macerata

15/01/2014 Cassa integrazione in deroga, c'è accordo tra Regione e Sindacati
Cassa integrazione in deroga, per il 2014 c’è l’intesa tra Regione Marche, CGIL CISL UIL regionali e le associazioni datoriali e professionali. E’ stata prorogata per ulteriori 3 mesi, fino al 31 marzo 2014, l’accordo che consente ad imprese e lavoratori di poter usufruire della cassa integrazione in deroga. «Un accordo che garantisce la continuità di protezione sociale ai lavoratori della nostra regione - dichiara Alfonso Cifani, Segretario Cisl Marche. - Questa intesa è una specie di “accordo ponte” in attesa che vengano definitivamente chiarite dal Governo e dalla Conferenza Stato – Regioni le nuove norme sul funzionamento della cassa in deroga. In attesa di conoscere il riparto del finanziamento per le Marche, continueremo come sindacato a portare avanti iniziative, a tutti i livelli, per ottenere miglioramenti del decreto in questione. » «Rimane forte la preoccupazione per le risorse necessarie al pagamento della CIG in deroga per il 2014. Una parte del finanziamento nazionale di 1 miliardo e 600 milioni andrà a coprire i mesi da ottobre a dicembre 2013 non ancora pagati, e quello che resta sarà sicuramente insufficiente a coprire il fabbisogno per il nuovo anno – ribadisce Antonio Bori, responsabile del Dipartimento del Mercato del lavoro della Cisl Marche. – Il Governo dovrà impegnarsi a trovare risorse adeguate, che vadano oltre le risorse stanziate, per garantire una reale copertura di uno strumento di sostegno al reddito così importante per il nostro sistema produttivo di piccole e medie imprese ancora in profondissima crisi.»   IL TESTO DELL'ACCORDO
Continua a leggere
18/12/2013 Cisl Medici: si al riordino, ma regole chiare e partecipazione
La Cisl Medici delle Marche ha da sempre considerato necessario ed urgente il riordino del sistema sanitario della Regione. Necessario, perché occorre razionalizzare le risorse a disposizione - che in questi ultimi anni si sono ridotte a causa dei tagli lineari effettuati dai vari Governi nazionali -  e definire un assetto più funzionale ed efficace alle strutture sanitarie regionali al fine di dare risposte più adeguate e moderne alle esigenze dei Cittadini  in termini di prevenzione, cura e riabilitazione. Urgente, perché ogni ulteriore ritardo determina: una progressiva erosione dell’attuale sistema di prevenzione ed assistenza sanitaria; un incremento dalla mobilità passiva dei Marchigiani verso altre Regioni; una perdita di fiducia nei confronti delle Istituzioni regionali da parte dei cittadini e degli operatori; a questi ultimi deve essere riconosciuto di avere col proprio sacrifico sostenuto il sistema sanitario regionale garantendone qualità ed efficienza in un quadro di risorse in continua diminuzione. Premesso tutto ciò, occorre che la Regione Marche, ormai avviato il processo di riordino, chiarisca i seguenti punti. Cosa si intenda fare, in particolare riguardo: l’ integrazione fra ospedale e territorio sulla base del nuovo modello che prevede l’ istituzione di “case della salute”  di differenti tipologie e l’innalzamento dei livelli di continuità assistenziale; l’ organizzazione  delle “reti cliniche” e delle  “reti della prevenzione” ed in particolare i criteri adottati nelle diverse aree vaste anche allo scopo di ridurre la mobilità passiva; la definizione dei contenuti, in termini di offerta sanitaria e dotazione organica, degli ospedali di rete. Come si intende farlo, evitando di creare pericolosi vuoti di offerta sanitaria nelle more dell’ attuazione della riforma, garantendo nuove e certe regole per gli operatori e la coerenza fra le scelte attuate e la loro attuazione sull’ intero territorio regionale Quali sono i tempi previsti per la trasformazione. Molto di quanto sopra impatta sui diritti dei cittadini e degli operatori, sulla loro sicurezza ed il loro benessere, e non può quindi essere oggetto di mera comunicazione ma richiede il confronto e la concertazione con le parti sociali anche su scala territoriale. Su questa base la Cisl Medici chiede di riaprire con le Istituzioni il confronto, cui intende dare il proprio contributo, al fine di definire un’ intesa ed avviare rapidamente le azioni necessarie a concretizzare le decisioni assunte, verificandone i diversi livelli di realizzazione. Infine, la Cisl Medici delle Marche, chiede che sia rapidamente definito, da parte della Giunta Regionale, il nuovo assetto dirigenziale individuando in modo univoco e certo le competenze e gli ambiti decisionali dei tavoli di confronto al fine di dare coerenza e stabilità ai cambiamenti. Massimo Boemi - Segretario Generale Cisl Medici Marche
Continua a leggere
04/12/2013 Corsi di laurea e master per gli iscritti alla Funzione Pubblica
                                        
Continua a leggere
03/12/2013 Cassa integrazione e mobilità nella Provincia di Macerata
REPORT MERCATO DEL LAVORO – OTTOBRE / NOVEMBRE 2013 Osservatorio Cisl Macerata Cassa integrazione guadagni - dati INPS  Dal 1 gennaio al 31 ottobre 2013 sono state autorizzate 5.422.730 ore di cassa integrazione guadagni, con un incremento dell’1% rispetto al 2012. In tale data, il valore del 2013 rappresenta il più alto dal 2008 ad oggi.  Ore di Cgi autorizzate al 31 ottobre 2013  Tipologia CIG V. ASSOLUTO PERCENTUALE ORDINARIA 930.169 17% STRAORDINARIA 1.711.863 32% DEROGA 2.780.698 51% TOTALE 5.422.730 100% Andamento Cig confronto 2012-2013 (valori al 31 ottobre di ogni anno)  Tipologia CIG Variazione 12/13 ORDINARIA + 7% STRAORDINARIA + 10% DEROGA +6% TOTALE + 1% Andamento CIG anni 2008 – 2013 (valori al 31 ottobre di ogni anno)   2008 2009 2010 2011 2012 2013 ORDINARIA 349.504 1.393.579 853.587 616.292 866.532 930.169 STRAORDINARIA 478.866 1.205.553 1.217.194 1.342.506 1.554.761 1.711.863 DEROGA 149.967 269.643 2.988.114 1.709.507 2.947.222 2.780.698 TOTALE 978.337 2.868.775 5.058.895 3.668.305 5.368.515 5.422.730 Liste di mobilità - dati Osservatorio Cisl MacerataDal 1 gennaio al 20 novembre 2013 sono stati iscritti nelle liste di mobilità indennizzata (legge 223 del 1991) 573 lavoratori - con una riduzione del 5% rispetto allo stesso periodo del 2012 – dei quali:n. 348 iscritti presso il CIOF di Civitanova Marche    (60%)n. 123 iscritti presso il CIOF di Macerata                  (21%)n. 100 iscritti presso il CIOF di Tolentino                  (19%)Andamento iscrizioni nelle liste di mobilità con indennizzo a fine novembre di ogni anno ANNO NUMERO ISCRIZIONI 2011 544 2012 603 2013 573 Fallimenti delle impreseDal 1 gennaio al 31 ottobre nella Provincia di Macerata sono fallite 64 aziende, rispetto alle 71 dello stesso periodo del 2012. Provincia Fallimenti 2013 % sul totale Ancona 132 40% Ascoli Piceno 45 14% Fermo 34 10% Pesaro 53 16% Macerata 64 20% TOTALE  MARCHE 328 100% LA RASSEGNA STAMPA
Continua a leggere
02/12/2013 PROSEGUONO LE PROTESTE. SABATO 14 DICEMBRE TUTTI IN PIAZZA
Dopo le manifestazioni provinciali del 15 novembre scorso, prosegue la protesta dei Sindacati contro la Legge di stabilità 2014. Sabato 14 dicembre prossimo Cgil Cisl e UIl Marche manifesteranno ad Ancona per sostenere la necessità di rimettere il lavoro al centro dei provvedimenti del Governo. E' previsto un corteo che da Piazza della Repubblica (concentramento alle ore 9.00) raggiungerà il Piazzale del Teatro delle Muse, dove si concluderà la manifestazione.SFIDA AL GOVERNO SULLE TASSE 
Continua a leggere
28/11/2013 Gestione rifiuti, a Macerata la Cisl stravince le elezioni RSU
La Cisl stravince le elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie nelle tre società di gestione dei rifiuti della Provincia di Macerata (Cosmari, Smea e Sintegra). Le elezioni si sono svolte il 26 e il 27 novembre scorso ed hanno visto una netta affermazione della Categoria FIT (Federazione Italiana Trasporti) della Cisl, i cui candidati di lista hanno raccolto 153 voti su 240 complessi (57 i voti della Cgil e 30 quelli dell’Ugl). Su 13 seggi disponibili 7 sono stati assegnati ai rappresentanti Cisl, che ha “conquistato” anche tutti e tre i nuovi Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), uno per ogni azienda. Il Segretario regionale della Cisl Marche, Marco Ferracuti, esprime «grande soddisfazione per una voto con il quale i lavoratori hanno riconosciuto il lavoro svolto dalla Cisl negli ultimi anni, che ha portato alla fusione tra Smea e Cosmari e alla costituzione di un’unica Società per la gestione dei rifiuti nel territorio maceratese. Un risultato importante per tutta la cittadinanza, che ne trarrà beneficio per qualità e costi del servizio, e che ci motiva ancora di più per affrontare le sfide impegnative che ci attendono». «La prima di queste – concorda Fabrizio Costantini, Responsabile della FIT – è rappresentata proprio dalla fusione. Ci aspettano mesi impegnativi, nei quali dovremo ragionare su come parificare l’organizzazione delle aziende e rendere omogenei criteri e metodi di lavoro, insieme alle mansioni e ai trattamenti dei lavoratori. Un lavoro che affronteremo consapevoli della responsabilità che i lavoratori ci hanno attribuito e con l’obiettivo di valorizzarne la professionalità e garantirne la sicurezza».
Continua a leggere
28/11/2013 La Scuola si mobilita contro la legge di stabilità
Guarda le foto della manifestazione clicca quiI Sindacati della Scuola firmatari del Contratto Collettivo Nazionale manifesteranno a roma il 30 novembre prossimo. L'iniziativa ha l'obiettivo di sostenere alcune importanti modifiche alla Legge di stabilità 2014 e si articola in due momenti. Alle ore 10.00 è previsto un con un presidio in piazza Monte Citorio alle ore 10. Dopodiché i manifestanti si sposteranno al teatro Quirino, dove interverranno i Segretari generali di Categoria.
Continua a leggere
22/11/2013 Se il lavoro diventa inaffidabile e soffocante
MAI PIU’ IL LAVORO “MAL  EDUCATO”Anche il lavoro è invaso dalla maleducazione. Ma non tanto quella rilevata di recente dalla prestigiosa Harvard Business Review  in manager e dipendenti che a causa degli atteggiamenti incivili messi in atto tra loro stessi e con i clienti, compromettono le sorti dell’azienda e i posti di lavoro di molti. Certo, c’è anche questo e va affrontato con serietà.La nostra preoccupazione principale sta da un’altra parte. Ci preoccupa quella forma molto più profonda e pericolosa di mala-educazione che il lavoro sta assumendo oggi rispetto alla dimensione per certi aspetti “genitoriale” che ha nella nostra società, in quanto ha “generato” la Repubblica democratica e, come ogni genitore, dovrebbe alimentare, far crescere ed amare i propri figli.Ecco: oggi il lavoro sta diventando un genitore male educato che invece di testimoniare certezza e libertà, invece che essere palestra che produce vita e futuro, diventa troppo spesso assente, inaffidabile o, al contrario, invadente e, altre volte addirittura violento, sino alla morte.Il lavoro è male educato quando è assente e non si fa trovare, mentre qualcuno ha un tremendo bisogno di lui, perché “senza” si sta male e non si riesce a vivere. Il lavoro è male educato quando se ne va senza avvisare, quando scappa proprio mentre gli si stava dedicando tutto. Il lavoro è male educato quando si dimostra inaffidabile e crea un rapporto usa e getta con le persone, perché instabile e precario, un rapporto che non permette di costruire insieme progetti. Allo stesso tempo, il lavoro è male educato anche quando, come tutti i maleducati, diventa invadente e soffocante, sino a togliere la libertà di cui si era fatto garante sul nascere: libertà di dedicarsi a coloro per i quali si va a lavorare, a partire da se stessi; libertà di stare male; libertà di  riposare; libertà di coltivare la propria crescita culturale. Il lavoro è maleducato anche quando ostenta la sua ricchezza e il suo potere che però redistribuisce a pochi. Come quando eroga stipendi milionari a qualcuno e sbatte fuori molti altri nello stesso momento. O come quando, drogando l’immagine di se stesso e di chi lo anela, causa l’incapacità di accoglierlo con dignità, pur se umile ma necessario. C’è, infine, il lavoro più maleducato di tutti, quello che è così violento, centrato su se stesso e incurante verso i suoi figli, tanto da arrivare ad uccidere chi in lui aveva cercato l’esatto contrario, la vita.Mai più lavoro male educato. Non possiamo rassegnarci al lavoro male educato. E non è neanche semplice perdonarlo e accettarlo male educato per il solo fatto che “c’è solo lui”. Al contrario possiamo, anzi dobbiamo, coltivare e praticare la speranza di ri-educare il lavoro.  Perché quando il lavoro è male ducato verso chi lo incontra, vuol dire che da qualche parte egli stesso è stato reso tale, a causa di modelli culturali che ne hanno banalizzato la dimensione etica o di scelte che lo hanno marginalizzato rispetto alla sua centralità.Quindi tutti coloro che hanno a che fare con lui, muovano il primo passo. Chi lo genera, chi lo coltiva, chi lo difende, chi lo accetta. Tutti siano un po’ più educati con il lavoro. E se questo non dovesse bastare, bisogna tentare tutti insieme di generarne di nuovo. Questa volta, però, volendogli un po’ più bene.Ancona 16 novembre 2013                                               Stefano Mastrovincenzo (Cisl Marche)
Continua a leggere
22/11/2013 Patente a punti in edilizia contro il lavoro nero
Trasparenza e legalità. Sono le esigenze che stano alla base del si della Filca – il sindacato delle costruzioni della Cisl - alla patente a punti in edilizia, la cui introduzione è prevista dal DPR proposto dal ministro del Lavoro ed ora al vaglio del Consiglio dei ministri. La grave crisi che grava sull’intero settore edile rende più frequenti le violazioni delle normative sulla sicurezza sul lavoro. Come testimoniato dai recenti dati della Direzione Territoriale del Lavoro di Macerata, solo nella nostra provincia da gennaio a settembre di quest’anno si contano 355 situazioni di violazione delle norme di sicurezza sul lavoro. In uno scenario di questo tipo riteniamo opportuno e doveroso puntare su uno strumento che stimoli la legalità, la sicurezza e la concorrenza leale nei cantieri. Contrariamente a quanto sostiene la Confartigianato, la patente a punti rappresenta un mezzo idoneo a garantire la qualifica delle imprese sotto il punto di vista del rispetto delle norme e della correttezza contrattuale. Il merito della patente è quello di utilizzare idonei strumenti di qualificazione concordati tra le parti sociali e garantiti dal sistema bilaterale delle costruzioni, che permetteranno di avere un cantiere più sicuro, strutturato e regolare, privilegiando l’aspetto preventivo e non quello repressivo. Uno strumento che in definitiva può limitare, fino ad annientarlo, il ricorso al lavoro in nero, rischioso ed illegale.
Continua a leggere
21/11/2013 25 novembre al lavoro con qualcosa di rosso
Tutte al lavoro con qualcosa di rosso nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne. E’ l’invito che CGIL, CISL e UIL delle Marche lanciano a tutte le donne. Un segno che renda visibile l’impegno del sindacato contro la violenza sulle donne in occasione della giornata del 25 novembre.  “In ufficio, in fabbrica, a scuola o dietro il bancone di un negozio, chiediamo a tutte le lavoratrici marchigiane di mettersi il vestito, le scarpe, una sciarpa o un fazzoletto rosso, per simboleggiare la necessità di fermare la cultura della violenza sulle donne” – è questo l’appello lanciato da Daniela Barbaresi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, responsabili delle politiche di genere di CGIL, CISL e UIL delle Marche. La violenza contro le donne resta una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani a livello mondiale. Qualunque sia la forma, o il luogo dove si manifesta, che sia la casa o il posto di lavoro, la violenza contro le donne è una vergogna che deve essere fermata perché nega alle donne il diritto fondamentale di vivere in dignità e libertà. Dietro la violenza contro le donne c’è il rapporto di potere tra uomini e donne, all’interno della coppia, sul lavoro, nella società: la violenza viene usata per ristabilire il potere maschile e rappresenta l’espressione del desiderio di controllo, dominio e possesso dell'uomo sulla donna. E man mano che la libertà delle donne aumenta il fenomeno diventa più grave, proprio perché vengono messi in discussione atavici rapporti di forza in un contesto di aumentata vulnerabilità sociale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente riconosciuto che la violenza contro le donne è una vera e propria emergenza mondiale di salute pubblica. I dati rilevati dall’OMS sono spaventosi: il 35% delle donne nel mondo è vittima di violenza fisica e/o sessuale da parte del partner o di sconosciuti; il 38% dei femminicidi avviene per mano del proprio compagno; il 30% dei maltrattamenti alle donne ha inizio in gravidanza e 1 donna su 4 è oggetto di violenza in questa fase della vita. Le violenze, quando non portano alla morte, producono danni fisici e psichici gravi che si ripercuotono anche sui figli. La situazione in Italia non è meno preoccupante: nel 2012 ci sono stati 124 femminicidi e nei primi 10 mesi del 2013 le donne uccise sono già state più di 100. L’ISTAT stima che le donne tra i 16 e 70 anni, vittime di abusi fisici o sessuali siano 6.743.000 e che circa un milione di donne abbia subito stupri o tentati stupri. A queste vanno aggiunte le donne che non rientrano nelle statistiche, che subiscono abusi, violenze fisiche o psicologiche senza denunciare i loro aggressori. Un sommerso di soprusi e ricatti che porta al parossismo del crimine o che rimane nello stillicidio di violenze quotidiane nascoste o mascherate. Purtroppo, anche la nostra Regione è stata ripetutamente colpita da tragedie di questo tipo, spesso avvenute in un contesto domestico, come dimostrano i recenti fatti di cronaca. In un quadro così drammatico vanno fortemente sostenuti i centri antiviolenza, fondamentali nel territorio perché supportano le donne nel momento più difficile, così come occorre investire, in termini di formazione e di risorse, nelle forze dell’ordine e nelle strutture sanitarie. Come Sindacati ricordiamo che c’è violenza anche nel mondo del lavoro. La crisi economica, pesante e persistente, ha reso il lavoro sempre più incerto e precario e cosi i giovani, gli over 50 e soprattutto le donne risultano sempre più soli e fragili. Sempre secondo l’ISTAT, una donna su due ha subito molestie o ricatti sessuali sul lavoro nel corso della vita e una su cinque negli ultimi tre anni: un dato che ci dà la dimensione di quanto sia importante lavorare insieme, tutti gli attori sociali, per prevenire, intervenire, informare, educare. Agire in rete con istituzioni e associazioni partendo da un’attenta lettura della realtà, facendo emergere bisogni e promuovendo azioni di prevenzione oltre che di contrasto dei fenomeni; poiché sappiamo che per combattere efficacemente la cultura della violenza sulle donne, la mancanza di rispetto tra i generi e la sopraffazione che sfocia in violenza, occorre mettere in campo forti azioni educative per superare stereotipi su donne e uomini, sulle loro relazioni e sui ruoli nella società. Ad alcuni mesi dalla ratifica della Convenzione di Istanbul riteniamo sia urgente proprio lavorare soprattutto sul piano culturale a partire dal ruolo fondamentale della scuola, con interventi coordinati e strutturati, non lasciati alla sensibilità della singola istituzione scolastica o territoriale. Inoltre è necessario anche contrastare l’immagine sbagliata e degradante della donna spesso trasmessa dai media, a partire dall’ uso di un messaggio sessista, che non significa solo corpi nudi, ma riduzione delle donne a pochi stereotipi, spesso disancorati dalla realtà o, ancora peggio, finalizzati a diffondere modelli che mortificano il talento e l’investimento sulle proprie risorse intellettuali e morali che, pure, tante donne, tante giovani, con fatica, con tenacia e con speranza coltivano ed alimentano, ogni giorno, tutti i giorni. Per loro e per tutte noi proseguiamo questo cammino insieme in una realtà che, seppur ancora tragicamente segnata dalla violenza, contiene in sé delle potenziali energie da raccogliere e valorizzare. L'ARTICOLO SU CRONACHE MACERATESI
Continua a leggere
20/11/2013 Modello 730, da dicembre arrivano i rimborsi per i "casi particolari"
I contribuenti che non hanno più il sostituto d'imposta, e che hanno potuto presentare il 730 "casi particolari" a settembre, riceveranno i rimborsi già da metà dicembre. Lo annuncia l'Agenzia delle Entrate. Oltre 96 mila persone potranno così ottenere la restituzione del credito Irpef già entro il 2013, per un importo complessivo di circa 75 milioni di euro. Due le date da segnalare: il 15 dicembre, inizio dei rimborsi tramite accredito in conto corrente per chi ha comunicato il proprio codice Iban e 21 dicembre per ritirare il rimborso in contanti presso gli uffici postali.Ricordiamo che dal 2014, in base a quanto definito dal "Decreto del Fare", questi contribuenti potranno presentare un 730 "standard", quindi nel corso della campagna fiscale (marzo/giugno), sia che vadano a credito, e quindi ottengano un rimborso, sia che il risultato sia un debito da versare. Per ulteriori informazioni rivolgersi alle sedi Caf della Cisl Marche 
Continua a leggere
15/11/2013 Meno tasse per i lavoratori e i pensionati
Più coraggio per una svolta necessaria. E' questa la richiesta che dal Cinema Italia di Macerata Cgil Cisl e Uil rivolgono al Governo e Parlamento, impegnati nell'approvazione della Legge di stabilità. Una svolta che però al momento non c'è.  Il disegno di legge lascia delusi i sindacati, a partire dalla riduzione delle tasse sui redditi da lavoro e pensione, 12 € al mese in più sulla busta paga che suonano tanto come una presa in giro. «Noi non chiediamo meno tasse per tutti - sostiene Lidia Fabbri della Cisl di Macerata - noi vogliamo meno tasse sul lavoro e sulle imprese che assumono e investono. In un paese in cui i dipendenti dichiarano redditi più alti dei loro datori questa è la priorità. Invece è stata abolita l'Imu anche sulle abitazioni di lusso. E questa è una vergogna». Non va meglio sul fronte delle pensioni, per le quali è stato introdotto un meccanismo di adeguamento al costo della vita che non soddisfa il sindacato dei pensionati, che l'immaginario collettivo della crisi rappresenta come dei privilegiati. «E' un pregiudizio odioso - dice Dino Ottaviani dei pensionati Cisl di Macerata - nessuno di noi qui gode di pensioni d'oro e nella crisi i pensionati non sono stati con le mani in mano. Abbiamo aiutato figli e nipoti, ma ora stiamo diventando vulnerabili e abbiamo bisogno di respirare». Parole confermate da Tommaso, studente del Sindacato Universitario. «Nel nostro paese il diritto allo studio non è esigibile e i giovani sono costretti a farsi pagare l'istruzione da genitori e nonni. Ma la cultura è musica, e noi dobbiamo trovare un modo per fargliela suonare». Sandra Mattiacci, delegata dei Metalmeccanici Cisl, chiede al Governo cosa intende fare per salvare un comparto, il manifatturiero marchigiano, che sta sparendo. Ne sono un esempio i lavoratori della Renergies - l'azienda di Urbisaglia che produce pannelli fotovoltaici - che da dicembre saranno  senza stipendio né cassa integrazione. Marina, delegata del Pubblico impiego, parla di dipendenti pubblici umiliati da una concezione sbagliata del lavoro pubblico, secondo la quale quest'ultimo è la causa principale del continuo aumento dei costi della Pubblica Amministrazione. Una concezione che nasconde il disegno di  svendere i servizi pubblici ai soggetti privati, che faranno utili a discapito della qualità dei servizi e della collettività. La mobilitazione di Cgil Cisl e Uil è stata preceduta da centinaia di assemblee nei posti di lavoro e non si fermerà se dal Governo non arriveranno segnali chiari. Il paese ha bisogno urgente di riforme. Tante sono le cose da fare. Eliminare il bicameralismo perfetto, ridurre il numero dei parlamentari, tagliare gli enti pubblici inutili, convincere i Comuni ad associarsi per garantire i servizi, mettere in rete tra loro le Aziende pubbliche e le Università. In un paese dove tante forze lavorano per dividere - i giovani dagli anziani, i lavoratori dai disoccupati, i sindacati tra loro - Cgil Cisl e Uil si presentano unite, e insieme chiedono alle istituzioni scelte coraggiose, responsabili e lungimiranti.    
Continua a leggere
14/11/2013 Sciopero generale a Macerata, manifestazione al Cinema Italia
CGIL, CISL ed UIL hanno indetto per venerdì 15 novembre  uno sciopero generale di 4 ore per modificare la Legge di stabilità, che non risolve i problemi veri dei lavoratori e dei pensionati.E’ necessaria un’inversione di tendenza. Pur consapevoli della difficile crisi economica i sindacati chiedono al Governo un segnale di responsabilità e lungimiranza, rimettendo al centro della sua azione i problemi concreti dei lavoratori, dei pensionati e delle loro famiglie.Urge rilanciare l’occupazione senza stravolgere lo stato sociale e senza minare il potere d’acquisto, già fortemente compromesso, di stipendi e pensioni, sui redditi derivanti dai quali vanno ridotte le tasse. Restano aperti i temi della stabilizzazione dei precari, la rivalutazione delle pensioni, la questione degli “esodati” e il rifinanziamento della Cassa Integrazione, specie quella in deroga.Le risorse necessarie vanno reperite tagliando la spesa pubblica improduttiva, riducendo i costi della politica, tassando i grandi patrimoni e le rendite finanziarie, nonché rafforzando il contrasto all’evasione fiscale.Per evitare ai cittadini disagi ulteriori a quelli creati dal maltempo degli ultimi giorni, Cgil Cisl e Uil hanno responsabilmente deciso di annullare il corteo (che sarebbe partito dal Monumento dei Caduti) e di svolgere la manifestazione al Cinema Teatro Italia (ore 9.00), piuttosto che in Piazza San Giovanni.Nel caso di maltempo e di problemi alla viabilità, tutti i dipendenti del settore viabilità di Provincia e Comuni saranno esentati all'adesione allo sciopero.I Responsabili di Cgil Cisl e Uil Macerata (Aldo Benfatto, Lidia Fabbri e Roberto Broglia)
Continua a leggere
12/11/2013 La Cisl al Ministro D'Alia: basta ai tagli lineari
La riorganizzazione della pubblica amministrazione è stata oggetto di un incontro che si è svolto nel pomeriggio di ieri - lunedì 11 novembre - a Porto Recanati (Macerata) tra il Ministro della Funzione Pubblica Giampiero d'Alia e la Cisl delle Marche, rappresentata dal Segretario regionale Marco Ferracuti e dai rappresentanti della Categoria dei dipendenti pubblici (Cisl Funzione Pubblica) Luca Talevi (Segretario generale regionale) e Alessandro Moretti.  A fare gli onori di casa è stato il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari. Si è discusso di come coniugare, in un contesto di forti tagli e scarsità di risorse, l'efficienza e l'efficacia dei servizi della pubblica amministrazione con la valorizzazione delle professionalità dei dipendenti pubblici. La Cisl ha presentato il suo progetto teso a tagliare gli sprechi della pubblica amministrazione, per efficientare la spesa pubblica e renderla più trasparente, a partire dalle consulenze che ancora incidono per oltre un miliardo e 200 milioni di euro ogni anno. Per la Cisl occorre fermare i tagli lineari e aprire un tavolo nazionale e regionale per riorganizzare il sistema delle autonomie in modo organico e non a spot. E’ evidente in questo momento come i tagli subiti dalla sanità e dai comuni, colpiti da un lungo blocco del turn – over del personale, stiano creando enormi problemi per la tenuta del sistema e la garanzia dei servizi pubblici nelle Marche. Vi è necessità di interventi rapidi ma organici per dare risposte alle esigenze della collettività. Razionalizzare si, ma con un’ ottica di solidarietà ed equità. Il Ministro ha espresso condivisione sul metodo operativo illustrato dalla Cisl spiegando come l'attuale Governo stia cercando di non compiere più tagli lineari e di dare risposte ai lavoratori più deboli con lo stanziamento di 2 miliardi e 400 milioni previsti per il pagamento della cassa integrazione in deroga 2013.
