In primo piano - Pesaro e Urbino

10/07/2012 Scuola. Nelle Marche classi superiori al collasso.
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06/07/2012 La riforma del mercato del lavoro
SINTESI DELLA LEGGE DI RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO  TIPOLOGIE CONTRATTUALI Al contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato viene riconosciuto un rilievo prioritario come forma comune di rapporto di lavoro, mentre le altre tipologie di contratto dovrebbero essere finalizzate a preservare nell’impiego del lavoro un margine di flessibilità necessario per fronteggiare le fluttuazioni economiche e produttive. In questa prospettiva, al fine di contrastare le forme “malate” di flessibilità, la riforma introduce limiti alle prassi di “mascherare” veri e propri rapporti di subordinazione ricorrendo ai contratti flessibili in modo da eludere gli obblighi e i costi del lavoro subordinato; applica il principio secondo cui i rapporti di lavoro flessibili debbano avere un costo maggiore dei contratti a tempo indeterminato e quindi risultare meno convenienti. APPRENDISTATO Il contratto di apprendistato, recentemente riformato attraverso il Testo Unico (d.lgs. 167/2011) con l’accordo delle parti sociali, diviene il canale privilegiato di accesso dei giovani al lavoro. Rispetto a quell’impianto, la riforma introduce ulteriori elementi di promozione dell’apprendistato quale forma contrattuale prevalente:-          una durata minima di sei mesi del contratto di apprendistato;-          un meccanismo che, per il primo triennio dall’entrata in vigore della riforma, condiziona la possibilità per le imprese con meno di 10 dipendenti di assumere nuovi apprendisti alla stabilizzazione del 30% degli apprendisti assunti negli ultimi 36 mesi; allo scadere del triennio la percentuale obbligatoria di stabilizzazioni salirà al 50%. In caso di non rispetto di queste percentuali, l’azienda potrà assumere solo un ulteriore apprendista e i contratti di apprendistato stipulati in eccedenza saranno convertiti in normali contratti di lavoro a tempo indeterminato;-          l’innalzamento, solo per le imprese con meno di 10 dipendenti, del rapporto tra apprendisti e dipendenti a tempo indeterminato da 1/1 a 3/2 (tre apprendisti ogni due lavoratori stabili);-          l’estensione agli apprendisti dell’ASPI, a tutela della disoccupazione.CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO Il costo contributivo del contratto a tempo determinato viene incrementato del 1,4% per finanziare l’erogazione dell’ASPI anche per i lavoratori a termine. La maggiorazione può essere recuperata dal datore di lavoro in caso di trasformazione del contratto in tempo indeterminato entro sei mesi dalla sua cessazione. Vengono inoltre introdotti diversi limiti alla reiterazione dei contratti a tempo determinato al fine di combattere catene abusive di rapporti: la successione di contratti a termine può raggiungere una durata massima di 36 mesi, a pena di conversione in rapporto a tempo indeterminato, senza possibilità di deroghe ed inclusi i periodi di somministrazione a tempo determinato e le eventuali proroghe;  inoltre l’intervallo di tempo minimo tra un contratto a termine e il successivo viene allungato da 10-20 giorni a 60-90 giorni (a seconda che il contratto abbia una durata inferiore o superiore ai sei mesi), riconoscendo altresì alla contrattazione collettiva la possibilità di ridurre tale termine minimo a 20-30 gg. per specifiche ragioni di organizzazione produttiva. Vengono inoltre riestesi i termini temporali per l’impugnazione dei contratti a termine illegittimi che il Collegato Lavoro aveva in precedenza ridotto. La riforma elimina l’obbligo per le aziende di inserire il c.d. “causalone”, ossia l’indicazione delle ragioni di carattere tecnico, produttivo e organizzativo che giustificano l’assunzione a tempo determinato, nel primo contratto a termine, purché di durata inferiore ai dodici mesi, e nel primo contratto di somministrazione a tempo determinato; in alternativa la contrattazione collettiva può derogare all’obbligo del “causalone” per i contratti a termine stipulati per specifiche ragioni organizzazione produttiva, purché riguardino non più del 6% del totale dei lavoratori occupati in una unità produttiva.  Il contratto a termine stipulato senza casuale non può però essere prorogato.PARTITE IVA Per contrastare le coperture di forme di lavoro subordinato, la riforma prevede che le prestazioni rese in partita Iva, ad eccezione di quelle ad elevata competenza teorica o tecnico-pratica o rese da professionisti iscritti agli albi o da soggetti con reddito annuo da lavoro autonomo superiore a 18.663 €, siano considerate, salva la possibilità per il committente di dare prova contraria, rapporti di co.co.co qualora ricorrano almeno due dei seguenti presupposti:-          la collaborazione duri complessivamente più di otto mesi nell’arco di un anno;-          il prestatore di lavoro ricavi dalla collaborazione più del 80% dei suoi corrispettivi annui;-          il prestatore di lavoro disponga di una postazione di lavoro fissa presso una delle sedi del committente.La riforma si applica in prima istanza solo ai nuovi rapporti, mentre viene previsto un regime transitorio di 12 mesi per permettere l’adeguamento alle nuove norme delle partite Iva già in corso. COLLABORAZIONI A PROGETTO Al fine di evitare utilizzi elusivi del lavoro a progetto in sostituzione di contratti di lavoro subordinato, la riforma introduce una definizione più stringente della nozione di “progetto”, che viene indicata come elemento essenziale di validità del rapporto di collaborazione, la cui mancanza comporta la conversione in contratto a tempo indeterminato. I rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto, sono altresì considerati rapporti di lavoro subordinato sin dalla data di costituzione del rapporto, anche nel caso in cui l’attività del collaboratore sia svolta con modalità analoghe a quella svolta dai lavoratori dipendenti dell’impresa committente.Il ricorso alle collaborazioni a progetto viene disincentivato sul piano contributivo prevedendo l’aumento graduale dell’aliquota contributiva fino ad arrivare nel 2018 alla parificazione al 33% con i contratti di natura subordinata.A tutela della posizione di particolare debolezza contrattuale e sociale del collaboratore a progetto, la riforma introduce limiti al potere di recesso anticipato del committente, rafforza il già vigente meccanismo di protezione per cessazione del lavoro introdotto mediante l’una tantum e introduce il salario minimo, da definirsi sulla base dei compensi del lavoro autonomo e dei minimi salariali fissati dalla contrattazione collettiva per lavoratori subordinati con mansioni equiparabili.LAVORO INTERMITTENTE Al fine di contenere il rischio che il contratto di lavoro intermittente (o “a chiamata”) possa essere utilizzato come copertura di un rapporto di lavoro subordinato di carattere continuativo, viene previsto un obbligo di comunicazione amministrativa preventiva da parte del datore di lavoro, a pena di sanzione pecuniaria, in occasione di ogni chiamata del lavoratore. Viene inoltre eliminata la mancata corresponsione al lavoratore dell’indennità di disponibilità per i periodi festivi in caso di non chiamata da parte del datore di lavoro. Il lavoro a chiamata potrà essere utilizzato, senza limitazioni, per soggetti over 55 e under 24 (a condizione che la prestazione sia svolta entro i 25 anni).LAVORO ACCESSORIO Viene riformata la disciplina previgente al fine di restringerne l’ambito di operatività: al limite di 5000 euro annui per prestazioni riferite alla totalità dei committenti, viene aggiunto un limite di 2000 euro per prestazioni a favore di ciascun committente che sia imprenditore commerciale o professionista. Nel settore agricolo l’utilizzo dei voucher sarà libero al di sotto dei  7.000 € di fatturato e solo per pensionati e studenti under 25. Per garantire maggiore trasparenza ed evitare abusi, i voucher saranno orari, numerati e datati. Essi saranno computati nel reddito necessario per il permesso di soggiorno e ne verrà ridefinita la percentuale di versamento contributivo.TIROCINI E STAGE La riforma affida alla Conferenza Stato-Regioni il compito di avviare il percorso di ridefinizione della disciplina dei tirocini mediante un accordo-quadro orientato a coordinare tale istituto con le altre tipologie di contratto formativo e prevenirne gli abusi, mediante la l’individuazione degli elementi e delle attività qualificanti il tirocinio e la previsione di una congrua indennità per eliminare l’attuale regime di gratuità in cui operano i tirocinanti.ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE Le associazioni in partecipazione con apporto di lavoro e partecipazione agli utili vengono limitate alla soglia di tre associati: al di sopra di tale soglia, nonché in ogni caso di associati che apportano lavoro senza partecipazione agli utili o di prestazioni non  connotate da competenze elevate acquisite attraverso percorsi formativi o rilevanti esperienze pratiche, si prevede la conversione in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. FLESSIBILITÁ IN USCITA: NORME SUI LICENZIAMENTI INDIVIDUALI E ART. 18LICENZIAMENTI PER MOTIVI DISCRIMINATORI Prevedono sempre il reintegro del lavoratore, A prescindere dalla motivazione adottata e dalla dimensione dell’impresa, implicano sempre il reintegro, sostituibile con l’indennizzo a scelta del lavoratore, si aggiunge il risarcimento del danno.LICENZIAMENTI PER MOTIVI DISCIPLINARI Quando il giudice accerta la mancanza di giusta causa del licenziamento possono verificarsi due situazioni:a)       in via principale il giudice condanna il datore di lavoro alla reintegrazione del lavoratore, quando il fatto contestato al lavoratore non sussista o costituisca comportamento punibile con sanzioni inferiori, in base ai contratti collettivi di lavoro e ai codici disciplinari. Al reintegro, sostituibile con indennizzo su scelta del lavoratore, si aggiunge un risarcimento non superiore a 12 mensilità.b)       In via secondaria, per le altre ipotesi di illegittimità del licenziamento disciplinare, il giudice condanna il datore di lavoro ad un indennizzo da12 a24 mensilità.LICENZIAMENTI PER MOTIVI ECONOMICI Si tratta dei licenziamenti motivati da ragioni inerenti all’attività produttiva e all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa. E’ obbligatoria una procedura sindacale di conciliazione, preventiva al licenziamento, da esperirsi tra datore di lavoro, lavoratore e organizzazioni sindacali pressola Direzione Provincialedel Lavoro. Durante la procedura le parti dovranno valutare i motivi del licenziamento, la possibilità di ricorrere a soluzioni alternative al licenziamento stesso, nonché misure di sostegno del lavoratore interessato (ammortizzatori sociali e risorse per la sua ricollocazione professionale). La procedura di conciliazione obbligatoria, da concludersi in tempi brevi (20 giorni, salvo proroga decisa tra le parti), coinvolge il sindacato preventivamente al licenziamento e gli garantisce uno spazio importante per la tutela del lavoratore, tramite la valutazione dei motivi economici addotti a giustificazione del licenziamento e l’individuazione di soluzioni alternative ad esso. Se la conciliazione si conclude con la risoluzione consensuale del rapporto, il licenziamento ha efficacia dal giorno di avvio della procedura, salvo il diritto al preavviso o all’indennità sostitutiva, ma il periodo di lavoro svolto durante la conciliazione si considera preavviso lavorato. Producono effetti sospensivi sull’efficacia del licenziamento la maternità/paternità e l’infortunio sul lavoro. Il lavoratore ha diritto all’Aspi. Se al termine della procedura di conciliazione le parti non trovano un accordo, il lavoratore potrà comunque impugnare il licenziamento ricorrendo al giudice, che applicherà anche in questo caso un doppio binario di tutele: a)       in via principale il giudice condanna il datore di lavoro alla reintegrazione del lavoratore, quando il motivo economico non sussista o coincida con l’inidoneità fisica o psichica del lavoratore o il licenziamento sia stato intimato in violazione del periodo di comporto per malattia, infortunio, maternità. Al reintegro, sostituibile con indennizzo su scelta del lavoratore, si aggiunge un risarcimento non superiore a 12 mensilità.b)       In via secondaria, per le altre ipotesi di illegittimità del licenziamento economico, il giudice condanna il datore di lavoro ad un indennizzo da12 a24 mensilità. Qualora il lavoratore ritenga che il licenziamento economico mascheri un licenziamento discriminatorio o disciplinare, può rivolgere domanda al giudice che, nel caso in cui ritenga fondata la richiesta, applicherà il regime di tutela previsto per i licenziamenti discriminatori o per quelli disciplinari. Grazie al mantenimento della possibilità reale di reintegro per tutte le tipologie di licenziamento e alla previsione della procedura obbligatoria di conciliazione preventiva per i licenziamenti economici, l’art. 18, anche con le modifiche apportate, continuerà a garantire un forte livello di tutela per i lavoratori in caso di licenziamento e a svolgere la funzione di deterrente contro discriminazioni e di abusi che dovessero verificarsi nei luoghi di lavoro.RITO SPECIALE PER LE CONTROVERSIE SUI LICENZIAMENTI. La riforma prevede l’introduzione di un rito urgente per le controversie giudiziali relative ai licenziamenti al fine di velocizzare i tempi della giustizia del lavoro in materia.AMMORTIZZATORI SOCIALIINTRODUZIONE PROGRESSIVA DELLA NUOVA ASPI (Assicurazione Sociale per l’Impiego)Definizione. L’ASPI è il nuovo regime di assicurazione contro la disoccupazione involontaria che entrerà progressivamente in vigore a partire dal 1 gennaio 2013, per andare a regime nel 2017, e che sostituirà tutte le attuali indennità di disoccupazione e di mobilità.Ambito di applicazione. L’ASPI si presenta con un ambito di applicazione più ampio di quello degli attuali strumenti : vi potranno infatti accedere anche apprendisti, soci lavoratori di cooperativa con rapporto di lavoro subordinato e dipendenti della PA con contratto non a tempo indeterminato.Requisiti Per l’accesso all’ASPI. Varranno gli stessi requisiti ad oggi previsti per l’indennità di disoccupazione non agricola ordinaria: anzianità assicurativa di almeno due anni e 52 settimane di contribuzione nell’ultimo biennio.Durata. Seguirà la seguente progressione: 2013 2014 2015 2016 Fino a 50 anni  8  8 10 (a regime) 12 50-54 anni 12 12 12 (a regime) 12 55 e oltre 12 14 16 (a regime) 18 Importo. L’indennità dell’ASPI è rapportata alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni ed è pari al 75% per la parte di retribuzione mensile inferiore all’importo di 1.180 euro incrementata del 25% per la parte di retribuzione superiore a tale importo, fino ad un massimale di 1.119 euro. L’indennità verrà ridotta del 15% dopo i primi sei mesi di fruizione e di un ulteriore 15% a decorrere dal dodicesimo mese. Nel complesso, il valore dell’ASPI sarà più elevato dell’attuale indennità di disoccupazione ed avrà trattamenti iniziali analoghi all’indennità di mobilità per le retribuzioni mensili fino a 1.200 euro e più elevati per quelle superiori. Mini-Aspi. Sostituisce ed estende l’attuale indennità di disoccupazione con requisiti ridotti ed è finalizzata a tutelare i lavoratori con contratti brevi e discontinui che possano far valere almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi dodici mesi senza alcun altro requisito assicurativo. L’indennità, calcolata con le stesse modalità dell’ASPI, viene corrisposta durante l’anno di disoccupazione (non più l’anno successivo come avviene ora) e mensilmente per un periodo pari alla metà delle settimane di contribuzione negli ultimi dodici mesi.CASSA INTEGRAZIONE Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, rimangono gli strumenti della CigO e della CigS nei settori dove già sono previsti. Viene portata a regime l’estensione della CigS ai settori che ne richiedevano il rinnovo annuale. Dal 2016 la Cigs non potrà essere più utilizzata in caso di procedure concorsuali. Al fine di garantire la graduale transizione verso il nuovo regime,la Cig in deroga viene mantenuta per gli anni 2013-2016 con risorse decrescenti.FONDI BILATERALI DI SOLIDARIETÁ Per i settori privi di cassa integrazione, e per le imprese sopra i 15 dipendenti, la riforma prevede l’obbligo di costituzione di Fondi bilaterali di solidarietà per finanziare trattamenti di integrazione salariale nei casi di riduzione o sospensione del lavoro dovuti a causali previste dalla normativa sull’integrazione salariale. Saranno istituiti con decreto interministeriale sulla base di accordi collettivi stipulati dai sindacati maggiormente rappresentativi ed avranno validità erga omnes. I Fondi saranno finanziati con la contribuzione di datori di lavoro e lavoratori nella misura di due terzi e un terzo. Per i settori per i quali, entro marzo 2013, non verranno stipulati accordi per attivare fondi di solidarietà, verrà istituito un fondo di solidarietà residuale, con prestazione pari all'integrazione salariale e con contribuzione a carico del datore di lavoro. Per le imprese sotto i 15 dipendenti operanti in settori con consolidati sistemi di bilateralità, sarà possibile rivedere entro i prossimi sei mesi la disciplina dei fondi bilaterali per assicurare ai lavoratori forme analoghe di sostegno al reddito (c.d. “modello alternativo”). ESODI LAVORATORI ANZIANI. Viene creata una doppia cornice giuridica per gli esodi dei lavoratori anziani:- sulla base di accordi aziendali, le imprese potranno anticipare il pensionamento dei lavoratori che raggiungeranno i requisiti pensionistici nel corso dei successivi 4 anni, assumendosi l’onere di corrispondere all’INPS la provvista per la prestazione pensionistica e la contribuzione per il periodo interessato;- gli accordi e i contratti collettivi istitutivi dei fondi di solidarietà possono prevedere che, a partire dal 2017, l’aliquota contributiva oggi destinata a finanziare l’indennità di mobilità venga versata a favore del fondo per finanziare misure di sostegno al reddito all’interno di processi di agevolazione all’esodo.INCENTIVI ALLE ASSUNZIONI In sostituzione dell’eliminato contratto di inserimento e degli incentivi alla ricollocazione dei lavoratori in mobilità, vengono introdotti incentivi per la ricollocazione di disoccupati over 50 e di donne disoccupate e inoccupate: dal 1 gennaio 2013, l’assunzione di tali soggetti comporterà la riduzione del 50% dei contribuiti a carico del datore di lavoro per un periodo di 12 mesi, e di 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato.POLITICHE ATTIVE E SERVIZI PER L’IMPIEGOVengono introdotte disposizioni che puntano al rafforzamento delle politiche attive, insieme ad una delega al Governo per giungere, previa intesa con le Regioni, ad un riordino complessivo della materia. La formazione e qualificazione professionale sono poste al centro dei processi di collocamento dei lavoratori e si valorizzano, anche mediante la creazione di un’unica banca dati telematica, le sinergie tra Inps, centri per l’impiego e agenzie private del lavoro.TUTELA DEL LAVORO E LEGALITA' È prevista la revoca delle prestazioni a sostegno del reddito in caso di condanna per terrorismo, mafia e strage; E’ valorizzato il ruolo della contrattazione collettiva nell’individuare procedure di controllo della regolarità degli appalti; Al fine di garantire il mantenimento della condizione di regolarità dei lavoratori immigrati che perdono il posto di lavoro e il loro reinserimento al lavoro, la riforma proroga da sei mesi ad almeno un anno, o comunque alla durata delle eventuali misure di sostegno del reddito, il periodo minimo di iscrizione di questi lavoratori nelle liste di collocamento; Vengono reintrodotti gli strumenti di garanzia contro la pratica incivile delle dimissioni in bianco, prevedendo specifiche forme di tutela per la lavoratrice madre e il lavoratore padre. PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORILa riforma conferisce una delega al Governo per riformare le norme in materia partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale e agli utili e al capitale d’impresa.
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05/07/2012 Contributo di solidarietà per chi è senza lavoro
In attuazione al Protocollo d’ intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 dicembre 2011 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, è in arrivo il sussidio di 200 euro mensili per un periodo massimo di 6 mesi (in due rate da 600 euro ciascuna) per 1.200 beneficiariBeneficiari dell’intervento sono: ex lavoratori dipendenti, che hanno perso il lavoro dal 1° gennaio 2010, residenti da almeno 3 anni nelle Marche, ovvero dal 16/07/2009, disoccupati a causa di: licenziamento dimissioni per giusta causa mancato rinnovo di un contratto a termine (vi rientrano i lavoratori che hanno maturato a partire dal 01/09/2009 un periodo lavorativo di almeno 3 mesi, ovvero 90 giorni, con uno o più contratti anche non continuativi). Sono ricompresi in quest’ultima fattispecie, e con le stesse modalità, i lavoratori subordinati (anche quelli con contratto di somministrazione e di apprendistato) e i contratti di collaborazione Presentazione domande: dal 16 luglio al 31 agosto 2012  Per approfondire: Volantino di sintesi dell' intervento Bando e modulistica Sito della Regione Marche  
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02/07/2012 Continua il presidio alla Gs allestimenti
I lavoratori e le lavoratrici della ditta Gs allestimenti  di Mondolfo continuano la loro battaglie con il presidio permanente presso la ditta Gs allestimenti  al fine di ottenere risposte chiare sulle manovre societarie  che sta compiendo la ditta GS allestimenti  sulla mancata firma dei moduli per ottenere l’anticipo  della CIGS da parte delle banche.Denunciano il grave comportamento antisindacale con la rimozione da parte dell’azienda degli striscioni messi dai lavoratori. “Sarebbe meglio occuparsi di pagare gli stipendi” – afferma Giovanelli,  Segretario Filca Pesaro.Questi gesti creano ulteriormente un clima di esasperazione e accesa conflittualità tenuto conto che i lavoratori sono mesi che non percepiscono salari .Ci saremo aspettati magari che la proprietà così veloce nel porre la società in liquidazione fosse stata cosi veloce nell’ascoltare (almeno) le richieste dei lavoratori. Invece  preferisce nascondersi e aumentare la non trasparenza per quanto riguarda le operazioni societarie in atto. Non si riesce a capire dove sono finiti i pagamenti dei lavori consegnati e delle commesse completate  nei mesi scorsi e già consegnate.Le organizzazioni sindacali chiedono immediatamente l’attivazione di un tavolo di confronto tra organizzazioni sindacali e direzione aziendale, con la presenza della Provincia.  “Noi siamo sempre disponibili  al confronto sincero e trasparente”  - conclude Giovanelli.
