macerata

03/09/2013 Rimborso Irpef in tempi rapidi
 Caf Cisl - 730 Anticrisi (A4)_LOCALE
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03/09/2013 Un concorso di poesie dell'Anteas di Macerata
L’Anteas di Macerata, insieme alla Federazione dei pensionati della Cisl Marche, ha organizzato la prima edizione del Premio letterario “Città di Recanati”. L’iniziativa, patrocinata dalla Regione Marche, dalla Provincia di Macerata e dal Comune di Recanati, il concorso di poesia intitolato “La poesia non ha età” al quale i soci Anteas e iscritti Cisl residenti in tutta Italia hanno partecipato presentando una o due poesie inedite, secondo le modalità indicate nel regolamento. L’Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) è l’Associazione di volontariato della Cisl, nata con lo scopo di promuovere la solidarietà specialmente nei confronti dei più deboli, bisognosi e soli, contribuendo così al progresso umano, civile e sociale. Dalle parole del Presidente dell’Anteas di Macerata Giuseppe Piergiacomi emergono le motivazioni che hanno portato ad organizzare quest’iniziativa culturale. «Vogliamo sollecitare – spiega Piergiacomi - la vocazione dei nostri soci a scrivere piccole e grandi storie della loro vita passata, presente e futura. La poesia coinvolge la capacità d’ispirazione e la profondità espressiva dell’autore, che valorizza la sua esperienza creativa». «Nella poesia – prosegue Piergiacomi – l’età anagrafica non conta ma ciò che fa la differenzia è il dinamismo, la continua volontà di trasmettere agli altri le proprie sensazioni sui cambiamenti culturali e sociali di una società in continua trasformazione». «L’iniziativa si è posta come un’occasione per aprire uno spiraglio nuovo alla vita associativa e dare un riconoscimento a quei soci che hanno qualcosa da raccontare, e perché no, in versi, dandogli così modo di impegnare il tempo con pensieri e parole, che escono genuini dal cuore di ognuno. La scelta del luogo in cui svolgere il concorso non poteva che ricadere su Recanati, città che ha dato i natali ad uno dei più grandi poeti della letteratura italiana, Giacomo Leopardi, ancora oggi un luogo sospeso tra passato e futuro, dove il presente ha il dolce sapore dei versi scritti dal poeta.  Alleghiamo l’elenco delle Poesie che la Giuria ha segnalato 1a Edizione del Premio Letterario “Città di Recanati” Concorso di Poesia nazionale  Organizzato dall’Anteas di Macerata. Queste sono le Poesie che la commissione ha giudicato meritevoli di segnalazione, premiazione o assegnatarie di premi speciali.La classifica ufficiale verrà resa nota il 21 settembre 2013 in occasione della cerimonia di premiazione.Vengono elencate le Poesie in ordine alfabetico. Aquila, 6 aprile 2009 Colui che è Dedicato a te Fiori recisi Ho udito e ho visto L’Incontro La notte, i sogni La vecchiezza Laura Ma tu non lo sai Madre del tempo Magiche Gocce Matteo continua a brillare Mia Madre Notte Romanzo Specchi Terra mia Tristezza dolce Tu c’eri Mi manchi  
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06/08/2013 Inai: no al declassamento delle sedi marchigiane
INAIL: NO AL DECLASSAMENTO DELLE SEDI MARCHIGIANE LE PROPOSTE DELLA CISL La Fp Cisl Marche dice no al declassamento di alcuna sede marchigiana Inail perchè ogni decisione nazionale in tal senso penalizzerebbe il territorio ed i lavoratori su temi di fondamentale importanza.L’attività dell’INAIL riguarda: prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali nei luoghi di lavoro, prestazioni economiche, sanitarie (cure, riabilitazione) e reinserimento del lavoratore infortunato nella vita sociale e lavorativa.Servizi fondamentali   rivolti sia a lavoratori, che a datori di lavoro. Il  Nuovo Modello organizzativo INAIL, che ora prevedrebbe  il declassamento della sede di Ascoli Piceno, che da sede “A” (diretta da un dirigente) diventerebbe sede locale (senza dirigenza), va affrontata, guardando alla tutela dei servizi sul territorio.La CISL FP MARCHE ha sempre sostenuto che i risparmi di spesa vanno effettuati salvaguardando, e potenziando, qualità e quantità delle prestazioni fornite agli utenti. La legge sulla “Spending Review” impone all’INAIL di ridurre il numero dei dirigenti."Contestiamo la logica del taglio lineare nelle sedi locali - sostiene la CISL FP MARCHE- Diminuire il numero di dirigenti a livello “centrale” produrrebbe minor disagio rispetto alla perdita di un dirigente impiegato in sedi che hanno rapporti con l’utenza". Sia la sede di Macerata che quella di Ascoli Piceno hanno una produzione superiore alla media delle sedi di tipo B della regione e, per dislocazione geografica, specificità socio-economiche, devono  essere entrambe mantenute di tipo A. I cittadini e le imprese,  come le lavoratrici ed i lavoratori INAIL del maceratese e dell’ascolano, hanno pari dignità ed ugual diritto a ricevere servizi adeguati. "Sono altre le spese da tagliare.- continua la CISL FP MARCHE-  Occorre, dal livello centrale, una  razionalizzazione ed efficientamento della “macchina burocratica”, di una oculata gestione dei patrimoni immobiliari, dell’eliminazione delle esorbitanti ed inutili consulenze,oltre che  la reinternalizzazione di alcuni servizi appaltati.- conclude- Cosi si garantirebbero maggiore produttività e razionalizzazione della spesa senza tagliare sul territorio".Leggi il Comunicato Stampa
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10/07/2013 Fabriano 12 luglio, sciopero generale per il lavoro
Otto ore di sciopero generale per  Lavoro, Occupazione e Industria contro i tagli annunciati da Indesit, indetta dai sindacati unitari Fim Cisl,  Fiom Cgil  e Uil Uilm . Venerdì   12 luglio alle ore 10  si ritroveranno  nel piazzale della sede centrale dell’A. Merloni a Fabriano, non solo i lavoratori  metalmeccanici  dei  5  siti produttivi italiani,  di  Melano(AN), Albacina(AN), Comunanza, (AN) Teverola (CE), Carinaro(CE), della Indesit Company ma anche  delegazioni  di lavoratori del settore  elettrodomestico dei maggiori gruppi nazionali tra i quali   Whirlpool,  Electrolux e  Candy. Fermeranno le braccia anche i lavoratori di tutte le aziende  presenti nel fabrianese e non solo, saranno infatti presenti   le delegazioni del settore industria di tutte le Marche. Abbasseranno le serrande anche i negozi e gli esercizi commerciali della cittadina marchigiana ad eccezione di bar e ristoranti per garantire  i  servizi essenziali. Aderiscono e partecipano  alla mobilitazione nazionale  le associazioni  di categoria  dell’artigianato e del commercio, Cna- Confartigianato-Confcommercio , per la salvaguardia delle piccole imprese del sistema economico e dell’occupazione. La manifestazione,  si concluderà  davanti alla sede centrale della Indesit Company, in via A. Merloni a Fabriano,  nella tarda mattinata  con  gli interventi dei lavoratori e dei  segretari nazionali di categoria in particolare di Anna Trovò, Fim Cisl Nazionale. 
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06/07/2013 Un concorso di poesia organizzato dall'Anteas
L'Anteas di Macerata, insieme alla Federazione dei pensionati della Cisl Marche, organizza la prima edizione del Premio letterario "Città di Recanati". L'iniziativa, patrocinata dalla Regione Marche, dalla Provincia di Macerata e dal Comune di Recanati, consiste in un concorso di poesia intitolato "La poesia non ha età" al quale i soci  Anteas e gli iscritti Cisl residenti in tutta Italia possono partecipare  presentando una o due poesie inedite, secondo le modalità indicate nel regolamento allegato.L’Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) è l’Associazione di volontariato della Cisl, nata con lo scopo di promuovere la solidarietà specialmente  nei confronti dei più deboli, bisognosi e soli, contribuendo così al progresso umano, civile e sociale.Dalle parole del Presidente dell' Anteas di Macerata Giuseppe Piergiacomi emergono le motivazioni che hanno portato ad organizzare quest'iniziativa culturale. «Vogliamo sollecitare - spiega Piergiacomi - la vocazione dei nostri soci a scrivere piccole e grandi storie della loro vita passata, presente e futura. La poesia coinvolge la capacità d’ispirazione e la profondità espressiva dell’autore, che valorizza la sua esperienza creativa».«Nella poesia - prosegue Piergiacomi - l’età anagrafica non conta ma ciò che fa la differenzia è il dinamismo, la continua volontà di trasmettere agli altri le proprie sensazioni sui cambiamenti culturali e sociali di una società in continua trasformazione».«L'iniziativa si pone infine come come un’occasione per aprire uno spiraglio nuovo alla vita associativa e dare un riconoscimento a quei soci che hanno qualcosa da raccontare, e perché no, in versi, dandogli così modo di impegnare il tempo con pensieri e parole, che escono genuini dal cuore di ognuno.La scelta del luogo in cui svolgere il concorso non poteva che ricadere su Recanati, città che ha dato i natali ad uno dei più grandi poeti della letteratura italiana, Giacomo Leopardi, ancora oggi un luogo sospeso tra passato e futuro, dove il presente ha il dolce sapore dei versi scritti dal poeta.Il termine ultimo per inviare le poesie è il 15 luglio 2013. I vincitori verranno proclamati il  30 agosto 2013 e la cerimonia di premiazione è prevista per sabato 21 settembre 2013.LEGGI E SCARICA IL REGOLAMENTO E LA SCHEDA DI PARTECIPAZIONE AL CONCORSO 
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25/06/2013 Indesit, scioperi alternati a Melano e Albacina
I lavoratori Indesit del sito produttivo di Melano sono entrati questa mattina in sciopero    articolato, mezzora gli uomini e mezzora le donne, per frammentare il ciclo produttivo. Nel pomeriggio hanno dimezzato i tempi ad un quarto d'ora alternato tra reparti e suddiviso sempre tra uomini e donne.Andrea Cocco della Fim (Metalmeccanici della Cisl) Marche dichiara: «L'azienda capirà che non scherziamo! La storia siamo noi» .Anche allo stabilimento di Albacina i lavoratori hanno iniziato lo sciopero fermando alternativamente reparto per reparto ogni trenta minuti. «I lavoratori - prosegue Cocco - chiedono progetti industriali di sviluppo, non progetti finanziari».Le assemblee con i lavoratori Indesit di Melano ed Albacina confermano la posizione contraria al piano  presentato dall’azienda. Chiediamo alle Istituzioni di farsi carico delle vero problema italiano rappresentato dal lavoro. Noi non molliamo.
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24/06/2013 Bonanni riceve la "maglietta della protesta" Indesit
Durante la manifestazione unitaria organizzata da Cgil Cisl e Uil sabato 22 giugno scorso in Piazza San Giovanni a Roma, il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo e Stefano Balestra (Rappresentane Sindacale della Fim - i Metalmeccanici Cisl - del sito di Melano) hanno consegnato a Raffaele Bonanni la maglietta della protesta: "Indesit 1425.... No!!! La storia siamo noi" Nel suo intervento rivolto agli oltre 100.000 manifestanti presenti, il Segretario generale della Cisl ha ribadito la richiesta alla Indesit  di modificare quanto prima il piano industriale e al Governo di assumere misure di politica industriale per rilanciare il sistema produttivo italiano.  
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22/06/2013 Cgil Cisl e Uil scendono in piazza
CLICCA QUI PER VEDERE LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE Erano circa 5 mila i lavoratori marchigiani che hanno partecipato sabato 22 giugno, alla manifestazione nazionale a  Roma. Da tutta la Regione 100 pullman raggiungeranno la capitale. La manifestazione è promossa da Cgil, Cisl e Uil per il rilancio del lavoro e per una politica a sostegno dello sviluppo. I sindacati hanno già avanzato le loro richieste al Governo dal quale si attendono risposte. Le priorità di Cgil Cisl e Uil: rifinanziare la Cassa integrazione in deroga, poiché il miliardo di euro stanziato non è ancora disponibile e non è sufficiente. Ridurre le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati e alle imprese che fanno assunzioni stabili. Dare ai Comuni e agli altri Enti pubblici la possibilità, se hanno le risorse, di fare investimenti allentando i vincoli del patto di stabilità interno. Evitare aumenti dell’Iva e riformare l’Imu, dalla quale dovrebbero essere esentati solo i proprietari di un immobile purché non sia di lusso. Fare scelte di politica industriale che rilancino la produzione, l’innovazione e gli investimenti. Le Marche hanno una ragione in più per partecipare e per sostenere la manifestazione del 22 giugno. La crisi ha colpito duro una Regione caratterizzata da molte imprese manifatturiere, soprattutto di piccole dimensioni.  Il disagio occupazionale è sempre più elevato. Secondo i dati Inps, nei primi cinque mesi dell’anno, sono stati 47.735 i lavoratori che hanno chiesto l’indennità di mobilità o disoccupazione. Un dato che conferma il picco negativo toccato l’anno scorso. Di questi, 14.642 hanno riguardato Ancona, 7.353 Ascoli Piceno, 405 Fermo, 9.087 Macerata e 12.248 Pesaro e Urbino. Le domande di mobilità, sempre nei primi cinque mesi dell’anno, hanno subito un’impennata passando da 2.680 a 4.534 (+69,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Altrettanto preoccupanti sono i dati relativi alla Cassa integrazione. Nei primi cinque mesi dell’anno sono state 21.347.552 le ore complessivamente autorizzate nella Marche, con un incremento del 37,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un livello record dall’inizio della crisi. Nel primo trimestre 2013, la disoccupazione ha raggiunto l’11,4%, percentuale che ormai ci avvicina alla media nazionale. Prima della crisi  il tasso di disoccupazione era la metà di quella italiana. La recessione che sta colpendo le Marche è inarrestabile, lo dimostra un ulteriore calo della produzione e del fatturato rispettivamente pari a -4,8% e -4,6% nel primo trimestre 2013. L’emergenza che sta vivendo il sistema produttivo marchigiano è anche rappresentata dalle 4.827 aziende che hanno chiuso i battenti nel primo trimestre del 2013 rispetto alle sole 3.373 che sono nate,   con un saldo negativo di ben 1.454  imprese. Anche il dato dei fallimenti la dice lunga: da  gennaio a maggio 2013, si è registrata l’apertura della procedura di  fallimento  per 165 aziende in tutta la Regione, rispettivamente 67 in  provincia di Ancona, 26 in quella di Ascoli, 17 nel Fermano, 19 nella provincia di Macerata e 26 a Pesaro Urbino. (fonte Unioncamere Marche). Sul fronte locale, Cgil, Cisl e Uil Marche hanno richiesto da settimane alla Giunta Regionale l’apertura di un tavolo di confronto per individuare misure urgenti che possano contribuire a limitare il disagio e favorire la ripresa. E’ previsto per la prima settimana di luglio un incontro tra le parti. I principali temi che il sindacato ha posto all’ attenzione della Regione sono la piena attuazione delle misure anticrisi, le politiche attive del lavoro, l’utilizzo dei fondi strutturali europei, il rafforzamento del “Made in Italy”, la realizzazione di interventi infrastrutturali ed ambientali, il sostegno al credito, la riorganizzazione dei servizi a rete e della Pubblica Amministrazione. LAVORO E' DEMOCRAZIA: LE RICHIESTE DI CGIL CISL E UIL AL GOVERNO
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17/06/2013 Montecassiano,ennesima incompiuta della sanità maceratese
I sindacati della Funzione Pubblica di Cisl e Cgil denunciano la situazione dell'ex Ospedale di Montecassiano, trasformato in struttura residenziale per malati psichiatrici La struttura è stata inaugurata in pompa magna nel febbraio 2010, dopo una ristrutturazione durata più di 10 anni e costata quasi 5 milioni di €. Ancora oggi però la Casa protetta rimane chiusa. Per aprirla, secondo l'Asur, sarebbe necessario del  personale che, anche a causa dei tagli operati dalla spending review, oggi non può essere assunto. Questa storia inizia circa 12 anni fa, quando l’allora Direttore della Asl 9 di Macerata decise di chiudere la struttura residenziale sita in Belvedere R. Sanzio e di distribuire i circa 130 pazienti affetti da patologie mentali presso le rispettive Asl di residenza. In accordo con le Associazioni dei familiari e con il sindacato si decise di trasferire temporaneamente i pazienti maceratesi presso l’ex Ospedale di Corridonia. Si ritenne però necessario trovare, nel giro di 3 anni al massimo, una soluzione definitiva e più adeguata, identificata appunto nella ristrutturazione dell’ex Ospedale di Montecassiano. Ancora oggi sono circa 30 i pazienti psichiatrici, ormai anziani, costretti a vivere nella struttura fatiscente di Corridonia, dove a volte mancano l'acqua e il riscaldamento. Una situazione intollerabile che è necessario risolvere quanto prima per ridare dignità ad una categoria di persone tra le più fragili e indifese della nostra società. Il sindacato chiede risposte chiare al Direttore dell'Area Vasta n. 3 Dott. Enrico Bordoni. Quest'ennesima incompiuta della sanità maceratese rappresenta uno spreco inaccettabile di risorse, specie in tempi di tagli alla spesa e ai servizi sanitari.
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17/06/2013 Bonus Bebè al via
In dirittura di arrivo il Voucher di conciliazione a sostegno della genitorialità erogato dall'INPS. La Legge 92/2012 di riforma del mercato del lavoro, ha introdotto misure per garantire maggiori servizi e rafforzare la tutela della genitorialità. Tali provvedimenti legislativi hanno avuto la loro implementazione con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (n.37/13) del D.I. del 22/12/2012 che attua le misure introdotte, in via sperimentale, per gli anni 2013, 2014, e 2015; inoltre l’INPS, con la circolare n. 48 del 28 marzo 2013, ha fornito le istruzioni operative in merito e le modalità per richiedere l’erogazione dei benefici e dei voucher previsti dalla legge a sostegno della genitorialità.Le domande per il contributo potranno essere presentate all'INPS dal 1° luglio al 10 luglio 2013.Si ricorda che alla madre lavoratrice dipendente, al termine del congedo di maternità (obbligatorio), in alternativa al congedo parentale e solo per gli undici mesi successivi al congedo obbligatorio per un massimo di sei mesi, sono riconosciuti voucher spendibili per servizi di baby sitting o per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati. Tale contributo potrà essere richiesto anche se la lavoratrice ha già usufruito in parte del congedo parentale.Il voucher potrà essere richiesto anche: dalle lavoratrici Dipendenti (escluse per il momento quelle pubbliche), da coloro che sono Iscritte alla Gestione Separata, comprese le libere professioniste dalle madri adottive o affidatarie.Non possono usufruire del beneficio le donne già esentate dal pagamento delle rette dei servizi pubblici o privati accreditati per l’infanzia e che godono di contributi per le politiche attive, le lavoratrici autonome iscritte ad altra gestione. Invece le donne, i cui figli sono già nati, possono farne richiesta, così come le gestanti, la cui data presunta del parto è prevista entro quatto mesi dalla scadenza del bando.Importo, durata e modalità del beneficio L’importo del voucher è di 300 euro mensili per massimo sei mesi, divisibile solo per frazioni mensili intere. Le lavoratrici part time ne possono usufruire in misura proporzionale all’entità della prestazione lavorativa. Coloro che sono Iscritte alla Gestione Separata, fino ad un massimo di tre mesi.Nel caso di fruizione della rete pubblica dei servizi all’infanzia o dei servizi privati accreditati (es. nidi) questi saranno pagati direttamente dall’INPS alla struttura prescelta dietro esibizione, da parte della  struttura,  della documentazione richiesta attestante l’effettiva fruizione del servizio, fino a concorrenza dell’importo di € 300 mensili, per ogni mese di congedo parentale cui la lavoratrice rinuncia. La struttura prescelta dovrà essere una di quelle presenti in un apposito elenco gestito dall’INPS (vedi www.inps.it)Il contributo concesso per il pagamento dei servizi di baby sitting viene erogato attraverso il sistema dei buoni lavoro.Per approfondimenti vai al Bando pubblicato sul sito dell' Inps
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11/06/2013 Ricominciare? Sì, si può!
A pochi giorni dal sisma che aveva colpito l’Emilia Romagna, iniziò una catena di solidarietà per aiutare i caseifici del modenese e del reggiano con l’acquisto del parmigiano stivato nei magazzini andati distrutti. Con il Gruppo si Acquisto CISL Ancona Solidale, la Fnp, la Ust di Ancona e Macerata, le categorie CISL e i delegati aziendali della nostra organizzazione, e grazie ad alcuni volontari, abbiamo messo in moto una macchina che ha prodotto un risultato andato molto al di là delle più ottimistiche aspettative.   
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08/06/2013 Sanità maceratese verso la demolizione
I sindacati di Categoria del Pubblico impiego di Cisl e Cgil denunciano lo smantellamento della sanità maceratese. Un processo che ha come "protagonista" in negativo l'Ospedale di Macerata all'interno del quale, a dispetto di quanto stabilito dal piano di riorganizzazione firmato nel luglio scorso, si stanno realizzando accorpamenti e spostamenti strutturali di grande rilevanza.In primo luogo il trasferimento del Reparto di Malattie infettive all'interno della struttura ospedaliera, con conseguente accorpamento con i reparti di Neurologia e Dermatologia. Si viene a creare così un'area medica indistinta di 24 posti letto organizzata non più per specialità ma per "intensità di cura".Il secondo percorso, previsto in contemporanea,  è l'unione delle Unità Operative di Otorino, Oculistica e Ortopedia, che confluiscono in un'area di degenza di 32 posti letto complessivi, anch'essa organizzata per "intensità di cura".Secondo i sindacati queste manovre hanno lo scopo di ridurre i posti letto per malati in fase acuta e producono l'effetto di prolungare per giorni l'attesa dei pazienti sulle barelle del Pronto Soccorso in cerca di un posto letto.Allo stesso tempo i sindacati denunciano un progressivo smantellamento di molte specialità ed eccellenze dell'Ospedale di Macerata, i cui pazienti vengono "deviati" verso altre Aree Vaste. Una disgregazione attuata in silenzio, al di fuori dei percorsi democratici di confronto, programmazione e gestione delle risorse. Ne deriva una pessima gestione del personale e una bassa qualità dell'assistenza che pregiudica la sicurezza e la salute dei cittadini utenti.COMUNICATO STAMPA
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05/06/2013 Conceria del Chienti, incontro tra sindacati e liquidatore
Intenso incontro sindacale quello svoltosi oggi presso la “Conceria del Chienti spa” di Tolentino tra il liquidatore Marco Luppa e la Rappresentanza Sindacale Unitaria aziendale assistita dalla CGIL e dalla CISL. L’azienda ha esposto una crescente difficoltà produttiva che dura da troppo tempo e sulla quale bisogna intervenire tempestivamente. Le organizzazioni sindacali hanno posto l’ esigenza occupazionale come obiettivo primario da raggiungere per il buon esito della trattativa. Il liquidatore si è impegnato a garantire il riconoscimento delle retribuzioni il 15 di ogni mese e si è altresì impegnato a sottoscrivere un accordo sindacale che preveda, fino a giugno 2014, la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria così come fortemente richiesto dal sindacato. Non tutti i nodi sono però stati sciolti. La cessazione dell’attività produttiva della Conceria del Chienti Spa resta purtroppo confermata. Il liquidatore ha espresso convincimento sulle potenzialità produttive dello stabilimento e propone un piano di rilancio fondato sulla costituzione di una nuova Società a vocazione commerciale e di una realtà (cooperativa o di impresa) che avrà lo scopo di proseguire la produzione mantenendo la quasi totalità dell’organico. Sono in avanzata fase di definizione forme di collaborazione con il mondo dell’imprenditoria e della finanza locale allo scopo di mantenere le alte professionalità presenti in azienda e di non svilire l’immenso patrimonio dell’eccellenza produttiva della Conceria del Chienti. Su questo punto le organizzazioni sindacali hanno richiesto maggiori dettagli e precisazioni. Il sindacato considera tale vertenza complessa ma emblematica, anche per la città di Tolentino, pertanto considera l’incontro odierno meramente interlocutorio ma utile al fine di ricercare una soluzione condivisa e che non crei traumi occupazionali, sociali, economici, ai lavoratori in un tessuto già fortemente minato dalla crisi in generale e particolarmente da quella del manifatturiero. Le parti hanno deciso di incontrarsi nuovamente entro la prossima settimana, dopo aver esperito ogni tentativo atto a ricercare il recupero occupazionale dei lavoratori.
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03/06/2013 Sciopero generale dei lavoratori del legno
 E’ stato proclamato lo sciopero generale dei lavoratori del legno. Lo ha deciso l’Assemblea dei quadri e dei delegati delle Federazioni di Categoria di Cgil Cisl e Uil – rispettivamente Feneal, Filca e Fillea. Lo scioperò si farà venerdì 7 giugno per tutta la mattina e per l’ultima ora di ogni turno. La decisione è stata presa per protestare contro la scelta di Federlegno, - l’associazione rappresentativa delle imprese della filiera del legno e arredo -  di abbandonare la trattativa per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale. A fronte di una situazione economica produttiva che si fa sempre più difficile, piuttosto che cogliere l’occasione del rinnovo del contratto nazionale per sviluppare relazioni sindacali basate sul confronto e la partecipazione, anche al fine di condividere soluzioni che aiutino il settore a uscire dalla crisi, Federlegno ha avanzato richieste che i sindacati hanno valutato come inaccettabili. In particolare l’ipotesi di un orario cosiddetto “multiperiodale”, da calcolarsi su base annua con una gestione a totale discrezione dell’impresa; ma anche il peggioramento delle normative sull’apprendistato e del lavoro a tempo determinato. Davanti ad  un naturale rifiuto da parte sindacale di accettare queste imposizioni, la Federlegno, con un atteggiamento scorretto e irresponsabile, ha abbandonato la trattativa. Cgil Cisl e Uil di Categoria chiedono da subito la ripresa di un confronto che affronti i contenuti della piattaforma unitaria, al fine di giungere ad una rapida conclusione del rinnovo del contratto nazionale che sia in grado di dare immediate risposte anche in termini di incremento salariale per la salvaguardia del potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori. Lo sciopero sarà sostenuto da due manifestazioni che si svolgeranno a Pesaro (ore 9.30 in Piazzetta Ciacchi) e a Tolentino (ore 14.30 in Piazza delle Libertà).
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15/05/2013 Prosegue la mobilitazione sulla sanità
Sanità, prosegue la mobilitazione dei sindacati. Oggi si è svolta la riunione di  Cgil, Cisl e Uil Marche con le rispettive Categorie della sanità e dei pensionati per valutare il confronto in atto con la Regione Marche sulle politiche di riorganizzazione della sanità. Una riunione che fa seguito alla manifestazione del 25 marzo scorso e alle assemblee che si sono svolte in tutti i territori. Pur registrando alcuni passi avanti nelle proposte su reti territoriali, integrazione socio-sanitaria, case della salute e stazione unica appaltante, i sindacati confermano di non condividere la manovra. In particolare esprimono dubbi sulla piena coerenza del piano di riconversione dei piccoli ospedali e, in attesa del progetto di riorganizzazione delle reti cliniche e della definizione del quadro economico complessivo, giudicano estremamente negativo e preoccupante il taglio che si sta profilando sul fronte del personale. Dall’ultimo incontro infatti è emersa la volontà di operare una riduzione di circa 30 milioni di euro alla spesa del personale, che si aggiungono  ai 18 già tagliati lo scorso anno. Se tale ipotesi venisse attuata, sarebbero a rischio non solo centinaia di posti di lavoro, soprattutto tra i precari, ma anche la possibilità concreta di erogare servizi ai cittadini. A questo, si aggiungano i carichi di lavoro che gravano su tutti i lavoratori, che sono già al limite, come dimostra l’ingente arretrato di giornate di ferie rimaste inutilizzate proprio per la mole di lavoro. Cgil, Cisl e Uil Marche, nel denunciare questa situazione, invitano la Regione a modificare radicalmente queste previsioni. In tal senso, si auspicano novità già per il prossimo incontro del 24 maggio. In caso contrario si intensificheranno le iniziative di lotta.
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07/05/2013 Macerata, la crisi non arretra. Licenziati 649 lavoratori in tre mesi
Il Segretario Marco Ferracuti «Dalla crisi usciremo solo aumentando la produttività del lavoro». Il Segretario della Cisl Marco Ferracuti in intervista rilasciata al Il Resto del Carlino  propone alcune ricette per superare un momento che resta critico. Secondo Ferracuti «la situazione è grave e servono interventi urgenti e mirati. I settori produttivi tradizionali del maceratese, in particolare il manifatturiero, vanno aiutati sviluppando qualità e innovazione. Bisogna però anche puntare su settori innovativi e di prospettiva, come la cultura, il turismo e la filiera agro alimentare di qualità». Le cifre fornite dall'Osservatorio della Cisl di Macerata sul mercato del lavoro rimangono preoccupanti. Nei primi tre mesi del 2013 si registrano 649 nuovi licenziamenti. Sono tanti i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità e solo il 25% di essi ha accesso alla relativa indennità. Per gli altri non sono disponibili neppure le agevolazioni previste dalla legge 326 alle imprese che li volessero riassumere. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si registra una flessione del 5%. In altre parole, la crisi non arretra. «La qualità non si improvvisa - conclude Ferracuti - e le nostre aziende vanno aiutate con politiche infrastrutturali che rendano disponibili energia a costi ridotti, banda larga e una rete di trasporti più efficiente. Servono poi formazione per lavoratori e imprenditori ed orientamento, con un ruolo più forte dei Centri per l'impiego, che devono realizzare una presa in carico reale dei lavoratori». Il cavallo di battaglia della Cisl rimane quello della produttività, da rilanciare attraverso una maggiore partecipazione dei lavoratori alla vita dell'impresa e sviluppando la contrattazione sui luoghi di lavoro con incentivi legati ai risultati aziendali.
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03/05/2013 Vicini alla Cgil. Il sindacato è unito
Esprimiamo pieno sostegno e solidarietà alla Cgil di Macerata per gli atti vili e spregevoli di cui è stata recentemente oggetto.Una provocazione inaccettabile per tutto il movimento sindacale specie in una giornata - quella del primo maggio - in cui le organizzazioni sindacali si sono compattate con la bellissima manifestazione nazionale di Perugia, sotto lo slogan: “uniti si vince, divisi si perde”.Non è il caso di enfatizzare le gesta di pochi esagitati. Cogliamo però l’occasione per ricordare le responsabilità che il sindacato si assume in questa gravissima crisi.Ogni giorno riceviamo nelle sedi persone in difficoltà, orientandole e dando loro una risposta utile.Siamo presenti in tutti i luoghi di lavoro - fabbriche, scuole, ospedali, uffici pubblici - e facciamo il possibile per tenere i lavoratori ancorati al proprio posto, ad esempio attraverso gli ammortizzatori sociali.Facciano pressione nei confronti delle istituzioni a tutti i livelli – Governo, Regione, Provincia e Comuni - affinché siano messe a disposizione più risorse possibili per i lavoratori e per le persone più fragili e bisognose.Un lavoro importante e faticoso, spesso svolto in silenzio. Ne rivendichiamo il merito anche e soprattutto nei confronti di tutti coloro che, con gesti e parole, tendono a creare odi e divisioni.Il sindacato è unito, e continuerà a lavorare affinché tutti insieme possiamo uscire il prima possibile da questo momento di grande difficoltà.I Segretari di Cisl e Uil (Marco Ferracuti e Roberto Broglia)
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30/04/2013 Primo maggio, una festa di speranza
Una festa per rimettere al centro la solidarietà e il rapporto tra i cittadini e le istituzioni. Sarà anche questo il primo maggio ai Giardini Diaz. Una due giorni di musica, animazione e divertimento a partire dal pomeriggio del 30 aprile fino alla sera del giorno successivo.L'obiettivo del Comune di Macerata e di Cgil Cisl e Uil (nella foto i tre Segretari Benfatto, Fabbri e Broglia insieme al vice Sindaco Federica Curzi), è quello di provare a costruire uno spazio pubblico aperto a tutti. Un luogo da cui lanciare un messaggio positivo di ottimismo, nonostante il momento difficile che tante famiglie maceratesi stanno vivendo a causa della crisi.Dalla crisi infatti non si può prescindere quando si parla di lavoro. I dati dell'Osservatorio della Cisl di Macerata parlano chiaro. Rispetto ai primi tre mesi dell'anno scorso è aumentata la cassa integrazione, sia ordinaria (+ 39%) che straordinaria (+ 47%). In forte calo invece quella in deroga (-58%), ma non è una buona notizia. Le richieste sono infatti aumentate ma le ore non sono state autorizzate per mancanza di fondi trasferiti alle Regioni.Lancia l'allarme Lidia Fabbri, Segretaria della Cisl di Macerata. «La situazione è gravissima. Tante aziende stanno per chiudere e i loro dipendenti rischiano il posto. Il primo impegno del nuovo Governo deve essere proprio quello di finanziare la cassa integrazione in deroga, o saranno guai. Un dato ci preoccupa in particolare: il 40% delle persone che si rivolgono ai nostri Caf (Centri di assistenza fiscale) esprime come prima difficoltà quella di pagare mutui, affitti e utenze».«Il primo maggio deve segnare un nuovo inizio - conclude la Fabbri - un'inversione di tendenza rispetto al periodo di stagnazione che stiamo vivendo. Abbiamo bisogno di lanciare un messaggio di positività e di speranza, facendo capire alla gente che le istituzioni e il sindacato ci sono, sono vicini alle persone in difficoltà e pronti a dare loro una mano».MERCATO DEL LAVORO MARZO 2013: i dati dell'Osservatorio della Cisl di Macerata  
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25/04/2013 Un'alleanza per la riforma della sanità
I numeri della sanità marchigiana fanno paura. Se ne è parlato nell'assemblea pubblica  organizzata da Cgil Cisl e Uil mercoledì 24 marzo all'Hotel Recina di Montecassiano. Una appuntamento che ha seguito a stretto giro l'infuocato consiglio comunale maceratese di martedì scorso. Nel giro di cinque anni la Regione Marche hanno visto ridurre di € 565 milioni le risorse disponibili per la sanità. Il colpo di grazia è arrivato dalla spending review, dalla quale deriva la necessità di recuperare, entro la fine dell'anno, quasi 200 milioni di € per chiudere in pareggio il bilancio regionale ed evitare il commissariamento. Questo comporta, tra le altre cose, la necessità "tagliare" 310 posti letto per pazienti acuti negli ospedali, in aggiunta ai 159 posti già tagliati durante la scorsa estate. Sono almeno 120 le Unità Operative (cioè i reparti) a rischio di chiusura. Negli ospedali maceratesi i posti letto in meno saranno 148. Destinate a chiudere le Unità Operative di Medicina di Tolentino e Recanati, insieme alla Chirurgia di San Severino Marche. In due anni il personale della sanità maceratese è stato ridotto di 1.400 unità. «Sono partiti i tagli, ora bisogna puntare sugli investimenti.» Il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti sostiene la necessità di scelte ponderate all'interno di un progetto chiaro e condiviso. «Non è tanto importante difendere un singolo ospedale, quanto ragionare in un'ottica complessiva della rete dei servizi sanitari in Area Vasta. Bisogna puntare sul rafforzamento della sanità territoriale, in particolare sull'assistenza domiciliare per pazienti anziani, fragili e cronici, che deve compensare la riduzione dell'assistenza negli ospedali». Punta il dito sugli sprechi il Segretario generale dei Pensionati Dino Ottaviani. «Sarnano, San Ginesio e Montecassiano. Sono strutture sulle quali si sono investite risorse importanti  in progetti di ristrutturazione e che attualmente o sono chiuse o non funzionano ancora a pieno regime». Ottaviani chiede anche un piano finanziario chiaro. «Vogliamo conoscere esattamente quante risorse verranno risparmiate dalla trasformazione dei piccoli ospedali e dove verranno reinvestite». E proprio del piano di riconversione dei piccoli ospedali ha parlato Sistino Tamagnini, Segretario generale della Cisl Funzione pubblica. «Le strutture di Tolentino, Recanati e Matelica verranno trasformate in Case della salute. Ma il progetto non può funzionare senza accordi con i Medici di famiglia e con i Medici del 118». Tamagnini ha invitato poi tutti a rispettare i propri ruoli. «La politica deve dare linee di indirizzo, l'Asur deve attuarle dando indicazioni ai territori e i Direttori di Area Vasta devono attuarle». Sullo sfondo anche il tema della riduzione degli sprechi. Finora il personale del comparto (infermieri e operatori di assistenza) ha pagato il prezzo più alto. Il sindacato chiede ora di rivedere anche la spesa per i dirigenti e per il personale amministrativo. Sotto accusa in particolare le Aree Vaste, che nell'attuale assetto organizzativo risultano poco utili, con Direttori pagati 131.000 € all'anno che non hanno potere di decidere quasi nulla. Il sindacato chiede di attribuire alle Aree Vaste la personalità giuridica e l'autonomia decisionale, oppure di eliminarle definitivamente. All'assemblea sono intervenuti anche il Sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, e il Presidente della quinta Commissione del Consiglio regionale marchigiano, Francesco Comi. Quest'ultimo ha preannunciato importanti modifiche alla proposta regionale, in particolare sul rafforzamento del sistema dell'emergenza, invocando la disponibilità delle organizzazioni sindacali su una "grande alleanza" per portare a termine una riforma necessaria e non rinviabile. GUARDA IL VIDEO DELL'ASSEMBLEA  
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15/04/2013 Cgil, Cisl, Uil manifestano a Roma. Subito più risorse!
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11/04/2013 Bonanni a Pesaro: ridurre le tasse e la spesa pubblica
Tenere viva la speranza. E' l'invito del Segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, intervenuto ai lavori dell'11° Congresso della Cisl Marche. «Il clima nel paese è diventato pesante, e i tragici fatti di cronaca di Civitanova Marche dimostrano che sta crescendo un forte disagio sociale». Per questo Bonanni chiede che si formi subito un nuovo Governo. «Questa situazione di stallo è molto pericolosa. Non possiamo aspettare i comodi dei partiti. Serve un nuovo esecutivo per rassicurare mercati e imprese e per far uscire il paese da  una situazione insostenibile ed imbarazzante». La Cisl chiede la riduzione delle tasse per ridare potere d'acquisto alle famiglie e per far ripartire l'economia, insieme ad azioni per ridurre la spesa pubblica, a partire da quella per le istituzioni. Eliminare le Provincie, razionalizzare le Regioni ed accorpare i Comuni riorganizzando anche le aziende municipalizzate. Queste sono alcune delle proposte che Bonanni lancia dal palco del Baia Flaminia di Pesaro. Sui debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese il leader della Cisl è chiaro. «Vanno pagati, certo, ma vanno anche analizzate le ragioni per le quali gli enti pubblici acquistano dai privati beni e servizi che servono nemmeno nel 10% dei casi e contro i pareri della Consip (l'Ente di consulenza del Ministero delle Finanze)». A chi sostiene il superamento del modello Marche Bonanni risponde parlando di un sistema che tiene ancora il passo e che contribuisce  ad alimentare le esportazioni a livello nazionale. «Ma le piccole e medie imprese marchigiane, che tanto benessere hanno creato nei decenni scorsi, vanno ripensate. Bisogna rivedere i fattori di sviluppo e riconvertire le produzioni affinché le aziende si specializzino e aggrediscano i mercati». Per questo, secondo il Segretario generale della Cisl, servirebbero in primo luogo infrastrutture funzionanti. «Invece su questo il nostro paese è fermo da 20 anni e nessuno ragiona più su temi come quello dei trasporti, fondamentale in una Regione come le Marche, priva di una vera autostrada». Per uscire dalla crisi non serve il populismo. E' necessario invece il confronto con le forze sociali, che propongono soluzioni semplici ed efficaci. «Soprattutto però - conclude Bonanni - non dobbiamo lasciarci vincere dallo scoraggiamento. Dobbiamo tenere viva la speranza».  
