GOVET), si proponeva di valorizzare le aziende che, attraverso la cooperazione con le agenzie formative, si differenziano per l’impegno nella realizzazione di progetti di formazione innovativi organizzati in sistema duale.  «La collaborazione e l’apertura al mondo IeFP di IGuzzini Illuminazione sta rendendo esemplare la sperimentazione del percorso per Operatore Meccanico – afferma Valentina Petrini, responsabile del progetto Ial Marche -  ed  è evidente che la formazione professionale può rappresentare la risposta, in termini occupazionali, alle aspettative dei giovani e ai fabbisogni tecnici delle aziende.»  «Il progetto, che coinvolge  circa 15 allievi,   rappresenta un’eccellenza  cosiddetta duale  perché facilita un’alleanza fra il mondo della formazione professionale e l’impresa per stabilire metodologie di cooperazione e strumenti di valutazione e monitoraggio innovativi. – spiega Valentina Petrini di Ial Marche - Inoltre l’esperienza  si può considerare pilota per aggiornare le unità di competenza tecniche in relazione ai fabbisogni dal settore manifatturiero marchigiano ed adeguare il profilo dell’Operatore Meccanico all’interno del repertorio regionale. – conclude – Non debbono essere poi trascurate le azioni di motivazione all’apprendimento in risposta alle aspirazioni degli allievi che gratificati divengono testimonial di una tipologia di formazione professionale più attraente.»
Continua a leggere
04/12/2019 Comune Ancona, Piano assunzioni 2019/2020. Talevi, Cisl Fp Marche : "Al via un ampio piano di reclutamento per personale e dirigenza"
La direzione generale  del Comune di Ancona ha annunciato nell'ultima delegazione trattante l'avvio di un ampio piano di assunzioni comprendente comparto e dirigenza. «Si utilizzeranno tutte le possibilità previste dalla normativa nazionale, ancora particolarmente limitante perchè  legata ai tetti di spesa. - scrive in una nota Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Cisl Marche - Stante anche il prossimo pensionamento di due dirigenti verranno previste forme di selezione tese a selezionare quattro nuovi dirigenti.» Per il personale  si prevede l'indizione di due nuovi concorsi pubblici: uno per assistente amministrativo in C ed uno per funzionari amministrativi in D. «Complessivamente saranno 43 le unità  lavorative previste quali assunzioni, comprensive anche di assunzioni nelle fascie più  basse tramite collocamento. - continua Talevi -  Si tratta di di una ampia ed importante risposta  per le esigenze di un ente sceso , causa blocco delle assunzioni a livello nazionale, a 712 unità lavorative, con molti settori in carenza di organico soprattutto dopo i pensionamenti con quota 100 che si sono sommati a quelli ordinari. - conclude il Segretario Generale della Cisl Fp Marche -  Nei prossimi giorni si andranno a definire i contenuti del nuovo contratto decentrato aziendale ed un consistente piano assunzioni ,che rappresentano una risposta significativa da parte della amministrazione comunale,  in grado di fornire  nuovi strumenti di valorizzazione al personale che in questo periodo ha portato avanti i servizi con professionalità e serietà.»