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28/06/2012 Biblioteca dei libri viventi
Sabato 30 alle ore 16.30 si inaugurerà a Piobbico la Biblioteca dei Libri Viventi nel Parco dei Tigli presso il Centro di Aggregazione giovanile. Ci sarà musica ed animazione e la dott.ssa Cinzia Verdenelli  spiegherà come  e perchè si potranno leggere i libri  viventi disponibili che  sono  giovani, uomini, donne, nonni che raccontano sempilcemente se stessi.  Si concretizza così un progetto  fortemente voluto  dell'Anteas.Il lettore trova nel libro vivente una storia vera, uno spezzato della sua vita che  egli ama raccontare, nello stesso tempo essendo un libro in "carne ed ossa" dà al lettore la possibilità di fare domande, togliersi delle curiosità, acquisire conoscenze  e, volendo, anche raccontarsi.La Biblioteca dei Libri viventi sarà operativa ogni ultimo sabato del mese presso il centro  di aggregazione di Piobbico ed i libri richiesti, se disponibili, si potranno incontrare dalle ore 17.00 .VOLANTINO BIBLIOTECA
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28/06/2012 Bilancio di previsione del comune di Urbino: il disappunto dei sindacati
La scorsa settimana il Comune di Urbino ha portato all’approvazione del Consiglio comunale il bilancio di previsione per l’anno 2012.Nella fase di presentazione si è fatto riferimento ad un percorso condiviso anche con le organizzazioni sindacali.Viste le misure adottate ci sentiamo di smentire nettamente tale affermazione.Nell’ipotesi di accordo messa a punto dopo il confronto avuto con l’Assessore al Bilancio Muci e il Sindaco Corbucci, vi erano impegni diversi soprattutto in ordine al Fondo anti-crisi, a favore delle persone e alle famiglie coinvolte dalla crisi occupazionale ed economica, IMU su abitazioni affittate a canone concordato e addizionale IRPEF.Da parte nostra non c’è solo il disappunto per aver visto millantata una condivisione inesistente e per aver adottato scelte diverse da quelle discusse con noi ma c’è soprattutto forte disapprovazione su un impianto di bilancio che ha perso molto in equità.Per CGIL e CISL era ed è importante dare più attenzione ai soggetti che pagano di più i prezzi della crisi, con interventi volti a sollevarli almeno in parte dalle spese domestiche più comuni (es. bollette per utenze luce e gas); allineare l’aliquota IMU sulla case affittate a canone concordato a quella sulla prima casa ed esentare dall’incremento dell’addizionale IRPEF almeno le persone che rientrano nel 1° scaglione (15.000 € annui).Il Comune disinvoltamente e poco correttamente ha deciso diversamente, cancellando d’un colpo una prassi di confronto e dialogo sui temi del bilancio consolidata nel tempo.Inoltre è stato disatteso l’impegno preso già negli anni scorsi di estendere finalmente il sistema dell’Isee a tutti servizi erogati dal Comune per rendere più equa e trasparente la compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini.Le OO.SS. esprimendo pieno dissenso su questo nuovo orientamento si riservano di intraprendere tutte le iniziative utili ed evidenziare i limiti di tali scelte e recuperare in prospettiva equilibrio ed attenzioni per il sociale nelle politiche del Comune di Urbino.  CGIL – CISL territoriali
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28/06/2012 Presidio alla ditta GS allestimenti di Mondolfo
 I lavoratori della ditta "GS allestimenti" , insieme alle organizzazioni sindacali FILCA CISL e FILLEA CGIL, hanno organizzato per giovedì 28 giugno un presidio di protesta davanti l'azienda per chiedere garanzie sugli stipendi, sul futuro occupazionale e sulla  mancata firma di documenti che permetterebbero alle banche di anticipare la cassa integrazione straordinaria.  La  FILCA CSIL e  la FILLEA CGIL e i dipendenti della ditta GS (ditta che si occupa di arredamenti navali) esprimono  forte preoccupazione per il mantenimento dei livelli occupazionali e per il futuro del sito produttivo soprattutto alla luce del trasferimento dei macchinari presso la ditta I.G.I. L’apertura della Cassa integrazione straordinaria infatti doveva essere lo strumento che garantendo la tenuta occupazionale avrebbe permesso, nelle modalità e nei tempi opportuni, l’impiego di tutte le attuali maestranze. La direzione aziendale invece si è subito attivata per chiedere ai dipendenti della ditta GS di essere assunti presso la ditta I.GI senza peraltro un minimo confronto con le Organizzazioni e le rappresentanze sindacale e, fatto ancora più grave, ha trasferito materiali e macchinari presso la ditta IGI. Preoccupa moltissimo la mancanza di un piano di gestione dei pagamenti delle retribuzioni che ad oggi non è stato minimamente proposto ne discusso con le Organizzazioni e le rappresentanze sindacali. Anzi nei vari incontri che si sono succeduti non sono mai stati dati numeri precisi riguardo ai futuri incassi della ditta Gs e agli importi che la ditta Gs deve riscuotere direttamente dagli appaltatori o dalla ditta I.G.I. Infine l’atteggiamento dell’azienda che prolunga la firma dei moduli per l’anticipo della Cassa integrazione straordinaria! Nemmeno una firma per ottenere l’anticipo dalle Banche. Eccesso di Scrupolo? Un atteggiamento che danneggia ulteriormente la situazione finanziaria dei lavoratori. Tutto questo ci spinge a chiedere all’azienda di incontrare entro la prossima settimana le organizzazioni e le rappresentanze sindacali con la speranza di avere risposte esaurienti, circostanziate, riguardo al futuro produttivo e occupazionale della ditta GS e al pagamento delle retribuzioni arretrate. In mancanza di queste risposte le maestranze proclameranno subito lo stato di agitazione e si attiveranno nelle modalità previste dalla legge per la tutela dei loro diritti con azioni tese a farsi riconoscere quanto dovuto.
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21/06/2012 Provincia di Pesaro – Urbino, rinnovato il “Fondo anticrisi” per bollette, trasporto scolastico e microcredito
A partire dal 18 giugno  le famiglie  della Provincia di Pesaro – Urbino colpite dalla crisi potranno usufruire del Fondo di 558mila euro  messi in campo dalla Provincia, da Marche Multiservizi e  dalla Fondazione Cassa di Risparmio, in accordo con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil.Il “Fondo anticrisi”  riguarda  agevolazioni  per il pagamento delle bollette di acqua e rifiuti,  per il trasporto scolastico extraurbano e per il microcredito.Per le agevolazioni delle bollette di acqua  e rifiuti sono destinati 260.000  € (oltre  100mila euro che Marche Multiservizi  mette a disposizione per i domiciliati nei territori di propria competenza). L’agevolazione massima prevista per ogni utente  è di 300 euro.Al trasporto scolastico extraurbano  sono a disposizione  18mila euro ,  grazie alla convenzione con Adriabus  lo sconto sarà  del  40% sul costo dell’abbonamento.I beneficiari sono   coloro che dal 1° dicembre 2008 risultino disoccupati in seguito a licenziamento, a scadenza di contratti a termine, o collocati in cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga o che hanno subito una riduzione dell’orario di lavoro per almeno il 30% del limite contrattuale, inoltre il  reddito della famiglia (Isee attualizzato)   deve essere pari o inferiore a 15.000 euro.Per quanto riguarda  il microcredito sono destinati  180.000 euro messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro. I cittadini avranno la possibilità di ottenere, senza bisogno di garanzie, dei prestiti agevolati fino a una massimo di 3000 euro presso gli istituti che nel 2009 hanno firmato il Protocollo anticrisi. 
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20/06/2012 «Siamo qui per manifestare tutta la nostra indignazione»
«Siamo qui per manifestare tutta la nostra indignazione e disapprovazione sul modo in cui sta operando il Governo e torneremo a farlo ogni qualvolta sarà necessario». Con queste parole   Mario Canale, Segretario Generale della Federazione Pensionati Marche,   introduce il suo intervento alla Manifestazione nazionale a Roma organizzata dalle Federazione nazionali dei Pensionati di CGIL, CISL e UIL per protestare contro le manovre del Governo che colpiscono duramente i pensionati. Clicca qui per scaricare l' intervento del Segretario Generale FNP CISL MARCHE, Mario Canale Facciamo il punto con la Federazione Pensionati Cisl
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17/06/2012 Grande partecipazione alla festa dei pensionati di Fano
Circa 200 soci hanno partecipato  alla festa del socio organizzata della Lega dei pensionati di Fano.Il pranzo è stato preceduto da un interessante incontro con alcuni rappresentanti dell'associazione dei consumatori  Adiconsum dal titolo “Firmare informati”.  Elio Donati, coadiuvato da Claudia Trebbi, Claudio Blasi e l’avv. Rosanna Pacenti hanno parlato di libero mercato nella telefonia  e nelle utenze domestiche e hanno sottolineato l’importanza di porre  attenzione alle proposte che invitano al facile risparmio.Dopo i saluti del Segretario di Lega Luciano Rovinelli e del Segretario Provinciale Nevio Leonardi, ha fatto un breve intervento il Segretario Regionale Umberto De Simoni spiegando la  posizione sindacale  della Cisl nel difficile momento  che stiamo vivendo.E’ intervenuto l’assessore alle politiche sociali del Comune di Fano  Davide Del Vecchio che ha sottolineato il fatto che  nonostante la crisi  e gli scarsi trasferimenti di fondi statali, i servizi sociali del comune di Fano  non hanno ridotto i servizi anzi sono riusciti ad ottenere ulteriori  contributi per aiutare le famiglie in difficoltà economiche.Al termine del pranzo , lotteria, balli e gare  di briscola hanno allietato la festa che si è conclusa ne tardo pomeriggio.
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12/06/2012 Il valore del lavoro: manifestazione nazionale
 30/05/2012Roma, 30 maggio 2012. Il corteo sindacale del 2 giugno e' stato rinviato. Ad annunciarlo il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni al termine di un conferenza stampa unitaria. I Segretari generali delle tre confederazioni si recheranno, in quella data, a visitare le popolazioni colpite dal sisma in segno di "solidarieta'.La manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil si terra' invece a Piazza del Popolo il 16 giugno prossimo.Concentramento dei manifestanti in piazza della Repubblica a Roma alle ore 9.30. Partenza del corteo da piazza della Repubblica alle ore 10.30 e dopo aver percorso largo di Santa Susanna, via Barberini, piazza Barberini, via Sistina, piazza Trinità dei Monti, Viale Trinità dei Monti, viale Gabriele D’Annunzio giungerà in piazza del Popolo dove si terrà il comizio conclusivo dei Segretari generali di CGIL, CISL e UIL, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.Manifestazione nazionale unitaria , 2 giugno 2012"Meno tasse per lavoratori e pensionati, più risorse per il lavoro" , le proposte di Cgil, Cisl, Uil su fisco, lavoro, crescita, welfareLeggi il documento integrale:"Meno tasse per lavoratori e pensionati, più risorse per il lavoro" il documento Cgil, Cisl, Uil 18 maggio 2012                    
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08/06/2012 Sanità: forti dubbi della Cisl di Pesaro sul Piano di Area Vasta 1
Sulla base di quanto concordato, sul piano metodologico con le Organizzazioni Sindacali regionali, è stato presentato ieri alla presenza dell’Assessore alla Salute Almerino Mezzolani e del Dott. Ruta, Dirigente dello stesso Assessorato, il Piano di Area Vasta 1.Le linee essenziali sono state portate all’attenzione delle RSU e dei sindacati confederali e di categoria, da parte della Dott.ssa Capalbo, con precisazione del Dott. Ricci per ciò che riguarda l’Azienda Ospedaliera Marche Nord e del Dott. Ciccarelli per alcuni profili attinenti le prerogative ASUR.La CISL dopo aver ascoltato con molta attenzione l’illustrazione del Piano ha espresso pesanti riserve sullo stesso.I robusti vincoli economici, gli andamenti demografici, alcune tendenze epidemiologiche, il proposito di lavorare per favorire l’integrazione delle reti (ospedaliera, territoriale, socio-sanitaria, della prevenzione, dell’emergenza-urgenza), la strutturazione degli interventi per intensità di cura e di assistenza, sono aspetti generali fatti propri da tutti.I forti dubbi sono legati alla sostenibilità del Piano per ciò che riguarda l’impatto sul territorio e la pressione operativa sugli addetti, che non può essere ulteriormente aumentata, dati i livelli di criticità a cui è giunta negli ultimi due anni, pena l’abbassamento dei livelli di assistenza.Il riassetto del sistema, come abbiamo più volte ribadito, anche nella nostra realtà provinciale, non può prescindere dal rendere contestuali la razionalizzazione della rete ospedaliera e la riconversione degli attuali ospedali di Polo con i processi di sviluppo e riorganizzazione della prevenzione e della medicina territoriale, nonché del potenziamento dei sistemi di emergenza/urgenza e d’integrazione socio-sanitaria.Se non si lavora su questa contemporaneità i cittadini percepiranno solo segni di abbandono o di arretramento dei presidi territoriali e il malcontento sociale sarà difficilmente arginabile.L’aspetto della simultaneità invece dal Piano non emerge come non emerge un quadro definito di quante risorse si liberano con le misure di riconversione ospedaliera e in quali misura e forma queste vengono orientate verso le altre reti.Per gli elementi raccolti il mandato assegnato ai Dirigenti di Area Vasta ci pare troppo stretto.Se su parametri importanti come la tipologia e la distribuzione dei posti letto non c’è margine di discussione, come possiamo adattare al meglio il processo di riorganizzazione alle specificità territoriali?Che spazio rimane per affrontare criticità particolari come quelle che riguardano Azienda Ospedaliera Marche Nord (per l’ottimale combinazione delle strutture di Pesaro e Fano) e l’area pergolese (per la sua collocazione geografica) ?Se i presupposti rimangono questi non ci sono margini per un confronto all’altezza della sfida.Speriamo di portare la Regione a cogliere i limiti di questa impostazione e ad aprirsi ad un’interlocuzione più fattiva.Altrimenti, come si dice in questi casi, ognuno per la sua strada e ad ognuno le proprie responsabilità. 
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05/06/2012 Residenza protetta Castellani: i dubbi sulla privatizzazione
Nel commentare la decisione del Comune di Fossombrone di prorogare di 30 giorni il termine di scadenza del bando per assegnare a privati la gestione della RP Castellani, si dovrebbe far ricorso al detto che se errare è umano, perseverare è diabolico.Molti soggetti, operatori di settore, consiglieri comunali, familiari degli ospiti, oltre alle organizzazioni sindacali hanno messo in evidenza i limiti della formula basata sul project financing presa a riferimento dal Comune per questo delicato appalto.A differenza di quanto sostenuto dall’Amministrazione, come abbiamo avuto modo di mettere in evidenza nell’Assemblea pubblica del 27 aprile scorso, si poteva fare di più e di meglio per combinare entità dell’investimento, qualità del servizio, tutela del lavoro ed equilibrio dei conti comunali, nel rispetto delle norme in vigore.Per fare ciò sarebbe servita una concreta e reale disponibilità al dialogo e al confronto aperto delle posizioni, che non è stata certo una priorità per il Comune.Nel corso dell’Assemblea pubblica di un mese fa, il sindaco Pelagaggia dopo aver difeso la sua scelta aveva però fatto una sottolineatura importante: se il bando fosse andato deserto la questione poteva essere ridiscussa.Perché non ha rispettato tale impegno?Perché tanta ostinazione nel proporre una formula palesemente inadeguata?La ragione della mancata partecipazione non è certo nella severità dell’impianto del bando come è propensa a credere l’Amministrazione  ma nei suoi più volte rimarcati limiti.Azzerare la situazione dopo la scadenza del bando e riaprire un proficuo spazio di confronto con i soggetti del territorio, sarebbe stato per l’Amministrazione non un segno di debolezza, ma un modo per qualificare, in forma responsabile, una scelta molto importante per tutta la comunità forsempronese.Tra qualche settimana rischiamo di dover ragionare su come rabberciare sul piano della difesa dei diritti dei lavoratori e della qualità del servizio una situazione che, siamo sempre più convinti, poteva essere impostata molto meglio.  Le Segreterie Territoriali di CGIL – CISL Pesaro Urbino
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30/05/2012 Cgil, Cisl e Uil in aiuto alle popolazioni terremotate
Roma, 30 maggio 2012. "Abbiamo deciso di non tenere la manifestazione del 2 giugno e di dedicare la giornata a un'iniziativa simbolica a sostegno della popolazione in Emilia Romagna. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil andranno nei luoghi colpiti per solidarizzare con le famiglie e i lavoratori". Così Raffaele Bonanni in una conferenza stampa unitaria annuncia la decisione dei tre sindacati di spostare la manifestazione per sollecitare una nuova politica economica del governo prevista per il 2 giugno al 16 giugno prossimo.I tre sindacati unitamente a Confindustria hanno poi istituito un fondo di solidarietà da devolvere alle vittime del terremoto. "Confindustria e le Segreterie Generali di CGIL,CISL,UIL hanno deciso di assumere una iniziativa congiunta per aiutare le popolazioni, i lavoratori e il sistema produttivo dei territori dell'Emilia-Romagna, -si legge in una nota unitaria-  in particolare le province di Ferrara, Modena e Bologna, e della provincia di Mantova, colpite dagli eventi sismici di questi giorni. Favorire, con la collaborazione delle loro articolazioni territoriali, la raccolta in azienda di contributi volontari da parte dei singoli lavoratori tramite la trattenuta dalla busta paga dell'equivalente di un'ora di lavoro, e di invitare le aziende a devolvere un contributo equivalente per la medesima finalità. Con questo gesto -conclude il comunicato- Confindustria e CGIL, CISL, UIL intendono fornire interventi di sostegno alle popolazioni, ai lavoratori e ai sistemi produttivi così duramente colpiti, secondo modalità e forme che le parti individueranno con l'obiettivo di garantire la certezza della destinazione e la loro più rapida utilizzazione ai fini della ricostruzione". I contributi così raccolti dovranno essere versati sul conto corrente bancario appositamente attivato: conto corrente bancario n. 12900 presso Carisbo Spa sede di Bologna (Gruppo Intesa Sanpaolo) IBAN IT11N0638502401100000012900                                                                                                                      Accordo Confindustria, Cgil, Cisl, Uil La Cisl, a causa dei luttuosi eventi accaduti per effetto del terribile terremoto, ha inoltre ritenuto opportuno sospendere  l’annuale Festa Nazionale di Levico Terme prevista dall’8 al 10 giugno. “Abbiamo contestualmente deciso – ha dichiarato Bonanni -  di devolvere a favore delle famiglie dei lavoratori colpite da gravi e dolorosi eventi  i risparmi così ottenuti.
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29/05/2012 In festa con i pensionati di Fano
La lega  pensionati di Fano ha organizzato per sabato 2 giugno la festa del socio  presso il ristorante “7 archi” di  Mondolfo.Nella mattinata è prevista una interessante  relazione  da  parte di esperti dell’ Adiconsum (associazione dei consumatori) dal titolo “Firmare informati”, si parlerà di liberalizzazione del mercato  dell’energia e della telefonia e dei diritti del consumatore.Dopo pranzo  si passerà un pomeriggio in allegria con musiche e danze.Sono invitati  soci, famigliari  e  amici non iscritti.
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22/05/2012 Strage di Capaci. Marcia e Sit-in in piazza a Pesaro.
Domani, 23 maggio, in occasione del 20° anniversario della strage di Capaci, CGIL - CISL e UIL della provincia di Pesaro-Urbino parteicperanno al sit-in che si terrà in Piazzale Carducci dalle ore 12 alle 13. Nella stessa piazza confluiranno gli studenti degli istituti superiori di Pesaro, Liceo Scientifico, Liceo Classico, Istituto Bramante, Mengaroni e Benelli, che daranno vita ad una marcia in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che partendo dalle scuole raggiungerà il Palazzo di Giustizia di Pesaro.
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21/05/2012 Terremoto: solidarietà da Cgil, Cisl Uil nazionali.
CGIL CISL UILCOMUNICATO CGIL CISL UIL NAZIONALIDi fronte alla violenza del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, le Confederazioni Nazionali Cgil Cisl Uil manifestano angoscia, dolore e forte vicinanza ai familiari delle vittime e alle popolazioni coinvolte. Il cordoglio per le sette persone che hanno perso la vita è profondo e auspichiamo che questo tragico bilancio non si aggravi.Colpisce in particolare – e lo vogliamo sottolineare con forza – la morte di quattro operai intenti al turno di notte in tre diversi stabilimenti. Sul lavoro si muore a tutte le ore, anche di notte e di domenica: ancora una volta un “sacrificio” nel mondo del lavoro! Cgil Cisl Uil nazionali proclamano fermate simboliche in tutti i luoghi di lavoro durante i funerali e invitano ad esporre bandiere listate a lutto in tutte le sedi sindacali.Da una prima ricognizione dei danni causati dal sisma, è già chiaro che centinaia di aziende tra Modena, Ferrara e le altre aree più interessate risultano chiuse, lesionate e impraticabili: migliaia di lavoratori non hanno più un lavoro. Anche questa è una emergenza che richiede risposte immediate.Ci siamo già attivati presso i ministeri competenti per la decretazione d’urgenza relativa all’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Inoltre intendiamo lanciare, in accordo con le associazioni imprenditoriali, una grande campagna di sottoscrizione nazionale in favore della ricostruzione nelle zone devastate.Cgil Cisl Uil sono a fianco delle Istituzioni locali per affrontare l’emergenza e ringraziano la Protezione Civile, le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco e tutti i volontari che con grande impegno e senso della solidarietà si stanno prodigando in queste ore.Roma, 21 maggio 2012
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20/05/2012 "Serve una civile, ferma ed univoca reazione di sdegno"
Cgil Cisl Uil esprimono "sdegno per l'efferato attentato" che ha colpito la scuola di Brindisi  "La coscienza civile collettiva si ribella contro coloro che vogliono colpire lo Stato e i suoi cittadini". I sindacati si mobilitano il 23 maggio prossimo Roma, 19 maggio 2012. "CGIL, CISL e UIL esprimono lo sdegno di tutti i lavoratori italiani per l'efferato attentato che ha colpito inermi alunne di una scuola di Brindisi. Spetta agli inquirenti accertare la matrice dell'atto criminale. Ma tutti gli elementi fanno propendere, sin da ora, per un attentato di natura mafiosa. CGIL, CISL e UIL, nell'esprimere vicinanza alle famiglie colpite, condannano duramente l'accaduto e si affidano alle forze investigative affinché autori e colpevoli del vile delitto siano prontamente assicurati alla giustizia. La coscienza civile collettiva si ribella a questi attentati che vogliono colpire lo Stato e tutti i suoi cittadini. CGIL, CISL e UIL, dunque, si mobilitano invitando a realizzare fiaccolate o sit-in davanti a tutte le Prefetture italiane nella giornata di mercoledì 23 maggio, anniversario della morte di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e della scorta". Ordigno Brindisi. Bonanni: ''Serve una civile, ferma ed univoca reazione di sdegno''  Per il Segretario della Cisl "c'e' un clima torbido nel paese, e questo mostruoso attentato ne e' la riprova" ''C'e' un clima torbido nel paese. Il mostruoso attentato di Brindisi ne e' la riprova. Reagire con fermezza e tutti insieme''. Lo dichiara il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni commentando quanto avvenuto stamane a Brindisi. ''Dopo quanto accaduto a Genova, e l'attentato di oggi a Brindisi, dobbiamo mettere in conto che ci possa essere una strategia generale di forze anti-stato e antidemocrazia che approfittano dell'evidente stato di debilitazione della societa' per scatenare una offensiva da piu' parti'' - prosegue Bonanni, annunciando che il tema si imporra' alla manifestazione unitaria dei sindacati del 2 giugno prossimo. ''E dopo Brindisi si impone ancora di piu'''. ''Stanno accadendo troppe cose in concomitanza da un po' di mesi'', osserva. "E ci deve essere una ragione.Temo che lo stato di debilitazione del Paese spinga forze oscure a scatenarsi imponendo le loro intimidazioni e il loro terrore. Dietro ci potrebbe essere una strategia piu' ampia''. "Il rischio - osserva ancora il Segretario della Cisl - è che tutte le forze anti-stato stiano cercando di colpire una comunita' particolarmente indebolita'' per la crisi economica e il suo impatto sociale. Serve una reazione civile, composta ma ferma. E' importante che ci sia una univoca reazione di sdegno'' sottolinea annunciando che i sindacati indicano ''la strada della mobilitazione, gia' da stasera e nei prossimi giorni, con presidi davanti a tutte le Prefetture italiane''. Per Raffaele Bonanni, ''anche se la situazione sta migliorando'' di fronte ad un indebolimento del sistema economico e sociale ''sembra che non tutti abbiano capito l'importanza di saper reagire tutti insieme e con una ricetta univoca''. Quanto a possibili punti di contatto con l'esperienza dei primi anni '90' ed il rischio di strategie di tensione Bonanni ha espresso il suo auspicio "che nessuno dia varco a tentativi cosi' smarcati di attacco alla convivenza civile nel Paese''. 
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18/05/2012 Gita con i pensionati di Pesaro
La lega  dei Pensionati di Pesaro organizza per il 20 maggio una gita  nel maceratese. La mattina si visiterà il bellissimo  castello Pallotta   e il Palazzo dei Cardinali a Caldarola , nel pomeriggio  la  giornata  continuerà nella suggestiva Abbazia di Fiastra.  Sono invitati  soci e amici.
