In primo piano - Ascoli e Fermo

19/11/2015 Violenza sulle donne: tavola rotonda a San Benedetto del Tronto
Nell'ambito della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Coordinamento Donne della Fnp Cisl Marche organizzerà, sabato 21 novembre, un incontro sul tema presso la "Sala Smeraldo" dell'Hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto. L'iniziativa è a ingresso libero e inizierà alle 15.30 con il saluto delle autorità, rappresentante da Margherita Sorge, assessore alle Politiche Sociali di San Benedetto del Tronto, Donatella Ferretti, assessore alle Politiche Sociali e vice sindaco di Ascoli Piceno, e Mirco Giampieri, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Fermo. A seguire, interverranno Angela Razzetti del Coordinamento Donne Siulp Polizia di Stato, e Rosandra Ciarrocchi, Coordinatrice Donne Fnp Cisl Ascoli Piceno. Prenderanno la parola, a conclusione dell'evento, la psicoterapeuta e criminologa Antonella Baiocchi e il segretario regionale Fnp Cisl Marche, Giulio Grazioli. Presiederà i lavori la Coordinatrice Donne Fnp Cisl Marche, Lorenza Mancini. pdf violenza donne 2015
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16/11/2015 #Parigisottoattacco Lettera Cisl ai sindacati francesi e presidio unitario ad Ancona
Presidio oggi 16 novembre -  Piazza Roma ad Ancona ore 18,00 -  promosso da  Cgil Cisl e Uil  in solidarietà al popolo francese e alle famiglie delle vittime degli attentati che hanno colpito Parigi lo scorso venerdì 13 novembre. In piazza Roma, insieme ai sindacati, saranno  presenti le istituzioni e  il Console onorario di Francia.«Non arretriamo nei nostri principi di tolleranza, libertà, pace e integrazione. -  sottolinea Alessandro Mancinelli, responsabile Ast Ancona - A quei terroristi integralisti che vogliono dividere il campo tra fedeli e infedeli, nascondendosi dietro la religione, per divenire egemoni nel modo islamico, opponiamo la nostra intelligenza individuale e collettiva che vuole capire le ragioni, che vuole rafforzare la conoscenza, che sa discernere e vuole valorizzare le comunità musulmane democratiche e moderate, che ritiene strategico mantenere un ruolo politico nel medio oriente, che valuta fondamentale la pacificazione dei tanti conflitti mediorientali a partire da quello siriano. - conclude Mancinelli - La ricerca di vendetta e lo scontro di civiltà sono il terreno su cui i terroristi ci vogliono trascinare, non dobbiamo permetterlo, sarebbe il modo peggiore per affrontare la situazione ed anche per ricordare le ultime vittime francesi». Lettera della Cisl ai sindacati francesi Care amiche e cari amici   La CISL ha espresso la più ferma condanna per il brutale attacco terroristico che per la seconda volta a distanza di pochi mesi ha sconvolto la città di Parigi mietendo vittime e feriti, generando terrore e dolore non solo in Francia ma in tutta la comunità' internazionale. Desideriamo esprimere la solidarietà ed il cordoglio dei nostri iscritti e dirigenti ai sindacati francesi ed alle famiglie delle vittime che hanno perso la vita in questo tragico e sconvolgente attentato terroristico. Ai sindacati francesi  va  tutta la nostra vicinanza e sostegno in questo momento cosi doloroso, nel comune impegno di agire in Francia come in Europa, nelle sedi europee ed internazionali, per debellare la piaga del terrorismo e della strategia dell'odio e del terrore, che sembra imperversare in maniera diffusa, attraverso la difesa dei valori della democrazia, della libertà e della tolleranza che hanno ispirato il progetto di costruzione europea  e che devono continuare ad esprimere il fulcro e l'identità della nostra azione all'interno così come all'esterno dei nostri confini . Continueremo a promuovere nelle relazioni sociali e nelle sedi internazionali, la necessita' di un sindacalismo libero e democratico al fine di garantire percorsi di pace e democrazia nei processi di globalizzazione, attraverso la tutela della dignita' del lavoro e della persona, a partire dalle zone del pianeta più martoriate dai conflitti in atto. Solo una risposta autorevole e univoca dell'Europa potrà arginare e sconfiggere l'odio e la violenza dell'aggressione terroristica. Per questo obiettivo e' indispensabile una Confederazione Europea dei sindacati unita e integrata, un obiettivo a cui la Cisl non farà mancare il proprio impegno per realizzarla e promuoverla. È con questo messaggio di solidarietà ma anche di determinazione nell'affermazione democratica che vogliamo essere vicini ai sindacati, ai lavoratori ed a tutti i cittadini francesi, affinché la speranza possa presto risorgere dalle macerie dello sconforto e della disperazione di queste tragiche ore. Con grande affetto e vicinanza   Annamaria Furlan Segretaria Generale Cisl   _ Chères amies et chers amis,   La CISL a exprimé le ferme condamnation de l'attaque terroriste brutale que, pour la deuxième fois en quelques mois, a choqué la ville de Paris en causant victimes et blessés ainsi que terreur et douleur pas seulement en France, mais dans toute la communauté internationale. Nous tenons à exprimer la solidarité et de condoléances de nos membres et des dirigeants aux syndicats français et aux familles des victimes qui ont perdu leur vie dans cet attentat terroriste tragique et terrible. Nous exprimons notre proximité et soutien aux syndicats français dans ce moment si douloureux, dans l'engagement commun à prendre des mesures en France comme en Europe, dans les organisations européen et international, pour éradiquer le fléau du terrorisme et de la stratégie de la haine et de la terreur, à travers la défense des valeurs de la démocratie, de la liberté et de la tolérance qui ont inspiré le projet européen et qui doit continuer à exprimer le cœur et l'identité de notre action à l'intérieur et l'extérieur de nos frontières. Nous allons continuer à promouvoir dans les relations sociales et dans les organisations internationaux, la nécessité pour un syndicalisme libre et démocratique pour assurer des chemins de paix et de démocratie dans le processus de la mondialisation, à travers la protection de la dignité de la personne et du travail, à commencer des zones de la planète les plus touchées par les conflits en cours. Seule une réponse influent et sans ambiguïté de l'Europe pourra endiguer e battre l' haine et la violence des attaques terroristes. A cet effet est indispensable une Confédération européenne des syndicats unie et intégrée, un objectif auquel la CISL ne fera pas manquer son engagement à la réaliser et promouvoir. Il est avec ce message de solidarité, mais aussi dans l'affirmation de la détermination démocratique que nous voulons être proches aux syndicats, aux travailleurs et à tous les citoyens français, de sorte que l'espoir peut bientôt se lever des décombres de désespoir de ces heures tragiques. Avec beacoup de solidarité et proximité   Annamaria Furlan Secrétaire Général de la CISL
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13/11/2015 Ex Fratelli Monaldi: i lavoratori approvano l'ipotesi di accordo
I 26 lavoratori della ex Fratelli Monaldi hanno condiviso all'unanimità l'ipotesi di accordo per far ripartire la produzione nel sito di Monte Vidon Combatte, acquisito dalla Monaldi Italia dopo il fallimento, nel maggio 2014, dell'azienda agroalimentare di Petritoli. L'accordo, raggiunto grazie alla mediazione delle organizzazioni sindacali di categoria, prevede l'assunzione di cinque ex dipendenti e un indennizzo economico per i restanti 21 che perderanno il lavoro ma manterranno il diritto di prelazione in caso di ampliamento dell'attività: la Monaldi Italia, infatti, è interessata a far ripartire anche il sito di sgusciatura e pastorizzazione delle uova di Petritoli, al centro di un  lungo percorso giudiziario. Il 23 novembre, durante il confronto con i vertici della Monaldi Italia, avverrà la firma dell'accordo quadro e la sottoscrizione dei verbali di conciliazione individuali. «È importante aver fatto ripartire una realtà produttiva storica del territorio, anche se con numeri ridotti. - dichiara Gabriele Monaldi, segretario regionale Fai Cisl Marche - Adesso vanno create le condizioni per ampliare l'attività produttiva in modo da garantire l'occupazione anche ai lavoratori che non potranno rientrare fin da subito in azienda».
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11/11/2015 Banca Marche: lettera dei sindacati a Padoan inviata a Regione e parlamentari marchigiani
La Cisl First e le altre sigle sindacali del credito hanno scritto una lettera al ministro dell'Economia e della Finanza, prof. Pier Carlo Padoan, per sollecitare un incontro al Mef in merito ai gruppi bancari in amministrazione straordinaria (Cassa di Risparmio di Ferrara, Banca delle Marche, Banca Etruria e Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti). I sindacati temono che manovre speculative, continue fughe di notizie e incertezza del quadro legislativo possano inficiare i processi di risanamento, con gravi conseguenze sotto il profilo occupazionale, e invitano l'esecutivo ad accelerare l'iter legislativo di recepimento della Direttiva 2014/59/UE, che istituisce un quadro armonizzato a livello di Unione Europea in tema di risanamento e di risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento, una procedura più efficiente per la gestione delle crisi bancarie con costi inferiori per le finanze pubbliche, gli azionisti e i creditori. Una copia della lettera è stata inviata ai parlamentari marchigiani e alla Regione per tenere alta l'attenzione del Parlamento e del Governo sulla situazione di Banca Marche, il cui processo di rilancio è ancora in fase di definizione. «Diventa sempre più urgente attuare le procedure di consolidamento del gruppo - dichiara Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche - per evitare che la banca venga ulteriormente esposta ad attenzioni negative, se non a manovre speculative, con gravi ricadute sul rapporto di fiducia con la clientela. Siamo preoccupati dalle possibili conseguenze non solo occupazionali, ma anche di prospettiva di sviluppo delle realtà economiche locali. Banca Marche, che raccoglie il 40% del credito regionale, rappresenta un importante patrimonio sociale del nostro territorio che deve essere salvaguardato».
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09/11/2015 Dalla Regione 64 milioni per il sociale, ma rimangono incertezze
Dalla Regione arrivano 64 milioni di euro per il sociale. Cgil, Cisl e Uil Marche, insieme alle rispettive Federazioni regionali dei pensionati SPI, FNP e UILP, verificheranno il riparto delle risorse per i servizi. Il Presidente Ceriscioli ha annunciato su Twitter l'approvazione della delibera sul sociale da 64 milioni «per la programmazione e per rispondere alle esigenze». «È una buona notizia - dichiara Sauro Rossi, segretario Cisl Marche - fermo restando che verificheremo le modalità di erogazione e che poco più di 24 ore fa non c'era contezza del livello di risorse disponibili. Manterremo alta l'attenzione per verificare che siano impiegate per le esigenze di anziani, disabili e persone in condizione di disagio e povertà». Restano ferme le risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza, che solo per il 60% è destinato ai servizi per gli anziani. Per l’annualità 2015 nelle Marche sono stati stanziati solo € 6.261.454, assolutamente insufficienti per far fronte ai bisogni in crescita: la non autosufficienza è una vera e propria emergenza sociale che nella nostra Regione si stima riguardi almeno 71.000 persone. Regna ancora l’incertezza sul Fondo regionale di solidarietà, col quale compensare gli aumenti di compartecipazione degli utenti al costo dei servizi residenziali e semiresidenziali. Anche per queste ragioni è necessario riaprire con urgenza il confronto sulla situazione dei servizi residenziali per anziani non autosufficienti, in particolare sulle residenze protette per anziani, all’interno delle quali, sugli ospiti, continuano a gravare rette di importo notevole, per alcuni al limite della sostenibilità. Per quanto riguarda le situazioni di disagio e povertà, sono scomparse le pur esigue risorse stanziate nel 2014 (circa 400 mila euro). Secondo l’Istat, nel 2014 il 9,9% delle famiglie marchigiane risultano sotto la soglia di povertà relativa, con un incremento del 4,1% rispetto al 2008. Le Marche hanno un indice di invecchiamento tra i più elevati in Italia. Gli anziani sono il 23,7% della popolazione, contro una media nazionale del 21,7% (dati Istat 2015). Allo stesso tempo non è rinviabile un aggiornamento sulla situazione delle cure domiciliari nelle Marche, per le quali ancora oggi non si hanno a disposizione rilevazioni attendibili ed omogenee circa i livelli di assistenza garantiti agli utenti. «Su questi temi - conclude Rossi - chiediamo al Presidente della Regione, nonché Assessore alla Salute e ai Servizi sociali, un incontro urgente per capire gli orientamenti della Giunta regionale, anche nella logica di ridare slancio ad una stagione di confronto che, sia a livello regionale che sui territori, purtroppo stenta ancora a decollare».
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06/11/2015 Troppe incognite sull'ospedale di Montegiorgio
Il futuro dell'ospedale di Montegiorgio al centro di un'assemblea pubblica che si è svolta giovedì scorso. Il nosocomio cittadino, come ha ricordato da Licio Livini, direttore generale dell'Area Vasta 4, non verrà chiuso ma sarà trasformato in Casa della salute, la quale, come dichiara Giuseppe Donati, segretario regionale Cisl Fp, «non garantisce ricoveri ordinari con personale medico ed infermieristico dedicato, bensì è un aggregazione di servizi diagnostici e residenziali presidiati dai medici di medicina generale e non ospedalieri. Nella RSA o Cure intermedie, l'assistenza medica è garantita per 5 ore al giorno dai medici di base. Non che questo sia un male, vista la carenza cronica di posti per lungodegenza ed RSA nel fermano, ma ai cittadini non vanno dette bugie o mezze verità: l'ospedale di Montegiorgio sparirà così come è nella visione dei cittadini montegiorgesi. Nascerà, se nascerà, qualcos'altro che non sarà un ospedale». Altro aspetto critico, il punto di primo intervento non chiuderà ma sarà trasformato in un ambulatorio per prestazioni su prenotazione. «Come si fa ad affermare che non chiuderà il P.P.I.? - prosegue Donati - Ai cittadini va detto che il punto di primo intervento non ci sarà più. Ciò che resterà non potrà più accogliere nemmeno le piccole urgenze o le urgenze che oggi giungono non con automediche ma con mezzi privati. Qualsiasi urgenza, anche minima, dovrà essere trattata a Fermo con ulteriore aggravio delle code al Pronto Soccorso. Quello che verrà lasciato è un semplice ambulatorio infermieristico». Permangono le incertezze anche sulla messa a norma della struttura montegiorgese: «Da dove arriveranno le risorse? - chiede il segretario regionale della Cisl Fp - non dimentichiamo che l'edificio frana lentamente verso mare e non è a noma per la legge antisismica. Questa domanda meriterebbe una risposta che non può essere che tutto sarà coperto dai 2 milioni di euro stanziati».
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29/10/2015 Avanti con la fusione di Fermo e Porto San Giorgio
Per il Sindacato confederale il riordino e la riorganizzazione delle istituzioni, anche locali, devono realizzarsi per perseguire gli obiettivi di migliorare i servizi ai cittadini, valorizzare la qualità e le professionalità del lavoro, aumentare l'efficienza della Pubblica Amministrazione e il grado di partecipazione democratica. La programmazione condivisa, la gestione associata dei servizi e le fusioni dei Comuni sono parte delle proposte che da anni stiamo portando avanti, prevedendo modifiche istituzionali per ridisegnare nuovi assetti locali, al fine di superare la ormai insostenibile frammentazione che caratterizza il territorio marchigiano. Già nel novembre 2013 è stato sottoscritto tra CGIL CISL e UIL, Categorie del Pubblico Impiego, Ministero degli Affari regionali e Autonomie locali, Ministero della Pubblica Amministrazione e Semplificazione, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Anci un protocollo d'intesa che prevede la predisposizione a vari livelli di tavoli per articolare un governo partecipato di confronto sul riordino istituzionale. Questo confronto ha avuto, nella Regione Marche, il suo apice con la sottoscrizione il 25 novembre 2014 di un protocollo tra Regione, Anci, Upi, Sindacati confederali e di categorie del pubblico impiego, con il quale si ribadisce, tra le varie questioni, l'importanza di un programma di riordino territoriale in base alla LR 44/2012 con particolare attenzione alla definizione delle Dimensioni Territoriali Ottimali per la gestione associata delle funzioni comunali; il monitoraggio costante circa lo sviluppo di esperienze di associazionismo comunale attraverso il sistema degli incentivi e disincentivi in base alla LR 46/2013. «Il processo di fusione tra comuni è un tema urgente da affrontare, anche alla luce dei tagli ai trasferimenti statali e ai crescenti vincoli di spesa degli Enti Locali. - dichiara Alfonso Cifani, segretario Cisl Marche - Riteniamo che anche i Comuni di Fermo e Porto San Giorgio debbano percorrere la strada della fusione, vista l'attiguità geografica e le compromissioni e affinità delle direttrici di sviluppo che, per noi, devono essere socialmente ed ambientalmente sostenibili. Ciò, anche per evitare l'apoteosi dei processi di esternalizzazione e l'azzeramento della partecipazione in aziende strategiche che potrebbero consegnarci Enti completamente privatizzati e, quindi, impermeabilizzati alla partecipazione democratica». Secondo i dati del Portale AIDA, la propensione all'esternalizzazione del Comune di Fermo è nella media nazionale (81,3%) e nella media regionale (82,2%); quella del comune di Porto San Giorgio è nella media nazionale (80,8%) e inferiore rispetto alla media regionale (74%). Senza un vero cambiamento e senza una visione lungimirante di chi ha le massime responsabilità per agire rischiamo, oltre alla perdita di identità delle nostre città, un forte arretramento economico, sociale e democratico del territori
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27/10/2015 Spari contro i Vigili Urbani a Fermo. Allarme dei sindacati
La Cisl Fp Marche esprime tutta la solidarietà possibile al Corpo della Polizia Municipale di Fermo per il grave fatto avvenuto ieri pomeriggio. «Gli spari contro alcuni Vigili Urbani di Fermo ci  preoccupano e ci mettono in  allarme. Nel nostro territorio i fatti di micro criminalità e di criminalità, sempre più crescenti, non possono e non devono essere sottovalutati. - afferma Giuseppe Donati,  Cisl Fp Marche- L'isola felice di alcuni anni fa è ormai un ricordo e tutte le forze dell'ordine sono sempre più chiamate a stare in prima linea a difesa dei cittadini ma anche delle Istituzioni.» La Polizia Municipale , spiega Donati, « ha modificato di molto la propria natura d'intervento sul campo, affiancando le altre forze dell'ordine nel contrasto alla criminalità. Purtroppo, la legislazione italiana è in forte ritardo nel riconoscere ai Vigili Urbani quanto dovuto e dotarli degli strumenti adatti a svolgere al meglio ed in sicurezza la propria attività». In questo contesto di sottovalutazione del pericolo che questi agenti corrono giornalmente, secondo la Cisl Fp Marche, va letto il fatto di ieri sera.« Gli investimenti pubblici in materia di sicurezza sono decrescenti e proprio per i ritardi normativi  la Polizia Municipale è più esposta, perché vulnerabile, ad episodi ritorsivi, che per fortuna, stavolta, non hanno fatto vittime. Ma l'allerta deve restare alta.»ribadisce Donati. La Cisl Fp  Marche rinnova il proprio impegno affinché ogni possibile tentativo di rafforzare le misure di sicurezza personale dei lavoratori  del Corpo della Polizia Municipale di Fermo, vada a buon fine. Oltre all'importante piano della Prefettura di coordinamento per il contrasto alla criminalità, servono risorse per la prevenzione di episodi come questo, finalizzati soprattutto ad innalzare le tutele di categorie più attaccabili come i Vigili Urbani. «Siamo certi che la Prefettura, importante istituzione che non può e non deve essere messa in discussione nella sua permanenza a Fermo,  insieme al Comune di Fermo da cui dipende la Polizia Municipale, - conclude Donati - saprà cogliere da questi incresciosi fatti, spunti importanti per valutare cosa fare per mettere in sicurezza gli Agenti della Polizia Municipale e permettere loro di continuare a svolgere l'importantissimo ruolo di sicurezza   di prossimità dei cittadini.»  
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24/10/2015 La scuola delle Marche in corteo per il contratto e la qualità dell'istruzione
Sabato 24 ottobre hanno sfilato in 500,  per le strade del centro di Ancona, al corteo  organizzato da Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals-Confsal nell'ambito della mobilitazione nazionale “L'unione fa la scuola”, indetta dalle sigle sindacali di categoria per richiamare l'attenzione del Governo e dell'opinione pubblica sulla necessità di un nuovo contratto nazionale di lavoro che garantisca la valorizzazione della professionalità dei docenti e sulle tante criticità della Legge 107/2015 (la cosiddetta Buona Scuola), che chiediamo di cambiare negli aspetti che riteniamo sbagliati e incostituzionali. La manifestazione,in contemporanea con quelle di altre 18 città italiane,  è partita con un flash mob, da Corso Garibaldi  per poi concludersi  nella tarda mattinata con l'incontro in  Prefettura, con il Capo Gabinetto dott.ssa Angela Buzzanca, dove sono state esposte la posizione dei sindacati di categoria sui temi al centro della mobilitazione,  La conclusione del corteo in Piazza del Plebiscito ha visto gli interventi  delle segretarie generali regionali  di Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals-Confsal. « In finanziaria  sembra ci siano solo 200 milioni di euro che permetterebbero un  aumento di soli 7 euro a testa. Una  miseria, una vergogna, una vera e propria provocazione nei confronti dei lavoratori . - ha dichiarato Anna Bartolini, segretario generale Cisl Scuola Marche  -  Il contratto è fermo dal 2009 e oggi siamo in  tanti , da tutta la regione, per chiedere con forza al Governo di stanziare denaro sufficiente per un rinnovo del contratto dignitoso.» Occorre ripartire dalle professionalità della scuola, è questo il richiamo forte: rispettare il lavoro, ampliare gli spazi di compartecipazione alle scelte, avviare il negoziato per un contratto innovativo che tenga conto di esigenze come la stabilità del lavoro e la giusta retribuzione, assicurando parità di condizione economiche e normative per i tanti lavoratori precari. Va riconosciuto il valore sociale dell'insegnamento, che deve essere libero e di qualità.«Va cambiata la Legge 107, "La Buona scuola", che non  garantisce  autonomia e democrazia nei processi decisionali»ha ribadito Anna Bartolini. Il  flash mob che ha aperto il corteo ha  simbolicamente, “sbrogliato la matassa” di incognite e difficoltà che docenti e personale Ata stanno affrontando e dovranno affrontare nei prossimi mesi a causa dell'entrata a regime della riforma della scuola, del mancato rinnovo del contratto di categoria, scaduto da sette anni, e da misure penalizzanti sotto il profilo economico e organizzativo contenute nella legge di stabilità 2015. Queste sono le ragioni che hanno portato alla decisione di programmare momenti specifici per evidenziare le emergenze riferite ai diversi profili professionali operanti nella scuola. La mobilitazione di sabato, infatti, è stata preceduta dalle iniziative nazionali del 15 ottobre, che ha visto il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, e del 22 ottobre, dedicata al personale Ata. La mobilitazione dei sindacati della scuola si è svolta non  solo nelle strade e nelle piazze di tutta Italia, ma anche sui social network grazie all'hashtag #unionefalascuola.  https://youtu.be/2vs2Sg-rpb0https://youtu.be/SsiPj2NzHGE 
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22/10/2015 Concorso pubblico Area Vasta 4 per infermieri: c'è il corso di formazione organizzato da Cisl Fp
La Cisl Fp di Ascoli Piceno - Fermo organizza un corso per infermieri in vista del concorso pubblico indetto dall'Area Vasta 4 di Fermo per l'assunzione di personale infermieristico. Il corso è aperto a iscritti e non iscritti, in numero massimo di 100, e inizierà il 20 novembre. In caso di superamento del numero massimo di partecipazioni, le domande degli iscritti Cisl Fp avranno la precedenza. Durante le lezioni, tenute dai docenti Enrico Ceroni e Stefano Marcelli, saranno trattate nozioni inerenti la legislazione sanitaria (nazionale e regionale) e la pianificazione assistenziale. Al termine del corso, i partecipanti eseguiranno la simulazione di un test di esame. Il corso prevede lezioni frontali con supporto di slide. La quota di iscrizione è di 10 euro per i tesserati Cisl Fp e di 50 euro per i non iscritti. Il link sottostante contiene il modulo di iscrizione. locandina Corso preparazione Concorso Infermieri AV 4
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17/10/2015 Cisl Fp: Prefettura di Fermo ancora a rischio
Apprendiamo dalla stampa che i ministri Alfano e Madia hanno affermato che non è stato formalizzato alcun elenco delle Prefetture che dovrebbero chiudere. Come Cisl Fp Marche non possiamo che essere felici se la chiusura della Prefettura di Fermo è scongiurata. Peccato però che le dichiarazioni non rispondono al vero. Lo schema di regolamento di riordino del Ministero dell'Interno è stato consegnato ufficialmente alle organizzazioni sindacali nazionali e sul provvedimento stesso c'è stato un incontro lo scorso 30 settembre a Roma con il sottosegretario Giampiero Bocci che in tale occasione ha confermato l'iter del procedimento. Lo schema di regolamento che i Sindacati hanno ricevuto in via ufficiale e che contiene l'elenco delle 23 Prefetture da sopprimere tra cui Fermo (le altre sono: Teramo, Chieti, Vibo Valentia, Benevento, Piacenza, Pordenone, Rieti, Savona, Sondrio, Lecco, Cremona, Lodi, Isernia, Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Oristano, Enna, Massa-Carrara, Prato, Rovigo, Asti e Belluno), va ritirato ufficialmente e fin quando questo non avverrà, la mobilitazione continuerà. A partire dall'assemblea con tutti i delegati delle 23 prefetture convocata per il 30 ottobre prossimo proprio alla sede del Ministero dell'Interno e alla quale sono stati invitati anche i politici nazionali e locali del fermano. Come Cisl Fp Marche, invitiamo lavoratori, cittadini e politici locali e regionali a mantenere i piedi per terra e non fidarsi di dichiarazioni estemporanee non supportate da atti formali. Guardiamo con preoccupazione in prospettiva alle sorti della Provincia, della Camera di Commercio e, per ora, anche della Prefettura e non possiamo fidarci di chiacchiere politiche messe in rete probabilmente per illudere ed abbassare l'attenzione su una politica del Governo tesa sempre più ad accentrare e a desertificare i territori. Al Sindaco di Fermo, che in queste settimane sulla problematica specifica si è mosso con energia, e all'intero Consiglio Comunale, chiediamo di non dare per scontato nulla fino a quando non sarà messo nero su bianco. Ad oggi il DPR è ancora valido. Il segretario regionale Cisl Fp Giuseppe Donati
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15/10/2015 Cisl Marche aderisce al Tavolo regionale "Alleanza contro la povertà"
La Cisl delle Marche aderisce al Tavolo regionale ’”Alleanza contro la povertà"  che sarà presentato e avviato ufficialmente, anche nelle Marche, Sabato 17 ottobre 2015 alle ore 12.30 presso l’Hotel San Francesco di Loreto (AN). Nell'occasione verrà  presentato il Reddito d’Inclusione Sociale, lo strumento proposto dall'Alleanza per contrastare l’esclusione economica e sociale del paese. Ai lavori di presentazione dell'attività del Tavolo parteciperà per la Cisl Marche il segretario generale Stefano Mastrovincenzo.  «Scopo del tavolo regionale dell’Alleanza contro la povertà, sulla scia di quanto realizzato a livello nazionale, - ha affermato Fabio Corradini, Responsabile Ufficio Welfare e politiche sociali delle Acli Marche - è quello di promuovere e sostenere sul territorio la proposta del REIS (Reddito di Inclusione Sociale) come strumento di intervento e lotta alla povertà. Nelle Marche le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (ACLI) e la Caritas delle Marche hanno voluto, con questo seminario, avviare un’occasione di confronto ed approfondimento aperta a tutti i soggetti sociali interessati a sostenere e promuovere, anche nella nostra regione, tutte quelle iniziative volte alla costruzione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta nelle Marche con un intervento organico e di sistema tra istituzioni pubbliche, terzo settore, forze sociali, ecc.» Ad oggi hanno ufficialmente aderito al Tavolo regionale le ACLI Marche, la Caritas Marche, la CGIL-CISL-UIL Marche, Confcooperative Marche, Centro Servizi per il Volontariato Marche, Delegazione regionale Azione Cattolica, Meic Marche, Gruppi di Volontariato Vincenziano Sezione Marche. Altri soggetti sono in fase di adesione.
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06/10/2015 Area Vasta 4: una vittoria per Cisl Fp
Prosegue la battaglia della Cisl Fp  sul pagamento degli arretrati della produttività per un migliaio di dipendenti dell'Area Vasta 4 Asur di Fermo. Il segretario generale della Fp Cisl di Ascoli Piceno e Fermo, Giuseppe Donati, risponde al direttore di Area Vasta Licio Livini, che ha bollato come eccessiva la mobilitazione sindacale, promettendo però il saldo di quanto spettante ai lavoratori entro novembre. «Siamo l'unica organizzazione sindacale che abbia preso iniziative pubbliche concrete non solo per i propri iscritti ma per tutti i lavoratori della sanità fermana - dichiara Donati - iniziative che, oltre tutto, hanno sortito effetti positivi». La Cisl Fp fa sapere di voler continuare la sottoscrizione della lettera-petizione da inviare al Prefetto, al Presidente della Regione e al Difensore Civico perché, fino a quando i dipendenti non riceveranno i soldi nei conti correnti, il risultato è solo virtuale. I dipendenti sono quindi calorosamente invitati a sottoscrivere la petizione. «In meno di una settimana abbiamo raccolto circa duecento firme e non è poco. - prosegue Donati - La rabbia è tanta perché lavoratori che percepiscono stipendi da 1300-1500 euro vengono privati di parte del salario accessorio da dirigenti e direttori che ne percepiscono dieci volte tanto. A tale proposito, invitiamo il direttore di Area Vasta 4, che avrebbe scritto che l'iniziativa assunta dalla Cisl Fp è apparsa eccessiva soprattutto nei confronti di coloro che non hanno lavoro, a ridursi il proprio stipendio e la propria produttività, che può raggiungere la cifra di 20 mila euro annui. Non pensiamo che avere un lavoro nel nostro paese sia diventata una colpa come non lo è far valere i diritti». Rimane ancora sospesa la partita dell'approvazione definitiva degli accordi sindacali sottoscritti in Area Vasta 4. «Alla vessazione del mancato pagamento della produttività si è sommato il blocco del pagamento delle indennità di disagio. Dopo dieci anni il Collegio Sindacale si è accorto che la Regione Marche non aveva classificato le terapie intensive e sub intensive. Chi paga per ciò che la politica e l'Asur non ha saputo o voluto fare? Sempre i lavoratori che ogni giorno garantiscono la continuità dei servizi. La sanità è in mano a burocrati e contabili che cinicamente se ne fregano delle necessità dei dipendenti. Al direttore Livini riconosciamo l'interessamento per la buona conclusione della vicenda degli arretrati della produttività ma solo dopo che la Cisl Fp aveva minacciato la Direzione Generale Asur di ritrovarsi centinaia di operatori arrabbiati nei suoi uffici».
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06/10/2015 La CISL del futuro sboccia da idee e scelte di oggi
    Al via la Conferenza organizzativa e programmatica della Cisl Marche, ”La Cisl del Futuro sboccia da idee e scelte di oggi”, lunedì 19 ottobre  ore 14,30 -18,30  presso il  Centro Giovanni Paolo II,  Montorso di Loreto  e martedì 20 ottobre ore 9,00-14,00- Klass Hotel Castelfidardo. Prevista la partecipazione di oltre 450 persone, tra delegati dei  luoghi di lavoro, operatori dei servizi e sindacalisti. Due giornate di lavoro intenso per fare il punto sugli esiti della riorganizzazione della Cisl marchigiana, avviata con il  Congresso regionale  2013,  e per dibattere  su nuove piste da percorrere  per un sindacato moderno,  più trasparente, più snello ed ancora più radicato nei posti di lavoro e nei territori. Ai lavori del primo giorno, introdotti dalla relazione del segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo,  parteciperanno anche gli operatori di tutti i servizi e gli enti della Cisl:  Patronato Inas,  Adiconsum Caf, Sicet, Anolf, Ufficio Vertenze, Iscos , Ial.  Un momento importante di confronto e di verifica che proseguirà  con il Consiglio generale, “il parlamentino” della Cisl Marche, il 20 ottobre alla presenza del segretario confederale nazionale Giovanna Ventura che concluderà i lavori . “C’è ancora molto bisogno di sindacato oggi, ma noi dobbiamo essere in grado di produrre innovazione sociale, a partire dalla contrattazione nei luoghi di lavoro e nel territorio, per  promuovere il lavoro, contribuire a crearlo, rilanciare una idea moderna di equità.” -   dichiara il Segretario generale  Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo. La Cisl Marche conta 156.233 iscritti ed è presente su tutto il  territorio regionale con l’attività delle varie Federazioni di categoria e con 13 Aree Sindacali Territoriali,  coincidenti con i Sistemi Locali del Lavoro e con  i Distretti sanitari.  http://www.assemblee.cisl.it
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05/10/2015 Tari: un contributo alle famiglie del comune di Fermo
Il comune di Fermo, in collaborazione con Cgil, Cisl e Uil, ha emesso il Bando per l’erogazione di contributi per la Tari (la tassa sui rifiuti) a vantaggio delle famiglie di pensionati, lavoratori, disoccupati, disabili con redditi bassi residenti a Fermo. Il Fondo in dotazione è di 50mila euro. Il termine per le domande scadrà il prossimo 31 ottobre. L'accesso ai benefici è riservato a nuclei familiari con Isee inferiore ai 17 mila euro. La graduatoria dei beneficiari sarà stabilita dall’ISEE lineare ed attualizzato e da altri requisiti economico-sociali: stato di disoccupazione, anziano solo o coppia ultrasessanticinquenne, presenza nel nucleo familiare di disabile.L’ammontare del contributo è del 30% della Tassa dovuta con un minimo di 25€. Per la compilazione dell'ISEE e assistenza nella compilazione della domanda, rivolgersi ai Caff e nelle sedi sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Bando Comune di Fermo Tari
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30/09/2015 Allegion-Cisa: raggiunta ipotesi d'accordo
Dopo una no-stop durata più di 14 ore è stata firmata questa mattina intorno alle 6.45, l’ipotesi d’accordo per la Allegion-CISA, la multinazionale americana che a luglio di quest’anno aveva annunciato esuberi nel sito di Faenza e Monsampolo del Tronto (AP). Con l’intesa di questa mattina, gli esuberi iniziali annunciati dalla multinazionale americana passano da 258, tra sito di Faenza e Monsampolo a 150, con l’apertura della mobilità volontaria incentivata con 30 mensilità e un periodo di cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione, con l’integrazione sulla indennità di 400 € per Faenza e di 24 mensilità per Monsampolo. Per il calcolo delle mensilità, si terrà conto della retribuzione ordinaria lorda di dicembre 2015 moltiplicata per le mensilità spettanti. Da parte dell'azienda è arrivato anche l'impegno a non procedere unilateralmente ai licenziamenti, ma solo su volontarietà o ricollocazione. La società conferma che il sito di Monsampolo rimarrà il centro di competenza per la produzione dei cilindri e sarà oggetto di un investimento in nuove tecnologie finalizzato ad una maggiore automazione dei processi e a una conseguente migliore efficienza produttiva. Confermati inoltre investimenti complessivi per 17 milioni tra il sito di Faenza e Monsampolo. «L’accordo è solo un primo passo - dichiara Romina Rossi, segretaria della Fim Cisl Ascoli - ora serve un forte impegno da parte di tutti per creare le giuste condizioni di ripartenza e rilancio dei siti puntando su prodotti ad alto contenuto tecnologico e maggiore valore aggiunto». L’ipotesi d’accordo siglata questa mattina verrà illustrata in assemblea ai lavoratori e posta al voto.