Continua a leggere
04/12/2019 Si all'insediamento produttivo della Fileni a San Lorenzo in Campo. Cisl di Fano "Così si crea occupazione e lavoro"
La vicenda dell’insediamento produttivo nel territorio di San Lorenzo in campo ad opera di Fileni, azienda leader nella filiera avicola e innovativa nella realizzazione di insediamenti produttivi di questo genere, sta assumendo toni che lasciano alquanto perplessi la Cisl di Fano. « Anche l’intervento del sindaco di Mondavio  con la dichiarazione di voto negativo in sede di conferenza dei servizi  svelano l’incapacità dei nostri amministratori di  favorire la creazione di occupazione e insediamenti produttivi.  - afferma Giovanni Giovanelli, Responsabile della Cisl di Fano - E’ ovvio che tali insediamenti devono rispettare tutte le normative in termini di impatto ambientale e sicuramente la consolidata esperienza di Fileni in questo settore depongono a favore di tale insediamento. Ricordiamo che oggi nel territorio marchigiano sono presenti altri impianti di queste dimensioni (Rangore di Cingoli, Ponte Rio di Jesi e Rocca Priora di Falconara Marittima ) che hanno creato occupazione nel rispetto dell’ambiente e senza deturpare il contesto  abitativo turistico e paesaggistico.» «E’ opportuno che i sindaci favoriscano insediamenti produttivi e la creazione di posti lavori perché dopo la grande crisi del settore manifatturiero anche la Val cesano è segnata dalla disoccupazione. - continua Giovanelli - Ricordiamo ai Sindaci che senza occupazione e lavoro stabile non si arresta il declino demografico e lo spopolamento del nostro bellissimo entroterra. L’economia della Val Cesano non può reggersi esclusivamente sulla bellezza del paesaggio e sul turismo.  Il turismo non garantisce occupazione stabile e definitiva.» La Cisl di Fano ritiene «che la difesa e al valorizzazione dell’ambiente si coniugano con il sistema produttivo e lo stabilimento della Fileni rispetterà l’ambiente a 360 gradi. Siamo contrari a qualsiasi strumentalizzazione che ostacoli la creazione di posti di lavoro di cui il nostro territorio ha profondo bisogno. - conclude Giovanelli - Invitiamo invece i sindaci della Valcesano ad aprire una seria discussione e riflessione sulla necessità di favorire l’occupazione e insediamenti produttivi. La priorità è il lavoro.»
Continua a leggere
03/12/2019 Quel filo teso tra Fiesole e Barbiana: Don Milani e il mondo del lavoro
Martedì 3 dicembre presso il Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona si è tenuto l'incontro “Quel filo teso tra Fiesole e Barbiana: Don Milani e il mondo del lavoro “, un seminario dedicato al ricordo della figura di don Lorenzo Milani,  ispiratore di più generazioni di sindacaliste e sindacalisti che hanno tratto e traggono, ancora oggi, ispirazione dalle parole e dalle azioni  del sacerdote fiorentino.  La Cisl Marche nell’occasione ha presentato il ciclo di iniziative  che si svolgeranno nell’arco di tutto il 2020, anno in cui ricorre del 70°  anniversario della fondazione del sindacato confederale. La riflessione su don Milani,  vuole essere per la Cisl delle Marche un punto di ripartenza per intercettare la sfida educativa, politica, e sindacale legata alle nuove fragilità sociali ed economiche del territorio marchigiano.   Ai lavori, moderati da Cristiana Ilari, Segretaria regionale Cisl Marche, sono intervenuti Marco Ferracuti, Segretario regionale Cisl Marche, Francesco Lauria, Centro Studi Cisl, Emidio Pichelan, docente di lettere e storia, Marco Luchetti, ex Segretario generale della Cisl Marche ed ex assessore regionale, don Giovanni Varagona, Parroco Beata Vergine Maria del Rosario di Falconara.   Il  Segretario Generale della Cisl Marche,  Sauro Rossi, ha concluso i lavori della mattinata. 