Continua a leggere
06/11/2013 Corsi di preparazione per concorsi pubblici
Nonostante il periodo di crisi che ha portato le Pubbliche Amministrazioni a ridurre le possibilità di assunzione vi sono, in molti enti concorsi rivolti soprattutto, ma non solo, a coprire posti di agente di polizia municipale. Per questo motivo IAL Marche Srl, Ente accreditato presso la Regione Marche per tutte le tipologie formative, in collaborazione con la Funzione pubblica della Cisl Marche, organizza corsi di "Preparazione a concorsi per Agente di Polizia Locale". I corsi - sia a livello base completo, per un totale di 60 ore, che di livello avanzato per un totale di 40 ore - sono destinati a giovani inoccupati e non, che desiderano conseguire una buona preparazione teorico- pratica per affrontare con possibilità di successo le prove concorsuali presso le Autonomie Locali. Il corso non si svolgerà a distanza ma a contatto diretto in aula con esperti professionisti del settore che forniranno agli allievi attraverso il corso di formazione, le conoscenze utili per superare i concorsi destinati a ricoprire ruoli di istruttori di Polizia Locale, oltre che una serie di competenze utilizzabili anche per altre tipologie di concorsi pubblici. I corsi sono a numero limitato per permettere una preparazione puntuale e accurata, nonché la possibilità di svolgere prove e casi pratici, simulando le sessioni di concorso.L'esperienza maturata nel corso di anni di professione dai docenti sarà al servizio degli allievi per coniugare la parte teorica del corso con le fondamentali conoscenze pratiche legate all'effettivo svolgimento della professione.Al termine di entrambi i corsi, previo superamento di prova finale, verrà rilasciato un attestato valido ai sensi di legge, come titolo formativo per i concorsi pubblici.Si richiede ai candidati il possesso di Diploma di Maturità superiore (quinquennale) necessario per accedere ai concorsi della pubblica amministrazione.Si informa che sono aperte le iscrizioni dei corsi con avvio previsto a novembre per il Livello Avanzato e gennaio 2014 per il Livello Base Completo.Per informazioni ed iscrizioni ai corsi, gli interessati potranno rivolgersi alla Segreteria Organizzativa di IAL Marche Srl – CFP di Macerata (contattare la Sig.ra Moira Silvestri)Via dei Velini, 52/b - Tel. 0733/261383 – 240171 - macerata@ialmarche.it www.facebook.com/ialmarchemacerata 
Continua a leggere
30/10/2013 Fumata bianca per l'Alberto Fermani
Si è svolto martedì pomeriggio l’incontro decisivo per il prosieguo dell’attività dell' Alberto Fermani. Presenti le rappresentanti sindacali aziendali assistite da David Ballini, Segretario regionale della FEMCA CISL, Alfonso Tantalocco, liquidatore della Aeffe srl e Sagripanti Cleto della Italian Holding Moda, assistito da Umberto Pietroni di Confindustria di Macerata. Già nella mattinata, presso la Regione Marche, era stato firmato l’accordo sindacale per la richiesta di cassa integrazione straordinaria per 64 dipendenti della Aeffe srl in liquidazione, con decorrenza dal 3 di ottobre per 12 mesi. Nel pomeriggio è stato firmato l’accordo sindacale che prevede la rioccupazione di 40 dipendenti. Il passaggio dei primi 8 avverrà già dalla prossima settimana. Ad essi saranno affiancate 2 unità esterne per il necessario raccordo delle maestranze. Almeno 16 unità entreranno nella nuova azienda  entro il mese di dicembre 2013. Altre  8 unità saranno inserite a maggio 2014 per poi arrivare a 40 unità entro giugno 2014. Nel caso si rendessero necessari nuovi inserimenti di personale, la nuova azienda si è impegnata ad attingere, almeno nei primi 36 mesi di attività, dai dipendenti della cedente. Il contratto collettivo nazionale applicato è quello delle calzature industria con impegno a sottoscrivere già nel 2014 di un contratto integrativo aziendale per la corresponsione ai dipendenti di un premio di risultato. La scelta dei dipendenti da trasferire verrà effettuata sulla base di criteri di natura tecnica organizzativa e produttiva tenendo conto anche dell’impatto sociale. Coloro che non saranno scelti, potranno beneficiare di una copertura di ammortizzatori sociali per un massimo di 50 mesi. Un’operazione complessa e delicata che ha visto le parti fortemente impegnate in un confronto durato appena una settimana. Il tempo era un elemento fondamentale per non compromettere l’operazione. Infatti la nuova realtà deve immediatamente iniziare le attività di programmazione e di produzione della prossima collezione primavera estate 2014. Grande soddisfazione esprimono David Ballini e Marco Ferracuti della Cisl Marche, secondo i quali  «questa brillante operazione garantisce ai dipendenti della Aeffe di continuare ad avere lavoro e un reddito. E' stata mantenuta a Petriolo una produzione di qualità e restano valorizzati il marchio e la professionalità dei lavoratori dipendenti, con una reale prospettiva di incrementare l’occupazione».
Continua a leggere
30/10/2013 Istituto Professionale: luogo di innovazione
     Cisl Scuola Marche - Seminario Regionale "Istituto Professionale: luogo di innovazione"  
Continua a leggere
25/10/2013 Fermani, una speranza per i lavoratori
Si è svolto ieri un incontro tra Sindacato (Cisl e Femca Cisl, rappresentate rispettivamente da Marco Ferracuti e David Ballini) e Confindustria per definire il futuro dell’Alberto Fermani, i cui 65 dipendenti sono attualmente in cassa integrazione straordinaria. Per acquisire la storica azienda di calzature di Petriolo, ormai in liquidazione, si è fatto avanti il gruppo Italian Holding Moda che fa capo all’imprenditore Cleto Sagripanti, che ha dichiarato di non avere nessuna intenzione di delocalizzare ma di continuare a produrre calzature “made in Italy” a Petriolo. L’interesse del gruppo Italian è quello di far ripartire da subito la produzione, assumendo inizialmente almeno una parte dei dipendenti della Fermani, con l’obiettivo di riassorbire gradualmente tutte le maestranze. Gli ostacoli principali sono rappresentati dalla scelta degli strumenti tecnici attraverso i quali concretizzare tale soluzione – quello più probabile è l’affitto del ramo d’azienda - e dalla necessità di agire in tempi rapidi. Se la produzione non riprenderà entro la prima metà di novembre non sarà infatti possibile produrre la collezione primavera estate 2014. «La situazione è complessa e delicata – sostiene il Segretario della Cisl Marche Marco Ferracuti – e in questi due giorni lavoreremo intensamente per vagliare con attenzione le soluzioni possibili». Per David Ballini della Femca Cisl «ci sono margini per una soluzione positiva della vicenda. E’ importante però continuare a lavorare con l’impegno e la disponibilità di tutte le parti coinvolte.» Lunedì pomeriggio è infatti previsto un nuovo incontro per fare il punto della situazione e per approfondire le prospettive di questa operazione. Seguirà un’assemblea di tutti i lavoratori dell’Alberto Fermani, che pur preoccupati per il futuro, hanno da oggi una speranza in più.
Continua a leggere
16/10/2013 Banca Marche, una risorsa per il territorio
Le iniziative di mobilitazione da tempo portate avanti da Fiba Cisl, Fisac Cgil e Dircredito, culminate con lo sciopero del 30 agosto, sono servite per ottenere l’attenzione della politica e delle istituzioni marchigiane sulla vicenda di Banca Marche che, per la sua notevole portata economico-sociale, travalica certamente i confini aziendali. Non è solo in gioco il futuro occupazionale dei 3.300 lavoratori del Gruppo bancario, distribuiti nelle regioni del centro Italia, ma la tenuta di aziende legate a Banca Marche e di interi territori. Vanno stigmatizzate le difficoltà dei lavoratori che nelle tante filiali diffuse sul territorio, si trovano spesso da soli a mantenere la relazione con una clientela preoccupata, in totale assenza di supporto del management, della Direzione, e dei commissari. Maurizio Santini di Fiba Cisl Banca Marche: «la contrarietà che esprimiamo verso il piano industriale che la governance e la dirigenza di Banca Marche hanno approvato, segna la volontà di impedire "lo spezzatino" che, attraverso la vendita di asset industriali come 60 filiali, Carilo e lo smantellamento del polo informatico di Macerata, spianerebbe la strada verso la vendita dell’Azienda di credito a compratori con logiche imprenditoriali sicuramente divergenti dalla funzione svolta negli anni da Banca Marche per il suo territorio. Ciò che si è visto in giro per l’Italia in questi anni è testimonianza delle nostre preoccupazioni». Per Gianni Gianuario, Segretario Generale della Fiba (bancari Cisl) regionale «la Banca va ripatrimonializzata, individuando con precisione i tempi, le risorse necessarie, e gli strumenti da utilizzare compresi strumenti di finanza pubblica. La crisi è sistemica e la risposta deve essere sistemica. Scorciatoie "aziendali" coprirebbero responsabilità, ignavia, sottovalutazione del problema. Il dibattito che nel nostro paese sta prendendo vigore su questo argomento deve essere tenuto in debito conto da chi avrà la responsabilità delle decisioni». Secondo Stefano Mastrovincenzo Segretario Generale della Cisl Marche «e' necessaria una progettualità nuova che riporti il credito nell’ ambito del dettato costituzionale, al servizio dei cittadini, che ne rilanci il valore sociale e lo tolga dalle disponibilità incontrollata ed incontrollabile di Cda e manager superpagati. Le vicende a cui stiamo assistendo ripropongono la necessità della presenza dei lavoratori nei centri decisionali o negli organismi di sorveglianza delle aziende: oggi rischiamo di dover registrare solo le macerie che i "banchieri" lasciano, banchieri con stipendi e buonuscite milionarie le cui responsabilità sembrano non esistere».
Continua a leggere
14/10/2013 Bancari in sciopero il 31 ottobre
Il 31 Ottobre scioperiamo per la difesa del nostro futuro LE SEGRETERIE NAZIONALI DIRCREDITO FABI FIBA/CISL FISAC/CGIL SINFUB UGL UILCA   
Continua a leggere
08/10/2013 Crisi artigianato, in migliaia rischiano il posto
Se non verranno trovate subito risorse per finanziare gli ammortizzatori sociali in deroga tantissime imprese artigiane marchigiane e maceratesi rischiano di chiudere. E' il grido d'allarme lanciato da Cisl e Cgil di Macerata. I circa 16 milioni di € messi a disposizione dal Governo per la Regione Marche hanno garantito la copertura solo fino a marzo del 2013. Da allora migliaia di lavoratori, molti dei quali hanno ricevuto il pagamento della cassa integrazione in deroga solo fino a maggio, rischiano di restare senza lavoro e senza reddito. Che la crisi non fosse finita era chiaro, ma i numeri forniti dall'Osservatorio provinciale sul mercato del lavoro della Cisl di Macerata confermano la gravità della situazione. Le ore di Cassa integrazione in deroga autorizzate a giugno 2013 - il 60% delle quali riguarda l'artigianato - sono aumentate del 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. «Il valore è più basso solo a quello registrato nel 2010 - spiega Lidia Fabbri, Responsabile della Cisl di Macerata - vero e proprio anno nero dall'inizio della crisi». Servono più risorse per il settore. I fondi del Governo vengono distribuiti tra le Regioni italiane secondo un criterio, quello della spesa storica, che penalizza le comunità più virtuose e premia le Regioni "sprecone". Ma gli ammortizzatori sociali non bastano. Servono solo per tamponare l'emergenza e frenare l'emoragia di posti di lavoro. Per il responsabile della Cisl Artigianato di Macerata, Andrea Luzi «servono progetti di respiro nazionale per rilanciare il settore, a cominciare da una nuova legge sul "made in italy", insieme a politiche di sviluppo delle infrastrutture e di agevolazioni per l'accesso al credito».  I NUMERI DELL'ARTIGIANATO
Continua a leggere
24/09/2013 Macerata, basta ipocrisie sulla RSA
In merito al dibattito sull’opportunità di costruire una Residenza Sanitaria Assistita nel cuore di Macerata, riteniamo utili alcune precisazioni per sgombrare il campo da considerazioni banali, quando non apertamente ipocrite. La prima riguarda la natura dei posti letto dell’RSA. Sarà una struttura privata, o c’è la possibilità di un convenzionamento con il Servizio Sanitario Regionale? Nel primo caso, considerando gli elevati costi di gestione di un posto letto di RSA, avremo una residenza destinata ad ospitare esclusivamente anziani molto facoltosi. Difficilmente si potrebbero ipotizzare rette inferiori alle 3.000 € al mese, quando un pensionato maceratese percepisce in media circa 700 € mensili. Se invece i posti letto venissero convenzionati, allora saremmo di fronte ad un fatto preoccupante per più di una ragione. Significherebbe infatti che, diversamente da quanto sostiene in ogni occasione in cui incontra il Sindacato, la Regione dispone di risorse da investire sulla non autosufficienza. In questo caso però bisognerebbe pensare ad interventi e servizi da inserire in una programmazione complessiva, che tenga conto di logiche di equilibrio sia regionali che provinciali. Come non citare le tante strutture residenziali maceratesi – Montecassiano, San Ginesio, Sarnano, Corridonia - ristrutturate con soldi pubblici, che ancora oggi sono inutilizzate in tutto o in parte. Se ci sono risorse pubbliche per la non autosufficienza, infine, perché non utilizzarle per potenziare il sistema delle cure domiciliari, i cui servizi prevengono l’istituzionalizzazione inappropriata, mantengono l’anziano nel suo ambiente di vita e costano meno? Tante sono le domande senza risposta. E’ evidente come questo progetto sia giustificato da interessi e ragioni che con gli anziani non autosufficienti hanno ben poco a che vedere. Un imprenditore è libero di fare quello che preferisce con i suoi soldi. Se però viene chiamato in causa il Servizio sanitario pubblico, allora è necessario programmare gli interventi in modo condiviso, attento e lungimirante. Soprattutto però è necessaria trasparenza, specie oggi che il sistema della sanità marchigiana attraversa il momento forse più difficile della sua storia. Lidia Fabbri (Cisl Macerata) e Dino Ottaviani (Pensionati Cisl Macerata)
Continua a leggere
05/09/2013 Macerata: no alla residenza per anziani privata
La Cisl Confederale e la Federazione dei pensionati di Macerata chiedono alla Regione Marche e al Comune di Macerata di non concedere l'autorizzazione all'apertura di una Residenza Sanitaria Assistenziale privata a Macerata. La proposta di costruire al posto della vecchia clinica Villalba una struttura da 108 posti letto da parte dell'Istituto del Gruppo Kos, società controllata dalla Cir di De Benedetti, non incontra il favore del sindacato. "Pur consapevoli della necessità, da noi sempre sostenuta, di rafforzare l'offerta di posti letto per anziani fragili e non autosufficienti - sostengono in un comunicato unitario Lidia Fabbri (Cisl) e Dino Ottaviani (Pensionati Cisl) - non ci convincono  le modalità con le quali si procede all’autorizzazione di nuovi posti letto di RSA, specie in una fase in cui in cui Regione e Sindacati stanno concertando con grande fatica la riorganizzazione complessiva del Servizio Sanitario Regionale". Secondo il sindacato inoltre, la prospettiva di uno sviluppo occupazionale  rischia di diventare uno “specchietto per le allodole” perché «ai posti di lavoro creati dalla RSA farà da contrappunto una riduzione dell’ occupazione nelle altre strutture provinciali, in particolare le Residenze Protette per anziani». Per la Cisl gli operatori privati sono una risorsa del Servizio Sanitario, a condizione che si muovano in un ottica di integrazione dei servizi pubblici e all'interno della cornice di una programmazione coerente con i bisogni di salute della popolazione. "La costruzione della nuova struttura invece - concludono Fabbri e Ottaviani  - è funzionale solo agli interessi di un soggetto privato forte ed influente sul panorama nazionale ed impatterà in modo negativo sull'assetto della sanità maceratese.COMUNICATO STAMPA 
Continua a leggere
03/09/2013 Rimborso Irpef in tempi rapidi
 Caf Cisl - 730 Anticrisi (A4)_LOCALE
Continua a leggere
03/09/2013 Un concorso di poesie dell'Anteas di Macerata
L’Anteas di Macerata, insieme alla Federazione dei pensionati della Cisl Marche, ha organizzato la prima edizione del Premio letterario “Città di Recanati”. L’iniziativa, patrocinata dalla Regione Marche, dalla Provincia di Macerata e dal Comune di Recanati, il concorso di poesia intitolato “La poesia non ha età” al quale i soci Anteas e iscritti Cisl residenti in tutta Italia hanno partecipato presentando una o due poesie inedite, secondo le modalità indicate nel regolamento. L’Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) è l’Associazione di volontariato della Cisl, nata con lo scopo di promuovere la solidarietà specialmente nei confronti dei più deboli, bisognosi e soli, contribuendo così al progresso umano, civile e sociale. Dalle parole del Presidente dell’Anteas di Macerata Giuseppe Piergiacomi emergono le motivazioni che hanno portato ad organizzare quest’iniziativa culturale. «Vogliamo sollecitare – spiega Piergiacomi - la vocazione dei nostri soci a scrivere piccole e grandi storie della loro vita passata, presente e futura. La poesia coinvolge la capacità d’ispirazione e la profondità espressiva dell’autore, che valorizza la sua esperienza creativa». «Nella poesia – prosegue Piergiacomi – l’età anagrafica non conta ma ciò che fa la differenzia è il dinamismo, la continua volontà di trasmettere agli altri le proprie sensazioni sui cambiamenti culturali e sociali di una società in continua trasformazione». «L’iniziativa si è posta come un’occasione per aprire uno spiraglio nuovo alla vita associativa e dare un riconoscimento a quei soci che hanno qualcosa da raccontare, e perché no, in versi, dandogli così modo di impegnare il tempo con pensieri e parole, che escono genuini dal cuore di ognuno. La scelta del luogo in cui svolgere il concorso non poteva che ricadere su Recanati, città che ha dato i natali ad uno dei più grandi poeti della letteratura italiana, Giacomo Leopardi, ancora oggi un luogo sospeso tra passato e futuro, dove il presente ha il dolce sapore dei versi scritti dal poeta.  Alleghiamo l’elenco delle Poesie che la Giuria ha segnalato 1a Edizione del Premio Letterario “Città di Recanati” Concorso di Poesia nazionale  Organizzato dall’Anteas di Macerata. Queste sono le Poesie che la commissione ha giudicato meritevoli di segnalazione, premiazione o assegnatarie di premi speciali.La classifica ufficiale verrà resa nota il 21 settembre 2013 in occasione della cerimonia di premiazione.Vengono elencate le Poesie in ordine alfabetico. Aquila, 6 aprile 2009 Colui che è Dedicato a te Fiori recisi Ho udito e ho visto L’Incontro La notte, i sogni La vecchiezza Laura Ma tu non lo sai Madre del tempo Magiche Gocce Matteo continua a brillare Mia Madre Notte Romanzo Specchi Terra mia Tristezza dolce Tu c’eri Mi manchi  
Continua a leggere
06/08/2013 Inai: no al declassamento delle sedi marchigiane
INAIL: NO AL DECLASSAMENTO DELLE SEDI MARCHIGIANE LE PROPOSTE DELLA CISL La Fp Cisl Marche dice no al declassamento di alcuna sede marchigiana Inail perchè ogni decisione nazionale in tal senso penalizzerebbe il territorio ed i lavoratori su temi di fondamentale importanza.L’attività dell’INAIL riguarda: prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali nei luoghi di lavoro, prestazioni economiche, sanitarie (cure, riabilitazione) e reinserimento del lavoratore infortunato nella vita sociale e lavorativa.Servizi fondamentali   rivolti sia a lavoratori, che a datori di lavoro. Il  Nuovo Modello organizzativo INAIL, che ora prevedrebbe  il declassamento della sede di Ascoli Piceno, che da sede “A” (diretta da un dirigente) diventerebbe sede locale (senza dirigenza), va affrontata, guardando alla tutela dei servizi sul territorio.La CISL FP MARCHE ha sempre sostenuto che i risparmi di spesa vanno effettuati salvaguardando, e potenziando, qualità e quantità delle prestazioni fornite agli utenti. La legge sulla “Spending Review” impone all’INAIL di ridurre il numero dei dirigenti."Contestiamo la logica del taglio lineare nelle sedi locali - sostiene la CISL FP MARCHE- Diminuire il numero di dirigenti a livello “centrale” produrrebbe minor disagio rispetto alla perdita di un dirigente impiegato in sedi che hanno rapporti con l’utenza". Sia la sede di Macerata che quella di Ascoli Piceno hanno una produzione superiore alla media delle sedi di tipo B della regione e, per dislocazione geografica, specificità socio-economiche, devono  essere entrambe mantenute di tipo A. I cittadini e le imprese,  come le lavoratrici ed i lavoratori INAIL del maceratese e dell’ascolano, hanno pari dignità ed ugual diritto a ricevere servizi adeguati. "Sono altre le spese da tagliare.- continua la CISL FP MARCHE-  Occorre, dal livello centrale, una  razionalizzazione ed efficientamento della “macchina burocratica”, di una oculata gestione dei patrimoni immobiliari, dell’eliminazione delle esorbitanti ed inutili consulenze,oltre che  la reinternalizzazione di alcuni servizi appaltati.- conclude- Cosi si garantirebbero maggiore produttività e razionalizzazione della spesa senza tagliare sul territorio".Leggi il Comunicato Stampa
Continua a leggere
10/07/2013 Fabriano 12 luglio, sciopero generale per il lavoro
Otto ore di sciopero generale per  Lavoro, Occupazione e Industria contro i tagli annunciati da Indesit, indetta dai sindacati unitari Fim Cisl,  Fiom Cgil  e Uil Uilm . Venerdì   12 luglio alle ore 10  si ritroveranno  nel piazzale della sede centrale dell’A. Merloni a Fabriano, non solo i lavoratori  metalmeccanici  dei  5  siti produttivi italiani,  di  Melano(AN), Albacina(AN), Comunanza, (AN) Teverola (CE), Carinaro(CE), della Indesit Company ma anche  delegazioni  di lavoratori del settore  elettrodomestico dei maggiori gruppi nazionali tra i quali   Whirlpool,  Electrolux e  Candy. Fermeranno le braccia anche i lavoratori di tutte le aziende  presenti nel fabrianese e non solo, saranno infatti presenti   le delegazioni del settore industria di tutte le Marche. Abbasseranno le serrande anche i negozi e gli esercizi commerciali della cittadina marchigiana ad eccezione di bar e ristoranti per garantire  i  servizi essenziali. Aderiscono e partecipano  alla mobilitazione nazionale  le associazioni  di categoria  dell’artigianato e del commercio, Cna- Confartigianato-Confcommercio , per la salvaguardia delle piccole imprese del sistema economico e dell’occupazione. La manifestazione,  si concluderà  davanti alla sede centrale della Indesit Company, in via A. Merloni a Fabriano,  nella tarda mattinata  con  gli interventi dei lavoratori e dei  segretari nazionali di categoria in particolare di Anna Trovò, Fim Cisl Nazionale. 
Continua a leggere
06/07/2013 Un concorso di poesia organizzato dall'Anteas
L'Anteas di Macerata, insieme alla Federazione dei pensionati della Cisl Marche, organizza la prima edizione del Premio letterario "Città di Recanati". L'iniziativa, patrocinata dalla Regione Marche, dalla Provincia di Macerata e dal Comune di Recanati, consiste in un concorso di poesia intitolato "La poesia non ha età" al quale i soci  Anteas e gli iscritti Cisl residenti in tutta Italia possono partecipare  presentando una o due poesie inedite, secondo le modalità indicate nel regolamento allegato.L’Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) è l’Associazione di volontariato della Cisl, nata con lo scopo di promuovere la solidarietà specialmente  nei confronti dei più deboli, bisognosi e soli, contribuendo così al progresso umano, civile e sociale.Dalle parole del Presidente dell' Anteas di Macerata Giuseppe Piergiacomi emergono le motivazioni che hanno portato ad organizzare quest'iniziativa culturale. «Vogliamo sollecitare - spiega Piergiacomi - la vocazione dei nostri soci a scrivere piccole e grandi storie della loro vita passata, presente e futura. La poesia coinvolge la capacità d’ispirazione e la profondità espressiva dell’autore, che valorizza la sua esperienza creativa».«Nella poesia - prosegue Piergiacomi - l’età anagrafica non conta ma ciò che fa la differenzia è il dinamismo, la continua volontà di trasmettere agli altri le proprie sensazioni sui cambiamenti culturali e sociali di una società in continua trasformazione».«L'iniziativa si pone infine come come un’occasione per aprire uno spiraglio nuovo alla vita associativa e dare un riconoscimento a quei soci che hanno qualcosa da raccontare, e perché no, in versi, dandogli così modo di impegnare il tempo con pensieri e parole, che escono genuini dal cuore di ognuno.La scelta del luogo in cui svolgere il concorso non poteva che ricadere su Recanati, città che ha dato i natali ad uno dei più grandi poeti della letteratura italiana, Giacomo Leopardi, ancora oggi un luogo sospeso tra passato e futuro, dove il presente ha il dolce sapore dei versi scritti dal poeta.Il termine ultimo per inviare le poesie è il 15 luglio 2013. I vincitori verranno proclamati il  30 agosto 2013 e la cerimonia di premiazione è prevista per sabato 21 settembre 2013.LEGGI E SCARICA IL REGOLAMENTO E LA SCHEDA DI PARTECIPAZIONE AL CONCORSO 
Continua a leggere
25/06/2013 Indesit, scioperi alternati a Melano e Albacina
I lavoratori Indesit del sito produttivo di Melano sono entrati questa mattina in sciopero    articolato, mezzora gli uomini e mezzora le donne, per frammentare il ciclo produttivo. Nel pomeriggio hanno dimezzato i tempi ad un quarto d'ora alternato tra reparti e suddiviso sempre tra uomini e donne.Andrea Cocco della Fim (Metalmeccanici della Cisl) Marche dichiara: «L'azienda capirà che non scherziamo! La storia siamo noi» .Anche allo stabilimento di Albacina i lavoratori hanno iniziato lo sciopero fermando alternativamente reparto per reparto ogni trenta minuti. «I lavoratori - prosegue Cocco - chiedono progetti industriali di sviluppo, non progetti finanziari».Le assemblee con i lavoratori Indesit di Melano ed Albacina confermano la posizione contraria al piano  presentato dall’azienda. Chiediamo alle Istituzioni di farsi carico delle vero problema italiano rappresentato dal lavoro. Noi non molliamo.
Continua a leggere
24/06/2013 Bonanni riceve la "maglietta della protesta" Indesit
Durante la manifestazione unitaria organizzata da Cgil Cisl e Uil sabato 22 giugno scorso in Piazza San Giovanni a Roma, il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo e Stefano Balestra (Rappresentane Sindacale della Fim - i Metalmeccanici Cisl - del sito di Melano) hanno consegnato a Raffaele Bonanni la maglietta della protesta: "Indesit 1425.... No!!! La storia siamo noi" Nel suo intervento rivolto agli oltre 100.000 manifestanti presenti, il Segretario generale della Cisl ha ribadito la richiesta alla Indesit  di modificare quanto prima il piano industriale e al Governo di assumere misure di politica industriale per rilanciare il sistema produttivo italiano.  
