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15/07/2016 Un gelato al posto del parcheggio. La questione dei parcheggi selvaggi Sottomonte a Pesaro
Come ogni estate, ritorna il problema  di coloro che parcheggiano sulla statale Adriatica per andare al mare Sottomonte; una situazione non più tollerabile dato che ne va della sicurezza e dell'incolumità di chi transita in quella strada. II Sindaco di Pesaro, in questi giorni, invita cittadini e villeggianti a non andare al mare in  macchina, ma a preferire i mezzi pubblici ed in cambio, riceveranno un bel….cono gelato.Un messaggio promozionale per la Pesaro balneare, efficace ed accattivante, di presa diretta, un po’ come i genitori con i figli discoli, che in luogo di un’azione formativa, offrono l’ingordigia del…gelato ed il problema è accantonato, rinviato, irrisolto.Come CISL di Pesaro, Fano, Urbino, ci chiediamo quanto possa reggere il progetto di attrarre sempre più turisti, per fare di Pesaro, il prolungamento naturale della riviera romagnola, con la proposta di arte, cultura, musica, enogastronomia e gelato, basta che non si arrivi in macchina.E’ noto, che a Pesaro, si arriva facilmente in treno, molto collegata con l’Alta Velocità, con moderni collegamenti con gli aeroporti più vicini di Rimini, Falconara M.ma e Bologna ….Forse, più che dibattere inopportunamente, da ben quattro anni se collocare il nuovo ospedale di Marche Nord, a Fossosejore,  sarà il caso di pensare a realizzare, tra Fano e Pesaro, moderni e funzionali spazi da destinare a comodi ed invitanti parcheggi (autosilo o altra modalità poco importa), in modo da incentivare davvero l’afflusso di turisti da ogni dove per scoprire Pesaro, Fano e la loro costa ed individuare, per il nuovo Ospedale, un sito fruibile da tutti i cittadini della Provincia.Ci sembra, davvero strano che un’esigenza sentita come bisogno, prima di tutto dai cittadini (in questi giorni anche la Prefettura lancia l’allarme), stanchi di essere salassati con le multe ogni anno, possa essere banalizzata con l’offerta di un gelato.La CISL di Pesaro, Fano, Urbino, invita l’Amministrazione comunale, ad aprire un serio confronto con tutte le forze sociali, politiche, con i cittadini per delineare  un progetto organico che affronti, non solo il tema dei parcheggi ma anche la questione mai risolta della strozzatura di una costa compressa tra statale Adriatica e ferrovia.Per il..gelato, ci sarà pure tempo e modo.    
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11/07/2016 Distretti turistici: è la Regione che si dimentica di Macerata o Macerata che non si fa valere?
E' ufficiale l’intera provincia di Macerata, ad eccezione di pochi comuni, è fuori da qualsiasi distretto turistico. Un’esclusione pesante perché compromette la possibilità del territorio di sviluppare il sistema turistico attraverso l’accesso a investimenti, incentivi, filiere di credito, agevolazioni fiscali e progetti pilota. «Si tratta di un’evidente assurdità, ma anche di una chiara sproporzione» - commenta Silvia Spinaci, responsabile della Cisl di Macerata . I sette distretti turistici individuati dalla Regione Marche e presentati all'approvazione ministeriale coprono in maniera adeguata le altre quattro province marchigiane, mentre lasciano quasi del tutto scoperta l’area maceratese. La provincia di Ascoli è coperta da tre distretti (il preesistente distretto Piceno e i neonati Marche Picene e Marche Sud), Fermo può anch'essa giovarsi di due distretti (quello istituito per le città di Fermo e Porto San Giorgio e l’aggregato Marche Picene che include diversi comuni del fermano), Ancona vanta il distretto dell’Appennino Umbro-Marchigiano per il fabrianese e quello della Riviera del Conero, infine nel pesarese un nuovo distretto è stato individuato attorno al capoluogo.«  Nella nostra Provincia si salvano solo Recanati, Porto Recanati e Potenza Picena inseriti nel distretto del Conero e Monte San Martino associato a Marche Picene.- continua Silvia Spinaci - Ma è la Regione che si è dimenticata di tener conto dell’indiscutibile potenziale turistico del territorio maceratese o è il nostro territorio che non è stato in grado di farlo valere? Leggendo la delibera della Giunta Regionale di individuazione dei distretti, la domanda è d’obbligo.» La norma che disciplina l’istituzione e la delimitazione dei distretti prevede, infatti, che esse siano effettuate dalla Regione entro il 30 giugno 2016 d’intesa con il Ministero dei Beni Culturali e dei Comuni interessati, su richiesta delle imprese del settore turistico operanti nel territorio. A tal fine i territori interessati dovevano costituirsi in associazioni e richiedere alla Regione l’indizione di una Conferenza dei Servizi. «Dai documenti istruttori si evince che nessuna associazione del territorio maceratese abbia chiesto alla Regione Marche l’indizione della Conferenza dei Servizi per avanzare la propria candidatura. Davvero un “peccato” visto che gli altri territori sembrano aver avuto gioco facile, visto che tutte le associazioni territoriali che hanno presentato richiesta hanno ottenuto il riconoscimento del relativo distretto. - sottolinea la responsabile della Cisl di Macerata - Verificheremo  a livello regionale le motivazioni dell’esclusione, anche chiedendo un incontro all'Assessore al Turismo Pieroni, ma al contempo riteniamo necessario che  i soggetti del nostro territorio, a partire dai Sindaci dei Comuni più grandi e a più forte vocazione turistica e dal sistema locale delle imprese turistiche, valutino se davvero hanno giocato bene le proprie carte. Davvero, come sembra dagli atti, non è stata costituita un’associazione territoriale maceratese per avanzare la candidatura a distretto turistico? - rilancia Silvia Spinaci - Se così fosse, oltre alla disattenzione della Regione dovremmo lamentare soprattutto l’incapacità di Macerata di fare rete, riunirsi attorno a una regia e a un progetto condiviso  - conclude - e creare le sinergie necessarie per essere competitiva su un piano regionale e attrarre investimenti e fondi necessari per lo sviluppo del territorio.
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27/06/2016 Ospedale di Pergola: Cgil e Cisl chiedono alla Regione certezze per il presente e prospettive per il futuro
Venerdì 24 si è svolto l'incontro, richiesto da Cgil e Cisl, in merito alla situazione dell'Ospedale di Pergola, con gli amministratori, le forze politiche locali, e alcuni consiglieri regionali membri della IV Commissione Sanità (Talè, Pergolesi) alla presenza del Direttore Generale dell'Asur Marini.L'incontro, per Cgil e Cisl, si poneva il duplice obiettivo di dare oggi certezze alla struttura ospedaliera, apparentemente non toccata dalla recente riorganizzazione degli Ospedali di Comunità e della revisione della rete dell'emergenza territoriale, e di offrire un futuro a quella struttura, ancora d'eccellenza, dentro il contesto della rete ospedaliera provinciale.L'incontro si è rivelato deludente, molto deludente, sia per le continue strumentalizzazioni politiche sia per le mancate risposte da parte della regione. La presenza di operatori e delegati sindacali del settore sanitario ha permesso di entrare nel merito delle questioni e dei problemi, ben distanti dalla descrizione che abbiamo ascoltato, e che sinteticamente elenchiamo: carenze di organico e conseguenti disservizi del punto di primo intervento ospedaliero, carenze di medici chirurghi che stanno svuotando l'operatività del blocco operatorio, mancato sviluppo delle enormi potenzialità dell'unica struttura riabilitativa  pubblica d'eccellenza di tutto il territorio provinciale, carenze del reparto di medicina, mancate sostituzioni del personale infermieristico e tecnico.Il timore, molto più di un timore, è che sia in atto silenziosamente uno svuotamento di questo importantissimo presidio ospedaliero, tale è diventato in particolare dopo la trasformazione, in corso, degli ex ospedali di polo in ospedali di comunità, senza più reparti per acuti. A che pro? A favore di chi e di cosa? Sanità privata convenzionata?Cgil e Cisl ritengono che vada fatta immediatamente chiarezza e, terminate le assemblee territoriali sulla sanità, la prossima sarà il  30 giugno  a Urbino, chiederanno urgentemente un incontro al Direttore di Area Vasta, alla Direttrice di Marche Nord e all'Assessore alla Salute Ceriscioli, affinché siano date quelle improrogabili risposte che l'intero territorio attende in tema di servizi sanitari.La questione dell'Ospedale di Pergola, inoltre, non può essere lasciata, come è ora, a diatribe politiche, strumentalizzazioni, rivendicazioni e campanili come quelli che abbiamo ascoltato ieri, che nulla hanno a che vedere con l'interesse dei cittadini di Pergola ne, tanto meno, con quelli di tutta la comunità provinciale cui stanno a cuore i destini di un servizio sanitario pubblico. Il futuro di Pergola è solo dentro una rete ospedaliera provinciale che sappia fare sistema e agire in maniera coordinata. Cosa che oggi appare molto distante dalla realtà dei fatti.
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23/06/2016 Non si tocca la Benetti
Oggi sciopero all’Azimut Benetti di Fano.Ottantotto operai del sito produttivo di Fano hanno incrociato le braccia con l’astensione totale dalla produzione. Una scelta resa necessaria dalla decisione dell’azienda di chiudere il sito di Fano specializzato nella realizzazione di gusci in vetroresina e scafi. Il sito produttivo che operava con alti standard qualitativi e di sicurezza nei luoghi di lavoro e con maestranze altamente qualificate verrà chiuso per la decisione aziendale di esternalizzare la produzione affidandola a ditte esterne. Una scelta che si giustifica solo per la riduzione del costo del lavoro perché  le commesse di lavoro ci sono.E’ gravissima  la decisione sia per le ricadute occupazionali gravissime( 88 famiglie senza lavoro) che per la perdita di un sito produttivo efficiente e competitivo.La vicenda dell’Azimut  Benetti di Fano si innesta nella grave crisi della val Metauro della filiera della nautica: qundo nel 2009 l’azienda trasferì l’allestimento a Viareggio degli scafi promise che Fano sarebbe diventato il polo d’eccellenza della lavorazione della vetroresina. Invece oggi arriva la scelta della direzione di chiudere il sito.La Cisl di Fano chiede unitamente a Maria Grazia Santini della Femca Cisl di avviare subito un tavolo istituzionale di confronto per evitare questa tragedia occupazionale.  Chiediamo però alle istituzione locali (comuni e regione ) di adoperarsi per completare la strada di raccordo con il porto e  il completamento del drenaggio dei fanghi  perché il territorio di Fano e  della Val Cesano non può permettersi di perdere, anche per i gravi ritardi infrastrutturali, le aziende della Nautica che sono rimaste nel territorio.    
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16/06/2016 Continuano le assemblee pubbliche sulla sanità
Per una sanità pubblica e al servizio dei cittadini,  basta tagli ai servizi e agli organici.Saranno questi gli  argomenti che Cgil - Cisl - Uil della provincia di Pesaro - Urbino affronteranno nelle assemblee pubbliche  in programma dalla prossima settimana. Per ribadire la forte preoccupazione  per la situazione del servizio sanitario del territorio provinciale, sottoposto a tagli e ridimensionamenti, senza che siano stati attivati i servizi alternativi al ricovero ospedaliero; e per chiedere l'apertura di un confronto, largo e partecipato, affinchè vengano  raggiunti vari obbiettivi tra i quali il riequlibrio territoriale dei posti letto, l' adeguatezza delle rete territoriale d'emergenza, la localizzazione e i finanziamenti del nuovo Ospedale Marche Nord e gli adeguati investimenti sugli Ospedali di Urbino  e Pergola.Le assemblee in programma:Lunedì 20 giugno  ore 17.30  a Fano  presso la sala del Consiglio ComunaleGiovedì 30 giugno ore 17.30 ad Urbino   presso il Centro Sociale Padiglione via P.Neruda, 8.Volantino assemblea
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01/06/2016 Al via le assemblee pubbliche sulla sanità
Per una sanità pubblica e al servizio dei cittadini,  basta tagli ai servizi e agli organici.Saranno questi gli  argomenti che Cgil - Cisl - Uil della provincia di Pesaro - Urbino affronteranno nelle assemblee pubbliche  in programma dalla prossima settimana. Per ribadire la forte preoccupazione  per la situazione del servizio sanitario del territorio provinciale, sottoposto a tagli e ridimensionamenti, senza che siano stati attivati i servizi alternativi al ricovero ospedaliero; e per chiedere l'apertura di un confronto, largo e partecipato, affinchè vengano  raggiunti vari obbiettivi tra i quali il riequlibrio territoriale dei posti letto, l' adeguatezza delle rete territoriale d'emergenza, la localizzazione e i finanziamenti del nuovo Ospedale Marche Nord e gli adeguati investimenti sugli Ospedali di Urbino  e Pergola.Le assemblee in programma:Lunedì 6 giugno  ore 17.30  a Cagli presso la sala del ridotto del Teatro comunaleMartedì 7 giugno ore 17.30 a Macerata Feltria  presso la sala della Comunità Montana MontefeltroMercoledi 8 giugno ore 17.30  a Fossombrone  presso la sala della Grotta di Sant'Agostino.Volantino assemblea 
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18/05/2016 Occhio al diabete, iniziativa pubblica dei Pensionati Cisl di Ancona
“Occhio al diabete” è il titolo dell’iniziativa pubblica con la quale si affronteranno le patologie della terza età e del diabete. L’incontro si svolgerà ad OSIMO venerdì 20 maggio ore 16 presso il circolo "Noi Anziani". Il diabete colpisce anche la persona anziana ed è una patologia insidiosa che può determinare, a seconda della tipologia, complicanze acute o croniche che riguardano diversi organi e tessuti, tra cui gli occhi, i reni, il cuore, i vasi sanguigni e i nervi periferici. Introdurranno i lavori Giuseppe Giacco dei pensionati CISL di Ancona, e Clelia Vannicola del Coordinamento Donne FNP. All'iniziativa interverrà il Dott.Massimo Boemi, Direttore del Centro Antidiabetico Inrca di Ancona, che tratterà dei possibili interventi terapeutici, come l’adozione di corretti stili di vita, che hanno l’obiettivo di ridurre i fattori di rischio di complicanze del diabete e delle malattie cardiovascolari.
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11/05/2016 A testa alta: i pensionati maceratesi manifestano a Roma il 19 maggio prossimo  
Il sistema previdenziale del nostro paese non è più socialmente sostenibile. Il grido d'allarme è stato lanciato nel corso dell'Assemblea indetta dalle Federazioni dei sindacati dei pensionati SPI Cgil, FPN Cisl e UILP Uil di Macerata, che si è svolta oggi, mercoledì 11 maggio presso la sala convegni della sede della Provincia di Macerata. «Giovedì 19 maggio prossimo - sostengono i responsabili provinciali di SPI FNP e UILP - andremo tutti a Roma per manifestare in Piazza del Popolo. Una mobilitazione indetta dalle Federazioni nazionali per chiedere al Governo una riforma strutturale del sistema previdenziale. Vogliamo vengano introdotti meccanismi di flessibilità nell' accesso alla pensione, sia per tutelare donne e lavoratori "usurati", sia per favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Riteniamo necessario poi correggere il funzionamento del sistema contributivo, per garantire un futuro pensionistico dignitoso a tutti coloro che, in questi decenni, hanno svolto lavori saltuari, discontinui e mal pagati. Nella Provincia di Macerata ci sono 94.210 pensionati che percepiscono 126.536 pensioni. L'importo medio lordo di una pensione Inps è di 732 € mensili (941 € per le pensioni di vecchiaia). Il 68,3% delle pensioni Inps non supera le 750 € mensili lorde. Solo lo 0,8% dei pensionati maceratesi percepiscono pensioni superiori a 3.000 € lordi. «Non accetteremo - proseguono - neppure alcun intervento sulle pensioni di reversibilità, che in Provincia di Macerata riguardano 23.441 persone, in maggioranza donne. Chiediamo infine vengano tutelate le pensioni in essere, sia riducendo una pressione fiscale che è tra le più alte in Europa, sia ripristinando il corretto meccanismo di rivalutazione di tutte le pensioni, come richiesto anche dalla Corte Costituzionale». Resta poi aperto il problema della non autosufficienza, che nella Provincia di Macerata riguarda almeno 8.800 persone, tanti sono i percettori di indennità di accompagnamento. Un tema destinato a diventare cruciale in una provincia in cui l'incidenza della popolazione anziana su quella complessiva (23,9%) è superiore alla media regionale (23,7%) e nazionale (21,7%). «A testa alta: tutti insieme per rivendicare diritti e dignità dei pensionati". Questo sarà lo slogan della manifestazione del 19 maggio, con la quale - concludono i sindacati dei pensionati maceratesi - chiediamo al Governo interventi coraggiosi. I costi della flessibilità in uscita non possono essere caricati sui lavoratori e sui pensionati. La riforma Fornero ha agito su un sistema previdenziale in equilibrio, prelevando almeno 80 miliardi di €. Una parte di questi soldi va recuperata ed iniettata nel sistema, per sanare le distorsioni e le ingiustizie intollerabili che si sono create. Per questo però è necessario che alla riforma della previdenza si affianchi quella del fisco, a partire dall'introduzione di una tassa sui grandi patrimoni e dal deciso contrasto all'evasione fiscale».  
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06/05/2016 Gioco d’azzardo. I Sindaci facciano la loro parte.
La Cisl  Fano partecipa all’iniziativa dello Slotmob che si svolgerà a Fano il 6 e il 7 Maggio.  Il gioco d’azzardo è il dramma sociale del nostro tempo e del nostro territorio con un aumento vertiginoso di utenti dell’azzardo sia con strumenti tradizionali (slot machine, gratta vinci) sia con  strumenti  di scommesse virtuali  che sfuggono a qualsiasi controllo. Aumenta la diffusione  soprattutto tra i giovani e gli adolescenti . Il gioco d'azzardo on line in Italia è in mano a 85  società. Non solo. Le prime 10 detengono il 75% del mercato. Rispetto al 2011, quando le imprese del settore erano ben 274, c'è stata una costante concentrazione del business in grandi operatori, molti dei quali multinazionali. Nel 2015 la spesa degli italiani è cresciuta del 13%, raggiungendo quota 821 milioni di euro, traguardo mai raggiunto negli ultimi cinque anni. E a trainare l'azzardo on line sono le slot macchine (+41%) e le scommesse sportive (+25%). Gli italiani, inoltre, giocano sempre di più tramite tablet e smartphone. È quanto emerge dal rapporto annuale dell'Osservatorio gioco on line del Politecnico di Milano, promosso insieme all'Agenzia delle dogane e dei monopoli. Nel 2015 gli italiani che hanno puntato almeno una volta on line sono stati 1,5 milioni. E’ un problema che nasce  da scelte governative  le quali hanno incentivato moltissimo  la diffusione del gioco d’azzardo.  Di fronte a questo  dramma sociale – Giovanni Giovanelli  responsabile Cisl Fano -  chiede a tutti i sindaci del territorio di operare scelte di contrasto; ovvero  di adottare immediatamente regolamenti comunali che non permettano  la localizzazione delle sale gioco nei centri abitati, nelle vicinanze dalle scuole e dei centri commerciali; di disporre il divieto della pubblicità sui mezzi pubblici; mettere in atto una fiscalità di vantaggio per quei locali che non installano slot machine e non diffondono i sistemi tradizionali  del  gratta vinci (azzeramento tassa sui rifiuti e occupazione suolo pubblico; ) di promuovere campagne informative in tutti i luoghi pubblici  comunali, nelle scuole  e nei siti istituzionali contro il gioco di azzardo;  di regolamentare gli orari di accesso alle sale slot e  infine  di verificare i requisiti di accesso degli utenti, evitando che tra i giocatori vi siano minorenni. “Le amministrazioni comunali abbiano il coraggio di adottare queste scelte – afferma Giovanni Giovanelli responsabile Cisl Fano - siamo contenti che il sindaco di Fano aderisca al manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo. Queste  scelte  coraggiose sono  necessarie per il bene della collettività".  
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28/04/2016 Festa del primo Maggio. Al Lavoro per un nuovo modello di sviluppo
Il primo Maggio  che anche quest’anno si celebra nella provincia dei Pesaro – Urbino  con un fitto programmi di appuntamenti ed eventi organizzati da Cgil Cisl Uil e altre associazioni , diventa l’occasione per riflettere sulla situazione occupazionale del nostro territorio. I dati parlano chiaro e purtroppo confermano la drammatica situazione occupazionaleCi sono fenomeni gravissimi che preoccupano  fortemente la Cisl di Pesaro Fano urbino.  Continua la diffusione di aziende cinesi che sottraggono lavoro alle altre aziende soprattutto nella filiera del tessile abbigliamento : si sono  inseriti nella filiera del  lusso  come terzisti eludendo qualsiasi normativa in termini di rosaio di lavoro regole di sicurezza e trattamenti contributivi e retributivi , creano dumping sociale alle nostre imprese. La zona della Val metauro e della Val cesano sono fortemente interessate a questo fenomeno  con intere  zone artigianali e industriali occupate da aziende cinesi.   La stessa dinamica interessa il settore del  commercio sia nella piccola che grande distribuzione con esercizi commerciali rilevati da proprietari cinesi. In questo caso non solo piccoli negozi ma anche significative attività commerciali.Altro fenomeno gravissimo è la diffusione dei voucher  che vengono utilizzati nella più completa elusione di quanto prevista dalla norma: il voucher diffuso maggiormente nel settore del terziario e del commercio  diventa  uno strumento di elusione contributiva e retributiva.Il voucher è usato come copertura del lavoro irregolare e in “ nero”. Occorre una svolta culturale dei nostri imprenditori,  un salto di qualità imprenditoriale per evitare l’utilizzo improprio di questo strumento. Ci chiediamo perché invece dei voucher non viene  utilizzato lo strumento dell’assunzione con contratto a tempo determinato o in apprendistato sapendo che in ogni caso la differenza retributiva  del voucher  è nelle ore prestate in molti casi corrisposte in “nero”?Il nostro territorio soprattutto nella zona della val Metauro e val Cesano vede la ripresa del settore nautico con l’aumento di imprese terziste. In questa filiera rimane ancora diffuso il sistema della paga globale di fatto comprensiva di tutti gli elementi retributivi .La Cisl chiede  con vigore una forte azione di controllo e di contrasto degli organi addetti alla vigilanza  per evitare la diffusione di queste dinamiche che mentre generano concorrenza sleale  nei confronti delle aziende che operano nel rispetto del norme, non garantiscono diritti e tutele dei lavoratori.Per la ripresa economica e l’incremento occupazionale del nostro territorio  si deve immediatamente  coordinare l’utilizzo dei fondi sociali europei in una vision e strategica di sviluppo e di modello sociale evitando tanti micro progetti al di fuori di una visione di contesto globale.Altresì diventa importante  completare le infrastrutture del nostro territorio ( il completamento della Fano Grosseto, il  ripristino  della Fano Urbino come volano di sviluppo turistico e strumento di mobilità sostenibile )  e avviare la copertura della banda larga nelle zone ad oggi sprovviste.La Crisi ha segnato gravemente il nostro  tessuto sociale: è giunto il momento di avviare immediatamente una nuova fase  progettuale di sviluppo  con un coinvolgimento attivo di tutte le forze sociali e politiche.  
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26/04/2016 Biancofiorenero: il video - ad Ancona giovedì 28 Aprile 17:30
https://vimeo.com/143357496Proiezione del video Biancofiorenero giovedì 28 aprile, alle 17:30 presso la sede di Iscos Marche, in via dell'Industria 17/a - Ancona.  Elisa e Nicola si avventurano armati della loro telecamera e di una nutrita lista di domande in Liguria dove incontrano produttori floricoli e visitano il mercato di Sanremo grazie all’aiuto di sindacalisti della CISL ed esperti del settore.Ricostruiscono la filiera del fiore reciso che si spinge ben oltre i confini europei e arriva fino in Africa, in Etiopia e Kenia. Dopo aver incontrato Fairtrade in Italia e aver capito qualcosa in più sugli standard di certificazione vanno a trovare direttamente le lavoratrici che raccontano le loro storie, i sindacalisti impegnati nella difesa dei diritti dei lavoratori e i manager di imprese floricole straniere che investono in questi paesi da anni.E dai loro discorsi emergono desideri e spinte che generano contraddizioni e compongono una realtà “globale” fatta di tante verità e tante voci. L'ingresso è gratuito. Visto il numero limitato di posti è gradita la prenotazione. Qui il modulo:Caricamento in corso...Genere: Documentario Realizzato da: Iscos Emilia Romagna onlus Durata: 30 minuti Lingua originale: Amarico, inglese Sottotitoli: italiano Ricerche e testi: Manuela Melandri / Sarah Alessandroni Riprese: Elisa Bucchi / Nicola Bogo Paese di produzione: Italia, Etiopia, Kenia Anno di produzione: 2015Prodotto da:ISCOS Emilia Romagna onlus Regione Emilia Romagna FAI Emilia Romagna e FAI-CISL Iscos Marche onlusPer saperne di più: Il progetto di ISCOS Marche che ha permesso la realizzazione del videoIl nuovo progetto di Iscos Marche in Etiopia
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18/04/2016 Pesaro. La notte degli ombrelli e....delle mimose
Torniamo sulla vicenda, sempre più a malincuore, dell’ordinanza in materia di sicurezza urbana emanata dal sindaco di Pesaro nel febbraio scorso. Si è rivelata inutile e inefficace, ma anche pericolosa per i contenuti. Destinata a povera gente, senza un tetto stabile, né un lavoro. Orribili i toni usati e le frasi. Come il richiamo al decoro. Parola dagli esisti nefasti ogni volta che è stata pronunciata, oppure usata in editti e proclami. Ci eravamo anche chiesti come sarebbero sopravvissuti questi sparuti venditori, se fosse stata loro preclusa la possibilità di vendere quelle quattro carabattole e qualche ombrello. Domande retoriche, poiché siamo ormai arrivati al dunque. I vigili, come annunciato, sono passati ai fatti. Hanno attuato fermi e sequestri di merce agli ambulanti, elevando numerose multe. Alcuni di loro si sono rivolti a noi, raccontando fatti e modalità, chiedendo il nostro aiuto. Per brevità descriviamo il caso di uno solo di loro. Un immigrato, che sta cercando da tempo di ricongiungere legalmente a se, in Italia, moglie e figli ancora in patria. E’ stato bloccato mentre vendeva le mimose a un semaforo, trentasei piccoli mazzetti per la festa della donna. Risultato, sequestro della merce e multa di cinquemila euro, più dodici per spese di notifica. Sanzione che non potrà mai pagare poiché ha perso alcuni mesi fa il lavoro, per il decesso della persona che assisteva come collaboratore domestico. A questo punto le nostre domande sono ancora più dirette ed esigono doverose risposte. Come può una istituzione pubblica non avere un minimo di realismo e di senso della proporzione? Se avessero elevato al venditore abusivo una multa, che so, di 100 euro forse sarebbe riuscito a racimolare la somma. Ma cinquemila euro? Mille volte di più del valore della merce sequestrata? Ad uscirne male è la legge, poiché la sanzione, volutamente sproporzionata, non potrà mai essere assolta. Così l’unico risultato sarà la delegittimazione della norma, per mano di coloro che dovrebbero essere dei tutori della legge. A questo punto chiediamo direttamente al sindaco di intervenire su questa situazione grottesca e di riparare, almeno in parte ai danni commessi. Disponga lui la trasformazione delle sanzioni in lavori socialmente utili che i trasgressori dovranno espletare a beneficio dell’intera comunità. Sarà un esempio. Un gesto di riappacificazione e fratellanza di cui questa città ha un disperato bisogno. Gianluigi Storti Anolf Pesaro-Urbino Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere Pesaro
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31/03/2016 5 Minuti Cisl: Fondi sociali europei per lo sviluppo del territorio - Progetto Nonno Attivo
Lavoro Territorio Sviluppo: cogliere le opportunità dei fondi sociali europei. A Pesaro seminario di approfondimento promosso dalla Cisl Marche. Le interviste a Giovanni Giovanelli, responsabile Ast di Fano e Massimo Corvatta, operatore Cisl Marche.Presentazione del progetto Anteas Nonno attivo, la ginnastica dolce a domicilio per gli ultra 75 enni residenti a Falconara. Le interviste a Agostino Ciciliani, Presidente Anteas Falconara, Francesca Porcedda, Rotary Club di Falconara e Nicoletta Baroni, Assistente sociale Comune di Falconara.
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25/03/2016 Grave la crisi occupazionale nel pesarese
I dati parlano chiaro: è grave la situazione occupazionale nella provincia di Pesaro Urbino. Lunedì scorso la Cisl di Pesaro - Urbino nel convegno organizzato presso la sala Pierangeli della Provincia, aveva sottolineato l’urgenza di un confronto con le istituzioni locali, regionali e le associazioni datoriali per l’utilizzo dei Fondi sociali europei (un miliardo 163 milioni di euro per il prossimo settennato), utili a sostenere la ripresa e la crescita dell’economia e superare la grave situazione occupazionale e produttiva del nostro territorio. I dati 2015 rielaborati da Cisl Marche, confermano la pesante situazione di perdita di posti di lavoro del nostro territorio (si passa da un 5,23 % di disoccupati nel 2007, al 16,34% nel 2014 ed al 18,28% nel 2015). Questi numeri, confermano l’invito lanciato dalla Cisl di avviare una strategia di programmazione industriale ed economica per rilanciare il nostro territorio che sembra avviato verso un lento ed inesorabile declino. Diminuiscono gli occupati che raggiungono quota 139,982 rispetto ai 144,314 del 2014 ai 147,756 del 2013 e ai 1603131 del 2012. Tutto questo, evidenzia, come nella nostra provincia la crisi non è terminata, nonostante, in alcune aziende leader, nelle filiere della meccanica e del mobile arredamento, si sono verificate assunzioni . Gli stessi dati dell’export confermano che solo in alcuni settori dove ci sono aziende leader di una certa dimensione che hanno attivato processi di riorganizzazione ed innovazione dei prodotti, si è registrato un incremento del fatturato provinciale. Resta la debolezza strutturale del sistema produttivo, caratterizzato dal 95% circa di aziende tra 1>9 dipendenti e solo il 5% con classi dimensionali superiori. Questa caratteristica non può agganciarsi alla, seppur debole, ripresa economica nazionale ed europea e non è in grado di cogliere le opportunità legate alla crescita dell’export, se non si individuano politiche di indirizzo finalizzate alla razionalizzazione e rafforzamento della capacità di competere per le sfide globalizzate dello sviluppo economico mondiale.Un altro preoccupante dato è la situazione della disoccupazione giovanile che associato al dato dei Neet registra la debolezza delle politiche occupazionali messe in atto nella nostra provincia.Di fronte a questo scenario che sicuramente denota la debolezza del nostro sistema produttivo manifatturiero e dei servizi, occorre immediatamente elaborare una strategia concertata tra tutti gli attori sociali, economici e politici per rilanciare il territorio della Provincia di Pesaro Urbino. Infrastrutture come la Fano - Grosseto, il rilancio del turismo e la valorizzazione del territorio e delle ricchezze culturali ed enogastronomiche (dall’alto valore Aggiunto), l’aggancio al Piano di sviluppo europeo della MACRO REGIONE ADRIATICO – IONICA, il sostegno alle filiere manifatturiere, la creazione di rete d’imprese e il superamento del gap informatico (intere zone senza la banda larga e utilizzo delle nuove frontiere offerte dal’informatizzazione), sono obiettivi sui quali occorre aprire immediatamente un confronto serrato tra Regione Marche, sistema creditizio e le forze sociali ed economiche. 
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20/03/2016 Lavoro Territorio Sviluppo: cogliere le opportunità dei fondi sociali europei
Tracciare una rotta sulle opportunità di sviluppo del territorio, a partire dai fondi sociali europei: questo lo scopo dell'incontro organizzato da Cisl Marche in programma lunedì 21 marzo a Pesaro. Il convegno, che inizierà alle ore 15, sarà ospitato nella Sala Pierangeli della Provincia di Pesaro -Urbino, in via Gramsci 4. L'incontro, al quale prenderà parte anche il presidente della Provincia, Daniele Tagliolini, sarà introdotto da un intervento del responsabile della Ast Cisl Fano, Giovanni Giovanelli, e  dalla relazione "Finanziamenti europei per la Provincia di Pesaro - Urbino" di Massimo Corvatta. In seguito avrà luogo la tavola rotonda con Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche, l'assessore regionale Manuela Bora, il segretario della Cna Pesaro Moreno Bordoni, Paolo Cioppi (Confindustria PU), l'assessore del Comune di Pesaro Antonello Delle Noci, il sindaco di Frontone Francesco Passetti e il sindaco di Fano Massimo Seri
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18/03/2016 Piceno, firmato il decreto Area di crisi complessa. Ora c'è bisogno di progettualità
 Firmato il Decreto che riconosce il Piceno “ Area di crisi complessa”. «Una buona notizia che aspettavamo da tempo. Ora c'è bisogno della progettualità adeguata e condivisa da tutti gli attori sociali, politici ed economici del territorio affinché si arrivi alla sottoscrizione di un Accordo di Programma che dia gambe alla sperata inversione di tendenza economico-occupazionale del Piceno. » afferma Antonio Angelini, Responsabile Ast San Benedetto.  Oltre alle opportunità derivanti dal riconoscimento di “Area di crisi complessa”, ci sono le  risorse dei Fondi Europei a disposizione dei territori della regione Marche, tra cui finanziamenti specifici per l’area di crisi, quale unica fonte di finanziamento per le piccole imprese. «I  risultati ottenuti sino ad ora, sono frutto delle azioni, iniziate con la drammatica chiusura della Prysmian, congiuntamente messe in campo dall'intero territorio Piceno  - ricorda Angelini - attraverso la costituzione di gruppi e tavoli di lavoro, fortemente voluti e promossi dal Sindacato, composti dai soggetti interessati (tutte le Istituzioni Locali, regionali e nazionali, associazioni di categoria, parti sociali, Camera di Commercio e Vescovo). Luoghi in cui si condividono le strategie e si realizza la coesione del territorio, indispensabile per fruire delle agevolazioni finanziarie disponibili. - ribadisce Angelini - Nonostante ciò, sebbene Cgil, Cisl e Uil provinciali siano da mesi a sollecitarne la convocazione, tali tavoli non si riuniscono più e ognuno si sta muovendo autonomamente al di fuori di una strategia condivisa». Secondo i sindacati sarebbe necessario ed urgente ritrovare quell'unità di intenti del  dopo la vicenda Prysmian, affinché il territorio sia  unito,  con  azioni più condivise,  per un risultato più efficace. «Speriamo di sbagliarci, ma l'impressione è che si sia tornati a quel metodo, dissennato, tipico della nostra provincia, dove ciascuno agisce per conto proprio, dove i vari soggetti politico-economico-sociali non si relazionano. - conclude Angelini - Ciò rappresenta una delle cause più importanti del declino del Piceno, con una crisi che pare non arrestarsi mai e con una situazione occupazionale che diventa sempre più drammatica. Per la ripresa è necessario un  più dialogo costruttivo e responsabile.»
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17/03/2016 Ospedale di Pergola: rispettare le regole
La vicenda della mancata sostituzione del medico del Punto di  Primo Intervento dell'ospedale di  Pergola, denunciata dal Sindaco Baldelli, ha riportato nuovamente l’attenzione dell’opinione pubblica sulle criticità in cui versa oramai da diversi anni l’ospedale pergolese. “Purtroppo le carenze organiche dell’Ospedale di Pergola – denunciano Giovanni Giovanelli responsabile della AST Cisl di Fano e Alessandro Contadini della Cisl FP Marche – non riguardano solo il Punto di Primo Intervento ma anche la Chirurgia, con la mancata nomina del Primario, il Laboratorio Analisi, la Radiologia e il servizio di Cup/Casse per la mancata sostituzione del personale del comparto andato in pensione. L’Ospedale di Pergola sembra essere un malato terminale che si sta avviando ad un lento ed inesorabile depotenziamento, forse voluto per avere un piano non certo condivisibile.”. Nonostante sia trascorso quasi un anno dall’insediamento della Giunta Ceriscioli e dei nuovi vertici dell’Asur Marche e dell’Area Vasta, continuano a non essere applicate alcune delibere regionali approvate dalla precedente Giunta, in primis la n.1345/2013 sul riordino delle reti cliniche, le quali garantirebbero al presidio ospedaliero di Pergola un percorso di riqualificazione funzionale tale da assicurare una risposta sanitaria sulla medio/bassa intensità di cura, e un’azione di filtro per patologie a più alta complessità da indirizzare ad altre strutture del territorio. IL Decreto legislativo 502 ed il dl 70 “accordo Stato Regioni “ fissano parametri fondamentali dal punto di vista normativo sulle aziende ospedaliere, e sui nuovi parametri strutturali , qualitativi, e tecnologici delle strutture sanitarie . Parametri certi che tutti devono rispettare, ma sembra ancora una volta, che le regole non riguardino i cittadini che risiedono in zone disagiate dell’entroterra. La Cisl ribadisce con forza che siano rispettate e applicate le delibere che riconoscono la peculiarità della struttura sulla base di chiari elementi geografici e logistici e  che termini definitivamente questa grave situazione di incertezza che crea forte disagio in una vasta area dell’entroterra pesarese e mette a rischio la salute dei cittadini.CISL FP MARCHE                                                  AST CISL FANO Alessandro Contadini                                           Giovanni Giovanelli
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06/03/2016 La Cisl ricorda Mario Apricena
Appuntamento lunedì 7 marzo alla Cisl di Fano, verrà dedicata la nuova sala accoglienza a Mario Apricena, recentemente scomparso. Apricena è stato un riferimento e una figura significativa per diverse generazioni di lavoratori della Cisl del territorio di Fano e poi Provinciale. Entrato in Cisl nel 1970 per quaranta anni ha lavorato con passione e lungimiranza prima nella categoria degli edili e del tessile, poi come Segretario Generale della Cisl di Fano dal 1981 al 1993 e in seguito come Segretario dei pensionati. Ha fatto conoscere e fatto crescere la Cisl. Il suo ricordo, il suo lavoro e le sue qualità personali sono un’occasione per tutti noi per richiamare i valori fondanti della Cisl, l’autonomia e il senso dell’impegno per l’Altro, la Cisl come soggetto sociale che si è sempre proposta di concorrere allo sviluppo delle comunità territoriali.
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24/02/2016 Fit Walking - la salute in primo piano
Si è svolto il 18 febbraio presso la sala “il Cubo” di Fano un incontro di presentazione del progetto di promozione alla salute dal titolo“ impariamo a camminare” che è stato elaborato dai Coordinamenti Donne Pensionate delle organizzazioni sindacali Fnp – Cisl, Spi – Cgil e UIlp- Uil e dalle associazioni di volontariato Anteas e Auser.«Questo progetto - afferma Patrizia Pagnoni – coordinatrice donne pensionate della Fnp di Fano .- sottolinea l’importanza e l’efficacia dell’esercizio fisico in termini di strumento preventivo per patologie oggi molto diffuse in una popolazione che sta invecchiando sempre più e agisce in termini di azione diretta sui principali fattori di rischio quali obesità, iperglicemia, ipertensione, osteoporosi e malattie cardiovascolari».Il progetto, di durata trimestrale, viene attivato per una divulgazione della cultura della prevenzione alla salute a cui le organizzazioni sindacali da tempo dedicano grande impegno; si svolge attraverso incontri a cadenza settimanale con la popolazione adulta e anziana locale, curati da figure specialistiche coordinate dal dott. Matteo Francolini- istruttore qualificato del centro autorizzato di FitWalking di Fano - metodo Damilano.L’incontro di presentazione ha visto la partecipazione di un buon numero di persone che ha accolto la proposta dei coordinamenti donne con entusiasmo confermato da un buon numero di adesioni al corso di Fitwalking che partirà il 22 febbraio
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16/02/2016 “Politiche europee per la valorizzazione del territorio. ‘Conoscere’ per accedere ai Fondi Europei”
Venerdì 19  Febbraio a Camerino, incontro conclusivo del  Corso di Perfezionamento in “Politiche europee per la valorizzazione del territorio. ‘Conoscere’ per accedere ai Fondi Europei”, che si è tenuto presso la Scuola di Giurisprudenza di Unicam. Il corso di perfezionamento è stato promosso dalla Consulta per il Lavoro e la Valorizzazione della Persona, della quale fanno parte le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e SNALS, e si è rivolto alle istituzioni, alle associazioni del territorio e a tutti coloro, privati, studenti e professionisti, interessati al mondo della europrogettazione. Far acquisire una visione comune sulle criticità e opportunità di sviluppo del proprio territorio, far conoscere i principali strumenti messi a disposizione dall’UE.  sviluppare capacità e strategie adeguate per condividere la conoscenza degli strumenti europei,  sviluppare la capacità di facilitatori in un’ottica di rete, cooperazione e concentrazione e non dispersione  sono stati gli obiettivi del Corso, raggiunti  dai partecipanti, oltre gli 100 iscritti al progetto formativo. Nel corso della giornata conclusiva, che si terrà a Camerino venerdì 19 febbraio presso l’Aula Arangio Ruiz del Palazzo ducale con inizio alle ore 14.15, il Rettore Unicam Flavio Corradini ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali presenti nella Consulta per il Lavoro e la Valorizzazione della Persona  consegneranno ai corsisti gli attestati di partecipazione.