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11/04/2013 Mastrovincenzo rieletto al vertice della Cisl Marche
Stefano Mastrovincenzo è stato confermato Segretario generale della Cisl Marche. Lo ha deciso il nuovo Consiglio generale eletto al termine dei lavori dell'11° Congresso regionale. Mastrovincenzo, eletto all'unanimità, guiderà una Segreteria composta da Mariella Tonti, anch'essa riconfermata, e dagli ex Segretari della Cisl di Pesaro, Macerata e Ascoli Piceno - Fermo, rispettivamente Sauro Rossi, Marco Ferracuti e Alfonso Cifani. La nuova Segreteria sarà impegnata per i prossimi  quattro anni sulle politiche  di sviluppo, del  lavoro e del welfare  regionali.  Il Congresso ha approvato in via definitiva anche la  riorganizzazione della Cisl Marche, che prevede una razionalizzazione dei livelli politici e amministrativi, un maggior radicamento nel territorio ed una più efficace presenza nei luoghi di lavoro a sostegno delegati sindacali.
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11/04/2013 Sguardi sulla donna, una giornata particolare
E’ domenica. Forse la prima domenica di bel tempo, o quasi, di questo bizzarro inizio di primavera. Noi, Anteas servizi Marche e Coordinamento femminile regionale dei pensionati Cisl, abbiamo organizzato un incontro “Sguardi sulla donna”. Proprio in questo giorno! Questo il pensiero che ci veniva in mente, mentre da giorni preparavamo l’evento. E poi saranno presenti il nostro Presidente nazionale Arnaldo Chianese e il Segretario Generale dei pensionati Cisl Marche Mario Canale. Come andrà? …….. Ed allora ecco il risultato. Nella meravigliosa cornice dell’Abbadia di Fiastra (Abbazia cistercense del 1142), con i suoi 800 ettari di prati e boschi, con la sua struttura severa e accogliente, gli oltre 200 soci dell'Anteas e le componenti il del Coordinamento femminile hanno vissuto una domenica particolare. La giornata, organizzata per festeggiare le donne, si è dipanata in modo scorrevole e brioso. Un duetto tra Rosanna Appignanesi, Vice Presidente Anteas regionale e Lorenza Mancini, Responsabile del Coordinamento femminile regionale Fnp, che hanno introdotto i lavori. La sapiente regia di Carmen Carotenuto, operatrice della Fnp di Ancona. La visione e poi il dibattito su alcuni spezzoni dei film “Lanterne Rosse”, “We Want” e “Una giornata particolare”. Fabio Sandroni e Nadia Ciambrignoni del Cinecircolo Giovanile Socioculturale (CGS)  hanno toccato le corde più sensibili mettendo a fuoco i vari aspetti della donna vista anche dalla cinematografia in rapporto con la società, la famiglia, il lavoro ed il sindacato. Poi, ancora presi dalle scene cinematografiche e dal dibattito, l’attrice marchigiana Isabella Carloni ha presentato un suo lavoro teatrale sulla maga Circe, ammaliando, è proprio il caso di dirlo, tutto il pubblico e tenendolo inchiodato alla sedia fino alla conclusione. Nella mattinata i saluti di Mario Canale, Segretario Generale dei pensionati Cisl delle Marche, di Marco Ferracuti, Segretario Generale della Cisl Macerata, in rappresentanza della Cisl regionale, e della Dott.ssa Formica Brunetta, Coordinatrice dell' Ambito Territoriale 15. A conclusione della mattinata il Presidente Anteas Nazionale Arnaldo Chianese ha tratteggiato con vigore il nuovo volto dell’ Anteas e della mission che ci deve guidare nella nostra attività di volontariato. Nel pomeriggio, dopo una visita guidata alle bellezze dell’Abbadia, la Santa Messa celebrata da un giovane sacerdote salesiano, ha concluso questa bella giornata … particolare. Roberto Battistini - Presidente Anteas Servizi Marche
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05/04/2013 Approvate le prime misure dell'accordo anticrisi 2013
La Regione Marche ha approvato tre Delibere che danno attuazione alle prime misure contenute nell'accordo anticrisi firmato con i Sindacati il 19 dicembre 2012. Le Delibere riguardano in particolare i contratti di solidarietà difensivi, l'esenzione dal ticket sanitario e il contributo per gli studenti universitari figli di lavoratori in crisi o studenti lavoratori in crisi Dal 2009 Cgil Cisl e Uil delle Marche sottoscrivono con la Giunta Regionale accordi contenenti misure a sostegno delle fasce di popolazione più esposte e più colpite dalla crisi; uno sforzo notevole, anche in termini finanziari, che il Sindacato chiede alla Regione convinto che esso rappresenti segnale concreto a difesa della coesione sociale. Leggi e scarica i volantini sulle tre tipologie di misure: Contratti di solidarietà Diritto allo studio Esenzione ticket
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05/04/2013 Sanità, continua la mobilitazione del sindacato
Sanità, continua la mobilitazione dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil Marche hanno deciso di avviare nei prossimi giorni una serie di assemblee pubbliche nei tredici Distretti sanitari della Regione, per illustrare le valutazioni e le proposte dei sindacati sui provvedimenti in atto.Dopo la manifestazione del 25 marzo, dunque, le organizzazioni sindacali proseguono nelle iniziative di protesta contro la riorganizzazione del settore. Una protesta che si lega a vari motivi. Anzitutto, la questione del personale a proposito del quale Cgil, Cisl e Uil ribadiscono la necessità di difendere i livelli occupazionali diretti e indiretti nonché l’esigenza di tutelare le condizioni di lavoro degli operatori.In secondo luogo, si pone l’accento sulla mancanza di programmazione e di raccordo tra i tagli e i nuovi investimenti; quindi, la carenza di servizi territoriali come l’assistenza domiciliare agli anziani e la diffusione delle Case della salute.Per Cgil, Cisl e Uil occorre piuttosto tagliare i doppioni, gli sprechi e i privilegi ancora esistenti nella sanità e investire sui servizi ai cittadini.
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03/04/2013 Produttività, approvato il Decreto
Di seguito  il testo del Decreto sulla detassazione del salario legato alla produttività, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 marzo.Il testo non scioglie alcuni nodi interpretativi relativi a voci specifiche di salario, per superare i quali si è in attesa del decreto attuativo, ma è già sufficiente per realizzare accordi e sbloccare rigidità espresse fino ad oggi da alcune Associazioni imprenditoriali.IL TESTO DEL DECRETO
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03/04/2013 Segni di futuro, la Cisl verso il Congresso
Niente ricette, perché quello che verrà sarà il tempo dell’incertezza e dell’instabilità. “Dobbiamo farcene carico”. Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, sfrutta il bivio della scadenza naturale del suo mandato per ridisegnare scenari, ricomporre tasselli impazziti per crisi. “Essere a un passo dalla ripresa, uscire dall’emergenza sono formule superate dai tempi”.Da guida sindacale di 159.840 marchigiani preferisce ristabilire i perimetri socio-economici piuttosto che tracciare bilanci personali. “Nulla sarà più come prima perché la realtà affrontata in questi anni - e qui cita il rapporto annuale del Censis - è stata caratterizzata da fenomeni enormi, fuori dalla nostra portata intellettuale e politica”. E da quel “nostra” non esclude alcuno: istituzioni, banche, partiti, sindacati. “Processo non padroneggiabile”, lo definisce senza indugi.“L’eccesso di semplificazione e il ridurre tutto a slogan fa sfuggire il senso della realtà”. Sanità, imprese che falliscono, occupazione in picchiata, disoccupazione alle stelle, il segretario non cede alla dichiarazione a caldo. Inutile tentare di strappargli un commento sulla battuta in controtendenza - la lapidaria “si può anche morire di innovazione e internazionalizzazione-” di uno degli ultimi caduti sul campo, Federico Vitali, patron della Faam, leader mondiale delle batterie elettriche. “Ogni caso è a sé, bisogna sapere, conoscere, studiare”, apre e chiude.Niente ricette, Mastrovincenzo preferisce incidere “segni di futuro”, sottotitolo dell’XI congresso regionale che il 9 e 10 aprile avrà Pesaro per sfondo. “Si deve restare agganciati all’Europa, le Marche hanno bisogno dei fondi strutturali”. Non lascia tempo al tempo: “E’ il momento di rinegoziare le risorse per il 2014-2020 e valorizzare i corridoi infrastrutturali europei. Ma temo gli effetti di questo sentimento antieuropeista: è una rabbia comprensibile quella contro il rigore che ci viene imposto, ma dobbiamo stare attenti che non si traduca in un serio rifiuto”.La prende da lontano, il segretario, poi torna a convergere al centro, al centro del sistema Paese. “Non possiamo pensare di sbloccare questo drammatico stallo da soli, chiusi in noi stessi. Le Marche hanno bisogno dell’Italia e viceversa”. Insieme e sottoinsieme con la politica, l’ennesima emergenza, lì a fare da cassa comune. “L’istanza di rinnovamento va considerata, c’è grande disagio sociale in giro”. Non fa la morale, invita piuttosto a prendere coscienza. “La crescita è ferma da anni, aumentano le disuguaglianze con ampie fasce di popolazione a rischio impoverimento”. Ennesima sfaccettatura di quei “fenomeni enormi, fuori dalla nostra portata”. E allora “serve responsabilità, il Paese non può stare fermo altri mesi”. Cifre alla mano, dà il peso specifico dell’urgenza: cassa integrazione ordinaria a + 76,6%,  nel 2012, la straordinaria su del 42,2% e quella in deroga del 38,09%. Con un tasso di disoccupazione medio che si arrampica fino al 9,1%. Si appella alla logica, prevede e avverte: “Rigore, ma mai più senza equità”. Dipana il concetto: “Da un lato c’è il senso di responsabilità nella gestione delle risorse, che deve pervadere la vita pubblica; dall’altro bisogna convincersi che se l’equità viene dopo, il rigore si traduce in tagli e sacrifici per le fasce di popolazione più deboli”. Guai a dire ricette, meglio inanellare priorità: “Gli enti locali vanno razionalizzati. È sufficiente ricordare che in tutta la regione ci sono almeno otto società partecipate che gestiscono i rifiuti: è solo un esempio”. Il segretario allarga lo spettro d’azione ad acqua, trasporti, università. "Il concetto è sempre lo stesso - fa quadrare il teorema - meno dispersione di risorse, meno consigli d'amministrazione, sintesi di spese, tariffe più basse". Per tutti. "Vale l'idea delle multiutility, dei servizi integrati: migliora l'offerta, si contengono i costi". Per tutti, fino ad arrivare ai Comuni che Mastrovincenzo vorrebbe convertire nelle più "risparmiose" unioni. "Anche in questo caso, piccolo non è più bello". Sanità inclusa? "Nel progetto della Regione manca una chiara pianificazione economica accanto alle scelte riorganizzative, non ci sono azioni per contenere la mobilità passiva; a fronte della riduzione dell’offerta ospedaliera mancano previsioni di rafforzamento dei servizi territoriali, dell’integrazione socio-sanitaria, della prevenzione e dell’emergenza-urgenza, c’è in vista un altro inaccettabile taglio al personale sanitario; non ci siamo!“. Al risanamento pubblico, il segretario, fa corrispondere la corresponsabilità e l'Europa non fa più paura, ma esempio: "Prendiamo a modello la Germania dove il costo dell'occupazione è più elevato del nostro ma dove i lavoratori sono coinvolti - non solo come forza lavoro – nella partecipazione alle logiche produttive". Un appello che Mastrovincenzo innanzitutto rivolge a se stesso e alla sua struttura sindacale al motto di: riorganizziamoci. "Perché - è la convinzione - è buona regola applicare a sé quello che si propone agli altri". Traduce gli intenti: "Bisogna lavorare in rete, favorire ricerca e innovazione, associarsi su una massa critica più ampia". I primi "segni di futuro" li incide nella casa comune, la Cisl: "Stiamo razionalizzando le risorse economiche che derivano dal tesseramento, migliorando l'utilizzo delle persone, riducendo al minimo la burocrazia interna, rafforzando la presenza nei luoghi di lavoro". Dà la cifra del cambiamento: "Eravamo quattro strutture provinciali, con quattro società distinte per la consulenza fiscale: ora ce n'è una sola". Supera gli steccati di un tempo: "Ci siamo ridisegnati in 13 aree sindacali - tante quanti i distretti sanitari e i centri per l'impiego - per aderire davvero al territorio". E farsene carico. 
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29/03/2013 Sanità, serve una nuova fase di confronto
Da almeno un anno siamo impegnati  su tutti i tavoli  per ribadire la  nostra piena  contrarietà  ai  tagli lineari  su personale e servizi che  in nome di altissimi principi  e in maniera sempre più ricorrente sono alla base degli interventi delle politiche della Regione Marche e delle scelte unilaterali che ASUR  e altre Aziende Sanitarie marchigiane continuano a mettere in campo. Scelte  destinate  a produrre  solo  maggiori disservizi  al personale e  soprattutto all’utenza   la quale, se permane questo stato di cose , dovrà  garantirsi il diritto alla  salute in forma ancora più onerosa  e, oltre a dover sostenere una  già  pesante pressione fiscale, sarà costretta  anche  ad   intervenire  di tasca propria per curarsi ed avere assistenza.Particolarmente  preoccupanti  i risvolti  per  quanto viene proposto  in termini di  riordino della Rete Ospedaliera   e della Rete Territoriale di Soccorso e per  tutti gli altri provvedimenti e indirizzi  che Regione e ASUR  stanno emanando  i quali  stanno profondamente modificando  l'assetto organizzativo e funzionale della sanità nel  territorio dell'Area Vasta 3  fino a far  emergere  una crescente  e sostanziale de -responsabilizzazione  rispetto al proprio  ruolo e alle proprie funzioni .Purtroppo  sempre più a fatica riusciamo  a entrare nel merito delle questioni  e,  anche  quando  finalmente  si apre un  confronto , oltre ad essere  sistematicamente preceduto da una serie di annunci  mediatici  fuorvianti  fatti ad arte dalla parte pubblica, questo spesso  non lascia alcuno spazio di negoziazione!Molto emblematico per esempio   è il fatto  che la proposta di riordino della Rete Territoriale di Soccorso di cui in questi giorni si sta’ discutendo  insieme  al riordino della Rete Ospedaliera , sia  approdata la scorsa settimana  in Area Vasta 3,  al  confronto cioè con  le OO. SS. , dopo ripetuti annunci a mezzo stampa  ad opera  dei vertici  ASUR   che, al fine di condizionarne l’approvazione, non hanno  esitato a  definirla  migliorativa   rispetto agli standard .Ma  di fronte a tanta  sfrontatezza  in quella  sede   abbiamo  con forza e coralmente respinto al mittente  questa  come  ogni  altra proposta organizzativa  che  preveda  un ulteriore taglio indiscriminato sul personale, sui posti letto e sulla qualità dei servizi . E abbiamo anche dimostrato che, in Area Vasta 3,  proprio nel caso del riordino della Rete Territoriale di Soccorso, non e’ affatto  vero che ci sarà un miglioramento ma un sicuro peggioramento.Nel senso  che  la proposta, oltre ad andare in controtendenza rispetto a quello che sull’emergenza – urgenza  è l’orientamento più diffuso in campo nazionale che vorrebbe vedere privilegiati  gli equipaggi con a bordo infermiere e autista soccorritore (MSI), prevedrebbe  anche la  contestuale  chiusura di 3 Punti di Primo Intervento (Recanati, Tolentino e Matelica) particolarmente strategici se si considera gli effetti  che, per  l’ulteriore  taglio  di posti letto  o la modifica   degli  standard assistenziali  che seguirà alla “riconversione”  in lungodegenza o in Casa della  Salute  di molti di essi, si  stanno già producendo  sulla  situazione dei Pronti Soccorsi completamente abbandonati a se stessi come quello di Macerata  che da anni attende importanti  modifiche  strutturali.Però Il Direttore dell’ASUR, il  Dott. Ciccarelli , ci  dice  che  il perché di questi  tagli dobbiamo  ricercarla  nel  Governo Centrale  che  negli ultimi anni ha varato ben cinque manovre consecutive  di contenimento della spesa  pubblica .Una risposta che né ci piace né ci convince e che,  oltre ad apparire un banale alibi,  ci spinge  a chiedere  che ,  in attesa  che  venga emanato il  nuovo Regolamento  ministeriale che dovrà fissare gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, si voglia evitare  di  attuare modifiche  organizzative dirompenti  se non quelle in linea  con le  previsioni del vigente Piano Sanitario Regionale.Nel frattempo invitiamo  tutti i soggetti politici e istituzionali  ad  interrogarsi  meglio  se  questi ulteriori sacrifici  che vengono richiesti  all’Area Vasta 3, e  non solo,  siano  davvero necessari  o se invece  si può / si deve agire diversamente, per esempio puntando  decisamente  sul Servizio Sanitario Pubblico e comunque  sulla qualità dei servizi e  sulla professionalità del personale   quale strumento  per dare  risposte più appropriate agli utenti e garantire a tutti il diritto alla salute!In questa ottica   è fondamentale che le parti sociali, chiamate a condividere questi importanti riforme, per dare meglio il loro apporto, possano  entrare  nelle pieghe  dei conti dell’ASUR e delle altre Aziende Ospedaliere per cercare di capire  realmente,  aldilà dei proclami  e dei numeri che vengono ogni volta snocciolati a loro , al personale o  alla popolazione,  come nel concreto  sono state amministrate fino ad  oggi  le tante risorse  che sono circolate   e chi ha realmente beneficiato delle scelte  fatte  !Siamo fermamente  convinti che rispetto  a quanti continuano a chiederci tagli drastici su tutto il fronte  non sarebbe del tutto inutile  poter  riprendere in mano  alcuni  degli atti  adottati   dall’Asur e dai Direttori di Area Vasta  solo in questo ultimo anno  per quanto riguarda i  servizi  erogati in regime diretto , le dotazioni organiche e i processi occupazionali oltre che  dei servizi offerti in regime di convenzionamento  o anche  di libera professione  per  capire, dati alla mano,  chi ha pagato il prezzo dei sacrifici fatti  finora e  chi ne  ha tratto il vero giovamento :  l’utente, il personale dipendente oppure  altri?ADESSO  PERO’ DAVVERO BASTA! Basta con le menzogne e  basta anche esser presi in giro! Basta con  i continui cambiamenti di rotta , con i piani concordati  e poi subito cambiati, basta  con le ipocrisie e le contraddizioni  di chi  continua a cercare il risparmio  sempre sulla pelle  degli altri. Occorre che si apra una NUOVA fase negoziale  che rimetta al centro  di questa  azione riformatrice  TUTTI I cittadini utenti  e  SIA  IN GRADO  di   ricercare     scelte  condivise nell’attuazione dell’intera  riforma  del sistema socio sanitario della Regione Marche che nel territorio e nella  domiciliarità   pone la sua centralità.Ce lo chiede con forza   il personale  dipendente, i cittadini  e  i Sindaci stessi. Non possiamo non  rispondere!Area Vasta 3_  Macerata  26 marzo 2013Le  OO.SS.  CGIL  FP   -   CISL  FP  -  UIL FPL      MacerataRSU AREA VASTA 3  Macerata
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13/03/2013 Una manifestazione contro la riforma della sanità
LE FOTO della MANIFESTAZIONE Cgil, Cisl e Uil si mobilitano contro la politica sociale e sanitaria della Regione Marche.Le Segreterie regionali delle tre confederazioni e delle rispettive categorie dei lavoratori della sanità e dei pensionati hanno organizzato una manifestazione regionale che si è tenuta lunedì 25 marzo alla Fiera della pesca di Ancona.Al Presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca e agli Assessori Almerino Mezzolani (sanità) e Luca Marconi (sociale) è stato inviato un documento con il quale si esprime una valutazione critica del confronto che si è sviluppato negli ultimi due mesi sulla riorganizzazione del servizio sanitario e sulla legge di riforma dei servizi sociali.Rispetto alla sanità i sindacati criticano la  mancanza di un quadro d’insieme che riguardi tutto il sistema, i processi riorganizzativi, gli aspetti finanziari e quelli relativi alla gestione del personale.Forti dubbi sul futuro degli ospedali marchigiani. Non c'è ancora chiarezza su quali posti letto per pazienti in fase acuta verranno chiusi (in totale 795) e quali verranno riconverti o trasformati in posti letto di lungodegenza o riabilitazione (244) o in posti letto di Day Hospital e Day Surgery.Non emerge poi alcun disegno di rafforzamento della sanità territoriale (Case della salute, RSA e residenze protette per anziani, assistenza domiciliare)  dell’integrazione socio-sanitaria, della prevenzione e della rete dell’emergenza.A fronte di una crescita del fenomeno delle liste di attesa e della mobilità passiva, non si conoscono, se esistono, gli obiettivi e gli interventi previsti per il loro contenimento.In mancanza di un quadro finanziario chiaro e di una pianificazione delle risorse la riorganizzazione si presenta solo come un’operazione di tagli finalizzati al conseguimento degli obiettivi di bilancio e non come una vera riforma del sistema.La conseguenza sarà una riduzione  pesante all'occupazione, ancor più grave considerando che  in questi anni la riduzione del costo del personale ha fornito un contributo importante al  risanamento dei conti della sanità marchigiana, bel al di là del sostenibile e del programmato. A forte rischio il rinnovo di tutti i contratti di lavoro flessibile.Cgil, Cisl e Uil chiedono inoltre di rivedere la proposta di legge regionale relativa al  “sistema regionale integrato dei servizi sociali a tutela della persona e della famiglia”, in particolare per quanto concerne il ruolo degli Ambiti sociali, la gestione associata dei servizi e per gli aspetti relativi alla partecipazione delle associazioni e dei cittadini alla gestione delle politiche sociali.
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12/03/2013 Lettera aperta ai Consiglieri di Banca Marche
Pubblichiamo la lettera aperta che la Segreteria della FIBA (bancari) della Cisl Marche ha inoltrato al Consiglio di Amministrazione di Banca Marche «Constatiamo che, nonostante tre mesi di battente campagna mediatica, la vecchia gestione non ha ancora riconosciuto, responsabilmente, la propria inadeguatezza, ritirandosi, almeno per senso di dignità. Non bastano i ripetuti appelli dei lavoratori, provenienti dalle assemblee svoltesi nelle prime settimane dello scorso dicembre, a fare subito chiarezza sulla situazione ed a sollevare chi ha guidato la Banca contro gli scogli di questa crisi interna, con incolpevole insipienza o con colpevole spregiudicatezza?Così si sarebbe potuto attenuare il devastante impatto alla clientela che sempre più  incalza i lavoratori della rete con domande piene di preoccupazione e di crescente sfiducia.Il danno d’immagine che si sta creando rischia di provocare un ridimensionamento della Banca con immancabili conseguenze sui lavoratori e sul territorio.Come non bastasse, il gossip viene alimentato anche tra i colleghi da chi, diffondendo irresponsabilmente informazioni destituite di ogni fondamento, cerca di far leva sulle paure per fini personali e/o di cordata.Per questo la Fiba-Cisl rivolge alle Fondazioni e al Consiglio di Amministrazione questo forte richiamo al senso di responsabilità che oggi, più che mai, è indispensabile e che, finora, è stato mostrato pienamente soltanto dai lavoratori.Chi ama i nostri territori lo mostri e sappia prendere decisioni conseguenti, per il bene di tutti, questa volta!I lavoratori, che stanno facendo ancora una volta la propria parte, si aspettano perciò un corrispondente e definitivo segno di discontinuità.La Fiba-Cisl, inoltre, ritiene imprescindibile che le scelte future sul nuovo vertice ricadano su figure di “garanzia” gradite, stavolta, anche ai lavoratori; soltanto così si potrà intraprendere la via del rilancio con la coesione indispensabile a consentire un percorso finalmente virtuoso».
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05/03/2013 Corsi di riqualifica per Operatore Socio Sanitario
Lo IAL Marche Srl promuove due corsi di formazione finanziati dalla Provincia di Macerata della durata rispettivamente di 910 ore (tipologia A) e 760 ore (tipologia B).Entrambi i percorsi formativi sono destinati a n. 30 partecipanti, di cui n° 23 posti sono riservati a donne.L’accesso ai percorsi formativi è rivolto esclusivamente a lavoratori di imprese private e/o strutture pubbliche che siano residenti nel territorio della Provincia di Macerata o che prestino servizio c/o una delle strutture e/o servizi ubicati nel territorio della Provincia di Macerata.La tipologia A (910 ore) è riservata a personale con esperienza lavorativa pari o superiore a 2 anni ed inferiore a 5 anniLa tipologia B  (760 ore) è riservata a personale con esperienza lavorativa pari o superiore a 5 anni ed inferiore a 10 anni.Al termine del percorso formativo agli allievi che avranno frequentato il 90% delle ore del corso ed avranno superato con esito positivo gli esami finali, verrà rilasciato, ai sensi dell'art. 14 della legge 845/78, un attestato di qualifica di I livello TE 10.31 .La modulistica è disponibile sul sito internet al seguente indirizzo: www.ialmarche.it o disponibile presso la segreteria organizzativa dello IAL Marche Srl di Macerata (Via dei Velini 52/A - Tel. 0733 261383 - 240171 Fax 0733 232976 macerata@ialmarche.it) Scadenza presentazione delle domande: CORSO TIPOLOGIA A - 910 ore:    13 MARZO 2013 CORSO TIPOLOGIA B - 760 ore:    11 MARZO 2013 Alla domanda di partecipazione devono essere allegati: Copia del documento di identità firmato e in corso di validità del candidato e del datore di lavoro Curriculum vitae - modello europeo – firmato in originale (Allegato 16) Autocertificazione dell'esperienza professionale (Modello certificazione requisiti) Modello Aiuti di Stato in regime di De Minimis (a cura del datore di lavoro) (Allegato 5) Modello Lavoratori (a cura del datore di lavoro) Fototessera La domanda va inviata tramite raccomandata con avviso di ricevimento al seguente indirizzo: IAL MARCHE SRL, Via dell'Industria 17, 60127 Ancona, indicando sulla busta la dicitura: “Corso di Riqualifica Operatore Socio Sanitario - cod. 154869” (tipologia A)“Corso di Riqualifica Operatore Socio Sanitario - cod. 154870” (tipologia B) 
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26/02/2013 Una nuova Cisl, più vicina ai lavoratori
Mercoledì 27 febbraio ore 15.00 l'Anton di Recanati ospiterà  l’Assemblea territoriale della Cisl di Macerata. L'Assemblea sostituisce il tradizionale Congresso provinciale e vi parteciperanno 156 delegati in rappresentanza degli oltre 40.000 iscritti maceratesi.Un passaggio importante dentro il percorso di revisione dell’assetto organizzativo che la Cisl Marche sta portando avanti. Verranno accentrate alcune funzioni e competenze, specie quelle di tipo tecnico e amministrativo e sarà potenziata la presenza della Cisl sul territorio.  Le 5 strutture provinciali saranno sostituite da 13 Aree Sindacali Territoriali (Macerata, Civitanova Marche e Tolentino per la ex Unione Sindacale Territoriale di Macerata)«In questo modo - sostiene un comunicato a firma dell'attuale Segreteria  - garantiremo un’azione di tutela e di rappresentanza ancora più incisiva e più vicina ai lavoratori, potenziando “la prima linea” cioè i delegati (rappresentanti sindacali sui posti di lavoro) e i servizi offerti nelle sedi CISL (ufficio vertenze, associazione consumatori, patronato e caaf).Con questa scelta la Cisl vuole dare un segnale  chiaro e un esempio forte a tutte le sue controparti,  alle quali da tempo chiede processi di accorpamento, di razionalizzazione e di riduzione di inefficienze.Tra le quali ci sono naturalmente le amministrazioni comunali, con le quali la Cisl dialogherà nel pomeriggio, attraverso un convegno durante il quale si parlerà della gestione associata delle funzioni comunali.«La municipalità va preservata  - sostiene il Segretario generale Ferracuti - ma bisogna porre la questione dei "comuni polvere". La tipicità è una bellezza solo se non pregiudica i servizi al cittadino.Per la Cisl l'associazionismo comunale non è un obbligo da adempiere ma una sfida da vincere: la sfida di ridisegnare il governo del  territorio attraverso percorsi associativi che migliorino produttività e competitività di tutto il sistema.
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15/02/2013 Macerata, nascono le nuove Leghe dei pensionati
Sono nate le nuove Leghe della Federazione dei pensionati (FNP) della Cisl di Macerata. Martedì 12, mercoledì 13 e giovedì 14 febbraio si sono svolti i relativi Congressi a Tolentino (Hotel 77), Macerata(Domus San Giuliano) e Potenza Picena (Agriturismo La Cipolla d'oro).Le nuove Leghe, a partire dal 1 aprile prossimo - giorno successivo allo svolgimento del Congresso regionale -  sostituiranno la FNP di Macerata all'intero di un percorso di riorganizzazione  della FNP regionale. Non più 4 Federazioni provinciali (Ancona, Pesaro, Ascoli/Fermo e Macerata) ma 13 Leghe territoriali coordinate dalla FNP Marche.I 198 congressisti nominati dalle 16 Assemblee territoriali svolte nei mesi scorsi, hanno eletto i nuovi Consigli Direttivi delle Leghe, che a loro volta hanno eletto le Segreterie di Lega.A Tolentino Pacifico Papa sarà affiancato da Giammario Marchetti e Anna Maria Paparelli. La Lega di Civitanova Marche verrà guidata da Duilio Bonifazi, coadiuvato da Antimo Flagiello e Donatella Marcelli.Ai vertici  della Lega di Macerata è stata confermata  la precedente Segreteria provinciale, costituita dal Segretario generale Dino Ottaviani e dai suoi colleghi Marisa Sensini e Nello Becerica.Oltre che un momento di partecipazione e democrazia sindacale, i Congressi hanno rappresentato anche un'occasione  di confronto su molti temi d'attualità.  Riforma del sistema fiscale,  rivalutazione delle pensioni, legge nazionale per la non autosufficienza, lotta all'evasione.Su questo e su molto altro i congressisti si sono espressi intervenendo e approvando appositi documenti finali.  I Congressi sono stati condotti dalla Segreteria provinciale di Macerata, che li ha introdotti con una relazione illustrata dal Segretario generale Dino Ottaviani.
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05/02/2013 Corso di preparazione ai concorsi per agente di polizia locale
Lo IAL Marche organizza a Macerata un corso di preparazione ai concorsi per agente di polizia locale.Il corso verrà avviato il 18 marzo 2013  presso la sede dello IAL  a Macerata, in Via dei Velini 52Il corso avrà durata di 60 ore,  comprensive di esercitazioni pratiche e valutazione finale. Rilascerà un ATTESTATO valido ai sensi di legge, come titolo formativo per i concorsi pubblici.Le iscrizioni sono aperte fino al 28 febbraio 2013. Gli interessati possono rivolgersi alla Segreteria organizzativa dello IAL MARCHE di Macerata (Via dei Velini 52 – Tel. 0733-240174 0733-261383)
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31/01/2013 Rinnovo contrattuale dei metalmeccanici
La crisi del settore metalmeccanico nelle Marche si è fortemente intensificata. Nel 2012 sono aumentate le ore di cassa integrazione sia ordinaria che straordinaria, per non parlare dei tanti posti di lavoro già persi a partire dal 2009.ORE DI CASSA INTEGRAZIONE AUTORIZZATE DALL’INPS NEL COMPARTO DELLA MECCANICANel 2012 sono state 3.141.874 le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate contro le 1.310.617 del 2011;Nel 2012 le ore di cassa integrazione straordinaria sono state 7.101.654, (pari al 51% del totale delle ore di straordinaria autorizzate nella regione), rispetto al 2011 con 5.172.142 ore autorizzate (un incremento del 37% sull’anno precedente).In questo difficile scenario regionale, che rispecchia l’andamento nazionale della crisi del settore, la FIM e la UILM (Categorie dei Metalmeccanici di Cisl e Uil) sono riuscite a rinnovare, dopo una difficile trattativa, il contratto nazionale dell’industria metalmeccanica.Incremento salariale di 130 euro nel triennio ( 35 euro gennaio 2013, 45 euro a gennaio 2014, 50 euro a gennaio 2015), aumento delle maggiorazioni nei turni notturni, delle indennità di trasferta e reperibilità e della quota di salario destinata ai lavoratori che non hanno contrattazione aziendale. Sono alcune delle novità previste dal contratto nazionale.Importanti avanzamenti sono stati ottenuti anche sulla tutela della malattia: aumentano i periodi pagati al 100%, mentre i periodi prima pagati al 50% vengono innalzati all’80%.Il 93,9% dei lavoratori iscritti, a conclusione delle consultazioni nelle tante assemblee indette nelle aziende metal meccaniche marchigiane, confermano anche nelle Marche, come nel resto d’Italia, l’ipotesi di accordo siglata lo scorso 5 dicembre 2012.Secondo Leonardo Bartolucci, Segretario generale della Fim Cisl delle Marche «il rinnovo del contratto è  un risultato importante e responsabile, che porterà sicuramente un po’ di ossigeno, malgrado la grave crisi economica che continua a falcidiare il settore metalmeccanico anche nelle Marche.  I lavoratori avranno maggiori certezze salariali e relazioni sindacali improntate a favorire una possibile ripresa dell’economia marchigiana. »IL NUOVO CONTRATTO:  RETRIBUZIONI, ORARIO DI LAVORO, MALATTIA 
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25/01/2013 Macerata, continua la protesta dei lavoratori della sanità
Prosegue la mobilitazione dei lavoratori della sanità dell’Area Vasta 3 di Macerata.Questa volta tocca ai dipendenti delle ex Zone territoriali n. 10 (Camerino) e 8 (Civitanova Marche), che hanno organizzato assemblee sindacali negli ospedali di Camerino e Civitanova, rispettivamente per venerdì 25 e martedì 29 gennaio.Nelle assemblee sono state  affrontate le questioni relative alla riorganizzazione dei servizi sanitari delle due ex zone territoriali, ormai confluite nell’Area Vasta 3 di Macerata.E' stato anche fatto il punto sullo stato delle trattative aperte con la Direzione aziendale su richiesta delle organizzazioni sindacali, a partire da quella sul regolamento per gli orari di lavoro. 