Continua a leggere
22/06/2013 Cgil Cisl e Uil scendono in piazza
CLICCA QUI PER VEDERE LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE Erano circa 5 mila i lavoratori marchigiani che hanno partecipato sabato 22 giugno, alla manifestazione nazionale a  Roma. Da tutta la Regione 100 pullman raggiungeranno la capitale. La manifestazione è promossa da Cgil, Cisl e Uil per il rilancio del lavoro e per una politica a sostegno dello sviluppo. I sindacati hanno già avanzato le loro richieste al Governo dal quale si attendono risposte. Le priorità di Cgil Cisl e Uil: rifinanziare la Cassa integrazione in deroga, poiché il miliardo di euro stanziato non è ancora disponibile e non è sufficiente. Ridurre le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati e alle imprese che fanno assunzioni stabili. Dare ai Comuni e agli altri Enti pubblici la possibilità, se hanno le risorse, di fare investimenti allentando i vincoli del patto di stabilità interno. Evitare aumenti dell’Iva e riformare l’Imu, dalla quale dovrebbero essere esentati solo i proprietari di un immobile purché non sia di lusso. Fare scelte di politica industriale che rilancino la produzione, l’innovazione e gli investimenti. Le Marche hanno una ragione in più per partecipare e per sostenere la manifestazione del 22 giugno. La crisi ha colpito duro una Regione caratterizzata da molte imprese manifatturiere, soprattutto di piccole dimensioni.  Il disagio occupazionale è sempre più elevato. Secondo i dati Inps, nei primi cinque mesi dell’anno, sono stati 47.735 i lavoratori che hanno chiesto l’indennità di mobilità o disoccupazione. Un dato che conferma il picco negativo toccato l’anno scorso. Di questi, 14.642 hanno riguardato Ancona, 7.353 Ascoli Piceno, 405 Fermo, 9.087 Macerata e 12.248 Pesaro e Urbino. Le domande di mobilità, sempre nei primi cinque mesi dell’anno, hanno subito un’impennata passando da 2.680 a 4.534 (+69,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Altrettanto preoccupanti sono i dati relativi alla Cassa integrazione. Nei primi cinque mesi dell’anno sono state 21.347.552 le ore complessivamente autorizzate nella Marche, con un incremento del 37,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un livello record dall’inizio della crisi. Nel primo trimestre 2013, la disoccupazione ha raggiunto l’11,4%, percentuale che ormai ci avvicina alla media nazionale. Prima della crisi  il tasso di disoccupazione era la metà di quella italiana. La recessione che sta colpendo le Marche è inarrestabile, lo dimostra un ulteriore calo della produzione e del fatturato rispettivamente pari a -4,8% e -4,6% nel primo trimestre 2013. L’emergenza che sta vivendo il sistema produttivo marchigiano è anche rappresentata dalle 4.827 aziende che hanno chiuso i battenti nel primo trimestre del 2013 rispetto alle sole 3.373 che sono nate,   con un saldo negativo di ben 1.454  imprese. Anche il dato dei fallimenti la dice lunga: da  gennaio a maggio 2013, si è registrata l’apertura della procedura di  fallimento  per 165 aziende in tutta la Regione, rispettivamente 67 in  provincia di Ancona, 26 in quella di Ascoli, 17 nel Fermano, 19 nella provincia di Macerata e 26 a Pesaro Urbino. (fonte Unioncamere Marche). Sul fronte locale, Cgil, Cisl e Uil Marche hanno richiesto da settimane alla Giunta Regionale l’apertura di un tavolo di confronto per individuare misure urgenti che possano contribuire a limitare il disagio e favorire la ripresa. E’ previsto per la prima settimana di luglio un incontro tra le parti. I principali temi che il sindacato ha posto all’ attenzione della Regione sono la piena attuazione delle misure anticrisi, le politiche attive del lavoro, l’utilizzo dei fondi strutturali europei, il rafforzamento del “Made in Italy”, la realizzazione di interventi infrastrutturali ed ambientali, il sostegno al credito, la riorganizzazione dei servizi a rete e della Pubblica Amministrazione. LAVORO E' DEMOCRAZIA: LE RICHIESTE DI CGIL CISL E UIL AL GOVERNO
Continua a leggere
17/06/2013 Montecassiano,ennesima incompiuta della sanità maceratese
I sindacati della Funzione Pubblica di Cisl e Cgil denunciano la situazione dell'ex Ospedale di Montecassiano, trasformato in struttura residenziale per malati psichiatrici La struttura è stata inaugurata in pompa magna nel febbraio 2010, dopo una ristrutturazione durata più di 10 anni e costata quasi 5 milioni di €. Ancora oggi però la Casa protetta rimane chiusa. Per aprirla, secondo l'Asur, sarebbe necessario del  personale che, anche a causa dei tagli operati dalla spending review, oggi non può essere assunto. Questa storia inizia circa 12 anni fa, quando l’allora Direttore della Asl 9 di Macerata decise di chiudere la struttura residenziale sita in Belvedere R. Sanzio e di distribuire i circa 130 pazienti affetti da patologie mentali presso le rispettive Asl di residenza. In accordo con le Associazioni dei familiari e con il sindacato si decise di trasferire temporaneamente i pazienti maceratesi presso l’ex Ospedale di Corridonia. Si ritenne però necessario trovare, nel giro di 3 anni al massimo, una soluzione definitiva e più adeguata, identificata appunto nella ristrutturazione dell’ex Ospedale di Montecassiano. Ancora oggi sono circa 30 i pazienti psichiatrici, ormai anziani, costretti a vivere nella struttura fatiscente di Corridonia, dove a volte mancano l'acqua e il riscaldamento. Una situazione intollerabile che è necessario risolvere quanto prima per ridare dignità ad una categoria di persone tra le più fragili e indifese della nostra società. Il sindacato chiede risposte chiare al Direttore dell'Area Vasta n. 3 Dott. Enrico Bordoni. Quest'ennesima incompiuta della sanità maceratese rappresenta uno spreco inaccettabile di risorse, specie in tempi di tagli alla spesa e ai servizi sanitari.
Continua a leggere
17/06/2013 Bonus Bebè al via
In dirittura di arrivo il Voucher di conciliazione a sostegno della genitorialità erogato dall'INPS. La Legge 92/2012 di riforma del mercato del lavoro, ha introdotto misure per garantire maggiori servizi e rafforzare la tutela della genitorialità. Tali provvedimenti legislativi hanno avuto la loro implementazione con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (n.37/13) del D.I. del 22/12/2012 che attua le misure introdotte, in via sperimentale, per gli anni 2013, 2014, e 2015; inoltre l’INPS, con la circolare n. 48 del 28 marzo 2013, ha fornito le istruzioni operative in merito e le modalità per richiedere l’erogazione dei benefici e dei voucher previsti dalla legge a sostegno della genitorialità.Le domande per il contributo potranno essere presentate all'INPS dal 1° luglio al 10 luglio 2013.Si ricorda che alla madre lavoratrice dipendente, al termine del congedo di maternità (obbligatorio), in alternativa al congedo parentale e solo per gli undici mesi successivi al congedo obbligatorio per un massimo di sei mesi, sono riconosciuti voucher spendibili per servizi di baby sitting o per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati. Tale contributo potrà essere richiesto anche se la lavoratrice ha già usufruito in parte del congedo parentale.Il voucher potrà essere richiesto anche: dalle lavoratrici Dipendenti (escluse per il momento quelle pubbliche), da coloro che sono Iscritte alla Gestione Separata, comprese le libere professioniste dalle madri adottive o affidatarie.Non possono usufruire del beneficio le donne già esentate dal pagamento delle rette dei servizi pubblici o privati accreditati per l’infanzia e che godono di contributi per le politiche attive, le lavoratrici autonome iscritte ad altra gestione. Invece le donne, i cui figli sono già nati, possono farne richiesta, così come le gestanti, la cui data presunta del parto è prevista entro quatto mesi dalla scadenza del bando.Importo, durata e modalità del beneficio L’importo del voucher è di 300 euro mensili per massimo sei mesi, divisibile solo per frazioni mensili intere. Le lavoratrici part time ne possono usufruire in misura proporzionale all’entità della prestazione lavorativa. Coloro che sono Iscritte alla Gestione Separata, fino ad un massimo di tre mesi.Nel caso di fruizione della rete pubblica dei servizi all’infanzia o dei servizi privati accreditati (es. nidi) questi saranno pagati direttamente dall’INPS alla struttura prescelta dietro esibizione, da parte della  struttura,  della documentazione richiesta attestante l’effettiva fruizione del servizio, fino a concorrenza dell’importo di € 300 mensili, per ogni mese di congedo parentale cui la lavoratrice rinuncia. La struttura prescelta dovrà essere una di quelle presenti in un apposito elenco gestito dall’INPS (vedi www.inps.it)Il contributo concesso per il pagamento dei servizi di baby sitting viene erogato attraverso il sistema dei buoni lavoro.Per approfondimenti vai al Bando pubblicato sul sito dell' Inps
Continua a leggere
11/06/2013 Ricominciare? Sì, si può!
A pochi giorni dal sisma che aveva colpito l’Emilia Romagna, iniziò una catena di solidarietà per aiutare i caseifici del modenese e del reggiano con l’acquisto del parmigiano stivato nei magazzini andati distrutti. Con il Gruppo si Acquisto CISL Ancona Solidale, la Fnp, la Ust di Ancona e Macerata, le categorie CISL e i delegati aziendali della nostra organizzazione, e grazie ad alcuni volontari, abbiamo messo in moto una macchina che ha prodotto un risultato andato molto al di là delle più ottimistiche aspettative.   
Continua a leggere
08/06/2013 Sanità maceratese verso la demolizione
I sindacati di Categoria del Pubblico impiego di Cisl e Cgil denunciano lo smantellamento della sanità maceratese. Un processo che ha come "protagonista" in negativo l'Ospedale di Macerata all'interno del quale, a dispetto di quanto stabilito dal piano di riorganizzazione firmato nel luglio scorso, si stanno realizzando accorpamenti e spostamenti strutturali di grande rilevanza.In primo luogo il trasferimento del Reparto di Malattie infettive all'interno della struttura ospedaliera, con conseguente accorpamento con i reparti di Neurologia e Dermatologia. Si viene a creare così un'area medica indistinta di 24 posti letto organizzata non più per specialità ma per "intensità di cura".Il secondo percorso, previsto in contemporanea,  è l'unione delle Unità Operative di Otorino, Oculistica e Ortopedia, che confluiscono in un'area di degenza di 32 posti letto complessivi, anch'essa organizzata per "intensità di cura".Secondo i sindacati queste manovre hanno lo scopo di ridurre i posti letto per malati in fase acuta e producono l'effetto di prolungare per giorni l'attesa dei pazienti sulle barelle del Pronto Soccorso in cerca di un posto letto.Allo stesso tempo i sindacati denunciano un progressivo smantellamento di molte specialità ed eccellenze dell'Ospedale di Macerata, i cui pazienti vengono "deviati" verso altre Aree Vaste. Una disgregazione attuata in silenzio, al di fuori dei percorsi democratici di confronto, programmazione e gestione delle risorse. Ne deriva una pessima gestione del personale e una bassa qualità dell'assistenza che pregiudica la sicurezza e la salute dei cittadini utenti.COMUNICATO STAMPA
Continua a leggere
05/06/2013 Conceria del Chienti, incontro tra sindacati e liquidatore
Intenso incontro sindacale quello svoltosi oggi presso la “Conceria del Chienti spa” di Tolentino tra il liquidatore Marco Luppa e la Rappresentanza Sindacale Unitaria aziendale assistita dalla CGIL e dalla CISL. L’azienda ha esposto una crescente difficoltà produttiva che dura da troppo tempo e sulla quale bisogna intervenire tempestivamente. Le organizzazioni sindacali hanno posto l’ esigenza occupazionale come obiettivo primario da raggiungere per il buon esito della trattativa. Il liquidatore si è impegnato a garantire il riconoscimento delle retribuzioni il 15 di ogni mese e si è altresì impegnato a sottoscrivere un accordo sindacale che preveda, fino a giugno 2014, la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria così come fortemente richiesto dal sindacato. Non tutti i nodi sono però stati sciolti. La cessazione dell’attività produttiva della Conceria del Chienti Spa resta purtroppo confermata. Il liquidatore ha espresso convincimento sulle potenzialità produttive dello stabilimento e propone un piano di rilancio fondato sulla costituzione di una nuova Società a vocazione commerciale e di una realtà (cooperativa o di impresa) che avrà lo scopo di proseguire la produzione mantenendo la quasi totalità dell’organico. Sono in avanzata fase di definizione forme di collaborazione con il mondo dell’imprenditoria e della finanza locale allo scopo di mantenere le alte professionalità presenti in azienda e di non svilire l’immenso patrimonio dell’eccellenza produttiva della Conceria del Chienti. Su questo punto le organizzazioni sindacali hanno richiesto maggiori dettagli e precisazioni. Il sindacato considera tale vertenza complessa ma emblematica, anche per la città di Tolentino, pertanto considera l’incontro odierno meramente interlocutorio ma utile al fine di ricercare una soluzione condivisa e che non crei traumi occupazionali, sociali, economici, ai lavoratori in un tessuto già fortemente minato dalla crisi in generale e particolarmente da quella del manifatturiero. Le parti hanno deciso di incontrarsi nuovamente entro la prossima settimana, dopo aver esperito ogni tentativo atto a ricercare il recupero occupazionale dei lavoratori.
Continua a leggere
03/06/2013 Sciopero generale dei lavoratori del legno
 E’ stato proclamato lo sciopero generale dei lavoratori del legno. Lo ha deciso l’Assemblea dei quadri e dei delegati delle Federazioni di Categoria di Cgil Cisl e Uil – rispettivamente Feneal, Filca e Fillea. Lo scioperò si farà venerdì 7 giugno per tutta la mattina e per l’ultima ora di ogni turno. La decisione è stata presa per protestare contro la scelta di Federlegno, - l’associazione rappresentativa delle imprese della filiera del legno e arredo -  di abbandonare la trattativa per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale. A fronte di una situazione economica produttiva che si fa sempre più difficile, piuttosto che cogliere l’occasione del rinnovo del contratto nazionale per sviluppare relazioni sindacali basate sul confronto e la partecipazione, anche al fine di condividere soluzioni che aiutino il settore a uscire dalla crisi, Federlegno ha avanzato richieste che i sindacati hanno valutato come inaccettabili. In particolare l’ipotesi di un orario cosiddetto “multiperiodale”, da calcolarsi su base annua con una gestione a totale discrezione dell’impresa; ma anche il peggioramento delle normative sull’apprendistato e del lavoro a tempo determinato. Davanti ad  un naturale rifiuto da parte sindacale di accettare queste imposizioni, la Federlegno, con un atteggiamento scorretto e irresponsabile, ha abbandonato la trattativa. Cgil Cisl e Uil di Categoria chiedono da subito la ripresa di un confronto che affronti i contenuti della piattaforma unitaria, al fine di giungere ad una rapida conclusione del rinnovo del contratto nazionale che sia in grado di dare immediate risposte anche in termini di incremento salariale per la salvaguardia del potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori. Lo sciopero sarà sostenuto da due manifestazioni che si svolgeranno a Pesaro (ore 9.30 in Piazzetta Ciacchi) e a Tolentino (ore 14.30 in Piazza delle Libertà).
Continua a leggere
15/05/2013 Prosegue la mobilitazione sulla sanità
Sanità, prosegue la mobilitazione dei sindacati. Oggi si è svolta la riunione di  Cgil, Cisl e Uil Marche con le rispettive Categorie della sanità e dei pensionati per valutare il confronto in atto con la Regione Marche sulle politiche di riorganizzazione della sanità. Una riunione che fa seguito alla manifestazione del 25 marzo scorso e alle assemblee che si sono svolte in tutti i territori. Pur registrando alcuni passi avanti nelle proposte su reti territoriali, integrazione socio-sanitaria, case della salute e stazione unica appaltante, i sindacati confermano di non condividere la manovra. In particolare esprimono dubbi sulla piena coerenza del piano di riconversione dei piccoli ospedali e, in attesa del progetto di riorganizzazione delle reti cliniche e della definizione del quadro economico complessivo, giudicano estremamente negativo e preoccupante il taglio che si sta profilando sul fronte del personale. Dall’ultimo incontro infatti è emersa la volontà di operare una riduzione di circa 30 milioni di euro alla spesa del personale, che si aggiungono  ai 18 già tagliati lo scorso anno. Se tale ipotesi venisse attuata, sarebbero a rischio non solo centinaia di posti di lavoro, soprattutto tra i precari, ma anche la possibilità concreta di erogare servizi ai cittadini. A questo, si aggiungano i carichi di lavoro che gravano su tutti i lavoratori, che sono già al limite, come dimostra l’ingente arretrato di giornate di ferie rimaste inutilizzate proprio per la mole di lavoro. Cgil, Cisl e Uil Marche, nel denunciare questa situazione, invitano la Regione a modificare radicalmente queste previsioni. In tal senso, si auspicano novità già per il prossimo incontro del 24 maggio. In caso contrario si intensificheranno le iniziative di lotta.
Continua a leggere
07/05/2013 Macerata, la crisi non arretra. Licenziati 649 lavoratori in tre mesi
Il Segretario Marco Ferracuti «Dalla crisi usciremo solo aumentando la produttività del lavoro». Il Segretario della Cisl Marco Ferracuti in intervista rilasciata al Il Resto del Carlino  propone alcune ricette per superare un momento che resta critico. Secondo Ferracuti «la situazione è grave e servono interventi urgenti e mirati. I settori produttivi tradizionali del maceratese, in particolare il manifatturiero, vanno aiutati sviluppando qualità e innovazione. Bisogna però anche puntare su settori innovativi e di prospettiva, come la cultura, il turismo e la filiera agro alimentare di qualità». Le cifre fornite dall'Osservatorio della Cisl di Macerata sul mercato del lavoro rimangono preoccupanti. Nei primi tre mesi del 2013 si registrano 649 nuovi licenziamenti. Sono tanti i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità e solo il 25% di essi ha accesso alla relativa indennità. Per gli altri non sono disponibili neppure le agevolazioni previste dalla legge 326 alle imprese che li volessero riassumere. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si registra una flessione del 5%. In altre parole, la crisi non arretra. «La qualità non si improvvisa - conclude Ferracuti - e le nostre aziende vanno aiutate con politiche infrastrutturali che rendano disponibili energia a costi ridotti, banda larga e una rete di trasporti più efficiente. Servono poi formazione per lavoratori e imprenditori ed orientamento, con un ruolo più forte dei Centri per l'impiego, che devono realizzare una presa in carico reale dei lavoratori». Il cavallo di battaglia della Cisl rimane quello della produttività, da rilanciare attraverso una maggiore partecipazione dei lavoratori alla vita dell'impresa e sviluppando la contrattazione sui luoghi di lavoro con incentivi legati ai risultati aziendali.
Continua a leggere
03/05/2013 Vicini alla Cgil. Il sindacato è unito
Esprimiamo pieno sostegno e solidarietà alla Cgil di Macerata per gli atti vili e spregevoli di cui è stata recentemente oggetto.Una provocazione inaccettabile per tutto il movimento sindacale specie in una giornata - quella del primo maggio - in cui le organizzazioni sindacali si sono compattate con la bellissima manifestazione nazionale di Perugia, sotto lo slogan: “uniti si vince, divisi si perde”.Non è il caso di enfatizzare le gesta di pochi esagitati. Cogliamo però l’occasione per ricordare le responsabilità che il sindacato si assume in questa gravissima crisi.Ogni giorno riceviamo nelle sedi persone in difficoltà, orientandole e dando loro una risposta utile.Siamo presenti in tutti i luoghi di lavoro - fabbriche, scuole, ospedali, uffici pubblici - e facciamo il possibile per tenere i lavoratori ancorati al proprio posto, ad esempio attraverso gli ammortizzatori sociali.Facciano pressione nei confronti delle istituzioni a tutti i livelli – Governo, Regione, Provincia e Comuni - affinché siano messe a disposizione più risorse possibili per i lavoratori e per le persone più fragili e bisognose.Un lavoro importante e faticoso, spesso svolto in silenzio. Ne rivendichiamo il merito anche e soprattutto nei confronti di tutti coloro che, con gesti e parole, tendono a creare odi e divisioni.Il sindacato è unito, e continuerà a lavorare affinché tutti insieme possiamo uscire il prima possibile da questo momento di grande difficoltà.I Segretari di Cisl e Uil (Marco Ferracuti e Roberto Broglia)
Continua a leggere
30/04/2013 Primo maggio, una festa di speranza
Una festa per rimettere al centro la solidarietà e il rapporto tra i cittadini e le istituzioni. Sarà anche questo il primo maggio ai Giardini Diaz. Una due giorni di musica, animazione e divertimento a partire dal pomeriggio del 30 aprile fino alla sera del giorno successivo.L'obiettivo del Comune di Macerata e di Cgil Cisl e Uil (nella foto i tre Segretari Benfatto, Fabbri e Broglia insieme al vice Sindaco Federica Curzi), è quello di provare a costruire uno spazio pubblico aperto a tutti. Un luogo da cui lanciare un messaggio positivo di ottimismo, nonostante il momento difficile che tante famiglie maceratesi stanno vivendo a causa della crisi.Dalla crisi infatti non si può prescindere quando si parla di lavoro. I dati dell'Osservatorio della Cisl di Macerata parlano chiaro. Rispetto ai primi tre mesi dell'anno scorso è aumentata la cassa integrazione, sia ordinaria (+ 39%) che straordinaria (+ 47%). In forte calo invece quella in deroga (-58%), ma non è una buona notizia. Le richieste sono infatti aumentate ma le ore non sono state autorizzate per mancanza di fondi trasferiti alle Regioni.Lancia l'allarme Lidia Fabbri, Segretaria della Cisl di Macerata. «La situazione è gravissima. Tante aziende stanno per chiudere e i loro dipendenti rischiano il posto. Il primo impegno del nuovo Governo deve essere proprio quello di finanziare la cassa integrazione in deroga, o saranno guai. Un dato ci preoccupa in particolare: il 40% delle persone che si rivolgono ai nostri Caf (Centri di assistenza fiscale) esprime come prima difficoltà quella di pagare mutui, affitti e utenze».«Il primo maggio deve segnare un nuovo inizio - conclude la Fabbri - un'inversione di tendenza rispetto al periodo di stagnazione che stiamo vivendo. Abbiamo bisogno di lanciare un messaggio di positività e di speranza, facendo capire alla gente che le istituzioni e il sindacato ci sono, sono vicini alle persone in difficoltà e pronti a dare loro una mano».MERCATO DEL LAVORO MARZO 2013: i dati dell'Osservatorio della Cisl di Macerata  
Continua a leggere
25/04/2013 Un'alleanza per la riforma della sanità
I numeri della sanità marchigiana fanno paura. Se ne è parlato nell'assemblea pubblica  organizzata da Cgil Cisl e Uil mercoledì 24 marzo all'Hotel Recina di Montecassiano. Una appuntamento che ha seguito a stretto giro l'infuocato consiglio comunale maceratese di martedì scorso. Nel giro di cinque anni la Regione Marche hanno visto ridurre di € 565 milioni le risorse disponibili per la sanità. Il colpo di grazia è arrivato dalla spending review, dalla quale deriva la necessità di recuperare, entro la fine dell'anno, quasi 200 milioni di € per chiudere in pareggio il bilancio regionale ed evitare il commissariamento. Questo comporta, tra le altre cose, la necessità "tagliare" 310 posti letto per pazienti acuti negli ospedali, in aggiunta ai 159 posti già tagliati durante la scorsa estate. Sono almeno 120 le Unità Operative (cioè i reparti) a rischio di chiusura. Negli ospedali maceratesi i posti letto in meno saranno 148. Destinate a chiudere le Unità Operative di Medicina di Tolentino e Recanati, insieme alla Chirurgia di San Severino Marche. In due anni il personale della sanità maceratese è stato ridotto di 1.400 unità. «Sono partiti i tagli, ora bisogna puntare sugli investimenti.» Il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti sostiene la necessità di scelte ponderate all'interno di un progetto chiaro e condiviso. «Non è tanto importante difendere un singolo ospedale, quanto ragionare in un'ottica complessiva della rete dei servizi sanitari in Area Vasta. Bisogna puntare sul rafforzamento della sanità territoriale, in particolare sull'assistenza domiciliare per pazienti anziani, fragili e cronici, che deve compensare la riduzione dell'assistenza negli ospedali». Punta il dito sugli sprechi il Segretario generale dei Pensionati Dino Ottaviani. «Sarnano, San Ginesio e Montecassiano. Sono strutture sulle quali si sono investite risorse importanti  in progetti di ristrutturazione e che attualmente o sono chiuse o non funzionano ancora a pieno regime». Ottaviani chiede anche un piano finanziario chiaro. «Vogliamo conoscere esattamente quante risorse verranno risparmiate dalla trasformazione dei piccoli ospedali e dove verranno reinvestite». E proprio del piano di riconversione dei piccoli ospedali ha parlato Sistino Tamagnini, Segretario generale della Cisl Funzione pubblica. «Le strutture di Tolentino, Recanati e Matelica verranno trasformate in Case della salute. Ma il progetto non può funzionare senza accordi con i Medici di famiglia e con i Medici del 118». Tamagnini ha invitato poi tutti a rispettare i propri ruoli. «La politica deve dare linee di indirizzo, l'Asur deve attuarle dando indicazioni ai territori e i Direttori di Area Vasta devono attuarle». Sullo sfondo anche il tema della riduzione degli sprechi. Finora il personale del comparto (infermieri e operatori di assistenza) ha pagato il prezzo più alto. Il sindacato chiede ora di rivedere anche la spesa per i dirigenti e per il personale amministrativo. Sotto accusa in particolare le Aree Vaste, che nell'attuale assetto organizzativo risultano poco utili, con Direttori pagati 131.000 € all'anno che non hanno potere di decidere quasi nulla. Il sindacato chiede di attribuire alle Aree Vaste la personalità giuridica e l'autonomia decisionale, oppure di eliminarle definitivamente. All'assemblea sono intervenuti anche il Sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, e il Presidente della quinta Commissione del Consiglio regionale marchigiano, Francesco Comi. Quest'ultimo ha preannunciato importanti modifiche alla proposta regionale, in particolare sul rafforzamento del sistema dell'emergenza, invocando la disponibilità delle organizzazioni sindacali su una "grande alleanza" per portare a termine una riforma necessaria e non rinviabile. GUARDA IL VIDEO DELL'ASSEMBLEA  
Continua a leggere
15/04/2013 Cgil, Cisl, Uil manifestano a Roma. Subito più risorse!
   GUARDA LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE
Continua a leggere
11/04/2013 Bonanni a Pesaro: ridurre le tasse e la spesa pubblica
Tenere viva la speranza. E' l'invito del Segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, intervenuto ai lavori dell'11° Congresso della Cisl Marche. «Il clima nel paese è diventato pesante, e i tragici fatti di cronaca di Civitanova Marche dimostrano che sta crescendo un forte disagio sociale». Per questo Bonanni chiede che si formi subito un nuovo Governo. «Questa situazione di stallo è molto pericolosa. Non possiamo aspettare i comodi dei partiti. Serve un nuovo esecutivo per rassicurare mercati e imprese e per far uscire il paese da  una situazione insostenibile ed imbarazzante». La Cisl chiede la riduzione delle tasse per ridare potere d'acquisto alle famiglie e per far ripartire l'economia, insieme ad azioni per ridurre la spesa pubblica, a partire da quella per le istituzioni. Eliminare le Provincie, razionalizzare le Regioni ed accorpare i Comuni riorganizzando anche le aziende municipalizzate. Queste sono alcune delle proposte che Bonanni lancia dal palco del Baia Flaminia di Pesaro. Sui debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese il leader della Cisl è chiaro. «Vanno pagati, certo, ma vanno anche analizzate le ragioni per le quali gli enti pubblici acquistano dai privati beni e servizi che servono nemmeno nel 10% dei casi e contro i pareri della Consip (l'Ente di consulenza del Ministero delle Finanze)». A chi sostiene il superamento del modello Marche Bonanni risponde parlando di un sistema che tiene ancora il passo e che contribuisce  ad alimentare le esportazioni a livello nazionale. «Ma le piccole e medie imprese marchigiane, che tanto benessere hanno creato nei decenni scorsi, vanno ripensate. Bisogna rivedere i fattori di sviluppo e riconvertire le produzioni affinché le aziende si specializzino e aggrediscano i mercati». Per questo, secondo il Segretario generale della Cisl, servirebbero in primo luogo infrastrutture funzionanti. «Invece su questo il nostro paese è fermo da 20 anni e nessuno ragiona più su temi come quello dei trasporti, fondamentale in una Regione come le Marche, priva di una vera autostrada». Per uscire dalla crisi non serve il populismo. E' necessario invece il confronto con le forze sociali, che propongono soluzioni semplici ed efficaci. «Soprattutto però - conclude Bonanni - non dobbiamo lasciarci vincere dallo scoraggiamento. Dobbiamo tenere viva la speranza».  
Continua a leggere
11/04/2013 Mastrovincenzo rieletto al vertice della Cisl Marche
Stefano Mastrovincenzo è stato confermato Segretario generale della Cisl Marche. Lo ha deciso il nuovo Consiglio generale eletto al termine dei lavori dell'11° Congresso regionale. Mastrovincenzo, eletto all'unanimità, guiderà una Segreteria composta da Mariella Tonti, anch'essa riconfermata, e dagli ex Segretari della Cisl di Pesaro, Macerata e Ascoli Piceno - Fermo, rispettivamente Sauro Rossi, Marco Ferracuti e Alfonso Cifani. La nuova Segreteria sarà impegnata per i prossimi  quattro anni sulle politiche  di sviluppo, del  lavoro e del welfare  regionali.  Il Congresso ha approvato in via definitiva anche la  riorganizzazione della Cisl Marche, che prevede una razionalizzazione dei livelli politici e amministrativi, un maggior radicamento nel territorio ed una più efficace presenza nei luoghi di lavoro a sostegno delegati sindacali.