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12/02/2016 La persona al centro delle politiche sanitarie. Più di 1200 pensionati in piazza del Papa ad Ancona
Oltre 1.200 persone provenienti da tutte le Marche hanno sfidato stamattina la pioggia per partecipare alla manifestazione organizzata da SPI Cgil FNP Cisl e UILP Uil Marche. Il sindacato dei pensionati marchigiano ha protestato contro la riforma della sanità, chiedendo alla Regione Marche di rimettere la persona e la salute al centro delle politiche sanitarie. Cure domiciliari, servizi residenziali e semiresidenziali per anziani, fondo regionale di solidarietà, tempi di attesa, sanità d’iniziativa e case della salute. Questi, in sintesi, i temi sui quali SPI FNP e UILP hanno chiesto risposte alla Regione, e sui quali sono pronti, sin da domani, a riaprire un confronto interrottosi più di due mesi fa. Confronto senza il quale minacciano di proseguire la mobilitazione, insieme alle Confederazioni e al Sindacato di Categoria, anch'essi presenti in Piazza del Papa per sostenere le richieste dei pensionati. Per il Segretario generale di SPI Marche Emidio Celani  «oggi è scesa in piazza del Papa una grande forza sociale, democratica e responsabile. Una piazza consapevole, capace di mobilitazione e di proposta, rappresentativa di oltre duecentomila pensionate e pensionati marchigiani iscritti a SPI FNP e UILP Marche. Una forza che vuole contribuire al benessere e allo sviluppo dell’intera comunità marchigiana» «Il Presidente Ceriscioli dovrebbe stupirsi della pazienza che abbiamo dimostrato finora - prosegue Mario Canale, Segretario generale della FNP Marche - piuttosto che di questa manifestazione. Finora il sindacato dei pensionati ha dimostrato grande responsabilità, ma da domani sarà "tolleranza zero" contro le promesse mancate e le decisioni unilaterali della Regione». Per Andrea Marini, Segretario generale della UILP Marche. «questo è il momento di riaprire il dialogo sociale sulla riordino della sanità. Condividiamo l'esigenza della riorganizzazione, ma questa non può tradursi solo in tagli ai servizi a discapito delle fasce più deboli, Servono anche investimenti sul territorio, sul sistema dell'emergenza e sui servizi socio sanitari».
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09/02/2016 Bilancio: firmato il protocollo con il Comune di Urbino
Sostegno al sociale, mantenimento delle tariffe per i servizi a domanda individuale, introduzione dell’isee lineare e attenzione agli appalti. Questi i punti principali del protocollo d’intesa siglato il 5 febbraio da Cgil , Cisl e Uil e le rispettive categorie dei pensionati con il Comune di Urbino. Partendo dall’analisi del Bilancio del 2015 e dalla situazione delle famiglie colpite dalla crisi economica, i sindacati hanno ottenuto che il Comune congelasse il prelievo fiscale sui valori dell’anno precedente e che incrementasse i fondi sul sociale. Sono stati stanziati circa 90.000 € suddivisi in diversi fondi. Uno destinato al sostegno alle famiglie in situazioni di disagio socio- economico nella forma di contributi per buoni alimentari, rimborsi di spese farmaceutiche , pagamento bellette ecc.. Un altro destinato a persone disoccupate o inoccupate che prevede la possibilità di svolgere lavori di pubblica utilità dietro la corresponsione di un contributo economico. Un terzo fondo, apposito per le famiglie con non auto-sufficienti, che usufruiscono delle prestazioni di un assistente familiare. L’intesa prevede anche impegni da parte dell’amministrazione per l’anno 2016. Oltre ad un monitoraggio delle azioni individuate nel 2015, verranno riconfermate le iniziative a favore delle persone in difficoltà, mantenendo inalterate le tariffe dei servizi a domanda individuale e promuovendo l’adeguamento dei regolamenti nei servizi sociali ed educativi anche a livello di Ambito Sociale. Grande novità sarà ’applicazione dell’isee lineare in via sperimentale negli asili nido. L’applicazione, frutto di un intenso e proficuo lavoro condiviso con il Comune, porterà all’eliminazione degli scaglioni e permetterà alle famiglie di pagare le tariffe in modo più equo e proporzionale alla propria situazione reddituale. “Tra i temi che ci stanno a cuore – affermano Leonardo Piccinno responsabile Cisl di Urbino, Umberto De Simoni e Emilio Ciancamerla dei pensionati Cisl - vi è anche la necessità di dare continuità e sostanza al processo di gestione associata dei servizi sia a livello d’Ambito Sociale che a livello di Unione Montana e il fatto di dedicare una specifica sessione di confronto al tema degli appalti, allo scopo di evitare assegnazioni al massimo ribasso, di rendere esplicite e trasparenti le garanzie complessive per i lavoratori addetti, di dare qualità ai servizi"..
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03/02/2016 Il Testo Unico dei servizi sociali del Comune di Fano: punto di partenza per una nuova stagione di politiche sociali
Le polemiche sollevate in questi giorni da alcune forze politiche fanesi sull’introduzione del Testo Unico Regolamentare per la disciplina delle prestazioni e dei servizi socio - assistenziali non riconoscono il lavoro svolto dagli uffici dei servizi sociali che finalmente hanno rielaborato e sistematizzato le modalità d’accesso alle prestazioni, consentendo in questo modo al servizio sociale professionale di operare con regole certe e procedure chiare. Con questo importante e significativo lavoro si chiude un’ epoca nel quale l’accesso ai servizi avveniva in maniera non del tutto chiara e nella quasi totale mancanza di una regolamentazione per le prestazioni sociali ed economiche. La Cisl, ha già sottolineato, come sarebbe stato opportuno un maggior coinvolgimento nella fase di elaborazione del Testo, un confronto più ampio e partecipato, così come affermato dalla Legge regionale 32/14, con la rete dei comuni dell’ATS e dei soggetti del territorio anche per recuperare le carenze di metodo e di merito che in questo senso facevano capo all’Ambito Sociale Territoriale n. 6. Sicuramente ora questo lavoro deve immediatamente coinvolgere i comuni dell’Ats per giungere ad un regolamento d’Ambito condiviso ed omogeneo in tutto il territorio. Comunque - afferma Giovanni Giovanelli responsabile Cisl di Fano - il confronto ha portato all’accoglimento di alcune importanti integrazioni e modifiche da noi sollecitate. Sono state , inoltre, definite le modalità di compartecipazione degli utenti alle prestazioni sociali con l’introduzione dell’Isee, cercando di evitare il cosiddetto effetto scalone Introducendo l’applicazione lineare nei casi dove è stato reso possibile. Considerata la sostanziale novità del Testo, la Cisl ritiene fondamentale che l’Assessorato ai servizi sociali sia disponibile a confrontarsi su eventuali problematiche sollevate dall’applicazione del regolamento e ritiene necessario proseguire il confronto sulla determinazione delle tariffe e, più in generale, sul Testo Unico anche per rivisitazioni e modifiche, estendendo tale confronto ai tavoli di Ambito per valutarne l'impatto sia sugli utenti e sulle loro famiglie.
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22/01/2016 Sanità, convegno dei pensionati Cisl a Senigallia
I servizi sanitari del territorio del Distretto di Senigallia vanno riallineati e rimessi in equilibrio con quelli erogati nell'Area Vasta 2 e nel resto della Regione. La richiesta è emersa durante il convegno organizzato ieri, giovedì 21 gennaio, dalla Federazione dei pensionati Cisl di Senigallia, in collaborazione con la Cisl confederale e con il Comune di Senigallia. All' Auditorium San Rocco circa 150 persone sono intervenute per parlare di sanità e servizi socio sanitari. Tanti ed autorevoli gli ospiti dell'iniziativa. Il Presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo, il nuovo Vescovo di Senigallia Mons. Franco Manenti, il Presidente della IV Commissione consiliare Fabrizio Volpini, il Direttore dell'Area Vasta 2 di Ancona Maurizio Bevilacqua. Presente anche l'amministrazione comunale di Senigallia, con il Sindaco Maurizio Mangialardi e l'Assessore ai servizi sociali Carlo Girolametti. «Ci interessa ragionare sul futuro del territorio di Senigallia - ha sostenuto il Responsabile dei pensionati della Cisl di Senigallia Carlo Zezza - sulle criticità che lo caratterizzano e sulle prospettive che lo attendono. In primo luogo per l'Ospedale, rispetto al quale è importante capire quali specialità verranno conservate in rapporto agli altri presidi dell'Area Vasta. Ma anche sui servizi socio sanitari, che vanno sviluppati, specie nelle aree della disabilità e delle dipendenze.» Proprio sull'ospedale, sceso per la prima volta sotto la soglia dei 10.000 ricoveri l'anno, si concentrano le preoccupazioni dei cittadini di Senigallia e dei rappresentanti dei lavoratori. «Dall'analisi della dotazione organica - ha sostenuto Alessandro Mancinelli della Funzione pubblica Cisl - emerge un sottodimensionamento del personale che rende necessario ragionare in un'ottica di riallineamento». Il Presidente della 4° Commissione Fabrizio Volpini ha allargato l'orizzonte delle riflessioni sul piano regionale, respingendo le accuse di mancato confronto con il territorio che nelle ultime settimane sono piovute sull'operato di Giunta e Consiglio. «Qualche “scivolata” procedurale c’è stata, ma abbiamo condiviso il progetto di trasformazione dei piccoli ospedali con tutti i Sindaci interessati, ai quali poi è mancato il coraggio di difendere quanto deciso. Sul riordino dobbiamo comunque andare avanti, anche per non perdere le risorse nazionali erogate a titolo di premialità». Contro il rischio di una deriva tecnocratica della sanità, non solo regionale, ha lanciato l'allarme il Segretario della Cisl Marche Sauro Rossi. «Le nostra Regione rischia di uscire schiantata da una logica di definizione degli assetti basata solo sui bacini di utenza. Vanno considerate anche le caratteristiche geografiche del nostro territorio e la distribuzione della popolazione, specie nell'entroterra». Per Rossi due sono gli impegni urgenti. «La trasformazione dei piccoli ospedali va accompagnata dall’avvio effettivo del progetto Case della Salute/Ospedali di comunità, con reali servizi collocati al loro interno. E' necessario inoltre un maggiore coinvolgimento dei Medici di famiglia, senza i quali i processi di riordino rischiano di restare bloccati».
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08/01/2016 Trasporti e qualità della vita, cosa fare?
La recente indagine ISTAT confermava la Provincia di Pesaro e Urbino più o meno nelle stesse posizioni del 2014 in tema di qualità della vita e dell’aria, ma a ben guardare non è poi così vero. Se guardiamo in faccia la realtà sembra che non sia proprio cosi. E’ condiviso che una delle cause primarie dell’inquinamento dell’aria sia causata dal traffico dei mezzi di trasporto e specialmente in questo trascorso mese di dicembre di particolare clima, se ne è dimostrata tutta l’evidenza. In tema di trasporti, privati e pubblici, la provincia pesarese certamente non brilla per equilibrio e funzionalità. Basti pensare alla qualità del trasporto pubblico su ruote, caotico, inadeguato ed eccessivamente costoso per i cittadini. Abbiamo già denunciato più volte come CISL dell’inadeguatezza dei mezzi pubblici e dell’elevato costo dei biglietti, il cui ultimo aumento è stato mascherato dalla giustificazione che avrebbe consentito l’ acquisto di 12 nuovi autobus ecologici. Aumento effettuato, autobus mai introdotti, anzi il Presidente di ADRIABUS, si è spinto di recente, a sostenere che compete alla Regione Marche effettuare gli investimenti ecologici e non le società private che dalla Regione incassano fiumi di denaro pubblico. La CISL DI Pesaro, Fano, Urbino, è convinta che cambiare si può, a partire dalla modifica di un sistema di trasporto che è dimostrato, ha fato il suo tempo ed è causa di inquinamento. Occorre ripensare la mobilità urbana nelle nostre città con la creazione di reti ciclabili diffuse sicure e percorribili, con l’estensione delle zone a traffico limitato nei centri storici. Altresì importante è l’utilizzo delle risorse che Autostrade per l’Italia dovrà spendere nelle città di Pesaro e Fano. Come CISL, siamo convinti che rilanciare e finalmente riattivare il collegamento ferroviario Fano-Urbino, sia non solo una scelta necessaria, ma coraggiosa , perché apporterebbe non pochi benefici, non solo sul versante del tanto dibattuto rilancio turistico del territorio, ma sulla qualità dell’aria e della vita dei cittadini. Lo stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio di fine anno ha richiamato l’attenzione sulla necessità di contenere gli inquinamenti da idrocarburi e dal traffico, utilizzando di più il trasporto pubblico, ma per questo, deve essere efficiente ed ecologico e nella nostra provincia, non è né l’uno, né l’altro. Siamo convinti, che una politica seria e lungimirante per il territorio, parte da scelte condivise ed innovative, da parte della Regione, dei Comuni, dello Stato. Per questo riteniamo necessaria una seria riflessione che scevra da ogni pregiudizio e preconcetto, elabori un progetto di fattibilità per la riattivazione della Ferrovia Fano-Urbino. 
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08/01/2016 Una sanita’ nel caos
Nel mese di dicembre la CISL di Pesaro - Urbino aveva lanciato un grido di allarme sulla situazione del servizio sanitario della provincia. Purtroppo i rischi segnalati allora si sono puntualmente concretizzati con l’inizio dell’anno e, forse, la situazione è andata oltre ogni più pessimistica previsione. Una delibera regionale di fine anno approvata approfittando del fatto che i cittadini marchigiani erano distratti in quanto si apprestavano a celebrare le imminenti festività natalizie, ha ulteriormente complicato la situazione. Le Case della Salute sono diventate “Ospedali di Comunità”; un cambio di nome senza definirne né i contenuti né i servizi erogati ai cittadini. L’entroterra pesarese è stato ulteriormente privato dei servizi più elementari e necessari, continuando a subire un pericoloso svuotamento di offerta sanitaria. La cosiddetta Azienda Ospedaliera Marche Nord, che ormai può considerarsi una sorta ectoplasma mai esistito, ha comportato la destrutturazione dei due nosocomi di Pesaro e Fano che non riescono più a dare risposte adeguate a chi ne ha bisogno, sia a causa della disorganizzazione che per la cronica carenza di personale, conseguente anche alla “fuga” di diversi professionisti: il risultato è che i cittadini sono costretti a rivolgersi sempre più spesso fuori regione con pesanti disagi e costi di trasferimento. La mobilità passiva, pertanto, determina una vera e propria emorragia di risorse che la Regione Marche è costretta a devolvere alle regioni limitrofe. Nel frattempo il tanto decantato “decalogo” che avrebbe dovuto invertire la tendenza delle liste di attesa, non decolla e, soprattutto non produce effetti. Il colpo di grazia è poi arrivato quando la Regione, con un vero e proprio colpo di mano, ha deciso di avocare all’ASUR l’unico livello di contrattazione, con conseguenze gravi per la gestione delle situazioni periferiche. A tal punto è lecito chiedersi a che servono le Aree Vaste se, come abbiamo già segnalato a dicembre sono etero dirette dall’ASUR attraverso un miope centralismo burocratico ed è stata loro sottratta persino la contrattazione? Insomma, il 2016 è iniziato creando un vero e proprio caos nella sanità ed in particolare in quella pesarese, tanto che diversi Amministratori Locali stanno manifestando il loro dissenso e preoccupazione per quanto sta accadendo. Il caos poi è ulteriormente incrementato da interventi a conferma e smentita delle decisioni assunte da parte delle autorità della Regione. La CISL della provincia di Pesaro non può non denunciare tale stato delle cose ed esprimere una forte preoccupazione, sottolineando anche l’esigenza di avviare una forte mobilitazione che coinvolga gli Operatori Sanitari ed i Cittadini; i primi costretti a sopperire alla carenza di personale ed alla disorganizzazione dei servizi impegnandosi al limite delle possibilità, i secondi ad emigrare in altre regioni per potersi curare con tempestività ed adeguatezza. Il 22 gennaio prossimo le Organizzazioni Sindacali pesaresi sono state convocate, dopo averne fatto da tempo richiesta, dai Direttori dell’Area vasta 1 e Dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord ed in quella occasione saranno ribadite le richieste già avanzate a suo tempo: 1) Dove , come, quando e con quali risorse si costruirà il nuovo Ospedale Marche Nord? 2) Nel frattempo come si intende organizzare il servizio sanitario nelle due strutture e che soluzione si intende dare al posizionamento dei diversi servizi (vedi il punto nascita) ? 3) Come si intende organizzare il sistema delle reti cliniche, ed il sistema di presa in carico? 4) Che ruolo avranno gli ospedali di Urbino e Pergola? 5) Dove si posizioneranno la case della salute oggi diventate “ospedali di comunità” e con quali prestazioni sanitarie? 6) Quale dovrà essere il ruolo del privato nella sanità pesarese?Attendiamo risposte concrete e credibili. Il tempo dei proclami delle chiacchiere e delle decisioni poi smentite è terminato, occorrono fatti e risposte alla domanda di salute degli abitanti della provincia di Pesaro!I Responsabili AST Fano Pesaro Urbino (Giovanni Giovanelli - Gabrio Maria Tonelli  - Leonardo Piccinno )
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11/12/2015 Fusioni tra Comuni? Una scelta importante
La CISL di Pesaro, Fano e Urbino, considera di notevole importanza il percorso di fusione intrapreso dai comuni di: Pesaro con Mombaroccio e Urbino con Tavoleto, che vedrà un passaggio decisivo nella giornata di domenica 13 dicembre p.v. con lo svolgimento del referendum tra i cittadini dei territori interessati.Le fusioni tra Comuni, non solo sono importanti ma necessarie a consentire un processo di aggregazione e di rafforzamento della capacità di dialogo e di sinergia tra comunità che debbono affrontare il cambiamento dei tempi e dell’economia.Occorre però, considerare questo imminente appuntamento, solo il primo passo di un impegno sempre più ampio verso il coinvolgimento di altre comunità, perché la fusione non può e non deve essere solo l’occasione per superare le asperità ed i limiti del Patto di Stabilità, ma un’opportunità da cogliere per ampliare gli assetti al fine di una maggiore efficienza amministrativa e per formare nuove identità comunitarie, mantenendo comunque salde le tradizioni e la storia di ogni singola popolazione.Lo svincolo dal Patto di Stabilità, quindi, non può essere l’unica ragione, ma il punto di partenza verso una logica aggregativa che possa consentire a fasce di cittadini, sempre più ampie, nuove opportunità di sviluppo e nuovi modelli sociali inclusivi.La CISL si è sempre battuta perché, si introducesse in Italia una legislazione che promuovesse l’aggregazione tra Comuni ed in questa logica, saluta positivamente lo sforzo avviato, sia pure tra mille difficoltà e resistenze oggettive, nelle aree oggi interessate al referendum, ma auspica che processi analoghi si sviluppino a breve anche in altre parti del territorio, nella Val Metauro come nella Val Cesano, nella Val del Foglia come nell’hinterland di Fano.Le AST CISL di Pesaro – Fano - Urbino
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07/12/2015 5 Minuti Cisl: Stabilizzazione Biesse di Pesaro - Rinnovo contratto Tpl, Fit Cisl Marche vince le Rsu gruppo FS
Stabilizzazione per 80 lavoratori, entro dicembre 2015, alla Biesse di Pesaro, azienda per la produzione di macchine per la lavorazione del legno, grazie all' accordo tra Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil e Gruppo Biesse. L'intervista a Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Cisl Marche .Rinnovo contratto per i lavoratori del trasporto pubblico . Fit Cisl Marche vince le elezioni delle Rsu e Rls del gruppo Ferrovie dello Stato.  L' intervista a Daniela Rossi segretario regionale Fit Cisl Marche .https://youtu.be/JgvLBgzGQ9I
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21/11/2015 NO al fanatismo ideologico: rafforziamo la coesione sociale
ANOLF e la Cisl di Pesaro Fano Urbino esprimono la piena solidarietà alla comunità musulmana della nostra Provincia, in riferimento al gravissimo fatto di intolleranza avvenuto nei confronti dei centri islamici della nostra provincia con le affissioni di volantini offensivi della dignità della persona e che negano il valore dell’integrazione sociale e religiosa. Il nostro territorio e la nostra società SONO INCLUSIVE, fanno del valore dell’accoglienza e della coesione sociale nel rispetto reciproco delle diverse religioni, il fondamento della pacifica convivenza. Coloro che ignobilmente e nel buio della notte hanno voluto compiere un gesto così vile e deprecabile non conoscono il valore arricchente della reciprocità, della coesione sociale, ma vogliono unicamente creare e fagocitare sentimenti di emarginazione, odio razziale e religioso. ANOLF e la Cisl di Pesaro Fano Urbino condannano fermamente questo gesto e si adopereranno con impegno per scardinare qualsiasi forma virale di razzismo e rafforzare la coesione sociale con l’integrazione di ogni persona indipendentemente dalle differenze culturali, religiose e politiche.
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05/11/2015 Trasporti sanitari: lavoratori affamati dalla burocrazia
“Procedure non rispettate, lungaggini burocratiche sono alla base del mancato versamento degli stipendi di 40 lavoratori da luglio – spiega Vincenza De Leo della Fisascat Cisl, insieme a Cgil e Uil. Registriamo un completo disinteresse sul destino dei lavoratori, anche nell’incontro avvenuto il 3 novembre in Prefettura, si registrano fatti gravi sia dal livello dirigenziale istituzionale che dal livello imprenditoriale, se di impresa possiamo parlare”. La Coop “Solaris”, che si occupa di trasporti sanitari, è stata rappresentata per l’ennesima volta da un soggetto nuovo che, seppur munito di delega di rappresentanza, ha ammesso di non aver nessun potere decisionale sulla vertenza con enorme stupore non solo delle parti sociali ma anche della stessa Prefettura di Pesaro. Improvvisamente ha disconosciuto, pur non essendo cambiati i soggetti, le procedure di riconoscimento essenziali per il pagamento delle fatture. Ci hanno informato che il 16 Ottobre, in ottemperanza alle decisioni assunte in sede ministeriale il giorno 8 Ottobre, la cooperativa ha provveduto all’invio delle fatture relative al periodo Aprile-Giugno ma hanno dimenticato di fornire all’Area Vasta 1 la giustifica delle stesse, impedendo di fatto il controllo ed il conseguente pagamento delle stesse. D’altro canto però la stessa Area Vasta non ha comunicato per iscritto tale mancanza e di fatto non ha accertato nulla. E’ doveroso, da parte nostra, sottolineare che l’Area Vasta nella persona del Dott. Gigliucci, direttore amministrativo Asur Marche si è mostrato disponibile all’intervento in surroga a favore dei lavoratori previa consegna dei cedolini paga dei singoli per l’effettuazione dei pagamenti, tutto ciò ostacolato dall’immotivato nonché incomprensibile diniego della Coop Solaris. E’ sconcertante che un servizio essenziale come il trasporto sanitario venga affidato a soggetti capaci di tale “ Irresponsabilità”. Le vittime, ancora una volta, sono i lavoratori che ogni giorno garantiscono lo svolgimento del servizio non ricevendone il dovuto compenso. Le Organizzazioni sindacali, in questo scandaloso contesto, ribadiscono lo stato di agitazione proclamato e annunciano l’avvio di una serie di azioni di protesta attraverso manifestazioni pubbliche nei giorni a seguire.
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16/10/2015 Rispettiamo i lavoratori
"La giustizia faccia il suo corso, chi ha sbagliato paghi ma i lavoratori? Non ci stiamo alla gogna mediatica a cui vengono sottoposti gli addetti ai lavori". E’ questa la dichiarazione di Vincenza De Leo - Fisascat Cisl Marche. Da un paio di settimane i lavoratori del trasporto sanitario di Pesaro e Fano sono sotto accusa; persone che per poco più di 1000 euro al mese vivono con una divisa cucita sulla pelle, attaccati ad un cellulare per le chiamate continue, impegnati per 10 ore al giorno in reperibilità continua, per una indennità di 1,55 euro l’ora, indifferentemente sia di notte o di giorno. Dopo il servizio delle Iene sono bombardati da offese: social network, opinione pubblica, solo perché sono l’immagine viva delle aziende titolari degli appalti. Desideriamo ricordare che sono solo esecutori materiali non a conoscenza di come viene organizzato il servizio: la responsabilità di quanto accaduto non deve ricadere sui lavoratori ma bensì su coloro che non hanno vigilato per il rispetto del capitolato d’appalto. Non ci sembra di vivere in un paese normale, non crediamo sia giusto che debbano intervenire trasmissioni televisive a denunciare ruberie perpetrate a vario titolo, di cui noi apprendiamo oggi il contenuto. In questi anni abbiamo tutelato il lavoro in virtù di un appalto in essere, abbiamo cercato di difendere il reddito di 88 lavoratori, 88 famiglie il cui destino prima era appeso alle Legge regionale 292, oggi è nelle mani della giustizia? Il 7 ottobre è’ uscita la determina 690 dell’Asur Marche che prevede la gara per l’affidamento del trasporto non sanitario, attraverso una procedura ristretta. L’ammontare economico del servizio, strutturato in tre anni, garantirà il lavoro a un numero molto ristretto dei lavoratori attuali. La rimanente parte dell’attuale appalto sarà affidato, attraverso un interpello in linea con la legge, alle associazioni di volontariato. Siamo altamente preoccupati, chi si fa carico dei lavoratori? L’Assessore alla sanità ci convochi.
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05/10/2015 L’Anolf: occorre trovare alloggi per i senza fissa dimora
L’Anolf di Pesaro-Urbino interviene sulla vicenda degli “abusivi” sorpresi a dormire nella sala d’aspetto del pronto soccorso e nelle adiacenze dell’ospedale San Salvatore di Pesaro. "Non è la prima volta che la nostra organizzazione – scrive Gianluigi Storti dell’Anolf - solleva il problema dei senza fissa dimora". Abbiamo avuto a Pesaro, nel recente passato, anche alcuni casi di persone sole, morte di freddo e stenti in ricoveri di fortuna lungo il fiume Foglia. La Caritas Diocesana e diverse altre istituzioni e associazioni caritative, hanno fatto molto in questi anni, anche allestendo alloggi e strutture di accoglienza. Basta pensare alla mensa O.D.A. di via del Teatro gestita dalla Caritas, con l’aiuto di famiglie e volontari, che fornisce gratis pasti caldi, oppure alla distribuzione di vestiario, ai servizi igienici e alle docce. Negli ultimi tempi il numero delle persone che vagano per la città in cerca di un aiuto è notevolmente aumentato. Si enfatizza in questi giorni, con una carta soddisfazione, il blitz effettuato dalle forze dell’ordine all’ospedale. Ora si parla addirittura di tolleranza zero nei confronti dei rom e degli immigrati. L’ospedale non è un dormitorio e siamo d’accordo, ma il problema è lungi dall’essere risolto. Le persone scacciate infatti dove si rifugeranno? Dove troveranno un nuovo ricovero per passare la notte ora che l’inverno si avvicina. Questa è la vera questione che ci si deve porre. Tanto più che il problema della casa non riguarda solo gli stranieri. L’osservatorio sulle marginalità istituito dalla Cisl di Pesaro e del quale l’Anolf è parte, ha rilevato che tra le persone in difficoltà economica ed esistenziale vi è un’elevata percentuale di cittadini pesaresi, spesso interessati da sfratti esecutivi, poiché non riescono a pagare regolarmente l’affitto. Situazioni di disagio che si amplificano quando vi sono separazioni, malattie o scomparsa di congiunti che fanno vacillare l’equilibrio economico familiare. Pochissimo si è fatto a livello istituzionale per risolvere il problema dei senza tetto. Ancora una volta torniamo a ribadire ciò che spesso abbiamo sostenuto, senza essere ascoltati. Pesaro ha bisogno di dotarsi di alloggi per far fronte all’emergenza abitativa delle famiglie e delle persone in difficoltà. Dalle giovani coppie che non possono, almeno all’inizio, affrontare gli elevati costi di un affitto o di un mutuo, alle famiglie interessate dalla mobilità, dalla disoccupazione e dalla cassa integrazione. A Pesaro si costruisce molto, c’è chi dice anche troppo. E’ giusto allora pensare di legare la concessione di licenze edilizie e la quantità di edificato alla disponibilità delle imprese a concedere gratuitamente o in comodato d’uso, alcuni appartamenti al Comune. Si ricostituirebbe in breve, in questo modo, un patrimonio edilizio pubblico per rispondere alle emergenze. Gli alloggi, concessi a rotazione e a canoni sostenibili, potrebbero essere gestiti da associazioni o famiglie che ne trarrebbero così occasione di lavoro, in un periodo di profonda crisi occupazionale.
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02/10/2015 Opere compensative A14 Cisl: usiamo bene gli investimenti
Ancora una volta si riapre il dibattito sulle opere compensative per la realizzazione della terza corsia dell’A14. Queste opere servono ai cittadini della provincia di Pesaro Urbino, o sono inutili e dispendiose?I 150 milioni di investimenti della società autostrade sul territorio provinciale, sono una somma a cui si può tranquillamente rinunciare, oppure, possono diventare un volano per la ripresa del settore dell’edilizia e della sua filiera ?Sono questi, gli interrogativi che la CISL di Pesaro, Fano e Urbino, si pone rispetto al dibattito pubblico che ha ripreso vigore con le ultime prese di posizioni dei comitati di Fano sulle opere complementari all'autostrada.Occorre avviare un serio dibattito che coinvolga tutte le forze, politiche sociali ed economiche, per elaborare una proposta articolata e di sostegno all’infrastrutturazione del territorio.La CISL, è convinta che la salvaguardia del territorio, compreso quello paesaggistico, si effettua guardando all'utilità dei progetti ed alla loro capacità di essere facilitatori e promotori di nuove opportunità che aiutano, non solo a tutelare l'ambiente ma a risolvere quegli annosi nodi strutturali, viari e d'inquinamento che fino ad oggi sono stati causa dei tanti disagi e sofferenze per i cittadini lungo le strade della provincia.Ritiene, infatti che oltre le opere complementari, siano irrinunciabili per il rilancio dello sviluppo economico e sociale: la realizzazione della Fano Grosseto (da chiarire quale progetto? quali risorse? Quali tempi di realizzazione ?), la Ferrovia Fano-Urbino, come metropolitana di superficie per una nuova offerta turistica e quale collegamento funzionale con la città universitaria di Urbino (patrimonio dell’UNESCO) e con gli aeroporti di Rimini e Ancona.Le opere complementari sono un’ occasione di investimenti da cogliere e valorizzare per superare il gap accumulato in questi anni. I progetti, nell’ottica di una strategia complessiva di sviluppo, devono essere una opportunità al servizio della collettività e non l'occasione per interessi contrapposti di natura politica, affaristica o pseudo ambientalista..
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28/09/2015 Rincari Adriabus: lettera aperta ai Sindaci
Egregio Sindaco,la Società ADRIABUS, a prevalente capitale pubblico, dal 1° settembre c.a., sulla scorta delle decisioni assunte dalla nuova Giunta Regionale, ha aumentato il costo dei biglietti del trasporto pubblico urbano ed extraurbano, di cui è concessionaria all’interno del bacino provinciale.Il rincaro grava su tutti i cittadini, specie i residenti nelle aree interne, che si trovano nella necessità di ricorrere la mezzo pubblico per gli spostamenti legati al lavoro o all’accesso a uffici e servizi e pesa in modo particolare sulle famiglie, che, con redditi già pesantemente provati dalla crisi, si trovano a dover fronteggiare un aumento consistente del costo del trasporto scolastico.L’aumento del prezzo dei biglietti appare del tutto ingiustificato alla luce della riduzione rispetto all’anno precedente del costo dei carburanti ed è inaccettabile che possa essere motivato con la necessità di introdurre 12 nuovi mezzi ecologici: l’acquisto di nuovi mezzi dovrebbe rientrare nell’ordinaria capacità di un’azienda sana di programmare gli investimenti utilizzando risorse proprie o apportate dai soci investitori. Assistiamo invece alla prassi consueta di scaricare i costi gestionali sui cittadini utenti, per coprire mancanza di progettualità e di scelte programmatiche.La CISL del territorio di Pesaro, Urbino, Fano La sollecita, pertanto, insieme agli altri Sindaci della Provincia, ad assumere una posizione netta di protesta nei confronti della Società Adriabus al fine di correggere una scelta sbagliata, miope, ingiustificata e fortemente penalizzante per i cittadini, per la loro qualità della vita e il loro fondamentale diritto allo studio, al lavoro, alla mobilità. Pesaro, 23.09.2015  
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26/09/2015 Insieme per non dimenticare
Sabato 3 ottobre  a Fano una giornata per ricordare i migranti morti nel mare di Lampedusa.Il 3 ottobre ricorre l’anniversario del tragico naufragio in cui persero la vita 368 migranti al largo di Lampedusa. In questa giornata si vuole ridare dignità e voce alle tante vittime dell’immigrazione, in particolare con un’iniziativa che vede uniti in un momento di preghiera cristiani e musulmani. Alle ore 17 presso la Tensostruttura Sassonia (v.le Adriatico), famiglie, cittadini, laici e religiosi si ritroveranno per un momento di preghiera per le vittime di tutte le stragi in mare e in terra. La preghiera sarà guidata dalle diverse confessioni religiose presenti. Terminato il momento di preghiera, tutti i partecipanti si uniranno in un corteo silenzio verso il Pincio, per partecipare alle ore 18 alla tavola rotonda “Il popolo dei migranti verso l’Europa. Accogliere o respingere” che si terrà all’interno delle iniziative della Settimana africana regionale organizzata dall’Associazione fanese L’Africa chiama. Dopo il saluto di Marina Bargnesi, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Fano, interverranno Ettore Fusaro, operatore di Caritas Marche; alcuni giovani profughi accolti presso le strutture della Provincia di Pesaro e Urbino; Mounya Allali, responsabile dei centri di accoglienza profughi della Cooperativa Labirinto. Si concluderà con un momento di intrattenimento con musiche africane a cura del gruppo Crazy Djembè. L’iniziativa è promossa da: Ufficio Diocesano per la Pastorale per i Migranti e Itineranti, Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e Dialogo Interreligioso, in collaborazione con: Anolf Pesaro, Alleanza delle Comunità Islamiche della Provincia di Pesaro e Urbino; Caritas Diocesana di Fano Fossombrone Cagli Pergola; L’Africa Chiama Onlus. 
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26/09/2015 Croce Azzurra: i sindacati avevano già denunciato
"Siamo sconcertati, dichiara Enza De Leo della Fisascat Cisl insieme alla Cgil e alla Uil, dal senso di abbandono che aleggia sugli articoli di stampa sulla vicenda della “Croce Azzurra/Solaris”, anche perché vorremmo puntualizzare che i lavoratori sono assistiti dalle organizzazioni sindacali da molto tempo e tanti sono gli interventi da noi effettuati per la tutela dei lavoratori in essere nell’appalto". Alcuni mesi fa la società di trasporto sanitario Croce Azzurra è stata rilevata dalla coop emiliana Solaris. E’ assolutamente vero che e nel passaggio la perdita retributiva è stata enorme ma è pur vero che le organizzazioni sindacali si sono opposte ed hanno promosso tutte le azioni possibili per cercare di arginare le perdite attraverso l’informativa alle stazioni appaltanti circa le irregolarità dei passaggi, incontri in prefettura e alla fine abbiamo denunciato la Cooperativa all’ispettorato. Ad oggi siamo in attesa dell’esito dei controlli e giusto il 22 Settembre abbiamo stabilito un’assemblea generale dei lavoratori che coinvolge tutte le cooperative operanti nella provincia di Pesaro per il trasporto sanitario. Abbiamo indetto lo stato di agitazione per i mancati versamenti delle retribuzioni e delle aperture di procedure di licenziamento che coinvolgono 44 lavoratori. La partita è difficoltosa perché su questi lavoratori, che nella totalità sono circa un centinaio, pende l’applicazione di una legge regionale la “292” , a parere nostro sbagliata, che affida tutto il trasporto sanitario al volontariato e di conseguenza quando si arriverà alla sua applicazione completa, il personale delle cooperative si ritroverà licenziato. Le nostre non sono puntualizzazioni mirate per sottolineare il nostro operato ma bensì vogliamo denunciare la sordità di enti pubblici che si nascondono dietro logiche di “risparmio”  e invitiamo ufficialmente l’assessore alla sanità ad intervenire sulla questione, magari cominciando a convocare le rappresentanze sindacali riaprendo così quel tavolo di confronto bruscamente interrotto dalla vecchia compagine politica.
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18/09/2015 Fusione Pesaro - Mombaroccio, la Cisl chiede partecipazione
Il dibattito suscitato in questi giorni dal progetto di fusione del comune di Mombaroccio con Pesaro, solleva in realtà un problema molto più complesso, ampio e delicato. Infatti si tratta non solo di capire quali vantaggi porterà agli abitanti del comune più piccolo ma di ragionare sull’assetto istituzionale e sociale che ci sarà nel territorio della nostra provincia con comuni che hanno una media di abitanti molto bassa. Considerata, infatti, la dimensione abitativa dei nostri comuni, il taglio dei trasferimenti agli enti locali, la gestione associata dei servizi sociali tramite gli ATS (sicuramente in futuro avranno un ruolo sempre più incisivo, considerato anche i compiti affidati loro dalla legge regionale n. 32/2014 ) e la possibilità di sbloccare il vincolo del patto di stabilità finalizzando tali risorse allo sviluppo del territorio, è assolutamente necessario intraprendere con gli enti locali un confronto costruttivo e responsabile sulle modalità e sui criteri dei processi di fusione tra i comuni. E’ evidente che occorre valutare e rispettare la omogeneità territoriale, le caratteristiche orografiche e le peculiarità sociali ed economiche. In questa decisiva rivisitazione dell’assetto locale dei nostri comuni, la Cisl chiede che il processo avvenga tramite la partecipazione e il coinvolgimento degli abitanti interessati e delle realtà associative del territorio al fine di evitare sterili battaglie campanilistiche che non giovano allo sviluppo delle comunità ma creano faziosità e frapposizioni non utili ai percorsi di fusione, peraltro a nostro giudizio non più rinviabili. Non vorremo trovarci di fronte a parziali processi di fusione come quello di Pesaro con Mombaroccio (e gli altri comuni dell’Unione del San Bartolo e del Foglia?), o quello che sta accadendo con alcuni comuni che costituiscono l’unione della Val Metauro: quattro comuni lavorano per la fusione e gli altri comuni quale strada scelgono? Quella dell’isolamento o pensano a fusioni non corrispondenti alle peculiarità sociali, culturali ed economiche del territorio? Anche l’Unione Roveresca (formata da quattro comuni; San Giorgio, Piagge, Orciano, Barchi per un totale di 5464 abitanti) potrebbe diventare il perno di una fusione che coinvolgerebbe i comuni limitrofi. Nella Val Metauro e Val Cesano sarà interessante capire quale ruolo vogliono giocare i comuni dì Fano (61.192 abitanti), Mondolfo (14465 abitanti), Fossombrone (9674 abitanti) e Pergola (6396 abitanti). Avvieranno percorsi di fusioni finalizzati alla creazione di comuni significativamente abitati e orograficamente omogenei?Anche i comuni dell’ alta Val Metauro e del Montefeltro non si possono sottrarre a questa dinamica se vogliono avere le risorse per rafforzare i servizi e per uscire dall’isolamento infrastrutturale e di servizi nei quali si trovano. Il nuovo assetto degli enti locali dovrà affrontare apertamente e responsabilmente la delicata questione della gestione del personale che riveste un ruolo fondamentale nel processo riorganizzativo. Questi processi così delicati ed impegnativi, sia per le comunità che per le ricadute sugli assetti organizzativi del personale, necessitano di un ampio coinvolgimento dei soggetti interessati al fine di evitare soluzioni non adeguate al contesto organizzativo del personale e alle esigenze della popolazione. La Cisl di Pesaro Fano Urbino vuole da subito confrontarsi con gli amministratori e le comunità locali su questi processi perché li riteniamo una reale possibilità di sviluppo economico, sociale e civile.