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24/01/2013 Detassazione produttività, approvato il Decreto
Il Consiglio dei Ministri del 22 gennaio scorso ha approvato il Decreto relativo alla detassazione del salario legato alla produttività.Il Decreto sblocca le somme previste per questo dalla legge di stabilità e si pone in continuità con quanto previsto dall'accordo nazionale sulla produttività del 16 novembre 2012.Particolarmente importante è l'aumento della soglia di reddito per poter godere della detassazione - da 30 a 40.000 € - che innalza la platea potenziale di beneficiari a circa 1,8 milioni di lavoratori.E' stato fissato poi in 2.500 € l'importo massimo delle somme erogate nell'anno 2013 a titolo di retribuzione di produttività - prevista da contratti collettivi territoriali o aziendali - alle quali si applicherà il beneficio, che consiste in una cedolare secca a titolo definitivo del 10%Si tratta di una misura importante che riconosce la contrattazione come strumento per migliorare la produttività e la competitività delle imprese del nostro paese.Allo stesso tempo il decreto offre maggiori opportunità di  aumentare gli stipendi dei lavoratori, sia individuando di fattori di miglioramento organizzativo e di performance, sia potendo godere di una quota maggiore di salario netto. SCHEDA DI LETTURA DEL DECRETO L'ACCORDO SULLA PRODUTTIVITA' DEL 16 NOVEMBRE 2012IL VOLANTINO SULL'ACCORDO DI PRODUTTIVITA'  
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24/01/2013 Banca Marche, serve chiarezza
Massima chiarezza sulla situazione di Banca Marche e sulle responsabilità da imputare per eventuali operazioni finanziarie avventate. La richiesta viene dai Segretari generali della Cisl e della Fiba (bancari) di Macerata, Marco Ferracuti e Giovanni Carlini.Proprio nella scorsa estate Banca Marche ha vissuto un cambio al vertice con la nomina di un nuovo Direttore generale.«Pur non volendo entrare nel merito delle ragioni che hanno reso necessario il rinnovamento – sostiene la Cisl– bisogna preservare l'autonomia dell'Istituto evitando che  le conseguenze di una gestione avventata si ripercuotano sui lavoratori, sui cittadini risparmiatori e sulle imprese locali, specie in un momento di grande difficoltà quale quello che tutti stiamo vivendo».Banca Marche è un patrimonio per l’economia maceratese, un punto di riferimento ineludibile dal punto di vista finanziario, economico e sociale. Mentre la crisi continua a colpire la realtà produttiva ed occupazionale, cruciale è il ruolo degli istituti bancari, in particolare locali, che devono svolgere un ruolo di sostegno all’economia del territorio, finanziando imprese che investono, che assumono e che puntano su produzioni di qualità.Per il Segretario della Fiba «è proprio a partire da Banca Marche che, come sindacato, siamo pronti a fornire un contributo diretto per elaborare strategie di gestione aziendale che valorizzino la partecipazione dei lavoratori alla governance dell’Istituto. Siamo già al lavoro per proporre all’azienda alcune linee di indirizzo per il prossimo piano industriale».La Cisl chiede un confronto vero, aperto e trasparente, attraverso il quale sviluppare l’occupazione, garantire il turn over generazionale, riequilibrare le politiche retributive e valorizzare il patrimonio di professionalità che costituisce il punto di forza di Banca Marche
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22/01/2013 L'anno peggiore dall'inizio della crisi
Dal punto di vista del lavoro il 2012 è l’anno peggiore dall’ inizio della crisi. Dal 1 gennaio al 31 dicembre sono state autorizzate 6.459.773 ore di cassa integrazione, con un aumento del 45% rispetto al 2011. Superato del 10% anche il valore, finora record, fatto registrare nel 2010.Non va meglio dal punto di vista della disoccupazione. Sono 3.114 i lavoratori licenziati che sono finiti nelle liste di mobilità, solo il 26% dei quali (794) possono godere dell’indennità. Un aumento del 47% rispetto al 2011 e del 14% sul 2009, finora l’anno peggiore dall’inizio della crisi per questo indicatore.Nel solo mese di dicembre 2012 sono stati iscritti nelle liste di mobilità 585 lavoratori, contro una media dei mesi precedenti di 149 lavoratori al mese. Un dato che va integrato con quello relativo alle 9.952 richieste di indennità di disoccupazione pervenute all’Inps nel 2012.Particolarmente drammatica la situazione delle piccole imprese artigiane. Il 53% delle ore di cassa integrazione autorizzate (3.406.162) sono “in deroga”, cioè destinate a quelle imprese – come le piccole imprese artigiane appunto – escluse per legge dagli ammortizzatori sociali tradizionali, e per le quali ogni anno, vengono stanziate risorse con provvedimenti “ad hoc”. Rispetto al 2011 le ore di cassa in deroga autorizzate sono aumentate del 54%, segnando un valore molto vicino a quello record del 2010, rispetto al quale si ha una riduzione del 12%. Nel complesso sono state presentate 1.236 domande di cassa integrazione in deroga. Coinvolte 960 imprese e 5.080 lavoratori.Diminuiscono le nuove assunzioni (48.251, - 6% rispetto al 2011). Le forme contrattuali che prevalgono sono il tempo determinato (31%), il lavoro intermittente (16%) e la somministrazione di lavoro interinale (9%). Solo il 10% dei nuovi assunti hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato.Dal 2008 ad oggi sono fallite 343 imprese. Anche in questo caso il 2012 segna un valore record, con 84 imprese fallite (+13,5% rispetto al 2011). Un dato confermato anche dall’Ufficio Vertenze della Cisl di Macerata, che nel 2012 ha recuperato circa 1.800.000 € per conto di lavoratori dipendenti delle imprese soggette a procedure concorsuali, senza tenere conto delle vertenze individuali.La situazione è molto grave e richiede interventi urgenti e mirati. Sui settori tradizionali come il manifatturiero è necessario sviluppare qualità e innovazione. Allo stesso tempo bisogna puntare su settori nuovi e di prospettiva, come cultura, turismo e filiera agro alimentare di qualità.Ma la qualità non si improvvisa. Le nostre aziende vanno aiutate con politiche infrastrutturali che rendano disponibili energia a costi ridotti, banda larga e una rete di trasporti più agevole ed efficiente. Servono poi formazione - non solo per i lavoratori ma anche per gli imprenditori – ed orientamento, con un ruolo più forte dei centri per l’impiego, che devono essere messi in condizione di realizzare una presa in carico reale dei lavoratori.Dalla crisi non usciremo senza aumentare la produttività del lavoro. Per questo è necessario rilanciare la partecipazione dei lavoratori alla vita dell’impresa, sviluppando la contrattazione sui luoghi di lavoro con incentivi legati ai risultati aziendali, sulla scia dell’accordo nazionale sulla produttività.Il 2013 sarà un anno difficilissimo e decisivo. Le decisioni che prenderemo ora condizioneranno il futuro. Va rilanciato il tavolo provinciale di concertazione tra istituzioni e forze sociali, uno strumento fondamentale che va convocato con maggiore costanza per decidere insieme quelle azioni di cui il nostro sistema ha urgente bisogno.http://www.youtube.com/watch?v=Bums7I3XKYQ
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17/01/2013 Istruzioni per la prova scritta del concorso a cattedre
INDICAZIONI RELATIVE ALLO SVOLGIMENTO DELLA PROVA SCRITTA DEL CONCORSO A CATTEDRE Sedi di svolgimento delle prove scritte I candidati che hanno superato la prova preselettiva (n. 88.610 persone fisiche, n.145.318 iscritti alle prove, n. 173.354 domande per posti o classi di concorso ) affronteranno la prova scritta nei giorni indicati nel Calendario già pubblicato sul sito del MIUR e che sarà inserito nel S.O. alla G.U, del 15 gennaio p.v., insieme all’AVVISO. Il numero degli edifici scolastici preventivamente individuati sulla base del numero dei concorrenti, per lo svolgimento della prova, si aggirano tra 300 e 500. Il 25 gennaio p.v. sarà pubblicato l’elenco effettivo per ciascuna regione, delle scuole che saranno individuate dai Direttori degli Uffici scolastici regionali, previo assenso del rispettivo dirigente scolastico, secondo criteri di rotazione per evitare di far subire agli studenti un numero eccessivo di giorni di sospensione delle lezioni . Come previsto nel Bando di concorso, ed esplicitato nell’Avviso, si è provveduto ad aggregare le procedure concorsuali relative agli ambiti 4 e 9 del Molise con quelle analoghe dell’Abruzzo, a causa del numero esiguo dei candidati. Pertanto i candidati del Molise per espletare le prove concorsuali dovranno recarsi nelle sedi programmate del Capoluogo abruzzese dove sarà insediata una unica commissione giudicatrice.Prove scritte Le prove consisteranno in quesiti a risposta aperta (4 o 3 come precisato nell’Avviso che accompagna il calendario delle prove) e verteranno sui programmi disciplinari allegati al bando e sui contenuti trasversali indicati nelle Avvertenze generali (All. 3 al Bando), al fine di accertare il possesso dei requisiti culturali e professionali del candidato. A ciascun candidato sarà dato, subito dopo le operazioni di identificazione, un foglio di 4 facciate prestampate, ognuna per ciascun quesito. Saranno messi a disposizione del candidato fogli bianchi per eventuali brutte copie che però dovranno essere tenuti distinti dal foglio della prova e non inseriti nel plico da consegnare al termine della prova stessa.Griglia per la valutazione della prova e calcolo del punteggio Ogni commissione disporrà, per la valutazione della prova scritta, di criteri definiti a livello nazionale quali “pertinenza”, “correttezza linguistica”, “completezza” e “originalità”, ed eventualmente di criteri specifici, differenziati per le diverse aree disciplinari. Ogni commissione inoltre potrà integrare o modificare i criteri proposti in sede nazionale, giustificando le ragioni dei cambiamenti apportati. Ad ogni quesito verrà attribuito un punteggio intero da zero a dieci. La votazione complessiva della prova sarà data dalla somma delle votazioni attribuite a ciascun quesito. Le prove composte da quattro quesiti potranno quindi dar luogo ad una votazione massima pari a quaranta, quelle composte da tre quesiti daranno invece luogo ad una votazione massima pari a trenta. Superano la prova scritta i candidati che ottengono una votazione minima pari a 28/40, nel caso di prove da quattro quesiti, e a 21/30, nel caso di prove composte da tre quesiti.Tempo a disposizionePer le prove composte da quattro quesiti: due ore e trenta minuti.Per le prove composte da tre quesiti: due ore.Ausili consentiti durante lo svolgimento della prova, per tipologia di classe di concorso Per tutte le prove sarà consentito l’uso del dizionario della lingua italiana.Per la prova della classe di concorso A019 sarà consentito l’uso di codici e testi di legge non commentati e non annotati. Per le prove delle cassi di concorso A017, A020, A033, A034, A038, A047, A059, A060, C430 sarà consentito l’uso di riga, squadra, gomma, matita, compasso.Per le prove delle classi di concorso A245, A246, A345, A346, e per la prova scritta per la scuola primaria, sarà consentito l’uso del dizionario monolingue non enciclopedico. Per la prova della classe di concorso A051, sarà consentito l’uso del dizionario bilingue italiano/latino.Per la prova della classe di concorso A052, sarà consentito l’uso del dizionario bilingue italiano/greco. Non sarà ammesso l’uso di calcolatrici di qualsiasi tipo, fatto salvo l’uso della calcolatrice scientifica nelle classi di concorso previste nell’Allegato 3 del bando. I candidati dovranno consegnare ai docenti incaricati della vigilanza, a pena di esclusione, ogni tipo di telefono cellulare, smartphone, tablet, notebook, anche se disattivati, e qualsiasi altro strumento idoneo alla conservazione e/o trasmissione di dati. 
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17/01/2013 L'Assicurazione Sociale per l'Impiego
La legge 92 del 28.6.2012 (“Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”) ha dettato, tra l’altro, anche nuove norme in materia di ammortizzatori sociali.In particolare, l’art. 2, comma 1, della suddetta legge istituisce – con decorrenza 1° gennaio 2013 - due nuove prestazioni per il sostegno al reddito dei lavoratori subordinati che abbiano perduto involontariamente l’occupazione:• l’indennità di disoccupazione denominata “ASpI” (Assicurazione Sociale per l’Impiego”), in sostituzione della “disoccupazione ordinaria a requisiti normali”. L’INPS regolamenta le nuove disposizioni attraverso la circolare 142 del 18.12.2012;• l’indennità di disoccupazione denominata “mini-ASpI” (in sostituzione della “disoccupazione ordinaria a requisiti ridotti”).Mini-ASpI - Alcune precisazioni e novità (a regime)RequisitiLa “mini-ASpI” si differenzia dall’“indennità con requisiti ridotti” perché prevede l’erogazione del beneficio nel momento in cui si diventa disoccupati e non nell’anno successivo. E’ rivolta a coloro che abbiano almeno 13 settimane di contribuzione (a differenza delle 78 giornate previste dalla disciplina precedente).Base di calcoloPer il 2013 l’’importo dell’indennità è ottenuto calcolando il 75% della retribuzione di riferimento nei casi in cui quest’ultima sia pari o inferiore all’importo di Euro 1.180 mensili (annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT). Nei casi in cui la retribuzione di riferimento sia superore al predetto importo, l’indennità è incrementata di un ulteriore 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto importo. Durata della prestazioneL’indennità è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione conseguite nei dodici mesi precedenti la data di cessazione del rapporto di lavoro. Nel computo saranno sottratti i periodi eventualmente già fruiti. “mini-ASpI 2012”Con messaggio 20774 del 17.12.2012 l’INPS disciplina le modalità di liquidazione della “mini-ASpI” esclusivamente per coloro che – avendo maturato nel 2012 il diritto all’“indennità di disoccupazione con requisitiridotti” - erano in attesa di effettuare la domanda all’inizio del 2013.RequisitiQuesta prestazione sarà riconosciuta, indipendentemente dallo stato di disoccupazione attuale del lavoratore richiedente, qualora siano accertate per l’anno 2012 le condizioni richieste dalla “vecchia” normativa, e cioè:• anzianità assicurativa di due anni• 78 giornate di lavoro individuateCalcolo e durata della prestazioneIl sistema di calcolo e la durata della prestazione saranno, invece, quelli previsti per il calcolo della nuova “mini-ASpI”.Presentazione della domandaLa domanda dovrà essere presentata dai soggetti interessati:• nel periodo 1° gennaio / 2 aprile 2013 (il 31 marzo e il 1° aprile sono giorni festivi)• esclusivamente per via telematica attraverso uno dei canali previsti (patronati; portale web Inps “servizi online per il cittadino”; contact center multicanale) 
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16/01/2013 Il riordino degli Enti Locali
Pubblichiamo l'ultima NOTA DI APPROFONDIMENTO, curata dalla CISL  Marche, sulla normativa in materia di Enti Locali aggiornata alle modifiche introdotte mediante la Legge di Stabilità 2013 (l. 228/2012). La nota fa il punto sullo stato della riforma delle Province e analizza la disciplina in vigore relativa alla gestione associata obbligatoria delle funzioni comunali.La nota di appronfondimento IL RIORDINO degli ENTI LOCALI 
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16/01/2013 Civitanova, assegni di cura per l'anno 2013
Pubblicato l'avviso pubblico per la concessione di assegni di cura alle famiglie che assistono un anziano non autosufficiente.Il bando è emesso dall'Ambito sociale n. 14 che comprende i Comuni di Civitanova Marche,  Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Potenza Picena, Porto Recanati e Recanati.Il termine per la presentazione delle domande è il 13 febbraio 2013SCARICA IL BANDO 
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15/01/2013 Cisl: "Sbagliata cancellazione incentivi assunzione di lavoratori licenziati dalle piccole imprese"
La Segreteria confederale della Cisl chiede il ripristino immediato della norma che consentiva l'iscrizione alle liste di mobilità dei lavoratori licenziati dalle imprese con meno di 15 dipendentiRoma, 14 gennaio 2013 - "La legge di stabilità 2013 non ha prorogato, come avveniva invece da molti anni, la norma che consentiva l'iscrizione alle liste di mobilità dei lavoratori licenziati dalle imprese con meno di 15 dipendenti, facilitandone in tal modo la ricollocazione con un consistente sgravio contributivo per le aziende. E' quanto si legge in una nota della Segreteria confederale Cisl. "La Cisl - si legge - considera grave la cancellazione di tale norma, soprattutto nel bel mezzo di una profonda crisi occupazionale, e ne chiede il ripristino, per offrire ai lavoratori espulsi dalle piccole imprese le stesse possibilità dei lavoratori licenziati dalle imprese più grandi e, più in generale, per dare fiato all'occupazione".
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15/01/2013 Macerata, i lavoratori attaccano l'Asur
«Basta a questo sistema nepotistico di gestire la sanità. Basta con le ingiustizie e la violazione delle norme».  La denuncia arriva dalla RSU (rappresentanza sindacale unitaria) della sanità maceratese e dalle Federazioni del pubblico impiego provinciali di Cgil Cisl Uil Fsi e Nursid, che si rivolgono direttamente ai cittadini chiedendo aiuto per salvaguardare il diritto alla salute.«Diciotto mesi di incontri e trattative non sono serviti a nulla. Nonostante la serietà e puntualità nel sederci al tavolo. Nonostante abbiamo più volte segnalato i problemi che si stavano verificando nelle strutture dell'Area Vasta 3. Abbiamo firmato accordi vanificati e smentiti con apposite direttive dall'Asur e dalla Regione Marche. La Direzione aziendale non decide più nulla. A questo punto meglio eliminare le Aree Vaste e risparmiare soldi da investire sui servizi»Servizi che invece, in nome della spending review, stanno subendo tagli a casaccio. Mentre dall'altro lato si sta bene attenti a mantenere e riciclare tutti i i dirigenti amministrativi. A Macerata in due anni sono stati tagliati 400 posti e i lavoratori sono costretti a turni massacranti. La sanità pubblica sta andando allo sfascio. Il tutto a vantaggio del privato,  che sta sempre più prendendo piede anche grazie a quei professionisti che in un turno di lavoro visitano tre pazienti mentre nel loro studio privato, con la metà del tempo, triplicano le visite.Non manca una frecciata anche ai Sindaci e ai politici locali, ai quali «non importa nulla della sanità, in quanto sono tutte rotelle di un sistema superiore». Anche per questo, le parole non servono più a nulla. I rappresentanti dei lavoratori sono pronti a rivolgersi all'ispettorato per il lavoro, al servizio di prevenzione e infine al giudice. «La battaglia sarà dura, anche impari, ma non ci fermeremo fino a quando non saremo riusciti a fermare questa ingiustizia».  
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14/01/2013 Pensioni, l'Inps ritira la circolare sull'invalidità civile
Marcia indietro dell'Inps e ritiro della circolare sugli invalidi civili.L'Inps ha diramato un provvedimento che prevede che sia nella liquidazione dell'assegno di invalidità civile parziale, sia per la pensione di inabilità si continuerà a far riferimento al reddito personale dell'invalido. La contestata circolare 149 del 28 dicembre prevedeva invece che per la pensione di invalidità si dovesse far riferimento anche al reddito del coniuge.«L'Inps revochi immediatamente la circolare-beffa emanata nei confronti degli invalidi civili al 100% che appare solo come un provvedimento iniquo e pericoloso».  Così venerdì scorso il segretario generale della Fnp (pensionati Cisl) nazionale, Gigi Bonfanti, aveva sollecitato dall'Istituto Nazionale di Previdenza.Un grido di allarme del sindacato dei pensionati della Cisl, per il provvedimento considerato iniquo per gli invalidi civili al 100 % titolari di pensioni di invalidità che avrebbero, ingiustamente, perso il diritto alla pensione, pari a 275,87 euro al mese, se assieme al coniuge, il loro reddito lordo annuo fosse stato superiore a 16.127,30 euro.Un ripensamento che sicuramente aiuterà a non aggravare la già precaria e difficile situazione in cui versano le persone invalide al 100%.
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11/01/2013 Rapporto sulla coesione sociale 2012
Il Ministero del Lavoro con l’Istat e l’Inps hanno pubblicato  il 3° “Rapporto sulla Coesione Sociale – Anno 2012” che esamina la situazione economica, sociale ed occupazionale del nostro Paese  in ambito europeo.Il rapporto analizza, tra le altre cose, anche le differenze di genere nella partecipazione al mercato del lavoro, condizionata anche da una serie di variabili come la collocazione geografica sul territorio nazionale, l’età e lo status familiare.In termini di tasso di occupazione, nel 2011, la differenza di genere a livello nazionale è pari a 26,4 punti percentuali, con valori che sfiorano i 30 punti percentuali per la classe di età 25-34 anni e 43 punti per le donne in coppia con figli nel mezzogiorno.Sebbene negli ultimi venti anni sia aumentato il contributo maschile alla cura della famiglia, persiste un’elevata asimmetria a sfavore delle donne nella divisione del carico di lavoro familiare; asimmetria trasversale a tutto il Paese, ma che si attesta nel Nord a livelli più bassi.Il Rapporto sulla coesione sociale 2012, in allegato, fornisce anche un quadro aggiornato e completo dell’offerta pubblica di asili nido e degli altri servizi socio-educativi per la prima infanzia. Ancora una volta appare evidente la carenza di strutture che caratterizza le regioni meridionali, dove, pur ospitando il 31% della popolazione di riferimento (bambini fra zero e due anni), si registra meno del 10% degli utenti. IL TERZO RAPPORTO SULLA COESIONE SOCIALE ANNO 2012 NOTA SINTETICA  
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08/01/2013 2012 Anno nero per il manifatturiero marchigiano
Comunicato Stampa 2012 ANNO NERO PER IL MANIFATTURIERO MARCHIGIANO I dati della Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria autorizzata nelle Marche nel 2012   emanati oggi dall’Inps parlano chiaro. Un incremento del +55%  con  23.078.217 ore autorizzate  nel 2012 contro le 15.039.203 ore  autorizzate nel 2011 . Il  peggior dato dal 2008, anno di inizio della crisi, ad oggi.L’utilizzo della Cassa Integrazione è più che quadruplicato in questi anni di crisi ed il fenomeno è reso ancor più preoccupante dal dato di utilizzo della Cassa Integrazione Straordinaria impiegata nelle situazioni aziendali più problematiche, visto che  nel 2012 le ore di cassa straordinaria (13.843.208) rappresentano il 62.71%  del totale delle ore autorizzate  e confermano un trend che vede questo strumento in crescita costante.La mappatura dell’utilizzo della Cassa integrazione per territorio, registra che la provincia di Ancona, con 10.686.121 ore, è quella con il maggior numero di ore autorizzate seguita da Pesaro con 5.722.649 ore,  Ascoli - Fermo con 3.615.836 e Macerata con 3.053.611 ore.Tra i settori più colpiti c’è quello della meccanica e della metallurgia che insieme a quello dell’industria del legno sono i più falcidiati dalla crisi. I  dati nel comparto della meccanica   risultano essere allarmanti: nel  2012  sono state 3.141.874 le ore di ordinaria autorizzate contro le 1.310.617 del 2011 mentre  quelle di straordinaria sono state  7.101.654  ore che rappresentano il 51% del totale delle ore di straordinaria autorizzate nella regione, ed hanno avuto un incremento del 37% rispetto al 2011.E quelli dell’industria del legno registrano le difficoltà in cui si trova questo settore segnato da un crisi congiunturale e da ristrutturazioni e riorganizzazioni diffuse, nel 2012 aumentano dell’+88% rispetto alle ore di casa integrazione ordinaria autorizzate nel 2011 e del + 67% rispetto al 2011 quelle di cassa integrazione straordinaria.Un  incremento del +151%  di ore di cassa ordinaria autorizzate nel 2012 (560.000 ore contro le 223.000 ore del 2011) nel comparto della chimica e gomma plastica mentre risulta  pressoché stabile il ricorso alla straordinaria ( 569.000 ore nel 2011 e 670.000 nel 2012).Incremento del +48% rispetto al 2011  per la filiera dell’ edilizia:  i  dati sulla Cig  autorizzata alle imprese edili e dei lapidei risultano essere nel 2012 di 2.011.139 ore rispetto alle 1.355.368 ore del 2011.A questi numeri, riferiti all’utilizzo della Cassa integrazione nelle imprese industriali,  vanno aggiunti i dati che riguardano la Cassa integrazione in deroga che interessa le piccole imprese e le imprese artigiane.“I dati degli ultimi tre anni  evidenziano un intervento consistente a sostegno dei lavoratori e delle piccole imprese artigiane, del commercio, del terziario in stato di difficoltà. -  sostiene Tonino Bori, responsabile del mercato del lavoro della Cisl Marche -  Nel 2010 sono state coperte dalla cassa in deroga 4.352.190 ore interessando 3.004 imprese e 13.987 lavoratori e nel 2011 le ore coperte sono state 3.186.900 per un numero di lavoratori interessati pari  a 10.064 e 2.407 imprese – prosegue Bori -  nel 2012, a consuntivo,  le ore coperte saranno circa 4.200.000, ed  i lavoratori interessati arriveranno a circa 17.000 unità con 3.720 imprese coinvolte. In questo contesto - conclude  Tonino Bori -  l’incontro con l’assessorato regionale al lavoro previsto per il  10 gennaio prossimo, auspichiamo che sia determinante per costruire,  con il nuovo accordo  sugli ammortizzatori in deroga per il 2013, percorsi che diano  risposte ai lavoratori e alle imprese marchigiane .”Ufficio Stampa Cisl Marche 3337612381IL DOCUMENTO con i dati elaborati dal Dipartimento Mercato del Lavoro della CISL MARCHE 
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08/01/2013 Pensionati verso il Congresso
Il sindacato dei pensionati della Cisl di Macerata si prepara a svolgere il suo 17° congresso territoriale. Un momento importante nella vita della FNP (Federazione Nazionale Pensionati), che con i suoi 26.600  iscritti rappresenta la più grande associazione esistente sul territorio provinciale, nonché la più rappresentativa.A differenza dei congressi precedenti – l’ultimo nel 2009 – la tornata di quest’anno vedrà importanti novità. Non più un unico Congresso provinciale ma tre diversi Congressi di Lega – l’articolazione della Federazione sul territorio – a Macerata, Civitanova e Camerino. I Congressi di Lega avranno il compito di eleggere i delegati che parteciperanno al Congresso regionale, in programma per il 19 e 20 marzo 2013.I Congressi saranno preceduti da 16 Assemblee territoriali che, tra il 10 gennaio e il 1 febbraio, si svolgeranno nei principali comuni della Provincia di Macerata. Sarà un momento importante di confronto con gli iscritti sui principali aspetti dell’attività della FNP, impegnata nella tutela delle fasce più povere e deboli della società, in particolare anziani e pensionati.La Provinciadi Macerata è una delle più anziane d’Italia. La popolazione con più di 65 anni rappresenta quasi il 24% di quella complessiva. Sono circa 11.000 gli anziani non autosufficienti. Un pensionato maceratese percepisce in media 667 € al mese. Quasi la metà dei pensionati (e i due terzi se sono donne) hanno pensioni che non superano le 750 € mensili.Gli anziani e i pensionati stanno pagando un prezzo altissimo a causa della crisi economica e sociale che il paese sta vivendo e delle misure di rigore adottate dal Governo. Il blocco della rivalutazione delle pensioni, l’introduzione dell’Imu sulla prima casa, i tagli al welfare e ai trasferimenti a Regioni ed Enti locali, l’ aumento dei prezzi di beni, servizi e tariffe.A fronte di questa situazione la FNPchiede interventi urgenti a sostegno del reddito dei pensionati, una politica fiscale più giusta, il rilancio del welfare pubblico, l’approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza. Soprattutto chiede che i sacrifici imposti dalla necessità di risanare il debito pubblico vengano distribuiti con maggiore equità sociale.I pensionati rappresentano una risorsa preziosa a disposizione della collettività. Nell’ imperversare della crisi sostengono la famiglia sia economicamente sia assistendone i componenti più bisognosi come i bambini e gli anziani non autosufficienti. Una risorsa che va conservata con scelte coraggiose e lungimiranti a garanzia della coesione sociale.LE ASSEMBLEE DEI PENSIONATI SUL TERRITORIO
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07/01/2013 Uscire dalla crisi con contrattazione e produttività
Il 2013 sarà un anno difficile. Migliaia di lavoratori rischiano di perdere il posto nelle aziende private della provincia di Macerata. Molte le vertenze ancora aperte, retaggio di un 2012 che sul fronte occupazionale ha fatto registrare valori record in negativo dall’inizio della crisi.Nel settore della moda si va dalla Sialp di Porto Recanati alla Teuco, dalla Gia.Mar alla Fornari. Gravissima la crisi dell’edilizia, dove spiccano in negativo la Fornace Smorlesi, il Cementificio Sacci (unico cementificio nelle Marche) e la GFL di Recanati.Per il settore meccanico sono in crisi la Renergis (impianti fotovoltaici), la Vitaviva Domino, la Plast 2000 di Castelraimondo e la Valenti, azienda argentiera di Recanati. Ancora viva infine la ferita della Mediterranea, azienda alimentare di Matelica in liquidazione.In crisi anche le imprese di servizi, specie quelle che operano in appalto con il settore pubblico. La spending review porterà cassa integrazione anche in aziende come la Manutencop, che eroga servizi di pulizie nelle strutture sanitarie.Une elenco, quello elaborato dall’ Osservatorio sul mercato del lavoro della Cisl di Macerata, che rappresenta la classica “punta dell’iceberg”. «Dal confronto con in Segretari generali delle nostre Categorie del privato – commenta il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti – emerge che quasi tutte le aziende private maceratesi stanno gestendo percorsi di ammortizzatori sociali».Da tenere conto che l’elenco non comprende le aziende artigiane - che come dimostra l’impennata della cassa integrazione in deroga (+74% sul 2011) stanno attraversando un periodo nero – e le imprese industriali di piccole dimensioni.Per quanto sporadiche, esistono anche però realtà che dimostrano come sia possibile crescere e restare competitivi. Esempi positivi di contratti integrativi aziendali sono dati da aziende come la Delta Spa, l’Eurosuole, la Giessegi di Appignano (primo storico accordo per questa azienda) e la Lead Time di Caldarola.Altre aziende hanno assunto o stabilizzato dipendenti a termine comela Svila di Visso,la Ln 2 di Montecassiano, il calzaturificio AEFFE di Petriolo.Sono segnali positivi che, per quanto timidamente, dimostrano come il futuro si costruisce insieme, superando sterili contrapposizione tra datori di lavoro e lavoratori ma operando, nel rispetto dei ruoli, per un fine comune: lavoro e ricchezza.Un balzo culturale che deve portare alla crescita della contrattazione aziendale, una nuova partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese. In questa direzione va l’accordo nazionale sulla produttività che, detassando gli incentivi legati alla contrattazione di secondo livello, costituisce uno strumento importante per migliorare la competitività delle imprese e i salari dei lavoratori.«Intrecciare i destini dei datori di lavoro con quelli dei lavoratori, non solo quando le cose vanno male ma anche quando vanno bene, può essere la chiave di volta – conclude il Segretario generale della Cisl di Macerata. Insieme è possibile immaginare e costruire un futuro migliore»LA MAPPA DELLA CRISI: SCARICA L'ELENCOASSUNZIONI E CONTRATTI INTEGRATIVI
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03/01/2013 Smorlesi, gli operai picchettano l'azienda
I dipendenti della Fornace Smorlesi di Montecassiano si sono recati al lavoro ieri, nonostante gli uffici fossero chiusi fino al sette gennaio. Accompagnati dai loro rappresentanti sindacali hanno organizzato un presidio davanti all'azienda per protestare contro l'incertezza che regna sul loro futuro . Il 31 dicembre scorso è scaduta la cassa integrazione straordinaria chiesta dall'azienda, travolta dalla crisi dell'edilizia. Di certo si sa solo che al momento i 43 dipendenti non sono stati licenziati. Niente ammortizzatori sociali quindi, ma per il momento manca anche il  lavoro. In un incontro in Regione del 20 dicembre scorso è apparso chiaro che la proprietà dell'azienda non ha pronto  un piano industriale per proseguire l'attività.  Si potrebbe anche chiedere una proroga di 4 settimane per la cassa integrazione, ma chiaramente sarebbe una soluzione temporanea e insufficiente. «Si sono concretizzate le preoccupazioni che avevamo espresso mesi fa - commenta Primo Antonelli, Segretario della Filca (gli edili della Cisl) di Macerata. I lavoratori sono allo scoperto, senza stipendio né cassa integrazione e la proprietà non sa cosa fare. Non si può andare avanti così, è il momento di assumersi le responsabilità. O si va avanti o si chiude». La Smorlesi, fornace storica di Montecassiano, produce mattoni e tegole ed è entrata in crisi nel 2008 come tante altre imprese edili locali. Nel 2010 15 dipendenti erano stati licenziati e dal gennaio scorso era stata richiesta la cassa integrazione straordinaria per tutti i 45 dipendenti rimasti.
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27/12/2012 Corso di preparazione per il concorso a cattedre
Dopo la prova preselettiva la Cisl Scuola di Macerata, in collaborazione con l'Irsed Irfed (l'Ente di ricerca della Cisl Scuola), organizza un corso di preparazione per la prossima prova scritta, con la messa a disposizione di materiali di studio e di approfondimento.A breve verranno fornite tutte le indicazioni necessarie.La Segreteria della Cisl Scuola di Macerata 
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27/12/2012 Macerata, licenziate 2500 persone nel 2012
A novembre 2011 le ore di cassa integrazione autorizzate nella Provincia di Macerata sono aumentate del 50% rispetto all'anno precedente.  Anche le iscrizioni nelle liste di mobilità sono aumentate del 34% .I dati, forniti dall'osservatorio provinciale sul mercato del lavoro della Cisl di Macerata, dimostrano che la crisi non è finita, ma che al contrario si è inasprita toccando livelli inediti.Tutti gli indicatori sul mercato del lavoro sono peggiorati, e salvo per la cassa integrazione in deroga, i valori al mese di riferimento (novembre 2012) sono i peggiori di sempre. Particolarmente grave quello dei lavoratori licenziati  dal primo gennaio, 2529. «Se fossimo ottimisti potremmo dire di aver toccato l'apice della crisi - commenta  il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti - ma probabilmente non sarà così. Noi crediamo nella possibilità di tornare a crescere, ma vanno prese adesso decisioni importanti».Superare il capitalismo molecolare prefigurando un sistema industriale marchigiano nuovo e più competitivo, capace di competere sui mercati internazionali. Coordinare le iniziative sul territorio tramite un'apposita struttura. Potenziare le infrastrutture immateriali, in particolare la banda larga e valorizzare i centri per l'impiego. Sono alcune delle proposte che la Cisl di Macerata fa alla provincia e alla Regione Marche.«Se non riusciremo a disegnare subito uno scenario possibile per la nostra realtà - conclude Ferracuti - rischiamo di non riuscire più a risollevarci». 
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20/12/2012 Santo Stefano, raggiunto l'accordo sulle retribuzioni
Cisl e Uil hanno raggiunto l'accordo con l'Istituto Santo Stefano per le retribuzioni dei lavoratori.Dopo una trattativa estenuante durata 8 ore e conclusasi nella tarda serata di ieri le parti hanno  trovato un'intesa che prevede la salvaguardia dei posti di lavoro e l'erogazione di 700 € una tantum nella busta paga di giugno 2013, quando sarà operativo l'aumento dell'orario di lavoro a 38 ore settimanali dalle 36 attuali previsto dal nuovo contratto.Per la prima volta nel Gruppo Santo Stefano verrà avviata  la contrattazione aziendale   che, per quanto concerne la parte economica, sara' pari a 200 € per ogni lavoratore. Prevista anche la riqualificazione degli operatori socio sanitari non ancora correttamente inquadrati.«Il Contratto collettivo nazionale firmato il  5 dicembre scorso - spiegano in un comunicato i Segretari regionali dei dipendenti pubblici di Cisl e Uil Luca Talevi e Carlo Santini - era nato tenendo conto di realtà locali con la sanità commissariata  come Lazio, Campania, Sicilia, e Puglia. Sapevamo che il contratto poteva essere migliorato in una realtà virtuosa come quella marchigiana. In due settimane di incontri abbiamo infatti raggiunto  risultati significativi e ancora migliorabili».Nelle prossime settimane proseguirà il confronto con l'Istituto per dare risposte ai problemi organizzativi aperti e migliorare e definire l'accordo sottoscritto. Tutto questo mentre la Cgil, che si non ha firmato il contratto, si è defilata dalla trattativa inscenando nei giorni scorsi iniziative plateali quanto quanto inutili.A dimostrazione che il confronto premia, a differenza delle proteste fini a se stesse.IL VOLANTINO DELL'ACCORDO IL TESTO DELL'ACCORDO
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20/12/2012 In arrivo i contributi per le famiglie numerose
La Provincia di Macerata ha approvato il bando per la concessione di un  contributo di 700 € per il sostegno alle famiglie numerose. Potranno accedervi i cittadini residenti in Provincia da almeno 5 anni,  con figli a carico e un Isee non superiore a 15.000 €.L'iniziativa è stata finanziata con un fondo provinciale di 240 mila €, al quale si sono sommati circa 70.000 € provenienti da vari Comuni del maceratese. Il percorso che ha portato all'approvazione del bando è stato condiviso con Cgil Cisl Uil e Ugl, che il 23 maggio scorso hanno sottoscritto con la Provincia un protocollo d'intesa, partecipando poi alla costruzione del bando con  proposte tecniche.L’erogazione del contributo sarà destinata al sostegno del reddito  (fino ad un massimo di 400 € per i residenti nei comuni aderenti) e al sostegno delle  attività sportive dei figli, al  trasporto scolastico, al servizio mensa scolastica e al rimborso dell’imposta RC Auto.Il termine per la presentazione delle domande è il 31 gennaio 2013. Per la compilazione e la presentazione della richiesta i cittadini potranno rivolgersi gratuitamente ai Caf convenzionati.SCARICA IL BANDO E LA DOMANDALe Sedei del Caf Cisl presso cui rivolgersi sono le seguenti:MACERATA                                   Via G. Valenti 27/35     0733/4075228 CAMERINO                                    Via Pallotta, 15                 0737/636333 CIVITANOVA MARCHE           Via Castelfidardo, 24     0733/770062 CORRIDONIA                               Via Matteotti n. 10/12   0733/431760 MATELICA                                     V.Caio Arrio n.5/9         0737/84943 RECANATI                                    Corso Persiani, 75           071/98263 SAN SEVERINO MARCHE      Via D. Alighieri, 22           0733/6380003 TOLENTINO                                 Via S. Nicola, 66                0733/973351 TREIA                                             Corso Cavour, 32              0733/215185 PORTO POTENZA                       V.le Margherita n.93       0733/688938 PORTO RECANATI                    V. Bramante n.62              071/9799184 CINGOLI                                       V. Leopardi n.1,                  0733/602279
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19/12/2012 Si cercano soluzioni per la Fornace Smorlesi
Nel pomeriggio di giovedì 20 dicembre in Regione si svolgerà un incontro sulla vicenda della Fornace Smorlesi S.p.A.Saranno presentila Direzione dell’azienda, i rappresentanti sindacali dei lavoratori e l’Assessore regionale al lavoro Marco Luchetti.L’incontro sarà determinante per il futuro della Fornace Smorlesi, presso la quale lavorano 45 dipendenti attualmente in cassa integrazione straordinaria fino al 31 dicembre.Durante l'incontro, previsto alle ore 15,30, i lavoratori saranno in presidio permanente davanti agli uffici della Regione Marche.
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13/12/2012 Scuola, accordo raggiunto sugli scatti d'anzianità
Con un comunicato firmato dal Segretario generale  Francesco Scrima, la Cisl Scuola nazionale comunica di aver raggiunto l'accordo  all’ ARAN sul pagamento degli scatti di anzianità, recuperando la piena validità del 2011 ai fini delle progressioni di carriera di tutto il personale.«Un risultato importante - scrive Scrima - che lo diventa ancor di più perché ottenuto in condizioni difficilissime. La mancanza di risorse certificate ci ha costretti a usare una parte di quelle contrattuali, scegliendo di dare priorità alla tutela della retribuzione fondamentale.»Con un governo in scadenza, a legislatura ormai di fatto chiusa, un ennesimo rinvio sarebbe stato gravido di conseguenze, compromettendo ogni possibilità di soluzione ad un problema che si trascina da mesi.Per il Segretario generale della Cisl Scuola «tutti sanno che non esistevano altre vie praticabili se non questa. Chi contesta questa soluzione abbia il coraggio di dichiarare che preferisce rinunciare al pagamento degli scatti. È chiaro che la questione salariale per la scuola resta aperta, insieme a tante altre su cui continua il nostro impegno (inidonei, ferie del personale precario, compensi per mansioni superiori, ecc.).«Altrettanto chiaro  - conclude Scrima - che il confronto andrà ripreso col nuovo Governo, subito dopo le elezioni, perché l’obiettivo di valorizzare la scuola e le sue professionalità non si può certo perseguire nelle pieghe dell’ordinaria amministrazione».IL VOLANTINO  
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11/12/2012
LA LOCANDINA DEL CONVEGNO
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10/12/2012 Legge sul sociale, i sindacati attaccano la Regione
Le segreterie regionali di Cgil, Cisl  Uil  unitamente ai rispettivi sindacati dei pensionati denunciano  il venir meno degli impegni assunti, nel merito e nel metodo,  durante il lungo confronto con l’Assessorato ai servizi sociali e alla famiglia della Regione Marche sulla  proposta di legge “Sistema regionale integrato dei servizi sociali" approvata dalla Giunta nei giorni scorsi.In relazione  ai contenuti della legge regionale, i sindacati sottolineano la mancanza di  una proposta convincente in merito ai livelli essenziali di assistenza, alle risposte di integrazione socio-sanitaria, alla compartecipazione al costo dei servizi socio-assistenziali, alla  gestione associata dei servizi, alle professionalità del sociale,  ai tempi di attuazione, alla partecipazione .A dieci mesi dall’ avvio del confronto  i sindacati sono fortemente delusi e indignati dal modo di agire autoreferenziale dell’Assessorato ma anche della  Giunta regionale che ha approvato una proposta di legge sostanzialmente svuotata dei contenuti definiti nel confronto con le forze sociali.Cgil Cisl Uil unitamente a Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil hanno deciso di dare avvio ad azioni di   informazione e mobilitazione su tutto il  territorio regionale per modificare la proposta regionale e per promuovere  concrete e reali risposte ai bisogni dei cittadini, a difesa dei  diritti di cittadinanza  e a tutela delle fragilità.