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25/09/2015 Area Vasta 4, Cisl Fp reclama il pagamento degli arretrati
Appare legittimo che il nuovo Direttore di Area Vasta 4, a poche settimane dalla sua nomina, comunichi all’intera comunità fermana, presunte novità che arriveranno a breve. Tutto legittimo ma già visto in passato. La Cisl Fp però ha il polso vero del clima che regna all’interno dei reparti, servizi sanitari e non dell’Area Vasta 4 e può testimoniare dell’aria pesante che si respira in giro. Non c’è minimamente fiducia, non sulla persona del nuovo Direttore che dovrà essere messo alla prova ma sull’intero sistema sanitario regionale che perdura nel taglio di risorse economiche ed umane, rendendo difficilissimo continuare a garantire un’assistenza sanitaria di qualità. Il personale dipendente è oggetto di vessazioni continue e ripetute per il mancato rispetto di diritti contrattuali ed economici. Migliaia le ore di lavoro accumulate che non potranno essere mai recuperate, migliaia i giorni di ferie non godute, riposi negati per permettere la copertura dei turni. Tutto ciò rende il clima aziendale pesantissimo perché la vita personale e familiare di infermieri, OSS e dei professionisti sanitari soggetti a turnazione non viene rispettata in nome dell’obbligo alla continuità dei servizi. Non finisce qui, però. L’offesa più grande però, nei confronti della dignità dei dipendenti dell’Area Vasta 4 la sta perpetrando la Direzione Generale dell’ASUR, che a distanza di mesi dalla sottoscrizione degli accordi decentrati, tiene bloccati i contratti e quindi parte della retribuzione mensile. Parliamo di 80-150 euro mensili che dovrebbero essere parte della retribuzione ma che a causa di ingiustificati e vergognosi ritardi del Collegio Sindacale e del Nucleo di Valutazione Interno dell’ASUR, non arrivano nelle buste paga dei lavoratori. I componenti del Nucleo di Valutazione, nominati dalle Aree Vaste tra i Dirigenti, percepiscono una retribuzione aggiuntiva cospicua ma nonostante questo, continuerebbero a rinviare il controllo, secondo noi addirittura non dovuto, della documentazione inviata dall’Area Vasta. Gli arretrati da percepire dai dipendenti risalgono addirittura al 2014 e sono la retribuzione di ore aggiuntive lavorate a fronte di progetti di produttività. Quanto sopra è intollerabile soprattutto se il datore di lavoro è pubblico. La Cisl Fp ritiene che la pazienza sia finita. La tolleranza terminata. Se entro la settimana entrante non arriveranno precise indicazioni sui pagamenti con scadenza a breve della liquidazione delle somme arretrate, la Cisl Fp porterà i dipendenti nella sede dell’ASUR così che Marini ed i suoi troppi collaboratori e dirigenti guarderanno negli occhi coloro ai quali stanno sottraendo risorse economiche e saggiare quanto siano arrabbiati. Da mercoledì 30 settembre i delegati Cisl Fp promuoveranno nei reparti la sottoscrizione di una protesta da inviare al Presidente della Giunta Regionale, al Garante Civico Regionale e al Prefetto. Inizierà anche la raccolta di adesioni dei partecipanti alla protesta da organizzare presso la Direzione Generale ASUR.  IL SEGRETARIO REGIONALE CISL FPGiuseppe DonatiSottoscrizione protesta dipendenti Area 4
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23/09/2015 Incidente mortale in cantiere a Cossignano. Chiesto un tavolo sulla sicurezza
Il fatale incidente sul lavoro a Cossignano che ha colpito Giuseppe Tanzi, 41 anni, di Appignano del Tronto, apre una ferita indelebile nel mondo del lavoro piceno ed in particolare nel settore edile che, pur colpito dalla crisi, paga il solito insopportabile tributo di infortuni ed incidenti sul lavoro​ . Dalle prime notizie si apprende che il lavoratore stava operando nello scavo quando il cedimento di una parete dello stesso lo ha travolto. Filca-Cisl,Feneal-Uil e Fillea-Cgil​ , esprimono la loro vicinanza alla famiglia Tanzi per il dramma che sta vivendo. I tre responsabili di categoria Tonino Passaretti, Leonardo Luciano Frascarelli e Francesco Petrocchi, denunciano la caduta di attenzione riservata all'argomento sicurezza da parte delle istituzioni alle quali si chiede invece un maggior impegno proprio in questo momento di crisi profonda del settore che contribuisce a far scivolare in secondo piano il tema sicurezza nei cantieri da parte di tutti gli addetti . Il continuo susseguirsi di incidenti che avvengono spesso con le stesse modalità, impone a tutti gli addetti nel settore un momento di riflessione profonda in tema di sicurezza e di rispetto delle regole nei cantieri nella nostra regione. «​ Siamo stanchi - dichiarano i responsabili di Filca-Cisl, Feneal-Uil e Fillea-Cgil -  di commentare il day after. C’è bisogno di fermarsi e di capire che cosa non sta funzionando. Non possiamo più lasciare sul campo altre vite, martiri e invalidi del lavoro, mariti e padri, che perdono la loro esistenza per portare a casa un pezzo di pane. Il dato maggiormente stridente è che, nonostante la riduzione del numero di addetti del settore e la diminuzione dei cantieri aperti nel nostro territorio a causa della crisi, il numero degli infortuni non registra un calo di pari passo. Per questo chiediamo l’immediata apertura di un tavolo per la verifica delle criticità e per trovare soluzioni ad un problema che, ne siamo consapevoli, non potremo mai ridurre a zero, ma di cui possiamo ridurre l’impatto mettendo in campo con una azione congiunta e condivisa da parti sociali istituzioni e sistemi di controllo».
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23/09/2015 Liste d'attesa, non convince la bozza delle linee di indirizzo
Liste di attesa, le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil avanzano alcune osservazioni rispetto alla bozza delle linee di indirizzo, messa a punto dalla giunta regionale. Con una premessa: i sindacati rintengono centrale il tema dei tempi di attesa e quindi considerano opportuno che l’esecutivo stia riportando l’attenzione su questo argomento, tra l’altro, già trattato in una delibera del 2014, la n.1 del 7 gennaio, rimasta per lo più solo sulla carta. Anzitutto, per quanto riguarda il potenziamento dell’offerta pubblica, le azioni previste vanno integrate con una previsione di risorse finanziarie aziendali e dei fondi contrattuali, che coinvolgano e rafforzino il personale del Ssr, riservando alle altre azioni, intramoenia e programmazione di prestazioni offerte dal privato accreditato, carattere integrativo. In secondo luogo, ai sindacati non convince la previsione di agende specifiche per l’equipe territoriale dei medici di medicina generale: c’è infatti il rischio che le stesse possano diventare uno strumento privilegiato per l’accesso alle prestazioni. Inoltre, non è condivisibile l’ipotesi delle tariffe calmierate delle strutture private per evitare un sistema parallelo volto a depotenziare il regime istituzionale; piuttosto, eventuali ulteriori margini negoziali con i privati potrebbero invece essere impiegati per l’incremento delle prestazioni a parità di costi. E ancora: resta irrisolto il nodo del rispetto dell’equilibrio del 50% tra l’attività svolta in regime istituzionale e in libera professione, rispetto al quale il monitoraggio finora svolto non si è dimostrato efficace; in tal senso, bisogna prevedere un richiamo specifico alla precisazione dei modi in cui nei Piani attuativi si procede a tale verifica. I sindacati, quindi, chiedono che i dati oggetto del monitoraggio sui tempi di attesa siano resi pubblici e oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali. Infine, Cgil, Cisl e Uil propongono la creazione di un unico sistema elettronico di fatturazione delle prestazioni di attività di libera professione, anche per le attività extramoenia, che permetta di monitorare orari, prenotazioni e fatturazione corrispondente.
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22/09/2015 Prefettura di Fermo a rischio chiusura: sindacati sul piede di guerra
È in corso nella sede della Prefettura di Fermo l'assemblea sindacale aperta indetta da Cisl Fp, Cgil Funzione Pubblica e Uil Pa per contestare la chiusura proprio della Prefettura fermana, destinata ad essere soppressa insieme a quelle di altre 22 città in Italia. La mobilitazione, aperta anche ai rappresentanti delle istituzioni locali, è una risposta a quella che i sindacati ritengono una decisione sbagliata e pericolosa. «La paventata chiusura delle 23 Prefetture tra le quali quella di Fermo, è un'operazione tesa solamente a mascherare i veri problemi della Pubblica Amministrazione che necessita invece di una vera riorganizzazione. - ha sottolineato Francesco Todaro, segretario regionale Fp Cisl con delega alle amministrazioni centralizzate - I risparmi dovrebbero essere conseguiti dalla lotta alla corruzione e dal taglio dei costi della politica e non con la soppressione di Enti che garantiscono servizi pubblici, gratuiti a tutti i cittadini.- continua Todaro -  L'arretramento dello Stato sul territorio di Fermo è ingiustificato e pericoloso. Il fermano ha bisogno di più presenza dello Stato e di più sicurezza e non di tagli lineari che colpiscono Fermo ed il suo territorio rispetto al resto delle Marche.» Il Sindacato unitariamente farà muro per combattere lo smantellamento di servizi che porterà meno servizi per i cittadini e costi maggiori alla collettività. «Il messaggio dato dal Governo di arretramento dello Stato sul territorio è inquietante - dichiara Giuseppe Donati, segretario regionale della Cisl Fp -  anche alla luce dei tantissimi fatti di criminalità e micro criminalità che nell'ultimo anno hanno visto protagonista il territorio fermano, soprattutto quello della costa. I furti nelle abitazioni, le rapine in pubblici esercizi dove solo per fortuna non c’è ancora scappato il morto, i danneggiamenti alle proprietà e alle auto provate sono all’ordine del giorno della cronaca locale ma di questo il Governo non tiene assolutamente conto perché l’importante è illudere cittadini ed elettori che si sta facendo economia e lotta agli sprechi». La domanda della Cisl Fp è la seguente: sopprimere un presidio importante e strategico per l’ordine pubblico e la sicurezza del territorio, è un risparmio oppure un azzardo insensato ai  danni dei cittadini del fermano? Secondo il segretario regionale della Cisl Fp, «siamo di fronte allo Stato che batte in ritirata, scegliendo la logica imperante in ogni decisione politica nostrana, che è quella dello spot e della comunicazione vuota ma che fa presa sull'opinione pubblica. Intanto i cittadini privati e le imprese dovranno pagarsi la sicurezza nonostante le enormi tasse pagate. Dove è finito il diritto fondamentale alla sicurezza dei cittadini e delle imprese?». L'assemblea di Fermo si svolge in contemporanea a quelle organizzate nelle altre Prefetture a rischio soppressione. «I detrattori della Pubblica Amministrazione hanno subito messo in moto la disinformazione, facendo passare la battaglia per salvare la Prefettura di Fermo come una mera lotta in favore dei dipendenti. - conclude Donati - Questo è falso e strumentale ma certamente il futuro lavorativo dei dipendenti e le ricadute sulle loro famiglie non è secondario. L’esperienza demenziale delle Province, ancora tutta da risolvere, alla quale stiamo assistendo, non può che mettere in allarme il Sindacato. Anche sulle Province, il Governo ha giocato al massimo ribasso, svendendo un’istituzione storica, le competenze, le professionalità presenti in essa solo per illudere i cittadini-elettori di aver razionalizzato e risparmiato. Nulla di tutto questo è avvenuto e lo ha certificato la Corte dei Conti, non la Cisl».
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18/09/2015 DIPENDENTI COMUNALI, NELLE MARCHE PERSI 861 POSTI DI LAVORO
La IFEL Fondazione Anci ( Istituto per la finanza e l'economia locale) ha nei giorni scorsi pubblicato il report con i dati relativi ai dipendenti comunali di tutta Italia al 31 dicembre 2013, su dati del  Ministero Economia e Finanza 2015. Dai dati elaborati, dall'Ufficio Studi Fp Cisl Marche, risulta una situazione molto preoccupante per i dipendenti dei comuni marchigiani ma anche per quelli di province e regioni.« Se nel 2011 i dipendenti comunali marchigiani ( esclusa la dirigenza ) erano 11.116, nel 2012 sono calati a 10.316, nel 2013 a 10.255. Di fatto in due anni si sono persi 861 posti di lavoro  frutto del sostanziale blocco delle assunzioni. - spiega Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche - Se nel 2011 vi erano 7.08 lavoratori comunali ogni mille abitanti, nel 2012 sono  scesi a 6.68 ogni mille abitanti, nel 2013 a  6.60 ogni mille contro una media nazionale di 6.89 ogni mille. Cala il costo del lavoro medio lordo annuo che passa dai 38.112 euro del 2011 ai 37.293 del 2012 sino ai 37.030 del 2013 a causa  del blocco della contrattazione sia a livello nazionale e spesso anche aziendale, oltre ai  tagli effettuati sul salario accessorio  compiuto da molte amministrazioni locali. » Nelle Marche risulta  più bassa, rispetto alle altre regioni,  anche la presenza di dipendenti comunali donne,  rispetto agli uomini, con il 49% del totale contro una media nazionale del 53.2%. I lavoratori a tempo pieno sono il 90,9% del totale  mentre tra quelli in part -time prevalgono, al contrario di altre regioni italiane, gli uomini sulle donne, come anche nei pochi casi attivati di telelavoro ( solamente 5 su 310 a livello nazionale ). La Regione Marche con i suoi 1412 dipendenti è leggermente sopra la  media nazionale ( 0.94 dipendenti ogni mille abitanti contro la media nazionale di 0.74 ),  mentre il  costo del personale è decisamente  più contenuto ( 44.743 euro medie lorde rispetto alla media nazionale di 54.532 ). I dipendenti delle cinque province marchigiane risultano essere, a fine 2013, 2187 con una media regionale leggermente più elevata  ( l' 1.41 ogni mille abitanti contro lo 0.91 nazionale ), ma anche qui con uno stipendio medio annuo più basso ( 37.608 euro lorde annue contro 41.669 euro lorde annue di media nazionale). Se  in Regione  la presenza femminile è più bassa rispetto alla media nazionale (  49.3 % del totale contro una media nazionale del 50.6%,) le province sono l'unico settore ove la presenza femminile nelle Marche è maggiore di quella nazionale ( 46.3% contro 44.3% nazionale ). Sostanzialmente stabile il ricorso nei vari settori del personale "flessibile" che si attesta intorno al 6.6% del totale ( 681 unità nei comuni ), ed anche in questo caso la presenza femminile non è elevata (  45.4% nelle Marche contro una media nazionale del 57.7%). Per quanto concerne l'elevato avanzamento anagrafico dei lavoratori si osserva che prevalgono, a fine 2013,   i dipendenti tra i 56 - 60 anni, in tutte le classi di ampiezza demografica ( intorno 25% ), mentre nella classe di età 40 -44 anni si osservano percentuali superiori alla media nelle amministrazioni dei comuni di piccole o medie dimensioni. Circa il 57% dei dipendenti è in possesso di diploma di scuola media superiore, mentre circa il 20% dei lavoratori è laureato. In sintesi continua il calo dei dipendenti comunali ed il loro contestuale invecchiamento, trend destinato ad aumentare stante le politiche di blocco del personale perseguite dai Governi anche nel 2014 e 2015. In calo anche le retribuzioni che seguono un trend negativo iniziato nel 2010 con il blocco della contrattazione nazionale e le politiche di "tagli" avviate da molte pubbliche amministrazioni locali
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16/09/2015 Formaorienta, aperte le iscrizioni
Aperte le iscrizioni ai corsi di formazione per docenti ed orientatori nell'ambito del progetto FORMAORIENTA, finanziato dalla Regione Marche con il Fondo sociale europeo.  FORMAORIENTA si propone di formare operatori del sistema di orientamento delle Marche per migliorare e uniformare i servizi offerti ai cittadini, seguendo le linee guida regionali in merito all'orientamento (DGR 631 del 2014) attraverso la realizzazione di 35 corsi di formazione diffusi su tutto il territorio regionale. I corsi sono rivolti ad una platea complessiva di circa 525 operatori: docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, orientatori degli uffici orientamento e placement delle università, orientatori delle agenzie formative accreditate, operatori delle Province e orientatori dei CIOF. Sono in corso 25 Seminari informativi di orientamento aperti al pubblico in tutto il territorio marchigiano. I percorsi formativi del territorio Fermano sono gestiti da Ial Marche che in partenariato con Enfap (ente capofila), Università di Camerino, e Formaconf seguirà la realizzazione di formaorienta. Le domande di partecipazione per le Province di Fermo e Ascoli Piceno, devono essere presentate a Ial Marche entro 10 giorni dall’avvio del percorso scelto, su apposito modello placement e appendice con allegati.  I calendari e i modelli da compilare per l’iscrizione sono scaricabili dal sito internet: www.ialmarche.it oppure consultate il sito regionale www.istruzioneformazionelavoro.marche.it nella sezione dedicata all’ ORIENTAMENTO   http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/Orientamento/FORMAORIENTA.aspx
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11/09/2015 Bus e rincari, Cisl all'attacco
Intervista a Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche, Resto del Carlino 11 settembre 2015
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11/09/2015 Prefettura di Fermo a rischio. Allarme della Fp Cisl
Leggere sulla stampa lo stupore di istituzioni e rappresentanti politici locali per la  paventata chiusura della Prefettura di Fermo, sorprende negativamente la  Fp Cisl Marche. Il sindacato del pubblico impiego della Cisl, e non solo,  da  tempo aveva già evidenziato  il rischio di una desertificazione della pubblica amministrazione nel fermano. « La Fp Cisl aveva denunciato l'intendimento del Governo, impegnato solo ad effettuare tagli mascherandoli con risibili riorganizzazioni o riforme, di effettuare sforbiciate alla Pubblica Amministrazione e che ciò avrebbe significato per il territorio fermano non solo lo svuotamento della Provincia ma anche la perdita della Prefettura e della Camera di Commercio. - ribadisce Giuseppe Donati, Fp Cisl Marche - Quindi, quale stupore o sorpresa?  Solo lacrime di coccodrillo. Le prossime saranno versate per la Camera di Commercio. Al grido di allarme lanciato dalla CISL FP, tutti o quasi hanno fatto finta di nulla o peggio hanno girato lo sguardo per non vedere la realtà. Ora siamo al capolinea e tutti si stracciano le vesti. - continua Donati -  Lo stesso Prefetto, quando unitariamente con CGIL e UIL siamo andati a rappresentare i timori di una soppressione della Prefettura ci aveva liquidati dicendo che i tempi erano prematuri e che nulla era stato deciso. Bene,ora la decisione c'è e bisogna mettersi in moto per cercare di far cambiare rotta al Governo.» Una  decisione  sbagliata secondo la Fp Cisl Marche. «L'idea “americana” di Renzi di fare un'ammucchiata dei servizi della pubblica amministrazione è sbagliata. - rilancia Donati - Certo anche sulla struttura ospitante si potrebbero fare economie ma da qui a chiudere la Prefettura ce ne passa. Il messaggio di arretramento dello Stato sul territorio è inquietante anche alla luce dei tantissimi fatti di criminalità e micro criminalità che nell'ultimo anno hanno visto protagonista il territorio fermano, soprattutto quello della costa. Invece di rafforzare la presenza ed il presidio dello Stato,si batte in ritirata, scegliendo la logica, sempre più imperante in ogni decisione politica moderna, che è quella economica. Forse conviene che siano i privati a pagarsi la sicurezza e non lo Stato che nonostante le enormi tasse pagate dai cittadini e dalle imprese, intenderebbe scaricare ad altri il presidio del territorio.» La Prefettura però non è solo sicurezza ed ordine pubblico. Sono tanti e diversificati i servizi che gli uffici prefettizi erogano a cittadini ed imprese. «Con l'accorpamento in Ascoli Piceno, si tornerebbe indietro di anni con perdite di tempo e denaro non facilmente quantificabili. - spiega Donati -Tutti a carico dei cittadini e delle imprese. Questo concetto deve essere chiaro perché i detrattori hanno subito messo in moto la disinformazione, facendo passare la battaglia per salvare la Prefettura come una mera lotta in favore dei dipendenti. Falso. - conclude - Ancora una volta, anche se in colpevole ritardo, il territorio dovrà fare muro e squadra. » Il 22 settembre, per iniziare, in tutta Italia e quindi anche a Fermo, CGIL -CISL -UIL organizzeranno assemblee nelle Prefetture soggette a soppressione. L'auspicio della CISL FP è che a Fermo l'assemblea unitaria sia aperta a tutti i rappresentanti delle istituzioni pubbliche e molto partecipata. Sindaci, Assessori regionali, Parlamentari eletti nel fermano sono invitati.   
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07/09/2015 Pensioni dei sindacalisti: facciamo chiarezza
Facciamo chiarezza sulle pensioni dei sindacalisti e sventiamo l’attacco al sindacato e allo Stato sociale. Le polemiche che in questi giorni si riversano di frequente sulla stampa contro le Organizzazioni sindacali e i sindacalisti, colpiscono attraverso il tentativo della delegittimazione il ruolo della democrazia partecipativa, disconoscendo il valore dei corpi intermedi e la loro libera e autonoma espressione. I sindacalisti non percepiscono 2 pensioni. La pensione viene calcolata sulla retribuzione complessiva di chi svolge attività sindacale e con le stesse modalità di calcolo che valgono per tutti gli altri lavoratori, a parità di settore di riferimento. Sullo stipendio del lavoratore che va in aspettativa sindacale non retribuita, che viene pagato dalla struttura o categoria sindacale presso la quale quel lavoratore presta la propria attività, maturano contributi che, in base alla Legge 300/1970 (lo Statuto dei lavoratori), sono accreditati figurativamente dall’Inps e vengono calcolati sulla base della retribuzione che quel lavoratore avrebbe percepito se avesse continuato a svolgere la propria attività alle dipendenze del datore di lavoro originario. Sullo stipendio del lavoratore che va in aspettativa sindacale retribuita ( si tratta solitamente di lavoratori del pubblico impiego) il datore di lavoro originario continua ad erogare la retribuzione e a versare i contributi previdenziali, che sono calcolati nello stesso identico modo degli altri lavoratori pubblici che si trovano nelle medesime condizioni stipendiali.  In questo caso si parla di distacco. La struttura o categoria sindacale dove il sindacalista svolge la propria attività può in alcuni casi integrare la retribuzione di riferimento e su questo incremento maturano i contributi che la struttura stessa versa all’Inps. La pensione complessiva, dunque, è una soltanto e deriva dal calcolo dei contributi maturati sulla retribuzione che il lavoratore percepisce e che può essere integrata, rispetto a quella derivante dal lavoro originario, come da contratto collettivo, dalla struttura sindacale, che in questo caso si addossa il costo dei contributi da versare. Le pensioni dei sindacalisti uguali a quelle degli altri lavoratori. I sindacalisti percepiscono una pensione che è calcolata in base alle regole del settore originario di appartenenza. Siccome la pensione dei dipendenti pubblici, fino al 2011, si calcola con regole diverse da quelle dei dipendenti privati, anche il sindacalista distaccato da un ente o da una istituzione pubblica, presso il sindacato, avrà la sua pensione calcolata con le medesime regole che valgono per gli altri lavoratori pubblici. Per quanto riguarda i lavoratori con prima occupazione dal  1° gennaio 1996, la pensione è calcolata interamente con il metodo contributivo e con le stesse regole, dunque, è calcolata anche la pensione del sindacalista in distacco o in aspettativa sindacale non retribuita. Per quanto riguarda i lavoratori assunti precedentemente al 1996, la pensione è calcolata con il metodo retributivo: sull'anzianità contributiva maturata fino al 31/12/2011, se il lavoratore aveva almeno 18 anni di contributi maturati al 31/12/1995; sull'anzianità contributiva maturata fino al 31/12/1995, se il lavoratore aveva almeno 18 anni di contributi maturati alla stessa data ( per gli anni successivi la pensione viene calcolata con il metodo contributivo); Per i lavoratori del settore privato (e per i sindacalisti collocati in aspettativa sindacale, il cui datore di lavoro opera nel settore privato) la quota di pensione calcolata con il metodo retributivo maturata dal ’93 in poi prende a riferimento la media degli ultimi 10 anni di retribuzione, mentre la quota di pensione calcolata con il metodo retributivo e maturata prima del ’93 prende a riferimento gli ultimi 5 anni di retribuzione. I sindacalisti pubblici sono lavoratori pubblici Per i lavoratori del settore pubblico (e per i sindacalisti distaccati o collocati in aspettativa sindacale, il cui datore di lavoro originario opera nel settore pubblico) la quota di pensione calcolata con il metodo retributivo maturata dal’93 in poi prende a riferimento la media degli ultimi 10 anni di retribuzione, mentre la quota di pensione calcolata con il metodo retribuita e maturata prima del ’93, prende a riferimento l’ultimo stipendio ma nella base di calcolo rientra solo la retribuzione fissa e non quella variabile o accessoria. Dov'è dunque lo scandalo? Nel fatto che un sindacalista pubblico percepisca una pensione calcolata, anche sulle eventuali integrazioni  effettuate dal sindacato, con le medesime regole degli altri dipendenti pubblici? Perché questo attacco al sindacato? La superficialità con cui la stampa ha sintetizzato le modalità di calcolo della pensione di chi svolge attività sindacale, stanno generando un clima di confusione, contribuiscono a creare falsa informazione e screditano le Organizzazioni sindacali. Ciò avviene proprio alla vigilia della presentazione della legge di stabilità per il 2016 e nell’imminente avvio del confronto con il Governo sul ripristino della flessibilità nell’accesso al pensionamento. E’ noto infatti come il sindacato sia da tempo schierato contro le ipotesi  volte a consentire il ripristino di una possibilità di accesso anticipato al pensionamento in cambio del ricalcolo dell’intera pensione, con il metodo contributivo che provocherebbe ai lavoratori penalizzazioni variabili tra il 20% e il 40% del trattamento pensionistico finale, a seconda delle diverse carriere lavorative. E’ un caso che l’attacco al sindacato avvenga proprio in questo momento? Anche i lavoratori collocati in aspettativa per incarichi politici che svolgono funzioni pubbliche hanno le stesse regole previdenziali. Il sindacato, come tutti i corpi intermedi e della società civile, è impegnato in uno sforzo per il cambiamento. Ma le principali istituzioni internazionali e la stessa Unione Europea hanno riconosciuto che i Paesi che hanno tenuto meglio durante l’attuale crisi economica sono quelli dove il dialogo sociale è più forte e gli obiettivi di politica economica e sociale sono condivisi tra Governo e Organizzazioni di rappresentanza del lavoro e delle imprese. Attaccare il ruolo del sindacato significa compromettere la coesione sociale e l’equità e, in ultima analisi anche lo Stato sociale e lo Stato di diritto. E’ quello che si vuole?  Scarica il volantino
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31/08/2015 I marchigiani firmano per un Fisco più equo e giusto #firmalacrescita
  I marchigiani firmano per un Fisco più equo e giusto, la proposta di legge  di iniziativa popolare promossa dalla Cisl in tutta Italia. Sono 14.572  le firme che hanno superato il complicato iter di certificazione,   raccolte nelle piazze della regione e nei luoghi di lavoro, e che saranno consegnate il 2 settembre alla Camera dei Deputati,  insieme alle centinaia di migliaia raccolte nel Paese.  Nel maceratese il picco della raccolta con oltre il 30% di firme. Coinvolti numerosi amministratori locali nell'autenticazione e validazione delle firme come prevede la normativa per la presentazione di queste proposte di legge. «Al centro della campagna nazionale Cisl #firmalacrescita una proposta di Riforma del Fisco per  il riequilibrio della tassazione tra  centro e  periferia e la ridistribuzione delle risorse. - spiega Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche - Un Bonus di  1000 euro  annui per tutti i contribuenti con un reddito fino a 40 mila euro , un nuovo Assegno familiare  proporzionale ai  carichi familiari e  che si riduca all'aumentare del reddito. - continua Mastrovincenzo - Nella proposta Cisl  è previsto  anche come trovare le risorse:  un’imposta sulla grande ricchezza netta, superiore ai 500 mila euro, ad esclusione delle prime case e i titoli di Stato, oltre ad   ulteriori  misure di lotta all'evasione fiscale  a partire dal contrasto d’interessi. – conclude Mastrovincenzo - Serve una riforma fiscale  complessiva che permetta di garantire equità e rilanciare la crescita e lo sviluppo del nostro Paese ». Le Marche, con un livello di pressione fiscale nella media, dai dati dell’osservatorio Cisl, confermati anche dalla ricerca Taxpayer Italia 2015 del centro studi Sintesi, pubblicati recentemente dal Sole24ore, risultano avere un buon rapporto tra tassazione e servizi.  «Nonostante ciò c’è comunque molto da lavorare anche nella nostra regione per rendere più equilibrato il prelievo fiscale. - specifica Sauro Rossi, segretario Cisl Marche, con delega al welfare -  E’ necessario  garantire equità,  in particolare per il pagamento di IMU, TASI e TARI e addizionali IRPEF,  diversificando aliquote e detrazioni a vantaggio delle fasce più deboli della popolazione.  Va estesa, inoltre,  l’applicazione dell’Isee -  rilancia Rossi -   strumento di accesso alle prestazioni agevolate». La Cisl Marche infine sollecita   le amministrazioni locali a  fare accordi con l’ l’Agenzia delle Entrate per la lotta all'evasione dei  tributi locali. Scheda Riforma Fiscale e dati regionali Foto Conferenza Stampa 31 agosto 2015
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21/08/2015 Futuro Province, è allarme rosso per personale e tenuta delle aree vaste.
La Regione Marche ha nei giorni scorsi previsto due importanti scadenze coerenti con i contenuti della legge regionale n.13/2015 ( disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative esercitate dalle Province) . Entro il 20 settembre tutte le province dovranno consegnare alla Regione l'elenco nominativo del personale assegnato alle funzioni  provinciali da trasferire alla Regione ed entro il 15 ottobre tutti gli altri dati diversi dal personale. « Nonostante questo impegno rimangono intatti tutti i problemi legati al personale ed alla tenuta dei bilanci delle province. - afferma Luca Talevi, segretario generale FP Cisl Marche - I dipendenti delle cinque province marchigiane sono poco meno di 2200 e poco meno di 500 unità ( circa un quarto ) transiteranno, con le rispettive funzioni, nella dotazione organica provvisoria della Regione. I costi saranno coperti con i circa 20 milioni di euro del Fondo Unico Regionale per le province. - spiega Talevi -  Alle province, future aree vaste, rimarranno circa 1000 dipendenti ( la metà degli attuali ) ma vi sono altri circa 500 lavoratori che dovevano essere  "ricollocati" dal Governo ma che di fatto sono ancora  a carico delle Province. Sono i dipendenti del Centro per l'Impiego e della Polizia Provinciale. Questi ultimi potranno essere allocati o in Regione o Provincia ( per seguire per esempio il controllo stradale nelle strade di competenza provinciale ), qualora richiesto , oppure transitare all'interno delle varie Polizie Municipali a mano a mano che si liberano i posti nei Comuni. » Per  i Centri per l'Impiego le risorse, prelevate dai fondi europei, e messe a disposizione dal  Governo  solo per il biennio 2015/2016 ,per quanto recentemente incrementate, «sono comunque insufficienti  per un adeguato mantenimento dei servizi e del personale.  - sottolinea Talevi -  Sarà quindi necessario un intervento economico delle Regioni che dovranno poi convenzionarsi con le province per la migliore gestione dei servizi alla cittadinanza.»  Nel frattempo le province, caricate anche di costi  che inizialmente erano previsti  in capo al Governo,  sono tutte in uno stato di "pre - default" a causa del taglio 2015 di un miliardo  di euro al quale si sommerà,  da gennaio 2016, un altro miliardo di tagli.  Sempre meno risorse  per  gestire importanti funzioni quali la viabilità e l'edilizia scolastica.«La situazione è veramente grave e l'impegno mostrato dalla Regione non basterà - conclude Talevi - se non affiancato da modifiche normative in grado di garantire i servizi e la  mobilità dei  24.000 di dipendenti pubblici a livello nazionale dei quali oltre 1000 nelle Marche .
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19/08/2015 Trasporto pubblico, Ferracuti "Aggregare le aziende e innovare il servizio"
Focus sul trasporto pubblico regionale da un'analisi sui servizi pubblici locali  curata dalla Cisl Marche . Corriere Adriatico 19 agosto 2015 di Martina Marinangeli
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10/08/2015 REGIONE, ASUR E SINDACATI SUI TEMI STRATEGICI DELLA SANITA’
«Se il cittadino non trova una risposta nel sistema deve necessariamente mettere mano al portafogli o rivolgersi ad altre regioni, ma siamo sempre noi a pagare. Su questo dobbiamo basare tutta la nostra azione politica in materia sanitaria. Siamo qui per comprendere ciò che serve ai cittadini e organizzarci per farlo al meglio, anche con la certezza di avere un sindacato come interlocutore molto attento. Su ognuno dei temi strategici relativi a questo settore, lavoreremo concretamente su più tavoli specifici». Così  il Presidente della Regione, Luca Ceriscioli concludendo il primo tavolo di confronto sul tema della sanità con il direttore generale Asur Alessandro Marini, i direttori d’area vasta e i dirigenti dei servizi Sanità e Politiche sociali della Regione e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil confederali e di categoria. «Per settembre avremo il decalogo per ridurre i tempi di attesa – aggiunge il presidente - il metodo di lavoro che guiderà il nostro agire sarà quello della trasparenza. Il fine: recuperare la produttività del sistema e investire sul sociosanitario per ottimizzare le risorse a vantaggio dei cittadini. Il tutto tenendo i conti in ordine per non perdere i finanziamenti statali. Abbiamo già portato a compimento uno sforzo importante, trovando le risorse per i servizi sociali che per noi saranno una priorità per tutto il mandato. L’elemento di efficientamento numero uno sarà lo spostamento dell’attenzione verso la parte sanitaria meno intensa, arrivando fino al sociale. Investiremo sul sociosanitario anche per creare risparmio sanitario, evitando ricoveri, accessi al pronto soccorso e diagnostica inutili o inappropriati. Questa attività dovrà essere svolta con la consapevolezza di compiere scelte importanti, che miglioreranno la qualità della vita del cittadino». «Le attività e le azioni deliberate dalla giunta – dice Marini - rendono necessario redistribuire le risorse economiche. Dobbiamo portare a compimento la riforma avviata dalla precedente amministrazione rimasta sulla carta. Ci attende una fase di attuazione complicata. E’ una sfida da affrontare con la consapevolezza che questo vincolo può diventare una opportunità per il sistema e per i cittadini. Strategica nel nuovo metodo è anche la creazione di una Asur coesa, in rete sul territorio, con il compito di ritrovare il rapporto con il territorio attraverso il confronto sistematico con le conferenze dei sindaci. Se l'Azienda è unica – spiega il direttore - dobbiamo migliorare la definizione di questo livello. I direttori di area vasta sono una squadra, non abbiamo bisogno di solisti ma di dare coerenza alle nostre scelte e alle azioni. Sulle risorse a disposizione – ha detto Marini - abbiamo già fatto riunioni per comprendere le dinamiche dei flussi e le azioni da attivare». Al termine dell’incontro il sindacato ha espresso soddisfazione rispetto all'impostazione generale e ha sottolineato una serie di temi strategici condivisi. «Per noi – ha detto Roberto Ghiselli, segretario generale Cgil Marche - è importante aver ripreso il confronto con la giunta regionale su questi temi decisivi per la nostra comunità. Nei prossimi mesi lavoreremo sui tavoli regionali e di area vasta per favorire la realizzazione dei processi di riforma, cercando di tutelare al meglio i lavoratori e i pensionati che noi rappresentiamo, attraverso il metodo della partecipazione diffusa.» «E’ fondamentale – ha aggiunto Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche - serrare i tempi su temi cruciali per dare risposte ai cittadini: riassetto delle reti ospedaliere, potenziamento dei servizi territoriali e sociosanitari, della rete territoriale di soccorso, case della salute, riduzione dei tempi di attesa e della mobilità passiva». «L'incontro di oggi – ha affermato Carlo Santini, Uil - ci è stato utile per rilevare le criticità relative ai tagli sul personale che negli ultimi anni hanno caratterizzato il percorso di riforma del servizio sanitario regionale, producendo risvolti negativi sulla stessa qualità dei servizi erogati. Chiediamo al riguardo una operazione trasparenza sui dati relativi alle dotazioni organiche e alla spesa. È necessaria la piena attuazione di quanto previsto nel protocollo del 14 febbraio per la completa copertura del turn over e la messa a disposizione di risorse specifiche per accompagnare il processo di riorganizzazione e di mobilità».
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10/08/2015 Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche: Trasparenza e corretto utilizzo delle risorse. Online i redditi della segreteria Cisl Marche
«In relazione alle recenti uscite sulla stampa sui compensi di alcuni sindacalisti nazionali della nostra organizzazione, come Cisl delle Marche sosteniamo pienamente l’azione della Segretaria generale Annamaria Furlan che ha proposto e fatto approvare dal Comitato Esecutivo un nuovo regolamento economico e normativo che prevede maggiori e più qualificati controlli interni per rendere massima la trasparenza dentro e fuori l’organizzazione.Trasparenza e corretto utilizzo delle risorse, che noi responsabilmente teniamo a garantire ai nostri soci e ai tanti delegati e attivisti che si spendono e impegnano quotidianamente nei luoghi di lavoro e nei territori. - dichiara Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche -  Il regolamento della Cisl delle Marche prevede da oltre un decennio la impossibilità di cumulare alla retribuzione i compensi derivanti da incarichi in enti e commissioni, che vengono versati da ogni dirigente alla organizzazione sindacale. Sul sito Cisl Marche è possibile verificare i redditi dei dirigenti della Segreteria regionale, resi pubblici a garanzia della trasparenza doverosa per i nostri iscritti. - conclude Mastrovincenzo - L’Assemblea Organizzativa Nazionale indetta dalla Segretaria Furlan per il prossimo novembre porterà all'assunzione di ulteriori importanti decisioni per rendere più efficace l’azione della Cisl .»