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16/09/2015 Formaorienta, aperte le iscrizioni
Aperte le iscrizioni ai corsi di formazione per docenti ed orientatori nell'ambito del progetto FORMAORIENTA, finanziato dalla Regione Marche con il Fondo sociale europeo.  FORMAORIENTA si propone di formare operatori del sistema di orientamento delle Marche per migliorare e uniformare i servizi offerti ai cittadini, seguendo le linee guida regionali in merito all'orientamento (DGR 631 del 2014) attraverso la realizzazione di 35 corsi di formazione diffusi su tutto il territorio regionale. I corsi sono rivolti ad una platea complessiva di circa 525 operatori: docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, orientatori degli uffici orientamento e placement delle università, orientatori delle agenzie formative accreditate, operatori delle Province e orientatori dei CIOF. Sono in corso 25 Seminari informativi di orientamento aperti al pubblico in tutto il territorio marchigiano. I percorsi formativi del territorio Fermano sono gestiti da Ial Marche che in partenariato con Enfap (ente capofila), Università di Camerino, e Formaconf seguirà la realizzazione di formaorienta. Le domande di partecipazione per le Province di Fermo e Ascoli Piceno, devono essere presentate a Ial Marche entro 10 giorni dall’avvio del percorso scelto, su apposito modello placement e appendice con allegati.  I calendari e i modelli da compilare per l’iscrizione sono scaricabili dal sito internet: www.ialmarche.it oppure consultate il sito regionale www.istruzioneformazionelavoro.marche.it nella sezione dedicata all’ ORIENTAMENTO   http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/Orientamento/FORMAORIENTA.aspx
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15/09/2015 Aumenti nel trasporto pubblico, la Cisl protesta
Un nuovo attacco al welfare sociale, un nuovo attacco alle risorse dei cittadini della provincia di Pesaro Urbino. All’apertura del nuovo anno scolastico, come se non bastasse l’aumento del costo di libri, dovuto a testi sempre uguali, ma nuovi nel titolo e nei prezzi, puntuale l’aumento anche del trasporto pubblico, urbano ed extraurbano, per studenti e famiglie, a partire dal 1° di settembre. E’ sorprendente come l’amara pillola venga indorata con la giustificazione dell’acquisto di 12 nuovi mezzi ecologici, quasi come uno scambio tra sicurezza e modernizzazione del trasporto in cambio dell’incremento del prezzo del biglietto a fronte peraltro del costo del gasolio in continua diminuzione. Una vera politica innovativa benedetta dalla nuova giunta regionale, per compensare le mancate entrate dovute a scelte di riforma del sistema dei trasporti regionali mai effettuate e cosa c’è di più semplice nell’Italia e nelle Marche degli anni 2000 , della pesante crisi economica, se non scaricare il tutto sulle spalle dei cittadini, delle famiglie, degli studenti, già provati dai morsi della recessione mai registrata nella regione e nella provincia ? La CISL di Pesaro, Fano e Urbino, protesta fermamente per questo nuovo attacco allo stato sociale. Non solo la Regione taglia sistematicamente i trasferimenti di risorse ai comuni, alla sanità ed al sistema sociale, consente a una società a prevalente capitale pubblico, come ADRIABUS, il cui compito primario è assicurare un moderno ed efficiente trasporto regionale, di scaricare con estrema faciloneria e leggerezza i costi gestionali, tipici dell’attività industriale sulle spalle dei cittadini. La CISL sollecita i Sindaci dei Comuni della provincia e si schiera al loro fianco, in particolare con quelli dei comuni interni, tra cui Urbino, a protestare fermamente contro la Regione e la società ADRIABUS per difendere i propri cittadini costretti a subire questo ulteriore ennesimo salasso economico. Prima che il governo centrale, arrivi ad effettuare la promessa riduzione delle tasse sulla prima casa, la Regione ed ADRIABUS hanno già trovato la soluzione come aumentare quelle locali.  
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07/09/2015 Il Jobs Act e la sua attuazione
Alla luce della completa  attuazione del Jobs Act, la Cisl Marche, in raccordo con la Cisl Umbria e la Cisl Nazionale,  ha organizzato il secondo Seminario di approfondimento per dirigenti ed operatori. Mercoledì 9 settembre 2015 dalle 14.30 alle 18:30 presso l' Hotel Janus di Fabriano, con   la collaborazione di Marco Lai (Centro Studi Cisl) e Barbara Cerutti (operatrice nazionale Filca) si discuterà  delle novità in tema di tipologie contrattuali e disciplina del demansionamento, nonchè del riordino  degli  ammortizzatori sociali  in costanza di rapporto di lavoro. Parteciperà ai lavori il Segretario Confederale Gigi Petteni.Programma del Seminario
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28/07/2015 Fallimento Salus srl, preoccupazione per i 150 dipendenti di Villa Serena
 Le segreterie regionali di CGIL CISL e UIL Funziona Pubblica delle Marche, appresa l’avvenuta dichiarazione di fallimento della Salus s.r.l in data 16 luglio, chiedono la massima attenzione da parte delle istituzioni regionali al mantenimento dei livelli occupazionali della struttura che conta circa 150 lavoratori in servizio nella casa di cura privata Villa Serena di Jesi. Dal 2013 le attività ed il personale della Salus s.rl. sono transitati nella nuova società Villa Serena s.p.a (diversa dalla Salus s.r.l.) che attualmente provvede a gestire, in affitto, la convenzione con il Sevizio Sanitario Regionale. Le preoccupazioni sono rivolte alla possibilità che la procedura fallimentare che ha investito la Salus s.r.l. possa determinare riflessi anche sulla affittuaria Villa Serena S.p.A., visto che la titolarità della struttura, delle licenze di accreditamento e dei posti letto rimangono in capo alla Salus s.r.l. Altro elemento cruciale è rappresentato dalla nuova organizzazione della sanità privata imposta dal Decreto Balduzzi, secondo la quale, Servizio Salute AIOP Marche e le singole case di cura hanno sottoscritto un protocollo di riorganizzazione e redistribuzione dei posti letto e di risorse economiche della sanità privata accreditata regionale. La nuova riorganizzazione prevede per Villa Serena s.p.a, un abbattimento di -20 posti letto di acuti ed una riduzione di Budget complessivamente percepito da Villa Serena S.p.A. di circa 560.000 euro annui a partire dal 2016. CGIL  FP - CISL FP - UIL FPL ritengono importante, come già ribadito in sede regionale nell'incontro del 8 luglio scorso  che l’abbattimento del budget di Villa Serena, la riconversione della struttura ed il fallimento della Salus S.r.l non abbiano riflessi sulla tenuta occupazionale della Casa di Cura della Vallesina
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27/07/2015 AGORA' MARCHE non paga gli stipendi. E' sciopero
Alta l’adesione allo sciopero, proclamato per oggi 27 luglio dai sindacati di categoria FP CGIL, FISASCAT CISL, UIL FPL, dei lavoratori della cooperativa sociale Onlus, Agorà Marche, operanti nei servizi di educativa scolastica, educativa domiciliare, SAD, Centro COSER, Centro SI, Residenza Protetta E. Medi e Casa Albergo dei Comuni di Falconara Marittima, Monte San Vito e Fabriano. Presenti una cinquantina di operatori al presidio davanti alla sede del centro diurno Agorà di Falconara Marittima. Nonostante l’80% dei dipendenti abbia scioperato, i servizi essenziali alla persona sono stati comunque garantiti, come previsto dalla normativa, con un accordo sindacale. La ragione principale alla base dello sciopero sono « I continui ritardi nel pagamento delle retribuzioni, che la cooperativa opera da diversi mesi. – afferma Monya Fioruti, Fisascat Cisl Marche, con i lavoratori in presidio - Ritardi che creano forti disagi anche in considerazione del fatto che gli stipendi oltre a non essere elevati spesso rappresentano l'unica fonte di sostentamento di molte famiglie che a malapena riescono ad arrivare a fine mese. In questi servizi lavorano in prevalenza donne che spesso sono sole con figli a carico e nessun altro aiuto economico.» I sindacati di categoria FP CGIL, FISASCAT CISL, UIL FPL “Non ritengono più accettabile i ripetuti ritardi nei pagamenti delle retribuzioni anche in considerazione del fatto che gli operatori e le operatrici dell’Agorà Marche, con professionalità e impegno, assicurano ogni giorno assistenza e sostegno a soggetti fragili, quali anziani e portatori di handicap, nonostante le difficoltà legate ai forti tagli di risorse che ogni anno i servizi sociali subiscono. Tagli che portano alla progressiva decurtazione di ore di assistenza per i soggetti più deboli e di conseguenza delle ore lavorate. Un situazione pesante per chi opera nel sociale che si inserisce in quadro di crisi economica generale che vede ormai quasi tutti i lavoratori in forte difficoltà economiche.”
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24/07/2015 L'ospedale di Pergola...tra presente e futuro
L’ospedale SS. Donnino e Carlo di Pergola …..tra presente e futuro !! E’ questo il tema dell’assemblea pubblica organizzata dalla Cisl di Fano che si terrà a Pergola presso la sala Convegni della Banca di Credito Cooperativo venerdì 31 luglio alle ore 16.30. Sarà l’occasione per riprendere la discussione sul destino della sanità del territorio insieme a Giovanni Giovanelli Responsabile Cisl  Fano, Luca Talevi Segretario Generale Cisl FP Marche e Sauro Rossi Segretario Regionale Cisl Marche.VOLANTINO Assemblea Osp Pergola 31 Luglio 2015
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21/07/2015 Jp, ora intervenga il Governo
L'appello è stato lanciato dal Segretario della Fim (Metalmeccanici Cisl) Marche Andrea Cocco, in occasione dell'assemblea svolta ieri con i lavoratori della Jp Industries dello stabilimento di Maragone a Fabriano. Assemblea nella quale è stato illustrato l'esito dell'incontro di martedì 12 luglio scorso al Ministero per lo sviluppo economico. I lavoratori hanno invitato i rappresentanti sindacali ad alzare il tiro e fare tutto quanto possibile per sollecitare le istituzioni a sbloccare la situazione della Jp Industries, il cui acquisto della Ardo è stato bloccato con ricorso dalle Banche creditrici dell'A. Merloni. I primi due gradi di giudizio hanno dato ragione a queste ultime, ma i commissari straordinari hanno fatto ricorso in Cassazione, presso la quale si attende ora la data dell'udienza, prevedibilmente per settembre. «Una vicenda assurda e grottesca - commenta Andrea Cocco - ma allo stesso tempo complessa e delicata. E' a rischio il futuro di 700 lavoratori e di un intero territorio, le cui sorti sono legate all'esito positivo di questo progetto industriale. Per questo, dopo l'annuncio della firma per Whirlpool, chiediamo al Governo di intervenire in prima linea e fare tutto il possibile per risolverla».
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18/07/2015 Riforma Province, incontro a Macerata
Si è svolto oggi, sabato 18 luglio, l’incontro organizzato da Cgil Cisl Uil di Macerata nell’ambito della campagna di sensibilizzazione riguardante il complessivo assetto del comparto delle autonomie locali alla luce di quanto contenuto nel decreto legge 78/2015. Molte le criticità evidenziate in modo particolare nell’ambito delle trasformande  amministrazioni provinciali in Enti di Area Vasta. Sono state illustrate le proposte unitarie di emendamento al d.l. 78/2015 (in allegato) e uno spaccato della situazione dell’Amministrazione provinciale di Macerata. Particolari ed approfonditi i focus dedicati alla situazione in cui versano i Centri per l'Impiego ed il Servizio di Polizia Provinciale, nonché i problemi del bilancio pluriennale e rispetto del patto di stabilità dell'Area Vasta. I senatori e parlamentari presenti hanno apprezzato il confronto e promesso interessamento affinché nei giorni prossimi il Governo accolga gli emendamenti proposti.  
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09/07/2015 Ospedale di Pergola,risolvere le criticità per scongiurare il declino
In questo momento di rinnovamento istituzionale a livello regionale, l' Area Sindacale Territoriale della Cisl di  Fano insieme alla Cisl Marche e al sindacato di categoria della Funzione Pubblica vogliono riportare all'attenzione dell’opinione pubblica e della nuova Giunta Regione, alcune criticità che riguardano l’Ospedale di Pergola, in particolare:  la parziale e non corretta applicazione di alcune delibere regionali approvate dalla precedente Giunta, come ad esempio la delibera sul riordino delle reti cliniche (1345/2013), le quali garantirebbero al presidio ospedaliero di Pergola un percorso di riqualificazione funzionale tale da assicurare una risposta sanitaria sulla medio/bassa intensità di cura e un’azione di filtro per patologie a più alta complessità da indirizzare ad altre strutture del territorio; l’attivazione della multispecialità nel Day Surgery Chirurgico, aspetto qualificante per Pergola, è, ad oggi, incompleta. Non si è dato  sbocco, ad esempio, a  specialistiche come l’ortopedia, che avrebbero ulteriormente arricchito la risposta sanitaria per i cittadini dell’entroterra; il ritardo delle nomine che riguardano le figure apicali in Area Vasta 1. Altra criticità , che il sindacato  solleva, è l’organizzazione del servizio di anestesia, per una risposta immediata e corretta  deve essere garantita la presenza continua dell’anestesista nella struttura. «A fronte di una programmazione nazionale e regionale in particolare “il Piano sanitario 2012/2014”, che prevede la garanzia di servizi sanitari nelle aree interne e disagiate, rispondente alle necessità della popolazione, in Area Vasta 1 a tutt'oggi, non si è completato il percorso previsto in tal senso.- sottolineano - Le varie criticità che abbiamo segnalato se non verranno affrontate, porteranno inesorabilmente la struttura pergolese ad un declino irreversibile.  Riteniamo  che la risposta sanitaria vada garantita a tutti i cittadini in modo omogeneo, con contenuti e percorsi appropriati e non con vaghe  promesse. Non si chiede,  al neo Presidente regionale che è  anche assessore alla Sanità, Luca Ceriscioli, un trattamento di favore per l’Ospedale di Pergola ma che vengano rispettate e applicate quelle delibere che riconoscevano la peculiarità della struttura in relazione agli  elementi geografici e logistici definiti.»
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08/07/2015 Iftar collettivo: "incontrarsi" tra famiglie cristiane musulmane
Sabato 11 luglio a San Lorenzo in campo il Centro culturale  in  collaborazione con l’Alleanza delle Comunità Islamiche PU ha organizzato un incontro per condividere insieme il momento della rottura del digiuno. Durante la serata interverranno il Dott. Hicman Rachdi, presidente Alleanza delle Comunità Islamiche PU, Don Federico Tocchini, Parroco di Santi Biagio e Martino a San Lorenzo, Abdellah Biya, Presidente centro culturale islamico a San Lorenzo , Claudio Franchini, membro dell’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso e Luciano Schiaroli, vice-direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale dei migranti ed itineranti.
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08/07/2015 Assemblea organizzativa dei pensionati di Fano
I pensionati Cisl della zona di Fano, Fossombrone e Pergola si incontreranno il 9 luglio per l’assemblea programmatica e organizzativa. Sarà l’occasione per fare il punto sulla organizzazione e per chiarire con il responsabile Luciano Rovinelli i temi che stanno più a cuore ai pensionati: il tema della sanità e della non autosufficienza, la questione della sentenza della Corte Costituzionale n.70 sul blocco 2012-2013 della perequazione delle pensioni e la questione del fisco. Un buon numero di persone hanno firmato per la campagna proposta dalla Cisl “per un fisco più equo e più giusto”. Significativa e rappresentativa l’assemblea se si considera che le persone presenti nei comuni della Rls di Fano (composto dai comuni del’ambito di Fano e di Fossombrone) con più di 65 anni sono 31013, il 21,98 % della popolazione totale.Verrà presentata anche una ricerca condotta dalla Rls e dalla Cisl di Fano sull’incidenza della tassazione locale sui redditi dei pensionati. Sono stati presi in considerazione 7 comuni e, a fronte delle pensioni di vecchiaia medie che vanno dai 1036,60 € del Comune di Fano agli € 809,35 del comune di San Giorgio di Pesaro e dell’assegno sociale che è di media è di 380 €, si è verificato quanto incidono le diverse aliquote dell’Irpef, della Tasi e dell’Imu sui redditi dei pensionati. Per la Tasi una stessa abitazione con gli stessi metri quadri e la stessa rendita catastale può pagare 137 € a Fano e 55 € a Monteporzio. Anche considerando l’Imu per una seconda casa si passa da 206 € del comune di Mondolfo a 148 € del comune di Monteporzio. Significativi, quindi, i protocolli firmati dai sindacati con le amministrazioni comunali di Fano, Unione Roveresca e San Costanzo che salvaguardano le fasce più deboli della popolazione, per citarne una le detrazioni del comune di Fano per quanto riguarda la Tasi per coloro che possiedono un isee pari o inferiore a 12.000. Oltre a questo sono state prese in considerazione le bollette per i rifiuti, per il servizio idrico, per l’energia elettrica e per il metano. Queste voci, più la Tasi e l’Irpef, prendendo a campione una famiglia composta da due pensionati su una pensione media di vecchiaia, incidono mensilmente per il 17,80%.
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04/07/2015 Ambito sociale di Fano: le preoccupazioni della Cisl
Su quanto sta accadendo nell’Ambito Sociale 6, le cui irregolarità amministrative sono al varo della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica, la Cisl di Fano esprime le sue preoccupazioni. La delicata situazione sociale e il particolar momento di crisi ha ripercussioni pesanti sulle fasce più deboli della popolazione: anziani, portatori di handicap, disoccupati e soggetti svantaggiati bisognosi di inclusione sociale. “Per far fronte a questa difficile situazione è necessaria una programmazione delle politiche sociali e di welfare. Non vorremo invece, afferma il responsabile della Cisl di Fano Giovanni Giovanelli - che la situazione di grave difficoltà dell’Ambito territoriale sociale di Fano, composto dai comuni di Fano, Mondolfo, Mondavio, Monterporzio, San Costanzo, San Lorenzo in campo, Unione Roveresca, Fratterosa e Pergola con un numero complessivo di 103.750 abitanti, abbia pesanti ripercussioni sulla gestione ordinaria dei servizi erogati dall’ambito E SUL PERSONALE DELLE COOPERATIVE che gestiscono i vari servizi”. Ci preoccupa moltissimo, che a fronte di verifiche amministrative e contabili necessarie e dovute, si blocchino tutte le attività ordinarie e le prestazioni sociali erogate dall’ambito sociale territoriale. Invitiamo pertanto il Comitato dei Sindaci, che è l’organo di controllo e di indirizzo dell’Ambito , a prendere nel più breve tempo possibile le decisioni opportune per garantire i servizi ordinari  in modo da non pregiudicare il welfare e la tenuta sociale del territorio. La Cisl di Fano auspica che questa situazione sia l’occasione per riaprire un ampio confronto sulle politiche sociali del territorio e sulla gestione associata dei servizi che non possono continuare ad essere erogati frammentariamente e in modo disomogeneo.
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29/06/2015 5 Minuti Cisl: Lavoro e giovani; Tassazione locale #frimalacrescita, Giornata del Rifugiato
Lavoro, giovani, nuovo governo regionale.Il punto con il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo.Bilanci comunali in affanno. Cisl Marche dice no all'aumento delle tasse locali e prosegue nelle piazze e nei luoghi di lavoro la raccolta firme per un fisco più equo e giusto. Intervista a Sauro Rossi, segretario regionale Cisl Marche.20 Giugno 2015 Giornata Mondiale del Rifugiato. Anolf Marche ad Ancona per "Io sono /sogno in Italia" evento organizzato in collaborazione con il Comune di Ancona e le associazioni del territorio che accolgono i migranti. Intervista a Neli Isaje, responsabile Anolf Ancona. https://youtu.be/Ecznkmy64WY 
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27/06/2015 Mastrovincenzo al Corriere Adriatico: "Alle imprese serve più coraggio"
Niente scatto. Se è ripartenza di certo è tutta in salita. Bankitalia dà l’impennata della pendenza: nelle Marche la crisi s’è pagata più che altrove. Il presidente di Confindustria Bucciarelli ripartisce il peso della sopportazione tra dipendenti e imprese: della serie, hanno sofferto tutti e tanto. Le previsioni di viaggio, tuttavia, azzardano un “che sia la volta buona per farcela”. Ma la nuova cabina di regia parte col freno tirato: per il governo Ceriscioli risorse in calo e domande di assistenza sociale e di sostegno ai settori produttivi in crescita esponenziale. Il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, procede in cordata: “La previsione di investimenti pubblici e privati nelle Marche è inferiore al resto d’Italia e così l’occupazione languirà ancora”. Avanti pianissimo, con un sistema produttivo provato e una tenuta sociale a rischio.  L’affermazione di Bankitalia non fa altro che confermare ciò che come sindacati confederali diciamo da tempo: questo territorio ha pagato in proporzione più di altre regioni.àà Le Marche che resistono arrivano al capolinea.  Sono i fatti che prevalgono sugli slogan: povertà in forte crescita, sistema produttivo e terziario in difficoltà, aumento del lavoro nero e di quello occasionale, quota elevata di sofferenze bancarie. E poi c’è l’Europa matrigna con le sue politiche restrittive. Azzardi una contromossa. Stiamo raccogliendo firme per una legge che cambi radicalmente il fisco in Italia, alleggerendo la pressione sui redditi medio-bassi e le famiglie. Ma anche gli imprenditori dovrebbero fare di più. Contraddice Bucciarelli che sostiene la condivisione di questo lungo percorso di passione Correggo il tiro. Proceda pure. Ci sono imprenditori, specie piccoli, che hanno lottato contro la crisi e perso il lavoro al pari dei loro dipendenti, altri che vanno avanti facendo onore alla loro vocazione e avendo a mente la loro responsabilità sociale. Però? Non posso dimenticare che molti altri imprenditori, anche prima della crisi, hanno preferito retrocedere dall’impegno industriale o commerciale per  orientare i propri interessi verso la rendita finanziaria, causando danni sociali spesso drammatici. Si mette di traverso? Il leader degli industriali indica la necessità di abbattere la conflittualità, di provare a uscire insieme dalla crisi e cita l’esempio della Germania. Premetto: non cerchiamo il conflitto fine a se stesso, l’imprenditore non è un nemico, la prosperità dell’impresa interessa anche noi. La Cisl è sempre pronta a un confronto serio e finalizzato a promuovere occupazione e sviluppo delle imprese. Il fronte sembra compatto.  Ecco, sembra. Mi chiedo se le imprese siano veramente pronte a dare spazi di partecipazione reale ai lavoratori, come in Germania appunto. Istruzioni per l’uso? Non considerare il sindacato come un interlocutore necessario solo quando l’azienda è in crisi; considerarlo piuttosto un soggetto che può cooperare per lo sviluppo. Più contratti aziendali, ma senza depotenziare quelli nazionali. Sottoscrive la formula-Bucciarelli? Subito. Devono essere rinnovati i contratti nazionali per definire un sistema di relazioni adeguato, garantire il potere di acquisto delle retribuzioni, rafforzare elementi di welfare contrattuale. La Cisl, è cosa  nota, sostiene anche il rafforzamento della contrattazione aziendale e territoriale per accrescere produttività e competitività, far partecipare i lavoratori ai risultati, promuovere l’occupazione. Ma è necessario sciogliere un dubbio. Quale? Insisto: gli imprenditori sono pronti ad aprirsi a un confronto vero? Interrogativo da rispedire al mittente, al presidente Bucciarelli. Bene, in caso di risposta affermativa dobbiamo, Sindacati e Confindustria insieme, chiedere al Governo di ripristinare la tassazione agevolata sulle quote salariali contrattate in azienda. Che altro per farcela? Più coraggio da parte delle imprese, nell’investire su processi, prodotti e nuove competenze. Gli sgravi sulle assunzioni a tempo indeterminato possono aiutare, ma è necessario uno scatto di fiducia nel futuro. L’immancabile post per la nuova Giunta regionale ? Tanto dialogo: la politica non può essere autosufficiente, deve favorire reti e trovare sintesi efficaci in un contesto complesso e incerto. La scaletta delle priorità?  Sviluppo e al lavoro al centro,sempre, anche nella gestione del welfare, nell'uso dei fondi europei, nella organizzazione della macchina pubblica. Intervista Mastrovincenzo, Corriere Adriatico 27/6/15  
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25/06/2015 Giovani, lavoro e sindacato. Un incontro possibile
Un seminario di approfondimento sul tema del rapporto tra giovani, lavoro e sindacato. Mercoledì 24 giugno scorso la Sala Storti della Sede Cisl nazionale ha ospitato un’iniziativa organizzata dalla Cisl Marche, che coordina un gruppo di lavoro composto dalle Cisl regionali dell’Italia centrale (Toscana, Lazio, Umbria e Abruzzo), al quale la Segreteria nazionale ha affidato il compito di elaborare un percorso di riflessione e sperimentazione politica e organizzativa su un tema cruciale nel futuro non solo del sindacato, ma di tutto il paese. “Anche per questo - commenta il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo - abbiamo voluto mettere a confronto esperienze e sensibilità diverse, per raccogliere elementi utili ad un percorso sul quale da mesi siamo impegnati, finalizzato a fornire elementi per aiutare, sul tema dei giovani, le riflessioni della prossima assemblea organizzativa nazionale”. Un seminario dedicato al gruppo di lavoro e aperto alla partecipazione di tutti soggetti che stanno collaborando al progetto, come i Dipartimenti Politiche migratorie, donne e giovani e Mercato del lavoro, il Centro studi, lo Ial, l’Anolf e le strutture nazionali di categoria e regionali confederali coinvolte a vario titolo nella sua costruzione. La Dott.ssa Silvia Brena, formatrice e ricercatrice sociale, ha illustrato i primi elementi di analisi del percorso, partito dalla ricognizione delle più importanti esperienze realizzate negli ultimi anni dalla Cisl sul territorio nazionale. Un’analisi arricchita dai contributi forniti, attraverso interviste individuali, da dirigenti di strutture nazionali di categoria, confederali regionali, da responsabili nazionali di Associazioni Cisl, nonché dal confronto con gruppi di giovani che si muovono "ai confini" della Cisl. Partire dal lavoro per pensare a progetti o servizi per bisogni, desideri e interessi  "nuovi", oltre quelli tradizionali. Riflettere sul mondo giovanile a partire delle complessità e delle diversificazioni che lo caratterizzano. Tenere conto delle modalità partecipative dei giovani, sempre più orientate a connessioni “leggere” e mobili. Lavorare insieme ai giovani, e non solo “per loro”. Stare sui territori, in rete con altri soggetti, per intercettare i giovani alle prese con transizioni sempre più lunghe e complesse. Elementi che sono stati confrontati con il contributo di alcuni relatori: Mons. Fabio Longoni, Direttore dell’Ufficio nazionale CEI per il lavoro, il Prof. Giulio Caio dell’Università di Bergamo, il Presidente di Adapt Emmanuele Massagli, e Daniela Marzana, ricercatrice dell’Istituto Toniolo. Tanti gli tanti spunti di riflessione emersi, a partire dalla necessità che il sindacato sia sempre più un luogo “adulto” di mediazione e di servizio per i giovani, in cui questi possano fare esperienza riscoprendo il valore (anche spirituale) del lavoro, alla prospettiva della costruzione di una nuova cittadinanza per i giovani, dando senso anche a quei luoghi in cui non è riconosciuta la dimensione del lavoro, come quelli festivi e conviviali. Un sindacato sempre più chiamato a muoversi tra due prospettive diverse. Da un lato rappresentare i giovani - intercettandoli dentro un mercato del lavoro sempre più complesso e frammentato - e lasciare uno spazio attivo nell’organizzazione, dando loro voce e responsabilità. Dall’altra impegnarli in progetti associativi generativi, ossia capaci di attivare relazioni, mantenerle nel tempo e fondarle su relazioni paritarie, basate su un reciproco riconoscimento di fiducia.
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24/06/2015 Firmato accordo tra Sindacati e Asur - Area Vasta 5- per una sanità migliore nel piceno
Liste d’attesa, potenziamento dell’offerta residenziale, attivazione delle Case della Salute, prevenzione e assistenza domiciliare integrata. Sono i cinque ambiti di intervento condivisi nel protocollo siglato in questi giorni da  Cgil, Cisl e Uil e  Asur, Area Vasta 5 . E proprio sulle liste d’attesa, al fine di garantire la riduzione dei tempi necessari per una visita, si è sviluppato un confronto tra le organizzazioni sindacali confederali e la direzione dell’Area Vasta 5 basato su quattro aspetti fondamentali: la garanzia dei percorsi per le urgenze, il monitoraggio dei tempi d’attesa, il monitoraggio del piano attuativo di Area Vasta  e lo sviluppo dell’attività per la presa in carico della cronicità. Nel corso del 2015, è previsto il potenziamento di percorsi d’accesso differenziati per priorità, promozione dell’appropriatezza prescrittiva, azioni per promuovere la presa in carico della cronicità, fragilità e patologie neoplastiche. Rispetto al  potenziamento dell’offerta residenziale,  l’Area Vasta 5 si è impegnata a concludere il percorso di verifica della congruità delle rette richieste agli ospiti negli anni 2013-2014 e della restituzione delle quote indebitamente prelevate ai pazienti.  E per le  Case della Salute l’accordo prevede l’attivazione di una nuova struttura nel Comune di Ascoli dove  i medici di medicina generale lavoreranno  in gruppo a garanzia anche di  un turno di continuità assistenziale. Nel distretto di San Benedetto del Tronto sono già attive le Case della Salute di Ripatransone e di Montefiore dell’Aso. L’intento è quello di articolare un’organizzazione quanto più integrata possibile dei servizi diagnostici e terapeutici di queste due strutture evitando doppioni e garantendo così una copertura razionale ed efficace del territorio di riferimento, e di programmare l’attivazione di una ulteriore casa della salute. Nel distretto di Ascoli è già attiva la Casa della Salute di Offida nella quale sono presenti la maggior parte dei  servizi  previsti dalla normativa regionale. «La firma del protocollo da conto di un  lavoro e di un confronto serrato tra la direzione e i sindacati confederali e dei pensionati. Già dallo scorso anno ha prodotto  una serie di azioni volte ad affrontare le criticità del sistema sanitario. – afferma Antonio Angelini, Coordinatore Prov.le Cisl Ascoli Piceno -  Con responsabilità, ci siamo impegnati a cercare di dare soluzioni ai problemi più sentiti dai cittadini, come le liste di attesa, la residenzialità per la non autosufficienza e l’assistenza domiciliare.  – conclude - Siamo stati i più tempestivi nell'ambito regionale ed i risultati sono apprezzabili anche sotto il profilo della metodologia, non è consuetudine in sanità  percorrere la strada della condivisione e della partecipazione . »
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23/06/2015 Bilancio: firmato il protocollo di intesa con il Comune di Fano
Già dal mese di febbraio, Cgil, Cisl e Uil hanno inviato a tutti i Sindaci della Provincia un documento su cui si chiedeva di aprire un confronto sui temi legati alla crisi economica e occupazionale e, in particolare modo, di predisporre un bilancio preventivo teso alla salvaguardia dei livelli complessivi dei servizi sociali, socio-sanitari ed educativi e che garantissero (malgrado la diminuzione dei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione) l’invarianza della pressione tributaria puntando ad una maggiore equità attraverso l’utilizzo dello strumento ISEE. “Purtroppo dobbiamo registrare – afferma Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl di Fano - difficoltà con molti comuni del territorio dove il confronto, quando c’è, è in forte ritardo, visto che entro luglio tutte le Amministrazioni dovranno approvare il bilancio preventivo 2015”.Finora si è svolto un confronto interlocutorio con il Comune di Pergola, due incontri con i Comuni dell’Unione Roveresca dove a breve si sottoscriverà l’accordo e i Comuni dell’Ambito territoriale 7 di Fossombrone con il quale però non si è raggiunto ancora un’intesa. Gli impegni di cui si farà carico il comune di Fano con la sottoscrizione del Protocollo, avvenuta mercoledì 17 giugno, sono principalmente: • L’Invarianza per l’anno in corso di tutte le aliquote della tassazione locale in vigore. Per quanto riguarda la TARI e la prevista riduzione dell’ECOTASSA, l’Amministrazione si farà parte attiva nei confronti di Aset SpA al fine di destinare questi risparmi alla diminuzione delle tariffe • Sulla TASI si confermano (così come nel 2014) 100 mila euro da destinarsi a detrazioni per quelle famiglie che possiedono un reddito ISEE pari o inferiore a 12.000 euro. • Per il Fondo Anticrisi viene previsto uno stanziamento di 80.000 euro, di cui una parte (30.000 euro) destinata a finanziare dei tirocini di reinserimento presso imprese private sulla base di esperienze già in atto nel territorio provinciale, e le restanti risorse (50.000 euro) per interventi a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi (contributo affitti – buoni pasto – bollette gas e energia). Inoltre altri 198.000 euro messi a disposizione di Aset per gli utenti del Comune di Fano verranno utilizzati per le situazioni di forte disagio economico delle famiglie, sempre con accesso legato alla situazione reddituale (ISEE). Nelle prossime settimane si stabiliranno i requisiti di accesso in modo che il Comune possa far uscire al più presto i relativi bandi. Nel documento sottoscritto vengono affrontati poi altri temi sui quali si aprirà un confronto in tempi brevi che si riferiscono al Piano Antievasione, alla revisione delle tariffe dei Servizi Educativi in direzione di una maggiore equità, al percorso di fusione di Aset SpA e Aset Holding, alla gestione associata dei servizi, al tema degli appalti. Oltre ad uno specifico impegno che prevede dal prossimo anno una riduzione dell’IMU per gli immobili affittati a canone concordato. Restano aperte alcune questioni di grande rilevanza e alcune incertezze legate principalmente ai tagli che la Legge di Stabilità del Governo per il 2015 ha inflitto a tutto il sistema degli Enti locali, in particolare sui temi del welfare e che dovranno essere affrontate con urgenza dalla Regione Marche. Sono infatti a rischio numerosi servizi essenziali nel territorio già dalle prossime settimane se non si interviene nell’immediato anche con interventi tampone.
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22/06/2015 5 Minuti Cisl: IMU e TASI,Lavoro in crisi nell'ascolano, Fisco Equo
Pagamento  Imu e Tasi, Caf Cisl presi d’assalto alla scadenza del 16 giugno. Intervista a Fabiola Tarabelli, coordinatrice regionale CAF Cisl Marche.Critica la situazione occupazionale nella provincia di Ascoli Piceno: 30 mila disoccupati nel 2015, mobilità in aumento. Interviste a Antonio Angelini, Cisl Ascoli Piceno,Tonino Passeretti Filca Cisl, Marsilio Antonucci, Femca Cisl e Maria Teresa Ferretti Area mercato del lavoro Cisl Ap.Fisco equo, CISL : "Bonus da 1000 euro". Servizio a cura di Labor TV in occasione della campagna #firmalacrescita proposta di legge ad iniziativa popolare per la Riforma del Fisco. https://youtu.be/RJbViyHPmdM 
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20/06/2015 Giornata mondiale del Rifugiato: Fermiamo la strage subito
 La Cisl aderisce alla Manifestazione “Fermiamo la Strage Subito! Salvare vite umane, proteggere le persone, non i confini, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. La questione dell'immigrazione sta diventando sempre di più una grande emergenza umanitaria e purtroppo l'Europa continua a non mostrare la sua faccia migliore.Se l’Europa continua a dire no, a respingere e a non accogliere, sarà veramente difficile attuare i richiami alla solidarietà tra Stati Membri sui quali si poggia l’architettura delle Istituzioni europee, ma soprattutto rispettare gli impegni che si sono dati i paesi europei a svolgere il loro ruolo e la loro responsabilità, di fronte a tale emergenza umanitaria. Siamo davanti a migliaia e migliaia di donne, anziani, bambini, uomini che fuggono da una morte sicura, dalla fame, dalla guerra, abbandonano i loro paesi disperati, mettendo le loro vite nelle mani di spregiudicati criminali, fuggendo in massa e noi non sappiamo accoglierli. I cittadini e le cittadine di tutta l’Italia stanno dando un grande esempio di solidarietà, di rettitudine morale a tutta l' Italia ed anche all' Europa con una spinta umanitaria davvero forte. In Italia è attivo dal 2001 il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) che è composto dalla rete degli enti locali che, con il prezioso contributo delle realtà del terzo settore, realizzano interventi di accoglienza per quanti arrivano sul territorio italiano in cerca di protezione internazionale (per approfondire: www.serviziocentrale.it). Ad Ancona il progetto territoriale di accoglienza è attivo dal 2003 ed è realizzato dal Comune di Ancona, insieme all'Associazione “ANOLF Marche”, con il nome “Ancona Città d'Asilo” rivolto sia ad adulti che a minori stranieri non accompagnati (MSNA).   In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato  ad Ancona è prevista l'iniziativa “Io sono/soGno in Italia – GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO 2015”  Piazza Roma Sabato 20 GIUGNO 2015 dalle ore 17:30 alle ore 23:00 circa. Un  appuntamento importante di incontro tra la cittadinanza di Ancona ed i rifugiati che la città accoglie.   .
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18/06/2015 Migranti: firmato il protocollo per l’accoglienza
Siglato a Fano il “protocollo d’intesa per l’accoglienza dei rifugiati”, i cittadini extracomunitari richiedenti protezione internazionale, ospitati nel territorio del comune, potranno svolgere attività di volontariato. Ben 22 le sigle coinvolte tra le quali la Prefettura, Il Comune, la Provincia, l’Ambito Territoriale VI, e tante le associazioni tra le quali la Cisl di Fano. Grazie a questa intesa, i migranti potranno svolgere attività di volontariato libero e gratuito presso le associazioni e a favore della collettività ospitante. L’obiettivo è anche di promuovere la conoscenza reciproca mediante la partecipazione dei migranti ad attività culturali, sportive ed educative e di inserimento sociale che li facciano sentire partecipi della realtà locale e che permettano al territorio ospitante di conoscere direttamente da chi le ha vissute le loro particolari vicende umane e geografiche.
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12/06/2015 Lavoro e sindacato: la Cisl Marche incontra i giovani
Giovani, lavoro e sindacato: Incontri difficili ma possibili. Lo dimostra l'esperienza della Cisl Marche, che nelle settimane scorse, in due diverse occasioni, ha incontrato gruppi di giovani per confrontarsi con le loro rappresentazioni su una triangolazione complessa, problematica e di grande attualità. Circa 50 giovani sono stati incontrati a Camerino - studenti universitari residenti nel locale Collegio diocesano - e ad Ancona, durante lo "Stage Giovani" organizzato dalla Cisl Marche. La rappresentazione e l’esperienza che i giovani hanno del lavoro è attraversata sì da segni profondi di disincanto, se non a tratti di vera e propria sfiducia che si dirige anche verso le “istituzioni”. Con altrettanta forza emerge una visione profondamente etica del lavoro, del “lavoro buono” legato all'intreccio tra sviluppo, cura e valorizzazione delle capacità personali e ad una idea di “giustizia” basata sulle eguali opportunità prima che sui diritti e riferita ai luoghi, alle possibilità e alle condizioni che del lavoro costituiscono la premessa: merito, formazione, orientamento e accesso alle informazioni. Sul terreno concreto del “fare”, il sindacato trova ancora legittimazione e credibilità, che però fa fatica a promuovere e a portare su terreni nuovi e sfidanti proprio perché non “tradizionali”. Negli ultimi anni sono state molteplici le occasioni di contatto con il mondo giovanile, al quale la Cisl Marche propone di "fare un pezzo di strada insieme", in rete con altre realtà del territorio (es. Progetto Policoro). Un rapporto che in alcuni casi si è tradotto in interventi specifici, come il Servizio informagiovani, il già citato Stage Giovani e il Progetto "Lavoro e cittadinanza" con gli istituti scolastici. Le due esperienze descritte sopra - e qui può cogliersi un passo in avanti importante - rappresentano i primi esperimenti di un contatto dai quali la Cisl Marche, dentro un percorso che culminerà nell'Assemblea organizzativa dell'autunno prossimo, vuole riflettere con più profondità e continuità sul rapporto tra giovani, lavoro e sindacato. Le pratiche sempre più numerose e le sensibilità diffuse rendono oramai credibile, oggi, realizzare un salto di qualità nella progettazione di iniziative di sistema, per e con i giovani.
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12/06/2015 Convenzione Cisl Fano e CSI
Un’opportunità per i tuoi bambini. Se sei iscritto alla Cisl hai diritto ad uno sconto sulle tariffe dei Centri Estivi Sportivi 2015 “ GIOCO e SPORT” dedicati a bambine e bambini dai 4 ai 12 anni. I centri, presentati dal Centro Sportivo Italiano CSI e dalla associazione sportiva Scacciapensieri, si terranno a Fano nelle sedi di Bellocchi presso la palestra della scuola elementare Tombari, alla Trave presso il circolo tennis e al Vallato presso la bocciofila “La combattente”. Numerose le attività: oltre i compiti anche giochi, animazione, orienteering e tante divertenti escursioni! 
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05/06/2015 Comune di Fano: contributi per maternità e per famiglie numerose
Se risiedi nel comune di Fano e sei una mamma che non percepisce l’indennità di maternità per il periodo di astensione obbligatoria o la percepiscono in maniera ridotta hai diritto a un contributo economico di 1694,45 euro per l’anno 2015. L’assegno di maternità può essere richiesto entro 6 mesi dalla data del parto, dell’adozione o dell’ affidamento adottivo. Tra i requisiti: essere cittadina italiana, comunitaria o cittadina non comunitaria soggiornante di lungo periodo o cittadina straniera con status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria ed avere un isee non superiore a 16.954,96 euro.Contributi in arrivo anche per le famiglie con almeno 3 figli minori. Le domande dovranno essere presentate entro il 31 gennaio 2016. Tra i requisiti: essere cittadino italiano , comunitario o cittadino non comunitario soggiornante di lungo periodo o cittadino straniero con status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria, residente nel Comune di Fano ed avere un isee non superiore a 8.555,99 euro.
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04/06/2015 Ascoli e San Benedetto, 2.824 persone cancellate dalle liste di disoccupazione. Come prevenire?