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07/12/2012 Corsi di riqualifica per operatore socio sanitario
La Provincia sta organizzando i corsi di riqualificazione per operatore socio sanitario.I corsi sono finanziati dal Fondo Sociale Europeo, e quindi gratuiti per i lavoratori. Tra gli Enti accreditati per organizzare i corsi c'è lo IAL CISL MARCHE.Possono partecipare al corso dipendenti sia pubblici che privati.E' l'ultima occasione per riqualificarsi gratuitamente!I lavoratori interessati possono SCARICARE  il modulo con la dichiarazione di interesse, COMPILARLO E INVIARLO  entro l'11 dicembre per fax alla Cisl Funzione Pubblica (0733/4075219) oppure al seguente indirizzo email:  laura.raccosta@cisl.it
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07/12/2012 I metalmeccanici rinnovano il contratto
E’ stata raggiunga ieri, mercoledì 5 dicembre, l’intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore metalmeccanico. Lo comunica con una nota la Segreteria della Fim (Categoria dei metalmeccanici) della Cisl Marche. L’intesa è stata raggiunta tra Cisl e Uil da una parte e Federmeccanica e Assistal (Associazioni rappresentative delle imprese) dall’altra. Ancora fuori la Fiom che non ha partecipato alla trattativa.L’intesa interessa nelle Marche circa 100.000 lavoratori. L’accordo  prevede importanti prospettive di miglioramento nel trattamento economico e normativo. A cominciare dalle retribuzioni, che gradualmente verranno aumentate in media di 130€  mensili da qui al 2015. I lavoratori che non godono della contrattazione integrativa nei luoghi di lavoro beneficeranno del cosiddetto “elemento perequativo”, ossia di un aumento di 485 € l’anno.L’orario di lavoro sarà più flessibile, per venire incontro alle esigenze dei lavoratori e dell’impresa. Quest’ultima potrà chiedere fino a 16 ore in più di straordinario ogni anno nel limite di 120 ore. La retribuzione per queste ore lavorate in più dovrà essere però aumentata a sua volta del 58%. I lavoratori potranno godere di orari più flessibili in entrata e in uscita  e in caso di malattia di figli e familiari potranno usare i permessi retribuiti anche senza preavviso.Nuove norme anche per la tutela della malattia. Vengono aumentati i periodi pagati al 100% mentre passa all’80% la retribuzione di quelli finora pagati al 50%. Trascorsi 61 giorni di calendario dalla ripresa del lavoro, se insorge un nuovo evento di malattia, il trattamento economico ricomincerò da capo. In altre parole, ai fini economici viene meno il limite dei tre anni, che rimane a riferimento solo per la conservazione del posto di lavoro.L’accordo prevede infine maggiori contributi delle imprese al Fondo sanitario integrativo MètaSalute e nuove norme su apprendistato, tempi determinati e part time in attuazione della riforma del mercato del lavoro (legge Fornero).Soddisfatto il Segretario generale della Fim Marche Leonardo Bartolucci secondo cui «l’intesa rappresenta un segnale positivo. Nel contesto della crisi, siamo riusciti ad ottenere una aumento salariale importante che partirà il mese prossimo e che, nel triennio, consentirà ai lavoratori di recuperare il potere d’acquisto delle buste paga.».«La trattativa è stata complicata - prosegue Bartolucci- ed è durata circa quattro mesi. Alla fine però siamo riusciti a rinnovare il contratto con un mese di anticipo sulla scadenza, evitando la "vacanza contrattuale" e soprattutto evitando di  chiedere altri sacrifici ai lavoratori, che non dovranno fare nemmeno un'ora di sciopero».PER APPROFONDIRE:IL NUOVO CONTRATTO:  RETRIBUZIONI,  ORARIO DI LAVORO,  MALATTIA 
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07/12/2012 Seminario del corso di mediazione interculturale
Martedì 11 dicembre ore 9.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Macerata, si svolgerà il Seminario finale del corso di formazione per mediatore culturale organizzato dallo IAL (Innovazione Apprendimento Lavoro) della Cisl Marche.IL PROGRAMMA DEL SEMINARIO LA PRESENTAZIONE DEL CORSO
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06/12/2012 La Cisl al Senato per salvare la Provincia
La Funzione Pubblica della CISL di Macerata ha richiesto un’audizione al Presidente della Commissione Affari Istituzionali del Senato (Senatore Carlo Vizzini) per sottoporre all’ attenzione di quest’ultimo il “caso Macerata” nell’ambito del progetto di riordino delle Province italiane.Nella richiesta, firmata dal Segretario Alessandro Moretti, vengono illustrate le principali criticità del progetto di accorpamento del territorio maceratese nella nuova maxi provincia “Marche sud”, comprendente le attuali province di Ascoli Piceno e Fermo.Delle tre province in questione Macerata è la più estesa e la più popolosa. L’accorpamento produrrebbe uno spostamento del baricentro dei servizi verso una città  - appunto Ascoli - che dista 130 km da Macerata e 9 km dal confine con l'Abruzzo . A Macerata chiuderebbero almeno 17 uffici (anche statali) organizzati su base provinciale. Tra di essi Questura, Prefettura, Direzione provinciale del Lavoro, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate Vigili del fuoco, Comandi provinciali, Provveditorato ecc.Avverrebbe in altre parole lo spostamento di produttività e ricchezza da un territorio univocamente considerato “virtuoso” - il maceratese - verso l’ascolano, governato da un’amministrazione attualmente sull’ orlo del dissesto.La maxi Provincia Marche Sud non produrrà alcun risparmio ma anzi genererà un aggravio di costi per l’appesantimento della burocrazia, la ridefinizione dell’area vasta sanitaria, e l’ impoverimento delle attività commerciali e produttive causato da un inevitabile calo della popolazione residente.La Cisl FP chiederà al Senatore Vizzini l’ abbandono di questo progetto a favore di quello sostenuto dal Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) delle Marche e dallo stesso Consiglio regionale, basato su una proposta di riordino regionale su 4 Provincie, da ridefinire coinvolgendo anche quelle di Pesaro ed Ancona. 
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05/12/2012 Artigianato, un accordo a sostegno del reddito
E’ stato sottoscritto il  30 novembre  un accordo  tra CGIL CSIL UIL e le organizzazioni imprenditoriali dell’Artigianato in merito all’attuazione della legge 92/2012.IL TESTO DELL'ACCORDO L’accordo consolida il  ruolo del sistema bilaterale rispetto alle prestazioni di sostegno al reddito nei casi di sospensione dal lavoro.Una scelta che consente di mantenere e di valorizzare le funzioni della bilateralità nell’artigianato in un ambito prestazionale  che richiede caratteristiche gestionali adeguate alle peculiarità dell’artigianato e che  solo il modello bilaterale, direttamente gestito dalle parti sociali può garantire.Le parti hanno quindi assunto l’impegno per la realizzazione di un accordo nazionale interconfederale per adeguare le fonti istitutive del sistema bilaterale, nonché il suo funzionamento ed il modello delle prestazioni.
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05/12/2012 Tempo scaduto, i pensionati protestano
Il tempo è scaduto per il sindacato dei pensionati. Venerdì 7 dicembre Cgil Cisl e Uil pensionati scendono in piazza per una giornata di mobilitazione nazionale. A Macerata scatta il presìdio davanti alla Prefettura in Piazza della Libertà. L'appuntamento è per le 9.30.le Segreterie provinciali di SPI, FNP e UILP protestano per sollecitare l'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni nei confronti delle  condizioni di vita, sempre più difficili, della popolazione anziana. Al Prefetto che dovrebbe incontrarli consegneranno un documento unitario con le loro richieste, che sarà inviato anche a tutti i Sindaci maceratesi.«La Provincia di Macerata è una delle più anziane d’Italia - recita un comunicato unitario delle tre Segreterie. - La popolazione con più di 65 anni rappresenta quasi il 24% di quella complessiva. Sono circa 11.000 gli anziani non autosufficienti. Un pensionato maceratese percepisce in media 667 € al mese. Quasi la metà dei pensionati (e i due terzi se sono donne) hanno pensioni che non superano le 750 € mensili.»Servono interventi urgenti a sostegno del reddito dei pensionati, una politica fiscale più giusta, il rilancio del welfare pubblico, l’approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza. I pensionati chiedono soprattutto che  i sacrifici imposti dalla necessità di risanare il debito pubblico vengano distribuiti con maggiore equità sociale.Per Cgil Cisl eUil «gli anziani sono  una risorsa preziosa a disposizione della collettività. Nell’ imperversare della crisi sostengono la famiglia sia economicamente sia assistendone i componenti più bisognosi come i bambini e gli anziani non autosufficienti».Una risorsa che il sindacato dei pensionati chiede venga conservata con scelte coraggiose e lungimiranti a garanzia della coesione sociale.
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05/12/2012 Cooperative, la Cisl lancia l'allarme
La crisi investe anche il settore della cooperazione sociale. Lo sostiene il Segretario regionale della Cisl Funzione pubblica Laura Raccosta che, in un comunicato firmato anche dal Segretario generale Marco Ferracuti, denuncia le difficili condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori delle cooperative sociali.In provincia di Macerata operano circa 70 cooperative che danno lavoro a più di 1.100 persone. Quasi la metà sono donne. Le cooperative collaborano con gli enti locali nella gestione dei servizi socio assistenziali per anziani, minori, disabili, malati mentali e tossicodipendenti (tipo A), o per il reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati (tipo B).Secondo la Cisl Funzione pubblica Le misure previste dalla spending review e dalla legge di stabilità per gli enti pubblici rischiano di mettere in ginocchio il settore. In particolare il taglio del 5% ai servizi esternalizzati in sanità e l’aumento dell’Iva per le cooperative dal 4 al 10% produrranno effetti disastrosi per gli addetti al settore e per gli utenti dei servizi.Significativo il dato delle retribuzioni dei soci dipendenti delle cooperative. Pur svolgendo le stesse identiche mansioni, e spesso lavorando fianco a fianco, un operatore socio sanitario di una cooperativa sociale guadagna in media il 10% in meno di un suo collega dipendente del servizio sanitario o di un dipendente comunale. Lo stipendio di un infermiere professionale è del 20% più basso rispetto ad uno della sanità.«Le ragioni di tutto ciò - sostiene Raccosta - risiedono nella mancanza di regole per la disciplina degli appalti, dove prevale la logica del massimo ribasso. Questo costringe le cooperative ad una concorrenza spietata che poi si riflette sulla qualità dei servizi erogati e sul trattamento dei lavoratori». La situazione è resa ancora più grave dall'abrogazione del tariffario regionale che stabiliva standard minimi, non solo economici ma anche di qualità, per l’affidamento dei servizi.Per approfondire queste tematiche la Cisl ha organizzato un'assemblea provinciale che si svolgerà domani, giovedì 7 dicembre ore 15.00 all'Hotel Grassetti di Corridonia. Parteciperanno, oltre alla Raccosta, il Segretario generale Marco Ferracuti e il Segretario generale di Categoria  Sistino Tamagnini . Sarà presente anche il Patronato Inas per dare risposte previdenziali e la Cisl Artigianato per informazioni sulla cassa integrazione in deroga.
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26/11/2012 Dalla gestione associata non si torna indietro
Un sistema di servizi sociali universale, capace di dare risposte a tutte le categorie di cittadini. Questa è la richiesta che emerge al termine dell’incontro pubblico sul sociale organizzato dalla Cisl alla Domus San Giuliano di Macerata. Il welfare, specie in tempo di crisi, non è solo un costo ma anche uno strumento per creare lavoro stimolando crescita e ripresa.Al centro della riflessione il tema della gestione associata dei servizi tra più Comuni, unica via possibile per combattere l’equazione “meno soldi meno servizi”. Per questo però servono strumenti come l’Ambito sociale. Che non è un carrozzone secondo la Coordinatrice Brunetta Formica «ma anzi è uno strumento che in dieci anni ha rafforzato la cultura del sociale nei singoli Comuni che ne fanno parte».Per questo tra gli obiettivi della proposta di legge regionale sul sociale c’è proprio il consolidamento degli Ambiti, che secondo Francesco Comi, Presidente della Commissione regionale che segue la legge «vanno trasformati da luoghi sperimentali in soggetti giuridici con una loro propria autonomia organizzativa».Dalla gestione associata dei servizi sociali non si torna indietro. Secondo Stefania Monteverde, Assessore del Comune di Macerata «alla crisi bisogna reagire con progetti di sviluppo». Come quello dell’Azienda pubblica di servizi alla persona, istituita pochi mesi fa dal Comune di Macerata nel processo di trasformazione dell’Ircer Villa Cozza.Il Direttore Giuliano Centioni ne ha sinteticamente illustrato un programma. Non solo servizi per gli anziani, ma anche trasporti, consegna farmaci, ritiro rifiuti e ambulatori sociali a rete sul territorio al posto delle classiche farmacie.Un programma possibile a condizione che non si debba competere con soggetti come le Fondazioni private. Alle quali dall'incontro  arriva un invito forte ad integrarsi e coordinarsi con la programmazione dei servizi del territorio. Ma questa è un’altra storia e se ne parlerà al prossimo incontro.LA RELAZIONE INTRODUTTIVA DELL'INCONTROIL VIDEO SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE
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22/11/2012 Salvati scatti e orario di lavoro. Sospesi sciopero e manifestazione
Le iniziative di mobilitazione messe in atto nei giorni scorsi, sostenute dalla forte partecipazione dei lavoratori della scuola che in tanti modi stanno manifestando il disagio crescente per le condizioni in cui sono costretti a operare, hanno prodotto in extremis  gli obbiettivi prefissati:  Cancellazione delle norme sull’ orario di lavoro Emanazione dell’ atto di indirizzo per il recupero della progressione di carriera. I docenti e il personale ATA non potevano rinunciare alla progressione di carriera, unico strumento a tutt’oggi per salvaguardare retribuzioni tra le più basse d’Europa.Ieri sono state cancellate le norme inserite nel disegno di legge di stabilità che stravolgevano il contratto nazionale innalzando gli orari di servizio dei docenti.Oggi, in un incontro a Palazzo Chigi che ha visto la presenza, insieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, dei ministri Profumo (Istruzione), Grilli (Economia) e Patroni Griffi (Funzione Pubblica), il Governo ha presentato l’atto di indirizzo per il recupero della validità dell’anno 2011 ai fini delle progressioni di carriera e il relativo pagamento degli scatti.A questi due obiettivi (cancellazione delle norme sugli orari, emanazione dell’atto di indirizzo per la trattativa sul recupero degli scatti) era rivolta la mobilitazione: si decide pertanto la sospensione dello sciopero e della manifestazione del 24 novembre che prevedeva dalle Marche una massiccia partecipazione .I sindacati Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal sono ora impegnati a concludere il negoziato nel più breve tempo possibile per dare concretamente “i soldi” ai lavoratori.Chiaramente questo non esaurisce l’ azione sindacale, molti  sono i temi  su cui il sindacato è impegnato a ottenere risultati concreti:Riapertura della contrattazione anche per recuperare il potere d’acquisto delle retribuzioni; potenziamento degli organici, che hanno visto un taglio in tre anni nella sola regione Marche di 3.424 unità di personale anche per scongiurare l’ incremento del numero di allievi per classe, già tra i più alti d’ Italia; nomine in  ruolo del personale ATA; recupero delle 22 dirigenze scolastiche tagliate nel a.s. 2011/2012; finanziamento delle scuole per il loro funzionamento e per la dotazione di strutture e laboratori; Le segreterie regionali Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal  ribadiscono con forza che l’istruzione e la formazione non possono essere un campo di battaglia per lo scontro ideologico ma devono necessariamente essere un “investimento” prioritario per lo sviluppo del Paese e non luogo in cui reperire risorse a ogni costo, incuranti del danno arrecato al servizio scolastico e ai suoi operatori.CISL Scuola Marche Anna BartoliniUIL Scuola Marche Claudia Mazzucchelli   SNALS-Confsal Marche Paola Martano COMUNICATO STAMPA CISL SCUOLA NAZIONALE  
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22/11/2012 Incontro pubblico sui servizi sociali
Un incontro pubblico per rilanciare la gestione associata dei servizi sociali. Lo organizza la Cisldi Macerata, insieme alla Federazione dei pensionati, in collaborazione con il Comune di Macerata. Venerdì 23 novembre ore 15.00 alla Domus San Giuliano di Macerata si svolgerà l’iniziativa dal titolo “Un futuro più sociale, verso la gestione associata dei servizi”.La crisi economica continua a colpire il territorio, generando un aumento dei bisogni sociali della popolazione. Allo stesso tempo diminuiscono le risorse a disposizione per soddisfarli. Entra in crisi il sistema di welfare. Per contrastare la logica secondo cui meno soldi uguale taglio ai servizi è necessario ragionare su come riorganizzare il welfare a partire dalle comunità locali, coinvolgendo tutti i suoi protagonisti istituzionali e sociali.Al centro dell’incontro ci sarà quindi una riflessione sulla gestione associata dei servizi sociali, da rilanciare potenziando il ruolo di soggetti esistenti come l’Ambito territoriale sociale e valorizzando strumenti nuovi come le Aziende pubbliche di servizi alla persona derivanti dalla trasformazione delle Ipab. Queste ultime, in particolare possono diventare strumenti di aggregazione e di gestione dei servizi a livello intercomunale, non solo di Ambito sociale ma anche di area vasta.In un contesto in cui si riducono le risorse a disposizione per gli enti locali, diventa inutile e dannosa la difesa d’ufficio dei campanilismi municipali e di sovranità territoriali fini a se stesse. La classe politica locale è chiamata oggi a compiere scelte coraggiose e lungimiranti. Non si tratta di cancellare le identità territoriali e culturali ma di individuare ambiti ottimali dentro i quali sperimentare gestioni comuni dei servizi sociali, che ne beneficeranno in termini di maggiore qualità e minori costi di gestione, con vantaggi per tutti i cittadini.Su questi temi la Cisldialogherà con l’Ambito sociale n. 15, rappresentato dalla Coordinatrice Dott.ssa Brunetta Formica, con il Comune di Macerata nella persona dell’Assessore alle politiche sociali Stefania Monteverde, con il Direttore dell’Azienda pubblica di servizi alla persona (ex Ircr) di Macerata Dott. Giuliano Centioni e con Francesco Comi, Presidente della quinta Commissione del Consiglio regionale.La presenza di un autorevole rappresentante dell’Assemblea legislativa regionale sarà l’occasione per fare anche il punto sulla proposta di legge regionale sul sistema integrato dei servizi sociali alla persona e alla famiglia, che proprio in questi giorni è oggetto di discussione in Giunta regionale, da dove poi passerà al vaglio della  Commissione consiliare competente.
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20/11/2012 Borse di studio per progetti di ricerca
Per il BANDO COMPLETO vai al sito della PROVINCIA DI MACERATA
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17/11/2012 La Cisl vince le elezioni RSU nelle Poste
La Cisl SLP (Sindacato Lavoratori Postelegrafonici) conquista le elezioni delle RSU (Rappresentanze sindacali unitarie) nella Provincia di Macerata. Aggiudicandosi 7 seggi su 11 disponibili e 2 RLS (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) su 3, la Cisl conferma una rappresentanza del 58%.Le elezioni si sono svolte il 13 e il 14 novembre scorsi. Altissima l’affluenza: hanno votato l’86% dei lavoratori. I primi rappresentanti eletti sono stati Saverio Mauriello e Elisabetta Fossaroli, rispettivamente Segretario generale e Segretario generale aggiunto della Cisl SLP di Macerata,  confermati RLS per la quarta volta consecutiva.Questi i nominativi degli altri RSU eletti: Marcello Fuglini, Antonio Tortora, Antonio Lanciani, Giovanni Traballoni, Rosario Fusca.In un comunicato la Segreteria della Cisl Slp di Macerata "ringrazia tutti i lavoratori e le lavoratrici di Poste che anche in questa occasione hanno riconfermato la fiducia nella SLP, la categoria maggiormente rappresentativa nella più grande azienda di servizi del paese"."Si tratta di un risultato importante - prosegue la nuova Segreteria - che conferma la fiducia delle persone nel sindacato, che continua ad essere un  importante riferimento  di rappresentanza  e per  la progettazione del futuro. Una grossa responsabilità che continueremo ad onorare per garantire la tutela dei lavoratori, l’occupazione e lo sviluppo dell’ azienda"
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16/11/2012 Inps e Inail, a rischio i servizi.
I dipendenti di Inps, ex Inpdap e Inail di Macerata scendono in piazza contro l'art. 4 del Decreto stabilità. Un presidio è stato organizzato in Piazza della Libertà per protestare contro i tagli, 300 milioni di €, imposti dal Governo.Dopo la manifestazione una delegazione dei lavoratori è stata ricevuta dal Prefetto di Macerata che ne ha condiviso le preoccupazioni.Sindacati e lavoratori denunciano un progetto di smantellamento progressivo che mette a rischio l'efficienza dei servizi e la professionalità degli sportelli, paventando il rischio chiusura per gli sportelli.I risparmi imposti dalla legge di stabilità verranno realizzati  tagliando infatti i cosiddetti "progetti speciali", ossia proprio quelli che fino ad oggi hanno garantito  la produttività degli istituti e la qualità del servizio.«Siamo consapevoli della necessità di risparmiare - sostiene Laura Raccosta, Segretario regionale della Cisl Funzione pubblica  - ma le risorse vanno combattendo gli sprechi, riducendo gli appalti e le consulenze esterne e non tagliando gli stipendi dei dipendenti».Per Sistino Tamagnini, Segretario generale provinciale, «in questa fase di riorganizzazione è necessario  valorizzazione le professionalità dei lavoratori per ridurre i costi senza penalizzare i cittadini utenti dei servizi»
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15/11/2012 Poste, la Cisl vince le elezioni delle RSU
La Cisl vince le elezioni delle RSU nelle Poste delle Marche (13 e 14 novembre) confermando una rappresentanza media di oltre il 37%.In una dichiarazione il Segretario generale della SLP  (Sindacato Lavoratori Poste) della Cisl delle Marche, Dario Dominici ringrazia tutti  i lavoratori e le lavoratrici di Poste «che, anche in occasione di questo rinnovo delle Rappresentanze Sindacali  Unitarie in Poste Italiane hanno riconfermato la fiducia nel Slp,  la Categoria della Cisl maggiormente rappresentativa nella più grande azienda di servizi del paese».«Un risultato importante - sostiene Dominici - che conferma la fiducia delle persone nel sindacato, importante riferimento  per la rappresentanza e per la progettazione del futuro.Altissima la partecipazione al voto.  Oltre l'83% dei lavoratori hanno espresso le proprie preferenze. Un successo che conferma la maggiore  fiducia di cui gode il sindacato rispetto alla politica.«Sono numeri - conclude Dominici - dai quali deriva una  grossa responsabilità, che continueremo ad onorare per garantire la tutela dei lavoratori, l’occupazione e lo sviluppo della azienda».Il COMUNICATO STAMPA 
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13/11/2012 La scuola dice basta
Assemblee contemporanee si sono svolte oggi in tutti le scuole della Provincia di Macerata. Così le Segreterie di categoria di Cgil Cisl Uil Snals e Gilda hanno preparato lo sciopero del 24 novembre prossimo.Gli insegnanti incrociano le braccia in segno di protesta contro i continui attacchi alla scuola e chiedono il rispetto dei vincoli contrattuali in materia di orario di servizio e di retribuzione, il riconoscimento del maturato degli scatti di anzianità e della vacanza contrattuale.«I provvedimenti previsti nella legge di stabilità - sostengono i sindacati in un comunicato unitario - dimostrano un’attenzione soltanto di tipo ragioneristico verso la scuola, che dovrebbe invece rappresentare il volano di una società democratica che pone al centro delle sue azioni il diritto al sapere».Sotto accusa in particolare il blocco  della contrattazione e l'aumento dell´orario di lavoro fuori da ogni confronto e senza risorse aggiuntive.   Sommati ai pesanti tagli agli organici degli anni scorsi queste misure si traducono in condizioni di lavoro insostenibili, sia dal  punto di vista contrattuale che di stipendio. 
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12/11/2012 Sulla sanità la Regione si fermi
Cgil Cisl e Uil Marche minacciano battaglia contro  il riassetto del servizio sanitario deciso dalla Regione Marche con la Delibera 1537 del 31 ottobre.In un comunicato unitario le tre sigle sindacali criticano «il ridisegno della rete ospedaliera secondo "reti omogenee", in contrasto  l'organizzazione per aree vaste (le vecchie Province) nelle quali si dovrebbe realizzare  la programmazione dei servizi socio sanitari».Con l'atto in questione  la Giunta regionale attua la spending review nazionale. Allo stesso tempo però, secondo il sindacato, «individua  in forma surrettizia  una riorganizzazione della rete ospedaliera marchigiana incoerente con il Piano Socio Sanitario regionale e con la Legge regionale 17, approvati nel 2001».«Non intendiamo indicare un problema solamente formale o fare la difesa aprioristica di confini amministrativi - sostengono Cgil Cisl e Uil -  ma invochiamo coerenza ed equilibrio negli atti. E’ impossibile infatti da un lato attivare una pianificazione di area vasta  e dall’ altra pretendere che le strutture ospedaliere si integrino funzionalmente secondo una diversa distribuzione territoriale».Il tutto è reso più grave dall'assenza di confronto e di dialogo non solo con il sindacato ma con tutta la comunità regionale e con le sue espressioni organizzate. Anche per questo, pur  consapevoli della situazione difficile e dei tagli imposti dalle norme nazionali, Cgil Cisl e Uil chiedono alla Regione «di fermarsi e di mettere in campo equilibrio, competenza e coerenza negli atti adottati. Servono condivisione nelle scelte e correttezza nel confronto, per trovare davvero le soluzioni migliori per la comunità marchigiana».Qualora  così non dovesse essere il sindacato minaccia la mobilitazione generale «per  contrastare l’idea di un riassetto del Sistema Salute deciso in poche segrete stanze».
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10/11/2012 Un agguato alla sanità maceratese
Un agguato contro la sanità della nostra Provincia». Questo è il pensiero della Cisl  di Macerata contro la Delibera della  Giunta regionale che  ridisegna gli assetti della sanità marchigiana.L'atto incriminato è la Delibera 1537, con la quale vengono impartite "direttive vincolanti" ai Direttori degli Enti del servizio sanitario regionale per l'attuazione della spending review. Un provvedimento approvato in silenzio, nella totale mancanza di confronto con il sindacato ed anzi in contraddizione con il  percorso di riorganizzazione  che nei mesi estivi aveva visto impegnati sindacati e Direzione dell'Area Vasta 3 di Macerata.Ed è proprio quest'ultima che in base alla Deliberà è destinata a scomparire. La rete degli ospedali viene infatti "spacchettata" spostando Camerino e San Severino verso Fabriano e reintroducendo così la famigerata "area montana". Macerata e Civitanova graviteranno invece intorno al nuovo ospedale di Fermo (ancora da costruire). E' questo il risultato della definizione di "aree omogenee per motivi orografici e socio economici".In altre parole si smantella la sanità provinciale, allontanandone la governance e riducendone la qualità. Per il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti «la Delibera è un atto che rende Macerata un territorio di conquista per Fabriano e Fermo. Sappiamo bene che la spending review taglia 180 milioni alla nostra Regione, obbligandola a eliminare  altri  310 posti letto negli ospedali. Ma quest'atto è inaccettabile , sia nel merito che nel metodo e pertanto lo rispediamo al mittente. »Si dice amareggiato  il Segretario generale  della Funzione pubblica Sistino Tamagnini. «Abbiamo speso tempo ed energie per cercare di rendere omogenee, dentro l'Area Vasta, le ex zone territoriali di Macerata, Civitanova  e Camerino e per raggiungere accordi faticosi come quello sulla mobilità del personale. Ora ci ritroviamo nel  nel caos più totale e le conseguenze le pagheranno il personale e l'utenza dei servizi».Salta quindi l'incontro, in programma per oggi, sulla riorganizzazione degli ospedali di Recanati, Matelica e Tolentino. Un incontro inutile, essendo venuto meno il ruolo della Direzione di Area Vasta, interlocutore del sindacato nella percorso di riorganizzazione. «In questa situazione - conclude Tamagnini - come Categoria metteremo in campo tutte le azioni che riterremo opportune, non escludendo il ricorso alle vie giudiziarie, per far rispettare i diritti dei lavoratori della sanità».
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08/11/2012 Una generazione bruciata dalla crisi
Allarme lavoro per i giovani maceratesi. A lanciarlo è il Segretario generale della Cisl provinciale Marco Ferracuti, che commenta i dati forniti dall'Osservatorio sul mercato del lavoro della Cisl maceratese.Il 16% dei nuovi iscritti nelle liste di mobilità tra gennaio ed agosto 2012 hanno meno di 30 anni, con un incremento del 54% rispetto allo stesso periodo del 2011.  Al 31 agosto 2012 sono 412 i giovani iscritti nelle liste di mobilità, il 10% del totale degli iscritti, con un incremento del 18% rispetto al 31 agosto 2011.Secondo i tre Centri per l’impiego e la formazione (CIOF) della Provincia di Macerata, il  34% degli iscritti come disoccupati e inoccupati hanno meno di 30 anni. Va male anche sul fronte delle nuove assunzioni, in calo del 28% rispetto al 2011. Il lavoro diminuisce e allo stesso tempo diventa sempre più precario. Il 41% delle nuove assunzioni è a tempo determinato, il 17% è con lavoro intermittente, il 9% è interinale. Solo il 10% delle nuove assunzioni è a tempo indeterminato.« La situazione è drammatica -commenta Ferracuti - perché la crisi sta bruciando una generazione tagliando le gambe ai nostri giovani,  pregiudicando loro la possibilità di costruirsi un futuro e costringendoli spesso a cercare fortuna altrove. Se e quando la recessione terminerà, pagheremo lo scotto di aver sacrificato un’intera generazione e ci troveremo con imprese che, anche per questo, saranno meno capaci di innovare e restare competitive sui mercati internazionali».Per il leader della Cisl di Macerata bisogna contrastare questa deriva puntando sulla formazione di qualità, con un la Provincia chiamata a esercitare un  ruolo di governo dei  Centri per l’impiego , che devono realizzare una presa in carico reale dei lavoratori, valutandone le competenze ed incrociandole con il fabbisogno delle imprese.Il secondo strumento da potenziare è  l’apprendistato,  in particolare quello di alta formazione finalizzato al conseguimento di titoli di studio superiore, universitario e di ricerca. «Esortiamo la  Regione - conclude Ferracuti - a regolamentare urgentemente questo istituto con apposita legge,  in accordo con le parti sociali, gli istituti tecnici e le Università».
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07/11/2012 I professori dell'Agraria contro la legge finanziaria
I docenti  dell’ Istituto di istruzione superiore G. Garibaldi (Istituto Agrario) di Macerata si schierano contro le misure contenute nel DDL Stabilità, la Legge finanziaria 2013 al vaglio del Parlamento.Riuniti il 6 novembre in assemblea alla presenza delle Categorie della Scuola di Cgil, Cisl Uil e Snals, in una nota unitaria hanno denunciato  il clima di disagio e di tensione crescente tra il personale della scuola causato dalle misure previste nella Finanziaria.«Misure inaccettabili - recitano i professori - in quanto non hanno  alcuna motivazione correlata agli aspetti di modernizzazione, né tanto meno di avvicinamento ai livelli europei della scuola, ma puntano semplicemente al recupero di risorse finanziarie a discapito della qualità dell’istruzione e dei livelli di occupazione».I docenti criticano anche la proposta di modifica unilaterale del contratto di lavoro in materia di orario e retribuzioni, che prevede l’innalzamento a 24 ore settimanali dell’attività frontale con gli studenti. «Risarcita con quindici giorni di ferie in più questa proposta  è il risultato di una propaganda demagogica che presuppone che l’attuale lavoro dell’insegnante sia minimo e privilegiato».Gli insegnanti denunciano infine il mancato rispetto dell’intesa sul recupero degli scatti di stipendio, che avrà pesanti ricadute anche sui trattamenti di pensione e sulla buonuscita.«E’ evidente - concludono i docenti della Scuola Agraria - che tali disposizioni hanno l’unica finalità di ottenere, per l’ennesima volta, notevoli risparmi di organico con pesanti ricadute sulle opportunità lavorative del personale precario abbassando notevolmente la qualità dell’istruzione».
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05/11/2012 Uffici postali. L'accordo frena le chiusure: 25 anzichè 61
COMUNICATO STAMPA Pochi giorni fa, tra i sindacati regionali e Poste Italiane è stato sottoscritto un accordo che pone un freno, almeno per il momento, alla decisione di Poste Italiane, che aveva annunciato e avviato con determinazione la chiusura di ben 61 uffici postali a livello regionale; l’intenzione dell’azienda aveva fatto scendere in campo nell’estate scorsa il sindacato, i cittadini e gli amministratori, anche perché legata ad una riorganizzazione miope dei servizi postali. Con l’accordo, è stato certamente ottenuto un grande risultato, verranno progressivamente chiusi solo 25 uffici in tutta la regione; ma l’attenzione del sindacato rimane alta.Il Segretario regionale Slp-Cisl Dario Dominici commenta l’accordo con soddisfazione, ma indicando priorità e criticità: «abbiamo posto il problema più volte in questi anni; in tempi di crisi la difesa della socialità non può essere la priorità del solo sindacato. Anche in questa vertenza il tema è emerso con forza: per noi uno “sportello postale aperto” è un servizio sociale importante ad una comunità, è lavoro diffuso sul territorio; dall’altro però risponde a logiche industriali, a costi di gestione; se non si tiene conto di questi aspetti, sarà difficile continuare a garantire un posto di lavoro a quasi 140.000  persone occupate in Poste e un servizio a milioni di cittadini!».Stefano Mastrovincenzo, Segretario Cisl Marche sottolinea «i colleghi della categoria hanno vigilato affinché in tutti i comuni marchigiani rimanesse aperto il maggior numero di sportelli, ma questa vicenda è simbolica in termini generali, per la sanità, per l’istruzione o altro; anche gli amministratori pubblici sono consapevoli che sotto certi livelli la mera logica del mercato porta alla chiusura di certi servizi; è chiaro che o il tema della coesione e dell’equità sociale diventa ancora più centrale nel dibattito pubblico e nelle scelte della politica a tutti i livelli, o anche gli obiettivi di rigore e risanamento non avranno piena efficacia e produrranno tensioni e drammi sociali». Conclude Dominici: «siamo una forza tranquilla, ma determinata! Lo abbiamo dimostrato portando in piazza ad Ancona oltre 500 persone nel mese di luglio contro le chiusure e l’accordo sottoscritto il 24 ottobre ci ripaga del lavoro svolto; ma continueremo a vigilare: si parla ancora di decine di migliaia di possibili tagli nel mondo dei servizi postali, mentre nel settore degli uffici postali siamo allo sbando: non esistono più organici, l’azienda vorrebbe tarare le esigenze di personale solo ed esclusivamente sulla base dei ricavi prodotti. Lo dimostreremo, siamo fiduciosi chiamando i lavoratori al voto per il rinnovo delle RSU il prossimo 13 e 14 novembre.  Il sindacato rimane uno dei pochi luoghi dove potersi confrontare, fare scelte, costruire progetti per le persone, per il loro lavoro, per le comunità».Ancona 03-11-2012Dario Dominici - Slp Cisl Marche                                                                             Stefano Mastrovincenzo - Usr Cisl MarcheLA    TABELLA CON GLI UFFICI POSTALI   DOVE SI RESTA APERTI e DOVE SI CHIUDE LA RASSEGNA STAMPA: Corriere Adriatico e Il Messaggero 
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05/11/2012 Meno soldi per i Patronati, a rischio i servizi per i cittadini
La legge di stabilità prevede un taglio alle risorse del Fondo per i Patronati di € 60 milioni per i prossimi due anni che si aggiunge ai € 90 milioni già tolti al Fondo per il triennio precedente . In totale € 150 milioni di euro in meno per cinque anni. La riduzione delle risorse mette in crisi l’intero sistema dei patronati, che svolgono oggi un’attività di tutela previdenziale e di assistenza sociale sussidiaria ed integrativa rispetto a quella pubblica.Il Fondo per i patronati non è finanziato dallo Stato ma dai lavoratori, attraverso i contributi direttamente prelevati dalle loro buste paga. Tutte le pratiche che il Patronato espleta sono gratuite per gli utenti. Solo il 30% circa di queste sono rimborsate dallo Stato (ad esempio domande di pensione, di infortunio e di malattie professionali). Per molte altre pratiche (ad esempio indennità di disoccupazione, congedi per maternità, congedi parentali) i Patronati non ricevono nulla, nonostante svolgano un’attività preparatoria rispetto a quella degli enti pubblici competenti, in particolare dell’Inps.Un’attività di supplenza delle funzioni pubbliche che negli ultimi anni i Patronati sono stati obbligati ad ampliare. Ad esempio, l’obbligo imposto dall’Inps di invio telematico delle istanze ha costretto tantissimi cittadini, specie i più anziani, a rivolgersi ai Patronati per ricevere la necessaria assistenza.In altre parole il Governo impone ai Patronati di svolgere nuove funzioni e in cambio ne taglia i finanziamenti. Questa situazione è insostenibile. Non vedendo riconosciuto il valore sociale e i costi della loro attività, i patronati saranno costretti nel futuro ad introdurre soglie di compartecipazione dei cittadini al costo dei servizi o, in alternativa, a smettere di erogarne alcuni. A loro volta i cittadini saranno obbligati a rivolgersi a professionisti privati, presso cui le pratiche avranno costi molto maggiori.Di tali possibili conseguenze, nel caso in cui il taglio fosse confermato, il Patronato Inas informerà dettagliatamente gli utenti che ogni giorno si recano nei suoi uffici.Pur condividendo la necessità di rivedere la spesa pubblica tagliando gli sprechi non è accettabile che questo avvenga, ancora una volta, con misure che penalizzano i lavoratori e i cittadini. Sarebbe stato possibile e auspicabile, semmai, un intervento di selezione dei tanti Patronati autorizzati, alcuni dei quali non garantiscono standard adeguati di qualità dei servizi e di tutela dei lavoratori.  
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24/10/2012 La scuola dice BASTA!
24 NOVEMBRE 2012 SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA con manifestazione a Roma LE RAGIONI e GLI OBIETTIVI della MOBILITAZIONE Atto di indirizzo per la restituzione delle progressioni economiche di anzianità Cancellazione delle norme che modificano il CCNL dei lavoratori della Scuola Le iniziative di mobilitazione che sfoceranno nello sciopero del 24 novembre scaturiscono da diverse motivazioni alle quali si legano precisi obiettivi che sono al centro di un’azione sindacale forte e incisiva. La decisione dello sciopero segue, come è noto, il fallito tentativo di conciliazione da noi richiesto per il mancato avvio della trattativa sulle progressioni di anzianità. A questa motivazione iniziale si sono nel frattempo aggiunte quelle legate alle inaccettabili disposizioni contenute nel disegno di legge di stabilità varato dal Consiglio dei Ministri del 9 ottobre, con misure che prefigurano un pesante aggravio dei carichi di lavoro del personale docente, stravolgendo in modo unilaterale e di dubbia legittimità il contratto nazionale di lavoro. GLI OBIETTIVI della MOBILITAZIONE  immediato avvio della trattativa sul recupero di validità dell’anno 2011 ai fini delle progressioni economiche e di carriera del personale, previa emanazione da parte del Governo dell’apposito atto di indirizzo all’ARAN; emendamenti al disegno di legge di stabilità, e in particolare cancellazione delle norme sui regimi orari del personale docente e di quelle che penalizzano il personale a.t.a. utilizzato con mansioni attinenti a profili professionali superiori; I sindacati Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu chiamano la categoria a sostenere con la più ampia partecipazione le iniziative di mobilitazione messe in atto, che oltre a esprimere il crescente disagio e la forte indignazione dei lavoratori puntano a obiettivi precisi e chiari: salvaguardare retribuzioni che già scontano gli effetti del blocco imposto ai salari del pubblico impiego; respingere l’ennesimo attacco a condizioni di lavoro rese spesso insostenibili dai pesanti tagli di organico degli anni scorsi; difendere il ruolo e le prerogative contrattuali del sindacato, impedire un’ulteriore perdita di posti di lavoro nella scuola. LA MOBILITAZIONE Immediata sospensione di ogni attività non obbligatoria Campagna di informazione/protesta con lettere ed e-mail Presidi e incontri con istituzioni e forze politiche a livello centrale e periferico 13 novembre, assemblee in orario di servizio in tutte le scuole 24 novembre sciopero per l’intera giornata Manifestazione nazionale a Roma Con l’insieme delle iniziative di mobilitazione e di sciopero siamo impegnati a raccogliere ed esprimere, sugli obiettivi prefissati, la più vasta unità della categoria. Scarica IL VOLANTINO con le RAGIONI della MOBILITAZIONE Scarica IL VOLANTINO con gli OBIETTIVI della MOBILITAZIONE Leggi LA LETTERA alle FORZE POLITICHE  con la richiesta di un incontro urgente.  