Continua a leggere
11/04/2013 Sguardi sulla donna, una giornata particolare
E’ domenica. Forse la prima domenica di bel tempo, o quasi, di questo bizzarro inizio di primavera. Noi, Anteas servizi Marche e Coordinamento femminile regionale dei pensionati Cisl, abbiamo organizzato un incontro “Sguardi sulla donna”. Proprio in questo giorno! Questo il pensiero che ci veniva in mente, mentre da giorni preparavamo l’evento. E poi saranno presenti il nostro Presidente nazionale Arnaldo Chianese e il Segretario Generale dei pensionati Cisl Marche Mario Canale. Come andrà? …….. Ed allora ecco il risultato. Nella meravigliosa cornice dell’Abbadia di Fiastra (Abbazia cistercense del 1142), con i suoi 800 ettari di prati e boschi, con la sua struttura severa e accogliente, gli oltre 200 soci dell'Anteas e le componenti il del Coordinamento femminile hanno vissuto una domenica particolare. La giornata, organizzata per festeggiare le donne, si è dipanata in modo scorrevole e brioso. Un duetto tra Rosanna Appignanesi, Vice Presidente Anteas regionale e Lorenza Mancini, Responsabile del Coordinamento femminile regionale Fnp, che hanno introdotto i lavori. La sapiente regia di Carmen Carotenuto, operatrice della Fnp di Ancona. La visione e poi il dibattito su alcuni spezzoni dei film “Lanterne Rosse”, “We Want” e “Una giornata particolare”. Fabio Sandroni e Nadia Ciambrignoni del Cinecircolo Giovanile Socioculturale (CGS)  hanno toccato le corde più sensibili mettendo a fuoco i vari aspetti della donna vista anche dalla cinematografia in rapporto con la società, la famiglia, il lavoro ed il sindacato. Poi, ancora presi dalle scene cinematografiche e dal dibattito, l’attrice marchigiana Isabella Carloni ha presentato un suo lavoro teatrale sulla maga Circe, ammaliando, è proprio il caso di dirlo, tutto il pubblico e tenendolo inchiodato alla sedia fino alla conclusione. Nella mattinata i saluti di Mario Canale, Segretario Generale dei pensionati Cisl delle Marche, di Marco Ferracuti, Segretario Generale della Cisl Macerata, in rappresentanza della Cisl regionale, e della Dott.ssa Formica Brunetta, Coordinatrice dell' Ambito Territoriale 15. A conclusione della mattinata il Presidente Anteas Nazionale Arnaldo Chianese ha tratteggiato con vigore il nuovo volto dell’ Anteas e della mission che ci deve guidare nella nostra attività di volontariato. Nel pomeriggio, dopo una visita guidata alle bellezze dell’Abbadia, la Santa Messa celebrata da un giovane sacerdote salesiano, ha concluso questa bella giornata … particolare. Roberto Battistini - Presidente Anteas Servizi Marche
Continua a leggere
05/04/2013 Approvate le prime misure dell'accordo anticrisi 2013
La Regione Marche ha approvato tre Delibere che danno attuazione alle prime misure contenute nell'accordo anticrisi firmato con i Sindacati il 19 dicembre 2012. Le Delibere riguardano in particolare i contratti di solidarietà difensivi, l'esenzione dal ticket sanitario e il contributo per gli studenti universitari figli di lavoratori in crisi o studenti lavoratori in crisi Dal 2009 Cgil Cisl e Uil delle Marche sottoscrivono con la Giunta Regionale accordi contenenti misure a sostegno delle fasce di popolazione più esposte e più colpite dalla crisi; uno sforzo notevole, anche in termini finanziari, che il Sindacato chiede alla Regione convinto che esso rappresenti segnale concreto a difesa della coesione sociale. Leggi e scarica i volantini sulle tre tipologie di misure: Contratti di solidarietà Diritto allo studio Esenzione ticket
Continua a leggere
05/04/2013 Sanità, continua la mobilitazione del sindacato
Sanità, continua la mobilitazione dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil Marche hanno deciso di avviare nei prossimi giorni una serie di assemblee pubbliche nei tredici Distretti sanitari della Regione, per illustrare le valutazioni e le proposte dei sindacati sui provvedimenti in atto.Dopo la manifestazione del 25 marzo, dunque, le organizzazioni sindacali proseguono nelle iniziative di protesta contro la riorganizzazione del settore. Una protesta che si lega a vari motivi. Anzitutto, la questione del personale a proposito del quale Cgil, Cisl e Uil ribadiscono la necessità di difendere i livelli occupazionali diretti e indiretti nonché l’esigenza di tutelare le condizioni di lavoro degli operatori.In secondo luogo, si pone l’accento sulla mancanza di programmazione e di raccordo tra i tagli e i nuovi investimenti; quindi, la carenza di servizi territoriali come l’assistenza domiciliare agli anziani e la diffusione delle Case della salute.Per Cgil, Cisl e Uil occorre piuttosto tagliare i doppioni, gli sprechi e i privilegi ancora esistenti nella sanità e investire sui servizi ai cittadini.
Continua a leggere
03/04/2013 Produttività, approvato il Decreto
Di seguito  il testo del Decreto sulla detassazione del salario legato alla produttività, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 marzo.Il testo non scioglie alcuni nodi interpretativi relativi a voci specifiche di salario, per superare i quali si è in attesa del decreto attuativo, ma è già sufficiente per realizzare accordi e sbloccare rigidità espresse fino ad oggi da alcune Associazioni imprenditoriali.IL TESTO DEL DECRETO
Continua a leggere
03/04/2013 Segni di futuro, la Cisl verso il Congresso
Niente ricette, perché quello che verrà sarà il tempo dell’incertezza e dell’instabilità. “Dobbiamo farcene carico”. Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, sfrutta il bivio della scadenza naturale del suo mandato per ridisegnare scenari, ricomporre tasselli impazziti per crisi. “Essere a un passo dalla ripresa, uscire dall’emergenza sono formule superate dai tempi”.Da guida sindacale di 159.840 marchigiani preferisce ristabilire i perimetri socio-economici piuttosto che tracciare bilanci personali. “Nulla sarà più come prima perché la realtà affrontata in questi anni - e qui cita il rapporto annuale del Censis - è stata caratterizzata da fenomeni enormi, fuori dalla nostra portata intellettuale e politica”. E da quel “nostra” non esclude alcuno: istituzioni, banche, partiti, sindacati. “Processo non padroneggiabile”, lo definisce senza indugi.“L’eccesso di semplificazione e il ridurre tutto a slogan fa sfuggire il senso della realtà”. Sanità, imprese che falliscono, occupazione in picchiata, disoccupazione alle stelle, il segretario non cede alla dichiarazione a caldo. Inutile tentare di strappargli un commento sulla battuta in controtendenza - la lapidaria “si può anche morire di innovazione e internazionalizzazione-” di uno degli ultimi caduti sul campo, Federico Vitali, patron della Faam, leader mondiale delle batterie elettriche. “Ogni caso è a sé, bisogna sapere, conoscere, studiare”, apre e chiude.Niente ricette, Mastrovincenzo preferisce incidere “segni di futuro”, sottotitolo dell’XI congresso regionale che il 9 e 10 aprile avrà Pesaro per sfondo. “Si deve restare agganciati all’Europa, le Marche hanno bisogno dei fondi strutturali”. Non lascia tempo al tempo: “E’ il momento di rinegoziare le risorse per il 2014-2020 e valorizzare i corridoi infrastrutturali europei. Ma temo gli effetti di questo sentimento antieuropeista: è una rabbia comprensibile quella contro il rigore che ci viene imposto, ma dobbiamo stare attenti che non si traduca in un serio rifiuto”.La prende da lontano, il segretario, poi torna a convergere al centro, al centro del sistema Paese. “Non possiamo pensare di sbloccare questo drammatico stallo da soli, chiusi in noi stessi. Le Marche hanno bisogno dell’Italia e viceversa”. Insieme e sottoinsieme con la politica, l’ennesima emergenza, lì a fare da cassa comune. “L’istanza di rinnovamento va considerata, c’è grande disagio sociale in giro”. Non fa la morale, invita piuttosto a prendere coscienza. “La crescita è ferma da anni, aumentano le disuguaglianze con ampie fasce di popolazione a rischio impoverimento”. Ennesima sfaccettatura di quei “fenomeni enormi, fuori dalla nostra portata”. E allora “serve responsabilità, il Paese non può stare fermo altri mesi”. Cifre alla mano, dà il peso specifico dell’urgenza: cassa integrazione ordinaria a + 76,6%,  nel 2012, la straordinaria su del 42,2% e quella in deroga del 38,09%. Con un tasso di disoccupazione medio che si arrampica fino al 9,1%. Si appella alla logica, prevede e avverte: “Rigore, ma mai più senza equità”. Dipana il concetto: “Da un lato c’è il senso di responsabilità nella gestione delle risorse, che deve pervadere la vita pubblica; dall’altro bisogna convincersi che se l’equità viene dopo, il rigore si traduce in tagli e sacrifici per le fasce di popolazione più deboli”. Guai a dire ricette, meglio inanellare priorità: “Gli enti locali vanno razionalizzati. È sufficiente ricordare che in tutta la regione ci sono almeno otto società partecipate che gestiscono i rifiuti: è solo un esempio”. Il segretario allarga lo spettro d’azione ad acqua, trasporti, università. "Il concetto è sempre lo stesso - fa quadrare il teorema - meno dispersione di risorse, meno consigli d'amministrazione, sintesi di spese, tariffe più basse". Per tutti. "Vale l'idea delle multiutility, dei servizi integrati: migliora l'offerta, si contengono i costi". Per tutti, fino ad arrivare ai Comuni che Mastrovincenzo vorrebbe convertire nelle più "risparmiose" unioni. "Anche in questo caso, piccolo non è più bello". Sanità inclusa? "Nel progetto della Regione manca una chiara pianificazione economica accanto alle scelte riorganizzative, non ci sono azioni per contenere la mobilità passiva; a fronte della riduzione dell’offerta ospedaliera mancano previsioni di rafforzamento dei servizi territoriali, dell’integrazione socio-sanitaria, della prevenzione e dell’emergenza-urgenza, c’è in vista un altro inaccettabile taglio al personale sanitario; non ci siamo!“. Al risanamento pubblico, il segretario, fa corrispondere la corresponsabilità e l'Europa non fa più paura, ma esempio: "Prendiamo a modello la Germania dove il costo dell'occupazione è più elevato del nostro ma dove i lavoratori sono coinvolti - non solo come forza lavoro – nella partecipazione alle logiche produttive". Un appello che Mastrovincenzo innanzitutto rivolge a se stesso e alla sua struttura sindacale al motto di: riorganizziamoci. "Perché - è la convinzione - è buona regola applicare a sé quello che si propone agli altri". Traduce gli intenti: "Bisogna lavorare in rete, favorire ricerca e innovazione, associarsi su una massa critica più ampia". I primi "segni di futuro" li incide nella casa comune, la Cisl: "Stiamo razionalizzando le risorse economiche che derivano dal tesseramento, migliorando l'utilizzo delle persone, riducendo al minimo la burocrazia interna, rafforzando la presenza nei luoghi di lavoro". Dà la cifra del cambiamento: "Eravamo quattro strutture provinciali, con quattro società distinte per la consulenza fiscale: ora ce n'è una sola". Supera gli steccati di un tempo: "Ci siamo ridisegnati in 13 aree sindacali - tante quanti i distretti sanitari e i centri per l'impiego - per aderire davvero al territorio". E farsene carico. 
Continua a leggere
29/03/2013 Sanità, serve una nuova fase di confronto
Da almeno un anno siamo impegnati  su tutti i tavoli  per ribadire la  nostra piena  contrarietà  ai  tagli lineari  su personale e servizi che  in nome di altissimi principi  e in maniera sempre più ricorrente sono alla base degli interventi delle politiche della Regione Marche e delle scelte unilaterali che ASUR  e altre Aziende Sanitarie marchigiane continuano a mettere in campo. Scelte  destinate  a produrre  solo  maggiori disservizi  al personale e  soprattutto all’utenza   la quale, se permane questo stato di cose , dovrà  garantirsi il diritto alla  salute in forma ancora più onerosa  e, oltre a dover sostenere una  già  pesante pressione fiscale, sarà costretta  anche  ad   intervenire  di tasca propria per curarsi ed avere assistenza.Particolarmente  preoccupanti  i risvolti  per  quanto viene proposto  in termini di  riordino della Rete Ospedaliera   e della Rete Territoriale di Soccorso e per  tutti gli altri provvedimenti e indirizzi  che Regione e ASUR  stanno emanando  i quali  stanno profondamente modificando  l'assetto organizzativo e funzionale della sanità nel  territorio dell'Area Vasta 3  fino a far  emergere  una crescente  e sostanziale de -responsabilizzazione  rispetto al proprio  ruolo e alle proprie funzioni .Purtroppo  sempre più a fatica riusciamo  a entrare nel merito delle questioni  e,  anche  quando  finalmente  si apre un  confronto , oltre ad essere  sistematicamente preceduto da una serie di annunci  mediatici  fuorvianti  fatti ad arte dalla parte pubblica, questo spesso  non lascia alcuno spazio di negoziazione!Molto emblematico per esempio   è il fatto  che la proposta di riordino della Rete Territoriale di Soccorso di cui in questi giorni si sta’ discutendo  insieme  al riordino della Rete Ospedaliera , sia  approdata la scorsa settimana  in Area Vasta 3,  al  confronto cioè con  le OO. SS. , dopo ripetuti annunci a mezzo stampa  ad opera  dei vertici  ASUR   che, al fine di condizionarne l’approvazione, non hanno  esitato a  definirla  migliorativa   rispetto agli standard .Ma  di fronte a tanta  sfrontatezza  in quella  sede   abbiamo  con forza e coralmente respinto al mittente  questa  come  ogni  altra proposta organizzativa  che  preveda  un ulteriore taglio indiscriminato sul personale, sui posti letto e sulla qualità dei servizi . E abbiamo anche dimostrato che, in Area Vasta 3,  proprio nel caso del riordino della Rete Territoriale di Soccorso, non e’ affatto  vero che ci sarà un miglioramento ma un sicuro peggioramento.Nel senso  che  la proposta, oltre ad andare in controtendenza rispetto a quello che sull’emergenza – urgenza  è l’orientamento più diffuso in campo nazionale che vorrebbe vedere privilegiati  gli equipaggi con a bordo infermiere e autista soccorritore (MSI), prevedrebbe  anche la  contestuale  chiusura di 3 Punti di Primo Intervento (Recanati, Tolentino e Matelica) particolarmente strategici se si considera gli effetti  che, per  l’ulteriore  taglio  di posti letto  o la modifica   degli  standard assistenziali  che seguirà alla “riconversione”  in lungodegenza o in Casa della  Salute  di molti di essi, si  stanno già producendo  sulla  situazione dei Pronti Soccorsi completamente abbandonati a se stessi come quello di Macerata  che da anni attende importanti  modifiche  strutturali.Però Il Direttore dell’ASUR, il  Dott. Ciccarelli , ci  dice  che  il perché di questi  tagli dobbiamo  ricercarla  nel  Governo Centrale  che  negli ultimi anni ha varato ben cinque manovre consecutive  di contenimento della spesa  pubblica .Una risposta che né ci piace né ci convince e che,  oltre ad apparire un banale alibi,  ci spinge  a chiedere  che ,  in attesa  che  venga emanato il  nuovo Regolamento  ministeriale che dovrà fissare gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, si voglia evitare  di  attuare modifiche  organizzative dirompenti  se non quelle in linea  con le  previsioni del vigente Piano Sanitario Regionale.Nel frattempo invitiamo  tutti i soggetti politici e istituzionali  ad  interrogarsi  meglio  se  questi ulteriori sacrifici  che vengono richiesti  all’Area Vasta 3, e  non solo,  siano  davvero necessari  o se invece  si può / si deve agire diversamente, per esempio puntando  decisamente  sul Servizio Sanitario Pubblico e comunque  sulla qualità dei servizi e  sulla professionalità del personale   quale strumento  per dare  risposte più appropriate agli utenti e garantire a tutti il diritto alla salute!In questa ottica   è fondamentale che le parti sociali, chiamate a condividere questi importanti riforme, per dare meglio il loro apporto, possano  entrare  nelle pieghe  dei conti dell’ASUR e delle altre Aziende Ospedaliere per cercare di capire  realmente,  aldilà dei proclami  e dei numeri che vengono ogni volta snocciolati a loro , al personale o  alla popolazione,  come nel concreto  sono state amministrate fino ad  oggi  le tante risorse  che sono circolate   e chi ha realmente beneficiato delle scelte  fatte  !Siamo fermamente  convinti che rispetto  a quanti continuano a chiederci tagli drastici su tutto il fronte  non sarebbe del tutto inutile  poter  riprendere in mano  alcuni  degli atti  adottati   dall’Asur e dai Direttori di Area Vasta  solo in questo ultimo anno  per quanto riguarda i  servizi  erogati in regime diretto , le dotazioni organiche e i processi occupazionali oltre che  dei servizi offerti in regime di convenzionamento  o anche  di libera professione  per  capire, dati alla mano,  chi ha pagato il prezzo dei sacrifici fatti  finora e  chi ne  ha tratto il vero giovamento :  l’utente, il personale dipendente oppure  altri?ADESSO  PERO’ DAVVERO BASTA! Basta con le menzogne e  basta anche esser presi in giro! Basta con  i continui cambiamenti di rotta , con i piani concordati  e poi subito cambiati, basta  con le ipocrisie e le contraddizioni  di chi  continua a cercare il risparmio  sempre sulla pelle  degli altri. Occorre che si apra una NUOVA fase negoziale  che rimetta al centro  di questa  azione riformatrice  TUTTI I cittadini utenti  e  SIA  IN GRADO  di   ricercare     scelte  condivise nell’attuazione dell’intera  riforma  del sistema socio sanitario della Regione Marche che nel territorio e nella  domiciliarità   pone la sua centralità.Ce lo chiede con forza   il personale  dipendente, i cittadini  e  i Sindaci stessi. Non possiamo non  rispondere!Area Vasta 3_  Macerata  26 marzo 2013Le  OO.SS.  CGIL  FP   -   CISL  FP  -  UIL FPL      MacerataRSU AREA VASTA 3  Macerata
Continua a leggere
13/03/2013 Una manifestazione contro la riforma della sanità
LE FOTO della MANIFESTAZIONE Cgil, Cisl e Uil si mobilitano contro la politica sociale e sanitaria della Regione Marche.Le Segreterie regionali delle tre confederazioni e delle rispettive categorie dei lavoratori della sanità e dei pensionati hanno organizzato una manifestazione regionale che si è tenuta lunedì 25 marzo alla Fiera della pesca di Ancona.Al Presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca e agli Assessori Almerino Mezzolani (sanità) e Luca Marconi (sociale) è stato inviato un documento con il quale si esprime una valutazione critica del confronto che si è sviluppato negli ultimi due mesi sulla riorganizzazione del servizio sanitario e sulla legge di riforma dei servizi sociali.Rispetto alla sanità i sindacati criticano la  mancanza di un quadro d’insieme che riguardi tutto il sistema, i processi riorganizzativi, gli aspetti finanziari e quelli relativi alla gestione del personale.Forti dubbi sul futuro degli ospedali marchigiani. Non c'è ancora chiarezza su quali posti letto per pazienti in fase acuta verranno chiusi (in totale 795) e quali verranno riconverti o trasformati in posti letto di lungodegenza o riabilitazione (244) o in posti letto di Day Hospital e Day Surgery.Non emerge poi alcun disegno di rafforzamento della sanità territoriale (Case della salute, RSA e residenze protette per anziani, assistenza domiciliare)  dell’integrazione socio-sanitaria, della prevenzione e della rete dell’emergenza.A fronte di una crescita del fenomeno delle liste di attesa e della mobilità passiva, non si conoscono, se esistono, gli obiettivi e gli interventi previsti per il loro contenimento.In mancanza di un quadro finanziario chiaro e di una pianificazione delle risorse la riorganizzazione si presenta solo come un’operazione di tagli finalizzati al conseguimento degli obiettivi di bilancio e non come una vera riforma del sistema.La conseguenza sarà una riduzione  pesante all'occupazione, ancor più grave considerando che  in questi anni la riduzione del costo del personale ha fornito un contributo importante al  risanamento dei conti della sanità marchigiana, bel al di là del sostenibile e del programmato. A forte rischio il rinnovo di tutti i contratti di lavoro flessibile.Cgil, Cisl e Uil chiedono inoltre di rivedere la proposta di legge regionale relativa al  “sistema regionale integrato dei servizi sociali a tutela della persona e della famiglia”, in particolare per quanto concerne il ruolo degli Ambiti sociali, la gestione associata dei servizi e per gli aspetti relativi alla partecipazione delle associazioni e dei cittadini alla gestione delle politiche sociali.
Continua a leggere
12/03/2013 Lettera aperta ai Consiglieri di Banca Marche
Pubblichiamo la lettera aperta che la Segreteria della FIBA (bancari) della Cisl Marche ha inoltrato al Consiglio di Amministrazione di Banca Marche «Constatiamo che, nonostante tre mesi di battente campagna mediatica, la vecchia gestione non ha ancora riconosciuto, responsabilmente, la propria inadeguatezza, ritirandosi, almeno per senso di dignità. Non bastano i ripetuti appelli dei lavoratori, provenienti dalle assemblee svoltesi nelle prime settimane dello scorso dicembre, a fare subito chiarezza sulla situazione ed a sollevare chi ha guidato la Banca contro gli scogli di questa crisi interna, con incolpevole insipienza o con colpevole spregiudicatezza?Così si sarebbe potuto attenuare il devastante impatto alla clientela che sempre più  incalza i lavoratori della rete con domande piene di preoccupazione e di crescente sfiducia.Il danno d’immagine che si sta creando rischia di provocare un ridimensionamento della Banca con immancabili conseguenze sui lavoratori e sul territorio.Come non bastasse, il gossip viene alimentato anche tra i colleghi da chi, diffondendo irresponsabilmente informazioni destituite di ogni fondamento, cerca di far leva sulle paure per fini personali e/o di cordata.Per questo la Fiba-Cisl rivolge alle Fondazioni e al Consiglio di Amministrazione questo forte richiamo al senso di responsabilità che oggi, più che mai, è indispensabile e che, finora, è stato mostrato pienamente soltanto dai lavoratori.Chi ama i nostri territori lo mostri e sappia prendere decisioni conseguenti, per il bene di tutti, questa volta!I lavoratori, che stanno facendo ancora una volta la propria parte, si aspettano perciò un corrispondente e definitivo segno di discontinuità.La Fiba-Cisl, inoltre, ritiene imprescindibile che le scelte future sul nuovo vertice ricadano su figure di “garanzia” gradite, stavolta, anche ai lavoratori; soltanto così si potrà intraprendere la via del rilancio con la coesione indispensabile a consentire un percorso finalmente virtuoso».
Continua a leggere
05/03/2013 Corsi di riqualifica per Operatore Socio Sanitario
Lo IAL Marche Srl promuove due corsi di formazione finanziati dalla Provincia di Macerata della durata rispettivamente di 910 ore (tipologia A) e 760 ore (tipologia B).Entrambi i percorsi formativi sono destinati a n. 30 partecipanti, di cui n° 23 posti sono riservati a donne.L’accesso ai percorsi formativi è rivolto esclusivamente a lavoratori di imprese private e/o strutture pubbliche che siano residenti nel territorio della Provincia di Macerata o che prestino servizio c/o una delle strutture e/o servizi ubicati nel territorio della Provincia di Macerata.La tipologia A (910 ore) è riservata a personale con esperienza lavorativa pari o superiore a 2 anni ed inferiore a 5 anniLa tipologia B  (760 ore) è riservata a personale con esperienza lavorativa pari o superiore a 5 anni ed inferiore a 10 anni.Al termine del percorso formativo agli allievi che avranno frequentato il 90% delle ore del corso ed avranno superato con esito positivo gli esami finali, verrà rilasciato, ai sensi dell'art. 14 della legge 845/78, un attestato di qualifica di I livello TE 10.31 .La modulistica è disponibile sul sito internet al seguente indirizzo: www.ialmarche.it o disponibile presso la segreteria organizzativa dello IAL Marche Srl di Macerata (Via dei Velini 52/A - Tel. 0733 261383 - 240171 Fax 0733 232976 macerata@ialmarche.it) Scadenza presentazione delle domande: CORSO TIPOLOGIA A - 910 ore:    13 MARZO 2013 CORSO TIPOLOGIA B - 760 ore:    11 MARZO 2013 Alla domanda di partecipazione devono essere allegati: Copia del documento di identità firmato e in corso di validità del candidato e del datore di lavoro Curriculum vitae - modello europeo – firmato in originale (Allegato 16) Autocertificazione dell'esperienza professionale (Modello certificazione requisiti) Modello Aiuti di Stato in regime di De Minimis (a cura del datore di lavoro) (Allegato 5) Modello Lavoratori (a cura del datore di lavoro) Fototessera La domanda va inviata tramite raccomandata con avviso di ricevimento al seguente indirizzo: IAL MARCHE SRL, Via dell'Industria 17, 60127 Ancona, indicando sulla busta la dicitura: “Corso di Riqualifica Operatore Socio Sanitario - cod. 154869” (tipologia A)“Corso di Riqualifica Operatore Socio Sanitario - cod. 154870” (tipologia B) 
Continua a leggere
26/02/2013 Una nuova Cisl, più vicina ai lavoratori
Mercoledì 27 febbraio ore 15.00 l'Anton di Recanati ospiterà  l’Assemblea territoriale della Cisl di Macerata. L'Assemblea sostituisce il tradizionale Congresso provinciale e vi parteciperanno 156 delegati in rappresentanza degli oltre 40.000 iscritti maceratesi.Un passaggio importante dentro il percorso di revisione dell’assetto organizzativo che la Cisl Marche sta portando avanti. Verranno accentrate alcune funzioni e competenze, specie quelle di tipo tecnico e amministrativo e sarà potenziata la presenza della Cisl sul territorio.  Le 5 strutture provinciali saranno sostituite da 13 Aree Sindacali Territoriali (Macerata, Civitanova Marche e Tolentino per la ex Unione Sindacale Territoriale di Macerata)«In questo modo - sostiene un comunicato a firma dell'attuale Segreteria  - garantiremo un’azione di tutela e di rappresentanza ancora più incisiva e più vicina ai lavoratori, potenziando “la prima linea” cioè i delegati (rappresentanti sindacali sui posti di lavoro) e i servizi offerti nelle sedi CISL (ufficio vertenze, associazione consumatori, patronato e caaf).Con questa scelta la Cisl vuole dare un segnale  chiaro e un esempio forte a tutte le sue controparti,  alle quali da tempo chiede processi di accorpamento, di razionalizzazione e di riduzione di inefficienze.Tra le quali ci sono naturalmente le amministrazioni comunali, con le quali la Cisl dialogherà nel pomeriggio, attraverso un convegno durante il quale si parlerà della gestione associata delle funzioni comunali.«La municipalità va preservata  - sostiene il Segretario generale Ferracuti - ma bisogna porre la questione dei "comuni polvere". La tipicità è una bellezza solo se non pregiudica i servizi al cittadino.Per la Cisl l'associazionismo comunale non è un obbligo da adempiere ma una sfida da vincere: la sfida di ridisegnare il governo del  territorio attraverso percorsi associativi che migliorino produttività e competitività di tutto il sistema.
Continua a leggere
15/02/2013 Macerata, nascono le nuove Leghe dei pensionati
Sono nate le nuove Leghe della Federazione dei pensionati (FNP) della Cisl di Macerata. Martedì 12, mercoledì 13 e giovedì 14 febbraio si sono svolti i relativi Congressi a Tolentino (Hotel 77), Macerata(Domus San Giuliano) e Potenza Picena (Agriturismo La Cipolla d'oro).Le nuove Leghe, a partire dal 1 aprile prossimo - giorno successivo allo svolgimento del Congresso regionale -  sostituiranno la FNP di Macerata all'intero di un percorso di riorganizzazione  della FNP regionale. Non più 4 Federazioni provinciali (Ancona, Pesaro, Ascoli/Fermo e Macerata) ma 13 Leghe territoriali coordinate dalla FNP Marche.I 198 congressisti nominati dalle 16 Assemblee territoriali svolte nei mesi scorsi, hanno eletto i nuovi Consigli Direttivi delle Leghe, che a loro volta hanno eletto le Segreterie di Lega.A Tolentino Pacifico Papa sarà affiancato da Giammario Marchetti e Anna Maria Paparelli. La Lega di Civitanova Marche verrà guidata da Duilio Bonifazi, coadiuvato da Antimo Flagiello e Donatella Marcelli.Ai vertici  della Lega di Macerata è stata confermata  la precedente Segreteria provinciale, costituita dal Segretario generale Dino Ottaviani e dai suoi colleghi Marisa Sensini e Nello Becerica.Oltre che un momento di partecipazione e democrazia sindacale, i Congressi hanno rappresentato anche un'occasione  di confronto su molti temi d'attualità.  Riforma del sistema fiscale,  rivalutazione delle pensioni, legge nazionale per la non autosufficienza, lotta all'evasione.Su questo e su molto altro i congressisti si sono espressi intervenendo e approvando appositi documenti finali.  I Congressi sono stati condotti dalla Segreteria provinciale di Macerata, che li ha introdotti con una relazione illustrata dal Segretario generale Dino Ottaviani.
