20/10/2015
Un primo passo verso la Cisl Marche del futuro
Due giorni di dibattiti, confronti ed analisi per tracciare le linee guida del futuro della Cisl marchigiana. La Conferenza organizzativa programmatica della Cisl Marche, che si è svolta lunedì 19 ottobre presso il Centro Giovanni Paolo II di Montorso di Loreto e martedì 20 ottobre al Klass Hotel di Castelfidardo, è stata l’occasione per fare il punto sulla riorganizzazione interna, un processo avviato a partire dal Congresso regionale 2013. Oltre 450 partecipanti, tra delegati, operatori dei servizi e sindacalisti, hanno preso parte al dibattito contribuendo alla costruzione di un sindacato moderno, più trasparente, più snello ed ancora più radicato nei posti di lavoro e nei territori. Il tema portante della Conferenza è racchiuso nello slogan “La Cisl del futuro sboccia da idee e scelte di oggi”, concetto che vuole esprimere la necessità di agire e riflettere~oggi~per dare fisionomia al sindacato del domani. I lavori del primo giorno sono stati introdotti dalla relazione del segretario generale della Cisl Marche,Stefano Mastrovincenzo, e dagli interventi degli operatori di tutti i servizi e gli enti della Cisl: Inas, Adiconsum, Labor, Sicet, Anolf, Ufficio Vertenze, Iscos e Ial. Un momento importante di confronto e di verifica, proseguito con il Consiglio generale, “il parlamentino” della Cisl Marche, il giorno successivo alla presenza del segretario confederale nazionale Giovanna Ventura che ha concluso i lavori . Durante la Conferenza, sono stati illustrati i dati riguardanti la realtà sociale ed economica marchigiana, con riferimento anche all'andamento delle iscrizioni alla Cisl, lo stato delle strutture e l’operato della Cisl nel territorio regionale. «Al cambiamento tumultuoso del contesto in cui operiamo, possiamo rispondere elevando la qualità di proposta ed elaborazione, realizzando l’integrazione tra l’attività contrattuale nei luoghi di lavoro e nei territori e l’offerta di servizi qualificati che rispondono ai bisogni di lavoratori, pensionati e delle famiglie. – afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche – In particolare serve più formazione per le RSU e delegati sindacali oltre all’inserimento dei giovani ai vari livelli dell’organizzazione.» Lo scenario che emerge è quello di una regione dove il progressivo invecchiamento della popolazione (23,42% gli over 65), è controbilanciato solo in parte dall’incidenza dei residenti stranieri (9,44% del totale, 14,51% nella fascia 15-29 anni). Allo stesso tempo, l’alto tasso di fragilità economico-sociale, specialmente nella popolazione anziana, si lega a un tasso di occupazione (62,2% nel secondo trimestre 2015) che rispecchia una situazione di sofferenza occupazionale ancora in atto, soprattutto nella fascia giovanile della popolazione attiva (15-29 anni) dove la disoccupazione si attesta al 23,4%. Le dinamiche demografiche ed economiche richiedono un nuovo sistema di welfare, capace di soddisfare le esigenze di strati sociali fragili, nonché politiche di sviluppo e industriali nuove, diverse e lungimiranti. Bisogna essere ancor più in grado di cogliere le criticità, le opportunità e le esigenze dei territori e assumersi un ruolo di collante tra le forze sociali e politiche per poter avviare un rilancio dal punto di vista economico e occupazionale. Il percorso intrapreso da Cisl Marche va in questa direzione: un sindacato innovativo sempre più vicino ai cittadini.Il primo passo ha riguardato la riorganizzazione territoriale, attraverso l’articolazione in 13 Aree Sindacali territoriali (Ast) coincidenti con i Sistemi Locali del Lavoro e con i Distretti sanitari: questo processo ha reso più capillare la presenza sindacale sul territorio, garantita da sedi e recapiti presenti in 129 Comuni marchigiani. Il radicamento è rafforzato dall’attività delle varie Federazioni di categoria, che contano nel complesso (dati aggiornati al 31 dicembre 2014) 156.233 iscritti. Le categorie dei lavoratori attivi con maggiori iscritti sono Cisl Scuola (10.674), Fisascat (9.132), Fim (8.571), Fp (7.662) e Fnp (88.144). Una delle sfide principali per la Cisl del futuro, come emerso dalla Conferenza, è rendere sempre più efficace la contrattazione decentrata, che nelle Marche ha riguardato soprattutto gli interventi di ristrutturazione e gli stati di crisi delle aziende. Un campione di 543 accordi aziendali dimostra che l’incidenza dei casi di crisi o ristrutturazione sul totale degli istituti contrattuali è pari al 56%. Altri nodi ricorrenti al centro della contrattazione decentrata riguardano diritti sindacali (46%) e salario (25%). L’ultimo quinquennio è stato molto intenso anche sotto il profilo della contrattazione sociale con gli Enti Locali, dalla Regione agli Ambiti territoriali e i Comuni. Gli accordi maturati nelle Marche dal 2011 ad agosto 2015 sono 168, di cui 143 a livello comunale, 7 a livello intercomunale e 18 a livello regionale. Sotto il profilo dell’attività dei servizi Cisl, vanno segnalati l’operato dell’Ufficio vertenze, che nell’ultimo anno ha assistito 1.765 lavoratori con vertenze individuali e procedure concorsuali, del Patronato Inas, che nel 2014 ha svolto 89.313 pratiche, di cui 7.436 relative agli immigrati e quello del Servizio fiscale – Caf, che nello stesso periodo ha svolto 181.426 pratiche tra 730, Modello Unico, Imu e Tasi, elaborando anche 58.374 modelli Red, Icric e Isee. Lo scorso anno, inoltre, il Servizio “Colf e Badanti” ha aperto 1.580 contratti, elaborato 27.365 buste paga e 990 successioni. Sono 4.951 gli allievi che nel 2014 si sono formati grazie a Ial Marche, l’ente di formazione professionale, mentre Adiconsum, l’associazione a difesa dei consumatori e dell’ambiente, ha risposto a 23.700 contatti telefonici, attivato 1.276 pratiche e assistito direttamente 2.896 utenti. Sempre nel 2014, il Sicet, sindacato inquilini casa e territorio, ha stipulato 706 contratti di locazione e compilato 476 domande di assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica; l’Anolf, associazione che si occupa di immigrati, ha svolto 429 pratiche di cittadinanza e 2.343 pratiche di permessi di soggiorno. Da non dimenticare, infine, il ruolo di assistenza svolto dall’Anteas, l’associazione di volontariato promossa dalla Fnp Cisl, che nelle Marche conta 803 soci.
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