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16/05/2012 "Cisl con te": il nuovo servizio della Cisl di Pesaro
La Cisl di Pesaro  ha istituito Cisl con te, un servizio a sostegno e in aiuto delle persone e delle famiglie in difficoltà.Nella nostra comunità locale, come nel resto del Paese, si va diffondendo una sofferenza e un disagio che nessun sondaggio o statistica riesce ad evidenziare nella sua vera portata. Un processo di impoverimento, mai visto prima, sta risucchiando numerose famiglie del nostro territorio.Come si può essere tranquilli se si ha un lavoro a chiamata o se non si lavora affatto? Se si hanno figli meritevoli di studiare, ma che non possono per condizioni familiari? Se si ha un mutuo sulle spalle e si è in cassa integrazione? Se si hanno malati in casa e un affitto da pagare?Sono tutte  dolorose e  reali situazioni che incontriamo ogni giorno.Così muore la speranza e la capacità di immaginare un futuro per sé e per la propria famiglia.Una differenza, forse la fondamentale, con le crisi del passato (che abbiamo affrontato e superato) è che è venuta meno la fiducia in noi stessi.Eravamo certi, allora, che ce l’avremmo fatta.  Avevamo il senso dell’attesa. Sapevamo fare gruppo  e vedere insieme lontano.Oggi la fiducia negli altri  e la capacità di costruire relazioni è crollata verticalmente. (Solo  2 italiani su 10 sostengono di averne ancora – Demos & Pi 2012).Si è logorato in definitiva quel patrimonio di caratteristiche, di abilità, di virtù e di relazioni che va sotto il nome di capitale sociale e che rendeva la nostra società tradizionalmente più forte dello Stato.Di qui la necessità di ricreare comunità, come base per un nuovo slancio vitale. Cambiando stili e modelli di vita, per una società inclusiva e non dei fortunati.In Europa, nessuno come noi guarda con tanto pessimismo al futuro delle nuove generazioni.E’ in questo contesto  che la Cisl di Pesaro-Urbino ha istituito “Cisl con Te”.  Iniziativa collegata al progetto  della Cisl Marche sulle vulnerabilità. Un servizio quindi a sostegno  delle persone e delle famiglie in difficoltà.La finalità è quella di accogliere, ascoltare, individuare i bisogni,  spesso inespressi per pudore, accompagnandoli al superamento. I servizio poggerà sulla rete interna delle categorie e degli sportelli della Cisl, ma dialogherà e si rapporterà, in un’ottica di reciprocità e collaborazione, con le istituzioni e i soggetti pubblici e privati impegnati e  presenti sul territorio.L’idea è di una rete formata da diverse maglie, che sostenga le persone e le famiglie aiutandole ad attraversare le difficoltà.Il servizio sarà in diretto rapporto con l’Osservatorio. I dati raccolti  verranno utilizzati, come base di ricerca, per capire i cambiamenti e impostare efficaci politiche pubbliche, coinvolgendo le istituzioni e i soggetti interessati. 
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16/05/2012 Rinnovato per il 2012 l'accordo con le Banche per la cassa integrazione
E' stato rinnovato  anche per l'anno 2012 l’accordo con gli Istituti di Credito per l’anticipo della cassa integrazione e per la sospensione delle rate dei mutui. L’accordo, sottoscritto per la prima volta nel 2009, è stato negli anni 2010 e  2011 tacitamente rinnovato pur avendo nella sua applicazione notevoli difficoltà.Proprio per tentare di dare una svolta a questa situazione Cgil, Cis e Uil Marche hanno promosso una iniziativa che rilanciasse l’accordo stesso e che impegnasse, in maniera diversa che dal passato, le Banche.La sottoscrizione del nuovo protocollo  riprende in toto i contenuti dell’intesa sottoscritta nel 2009.Le  Organizzazioni Sindacali hanno anche chiesto ed ottenuto la sottoscrizione di un verbale "a latere" che impegna ogni Istituto di Credito firmatario a fornire il nome di un referente regionale cui rivolgersi per affrontare e risolvere le eventuali situazioni di criticità, ed a fornire i dati di monitoraggio sul numero di anticipi e di sospensioni che vengono concessi.Per ora l’elenco delle Banche firmatarie: Banca delle Marche, Banca Popolare Ancona, Banche di Credito Cooperativo (BCC), Carifano, Cassa di Risparmio di Fabriano.IL VOLANTINO di CGIL - CISL - UIL MARCHE
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11/05/2012 Riorganizzazione sanitaria: parte il confronto sul territorio.
Lunedì 14 maggio prossimo parte  dall’Area vasta 1 (Pesaro) il confronto territoriale sulla riorganizzazione sanitaria marchigiana.  Una priorità determinante perla Cisl, perché coinvolgere i soggetti locali di rappresentanza diventa strategico per la ridefinizione dell’offerta dei servizi sanitari più prossimi ai bisogni di salute dei cittadini e alle istanze degli operatori della sanità. Nei prossimi giorni verranno calendarizzati  anche gli incontri in Area  Vasta 2 (Ancona),  Area Vasta 3 (Macerata),  Area Vasta 4 (Fermo), Area Vasta 5 (Ascoli Piceno) per entrare nel merito del nuovo assetto sanitario che va  dalla riconversione dei piccoli ospedali  al  potenziamento dell’offerta di assistenza primaria.  
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10/05/2012 Poste Urbino - lentamente si ripristina “l’anormalità”
Pesaro - Come avevamo già denunciato sulle pagine di questa testata, Poste sembra ancora intenzionata a rimandare la soluzione dei problemi del centro di distribuzione e dell’Ufficio Postale di Urbino. Come? adottando l’ennesima soluzione tampone, soluzione che peraltro poteva essere adottata senza lasciare per oltre 10 giorni una trentina di lavoratori esposti a gravi rischi.“Rendere complicate le cose semplici” - afferma Dario Dominici Segretario Regionale Slp-cisl e Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS dell’Unità Produttiva di Pesaro – “sembra essere una mission… Ci sono volute due settimane, una riunione con la parte datoriale, una assemblea sul posto di lavoro con i dipendenti, un esposto all’Asur e qualche articolo, affinchè Poste Italiane si decidesse a fare un primo semplice intervento per ripristinare, in parte, il funzionamento del montacarichi che permette di far salire la corrispondenza destinata ai comuni di Urbino, Fermignano, Urbania, Peglio, S’Angelo in Vado e Borgo Pace al terzo piano del centro di distribuzione collegato all’Ufficio Postale di Urbino in via Bramante, pieno centro storico della famosa cittadina; e quindi essere lavorata in un ambiente che pur non a norma consente di non esporre a troppi rischi i dipendenti. Due settimane per decidersi a chiudere la porta al secondo piano lasciando che l’impianto possa essere utilizzato almeno come montacarichi.”Non è una bella storia, burocrazia e lungaggini testimoniano poca attenzione e considerazione per quei lavoratori che quotidianamente entrano nelle case dei cittadini portando corrispondenza e servizi non solo utili, essenziali alla popolazione. “Ricordiamo alla azienda che deve mantenere i propri impegni e cercare locali idonei ad accorpare in unico centro le lavorazioni dei servizi postali per la vasta area del territorio provinciale servito dal CPD di Urbino. Continueremo a incalzare la parte datoriale che ancora sfugge a qualsiasi confronto con le OOSS: a noi piace risolvere le questioni che attengono al lavoro intorno ad un tavolo piuttosto che attraverso i mass media, ma evidentemente ciò non sembra interessare a tutti in azienda. Nel frattempo è bene che tutti dalla cittadinanza agli amministratori locali siano a conoscenza di tutte le contraddizioni della più grande azienda di servizi del paese” Dario Dominici SLP_CISL Marche
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10/05/2012 Un accordo contro la crisi: esenzione ticket
LA DELIBERA GIUNTA REGIONALE N° 607 DEL 2/5/12 PROTOCOLLO TRA REGIONE MARCHE E CGIL-CISL-UIL: ESENZIONE DAI TICKET PER LAVORATORI E FAMILIARI COLPITI DALLA CRISI   E’ stata confermata anche per il 2012 l’esenzione dal pagamento del ticket per le prestazioni sanitarie e l’erogazione gratuita dei farmaci di fascia C per i lavoratori e lavoratrici colpiti dalla crisi. Infatti, in attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 dicembre 2011 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, la Giunta Regionale ha approvato la Delibera n. 607 del 2.5.2012 contenente i criteri e le modalità per riconoscere per il 2012 interventi a tutela della salute per i lavoratori, e i loro familiari a carico, che abbiano perso il lavoro, siano in cassa integrazione, in mobilità o in contratto di solidarietà. In particolare, i benefici previsti sono:  l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria (ticket) per le prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale erogate dalle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate dalla Regione Marche;   l’erogazione gratuita dei farmaci di fascia C compresi nei prontuari Terapeutici locali o di Area Vasta (attraverso le Farmacie convenzionate o in distribuzione diretta dalle Farmacie Ospedaliere).  Possono beneficiarne i lavoratori o lavoratrici e familiari fiscalmente a carico che, al momento della fruizione delle prestazioni, risultino:  aver perso il lavoro successivamente al 1° gennaio 2009 in mobilità in cassa integrazione (ordinaria, straordinaria, in deroga, in sospensione EBAM) e che nelle 13 settimane precedenti all’erogazione della prestazione abbiano avuto una sospensione dal lavoro pari almeno al 40% delle ore lavorabili; in contratto di solidarietà e che nei 6 mesi precedenti all’erogazione delle prestazioni abbiano avuto una riduzione dell’orario di lavoro pari ad almeno al 40% delle ore lavorabili  Per poter usufruire dell’esenzione, i soggetti aventi diritto devono recarsi presso gli Uffici Anagrafe della Zona Territoriale di competenza e autocertificare di possedere i requisiti richiesti. Ad essi e ai loro familiari fiscalmente a carico sarà rilasciato un certificato di esenzione. Per tali interventi inerenti la tutela della salute sono stati previsti i primi 800.000 euro. Ancona, maggio 2012   
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09/05/2012 Revocato lo sciopero regionale di 8 ore del Trasporto Pubblico Locale
Ancona 09.05.2012  Alla Commissione di Garanzia  Oss-conflitti sindacali  All’ASSTRA Marche All' ANAV Marche All'Assessore Trasporti Regione Marche Ill.sig. Prefetto di :Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Urbino Fermo Oggetto :  Revoca  Sciopero Regionale Trasporto Pubblico Locale su gomma del 10 maggio 2012             Le scriventi, comunicano che oggi 9 maggio c/o gli uffici della Regione Marche dopo l'incontro di ieri 8 maggio con l'Assessore ai Trasporti dott.  Luigi  Viventi e il dirigente dott. Sergio Strali, si è sottoscritto un protocollo di intesa.             Le OO.SS. pur non avendo condiviso il taglio dei servizi del 5% già effettuato, ritengono che il documento prodotto e sottoscritto, eviti ulteriori penalizzazioni ai cittadini e ai lavoratori, ma anzi inneschi un meccanismo virtuoso che dovrebbe migliorare ed efficientare il servizio di Trasporto Pubblico Locale.             Inoltre, il tavolo congiunto concordato tra Regione e OO.SS. permetterà di monitorare e concordare tutti gli aspetti riguardanti i nuovi affidamenti da effettuare nel 2013.             Pertanto, per le motivazioni di cui sopra le OO.SS. Regionali REVOCANO lo sciopero previsto per domani giovedi 10 maggio.  Segreterie Regionali Marche FILT-CGIL                FIT-CISL                UILTRASPORTI Fabrizio Fabbietti    Roberto Ascani       Giorgio Andreani
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09/05/2012 Cgil Cisl e Uil in piazza insieme il 2 giugno
«Manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil, senza sciopero e di sabato pomeriggio, il 2 giugno prossimo per mettere al centro il tema del lavoro e chiedere al Governo di invertire la rotta». E' quanto annunciato oggi dai Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, nel corso della conferenza stampa congiunta svoltasi nella sede della Uil.«Si tratta di una protesta simbolica che cade nel giorno della Festa della Repubblica per ricordare al Governo e all'intera classe dirigente italiana - spiegano i segretari - che l'Italia, come recita la Costituzione, è una Repubblica democratica fondata sul lavoro».La manifestazione si terrà nel pomeriggio per consentire alle istituzioni di celebrare la Festa del 2 giugno la mattina. Al centro della manifestazione c'è anche il tema del fisco. Cgil, Cisl e Uil sollecitano il Governo ad aprire una discussione per alleggerire il carico fiscale su lavoratori dipendenti e pensionati. Più in generale, le tre confederazioni chiedono all'esecutivo di invertire la rotta nelle politiche economiche.«La manifestazione del 2 giugno - sottolinea il Segretario della Cisl Raffaele Bonanni -  ha l'obiettivo di cambiare la politica economica e in modo particolare quello di garantire assolutamente una sterzata sulla vicenda fiscale. Nono solo  perche' rappresenta il segno maggiore di ingiustizia nel nostro Paese, dove chi ha di piu' paga di meno e chi ha di meno paga di piu', ma perche' il tipo di tassazione che si applica ha una valenza economica straordinaria.«E da parte di tutti gli altri Stati la leva fiscale viene usata proprio al contrario - precisa Bonanni, ricordando che «le economie asfittiche, infatti, vanno stimolate con i consumi e stipendi piu' bassi e tasse molto alte di certo non aiutano».E a proposito di fisco, il Segretario della Cisl torna a parlare di Imu: «I sindacati hanno chiesto una patrimoniale per i ricchi e si sono ritrovati una patrimoniale per i poveri» sottolinea dicendosi «molto vicino ai tanti sindaci che stanno pensando di rivedere l'Imu con l'obiettivo di non appesantire chi possiede una sola casa».«Meno tasse, dunque, ristrutturazione del debito pubblico e - ribadisce - taglio dei costi della politica nella ricetta contro la crisi. Senza dimenticare la vendita del patrimonio pubblico perché occorre smobilizzare tutto cio' che e' smobilizzabile, vendere le cose anziche' le persone».Bonanni è poi tornato a parlare di concertazione criticando l'idea che oggi il Governo tenta di far passare, «che con meno concertazione si eviti il consociativismo perché in assenza di qualsiasi confronto, senza una discussione trasparente con le forze che rappresentano il Paese, scorazzano le lobbies». E ha concluso: «Nei prossimi giorni Cgil, Cisl e Uil vareranno una proposta unitaria sul fisco con la quale chiedere al Governo l'apertura di una tavolo di confronto con l'obiettivo di tagliare le tasse su lavoratori dipendenti e pensionati».Cigl, Cisl e Uil manifesteranno il 2 giugno per avere 'risposte dal Governo' e avvertono che ''non ci sono alibi'' per non darle. Sottolinea la leader della Cgil, Susanna Camusso, presentando la manifestazione unitaria del 2 giugno: «Non ci sono alibi, fin quando si continua dietro l'alibi dell'Europa si fanno solo scelte recessive'. Serve equita' e crescita, con risposte su fisco e lavoro».«Senza risposte sul lavoro il Paese non ce la fa», avverte la leader della Cgil. «Siamo vicini a un punto di rottura e prima che si arrivi a un punto di non ritorno e' auspicabile e rivendicabile che il governo cambi la politica economica».«Una decisione, quella di Cgil, Cisl e Uil, - dice ancora Angeletti - che intende inviare al governo un messaggio chiaro: la misura e' colma, l'esecutivo deve cambiare passo, basta rigore, ora serve guardare ai lavoratori. Siamo sindacati assolutamente responsabili, non abbiamo mai anteposto i nostri interessi a quelli generali, ma oggi proprio il senso di responsabilita' non puo' arrivare ad un livello di afasia: con questa politica non raggiugeremo nessuno degli obiettivi dichiarati dal governo.«E questo perché - conclude - non si puo' celebrare la Festa della Repubblica facendo finta che l'articolo 1 della Costituzione sia stata solo un'idea geniale dei nostri contribuenti». 
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08/05/2012 Poste italiane riduce i servizi e guarda solo agli utili
E' bufera su Poste Italiane. La ventilata chiusura dei tre uffici postali di Piediripa, Sforzacosta (frazioni di Macerata) e Montecassiano, così come le disfunzioni del Centro di distribuzione di Urbino, hanno fatto esplodere la rabbia dei lavoratori e degli utenti del servizio.A decretare la chiusura dei tre uffici maceratesi sarebbero state delle prescrizioni dell'Asur, per rispettare le quali basterebbero circa € 10.000.Soldi che l'azienda non sembra intenzionata a sborsare, nonostante nel 2011 abbia  conseguito un utile di gestione di circa € 850 milioni, e nonostante il fatto che i tre uffici in questione lavorino a pieno regime servendo più di 12.000 utenti.A Urbino invece un guasto del montacarico del Centro di distribuzione ha costretto i dipendenti a trasportare la corrispondenza a mano su tre piani, in violazione del Decreto n. 81 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.Il problema sembra facilmente risolvibile con un intervento di riparazione, ma non è questo il punto. Il Centro di distribuzione di Urbino è inadeguato e da tempo il sindacato chiede il trasferimento in una sede più funzionale, come già accaduto a Fano e a Pesaro. Nel 2010 era stato messo a bilancio un preventivo di spesa per una sede nuova, ma ancora oggi non se ne  è fatto nulla.Due vicende diverse,  un denominatore comune. Secondo Dario Dominici, Segretario generale dei Postali Cisl delle Marche «è in atto una riduzione graduale dei servizi  all'interno di un progetto nazionale di riorganizzazione che, nelle Marche, porterà  il taglio di  circa 205 lavoratori». In sintesi si può affermare che Poste Italiane è un'azienda che, pur nel pieno delle proprie forze,  batte in ritirata sui servizi e bada esclusivamente ai profitti.Il sindacato non resterà a guardare.  La Cisl ha fissato un incontro che in settimana vedrà coinvolti i Sindaci di Macerata e di Montecassiano. «Chiederemo a Poste italiane un incontro in cui spiegare i motivi di queste decisioni - afferma il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti -  e andremo fino in fondo arrivando, se necessario, anche al  boicottaggio dell'azienda.»Poste italiane getta acqua sul fuoco assicurando che si tratta solo di una sospensione dell'attività. Sospensione si, ma a tempo indeterminato. Temendo una chiusura definitiva, la Cisl ha proposto allora l'apertura di uffici mobili al posto di quelli "temporaneamente" chiusi.Nel frattempo  si muovono anche i cittadini e la politica. Tantissime le manifestazioni di protesta da parte degli utenti, soprattutto quelli anziani, che vivono nelle frazioni e che, sopportando gravi disagi , dovranno ora recarsi a Macerata. A Montecassiano gli anziani stanno formando un Comitato per mantenere aperto l'ufficio. A Macerata il caso finisce in Consiglio comunale, dove maggioranza e opposizione cercheranno una soluzione. Significative le parole del Sindaco Romano Carancini, che si è detto« indignato per una situazione inaccettabile».RASSEGNA STAMPA     
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01/05/2012 "Primavere arabe e futuro del Mediterraneo"
E' il titolo di un interessante  convegno che si terrà  giovedi 3 maggio alla Facoltà di Economia di Urbino. Interverranno Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Pesaro -Urbino, Fausto Mazzieri Presidente Iscos Marche, Gianluigi Storti Presidente Anolf che insieme a Massimo Bevacqua, Silvia Colombo e Rony Hamaui si interrogheranno sul futuro del Mediteranneo e sul ruolo per l'Italia e per l''Europa. 
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01/05/2012 Il 1° maggio un'occasione per difendere e rilanciare il lavoro
Ci apprestiamo a celebrare il 1° Maggio con la stessa forza e convinzione di sempre, ma duramente provati, come territorio pesarese, da una crisi che perdura da ormai quasi quattro anni e che ha avuto, nell’ultimo semestre, una preoccupante riacutizzazione, aggravata dai danni prodotti dall’eccezionale nevicata del Febbraio scorso.Le persone, le famiglie, le imprese in difficoltà aumentano e il disorientamento rischia di lasciare il posto ad un disagio sempre più diffuso. Secondo i dati ISTAT illustrati dalla Provincia nella recente CPL, il tasso di disoccupazione è passato, dal 2010 al 2011, dal 4.7 al 5.8%; quello giovanile dall’11.2 al 21.4% e quello femminile dal 4.9 al 7.2%.Quello di occupazione è diminuito dal 1.4%; gli occupati sono passati da 166.380 a 163.683.Nel 1° trimestre 2012 si sono registrate il 5.5% di assunzioni in meno rispetto allo stesso periodo 2011. La Cig nel mese di Marzo, rispetto allo stesso mese del 2011, è cresciuta del 21%.Perdita del potere di acquisto di salari, stipendi e pensioni; erosione del risparmio delle famiglie e contrazione dei consumi sono alcuni dei fenomeni che stanno assumendo proporzioni notevoli anche nella nostra provincia.Che risposte siamo in grado di offrire ai tanti soggetti bisognosi di aiuto? Come frenare un carovita che falcidia , mese dopo mese i bilanci familiari?L’impegno per arginare questa situazione va profuso a tutti i livelli.Il governo Monti ci ricorda tutti i giorni che questi sono i tempi del rigore economico. E’ questa una sfida che come sindacati abbiamo raccolto ponendo una sola condizione: che al rigore siano  associati equità e politiche per lo sviluppo.Che chi ha di più sia chiamato a dare di più; che vi sia concreto sostegno all’occupazione.Perché di solo rigore si può anche morire, come sembra abbiano finalmente capito  i vari governanti europei.D’altra parte le politiche di rigore, i sacrifici richiesti a lavoratori e pensionati soprattutto, rischiano di essere, oltre che iniqui, come di recente lo è stata la riforma delle pensioni, anche insufficienti, se non si pone fine a delle distorsioni di fondo.A livello internazionale vanno adeguatamente regolamentati i mercati finanziari, per evitare le attuali, macroscopiche, speculazioni.Se 6 operazioni su 10 vengono effettuate fuori da ogni controllo, come può avvenire  ciò? Come si può riportare la finanza a strumento di sostegno dell’economia reale e questa porla autenticamente al servizio dell’Uomo?A livello nazionale la priorità assoluta è rappresentata dal riordino dei conti pubblici e dalla lotta agli sprechi ma, in nome dell’equità e della lotta alle disuguaglianze è fondamentale una riforma fiscale che alleggerisca il prelievo su redditi da lavoro e pensioni e riduca il costo del lavoro, orientando verso questi obiettivi le risorse derivanti da un’adeguata tassazione dei patrimoni e dalla lotta all’evasione fiscale.Non è sostenibile una situazione in cui il 10% delle famiglie detiene il 49.7% della ricchezza e come afferma l’ISTAT, a fronte di un aumento, negli ultimi 10 anni, del 5.8% delle abitazioni, nello stesso periodo 50.000 famiglie in più dichiarano di vivere in baracche. Sul piano locale, la riqualificazione del nostro sistema manifatturiero, la valorizzazione dell’agricoltura, il lancio del turismo vanno combinati con la salvaguardia del nostro sistema di welfare, messo a dura prova da una contrazione delle risorse a disposizione degli Enti locali, a seguito di un processo federalista un po’ bislacco che fino ad oggi ha prodotto solo un incremento della pressione fiscale sui cittadini.Le richieste di assistenza sociale ai Comuni  sono, nell’ultimo triennio, triplicate.Per evitare che questo si trasformi in  ulteriore tassazione è indispensabile, superando gli attuali, incomprensibili ritardi, sul piano della spesa puntare ad ulteriori risparmi attraverso la gestione associate di servizi e funzioni tra i vari Comuni e sul piano delle entrate stabilire che rette e tariffe siano  fissate utilizzando lo strumento dell’Isee lineare.Ma aldilà delle pertinenze dei vari livelli, alla base di ogni risposta va posto un concetto essenziale: per uscire dalla crisi bisogna difendere e rilanciare il lavoro e fondare su di esso ogni ipotesi di sviluppo economico.E nel contempo dare più valore ed attenzione alle persone. Sostenendole, siano esse lavoratori  dipendenti o datori di lavoro, nei momenti di difficoltà che la crisi ingenera;  per evitare, come è successo a molte in questi ultimi mesi , che ricorrano  a dei gesti disperati.Va favorita, in ogni modo, la creazione di nuova, “buona” occupazione. Che punti sì all’incremento della produttività ma anche, attraverso la contrattazione, al conseguente aumento delle retribuzioni.Che ad un salario dignitoso associ il rispetto rigoroso delle norme di salute e sicurezza. Troppo alto è il tributo di vite umane che paghiamo per l’incuria e per la malsana riaffermazione della logica del massimo ribasso negli appalti.La riforma del lavoro in discussione in Parlamento risulta convincente nel contrasto alle “flessibilità malate” e nell’affermazione del principio che il contratto ordinario debba essere quello a tempo indeterminato.Deve essere però difeso nel corso dell’iter parlamentare l’istituto della reintegrazione per chi è ingiustamente licenziato e perseguito il giusto equilibrio tral’allargamento della platea dei beneficiari degli ammortizzatori sociali e la misura e la durata degli interventi.Per il rilancio dell’economia serve all’Italia  un reale sostegno alle attività di ricerca e d’innovazione delle imprese.E’ necessario, nel rispetto degli equilibri socio-ambientali, il varo immediato di un Piano d’interventi infrastrutturali, materiali ed immateriali e di una seria politica industriale.Perché è delittuoso assistere alla messa in discussione di migliaia di posti di lavoro e non sbloccare, per pastoie burocratiche, miliardi di euro già stanziati per importanti interventi,  viari e non, utili per colmare il divario che registriamo al riguardo, rispetto agli altri paesi europei.Serve un programma di liberalizzazioni autentiche che sgombri il campo, in molte attività, da rendite di posizioni fuori dal tempo e non si riduca a scelte riduttive e discutibili come quello degli orari dei negozi.Non è certo con le aperture festive indiscriminate degli esercizi commerciali che daremo vigore alla nostra economia!Ciò che veramente serve è una rete di distribuzione che faccia salvo anche il piccolo commercio e non lo marginalizzi come le scelte recenti rischiano di fare.Sul lavoro va costruito il domani; sulla difesa dei più deboli va imperniata la vita delle nostre comunità.Un nuovo Patto per il lavoro e la crescita è ciò che serve per riaprire l’orizzonte nostro e dei nostri figli, liberandolo dalle inquietanti nubi odierne che nessun Governo, tecnico e non, potrà diradare da solo.In centinaia di Piazze, in tutta Italia, questo sarà il nucleo della proposta che CGIL-CISL-UIL  impegnati oggi più che mai a dare valore al lavoro, faranno alle altre parti sociali e al Governo.Ma serve anche, come ci ha ricordato il Presidente Napolitano nella sua recente visita a Pesaro il rilancio di una “buona” politica, eticamente ispirata. Capace di sprigionare energie ed impegno votati al bene comune; capace di affrancarsi dal pericolo di essere ridotta a semplice strumento per affaristi ingordi ed egoisti  e terreno per disinvolti populisti.La nostra democrazia ha bisogno di un profondo rinnovamento: si cominci, senza indugi, dalla legge elettorale, ridando reale potere di scelta dei propri rappresentanti ai cittadini; si continui con il riassetto del sistema istituzionale che ha bisogno di essere snellito e reso più efficiente.Ogni atto di trasparenza, di sobrietà, di lungimiranza, rappresenterà, per quanto doveroso, un apprezzabile segno d’attenzione, per chi si trova oggi in particolare difficoltà.Sarà inoltre un modo tangibile per consentire ai nostri giovani di guardare con maggiore fiducia e speranza al proprio futuro liberando quelle energie vitali indispensabili per ridare slancio al nostro Paese.Sauro Rossi    Segretario Generale Ust - Cisl Pesaro - Urbino 
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30/04/2012 Festa del lavoro
In occasione delle celebrazioni della Festa del lavoro del 1°maggio, le organizzazioni sindacali della Provincia di Pesaro - Urbino  hanno organizzato diverse iniziative nel territorio.  Al Parco Miralfiore di Pesaro Cgil, Cisl e Uil hanno allestito un pomeriggio di festa fatto di  musica, convivialità e concerti  e tra gli interventi ci sarà  il Segretario Territoriale Ust -  Cisl  Claudio Bruscoli, a Macerata Feltria è prevista una manifestazione che inizierà con l'intervento del Segretario Generale  Sauro Rossi.  Altre iniziative  sono previste a Monte Colbordolo,  a Case Nuove di Sassocorvaro, a  Orciano dove interverrà per la Cisl  Egidio Valletta. Le  diverse iniziative vogliono ricordare l'importanza del lavoro e del suo rilancio.
