Comunicati Stampa

21/02/2023 CISL Fano inaugura la nuova sede e guarda al futuro con i giovani protagonisti
Ci si vede da Memo e già l’acronimo (Mediateca Montanari) è un invito a ricordare, a conservare traccia della propria storia, ma oggi la CISL, con l’inaugurazione della nuova sede di Fano in via Nolfi al civico 164, ha ribadito di guardare al futuro e di volerlo fare rendendo i giovani protagonisti, mettendosi all’ascolto e dando alle nuove generazioni spazi di incontro e di formazione. Stamattina la cerimonia di inaugurazione della nuova sede CISL è stata preceduta da un convegno proprio alla Memo sul tema “I giovani e l’impegno sociale”. Presenti il sindaco di Fano Massimo Seri, il vescovo Armando Trasarti ed i vertici locali e regionali della CISL. Protagonisti sono stati i giovani, quattro di loro in particolare Simone Astro, Anna Lisa Landini, Giovanni Falcioni, Christian Ducci, hanno raccontato la loro esperienza nel mondo dell’associazionismo, del volontariato, dell’impegno sindacale e del lavoro, cosa hanno fatto finora e cosa vorrebbero fare nel futuro. La CISL si è appunto messa all’ascolto con l'intenzione di creare  luoghi di incontro e di lavoro comune. Questo vuole essere la nuova sede di Fano che impiega trenta addetti di cui nove sono under 35, come sottolineato dal Responsabile territoriale della CISL, Leonardo Bartolucci, nel suo intervento di apertura. «Accogliere le persone in una sede confortevole è il modo di rispondere alle esigenze del territorio, ai nuovi bisogni di assistenza e tutela. Avere tutti gli uffici in una unica sede ci permette di migliorare la qualità dei servizi, ma anche di potenziare la partecipazione alla vita associativa. La sede è un luogo di ascolto, un punto di vicinanza, di relazioni. Vogliamo essere sempre più un riferimento per la cittadinanza, abbiamo uno sguardo orientato al futuro, alla collaborazione con le istituzioni: giocando di squadra, abbiamo pensato ai giovani e al loro impegno sociale dandoci come obiettivo la loro concreta partecipazione». Il Segretario Generale della CISL Marche Sauro Rossi ha puntualizzato il ruolo del sindacalista e la funzione della nuova sede di Fano: «E’ importante avere il senso della relazione e animare il rapporto con le istituzioni che vanno pungolate ad occuparsi di temi come quello della diseguaglianza sociale. Fare sindacato significa esprimere una sensibilità sociale, l’idea dell’io per l’altro, aggiungendo l’onere della rappresentanza. I problemi non si risolvono credendo che inizino e finiscano pensando soltanto a se stessi. Non esistono i giovani anonimamente citati, così come avviene per gli anziani: ci sono dei profili diversissimi che dobbiamo sostenere, consapevoli che la coscienza della nostra soggettività va legata a percorsi comuni, iniziando da quello sindacale. Nel nostro piccolo dobbiamo essere tra quelli che, non da soli, danno qualità al sistema dei servizi, dobbiamo saper creare spazi ed esigere che il protagonismi si attivi. Un presente da riconquistare, un futuro da declinare con il protagonismo sociale di cui la CISL si propone come veicolo. La nuova sede ci aiuterà anche in questo».