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22/10/2012 Allarme per il Parco dei Sibillini
La sede del Parco a VissoE’ stato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Lo hanno deciso le Categorie della Cisl e Cgil Funzione pubblica di Macerata, insieme alle RSU dell’Ente Parco, per protestare contro la riduzione della dotazione organica dagli attuali 20 dipendenti a 16.«La riduzione del personale è conseguenza dei tagli indiscriminati imposti alle Pubbliche Amministrazioni, che calati nel contesto del Parco dei Sibillini – sostengono i sindacati in una nota unitaria – rischiano di produrre effetti devastanti. Gestire la delicatezza e la complessità delle attività del Parco con 16 dipendenti non sarà possibile e rappresenterà la condanna a morte del Parco stesso».Il Parco nazionale dei Monti Sibillini si situa tra Marche ed Umbria, e comprende 18 Comuni di 4 Province. E’ un Ente pubblico non economico nel quale lavorano 20 dipendenti per la tutela della natura e del territorio.Nell’ attuale momento di crisi, che sta producendo effetti ancor più disastrosi nei territori montani, la promozione, la valorizzazione e la tutela del territorio potrebbero rappresentare settori di rilancio economico.Per questo Cisl e Cgil annunciano che metteranno in opera ogni forma di sensibilizzazione rivolta ai cittadini, amministratori locali, parlamentari ed ogni iniziativa di mobilitazione a sostegno dei lavoratori e della sopravvivenza del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
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18/10/2012 Sciopero al cementificio Sacci di Castelraimondo
I lavoratori del Cementificio Sacci di Castelraimondo hanno proclamato uno sciopero per i giorni di venerdì 19 e mercoledì 24 ottobre.La decisione è stata presa dalla RSU aziendale dopo aver sentito i lavoratori in assemblea, per protesta   contro la scelta della società di fermare gli impianti e sospendere l'attività produttiva fino a febbraio.  Per  gli ottanta dipendenti del cementificio si profila un periodo di  cassa integrazione straordinaria a rotazione.Già due anni fa l'intervento l'intervento del sindacato scongiurò il licenziamento di 25 dipendenti. Secondo la Direzione aziendale si tratta di una decisione temporanea, necessaria a seguito della grave crisi dell'edilizia. Ma intanto è forte la preoccupazione anche per i lavoratori dell'indotto.Della vicenda sono stati interessati anche gli Assessori regionali Marco Lucchetti e Sara Giannini. Il cemento prodotto alla Sacci è infatti necessario anche per i lavori di ampliamento della terza corsia dell'Autostrada A14. 
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17/10/2012 Cambio al vertice della Cisl scuola di Macerata
Anna Maria ForesiAnna Maria Foresi è il nuovo Segretario generale della Cisl scuola di Macerata. Lo ha deciso il Consiglio direttivo di Categoria che si è riunito martedì 16 ottobre a Villa Quiete. Erano presenti il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, il Segretario della Cisl scuola regionale Anna Bartolini e il Segretario della Cisl Scuola nazionale Dionisio Bonomo.Laureata in filosofia, insegnante presso il Liceo classico di Recanti, 1 figlia, Anna Maria Foresi succede ad Anna Maria Chiurchiù, Segretario generale Cisl scuola dal 2001.Il cambio al vertice cade in un momento delicato per la Cisl Scuola, che lunedì 15 novembre, unitariamente ad altre sigle sindacali, ha proclamato lo sciopero per il 24 novembre prossimo.Sciopero che ha per obiettivo l’apertura di una trattativa sulle misure inserite dal Governo nel Disegno di legge di stabilità, che stravolgono i regimi orari del personale docente, portandoli da18 a 24 ore settimanali. Una decisione che pregiudica la qualità dell’insegnamento e dell’intero sistema scolastico italiano.Lo sciopero sarà preceduto da un pacchetto di iniziative sul territorio. Assemblee sui luoghi di lavoro, assemblee pubbliche con la cittadinanza e azioni di sensibilizzazione delle forze politiche locali, alle quali verrà chiesto di attivarsi per modificare il testo del disegno di legge di stabilità.L’obiettivo è quello di aprire, da oggi fino al 24 novembre, una fase di confronti a tappeto sul sistema scolastico, da preservare mettendo al centro la qualità dell’istruzione, strumento al servizio delle esigenze educative degli alunni.
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16/10/2012 Una festa per i volontari dell'Anteas
Si è svolta domenica 23 settembre la Festa del Volontario organizzata dall’ Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive perla Solidarietà), l'associazione di volontariato della Cisl di Macerata.Sono circa 1o0 i volontari dell'associazione, in gran parte pensionati, che si sono dati appuntamento all' Agritursimo "La Rancia.L'Anteas opera da anni nel settore dei servizi di trasporto e di sostegno per le persone anziane, sole e fragili. Oggi l'associazione attiva  nei Comuni di  Macerata, Montefano, Potenza Picena e, Montecosaro  Montelupone, Castelraimondo, Matelica, Esanatoglia, Gagliole, San Ginesio, Loro Piceno, Ripe San Ginesio, Colmurano, Corridonia, Tolentino, Belforte. A breve il servizio verrà attivato anche a Treia e Appignano. Un altro settore d’intervento è quello dell’animazione nelle case di riposo.La festa è stata l'occasione per ringraziare  i volontari per il servizio che svolgono con impegno, serietà e costanza. Erano presenti il  Presidente del Centro Servizio per il Volontariato Marche Enrico Marcolini e i rappresentanti della Federazione dei pensionati Cisl di Macerata, che da anni sostiene  il lavoro dell'Anteas.I volontari si sono dati appuntamento per il prossimo anno, con l'auspicio che l'opera svolta dall'Anteas prosegua e si rafforzi, promuovendo i valori del volontariato, lo scambio intergenerazionale  e la capacità di cambiare  una società sempre più individualistica ed indifferente ai bisogni delle persone più fragili. 
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09/10/2012 Corso di preparazione per il concorso scuola 2012
CORSO DI PREPARAZIONE ALLA PROVA SELETTIVA PER L’ACCESSO AL CONCORSO A CATTEDRE La Cisl Scuola delle Marche in collaborazione con l’IRSEF-IRFED offre un corso di preparazione al concorso a cattedre articolato in due fasi della durata complessiva di 60 ore.Il corso prevede  incontri in presenza, simulazioni, uso di una piattaforma con simulatore e materiali di documentazione.I FASE  -  PREPARAZIONE ALLA PROVA PRESELETTIVALa prima fase per la preparazione alla prova preselettiva prevede 6 moduli didattici per un totale di 24 ore, così suddivisi: Primo Modulo -         i test e le prove di selezione: tipologia e caratteristiche-         il governo del tempo-         esercitazioni su test di comprensione Secondo Modulo -         Come leggere e interpretare i quesiti di comprensione ed analisi testuale-          esercitazioni Terzo Modulo -         Come leggere e interpretare i quesiti logici-         Esercitazioni Quarto Modulo -         Tipologia e caratteristiche dei quesiti logici-         Esercitazioni Quinto Modulo -         Strategie per affrontare i quesiti relativi alle competenze digitali-         Esercitazioni Sesto Modulo -         Strategie per affrontare i quesiti di conoscenza di lingua straniera “inglese”I moduli n° 4 e 5, relativi alla conoscenza della Lingua Straniera ( Inglese) ed alle Competenze Digitali, verranno attivati all’uscita dei quesiti dopo il 23 novembre.II FASE – PREPARAZIONE PROVA SCRITTAIl corso tratterà aspetti metodologici contenuti nei vari documenti relativi a ciascun ordine di scuola, le recenti riforme degli ordinamenti, nonché i presupposti innovativi necessari alla costruzione dei curricoli.Il corso propone incontri in presenza, approfondimenti delle varie tematiche ed esercitazioni scritte  in piattaforma.La seconda fase prevede  10 moduli didattici per un totale di 36 ore ( i primi quattro entro il mese di dicembre 2012, i restanti a gennaio 2013), così suddivisi:Primo ModuloPsicologia dell’educazione. Conoscenze fondamentali dello sviluppo cognitivo, affettivo e di socializzazioneSecondo ModuloOrdinamento dello Stato Italiano, Costituzione, Titolo V, Autonomia, Enti Locali.Pof e governo di scuola.Terzo ModuloIndicazioni Nazionali e organizzazione del curricolo per i vari ordini di scuolaQuarto ModuloValutazione, Autovalutazione, INVALSI, INDIRE Da Gennaio 2013: Quinto ModuloConoscenze pedagogico- didattiche. Approccio ai media e reti di scuolaSesto ModuloLa relazione  educativa, l’organizzazione dei gruppi, la conduzione della classeSettimo ModuloHandicap, DSA, InterculturaOttavo ModuloContinuità, Orientamento, Dispersione scolasticaNono ModuloStato Giuridico, Contratto di lavoro, Organi CollegialiDecimo ModuloDimensione Europea dell’educazione, le competenze di cittadinanza, le QualifichePer le informazioni relative alle date, agli orari, alle sedi, ai costi ed alle modalità di accesso alla piattaforma rivolgersi alle sedi provinciali della Cisl Scuola 
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08/10/2012 Sanità, mancano almeno 250 lavoratori
I Sindacati di Categoria del pubblico impiego di Cisl, Cgil e Uil denunciano la carenza cronica di personale nelle strutture sanitarie della provincia di Macerata (ora Area Vasta n. 3). Una condizione dalla quale derivano inefficienze che pesano sui lavoratori e sui cittadini utenti dei servizi i quali, sempre più spesso, ricorrono al mercato privato per garantire un’assistenza ai loro familiari ricoverati negli ospedali.«A livello regionale – spiegano i Sindacati in un comunicato unitario -  fino ad oggi abbiamo perso circa 1.137 posti di lavoro, per la maggior parte personale di assistenza diretta. In compenso sono aumentati i rapporti di lavoro precari, in particolare tempi determinati e le collaborazioni, che non possono garantire  continuità assistenziale e stabilità del sistema».In tuttala Provincia di Macerata mancherebbero all’ appello almeno 250 lavoratori. Aumentano lo stress e la tensione tra il personale in servizio, costretto a lavorare troppo e male. Sarebbero decine di migliaia le ore di straordinario non pagato ai lavoratori, costretti a fare orari che vengono elaborati “ad arte”, con strategie che violano le norme contrattuali.Ne derivano servizi inefficienti. Sono tantissimi gli esempi di disfunzioni denunciate dal sindacato. Prestazioni rallentate, sospensione ingiustificata delle Mammografie a Tolentino e Recanati e degli esami di Ortopantomografia a Tolentino. Impiego  non professionale di Tecnici di Radiologia a Recanati, che vengono impiegati nell’accettazione sovrapponendosi con il personale amministrativo già presente nella struttura.A proposito di amministrazione, da almeno  due anni si parla di una riorganizzazione complessiva dell'intero settore . Finora però non è mai stato presentato un piano di riordino serio, concreto e credibile.«Ci preoccupano molto  i Centri Unici di Prenotazione (CUP) - che funzionano con personale ridotto e con file interminabili - i servizi diagnostici come le radiologie,  (Tac, Risonanza Magnetica, PET), la Riabilitazione con liste di attesa che aumentano.  I servizi di base territoriali - come l’Assistenza Domiciliare Integrata e i Consultori, i servizi per i bambini disabili, quelli che trattano  le fragilità anziani e le cronicità -  sono destinati a scomparire con il pensionamento del personale  che non sarà sostituito ».Proprio durante quest’estate l’Area Vasta 3 è stata al centro di un percorso di riorganizzazione che prevede, tra le altre cose, la trasformazione di alcuni reparti ospedalieri per malati in fase acuta in Lungodegenze, Medicina Post Acuzie e Riabilitazione.«Proprio in un momento di riorganizzazione come quello che dobbiamo affrontare – conclude il Sindacato - bisognerebbe prevedere metodi e percorsi chiari, definiti e concordati con le parti sociali ed i lavoratori. Invece manca il governo del sistema e a pagare lo scotto di incapacità ed immobilismo saranno il personale e l’utenza».
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08/10/2012 Concorso per il personale docente delle Scuole
Con Decreto n. 82 del 24 settembre 2012 è stato indetto il concorso a posti e cattedre, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e di secondo grado.Le tabelle di ripartizione dei posti (vedi ALLEGATO 1) sono state ufficializzate con alcune correzioni rispetto a quanto presentato nei giorni scorsi.REQUISITI DI PARTECIPAZIONE AL CONCORSO Potranno concorrere, per la Scuola dell'infanzia e la Scuola primaria,  oltre ai laureati in scienze della formazione primaria anche coloro che sono in possesso del diploma di scuola magistrale (per l'infanzia) o di istituto magistrale (per infanzia e primaria) conseguito entro l'anno scolastico  2001/02.Per la Scuola secondaria (I e II grado) potranno accedere al concorso, oltre a coloro che risultano in possesso di abilitazione, anche i laureati entro l'anno accademico 2001/02 (lauree quadriennali), o 2002/03 (lauree quinquennali) o 2003/04 (lauree sessennali), ancorché non abilitati.I candidati ai concorsi per posti di insegnamento nella scuola dell'infanzia, primaria, e per gli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado devono essere in possesso dei requisiti culturali e professionali  indicati nell' ALLEGATO 3 I candidati, per la domanda di iscrizione al concorso, utilizzeranno la procedura informatica POLIS presente nel sistema informativo del Ministero seguendo le istruzioni riportate nell' ALLEGATO 2.I candidati potranno accedere alla suddetta procedura e utilizzarla a partire dal  6 ottobre 2012 e fino alle ore 14.00 del 7 novembre 2012.MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE PROVE TEST PRESELETTIVO unico per tutte le tipologie di concorso; 50 minuti a disposizione; 50 domande a risposta multipla : 18 quesiti: comprensione del testo 18 quesiti: capacità logica 7 quesiti: conoscenza di una lingua straniera 7 quesiti: competenze informatiche. I quesiti saranno estrapolati con modalità casuale dal programma informatico predisposto fra quelli (3.000/3500) che saranno messi a disposizione dei concorrenti tre settimane prima della prova.Il test, diverso per ciascun candidato, si svolgerà esclusivamente on line in ambienti appositamente dedicati forniti di computer per ciascun aspirante, e con esito immediato.PROVA SCRITTAChi supera il test preselettivo è ammesso alla PROVA SCRITTA, una prova unica nazionale che  consisterà in quesiti di carattere disciplinare/professionale a risposta aperta con griglia  nazionale di valutazione.Il superamento della prova scritta ed eventualmente pratica comporterà l’ammissione alla PROVA ORALEE’ una simulazione di attività didattica di 30 minuti su un  argomento che lo stesso candidato estrarrà il giorno  precedente (diverso per ciascun candidato), e in un  successivo colloquio, sempre della durata massima di  30 minuti comprenderà domande sulla lingua straniera  prescelta (obbligatoriamente in lingua inglese per la  scuola primaria).CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSOLa CISL SCUOLA organizza un corso di preparazione al concorso a cattedre con incontri in presenza,  on line e l’uso di una piattaforma. Il corso sarà tenuto da esperti di settore articolato in dieci incontri.  Saranno affrontati i contenuti inerenti la prova preselettiva con esercitazioni in presenza  ed in piattaforma; saranno inoltre trattati alcuni  temi per l’avvio alla formazione per la prova scritta.DAL 5 OTTOBRE SONO APERTE LE ISCRIZIONI.Il corso inizierà presumibilmente entro la seconda settimana del mese  di ottobreALLEGATI
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04/10/2012 Anche nelle Marche più facile per i giovani trovare lavoro.
Sono stati sottoscritti il 25 settembre in Regione i 3 protocolli sull'apprendistato che riformano radicalmente la normativa esistente con i quali, anche nelle Marche, si dà applicazione ai contenuti del Testo Unico. Il nuovo apprendistato è uno strumento in più per lavoratori ed imprese per facilitare l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro;La firma dei tre protocolli regionali per apprendistato professionalizzante, apprendistato per il conseguimento della qualifica e apprendistato per l'alta formazione, arriva alla fine di un confronto tra Regione, Sindacato e Associazioni datoriali lungo e non privo di difficoltà.La Cisl esprime soddisfazione per il risultato conseguito; si pone fine ad una incertezza legislativa e si rilancia anche nella nostra regione uno strumento che negli anni è stato il principale veicolo di assunzione soprattutto per giovani e piccole imprese. Accordo per la regolamentazione dell'Apprendistato ALTA FORMAZIONE E RICERCAAccordo per la regolamentazione dell'Apprendistato per la QUALIFICA e il DIPLOMA PROFESSIONALEAccordo per la regolamentazione dell'Apprendistato PROFESSIONALIZZANTE o DI MESTIERE 
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04/10/2012 Lavoratrici delle pulizie senza stipendio da mesi
Sono senza stipendio da mesi le lavoratrici addette alle pulizie degli Uffici postali delle Marche. La denuncia viene dalle Categorie del Commercio di Cisl e Cgil (Fisascat e Filcams) secondo le quali questa situazione riguarderebbe almeno 300 lavoratrici in tutta la Regione.Donne che lavorano al massimo 15 ore a settimana e che in alcuni casi vivono situazioni drammatiche. Alcune di esse sono state anche costrette a rivolgersi alla Caritas. Donne che con i soldi dei loro stipendi di fatto stanno finanziando l'appalto delle pulizie.Le ragioni di questa situazione derivano dal modo in cui vengono gestiti gli appalti nei servizi pubblici, dove continua a vincere la logica del massimo ribasso e dove non dovrebbe essere concessa la possibilità di subappaltare i servizi.«Da anni - recita un comunicato di Cisl e Cgil - l'appalto delle pulizie  negli uffici postali delle Marche vive una situazione drammatica. Negli ultimi 4 anni, si sono succedute 5 aziende (Irpinia Lavoro, Universal Service, Ecolucania, Cpa e Nmg).Con le prime due  il sindacato ha fatto transazioni rispettivamente sul 70 e sul 75% delle competenze di fine rapporto. La Cpa, che  ha rilevato tutti gli appalti delle pulizie negli uffici postali delle Marche,  non ha pagato né il trattamento di fine rapporto né i contributi. Infine la Nmg, alle prese con altre vertenze in Italia, deve ancora pagare le mensilità di  luglio, agosto e settembre nonché la 14esima e sta per uscire dall'appalto grazie alle sollecitazioni del sindacato su Poste italiane».Tutte queste aziende fanno capo a due consorzi, Remida e Iprams, ai quali ora il sindacato intima di intervenire in solido, insieme a Poste italiane, per far pagare gli stipendi alle lavoratrici.«Più volte abbiamo chiesto l'intervento di Poste italiane richiamandoli alle loro responsabilità, ma sono procedure molto lunghe». 
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04/10/2012 Crolla il soffitto alle Poste di Macerata
Ieri pomeriggio è crollata una parte del soffitto dell'Ufficio postale di Macerata centro. Solo per caso non si sono registrate conseguenze gravi per i dipendenti e i clienti.A denunciare il fatto è il Segretario regionale dei postali Cisl Dario Dominici che si dice «preoccupato, anche perché  l'Ufficio Postale era stato sottoposto ad interventi di ristrutturazione da pochi mesi e nessuno si sarebbe potuto aspettare una cosa del genere».Nel febbraio scorso il nuovo ufficio era stato inaugurato in pompa magna.  Sette mesi di lavori per una sede con più spazio per gli utenti  e tre nuove sale dedicate a servizi specifici come quelli bancari, finanziari ed assicurativi.il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti chiede che vengano quanto prima accertate le cause e le eventuali responsabilità di quanto avvenuto. «Nel frattempo, fintanto che non venga verificata e certificata la messa in sicurezza completa dei locali attraverso specifiche indagini tecniche, l’Ufficio postale di Macerata centro deve essere chiuso per la sicurezza dei lavoratori e dei clienti».Il fatto  si inquadra nel contesto più ampio, e fortemente critico, che riguarda la situazione di Poste italiane. L’azienda è infatti al centro di un pesante piano di riorganizzazione che prevede la chiusura di 61 uffici postali nelle Marche. «Sono a rischio - conclude Ferracuti -  la capillarità e la qualità dei servizi agli utenti, insieme a 180 posti di lavoro circa». 
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27/09/2012 "Oltre il rigore, mobilitazione per lo sviluppo"
 Clicca qui LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE «Ridurre le tasse tagliando la spesa pubblica, vendendo i beni demaniali e migliorando la produttività delle imprese». Così Raffaele Bonanni intervenuto alla mobilitazione regionale organizzata dalla Cisl Marche al Cinema Multiplex di Macerata. Per il Segretario generale della Cisl «abbassare la pressione fiscale sui redditi da lavoro e pensione non è solo una questione di giustizia sociale, ma è indispensabile per rafforzare i consumi e la domanda interna di beni e servizi rilanciando l’economia». Più di 500 tra dirigenti, quadri e delegati della Cisl marchigiana hanno partecipato ad una mobilitazione incentrata su tre parole chiave: rigore, equità e sviluppo. Attraverso il racconto dei delegati Cisl è emerso il quadro di una Regione che forse più di altre sta subendo gli effetti della recessione.«Assistiamo al moltiplicarsi delle crisi aziendali - ha affermato Marco Feracuti, Segretario generale della Cisl di Macerata - che quasi sempre si concludono con la chiusura delle aziende piuttosto che con la loro riconversione. Pezzi importanti di distretti industriali ne stanno uscendo frantumati». Parole confermate dai delegati chiamati in causa nei lavori della mattinata. Come quelli della Mediterranea, azienda di Matelica che produce pasta alimentare, che sta per chiudere lasciando sulla strada 70 dipendenti. Stessa sorte che sarebbe toccata ai lavoratori dell’ Auchan di Ancona, ai quali era stato prospettato il licenziamento e che solo grazie all’ intervento del sindacato hanno ottenuto un contratto di solidarietà di 2 anni.D’altra parte i numeri sul mercato del lavoro marchigiano parlano chiaro. Il sistema manifatturiero è in piena emergenza. Nel triennio aprile – giugno è stato registrato un calo della produzione industriale del 5,2% e una diminuzione dei fatturati del 5,3%. La disoccupazione si attesta al livello record del 9,8%. Crolla anche l’edilizia, che fa registrare una perdita di almeno 5.000 addetti.«Le peculiarità del sistema produttivo marchigiano fanno si che la crisi si manifesti sul nostro territorio in forme diverse e peggiori». Così Antonio Angelini, Segretario della Cisl Marche, secondo cui «servono soluzioni diversificate incentrate sulla produttività di sistema e quindi su politiche industriali, energetiche ed infrastrutturali». Temi che saranno presto oggetto di confronto conla Regione Marche.Ma la crisi della produzione si ripercuote anche sui servizi pubblici. Sono 400 i posti letto in meno negli ospedali regionali, come effetto di un piano di riorganizzazione della sanità appena varato dalla Regione Marche. Non va meglio sul fronte dell’istruzione, dove in 3 anni si sono persi circa 80.000 posti di lavoro. Da qui una riflessione obbligata sulla necessità di una revisione della spesa pubblica, che per la Cisl non significa tagliare i servizi ma eliminare sprechi, corruzione e inefficienze, riducendo la frammentazione delle istituzioni pubbliche e riordinandone funzioni e competenze.LA RASSEGNA STAMPA:
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26/09/2012 No alla Spending Review. Presìdi in tutti i luoghi di lavoro pubblico.
ALCUNE  FOTO DELLE MANIFESTAZIONI COMUNICATO STAMPA   NO ALLA SPENDING REVIEW: FP CISL MARCHE MOBILITATA IN TUTTI I LUOGHI DI LAVORO PUBBLICO Funzione Pubblica Cisl Marche mobilitata in tutti i luoghi di lavoro pubblico per dire no alla spending review imposta dal Governo con i tagli lineari previsti dalla legge 95 /2012 e si invece ad una vera rivisitazione della spesa in grado di coniugare la razionalizzazione della spesa e la lotta agli sprechi con servizi pubblici meno costosi ma più efficienti. La Fp Cisl vuole che le loro competenze e professionalità siano valorizzate , le professionalità riconosciute , la produttività ed i salari rilanciati. E' necessario  andare oltre lo sciopero e mobilitarsi in ogni luogo di lavoro aprendo tavoli , vertenze, confronti tesi a coniugare l'efficienza dei servizi con la valorizzazione delle tante professionalità pubbliche. La Cisl chiede più partecipazione per governare i processi di riorganizzazione e far divenire i lavoratori protagonisti del confronto e del cambiamento. La Cisl è per la valorizzazione degli strumenti di gestione delle risorse umane a partire dai piani di formazione, la mobilità volontaria, l'aggiornamento per tutelare i lavoratori da scelte frettolose ed arbitrarie.Per questi motivi il 26 settembre saremo presenti, in tutto il territorio regionale, all'interno dei principali luoghi di lavoro per rilanciare la mobilitazione e le proposte della Cisl ed il 27 le Rsu di tutta la Regione saranno presenti alla manifestazione regionale di Macerata che vedrà la presenza del Segretario Nazionale Raffaele Bonanni.Nel capoluogo regionale i presidii si svolgeranno dalle 10.00 alle 12.00 presso l’ Ospedale  regionale di Torrette, il  Comune di Ancona e la sede Inps di Ancona. Ufficio stampa Cisl Marche 3337612381
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13/09/2012 Sei giorni per salvare la Mediterranea
Si è svolto oggi – giovedì 13 settembre - in Regione l’incontro tra istituzioni e sindacati per cercare una soluzione alla vicenda della Mediterranea di Matelica.Presenti gli Assessori regionale e provinciale al lavoro Marco Lucchetti e Paola Mariani, l’Assessore al lavoro del comune di Matelica e i rappresentanti di Cgil Cisl e Uil di Macerata Aldo Benfatto, Marco Ferracuti e Sbarbati Claudio.Le istituzioni hanno condiviso la forte preoccupazione dei sindacati per la complessità e la delicatezza di una vertenza che coinvolge 74 lavoratori e le rispettive famiglie.Le parti si sono date 6 giorni di tempo per cercare una soluzione e salvare un’azienda sana, solida e con un potenziale produttivo e reddituale elevato. Il prossimo incontro è in programma giovedì 20 alle ore 15. La priorità è evitare il rischio che i lavoratori restino schiacciati all’interno della disputa serrata in corso tra proprietà e curatore fallimentare.Nel frattempo i lavoratori proseguono lo sciopero picchettando giorno e notte i locali della Mediterranea, per impedire a chiunque di entrare in azienda e portare via nulla di quanto c’è all’interno.Le Segreterie provinciali Cgil Cisl e Uil di Macerata. 
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12/09/2012 Niente licenziamenti all'Auchan di Ancona
Accordo raggiunto tra i sindacati di categoria  Filcams Cgil Marche,  Fisascat Cisl Marche, Ugl Ancona Commercio e  i vertici dell’Auchan di Ancona.  I 65 licenziamenti annunciati nel giugno scorso dall’azienda, dopo una lunga e difficile vertenza con i sindacati di categoria, si sono trasformati in  24 mesi di contratti di solidarietà per 207 dipendenti su 247.E’ prevista una mobilità volontaria per un massimo di 10 unità,  con il  criterio di scelta della non opposizione al licenziamento, che dovrà essere fatta entro il 30 settembre 2012. Dai 247, in virtù della infungibilità delle mansioni svolte, vanno esclusi 40 unità, tra capi settore, capi reparto, farmacisti. Per il  personale restante - 207 lavoratori, 108 dei quali sono full time e 99 part time - entra in vigore un  contratto di solidarietà della durata di 24 mesi. L’orario di lavoro subirà una riduzione massima del 25%. L’articolazione oraria passerà da 40 a 38 ore per tutti i dipendenti attraverso un assorbimento dei permessi retribuiti previsti dal contratto collettivo nazionale. L’accordo, che dovrà camminare di pari passo con il piano commerciale presentato  alle organizzazioni sindacali, prevede verifiche trimestrali. Finiti i 24 mesi relativi ai contratti di solidarietà Cgil-Cisl e Ugl hanno reclamato alla proprietà il ritorno alla normalità, non contemplando richieste per procrastinare la soluzione di emergenza.«Un accordo complesso ed articolato -  sostiene Selena Soleggiati Segretario Generale Fisascat Cisl Marche - che ha scongiurato i licenziamenti , ma che comporta un riassetto, per i 24 mesi, di tutta l’organizzazione del lavoro. Gli orari saranno più flessibili sia per i  full time che i part time, le prestazioni domenicali aumenteranno e i carichi di lavoro saranno sicuramente maggiori. L’ipermercato dovrà infatti  garantire i presidi con un 25 per cento di ore in meno e senza l’ausilio di contratti a termine o somministrazione a termine».«La fase di gestione dell’accordo - prosegue Soleggiati - sarà pertanto altrettanto complessa; sarà necessaria una attenta azione di monitoraggio e controllo da parte delle strutture sindacali esterne ed interne per garantire da un lato la piena applicazione di quelle norme che abbiamo inserito per attenuare la flessibilità degli orari di lavoro, e  dall’altra l’attuazione del piano di rilancio presentato che dovrebbe consentire all’Auchan di riguadagnare quote di mercato e fronteggiare meglio la concorrenza.”
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10/09/2012 Continua lo sciopero alla Mediterranea
I lavoratori della Mediterranea di Matelica hanno proclamato lo sciopero. La situazione dell'azienda alimentare è diventata drammatica a seguito del mancato accordo tra la nuova proprietà - la società Korion di Vicenzo Ciulla, che nel marzo 2011 ha rilevato la gestione a seguito del fallimento della precedente gestione- e il Tribunale di Camerino. Oggetto del contendere è una garanzia di un milione di euro che il curatore fallimentare Ugo Fantini ha preteso a garanzia dei creditori della Mediterranea come condizione per il passaggio della società alla nuova proprietà. Una garanzia che quest'ultima ha prodotto ma che, per lo stesso curatore, è risultata inidonea. Sembra segnato quindi il destino dei 70 dipendenti dell'azienda. Nel pomeriggio di oggi il curatore fallimentare apporrà i sigilli allo stabilimento, per consentire al Tribunale di Camerino di rientrare in  possesso dei beni aziendali, per venderli all'asta soddisfando  i creditori dei precedenti proprietari.Si è concluso intanto con un nulla di fatto l'incontro che, nella serata di ieri, ha visto la Regione Marche protagonista di un tentativo di mediazione. Gli Assessori regionale e provinciale al lavoro, Marco Lucchetti e Paola Mariani, hanno incontrato rappresentanti dell'azienda e dei lavoratori, vagliando  alcune possibili ipotesi per uscire da questa empasse.Nel frattempo i lavoratori, che non ricevono lo stipendio da mesi nonostante l'azienda lavori a pieno regime per rispondere alle commesse, restano impegnati in un  presidio permanente davanti all'azienda. Chiedono di essere pagati e di poter continuare a lavorare per garantire un futuro a se stessi e alle loro famiglie. 
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05/09/2012 Pensioni, chi si salva dalla riforma Fornero?
Lavoratori in mobilità ordinaria e lunga, titolari di assegno straordinario erogato dai Fondi di solidarietà e autorizzati al versamento della contribuzione volontaria: sono questi alcuni dei potenziali beneficiari della “salvaguardia pensionistica”. Questi soggetti, in sostanza, potrebbero accedere alla pensione secondo le vecchie regole in vigore prima della riforma previdenziale.A queste persone l’Inps sta inviando una lettera, contenente l’invito a recarsi presso lo “Sportello Amico” dell’Inps o presso i patronati, entro il 21 settembre. Lo scopo è quello di verificare le singole situazioni contributive e assicurative del lavoratore incluso nella lista dei potenziali “salvaguardati”.Gli utenti, dunque, potranno rivolgersi a tutti gli uffici dell’Inas (il patronato della Cisl) sia per un controllo dei dati in possesso dell’Inps, sia per la successiva presentazione – in via telematica – della domanda di pensione. Per richiedere questo tipo di assistenza non è necessario aver ricevuto la lettera dall’ente previdenziale, che potrebbe non essere a conoscenza della specifica situazione di alcune persone:  chiedere al Patronato di effettuare lo screening potrebbe rivelare che si hanno comunque i requisiti per rientrare nell’elenco di coloro che potranno andare in pensione in deroga alle nuove norme.Dovranno invece fare domanda  di accesso alla lista i lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro sulla base di accordi individuali o collettivi, gli esonerati del pubblico impiego o chi è in congedo straordinario per l’assistenza ad un figlio disabile. Per loro sarà necessario presentare una richiesta apposita, entro il 21 novembre, alla Direzione Territoriale del Lavoro che comunicherà all’Inps l’effettiva esistenza dei requisiti necessari per rientrare nella platea dei derogati. Anche questi lavoratori potranno far ricorso all’assistenza del patronato, per essere seguiti nell’intera procedura.Tutti i cittadini, sia del settore privato che di quello pubblico, che hanno una prospettiva di accesso al pensionamento nel periodo 2012 – 2013, sono quindi invitati a rivolgersi all’Inas, che garantirà gratuitamente una accurata verifica del proprio profilo previdenziale.Per maggiori informazioni contattare l'Inas Cisl di Macerata allo 0733-4075265
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05/09/2012 Sciopero all'Area srl di Montecassiano
I 12 lavoratori dell'Area Srl a Sant'Egidio di Montecassiano hanno proclamato uno sciopero per protestare contro il mancato pagamento delle retribuzioni di luglio ed agosto.Nel pomeriggio di martedì era in programma un incontro tra lavoratori, sindacato ed amministrazione dell'azienda, che si occupa di calzature e stampaggio fondi.  L'amministratore ha disertato la riunione, chiudendo l'azienda e lasciando fuori sindacalisti e lavoratori, che  hanno deciso di fermare le macchine.L'Area srl è un'azienda artigiana che da tempo soffre gli effetti della crisi. Da giugno 4 dipendenti sono stati sospesi. Lunedì la notizia che la sospensione è in arrivo per altri 4 lavoratori. Nel frattempo erano arrivati gli assegni con un anticipo delle due mensilità arretrate, ma erano scoperti.Per il Segretario generale della Femca (Federazione Energia Moda Chimica e Affini) Cisl di Macerata, David Ballini  «il comportamento dell'Amministrazione è inaccettabile, e lo sciopero continuerà ad oltranza fin quando la ditta non pagherà gli stipendi arretrati.» 
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04/09/2012 Scuola, in arrivo le nomine a tempo determinato
Si rende noto che:i docenti di scuola dell’infanzia sono convocati per il giorno 10 settembre 2012, presso la sede dell'Istituto Tecnico Commerciale “A.Gentili” di Macerata Via Cioci n. 6 con inizio delle operazioni alle ore 09,00.i docenti di scuola primaria sono convocati per il giorno 11 settembre 2012, presso la sede dell'Istituto Tecnico Commerciale “A.Gentili” di Macerata Via Cioci n. 6 con inizio delle operazioni alle ore 09,00.i docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado per assegnazione sedi provvisorie ai neo immessi in ruolo, sono convocati per il giorno 7 settembre 2012 presso la sede dell’Istituto Tecnico Attivita’ Sociali Matteo Ricci di Macerata Via G.di Pietro,12 con inizio delle operazioni alle ore 09,00.i docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado per posti di sostegno sono convocati per il giorno 10 settembre 2012, presso la sede dell’Istituto Tecnico Attività Sociali Matteo Ricci di Macerata Via G.di Pietro,12 con inizio delle operazioni alle ore 09,30.i docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado per posti comuni sono convocati per il giorno 11 settembre 2012 presso la sede dell’Istituto Tecnico Attività Sociali Matteo Ricci di Macerata via G.di Pietro,12 con inizio delle operazioni dalle ore 10,00.Il numero dei convocati verrà reso noto con successiva comunicazione. La Segreteria Cisl Scuola Macerata
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20/08/2012 Spending review: massima mobilitazione Cisl.
   CLICCA QUI PER VEDERE  LE  FOTO del PUNTO ESTATE CISL FUNZIONE PUBBLICA del 14 agosto 2012 a CIVITANOVA MARCHE La politica dei tagli lineari mascherata da spending review è una scelta sbagliata che mette a rischio i posti di lavoro ma anche quei servizi a cittadini e imprese che vogliono fare sviluppo, occupazione e coesione sociale.Per contrastare con forza questi provvedimenti la Fp Cisl ha avviato una decisa  mobilitazione dei lavoratori pubblici con l'obbiettivo di neutralizzare gli effetti negativi dei provvedimenti e rilanciare a tutti i livelli progetti di riorganizzazione vera degli enti, del lavoro, dei servizi pubblici.La Cisl contrasta i provvedimenti previsti dal provvedimento sullo spending review perché non si aggrediscono sprechi e malfunzionamenti strutturali della pubblica amministrazione , non si tagliano i costi della politica, e non si prevede nulla per inaugurare finalmente un impego razionale e produttivo delle risorse umane e finanziarie.La politica non ha saputo approfittare di una revisione della spesa pubblica per mettere in moto un ridisegno complessivo degli assetti istituzionali ed una profonda riorganizzazione del sistema dei servizi. Per questo, ancora una volta, tocca a noi, sindacato responsabile, riprendere e rilanciare la strada del cambiamento.A livello regionale la  Funzione Pubblica Cisl  ha deciso anche durante il mese di agosto di organizzare  una serie di iniziative di mobilitazione per sensibilizzare lavoratori e cittadini sugli effetti negativi dei provvedimenti tramutati in legge in questi giorni.A Fermo l'8 agosto ed a Pesaro il 10 agosto sono stati coinvolti decine di delegati Cisl e distribuito materiale in tutti i luoghi di lavoro mentre nelle due settimane a cavallo di ferragosto partirà la campagna di sensibilizzazione "In spiaggia contro lo spending" con gazebo e volantinaggi già programmati nelle spiagge di Falconara, Porto Recanati, Civitanova.Un’ estate di lavoro e mobilitazione per far comprendere gli effetti perversi di una malintesa spending review che taglia gli organici pubblici senza tagliare i costi inutili con conseguenze anche e soprattutto sulla collettività: dalla riduzione dei servizi, all'aumento di bollette ed utenze, al rischio isolamento delle piccole comunità locali colpite dalla soppressione di ospedali, tribunali ed uffici pubblici.LA RASSEGNA STAMPA DEL 19 AGOSTO 2012:
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09/08/2012 Funzione pubblica, protesta sotto l'ombrellone
La CislFunzionePubblica di Macerata si mobilita contro la manovra di revisione della spesa pubblica – spending review – approvata dal Parlamento.Lunedì 13 Agosto ore 21.30 a Porto Recanati (davanti la sede del Comune) e martedì 14 Agosto ore 21.30 a Civitanova Marche (Lungomare nord zona Pescheria) sarà allestito un “Punto Cisl Estate”, dove verrà diffuso materiale informativo relativo alla posizione Cisl nei confronti della spending review.A Porto Recanati, non avendo ricevuto dal Sindaco la necessaria autorizzazione per allestire il gazebo sul lungomare, sarà organizzato anche un volantinaggio per distribuire materiale informativo.«Nonostante il periodo estivo, e visto che la crisi non va in vacanza - recita un comunicato emesso dalla Categoria - anche noi abbiamo deciso di rimanere “aperti per ferie” dando vita ad alcune importanti iniziative di mobilitazione e di sensibilizzazione dei cittadini»Una manovra che il Segretario generale FP Cisl di Macerata Sistino Tamagnini definisce “scriteriata” e contro la quale si è mossa anche la FederazioneNazionaleCisl dei dipendenti pubblici, unico sindacato rimasto al tavolo di confronto con il Governo con idee e proposte concrete.«Sia chiaro – sostiene Tamagnini -  che noi abbiamo idee chiare su come fare la Spending Review senza tagliare posti di lavoro e servizi ai cittadini. E’ nostra intenzione quindi sfidare le controparti politiche e amministrative, sbarrando la strada a soluzioni “facili” – come quelle contenute nella manovra - che produrranno disagi gravi ai cittadini ed ai lavoratori senza però intaccare minimamente le vere diseconomie».