Continua a leggere
05/02/2013 Corso di preparazione ai concorsi per agente di polizia locale
Lo IAL Marche organizza a Macerata un corso di preparazione ai concorsi per agente di polizia locale.Il corso verrà avviato il 18 marzo 2013  presso la sede dello IAL  a Macerata, in Via dei Velini 52Il corso avrà durata di 60 ore,  comprensive di esercitazioni pratiche e valutazione finale. Rilascerà un ATTESTATO valido ai sensi di legge, come titolo formativo per i concorsi pubblici.Le iscrizioni sono aperte fino al 28 febbraio 2013. Gli interessati possono rivolgersi alla Segreteria organizzativa dello IAL MARCHE di Macerata (Via dei Velini 52 – Tel. 0733-240174 0733-261383)
Continua a leggere
31/01/2013 Rinnovo contrattuale dei metalmeccanici
La crisi del settore metalmeccanico nelle Marche si è fortemente intensificata. Nel 2012 sono aumentate le ore di cassa integrazione sia ordinaria che straordinaria, per non parlare dei tanti posti di lavoro già persi a partire dal 2009.ORE DI CASSA INTEGRAZIONE AUTORIZZATE DALL’INPS NEL COMPARTO DELLA MECCANICANel 2012 sono state 3.141.874 le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate contro le 1.310.617 del 2011;Nel 2012 le ore di cassa integrazione straordinaria sono state 7.101.654, (pari al 51% del totale delle ore di straordinaria autorizzate nella regione), rispetto al 2011 con 5.172.142 ore autorizzate (un incremento del 37% sull’anno precedente).In questo difficile scenario regionale, che rispecchia l’andamento nazionale della crisi del settore, la FIM e la UILM (Categorie dei Metalmeccanici di Cisl e Uil) sono riuscite a rinnovare, dopo una difficile trattativa, il contratto nazionale dell’industria metalmeccanica.Incremento salariale di 130 euro nel triennio ( 35 euro gennaio 2013, 45 euro a gennaio 2014, 50 euro a gennaio 2015), aumento delle maggiorazioni nei turni notturni, delle indennità di trasferta e reperibilità e della quota di salario destinata ai lavoratori che non hanno contrattazione aziendale. Sono alcune delle novità previste dal contratto nazionale.Importanti avanzamenti sono stati ottenuti anche sulla tutela della malattia: aumentano i periodi pagati al 100%, mentre i periodi prima pagati al 50% vengono innalzati all’80%.Il 93,9% dei lavoratori iscritti, a conclusione delle consultazioni nelle tante assemblee indette nelle aziende metal meccaniche marchigiane, confermano anche nelle Marche, come nel resto d’Italia, l’ipotesi di accordo siglata lo scorso 5 dicembre 2012.Secondo Leonardo Bartolucci, Segretario generale della Fim Cisl delle Marche «il rinnovo del contratto è  un risultato importante e responsabile, che porterà sicuramente un po’ di ossigeno, malgrado la grave crisi economica che continua a falcidiare il settore metalmeccanico anche nelle Marche.  I lavoratori avranno maggiori certezze salariali e relazioni sindacali improntate a favorire una possibile ripresa dell’economia marchigiana. »IL NUOVO CONTRATTO:  RETRIBUZIONI, ORARIO DI LAVORO, MALATTIA 
Continua a leggere
25/01/2013 Macerata, continua la protesta dei lavoratori della sanità
Prosegue la mobilitazione dei lavoratori della sanità dell’Area Vasta 3 di Macerata.Questa volta tocca ai dipendenti delle ex Zone territoriali n. 10 (Camerino) e 8 (Civitanova Marche), che hanno organizzato assemblee sindacali negli ospedali di Camerino e Civitanova, rispettivamente per venerdì 25 e martedì 29 gennaio.Nelle assemblee sono state  affrontate le questioni relative alla riorganizzazione dei servizi sanitari delle due ex zone territoriali, ormai confluite nell’Area Vasta 3 di Macerata.E' stato anche fatto il punto sullo stato delle trattative aperte con la Direzione aziendale su richiesta delle organizzazioni sindacali, a partire da quella sul regolamento per gli orari di lavoro. 
Continua a leggere
24/01/2013 Detassazione produttività, approvato il Decreto
Il Consiglio dei Ministri del 22 gennaio scorso ha approvato il Decreto relativo alla detassazione del salario legato alla produttività.Il Decreto sblocca le somme previste per questo dalla legge di stabilità e si pone in continuità con quanto previsto dall'accordo nazionale sulla produttività del 16 novembre 2012.Particolarmente importante è l'aumento della soglia di reddito per poter godere della detassazione - da 30 a 40.000 € - che innalza la platea potenziale di beneficiari a circa 1,8 milioni di lavoratori.E' stato fissato poi in 2.500 € l'importo massimo delle somme erogate nell'anno 2013 a titolo di retribuzione di produttività - prevista da contratti collettivi territoriali o aziendali - alle quali si applicherà il beneficio, che consiste in una cedolare secca a titolo definitivo del 10%Si tratta di una misura importante che riconosce la contrattazione come strumento per migliorare la produttività e la competitività delle imprese del nostro paese.Allo stesso tempo il decreto offre maggiori opportunità di  aumentare gli stipendi dei lavoratori, sia individuando di fattori di miglioramento organizzativo e di performance, sia potendo godere di una quota maggiore di salario netto. SCHEDA DI LETTURA DEL DECRETO L'ACCORDO SULLA PRODUTTIVITA' DEL 16 NOVEMBRE 2012IL VOLANTINO SULL'ACCORDO DI PRODUTTIVITA'  
Continua a leggere
24/01/2013 Banca Marche, serve chiarezza
Massima chiarezza sulla situazione di Banca Marche e sulle responsabilità da imputare per eventuali operazioni finanziarie avventate. La richiesta viene dai Segretari generali della Cisl e della Fiba (bancari) di Macerata, Marco Ferracuti e Giovanni Carlini.Proprio nella scorsa estate Banca Marche ha vissuto un cambio al vertice con la nomina di un nuovo Direttore generale.«Pur non volendo entrare nel merito delle ragioni che hanno reso necessario il rinnovamento – sostiene la Cisl– bisogna preservare l'autonomia dell'Istituto evitando che  le conseguenze di una gestione avventata si ripercuotano sui lavoratori, sui cittadini risparmiatori e sulle imprese locali, specie in un momento di grande difficoltà quale quello che tutti stiamo vivendo».Banca Marche è un patrimonio per l’economia maceratese, un punto di riferimento ineludibile dal punto di vista finanziario, economico e sociale. Mentre la crisi continua a colpire la realtà produttiva ed occupazionale, cruciale è il ruolo degli istituti bancari, in particolare locali, che devono svolgere un ruolo di sostegno all’economia del territorio, finanziando imprese che investono, che assumono e che puntano su produzioni di qualità.Per il Segretario della Fiba «è proprio a partire da Banca Marche che, come sindacato, siamo pronti a fornire un contributo diretto per elaborare strategie di gestione aziendale che valorizzino la partecipazione dei lavoratori alla governance dell’Istituto. Siamo già al lavoro per proporre all’azienda alcune linee di indirizzo per il prossimo piano industriale».La Cisl chiede un confronto vero, aperto e trasparente, attraverso il quale sviluppare l’occupazione, garantire il turn over generazionale, riequilibrare le politiche retributive e valorizzare il patrimonio di professionalità che costituisce il punto di forza di Banca Marche
Continua a leggere
22/01/2013 L'anno peggiore dall'inizio della crisi
Dal punto di vista del lavoro il 2012 è l’anno peggiore dall’ inizio della crisi. Dal 1 gennaio al 31 dicembre sono state autorizzate 6.459.773 ore di cassa integrazione, con un aumento del 45% rispetto al 2011. Superato del 10% anche il valore, finora record, fatto registrare nel 2010.Non va meglio dal punto di vista della disoccupazione. Sono 3.114 i lavoratori licenziati che sono finiti nelle liste di mobilità, solo il 26% dei quali (794) possono godere dell’indennità. Un aumento del 47% rispetto al 2011 e del 14% sul 2009, finora l’anno peggiore dall’inizio della crisi per questo indicatore.Nel solo mese di dicembre 2012 sono stati iscritti nelle liste di mobilità 585 lavoratori, contro una media dei mesi precedenti di 149 lavoratori al mese. Un dato che va integrato con quello relativo alle 9.952 richieste di indennità di disoccupazione pervenute all’Inps nel 2012.Particolarmente drammatica la situazione delle piccole imprese artigiane. Il 53% delle ore di cassa integrazione autorizzate (3.406.162) sono “in deroga”, cioè destinate a quelle imprese – come le piccole imprese artigiane appunto – escluse per legge dagli ammortizzatori sociali tradizionali, e per le quali ogni anno, vengono stanziate risorse con provvedimenti “ad hoc”. Rispetto al 2011 le ore di cassa in deroga autorizzate sono aumentate del 54%, segnando un valore molto vicino a quello record del 2010, rispetto al quale si ha una riduzione del 12%. Nel complesso sono state presentate 1.236 domande di cassa integrazione in deroga. Coinvolte 960 imprese e 5.080 lavoratori.Diminuiscono le nuove assunzioni (48.251, - 6% rispetto al 2011). Le forme contrattuali che prevalgono sono il tempo determinato (31%), il lavoro intermittente (16%) e la somministrazione di lavoro interinale (9%). Solo il 10% dei nuovi assunti hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato.Dal 2008 ad oggi sono fallite 343 imprese. Anche in questo caso il 2012 segna un valore record, con 84 imprese fallite (+13,5% rispetto al 2011). Un dato confermato anche dall’Ufficio Vertenze della Cisl di Macerata, che nel 2012 ha recuperato circa 1.800.000 € per conto di lavoratori dipendenti delle imprese soggette a procedure concorsuali, senza tenere conto delle vertenze individuali.La situazione è molto grave e richiede interventi urgenti e mirati. Sui settori tradizionali come il manifatturiero è necessario sviluppare qualità e innovazione. Allo stesso tempo bisogna puntare su settori nuovi e di prospettiva, come cultura, turismo e filiera agro alimentare di qualità.Ma la qualità non si improvvisa. Le nostre aziende vanno aiutate con politiche infrastrutturali che rendano disponibili energia a costi ridotti, banda larga e una rete di trasporti più agevole ed efficiente. Servono poi formazione - non solo per i lavoratori ma anche per gli imprenditori – ed orientamento, con un ruolo più forte dei centri per l’impiego, che devono essere messi in condizione di realizzare una presa in carico reale dei lavoratori.Dalla crisi non usciremo senza aumentare la produttività del lavoro. Per questo è necessario rilanciare la partecipazione dei lavoratori alla vita dell’impresa, sviluppando la contrattazione sui luoghi di lavoro con incentivi legati ai risultati aziendali, sulla scia dell’accordo nazionale sulla produttività.Il 2013 sarà un anno difficilissimo e decisivo. Le decisioni che prenderemo ora condizioneranno il futuro. Va rilanciato il tavolo provinciale di concertazione tra istituzioni e forze sociali, uno strumento fondamentale che va convocato con maggiore costanza per decidere insieme quelle azioni di cui il nostro sistema ha urgente bisogno.http://www.youtube.com/watch?v=Bums7I3XKYQ
Continua a leggere
17/01/2013 Istruzioni per la prova scritta del concorso a cattedre
INDICAZIONI RELATIVE ALLO SVOLGIMENTO DELLA PROVA SCRITTA DEL CONCORSO A CATTEDRE Sedi di svolgimento delle prove scritte I candidati che hanno superato la prova preselettiva (n. 88.610 persone fisiche, n.145.318 iscritti alle prove, n. 173.354 domande per posti o classi di concorso ) affronteranno la prova scritta nei giorni indicati nel Calendario già pubblicato sul sito del MIUR e che sarà inserito nel S.O. alla G.U, del 15 gennaio p.v., insieme all’AVVISO. Il numero degli edifici scolastici preventivamente individuati sulla base del numero dei concorrenti, per lo svolgimento della prova, si aggirano tra 300 e 500. Il 25 gennaio p.v. sarà pubblicato l’elenco effettivo per ciascuna regione, delle scuole che saranno individuate dai Direttori degli Uffici scolastici regionali, previo assenso del rispettivo dirigente scolastico, secondo criteri di rotazione per evitare di far subire agli studenti un numero eccessivo di giorni di sospensione delle lezioni . Come previsto nel Bando di concorso, ed esplicitato nell’Avviso, si è provveduto ad aggregare le procedure concorsuali relative agli ambiti 4 e 9 del Molise con quelle analoghe dell’Abruzzo, a causa del numero esiguo dei candidati. Pertanto i candidati del Molise per espletare le prove concorsuali dovranno recarsi nelle sedi programmate del Capoluogo abruzzese dove sarà insediata una unica commissione giudicatrice.Prove scritte Le prove consisteranno in quesiti a risposta aperta (4 o 3 come precisato nell’Avviso che accompagna il calendario delle prove) e verteranno sui programmi disciplinari allegati al bando e sui contenuti trasversali indicati nelle Avvertenze generali (All. 3 al Bando), al fine di accertare il possesso dei requisiti culturali e professionali del candidato. A ciascun candidato sarà dato, subito dopo le operazioni di identificazione, un foglio di 4 facciate prestampate, ognuna per ciascun quesito. Saranno messi a disposizione del candidato fogli bianchi per eventuali brutte copie che però dovranno essere tenuti distinti dal foglio della prova e non inseriti nel plico da consegnare al termine della prova stessa.Griglia per la valutazione della prova e calcolo del punteggio Ogni commissione disporrà, per la valutazione della prova scritta, di criteri definiti a livello nazionale quali “pertinenza”, “correttezza linguistica”, “completezza” e “originalità”, ed eventualmente di criteri specifici, differenziati per le diverse aree disciplinari. Ogni commissione inoltre potrà integrare o modificare i criteri proposti in sede nazionale, giustificando le ragioni dei cambiamenti apportati. Ad ogni quesito verrà attribuito un punteggio intero da zero a dieci. La votazione complessiva della prova sarà data dalla somma delle votazioni attribuite a ciascun quesito. Le prove composte da quattro quesiti potranno quindi dar luogo ad una votazione massima pari a quaranta, quelle composte da tre quesiti daranno invece luogo ad una votazione massima pari a trenta. Superano la prova scritta i candidati che ottengono una votazione minima pari a 28/40, nel caso di prove da quattro quesiti, e a 21/30, nel caso di prove composte da tre quesiti.Tempo a disposizionePer le prove composte da quattro quesiti: due ore e trenta minuti.Per le prove composte da tre quesiti: due ore.Ausili consentiti durante lo svolgimento della prova, per tipologia di classe di concorso Per tutte le prove sarà consentito l’uso del dizionario della lingua italiana.Per la prova della classe di concorso A019 sarà consentito l’uso di codici e testi di legge non commentati e non annotati. Per le prove delle cassi di concorso A017, A020, A033, A034, A038, A047, A059, A060, C430 sarà consentito l’uso di riga, squadra, gomma, matita, compasso.Per le prove delle classi di concorso A245, A246, A345, A346, e per la prova scritta per la scuola primaria, sarà consentito l’uso del dizionario monolingue non enciclopedico. Per la prova della classe di concorso A051, sarà consentito l’uso del dizionario bilingue italiano/latino.Per la prova della classe di concorso A052, sarà consentito l’uso del dizionario bilingue italiano/greco. Non sarà ammesso l’uso di calcolatrici di qualsiasi tipo, fatto salvo l’uso della calcolatrice scientifica nelle classi di concorso previste nell’Allegato 3 del bando. I candidati dovranno consegnare ai docenti incaricati della vigilanza, a pena di esclusione, ogni tipo di telefono cellulare, smartphone, tablet, notebook, anche se disattivati, e qualsiasi altro strumento idoneo alla conservazione e/o trasmissione di dati. 
Continua a leggere
17/01/2013 L'Assicurazione Sociale per l'Impiego
La legge 92 del 28.6.2012 (“Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”) ha dettato, tra l’altro, anche nuove norme in materia di ammortizzatori sociali.In particolare, l’art. 2, comma 1, della suddetta legge istituisce – con decorrenza 1° gennaio 2013 - due nuove prestazioni per il sostegno al reddito dei lavoratori subordinati che abbiano perduto involontariamente l’occupazione:• l’indennità di disoccupazione denominata “ASpI” (Assicurazione Sociale per l’Impiego”), in sostituzione della “disoccupazione ordinaria a requisiti normali”. L’INPS regolamenta le nuove disposizioni attraverso la circolare 142 del 18.12.2012;• l’indennità di disoccupazione denominata “mini-ASpI” (in sostituzione della “disoccupazione ordinaria a requisiti ridotti”).Mini-ASpI - Alcune precisazioni e novità (a regime)RequisitiLa “mini-ASpI” si differenzia dall’“indennità con requisiti ridotti” perché prevede l’erogazione del beneficio nel momento in cui si diventa disoccupati e non nell’anno successivo. E’ rivolta a coloro che abbiano almeno 13 settimane di contribuzione (a differenza delle 78 giornate previste dalla disciplina precedente).Base di calcoloPer il 2013 l’’importo dell’indennità è ottenuto calcolando il 75% della retribuzione di riferimento nei casi in cui quest’ultima sia pari o inferiore all’importo di Euro 1.180 mensili (annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT). Nei casi in cui la retribuzione di riferimento sia superore al predetto importo, l’indennità è incrementata di un ulteriore 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto importo. Durata della prestazioneL’indennità è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione conseguite nei dodici mesi precedenti la data di cessazione del rapporto di lavoro. Nel computo saranno sottratti i periodi eventualmente già fruiti. “mini-ASpI 2012”Con messaggio 20774 del 17.12.2012 l’INPS disciplina le modalità di liquidazione della “mini-ASpI” esclusivamente per coloro che – avendo maturato nel 2012 il diritto all’“indennità di disoccupazione con requisitiridotti” - erano in attesa di effettuare la domanda all’inizio del 2013.RequisitiQuesta prestazione sarà riconosciuta, indipendentemente dallo stato di disoccupazione attuale del lavoratore richiedente, qualora siano accertate per l’anno 2012 le condizioni richieste dalla “vecchia” normativa, e cioè:• anzianità assicurativa di due anni• 78 giornate di lavoro individuateCalcolo e durata della prestazioneIl sistema di calcolo e la durata della prestazione saranno, invece, quelli previsti per il calcolo della nuova “mini-ASpI”.Presentazione della domandaLa domanda dovrà essere presentata dai soggetti interessati:• nel periodo 1° gennaio / 2 aprile 2013 (il 31 marzo e il 1° aprile sono giorni festivi)• esclusivamente per via telematica attraverso uno dei canali previsti (patronati; portale web Inps “servizi online per il cittadino”; contact center multicanale) 
Continua a leggere
16/01/2013 Il riordino degli Enti Locali
Pubblichiamo l'ultima NOTA DI APPROFONDIMENTO, curata dalla CISL  Marche, sulla normativa in materia di Enti Locali aggiornata alle modifiche introdotte mediante la Legge di Stabilità 2013 (l. 228/2012). La nota fa il punto sullo stato della riforma delle Province e analizza la disciplina in vigore relativa alla gestione associata obbligatoria delle funzioni comunali.La nota di appronfondimento IL RIORDINO degli ENTI LOCALI 
Continua a leggere
16/01/2013 Civitanova, assegni di cura per l'anno 2013
Pubblicato l'avviso pubblico per la concessione di assegni di cura alle famiglie che assistono un anziano non autosufficiente.Il bando è emesso dall'Ambito sociale n. 14 che comprende i Comuni di Civitanova Marche,  Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Potenza Picena, Porto Recanati e Recanati.Il termine per la presentazione delle domande è il 13 febbraio 2013SCARICA IL BANDO 
Continua a leggere
15/01/2013 Cisl: "Sbagliata cancellazione incentivi assunzione di lavoratori licenziati dalle piccole imprese"
La Segreteria confederale della Cisl chiede il ripristino immediato della norma che consentiva l'iscrizione alle liste di mobilità dei lavoratori licenziati dalle imprese con meno di 15 dipendentiRoma, 14 gennaio 2013 - "La legge di stabilità 2013 non ha prorogato, come avveniva invece da molti anni, la norma che consentiva l'iscrizione alle liste di mobilità dei lavoratori licenziati dalle imprese con meno di 15 dipendenti, facilitandone in tal modo la ricollocazione con un consistente sgravio contributivo per le aziende. E' quanto si legge in una nota della Segreteria confederale Cisl. "La Cisl - si legge - considera grave la cancellazione di tale norma, soprattutto nel bel mezzo di una profonda crisi occupazionale, e ne chiede il ripristino, per offrire ai lavoratori espulsi dalle piccole imprese le stesse possibilità dei lavoratori licenziati dalle imprese più grandi e, più in generale, per dare fiato all'occupazione".
Continua a leggere
15/01/2013 Macerata, i lavoratori attaccano l'Asur
«Basta a questo sistema nepotistico di gestire la sanità. Basta con le ingiustizie e la violazione delle norme».  La denuncia arriva dalla RSU (rappresentanza sindacale unitaria) della sanità maceratese e dalle Federazioni del pubblico impiego provinciali di Cgil Cisl Uil Fsi e Nursid, che si rivolgono direttamente ai cittadini chiedendo aiuto per salvaguardare il diritto alla salute.«Diciotto mesi di incontri e trattative non sono serviti a nulla. Nonostante la serietà e puntualità nel sederci al tavolo. Nonostante abbiamo più volte segnalato i problemi che si stavano verificando nelle strutture dell'Area Vasta 3. Abbiamo firmato accordi vanificati e smentiti con apposite direttive dall'Asur e dalla Regione Marche. La Direzione aziendale non decide più nulla. A questo punto meglio eliminare le Aree Vaste e risparmiare soldi da investire sui servizi»Servizi che invece, in nome della spending review, stanno subendo tagli a casaccio. Mentre dall'altro lato si sta bene attenti a mantenere e riciclare tutti i i dirigenti amministrativi. A Macerata in due anni sono stati tagliati 400 posti e i lavoratori sono costretti a turni massacranti. La sanità pubblica sta andando allo sfascio. Il tutto a vantaggio del privato,  che sta sempre più prendendo piede anche grazie a quei professionisti che in un turno di lavoro visitano tre pazienti mentre nel loro studio privato, con la metà del tempo, triplicano le visite.Non manca una frecciata anche ai Sindaci e ai politici locali, ai quali «non importa nulla della sanità, in quanto sono tutte rotelle di un sistema superiore». Anche per questo, le parole non servono più a nulla. I rappresentanti dei lavoratori sono pronti a rivolgersi all'ispettorato per il lavoro, al servizio di prevenzione e infine al giudice. «La battaglia sarà dura, anche impari, ma non ci fermeremo fino a quando non saremo riusciti a fermare questa ingiustizia».  
Continua a leggere
14/01/2013 Pensioni, l'Inps ritira la circolare sull'invalidità civile
Marcia indietro dell'Inps e ritiro della circolare sugli invalidi civili.L'Inps ha diramato un provvedimento che prevede che sia nella liquidazione dell'assegno di invalidità civile parziale, sia per la pensione di inabilità si continuerà a far riferimento al reddito personale dell'invalido. La contestata circolare 149 del 28 dicembre prevedeva invece che per la pensione di invalidità si dovesse far riferimento anche al reddito del coniuge.«L'Inps revochi immediatamente la circolare-beffa emanata nei confronti degli invalidi civili al 100% che appare solo come un provvedimento iniquo e pericoloso».  Così venerdì scorso il segretario generale della Fnp (pensionati Cisl) nazionale, Gigi Bonfanti, aveva sollecitato dall'Istituto Nazionale di Previdenza.Un grido di allarme del sindacato dei pensionati della Cisl, per il provvedimento considerato iniquo per gli invalidi civili al 100 % titolari di pensioni di invalidità che avrebbero, ingiustamente, perso il diritto alla pensione, pari a 275,87 euro al mese, se assieme al coniuge, il loro reddito lordo annuo fosse stato superiore a 16.127,30 euro.Un ripensamento che sicuramente aiuterà a non aggravare la già precaria e difficile situazione in cui versano le persone invalide al 100%.