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20/02/2023 Successo della FEMCA CISL alle elezioni Rsu in Angelini Pharma Ancona
Femca CISL Marche primo sindacato alla Angelini Pharma di Ancona. «Con una affluenza al voto storica dell’83% degli aventi diritto, il nostro sindacato si è visto riconoscere il 77% dei voti scrutinati – afferma Lorenzo Grattini coordinatore Rsu Angelini, Femca CISL -  a  dimostrazione di come sia viva la partecipazione delle lavoratrici e lavoratori per la scelta dei loro rappresentanti sindacali. Ora ci attendono sfide importanti, che affronteremo con la consapevolezza e la responsabilità che il responso delle urne ci ha attribuito». Il protagonismo, la proattività, “l’esserci per cambiare ed il cambiare per esserci”, al centro  dell’azione sindacale premiata alle urne. Su 13 Rsu elette 10 vanno alla Femca CISL, 2 alla Uiltec Uil, ed 1 alla Filctem Cgil.  «Questa importante affermazione della Femca CISL rappresenta per noi un grandissimo stimolo a cercare di rappresentare sempre meglio le istanze e i bisogni dei lavoratori. Abbiamo tantissime idee per il futuro, idee che sono emerse ed emergeranno dall’ascolto continuo delle persone – commenta Lorenzo Grattini coordinatore Rsu Angelini - inizieremo questo nuovo mandato con entusiasmo, con ancora più determinazione nel difendere il lavoro, favorire il suo sviluppo, tutelare e aumentare il benessere dei lavoratori in Angelini. Vogliamo perseguire un’occupazione stabile e di qualità: avere il contratto a tempo indeterminato non deve essere un privilegio di pochi e la valorizzazione dell’esperienza e della competenza deve diventare la normalità. Infine, ci batteremo perché ognuno abbia pari opportunità e dignità senza distinzione alcuna». «Ricevere la fiducia è un privilegio, vedersela confermare un onore. Abbiamo tenuto la barra a dritta in questi anni così complessi, fatti di Covid, sfide organizzative e nuove prospettive da mettere a fuoco – sottolinea Piero Francia, Segretario Generale della Femca CISL Marche – ci impegneremo affinché il capitale umano sia il centro delle scelte, con esso il tema della sicurezza nel luogo di lavoro, il lavoro, la tutela ambientale e politiche energetiche, la cultura digitale, senza mai dimenticare l’ascolto dei bisogni».
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17/02/2023 Vertenza Mondial Group aperta la procedura di liquidazione: è sciopero
Si è svolta nella mattina di oggi l’assemblea dei lavoratori del Gruppo Mondial, a seguito  dell’incontro di ieri con le Direzioni Aziendali. «Le Direzioni Aziendali di Mondial Suole Spa e Mondial Plast Spa hanno confermato di essere state oggetto di apertura di procedure di liquidazione giudiziale da parte di creditori: a queste procedure non hanno fatto opposizione. - riportano in una nota stampa i sindacati di categoria Filctem Cgil – Femca CISL - Di conseguenza, saltando anche l’impegno che era stato preso dalle Direzioni Aziendali rispetto al pagamento di parte della retribuzione di dicembre 2022 entro il prossimo 21 febbraio, l’assemblea ha deliberato di proseguire con lo stato di agitazione e di riprendere lo sciopero sospeso lo scorso 8 febbraio.» I lavoratori e le lavoratrici, le rappresentanze sindacali aziendali e le organizzazioni sindacali territoriali« rivendicano che ogni decisione in corso di valutazione da parte del Tribunale metta al centro la continuità occupazionale e il ricorso agli ammortizzatori sociali. Tale rivendicazione non è solo nell’interesse dei diretti interessati, ma anche a tutela dell’indotto legato alle Aziende, delle professionalità presenti e del contributo sociale che con il proprio lavoro i dipendenti del Gruppo Mondial hanno portato al territorio negli anni. Chiediamo  pertanto  - proseguono e concludono Filctem Cgil e Femca CISL   -  il sostegno di tutti i soggetti istituzionali, Regione Marche compresa, anche al fine di favorire l’emergere di proposte da parte di investitori e di salvaguardare l’occupazione per evitare ricadute sociali molto pesanti per il territorio.» A sostegno di tali rivendicazioni è in programmazione un’iniziativa pubblica per la prossima settimana.