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06/08/2015 Sbloccato il pagamento della Cassa Integrazione in deroga
Dopo l’assegnazione alle Marche  dei 49 milioni di euro per il pagamento della cassa in deroga anno 2014, da parte del Ministero del Lavoro, sono stati assegnati  ulteriori  14 milioni di euro per l’anno 2015 che presumibilmente consentiranno  di coprire il fabbisogno dell’ intero anno. Un risultato positivo grazie alle  continue sollecitazioni, presidi  e  manifestazioni  promosse dalla  CISL e dal sindacato confederale. «Possiamo dire, le cose si stanno sbloccando. - afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche -    I tempi di pagamento e di autorizzazione che avevamo concordato con Regione e INPS  a fine luglio, in sede di verifica sono stati rispettati. L’INPS sta liquidando, in questa prima settimana di agosto,  tutte le domande di CIG in deroga del 2014 e la Regione ha già cominciato ad autorizzare  le domande 2015 che  verranno messe in pagamento  da settembre, consentendoci un significativo recupero sui tempi rispetto allo scorso anno. Non possiamo dimenticare comunque che i  ritardi dei pagamenti  della CIG in deroga hanno messo in grande difficoltà moltissimi  lavoratori e le loro famiglie; in questo clima  di incertezza alimentato dalla crisi economica ma anche dalla poca adeguatezza degli strumenti  che il sistema, lavoratori ed imprese,  ha a  disposizione, diversi lavoratori sono stati licenziati» .  L’incontro di fine luglio  tra   il servizio regionale lavoro, Inps e i sindacati  è stata l’occasione  per fare il punto con gli Istituti di Credito,  sull’ Accordo  che consente ai lavoratori di poter accedere  agli  anticipi del credito  maturato con l’ INPS per Cassa in Deroga o Straordinaria . « Abbiamo affrontato alcune  criticità emerse in qualche territorio ed in qualche filiale rispetto alla  gestione dell’intesa. - continua Stefano Mastrovincenzo -  Ora registriamo con   soddisfazione la rinnovata disponibilità degli Istituti di Credito a far funzionare al meglio questo strumento che rappresenta una risposta alle tante situazioni di difficoltà. – conclude -  Risposta sicuramente parziale ma importante visto che ad oggi  3.668 lavoratori  ne hanno beneficiato.  »
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05/08/2015 Parte dalla Sanità il confronto tra Sindacati e Giunta regionale
Al via  confronto sulle priorità condivise tra la Giunta Regionale  e Cgil Cisl Uil Marche nel Protocollo d’intesa “Per la Qualità della partecipazione e del confronto”,  firmato il 27 luglio scorso.  Si parte dalla riorganizzazione sanitaria e la sua possibile attuazione. Convocato per lunedì 10 agosto alle ore 10,00 a Palazzo Raffaello, l’incontro  tra  i Sindacati confederali regionali e il Presidente Ceriscioli . «Ci aspettiamo di entrare concretamente nel merito – afferma Sauro Rossi, segretario Cisl Marche con delega alle politiche di  welfare -  e  fare il punto sulla verifica della riorganizzazione della rete ospedaliera, sul progetto delle Case della Salute, sulla qualificazione dell’integrazione socio-sanitaria e sul rafforzamento del sistema delle cure primarie. Altre priorità sono rappresentate dalle reti territoriali di soccorso, dal sistema della prevenzione  e dalle azioni di contrasto del fenomeno delle liste di attesa e della mobilità passiva. – conclude Rossi -  Priorità definite  in coerenza con il Piano socio-sanitario regionale 2012-2014,  che avevamo condiviso  con la Giunta regionale e gli Enti del servizio sanitario nel febbraio 2014.»
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05/08/2015 Scuola Infanzia e Primaria, esauriti i posti a concorso. Le nuove assunzioni passeranno dalle GaE
Avviate nelle Marche le operazioni per la immissione in  ruolo degli insegnanti precari per la scuola dell’infanzia,  primaria e del sostegno, a.s. 2015/206. Esauriti i posti messi a concorso ora si passa alle assunzioni cosiddette da GaE,  le graduatorie ad esaurimento.« Siamo molti soddisfatti, questo significa che ci sarà la messa in ruolo di tanti altri docenti che rimarranno a lavorare nelle nostre scuole marchigiane e non saranno costretti ad emigrare» - afferma Anna Bartolini segretario generale Cisl Scuola Marche. Posti che nelle Marche  ritornano alle assunzioni dalle  Graduatorie ad Esaurimento (GaE): INFANZIA  Ancona 24 posti comuneAscoli 8 posti comuneMacerata 10 posti comunePesaro 16 posti comunePRIMARIAAncona 19 posti comuneAscoli 0 posti (contingente concorso assegnato totalmente)Macerata 0 posti (contingente concorso assegnato totalmente)Pesaro 9 posti comuneLe assunzioni per INFANZIA  SOSTEGNO  e PRIMARIA SOSTEGNO saranno effettuate tutte dalle Graduatorie ad Esaurimento (GaE).  Intanto sulla Legge della Scuola  i sindacati  della scuola, hanno assunto unitariamente la decisione di impugnare davanti al Tar del Lazio il decreto che esclude dal piano straordinario di assunzioni il personale docente abilitato ed in particolare quello in possesso dei requisiti previsti dalla Corte di Giustizia Europea. Le prime iniziative legali contro la legge 107/2015, promosse da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu, riguardano gli esclusi dal piano delle assunzioni. Il DM 767 del 17.7.2015, in particolare all’art. 2, individua i destinatari del piano straordinario di assunzioni in ruolo e, in applicazione di quanto prevede la legge 107/2015, esclude illegittimamente alcune tipologie di personale precario: molti lavoratori in possesso dei requisiti previsti dalla Corte (abilitazione più 36 mesi di servizio), il personale docente della scuola dell’infanzia escluso dai posti di potenziamento nonché il personale ATA. Comunicato Stampa 4 agosto 2015 ScrimaSuDichGiannini_4ago_15 Fonte:http://www.cislscuola.it/index.php?id=cislscuola
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29/07/2015 P.A. Contratto Subito! 29 Luglio Manifestazione nazionale
Pubblico impiego in piazza per l'apertura immediata della stagione dei rinnovi contrattuali e una vera riorganizzazione della Pa che passi attraverso la partecipazione e il coinvolgimento dei lavoratori. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa hanno indetto una manifestazione nazionale a Roma per mercoledì 29 luglio davanti Palazzo Vidoni, sede del Ministero della Funzione pubblica, a partire dalle ore 10. Un'iniziativa per dare continuità alla mobilitazione messa in campo in questi ultimi mesi dai sindacati di categoria di Cgil Cisl e Uil: dalla presentazione delle piattaforme per i rinnovi alle tre grandi assemblee di inizio luglio passando per la sentenza della Consulta sull'illegittimità del blocco della contrattazione. Alla base della rivendicazione di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa il rinnovo dei contratti, dopo sei anni di blocco, «per dare ai lavoratori il giusto riconoscimento economico e professionale e per far ripartire la vera innovazione con servizi veloci, avanzati e di qualità». Nelle intenzioni dei sindacati c'è, infatti, il contratto subito per i milioni di lavoratori: «Negli ultimi sei anni ai contratti bloccati si sono aggiunte situazioni inaccettabili che hanno ingessato ogni possibilità di cambiamento: produttività ferma, sviluppo professionale a zero, innovazione organizzativa assente, offerta di servizi sempre più ridotta». Ma anche la riorganizzazione del sistema pubblico: «per farlo dobbiamo riaprire la contrattazione per cambiare una (non) riforma della Pubblica amministrazione che, dietro gli annunci, porterà vantaggi solo a chi ha interesse ad una Pa volutamente disorganizzata, a scapito del lavoro che produce la vera ricchezza del Paese. Come appare chiaro, per stare solo agli ultimi fatti, nel testo del decreto ministeriale sulla mobilità dei dipendenti che è confuso, farraginoso ed estremamente pericoloso. Ecco perché vogliamo il tavolo sui contratti». Mercoledì 29 luglio, con la manifestazione nazionale di Roma, i sindacati segneranno quindi un nuovo passaggio di una mobilitazione che «proseguirà e si intensificherà in autunno per rivendicare il diritto al contratto e per una riforma della Pa che tuteli i servizi e che riconosca il ruolo e la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori».
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27/07/2015 Regione e Sindacati firmano un protocollo su partecipazione e confronto
E' stato firmato stamattina il protocollo tra Regione Marche e Cgil Cisl Uil regionali sulla qualità della partecipazione e del confronto. Il documento affronta i temi del lavoro, della salute e della coesione sociale, della qualità dei servizi della Pubblica Amministrazione e della partecipazione. Vengono individuati luoghi di confronto strutturati e permanenti, in aggiunta alle sedi di concertazione previsti dalle normative o da accordi vigenti. Vengono indicate poi alcune problematiche specifiche da affrontare con maggiore urgenza, attraverso l'attivazione immediata di tavoli di confronto per assumere soluzioni operative. Per il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo «il protocollo Regione -Sindacati è importante perché si individuano aree e temi considerati prioritari ed essenziali per il benessere dei cittadini e delle famiglie marchigiane e del sistema socio economico. Si sceglie di dialogare e, per quanto possibile, definire obiettivi condivisi e cooperare per il loro raggiungimento». «Positivo - conclude Mastrovincenzo - che il Presidente Ceriscioli e la sua Giunta riconoscano un valore al confronto sistematico e non occasionale coi sindacati confederali, in quanto associazioni che, pur rappresentando bisogni e aspettative specifiche, esprimono al contempo una visione generale e legata al bene comune».IL TESTO DEL PROTOCOLLO
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16/07/2015 “Stringete i denti, non chiudetevi in voi stessi” così Schibeci saluta la Cisl
  "Stringete i denti, non chiudetevi in voi stessi.  Andate avanti, siate aperti alla famiglia, agli amici, a Dio"  Con queste parole, dettate nelle sue ultime ore e lette dalla moglie Maria Antonietta ieri al funerale, Bartolomeo Schibeci, segretario generale regionale della Femca Cisl, scomparso prematuramente martedì, ha salutato ed esortato i tanti parenti,  amici e colleghi  che hanno gremito la chiesa Santa Maria di Nazareth di Agugliano.  I ringraziamenti della famiglia a tutta la Cisl Marche: «Nostro padre amava il suo lavoro, parte integrante della sua vita, fonte inesauribile di soddisfazioni e sfide. Nel lavoro, nella CISL, nella FEMCA, aveva trovato una famiglia della quale anche noi, soprattutto in questi giorni, ci siamo sentiti parte. L’affetto, la stima, la riconoscenza che vi siete sentiti di esprimere con telegrammi, parole di conforto, dimostrazioni infinite di affetto ed amicizia e non ultimo, proprio ieri, attraverso le parole di Stefano Mastrovincenzo e Piero  Francia, che sono state voce di tutti voi, ci hanno commosso ma soprattutto fatti sentire fieri di un uomo che per noi era già grande. Da tutta Italia, dalle altre sigle sindacali, dalle aziende che papà seguiva ci sono arrivati messaggi di cordoglio segno del rispetto che si è guadagnato in tanti anni di lavoro onesto ed appassionato. Grazie a tutti. A chi c'è stato, a chi non ha potuto. A chi ci ha riservato un posto nei propri pensieri e a chi ci ha abbracciato. Grazie a chi si proposto e a chi è rimasto in disparte. Semplicemente Grazie da tutta la nostra famiglia. » I figli Emanuela, Giuseppe e la moglie Maria Antonietta Tutta la Cisl è in lutto per la scomparsa prematura di Bartolomeo Schibeci, 61 anni, Segretario generale della FEMCA CISL Marche e componente del Consiglio generale della Cisl Marche, avvenuta il 14 luglio scorso.  Era la fine degli anni ’70 quando, giovanissimo,  iniziò a militare nella categoria dei ferrovieri della Cisl di Ancona per  poi passare alla categoria dei chimici, energia e moda.  Un impegno sindacale  portato avanti con grande passione e determinazione in tutta la sua carriera sindacale. Tenacia e attaccamento al lavoro hanno caratterizzato anche l’ultimo periodo quando, solo fino a  pochi giorni fa, nonostante fosse molto provato dalla malattia, ha continuato ad assicurare la sua vicinanza ai lavoratori e colleghi.  I funerali si sono svolti il  15 luglio alle ore 16 presso la  Chiesa Santa Maria di Nazareth - Piazza della Vittoria, 1 - Agugliano.  
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03/07/2015 Whirpool, c'è l'accordo: nessun licenziamento
Non ci saranno esuberi strutturali ma  solo esodi volontari. Firmato, ieri al Mise, l’ipotesi di accordo quadro Whirlpool tra le parti sociali e il colosso americano.    « L'accordo, che ora dovrà essere approvato dai lavoratori,  contiene garanzie sul piano industriale 2015-2018 a cui seguiranno intese locali su ammortizzatori sociali . - spiega Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl Nazionale - Entro ottobre inizierà la fase di consultazione sindacale e la fusione dei due gruppi, si prevede di completarla entro metà 2016. Il piano prevede missioni industriali per tutti i siti, attraverso l’insourcing di attività, la crescita di 650.000 pezzi dei volumi prodotti in Italia. L’incremento verso il 70% della saturazione produttiva di tutti i siti e  513,5 mln€ di investimenti, in tre anni. Il 75% di tutti gli investimenti su R&S di tutta l’area EMEA concentrati in Italia.  Il testo dovrà contenere un quadro a cui seguiranno accordi applicativi in sede locale e nazionale con ammortizzatori sociali che a partire dai contratti di solidarietà, escludano esuberi strutturali. L’accordo contiene la specifica delle missioni industriali e degli assetti occupazionali di tutti i siti e degli incentivi per esodi o trasferimenti volontari .  - continua Bentivogli - Abbiamo ottenuto per gli esodi l’incremento degli importi e  garanzie per i lavoratori; per coloro che utilizzeranno mobilità o Naspi fino  alla pensione, avranno un’integrazione salariale tale da non avere perdite di retribuzione dall'interruzione del rapporto di lavoro all'accesso alla pensione. Cancellati i 2060 licenziamenti, ci saranno solo esodi volontari. - conclude Bentivogli - Impedita  la chiusura di Carinaro che ripartirà con 320 lavoratori e in cui verrà concentrato il polo EMEA per accessori e ricambi per tutti i prodotti per i mercati UE, Africa e Medio Oriente. L’azienda investirà, inoltre, 2mln€ per la re-industrializzazione del sito di Teverola su cui ci sono già due offerte di acquisizione.»  C'è  soddisfazione per l'accordo firmato « un'intesa che arriva al termine di un difficile braccio di ferro tra azienda e sindacati  che scongiura di fatto il rischio licenziamento per gli oltre  2 mila lavoratori del gruppo. - afferma Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Cisl Marche -  Nei siti produttivi della nostra regione, in particolare l'accordo prevede   che   Melano diventerà unico punto di produzione Emea di  piani cottura, con rientro delle produzioni dall'estero, e vi saranno concentrati anche i lavoratori attualmente in forza ad Albacina - spiega Bartolucci -  A Comunanza verranno prodotti lavatrici a carica frontale e sarà sito esclusivo  Emea di lavasciuga. Mentre per   gli Uffici  rimarranno i poli di Varese e Fabriano,  con circa 600 impiegati  nel sito marchigiano.» Ora l'accordo - quadro  passa al vaglio dei lavoratori .  Programmate le  assemblee  in tutti gli stabilimenti italiani Whirpool . Nei siti produttivi marchigiani sono state  fissate per  il 6 luglio a Comunanza e per l'8 luglio a Fabriano.  Poi l'intesa passerà alla consultazione delle RSU e al referendum,  nei giorni  13 e 14 luglio, di tutti i dipendenti italiani della multinazionale americana.
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30/06/2015 Presidente Regione Marche incontra i Segretari Cgil Cisl Uil
Nella mattina di oggi i segretari generali delle organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl e Uil Marche, rispettivamente Ghiselli, Mastrovincenzo e Fioretti, sono stati ricevuti, a Palazzo Raffaello, dal nuovo presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli.  Durante l’incontro sono state prese in esame le urgenze e le problematiche principali del territorio e fatte le prime riflessioni su come sviluppare il confronto tra la Giunta e i sindacati. È stato, inoltre, definito un primo confronto con l’esecutivo regionale per il prossimo 13 luglio.  
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27/06/2015 Mastrovincenzo al Corriere Adriatico: "Alle imprese serve più coraggio"
Niente scatto. Se è ripartenza di certo è tutta in salita. Bankitalia dà l’impennata della pendenza: nelle Marche la crisi s’è pagata più che altrove. Il presidente di Confindustria Bucciarelli ripartisce il peso della sopportazione tra dipendenti e imprese: della serie, hanno sofferto tutti e tanto. Le previsioni di viaggio, tuttavia, azzardano un “che sia la volta buona per farcela”. Ma la nuova cabina di regia parte col freno tirato: per il governo Ceriscioli risorse in calo e domande di assistenza sociale e di sostegno ai settori produttivi in crescita esponenziale. Il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, procede in cordata: “La previsione di investimenti pubblici e privati nelle Marche è inferiore al resto d’Italia e così l’occupazione languirà ancora”. Avanti pianissimo, con un sistema produttivo provato e una tenuta sociale a rischio.  L’affermazione di Bankitalia non fa altro che confermare ciò che come sindacati confederali diciamo da tempo: questo territorio ha pagato in proporzione più di altre regioni.àà Le Marche che resistono arrivano al capolinea.  Sono i fatti che prevalgono sugli slogan: povertà in forte crescita, sistema produttivo e terziario in difficoltà, aumento del lavoro nero e di quello occasionale, quota elevata di sofferenze bancarie. E poi c’è l’Europa matrigna con le sue politiche restrittive. Azzardi una contromossa. Stiamo raccogliendo firme per una legge che cambi radicalmente il fisco in Italia, alleggerendo la pressione sui redditi medio-bassi e le famiglie. Ma anche gli imprenditori dovrebbero fare di più. Contraddice Bucciarelli che sostiene la condivisione di questo lungo percorso di passione Correggo il tiro. Proceda pure. Ci sono imprenditori, specie piccoli, che hanno lottato contro la crisi e perso il lavoro al pari dei loro dipendenti, altri che vanno avanti facendo onore alla loro vocazione e avendo a mente la loro responsabilità sociale. Però? Non posso dimenticare che molti altri imprenditori, anche prima della crisi, hanno preferito retrocedere dall’impegno industriale o commerciale per  orientare i propri interessi verso la rendita finanziaria, causando danni sociali spesso drammatici. Si mette di traverso? Il leader degli industriali indica la necessità di abbattere la conflittualità, di provare a uscire insieme dalla crisi e cita l’esempio della Germania. Premetto: non cerchiamo il conflitto fine a se stesso, l’imprenditore non è un nemico, la prosperità dell’impresa interessa anche noi. La Cisl è sempre pronta a un confronto serio e finalizzato a promuovere occupazione e sviluppo delle imprese. Il fronte sembra compatto.  Ecco, sembra. Mi chiedo se le imprese siano veramente pronte a dare spazi di partecipazione reale ai lavoratori, come in Germania appunto. Istruzioni per l’uso? Non considerare il sindacato come un interlocutore necessario solo quando l’azienda è in crisi; considerarlo piuttosto un soggetto che può cooperare per lo sviluppo. Più contratti aziendali, ma senza depotenziare quelli nazionali. Sottoscrive la formula-Bucciarelli? Subito. Devono essere rinnovati i contratti nazionali per definire un sistema di relazioni adeguato, garantire il potere di acquisto delle retribuzioni, rafforzare elementi di welfare contrattuale. La Cisl, è cosa  nota, sostiene anche il rafforzamento della contrattazione aziendale e territoriale per accrescere produttività e competitività, far partecipare i lavoratori ai risultati, promuovere l’occupazione. Ma è necessario sciogliere un dubbio. Quale? Insisto: gli imprenditori sono pronti ad aprirsi a un confronto vero? Interrogativo da rispedire al mittente, al presidente Bucciarelli. Bene, in caso di risposta affermativa dobbiamo, Sindacati e Confindustria insieme, chiedere al Governo di ripristinare la tassazione agevolata sulle quote salariali contrattate in azienda. Che altro per farcela? Più coraggio da parte delle imprese, nell’investire su processi, prodotti e nuove competenze. Gli sgravi sulle assunzioni a tempo indeterminato possono aiutare, ma è necessario uno scatto di fiducia nel futuro. L’immancabile post per la nuova Giunta regionale ? Tanto dialogo: la politica non può essere autosufficiente, deve favorire reti e trovare sintesi efficaci in un contesto complesso e incerto. La scaletta delle priorità?  Sviluppo e al lavoro al centro,sempre, anche nella gestione del welfare, nell'uso dei fondi europei, nella organizzazione della macchina pubblica. Intervista Mastrovincenzo, Corriere Adriatico 27/6/15  
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25/06/2015 Giovani, lavoro e sindacato. Un incontro possibile
Un seminario di approfondimento sul tema del rapporto tra giovani, lavoro e sindacato. Mercoledì 24 giugno scorso la Sala Storti della Sede Cisl nazionale ha ospitato un’iniziativa organizzata dalla Cisl Marche, che coordina un gruppo di lavoro composto dalle Cisl regionali dell’Italia centrale (Toscana, Lazio, Umbria e Abruzzo), al quale la Segreteria nazionale ha affidato il compito di elaborare un percorso di riflessione e sperimentazione politica e organizzativa su un tema cruciale nel futuro non solo del sindacato, ma di tutto il paese. “Anche per questo - commenta il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo - abbiamo voluto mettere a confronto esperienze e sensibilità diverse, per raccogliere elementi utili ad un percorso sul quale da mesi siamo impegnati, finalizzato a fornire elementi per aiutare, sul tema dei giovani, le riflessioni della prossima assemblea organizzativa nazionale”. Un seminario dedicato al gruppo di lavoro e aperto alla partecipazione di tutti soggetti che stanno collaborando al progetto, come i Dipartimenti Politiche migratorie, donne e giovani e Mercato del lavoro, il Centro studi, lo Ial, l’Anolf e le strutture nazionali di categoria e regionali confederali coinvolte a vario titolo nella sua costruzione. La Dott.ssa Silvia Brena, formatrice e ricercatrice sociale, ha illustrato i primi elementi di analisi del percorso, partito dalla ricognizione delle più importanti esperienze realizzate negli ultimi anni dalla Cisl sul territorio nazionale. Un’analisi arricchita dai contributi forniti, attraverso interviste individuali, da dirigenti di strutture nazionali di categoria, confederali regionali, da responsabili nazionali di Associazioni Cisl, nonché dal confronto con gruppi di giovani che si muovono "ai confini" della Cisl. Partire dal lavoro per pensare a progetti o servizi per bisogni, desideri e interessi  "nuovi", oltre quelli tradizionali. Riflettere sul mondo giovanile a partire delle complessità e delle diversificazioni che lo caratterizzano. Tenere conto delle modalità partecipative dei giovani, sempre più orientate a connessioni “leggere” e mobili. Lavorare insieme ai giovani, e non solo “per loro”. Stare sui territori, in rete con altri soggetti, per intercettare i giovani alle prese con transizioni sempre più lunghe e complesse. Elementi che sono stati confrontati con il contributo di alcuni relatori: Mons. Fabio Longoni, Direttore dell’Ufficio nazionale CEI per il lavoro, il Prof. Giulio Caio dell’Università di Bergamo, il Presidente di Adapt Emmanuele Massagli, e Daniela Marzana, ricercatrice dell’Istituto Toniolo. Tanti gli tanti spunti di riflessione emersi, a partire dalla necessità che il sindacato sia sempre più un luogo “adulto” di mediazione e di servizio per i giovani, in cui questi possano fare esperienza riscoprendo il valore (anche spirituale) del lavoro, alla prospettiva della costruzione di una nuova cittadinanza per i giovani, dando senso anche a quei luoghi in cui non è riconosciuta la dimensione del lavoro, come quelli festivi e conviviali. Un sindacato sempre più chiamato a muoversi tra due prospettive diverse. Da un lato rappresentare i giovani - intercettandoli dentro un mercato del lavoro sempre più complesso e frammentato - e lasciare uno spazio attivo nell’organizzazione, dando loro voce e responsabilità. Dall’altra impegnarli in progetti associativi generativi, ossia capaci di attivare relazioni, mantenerle nel tempo e fondarle su relazioni paritarie, basate su un reciproco riconoscimento di fiducia.
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25/06/2015 Mastrovincenzo: "La Cisl pronta al confronto con la nuova Giunta"
Insediata la nuova Giunta  ora si avvia una nuova fase di governo nelle Marche. «I propositi espressi dal Presidente Ceriscioli, nella sua prima dichiarazione programmatica, sono incoraggianti. - dichiara Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche -  Apprezzabili i riferimenti al sociale,  alla sanità, al lavoro e allo sviluppo, priorità che avevamo  presentato  tra le richieste sindacali avanzate  al futuro  governo regionale.  Sicuramente  la volontà di un costante coinvolgimento dei soggetti sociali ed economici e dei territori,  nella definizione delle scelte di indirizzo e governo della Regione,  è per noi  di grande stimolo e responsabilizzazione.  - conclude  Mastrovincenzo - La Cisl Marche raccoglie la sfida della partecipazione e si dichiara da subito disponibile ad un costruttivo confronto sui numerosi e seri problemi che le  comunità  marchigiane si trovano ad affrontare.»
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24/06/2015 Firmato accordo tra Sindacati e Asur - Area Vasta 5- per una sanità migliore nel piceno
Liste d’attesa, potenziamento dell’offerta residenziale, attivazione delle Case della Salute, prevenzione e assistenza domiciliare integrata. Sono i cinque ambiti di intervento condivisi nel protocollo siglato in questi giorni da  Cgil, Cisl e Uil e  Asur, Area Vasta 5 . E proprio sulle liste d’attesa, al fine di garantire la riduzione dei tempi necessari per una visita, si è sviluppato un confronto tra le organizzazioni sindacali confederali e la direzione dell’Area Vasta 5 basato su quattro aspetti fondamentali: la garanzia dei percorsi per le urgenze, il monitoraggio dei tempi d’attesa, il monitoraggio del piano attuativo di Area Vasta  e lo sviluppo dell’attività per la presa in carico della cronicità. Nel corso del 2015, è previsto il potenziamento di percorsi d’accesso differenziati per priorità, promozione dell’appropriatezza prescrittiva, azioni per promuovere la presa in carico della cronicità, fragilità e patologie neoplastiche. Rispetto al  potenziamento dell’offerta residenziale,  l’Area Vasta 5 si è impegnata a concludere il percorso di verifica della congruità delle rette richieste agli ospiti negli anni 2013-2014 e della restituzione delle quote indebitamente prelevate ai pazienti.  E per le  Case della Salute l’accordo prevede l’attivazione di una nuova struttura nel Comune di Ascoli dove  i medici di medicina generale lavoreranno  in gruppo a garanzia anche di  un turno di continuità assistenziale. Nel distretto di San Benedetto del Tronto sono già attive le Case della Salute di Ripatransone e di Montefiore dell’Aso. L’intento è quello di articolare un’organizzazione quanto più integrata possibile dei servizi diagnostici e terapeutici di queste due strutture evitando doppioni e garantendo così una copertura razionale ed efficace del territorio di riferimento, e di programmare l’attivazione di una ulteriore casa della salute. Nel distretto di Ascoli è già attiva la Casa della Salute di Offida nella quale sono presenti la maggior parte dei  servizi  previsti dalla normativa regionale. «La firma del protocollo da conto di un  lavoro e di un confronto serrato tra la direzione e i sindacati confederali e dei pensionati. Già dallo scorso anno ha prodotto  una serie di azioni volte ad affrontare le criticità del sistema sanitario. – afferma Antonio Angelini, Coordinatore Prov.le Cisl Ascoli Piceno -  Con responsabilità, ci siamo impegnati a cercare di dare soluzioni ai problemi più sentiti dai cittadini, come le liste di attesa, la residenzialità per la non autosufficienza e l’assistenza domiciliare.  – conclude - Siamo stati i più tempestivi nell'ambito regionale ed i risultati sono apprezzabili anche sotto il profilo della metodologia, non è consuetudine in sanità  percorrere la strada della condivisione e della partecipazione . »
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22/06/2015 5 Minuti Cisl: IMU e TASI,Lavoro in crisi nell'ascolano, Fisco Equo
Pagamento  Imu e Tasi, Caf Cisl presi d’assalto alla scadenza del 16 giugno. Intervista a Fabiola Tarabelli, coordinatrice regionale CAF Cisl Marche.Critica la situazione occupazionale nella provincia di Ascoli Piceno: 30 mila disoccupati nel 2015, mobilità in aumento. Interviste a Antonio Angelini, Cisl Ascoli Piceno,Tonino Passeretti Filca Cisl, Marsilio Antonucci, Femca Cisl e Maria Teresa Ferretti Area mercato del lavoro Cisl Ap.Fisco equo, CISL : "Bonus da 1000 euro". Servizio a cura di Labor TV in occasione della campagna #firmalacrescita proposta di legge ad iniziativa popolare per la Riforma del Fisco. https://youtu.be/RJbViyHPmdM 
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20/06/2015 Giornata mondiale del Rifugiato: Fermiamo la strage subito
 La Cisl aderisce alla Manifestazione “Fermiamo la Strage Subito! Salvare vite umane, proteggere le persone, non i confini, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. La questione dell'immigrazione sta diventando sempre di più una grande emergenza umanitaria e purtroppo l'Europa continua a non mostrare la sua faccia migliore.Se l’Europa continua a dire no, a respingere e a non accogliere, sarà veramente difficile attuare i richiami alla solidarietà tra Stati Membri sui quali si poggia l’architettura delle Istituzioni europee, ma soprattutto rispettare gli impegni che si sono dati i paesi europei a svolgere il loro ruolo e la loro responsabilità, di fronte a tale emergenza umanitaria. Siamo davanti a migliaia e migliaia di donne, anziani, bambini, uomini che fuggono da una morte sicura, dalla fame, dalla guerra, abbandonano i loro paesi disperati, mettendo le loro vite nelle mani di spregiudicati criminali, fuggendo in massa e noi non sappiamo accoglierli. I cittadini e le cittadine di tutta l’Italia stanno dando un grande esempio di solidarietà, di rettitudine morale a tutta l' Italia ed anche all' Europa con una spinta umanitaria davvero forte. In Italia è attivo dal 2001 il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) che è composto dalla rete degli enti locali che, con il prezioso contributo delle realtà del terzo settore, realizzano interventi di accoglienza per quanti arrivano sul territorio italiano in cerca di protezione internazionale (per approfondire: www.serviziocentrale.it). Ad Ancona il progetto territoriale di accoglienza è attivo dal 2003 ed è realizzato dal Comune di Ancona, insieme all'Associazione “ANOLF Marche”, con il nome “Ancona Città d'Asilo” rivolto sia ad adulti che a minori stranieri non accompagnati (MSNA).   In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato  ad Ancona è prevista l'iniziativa “Io sono/soGno in Italia – GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO 2015”  Piazza Roma Sabato 20 GIUGNO 2015 dalle ore 17:30 alle ore 23:00 circa. Un  appuntamento importante di incontro tra la cittadinanza di Ancona ed i rifugiati che la città accoglie.   .
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04/06/2015 Ascoli e San Benedetto, 2.824 persone cancellate dalle liste di disoccupazione. Come prevenire?
I Centri per l’Impiego di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto nel 2014 hanno cancellato 2824 persone dalle liste di disoccupazione. Tra le motivazioni: il fatto di non essersi presentati  all’intervista periodica nella data prevista. Data che viene rilasciata dal Centro per l’Impiego al momento della presentazione della Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID).Le procedure per presentarsi all’intervista periodica sono diverse e non sempre conosciute: recandosi direttamente al Centro per l’Impiego, facendo domanda di indennità di disoccupazione (NASPI) in via telematica all’indirizzo https://janet.regione.marche.it Il sito  diviene un  utile procedura  sia perché può essere utilizzato in tutte le situazioni di impossibilità alla presentazione senza giustificazione sia per il fatto di poter prendere appuntamento per l’intervista bloccando i termini .Per l’accesso al sito c’è bisogno di essere in possesso della Carta Raffaello che si può richiedere gratuitamente al Centro per l’impiego del territorio portando con se documento d’identità e codice fiscale.Si auspica che con la diffusione delle informazioni il numero delle cancellazioni possano diminuire. Maria Teresa Ferretti   CISL Area Mercato del Lavoro
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03/06/2015 Unica azienda pubblica per servizi igiene acqua e gas nel fermano
La Segreteria Territoriale Fit Cisl Fermo, nell’ipotesi del rinnovo dell’affidamento del servizio per la gestione dei rifiuti attualmente gestito dalla soc. Asite di Fermo, considera necessario che il medesimo rimanga in mano pubblica. Ritiene, altresì, come sta avvenendo in altri territori, che possa essere considerata la Multiservizi Asite capofila di un eventuale Consorzio o Società che gestisca tutte le attività per i servizi pubblici di igiene, gas e acqua del fermano. Ciò consentirebbe, sin da subito, importanti economie di scala, nonché notevoli efficientamenti sull’organizzazione del servizio, la riduzione dei costi e la stabilizzazione dei numerosi lavoratori precari che da tantissimo tempo sono impiegati presso l’Asite.  FIT CISL TERRITORIALE FERMO 
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30/05/2015 Cgil CISL UIL delle Marche incontrano il Presidente del Consiglio
Nell'incontro avuto ieri sera a Falconara con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, Cgil Cisl Uil Marche hanno rappresentato in sintesi le situazioni piu’ problematiche dal punto di vista produttivo e occupazionale, evidenziando al contempo alcuni fattori di forza del tessuto produttivo marchigiano, con alcune aziende ben posizionate sui mercati esteri, altre capaci di  sviluppare filoni innovativi, distretti come il calzaturiero, ancora vitali, nonostante le tensioni su alcuni mercati.Sono state evidenziate le gravi difficoltà dell’edilizia e del settore del legno, che sta perdendo imprese e posti di lavoro, sia nel distretto pesarese che in altri territori.Il sindacato ha sollecitato l’accelerazione del percorso attuativo dell’Accordo di Programma per l’area fabrianese, e il processo per l’individuazione del Piceno come Area di Crisi complessa. Per cio’ che attiene la vicenda Whirlpool, i sindacati hanno ribadito l’esigenza di una modifica del piano e l’importanza dell’impegno del Governo, sin dall’incontro del 9 giugno presso il Ministero, per scongiurare chiusura dei siti e impatti occupazionali previsti dall’azienda. Sono state poi poste all’attenzione del premier la vicenda J&P, con 700 lavoratori coinvolti, gli esuberi Auchan, che impattano anche nelle Marche, e il problema molto rilevante di Banca Marche, con l’esigenza che il partner creditizio sia individuato con criteri che tengano conto anche della salvaguardia dell’occupazione e del tessuto sociale e produttivo. Le responsabili delle federazioni della scuola di Cgil Cisl Uil e Snals hanno espresso al Premier  il disagio del mondo dell’istruzione per le criticità ancora presenti nella riforma, auspicando che al Senato ci siano modifiche significative, in particolare:un piano di assunzioni pluriennale che comprenda anche le migliaia di docenti e ATA oggi in servizio con contratto a termine; la revisione della possibilità di conferire incarichi ai docenti tramite chiamata diretta; la  valutazione dei docenti da parte di commissioni in possesso delle necessarie competenze da effettuare con criteri oggettivi e condivisi; impegni per il rinnovo del contratto nazionale e  valorizzazione della contrattazione a livello di istituto. E’ stato anche chiesto al presidente del Consiglio un intervento perché sia sanato l’errore commesso negli anni scorsi dal Ministero della Pubblica Istruzione, molto penalizzante anche per gli studenti, che causa oggi alle scuole marchigiane il taglio di 131 posti di personale docente già funzionanti e incardinati nell’organico di diritto.