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09/08/2012 Il manifatturiero marchigiano continua a soffrire
COMUNICATO STAMPA IL MANIFATTURIERO MARCHIGIANO CONTINUA A SOFFRIRE: LA CISL INCALZA ISTITUZIONI E MONDO ECONOMICO Si confermano anche alla fine di questa prima metà dell’anno le difficoltà delle aziende e le ricadute negative sul mercato del lavoro regionale. Le imprese dichiarano un utilizzo degli impianti inferiore al 70% della capacità produttiva; la produzione industriale cala nel trimestre aprile/giugno del 5,2%, i fatturati del 5,3% con un andamento fortemente negativo sul mercato interno pari al 9,2% ed un rallentamento delle vendite anche sui mercati esteri.I dati peggiorano se ci riferiamo solo alle aziende artigiane. Tra i settori maggiormente colpiti l’edilizia che nelle Marche fa registrare una perdita occupazionale di almeno 5.000 addetti. Non va meglio nei settori del manifatturiero tradizionale ( filiera della moda, meccanica, legno) dove si perdono 17.000 posti di lavoro, secondo i dati pubblicati a giugno dall’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, mentre crescono le tensioni occupazionali anche nel commercio e in altri settori dei servizi.Sale il tasso di disoccupazione marchigiano che si attesta al 8,9 % ed è emergenza per i giovani dai 15 ai 24 anni, con disoccupazione al 34,7% nel primo trimestre 2012 nelle regioni del centro-Italia, a fronte del 29,4% dell’analogo periodo del 2011.Peggiorano a livello regionale i dati di utilizzo degli ammortizzatori sociali: nel periodo gennaio/luglio 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, aumenta la cig ordinaria del 38 % e la straordinaria del 18%; la cassa in deroga, in leggero decremento rispetto agli anni precedenti, ha coperto, al 15 giugno, 1.146.835 ore; per le sospensioni dal lavoro dei dipendenti artigiani le giornate erogate dall’EBAM (ente bilaterale artigiano), sono, alla data del 31 maggio, 193.745; in crescita del 50% i lavoratori che nei primi sei mesi del 2012 hanno fatto richiesta di disoccupazione ordinaria e del 5% quelli con requisiti ridotti; aumentano gli iscritti alle liste di mobilità dell’8,1% nei primi quattro mesi del 2012 e preoccupante è l’andamento dei lavoratori che hanno usufruito della mobilità in deroga che già in data 15 giugno hanno raggiunto le 1.259 unità.“Il quadro che emerge è più che preoccupante. – sostiene Tonino Bori responsabile del dipartimento mercato del lavoro della Cisl Marche – nonostante alcuni esempi in controtendenza, si confermano aree di debolezza e problemi di carattere strutturale nelle filiere produttive marchigiane; le imprese stanno licenziando con più disinvoltura che nel passato. La crisi ha messo in discussione certezze e punti di forza che avevano fatto la fortuna delle Marche: una manifattura con punte di assoluta eccellenza, un pil pro-capite elevato, tassi di disoccupazione bassi, un buon livello di esportazioni, una capacità generativa di impresa. - prosegue Bori nella sua analisi – la crisi è entrata ormai nel vissuto quotidiano delle persone e porta con sé disorientamento e paura di ciò che sarà; secondo l’ISTAT oggi il 37,2% delle famiglie marchigiane pensa di avere scarse risorse economiche a disposizione per vivere ed il 4,8% risorse assolutamente insufficienti. Se vogliamo limitare i danni alla coesione sociale - conclude Tonino Bori - è necessario che istituzioni e attori economici e sociali, trovino le idee e la forza per capire meglio il senso del cambiamento e costruire nuovi percorsi ; green economy, economia del mare, distretto culturale evoluto, investimenti sulla conoscenza, sostegno all’internazionalizzazione, sono piste di lavoro in parte già tracciate e in parte da implementare, in una logica che tenga insieme innovazione e cooperazione a tutti i livelli” .La Cisl sollecita la Regione Marche a riaprire il confronto a partire dall’attuazione del Piano per il Lavoro e le attività produttive. Un impegno che dovrà focalizzarsi in modo esclusivo su azioni e progetti da realizzare.La Cisl delle Marche crede inoltre che sia opportuno prepararsi al confronto, ormai prossimo, con l’Europa per la nuova programmazione sull’utilizzo dei fondi strutturali 2014/2020, che riserverà attenzioni particolari alle piccole medie imprese.Ancona 9/8/2012Ufficio stampa Cisl Marche :+393337612381
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09/08/2012 Fatti, non parole!!!
Tante parole spesso false e scorrette, tante affermazioni spesso offensive, abbiamo dovuto ascoltare nei mesi scorsi, rivolte in primis alla nostra Organizzazione, alla Cisl Scuola che un anno fa è stata la vera promotrice dell’accordo triennale per le assunzioni del personale docente ed Ata. Un accordo sottoscritto insieme a molte altre sigle, non a tutte … Un accordo che qualcuno ha allora definito “truffaldino”!!! Noi abbiamo sempre preferito discutere del merito delle questioni; a proposito dell’accordo “truffaldino”, varrebbe la pena chiedere a chi è stato assunto a tempo indeterminato se si considera vittima di un raggiro, o se ritiene che il “prezzo” pagato (la rinuncia ad uno scatto che nella maggior parte dei casi si riassorbe in pochissimo tempo grazie alla valutazione del  servizio pre-ruolo) sia eccessivo rispetto alla raggiunta stabilità del proprio lavoro.Siamo certi, in ogni caso, che i lavoratori sappiano giudicare il nostro operato per quanto produce, valutando i nostri comportamenti e non la stupida caricatura che ne viene talvolta proposta.La Cisl Scuola ha svolto col precedente governo, come ha sempre fatto e continuerà a fare con qualunque altro, un ruolo forte, determinato e diretto di interlocuzione. Ha sempre scelto di rappresentare così i lavoratori e i loro interessi, assumendone i problemi e cercandone le possibili soluzioni. Proprio la particolare durezza del contesto ci ha spinti e ci spinge ancora oggi, ad essere quanto mai ostinati nel rivendicare sedi di confronto in cui far valere la nostra capacità di azione e di proposta. Abbiamo così contrastato rischi alti e crescenti di emarginazione, a cui non saremmo sfuggiti imboccando il vicolo cieco di un antagonismo pregiudiziale, tanto appariscente quanto improduttivo.Tutti possono valutare, nella loro consistenza e nella loro efficacia, i risultati della nostra azione, quasi sempre condotta insieme alla maggioranza delle altre sigle sindacali: ce ne assumiamo la responsabilità e ne rivendichiamo il merito, pronti a riconoscere quello di chi riuscisse a fare di più e meglio.In realtà, sulle assunzioni (così come sugli scatti) a quelle Organizzazioni che si sono rifiutate di firmare ogni accordo, oggi non resta altra via che quella di rivendicare l’attuazione di intese prodotte dall’iniziativa di tutti gli altri sindacati e di rivendicarne il merito quando esse producono risultati. A queste Organizzazioni, noi oggi vogliamo rispondere con l’articolo pubblicato sul pagina Web della rivista “TuttoScuola.com”,  che riportiamo integralmente:Nomine in ruolo. Di chi il merito?Prima ancora che la notizia fosse ufficiale - anzi qualche ora prima - nel mondo sindacale c'era già la rincorsa a rivendicare il merito di quelle 21.112 nomine in ruolo, insperate nella loro entità fino a qualche giorno fa.A suon di comunicati stampa che bruciavano i tempi inondando le agenzie prima ancora che l'incontro informativo presso il Miur fosse concluso, alcuni sindacati avevano già piantato la bandierina del primo arrivato, nella speranza che l'opinione pubblica abboccasse.C'è anche chi, pur non partecipando all'incontro ministeriale riservato ai cinque sindacati rappresentativi, ha rivendicato il merito di quelle nomine, venute – a suo dire - dopo che il Miur era stato messo alle corde per i tanti ricorsi dei precari (!).Mancava soltanto qualcuno che dicesse "-io l'avevo detto! - e il quadro dei "vincitori" saliti sul carro sarebbe stato completo.C'è, però, una verità ricordata da pochi: il contratto per il piano triennale. Quelle 21.112 nomine non sono state un "una tantum" di benevola concessione.Quei posti son il risultato del piano triennale delle immissioni in ruolo contrattato e faticosamente concordato l'anno scorso dalla maggioranza dei sindacati rappresentativi all'Aran, e guardato allora da altri con diffidenza, come fosse stata una svendita.Ora però ....Per la cronaca: l'accordo per il piano triennale venne firmato da Cisl-scuola, Uil-scuola, Snals e Gilda il 19 luglio 2011. Gli attuali "vincitori" dell'ultima ora non c'erano o disdegnarono di parteciparvi. “Dentro la notizia” - 8 agosto 2012   TuttoscuolA.com  Noi c’eravamo, ci siamo assunti la responsabilità di contrattare e firmare ed oggi possiamo dire con soddisfazione che LE NOSTRE INTESE DANNO FRUTTO 67000 assunzioni nel 2011, 21112 assunzioni nel 2012. Fatti, non parole!!!  Cisl Scuola Marche
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08/08/2012 In ruolo altri 21.000 docenti. Le nostre intese danno frutto.
Dopo le 67.000 assunzioni dello scorso anno, entrano in ruolo nella scuola altri 21.000 insegnanti. Come da noi rivendicato, si dà continuità al piano triennale varato lo scorso anno grazie alle intese sindacali di cui la Cisl Scuola è stata protagonista determinante. Con le nuove assunzioni si rafforza l’obiettivo, da noi tenacemente perseguito, di una stabilizzazione del lavoro nella scuola, che certamente va incontro agli interessi di tanti lavoratori, ma favorisce anche una più efficace organizzazione del lavoro e quindi la crescita di qualità del servizio scolastico.I risultati ottenuti sono ancor più apprezzabili dato il contesto difficile che il Paese sta vivendo; a renderli possibili è ancora una volta un’azione sindacale condotta con serietà su obiettivi chiari e credibili.CONTINGENTE ASSUNZIONI PER LE MARCHECONTINGENTE NAZIONALE
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07/08/2012 Gli iscritti Cisl comprano 60.000 € di parmigiano in Emilia
Il terremoto dell’aprile scorso ne aveva distrutto i magazzini. Ma il Caseificio 4 Madonne di Lesignana - Provincia di Modena - ha trovato un nuovo e inaspettato cliente nella Cisl di Macerata, i cui iscritti hanno acquistato 4.300 kg di parmigiano per un valore di € 58.700.Un’incredibile maratona di solidarietà, alla quale hanno aderito centinaia lavoratori di tutti i settori. Scuola e pubblica amministrazione, operai e impiegati bancari, infermieri e pensionati. Tutti hanno risposto con entusiasmo, attraverso un gesto concreto di sostegno alla popolazione romagnola colpita dal sisma.Un’operazione logisticamente complessa, coordinata con grande efficienza dalla Segreteria della Cisl di Macerata, che ha prima diffuso la notizia in tutti i luoghi di lavoro, per poi organizzare concretamente l’acquisto. L’enorme carico è stato recapitato nella sede di Via Valenti la settimana scorsa da 2 camion, per poi essere distribuito in lungo e in largo per tutto il territorio della Provincia di Macerata.«Oggi più che mai – sostiene il Segretario generale Marco Ferracuti – siamo tutti orgogliosi di fare parte della Cisl, organizzazione che ha nella solidarietà uno dei suoi più importanti principi costitutivi. Una solidarietà che si manifesta attraverso gesti e impegni concreti e quotidiani e che ci aiuta tutti a ricordare l’importanza del paradigma associativo, da opporre alle derive individualistiche che caratterizzano il nostro tempo»
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03/08/2012 A rischio il futuro della Mediterranea
Si è chiusa con una fumata nera la trattativa per l’acquisizione della Mediterranea. Il Tribunale di Camerino non ha ritenuto idonee le garanzie presentate dalla nuova proprietà,la MediterraneaSRL.La società che fa capo a Vincenzo Ciulla era subentrata al precedente proprietario che nel marzo 2011 aveva messo in liquidazione l’azienda - gravata da un passivo di oltre € 40 milioni - collocando tutti i lavoratori in mobilità.Il fallimento venne decretato nel dicembre scorso. Ciulla subentrò con un contratto di affitto che si sarebbe perfezionato con l’acquisizione finale, assumendo a tempo determinato, e successivamente stabilizzando, i dipendenti in mobilità.Dopo un lungo tira e molla, Mediterranea srl e Tribunale di Camerino sembravano aver raggiunto un accordo su cifre, tempi e modalità di pagamento. Accordo che però il Tribunale si è rifiutato di sottoscrivere proprio per mancanza di idonee garanzie da parte della nuova proprietà.Non a caso, durante il passaggio di consegne, una parte dei lavoratori rifiutarono di essere assunti a tempo indeterminato dalla Mediterranea srl. Evidentemente, forse a ragione, non ritenevano credibile la nuova proprietà, che nonostante i tanti tavoli di confronto aperti e il coinvolgimento delle istituzioni a più livelli, di fatto non ha mai presentato un vero e proprio piano industriale per il rilancio dell’azienda.La situazione rimane molto grave. Il Tribunale ha manifestato la sua volontà di rientrare subito in possesso dei beni dell’azienda. Nel frattempo i lavoratori affrontano giornalmente forti disagi dovuti a variazioni repentine di programmi e organizzazione, nonché ai ritardi nei pagamenti e nella corresponsione delle mensilità arretrate. Una situazione insostenibile che rischia di aggravarsi ancora, scivolando verso la rottura definitiva.FLAI - CGIL                           FAI - CISL                          UILA – UILIvana Properzi                      Stefano Pepa                    Claudio Sbarbati
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02/08/2012 Spending review, rischio smembramento per la Provincia di Macerata
La Provincia di Macerata rischia lo smembramento. Grido d’allarme del Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, preoccupato per le conseguenze del decreto legge sulla spending review. Per evitarla è necessario che la Regione Marche decida in fretta sui confini delle nuove province ridistribuendo i Comuni e lasciando in vita 4 Enti.Ferracuti ipotizza diversi scenari, il primo dei quali è l’accorpamento di Macerata con Fermo ed Ascoli Piceno.«Si creerebbe così una super Provincia che avrebbe quest’ultimo Comune come capoluogo. La perdita di prossimità di servizi importanti come quelli espletati dall’ente provinciale produrrebbe conseguenze disastrose per i cittadini maceratesi. Senza contare che, stando a quanto dispone il decreto, questa soluzione candiderebbe Ascoli Piceno come capoluogo di Regione»Una soluzione assurda perla Cisl, ma non più del ventilato trasferimento di Macerata verso l’attuale capoluogo regionale. «L’unica possibilità per mantenere l’identità territoriale e culturale delle 4 provincie marchigiane, evitando gravi disagi ai cittadini è che Macerata acquisica un Comune dall’anconetano, cedendone alcuni ad Ascoli – Fermo». In questo modo tutti sarebbero in possesso dei requisiti territoriali (2.500 mq) e di popolazione (350.00) imposti dal decreto legge.«Da anni – sostiene Ferracuti -la Cisla tutti i livelli invoca un intervento di razionalizzazione della spesa pubblica per recuperare risorse eliminando sprechi ed inefficienze. Ma Il decreto legge sulla spending review interviene sul tema con soluzioni irragionevoli e pasticciate, risultato di quelli che sono ormai i marchi di fabbrica dell’azione del Governo: fretta eccessiva e mancanza di confronto con le istanze territoriali e sociali.  Ancora una volta il Governo impone ai cittadini sacrifici ingiusti ed inaccettabili».Quello che però bisogna assolutamente evitare, secondo Ferracuti, è lo smembramento della Provincia di Macerata «che determinerebbe la perdita dell’identità produttiva e socio-culturale di un intero territorio, preludio ad un irreversibile quanto inaccettabile declino del capoluogo».
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01/08/2012 Nasce il sindacato delle lavanderie self service
Nasce il Sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori che gestiscono le lavanderie self service.Grazie alla Federazione Lavoratori Somministrati Autonomi Atipici (FELSA) della CISL Marche - Federazione che offre rappresentanza e tutela al mondo del lavoro autonomo, delle libere professioni e delle piccole attività produt tive - i lavoratori di questo settore possono ora unirsi e coordinarsi tra loro per far conoscere a tutti il proprio mondo e per poter meglio rappresentare le proprie esigenze alla comunità politica e sociale.Quello delle lavanderie self service è un settore in grande sviluppo, la cui attività riscuote sempre maggiore successo tra i clienti e i consumatori, che apprezzano questo tipo di servizi e la loro capacità di coniugare qualità ed economicità.In occasione della adesione formale dei lavoratori del settore si è provveduto alla nomina di un Comitato di coordinamento che avvierà la propria azione nella Provincia di Macerata e che entro il 2012 si estenderà in tutto il territorio regionale delle Marche.In questa prima fase di avvio l’impegno del sindacato si concentrerà  sulla divulgazione e sulla valorizzazione dei servizi offerti dalle lavanderie a self service, sulla realizzazione di servizi ed economie di scala capaci di generare risparmi da riversare in agevolazioni per i consumatori, sull’accreditamento dell’associazione come interlocutore per le Istituzioni a tutti i livelli ed in particolare conla Regioneed i singoli Comuni.La sede operativa regionale dell’associazione risiederà presso la CISL di Macerata (Via Valenti 27/35) che per prima ha creduto sulla validità ed importanza di tale progetto
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30/07/2012 Prima intesa Asur - Sindacati sul Piano di Area Vasta
Con l’incontro di venerdì 20 luglio si è concluso il percorso di concertazione che ha visto impegnati il Sindacato ela Direzione dell’ Area Vasta 3 di Macerata sulla riorganizzazione del sistema sanitario provinciale. Un confronto dispiegato in una serie di incontri serrati, ai quali hanno partecipato la Cisl confederale, la Federazionedel Pubblico impiego e quella dei Pensionati, nei quali è stata condivisa una proposta quadro sull’assetto della sanità maceratese (il Piano di Area Vasta 3). Proposta che verrà ora sottoposta ad ulteriori momenti di confronto specifici per le quattro aree interessate: ospedale, territorio, prevenzione e ATL (area amministrativa tecnico logistica). A tal fine è stato istituito un tavolo permanente che preventivamente affronterà tutte le fasi di attuazione del processo.Il Piano introduce il concetto di ospedale diffuso, inteso come un’unica struttura dislocata su tutto il territorio provinciale valorizzando le specificità esistenti negli otto presidi provinciali L’obiettivo sarà realizzato riconvertendo i posti letto - oggi poco utilizzati - per pazienti in fase acuta (-187) con posti letto di lungodegenza e riabilitazione (+ 136). Migliora così l’efficienza dell’assistenza alle persone fragili, in particolare agli anziani, ma migliorano anche i percorsi per l’accesso alle strutture extraospedaliere. Grazie ai nuovi reparti di Medicina post acuzie il paziente infatti potrà accedere direttamente attraverso il proprio Medico di base, evitando il Pronto soccorso e il successivo ricovero (improprio) in ospedale.Elementi qualificanti del Piano sono il rafforzamento della Prevenzione, con particolare riguardo alla medicina del lavoro, e della Medicina territoriale. Distretti sanitari, Poliambulatori, Residenze sanitarie assistenziali, Residenze protette per anziani, Assistenza domiciliare integrata. Sono gli strumenti sui quali il Piano conta per rispondere ai bisogni, in enorme crescita, delle persone anziane, fragili e affette da pluripatologie croniche, degenerative ed invalidanti, prevenendo e ritardando nel tempo il ricorso all’ospedale, più appropriatamente riservato ai malati in fase acuta. Sarà necessario il coinvolgimento dei Medici di Medicina generale, da incentivare nella costituzione di studi associati, ma anche dei Medici specialisti, che l’Asur dovrà prioritariamente coinvolgere attraverso futuri accordi.In questo nuovo sistema un ruolo chiave sarà svolto dalle Case della salute che saranno attivate a Recanati, Matelica e Sarnano (in aggiunta a quella già esistente a Treia). Strutture destinate a garantire cure primarie con copertura di almeno 12 ore al giorno, servizi diagnostici e terapeutici specialistici, integrazione con servizi sociali,  prevenzione e  presenza di almeno un modulo di degenza residenziale a ciclo continuativo. Con l’eccezione di Sarnano le Case della salute saranno dotate di Punti di Primo Intervento, che si integreranno nella rete provinciale dell’Emergenza Urgenza. Una rete formata dai 3 Pronti Soccorso di Civitanova, Camerino e Macerata - dotati di Unità Operative di Rianimazione ed Utic - e dal Punto di primo intervento dell’Ospedale di San Severino Marche. Il PS di Macerata sarà poi potenziato dal punto di vista strutturale e dei posti letto. Completeranno la rete le Potes (Postazioni territoriali per l’emergenza sanitaria), attivate presso ogni PS ed ogni PPI.«Grazie al metodo della concertazione – recita un comunicato unitario della Direzione aziendale e dei rappresentanti sindacali – è stato possibile apportare sostanziali modifiche migliorative alle proposte contenute originariamente nel Piano al fine di garantire la qualità dei servizi socio sanitari dell’Area Vasta 3».Soddisfatto anche il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, che parla di un Piano “ragionevole” che, se realizzato così come concordato, non penalizzerà la qualità sanità maceratese. «La Cisl– afferma Ferracuti - si è approcciata a questo lungo e difficile confronto tenendo a mente la posta in gioco, che è la salute di 320.000 cittadini maceratesi e il futuro della più grande azienda provinciale, quella sanitaria. Eravamo e restiamo convinti che è possibile rendere più efficiente il servizio sanitario, migliorandone la qualità e riducendone i costi, ma solo se al centro delle scelte non ci sono le ricche e potenti lobbies, ma i  cittadini e i lavoratori del comparto».«Prendiamo atto di questa riorganizzazione - sostiene Sistino Tamagnini, Segretario generale della Cisl Funzione pubblica di Macerata - alla quale la Categoria ha partecipato con un impegno serio e responsabile. Dopo aver contribuito a definire "la cornice"  la nostra attenzione si sposta  sulla fase attuativa del Piano,  che avrà luogo a partire da settembre, e nella quale ci riserviamo di valutare in concreto le decisioni della Direzione aziendale. Sarà necessaria massima trasparenza per quanto riguarda il personale, i mezzi e le risorse che verranno messe in gioco in questo processo».Di riorganizzazione necessaria parla anche il Segretario generale dei Pensionati Cisl di Macerata Dino Ottaviani, secondo cui «l’impegno che il sindacato ha profuso partecipando al tavolo di confronto ha consentito di preservare i livelli di assistenza socio sanitaria, specie per gli anziani fragili, anche in un momento di risorse drasticamente ridotte. Ora è necessario fare un passo avanti e sperimentare a livello territoriale forme innovative di organizzazione. Pensiamo ad esempio agli ambulatori cardiologici o diabetici nelle residenze protette per anziani».Si apre ora la fase dell’attuazione concreta degli interventi nelle singole strutture coinvolte. Su questo punto il Segretario generale della Cisl non nasconde alcune preoccupazioni. «La riorganizzazione non può essere realizzata in due fasi distinte: tagli ed investimenti devono andare di pari passo. Deve poi essere fatta massima chiarezza sul quadro complessivo delle risorse disponibili. Solo a queste condizioni garantiamo piena disponibilità a partecipare, con serietà e spirito propositivo, alla costruzione del nuovo volto della sanità provinciale». 
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24/07/2012 Esodati. Mobilitazione nazionale Cgil, Cisl, Uil
Esodati. Mobilitazione nazionale Cgil, Cisl, UilNuova iniziativa di mobilitazione "per risolvere il problema di tutti i lavoratori esodati" il 26 luglio prossimo. Per Cgil Cisl e Uil l'ampliamento dei lavoratori derogati dall'applicazione dei nuovi requisiti pensionistici (c.d. esodati) - attuata con il decreto Legge n. 95/2012 - è un primo importante passo ottenuto grazie alla mobilitazione del sindacato ma non sufficiente a risolvere il problema di centinaia di migliaia tra lavoratrici e lavoratori.Cgil Cisl Uil ritengono infatti che debba essere rimosso ogni vincolo numerico rispetto ai soggetti che vanno salvaguardati.In questo senso un confronto di merito con il sindacato - più volte richiesto al Governo - avrebbe consentito di definire da subito i contorni della platea trovando una soluzione adeguata all'intera vicenda.Cgil, Cisl e Uil danno atto a tutti i gruppi parlamentari e alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati di aver in questi mesi lavorato per impedire che migliaia di persone fossero lasciati nell'incertezza più assoluta, senza stipendio e senza pensione. Alla luce però delle soluzioni soltanto parziali contenute nel D.L. n. 95/2012 chiediamo ora al Parlamento di migliorare il provvedimento in esame, tenendo conto delle osservazioni che sono state già formulate unitariamente dal sindacato nei mesi scorsi.Si tratta di una battaglia che Cgil, Cisl e Uil portano avanti a difesa della certezza del diritto e della credibilità delle istituzioni che non possono violare oggi patti sottoscritti in passato, cambiando le regole in corsa e disconoscendo quindi ogni impegno preso.Per questi motivi, Cgil, Cisl e Uil organizzano una nuova iniziativa nazionale di mobilitazione per il 26 luglio p.v. a Roma, con un presidio che si svolgerà in Piazza della Rotonda (Pantheon) a partire dalle ore 9,30, nel corso del quale interverranno i Segretari generali di Cgil, Cisl, Uil.Questa nostra iniziativa si inserisce nell'ambito di una generale mobilitazione del sindacato a difesa del lavoro, per lo sviluppo e per la crescita del Paese".
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06/07/2012 La riforma del mercato del lavoro
SINTESI DELLA LEGGE DI RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO  TIPOLOGIE CONTRATTUALI Al contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato viene riconosciuto un rilievo prioritario come forma comune di rapporto di lavoro, mentre le altre tipologie di contratto dovrebbero essere finalizzate a preservare nell’impiego del lavoro un margine di flessibilità necessario per fronteggiare le fluttuazioni economiche e produttive. In questa prospettiva, al fine di contrastare le forme “malate” di flessibilità, la riforma introduce limiti alle prassi di “mascherare” veri e propri rapporti di subordinazione ricorrendo ai contratti flessibili in modo da eludere gli obblighi e i costi del lavoro subordinato; applica il principio secondo cui i rapporti di lavoro flessibili debbano avere un costo maggiore dei contratti a tempo indeterminato e quindi risultare meno convenienti. APPRENDISTATO Il contratto di apprendistato, recentemente riformato attraverso il Testo Unico (d.lgs. 167/2011) con l’accordo delle parti sociali, diviene il canale privilegiato di accesso dei giovani al lavoro. Rispetto a quell’impianto, la riforma introduce ulteriori elementi di promozione dell’apprendistato quale forma contrattuale prevalente:-          una durata minima di sei mesi del contratto di apprendistato;-          un meccanismo che, per il primo triennio dall’entrata in vigore della riforma, condiziona la possibilità per le imprese con meno di 10 dipendenti di assumere nuovi apprendisti alla stabilizzazione del 30% degli apprendisti assunti negli ultimi 36 mesi; allo scadere del triennio la percentuale obbligatoria di stabilizzazioni salirà al 50%. In caso di non rispetto di queste percentuali, l’azienda potrà assumere solo un ulteriore apprendista e i contratti di apprendistato stipulati in eccedenza saranno convertiti in normali contratti di lavoro a tempo indeterminato;-          l’innalzamento, solo per le imprese con meno di 10 dipendenti, del rapporto tra apprendisti e dipendenti a tempo indeterminato da 1/1 a 3/2 (tre apprendisti ogni due lavoratori stabili);-          l’estensione agli apprendisti dell’ASPI, a tutela della disoccupazione.CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO Il costo contributivo del contratto a tempo determinato viene incrementato del 1,4% per finanziare l’erogazione dell’ASPI anche per i lavoratori a termine. La maggiorazione può essere recuperata dal datore di lavoro in caso di trasformazione del contratto in tempo indeterminato entro sei mesi dalla sua cessazione. Vengono inoltre introdotti diversi limiti alla reiterazione dei contratti a tempo determinato al fine di combattere catene abusive di rapporti: la successione di contratti a termine può raggiungere una durata massima di 36 mesi, a pena di conversione in rapporto a tempo indeterminato, senza possibilità di deroghe ed inclusi i periodi di somministrazione a tempo determinato e le eventuali proroghe;  inoltre l’intervallo di tempo minimo tra un contratto a termine e il successivo viene allungato da 10-20 giorni a 60-90 giorni (a seconda che il contratto abbia una durata inferiore o superiore ai sei mesi), riconoscendo altresì alla contrattazione collettiva la possibilità di ridurre tale termine minimo a 20-30 gg. per specifiche ragioni di organizzazione produttiva. Vengono inoltre riestesi i termini temporali per l’impugnazione dei contratti a termine illegittimi che il Collegato Lavoro aveva in precedenza ridotto. La riforma elimina l’obbligo per le aziende di inserire il c.d. “causalone”, ossia l’indicazione delle ragioni di carattere tecnico, produttivo e organizzativo che giustificano l’assunzione a tempo determinato, nel primo contratto a termine, purché di durata inferiore ai dodici mesi, e nel primo contratto di somministrazione a tempo determinato; in alternativa la contrattazione collettiva può derogare all’obbligo del “causalone” per i contratti a termine stipulati per specifiche ragioni organizzazione produttiva, purché riguardino non più del 6% del totale dei lavoratori occupati in una unità produttiva.  Il contratto a termine stipulato senza casuale non può però essere prorogato.PARTITE IVA Per contrastare le coperture di forme di lavoro subordinato, la riforma prevede che le prestazioni rese in partita Iva, ad eccezione di quelle ad elevata competenza teorica o tecnico-pratica o rese da professionisti iscritti agli albi o da soggetti con reddito annuo da lavoro autonomo superiore a 18.663 €, siano considerate, salva la possibilità per il committente di dare prova contraria, rapporti di co.co.co qualora ricorrano almeno due dei seguenti presupposti:-          la collaborazione duri complessivamente più di otto mesi nell’arco di un anno;-          il prestatore di lavoro ricavi dalla collaborazione più del 80% dei suoi corrispettivi annui;-          il prestatore di lavoro disponga di una postazione di lavoro fissa presso una delle sedi del committente.La riforma si applica in prima istanza solo ai nuovi rapporti, mentre viene previsto un regime transitorio di 12 mesi per permettere l’adeguamento alle nuove norme delle partite Iva già in corso. COLLABORAZIONI A PROGETTO Al fine di evitare utilizzi elusivi del lavoro a progetto in sostituzione di contratti di lavoro subordinato, la riforma introduce una definizione più stringente della nozione di “progetto”, che viene indicata come elemento essenziale di validità del rapporto di collaborazione, la cui mancanza comporta la conversione in contratto a tempo indeterminato. I rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto, sono altresì considerati rapporti di lavoro subordinato sin dalla data di costituzione del rapporto, anche nel caso in cui l’attività del collaboratore sia svolta con modalità analoghe a quella svolta dai lavoratori dipendenti dell’impresa committente.Il ricorso alle collaborazioni a progetto viene disincentivato sul piano contributivo prevedendo l’aumento graduale dell’aliquota contributiva fino ad arrivare nel 2018 alla parificazione al 33% con i contratti di natura subordinata.A tutela della posizione di particolare debolezza contrattuale e sociale del collaboratore a progetto, la riforma introduce limiti al potere di recesso anticipato del committente, rafforza il già vigente meccanismo di protezione per cessazione del lavoro introdotto mediante l’una tantum e introduce il salario minimo, da definirsi sulla base dei compensi del lavoro autonomo e dei minimi salariali fissati dalla contrattazione collettiva per lavoratori subordinati con mansioni equiparabili.LAVORO INTERMITTENTE Al fine di contenere il rischio che il contratto di lavoro intermittente (o “a chiamata”) possa essere utilizzato come copertura di un rapporto di lavoro subordinato di carattere continuativo, viene previsto un obbligo di comunicazione amministrativa preventiva da parte del datore di lavoro, a pena di sanzione pecuniaria, in occasione di ogni chiamata del lavoratore. Viene inoltre eliminata la mancata corresponsione al lavoratore dell’indennità di disponibilità per i periodi festivi in caso di non chiamata da parte del datore di lavoro. Il lavoro a chiamata potrà essere utilizzato, senza limitazioni, per soggetti over 55 e under 24 (a condizione che la prestazione sia svolta entro i 25 anni).LAVORO ACCESSORIO Viene riformata la disciplina previgente al fine di restringerne l’ambito di operatività: al limite di 5000 euro annui per prestazioni riferite alla totalità dei committenti, viene aggiunto un limite di 2000 euro per prestazioni a favore di ciascun committente che sia imprenditore commerciale o professionista. Nel settore agricolo l’utilizzo dei voucher sarà libero al di sotto dei  7.000 € di fatturato e solo per pensionati e studenti under 25. Per garantire maggiore trasparenza ed evitare abusi, i voucher saranno orari, numerati e datati. Essi saranno computati nel reddito necessario per il permesso di soggiorno e ne verrà ridefinita la percentuale di versamento contributivo.TIROCINI E STAGE La riforma affida alla Conferenza Stato-Regioni il compito di avviare il percorso di ridefinizione della disciplina dei tirocini mediante un accordo-quadro orientato a coordinare tale istituto con le altre tipologie di contratto formativo e prevenirne gli abusi, mediante la l’individuazione degli elementi e delle attività qualificanti il tirocinio e la previsione di una congrua indennità per eliminare l’attuale regime di gratuità in cui operano i tirocinanti.ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE Le associazioni in partecipazione con apporto di lavoro e partecipazione agli utili vengono limitate alla soglia di tre associati: al di sopra di tale soglia, nonché in ogni caso di associati che apportano lavoro senza partecipazione agli utili o di prestazioni non  connotate da competenze elevate acquisite attraverso percorsi formativi o rilevanti esperienze pratiche, si prevede la conversione in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. FLESSIBILITÁ IN USCITA: NORME SUI LICENZIAMENTI INDIVIDUALI E ART. 18LICENZIAMENTI PER MOTIVI DISCRIMINATORI Prevedono sempre il reintegro del lavoratore, A prescindere dalla motivazione adottata e dalla dimensione dell’impresa, implicano sempre il reintegro, sostituibile con l’indennizzo a scelta del lavoratore, si aggiunge il risarcimento del danno.LICENZIAMENTI PER MOTIVI DISCIPLINARI Quando il giudice accerta la mancanza di giusta causa del licenziamento possono verificarsi due situazioni:a)       in via principale il giudice condanna il datore di lavoro alla reintegrazione del lavoratore, quando il fatto contestato al lavoratore non sussista o costituisca comportamento punibile con sanzioni inferiori, in base ai contratti collettivi di lavoro e ai codici disciplinari. Al reintegro, sostituibile con indennizzo su scelta del lavoratore, si aggiunge un risarcimento non superiore a 12 mensilità.b)       In via secondaria, per le altre ipotesi di illegittimità del licenziamento disciplinare, il giudice condanna il datore di lavoro ad un indennizzo da12 a24 mensilità.LICENZIAMENTI PER MOTIVI ECONOMICI Si tratta dei licenziamenti motivati da ragioni inerenti all’attività produttiva e all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa. E’ obbligatoria una procedura sindacale di conciliazione, preventiva al licenziamento, da esperirsi tra datore di lavoro, lavoratore e organizzazioni sindacali pressola Direzione Provincialedel Lavoro. Durante la procedura le parti dovranno valutare i motivi del licenziamento, la possibilità di ricorrere a soluzioni alternative al licenziamento stesso, nonché misure di sostegno del lavoratore interessato (ammortizzatori sociali e risorse per la sua ricollocazione professionale). La procedura di conciliazione obbligatoria, da concludersi in tempi brevi (20 giorni, salvo proroga decisa tra le parti), coinvolge il sindacato preventivamente al licenziamento e gli garantisce uno spazio importante per la tutela del lavoratore, tramite la valutazione dei motivi economici addotti a giustificazione del licenziamento e l’individuazione di soluzioni alternative ad esso. Se la conciliazione si conclude con la risoluzione consensuale del rapporto, il licenziamento ha efficacia dal giorno di avvio della procedura, salvo il diritto al preavviso o all’indennità sostitutiva, ma il periodo di lavoro svolto durante la conciliazione si considera preavviso lavorato. Producono effetti sospensivi sull’efficacia del licenziamento la maternità/paternità e l’infortunio sul lavoro. Il lavoratore ha diritto all’Aspi. Se al termine della procedura di conciliazione le parti non trovano un accordo, il lavoratore potrà comunque impugnare il licenziamento ricorrendo al giudice, che applicherà anche in questo caso un doppio binario di tutele: a)       in via principale il giudice condanna il datore di lavoro alla reintegrazione del lavoratore, quando il motivo economico non sussista o coincida con l’inidoneità fisica o psichica del lavoratore o il licenziamento sia stato intimato in violazione del periodo di comporto per malattia, infortunio, maternità. Al reintegro, sostituibile con indennizzo su scelta del lavoratore, si aggiunge un risarcimento non superiore a 12 mensilità.b)       In via secondaria, per le altre ipotesi di illegittimità del licenziamento economico, il giudice condanna il datore di lavoro ad un indennizzo da12 a24 mensilità. Qualora il lavoratore ritenga che il licenziamento economico mascheri un licenziamento discriminatorio o disciplinare, può rivolgere domanda al giudice che, nel caso in cui ritenga fondata la richiesta, applicherà il regime di tutela previsto per i licenziamenti discriminatori o per quelli disciplinari. Grazie al mantenimento della possibilità reale di reintegro per tutte le tipologie di licenziamento e alla previsione della procedura obbligatoria di conciliazione preventiva per i licenziamenti economici, l’art. 18, anche con le modifiche apportate, continuerà a garantire un forte livello di tutela per i lavoratori in caso di licenziamento e a svolgere la funzione di deterrente contro discriminazioni e di abusi che dovessero verificarsi nei luoghi di lavoro.RITO SPECIALE PER LE CONTROVERSIE SUI LICENZIAMENTI. La riforma prevede l’introduzione di un rito urgente per le controversie giudiziali relative ai licenziamenti al fine di velocizzare i tempi della giustizia del lavoro in materia.AMMORTIZZATORI SOCIALIINTRODUZIONE PROGRESSIVA DELLA NUOVA ASPI (Assicurazione Sociale per l’Impiego)Definizione. L’ASPI è il nuovo regime di assicurazione contro la disoccupazione involontaria che entrerà progressivamente in vigore a partire dal 1 gennaio 2013, per andare a regime nel 2017, e che sostituirà tutte le attuali indennità di disoccupazione e di mobilità.Ambito di applicazione. L’ASPI si presenta con un ambito di applicazione più ampio di quello degli attuali strumenti : vi potranno infatti accedere anche apprendisti, soci lavoratori di cooperativa con rapporto di lavoro subordinato e dipendenti della PA con contratto non a tempo indeterminato.Requisiti Per l’accesso all’ASPI. Varranno gli stessi requisiti ad oggi previsti per l’indennità di disoccupazione non agricola ordinaria: anzianità assicurativa di almeno due anni e 52 settimane di contribuzione nell’ultimo biennio.Durata. Seguirà la seguente progressione: 2013 2014 2015 2016 Fino a 50 anni  8  8 10 (a regime) 12 50-54 anni 12 12 12 (a regime) 12 55 e oltre 12 14 16 (a regime) 18 Importo. L’indennità dell’ASPI è rapportata alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni ed è pari al 75% per la parte di retribuzione mensile inferiore all’importo di 1.180 euro incrementata del 25% per la parte di retribuzione superiore a tale importo, fino ad un massimale di 1.119 euro. L’indennità verrà ridotta del 15% dopo i primi sei mesi di fruizione e di un ulteriore 15% a decorrere dal dodicesimo mese. Nel complesso, il valore dell’ASPI sarà più elevato dell’attuale indennità di disoccupazione ed avrà trattamenti iniziali analoghi all’indennità di mobilità per le retribuzioni mensili fino a 1.200 euro e più elevati per quelle superiori. Mini-Aspi. Sostituisce ed estende l’attuale indennità di disoccupazione con requisiti ridotti ed è finalizzata a tutelare i lavoratori con contratti brevi e discontinui che possano far valere almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi dodici mesi senza alcun altro requisito assicurativo. L’indennità, calcolata con le stesse modalità dell’ASPI, viene corrisposta durante l’anno di disoccupazione (non più l’anno successivo come avviene ora) e mensilmente per un periodo pari alla metà delle settimane di contribuzione negli ultimi dodici mesi.CASSA INTEGRAZIONE Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, rimangono gli strumenti della CigO e della CigS nei settori dove già sono previsti. Viene portata a regime l’estensione della CigS ai settori che ne richiedevano il rinnovo annuale. Dal 2016 la Cigs non potrà essere più utilizzata in caso di procedure concorsuali. Al fine di garantire la graduale transizione verso il nuovo regime,la Cig in deroga viene mantenuta per gli anni 2013-2016 con risorse decrescenti.FONDI BILATERALI DI SOLIDARIETÁ Per i settori privi di cassa integrazione, e per le imprese sopra i 15 dipendenti, la riforma prevede l’obbligo di costituzione di Fondi bilaterali di solidarietà per finanziare trattamenti di integrazione salariale nei casi di riduzione o sospensione del lavoro dovuti a causali previste dalla normativa sull’integrazione salariale. Saranno istituiti con decreto interministeriale sulla base di accordi collettivi stipulati dai sindacati maggiormente rappresentativi ed avranno validità erga omnes. I Fondi saranno finanziati con la contribuzione di datori di lavoro e lavoratori nella misura di due terzi e un terzo. Per i settori per i quali, entro marzo 2013, non verranno stipulati accordi per attivare fondi di solidarietà, verrà istituito un fondo di solidarietà residuale, con prestazione pari all'integrazione salariale e con contribuzione a carico del datore di lavoro. Per le imprese sotto i 15 dipendenti operanti in settori con consolidati sistemi di bilateralità, sarà possibile rivedere entro i prossimi sei mesi la disciplina dei fondi bilaterali per assicurare ai lavoratori forme analoghe di sostegno al reddito (c.d. “modello alternativo”). ESODI LAVORATORI ANZIANI. Viene creata una doppia cornice giuridica per gli esodi dei lavoratori anziani:- sulla base di accordi aziendali, le imprese potranno anticipare il pensionamento dei lavoratori che raggiungeranno i requisiti pensionistici nel corso dei successivi 4 anni, assumendosi l’onere di corrispondere all’INPS la provvista per la prestazione pensionistica e la contribuzione per il periodo interessato;- gli accordi e i contratti collettivi istitutivi dei fondi di solidarietà possono prevedere che, a partire dal 2017, l’aliquota contributiva oggi destinata a finanziare l’indennità di mobilità venga versata a favore del fondo per finanziare misure di sostegno al reddito all’interno di processi di agevolazione all’esodo.INCENTIVI ALLE ASSUNZIONI In sostituzione dell’eliminato contratto di inserimento e degli incentivi alla ricollocazione dei lavoratori in mobilità, vengono introdotti incentivi per la ricollocazione di disoccupati over 50 e di donne disoccupate e inoccupate: dal 1 gennaio 2013, l’assunzione di tali soggetti comporterà la riduzione del 50% dei contribuiti a carico del datore di lavoro per un periodo di 12 mesi, e di 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato.POLITICHE ATTIVE E SERVIZI PER L’IMPIEGOVengono introdotte disposizioni che puntano al rafforzamento delle politiche attive, insieme ad una delega al Governo per giungere, previa intesa con le Regioni, ad un riordino complessivo della materia. La formazione e qualificazione professionale sono poste al centro dei processi di collocamento dei lavoratori e si valorizzano, anche mediante la creazione di un’unica banca dati telematica, le sinergie tra Inps, centri per l’impiego e agenzie private del lavoro.TUTELA DEL LAVORO E LEGALITA' È prevista la revoca delle prestazioni a sostegno del reddito in caso di condanna per terrorismo, mafia e strage; E’ valorizzato il ruolo della contrattazione collettiva nell’individuare procedure di controllo della regolarità degli appalti; Al fine di garantire il mantenimento della condizione di regolarità dei lavoratori immigrati che perdono il posto di lavoro e il loro reinserimento al lavoro, la riforma proroga da sei mesi ad almeno un anno, o comunque alla durata delle eventuali misure di sostegno del reddito, il periodo minimo di iscrizione di questi lavoratori nelle liste di collocamento; Vengono reintrodotti gli strumenti di garanzia contro la pratica incivile delle dimissioni in bianco, prevedendo specifiche forme di tutela per la lavoratrice madre e il lavoratore padre. PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORILa riforma conferisce una delega al Governo per riformare le norme in materia partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale e agli utili e al capitale d’impresa.