I Centri per l’Impiego di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto nel 2014 hanno cancellato 2824 persone dalle liste di disoccupazione. Tra le motivazioni: il fatto di non essersi presentati  all’intervista periodica nella data prevista. Data che viene rilasciata dal Centro per l’Impiego al momento della presentazione della Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID).Le procedure per presentarsi all’intervista periodica sono diverse e non sempre conosciute: recandosi direttamente al Centro per l’Impiego, facendo domanda di indennità di disoccupazione (NASPI) in via telematica all’indirizzo https://janet.regione.marche.it Il sito  diviene un  utile procedura  sia perché può essere utilizzato in tutte le situazioni di impossibilità alla presentazione senza giustificazione sia per il fatto di poter prendere appuntamento per l’intervista bloccando i termini .Per l’accesso al sito c’è bisogno di essere in possesso della Carta Raffaello che si può richiedere gratuitamente al Centro per l’impiego del territorio portando con se documento d’identità e codice fiscale.Si auspica che con la diffusione delle informazioni il numero delle cancellazioni possano diminuire. Maria Teresa Ferretti   CISL Area Mercato del Lavoro
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03/06/2015 Unica azienda pubblica per servizi igiene acqua e gas nel fermano
La Segreteria Territoriale Fit Cisl Fermo, nell’ipotesi del rinnovo dell’affidamento del servizio per la gestione dei rifiuti attualmente gestito dalla soc. Asite di Fermo, considera necessario che il medesimo rimanga in mano pubblica. Ritiene, altresì, come sta avvenendo in altri territori, che possa essere considerata la Multiservizi Asite capofila di un eventuale Consorzio o Società che gestisca tutte le attività per i servizi pubblici di igiene, gas e acqua del fermano. Ciò consentirebbe, sin da subito, importanti economie di scala, nonché notevoli efficientamenti sull’organizzazione del servizio, la riduzione dei costi e la stabilizzazione dei numerosi lavoratori precari che da tantissimo tempo sono impiegati presso l’Asite.  FIT CISL TERRITORIALE FERMO 
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30/05/2015 Cgil CISL UIL delle Marche incontrano il Presidente del Consiglio
Nell'incontro avuto ieri sera a Falconara con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, Cgil Cisl Uil Marche hanno rappresentato in sintesi le situazioni piu’ problematiche dal punto di vista produttivo e occupazionale, evidenziando al contempo alcuni fattori di forza del tessuto produttivo marchigiano, con alcune aziende ben posizionate sui mercati esteri, altre capaci di  sviluppare filoni innovativi, distretti come il calzaturiero, ancora vitali, nonostante le tensioni su alcuni mercati.Sono state evidenziate le gravi difficoltà dell’edilizia e del settore del legno, che sta perdendo imprese e posti di lavoro, sia nel distretto pesarese che in altri territori.Il sindacato ha sollecitato l’accelerazione del percorso attuativo dell’Accordo di Programma per l’area fabrianese, e il processo per l’individuazione del Piceno come Area di Crisi complessa. Per cio’ che attiene la vicenda Whirlpool, i sindacati hanno ribadito l’esigenza di una modifica del piano e l’importanza dell’impegno del Governo, sin dall’incontro del 9 giugno presso il Ministero, per scongiurare chiusura dei siti e impatti occupazionali previsti dall’azienda. Sono state poi poste all’attenzione del premier la vicenda J&P, con 700 lavoratori coinvolti, gli esuberi Auchan, che impattano anche nelle Marche, e il problema molto rilevante di Banca Marche, con l’esigenza che il partner creditizio sia individuato con criteri che tengano conto anche della salvaguardia dell’occupazione e del tessuto sociale e produttivo. Le responsabili delle federazioni della scuola di Cgil Cisl Uil e Snals hanno espresso al Premier  il disagio del mondo dell’istruzione per le criticità ancora presenti nella riforma, auspicando che al Senato ci siano modifiche significative, in particolare:un piano di assunzioni pluriennale che comprenda anche le migliaia di docenti e ATA oggi in servizio con contratto a termine; la revisione della possibilità di conferire incarichi ai docenti tramite chiamata diretta; la  valutazione dei docenti da parte di commissioni in possesso delle necessarie competenze da effettuare con criteri oggettivi e condivisi; impegni per il rinnovo del contratto nazionale e  valorizzazione della contrattazione a livello di istituto. E’ stato anche chiesto al presidente del Consiglio un intervento perché sia sanato l’errore commesso negli anni scorsi dal Ministero della Pubblica Istruzione, molto penalizzante anche per gli studenti, che causa oggi alle scuole marchigiane il taglio di 131 posti di personale docente già funzionanti e incardinati nell’organico di diritto.
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29/05/2015 PICENAMBIENTE: STABILIZZATI 45 LAVORATORI
Le Organizzazioni Sindacali FIT CISL e FP CGIL territoriali giudicano positivamente la decisione manifestata dalla Società Picenambiente S.p.a. circa la prossima stabilizzazione di ulteriori 14 lavoratori (dall’inizio del 2013 se ne contano complessivamente 45) nella linea dell’accordo sottoscritto con queste OO.SS. in data 17/12/2013.Ritengono positivo il percorso, avviato con l’Amministratore delegato, in quanto funzionale alla riduzione di quella precarietà non strettamente necessaria e l’incremento delle tutele dei lavoratori.La Fit Cisl e la Fp Cgil si dichiarano da subito disponibili a verificare la possibilità di un ampliamento di suddetta platea di lavoratori precari e realizzare così una fattiva efficacia delle relazioni industriali completando così, possibilmente, un piano condiviso.Altresì, sollecitano l’azienda a riprendere il confronto sindacale anche per quelle problematiche, ancora sospese o in essere per trovare sempre soluzioni che possano soddisfare le parti.Le Segreterie Territoriali FP CGIL FIT CISL, (Neroni Francesco Ascani Roberto)  
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26/05/2015 Flash mob per la Scuola della Costituzione in tutte le piazze delle Marche
Insegnanti, dirigenti scolastici e studenti hanno dato vita, ieri pomeriggio in piazza Roma ad Ancona, al flashmob, promosso da Cgil Cisl Uil Scuola, SnalsConfsal Marche,  #sequestaèlascuoladellaCostituzione.  Il mondo della scuola con un bavaglio in bocca è sceso in piazza anche a Pesaro, Fano, Macerata, Fermo e Ascoli  perché "La buona scuola ci ha tolto la parola" . I sindacati della Scuola hanno ricordato «Come nel 1923, i Dirigenti Scolastici sceglieranno i docenti, un meccanismo che scatenerà divisione e conflitti, altro che buona scuola! - e ribadito -  come sull'organico di diritto la nostra regione si ritroverà con 131 posti in meno, con conseguenze su qualità dell'offerta e diritti dei lavoratori.»  
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14/05/2015 Aiuta chi aiuta: per il tuo 5xmille scegli Adiconsum, Anolf, Anteas e Iscos
Per presentarla puoi recarti al CAF della CISL presso tutte le sedi CISL delle Marche.Avrai un occasione per fare solidarietà in maniera gratuita. E’ possibile destinare il 5 per mille dell’imposta dovuta ad una associazione accreditata. Senza una scelta precisa quella somma verrà dispersa in un fondo nazionale.Ti segnaliamo l’ADICONSUM, l’ANOLF, l’ANTEAS e l’ISCOS. 4 associazioni che operano nelle Marche e che si occupano di problematiche diverse tra loro ma accomunate per serietà, trasparenza e impegno verso le persone più fragili e bisognose.Non perdiamo questa opportunità, dedichiamo qualche minuto per scegliere chi, con serietà e professionalità, può continuare a svolgere la propria attività di volontariato, di sostegno e di aiuto.Cliccare sull'immagine per scaricare il volantino
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13/05/2015 Malattie della tiroide, un convegno su come curarsi in famiglia
Venerdì 22 maggio alle 9.30,  presso la Sala della Ragione di Palazzo Dei Capitani di Ascoli Piceno, si terrà il Convegno "Informazione e prevenzione delle malattie tiroidee, come curarsi in famiglia". Il convegno è promosso dal Coordinamento donne della Federazione dei pensionati Cisl Marche,  con il Patrocinio del Comune di Ascoli Piceno e dell'Asur Area Vasta 5. Collaborano le associazioni Amatim, Anteas e Lilt. L'iniziativa è inserita nell'ambito della manifestazione "AP family, settimana della famiglia" indetta dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ascoli Piceno. Tra i relatori ci saranno  il Dott. Ernesto Brianzoni, Direttore del Centro Regionale di terapia Radiometabolica di Macerata e la Dott.ssa Francesca Silvetti, Specialista in Endocrinologia e malattie del ricambio. Il dibattito sarà moderato da Mario Canale, Segretario Generale dei pensionati CISL Marche
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12/05/2015 Teuco, ora serve un piano industriale
I lavoratori e i sindacati sono pronti ad aprire un confronto con la Certina sul piano industriale per il rilancio della Teuco.  E’ quanto emerso nella conferenza stampa di oggi pomeriggio, alla quale erano presenti Cisl e Cgil confederali e di categoria, insieme alla Rappresentanza Sindacale Unitaria e ad alcuni lavoratori della Teuco. La storica azienda recanatese del Gruppo Guzzini occupa oggi più di 230 dipendenti. Da 7 anni ormai presenta un bilancio in rosso per circa 5 milioni di € all’anno ed è reduce da un percorso importante di ammortizzatori sociali. Una crisi che va di pari passo con quella del mercato immobiliare, aggravata da una cattiva gestione aziendale, sia dal punto di vista produttivo che commerciale. La proprietà ha messo in vendita l’azienda, e la scelta dell’acquirente è ricaduta sul Fondo di investimenti tedesco Certina. Un soggetto che i sindacati maceratesi conoscono bene, avendolo già incontrato in occasione di altre acquisizioni aziendali, come quella della Villeroi e Boch (Vitaviva), poi finita male. «Non abbiamo pregiudizi ne entusiasmi particolari nei confronti di Certina – sostiene il Segretario regionale della Cisl Marche Marco Ferracuti. - Certo le vicende precedenti ci lasciano perplessi, anche se c’è da capire che Certina si occupa proprio di società in difficoltà da rilanciare e quindi ci può stare che a volte l’esito del percorso sia negativo. Noi crediamo che le difficoltà della Teuco siano imputabili alla gestione inadeguata di un’azienda che invece ha buone possibilità di rilancio, per la forte competenza che esprime in questo settore. «Certo ora vogliamo vedere un piano industriale – conclude Ferracuti - ed entrare nel merito delle strategie per rilanciare la Teuco. Abbiamo già pronta una serie di proposte articolate, che non prevedono tagli ai costi per il personale». Preoccupati anche i dipendenti e i rappresentanti sindacali. «In questi anni – sostengono i lavoratori – dalla proprietà della Teuco abbiamo ricevuto più volte degli appelli ad avere fiducia. Alla luce dei fatti quest’ultima non si è sempre dimostrata ben riposta. Ora chiediamo alla famiglia Guzzini di non lasciarci soli e di assumersi la responsabilità di fare quanto possibile affinché nel passaggio di proprietà siano garantiti i livelli occupazionali». «Il nostro auspicio – sostiene il rappresentate sindacale della Femca Cisl Raniero Ridolfi – è quella di essere sin da subito coinvolti nelle scelte gestionali per rilanciare l’azienda. Da questo capiremo subito la serietà delle intenzioni di Certina. Certo noi dovremo essere attenti e pressanti, per evitare che si riproducano gli errori  del passato». .   
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07/05/2015 Adiconsum a Civitanova con un nuovo sportello
Nuovo sportello  ADICONSUM a Civitanova Marche per essere sempre più presente nel territorio al fianco dei consumatori-utenti Il nuovo  sportello è  aperto  il  lunedì  dalle  9.00 alle  13.00  in  Largo Castelfidardo, 24, Civitanova Marche. L’ Adiconsum, Associazione difesa consumatori ambiente,   è impegnata  per la  difesa individuale e collettiva dei consumatori per l’eliminazione delle vessazioni, delle pratiche commerciali scorrette, delle truffe che le persone e le famiglie quotidianamente subiscono. L’ Adiconsum pone al centro del proprio agire: la formazione, l’informazione, la conciliazione paritetica per la soluzione delle controversie  tra consumatori ed aziende e le buone pratiche quali strumenti di difesa e di riscatto dei consumatore-utente Per richiedere assistenza presso la sede di Civitanova  contattare  il numero 0733 770062 (CISL Civitanova Marche ) oppure   il numero dell’Adiconsum di Macerata 0733/4075212  il merc. 9-13 o giov. 15.30-18.30
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06/05/2015 Preoccupazioni per il futuro lavorativo alla Production srl, ex Babini, di Camerano
I sindacati  di categoria Feneal UIL – Filca CISL – Fillea CGIL unitamente alla RSU e all'assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici della Production srl (ex Babini spa) spa di Camerano esprimono forte preoccupazione per il futuro dello stabilimento, che occupa 25 dipendenti. Preoccupazioni che nascono da un comportamento aziendale caratterizzato, nell'ultimo periodo, da un forte scollamento tra il dichiarato e l’agito. Più volte  l’azienda aveva rassicurato le Organizzazioni sindacali e la RSU che contestualmente alla domanda di concordato preventivo con continuazione di attività, presentato il 29 marzo scorso, sarebbe stato avanzato il relativo piano concordatario. Ad oggi però non  c’è  nessun piano concordatario. Questo ritardo provocherà inevitabilmente dei ritardi sull’attivazione degli ammortizzatori sociali necessari per garantire i livelli occupazionali considerato l’inevitabile slittamento dei tempi per l’ammissione; passaggio fondamentale per l’ attivazione della cassa integrazione straordinaria. A questo si aggiunge il congelamento delle mensilità non ancora percepite di dicembre 2014, gennaio, febbraio e marzo 2015 come effetto della presentazione della procedura concorsuale. Inoltre c'è preoccupazione per la mancata presentazione di un piano industriale che si attende da ottobre 2014. «L’assenza  della proprietà durante gli incontri effettuati con la quale poter  discutere dell’organizzazione del lavoro e confrontarsi sui punti di un piano industriale - dichiara Jacopo Lasca Filca Cisl Marche -  trasmette una sensazione di profonda incertezza che inevitabilmente si ripercuote sulla quotidianità dei dipendenti della Production srl (ex Babini spa) e sulla qualità delle relazioni sindacali.» «Attendiamo con ansia , insieme ai lavoratori, l’incontro previsto per il 12 maggio con la speranza di poter far luce su questi aspetti fondamentali per il futuro dello stabilimento. - conclude  Lasca, Filca Cisl Marche -  Auspichiamo di poter ristabilire delle relazioni sindacali volte alla costruzione di un percorso condiviso con l’obiettivo di non perdere livelli occupazionali e di mantenere in un territorio già pesantemente colpito dalla crisi del settore del legno  un azienda storica del tessuto produttivo.»
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06/05/2015 Welfare sociale nelle Marche: seminario a Urbino con i candidati alla Presidenza della Regione
Il 7 maggio a Urbino dalle ore 9.30 presso Palazzo Battiferri, l’Università di Urbino insieme ai soggetti della convenzione Wempu, tra i quali la Cisl Marche e la Federazione Pensionati Cisl Marche incontreranno i candidati alla Presidenza della Regione. Nel seminario si discuteranno le potenzialità del welfare sociale marchigiano in relazione all’agenda politica regionale e verranno presentati i risultati delle ricerche realizzate nel progetto “Welfare nelle Marche” Tra i relatori il Prof. Luigi Alfieri (Coordinatore Scuola di Scienza Politiche Sociale), il Proff, Emmanuele Pavolini (Università di Macerata), la Dr. Angela Genova (DESP- Università di Urbino), il Dr. Marco Arlotti ( DESP- Università di Urbino). Seguirà la tavola rotonda con i partecipanti alla convenzione che porranno delle domande ai candidati sul tema del welfare sociale come investimento e come strumento di sviluppo socio - economico.
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05/05/2015 Cisl di Senigallia: aperto un nuovo sportello Adiconsum
Alla CISL di Senigallia in via Montenero n.6 è aperto lo sportello ADICONSUM, associazione per la difesa dei consumatori e dell' ambiente. Il servizio è aperto nei giorni di Mercoledì dalle 09.00 alle 12.00 e Giovedì dalle 16.00 alle 18.00. L' Adiconsum  è impegnata  per la  difesa individuale e collettiva dei consumatori per l’eliminazione delle vessazioni, delle pratiche commerciali scorrette, delle truffe che le persone e le famiglie quotidianamente subiscono da aziende senza scrupoli. Lavora in stretta sinergia con le Authority e con le Istituzioni che hanno la tutela del consumatore come propria missione. L' Adiconsum pone al centro del proprio agire: la formazione, l’informazione, la conciliazione paritetica dei contenziosi tra consumatori ed aziende e le buone pratiche quali strumenti di difesa e di riscatto dei consumatori.  Per richiedere assistenza e consulenza contattare  il numero 07164470.  
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01/05/2015 OGGI 1 MAGGIO 2015
di Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche , Corriere Adriatico 1 maggio 2015 Oggi 1 maggio guardiamo alla manifestazione di Cgil Cisl Uil a Pozzallo, approdo dei barconi di disperati, in fuga da guerre, dittature, fame e pronti a rischiare la vita. 1 maggio di solidarietà internazionale dunque, come internazionali e multietnici sono ormai la nostra società e il mondo del lavoro, realtà che suscita sensibilità diverse e talvolta esasperate, anche nei nostri territori. I problemi vanno affrontati nella loro complessità, ma va comunque evitato un approccio di chiusura nelle proprie certezze, che alimenta paura del futuro e della diversità, dimenticando la storia di milioni di italiani migranti che raggiunsero altri paesi cercando una vita migliore, spesso subendo umiliazioni e discriminazioni. Oggi 1 maggio guardiamo all'Europa perché si assuma maggiori responsabilità nel salvare vite, arrestare i trafficanti di uomini, accogliere nei suoi 28 paesi quote di rifugiati, rafforzare la diplomazia in situazioni di conflitto, riavviare una corretta cooperazione allo sviluppo. Oggi guardiamo all'Europa anche perché modifichi i vincoli che si è data, perché riscopra l’anima originaria, consentendo agli Stati misure di sostegno all'economia, per rilanciare prospettive di crescita sostenibile e incidere sul dramma della disoccupazione. Oggi guardiamo al Governo perché si convinca di non poter affrontare da solo le trasformazioni che la crisi ha prodotto da un lato su industria e servizi, aggravando i problemi di produttività, di capitalizzazione delle imprese, di carenti investimenti; dall’altro sul sistema di welfare, pressato da un crescente disagio socio-economico. Guardiamo al Governo perché apra un confronto su politiche di sviluppo, attuazione della riforma del lavoro, nuove norme su fisco, sistema scolastico, pensioni. Oggi guardiamo al governo regionale che uscirà dalle urne, nell'auspicio che sappia valorizzare le energie sociali, culturali, economiche di cui le Marche dispongono, per custodire e promuovere il meglio della nostra tradizione, dell’operosità e del dinamismo, delle nostre reti di solidarietà, ed al contempo avviare nuovi percorsi di sviluppo, coltivare nuovi terreni di socialità. Oggi 1 maggio guardiamo alle forze sociali, perché sia superata ogni contrapposizione legata a totem del passato, ma si rilanci la contrattazione, orientandola a qualità, produttività, nuova occupazione, si qualifichino le relazioni a livello di impresa, allargando gli spazi di partecipazione dei lavoratori, si sviluppino forme di mutualismo legate alla bilateralità. Oggi 1 maggio, guardiamo soprattutto a chi, anche nella nostra regione, vive il Lavoro come ragione di inquietudine e persino di angoscia, a chi lo ha perso, magari in età avanzata, o teme di perderlo, a chi fa fatica a trovarlo o lo vive in estrema precarietà, come tanti giovani che pagano la scarsa mobilità sociale e i carenti investimenti sul futuro fatti nel nostro paese. Oggi 1 maggio, guardiamoci intorno e troveremo molto Lavoro da fare.    
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01/05/2015 Festa del lavoro, 1 maggio 2015
Il 1 maggio 2015 Cgil Cisl e UIl celebreranno la Festa del lavoro a Pozzallo di Ragusa. Il raduno è previsto per le ore 9.00. All'iniziativa interverranno  i tre Segretari generali: Camusso, Furlan e Barbagallo. La Cisl Marche invece sarà presente alle seguenti iniziative organizzate sul territorio regionale. PESARO                FANO                                  RECANATI                  CIVITANOVA MARCHE  
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30/04/2015 1 maggio 2015, festa del lavoro e dell'integrazione
La festività del 1 maggio, oggi più che mai, ci consegna la possibilità di riflettere sui temi del lavoro. Un'occasione importante, a condizione di riuscire a farlo uscendo dalla tentazione della retorica e dai rischi di celebrare liturgie stanche ed inutili. Dopo il Congresso del 2013 la Cisl Marche si è riorganizzata sul territorio regionale. L'Area Sindacale Territoriale di Civitanova Marche ricomprende i Comuni di Civitanova Marche, Recanati, Porto Recanati, Potenza Picena, Montelupone, Montefano, Montecosaro e Monte San Giusto. Un territorio dinamico ed articolato, denso di insediamenti produttivi, fortemente colpito da una crisi che sta minando i livelli occupazionali (nella Provincia di Macerata la disoccupazione tocca quota 9,1%, circa 13.000 le persone disoccupate - dati Istat 2014) e la coesione sociale della comunità locale. Se non vogliamo che la festa del lavoro si trasformi in una provocazione beffarda, dobbiamo tutti fare la nostra parte. Istituzioni, politica e forze sociali, sindacali e rappresentative degli imprenditori devono assumersi con responsabilità la domanda di vita che sta dietro il bisogno di lavoro di tutti i cittadini, specie dei cittadini di domani (nella Provincia di Macerata la disoccupazione dei giovani tra 15 e 29 è al 23,5% -dati Istat 2014). Cgil Cisl e Uil nazionali hanno scelto la solidarietà come tema fondante della Festa del Lavoro 2015. Un riferimento che non ci permette di esimerci dal ragionare sull'integrazione, argomento quanto mai attuale oggi, specie in un territorio come quello su cui insiste la Cisl di Civitanova Marche. Gli immigrati rappresentano infatti l'11,4% della popolazione dei Comuni di cui sopra, (la media provinciale è del 10,8%, regionale 9,4%, nazionale 8,1%, dati Istat 2014). In questo contesto spicca il Comune di Porto Recanati (22,3%), recentemente al centro della cronaca nazionale con la visita del leader leghista Matteo Salvini all'Hotel House. Urgente è il bisogno di politiche territoriali del lavoro, dell'istruzione/formazione, socio sanitarie ed abitative all'altezza di una sfida certamente difficile, ossia quella di assumere il tema dell'immigrazione come elemento trasversale per contribuire, tutti insieme, a costruire una comunità tollerante, accogliente ed inclusiva. Anche per questo la Cisl Marche sarà attivamente presente alle due manifestazioni organizzate il primo maggio, rispettivamente dai Comuni di Civitanova Marche (Piazza XX settembre) e Recanati (rione Castelnuovo), dove sarà ricordato lo storico sindacalista recanatese della Cisl Giuliano Corvatta.Il Responsabile della Cisl di Civitanova Marche (Sergio Piermattei)
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30/04/2015 Il Piceno in crisi: dalla fiaccolata alla vertenza Prysmian
La fiaccolata organizzata da CGIL CISL UIL  a cui hanno aderito anche Cobas e Ugl, che si è svolta nella serata di lunedì scorso, a cui hanno partecipato circa 500 persone tra cui un folto numero di rappresentanti delle istituzioni e parlamentari. è stata la testimonianza di un territorio che non si arrende. L’esito negativo dell’incontro di ieri al Mise per la vertenza Prysman continua a inferire duri colpi al settore industriale ascolano. «Le strade aperte dal Ministro Guidi riguardanti la reindustrializzazione del sito ma soprattutto l’inserimento del Piceno nelle “zone di crisi industriale complesse” - a detta di Marsilio Antonucci della Categoria FEMCA CISL - possono essere dei percorsi di possibile rilancio soprattutto per il fatto di essere supportati da risorse economiche>». «Nei prossimi giorni si potrà arrivare alla stesura del protocollo d’intesa per la riqualificazione del territorio - continua Antonucci - ma questo ci interroga se siamo pronti alla ripresa, se abbiamo una strategia ed una progettualità di territorio. Esperienze passate, come l’accordo Val Tronto-Val Vibrata, ci insegnano che il Piceno fatica ad avere una strategia di territorio e che forse è giunto il momento di attivarci».
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29/04/2015 Ancona, apre un centro per le fragilità sociali
Il Comune di Ancona insieme alla CISL, ad associazioni (Avvocati di strada e Gruppo di umana solidarietà) e ad alcune Cooperative presenti sul territorio (IRS aurora, Coos Marche, la Gemma e OPERA) ha promosso e realizzato un accordo di co-progettazione per la creazione di nuove collaborazioni tra i vari soggetti per implementare servizi innovativi per le persone vulnerabili e a rischio di marginalità  socio-economica. Questo accordo si inserisce nel più ampio progetto “Ancona: la città in comune”, che vede la CISL di Ancona  tra i soggetti fondatori, ed è particolarmente significativo, in quanto concretizza il c.d. “Welfare Community”. Il progetto prevede l’istituzione del “centro per l’integrazione socio-lavorativa di persone vulnerabili” che avrà sede presso la CISL di Ancona e che si occuperà di favorire il potenziamento delle capacità di inserimento e reinserimento lavorativo delle persone e nuclei famigliari in situazione di vulnerabilità e marginalità socioeconomica e occupazionale. Le persone saranno chiamate a sottoscrivere un “patto di sostegno” con i Servizi Sociali, impegnandosi a diventare persone autonome attraverso percorsi di valorizzazione delle proprie competenze, percorsi di formazione e di reinserimento lavorativo, borse lavoro, laboratori occupazionali  che saranno svolti con l’ausilio di tutti i soggetti che hanno sottoscritto l’accordo. Le risorse impegnate, circa € 251.000, sono state messe a disposizione dalla Fondazione Cariverona.
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29/04/2015 Firma la crescita! Sostieni la proposta di legge Cisl per la riforma del Fisco
FIRMA LA CRESCITA! Ecco l'elenco dei Comuni dove si può firmare per sostenere la proposta di legge ad iniziativa popolare presentata dalla Cisl per la riforma del sistema fiscale italiano. Elenco dei Comuni in cui è possibile firmare Elenco dei banchetti firma programmati
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28/04/2015 Festa del lavoro, 1 maggio 2015 a Recanati
Il 1 maggio 2015 la Cisl di Recanati celebrerà la festa del lavoro partecipando all'iniziativa organizzata dal Comune di Recanati. Per la Cisl Marche interverrà il Segretario regionale dei pensionati Dino Ottaviani. Nell'occasione, presso il Circolo B. Gigli, verrà apposta una targa alla memoria di Giuliano Corvatta, sindacalista militante nella Cisl per 50 anni, scomparso nel 2009.
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28/04/2015 Festa del lavoro, 1 maggio 2015 a Civitanova Marche
Il 1 maggio 2015 la Cisl di Civitanova Marche celebra la festa del lavoro partecipando all'iniziativa organizzata dal Comune di Civitanova Marche. L'incontro terminerà con l'intervento del Responsabile della Cisl di Civitanova Marche, Sergio Piermattei  
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21/04/2015 Basta stragi nel Mediterraneo. Presidio di Cgil Cisl Uil Marche
Dopo l'ennesimo, tragico naufragio nel Canale di Sicilia, in cui hanno perso la vita centinaia di migranti, Cgil Cisl e Uil Marche hanno organizzato un presidio in Ancona sui temi dell'immigrazione. L'appuntamento è in Piazza Roma per per giovedì 23 aprile, dalle ore 17.30 alle ore 19.30. “Il nostro paese è l’Italia - dichiara il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo -  per decenni terra di emigrazione, verso il nord e sud America e verso il nord Europa. Milioni di italiani sono partiti poveri per cercare pane, occupazione, un futuro più dignitoso, sfidando spesso discriminazioni, soprusi, condizioni inumane di lavoro e di vita. Noi possiamo capire, noi dobbiamo capire ciò che spinge tante persone a sfidare deserti, mari in tempesta, violenze e vessazioni dei trafficanti, rischio della morte." "Sono giorni di dolore e riflessione - prosegue Mastrovincenzo -  sono giorni in cui superare le nostre resistenze, le nostre paure, i nostri pensieri più gretti, sono giorni in cui affermare la centralità di ogni uomo e di ogni vita, per riconfermare il nostro comune destino;  sono giorni in cui mettersi in gioco, da soli e con altri, per chiedere azioni diverse, per pretendere che le istituzioni europee e internazionali facciano di più, e presto, per affrontare questa apocalisse umanitaria.” Anche la Cisl nazionale ha aderito ad un sit in organizzato domani in Piazza Montecitorio a partire dalle 14.30 per sollecitare una risposta comune dell'Europa nel vertice straordinario di giovedì dei Capi di Stato e di Governo della UE. Manifestazioni analoghe a quella anconetana sono previste presso le Prefetture di altri capoluoghi di regione. "Le stragi di questi giorni, con centinaia di bambini, donne e uomini disperati che pur di inseguire il proprio sogno di libertà e di una vita migliore per se e la propria famiglia, non esitano ad affidarsi a trafficanti di morte che indisturbati lucrano sulla pelle della gente, rappresentano una sconfitta per tutta la Comunità Internazionale di cui colpisce l'inerzia dinanzi ad un ecatombe di vite umane che interroga quotidianamente le nostre coscienze e deve indurci a non girare lo sguardo altrove ma agire subito con responsabilità, umanità e in maniera coordinata e corale". E' quanto sottolinea il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Dai drammatici fatti di Lampedusa per arrivare ai naufragi di queste ore nulla è cambiato e l'Italia continua in solitudine a gestire l'emergenza in mare aperto con numeri impressionanti di vittime che fanno del Mediterraneo un cimitero senza fine", aggiunge il leader della Cisl." Ecco perché la Cisl torna a chiedere nuovamente un impegno concreto da parte dell'Europa tutta e della Comunità Internazionale affinché si faccia carico di interventi concreti a partire dalla creazione di condizioni di sicurezza in mare e soprattutto di sospendere gli effetti del Regolamento "Dublino III" così da consentire un' accoglienza sostenibile dei profughi. Dobbiamo spezzare la rete dei mercanti di morte per dare alle persone la possibilità di richiedere e accedere per vie legali alla protezione internazionale".
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20/04/2015 A Fano si inaugura una mostra "foto....grafica"
Giovedì 23 aprile si apre a Fano, presso il chiostro di San Paterniano una mostra dal titolo Mostra Foto...Grafica: “ per ricordare…. riflettere… sorridere…. sognare “ La mostra è stata realizzata dal coordinamento donne pensionate FNP/CISL e dalla CISL di Fano, con la collaborazione del Liceo Artistico APOLLONI, dell’ istituto Professionale OLIVETTI, dell’Istituto Tecnico SENECA facenti parte del POLO SCOLASTICO 3 di Fano. Partendo da 50 foto storiche dai primi del Novecento agli anni sessanta, riguardanti il lavoro femminile ambientate nella città di Fano, la mostra ha lo scopo di favorire una maggiore conoscenza delle diverse situazioni di vita della donna.Il progetto nato con l’obiettivo di mostrare il cambiamento del lavoro e dell’organizzazione del tempo libero della donna nel corso del secolo, si è avvalso dell’ apporto creativo degli allievi del Polo scolastico 3 che con i loro elaborati hanno integrato le fotografie d’epoca, interpretando con la propria sensibilità, la condizione del lavoro femminile di oggi e di domani cercando un approccio nuovo e più fiducioso verso il futuro. Un mondo a più voci che, in una cornice comune, misura le esperienze passate e si interroga su una cultura che, in una prospettiva più o meno vicina, riesca a smussare le tradizionali resistenze di genere nella nostra società, osservando questa faticosa trasformazione anche con un occhio ironico e leggero come solo i giovani possono ancora avere.La mostra “ Foto…Grafica”, allestita con il gradito contributo e la supervisione del fotografo Paolo Talevi, verrà presentata nella Sala del Chiostro di San Paterniano giovedì 23 aprile alle ore 9,30 e resterà aperta fino a mercoledì 6 maggio. In occasione dell’inaugurazione la Dott.ssa Silvia Spinaci (Cisl Marche) intervisterà quattro lavoratrici che attraverso i loro racconti presenteranno il diverso rapporto delle donne con il lavoro. Si tratta di Laura Massi (ex-dipendente Cia), Mariana Puslenghea ( dipendente Saint Andrews), Laura Sgreccia (Warehouse Coworking Factory) Anna Santi (graphic designer. 
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20/04/2015 Fisco più equo e giusto: le proposte della Cisl 22 aprile Seminario ad Ancona
 Mercoledì 22 aprile ore 9,30 al Conero Break – Via Albertini,6  - Ancona, seminario di approfondimento per un Fisco più equo e giusto: le proposte della Cisl.  Ai lavori,  aperti da Filippo Elba, Università di Firenze,  con la presentazione dei risultati della ricerca, che conferma la riduzione dei redditi dei marchigiani e il contestuale aumento della tassazione locale  nel periodo 2010-2014, Sauro Rossi, segretario Cisl Marche  porterà il suo contributo su “ L’azione della Cisl Marche a tutela dei redditi: la proposta di riforma fiscale della Cisl”. Nella seconda parte della mattinata è prevista una Tavola Rotonda “Per un Fisco più equo e giusto”, coordinata da Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche, con Nando Ottavi per Confindustria Marche, Massimiliano Polacco per Confcommercio e Confesercenti Marche, Giorgio Cippitelli per Confartigianato e Cna Marche e per l’Anci, Maurizio Mangialardi. I lavori saranno conclusi da Maurizio Petriccioli, segretario Cisl Nazionale.
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09/04/2015 Per un FISCO + EQUO e GIUSTO: si firma a Mondolfo domenica 12 aprile
Domenica 12 aprile dalle ore 16.00 alle ore 19.00 a Mondolfo durante la festa della Spaghettata promossa dall’Avis comunale, la Cisl sarà impegnata a raccogliere le firme per la proposta di Legge di iniziativa popolare “ Per un fisco più equo e più giusto”. La Cisl, viste le difficoltà del Paese, ritiene necessario rafforzare il reddito dei lavoratori, dei pensionati, dei consumi, presentando questa legge di iniziativa popolare che spinga il Governo ad adottare una riforma del sistema fiscale per cambiare il Paese. Inizia cosi dal comune di Mondolfo la raccolta delle firme nelle piazze e nei mercati dei comuni della Val Metauro e Val Cesano, La crisi che ha interessato il territorio Fanese  ha investito anche il comune di Mondolfo con la perdita di centinaia di posti di lavoro  posti di lavoro del settore della nautica e nell’edilizia. La Cisl chiede con questa straordinaria mobilitazione agli amministratori locali l’introduzione di una fiscalità maggiormente ispirata ai principi dell’equità e con una forte azione di recupero dell’evasione fiscale locale.  Per questo la firma dei cittadini è  importante per ottenere 80 euro di bonus fiscale anche per i pensionati,  per avere un nuovo assegno familiare che ripensi il fisco per la famiglia, nell'ottica di una maggiore equità distributiva , per valorizzare la lotta all’evasione fiscale a livello nazionale e locale e  per realizzare un maggiore giustizia fiscale, tassando i grandi patrimoni. Dai prossimi giorni e per tutto il mese di Maggio la Cisl sarà nelle piazze dei principali comuni del nostro territorio per raccogliere le firme. I cittadini possono recarsi  per firmare a proposta di Legge di iniziativa popolare “ Per un fisco più equo e più giusto” nella sede comunale di Fossombrone il  18 Maggio dalle ore 9 alle ore 12  e in quella di  Pergola   il 23 maggio  dalle ore 9 alle ore 12. Da definire  le date per i comuni di Cartoceto e Saltara . Sedi e calendario per la raccolta firme Ast Fano
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09/04/2015 Rinnovo RSU INDESIT Albacina: Lettera aperta ai lavoratori
LETTERA  APERTA  AI  DIPENDENTI  INDESIT  ALBACINA        Cara e caro collega, siamo arrivati ancora una volta ad un passaggio importante per la Nostra Azienda e per la nostra Organizzazione, la Fim, ovvero il rinnovo della RSU che si svolgerà il 13 e 14 aprile 2015.  Dopo l’acquisizione da parte di Whirpool di Indesit Company è necessario che anche le scelte successive siano mirate alla tenuta sociale oltre che economica e industriale dei percorsi che verranno individuati  e che il metodo del confronto e della condivisione accompagnino l’intero processo di integrazione, in continuità con le migliori  pratiche di relazioni sindacali e tenendo conto degli impegni già presi.  E proprio in questo contesto vanno cercati nei colleghi di lavoro “delegate e delegati” che si propongono ad un incarico cosi difficile e di ENORME RESPONSABILTA’, Serietà, Impegno e Onestà.  La Fim è pronta a fare fronte ancora una volta alla sfida che i prossimi mesi ed anni saremo costretti ad affrontare, convinti che le sfide anche più difficili, uniti ai lavoratori, si possono superare. Pensiamo che serva un attenzione particolare al sindacato e del sindacato, con un sostegno continuo senza mai abbassare la guardia. Sarebbe importantissimo rispolverare i principi e valori fondamentali del sindacato, ovvero, un associazione di lavoratori che si uniscono per interessi comuni, per la difesa dei loro diritti e rispetto della loro dignità.  Questo dovrebbe essere il compito di ogni sindacato vero, autonomo e libero. Di ogni sindacato che faccia solo il sindacato.Per noi fare solo il sindacato è molto! Crediamo che i lavoratori meritino un sindacato che si occupi solo di loro. Delle loro esigenze dei loro valori. T’invitiamo quindi a votare ed a far votare anche i tuoi colleghi i candidati della FIM. I delegati Fim-Cisl Stabilimento Indesit Albacina 
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31/03/2015 Tagli bilancio regionale: Cgil Cisl Uil in presidio al Consiglio Regionale
 Grande adesione al presidio di oggi, promosso da Cgil, Cisl e Uil Marche contro i tagli del bilancio regionale, legati alla riduzione di trasferimenti alle Regioni e agli enti locali dalla legge di Stabilità. Oltre 300 tra lavoratori, rappresentanti degli studenti medi e universitari e pensionati hanno preso parte al sit-in davanti alla sede del consiglio regionale. A metà mattina, una delegazione di Cgil, Cisl e Uil è stata ricevuta dal presidente del consiglio, Vittoriano Solazzi e dai capigruppo consiliari ai quali sono state illustrate le richieste dei sindacati. La pdl della Giunta sulla variazione al bilancio approvata ieri non soddisfa i sindacati. Cgil Cisl Uil chiedono di indirizzare le risorse in modo più netto verso alcune priorità, dove più marcati sono i tagli e più evidenti sarebbero i disagi per i cittadini: il sociale dove mancano all'appello 26 milioni di euro, i trasporti con meno 14,  il diritto allo studio cui mancano 4 milioni, il fondo anticrisi per il lavoro, ridotto di 5 milioni. Il presidente del consiglio regionale, recependo le richieste contenute in un documento sindacale, ha presentato oggi in consiglio una mozione sulla difesa dello stato sociale e delle autonomie locali, approvata all'unanimità, in cui si invita il governo a modificare le proprie scelte finanziarie, in particolare l’entità dei tagli ai trasferimenti alle Regioni, ad intervenire sugli aspetti finanziari e occupazionali delle Province e ad assumere come prioritario in sede di variazione e assestamento  di bilancio, il sostegno alle politiche sociali. Nei prossimi giorni, il sindacato chiederà alla Giunta e alla commissione regionale di approfondire ulteriormente i contenuti della proposta di variazione di bilancio con l’obiettivo di apportare le adeguate modifiche. La mobilitazione sindacale continuerà su questi temi, a partire dalla manifestazione nazionale dell’11 aprile dei lavoratori delle Province. Mozione per la difesa dello stato sociale e delle autonomie locali. approvata dal Consiglio regionale seduta 31 marzo 2015
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20/03/2015 Ancona, in arrivo l'assegno di cura per anziani non autosufficienti
I sindacati dei pensionati di Cisl, Cgil e Uil di Ancona si sono incontrati il 24 febbraio 2015 con la Coordinatrice di Ambito territoriale sociale di Ancona, Stella Roncarelli, e la responsabile del Servizio anziani del Comune di Ancona, Anna Maria Manca, per discutere delle modalità circa l’assegnazione delle risorse 2013 per l’assegno di cura attraverso la pubblicazione del bando 2014. Le risorse a disposizione dell’Ambito di Ancona sono circa € 208.000 per circa 100 beneficiari ultrasessantacinquenni non autosufficienti e con assegno di accompagnamento. In attesa dell’approvazione dei requisiti della Regione Marche, si è stabilito che il limite ISEE per l’accesso all’assegno di cura è € 25.000, sia nel caso il beneficiario risieda nel proprio domicilio da solo che all’interno del nucleo familiare. I redditi da prendere in considerazione per la certificazione Isee sono quelli del periodo d’imposta 2013. Tra i requisiti sono previsti copia dell’invalidità civile e dell’indennità di accompagnamento, certificazione per l’alzheimer. Si è convenuto che l’assegno sia incompatibile con l’Home Care Premium, con l’assistenza domiciliare indiretta e con quella per disabilità, con la frequentazione del centro diurno superiore a tre giorni settimanali. L’Amministrazione al termine della presentazione delle domande farà l’istruttoria e una prima graduatoria in base alla ricevuta di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica in attesa del rilascio dell’ISEE, successivamente si provvederà alla presa in carico ed una valutazione sul carico assistenziale e per le situazioni più complesse alla valutazione di concerto con l’Unità Valutativa Integrata. L’assegno di cura è di € 200 al mese e per la durata complessiva di un anno. La domanda potrà essere presentata dal 20 marzo fino al 20 aprile 2015. Per informazioni contattare la Federazione dei Pensionati Cisl di Ancona (tel. 071/2822237-2147043) o il Centro di Assistenza Fiscale (Caf) di Ancona (tel. 071/43934). ASSEGNO DI CURA - IL MANIFESTO ASSEGNO DI CURA - MODELLO DOMANDA
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17/03/2015 La Cisl incontra i coordinatori degli ambiti territoriali sociali
Il 12 marzo, le organizzazioni sindacali Cisl e Cgil e le rispettive categorie dei pensionati Fnp e Spi hanno incontrato i coordinatori degli ambiti territoriali sociali della Provincia di Pesaro – Urbino. Un incontro fruttuoso, nel quale i sindacati hanno posto le questioni a loro più care sul welfare, anche alla luce della crisi economica ed occupazionale che attanaglia il territorio e della nuova legge regionale sul sistema integrato di servizi sociali a tutela della persona e della famiglia. Tra le tante questioni sottolineate il tema della gestione associata dei servizi sociali in vista anche delle Dimensioni Territoriali Ottimali che la Regione Marche ha individuato e dal fatto che una gestione associata permetterebbe di estendere i servizi e recuperare risorse da reinvestire. In alcuni ambiti vi sono già esperienze di unioni e convenzioni tra comuni, come negli ambiti di Pesaro e di Urbino, altri stanno lavorando, non senza difficoltà per raggiungere una gestione associata. Altro tema contingente, oltre a quello delicato degli appalti, del lavoro e dei servizi socio – sanitari, il tema del nuovo isee in vigore dal 1° gennaio 2015 e la conseguente necessità di gestire questa fase delicata di transizione. L’obiettivo è arrivare ad un isee d’ambito per i servizi che permetterebbe di avere una compartecipazione omogenea tra gli utenti dei diversi comuni e applicato possibilmente in maniera lineare, data anche l’esperienza positiva nei servizi educativi di Pesaro, in modo da arrivare a tariffe sempre più eque rispetto alla condizione economica delle famiglie. I coordinatori, data anche la complessità del tema, si sono resi disponibili a lavorare insieme. Inevitabile la rivisitazione dei regolamenti dei servizi. I vari temi sono stati però permeati dalla preoccupazione dei coordinatori dai tagli annunciati al bilancio regionale che ricadono inevitabilmente anche sui trasferimenti ai servizi sociali, oltre ai tagli dettati ai comuni dalla Legge di stabilità 2015. Legata, infatti, al tema dell’incertezza dei fondi la difficoltà a definire il Piano sociale triennale di Ambito e la difficoltà di erogare servizi senza avere la sicurezza delle risorse, in special modo per i servizi continuativi. La riunione si è conclusa con la disponibilità a calendarizzare una serie di appuntamenti con gli ambiti territoriali per trattare e approfondire temi specifici e per affrontare le questioni più delicate.
