ascoli piceno fermo

09/07/2013 Adim, grande senso di responsabilità dei lavoratori
Il risultato del referendum sull’accordo per l’Adim Scandolara, che ha visto prevalere i si per oltre il 62 %, (107 si e 65 no) e che dovrebbe scongiurare la chiusura dello stabilimento, evidenzia  il grande senso di responsabilità dei lavoratori e sconfessa quanti, in maniera strumentale ed ideologica, sfruttando il malessere dei lavoratori chiamati a fare sacrifici per garantirsi il posto di lavoro, vorrebbero accreditare se stessi, passando sulle loro teste e senza farsi carico del loro futuro.Approvando la linea della responsabilità sostenuta dalla Cisl, i lavoratori hanno dato una risposta forte all’azienda, alla quale hanno detto che per il rilancio dello stabilimento, a cui non può più sottrarsi,  c’è il fondamentale impegno dei dipendenti a sostenere il progetto.A questi lavoratori va però riconosciuto un ulteriore e  più importante merito, di cui forse hanno meno consapevolezza, e del quale beneficerà l’intero territorio ascolano, ed è quello di dare il primo segnale positivo, dopo diversi anni, agli imprenditori ed a possibili investitori.La comunità locale non è composta da persone litigiose, costantemente in conflitto ed avulsa dall’assumere responsabilità, così come purtroppo  appare, ma esiste una maggioranza di lavoratori, finora silenziosa, che mantiene le caratteristiche che hanno reso in passato appetibile questo territorio, gente attaccata al lavoro, produttiva e seria.Questo seme che è stato lanciato, chiama tutti i lavoratori delle altre aziende che si riconoscono in questi valori, ad uscire allo scoperto e rendere visibili questi aspetti, perché è un servizio che possono dare alle persone che il lavoro non ce l’hanno e che vorrebbero avere una prospettiva; rendere diffusa l’immagine che i lavoratori della Scandolara hanno dato aiuta a costruire tale possibilità.
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05/07/2013 Un tavolo contro la crisi
Cgil, Cisl e Uil scrivono ai Sindaci, al Presidente della Provincia di Ascoli Piceno e della Regione, all'Assessore Canzian, all'Onorevole Agostini e ai rappresentanti di Confindustria, Cna, Confcommercio, Camera di Commercio e Università:"Le condizioni dei cittadini di questo territorio sono al limite della sopportabilità per l'alta percentuale di disoccupazione. Di fronte a tali problemi nessuno può esimersi dall'adottare azioni di resonsabilità, quindi vi invitiamo a promuovere un coordinamento istituzionale per aprire un tavolo che discuta ed elabori interventi per il territorio, volti a catalizzare risorse pubbliche e private, coinvolgendo il Mise affinchè finanzi l'accordo di programma Tronto Val Vibrata o eventualmente garantisc le risorse per un progetto di riconversione previsto per le crisi industriali complesse".
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02/07/2013 Protesta dei sindacati per gli organici della scuola
I sindacati del settore insorgono per la suddivisione di 84 posti concessi dal Ministero dall'Istruzione alle Marche. E' questa una forte penalizzazione che ha interessato le Province di Ascoli e Fermo per ciò che riguarda gli organici della scuola.In particolare, detta suddivisione è stata operata senza alcun consulto da parte del dirigente dell'ufficio scolastico regionale delle Marche, riservando alle Province di Ascoli e Fermo una quota di soli 6,5 posti su 84 pari al 7,7% delle risorse destinate all'intero territorio regionale.Non è chiaro quali siano stati i criteri di tale provvedimento.I sindacati chiedono a gran voce che le risorse per le Province di Ascoli e Fermo vengono integrate realizzando una distribuzione equa e razionale, riservandosi altrimenti di avviare tutte le azioni di lotta possibili.
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28/06/2013 Mobilità per 30 lavoratori dell'ex Arena
Nella sede della Regione Marche ad Ancona, Cgil, Cisl, Uil, Ugl insieme con i vertici aziendali della Fabbrica Italiana Surgelati (Fis) di Grottammare hanno sottoscritto il verbale di accordo per collocare in mobilità tutti e 30 i dipendenti.Detta ditta era conosciuta in Italia e all'Estero per la produzione di alimenti surgelati, dapprima con il marchio Mare Pronto, poi con quella dell'Arena.Dal primo luglio, per i 30 dipendenti terminerà il periodo di cassa integrazione e inizierà la mobilità, a causa della sopravvenuta impossibilità di dare seguito al progetto di riconversione industriale, avvenuto nel novembre 2007 e poi sospeso per una serie di difficoltà di ordine locale o alle carenze del momento nel quadro normativo regionale.Nello specifico, il provvedimento relativo alla collocazione in mobilità degli addetti all'attività di produttiva, due impiegati nell'officina di manutenzione, due addetti all alogistica, un addetto al controllo qualità e tra gli imipiegati uno al controllo industriale, due al magazzino, uno al controllo qualità e uno alla manutenzione. 
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27/06/2013 Rischio di chiusura per l'Adim Scandolara
C'è aria di tempesta all'Adim a causa di finanziamenti, circa 15 milioni, che le banche non hanno erogato per i pignoramenti messi in atto dopo le vertenze di alcuni operai dello stabilimento. Se entro il 30 luglio non arriveranno i soldi l'Adim aprirà la mobilità per 194 operi.Il titolare dell'azienda Gussoni ha dichiarato la volontà di rimanere in Ascoli a condizione che vengano ritirate le vertenze.Il Prefetto Patrizi ha invitato i sindacati e l'azienda ad aprire un tavolo di trattative per scongiurare il peggio, che i rappresentanti della Cisl, Antonio Angelini e Antonucci Marsilio, sono pronti ad accogliere.L'assessore regionale Lucchetti si è reso disponibile ad incontrare le parti ed oggi la riunione di questa mattina ad Ancona è decisiva per le sorti dell'Adim.Marsilio Antonucci dice di essere fiducioso e di poter riallacciare i fili di una tarttativa per arrivare ad un accordo e scongiurare la chiusura dell'Adim.
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25/06/2013 Indesit, scioperi alternati a Melano e Albacina
I lavoratori Indesit del sito produttivo di Melano sono entrati questa mattina in sciopero    articolato, mezzora gli uomini e mezzora le donne, per frammentare il ciclo produttivo. Nel pomeriggio hanno dimezzato i tempi ad un quarto d'ora alternato tra reparti e suddiviso sempre tra uomini e donne.Andrea Cocco della Fim (Metalmeccanici della Cisl) Marche dichiara: «L'azienda capirà che non scherziamo! La storia siamo noi» .Anche allo stabilimento di Albacina i lavoratori hanno iniziato lo sciopero fermando alternativamente reparto per reparto ogni trenta minuti. «I lavoratori - prosegue Cocco - chiedono progetti industriali di sviluppo, non progetti finanziari».Le assemblee con i lavoratori Indesit di Melano ed Albacina confermano la posizione contraria al piano  presentato dall’azienda. Chiediamo alle Istituzioni di farsi carico delle vero problema italiano rappresentato dal lavoro. Noi non molliamo.
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25/06/2013 Il Presidente della Provincia di Ascoli al vertice di Fabriano
Il giorno 24 giugno 2013 alla sede del Comune di Fabriano, il Sindaco Giancarlo Sagramola ha incontrato i Presidenti Provinciali Marchigiani, tra i quali, Piero Celani, Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, oltre al loro collega di Perugia.Essi hanno firmato un documento con i sindacati, nel quale si respinge il piano della Indesit, perchè si tratterebbe di una delocalizzazione inaccettabile, stante la chiusura del 2012 con un utile, utile che sta a significare una non crisi del settore.Rispetto ai lavoratori di Comunanza e Fabriano, agli inizi di luglio probabilmente dentro la fabbrica, i Presidenti della Provincia di Ascoli Piceno e Fermo stanno pensando di convocare un Consiglio Provinciale aperto a Comunanza.    
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24/06/2013 Bonanni riceve la "maglietta della protesta" Indesit
Durante la manifestazione unitaria organizzata da Cgil Cisl e Uil sabato 22 giugno scorso in Piazza San Giovanni a Roma, il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo e Stefano Balestra (Rappresentane Sindacale della Fim - i Metalmeccanici Cisl - del sito di Melano) hanno consegnato a Raffaele Bonanni la maglietta della protesta: "Indesit 1425.... No!!! La storia siamo noi" Nel suo intervento rivolto agli oltre 100.000 manifestanti presenti, il Segretario generale della Cisl ha ribadito la richiesta alla Indesit  di modificare quanto prima il piano industriale e al Governo di assumere misure di politica industriale per rilanciare il sistema produttivo italiano.  
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22/06/2013 Cgil Cisl e Uil scendono in piazza
CLICCA QUI PER VEDERE LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE Erano circa 5 mila i lavoratori marchigiani che hanno partecipato sabato 22 giugno, alla manifestazione nazionale a  Roma. Da tutta la Regione 100 pullman raggiungeranno la capitale. La manifestazione è promossa da Cgil, Cisl e Uil per il rilancio del lavoro e per una politica a sostegno dello sviluppo. I sindacati hanno già avanzato le loro richieste al Governo dal quale si attendono risposte. Le priorità di Cgil Cisl e Uil: rifinanziare la Cassa integrazione in deroga, poiché il miliardo di euro stanziato non è ancora disponibile e non è sufficiente. Ridurre le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati e alle imprese che fanno assunzioni stabili. Dare ai Comuni e agli altri Enti pubblici la possibilità, se hanno le risorse, di fare investimenti allentando i vincoli del patto di stabilità interno. Evitare aumenti dell’Iva e riformare l’Imu, dalla quale dovrebbero essere esentati solo i proprietari di un immobile purché non sia di lusso. Fare scelte di politica industriale che rilancino la produzione, l’innovazione e gli investimenti. Le Marche hanno una ragione in più per partecipare e per sostenere la manifestazione del 22 giugno. La crisi ha colpito duro una Regione caratterizzata da molte imprese manifatturiere, soprattutto di piccole dimensioni.  Il disagio occupazionale è sempre più elevato. Secondo i dati Inps, nei primi cinque mesi dell’anno, sono stati 47.735 i lavoratori che hanno chiesto l’indennità di mobilità o disoccupazione. Un dato che conferma il picco negativo toccato l’anno scorso. Di questi, 14.642 hanno riguardato Ancona, 7.353 Ascoli Piceno, 405 Fermo, 9.087 Macerata e 12.248 Pesaro e Urbino. Le domande di mobilità, sempre nei primi cinque mesi dell’anno, hanno subito un’impennata passando da 2.680 a 4.534 (+69,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Altrettanto preoccupanti sono i dati relativi alla Cassa integrazione. Nei primi cinque mesi dell’anno sono state 21.347.552 le ore complessivamente autorizzate nella Marche, con un incremento del 37,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un livello record dall’inizio della crisi. Nel primo trimestre 2013, la disoccupazione ha raggiunto l’11,4%, percentuale che ormai ci avvicina alla media nazionale. Prima della crisi  il tasso di disoccupazione era la metà di quella italiana. La recessione che sta colpendo le Marche è inarrestabile, lo dimostra un ulteriore calo della produzione e del fatturato rispettivamente pari a -4,8% e -4,6% nel primo trimestre 2013. L’emergenza che sta vivendo il sistema produttivo marchigiano è anche rappresentata dalle 4.827 aziende che hanno chiuso i battenti nel primo trimestre del 2013 rispetto alle sole 3.373 che sono nate,   con un saldo negativo di ben 1.454  imprese. Anche il dato dei fallimenti la dice lunga: da  gennaio a maggio 2013, si è registrata l’apertura della procedura di  fallimento  per 165 aziende in tutta la Regione, rispettivamente 67 in  provincia di Ancona, 26 in quella di Ascoli, 17 nel Fermano, 19 nella provincia di Macerata e 26 a Pesaro Urbino. (fonte Unioncamere Marche). Sul fronte locale, Cgil, Cisl e Uil Marche hanno richiesto da settimane alla Giunta Regionale l’apertura di un tavolo di confronto per individuare misure urgenti che possano contribuire a limitare il disagio e favorire la ripresa. E’ previsto per la prima settimana di luglio un incontro tra le parti. I principali temi che il sindacato ha posto all’ attenzione della Regione sono la piena attuazione delle misure anticrisi, le politiche attive del lavoro, l’utilizzo dei fondi strutturali europei, il rafforzamento del “Made in Italy”, la realizzazione di interventi infrastrutturali ed ambientali, il sostegno al credito, la riorganizzazione dei servizi a rete e della Pubblica Amministrazione. LAVORO E' DEMOCRAZIA: LE RICHIESTE DI CGIL CISL E UIL AL GOVERNO
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18/06/2013 Fiaccolata per il lavoro; in centinaia
Grande partecipazione ieri sera alla fiaccolata organizzata da Cgil, Cisl e Uil dal tema "Centralità al lavoro"Una lunga fila di persone, partendo  dal piazzale davanti alla Sgl Carbon, ha percorso le vie della città fino a raggiungere la Prefettura dove si sono tenuti i discorsi dei segretari. L'appuntamento di ieri è stato deciso dai sindacati ascolani per anticipare la manifestazione nazionale di sabato a Roma.La crisi che sta affliggendo il Piceno ha bisogno di soluzioni speciali per cercare di tamponare l'emorragia di posti di lavoro che giorno dopo giorno vanno perduti a seguito di aziende che licenziano i propri lavoratori.Rimettere al centro delle scelte politiche il lavoro è l'obiettivo che si pongono i sindacati che chiedono un tavolo di concertazione tra enti locali e rappresentanti sindacali e datoriali al fine di promuovere un'azione incisiva sul territorio in grado di avere la forza necessaria per rivendicare maggiore attenzione anche dalla Regione Marche e dal Governo.
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17/06/2013 Bonus Bebè al via
In dirittura di arrivo il Voucher di conciliazione a sostegno della genitorialità erogato dall'INPS. La Legge 92/2012 di riforma del mercato del lavoro, ha introdotto misure per garantire maggiori servizi e rafforzare la tutela della genitorialità. Tali provvedimenti legislativi hanno avuto la loro implementazione con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (n.37/13) del D.I. del 22/12/2012 che attua le misure introdotte, in via sperimentale, per gli anni 2013, 2014, e 2015; inoltre l’INPS, con la circolare n. 48 del 28 marzo 2013, ha fornito le istruzioni operative in merito e le modalità per richiedere l’erogazione dei benefici e dei voucher previsti dalla legge a sostegno della genitorialità.Le domande per il contributo potranno essere presentate all'INPS dal 1° luglio al 10 luglio 2013.Si ricorda che alla madre lavoratrice dipendente, al termine del congedo di maternità (obbligatorio), in alternativa al congedo parentale e solo per gli undici mesi successivi al congedo obbligatorio per un massimo di sei mesi, sono riconosciuti voucher spendibili per servizi di baby sitting o per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati. Tale contributo potrà essere richiesto anche se la lavoratrice ha già usufruito in parte del congedo parentale.Il voucher potrà essere richiesto anche: dalle lavoratrici Dipendenti (escluse per il momento quelle pubbliche), da coloro che sono Iscritte alla Gestione Separata, comprese le libere professioniste dalle madri adottive o affidatarie.Non possono usufruire del beneficio le donne già esentate dal pagamento delle rette dei servizi pubblici o privati accreditati per l’infanzia e che godono di contributi per le politiche attive, le lavoratrici autonome iscritte ad altra gestione. Invece le donne, i cui figli sono già nati, possono farne richiesta, così come le gestanti, la cui data presunta del parto è prevista entro quatto mesi dalla scadenza del bando.Importo, durata e modalità del beneficio L’importo del voucher è di 300 euro mensili per massimo sei mesi, divisibile solo per frazioni mensili intere. Le lavoratrici part time ne possono usufruire in misura proporzionale all’entità della prestazione lavorativa. Coloro che sono Iscritte alla Gestione Separata, fino ad un massimo di tre mesi.Nel caso di fruizione della rete pubblica dei servizi all’infanzia o dei servizi privati accreditati (es. nidi) questi saranno pagati direttamente dall’INPS alla struttura prescelta dietro esibizione, da parte della  struttura,  della documentazione richiesta attestante l’effettiva fruizione del servizio, fino a concorrenza dell’importo di € 300 mensili, per ogni mese di congedo parentale cui la lavoratrice rinuncia. La struttura prescelta dovrà essere una di quelle presenti in un apposito elenco gestito dall’INPS (vedi www.inps.it)Il contributo concesso per il pagamento dei servizi di baby sitting viene erogato attraverso il sistema dei buoni lavoro.Per approfondimenti vai al Bando pubblicato sul sito dell' Inps
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14/06/2013 Provincia, ipotesi di mobilità tra enti
Ieri è iniziato il confronto tra l’amministrazione provinciale e i sindacati per definire l’intervento sul personale circa l’ipotesi del trasferimento dei dipendenti in altri enti pubblici, per un numero x di dipendenti con una decurtazione immediata sulle spese per il personale. In base all’ultima ricognizione, i dipendenti della Provincia sono 373, di cui 10 dirigenti.Il Segretario della FP, Giorgio Cipollini, afferma che non verrà applicato alcun taglio se non dopo una verifica specifica della situazione, e che servirà un accordo perché le normative non prevedono riduzioni unilaterali del fondo accessorio.I lavoratori per essere trasferiti dovrebbero essere dichiarati in sovrannumero e successivamente si passa alla verifica della disponibilità anche se la legge regionale per trasferire i dipendenti del Consind è stata giudicata incostituzionale.E’, quindi, necessario entrare nel merito delle questioni e delle scelte.
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13/06/2013 Occupazione, situazione tragica nel piceno
Il tessuto produttivo ascolano è sempre più indebolito da un acrisi che non lascia scampo.Dopo i 96 annunciati licenziamenti di Mary Confezioni, è arrivata la richiesta di moblilità per 30 lavoratori per Adim Scandolara, oltre a quelle già annunciate della Indesit di Comunanza e della Haeminetics a Campolungo.Questa è una condizione che i sindacati ritengono straordinaria e che avrebbe bisogno di interventi che possano far ripartire l'economia del territorio, che da oltre 10 anni non riesce a dare risposte adeguate.Il Segretario della Cisl, Alfonso Cifani, sottolinea la tragicità della situazione e suggerisce oltre ad interventi straordinari con manovre concrete, di creare un tavolo di concertazione con gli enti e discutere di iniziative tangibili, quali il taglio di Imu,Tarsu e Irap.
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03/06/2013 Sciopero generale dei lavoratori del legno
 E’ stato proclamato lo sciopero generale dei lavoratori del legno. Lo ha deciso l’Assemblea dei quadri e dei delegati delle Federazioni di Categoria di Cgil Cisl e Uil – rispettivamente Feneal, Filca e Fillea. Lo scioperò si farà venerdì 7 giugno per tutta la mattina e per l’ultima ora di ogni turno. La decisione è stata presa per protestare contro la scelta di Federlegno, - l’associazione rappresentativa delle imprese della filiera del legno e arredo -  di abbandonare la trattativa per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale. A fronte di una situazione economica produttiva che si fa sempre più difficile, piuttosto che cogliere l’occasione del rinnovo del contratto nazionale per sviluppare relazioni sindacali basate sul confronto e la partecipazione, anche al fine di condividere soluzioni che aiutino il settore a uscire dalla crisi, Federlegno ha avanzato richieste che i sindacati hanno valutato come inaccettabili. In particolare l’ipotesi di un orario cosiddetto “multiperiodale”, da calcolarsi su base annua con una gestione a totale discrezione dell’impresa; ma anche il peggioramento delle normative sull’apprendistato e del lavoro a tempo determinato. Davanti ad  un naturale rifiuto da parte sindacale di accettare queste imposizioni, la Federlegno, con un atteggiamento scorretto e irresponsabile, ha abbandonato la trattativa. Cgil Cisl e Uil di Categoria chiedono da subito la ripresa di un confronto che affronti i contenuti della piattaforma unitaria, al fine di giungere ad una rapida conclusione del rinnovo del contratto nazionale che sia in grado di dare immediate risposte anche in termini di incremento salariale per la salvaguardia del potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori. Lo sciopero sarà sostenuto da due manifestazioni che si svolgeranno a Pesaro (ore 9.30 in Piazzetta Ciacchi) e a Tolentino (ore 14.30 in Piazza delle Libertà).
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31/05/2013 Vinfood, dipendenti in protesta
Le Segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil chiedono un confronto urgente con il prefetto Emilia Zarrilli per affrontare la delicata questione dell'azienda alimentare Vinfood di Monteleone di Fermo. L'obiettivo che si sono poste le Segreterie è quello di organizzare, il 3 giugno prossimo, un sit-in davanti a Palazzo Caffarini Sassatelli affinchè si possa agevolare una soluzione positiva della vertenza in atto. I Sindacati cercano soluzioni realmente percorribili per garantire un futuro all'azienda e sopratutto ai lavoratori e alle loro famiglie. L'azienda di Monteleone di Fermo è ferma dal 3 marzo e ad oggi è molto probabile, se non certa , la messa in mobilità dei dipendenti.
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20/05/2013 I sindacati insieme con gli amministratori per non dimenticare il sociale.
Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, e i sindacati dei pensionati, si sono incontrati con l'amministrazione comunale di Grottammare, in particolare con il sindaco Luigi Merli e l'assessore ai servizi sociali Daniele Mariani. I sindacati premono affinchè le Amministarzioni, attanagliate dalla crisi, non perdano di vista le politiche sociali e il controllo del prelievo fiscale e tributario nei confronti dei più deboli. Con grande soddisfazione delle parti, al termine dell'incontro, è stato firmato il protocollo d'intesa che tra gli obiettivi pevede: mantenere inalterata l'aliquota della Tares e  mantenere invariato il costo dei servizi a domanda individuale. Per quanto riguarda gli anziani è previsto il miglioramanto del livello di qualità nell'assistenza presso le strutture residenziali protette, l'assistenza domiciliare e l'assistenza domiciliare integrata. Sono stati presi provvedimenti anche per quanto riguarda l'area dei minori e dei disabili. Numerosi sono stati gli interventi, Paola Federici della Cisl, Francesco Vagnoni della Spi Cgil, Francesco Fabiani Uil pensionati e Ubaldo Falcioni della Uil. Unanime la richiesta per un maggior impegno verso il sociale, affinchè non si dimentichino le fasce più deboli.
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15/05/2013 Prosegue la mobilitazione sulla sanità
Sanità, prosegue la mobilitazione dei sindacati. Oggi si è svolta la riunione di  Cgil, Cisl e Uil Marche con le rispettive Categorie della sanità e dei pensionati per valutare il confronto in atto con la Regione Marche sulle politiche di riorganizzazione della sanità. Una riunione che fa seguito alla manifestazione del 25 marzo scorso e alle assemblee che si sono svolte in tutti i territori. Pur registrando alcuni passi avanti nelle proposte su reti territoriali, integrazione socio-sanitaria, case della salute e stazione unica appaltante, i sindacati confermano di non condividere la manovra. In particolare esprimono dubbi sulla piena coerenza del piano di riconversione dei piccoli ospedali e, in attesa del progetto di riorganizzazione delle reti cliniche e della definizione del quadro economico complessivo, giudicano estremamente negativo e preoccupante il taglio che si sta profilando sul fronte del personale. Dall’ultimo incontro infatti è emersa la volontà di operare una riduzione di circa 30 milioni di euro alla spesa del personale, che si aggiungono  ai 18 già tagliati lo scorso anno. Se tale ipotesi venisse attuata, sarebbero a rischio non solo centinaia di posti di lavoro, soprattutto tra i precari, ma anche la possibilità concreta di erogare servizi ai cittadini. A questo, si aggiungano i carichi di lavoro che gravano su tutti i lavoratori, che sono già al limite, come dimostra l’ingente arretrato di giornate di ferie rimaste inutilizzate proprio per la mole di lavoro. Cgil, Cisl e Uil Marche, nel denunciare questa situazione, invitano la Regione a modificare radicalmente queste previsioni. In tal senso, si auspicano novità già per il prossimo incontro del 24 maggio. In caso contrario si intensificheranno le iniziative di lotta.
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10/05/2013 L'Asur taglia il personale ma i pazienti rischiano
Alle già note vicende legate al piano ferie estive che per l’Area Vasta 4, nell’assoluto silenzio dei Sindaci e dei Consiglieri Regionali eletti nel fermano, comporterà un ulteriore taglio di servizi, disagi ai pazienti ed accorpamenti selvaggi, che come spesso abbiamo detto assomigliano più ad “ ammucchiate” che ad altro, va sottolineato che la politica di tagli indiscriminati messa in atto dalla Regione e dall’ASUR, potrà avere ripercussioni molto pericolose sugli assistiti.Vogliamo evidenziare due casi emblematici che stanno passando in sordina ma sono l’immagine del disinvestimento lento e progressivo attuato sulla sanità del fermano, nella piena indifferenza dei più.1)    STROKE UNIT: è l’unità di letti di Neurologia inserita nel reparto di Medicina di Fermo che prevede un’assistenza intensiva a pazienti critici neurologici e che attualmente non è presidiata costantemente né da medici né da infermieri dedicati. Paradossalmente i pazienti sono collegati a dei monitor per l’ECG a loro volta collegati ad una centrale di controllo, che nelle situazioni normali, viene sorvegliata da un professionista sanitario perché in ogni momento i pazienti potrebbero avere delle GRAVISSIME complicazioni. Il monitoraggio e la sorveglianza servono per garantire un precoce intervento salvavita. A Fermo, tutto questo non vale. Siccome il personale infermieristico è insufficiente ed i letti di Stroke Unit sono inseriti in un reparto di medicina di base ( 120 minuti d’assistenza) nessun infermiere o medico è dedicato alla costante sorveglianza dei pazienti e questo, a detta del Direttore della Direzione Medica, è del tutto normale perché è un unità di primo livello. Allora di due l’una: o i monitor servono come scenografia oppure il Direttore della Direzione Medica sbaglia di grosso, mettendo a rischio operatori e malati. Di tutto questo importa a qualcuno? C’è la volontà d’intervenire per migliorare l’assistenza e lavorare perché Fermo abbia almeno una dignitosa Stroke Unit? Al momento sembrerebbe proprio di no, visto che l’Asur ha tagliato l’assunzione di 20 infermieri rispetto all’estate scorsa. La Regione pensa a fare cassa ma chi rischia la pelle sono i malati e chi rischia di andare davanti al Giudice sono gli infermieri ed i medici, magari sventolando la lettera della dott.ssa Padovani che asserisce che è tutto normale.2) ASSISTENZA RIABILITATIVA IN S.R.R.: gli utenti del Servizio Residenziale e Riabilitativo del Dipartimento di Salute Mentale, sono malati che necessitano di un tempo di reinserimento graduale nella vita sociale e familiare dopo un periodo di malattia. Le figure professionali principali, oltre agli infermieri, sono gli Educatori Professionali, responsabili del percorso riabilitativo. Chi dovrebbe occuparsi invece dell’assistenza ai bisogni primari degli ospiti sono gli OSS. Bene, a Fermo, nonostante quanto scritto dalla stessa Regione Marche in un recente Regolamento per le Residenze, chi copre i turni fissi in SRR sono gli Educatori Professionali, che così non possono svolgere la propria funzione riabilitativa. L’assurdo però è che gli Educatori Professionali, professionisti laureati, siccome sono in numero assolutamente insufficiente, vengono sostituiti in caso di assenza dagli OSS del reparto Psichiatrico dell’Ospedale. Al danno quindi la beffa: si rende impossibile o quasi agli Educatori poter approntare un percorso riabilitativo qualificato secondo la loro professionalità perché costretti a coprire turni di servizio rigidi ( la figura dell’Educatore non è una figura assistenziale bensì riabilitativa) e vengono talmente svuotati dalla loro mission professionale tanto che in caso di assenza possono essere sostituiti da OSS, che con la riabilitazione nulla c’entrano. Tutto questo sempre perché il problema fondamentale nella nostra sanità non è più la qualità dell’assistenza ma il RISPARMIO che si deve portare a casa. Pure in questo caso, nulla trapela all’esterno perchè fa comodo che queste cose non si sappiano. La CISL FP, invece, anche se va controcorrente, vuole continuare a denunciarle perché non ci può essere scambio alcuno tra il diritto alla salute ed il budget da rispettare.Il segretario FpGiuseppe Donati
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09/05/2013 Sanità, tagli agli sprechi
Dopo le due assemblee pubbliche del 29 e 30 Aprile scorsi è stato elaborato un documento di poche righe in cui è racchiusa "la denuncia" della Rsu dell'Area Vasta 5 congiuntamente alle Segreterie Provinciali di categoria della funzione pubblica nei confronti dell'Asur.Stante la grave situazione della sanità pubblica dell'Area Vasta 5, i punti che i rappresentanti dei lavoratori contestano sono: la mancanza di un progetto di tagli agli sprechi a favore della qualità dei servizi;  i tagli al personale sanitario, tecnico ed amministrativo negli ospedali di Ascoli e San Benedetto del Tronto; la mancanza di alternative all'ospedalizzazione per la carenza dei servizi sul territorio e infine, la totale assenza di una politica di riduzione delle liste d'attesa.
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08/05/2013 Qualità della vita e sviluppo del welfare
Dal 19 al 26 maggio 2013 al via  la quarta edizione  della  Settimana della Famiglia organizzata dal Comune di Ascoli. Presente all’interno del  ricco programma  il convegno “Qualità della vita e sviluppo del welfare”, promosso dal sindacato dei pensionati Fnp Cisl e dai relativi coordinamenti donne di Ascoli Piceno-Fermo, martedì 21 Maggio 2013  ore 9,30, presso la Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno. Al convegno interverranno Silvia Stefanovichj, del  Dipartimento nazionale delle  politiche sociali della Cisl con un approfondimento su “L’equilibrio famiglia/lavoro, in un welfare che cambia” e Pietro Cerrito, segretario confederale della Cisl nazionale su “ Famiglia e welfare nella crisi”.  I lavori coordinati da Paola Federici, della Cisl di AscoliP.-Fermo, verranno presentati da Ciarrocchi Rosandra, responsabile del coordinamento donne  Fnp Cisl di Ascoli P.-Fermo. Sono previsti i saluti delle autorità locali e del segretario generale regionale  della Fnp Cisl Mario Canale.