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26/04/2012 Imu e anziani non autosufficienti che risiedono in Rsa
Facciamo il punto sugli ultimi provvedimenti in materia di Imu. A seguito del Decreto Legge n. 201/2011, convertito in Legge 214/11, viene stabilito che l'abitazione principale è "l'unica unità immobiliare nella quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente". Come noto, il codice civile (art. 43) considera la residenza come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale, ovverosia dove abita.La norma così formulata avrebbe comportato che gli anziani che dimorano nelle Rsa o in strutture analoghe avrebbero dovuto pagare un importo superiore, in quanto le predette strutture sarebbero state considerate prime case e, paradossalmente, gli immobili di loro proprietà, come seconde case. La Commissione Finanze della Camera ha concluso l'esame del Decreto Legge di semplificazione fiscale, approvando numerose modifiche, tra le quali si segnalano quelle relative all'IMU, anche a seguito delle pressioni esercitate dal sindacato pensionati. In particolare, i comuni potranno considerare, ai fini IMU, come abitazione principale l'immobile posseduto da anziani e disabili che vengono ricoverati in strutture socio-sanitarie, purché l'immobile non risulti locato. Il Decreto passa ora all'esame della Camera, che dovrà confermare il testo rivisto dalla Commissione, per poi tornare al Senato; non è escluso che intervengano ulteriori modifiche. La conseguenza è, certamente, non di poco conto, dato che l'aliquota base prevista per le seconde case è del 7,6 per mille, a fronte di quella agevolata del 4 per mille prevista per la prima casa. Inoltre, ad oggi, tenuto conto degli ultimi emendamenti, la rateizzazione in tre tranche (18 giugno, 17 settembre, 17 dicembre) è prevista solo per la prima casa. L'incidenza dell'IMU per gli anziani non autosufficienti ricoverati sarebbe stata non di poco conto, tanto più che per i pensionati non sono state previste esenzioni specifiche (la detrazione per la prima casa di 200 euro, più 50 euro per ogni figlio convivente con meno di 26 anni e fino ad un massimo di € 400, riguarda solo il nucleo familiare). Nel frattempo i Comuni, su richiesta della Federazione Nazionale Pensionati con specifici accordi, possono introdurre un trattamento fiscale meno gravoso per gli anziani. Riteniamo che possano essere sottoscritti accordi con le Amministrazioni locali, ovviamente tenendo conto anche della modifica intervenuta, al fine di riconoscere agli anziani, ed in particolare modo per quelli non autosufficienti, l'equità e la dignità che meritano.
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24/04/2012 Il 25 aprile, Napolitano a Pesaro
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano celebrerà a Pesaro la giornata del 25 aprile, festa della Liberazione. La cerimonia si terrà in piazza del Popolo, presenti il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, il sottosegretario alla Difesa Gianluigi Magri e il vicepresidente della Camera Rosy Bindi.La Cisl di Pesaro- Urbino parteciperà con una numerosa delegazione.
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20/04/2012 Rientrato lo sciopero alla Paoloni di Fano
I dipendenti della Paoloni di Fano, azienda che produce macchine per il legno, hanno deciso il 17 aprile  di scioperare  perché è da settembre che non ricevono lo stipendio.Presenti anche i sindacalisti della Fiom Cgil e Mauro Masci della Fim – Cisl di Pesaro – Urbino.I dipendenti sono andati a lavorare con la speranza di ricevere la prima retribuzione dopo otto mesi, quando hanno capito che non gli sarebbe stato dato lo stipendio si sono rifiutati di entrare al lavoro.Si tratta di un’azienda in crisi da due anni che ha fatto largo uso di ammortizzatori sociali. In tutto sono 42 dipendenti , ma  ad oggi solo 25 lavorano, gli altri sono in cassa integrazione straordinaria a zero ore.Questa protesta ha portato dei risultati: lo sciopero è rientrato e dopo un nuovo confronto avvenuto con i sindacati e  i lavoratori,  la proprietà si è impegnata a pagare entro il 24 aprile lo stipendio arretrato, corrispondente alla mensilità di settembre. 
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20/04/2012 Riti e Media
I fatti di violenza accaduti recentemente a Cattolica sono certamente gravi, il riferimento è all'aggressione ai danni di due ragazzi extracomunitari (n.d.r). Questi episodi hanno sempre ampio spazio di cronaca, quando coinvolgono immigrati. Non importa se protagonisti o destinatari di violenze, come sembra in questo caso. A volte importa poco anche l’accertamento pieno della verità. L’importante è andare in onda.Ragionare sui meccanismi che fanno scattare la molla ci porterebbe lontano. Poi, la “violenza mimetica” che contraddistingue la nostra epoca non può ammettere scusanti.Tuttavia le reazioni a questi episodi sono diventate purtroppo riti pubblici. Bandiere slogan e manifestazioni di piazza. Scenografie che si ripetono alla cadenza  dei crimini che si succedono. Ma ai cartelli, agli striscioni e alle piazze occupate la gente si è ormai abituata,  diventando sempre più indifferente.Credo che le ragioni stiano anche nelle forme e nelle modalità di risposta.L’uso delle parole è importante, poiché simboli e significati sono e restano determinanti.La mia opinione è che le manifestazione antagonistiche, all’insegna del no, come ne vediamo tante, abbiano dimostrato tutta la  loro inefficacia e insussistenza,Non vorrei essere frainteso se dico che in questo tipo di manifestazioni intravedo addirittura rischi opposti di legittimazione del male. Si, perché ci sono parole che non possono essere pronunciate a cuor leggero, poiché evocano o rievocano mostri che rischiano di tornare a rivivere.Come razzismo e xenofobia. Termini che affermano non già la conciliazione, ma semmai l’offesa e la sopraffazione del più debole.Mi chiedo allora che senso abbia continuare ad indire iniziative contro. Contro il razzismo, contro la xenofobia e non  invece per l’ integrazione,  la convivialità e la fratellanza.Chiamiamoci per una volta a raccolta con parole di bene e di proposta, non su significati che richiamano l’odio. Questa sarebbe già una grande svolta.Il sociologo Zigmunt Bauman ha scritto che “ il mondo contemporaneo è un contenitore pieno fino all’orlo di una paura e di una disperazione erratiche, alla ricerca disperata di sfoghi”Ci sono luoghi anche nelle nostre città dove la violenza, nelle sue varie forme, va ogni notte in scena. Nei luoghi disegnati dalla rendita edilizia e dal capitale finanziario. Ogni anno centinaia di nuovi appartamenti. L’importante è massimizzare il profitto, non la qualità e l’armonia dei quartieri e delle abitazioni. Tanto quegli appartamenti resteranno in gran parte sfitti, così che i prezzi delle case non diminuiranno, perché non verranno immessi nel mercato. Sono come scarpe senza piede. La loro funzione non è quella di essere abitati da famiglie o da nuove coppie, ma di riallocare e ripulire denaro. Queste periferie, non  tanto lontane dalla città, ma altro da una vera città, rappresentano oggi forti richiami alla trasgressione. Veri e propri lunapark permanenti. Qualcuno le definisce “strutture di peccato”. Rende l’dea, fosse solo per il significato sociale di peccato. Non importa dunque se non vi sono piazze, luoghi di relazione e di incontro. E’ l’impero del consumo, delle sale giochi, delle  birrerie, dei grattini e degli aperitivi lunghi. Di tutto questo politici e amministratori dovrebbero preoccuparsi. Del modo in cui essi hanno permesso che si edificassero le nostre città. Di come ogni giorno ignorino che la città rischia di cadere nelle mani del malaffare, diventando sempre più proibita ed insicura alle famiglie e ai ragazzi. Potrebbero almeno rammaricarsi delle proprie colpe e assumersi le proprie responsabilità. Ma trovano politicamente più conveniente e utile alla loro immagine indossare la fascia di sindaco o di presidente, per farsi fotografare in una piazza, vicino agli striscioni, in una retorica quanto inutile manifestazione contro.Gianluigi Storti - Presidente Anolf Pesaro - Urbino
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18/04/2012 Trasporti pubblici, sciopero regionale di otto ore
Uno sciopero regionale di 0tto ore è stato proclamato dalle  Categorie dei Trasporti di Cisl, Cgil e Uil.Giovedì' 10 maggio i lavoratori del trasporto pubblico locale delle Marche incroceranno le braccia per protestare contro la scelta della Regione Marche di ridurre i servizi ai cittadini penalizzando studenti, lavoratori pendolari e pensionati. Scelte che mettono a rischio i diritti e le tutele conquistate negli anni scorsi, e decisivi per la qualità e la sicurezza nel trasporto locale.«La Regione - sostengono le Categorie di Fit Cisl, Filt Cgil e Uiltrasporti -  è attenta solo alle richieste economiche delle imprese del settore ed ha rinunciato  a governare il processo di riforma sostenibile dei trasporti. Nel prossimo anno il servizio verrà messo sul mercato senza un adeguato supporto di leggi e lcausole di salvaguardia per i cittadini e i lavoratori del settore».Le modalità dello sciopero saranno differenti a seconda della categoria di lavoratori. Gli impiegati sciopereranno tutto il giorno, i lavoratori delle officine garantiranno un servizio minimo tra le 9.00 e le 17.00. I lavoratori del settore movimento sciopereranno  dalle 9.00 alle 17.00, garantendo servizi dedicati i disabili ed ai bambini delle scuole materne ed elementari.
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13/04/2012 Residenza Protetta Castellani: convocata un'assemblea pubblica
Gli esponenti di CGIL-CISL-UIL della zona di Fossombrone e i  rappresentanti delle loro categorie dei pensionati e del pubblico impiego si sono incontrati nella mattinata di giovedì 5 aprile per approfondire le questioni inerenti la residenza protetta  “G. Castellani”.Nel ribadire l’intenzione  di non voler concorrere ad alimentare polemiche sterili hanno deciso di non allinearsi ai modi del sindaco Pelagaggia che per stile ed argomenti si è mostrato irrispettoso verso gli interlocutori e soprattutto verso una realtà dei fatti facilmente documentabile.Data la delicatezza della situazione le organizzazioni sindacali hanno però deciso, per favorire un adeguato approfondimento delle questioni, di convocare un’Assemblea pubblica per la serata di Venerdì 27 aprile.In quell’occasione avranno modo di precisare la loro posizione in ordine alle soluzioni ipotizzate per l’ampliamento della struttura, le garanzie sulla qualità del servizio da erogare e le tutele per il personale coinvolto.Ribadendo l’assoluta mancanza di pregiudiziali sullo strumento del project financing, ribadiranno che la loro primaria preoccupazione è quella di evitare che si potenzi una struttura senza aver risolto gli attuali, numerosi e seri, problemi di assistenza e fruibilità degli spazi, riproponendo un assetto logistico chiaramente insoddisfacente.Al riguardo si faranno parti attive per approfondire le questioni di adeguatezza del servizio anche nel corso di una riunione in Area Vasta ASUR fissata per il prossimo 18 Aprile.
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11/04/2012 "Semplifica Italia": per i cittadini tempi di attesa sempre più brevi
Il decreto sulle semplificazioni è diventato ufficialmente legge il 4 aprile scorso con il nome "Semplifica Italia". Una serie di interventi volti da un lato ad alleggerire il carico della burocrazia che grava sulle spalle dei cittadini e dall'altro a rilanciare la crescita economica semplificando la vita anche alle imprese. Una revisione dei servizi che serve anche a ridurre i costi della burocrazia amministrativa, tra i più alti in Europa.Alcune delle novità per i cittadini: i cambi di residenza saranno in tempo reale; i documenti di riconoscimento scadranno il giorno del compleanno; il bollino blu sarà rinnovato ogni due anni; il contrassegno per gli invalidi sarà valido su tutto il territorio nazionale; sarà semplificato il rinnovo della patente per gli ultra ottantenni; si avrà la cartella clinica elettronica; il pagamento on –line per multe, ticket, etc.,  procedure più semplici per l’esenzione del ticket per i malati cronici.SCARICA IL DECRETO SEMPLIFICA ITALIA
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11/04/2012 Disegno di legge per la riforma del mercato del lavoro
Leggi le valutazioni della Cisl sul Disegno di legge per la riforma del mercato del lavoroScarica il testo del Disegno di legge
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10/04/2012 Su giovani e ammortizzatori riforma del lavoro apprezzabile
«La riforma del lavoro portata avanti dal Governo Monti, dopo il confronto con il sindacato, contiene misure apprezzabili».E’ questo il pensiero del Segretario generale aggiunto della Cisl Nazionale Giorgio Santini, intervenuto  nel corso dell’Assemblea organizzata dalla Cisl Marche che ha radunato al Pala indoor di Ancona circa 600 tra quadri e delegati per discutere e confrontarsi sul tema della riforma, con particolare riferimento alla modifica dell’articolo  18 dello Statuto dei lavoratori. Contrasto alla flessibilità “malata”, sostanziale conferma degli ammortizzatori sociali, sostegno ai giovani con l’incentivo ai contratti stabili e alle nuove assunzioni, reintegro del lavoratore in caso di licenziamento disciplinare illegittimo. Questi, secondo Santini, sono gli aspetti migliori della proposta di riforma.«Ora però  chiediamo di apportare modifiche alla normativa sui licenziamenti di natura economica, per il quale  vogliamo che venga previsto il potere del giudice di reintegrare il lavoratore nel caso di assenza di cause fondate».Secondo il Segretario generale aggiunto della Cisl con questa nuova normativa licenziare il lavoratore sarà più complicato per l’azienda. Su di essa graverà infatti l’obbligo di comunicare il licenziamento all’Ufficio del lavoro competente, presso il quale sarà attivata una procedura obbligatoria di conciliazione – che oggi non è prevista – con la presenza del sindacato.L’appuntamento del Pala indoor è stato introdotto dal segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che ha sottolineato come il Governo fosse partito da una posizione di vero smantellamento dell’articolo 18 e di forte riduzione del sistema degli ammortizzatori sociali.«La Cisl– secondo Mastrovincenzo – ha sempre sostenuto che il vero problema del mercato del lavoro italiano non è la “flessibilità in uscita”, né la disciplina sui licenziamenti individuali, ma la “flessibilità in entrata”».Per questo, nel negoziato con il Governo, il Sindacato di Via Po’ ha seguito il "sentiero stretto", tra l'esercizio della responsabilità, la fiducia della nostra gente, la attenzione a coloro che hanno meno tutele, il dialogo a 360° con tutti i soggetti politici e sociali”.Sulla lotta alla precarietà Mastrovincenzo ha ricordato come la riforma preveda strumenti per combattere le forme abusive di flessibilità e favorire l’ingresso dei giovani al lavoro. I principali: l’apprendistato che il canale privilegiato dell’accesso al lavoro per i giovani; il contratto di inserimento per favorire l’occupazione degli ultra cinquantenni; il contratto a tempo determinato che costerà di più all’impresa e nella cui durata massima si ricomprendono anche i periodi di somministrazione.«Questa riforma non piace per niente alle imprese – ha concluso Santini – per questo avremmo preferito firmare insieme un accordo con il Governo, che l’avrebbe resa più solida e sicura nei passaggi parlamentari che attendono il disegno di legge durante i prossimi ».  SCARICA IL Volantino Riforma Mercato del Lavoro Scarica DDL RIFORMA MERCATO DEL LAVORO presentato dal Governo  LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE LE INTERVISTE  su TG3 MARCHE  
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04/04/2012 Contributo per le imprese che stabilizzano lavoratori precari
PROTOCOLLO TRA REGIONE MARCHE E CGIL-CISL-UIL IN ARRIVO IL CONTRIBUTO DI 7.000 EURO PER LE IMPRESE CHE STABILIZZANO I LAVORATORI CON CONTRATTI A TERMINE E ATIPICI E’ in arrivo un contributo di 7.000 euro quale incentivo alle imprese per la stabilizzazione di 400 lavoratori con contratti a temine o atipici.Infatti, in attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 dicembre scorso tra Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Regionali, la regione  ha emanato l’Avviso Pubblico  contenente i criteri e le modalità per sostenere e incentivare le stabilizzazioni.Beneficiari: imprese e società cooperative ricadenti tra le Microimprese e le Piccole e Medie Imprese con sedi/unità produttive nelle Marche, che trasformano rapporti di lavoro a termine e atipici in contratti di lavoro a tempo indeterminato a tempo pieno o part time.L’intervento riguarda la stabilizzazione dei lavoratori con contratti a termine e atipici stipulati prima della pubblicazione dell’Avviso nel BUR e in essere da almeno 3 mesi al momento della procedura di stabilizzazione. Rientrano tra i contratti a termine e atipici: contratti di lavoro a tempo determinato contratti di inserimento lavorativo collaborazioni a progetto contratti di lavoro a chiamata contratti di lavoro ripartito contratti di lavoro interinale Sono escluse dal contributo le assunzioni di lavoranti a domicilio, pensionati, apprendisti.Il contributo verrà erogato in un’unica soluzione, successivamente alla verifica  della documentazione attestante la trasformazione del rapporto di lavoro.Le domande di contributo vanno presentate prima della trasformazione del rapporto di lavoro e comunque entro il 31/12/2012, utilizzando fac-simile di domanda allegata al bando pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche, e nel sito della Regione Marche: www.istruzioneformazionelavoro.marche.it.Le domande verranno valutate sulla base dei criteri riportati nell’Avviso Pubblico fino ad esaurimento delle risorse. Ancona 3 Aprile 2012Per approfondire:bando e modulistica dal portale della Regione Marche   scarica il volantino unitario   
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04/04/2012 Nominata la nuova Coordinatrice Regionale Donne FNP
Il Consiglio Regionale Fnp, riunitosi il 29 marzo, ha nominato la nuova coordinatrice  Donne.  Si tratta di Lorenza Mancini, dal 2007 segretaria della Lega di Fano  e dal 2001 nella Cisl scuola.Nel ringraziare per la nomina, Mancini ha puntualizzato vari temi di cui il coordinamento potrebbe interessarsi.  Temi quali la formazione e l’informazione, la conciliazione dei tempi di vita, di lavoro e di famiglia,  la fragilità e la solitudine degli anziani, la non – autosufficienza,  la condivisione di responsabilità di cure familiari.Inoltre, confidando in un lavoro di èquipe, Mancini ha sottolineato l’importanza della collaborazione di tutti gli organismi della Cisl,  per far sì che il lavoro e l’impegno del coordinamento venga  valorizzato e considerato un valore aggiunto dall’Organizzazione.
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03/04/2012 Sauro Rossi a Buongiorno Marche
a BUONGIORNO MARCHE PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE in diretta su èTV MARCHE canale 12 del digitale terrestre ed in contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM dalle ore 9,00 alle ore 9,30 interverrà SAURO ROSSI segretario generale CISL PESARO-URBINO. Si parlerà di LAVORO, di sostenibilità del WELFARE LOCALE e di SANITA' con particolare attenzione al territorio pesarese.  Siete invitati a partecipare via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed opinioni .
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01/04/2012 Residenza Protetta di Fossombrone: il disappunto dei sindacati
Le Organizzazione sindacali con un certo stupore e disappunto hanno visto pubblicato il bando per il “completamento e gestione di una residenza protetta sita nel Comune di Fossombrone”.Lo stupore è legato al fatto che a differenza di quanto concordato in data 12 Gennaio il bando è stato pubblicato senza onorare l’impegno di procedere ad un ulteriore confronto tra le parti.Il disappunto è dovuto alla sostanziale assenza nel documento degli aspetti di garanzia a tutela per lavoratori e utenti, proposti all’attenzione dell’Amministrazione da parte delle OO.SS.Tale “disinvoltura” è ai nostri occhi tanto più grave, in presenza delle evidenti criticità, in termini di assistenza e di fruibilità degli spazi, che caratterizzano l’attuale struttura.CGIL-CISL-UIL territoriali nei prossimi giorni decideranno quali iniziative intraprendere per sollecitare la modifica dell’attuale impostazione del problema della gestione, anche futura, della residenza protetta G. Castellani.