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06/07/2012 Pensionati Cisl in "trasferta" a Capannori
Sabato 23 giugno scorso i pensionati della Cisl di Macerata sono andati in “trasferta” a Capannori, Comune della Provincia di Lucca salito agli onori della cronaca per aver ideato e sviluppato il Progetto “Rifiuti 0 entro il2020”. L’iniziativa è incentrata sulla raccolta differenziata domiciliare dei rifiuti unita ad azioni come il compostaggio domestico, lo spinaggio di acqua potabile, latte e detersivi, il mercatino dello scambio e del riuso ecc. Un progetto ambizioso che tutela l’ambiente, migliora la qualità della vita, crea posti di lavoro e sviluppa spazi pubblici di partecipazione sociale e civile. Abbiamo intervistato Marisa Sensini, componente di Segreteria della Federazione dei pensionati Cisl di Macerata. Dove nasce l’attenzione all’ambiente dei pensionati della Cisl di Macerata?  La tematica ambientale è stata sviluppata dalle donne pensionate della Cisl, che nel marzo del 2010, inoccasione della giornata della donna, organizzavano a Caldarola un convegno dal titolo Solidambiente. L’intento era quello di approfondire le tematiche della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile, legandole ad un impegno di solidarietà nei confronti della popolazione della Tanzania.Ambiente e solidarietà quindi? Abbiamo acquistato 2000 borse di tessuto grezzo per la spesa fatte a mano in Tanzania, distribuite poi dietro offerta libera nelle nostre sedi, in appositi stands e banchetti e nei supermercati. L’idea era quella di sensibilizzare la cittadinanza indirizzandola verso il superamento dell’uso delle borse di plastica, estremamente dannose per l’ambienteQuali altre azioni avete sviluppato?Nel novembre del 2010, in occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti, abbiamo organizzato un convegno a Cingoli (Meno rifiuti per tutti) per approfondire la tematica della prevenzione attraverso il racconto di amministratori locali che, con esperienze concrete e buone prassi, hanno puntato sulla riduzione della produzione dei rifiuti.Che cosa vi ha insegnato l’esperienza di Capannori?In primo luogo che tante delle cose su cui abbiamo riflettuto in questi ultimi anni sono realizzabili concretamente. Ridurre la produzione dei rifiuti, riciclare, coinvolgere la cittadinanza a partire dai bambini e dai giovani. Certo è fondamentale il ruolo dell’amministrazione locale, che attraverso il progetto “rifiuti zero” è riuscita a intestarsi un’azione “di eccellenza” che, sono certa, avrà riflessi politici importanti.E’ possibile replicare quest’esperienza in altre realtà locali?Capannori è un comune di 45.000 abitanti, situato in una zona pianeggiante. Certamente sono caratteristiche ideali per sviluppare questo tipo di azioni. Il progetto, apportando i dovuti correttivi, è certamente esportabile in altre realtà locali come quella maceratese. A condizione però che si riescano a creare le stesse condizioni di entusiasmo e convinzione che abbiamo visto nell’amministrazione e nei cittadini di Capannori.Intervistiamo ora Giammario Marchetti, Segretario della Lega dei pensionati di Tolentino, al quale dobbiamo l’idea di questa “trasferta”. Per quale ragione ha voluto portare i pensionati della Cisl in visita a Capannori?Ho conosciuto l’anno scorso l’Assessore all’ Ambiente di Capannori, intervenuto ad un incontro svolto a Tolentino. Un incontro al quale hanno partecipato solo 3 dei 57 Comuni maceratesi invitati. Ho pensato che sarebbe stato positivo far conoscere questa realtà anche nella nostra provinciaCosa pensa del progetto “Rifiuti 0”?Credo che, con alcuni accorgimenti, possa essere attuabile anche nella nostra Provincia. In particolare ritengo necessario che si sviluppi una raccolta differenziata dei rifiuti molto attenta, limitando al minimo la raccolta indifferenziata, da garantire ad esempio non più di una volta al mese. Questo ci consentirebbe di fare a meno dell’inceneritore.Quale aspetto l’ha colpita di più del progetto?Sicuramente “la via dell’acqua”. Capannori è un Comune molto vasto, con 40 frazioni localizzate geograficamente in modo particolare. Ci sono moltissime fonti d’acqua alle quali sono stati applicati appositi impianti di ionizzazione che la rendono potabile. Molto positivo è anche l’attribuzione ad ogni famiglia di un “codice a barre” che consente di valutare a campione la  qualità della raccolta differenziata, riconoscendo uno sconto sulla Tarsu agli utenti che, facendola bene, consentendo al Comune di guadagnare sui materiali riciclati.
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05/07/2012 35 estetiste formate dallo IAL a Macerata
Si sono appena conclusi i due corsi per ESTETISTE organizzati dallo IAL (Innovazione Apprendimento Lavoro) Marche, Centro di Formazione Professionale di Macerata.In tutto sono state formate 35 allieve. 15 di esse si sono specializzate e possono ora aprire attività in proprio. Altre 20 si sono qualificate e possono lavorare come dipendenti. Tutte le allieve hanno completato i corsi con risultati eccellenti.Sono aperte le iscrizioni per i prossimi corsi per ACCONCIATORI ED ESTETISTE. Basta rivolgersi alla sede IAL di Macerata Via dei Velini 52 – Tel 0733-240171 e 0733-261383. I corsi, in avvio a settembre, sono a numero chiuso.Complimenti alle nuove formate e un arrivederci per i nuovi corsi.
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05/07/2012 Un sussidio per i disoccupati
In attuazione al Protocollo d’ intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 dicembre 2011 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, è in arrivo il sussidio di 200 euro mensili per un periodo massimo di 6 mesi (in due rate da 600 euro ciascuna) per 1.200 beneficiari (v. DGR 961/2012).BENEFICIARI: ex lavoratori dipendenti (residenti dal 16/07/2009 nella Regione Marche), che hanno perso il lavoro dal 01/01/2010 e che sono disoccupati, ovvero privi di qualunque rapporto di lavoro a causa di: licenziamento dimissioni per giusta causa mancato rinnovo di un contratto di lavoro a termine (anche contratto di somministrazione, apprendistato e collaborazioni). Vi rientrano i lavoratori che hanno perso il lavoro dopo il 01/01/2010 e che hanno maturato a partire dal 01/09/2009 un periodo lavorativo di almeno 3 mesi, ovvero 90 giorni, con uno o più contratti anche non continuativi. Sono ricompresi i lavoratori subordinati (anche con contratto di somministrazione e di apprendistato ) e i contratti di collaborazione. La domanda, completa di dati ISEE e ISEE rimodulato va presentata  ad un CAF convenzionato (è possibile rivolgersi a tutte le sedi di CGIL, CISL, UIL), dal 16 luglio al 31 agosto 2012SCARICA IL VOLANTINO
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20/06/2012 «Siamo qui per manifestare tutta la nostra indignazione»
«Siamo qui per manifestare tutta la nostra indignazione e disapprovazione sul modo in cui sta operando il Governo e torneremo a farlo ogni qualvolta sarà necessario». Con queste parole   Mario Canale, Segretario Generale della Federazione Pensionati Marche,   introduce il suo intervento alla Manifestazione nazionale a Roma organizzata dalle Federazione nazionali dei Pensionati di CGIL, CISL e UIL per protestare contro le manovre del Governo che colpiscono duramente i pensionati. Clicca qui per scaricare l' intervento del Segretario Generale FNP CISL MARCHE, Mario Canale Facciamo il punto con la Federazione Pensionati Cisl
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20/06/2012 Momento drammatico, servono risposte straordinarie
I dati occupazionali della prima parte dell'anno, ci mostrano che stiamo vivendo il momento più drammatico dall'inizio della crisi. L'apice non e' ancora stato raggiunto e le cose non miglioreranno nel 2013. La domanda non è quando finirà la crisi, ma come ne usciremo?Non possiamo improvvisare. Le forze economiche, politiche e sociali devono sapere insieme immaginare e costruire il futuro del nostro territorio trovando una nuova vocazione produttiva.Mettere insieme le risorse e puntare su alcuni progetti condivisi non è più rimandabile. Occorre avere il coraggio di scegliere, con la consapevolezza che di fronte ad una crisi straordinaria non si possono dare risposte ordinarie.Il nostro è un territorio storicamente manifatturiero e non è pensabile che questa caratteristica sparisca. Dobbiamo pero' promuovere la nascita di nuovi settori produttivi e contemporaneamente aiutare a riconvertire e far crescere quelli tradizionali.Il nostro inestimabile patrimonio museale e le bellezze paesaggistiche devono essere valorizzate e messe a sistema.Trasformare le nostre perle in un tesoro è possibile se  i 57 Comuni iniziano a lavorare in sinergia, varcando i limiti del municipio e costruendo un'offerta turistica su scala provinciale.Il tavolo di concertazione presieduto dal Presidente della Provincia e partecipato dalle forze sociali e produttive del territorio è un occasione per compiere insieme le scelte di cui abbiamo bisogno, garantendo la coesione sociale che deve restare il viatico del nostro sviluppo.Ogni giorno incontriamo centinaia di persone che ci raccontano la loro disperazione chiedendo aiuto e la speranza di poter credere in un futuro.Per questo chiediamo a tutti i sindaci di aderire, partecipando con risorse proprie, al Fondo provinciale a sostegno di chi ha perso il lavoro e terminato gli ammortizzatorisociali. Insieme è possibile dare una risposta concreta alle persone e alle famiglie cheattraversano una fase drammatica e si sentono soli e vulnerabili.Marco Ferracuti - Segretario generale della Cisl di Macerata
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15/06/2012 Corso di preparazione per agenti di polizia municipale
CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSO PER AGENTE DI POLIZIA MUNICIPALE Corso di Formazione II° livello (40 ore)  IAL – Innovazione Apprendimento Lavoro Marche Srl – ente di formazione professionale accreditato presso la Regione Marche per tutte le tipologie formative ai sensi della DGR n. 62/2001 e DGR n. 2164/2001 e s.m. e i., e certificato UNI EN ISO 9001:2008 con atto n. 15074 da Certiquality Srl, organizza un corso di preparazione di II° livello per  aspiranti al concorso di agente di polizia municipale.  REQUISITI RICHIESTI: Il corso è rivolto ad utenti che hanno già fatto un corso base nel settore e/o che dispongono già di conoscenze di base nelle materie contenute nel programma formativo, ovvero di conoscenze nell’ambito che vanno oltre la conoscenza acquisita nella maturità scolastica con spiccata connotazione giuridica, di diritto pubblico e punitivo.Si richiede, diploma di maturità superiore (quinquennale) e/o laurea per accedere ai concorsi della pubblica amministrazione.ARTICOLAZIONE CORSO:Le lezioni si svolgeranno 2/3 volte alla settimana in orario pre-serale e qualche sabato mattino, per un totale di 40 ore, presso la sede formativa dello IAL Marche Srl, in Via dei Velini, 52/b di Macerata.Il corso prevede verifiche di apprendimento con rilascio di attestato di frequenza previo superamento della prova finale per coloro che non superano il 25% delle assenze massime consentite sul monte ore totali.Il corso è a numero chiuso. SCADENZA ISCRIZIONI: 22 giugno 2012 PROGRAMMA - Materie di Studio: Principi di Diritto Costituzionale - Approfondimento sul decentramento amministrativo - Il Procedimento Amministrativo L. 241/1990 - Sintesi Critica sul diritto degli Enti Locali - Diritto Amministrativo Punitivo L. 689/1981 - Principi di Diritto Penale e Attività di Polizia Giudiziaria - Principi dell’attività di Polizia Edilizia - Aspetti Penali.  PARTENZA CORSO: 26 giugno 2012 SEGRETERIA ORGANIZZATIVA:Ial Marche Srl - Cfp di MACERATAVia dei Velini n° 52/bTel. 0733/240171-261383
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14/06/2012 Potenziate le attività dei piccoli ospedali
Prosegue il confronto sulla riorganizzazione della sanità nella Provincia di Macerata.Ieri,  mercoledi 13 giugno, i sindacati confederali e di categoria hanno incontrato la Direzione  dell'Area Vasta 3 di Macerata, per quello che è stato il primo vero incontro strettamente territoriale, ossia senza la presenza dei vertici regionali dell'Asur.Quasi 5 ore di confronto per  definire le "cornici", ossia le questioni di fondo di una riorganizzazione che coinvolgerà i servizi sanitari ospedalieri, territoriali e di prevenzione così come l'area amministrativa tecnica e logistica. Una riorganizzazione i cui dettagli saranno approfonditi nei prossimi mesi, previo confronto con i Sindacati di Categoria.Per il momento poche sono le certezze. La provincia di Macerata sarà dotata di un Presidio ospedaliero unico, diffuso sul territorio. Gli ospedali di Macerata, Civitanova Marche e Camerino resteranno strutture destinate a curare pazienti in fase acuta.A Recanati, Matelica, San Severino, Tolentino e Treia sarà invece portato a termine un processo, in parte già in corso, di riconversione in strutture per pazienti cronici e fragili. Questo comporterà il potenziamento delle attività, con l'attivazione di nuovi posti letto di lungodegenza, riabilitazione intensiva e medicina post acuzie.E proprio sulla situazione dei piccoli ospedali si è dipanato ieri un confronto serrato. Due sono le parole d'ordine della riorganizzazione: appropriatezza della cura e sicurezza del paziente. Certamente da queste operazioni deriveranno anche risparmi che bisognerà decidere come e dove reinvestire, privilegiando in ogni caso i servizi ai cittadini.Ma questa è un'altra storia. Per il momento non si parla di soldi, ma di posti letto e di volumi di attività e prestazioni. Nel prossimo incontro, in programma per il 20 giugno, il confronto proseguirà sulle due strutture più grandi  della nostra Provincia, ossia gli ospedali di Macerata e Civitanova Marche.  
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13/06/2012 Macerata, le richieste del sindacato arrivano a Roma
Il Prefetto di Macerata ha informato il Governo sulle problematiche evidenziate dal sindacato  nella riunione del 5 giugno scorso. Con una nota del 12 giugno, l'Ufficio Territoriale del Governo di Macerata afferma che «la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministro dell'Interno sono stati resi edotti di tutte le problematiche e delle forti preoccupazioni evidenziate nell'incontro». Incontro nel quale il sindacato ha posto all'attenzione del Prefetto alcuni punti critici.I vincoli stringenti del patto di stabilità impediscono agli enti pubblici più virtuosi di spendere soldi che hanno in cassa. In alcuni casi, come quello della Provincia di Macerata, i soldi servirebbero per per pagare lavori fatti da imprese locali o per assegnare nuovi appalti che ridarebbero ossigeno all'asfittica economia maceratese.Una soluzione possibile è la "regionalizzazione" del Patto, ossia la rinuncia  da parte della Regione Marche, a spendere risorse per allentare il vincolo che grava su Provincie e Comuni.Il sindacato ha richiesto anche maggiore impegno alle banche locali. In un momento drammatico per l'economia del territorio gli istituti di credito sono chiamati a sostenere imprese e famiglie con maggiore flessibilità e disponibilità.Terzo punto critico è il protocollo sugli appalti. Firmato nel 2010, prima Provincia nella Marche, l'accordo contiene una check listi di principi e criteri di azione, applicabili al settore degli appalti pubblici di servizi e forniture a società cooperative, con l’ obiettivo di tutelare più incisivamente i lavoratori garantendo maggiore qualità nei servizi erogati.Un protocollo che ancora oggi risulta in parte inapplicato.  L'impegno del Prefetto sarà quello di vigilare e di sollecitarne una maggiore attuazione.  
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12/06/2012
Venerdì 22 giugno e mercoledì 11 luglio al Bar del Parco di "Villa Cozza" (in Via B. Gigli 2 a Macerata) l'Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) si svolgerà l'iniziativa gratuita:BIBLIOTECA DEI LIBRI VIVENTI
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12/06/2012
                    Dalla Provincia di Macerata sono previsti tre pullman con le seguenti partenze: PULLMAN 1MACERATA Stadio Helvia Recina ORE 4.30PIEDIRIPA DI MACERATA Bar Torquati ORE 4.40TRODICA Hotel San Crispino ORE 4.50CIVITANOVA MARCHE Parcheggio Globo ORE 5.00 PULLMAN 2MACERATA Stadio Helvia Recina ORE 4.30TOLENTINO Hotel 77 ORE 5.00MUCCIA Bivio Maddalena ORE 5.30 PULLMAN 3TOLENTINO Hotel 77 ORE 4.20PIEDIRIPA DI MACERATA Bar Torquati ORE 4.40MONTECOSARO Ex Sadam ORE 4.50CIVITANOVA MARCHE Parcheggio Globo ORE 5.00 per prenotazioni telefonare ai seguenti numeri:CGIL 0733 245711 - CISL 0733 407511 - UIL 0733 231645         
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12/06/2012 Stop al sindacato nella Casa di riposo
Vietato l'ingresso del sindacato nella Casa di riposo di Loro Piceno. La denuncia viene da Laura Raccosta, Segretario regionale della Cisl Funzione pubblica, alla quale venerdì sera è stato impedito l'accesso in struttura per svolgere l'assemblea sindacale regolarmente indetta.Lo stop è stato intimato dalla Cooperativa "Insieme" che gestisce i servizi della Casa di riposo.  A quanto sembra i vertici della Cooperativa hanno intimato alle lavoratrici di non permettere a nessuno di accedere. La sindacalista non ha potuto far altro che chiedere l'intervento delle forze dell'ordine.«Non vogliamo credere - scrive Laura Raccosta -  che il divieto di svolgere l’assemblea possa essere riconducibile ad una nostra richiesta di chiarimenti sulla somministrazione dei farmaci in struttura». Richiesta inviata al Sindaco e indirizzata per conoscenza alla Procura della Repubblica ed ai NAS. Richiesta alla quale ancora oggi non sono state date risposte.Non è la prima volta che le lavoratrici della Casa di riposo subiscono ingiustizie a Loro Piceno. A dicembre scorso la Cooperativa non aveva pagato loro  stipendi e tredicesime.Solidarietà alle lavoratrici, cui è stato negato un diritto fondamentale, è stata espressa dal Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti che ha assicurato loro tutta la tutela necessaria.Ferracuti stigmatizza il comportamento di tanti enti pubblici che nel settore socio assistenziale bandiscono gare di appalto al massimo ribasso, esponendo lavoratori ed utenti a sfruttamento e sciacallaggio.Secondo Ferracuti  « è necessario che tutte le Pubbliche amministrazioni applichino i principi contenuti nell’ "atto di indirizzo in materia di condizioni di lavoro negli appalti", strumento di civiltà che protegge i lavoratori e gli utenti dei servizi  persone vulnerabili che meritano la massima attenzione e rispetto».Di condotta antisindacale parla  Sistino Tamagnini, Segretario generale della Cisl Funzione Pubblica di Macerata secondo il quale «quanto è successo costituisce una violazione dello Statuto dei Lavoratori, alla quale reagiremo interessando l'autorità giudiziaria».  
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09/06/2012 I sindacati incontrano il Comune sul bilancio
Si è svolto ieri un incontro tra Comune e  Sindacati sul bilancio di previsione dell'anno 2012. Oggetto del confronto sono state le scelte  dell'amministrazione sui temi delle politiche fiscali e tributarie, del welfare locale, dei servizi pubblici, delle politiche ambientali e territoriali, del trasporto pubblico locale.Incontri analoghi hanno avuto luogo nei mesi scorsi con altri Comuni come Tolentino, Recanati, Matelica, Camerino, Urbisaglia, Esanatoglia .Per la Cisl erano presenti il Segretario confederale Giuseppe Spernanzoni e il Segretario generale dei pensionati Dino Ottaviani.Queste le principali novità che attendono i cittadini maceratesi. L'aliquota Imu  è fissata al 4 per mille per la prima casa (livello minimo stabilito dalla normativa nazionale) e al  9,9 per mille per le altre abitazioni (contro un massimo nazionale del 10,6). Prevista una detrazione di 200 € sulla prima abitazione, da aumentare a € 225 e a €250 rispettivamente per soggetti con reddito Isee non superiore a € 9.000 e a € 7.500.Dall'addizionale comunale Irpef, fissata all'8 per mille, saranno esenti i contribuenti con un reddito inferiore a 8.500 mentre la Tarsu verrà ridotta del  40% ai per contribuenti con Isee non superiore a € 7.500.Rimarranno invariate le tariffe dei servizi pubblici a domanda individuale (scuola, nidi d'infanzia e mense scolastiche), mentre il livello della spesa per interventi e servizi sociali è stata mantenuto intorno al 50% della spesa disponibile (il 20% circa del totale delle spese correnti dell'amministrazione).Soddisfatto il Segretario generale dei pensionati Cisl di Macerata Dino Ottaviani, secondo cui  «nel contesto di uno scenario particolarmente difficile per gli enti locali (4 milioni in meno di trasferimenti statali al Comune di Macerata) la contrattazione sociale sul territorio è uno strumento importante per  preservare i livelli di benessere e di coesione sociale tanto difficoltosamente costruiti nel corso degli anni dalle nostre comunità locali».IL DOCUMENTO CGIL CISL UIL SUI BILANCI COMUNALI 2012
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08/06/2012 Macerata, l'Ircer rischia il commissariamento
Il grido d'allarme è stato lanciato dal Segretario regionale della Funzione pubblica Cisl Laura Raccosta nel corso del Consiglio comunale aperto di Macerata sul caso Ircer.Entro il 30 giugno l'Ircer di Macerata, diventata Azienda pubblica di servizi alla persona dal 1 gennaio 2012, deve adottare tutta una serie di atti - come la riduzione da 9 a 5 dei componenti del Consiglio di amministrazione -  a pena di commissariamento da parte della Regione Marche.«L'Ircer esiste più - ha sostenuto Laura Raccosta nel suo intervento - perché insieme abbiamo deciso di sostituirla con un'Azienda pubblica di servizi alla persona. Una scelta difficile ma a nostro avviso giusta. Una scelta di prospettiva. Ora è necessario che il Comune le affidi  la gestione dei servizi sociali,  non solo quelli per gli anziani, anche eventualmente uscendo dal perimetro comunale».Tante le questioni affrontate durante il Consiglio comunale aperto. I presunti scandali nella dei rapporti tra Ircer, Italappalti e Comune sulla gestione del patrimonio dell'ente, in particolare del palazzo Filato-Legati di P.zza Mazzini, i cui lavori di ristrutturazione, è stato assicurato, finiranno entro l'estate. Ma anche il  problema dei dipendenti con contratti di lavoro precari  in forza alla struttura, alcuni dei quali presenti in aula consiliare, rispetto ai quali, ha assicurato il sindacato, sono in atto percorsi di definitiva stabilizzazione.Tutti d'accordo, sindacati compresi, su un punto. Serve uscire da questa situazione di stallo nominando subito un nuovo Consiglio di amministrazione. Autorevole, competente e  e legittimato ad elaborare e portare avanti i progetti di sviluppo dell'attività dell'Azienda.   
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05/06/2012 Sanità, si tratta sulla riorganizzazione a Macerata
Primo round tra Regione, Asur e Sindacati per la riorganizzazione della sanità nella Provincia di Macerata. Nell'incontro di ieri sono state poste le basi per un confronto che si svolgerà nel prossimo mese. Il sindacato ha posto le sue condizioni. Il blocco del turn over e la riconversione dei posti letto sono accettabili solo se prima verrà fatto quanto possibile per recuperare risorse eliminando  sprechi e inefficienze. Acquisti, esternalizzazioni, consulenze e dirigenti saranno le prime voci oggetto di verifica.«Finora - commenta il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti - hanno pagato i lavoratori e gli utenti. Ora pretendiamo risposte convincenti dalla Regione sui risparmi, da reinvestire in  servizi ai cittadini».Il secondo capitolo è rappresentato proprio dalla riqualificazione dell'offerta di servizi. Con Delibera n. 728, il 28 maggio scorso la Giunta Regionale ha messo in programma una  riduzione di 187 posti letto per pazienti acuti  ed un aumento di 132 posti letto di lungodegenza e riabilitazione. Questo significa 52 posti letto in meno nelle strutture sanitarie della Provincia di Macerata.«Ora bisognerà capire - prosegue  Ferracuti - come verranno riconvertiti i posti letto, quando, con quali modalità e in quali strutture».Questo sarà il tema dei prossimi incontri tecnici che, a partire dal 13 giugno prossimo, daranno sostanza ad un confronto che si preannuncia comunque difficile.«Questo primo incontro è stato sostanzialmente positivo - commenta Ferracuti - ma il bello viene ora. Abbiamo manifestato disponibilità condividendo i principi di fondo di una riforma comunque dettata dalla necessità di ridurre la spesa sanitaria. Presto - conclude il Segretario generale della Cisl - verificheremo la reale volontà di Regione ed Asur di trovare un accordo vero con il sindacato».
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30/05/2012 Cgil, Cisl e Uil in aiuto alle popolazioni terremotate
Roma, 30 maggio 2012. "Abbiamo deciso di non tenere la manifestazione del 2 giugno e di dedicare la giornata a un'iniziativa simbolica a sostegno della popolazione in Emilia Romagna. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil andranno nei luoghi colpiti per solidarizzare con le famiglie e i lavoratori". Così Raffaele Bonanni in una conferenza stampa unitaria annuncia la decisione dei tre sindacati di spostare la manifestazione per sollecitare una nuova politica economica del governo prevista per il 2 giugno al 16 giugno prossimo.I tre sindacati unitamente a Confindustria hanno poi istituito un fondo di solidarietà da devolvere alle vittime del terremoto. "Confindustria e le Segreterie Generali di CGIL,CISL,UIL hanno deciso di assumere una iniziativa congiunta per aiutare le popolazioni, i lavoratori e il sistema produttivo dei territori dell'Emilia-Romagna, -si legge in una nota unitaria-  in particolare le province di Ferrara, Modena e Bologna, e della provincia di Mantova, colpite dagli eventi sismici di questi giorni. Favorire, con la collaborazione delle loro articolazioni territoriali, la raccolta in azienda di contributi volontari da parte dei singoli lavoratori tramite la trattenuta dalla busta paga dell'equivalente di un'ora di lavoro, e di invitare le aziende a devolvere un contributo equivalente per la medesima finalità. Con questo gesto -conclude il comunicato- Confindustria e CGIL, CISL, UIL intendono fornire interventi di sostegno alle popolazioni, ai lavoratori e ai sistemi produttivi così duramente colpiti, secondo modalità e forme che le parti individueranno con l'obiettivo di garantire la certezza della destinazione e la loro più rapida utilizzazione ai fini della ricostruzione". I contributi così raccolti dovranno essere versati sul conto corrente bancario appositamente attivato: conto corrente bancario n. 12900 presso Carisbo Spa sede di Bologna (Gruppo Intesa Sanpaolo) IBAN IT11N0638502401100000012900                                                                                                                      Accordo Confindustria, Cgil, Cisl, Uil La Cisl, a causa dei luttuosi eventi accaduti per effetto del terribile terremoto, ha inoltre ritenuto opportuno sospendere  l’annuale Festa Nazionale di Levico Terme prevista dall’8 al 10 giugno. “Abbiamo contestualmente deciso – ha dichiarato Bonanni -  di devolvere a favore delle famiglie dei lavoratori colpite da gravi e dolorosi eventi  i risparmi così ottenuti.