Continua a leggere
11/01/2013 Rapporto sulla coesione sociale 2012
Il Ministero del Lavoro con l’Istat e l’Inps hanno pubblicato  il 3° “Rapporto sulla Coesione Sociale – Anno 2012” che esamina la situazione economica, sociale ed occupazionale del nostro Paese  in ambito europeo.Il rapporto analizza, tra le altre cose, anche le differenze di genere nella partecipazione al mercato del lavoro, condizionata anche da una serie di variabili come la collocazione geografica sul territorio nazionale, l’età e lo status familiare.In termini di tasso di occupazione, nel 2011, la differenza di genere a livello nazionale è pari a 26,4 punti percentuali, con valori che sfiorano i 30 punti percentuali per la classe di età 25-34 anni e 43 punti per le donne in coppia con figli nel mezzogiorno.Sebbene negli ultimi venti anni sia aumentato il contributo maschile alla cura della famiglia, persiste un’elevata asimmetria a sfavore delle donne nella divisione del carico di lavoro familiare; asimmetria trasversale a tutto il Paese, ma che si attesta nel Nord a livelli più bassi.Il Rapporto sulla coesione sociale 2012, in allegato, fornisce anche un quadro aggiornato e completo dell’offerta pubblica di asili nido e degli altri servizi socio-educativi per la prima infanzia. Ancora una volta appare evidente la carenza di strutture che caratterizza le regioni meridionali, dove, pur ospitando il 31% della popolazione di riferimento (bambini fra zero e due anni), si registra meno del 10% degli utenti. IL TERZO RAPPORTO SULLA COESIONE SOCIALE ANNO 2012 NOTA SINTETICA  
Continua a leggere
08/01/2013 2012 Anno nero per il manifatturiero marchigiano
Comunicato Stampa 2012 ANNO NERO PER IL MANIFATTURIERO MARCHIGIANO I dati della Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria autorizzata nelle Marche nel 2012   emanati oggi dall’Inps parlano chiaro. Un incremento del +55%  con  23.078.217 ore autorizzate  nel 2012 contro le 15.039.203 ore  autorizzate nel 2011 . Il  peggior dato dal 2008, anno di inizio della crisi, ad oggi.L’utilizzo della Cassa Integrazione è più che quadruplicato in questi anni di crisi ed il fenomeno è reso ancor più preoccupante dal dato di utilizzo della Cassa Integrazione Straordinaria impiegata nelle situazioni aziendali più problematiche, visto che  nel 2012 le ore di cassa straordinaria (13.843.208) rappresentano il 62.71%  del totale delle ore autorizzate  e confermano un trend che vede questo strumento in crescita costante.La mappatura dell’utilizzo della Cassa integrazione per territorio, registra che la provincia di Ancona, con 10.686.121 ore, è quella con il maggior numero di ore autorizzate seguita da Pesaro con 5.722.649 ore,  Ascoli - Fermo con 3.615.836 e Macerata con 3.053.611 ore.Tra i settori più colpiti c’è quello della meccanica e della metallurgia che insieme a quello dell’industria del legno sono i più falcidiati dalla crisi. I  dati nel comparto della meccanica   risultano essere allarmanti: nel  2012  sono state 3.141.874 le ore di ordinaria autorizzate contro le 1.310.617 del 2011 mentre  quelle di straordinaria sono state  7.101.654  ore che rappresentano il 51% del totale delle ore di straordinaria autorizzate nella regione, ed hanno avuto un incremento del 37% rispetto al 2011.E quelli dell’industria del legno registrano le difficoltà in cui si trova questo settore segnato da un crisi congiunturale e da ristrutturazioni e riorganizzazioni diffuse, nel 2012 aumentano dell’+88% rispetto alle ore di casa integrazione ordinaria autorizzate nel 2011 e del + 67% rispetto al 2011 quelle di cassa integrazione straordinaria.Un  incremento del +151%  di ore di cassa ordinaria autorizzate nel 2012 (560.000 ore contro le 223.000 ore del 2011) nel comparto della chimica e gomma plastica mentre risulta  pressoché stabile il ricorso alla straordinaria ( 569.000 ore nel 2011 e 670.000 nel 2012).Incremento del +48% rispetto al 2011  per la filiera dell’ edilizia:  i  dati sulla Cig  autorizzata alle imprese edili e dei lapidei risultano essere nel 2012 di 2.011.139 ore rispetto alle 1.355.368 ore del 2011.A questi numeri, riferiti all’utilizzo della Cassa integrazione nelle imprese industriali,  vanno aggiunti i dati che riguardano la Cassa integrazione in deroga che interessa le piccole imprese e le imprese artigiane.“I dati degli ultimi tre anni  evidenziano un intervento consistente a sostegno dei lavoratori e delle piccole imprese artigiane, del commercio, del terziario in stato di difficoltà. -  sostiene Tonino Bori, responsabile del mercato del lavoro della Cisl Marche -  Nel 2010 sono state coperte dalla cassa in deroga 4.352.190 ore interessando 3.004 imprese e 13.987 lavoratori e nel 2011 le ore coperte sono state 3.186.900 per un numero di lavoratori interessati pari  a 10.064 e 2.407 imprese – prosegue Bori -  nel 2012, a consuntivo,  le ore coperte saranno circa 4.200.000, ed  i lavoratori interessati arriveranno a circa 17.000 unità con 3.720 imprese coinvolte. In questo contesto - conclude  Tonino Bori -  l’incontro con l’assessorato regionale al lavoro previsto per il  10 gennaio prossimo, auspichiamo che sia determinante per costruire,  con il nuovo accordo  sugli ammortizzatori in deroga per il 2013, percorsi che diano  risposte ai lavoratori e alle imprese marchigiane .”Ufficio Stampa Cisl Marche 3337612381IL DOCUMENTO con i dati elaborati dal Dipartimento Mercato del Lavoro della CISL MARCHE 
Continua a leggere
08/01/2013 Pensionati verso il Congresso
Il sindacato dei pensionati della Cisl di Macerata si prepara a svolgere il suo 17° congresso territoriale. Un momento importante nella vita della FNP (Federazione Nazionale Pensionati), che con i suoi 26.600  iscritti rappresenta la più grande associazione esistente sul territorio provinciale, nonché la più rappresentativa.A differenza dei congressi precedenti – l’ultimo nel 2009 – la tornata di quest’anno vedrà importanti novità. Non più un unico Congresso provinciale ma tre diversi Congressi di Lega – l’articolazione della Federazione sul territorio – a Macerata, Civitanova e Camerino. I Congressi di Lega avranno il compito di eleggere i delegati che parteciperanno al Congresso regionale, in programma per il 19 e 20 marzo 2013.I Congressi saranno preceduti da 16 Assemblee territoriali che, tra il 10 gennaio e il 1 febbraio, si svolgeranno nei principali comuni della Provincia di Macerata. Sarà un momento importante di confronto con gli iscritti sui principali aspetti dell’attività della FNP, impegnata nella tutela delle fasce più povere e deboli della società, in particolare anziani e pensionati.La Provinciadi Macerata è una delle più anziane d’Italia. La popolazione con più di 65 anni rappresenta quasi il 24% di quella complessiva. Sono circa 11.000 gli anziani non autosufficienti. Un pensionato maceratese percepisce in media 667 € al mese. Quasi la metà dei pensionati (e i due terzi se sono donne) hanno pensioni che non superano le 750 € mensili.Gli anziani e i pensionati stanno pagando un prezzo altissimo a causa della crisi economica e sociale che il paese sta vivendo e delle misure di rigore adottate dal Governo. Il blocco della rivalutazione delle pensioni, l’introduzione dell’Imu sulla prima casa, i tagli al welfare e ai trasferimenti a Regioni ed Enti locali, l’ aumento dei prezzi di beni, servizi e tariffe.A fronte di questa situazione la FNPchiede interventi urgenti a sostegno del reddito dei pensionati, una politica fiscale più giusta, il rilancio del welfare pubblico, l’approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza. Soprattutto chiede che i sacrifici imposti dalla necessità di risanare il debito pubblico vengano distribuiti con maggiore equità sociale.I pensionati rappresentano una risorsa preziosa a disposizione della collettività. Nell’ imperversare della crisi sostengono la famiglia sia economicamente sia assistendone i componenti più bisognosi come i bambini e gli anziani non autosufficienti. Una risorsa che va conservata con scelte coraggiose e lungimiranti a garanzia della coesione sociale.LE ASSEMBLEE DEI PENSIONATI SUL TERRITORIO
Continua a leggere
07/01/2013 Uscire dalla crisi con contrattazione e produttività
Il 2013 sarà un anno difficile. Migliaia di lavoratori rischiano di perdere il posto nelle aziende private della provincia di Macerata. Molte le vertenze ancora aperte, retaggio di un 2012 che sul fronte occupazionale ha fatto registrare valori record in negativo dall’inizio della crisi.Nel settore della moda si va dalla Sialp di Porto Recanati alla Teuco, dalla Gia.Mar alla Fornari. Gravissima la crisi dell’edilizia, dove spiccano in negativo la Fornace Smorlesi, il Cementificio Sacci (unico cementificio nelle Marche) e la GFL di Recanati.Per il settore meccanico sono in crisi la Renergis (impianti fotovoltaici), la Vitaviva Domino, la Plast 2000 di Castelraimondo e la Valenti, azienda argentiera di Recanati. Ancora viva infine la ferita della Mediterranea, azienda alimentare di Matelica in liquidazione.In crisi anche le imprese di servizi, specie quelle che operano in appalto con il settore pubblico. La spending review porterà cassa integrazione anche in aziende come la Manutencop, che eroga servizi di pulizie nelle strutture sanitarie.Une elenco, quello elaborato dall’ Osservatorio sul mercato del lavoro della Cisl di Macerata, che rappresenta la classica “punta dell’iceberg”. «Dal confronto con in Segretari generali delle nostre Categorie del privato – commenta il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti – emerge che quasi tutte le aziende private maceratesi stanno gestendo percorsi di ammortizzatori sociali».Da tenere conto che l’elenco non comprende le aziende artigiane - che come dimostra l’impennata della cassa integrazione in deroga (+74% sul 2011) stanno attraversando un periodo nero – e le imprese industriali di piccole dimensioni.Per quanto sporadiche, esistono anche però realtà che dimostrano come sia possibile crescere e restare competitivi. Esempi positivi di contratti integrativi aziendali sono dati da aziende come la Delta Spa, l’Eurosuole, la Giessegi di Appignano (primo storico accordo per questa azienda) e la Lead Time di Caldarola.Altre aziende hanno assunto o stabilizzato dipendenti a termine comela Svila di Visso,la Ln 2 di Montecassiano, il calzaturificio AEFFE di Petriolo.Sono segnali positivi che, per quanto timidamente, dimostrano come il futuro si costruisce insieme, superando sterili contrapposizione tra datori di lavoro e lavoratori ma operando, nel rispetto dei ruoli, per un fine comune: lavoro e ricchezza.Un balzo culturale che deve portare alla crescita della contrattazione aziendale, una nuova partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese. In questa direzione va l’accordo nazionale sulla produttività che, detassando gli incentivi legati alla contrattazione di secondo livello, costituisce uno strumento importante per migliorare la competitività delle imprese e i salari dei lavoratori.«Intrecciare i destini dei datori di lavoro con quelli dei lavoratori, non solo quando le cose vanno male ma anche quando vanno bene, può essere la chiave di volta – conclude il Segretario generale della Cisl di Macerata. Insieme è possibile immaginare e costruire un futuro migliore»LA MAPPA DELLA CRISI: SCARICA L'ELENCOASSUNZIONI E CONTRATTI INTEGRATIVI
Continua a leggere
03/01/2013 Smorlesi, gli operai picchettano l'azienda
I dipendenti della Fornace Smorlesi di Montecassiano si sono recati al lavoro ieri, nonostante gli uffici fossero chiusi fino al sette gennaio. Accompagnati dai loro rappresentanti sindacali hanno organizzato un presidio davanti all'azienda per protestare contro l'incertezza che regna sul loro futuro . Il 31 dicembre scorso è scaduta la cassa integrazione straordinaria chiesta dall'azienda, travolta dalla crisi dell'edilizia. Di certo si sa solo che al momento i 43 dipendenti non sono stati licenziati. Niente ammortizzatori sociali quindi, ma per il momento manca anche il  lavoro. In un incontro in Regione del 20 dicembre scorso è apparso chiaro che la proprietà dell'azienda non ha pronto  un piano industriale per proseguire l'attività.  Si potrebbe anche chiedere una proroga di 4 settimane per la cassa integrazione, ma chiaramente sarebbe una soluzione temporanea e insufficiente. «Si sono concretizzate le preoccupazioni che avevamo espresso mesi fa - commenta Primo Antonelli, Segretario della Filca (gli edili della Cisl) di Macerata. I lavoratori sono allo scoperto, senza stipendio né cassa integrazione e la proprietà non sa cosa fare. Non si può andare avanti così, è il momento di assumersi le responsabilità. O si va avanti o si chiude». La Smorlesi, fornace storica di Montecassiano, produce mattoni e tegole ed è entrata in crisi nel 2008 come tante altre imprese edili locali. Nel 2010 15 dipendenti erano stati licenziati e dal gennaio scorso era stata richiesta la cassa integrazione straordinaria per tutti i 45 dipendenti rimasti.
Continua a leggere
27/12/2012 Corso di preparazione per il concorso a cattedre
Dopo la prova preselettiva la Cisl Scuola di Macerata, in collaborazione con l'Irsed Irfed (l'Ente di ricerca della Cisl Scuola), organizza un corso di preparazione per la prossima prova scritta, con la messa a disposizione di materiali di studio e di approfondimento.A breve verranno fornite tutte le indicazioni necessarie.La Segreteria della Cisl Scuola di Macerata 
Continua a leggere
27/12/2012 Macerata, licenziate 2500 persone nel 2012
A novembre 2011 le ore di cassa integrazione autorizzate nella Provincia di Macerata sono aumentate del 50% rispetto all'anno precedente.  Anche le iscrizioni nelle liste di mobilità sono aumentate del 34% .I dati, forniti dall'osservatorio provinciale sul mercato del lavoro della Cisl di Macerata, dimostrano che la crisi non è finita, ma che al contrario si è inasprita toccando livelli inediti.Tutti gli indicatori sul mercato del lavoro sono peggiorati, e salvo per la cassa integrazione in deroga, i valori al mese di riferimento (novembre 2012) sono i peggiori di sempre. Particolarmente grave quello dei lavoratori licenziati  dal primo gennaio, 2529. «Se fossimo ottimisti potremmo dire di aver toccato l'apice della crisi - commenta  il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti - ma probabilmente non sarà così. Noi crediamo nella possibilità di tornare a crescere, ma vanno prese adesso decisioni importanti».Superare il capitalismo molecolare prefigurando un sistema industriale marchigiano nuovo e più competitivo, capace di competere sui mercati internazionali. Coordinare le iniziative sul territorio tramite un'apposita struttura. Potenziare le infrastrutture immateriali, in particolare la banda larga e valorizzare i centri per l'impiego. Sono alcune delle proposte che la Cisl di Macerata fa alla provincia e alla Regione Marche.«Se non riusciremo a disegnare subito uno scenario possibile per la nostra realtà - conclude Ferracuti - rischiamo di non riuscire più a risollevarci». 
Continua a leggere
20/12/2012 Santo Stefano, raggiunto l'accordo sulle retribuzioni
Cisl e Uil hanno raggiunto l'accordo con l'Istituto Santo Stefano per le retribuzioni dei lavoratori.Dopo una trattativa estenuante durata 8 ore e conclusasi nella tarda serata di ieri le parti hanno  trovato un'intesa che prevede la salvaguardia dei posti di lavoro e l'erogazione di 700 € una tantum nella busta paga di giugno 2013, quando sarà operativo l'aumento dell'orario di lavoro a 38 ore settimanali dalle 36 attuali previsto dal nuovo contratto.Per la prima volta nel Gruppo Santo Stefano verrà avviata  la contrattazione aziendale   che, per quanto concerne la parte economica, sara' pari a 200 € per ogni lavoratore. Prevista anche la riqualificazione degli operatori socio sanitari non ancora correttamente inquadrati.«Il Contratto collettivo nazionale firmato il  5 dicembre scorso - spiegano in un comunicato i Segretari regionali dei dipendenti pubblici di Cisl e Uil Luca Talevi e Carlo Santini - era nato tenendo conto di realtà locali con la sanità commissariata  come Lazio, Campania, Sicilia, e Puglia. Sapevamo che il contratto poteva essere migliorato in una realtà virtuosa come quella marchigiana. In due settimane di incontri abbiamo infatti raggiunto  risultati significativi e ancora migliorabili».Nelle prossime settimane proseguirà il confronto con l'Istituto per dare risposte ai problemi organizzativi aperti e migliorare e definire l'accordo sottoscritto. Tutto questo mentre la Cgil, che si non ha firmato il contratto, si è defilata dalla trattativa inscenando nei giorni scorsi iniziative plateali quanto quanto inutili.A dimostrazione che il confronto premia, a differenza delle proteste fini a se stesse.IL VOLANTINO DELL'ACCORDO IL TESTO DELL'ACCORDO
Continua a leggere
20/12/2012 In arrivo i contributi per le famiglie numerose
La Provincia di Macerata ha approvato il bando per la concessione di un  contributo di 700 € per il sostegno alle famiglie numerose. Potranno accedervi i cittadini residenti in Provincia da almeno 5 anni,  con figli a carico e un Isee non superiore a 15.000 €.L'iniziativa è stata finanziata con un fondo provinciale di 240 mila €, al quale si sono sommati circa 70.000 € provenienti da vari Comuni del maceratese. Il percorso che ha portato all'approvazione del bando è stato condiviso con Cgil Cisl Uil e Ugl, che il 23 maggio scorso hanno sottoscritto con la Provincia un protocollo d'intesa, partecipando poi alla costruzione del bando con  proposte tecniche.L’erogazione del contributo sarà destinata al sostegno del reddito  (fino ad un massimo di 400 € per i residenti nei comuni aderenti) e al sostegno delle  attività sportive dei figli, al  trasporto scolastico, al servizio mensa scolastica e al rimborso dell’imposta RC Auto.Il termine per la presentazione delle domande è il 31 gennaio 2013. Per la compilazione e la presentazione della richiesta i cittadini potranno rivolgersi gratuitamente ai Caf convenzionati.SCARICA IL BANDO E LA DOMANDALe Sedei del Caf Cisl presso cui rivolgersi sono le seguenti:MACERATA                                   Via G. Valenti 27/35     0733/4075228 CAMERINO                                    Via Pallotta, 15                 0737/636333 CIVITANOVA MARCHE           Via Castelfidardo, 24     0733/770062 CORRIDONIA                               Via Matteotti n. 10/12   0733/431760 MATELICA                                     V.Caio Arrio n.5/9         0737/84943 RECANATI                                    Corso Persiani, 75           071/98263 SAN SEVERINO MARCHE      Via D. Alighieri, 22           0733/6380003 TOLENTINO                                 Via S. Nicola, 66                0733/973351 TREIA                                             Corso Cavour, 32              0733/215185 PORTO POTENZA                       V.le Margherita n.93       0733/688938 PORTO RECANATI                    V. Bramante n.62              071/9799184 CINGOLI                                       V. Leopardi n.1,                  0733/602279
Continua a leggere
19/12/2012 Si cercano soluzioni per la Fornace Smorlesi
Nel pomeriggio di giovedì 20 dicembre in Regione si svolgerà un incontro sulla vicenda della Fornace Smorlesi S.p.A.Saranno presentila Direzione dell’azienda, i rappresentanti sindacali dei lavoratori e l’Assessore regionale al lavoro Marco Luchetti.L’incontro sarà determinante per il futuro della Fornace Smorlesi, presso la quale lavorano 45 dipendenti attualmente in cassa integrazione straordinaria fino al 31 dicembre.Durante l'incontro, previsto alle ore 15,30, i lavoratori saranno in presidio permanente davanti agli uffici della Regione Marche.
Continua a leggere
13/12/2012 Scuola, accordo raggiunto sugli scatti d'anzianità
Con un comunicato firmato dal Segretario generale  Francesco Scrima, la Cisl Scuola nazionale comunica di aver raggiunto l'accordo  all’ ARAN sul pagamento degli scatti di anzianità, recuperando la piena validità del 2011 ai fini delle progressioni di carriera di tutto il personale.«Un risultato importante - scrive Scrima - che lo diventa ancor di più perché ottenuto in condizioni difficilissime. La mancanza di risorse certificate ci ha costretti a usare una parte di quelle contrattuali, scegliendo di dare priorità alla tutela della retribuzione fondamentale.»Con un governo in scadenza, a legislatura ormai di fatto chiusa, un ennesimo rinvio sarebbe stato gravido di conseguenze, compromettendo ogni possibilità di soluzione ad un problema che si trascina da mesi.Per il Segretario generale della Cisl Scuola «tutti sanno che non esistevano altre vie praticabili se non questa. Chi contesta questa soluzione abbia il coraggio di dichiarare che preferisce rinunciare al pagamento degli scatti. È chiaro che la questione salariale per la scuola resta aperta, insieme a tante altre su cui continua il nostro impegno (inidonei, ferie del personale precario, compensi per mansioni superiori, ecc.).«Altrettanto chiaro  - conclude Scrima - che il confronto andrà ripreso col nuovo Governo, subito dopo le elezioni, perché l’obiettivo di valorizzare la scuola e le sue professionalità non si può certo perseguire nelle pieghe dell’ordinaria amministrazione».IL VOLANTINO  
Continua a leggere
11/12/2012
LA LOCANDINA DEL CONVEGNO
Continua a leggere
10/12/2012 Legge sul sociale, i sindacati attaccano la Regione
Le segreterie regionali di Cgil, Cisl  Uil  unitamente ai rispettivi sindacati dei pensionati denunciano  il venir meno degli impegni assunti, nel merito e nel metodo,  durante il lungo confronto con l’Assessorato ai servizi sociali e alla famiglia della Regione Marche sulla  proposta di legge “Sistema regionale integrato dei servizi sociali" approvata dalla Giunta nei giorni scorsi.In relazione  ai contenuti della legge regionale, i sindacati sottolineano la mancanza di  una proposta convincente in merito ai livelli essenziali di assistenza, alle risposte di integrazione socio-sanitaria, alla compartecipazione al costo dei servizi socio-assistenziali, alla  gestione associata dei servizi, alle professionalità del sociale,  ai tempi di attuazione, alla partecipazione .A dieci mesi dall’ avvio del confronto  i sindacati sono fortemente delusi e indignati dal modo di agire autoreferenziale dell’Assessorato ma anche della  Giunta regionale che ha approvato una proposta di legge sostanzialmente svuotata dei contenuti definiti nel confronto con le forze sociali.Cgil Cisl Uil unitamente a Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil hanno deciso di dare avvio ad azioni di   informazione e mobilitazione su tutto il  territorio regionale per modificare la proposta regionale e per promuovere  concrete e reali risposte ai bisogni dei cittadini, a difesa dei  diritti di cittadinanza  e a tutela delle fragilità.
Continua a leggere
07/12/2012 Corsi di riqualifica per operatore socio sanitario
La Provincia sta organizzando i corsi di riqualificazione per operatore socio sanitario.I corsi sono finanziati dal Fondo Sociale Europeo, e quindi gratuiti per i lavoratori. Tra gli Enti accreditati per organizzare i corsi c'è lo IAL CISL MARCHE.Possono partecipare al corso dipendenti sia pubblici che privati.E' l'ultima occasione per riqualificarsi gratuitamente!I lavoratori interessati possono SCARICARE  il modulo con la dichiarazione di interesse, COMPILARLO E INVIARLO  entro l'11 dicembre per fax alla Cisl Funzione Pubblica (0733/4075219) oppure al seguente indirizzo email:  laura.raccosta@cisl.it
Continua a leggere
07/12/2012 I metalmeccanici rinnovano il contratto
E’ stata raggiunga ieri, mercoledì 5 dicembre, l’intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore metalmeccanico. Lo comunica con una nota la Segreteria della Fim (Categoria dei metalmeccanici) della Cisl Marche. L’intesa è stata raggiunta tra Cisl e Uil da una parte e Federmeccanica e Assistal (Associazioni rappresentative delle imprese) dall’altra. Ancora fuori la Fiom che non ha partecipato alla trattativa.L’intesa interessa nelle Marche circa 100.000 lavoratori. L’accordo  prevede importanti prospettive di miglioramento nel trattamento economico e normativo. A cominciare dalle retribuzioni, che gradualmente verranno aumentate in media di 130€  mensili da qui al 2015. I lavoratori che non godono della contrattazione integrativa nei luoghi di lavoro beneficeranno del cosiddetto “elemento perequativo”, ossia di un aumento di 485 € l’anno.L’orario di lavoro sarà più flessibile, per venire incontro alle esigenze dei lavoratori e dell’impresa. Quest’ultima potrà chiedere fino a 16 ore in più di straordinario ogni anno nel limite di 120 ore. La retribuzione per queste ore lavorate in più dovrà essere però aumentata a sua volta del 58%. I lavoratori potranno godere di orari più flessibili in entrata e in uscita  e in caso di malattia di figli e familiari potranno usare i permessi retribuiti anche senza preavviso.Nuove norme anche per la tutela della malattia. Vengono aumentati i periodi pagati al 100% mentre passa all’80% la retribuzione di quelli finora pagati al 50%. Trascorsi 61 giorni di calendario dalla ripresa del lavoro, se insorge un nuovo evento di malattia, il trattamento economico ricomincerò da capo. In altre parole, ai fini economici viene meno il limite dei tre anni, che rimane a riferimento solo per la conservazione del posto di lavoro.L’accordo prevede infine maggiori contributi delle imprese al Fondo sanitario integrativo MètaSalute e nuove norme su apprendistato, tempi determinati e part time in attuazione della riforma del mercato del lavoro (legge Fornero).Soddisfatto il Segretario generale della Fim Marche Leonardo Bartolucci secondo cui «l’intesa rappresenta un segnale positivo. Nel contesto della crisi, siamo riusciti ad ottenere una aumento salariale importante che partirà il mese prossimo e che, nel triennio, consentirà ai lavoratori di recuperare il potere d’acquisto delle buste paga.».«La trattativa è stata complicata - prosegue Bartolucci- ed è durata circa quattro mesi. Alla fine però siamo riusciti a rinnovare il contratto con un mese di anticipo sulla scadenza, evitando la "vacanza contrattuale" e soprattutto evitando di  chiedere altri sacrifici ai lavoratori, che non dovranno fare nemmeno un'ora di sciopero».PER APPROFONDIRE:IL NUOVO CONTRATTO:  RETRIBUZIONI,  ORARIO DI LAVORO,  MALATTIA 
Continua a leggere
07/12/2012 Seminario del corso di mediazione interculturale
Martedì 11 dicembre ore 9.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Macerata, si svolgerà il Seminario finale del corso di formazione per mediatore culturale organizzato dallo IAL (Innovazione Apprendimento Lavoro) della Cisl Marche.IL PROGRAMMA DEL SEMINARIO LA PRESENTAZIONE DEL CORSO
Continua a leggere
06/12/2012 La Cisl al Senato per salvare la Provincia
La Funzione Pubblica della CISL di Macerata ha richiesto un’audizione al Presidente della Commissione Affari Istituzionali del Senato (Senatore Carlo Vizzini) per sottoporre all’ attenzione di quest’ultimo il “caso Macerata” nell’ambito del progetto di riordino delle Province italiane.Nella richiesta, firmata dal Segretario Alessandro Moretti, vengono illustrate le principali criticità del progetto di accorpamento del territorio maceratese nella nuova maxi provincia “Marche sud”, comprendente le attuali province di Ascoli Piceno e Fermo.Delle tre province in questione Macerata è la più estesa e la più popolosa. L’accorpamento produrrebbe uno spostamento del baricentro dei servizi verso una città  - appunto Ascoli - che dista 130 km da Macerata e 9 km dal confine con l'Abruzzo . A Macerata chiuderebbero almeno 17 uffici (anche statali) organizzati su base provinciale. Tra di essi Questura, Prefettura, Direzione provinciale del Lavoro, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate Vigili del fuoco, Comandi provinciali, Provveditorato ecc.Avverrebbe in altre parole lo spostamento di produttività e ricchezza da un territorio univocamente considerato “virtuoso” - il maceratese - verso l’ascolano, governato da un’amministrazione attualmente sull’ orlo del dissesto.La maxi Provincia Marche Sud non produrrà alcun risparmio ma anzi genererà un aggravio di costi per l’appesantimento della burocrazia, la ridefinizione dell’area vasta sanitaria, e l’ impoverimento delle attività commerciali e produttive causato da un inevitabile calo della popolazione residente.La Cisl FP chiederà al Senatore Vizzini l’ abbandono di questo progetto a favore di quello sostenuto dal Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) delle Marche e dallo stesso Consiglio regionale, basato su una proposta di riordino regionale su 4 Provincie, da ridefinire coinvolgendo anche quelle di Pesaro ed Ancona. 
Continua a leggere
05/12/2012 Artigianato, un accordo a sostegno del reddito
E’ stato sottoscritto il  30 novembre  un accordo  tra CGIL CSIL UIL e le organizzazioni imprenditoriali dell’Artigianato in merito all’attuazione della legge 92/2012.IL TESTO DELL'ACCORDO L’accordo consolida il  ruolo del sistema bilaterale rispetto alle prestazioni di sostegno al reddito nei casi di sospensione dal lavoro.Una scelta che consente di mantenere e di valorizzare le funzioni della bilateralità nell’artigianato in un ambito prestazionale  che richiede caratteristiche gestionali adeguate alle peculiarità dell’artigianato e che  solo il modello bilaterale, direttamente gestito dalle parti sociali può garantire.Le parti hanno quindi assunto l’impegno per la realizzazione di un accordo nazionale interconfederale per adeguare le fonti istitutive del sistema bilaterale, nonché il suo funzionamento ed il modello delle prestazioni.
Continua a leggere
05/12/2012 Tempo scaduto, i pensionati protestano
Il tempo è scaduto per il sindacato dei pensionati. Venerdì 7 dicembre Cgil Cisl e Uil pensionati scendono in piazza per una giornata di mobilitazione nazionale. A Macerata scatta il presìdio davanti alla Prefettura in Piazza della Libertà. L'appuntamento è per le 9.30.le Segreterie provinciali di SPI, FNP e UILP protestano per sollecitare l'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni nei confronti delle  condizioni di vita, sempre più difficili, della popolazione anziana. Al Prefetto che dovrebbe incontrarli consegneranno un documento unitario con le loro richieste, che sarà inviato anche a tutti i Sindaci maceratesi.«La Provincia di Macerata è una delle più anziane d’Italia - recita un comunicato unitario delle tre Segreterie. - La popolazione con più di 65 anni rappresenta quasi il 24% di quella complessiva. Sono circa 11.000 gli anziani non autosufficienti. Un pensionato maceratese percepisce in media 667 € al mese. Quasi la metà dei pensionati (e i due terzi se sono donne) hanno pensioni che non superano le 750 € mensili.»Servono interventi urgenti a sostegno del reddito dei pensionati, una politica fiscale più giusta, il rilancio del welfare pubblico, l’approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza. I pensionati chiedono soprattutto che  i sacrifici imposti dalla necessità di risanare il debito pubblico vengano distribuiti con maggiore equità sociale.Per Cgil Cisl eUil «gli anziani sono  una risorsa preziosa a disposizione della collettività. Nell’ imperversare della crisi sostengono la famiglia sia economicamente sia assistendone i componenti più bisognosi come i bambini e gli anziani non autosufficienti».Una risorsa che il sindacato dei pensionati chiede venga conservata con scelte coraggiose e lungimiranti a garanzia della coesione sociale.