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28/03/2012 Pian del Bruscolo liquida società partecipata. La Fisascat: così aumenteranno i costi
La Fisascat Cisl di Pesaro – Urbino, insieme alle Fp Cgil ,  chiede un confronto all’Unione Pian del Bruscolo per chiarire la situazione di Futuraservizi,  la società partecipata che conta circa 30 dipendenti  e gestisce la manutenzione e la pulizia degli immobili pubblici.“L’amministrazione  -  afferma la Fisascat  - ha recentemente deliberato di mettere a gara tutti i servizi che attualmente gestisce Futuraservizi per poi procedere alla  messa in liquidazione della società.  Questa decisione è stata assunta senza confrontarsi con i sindacati. Un incontro c’è stato, ma sono stati i lavoratori, evidentemente preoccupati per il loro futuro, a convocare un tavolo di confronto, se confronto si può chiamare”.Noi pensiamo che un’alternativa ci sia e che Futuraservizi si possa e si debba salvare. La normativa consente che si possa cedere una quota della società  a un socio privato al quale saranno affidati anche compiti operativi, con trasferimento di parte del personale che quindi non inciderebbe più sul computo del Patto di stabilità.I servizi continuerebbero ad essere affidati a Futuraservizi con salvaguardia dei livelli occupazionali  e offerta alla cittadinanza di servizi di qualità e a costi contenuti. Ci risulta che le prime  proiezioni fatte per possibili gare per gli attuali servizi comportino un sensibile aumento dei costi; quindi è singolare che l’Unione faccia dei passi indietro per la gestione associata dei servizi quando i conti dimostrano la convenienza di Futuraservizi.Chiediamo, quindi, un tavolo di confronto con i sindaci dell’Unione  per giungere a stilare un protocollo d’intesa contenente regole chiare a tutela e a salvaguardia dei livelli occupazionali e dei diritti dei lavoratori e garantire ai cittadini servizi di buona qualità e a costi contenuti.
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27/03/2012 Campagna fiscale 2012
E’ iniziata la campagna fiscale 2012.Quest’ anno, in maniera particolare, i nostri esperti del Caf Cisl  della provincia di Pesaro – Urbino sono a disposizione degli utenti per qualsiasi chiarimento soprattutto per quanto riguarda la novità dell’Imu, la nuova imposta sugli immobili che sostituisce l’Ici, oltre a diversi servizi fiscali come la dichiarazione dei redditi, modello RED, rilascio dell’attestazione Isee.In allegato le nostre sedi con i numeri di telefono  a disposizione dei cittadini per prenotare l’appuntamento.
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26/03/2012 Riforma del Mercato del Lavoro.
La riforma del Mercato del Lavoro.IL COMUNICATO DELLA CISL.LEGGI IL DOCUMENTO LA CISL SOSTIENE UNA RIFORMA DEL LAVORO PER I GIOVANI E PER ALLARGARE LE TUTELE SOCIALI. IL TESTO DEL DISEGNO DI LEGGE DEL GOVERNO "La riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita"
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22/03/2012 Riforma del lavoro: oggi altro incontro con il Governo
Sull'art.18 "abbiamo trovato un compromesso che può essere ancora migliorato, se il Parlamento ci dà una mano noi gli diamo una mano"- afferma il leader della Cisl, Raffaele Bonanni - Stiamo lavorando in queste ore e abbiamo ancora due-tre giorni di tempo per modificare e migliorare il testo perché non e' definito".Quanto alle migliorie che il sindacato intende apportare il Segretario generale della Cisl ha detto che "ci sono linee guida in cui puntiamo a migliorare la trasparenza sulla comunicazione alle Rsu di quello che l'azienda vuole fare in caso di licenziamento economico".E ancora, a proposito dell'iter parlamentare, ha detto: "sento parlare di iniziative parlamentari: ben vengano ma il compito nostro, quello del sindacato è uno, altro è quello del Parlamento". "Vediamo di buon occhio eventuali cambiamenti se ci sono falle molto grosse nei testi che usciranno".Il documento del Comitato esecutivo della Cisl
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21/03/2012 Marche day
Una delegazione della Cisl di Pesaro – Urbino, guidata dal Segretario Generale Sauro Rossi, ha partecipato  a Roma al  “Marche Day”, giornata dell’orgoglio marchigiano organizzata dai Presidenti di Provincia, dalle amministrazioni regionali e locali per ottenere uno stanziamento di fondi riferiti all’emergenza neve di  febbraio scorso e  all’alluvione del 2011 che hanno colpito la nostra regione e pesantemente la provincia di Pesaro – Urbino.La richiesta deve tendere non solo al risarcimento dei danni ma anche al sostegno di tutti i settori della nostra economia, dal manifatturiero, all’agricoltura e al turismo.
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19/03/2012 Crisi dell'edilizia. Urgono risposte chiare.
LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE Comunicato Stampa Imprese, sindacati, professionisti del settore hanno dato vita all’attesa manifestazione regionale. Sotto accusa Banche e Patto di stabilità. Il tempo è scaduto servono,  le istituzioni elaborino proposte per rilanciare un comparto in ginocchio. Previsto un tavolo specifico della Regione per affrontare i nodi principali.Bandiere al vento questa mattina davanti alla Regione Marche. Erano quelle dei sindacati di categoria  dei lavoratori dell’edilizia, di Confartigianato, della CNA, dell’Ance che insieme ai professionisti tecnici si sono mobilitati per denunciare la gravissima situazione del comparto.Alcune centinaia di persone hanno gremito lo spazio davanti alla scalinata di Via Gentile Da Fabriano dove si sono succeduti gli interventi dei rappresentanti della varie categorie. Il grido di dolore è stato comune: così non si può più andare avanti, l’edilizia marchigiana è in ginocchio, anzi a terra. “Da anni – ha esordito Massimo Ubadi per l’Ance Marche – denunciamo la perdita di fatturato e di posti di lavoro di un settore composto in gran parte da piccole imprese. Ora la situazione è insostenibile. Ogni istituzione scarica le responsabilità sulle altre, le grandi banche ci hanno abbandonato. Il quadro è ormai gravissimo, servono risposte certe e ognuno deve farsi carico di un contesto così precario ”. Dunque urgono risposte chiare da Regione e Governo visto che, come ha denunciato Bruno Crescimberi della Confartigianato Marche che è intervento per la categoria “la Regione non riesce ad emanare direttive semplici, chiare. Ci si perde in normative complesse”. Crescimbeni ha denunciato l’esito deludente del Piano Casa che ha portato a solo “duemila interventi, mentre in Veneto sono stati ben quarantamila”. Massimo Giacchetti segretario della Filca Cisl Marche, a nome di tutti e tre le sigle sindacali ha ricordato come l’edilizia valga il 15% del Pil marchigiano. “Oggi diamo la voce anche ai lavoratori che hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione”. Anche il rappresentante sindacale ha chiamato in causa le banche che “non fanno credito alle imprese” e denunciato il mancato accordo tra istituti di credito e Regione. Sul banco degli imputati le gare al massimo ribasso: “Sono un capestro. Danneggiano lavoratori e aziende, danno spazio all’illegalità, al lavoro nero, alla concorrenza sleale”. Invece ci vogliono “più legalità, più giustizia sociale”. In tutti gli interventi è stato puntato l’indice contro il Patto di stabilità. Lo ha fatto anche Patrizia Angeli, Vicepresidente della Federazione degli Ordini degli Ingegneri delle Marche, che ha chiuso la manifestazione parlando anche a nome di architetti, geologi e geometri. “Ci sono Comuni virtuosi che a causa del Patto non possono attivare appalti perché hanno le mani legate. Noi come professionisti siamo il primo soggetto della filiera perché elaboriamo i progetti. Spesso non ci vengono pagate parcelle anche da mille euro a causa del vincolo di stabilità. Non siamo nemici della pubblica amministrazione ma chiediamo collaborazione”. Anche perché di cose da fare per rilanciare l’edilizia ce ne sarebbero: “Intervenire sul dissesto idrogeologico, rimettere in sicurezza il nostro patrimonio edilizio, in particolare le scuole. E puntare sulla green economy”. A conclusione della manifestazione una delegazione della varie categorie è stata ricevuta dagli Assessori Antonio Canzian Sara Giannini Marco Lucchetti Luigi Viventi. Erano presenti i parlamentari marchigiani Mario Cavallaro, Carlo Ciccioli, Salvatore Piscitelli, Massimo Vannucci.Alla fine la Regione si è impegnata ad affrontare nel già istituito “Tavolo con le banche” la crisi dell’edilizia e per il 20 aprile è stato programmato un incontro specifico sulla delicata questione degli appalti. La testimonianza di Simoni Nello - Operaio della ditta Ottavi Prefabbricati di Ascoli Piceno Scarica l'intervento di Massimo Giacchetti, Segretario Generale FILCA CISL MARCHE.La Rassegna Stampa
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19/03/2012 Misure anticirisi. Contributi per le aziende escluse dalla Cigs.
La Regione Marche ha formalizzato ieri, con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione, il punto dell'accordo anticrisi del 7 Dicembre 2012 riguardante   i contratti di solidarietà.Si tratta della reiterazione della misura del 2011 che conferma anche per il 2012, con un finanziamento di 300.000 euro,  la possibilità di accedere al contributo regionale per le aziende escluse dal campo di applicazione della cigs che attivano il contratto di solidarietà  al fine di  evitare riduzioni di personale e licenziamenti. Il contributo regionale a favore dei lavoratori, che va ad integrare l'intervento statale, è pari ad 1/4 del monte salari perso  a  seguito della riduzione degli orari di lavoro la misura interviene per i contratti di solidarietà sottoscritti  a partire dal 1 Gennaio 2011  e rimane in vigore per tutto il 2012;  l'avviso infatti ha scadenza 31 Dicembre. Clicca per scaricare  l ' Avviso Pubblico e  la modulistica necessaria Schema di domanda e Schema di dichiarazione
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19/03/2012 La replica del Segretario Sauro Rossi al Presidente di Confindustria Pagliano
Il Presidente di Confindustria Pagliano dedica alcune stimolanti riflessioni al delicato ma attualissimo tema dello sviluppo economico e dei ritardi che il sistema Paese e il nostro territorio registra sul tema. Al riguardo mi permetto qualche considerazione.La fase di indispensabile risanamento dei conti pubblici deve essere accompagnata, come sosteniamo da tempo,  da un lato dal sostegno dei lavoratori e delle imprese attanagliati da una crisi che negli ultimi mesi ha avuto una preoccupante recrudescenza  e dall’altro da politiche di rilancio dei vari settori produttivi che contempli la salvaguardia del nostro sistema manifatturiero, opportunamente innovato e, in particolare, la qualificazione di settori come quello del turismo e del terziario avanzato.Per fare questo servono ingenti risorse. Risorse che possono certamente derivare da un processo di modernizzazione della Pubblica Amministrazione, che può e deve essere fattore di sviluppo, da uno snellimento dei livelli istituzionali e da una più puntuale suddivisione di compiti e funzioni tra Autonomie locali e tra queste e il livello centrale.Questo percorso però va integrato da una profonda riforma fiscale che sposti il peso delle tasse dal lavoro alle rendite, specie quelle finanziarie e favorisca convintamente la ricerca e l’innovazione (di prodotto e di processo) e l’incremento della produttività (e il conseguente innalzamento delle retribuzioni) senza le quali rischiamo, nello scenario internazionale, di non reggere le sfide della competitività.Quello di cui c’è bisogno in Italia, e ovviamente anche nella nostra Provincia, è l’avvio di una fase di redistribuzione della ricchezza che premi le capacità produttive (materiali ed immateriali) e non quelle meramente speculative. E’ un cambio di paradigma da adottare in ogni ambito e in ogni frangente.Vale per il credito; vale per le infrastrutture. A proposito di infrastrutture mi associo allo sconcerto del Presidente per ciò che riguarda il “balletto” sul casello autostradale.Sull’Ospedale unico, riconoscendo, come è stato fatto nel recente Accordo tra sindacati e Confindustria della nostra Provincia, l’importanza di tale opera è bene sottolineare come un progetto di tale portata ha bisogno di veder precisati, più e meglio di quanto si sia fatto finora, i costi da sostenere e le modalità di reperimento delle risorse.In passaggi così importanti per le nostre comunità locali, quando soprattutto si cerca di affrancarsi, come in questo caso, dall’atavico male del municipalismo, chiarezza e trasparenza diventano essenziali.All’appello a farsi guidare dall’etica della responsabilità lanciato dal Presidente Pagliano, la CISL aderisce senza tentennamenti profondamente convinta dell’utilità del dialogo tra chi è portatore di interessi diversi e della necessità di una costante valutazione degli effetti del proprio agire evitando derive populiste.Per animarla pensiamo però che si debba non tanto vederla in antitesi a quella della coerenza quanto convertirla in una sorta di ispirata etica della posterità.
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16/03/2012 Ferretti, nuove prospettive
L’8 marzo si è tenuto un incontro con la delegazione Aziendale del  Gruppo Ferretti  per il rinnovo del contratto collettivo aziendale,  in apertura l’amministratore delegato dott. Galeone ha dato informazioni rispetto allo stato di avanzamento della procedura di ristrutturazione del debito accumulato negli anni da una gestione aziendale molto discutibile e che ha rischiato di fare fallire l’azienda.L’Amministratore Delegato ha confermato informazioni che “tra gli addetti ai lavori” erano già trapelate: il 29 febbraio 2012 si è ratificata con una firma l’intesa tra gli acquirenti  (il gruppo cinese Shantui) e chi deteneva la maggioranza del debito. Nel frattempo, così come concordato si sono sbloccate le prime risorse economiche (20 ml di euro) per l’avvio di una gestione più regolare del processo produttivo e più in generale per la gestione dell’azienda.Ovviamente questa situazione di difficoltà protrattasi per responsabilità degli azionisti creditori, ha pregiudicato l’anno nautico, rendendo impossibile la realizzazione del BUDGET preventivato (circa 500 mln), a questa nota negativa però si affianca un risultato soddisfacente: per l’andamento della fiera di Miami ed in generale un apprezzamento del prodotto FERRETTI con un portafoglio ordini di circa 600 ml comprese barche da consegnare nel 2013.In merito alla trattativa per il rinnovo del contratto aziendale, il confronto si è sviluppato sulla base di un testo redatto dall’azienda e relativo ai  diritti d’informazione, gli orari di lavoro, i diritti della persona (malattia, permessi, ecc…), l’inquadramento professionale…….  Da parte dei Sindacati sono state segnalate proposte di modifica su punti che l’azienda si è riservata di riformulare per il prossimo incontro. Il confronto ha, infatti, incontrato notevoli difficoltà nel momento in cui si è approfondita la materia relativa ai riconoscimenti economici: premi congelati, premio di produttività, d’anzianità, mensilità o premio feriale.
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15/03/2012 Edilizia: manifestazione regionale lunedì 19 marzo.
I DOCUMENTI: I NODI DELLA CRISI EDILIZIA LE AZIONI PER SUPERARE LA CRISI EDILIZIA
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09/03/2012 Elezioni RSU, i primi risultati
Si sono chiuse le operazioni di voto delle RSU nella Scuola, nel Pubblico Impiego  e nella Università della nostra Provincia. La partecipazione al voto è stata più che buona dimostrando l’interesse dei lavoratori nei confronti delle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro.Non sono ancora noti tutti i risultati definitivi ma il primo dato evidente è il grande successo delle liste dei sindacati confederali che evita la frammentazione della rappresentanza a tutto vantaggio dei lavoratori.In particolare le liste CISL raccolgono ottimi risultati sia nella Scuola che nell’Università  con oltre il 40% dei voti. Bene anche le liste CISL del Pubblico Impiego con situazioni più variegate nel territorio e nelle diverse articolazioni del comparto con punte di eccellenza nella Sanità e confermandosi in assoluto il primo sindacato nel Parastato.Il Segretario Terr.le(Claudio Bruscoli)
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08/03/2012 Pesaro, firmato protocollo tra Sindacati e Confindustria
Sullo sviluppo e la coesione sociale del territorio pesarese serve un cambiamento. Questo è quello che affermano  Cisl, Cigl e Uil  nel  protocollo d’intesa firmato il 6 marzo con Confindustria  a Pesaro.L’inedita intesa siglata è nata dalla consapevolezza delle difficoltà che registra il sistema delle imprese locali colpito da cali nella produzione e nei fatturati che ha avuto notevoli conseguenze  sull’occupazione.L’obiettivo comune è rilanciare l’economia locale, anche attraverso processi di modernizzazione della Pubblica Amministrazione. Per superare la crisi servono sforzi congiunti capaci di potenziare gli investimenti, incrementare la produttività e rispondere a un mercato sempre più frammentato e al problema della disoccupazione, in particolare giovanile.Di rilevante importanza è la gestione dell’intesa interconfederale del 28 giugno 2011 che rappresenta una opportunità per migliorare la produttività e le condizioni economiche dei lavoratori. “Istituiremo un Coordinamento territoriale paritetico per la gestione dell’intesa confederale – spiega Sauro Rossi – il focus andrà su un’armonizzazione fra innovazione, formazione e lotta alla disoccupazione”.Sul lato della innovazione:  il superamento del grave deficit infrastrutturale del territorio con il completamento della terza corsia autostradale del secondo casello a Pesaro e il sostegno al  progetto di completamento della Fano – Grosseto.Tra i temi all’ordine del giorno anche il progetto dell’Ospedale Unico Marche Nord e  il rilancio  della Fiera delle Marche volto a recuperare la spinta imprenditoriale.“Noi oggi ci impegniamo  a fare lo sforzo di sollecitare le istituzioni ad avviare processi in sinergia, per vincere la sfida della competitività e del confronto” conclude  Rossi.
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06/03/2012 Aiuti ai figli di lavoratori ed agli studenti lavoratori in difficoltà: un contributo di 500 euro.
PROTOCOLLO TRA REGIONE MARCHE E CGIL-CISL-UIL: IN ARRIVO IL CONTRIBUTO DI 500 EURO PER 750 STUDENTI UNIVERSITARI MARCHIGIANI E’ in arrivo un contributo “una tantum” di 500 euro per 750 studenti universitari marchigiani e lavoratori studenti iscritti alle Università. Infatti, in attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 Dicembre scorso tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, la Giunta Regionale ha approvato la Delibera contenente i criteri e le modalità per sostenere il diritto allo studio dei ragazzi iscritti all’università, figli di lavoratori o studenti lavoratori che si trovino da almeno tre mesi in disoccupazione, in mobilità, in cassa integrazione ordinaria, straordinaria, in deroga, in sospensione EBAM.Possono presentare la domanda di contributo gli studenti residenti nelle Marche, fiscalmente a carico dei genitori o studenti lavoratori, iscritti nell’a.a. 2011/2012 a: corsi di laurea di primo e secondo livello, corsi di laurea a ciclo unico/magistrale presso Università e AFAM delle Marche o di altre Regioni.Devono essere figli di lavoratori o studenti lavoratori che si trovino da almeno tre mesi: in stato di disoccupazione certificato dai Centri per l’Impiego in mobilità ai sensi della L. 223/91 e della L. 236/93 e s.m.i., in cassa integrazione ordinaria, straordinaria, in deroga comprovate da una dichiarazione del datore di lavoro in sospensione EBAM comprovata da dichiarazione dell’ EBAM o del datore di lavoro Per l’accesso al contributo è necessario che l’ISEE (indicatore della Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare non superi il limite di 30.000 euro, con riferimento alle dichiarazioni dei redditi 2011, periodo d’imposta 2010.La graduatoria delle domande presentate, sarà determinata sulla base dei valori ISEE decurtati degli importi e secondo i criteri sotto indicati: genitori o studenti lavoratori senza indennità –2500 euro genitori o studenti lavoratori in mobilità indennizzata, in disoccupazione, in cassa straordinaria –2.000 euro genitori o studenti lavoratori in cassa ordinaria,in deroga, in sospensione EBAM -1.500 euro studenti in regolare corso di studi -1.000 euro studenti con due familiari dello stesso nucleo entrambi in una delle condizioni di cui sopra -1.000 euro studenti iscritti a corsi di primo livello e a corsi a ciclo unico –500 euro Le domande di contributo vanno presentate entro il 20 Aprile 2012Per il bando e la modulistica clicca quiAncona 7 Marzo 2012
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06/03/2012 Riformare la Pubblica Amministrazione
Si è svolta  venerdì 2  febbraio l’Assemblea generale  con la quale la  Cisl di Pesaro – Urbino ha incontrato i candidati delle elezioni  RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie ) del Pubblico impiego, della Cisl scuola che  si svolgeranno il 5, 6 e 7 marzo.Il Segretario provinciale della  Cisl Sauro Rossi, ringraziando i  candidati per la disponibilità,  ha sottolineato come questo sia  un appuntamento elettorale importante “ci saranno più di 13mila votanti in oltre 150 luoghi di lavoro, vogliamo mantenere i contatti all’interno dei luoghi di lavoro per pensare ad una riorganizzazione degli enti pubblici e a  un controllo sulle modifiche che avverranno con il piano di ridimensionamento scolastico  provinciale” Per quanto riguarda la Cisl Scuola, primo sindacato nel territorio, il Segretario provinciale della categoria Boccioletti Cristina, ha ribadito come si sia raggiunto  un grande risultato presentando 60 liste su 60 istituti provinciali.  Ha sottolineato, inoltre, il lavoro fatto in questi anni dalla Cisl scuola che responsabilmente si è seduta ai tavoli della trattativa e con il suo impegno è riuscita a far assumere 67.000 persone di  ruolo, ha recuperato gli scatti di anzianità e bloccato le fasce di reddito.“Abbiamo bisogno di riformare la pubblica amministrazione – spiega  Francesco Todaro segretario provinciale Fp - e fare in modo che venga considerata una risorsa del Paese, per fare questo abbiamo bisogno di voti. Le spese improduttive del pubblico impiego  non sono causate dal personale ma dagli sprechi, il personale non valorizzato, gli alti stipendi dei manager, dirigenti incapaci, troppi centri di spesa, troppi appalti. Noi siamo disponibili a rivedere l’organizzazione e  rinnovare i contratti recuperando soldi dagli sprechi”.Durante l’assemblea sono intervenuti, tra gli altri, la Direttrice del patronato Inas Giuseppina Di Tommaso,  il Segretario provinciale della cisl sanità  Paolo Barconi che ha sottolineato coma lo stato  dei dipendenti della sanità nella nostra provincia sia drammatica,  i Segretari regionali della Cisl scuola Anna Bartolini e della FP Luca Talevi. Tanti gli interventi dei rappresentanti e dei candidati alle elezioni che hanno raccontato la loro esperienza  facendo presente le difficoltà che si incontrano oggi nell’esercitare la rappresentanza sindacale.I lavori dell’assemblea sono stati conclusi dal Segretario Generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo che ha ribadito l’importanza delle elezioni e della rappresentatività. In questi anni è diminuito il consenso verso il sindacato ma  è aumentata da parte delle persone la domanda di rappresentanza e di tutela. E’complicato  rappresentare 20 anni di individualismo e una cultura dominante del “fai da te”.  “Votare è un segnale - ha concluso Mastrovincenzo - vogliamo riportare il lavoro al centro della realtà sociale ed economica,  fare rappresentanza è difficile, partecipare al voto è vitale”.
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27/02/2012 "Quale futuro per la Sanità delle Marche"
La Rassegna Stampa: C.Adriatico 29_02_12 , Carlino 29_02_12 Clicca qui per il TG3 Marche con il servizio andato in onda il 29_02_12 Funzione Pubblica Cisl e Cisl Marche organizzano mercoledì 29  febbraio 2012 alle ore 9.30 presso l'Auditorium Ospedale Regionale Torrette di Ancona una tavola rotonda dal titolo "Quale futuro per la Sanità delle Marche.
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24/02/2012 Lavorare di domenica …è proprio necessario?
La  Fisascat di Pesaro, insieme  agli operatori del mondo del commercio,  Filcams/Cgil, Uiltucs/Uil , Confesercenti e Confcommercio, ha indetto per lunedì 27 febbraio un’assemblea provinciale presso la Sala del Consiglio comunale di Pesaro per discutere la contestata  liberalizzazione delle aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali.La Fisascat, infatti, ritiene che la liberalizzazione sia  un regalo alla grande distribuzione,  i piccoli commercianti verranno  penalizzati costretti alla impossibile rincorsa ai tempi che la grande distribuzione  può permettersi e questo  avrà una ricaduta sui tempi di vita e lavoro delle comunità locali.Questa impostazione – continua Fisascat - premia le imprese  estranee al nostro territorio che impiegano altrove gli utili ricavati qui e fatto più rilevante penalizza i lavoratori dipendenti  costretti a pesanti turnazioni  e a rinunciare al riposo settimanale.Proprio per l’importanza dei temi, all’incontro sono invitati a partecipare , oltre a commercianti e dipendenti, anche parlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali.