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29/04/2013 Urgente un tavolo con i sindaci e le associazioni dei malati
Si trasmette, di seguito, la nota stampa della Segreteria Territoriale CISL FP Ascoli-Fermo inerente la Sanità con preghiera di pubblicazione e diffusione. La grande e pomposa Assemblea che la Regione Marche ha organizzato per domani ad Ancona al solo fine di fare l’ennesima passerella di rito e tentare di autoassolversi per gli errori madornali messi in atto negli ultimi due anni dall’ASUR e dall’Assessorato, presumiamo non fornirà alcuna risposta alla grande crisi che la sanità sta vivendo in tutte le Marche e soprattutto al sud.La Cisl Fp ritiene che nel fermano vi dovrebbe essere una maggiore presa di coscienza da parte di coloro che hanno compiti e funzioni politiche ed istituzionali della realtà quotidiana che affrontano operatori sanitari e utenti all’interno delle strutture sanitarie dell’Area Vasta 4.In questi giorni ad esempio, il Direttore di Area Vasta 4 è stato più volte in Ancona per concordare il piano assunzioni del prossimo quadrimestre. Chi, però, dei Sindaci del territorio, conosce le ricadute drammatiche che le decisioni dell’ASUR avranno sui servizi e reparti da maggio in poi?Come CISL FP, esprimiamo ancora una volta le grandissima preoccupazione sul prossimo futuro della sanità fermana a partire dalla gestione delle ferie estive che si presenterà drammatica. Pensare che da maggio a dicembre 2013 scadranno circa 126 contratti a tempo determinato di cui circa 20 d’infermieri e circa 10 OSS. I rinnovi dei tempi determinati saranno difficilissimi perché i limiti imposti dalla finanziaria di restare all’interno del tetto della spesa del 30% dell’anno precedente e il mancato scorporo della spesa per le proroghe al 31 luglio, effettuate grazie alla Legge di Stabilità, impediranno di fatto la possibilità di coprire i posti vacanti se non in numero limitatissimo.Rispetto alla dotazione organica vigente dell’Area Vasta 4 e della documentazione risalente a settembre 2012, dati evidentemente non aggiornati, su 1632 posti da coprire, sono vacanti 231 posti di tutte le figure professionali, temporaneamente e parzialmente coperti con 94 tempi determinati o contratti flessibili che sono in scadenza.In particolare sono vacanti a tempo indeterminato: 49 posti di Dirigenti Medici + Dirigenti di struttura complessa ( primari e direttori) 3 Dirigenti Veterinari 3 Biologi 4 Psicologi 51 Infermieri 9 Tecnici Sanitari di Laboratorio 4 Fisioterapisti 3 Assistenti Sociali 2 Assistenti Sanitari 40 Operatori Tecnici di varie figure 20 Collaboratori Amministrativi 8 Assistenti Amministrativi 5 OSS ma coperti da svariati tempi determinati in sovrannumero, prova evidente dell’errato calcolo della reale necessità organica di questa figura. Questi sono solo alcuni numeri esemplificativi che possono far capire l’emergenza occupazionale in cui si dibatte la sanità fermana ed il risparmi che l’ASUR ha portato a caso sulle spalle dei malati e degli operatori dell’A.V.4. Si perché a fronte di questi dipendenti in meno non vi è stata alcuna riduzione di servizi. A tutto ciò dobbiamo aggiungere un’altra criticità che si sta per presentare all’orizzonte, che riguarderà la SANITA’ PRIVATA.  L’AIOP, l’associazione delle case di cura private, ha fatto sapere che se il piano di riconversione dei posti letto deciso dalla Regione andrà in porto, così come presentato, è pronta a tagliare 400 posti di lavoro nelle Marche di cui 18 a Fermo.La CISL FP Regionale ha già incontrato il Presidente dell’AIOP per aprire un confronto che possa evitare l’ennesima crisi aziendale nelle Marche.Ma l’ormai cronica carenza di personale e le decisioni operative che tardano a venire, rischiano di mettere in serio pericolo la qualità assistenziale che viene fornita con enorme abnegazione dagli operatori sanitari.La situazione dell’INRCA di Fermo, che nell’assoluto silenzio di tutti, sta per essere trasformata in una grande Lungodegenza, perdendo quindi la sua funzione riabilitativa dell’anziano in primis quella cardiologica con il rischio di perdere anche servizi diagnostici importanti, è l’immagine di una classe politica di questo territorio, ormai assente ed arresa a tutto.L’esempio che fotografa la realtà odierna e dà il senso dell’assillo di fare cassa rispetto ai diritti di salute dei malati, viene da quanto sta succedendo in Stroke Unit di Fermo. Un servizio di assistenza semintensiva per pazienti colpiti da ictus o emorragia cerebrale, inserito all’interno della UOC di Medicina. Alla legittima denuncia che la CISL FP e gli stessi infermieri hanno avanzato alla Direzione Medica di essere impossibilitati a sorvegliare in modo idoneo e continuativo questi malati, collegati, non a caso, a monitor di sorveglianza elettrocardiografica 24 ore su 24, la risposta è stata sorprendente. Essendo lo Stroke Unita di Fermo di primo livello, non necessità di assistenza particolare e diretta. Evidentemente, quindi, i monitor collegati ai pazienti e la centralina unica sono stati attivati per fare un po’ di scena e se qualche parente,in caso di contenzioso legale, chiamasse l’infermiere a rispondere della mancata sorveglianza, basterà mostrare la lettera della dott.ssa Padovani che parla di classifiche e di Quaderni dell’Agenzia. Di sicuro il Giudice ne terrà conto ….Altre questioni aperte riguardano il cattivo ed improprio utilizzo degli Educatori Professionali nel Servizio Residenziale e Riabilitativo di Salute Mentale, costretti per volere di tecnici “ rampanti” a coprire turni assistenziali rigidi invece di occuparsi di progetti riabilitativi oppure al progressivo e lento smantellamento in favore di privati del servizio dietetico e di prevenzione delle disfunzioni dell’alimentazione. Il pubblico sta progressivamente indirizzando questi malati, spesso giovani, ai privati con costi aggiuntivi importanti.L’ASUR e l’AREA VASTA 4 hanno toccato il fondo e si devono arrampicare sugli specchi per giustificare l’ingiustificabile. Intanto chi rischia è il malato !!!  Rispetto a tanta rigidità ed incomprensibile leggerezza, resta difficile comprendere come per altre questioni invece si spendano soldi a iosa. Pensiamo al gettone di circa 900 euro lordi che l’anestesista dell’Area Vasta 5 di Ascoli percepisce il lunedì per recarsi ad Amandola ad assistere alle colonscopie in anestesia. Ai locali in affitto della RSA di Petritoli, ai costi di gestione dell’appartamento a P.S.Elpidio per la Casa famiglia mai attivata, alle convenzioni, alle consulenze, all’enorme mobilità passiva… però dove si deve TAGLIARE E’ SUL PERSONALE E QUINDI SUI SERVIZI.Non parliamo poi dei disservizi arrecati ai cittadini per le esenzioni, causati ancora una volta dalla disorganizzazione e dall’eccessiva burocratizzazione voluta dalla Regione. Nell’era dell’informatica e della rete, dover pensare di costringere utenti per lo più anziani a partire dai paesi limitrofi per recarsi tutti a Fermo solo per espletare una pratica per un’esenzione, è la prova della sconfitta di un sistema che ha perso su tutti i fronti. La gestione dei sistemi informativi regionali, dal CUP UNICO alla semplice distribuzione dei CUD ai dipendenti, ha accumulato una serie di fallimenti e di sperpero di denaro pubblico, di cui purtroppo nessuno risponderà.Per tutte queste questioni ma soprattutto per fare chiarezza sullo stato dell’arte della sanità fermana, sui rischi di forte penalizzazione in materia di posti letto e servizi, sul bluff delle Case della Salute che non vedranno mai la luce ed in generale sull’impoverimento del sistema sociosanitario del fermano, la CISL FP organizzerà VENERDI’ 10 MAGGIO un incontro con tutti i Sindaci del Fermano e le Associazioni dei malati per capire quale strategia possa essere messa in atto verso la Regione per salvare il salvabile. Vedremo chi sarà veramente interessato a sapere e capire e chi invece no.                                                                                                                       Il Segretario Generale                                                                                                                        Giuseppe Donati
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29/04/2013 Area Vasta 5, si attendono azioni che non potranno limitarsi ai soli provvedimenti contro gli Infermieri
Premesso, che secondo la CISL FP, è un diritto ed un dovere di qualsiasi Direttore, effettuare i controlli che ritiene opportuno, pensare però di scaricare sui lavoratori e sulla credibilità ed onestà di una categoria professionale, il fallimento gestionale ed organizzativo dell’Area Vasta 5, è inaccettabile. I numeri e l’entità dei tagli sul personale dell’A.V.5 sono sotto gli occhi di tutti e certamente non sarà la politica parabrunettiana di Stroppa, che potrà smentirli. Il Direttore di Area Vasta 5, ha sbandierato sulla stampa la volontà di rivalutare il personale dipendente con limitazioni per patologie, perché, a suo dire, è anomalo che un terzo degli infermieri ne fruisca. A tal proposito, senza voler difendere gli opportunisti di turno, va detto che secondo i dati del Sistema di sorveglianza MALPROF ( Regioni- ISPSEL) il 29,3% degli Infermieri soffre di malattie del rachide. Quest’ultime, insieme alle malattie della pelle ( 34,2%) sono la principale causa di limitazioni parziali o totali degli infermieri italiani. Il fenomeno, sempre secondo i dati del Sistema di sorveglianza di cui sopra, è in forte espansione in tutta Italia e non ad Ascoli Piceno. Dal 2000 al 2007 le malattie professionali a carico del rachide degli operatori sanitari sono aumentate del 21,5% e nel quadriennio 2000-2004 ben il 37,8% degli infermieri italiani hanno riscontrato tali malattie. Nel biennio 2005-2006 la percentuale degli infermieri è stata del 25,5%. Come si potrà notare quindi le insinuazioni a mezzo stampa di Stroppa sull’eccessiva percentuale di limitazioni per malattia degli infermieri dell’A.V.5 non trova riscontro. Servono invece a distogliere l’attenzione sulle tremende carenze d’organico presenti sia ad Ascoli che a San Benedetto. Questo non significa che non potrebbero esserci dei casi limite di opportunismo e furbizia. Questi vanno scovati e puniti. Non va però colpevolizzata una categoria di professionisti come gli Infermieri, che in questi anni ha portato la croce del sistema sanitario regionale, sopportando carichi di lavoro, talvolta insostenibili. Basterebbe citare, che nelle Marche, il numero astronomico delle ferie arretrate del personale del comparto ammonta a 116 mila. Se andassimo a quantificare anche le ore extracontrattuali, potremmo meglio comprendere che l’aumento delle malattie professionali degli infermieri è dovuta principalmente all’eccesso di lavoro,di stress e di disorganizzazione. Ritornando all’A.V.5, il dott. Stroppa può immediatamente avviare i controlli sulle limitazioni assegnate agli infermieri, ma poi, dovesse riscontrare anomalie e storture, dovrà essere altrettanto solerte nel denunciare alla Procura della Repubblica, il Medico Competente che ha certificato le eventuali finte limitazioni, per falso in atto pubblico. Si, perché, altro aspetto trascurato da Stroppa, nelle sue uscite stampa, è che le limitazioni per malattia gli infermieri non se le sono attribuite da soli. Un medico apposito,chiamato Medico Competente del Lavoro, di fiducia dell’Area Vasta, ha riscontrato le patologie ed ha disposto per scritto le conseguenti limitazioni. In altri casi, un’apposita Commissione Medica provinciale, ha attestato le patologie e disposto la più idonea assegnazione lavorativa dell’infermiere. Siamo in attesa, dopo i proclami e la guerra santa lanciata da Stroppa, dei risultati della ricognizione ma ci aspettiamo anche delle azioni conseguenti che non potranno limitarsi ai soli provvedimenti contro gli Infermieri. Se riscontrerà storture, dovrà denunciare il medico o i medici che le ha rese possibili, altrimenti Stroppa, avvalorerà la tesi della CISL FP che lo ritiene sempre più in confusione di fronte alle gravosissime problematiche, mai risolte né da Lui né dai suoi collaboratori,abbattutesi sugli ospedali e Servizi Territoriali. Come più volte detto, un conto è dirigere il personale di una fabbrica che costruisce lavatrici, altro è gestire un’ Azienda che dovrebbe produrre salute e sanità ma che non ce la fa per colpa d’interventi di taglio lineare non più sostenibili.
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22/04/2013 Sanità, manifestazioni pubbliche ad Ascoli e a San benedetto del Tronto
Con lo scopo di informare i cittadini su quello che sta accadendo all'interno dei due ospadali, il "Mazzoni" e il "Madonna del Soccorso", le sigle Sindacali hanno indetto due manifestazioni pubbliche per il 29 e 30 aprile, rispettivamente a Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno e alla Sala Consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto. Tutte le organizzazioni sindacali hanno evidenziato al Direttore Stroppa le grosse lacune organizzative dell'Area Vasta 5, decimata dalla grande carenza di personale. Giorgio Cipollini della Cisl evidenzia il collasso dei servizi ancora più aspro fra un mese circa quando inizieranno le ferie e si prevedono accorpamenti massicci alle unità operative. Il tutto con evidenti rischi clinici per i pazienti.Duro il confronto di mercoledì con il Direttore Stroppa che non ha aperto nessuno scenario costruttivo, se non quello della incomunicabilità fra le parti.
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22/04/2013 Piano ferie, per la Sanità scatta l'emergenza personale
Roberto Fioravanti, coordinatore della Rsu, dopo l'ultimo incontro con il Direttore dell'Area Vasta n.5 Giovanni Stroppa chiede progetti di riorganizzazione fattibili. L'accusa che viene da tutte le organizzazioni sindacali della sanità picena è molto chiara: se diminuiscono organico e mezzi allora bisogna cambiare modelli organizzativi per garantire ai pazienti un'adeguata assistenza. A far precipitare la situazione è la sempre più macroscopica carenza di personale che , da giugno, con il piano ferie diventerà una vera e propria emergenza. I Sindacati insistono nella gestione dell'Emergenza indicando come modello l'ospedale di San Benedetto dove i pazienti vengono stabilizzati alleggerendo il lavoro dei reparti. Mercoledì prossimo, nella prosecuzione del confronto, Stroppa dovrà fornire indicazioni precise per evitare l'inasprimento della vertenza, altrimenti i sindacati potrebbero scendere in piazza. Particolarmente calde si annunciano le Assemblee pubbliche convocate per il 29 e 30 Aprile dove verranno spiegati ai cittadini i gravi rischi che corre la Sanità picena.
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17/04/2013 La sanità nel territorio piceno
RSU AREA VASTA 5INDICONOASSEMBLEE PUBBLICHELunedì 29 aprile ore 17.00 - Palazzo dei Capitani di Ascoli PicenoMartedì 30 aprile ore 17.00 - Sala Consiliare di San Benedetto del Tronto.                                                                                            Le segreterie CGIL, CISL, UIL
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17/04/2013 Incontro con l'Area Vasta 5
In data odierna i sindacati incontreranno il Direttore dell'Area Vasta 5, Giovanni Stroppa, in quanto alcune decisioni sulla sanità non potranno essere più rimandate: o si faranno investimenti o si andrà verso una riorganizzazione del lavoro. Si attendono, quindi, per oggi, le risposte sul futuro. Difatti, gli ospedali dell'Area Vasta 5 sono al collasso. Stante anche i tagli nazionali, il rischio è che alcuni reparti chiudieranno e così non si può andare avanti. Nell'incontro si presenterà un documento di otto punti che per l'ospedale di Ascoli prevede diversi interventi, considerati i più urgenti, per l'ospedale Mazzoni di Ascoli e per quello della Madonna del Soccorso di San Benedetto, punti essenziali da mettere in atto subito.  
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15/04/2013 Cgil, Cisl, Uil manifestano a Roma. Subito più risorse!
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11/04/2013 Bonanni a Pesaro: ridurre le tasse e la spesa pubblica
Tenere viva la speranza. E' l'invito del Segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, intervenuto ai lavori dell'11° Congresso della Cisl Marche. «Il clima nel paese è diventato pesante, e i tragici fatti di cronaca di Civitanova Marche dimostrano che sta crescendo un forte disagio sociale». Per questo Bonanni chiede che si formi subito un nuovo Governo. «Questa situazione di stallo è molto pericolosa. Non possiamo aspettare i comodi dei partiti. Serve un nuovo esecutivo per rassicurare mercati e imprese e per far uscire il paese da  una situazione insostenibile ed imbarazzante». La Cisl chiede la riduzione delle tasse per ridare potere d'acquisto alle famiglie e per far ripartire l'economia, insieme ad azioni per ridurre la spesa pubblica, a partire da quella per le istituzioni. Eliminare le Provincie, razionalizzare le Regioni ed accorpare i Comuni riorganizzando anche le aziende municipalizzate. Queste sono alcune delle proposte che Bonanni lancia dal palco del Baia Flaminia di Pesaro. Sui debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese il leader della Cisl è chiaro. «Vanno pagati, certo, ma vanno anche analizzate le ragioni per le quali gli enti pubblici acquistano dai privati beni e servizi che servono nemmeno nel 10% dei casi e contro i pareri della Consip (l'Ente di consulenza del Ministero delle Finanze)». A chi sostiene il superamento del modello Marche Bonanni risponde parlando di un sistema che tiene ancora il passo e che contribuisce  ad alimentare le esportazioni a livello nazionale. «Ma le piccole e medie imprese marchigiane, che tanto benessere hanno creato nei decenni scorsi, vanno ripensate. Bisogna rivedere i fattori di sviluppo e riconvertire le produzioni affinché le aziende si specializzino e aggrediscano i mercati». Per questo, secondo il Segretario generale della Cisl, servirebbero in primo luogo infrastrutture funzionanti. «Invece su questo il nostro paese è fermo da 20 anni e nessuno ragiona più su temi come quello dei trasporti, fondamentale in una Regione come le Marche, priva di una vera autostrada». Per uscire dalla crisi non serve il populismo. E' necessario invece il confronto con le forze sociali, che propongono soluzioni semplici ed efficaci. «Soprattutto però - conclude Bonanni - non dobbiamo lasciarci vincere dallo scoraggiamento. Dobbiamo tenere viva la speranza».  
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11/04/2013 Mastrovincenzo rieletto al vertice della Cisl Marche
Stefano Mastrovincenzo è stato confermato Segretario generale della Cisl Marche. Lo ha deciso il nuovo Consiglio generale eletto al termine dei lavori dell'11° Congresso regionale. Mastrovincenzo, eletto all'unanimità, guiderà una Segreteria composta da Mariella Tonti, anch'essa riconfermata, e dagli ex Segretari della Cisl di Pesaro, Macerata e Ascoli Piceno - Fermo, rispettivamente Sauro Rossi, Marco Ferracuti e Alfonso Cifani. La nuova Segreteria sarà impegnata per i prossimi  quattro anni sulle politiche  di sviluppo, del  lavoro e del welfare  regionali.  Il Congresso ha approvato in via definitiva anche la  riorganizzazione della Cisl Marche, che prevede una razionalizzazione dei livelli politici e amministrativi, un maggior radicamento nel territorio ed una più efficace presenza nei luoghi di lavoro a sostegno delegati sindacali.
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11/04/2013 Sguardi sulla donna, una giornata particolare
E’ domenica. Forse la prima domenica di bel tempo, o quasi, di questo bizzarro inizio di primavera. Noi, Anteas servizi Marche e Coordinamento femminile regionale dei pensionati Cisl, abbiamo organizzato un incontro “Sguardi sulla donna”. Proprio in questo giorno! Questo il pensiero che ci veniva in mente, mentre da giorni preparavamo l’evento. E poi saranno presenti il nostro Presidente nazionale Arnaldo Chianese e il Segretario Generale dei pensionati Cisl Marche Mario Canale. Come andrà? …….. Ed allora ecco il risultato. Nella meravigliosa cornice dell’Abbadia di Fiastra (Abbazia cistercense del 1142), con i suoi 800 ettari di prati e boschi, con la sua struttura severa e accogliente, gli oltre 200 soci dell'Anteas e le componenti il del Coordinamento femminile hanno vissuto una domenica particolare. La giornata, organizzata per festeggiare le donne, si è dipanata in modo scorrevole e brioso. Un duetto tra Rosanna Appignanesi, Vice Presidente Anteas regionale e Lorenza Mancini, Responsabile del Coordinamento femminile regionale Fnp, che hanno introdotto i lavori. La sapiente regia di Carmen Carotenuto, operatrice della Fnp di Ancona. La visione e poi il dibattito su alcuni spezzoni dei film “Lanterne Rosse”, “We Want” e “Una giornata particolare”. Fabio Sandroni e Nadia Ciambrignoni del Cinecircolo Giovanile Socioculturale (CGS)  hanno toccato le corde più sensibili mettendo a fuoco i vari aspetti della donna vista anche dalla cinematografia in rapporto con la società, la famiglia, il lavoro ed il sindacato. Poi, ancora presi dalle scene cinematografiche e dal dibattito, l’attrice marchigiana Isabella Carloni ha presentato un suo lavoro teatrale sulla maga Circe, ammaliando, è proprio il caso di dirlo, tutto il pubblico e tenendolo inchiodato alla sedia fino alla conclusione. Nella mattinata i saluti di Mario Canale, Segretario Generale dei pensionati Cisl delle Marche, di Marco Ferracuti, Segretario Generale della Cisl Macerata, in rappresentanza della Cisl regionale, e della Dott.ssa Formica Brunetta, Coordinatrice dell' Ambito Territoriale 15. A conclusione della mattinata il Presidente Anteas Nazionale Arnaldo Chianese ha tratteggiato con vigore il nuovo volto dell’ Anteas e della mission che ci deve guidare nella nostra attività di volontariato. Nel pomeriggio, dopo una visita guidata alle bellezze dell’Abbadia, la Santa Messa celebrata da un giovane sacerdote salesiano, ha concluso questa bella giornata … particolare. Roberto Battistini - Presidente Anteas Servizi Marche
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08/04/2013 Tagli all'Inrca di Fermo
Il Segretario della Fp Cisl, Giuseppe Donati, lancia l'allarme sulla questione della sanità regionale. Nello specifico, è preoccupato per la sorte dell'Inrca di Fermo, per il quale si prospetta un futuro legato alla cronicità.  Difatti, i posti per acuti verranno relegati ad Ancona mentre a Fermo rimarranno soltanto i cronici lungodegenti.  Si rischia di perdere alcuni servizi di diagnostica radiologica; si prospetta il taglio dei posti letto nel pubblico ma anche nel privato. Inoltre, sono spariti i finanziamenti per il progetto della riabilitazione cardiologica.Altra questione lamentata dal Segretario è quella relativa agli sprechi: la Cisl Fp, oltre a non avere ricevuto alcuna risposta sui tempi dell'assunzione dei primari che mancano all'ospedale di Fermo, non ha avuto notizia riguardo la rivalsa economica sul Direttore Generale dell'Asur per i 360 milioni di euro di soldi pubblici inultilmente spesi dalla collettività marchigiana per il linciamento del Direttore Sanitario dell'Area Vasta 4. A ciò si aggiunga che la Regione Marche, nel prevedere numerosi licenziamenti di lavoratori delle cliniche private, includerebbe tagli anche per il Fermano.
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05/04/2013 Approvate le prime misure dell'accordo anticrisi 2013
La Regione Marche ha approvato tre Delibere che danno attuazione alle prime misure contenute nell'accordo anticrisi firmato con i Sindacati il 19 dicembre 2012. Le Delibere riguardano in particolare i contratti di solidarietà difensivi, l'esenzione dal ticket sanitario e il contributo per gli studenti universitari figli di lavoratori in crisi o studenti lavoratori in crisi Dal 2009 Cgil Cisl e Uil delle Marche sottoscrivono con la Giunta Regionale accordi contenenti misure a sostegno delle fasce di popolazione più esposte e più colpite dalla crisi; uno sforzo notevole, anche in termini finanziari, che il Sindacato chiede alla Regione convinto che esso rappresenti segnale concreto a difesa della coesione sociale. Leggi e scarica i volantini sulle tre tipologie di misure: Contratti di solidarietà Diritto allo studio Esenzione ticket
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05/04/2013 Sanità, continua la mobilitazione del sindacato
Sanità, continua la mobilitazione dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil Marche hanno deciso di avviare nei prossimi giorni una serie di assemblee pubbliche nei tredici Distretti sanitari della Regione, per illustrare le valutazioni e le proposte dei sindacati sui provvedimenti in atto.Dopo la manifestazione del 25 marzo, dunque, le organizzazioni sindacali proseguono nelle iniziative di protesta contro la riorganizzazione del settore. Una protesta che si lega a vari motivi. Anzitutto, la questione del personale a proposito del quale Cgil, Cisl e Uil ribadiscono la necessità di difendere i livelli occupazionali diretti e indiretti nonché l’esigenza di tutelare le condizioni di lavoro degli operatori.In secondo luogo, si pone l’accento sulla mancanza di programmazione e di raccordo tra i tagli e i nuovi investimenti; quindi, la carenza di servizi territoriali come l’assistenza domiciliare agli anziani e la diffusione delle Case della salute.Per Cgil, Cisl e Uil occorre piuttosto tagliare i doppioni, gli sprechi e i privilegi ancora esistenti nella sanità e investire sui servizi ai cittadini.
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03/04/2013 Produttività, approvato il Decreto
Di seguito  il testo del Decreto sulla detassazione del salario legato alla produttività, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 marzo.Il testo non scioglie alcuni nodi interpretativi relativi a voci specifiche di salario, per superare i quali si è in attesa del decreto attuativo, ma è già sufficiente per realizzare accordi e sbloccare rigidità espresse fino ad oggi da alcune Associazioni imprenditoriali.IL TESTO DEL DECRETO
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03/04/2013 Nuovi laboratori dell'Anteas
Nell'ambito del Progetto "Mano a mano esploriamo il mondo che ci circonda" promosso dall'Anteas, ottima è la risposta dei partecipanti al I° corso di formazione gratuito "La cucina della nonna" in fatto di "Gusto, Tradizione e salute", nella quale si riscoprono i sapori di un tempo.Il corso approfondisce i seguenti argomenti:- la qualità degli ingredienti.- c'è un tempo per ogni cosa - frutta e verdura di stagione.- saper leggere le etichette dei prodotti in commercio.- la provenienza e la freschezza.La sede di realizzazione è a Monticelli (AP) - Largo delle Ginestre n. 3.
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03/04/2013 Segni di futuro, la Cisl verso il Congresso
Niente ricette, perché quello che verrà sarà il tempo dell’incertezza e dell’instabilità. “Dobbiamo farcene carico”. Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, sfrutta il bivio della scadenza naturale del suo mandato per ridisegnare scenari, ricomporre tasselli impazziti per crisi. “Essere a un passo dalla ripresa, uscire dall’emergenza sono formule superate dai tempi”.Da guida sindacale di 159.840 marchigiani preferisce ristabilire i perimetri socio-economici piuttosto che tracciare bilanci personali. “Nulla sarà più come prima perché la realtà affrontata in questi anni - e qui cita il rapporto annuale del Censis - è stata caratterizzata da fenomeni enormi, fuori dalla nostra portata intellettuale e politica”. E da quel “nostra” non esclude alcuno: istituzioni, banche, partiti, sindacati. “Processo non padroneggiabile”, lo definisce senza indugi.“L’eccesso di semplificazione e il ridurre tutto a slogan fa sfuggire il senso della realtà”. Sanità, imprese che falliscono, occupazione in picchiata, disoccupazione alle stelle, il segretario non cede alla dichiarazione a caldo. Inutile tentare di strappargli un commento sulla battuta in controtendenza - la lapidaria “si può anche morire di innovazione e internazionalizzazione-” di uno degli ultimi caduti sul campo, Federico Vitali, patron della Faam, leader mondiale delle batterie elettriche. “Ogni caso è a sé, bisogna sapere, conoscere, studiare”, apre e chiude.Niente ricette, Mastrovincenzo preferisce incidere “segni di futuro”, sottotitolo dell’XI congresso regionale che il 9 e 10 aprile avrà Pesaro per sfondo. “Si deve restare agganciati all’Europa, le Marche hanno bisogno dei fondi strutturali”. Non lascia tempo al tempo: “E’ il momento di rinegoziare le risorse per il 2014-2020 e valorizzare i corridoi infrastrutturali europei. Ma temo gli effetti di questo sentimento antieuropeista: è una rabbia comprensibile quella contro il rigore che ci viene imposto, ma dobbiamo stare attenti che non si traduca in un serio rifiuto”.La prende da lontano, il segretario, poi torna a convergere al centro, al centro del sistema Paese. “Non possiamo pensare di sbloccare questo drammatico stallo da soli, chiusi in noi stessi. Le Marche hanno bisogno dell’Italia e viceversa”. Insieme e sottoinsieme con la politica, l’ennesima emergenza, lì a fare da cassa comune. “L’istanza di rinnovamento va considerata, c’è grande disagio sociale in giro”. Non fa la morale, invita piuttosto a prendere coscienza. “La crescita è ferma da anni, aumentano le disuguaglianze con ampie fasce di popolazione a rischio impoverimento”. Ennesima sfaccettatura di quei “fenomeni enormi, fuori dalla nostra portata”. E allora “serve responsabilità, il Paese non può stare fermo altri mesi”. Cifre alla mano, dà il peso specifico dell’urgenza: cassa integrazione ordinaria a + 76,6%,  nel 2012, la straordinaria su del 42,2% e quella in deroga del 38,09%. Con un tasso di disoccupazione medio che si arrampica fino al 9,1%. Si appella alla logica, prevede e avverte: “Rigore, ma mai più senza equità”. Dipana il concetto: “Da un lato c’è il senso di responsabilità nella gestione delle risorse, che deve pervadere la vita pubblica; dall’altro bisogna convincersi che se l’equità viene dopo, il rigore si traduce in tagli e sacrifici per le fasce di popolazione più deboli”. Guai a dire ricette, meglio inanellare priorità: “Gli enti locali vanno razionalizzati. È sufficiente ricordare che in tutta la regione ci sono almeno otto società partecipate che gestiscono i rifiuti: è solo un esempio”. Il segretario allarga lo spettro d’azione ad acqua, trasporti, università. "Il concetto è sempre lo stesso - fa quadrare il teorema - meno dispersione di risorse, meno consigli d'amministrazione, sintesi di spese, tariffe più basse". Per tutti. "Vale l'idea delle multiutility, dei servizi integrati: migliora l'offerta, si contengono i costi". Per tutti, fino ad arrivare ai Comuni che Mastrovincenzo vorrebbe convertire nelle più "risparmiose" unioni. "Anche in questo caso, piccolo non è più bello". Sanità inclusa? "Nel progetto della Regione manca una chiara pianificazione economica accanto alle scelte riorganizzative, non ci sono azioni per contenere la mobilità passiva; a fronte della riduzione dell’offerta ospedaliera mancano previsioni di rafforzamento dei servizi territoriali, dell’integrazione socio-sanitaria, della prevenzione e dell’emergenza-urgenza, c’è in vista un altro inaccettabile taglio al personale sanitario; non ci siamo!“. Al risanamento pubblico, il segretario, fa corrispondere la corresponsabilità e l'Europa non fa più paura, ma esempio: "Prendiamo a modello la Germania dove il costo dell'occupazione è più elevato del nostro ma dove i lavoratori sono coinvolti - non solo come forza lavoro – nella partecipazione alle logiche produttive". Un appello che Mastrovincenzo innanzitutto rivolge a se stesso e alla sua struttura sindacale al motto di: riorganizziamoci. "Perché - è la convinzione - è buona regola applicare a sé quello che si propone agli altri". Traduce gli intenti: "Bisogna lavorare in rete, favorire ricerca e innovazione, associarsi su una massa critica più ampia". I primi "segni di futuro" li incide nella casa comune, la Cisl: "Stiamo razionalizzando le risorse economiche che derivano dal tesseramento, migliorando l'utilizzo delle persone, riducendo al minimo la burocrazia interna, rafforzando la presenza nei luoghi di lavoro". Dà la cifra del cambiamento: "Eravamo quattro strutture provinciali, con quattro società distinte per la consulenza fiscale: ora ce n'è una sola". Supera gli steccati di un tempo: "Ci siamo ridisegnati in 13 aree sindacali - tante quanti i distretti sanitari e i centri per l'impiego - per aderire davvero al territorio". E farsene carico. 
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13/03/2013 Una manifestazione contro la riforma della sanità
LE FOTO della MANIFESTAZIONE Cgil, Cisl e Uil si mobilitano contro la politica sociale e sanitaria della Regione Marche.Le Segreterie regionali delle tre confederazioni e delle rispettive categorie dei lavoratori della sanità e dei pensionati hanno organizzato una manifestazione regionale che si è tenuta lunedì 25 marzo alla Fiera della pesca di Ancona.Al Presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca e agli Assessori Almerino Mezzolani (sanità) e Luca Marconi (sociale) è stato inviato un documento con il quale si esprime una valutazione critica del confronto che si è sviluppato negli ultimi due mesi sulla riorganizzazione del servizio sanitario e sulla legge di riforma dei servizi sociali.Rispetto alla sanità i sindacati criticano la  mancanza di un quadro d’insieme che riguardi tutto il sistema, i processi riorganizzativi, gli aspetti finanziari e quelli relativi alla gestione del personale.Forti dubbi sul futuro degli ospedali marchigiani. Non c'è ancora chiarezza su quali posti letto per pazienti in fase acuta verranno chiusi (in totale 795) e quali verranno riconverti o trasformati in posti letto di lungodegenza o riabilitazione (244) o in posti letto di Day Hospital e Day Surgery.Non emerge poi alcun disegno di rafforzamento della sanità territoriale (Case della salute, RSA e residenze protette per anziani, assistenza domiciliare)  dell’integrazione socio-sanitaria, della prevenzione e della rete dell’emergenza.A fronte di una crescita del fenomeno delle liste di attesa e della mobilità passiva, non si conoscono, se esistono, gli obiettivi e gli interventi previsti per il loro contenimento.In mancanza di un quadro finanziario chiaro e di una pianificazione delle risorse la riorganizzazione si presenta solo come un’operazione di tagli finalizzati al conseguimento degli obiettivi di bilancio e non come una vera riforma del sistema.La conseguenza sarà una riduzione  pesante all'occupazione, ancor più grave considerando che  in questi anni la riduzione del costo del personale ha fornito un contributo importante al  risanamento dei conti della sanità marchigiana, bel al di là del sostenibile e del programmato. A forte rischio il rinnovo di tutti i contratti di lavoro flessibile.Cgil, Cisl e Uil chiedono inoltre di rivedere la proposta di legge regionale relativa al  “sistema regionale integrato dei servizi sociali a tutela della persona e della famiglia”, in particolare per quanto concerne il ruolo degli Ambiti sociali, la gestione associata dei servizi e per gli aspetti relativi alla partecipazione delle associazioni e dei cittadini alla gestione delle politiche sociali.