Continua a leggere
02/12/2019 Sciopero dei Vigili del Fuoco per la dignità e la sicurezza
Lunedì 2 dicembre prosegue la  mobilitazione dei Vigili del Fuoco, dopo la manifestazione  a Piazza Montecitorio e ai sit-in davanti alle Prefetture d’Italia del 15 novembre, e allo sciopero nazionale dello scorso 21 novembre. Grazie alle prime azioni di protesta  promosse dai   sindacati confederali dei Vigili del Fuoco sono arrivati, da tutti gli schieramenti politici , una lunga serie di emendamenti  alla Legge di Bilancio e al Decreto Fiscale  sia a favore della valorizzazione stipendiale e previdenziale dei VVF  che  delle tutele assicurative degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali .  Ora è necessario che l’Esecutivo   mantenga  gli impegni formalizzati negli emendamenti, è tempo di tradurre in fatti concreti le promesse formulate dal Governo e dalla politica circa le legittime rivendicazioni che questa categoria di lavoratori reclama ormai da troppo tempo.  I Vigili del Fuoco meritano di più e hanno  pari  dignità degli altri Corpi dello Stato e  vogliono poter continuare ad assicurare un servizio unico e indispensabile per la popolazione.    Per questi motivi i Vigili del Fuoco   chiedono solidarietà e sostegno  alla cittadinanza affinché siano messi in condizioni di garantire un soccorso tecnico urgente efficiente ed efficace, in termini di organici, automezzi, attrezzature e sedi di lavoro. La prima delle quattro giornate di mobilitazione indette dai sindacati di categoria  FP Cgil VVF, FNS Cisl e UILPA Vigili del fuoco è stata effettuata giovedì 21 novembre. Le prossime giornate di sciopero saranno il 12 dicembre 2019 dalle ore 16,00 alle 20,00 e il 21 dicembre 2019 dalle 10,00 alle 14,00. Sarà comunque garantita l’attività di soccorso tecnico urgente alla popolazione . Tra le ragioni della mobilitazione, le esigue risorse finanziarie previste dal Governo nella Legge di Bilancio 2020 in favore del Contratto Nazionale dei VVF e per garantire una maggiore sicurezza del personale oltre a sostenere il  servizio da assicurare alla cittadinanza.
Continua a leggere
29/11/2019 Rossini Center aperto a Santo Stefano: i sindacati dei servizi chiedono il rispetto della festività
A maggioranza assoluta il comitato di gestione del centro commerciale Rossini Center, ha deciso di non accogliere l'appello delle organizzazioni sindacali di categoria e va dritto verso l'apertura nel giorno di Santo Stefano. Fervono i preparativi alla Grande I che oggi batte bandiera Conad e che ha fortemente voluto l'apertura, per reperire le disponibilità dei lavoratori che pur potendo scegliere di non prestare la propria attività nei giorni festivi, vivono il disagio di doversi sottrarre ad una chiamata al lavoro che oggi arriva direttamente dal proprietario che ha rilevato l'attività da Finiper. Il contratto nazionale attribuisce infatti al lavoratore il diritto alla festa senza che nulla sia trattenuto a chi decide di astenersi dalla prestazione, ma non è di certo semplice rigettare una richiesta quando forte è la paura che il diniego si tramuti in qualche ripercussione.. Per i 180 lavoratori del punto di vendita Conad e per tutti i lavoratori del centro commerciale impiegati negli oltre 30 negozi della galleria, non sarà quindi un Natale all'insegna della tradizione perché nelle Marche la tradizione prevede oltre all'albero di Natale, il presepe e il panettone, la chiusura di tutte le attività commerciali nel giorno di Natale, Santo Stefano e primo gennaio. La scelta operata dal centro commerciale che rischia di innescare il classico "effetto a catena" tra gli operatori del settore, riapre il problema delle aperture domenicali e festive che necessitano di una regolamentazione di legge diversa. La soluzione non può che passare per l'attribuzione della materia alla potestà legislativa regionale, per l'esclusione di alcune festività dalle deroghe all'obbligo di chiusura e per il contenimento del numero di aperture complessive. Le tante proposte di legge in materia che avevano come minimo comun denominatore l'abrogazione dell'articolo 31 del cosiddetto "decreto Salva Italia" con il quale il governo Monti ha liberalizzato gli orari commerciali, giacciono in Parlamento schiacciate forse dagli interessi della grande distribuzione organizzata che si è opposta con forza alla traduzione in legge. Noi restiamo convinti che non è moltiplicando le occasioni di acquisto che si appianano i bilanci degli esercizi commerciali; servono strategie commerciali che puntano sul prezzo, sugli assortimenti adeguati alle esigenze della clientela locale sul servizio, e sul rispetto dei propri collaboratori che oltre ad essere "commessi" sono anche clienti affezionati alle proprie aziende. Fllcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil regionali, invitano il centro commerciale a rivedere la propria decisione, la cittadinanza ad evitare ogni acquisto nel giorno di Santo Stefano ed i lavoratori del centro commerciale ad astenersi dalla prestazione festiva che è e resta un giorno da passare con i propri cari. 