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21/02/2012 Finanziamenti a imprese con validi progetti
Sulla situazione del distretto produttivo pesarese  e  la scarsa propensione al credito che le banche forniscono alle aziende Sauro Rossi - Segretario della Cisl di Pesaro - Urbino - afferma che ci vuole più equilibrio. “ Le banche devono tornare a fare le banche, cioè elargire credito, quello per cui sono nate. In realtà fanno tante operazioni finanziarie. In questo senso ci vuole più equilibrio.” Riguardo alle imprese  però serve un salto di qualità, occorrono progetti seri e investimenti che guardano l’innovazione continua Rossi “ non vanno finanziate le imprese decotte, può essere un ragionamento giusto, ma molto spesso vediamo progetti seri che non vengono presi in considerazione e questo non è accettabile. Quello che è certo è che il nostro sistema ha imprese sottocapitalizzate  e la crisi ha accentuato questo aspetto. Alle banche non chiediamo di fare gli avventurieri e accaparrarsi rischi inutili, ma in questo momento occorre fare distingui per traguardare la crisi.  Se un’azienda chiede un prestito per ripristinare un capannone caduto sotto la neve è bene valutare se ha un progetto serio alle spalle, altrimenti si rischia di compromettere il sistema.”
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16/02/2012 Adiconsum denuncia: pale e catene da neve, speculazioni sui prezzi
La descrivono come la nevicata del millennio, in intensità pare abbia superato quella del 1929. Si fanno confronti anche con quella del 1956, ritenuta addirittura più modesta.Una cosa è però certa, la speculazione sui prezzi di alcuni prodotti caratteristici è  andata di pari passo.Lo segnala Adiconsum di Pesaro, l’associazione per la tutela dei consumatori aderente alla Cisl.“Parliamo, afferma il coordinatore provinciale Claudio Blasi,  del rapido salire del prezzo delle catene da neve e delle pale, oltremodo ingiustificato poiché già nei magazzini dei rivenditori.Abbiamo constatato un aumento del 100% per le catene da neve e per le pale che oscillano da un minimo di 13 Euro, fino a 50 Euro a Fossombrone. A Pesaro, zona pantano, si acquistavano a 25 Euro. Parliamo ovviamente degli stessi tipi e marca di pale.Adiconsum chiede alle autorità competenti di intervenire con tempestività, poiché non è giusto che nel nostro Paese si approfitti di qualsiasi evento per rapinare la povera gente. Le autorità preposte hanno il dovere, conoscendo la situazione, di agire con fermezza”.
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08/02/2012 Voucher di 50 euro al giorno per cassintegrati e soggetti in mobilità.
Lunedì 6 febbraio la Giunta Regionale ha stabilito di stanziare la somma complessiva di un milione di euro da utilizzare per integrare il reddito dei soggetti percettori di indennità di mobilità e di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) che si metteranno volontariamente a disposizione dei Comuni per le operazioni di rimozione della neve. Leggi la CIRCOLARE REGIONE MARCHE con modalità utilizzo cassintegrati Decreto Governativo Regionale neve cassintegrati
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07/02/2012 Manifestazione nazionale dei lavoratori delle costruzioni
Rilancio del settore, pensioni, lavori pesanti e usuranti, ammortizzatori sociali, contrattazione di II livello, legalità e regolarità, trasparenza, sostenibilità ambientale e risparmio energetico: sono alcuni dei punti che costituiscono la piattaforma unitaria di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, le categorie sindacali dell’edilizia. Nel documento le organizzazioni denunciano l’assenza di provvedimenti adeguati a contrastare la crisi nel settore, che ha perso oltre 300mila occupati.Le proposte di Filca, Feneal e Fillea  saranno presentate nel corso di una grande manifestazione nazionale, in programma il prossimo sabato 3 marzo a Roma. Il concentramento delle lavoratrici e dei lavoratori è previsto per le ore 09:00 in piazza Bocca della Verità. Poi ci sarà un corteo fino al Colosseo, dove alle 10:30 è previsto l’inizio degli interventi.Tra le proposte dei sindacati ci sono il rilancio dell’edilizia attraverso politiche di innovazione nella direzione della green economy, il piano straordinario per il Mezzogiorno, la destinazione di una quota maggiore di Imu ai Comuni per un allentamento selettivo del patto di stabilità da destinare alla difesa del territorio e alla riqualificazione del patrimonio abitativo. Altro tema delicato della piattaforma è la previdenza: i sindacati dell’edilizia chiedono che sia rivista l’attuale normativa sulle pensioni di anzianità, che devono essere adeguate alla tipologia lavorativa (lavori pesanti) e in materia di lavori usuranti.Inoltre si chiede una forte azione di contrasto alle infiltrazioni malavitose nel settore, l’obbligo di adozione del Durc per congruità anche per i lavori privati, una lotta più incisiva contro il caporalato e l’attuazione della Patente a punti.
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02/02/2012 Riforma mercato del lavoro: il commento di Bonanni
Rassegna Stampa: Il Riformista 3_02_12 Intervista a BONANNI LAVORO Bonanni: "Se ci sarà flessibilità sarà positivo per tutti" 02/02/2012 Roma, 2 febbraio 2012. ''Se il superamento della flessibilita' negativa diventerà' il perno della discussione tutto sarà piu' facile e sarà il segno della buona volonta' del governo e della sua coerenza sulla riforma del mercato del lavoro". Lo ha affermato il Segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, al termine del tavolo sulla riforma del mercato del lavoro svoltosi a palazzo Chigi tra sindacati, Confindustria e governo, apprezzando l'intenzione dell'esecutivo di voler contrastare la flessibilita' cattiva ed il 'suo uso fraudolento'. "Non è la flessibilita' che ci preoccupa, - ha tenuto infatti a precisare - ma quella usata in modo fraudolento, come le false partite Iva''. Per Bonanni le premesse sono dunque 'migliori' rispetto al precedente incontro perché "sono piu chiari e precisi i termini delle questioni. Ora si capisce qual e' il problema. E se da parte di tutti ci sara' buona volonta', allora si fara' un buon lavoro" ha osservato valutando ''positivamente" lo spazio dato dal ministro Fornero "all'accordo tra le parti sociali". Bonanni ha comunque sottolineato che "sono tante le questioni da approfondire. Tra gli obiettivi primari: favorire l'occupazione dei giovani con il superamento della flessibilità negativa attraverso più formazione e rilanciare l'apprendistato" che risulta essere 'l'elemento di maggiore convinzione per aiutare i giovani ad entrare piu' speditamente nel mercato del lavoro e rafforzare gli incentivi. Su questi temi - ha precisato - la Cisl sarà rigorosissima. Come per le pensioni per cui bisognerebbe fare una distinzione tra i tipi lavoro, la stessa cosa si dovra' fare per il mercato lavoro". Quanto agli amortizzatori "è necessario garantire la situazione in atto, che è molto grave - ha detto ricordando che "tre milioni di persone in bilico sono sostenute dagli ammortizzatori". Circa il metodo, Bonanni ha spiegato che "ci sarà una discussione che continuera' per circa un mese, che probabilmente la prossima settimana ci sarà un nuovo incontro e che nel frattempo le parti sociali potranno tentare di organizzare proposte, risposte, soluzioni''. Quanto all'articolo 18 "spero - ha osservato - che in tutti ci sia l'idea che sia sbagliato mettersi in testa di far cadere un simbolo. L'effetto sulla gente sarà devastante. Le discriminazioni vanno combattute in ogni modo. E' sbagliato, anzi un modo per coprire le inefficienze del sistema. Non capisco perché tanta drasticità quando con i poteri forti che ostacolano il paese si è stati meno drastici. Invitiamo il Governo a usare molta cautela, perchè siamo in una fase delicata".
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31/01/2012 ASET vende l'azienda Rincicotti & Orciani. Sei dipendenti a rischio licenziamento
Pesaro, da alcuni giorni abbiamo occasione di leggere vari articoli riguardanti le vicende legate alla vendita da parte di ASET SpA della azienda “Rincicotti & Orciani” di cui Aset SpA è unico proprietario.Sono certamente legittime ed anche interessanti tutte le domande che alcuni si pongono sulla intera vicenda a partire dall’acquisto della “Rincicotti & Orciani” da parte di Aset con particolare riferimento alla grande differenza tra il valore attribuito all’azienda al momento dell’acquisto e quello utilizzato come base d’asta (per altro andata deserta).Come CISL siamo però stupiti del fatto che nessuno si sia fino ad oggi posto seriamente il problema della possibilità, per gli attuali dipendenti dell’azienda, di continuare il proprio lavoro con l’eventuale nuova proprietà.Si tratta di 4 unità di personale operativo e di 2 amministrativi per i quali Aset SpA ha mostrato assoluto disinteresse anche quando, la CISL ha posto il problema all’attenzione  del Presidente Mattioli. Leggendo gli articoli di questi giorni pare di capire che lo stesso atteggiamento sia condiviso, non si è avuto modo di leggere nulla in proposito, dal socio unico di Aset SpA, l’Amministrazione comunale di Fano.Il mancato interesse manifestato da Aset nei confronti del destino occupazionale di questi lavoratori stupisce specialmente se confrontato con le giuste e condivisibili preoccupazioni espresse in diverse sedi dal Sindaco Aguzzi in  quelle occasioni in cui scorpori e operazioni fatte o ipotizzate su Aset SpA potevano mettere a rischio posti di lavoro. La difesa dell’occupazione non  va sempre e comunque perseguita?Ora che l’asta è andata deserta ci auguriamo che Aset Spa ripensi il proprio disinteresse nei confronti dei dipendenti della “Rincicotti & Orciani” ipotizzando possibili soluzioni. Come CISL intendiamo continuare l’azione di sensibilizzazione nei confronti di Aset e dell’Amministrazione comunale e ci dichiariamo fin da ora disponibili ad ogni eventuale confronto.Il Segretario Territoriale Claudio Bruscoli
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30/01/2012 Poste, annunciate nuove chiusure. Sindacato di categoria e confederazione sul piede di guerra
I cittadini del comune di Urbino, uno dei più vasti della provincia di Pesaro (una quarantina di frazioni in cui risiedono oltre 15.000 persone, in poco meno di 7.000 famiglie), rischiano di subire ulteriori tagli di servizi.  Nei giorni scorsi è giunta la notizia  che dai primi giorni del mese di febbraio, l’ufficio postale di Castelcavallino    sarà chiuso definitivamente e quello di Canavaccio verrà aperto a giorni alterni. Poste giustifica l’operazione sostenendo che i volumi delle operazioni non consentono di mantenere aperti gli uffici, poco importano i sacrifici chiesti alla cittadinanza. Diversa è la posizione della Cisl che fa sapere: “Poste sta rivedendo completamente la propria organizzazione nonostante la contrarietà dei rappresentanti dei lavoratori; - afferma Andrea Bartolucci segretario della categoria SLP-Cisl - comprendiamo le leggi del mercato, ma uno sbilanciamento verso le attività commerciali che non preveda occasioni di sviluppo ma solo tagli ed economie è rischioso; le conseguenze anche a breve tempo potrebbero essere negative per lo stesso futuro della azienda” continua il rappresentante dei lavoratori, “ridurre la apertura di Canavaccio è insensato! significa rinunciare a oltre un migliaio di potenziali clienti, e ad una vasta zona industriale e artigianale!  Un controsenso se pensiamo che Poste intende scommettere proprio sulle imprese. La nostra idea è che l’Ufficio postale di Canavaccio debba essere potenziato, servono più risorse e per la posizione geografica lo renderebbe addirittura la sede ideale per un nuovo “Ufficio Postale Impresa”, visto che la nuova organizzazione potrebbe portare al superamento delle due aree impresa ospitate presso gli uffici postali di Urbino e Fano”. Altrettanta perplessità viene dal Segretario della Unione Sindacale Cisl di Pesaro Sauro Rossi. “Non possiamo che essere preoccupati per le scelte che Poste Italiane sta prendendo   e potrebbe attuare sul territorio. Mi riferisco alla paventata possibilità di svolgere anche   il servizio di recapito a giorni alterni in tutte le aree geografiche la cui densità abitativa   è inferiore a 200 abitanti per km2 , come previsto dall’ultimo contratto di programma.  L’Azienda Poste, sembra non cogliere il valore aggiunto della propria capillarità,     non riesce a coniugare il suo essere impresa con l’altrettanto importante ruolo sociale che si è intestato e di cui si fa vanto; e si concede il privilegio di tagliare costi, semplicemente scaricandoli sugli enti locali e la popolazione. E’ in atto una dura vertenza contro la discutibile gestione della più grande azienda di servizi del paese, che non accetta l’evidenza di aver oltrepassato il limite: non può continuare a chiedere sacrifici ai propri dipendenti senza mettere a rischio il proprio futuro. Bene a fatto la categoria a diffidare l’azienda dal proseguire nei propri intenti senza i previsti passaggi di relazioni industriali” . Per parte nostra ci attiveremo in stretto raccordo con le Amministrazioni locali, a cominciare da quella del Comune di Urbino per arginare azioni di questo tipo.
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26/01/2012 Ammortizzatori in deroga. Nuova intesa per il 2012 tra sindacati e Regione Marche.
IL TESTO DELL'ACCORDO SUGLI AMMORTIZZATORINel pomeriggio di mercoledì 25 gennaio è stata rinnovata l’Intesa Istituzionale Territoriale relativa agli ammortizzatori in deroga per l’anno 2012. In attesa di conoscere le effettive disponibilità economiche e, in particolare quante risorse verranno assegnate dal Ministero del Lavoro per il 2012 (a fronte di una richiesta di 40 milioni di euro avanzata dalla Regione Marche, come concordato con le parti sociali), Cgil, Cisl e Uil Marche hanno ritenuto opportuno sottoscrivere un 'Intesa che ricalca l’impostazione di quella dello scorso anno, compresa lo stanziamento di 5 milioni di euro da destinare ad ammortizzatori per i lavoratori di imprese industriali da 16 a 50 dipendenti. Contestualmente, Regione e Parti sociali si sono impegnate a rivedersi entro il mese di marzo per integrare l’Intesa, una volta definite con certezza le risorse effettivamente disponibili per il 2012 (aggiuntive rispetto agli attuali 27 milioni di euro residuati dalle precedenti annualità) con l’obiettivo di: allargare il budget destinato alle imprese industriali di maggiori dimensioni, cercando anche di innalzare il limite dimensionale delle imprese; definire gli interventi specifici per le aree di crisi di particolare complessità (es.: Piceno, Fabriano), con il coinvolgimento dell’Assessorato alle Attività Produttive. ALCUNI IMPORTANTI MIGLIORAMENTI: CIG in deroga nel calcolo dell’anzianità minima di 90 giorni, in caso di successione negli appalti, valgono anche i periodi lavorativi presso le varie ditte appaltatrici e, i periodi di apprendistato valgono per tutti i lavoratori (e non solo per gli operai); tra le tipologie di aziende sono state inserite anche quelle dello spettacolo. Mobilità in deroga possono beneficiarne anche i lavoratori subordinati ammessi al trattamento di mobilità ex Legge 223/91, o di  disoccupazione ordinaria che hanno esaurito i predetti trattamenti nel corso del 2012 e che maturino il diritto effettivo alla pensione nei 12 mesi successivi. nel calcolo dell’anzianità minima di 12 mesi vanno incluse anche le mensilità accreditate dallo stesso datore di lavoro alla gestione separata INPS al lavoratore che abbia conseguito come collaboratore a progetto in monocommittenza un reddito superiore a 5mila euro. Aziende 16-50 dipendenti non è più richiesto che la crisi nella quale si trovi l’azienda sia tale da escludere la cessazione dell’attività; non è più richiesto che l’azienda non abbia avviato la procedura di licenziamento collettivo di cui alla legge 223/91; ATTENZIONE ALLE ALTRE NOVITA' per accedere alla CIG in deroga, ferie e permessi residui relativi all’anno precedente devono, di norma, essere goduti dai lavoratori prima della sospensione in CIG; le domande di CIG in deroga respinte o dichiarate inammissibili potranno essere ripresentate ma i termini di presentazione saranno quelli di una nuova istanza; le domande relative alle sospensioni CIG in deroga iniziate nel periodo 1/31 gennaio 2012  possono essere presentate entro il 29 febbraio 2012 e per le sospensioni CIG in deroga relative ai mesi di gennaio e febbraio 2012, l’accordo sindacale può essere siglato anche dopo l’inizio della sospensione.
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26/01/2012 Dal 2012 torna l'imposta sulla prima casa
Dal 2012 torna l'IMU, l'imposta sulla prima casa. Leggi come verrà calcolata.
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25/01/2012 Industriale Calzature chiusa, obiettivo mobilità per i dipendenti
Un’altra azienda in crisi si tratta della Industriale Calzature srl di Serra Sant’ Abbondio che ha acquistato la  Vainer,  storica produttrice di stivaletti e mocassini.I sindacati, riguardo a questo caso, hanno chiesto ed ottenuto un incontro con  i tecnici e il Presidente della Provincia di Pesaro – Urbino.Tutto è iniziato il 28 dicembre quando l’azienda Vainer ha venduto le  quote a Industriale Calzature srl. L’azienda ha 41 dipendenti, tutti collocati in cassa integrazione ordinaria. Dopo la festività della befana alla ripresa del lavoro,  i  dipendenti sono andati regolarmente in fabbrica ma hanno trovato i cancelli chiusi.  E, ancora peggio,  la proprietà ha inviato in data 4 gennaio una lettera di licenziamento individuale  per tutti i lavoratori, senza procedere, come doveva, a un licenziamento collettivo  e avviare le procedure di  mobilità.I sindacati, vista la situazione, hanno cercato di contattare l’azienda ma non è stato possibile dato che i fax erano staccati e durante le vacanze  molti lavoratori hanno visto arrivare diversi camion allo stabilimento che hanno portato via macchinari e materiali,   il sospetto è che l’azienda sia stata svuotata.“Abbiamo interpellato la  Provincia, - afferma “Maria Grazia Santini della Cisl -  affinché  prenda contatti con la nuova proprietà visto che finora non si sono palesati interlocutori reali. L’obiettivo è intercettare referenti certi con cui condurre la trattativa e la mediazione, noi siamo vicini ai lavoratori in questo momento difficile  e faremo il possibile per tutelarli e garantire loro la mobilità.”
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19/01/2012 Consiglio Generale della Cisl di Pesaro - Urbino
“Perché la crisi  è ancora così mordace?”  questa la domanda che si è posto il  Segretario Generale Sauro Rossi nella relazione introduttiva al Consiglio della Ust Cisl di Pesaro - Urbino tenutosi il  12 gennaio - "Perché oggi, dopo quattro anni dalle sue manifestazioni, permangono le stesse condizioni che l’hanno generata quali la prevaricazione della finanza sull’economia e il dominio di un capitalismo finanziario non regolamentato.”“Infatti - continua Rossi - a fine 2010  le transazione finanziarie hanno mobilitato otto volte l’ammontare della ricchezza dei paesi, solo il 37% degli impieghi bancari è destinato a prestiti a persone e imprese, il resto è orientato a transazioni finanziarie  e in queste condizioni  le nostre  piccole medie imprese faticano ad accedere al credito.”“Oltre a questo  nella  nostra provincia  c’è stato un forte riacutizzarsi  della crisi, basti pensare che  nel terzo quadrimestre 2011 è cresciuto il ricorso alla Cassa integrazione  e che  i licenziamenti   sono tornati sui livelli del 2010, ci apprestiamo infatti  a chiudere il bilancio annuale con 2465 interruzioni di rapporti di lavoro.”Il Congresso, oltre a riflettere sulla defatigante  gestione della crisi da parte delle categorie, tema affrontato a livello regionale anche dal Segretario Stefano Mastrovincenzo, ha posto l’attenzione sul difficile  confronto con gli enti locali sul bilancio 2012 dopo la contrazione  dei trasferimenti statali.Il  quadro della politica nazionale e gli esiti della manovra  del Governo Monti con le conseguenti posizioni della Cisl sono state ben puntualizzate dal  Segretario nazionale Luigi Sbarra.
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18/01/2012 Cgil, Cisl e Uil per il lavoro, la crescita, l'equità sociale e fiscale
Documento di Cgil, Cisl e Uil per il lavoro, la crescita, l'equità sociale e fiscaleCgil, Cisl e Uil hanno varato un documento unitario contenente le proposte che saranno inviate al Governo nelle prossime ore in vista del confronto sulla riforma del mercato del lavoro. Il documento è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa dai segretari generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti al termine della riunione delle segreterie unitarie. Gli obiettivi del sindacato sono lavoro, crescita, equità sociale e fiscale. La gravità della crisi economica e le conseguenze negative che colpiscono in particolare famiglie, giovani, lavoratori e pensionati impongono un "cambiamento" nella politica economica del Governo, si legge nel documento unitario di Cgil, Cisl e Uil. I sindacati confederali sollecitano ora l'apertura di un "negoziato vero" che favorisca la crescita, senza la quale è impossibile dare risposte anche al tema dell'occupazione. "L'obiettivo prioritario - aggiungono i sindacati - è far ripartire la crescita e invertire la pericolosa tendenza recessiva in atto da alcuni mesi. Bisogna poi sostenere una svolta coerente della politica economica europea verso obiettivi di sviluppo e occupazione". Cgil Cisl e Uil ''ritengono indispensabile che il Governo realizzi in tempi brevi un intervento di riduzione del carico fiscale a beneficio dei lavoratori, dei pensionati, e delle famiglie'', utilizzando le risorse della lotta all'evasione. Obiettivo da raggiungere ''nell'ambito di una piu' organica riforma fiscale che preveda una imposizione sui patrimoni mobiliari e immobiliari'' e per ''una redistribuzione più ' equa''. piattaforma unitaria ''Sulla riforma fiscale chiediamo un confronto serrato'', sottolinea il leader della Cisl Raffaele Bonanni. "Il dibatitto politico e sociale sulla crescita e' indispensabile. - ha aggiunto- Senza chiarezza non usciamo dalla crisi. Se il govero e' interessato a questo non puo' pensare di nascondere le cose salienti". Quanto all'art.18 "E' un argomento fuorviante. Lo dico io che non ho tabù"Leggi il Documento
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13/01/2012 La buona occupazione - le proposte della Cisl
Nell' attuale fase di confronto sulla riforma del Mercato del Lavoro, le proposte della CISL sui temi delle politiche del lavoro e degli ammortizzatori sociali:
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10/01/2012 Pesaro: firmato con il Comune l'accordo sul bilancio
Il 5 gennaio è stato firmato un importante  pre - accordo tra i rappresentanti provinciali di Cgil - Cisl –Uil ed il Comune di Pesaro.L’obiettivo era quello di far quadrare i conti del Comune garantendo i servizi ed i ceti più deboli. Infatti nonostante i tagli subiti, l’Amministrazione,  grazie alle sollecitazioni e alle proposte  presentate  dal sindacato,  ha deciso di assumere diversi impegni  riguardanti la  tutela del welfare e l’equità.Verrà garantito il Fondo anticrisi, nei servizi sociali ed educativi le rette e le tariffe rimarranno bloccate  per l’anno 2012 e verrà applicato l’ISEE lineare.Sul fronte del recupero delle risorse, oltre a rendere più efficiente la macchina organizzativa  attraverso una gestione associata di funzioni e servizi tra le diverse amministrazioni, il Comune si impegna, come chiesto dal documento redatto dalle OO.SS, a contenere la tassazione degli immobili sulla prima casa e sulle abitazioni affittate a canone concordato, mentre sarà aumentata per le seconde.Tra le altre leve, l'introduzione di una eventuale tassa di soggiorno e  l’aumento dell’addizionale IRPEF,  dallo 0,6 allo 0,8,  che non riguarderà sicuramente  i contribuenti  con redditi bassi  e con l'impegno di elevare la fascia   fino a 28.000 euro di reddito.“Se da una parte siamo preoccupati per la situazione economica -dichiara De Simoni della Cisl –dall’altra siamo soddisfatti dell’accordo che va salvaguardare i redditi più bassi."
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03/01/2012 «Contro la crisi serve una rete più competitiva»
La dichiarazione del Segretario Generale della CISL di PESARO, Sauro Rossi, sulla situazione di crisi nel distretto di Pesaro - Urbino pubblicata sul Messaggero di  lunedì 2 gennaio 2012.