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12/03/2013 Lettera aperta ai Consiglieri di Banca Marche
Pubblichiamo la lettera aperta che la Segreteria della FIBA (bancari) della Cisl Marche ha inoltrato al Consiglio di Amministrazione di Banca Marche «Constatiamo che, nonostante tre mesi di battente campagna mediatica, la vecchia gestione non ha ancora riconosciuto, responsabilmente, la propria inadeguatezza, ritirandosi, almeno per senso di dignità. Non bastano i ripetuti appelli dei lavoratori, provenienti dalle assemblee svoltesi nelle prime settimane dello scorso dicembre, a fare subito chiarezza sulla situazione ed a sollevare chi ha guidato la Banca contro gli scogli di questa crisi interna, con incolpevole insipienza o con colpevole spregiudicatezza?Così si sarebbe potuto attenuare il devastante impatto alla clientela che sempre più  incalza i lavoratori della rete con domande piene di preoccupazione e di crescente sfiducia.Il danno d’immagine che si sta creando rischia di provocare un ridimensionamento della Banca con immancabili conseguenze sui lavoratori e sul territorio.Come non bastasse, il gossip viene alimentato anche tra i colleghi da chi, diffondendo irresponsabilmente informazioni destituite di ogni fondamento, cerca di far leva sulle paure per fini personali e/o di cordata.Per questo la Fiba-Cisl rivolge alle Fondazioni e al Consiglio di Amministrazione questo forte richiamo al senso di responsabilità che oggi, più che mai, è indispensabile e che, finora, è stato mostrato pienamente soltanto dai lavoratori.Chi ama i nostri territori lo mostri e sappia prendere decisioni conseguenti, per il bene di tutti, questa volta!I lavoratori, che stanno facendo ancora una volta la propria parte, si aspettano perciò un corrispondente e definitivo segno di discontinuità.La Fiba-Cisl, inoltre, ritiene imprescindibile che le scelte future sul nuovo vertice ricadano su figure di “garanzia” gradite, stavolta, anche ai lavoratori; soltanto così si potrà intraprendere la via del rilancio con la coesione indispensabile a consentire un percorso finalmente virtuoso».
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11/03/2013 “Donne in campo, manifestazione di creatività e volontariato”
“Oggi le Donne Cisl, Giovani e Pensionate, alzano la voce contro la violenza perpetrata a danno delle lavoratrici nei luoghi di lavoro”.E’ questo il tema della relazione, attuale e scottante, imperniato sulla piattaforma elaborata dal Coordinamento Nazionale Donne Cisl.La Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno è stata la splendida cornice per la manifestazione “Donne in campo” che l’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno promuove ogni anno in occasione della festività dedicata alla Donna.Ancora una volta la Coordinatrice Donne, sig.ra Rosandra Ciarrocchi, si è impegnata in collaborazione con l’Anteas, alla partecipazione di detta iniziativa, con una relazione puntuale ed esaustiva.Dopo una rapida analisi di alcuni articoli della Costituzione, la relatrice ha sottolineato che nonostante la tutela da essa garantita, la violenza è spesso sottovalutata da un mercato del lavoro che espone le lavoratrici ad un maggiore rischio di esclusione, ghettizzazione e vulnerabilità, che può determinare un futuro precario per tutte. In particolare, emerge il 'problema del doppio carico di lavoro e soprattutto di fatica fisica, mentale e stress a discapito delle donne che, sempre più spesso, si trovano ad operare in luoghi di lavoro costruiti e organizzati su modelli maschili ignorando completamente le specificità femminili.Il fenomeno della violenza sulle donne è una vera e propria piaga sociale che ancora una volta richiama la centralità dell'aspetto culturale, sulle relazioni tra generi, sull'educazione dei giovani, e sugli stili della società moderna, che svuota di significato importanti valori esistenziali,  quali il rispetto per la persona e per la vita.L’argomento è stato un’occasione di condivisione corale e una preziosa opportunità per riflettere ed approfondire tematiche importanti allo scopo di poter individuare strategie e soluzioni sempre più adeguate alle problematiche sociali.Apprezzamenti positivi sono stati espressi anche dall’Amministrazione Comunale, tanto che la Coordinatrice si è lasciata sfuggire commossa il commento: “Bello è scoprire la stima e l’affetto dei propri concittadini”.
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08/03/2013 Donne in campo, l'iniziativa ad Ascoli Piceno
Domenica 10 Marzo 2013 ore 9,30 presso il Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, Sala dei Savi, la Coordinatrice Donne Provinciale, sig.ra Ciarrocchi Rosandra, presenta, in occasione della festività dedicata alla Donna, l’iniziativa realizzata insieme con l’Anteas.Il tema della relazione delle Donne Cisl è “La violenza sulle donne nei luoghi di lavoro”.Questa vuole essere un'occasione di condivisione corale e preziosa opportunità per riflettere ed approfondire tematiche importanti allo scopo di poter individuare strategie e soluzioni sempre più adeguate alle problematiche sociali.Pertanto, siete tutti inviati a partecipare a "Donne in campo"che si terrà  domencia 10 marzo, alle ore 9.30 presso Palazzo dei Capitani, Sala dei Savi.
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06/03/2013 Domande di mobilità, termini in scadenza
L'Inas Cisl invita tutti coloro che hanno presentato domanda di "mobilità in deroga" dopo il 1 Luglio 2012 e che a tutt'oggi risultano disoccupati, a presentarsi presso gli sportelli de patronato per inoltrare domanda ai fini della percezione del residuo dei sei mesi di indennità spettanti, entro sabato 9 marzo.Le sedi Inas Cisl sono ad Ascoli Piceno in Corso Vittorio Emanuele n. 37,  a Fermo in via Sant'Alessandro n. 3 e a San Benedetto del Tronto in Piazza Nardone n. 23.
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04/03/2013 Nuovi laboratori dell'Anteas
Ottima risposta di partecipanti per il progetto "Mano a mano esploriamo il mondo che ci circonda", promosso dall'Anteas.Molto frequentati, infatti, i corsi che hanno avuto inizio lo scorso anno e che dureranno fino al prossimi novembre.Obiettivi del progetto, articolato in laboratori di animazione sociale, dei mestieri e dei saperi, è quuello di promuovere attività di sostegno e di inclusione sociale per migliorare la qualità della vita di persone in condizione di disagio e difficoltà, residenti nel quartiere Monticelli; creare opportunità di socializzazione e di relazioni positive e di scambio culturale; promuovere la solidarietà tra generazioni per accrescere nei giovani la curiosità e l'educazione di vita oltre che far ritrovare agli anziani un ruolo forte e significativo. In questa direzione vanno i corsi realizzati fino ad ora e quelli che stanno per prendere il via in queste settimane e per cui sono aperte le adesioni. Dopo i corsi di decoupage e di addobbi natalizi, ha avuto inizio il corso di 'ortolano in erba', realizzato con la collaborazione dell'Associazione Gigaro88, a cui è ancora possibile aderire. Sono aperte le iscrizioni per i corsi di informatica, cucina e creatività.
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01/03/2013 Carisap, i sindacati temono ulteriori esuberi
Le organizzazioni sindacali Fiba/Cisl, Ca­risap Dircredito, Fabi, Falcri, intervengono sulla fusio­ne  tra Carisap e Banca dell'Adriatico, a seguito della notifica dell'avvio della procedura di fusione per incor­porazione di Banca dell'Adriati­co in Cassa di Risparmio di Ascoli. La nuova banca assumerà la denominazione dell'istituto di credito incorporato - e cioè Banca dell'Adriatico, sancisce l'estin­zione definitiva del marchio ,Carisap. In tale documento si parla di tensioni occupazionali individuando esu­beri di almeno 53 dipendenti, operanti nelle strutture di dire­zione generale/staff, compresa quella dell'attuale Carisap ad Ascoli. Inoltre, l'azienda si riserva di individuare ulteriori esuberi a seguito della successiva razionalizzazione della rete distributiva e cioè delle filiali. E' opportuno ricordare che la Fondazione Carisap ha sempre dichiarato che nell'am­bito dell'operazione di cessione di quote ad intesa Sanpaolo ave­va assunto la decisione di rinun­ciare a nomine e designazioni nella futura banca per puntare alla costituzione di una realtà bancaria che avesse una direzio­nalità diffusa nel territorio e che vedesse la comunità della Fon,dazione stessa come punto di ri­ferimento principale, con il manteni­mento ad Ascoli della sede legale e della direzione generale.Alla luce di quanto sopra, le organizzazioni sindacali ritengono  siaindispensabile che la Fondazio­ne Carisap faccia valere gli ac­cordi contrattuali sempre di­chiarati, in base ai quali ad Ascoli è prevista, oltre alla sede legale, anche la direzione generale della nuova banca, con adeguata dotazione di uomini e mezzi. 
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28/02/2013 I tesserati in lieve aumento, i numeri
Il 22 febbraio 2013 è iniziato a Pesaro il cammino delle assemblee territoriali della Cisl Marche. Il 26 febbraio a San Benedetto del Tronto l’ assemblea di Ascoli Piceno-Fermo, poi sarà la volta di Macerata e infine, il 28, l'assemblea territoriale di Ancona.Una serie di appuntamenti che inaugurano la nuova configurazione organizzativa, non più scandita dai "Consigli generali", cambiano i luoghi di partecipazione, i consigli generali e i tanti comitati esecutivi vengono sostituiti da altri luoghi che nella loro capillarità possano essere spazi di partecipazione ed elaborazione molto importanti.Nella relazione del Segretario Generale, Alfonso Cifani, si legge che il 2012 della Cisl di Ascoli Piceno-Fermo si è chiuso con un bilancio positivo: aumento dei tesseramenti attivi (a fronte di un lieve calo dei pensionati) e bilancio in attivo e crescita percentuale per il Caf.Forte anche l'investimento sulle sedi territoriali, migliorate e rinnovate in tutto il Piceno.
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27/02/2013 Assemblea Territoriale Cisl
Oltre 150 delegati della Cisl di Ascoli Piceno e Fermo si sono riuniti ieri all'Hotel Calabresi per l'assem­blea territoriale "Obbligo di svolta, Segnali di futuro", in vi­sta del prossimo Congresso Re­gionale.La tavola rotonda era presieduta dal Segretario Generale USR Stefano Mastrovin­cenzo,  dall'Assessore Re­gionale Pietro Marcolini, dall'avv. Guido Castelli nel suo ruolo di delegato Anci, dall'amministratore di Selet­tra, Pio Antognozzi-e dal Presiden­te della Camera di Commercio di Fermo, Graziano Di Battista. I lavori venivano coordinati dall'analista economico Marco Marcatili. Ha concluso la mattinata la Segreteria Nazionale Confederale Cisl Anna Maria Furlan.L'assemblea si apriva con la re­lazione del Segretario Generale Ust-Cisl AI­fonso Cifani sulla necessità di una nuova "governance territo­riale" che superi o riaffermi le Province, alla rivisitazione "ve­loce ed approfondita" delle tre aree più critiche per il territorio ovvero le politiche del lavoro, dello sviluppo e socio-sanitarie.  Ancora i temi dell'assemblea riguardavano l'attualità econo­mica, ovvero crisi, disoccupazione, dif­ficoltà di imprese e famiglie e le prospettive per la ricerca di un rilancio.Dalla Cisl è arrivato anche un appello per il superamento delle “vecchie logiche localistiche e di piccolo cabotaggio” in favore di una prospettiva veramente regionale.
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25/02/2013 Assemblea Territoriale
Assessore Regione Marche Delegato ANCI Presidente CC Amministratore Selettr Segretario Generale USR CISL Marco Marcatili Analista economico Conclusioni di Anna Maria Furlan Segretaria Nazionale Confederale CIS Pausa Pranzo Relazione (seconda parte) Dibattito ed intervento di Anna Maria Furlan
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25/02/2013 Fnp-Cisl, Congresso Distrettuale di San Benedetto del Tronto
Venerdì 8 Febbraio si è svolto a San Benedetto del Tronto  (AP), presso l’Hotel Calabresi, il 1° Congresso della Lega distrettuale di San Benedetto del Tronto della Cisl Pensionati.I cento delegati dei Comuni facenti parte della lega in rappresentanza di quasi 5.765 iscritti hanno eletto il Direttivo e la Segreteria.Nel Direttivo figurano: Grazioli Giulio, Balestra Maria, Domizi Antonio, Albertini Silvana, Bettoni Domenico, Caporossi Maurizio, Capretti Camillo, Capriotti Enzo, Carboni G. Battista, Ciarrocchi Donato, Ciarrocchi Donato, Ciarrocchi Marina, Cicchi Silvana, Falcioni Anna Maria, Gullì Paolo, Lupi Rosina, Marcanio Luigi, Osimo Rino, Sgattoni Domenico, Straccia Piergiorgio, Talamonti Ennio, Tempera Pio, Tosti Luigi, Travaglini Annita, Vagnoni Marcello, Vallesi Ornella.In Segreteria entrano Grazioli Giulio (Segretario Territoriale), Domizi Antonio (componente di Segreteria), Balestra Maria, (componente di Segreteria).Il Congresso distrettuale della Cisl-Fnp delle Province di Ascoli e Fermo è servito anche per sancire la riorganizzazione del sindacato, che si articola su 3 grandi zone comprensoriali: Fermo, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto.Esso è un momento importante , di confronto e riflessione con gli iscritti sulle principale tematiche della Federazione Nazionale dei pensionati, impegnata per la tutela delle fasce più deboli della società, in particolare sulla condizione di anziani e pensionati.
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22/02/2013 La cardiologia di San Benedetto contro professionisti e utenti
Di seguito la nota stampa della Segreteria Territoriale CISL FP Ascoli-Fermo. Dopo la grave ed incomprensibile decisione assunta dalla Direzione Sanitaria dell’Ospedale Madonna del Soccorso di coprire le pronte disponibilità della Medicina Trasfusionale con Tecnici del Laboratorio Analisi, in contrasto con le linee guida del Dipartimento Regionale di Medicina Trasfusionale, mettendo così a rischio i professionisti e gli utenti, un’altra proposta riorganizzativa, sempre della Direzione Sanitaria, non può che lasciarci basiti. La città di San Benedetto infatti rischia concretamente di perdere il reparto di Cardiologia, immolato sull’altare di una fantomatica ed incomprensibile riorganizzazione portata avanti contro gli stessi professionisti, gli operatori sanitari e soprattutto i cittadini. La proposta di attribuire le funzioni dell’emergenza cardiologica al Pronto Soccorso di San Benedetto per poi dirottarli ad Ascoli e le promesse da marinaio della Direzione di Area Vasta di potenziare ed incrementare la rete cardiologica territoriale, sono due progetti senza un euro d’investimento. Il primo aggraverà mortalmente il carico di lavoro del Pronto Soccorso, già al collasso, il secondo si rivelerà un nulla di fatto, pubblicizzato solo per far digerire la chiusura del reparto. Tutta questa operazione si baserà sull’unica finalità di MASCHERARE LA CHIUSURA DI CARDIOLOGIA ALMENO FINO A DOPO LE ELEZIONI e tagliare le spese per fare cassa. Sarebbe già un fatto discutibile se i risparmi ottenuti dalla privazione della Cardiologia per una città come San Benedetto del Tronto che d’estate triplica la popolazione, venissero reinvestiti nel piceno ma così purtroppo non accadrà. Infatti la riorganizzazione in atto nel piceno, con tagli cospicui ai servizi e al personale, andranno a rimpinguare la grande cassa regionale dell’ASUR, che poi, come avvenuto negli ultimi anni, li dirotterà verso i territori di maggiore peso per la Giunta Regionale. Non è un caso, che, mentre in altre Aree Vaste si coprono primariati e si attivano nuovi servizi, al sud delle Marche sono più numerosi i primariati vacanti che quelli coperti. A quei pochi che ancora ci sono, invece, come nel caso di Cardiologia,si cancella il reparto, continuando a pagare lo stipendio. I Sindaci della Conferenza di Area Vasta 5 ed il suo Presidente farebbero bene a svegliarsi e a capire che il reparto di Cardiologia di San Benedetto sta per essere DEFINITIVAMENTE CHIUSO e con questa operazione di taglio, si disperderanno professionalità e competenze. Del resto Stroppa ed Appignanesi, dall’estate scorsa, stanno cercando di tagliare e fare cassa, per assecondare le indicazioni di Ciccarelli e l’ASUR. Ci hanno provato con Pediatria, salvata parzialmente anche grazie al forte intervento della CISL FP e nell’assoluto silenzio di altre Organizzazini Sindacali, che, come adesso, si sono limitate a filosofeggiare su presunte integrazioni e pari opportunità tra territori. Non possiamo dimenticare che nel caso di Pediatria altri Sindacati consigliarono ai propri iscritti di non partecipare al presidio organizzato dalla CISL davanti al Pronto Soccorso al quale sono intervenuti anche operatori, cittadini e Sindaci. Adesso Stroppa e Appignanesi ci stanno provando con Cardiologia ma anche con Neurologia e Medicina Trasfusionale. Stanno rimanendo inerti e diligentemente in fila invece di pretendere dall’ASUR le risorse umane necessarie. Che farà Gaspari per far cambiare idea a Stroppa? Aveva assicurato che il Madonna del Soccorso sarebbe diventato una perla nel panorama sanitario delle Marche ed invece perde pezzi. Altro che perla !!!! I sambenedettesi forse non sanno che in Neurologia, lo Stroke Unit, il reparto di osservazione intensiva per malati di isctus cerebrale, pur essendo dotato di monitor collegati ai malati, non ha assegnato un infermiere dedicato a controllare la centrale di monitorizzazione, come previsto dalle norme e protocolli. A noi della CISL FP che abbiamo avanzato dubbi sulla legittimità di questo, ci è stato risposto che al momento, viste le tante assenza d’infermieri e malattie varie, reperire personale per lo Stroke Unit non è possibile. Allora avvisiamo gli utenti di San Benedetto, che sarebbe meglio per loro posticipare il loro isctus a dopo l’epidemia d’influenza. Il Segretario Generale Giuseppe Donati
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21/02/2013 Allarme alla Direzione Area Vasta 5
Si riporta di seguito la nota stampa della Segreteria Territoriale CISL FP Ascoli-Fermo.   Gli ultimi avvenimenti che stanno interessando la sanità del piceno, guidata dall’attuale Direzione di Area Vasta 5, sono allarmanti e quantomeno sintomatici di cosa accadrà subito dopo l’anestesia della campagna elettorale e del voto. A fronte infatti della perdita continua ed incessante di personale e delle mancate sostituzioni di pensionamenti e cessazioni, ipocritamente smentite dal Direttore di Area Vasta 5, che addirittura sostiene di aver avuto un turn over di personale vicino al 97 %, alcuni servizi e reparti fondamentali per la diagnosi ma anche per la cura dei cittadini, stanno andando in fortissima crisi. A questa situazione, pur di non smentire la politica regionale e l’ASUR Marche, che impone ai suoi Direttori di negare il taglio di servizi e prestazioni all’utenza, la Direzione di Area Vasta 5 sta facendo fronte con provvedimenti e progetti, molti dei quali discutibili e pericolosi, anche, sembrerebbe, con il parere contrario dei livelli direzionali interessati e del Dipartimento Regionale Medicina Trasfusionale. Si, perché i primi servizi ad andare sottacqua, grazie alla politica disastrosa sulla sanità, della Giunta Regionale, sono stati il Laboratorio Analisi ed il Centro Trasfusionale di San Benedetto del Tronto. Non proprio servizi secondari per la tutela della salute degli utenti. Il Centro Trasfusionale, in particolare, è rimasto con due soli Tecnici, di cui uno è il Coordinatore, che hanno fatto i salti mortali per garantire fino ad oggi il servizio ma adesso non ce la fanno più a coprire i turni di pronta disponibilità notturni e festivi. Il Laboratorio è carente di almeno tre unità da mesi e va avanti grazie ai turni aggiuntivi. La Direzione di Area Vasta 5, assolutamente prostrata davanti alle decisioni, anche se inique, dell’ASUR, invece di impegnarsi a reperire le professionalità necessarie per mantenere attivi questi due servizi, cioè PRETENDERE di assumere il numero di Tecnici di Laboratorio necessario, si è subito indirizzata verso un provvedimento senza precedenti, pericoloso per operatori e pazienti, avversato,sembrerebbe, dallo stesso Dipartimento Regionale della Medicina Trasfusionale. Il provvedimento in questione è una commistione senza senso dei due Servizi che per normative regionali e nazionali hanno percorsi professionali e formativi del tutto diversi. In pratica con appena un mese di formazione forzata e forzosa del personale tecnico del Laboratorio Analisi s’intenderebbe coprire i turni di reperibilità del Centro Trasfusionale di San Benedetto. Questo in barba a tutti i protocolli autorizzativi e formativi attualmente certificati dal Dipartimento Regionale Medicina Trasfusionale e quindi dallo stesso Assessorato alla Salute Regionale. La motivazione è sempre la stessa e sta diventando veramente pericolosa per l’utenza: in momenti di crisi non si può andare troppo per il sottile. Se questa è l’impostazione allora i cittadini ed i pazienti dell’ospedale di San Benedetto sappiano che, dal primo marzo, potrebbero aver bisogno di sacche di sangue o altri derivati ematici per trasfusioni e nel Centro Trasfusionale a preparare quanto necessario potrebbe essere chiamato, forzatamente, un Tecnico di Laboratorio, solo e senza alcun altra presenza professionale a supporto, che, nonostante tutta la sua buona volontà ed esperienza, con appena un mese ha dovuto apprendere tutta la materia,le pratiche operative ed i protocolli della Medicina Trasfusionale, che altri colleghi hanno acquisito con svariati mesi di tutoraggio. Grazie a questi protocolli, che oggi si vorrebbero baipassare, il Centro Trasfusionale è stato certificato. Questo, con il BENESTARE DELLA DIREZIONE DI AREA VASTA 5. Pensiamo che altre parole non servano ma s’impone una profonda riflessione su dove sta andando la sanità marchigiana e picena se non si fermerà la deriva dell’ASUR. IL SEGRETARIO GENERALE Giuseppe Donati  
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20/02/2013 Congresso distrettuale di Ascoli Piceno, i componenti
Lunedì 18 Febbraio si è svolto a Monticelli (AP), Largo delle Ginestre, il 1° Congresso della Lega distrettuale di Ascoli Piceno della Cisl Pensionati. I cento delegati dei Comuni facenti parte della lega in rappresentanza di  quasi 5.000 iscritti hanno eletto il Direttivo e la Segreteria.Nel Direttivo figurano: Casini Silvia, Annibali Raffaele, Cesari Gianfranco, Guerrieri Renato, Ciarrocchi Rosandra, Catalini Bianca, Amurri Angela, Bruni Francesco, Marozzi Franco, Mattei Vittorio, Coppari Marcella, Curzi Roberto, Cicchi Giuseppe, Giorgi Angelo, Pagnotta Alfredo, Fioravanti Elvira, Travaglini Guido, Muschetto Pietro, La Rocca Crescenzo, Massaroni Pacifico, Iobetti Sesto, Massacci Adele, Morganti Giovanni, Mancini Luciano, Tommarelli Roberto.In Segreteria entrano Casini Silvia (Segretaria Territoriale), Annibali Raffaele (componente di Segreteria), Cesari Gianfranco, (componente di Segreteria).Il Congresso distrettuale della Cisl-Fnp della Province di Ascoli e Fermo è servito anche per sancire la riorganizzazione del sindacato, che si articola su 3 grandi zone comprensoriali: Fermo, Ascoli e San Benedetto del Tronto.Esso è un momento importante , di confronto e riflessione con gli iscritti sulle principale tematiche della Federazione Nazionale dei pensionati, impegnata per la tutela delle fasce più deboli della società, in particolare sulla condizione di anziani e pensionati. Articoli correlati
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14/02/2013 1° Congresso della lega di Fermo, eletto il Direttivo.
Lunedì scorso si è svolto al David Palace di Porto San Giorgio il 1° Congresso della Lega distrettuale di Fermo della Cisl Pensionati.I cento delegati dei 34 Comuni facenti parte della lega in rappresentanza di 12.500 iscritti hanno eletto il Direttivo e la Segreteria.Nel Direttivo figurano: Giovanni Casturà, Rosalba Postacchini, Lanfranco Rocco, Paola Battaglia, Marino Cinquantini, Enrica Clementi, Mario Cocci, Enrico Colella, Sandro Ferroni, Giovanni Iacopini, Maria Mancini, Silveria Marcelli, Giancarlo Monti, Mario Nardoni, Mario Piconi, Giuliano Pompei, Antonio Porto, Anna Maria Quondamatteo, Letizia Romanella, Robero Ruch, Ilario Sacchini, Angela Sassetti, Giampiero Scubè, Giorgio Scorolli, Franca Silenzi, Francesco Tassotti, Orfeo Vagnarelli, Giuseppa Viozzi, Giovanni Vitali.In Segreteria entrano Giovanni Casturà (Segretario Territoriale), Rosalba Postacchini (componente di Segreteria, Lanfranco Rocco, componente di Segreteria).Il Congresso distrettuale della Cisl-Fnp della Province di Ascoli e Fermo è servito anche per sancire la riorganizzazione del sindacato, che si articola su 3 grandi zone comprensoriali: Fermo, Ascoli e San Benedetto del Tronto."Un momento importante - come aveva affermato il confermato Segretario di Lega Giovanni Casturà - di confronto e riflessione con gli iscritti sulle principale tematiche della Federazione Nazionale dei pensionati, impegnata per la tutela delle fasce più deboli della società, in particolare sulla condizione di anziani e pensionati ".
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08/02/2013 Sanità, la lettera aperta dei cittadini fermani
Si riporta di seguito la lettera aperta dei cittadini fermani sulla sanità: "Stiamo assistendo ad una campagna elettorale a dir poco sconcertante e priva di ogni idea seria e concreta per affrontare i problemi reali delle persone. Ogni giorno aumentano le “sparate” mediatiche, le revisioni di pensiero, le smentite di se stessi da parte dei vari candidati. A livello territoriale poi c’è un silenzio a dir poco assordante sulle questioni che riguardano la vita ed i bisogni fondamentali delle persone, delle famiglie e delle imprese. Tali silenzi fanno presagire ci sia stato un accordo tra tutti gli schieramenti per anestetizzare il dibattito in vista delle elezioni così da non far capire ai cittadini elettori l’enorme incapacità politica e la pochezza delle idee che i singoli competitori sono in grado di metter in campo e sulle quali farsi giudicare. In pratica sta prevalendo il “mal comune mezzo gaudio”. Come CISL FP ma anche e soprattutto come cittadini delle Marche non possiamo far finta di nulla e girare la faccia dall’altra parte quando, nel silenzio più assoluto dei partiti di maggioranza e della poca opposizione rimasta, assistiamo giornalmente alla razzia di pezzi di servizio sanitario ed eliminazione lenta e dolorosa di servizi sociosanitari del fermano e del piceno, fondamentali per le persone e le famiglie in difficoltà. La politica fermana, semmai ce ne fosse ancora, nella sua pochezza, fragilità e assoluta dipendenza dal dio voto non riesce in alcun modo a tutelare i cittadini ai quali chiede però il consenso elettorale. Non si sente da alcuna parte politica, ad esempio, la presa di distanza dall’ormai evidente “commissariamento” in atto da mesi della direzione delle Aree Vaste. E’ possibile che alcun politico, si ricordi quanto contenuto nella Legge Regionale 17 del 2011,,che forse ha anche votato in Consiglio regionale? La legge assicurava autonomia alle Aree Vaste per quanto riguarda l’organizzazione dei servizi sui territori e la gestione del personale. Tutto ciò all’atto pratico si sta rivelando una menzogna legislativa visto che alcun manager di questo mondo potrà mai organizzare o gestire in autonomia un bel nulla senza avere la libertà di spendere denari o assumere professionalità necessarie per mantenere qualitativamente e quantitativamente la produzione di servizi.Non parliamo poi dell’autonomia nella scelta dei propri Dirigenti, che sia ad Ascoli che a Fermo ha visto, in questo caso si , scendere in campo i politici vari per sponsorizzare questo o quel Dirigente che ha promesso fedeltà nei secoli alla causa pur di avere l’incarico oppure una maggiorazione dell’indennità. Ciò che è accaduto nell’Area Vasta 4 è palese. Basta leggere con un minimo di competenza la Determina d’incarico dei Direttori di struttura complessa ed avere un minimo di memoria storica delle vicende della sanità degli ultimi anni per capire come sono andate le cose. Ci sarà qualche consigliere regionale che si prenderà la briga di interrogare in aula l’Assessore alla salute sulla correttezza del percorso adottato? Vedremo. Intanto ci chiediamo: che fine hanno fatto il Sindaco di Fermo e il Presidente della Provincia che circa un anno e mezzo fa sembravano voler essere i paladini insorti a difesa della sanità del fermano e che poi si sono sciolti, scomparsi come neve al sole appena qualcuno ha fatto loro la voce grossa dai piani superiori? Che fine ha fatto il tavolo paritetico per la sanità che ha prodotto solo un documento, consegnato all’Assessore Mezzolani, poi sparito e dimenticato in Regione? Come CISL FP in questi anni abbiamo supplito ai troppi silenzi, amnesie e svagatezze della politica sulla sanità, denunciando senza paura o timore reverenziale le storture del sistema ma a questo punto punto, visto che a breve ci sarà una competizione elettorale, è bene che i cittadini sappiano che gran parte delle penalizzazioni che questo territorio ha subito e purtroppo subirà subito dopo il 26 febbraio sono e saranno da attribuirsi alla colpevole assenza di una vera attività politica locale a suo sostegno. Prova ne è quello che da mesi sta avvenendo a nord delle Marche, conclusosi con la nomina di ben tre primari nuovi a Fabriano mentre a Fermo ci sono 10 reparti senza primario. Lo scandalo assoluto sul quale Sindaco, Presidente della Provincia e tutto il contorno di maggioranza e di opposizione del fermano tacciono colpevolmente, riguarda il primariato del Pronto Soccorso non ancora nominato nonostante il concorso si sia concluso nell’ottobre 2012 e sul quale il Direttore Genga abbia espresso un suo parere. Non si nomina il primario perché i vertici dell’ASUR,cioè Ciccarelli e Carelli, forse per ripicca su legittime prese di posizione della direzione di Area Vasta 4 su alcune assunzioni, non danno il loro assenso. Se non è commissariamento questo, non si sa cosa sia. Perché il Presidente Spacca non interviene? Forse perché Fermo non è Fabriano. Ugualmente due determine dell’Area Vasta 4, inoltrate in ASUR ad agosto 2012, sono bloccate e giacciono inspiegabilmente sui tavoli di Ciccarelli e Carelli per la firma e non permettono delle assunzioni dell’area della dirigenza e del comparto, essenziali per la sanità fermana addirittura ad invarianza di spesa. I cittadini fermani sappiano che le scelte della maggioranza che copre i vertici ASUR e l’inerzia dell’opposizione di questa regione sulla sanità, comporteranno la perdita o la crisi organizzativa di alcuni servizi sociali e sanitari del territorio. In primis chi ne farà le spese sono le fragilità e le famiglie in difficoltà perché non riceveranno assistenza adeguata. Scadranno a breve dei contratti Co.Co.Co, all’ambito sociale e non ci sarebbero i soldi per rinnovarli ma intanto si annuncia la copertura assistenziale anche per gli 8.000 abitanti del territorio di Amandola. Una farsa in grande stile !!! Quando il Presidente Spacca afferma che non vi saranno chiusure o tagli ai servizi, mente sapendo di farlo perché anche se rimarranno le targhe sui muri o sulle porte di reparti o ambulatori, la qualità e la quantità dei servizi erogati calerà drasticamente. Siamo al limite, i cittadini lo sappiano. Il personale sanitario ha fatto miracoli fino ad ora nonostante le continue ingerenze, intromissioni e contaminazioni negative di Ciccarelli e compagni sul fermano e di quei politici che si ricordano di esserlo solo quando devono sponsorizzare singoli personaggi o tutelare interessi particolari. Cari cittadini del fermano, non basta più lamentarsi nei bar o per strada. E’ ora che con saggezza e coraggio iniziate tutti a prendere coscienza e conoscenza dei fatti, che non accadono mai per caso,e iniziate a riconoscere chi sono i veri responsabili dei disservizi e delle lacune organizzative che riscontrate giornalmente quando vi recate negli uffici o servizi pubblici. Chi vi eroga il servizio spesso è vittima come voi di scelte non fatte o sbagliate che incidono profondamente sulla qualità e quantità delle prestazioni ma ad una certa politica mantenere lo status quo fa comodo perché garantisce potere e denaro a pochi a discapito di molti".
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05/02/2013 Anteas, al via il nuovo servizo del doposcuola
Una importante iniziativa è stata organizzata, già da qualche setti­mana, dall'Anteas di Ascoli Piceno. Si tratta, in particolare, del servizio relativo al doposcuola, che ovviamente è rivolto a tutti gli studenti delle scuole ele­mentari e delle scuole medie del terri­torio piceno. Tutti i giorni, dunque, dal lunedì al venerdì con orario dalle 15 alle 19, diverse sono le attività che si svolgono all'interno del plesso sco­lastico delle Tofare, situato in via Sas­sari. Dall'assistenza ai compiti, ad esempio, fino al recupero delle cono­scenze scolastiche, dalle attività ludi­che a quelle di carattere ricreativo. Il progetto è stato elaborato in collabora­zione, ovviamente, con l'amministra­zione comunale ascolana ed in parti- colar modo con l'assessorato alla Pubblica Istruzione. Tutti gli studenti che desiderano partecipare al dopo­scuola, comunque, possono ancora iscriversi. Per aderire, oppure sempli­cemente per richiedere ulteriori infor­mazioni in merito, è possibile contattare la responsabile telefonando al nu­mero 0736/298536 oppure rivolgendo­si direttamente all'Anteas telefonan­do al numero 0736/344875. 