Continua a leggere
05/12/2012 Cooperative, la Cisl lancia l'allarme
La crisi investe anche il settore della cooperazione sociale. Lo sostiene il Segretario regionale della Cisl Funzione pubblica Laura Raccosta che, in un comunicato firmato anche dal Segretario generale Marco Ferracuti, denuncia le difficili condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori delle cooperative sociali.In provincia di Macerata operano circa 70 cooperative che danno lavoro a più di 1.100 persone. Quasi la metà sono donne. Le cooperative collaborano con gli enti locali nella gestione dei servizi socio assistenziali per anziani, minori, disabili, malati mentali e tossicodipendenti (tipo A), o per il reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati (tipo B).Secondo la Cisl Funzione pubblica Le misure previste dalla spending review e dalla legge di stabilità per gli enti pubblici rischiano di mettere in ginocchio il settore. In particolare il taglio del 5% ai servizi esternalizzati in sanità e l’aumento dell’Iva per le cooperative dal 4 al 10% produrranno effetti disastrosi per gli addetti al settore e per gli utenti dei servizi.Significativo il dato delle retribuzioni dei soci dipendenti delle cooperative. Pur svolgendo le stesse identiche mansioni, e spesso lavorando fianco a fianco, un operatore socio sanitario di una cooperativa sociale guadagna in media il 10% in meno di un suo collega dipendente del servizio sanitario o di un dipendente comunale. Lo stipendio di un infermiere professionale è del 20% più basso rispetto ad uno della sanità.«Le ragioni di tutto ciò - sostiene Raccosta - risiedono nella mancanza di regole per la disciplina degli appalti, dove prevale la logica del massimo ribasso. Questo costringe le cooperative ad una concorrenza spietata che poi si riflette sulla qualità dei servizi erogati e sul trattamento dei lavoratori». La situazione è resa ancora più grave dall'abrogazione del tariffario regionale che stabiliva standard minimi, non solo economici ma anche di qualità, per l’affidamento dei servizi.Per approfondire queste tematiche la Cisl ha organizzato un'assemblea provinciale che si svolgerà domani, giovedì 7 dicembre ore 15.00 all'Hotel Grassetti di Corridonia. Parteciperanno, oltre alla Raccosta, il Segretario generale Marco Ferracuti e il Segretario generale di Categoria  Sistino Tamagnini . Sarà presente anche il Patronato Inas per dare risposte previdenziali e la Cisl Artigianato per informazioni sulla cassa integrazione in deroga.
Continua a leggere
26/11/2012 Dalla gestione associata non si torna indietro
Un sistema di servizi sociali universale, capace di dare risposte a tutte le categorie di cittadini. Questa è la richiesta che emerge al termine dell’incontro pubblico sul sociale organizzato dalla Cisl alla Domus San Giuliano di Macerata. Il welfare, specie in tempo di crisi, non è solo un costo ma anche uno strumento per creare lavoro stimolando crescita e ripresa.Al centro della riflessione il tema della gestione associata dei servizi tra più Comuni, unica via possibile per combattere l’equazione “meno soldi meno servizi”. Per questo però servono strumenti come l’Ambito sociale. Che non è un carrozzone secondo la Coordinatrice Brunetta Formica «ma anzi è uno strumento che in dieci anni ha rafforzato la cultura del sociale nei singoli Comuni che ne fanno parte».Per questo tra gli obiettivi della proposta di legge regionale sul sociale c’è proprio il consolidamento degli Ambiti, che secondo Francesco Comi, Presidente della Commissione regionale che segue la legge «vanno trasformati da luoghi sperimentali in soggetti giuridici con una loro propria autonomia organizzativa».Dalla gestione associata dei servizi sociali non si torna indietro. Secondo Stefania Monteverde, Assessore del Comune di Macerata «alla crisi bisogna reagire con progetti di sviluppo». Come quello dell’Azienda pubblica di servizi alla persona, istituita pochi mesi fa dal Comune di Macerata nel processo di trasformazione dell’Ircer Villa Cozza.Il Direttore Giuliano Centioni ne ha sinteticamente illustrato un programma. Non solo servizi per gli anziani, ma anche trasporti, consegna farmaci, ritiro rifiuti e ambulatori sociali a rete sul territorio al posto delle classiche farmacie.Un programma possibile a condizione che non si debba competere con soggetti come le Fondazioni private. Alle quali dall'incontro  arriva un invito forte ad integrarsi e coordinarsi con la programmazione dei servizi del territorio. Ma questa è un’altra storia e se ne parlerà al prossimo incontro.LA RELAZIONE INTRODUTTIVA DELL'INCONTROIL VIDEO SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE
Continua a leggere
22/11/2012 Salvati scatti e orario di lavoro. Sospesi sciopero e manifestazione
Le iniziative di mobilitazione messe in atto nei giorni scorsi, sostenute dalla forte partecipazione dei lavoratori della scuola che in tanti modi stanno manifestando il disagio crescente per le condizioni in cui sono costretti a operare, hanno prodotto in extremis  gli obbiettivi prefissati:  Cancellazione delle norme sull’ orario di lavoro Emanazione dell’ atto di indirizzo per il recupero della progressione di carriera. I docenti e il personale ATA non potevano rinunciare alla progressione di carriera, unico strumento a tutt’oggi per salvaguardare retribuzioni tra le più basse d’Europa.Ieri sono state cancellate le norme inserite nel disegno di legge di stabilità che stravolgevano il contratto nazionale innalzando gli orari di servizio dei docenti.Oggi, in un incontro a Palazzo Chigi che ha visto la presenza, insieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, dei ministri Profumo (Istruzione), Grilli (Economia) e Patroni Griffi (Funzione Pubblica), il Governo ha presentato l’atto di indirizzo per il recupero della validità dell’anno 2011 ai fini delle progressioni di carriera e il relativo pagamento degli scatti.A questi due obiettivi (cancellazione delle norme sugli orari, emanazione dell’atto di indirizzo per la trattativa sul recupero degli scatti) era rivolta la mobilitazione: si decide pertanto la sospensione dello sciopero e della manifestazione del 24 novembre che prevedeva dalle Marche una massiccia partecipazione .I sindacati Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal sono ora impegnati a concludere il negoziato nel più breve tempo possibile per dare concretamente “i soldi” ai lavoratori.Chiaramente questo non esaurisce l’ azione sindacale, molti  sono i temi  su cui il sindacato è impegnato a ottenere risultati concreti:Riapertura della contrattazione anche per recuperare il potere d’acquisto delle retribuzioni; potenziamento degli organici, che hanno visto un taglio in tre anni nella sola regione Marche di 3.424 unità di personale anche per scongiurare l’ incremento del numero di allievi per classe, già tra i più alti d’ Italia; nomine in  ruolo del personale ATA; recupero delle 22 dirigenze scolastiche tagliate nel a.s. 2011/2012; finanziamento delle scuole per il loro funzionamento e per la dotazione di strutture e laboratori; Le segreterie regionali Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal  ribadiscono con forza che l’istruzione e la formazione non possono essere un campo di battaglia per lo scontro ideologico ma devono necessariamente essere un “investimento” prioritario per lo sviluppo del Paese e non luogo in cui reperire risorse a ogni costo, incuranti del danno arrecato al servizio scolastico e ai suoi operatori.CISL Scuola Marche Anna BartoliniUIL Scuola Marche Claudia Mazzucchelli   SNALS-Confsal Marche Paola Martano COMUNICATO STAMPA CISL SCUOLA NAZIONALE  
Continua a leggere
22/11/2012 Incontro pubblico sui servizi sociali
Un incontro pubblico per rilanciare la gestione associata dei servizi sociali. Lo organizza la Cisldi Macerata, insieme alla Federazione dei pensionati, in collaborazione con il Comune di Macerata. Venerdì 23 novembre ore 15.00 alla Domus San Giuliano di Macerata si svolgerà l’iniziativa dal titolo “Un futuro più sociale, verso la gestione associata dei servizi”.La crisi economica continua a colpire il territorio, generando un aumento dei bisogni sociali della popolazione. Allo stesso tempo diminuiscono le risorse a disposizione per soddisfarli. Entra in crisi il sistema di welfare. Per contrastare la logica secondo cui meno soldi uguale taglio ai servizi è necessario ragionare su come riorganizzare il welfare a partire dalle comunità locali, coinvolgendo tutti i suoi protagonisti istituzionali e sociali.Al centro dell’incontro ci sarà quindi una riflessione sulla gestione associata dei servizi sociali, da rilanciare potenziando il ruolo di soggetti esistenti come l’Ambito territoriale sociale e valorizzando strumenti nuovi come le Aziende pubbliche di servizi alla persona derivanti dalla trasformazione delle Ipab. Queste ultime, in particolare possono diventare strumenti di aggregazione e di gestione dei servizi a livello intercomunale, non solo di Ambito sociale ma anche di area vasta.In un contesto in cui si riducono le risorse a disposizione per gli enti locali, diventa inutile e dannosa la difesa d’ufficio dei campanilismi municipali e di sovranità territoriali fini a se stesse. La classe politica locale è chiamata oggi a compiere scelte coraggiose e lungimiranti. Non si tratta di cancellare le identità territoriali e culturali ma di individuare ambiti ottimali dentro i quali sperimentare gestioni comuni dei servizi sociali, che ne beneficeranno in termini di maggiore qualità e minori costi di gestione, con vantaggi per tutti i cittadini.Su questi temi la Cisldialogherà con l’Ambito sociale n. 15, rappresentato dalla Coordinatrice Dott.ssa Brunetta Formica, con il Comune di Macerata nella persona dell’Assessore alle politiche sociali Stefania Monteverde, con il Direttore dell’Azienda pubblica di servizi alla persona (ex Ircr) di Macerata Dott. Giuliano Centioni e con Francesco Comi, Presidente della quinta Commissione del Consiglio regionale.La presenza di un autorevole rappresentante dell’Assemblea legislativa regionale sarà l’occasione per fare anche il punto sulla proposta di legge regionale sul sistema integrato dei servizi sociali alla persona e alla famiglia, che proprio in questi giorni è oggetto di discussione in Giunta regionale, da dove poi passerà al vaglio della  Commissione consiliare competente.
Continua a leggere
20/11/2012 Borse di studio per progetti di ricerca
Per il BANDO COMPLETO vai al sito della PROVINCIA DI MACERATA
Continua a leggere
17/11/2012 La Cisl vince le elezioni RSU nelle Poste
La Cisl SLP (Sindacato Lavoratori Postelegrafonici) conquista le elezioni delle RSU (Rappresentanze sindacali unitarie) nella Provincia di Macerata. Aggiudicandosi 7 seggi su 11 disponibili e 2 RLS (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) su 3, la Cisl conferma una rappresentanza del 58%.Le elezioni si sono svolte il 13 e il 14 novembre scorsi. Altissima l’affluenza: hanno votato l’86% dei lavoratori. I primi rappresentanti eletti sono stati Saverio Mauriello e Elisabetta Fossaroli, rispettivamente Segretario generale e Segretario generale aggiunto della Cisl SLP di Macerata,  confermati RLS per la quarta volta consecutiva.Questi i nominativi degli altri RSU eletti: Marcello Fuglini, Antonio Tortora, Antonio Lanciani, Giovanni Traballoni, Rosario Fusca.In un comunicato la Segreteria della Cisl Slp di Macerata "ringrazia tutti i lavoratori e le lavoratrici di Poste che anche in questa occasione hanno riconfermato la fiducia nella SLP, la categoria maggiormente rappresentativa nella più grande azienda di servizi del paese"."Si tratta di un risultato importante - prosegue la nuova Segreteria - che conferma la fiducia delle persone nel sindacato, che continua ad essere un  importante riferimento  di rappresentanza  e per  la progettazione del futuro. Una grossa responsabilità che continueremo ad onorare per garantire la tutela dei lavoratori, l’occupazione e lo sviluppo dell’ azienda"
Continua a leggere
16/11/2012 Inps e Inail, a rischio i servizi.
I dipendenti di Inps, ex Inpdap e Inail di Macerata scendono in piazza contro l'art. 4 del Decreto stabilità. Un presidio è stato organizzato in Piazza della Libertà per protestare contro i tagli, 300 milioni di €, imposti dal Governo.Dopo la manifestazione una delegazione dei lavoratori è stata ricevuta dal Prefetto di Macerata che ne ha condiviso le preoccupazioni.Sindacati e lavoratori denunciano un progetto di smantellamento progressivo che mette a rischio l'efficienza dei servizi e la professionalità degli sportelli, paventando il rischio chiusura per gli sportelli.I risparmi imposti dalla legge di stabilità verranno realizzati  tagliando infatti i cosiddetti "progetti speciali", ossia proprio quelli che fino ad oggi hanno garantito  la produttività degli istituti e la qualità del servizio.«Siamo consapevoli della necessità di risparmiare - sostiene Laura Raccosta, Segretario regionale della Cisl Funzione pubblica  - ma le risorse vanno combattendo gli sprechi, riducendo gli appalti e le consulenze esterne e non tagliando gli stipendi dei dipendenti».Per Sistino Tamagnini, Segretario generale provinciale, «in questa fase di riorganizzazione è necessario  valorizzazione le professionalità dei lavoratori per ridurre i costi senza penalizzare i cittadini utenti dei servizi»
Continua a leggere
15/11/2012 Poste, la Cisl vince le elezioni delle RSU
La Cisl vince le elezioni delle RSU nelle Poste delle Marche (13 e 14 novembre) confermando una rappresentanza media di oltre il 37%.In una dichiarazione il Segretario generale della SLP  (Sindacato Lavoratori Poste) della Cisl delle Marche, Dario Dominici ringrazia tutti  i lavoratori e le lavoratrici di Poste «che, anche in occasione di questo rinnovo delle Rappresentanze Sindacali  Unitarie in Poste Italiane hanno riconfermato la fiducia nel Slp,  la Categoria della Cisl maggiormente rappresentativa nella più grande azienda di servizi del paese».«Un risultato importante - sostiene Dominici - che conferma la fiducia delle persone nel sindacato, importante riferimento  per la rappresentanza e per la progettazione del futuro.Altissima la partecipazione al voto.  Oltre l'83% dei lavoratori hanno espresso le proprie preferenze. Un successo che conferma la maggiore  fiducia di cui gode il sindacato rispetto alla politica.«Sono numeri - conclude Dominici - dai quali deriva una  grossa responsabilità, che continueremo ad onorare per garantire la tutela dei lavoratori, l’occupazione e lo sviluppo della azienda».Il COMUNICATO STAMPA 
Continua a leggere
13/11/2012 La scuola dice basta
Assemblee contemporanee si sono svolte oggi in tutti le scuole della Provincia di Macerata. Così le Segreterie di categoria di Cgil Cisl Uil Snals e Gilda hanno preparato lo sciopero del 24 novembre prossimo.Gli insegnanti incrociano le braccia in segno di protesta contro i continui attacchi alla scuola e chiedono il rispetto dei vincoli contrattuali in materia di orario di servizio e di retribuzione, il riconoscimento del maturato degli scatti di anzianità e della vacanza contrattuale.«I provvedimenti previsti nella legge di stabilità - sostengono i sindacati in un comunicato unitario - dimostrano un’attenzione soltanto di tipo ragioneristico verso la scuola, che dovrebbe invece rappresentare il volano di una società democratica che pone al centro delle sue azioni il diritto al sapere».Sotto accusa in particolare il blocco  della contrattazione e l'aumento dell´orario di lavoro fuori da ogni confronto e senza risorse aggiuntive.   Sommati ai pesanti tagli agli organici degli anni scorsi queste misure si traducono in condizioni di lavoro insostenibili, sia dal  punto di vista contrattuale che di stipendio. 
Continua a leggere
12/11/2012 Sulla sanità la Regione si fermi
Cgil Cisl e Uil Marche minacciano battaglia contro  il riassetto del servizio sanitario deciso dalla Regione Marche con la Delibera 1537 del 31 ottobre.In un comunicato unitario le tre sigle sindacali criticano «il ridisegno della rete ospedaliera secondo "reti omogenee", in contrasto  l'organizzazione per aree vaste (le vecchie Province) nelle quali si dovrebbe realizzare  la programmazione dei servizi socio sanitari».Con l'atto in questione  la Giunta regionale attua la spending review nazionale. Allo stesso tempo però, secondo il sindacato, «individua  in forma surrettizia  una riorganizzazione della rete ospedaliera marchigiana incoerente con il Piano Socio Sanitario regionale e con la Legge regionale 17, approvati nel 2001».«Non intendiamo indicare un problema solamente formale o fare la difesa aprioristica di confini amministrativi - sostengono Cgil Cisl e Uil -  ma invochiamo coerenza ed equilibrio negli atti. E’ impossibile infatti da un lato attivare una pianificazione di area vasta  e dall’ altra pretendere che le strutture ospedaliere si integrino funzionalmente secondo una diversa distribuzione territoriale».Il tutto è reso più grave dall'assenza di confronto e di dialogo non solo con il sindacato ma con tutta la comunità regionale e con le sue espressioni organizzate. Anche per questo, pur  consapevoli della situazione difficile e dei tagli imposti dalle norme nazionali, Cgil Cisl e Uil chiedono alla Regione «di fermarsi e di mettere in campo equilibrio, competenza e coerenza negli atti adottati. Servono condivisione nelle scelte e correttezza nel confronto, per trovare davvero le soluzioni migliori per la comunità marchigiana».Qualora  così non dovesse essere il sindacato minaccia la mobilitazione generale «per  contrastare l’idea di un riassetto del Sistema Salute deciso in poche segrete stanze».
Continua a leggere
10/11/2012 Un agguato alla sanità maceratese
Un agguato contro la sanità della nostra Provincia». Questo è il pensiero della Cisl  di Macerata contro la Delibera della  Giunta regionale che  ridisegna gli assetti della sanità marchigiana.L'atto incriminato è la Delibera 1537, con la quale vengono impartite "direttive vincolanti" ai Direttori degli Enti del servizio sanitario regionale per l'attuazione della spending review. Un provvedimento approvato in silenzio, nella totale mancanza di confronto con il sindacato ed anzi in contraddizione con il  percorso di riorganizzazione  che nei mesi estivi aveva visto impegnati sindacati e Direzione dell'Area Vasta 3 di Macerata.Ed è proprio quest'ultima che in base alla Deliberà è destinata a scomparire. La rete degli ospedali viene infatti "spacchettata" spostando Camerino e San Severino verso Fabriano e reintroducendo così la famigerata "area montana". Macerata e Civitanova graviteranno invece intorno al nuovo ospedale di Fermo (ancora da costruire). E' questo il risultato della definizione di "aree omogenee per motivi orografici e socio economici".In altre parole si smantella la sanità provinciale, allontanandone la governance e riducendone la qualità. Per il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti «la Delibera è un atto che rende Macerata un territorio di conquista per Fabriano e Fermo. Sappiamo bene che la spending review taglia 180 milioni alla nostra Regione, obbligandola a eliminare  altri  310 posti letto negli ospedali. Ma quest'atto è inaccettabile , sia nel merito che nel metodo e pertanto lo rispediamo al mittente. »Si dice amareggiato  il Segretario generale  della Funzione pubblica Sistino Tamagnini. «Abbiamo speso tempo ed energie per cercare di rendere omogenee, dentro l'Area Vasta, le ex zone territoriali di Macerata, Civitanova  e Camerino e per raggiungere accordi faticosi come quello sulla mobilità del personale. Ora ci ritroviamo nel  nel caos più totale e le conseguenze le pagheranno il personale e l'utenza dei servizi».Salta quindi l'incontro, in programma per oggi, sulla riorganizzazione degli ospedali di Recanati, Matelica e Tolentino. Un incontro inutile, essendo venuto meno il ruolo della Direzione di Area Vasta, interlocutore del sindacato nella percorso di riorganizzazione. «In questa situazione - conclude Tamagnini - come Categoria metteremo in campo tutte le azioni che riterremo opportune, non escludendo il ricorso alle vie giudiziarie, per far rispettare i diritti dei lavoratori della sanità».
Continua a leggere
08/11/2012 Una generazione bruciata dalla crisi
Allarme lavoro per i giovani maceratesi. A lanciarlo è il Segretario generale della Cisl provinciale Marco Ferracuti, che commenta i dati forniti dall'Osservatorio sul mercato del lavoro della Cisl maceratese.Il 16% dei nuovi iscritti nelle liste di mobilità tra gennaio ed agosto 2012 hanno meno di 30 anni, con un incremento del 54% rispetto allo stesso periodo del 2011.  Al 31 agosto 2012 sono 412 i giovani iscritti nelle liste di mobilità, il 10% del totale degli iscritti, con un incremento del 18% rispetto al 31 agosto 2011.Secondo i tre Centri per l’impiego e la formazione (CIOF) della Provincia di Macerata, il  34% degli iscritti come disoccupati e inoccupati hanno meno di 30 anni. Va male anche sul fronte delle nuove assunzioni, in calo del 28% rispetto al 2011. Il lavoro diminuisce e allo stesso tempo diventa sempre più precario. Il 41% delle nuove assunzioni è a tempo determinato, il 17% è con lavoro intermittente, il 9% è interinale. Solo il 10% delle nuove assunzioni è a tempo indeterminato.« La situazione è drammatica -commenta Ferracuti - perché la crisi sta bruciando una generazione tagliando le gambe ai nostri giovani,  pregiudicando loro la possibilità di costruirsi un futuro e costringendoli spesso a cercare fortuna altrove. Se e quando la recessione terminerà, pagheremo lo scotto di aver sacrificato un’intera generazione e ci troveremo con imprese che, anche per questo, saranno meno capaci di innovare e restare competitive sui mercati internazionali».Per il leader della Cisl di Macerata bisogna contrastare questa deriva puntando sulla formazione di qualità, con un la Provincia chiamata a esercitare un  ruolo di governo dei  Centri per l’impiego , che devono realizzare una presa in carico reale dei lavoratori, valutandone le competenze ed incrociandole con il fabbisogno delle imprese.Il secondo strumento da potenziare è  l’apprendistato,  in particolare quello di alta formazione finalizzato al conseguimento di titoli di studio superiore, universitario e di ricerca. «Esortiamo la  Regione - conclude Ferracuti - a regolamentare urgentemente questo istituto con apposita legge,  in accordo con le parti sociali, gli istituti tecnici e le Università».
Continua a leggere
07/11/2012 I professori dell'Agraria contro la legge finanziaria
I docenti  dell’ Istituto di istruzione superiore G. Garibaldi (Istituto Agrario) di Macerata si schierano contro le misure contenute nel DDL Stabilità, la Legge finanziaria 2013 al vaglio del Parlamento.Riuniti il 6 novembre in assemblea alla presenza delle Categorie della Scuola di Cgil, Cisl Uil e Snals, in una nota unitaria hanno denunciato  il clima di disagio e di tensione crescente tra il personale della scuola causato dalle misure previste nella Finanziaria.«Misure inaccettabili - recitano i professori - in quanto non hanno  alcuna motivazione correlata agli aspetti di modernizzazione, né tanto meno di avvicinamento ai livelli europei della scuola, ma puntano semplicemente al recupero di risorse finanziarie a discapito della qualità dell’istruzione e dei livelli di occupazione».I docenti criticano anche la proposta di modifica unilaterale del contratto di lavoro in materia di orario e retribuzioni, che prevede l’innalzamento a 24 ore settimanali dell’attività frontale con gli studenti. «Risarcita con quindici giorni di ferie in più questa proposta  è il risultato di una propaganda demagogica che presuppone che l’attuale lavoro dell’insegnante sia minimo e privilegiato».Gli insegnanti denunciano infine il mancato rispetto dell’intesa sul recupero degli scatti di stipendio, che avrà pesanti ricadute anche sui trattamenti di pensione e sulla buonuscita.«E’ evidente - concludono i docenti della Scuola Agraria - che tali disposizioni hanno l’unica finalità di ottenere, per l’ennesima volta, notevoli risparmi di organico con pesanti ricadute sulle opportunità lavorative del personale precario abbassando notevolmente la qualità dell’istruzione».
Continua a leggere
05/11/2012 Uffici postali. L'accordo frena le chiusure: 25 anzichè 61
COMUNICATO STAMPA Pochi giorni fa, tra i sindacati regionali e Poste Italiane è stato sottoscritto un accordo che pone un freno, almeno per il momento, alla decisione di Poste Italiane, che aveva annunciato e avviato con determinazione la chiusura di ben 61 uffici postali a livello regionale; l’intenzione dell’azienda aveva fatto scendere in campo nell’estate scorsa il sindacato, i cittadini e gli amministratori, anche perché legata ad una riorganizzazione miope dei servizi postali. Con l’accordo, è stato certamente ottenuto un grande risultato, verranno progressivamente chiusi solo 25 uffici in tutta la regione; ma l’attenzione del sindacato rimane alta.Il Segretario regionale Slp-Cisl Dario Dominici commenta l’accordo con soddisfazione, ma indicando priorità e criticità: «abbiamo posto il problema più volte in questi anni; in tempi di crisi la difesa della socialità non può essere la priorità del solo sindacato. Anche in questa vertenza il tema è emerso con forza: per noi uno “sportello postale aperto” è un servizio sociale importante ad una comunità, è lavoro diffuso sul territorio; dall’altro però risponde a logiche industriali, a costi di gestione; se non si tiene conto di questi aspetti, sarà difficile continuare a garantire un posto di lavoro a quasi 140.000  persone occupate in Poste e un servizio a milioni di cittadini!».Stefano Mastrovincenzo, Segretario Cisl Marche sottolinea «i colleghi della categoria hanno vigilato affinché in tutti i comuni marchigiani rimanesse aperto il maggior numero di sportelli, ma questa vicenda è simbolica in termini generali, per la sanità, per l’istruzione o altro; anche gli amministratori pubblici sono consapevoli che sotto certi livelli la mera logica del mercato porta alla chiusura di certi servizi; è chiaro che o il tema della coesione e dell’equità sociale diventa ancora più centrale nel dibattito pubblico e nelle scelte della politica a tutti i livelli, o anche gli obiettivi di rigore e risanamento non avranno piena efficacia e produrranno tensioni e drammi sociali». Conclude Dominici: «siamo una forza tranquilla, ma determinata! Lo abbiamo dimostrato portando in piazza ad Ancona oltre 500 persone nel mese di luglio contro le chiusure e l’accordo sottoscritto il 24 ottobre ci ripaga del lavoro svolto; ma continueremo a vigilare: si parla ancora di decine di migliaia di possibili tagli nel mondo dei servizi postali, mentre nel settore degli uffici postali siamo allo sbando: non esistono più organici, l’azienda vorrebbe tarare le esigenze di personale solo ed esclusivamente sulla base dei ricavi prodotti. Lo dimostreremo, siamo fiduciosi chiamando i lavoratori al voto per il rinnovo delle RSU il prossimo 13 e 14 novembre.  Il sindacato rimane uno dei pochi luoghi dove potersi confrontare, fare scelte, costruire progetti per le persone, per il loro lavoro, per le comunità».Ancona 03-11-2012Dario Dominici - Slp Cisl Marche                                                                             Stefano Mastrovincenzo - Usr Cisl MarcheLA    TABELLA CON GLI UFFICI POSTALI   DOVE SI RESTA APERTI e DOVE SI CHIUDE LA RASSEGNA STAMPA: Corriere Adriatico e Il Messaggero 
Continua a leggere
05/11/2012 Meno soldi per i Patronati, a rischio i servizi per i cittadini
La legge di stabilità prevede un taglio alle risorse del Fondo per i Patronati di € 60 milioni per i prossimi due anni che si aggiunge ai € 90 milioni già tolti al Fondo per il triennio precedente . In totale € 150 milioni di euro in meno per cinque anni. La riduzione delle risorse mette in crisi l’intero sistema dei patronati, che svolgono oggi un’attività di tutela previdenziale e di assistenza sociale sussidiaria ed integrativa rispetto a quella pubblica.Il Fondo per i patronati non è finanziato dallo Stato ma dai lavoratori, attraverso i contributi direttamente prelevati dalle loro buste paga. Tutte le pratiche che il Patronato espleta sono gratuite per gli utenti. Solo il 30% circa di queste sono rimborsate dallo Stato (ad esempio domande di pensione, di infortunio e di malattie professionali). Per molte altre pratiche (ad esempio indennità di disoccupazione, congedi per maternità, congedi parentali) i Patronati non ricevono nulla, nonostante svolgano un’attività preparatoria rispetto a quella degli enti pubblici competenti, in particolare dell’Inps.Un’attività di supplenza delle funzioni pubbliche che negli ultimi anni i Patronati sono stati obbligati ad ampliare. Ad esempio, l’obbligo imposto dall’Inps di invio telematico delle istanze ha costretto tantissimi cittadini, specie i più anziani, a rivolgersi ai Patronati per ricevere la necessaria assistenza.In altre parole il Governo impone ai Patronati di svolgere nuove funzioni e in cambio ne taglia i finanziamenti. Questa situazione è insostenibile. Non vedendo riconosciuto il valore sociale e i costi della loro attività, i patronati saranno costretti nel futuro ad introdurre soglie di compartecipazione dei cittadini al costo dei servizi o, in alternativa, a smettere di erogarne alcuni. A loro volta i cittadini saranno obbligati a rivolgersi a professionisti privati, presso cui le pratiche avranno costi molto maggiori.Di tali possibili conseguenze, nel caso in cui il taglio fosse confermato, il Patronato Inas informerà dettagliatamente gli utenti che ogni giorno si recano nei suoi uffici.Pur condividendo la necessità di rivedere la spesa pubblica tagliando gli sprechi non è accettabile che questo avvenga, ancora una volta, con misure che penalizzano i lavoratori e i cittadini. Sarebbe stato possibile e auspicabile, semmai, un intervento di selezione dei tanti Patronati autorizzati, alcuni dei quali non garantiscono standard adeguati di qualità dei servizi e di tutela dei lavoratori.  