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29/05/2015 PICENAMBIENTE: STABILIZZATI 45 LAVORATORI
Le Organizzazioni Sindacali FIT CISL e FP CGIL territoriali giudicano positivamente la decisione manifestata dalla Società Picenambiente S.p.a. circa la prossima stabilizzazione di ulteriori 14 lavoratori (dall’inizio del 2013 se ne contano complessivamente 45) nella linea dell’accordo sottoscritto con queste OO.SS. in data 17/12/2013.Ritengono positivo il percorso, avviato con l’Amministratore delegato, in quanto funzionale alla riduzione di quella precarietà non strettamente necessaria e l’incremento delle tutele dei lavoratori.La Fit Cisl e la Fp Cgil si dichiarano da subito disponibili a verificare la possibilità di un ampliamento di suddetta platea di lavoratori precari e realizzare così una fattiva efficacia delle relazioni industriali completando così, possibilmente, un piano condiviso.Altresì, sollecitano l’azienda a riprendere il confronto sindacale anche per quelle problematiche, ancora sospese o in essere per trovare sempre soluzioni che possano soddisfare le parti.Le Segreterie Territoriali FP CGIL FIT CISL, (Neroni Francesco Ascani Roberto)  
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15/05/2015 GAP’S Giovani Adulti Pensionati: un’esperienza di comunità solidale
Nella suggestiva cornice della Rotonda a mare di Senigallia si è svolto il 13 maggio il convegno organizzato da ANTEAS MARCHE sul progetto GAP’S. "Il Progetto GAP’s: insieme per crescere e costruire una comunità solidale - ha spiegato Roberto Battistini Presidente Anteas Marche - è nato per continuare e sviluppare il percorso intergenerazionale avviato da Anteas con il progetto dei Libri Viventi, che è riuscito a valorizzare le esperienza di vita delle persone creando legami di fiducia e comunità". “Sono 5 i laboratori GAP’s che l’Anteas delle Marche ha attivato – ha affermato Cinzia Verdenelli progettista e coordinatrice del progetto - che hanno avuto l’obiettivo di unire i giovani, adulti ed anziani, dove gli anziani hanno cercato di trasmettere alle giovani generazioni le loro memorie, i vecchi mestieri e la passione per il lavoro, le loro fragilità ed il bisogno di cura fondamentalmente creando così dei PONTI tra generazioni.” Le tematiche dei laboratori sono state incentrate sul recupero del sapere e delle conoscenze, il lavoro e lo scambio di competenze, la cura e la custodia di chi è più fragile. Nei mesi di settembre ed ottobre si è svolta una fase formativa propedeutica all’implementazione dei laboratori nella quale sono stati coinvolti 132 partecipanti. In questo periodo il team di coordinamento GAP’s insieme ai volontari ed ai ragazzi ha affrontato i temi dell’ intergenerazionalità con la stesura della Carta dell’accoglienza tra generazioni dove emergono i valori dell’appartenenza, del rispetto delle differenze, della capacità di mettersi nei panni dell’altro, del donarsi e del donare, valori essenziali per accorciare i GAP’s (le distanze) tra persone di diversa generazione. Nell’esperienza “gli artigiani del futuro “ad Ascoli Piceno sono stati organizzati laboratori rivolti ai giovani presso il Centro Locale Formazione Ascoli che si sono avvalsi di artigiani nel campo della ceramica, del legno e del metallo con l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni le tecniche di lavorazione dei vari materiali e consentire un passaggio di conoscenza che altrimenti andrebbe persa per arrivare alla nuova tecnologia della stampante 3D che consente di realizzare prodotti nuovi che potrebbero rappresentare nuove opportunità di lavoro. La gioia del saper fare a Senigallia in collaborazione con l’istituto scolastico Fagnani, Centro Aggregazione Giovanile di Senigallia e Ripe “il paese dei mestieri”, è stato centrato sull’ idea della passione in una prospettiva lavorativa e di scambio, l’amore per il proprio lavoro diviene il principio che sostiene il processo laboratoriale. Si è partiti con una fase dedicata alla ricerca e raccolta di testimonianze che documentassero il lavoro e le esperienze dei vari artigiani. La fase laboratoriale è stata riservata a dei gruppi classe della Scuola Media Fagnani e a un gruppo di lavoro aperto alla cittadinanza fino alla creazione di uno spazio di relazione, progettazione e relazione permanente ospitato presso i locali del Centro di Aggregazione Giovanile. A Piobbico “i mestieri di una volta” ha coinvolto l’istituto Istituto Scolastico Lapi, il comune e Anteas Pesaro sezione di Piobbico. Si sono organizzati tre laboratori volti a riscoprire le tradizioni perdute: la tessitura dei tappeti che riprende il vecchio mestiere di creare tappeti rustici che ha caratterizzato l’economia del paese per secoli, il laboratorio di ceramica in cui un’esperta ha accompagnato i ragazzi nel mondo della maiolica e il laboratorio di pittura nel quale i ragazzi di terza media hanno progettato e realizzato un bellissimo murales all’esterno della scuola. Centrato sulla cura e custodia di chi è più fragile il laboratorio teatrale intergenerazionale e di consulenza affettiva a Macerata in collaborazione con Albero dei Cuori, IRCR Macerata e Anteas Macerata. Si sono sviluppati due percorsi, il primo dove si è attuato un centro di ascolto e di confronto tra i due gruppi: alcuni ragazzi del territorio si sono rivolti agli anziani per parlare di argomenti legati all’affettività, alla famiglia, alla società di oggi nei confronti del passato . Il secondo è stato realizzato all’interno della casa di riposo “Villa Cozza”e sono stati coinvolti gli anziani e i giovani attraverso il linguaggio cinematografico, teatrale e musicale, il tutto si è concluso con uno spettacolo finale. “Dei saperi e dei sapori” a Pesaro ha visto sei laboratori durati diversi mesi che hanno reso protagonisti giovani adolescenti di due istituti professionali (Istituto Superior Branca – Marta) insieme a persone anziane del Centro Residenziale Santa Colomba. E’ nato uno spazio di dialogo e confronto nel quale i partecipanti hanno discusso di famiglia, tradizioni, valori, cibo, scambiandosi e condividendo oltre alle ricette tradizionali, emozioni, sorrisi e storie. Uno scambio nel quale i ragazzi della scuola hanno portato allegria nella casa di riposo e gli anziani hanno “donato” le loro esperienze. "Tanti giovani presenti in sala – ha sottolineato Sauro Rossi Segretario Cisl Marche - che ha messo in risalto l’importanza di stare insieme per crescere e l’impegno verso l’altro perché “se si lavora per gli altri si è più liberi e stando insieme si cresce”. "La Fnp delle Marche – ha dichiarato Mario Canale Segretario Generale Fnp Marche – ha sempre sostenuto l’importanza della intergenerazionalità partendo dal Festival delle Generazioni che coinvolge e unisce vecchi , giovani e meno giovani per smentire la diffusa tendenza a impostare la contrapposizione giovani – anziani dalla quale non possono venire altro che lacerazioni del tessuto sociale". "Le iniziative dei laboratori Gap’s hanno ricostruito legami, attraverso attività utili a crescere e costruire una comunità solidale, per ridare senso e speranza tutte le età – ha concluso Sofia Rosso Presidente Nazionale Anteas. Lo scopo di Anteas è quello di costruire una realtà significativa del paese in grado di creare valore sociale nella comunità in cui vive, offrendo attività concrete di aiuto e ricercando spazi d’incontro per tutte le generazioni. Durante il convegno è stato possibile visitare la mostra degli interessanti lavori realizzati nei laboratori.Una giornata piena di entusiasmo e di allegria che dà speranza per il futuro.   
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14/05/2015 Aiuta chi aiuta: per il tuo 5xmille scegli Adiconsum, Anolf, Anteas e Iscos
Per presentarla puoi recarti al CAF della CISL presso tutte le sedi CISL delle Marche.Avrai un occasione per fare solidarietà in maniera gratuita. E’ possibile destinare il 5 per mille dell’imposta dovuta ad una associazione accreditata. Senza una scelta precisa quella somma verrà dispersa in un fondo nazionale.Ti segnaliamo l’ADICONSUM, l’ANOLF, l’ANTEAS e l’ISCOS. 4 associazioni che operano nelle Marche e che si occupano di problematiche diverse tra loro ma accomunate per serietà, trasparenza e impegno verso le persone più fragili e bisognose.Non perdiamo questa opportunità, dedichiamo qualche minuto per scegliere chi, con serietà e professionalità, può continuare a svolgere la propria attività di volontariato, di sostegno e di aiuto.Cliccare sull'immagine per scaricare il volantino
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13/05/2015 Malattie della tiroide, un convegno su come curarsi in famiglia
Venerdì 22 maggio alle 9.30,  presso la Sala della Ragione di Palazzo Dei Capitani di Ascoli Piceno, si terrà il Convegno "Informazione e prevenzione delle malattie tiroidee, come curarsi in famiglia". Il convegno è promosso dal Coordinamento donne della Federazione dei pensionati Cisl Marche,  con il Patrocinio del Comune di Ascoli Piceno e dell'Asur Area Vasta 5. Collaborano le associazioni Amatim, Anteas e Lilt. L'iniziativa è inserita nell'ambito della manifestazione "AP family, settimana della famiglia" indetta dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ascoli Piceno. Tra i relatori ci saranno  il Dott. Ernesto Brianzoni, Direttore del Centro Regionale di terapia Radiometabolica di Macerata e la Dott.ssa Francesca Silvetti, Specialista in Endocrinologia e malattie del ricambio. Il dibattito sarà moderato da Mario Canale, Segretario Generale dei pensionati CISL Marche
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01/05/2015 OGGI 1 MAGGIO 2015
di Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche , Corriere Adriatico 1 maggio 2015 Oggi 1 maggio guardiamo alla manifestazione di Cgil Cisl Uil a Pozzallo, approdo dei barconi di disperati, in fuga da guerre, dittature, fame e pronti a rischiare la vita. 1 maggio di solidarietà internazionale dunque, come internazionali e multietnici sono ormai la nostra società e il mondo del lavoro, realtà che suscita sensibilità diverse e talvolta esasperate, anche nei nostri territori. I problemi vanno affrontati nella loro complessità, ma va comunque evitato un approccio di chiusura nelle proprie certezze, che alimenta paura del futuro e della diversità, dimenticando la storia di milioni di italiani migranti che raggiunsero altri paesi cercando una vita migliore, spesso subendo umiliazioni e discriminazioni. Oggi 1 maggio guardiamo all'Europa perché si assuma maggiori responsabilità nel salvare vite, arrestare i trafficanti di uomini, accogliere nei suoi 28 paesi quote di rifugiati, rafforzare la diplomazia in situazioni di conflitto, riavviare una corretta cooperazione allo sviluppo. Oggi guardiamo all'Europa anche perché modifichi i vincoli che si è data, perché riscopra l’anima originaria, consentendo agli Stati misure di sostegno all'economia, per rilanciare prospettive di crescita sostenibile e incidere sul dramma della disoccupazione. Oggi guardiamo al Governo perché si convinca di non poter affrontare da solo le trasformazioni che la crisi ha prodotto da un lato su industria e servizi, aggravando i problemi di produttività, di capitalizzazione delle imprese, di carenti investimenti; dall’altro sul sistema di welfare, pressato da un crescente disagio socio-economico. Guardiamo al Governo perché apra un confronto su politiche di sviluppo, attuazione della riforma del lavoro, nuove norme su fisco, sistema scolastico, pensioni. Oggi guardiamo al governo regionale che uscirà dalle urne, nell'auspicio che sappia valorizzare le energie sociali, culturali, economiche di cui le Marche dispongono, per custodire e promuovere il meglio della nostra tradizione, dell’operosità e del dinamismo, delle nostre reti di solidarietà, ed al contempo avviare nuovi percorsi di sviluppo, coltivare nuovi terreni di socialità. Oggi 1 maggio guardiamo alle forze sociali, perché sia superata ogni contrapposizione legata a totem del passato, ma si rilanci la contrattazione, orientandola a qualità, produttività, nuova occupazione, si qualifichino le relazioni a livello di impresa, allargando gli spazi di partecipazione dei lavoratori, si sviluppino forme di mutualismo legate alla bilateralità. Oggi 1 maggio, guardiamo soprattutto a chi, anche nella nostra regione, vive il Lavoro come ragione di inquietudine e persino di angoscia, a chi lo ha perso, magari in età avanzata, o teme di perderlo, a chi fa fatica a trovarlo o lo vive in estrema precarietà, come tanti giovani che pagano la scarsa mobilità sociale e i carenti investimenti sul futuro fatti nel nostro paese. Oggi 1 maggio, guardiamoci intorno e troveremo molto Lavoro da fare.    
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01/05/2015 Festa del lavoro, 1 maggio 2015
Il 1 maggio 2015 Cgil Cisl e UIl celebreranno la Festa del lavoro a Pozzallo di Ragusa. Il raduno è previsto per le ore 9.00. All'iniziativa interverranno  i tre Segretari generali: Camusso, Furlan e Barbagallo. La Cisl Marche invece sarà presente alle seguenti iniziative organizzate sul territorio regionale. PESARO                FANO                                  RECANATI                  CIVITANOVA MARCHE  
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30/04/2015 Il Piceno in crisi: dalla fiaccolata alla vertenza Prysmian
La fiaccolata organizzata da CGIL CISL UIL  a cui hanno aderito anche Cobas e Ugl, che si è svolta nella serata di lunedì scorso, a cui hanno partecipato circa 500 persone tra cui un folto numero di rappresentanti delle istituzioni e parlamentari. è stata la testimonianza di un territorio che non si arrende. L’esito negativo dell’incontro di ieri al Mise per la vertenza Prysman continua a inferire duri colpi al settore industriale ascolano. «Le strade aperte dal Ministro Guidi riguardanti la reindustrializzazione del sito ma soprattutto l’inserimento del Piceno nelle “zone di crisi industriale complesse” - a detta di Marsilio Antonucci della Categoria FEMCA CISL - possono essere dei percorsi di possibile rilancio soprattutto per il fatto di essere supportati da risorse economiche>». «Nei prossimi giorni si potrà arrivare alla stesura del protocollo d’intesa per la riqualificazione del territorio - continua Antonucci - ma questo ci interroga se siamo pronti alla ripresa, se abbiamo una strategia ed una progettualità di territorio. Esperienze passate, come l’accordo Val Tronto-Val Vibrata, ci insegnano che il Piceno fatica ad avere una strategia di territorio e che forse è giunto il momento di attivarci».
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29/04/2015 Firma la crescita! Sostieni la proposta di legge Cisl per la riforma del Fisco
FIRMA LA CRESCITA! Ecco l'elenco dei Comuni dove si può firmare per sostenere la proposta di legge ad iniziativa popolare presentata dalla Cisl per la riforma del sistema fiscale italiano. Elenco dei Comuni in cui è possibile firmare Elenco dei banchetti firma programmati
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24/04/2015 70 anni dalla Liberazione 25 Aprile 1945 -2015
Festa della Liberazione 25 Aprile 2015 per non dimenticare.«La Liberazione e' una festa di libertà e di speranza che ricorda quel che abbiano conquistato grazie al sacrificio di tanti e che abbiamo il diritto e dovere di conservare e preservare». ha affermato Sergio Mattarella,Presidente della Repubblica «La costituzione non va conservata in una teca come una reliquia.  Vive perché viene applicata sempre nei suoi valori. È questo che fa vivere la costituzione. È mettersi insieme, discutendo». ha ribadito  il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo  al Quirinale.     
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21/04/2015 Basta stragi nel Mediterraneo. Presidio di Cgil Cisl Uil Marche
Dopo l'ennesimo, tragico naufragio nel Canale di Sicilia, in cui hanno perso la vita centinaia di migranti, Cgil Cisl e Uil Marche hanno organizzato un presidio in Ancona sui temi dell'immigrazione. L'appuntamento è in Piazza Roma per per giovedì 23 aprile, dalle ore 17.30 alle ore 19.30. “Il nostro paese è l’Italia - dichiara il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo -  per decenni terra di emigrazione, verso il nord e sud America e verso il nord Europa. Milioni di italiani sono partiti poveri per cercare pane, occupazione, un futuro più dignitoso, sfidando spesso discriminazioni, soprusi, condizioni inumane di lavoro e di vita. Noi possiamo capire, noi dobbiamo capire ciò che spinge tante persone a sfidare deserti, mari in tempesta, violenze e vessazioni dei trafficanti, rischio della morte." "Sono giorni di dolore e riflessione - prosegue Mastrovincenzo -  sono giorni in cui superare le nostre resistenze, le nostre paure, i nostri pensieri più gretti, sono giorni in cui affermare la centralità di ogni uomo e di ogni vita, per riconfermare il nostro comune destino;  sono giorni in cui mettersi in gioco, da soli e con altri, per chiedere azioni diverse, per pretendere che le istituzioni europee e internazionali facciano di più, e presto, per affrontare questa apocalisse umanitaria.” Anche la Cisl nazionale ha aderito ad un sit in organizzato domani in Piazza Montecitorio a partire dalle 14.30 per sollecitare una risposta comune dell'Europa nel vertice straordinario di giovedì dei Capi di Stato e di Governo della UE. Manifestazioni analoghe a quella anconetana sono previste presso le Prefetture di altri capoluoghi di regione. "Le stragi di questi giorni, con centinaia di bambini, donne e uomini disperati che pur di inseguire il proprio sogno di libertà e di una vita migliore per se e la propria famiglia, non esitano ad affidarsi a trafficanti di morte che indisturbati lucrano sulla pelle della gente, rappresentano una sconfitta per tutta la Comunità Internazionale di cui colpisce l'inerzia dinanzi ad un ecatombe di vite umane che interroga quotidianamente le nostre coscienze e deve indurci a non girare lo sguardo altrove ma agire subito con responsabilità, umanità e in maniera coordinata e corale". E' quanto sottolinea il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Dai drammatici fatti di Lampedusa per arrivare ai naufragi di queste ore nulla è cambiato e l'Italia continua in solitudine a gestire l'emergenza in mare aperto con numeri impressionanti di vittime che fanno del Mediterraneo un cimitero senza fine", aggiunge il leader della Cisl." Ecco perché la Cisl torna a chiedere nuovamente un impegno concreto da parte dell'Europa tutta e della Comunità Internazionale affinché si faccia carico di interventi concreti a partire dalla creazione di condizioni di sicurezza in mare e soprattutto di sospendere gli effetti del Regolamento "Dublino III" così da consentire un' accoglienza sostenibile dei profughi. Dobbiamo spezzare la rete dei mercanti di morte per dare alle persone la possibilità di richiedere e accedere per vie legali alla protezione internazionale".
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10/04/2015 Furlan: da riforma e lotta evasione, risorse per salari e pensioni piu’ alti
In Italia sono oltre 100 i miliardi di evasione fiscale mentre la pressione fiscale su pensionati e dipendenti, che pagano l'82% delle tasse, continua a crescere. "E' una situazione insostenibile", afferma il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan che chiede interventi precisi e concreti da parte del Governo nel DEF. "Dal DEF ci aspettiamo che si punti sulla crescita che è il tema vero del paese insieme allo sviluppo e al lavoro. – aggiunge Furlan - Ci aspettiamo di sapere quanti investimenti saranno realizzati per sostenere la crescita e quanto si sosterrà l'impresa italiana che vuole investire". Ma non solo. "Chiediamo l'allargamento degli 80 euro perché, da un lato, ci vogliono gli investimenti ma, dall'altro, vanno irrobustite le buste paga e le pensioni degli italiani per far ripartire i consumi". (10 aprile 2015) http://www.fisco.cisl.it/notizie/56-fisco-furlan-da-riforma-e-lotta-all-evasione-le-risorse-per-salari-e-pensioni-piu-alti.html
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18/03/2015 Le Marche del lavoro incontrano Annamaria Furlan
Più di 500 tra delegati, dirigenti e operatori sindacali della Cisl delle Marche hanno incontrato oggi il Segretario generale della Cisl nazionale Annamaria Furlan all’Auditorium della Mole Vanvitelliana di Ancona. Un incontro aperto dalle parole del Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo che ha ricordato come "qui è rappresentato un patrimonio sociale importante, un elemento sostanziale della democrazia del nostro paese, che merita rispetto per la sua vicinanza alle fragilità della condizione lavorativa, anziana e giovanile”. "Il sindacato chiede una politica che sappia ascoltare davvero – ha proseguito Mastrovincenzo -  che valorizzi il confronto non in termini solo tattici, ma per andare a fondo, per cogliere e analizzare istanze, proposte, riflessioni, e che poi però sappia scegliere. Non siamo interessati a a rappresentare il disagio sociale per farlo diventare dissenso politicizzato, come fanno altri. Al Governo la Cisl ha sempre rivolto apprezzamenti e critiche, valutando ogni provvedimento, ogni legge, ogni atto nel merito, per ciò che può e poteva significare per il mondo del lavoro e per la nostra gente. "Lo stesso abbiamo fatto con la Regione Marche – conclude Mastrovincenzo – quando a fronte di un taglio al bilancio regionale di 230 milioni di € abbiamo chiesto più coraggio, ad esempio nell’ accelerare la riorganizzazione della sanità e nel sollecitare l’associazionismo dei comuni e l’accorpamento delle partecipate". Dopo gli interventi dei delegati ha concluso l’assemblea il Segretario generale della Cisl nazionale Annamaria Furlan. “Il nostro paese è pieno di finanzieri e di costruttori che speculano sui bisogni della gente, e il Governo, invece di decretare contro la corruzione e per la trasparenza degli appalti interviene sulle banche popolari. “La Cisl ha proposte serie, sia sulla riforma del fisco, per la quale abbiamo iniziato la raccolta delle firme a sostegno di una proposta di legge ad iniziativa popolare, sia sulla modifica della Legge Fornero, sulla quale chiediamo al Governo di riceverci subito, insieme a Cgil e Uil”. Sulla contrattazione la Furlan invita il Governo a tornare indietro rispetto al tentativo di regolare questa materia con legge e a lasciar fare alle parti sociali e lancia una stoccata ai colleghi di altri sindacati. “Un sindacato al 100% mette la contrattazione, e non l’azione politica, al centro della sua attività. Nel nostro paese invece ci sono sindacati che si vantano di non aver concluso contratti e accordi ormai da anni”. Non poteva mancare un affondo sul delicato tema del Jobs Act, rispetto al quale la leader della Cisl rivendica l’atteggiamento equilibrato della Confederazione di Via Po’. “Abbiamo denunciato l’inaccettabile intervento a gamba tesa del Governo sui licenziamenti collettivi, e cercheremo di rimediare con la contrattazione. Allo stesso tempo ammettiamo con serenità che la decontribuzione ha aiutato tante imprese ad assumere”. Due battute finali sulla necessità di politiche per l’integrazione, senza le quali si alimenta il rischio di terrorismo e sulla mancanza di una visione strategica su crescita e sviluppo, sulle quali, promette “la Cisl sarà una spina nel fianco del Governo”. http://youtu.be/54E717tB8H0
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17/03/2015 Non è più come prima. Giornata formativa sul welfare a Macerata
Non è più come prima: per la terza tappa del percorso formativo per i suoi dirigenti ed operatori, la Cisl delle Marche sceglie il tema del welfare. Dopo aver parlato di rappresentanza a Urbino e di sviluppo a Camerino, questa è la volta dell’Università di Macerata, che da sempre esprime una tradizionale vocazione verso le scienze umane e sociali. Si parte dalla crisi del welfare pubblico, con la riduzione delle risorse per previdenza, sanità e assistenza sociale, a fronte di bisogni sociali nuovi e complessi (conciliazione, non autosufficienza, sostegno al reddito ecc). Una prospettiva che rende sempre più importante il ruolo della contrattazione aziendale e sociale svolta direttamente sui territori. Il welfare contrattato in azienda può diventare uno strumento di modernizzazione del sistema, se capace di coniugare innovazione, flessibilità degli interventi, capacità di attivare risorse economiche ed umane latenti, sviluppo della competitività tra le imprese. Ne ha parlato il Prof. Emmanuele Pavolini, docente di Sociologia dell’Università di Macerata, che ha messo in guardia dal rischio di replicare fratture e differenze già esistenti nel mercato del lavoro, aumentando le disuguaglianze sociali tra diverse categorie di lavoratori (es quelli atipici). In una regione come le Marche, caratterizzata dalla presenza di piccole imprese, il ruolo del sindacato può essere quello di aggregare le piccole realtà produttive a livello di distretto o di settore, lavorando per creare servizi di welfare interaziendali aperti al territorio e svolgendo, quando necessario, un ruolo di coordinamento. Gino Mazzoli, psicosociologo dell’Istituto Praxis di Reggio Emilia, ha invece affrontato il tema del welfare di comunità come strumento per rispondere alla crisi di fiducia che colpisce il sistema pubblico di protezione sociale e che coinvolge anche il sindacato. Un welfare capace di rispondere ai bisogni di tutti, e non solo dei poveri, fondato sull’attivazione delle risorse proprie delle persone e delle famiglie che abitano le comunità locali. Il welfare tradizionale, pensato per rispondere ai bisogni di poche persone marginali, non è adatto a far fronte alle nuove vulnerabilità sociali e lavorative, molto più estese e pervasive. Da qui nasce la necessità di ricomporre l’offerta di servizi di welfare, solo in parte pubblica, generando nuove risorse relazionali e finanziarie, anche facendo attività di scouting rispetto alle realtà esistenti, che vanno valorizzate e coordinate da un soggetto pubblico “intelligente” anche se non più onnipresente. In questo contesto il sindacato può svolgere un ruolo di “riabilitazione sociale,” raccogliendo le domande, sviluppando la socialità, producendo nuovo welfare con e per i lavoratori, attivando risposte collettive che sono il risultato di un’attività di accompagnamento e tutoring di nuove esperienze, aiutando la costruzione di reti convenienti per tutti i soggetti che vi aderiscono. Dalla teoria alla pratica: nel pomeriggio i lavori hanno acquistato una svolta operativa. I partecipanti al corso sono stati divisi in due diversi gruppi di lavoro. Nel primo sono state analizzate alcune esperienze di contrattazione aziendale, sia marchigiana che relativa ad altri contesti territoriali. Il contributo di Giorgio Caprioli, responsabile dell’Osservatorio regionale della Cisl Lombardia, ha consentito in particolare un approfondimento su alcune ipotesi di welfare contrattuale attivate nel territorio lombardo. Nel secondo workshop sono state illustrate due esperienze di apertura al territorio da parte della Cisl di Ancona e di Macerata. Nicoletta Spadoni, Assistente sociale del Comune di Castellarano, ha raccontato due progetti attivati nel territorio di Reggio Emilia che hanno come protagonisti rispettivamente disoccupati tradizionali e giovani neet. I lavori della giornata sono stati conclusi dal Segretario regionale della Cisl Marche Sauro Rossi. «Una delle parole chiave di quest'appuntamento formativo è la "generatività"». «Tanto nel welfare contrattuale che in quello di comunità, essere generativi non significa solo dare origine, ma anche e soprattutto "dare inizio", a volte anche inserendosi in realtà che già ci sono, senza rivendicare primazie o primogeniture. Su questo versante, sia in azienda che sul territorio, il sindacato deve esercitare, con passione e competenza, il ruolo di soggetto che promuove la solidarietà.»
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14/03/2015 Il welfare in azienda e nella comunità: esperienze a confronto
Lunedì 16 Marzo 2015 ore 9,30- 17,00 seminario di studio, promosso dalla Cisl Marche in collaborazione con l’Università di Macerata, sulle prospettive del welfare prodotto mediante la contrattazione aziendale e l’attivazione delle comunità locali. Ai lavori della mattina interverranno Emmanuele Pavolini,  Università di Macerata, e  Gino Mazzoli, Studio Praxis Reggio Emilia. Nel pomeriggio verranno analizzate esperienze concrete di welfare contrattuale e di welfare di comunità, con il contributo di Giorgio Caprioli, Cisl Lombardia e di Nicoletta Spadoni, del Comune di Castellarano ( RE). «Le dinamiche conseguenti alla grave crisi internazionale degli ultimi anni, le politiche di austerity dell’Europa e i processi di spending review messi in campo dai governi nazionali succedutisi nel recente passato mettono a dura prova il welfare pubblico. – afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche - In questa cornice, pur continuando a negoziare servizi sociali e sanitari pubblici e di qualità per tutti ma soprattutto per le persone più deboli,  riteniamo necessario come Cisl approfondire e sviluppare  altre e nuove strade di creazione del welfare, chiedendo a  istituzioni, aziende, associazioni, comunità territoriale di dare il proprio contributo in questa direzione.» All’iniziativa, che è aperta agli studenti dell’Università di Macerata e a tutta la cittadinanza, è prevista la partecipazione del Magnifico Rettore dell’Università di Macerata, prof. Luigi Lacché.
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14/03/2015 FIM-CISL: tutelare il lavoro nel Piceno "ferito"
Oggi i lavoratori della Scandolara Spa hanno ricevuto dalla Sede Legale di Milano una comunicazione in cui l’Azienda dichiara che nel 2015 corrisponderà la "sola retribuzione di base", non erogando piu’ il trattamento, che un accordo sottoscritto con CISL e CGIL, aveva assicurato per il 2013/2014 stipendi e salari maggiorati rispetto al Contratto nazionale di Lavoro. L’Azienda definisce incomprensibile il fatto che la RSU UGL abbia proclamato uno sciopero di 8 ore proprio il giorno della consultazione sul rinnovo dell'accordo che, a suo tempo era stato votato da gran parte dei lavoratori. C’era infatti una ipotesi di proroga e integrazione dell’accordo stesso sottoscritta in Regione Marche il 12/02/2015, ma la consultazione tra i lavoratori è risultata nulla per la scarsa partecipazione al voto, inferiore al 50%. Per Romina Rossi responsabile della Fim Cisl <<noi siamo nei luoghi di lavoro e ci mettiamo la faccia ogni giorno per fare in modo che un territorio già abbondantemente provato dalla crisi, non subisca anche l'oltraggio di chi ha come unico interesse il lavoro degli studi legali piuttosto che tutelare l’occupazione nelle aziende del territorio>> quindi<<L’Ugl si schiarisca le idee e scelga da che parte stare: non è accettabile abbandonare il tavolo del confronto in regione, proclamare uno sciopero contro un accordo migliorativo rispetto al precedente e lamentarsi ora per la parte di salario perso!>> La Fim Cisl  dichiara che continuerà a cercare in ogni modo di tutelare e rappresentare il lavoro in un territorio ferito dalla crisi e dalla irresponsabilità di tanti.
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09/03/2015 Cgil Cisl Uil: su Tirocini Over 30, procedure inadeguate
                                                           Segreterie Regionali Marche                                      SU TIROCINI OVER 30: “PROCEDURE INADEGUATECgil, Cisl e Uil regionali esprimono la massima solidarietà e vicinanza ai tanti disoccupati che hanno passato la notte in fila davanti ai Centri per l'impiego per cogliere l'opportunità del bando della Regione sui tirocini Over 30. La situazione deve far riflettere tutti, sopratutto le Istituzioni sulla grave situazione di difficoltà e di disagio che anche nelle Marche si è determinata e si  sta allargando dall'inizio della crisi.Emerge con evidenza innanzi tutto l'inadeguatezza delle procedure seguite e quindi l'esigenza di ragionare a fondo per il futuro sulle modalità e sui criteri di avvio dei tirocini, modalità che rischiano di innescare solo una guerra tra poveri e di creare un sentimento di sfiducia nelle istituzioni stesse.La situazione sarebbe stata  peggiore se la Regione non avesse accolto le richieste di Cgil, Cisl e Uil di posticipare la scadenza del bando in virtù del fatto che la normativa nazionale sui nuovi Isee impedisce l'ottenimento della certificazione in tempi brevi.Questi fenomeni nascono anche dalla carenza di risorse disponibili per le politiche attive del lavoro orientate alla ricollocazione delle persone disoccupate; pertanto è necessario che, tra le scelte che andranno adottate a breve sia sull'utilizzo dei fondi comunitari sia rispetto al bilancio regionale, si tenga conto di questa emergenza e si individuino risorse aggiuntive.Cgil Cisl Uil Marche
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05/03/2015 GARANZIA GIOVANI, PASSI AVANTI SUI TIROCINI ORA LE ALTRE MISURE
«Il nostro obiettivo era trovare soluzioni rapide e condivise e poter fornire risposte alle preoccupazioni dei giovani tirocinanti del Programma Garanzia Giovani» così il segretario della CISL Marche Stefano Mastrovincenzo dopo l’incontro con l’Assessore regionale Luchetti, il dirigente Montanini, il Direttore regionale Inps Fiorino.  L’INPS ha  accreditato i rimborsi della trattenuta Inps del 23%, che da ora non verrà più effettuata e ha confermato al sindacato che il problema dei ritardi nei pagamenti (che verranno effettuati con cadenza bimestrale) si sta gradualmente risolvendo, col  superamento dei vari problemi informatici e di accredito delle risorse finanziarie. La Regione Marche ha inoltre trasmesso all’INPS un ulteriore elenco di 197 giovani cui corrispondere l’indennità, giovani che si aggiungono ai 2.228 già trasmessi con l’elenco del 10 febbraio. Riferisce Roberta Fabretti del Dipartimento Lavoro Cisl Marche «abbiamo anche  posto la questione dei 250 giovani sorteggiati dalla Regione per i controlli di primo livello previsti dal Ministero, per i quali abbiamo chiesto di accelerare per superare a breve i ritardi nei pagamenti, e delle altre 100 posizioni ancora da sbloccare per incompletezza dei dati e delle necessarie comunicazioni».  «Abbiamo colto con soddisfazione – prosegue Mastrovincenzo – la delibera della Regione sulla rimodulazione dei fondi di Garanzia Giovani, che consentirà di sbloccare i 1.000 tirocini che non erano stati attivati a causa dell’esaurimento dei fondi. Dopo l’autorizzazione del Ministero i tirocini in questione saranno attivabili presumibilmente ad aprile. »  Sui chiarimenti chiesti dal sindacato in merito alle altre misure del Programma GG, la Regione ha assicurato l’avvio a breve  dei corsi di formazione, compresi quelli  rivolti ai minori; tempi un po’ più lunghi per l’uscita dei Bandi sull’ Autoimprenditorialità e sull’Accompagnamento al lavoro, per verifiche inerenti la regolamentazione del Fondo Sociale Europeo.  
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05/03/2015 Sanità nel Fermano, le preoccupazioni della Cisl
Il confronto tra CGIL CISL, insieme al Sindacato Pensionati, e la Direzione dell'AV4 sui nodi e sulle scelte della sanità fermana è ripreso con l'incontro di lunedì 2 marzo. La sanità fermana continua ad essere in grave difficoltà. Alle politiche dei tagli si sta aggiungendo un clima d'incertezza nelle scelte del governo regionale e dell'ASUR che dura da mesi. La sanità locale accusa un'intollerabile arretratezza complessiva, rispetto agli altri territori delle Marche, che si esprime in termini di risorse, di posti letto, di dotazioni degli organici, di infrastrutture e servizi. Restano tanti problemi e rimane molto da concretizzare rispetto al protocollo sindacale regionale. Importanti passi avanti sono stati fatti, ma molto resta da fare e ciò investe la Regione e l'ASUR, oltre all'azione locale dell'AV4: liste di attesa e mobilità passiva, riconversione delle strutture, rete emergenza, prevenzione, appalti, case della salute, integrazione socio-sanitaria, rete territoriale/distrettuale, residenze e domiciliarità, costi dei servizi, equilibrio tra domanda e offerta, adeguamento degli organici, rapporto con sanità privata e medici di famiglia. Nell'incontro, sono stati affrontati, tra gli altri, alcuni nodi principali che sono stati individuati nei seguenti: Pronto soccorso, liste di attesa, riconversioni strutture e Case della Salute. Alcune novità riguardano la conclusione dei lavori al Murri dove è prevista l'apertura a regime del nuovo Pronto Soccorso dal prossimo 9 aprile che si doterà di una nuova diagnostica radiologica e di un potenziamento del personale con 3 infermieri e 1 operatore sanitario. Risolto anche il nodo INRCA che dal prossimo 1° giugno attuerà un nuovo piano di assunzione e potrà ospitare 20 posti letto di lunga degenza che andranno ad alleggerire l'ospedale Murri. I problemi più urgenti sono quelli per i quali i cittadini sono costretti ad attese lunghe oltre un anno e riguardano la diagnostica, con particolare riferimento agli esami della risonanza magnetica e oculistica. Dal 30 aprile andrà a regime la nuova RNM, consentendo una maggiore produttività.Tuttavia, da tempo abbiamo segnalato la necessità di acquistare una seconda macchina anche se ciò comporterà un ulteriore investimento da parte dell'ASUR. Per l'oculistica, è stato avviato il bando per il primario, tuttavia restano i problemi di organico e di organizzazione del lavoro relativo all'attività extra-moenia che coinvolge anche utenza da altre Regioni, a scapito della domanda del territorio. In ogni caso, per discutere le problematiche relative alle liste di attesa, è previsto un incontro dedicato martedì 10 marzo. In relazione alle Case della Salute, iniziano i lavori a Porto San Giorgio; è in completamento l'appalto per Sant'Elpidio a Mare; più problematica è la ristrutturazione a Montegiorgio. Prossimi incontri saranno dedicati alla residenzialità, al costo delle rette e alla situazione di Amandola. «Il sindacato continuerà la sua azione ma, insieme ad essa deve svilupparsi la consapevolezza dei problemi dell'intero territorio fermano e della sua rappresentatività unitaria costruita sulle questioni concrete.- afferma Alfonso Cifani, della Cisl di Fermo - Forte preoccupazione desta anche l'azione di governo nazionale, che con la legge di stabilità opera ulteriori tagli e smentisce lo stesso Patto della Salute che aveva iniziato ad invertire la politica dei tagli indiscriminati, costringendo molti cittadini a ricorrere al privato o a rinunciare a curarsi.» La politica può avere un vero ruolo da protagonista solo rinunciando ai legami clientelari con la sanità e recuperando gli strumenti della pianificazione e della programmazione. Ciò già interroga coloro che si candideranno a comporre il nuovo Consiglio Regionale.  