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29/12/2011 Le nuove regole per la pensione
Molte e pesanti le modifiche introdotte dalla "manovra" Monti in tema di previdenza. In una scheda riassuntiva la novità  in materia di requisiti di accesso e di calcolo dei trattamenti e le eccezioni previste per chi mantiene le vecchie regole .
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26/12/2011 Un patto sociale per la riforma fiscale, la crescita e i giovani.
"Un accordo tra le parti sociali ed il governo sostenuto dai partiti su fisco, crescita e giovani, per rendere trasparente tutto quello che si fa, si propone e si decide. Fuori da questa logica ci sono solo le corporazioni. Il governo decida da che parte sta." Le parole di Raffaele Bonanni, Segretario Generale della Cisl, nel corso della conferenza stampa di sabato 24 dicembre davanti a piazza Montecitorio.
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17/12/2011 Assemblea dei dipendenti pubblici in Provincia
I lavoratori del pubblico impiego di Pesaro  si sono riuniti  giovedì 15 in  assemblea unitaria presso la Provincia. Nell’occasione hanno ribadito con forza di non sentirsi un peso ma una risorsa. Il Segretario della FP- CISL di Pesaro – Urbino Francesco Todaro   rimarca come “i dipendenti pubblici vogliono dimostrare alla cittadinanza di essere la risorsa di un paese democratico e civile che necessita di servizi pubblici efficienti quanto essenziali.”“ Da anni  - sostiene Todaro - occorre una riforma seria delle pubbliche amministrazioni che intervenga nella riduzione delle spese, nelle razionalizzazioni delle risorse e nella valorizzazione delle professionalità interne, allo scopo di erogare servizi sempre migliori alla cittadinanza”.“Questa riforma - continua Todaro - passa attraverso l’eliminazione degli sprechi che si annidano nelle troppe consulenza, negli appalti, negli incarichi, nella gestione spesso clientelare di alcuni politici e di alcuni dirigenti che non pensano alla organizzazione migliore dell’ufficio ma ad altro producendo inefficienze e disservizi. Da anni  noi chiediamo di cambiare mentalità, privilegiando il merito e le buone professionalitài. Chi si oppone al cambiamento  non sono i lavoratori del pubblico impiego  - conclude Todaro – ma chi di questi sprechi ne è responsabile  e che da questa crisi difficile non è toccato per niente, perché non ne è nemmeno sfiorato.”
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14/12/2011 Importanti sviluppi per il futuro del gruppo Ferretti
Venerdì 16 novembre si svolgerà presso la sede di dell’Associazione Industriali di Forlì un incontro all'inizio del quale il Dott. Giancarlo Galeone, Amministratore Delegato della Ferretti,  farà un aggiornamento  in merito alla situazione societaria del Gruppo.Così dopo mesi di trattative e, un primo accordo non andato in porto, la conglomerata cinese Shandong Heavy Industry Group ha definito in queste ore l'accordo  con i principali creditori del gruppo nautico di Forlì, esposto per oltre 600 milioni di euro.Secondo indiscrezioni raccolte da Milanofinanza.it,  Shandong avrebbe rilevato il credito in possesso al fondo d’investimento  Oaktree (il 40% del totale) e Strategic Value Partners (18% del totale), e sarebbe pronto a dare il via al progetto di ristrutturazione dell'esposizione debitoria dell'azienda presieduta da Norberto Ferretti in base all'articolo 182 bis della legge fallimentare.L'intesa sarebbe stata siglata anche da Royal Bank of Scotland, l'altro istituto in possesso del 10% del debito di Ferretti.La fase due di questo processo di rafforzamento patrimoniale prevede una successiva iniezione di liquidità di circa 200 milioni di euro che dovrebbe avere conseguenze anche sul futuro dei lavoratori.
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09/12/2011 Accordo tra Regione e Sindacati sul lavoro
E' stata sottoscritta l'intesa tra Cgil Cisl e Uil e la Regione Marche con la quale sono state confermate, previa verifica, gran parte delle misure introdotte negli anni scorsi a sostegno del lavoro e delle fasce colpite dalla crisi.La conferma del Fondo anticrisi è particolarmente importante specie in considerazione della riduzione dei trasferimenti statali alla Regione, previsti dalle numerose manovre dell'anno in corso.
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07/12/2011 Per una manovra equa e socialmente sostenibile
E' stato indetto per lunedì 12 dicembre a Pesaro una manifestazione provinciale   contro la manovra del Governo Monti . La manovra non è equa, colpisce soprattutto i redditi bassi, induce la contrazione dei consumi, rischia di accentuare la recessione già in atto, non affronta adeguatamente i temi dello sviluppo.
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06/12/2011 Lavori usuranti
Il patronato INAS – CISL di Pesaro - Urbino informa che il decreto interministeriale sui lavori usuranti è stato pubblicato.  Il decreto dà la possibilità agli  addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti  di accedere anticipatamente  al pensionamento. Per usufruire  del beneficio occorre presentare la domanda di riconoscimento, tramite il patronato INAS, all’Ente previdenziale di iscrizione del lavoratore. La domanda deve contenere: l’indicazione della volontà di avvalersi del beneficio per l’accesso alla pensione; la precisazione dei periodi di lavoro con svolgimento delle attività usuranti; la documentazione minima relativa alla svolgimento dell’attività usurante come   elencato nella tabella A allegata. Per più approfondite comunicazioni gli interessati possono presentarsi presso gli uffici INAS. Inoltre, l’ INAS informa che dal 6 luglio scorso è stata introdotta una nuova decadenza sulla disciplina in materia di prestazioni pensionistiche. Nelle controversie in materia pensionistiche, ad esempio liquidazione e riconoscimento della prestazione anche parziale o provvisoria, l’azione giudiziaria dell’interessato può essere proposta entro 3 anni, pena la perdita del diritto della prestazione stessa (in passato con la vecchia normativa si prescrivevano solo le rate e non il diritto). La norma produce effetti devastanti per tutti quei lavoratori che potrebbero ottenere un migliore importo della pensione ma non fanno ricorso entro i 3 anni.
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03/12/2011 Che nessuno sia solo. La Cisl al teatro delle Muse
LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE“Ricostruire il Paese a partire dai principi dell’equità e della solidarietà rinunciando da subito agli anti-valori che l’hanno guidata troppo a lungo, come quelli dell’individualismo consumistico e restituendo nel lavoro piena centralità alla persona”. E’ l’invito del Segretario Nazionale della Cisl Santini intervenuto a concludere “Che nessuno sia solo. Questo facciamo - questo chiediamo”, la manifestazione regionale organizzata dalla Cisl Marche al Teatro delle Muse di Ancona.Una giornata che ha visto protagonisti soprattutto i visi e le storie delle persone e dei lavoratori comuni alla prese con una crisi senza precedenti e “di carattere ampiamente strutturale” come ha spiegato l’economista Alberto Berrini, tra i primi ospiti di una giornata iniziata simbolicamente con i lavoratori di alcune aziende marchigiane saliti silenziosamente sul palco delle Muse a piazzare le bandierine della crisi nella grande cartina geografica che raffigurava la regione.“Che nessuno sia solo” insomma è stato il titolo indicativo di un appuntamento che arriva in piena crisi economica finanziaria, con il lavoro e l’economia reale messe a dura prova anche nella nostra realtà marchigiana: “C’è necessità di uno sforzo collettivo, di un impegno straordinario per tutelare il lavoro, per aggiornare e adeguare il sistema di welfare, per garantire una equa partecipazione ai sacrifici, perché chi può contribuire di più, dia di più” ha spiegato il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo.Molti gli ospiti che hanno partecipato alla manifestazione, a partire dallo stesso economista Alberto Berrini con un intervento sulle origini della crisi e sui possibili strumenti da utilizzare per provare uscirne, il Presidente dell’ente Bilaterale Artigianato Pantaleoni, il Responsabile osservatorio Caritas Tondi, il dirigente del Comune di Jesi Torelli che ha illustrato il progetto per la gestione associata dei servizi alla persona di 21 comuni e il Presidente dell’Associazione Comuni della Val D’Aso Castelli che ha illustrato i benefici derivanti dalla gestione associata dei servizi, quindi esponenti della politica regionale, dal Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Vittoriano Solazzi, agli Assessori regionali Pietro Marcolini e Marco Luchetti.“E’ una dura transizione epocale - ha spiegato ancora Mastrovincenzo -  tutti siamo chiamati a cambiare ma per la Cisl le priorità restano il valore della persona e del lavoro. A partire dalla nostra regione è fondamentale riorganizzare i servizi pubblici con meno risorse, superando sprechi e inefficienze, creare reti di mutualità sul territorio per integrare il welfare pubblico, contrattare nelle aziende per sostenere qualità, innovazione e occupazione, fare scelte che riaprano le porte del lavoro ai giovani.“Oggi – ha concluso Mastrovincenzo - si è fatto con la Cisl Marche un breve viaggio nella crisi che colpisce i nostri territori, ma si sono toccate con mano anche delle buone prassi di contrattazione, di bilateralità tra imprese e lavoratori, di esperienze del sindacato nel sociale, di gestione associata dei servizi in ambito comunale, tutti segni nella direzione del cambiamento che serve per affrontare la crisi, perché nessuno resti solo”.LE PROPOSTE DELLA CISL MARCHE PER IL PAESEhttp://www.youtube.com/watch?v=Vd5rF9XasEE
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02/12/2011 Incontro informativo sul digitale terrestre
Nella nostra provincia dal 12 dicembre avverrà il passaggio al segnale digitale terrestre per le trasmissioni televisive.   L’avvento del segnale digitale oltre ai vantaggi di un maggior numero di programmi disponibili, una migliore qualita’ di immagine e audio, possibilita’ di servizi interattivi e collegamento internet, non ultimo anche un minore inquinamento elettromagnetico, comporta l’acquisto da parte degli utenti e consumatori di strumenti e adattamenti tecnici per la ricezione.L’Adiconsum di Pesaro, in stretta collaborazione con la Camera di Commercio della Provincia di Pesaro Urbino,  organizza un incontro informativo sull’argomento con la partecipazione dei Sindaci della Provincia, le associazioni di artigiani e commercianti, associazioni del volontariato e consumatori.L'incontro è programmato per martedì 6 dicembre alle ore 12.00 presso la sala mercatile della Camera di Commercio in Corso XI settembre n. 116 a Pesaro.
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30/11/2011 Ferretti: terzo incontro sul rinnovo del contratto aziendale
Il 21 novembre ’11 presso la sede dell’associazione industriali di Forli si è tenuto il terzo incontro per la discussione sul rinnovo del contratto aziendale, nel corso del quale l’azienda ha confermato le notizie relative all’avanzamento del piano di conversione del debito in capitale da parte dei maggiori creditori coordinati da RBS.All’interno della compagine sembra che il fondo d’investimento americano Oaktree abbia manifestato particolare interesse sulle future prospettive aziendali.La FILCA, insieme a FILLEA e FENEAL, ha preso atto delle informazioni e rinviato ogni ulteriore considerazione al momento in cui si sarà perfezionata l’operazione, ed i contenuti della stessa saranno illustrati assieme agli obiettivi di sviluppo industriale del gruppo FERRETTI.Il confronto è poi continuato sui temi del rinnovo del contratto aziendale per tutte le sedi italiane del gruppo.La discussione si è sviluppata su tre gruppi di lavoro che hanno coinvolto tutte le strutture territoriali e le RSU:  primo gruppo -  il sistema di informazione e partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali, territoriali e nazionali, le regole per garantire trasparenza e regolarità nelle forniture di prestazioni professionali da parte di terzi, gli orari di lavoro normale-straordinario-flessibilità, vestiario e servizio mensa;secondo gruppo -  il recupero di alcune figure professionali in cantieri dove il ricorso alle esternalizzazioni è più alto e dove sono carenti alcune figure professionali programmando l’assunzione di giovani, la definizione dei profili professionali e dell’indennità di funzione omogenee per tutte le sedi;terzo gruppo - i nuovi criteri di valutazione per l’erogazione del premio di risultato per tutte le sedi del gruppo e la definizione del premio feriale.Il confronto si è sviluppato su tutti i punti, mentre per alcuni di essi sono emerse convergenze, ad esempio: il sistema di informazione, la fornitura del vestiario; su altri punti l’azienda pur concordando sulla opportunità di arrivare ad un’intesa ha proposto soluzioni che secondo nostro giudizio delle organizzazioni sindacali sono ancora insoddisfacenti rientrano fra questi: i criteri per i riconoscimenti della professionalità, gli orari di lavoro.Infine per la parte economica il confronto è ancora fermo ai criteri per il riconoscimento del premio di risultato ed in particolare sui temi della produttività e sul rispetto dei tempi che intercorrono tra l’inizio e la consegna al commerciale delle barche realizzate per il cliente.
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26/11/2011 Presentato a Pesaro il documento per il confronto con gli enti locali
E’stato presentato nella sede Cisl di Pesaro il documento unitario per il confronto con gli enti locali sui bilanci preventivi 2012.“Il  2011 ci preoccupa perché si è registrato un incremento della cassa integrazione e dei licenziamenti rispetto allo scorso anno – spiega il Segretario della Cisl di Pesaro – Urbino Sauro Rossi - a questo si aggiunga la stretta creditizia per le piccole imprese  e le difficoltà economiche che vivono le famiglie. In queste condizioni la domanda di sostegno e assistenza cresce, mentre le risorse per gli enti locali diminuiscono  a causa dei tagli da parte del Governo”.Cgil – Cisl - Uil chiedono  agli enti locali di salvaguardare  la spesa sociale ed educativa ed il sostegno alle persone in difficoltà, confermando i Fondi anticrisi, e valutando la possibilità che venga utilizzato l’isee attualizzato per l’accesso prestazioni sociali di lavoratrici e lavoratori in difficoltà.“In questa situazione di emergenza è necessario  – continua Rossi -  che i comunirazionalizzino la spesa, eliminando gli sprechi attraverso la gestione associata di servizi e funzioni tra Comuni,  riducendo le consulenze esterne e valorizzando il personale interno.”I sindacati sono disposti anche a ricorrere all’aumento dell’irpef , salvaguardando però i redditi medio bassi, e ad introdurre la tassa di soggiorno qualora le amministrazioni abbiamo dimostrato  un impegno serio nel aver attivato tutte le misure necessarie per qualificare la spesa  e abbiano adottato scelte concrete  per combattere l’evasione fiscale. “Chiediamo – spiegano la segretaria della Cgil Simona Ricci e il segretario della Uil Riccardo Morbidelli -   un Patto antievasione da sottoscrivere  a livello della Conferenza provinciali delle  Autonomie locali che preveda anche  l’istituzione di un consiglio tributario per segnalare agli organi competenti eventuali situazioni di evasione fiscale”.
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25/11/2011 Che nessuno sia solo - questo facciamo, questo chiediamo
La crisi economica e finanziaria che ha subito un’accentuazione con rischi notevoli per il nostro paese, e con evidenti ripercussioni sul lavoro e sulle famiglie, la situazione politica estremamente articolata e complessa, il ruolo centrale che possono assumere le parti sociali, la necessità di agire anche a livello regionale e locale per tutelare il lavoro, ridefinire il welfare, garantire una equa partecipazione ai sacrifici (“chi ha di più contribuisca di più”), impongono un impegno straordinario della nostra Cisl a tutti i livelli.Per mettere in evidenza le posizioni Cisl sullo scenario nazionale e avanzare proposte per rilanciare l’azione sindacale nella nostra regione, nei nostri territori, nelle aziende marchigiane, è indetta una Manifestazione regionale SABATO 3 Dicembre 2011 PRESSO IL TEATRO DELLE MUSE di ANCONA, con inizio alle ore 9,30“CHE NESSUNO SIA SOLO - QUESTO FACCIAMO, QUESTO CHIEDIAMO” sono le parole chiave della manifestazione; esse danno il senso di una priorità che per la Cisl è rappresentata dalle persone – “Che nessuno sia solo” -, ed al contempo della necessità che alle proposte e alla rivendicazione di politiche a tutela del lavoro e della coesione sociale - “questo chiediamo” -, venga messo in campo dalla Cisl anche un protagonismo che valorizzi l’azione autonoma del sindacato per promuovere il lavoro e riallestire il sociale – “questo facciamo” -.Credo non sfugga a nessuno la necessità di un impegno straordinario dell’organizzazione per la piena riuscita dell’iniziativa. Saranno presenti il Segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini, l’economista Alberto Berrini e saranno invitate a partecipare all’iniziativa le istituzioni regionali, soggetti imprenditoriali, organi di stampa.Vi invitiamo ad attivarvi fin da subito, per far partecipare ad Ancona il maggior numero possibile di delegati e iscritti.Nella certezza dell’impegno di ognuno di noi, vi saluto cordialmente.Il Segretario Generale(Stefano Mastrovincenzo)
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24/11/2011 Convegno: “Famiglie, consumi e stili di vita”
Prosegue l’impegno delle associazioni e delle organizzazioni di ispirazioni cristiana, tra le quali la Cisl e l’Anolf, con un secondo appuntamento dal tema  “Famiglie, consumi e stili di vita”  che si svolgerà a Pesaro, presso la sala del consiglio comunale alle ore 17.30, il 6 dicembre prossimo  e vedrà la partecipazione di Natale Brescianini Priore Eremo di Monte Giove, Luigi Ceccarini Università degli Studi di Urbino, Mario Mastriforti Presidente Cooperativa Campo Base e Michele Ricci Presidente Mcl Pesaro – Urbino.
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21/11/2011 IAL: corso per assistente familiare
Lo IAL CISL organizza un corso  di formazione professionale per assistente familiare.  Il corso, gratuito, è finalizzato alla professionalizzazione  di 15 giovani e adulti, occupati e disoccupati (o inoccupati) , maggiorenni e residenti o domiciliati nella Provincia di Pesaro e Urbino.  Per informazioni rivolgersi a IAL  via del Cinema, 5 Pesaro tel. 0721/370583.
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19/11/2011 Piano sanitario, i sindacati chiedono certezze
Il Piano socio sanitario regionale è un generico programma d'intenti, che non chiarisce azioni, tempi e risorse per raggiungere i risultati che si prefissa. Questa è l'opinione che i Segretari generali di Cgil Cisl e Uil, Gianni Venturi, Stefano Mastrovincenzo e Graziano Fioretti hanno espresso in un documento unitario presentato alla Regione Marche. In sintesi sono due  i punti critici. La previsione di  due reti, una  territoriale e una ospedaliera all'interno di ogni Area Vasta, ciascuna con la propria direzione, ripristina la centralità degli ospedali  a discapito dei servizi territoriali, sguarnendo di personale questi ultimi - anche in forza della norma che permette di sostituire la metà del personale che va in pensione - e pregiudicando la possibilità di una vera integrazione socio sanitaria.Dal piano poi deriva il rischio di una "privatizzazione indotta dei costi" sia per quanto riguarda la spesa per gli investimenti per i quali sempre di più si ricorrerà ai finanziamenti su progetti di privati, sia per le funzioni territoriali, che se affidate a privati costeranno sempre di più, con l'aumento dei ticket sanitari sulle famiglie già provate dalla crisi.I sindacati chiedono quindi che il Piano socio sanitario esprima obiettivi più dettagliati, con risorse, progetti e una tempistica meglio definita. In alternativa, se questo compito verrà delegato alle Aree Vaste, pretendono che a queste ultime venga attribuita la personalità giuridica, in modo tale da poter realizzare una concertazione effettiva e reale a tutti i livelli territoriali, sia di Area Vasta che di Distretto.In ogni caso Cgil Cisl e Uil chiedono che il confronto sul Piano venga allargato anche alla presenza del Presidente della Regione Gian Mario Spacca, con il quale, su questo tema, è in agenda un incontro per mercoledi mattina.
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16/11/2011 Fim – Cisl : conclusa l’assemblea organizzativa Nazionale
Si è conclusa l’assemblea organizzativa della Fim Cisl Nazionale tenutasi a Pesaro che ha visto la partecipazione di circa 350 tra dirigenti e delegati del sindacato dei metalmeccanici  che si sono interrogati su come la crisi ha cambiato il mondo del lavoro e quello sindacale.Ai lavori ha partecipato anche il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni, che approfittando dell’occasione ha incontrato la dirigenza pesarese.“Siamo molto soddisfatti – afferma il Segretario della Fim Cisl Pesaro, Leonardo Bartolucci – per la qualità dei lavori della nostra assemblea,  e anche perché la nostra categoria  con le sue idee riformatrici è  in grado di favorire quel cambiamento, anche organizzativo, di cui necessita tutto il sindacato confederale per affrontare le sfide di un futuro che cambia velocemente.Al centro del dibattito  è stata posta la figura  del delegato, un protagonista che ogni giorno si spende nelle fabbriche che con la sua attività sindacale  si mette a servizio dei lavoratori  ma che ha bisogno di nuovi strumenti per farlo. “Mi riferisco – continua Bartolucci – alla formazione da dare ai delegati nel rapporto con le imprese, la realizzazione di un livello comunicativo in azienda e soprattutto veicolare le informazioni anche con il web per tenere insieme i lavoratori, magari quelli più giovani non più abituati alle assemblee e il mondo impiegatizio”.La Fim Cisl di Pesaro viene da diversi anni di crescita di iscritti e ha raggiunto il suo massimo storico arrivando a quota 2002 iscritti. Questo – conclude Bartolucci – ci responsabilizza, perché sa da un lato è un buon riconoscimento, dall’altro ci spinge ad analizzare i nuovi bisogni su cui intraprendere un lavoro di miglioramento
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13/11/2011 L’azienda Artic di Montelabbate verrà chiusa
La Clabo group non ha intenzione di tornare sui suoi passi e procede con la messa in mobilità di 27 su 54 dipendenti dell’Artic e la conseguente  chiusura del sito produttivo di Montelabbate. Nell’incontro avuto presso la sede di Confindustria di Ancona  il management della Clabo group,  ha ribadito, infatti,  l’esubero in totale di 73 dipendenti e ha deciso, nonostante la contrarietà dei sindacati,  di chiudere lo stabilimento nel Pesarese  e trasferire i lavoratori non licenziati a Jesi. “Il prezzo maggiore lo pagano i lavoratori di Montelabbate – spiega la Filca Cisl – è una scelta miope, fatta nella logica di riduzione dei costi, con la consapevolezza che produrrà una riduzione dell’efficienza. La scelta di chiudere lo stabilimento di Montelabbate non risanerà i problemi finanziari della Clabo, anzi  si perde così  un significativo sito produttivo, marchio leader nell’arredo bar,  che ha raggiunto elevati standard  e che, difficilmente, con i tagli che si vogliono attuare  manterrà gli stessi livelli nella produzione.” I sindacati non sono  convinti delle spiegazioni fornite dal management. “La verità emersa dall’incontro, spiegano ancora i rappresentanti della  Filca Cisl a nostro avviso, è invece quella di una volontà predeterminata e scaturita da una parte del nuovo gruppo dirigente che, come ha già fatto altrove, si vuole liberare in fretta anche del sito di Montelabbate.” Ci chiediamo  perché, visto che l’Artic non è più strategica per la Clabo group , la direzione aziendale non la collochi  sul mercato per vedere se qualche investitore o gruppo industriale sia interessato all’acquisto? Così si potrebbe risanare parte del debito  e ridurre i costi “insostenibili” per il mantenimento del sito.  I sindacati chiedono alla Clabo di ritirare la procedura di mobilità e di ripensare seriamente al futuro  dell’ Artic.    
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06/11/2011 La Fim in Azienda… con te!
Nei giorni 9-10-11 novembre si terrà a Pesaro la XIII Assemblea Organizzativa della Fim – Cisl dal titolo “la Fim in Azienda …con te!"Il programma prevede tre giorni di lavori che saranno conclusi  dagli interventi del Segretario Generale Cisl Raffaele Bonanni e del Segretario Generale Fim Giuseppe Farina.XIII-AssembleaOrganizzativa-Invito
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06/11/2011 Berloni: ripreso il confronto
Il 4 novembre presso la sede della Berloni spa si è tenuto un incontro sindacale alla presenza della proprietà Berloni, dei consulenti aziendali, di Confindustria Pesaro e delle OO.SS. unitamente alla RSU Aziendale.L’incontro ha avuto lo scopo di riprendere il confronto sul Piano Industriale di risanamento, recentemente sottoscritto e approvato dagli Istituti di Credito, oltre che sugli strumenti tecnici necessari per affrontare e gestire la situazione di esubero di personale, conseguente alla dismissione di alcune attività.Nell’occasione l’Azienda ha consegnato alle OO.SS. e alla RSU Aziendale copia del Piano Industriale ed ha comunicato il proprio impegno a ripristinare una data fissa per l’erogazione mensile delle retribuzioni al personale.Si è anche fissata una nuova data per riprendere il dialogo e per affrontare concretamente il percorso da condividere al termine dell’attuale periodo di utilizzo dei contratti di solidarietà che termineranno il 3 gennaio 2012.