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04/02/2013 Stroppa decide sugli incarichi dirigenziali, per la Cisl è polemica
Di seguito la nota del Segretario della Fp Giuseppe Donati a proposito degli incarichi dirigenziali decisi dal Direttore dell'Area Vasta 5, Stroppa. "Una decisione come quella che ha assunto il Direttore Stroppa nell’assegnare gli incarichi dirigenziali, poteva forse essere congeniale all’interno di un’impresa che costruisce lavatrici non sicuramente in un’ Azienda Sanitaria che dovrebbe sfruttare al meglio le competenze e le conoscenze dei vari settori amministrativi e tecnici. Riteniamo la decisione della “rotazione” dei Dirigenti l’ennesima strategia demolitiva dell’Area Vasta 5, assunta, di sicuro, con la copertura della Direzione Generale dell’Asur per indebolire l’efficienza, già messa a dura prova dalla politica dei tagli sul piceno, che la Regione ha da tempo intrapreso nei confronti della sanità del sud delle Marche. Una vergogna vera e propria, non ci sono altri termini per definire questa operazione e così la CISL FP di Ascoli-Fermo vuole definirla, che ricadrà concretamente sui servizi, non solo amministrativi, ma indirettamente anche sanitari e socio assistenziali del piceno perché i Direttori interessati alla rotazione, che non sono “tuttologi”, impiegheranno tempi lunghi per poter acquisire le dovute conoscenze e competenze in aree di cui non hanno alcuna esperienza. In una fase così complicata e complessa della storia sanitaria del territorio sanbenedettese ed ascolano era necessario fare “squadra” mettendo a disposizione di tutti le qualità e l’esperienza. In questo modo, al contrario, al netto della professionalità e della buona volontà di ognuno, prevarràl’improvvisazione che genererà confusione o peggio ancora la paralisi di interi settori amministrativi. Da questi settori, è bene ricordarlo, dipende ance il buon andamento dell’assistenza sia ospedaliera che territoriale. Assunzioni e gestione di personale, retribuzioni, acquisti di beni e servizi, autorizzazioni, appalti, organizzazione degli sportelli e front office, acquisto e distribuzione di materiale sanitario e farmaci, ecc. tutto questo e molto altro, passa attraverso un iter amministrativo che se non svolto con competenza e conoscenza rischia d affossare o paralizzare l’intera vita dell’Area Vasta. Queste considerazioni e preoccupazioni che la CISL FP sta esprimendo e che ogni Direttore di buon senso e di esperienza in sanità, accoglierebbe senza eccezioni, sarebbero del tutto ovvie se vi fosse il vero interesse dei livelli politici e tecnici della Regione di far funzionare veramente la macchina sociosanitaria del piceno. Purtroppo, anche alla luce dell’ennesima “spartizione” che si sta abbattendo sul sud delle Marche e forse per andare incontro a singoli appetiti o vincere guerre personali contro questo o quel Dirigente, il risultato che verrà fuori da questa malsana operazione sarà drammatico per tutti. Gli unici soddisfatti siedono ad Ancona sulle poltrone di via Caduti del Lavoro o a palazzo Raffaello. Prova ne è che anche di fronte a cotanto azzardo, alcun politico piceno, assessore eletto in loco o sindaco abbia preso una posizione netta su questa storia. ll dr. Stroppa, commissariato al pari degli altri direttori di Area Vasta da Ciccarelli ma che percepisce comunque un lauto stipendio per assumersi delle responsabilità, ha perso una nuova occasione per dimostrare nei fatti, che ha intenzione di rendere la sanità del piceno efficiente e qualitativa ma anche celere e rispondente alle necessità organizzative degli operatori. I fatti recenti dimostrano, che ha ancora una volta ceduto alla tentazione di svicolare davanti alle decisioni da assumere e per evitare di scegliere su singoli casi, ha preferito mettere con le terga per terra un’intera organizzazione. I cittadini e gli operatori sappiano, quando ci sarà il caos, che la responsabilità non è del personale ma di chi lo costringe a non lavorare produttivamente".
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31/01/2013 Rinnovo contrattuale dei metalmeccanici
La crisi del settore metalmeccanico nelle Marche si è fortemente intensificata. Nel 2012 sono aumentate le ore di cassa integrazione sia ordinaria che straordinaria, per non parlare dei tanti posti di lavoro già persi a partire dal 2009.ORE DI CASSA INTEGRAZIONE AUTORIZZATE DALL’INPS NEL COMPARTO DELLA MECCANICANel 2012 sono state 3.141.874 le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate contro le 1.310.617 del 2011;Nel 2012 le ore di cassa integrazione straordinaria sono state 7.101.654, (pari al 51% del totale delle ore di straordinaria autorizzate nella regione), rispetto al 2011 con 5.172.142 ore autorizzate (un incremento del 37% sull’anno precedente).In questo difficile scenario regionale, che rispecchia l’andamento nazionale della crisi del settore, la FIM e la UILM (Categorie dei Metalmeccanici di Cisl e Uil) sono riuscite a rinnovare, dopo una difficile trattativa, il contratto nazionale dell’industria metalmeccanica.Incremento salariale di 130 euro nel triennio ( 35 euro gennaio 2013, 45 euro a gennaio 2014, 50 euro a gennaio 2015), aumento delle maggiorazioni nei turni notturni, delle indennità di trasferta e reperibilità e della quota di salario destinata ai lavoratori che non hanno contrattazione aziendale. Sono alcune delle novità previste dal contratto nazionale.Importanti avanzamenti sono stati ottenuti anche sulla tutela della malattia: aumentano i periodi pagati al 100%, mentre i periodi prima pagati al 50% vengono innalzati all’80%.Il 93,9% dei lavoratori iscritti, a conclusione delle consultazioni nelle tante assemblee indette nelle aziende metal meccaniche marchigiane, confermano anche nelle Marche, come nel resto d’Italia, l’ipotesi di accordo siglata lo scorso 5 dicembre 2012.Secondo Leonardo Bartolucci, Segretario generale della Fim Cisl delle Marche «il rinnovo del contratto è  un risultato importante e responsabile, che porterà sicuramente un po’ di ossigeno, malgrado la grave crisi economica che continua a falcidiare il settore metalmeccanico anche nelle Marche.  I lavoratori avranno maggiori certezze salariali e relazioni sindacali improntate a favorire una possibile ripresa dell’economia marchigiana. »IL NUOVO CONTRATTO:  RETRIBUZIONI, ORARIO DI LAVORO, MALATTIA 
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30/01/2013 La sanità picena si sposta a San Benedetto del Tronto?
Dopo aver saputo che la Commissione incaricata di elaborare la graduatoria per la mobilità dei 30 infermieri da impiegare all'ospedale Mazzoni è composta da dirigenti della Sanità di San Benedetto del Tronto,  la Cisl si domanda se il baricentro della sanità picena si sta spostando verso San Benedetto del Tronto. A ciò si aggiunga che il Presidente della Commissione, Remo Appignanesi è il Direttore Sanitario di San Benedetto del Tronto ed i colloqui con i candidati vengono svolti in riviera.Non tarda ad arrivare il commento polemico del Segretario Fp, Giorgio Cipollini, il quale dice che non si capisce come mai la Direzione dell'Area Vasta non proceda nella linea di quanto indicato e previsto dal Piano Industriale che prevede il percorso di alcune unità operative da San Benedetto del Tronto ad Ascoli Piceno.
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25/01/2013 Fp: le Rsa hanno raggiunto l'accordo
Nel pomeriggio di mercoledì 23 gennaio, i Sindacati e la Direzione dell'Area Vasta hanno raggiunto importanti accordi, relativamente alle assunzioni e collaborazioni.A partire da marzo 2013, verranno assunti numero sei (6) OO.SS. presso le strutture sanitarie (RSA) di Offida e Acquasanta, mentre la gestione del Luciani diventa diretta con assunzione di personale attraverso contratti di co.co.co.Le figure pro­fessionali riguardano il settore degli educatori e della riabilita­zione psichiatrica. Successiva­mente verrà bandito un nuovo concorso per procedere alle as­sunzioni definitive, riguardo alla stessa tipologia di figure profes­sionali; si procederà, altresì, ad uno studio completo e dettaglia­to per individuare le soluzioni più idonee per il dipartimento di salute mentale.Relativamente alla proposta avanzata dalla di­rezione dell'Area Vasta per gli spostamenti, d'ufficio, di perso­nale tra le strutture ospedaliere di Ascoli e S. Benedetto, i sinda­cati hanno chiesto al direttore Strappa di riflettere su detta proposta, sulla base di una normativa regionale che prevede trasferimenti d'ufficio in un rag­gio di 17 chilometri, distanza inferiore tra quella che separa Ascoli Piceno con San Benedetto del Tronto. Secondo il Direttore Stroppa, la proposta organizzativa è di carattere decentrato che supererebbe le normative vi­genti.Sul punto, il Segretario Territoriale, Giorgio Cipollini, dice che la "nuova distruzione orga­nizzativa è fatta sulla pelle e sulla salute dei cittadini piceni".Intanto, nuove polemiche anche per la mobilità regionale ed extra regionale che dovrebbe portare all'assunzione di 30 in­fermieri da impiegare presso l'ospedale Mazzoni.   
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25/01/2013 La FNP in assemblea per preparare il Congresso Provinciale
Il giorno 31 Gennaio alleore 9, nell'aula magna del seminario arcivescovile di Fermo, via Sant'Alessandro n. 3 si terrà l'assemblea pre­congressuale della delegazione della Cisl Fnp Pensionati di Fermo.In tale assemblea saranno eletti i  delegati che parteciperanno al Congresso distrettuale. Tale Congresso sancirà la riorganizzazione della Cisl, che si articolerà in tre zone comprensoriali: Fermo, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto.
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24/01/2013 Detassazione produttività, approvato il Decreto
Il Consiglio dei Ministri del 22 gennaio scorso ha approvato il Decreto relativo alla detassazione del salario legato alla produttività.Il Decreto sblocca le somme previste per questo dalla legge di stabilità e si pone in continuità con quanto previsto dall'accordo nazionale sulla produttività del 16 novembre 2012.Particolarmente importante è l'aumento della soglia di reddito per poter godere della detassazione - da 30 a 40.000 € - che innalza la platea potenziale di beneficiari a circa 1,8 milioni di lavoratori.E' stato fissato poi in 2.500 € l'importo massimo delle somme erogate nell'anno 2013 a titolo di retribuzione di produttività - prevista da contratti collettivi territoriali o aziendali - alle quali si applicherà il beneficio, che consiste in una cedolare secca a titolo definitivo del 10%Si tratta di una misura importante che riconosce la contrattazione come strumento per migliorare la produttività e la competitività delle imprese del nostro paese.Allo stesso tempo il decreto offre maggiori opportunità di  aumentare gli stipendi dei lavoratori, sia individuando di fattori di miglioramento organizzativo e di performance, sia potendo godere di una quota maggiore di salario netto. SCHEDA DI LETTURA DEL DECRETO L'ACCORDO SULLA PRODUTTIVITA' DEL 16 NOVEMBRE 2012IL VOLANTINO SULL'ACCORDO DI PRODUTTIVITA'  
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23/01/2013 Riunione sindacale straordinaria presso l'Ospedale di Amandola
L’incontro delle delegazioni trattanti dell’Area Vasta 4, svoltosi il 21 gennaio presso lo stabilimento di Amandola, è stato senza dubbio molto apprezzato anche dalla nutrita rappresentanza di lavoratori che hanno assistito alla trattativa.Durante l’incontro la parte sindacale ha cercato ed ottenuto, in parte, di conoscere le vere potenzialità che lo stabilimento di Amandola potrà esprimere nel prossimo futuro all’interno del panorama dei servizi sociosanitari della provincia di Fermo ma anche i numeri riguardanti le possibili risorse umane da recuperare a seguito della paventata riorganizzazione delle unità operative attualmente esistenti.Confermati i reparti di Medicina per acuti ( 20 posti + 1 ) e di Chirurgia a carattere breve e comunque per attività programmata.Le urgenza verranno dirottate a Fermo come anche i grandi interventi. L’organico infermieristico ed OSS della Medicina e Chirurgia viene confermato sempre che l’attività operatoria della Chirurgia mantenga un numero d’interventi che la giustifichi. Anche la POTES ed il PPI, per ora, non verranno toccati a meno che la Giunta Regionale non decida un nuovo assetto dell’emergenza delle Marche. A proposito, la CISL FP ha chiesto ed ottenuto che l'indennità di disagio applicata agli infermieri della  POTES di Montegiorgio e P.S.Giorgio, dal 1 Gennaio 2013 venga riconosciuta anche a quelli di Amandola.All’interno della dotazione di personale amministrativo, secondo quanto affermato da Genga, si potrebbero recuperare 3 - 4 unità da utilizzare ad Amandola ma anche presso la sede centrale, attraverso percorsi che privilegeranno la volontarietà e che comunque saranno oggetto di confronto con la RSU. Per questa area comunque è prevista una riorganizzazione a breve che verrà prima presentata alla parte sindacale e che prevederà una forte trasversalità delle funzioni e delle competenze.Gli interventi maggiori di riorganizzazione interesseranno i servizi “no core” di Amandola, e cioè: cucina, magazzeno e farmacia. Da tale riorganizzazione si potrebbero recuperare 4 ausiliari dalla cucina da inserire nei percorsi di sanificazione di Amandola con contestuale risparmio sulla spesa della ditta esterna.Il numero di pasti preparati giornalmente (circa 50) non giustificano 7 unità presenti. Altre 4 unità dal Magazzeno/economato e dalla Farmacia. Servizi questi, che dovranno progressivamente essere sempre più integrati con Fermo.Tutto il personale eventualmente recuperato dalla riorganizzazione sarà prioritariamente utilizzato ad Amandola a meno che vi siano decisioni volontarie di afferire presso Fermo.Il Laboratorio Analisi resterà aperto ad Amandola ma solo con personale Tecnico sanitario ( attualmente 3 tecnici ma 1 in scadenza di contratto a marzo 2013). Il personale laureato ( 2 unità) dovrà essere utilizzato presso il Laboratorio di Fermo.La Radiologia continuerà a garantire gli esami attualmente eseguiti, con 4 tecnici di radiologia ( 1 in scadenza di contratto).La funzione di accettazione invece potrebbe essere accorpata presso il CUP Accettazione centrale di Amandola, perchè, anche grazie alla refertazione vocale recentemente attivata, la necessità di mantenere una funzione amministrativa solo per la Radiologia, verrebbe meno.Per quanto riguarda l’attività distrettuale, si manterranno i servizi in essere anche grazie alle collaborazioni con l’Area Vasta 5.A rischio la permanenza del Poliambulatorio di Ponte Maglio per i costi molto alti di locazione dell’immobile.Evidenti criticità potranno esserci per l’area sociale quindi di Ambito vista la prossima scadenza di 4 contratti CoCoCo presso l’Ambito di Fermo riferibili a 2 psicologi e 2 Assistenti sociali.Su queste risorse, il Direttore Genga si è impegnato a garantire una parità di ore di assistenza con altri contratti CoCoCo.Per quanto riguarda la Prevenzione, l’atto determinativo licenziato recentemente ha fatto chiarezza sulla dotazione organica assegnata all’A.V.4 ma occorrerà chiarire con l’Area Vasta 5, anche attraverso l’istituto del comando, gli ambiti operativi del personale che continua ad operare prevalentemente sul fronte ascolano.All’obiezione fatta dal sottoscritto, sull’azzeramento del servizio di prevenzione di Amandola seppur ancora plesso autonomo, la Direzione ha risposto che l’assegnazione degli ispettori è puramente funzionale e nulla è cambiato rispetto al passato.La parte sindacale ha posto con forza la questione dell’attivazione della RSA, pronta da anni ma ancora inutilizzata. Il dott. Genga ha chiarito che la RSA è strategica per Amandola, anche per la permanenza e ricollocazione di parte del personale sul territorio. Ciò che ostacola l’attivazione è l’incompleto percorso autorizzativo per l’antincendio.Dopo di questo, il Comune dovrà fare la sua parte e poi bisognerà trovare le risorse necessarie per l’attivazione di 20 posti, facendo il calcolo dei costi emergenti e dei costi cessanti a seguito della riorganizzazione dello stabilimento di Amandola.Tradotto: risorse aggiuntive non ce ne saranno !!!. Questi sono gli elementi venuti fuori al tavolo, così come illustrati da Genga.E’ chiaro che la parte sindacale in questa fase è soprattutto interessata a far uscire allo scoperto la Direzione sul quello che è il progetto per Amandola. Genga ha promesso massimo impegno per potenziale le specialistiche ambulatoriali, sempre nell’ottica delle risorse possibili. Ha anche denunciato preoccupazione per la vetustità di molte tecnologie e l’esiguità di risorse per aggiornarle o sostituirle con nuove. Vedi ad esempio la Tac che necessiterebbe della sostituzione anche utilizzando, ove ve ne fossero, donazioni di privati. La parte sindacale rimane in attenta sorveglianza di quanto prospettato dalla Direzione. Non convince ad esempio quanto proposto per il Laboratorio Analisi che con le poche risorse umane previste, non potrà essere autonomo e garantire attività diurne e pronte disponibilità. Saranno necessarie per forza collaborazioni con Fermo e questo aggraverà ancora di più la già difficile situazione emergenziale presene nell’UOC di Patologia Clinica della sede centrale. Altra osservazione fatta dalla parte sindacale ha riguardato il rispetto delle competenze e dei ruoli. Ad esempio non potranno essere tollerati, come avvenuto di recente, scavalchi della Direzione medica di Fermo rispetto a quella di Amandola, almeno fino a quando quest’ultima ci sarà. Nessuna pressione sul personale perché accetti trasferimenti non regolamentati verrà tollerata. Sono necessari percorsi regolamentari condivisi ed incentivazioni per il personale che accetta di svolgere attività da Fermo ad Amandola o viceversa.I prossimi giorni saranno cruciali sia per il futuro di Amandola che per l’ospedale di Fermo. Si attende infatti l’atto di Giunta che ridisegnerà le Unità Operative Complesse ( quindi i Reparti e i Servizi) che dovranno essere presenti nelle Aree Vaste, alla luce degli ingenti tagli di risorse applicati dal Governo alle Regioni e a quanto previsto dal Decreto Balduzzi. Per le Marche si prevedono, almeno inizialmente, la soppressione di circa 18 Unità Operative Complesse di cui 12 all’interno dell’ASUR, preoccupanti tagli sulla spesa del personale e dimezzamento della spesa per i tempi determinati. Vedremo cosa toccherà a Fermo ed Amandola.CHIARAMENTE TUTTO QUESTO AVVERRA’ DOPO IL VOTO DI FEBBRAIO.
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21/01/2013 La Filca lancia l'allarme
Siamo ormai tutti pienamente consapevoli di essere immersi in una situazione nazionale e mondiale di grande difficoltà i problemi di ordine finanziario ed economico, portatori di disagi sociali di entità inedita per pesantezza e tempi di durata stanno modificando i nostri stili di vita. Tutti noi abbiamo fondate ragioni e dati alla mano per poter testimoniare le forti ripercussioni su occupazione, economia, redditi da lavoro dipendente. La precarietà sempre più accentuata e la riduzione dei salari o la loro sempre più ridotta capacità di acquisto colpisce tutti, ma fa danni irreparabili negli strati della società più deboli. Anche in quelle finora non coinvolte nella perdita di occupazione o di salario cresce il timore della povertà, la sempre più limitata capacità di acquisto dei redditi continua a deprimere la condizione economica delle famiglie. L'entità della crisi occupazionale ed economica nazionale e del nostro territorio (province di Ascoli Piceno e Fermo) sono sotto gli occhi di tutti, per questo serve senso di responsabilità e serietà senza lasciarsi attrarre da facili soluzioni dettate da interessi di parte. Siamo nel pieno di un fenomeno di depressione strutturale e per questo occorre ridurre la pressione fiscale sui salari, bene ha fatto la Cisl a sottoscrivere l'accordo su "produttività e competitività" anche in assenza della CGIL è nota la posizione assunta, gli interessi dei lavoratori sono prioritari. Il territorio della vecchia provincia di Ascoli Piceno è devastato dalla crisi e tanti di voi in questa sala vivono in prima persona i disagi provocati dalla stessa. I dati che costantemente ci vengono forniti dalle Casse Edili ma anche quelli dei centri per l'impiego che non sono dissimili, sono inequivocabili. Mancano le grandi opere (edilizia), le aziende industriali più importanti della nostra area hanno delocalizzato, ridotto il personale nella migliore delle ipotesi mentre altre fanno ricorso sistematico agli ammortizzatori sociali; aziende come almtrongh (cartiera), B B Italia, Manuli e Novico ma anche le Imprese Edili più importanti del nostro territorio Ubaldi- Scarpetti- Travaglini ecc.., sono coinvolte nella tempesta. Ci sono comunque progetti di grande impegno come quello della "RESTART" votato alla riqualificazione della zona ex Carbon al centro di Ascoli (€35 mm n di euro), il progetto che prevede investimenti molto importanti, per verde pubblico, edilizia residenziale, polo tecnologico, scientifico, culturale per un totale di 330 mln di E per un, incremento di occupazione fino a 300 unità e per 10 - 12 anni. Nel progetto saranno impegnate 35/40 aziende locali che potranno creare ulteriore indotto. Sono 20mila i posti di lavoro persi e il tasso di disoccupazione medio è il doppio della media regionale (12%), mentre quello giovanile è salito al (27%), infatti sempre più spesso i nostri giovani anche se in possesso di una ottima scolarizzazione, minai scoraggiati, fuggono alla ricerca di lavoro e fortuna in altri paesi europei e non (australia-inghilterra-stati uniti ecc...).
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18/01/2013 La FNP-Cisl verso il Congresso
La Federazione Nazionale Pensionati Cisl di Ascoli Piceno-Fermo, che conta 22.532 iscritti, si prepara a svolgere il Congresso Territoriale, uno dei momenti qualificanti dell'azione della Fnp Cisl sul territorio.  A differenza dei precedenti congressi, ci sono importanti novità. Non si terrà più un unico Congresso Provinciale ma tre diversi Congressi distrettuali di Lega – l’articolazione della Federazione sul territorio – ad Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo. I Congressi di Lega avranno il compito di eleggere i delegati che parteciperanno al Congresso regionale, in programma per il 19 e 20 marzo 2013.I Congressi saranno preceduti da  7 assemblee di lega che, tra il 21 gennaio e il 2 febbraio, si svolgeranno nei principali comuni delle Province di Ascoli Piceno-Fermo. Sono molte le iniziative che la Fnp Cisl porta avanti, sia con la presenza ai tavoli di contrattazione con il Comune sul wellfare sociale, assieme alle confederazioni sindacali, sia a livello di coinvoglimento degli iscritti Fnp Cisl e dei cittadini tutti. Anche i servizi di patronato, con l'Inas Cisl, e di assistenza fiscale attraverso il Caf Cisl, affiancati con un'assistenza puntuale per badanti e colf.Il Congresso è l'occasione per affermare, con tutto il nostro impegno, gli obiettivi che puntualmente la FNP-Cisl si pone.
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17/01/2013 Seminario formativo su accordo produttività
Venerdì 18 Gennaio 2013 i quadri, dirigenti e delegati Cisl si incontreranno per un seminario di studi sull'accorso produtività siglato lo scorso 16 Novembre 2012.L'iniziativa, integrata all'interno di un persorso iniziato ocn Marco Lai sulla L.92/2012, ha la finalità di rafforzare la "cassetta degli attrezzi"sulla contrattazione di 2° livello, strumento utile per perseguire la crescita della produttività e della competitività del territorio, aumentare la sensibilità alla condivisone della attività, e nello specifico, l'importanza dell'osservatorio OCSEL.Appuntamento, quindi, al Palazzo dei Capitani, Sala dei Savi, alle ore 9:00.Programma9,00: Accoglienza partecipanti a cura della Segreteria Cisl;9,15: Apertura lavori, Segretario Ust-Cisl AP-FM, Alfonso Cifani;9,30: Osservatorio Contrattazione 2° livello (OCSEL: il punto della situazione nelle Marche. Segretario USR Marche, Antonio Angelini;10,00: Accordo produttività, Uliano Stendardi, Coordinatore Politiche Contrattuali IndusProgramma
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16/01/2013 Il riordino degli Enti Locali
Pubblichiamo l'ultima NOTA DI APPROFONDIMENTO, curata dalla CISL  Marche, sulla normativa in materia di Enti Locali aggiornata alle modifiche introdotte mediante la Legge di Stabilità 2013 (l. 228/2012). La nota fa il punto sullo stato della riforma delle Province e analizza la disciplina in vigore relativa alla gestione associata obbligatoria delle funzioni comunali.La nota di appronfondimento IL RIORDINO degli ENTI LOCALI 
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16/01/2013 Sanità picena in piena emergenza
Nel leggere le dichiarazioni stampa dell’Assessore Canzian di sabato 12 gennaio, in merito agli investimenti sulla sanità, messi in campo dalla Regione Marche per il Piceno, c’è da rimanere esterrefatti e ci sarebbero tutte le condizioni per indignarsi. Altro che critiche strumentali ! L’Assessore in questione è la seconda volta, che, a distanza di poco tempo, ripete sulla stampa la tesi che nel Piceno sono arrivate per la sanità, risorse pari se non superiori ad altri territori regionali. Ci domandiamo di cosa parli… Negli ultimi 10 anni, da quando è nata l’ASUR, l’area sud delle Marche si è ridotta ad essere la cenerentola della regione. I servizi sociosanitari si sono progressivamente ed inequivocabilmente ridotti e dequalificati, tanto che i cittadini-utenti, giornalmente, sperimentano le difficoltà nel trovare in tempi accettabili le dovute risposte ai bisogni di salute, andando a cercare altrove le soluzioni più qualificate alla bisogna, anche pagando di tasca propria. La CISL FP ha pubblicato i tempi di attesa “da terzo mondo” per molte prestazioni specialistiche nell’Area Vasta.5. Si verificano tali ritardi perché le risorse e gli investimenti, quelli veri ed importanti, sono stati dirottati in quei territori del centro-nord delle Marche, bacino di voti e di consenso per la Giunta. Prova di questo è il fatto inconfutabile, di cui solo Canzian, pare, non si sia accorto, che negli anni in cui gran parte delle ex ASL poi Zone Territoriali erano assoggettate a tagli e blocchi vari, in alcune specifiche aree della Regione si spendeva senza problemi, si attivavano nuovi servizi e specialità con acquisto di tecnologie all’avanguardia. In sostanza, mentre molti territori “tiravano la cinta” dequalificandosi e perdendo professionalità e servizi importanti, altri, coperti politicamente, si permettevano di splafonare i budget e/o derogare ai vincoli di finanza regionale per poi vedersi ripianare i debiti anche grazie ai sacrifici del Piceno. Non è solo la storia del passato. Con sfumature diverse,ancora oggi è così. L’assessore Canzian sembra non vedere o non voler vedere, quello che la stragrande maggioranza degli utenti e degli operatori sanitari piceni sperimentano giornalmente. Non vede ciò che è lampante… poi ci si lamenta dell’antipolitica ! Basterebbe girare per le strutture sanitarie del sanbenedettese e dell’ascolano, parlare con le persone e con i dipendenti ed accorgersi del senso di frustrazione e disillusione, misto a rabbia, che tra essi regna sovrano. Succede questo perché la dignità dei cittadini e dei lavoratori rischia di essere svenduta, in favore di metodi gestionali ed organizzativi dei servizi, molto lontani dai bisogni veri dei malati ma legati, solo o quasi, a criteri economici e ragionieristici,non condivisi ed imposti dall’alto. Anche il tentativo di “ridimensionare” due dei servizi socio assistenziali più qualificanti dell’ascolano, come le RR.SS.AA. di Acquasanta ed Offida, rientra in quest’ottica perversa. Da buon “politico burocrate” Canzian non si è opposto a ciò. Anzi, ha messo le mani avanti parlando di linee guida e di standard da rispettare, facendo supporre, ai lettori dell’articolo di stampa pubblicato sabato 12 gennaio, che in queste strutture, fino ad oggi, si fosse esagerato nell’ utilizzo di personale con numeri superiori alla media. Nulla di più sbagliato e non vero. Non esistono in sanità, e Canzian dovrebbe saperlo ma il condizionale è d’obbligo, standard rigidi in tema di personale perché la dotazione organica di un determinato servizio va legata strettamente ai piani assistenziali che vengono messi in atto e alla qualità che si vuole raggiungere. Gli standard menzionati nei documenti del Ministero della Salute, ai quali si riferiva l’assessore al Piceno, sono quelli “minimi” al di sotto dei quali, la sicurezza dell’ospite potrebbe essere a rischio. La CISL FP vuole uscire dalla logica ragionieristica con la quale l’ASUR, la Giunta Regionale e l’Area Vasta 5 stanno garantendo la salute dei marchigiani e nello specifico dei cittadini del Piceno. Presto arriveranno le indicazioni sui tagli dei 460 posti letto per acuti e la soppressione di almeno 18 Unità Operative Complesse. L’auspicio è che Canzian, all’interno della Giunta Regionale, sappia ben interpretare il suo ruolo di Assessore al Piceno, tutelando il territorio. La premessa non è certo buona. Le sue ripetute dichiarazioni pubbliche, fuori dal contesto percepito e non rispettose delle grandissime difficoltà in cui operano gli operatori ed i professionisti sanitari del sud delle Marche, non rassicurano, anzi. Non vorremmo che il trend di decrescita e di progressivo impoverimento della sanità dell’Area Vasta 5, continui implacabile perché dalle parti di Ancona pensano di aver trovato nel Piceno un terreno poco reattivo, diviso ed accondiscendente, nel quale attuare ulteriori tagli. La CISL FP, nell’estate scorsa,  ha scongiurato la chiusura del reparto di Pediatria dell’ospedale di San Benedetto, decisa da Stroppa e Ciccarelli e di certo saprà, se necessario, mettere in atto le opportune azioni plateali per convincere, anche i più distratti come Canzian, che il Piceno non è terreno di conquista per nessuno. Le RR.SS.AA. di Acquasanta e Offida, per quanto riguarda la CISL FP, dovranno mantenere un numero di operatori che consenta di garantire agli ospiti prestazioni assistenziali di alta qualità, apprezzate anche dai familiari e sostenute economicamente con il pagamento delle rette. Ad ognuno poi, in primis a Canzian, la gente del Piceno chiederà di assumersi le proprie responsabilità. Alla fine, infatti, i cittadini sono giudici insindacabili, implacabili e che, soprattutto, non si fanno ingannare da dichiarazioni ed interpretazioni lontanissime dalla realtà di protagonisti pubblici ostinati a non riconoscere l’evidenza.  LA NOTA della FUNZIONE PUBBLICA di ASCOLI PICENO
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15/01/2013 Cisl: "Sbagliata cancellazione incentivi assunzione di lavoratori licenziati dalle piccole imprese"
La Segreteria confederale della Cisl chiede il ripristino immediato della norma che consentiva l'iscrizione alle liste di mobilità dei lavoratori licenziati dalle imprese con meno di 15 dipendentiRoma, 14 gennaio 2013 - "La legge di stabilità 2013 non ha prorogato, come avveniva invece da molti anni, la norma che consentiva l'iscrizione alle liste di mobilità dei lavoratori licenziati dalle imprese con meno di 15 dipendenti, facilitandone in tal modo la ricollocazione con un consistente sgravio contributivo per le aziende. E' quanto si legge in una nota della Segreteria confederale Cisl. "La Cisl - si legge - considera grave la cancellazione di tale norma, soprattutto nel bel mezzo di una profonda crisi occupazionale, e ne chiede il ripristino, per offrire ai lavoratori espulsi dalle piccole imprese le stesse possibilità dei lavoratori licenziati dalle imprese più grandi e, più in generale, per dare fiato all'occupazione".
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14/01/2013 L'Anteas si propone per il sostegno ai suoi anziani
Lavorare al fianco del sociale, per aiutare le realtà locali del volontariato a svolgere i propri servizi in sostegno dei più bisognosi. E' questo l'obiettivo del progetto "Revisione Solidale" ideato dalla Consav che ha approvato un ulteriore progetto "La Terza Casa”, promosso dall'ANTEAS. Esso mira alla nascita di un Centro Servizi di mediazione sociale volto all'accoglienza, all'ascolto, all'assistenza e consulenza, con laboratori di Animazione Sociale. Lavorare al fianco del sociale, per aiutare le realtà locali del volontariato a svolgere i propri servizi in sostegno dei più bisognosi è l'obiettivo del progetto "Revisione Solidale".