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17/03/2015 Non è più come prima. Giornata formativa sul welfare a Macerata
Non è più come prima: per la terza tappa del percorso formativo per i suoi dirigenti ed operatori, la Cisl delle Marche sceglie il tema del welfare. Dopo aver parlato di rappresentanza a Urbino e di sviluppo a Camerino, questa è la volta dell’Università di Macerata, che da sempre esprime una tradizionale vocazione verso le scienze umane e sociali. Si parte dalla crisi del welfare pubblico, con la riduzione delle risorse per previdenza, sanità e assistenza sociale, a fronte di bisogni sociali nuovi e complessi (conciliazione, non autosufficienza, sostegno al reddito ecc). Una prospettiva che rende sempre più importante il ruolo della contrattazione aziendale e sociale svolta direttamente sui territori. Il welfare contrattato in azienda può diventare uno strumento di modernizzazione del sistema, se capace di coniugare innovazione, flessibilità degli interventi, capacità di attivare risorse economiche ed umane latenti, sviluppo della competitività tra le imprese. Ne ha parlato il Prof. Emmanuele Pavolini, docente di Sociologia dell’Università di Macerata, che ha messo in guardia dal rischio di replicare fratture e differenze già esistenti nel mercato del lavoro, aumentando le disuguaglianze sociali tra diverse categorie di lavoratori (es quelli atipici). In una regione come le Marche, caratterizzata dalla presenza di piccole imprese, il ruolo del sindacato può essere quello di aggregare le piccole realtà produttive a livello di distretto o di settore, lavorando per creare servizi di welfare interaziendali aperti al territorio e svolgendo, quando necessario, un ruolo di coordinamento. Gino Mazzoli, psicosociologo dell’Istituto Praxis di Reggio Emilia, ha invece affrontato il tema del welfare di comunità come strumento per rispondere alla crisi di fiducia che colpisce il sistema pubblico di protezione sociale e che coinvolge anche il sindacato. Un welfare capace di rispondere ai bisogni di tutti, e non solo dei poveri, fondato sull’attivazione delle risorse proprie delle persone e delle famiglie che abitano le comunità locali. Il welfare tradizionale, pensato per rispondere ai bisogni di poche persone marginali, non è adatto a far fronte alle nuove vulnerabilità sociali e lavorative, molto più estese e pervasive. Da qui nasce la necessità di ricomporre l’offerta di servizi di welfare, solo in parte pubblica, generando nuove risorse relazionali e finanziarie, anche facendo attività di scouting rispetto alle realtà esistenti, che vanno valorizzate e coordinate da un soggetto pubblico “intelligente” anche se non più onnipresente. In questo contesto il sindacato può svolgere un ruolo di “riabilitazione sociale,” raccogliendo le domande, sviluppando la socialità, producendo nuovo welfare con e per i lavoratori, attivando risposte collettive che sono il risultato di un’attività di accompagnamento e tutoring di nuove esperienze, aiutando la costruzione di reti convenienti per tutti i soggetti che vi aderiscono. Dalla teoria alla pratica: nel pomeriggio i lavori hanno acquistato una svolta operativa. I partecipanti al corso sono stati divisi in due diversi gruppi di lavoro. Nel primo sono state analizzate alcune esperienze di contrattazione aziendale, sia marchigiana che relativa ad altri contesti territoriali. Il contributo di Giorgio Caprioli, responsabile dell’Osservatorio regionale della Cisl Lombardia, ha consentito in particolare un approfondimento su alcune ipotesi di welfare contrattuale attivate nel territorio lombardo. Nel secondo workshop sono state illustrate due esperienze di apertura al territorio da parte della Cisl di Ancona e di Macerata. Nicoletta Spadoni, Assistente sociale del Comune di Castellarano, ha raccontato due progetti attivati nel territorio di Reggio Emilia che hanno come protagonisti rispettivamente disoccupati tradizionali e giovani neet. I lavori della giornata sono stati conclusi dal Segretario regionale della Cisl Marche Sauro Rossi. «Una delle parole chiave di quest'appuntamento formativo è la "generatività"». «Tanto nel welfare contrattuale che in quello di comunità, essere generativi non significa solo dare origine, ma anche e soprattutto "dare inizio", a volte anche inserendosi in realtà che già ci sono, senza rivendicare primazie o primogeniture. Su questo versante, sia in azienda che sul territorio, il sindacato deve esercitare, con passione e competenza, il ruolo di soggetto che promuove la solidarietà.»
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14/03/2015 Il welfare in azienda e nella comunità: esperienze a confronto
Lunedì 16 Marzo 2015 ore 9,30- 17,00 seminario di studio, promosso dalla Cisl Marche in collaborazione con l’Università di Macerata, sulle prospettive del welfare prodotto mediante la contrattazione aziendale e l’attivazione delle comunità locali. Ai lavori della mattina interverranno Emmanuele Pavolini,  Università di Macerata, e  Gino Mazzoli, Studio Praxis Reggio Emilia. Nel pomeriggio verranno analizzate esperienze concrete di welfare contrattuale e di welfare di comunità, con il contributo di Giorgio Caprioli, Cisl Lombardia e di Nicoletta Spadoni, del Comune di Castellarano ( RE). «Le dinamiche conseguenti alla grave crisi internazionale degli ultimi anni, le politiche di austerity dell’Europa e i processi di spending review messi in campo dai governi nazionali succedutisi nel recente passato mettono a dura prova il welfare pubblico. – afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche - In questa cornice, pur continuando a negoziare servizi sociali e sanitari pubblici e di qualità per tutti ma soprattutto per le persone più deboli,  riteniamo necessario come Cisl approfondire e sviluppare  altre e nuove strade di creazione del welfare, chiedendo a  istituzioni, aziende, associazioni, comunità territoriale di dare il proprio contributo in questa direzione.» All’iniziativa, che è aperta agli studenti dell’Università di Macerata e a tutta la cittadinanza, è prevista la partecipazione del Magnifico Rettore dell’Università di Macerata, prof. Luigi Lacché.
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14/03/2015 FIM-CISL: tutelare il lavoro nel Piceno "ferito"
Oggi i lavoratori della Scandolara Spa hanno ricevuto dalla Sede Legale di Milano una comunicazione in cui l’Azienda dichiara che nel 2015 corrisponderà la "sola retribuzione di base", non erogando piu’ il trattamento, che un accordo sottoscritto con CISL e CGIL, aveva assicurato per il 2013/2014 stipendi e salari maggiorati rispetto al Contratto nazionale di Lavoro. L’Azienda definisce incomprensibile il fatto che la RSU UGL abbia proclamato uno sciopero di 8 ore proprio il giorno della consultazione sul rinnovo dell'accordo che, a suo tempo era stato votato da gran parte dei lavoratori. C’era infatti una ipotesi di proroga e integrazione dell’accordo stesso sottoscritta in Regione Marche il 12/02/2015, ma la consultazione tra i lavoratori è risultata nulla per la scarsa partecipazione al voto, inferiore al 50%. Per Romina Rossi responsabile della Fim Cisl <<noi siamo nei luoghi di lavoro e ci mettiamo la faccia ogni giorno per fare in modo che un territorio già abbondantemente provato dalla crisi, non subisca anche l'oltraggio di chi ha come unico interesse il lavoro degli studi legali piuttosto che tutelare l’occupazione nelle aziende del territorio>> quindi<<L’Ugl si schiarisca le idee e scelga da che parte stare: non è accettabile abbandonare il tavolo del confronto in regione, proclamare uno sciopero contro un accordo migliorativo rispetto al precedente e lamentarsi ora per la parte di salario perso!>> La Fim Cisl  dichiara che continuerà a cercare in ogni modo di tutelare e rappresentare il lavoro in un territorio ferito dalla crisi e dalla irresponsabilità di tanti.
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11/03/2015 Elezioni RSU 2015: Cisl Scuola primo sindacato a Macerata
A scrutinio ultimato la Cisl Scuola di Macerata si afferma come il primo sindacato provinciale di settore nelle elezioni RSU 2015. Un'affermazione netta, con una percentuale di voti che passa dal 26,06% delle elezioni del 2012 al 36,12% del 2015. Tra martedì 3 e giovedì 5 marzo si è votato nei 56 istituti scolastici della Provincia di Macerata. Si sono recati ai seggi più di 4.500 lavoratori, circa il 72% di tutti gli addetti.  La Cisl Scuola di Macerata si è aggiudicata 58 seggi su 156 complessivamente disponibili. «Ringrazio tutti i lavoratori che si sono recati ai seggi e quelli che ci hanno dato fiducia - commenta la responsabile della Cisl Scuola di Macerata Anna Maria Foresi - insieme ai 148 candidati che hanno offerto la loro disponibilità per dare volto e voce alla nostra organizzazione». «Questo straordinario risultato esprime il desiderio di partecipazione dei lavoratori e rappresenta il riconoscimento dell'autorevolezza della Cisl, frutto di competenza, concretezza, radicamento sul territorio e capacità di ottenere risultati. Allo stesso tempo ci consegna la grande responsabilità di continuare, già da domani, a lavorare per misurarci con le sfide importanti che ci attendono». Cisl Scuola Macerata
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11/03/2015 Elezioni RSU 2015: Cisl Scuola primo sindacato a Pesaro
A scrutinio ultimato la Cisl Scuola di Pesaro si afferma come il primo sindacato provinciale della scuola nelle elezioni RSU 2015. Un'affermazione netta, con una percentuale di voti che passa dal 39,61% delle elezioni del 2012 al 43,24%  del 2015. Tra martedì 3 e giovedì 5 marzo si è votato nei 58 istituti scolastici della Provincia di Pesaro. Si sono recati ai seggi più di 4722 lavoratori, circa il 70 % di tutti gli addetti.  La Cisl Scuola di Pesaro si è aggiudicata 79 seggi su 174  complessivamente disponibili. «Ringrazio tutti i lavoratori che si sono recati ai seggi e quelli che ci hanno dato fiducia - commenta la responsabile della Cisl Scuola di Pesaro Cristina Boccioletti  - insieme ai 161 candidati che hanno offerto la loro disponibilità per dare volto e voce alla nostra organizzazione. Questo straordinario risultato esprime il desiderio di partecipazione dei lavoratori e rappresenta il riconoscimento dell'autorevolezza della Cisl, frutto di competenza, concretezza, radicamento sul territorio e capacità di ottenere risultati.  – conclude Boccioletti -  Allo stesso tempo ci consegna la grande responsabilità di continuare, già da domani, a lavorare per misurarci con le sfide importanti che ci attendono».Cisl Scuola Pesaro
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11/03/2015 La Fisascat Cisl dice la sua sulla vertenza Cna Pesaro
Vetenza  Cna di Pesaro - Urbino,  il sindacato si spacca, la Cgil e la Uil hanno rotto la trattativa. Se non si dovesse trovare l’accordo, la Cna sarebbe pronta ad aprire la mobilità per circa 30 dipendenti. A questo punto la Fisascat Cisl delle Marche, unitamente ai propri iscritti che costituiscono circa il 20% di tutta la forza lavoro CNA Pesaro, ed ai propri delegati, ritiene necessario e doveroso rendere pubblica anche la propria posizione sulla trattativa che ormai da mesi sta conducendo insieme alle altre organizzazioni nell’ obiettivo di tutelare l’occupazione di una associazione che presenta un bilancio in forte sofferenza sin dalla precedente gestione a cui vanno indubbie responsabilità. "La Fisascat Cisl, quindi più forte di un rinnovato mandato compatto dei propri iscritti, - afferma Domenico Montillo della Fisascat - non si è sottratta al tavolo delle trattative e continua a preferire la via di un alacre confronto rilanciando oltre all'applicazione degli ammortizzatori sociali ed al taglio dell'integrativo, alcune proposte al modello di riordino del costo del personale presentato al tavolo tecnico apportando delle modifiche alle aliquote di intervento sulle fasce retributive effettive, allargando la forbice tra i livelli più alti e quelli più bassi. Nello specifico l’idea è quella di ridurre le aliquote delle fasce inferiori con proposte parallele di tagli su benefit e indennità degli ex dirigenti per mansioni ad oggi non più svolte nel nuovo assetto dell'associazione". Come già comunicato alla Direzione della Cna la Fisascat Cisl, è convinta che questa sia l'unica strada percorribile per evitare misure espulsive quali i licenziamenti collettivi e per avviare una seria riorganizzazione della struttura, che possa durare nel tempo e riportare i conti in positivo. Per questo la Cisl è pronta a confrontarsi anche su soluzioni complesse quali quelle presentate al tavolo dall’azienda ed a fare responsabilmente la propria parte purché vengano salvaguardati tutti posti di lavoro ed individuate soluzioni eque e condivise. Quella di tutelare i posti di lavoro non è forse la missione principale di ogni organizzazione sindacale?
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11/03/2015 Alzheimer e malattie cerebrovascolari: prevenire è meglio
12 marzo alle ore 16 presso l'Auditorium S. Rocco di Senigallia, incontro, promosso dalla Fnp di Senigallia, sulla prevenzione e cura dell'Alzheimer e delle malattie cerebrovascolari. Ai lavori, introdotti da Carlo Zezza, responsabile della Fnp Cisl di Senigallia e conclusi da Mario Canale, segretario generale Fnp Cisl Marche, interverranno la Prof. Maria Del Pesce, Primario e Direttore Generale dell'Unità Operativa di Neurologia dell’Area Vasta n. 2 e il Dott. Francesco Logullo, Dirigente di 1° livello della Clinica Neurologica di Ancona, Responsabile del Centro Regionale Malattie Neuromuscolari. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza. La Fnp, il sindacato dei pensionati della Cisl,  è impegnato a monitorare  le problematiche sanitarie e di integrazione socio sanitaria sul territorio senigalliese. In particolare la Fnp Cisl evidenzia  la necessità del potenziamento dell’Ospedale di Senigallia e delle Unità Operative quali la Cardiologia, l’Oculistica, l’Oncologia e l’Odontostomatologia. Alta la criticità delle liste d'attesa per visite e prestazioni  che mettono a rischio la garanzia dei livelli essenziali di assistenza sanitaria «chi se lo può permettere ricorre alla libera professione, chi non può rimane in coda o rinuncia a curarsi (molti anziani rinunciano alle cure dentali con gravi disagi). - afferma Carlo Zezza  responsabile della FNP CISL di Senigallia - Le Case della Salute, perno del nuovo sistema sanitario, ancora non si vedono.» La FNP-CISL di Senigallia ha analizzato queste problematiche e ne sollecita la soluzione, a tutela degli anziani e delle loro famiglie, attraverso una serie di proposte che rivolge alle istituzioni. In primo luogo il consolidamento dell'attività del Presidio ospedaliero di Senigallia, secondo quanto stabilito in accordo con la Regione Marche e in coerenza con il percorso sulla riorganizzazione delle reti cliniche. Poi un'attività di prevenzione costante e sistematica, almeno per le malattie invalidanti e di maggiore incidenza. «Pensiamo ad esempio all’ attivazione del Progetto di prevenzione dell’osteoporosi, tema sul quale le donne del sindacato sono impegnate da anni e che stenta ancora a decollare. – continua Zezza - Le liste d'attesa e la mobilità passiva vanno abbattute con azioni sistematiche, a partire dal potenziamento della produzione delle strutture di analisi e di diagnostica, portando i macchinari ad un utilizzo medio giornaliero di almeno 18 ore. – conclude - L'ospedalizzazione va infine contrastata potenziando l'assistenza domiciliare integrata, per evitare il ricovero in strutture più costose e scongiurare il ricorso alle assistenti familiari private, spesso troppo costose per i nostri anziani. »
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05/03/2015 Sanità nel Fermano, le preoccupazioni della Cisl
Il confronto tra CGIL CISL, insieme al Sindacato Pensionati, e la Direzione dell'AV4 sui nodi e sulle scelte della sanità fermana è ripreso con l'incontro di lunedì 2 marzo. La sanità fermana continua ad essere in grave difficoltà. Alle politiche dei tagli si sta aggiungendo un clima d'incertezza nelle scelte del governo regionale e dell'ASUR che dura da mesi. La sanità locale accusa un'intollerabile arretratezza complessiva, rispetto agli altri territori delle Marche, che si esprime in termini di risorse, di posti letto, di dotazioni degli organici, di infrastrutture e servizi. Restano tanti problemi e rimane molto da concretizzare rispetto al protocollo sindacale regionale. Importanti passi avanti sono stati fatti, ma molto resta da fare e ciò investe la Regione e l'ASUR, oltre all'azione locale dell'AV4: liste di attesa e mobilità passiva, riconversione delle strutture, rete emergenza, prevenzione, appalti, case della salute, integrazione socio-sanitaria, rete territoriale/distrettuale, residenze e domiciliarità, costi dei servizi, equilibrio tra domanda e offerta, adeguamento degli organici, rapporto con sanità privata e medici di famiglia. Nell'incontro, sono stati affrontati, tra gli altri, alcuni nodi principali che sono stati individuati nei seguenti: Pronto soccorso, liste di attesa, riconversioni strutture e Case della Salute. Alcune novità riguardano la conclusione dei lavori al Murri dove è prevista l'apertura a regime del nuovo Pronto Soccorso dal prossimo 9 aprile che si doterà di una nuova diagnostica radiologica e di un potenziamento del personale con 3 infermieri e 1 operatore sanitario. Risolto anche il nodo INRCA che dal prossimo 1° giugno attuerà un nuovo piano di assunzione e potrà ospitare 20 posti letto di lunga degenza che andranno ad alleggerire l'ospedale Murri. I problemi più urgenti sono quelli per i quali i cittadini sono costretti ad attese lunghe oltre un anno e riguardano la diagnostica, con particolare riferimento agli esami della risonanza magnetica e oculistica. Dal 30 aprile andrà a regime la nuova RNM, consentendo una maggiore produttività.Tuttavia, da tempo abbiamo segnalato la necessità di acquistare una seconda macchina anche se ciò comporterà un ulteriore investimento da parte dell'ASUR. Per l'oculistica, è stato avviato il bando per il primario, tuttavia restano i problemi di organico e di organizzazione del lavoro relativo all'attività extra-moenia che coinvolge anche utenza da altre Regioni, a scapito della domanda del territorio. In ogni caso, per discutere le problematiche relative alle liste di attesa, è previsto un incontro dedicato martedì 10 marzo. In relazione alle Case della Salute, iniziano i lavori a Porto San Giorgio; è in completamento l'appalto per Sant'Elpidio a Mare; più problematica è la ristrutturazione a Montegiorgio. Prossimi incontri saranno dedicati alla residenzialità, al costo delle rette e alla situazione di Amandola. «Il sindacato continuerà la sua azione ma, insieme ad essa deve svilupparsi la consapevolezza dei problemi dell'intero territorio fermano e della sua rappresentatività unitaria costruita sulle questioni concrete.- afferma Alfonso Cifani, della Cisl di Fermo - Forte preoccupazione desta anche l'azione di governo nazionale, che con la legge di stabilità opera ulteriori tagli e smentisce lo stesso Patto della Salute che aveva iniziato ad invertire la politica dei tagli indiscriminati, costringendo molti cittadini a ricorrere al privato o a rinunciare a curarsi.» La politica può avere un vero ruolo da protagonista solo rinunciando ai legami clientelari con la sanità e recuperando gli strumenti della pianificazione e della programmazione. Ciò già interroga coloro che si candideranno a comporre il nuovo Consiglio Regionale.  
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28/02/2015 Macerata: serve una multiutility provinciale. Si possono risparmiare 700.000 € all'anno soltanto di CDA
A cinque mesi dal convegno organizzato da Cgil Cisl e Uil e dalle rispettive federazioni di categoria (Filctem, Femca, Uitec) al quale erano intervenute le amministrazioni comunali interessate e i Presidenti delle municipalizzate, torniamo sul tema rilanciando l’urgenza di un percorso di aggregazione delle aziende municipalizzate che gestiscono i Sevizi Pubblici Locali nel territorio maceratese. Proponiamo un percorso che porti a un’unica multiutility provinciale, per generare razionalizzazioni, economie di scala e risparmi (soprattutto sui costi dei cda che ammontano a circa 700 mila € annui) che permettano di effettuare gli investimenti necessari, migliorare la qualità dei servizi erogati, contenere le tariffa all’utenza e favorire la specializzazione e il migliore utilizzo delle risorse umane. Cinque mesi fa abbiamo raccolto l’interesse delle amministrazioni comunali, anche con il supporto di Federutility, a impegnarsi in uno studio di fattibilità del percorso di aggregazione. Dopo questa manifestazione di interesse non sono però stati fatti passi avanti. Invieremo una lettera ai Sindaci dei Comuni di Civitanova, Macerata, Recanati, San Severino Marche e Tolentino per chiedere un impegno concreto su questa partita, anche perchè diverse novità normative degli ultimi mesi rendono ancora più pregnante e attuale la nostra proposta. La legge di stabilità incentiva la dismissione da parte degli enti locali delle proprie quote nelle società partecipate: c’è il rischio che gli enti locali, tentati dalla possibilità di fare cassa, svendano le proprie partecipazioni a soggetti privati e ciò accentuerebbe ulteriormente la frammentazione del settore. Inoltre viene posto in capo agli enti locali l’obbligo di presentare alla Corte dei Conti entro il 31 marzo 2015 un piano di razionalizzazione delle società partecipate applicando i seguenti criteri: soppressione delle società composte da soli amministratori' o da un numero degli stessi superiore ai dipendenti, aggregazione di società di SPL di rilevanza economica, contenimento dei costi di funzionamento dei Consigli di Amministrazione ed organi di controllo. Lo Sblocca Italia prevede infine un progressivo passaggio verso il gestore unico a livello d’ambito per il Servizio Idrico Integrato, in questo settore l'aggregazione non è una scelta ma un obbligo. Abbiamo quindi di fronte scadenze che costringono le amministrazioni comunali ad assumere decisioni importanti che non possono essere prese con superficialità o fretta, ma devono essere oggetto di confronto con le Organizzazioni Sindacali che rappresentano i diritti dei lavoratori e gli interessi dei cittadini. Il rammarico è che ancora una volta debbano essere le OO.SS. a dover spronare i Sindaci su questioni essenziali per lo sviluppo e la coesione sociale del territorio: non possiamo limitarci a subire le scadenze fissate dalle norme nazionali, ma le amministrazioni comunali devono assumere una responsabilità di gestione e programmazione lungimirante di un settore così strategico come è quello dei SPL. I Segretari CGIL CISL UIL Daniel Taddei Marco Ferracuti Manuel BrogliaComunicato Servizi Pubblici Locali
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26/02/2015 Mastrovincenzo: Lavoro e Sanità l'agenda della nuova Regione dovrà essere questa
«La Regione deve mettere al centro dei propri impegni il lavoro e il sostegno al ripresa produttiva. Sono due priorità che vanno ad aggiungersi alla necessità di portare avanti in maniera decisa la riforma sanitaria, iniziando a potenziare anche i servizi socio - sanitari territoriali. Serve poi un diverso utilizzo dei fondi strutturali. Basta con i finanziamenti a pioggia. Bisogna fare scelte mirate e facilitare, anche in assenza di risorse, il rientro nel mondo del lavoro di chi l'ha perso attraverso forme di auto-organizzazione». E' quanto si aspetta dal nuovo governo regionale il segretario regionale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che analizza alcune delle principali criticità della regione, offrendo spunti di riflessione e presentando proposte. Mastrovincenzo, qual è la situazione dell'occupazione nelle Marche? Segni di ripresa non ci sono?«La disoccupazione dei giovani tra 15 e 29 anni supera ormai il 25% e quasi 22.000 sono state le adesioni al progetto Garanzia Giovani. La Cisl crede in questa opportunità, ma abbiamo trovato difficoltà inaccettabili nello svolgimento di molti dei 3000 tirocini attivati e nel pagamento delle indennità. Per svoltare servono nuove politiche attive, connessioni innovative tra sistema formativo e mondo del lavoro e credito mirato per imprenditoria giovanile». Già, ma le imprese marchigiane stanno attraversando un periodo nero.«C'è una quota di aziende che si è saputa rinnovare puntando sull'export e riuscendo a ripartire, ma molte piccole e medie imprese faticano a gestire il passaggio generazionale, non investono sul capitale umano e sulla tecnologia. Così sono rimaste indietro». Cosa serve  per un vero rilancio?«Una grande flessibilità produttiva e soprattutto investire sulle competenze, sulla ricerca e sull'innovazione». Mastrovincenzo, è emergenza? «I dati sulla cassa integrazione ci dicono che scende l'ordinaria ma il ricorso alla straordinaria aumenta del 47,7% rispetto al 2013. Questo significa che si consolidano situazioni di crisi strutturale» Secondo lei quali sono le ricadute del Jobs Act? «Il governo è stato sordo alle osservazioni del sindacato e delle commissioni parlamentari: sbagliata la norma sui licenziamenti collettivi, timidi segnali positivi contro la precarietà ma serviva più' coraggio. Nelle Marche solo il 10% delle nuove assunzioni è a tempo indeterminato. La Cisl si impegnerà per fare accordi per una nuova occupazione stabile, utilizzando gli incentivi della Legge di Stabilità». Tra le partite calde c'è il riordino delle Province, quali sono le preoccupazioni della Cisl? «È essenziale che il Consiglio regionale approvi subito la legge sul trasferimento di molte funzioni provinciali e del connesso personale alla Regione. Resta il nodo risorse: visti i tagli apportati, il Governo ha la responsabilità di garantire l'occupazione di 2200 dipendenti nelle Marche e i servizi erogati ai cittadini, ma anche la Regione dovrebbe fare la sua parte». Governo Spacca. Bilancio?«Il presidente si è impegnato positivamente nel dare un'identità alla regione, facendo crescere l'idea di comunità marchigiana. Sono anche soddisfatto della spinta a una visione europea con la creazione della Macroregione, ma mi sembra che negli ultimi tempi abbia lavorato più per valorizzare la sua figura che la squadra. Negativa la gestione di Aerdorica». Dal 3 al 5 marzo le Rsu dei settori pubblici vanno al voto, cosa s'aspetta? «Circa 70.000  i lavoratori marchigiani di enti locali, sanità, ministeri, scuola e università al voto per eleggere le rappresentanze sindacali, otre 1.400 i candidati nelle liste Cisl. Il Governo ha avviato robusti interventi nel settore pubblico con poco dialogo e scarse risorse. “Buona scuola”, riforma della pubblica amministrazione, soppressione delle Province, e pesanti tagli a Regioni ed enti locali nella Legge di Stabilità. Dal 2009 circa 470 mln € in meno alla sanità delle Marche con impatto pesante su servizi e personale. Spero in una grande partecipazione al voto: i lavoratori vogliono che i servizi pubblici siano riorganizzati e non depotenziati.» Quali garanzie ci sono per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro?«La disoccupazione dei giovani tra 15 e 29 anni nelle Marche supera ormai il 25% e quasi 22.000 sono state le adesioni a Garanzia Giovani. La Cisl crede in questa opportunità, per questo riteniamo inaccettabili le difficoltà nello svolgimento di molti dei 3000 tirocini attivati e nel pagamento delle indennità. Con altre parti sociali siamo impegnati anche nell'erogazione di servizi ai giovani, integrando le attività dei Centri per l’Impiego. Per svoltare servono nuove politiche attive, connessioni innovative tra sistema formativo e mondo del lavoro e credito mirato per imprenditoria giovanile. Aggiungo che la Cisl presenterà proposte di modifica alla Fornero per favorire uscite flessibili al pensionamento e inserimento dei giovani.» In cosa consiste la nuova proposta della Cisl sul fisco? A livello locale cosa migliorerebbe?«Serve una redistribuzione della ricchezza, ancora troppo concentrata, per rilanciare i consumi e contribuire a sviluppo e occupazione. La nostra proposta di legge ad iniziativa popolare prevede un bonus strutturale di 1000 euro annui per i redditi inferiori a 40.000 lordi annui, da finanziare con un’imposta sui patrimoni oltre i 500.000 euro e contrasto di interessi per frenare l’evasione; poi limite alle tasse locali e esenzione per la prima casa.»  Chiudono gli uffici postali? Cosa succede nella regione?«Il piano di Poste italiane nelle Marche prevede la chiusura di 10 uffici e la riduzione delle aperture di altri 23. Oltre 40.000 cittadini in 28 comuni resterebbero senza ufficio postale o con orari ridotti. Contestiamo la strategia di Poste che vuole concentrare l’attività nelle zone più redditizie, penalizzando le piccole comunità; faremo di tutto per evitarlo.»  A che punto siamo col caso Fabriano? Novità, prospettive, ostacoli?«Attendiamo il rispetto degli impegni assunti dal viceministro DeVincenti a fine gennaio: firma della proroga dell’Accordo di Programma, revisione della Legge 181 per favorire nuovi investimenti, soluzione del contrasto con le banche sulla vicenda JeP. Le comunità locali non possono piu’ attendere.» Intervista integrale di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl Marche,al Messaggero del 26 Febbraio 2015   Il Messaggero 26 Febbraio 2015
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24/02/2015 LAVORO IN GENERE. 25 Febbraio Convegno a Macerata
Mercoledì 25 febbraio 2015 presso la Sala Castiglioni della Biblioteca comunale "Mozzi-Borgetti" di Macerata alle ore 15.00 avrà  luogo il convegno "Lavoro in Genere". L'iniziativa ha l'obiettivo di promuovere i risultati di ricerca del progetto (RI)pensare le PARi Opportunità - (RI)parO che l'Osservatorio di genere ha condotto da  gennaio a febbraio 2014. Il progetto ha analizzato la condizione delle donne nel mondo del lavoro nella regione ed è stato svolto in collaborazione con la Regione Marche, il  Comune di Macerata, CGIL CISL UIL, con il coinvolgimento delle lavoratrici del settore tessile , Coldiretti, CNA.
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21/02/2015 Caso Scandolara: uno sciopero incomprensibile
In data 27/06/2013 presso la Regione Marche fu sottoscritta una ipotesi d'accordo (poi validata dalla maggioranza dei dipendenti nella consultazione del 03/07/2013) che garantiva ai lavoratori parte del salario variabile cancellato con il recesso dalla CIA che l'azienda aveva comunicato in data 02/08/2012. Quell'accordo sarebbe scaduto improrogabilmente il 31/12/2014. Senza eventuale rinnovo, il salario dei lavoratori sarebbe tornato a quanto previsto dal CCNL (paga base e contingenza). Quell'accordo fu necessario per evitare la sospensione di tutti gli affidamenti bancari, generata dalle ingiunzioni di pagamento presso terzi consegnati alle banche stesse da parte degli avvocati di 57 ricorrenti .Tale sospensione avrebbe determinato la paralisi economica dell'azienda con conseguente chiusura dello stabilimento.In quella occasione la UGL, ignorando gli altri 140 dipendenti NON-ricorrenti, fece la scelta di sfilarsi dalla discussione lasciando ad altri (CGIL e CISL) la responsabilità di trovare soluzioni che garantissero la continuazione dell'attività lavorativa. Quell'accordo ha dato la possibilità di continuare a lavorare nell'ultimo anno e mezzo.Ha anzi permesso di abbassare il prezzo del prodotto, garantendo nuove commesse di lavoro, come riconosciuto nelle premesse del Contratto di Solidarietà sottoscritto da TUTTE le OOSS (UGL compresa) presenti nello stabilimento (firmato il 25/09/2014). Nel Dicembre 2014, come previsto dall'accordo, le Organizzazioni Sindacali firmatarie e la RSU nel frattempo entrata in carica furono convocate per verificare la possibile proroga di quell'accordo. L'incontro saltò a causa dell'irresponsabilità di una parte della RSU (UGL) che non si presentò all'incontro. Non essendoci stato spazio per una discussione democratica (oltretutto le assemblee unitarie vengono convocate all'insaputa di FIM e FIOM contrariamente a quanto previsto dal Testo Unico sulla Rappresentanza), la Regione Marche ha ritenuto opportuno convocare le parti allo scopo di trovare le eventuali condizioni per una proroga. Anche in questo caso la UGL ha ritenuto più comodo defilarsi dalla discussione e dal confronto, trincerandosi dietro una pseudo piattaforma in barba alle regole sindacali (non si capisce né da chi redatta, né da chi condivisa, né da chi validata). Piuttosto che abbandonare la discussione, le scriventi OOSS hanno preferito rimandare alle valutazioni dei lavoratori una ipotesi di accordo che prevedesse la proroga del precedente e una eventuale condizione migliorativa in termini economici (in quanto erano state evidenziate delle criticità nella organizzazione del lavoro da parte aziendale). A fronte di quanto sopra esposto è doveroso precisare che: -TUTTI i lavoratori erano invitati e democraticamente tenuti a partecipare all'assemblea che si è svolta il 16/02/2015 indetta appunto per spiegare i dettagli dell'ipotesi di rinnovo. -Che le consultazioni sindacali, in particolar modo quella di Giovedì 19 Febbraio sono lo strumento di massima democrazia partecipativa. Pertanto riteniamo ASSURDO ed INCOMPRENSIBILE uno sciopero di 8 ore proclamato nello stesso giorno della consultazione, quasi a voler condizionare la libertà di espressione di ognuno nei confronti del futuro del proprio posto di lavoro. I Responsabili Sindacali di Ascoli Piceno FIM CISL - FEMCA CISL - FIOM CGIL - FILTEM CIGL
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20/02/2015 Trasporto pubblico: preoccupazioni dei sindacati
Il Trasporto Pubblico è oggetto, grazie ad interventi legislativi, di una sorta di rivoluzione, a partire dalle funzioni, fino a ieri in capo alle province e riassorbite dalla regione, per l’esercizio delle quali sembra regni una gran confusione. Il bando di gara, che dovrebbe essere varato a breve, in base al quale si andrà ad individuare il nuovo gestore del trasporto pubblico, aggiunge preoccupazione tra i lavoratori, già angosciati dalle notizie sulla Start di quest’ultimo periodo. Preoccupazione che cresce anche in funzione di notizie che si apprendono dalla stampa o che trapelano senza che se ne possa verificare la fondatezza. Alla nota vicenda dell’ammanco di 900.000 euro, si aggiungerebbe la richiesta di un milione di euro della ditta Cardinali per una non ben nota penale, la perdita di 2.000 euro al giorno per i servizi di Ciampino e Ancona, voci sempre più insistenti che preannuncerebbero una nuova gestione delle biglietterie, nuovamente da parte di privati, nonostante si ritengano esserci tutti i presupposti per una gestione diretta del servizio a costi inferiori. Fino all’esplodere dello scandalo della mancata riscossione dei crediti, la Start poteva vantarsi di essere una delle più efficienti aziende di trasporto, sia sotto il profilo economico che di qualità del servizio, e tale risultato si doveva soprattutto ad un consolidato sistema di relazioni sindacali, che vedeva i lavoratori partecipi della organizzazione del lavoro e delle scelte aziendali. Nel contesto attuale così particolare e difficile, sia il consiglio di amministrazione della Start che gli organi dirigenziali, sembrano non intenzionati a valorizzare tale politica, negando relazioni con le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori, anche su materie attinenti all’organizzazione del lavoro, ledendo altresì il diritto,sancito dai contratti, all’informazione,in merito all’indizione di nuovi bandi di concorso per impiegati. Tutto ciò nonostante le numerose richieste di incontro inoltrate all’azienda da parte delle scriventi Organizzazioni Sindacali e delle Rappresentanze Interne, finalizzate ad evitare di conoscere le cose attraverso la stampa e ad ottenere dei chiarimenti con un confronto diretto; ma l’unica risposta, ad oggi, è  un desolante silenzio. Le  organizzazioni sindacali, esprimono profondo rammarico per l’atteggiamento del neo costituito Consiglio di Amministrazione della Start S.p.A, nonché grande preoccupazione per il futuro dei dipendenti e di quello delle loro famiglie.Auspicano che nel giro di poco tempo, si possano reinstaurare le corrette relazioni sindacali, nell’interesse dell’azienda, dei lavoratori e soprattutto di tutti gli utenti che utilizzano il trasporto pubblico nella provincia di Ascoli Piceno; in assenza di ciò si troveranno costrette a considerare tutte le possibili iniziative per rivendicare un tavolo di confronto e tutelare i suddetti interessi.I Responsabili FIT CISL FILT CGIL UILT UGLTr.  
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20/02/2015 Provincia di Macerata, i dipendenti non scherzano
I dipendenti della Provincia di Macerata si sono riuniti in assemblea generale, il giorno di carnevale, per dire alla Regione che con loro non si scherza ! L'iniziativa si è svolta dalle 9.00 alle 11.00 alla Sala Giovannetti del Palazzo degli Studi (Macerata, Piazza Cesare Battisti 4) Alla presenza delle Segreterie regionali della Cisl Marche e della Categoria della Funzione Pubblica, sono state  ripercorse le azioni del Governo e della Regione che hanno condotto alla pseudo riforma delle Province. Le quali oggi sono ridotte in fin di vita per il prelievo forzoso esercitato dal Governo sulle loro casse. Quando ben gestiti, come nel caso maceratese, questi Enti intermedi sono invece capaci di erogare alla cittadinanza servizi importanti (mercato del lavoro, tutela ambientale, scuole, strade e viabilità tanto per citarne alcuni) in modo efficiente e a costi minori rispetto alle altre Pubbliche Amministrazioni. Con il contributo della  Dott.ssa Silvia Spinaci del Dipartimento studi e ricerche della Cisl Marche, sono stati esaminati i contenuti - ancora lacunosi e temporalmente incerti - nonché il percorso di approvazione della legge regionale di riordino delle funzioni provinciali. Questo anche al fine di offrire spunti critici e contributi organizzativi, specie nell'ottica della conservazione del dato occupazionale, e di mantenere vigile l'attenzione delle istituzioni e della cittadinanza sull' evoluzione della normativa regionale. Non si escludono azioni di sensibilizzazione dei candidati alle elezioni regionali 2015, che avranno poi l' onere di porre in essere un provvedimento normativo responsabile e di decidere azioni ulteriori a difesa dei servizi, delle funzioni e dell'occupazione.