Continua a leggere
27/11/2019 Crisi automotive Ask-Jvc-Kenwood, sindacati e lavoratori preoccupati
La forte crisi che sta affrontando il settore automotive, colpisce soprattutto le aziende della filiera del settore che spesso devono sottostare alle direttive dei grandi gruppi automobilistici, tra queste lo stabilimento Ask Jvc Kenwood di Monte San Vito, che occupa circa 230 addetti, di cui 130 operai con un’occupazione quasi totalmente femminile e produce altoparlanti per autovetture di quasi tutti i più grandi marchi europei. «Nonostante l’azienda abbia messo in campo  tutte le strategie possibili per il mantenimento delle produzioni in Italia,  per  salvaguardare il lavoro ed evitare che la migrazione delle produzioni soprattutto in Polonia, oggi  le lavoratrici sono in contratto di solidarietà.» - sottolineano   i rappresentanti di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil.  In particolare la  ASK, che ha sedi produttive in Italia, Cina, Polonia e Brasile, acquisita nel 2015 dalla Jvc Kenwood, « oggi non sta più  garantendo quegli investimenti sui prodotti  e sulle produzioni in Italia.  - continuano - Le produzioni di massa vengono dirottate nello stabilimento polacco lasciando in Italia solamente piccole produzioni che servono per industrializzare il prodotto. In questi ultimi periodi anche le produzioni per marchi prestigiosi sembrano prendere la via della Polonia  lasciando a Monte San Vito solo la preoccupazione per un futuro incerto. Il rischio che oggi vediamo per l’occupazione nello stabilimento - affermano con preoccupazione Capogrossi,  Fim Cisl, Gabrielli Fiom Cgil e Gentilucci, Uilm Uil -  non riguarda  solamente le addette alla produzione ma anche tutta la parte ingegneristica di ricerca e sviluppo, che sarà difficile mantenere a Monte San Vito se si perdesse la produzione.  E' urgente e necessario - concludono - aprire un  tavolo dove non si parli solamente di quali ammortizzatori sociali utilizzare di anno in anno, ma soprattutto  di quali strategie mettere in campo per riportare le produzioni a Monte San Vito. »
Continua a leggere
27/11/2019 Bilancio del Comune di Fano: serve maggiore impegno per il welfare
Le dichiarazioni dell’assessore al bilancio, relative al preventivo 2020, apparse in questi giorni sui giornali locali, ci lasciano alquanto perplessi.  Nell’incontro avvenuto il 15 novembre ci è stato illustrato un impegno rinnovato sulle voci di spesa relative ai servizi sociali ed al welfare, escludendo sia tagli alle risorse destinate che aumenti della tassazione locale. Ciò che non viene riportato è che a questo incontro le organizzazioni sindacali hanno fatto richieste che sono oggetto di confronto con tutti i Sindaci della provincia. In tema di tassazione locale chiediamo che le Amministrazioni si indirizzino verso un principio di progressività, ormai quasi del tutto abbandonato, che costituzionalmente è fondamento dell’IRPEF e del sistema di imposizione fiscale in generale. Chiediamo più attenzione e risorse per le politiche familiari, per gli anziani e per le politiche giovanili Chiediamo scelte precise che intervengano sulla riduzione della TARI per le famiglie in stato di bisogno e la valutazione di una riduzione della tariffa Un maggiore impegno sul tema delle politiche abitative e sul trasporto pubblico locale. Non essendo entrati nei singoli capitoli di spesa, leggiamo poi di aumenti di risorse significativi per i grandi eventi e per la cultura.  Chiediamo a questa giunta anche un forte impegno su un nuovo modello di welfare destinando ulteriori risorse per le politiche familiari e per sostenere i redditi medio bassi. Attendiamo quindi risposte su questi delicati temi che per il sindacato non sono più rinviabili  
Continua a leggere