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08/01/2013 2012 Anno nero per il manifatturiero marchigiano
Comunicato Stampa 2012 ANNO NERO PER IL MANIFATTURIERO MARCHIGIANO I dati della Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria autorizzata nelle Marche nel 2012   emanati oggi dall’Inps parlano chiaro. Un incremento del +55%  con  23.078.217 ore autorizzate  nel 2012 contro le 15.039.203 ore  autorizzate nel 2011 . Il  peggior dato dal 2008, anno di inizio della crisi, ad oggi.L’utilizzo della Cassa Integrazione è più che quadruplicato in questi anni di crisi ed il fenomeno è reso ancor più preoccupante dal dato di utilizzo della Cassa Integrazione Straordinaria impiegata nelle situazioni aziendali più problematiche, visto che  nel 2012 le ore di cassa straordinaria (13.843.208) rappresentano il 62.71%  del totale delle ore autorizzate  e confermano un trend che vede questo strumento in crescita costante.La mappatura dell’utilizzo della Cassa integrazione per territorio, registra che la provincia di Ancona, con 10.686.121 ore, è quella con il maggior numero di ore autorizzate seguita da Pesaro con 5.722.649 ore,  Ascoli - Fermo con 3.615.836 e Macerata con 3.053.611 ore.Tra i settori più colpiti c’è quello della meccanica e della metallurgia che insieme a quello dell’industria del legno sono i più falcidiati dalla crisi. I  dati nel comparto della meccanica   risultano essere allarmanti: nel  2012  sono state 3.141.874 le ore di ordinaria autorizzate contro le 1.310.617 del 2011 mentre  quelle di straordinaria sono state  7.101.654  ore che rappresentano il 51% del totale delle ore di straordinaria autorizzate nella regione, ed hanno avuto un incremento del 37% rispetto al 2011.E quelli dell’industria del legno registrano le difficoltà in cui si trova questo settore segnato da un crisi congiunturale e da ristrutturazioni e riorganizzazioni diffuse, nel 2012 aumentano dell’+88% rispetto alle ore di casa integrazione ordinaria autorizzate nel 2011 e del + 67% rispetto al 2011 quelle di cassa integrazione straordinaria.Un  incremento del +151%  di ore di cassa ordinaria autorizzate nel 2012 (560.000 ore contro le 223.000 ore del 2011) nel comparto della chimica e gomma plastica mentre risulta  pressoché stabile il ricorso alla straordinaria ( 569.000 ore nel 2011 e 670.000 nel 2012).Incremento del +48% rispetto al 2011  per la filiera dell’ edilizia:  i  dati sulla Cig  autorizzata alle imprese edili e dei lapidei risultano essere nel 2012 di 2.011.139 ore rispetto alle 1.355.368 ore del 2011.A questi numeri, riferiti all’utilizzo della Cassa integrazione nelle imprese industriali,  vanno aggiunti i dati che riguardano la Cassa integrazione in deroga che interessa le piccole imprese e le imprese artigiane.“I dati degli ultimi tre anni  evidenziano un intervento consistente a sostegno dei lavoratori e delle piccole imprese artigiane, del commercio, del terziario in stato di difficoltà. -  sostiene Tonino Bori, responsabile del mercato del lavoro della Cisl Marche -  Nel 2010 sono state coperte dalla cassa in deroga 4.352.190 ore interessando 3.004 imprese e 13.987 lavoratori e nel 2011 le ore coperte sono state 3.186.900 per un numero di lavoratori interessati pari  a 10.064 e 2.407 imprese – prosegue Bori -  nel 2012, a consuntivo,  le ore coperte saranno circa 4.200.000, ed  i lavoratori interessati arriveranno a circa 17.000 unità con 3.720 imprese coinvolte. In questo contesto - conclude  Tonino Bori -  l’incontro con l’assessorato regionale al lavoro previsto per il  10 gennaio prossimo, auspichiamo che sia determinante per costruire,  con il nuovo accordo  sugli ammortizzatori in deroga per il 2013, percorsi che diano  risposte ai lavoratori e alle imprese marchigiane .”Ufficio Stampa Cisl Marche 3337612381IL DOCUMENTO con i dati elaborati dal Dipartimento Mercato del Lavoro della CISL MARCHE 
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02/01/2013 La modifica dell'orario di lavoro? Non c'è stato confronto con il sindacato
COMUNICATO STAMPA In merito all’articolo pubblicato in data odierna da Il Resto del Carlino, dal titolo: Sant’Elpidio a Mare – Via i rientri pomeridiani, ma si lavora pure il sabato – la Segreteria Territoriale della CISL FP di Ascoli- Fermo intende precisare che tale proposta è stata avanzata dal Sindaco ma è stata ancora mai discussa al tavolo sindacale. Dare quindi per scontata una modifica dell’organizzazione del lavoro senza aver avviato il confronto, che, se pur non più obbligatorio sull’organizzazione dei servizi, lo stesso Sindaco Terenzi aveva auspicato ci fosse, al fine di trovare e condividere le eventuali modalità e progettualità da mettere in campo e poi sottoporre ai dipendenti, sembra alquanto azzardato e poco rispettoso della delegazione sindacale.La CISL FP aveva per prima accolto la possibilità di discutere della soppressione dei rientri pomeridiani, finalizzati al risparmio di utenze e riscaldamento ma nello stesso tempo aveva anche avanzato la proposta di utilizzare fino al 50% del risparmio eventualmente incamerato dal Comune con questa operazione per finanziare dei progetti di produttività e miglioramento dei servizi da destinare ai dipendenti, soprattutto a quelli che maggiormente dovrebbero sopportare il disagio del cambio organizzativo. Tutto questo è possibile, grazie alla normativa vigente e precisamente a quanto disposto dall’art 16 del D.L. 98/2011. Il tavolo sindacale, si è riunito alcuni giorni prima di Natale ed ha affrontato una problematica “scottante” lasciata in eredità dalla vecchia amministrazione e che purtroppo non ha trovato soluzione: le progressioni orizzontali del personale avente diritto. A causa dei ritardi e delle lentezze burocratiche ed amministrative della vecchia Giunta, la progressione non è stata avviata ed il personale rischia di non vedersi riconosciuto un diritto perché nel frattempo sono entrate in vigore nuove norme che bloccano tale istituto contrattuale. Non si è parlato invece di modifiche organizzative e le delegazioni trattanti non hanno minimamente preso in considerazione la proposta del Sindaco di sopprimere i rientri pomeridiani.La CISL FP sollecita quindi l’Amministrazione a chiarire quella che appare come una fuga in avanti azzardata e mantenere vivo l’intendimento di confrontarsi con il Sindacato prima di adottare o “pubblicizzare” come fatte, le modifiche organizzative che invece sono ancora al vaglio del tavolo sindacale.Prima di dare per certo qualcosa che prevede un disagio per i dipendenti della pubblica amministrazione, che già subiscono gli effetti negativi del blocco del contratto di lavoro dal 2010 fino al 2014, bisogna capire quali sono le condizioni e le contropartite da mettere in atto.In primis la CISL intende capire se vi è la volontà della Giunta di mettere a disposizione della produttività collettiva una parte dei risparmi ottenuti. Per quanto riguarda questa Federazione non vi è preclusione a discutere di nulla ma non possono essere tollerate decisioni unilaterali sull’organizzazione del lavoro che investono diritti ed incidono sul personale dipendente. Speriamo sia stata solo una spiacevole svista, altrimenti dovremo prendere atto che alle promesse del Sindaco non corrispondono i fatti. Ora l’onere del chiarimento spetta al Sindaco Terenzi al quale questa Segreteria, comunque, invia i migliori auguri per il 2013 da estendere a tutta la Giunta.IL SEGRETARIO GENERALE Giuseppe Donati Funzione Pubblica ASCOLI-FERMO  
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20/12/2012 Incertezza sul futuro dell'ospedale di Amandola
Si riaccendono i timori sul fu-turo dell'ospedale. Sul caso interviene di nuovo Giuseppe Donati della Cisl Fp che prende in esame la delibera della giunta regionale con la quale è stato approvato il nuovo modello di sanità regionale. "La delibera - sottolinea - la­scia al nosocomio amandolese, al pari di quello di Pergola, delle peculiarità precise in tema di permanenza di attività per acu­ti anche se non va oltre a con­cetti abbastanza fumosi sul futuro della struttura. E' compito della politica regionale ma an­che della direzione di Area Vasta 4 met­tere fine a continue e ripetute illazioni sul futuro di questo o quel servizio di Amandola o di intervenire con ordini di servi­zio su singoli operatori, innescando paure e tensioni. Nono­stante alcuni soggetti sia poli­tici che sindacali si affannino a fornire ricette salvifiche o a fare promesse 'di Natale', di ciò che succederà ad Amandola non si è capito nulla. La cosa peggiore che può accadere è portare avanti la politica della margherita. Staccare petalo per petalo senza mostrare una strategia complessiva che valorizzi e nor distrugga la struttura. C'è poi i rispetto dovuto al personale e a cittadini. L'integrazione d Amandola con Fermo è scrig nelle volontà della politica re gionale ed è diventata un'ope razione non più rinviabile ai che alla luce del decreto Ba duzzi e della legge sulla spei ding review. I tecnici però non possono ignorare la distanza che separa la struttura amandolese da Fermo e da Ascoli non possono nemmeno penre di gestire l'ospedale, o quello che rimarrà, con personale che fa la spola (95 km tra andata é ritorno) con Fermo. Peri servizi stabili e i reparti che si deciderà di mantenere, Amandola dovrà essere autonoma. Va detto cosa si vuole centralizzare a Fermo. Si facciano bene i conti con le risorse in campo e poi Regione e Area Vasta 4 dicano cosa e co­me dovrà funzionare l'ospedale di Amandola anche per ciò che riguarda la Rsa. Pensare di co­prire i bisogni dell'area sociale e delle fragilità mandando una tantum personale di Fermo ad Amandola è pura follia organiz­zativa, che però qualcuno non si vergogna di perorare, scordan­do che le risorse umane in cam­po non sono sufficienti nemme­no per Fermo e comprensorio. Attendiamo quindi ancora per poco, delle risposte, poi, come Cisl Fp, ci muoveremo ma non come alcuni nostri colleghi, che vanno ad Amandola a promet­tere l'impossibile. Diversamen­te da loro, insieme alla comu­nità locale, promuoveremo un'analisi dei bisogni e delle ri­sorse per capire cosa si può e si deve garantire".
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19/12/2012 Convocazione Consiglio Generale
 Il Consiglio Generale della UST CISL di Ascoli Piceno/Fermo si è riunito Martedì 18 dicembre 2012 alle ore 9.00 c/o l’Hotel David Palace Lungomare Gramsci Sud Porto S. Giorgio con il seguente ordine del giorno:-  Situazione politico sindacale: cambiamenti e prospettive;- Convocazione Assemblea Territoriale;- Approvazione dei regolamenti per l’elezione dei delegati e per lo svolgimento Assemblea Territoriale;- Varie ed eventuali.Ai lavori ha partecipato il Segretario Confederale Maurizio Petriccioli.Come ormai prassi tutti gli uffici della CISL sono rimasti chiusi per consentire la partecipazione degli operatori dei servizi e della FNP alla riunione. Nel pomeriggio è stato convocato sempre all’Hotel David Palace un incontro con i suddetti operatori e collaboratori su tematiche politico organizzative nell’ambito del percorso di riorganizzazione.
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13/12/2012 Scuola, accordo raggiunto sugli scatti d'anzianità
Con un comunicato firmato dal Segretario generale  Francesco Scrima, la Cisl Scuola nazionale comunica di aver raggiunto l'accordo  all’ ARAN sul pagamento degli scatti di anzianità, recuperando la piena validità del 2011 ai fini delle progressioni di carriera di tutto il personale.«Un risultato importante - scrive Scrima - che lo diventa ancor di più perché ottenuto in condizioni difficilissime. La mancanza di risorse certificate ci ha costretti a usare una parte di quelle contrattuali, scegliendo di dare priorità alla tutela della retribuzione fondamentale.»Con un governo in scadenza, a legislatura ormai di fatto chiusa, un ennesimo rinvio sarebbe stato gravido di conseguenze, compromettendo ogni possibilità di soluzione ad un problema che si trascina da mesi.Per il Segretario generale della Cisl Scuola «tutti sanno che non esistevano altre vie praticabili se non questa. Chi contesta questa soluzione abbia il coraggio di dichiarare che preferisce rinunciare al pagamento degli scatti. È chiaro che la questione salariale per la scuola resta aperta, insieme a tante altre su cui continua il nostro impegno (inidonei, ferie del personale precario, compensi per mansioni superiori, ecc.).«Altrettanto chiaro  - conclude Scrima - che il confronto andrà ripreso col nuovo Governo, subito dopo le elezioni, perché l’obiettivo di valorizzare la scuola e le sue professionalità non si può certo perseguire nelle pieghe dell’ordinaria amministrazione».IL VOLANTINO  
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10/12/2012 Legge sul sociale, i sindacati attaccano la Regione
Le segreterie regionali di Cgil, Cisl  Uil  unitamente ai rispettivi sindacati dei pensionati denunciano  il venir meno degli impegni assunti, nel merito e nel metodo,  durante il lungo confronto con l’Assessorato ai servizi sociali e alla famiglia della Regione Marche sulla  proposta di legge “Sistema regionale integrato dei servizi sociali" approvata dalla Giunta nei giorni scorsi.In relazione  ai contenuti della legge regionale, i sindacati sottolineano la mancanza di  una proposta convincente in merito ai livelli essenziali di assistenza, alle risposte di integrazione socio-sanitaria, alla compartecipazione al costo dei servizi socio-assistenziali, alla  gestione associata dei servizi, alle professionalità del sociale,  ai tempi di attuazione, alla partecipazione .A dieci mesi dall’ avvio del confronto  i sindacati sono fortemente delusi e indignati dal modo di agire autoreferenziale dell’Assessorato ma anche della  Giunta regionale che ha approvato una proposta di legge sostanzialmente svuotata dei contenuti definiti nel confronto con le forze sociali.Cgil Cisl Uil unitamente a Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil hanno deciso di dare avvio ad azioni di   informazione e mobilitazione su tutto il  territorio regionale per modificare la proposta regionale e per promuovere  concrete e reali risposte ai bisogni dei cittadini, a difesa dei  diritti di cittadinanza  e a tutela delle fragilità.
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06/12/2012 Sanità, i sindacati sul piede di guerra
"L'immobili­smo dell'Area Vasta 5 rispetto alle numerose problematiche che investono, in particolare, la struttura ospedaliera di Ascoli: la dotazione organica degli operatoti sanitari e tec­nici ridotta all'inverosimile con gli assurdi provocatori ri­svolti di carattere organizza­tivo; le gravi ripercussioni su­gli operatori e sull'utenza del­la nuova organizzazione sani­taria territoriale impongono una generale mobilitazione". E' questo ciò che scrive in un comunicato la Cisl pro­vinciale. La Cisl, per informare tutti i dipendenti sull'attuale critica situazione. convoca le assem­blee del personale nella sala sindacale del "Mazzoni" con il seguente calendario: diparti­mento medico mercoledì 12 dalle 13 alle 14.30; diparti­mento chirurgico giovedì 13 dalle 13 alle 1430; dipartimen­to di emergenza venerdì 14 dalle 13 alle 14.30; diparti­mento materno infantile sa­bato 15 dalle 13 alle ore 14.30; dipartimento amministrativo lunedì 17 dalle 13 alle 14.30. 
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06/12/2012 La protesta dei pensionati
Anche i pensionati scendono in piazza contro il caro vita e la crisi. I sindacati si rivolgono alle istituzioni, con un presidio di protesta, per se­gnalare il livello da allarme ge­nerale raggiunto. Tutti davanti alla Prefettura (così come acca­drà in altre città) sotto le insegne di Spí Cgíl, Fnp Cisl e Uilp, dalle 10.30 alle 12 di domani, per far sentire il grido di tutti gli anziani che non ce la fanno più. «I pensionati -dice Grazioli- stanno pagando un prezzo altissi­mo a causa della crisi e per questo vogliamo sensibilizzare l'opinio­ne pubblica e le istituzioni. Anche l'Imu sta colpendo gli anziani che magari hanno case grandi, ma che vivono solo di pensione e non possono avere gli sgravi per i figli. E i tagli determinano aumenti del­le tariffe e dei servizi sanitari. Per questo chiediamo al governo un forte impegno per recuperare l'evasione fiscale, che secondo noi ammonta a 250 miliardi di euro, detassando i redditi dei lavoratori e dei pensionati. Anche gli accor­di che abbiamo fatto con i Comu­ni -continua- per il recupero dell' evasione sono un bel segnale. Dopo il presidio, incontre­remo anche alcuni sindaci. Sia­mo preoccupati. Le pensioni sono ferme dal '92". "Non può essere più tollerato - conclude Vincenzo De Angelis della Fnp Cisl - che c'è chi pren­de più di mille euro al giorno".
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05/12/2012 7 dicembre 2012: presidi davanti alle Prefetture di Ascoli Piceno e Fermo
La Fnp-Cisl di Ascoli Piceno-Fermo ha indetto per il 7 dicembre due presidi di protesta, rispettivamente davanti alla Prefettura di Ascoli Piceno dalle ore 10 alle ore 12 e a quella di Fermo dalle ore 9 alle ore 10,30, insieme con Spi-Cgil e Uilp-Uil. I motivi della mobilitazione sono: più poteri di acquisto alle pensioni, più sostegno alle famiglie, più equità fiscale, più risorse per la non autosufficienza.
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22/11/2012 Salvati scatti e orario di lavoro. Sospesi sciopero e manifestazione
Le iniziative di mobilitazione messe in atto nei giorni scorsi, sostenute dalla forte partecipazione dei lavoratori della scuola che in tanti modi stanno manifestando il disagio crescente per le condizioni in cui sono costretti a operare, hanno prodotto in extremis  gli obbiettivi prefissati:  Cancellazione delle norme sull’ orario di lavoro Emanazione dell’ atto di indirizzo per il recupero della progressione di carriera. I docenti e il personale ATA non potevano rinunciare alla progressione di carriera, unico strumento a tutt’oggi per salvaguardare retribuzioni tra le più basse d’Europa.Ieri sono state cancellate le norme inserite nel disegno di legge di stabilità che stravolgevano il contratto nazionale innalzando gli orari di servizio dei docenti.Oggi, in un incontro a Palazzo Chigi che ha visto la presenza, insieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, dei ministri Profumo (Istruzione), Grilli (Economia) e Patroni Griffi (Funzione Pubblica), il Governo ha presentato l’atto di indirizzo per il recupero della validità dell’anno 2011 ai fini delle progressioni di carriera e il relativo pagamento degli scatti.A questi due obiettivi (cancellazione delle norme sugli orari, emanazione dell’atto di indirizzo per la trattativa sul recupero degli scatti) era rivolta la mobilitazione: si decide pertanto la sospensione dello sciopero e della manifestazione del 24 novembre che prevedeva dalle Marche una massiccia partecipazione .I sindacati Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal sono ora impegnati a concludere il negoziato nel più breve tempo possibile per dare concretamente “i soldi” ai lavoratori.Chiaramente questo non esaurisce l’ azione sindacale, molti  sono i temi  su cui il sindacato è impegnato a ottenere risultati concreti:Riapertura della contrattazione anche per recuperare il potere d’acquisto delle retribuzioni; potenziamento degli organici, che hanno visto un taglio in tre anni nella sola regione Marche di 3.424 unità di personale anche per scongiurare l’ incremento del numero di allievi per classe, già tra i più alti d’ Italia; nomine in  ruolo del personale ATA; recupero delle 22 dirigenze scolastiche tagliate nel a.s. 2011/2012; finanziamento delle scuole per il loro funzionamento e per la dotazione di strutture e laboratori; Le segreterie regionali Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal  ribadiscono con forza che l’istruzione e la formazione non possono essere un campo di battaglia per lo scontro ideologico ma devono necessariamente essere un “investimento” prioritario per lo sviluppo del Paese e non luogo in cui reperire risorse a ogni costo, incuranti del danno arrecato al servizio scolastico e ai suoi operatori.CISL Scuola Marche Anna BartoliniUIL Scuola Marche Claudia Mazzucchelli   SNALS-Confsal Marche Paola Martano COMUNICATO STAMPA CISL SCUOLA NAZIONALE  
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16/11/2012 La Cisl contro i tagli lineari
Sit-in ieri davanti alla Prefettura in piazza Simonetti, organizzato dalla Cisl per protestare contro i tagli previsti dal Governo per i progetti di Inps e Inail volti a migliorare alcuni servizi, oltre che per la questione dei possibili esuberi che la spending review dovrebbe portare "in dote". Nella mattinata di ieri, i lavoratori di Inps e Inail si sono così ritrovati per far sentire la loro voce. Uno degli aspetti che maggiormente ha fatto arrabbiare in questi giorni sindacati e lavoratori riguarda la linearità dei tagli previsti, che secondo la Cisl andrebbe a causare disagi proprio sulle fasce più deboli della popolazione, visto che gli stessi servizi erogati sarebbero a rischio, o comuque ridimensionati. Una delegazione di lavoratori di Inps e Inail, insieme ai referenti della Cisl, è stata ricevuta dal Prefetto 'Patrizi che si è impeganto a segnalare le istanze rappresentate agli organi centrali competenti. 
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16/11/2012 Niente ferie: ospedale al collasso
Ci sono voluti mesi, diversi solleciti ed una segnalazione — denuncia al difensore civico delle Marche per poter otte­nere dall'Area Vasta 4 i dati richiesti ma alla fine sono ar­rivati e confermano in toto le preoccupazioni denunciate dalla Cisl Fp. La situazione delle ferie non godute dal personale dipendente del comparto ed delle ore lavo­rate in eccedenza, dimostra­no la drammaticità di un si­stema sanitario del fermano che lentamente sta avviandosi alla paralisi. I numeri non mentono e sono impietosi: 2162 le giornate di ferie arre­trate dell'anno 2011 per la maggior parte di infermieri; al 30/09/2012 - quindi a fine anno - su un totale di 35.404 giorni di ferie da godere, il personale ne ha potuti fruire solo 11.525 quindi il residuo è di 23.879 giorni di ferie non goduti nel 2012, "I dati si cui sopra sono la prova provata dell'insufficienza ormai in­sopportabile di personale as­sistenziale, tecnico ed ammi­nistrativo dell'Area Vasta 4 - spiega Giuseppe Donati, se­gretario della Cisl - perché i dipendenti vorrebbero fruire delle ferie ma vengono lororifiutate o negate perché al­trimenti gli uffici e i reparti rimarrebbero con turni sco­perti. Con questa situazione aumentano pazzescamente i rischi d'infortunio sul lavoro e di errori professionali, che pagano i pazienti ma anche gli stessi operatori i quali de­vono poi subirli o risponder­ne in Tribunale a loro spese. A causa del mancato riposo psíco-fisico al quale sono sot­toposti gli operatori sono au­mentate, tra il personale, le richieste di esonero per limi­tazioni soprattutto per pato­logie muscolo-scheletriche.
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16/11/2012 Maxi Provincia è allarme per gli esuberi
La Cisl di Ascoli-Fermo interviene sul decreto delle province, con una campagna di raccolta firme per sensibilizzare i parlamentari del territorio ad attivarsi per la modifica della legge sull'accorpamento . L'iniziativa è stata illusstrata nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il Segretario provinciale della Cisl del settore funzione pubblica, Giuseppe Donati, Giorgio Cipollini e Paola Federici. Sono stati criticati tutti gli aspetti della riforma: dal mancato riordino di tutti i livelli amministativi, al taglio del personale con il rischio esuberei, per arrivare alla riduzione dei servizi che secondo il sindacato, si abbatterà sui cittadini e danneggierà le fasce più deboli. Stiamo raccogliendo firme-ha detto Giuseppe Donati -per poi chiedere con una lettera ai parlamentari marchigiani di impegnarsi per modificare questa legge, nell'ottica di una vera ristrutturazione amministrativa che coinvolga Regioni e Comuni e porti ad un vero risparmio. Non siamo contrari ad una rivisitazione dell'ordinamento-ha aggiunto Cipollini- ma questa deve essere complessiva. Sul personale si parla di 450 esuberi in regione, mentre tra Ascoli e Fermo sarebbero 150. Se le funzioni passeranno in gran parte ai Comuni-ha detto il segretario territoriale-pensiamo che potrà esserci una mobilità dei dipendenti dalla Provincia ai Comuni: ma come si concilierà questa esigenza con la disciplina delle assunzioni? In teoria gli esuberi dovrebbero essere quasi nulli, da parte nostra c'è la certezza di ricollocare i lavoratori. La conclusione di Paola Federici, della segreteria Cisl, si è concentrata sulla- dignità del dipendente pubblico che non va trattato come un numero-.
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15/11/2012 Poste, la Cisl vince le elezioni delle RSU
La Cisl vince le elezioni delle RSU nelle Poste delle Marche (13 e 14 novembre) confermando una rappresentanza media di oltre il 37%.In una dichiarazione il Segretario generale della SLP  (Sindacato Lavoratori Poste) della Cisl delle Marche, Dario Dominici ringrazia tutti  i lavoratori e le lavoratrici di Poste «che, anche in occasione di questo rinnovo delle Rappresentanze Sindacali  Unitarie in Poste Italiane hanno riconfermato la fiducia nel Slp,  la Categoria della Cisl maggiormente rappresentativa nella più grande azienda di servizi del paese».«Un risultato importante - sostiene Dominici - che conferma la fiducia delle persone nel sindacato, importante riferimento  per la rappresentanza e per la progettazione del futuro.Altissima la partecipazione al voto.  Oltre l'83% dei lavoratori hanno espresso le proprie preferenze. Un successo che conferma la maggiore  fiducia di cui gode il sindacato rispetto alla politica.«Sono numeri - conclude Dominici - dai quali deriva una  grossa responsabilità, che continueremo ad onorare per garantire la tutela dei lavoratori, l’occupazione e lo sviluppo della azienda».Il COMUNICATO STAMPA 
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14/11/2012 Asur nega le ferie non godute e taglia quattro festività
Ci sono voluti mesi, diversi solleciti ed una segnalazione – denuncia al difensore civico delle Marche per poter ottenere dall’Area Vasta 4 i dati richiesti ma alla fine sono arrivati e confermano in toto le preoccupazioni denunciate dalla CISL FP. La situazione delle ferie non godute dal personale dipendente del comparto ed delle ore lavorate in eccedenza, dimostrano la drammaticità di un sistema sanitario del fermano che lentamente sta avviandosi alla paralisi. I numeri non mentono e sono impietosi:Secondo i dati ufficiali dell’A.V.4 sono:  2162 le giornate di ferie arretrate dell’anno 2011 per la maggior parte di infermieri; al 30/09/2012 - quindi a fine anno - su un totale di 35.404 giorni di ferie da godere, il personale ne ha potuti fruire solo 11.525 quindi il residuo è di 23.879 giorni di ferie non goduti nel 2012. I dati si cui sopra sono la prova provata dell’insufficienza ormai insopportabile di personale assistenziale, tecnico ed amministrativo dell’Area Vasta 4 perché i dipendenti vorrebbero fruire delle ferie ma vengono loro rifiutate o negate perché altrimenti gli uffici e i reparti rimarrebbero con turni scoperti. Con questa situazione aumentano pazzescamente i rischi d’infortunio sul lavoro e di errori professionali, che pagano i pazienti ma anche gli stessi operatori i quali devono poi subirli o risponderne in Tribunale a loro spese.A causa del mancato riposo psico-fisico al quale sono sottoposti gli operatori sono aumentate pazzescamente, tra il personale assistenziale, le richieste di esonero per limitazioni soprattutto per patologie muscolo-scheletriche.La situazione più preoccupante riguarda il Dipartimento medico che da solo registra l’infausto record di circa 5.000 giornate di ferie non godute del 2012 e di circa 400 giorni del 2011. Anche il Dipartimento d’emergenza non scherza con i suoi 3.000 giorni di congedi accumulati. Gli altri Dipartimenti comunque non ridono.A fronte poi della continua e ripetuta negazione al diritto di godere regolarmente di ferie e riposi, parte del personale dipendente – quello che per carenza di organizzazione e di coraggio organizzativo della Direzione – ha ancora da fruire le ferie del 2011 ( ripetiamo sono 2162 i giorni di ferie non godute del 2011) al danno subirà anche la beffa che però farà ingrassare le casse dell’ASUR. Infatti per disposizione del duo ASUR Ciccarelli – Carelli, i lavoratori che hanno ferie non godute del 2011 non potranno fruire NEMMENO delle 4 giornate di festività soppresse previste dalle norme e dai contratti nazionali di lavoro. In questo modo l’Area Vasta 4 risparmierà ulteriori 547 giorni di congedi perché il personale non ne potrà godere. E’ UNA VERGOGNA E UNO SCHIFO !!!  NON SOLO VIENE NEGATO IL DIRITTO AGLI OPERATORI SANITARI DI AVERE UNA VITA PERSONALE E FAMILIARE DECENTE PERCHE’ VENGONO CONTINUAMENTE RICHIAMATI IN SERVIZIO VISTA LA CARENZA CRONICA DEL PERSONALE MA VIENE NEGATO LORO ANCHE UN DIRITTO RICONOSCIUTO A TUTTI I LAVORATORI DALLE NORME E DALLE LEGGI.  Che fa intantola Direzionedell’Area Vasta 4 ? Ubbidisce all’Asur, tergiversa e medita fantomatiche riorganizzazioni che con le risorse a disposizione non potrà mai realizzare se non tagliando i servizi.Intanto nella sua autoreferenzialità, in barba a disposizione ed accordi regionali dello stesso Assessorato alla Salute, evita di convocare la parte sindacale, anzi fugge, forse perché ha poco d dire sulle tantissime problematiche aperte e mai risolti.IL SEGRETARIO GENERALEGiuseppe Donati
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12/11/2012 Sulla sanità la Regione si fermi
Cgil Cisl e Uil Marche minacciano battaglia contro  il riassetto del servizio sanitario deciso dalla Regione Marche con la Delibera 1537 del 31 ottobre.In un comunicato unitario le tre sigle sindacali criticano «il ridisegno della rete ospedaliera secondo "reti omogenee", in contrasto  l'organizzazione per aree vaste (le vecchie Province) nelle quali si dovrebbe realizzare  la programmazione dei servizi socio sanitari».Con l'atto in questione  la Giunta regionale attua la spending review nazionale. Allo stesso tempo però, secondo il sindacato, «individua  in forma surrettizia  una riorganizzazione della rete ospedaliera marchigiana incoerente con il Piano Socio Sanitario regionale e con la Legge regionale 17, approvati nel 2001».«Non intendiamo indicare un problema solamente formale o fare la difesa aprioristica di confini amministrativi - sostengono Cgil Cisl e Uil -  ma invochiamo coerenza ed equilibrio negli atti. E’ impossibile infatti da un lato attivare una pianificazione di area vasta  e dall’ altra pretendere che le strutture ospedaliere si integrino funzionalmente secondo una diversa distribuzione territoriale».Il tutto è reso più grave dall'assenza di confronto e di dialogo non solo con il sindacato ma con tutta la comunità regionale e con le sue espressioni organizzate. Anche per questo, pur  consapevoli della situazione difficile e dei tagli imposti dalle norme nazionali, Cgil Cisl e Uil chiedono alla Regione «di fermarsi e di mettere in campo equilibrio, competenza e coerenza negli atti adottati. Servono condivisione nelle scelte e correttezza nel confronto, per trovare davvero le soluzioni migliori per la comunità marchigiana».Qualora  così non dovesse essere il sindacato minaccia la mobilitazione generale «per  contrastare l’idea di un riassetto del Sistema Salute deciso in poche segrete stanze».
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09/11/2012 Sciopero bianco al laboratorio analisi e centro trasfusionale
UNA SANITÀ bloccata dentro uno stato di crisi perenne, reparti in emergenza, personale ormai al­lo stremo. E' il quadro a tinte fo­sche che la Cisl Fp ancora una vol­ta fa della situazione fermana, pas­sando in rassegna le criticità più gravi, a partire dal laboratorio ana­lisi. Il segretario della Cisl Fp Giuseppe Donati fa sapere che mettereà presto in atto una sorta di scio­pero bianco che bloccherà l'attivi­tà pur mantenendo in servizio il personale. Stesso problema al centro trasfu­sionale, la direzione non ha prov­veduto a sostituire un tecnico di laboratorio cessato per termine d'incarico e due dei quattro tecni­ci rimasti sono precari: «Da un momento all'altro potrebbe verifi­carsi l'impossibilità di garantire l'apertura del servizio attivo sulle 12 ore. Anche in questo caso, alla richiesta di confronto con la dire­zione, non è seguita alcuna deci­sione in merito». Pesante anche la situazione del servizio riabilitativo e residenziale della psichiatria che dall'estate 2010 ha dovuto subire, a causa della carenza di personale Oss, una modifica che ne ha eliminato la presenza dai turni. «Nebbia fitta - conclude Donati - anche per quanto riguarda i servizi socioassistenziali e la situazione nel territorio e all'ospedale di Amandola, abbiamo ricevuto solo parole. E' chiaro che l'aumento esponenziale dei carichi di lavoro e dei ritmi lavorativi del personale, aumentano i rischi di errori, ma soprattutto stanno facendo aumentare le malattie professionali soprattutto a livello scheletrico».  