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19/02/2015 Appalti al massimo ribasso nel pesarese
Si è svolto mercoledì 18 febbraio  presso la Prefettura di Pesaro Urbino, su iniziativa del Prefetto, un incontro per esaminare la questione degli appalti al massimo ribasso che hanno raggiunto la percentuale media di ribassi che oscilla tra il 30 e il 40 %. Alla riunione operativa erano presenti il Direttore dell’ufficio del lavoro di Pesaro, l’ASUR, il comune di Pesaro, la Provincia di Pesaro Urbino, la Cna, l’Ance Pesaro, la scuola edile e la Cassa edile di Pesaro-Urbino e Paolo Ferri responsabile Filca Cisl di Pesaro Urbino. Per la Filca Cisl di Pesaro Urbino, unica organizzazione sindacale presente, l’incontro è stato soddisfacente sia per la tempestiva convocazione da parte della prefettura dopo le segnalazioni delle scorse settimane fatte dalla Cisl, sia perché è stato fatto il punto sull’azione di monitoraggio e controllo nei cantieri aggiudicati al massimo ribasso ( ne sono stati monitorati più di una quarantina) e si evidenziata la necessità di rafforzare e coordinare l’attività ispettiva coinvolgendo tutti gli organismi preposti . “La scelta dell’appalto al massimo ribasso – afferma Paolo Ferri - pregiudica la qualità stessa dell’opera, il rischio che l’opera rimanga incompiuta e il mancato pagamento delle retribuzioni e degli oneri presidenziali ed assicurativi degli operai”. E’ necessario contrastare questa piaga degli appalti al massimo ribasso adottando una politica di aggiudicazione degli appalti secondo l’offerta economica più vantaggiosa, e coinvolgendo tutti gli organismi di controllo, e se necessario anche le forze dell’Ordine, per la prevenzione dei fenomeni elusivi delle regole contrattuali e previdenziali e il mancato rispetto delle normative e il rispetto del capitolato di appalto. La Filca Cisl sta attuando una azione di contrasto e di presenza nei cantieri con appalti al massimo ribasso e una incisiva e pressante azione presso le istituzioni per evitare la politica dell’appalto al massimo ribasso e per denunciare presso gli organismi competenti le irregolarità contributive previdenziali e il mancato rispetto delle norme in termini di sicurezza.
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18/02/2015 Crisi Revolution Spa, i sindacati denunciano la grave situazione
Le Segreterie Regionali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl denunciano la gravissima situazione in cui versano i lavoratori della Revolution Spa, azienda anconetana leader nel commercio all’ingrosso di attrezzature ed arredamenti per supermercati attualmente interessata da una procedura di concordato preventivo. L’azienda, per fronteggiare la crisi di mercato, ha ricorso nei due anni agli ammortizzatori sociali quali il contratto di solidarietà e la Cassa Integrazione in deroga per i quali i lavoratori non hanno ancora percepito il sostegno al reddito previsto rimanendo quindi in assenza di ogni forma di retribuzione. Nonostante la rassicurazioni fornite dal Ministero del Lavoro che aveva previsto il pagamento a stretto giro dopo l’emanazione del decreto di approvazione, i lavoratori sono ancora in attesa di ricevere quanto dovuto. Le segreterie Regionali ritengono pertanto indispensabile l’immediato coinvolgimento della Regione Marche affinché siano convocate le parti ivi incluso il commissario giudiziale anche in ordine alla ricerca di soluzione atte alla liquidazione della quota di competenza della Regione relativa al contratto di solidarietà ormai risalente al 2013. Nonostante il diretto coinvolgimento del Consiglio regionale, interessato direttamente dai lavoratori tramite una apposita interrogazione del 17/12/2014, rimangono ancora irrisolte le questioni tecniche atte a risolvere almeno le questioni di competenza regionale. Le segreterie confidando anche in un diretto intervento della Regione sul Ministero al fine di velocizzare il pagamento del sostegno al reddito dovuto ai lavoratori per il lungo periodo di sospensione del rapporto di lavoro, proclamano lo stato di agitazione e si riservano di valutare in assemblea ulteriori azioni a sostegno della delicata vertenza. Ancona, 18/02/2015 Le Segreterie regionali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl Marche
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16/02/2015 Ospedale Carlo Urbani, ancora molte le criticità
Il nuovo Ospedale Carlo Urbani di Jesi al centro del dibattito del consiglio direttivo della Federazione Pensionati Cisl di Jesi, svoltosi nei giorni scorsi. Nello specifico il sindacato dei pensionati della Cisl hanno posto l’attenzione sulla organizzazione dei reparti e la loro funzionalità; la carenza dei parcheggi; la insufficiente segnaletica interna ed esterna; la mancanza di servizi per gli utenti e per i familiari; la funzionalità del Centro Unico Prenotazioni (c.u.p.) e il suo collegamento con l’ufficio informazioni. Presenti all’incontro il direttore sanitario Virginia Fedele e la referente della direzione amministrativa ospedaliera Nicoletta Franconi, che hanno preso atto delle criticità indicate e dei suggerimenti forniti impegnandosi,per quanto di loro competenza a risolverle per migliorare e agevolare il rapporto utente- ospedale. I componenti del Direttivo hanno espresso soddisfazione per l’incontro che  ha permesso di avere una informazione  complessiva sulla sanità locale, utile in occasione dei confronti nei tavoli dell’area vasta e di quella distrettuale.
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16/02/2015 Indesit Whirlpool: confermare investimenti e siti produttivi
Oggi 16 febbraio, si sono riuniti a Fabriano la Fim Cisl Marche con le RSU Indesit Fim Cisl degli stabilimenti di Melano, Albacina, Comunanza e delle sedi impiegatizie di Ca' Maiano, Campo Sportivo e Sede Centrale ed in conference call con i colleghi di Whirpool Varese, in vista dell' incontro Ministeriale con Whirpool del 19 Febbraio.L'attuazione del piano industriale stà procedendo secondo le tempistiche fin qui previste, come da impegni presi nell'accordo con Indesit e continueremo a verificare con determinazione l'avanzamento del piano nei prossimi mesi.Rimangono le preoccupazioni per l'integrazione della nuova struttura impiegatizia, con forza affermiamo che gli ammortizzatori sociali conservativi concordati al Ministero siano gli unici strumenti da utilizzare in futuro.La Fim Cisl e le Rsu richiedono alle Istituzioni, sia regionali che nazionali, l'assoluto rispetto degli impegni presi a dicembre 2013 al Mise, essendo anche loro firmatari dell'intesa.La conferma degli investimenti ed il mantenimento dei siti produttivi marchigiani ed il loro rilancio industriale è il nostro obiettivo prioritario, per la salvaguardia dell'occupazione.Chiederemo con forza a Whirpool di iniziare un percorso condiviso per gettare le basi per costruire un nuovo piano industriale per il rilancio aziendale a partire dal 2017.Inoltre, va riattivato il tavolo di crisi del settore elettrodomestico al Ministero dello Sviluppo Economico, necessita urgentemente una vera volontà politica, per non rischiare ulteriori perdite di industrie del settore e di conseguenza perdita di posti di lavoro, non siamo più disponibili ad attendere ulteriore tempo.Fabriano, 16 febbraio 2015La RSU Fim CislFim-Cisl Marche Melano, Albacina, Comunanza, Ca' Maiano, Campo sportivo e Alle Sede centrale
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11/02/2015 Garanzia Giovani: opportunità o miraggio per i giovani maceratesi?
E’ questo il dubbio amletico che corre tra gli oltre 500 giovani che nella provincia di Macerata partecipano ai tirocini realizzati grazie alle risorse messe a disposizione del progetto “GARANZIA GIOVANI”, dal momento che l’INPS  ritarda il pagamento e che l’importo di 500 euro è soggetto ad una tassazione del 23%.  Su queste paure e sulle preoccupazioni dei ragazzi, si sta concentrando l’attenzione di tanti che evidenziano più  le disfunzioni di “GARANZIA GIOVANI”, che non le reali opportunità che il progetto dovrebbe offrire alle nuove generazioni che cercano un’occasione di lavoro.  La  CISL nei giorni scorsi ha affrontato l’argomento in un incontro con la Regione Marche e le altre Parti Sociali per sbloccare i pagamenti, ma anche per sollecitare la celere attivazione di tutte le altre misure previste per agevolare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro come quelle dell’AUTOIMPIEGO, dell’ ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO e della FORMAZIONE A OCCUPAZIONE GARANTITA.  La Regione ha assicurato che a breve i tirocinanti dovrebbero ricevere i pagamenti e ci risulta che  l’INPS abbia incominciato a liquidare una prima trance di circa 300 giovani per i tirocini attivati tra settembre e ottobre 2014. E’ ancora invece da risolvere a livello nazionale il problema della trattenuta fiscale del 23%, che riteniamo vada assolutamente riconsiderata.  In tempi difficili come quelli attuali, per la CISL “GARANZIA GIOVANI” è comunque un’occasione che non va dispersa per i tanti ragazzi che vogliono mettersi in gioco ma che non sanno come proporsi o verso cosa orientarsi.  E’ di questi giorni infatti il bando per il SERVIZIO CIVILE per 422 volontari, la cui scadenza entro la quale presentare le domande è fissata al 23 Febbraio 2015.  Questa opportunità, come le altre previste dal Programma, sono tra le poche occasioni di aiuto per favorire l’orientamento, la formazione ed il lavoro dei tanti giovani inattivi ed è per questo che secondo la CISL stroncare sul nascere “GARANZIA GIOVANI” è principalmente un attacco al futuro dei giovani ma, allo stesso tempo, è molto grave che chi ha riposto speranze ed aspettative in questo progetto venga deluso.  Per questa ragione la CISL continuerà a sollecitare l’impegno delle istituzioni ad ogni livello, affinché siano garantite ai giovani misure ed opportunità di qualità e in tempi certi.  
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09/02/2015 Garanzia Giovani: un'occasione che non va dispersa
Garanzia  Giovani, opportunità o miraggio per  i ragazzi  che stanno svolgendo un tirocinio presso una qualche realtà aziendale ? E’ questo l’amletico dubbio  che corre  tra i circa 847 giovani che nella provincia di Pesaro, partecipano ai tirocini realizzati grazie alle risorse messe a disposizione dall’Unione Europea e dal Governo tramite il progetto “GARANZIA GIOVANI”, dal momento che l’INPS  sta ritardando il pagamento ai partecipanti alle attività formative e che l’importo di 500 euro viene decurtato dall’Inps con la trattenuta del 23% di tasse.  Su queste paure e sulle preoccupazioni che indubbiamente allarmano non poco i ragazzi, si stanno concentrando le attenzioni di  tanti che evidenziano più’  le disfunzioni del Programma GARANZIA GIOVANI, che non le opportunità che dovrebbe offrire alle nuove generazioni in cerca di nuove possibilità di lavoro.  La  CISL ha nei giorni scorsi affrontato l’argomento in un incontro con la Regione Marche e le altre Parti Sociali per sbloccare il ritardo dei pagamenti e sollecitare la celere attivazione delle altre misure per agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani  La Regione ha assicurato, che a breve, i ragazzi dovrebbero ricevere i pagamenti, « in questi giorni - affermano dalla Cisl di Pesar, Urbino, Fano -   ci risulta che l’INPS abbia incominciato a liquidare le competenze ad una prima trance di circa 300 giovani tirocinanti (tirocini attivati tra settembre –ottobre 2014). Da risolvere a livello nazionale il problema della trattenuta fiscale del 23%  che riteniamo vada rapidamente riconsiderata.» Per la CISL Garanzia GIOVANI, in tempi difficili come quelli attuali, è un’occasione che non va dispersa  per i tanti ragazzi che vorrebbero mettersi in gioco ma non sanno come proporsi o verso cosa orientarsi. E’ attivo in questi giorni  il bando del SERVIZIO CIVILE per 422 volontari da avviare con scadenza della presentazione delle domande fissata per il 23 Febbraio 2015 ; Devono poi essere messe in campo altre misure come quelle dell’AUTOIMPIEGO, dell’ ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO e della FORMAZIONE A OCCUPAZIONE GARANTITA. Opportunità, come le altre previste dal Programma,  nate come occasioni di aiuto per favorire l’orientamento, la formazione  ed il lavoro per i tanti giovani inattivi. Per questo secondo la CISL stroncare sul nascere “GARANZIA GIOVANI” è un attacco ai giovani ed al loro futuro e allo stesso tempo è grave che i giovani che hanno riposto speranze ed aspettative su questo Programma vengano delusi. Per questo la CISL continuerà’ a sollecitare l’impegno delle istituzioni ad ogni livello perché siano garantite ai giovani misure ed opportunità di qualità e in tempi certi.
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06/02/2015 Porto di Fano, urgenti i lavori di drenaggio
Le due Categorie dei lavoratori del settore agroalimentare di Cisl e Cgil (rispettivamente Fai e FlaI) denunciano i gravi rischi per i lavoratori e per l’economia della città. "Siamo molto preoccupati per la situazione non più sostenibile. I lavoratori che noi rappresentiamo a causa delle difficoltà di manovra per ormeggiare i pescherecci nel porto rischiano di trovarsi in condizioni di estremo pericolo soprattutto in caso di maltempo". Queste preoccupazioni, una nostra delegazione, le ha già espresse al sindaco di Fano Massimo Seri nel corso di un recente incontro. Il sindaco si è detto disponibile ad affrontare questo problema con tutte le parti coinvolte. Noi chiediamo che i lavori di dragaggio del porto siano intrapresi urgentemente anche perché rischiano di saltare molti posti di lavoro con ricadute pesanti sull’economia della terza città delle Marche. Per questo sollecitiamo l’attivazione immediata di un tavolo regionale per accelerare il dragaggio e quindi permettere lo svolgimento in sicurezza delle attività lavorative collegate al porto.
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06/02/2015 Il personale delle Province va trasferito a Regione e Comuni
La ricollocazione dei dipendenti delle Province posti in sovrannumero dalle disposizioni della legge 190 del 2014 (legge di stabilità 2015) è un obbligo per le amministrazioni pubbliche. Da una lettura combinata di questa norma con le disposizioni contenute nell’art. 2 comma 13 della legge 135 del 2012 (spendig review), e stando a quanto previsto dalla Circolare n. 1/2005 del Ministero della Pubblica Amministrazione, si profila un meccanismo obbligatorio al quale le amministrazioni, sia comunali che regionali, non potranno sottrarsi. Abbiamo scritto a tutte le amministrazioni comunali maceratesi invitandole al rispetto della normativa ed evidenziando come dal suo mancato rispetto deriverà la nullità di eventuali nuove assunzioni di personale da parte degli stessi enti. La Cisl Funzione Pubblica sta lavorando a tutti i livelli per garantire che vengano mantenuti gli attuali livelli occupazionali ed evitare che dalla riforma delle Province derivi una perdita di posti di lavoro.  Allo stesso tempo restiamo in attesa che venga approvata la legge regionale di riordino delle Province, che probabilmente vedrà la luce a marzo prossimo. La proposta di legge presentata dalla Giunta marchigiana prevede che le funzioni “non fondamentali” verranno trasferite alla Regione, definendo anche le modalità per il trasferimento del personale collegato. Restano da chiarire alcune lacune temporali e finanziarie, sulle quali dovrà aprirsi a breve un confronto con i Sindacati. Nel frattempo prosegue la mobilitazione da parte dei Sindacati nazionali di Categoria nei confronti del Governo, che stiamo cercando di convincere a correre ai ripari per correggere le storture nate da una normativa complessa e disorganica. Per questo, insieme agli RSU della Cisl Funzione pubblica e alla Segreteria regionale parteciperemo il 25 febbraio all’assemblea nazionale delle Province che si terrà a Firenze. Il Responsabile Autonomie Locali di Macerata - Cisl Funzione Pubblica Marche  (Alessandro Moretti)
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06/02/2015 Piano Poste: nelle Marche 10 chiusure e 23 riduzioni d'orario
“Semplicemente irricevibile!” Unanime il commento dei sindacati di categoria sul piano di ottimizzazione della rete degli uffici postali illustrato dalla azienda alla delegazione sindacale nel corso dell’incontro del 4 febbraio scorso. Una riunione di pochi minuti. Il tempo necessario per comunicare la intenzione di chiudere 10 uffici e di ridurre l’orario di apertura di altri 23 uffici postali.  Nessuno spazio per il confronto; vaghe, assolutamente approssimate le risposte ai rappresentanti dei lavoratori da parte della azienda,  trincerata dietro le “opportunità” offerte dai decreti Scajola e dalla delibera dell’Agcom, di razionalizzare la rete degli uffici postali. Continuando su questa strada, in barba alla evidente funzione sociale e pubblica che caratterizza buona parte dei servizi offerti dal Gruppo Poste, il presidio del territorio sbandierato da Poste oggi presente nell’87% dei comuni con meno di 1000 abitanti è destinato a scendere vertiginosamente. Magari raggiungendo nei prossimi anni il livello di copertura del servizio bancario che oggi si attesta sul 23% dei comuni coperti. Sempre più le esigenze di bilancio sembrano essere l’unico riferimento destinato a dettare le regole anche per quanto riguarda il livello del servizio postale, anche se rimangono sconosciute le soglie minime di fatturato necessarie a garantire la apertura degli uffici nei territori commercialmente meno appetibili. Molte le contraddizioni di questa riorganizzazione rispetto alle promesse contenute nel Piano strategico presentato poche settimane fa agli stakeholders,  ed alle affermazioni dell’AD, Francesco Caio, secondo il quale “Poste 2020 dovrà essere azienda sociale e di mercato, più vicina ai Clienti e alle loro esigenze”. Il piano di interventi (razionalizzazioni e chiusure) invece penalizza e discrimina le comunità più piccole della regione.  Secondo i nostri osservatori, la cittadinanza chiede ben altro alle istituzioni. Cura e manutenzione del territorio non passano solo attraverso la politica regionale e unitaria; passano anche attraverso la accessibilità ai servizi pubblici, come quelli garantiti da Poste Italiane. Siamo decisamente contrari al piano, che qualora venisse attuato produrrebbe drastiche riduzioni del servizio in 28 comuni. Non è cosa da poco: circa  16.000 cittadini (oltre 6.000 famiglie) resterebbero senza ufficio postale;  mentre altri 22.000 cittadini (9,000 famiglie) dovranno accontentarsi delle poche giornate di apertura che Poste ancora per poco tempo, possiamo pensare, ha ritenuto di mantenere. Si tratta di interventi inutili anche sul fronte della organizzazione del lavoro. Insufficienti a risolvere i problemi e le criticità che pesano sulla organizzazione di Mercato Privati denunciati dalle segreterie regionali di categoria alla dirigenza locale. Confidiamo in un forte intervento da parte di istituzioni, amministratori locali, ANCI e UNCEM. E’ necessario unire tutte le forze, fare quadrato, affinché Poste riveda le proprie decisioni.Le Segreterie Regionali dei Postali di CGIL CISL UIL CISAL e CONFSAL IL PIANO DI POSTE ITALIANE NELLE MARCHE Lettera inviata a Poste Italiane Lettera inviata ai Sindaci
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06/02/2015 Industrie nel Piceno: dalla Maflow alla PFIZER arrivano segnali di tenuta
Leggera ripresa dell’attività produttiva con l’ anticipazione di nuovi investimenti, ma soprattutto per il 2015 il non utilizzo degli ammortizzatori sociali come invece era stato nel 2014, è stato comunicato, nei giorni scorsi, alle rappresentanze sindacali dalla Maflow s.p.a  società leader nel settore della componentistica automotive, di Ascoli Piceno. Segnali positivi arrivano anche dallo stabilimento di Ascoli della  Pfizer s.rl., una delle più grandi società del mondo operante nel settore della ricerca, della produzione e della commercializzazione di farmaci. Il 2015 sarà un anno di espansione, l’azienda ha riferito ai sindacati “investimenti pari a 7 mln di euro e nuove linee di produzione in avvio”. Un incremento di risorse e produzione frutto di una positiva contrattazione aziendale con accordi che hanno previsto l’inserimento di strumenti di flessibilità importanti, come ad esempio  la regolamentazione del lavoro straordinario del sabato. «Siamo molto soddisfatti per questi segnali positivi, soprattutto di questi tempi– afferma Marsilio Antonucci della FEMCA CISL - frutto anche di una responsabile azione sindacale condotta in questi anni in un territorio gravemente colpito dalla crisi. “
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05/02/2015 “Responsabilità e coraggio di scegliere. I giovani investano sulle passioni” Ferracuti all’inaugurazione dell’Anno Accademico di UNICAM
Inaugurato oggi il 679° Anno Accademico dell’Università di Camerino, presente Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche, che  a nome di CGIL,CISL,e UIL, nel suo intervento  ha ribadito:« Sono sette anni che stiamo attraversando una pesante e complessa trasformazione verso una nuova epoca. Stiamo di fatto muovendo i primi passi dentro un’epoca che è nuova, dove “niente è più come prima”. Non possiamo permetterci di aspettare, di sederci e osservare quello che accade, ma dobbiamo essere protagonisti del cambiamento, assumerci la responsabilità di decidere dove vogliamo andare, di costruire insieme una visione del nostro territorio. Le energie positive debbono trovare la forza e le modalità per dialogare, confrontarsi e immaginare insieme il futuro. Dobbiamo avere il coraggio di scegliere e innovare con intelligenza. La conoscenza e la ricerca devono ricongiungersi con lo sviluppo economico, produttivo e sociale. Senza questa alleanza il futuro sarà ancora più duro. Tutto il mondo del lavoro, e il sindacato in particolare, vuole aiutare questo incontro. Perché è lì che nasce il lavoro.  Con l’Università di Camerino abbiamo già iniziato a farlo. La Consulta per il lavoro e la valorizzazione della persona credo sia una sperimentazione unica in Italia e va in questa direzione: ha l’obiettivo di progettare nuove forme di sviluppo, in grado di costruire lavoro, ricchezza e benessere alla portata di tutti, durevole e sostenibile nel tempo».  In conclusione del suo intervento Ferracuti si è rivolto agli studenti: « vogliamo percorrere con più determinazione qualche tratto di strada insieme a voi, proprio mentre state costruendo un’ipotesi su come tenere insieme capacità personali e progetto professionale. Non è semplice. Spesso sembra impossibile, visti i dati sulla disoccupazione giovanile. Ma non possiamo non provarci, perché è questione vitale per tutti. E’ il momento di fare un passo avanti nel modo di guardare a questo orizzonte. Paradossalmente, proprio in un periodo che appare a tutti senza certezze, c’è più spazio per costruire i nostri progetti dentro la realtà, poiché è una realtà tutta da riempire o, addirittura, da ricreare. Questo più che mai è il tempo di investire sulle vostre passioni, di coltivare le vostre attitudini, di edificare le vostre conoscenze perché è a partire dalle vostre competenze che costruiremo insieme il nostro e il vostro futuro. Non rinunciate a sperare e ad impegnarvi per raggiungere i vostri obiettivi e realizzare le vostre ambizioni.»
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02/02/2015 Industria pesarese: continuano i segnali di crisi ma ci sono anche imprese che assumono
Aziende chiuse e situazioni di crisi, l’industria metalmeccanica pesarese continua a perdere pezzi e posti di lavoro. Questo è il dato che emerge dall’attivo della Fim Cisl Marche che si è svolto a Fano alla presenza di 40 delegati del territorio.Aziende storiche come il Cantiere Navale di Pesaro (50 dip. + 250 dip che lavoravano nell’indotto), la BVB del gruppo Marcegaglia di S. Lorenzo in Campo (100 dip), multinazionali come SWK nello stabilimento di Fano (80 dip), il brutto episodio di cronaca della King di Fano (45 dip) sono solo alcuni esempi di aziende che hanno avuto visibilità mediatica, ma anche tante piccole aziende artigiane hanno chiuso le serrande.Malgrado tutto questo, fortunatamente ci sono anche aziende che stanno assumendo, in modo quasi esclusivo con contratti di somministrazione, che se in alcuni casi è giustificabile per l’esigua visibilità degli ordini, in molte altre situazioni è spesso legata alla convenienza dei costi.Come Fim Cisl Marche riteniamo che la nostra azione sindacale continuerà ad avere come obiettivo primario l’occupazione impegnandoci a gestire, come fatto finora con responsabilità, le crisi per salvaguardare posti di lavoro, ma saremo altrettanto determinati a chiedere agli imprenditori, che ne hanno la possibilità, di trasformare i contratti precari in posti di lavoro a tempo indeterminato, visto anche le agevolazioni introdotte nella legge di stabilità.Vogliamo continuare la nostra battaglia perché ci sia una facilitazione nell’accesso al credito – afferma Mauro Masci Segretario della Fim Cisl Marche – considerando che se da un lato continuano gli strumenti della BCE per favorire il credito alle imprese e alle famiglie, dall’altro l’atteggiamento burocratico e il mancato finanziamento hanno causato non pochi problemi in aziende e persone del pesarese. Siamo sicuri che le affermazioni del Prefetto di Pesaro appena insediatosi possono essere un valido aiuto a migliorare questa problematicità.
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30/01/2015 Il ripristino della tratta ferroviaria Fano – Urbino. Le riflessioni della Cisl
Periodicamente, riappare l’annoso dibattito se ridare nuovo respiro e ruolo alla dismessa tratta ferroviaria Fano e Urbino. L’idea evoca indubbiamente suggestive riflessioni per la rivalorizzazione di un tratto paesaggistico dell’entroterra Urbinate e fanese di sicuro richiamo per lo sviluppo delle attività turistiche, come evoca altrettante considerazioni di convenienza sul versante dei trasporti, posto che la ferrovia alleggerirebbe il peso di quello su gomma a beneficio certo della qualità della vita e dei costi. Il problema su cui riflettere attentamente, per la CISL di Pesaro, Urbino e Fano, è esattamente l’incidenza dei costi e la sostenibilità di un progetto complesso che coinvolge diversi livelli istituzionali e che interessa un territorio che nel corso di tanti anni ha subito non pochi stravolgimenti ed evoluzioni demografiche. Prima di tutto, in tempi di forti riduzioni dei costi occorre comprendere bene chi dovrà farsi carico dei costi di progettazione e realizzazione, lo stato centrale o le istituzioni regionali e locali ? Il rapporto costi benefici sosterrà l’eventuale approccio in positivo all’idea progettuale? Le condizioni di elevata antropizzazione dell’area, consentono ancora la convivenza di una strada ferrata in rapporto alle modificazioni apportate ? Siamo convinti che questi interrogativi devono necessariamente essere affrontati preliminarmente ad ogni e qualsiasi confronto di merito progettuale se davvero si vuol passare dall’idea suggestiva all’impegno fattivo di rendere realtà un trasporto più eco compatibile per il territorio. Certamente, se questi interrogativi dovessero essere sciolti in positivo da un confronto serio, serrato e non episodico, è del tutto evidente che per la CISL è indubbiamente una scommessa da affrontare e perseguire con tenacia per il bene della popolazione e dell’economia del territorio che certamente ha sofferto non poco per la dismissione della tratta. La CISL valuterà con serietà e rigore ogni confronto concreto su questo tema, perché ogni nuova opportunità di sviluppo e rilancio del territorio è un dovere a cui una forza sociale come il Sindacato e la Cisl in particolare, non può sottrarsi.
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29/01/2015 Positivo l'incontro al Mise su Accordo di programma ex A.Merloni
Oggi  a Roma incontro al Ministero dello Sviluppo Economico sull'Accordo di programma ex A.Merloni per la ripresa e la reindustrializzazione delle aree umbro- marchigiane colpite dalla crisi. All'incontro, fortemente richiesto dai sindacati confederali e di categoria,  erano presenti i rappresentanti delle Regioni Marche e Umbria, i Sindaci dei Comuni delle aree colpite e le delegazioni sindacali di categoria e confederali. Presenti anche  il segretario nazionale Cisl, Giuseppe Farina  e   il segretario generale  Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo  che all'uscita  dell'incontro con il Vice Ministro De Vincenti ha dichiarato: « Un incontro che ha portato passi positivi nella direzione da noi auspicata.  Ridefinire  ed estendere i criteri di accesso  ai finanziamenti previsti dalla legge 181 e prorogare l'Accordo di programma per l'area umbro-marchigiana  di ulteriori  due anni mantenendo l'impegno dei 35 milioni già  assegnati per iniziative di reindustrializzazione e nuova occupazione, sono gli impegni assunti oggi.  Ora bisogna  fare  presto, gli impegni  devono diventare  atti concreti  entro febbraio. - sottolinea Mastrovincenzo -  Così  sempre  entro il mese di febbraio  auspichiamo arrivi la convocazione  di un nuovo incontro al Ministero per risolvere  la vicenda J&P, vertenza che De Vincenti ha assicurato essere tra quelle prioritarie seguite dal Governo.»
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22/01/2015 Appalti pubblici al ribasso nel pesarese: la denuncia della Cisl
Avviato  nella provincia di Pesaro-Urbino, il monitoraggio degli appalti pubblici affidati sia dagli enti che dalle aziende municipalizzate ( Marche Multi Servizi , Aset) . « La situazione del nostro territorio provinciale continua a presentare i segni di una crisi - affermano i responsabili della Cisl di Pesaro Urbino, della Filca Cisl e della Fisascat -   che ha praticamente ridotto del 50 % gli addetti del settore edile  con una diminuzione del 40 % delle ore lavorate, dati Casse edili,  e con la scomparsa di significative ditte della filiera edile. Un territorio  pesantemente contrassegnato dalla mancanza di appalti pubblici  e dalla presenza di un ricorso a percentuali di ribasso  per l'aggiudicazione degli appalti.- continuano i sindacati confederali e di categoria -  La media del ribasso nella nostra provincia si attesta  intorno al 29,30% con punte che raggiungono addirittura  il  40 % .»  L'analisi promossa dalla Cisl di Pesaro Urbino e dalle categorie degli edili e del terziario rileva anche che  i lavori in appalto  vengono  spesso subappaltati a cooperative di lavoratori europei che applicando le tariffe dei loro paesi di origine,« attuando così una sleale concorrenza  nei confronti delle nostre imprese con un costo del lavoro diverso. - denunciano i sindacati - Ciò avviene anche nel settore dell’aggiudicazione degli appalti di servizi  con  medie di ribassi intorno al 12  %, una media troppo bassa per gli appalti di servizi alle persone ( asili, assistenza agli anziani)…) che va ad incidere esclusivamente nel costo del lavoro .» La Cisl di Pesaro Urbino insieme alle categorie  Filca Cisl e  Fisascat  Cisl chiedono ai Comuni  di adoperarsi nella stipulazione dei bandi di appalto di trovare le forme che possano favorire le cooperative locali  per non disperdere il patrimonio di competenze di professionalità. « Ci preoccupa moltissimo l’appalto del Comune di Fano per il servizio di mensa  nelle scuole dell’infanzia - affermano -  dove  non è stata inserita  la clausola dell’assunzione diretta di tutto il personale mettendo così a rischio posti di lavoro e la qualità del servizio sino ad ora ineccepibile.» Altro fenomeno preoccupante, secondo la Cisl di Pesaro Urbino, la Filca e la Fisascat,  è l’aggiudicazione di servizi  alla persona che i Comuni affidano ad associazioni, creando in questo modo concorrenza sleale  nei confronti delle cooperative specializzate in tale settore e violando quanto previsto dalla normativa vigente.  La Cisl di Pesaro Urbino, chiede pertanto che vengano rispettate le normative previste : dal protocollo stilato in Prefettura tra i sindacati di categoria dell'edilizia di CGIL CISL UIL, gli enti preposti al controllo e  le stazioni appaltanti in tema di verifica della regolarità contributiva e retributiva versata dalle ditte. dal protocollo d'intesa sottoscritto nel 2008, da CGIL CISL UIL  Provincia di Pesaro-Urbino e gli organismi di controllo in cui si assumeva la modalità dell'' offerta europea, come strumento di trasparenza da osservare in tutte le gare di appalto pubbliche della provincia pesarese. Forte, infine, la preoccupazione della Cisl di Pesaro Urbino per  la realizzazione delle opere compensative previste dalla terza corsia dell’Autostrada A14 «chiediamo alla stazione appaltante di  aggiudicare i lavori  evitando il massimo ribasso e di adoperarsi per  contrastare  le forme di elusione contrattuale. - concludono -  Auspichiamo che Autostrade per l’Italia  si avvalga anche delle imprese presenti nel territorio e faciliti  la ricollocazione delle maestranze locali per la realizzazione delle opere compensative .»
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14/01/2015 Tirocini per disoccupati over 30: posticipato l'invio delle domande
Con il Decreto n. 678/SIM del 29/12/2014, pubblicato sul BUR MARCHE dell' 8/01/2015, è stato emanato l’Avviso Pubblico “Interventi a supporto del re-inserimento di disoccupati over 30 attraverso l’attivazione di tirocini formativi”, dando attuazione a quanto previsto nella Delibera di Giunta n. 1752 del 17 dicembre 2012, contenente l’approvazione dello schema di Protocollo d’intesa tra la Regione Marche e CGIL CISL UIL regionali per la Difesa del Lavoro, la Coesione Sociale, il Sostegno allo Sviluppo. L’obiettivo dell’intervento è quello sostenere il re-inserimento nel mercato del lavoro di 472 soggetti disoccupati, attraverso misure che prevedano il collegamento  delle prestazioni di sostegno al reddito a comportamenti attivi per la ricerca di impiego, in particolare, attraverso l’attivazione di tirocini formativi.Con una nota unitaria CGIL CISL UIL Marche, in data 09/01/2015 hanno chiesto alla Regione di posticipare i termini di scadenza, a causa delle difficoltà a presentare le domande a partire dal 15/01/2015, legate all' introduzione del nuovo ISEE che ha comportato un totale cambiamento delle procedure e delle basi di calcolo, nonchè tempistiche decisamente più lunghe rispetto alle precedenti.Con soddisfazione, informiamo tutti gli interessati che la Regione Marche, con una nota del 14/01/2015, ha posticipato i termini di scadenza, prevedendo che le domande potranno essere inoltrate a partire dal giorno 15 Febbraio 2015 e fino alla data del 20 Aprile 2015, salvo esaurimento dei fondi previsti. Essendo il 15 febbraio un giorno festivo, la data di presentazione della domanda è prorogata al giorno seguente, lunedì 16 febbraio.Per approfondire clicca qui
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12/01/2015 Occhio al diabete, incontro pubblico ad Ancona
                                                                                                                     “Occhio al diabete, nella terza età”, lunedì 19 gennaio 2015 alle ore 16.00, presso il Circolo Anziani della Parrocchia San Gaspare del Bufalo ad Ancona, incontro pubblico promosso dalla Fnp, il sindacato dei pensionati della Cisl.  Il diabete, tra le patologie più diffuse della terza età, è una malattia  insidiosa che può determinare, a seconda della tipologia, complicanze acute o croniche che riguardano diversi organi e tessuti, tra cui gli occhi, i reni, il cuore, i vasi sanguigni e i nervi periferici. All'incontro, introdotto da Guido Viola responsabile della RLS FNP-CISL Ancona, interverrà il Dott.Massimo Boemi, Direttore Diabetologia dell' Inrca di Ancona. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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07/01/2015 Giovani e Lavoro. A Trecastelli incontro pubblico con il segretario CISL Mastrovincenzo e l’assessore regionale Lucchetti
Giovani e Lavoro, al centro dell’ incontro pubblico domani, giovedì 8 gennaio 2015 ore 21.30,nella Sala Polifunzionale di Trecastelli, in località Ripe in provincia di Ancona. All’evento, promosso dalla Regione Marche e dal Comune di Trecastelli, interverranno  il Segretario Regionale CISL Stefano Mastrovincenzo e l’Assessore Regionale Marco Lucchetti. Nell’incontro introdotto da  Faustino Conigli, Sindaco di Trecastelli, verranno approfondite le tematiche e le riforme legate al lavoro con particolare attenzione ai giovani del territorio tra il Misa e il Cesano.
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16/12/2014 Assemblea pubblica Piccoli Azionisti di Banca Marche a Pesaro
Sono oltre 40.000 i piccoli azionisti della Banca delle Marche che detengono c.a. il 32% del capitale sociale della Banca.  Clienti, tra cui tante famiglie che hanno investito i propri risparmi  dando fiducia  alla “Banca del Territorio”, e Adiconsum auspica e sollecita gli interventi per il  salvataggio. Adiconsum intende agire su più fronti a tutela dei piccoli azionisti e obbligazionisti: Ad oggi risultano esserci più procedimenti che meritano attenzione da parte degli investitori. Sono procedimenti che ancora non hanno visto la conclusione della fase di indagini e che vedranno i singoli azionisti essere legittimati alla costituzione in giudizio per vedere tutelate le proprie ragioni. Adiconsum, nell'immediato, ritiene utile percorrere anche altre strade, a partire dal rigoroso controllo del rapporto contrattuale: si tratta di verificare se l’istituto, considerando il conflitto di interesse, al momento della vendita delle azioni ha rispettato tutti gli obblighi imposti dalla normativa di settore. Azioni fra l’altro non quotate in borsa, quindi titoli illiquidi non adatti ad un profilo di risparmiatore prudente. Adiconsum ha richiesto un incontro al Commissario Straordinario di Banca Marche, unitamente alla istituzione di una procedura stragiudiziale, attraverso la “conciliazione paritetica”. Segnalazioni ed esposti agli organi di vigilanza e di regolazione al fine di verificare la legittimità del comportamento di Banca Marche. In sintesi, una serie di azioni che  possano permettere ai risparmiatori di  trovare soluzioni in tempi più brevi, senza dover aspettare anni per le sentenze penali e civili definitive.  Adiconsum  rassicura che non ci sono scadenze imminenti, ma consigliamo di attivarsi, per questo è indetta un'Assemblea pubblica  GIOVEDÌ 18 DICEMBRE 2014  ore 16,00 Sala San Terenzio (g.c.), via Rossini, 66 Pesaro. Si invitano i piccoli azionisti  e gli obbligazionisti  a partecipare Comunicato Stampa
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16/12/2014 Tavola rotonda: Fermano al Lavoro. Visione Condivisa e Priorità di Sviluppo.
Fermano al Lavoro. Visione condivisa e priorità di sviluppo. Al centro della tavola rotonda in programma per il 19 dicembre ore 9,00 presso l'Auditorium Villa Nazareth di Fermo. Ai lavori della mattinata, introdotti da Alfonso Cifani, Segretario Cisl Marche, e da Marco Marcatili, economista Nomisma,  interverranno  Sauro Longhi, Rettore Università Politecnica delle Marche; Graziano Di Battista, Presidente Unioncamere Marche; Sara Giannini, Assessore Regione Marche, on.Paolo Petrini, Camera dei Deputati e Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl Marche. Alle ore 12,00 è prevista l'inaugurazione della nuova sede della Area sindacale Territoriale Cisl di Fermo in via S. Alessandro.
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15/12/2014 In liquidazione la Craglia Marmi
Il 3 dicembre scorso la Craglia Marmi, azienda di Tolentino leader del settore, è stata messa in liquidazione. La ditta, che vanta 51 anni di storia e impiega 34 dipendenti, è stata colpita dalla drammatica crisi dell’edilizia, e dal 2012 ad oggi ha visto ridursi il fatturato del 50%. Nell'ultimo incontro del 17 giugno scorso l'azienda aveva informato le Organizzazioni Sindacali delle sue difficoltà finanziarie, che ha inutilmente tentato di risolvere con una ristrutturazione dei propri debiti bancari. Dall'inizio del 2013 la Craglia Marmi a ha iniziato a utilizzare la cassa integrazione ordinaria, mandando però prima in ferie alcuni dipendenti. A gennaio è stato stipulato un accordo di cassa integrazione straordinaria per 12 mesi, con l'impegno, non rispettato, alla rotazione dei lavoratori. Visto che la messa in liquidazione dell’azienda preclude la possibilità di fare ricorso ad altri ammortizzatori sociali per evitare i licenziamenti, il 4 dicembre scorso è stata avviata la procedura di mobilità. Il termine ultimo per trovare un accordo è il 10 febbraio prossimo. Se ciò non accadesse, dal 13 gennaio terminerà la cassa integrazione straordinaria e tutti i lavoratori torneranno in carico all’azienda. Nell'incontro del 10 dicembre scorso il liquidatore ha avanzato delle proposte che sono state respinte dall'assemblea dei lavoratori. Le organizzazioni sindacali, la Rsa e tutti i lavoratori chiedono trasparenza e chiarezza, nel rispetto di 34 famiglie che dall’inizio del 2015 si troveranno senza lavoro. Solo allora sarà possibile trovare un accordo sindacale.
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10/12/2014 Crisi: prodotto delle diseguaglianze crescenti. Quali politiche di contrasto?