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24/05/2012 Cittadinanza per i figli degli immigrati
La Cisl e l'Anolf di Macerata si schierano a favore del  riconoscimento del diritto di cittadinanza ai giovani immigrati di seconda generazione e chiedono a tutti i Sindaci maceratesi di seguire l'esempio del Comune di Recanati, che il 3 aprile scorso ha approvato - per primo in tutta la nostra Regione - un ordine del giorno bipartisan, proposto dal Presidente Massimiliano Grufi, a sostegno di una proposta di legge sul riconoscimento della cittadinanza ai minori figli di immigrati nati in Italia.«E' questo uno strumento fondamentale di democrazia, di integrazione e di civiltà - sostengono Marco Ferracuti e Sammy Kunoun - perché è  profondamente ingiusto che i giovani nati e cresciuti nel nostro paese, che hanno in Italia le loro radici e che sono a tutti gli effetti protagonisti della vita sociale e civile, non possano sentirsi a pieno titolo italiani e debbano vivere “ancorati” al rilascio di un permesso di soggiorno».Secondo i dati elaborati dalla Cisl di Macerata, nella nostra  Provincia gli stranieri residenti al 31 dicembre 2011 sono 35.752 e rappresentano il  10,9% della popolazione complessiva. Il 20% degli stranieri residenti hanno meno di 15 anni. Sono in tutto 7.255 i minori stranieri di 15 anni nella nostra Provincia e rappresentano il 14,4% del totale dei loro coetanei cittadini italiani.«Il riconoscimento della cittadinanza è una scelta importante - proseguono Ferracuti e Kunoun- a maggior ragione in un paese come l’Italia, interessato negli ultimi 10 anni da dinamiche migratorie sempre più importanti. Nel  2003 gli stranieri residenti in Provincia di Macerata erano solo il 4,7% della popolazione complessiva. Nel prossimo futuro la popolazione straniera è destinata a diventare, ancora più di oggi, una componente determinante del nostro territorio, sia in termini sociali che economici».Nei giorni scorsi una  una proposta di legge è stata presentata al Consiglio regionale dall'Assessore regionale alla famiglia e alle politiche sociali Luca Marconi. Una volta approvata dall'Assemblea legislativa questa verrà direttamente presentata in Parlamento.La proposta di legge prevede che sia cittadino italiano chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri legalmente residenti in Italia da almeno 5 anni a seguito di una dichiarazione di volontà, espressa dai genitori di comune accordo in favore del figlio minorenne. Entro un anno dal raggiungimento della maggiore età, il figlio può rinunciarvi, se in possesso di altra cittadinanza. In  mancanza di dichiarazione di volontà espressa dai genitori, il figlio acquista la cittadinanza a seguito di dichiarazione espressa entro un anno dal conseguimento della maggiore età.«E' una proposta di legge particolarmente positiva - commenta Ferracuti - anche perché è equilibrata nel riconoscere la cittadinanza non a chiunque ma soltanto a chi ha stabilmente risieduto in Italia per un congruo periodo di tempo, dimostrando un interesse concreto a vivere e lavorare nel nostro paese.IL COMUNICATO STAMPAREPORT IMMIGRAZIONE 2011 
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23/05/2012 Accordo anticrisi con la Provincia di Macerata
Firmato un accordo anticrisi tra la Provincia di Macerata e i sindacati Cgil Cisl Uil e Ugl. Con il protocollo, al quale le parti hanno lavorato nelle settimane scorse,  la Provincia stanzia risorse importanti a favore delle imprese e delle famiglie.Le prime avranno a disposizione un fondo di garanzia di 350.000 € per il 2012. Per le famiglie in condizione di maggiore fragilità - numerose, indigenti, con componenti che hanno perso il lavoro o che non sono stati ricollocati nel mercato - è stato istituito un apposito fondo di € 250.000  le cui modalità di accesso verranno presto definite con regolamento.«Il Protocollo - spiega il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari - rappresenta il risultato di un metodo di lavoro basato sulla concertazione con le forze sociali e rappresentative dei lavoratori. In un momento di crisi straordinariamente grave, grazie all'interlocuzione costante con il sindacato,  siamo riusciti a mettere in rete le risorse necessarie per interventi coordinati».Soddisfatto il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, secondo il quale «il protocollo d'intesa rappresenta il primo importante risultato del tavolo provinciale di concertazione, a sua volta un vero e proprio laboratorio per costruire il futuro del nostro territorio. L'accordo non risolve tutti i problemi che la crisi ha generato, ma costituisce una risposta importante ed è il segnale che i lavoratori e le loro famiglie non sono soli».«Ora è importante - prosegue Ferracuti - che anche i Comuni attivino i tavoli di confronto con le forze sociali, mettendo sul piatto risorse proprie da far confluire, se possibile, nel fondo anticrisi provinciale, perché in un momento come questo è di fondamentale importanza "fare squadra" e lavorare tutti insieme».Per il Segretario generale della Cgil di Macerata Aldo Benfatto «è particolarmente importante il fondo di garanzia per le imprese, grazie al quale queste potranno accedere al credito bancario, iniettando liquidità a vantaggio di tutto il sistema». Per il leader della Uil Roberto Broglia «l'accordo rimette al centro la famiglia, vero e proprio ammortizzatore sociale».Il protocollo d'intesa stabilisce anche la destinazione delle ingenti risorse del Fondo sociale europeo. Due milioni e trecentomila euro saranno finalizzati alla creazione di nuovi posti di lavoro e alla conciliazione  dei tempi di vita e lavoro, mentre € 500.000 verranno mirati al  reinserimento di soggetti espulsi dal mercato del lavoro,  al  sostegno alle categorie svantaggiate e all'anticipo della Cassa integrazione.http://www.youtube.com/watch?v=AnIngGAm3VY&feature=youtu.bePROTOCOLLO MISURE ANTICRISIRASSEGNA STAMPA  
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21/05/2012 Settimana di mobilitazione per la tassa sulle transazioni finanziarie
In Italia e in oltre 30 Paesi, dall'India al Brasile dalla Danimarca al Sud Africa, le campagne che da anni promuovono l'introduzione di una Tassa sulle Transazioni Finanziarie chiedono ai cittadini dei propri paesi di informarsi, di attivarsi e di promuovere questa causa che non è più solo una brillante idea ma un progetto politico da realizzare. Far sentire il consenso dell'opinione pubblica per questa tassa è decisivo per le scelte politiche che i nostri Governanti stanno operando.La campagna si concluderà alla vigilia del vertice sulla crescita nell'Unione Europea che il 23 maggio 2012 riunirà i capi di stato e di governo dell'Europa a 27.Un appuntamento istituzionale cruciale per le sorti di tutti noi, cittadini europei e per il futuro del nostro continente. La posta in gioco è altissima. E’ in discussione il modello di convivenza e sviluppo che l’Europa – tutt’altro che ripresasi dal recente tracollo finanziario, con un indebitamento pubblico insostenibile, un’economia stagnante e un livello di disoccupazione allarmante - vorrà seguire nell’immediato futuro. Tra i temi del vertice del 23 maggio anchela TTF.Firma il manifesto della campagna sul sito www.zerozerocinque.it La finanza speculativa sposta montagne di soldi. Non costruisce nemmeno una vite, ma 24 ore su 24 cerca solo il massimo profitto. Il valore degli scambi di “titoli” è immenso, rispetto a quello dell’economia che “fa le cose”. Per fare solo un esempio, pensiamo alle valute: nell'economia reale si scambiano 15.000 miliardi di dollari all'anno, nel mondo finanziario 4.000 al giorno!Noi cittadini stiamo pagando un prezzo altissimo per la crisi. Il nostro denaro è stato investito in un “casinò finanziario” per la ricchezza di pochi. E mentre sono stati usati soldi pubblici per tappare le falle create proprio dall’irresponsabilità degli speculatori, la speculazione finanziaria è già ripartita. Intanto noi stiamo ancora aspettando leggi sulla finanza per evitare una nuova crisi.FINALMENTE UNA TASSA SULLE SPECULAZIONI     La tassa - pari allo 0,05% sul valore di ogni transazione sui mercati finanziari - è di importo molto contenuto. Piccolissima - il costo di un caffè su 2.000 euro di titoli - per chi investe sui mercati in un’ottica sana di medio-lungo periodo e a sostegno dell’economia reale (i risparmiatori o chi ha un’azienda). Giusta perché in grado di arginare gli eccessi di chi acquista e vende titoli migliaia di volte in un solo giorno, anche nell’arco di pochi secondi, per guadagnare sulle piccole oscillazioni del loro valore.VANTAGGIFrena la speculazione. Può generare 200 miliardi di euro nella sola Europa e di 650 miliardi di dollari all’anno su scala globale, da destinare alle politiche sociali, alla cooperazione allo sviluppo, alla lotta contro i cambiamenti climatici, ai settori danneggiati dalla crisi.Ma c’è altro:1. maggiore giustizia: oggi chi specula paga meno tasse di chi lavora;2. redistribuzione delle ricchezze: pagano la crisi i grandi speculatori che l’hanno provocata, risarcendo almeno in parte tutti i cittadini;3. controllo: la politica – cioè noi cittadini – torna a regolare la finanza.4. investire nell'economia reale: si liberano le risorse utilizzate a fini speculativi, per fare “cose” o “servizi”;5. trasparenza: i flussi finanziari lasciano una traccia (tracciabilità) dei loro movimenti, consentendo così controlli in entrata e in uscita dai Paesi. Francia, Spagna e Germania, si sono già impegnati in questa direzione. Se si aggiungesse l'Italia,la TTF potrebbe essere adottata nell'area euro in tempi brevi. I vantaggi sarebbero sentiti soprattutto dalle nostre piccole e medie imprese: minore rischio di speculazioni sulle valute per chi esporta; il costo del petrolio e delle materie prime sarebbe più stabile e prevedibile; diminuirebbero le possibilità di attacchi speculativi sui Titoli di Stato a tutela dei piccoli risparmiatori e molto altro.La lezione l’abbiamo imparata a nostre spese! Mai più finanza selvaggia a danno dei risparmiatori!La Campagna Zerozerocinque(www.zerozerocinque.it) fa parte di un’ampia coalizione internazionale; in Italia è promossa dalle seguenti organizzazioni della società civile:Acli, ActionAid Italia, Adiconsum, Adiconsum Basilicata, Amref, Arci, Attac, Azione Cattolica, Banca Popolare Etica, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Cgil, CINI - Coordinamento Italiano Network Internazionali, CISP, Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare, Cisl, Cittadinanzattiva, Consorzio Città dell’Altra Economia, Consorzio Sociale Goel, CVX Italia, Daquialà, Dokita, Economia Alternativa, Equociquà, Fa’ la cosa giusta, Fair, Fiba Cisl, Flair, FOCSIV – Volontari nel mondo, Fondazione Culturale Responsabilità Etica,  Gcap - Coalizione Italiana Contro la Povertà, Legambiente, Lega Missionaria Studenti, Libertà e Giustizia, Lunaria, Mani Tese, Mag4 Piemonte, Mag Verona, Microdanisma, Osservatorio Italiano sulla Salute Globale, Oxfam Italia, Reorient, RTM – Reggio Terzo Mondo, Save the Children,  Sbilanciamoci,  Social Watch Italia,  UIL, Un ponte per, Volontari Terzo Mondo – Magis,  Wwf Italia.DOCUMENTO DI APPROFONDIMENTO  
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21/05/2012 Terremoto: solidarietà da Cgil, Cisl Uil nazionali.
CGIL CISL UILCOMUNICATO CGIL CISL UIL NAZIONALIDi fronte alla violenza del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, le Confederazioni Nazionali Cgil Cisl Uil manifestano angoscia, dolore e forte vicinanza ai familiari delle vittime e alle popolazioni coinvolte. Il cordoglio per le sette persone che hanno perso la vita è profondo e auspichiamo che questo tragico bilancio non si aggravi.Colpisce in particolare – e lo vogliamo sottolineare con forza – la morte di quattro operai intenti al turno di notte in tre diversi stabilimenti. Sul lavoro si muore a tutte le ore, anche di notte e di domenica: ancora una volta un “sacrificio” nel mondo del lavoro! Cgil Cisl Uil nazionali proclamano fermate simboliche in tutti i luoghi di lavoro durante i funerali e invitano ad esporre bandiere listate a lutto in tutte le sedi sindacali.Da una prima ricognizione dei danni causati dal sisma, è già chiaro che centinaia di aziende tra Modena, Ferrara e le altre aree più interessate risultano chiuse, lesionate e impraticabili: migliaia di lavoratori non hanno più un lavoro. Anche questa è una emergenza che richiede risposte immediate.Ci siamo già attivati presso i ministeri competenti per la decretazione d’urgenza relativa all’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Inoltre intendiamo lanciare, in accordo con le associazioni imprenditoriali, una grande campagna di sottoscrizione nazionale in favore della ricostruzione nelle zone devastate.Cgil Cisl Uil sono a fianco delle Istituzioni locali per affrontare l’emergenza e ringraziano la Protezione Civile, le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco e tutti i volontari che con grande impegno e senso della solidarietà si stanno prodigando in queste ore.Roma, 21 maggio 2012
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21/05/2012 Subito il confronto sulla riorganizzazione della sanità
Il confronto sulla riorganizzazione della sanità maceratese deve riprendere in tempi più stretti. E deve essere un confronto vero, non una semplice illustrazione di processi già definiti altrove. E' quanto chiedono in un comunicato unitario i Segretari generali di Cisl e Cgil e Uil Marco Ferracuti, Aldo Benfatto e Roberto Broglia, secondo i quali «lo stato di agitazione dei lavoratori della sanità è un campanello d'allarme che non può essere ignorato».Il 10 aprile scorso i Sindacati confederali, di categoria del pubblico impiego e dei pensionati di Macerata hanno incontrato il Direttore del Dipartimento salute e servizi sociali Dott. Carmine Ruta e il Direttore generale dell'Asur Marche Dott. Piero Ciccarelli. Un incontro che ha rappresentato la prima tappa del confronto per attuare il Piano socio sanitario regionale sul territorio attraverso un Piano di Area Vasta, cioè di carattere provinciale.«Purtroppo da allora - sostengono Cgil Cisl e Uil - il confronto si è arrestato, mentre la riorganizzazione procede attraverso atti unilaterali dei singoli Direttori di Area Vasta». Come quelli cui abbiamo assistito nei giorni scorsi, che hanno dato origine alle proteste dei lavoratori culminate nello stato di agitazione proclamato dalla RSU.«Non è accettabile che il confronto sulla riorganizzazione della sanità proceda con tempi così lunghi, assolutamente inadeguati rispetto all’urgenza con cui evidentemente questi processi andrebbero condotti. Chiediamo che venga quanto prima convocato il prossimo incontro per l'Area VAsta 3 di Macerata».Ma il sindacato chiede anche che al tavolo venga riconosciuta la dignità che merita, evitando, come spesso accaduto in passato, che in questi incontri ci si limiti a mettere al corrente i rappresentanti dei lavoratori di  decisioni già prese, senza margini di confronto e di effettiva partecipazione .«Se così fosse - concludono i tre leader sindacali -  ci sottrarremo al confronto ed estenderemo questo stato di agitazione a tutta la società civile, anche coinvolgendo i nostri sindaci, che devono uscire dal silenzio e prendere posizione rispetto a processi così poco democratici.
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20/05/2012 "Serve una civile, ferma ed univoca reazione di sdegno"
Cgil Cisl Uil esprimono "sdegno per l'efferato attentato" che ha colpito la scuola di Brindisi  "La coscienza civile collettiva si ribella contro coloro che vogliono colpire lo Stato e i suoi cittadini". I sindacati si mobilitano il 23 maggio prossimo Roma, 19 maggio 2012. "CGIL, CISL e UIL esprimono lo sdegno di tutti i lavoratori italiani per l'efferato attentato che ha colpito inermi alunne di una scuola di Brindisi. Spetta agli inquirenti accertare la matrice dell'atto criminale. Ma tutti gli elementi fanno propendere, sin da ora, per un attentato di natura mafiosa. CGIL, CISL e UIL, nell'esprimere vicinanza alle famiglie colpite, condannano duramente l'accaduto e si affidano alle forze investigative affinché autori e colpevoli del vile delitto siano prontamente assicurati alla giustizia. La coscienza civile collettiva si ribella a questi attentati che vogliono colpire lo Stato e tutti i suoi cittadini. CGIL, CISL e UIL, dunque, si mobilitano invitando a realizzare fiaccolate o sit-in davanti a tutte le Prefetture italiane nella giornata di mercoledì 23 maggio, anniversario della morte di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e della scorta". Ordigno Brindisi. Bonanni: ''Serve una civile, ferma ed univoca reazione di sdegno''  Per il Segretario della Cisl "c'e' un clima torbido nel paese, e questo mostruoso attentato ne e' la riprova" ''C'e' un clima torbido nel paese. Il mostruoso attentato di Brindisi ne e' la riprova. Reagire con fermezza e tutti insieme''. Lo dichiara il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni commentando quanto avvenuto stamane a Brindisi. ''Dopo quanto accaduto a Genova, e l'attentato di oggi a Brindisi, dobbiamo mettere in conto che ci possa essere una strategia generale di forze anti-stato e antidemocrazia che approfittano dell'evidente stato di debilitazione della societa' per scatenare una offensiva da piu' parti'' - prosegue Bonanni, annunciando che il tema si imporra' alla manifestazione unitaria dei sindacati del 2 giugno prossimo. ''E dopo Brindisi si impone ancora di piu'''. ''Stanno accadendo troppe cose in concomitanza da un po' di mesi'', osserva. "E ci deve essere una ragione.Temo che lo stato di debilitazione del Paese spinga forze oscure a scatenarsi imponendo le loro intimidazioni e il loro terrore. Dietro ci potrebbe essere una strategia piu' ampia''. "Il rischio - osserva ancora il Segretario della Cisl - è che tutte le forze anti-stato stiano cercando di colpire una comunita' particolarmente indebolita'' per la crisi economica e il suo impatto sociale. Serve una reazione civile, composta ma ferma. E' importante che ci sia una univoca reazione di sdegno'' sottolinea annunciando che i sindacati indicano ''la strada della mobilitazione, gia' da stasera e nei prossimi giorni, con presidi davanti a tutte le Prefetture italiane''. Per Raffaele Bonanni, ''anche se la situazione sta migliorando'' di fronte ad un indebolimento del sistema economico e sociale ''sembra che non tutti abbiano capito l'importanza di saper reagire tutti insieme e con una ricetta univoca''. Quanto a possibili punti di contatto con l'esperienza dei primi anni '90' ed il rischio di strategie di tensione Bonanni ha espresso il suo auspicio "che nessuno dia varco a tentativi cosi' smarcati di attacco alla convivenza civile nel Paese''. 
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18/05/2012 Riprende il confronto sulla sanità maceratese
Firmata una tregua tra la Direzione aziendale e la Rappresentanza sindacale unitaria dell'Area Vasta 3 di Macerata.Nell'incontro di questa mattina, come recita un comunicato stampa unitario, «le parti hanno raggiunto un accordo programmatico di immediato ripristino delle relazioni sindacali attraverso un serrato programma di confronto sui temi organizzativi dei servizi e dei reparti dell'Area Vasta 3 ».In altre parole il Direttore, Dott. Enrico Bordoni, ha sospeso l'efficacia di quei provvedimenti unilaterali che avevano portato il sindacato a proclamare lo stato di agitazione. Stato di agitazione che comunque permane, in attesa di conoscere l'esito di una serie di incontri che riguarderanno alcuni importanti aspetti contrattuali  come turni, incentivi, piano ferie, mobilità e  piano occupazionale.Il primo di questi incontri è in programma per lunedi 21 maggio, quando verranno affrontate le questioni relative al piano ferie, all'organizzazione dei Reparti di Chirurgia e Urologia, alla comunità protetta di Corridonia, all'Assistenza domiciliare integrata e al regolamento di Area Vasta per l'erogazione degli incentivi 2012.Soddisfatto il Segretario generale della Cisl Funzione pubblica di Macerata Sistino Tamagnini, secondo il quale «questa rappresenta una vittoria del sindacato che, unitariamente, ha provocato la sospensione dei provvedimenti ripristinando un canale di dialogo e confronto con la Direzione aziendale».
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17/05/2012 Macerata, sanità in stato di agitazione
La Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) dell’Area Vasta 3 di Macerata ha preannunciato lo stato di agitazione generale dei lavoratori.La decisione è stata presa in segno di protesta nei confronti del comportamento della Direzione aziendale, che in aperto contrasto con gli  impegni assunti nei tavoli sindacali di negoziazione, sta dando attuazione al processo di riorganizzazione dei servizi attraverso provvedimenti unilaterali comunicati direttamente ai lavoratori e senza aver prima concluso il confronto sindacale in corso.L'RSU «esprime stupore e indignazione nei confronti di provvedimenti con i quali si portano avanti processi che avranno effetti negativi e ripercussioni gravi nei confronti dell’utenza e della qualità dell’assistenza, e intima l'immediato blocco delle inziative unilaterali».Il Direttore dell'Area Vasta di Macerata Dott. Enrico Bordoni, al quale la decisione è stata comunicata nel pomeriggio, rassicura tutti affermando che «l'organizzazione estiva non prevede tagli ai servizi, ma solo una parziale riduzione delle attività in relazione al minore afflusso di pazienti e per consentire agli operatori di fruire delle ferie.  In ogni caso - prosegue Bordoni - vengono garantite le attività sanitarie di base e le urgenze.»In mattinata alle ore 11.00 una delegazione della RSU incontrerà Bordoni per proclamare formalmente lo stato di agitazione. Il Segretario generale di Categoria della Funzione Pubblica Cisl di Macerata Sistino Tamagnini non esclude iniziative più eclatanti di protesta se la Direzione non dovesse tornare sui suoi passi.
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16/05/2012 Rinnovato per il 2012 l'accordo con le Banche per la cassa integrazione
E' stato rinnovato  anche per l'anno 2012 l’accordo con gli Istituti di Credito per l’anticipo della cassa integrazione e per la sospensione delle rate dei mutui. L’accordo, sottoscritto per la prima volta nel 2009, è stato negli anni 2010 e  2011 tacitamente rinnovato pur avendo nella sua applicazione notevoli difficoltà.Proprio per tentare di dare una svolta a questa situazione Cgil, Cis e Uil Marche hanno promosso una iniziativa che rilanciasse l’accordo stesso e che impegnasse, in maniera diversa che dal passato, le Banche.La sottoscrizione del nuovo protocollo  riprende in toto i contenuti dell’intesa sottoscritta nel 2009.Le  Organizzazioni Sindacali hanno anche chiesto ed ottenuto la sottoscrizione di un verbale "a latere" che impegna ogni Istituto di Credito firmatario a fornire il nome di un referente regionale cui rivolgersi per affrontare e risolvere le eventuali situazioni di criticità, ed a fornire i dati di monitoraggio sul numero di anticipi e di sospensioni che vengono concessi.Per ora l’elenco delle Banche firmatarie: Banca delle Marche, Banca Popolare Ancona, Banche di Credito Cooperativo (BCC), Carifano, Cassa di Risparmio di Fabriano.IL VOLANTINO di CGIL - CISL - UIL MARCHE
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16/05/2012 Poste italiane, sei mesi per decidere
Restano aperti gli uffici postali di Piediripa, Sforzacosta e Montecassiano. Almeno per il momento. L'Asur Marche ha infatti accolto la richiesta di proroga per la realizzazione dei lavori nelle tre sedi.  Sei mesi per prendere tempo, per dialogare e cercare di capire le reali intenzioni dell'azienda.Decisiva la mediazione del Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, che ha confermato  «la piena disponibilità della Regione ad agevolare una soluzione in grado di salvaguardare la rete degli uffici postali nei piccoli Comuni e nelle Frazioni».Decisive anche le proteste della popolazione e l'intervento dei rappresentanti politici del territorio, per una volta uniti nel difendere un servizio essenziale per le comunità locali.Soddisfatti i sindacati, che però chiedono. «La richiesta di proroga non è sufficiente - sostengono i Segretari regionali di Categoria di Cgil Cisl e Uil- anche perché l'azienda  ha dimostrato di voler utilizzare in modo strumentale le segnalazioni fatte dai dipendenti, prendendo la palla al balzo per decidere la chiusura  degli uffici».Non possiamo fidarci di Poste Italiane - sostiene Dario Dominici, Segretario generale della FLP CISL Marche - che ha dimostrato dimostrato di perseguire una strategia volta a ridurre i costi di gestione, primo tra tutti quello del personale. Non è vero poi, come sostiene l'azienda, che in questi giorni c'è stato un clima sereno di dialogo.«Per questo - conclude Dominici - terremo alta l'attenzione finchè non saremo certi di aver scongiurato definitivamente il rischio di chiusura degli  uffici». 
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15/05/2012 Ircer Macerata, uno strumento per la gestione associata dei servizi
Il 31 maggio prossimo si svolgerà un Consiglio comunale aperto per approfondire le vicende dell’Ircer di Macerata. Più che soffermarsi su scandali veri o presunti,la Federazionedei pensionati (FNP) della Cisl di Macerata vuole approfittare per contribuire alla discussione attraverso alcune considerazioni che valgono anche per le altre Ipab che hanno deciso di trasformarsi in Aziende pubbliche di servizi alla persona (di seguito APSP). La FNPe la Cisl un anno fa hanno molto insistito che le Ipab si trasformassero in APSP. Riteniamo che queste siano infatti uno strumento importante, che se inserito all’interno della programmazione socio sanitaria regionale e di Ambito sociale, può diventare utile per favorire la gestione associata tra più comuni di più servizi sociali (e non solo di quelli residenziali per anziani). Una possibilità che, in un periodo storico in cui si riducono le risorse per i Comuni, dovrebbe essere “colta al volo” da un amministratore intelligente e lungimirante.Purtroppo a distanza di un anno nulla si è mosso. Le APSP (Macerata, Civitanova Marche e San Severino) sono rimaste inerti, in attesa degli eventi. Se un anno fa avessimo saputo che l’obiettivo era quello di continuare a “gestire l’esistente”, sarebbe forse stato più utile e meno impegnativo trasformare le Ircer in Fondazioni di diritto privato (come Recanti o Matelica).Anche perché le sfide che attendono le nostre case di riposo sono molte. Prima tra tutte, l’attuazione dell’accordo regionale sul riallineamento delle tariffe delle residenze protette. Gli anziani non autosufficienti nelle strutture residenziali pagano oggi delle rette veramente troppo alte. Questo perché su di loro viene ingiustamente caricata l’assistenza sanitaria, che dovrebbe invece essere garantita gratuitamente ad ogni cittadino. Con l’accordo di cui sopra le strutture residenziali hanno ricevuto denaro dall’Asur ma non hanno ridotto le rette. Qualcosa non ha funzionato, e vogliamo capire cosa. Ma il tavolo di monitoraggio appositamente previsto da un Decreto regionale per vigilare sull’attuazione dell’accordo non è più stato convocato! Come ormai da prassi consolidata negli ultimi anni, la sanità e gli enti gestori si sottraggono al confronto con il sindacato.Ma c’è di più. Il Piano socio sanitario regionale prevede che i servizi sociali e sanitari siano organizzati e gestiti a livello intercomunale integrando (con accordo di programma) il Distretto sanitario e l’Ambito sociale, chiamati a costituire un’apposita Unità operativa sociale e sanitaria e a redigere un Piano territoriale integrato. Anche su questo versante, un’APSP intercomunale potrebbe svolgere un ruolo importante di “soggetto facilitatore” nell’accelerare dinamiche di integrazione.Questa situazione non è più tollerabile. Richiamiamo l’attenzione dei Sindaci e dei Consigli di amministrazione delle APSP. Da un anno a questa parte non è stata impegnata un’ora di confronto con il sindacato, neppure a titolo informativo, sul futuro e sulle prospettive delle Aziende pubbliche. Sembrano mancare il coraggio e la volontà di prendere in mano il futuro dei servizi sociali e sanitari sul territorio. A pagare il prezzo di questo grave errore saranno tutti i cittadini, specie i più deboli come i pensionati e gli anziani non autosufficienti. La Federazione dei pensionati della Cisl non resterà a guardare, ed è pronta ad iniziative, anche eclatanti, di sensibilizzazione e di protesta.Il Segretario generale FNP CISL MACERATA – Dino Ottaviani 
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10/05/2012 Un accordo contro la crisi: esenzione ticket
LA DELIBERA GIUNTA REGIONALE N° 607 DEL 2/5/12 PROTOCOLLO TRA REGIONE MARCHE E CGIL-CISL-UIL: ESENZIONE DAI TICKET PER LAVORATORI E FAMILIARI COLPITI DALLA CRISI   E’ stata confermata anche per il 2012 l’esenzione dal pagamento del ticket per le prestazioni sanitarie e l’erogazione gratuita dei farmaci di fascia C per i lavoratori e lavoratrici colpiti dalla crisi. Infatti, in attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 dicembre 2011 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, la Giunta Regionale ha approvato la Delibera n. 607 del 2.5.2012 contenente i criteri e le modalità per riconoscere per il 2012 interventi a tutela della salute per i lavoratori, e i loro familiari a carico, che abbiano perso il lavoro, siano in cassa integrazione, in mobilità o in contratto di solidarietà. In particolare, i benefici previsti sono:  l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria (ticket) per le prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale erogate dalle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate dalla Regione Marche;   l’erogazione gratuita dei farmaci di fascia C compresi nei prontuari Terapeutici locali o di Area Vasta (attraverso le Farmacie convenzionate o in distribuzione diretta dalle Farmacie Ospedaliere).  Possono beneficiarne i lavoratori o lavoratrici e familiari fiscalmente a carico che, al momento della fruizione delle prestazioni, risultino:  aver perso il lavoro successivamente al 1° gennaio 2009 in mobilità in cassa integrazione (ordinaria, straordinaria, in deroga, in sospensione EBAM) e che nelle 13 settimane precedenti all’erogazione della prestazione abbiano avuto una sospensione dal lavoro pari almeno al 40% delle ore lavorabili; in contratto di solidarietà e che nei 6 mesi precedenti all’erogazione delle prestazioni abbiano avuto una riduzione dell’orario di lavoro pari ad almeno al 40% delle ore lavorabili  Per poter usufruire dell’esenzione, i soggetti aventi diritto devono recarsi presso gli Uffici Anagrafe della Zona Territoriale di competenza e autocertificare di possedere i requisiti richiesti. Ad essi e ai loro familiari fiscalmente a carico sarà rilasciato un certificato di esenzione. Per tali interventi inerenti la tutela della salute sono stati previsti i primi 800.000 euro. Ancona, maggio 2012   
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10/05/2012 Ad aprile boom della cassa integrazione
Più di mille lavoratori sono stati licenziati dall'inizio dell'anno in Provincia di Macerata. Di essi l0'82% non ha alcuna indennità che sostituisca la retribuzione.L'Osservatorio sul Mercato del lavoro aprile 2012 della Cisl di Macerata rileva un aumento delle persone iscritte nelle liste di mobilità - ossia dei lavoratori licenziati - del 13% rispetto all'anno precedente.Ma il dato più preoccupante è quello sulla Cassa integrazione ordinaria. Dall'inizio dell'anno sono state autorizzate 439.140 ore di Cig ordinaria, il 60% in più rispetto al 2011. Le ore autorizzate di Cig ordinaria sono superiori anche rispetto ad aprile 2010 (+ 7%) e 2009 (+ 23%), comunemente considerati come gli anni più duri della crisi.«Credevamo di avere toccato il fondo - commenta il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti in un'intervista al "Il Resto del Carlino" - invece la situazione è in continuo peggioramento e non andrà meglio prima di qualche anno. Le piccole e piccolissime imprese, che rappresentano l'elemento distintivo del sistema produttivo locale, sono proprio quelle che più delle altre soffrono la crisi, anche e soprattutto per mancanza di liquidità e per le difficoltà di accedere al credito bancario».«Attraverso il tavolo provinciale di sviluppo - prosegue Ferracuti - stiamo cercando risposte comuni, ma bisogna fare in fretta. E finito il tempo della riflessione, ora bisogna agire con decisione».Una possibilità proposta dal Segretario generale della Cisl di Macerata è quella di investire nell'industria della cultura e della conoscenza, coinvolgendo le due Università di Macerata e Camerino, ma anche l'Accademia delle Belle Arti, spesso ingiustamente sottovalutata.  
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09/05/2012 Revocato lo sciopero regionale di 8 ore del Trasporto Pubblico Locale
Ancona 09.05.2012  Alla Commissione di Garanzia  Oss-conflitti sindacali  All’ASSTRA Marche All' ANAV Marche All'Assessore Trasporti Regione Marche Ill.sig. Prefetto di :Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Urbino Fermo Oggetto :  Revoca  Sciopero Regionale Trasporto Pubblico Locale su gomma del 10 maggio 2012             Le scriventi, comunicano che oggi 9 maggio c/o gli uffici della Regione Marche dopo l'incontro di ieri 8 maggio con l'Assessore ai Trasporti dott.  Luigi  Viventi e il dirigente dott. Sergio Strali, si è sottoscritto un protocollo di intesa.             Le OO.SS. pur non avendo condiviso il taglio dei servizi del 5% già effettuato, ritengono che il documento prodotto e sottoscritto, eviti ulteriori penalizzazioni ai cittadini e ai lavoratori, ma anzi inneschi un meccanismo virtuoso che dovrebbe migliorare ed efficientare il servizio di Trasporto Pubblico Locale.             Inoltre, il tavolo congiunto concordato tra Regione e OO.SS. permetterà di monitorare e concordare tutti gli aspetti riguardanti i nuovi affidamenti da effettuare nel 2013.             Pertanto, per le motivazioni di cui sopra le OO.SS. Regionali REVOCANO lo sciopero previsto per domani giovedi 10 maggio.  Segreterie Regionali Marche FILT-CGIL                FIT-CISL                UILTRASPORTI Fabrizio Fabbietti    Roberto Ascani       Giorgio Andreani
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09/05/2012 Cgil Cisl e Uil in piazza insieme il 2 giugno
«Manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil, senza sciopero e di sabato pomeriggio, il 2 giugno prossimo per mettere al centro il tema del lavoro e chiedere al Governo di invertire la rotta». E' quanto annunciato oggi dai Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, nel corso della conferenza stampa congiunta svoltasi nella sede della Uil.«Si tratta di una protesta simbolica che cade nel giorno della Festa della Repubblica per ricordare al Governo e all'intera classe dirigente italiana - spiegano i segretari - che l'Italia, come recita la Costituzione, è una Repubblica democratica fondata sul lavoro».La manifestazione si terrà nel pomeriggio per consentire alle istituzioni di celebrare la Festa del 2 giugno la mattina. Al centro della manifestazione c'è anche il tema del fisco. Cgil, Cisl e Uil sollecitano il Governo ad aprire una discussione per alleggerire il carico fiscale su lavoratori dipendenti e pensionati. Più in generale, le tre confederazioni chiedono all'esecutivo di invertire la rotta nelle politiche economiche.«La manifestazione del 2 giugno - sottolinea il Segretario della Cisl Raffaele Bonanni -  ha l'obiettivo di cambiare la politica economica e in modo particolare quello di garantire assolutamente una sterzata sulla vicenda fiscale. Nono solo  perche' rappresenta il segno maggiore di ingiustizia nel nostro Paese, dove chi ha di piu' paga di meno e chi ha di meno paga di piu', ma perche' il tipo di tassazione che si applica ha una valenza economica straordinaria.«E da parte di tutti gli altri Stati la leva fiscale viene usata proprio al contrario - precisa Bonanni, ricordando che «le economie asfittiche, infatti, vanno stimolate con i consumi e stipendi piu' bassi e tasse molto alte di certo non aiutano».E a proposito di fisco, il Segretario della Cisl torna a parlare di Imu: «I sindacati hanno chiesto una patrimoniale per i ricchi e si sono ritrovati una patrimoniale per i poveri» sottolinea dicendosi «molto vicino ai tanti sindaci che stanno pensando di rivedere l'Imu con l'obiettivo di non appesantire chi possiede una sola casa».«Meno tasse, dunque, ristrutturazione del debito pubblico e - ribadisce - taglio dei costi della politica nella ricetta contro la crisi. Senza dimenticare la vendita del patrimonio pubblico perché occorre smobilizzare tutto cio' che e' smobilizzabile, vendere le cose anziche' le persone».Bonanni è poi tornato a parlare di concertazione criticando l'idea che oggi il Governo tenta di far passare, «che con meno concertazione si eviti il consociativismo perché in assenza di qualsiasi confronto, senza una discussione trasparente con le forze che rappresentano il Paese, scorazzano le lobbies». E ha concluso: «Nei prossimi giorni Cgil, Cisl e Uil vareranno una proposta unitaria sul fisco con la quale chiedere al Governo l'apertura di una tavolo di confronto con l'obiettivo di tagliare le tasse su lavoratori dipendenti e pensionati».Cigl, Cisl e Uil manifesteranno il 2 giugno per avere 'risposte dal Governo' e avvertono che ''non ci sono alibi'' per non darle. Sottolinea la leader della Cgil, Susanna Camusso, presentando la manifestazione unitaria del 2 giugno: «Non ci sono alibi, fin quando si continua dietro l'alibi dell'Europa si fanno solo scelte recessive'. Serve equita' e crescita, con risposte su fisco e lavoro».«Senza risposte sul lavoro il Paese non ce la fa», avverte la leader della Cgil. «Siamo vicini a un punto di rottura e prima che si arrivi a un punto di non ritorno e' auspicabile e rivendicabile che il governo cambi la politica economica».«Una decisione, quella di Cgil, Cisl e Uil, - dice ancora Angeletti - che intende inviare al governo un messaggio chiaro: la misura e' colma, l'esecutivo deve cambiare passo, basta rigore, ora serve guardare ai lavoratori. Siamo sindacati assolutamente responsabili, non abbiamo mai anteposto i nostri interessi a quelli generali, ma oggi proprio il senso di responsabilita' non puo' arrivare ad un livello di afasia: con questa politica non raggiugeremo nessuno degli obiettivi dichiarati dal governo.«E questo perché - conclude - non si puo' celebrare la Festa della Repubblica facendo finta che l'articolo 1 della Costituzione sia stata solo un'idea geniale dei nostri contribuenti». 
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08/05/2012 Poste italiane riduce i servizi e guarda solo agli utili
E' bufera su Poste Italiane. La ventilata chiusura dei tre uffici postali di Piediripa, Sforzacosta (frazioni di Macerata) e Montecassiano, così come le disfunzioni del Centro di distribuzione di Urbino, hanno fatto esplodere la rabbia dei lavoratori e degli utenti del servizio.A decretare la chiusura dei tre uffici maceratesi sarebbero state delle prescrizioni dell'Asur, per rispettare le quali basterebbero circa € 10.000.Soldi che l'azienda non sembra intenzionata a sborsare, nonostante nel 2011 abbia  conseguito un utile di gestione di circa € 850 milioni, e nonostante il fatto che i tre uffici in questione lavorino a pieno regime servendo più di 12.000 utenti.A Urbino invece un guasto del montacarico del Centro di distribuzione ha costretto i dipendenti a trasportare la corrispondenza a mano su tre piani, in violazione del Decreto n. 81 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.Il problema sembra facilmente risolvibile con un intervento di riparazione, ma non è questo il punto. Il Centro di distribuzione di Urbino è inadeguato e da tempo il sindacato chiede il trasferimento in una sede più funzionale, come già accaduto a Fano e a Pesaro. Nel 2010 era stato messo a bilancio un preventivo di spesa per una sede nuova, ma ancora oggi non se ne  è fatto nulla.Due vicende diverse,  un denominatore comune. Secondo Dario Dominici, Segretario generale dei Postali Cisl delle Marche «è in atto una riduzione graduale dei servizi  all'interno di un progetto nazionale di riorganizzazione che, nelle Marche, porterà  il taglio di  circa 205 lavoratori». In sintesi si può affermare che Poste Italiane è un'azienda che, pur nel pieno delle proprie forze,  batte in ritirata sui servizi e bada esclusivamente ai profitti.Il sindacato non resterà a guardare.  La Cisl ha fissato un incontro che in settimana vedrà coinvolti i Sindaci di Macerata e di Montecassiano. «Chiederemo a Poste italiane un incontro in cui spiegare i motivi di queste decisioni - afferma il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti -  e andremo fino in fondo arrivando, se necessario, anche al  boicottaggio dell'azienda.»Poste italiane getta acqua sul fuoco assicurando che si tratta solo di una sospensione dell'attività. Sospensione si, ma a tempo indeterminato. Temendo una chiusura definitiva, la Cisl ha proposto allora l'apertura di uffici mobili al posto di quelli "temporaneamente" chiusi.Nel frattempo  si muovono anche i cittadini e la politica. Tantissime le manifestazioni di protesta da parte degli utenti, soprattutto quelli anziani, che vivono nelle frazioni e che, sopportando gravi disagi , dovranno ora recarsi a Macerata. A Montecassiano gli anziani stanno formando un Comitato per mantenere aperto l'ufficio. A Macerata il caso finisce in Consiglio comunale, dove maggioranza e opposizione cercheranno una soluzione. Significative le parole del Sindaco Romano Carancini, che si è detto« indignato per una situazione inaccettabile».RASSEGNA STAMPA     
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07/05/2012 Sanità maceratese, il sindacato lancia "l'allarme estate"
Le Federazioni di Categoria del Pubblico Impiego di Cgil Cisl e Uil lanciano l’allarme sulla situazione della sanità provinciale. Come già accaduto nello scorso anno, l’approssimarsi dell’estate e la necessità di predisporre il “piano ferie” rendono ancor più evidenti le gravi carenze di organico che già si riscontrano in quasi tutte le strutture dell’Area Vasta n.3L’ipotesi presentata dalla Direzione aziendale e discussa dalla nuova RSU in un’assemblea generale del personale che si è svolta nei giorni scorsi contiene proposte che il sindacato valuta a dir poco discutibili.Come quella di sopprimere due posti letto nel Reparto di terapia intensiva e uno in Rianimazione nell’Ospedale di Civitanova Marche, in una città che durante il periodo estivo triplica il numero dei residenti e in una struttura che dovrà assorbire l’utenza che prima si recava a Recanati, dove è stato chiuso il Punto Materno Infantile. O come quella di accorpare, nell’Ospedale di Macerata, i reparti di Malattie infettive e Pneumologia, con gravissimi rischi per i pazienti di quest’ultimo.Queste proposte, se condotte in porto, rischiano di diventare definitive. Come accaduto nel 2011, quando nell’ Ospedale di Macerata si decise di accorpare, per il piano ferie della scorsa estate, i reparti di Geriatria e Nefrologia e quelli di Urologia e Chirurgia. Decisioni sulle quali poi non si è tornati più indietro.Secondo il Segretario generale della Funzione pubblica Cisl di Macerata Sistino Tamagnini «questa non è una riorganizzazione ma un vero e proprio razionamento, portato avanti sulla pelle dei lavoratori, molti dei quali lavorano ormai da mesi ben al di la del loro normale orario di lavoro, senza retribuzioni aggiuntive e senza recuperi compensativi».Il piano occupazionale 2012 nasconde infatti un sistema di lavoro incentrato sul precariato – i neo assunti sono tutti a tempo determinato o in alcuni casi co.co.pro – e una carenza strutturale dell’organico. Uno stato di cose lesivo della dignità professionale e personale dei lavoratori, ma anche pericoloso per gli utenti stessi, esposti all’aumento del rischio clinico di errori.Alla riduzione dei posti letto di ricovero per pazienti acuti dovrebbe poi fare seguito, secondo il Piano sanitario regionale, il potenziamento dell’emergenza territoriale e dell’assistenza domiciliare integrata socio-sanitaria. Sul territorio invece i servizi per anziani, minori, disabili e famiglie  vengono chiusi con il pensionamento dei professionisti che se ne occupano.Il sindacato pretende di non essere “tenuto a distanza” dal merito di questi temi, sui quali va recuperato un confronto serio e fattivo, senza finzioni e nel rispetto dei ruoli reciproci. A partire dal prossimo incontro tra RSU e Direzione di Area Vasta, in calendario per il 23 maggio prossimo.Si impegna infine a portare questi temi all’attenzione della Conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta n. 3 di Macerata, che in quanto garanti della salute dei cittadini devono essere consapevoli dell’assetto che i servizi sanitari stanno assumendo sui territori che devono governare.RASSEGNA STAMPA
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05/05/2012 Campagna fiscale 2012
SEDI SERVIZI FISCALI CAF CISL MACERATASERVIZI FISCALI CAF CISL MACERATA  
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