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05/11/2012 Uffici postali. L'accordo frena le chiusure: 25 anzichè 61
COMUNICATO STAMPA Pochi giorni fa, tra i sindacati regionali e Poste Italiane è stato sottoscritto un accordo che pone un freno, almeno per il momento, alla decisione di Poste Italiane, che aveva annunciato e avviato con determinazione la chiusura di ben 61 uffici postali a livello regionale; l’intenzione dell’azienda aveva fatto scendere in campo nell’estate scorsa il sindacato, i cittadini e gli amministratori, anche perché legata ad una riorganizzazione miope dei servizi postali. Con l’accordo, è stato certamente ottenuto un grande risultato, verranno progressivamente chiusi solo 25 uffici in tutta la regione; ma l’attenzione del sindacato rimane alta.Il Segretario regionale Slp-Cisl Dario Dominici commenta l’accordo con soddisfazione, ma indicando priorità e criticità: «abbiamo posto il problema più volte in questi anni; in tempi di crisi la difesa della socialità non può essere la priorità del solo sindacato. Anche in questa vertenza il tema è emerso con forza: per noi uno “sportello postale aperto” è un servizio sociale importante ad una comunità, è lavoro diffuso sul territorio; dall’altro però risponde a logiche industriali, a costi di gestione; se non si tiene conto di questi aspetti, sarà difficile continuare a garantire un posto di lavoro a quasi 140.000  persone occupate in Poste e un servizio a milioni di cittadini!».Stefano Mastrovincenzo, Segretario Cisl Marche sottolinea «i colleghi della categoria hanno vigilato affinché in tutti i comuni marchigiani rimanesse aperto il maggior numero di sportelli, ma questa vicenda è simbolica in termini generali, per la sanità, per l’istruzione o altro; anche gli amministratori pubblici sono consapevoli che sotto certi livelli la mera logica del mercato porta alla chiusura di certi servizi; è chiaro che o il tema della coesione e dell’equità sociale diventa ancora più centrale nel dibattito pubblico e nelle scelte della politica a tutti i livelli, o anche gli obiettivi di rigore e risanamento non avranno piena efficacia e produrranno tensioni e drammi sociali». Conclude Dominici: «siamo una forza tranquilla, ma determinata! Lo abbiamo dimostrato portando in piazza ad Ancona oltre 500 persone nel mese di luglio contro le chiusure e l’accordo sottoscritto il 24 ottobre ci ripaga del lavoro svolto; ma continueremo a vigilare: si parla ancora di decine di migliaia di possibili tagli nel mondo dei servizi postali, mentre nel settore degli uffici postali siamo allo sbando: non esistono più organici, l’azienda vorrebbe tarare le esigenze di personale solo ed esclusivamente sulla base dei ricavi prodotti. Lo dimostreremo, siamo fiduciosi chiamando i lavoratori al voto per il rinnovo delle RSU il prossimo 13 e 14 novembre.  Il sindacato rimane uno dei pochi luoghi dove potersi confrontare, fare scelte, costruire progetti per le persone, per il loro lavoro, per le comunità».Ancona 03-11-2012Dario Dominici - Slp Cisl Marche                                                                             Stefano Mastrovincenzo - Usr Cisl MarcheLA    TABELLA CON GLI UFFICI POSTALI   DOVE SI RESTA APERTI e DOVE SI CHIUDE LA RASSEGNA STAMPA: Corriere Adriatico e Il Messaggero 
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30/10/2012 Lsu e posti di lavoro: precarietà nel mirino
Il Governo licenzia e taglia le risorse; Comuni, scuola, enti pubblici pena l'interruzione dei servizi (mense scolastiche, trasporto scolastico ecc), ricorrono, in alternativa, ai proggetti Lavori socialmente utili (Lsu) che prevedono l'impiego  di lavoratori in mobilità. Leamministrazioni non possono pensare di risolvere la mancanza di personale per le attività ordinarie costringendo a queste i lavoratori in mobilità. Vada per proggetti di carattere straordinario, aggiuntivo di servizi alle persone ed alle famiglie. Ma adesso siamo di fronte ad un processo sistematico, di strutturazione dell'ordinario. E' quanto rimarcano i segretari dei sindacati Di Cosmo, Cifani e Pacetti. E' una situazione- riprendendo- inaccettabile che penalizza i lavoratori in mobilità, costretti agli Lsu e impediti nella ricerca di un altro posto di lavoro; penalizza i lavoratori precari, cui è nagata la speranza di una futura assunzione. La soluzione passa in un deciso cambiamento della politica del governo Monti che, oltre al forsennato attacco al lavoro pubblico, sta annichilendo il ruolo degli enti pubblici periferici e sta distruggendo la capacità di questi nell'erogare i servizi. Tra gli Enti pubblici titolari di proggetti di Lsu ci sono anche amministrazioni che con superficialità ricorrono a questo sistema non curandosi delle proprie carenze strutturali e delle inefficienze nella gestione e nell'organizzazione degli organici e dei servizi. La possibilità di poter ricorrere ai Lsu le deresponsabilizza dall'impegno di risolvere problemi interni, dal rivendicare risorse adeguate dal governo e offrire maggiori opportunità ai lavoratori precari. Gli stessi lavoratori in mobilità, oltre a fare i conti con sussidi di sopravvivenza, spesso ci rimettono danari per adempiere- concludendo- a un obbligo di legge.
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30/10/2012 Spese di Inps e Inail: raccolta di firme
Lanciata anche nel fermano la raccolta di firme con la quale la Cisl Fp chiede che sia cambiato il disegno di legge stabilità e per ribadire il no agli esuberi. La petizione sarà inviata ai capigrupopo di Camera e Senato, ai consiglieri Regionali e ai singoli parlamentari eletti nei territori anche per denunciare "la spese pazze dell'Inps e dell'Inail": 60 milioni di consulenze e 200 di appalti esterni".
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30/10/2012 I nostri libri hanno un'anima
Con la realizzazione delle Biblioteche dei Libri Viventi di Anteas Servizi Marche si è voluto e si vuole valorizzare le esperienze di vita delle persone giovani, anziane, diversamente abili, siano essi cittadini italiani o immigrati, al fine di aprire spazi di incontro e di dialogo vitale e creare comunità solidali “tra diversi”.Anche l’Anteas Servizi di Ascoli Piceno-Fermo si è attivata in piccoli gruppi essenzialmente intergenerazionali e ha organizzato l’evento “Biblioteca dei Libri Viventi”  il 25 ottobre 2012 presso la sede FNP-Cisl di Monticelli, Largo delle Ginestre n. 3.Una sala sobria, un pubblico silenzioso e motivato all’ascolto, costituito da una nutrita rappresentanza Cisl e FNP Cisl, ma anche da semplici simpatizzanti e/o amicizie personali per le quali è divenuta consuetudine partecipare alle varie letture proposte.L’evento si è aperto con la proiezione dei libri di ciascun partecipante che dava lettura del proprio scritto. Successivamente il Coordinatore dell’Anteas Servizi di AP-FM, sig. Vittorio Mattei, ha commentato le storie suscitando grande commozione e partecipazione del pubblico, che si è calato nelle diverse realtà.Una commistione di esperienze di vita vissuta tra le gioie e i dolori, piaceri e dispiaceri:   i nostri libri hanno un’anima!Per chi intenderà partecipare all’evento la “Biblioteca dei libri viventi” resta aperta tutti i martedì dalle 9 alle 12 nella sede FNP-Cisl di Monticelli, Largo delle Ginestre n. 3.
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29/10/2012 Il Direttore Stroppa svela il piano per l'Area Vasta
"E' ora di passare dalle parole ai fatti. Tradurre in azioni concre­te le linee guida finora contenu­te nel piano industriale dell'A­rea vasta cinque". E' quanto si cercherà di conoscere nella con­ferenza dei sindaci in program­ma questa mattina, alle 11.30, a Comunanza. Tutti i sindaci del Piceno siederanno attorno a un tavolo assieme al direttore del­l'Area vasta cinque Giovanni Stroppa. Quest'ultimo è chiamato ad illustrare come intende rendere concreto il progetto di integra­zione con tanto di nomine di di­partimenti e direttori. Oltre ov­viamente a rispondere alle tante criticità che da tempo i due nosocomi, il Madonna del Soccor­so e il Mazzoni, si trascinano. Una radioterapia con turno uni­co incapace di soddisfare le esi­genze dei tanti malati oncologici, il problema del personale carente, le questioni aperte presso la psichiatria di Ascoli, le sale operatorie non disponibili nel nosocomio rivierasco tanto da far allungare le liste di attesa per gli interventi chirurgici e l'im­piego di locali ad oggi lasciati inutilizzati come il poliambula­torio di via Danubio a Porto d'A­scoli o quello di Comunanza. Senza dimenticare i continui guasti che si registrano ai mac­chinari destinati alla diagnosti­ca come quelli recentissimi della risonanza magnetica e del mammografo. Questioni a cui Stroppa dovrà cercare di dare una risposta. E a ricordare le tante criticità anche la Cisl che, attraverso il suo segretario Giorgio Cipollini, parla di 300 infermieri che aspettano da an­ni il pagamento dei riposi com­pensativi, 1100 dipendenti del comparto che sono in attesa di riscuotere la produttività con­trattualmente sancita, così co­me la classe medica conteste­rebbe la grave carenza di risorse umane e strumentali che non consentirebbero l'erogazione di adeguati servizi sanitari: liste di attesa inaccettabili, carenze gravissime di personale infer­mieristico. Sul fronte politico, nella con­ferenza dei sindaci odierna si at­tende il "ritorno" del sindaco di Ascoli Guido Castelli, dopo aver disertato per mesi questo tavolo non condividendo la nomina a presidente del collega Gaspari. Una riunione che si presenta con grandi aspettative, chiama­ta a dare tante risposte a una conferenza che si è riservata di dare qualsiasi giudizio al piano industriale proprio in attesa di questa fase operativa.
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25/10/2012 I sindacati si schierano con la Power Crop
Scendono in campo i sindacati nazionali Flai Cgil, Fai Cisl e Uila  Uil a supporto della Power Crop per la riconversione dell'ex zuccherificio di Feermo. Le sigle sindacali hanno proposto un atto di intervento "ad adiuvandum" per sostenere cioè il ricorso al Tar che l'azienda ha proposto nei confronti della valutazione di impatto ambientale con esito negativo da parte della Provincia. I sindacati chiedono l'annullamento della determinazione dirigenziale della Provincia, che ha espresso giudizio di compatibilità ambientale negativo sul progetto "polo delle energie rinnovabili di Fermo presentato dalla Power Crop".Il progetto di Fermo è del tutto conforme ai presupposti normativi vigenti-si legge nell'atto- sia sotto il profilo della migliore tutela ambientale che della tutela degli interessi sociali e occupazionali del territorio". nell'atto si ricorda che il progetto attua l'accordo di riconversione produttiva del 2007, stipulato tra amministrazioni pubbliche, imprese e organizzazioni sindacali proprio per salvaguardare l'occupazione a seguito della riforma comunitaria sul mercato del lavoro che ha causato la chiusura di tutti gli zuccherifici d'Italia, tra cui quello fermano. "Il giudizio di Via negativo-rilevano le sigle sindacali_ ha impedito il rilascio di tutti gli atti  autorizzatori necessari,  tra cui l'autorizzazione unica regionale. Un progetto di polo energetico che attua l'accordo di riconversione del 27 luglio 2007 firmato da Regione, PRovincia, Comune e dalle organizzazioni sindacali, ai fini della salvaguardia dei fondamentali interessi sociali, occupazioni ed economici del territorio". Secondo le organizzazioni sindacali, i provvedimenti negativi sono in effetti illegittimi, spiegando pure che qualora si fermasse il processo di riconversione, i danni sarebbero enormi per il tessuto sociale e occupazionale." Peraltro- aggiungono- il progetto di riconversione è stato approvato dal comitato interministeriale e nel 2009 è stato giudicato di interesse nazionale". Dunque i sindacai chiedono al Tar l'accoglimento del ricorso  della Power Crop in considerazione delle rilevanti opportunità per i lavoratori. Sarebbero infatti 440 i posti di lavoro a tempo pieno previsti nel polo, oltre all'indotto che si verrebbe a creare, in un settore, quello delle energie rinnovabili, che consente prospettive di sviluppo compatibile e nel rispetto dell'ambiente.
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24/10/2012 La scuola dice BASTA!
24 NOVEMBRE 2012 SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA con manifestazione a Roma LE RAGIONI e GLI OBIETTIVI della MOBILITAZIONE Atto di indirizzo per la restituzione delle progressioni economiche di anzianità Cancellazione delle norme che modificano il CCNL dei lavoratori della Scuola Le iniziative di mobilitazione che sfoceranno nello sciopero del 24 novembre scaturiscono da diverse motivazioni alle quali si legano precisi obiettivi che sono al centro di un’azione sindacale forte e incisiva. La decisione dello sciopero segue, come è noto, il fallito tentativo di conciliazione da noi richiesto per il mancato avvio della trattativa sulle progressioni di anzianità. A questa motivazione iniziale si sono nel frattempo aggiunte quelle legate alle inaccettabili disposizioni contenute nel disegno di legge di stabilità varato dal Consiglio dei Ministri del 9 ottobre, con misure che prefigurano un pesante aggravio dei carichi di lavoro del personale docente, stravolgendo in modo unilaterale e di dubbia legittimità il contratto nazionale di lavoro. GLI OBIETTIVI della MOBILITAZIONE  immediato avvio della trattativa sul recupero di validità dell’anno 2011 ai fini delle progressioni economiche e di carriera del personale, previa emanazione da parte del Governo dell’apposito atto di indirizzo all’ARAN; emendamenti al disegno di legge di stabilità, e in particolare cancellazione delle norme sui regimi orari del personale docente e di quelle che penalizzano il personale a.t.a. utilizzato con mansioni attinenti a profili professionali superiori; I sindacati Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu chiamano la categoria a sostenere con la più ampia partecipazione le iniziative di mobilitazione messe in atto, che oltre a esprimere il crescente disagio e la forte indignazione dei lavoratori puntano a obiettivi precisi e chiari: salvaguardare retribuzioni che già scontano gli effetti del blocco imposto ai salari del pubblico impiego; respingere l’ennesimo attacco a condizioni di lavoro rese spesso insostenibili dai pesanti tagli di organico degli anni scorsi; difendere il ruolo e le prerogative contrattuali del sindacato, impedire un’ulteriore perdita di posti di lavoro nella scuola. LA MOBILITAZIONE Immediata sospensione di ogni attività non obbligatoria Campagna di informazione/protesta con lettere ed e-mail Presidi e incontri con istituzioni e forze politiche a livello centrale e periferico 13 novembre, assemblee in orario di servizio in tutte le scuole 24 novembre sciopero per l’intera giornata Manifestazione nazionale a Roma Con l’insieme delle iniziative di mobilitazione e di sciopero siamo impegnati a raccogliere ed esprimere, sugli obiettivi prefissati, la più vasta unità della categoria. Scarica IL VOLANTINO con le RAGIONI della MOBILITAZIONE Scarica IL VOLANTINO con gli OBIETTIVI della MOBILITAZIONE Leggi LA LETTERA alle FORZE POLITICHE  con la richiesta di un incontro urgente.  
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15/10/2012 5° Festa del socio "Castagnata d'autunno"
Anche quest'anno la FNP-Cisl di AP-FM organizza la 5° Festa del Socio “Castagnata d’autunno”. L'evento si terrà presso il Gazebo Comunale di Venarotta (AP) il giorno Sabato 27 Ottobre 2012, dalle ore 16,00. Ai fini di un’efficiente organizzazione, le adesioni dovranno pervenire a questa Segreteria entro il 22 ottobre 2012, attraverso l’allegata scheda di partecipazione da riconsegnare al Tuo Segretario di Lega.  
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09/10/2012 Corso di preparazione per il concorso scuola 2012
CORSO DI PREPARAZIONE ALLA PROVA SELETTIVA PER L’ACCESSO AL CONCORSO A CATTEDRE La Cisl Scuola delle Marche in collaborazione con l’IRSEF-IRFED offre un corso di preparazione al concorso a cattedre articolato in due fasi della durata complessiva di 60 ore.Il corso prevede  incontri in presenza, simulazioni, uso di una piattaforma con simulatore e materiali di documentazione.I FASE  -  PREPARAZIONE ALLA PROVA PRESELETTIVALa prima fase per la preparazione alla prova preselettiva prevede 6 moduli didattici per un totale di 24 ore, così suddivisi: Primo Modulo -         i test e le prove di selezione: tipologia e caratteristiche-         il governo del tempo-         esercitazioni su test di comprensione Secondo Modulo -         Come leggere e interpretare i quesiti di comprensione ed analisi testuale-          esercitazioni Terzo Modulo -         Come leggere e interpretare i quesiti logici-         Esercitazioni Quarto Modulo -         Tipologia e caratteristiche dei quesiti logici-         Esercitazioni Quinto Modulo -         Strategie per affrontare i quesiti relativi alle competenze digitali-         Esercitazioni Sesto Modulo -         Strategie per affrontare i quesiti di conoscenza di lingua straniera “inglese”I moduli n° 4 e 5, relativi alla conoscenza della Lingua Straniera ( Inglese) ed alle Competenze Digitali, verranno attivati all’uscita dei quesiti dopo il 23 novembre.II FASE – PREPARAZIONE PROVA SCRITTAIl corso tratterà aspetti metodologici contenuti nei vari documenti relativi a ciascun ordine di scuola, le recenti riforme degli ordinamenti, nonché i presupposti innovativi necessari alla costruzione dei curricoli.Il corso propone incontri in presenza, approfondimenti delle varie tematiche ed esercitazioni scritte  in piattaforma.La seconda fase prevede  10 moduli didattici per un totale di 36 ore ( i primi quattro entro il mese di dicembre 2012, i restanti a gennaio 2013), così suddivisi:Primo ModuloPsicologia dell’educazione. Conoscenze fondamentali dello sviluppo cognitivo, affettivo e di socializzazioneSecondo ModuloOrdinamento dello Stato Italiano, Costituzione, Titolo V, Autonomia, Enti Locali.Pof e governo di scuola.Terzo ModuloIndicazioni Nazionali e organizzazione del curricolo per i vari ordini di scuolaQuarto ModuloValutazione, Autovalutazione, INVALSI, INDIRE Da Gennaio 2013: Quinto ModuloConoscenze pedagogico- didattiche. Approccio ai media e reti di scuolaSesto ModuloLa relazione  educativa, l’organizzazione dei gruppi, la conduzione della classeSettimo ModuloHandicap, DSA, InterculturaOttavo ModuloContinuità, Orientamento, Dispersione scolasticaNono ModuloStato Giuridico, Contratto di lavoro, Organi CollegialiDecimo ModuloDimensione Europea dell’educazione, le competenze di cittadinanza, le QualifichePer le informazioni relative alle date, agli orari, alle sedi, ai costi ed alle modalità di accesso alla piattaforma rivolgersi alle sedi provinciali della Cisl Scuola 
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09/10/2012 .... a proposito del riordino delle Province
Anche il segretario della Cisl Fp Giuseppe Donati critica duramente la scelta del Cal regionale. "Se si vogliono veramente limitare i costi dei servizi e ottimizzare le risorse - dice fra l'altro -vanno agevolate le collaborazioni e le fusioni di enti piccoli e non guardare solo alle convenienze personali ed elettorali. Queste ultime sono state preponderanti, generando un 'pateracchio' vergognoso. La decisione del Cal è una polpetta avvelenata lanciata al consiglio regionale che, posso scommetterci, la passerà al governo centrale. Lì finirà la storia e naufragherà il tutto. Tempo perso, risorse perse e tanti esponenti delle istituzioni locali che hanno dimostrato ancora una volta miopia e ignavia. La Cisl Fp da mesi si sta sgolando nell'affermare che le esigenze di riordino sono effettive e fondamentali per un funzionamento virtuoso del sistema delle autonomie locali. Il sistema costituisce una insostenibile fonte di spreco e inefficienza, a partire dalla duplicazione dei centri decisionali, dei dirigenti e dal proliferare di enti strumentali. I cittadini lo devono sapere che con le loro tasse, stanno mantenendo in vita 'carrozzoni' e molte società costituite ad hoc per aggirare leggi e limiti finanziari. Le province di Ascoli, Fermo e Macerata sono costituite per la stragrande maggioranza da Comuni con meno di 5.000 abitanti, ma tutti con la loro bella società di servizi in casa. Un'assurdità. Occorreva accorpare, consorziando i servizi e tagliando i doppioni. E invece...".
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04/10/2012 Anche nelle Marche più facile per i giovani trovare lavoro.
Sono stati sottoscritti il 25 settembre in Regione i 3 protocolli sull'apprendistato che riformano radicalmente la normativa esistente con i quali, anche nelle Marche, si dà applicazione ai contenuti del Testo Unico. Il nuovo apprendistato è uno strumento in più per lavoratori ed imprese per facilitare l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro;La firma dei tre protocolli regionali per apprendistato professionalizzante, apprendistato per il conseguimento della qualifica e apprendistato per l'alta formazione, arriva alla fine di un confronto tra Regione, Sindacato e Associazioni datoriali lungo e non privo di difficoltà.La Cisl esprime soddisfazione per il risultato conseguito; si pone fine ad una incertezza legislativa e si rilancia anche nella nostra regione uno strumento che negli anni è stato il principale veicolo di assunzione soprattutto per giovani e piccole imprese. Accordo per la regolamentazione dell'Apprendistato ALTA FORMAZIONE E RICERCAAccordo per la regolamentazione dell'Apprendistato per la QUALIFICA e il DIPLOMA PROFESSIONALEAccordo per la regolamentazione dell'Apprendistato PROFESSIONALIZZANTE o DI MESTIERE 
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27/09/2012 "Oltre il rigore, mobilitazione per lo sviluppo"
 Clicca qui LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE «Ridurre le tasse tagliando la spesa pubblica, vendendo i beni demaniali e migliorando la produttività delle imprese». Così Raffaele Bonanni intervenuto alla mobilitazione regionale organizzata dalla Cisl Marche al Cinema Multiplex di Macerata. Per il Segretario generale della Cisl «abbassare la pressione fiscale sui redditi da lavoro e pensione non è solo una questione di giustizia sociale, ma è indispensabile per rafforzare i consumi e la domanda interna di beni e servizi rilanciando l’economia». Più di 500 tra dirigenti, quadri e delegati della Cisl marchigiana hanno partecipato ad una mobilitazione incentrata su tre parole chiave: rigore, equità e sviluppo. Attraverso il racconto dei delegati Cisl è emerso il quadro di una Regione che forse più di altre sta subendo gli effetti della recessione.«Assistiamo al moltiplicarsi delle crisi aziendali - ha affermato Marco Feracuti, Segretario generale della Cisl di Macerata - che quasi sempre si concludono con la chiusura delle aziende piuttosto che con la loro riconversione. Pezzi importanti di distretti industriali ne stanno uscendo frantumati». Parole confermate dai delegati chiamati in causa nei lavori della mattinata. Come quelli della Mediterranea, azienda di Matelica che produce pasta alimentare, che sta per chiudere lasciando sulla strada 70 dipendenti. Stessa sorte che sarebbe toccata ai lavoratori dell’ Auchan di Ancona, ai quali era stato prospettato il licenziamento e che solo grazie all’ intervento del sindacato hanno ottenuto un contratto di solidarietà di 2 anni.D’altra parte i numeri sul mercato del lavoro marchigiano parlano chiaro. Il sistema manifatturiero è in piena emergenza. Nel triennio aprile – giugno è stato registrato un calo della produzione industriale del 5,2% e una diminuzione dei fatturati del 5,3%. La disoccupazione si attesta al livello record del 9,8%. Crolla anche l’edilizia, che fa registrare una perdita di almeno 5.000 addetti.«Le peculiarità del sistema produttivo marchigiano fanno si che la crisi si manifesti sul nostro territorio in forme diverse e peggiori». Così Antonio Angelini, Segretario della Cisl Marche, secondo cui «servono soluzioni diversificate incentrate sulla produttività di sistema e quindi su politiche industriali, energetiche ed infrastrutturali». Temi che saranno presto oggetto di confronto conla Regione Marche.Ma la crisi della produzione si ripercuote anche sui servizi pubblici. Sono 400 i posti letto in meno negli ospedali regionali, come effetto di un piano di riorganizzazione della sanità appena varato dalla Regione Marche. Non va meglio sul fronte dell’istruzione, dove in 3 anni si sono persi circa 80.000 posti di lavoro. Da qui una riflessione obbligata sulla necessità di una revisione della spesa pubblica, che per la Cisl non significa tagliare i servizi ma eliminare sprechi, corruzione e inefficienze, riducendo la frammentazione delle istituzioni pubbliche e riordinandone funzioni e competenze.LA RASSEGNA STAMPA:
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26/09/2012 No alla Spending Review. Presìdi in tutti i luoghi di lavoro pubblico.
ALCUNE  FOTO DELLE MANIFESTAZIONI COMUNICATO STAMPA   NO ALLA SPENDING REVIEW: FP CISL MARCHE MOBILITATA IN TUTTI I LUOGHI DI LAVORO PUBBLICO Funzione Pubblica Cisl Marche mobilitata in tutti i luoghi di lavoro pubblico per dire no alla spending review imposta dal Governo con i tagli lineari previsti dalla legge 95 /2012 e si invece ad una vera rivisitazione della spesa in grado di coniugare la razionalizzazione della spesa e la lotta agli sprechi con servizi pubblici meno costosi ma più efficienti. La Fp Cisl vuole che le loro competenze e professionalità siano valorizzate , le professionalità riconosciute , la produttività ed i salari rilanciati. E' necessario  andare oltre lo sciopero e mobilitarsi in ogni luogo di lavoro aprendo tavoli , vertenze, confronti tesi a coniugare l'efficienza dei servizi con la valorizzazione delle tante professionalità pubbliche. La Cisl chiede più partecipazione per governare i processi di riorganizzazione e far divenire i lavoratori protagonisti del confronto e del cambiamento. La Cisl è per la valorizzazione degli strumenti di gestione delle risorse umane a partire dai piani di formazione, la mobilità volontaria, l'aggiornamento per tutelare i lavoratori da scelte frettolose ed arbitrarie.Per questi motivi il 26 settembre saremo presenti, in tutto il territorio regionale, all'interno dei principali luoghi di lavoro per rilanciare la mobilitazione e le proposte della Cisl ed il 27 le Rsu di tutta la Regione saranno presenti alla manifestazione regionale di Macerata che vedrà la presenza del Segretario Nazionale Raffaele Bonanni.Nel capoluogo regionale i presidii si svolgeranno dalle 10.00 alle 12.00 presso l’ Ospedale  regionale di Torrette, il  Comune di Ancona e la sede Inps di Ancona. Ufficio stampa Cisl Marche 3337612381
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12/09/2012 Niente licenziamenti all'Auchan di Ancona
Accordo raggiunto tra i sindacati di categoria  Filcams Cgil Marche,  Fisascat Cisl Marche, Ugl Ancona Commercio e  i vertici dell’Auchan di Ancona.  I 65 licenziamenti annunciati nel giugno scorso dall’azienda, dopo una lunga e difficile vertenza con i sindacati di categoria, si sono trasformati in  24 mesi di contratti di solidarietà per 207 dipendenti su 247.E’ prevista una mobilità volontaria per un massimo di 10 unità,  con il  criterio di scelta della non opposizione al licenziamento, che dovrà essere fatta entro il 30 settembre 2012. Dai 247, in virtù della infungibilità delle mansioni svolte, vanno esclusi 40 unità, tra capi settore, capi reparto, farmacisti. Per il  personale restante - 207 lavoratori, 108 dei quali sono full time e 99 part time - entra in vigore un  contratto di solidarietà della durata di 24 mesi. L’orario di lavoro subirà una riduzione massima del 25%. L’articolazione oraria passerà da 40 a 38 ore per tutti i dipendenti attraverso un assorbimento dei permessi retribuiti previsti dal contratto collettivo nazionale. L’accordo, che dovrà camminare di pari passo con il piano commerciale presentato  alle organizzazioni sindacali, prevede verifiche trimestrali. Finiti i 24 mesi relativi ai contratti di solidarietà Cgil-Cisl e Ugl hanno reclamato alla proprietà il ritorno alla normalità, non contemplando richieste per procrastinare la soluzione di emergenza.«Un accordo complesso ed articolato -  sostiene Selena Soleggiati Segretario Generale Fisascat Cisl Marche - che ha scongiurato i licenziamenti , ma che comporta un riassetto, per i 24 mesi, di tutta l’organizzazione del lavoro. Gli orari saranno più flessibili sia per i  full time che i part time, le prestazioni domenicali aumenteranno e i carichi di lavoro saranno sicuramente maggiori. L’ipermercato dovrà infatti  garantire i presidi con un 25 per cento di ore in meno e senza l’ausilio di contratti a termine o somministrazione a termine».«La fase di gestione dell’accordo - prosegue Soleggiati - sarà pertanto altrettanto complessa; sarà necessaria una attenta azione di monitoraggio e controllo da parte delle strutture sindacali esterne ed interne per garantire da un lato la piena applicazione di quelle norme che abbiamo inserito per attenuare la flessibilità degli orari di lavoro, e  dall’altra l’attuazione del piano di rilancio presentato che dovrebbe consentire all’Auchan di riguadagnare quote di mercato e fronteggiare meglio la concorrenza.”
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11/09/2012 Pensionati: all'Inas per verificare chi si salva dalle nuove norme
Lavoratori in mobilità ordinaria e lunga, titolari di assegno straordinario erogato dai Fondi di solidarietà e autorizzati al versamento della contribuzione volontaria: sono questi alcuni dei potenziali beneficiari della “salvaguardia pensionistica”. Questi soggetti, in sostanza, potrebbero accedere alla pensione secondo le vecchie regole, in vigore prima della riforma previdenziale.A queste persone l’Inps sta inviando una lettera, contenente l’invito a recarsi presso lo “Sportello Amico” dell’Inps o presso i patronati, entro il 21 settembre.Lo scopo è quello di verificare le singole situazioni contributive e assicurative del lavoratore incluso nella lista dei potenziali “salvaguardati”.Gli utenti, dunque, potranno rivolgersi a tutti gli uffici dell’Inas sia per un controllo dei dati in possesso dell’Inps, sia per la successiva presentazione – in via telematica – della domanda di pensione.Per richiedere questo tipo di assistenza non è necessario aver ricevuto la lettera dall’ente previdenziale, che potrebbe non essere a conoscenza della specifica situazione di alcune persone:  chiedere al patronato di effettuare lo screening potrebbe rivelare che si hanno comunque i requisiti per rientrare nell’elenco di coloro che potranno andare in pensione in deroga alle nuove norme.Dovranno invece fare domanda  di accesso alla lista i lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro sulla base di accordi individuali o collettivi, gli esonerati del pubblico impiego o chi è in congedo straordinario per l’assistenza ad un figlio disabile. Per loro sarà necessario presentare una richiesta apposita, entro il 21 novembre, alla Direzione Territoriale del Lavoro, che comunicherà all’Inps l’effettiva esistenza dei requisiti necessari per rientrare nella platea dei derogati. Anche questi lavoratori potranno far ricorso all’assistenza del patronato, per essere seguiti nell’intera procedura.Tutti i cittadini, sia del settore privato che di quello pubblico, che hanno una prospettiva di accesso al pensionamento nel periodo 2012 – 2013, sono quindi invitati a rivolgersi all’Inas che garantirà gratuitamente una accurata verifica del proprio profilo previdenziale. 
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20/08/2012 Spending review: massima mobilitazione Cisl.