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17/02/2023 Carenza di personale sanitario nelle Marche 20 Febbraio manifestazione regionale ad Ancona
  La sanità marchigiana è a corto di personale, ci sono oltre duemila idonei che potrebbero essere assunti ma le loro graduatorie stanno per scadere, la graduatoria regionale per gli infermieri in imminente scadenza e quella degli OSS (operatori socio sanitari) con scadenza prevista all'inizio dell'estate. Originariamente, i bandi regionali prevedevano che le graduatorie rimanessero in vigore per un periodo di tre anni dalla loro approvazione ma la legge di bilancio 160/2019 ha introdotto una riduzione della validità temporale di tutte le graduatorie approvate dopo il 2020, accorciando quindi anche quelle della nostra regione, generando forte malcontento tra i candidati giudicati idonei ancora in graduatoria che attendono, dopo tanti sacrifici, l’ambita assunzione.  Forti sono le perplessità, considerata anche la generale pesante carenza di personale Infermieristico e OSS nel Servizio sanitario regionale che rischia di pregiudicare il buon funzionamento dell’offerta sanitaria complessivamente erogata ai cittadini Se non si troverà una soluzione tempestiva alla scadenza delle graduatorie, dovranno essere indetti nuovi concorsi, con ulteriore perdita di tempo e sperpero di risorse pubbliche, mentre tutti i candidati che avevano già superato la selezione dovranno ripartire da zero, mille infermieri e altrettanti Operatori Socio Sanitari idonei, ancora in graduatoria, vedranno svanire la loro speranza di essere assunti dal Servizio Sanitario Pubblico.    CGIL CISL e UIL vogliono dare voce a questi lavoratori e farsi promotrici di una iniziativa volta a sensibilizzare la Giunta Regionale e tutte le parti politiche affinché si possa trovare una soluzione capace di evitare ulteriori spese di risorse pubbliche, in presenza di una graduatoria ancora recente.    Unico strumento che potrebbe consentire di preservare la validità delle graduatorie è rappresentato dal prossimo decreto "Milleproroghe”, al quale sono stati presentati molti emendamenti, da tutte le parti politiche, che mirano ad estendere di almeno un anno la validità delle graduatorie scadute nel corso del 2023.    Chiediamo quindi un impegno da parte della Giunta Regionale a recepire con propri atti le modifiche legislative che dovessero intervenire in materia di proroga delle graduatorie emanando una direttiva vincolante a tutti gli enti del servizio sanitario regioanle.    Per dare voce ai lavoratori interessati, per chiedere la stabilizzazione dei tempi determinati, il riconoscimento delle professionalità e l’incremento delle risorse, FP CGIL, CISL FP e UIL FPL Marche, manifesteranno il prossimo lunedì 20 febbraio, dalle 10 alle 13 nel piazzale antistante il palazzo della Regione Marche.  
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17/02/2023 Inaugurazione della nuova sede della CISL di Fano e convegno su “I giovani e l'impegno sociale”
Martedì 21 febbraio 2023 alle ore 12.00 inaugurazione della nuova sede della CISL di  Fano in via Nolfi, 164. L’inaugurazione sarà preceduta dal convegno “I Giovani e l’impegno sociale”, che si svolgerà alle ore 9.00 presso la Mediateca Montanari – Memo in Piazza Pier Maria Amiani a Fano. «Accogliere le persone in una nuova sede funzionale e confortevole è per noi il segno di una presenza sul territorio che vuole rispondere in modo sempre più efficace ai nuovi bisogni di assistenza, tutela e rappresentanza della nostra comunità. Ecco perché abbiamo scelto di collegare questo momento con una riflessione sui giovani con i giovani, perché crediamo che sia un investimento importante che per noi significa attivare energie con uno sguardo lungo che, a partire dalla valorizzazione del presente, si apra al futuro. -  afferma Leonardo Bartolucci, Responsabile della CISL di Fano – Il nostro impegno è per una sede aperta non solo alla tutela individuale e collettiva, in relazione alle questioni inerenti il lavoro, lo sviluppo, il welfare, i servizi alla persona, ma anche ad uno spazio collettivo di partecipazione, di ascolto attivo e di confronto tra le diverse generazioni, convinti che il sindacato debba favorire e stimolare occasioni di incontro per costruire percorsi solidali e partecipativi di inclusione e di rigenerazione.  