I benefici della crescita economica non raggiungono grandi fasce di popolazione, ma si fermano ad una élite che dispone di più ricchezza di quanta possa materialmente consumarne. Che cosa fare, come affrontare una crisi che continua a produrre diseguaglianze e povertà al centro dell’ incontro-dibattito “Crisi: prodotto delle diseguaglianze crescenti, Quali politiche di contrasto?” promosso dalle Aree Sindacali Territoriali Cisl  di Macerata Civitanova Marche -Tolentino - Camerino  e Iscos Marche Onlus, in programma per  domani  11 dicembre ore 16,00 a Macerata, presso l’Asilo Ricci, in via dell’Asilo,36. Dal 2009, anno di “esplosione” della crisi economica globale, il numero di miliardari nel mondo è più che raddoppiato . Un trend in costante incremento: tra il 2013 e il 2014, le 85 persone più ricche al mondo – che, secondo un dato già diffuso dal rapporto di Oxfam Partire lo scorso gennaio, hanno la stessa ricchezza della metà della popolazione più povera al mondo  – hanno collettivamente aumentato la loro ricchezza di 668 milioni di dollari al giorno. Ovvero, quasi mezzo milione di dollari ogni minuto. Anche in Italia, secondo l’OCSE , da metà degli anni ‘80 fino al 2008, la disuguaglianza economica è cresciuta del 33% (dato più alto fra i paesi OCSE, la cui media è del 12%). Al punto che oggi l’1% delle persone più ricche detiene più di quanto posseduto dal 60% della popolazione (36,6 milioni di persone) ; mentre dal 2008 a oggi, gli italiani che versano in povertà assoluta sono quasi raddoppiati fino ad arrivare a oltre 6 milioni, rappresentando quasi il 10% dell’intera popolazione.  Al dibattito, introdotto da Fausto Mazzieri, Iscos Marche Onlus, e coordinato da Lidia Fabbri responsabile della Cisl di Macerata, interverranno Federica De Lauso, Centro studi Caritas Nazionale, Benedetta Giovanola, Università di Macerata e Sauro Rossi segretario regionale Cisl Marche.
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09/12/2014 Il lavoro c’è il credito no, protesta metalmeccanici a Pesaro
Una caravona di macchine con passo lento e con le bandiere sindacali ai finestrini si è spostata dal parcheggio della ditta Tallarini di Schieppe di Orciano fino ad arrivare in Piazza del Popolo a Pesaro, per poi spostarsi in corteo fino davanti alla sede locale della Banca d’Italia.“Siamo davanti a questo luogo simbolo per protestare contro l’atteggiamento tenuto dalle banche che con la loro burocrazia non stanno erogando liquidità alla Tallarini, Grossi Lamiere e Cima, aziende dell’entroterra fanese dove in conseguenza di questo atteggiamento si sta rischiando di perdere ulteriori posti di lavoro in una desertificazione industriale che sta caratterizzando tutta la provincia. Quello della difficoltà di accesso al credito è una delle tante difficoltà che hanno le aziende del territorio e che spesso finisce per scaricarsi sui lavoratori. Non si possono più sopportare notizie sul malaffare di dirigenti bancari, importanti somme messe a disposizione dalla BCE a vantaggio delle Piccole e Medie Imprese e poi ritrovarsi con situazioni limite in cui aziende rischiano di chiudere perché non si fa credito ad aziende che hanno ordinativi” afferma Mauro Masci Segretario Fim Cisl Marche.“Vogliamo che le banche ritornino ad esercitare il loro ruolo sociale e non ad essere una causa di chiusure aziendali. Vogliamo che le risorse che si attingono anche dal territorio siano utilizzate a sostegno e a sviluppo del territorio, dei posti di lavoro e dei lavoratori che con mensilità arretrate già sostengono aziende che hanno lavoro e vogliono continuare ad avere una prospettiva. Questa nostra protesta la porteremo anche all’attenzione del Prefetto che incontreremo mercoledì prossimo perché anche con il coinvolgimento di tutte le istituzioni, parti sociali e banche, si possa costruire un patto sociale a sostegno della crisi industriale che sta da troppi anni attanagliando la nostra provincia” dichiara Leonardo Bartolucci, Segretario Generale Fim Cisl Marche. https://www.facebook.com/video.php?v=1552442505002645  
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01/12/2014 Sciopero Cisl lavoro pubblico,annunciato ricorso contro il blocco della contrattazione
Nelle Marche adesione tra il 12,5 e il 15% , allo sciopero  nazionale del lavoro pubblico  indetto dalla Cisl per l’intera giornata di oggi, 1 dicembre, nonostante l’obbligo di garantire i servizi essenziali sia stato assolto e  nelle scuole siano stati pochi i giorni per poter avvisare le famiglie del disservizio scolastico.Ad Ancona fermo  il  blocco operatorio  del Salesi, dove sono state garantite solo le urgenze. Oltre 200 i lavoratori  dei comparti sanità, enti locali, enti centralizzati, scuola, università ,  presenti stamane al sit- in  sotto la Prefettura di Ancona. Nel corso della manifestazione  i sindacati di categoria hanno annunciato il deposito di un ricorso giudiziale contro il blocco della contrattazione, che perdura ormai da 6 anni, affinché la Corte Costituzionale  si pronunci sulla inammissibilità di tale misura. Nella mattinata i segretari generali della Cisl Scuola, della Fp Cisl e della Cisl Università sono stati ricevuti dal Prefetto Vicario, dott. Paolo de Biagi e dalla dott.ssa Angela Buzzanca, Capo Gabinetto della Prefettura che ascoltate le ragioni dello sciopero e le richieste del sindacato , si faranno carico di portare all'attenzione della Presidenza del Consiglio, del Ministero dell’Interno e del Ministero dell’Economia  i disagi  e le preoccupazioni che stanno vivendo i lavoratori  pubblici . Comunicato Stampa  
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27/11/2014 Ad Ancona il Segretario nazionale Maurizio Bernava
Per il lavoro e per il sociale, ogni giorno. #CISLNONRIUNCIOMARILANCIO al centro del dibattito ad Ancona  Venerdì 28 novembre dalle ore 9.30 presso il Ridotto delle Muse, dove sarà presente il segretario nazionale confederale Maurizio Bernava, neo eletto nella nuova segreteria di Anna Maria Furlan. Jobs act, ammortizzatori sociali, Legge di stabilità, sciopero del pubblico impiego  saranno al centro del confronto nel parlamentino della Cisl Marche. In questo momento complicato per la vita del paese la Cisl è convinta che occorrano scelte condivise, coraggiose ed innovative per puntare a nuovo sviluppo e rilancio dell’occupazione. E’ indispensabile che il Governo si apra alla discussione con i corpi sociali sulla materia del lavoro e, in generale, del sociale, superando una sorta di autoreferenzialità della sua azione; la politica, insomma, non può bastare a se stessa. La Cisl non ci sta a farsi trascinare nelle dinamiche interne alle forze politiche. In un clima di conflittualità sociale crescente e a rischio di ulteriore esasperazione, la Cisl chiede quindi un atto di responsabilità per riaprire una stagione costruttiva di dialogo e confronto sociale.Per questo la Cisl delle Marche parteciperà alla manifestazione del 2 dicembre prossimo a Firenze, primo appuntamento dei tre giorni di  mobilitazione nazionale indetti dalla Cisl per rilanciare le proprie proposte su economia, lavoro, welfare.
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21/11/2014 Elezioni RSU alla Nazareno Gabrielli, le donne conquistano un seggio
Importante risultato della Fistel Cisl Marche nelle elezioni della rappresentanza sindacale unitaria (RSU) alla Nazareno Gabrielli di Tolentino, che ha raggiunto per la prima volta la rappresentanza di un seggio su tre. Nello stabilimento di Tolentino della Nazareno Gabrielli Diares, che con 160 lavoratori produce pelletteria e agende, la Fistel Cisl ha presentato una lista di sole lavoratrici donne che hanno avuto il coraggio, la forza e l’audacia di impegnarsi sindacalmente in una situazione oggettivamente difficile. Un risultato che premia il lavoro e l’impegno di tutti gli iscritti che in questi anni, tra enormi difficoltà “ambientali”, sono riusciti a resistere e a sviluppare una politica di tutela e di esclusiva rappresentanza degli interessi dei lavoratori in maniera onesta e trasparente. « Esprimo enorme soddisfazione e forte gratitudine per tutte le lavoratrici iscritte alla Fistel Cisl che al di la di ogni retorica hanno avuto la forza di impegnarsi personalmente - afferma Luigi Cordari, segretario Fistel Cisl Marche - spero che questo sia un primo passo che ci permetta di dare più forza alla nostra azione sindacale di tutela e da sempre tesa alla risoluzioni dei problemi concreti dei lavoratori».
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20/11/2014 Furlan: " La Cisl si mobilita solo su obiettivi precisi e non ideologici"
«Non ci sono motivazioni valide per fermare il paese con lo sciopero generale» ha sottolineato il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan nel corso del Comitato Esecutivo Cisl annunciando manifestazioni dei delegati e dei pensionati il 2 a Firenze; il 3 a Napoli; il 4 a Milano. Il 1° dicembre sciopero del lavoro pubblico per il contratto. Manifestazioni dei delegati e dei pensionati il 2 a Firenze; il 3 a Napoli; il 4 a Milano. La Cisl conferma dunque lo sciopero dei lavoratori della pubblica amministrazione ma non aderisce allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per il 12 dicembre. «Non ci siamo sfilati è che non abbiamo mai avuto lo sciopero generale in agenda» ha dichiarato il Segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan, al termine dell'incontro svoltosi  ieri tra i leader delle tre confederazioni per decidere eventuali iniziative unitarie contro le politiche del Governo, in particolare su legge di stabilità, Jobs act e contratto degli statali. «Confermiamo la nostra posizione, già espressa un mese fa quando la Cgil aveva dichiarato lo sciopero generale - ha detto la leader della Cisl.  - Posizione da noi ribadita quando anche la Uil ha dichiarato che aderirà, perché non riteniamo che oggi sia lo strumento per arrivare agli obiettivi che ci siamo dati». Piuttosto, «noi siamo per fare la mobilitazione su obiettivi precisi e ben individuati che vogliamo cambiare. Il contratto degli statali è un obiettivo preciso che anche gli altri dovrebbero considerare. Siamo pertanto assolutamente convinti che tutte le categorie della pubblica amministrazione - come hanno scelto attraverso una grande mobilitazione unitaria - debbano fare uno sciopero di categoria per il loro contratto. Si tratta di uno sciopero diverso, - ha precisato - che è specifico su un argomento». Per Furlan, come ha espresso anche dalle pagine de "La Repubblica", non ci sono dunque «motivazioni valide per fermare il paese. In questo caso lo sciopero sarebbe solo inopportuno e inefficace: la motivazione è troppo debole». «Le norme del Jobs act stanno cambiando in positivo e in sede di decreti attuativi vedremo di migliorarle ancora. Senza entrare nello specifico, - ha detto - per me il punto cruciale è: le proposte sono meglio o peggio di prima? Io dico che sono meglio rispetto alla stesura iniziale». E neanche la legge di Stabilità è un obiettivo: «contiene cose positive e cose da cambiare ma tutto questo non giustifica uno sciopero generale. Non l' abbiamo fatto neppure con Monti quando era davvero un testo da lacrime e sangue, figurarsi ora». Per il Segretario generale della Cisl positive sono tutte le norme rivolte al lavoro e alle imprese, «gli incentivi fiscali per assumere giovani e creare condizioni di usare contratti regolari». «Credo anche - ha spiegato - che sull'Irap sia stata fatta una manovra giusta a vantaggio delle imprese». Buono anche «l'alleggerimento fiscale sugli investimenti in ricerca. Questo paese deve essere competitivo su qualità e innovazione, e per le imprese che investono su questo ci devono essere tasse zero». Ma «per uscire dalla crisi abbiamo bisogno di tornare a creare le condizioni perché le persone possano spendere». Sbagliato quindi per Furlan «continuare a non rinnovare il contratto del pubblico impiego, così come è sbagliata la non rivalutazione delle pensioni da 16 anni». Ha pertanto richiamato il Governo alle sue responsabilità verso il lavoro pubblico e a cambiare idea sul contratto. Si è infine soffermata sul significato politico di una mobilitazione unitaria, puntualizzando che «gli scioperi unitari non si fanno quando qualcuno definisce da solo testo, percorso, data. A noi non piace agganciarci. La Uil lo ha fatto? Io rappresento la Cisl e dico che così non si costituiscono le azioni unitarie». fonte:http://www.cisl.it/sito.nsf/anno-sindacale/2014/11/19/dl-stabilita-furlan-cisl-si-mobilita-su-obiettivi-precisi-non-ideologici?OpenDocument
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17/11/2014 Furlan:"Lo sciopero Cgil divide il lavoro"
Intervista a Annamaria Furlan, "Il Sole24Ore", 14 Novembre 2014"Lo sciopero Cgil non aiuta il lavoro" Per il Segretario generale della Cisl lo sciopero "non è oggi lo strumento adatto. E' solo della Cgil, noi non ci pensiamo nemmeno".Quanto alla riforma del pubblico impiego della Madia "per Furlan è troppo debole e non va al cuore del problema perché bisogna fare le riorganizzazione della Pa in concomitanza con la riforma della Pa. Per adesso siamo soltanto ai titoli sulla semplificazione. Quanto al jobs act ci sono degli ottimi spunti, ad esempio il contratto a tutele crescenti, a tempo indeterminato, rivolto pero' innanzitutto ad assorbire le tante precarietà che abbiamo nel mondo del lavoro. Ma per adesso siamo ad annunci e slide, vedremo cosa farà il Governo".
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13/11/2014 Adiconsum: assemblea pubblica per piccoli azionisti e obbligazionisti di Banca Marche
L'Adiconsum Marche organizza un'assemblea pubblica per i piccoli azionisti ed obbligazionisti di Banca Marche. L'appuntamento è per martedì 18 novembre ore 17,00 all'Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche. Parteciperà il Presidente nazionale dell'Adiconsum Pietro Giordano.  Sono oltre 40.000 i piccoli azionisti della Banca delle Marche che detengono circa il 32% del capitale sociale della Banca.  Clienti, tra cui tante famiglie, che hanno investito i propri risparmi  dando fiducia  alla “Banca del Territorio”. Adiconsum auspica e sollecita gli interventi per il  salvataggio ed  intende agire su più fronti a tutela dei piccoli azionisti e obbligazionisti. ad oggi risultano esserci più procedimenti che meritano attenzione da parte degli investitori. Sono procedimenti che ancora non hanno visto la conclusione della fase di indagini e che  vedranno i singoli azionisti essere legittimati alla costituzione in giudizio per vedere tutelate le proprie ragioni, anche attraverso l’Adiconsum. Adiconsum ritiene utile percorrere anche altre strade, a partire dal rigoroso controllo del rapporto contrattuale: si tratta di verificare se l’istituto, considerando il conflitto di interesse, al momento della vendita delle azioni, ha rispettato tutti gli obblighi imposti dalla normativa di settore. Azioni fra l’altro non quotate in borsa, quindi titoli illiquidi non adatti ad un profilo di risparmiatore prudente. Adiconsum ha richiesto un incontro al Commissario Straordinario di Banca Marche, unitamente alla richiesta di istituire, attraverso la conciliazione paritetica, una procedura stragiudiziale. segnalazioni ed esposti agli organi di vigilanza e di regolazione al fine di verificare la legittimità del comportamento di Banca Marche. In sintesi,  una serie di azioni che  possano permettere ai risparmiatori di  trovare soluzioni  riconosciute in tempi più brevi, senza dover aspettare anni per la decisione penale definitiva. Vogliamo anche rassicurare che, non ci sono scadenze imminenti, ma consigliamo di attivarsi. Per maggiori informazioni contattare i seguenti numeri di telefono: 327/6837783 oppure 071/2822300 – 07334075212 o tramite e-mail agli indirizzi: adiconsum.marche@gmail.com – macerata@adiconsum.it Tutti gli interessati possono liberamente partecipare. Indicazioni stradali: Hotel Cosmopolitan,  al termine della Superstrada, al semaforo girare a destra sulla SS16 Adriatica in direzione di  Porto S.Elpidio.
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13/11/2014 Tagli ai Patronati: 15 novembre la protesta ad Ancona,Civitanova Marche,Ascoli Piceno,Fermo,Pesaro,Urbino, Fano
Il 15 novembre  giornata nazionale di protesta dei patronati, impegnati nel garantire assistenza  previdenziale e socio-assistenziale, contro i tagli delle risorse contenuti nella legge di Stabilità. Avviata  dal Coordinamento Cepa, che raggruppa i principali patronati Acli, Inas, Inca e Ital, la protesta di sabato 15 novembre  con presidi e petizioni per la raccolta di firme, in tutte le province d’Italia.Nelle Marche,sette le piazze interessate: ad Ancona, in piazza Cavour dalle 9 alle 12, Civitanova, dalle 9 alle 12 a C.so Umberto I, Ascoli Piceno, dalle 9 alle 12 in via Cino del Duca, Fermo, in piazza del Popolo dalle 9 alle 12, a Pesaro in piazza del Popolo dalle 9 alle 12, a Urbino, in Piazza della Repubblica dalle 9 alle 12 e Fano, in c.so Matteotti dalle 9 alle 12. In tutte le piazze  verranno effettuati volantinaggi per informare i cittadini sui contenuti della protesta e proseguirà la raccolta delle firme a sostegno della richiesta del ripristino dei fondi per i patronati. Inoltre, nella provincia di Pesaro e Urbino sono previsti anche volantinaggi nei mercati dei principali centri.Venerdì scorso, i rappresentanti dei patronati nelle Marche si sono incontrati con il Prefetto di Ancona al quale hanno esposto le ragioni della protesta e chiesto il sostegno presso il Governo.I patronati sostengono che la sottrazione di risorse al fondo, se approvata così com'è, si tradurrebbe in un’altra tassa occulta ai danni dei cittadini e delle fasce più deboli della popolazione, che si vedranno costrette a rivolgersi al mercato selvaggio di consulenti che molto spesso operano senza alcun controllo e regole, pagando per ricevere servizi fino ad ora erogati gratuitamente.Solo nelle Marche, l’attività dei patronati è notevole . Nel 2013, sono state oltre 350mila le pratiche evase su richiesta di marchigiani. Tra le tante, 18.087 le domande di pensione tra cui 7.584 domande all’Inps di pensione di vecchiaia e anzianità, 3026 domande di pensione di inabilità e invalidità, 7.437 domande di pensione superstiti. Sono state inoltre 38.912 le domande di disoccupazione ordinaria Aspi, 14.477 quelle di disoccupazione requisiti ridotti mini Aspi, 6.250 le domande di indennità di mobilità. Inoltre, sono state 30mila le domande presentate al Ministero dell’Interno per rinnovo titoli di soggiorno e ricongiungimenti familiari.L’elenco prosegue con 7500 domande all’Inail per malattie professionali e 38mila per infortuni sul lavoro.Occorre sottolineare che su 100 tipologie di pratiche previste nel paniere del Ministero del Lavoro per l’attività obbligatoria dei patronati, solo 34 sono remunerate con il contributo del Fondo patronati. Sul totale di 350mila pratiche, solo 100mila sono coperte dal finanziamento del fondo patronati, tutto il resto è gratuito.Nel complesso, il Cepa delle Marche occupa 200 operatori ed è supportato dalla collaborazione di oltre 150 collaboratori volontari.Se la legge di stabilità dovesse mantenere i tagli previsti, il sistema patronati si vedrebbe costretto a ridurre drasticamente il numero dei propri dipendenti, con un taglio di oltre 6.000 posti di lavoro.Va infine sottolineato che il fondo patronati è finanziato dai contributi previdenziali di tutti i lavoratori e non dalla fiscalità generale. Così mentre i lavoratori e le lavoratrici dipendenti continueranno a pagare integralmente i contributi previdenziali all'Inps, lo Stato incamererà la quota oggi destinata alla tutela gratuita per destinarla ad altri scopi non precisati, con il rischio di un fondato vizio di costituzionalità dei tagli previsti.I DATI
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13/11/2014 Nessuno tocchi le nostre donne. Convegno a San Benedetto del Tronto
“Nessuno tocchi le nostre donne”. Questo il titolo del Convegno, che si è tenuto  sabato 22 Novembre 2014 alle 15,30 presso l’Hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto. I Coordinamenti Donne della FNP Cisl di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, hanno ritenuto necessario lavorare in sinergia per affrontare un tema cosi delicato e importante. Proteggere la vita delle donne, infatti, è un dovere ineludibile di tutta la società. Nessuno si senta escluso.
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10/11/2014 A Macerata aperto lo sportello di consulenza legale per le donne vittime di violenza
Attivato il  servizio di consulenza legale per donne vittime di violenza, presso la sede della CISL di Macerata, in via Ghino Valenti 27/35, aperto tutti  i lunedì pomeriggio dalle ore 15,30 alle ore 18, 00 «Tale iniziativa – afferma Lidia Fabbri, responsabile della AST di Macerata – è in sintonia con le finalità individuate nella Piattaforma sulla prevenzione della violenza sulle donne e i minori, elaborata dalla CISL ed in particolare dal Coordinamento Nazionale donne CISL, che parte da un presupposto soprattutto culturale: rimuovere gli ostacoli all'affermazione del diritto ad una vita senza violenza che spesso impedisce l’inclusione sociale e la libertà di poter scegliere.Occorre evitare il rischio dell’indifferenza e della sottovalutazione, specialmente in un momento tanto delicato come quello attuale. Dobbiamo essere vigili nei posti di lavoro, delle relazioni sociali,  fare emergere i pericoli che si nascondono nell'ambiente familiare, perché  spesso sono proprio i luoghi più insospettabili quelli dove si avvertono i segnali di comportamenti degenerativi e molesti. Per questo è importante creare una rete sul territorio, agendo ognuno nel proprio ambito di competenza e mettendo a disposizione le rispettive conoscenze e specificità .» «Siamo inoltre convinti – continua Fabbri – che la crisi economica abbia amplificato l’area di vulnerabilità delle donne nell'ambiente di lavoro, che a volte può trasformarsi da luogo del riscatto e dell’emancipazione femminile a luogo del ricatto e della sottomissione.Secondo il Documento ILO - International Labour Organization 2013, per esempio, nei Paesi dell’Unione Europea tra il 40 e il 50% delle donne hanno subito proposte sessuali indesiderate, contatti fisici o altre forme di molestie sessuali sul proprio posto di lavoro.Donne che non lavorano o che lavorano in condizioni di precarietà sono potenzialmente donne più ricattabili, più esposte, più fragili da un punto di vista sociale e familiare.Informarsi, chiedere, conoscere i propri diritti e le opportunità (anche di patrocinio gratuito) che la legge italiana offre non è facile per molte donne italiane o straniere che vivono in Italia: paura, vergogna, dipendenza economica dal persecutore sono gli ostacoli maggiori.Anche per questo – conclude Lidia Fabbri – desideriamo che la nostra sede sindacale sia sempre più un luogo di accoglienza e di prossimità, dove le donne che vivono questa terribile esperienza possano trovare un  aiuto concreto grazie ad un servizio di consulenza legale che le informi sui propri diritti e che,  in stretta sinergia con la rete presente sul territorio, possa orientarle sulla via della libertà dalla violenza. Perché insieme si può.»Comunicato Stampa
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07/11/2014 Sinergia Sindacato -Inps Ancona : pagata la cassa integrazione e indennità di mobilità lavoratori A. Merloni
La Fim Cisl Marche ritiene doveroso complimentarsi con l’Inps di Ancona per il lavoro svolto dai suoi impiegati, per l’eccellente organizzazione e la tempestività nel gestire i pagamenti della cassa integrazione e dell’indennità di mobilità per i 900 lavoratori degli stabilimenti marchigiani dell’A. Merloni, in amministrazione straordinaria.  Il 30 settembre scorso sono stati pagati gli arretrati della cassa integrazione in deroga di maggio, giungo, e settembre e il 10 novembre prossimo è stato comunicato che verrà messa in pagamento l’indennità di mobilità del mese di ottobre.   La stretta collaborazione tra sindacato e Inps ha reso possibile l’ottimizzazione del disbrigo delle numerose pratiche assicurando finalmente ai lavoratori, dopo l’approvazione del decreto ministeriale, la tempestiva copertura salariale . Comunicato Stampa 
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05/11/2014 Area ex Merloni e vertenza JP: atti concreti per il Lavoro a Fabriano il 7 novembre
Incontro pubblico VENERDI’ 7 NOVEMBRE alle ore 16.00 a FABRIANO presso l’Aula Magna dell’Istituto commerciale A.Morea, via Mattarella 20,  promosso da Cgil Cisl Uil di Marche ed Umbria unitamente alle categorie dei metalmeccanici Fim Fiom Uilm delle due regioni,   per una verifica sulla attuazione dell’Accordo di Programma per l’area colpita dalla crisi della ex Antonio Merloni e sulla vertenza JP Industries, azienda con 700 lavoratori nata a seguito della procedura di Amministrazione straordinaria della Merloni. Le misure nazionali dell’Accordo di Programma, gestite dal Ministero dello Sviluppo e da Invitalia, non hanno prodotto nessun progetto di attività imprenditoriale e alcun risultato occupazionale. A pochi mesi dalla scadenza dell’Accordo stesso infatti, i 35 milioni di euro giacciono inutilizzati per la rigidità e la farraginosità delle procedure previste, mentre sono stati realizzati solo alcuni interventi con fondi stanziati dalla Regione Marche per un ammontare di circa 5 milioni. D’altro canto, la procedura di vendita dei beni produttivi della ex Merloni alla JP Industries, con contestuale riassunzione di 700 lavoratori, gestita dal Ministero dello Sviluppo, rischia di essere annullata per problemi formali e ricorsi, con il rischio di una ulteriore drammatica emorragia di lavoro. All'iniziativa sono invitati il Ministero dello Sviluppo e la società Invitalia, i Parlamentari, le regioni Marche e Umbria, i Sindaci, le Associazioni di impresa, oltre che ovviamente i lavoratori coinvolti e la cittadinanza.Comunicato Stampa
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04/11/2014 La Cisl a sostegno delle donne vittime di violenza: ad Ancona e Macerata insieme si può
Stipulata dalla Cisl Marche  una convenzione con un’ esperta per l’apertura di due sportelli rispettivamente nelle città di Ancona e Macerata per dare assistenza e sostegno legale  alle tante donne marchigiane che subiscono violenza. Per il Sindacato, che da anni è impegnato con la rete di istituzioni e associazioni nel contrasto alla violenza, l’apertura oggi ad  Ancona,  presso la sede della CISL, di un servizio dedicato alle vittime di violenza, nasce dalla volontà di dare risposta a un bisogno presente nel territorio marchigiano ed in particolare in quello anconetano, dove le varie forme di violenza, dallo stalking, ai maltrattamenti fino alla violenza sessuale,  negli ultimi anni sono in  forte aumento. Da dati forniti dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, emerge che nei primi nove mesi del 2014 sono già stati iscritti 46 procedimenti per violenza sessuale, di cui 35 verso noti e 11 verso ignoti, nel 2013 i procedimenti iscritti sono stati 66, di cui 52 verso noti; i procedimenti per maltrattamenti al 30 settembre 2014 sono 118, di cui 110 verso noti, i procedimenti per stalking 89, di cui 86 verso noti. Dati importanti che evidenziano come spesso la violenza assuma le fattezze di chi è più vicino alla vittima: un familiare, il marito o il compagno, il collega o il datore di lavoro. Per questo molte donne fanno ancora fatica ad uscire dall’ombra: i legami con il carnefice rendono più stretti i vincoli psicologici, culturali, emotivi e annodano, aggrovigliano, stringono fino a bloccare l’iniziativa della denuncia. Informarsi, chiedere, conoscere le opportunità (anche di patrocinio gratuito) che la legge italiana offre non è facile per molte donne italiane o straniere che vivono in Italia; paura, vergogna, solitudine sono gli ostacoli maggiori. « Anche per questo vogliamo che la nostra sede sindacale  sia un luogo di accoglienza e di prossimità. – afferma Cristiana Ilari, responsabile pari opportunità  Cisl Marche - Tra l’altro, la crisi economica ha reso ancora più stretto il rapporto che c’è tra violenza e lavoro, sotto vari punti di vista. Nell’epoca della crisi il luogo di lavoro che dovrebbe essere ed è in generale luogo del riscatto e dell’autonomia delle donne,  rischia di diventare luogo di violenza (abuso, ricatto, molestie, disparità contributiva, salario, posizioni lavorative e mansioni, mobbing e violenza psicologica), spesso in relazione alla condizione di lavoro irregolare e/o precario.- continua Ilari -  Questa è l’area grigia delle vulnerabilità lavorative più esposte dove aumenta il potere ricattatorio del datore di lavoro. Nel macro sappiamo dal Documento ILO, International Labour Organization 2013 che nei paesi dell’Unione Europea, tra il 40 e il 50% delle donne hanno subito proposte sessuali indesiderate, contatti fisici o altre forme di molestie sessuali sul proprio posto di lavoro. E gli ultimi dati regionali sull’andamento del mercato del lavoro nelle Marche confermano il gap per le donne della nostra regione, ancora più penalizzate dalla crisi: nelle attività manifatturiere e nei Servizi le donne occupate nel secondo trimestre del 2014 sono ancora calate del 2,5% (manifattura) e del 3, 4% (altri servizi), 36.492 sono le donne marchigiane in cerca di occupazione, con un tasso di disoccupazione femminile pari all’11,6%, mentre il tasso di disoccupazione  maschile è dell’8,4%.  – conclude Ilari - Donne che non lavorano o che lavorano in condizioni di sfruttamento sono potenzialmente donne più ricattabili, più esposte, più fragili da un punto di vista sociale e familiare. » Alla crisi sono legati anche fenomeni di maggiore aggressività domestica: le frustrazioni del lavoro che non c’è o che viene meno possono minare rapporti, possono far involvere o scivolare personalità e psicologie già vulnerabili e causare un pericoloso fenomeno di protezione o giustificazione da parte della vittima che attende, spesso invano, che cessi la spirale di violenza o di ossessiva persecuzione (stalking). Il servizio di consulenza legale per le donne vittime di violenza, gestito dall’avvocato Raffaella Spettoli, sarà aperto tutti i martedì pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 18, 00 presso la sede della Cisl di Ancona in via Ragnini,4  e a Macerata il servizio partirà da lunedì 10 novembre e sarà aperto tutti i lunedì dalle ore 15,30 alle 18. Uno sportello aperto a tutte le donne per indirizzare e promuovere azioni che possano far uscire la vittima dalla prigione della paura e orientarla in sinergia con la rete presente nel territorio.  Perché insieme si può . Comunicato stampa
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31/10/2014 Disegno di legge Stabilità. Annamaria Furlan: La mobilitazione unitaria si fa su obiettivi condivisi.
Roma, 31 Ottobre 2014 - «Il sistema del fiscal compat è ancora lì come un macigno e non è stato cambiato da nessuno. Occorre rivedere i coefficienti e passare dall'Europa economica e finanziaria all'Europa politica per investire in sviluppo ed occupazione». Lo ha detto il Segretario Generale Annamaria Furlan nel corso del Consiglio Generale della Cisl che oggi ha eletto la nuova Segreteria Confederale. «Ci uniremo a chi vuole battersi per la costruzione di una vera Europa politica» ha sottolineato Furlan. Incalzeremo il Governo Renzi perchè oltre la tattica momentanea utilizzi quello che rimane del semestre europeo per porre il tema di una stagione di cambiamento. Il rientro del debito se non viene corretto ci obbligherà a sforzi di bilancio che inesorabilmente rischiano di condurci ad ulteriori tagli allo stato sociale, allo sviluppo e quindi anche all'occupazione. Ecco perchè la manovra del Governo va cambiata in molti punti, come abbiamo sostenuto nelle nostre mobilitazioni. Per questo saremo in piazza insieme ai pensionati il cinque novembre e l'otto novembre con tutte le categorie del pubblico impiego. Non è con le cariche della polizia, con gli insulti reciproci o le battute mediatiche che usciremo dalla recessione. L'unità sindacale è importante ma bisogna capire per che cosa ci si mobilita insieme e quali obiettivi si vogliono raggiungere. Solo su queste basi si può costruire una mobilitazione unitaria. Se invece il discorso è lo sciopero generale o l'occupazione delle fabbriche, noi pensiamo che sarebbe una strada sbagliata perchè lo pagherebbero i lavoratori nelle loro buste paghe alla fine del mese e le aziende già in difficoltà. Noi invece - ha concluso Furlan - dobbiamo aprire un confronto con Confindustria per cambiare il modello contrattuale e sfidare il governo sul tema delle nuove relazioni sindacali adeguate per alzare la produttività ed i salari dei lavoratori".Il Consiglio Generale della Cisl, riunito oggi a Roma, ha eletto su proposta del Segretario Generale, Annamaria Furlan i componenti della nuova Segreteria Confederale che scendono da otto a sette. I nuovi eletti che faranno parte della segreteria confederale Cisl sono: Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl Sicilia, Giuseppe Farina segretario generale della Fim Cisl, Gigi Petteni segretario generale della Cisl Lombardia, Giovanna Ventura, segretario generale Cisl Piemonte. Sono stati riconfermati segretari confederali Cisl: Maurizio Petriccioli, Piero Ragazzini e Luigi Sbarra. Nella sua introduzione, Annamaria Furlan ha ringraziato i quattro segretari confederali uscenti, Pietro Cerrito, Fulvio Giacomassi, Paolo Mezzio e Liliana Ocmin, per aver dato la loro disponibilità ad un ricambio politico dell'organismo confederale.