Continua a leggere
24/10/2012 La scuola dice BASTA!
24 NOVEMBRE 2012 SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA con manifestazione a Roma LE RAGIONI e GLI OBIETTIVI della MOBILITAZIONE Atto di indirizzo per la restituzione delle progressioni economiche di anzianità Cancellazione delle norme che modificano il CCNL dei lavoratori della Scuola Le iniziative di mobilitazione che sfoceranno nello sciopero del 24 novembre scaturiscono da diverse motivazioni alle quali si legano precisi obiettivi che sono al centro di un’azione sindacale forte e incisiva. La decisione dello sciopero segue, come è noto, il fallito tentativo di conciliazione da noi richiesto per il mancato avvio della trattativa sulle progressioni di anzianità. A questa motivazione iniziale si sono nel frattempo aggiunte quelle legate alle inaccettabili disposizioni contenute nel disegno di legge di stabilità varato dal Consiglio dei Ministri del 9 ottobre, con misure che prefigurano un pesante aggravio dei carichi di lavoro del personale docente, stravolgendo in modo unilaterale e di dubbia legittimità il contratto nazionale di lavoro. GLI OBIETTIVI della MOBILITAZIONE  immediato avvio della trattativa sul recupero di validità dell’anno 2011 ai fini delle progressioni economiche e di carriera del personale, previa emanazione da parte del Governo dell’apposito atto di indirizzo all’ARAN; emendamenti al disegno di legge di stabilità, e in particolare cancellazione delle norme sui regimi orari del personale docente e di quelle che penalizzano il personale a.t.a. utilizzato con mansioni attinenti a profili professionali superiori; I sindacati Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu chiamano la categoria a sostenere con la più ampia partecipazione le iniziative di mobilitazione messe in atto, che oltre a esprimere il crescente disagio e la forte indignazione dei lavoratori puntano a obiettivi precisi e chiari: salvaguardare retribuzioni che già scontano gli effetti del blocco imposto ai salari del pubblico impiego; respingere l’ennesimo attacco a condizioni di lavoro rese spesso insostenibili dai pesanti tagli di organico degli anni scorsi; difendere il ruolo e le prerogative contrattuali del sindacato, impedire un’ulteriore perdita di posti di lavoro nella scuola. LA MOBILITAZIONE Immediata sospensione di ogni attività non obbligatoria Campagna di informazione/protesta con lettere ed e-mail Presidi e incontri con istituzioni e forze politiche a livello centrale e periferico 13 novembre, assemblee in orario di servizio in tutte le scuole 24 novembre sciopero per l’intera giornata Manifestazione nazionale a Roma Con l’insieme delle iniziative di mobilitazione e di sciopero siamo impegnati a raccogliere ed esprimere, sugli obiettivi prefissati, la più vasta unità della categoria. Scarica IL VOLANTINO con le RAGIONI della MOBILITAZIONE Scarica IL VOLANTINO con gli OBIETTIVI della MOBILITAZIONE Leggi LA LETTERA alle FORZE POLITICHE  con la richiesta di un incontro urgente.  
Continua a leggere
22/10/2012 Allarme per il Parco dei Sibillini
La sede del Parco a VissoE’ stato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Lo hanno deciso le Categorie della Cisl e Cgil Funzione pubblica di Macerata, insieme alle RSU dell’Ente Parco, per protestare contro la riduzione della dotazione organica dagli attuali 20 dipendenti a 16.«La riduzione del personale è conseguenza dei tagli indiscriminati imposti alle Pubbliche Amministrazioni, che calati nel contesto del Parco dei Sibillini – sostengono i sindacati in una nota unitaria – rischiano di produrre effetti devastanti. Gestire la delicatezza e la complessità delle attività del Parco con 16 dipendenti non sarà possibile e rappresenterà la condanna a morte del Parco stesso».Il Parco nazionale dei Monti Sibillini si situa tra Marche ed Umbria, e comprende 18 Comuni di 4 Province. E’ un Ente pubblico non economico nel quale lavorano 20 dipendenti per la tutela della natura e del territorio.Nell’ attuale momento di crisi, che sta producendo effetti ancor più disastrosi nei territori montani, la promozione, la valorizzazione e la tutela del territorio potrebbero rappresentare settori di rilancio economico.Per questo Cisl e Cgil annunciano che metteranno in opera ogni forma di sensibilizzazione rivolta ai cittadini, amministratori locali, parlamentari ed ogni iniziativa di mobilitazione a sostegno dei lavoratori e della sopravvivenza del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Continua a leggere
18/10/2012 Sciopero al cementificio Sacci di Castelraimondo
I lavoratori del Cementificio Sacci di Castelraimondo hanno proclamato uno sciopero per i giorni di venerdì 19 e mercoledì 24 ottobre.La decisione è stata presa dalla RSU aziendale dopo aver sentito i lavoratori in assemblea, per protesta   contro la scelta della società di fermare gli impianti e sospendere l'attività produttiva fino a febbraio.  Per  gli ottanta dipendenti del cementificio si profila un periodo di  cassa integrazione straordinaria a rotazione.Già due anni fa l'intervento l'intervento del sindacato scongiurò il licenziamento di 25 dipendenti. Secondo la Direzione aziendale si tratta di una decisione temporanea, necessaria a seguito della grave crisi dell'edilizia. Ma intanto è forte la preoccupazione anche per i lavoratori dell'indotto.Della vicenda sono stati interessati anche gli Assessori regionali Marco Lucchetti e Sara Giannini. Il cemento prodotto alla Sacci è infatti necessario anche per i lavori di ampliamento della terza corsia dell'Autostrada A14. 
Continua a leggere
17/10/2012 Cambio al vertice della Cisl scuola di Macerata
Anna Maria ForesiAnna Maria Foresi è il nuovo Segretario generale della Cisl scuola di Macerata. Lo ha deciso il Consiglio direttivo di Categoria che si è riunito martedì 16 ottobre a Villa Quiete. Erano presenti il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, il Segretario della Cisl scuola regionale Anna Bartolini e il Segretario della Cisl Scuola nazionale Dionisio Bonomo.Laureata in filosofia, insegnante presso il Liceo classico di Recanti, 1 figlia, Anna Maria Foresi succede ad Anna Maria Chiurchiù, Segretario generale Cisl scuola dal 2001.Il cambio al vertice cade in un momento delicato per la Cisl Scuola, che lunedì 15 novembre, unitariamente ad altre sigle sindacali, ha proclamato lo sciopero per il 24 novembre prossimo.Sciopero che ha per obiettivo l’apertura di una trattativa sulle misure inserite dal Governo nel Disegno di legge di stabilità, che stravolgono i regimi orari del personale docente, portandoli da18 a 24 ore settimanali. Una decisione che pregiudica la qualità dell’insegnamento e dell’intero sistema scolastico italiano.Lo sciopero sarà preceduto da un pacchetto di iniziative sul territorio. Assemblee sui luoghi di lavoro, assemblee pubbliche con la cittadinanza e azioni di sensibilizzazione delle forze politiche locali, alle quali verrà chiesto di attivarsi per modificare il testo del disegno di legge di stabilità.L’obiettivo è quello di aprire, da oggi fino al 24 novembre, una fase di confronti a tappeto sul sistema scolastico, da preservare mettendo al centro la qualità dell’istruzione, strumento al servizio delle esigenze educative degli alunni.
Continua a leggere
16/10/2012 Una festa per i volontari dell'Anteas
Si è svolta domenica 23 settembre la Festa del Volontario organizzata dall’ Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive perla Solidarietà), l'associazione di volontariato della Cisl di Macerata.Sono circa 1o0 i volontari dell'associazione, in gran parte pensionati, che si sono dati appuntamento all' Agritursimo "La Rancia.L'Anteas opera da anni nel settore dei servizi di trasporto e di sostegno per le persone anziane, sole e fragili. Oggi l'associazione attiva  nei Comuni di  Macerata, Montefano, Potenza Picena e, Montecosaro  Montelupone, Castelraimondo, Matelica, Esanatoglia, Gagliole, San Ginesio, Loro Piceno, Ripe San Ginesio, Colmurano, Corridonia, Tolentino, Belforte. A breve il servizio verrà attivato anche a Treia e Appignano. Un altro settore d’intervento è quello dell’animazione nelle case di riposo.La festa è stata l'occasione per ringraziare  i volontari per il servizio che svolgono con impegno, serietà e costanza. Erano presenti il  Presidente del Centro Servizio per il Volontariato Marche Enrico Marcolini e i rappresentanti della Federazione dei pensionati Cisl di Macerata, che da anni sostiene  il lavoro dell'Anteas.I volontari si sono dati appuntamento per il prossimo anno, con l'auspicio che l'opera svolta dall'Anteas prosegua e si rafforzi, promuovendo i valori del volontariato, lo scambio intergenerazionale  e la capacità di cambiare  una società sempre più individualistica ed indifferente ai bisogni delle persone più fragili. 
Continua a leggere
09/10/2012 Corso di preparazione per il concorso scuola 2012
CORSO DI PREPARAZIONE ALLA PROVA SELETTIVA PER L’ACCESSO AL CONCORSO A CATTEDRE La Cisl Scuola delle Marche in collaborazione con l’IRSEF-IRFED offre un corso di preparazione al concorso a cattedre articolato in due fasi della durata complessiva di 60 ore.Il corso prevede  incontri in presenza, simulazioni, uso di una piattaforma con simulatore e materiali di documentazione.I FASE  -  PREPARAZIONE ALLA PROVA PRESELETTIVALa prima fase per la preparazione alla prova preselettiva prevede 6 moduli didattici per un totale di 24 ore, così suddivisi: Primo Modulo -         i test e le prove di selezione: tipologia e caratteristiche-         il governo del tempo-         esercitazioni su test di comprensione Secondo Modulo -         Come leggere e interpretare i quesiti di comprensione ed analisi testuale-          esercitazioni Terzo Modulo -         Come leggere e interpretare i quesiti logici-         Esercitazioni Quarto Modulo -         Tipologia e caratteristiche dei quesiti logici-         Esercitazioni Quinto Modulo -         Strategie per affrontare i quesiti relativi alle competenze digitali-         Esercitazioni Sesto Modulo -         Strategie per affrontare i quesiti di conoscenza di lingua straniera “inglese”I moduli n° 4 e 5, relativi alla conoscenza della Lingua Straniera ( Inglese) ed alle Competenze Digitali, verranno attivati all’uscita dei quesiti dopo il 23 novembre.II FASE – PREPARAZIONE PROVA SCRITTAIl corso tratterà aspetti metodologici contenuti nei vari documenti relativi a ciascun ordine di scuola, le recenti riforme degli ordinamenti, nonché i presupposti innovativi necessari alla costruzione dei curricoli.Il corso propone incontri in presenza, approfondimenti delle varie tematiche ed esercitazioni scritte  in piattaforma.La seconda fase prevede  10 moduli didattici per un totale di 36 ore ( i primi quattro entro il mese di dicembre 2012, i restanti a gennaio 2013), così suddivisi:Primo ModuloPsicologia dell’educazione. Conoscenze fondamentali dello sviluppo cognitivo, affettivo e di socializzazioneSecondo ModuloOrdinamento dello Stato Italiano, Costituzione, Titolo V, Autonomia, Enti Locali.Pof e governo di scuola.Terzo ModuloIndicazioni Nazionali e organizzazione del curricolo per i vari ordini di scuolaQuarto ModuloValutazione, Autovalutazione, INVALSI, INDIRE Da Gennaio 2013: Quinto ModuloConoscenze pedagogico- didattiche. Approccio ai media e reti di scuolaSesto ModuloLa relazione  educativa, l’organizzazione dei gruppi, la conduzione della classeSettimo ModuloHandicap, DSA, InterculturaOttavo ModuloContinuità, Orientamento, Dispersione scolasticaNono ModuloStato Giuridico, Contratto di lavoro, Organi CollegialiDecimo ModuloDimensione Europea dell’educazione, le competenze di cittadinanza, le QualifichePer le informazioni relative alle date, agli orari, alle sedi, ai costi ed alle modalità di accesso alla piattaforma rivolgersi alle sedi provinciali della Cisl Scuola 
Continua a leggere
08/10/2012 Sanità, mancano almeno 250 lavoratori
I Sindacati di Categoria del pubblico impiego di Cisl, Cgil e Uil denunciano la carenza cronica di personale nelle strutture sanitarie della provincia di Macerata (ora Area Vasta n. 3). Una condizione dalla quale derivano inefficienze che pesano sui lavoratori e sui cittadini utenti dei servizi i quali, sempre più spesso, ricorrono al mercato privato per garantire un’assistenza ai loro familiari ricoverati negli ospedali.«A livello regionale – spiegano i Sindacati in un comunicato unitario -  fino ad oggi abbiamo perso circa 1.137 posti di lavoro, per la maggior parte personale di assistenza diretta. In compenso sono aumentati i rapporti di lavoro precari, in particolare tempi determinati e le collaborazioni, che non possono garantire  continuità assistenziale e stabilità del sistema».In tuttala Provincia di Macerata mancherebbero all’ appello almeno 250 lavoratori. Aumentano lo stress e la tensione tra il personale in servizio, costretto a lavorare troppo e male. Sarebbero decine di migliaia le ore di straordinario non pagato ai lavoratori, costretti a fare orari che vengono elaborati “ad arte”, con strategie che violano le norme contrattuali.Ne derivano servizi inefficienti. Sono tantissimi gli esempi di disfunzioni denunciate dal sindacato. Prestazioni rallentate, sospensione ingiustificata delle Mammografie a Tolentino e Recanati e degli esami di Ortopantomografia a Tolentino. Impiego  non professionale di Tecnici di Radiologia a Recanati, che vengono impiegati nell’accettazione sovrapponendosi con il personale amministrativo già presente nella struttura.A proposito di amministrazione, da almeno  due anni si parla di una riorganizzazione complessiva dell'intero settore . Finora però non è mai stato presentato un piano di riordino serio, concreto e credibile.«Ci preoccupano molto  i Centri Unici di Prenotazione (CUP) - che funzionano con personale ridotto e con file interminabili - i servizi diagnostici come le radiologie,  (Tac, Risonanza Magnetica, PET), la Riabilitazione con liste di attesa che aumentano.  I servizi di base territoriali - come l’Assistenza Domiciliare Integrata e i Consultori, i servizi per i bambini disabili, quelli che trattano  le fragilità anziani e le cronicità -  sono destinati a scomparire con il pensionamento del personale  che non sarà sostituito ».Proprio durante quest’estate l’Area Vasta 3 è stata al centro di un percorso di riorganizzazione che prevede, tra le altre cose, la trasformazione di alcuni reparti ospedalieri per malati in fase acuta in Lungodegenze, Medicina Post Acuzie e Riabilitazione.«Proprio in un momento di riorganizzazione come quello che dobbiamo affrontare – conclude il Sindacato - bisognerebbe prevedere metodi e percorsi chiari, definiti e concordati con le parti sociali ed i lavoratori. Invece manca il governo del sistema e a pagare lo scotto di incapacità ed immobilismo saranno il personale e l’utenza».
Continua a leggere
08/10/2012 Concorso per il personale docente delle Scuole
Con Decreto n. 82 del 24 settembre 2012 è stato indetto il concorso a posti e cattedre, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e di secondo grado.Le tabelle di ripartizione dei posti (vedi ALLEGATO 1) sono state ufficializzate con alcune correzioni rispetto a quanto presentato nei giorni scorsi.REQUISITI DI PARTECIPAZIONE AL CONCORSO Potranno concorrere, per la Scuola dell'infanzia e la Scuola primaria,  oltre ai laureati in scienze della formazione primaria anche coloro che sono in possesso del diploma di scuola magistrale (per l'infanzia) o di istituto magistrale (per infanzia e primaria) conseguito entro l'anno scolastico  2001/02.Per la Scuola secondaria (I e II grado) potranno accedere al concorso, oltre a coloro che risultano in possesso di abilitazione, anche i laureati entro l'anno accademico 2001/02 (lauree quadriennali), o 2002/03 (lauree quinquennali) o 2003/04 (lauree sessennali), ancorché non abilitati.I candidati ai concorsi per posti di insegnamento nella scuola dell'infanzia, primaria, e per gli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado devono essere in possesso dei requisiti culturali e professionali  indicati nell' ALLEGATO 3 I candidati, per la domanda di iscrizione al concorso, utilizzeranno la procedura informatica POLIS presente nel sistema informativo del Ministero seguendo le istruzioni riportate nell' ALLEGATO 2.I candidati potranno accedere alla suddetta procedura e utilizzarla a partire dal  6 ottobre 2012 e fino alle ore 14.00 del 7 novembre 2012.MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE PROVE TEST PRESELETTIVO unico per tutte le tipologie di concorso; 50 minuti a disposizione; 50 domande a risposta multipla : 18 quesiti: comprensione del testo 18 quesiti: capacità logica 7 quesiti: conoscenza di una lingua straniera 7 quesiti: competenze informatiche. I quesiti saranno estrapolati con modalità casuale dal programma informatico predisposto fra quelli (3.000/3500) che saranno messi a disposizione dei concorrenti tre settimane prima della prova.Il test, diverso per ciascun candidato, si svolgerà esclusivamente on line in ambienti appositamente dedicati forniti di computer per ciascun aspirante, e con esito immediato.PROVA SCRITTAChi supera il test preselettivo è ammesso alla PROVA SCRITTA, una prova unica nazionale che  consisterà in quesiti di carattere disciplinare/professionale a risposta aperta con griglia  nazionale di valutazione.Il superamento della prova scritta ed eventualmente pratica comporterà l’ammissione alla PROVA ORALEE’ una simulazione di attività didattica di 30 minuti su un  argomento che lo stesso candidato estrarrà il giorno  precedente (diverso per ciascun candidato), e in un  successivo colloquio, sempre della durata massima di  30 minuti comprenderà domande sulla lingua straniera  prescelta (obbligatoriamente in lingua inglese per la  scuola primaria).CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSOLa CISL SCUOLA organizza un corso di preparazione al concorso a cattedre con incontri in presenza,  on line e l’uso di una piattaforma. Il corso sarà tenuto da esperti di settore articolato in dieci incontri.  Saranno affrontati i contenuti inerenti la prova preselettiva con esercitazioni in presenza  ed in piattaforma; saranno inoltre trattati alcuni  temi per l’avvio alla formazione per la prova scritta.DAL 5 OTTOBRE SONO APERTE LE ISCRIZIONI.Il corso inizierà presumibilmente entro la seconda settimana del mese  di ottobreALLEGATI
Continua a leggere
04/10/2012 Anche nelle Marche più facile per i giovani trovare lavoro.
Sono stati sottoscritti il 25 settembre in Regione i 3 protocolli sull'apprendistato che riformano radicalmente la normativa esistente con i quali, anche nelle Marche, si dà applicazione ai contenuti del Testo Unico. Il nuovo apprendistato è uno strumento in più per lavoratori ed imprese per facilitare l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro;La firma dei tre protocolli regionali per apprendistato professionalizzante, apprendistato per il conseguimento della qualifica e apprendistato per l'alta formazione, arriva alla fine di un confronto tra Regione, Sindacato e Associazioni datoriali lungo e non privo di difficoltà.La Cisl esprime soddisfazione per il risultato conseguito; si pone fine ad una incertezza legislativa e si rilancia anche nella nostra regione uno strumento che negli anni è stato il principale veicolo di assunzione soprattutto per giovani e piccole imprese. Accordo per la regolamentazione dell'Apprendistato ALTA FORMAZIONE E RICERCAAccordo per la regolamentazione dell'Apprendistato per la QUALIFICA e il DIPLOMA PROFESSIONALEAccordo per la regolamentazione dell'Apprendistato PROFESSIONALIZZANTE o DI MESTIERE 
Continua a leggere
04/10/2012 Lavoratrici delle pulizie senza stipendio da mesi
Sono senza stipendio da mesi le lavoratrici addette alle pulizie degli Uffici postali delle Marche. La denuncia viene dalle Categorie del Commercio di Cisl e Cgil (Fisascat e Filcams) secondo le quali questa situazione riguarderebbe almeno 300 lavoratrici in tutta la Regione.Donne che lavorano al massimo 15 ore a settimana e che in alcuni casi vivono situazioni drammatiche. Alcune di esse sono state anche costrette a rivolgersi alla Caritas. Donne che con i soldi dei loro stipendi di fatto stanno finanziando l'appalto delle pulizie.Le ragioni di questa situazione derivano dal modo in cui vengono gestiti gli appalti nei servizi pubblici, dove continua a vincere la logica del massimo ribasso e dove non dovrebbe essere concessa la possibilità di subappaltare i servizi.«Da anni - recita un comunicato di Cisl e Cgil - l'appalto delle pulizie  negli uffici postali delle Marche vive una situazione drammatica. Negli ultimi 4 anni, si sono succedute 5 aziende (Irpinia Lavoro, Universal Service, Ecolucania, Cpa e Nmg).Con le prime due  il sindacato ha fatto transazioni rispettivamente sul 70 e sul 75% delle competenze di fine rapporto. La Cpa, che  ha rilevato tutti gli appalti delle pulizie negli uffici postali delle Marche,  non ha pagato né il trattamento di fine rapporto né i contributi. Infine la Nmg, alle prese con altre vertenze in Italia, deve ancora pagare le mensilità di  luglio, agosto e settembre nonché la 14esima e sta per uscire dall'appalto grazie alle sollecitazioni del sindacato su Poste italiane».Tutte queste aziende fanno capo a due consorzi, Remida e Iprams, ai quali ora il sindacato intima di intervenire in solido, insieme a Poste italiane, per far pagare gli stipendi alle lavoratrici.«Più volte abbiamo chiesto l'intervento di Poste italiane richiamandoli alle loro responsabilità, ma sono procedure molto lunghe». 
Continua a leggere
04/10/2012 Crolla il soffitto alle Poste di Macerata
Ieri pomeriggio è crollata una parte del soffitto dell'Ufficio postale di Macerata centro. Solo per caso non si sono registrate conseguenze gravi per i dipendenti e i clienti.A denunciare il fatto è il Segretario regionale dei postali Cisl Dario Dominici che si dice «preoccupato, anche perché  l'Ufficio Postale era stato sottoposto ad interventi di ristrutturazione da pochi mesi e nessuno si sarebbe potuto aspettare una cosa del genere».Nel febbraio scorso il nuovo ufficio era stato inaugurato in pompa magna.  Sette mesi di lavori per una sede con più spazio per gli utenti  e tre nuove sale dedicate a servizi specifici come quelli bancari, finanziari ed assicurativi.il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti chiede che vengano quanto prima accertate le cause e le eventuali responsabilità di quanto avvenuto. «Nel frattempo, fintanto che non venga verificata e certificata la messa in sicurezza completa dei locali attraverso specifiche indagini tecniche, l’Ufficio postale di Macerata centro deve essere chiuso per la sicurezza dei lavoratori e dei clienti».Il fatto  si inquadra nel contesto più ampio, e fortemente critico, che riguarda la situazione di Poste italiane. L’azienda è infatti al centro di un pesante piano di riorganizzazione che prevede la chiusura di 61 uffici postali nelle Marche. «Sono a rischio - conclude Ferracuti -  la capillarità e la qualità dei servizi agli utenti, insieme a 180 posti di lavoro circa». 
Continua a leggere
27/09/2012 "Oltre il rigore, mobilitazione per lo sviluppo"
 Clicca qui LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE «Ridurre le tasse tagliando la spesa pubblica, vendendo i beni demaniali e migliorando la produttività delle imprese». Così Raffaele Bonanni intervenuto alla mobilitazione regionale organizzata dalla Cisl Marche al Cinema Multiplex di Macerata. Per il Segretario generale della Cisl «abbassare la pressione fiscale sui redditi da lavoro e pensione non è solo una questione di giustizia sociale, ma è indispensabile per rafforzare i consumi e la domanda interna di beni e servizi rilanciando l’economia». Più di 500 tra dirigenti, quadri e delegati della Cisl marchigiana hanno partecipato ad una mobilitazione incentrata su tre parole chiave: rigore, equità e sviluppo. Attraverso il racconto dei delegati Cisl è emerso il quadro di una Regione che forse più di altre sta subendo gli effetti della recessione.«Assistiamo al moltiplicarsi delle crisi aziendali - ha affermato Marco Feracuti, Segretario generale della Cisl di Macerata - che quasi sempre si concludono con la chiusura delle aziende piuttosto che con la loro riconversione. Pezzi importanti di distretti industriali ne stanno uscendo frantumati». Parole confermate dai delegati chiamati in causa nei lavori della mattinata. Come quelli della Mediterranea, azienda di Matelica che produce pasta alimentare, che sta per chiudere lasciando sulla strada 70 dipendenti. Stessa sorte che sarebbe toccata ai lavoratori dell’ Auchan di Ancona, ai quali era stato prospettato il licenziamento e che solo grazie all’ intervento del sindacato hanno ottenuto un contratto di solidarietà di 2 anni.D’altra parte i numeri sul mercato del lavoro marchigiano parlano chiaro. Il sistema manifatturiero è in piena emergenza. Nel triennio aprile – giugno è stato registrato un calo della produzione industriale del 5,2% e una diminuzione dei fatturati del 5,3%. La disoccupazione si attesta al livello record del 9,8%. Crolla anche l’edilizia, che fa registrare una perdita di almeno 5.000 addetti.«Le peculiarità del sistema produttivo marchigiano fanno si che la crisi si manifesti sul nostro territorio in forme diverse e peggiori». Così Antonio Angelini, Segretario della Cisl Marche, secondo cui «servono soluzioni diversificate incentrate sulla produttività di sistema e quindi su politiche industriali, energetiche ed infrastrutturali». Temi che saranno presto oggetto di confronto conla Regione Marche.Ma la crisi della produzione si ripercuote anche sui servizi pubblici. Sono 400 i posti letto in meno negli ospedali regionali, come effetto di un piano di riorganizzazione della sanità appena varato dalla Regione Marche. Non va meglio sul fronte dell’istruzione, dove in 3 anni si sono persi circa 80.000 posti di lavoro. Da qui una riflessione obbligata sulla necessità di una revisione della spesa pubblica, che per la Cisl non significa tagliare i servizi ma eliminare sprechi, corruzione e inefficienze, riducendo la frammentazione delle istituzioni pubbliche e riordinandone funzioni e competenze.LA RASSEGNA STAMPA:
Continua a leggere
26/09/2012 No alla Spending Review. Presìdi in tutti i luoghi di lavoro pubblico.
ALCUNE  FOTO DELLE MANIFESTAZIONI COMUNICATO STAMPA   NO ALLA SPENDING REVIEW: FP CISL MARCHE MOBILITATA IN TUTTI I LUOGHI DI LAVORO PUBBLICO Funzione Pubblica Cisl Marche mobilitata in tutti i luoghi di lavoro pubblico per dire no alla spending review imposta dal Governo con i tagli lineari previsti dalla legge 95 /2012 e si invece ad una vera rivisitazione della spesa in grado di coniugare la razionalizzazione della spesa e la lotta agli sprechi con servizi pubblici meno costosi ma più efficienti. La Fp Cisl vuole che le loro competenze e professionalità siano valorizzate , le professionalità riconosciute , la produttività ed i salari rilanciati. E' necessario  andare oltre lo sciopero e mobilitarsi in ogni luogo di lavoro aprendo tavoli , vertenze, confronti tesi a coniugare l'efficienza dei servizi con la valorizzazione delle tante professionalità pubbliche. La Cisl chiede più partecipazione per governare i processi di riorganizzazione e far divenire i lavoratori protagonisti del confronto e del cambiamento. La Cisl è per la valorizzazione degli strumenti di gestione delle risorse umane a partire dai piani di formazione, la mobilità volontaria, l'aggiornamento per tutelare i lavoratori da scelte frettolose ed arbitrarie.Per questi motivi il 26 settembre saremo presenti, in tutto il territorio regionale, all'interno dei principali luoghi di lavoro per rilanciare la mobilitazione e le proposte della Cisl ed il 27 le Rsu di tutta la Regione saranno presenti alla manifestazione regionale di Macerata che vedrà la presenza del Segretario Nazionale Raffaele Bonanni.Nel capoluogo regionale i presidii si svolgeranno dalle 10.00 alle 12.00 presso l’ Ospedale  regionale di Torrette, il  Comune di Ancona e la sede Inps di Ancona. Ufficio stampa Cisl Marche 3337612381
Continua a leggere