Vogliamo partire proprio dai giovani – conclude Bartolucci -  che sono il presente e il futuro del nostro territorio, dalle loro esperienze e dalle loro parole per riaffermare la nostra volontà di essere al fianco delle persone, con la consapevolezza che insieme si può crescere nel segno dell’equità e della sostenibilità sociale e ambientale. »
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09/02/2023 Operaio edile muore sul lavoro Sindacati: ”Inaccettabile, troppi morti nel settore delle costruzioni, serve più prevenzione anche nelle Marche”
Con grande rammarico Feneal-Uil Filca-CISL e Fillea-Cgil delle Marche registrano l’ennesimo incidente mortale sul lavoro e si stringono al dolore della famiglia del giovane operaio edile di 33 anni. Il fatto è accaduto lo scorso 6 febbraio in una delle più grandi opere del nostro Paese, il cantiere della linea ferroviaria del Terzo Valico, tra Piemonte e Liguria. Feneal-Uil Filca-CISL e Fillea-Cgil reputano inaccettabile la situazione di un settore, quello delle costruzioni, che contribuisce in maniera drammatica alle tre morti quotidiane che avvengono sui luoghi di lavoro nel nostro Paese. Settore che, complice la forte ripresa dovuta ai vari bonus, e che nella nostra regione vede in aggiunta la ricostruzione post-sisma, riempie quotidianamente le cronache dei quotidiani nazionali e locali. Per questo, sempre più convintamente, riteniamo necessario che si investa maggiormente in prevenzione dando più valore alla formazione e rafforzando i presidi mobili di primo soccorso nei cantieri delle grandi opere, che si vada verso un contratto di cantiere contrastando il dumping contrattuale a danno della sicurezza e che venga aumentato il numero degli ispettori al fine di punire chi opera nell’irregolarità e lucra barattando il profitto con le vite umane. La gravità di quanto avvenuto l’altro giorno in Piemonte ci obbliga a porre ancora più attenzione alla formazione specifica e alle procedure di sicurezza nel cantiere della Quadrilatero delle Marche, attualmente l’opera più importante del territorio, e chiederemo a Partecipazioni Italia, azienda di WeBuild, un incontro urgente per monitorare e vigilare sulla materia.    
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08/02/2023 Continua lo stato di agitazione del gruppo Mondial
Si è svolto nel pomeriggio di oggi l’assemblea dei lavoratori del Gruppo Mondial. A seguito dell’incontro svoltosi ieri 7 febbraio, tra le Direzioni Aziendali, Confindustria Macerata e Confindustria Ancona, le rappresentanze sindacali aziendali e i rappresentanti territoriali di Filctem Cgil – Femca CISL, i lavoratori in assemblea hanno deciso di proseguire con lo stato di agitazione sindacale rivendicando le retribuzioni maturate, ad oggi è avvenuto il saldo della tredicesima, e chiare prospettive di continuità occupazionale. «Nell’incontro sindacale in programma per il 16 febbraio prossimo - sottolineano  Bracalente di Filctem Cgil e  Caracini di Femca CISL  - riteniamo necessario che si definiscano un piano industriale concreto, gli elementi e le risorse per garantire la stabilità occupazionale e i crediti dei lavoratori. La vertenza del gruppo Mondial pertanto prosegue, auspicando l’interessamento attivo di tutti i soggetti istituzionali compresa la Regione Marche.»  
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08/02/2023 L’inaugurazione della nuova sede Cisl di Matelica, un convegno dedicato alla possibilità di declinare lo sviluppo delle aree interne facendo ricorso ai fondi europei e al Pnrr.