   CLICCA QUI PER VEDERE  LE  FOTO del PUNTO ESTATE CISL FUNZIONE PUBBLICA del 14 agosto 2012 a CIVITANOVA MARCHE La politica dei tagli lineari mascherata da spending review è una scelta sbagliata che mette a rischio i posti di lavoro ma anche quei servizi a cittadini e imprese che vogliono fare sviluppo, occupazione e coesione sociale.Per contrastare con forza questi provvedimenti la Fp Cisl ha avviato una decisa  mobilitazione dei lavoratori pubblici con l'obbiettivo di neutralizzare gli effetti negativi dei provvedimenti e rilanciare a tutti i livelli progetti di riorganizzazione vera degli enti, del lavoro, dei servizi pubblici.La Cisl contrasta i provvedimenti previsti dal provvedimento sullo spending review perché non si aggrediscono sprechi e malfunzionamenti strutturali della pubblica amministrazione , non si tagliano i costi della politica, e non si prevede nulla per inaugurare finalmente un impego razionale e produttivo delle risorse umane e finanziarie.La politica non ha saputo approfittare di una revisione della spesa pubblica per mettere in moto un ridisegno complessivo degli assetti istituzionali ed una profonda riorganizzazione del sistema dei servizi. Per questo, ancora una volta, tocca a noi, sindacato responsabile, riprendere e rilanciare la strada del cambiamento.A livello regionale la  Funzione Pubblica Cisl  ha deciso anche durante il mese di agosto di organizzare  una serie di iniziative di mobilitazione per sensibilizzare lavoratori e cittadini sugli effetti negativi dei provvedimenti tramutati in legge in questi giorni.A Fermo l'8 agosto ed a Pesaro il 10 agosto sono stati coinvolti decine di delegati Cisl e distribuito materiale in tutti i luoghi di lavoro mentre nelle due settimane a cavallo di ferragosto partirà la campagna di sensibilizzazione "In spiaggia contro lo spending" con gazebo e volantinaggi già programmati nelle spiagge di Falconara, Porto Recanati, Civitanova.Un’ estate di lavoro e mobilitazione per far comprendere gli effetti perversi di una malintesa spending review che taglia gli organici pubblici senza tagliare i costi inutili con conseguenze anche e soprattutto sulla collettività: dalla riduzione dei servizi, all'aumento di bollette ed utenze, al rischio isolamento delle piccole comunità locali colpite dalla soppressione di ospedali, tribunali ed uffici pubblici.LA RASSEGNA STAMPA DEL 19 AGOSTO 2012:
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09/08/2012 Il manifatturiero marchigiano continua a soffrire
COMUNICATO STAMPA IL MANIFATTURIERO MARCHIGIANO CONTINUA A SOFFRIRE: LA CISL INCALZA ISTITUZIONI E MONDO ECONOMICO Si confermano anche alla fine di questa prima metà dell’anno le difficoltà delle aziende e le ricadute negative sul mercato del lavoro regionale. Le imprese dichiarano un utilizzo degli impianti inferiore al 70% della capacità produttiva; la produzione industriale cala nel trimestre aprile/giugno del 5,2%, i fatturati del 5,3% con un andamento fortemente negativo sul mercato interno pari al 9,2% ed un rallentamento delle vendite anche sui mercati esteri.I dati peggiorano se ci riferiamo solo alle aziende artigiane. Tra i settori maggiormente colpiti l’edilizia che nelle Marche fa registrare una perdita occupazionale di almeno 5.000 addetti. Non va meglio nei settori del manifatturiero tradizionale ( filiera della moda, meccanica, legno) dove si perdono 17.000 posti di lavoro, secondo i dati pubblicati a giugno dall’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, mentre crescono le tensioni occupazionali anche nel commercio e in altri settori dei servizi.Sale il tasso di disoccupazione marchigiano che si attesta al 8,9 % ed è emergenza per i giovani dai 15 ai 24 anni, con disoccupazione al 34,7% nel primo trimestre 2012 nelle regioni del centro-Italia, a fronte del 29,4% dell’analogo periodo del 2011.Peggiorano a livello regionale i dati di utilizzo degli ammortizzatori sociali: nel periodo gennaio/luglio 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, aumenta la cig ordinaria del 38 % e la straordinaria del 18%; la cassa in deroga, in leggero decremento rispetto agli anni precedenti, ha coperto, al 15 giugno, 1.146.835 ore; per le sospensioni dal lavoro dei dipendenti artigiani le giornate erogate dall’EBAM (ente bilaterale artigiano), sono, alla data del 31 maggio, 193.745; in crescita del 50% i lavoratori che nei primi sei mesi del 2012 hanno fatto richiesta di disoccupazione ordinaria e del 5% quelli con requisiti ridotti; aumentano gli iscritti alle liste di mobilità dell’8,1% nei primi quattro mesi del 2012 e preoccupante è l’andamento dei lavoratori che hanno usufruito della mobilità in deroga che già in data 15 giugno hanno raggiunto le 1.259 unità.“Il quadro che emerge è più che preoccupante. – sostiene Tonino Bori responsabile del dipartimento mercato del lavoro della Cisl Marche – nonostante alcuni esempi in controtendenza, si confermano aree di debolezza e problemi di carattere strutturale nelle filiere produttive marchigiane; le imprese stanno licenziando con più disinvoltura che nel passato. La crisi ha messo in discussione certezze e punti di forza che avevano fatto la fortuna delle Marche: una manifattura con punte di assoluta eccellenza, un pil pro-capite elevato, tassi di disoccupazione bassi, un buon livello di esportazioni, una capacità generativa di impresa. - prosegue Bori nella sua analisi – la crisi è entrata ormai nel vissuto quotidiano delle persone e porta con sé disorientamento e paura di ciò che sarà; secondo l’ISTAT oggi il 37,2% delle famiglie marchigiane pensa di avere scarse risorse economiche a disposizione per vivere ed il 4,8% risorse assolutamente insufficienti. Se vogliamo limitare i danni alla coesione sociale - conclude Tonino Bori - è necessario che istituzioni e attori economici e sociali, trovino le idee e la forza per capire meglio il senso del cambiamento e costruire nuovi percorsi ; green economy, economia del mare, distretto culturale evoluto, investimenti sulla conoscenza, sostegno all’internazionalizzazione, sono piste di lavoro in parte già tracciate e in parte da implementare, in una logica che tenga insieme innovazione e cooperazione a tutti i livelli” .La Cisl sollecita la Regione Marche a riaprire il confronto a partire dall’attuazione del Piano per il Lavoro e le attività produttive. Un impegno che dovrà focalizzarsi in modo esclusivo su azioni e progetti da realizzare.La Cisl delle Marche crede inoltre che sia opportuno prepararsi al confronto, ormai prossimo, con l’Europa per la nuova programmazione sull’utilizzo dei fondi strutturali 2014/2020, che riserverà attenzioni particolari alle piccole medie imprese.Ancona 9/8/2012Ufficio stampa Cisl Marche :+393337612381
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09/08/2012 Fatti, non parole!!!
Tante parole spesso false e scorrette, tante affermazioni spesso offensive, abbiamo dovuto ascoltare nei mesi scorsi, rivolte in primis alla nostra Organizzazione, alla Cisl Scuola che un anno fa è stata la vera promotrice dell’accordo triennale per le assunzioni del personale docente ed Ata. Un accordo sottoscritto insieme a molte altre sigle, non a tutte … Un accordo che qualcuno ha allora definito “truffaldino”!!! Noi abbiamo sempre preferito discutere del merito delle questioni; a proposito dell’accordo “truffaldino”, varrebbe la pena chiedere a chi è stato assunto a tempo indeterminato se si considera vittima di un raggiro, o se ritiene che il “prezzo” pagato (la rinuncia ad uno scatto che nella maggior parte dei casi si riassorbe in pochissimo tempo grazie alla valutazione del  servizio pre-ruolo) sia eccessivo rispetto alla raggiunta stabilità del proprio lavoro.Siamo certi, in ogni caso, che i lavoratori sappiano giudicare il nostro operato per quanto produce, valutando i nostri comportamenti e non la stupida caricatura che ne viene talvolta proposta.La Cisl Scuola ha svolto col precedente governo, come ha sempre fatto e continuerà a fare con qualunque altro, un ruolo forte, determinato e diretto di interlocuzione. Ha sempre scelto di rappresentare così i lavoratori e i loro interessi, assumendone i problemi e cercandone le possibili soluzioni. Proprio la particolare durezza del contesto ci ha spinti e ci spinge ancora oggi, ad essere quanto mai ostinati nel rivendicare sedi di confronto in cui far valere la nostra capacità di azione e di proposta. Abbiamo così contrastato rischi alti e crescenti di emarginazione, a cui non saremmo sfuggiti imboccando il vicolo cieco di un antagonismo pregiudiziale, tanto appariscente quanto improduttivo.Tutti possono valutare, nella loro consistenza e nella loro efficacia, i risultati della nostra azione, quasi sempre condotta insieme alla maggioranza delle altre sigle sindacali: ce ne assumiamo la responsabilità e ne rivendichiamo il merito, pronti a riconoscere quello di chi riuscisse a fare di più e meglio.In realtà, sulle assunzioni (così come sugli scatti) a quelle Organizzazioni che si sono rifiutate di firmare ogni accordo, oggi non resta altra via che quella di rivendicare l’attuazione di intese prodotte dall’iniziativa di tutti gli altri sindacati e di rivendicarne il merito quando esse producono risultati. A queste Organizzazioni, noi oggi vogliamo rispondere con l’articolo pubblicato sul pagina Web della rivista “TuttoScuola.com”,  che riportiamo integralmente:Nomine in ruolo. Di chi il merito?Prima ancora che la notizia fosse ufficiale - anzi qualche ora prima - nel mondo sindacale c'era già la rincorsa a rivendicare il merito di quelle 21.112 nomine in ruolo, insperate nella loro entità fino a qualche giorno fa.A suon di comunicati stampa che bruciavano i tempi inondando le agenzie prima ancora che l'incontro informativo presso il Miur fosse concluso, alcuni sindacati avevano già piantato la bandierina del primo arrivato, nella speranza che l'opinione pubblica abboccasse.C'è anche chi, pur non partecipando all'incontro ministeriale riservato ai cinque sindacati rappresentativi, ha rivendicato il merito di quelle nomine, venute – a suo dire - dopo che il Miur era stato messo alle corde per i tanti ricorsi dei precari (!).Mancava soltanto qualcuno che dicesse "-io l'avevo detto! - e il quadro dei "vincitori" saliti sul carro sarebbe stato completo.C'è, però, una verità ricordata da pochi: il contratto per il piano triennale. Quelle 21.112 nomine non sono state un "una tantum" di benevola concessione.Quei posti son il risultato del piano triennale delle immissioni in ruolo contrattato e faticosamente concordato l'anno scorso dalla maggioranza dei sindacati rappresentativi all'Aran, e guardato allora da altri con diffidenza, come fosse stata una svendita.Ora però ....Per la cronaca: l'accordo per il piano triennale venne firmato da Cisl-scuola, Uil-scuola, Snals e Gilda il 19 luglio 2011. Gli attuali "vincitori" dell'ultima ora non c'erano o disdegnarono di parteciparvi. “Dentro la notizia” - 8 agosto 2012   TuttoscuolA.com  Noi c’eravamo, ci siamo assunti la responsabilità di contrattare e firmare ed oggi possiamo dire con soddisfazione che LE NOSTRE INTESE DANNO FRUTTO 67000 assunzioni nel 2011, 21112 assunzioni nel 2012. Fatti, non parole!!!  Cisl Scuola Marche
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08/08/2012 In ruolo altri 21.000 docenti. Le nostre intese danno frutto.
Dopo le 67.000 assunzioni dello scorso anno, entrano in ruolo nella scuola altri 21.000 insegnanti. Come da noi rivendicato, si dà continuità al piano triennale varato lo scorso anno grazie alle intese sindacali di cui la Cisl Scuola è stata protagonista determinante. Con le nuove assunzioni si rafforza l’obiettivo, da noi tenacemente perseguito, di una stabilizzazione del lavoro nella scuola, che certamente va incontro agli interessi di tanti lavoratori, ma favorisce anche una più efficace organizzazione del lavoro e quindi la crescita di qualità del servizio scolastico.I risultati ottenuti sono ancor più apprezzabili dato il contesto difficile che il Paese sta vivendo; a renderli possibili è ancora una volta un’azione sindacale condotta con serietà su obiettivi chiari e credibili.CONTINGENTE ASSUNZIONI PER LE MARCHECONTINGENTE NAZIONALE
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24/07/2012 Esodati. Mobilitazione nazionale Cgil, Cisl, Uil
Esodati. Mobilitazione nazionale Cgil, Cisl, UilNuova iniziativa di mobilitazione "per risolvere il problema di tutti i lavoratori esodati" il 26 luglio prossimo. Per Cgil Cisl e Uil l'ampliamento dei lavoratori derogati dall'applicazione dei nuovi requisiti pensionistici (c.d. esodati) - attuata con il decreto Legge n. 95/2012 - è un primo importante passo ottenuto grazie alla mobilitazione del sindacato ma non sufficiente a risolvere il problema di centinaia di migliaia tra lavoratrici e lavoratori.Cgil Cisl Uil ritengono infatti che debba essere rimosso ogni vincolo numerico rispetto ai soggetti che vanno salvaguardati.In questo senso un confronto di merito con il sindacato - più volte richiesto al Governo - avrebbe consentito di definire da subito i contorni della platea trovando una soluzione adeguata all'intera vicenda.Cgil, Cisl e Uil danno atto a tutti i gruppi parlamentari e alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati di aver in questi mesi lavorato per impedire che migliaia di persone fossero lasciati nell'incertezza più assoluta, senza stipendio e senza pensione. Alla luce però delle soluzioni soltanto parziali contenute nel D.L. n. 95/2012 chiediamo ora al Parlamento di migliorare il provvedimento in esame, tenendo conto delle osservazioni che sono state già formulate unitariamente dal sindacato nei mesi scorsi.Si tratta di una battaglia che Cgil, Cisl e Uil portano avanti a difesa della certezza del diritto e della credibilità delle istituzioni che non possono violare oggi patti sottoscritti in passato, cambiando le regole in corsa e disconoscendo quindi ogni impegno preso.Per questi motivi, Cgil, Cisl e Uil organizzano una nuova iniziativa nazionale di mobilitazione per il 26 luglio p.v. a Roma, con un presidio che si svolgerà in Piazza della Rotonda (Pantheon) a partire dalle ore 9,30, nel corso del quale interverranno i Segretari generali di Cgil, Cisl, Uil.Questa nostra iniziativa si inserisce nell'ambito di una generale mobilitazione del sindacato a difesa del lavoro, per lo sviluppo e per la crescita del Paese".
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20/06/2012 «Siamo qui per manifestare tutta la nostra indignazione»
«Siamo qui per manifestare tutta la nostra indignazione e disapprovazione sul modo in cui sta operando il Governo e torneremo a farlo ogni qualvolta sarà necessario». Con queste parole   Mario Canale, Segretario Generale della Federazione Pensionati Marche,   introduce il suo intervento alla Manifestazione nazionale a Roma organizzata dalle Federazione nazionali dei Pensionati di CGIL, CISL e UIL per protestare contro le manovre del Governo che colpiscono duramente i pensionati. Clicca qui per scaricare l' intervento del Segretario Generale FNP CISL MARCHE, Mario Canale Facciamo il punto con la Federazione Pensionati Cisl
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14/06/2012 Ascoli, sindacato dei pensionati unito contro la crisi
La crisi economica ricompatta a livello locale il fronte sindaca­le a partire dalla categoria dei pensionati ascolani che hanno svolto un'assemblea unitaria. Molto allarmanti i dati 'emersi dal confronto tra i segretari provinciali di Spi/Cgil, Uilp e Cisl/Fnp: «In provincia -affer­mano i segretari Carlo Mesti­chelli (Spi), Francesco Fabiani (Uilp) e Giulio Grazioli (Fnp)- la maggior parte delle 90.000 pensioni erogate non supera l'importo medio mensile di 700 euro, nonostante l'aumen­lo della pressione fiscale, del costo della vita e di una serie di provvedimenti come l' Imu che ne hanno ridotto ulteriormen­te il potere di acquisto».Si tratta di numeri significativi visto che in città gli «over 65» sono un quarto della popolazio­ne residente (24,)%) ed in pro­vincia circa il 22% dei residen­ti. All'assemblea che si è svolta alla Sala Scatasta dei centro Docens di piazza Roma ha preso parte anche il segretario nazionale dello Spi/Cgil, Ivan Pedretti in previsione della ma­nifestazione del 20 giugno in programma a Roma.Sotto os­servazione da parte dei pensio­nati ci sono anche i rapporti con le Istituzioni locali a parti­re dai Comuni e dall'Asur. «I rapporti con le amministrazio­ni locali sono apprezzabili -fan­no notare i sindacati- anche alla luce degli accordi sul welfa­re locale che sono stati siglati con le più importanti realtà del Piceno (Ascoli, Folignano, San Benedetto, Grottammare, Offi­da, Comunanza, Maltignano, Monsampolo ed altri in via di definizione). Meno apprezzabi­li sono invece i rapporti con l'Asur.Se si riduce il potere d'acquisto dei pensionati, che in tutta Italia sono 15 milioni, si rischia di creare un circolo vizioso in grado di comprimere la spesa complessiva e di conseguenza la produzione e i posti di lavoro. E' necessario spostare la tassazione dagli sti­pendi e dalle pensioni delle persone fisiche, da cui deriva il. 97% del gettito Irpef, ai grandi patrimoni».Un altro grido allarme arriva sul fronte servizi sociali. «L'allungarne to dell'età media -dicono ancora i segretari- aumenta considerevolmente il numero degli anziani non autosufficienti correlativo appesantimento per le famiglie. Per questo abbiamo chiesto ai Comuni di non tagliare i servizi domiciliari auspi­cando anche il varo di un Pia­no nazionale perla non autosuf­ficienza per la tutela delle perssone non autosufficienti e delle loro famiglie delineando un si­stema di servizi e sostegni omo­genei su tutto il territorio nazio­nale».Anche il segretario pro­vinciale della Uil-Pensionati, Francesco Fabiani esprime preoccupazione: «E' il lavoro il problema più grave del nostro territorio -dice- dove ci sono 23.000 disoccupati che non rie­scono a trovare un'occupazio­ne. Rischiamo di perdere un'in­tera generazione senza dimenticare i problemi dei pensiona­ti e degli esodati presenti anche nel Piceno dopo le chiusure delle grandi fabbriche. Ci sono tanti giovani che tornano a vivere in famiglia perché non ce la fanno più a pagare le rate del mutuo e non so quello che potrà succedere a dicembre quando scadrà la proroga degli sfratti. Anche chi ha una casa -aggiunge- e vuole venderla non riesce a trovare comprato­ri. Le famiglie non ce la fanno più a svolgere la funzione di ammortizzatori sociali con le pensioni e i risparmi e per questo è ora che le Istituzioni facciano fronte comune pertro­vare una via d'uscita senza an­dare ognuno per conto pro­prio.I sindacati a livello locale hanno dimostrato di essere uni­ti in questo momento di crisi».­
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12/06/2012 Imu, "Tanta confusione: noi in prima linea a fornire indicazioni"
A SEI GIORNI dalla prima scadenza di pagamento dell’Imu, c’è chi ancora brancola nel buio. Qualcuno sta ancora chiamando i centralini dei Caf, intasati nelle ultime ore, c’è chi tenta di ‘nascondere’ qualche terreno o proprietà in più. E ancora, c’è chi sembra cadere dalle nuvole e domanda “Ma l’Imu la devo pagare?”. A raccontare l’incertezza e il malcontento che accomuna molti ascolani alla vigilia della prima tranche di pagamento dell’Imu, è la segretaria del Caf Cisl di Ascoli, Carla Camaioni, che sottolinea come l’impatto con la nuova tassa sia stato “feroce”. “E’ dal mese di marzo - spiega - che ci prodighiamo per informare i cittadini sull’Imu, da quando abbiamo iniziato con i 730. Allora non avevamo ancora disposizioni certe e non potevamo essere esaustivi. Poi hanno continuato a richiamarci. E tuttora, a distanza di pochi giorni dalla scadenza, qualcuno continua a chiederci se e come deve pagare”. A “soffrire” di più della novità, fa notare la Camaioni, “soprattutto gli anziani, le persone sole, che non sanno che pesci prendere”. Ma c’è anche chi “mette la testa sotto la sabbia e tenta di nasconderci — aggiunge — se ha qualche proprietà oltre alla prima casa. Ma poi facciamo le visure catastali e scopriamo tutto”. Dal Caf arriva anche una prima statistica sul numero di possessori di prima e seconda casa: chi possiede una sola abitazione principale sfiora la percentuale dell’80%, mentre chi ha più immobili o terreni varia dal 20 al 30%. “Sulla prima casa - spiega l’operatrice Cisl Patrizia Mariani - applichiamo il 4xmille, mentre negli altri casi l’aliquota del 7,6xmille. Ci muoviamo solo con queste due aliquote”. Quella degli operatori del Caf Cisl per superare l’impatto degli ascolani con la nuova tassa, come spiega la segretaria Camaioni, è stata “un’autentica battaglia”. Non va meglio ai commercialisti, alle prese con clienti che da tempo si lamentano per la nuova ‘mazzata’ inferta alle proprie finanze. “L’impressione che si ha - sottolinea il presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Ascoli, Massimiliano Castagna - è che le persone si sentano tartassate. E più che un’impressione oggi è una certezza. In questo periodo, tra luglio e agosto, ci sono più scadenze, perchè l’Imu non è l’unica tassa da pagare, e la gente si sente vessata”. Castagna parla di una riforma che doveva entrare in vigore più in là, ma che “è stata anticipata di un anno dal Governo, e che ora — aggiunge — viene contestata da chi l’aveva prevista. In questo periodo poi, tra le dichiarazioni dei redditi, rendiconti e bilanci, ci siamo trovati in emergenza. una cosa a cui per fortuna siamo abituati”. Le aliquote poi, fa notare ancora Castagna, “sono uscite recentemente”. Ecco perchè, dopo che si sono avute notizie più precise, i professionisti si sono dovuti corciare le maniche. “La percezione che abbiamo - prosegue il presidente dell’Ordine dei Commercialisti - è che molti siano ancora impreparati alla novità, tanto che qualcuno, a distanza di pochi giorni dall’acconto Imu, deve ancora comunicare i propri dati. Ma troveremo anche questa volta una soluzione, ci adatteremo, consapevoli che non si può continuare invano a parlare di semplificazioni, quando all’orizzonte ci sono solo complicazioni”. Castagna ricorda infine che il 18 giugno è il giorno della scadenza della prima tranche di acconto. La seconda, in cui avverrà il saldo, sarà a dicembre.  
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12/06/2012 16 e 17 giugno: la FNP organizza un viaggio a Firenze e San Gimignano
La FNP organizza per Sabato 16 e Domenica 17 Giugno 2012 un VIAGGIO A FIRENZE E  SAN GIMIGNANO.Di seguito il programma del viaggio:16 giugno (sabato) Ascoli Piceno — FirenzeOre 5,00 Partenza da Fermo – Fermata autobus maxi parcheggiOre 5,15 Partenza da Porto San Giorgio - Chiesa Santa Maria a MareOre 5,45 Partenza da San Benedetto del Tronto - Piazza Nardone:Ore 6,10 Partenza da Ascoli Piceno: Stadio Comunale,Ore 6,20 Partenza dal distributore Q8,Ore 6,30 Partenza da Acquasanta Terme – Piazza Terme,Ultimate le partenze si procede alla volta di Firenze.Ore 12,00 circa arrivo a Firenze. Pranzo libero.Ore 15,00 è prevista visita guidata al Museo degli Uffizi con un servizio che comprende: due guide professionali di 3 ore e auricolari per ciascuno.Alle ore 19,30 circa in Hotel Ristorante Alcide a Poggibonsi (SI) per la sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento. 17 giugno (domenica) San Gimignano – Ascoli PicenoColazione in hotel e partenza per la visita guidata di San Gimignano. La città racchiude importanti gioielli architettonici del '300 come il Duomo, le Torri gemelle, il vecchio Palazzo del Podestà con la torre detta Rognosa che, fino a tutto il 1300, fu usata come prigione. Pranzo al ristorante nei pressi di Colle di Val d’Elsa. Rientro previsto in serata.
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12/06/2012 Consiglio Direttivo Unitario di Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil
Martedì 12 giugno 2012 alle ore 9.00 è convocato il Consiglio Direttivo, contestualmente ai Direttivi di SPI-CGIL e UILP-UIL presso la Sala Docens, Piazza Roma di Ascoli Piceno, per discutere e approfondire insieme i tre documenti elaborati dalle Segreterie nazionali SPI, FNP e UILP sul fisco, sulla contrattazione territoriale e sulla non autosufficienza.
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12/06/2012 Il valore del lavoro: manifestazione nazionale
 30/05/2012Roma, 30 maggio 2012. Il corteo sindacale del 2 giugno e' stato rinviato. Ad annunciarlo il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni al termine di un conferenza stampa unitaria. I Segretari generali delle tre confederazioni si recheranno, in quella data, a visitare le popolazioni colpite dal sisma in segno di "solidarieta'.La manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil si terra' invece a Piazza del Popolo il 16 giugno prossimo.Concentramento dei manifestanti in piazza della Repubblica a Roma alle ore 9.30. Partenza del corteo da piazza della Repubblica alle ore 10.30 e dopo aver percorso largo di Santa Susanna, via Barberini, piazza Barberini, via Sistina, piazza Trinità dei Monti, Viale Trinità dei Monti, viale Gabriele D’Annunzio giungerà in piazza del Popolo dove si terrà il comizio conclusivo dei Segretari generali di CGIL, CISL e UIL, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.Manifestazione nazionale unitaria , 2 giugno 2012"Meno tasse per lavoratori e pensionati, più risorse per il lavoro" , le proposte di Cgil, Cisl, Uil su fisco, lavoro, crescita, welfareLeggi il documento integrale:"Meno tasse per lavoratori e pensionati, più risorse per il lavoro" il documento Cgil, Cisl, Uil 18 maggio 2012                    
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07/06/2012 Sit-in di protesta domani mattina davanti al "Mazzoni"
La Regione e l’Asur tagliano i posti letto ed i servizi solo per “fare cassa” malgrado la carenza di degenze per acuti.Le liste di attesa dell’Area vasta 4 per visite e diagnostica si allungano sempre più ma, pagando, si riceve tutto e subito.L’area vasta 4 propone le ammucchiate dei reparti in estate, riducendo ancora di più i posti letto ospedalieri ed i servizi socioassistenziali per le fasce deboli.Nei reparti e nelle residenze sanitarie dell’a.v.4 c’è sempre meno personale per assistere i malati non autosufficienti, costringendo le famiglie a ricorrere all’assistenza privata a proprie spese.Il sistema informatico del cup unico regionale, costato milioni di euro, non funziona e causa disservizi all’utenza e perdita di intere giornate di lavoro.I cittadini devono sapere come stanno veramente le cose e chi impedisce ai lavoratori della sanita’ di fornire all’utenza un servizio migliore.Per questo la rappresentanza sindacale unitaria, invita i cittadini, le associazioni, le istituzioni, a partecipare, insieme ai dipendenti, all’assemblea generale venerdi’ 8 giugno 2012 ore 13.00 piano -1 palazzina ex inam sanita’ area vasta 4 E' necessaria l’alleanza tra cittadini e operatori per difendere il diritto alla salutela RSU vuole che cittadini ed utenti sappiano il perché di tutto questo.volantino per cittadini assemblea RSU
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30/05/2012 Cgil, Cisl e Uil in aiuto alle popolazioni terremotate
Roma, 30 maggio 2012. "Abbiamo deciso di non tenere la manifestazione del 2 giugno e di dedicare la giornata a un'iniziativa simbolica a sostegno della popolazione in Emilia Romagna. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil andranno nei luoghi colpiti per solidarizzare con le famiglie e i lavoratori". Così Raffaele Bonanni in una conferenza stampa unitaria annuncia la decisione dei tre sindacati di spostare la manifestazione per sollecitare una nuova politica economica del governo prevista per il 2 giugno al 16 giugno prossimo.I tre sindacati unitamente a Confindustria hanno poi istituito un fondo di solidarietà da devolvere alle vittime del terremoto. "Confindustria e le Segreterie Generali di CGIL,CISL,UIL hanno deciso di assumere una iniziativa congiunta per aiutare le popolazioni, i lavoratori e il sistema produttivo dei territori dell'Emilia-Romagna, -si legge in una nota unitaria-  in particolare le province di Ferrara, Modena e Bologna, e della provincia di Mantova, colpite dagli eventi sismici di questi giorni. Favorire, con la collaborazione delle loro articolazioni territoriali, la raccolta in azienda di contributi volontari da parte dei singoli lavoratori tramite la trattenuta dalla busta paga dell'equivalente di un'ora di lavoro, e di invitare le aziende a devolvere un contributo equivalente per la medesima finalità. Con questo gesto -conclude il comunicato- Confindustria e CGIL, CISL, UIL intendono fornire interventi di sostegno alle popolazioni, ai lavoratori e ai sistemi produttivi così duramente colpiti, secondo modalità e forme che le parti individueranno con l'obiettivo di garantire la certezza della destinazione e la loro più rapida utilizzazione ai fini della ricostruzione". I contributi così raccolti dovranno essere versati sul conto corrente bancario appositamente attivato: conto corrente bancario n. 12900 presso Carisbo Spa sede di Bologna (Gruppo Intesa Sanpaolo) IBAN IT11N0638502401100000012900                                                                                                                      Accordo Confindustria, Cgil, Cisl, Uil La Cisl, a causa dei luttuosi eventi accaduti per effetto del terribile terremoto, ha inoltre ritenuto opportuno sospendere  l’annuale Festa Nazionale di Levico Terme prevista dall’8 al 10 giugno. “Abbiamo contestualmente deciso – ha dichiarato Bonanni -  di devolvere a favore delle famiglie dei lavoratori colpite da gravi e dolorosi eventi  i risparmi così ottenuti.
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28/05/2012 "La politica locale si mobiliti o si perderanno pezzi di sanità pubblica"
Ciò che la Cisl FP aveva preannunciata dsa sempre in ogni sede, mettendo in allarme le istituzioni locali, si sta puntualmente avverando. Infatti, la Giunta Regionale e l'Asur stanno costringendo i Direttori dell'Area Vasta, sostanzialmente commissariati, a ragionare di riorganizzazione della sanità, esclusivamente con l'ottica economico-finanziaria di un esattore. Per questo motivo, il Direttore dell'Area Vasta 5 Giovanni Stroppa, non ha trovato di meglio, davanti all'assillo di dover garantire le ferie estive e alle mancate autorizzazioni delle assunzioni, che proporre la CHIUSURA DELLA PEDIATRIA e NEONATOLOGIA DI SAN BENEDETTO per recuperare 10 infermieri. Rimarrà attiva l'OBI Pediatrica ma non si è capito bene con quali modalità.Altri interventi di RAZIONAMENTO e non di razionalizzazione sia ben chiaro, proposti da Stroppa e Appignanesi, sono questi: Accorpamento della MURGCARDIOLOGIA con recupero di 10 infermieri Rafforzamento dell'equipe unica assistenziale di CHIRURGIA e ORL. Nessun recupero A fronte di numerosi contratti a termine, scaduti o in scadenza, di ogni profilo professionale, l'A.V.5 potrà, se andrà bene, rinnovare l'incarico a n°27 i nfermieri ed assumere, per brevissimi periodi, nc14 OSS.La CISL FP reputa la proposta di chiudere la Pediatria, irricevibile se non provocatoria. Una città che vive prettamente di turismo e che d'estate triplica la sua popolazione, non può permettersi di chiudere un reparto, molto apprezzato dall'utenza, che tra l'atro genera la percentuale del 40 °A di mobilità attiva. Le famiglie con figli piccoli che verranno in vacanza a San Benedetto non troveranno un reparto pediatrico aperto solo perché c'è bisogno di TAGLIARE SUL PERSONALE fregandosene della qualità dei servizi sanitari. I RISPARMI SI FACCIANO SUGLI SPRECHI i I RAPPRESENTANTI DEL TERRITORIO SI SVEGLINO OPPURE, PEZZO,PEZZO, LA SANITA' PUBBLICA DEL SUD DELLE MARCHE VERRA' SMONTATA. La Pediatria è solo il primo reparto che potrebbe chiudere. Non crediamo che questa CHIUSURA durerà solo per l'estate. Le ferie estive, saranno il cavallo di Troia per scardinare gli attuali assetti organizzativi sanitari. SVEGLIATEVI SINDACI ED OPERATORI !!! MOBILITIAMOCI SUBITO. QUELLA DELLA CISL FP NON E' UNA DIFESA DI PARTE O DI CATEGORIA. E' LA DIFESA DI UN SISTEMA SANITARIO PUBBLICO CHE STA MOREND PER INCAPACITA' POLITICA ED ORGANIZZATIVA. Infatti, più si dequalificano i Servizi Sanitari pubblici, più crescono presenza e offerta delle cliniche private e degli specialisti privati. MA, FORSE, TUTTO QUESTO, POTREBBE ANCHE FAR COMODO A QUALCUNO DELL'ASUR.Il Segretario Generale della FP CislGiuseppe Donati
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28/05/2012 Il Comune fa la manovra con i Sindacati
Sigle sindacali unite ieri mattina insieme al sindaco Mario Andrenacci ed all’assessore al bilancio Monica Leoni per illustrare il protocollo sottoscritto dalle parti per la redazione del bilancio di previsione 2012.Un’intesa firmata dagli amministratori da una parte e dall’altra da Cgilm Cisl, Uil, Spi, Fnp, Uilp. “Quest’anno c’è stato più bisogno di un ampio coinvolgimento per un bilancio davvero difficile – ha osservato Andrenacci insieme alla Leoni – c’è bisogno di lavorare sul concetto di equità sociale”.In concreto, l’accordo prevede un fondo straordinario anticrisi da 10.000 euro oltre ad uno anti-indigenza aumentato da 50 a 70.000 euro; un impegno concreto per la lotta all’evasione ed elusione fiscale, un’addizionale Irpef scaglionata in cinque fasce, dallo 0.5 allo 0.8, mentre i redditi sotto gli 8.000 euro non pagheranno.Approvata anche l’introduzione della compartecipazione dell’utenza per l’accesso ai servizi, in entità proporzionale al reddito Isee lineare ed attualizzato. I pensionati saranno esentati dagli aumenti tariffari. Se in fase di consuntivo ce ne sarà la possibilità, si tenterà anche di rintracciare risorse per contrastare l’azzeramento del fondo statale per lo studio che in città portava 60.000 euro.“Per noi il criterio della progressività nell’addizionale Irpef è fondamentale - nota il segretario generale Cgil Maurizio Di Cosmo - un esempio unico. P.S. Elpidio è una città importante perché è la seconda della provincia ed è amministrata dal presidente regionale Anci. Qui nasce un nuovo metodo nelle relazioni sindacali”.“Abbiamo visto a P.S.Elpidio un’apertura al confronto che non sempre si trova nei comuni - ha sottolineato il segretario generale Cisl Alfonso Cifani - Un territorio diventa più appetibile se propone innovazione e modernità dei servizi. Il periodo è difficile, è impensabile che l’80% della popolazione stia nelle due fasce di reddito più basse”. Ora la fase due consisterà in una più incisiva attività di contrasto dell’ evasione fiscale, attraverso una collaborazione in rete con l’Agenzia delle entrate.