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02/11/2011 Nuovo incontro con la Clabo
Il 3 Novembre si svolgerà l'incontro tra le RSU delle Organizzazioni Sindacali di categoriacon la direzione aziendale e il management della Clabo Group. Nonostante  ladura reazione dei lavoratori della Clabo, l'azienda ha confermato iltrasferimento a Jesi del sito produttivo di Montelabbate e la messain mobilità di 70 addetti su 230. Di questilicenziamenti ben 30 a Montelabbate. Una soluzione che non risolve iproblemi della Clabo ma anzi lo smantellamento del sito diMontelabbate indebolisce notevolmente la capacità produttiva delgruppo. " Questa strategia non convince la Filca Cisl diPesaro  - Urbino - afferma il Segretario TerritorialeGiovanelli Giovanni - in quanto la chiusura del sito di Montelabbatefa perdere alla Clabo le performance del prodotto arredo bar e lariduzione dei costi non servirà a risanare il debito. Siamostupiti che l'azienda Clabo per risanare il debito tagli e chiuda ilsito che garantisce le migliori performance in termini diproduttività e di fatturato”.
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02/11/2011 Festa del socio
Domenica 29 ottobre  presso Villa Borghese a Montecchio  nell’ambito della tradizionale “Festa del socio ”si sono dati  appuntamento  gli associati  della zona territoriale  FNP-CISL di Pesaro. E’ stata l’occasione per trascorrere un pomeriggio all’insegna del buonumore e del divertimento  con l’aggiunta di un momento particolare dedicato  alla campagna nazionale per la sicurezza dei pedoni quali utenti deboli della strada. E’ stata presente  una pattuglia della polizia municipale guidata dal Tenente Battistoni Bernardino  che ha richiamato l’attenzione sul nuovo articolo  191 del codice della strada che obbliga i conducenti a dare la precedenza non solo ai pedoni  che si trovano  sulle strisce pedonali ma anche a coloro  che si accingono ad attraversarle.L’iniziativa rientra nel progetto nazionale, “Siamo tutti pedoni”, avviato ad inizio anno,  rivolto, in primo luogo, ai conducenti di auto e moto, principali responsabili delle tragedie stradali,  ma più in generale punta a parlare a tutti, per costruire una nuova cultura della strada.Per l’occasione è stata anche allestita una mostra e distribuito il libretto della campagna “Siamo tutti pedoni”.Il Segretario di Lega Vittorio Calisini e il Segretario provinciale FNP Eliseo Sabbatini hanno illustrato i punti più salienti dell’iniziativa, aggiungendo che tra i più colpiti dall’insicurezza stradale ci sono gli anziani.All’incontro erano presenti il Segretario Regionale FNP Mario Canale e il Segretario Provinciale della Cisl di Pesaro –Urbino Sauro Rossi che hanno condiviso l’importanza di sensibilizzare la popolazione al rispetto delle regole e al rispetto del diritto alla mobilità degli utenti più deboli.I partecipanti hanno poi dato avvio alla “Festa del socio” con momenti  piacevoli e conviviali.
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28/10/2011 Per-Corso Fiscale e Tributario gratuito
Il Caf di Pesaro e Urbino organizza un Per-corso Fiscale e Tributario gratuito finalizzato ad eventuale assunzione. Requisiti richiesti: - Diploma e/o laurea a indirizzo tecnico-economico; - Disponibilità agli spostamenti; - Flessibilità di orario; - Conoscenza informatica. È richiesta la disponibilità a partecipare alle varie fasi del corso di formazione della durata di 120 ORE. Le adesioni, attraverso invio curriculum, dovranno pervenire entro e non oltre il 25 NOVEMBRE 2011 a mano, mezzo posta o via Fax 0721/30212 presso sede CAF CISL di Pesaro, Via Porta Rimini n.11 o via e-mail al seguente indirizzo rf.pesaro@cisl.
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25/10/2011 CISL FP Pesaro – Urbino:nel Pubblico Impiego è necessaria una Riforma organizzativa
La manovra di luglio del Governo ( DL n. 98/2011) prevede la possibilità  di predisporre piani triennali “di razionalizzazione e riqualificazione della spesa, di riordino e ristrutturazione amministrativa, di semplificazione e digitalizzazione, di riduzione di costi della politica e di funzionamento” ecc., con la possibilità di utilizzare parte delle economie  realizzate a favore dei dipendenti tramite il sistema premiante del d.lgs 150/2009.Al fine di discutere  a 360 gradi dell’organizzazione del lavoro e poter recuperare risorse da erogare al Personale,con l’obiettivo primario di migliorare l’efficienza dei servizi a favore dei cittadini, la CISL  FP   ha richiesto un incontro ad hoc alla Provincia  ed ai Comuni di Pesaro, Fano e Urbino  come inizio di una strategia  volta ad ottenere nel tempo e in tutti gli Enti  una riforma organizzativa e di mentalità del pubblico impiego , attraverso la eliminazione degli sprechi (che sono tanti), la razionalizzazione delle risorse umane, strumentali e quindi economiche, la valorizzazione delle professioni e del merito anche individuale, allo scopo principale di migliorare i servizi erogati  alla cittadinanza.Un paese democratico e civile  non può fare a meno di servizi pubblici, ma allo stesso tempo un paese democratico e civile può pretendere, meritare ed avere servizi pubblici efficienti  e di qualità.Intendiamo  lavorare a tutti i livelli affinché questa necessaria riforma del Pubblico Impiego possa essere raggiunta con buona pace di certa politica e di certa Dirigenza, affinché il servizio pubblico torni ad essere considerato “risorsa” del Paese e non “peso”.Il Segretario Generale CISL FP Dott. Francesco Todaro
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18/10/2011 Tagli ai Trasporti Pubblici Locali: gravi difficoltà per il personale addetto.
Il sindacato dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil Marche dichiarano in un comunicato stampa la loro disapprovazione ai tagli decisi dalla finanziaria con gravi ripercussioni sul servizio pubblico e sull'occupazione e sollecitano ancora una volta la Regione Marche ad un incontro per una riarticolazione del Trasporto Pubblico Locale nelle Marche.
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18/10/2011 Spesa pubblica: 15 anni di tagli lineari non sono serviti a niente.
La Funzione Pubblica della Cisl in un documento racconta la vicenda del taglio dei buoni pasto ai dipendenti pubblici: l'annuncio del Governo, la reazione della Cisl, la marcia indietro repentina del Governo.
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18/10/2011 E' finita la benzina. Dai Vigili del Fuoco alla Polizia Penitenziaria tutti in piazza.
Tutti i sindacati del comparto sicurezza e  del soccorso pubblico scendono in piazza per  una nuova, importante mobilitazione  che si rende necessaria a seguito degli ulteriori tagli determinati dall’ultima manovra finanziaria. L' obiettivo è quello di mettere in atto forme di protesta che possano richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e  raccontare a gran voce in quale grave situazione si trovano le forze che si occupano della sicurezza dei cittadini come i Vigili del Fuoco,  Polizia Penitenziaria,  Polizia e Corpo Forestale. In questo settore, già falcidiato dalle precedenti finanziarie, meno risorse si traduce in minore prevenzione che equivale automaticamente  a minore sicurezza.  Eclatante è la carenza di carburante per i mezzi di soccorso. In questi giorni  molte sono le denunce  sindacali in questo senso e le manifestazioni si sono caratterizzate  in tutta Italia per la presenza di alcuni fusti vuoti per olio motore o benzina a simboleggiare proprio questa  mancanza. Per rendere ancora più efficace il messaggio, facendo toccare con mano l'assoluta insensibilità di questo Governo e della sua maggioranza ai problemi della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico che hanno dirette conseguenze sul benessere dei cittadini, nonché alle problematiche degli addetti ai  comparti della sicurezza, provocatoriamente i sindacati nelle piazze della protesta hanno distribuito la stampa fac-simile di una cedola/obbligazione che rappresenta la proposta paradossale della sottoscrizione pubblica da parte dei cittadini di una cedola di “Obbligazione per avere maggiore sicurezza, legalità e sviluppo” . L' intenzione è quella di chiedere alla gente di contribuire concretamente per l’acquisto di carburante. Saranno i cittadini stessi a preoccuparsi della loro sicurezza e a versare per proprio conto il contributo volontario, direttamente ai Fondi assistenza ministeriali di competenza. La Rassegna Stampa delle manifestazioni del 18 ottobre 2011  nelle principali città marchigiane: Ancona, Ascoli, Macerata, PesaroL'articolo di Conquiste del Lavoro sulla Manifestazione a Roma del Pubblico Impiego del 12 ottobre 2011Il Comunicato Stampa di annuncio delle mobilitazioniUltime notizie IL COMUNICATO UNITARIO
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17/10/2011 FERRETTI YACHTS: ORA VANNO MESSE LE CARTE IN TAVOLA
Si è tenuto presso l’unione industriale di Forli l’atteso incontro tra la Direzione del gruppo FERRETTI YACHTS e le RSU dei cantieri italiani assistite dalle Segreterie Territoriali e Nazionali di FENEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL. L’incontro aveva per oggetto il confronto tra le parti per il rinnovo del contratto integrativo aziendale di gruppo, Le Segreterie Nazionali, appreso dalla stampa odierna, che la proprietà della FERRETTI ha valutato inadeguata la proposta avanzata dal gruppo industriale cinese SHANTUI, interpretando anche le attese dei lavoratori, hanno manifestato la loro grande preoccupazione. In particolare alle Organizzazioni Sindacali non sono note le ragioni che hanno portato a valutare inadeguata la proposta e questo non aiuta a chiarire alle maestranze come dare attuazione al piano di sviluppo aziendale. Vogliamo ricordare alla proprietà e a tutti quelli interessati al futuro del gruppo FERRETTI YACHTS che con la ristrutturazione, si sono costruite le basi per realizzare il rilancio del gruppo con il consolidamento dei 7 cantieri italiani, i loro livelli occupazionali (circa 2000 addetti), anzi a nostro giudizio i cantieri vanno potenziati con assunzioni di giovani per recuperare il numero di dimissioni straordinarie avvenuto in alcuni di essi. Resta comunque oggi urgente procedere alla ricapitalizzazione dell’azienda e l’abbattimento del debito per sostenere il piano di sviluppo dell’azienda e dell’attività produttiva, per questo serve un nuovo soggetto imprenditoriale. Il contesto economico globale ha modificato le politiche di marketing nel settore della nautica, queste risultano essere oggi fortemente condizionate dall’andamento dei saloni di Cannes e Genova dove si è registrata una caduta degli ordinativi rispetto alle precedenti edizioni e di conseguenza una riduzione della capacità di autofinanziamento del ciclo produttivo. Questa situazione rischia nei prossimi giorni di creare problemi alla produzione con il ricorso ad ammortizzatori sociali. L’incertezza sulla capacità finanziaria dell’azienda va rimossa in tempi rapidi, da parte nostra se ciò non avverrà saremo costretti a prendere iniziative contro la proprietà che dimostra di non essere in grado di garantire il futuro del gruppo industriale.  Forli, 14 ottobre 2011 Le Segreterie FENEAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL
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12/10/2011 "Lavoro pubblico Pubblico valore" 12 ottobre manifestazione a Roma.
dall'Ufficio Stampa Cisl Scarica il  Volantino
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12/10/2011 Contro il “gelo” dell’Artic, lavoratori pronti alla lotta
Pesaro  - L’azienda rifiuta qualsiasi soluzione alternativa al trasferimento a Iesi dello stabilimento di Montelabbate.“ Un’ostinazione incomprensibile.”. Questo il commento di Fillea Cgil e Filca Cisl al termine dell’incontro di questa mattina in prefettura per cercare di trovare un’alternativa alla decisione del Gruppo Clabo di Jesi di trasferire, e quindi di chiudere, la produzione dell’Artic di Montelabbate.All’incontro erano presenti il Prefetto, il presidente della Provincia, il sindaco di montelabbate, i sindacati e l’Ad della Clabo. Nonostante le richieste di tutti, sindacati e rappresentanti istituzionali, l’atteggiamento della Clabo è stato irremovibile.“Siamo assolutamente delusi dalla totale chiusura dell’azienda che non ha voluto fare alcun passo avanti per sbloccare la situazione. Il trasferimento della Artic fa parte di un piano di risanamento molto ampio che riguarda tutta la Clabo ma  secondo noi tale scelta è assolutamente sbagliata e non riusciamo a comprendere perché nonostante le varie proposte formulate, l’azienda si sia trincerata dietro un no ostinato. Un muro insomma”.Nel pomeriggio si è svolta un’assemblea con i lavoratori che hanno deciso di continuare lo stato di agitazione e di decidere tempi e iniziative di lotte. Fra 15 giorni è stato fissato nuovo appuntamento sempre in prefettura.
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11/10/2011 Congresso provinciale del Siulp
 Pesaro - il Sindacato unitario dei lavoratori di Polizia  si riunirà il 12 ottobre  all'hotel Excelsior a Pesaro  per eleggere il nuovo segretario provinciale e gli altri rappresentanti sindacali. Verrà analizzato  il difficile contesto sociale ed economico del Paese  in correlazione alle enormi  difficoltà  con le quali le forze di polizia svolgono la loro attività. All'evento, oltre ai vertici regionali e nazionali del sindacato, parteciperanno il sindaco  di Pesaro di Luca Ceriscioli, il presidente della provincia Matteo Ricci, il prefetto Attilio Visconti, il questore Italo D'Angelo e il segretario provinciale Cisl Sauro Rossi.
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10/10/2011 Artic non cede e conferma il trasferimento a Jesi
Si inasprisce la vertenza Artic di Montelabbate (Gruppo Clabo di Jesi) che ha presentato un piano considerato inaccettabile dai sindacati di categoria Cgil Cisl Uil di Pesaro e Jesi, che prevede lo spostamento della produzione dello stabilimento di Montelabbate a Jesi. Oltre a questo si aggiungono 72 dipendenti dichiarati in esubero in tutto il Gruppo.“Dall’incontro di ieri con la proprietà – informa la  Filca Cisl  – non sono state prese in considerazione soluzioni alternative al trasferimento, nonostante l’impegno dell’azienda a discuterne, soprattutto dopo le giornate di sciopero della scorsa settimana”.L’azienda ha dunque riconfermato l’assoluta e categorica volontà di lasciare lo stabilimento di Montelabbate e di procedere al licenziamento di 72 lavoratori.“Di fronte a tale irremovibilità che consideriamo sbagliata ci opporremo con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione – dichiara la Filca – e denunciamo la scarsa credibilità del piano che, tuttavia, avremo occasione di approfondire insieme ai rappresentanti delle istituzioni locali in un incontro in Prefettura convocato per martedì 11 ottobre. In quella sede ribadiremo la volontà dei lavoratori di mantenere un importante sito produttivo strategico sia per l’azienda sia per l’intero territorio”.Martedì 11 ottobre, inoltre, i lavoratori dell’Artic saranno di fronte a palazzo Ducale per un presidio durante lo svolgimento dell’incontro.
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02/10/2011 Convegno: "Tendenze demografiche: problemi a livello globale e locale "
Dopo la veglia "Giovani e lavoro" organizzata a Pesaro nello scorso maggio dalle associazioni e organizzazioni di ispirazione cristiana, tra le quali  la Cisl e l’Anolf di Pesaro – Urbino,  prosegue l’impegno con un ciclo di tre incontri aperti alla cittadinanza.Si tratta di tre appuntamenti, che si avvarranno del contributo di esperti.L’intento è di aprire un confronto con i giovani e la comunità locale,  sulla base degli orientamenti e della posizione della Chiesa sui problemi sociali.La crisi economica, la precarietà, la disoccupazione e i cambiamenti nel mondo del lavoro ci chiamano infatti ad assumere più precise responsabilità.In particolare verso le nuove generazioni che chiedono una società normale, nella quale vivere, esprimersi, costruire la propria famiglia e il proprio futuro.Tuttavia, anche a livello locale, non sempre i cattolici impegnati in politica appaiono consapevoli della situazione e del loro ruolo. Spesso impacciati e dimentichi della loro identità, senza autonomia e senza iniziativa personale.Mentre la condizione delle persone e delle famiglie si fa giorno dopo giorno più precaria.  Anche se taciuta per dignità e riserbo.Difficile e dura la solitudine degli anziani con redditi e pensioni insufficienti. Drammatica fino all’estremo quella dei senza fissa dimora. Negli ultimi due inverni, come segnala la Caritas Diocesana, sono morte a Pesaro quattro persone, tra i quaranta e i cinquant’anni, che dormivano in ricoveri di fortuna.C’è bisogno di esempio e di sobrietà in politica, non di vanità e di effetti mediatici.Per ridare fiducia all’azione amministrativa e speranza nel futuro, occorre sperimentare forme nuove di partecipazione e di coinvolgimento diretto dei cittadini nel governo delle città.C’è bisogno di richiamare con forza e severità la politica e le istituzioni alla responsabilità che il loro ruolo e mandato richiedono. E’ troppo scandaloso il divario tra i privilegi della politica e la condizione di chi vive del proprio lavoro, spesso precario.Gli incontri affronteranno i temi della condizione giovanile, dei bilanci familiari, del lavoro  e della solidarietà.Il primo appuntamento su “Tendenze demografiche: problemi a livello globale e locale” si svolgerà a Pesaro, presso la sala del consiglio comunale alle ore 17.30, il 4 Ottobre prossimo e vedrà la partecipazione di Antonio Golini del Dipartimento di Scienze Demografiche dell’Università di Roma.
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01/10/2011 Assemblea dei quadri e delegati della Cisl di Pesaro - Urbino
Si è svolta giovedì 28 settembre l ‘assemblea provinciale dei quadri e  delegati  della Cisl di Pesaro – Urbino.E’ stata un’ assemblea partecipata che ha visto la presenza di  più di 160 delegati. I temi posti all’attenzione riguardavano le recenti manovre economiche del governo e le conseguenze  di queste sotto il profilo dell’equità sociale.Il Segretario Generale UST  di Pesaro – Urbino Sauro Rossi, introducendo i lavori, ha  ribadito le tesi della Cisl:  per risanare il Paese occorrono la salvaguardia del lavoro e il rilancio dello sviluppo nel segno della coerenza, della responsabilità e dell’equità.Facendo riferimento alla attuale crisi valoriale oltre che economica e finanziaria, Stefano  Mastrovincenzo  Segretario Generale  della Cisl Marche, ha messo in evidenza  come la piramide formata da  etica, politica, economia, finanza  in questo periodo storico  si è capovolta, la finanza  ormai  detta le regole  sia sull’economia che sulla politica, siamo di fronte ad  crisi di civilizzazione.La crisi economica è talmente profonda,  continua Mastrovincenzo,  da mettere in discussione  perfino  le sovranità nazionali portando sull’orlo del fallimento  gli Stati. Si tratta di uno scenario per noi assolutamente nuovo e, in questa misura, imprevedibile. Sul tema del lavoro ha posto l’attenzione sulla crescita esponenziale di nuovi disoccupati nel mondo occidentale e del ruolo del sindacato di fronte a questa  nuova realtà. E’ questa una crisi  che sta mettendo in discussione il futuro delle giovani generazioni che vedono seriamente  compromessa la possibilità di realizzare i propri progetti di vita.Il Segretario  Nazionale Liliana Ocmin, ha portato  le conclusioni al dibattito che è stato articolato ed approfondito. La Ocmin sostiene che la coerenza, la responsabilità e l’equità sono i tre pilastri  su cui dovranno appoggiare  le misure che saranno realizzate per consentire al paese di risollevarsi e riprendere a crescere,   ha posto, inoltre, l’attenzione  sulla questione di genere,  sul basso tasso di occupazione femminile in Italia  che raggiunge il 49% e come questo  dato sia un fattore negativo per la  crescita del Paese, la piena occupazione femminile è condizione senza la quale non può realizzarsi un armonico sviluppo del Paese.
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29/09/2011 La CISL di Pesaro - Urbino si mobilita
Nel quadro delle mobilitazioni  avviate dalla Cisl nazionale,  la  Cisl di Pesaro – Urbino organizza per giovedì 29 settembre l’Assemblea provinciale dei quadri e dei delegati alle ore 15.00 presso la Sala Montefeltro  - Quartiere Fieristico via delle Esposizioni n. 33 – Campanara di Pesaro per ribadire  la propria  valutazione negativa sulle recenti manovre del Governo, in special modo per le conseguenze che si manifesteranno sotto il profilo dell’equità sociale.La Cisl sostiene, infatti, che per  risanare il  Paese  e risolvere i molteplici problemi  che l’affliggono  occorrono risorse per  la salvaguardia del lavoro e il rilancio dello sviluppo  nel segno della coerenza, della responsabilità e dell’equità.All’Assemblea parteciperà il  Segretario Generale della USR Marche  Stefano Mastrovincenzo ed il Segretario Nazionale Liliana Ocmin.
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22/09/2011 L'accordo che rilancia le relazioni sindacali e la contrattazione
E’ stato sottoscritto in via definitiva l’Accordo Interconfederale – già siglato in data 28 giugno 2011 -  tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. Nell’accordo si conferma la comune volontà di far applicare compiutamente tutte le norme  previste nell’intesa e viene anche manifestato l’impegno affinché tutte le rispettive strutture ai vari livelli si attengano a quanto concordato. E’ stata inoltre ribadita l’autonoma determinazione delle parti nella trattazione delle materie inerenti le relazioni industriali e la contrattazione.L'ACCORDO INTERCONFEDERALE di mercoledì 21_09_2011SPECIALE RASSEGNA STAMPA
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21/09/2011 Edilizia: appalti pubblici e ribassi
Le notizie sulle infiltrazioni della camorra nella provincia  di Pesaro – Urbino e in particolare nel settore dell’edilizia ha suscitato molto scalpore nell’opinione pubblica. “Per gli addetti ai lavori questo fatto - sottolinea il Segretario Territoriale Filca – Cisl Giovanni Giovanelli -  invece è la punta di un iceberg: gli appalti pubblici vengono aggiudicati da imprese spesso provenienti da zone ad alta densità camorrista e  con ribassi che vanno  dal 26 % al 40% sino a raggiungere anche il 44% di ribasso”.  L’importo degli appalti, in molti casi,  supera  abbondantemente  l’importo del milione di euro  e le opere da realizzare richiedono un significativo impiego di  manodopera e materiali.  “Non è possibile aggiudicarsi – continua Giovanelli - appalti con ribassi così elevati perché ciò significa automaticamente il non rispetto delle norme  in termini di manodopera ed adempimenti contributivi, fiscali, previdenziali e la mancanza di qualità nella realizzazione delle opere, basti vedere cosa è successo nella realizzazione della scuola elementare di Borgo Santa Maria”.La Filca Cisl chiede quindi maggiore attenzione  su alcuni elementi per evitare tali infiltrazioni, in primo luogo  la richiesta del DURC  (Documento Unico Regolarità Contributiva) da parte delle stazioni appaltanti:  nella provincia di Pesaro – Urbino vengono fatte lavorare imprese a cui non è richiesto il documento che attesta la regolarità previdenziale e retributiva. In secondo luogo l’aggiudicazione di appalti per specifici lavori di edilizia a ditte che non applicano il contratto dell’edilizia ma che applicano contratti anomali come quello delle cooperative di servizi sociali.La Filca Cisl chiede pertanto l’immediata attivazione del tavolo tecnico, come previsto dal protocollo firmato in prefettura  lo scorso 3 marzo, per il monitoraggio degli appalti pubblici e un profondo senso di responsabilità civile a tutti i livelli affinché in questo periodo di crisi il poco lavoro che c’è sia  eseguito nel rispetto delle norme e delle leggi.
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