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28/10/2014 Benelli QJ: aumentano le preoccupazioni dei sindacati
«Dall'incontro di oggi con l’azienda si confermano ed aumentano, le nostre preoccupazioni sul futuro industriale della Benelli QJ.  - afferma Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Cisl Marche - Invece di assicurarci investimenti ci hanno proposto la disponibilità ad incentivare le uscite volontarie dei dipendenti.»Un Incontro, quello di oggi,  tra la direzione aziendale della Benelli QJ e le Organizzazioni Sindacali Fim Cisl e Fiom Cgil, unitamente alle Rsu aziendali, sulla difficile vertenza aperta dalla comunicazione aziendale di voler procedere ad una riorganizzazione del sito produttivo di Pesaro. «Nonostante le nostre continue esortazioni alla trasparenza, l’azienda rimane evasiva non solo sulla natura delle sue proposte, ma, cosa per noi ancor più grave, si sottrae alle nostre ripetute sollecitazioni di presentare un piano industriale per permetterci di conoscere le sue reali intenzioni sulle prospettive del sito pesarese » afferma Emanuele Chiarotti della Fim Cisl Marche. «Come Fim Cisl Marche, - continua il segretario generale Leonardo Bartolucci - chiediamo di poter avere con urgenza l’incontro già richiesto al Comune di Pesaro, perché vogliamo che questi si faccia portavoce con la proprietà cinese del perché si è determinata questa situazione, e dell’esigenza di tornare ad investire con progetti di sviluppo sul sito produttivo marchigiano.» «Nel rispetto della volontà dei lavoratori e con la loro partecipazione- conclude Bartolucci -  continueremo a manifestare la nostra contrarietà al tentativo di desertificare un altro importante marchio del nostro territorio che ha fatto la nostra storia industriale e ha fatto conoscere Pesaro nel mondo.» Comunicato stampa
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28/10/2014 Corso AIUTO CUOCO, riaperto il Bando di selezione
FINALITÀ’ DEL CORSO E FIGURA FORMATA:L’Aiuto Cuoco è quella figura professionale che fornisce collaborazione al cuoco nella preparazione delle basi e dei semilavorati per la preparazione delle pietanze. DESTINATARI E REQUISITI Il corso è destinato a n° 15 allievi/e giovani e adulti, occupati, disoccupati, inoccupati e lavoratori in mobilità, che abbiano assolto l’obbligo scolastico. I minori devono aver compiuto i 16 anni di età  al momento dell’iscrizione al corso. DURATA E MODALITÀ’ DI SVOLGIMENTO Il corso, della durata di 400 ore, avrà luogo nella Provincia di Ancona e sarà avviato presumibilmente a novembre 2014 e terminerà entro giugno 2015 (per le ore di pratica, le lezioni si terranno in una sede attrezzata con le strumentazioni necessarie). Il corso della durata di 400 ore complessive risulta strutturato in: 88 ore di aula, 184 ore di laboratorio, 120 ore di stage presso aziende/strutture dove i corsisti potranno sperimentare ed applicare sul campo le competenze di base, trasversali e tecnico-professionali acquisite durante il periodo di formazione d'aula/laboratorio e 8 ore di esame finale. Le lezioni avranno la durata di 4 ore ciascuna in fascia pomeridiana, presumibilmente dalle ore 15:00 alle ore 19:00 e, la calendarizzazione sarà concordata con gli iscritti al percorso sulla  base delle esigenze emerse. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE Le iscrizioni si effettueranno utilizzando la modulistica disponibile all'indirizzo internet www.ialmarche.it, o reperibile presso la sede Ial Marche Srl di Ancona, via dell'Industria,17 La domanda redatta sull’apposita modulistica, dovrà essere corredata dei seguenti documenti: - Curriculum Vitae firmato in originale (Allegato 16). - Copia del documento d’identità firmato in originale e in corso di validità; - N° 1 fototessera; - Copia del permesso o carta di soggiorno in corso di validità, per i cittadini non comunitari. Per i minori la domanda di iscrizione dovrà essere firmata dai genitori o da chi ne fa le veci. La documentazione dovrà essere inviata per posta a mezzo raccomandata A/R o consegnata a mano presso la segreteria organizzativa di IAL MARCHE Srl in via dell’Industria n. 17/A, Ancona, ENTRO E NON OLTRE IL 10 NOVEMBRE 2014 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: IAL MARCHE SRL – Via dell’Industria, 17/a – Ancona 60127, indicando sulla busta la dicitura “Aiuto Cuoco – Ancona”. La domanda di partecipazione, regolarmente effettuata, garantisce il diritto alla frequenza del corso previa sottoscrizione del contratto e relativo pagamento della quota di iscrizione da effettuarsi prima della selezione, presso la sede di Ancona, in via dell’Industria, 17/a. L’iscrizione avverrà tramite appuntamento, telefonando al numero 071/2814639. BANDO AIUTO CUOCO
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22/10/2014 Benelli QJ, le istituzioni intervengano per salvare il lavoro
«Non ci stupisce che la prima preoccupazione dei vertici cinesi della Benelli QJ nel presentare il loro piano di riorganizzazione sia stato quello di rivolgersi al Comune di Pesaro e al Presidente della Camera di Commercio di Pesaro. - afferma Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Marche -  Anche al momento dell’acquisizione del sito pesarese avevamo assistito alle stesse dinamiche con le istituzioni  che si prodigavano per apparire come i fautori di una mediazione importante per garantire un futuro a quell'azienda motociclistica che rappresentava un marchio storico, sicuramente tra i più importanti dell’industria provinciale. - prosegue Bartolucci -Peccato che di quel piano industriale che i cinesi ci presentarono ben poco è stato fatto in termini di investimenti, di innovazione tecnologica, di nuovi prodotti da presentare nel mercato, di ampliamento della rete commerciale.»Si era parlato  anche di un ritorno dalle gare motociclistiche per far credere ad un’idea di sviluppo tecnologico dello stabilimento di Pesaro. In realtà è dal 2005 che l’azienda non progetta un nuovo  modello, si limita a fare solo restyling delle moto. In realtà la produzione  non ha mai superato  i 2000 pezzi l’anno, al di sotto di quello previsto sul piano industriale.«Abbiamo assistito ad una produzione che  nel tempo ha perso tante professionalità importanti al suo interno, magari perché non allineate alle scelte della direzione cinese.  Dall'inizio ad oggi l’utilizzo degli ammortizzatori sociali è stata una costante con la quale hanno avuto a che fare i lavoratori della Benelli QJ. Già nel 2009 come sindacati , avevamo coinvolto il Comune e la Camera di Commercio, in occasione di un loro viaggio in Cina, per recapitare ai vertici cinesi nella figura del Presidente Lin Hua Zhong le nostre preoccupazioni sul futuro del sito pesarese rispetto a quello che stava succedendo. - racconta Bartolucci -.Anche in quell'occasione ci fu risposto che pur prendendo atto delle difficoltà del momento, avrebbe operato con “progetti di rilancio per il marchio pesarese, a partire da una più capillare rete di vendita in Europa e dall'imminente lancio di nuovi modelli. »La Fim Cisl Marche, oggi chiede al Sindaco di Pesaro e al Presidente Drudi, rispetto alle tante promesse alle quali sono seguiti pochi fatti, di attivarsi con tutti gli strumenti possibili,  per interloquire con il Presidente e con i vertici del gruppo al fine di evitare una riorganizzazione sul personale che rischia di diventare il segno evidente di un declino del sito pesarese, utile al solo interscambio commerciale con i prodotti cinesi.« Occorre veramente che si scommetta sull'azienda Benelli QJ di Pesaro, e non solo sul suo marchio, con un vero progetto industriale fatto di veri investimenti. - conclude  Leonardo Bartolucci  - Se questo non avverrà sarà una sconfitta anche della politica pesarese, visto che dopo gli “onori” ricevuti al momento dell’insediamento di questa proprietà, oggi deve assumersi le responsabilità e gli “oneri” per evitare che un’altra azienda storica e di grande valenza simbolica si aggiunga alla desertificazione industriale del nostro territorio».Giovedì 23 ottobre è stata convocata l’assemblea dei lavoratori, in cui insieme alle organizzazioni sindacali Fim Cisl e Fiom Cgil, si deciderà la strategia e le iniziative di mobilitazione da intraprendere.Comunicato stampa
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22/10/2014 Mobilitazione dei lavoratori pubblici - 8 novembre a Roma
Entra nel vivo la mobilitazione dei lavoratori pubblici marchigiani contro l'ennesimo blocco dei contratti nazionali, fermi dal 2009, le esternalizzazioni crescenti, il sostanziale fermo e l'impoverimento della contrattazione decentrata, il blocco del turn over, le mancate garanzie ai tanti lavoratori precari. Le segreterie regionali di categoria intendono portare nelle piazze e all'attenzione dei cittadini le crescenti problematiche operative che quotidianamente si trova ad affrontare chi eroga servizi fondamentali alla persona in settori come la Sanità, la Scuola, l'Università, gli Enti pubblici di Ricerca, le Accademie e i Conservatori, gli asili nido, la sicurezza, il front -office negli uffici. L'attuale crisi di sistema rende tutti più deboli e logora la tenuta delle nostre reti di welfare sociale con tagli pesantissimi che rendono sempre più difficile l'erogazione dei servizi nei tempi e nelle modalità giustamente richiesti dai cittadini-utenti delle pubbliche amministrazioni. Serve partecipazione e condivisione dei percorsi di innovazione, riorganizzazione dei processi di lavoro, investimento in formazione e contratti che portino il cambiamento atteso dalle comunità locali. Molte le iniziative organizzate nelle Marche in vista della manifestazione nazionale dell'8 novembre a Roma : presidi davanti alle Prefetture, assemblee nei luoghi di lavoro, volantinaggio nelle piazze e davanti a ospedali, Comuni, sedi INPS, raccolta di firme tra tutti i lavoratori a supporto della piattaforma.   http://youtu.be/UUK5EII4syY?list=UUvHxAm26IRwF9IVAuJ8EAJA
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18/10/2014 Mastrovincenzo:" Con il Jobs Day rilanceremo il dialogo"
Intervista a Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl MarcheIL MESSAGGERO 18 Ottobre 2014Stamattina, alle 10, scatta il Jobs Day della Cisl in piazza del Papa. Ad Ancona, come in altre 99 piazze d'Italia, il sindacato chiama a raccolta i lavoratori per spiegare cosa cambia nel mondo del lavoro con la riforma presentata. Perché c'è di più oltre l'articolo 18 dietro al Jobs Act. Sì, ma cosa? «Premetto - afferma il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo - che la modifica delle regole del lavoro non ha mai fatto miracoli sull'occupazione. Il Jobs Act è una legge delega che deve passare alla Camera e poi il Governo dovrà emanare i successivi decreti. Ci sono alcuni aspetti interessanti, altri ancora molto vaghi e possono quindi essere anche insidiosi. Noi guardiamo con interesse al nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti proposto dal Governo, ma potrà rappresentare un'opportunità per aumentare l'occupazione e ridurre la precarietà, solo se sarà accompagnato dalla eliminazione delle tipologie contrattuali poco tutelate e fonte di abusi, come co.co.pro. e false partite Iva, dall'estensione degli ammortizzatori sociali e dal rafforzamento per le politiche attive».  Quali ricadute potranno esserci sul territorio regionale? «Anche per i marchigiani è importante incentivare i contratti stabili ed asciugare l'area del precariato.Anche l'obiettivo del Jobs Act di un sistema universalistico di ammortizzatori sociali potrà essere rilevante per noi, ma deve esserci certezza di tempi e risorse: migliaia di marchigiani attendono da mesi il pagamento della cassa integrazione in deroga.  Quest'ultima va estesa a tutti i lavoratori, collegandola a percorsi di riqualificazione, mentre è necessario rafforzare l'Aspi, l'indennità per chi ha perso il lavoro, portandola ad almeno 24 mesi. Sarebbe importante per la nostra regione anche l'investimento su un moderno sistema di servizi per l'impiego, con forte governance pubblica ed integrazione con il privato».  Qual è la situazione occupazionale nelle Marche?  «Può essere utile dire che a giugno 2014 le assunzioni sono state per l'8,3% a tempo indeterminato, in calo sul 2013, per il 55,2% a termine, il 14,4% in somministrazione e solo il 5,4 % in apprendistato.Poi c'è un 7,5% di lavoro intermittente e un 5% di parasubordinato».  Articolo 18 da salvaguardare o simbolo vuoto da superare?  «È stato un errore riaprire una battaglia politica e mediatica sull'articolo 18. La norma è stata già attenuata nel 2012 dal Governo Monti. Noi crediamo che la sua applicazione debba restare inalterata nei casi di licenziamenti illegittimi di tipo discriminatorio e disciplinare e che al massimo l'eventuale reintegra prevista attualmente prevista in caso di licenziamenti economici possa, per un periodo definito, non essere applicata ai neo assunti, maggiorando il risarcimento economico. La Cisl non ha totem ideologici da difendere, ma è assurdo pensare che rendendo più facili i licenziamenti individuali, si favorisca nuova occupazione». Qual è il senso del Jobs Day della Cisl, una settimana prima della mobilitazione Cgil?  «Ad Ancona, come in tutta Italia, la Cisl scende in piazza per presentare le proprie idee sul Jobs Act, per chiedere atti concreti per lo sviluppo, con misure fiscali, di politica industriale, di sostegno agli investimenti pubblici e privati in conoscenza e innovazione. La Cisl domani (oggi, ndr) sarà in piazza per rilanciare un efficace dialogo sociale, strada obbligata per attivare le energie e le idee utili ad affrontare la recessione equità. Per dialogare: oltre a lavoratori, infatti, ci saranno disoccupati, pensionati e anche alcuni parlamentari marchigiani e rappresentanti del mondo delle imprese».  È ancora scontro sul Jobs Act e intanto si apre anche quello sulla Legge di Stabilità. Regioni in rivolta mentre il governatore delle Marche promuove la Finanziaria. «Ci sono misure interessanti, come gli sgravi per l'Irap, tassa che grava di più sulle aziende ad alta occupazione, e la decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato, anche se va detto che in una fase recessiva, non è il solo costo del lavoro a limitare le assunzioni. Si dovrebbero incentivare gli investimenti e la propensione innovativa delle imprese. Positiva anche la conferma del bonus da 80 euro, che però sin dall'inizio doveva essere modulato con più attenzione ai carichi familiari, e a coloro che ne sono stati esclusi, cioè i lavoratori incapienti con reddito sotto gli 8.000 e i pensionati con assegni bassi. Punti critici, il blocco dei contratti pubblici, l'aumento della tassazione sui fondi pensione, dove i lavoratori specie i più giovani, costruiscono la loro previdenza integrativa, il rischio di aumento delle imposte locali da Regioni e Comuni, a cui la manovra riduce fortemente le risorse. Attenzione poi al Tfr in busta paga,che porta con se il rischio di tasse in più». di Agnese Carnevali Il Messaggero 18 /10/2014 http://youtu.be/toL17pNqpVghttp://youtu.be/iw_7JKD2o90 
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18/10/2014 PIÙ' OCCUPAZIONE - MENO PRECARIETÀ: JOBS DAY, LA CISL IN PIAZZA AD ANCONA
La CISL MARCHE in piazza del Papa ad Ancona, sabato 18 ottobre per la giornata di mobilitazione nazionale per il Lavoro, il Jobs Day : un migliaio di lavoratori, disoccupati, cassaintegrati, pensionati che, con una catena umana, hanno raggiunto Piazza del Papa dove il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, ha presentato proposte e idee della Cisl sul Lavoro. In piazza le testimonianze di vertenze locali come la King, di lavoratori in cassa integrazione e di precari del settore pubblico; anche le storie di chi sta cercando strade per affrontare la crisi, come i lavoratori della Conceria del Chienti che, riunitisi in cooperativa, hanno acquisito il 15% delle quote aziendali o come i lavoratori dell’Auchan, impegnati e coinvolti in un contratto di solidarietà. Presenti anche parlamentari marchigiani e rappresentanti del mondo delle imprese invitati dalla Cisl Marche per confrontarsi con le voci del lavoro e con le proposte del sindacato. Ad Ancona, come in tutta Italia, la CISL in piazza per chiedere scelte concrete per lo sviluppo, con misure incisive di carattere fiscale, il sostegno agli investimenti pubblici e privati, una nuova politica industriale, un utilizzo qualificato dei fondi europei. Sul Jobs Act, recentemente approvato dal Senato, e in attesa del passaggio alla Camera e della emanazione dei successivi decreti delegati, la Cisl guarda con interesse il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, pur nella consapevolezza che la modifica delle regole del lavoro non abbia da sola effetti “miracolistici” sui livelli occupazionali. Il nuovo contratto proposto dal Governo potrà rappresentare una opportunità per aumentare l’occupazione e ridurre la precarietà, solo se sarà accompagnato dalla eliminazione di alcuni contratti poco tutelati e fonte di abusi, dall'estensione degli ammortizzatori sociali e da interventi e risorse per le politiche attive. La Cisl ritiene che l’applicazione dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori debba restare inalterata nei casi di licenziamenti illegittimi di tipo discriminatorio e disciplinare. E’ condivisa la proposta del Governo di un sistema di ammortizzatori sociali a carattere universalistico: per la Cisl la Cassa integrazione va mantenuta ed estesa a tutti i lavoratori, collegandola a percorsi di riqualificazione, mentre è necessario rafforzare l’Aspi, l’indennità per chi ha perso il lavoro, portandola ad almeno 24 mesi. Un percorso di potenziamento delle risorse finanziarie, umane e strumentali può rendere possibile un moderno sistema di servizi per l’impiego con forte integrazione pubblico-privato. Una giornata di mobilitazione nazionale della CISL che ha rilanciato con forza al Governo anche l’importanza del dialogo sociale, per attivare tutte le energie e le idee utili ad affrontare la recessione e promuovere il lavoro e l’equità sociale. Comunicato Stampa
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14/10/2014 Associazioni di categoria e sindacati e uniti per il lavoro: si chiama labjob.it la sfida per ridurre la disoccupazione giovanile
Garanzia Giovani è un'occasione unica per dare un'opportunità ai 47.000 Neet, giovani dai 15 ai 29 anni che non studiano, non lavorano stabilmente e non sono occupati in una attività di formazione. I giovani Neet che abbandonano prematuramente gli studi (18-24 anni con al più la licenza media che non frequentano altri corsi scolastici o svolgono attività formative superiori ai due anni) sono nelle Marche poco più di 8.000 (4.100 donne e 4.000 uomini). Nelle Marche è forte la quota di giovani Neet inattivi (52% pari a 24000 unità) superiore a quella dei disoccupati delle altre fasce di età (48% pari a 22000 unità). Lo scoraggiamento è la principale causa che può spiegare la maggiore quota di Neet inattivi. La componente femminile dei Neet è superiore a quella degli uomini. E' per questo motivo che 9 associazioni di categoria, centrali cooperative e sindacati delle Marche: Confindustria, Cgia, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Cisl, Uil, Lega delle Cooperative e Api Industria hanno dato vita ad una Ati, labjob.it, per dare ai giovani delle opportunità di incontro con il mondo del lavoro. Le difficoltà dei giovani in cerca di occupazione sono note, anche se nelle Marche si registra un tasso di occupazione, 33.7%, più alto della media nazionale, 29,4%, dei giovani tra 15 e 29 anni. Rispetto al 2004 si sono persi oltre 15 punti percentuali (era al 48,8% nel 2004). Gli scopi che muovono labjob.it partono proprio da questa esigenza: riportare i giovani Neet ad incontrare le aziende, attraverso la loro accoglienza, la presa in carico e l'orientamento. Il programma Garanzia Giovani prevede che ai giovani tra i 15 e i 29 anni, in possesso dei requisiti richiesti e in base a precise modalità, venga offerto un servizio: l'inserimento in un contratto di lavoro dipendente, avvio di un contratto di apprendistato o di un'esperienza di tirocinio, la formazione specifica professionalizzante e l'accompagnamento nell'avvio di una iniziativa auto- imprenditoriale di lavoro autonomo, l'impegno nel servizio civile. Ai giovani che possono rivolgersi indifferentemente agli sportelli pubblici (i centri per l’impiego) e agli sportelli degli enti privati accreditati a garanzia giovani come labjob.it sarà proposto un “patto di servizio” tra quelli previsti nel programma Garanzia Giovani. Tale servizio può consistere in un’offerta di lavoro o un percorso di politica attiva (quali tirocinio, formazione, ecc.) teso a favorire l’attivazione di un contratto di lavoro. L’offerta formativa o di lavoro avverrà entro 4 mesi circa dalla firma del Patto di Servizio. Dopo la registrazione e un primo colloquio nella fase di accoglienza, al giovane verrà indicato un percorso di orientamento individuale destinato a definire un progetto personalizzato di formazione o lavorativo/professionale.L'obiettivo di labjob.it è guidare il giovane verso le opportunità offerte dal mondo del lavoro, anche considerando i giovani che non hanno un'esperienza lavorativa alle spalle. Soltanto in questa maniera si può creare un circuito virtuoso che possa sconfiggere il triste fenomeno della disoccupazione giovanile che tocca picchi mai raggiunti prima con dati del 44%. Ai giovani che si presenteranno agli sportelli di labjob.it (oltre 35 diffusi nel territorio marchigiano) verranno offerti, oltre alle occasioni di lavoro disponibili, dei tirocini aziendali che possono costituire la base per una esperienza lavorativa e per futuri sbocchi occupazionali: il contratto dell'apprendistato, a tempo determinato e meglio ancora indeterminato. Non va neanche sottovalutata le opportunità che questi giovani formati possano iniziare nuove attività imprenditoriali. Al centro dell'azione di labjob.it c'è anche una responsabilizzazione del giovane e un'importante attività di orientamento. labjob.it intende infatti stimolare i giovani verso il riconoscimento e l'attivazione delle proprie capacità, in base anche alle esigenze delle aziende. Labjob.it intende anche facilitare la connessione scuola-lavoro che è un tassello fondamentale e attivabile soltanto se entrambe le parti sono orientate alla collaborazione. Fondamentale per instaurare questo circuito virtuoso sono i database dell'offerta e della domanda che verranno formati attraverso un'azione di promozione sul territorio, attivando su base regionale e provinciale tutte le associazioni e i sindacati che fanno parte di labjob.it e il sistema delle aziende. A questo proposito sono previsti una serie di incontri sul territorio con stakeholder e istituzioni al fine di sensibilizzare giovani e aziende ed una campagna di comunicazione e promozione. “Abbiamo creato labjob.it – ha detto Francesco Varagona, legale rappresentante di labjob.it- per orientare ed accompagnare i giovani ad incontrare il mondo del lavoro. Abbiamo messo insieme la più ampia compagine di parti sociali per aumentare le opportunità di lavoro”. “labjob.it – conclude Varagona - è anche un’opportunità per le imprese marchigiane che possono contare su un team di professionisti che mira a selezionare il candidato idoneo facendo risparmiare costi all’impresa e, all’occorrenza, costruisce percorsi formativi gratuiti finalizzati all’inserimento lavorativo, in base a specifiche richieste delle stesse imprese. Per saperne di più, visita il sito Labjob.it
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14/10/2014 JP Industries, Regioni e Sindacati scrivono al Governo
Cgil Cisl Uil di Marche ed Umbria, insieme ai Presidenti delle due Regioni hanno chiesto un incontro urgentissimo al Governo per affrontare la gravissima situazione occupazionale della JP Industries e del relativo Accordo di Programma per la reindustrializzazione delle aree colpite dalla crisi della ex Ardo. La procedura di vendita della JP Industries, gestita dal Ministero per lo Sviluppo economico, rischia incredibilmente di essere annullata per criticità formali. Intanto le misure nazionali dell'Accordo di Programma non stanno producendo alcun esito. A pochi mesi dalla sua scadenza, non è infatti stato approvato alcun progetto di rilancio occupazionale e 35 milioni di € giacciono inutilizzati. Questo mentre analoghe misure regionali hanno prodotto l'avvio di oltre 40 nuove iniziative imprenditoriali sullo stesso territorio. Una situazione grave ed inaccettabile che coinvolge 2.000 lavoratori marchigiani ed umbri, senza contare l'impatto sulla filiera dell'indotto di piccole imprese, e che rischia di produrre effetti irreversibili sulla coesione sociale ed economica delle due regioni.La lettera al Governo
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10/10/2014 Lavoro in genere: (Ri)pensare le pari opportunità
(Ri)pensare le pari opportunità è un progetto che si propone di riconsiderare e rivedere le politiche di genere, per il superamento teorico dello strumento delle pari opportunità e delle sue ricadute nelle politiche regionali, per eliminare le disparità e promuovere l'empowerment femminile migliorando la  qualità e l'efficacia delle politiche.CGIL CISL UIL Marche hanno aderito e partecipato attivamente al progetto, ideato dall Osservatorio di Genere di Macerata e finanziato dall'Assessorato alle Pari Opportunità della Regione. (Ri)PARO ha permesso di indagare il mondo del lavoro femminile nel settore tessile/calzaturiero e quello delle imprese agricole.Venerdì 17 ottobre 2014 a Macerata presso la Sala Castiglioni-Biblioteca "Mozzi-Borgetti" si terrà alle ore 9.30 " Lavoro in genere" focus sui primi risultati del progetto.
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10/10/2014 Ossi duri si diventa, prevenire l'osteoporosi si può
Mercoledì 15 ottobre 2014, ore 16,30 Sala Convegni, Fondazione Colocci, JesiIn occasione della Giornata mondiale sull’osteoporosi del 20 ottobre, presso la Fondazione Colocci di Jesi si svolgerà il 15 ottobre dalle ore 16.30 il convegno, promosso dal sindacato dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, Regione e Asur Marche, “Ossi duri.. si diventa” nell’ambito della Campagna informativa di prevenzione contro l’osteoporosi.Marisa Branchesi del coordinamento donne Fnp Cisl di Jesi, introdurrà i lavori presentando i risultati della campagna di raccolta firme per sollecitare la Regione Marche ad emanare una legge regionale per la prevenzione dell’osteoporosi. Una patologia molto diffusa che colpisce soprattutto le donne oltre i cinquant’anni di età e che se non viene riconosciuta in tempi giusti causa la mortalità nel 20% dei pazienti e disabilità motoria nel 40% dei casi con un rischio di permanenza in strutture di lungo-degenza sei volte maggiore.Tra i relatori il dott. Ferdinando Silveri della clinica Reumatologica dell’Ospedale di Jesi AV2 che illustrerà il lavoro del gruppo tecnico regionale a partire dall’analisi dei fattori di rischio di tale patologia.I lavori, moderati da Teresa Brazzini del coordinamento donne UilpUil di Jesi, saranno conclusi da Aurora Ferraro, Segretaria regionale Spi Cgil Marche.Jesi, 10 ottobre 2014
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08/10/2014 18 OTTOBRE JOBS DAY AD ANCONA IN PIAZZA DEL PAPA GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE PER IL LAVORO
Sabato 18 Ottobre alle ore 10,00 ad Ancona - Piazza del Papa, manifestazione regionale in occasione del JOBS DAY, 100 PIAZZE PER IL LAVORO, giornata di mobilitazione nazionale per il lavoro promossa dalla Cisl. La Cisl scende in piazza per ascoltare e dare voce a lavoratrici, lavoratori, giovani, disoccupati e cassaintegrati, per dare un contributo al dibattito sulle vere questioni del lavoro e non solo. Più tutele, nuovi ammortizzatori e formazione per chi perde il lavoro; si al contratto a tutele crescenti che a regime prevede l’attuale assetto dell’art.18 e riduce la precarietà dei giovani ( false Partite IVA, Co.Co.Co P.A., Co,Co,Pro., Associati in Partecipazione), forte riduzione delle tasse per i lavoratori e pensionati; più investimenti per creare occupazione; una nuova politica industriale, infrastrutture efficenti e minori costi sull’energia: sono alcune delle proposte avanzate al Governo che la Cisl porta in piazza . Durante la manifestazione si alterneranno testimonianze di lavoratori, giovani, disoccupati con interventi di imprenditori e Parlamentari marchigiani. Alle ore 9,30 è previsto l’arrivo ad Ancona di 1000 partecipanti in Piazza Cavour per poi raggiungere, con una lunga catena umana per le vie principali della città, Piazza del Papa.Per i partecipanti che vogliono usufruire dei pullman E' NECESSARIO PRENOTARSI contattando la sede Cisl a te più vicina  LE PROPOSTE DELLA CISL SUL JOBS ACT: DOCUMENTO INTEGRALE LE PROPOSTE DELLA CISL SUL JOBS ACT: SINTESI LE PROPOSTE DELLA CISL SUL JOBS ACT: IL VOLANTINO PROPOSTE A SOSTEGNO DEL LAVORO AUTONOMO  
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06/10/2014 Cementificio SACCI , salvi 80 lavoratori grazie ai contratti di solidarietà
Diminuire l’orario di lavoro per mantenere l’occupazione in caso di crisi aziendale e quindi evitare la riduzione del personale: è quanto prevedono i contratti di solidarietà, introdotti dalla legge 863/84. Uno strumento utilissimo, ma che purtroppo ha trovato scarsa applicazione nello scenario di crisi nazionale. Nei giorni scorsi, però, circa 110 lavoratori hanno potuto constatare di persona e sulla propria pelle la bontà di contratti di solidarietà. È accaduto in due aziende diverse, nella “Sacci Spa” di Castelraimondo (Macerata) e nella “Margaritelli” di Mantignana (Perugia). Nel primo caso i contratti di solidarietà hanno interessato gli 80 addetti del cementificio, precedentemente dichiarati in esubero dall'azienda. È la prima volta che questo tipo di contratto viene applicato in un’azienda del cemento, perché nemmeno in grosse vertenze con colossi del settore, come Italcementi e Buzzi Unicem, si era riusciti a far ricorso a questo strumento, soprattutto a causa della riluttanza delle imprese. Sacci apre uno scenario nuovo, e dimostra che in determinate situazioni anche in questo comparto si possono trovare soluzioni utili a non disperdere le professionalità, nonostante i numeri da brivido della crisi e grazie all'impegno di tutte le parti sociali. Quello del cemento è il comparto più devastato dalla crisi di questi anni: dai 47 milioni di tonnellate di cemento prodotto nel 2007 sì è arrivati agli attuali 20 milioni, con prospettive al ribasso anche per il 2015.
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03/10/2014 Crisi Edilizia, nelle Marche calo del 78% le autorizzazioni a costruire
La crisi dell’edilizia nelle Marche è evidenziata dal crollo verticale delle autorizzazioni a costruire rispetto agli anni prima della crisi. Il calo dei permessi raggiunge il 78,07% se si raffrontano i dati del 2005 con quelli del 2012 (fonte Istat - Sole 24 ore). Un trend peggiore della media italiana che si ferma al 70,5%. A lanciare il grido di allarme è Massimo Giacchetti, Segretario Generale della FILCA CISL Marche«L'edilizia è stata colpita da un vero e proprio tsunami con più di 12.000 posti di lavoro persi in sette anni che rappresentano il 50% degli addetti rispetto agli anni che precedevano la recessione». Il record negativo spetta alla provincia di Pesaro con un calo del 83,8%, seguita da Ancona dove i permessi diminuiscono dell’ 82% ed Ascoli Piceno che registra una contrazione del 81,4%. Solo la provincia di Macerata si attesta sotto la media nazionale con un calo del 65,1%. «Il settore continua a perdere imprese ed addetti e non si intravedono spiragli che consentano di superare le difficoltà pesantissime. Non si arresta nel 2014 l’ emorragia occupazionale. - prosegue Giacchetti - Nel periodo gennaio-agosto 2014 l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria è aumentata del 222% rispetto agli stessi mesi del 2013. E’ il segno evidente di un settore produttivo che sta scomparendo. Una flessione occupazionale accompagnata da preoccupanti processi di precarizzazione del lavoro e da indizi crescenti di lavoro irregolare». Per invertire questo trend negativo occorre tornare ad investire sulla casa e sul territorio. Secondo Giacchetti  la priorità  va data «alla ristrutturazione e alla riqualificazione energetica degli edifici facendo in modo che gli stessi Comuni possano prevedere delle forme di agevolazioni ulteriori. Una ulteriore opportunità in termini di occupazione e lavoro - conclude -  è rappresentata dalla messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, dove nelle Marche ci sono 40 milioni di euro disponibili per cantieri da avviare.» Comunicato Stampa
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01/10/2014 Jobs Act: Annamaria Furlan, non usiamo il lavoro per dividere
«Non si può usare il tema del lavoro come strumento ideologico di separazione» invece di considerarlo come «la risorsa straordinaria quale è». Lo ha detto il segretario generale aggiunto della Cisl, Annamaria Furlan, intervenendo in una delle sue prime uscite pubbliche come designata alla successione di Raffaele Bonanni, alla fiera 'Expo Training' di Milano. Secondo Furlan, «questo non è più consentito» di fronte ai «veri problemi che abbiamo che riguardano principalmente la disoccupazione, con oltre tre milioni di disoccupati ed il 45% dei giovani senza uno sbocco, la produttività, la competitività e la lotta alla criminalità organizzata che si è infiltrata anche nei grandi appalti pubblici e avvelena il Paese. Queste sono le grandi questioni che vanno affrontate. Basta speculazioni sul lavoro». E' quanto ha affermato Furlan, sull'anticipo del Tfr in busta paga. «Il Tfr è meno tassato dello stipendio – ha spiegato Furlan - non vogliamo che in questo modo i lavoratori paghino più tasse anche su quello. Siccome parliamo di soldi dei lavoratori e delle lavoratrici e non di altri, bisogna vedere le cose in modo chiaro, bisogna fare cose serie. Quindi, l'anticipo del Tfr in busta paga, può anche essere utile, in modo del tutto volontario, però, serve che sia premiante per i lavoratori». Furlan ha ricordato che «il Tfr, infatti, è tassato meno della busta paga, se noi ne portiamo una parte in busta paga, come viene tassata, come il Tfr o in modo diverso?». La sindacalista sostiene poi che «abbiamo sentito questa discussione sulle piccole imprese che non ce la fanno» ad anticipare i soldi del Tfr. Di conseguenza «interverrebbero le banche sfruttando il denaro preso in prestito dalla Bce allo 0,5%, ma questo ai lavoratori quanto costa?» Da qui l'invito del segretario generale aggiunto della Cisl al Premier Renzi ad aprire un confronto per «veder le cose in modo chiaro». Ed al Presidente del consiglio che si è domandato dove fossero i sindacati mentre si creava lavoro precario ha sempre replicato Furlan: «Forse era distratto in questi anni, ma non importa. Noi ci siamo battuti con grande forza contro il precariato e le nostre proposte sono sotto gli occhi di tutti. La sfida di Matteo Renzi che vuole confrontarsi con i sindacati su alcune questioni è una notizia estremamente positiva», ha poi aggiunto Furlan e riferendosi all'apertura del presidente del Consiglio ha detto che «così la voglio e la dobbiamo vivere. L'uomo solo al comando è un po’ complicato. Ci vuole un confronto vero con chi il lavoro lo rappresenta come il sindacato confederale». «Noi stiamo in mezzo alla gente in ogni città». Ha ribadito Annamaria Furlan sulla possibilità di scenderà in piazza con la Cgil per contrastare le decisioni del governo sull'art.18. «Noi – ha precisato - abbiamo deciso già da tempo per il 18 ottobre una nostra iniziativa di sensibilizzazione in tutte le città ed in tutte le regioni sui temi dello sviluppo e del lavoro ma anche su quanto pesano le tasse sulla busta paga. Con la Cgil ci incontriamo costantemente tra organizzazioni sindacali, su alcuni temi abbiamo opinioni comuni, su altri possiamo avere opinioni diverse. ma questo non significa non  poter contribuire insieme in maniera positiva sul dialogo sociale e per lo sviluppo economico». Ed infine un altro punto del programma della Cisl su cui il segretario generale aggiunto si è soffermato è «su quanto anche la riforma Fornero delle pensione debba essere rivisitata. Vogliamo portare le nostre idee tra la gente – ha chiarito Furlan - non basta una piazza, ci vuole un lavoro molto diverso, bisogna sensibilizzare i lavoratori i pensionati e soprattutto i giovani». Roma 1 ottobre 2014fonte: Labor TV Cisl Nazionalehttp://www.cisl.it/sito.nsf/le-notizie/2014/10/01/cisl-furlan-tfr-jobs-act-lavoro?OpenDocument
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30/09/2014 La Cisl Marche a confronto con i quattro Rettori degli Atenei marchigiani
Un confronto con i quattro rettori delle Università marchigiane sul  tema del cambiamento. “Non è più come prima”, il titolo del percorso formativo per operatori e dirigenti della Cisl Marche, il cui appuntamento introduttivo si è svolto oggi ad Ancona. Il mondo del lavoro e quello della conoscenza si interrogano a vicenda per affrontare il cambiamento che tutti stiamo vivendo, in termini non solo di riflessione intellettuale e di ricerca concreta, ma anche di scelte strategiche e organizzative. «Bisogna cambiare il nostro paradigma - ha sostenuto Ivo Lizzola, Docente di Pedagogia sociale dell'Università di Bergamo - per ricostruire il paese a partire dai giovani, il rapporto con i quali interroga il sindacato sulla sua visione strategica e sul suo posizionamento». Una nuova alleanza tra Università e mondo sindacale per esplorare nuove piste di sviluppo sostenibile e inclusivo, a partire dalle comunità territoriali. Secondo Vilberto Stocchi, Rettore dell'Università di Urbino «proprio dal territorio bisogna ripartire attraverso coalizioni capaci di generare nuove risorse, in particolare per i giovani». Della «necessità di mettersi sulla strada dell'economia della conoscenza, generando quel pensiero critico che la modernità ci richiede», ha parlato Luigi Lacché, Rettore dell'Università di Macerata. Secondo Sauro Longhi, Rettore dell'Unversità di Ancona, «è dalla valorizzazione della conoscenza che nasce quell'energia che permette a tanti giovani di intraprendere un loro progetto, anche imprenditoriale». Flavio Corradini, Rettore dell'Università di Camerino ha infine sottolineato «la necessità di superare le rigidità, lavorando per integrare i saperi, sviluppare competenze trasversali ed apprendere una pluralità di linguaggi». I quattro atenei marchigiani saranno ancora partner della Cisl Marche nel percorso formativo destinato ad oltre  cento sindacalisti e aperto agli studenti universitari, che si articolerà, tra novembre e aprile 2015, nelle sedi dei quattro atenei marchigiani. Verranno  approfonditi  i temi della rappresentanza, del welfare, dello sviluppo e  del cambiamento organizzativo. I lavori sono stati introdotti dal Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo e conclusi dal Segretario della Cisl nazionale, Pietro Cerrito.   
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30/09/2014 Industriarsi per il LAVORO: oltre 150 metalmeccanici dalle Marche a Roma
Partiti stamattina dalle Marche con destinazione Roma, otre 150  lavoratori metalmeccanici della Fim Cisl,  insieme ai colleghi in  cassa integrazione ed in mobilità per manifestare in Piazza Montecitorio tutta la loro rabbia. La manifestazione organizzata dal sindacato dei metalmeccanici della Cisl ha visto scendere in piazza oltre 4000 maestranze provenienti da tutta Italia per dare “La sveglia al Governo e alla politica.”  «Abbiamo portato in piazza i veri bisogni del mondo del lavoro: una politica fiscale a sostegno di imprese e lavoratori, una minor burocrazia e tempi più rapidi per avere giustizia, più facilità nell'accesso al credito e più coraggio negli investimenti per innovazione dei processi e dei prodotti, sostegno alla ricerca e all'internazionalizzazione dei mercati. – afferma Leonardo Bartolucci segretario generale Fim Cisl Marche rientrando da Roma - Nel silenzio che sta determinando la desertificazione industriale che viviamo tutti i giorni anche nella nostra regione oggi abbiamo fatto risuonare la sveglia  perché subito si intervenga non solo sui diritti ma anche sulle  scelte di politica industriale che non possono essere più rinviate. » Comunicato stampa
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29/09/2014 Università e Cisl Marche: insieme per affrontare il cambiamento
Non è più come prima, siamo di fronte o meglio già dentro ad un nuovo inizio. E’ la consapevolezza della Cisl Marche per la quale il lavoro e i lavoratori rimangono al centro dell’attività sindacale in un tempo, come quello di oggi, dove fare rappresentanza, contribuire allo sviluppo dei territori, promuovere il benessere delle persone sono attività più complesse e difficili. Da questo nasce l’esigenza di un percorso formativo destinato agli operatori e ai dirigenti della Cisl Marche in collaborazione con le Università marchigiane, che prenderà avvio domani 30 settembre ad Ancona..  I Rettori dei quattro Atenei, di Urbino, Ancona, Camerino e Macerata, Vilberto Stocchi, Sauro Longhi, Flavio Corradini, Luigi Lacchè parteciperanno al confronto, con la Cisl Marche,  sull'approccio scelto dalla formazione universitaria per affrontare il cambiamento, che tutti stiamo vivendo, in termini non solo di riflessione intellettuale e di ricerca concreta, ma anche di scelte strategiche e organizzative. Per il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo «l’obiettivo è quello di sviluppare una formazione che accompagni in maniera costante e continua la nostra azione sindacale e permetta di costruire una rete di dialogo e collaborazione con le Università del territorio». La rappresentanza, lo sviluppo, il welfare e il cambiamento organizzativo sono i temi su cui si incentra il percorso di studio che si articolerà, tra novembre e aprile 2015, nelle sedi dei quattro atenei marchigiani. Gli appuntamenti formativi della Cisl Marche saranno aperti agli studenti universitari. COMUNICATO STAMPA
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26/09/2014 Aggregare le municipalizzate per contenere i costi e migliorare i servizi
Il futuro del sistema dei servizi pubblici locali nella provincia di Macerata al centro del dibattito della tavola rotonda “ Cosa bolle in pentola?” tenutasi oggi a Macerata. L’iniziativa promossa da  Cgil, Cisl , Uil e i sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, FlaeiCisl,Uiltec Uil e Federutility ha visto la partecipazione dei  Sindaci dei maggiori Comuni del maceratese e del Presidente della Provincia per confrontarsi insieme al sindacato sulle opportunità e prospettive legate al  processo di aggregazione delle aziende municipalizzate presenti nel territorio. Un incontro aperto anche agli amministratori delle cinque aziende pubbliche che gestiscono acqua e gas in buona parte della provincia, per rilanciare l’importanza di un percorso di accorpamento che porti alla costituzione di un’unica azienda per tutto il maceratese, una proposta che Cgil, Cisl e Uil sostengono da anni. «L’idea  è quella di un sistema più efficiente e meno costoso per i cittadini. – sostengono i sindacati -  Un’azienda unica significherebbe innanzitutto la riduzione dei costi esorbitanti della governance delle cinque aziende, per un costo annuo di circa 700 mila euro  – proseguono - Un risparmio che potrebbe essere di certo impiegato per contenere le tariffe, effettuare i necessari investimenti sulle reti e le infrastrutture, avviare percorsi di riqualificazione e aggiornamento professionale dei lavoratori di queste aziende. A tutto vantaggio della qualità complessiva del servizio erogato ai cittadini. » Un progetto che sembra aver convinto tutti. Sindaci e amministratori delle aziende hanno accolto la proposta di avviare uno studio di fattibilità che tracci le tappe di un percorso di aggregazione e ne evidenzi i benefici in termini di risparmi ed efficienza. «Del resto il cambiamento per le nostre municipalizzate sembra ormai un passaggio inevitabile, visti i tagli radicali annunciati dal Governo su questo settore e il piano di razionalizzazione predisposto da Cottarelli. – ribadiscono Cgil, Cisl, Uil insieme a  Filctem Cgil, Femca Cisl, FlaeiCisl,Uiltec Uil  -  Per troppo tempo si è mancato di lungimiranza ed ora non possiamo permetterci altri indugi. E’ un cambiamento che gli amministratori locali hanno ora il compito di anticipare e governare, se non vogliamo solo trovarci a far la conta dei tagli e dei danni per il territorio, per l’occupazione e per i cittadini costretti a pagare tariffe sempre più alte a fronte di un servizio talvolta non troppo soddisfacente. Oltre a correre il rischio di essere colonizzati da multinazionali che arrivano da lontano con la tentazione di fare business sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini  – concludono i sindacati - Siamo giunti ad un momento di svolta, non è più possibile indugiare in campanilismi e personalismi, occorre avere il coraggio di cambiare per il bene di tutta la comunità.»
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24/09/2014 Cosa bolle in pentola? Tavola rotonda sui servizi pubblici locali
Importanti novità per i servizi pubblici locali di acqua, gas e per gli altri Servizi essenziali, sono state emanate e altre si profilano all’orizzonte. Cosa si può fare per governare il cambiamento e salvaguardare i cittadini-utenti ed i lavoratori delle Aziende interessate? Se ne discute, Venerdì 26 settembre 2014 ore 15  presso la Sala convegni Provincia di Macerata – via Velluti,41 – Piediripa di Macerata. Alla tavola rotonda “Cosa Bolle in Pentola?” interverranno il Presidente della Provincia di Macerata oltre ai Sindaci dei Comuni di Macerata, di Recanati, di Civitanova Marche, di Tolentino e di San Severino. Al dibattito, promosso unitariamente da CGIL CISL e Uil insieme ai sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl- Flaei Cisl - Uiltec-Uil e FederUtility, parteciperanno il segretario generale nazionale Filctem Cgil e il segretario regionale Cisl Marche. Coordina i lavori il giornalista Luca Romagnoli. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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19/09/2014 Polizia provinciale di Ancona in assemblea:apertura caccia senza controllo
I sindacati di categoria Fp CISL e CSA sono  costretti ad indire una nuova assemblea per il personale della Polizia Provinciale di Ancona, Domenica 21 settembre 2014, giorno di apertura nazionale della stagione venatoria, dalle ore 07.30 alle ore 11.30 per il turno antimeridiano e dalle ore 14.30 alle ore 18.30 per il turno pomeridiano, a seguito dei numerosi ed irrisolti problemi operativi che gli agenti devono affrontare quotidianamente. Consapevoli che tale decisione potrebbe arrecare qualche problema alla cittadinanza,  ricordano che l'amministrazione provinciale sembra intenzionata a non riconoscere nemmeno una piccola indennità di rischio ai suoi agenti e addirittura togliere lo storico servizio di reperibilità notturna che viene espletato da più di vent’anni dalla Polizia Provinciale a supporto delle altre forze di Polizia. Il tutto dopo che il governo del Prof. Monti, ha fortemente penalizzato tutti gli operatori di Polizia Locale escludendo per loro, in modo sconsiderato, la causa di servizio e l’equo indennizzo. Nell'assemblea saranno inoltre affrontati i gravi problemi legati alla sicurezza degli operatori provinciali, che sono costretti a effettuare servizi di pronto intervento (in particolare notturno) con mezzi obsoleti e assolutamente non idonei a tale attività, senza i dovuti corsi di formazione e aggiornamento sulla sicurezza in presenza di traffico veicolare (incidenti stradali, ecc…), con insufficienti dispositivi di protezione individuale per le attività di controllo della fauna e con divise e calzature logore. I sindacati auspicano che  l'amministrazione provinciale risponda con  tempestivi e positivi riscontri  che se non dovessero arrivare metteranno in atto tutte quelle iniziative volte alla tutela ed al riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Si ritiene inoltre che, anche nel delicato momento di trasformazione delle Province, sia fondamentale investire nella Polizia Provinciale per garantire gli attuali livelli di presidio del territorio e come interfaccia dell’ente all'esterno. Va ricordato che il servizio di Polizia Provinciale di Ancona opera, da più di mezzo secolo, con grande professionalità e dedizione a tutela dell’ambiente, in particolare caccia e pesca, vigili sui 1.000 chilometri di strade provinciali e sia l’unico in Regione ad avere il servizio di reperibilità notturna. COMUNICATO STAMPA
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19/09/2014 Fermo: 21 settembre fiaccolata in solidarietà ai lavoratori uccisi
Solidarietà alle vittime e alle loro famiglie e  condanna collettiva di tutto il Fermano di fronte all'inaudita violenza scoppiata lunedì 15 settembre quando un imprenditore edile ha ucciso  Mustafa Nexhemedin e Avdyli Valdet, suoi ex dipendenti che rivendicavano il salario dovuto ma non corrisposto da oltre un anno. Domenica 21 settembre dalle ore 20 Cgil Cisl e Uil di Fermo organizzano la fiaccolata e il corteo di solidarietà “Il lavoro per vivere”. Il corteo partirà alle ore 20 da via XX Giugno, nei pressi dell'abitazione delle vittime, per proseguire per le vie del centro di Fermo fino a Piazza del Popolo. Sono invitati a partecipare le lavoratrici, i lavoratori, la cittadinanza, le associazioni, i partiti e quanti vogliano esprimere solidarietà alle famiglie delle vittime .
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