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25/05/2012 "La sanità picena è sempre più alla deriva"
Nuovo grido d'allarme dei sin­dacati sulla sanità picena. «La sanità pubblica è sempre più alla deriva», accusa la Cisl che ieri ha spiegato i motivi delle sue preoccupazioni alla presen­za del segretario territoriale, Giorgio Cipollini e dei rappre­sentanti interni dell'Area Va­sta. Nel documento della Cisl, (che rappresenta il 49% dei di­pendenti del Mazzoni e il 44% di quelli dell'Area Vasta), si punta il dito su una serie di punti a partire dai «nove prima­ri andati in pensione e non sostituiti», per proseguire poi con le «assunzioni bloccate da anni; il personale a tempo deter­minato in scadenza di contrat­to a partire dalla fine di maggio; l'accorpamento delle unità ope­rative durante il periodo estivo; i contratti di manutenzione del­le strumentazioni scientifiche disdetti e le apparecchiature carenti e obsolete».Il sindacato inoltre denun­cia «carichi di lavoro insosteni­bili con il rischio clinico in aumento e l'appropriatezza or­ganizzativa compromessa». Oggi, intanto, è in programma un faccia a faccia tra i sindacati interni e la direzione dell'Area Vasta decisivo anche in vista di possibili agitazioni sindacali. «Chiediamo-dice Cipollini- as­sicurazioni sull'assetto organiz­zativo futuro e sulla conferma del personale a tempo determi­nato visto che sono in scadenza i contratti di circa 40 infermieri e 20 operatori socio sanitari. Se invece ci saranno ancora tagli lineari e diktat da Ancona, sia­mo pronti a far conoscere ai cittadini la nostra posizione at­traverso un volantinaggio in tutta la città casa per casa. A noi sta a cuore la sanità ascolana e picena». Dalla Cisl arrivano bacchettate anche ai sindaci. «Mi meraviglia -dice sempre il segretario- che non si esprima­no per difendere e tutelare il diritto alla salute dei cittadini e per questo li invito ad interveni­re con iniziative concrete verso l'Asur».Anche dagli operatori sani­tari arriva un grido d'allarme. «L'ospedale Mazzoni -dice Pao­lo Villa (Rsu- Cisl)  non ha nien­te da invidiare ad altre strutture, ma è necessario organizzare al meglio i servizi. Servono ad esempio investimenti nella tec­nologia come nel caso della ra­dioterapia, dove gli accelerato­ri sono vecchi e i pazienti vengo­no dirottati verso Macerata, Chieti o Ancona, o nella radiologia dove c'è una Tac a 16 slide rispetto alle 32 di Villa Anna o le 254 di Macerata.  Anche per fare la risonanza è tutto pieno fino al 31 dicembre. In vista dell'estate siamo contrari an­che all' accorpamento selvaggio dei reparti. Ormai i letti aggiunti sono diventati una routine al punto che in una stessa unità operativa convivono pazienti di sette reparti diversi». Anche dal coordinatore della Rsu, Ro­berto Fioravanti (Cgil) arriva un appello: «Non vogliamo -af­ferma- che si faccia «cassa» sulla sanità pubblica a discapi­to dei cittadini e dei lavoratori. Esprimiamo forte preoccupa­zione per il totaleclimadi incer­tezza che si vive all'interno dei reparti, servizi e residenze delle strutture sanitarie dell'Area Va­sta 5. Con senso di c.ollaborazio­ne e responsabilità abbiamo at­teso invano in questi mesi un vero progetto organizzativo di integrazione tra le due ex Zone, mentre il sistema sanitario avanza verso una condizione di emergenza, privo di logiche sa­nitarie ed epidemiologiche.La Rsu, con la consapevolez­za del momento economico-fi­nanziario, invita gli organismi politici e tecnici regionali e aziendali ad assumersi le pro­prie responsabilità. Invitiamo i cittadini a vigilare e a seguire le vicende del servizio per evitare la riduzione delle tutele sanita­rie
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25/05/2012 "Anziani, nuovi stili di vita"
Tema attuale e appropriato quello scelto dalla Segreteria FNP-Cisl di AP-FM e dal Coordinamento Prov.le Donne per partecipare alla Settimana della Famiglia, l’evento che l’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno promuove  ogni anno durante il mese di Maggio.Il Convegno intitolato “Anziani, nuovi stili di vita”, si è svolto il 22 Maggio scorso nella Sala Docens di Piazza Roma di Ascoli Piceno. Una sala elegante e sobria, gremita all’inverosimile da un pubblico silenzioso e motivato all’ascolto, costituito da una nutrita rappresentanza Cisl e FNP Cisl, ma anche da semplici simpatizzanti e/o amicizie personali per le quali è divenuta consuetudine partecipare alle varie iniziative proposte. La presenza in sala di varie associazioni cittadine, quali lo IOM, la CGIL, CRI, Alzheimer, Caritas, Avis, Filo d’Argento … hanno avvalorato la convinzione che i tempi stanno cambiando e uno scambio di temi e di iniziative non può che rappresentare un arricchimento per il bene comune.Il Dr. Naddeo, il primo a relazionare, si è occupato di depressione senile ed ha invitato i presenti a combatterla usando come terapia il movimento, la musica, interessi vari, la pittura e con la sua personale mostra di quadri, una decina in tutto, ha motivato come applichi su se stesso le sue teorie mediche.Il Dr. Scendoni si è occupato di osteoporosi e ha informato la platea che la raccolta delle 5.000 firme promossa dai Coordinamenti Donna delle Province marchigiane, sta seguendo con buoni risultati il suo iter in Regione.Fresca, gradevole ed ineccepibile sul piano professionale la relazione della Dr.ssa Chiara Egidi, la quale si è occupata di nutrizione ed ha consigliato che, se da anziani si vuole mantenere un buono stato di salute, si deve osservare una sana ed equilibrata alimentazione fin dai primissimi anni di vita.La D.ssa Paola Nanni ha concluso il tema della nutrizione occupandosi dell’alimentazione dell’anziano fragile. Gli anziani sono una popolazione a rischio elevato per malnutrizione sia negli istituzionalizzati che negli ospedalieri e non vanno lasciati soli. Le conseguenze di una alimentazione scorretta sono gravi: riduzioni delle difese immunitarie, maggiori esposizioni a malattie batteriche, virali, micotiche, maggiori incidenza di ulcere da decubito con rallentati processi di guarigioni ….. La nutrizione, quindi, è importante non solo nell’ambito della salute ma anche per la dimensione relazionale e di gratificazione dell’anziano malato.La conclusione dei lavori è stata affidata al Segretario Nazionale, Attilio Rimoldi, che brillantemente si è occupato di aspetti socio-politici attinenti al difficile e particolare momneto storico che gli anziani stanno vivendo.Che dire, infine, dell’invito? Esso reca la riproduzione del bellissimo olio su tela dipinto dall’artista viennese Gustav Klimpt che rappresenta “Le tre età della donna” . Non è stata una scelta casuale, l’opera, infatti, è costruita sull’opposizione tra giovinezza e vecchiaia, una rivisitazione in chiave simbolica delle tre fasi della vita femminile: l’infanzia, la maternità e l’inevitabile declino della vecchiaia.Pienamente soddisfatti dei risultati conseguiti il Segretario Generale Giulio Grazioli, la Coordinatrice Prov.le Donne Rosandra Ciarrocchi, lo staff composto da Giuliani Valeria e Fioravanti Cinzia che hanno collaborato per la realizzazione del Convegno.
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25/05/2012 Stato di agitazione per il personale dell'Area Vasta 4.
La RSU dell’Area Vasta 4, nel denunciare la situazione allarmante in cui versa la sanità dell’Area Vasta 4, penalizzata fortemente in termini di posti letto, servizi sociosanitari residenziali, territoriali nonchè per gli insufficienti finanziamenti per la sicurezza,la manutenzione delle strutture e gli ospedali, ha proclamato in data odierna lo STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE. La RSU ritiene non condivisibili e pericolose le misure di razionalizzazione proposte dalla Direzione dell’Area Vasta 4 per il periodo estivo, dettate non da ragionate operazioni di riorganizzazione, bensì dalla forte carenza di personale del comparto di ogni area: sanitaria, amministrativa e tecnica. Molte figure professionali ed assistenziali, venute meno per pensionamento, trasferimento o contratto a termine, non sono state sostituite e di conseguenza i servzi all’utenza rischiano di essere fortemente ridotti. I posti letto per acuti, invece di essere incrementati, verranno ridotti a causa degli accorpamenti dei reparti chirurgici..Tutto questo perché l’ASUR non autorizzerà le assunzioni di personale, per coprire le necessità minime e ciò imporà da luglio le famose “ammucchiate dei reparti”. Mancano anche figure amministrative per i front office ed i CUP, che attualmente sono al limite della sopportazione anche per tutte le pratiche di esenzione che la Regione, dopo aver creato danni enormi con il CUP Regionale, ha scaricato sulle Aree Vaste e.nelle prossime settimane, con il periodo estivo alle porte, scoppieranno sia a Fermo che nelle sedi distrettuali periferiche, Le autorizzazioni per assumere il personale amministrativo, l’ASUR non le ha date e quindi le file di utenti agli sportelli, per ricevere i servizi, si allungheranno sempre più. La soluzione non può essere certo quella di chiudere gli sportelli di sabato per recuperare personale. Chi lavora tutta la settimana, quando, può recarsi agli sportelli dell’Area Vasta per smaltire una pratica, prenotare un esame, cambiare medico curante ecc, se non di sabato ? Deve chiedere per forza un giorno di ferie ? La RSU in tutto questo NON CI STA La parte sindacale, cosciente della situazione che sta deteriorandosi, non può permettere che i lavoratori vengano lasciati soli a fronteggare la rabbia e lo scontento degli utenti che inevitabilmente cresceranno. Ugualmente, non può tollerare i continui TAGLI DEI SERVIZI SOCIOSANITARI che si ripercuotono sulle famiglie con malati cronici e sulla platea delle fragilità che non troveranno risposte adeguate ai bisogni. QUESTA SITUAZIONE E’ INSOSTENIBILE ED INACCETTABILE ! Lo stato di agitazione proclamato dalla RSU dell’Area Vasta 4, vuole segnare un confine. Oltre non si può andare. LA RSU CHEDE: STOP AGLI ACCORPAMENTI DEI REPARTI CHIRURGICI, STOP AL TAGLIO DEI POSTI LETTO DELLA PSICHIATRIA. RIPRISTINO DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO PER I FRONT OFFICE E PER I CUP, GARANZIA DELLA COMPLETA EFFICIENZA DEI SERVIZI DIAGNOSTICI, DELLE RESIDENZE SANITARIE, DELLA RETE AMBULATORIALE. La RSU nei prossimi giorni metterà in atto forme di sensibiizzazione del personale e dell’utenza, tramite volantinaggio davani agli ospedali ed un’ASSEMBLEA GENERALE che si svolgerà VENERDI’ 8 GIUGNO aperta a lavoratori, ai tanti operatori licenziati per scadenza dei contratti precari, alle Associazioni dei malati e dei familiari e a tutti coloro che hanno a cuore la qualità della sanità del fermano. La RSU attenderà di conoscere le iniziative di mobiitazione che nella settimana entrante,i sindacati regionali vorranno assumere. In assenza dI queste, anche rapportandosi con le Aree Vaste vicine, proporrà ai lavoratori forme di protesta contro Regione e ASUR.I RAPPRESENTANTI RSU
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24/05/2012 Casa di riposo Sassatelli: vertenza aperta sugli incentivi.
"Vogliamo discutere con la nuova presidenza della Casa di Riposo Sassatelli come distribuire ai lavoartori della struttura il salario di produttività, vecchio e nuovo che han­no il diritto di percepire». La Cisl del comparto Sanità è sul piede di guerra e vuole sedersi ad un tavolo insieme agli altri sindacati e alla Rsu per concer­tare il regolamento interno al­la Casa di Riposo ed il sistema d'incentivazione del persona­le. Sul tappeto ci sono anche problematiche organizzative che riguardano i turni di servi­zio e la consistenza del perso­nale in essi assegnato, le ferie e la loro fruizione. Proposto an­che di rivedere il regolamento interno. «Ripetute richieste formali ed informali di incon­tro sono state avanzate da tempo» afferma la Cisl eviden­ziando che la Sassatelli nata come ricovero per anziani è diventata struttura complessa e aperta anche ad altro tipo di degenti per cui è convenziona­ta con l'Asur».
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23/05/2012 Presidio contro l'attentato di Brindisi
CGIL, CISL, UIL esprimono lo sdegno di tutti i lavoratori per l’efferato attentato che ha colpito inermi alunne dell’Istituto Morvillo Falcone di Brindisi e condannano duramente l’accaduto confidando sulle forze investigative affinché autori e colpevoli del vile delitto siano prontamente assicurati alla giustizia.CGIL, CISL e UIL nell’esprimere vicinanza alle famiglie delle vittime, agli studenti e alle studentesse, ai docenti e al personale, colpiti da questa insensata e brutale violenza, confermano l’impegno del mondo del lavoro e del sindacato contro ogni forma di violenza e di terrorismo di qualsiasi matrice che intende colpire lo Stato e tutti i suoi cittadini.Nel giorno del 20° anniversario dell’assasinio di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e della lo Scorta CGIL, CISL e UIL hanno deciso di mobilitarsi in tutta Italia per dire ancora una volta NO a chi vuole diffondere terrore e violenza, e per affermare la cultura della democrazia e della legalità come unica via per garantire la convivenza civile e i diritti ai lavoratori e ai cittadini tutti del nostro Paese.PRESIDIO AD ASCOLI PICENO IN PIAZZA SIMONETTI MERCOLEDI’ 23 MAGGIO ALLE ORE 18.00.La cittadinanza è invitata a partecipare
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21/05/2012 Terremoto: solidarietà da Cgil, Cisl Uil nazionali.
CGIL CISL UILCOMUNICATO CGIL CISL UIL NAZIONALIDi fronte alla violenza del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, le Confederazioni Nazionali Cgil Cisl Uil manifestano angoscia, dolore e forte vicinanza ai familiari delle vittime e alle popolazioni coinvolte. Il cordoglio per le sette persone che hanno perso la vita è profondo e auspichiamo che questo tragico bilancio non si aggravi.Colpisce in particolare – e lo vogliamo sottolineare con forza – la morte di quattro operai intenti al turno di notte in tre diversi stabilimenti. Sul lavoro si muore a tutte le ore, anche di notte e di domenica: ancora una volta un “sacrificio” nel mondo del lavoro! Cgil Cisl Uil nazionali proclamano fermate simboliche in tutti i luoghi di lavoro durante i funerali e invitano ad esporre bandiere listate a lutto in tutte le sedi sindacali.Da una prima ricognizione dei danni causati dal sisma, è già chiaro che centinaia di aziende tra Modena, Ferrara e le altre aree più interessate risultano chiuse, lesionate e impraticabili: migliaia di lavoratori non hanno più un lavoro. Anche questa è una emergenza che richiede risposte immediate.Ci siamo già attivati presso i ministeri competenti per la decretazione d’urgenza relativa all’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Inoltre intendiamo lanciare, in accordo con le associazioni imprenditoriali, una grande campagna di sottoscrizione nazionale in favore della ricostruzione nelle zone devastate.Cgil Cisl Uil sono a fianco delle Istituzioni locali per affrontare l’emergenza e ringraziano la Protezione Civile, le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco e tutti i volontari che con grande impegno e senso della solidarietà si stanno prodigando in queste ore.Roma, 21 maggio 2012
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21/05/2012 Sanità: senza novità sarà mobilitazione.
La settimana entrante sarà decisiva per le sorti future della sanità fermana e del rapporto tra sindacati dell’Area Vasta 4, Direzione e Regione. Il Direttore Gianni Genga sta concludendo i colloqui con la direzione generale dell’Asur per capire quale sarà il contingente di personale che potrà assumere nei prossimi 4 mesi, cioè fino ad ottobre. Una “navigazione a vista” alla quale si oppone con forza Fp Cisl.La settimana entrante sarà decisiva perché martedì i sindacati e la Rsu dell’Area Vasta 4 si riuniranno e dovranno prendere delle importanti decisioni di contrasto ad una proposta di pianificazione dei servizi e dei reparti per i prossimi 4 mesi che Donati definisce “folle”. <Sia ben chiaro, la follia della proposta non si abbatterà solo contro il personale dipendente ma si ripercuoterà soprattutto sugli utenti, sui malati, sugli anziani, sui più fragili come i pazienti che hanno disturbi psichiatrici, necessitano di assistenza domiciliare o interventi sociali – spiega Donati – la nostra non è una difesa di parte o di categoria. È la difesa di un sistema sanitario pubblico che sta morendo per incapacità politica. Se per martedì prossimo non arriveranno notizie nuove e confortanti da parte dei ragionieri e burocrati dell’Asur, la Csil Funzione Pubblica proporrà alle altre organizzazioni sindacali e alla Rsu di organizzare una grande mobilitazione contro la Regione e l’Asur che non dovrà interessare solo i dipendenti dell’Area Vasta 4 ma che dovrà estendersi ai cittadini, ai pensionati, alle associazioni dei malati, al Tribunale dei diritti del malato,ecc. A tutti quelli, insomma, che hanno a cuore le sorti della sanità fermana che è sotto attacco, perché piccola e scomoda in una geografia che vede polarizzare i servizi sociosanitari e le risorse economiche su tre grandi blocchi: nord-centro-sud. Basta con le prese in giro di ospedali nuovi! La gente sta male adesso e deve essere curata oggi e non chi sa quando. E’ incomprensibile e provocatorio, anzi è un’offesa alle nostre intelligenze di cittadini e lavoratori, ascoltare da anni ai tavoli politici o sindacali che le strutture sociosanitarie dell’Area Vasta 4 sono le uniche nel panorama regionale che devono acquisire posti letto per acuti ( + 65 posti letto) e per la post acuzie e residenzialità (+ 120 posti) e nel contempo costringere la Direzione della stessa Area Vasta ad ammucchiare i reparti per i prossimi quattro mesi, se va bene, e ridurre di circa 20 posti per acuti la già scarsa potenza recettiva di Fermo, inoltre programmare chiusure temporanee delle Residenze come Alzheimer o Rsr., diminuire le prestazioni del Dsm. Senza fatti concreti sarà mobilitazione unitaria e trasversale, da soli o con altre Aree Vaste vicine, ma sarà mobilitazione perché non intendiamo essere presi in giro da nessuno>. IL SEGRETARIO GENERALE CISL FP ASCOLI-FERMO Giuseppe Donati
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20/05/2012 "Serve una civile, ferma ed univoca reazione di sdegno"
Cgil Cisl Uil esprimono "sdegno per l'efferato attentato" che ha colpito la scuola di Brindisi  "La coscienza civile collettiva si ribella contro coloro che vogliono colpire lo Stato e i suoi cittadini". I sindacati si mobilitano il 23 maggio prossimo Roma, 19 maggio 2012. "CGIL, CISL e UIL esprimono lo sdegno di tutti i lavoratori italiani per l'efferato attentato che ha colpito inermi alunne di una scuola di Brindisi. Spetta agli inquirenti accertare la matrice dell'atto criminale. Ma tutti gli elementi fanno propendere, sin da ora, per un attentato di natura mafiosa. CGIL, CISL e UIL, nell'esprimere vicinanza alle famiglie colpite, condannano duramente l'accaduto e si affidano alle forze investigative affinché autori e colpevoli del vile delitto siano prontamente assicurati alla giustizia. La coscienza civile collettiva si ribella a questi attentati che vogliono colpire lo Stato e tutti i suoi cittadini. CGIL, CISL e UIL, dunque, si mobilitano invitando a realizzare fiaccolate o sit-in davanti a tutte le Prefetture italiane nella giornata di mercoledì 23 maggio, anniversario della morte di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e della scorta". Ordigno Brindisi. Bonanni: ''Serve una civile, ferma ed univoca reazione di sdegno''  Per il Segretario della Cisl "c'e' un clima torbido nel paese, e questo mostruoso attentato ne e' la riprova" ''C'e' un clima torbido nel paese. Il mostruoso attentato di Brindisi ne e' la riprova. Reagire con fermezza e tutti insieme''. Lo dichiara il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni commentando quanto avvenuto stamane a Brindisi. ''Dopo quanto accaduto a Genova, e l'attentato di oggi a Brindisi, dobbiamo mettere in conto che ci possa essere una strategia generale di forze anti-stato e antidemocrazia che approfittano dell'evidente stato di debilitazione della societa' per scatenare una offensiva da piu' parti'' - prosegue Bonanni, annunciando che il tema si imporra' alla manifestazione unitaria dei sindacati del 2 giugno prossimo. ''E dopo Brindisi si impone ancora di piu'''. ''Stanno accadendo troppe cose in concomitanza da un po' di mesi'', osserva. "E ci deve essere una ragione.Temo che lo stato di debilitazione del Paese spinga forze oscure a scatenarsi imponendo le loro intimidazioni e il loro terrore. Dietro ci potrebbe essere una strategia piu' ampia''. "Il rischio - osserva ancora il Segretario della Cisl - è che tutte le forze anti-stato stiano cercando di colpire una comunita' particolarmente indebolita'' per la crisi economica e il suo impatto sociale. Serve una reazione civile, composta ma ferma. E' importante che ci sia una univoca reazione di sdegno'' sottolinea annunciando che i sindacati indicano ''la strada della mobilitazione, gia' da stasera e nei prossimi giorni, con presidi davanti a tutte le Prefetture italiane''. Per Raffaele Bonanni, ''anche se la situazione sta migliorando'' di fronte ad un indebolimento del sistema economico e sociale ''sembra che non tutti abbiano capito l'importanza di saper reagire tutti insieme e con una ricetta univoca''. Quanto a possibili punti di contatto con l'esperienza dei primi anni '90' ed il rischio di strategie di tensione Bonanni ha espresso il suo auspicio "che nessuno dia varco a tentativi cosi' smarcati di attacco alla convivenza civile nel Paese''. 
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18/05/2012 Emergenza anziani: meno fondi all'assistenza domiciliare.
"Non riesco a camminare ed è difficile, visto che vivo sola, andare al Distretto per fare ginnastica riabilitiva. Ho chie­sto l'assistenza domiciliare ma la risposta tarda a venire. Non ne posso più». Virginia, 77 an­ni, è un'impiegata in pensione e la sua situazione non è la sola nella provincia ad essere dram­matica. Sono molti i pensiona­ti con problemi di deambula­zione lasciati a se stessi o alle famiglie. Il segretario della Cisl FP dichiara: «Il nostro è un grido di allarme che dovreb­be coinvolgere tutti  in maniera sinergica. Le risorse economi­che e gli investimenti sul perso­nale dell'Asur sono in calo. La Regione per fronteggiare i mi­nori trasferimenti dello Stato ha deciso il blocco delle assun­zioni fino al 2014. Questo si coneretizzerà sul territorio in una diminuzione e dequalifica­zione dei servizi sanitari eroga­ti. I primi a subire le conseguen­ze dei tagli saranno proprio quelli come l'Adi. Questo comparto dovrebbe essere, invece, maggiormente potenziato per evitare le lungo degenze inutili. Si sta operando, invece al con­trario, cercando di mantenere i livelli ospedalieri i più alti pos­sibile perché vincolati da stan­dard chiari cosa che non avvie­ne per servizi come l'Adi».
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16/05/2012 Rinnovato per il 2012 l'accordo con le Banche per la cassa integrazione
E' stato rinnovato  anche per l'anno 2012 l’accordo con gli Istituti di Credito per l’anticipo della cassa integrazione e per la sospensione delle rate dei mutui. L’accordo, sottoscritto per la prima volta nel 2009, è stato negli anni 2010 e  2011 tacitamente rinnovato pur avendo nella sua applicazione notevoli difficoltà.Proprio per tentare di dare una svolta a questa situazione Cgil, Cis e Uil Marche hanno promosso una iniziativa che rilanciasse l’accordo stesso e che impegnasse, in maniera diversa che dal passato, le Banche.La sottoscrizione del nuovo protocollo  riprende in toto i contenuti dell’intesa sottoscritta nel 2009.Le  Organizzazioni Sindacali hanno anche chiesto ed ottenuto la sottoscrizione di un verbale "a latere" che impegna ogni Istituto di Credito firmatario a fornire il nome di un referente regionale cui rivolgersi per affrontare e risolvere le eventuali situazioni di criticità, ed a fornire i dati di monitoraggio sul numero di anticipi e di sospensioni che vengono concessi.Per ora l’elenco delle Banche firmatarie: Banca delle Marche, Banca Popolare Ancona, Banche di Credito Cooperativo (BCC), Carifano, Cassa di Risparmio di Fabriano.IL VOLANTINO di CGIL - CISL - UIL MARCHE
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16/05/2012 Due pesi e due misure per le zone Nord e Sud della Regione
"Nell'incontro sindacale di ieri pomeriggio, abbiamo appreso, com'era prevedibile, chel'Asur non concederà a questo territo­rio altro che briciole in tema di assunzioni di personale. Ciò vorrà dire che lo scenario che si andrà a delineare nei prossimi mesi per quanto riguarada i servizi sanitari offerti ai fermani, sarà il peggiore tra quelli preventivati".E' drammatico e senza sconti lo scenario delineato dal segre­tario provinciale della Funzione Pubblica Cisl Giuseppe Donati. "Il cosiddetto Piano B2 che prevede accorpamenti dei reparti di Chirurgia con Urolo­gia e di Ortopedia con Otorino­laringoiatría e soprattutto il ta­glio di 4 posti letto di Psichiatria, diventerà esecutivo a meno che l'Asur non riveda le sue assurde posizioni sulle deroghe al blocco delle assunzioni. Oltre a ciò verranno messe in atto altri interventi sui servizi territoriali tutti indirizzati a tagli di prestazioni e di chiusure temporanee".Ora si terrà la conferenza dei sindaci dell'Area Vasta 4 alla quale dovrebbe partecipare anche l'assessore Mezzolani. Ma cosa verrà stavolta a promettere al Fermano? Quello che da anni non mantiene? Un riequilibrio delle risorse economiche stanziate per il Sud delle Marche nei confronti di quelle da anni investite altrove? Non ci crediamo ormai, siamo arresi all'evidenza che in questa Regione, i cittadini non sono tutti uguali: la spesa pro-capite per cittadino va da 1.900 enro dei più fortunati (Nord delle Marche) a 1.450 cu­ro dei più sfortunati (Sud delle Marche)'."L'assessore dovrà giustificare come mai a gennaio del 2012 ha sottoscritto un ac­cordo con la ex Zona Territoriale di Fano per ripianare io splafonamento dei fondi contrattuali di circa 350 mila euro mentre tutti gli altri territori delle Marche non hanno visto un solo centesimo. perchè a Fano sì e a Fermo o Ascoli no?".Il Segretario Funzione Pubblica Cisl - Giuseppe Donati
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14/05/2012 Piano ferie estivo: no alla proposta di ridurre posti letto e servizi sanitari
Le Segreterie Sindacali Territoriali di Fermo e la RSU dell’Area Vasta 4 denunciano la situazione allarmante in cui versa la sanità dell’Area Vasta 4, a detta di tutti, compreso il Dipartimento Salute della Regione Marche, penalizzata fortemente in termini di posti letto, servizi residenziali, e territoriali nonchè finanziamenti per la manutenzione delle strutture e gli ospedali. L’allarme maggiore, però, riguarda la gravissima carenza di personale. E’ bene ricordare infatti che a causa della stretta economica imposta dal Governo Nazionale anche alla Regione Marche (pur tra le poche rientrate nel patto di stabilità’!!!) e dalle conseguenti illogiche politiche occupazionali dell’ASUR Marche – avvallate dalla Giunta Regionale - che operando tagli lineari non tengono conto delle diverse realta’ territoriali, molte figure professionali ed assistenziali, venute meno per pensionamento o termine del contratto di lavoro precario, non sono state sostituite, tanto da mettere a dura prova la tenuta complessiva del sistema sociosanitario fermano. A giugno inizierà il periodo feriale ed i reparti, già in sofferenza per mancanza di personale, rischiano di dover ridimensionare i posti letto e le prestazioni erogate, con conseguenze negative sui servizi ai cittadini. Se non verranno assunti gli infermieri, gli OSS e gli amministrativi necessari, la Direzione di Area Vasta 4 sarà costretta ad accorpare i reparti chirurgici, con un drastico ridimensionamento dei posti letto disponibili, già carenti. Nel caso della Psichiatria, addirittura, ritornerebbe l’incubo della soppressione di 4 o 5 posi letto in SPDC al solo scopo di recuperare tre infermieri, mettendo così in difficoltà la capacità recettiva del Dipartimento di Salute Mentale, in un periodo, qual’è quello estivo, dove alcune patologie psichiatriche si riacutizzano e necessitano maggiormente di interventi in urgenza su stati di acuzie psichiatriche anche pericolose. Va inoltre aggiunto il risicato numero di sanitari in servizio, sempre per pensionamenti non sostituiti. QUESTA SITUAZIONE E’ INSOSTENIBILE ED INACCETTABILE! Il territorio sta affrontando una crisi economica lunga e drammatica che mette a dura prova le famiglie e le persone fragili. Il Servizio Sanitario in questo momento dovrebbe essere più efficiente che mai e non tagliare prestazioni e servizi, come presto succederà per le ferie. I cittadini, avendo meno potere di spesa, dovrebbero poter contare su un sistema sanitario pubblico efficiente e non essere costretti a pagare la sanità due volte: con le tasse e con le parcelle ai privati. I risparmi si devono e si possono fare ma non sulle prestazioni e sul personale necessario a fornirle. Si inizi a tagliare gli stipendi dei Manager regionali e dei troppi Direttori che invece di poter assumere liberamente le azioni organizzative e gestionali sono da mesi commissariati dalla politica e dall’ASUR Marche e quindi ridotti a semplici esecutori di voleri altrui. La RSU ha avanzato delle proposte. Ad esempio agire sui Punti di Primo Intervento che drenano risorse ingenti per i contratti dei medici e occupano un numero importante d’infermieri. Ciò però sembra non realizzabile e si comprende facilmente il perchè. Le lobby stanno prevalendo. Alle scriventi Segreterie Territoriali e alla RSU, pare, non vi sia il dovuto coraggio da parte dell’ASUR nel fare scelte anche scomode perché toccano interessi di categorie professionali notoriamente forti ma così facendo la Direzione Generale scarica il peso di una situazione organizzativa e gestionali intollerabile sul personale del comparto ed in particolare sugli infermieri ed gli OSS. Gli operatori sanitari si sentono abbandonati, lasciati giornalmente soli nell’arena dei Reparti e dei Servizi, a fronteggiare il disappunto, il disagio, ed il crescente e giustificato malumore dei cittadini per un’organizzazione che fa acqua da tutte le parti. Non parliamo poi del personale amministrativo soprattutto quello degli sportelli front office che viene spesso offeso e denigrato dall’utenza per ritardi e lentezze non ascrivibili alla sua volontà o capacità professionale. Chi immagina di prendere la strada più corta, indicata dal Direttore Generale Piero Ciccarelli, di fare le “ammucchiate di reparti” dentro gli ospedali, sbaglia di grosso. La parte sindacale si è già dichiarata contraria a questo progetto grossolano e dequalificante di sanità che reputa gli investimenti sul personale e sulla sua competenza e professionalità, una mera voce d spesa da tagliare ma non ha altrettanto coraggio di agire sui veri sprechi,ridondanze e privilegi. Senza un vero rilancio dei servizi che non può prescindere da investimenti mirati per il fermano, la sanità del nostro territorio, nonostante l’impegno profuso dai dipendenti e la bravura dei professionisti, sarà sempre in grande sofferenza e subirà ulteriori penalizzazioni che peseranno sui cittadini, specialmente i più deboli. Tutto questo, la RSU e le Organizzazioni Sindacali continueranno a denunciarlo pubblicamente fino a quando non riceveranno risposte concrete. Il piano delle assunzioni che in settimana dovrebbe essere messo a punto è un banco di prova importante. Senza le dovute assunzioni di personale, reparti e servizi verranno o accorpati o ridotti. Ci chiediamo: il fermano può permettersi altre penalizzazioni ? Il Segretaro Territoriale Giuseppe Donati (CISL FP) I RAPPRESENTANTI RSU DELL’AREA VASTA 4
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