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05/03/2015 MARZO 2015: Le iniziative dedicate alle donne
Marzo il mese dedicato alle donne,tante  le iniziative nelle Marche promosse dalla Cisl  e dalle istituzioni. Ad Ascoli Piceno, venerdì 6 Marzo alle ore 9.30 presso la Sala Docens di Piazza Roma - Ascoli Piceno,Convegno "Cura e Famiglia. Ruoli esclusivamente femminili?". Iniziativa promossa, all'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ascoli  Piceno, i Coordinamenti Donne Pensionate della Cisl di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo,nell'ambito della manifestazione "Donne in campo". Programma Convegno Ad Ancona, sabato 7 Marzo ore 17,00  al  Ridotto delle Muse, FERITE A MORTE  le donne delle istituzioni  per le donne,per la prima volta in Italia,  in un ciclo di letture tratte dal libro " Ferite a morte" di Serena Dandini. Ingresso ad offerta, che sarà  destinata alla Casa di Demetra di Ancona.. La Casa di Demetra  struttura di seconda accoglienza per donne vittime di violenza, voluta dal Comune di Ancona, per  accogliere, tutelare e riattivare le donne, aiutarle a ricostruirsi e ad inserirsi in un percorso sociale e lavorativo che dia loro autonomia.  «La rete anti-violenza del territorio di Ancona - afferma la responsabile per le Pari Opportunità della CISL Marche, Cristiana Ilari, - è attiva da anni e per iniziativa di tante donne, impegnate nelle Istituzioni, nelle realtà associative, nei Servizi Sociali e Sanitari, nelle Forze dell’Ordine. Una collaborazione concreta che ha permesso di attivare  un percorso virtuoso e sinergico con progetti, iniziative e un lavoro costante nel territorio. La Cisl  da anni è impegnata  con la rete di istituzioni e associazioni nel contrasto alla violenza,  ha aperto presso le sedi di Ancona e di Macerata,  un servizio di consulenza legale con l'obiettivo di offrire al territorio spazi e luoghi di informazione, ascolto, difesa, tutela e attivazione delle donne in difficoltà in un contesto in cui aumentano vulnerabilità sociali, familiari e lavorative. - conclude Cristiana Ilari - Un vero “segno di futuro”,  non un semplice slogan quanto un impegno quotidiano a leggere con attenzione e verità per  interpretare con speranza questo nostro tempo. Perché  INSIEME SI PUÒ». Guida al Servizio Cisl Consulenza legale sulla violenza
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03/03/2015 CURA E FAMIGLIA. RUOLI ESCLUSIVAMENTE FEMMINILI?Venerdì 6 marzo 2015 ore 9,30 Sala Docens Piazza Roma – Ascoli Piceno
 Nell'ambito della manifestazione "Donne in campo" indetta dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ascoli  Piceno, i Coordinamenti Donne Pensionate della Cisl di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo, organizzano il  Convegno "Cura e Famiglia. Ruoli esclusivamente femminili?". All'incontro, che  si terrà venerdì 6 Marzo alle ore 9.30 presso la Sala Docens di Piazza Roma - Ascoli Piceno, interverranno: Monsignore Giovanni D'Ercole,   Vescovo della Diocesi di Ascoli Piceno; Roberto Volpi (scrittore statistico) su "La trasformazione della famiglia e le sue ripercussioni sulla società di oggi"; Ivana Sandrin (dirigente scolastico) su "Scuola e Famiglia.Una possibile alleanza per educare" e Lorenza Mancini (Coordinatrice Regionale Donne Pensionate  Cisl Marche) con la relazione" Dal punto di vista delle donne: stereotipia  e asimmetria dei ruoli". La cittadinanza è invitata a partecipare . Programma Convegno
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26/02/2015 Mastrovincenzo: Lavoro e Sanità l'agenda della nuova Regione dovrà essere questa
«La Regione deve mettere al centro dei propri impegni il lavoro e il sostegno al ripresa produttiva. Sono due priorità che vanno ad aggiungersi alla necessità di portare avanti in maniera decisa la riforma sanitaria, iniziando a potenziare anche i servizi socio - sanitari territoriali. Serve poi un diverso utilizzo dei fondi strutturali. Basta con i finanziamenti a pioggia. Bisogna fare scelte mirate e facilitare, anche in assenza di risorse, il rientro nel mondo del lavoro di chi l'ha perso attraverso forme di auto-organizzazione». E' quanto si aspetta dal nuovo governo regionale il segretario regionale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che analizza alcune delle principali criticità della regione, offrendo spunti di riflessione e presentando proposte. Mastrovincenzo, qual è la situazione dell'occupazione nelle Marche? Segni di ripresa non ci sono?«La disoccupazione dei giovani tra 15 e 29 anni supera ormai il 25% e quasi 22.000 sono state le adesioni al progetto Garanzia Giovani. La Cisl crede in questa opportunità, ma abbiamo trovato difficoltà inaccettabili nello svolgimento di molti dei 3000 tirocini attivati e nel pagamento delle indennità. Per svoltare servono nuove politiche attive, connessioni innovative tra sistema formativo e mondo del lavoro e credito mirato per imprenditoria giovanile». Già, ma le imprese marchigiane stanno attraversando un periodo nero.«C'è una quota di aziende che si è saputa rinnovare puntando sull'export e riuscendo a ripartire, ma molte piccole e medie imprese faticano a gestire il passaggio generazionale, non investono sul capitale umano e sulla tecnologia. Così sono rimaste indietro». Cosa serve  per un vero rilancio?«Una grande flessibilità produttiva e soprattutto investire sulle competenze, sulla ricerca e sull'innovazione». Mastrovincenzo, è emergenza? «I dati sulla cassa integrazione ci dicono che scende l'ordinaria ma il ricorso alla straordinaria aumenta del 47,7% rispetto al 2013. Questo significa che si consolidano situazioni di crisi strutturale» Secondo lei quali sono le ricadute del Jobs Act? «Il governo è stato sordo alle osservazioni del sindacato e delle commissioni parlamentari: sbagliata la norma sui licenziamenti collettivi, timidi segnali positivi contro la precarietà ma serviva più' coraggio. Nelle Marche solo il 10% delle nuove assunzioni è a tempo indeterminato. La Cisl si impegnerà per fare accordi per una nuova occupazione stabile, utilizzando gli incentivi della Legge di Stabilità». Tra le partite calde c'è il riordino delle Province, quali sono le preoccupazioni della Cisl? «È essenziale che il Consiglio regionale approvi subito la legge sul trasferimento di molte funzioni provinciali e del connesso personale alla Regione. Resta il nodo risorse: visti i tagli apportati, il Governo ha la responsabilità di garantire l'occupazione di 2200 dipendenti nelle Marche e i servizi erogati ai cittadini, ma anche la Regione dovrebbe fare la sua parte». Governo Spacca. Bilancio?«Il presidente si è impegnato positivamente nel dare un'identità alla regione, facendo crescere l'idea di comunità marchigiana. Sono anche soddisfatto della spinta a una visione europea con la creazione della Macroregione, ma mi sembra che negli ultimi tempi abbia lavorato più per valorizzare la sua figura che la squadra. Negativa la gestione di Aerdorica». Dal 3 al 5 marzo le Rsu dei settori pubblici vanno al voto, cosa s'aspetta? «Circa 70.000  i lavoratori marchigiani di enti locali, sanità, ministeri, scuola e università al voto per eleggere le rappresentanze sindacali, otre 1.400 i candidati nelle liste Cisl. Il Governo ha avviato robusti interventi nel settore pubblico con poco dialogo e scarse risorse. “Buona scuola”, riforma della pubblica amministrazione, soppressione delle Province, e pesanti tagli a Regioni ed enti locali nella Legge di Stabilità. Dal 2009 circa 470 mln € in meno alla sanità delle Marche con impatto pesante su servizi e personale. Spero in una grande partecipazione al voto: i lavoratori vogliono che i servizi pubblici siano riorganizzati e non depotenziati.» Quali garanzie ci sono per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro?«La disoccupazione dei giovani tra 15 e 29 anni nelle Marche supera ormai il 25% e quasi 22.000 sono state le adesioni a Garanzia Giovani. La Cisl crede in questa opportunità, per questo riteniamo inaccettabili le difficoltà nello svolgimento di molti dei 3000 tirocini attivati e nel pagamento delle indennità. Con altre parti sociali siamo impegnati anche nell'erogazione di servizi ai giovani, integrando le attività dei Centri per l’Impiego. Per svoltare servono nuove politiche attive, connessioni innovative tra sistema formativo e mondo del lavoro e credito mirato per imprenditoria giovanile. Aggiungo che la Cisl presenterà proposte di modifica alla Fornero per favorire uscite flessibili al pensionamento e inserimento dei giovani.» In cosa consiste la nuova proposta della Cisl sul fisco? A livello locale cosa migliorerebbe?«Serve una redistribuzione della ricchezza, ancora troppo concentrata, per rilanciare i consumi e contribuire a sviluppo e occupazione. La nostra proposta di legge ad iniziativa popolare prevede un bonus strutturale di 1000 euro annui per i redditi inferiori a 40.000 lordi annui, da finanziare con un’imposta sui patrimoni oltre i 500.000 euro e contrasto di interessi per frenare l’evasione; poi limite alle tasse locali e esenzione per la prima casa.»  Chiudono gli uffici postali? Cosa succede nella regione?«Il piano di Poste italiane nelle Marche prevede la chiusura di 10 uffici e la riduzione delle aperture di altri 23. Oltre 40.000 cittadini in 28 comuni resterebbero senza ufficio postale o con orari ridotti. Contestiamo la strategia di Poste che vuole concentrare l’attività nelle zone più redditizie, penalizzando le piccole comunità; faremo di tutto per evitarlo.»  A che punto siamo col caso Fabriano? Novità, prospettive, ostacoli?«Attendiamo il rispetto degli impegni assunti dal viceministro DeVincenti a fine gennaio: firma della proroga dell’Accordo di Programma, revisione della Legge 181 per favorire nuovi investimenti, soluzione del contrasto con le banche sulla vicenda JeP. Le comunità locali non possono piu’ attendere.» Intervista integrale di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl Marche,al Messaggero del 26 Febbraio 2015   Il Messaggero 26 Febbraio 2015
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11/02/2015 Elezioni RSU Pubblico impiego: 3-4-5 Marzo scegli Fp Cisl per difendere il tuo lavoro
Il 3-4-5 marzo 2015 circa  40.000 dipendenti pubblici andranno al voto per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie. Per la Cisl, capillarmente presente nei luoghi di lavoro, circa 800 lavoratori candidati nelle Marche ( di cui il 60% circa donne) mentre altri 200 lavoratori  faranno parte delle commissioni elettorali o svolgeranno funzioni di scrutatore. Si vota, per scegliere i propri rappresentanti sindacali, in tutti gli enti, uffici comunali e ministeriali, nelle agenzie fiscali , negli enti pubblici non economici ( Inps, Inail, Aci , Croce Rossa ) e in tutte le Aree vaste sanitarie e aziende ospedaliere. Sin tratta di un vero e proprio "esercito cislino di lavoratori " che ha scelto la Cisl per mettersi  in gioco in prima persona e rappresentare i colleghi nei luoghi di lavoro Le elezioni RSU sono una prova di democrazia e radicamento sindacale . Mai come oggi i lavoratori pubblici chiedono al sindacato competenza e professionalità per accompagnarli in quel percorso di riforma della pubblica amministrazione troppo spesso solo annunciato ma mai ancora realizzato. Il  23 febbraio  il  Segretario Generale Nazionale Fp Giovanni Faverin, sarà ad Ancona per incontrare i lavoratori del pubblico impiego, candidati Cisl alle Rsu,  al Ridotto delle Muse.    
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10/02/2015 Cisl Scuola: elezioni RSU 3-4-5 Marzo perché scegliere Cisl conviene
Mercoledì 18 febbraio 2015 alle ore 15,30 Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola, incontrerà i canditati della Cisl Scuola Marche per il rinnovo delle RSU 2015, le  rappresentanze sindacali unitarie,  del 3-4-5 marzo . Nelle Marche oltre 26 mila, tra insegnati, personale ATA e amministrativo, in 245 istituti scolastici di ogni ordine e grado, andranno al voto per rinnovare i propri rappresentati sindacali. In  681 hanno scelto la Cisl per mettersi  in gioco in prima persona e rappresentare i colleghi nei luoghi di lavoro. https://www.youtube.com/embed/TXB8vGc1exc?rel=0&amp;showinfo=0 Con  “Accendi le RSU”, lo slogan scelto dalla Cisl Scuola, Francesco Scrima sottolinea  l’impegno del sindacato e invita a  «reagire con fermezza al tentativo di “spegnere”, insieme a un contratto progressivamente svuotato di contenuti, la possibilità stessa di dare risposta, attraverso la contrattazione, alle giuste attese di chi costruisce la buona scuola ogni giorno, con la sua passione e la sua fatica. Ma è anche l’invito a mettere in luce il ruolo che le diverse professionalità operanti nella scuola svolgono. – continua Scrima – “Accendi le RSU “è l’invito a valorizzare strumenti importanti di partecipazione, che aiutano a mettere in chiaro i diritti e i doveri di ciascuno. Contrattare non alimenta tensioni e conflitti, ma è il modo migliore per risolverli e prevenirli: l’azione sindacale concorre al “buon governo” della scuola. – conclude - Le candidate e i candidati della Cisl, che ringraziamo di cuore per la loro disponibilità,  sono una risorsa preziosa per accrescere la qualità e l’efficacia delle relazioni sindacali in ogni scuola. Per farne davvero una scuola “buona”.» Il rinnovo del contratto, la “Buona Scuola”, il valore della partecipazione e l’impegno in prima persona plurale saranno al centro dell’incontro con il segretario generale nazionale della Cisl Scuola. Saranno presenti i segretari regionali della Cisl Scuola e il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo.
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26/01/2015 AUSCHWITZ, 70 ANNI DOPO
Ognuno di noi ha un dono grande, strettamente connesso a quello della vita: la dignità di essere persona. Una dignità che va coltivata, difesa e affermata, singolarmente e collettivamente. A 70 anni dall’apertura del campo di sterminio di Auschwitz, facciamo ancora una volta profonda memoria della Shoah. Reagiamo con sdegno e vigore ad ogni odierno sussulto di antisemitismo, così come ad ogni vile attentato alla libertà religiosa, di espressione e di autodeterminazione dei popoli. Servono coscienze rette, vigili, capaci di discernimento e coraggiose nelle decisioni, nelle situazioni ordinarie come nelle vicende più oscure, drammatiche e impegnative della vita. "In un angolo del campo di concentramento, a un passo da dove si innalzavano gli infami forni crematori, nella ruvida superficie di una pietra, qualcuno, chi?, aveva inciso con l’aiuto di un coltello forse, o di un chiodo, la più drammatica delle proteste:  ''Io sono stato qui e nessuno racconterà la mia storia'."  (Luis Sepúlveda, Le rose di Atacama)
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20/01/2015 Lavoro, Sviluppo e Welfare: le priorita’ 2015 di Cgil Cisl Uil Marche
Favorire la trasformazione del tessuto sociale e produttivo in grado di interpretare le nuove sfide per lo sviluppo e garantire una nuova stagione di coesione sociale, contribuendo a dare efficienza ai servizi pubblici, tra le priorità del 2015 per CGIL CISL UIL Marche. E’ quanto emerso nell'incontro di oggi ad Ancona promosso dai sindacati confederali. Nelle Marche la crisi economica ed occupazionale non accenna ad allentarsi, il 2015, sarà ancora un altro anno particolarmente difficile. Per questo  CGIL CISL UIL sono impegnati a sostenere l'occupazione e a contenere le ricadute sociali della crisi su giovani, lavoratori, pensionati e sulle persone più fragili della società. CGIL CISL UIL ritengono che la contrattazione confederale, territoriale e sociale rappresenti uno strumento importante per attivare e orientare le politiche a livello locale.  Visti i ripetuti tagli ai trasferimenti a Regione e Comuni, per il 2015 anche derivanti dalla Legge di stabilità, si rende necessario intercettare risorse pubbliche dei Fondi Comunitari per sostenere il lavoro e l'economia, garantendo selettività e integrazione nel loro impiego, celerità dei tempi di attivazione e metodo partecipativo nella gestione.  Nel contempo si richiede uno sforzo comune per modificare una politica che sta mettendo in discussione il ruolo delle autonomie locali e  garantire servizi fondamentali per la popolazione. A fronte di risorse limitate e decrescenti CGIL CISL UIL  chiedono agli amministratori pubblici di operare scelte basate sull’equità, sulla redistribuzione, sul contrasto agli sprechi, anche individuando ambiti ottimali per le gestioni associate dei servizi e operando  scelte oculate sulle società partecipate. In questo contesto economico, istituzionale e sociale per CGIL CISL UIL  sono prioritarie: le politiche di sostegno al lavoro attraverso l’aiuto a chi ha perso il lavoro, favorendone il reinserimento lavorativo, integrando maggiormente le politiche sociali con quelle del lavoro; le politiche per sostenere il rilancio economico dei territori, promuovendo Patti di sviluppo locale, basati su incentivazioni di reti di imprese, coworking inteso come condivisione di spazi comuni e imprese ad alta innovazione; le politiche territoriali e ambientali realizzando progetti per il controllo del territorio, la messa in sicurezza dei percorsi fluviali e l’efficientamento energetico; le politiche abitative sostenendo le persone che hanno subito sfratti per morosità incolpevole e incrementando  abitazioni per giovani, diffondendo canoni a canone concordato; le politiche sociali e della salute, salvaguardando i servizi per la non autosufficienza e la disabilità, i servizi educativi e per la prima infanzia, il trasporto e le mense scolastiche; le politiche fiscali introducendo progressività e equità nell’imposizione fiscale; le politiche tariffarie contrastando aumenti tariffari indiscriminati ed introducendo l’ISEE lineare, a livello di Ambito territoriale sociale, distinto per tipologia di servizio. I sindacati confederali intendono estendere e qualificare la contrattazione su questi temi, coinvolgendo la pluralità di interlocutori, istituzionali e socio-economici. CGIL CISL UIL  Marche  predisporranno  specifiche  piattaforme territoriali,  sulla base di una  estesa campagna di ascolto nella quale saranno coinvolti delegati, lavoratori, disoccupati, precari, giovani e pensionati.
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13/01/2015 Cisl:"Aeroporto Sanzio via dalla black list dei piccoli aeroporti. E' urgente intervenire"
Nonostante i tentativi di rassicurazione arrivati in questi giorni, purtroppo risulta che  il piano di dismissione degli ausili tecnologici dell’aeroporto di Falconara da parte dell’ ENAV continua ad andare avanti. Dopo lo smantellamento dell’ ATIS (Servizio automatico di trasmissione delle informazioni utili al pilota per acquisire in modo aggiornato e continuativo i dati meteorologici per l’atterraggio e decollo) e l’apparato di emergenza delle frequenze di comunicazione, il 15 gennaio è prevista la dismissione del sistema meteo di riserva che gestisce l’acquisizione e la distribuzione dei dati della temperatura, dell’aria, della pressione e del vento. Smantellamento di una tecnologia importante  che in realtà  produrrà solo irrisori risparmi a fronte di un rilevante danno di immagine. Va ricordato che oggi la torre di controllo continua a controllare  il traffico a vista sulla base di complesse procedure, nonostante gli annunci, di alcuni mesi fa,di investimenti in tecnologia radar. «La situazione continua ad essere preoccupante - ribadiscono Marco Ferracuti, Cisl Marche e Roberto Ascani, Fit Cisl Marche - la Regione convochi al più presto un tavolo con le parti sociali e i parlamentari che in questi giorni hanno presentato in Parlamento interrogazioni sull'aeroporto Sanzio.  - concludono - Va approfondita la  questione e trovate  le soluzioni  per mantenere e potenziare l’attuale livello tecnologico e togliere l’ aeroporto delle Marche dalla black list degli aeroporti minori per inserirlo nella classe superiore, visti anche  i numeri del traffico merci e passeggeri. » Comunicato Stampa
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02/01/2015 "Imprenditori, ora ci vuole coraggio" Intervista a Stefano Mastrovincenzo
Intervista a Stefano Mastrovincenzo, Corriere Adriatico 2 gennaio 2015, di Maria Cristina Benedetti Il leader della Cisl punta alla stabilizzazione dei precari utilizzando le misure della Legge di Stabilità Passo e chiudo. Senza mai lasciare il quadrante negativo di un sistema cartesiano che, da qualunque angolazione lo si osservi, rimanda alla stessa sentenza: niente ripresa. Il 2014 non sposta e non alza. Niente. “Nel terzo trimestre dell’anno, che s’è appena concluso, c’è stata una flessione del tasso di disoccupazione rispetto al 2013, dal 9,6% all' 8,9%”. Il leader regionale della Cisl, Stefano Mastrovincenzo, tenta di drizzare la barra. Inutilmente. “A questo dato - l’illusione muore sul nascere - non corrisponde però la creazione di lavoro, visto che le nuove assunzioni nei primi nove mesi sono scese dell’ 1,7%”. E' la combinazione dei pro e dei contro. D. E’ emergenza, punto.R.I dati sulla cassa integrazione ci dicono che scende l’ordinaria ma il ricorso alla straordinaria fino a novembre 2014 è aumentato del 47,7% rispetto al 2013.D. Tradotto in ferite sulla pelle?R. Significa che in molte aziende la condizione di crisi si è inasprita a tal punto da diventare strutturale, del sistema-impresa.D. L’intorno, poi, non aiuta. I tagli imposti dalla legge di stabilità, fresca di approvazione, sono la spallata finale.R. Altri graffi profondi. Per le Marche significano 230 milioni in meno.D. Un togliere a...?R. Alla quantità e alla qualità dei servizi ai cittadini.D. La dimostrazione sul campo?R. Il bilancio preventivo 2015 della Regione che di fatto prevede consistenti contrazioni di spesa nel sociale, nel trasporto locale, nella sanità, nelle politiche del lavoro e nelle misure anticrisi.D. Sforbiciate che rendono ingestibile persino il processo di riforma delle Province.R. Certo, perché si chiede alle Regioni di ricollocare funzioni e dipendenti provinciali, ma senza concedere le risorse necessarie.D.  Il rischio?R. Il caos con danni all'occupazione e ai cittadini.D. Il rovescio della medaglia? Attenuanti della Legge di Stabilità?R. La deduzione per le imprese del costo dei contratti di lavoro a tempo indeterminato dalla base imponibile Irap e, soprattutto, i robusti sgravi contributivi per chi assume con contratto a tempo indeterminato.D.  Le cifre da convertire?R. Nelle Marche solo il 10% delle assunzioni del 2014 è stato con contratto a tempo indeterminato, mentre contratti a termine e lavoro interinale hanno interessato oltre il 70% dei nuovi assunti. Nell'ultimo biennio sono ,poi, diminuite le trasformazioni di contratti di apprendistato o a termine in rapporti a tempo indeterminato.D.  Inverta la rotta.R. Dai nostri calcoli, in base alle misure della Legge di Stabilità, un lavoratore assunto a tempo indeterminato costerà all'azienda, a parità di stipendio, il 30% in meno di un dipendente a tempo determinato e oltre il 20% in meno di un contratto di collaborazione.D.  Acceleri.R. Come Cisl siamo pronti, insieme alle altre confederazioni, ad avviare un’azione contrattuale nelle aziende e nei territori, per favorire la stabilizzazione dei contratti precari utilizzando proprio queste misure.D.  Mai più senza?R. Un utilizzo accorto e lungimirante dei fondi europei, determinanti per sostenere le strategie di sviluppo: sostituiranno in gran parte le risorse ordinarie della Regione.D. Una priorità su tutte?R. Stimolare gli investimenti privati per rilanciare il lavoro e tornare a produrre ricchezza. Faccio un appello agli imprenditori marchigiani, quelli che possono, e ce ne sono, perché abbiano più coraggio nell'investire.D. Chiamiamolo coraggio?R. Certo, il sistema delle imprese non può essere lasciato solo. Le istituzioni dovrebbero coinvolgere gli istituti bancari, anche i grandi gruppi nazionali, perché impieghino nelle Marche, su progettualità condivise, una quota delle risorse avute dalla Bce per sostenere imprese e famiglie.D.  Altro elemento irrinunciabile?R. Far marciare il riordino degli enti locali e delle loro società partecipate.D.  Il Governatore Spacca su o giù dalla torre?R. Da un lato si è impegnato positivamente per far crescere nelle Marche l’idea di comunità regionale, dall'altro ha valorizzato più la sua figura che la squadra, sia di giunta sia di maggioranza. Positiva l’azione per mantenere la coesione nelle Marche; buona l’intuizione della Macroregione. Negativa la gestione di Aerdorica, affidata per anni alle persone sbagliate.D. Prendere o lasciare?R. Comprendo le istanze di chi chiede il ricambio di un leader dopo tanti anni al governo. A un patto...D. Prego?R. In questa fase i marchigiani hanno bisogno di un dibattito tarato sulle scelte per affrontare i problemi del lavoro, dello sviluppo, del welfare. Basta tattiche e organigrammi. Spero che le forze politiche siano collegate.Corriere Adriatico 2 gennaio 2015
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17/12/2014 Giovani e Pensionati: ricostruire legami tra generazioni
Ricostruire un legame tra generazioni lontane che in molti vorrebbero in guerra tra loro. Giovani studenti e anziani in pensione, nipoti e nonni, futuro e memoria stanno bene insieme e producono esperienze utili ad entrambi. E' quanto emerso dall'incontro di oggi  tra gli studenti della 4B dell’ITS Linguistico e Biologico  “G. Mazzocchi” di Ascoli Piceno. Perché un sindacato dei pensionati decide di incontrare i giovani? Come lo fa? Quali risultati può portare? Studenti, professori e pensionati si sono interrogati e hanno cercato insieme le risposte. Accompagnare i più giovani nel gestire il loro presente e progettare il futuro è un desiderio sempre più forte dei pensionati di fronte ad una realtà sociale ed economica difficilissima come quella dell’ascolano: è un investimento verso i propri figli e i propri nipoti. “Fare” insieme, scambiarsi competenze, idee e suggerimenti su come superare le difficoltà di ciascuno (salute, lavoro, solitudine, disorientamento) è il campo da gioco di una partita da giocare insieme, dove anche i più giovani possono dare tanto a chi comincia a sentire la difficoltà degli anni che avanzano. I giovani possono aiutare gli anziani a dare un senso alla propria vita, proprio quando la realtà dei tempi attuali toglie loro spazi di protagonismo. Gli anziani possono testimoniare l’importanza della memoria, dell’esperienza, del senso critico di fronte ad una società dove è spesso difficile distinguere le opportunità dai rischi. L’accoglienza dei ragazzi della 4B, della prof.ssa Rita Epifani e del Dirigente Scolastico Prof. Alfredo Mazzocchi, hanno permesso a Giulio Grazioli, Silvia Casini e Rosandra Ciarrochi della Fnp Cisl di raccontare le numerose attività che stanno portando avanti nel territorio di Ascoli Piceno dimostrando che da questo incontro possono anche emergere opportunità importanti e inaspettate, come ha testimoniato il giovanissimo Paolo Giorgi (diplomatosi lo scorso anno proprio al “Mazzocchi”), vincitore di una borsa di studio presso il CET di Mogol in Occasione del Festival delle Generazioni 2014 a Firenze.
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16/12/2014 Tavola rotonda: Fermano al Lavoro. Visione Condivisa e Priorità di Sviluppo.
Fermano al Lavoro. Visione condivisa e priorità di sviluppo. Al centro della tavola rotonda in programma per il 19 dicembre ore 9,00 presso l'Auditorium Villa Nazareth di Fermo. Ai lavori della mattinata, introdotti da Alfonso Cifani, Segretario Cisl Marche, e da Marco Marcatili, economista Nomisma,  interverranno  Sauro Longhi, Rettore Università Politecnica delle Marche; Graziano Di Battista, Presidente Unioncamere Marche; Sara Giannini, Assessore Regione Marche, on.Paolo Petrini, Camera dei Deputati e Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl Marche. Alle ore 12,00 è prevista l'inaugurazione della nuova sede della Area sindacale Territoriale Cisl di Fermo in via S. Alessandro.
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25/11/2014 Lettera alle donne
Carissime/i Oggi ricorre la “Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne”. Tante sono le iniziative a livello nazionale e nel nostro territorio marchigiano, ma al di là delle celebrazioni, che hanno comunque il grande merito di porre l’attenzione su un fenomeno in aumento, come CISL delle Marche intendiamo rinnovare il nostro impegno quotidiano nel nostro territorio, nei posti di lavoro, nelle scuole, in famiglia, a fianco delle donne contro ogni forma di violenza e discriminazione perpetrata nei loro confronti , per tutelare le vittime e per promuovere e diffondere la cultura del rispetto. In Italia tra il 2005 ed il 2013 ci sono stati nel nostro Paese 1042 “femminicidi”; il 2013 è stato l’anno che ha visto la curva salire più in alto con 134 omicidi rispetto ad una media annuale di 116. La crisi economica ha probabilmente da un lato acuito l’aggressività e la frustrazione che sono alla radice del fenomeno, dall’altro ha reso le donne soggetti deboli di un mondo del lavoro contratto e stagnante, donne ricche di risorse interiori magari, ma spesso più fragili socialmente, meno autonome proprio perché pagano i costi più alti della precarietà o della disoccupazione. Se agli inizi del Novecento la grande scrittrice Virginia Woolf per rendere libere le donne invocava “una stanza tutta per loro” , in cui il luogo della riflessione diventava metaforicamente lo spazio della loro autonomia e creatività, oggi più che mai quell’invocazione deve spingerci a creare le condizioni economiche, sociali e culturali per rendere effettiva la cultura del rispetto, della parità, della valorizzazione della persona. Anche nel nostro territorio l’aumento dei casi di violenza, di stalking, di molestie, di mobbing evidenziano come spesso la violenza assuma le fattezze di chi è più vicino alla vittima: un familiare, il marito o il compagno, il collega o il datore di lavoro. Per questo molte donne fanno ancora fatica ad uscire dall’ombra: i legami con il carnefice rendono più stretti i vincoli psicologici, culturali, emotivi e annodano, aggrovigliano, stringono fino a bloccare l’iniziativa della denuncia. Informarsi, chiedere, conoscere le opportunità (anche di patrocinio gratuito) che la legge italiana offre non è facile per molte donne italiane o straniere che vivono in Italia; paura, vergogna, solitudine sono gli ostacoli maggiori. Per questo la CISL delle Marche ha attivato un servizio di consulenza legale gestito dall’avvocato Raffella Spettoli, presso le sedi di Ancona e Macerata, uno sportello aperto a tutte le donne per indirizzare e promuovere azioni che possano far uscire la vittima dalla prigione della paura e orientarla in sinergia con la rete presente nel nostro territorio. Perché insieme si può. Un caro saluto Cristiana Ilari (responsabile pari opportunità CISL Marche) 
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21/11/2014 La mobilitazione della Cisl per cambiare l'Italia
A Firenze, Napoli e Milano il 2, 3 e 4 dicembre manifestazioni con delegati e pensionati Furlan: «Questa la strategia della Cisl per correggere Jobs act e legge di stabilità» «Si apre una stagione di scelte importanti e difficili con una mobilitazione continua della Cisl per riaffermare la difesa del lavoro e le sue tutele» come ha spiegato il Segretario Generale delle Cisl , Annamaria Furlan in una lettera inviata agli iscritti e delegati . La Cisl sostiene anche lo sciopero del 1 dicembre delle categorie del pubblico impiego per sbloccare il contratto scaduto da sei anni. «Sono certa che in un momento delicato quale quello che stiamo vivendo sia importante consolidare i fili del comune sentire che, seppure con ruoli e responsabilità diverse, ci unisce tutti in un impegno collettivo per riaffermare la difesa del lavoro, delle sue tutele nel quadro di valori che da sempre ispirano l'azione della CISL». Comincia così la lettera che il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan ha inviato oggi a tutti gli iscritti della Cisl per spiegare la posizione della confederazione e lanciare le tre manifestazioni nazionali che il sindacato di Via Po ha in programma il 2 dicembre a Firenze, il 3 dicembre a Napoli e il 4 dicembre a Milano.  «La strategia che la nostra Organizzazione sta mettendo in campo è tutta volta ad ottenere gli opportuni cambiamenti ai provvedimenti che il Governo sta varando in questi giorni: Jobs act e Legge di stabilità, iniziando ad ottenere significativi risultati di modifica derivati dalle nostre richieste», sottolinea la neo leader della Cisl. «Per questo oggi la CISL ritiene utile proseguire su questa strada, perché ci sono ancora tante cose da cambiare e per farlo c'è bisogno di un'azione svolta con continuità, sia in termini di mobilitazione che di interlocuzione con le forze politiche e con il Governo, che richiedono tempo ed impegno costante.  Da questa consapevolezza deriva la scelta che l'Organizzazione ha fatto in termini di mobilitazione ritenendo più efficace un percorso più vasto e più capillare della singola giornata di sciopero, più articolato ma certamente più impegnativo e più faticoso. Per questo mi rivolgo direttamente a Te, perché la CISL è fatta in primo luogo di persone che tutti i giorni, in quella che chiamiamo la prima linea, portano idee e costruiscono soluzioni, raccolgono sofferenza e cercano di interpretarla in una dimensione collettiva. A Te chiedo oggi di sostenere ancora una volta la CISL nelle sue scelte, a volte difficili, ma certamente responsabili e lungimiranti e prese in piena autonomia, sarà ancora una volta una stagione nella quale riponiamo la volontà di raggiungere risultati importanti per le persone che rappresentiamo ed il Tuo aiuto convinto sarà determinante. Ci vedremo presto nelle iniziative di mobilitazione che abbiamo previsto di realizzare nelle giornate del 2, 3 e 4 Dicembre a Firenze, Napoli e Milano, per ascoltare la voce di Voi delegate/i e tradurla in forza contrattuale per ciò che vogliamo ottenere. Un caro saluto e un augurio di buon lavoro. Viva la CISL» fonte:http://www.cisl.it/
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20/11/2014 Furlan: " La Cisl si mobilita solo su obiettivi precisi e non ideologici"
«Non ci sono motivazioni valide per fermare il paese con lo sciopero generale» ha sottolineato il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan nel corso del Comitato Esecutivo Cisl annunciando manifestazioni dei delegati e dei pensionati il 2 a Firenze; il 3 a Napoli; il 4 a Milano. Il 1° dicembre sciopero del lavoro pubblico per il contratto. Manifestazioni dei delegati e dei pensionati il 2 a Firenze; il 3 a Napoli; il 4 a Milano. La Cisl conferma dunque lo sciopero dei lavoratori della pubblica amministrazione ma non aderisce allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per il 12 dicembre. «Non ci siamo sfilati è che non abbiamo mai avuto lo sciopero generale in agenda» ha dichiarato il Segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan, al termine dell'incontro svoltosi  ieri tra i leader delle tre confederazioni per decidere eventuali iniziative unitarie contro le politiche del Governo, in particolare su legge di stabilità, Jobs act e contratto degli statali. «Confermiamo la nostra posizione, già espressa un mese fa quando la Cgil aveva dichiarato lo sciopero generale - ha detto la leader della Cisl.  - Posizione da noi ribadita quando anche la Uil ha dichiarato che aderirà, perché non riteniamo che oggi sia lo strumento per arrivare agli obiettivi che ci siamo dati». Piuttosto, «noi siamo per fare la mobilitazione su obiettivi precisi e ben individuati che vogliamo cambiare. Il contratto degli statali è un obiettivo preciso che anche gli altri dovrebbero considerare. Siamo pertanto assolutamente convinti che tutte le categorie della pubblica amministrazione - come hanno scelto attraverso una grande mobilitazione unitaria - debbano fare uno sciopero di categoria per il loro contratto. Si tratta di uno sciopero diverso, - ha precisato - che è specifico su un argomento». Per Furlan, come ha espresso anche dalle pagine de "La Repubblica", non ci sono dunque «motivazioni valide per fermare il paese. In questo caso lo sciopero sarebbe solo inopportuno e inefficace: la motivazione è troppo debole». «Le norme del Jobs act stanno cambiando in positivo e in sede di decreti attuativi vedremo di migliorarle ancora. Senza entrare nello specifico, - ha detto - per me il punto cruciale è: le proposte sono meglio o peggio di prima? Io dico che sono meglio rispetto alla stesura iniziale». E neanche la legge di Stabilità è un obiettivo: «contiene cose positive e cose da cambiare ma tutto questo non giustifica uno sciopero generale. Non l' abbiamo fatto neppure con Monti quando era davvero un testo da lacrime e sangue, figurarsi ora». Per il Segretario generale della Cisl positive sono tutte le norme rivolte al lavoro e alle imprese, «gli incentivi fiscali per assumere giovani e creare condizioni di usare contratti regolari». «Credo anche - ha spiegato - che sull'Irap sia stata fatta una manovra giusta a vantaggio delle imprese». Buono anche «l'alleggerimento fiscale sugli investimenti in ricerca. Questo paese deve essere competitivo su qualità e innovazione, e per le imprese che investono su questo ci devono essere tasse zero». Ma «per uscire dalla crisi abbiamo bisogno di tornare a creare le condizioni perché le persone possano spendere». Sbagliato quindi per Furlan «continuare a non rinnovare il contratto del pubblico impiego, così come è sbagliata la non rivalutazione delle pensioni da 16 anni». Ha pertanto richiamato il Governo alle sue responsabilità verso il lavoro pubblico e a cambiare idea sul contratto. Si è infine soffermata sul significato politico di una mobilitazione unitaria, puntualizzando che «gli scioperi unitari non si fanno quando qualcuno definisce da solo testo, percorso, data. A noi non piace agganciarci. La Uil lo ha fatto? Io rappresento la Cisl e dico che così non si costituiscono le azioni unitarie». fonte:http://www.cisl.it/sito.nsf/anno-sindacale/2014/11/19/dl-stabilita-furlan-cisl-si-mobilita-su-obiettivi-precisi-non-ideologici?OpenDocument
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17/11/2014 Furlan:"Lo sciopero Cgil divide il lavoro"
Intervista a Annamaria Furlan, "Il Sole24Ore", 14 Novembre 2014"Lo sciopero Cgil non aiuta il lavoro" Per il Segretario generale della Cisl lo sciopero "non è oggi lo strumento adatto. E' solo della Cgil, noi non ci pensiamo nemmeno".Quanto alla riforma del pubblico impiego della Madia "per Furlan è troppo debole e non va al cuore del problema perché bisogna fare le riorganizzazione della Pa in concomitanza con la riforma della Pa. Per adesso siamo soltanto ai titoli sulla semplificazione. Quanto al jobs act ci sono degli ottimi spunti, ad esempio il contratto a tutele crescenti, a tempo indeterminato, rivolto pero' innanzitutto ad assorbire le tante precarietà che abbiamo nel mondo del lavoro. Ma per adesso siamo ad annunci e slide, vedremo cosa farà il Governo".
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13/11/2014 Tagli ai Patronati: 15 novembre la protesta ad Ancona,Civitanova Marche,Ascoli Piceno,Fermo,Pesaro,Urbino, Fano
Il 15 novembre  giornata nazionale di protesta dei patronati, impegnati nel garantire assistenza  previdenziale e socio-assistenziale, contro i tagli delle risorse contenuti nella legge di Stabilità. Avviata  dal Coordinamento Cepa, che raggruppa i principali patronati Acli, Inas, Inca e Ital, la protesta di sabato 15 novembre  con presidi e petizioni per la raccolta di firme, in tutte le province d’Italia.Nelle Marche,sette le piazze interessate: ad Ancona, in piazza Cavour dalle 9 alle 12, Civitanova, dalle 9 alle 12 a C.so Umberto I, Ascoli Piceno, dalle 9 alle 12 in via Cino del Duca, Fermo, in piazza del Popolo dalle 9 alle 12, a Pesaro in piazza del Popolo dalle 9 alle 12, a Urbino, in Piazza della Repubblica dalle 9 alle 12 e Fano, in c.so Matteotti dalle 9 alle 12. In tutte le piazze  verranno effettuati volantinaggi per informare i cittadini sui contenuti della protesta e proseguirà la raccolta delle firme a sostegno della richiesta del ripristino dei fondi per i patronati. Inoltre, nella provincia di Pesaro e Urbino sono previsti anche volantinaggi nei mercati dei principali centri.Venerdì scorso, i rappresentanti dei patronati nelle Marche si sono incontrati con il Prefetto di Ancona al quale hanno esposto le ragioni della protesta e chiesto il sostegno presso il Governo.I patronati sostengono che la sottrazione di risorse al fondo, se approvata così com'è, si tradurrebbe in un’altra tassa occulta ai danni dei cittadini e delle fasce più deboli della popolazione, che si vedranno costrette a rivolgersi al mercato selvaggio di consulenti che molto spesso operano senza alcun controllo e regole, pagando per ricevere servizi fino ad ora erogati gratuitamente.Solo nelle Marche, l’attività dei patronati è notevole . Nel 2013, sono state oltre 350mila le pratiche evase su richiesta di marchigiani. Tra le tante, 18.087 le domande di pensione tra cui 7.584 domande all’Inps di pensione di vecchiaia e anzianità, 3026 domande di pensione di inabilità e invalidità, 7.437 domande di pensione superstiti. Sono state inoltre 38.912 le domande di disoccupazione ordinaria Aspi, 14.477 quelle di disoccupazione requisiti ridotti mini Aspi, 6.250 le domande di indennità di mobilità. Inoltre, sono state 30mila le domande presentate al Ministero dell’Interno per rinnovo titoli di soggiorno e ricongiungimenti familiari.L’elenco prosegue con 7500 domande all’Inail per malattie professionali e 38mila per infortuni sul lavoro.Occorre sottolineare che su 100 tipologie di pratiche previste nel paniere del Ministero del Lavoro per l’attività obbligatoria dei patronati, solo 34 sono remunerate con il contributo del Fondo patronati. Sul totale di 350mila pratiche, solo 100mila sono coperte dal finanziamento del fondo patronati, tutto il resto è gratuito.Nel complesso, il Cepa delle Marche occupa 200 operatori ed è supportato dalla collaborazione di oltre 150 collaboratori volontari.Se la legge di stabilità dovesse mantenere i tagli previsti, il sistema patronati si vedrebbe costretto a ridurre drasticamente il numero dei propri dipendenti, con un taglio di oltre 6.000 posti di lavoro.Va infine sottolineato che il fondo patronati è finanziato dai contributi previdenziali di tutti i lavoratori e non dalla fiscalità generale. Così mentre i lavoratori e le lavoratrici dipendenti continueranno a pagare integralmente i contributi previdenziali all'Inps, lo Stato incamererà la quota oggi destinata alla tutela gratuita per destinarla ad altri scopi non precisati, con il rischio di un fondato vizio di costituzionalità dei tagli previsti.I DATI
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13/11/2014 Nessuno tocchi le nostre donne. Convegno a San Benedetto del Tronto
“Nessuno tocchi le nostre donne”. Questo il titolo del Convegno, che si è tenuto  sabato 22 Novembre 2014 alle 15,30 presso l’Hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto. I Coordinamenti Donne della FNP Cisl di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, hanno ritenuto necessario lavorare in sinergia per affrontare un tema cosi delicato e importante. Proteggere la vita delle donne, infatti, è un dovere ineludibile di tutta la società. Nessuno si senta escluso.
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31/10/2014 Disegno di legge Stabilità. Annamaria Furlan: La mobilitazione unitaria si fa su obiettivi condivisi.
Roma, 31 Ottobre 2014 - «Il sistema del fiscal compat è ancora lì come un macigno e non è stato cambiato da nessuno. Occorre rivedere i coefficienti e passare dall'Europa economica e finanziaria all'Europa politica per investire in sviluppo ed occupazione». Lo ha detto il Segretario Generale Annamaria Furlan nel corso del Consiglio Generale della Cisl che oggi ha eletto la nuova Segreteria Confederale. «Ci uniremo a chi vuole battersi per la costruzione di una vera Europa politica» ha sottolineato Furlan. Incalzeremo il Governo Renzi perchè oltre la tattica momentanea utilizzi quello che rimane del semestre europeo per porre il tema di una stagione di cambiamento. Il rientro del debito se non viene corretto ci obbligherà a sforzi di bilancio che inesorabilmente rischiano di condurci ad ulteriori tagli allo stato sociale, allo sviluppo e quindi anche all'occupazione. Ecco perchè la manovra del Governo va cambiata in molti punti, come abbiamo sostenuto nelle nostre mobilitazioni. Per questo saremo in piazza insieme ai pensionati il cinque novembre e l'otto novembre con tutte le categorie del pubblico impiego. Non è con le cariche della polizia, con gli insulti reciproci o le battute mediatiche che usciremo dalla recessione. L'unità sindacale è importante ma bisogna capire per che cosa ci si mobilita insieme e quali obiettivi si vogliono raggiungere. Solo su queste basi si può costruire una mobilitazione unitaria. Se invece il discorso è lo sciopero generale o l'occupazione delle fabbriche, noi pensiamo che sarebbe una strada sbagliata perchè lo pagherebbero i lavoratori nelle loro buste paghe alla fine del mese e le aziende già in difficoltà. Noi invece - ha concluso Furlan - dobbiamo aprire un confronto con Confindustria per cambiare il modello contrattuale e sfidare il governo sul tema delle nuove relazioni sindacali adeguate per alzare la produttività ed i salari dei lavoratori".Il Consiglio Generale della Cisl, riunito oggi a Roma, ha eletto su proposta del Segretario Generale, Annamaria Furlan i componenti della nuova Segreteria Confederale che scendono da otto a sette. I nuovi eletti che faranno parte della segreteria confederale Cisl sono: Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl Sicilia, Giuseppe Farina segretario generale della Fim Cisl, Gigi Petteni segretario generale della Cisl Lombardia, Giovanna Ventura, segretario generale Cisl Piemonte. Sono stati riconfermati segretari confederali Cisl: Maurizio Petriccioli, Piero Ragazzini e Luigi Sbarra. Nella sua introduzione, Annamaria Furlan ha ringraziato i quattro segretari confederali uscenti, Pietro Cerrito, Fulvio Giacomassi, Paolo Mezzio e Liliana Ocmin, per aver dato la loro disponibilità ad un ricambio politico dell'organismo confederale.
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31/10/2014 I sindacati dei pensionati marchigiani vogliono delle risposte
Più di 150 pensionati, componenti dei Consigli generali dei sindacati dei pensionati di Spi Cgil, Fnp Cisl e UIlp Uil, si sono riuniti oggi al Conero Break d Ancona in preparazione della giornata di mobilitazione nazionale organizzata dalle Segreterie nazionali per il 5 novembre prossimo. I sindacati dei pensionati regionali protestano contro una manovra, quella contenuta nel ddl di stabilità 2015, che reputano sbagliata e insufficiente, sia dal punto di vista del lavoro che del welfare. Provvedimenti che incidono pesantemente sui diritti dei cittadini lavoratori e pensionati e sulle possibilità del sindacato di poter continuare a svolgere un ruolo fondamentale di operatore sociale che tutela ed assiste le persone più deboli. In apertura dei lavori è stata espressa solidarietà a Gianni Venturi, ex Segretario regionale della Cgil Marche, rimasto vittima, insieme ad altri operai, degli scontri di mercoledì scorso a Roma. I pensionati italiani sono allo stremo – ha sostenuto il Segretario regionale della Fnp Marche Dino Ottaviani nel suo intervento introduttivo – e non possono più essere considerati come un bancomat cui attingere in caso di difficoltà. Molti di loro sono vicini al confine con la povertà e la marginalità. Siamo stanchi di essere provocati e vessati. Se venisse meno la nostra capacità di sostenere figli e nipoti verrebbe meno anche la coesione sociale delle nostre comunità. «Non facciamo richieste corporative – prosegue Ottaviani – ma abbiamo a cuore il futuro del paese, che deve dare una speranza ai nostri figli e nipoti. Per questo, nella nostra piattaforma unitaria, chiediamo che vengano introdotti meccanismi di solidarietà per garantire pensioni dignitose ai nostri giovani». Secondo Fabrizio Valentini, Direttore del Patronato Inas Marche « è gravissimo il taglio al Fondo patronati, finanziato dai lavoratori e utilizzato per erogare servizi gratuiti ai cittadini per conto dello Stato. Una vera e propria approvazione indebita, segno di un attacco durissimo al sindacato e al suo sistema dei servizi». In un momento storico in cui le forze sociali rappresentative dei lavoratori e dei pensionati vengono viste come un potenziale ostacolo allo sviluppo, Spi Fnp e UIlp hanno rimarcata la necessità di continuare a lavorare insieme, sostenendo ogni sforzo necessario affinché si riapra il dialogo sociale, che come sostiene anche l’UE è un tassello importante per riattivare i processi di sviluppo, anche economico. Negli ultimi decenni il sindacato confederale e dei pensionati hanno dimostrato grande responsabilità – ha concluso il Segretario nazionale dello Spi Cgil Ivan Pedrelli – mentre la politica, dall’altro verso, ha cominciato a pensare di fare a meno dell’apporto delle forze sociali, a volte anche dileggiandole, ed ora tentando chiaramente di indebolirle. L'appuntamento diventa ora quello del 5 novembre, quando i pensionati di Spi Fnp e UIlp Marche manifesteranno all'Auditorium della Conciliazione di Roma. Analoghe e concomitanti manifestazioni sono previste a Milano (Teatro nuovo) e a Palermo (Teatro Politeama). Perché i pensionati italiani non stanno sereni, sono stanchi delle promesse e ora vogliono risposte. LA PIATTAFORMA DEI SINDACATI DEI PENSIONATI L'INTERVENTO INTRODUTTIVO
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25/10/2014 Le sfide che ci attendono, il dialogo che serve
Come spiegare ai marchigiani quali conseguenze concrete potrebbe avere la legge di stabilità 2015 proposta dal Governo con riferimento ai tagli a Regioni e Comuni? Ad oggi si profila una riduzione della spesa delle Regioni per circa 4 miliardi di euro e per le Marche si ipotizzano circa 100 milioni di spending review. Si potrebbe immaginare un primo scenario in cui aumentano le tasse regionali e comunali, i biglietti di bus e treni locali, in cui si bloccano le misure dei patti anticrisi contrattati dal sindacato con la Regione e coi Comuni per intervenire sulle vulnerabilità lavorative. Potrebbe accadere che si interrompa la riorganizzazione del servizio sanitario regionale prevista dall'accordo regione-sindacati del febbraio scorso, che non si riesca a sviluppare le case della salute, a potenziare i servizi socio sanitari residenziali e l'assistenza domiciliare integrata. Potremmo assistere a tagli ai servizi sociali e socio sanitari e all'introduzione di nuovi ticket. Potrebbe ridursi ancora l'occupazione in sanità, non garantendo il turn over del personale e mettendo a rischio la garanzia dei livelli essenziali di assistenza. In uno scenario diverso potrebbe invece succedere che il calo di risorse venga vincolato alla riduzione delle stazioni appaltanti, all' introduzione dei costi standard, alla definizione di criteri di compartecipazioni dei cittadini ai servizi basati sulla massima equità possibile. Si potrebbero ottenere risparmi da azioni di razionalizzazione del servizio sanitario, ad esempio sulle aree della dirigenza non medica, così come ricavare risorse da una lotta senza quartiere all’evasione. Potrebbe accadere che la Regione e i Comuni raccolgano la sfida, impegnativa ma decisiva, della lotta a sprechi e inefficienze, a partire dalla massima attenzione ai costi della politica, alle spese per consulenze e alle esternalizzazioni.  Che si lavori all' integrazione delle società partecipate dagli enti locali su cui da anni ci battiamo anche nelle Marche, o che si scelga finalmente di ridisegnare il sistema delle autonomie locali, - in coerenza con le caratteristiche del nostro territorio - che aggreghi, associ, fonda comuni e offra razionalizzazioni di spesa e tutela del lavoro. La prima prospettiva andrebbe assolutamente scongiurata, il secondo scenario è ovviamente preferibile per i cittadini, per il lavoro, per le imprese, ma è certo complesso e problematico. Credo però che questo non possa realizzarsi semplicemente dividendosi in due tifoserie, pro e contro Renzi, con alcuni posizionamenti imprevisti, come quelli di qualche Governatore molto vicino al Premier che usa toni aspri e ultimativi contro il Governo e qualche altro Presidente che di colpo diventa “ultragovernativo” e non ha nulla eccepire. Con il Premier che ironizza sui peccati delle regioni parlando alla pancia degli italiani, come ha già fatto nelle scorse settimane riferendosi ai sindacati, alle associazioni di impresa e ad altre realtà. Ciò che servirebbe davvero a questo Paese e ai suoi cittadini, a partire dal percorso della Legge di stabilità, così come su altri importanti processi di riforma abbozzati in vari ambiti, sarebbe un rapporto tra i livelli istituzionali che eviti ogni contrapposizione e delegittimazione reciproca, basato su una collaborazione sussidiaria e leale, orientata a soluzioni condivise che tengano insieme vincoli di bilancio, necessità di innovazione, giustizia sociale, promozione del lavoro. Ciò vale anche per il rapporto tra istituzioni della democrazia politica e realtà sociali intermedie, che devono cooperare per affrontare i problemi a livello nazionale e locale. Se avanza un processo di riforme complessivo, ma poi nei territori si bloccano cose che sembrano alla portata, c’è il rischio che si crei un terribile corto circuito tra le attese suscitate e la realtà concreta.  Archiviare la pratica di vecchie liturgie negoziali e di veti incrociati che non ci interessano, non può  far correre al Paese il rischio di azzerare il dialogo sociale, valore tra l’altro sostenuto in Europa. Il Messaggero 25 ottobre 2014
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18/10/2014 Mastrovincenzo:" Con il Jobs Day rilanceremo il dialogo"
Intervista a Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl MarcheIL MESSAGGERO 18 Ottobre 2014Stamattina, alle 10, scatta il Jobs Day della Cisl in piazza del Papa. Ad Ancona, come in altre 99 piazze d'Italia, il sindacato chiama a raccolta i lavoratori per spiegare cosa cambia nel mondo del lavoro con la riforma presentata. Perché c'è di più oltre l'articolo 18 dietro al Jobs Act. Sì, ma cosa? «Premetto - afferma il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo - che la modifica delle regole del lavoro non ha mai fatto miracoli sull'occupazione. Il Jobs Act è una legge delega che deve passare alla Camera e poi il Governo dovrà emanare i successivi decreti. Ci sono alcuni aspetti interessanti, altri ancora molto vaghi e possono quindi essere anche insidiosi. Noi guardiamo con interesse al nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti proposto dal Governo, ma potrà rappresentare un'opportunità per aumentare l'occupazione e ridurre la precarietà, solo se sarà accompagnato dalla eliminazione delle tipologie contrattuali poco tutelate e fonte di abusi, come co.co.pro. e false partite Iva, dall'estensione degli ammortizzatori sociali e dal rafforzamento per le politiche attive».  Quali ricadute potranno esserci sul territorio regionale? «Anche per i marchigiani è importante incentivare i contratti stabili ed asciugare l'area del precariato.Anche l'obiettivo del Jobs Act di un sistema universalistico di ammortizzatori sociali potrà essere rilevante per noi, ma deve esserci certezza di tempi e risorse: migliaia di marchigiani attendono da mesi il pagamento della cassa integrazione in deroga.  Quest'ultima va estesa a tutti i lavoratori, collegandola a percorsi di riqualificazione, mentre è necessario rafforzare l'Aspi, l'indennità per chi ha perso il lavoro, portandola ad almeno 24 mesi. Sarebbe importante per la nostra regione anche l'investimento su un moderno sistema di servizi per l'impiego, con forte governance pubblica ed integrazione con il privato».  Qual è la situazione occupazionale nelle Marche?  «Può essere utile dire che a giugno 2014 le assunzioni sono state per l'8,3% a tempo indeterminato, in calo sul 2013, per il 55,2% a termine, il 14,4% in somministrazione e solo il 5,4 % in apprendistato.Poi c'è un 7,5% di lavoro intermittente e un 5% di parasubordinato».  Articolo 18 da salvaguardare o simbolo vuoto da superare?  «È stato un errore riaprire una battaglia politica e mediatica sull'articolo 18. La norma è stata già attenuata nel 2012 dal Governo Monti. Noi crediamo che la sua applicazione debba restare inalterata nei casi di licenziamenti illegittimi di tipo discriminatorio e disciplinare e che al massimo l'eventuale reintegra prevista attualmente prevista in caso di licenziamenti economici possa, per un periodo definito, non essere applicata ai neo assunti, maggiorando il risarcimento economico. La Cisl non ha totem ideologici da difendere, ma è assurdo pensare che rendendo più facili i licenziamenti individuali, si favorisca nuova occupazione». Qual è il senso del Jobs Day della Cisl, una settimana prima della mobilitazione Cgil?  «Ad Ancona, come in tutta Italia, la Cisl scende in piazza per presentare le proprie idee sul Jobs Act, per chiedere atti concreti per lo sviluppo, con misure fiscali, di politica industriale, di sostegno agli investimenti pubblici e privati in conoscenza e innovazione. La Cisl domani (oggi, ndr) sarà in piazza per rilanciare un efficace dialogo sociale, strada obbligata per attivare le energie e le idee utili ad affrontare la recessione equità. Per dialogare: oltre a lavoratori, infatti, ci saranno disoccupati, pensionati e anche alcuni parlamentari marchigiani e rappresentanti del mondo delle imprese».  È ancora scontro sul Jobs Act e intanto si apre anche quello sulla Legge di Stabilità. Regioni in rivolta mentre il governatore delle Marche promuove la Finanziaria. «Ci sono misure interessanti, come gli sgravi per l'Irap, tassa che grava di più sulle aziende ad alta occupazione, e la decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato, anche se va detto che in una fase recessiva, non è il solo costo del lavoro a limitare le assunzioni. Si dovrebbero incentivare gli investimenti e la propensione innovativa delle imprese. Positiva anche la conferma del bonus da 80 euro, che però sin dall'inizio doveva essere modulato con più attenzione ai carichi familiari, e a coloro che ne sono stati esclusi, cioè i lavoratori incapienti con reddito sotto gli 8.000 e i pensionati con assegni bassi. Punti critici, il blocco dei contratti pubblici, l'aumento della tassazione sui fondi pensione, dove i lavoratori specie i più giovani, costruiscono la loro previdenza integrativa, il rischio di aumento delle imposte locali da Regioni e Comuni, a cui la manovra riduce fortemente le risorse. Attenzione poi al Tfr in busta paga,che porta con se il rischio di tasse in più». di Agnese Carnevali Il Messaggero 18 /10/2014 http://youtu.be/toL17pNqpVghttp://youtu.be/iw_7JKD2o90 
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18/10/2014 PIÙ' OCCUPAZIONE - MENO PRECARIETÀ: JOBS DAY, LA CISL IN PIAZZA AD ANCONA
La CISL MARCHE in piazza del Papa ad Ancona, sabato 18 ottobre per la giornata di mobilitazione nazionale per il Lavoro, il Jobs Day : un migliaio di lavoratori, disoccupati, cassaintegrati, pensionati che, con una catena umana, hanno raggiunto Piazza del Papa dove il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, ha presentato proposte e idee della Cisl sul Lavoro. In piazza le testimonianze di vertenze locali come la King, di lavoratori in cassa integrazione e di precari del settore pubblico; anche le storie di chi sta cercando strade per affrontare la crisi, come i lavoratori della Conceria del Chienti che, riunitisi in cooperativa, hanno acquisito il 15% delle quote aziendali o come i lavoratori dell’Auchan, impegnati e coinvolti in un contratto di solidarietà. Presenti anche parlamentari marchigiani e rappresentanti del mondo delle imprese invitati dalla Cisl Marche per confrontarsi con le voci del lavoro e con le proposte del sindacato. Ad Ancona, come in tutta Italia, la CISL in piazza per chiedere scelte concrete per lo sviluppo, con misure incisive di carattere fiscale, il sostegno agli investimenti pubblici e privati, una nuova politica industriale, un utilizzo qualificato dei fondi europei. Sul Jobs Act, recentemente approvato dal Senato, e in attesa del passaggio alla Camera e della emanazione dei successivi decreti delegati, la Cisl guarda con interesse il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, pur nella consapevolezza che la modifica delle regole del lavoro non abbia da sola effetti “miracolistici” sui livelli occupazionali. Il nuovo contratto proposto dal Governo potrà rappresentare una opportunità per aumentare l’occupazione e ridurre la precarietà, solo se sarà accompagnato dalla eliminazione di alcuni contratti poco tutelati e fonte di abusi, dall'estensione degli ammortizzatori sociali e da interventi e risorse per le politiche attive. La Cisl ritiene che l’applicazione dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori debba restare inalterata nei casi di licenziamenti illegittimi di tipo discriminatorio e disciplinare. E’ condivisa la proposta del Governo di un sistema di ammortizzatori sociali a carattere universalistico: per la Cisl la Cassa integrazione va mantenuta ed estesa a tutti i lavoratori, collegandola a percorsi di riqualificazione, mentre è necessario rafforzare l’Aspi, l’indennità per chi ha perso il lavoro, portandola ad almeno 24 mesi. Un percorso di potenziamento delle risorse finanziarie, umane e strumentali può rendere possibile un moderno sistema di servizi per l’impiego con forte integrazione pubblico-privato. Una giornata di mobilitazione nazionale della CISL che ha rilanciato con forza al Governo anche l’importanza del dialogo sociale, per attivare tutte le energie e le idee utili ad affrontare la recessione e promuovere il lavoro e l’equità sociale. Comunicato Stampa
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14/10/2014 Associazioni di categoria e sindacati e uniti per il lavoro: si chiama labjob.it la sfida per ridurre la disoccupazione giovanile
Garanzia Giovani è un'occasione unica per dare un'opportunità ai 47.000 Neet, giovani dai 15 ai 29 anni che non studiano, non lavorano stabilmente e non sono occupati in una attività di formazione. I giovani Neet che abbandonano prematuramente gli studi (18-24 anni con al più la licenza media che non frequentano altri corsi scolastici o svolgono attività formative superiori ai due anni) sono nelle Marche poco più di 8.000 (4.100 donne e 4.000 uomini). Nelle Marche è forte la quota di giovani Neet inattivi (52% pari a 24000 unità) superiore a quella dei disoccupati delle altre fasce di età (48% pari a 22000 unità). Lo scoraggiamento è la principale causa che può spiegare la maggiore quota di Neet inattivi. La componente femminile dei Neet è superiore a quella degli uomini. E' per questo motivo che 9 associazioni di categoria, centrali cooperative e sindacati delle Marche: Confindustria, Cgia, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Cisl, Uil, Lega delle Cooperative e Api Industria hanno dato vita ad una Ati, labjob.it, per dare ai giovani delle opportunità di incontro con il mondo del lavoro. Le difficoltà dei giovani in cerca di occupazione sono note, anche se nelle Marche si registra un tasso di occupazione, 33.7%, più alto della media nazionale, 29,4%, dei giovani tra 15 e 29 anni. Rispetto al 2004 si sono persi oltre 15 punti percentuali (era al 48,8% nel 2004). Gli scopi che muovono labjob.it partono proprio da questa esigenza: riportare i giovani Neet ad incontrare le aziende, attraverso la loro accoglienza, la presa in carico e l'orientamento. Il programma Garanzia Giovani prevede che ai giovani tra i 15 e i 29 anni, in possesso dei requisiti richiesti e in base a precise modalità, venga offerto un servizio: l'inserimento in un contratto di lavoro dipendente, avvio di un contratto di apprendistato o di un'esperienza di tirocinio, la formazione specifica professionalizzante e l'accompagnamento nell'avvio di una iniziativa auto- imprenditoriale di lavoro autonomo, l'impegno nel servizio civile. Ai giovani che possono rivolgersi indifferentemente agli sportelli pubblici (i centri per l’impiego) e agli sportelli degli enti privati accreditati a garanzia giovani come labjob.it sarà proposto un “patto di servizio” tra quelli previsti nel programma Garanzia Giovani. Tale servizio può consistere in un’offerta di lavoro o un percorso di politica attiva (quali tirocinio, formazione, ecc.) teso a favorire l’attivazione di un contratto di lavoro. L’offerta formativa o di lavoro avverrà entro 4 mesi circa dalla firma del Patto di Servizio. Dopo la registrazione e un primo colloquio nella fase di accoglienza, al giovane verrà indicato un percorso di orientamento individuale destinato a definire un progetto personalizzato di formazione o lavorativo/professionale.L'obiettivo di labjob.it è guidare il giovane verso le opportunità offerte dal mondo del lavoro, anche considerando i giovani che non hanno un'esperienza lavorativa alle spalle. Soltanto in questa maniera si può creare un circuito virtuoso che possa sconfiggere il triste fenomeno della disoccupazione giovanile che tocca picchi mai raggiunti prima con dati del 44%. Ai giovani che si presenteranno agli sportelli di labjob.it (oltre 35 diffusi nel territorio marchigiano) verranno offerti, oltre alle occasioni di lavoro disponibili, dei tirocini aziendali che possono costituire la base per una esperienza lavorativa e per futuri sbocchi occupazionali: il contratto dell'apprendistato, a tempo determinato e meglio ancora indeterminato. Non va neanche sottovalutata le opportunità che questi giovani formati possano iniziare nuove attività imprenditoriali. Al centro dell'azione di labjob.it c'è anche una responsabilizzazione del giovane e un'importante attività di orientamento. labjob.it intende infatti stimolare i giovani verso il riconoscimento e l'attivazione delle proprie capacità, in base anche alle esigenze delle aziende. Labjob.it intende anche facilitare la connessione scuola-lavoro che è un tassello fondamentale e attivabile soltanto se entrambe le parti sono orientate alla collaborazione. Fondamentale per instaurare questo circuito virtuoso sono i database dell'offerta e della domanda che verranno formati attraverso un'azione di promozione sul territorio, attivando su base regionale e provinciale tutte le associazioni e i sindacati che fanno parte di labjob.it e il sistema delle aziende. A questo proposito sono previsti una serie di incontri sul territorio con stakeholder e istituzioni al fine di sensibilizzare giovani e aziende ed una campagna di comunicazione e promozione. “Abbiamo creato labjob.it – ha detto Francesco Varagona, legale rappresentante di labjob.it- per orientare ed accompagnare i giovani ad incontrare il mondo del lavoro. Abbiamo messo insieme la più ampia compagine di parti sociali per aumentare le opportunità di lavoro”. “labjob.it – conclude Varagona - è anche un’opportunità per le imprese marchigiane che possono contare su un team di professionisti che mira a selezionare il candidato idoneo facendo risparmiare costi all’impresa e, all’occorrenza, costruisce percorsi formativi gratuiti finalizzati all’inserimento lavorativo, in base a specifiche richieste delle stesse imprese. Per saperne di più, visita il sito Labjob.it
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01/10/2014 Jobs Act: Annamaria Furlan, non usiamo il lavoro per dividere
«Non si può usare il tema del lavoro come strumento ideologico di separazione» invece di considerarlo come «la risorsa straordinaria quale è». Lo ha detto il segretario generale aggiunto della Cisl, Annamaria Furlan, intervenendo in una delle sue prime uscite pubbliche come designata alla successione di Raffaele Bonanni, alla fiera 'Expo Training' di Milano. Secondo Furlan, «questo non è più consentito» di fronte ai «veri problemi che abbiamo che riguardano principalmente la disoccupazione, con oltre tre milioni di disoccupati ed il 45% dei giovani senza uno sbocco, la produttività, la competitività e la lotta alla criminalità organizzata che si è infiltrata anche nei grandi appalti pubblici e avvelena il Paese. Queste sono le grandi questioni che vanno affrontate. Basta speculazioni sul lavoro». E' quanto ha affermato Furlan, sull'anticipo del Tfr in busta paga. «Il Tfr è meno tassato dello stipendio – ha spiegato Furlan - non vogliamo che in questo modo i lavoratori paghino più tasse anche su quello. Siccome parliamo di soldi dei lavoratori e delle lavoratrici e non di altri, bisogna vedere le cose in modo chiaro, bisogna fare cose serie. Quindi, l'anticipo del Tfr in busta paga, può anche essere utile, in modo del tutto volontario, però, serve che sia premiante per i lavoratori». Furlan ha ricordato che «il Tfr, infatti, è tassato meno della busta paga, se noi ne portiamo una parte in busta paga, come viene tassata, come il Tfr o in modo diverso?». La sindacalista sostiene poi che «abbiamo sentito questa discussione sulle piccole imprese che non ce la fanno» ad anticipare i soldi del Tfr. Di conseguenza «interverrebbero le banche sfruttando il denaro preso in prestito dalla Bce allo 0,5%, ma questo ai lavoratori quanto costa?» Da qui l'invito del segretario generale aggiunto della Cisl al Premier Renzi ad aprire un confronto per «veder le cose in modo chiaro». Ed al Presidente del consiglio che si è domandato dove fossero i sindacati mentre si creava lavoro precario ha sempre replicato Furlan: «Forse era distratto in questi anni, ma non importa. Noi ci siamo battuti con grande forza contro il precariato e le nostre proposte sono sotto gli occhi di tutti. La sfida di Matteo Renzi che vuole confrontarsi con i sindacati su alcune questioni è una notizia estremamente positiva», ha poi aggiunto Furlan e riferendosi all'apertura del presidente del Consiglio ha detto che «così la voglio e la dobbiamo vivere. L'uomo solo al comando è un po’ complicato. Ci vuole un confronto vero con chi il lavoro lo rappresenta come il sindacato confederale». «Noi stiamo in mezzo alla gente in ogni città». Ha ribadito Annamaria Furlan sulla possibilità di scenderà in piazza con la Cgil per contrastare le decisioni del governo sull'art.18. «Noi – ha precisato - abbiamo deciso già da tempo per il 18 ottobre una nostra iniziativa di sensibilizzazione in tutte le città ed in tutte le regioni sui temi dello sviluppo e del lavoro ma anche su quanto pesano le tasse sulla busta paga. Con la Cgil ci incontriamo costantemente tra organizzazioni sindacali, su alcuni temi abbiamo opinioni comuni, su altri possiamo avere opinioni diverse. ma questo non significa non  poter contribuire insieme in maniera positiva sul dialogo sociale e per lo sviluppo economico». Ed infine un altro punto del programma della Cisl su cui il segretario generale aggiunto si è soffermato è «su quanto anche la riforma Fornero delle pensione debba essere rivisitata. Vogliamo portare le nostre idee tra la gente – ha chiarito Furlan - non basta una piazza, ci vuole un lavoro molto diverso, bisogna sensibilizzare i lavoratori i pensionati e soprattutto i giovani». Roma 1 ottobre 2014fonte: Labor TV Cisl Nazionalehttp://www.cisl.it/sito.nsf/le-notizie/2014/10/01/cisl-furlan-tfr-jobs-act-lavoro?OpenDocument
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30/09/2014 La Cisl Marche a confronto con i quattro Rettori degli Atenei marchigiani
Un confronto con i quattro rettori delle Università marchigiane sul  tema del cambiamento. “Non è più come prima”, il titolo del percorso formativo per operatori e dirigenti della Cisl Marche, il cui appuntamento introduttivo si è svolto oggi ad Ancona. Il mondo del lavoro e quello della conoscenza si interrogano a vicenda per affrontare il cambiamento che tutti stiamo vivendo, in termini non solo di riflessione intellettuale e di ricerca concreta, ma anche di scelte strategiche e organizzative. «Bisogna cambiare il nostro paradigma - ha sostenuto Ivo Lizzola, Docente di Pedagogia sociale dell'Università di Bergamo - per ricostruire il paese a partire dai giovani, il rapporto con i quali interroga il sindacato sulla sua visione strategica e sul suo posizionamento». Una nuova alleanza tra Università e mondo sindacale per esplorare nuove piste di sviluppo sostenibile e inclusivo, a partire dalle comunità territoriali. Secondo Vilberto Stocchi, Rettore dell'Università di Urbino «proprio dal territorio bisogna ripartire attraverso coalizioni capaci di generare nuove risorse, in particolare per i giovani». Della «necessità di mettersi sulla strada dell'economia della conoscenza, generando quel pensiero critico che la modernità ci richiede», ha parlato Luigi Lacché, Rettore dell'Università di Macerata. Secondo Sauro Longhi, Rettore dell'Unversità di Ancona, «è dalla valorizzazione della conoscenza che nasce quell'energia che permette a tanti giovani di intraprendere un loro progetto, anche imprenditoriale». Flavio Corradini, Rettore dell'Università di Camerino ha infine sottolineato «la necessità di superare le rigidità, lavorando per integrare i saperi, sviluppare competenze trasversali ed apprendere una pluralità di linguaggi». I quattro atenei marchigiani saranno ancora partner della Cisl Marche nel percorso formativo destinato ad oltre  cento sindacalisti e aperto agli studenti universitari, che si articolerà, tra novembre e aprile 2015, nelle sedi dei quattro atenei marchigiani. Verranno  approfonditi  i temi della rappresentanza, del welfare, dello sviluppo e  del cambiamento organizzativo. I lavori sono stati introdotti dal Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo e conclusi dal Segretario della Cisl nazionale, Pietro Cerrito.   
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26/09/2014 Cisl Marche: promuovere lavoro e innovazione
Intervista al  segretario generale Cisl Marche  Stefano Mastrovincenzo  Corriere Adriatico 26/9/14La Cisl ad una svolta: Bonanni lascia il sindacato, una decisione improvvisa. Ragioni sindacali o altro? E ora cosa accadrà in Cisl? Mesi fa Annamaria Furlan è stata eletta vice di Bonanni con oltre il 90% dei voti. Bonanni ha quindi opportunamente anticipato una scelta già programmata. Credo si possa ora proseguire con energie rinnovate come chiedono le urgenze del momento e le necessità sempre maggiori di rappresentanza e tutela del lavoro.  Quanto influirà questo passaggio sulle politiche locali della Cisl? La Cisl marchigiana ha scelto la via del cambiamento già da due anni: abbiamo snellito la struttura superando il livello provinciale, anticipando così il riassetto delle istituzioni, stiamo razionalizzando energie umane e risorse economiche per aumentare la presenza nei luoghi di lavoro e nei servizi sindacali sul territorio. Crediamo che, al di là delle sfide mediatiche, il valore di un sindacato si misuri quotidianamente tra le persone, perciò vogliamo accrescere la capacità di innovazione e di generatività nella contrattazione e nella costruzione di reti solidali sul territorio. A proposito di regione, in queste settimane la giunta sta predisponendo il bilancio preventivo 2015: quali le priorità del sindacato? La coperta delle risorse è corta; sollecitiamo due attenzioni di fondo: da un lato, come per il bilancio 2014, la tutela del lavoro, della salute, il trasporto locale e il sociale per non lasciare soli lavoratori e famiglie che stanno pagando il prezzo più caro della crisi; dall'altro sostenere chi, tra le imprese, le istituzioni locali e le organizzazioni sociali, è pronto a creare reti virtuose in grado di fare massa critica per lo sviluppo. In effetti nei prossimi anni, i soli fondi certi per lo sviluppo saranno europei: esecutivo e consiglio hanno varato il programma di risorse ed investimenti. Siete d’accordo? Servono scelte coraggiose e selettive: con i fondi europei non sarà possibile accontentare ogni aspettativa. Non abbiamo condiviso la diminuzione di risorse all'innovazione e la contestuale introduzione di altre misure che rischiano di pregiudicare l’impianto del programma. Innovazione e sostenibilità per generare lavoro e coesione devono essere la strada maestra. L’accordo sulle regole del partenariato, firmato il 15 settembre tra regione e organizzazioni sindacali e d’impresa, persegue questi obiettivi. Come Cisl siete soddisfatti di quanto fatto dalla Regione sul lavoro e la crisi? La recessione ha colpito duramente le Marche; gli accordi anti crisi sul lavoro tra istituzioni e parti sociali, così come la scelta della regione di trasferire risorse agli enti locali, hanno in parte contribuito a contenerne gli effetti. Ora conteranno molto le scelte europee e nazionali, ma è importante costruire una vision condivisa sullo sviluppo futuro della nostra regione, consolidare rapporti già avviati tra scuola, università e imprese, rafforzare la trasmissione della cultura imprenditoriale, far cooperare virtuosamente pubblico e privato nei servizi per l’impiego. Promuovere il lavoro è la priorità. Su questi argomenti, c’è intesa con Cgil e Uil? Ci siamo mossi insieme in molte crisi aziendali, e poi su riforma del sistema sanitario, rafforzamento dei servizi territoriali per la non autosufficienza, fondi strutturali europei, tasse e tariffe locali, riassetto di istituzioni e servizi pubblici: tutti temi che incidono su qualità della vita e redditi dei cittadini marchigiani. Contiamo di poterlo fare insieme anche nei prossimi mesi. Quali i temi su cui richiamerete l’attenzione per la prossima legislatura? La “nuova” Regione dovrà soprattutto facilitare le connessioni tra coloro che hanno idee e volontà per rilanciare l’economia dei nostri territori. Chiediamo una gestione piu’ oculata del passato di snodi come l’aeroporto, efficacia nel sostegno al lavoro dei giovani, a partire dal programma Garanzia Giovani; e poi formazione e riqualificazione dei lavoratori colpiti dalla crisi; completamento del riordino del sistema sanitario e sociosanitario, valorizzando le professionalità degli operatori; un contributo deciso all'aggregazione di comuni e aziende di servizi locali. Infine sostegno all'innovazione a 360°: nelle infrastrutture immateriali, nel manifatturiero, nel terziario, nell'economia civile.  Corriere Adriatico 26 settembre 2014
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19/09/2014 Fermo: 21 settembre fiaccolata in solidarietà ai lavoratori uccisi
Solidarietà alle vittime e alle loro famiglie e  condanna collettiva di tutto il Fermano di fronte all'inaudita violenza scoppiata lunedì 15 settembre quando un imprenditore edile ha ucciso  Mustafa Nexhemedin e Avdyli Valdet, suoi ex dipendenti che rivendicavano il salario dovuto ma non corrisposto da oltre un anno. Domenica 21 settembre dalle ore 20 Cgil Cisl e Uil di Fermo organizzano la fiaccolata e il corteo di solidarietà “Il lavoro per vivere”. Il corteo partirà alle ore 20 da via XX Giugno, nei pressi dell'abitazione delle vittime, per proseguire per le vie del centro di Fermo fino a Piazza del Popolo. Sono invitati a partecipare le lavoratrici, i lavoratori, la cittadinanza, le associazioni, i partiti e quanti vogliano esprimere solidarietà alle famiglie delle vittime .
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15/09/2014 Fondi europei, firmato il protocollo sulle politiche di coesione
E' stato firmato oggi il Protocollo d'intesa tra la Regione Marche e i soggetti del partenariato economico e sociale sulle politiche di coesione 2014-2020. La firma del protocollo è un risultato importante, fortemente voluto dalla Cisl, che mette al centro dell'agenda politica regionale l'utilizzo dei Fondi europei, che rappresentano le uniche risorse pubbliche disponibili nei prossimi anni per lo sviluppo delle Marche. Il protocollo prevede che le parti si vedranno con continuità, per monitorare e valutare con attenzione lo stato di attuazione della progettazione. Il partenariato si articola sostanzialmente su due livelli di confronto: uno generale, per verificare il livello d’integrazione tra i Fondi, e uno tecnico che si occuperà della singola programmazione e/o di temi specifici. Il primo incontro di partenariato sarà convocato dall'Assessore regionale alle politiche comunitarie Paola Giorgi, che coordinerà il tavolo, non appena arriveranno le osservazioni della Comunità Europea sui POR (Progetti Operativi Regionali) dei Fondi. Protocollo coesione 2014-2020
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15/09/2014 Girola di Fermo, una tragedia della disperazione
«Una tragedia conseguenza della situazione di disperazione e di abbandono in cui versa da anni l’intero settore edile delle Marche». Così il Segretario Regionale della Filca Marche, la Categoria degli edili della CISL, Massimo Giacchetti, commenta quanto accaduto oggi nel fermano, dove un imprenditore edile ha sparato a due ex dipendenti che rivendicavano quanto dovuto loro per dei lavori. «L’edilizia nella Marche è un settore che rischia di sparire. Dal 2009 ad oggi la crisi ha cancellato oltre 12.000 posti di lavoro ed hanno chiuso almeno 3.000 imprese. Il numero di ore lavorate diminuisce ogni anno drasticamente, la produzione si attesta ormai su valori simili a quelli degli anni 50’». «Questa situazione è degenerata fino alle estreme conseguenze nell'indifferenza della politica e di chi ha la responsabilità di ricreare le condizioni per il rilancio dell’edilizia e dell’intera economia marchigiana».  Comunicato Stampa unitario
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01/09/2014 Micam, tutelare il made in Italy con la contrattazione
Le Organizzazioni Sindacali Femca Cisl Marche e Filctem Cgil Fermo guardano con estrema attenzione all'esito della Fiera di Milano. Consapevoli che la scelta di anticipare il Micam di due settimane rispetto al passato ha significato un atto coraggioso imprenditoriale, finalizzato ad essere più vicine alle tempistiche del mercato, ma anche uno sforzo da parte di quei lavoratori chiamati a dare il massimo durante il campionario proprio ed anche nel mese di agosto. Condividiamo le dichiarazioni del presidente camerale Di Battista sulla volontà di difendere il “Made in Italy” aggiungiamo a tal proposito che uno sforzo congiunto territoriale di Femca Cisl e Filctem Cgil è stato quello di lavorare realmente con le imprese più importanti e con le associazioni datoriali (principalmente Confindustria) per affrontare la tutela reale, attraverso politiche mirate del “vero made in Italy”. Spesso purtroppo abbiamo incontrato la difficoltà più grande proprio dalle aziende stesse che non hanno una reale volontà di confronto e trasparenza sulla proprie filiere produttive nel distretto, tranne qualche rara eccezione con la quale stiamo realizzando protocolli di contrattazione interessanti. Nella speranza che la capacità di innovazione e di qualità del nostro distretto consenta alle aziende Fermane e Maceratesi di portare buoni risultati dal Micam, invitiamo al ritorno dalla fiera, in senso assolutamente propositivo, tutte le parti sociali a cominciare da Assocalzaturifici alla realizzazione di una contrattazione territoriale che permetta di concretizzare una sinergia di azioni mirate alla tutela del distretto ed alla sua crescita. Dal nostro punto di vista appare chiaro come solo il “coinvolgimento consapevole” dei lavoratori nel processo di miglioramento del prodotto e della collaborazione sia il punto su cui scommettere per il prossimo futuro. Auspichiamo quindi che nei prossimi mesi si riesca a realizzare nel distretto Fermano Maceratese, che è bene ricordare essere tra i più importanti al mondo, una serie di buone prassi e relazioni tali da portare alla realizzazione di una contrattazione degna di tale nome, una contrattazione 2.0.
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27/08/2014 “Ossi duri….si diventa”: facciamo il punto
La campagna di sensibilizzazione sul progetto di prevenzione e cura dell’Osteoporosi denominato “Ossi duri…. si diventa” è partita il 18 ottobre 2013 con una iniziativa regionale di informazione che vedeva come protagonisti Il Dipartimento di Prevenzione della Regione Marche, le Segreterie regionali Spi - Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil ed i rispettivi Coordinamenti regionali Donne. II progetto nasce dalla mobilitazione delle Federazioni Pensionati e dai rispettivi  Coordinamenti Donne che nel 2010 hanno avviato una raccolta di firme con la quale si chiedeva alla Regione Marche una apposita legge o un intervento mirato alla prevenzione e cura dell’osteoporosi, grave patologia che colpisce anziani e in modo particolare donne dopo la menopausa. Nel giro di poco tempo sono state raccolte oltre 5000 firme, segno che il problema non solo era particolarmente sentito dalla popolazione ma che mostrava una scarsa attenzione da parte delle Istituzioni. La Regione Marche ha recepito il problema istituendo sia una équipe di medici che ha affrontato la tematica dell’Osteoporosi che un apposito tavolo tecnico costituito da figure mediche e parti sociali in un confronto che ha prodotto una serie di iniziative di promozione del progetto e informazione sulla patologia, arricchita dalla divulgazione di un opuscolo realizzato dall’ Azienda Sanitaria Regionale. Il progetto ha avuto un’ampia prosecuzione con incontri promossi e organizzati dai coordinamenti Donne Pensionate dei Sindacati e che si sono svolti in diverse città e paesi delle Marche. Gli incontri,19 già effettuati e sicuramente altrettanti in programmazione, hanno avuto un riscontro molto positivo coinvolgendo circa 1500 persone che si sono dimostrate particolarmente attente alla tematica e stimolando ancora di più la Regione Marche ad inserire il programma di prevenzione contro l’Osteoporosi nel Piano Regionale di Prevenzione 2014/18. La presenza e la qualità della partecipazione particolarmente interessata e vivace di tante persone, ci hanno fatto comprendere non solo quanto il problema sia sentito ma anche quanta necessità ci sia di una informazione più accurata per una patologia di grande impatto sociale ed economico che quando si manifesta può essere già troppo tardi e costosa da curare. Durante gli incontri, i medici che si occupano di Osteoporosi hanno illustrato le problematiche inerenti questa patologia: il suo manifestarsi, la prevenzione e la cura. Molto utile è stata la possibilità, durante il dibattito, di poter effettuare il Test Defra, che permette di conoscere la probabilità e il grado di rischio di fratture ossee dovute a Osteoporosi.Con queste azioni siamo stati capaci di sensibilizzare le Istituzioni e far conoscere la patologia alla popolazione. E’ auspicabile che la preziosa collaborazione tra Regione Marche e sindacati dei pensionati e coordinamento donne che abbiamo intrapreso continui, visti i positivi risultati ottenuti finora. Lorenza Mancini  -  Coordinatrice Regionale  Donne FNP - CISL
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05/08/2014 Ammortizzatori: la mobilitazione paga
DOPO LE MANIFESTAZIONI SINDACALI ALCUNE RISPOSTE DEL GOVERNO SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALIDa mesi come Sindacato confederale chiedevamo di erogare le risorse già stanziate dalla Legge di Stabilità per gli ammortizzatori in deroga e di reperirne altre, per coprire i periodi scoperti di migliaia di lavoratori. Cgil Cisl Uil hanno sollecitato piu’ volte il Governo e i parlamentari, manifestando anche il 22 e 24 luglio a Roma a piazza Montecitorio. Anche nelle Marche si sono avute situazioni difficili, in alcuni casi drammatiche; dopo mesi di incertezza ci sono imprese che hanno deciso di licenziare. L’utilizzo degli ammortizzatori in deroga nella nostra regione riguarda oltre 4500 imprese e cira 18.000 lavoratori.Finalmente ora l'annuncio del Governo con l’aumento degli stanziamenti per il 2014 fino a 1 miliardo e 720 milioni, dei quali chiediamo una rapida assegnazione alle regioni. Esprimiamo perplessità invece sulle forti restrizioni previste per l'indennità di cassa e mobilità in deroga, che rischiano di generare tensioni sociali. Siamo d’accordo sul riformare gli ammortizzatori ma la riduzione delle coperture per i lavoratori non puo’ essere varata in un periodo in cui la crisi non si ferma e la disoccupazione continua a salire e soprattutto in assenza di una profonda innovazione delle politiche per il lavoro che preveda percorsi di orientamento, accompagnamento, riqualificazione.4 agosto 2014
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15/07/2014 Manifestazione nazionale per gli ammortizzatori sociali in deroga
«Dalla mattina alla sera, da mesi, si discute solo di legge elettorale e non più di economia, cosi' avremo più disoccupati e più cassaintegrati». Lo ha detto il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, dal palco del sit-in di Cgil Cisl e Uil allestito in piazza Montecitorio, in occasione della prima delle due giornate di mobilitazione promosse dalle tre confederazioni per sollecitare al Governo il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. «Fino a quando il Governo non avrà fatto una riforma degli ammortizzatori sociali per renderli universali ed esigibili, la cassa integrazione in deroga dovrà essere coperta e non ci sono altre chiacchiere da fare» tiene a sottolineare Bonanni, avvertendo che «l'emorragia di posti di lavoro non si ferma perché nessuno si occupa di economia, come se il Paese potesse riprendersi da solo». Abbiamo già perso 1 milione di posti di lavoro e senza il rifinanziamento della cig in deroga ci saranno migliaia di lavoratori senza prospettiva» , incalza ancora il Segretario generale della Cisl. «Basta occuparsi solo di riforme. Si occupino subito dell'economia del Paese perché se l'economia va male aumenteranno i disoccupati», torna a ripetere Bonanni apprezzando lo "sforzo" del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che ha assicurato il reperimento, a stretto giro di posta, di circa 400-500 milioni di euro per coprire la cig in deroga. «Siamo grati a Poletti per i primi 400 milioni ma servono solamente a chiudere il 2013. Molti lavoratori non prendono indennità da diversi mesi e bisogna finanziare il 2014. E' venuto il momento di occuparsi di industria e del rilancio del sistema produttivo, ribadisce ancora, chiedendo per questo anche al sindacato di "cambiare per non prestare il fianco agli avversari". «Occorre più chiarezza nei propositi e nelle scelte conseguenti - conclude Bonanni-. Dobbiamo fare una discussione unitaria sincera per garantire più forza e determinazione alle posizioni del sindacato. Diversamente offriremo il fianco a chi ha oscuri propositi sulle vicende italiane»,
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07/07/2014 A Castel di Lama controllo gratuito della vista
La Cisl e la Federazione Pensionati Cisl di Ascoli Piceno e il Coordinamento Donne, il 23 giugno 2014, hanno organizzato nella nuova Sede di Castel di Lama uno screening visivo gratuito con la collaborazione dei tecnici di “Punto di Vista”. Una giornata volta alla prevenzione che riscuote sempre importanti consensi per il carattere della gratuità, l’ordine e il clima di cordialità in cui essa si svolge. Nell’arco di una intera mattinata si sono sottoposte alla visita 43 persone di tutte le fasce di età, dai bambini, accompagnati dai genitori e dai nonni, ai pensionati. Sono pienamente soddisfatta – afferma Rosandra Ciarocchi, coordinatrice pensionate Donna,  - della buona riuscita dell'iniziativa e ringrazio tutti coloro che si sono adoperati.
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20/06/2014 Al via le assemblee su lavoro, fisco e previdenza
La CISL con CGIL e UIL avvierà una fase intensa e diffusa di assemblee nei luoghi di lavoro e nel territorio per discutere con lavoratori, giovani, pensionati le proposte di un documento su Lavoro, Fisco, Previdenza che, integrato e arricchito con le proposte che emergeranno durante la consultazione, sarà poi presentato al Governo e al Parlamento e alle forze politiche e sociali. La discussione partirà dalla piattaforma approvata da Cgil Cisl e Uil nazionali il 10 giugno scorso.
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17/06/2014 Tirocini indennizzati per 280 disoccupati over 45.
In attuazione al Protocollo d'intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 17.12.2012 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, nel quale è stata evidenziata la necessità di interventi di protezione sociale e di politiche attive per migliorare l' occupabilità e la possibilità di reinserimento/ricollocazione dei lavoratori colpiti dalla crisi, la Regione Marche ha appena emanato l'avviso pubblico che prevede tirocini indennizzati per 280 disoccupati over 45 non percettori di ammortizzatori sociali (o  percettori per un periodo residuo non superiore a 2 mesi).Il testo dell' Avviso Pubblico 
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17/06/2014 Scioperano i lavoratori di Banca Marche
Le Organizzazioni Sindacali aziendali di Banca Marche, Medioleasing e Cariloreto proclamano lo sciopero di tutte le lavoratrici e i lavoratori. In una nota unitaria i sindacati aziendali comunicano che l'astensione dal lavoro riguarderà l'intero turno pomeridiano delle giornate lavorative di martedì 24, giovedì 26 e venerdì 27 giugno 2014. Coinvolti i lavoratori appartenenti a tutte le unità produttive di Direzione e di Rete nelle regioni di Marche, Umbria, Lazio, Emilia Romagna, Abruzzo e Molise. La decisione è stata presa a sostegno della vertenza per le prospettive e le strategie di rilancio delle aziende, per l'occupazione e i diritti contrattuali dei lavoratori, per le relazioni industriali e le procedure di informazione, consultazione e confronto. Non ha portato risultati il tentativo di risolvere la vertenza attraverso la procedura obbligatoria di conciliazione, esperita inutilmente il 21 maggio scorso. Nei prossimi giorni verranno comunicate  ulteriori indicazioni in merito a regole e comportamenti da tenere per l’adesione allo sciopero. «Inizia oggi - concludono i sindacati - un ampio e profondo periodo di mobilitazione dei lavoratori del Gruppo Banca Marche».
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11/06/2014 Tasi, evitare sanzioni ai cittadini
Cgil Cisl Uil Marche denunciano la situazione di grande confusione e disorientamento che stanno affrontando in questi giorni i cittadini di vari comuni marchigiani per il pagamento della prima rata della Tasi, con scadenza che lo Stato ha fissato al 16 giugno. Cgil Cisl Uil Marche hanno scritto al Presidente dell’ANCI Marche per chiedere che i Comuni che hanno già deliberato in materia di Tasi concedano, sulla base di quanto previsto dall’art. 10 dello Statuto del contribuente, un differimento di 30 giorni per il pagamento di quanto dovuto, senza sanzioni, come già disposto da altri Comuni italiani, ad esempio quello di Vicenza. Le segreterie regionali dei sindacati hanno richiesto inoltre un incontro urgente con il Presidente dell’Anci Marche Mangialardi, per valutare eventuali proposte che consentano ai Comuni che non hanno ancora deliberato in materia di Tasi, di elaborare soluzioni più lineari e chiare nell’interesse dei cittadini contribuenti.
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05/06/2014 Riordino delle Province, partito il confronto in Regione
Avviato nei giorni scorsi il tavolo regionale che dovrà affrontare gli effetti della legge Del Rio sul riordino delle Province e la ricollocazione di funzioni, competenze e personale. Complessivamente i lavoratori delle cinque province marchigiane sono 2278 di cui 184 precari ( tempo determinato e co.co.co. ). Da qui a un mese, a livello nazionale, dovrebbero essere individuate le funzioni provinciali da trasferire e i beni e le risorse ad esse connesse e chiariti anche i dubbi circa la titolarità delle competenze in materia di formazione e lavoro. Spetterà poi alle Regioni scegliere come e presso quali enti ricollocare le funzioni provinciali da trasferire. Nell’attesa che si definisca il quadro normativo nazionale, i sindacati regionali hanno chiesto alla Regione Marche, nel confronto con gli Assessori Canzian e Viventi, la convocazione periodica di un tavolo permanente regionale sulle Autonomie Locali attraverso il quale assicurare un governo partecipato di questo complesso processo di riforma e dare risposte ai lavoratori coinvolti. Il Protocollo d’Intesa proposto al riguardo dai Sindacati alla Regione prevede anche l'attivazione di tavoli provinciali informativi che vedano il coinvolgimento delle Rsu. Per la Cisl Marche e la Categoria della Funzione Pubblica è prioritario giungere in tempi brevi alla firma con la Regione, l’Anci Marche e l’Upi Marche dell’Intesa proposta per fissare l’accordo sul metodo di confronto da seguire per gestire insieme al Sindacato questa importante e delicata fase di riordino.
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03/06/2014 Prime indicazioni per il pagamento della TASI
                                  
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20/05/2014 Pubblico impiego: Renzi, rinnova il mio contratto
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia hanno inviato una lettera alle lavoratrici e ai lavoratori del Pubblico Impiego, proponendo 44 punti per una riforma della Pubblica Amministrazione. Cgil Cisl e Uil dei servizi pubblici rispondono punto per punto con un regalo per il Presidente Renzi. IL 45° PUNTO: RENZI RINNOVA IL MIO CONTRATTO Ricordiamoglielo inviando una mail a: rivoluzione@governo.it con scritto "Renzi rinnova il mio contratto" PUOI SCRIVERE ANCHE A: lavoropubblico.cgilcisluil@gmail.com Il 23 maggio inizia la mobilitazione. Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl organizzano assemblee in tutti i luoghi di lavoro pubblico per:  una riforma della Pubblica Amministrazione che ritorni ad investire sul lavoro e sul sistema dei servizi ai cittadini la riapertura di una stagione contrattuale e per il rinnovo dei CCNL scaduti da 5 anni Basta slogan, basta spot, per una vera #RIFORMA PA  
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09/05/2014 Difendiamo la sanità picena - manifestazioni ad Ascoli e San Benedetto
Finalmente, dopo tanti mesi di rinvio, tutte le parti in causa nella vertenza sanità hanno maturato l’esigenza non più dilazionabile, di manifestare pubblicamente e all’aperto, il disagio e la preoccupazione per un sistema sociosanitario del piceno che via via sta andando verso una morte lenta e dolorosa per gli utenti ed operatori.La risposta della Regione e soprattutto dell’Area Vasta 5, negli ultimi giorni, si è mostrata isterica e senza alcuna concreta risposta alle tantissime sollecitazioni avanzate dalla parte sindacale. Hanno reagito minacciando denuncie varie ma soprattutto cercando d’influenzare addirittura i sistemi di comunicazione. Nelle settimane scorse anche la Direzione Regionale delle Poste Italiane, è sembrata, non immune da condizionamenti esterni, allorquando si è rifiutata di distribuire casa per casa, il volantino di denuncia pubblica, predisposto da FP CGIL- CISL FP-FSI e NURSIND. Chi non ha risposte da dare si difende istigando la censura. Ora la palla passa agli operatori, ai cittadini, ai pensionati e alle Associazioni, a tutti quelli insomma che senza distinzione di colore ed appartenenza, hanno a cuore la salvaguardia della salute dei cittadini del piceno.Martedì 13 davanti all’Ospedale di San Benedetto e mercoledì 14 davanti all’ospedale di Ascoli Piceno dalle 12,30, tutti ma proprio tutti, sono chiamati ad essere presenti e non delegare altri perché la salute è un bene personale collettivo irrinunciabile.Sarà la prova che un’intera collettività è stanca di essere presa in giro ma soprattutto strumentalizzata dalla cattiva politica delle promesse mordi e fuggi, fatte in campagna elettorale e nelle visite del Presidente della Regione o dei suoi assessori che arrivano nel piceno solo per racimolare consensi che poi non si concretizzano in servizi e qualità assistenziale in sanità. Il prossimo 15 maggio, Spacca farà l’ennesima passerella. Sono stanchi i cittadini, considerati numeri da statistica, ma sono esasperati soprattutto i professionisti e gli operatori della sanità del piceno. Sul campo sono sempre meno. I turni dei reparti sono cont inuamente scoperti o coperti con un numero insufficiente di personale. Le ferie ed i congedi sono una chimera ma davanti a tutto questo, grazie ad una strategia ben congenita da Ancona , si vuole fare passare i lavoratori da fannulloni solo per aver fatto richiesta di un diritto legittimo, previsto dalla legge, come i congedi per cure termali. Senza però dire in alcun modo che le richieste di cure termali vengono rilasciate da medici e specialisti per lo più del S.S.R. Se Del Moro e compagnia, ritengono fasulle le richieste, perché non denunciano i medici per falso? I servizi sanitari offerti dal piceno sono sempre meno e sempre meno competitivi, non solo per carenza di risorse umane ma anche tecnologiche. Si risparmia su tutto anche sul rinnovo del parco tecnologico e sulla strumentazione base per eseguire diagnostica ed interventi. Però, i soldi provenienti dalla mobilità attiva del vicino Abruzzo, vanno a finire nel calderone del buco sanitario creato soprattutto dalle Aziende Ospedaliere. I cittadini del piceno pagano le tasse anche per la sanità e parte dei loro soldi vanno a finire nei bilanci di chi spreca. Contro tutto questo e per tanto altro ancora che denunceremo nelle manifestazioni del 13 e 14 maggio, invitiamo veramente tutti coloro che hanno a cuore la propria salute ad essere presenti . L’invito è esteso calorosamente anche alle Associazioni dei malati e dei non autosufficienti perché il 13 ed il 14 maggio dovranno essere momenti di forte comunione e rivendicazione trasversali. Vedremo poi quale sarà la presenza della politica e conteremo i politici locali che verranno. Sono loro, i Sindaci e le amministrazioni locali, i primi a doversi occupare di salute pubblica ma purtroppo troppe volte hanno subito gli ordini di scuderia. Martedì e mercoledì prossimi, speriamo che si svestano per due ore delle rispettive divise politiche e ritrovino l’orgoglio di rappresentare una comunità intera.Ascoli, 9 maggio 2014 IL SEGRETARIO REGIONALE Giuseppe Donati
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08/05/2014 Lavoro, giovani, riforme
Perchè è importante il confronto con il sindacato sul Decreto sul lavoro? Come riformare la pubblica amministrazione e gestire i distacchi sindacali? Come sono finanziati i Patronati? Qual è l'andamento del lavoro nelle Marche: le crisi e le proposte per la reindustrializzazione e lo sviluppo; gli esodati; Il piano di garanzia giovani.Questi i temi trattati nell'intervista al segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, andata in onda ieri su èTvMarche. 
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05/05/2014 Alluvione: stato di calamità e garanzie per il lavoro
Le Segreterie regionali Cgil Cisl Uil, a seguito dei drammatici eventi che si sono verificati nelle Marche nelle giornate di venerdì e sabato, chiedono al Presidente della Regione Marche, attraverso una lettera inviata oggi, di proseguire ed intensificare le azioni di sensibilizzazione e di pressione nei confronti del Governo Nazionale, al quale i sindacati invieranno analogo appello attraverso i Prefetti marchigiani. L’allagamento di molte aree del territorio regionale, che ha colpito gravemente la popolazione, rischia di gravare ulteriormente su un sistema produttivo già fortemente in difficoltà. Le Segreterie regionali Cgil Cisl Uil, in attesa della stima precisa dei danni, esprimono forte preoccupazione per le numerose sospensioni delle attività produttive e di conseguenza dei lavoratori vista l’alta presenza di imprese manifatturiere, commerciali, agricole e turistiche nell’area colpita. Le Segreterie regionali Cgil Cisl Uil, per affrontare concretamente l'emergenza, ritengono necessario che il Governo accolga, in tempi rapidi, la richiesta di stato di calamità; destini risorse aggiuntive per gli ammortizzatori in deroga per garantire coperture ai lavoratori dipendenti di imprese operanti nelle zone alluvionate e risorse per le popolazioni e per le imprese che consentano interventi utili a superare la fase dell’ emergenza e a ripristinare condizioni di normalità; programmi assieme alla Regione interventi straordinari finalizzati alla manutenzione e alla riqualificazione del territorio.La lettera inviata al Presidente della Regione Marche
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02/05/2014 Primo maggio nelle Marche: «+lavoro, +Europa +Solidarietà»
Grande partecipazione nelle piazze marchigiane in occasione delle celebrazioni del Primo maggio. Tante le iniziative che hanno richiamato lavoratori, giovani e famiglie nella ricorrenza della festa internazionale del lavoro. Una giornata di riflessione, su una crisi che non rallenta e non dà tregua. Pesaro, Fano, Macerata Feltria, Matelica, Tolentino, Recanati, Pioraco, Porto Recanati, Civitanova, Macerata, Porto Sant’Elpidio. Queste le città marchigiane che hanno ospitato le manifestazioni unitarie di Cgil Cisl e Uil. «Un primo maggio ancora troppo amaro per il lavoro anche nella nostra Regione – afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, presente con una delegazione marchigiana alla Manifestazione Nazione a Pordenone. – Non c’è più tempo, serve una nuova stagione comune di responsabilità collettiva, di innovazione, di cooperazione e che guardi all’Europa come opportunità di crescita e sviluppo».
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24/04/2014 #NonStiamoSereni. I pensionati vogliono delle risposte
Le Organizzazioni sindacali dei Pensionati di Cgil, Cisl e Uil Marche manifestano forte preoccupazione per le condizioni di vita sempre più difficili degli anziani e dei pensionati, che stanno pagando un prezzo altissimo alla profonda crisi economica e sociale che il paese attraversa. Le Marche sono una regione il cui indice di invecchiamento è tra i più alti a livello europeo (più del 23% della popolazione è ultra sessantacinquenne). Elevata è l'incidenza della non autosufficienza, condizione che si stima riguardi tra 50 e 60 mila cittadini marchigiani. Drammatica è la condizione dei redditi dei pensionati marchigiani, che percepiscono in media 780 € al mese. Una situazione inaccettabile, specie nel contesto di politiche e nazionali che negli ultimi anni hanno ridotto in modo insostenibile la spesa per il welfare (previdenza, sanità e assistenza sociale).  A fronte di ciò i pensionati di SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL hanno deciso di intensificare le loro iniziative di sensibilizzazione nei confronti del Governo, che a tutt'oggi non ha ancora dato alcuna risposta, promuovendo su tutto il territorio marchigiano la campagna NonStiamoSereni. La campagna si sviluppa attraverso la firma e l’invio di cartoline al Presidente del Consiglio dei Ministri.  I cittadini marchigiani potranno firmare le cartoline nei punti allestiti nelle piazze e nelle sedi sindacali dislocate in tutto i territorio regionale. Le segreterie regionali  di  SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL presenteranno anche ai  Prefetti e ai Consigli Comunali le richieste che verranno inviate al Governo. La raccolta avrà il suo momento culminante nella giornata di giovedì 15 maggio in sarà tenuto un presidio  sotto la Regione Marche.  In particolare le Organizzazioni sindacali dei Pensionati di Cgil, Cisl e Uil  chiedono: l'estensione del "bonus fiscale" ai lavoratori in pensione, la cui esclusione dal beneficio è una gravissima discriminazione; la previsione di misure a favore delle persone con redditi così bassi da non poter usufruire delle agevolazioni fiscali (cosiddetti incapienti); la difesa del sistema di welfare pubblico, universalistico e solidale; l'approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza, con relativo fondo adeguatamente finanziato; la razionalizzazione della spesa pubblica eliminando sprechi e privilegi; la riduzione dei costi della politica, nel quadro di una complessiva riforma istituzionale sia nazionale che locale; una riforma fiscale e la lotta all'evasione; interventi per rilanciare la crescita e lo sviluppo del paese attraverso il lavoro, in particolare per i nostri giovani. Aderisci alla campagna, firma la cartolina. #NonStiamoSereni.  
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17/04/2014 Sindacati e lavoratori del commercio in stato di agitazione contro le aperture di Pasquetta e del 25 aprile
In un contesto di forte recessione dei consumi quale effetto di una crisi che non lascia alternative al taglio dei bilanci familiari in tutte le voci che non sono indispensabili, molte aziende della grande distribuzione hanno deciso di aprire i battenti a Pasquetta e nel giorno in cui tutti gli italiani festeggiano la  Liberazione! E’ una scelta assunta in totale autonomia nonostante le regole che governano le relazioni tra sindacato e aziende prevedano un confronto preventivo per definire l’organizzazione del lavoro, ed in particolare le aperture straordinarie, i presidi e gli orari di lavoro. Una scelta contro la quale si sono schierati anche i Vescovi marchigiani, attraverso il Presidente della CEM (Conferenza Episcopale Marchigiana) Mons. Luigi Conti, chiamato direttamente in causa dalla Cisl delle Marche. . La decisione di allargare le aperture festive  anche a Pasquetta stona peraltro con i tanti accordi sottoscritti con diverse aziende del settore per evitare tagli all’ occupazione e governare - anche attraverso una organizzazione del lavoro più flessibile e la riduzione del trattamento economico delle prestazioni festive - l’aumento dei costi. Riteniamo la scelta della grande distribuzione condannabile perché miope e non lungimirante. Ridurre le politiche commerciali al mero ampliamento delle aperture domenicali e festive è infatti sbagliato e improduttivo di effetti. In un contesto dove non sono le occasioni di acquisto a mancare, ma le risorse economiche di tante famiglie pesantemente colpite dalla crisi, la decisione di aprire i battenti nelle due festività di aprile rischia di configurarsi come una dimostrazione di scarsa sensibilità nei confronti dei lavoratori del settore che hanno condiviso i tanti accordi di cassa integrazione, di solidarietà o di rivisitazione della organizzazione del lavoro e di chi  gli acquisti non può farli neanche nei giorni feriali. Le tante forzature fatte dai responsabili aziendali per ottenere la disponibilità dei lavoratori a prestare la propria attività nelle festività costituisce peraltro una violazione del contratto nazionale di lavoro che prevede la facoltatività della prestazione lavorativa in tutte le festività nazionali. Per queste ragioni le Categorie dei lavoratori del commercio di Cgil Cisl e Uil (Filcams, Fisascat e Uiltucs) proclamano lo stato di agitazione con il blocco di tutte le prestazioni festive su tutto il territorio regionale ed effettueranno volantinaggi per sensibilizzare i consumatori ed invitarli ad effettuare i loro acquisti in altre giornate.Le Segreterie regionali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil
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28/03/2014 730 2014, hai tutti i documenti che ti servono per la dichiarazione?
Alla vigilia della compagna fiscale 2014, comincia la raccolta dei documenti utili a presentare il 730. Ecco una comoda lista da scaricare e stampare per controllare di avere tutto quello che serve a portata di mano. 
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21/03/2014 Giovani ed Europa - Ascoli Piceno 8 aprile
Essere cittadini e lavoratori in movimento all’interno dell’Unione appare oramai non solo una opportunità o un diritto da rendere sempre più esigibile ma, prima ancora, una necessità verso la quale tendere di fronte alla forte compromissione della coesione sociale legata, soprattutto nel contesto italiano, ad un mercato del lavoro avaro di certezze: sia per i giovani che vi muovono i primi passi; sia per chi da adulto si ritrova a dover ricostruire un futuro professionale; sia per chi, come famigliare, si trova costretto a prendere in carico le conseguenze di un problema che immaginava consegnato all’autonomia delle generazioni a lui future, ai suoi figli, ai suoi nipoti.Da qui nasce l’idea del Coordinamento donne della Federazione dei Pensionati Cisl di Ascoli Piceno di mettere a disposizione, all’interno della Settimana della Famiglia, una iniziativa per i giovani ma, prima ancora, per tutti coloro che si stanno interrogando su come essere ad essi vicini, nel tentativo di trasformare le tante paure di chi è in difficoltà a causa del proprio futuro lavorativo in piccoli segni di speranza. 
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18/03/2014 Accordo tra Sindacati e Centrali cooperative
Un accordo sui temi del lavoro e dello sviluppo cooperativo, un documento per costruire una traiettoria comune a favore dell’occupazione e dei lavoratori nelle cooperative e della cooperazione. Lo hanno firmato questa mattina ad Ancona le Centrali cooperative delle Marche, rappresentate da Stefano Burattini, presidente Agci Marche, Massimo Stronati, presidente Confcooperative Marche, Gianfranco Alleruzzo, presidente Legacoop Marche, e dai sindacati regionali, rappresentati da Roberto Ghiselli, segretario generale Cgil Marche, Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche, e Renzo Perticaroli, segretario confederale Uil Marche, con l’intento di promuovere e valorizzare un nuovo modello di relazioni e di concertazione all’interno della cooperazione marchigiana, che rappresenta un diverso modo di fare impresa, basato sui valori del mutualismo, della collaborazione e della condivisione. Un panorama imprenditoriale che raccoglie 1.600 cooperative attive con 27 mila fra soci-lavoratori e dipendenti, oltre il 5% del totale degli occupati e con una dimensione media di 16,4 addetti, un fatturato complessivo di circa 3 miliardi di euro, pari al 4,2% del valore aggiunto della regione. L’accordo ha lo scopo di rafforzare le relazioni sindacali e la bilateralità, per valorizzare figure specifiche dell’impresa cooperativa, come quella del socio-lavoratore che stringe con l’impresa un rapporto associativo e di lavoro allo stesso tempo, di estendere e qualificare la contrattazione integrativa, riattivare e rilanciare il Coop-Form delle Marche come strumento di formazione continua per i lavoratori. L’intesa vuole promuovere politiche per l’occupazione e lo sviluppo cooperativo con il sostegno a nuove cooperative e con particolare riguardo a quelle promosse da lavoratori di aziende in crisi, valorizzando le specifiche leggi regionali di sostegno. Sollecitare l’applicazione dell’Accordo di programma “Entroterra Appenninico”, che interessa, con 2,5 milioni di euro, 56 Comuni nell’area di crisi dell’ex Antonio Merloni, e l’attivazione del Progetto Appennino, che riguarda 300 lavoratori del settore agroforestale. Promuove l’housing sociale come modalità di nuova politica abitativa, politiche di riequilibrio territoriale specie per le aree interne e i centri minori, politiche creditizie in grado di far fronte alla crisi sistemica che investe tutti i settori. Le Centrali cooperative e le organizzazioni sindacali confermano, nel documento congiunto, una visione dell’impresa cooperativa quale soggetto protagonista all’interno del sistema integrato di interventi e servizi sociali e il comune interesse per lo sviluppo di un sistema integrato di welfare regionale. In questo quadro, si condividono alcuni obiettivi immediati: dal tariffario regionale ai costi standard, dall’atto di fabbisogno all’osservatorio sugli appalti, dall’innovazione nell’affidamento dei servizi a politiche attive per i soggetti svantaggiati. Nell’intesa, Centrali e sindacati sottolineano l’opportunità offerta dalla programmazione dei fondi Ue 2014-2020 per il sostegno alle politiche di sviluppo delle Marche, in cui anche la cooperazione deve trovare un suo spazio con misure specifiche dedicate. Per valorizzare il contributo partenariale delle parti economiche e sociali, propongono alla Regione Marche di attivare una cabina di regia, che abbia tra le sue principali funzioni quella di garantire una strategia unitaria di programmazione dei fondi Ue. A sostegno della qualità del lavoro cooperativo, Centrali cooperative e sindacati s’impegnano nella lotta al lavoro nero e sommerso, a sostenere la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, la legalità e la trasparenza del sistema degli appalti, valorizzando il sistema degli Osservatori della cooperazione presso le Direzioni Territoriali del Lavoro. Proprio per il sistema degli appalti, secondo le Centrali cooperative e i sindacati, è ormai inderogabile che la Regione Marche, attraverso una legislazione regionale, metta in campo un’iniziativa che definisca un sistema di controllo e di trasparenza degli appalti per tutto il sistema privato e per l’area pubblica, in grado di garantire la legalità, il lavoro buono, il rispetto dei contratti rappresentativi, la qualità del prodotto/servizio e contrastare la concorrenza sleale. Centrali cooperative e sindacati, inoltre, si esprimono a favore di una nuova architettura istituzionale locale, che vede nell'associazionismo comunale e nel connesso ripensamento delle funzioni di area vasta le componenti essenziali di un'innovazione della pubblica amministrazione locale capace di superare gli eccessi di frammentazione che caratterizzano la regione e di offrire ai cittadini maggiori e migliori servizi, senza pregiudicare bensì valorizzando l'identità locale e il radicamento delle istituzioni nel territorio.Il testo dell'accordo
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17/03/2014 Trasporto pubblico locale, confermato lo sciopero del 19 marzo
Sciopero nazionale per l’intera giornata delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale, con il rispetto delle rispettive fasce di garanzia. Dopo  l’incontro convocato congiuntamente dal Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti e dal Ministro del Lavoro per l’esame delle problematiche legate al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Trasporto Pubblico Locale, al quale hanno partecipato le Segreterie Nazionali delle Federazioni di Categoria di Cgil Cisl e Uil (rispettivamente Filt, Fit e Uiltrasporti) insieme a UGL, Autoferrotranvieri e Faisa-Cisal e le Associazioni Datoriali Asstra, Anav e Agens, lo sciopero nazionale di mercoledì 19 marzo è confermato. In apertura dell’incontro i due Ministri hanno comunicato alle parti l’intenzione di riprendere immediatamente i due percorsi di confronto con le parti sociali, tra loro intrecciati, interrottisi a causa del cambio di Governo. Il primo, presso il Ministero del Lavoro, riferito alla vertenza contrattuale, fermo all’ultima riunione del 6 dicembre. Il secondo, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riferito al riassetto normativo e al finanziamento del settore, fermo all’ultima riunione del 16 gennaio, ma sul quale è successivamente proseguita l’elaborazione in Conferenza Unificata (Governo, Regioni, Enti Locali). Asstra e Anav, pur dichiarandosi genericamente disponibili, come tante volte già accaduto nel corso di questa lunga vertenza, hanno però confermato che l’attuale quadro di finanziamento del settore rende possibile il rinnovo contrattuale solo a condizione che esso risulti integralmente autofinanziato. Questa posizione datoriale ha impedito qualsiasi possibile sviluppo immediato e concreto del confronto per la ripresa del quale la delegazione governativa ha comunque confermato il proprio impegno ipotizzandola per fine mese, a valle di ulteriori verifiche interne al Governo. L’adesione allo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale sostiene la vertenza per il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, per il riassetto normativo ed il finanziamento del settore. Un'adesione per un segnale forte e chiaro affinché la ripresa del confronto proposta dal Governo rappresenti davvero l’occasione per vincere l’atteggiamento datoriale e il disinteresse delle Regioni per chiudere finalmente la vertenza contrattuale.
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08/03/2014 8 marzo: lavoro, dignità e libertà
Ancora tempo di crisi, una crisi prepotentemente lunga e pesante e per la quale le donne, spesso le prime a fuoriuscire dal mercato del lavoro e le ultime ad entrarvi, stanno pagando un prezzo altissimo: 3.157 donne licenziate e iscritte nelle liste di mobilità nelle Marche nel 2013 che porta alla spaventosa cifra di 45.000 il numero delle donne marchigiane disoccupate e inutilmente in cerca di un lavoro. Si raggiunge così un nuovo drammatico record per la disoccupazione femminile, prepotentemente salita al 14,6%: il valore più alto mai raggiunto finora nelle Marche e soprattutto un valore che per la prima volta è peggiore di quello medio nazionale oltre ad essere il peggiore delle regioni del Centro-Nord! Donne che non vogliono rassegnarsi e guardano con coraggio dentro ma anche oltre la crisi, vivono il presente e costruiscono il futuro di una Regione che vuole tornare a crescere. Donne che fanno i conti con un lavoro che non c’è o è precario, discontinuo, instabile, sottopagato o senza tutele. Donne che, se un lavoro ce l’hanno, ogni anno dovrebbero lavorare due mesi più degli uomini per poter avere lo stesso stipendio perché tale è il divario salariale tra uomini e donne. Donne che ancora devono scegliere se lavorare o diventare madri in un Paese che invecchia con tassi di natalità sempre più bassi. Sono quasi 3.000 le madri lavoratrici che nel quinquennio 2009-2013 hanno lasciato il lavoro alla nascita di un figlio nelle Marche, di cui 573 nel 2013: donne spesso costrette alle dimissioni per mancanza di asili, o per i costi troppo elevati dei servizi per l’infanzia o per le difficoltà a conciliare lavoro e maternità. Donne che ogni giorno si di dividono (o meglio si moltiplicano) con il lavoro dentro e fuori casa, con una organizzazione dei tempi di vita e di lavoro sbilanciata e che spesso riversa solo su di loro il peso della cura dei familiari e della casa. Da questo punto di vista, il Protocollo d’intesa per la promozione di azioni positive volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che abbiamo firmato il mese scorso con la Regione Marche, l’ANCI, l’UPI, CGIL, CISL, UIL, e le principali associazioni datoriali è per noi molto importante perché con esso, abbiamo affermato la necessità della condivisione delle responsabilità familiari tra uomini e donne, e abbiamo concordato di promuovere, nella stipulazione di accordi collettivi di secondo livello, forme di flessibilità degli orari e modalità e forme di organizzazione del lavoro che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Questo perché siamo convinte che la difesa dei posti di lavoro si realizza anche attraverso questi strumenti. Giovani donne intrappolate nella mancanza di occupazione o in percorsi occupazionali e professionali precari, a basso reddito e che riducono la loro autonomia e libertà, ripercuotendosi inevitabilmente nelle loro scelte di vita a partire da quello di diventare madri. Per questo, proprio per l’incertezza e le difficoltà in cui ci troviamo è necessario innanzitutto tornare a creare lavoro e riportare l’attenzione sulla centralità delle donne nel lavoro e nella società e sull’importanza delle loro competenze, del loro potenziale e dei loro meriti. Occorre ribadire che il lavoro, la realizzazione, le pari opportunità delle donne sono condizioni indispensabili per uscire dalla crisi e garantire condizioni di benessere sociale per tutti, donne e uomini. Il lavoro per le donne è autonomia, dignità e libertà alle quali non possono e non devono rinunciare. E allora,  buon 8 marzo a tutte!Daniela Barbaresi (Cgil Marche)Cristiana Ilari (Cisl Marche)Claudia Mazzucchelli (Uil Marche)Ancona,  6 marzo 2014 
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05/03/2014 Ascoli Piceno, Donne in campo
Domenica 9 marzo 2014 presso Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno si terrà la manifestazione “Donne in campo” che l’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno promuove ogni anno in occasione della festività dedicata alla Donna. Nell'ambito dell'iniziativa, il Coordinamento Donne Fnp Cisl e l’associazione di volontariato Anteas parteciperanno con un intervento sul tema: "Violenza e fragilità", con riferimento ai soprusi subiti dagli anziani fra le mura domestiche e negli istituti. E’ questo un tema importante per la nostra associazione di anziani, poiché la violenza aumenta in maniera proporzionale rispetto all’incremento della popolazione senile. L’argomento è un’occasione di condivisione corale e una preziosa opportunità per riflettere ed approfondire tematiche importanti allo scopo di poter individuare strategie e soluzioni sempre più adeguate alle problematiche sociali.      
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25/02/2014 A Pagliare del Tronto controllo gratuito della vista
La RLS di Ascoli Piceno e il Coordinamento Donne il 21 febbraio 2014 hanno organizzato a Pagliare del Tronto uno screening visivo gratuito dedicato agli ultrasessantacinquenni.Una giornata volta alla prevenzione, per una diagnosi precoce, fondamentale per preservare la salute oculare.Nell’arco di una intera mattinata si sono sottoposte alla visita 35 persone.Soddisfatta la Coordinatrice per la buona riuscita dell'iniziativa, che così ha commentato: "Purtroppo, molte persone non sono consapevoli di avere malattie visive perché non soffrono di sintomi particolari. Il rischio è che ci si rende conto dei danni al nervo ottico solo quando è già troppo tardi. La Cisl promuove uno screening gratuito perché è importante tutelare la vista".A tal proposito, il Coordinamento si impegna ad organizzare altri screening gratuiti; benvengano, allora, simili iniziative, perchè oggi a causa dei tagli che colpiscono la Sanità è sempre più difficile, fare prevenzione. 
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24/02/2014 Un aiuto ai figli di lavoratori ed agli studenti lavoratori in difficoltà
Nell' ambito delle misure anticrisi di cui all' Intesa sulle politiche di bilancio 2014 a sostegno del lavoro e della coesione sociale, siglata dalla  Regione Marche e dalle Segreterie regionali CGIL-CISL-UIL Marche il 13 dicembre 2013, è in arrivo un contributo una tantum per iscritti all’università, lavoratori o figli di lavoratori, in situazione di crisi e  difficoltà lavorativa.Le domande potranno essere presentate, a partire dal 3 marzo p.v., entro il termine di scadenza del 16 aprile 2013Per approfondire:Bando e modulistica
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21/02/2014 I patronati su "Striscia": Inas esempio di correttezza e trasparenza
Sabato scorso è andato in onda su Striscia la notizia un servizio che ha messo sotto la lente di ingrandimento l’operato degli Enti di Patronato. La storia raccontata da “Striscia” mette in evidenza il comportamento scorretto di un Patronato che, per la compilazione di una domanda di disoccupazione, ha chiesto il pagamento di un corrispettivo di € 20. Si tratta di un atto molto grave perché gli Enti di Patronato non possono chiedere compensi di alcun tipo per i servizi che erogano al cittadino, così come dispone la legge 152/2001. E’ un comportamento disonesto e lesivo che rischia di gettare discredito nei confronti di Patronati come l’INAS Cisl, che come dimostrato dal servizio stesso, hanno sempre fatto della serietà, moralità, trasparenza e correttezza una questione di principio. In questi anni abbiamo dato assistenza a numero sempre crescente di persone che, a causa della complessità della legislazione e dei meccanismi di accesso alle prestazioni e ai diritti previdenziali e assistenziali, trovano in noi un punto di riferimento solido e sicuro. Nel 2013 il Patronato Inas nelle Marche ha presentato agli Enti previdenziali e assistenziali, oltre 93.000 domande per conto dei cittadini con un incremento sul 2012 del 32,5%. Abbiamo una forte responsabilità sociale e non possiamo accettare che alcuni patronati, con i loro comportamenti disonesti, compromettano l’immagine e il ruolo che abbiamo conquistato in tanti anni di attività. E’ vero anche che dalla riforma introdotta dalla legge 152 ad oggi, grazie a comportamenti compiacenti di alcuni Ministri e Presidente dell’Inps, sono stati riconosciuti Patronati non rappresentativi e privi dei requisiti previsti per poter operare,  a vantaggio di categorie professionali che hanno interesse a far pagare ogni tipo di prestazione. La legislazione prevede un sistema di controlli che se eseguiti con puntualità, è in grado di sanzionare i comportamenti illegittimi di quanti, in modo infedele, chiedono soldi per i servizi che debbono essere erogati a titolo gratuito. Il Coordinatore Regionale INAS CISL MARCHE- Fabrizio Valentini  
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18/02/2014 Firmato il protocollo sulla riorganizzazione della sanità
Firmato ieri il protocollo programmatico tra la Giunta regionale e Cgil Cisl e Uil Marche, sulla riorganizzazione sanitaria e socio sanitaria.  Un accordo in cui la Regione si è impegnata su alcuni percorsi di tutela e qualificazione del personale  - copertura integrale del turn over per il 2014, stabilizzazione dei precari, sostegno finanziario ai processi di mobilità - e su azioni di rafforzamento della rete territoriale e dell’integrazione  socio sanitaria. I sindacati hanno ottenuto la garanzia di investimenti sulle Case della Salute, luogo principale del sistema delle cure primarie e dell’integrazione socio- sanitaria - ne sono previste tra 36 e 39 su tutto il territorio regionale - il rafforzamento della rete dei servizi territoriali, residenziali e semiresidenziali - saranno circa 450 i nuovi posti da attivare/convenzionare per anziani, disabili e salute mentale - e il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata. Previste anche azioni di contenimento della mobilità passiva e delle liste d’attesa, per le quali verrà attivato un gruppo di lavoro con il compito di analizzare le differenze che si riscontrano nei tempi d’attesa previsti per la stessa prestazione, quando effettuata in regime pubblico piuttosto che in libera professione. «Il confronto si è sviluppato nella cornice del vincolo stringente di un equilibrio finanziario necessario per scongiurare il rischio di commissariamento della sanità marchigiana – afferma il Segretario della Cisl Marche Sauro Rossi – ciò  ha inevitabilmente condizionato il percorso segnato da ripetuti arresti e riprese “a strappi”.» «La nostra partecipazione al tavolo – prosegue Rossi – ha rappresentato un tenace esercizio di responsabilità da parte del sindacato che ha perseguito, sin dall’inizio, l’obiettivo di ridurre la distanza tra la sanità marchigiana “sulla carta”, quella ipotizzata nei vari atti deliberativi, che  la rendono un modello di riferimento a livello nazionale, e  quella reale, rispetto alla quale cittadini utenti ed operatori sperimentano ancora disagi evidenti.» Tra gli elementi qualificanti del protocollo va segnalato il tema della partecipazione, rivitalizzata attraverso la previsione di tre diversi livelli di concertazione con il sindacato (regionale, di area vasta e distrettuale) e l’apertura di una serie di tavoli di confronto su temi specifici, che saranno strumenti fondamentali per gestire i percorsi attivati dal protocollo. SCHEDA DI SINTESI DEL PROTOCOLLO IL TESTO DEL PROTOCOLLO
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06/02/2014 Accordo sulla rappresentanza e sulla contrattazione: istruzioni per l'uso
Circa cento sindacalisti della Cisl oggi al “Conero Break” di Ancona, in un incontro concluso da Luigi Sbarra segretario della Cisl Nazionale e organizzato per valutare il Testo Unico sulla Rappresentanza, intesa raggiunta il 10 gennaio scorso tra Cgil Cisl Uil e Confindustria. L’Accordo segna davvero una svolta sui temi della rappresentanza sindacale e della contrattazione, che in questi anni hanno visto posizioni contrastanti tra i sindacati, nel mondo delle imprese, nel dibattito politico e perfino nelle sentenze della magistratura del lavoro. «Avere regole chiare e certe nei rapporti è importante, perché ogni sforzo ora deve essere teso a favorire la creazione di nuovo lavoro, in questa fase così difficile per tante persone, per tante famiglie». ha dichiarato il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo. L’accordo fissa il criterio per la misurazione della rappresentanza sindacale a livello nazionale e aziendale, tramite un mix tra numero degli iscritti a ciascuna organizzazione sindacale e voti ricevuti nella elezione delle RSU. Si stabiliscono inoltre la titolarità ed efficacia della contrattazione collettiva nazionale ed aziendale e le modalità volte a garantire l’effettiva applicazione degli accordi sottoscritti nel rispetto delle regole concordate. «Siamo convinti che un' efficace misurazione della rappresentatività e la garanzia di piena attuazione degli accordi raggiunti favoriscano da un lato un salto di qualità nelle relazioni industriali e dall’altro contribuiscano a dare maggiori certezze anche a chi voglia investire nel nostro Paese» è stata la conclusione del Segretario nazionale Cisl Luigi Sbarra. Nelle prossime settimane l’Accordo sarà illustrato anche ai lavoratori marchigiani in una serie di incontri e assemblee nei luoghi di lavoro.
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20/01/2014 Dolce, salato e ... non solo
All’insegna della convivialità e dello star bene insieme, il 16 gennaio 2014, vigilia della Festività di sant’Antonio Abate, si è svolta nella sede di Monticelli (AP), la tradizionale festa dei dolci, giunta ormai alla terza edizione.La manifestazione che ha coinvolto la lega distrettuale RLS di Ascoli Piceno, il Coordinamento Donne e l’Anteas, ha impegnato le donne nella preparazione di torte, crostate e pasticcini, che innaffiate da un buon vino cotto, sono state offerte a tutti gli intervenuti.Fra i graditi ospiti si segnala la presenza della Coordinatrice Regionale, Lorenza Mancini e delle rappresentanti di varie associazioni, quali CRI, Banca del tempo, Marie Cristine, Associazioni che il Coordinamento Donne coinvolge di volta in volta a complemento delle proprie attività.L’evento è stato allietato dalla partecipazione di gruppi “La Pemmadora”, “Di Canto in Canto” e “Gigaro 88” che con fisarmoniche, organetti, chitarre e strumenti artigianali della tradizione popolare hanno cantato filastrocche e stornellate in onore di Sant’Antonio.Il Santo, nella sua lunga vita (105 anni), dovette sostenere lunghe lotte contro il demonio, per cui nel gruppo, uno dei membri è vestito da monaco, mentre un altro indossa una lunga veste rossa ed agita un lungo forcone, impersonando il diavolo tentatore.Al termine della esibizione, ai “Pasquellanti” sono stati offerti panini farciti con salumi e vino, come vuole la tradizione locale e … naturalmente, tanti, tanti, tanti dolci.Gli organizzatori ringraziano quanti hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa.La Coordinatrice Donne RLS di Ascoli PicenoRosandra Ciarrocchi
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15/01/2014 Cassa integrazione in deroga, c'è accordo tra Regione e Sindacati
Cassa integrazione in deroga, per il 2014 c’è l’intesa tra Regione Marche, CGIL CISL UIL regionali e le associazioni datoriali e professionali. E’ stata prorogata per ulteriori 3 mesi, fino al 31 marzo 2014, l’accordo che consente ad imprese e lavoratori di poter usufruire della cassa integrazione in deroga. «Un accordo che garantisce la continuità di protezione sociale ai lavoratori della nostra regione - dichiara Alfonso Cifani, Segretario Cisl Marche. - Questa intesa è una specie di “accordo ponte” in attesa che vengano definitivamente chiarite dal Governo e dalla Conferenza Stato – Regioni le nuove norme sul funzionamento della cassa in deroga. In attesa di conoscere il riparto del finanziamento per le Marche, continueremo come sindacato a portare avanti iniziative, a tutti i livelli, per ottenere miglioramenti del decreto in questione. » «Rimane forte la preoccupazione per le risorse necessarie al pagamento della CIG in deroga per il 2014. Una parte del finanziamento nazionale di 1 miliardo e 600 milioni andrà a coprire i mesi da ottobre a dicembre 2013 non ancora pagati, e quello che resta sarà sicuramente insufficiente a coprire il fabbisogno per il nuovo anno – ribadisce Antonio Bori, responsabile del Dipartimento del Mercato del lavoro della Cisl Marche. – Il Governo dovrà impegnarsi a trovare risorse adeguate, che vadano oltre le risorse stanziate, per garantire una reale copertura di uno strumento di sostegno al reddito così importante per il nostro sistema produttivo di piccole e medie imprese ancora in profondissima crisi.»   IL TESTO DELL'ACCORDO
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18/12/2013 Cisl Medici: si al riordino, ma regole chiare e partecipazione
La Cisl Medici delle Marche ha da sempre considerato necessario ed urgente il riordino del sistema sanitario della Regione. Necessario, perché occorre razionalizzare le risorse a disposizione - che in questi ultimi anni si sono ridotte a causa dei tagli lineari effettuati dai vari Governi nazionali -  e definire un assetto più funzionale ed efficace alle strutture sanitarie regionali al fine di dare risposte più adeguate e moderne alle esigenze dei Cittadini  in termini di prevenzione, cura e riabilitazione. Urgente, perché ogni ulteriore ritardo determina: una progressiva erosione dell’attuale sistema di prevenzione ed assistenza sanitaria; un incremento dalla mobilità passiva dei Marchigiani verso altre Regioni; una perdita di fiducia nei confronti delle Istituzioni regionali da parte dei cittadini e degli operatori; a questi ultimi deve essere riconosciuto di avere col proprio sacrifico sostenuto il sistema sanitario regionale garantendone qualità ed efficienza in un quadro di risorse in continua diminuzione. Premesso tutto ciò, occorre che la Regione Marche, ormai avviato il processo di riordino, chiarisca i seguenti punti. Cosa si intenda fare, in particolare riguardo: l’ integrazione fra ospedale e territorio sulla base del nuovo modello che prevede l’ istituzione di “case della salute”  di differenti tipologie e l’innalzamento dei livelli di continuità assistenziale; l’ organizzazione  delle “reti cliniche” e delle  “reti della prevenzione” ed in particolare i criteri adottati nelle diverse aree vaste anche allo scopo di ridurre la mobilità passiva; la definizione dei contenuti, in termini di offerta sanitaria e dotazione organica, degli ospedali di rete. Come si intende farlo, evitando di creare pericolosi vuoti di offerta sanitaria nelle more dell’ attuazione della riforma, garantendo nuove e certe regole per gli operatori e la coerenza fra le scelte attuate e la loro attuazione sull’ intero territorio regionale Quali sono i tempi previsti per la trasformazione. Molto di quanto sopra impatta sui diritti dei cittadini e degli operatori, sulla loro sicurezza ed il loro benessere, e non può quindi essere oggetto di mera comunicazione ma richiede il confronto e la concertazione con le parti sociali anche su scala territoriale. Su questa base la Cisl Medici chiede di riaprire con le Istituzioni il confronto, cui intende dare il proprio contributo, al fine di definire un’ intesa ed avviare rapidamente le azioni necessarie a concretizzare le decisioni assunte, verificandone i diversi livelli di realizzazione. Infine, la Cisl Medici delle Marche, chiede che sia rapidamente definito, da parte della Giunta Regionale, il nuovo assetto dirigenziale individuando in modo univoco e certo le competenze e gli ambiti decisionali dei tavoli di confronto al fine di dare coerenza e stabilità ai cambiamenti. Massimo Boemi - Segretario Generale Cisl Medici Marche
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18/12/2013 Sanità, occorre una svolta
La riorganizzazione del servizio sanitario  diventa una priorità, per la Cisl Marche, del  confronto con la Regione, dopo l’accordo sul bilancio regionale di previsione 2014 e la manifestazione unitaria di sabato scorso. Per la  Cisl è necessario che la Regione dia risposte  urgenti e chiare: sulla quantità delle risorse disponibili per sostenere i processi di riorganizzazione, da distribuire equamente tra le cinque Aree Vaste per compensare i sacrifici del personale sanitario  che negli ultimi anni ha garantito l'efficienza del sistema, con enormi sforzi, accumulando migliaia di giornate di ferie non fatte e straordinari non pagati; sulle nomine, a partire dalle direzioni di distretto vacanti da oltre un anno per incomprensibili ragioni politiche. Una mancanza che mostra una preoccupante inefficienza nel perseguimento dell’obbiettivo di rafforzare i servizi territoriali . Anche il  ritardo delle nomine dei nuovi responsabili di Area Vasta, Aziende sanitarie ed Asur blocca ogni ragionamento concreto sulle scelte operative e strategiche di prospettiva. Senza Direttori è tra l’altro impossibile attivare nei territori i processi di partecipazione dei cittadini, delle organizzazioni sociali e delle rappresentanze dei lavoratori, previsti dalla normativa vigente e necessari per affrontare i problemi connessi al riassetto del sistema socio-sanitario sugli interventi infrastrutturali in particolare su  Marche Nord e sui nuovi   Ospedali Inrca /Osimo e Fermo per cui è  necessario avere certezza sui tempi  di realizzazione.    I continui ritardi nei tempi di realizzazione comportano un aggravio di costi dato che si è costretti ad intervenire su strutture vecchie e con lavori che pregiudicano la normale attività creando pregiudizio a lavoratori ed utenti Su alcuni grandi temi – reti cliniche e sistema dell’emergenza – la Regione ha scelto di procedere “in solitudine”, assumendosi la responsabilità delle decisioni prese. Questi processi  vanno implementati, tradotti concretamente,verificati poi negli esiti, attraverso un coordinato confronto sindacale che, fissate delle linee generali regionali, torni a dare rilievo alla discussione in Area Vasta.  Lo stesso è auspicabile che avvenga per l’abbattimento delle liste di attesa, il contenimento della mobilità passiva, la qualificazione delle Case della salute.   Non è più possibile indugiare. E’ necessario cambiare marcia per dare soluzione a problemi che si trascinano  da troppo tempo.
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11/12/2013 Indesit, i lavoratori dicono si all'accordo
I lavoratori del Gruppo Indesit hanno approvato ieri l'ipotesi di accordo stipulato il 3 dicembre dalle Categorie dei Metalmeccanici di Cisl e Uil (rispettivamente Fim e Uilm) con Indesit Spa. Altissima la percentuale di affluenza al voto (85% in tutti gli stabilimenti nazionali). Nei tre stabilimenti marchigiani il si all'accordo, non firmato dalla Fiom, ha conquistato l'85% dei voti (79,3% a livello nazionale), con un picco dell'89% nello stabilimento di Comunanza. Un vero e proprio plebiscito, che per il Segretario della Fim nazionale Anna Trovò «oltre che confermare la piena condivisione da parte dei lavoratori sui contenuti dello stesso, dimostra, se mai fosse necessario, come la Fiom abbia perso il senso della realtà. Non esistevano ragioni sindacali per non sottoscrivere l’ipotesi d’accordo e i lavoratori glielo hanno ricordato. Questo succede quando il sindacato dimentica la sua missione e si mette a fare politica passando da un talk show televisivo all’altro, invece che frequentare le fabbriche e ascoltare i lavoratori, negoziare e trovare soluzioni.» Per il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo «la condivisone dei reali problemi del lavoro, l’impegno, la concretezza nelle risposte dei sindacati firmatari dell’accordo Indesit sono stati comprese e premiate dai lavoratori  con il loro voto». «Il referendum - sostiene il Segretario generale di Metalmeccanici della Cisl Marche Leonardo Bartolucci - conferma l’importante risultato di aver fatto modificare il Piano Industriale che Indesit ci aveva presentato a giugno e che con tante iniziative di mobilitazione  ha prodotto un ipotesi di accordo che oggi i lavoratori premiano sia con la loro partecipazione sia con il loro ampio consenso». «Ancora una volta - conclude Bartolucci - viene riconosciuta l’importante azione di un sindacato che si mobilità, contratta, da risposte concrete e prospettive per il futuro, a ascoltare i lavoratori e assumersi le responsabilità nel loro interesse. A noi spetta il compito di gestire quest' accordo e come sempre lo faremo con la massima attenzione e impegno, insieme a tutti i lavoratori che ci hanno dato fiducia e ai quali va il nostro ringraziamento».I RISULTATI DEL REFERENDUM IL COMUNICATO DELLA FIM MARCHE IL COMUNICATO DELLA FIM NAZIONALE
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03/12/2013 Ossi duri ... si diventa
Il 29 novembre 2013 presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, si è tenuta l’ultima giornata di presentazione del Progetto Regionale di prevenzione dell’osteoporosi.In una sala gremita, si sono avvicendati gli interventi delle Coordinatrici Donne di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil.A seguire, chiare, esaustive e soprattutto fruibili le relazioni a cura del gruppo tecnico regionale: Dr. Pietro Scendoni e Dr. Mario Sfrappini che hanno dissertato su argomenti quali:-       Il Ruolo dei Medici di Medicina Generale;-       Osteoporosi e fattori di rischio;-       Il sistema DEFRA per la valutazione del rischio di frattura di femore.Donatella Ferretti, Assessore alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità del Comune di Ascoli Piceno, ha avuto parole di elogio per la collaborazione instauratasi con le Donne Cisl e si è dichiarata soddisfatta dei risultati ottenuti (si riferiva al recente screening effettuato il 25 e 26 settembre scorso, iniziativa in cui sono state monitorate 270 persone).Presenti in sala, oltre alla Coordinatrice Regionale Lorenza Mancini, anche una delegazione della FNP-Cisl di Teramo, il cui Segretario, nel portare il saluto della propria struttura, ha ricordato che la nostra Coordinatrice Rosandra Ciarrocchi nel 2005, incontrò per la prima volta proprio nella loro città tecnici e medici che effettuavano Screening di Ultrasonometria Ossea Calcaneare.Nel vivace ed interessante dibattito, numerose le richieste da parte del pubblico presente, a testimonianza di quanto sia attuale e sentito il problema osteoporosi.A conclusione della giornata di prevenzione le Coordinatrici delle tre sigle sindacali hanno concordato di incontrarsi di nuovo per dare un seguito alla proficua collaborazione instauratasi fra loro.
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02/12/2013 PROSEGUONO LE PROTESTE. SABATO 14 DICEMBRE TUTTI IN PIAZZA
Dopo le manifestazioni provinciali del 15 novembre scorso, prosegue la protesta dei Sindacati contro la Legge di stabilità 2014. Sabato 14 dicembre prossimo Cgil Cisl e UIl Marche manifesteranno ad Ancona per sostenere la necessità di rimettere il lavoro al centro dei provvedimenti del Governo. E' previsto un corteo che da Piazza della Repubblica (concentramento alle ore 9.00) raggiungerà il Piazzale del Teatro delle Muse, dove si concluderà la manifestazione.SFIDA AL GOVERNO SULLE TASSE 
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28/11/2013 La Scuola si mobilita contro la legge di stabilità
Guarda le foto della manifestazione clicca quiI Sindacati della Scuola firmatari del Contratto Collettivo Nazionale manifesteranno a roma il 30 novembre prossimo. L'iniziativa ha l'obiettivo di sostenere alcune importanti modifiche alla Legge di stabilità 2014 e si articola in due momenti. Alle ore 10.00 è previsto un con un presidio in piazza Monte Citorio alle ore 10. Dopodiché i manifestanti si sposteranno al teatro Quirino, dove interverranno i Segretari generali di Categoria.
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25/11/2013 Area Vasta 5, Ascoli e San Benedetto senza sanità di base
Di seguito il comunicato della CISL FP Ascoli-Fermo. Ciò che si legge sulla stampa locale, riguardo la situazione della sanità nei due centri di Ascoli e San Benedetto, fa accapponare la pelle perchè ci si rende conto in quali mani la collettività picena sia caduta. Il vicepresidente della Giunta, assessore al piceno, che è anche medico ma evidentemente lo ha momentaneamente dimenticato, è ripetutamente intervenuto sulla stampa, anche a sproposito quando ha cercato di sminuire il Sindacato e quello che rappresenta, ma ha dimostrato la pochezza delle argomentazioni politiche alla base di uno sconvolgimento dell'assetto assistenziale, organizzativo, qualitativo e dell'offerta, messo in piedi da svariate riforme sanitarie, tutte volte solamente a fare cassa nel territorio del piceno. Infatti, nel farlo, non si è adoperato un metro uguale per tutti. Mentre altre realtà marchigiane, protette come fortezze inespugnabili, mantengono un assetto organizzativo praticamente intonso, il sud della Regione è stato assunto come cavia da laboratorio per sperimentare forme di collaborazione che di reti cliniche hanno nulla a che fare. Lo spieghi Canzian, con la sua tanto sbandierata eloquenza a quei cittadini-pazienti che vengono sballottati da San Benedetto ad Ascoli o viceversa, non per essere sottoposti a cure superspecialistiche ma a banali trattamenti di base, le ragioni macroeconomiche di una Regione che taglia gli infermieri e gli OSS ma spende soldi pubblici per tante attività inutili. Le notizie degli ultimi giorni, pongono un interrogativo enorme su come si poteva e doveva risparmiare, prima di tagliare sulla salute. Non so come molti dei politici regionali, possano continuare a guardare negli occhi i tanti professionisti giovani precari ai quali hanno tagliato il posto di lavoro. Sull'alta specialità, tutti ci siamo messi l'anima in pace, comprendendo che per uno strano destino geografico, le strutture dovessero essere poste al nord della regione, lasciando agli altri territori il ruolo di "trasportatori sanitari" o peggio di utenti viaggiatori. Ma quello che si sta mettendo in ginocchio nel piceno, è la sanità di base. Sono i servizi elementari ed i reparti che una volta erano definiti inidispensabili perchè un ospedale fosse classificato come tale. La Regione attraverso atti legislativi e normativi sta sancendo l'abbassamento quali-quantitativo dell'assistenza di base e sta portando, nel silenzio omertoso di gran parte della politica allineata, un attacco mortale anche ai principi di assistenza sociale e di aiuto alle famiglie con malati cronici e fragili. Ad esse sta imponendo sacrifici ulteriori a causa della diminuzione del tempo assistenziale sul territorio,soprattutto delle periferie e dei piccoli centri dell'entroterra, delle figure professionali che compongono le equipe multidisciplinari, moltiplicando le procedure autorizzative per accedere alle prestazioni ma anche portando via loro i riferimenti di strutture alle quali da anni fanno accesso. Quando si parla di salute e di malattie croniche con impatto forte sulla sfera relazionale, ogni cambiamento, alterazione dei rapporti di fiducia tra paziente ed operatore, comportano sconvolgimenti inimmaginabili che fanno regredire i malati e annientare i progressi ottenuti con grande sacrificio. Di tutto questo i ragionieri cinici dell'ASUR ed i burocrati politici della Regione Marche se ne sono fregati altamente. Come CISL FP, più volte, insieme alle altre Organizzazioni Sindacali e alla RSU dell’AV5, ci siamo sforzati, di far ragionare le nostre controparti, portando numeri e dati inequivocabili, pensando che dall'altra parte vi potessero essere persone e rappresentanti delle istituzioni, capaci e pronti a capire il disagio che il personale tutto e l'utenza soprattutto, stanno vivendo. E' stata purtroppo solo un'illusione perchè davanti a noi abbiamo riscontrato di avere dei "ragionieri cinici" e dei liquidatori insensibili ad ogni grido di aiuto. Qual'è oggi la situazione sul campo? Giornalmente il Direttore Stroppa ed i Direttori Sanitari delle strutture di San Benedetto ed Ascoli, dopo aver fatto il solito viaggetto ad Ancona e preso gli ordini dall’ASUR, tagliano sui servizi di ogni tipo, con rivoluzionarie riorganizzazioni che hanno tutte la stessa logica: razionare. Ecco allora che sparisce il personale al Day Surgery, gli infermieri al dipartimento chirurgico, gli OSS al Pronto Soccorso, l'intero reparto di psichiatria ad Ascoli, i centralinisti ai due centralini, i Tecnici di neurofisiopatologia, gli sportelli di front office rimangono chiusi, si allungano i tempi per le prestazioni diagnostiche, i tecnici del Centro Trasfusionale devono coprire il doppio dei turni di pronta disponibilità stabiliti per contratto, si mette a rischio la guardia attiva del Laboratorio Analisi, ma soprattutto non si rinnovano i contratti degli infermieri e quindi si riducono le dotazioni organiche presenti nei reparti. Di tutto questo macello, ne devono essere consci i cittadini, quando si recheranno nelle strutture sanitarie picene, perché i tagli mettono a rischio la qualità dell'assistenza ed aumentano fortissimamente i rischi di errori professionali. Solo la grandissima professionalità e serietà di gran parte degli operatori ospedalieri e del territorio, per ora, hanno impedito eventi avversi importanti. Quando non si rispettano gli standard minimi o anche quando si lavora sempre con standard minimi assistenziali e tecnologici, si mette a rischio la salute, e purtroppo, talvolta, anche la vita del malato. Lo devono sapere gli utenti, che presto troveranno sempre più code agli sportelli, attenderanno sempre più tempo prima di essere sottoposti a prestazioni sanitarie, attenderanno prima che qualcuno risponda al campanello in corsia, forse nemmeno il centralino dell'ospedale risponderà sempre, le liste d'attesa aumenteranno, i tempi per le consulenze al pronto soccorso si dilateranno, ecc. Come Sindacato chiediamo ai cittadini - di fare uno scatto di maturità. Di tutto questo non sarà responsabile il primo operatore che incontreranno. Il problema del ritardo o della fila non è sarà ascrivibile alla poca voglia di lavorare di chi avrà davanti. Questo è quello che vorranno far credere quelli che non ci mettono mai la faccia ma che con le loro scelte politiche e gestionali procurano danni al già fragile sistema della sanità pubblica senza mai sporcarsi le mani per andare a vedere i cattivi risultati che procurano. Ma di certo l'obbiettivo di molti di questi, in primis il Direttore dell'ASUR e l'Assessore alla Sanità Regionale, non è quello di abbassare i disagi agli utenti del piceno; il loro solo fine è quello di far quadrare il bilancio regionale, così tutto potrà continuare come prima, nel bene e nel male. I cittadini ed i lavoratori imparino a mirare in lato. La protesta civile deve montare ed il Sindacato in modo unitario, già nelle prossime settimane, se non vi sarà una radicale inversione di tendenza, proporrà delle iniziative, ma dovranno mirare a smascherare chi ha originato tutto lo sconquasso a cui stiamo assistendo, non le ultime linee, gli operatori da 1000 euro al mese. Diciamo basta anche ai soldi spesi per figure gestionali incapaci di assumere autonomamente delle decisioni,che si nascondono dietro a “vorrei ma non posso”.                                                                                         IL SEGRETARIO REGIONALE                                                                                               Giuseppe Donati
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