CISL in azione oggi a Matelica per dare concretezza agli impegni legati alla crescita dei territori. Da un lato si è parlato di possibilità di sviluppo facendosi guidare dalle linee  di investimento aperte dall’Europa; dall’altro dei servizi da sostenere per chi  vive nelle aree interne. «L'iniziativa di oggi - ha detto Sauro Rossi, Segretario Generale CISL Marche - è l'espressione  di una politica di ascolto dei territori che si propone di sostenere il protagonismo dei soggetti locali , riguardo  non solo alla  finalizzazione delle risorse europee ma anche alla  verifica di quella sensibilità istituzionale capace di armonizzare le politiche qualificando le progettazioni. Non c’è sviluppo sostenibile - ha osservato ancora Rossi - senza condivisione degli interventi con i soggetti sociali ed economici, solo allora si avrà quell’energia necessaria per animare il protagonismo del territorio e capace di valorizzare il senso di responsabilità». Matelica snodo delle politiche locali ed europee di rilancio delle aree interne che da anni pagano lo spopolamento, la carenza di infrastrutture ed infine i danni aggiunti dal terremoto e dalla pandemia. La CISL oggi ha dato una chiave di lettura, un segnale concreto. La giornata è iniziata con il convegno al Teatro Piermarini, saluti iniziali del Sindaco di Matelica Massimo Baldini, riflessione introduttiva del responsabile della CISL di Tolentino e Camerino David Ballini e serie di interventi legati appunto all’utilizzo delle risorse europee per lo sviluppo. Relazioni a cura dei dirigenti della Regione Marche del settore Turismo e dello Sviluppo, rispettivamente Paola Marchegiani e Fabio Travagliati, Valerio Valeriani coordinatore dell’Ambito sociale 16, Alessandro Gentilucci presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, Giampiero Feliciotti Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, del Rettore di Unicam Claudio Pettinari, del Presidente del Parco nazionale dei Sibillini Andrea Spaterna e del Delegato Anci  per il sisma Franco Capponi. «La sfida della conservazione dell’ambiente è oramai stata vinta - ha osservato il presidente del Parco dei Sibillini Paterna - ora è arrivato il momento di sostenere lo sviluppo dei territori e dobbiamo farlo rigenerando il tessuto sociale ed economico, puntando anche sui  progetti sostenibili condivisi dalle amministrazioni locali. Per smentire chi dice che il Parco blocca tutto, porto i dati: su 40 progetti valutati per il Pnrr ne abbiamo approvati 39, poi come soggetto attuatore di un progetto di partenariato stiamo portando avanti il progetto Sibillini, una grande ciclovia per intercettare flussi turistici e creare occupazione». La riflessione firmata David Ballini: « I fondi europei e il Pnrr rappresentano una grande opportunità per i nostri territori, ma anche una sfida importante. La Cisl si candida ad essere interlocutore affidabile per l’elaborazione delle linee guida, la trasparenza e il controllo sociale sono requisiti indispensabili. Dobbiamo fare in modo che sanità, servizi e mobilità siano garantiti in tutte le aree interne che devono tornare ad essere attrattive per imprese e famiglie».
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06/02/2023 FORM Sindacati preoccupati per il futuro dell'orchestra
  Dopo le dimissioni del Consiglio di amministrazione di fine 2022 ed il commissariamento dell’Orchestra Regionale, le organizzazioni sindacali confederali, SLC CGIL  FISTEL CISL  UILCOM UIL, insieme alle loro RSA (rappresentanze aziendali)il 2 febbraio scorso hanno avuto un nuovo incontro con il Commissario del CdA FORM nella sede regionale di Ancona. Il Commissario, Avv. Pauri, ha ricostruito con le parti sociali ed in modo ufficiale, il percorso che ha permesso la nomina del nuovo Direttore Artistico, Prof. De Vivo. «Una situazione che seppure restituisce una prospettiva temporanea e concreta, non può che vederci attenti e ancora preoccupati per il futuro dell’orchestra. - sottolineano i sindacati di categoria - Un futuro che  deve vedere coinvolte tutte le istituzioni politiche ed i soci fondatori con  l'obiettivo dello sviluppo e della crescita della FORM.» Le Organizzazioni Sindacali hanno segnalato che «in questa fase transitoria va data priorità alla continuità della programmazione artistica e vanno ricostruite le condizioni politiche, organizzative e finanziarie, per affrontare in modo strutturale i nodi che ostacolano ancora il pieno dispiego delle qualità artistiche e musicali della FORM.- proseguono  -  Abbiamo segnalato  l’esigenza di porre le basi per interloquire con l’assessorato alla Cultura della Regione Marche, per esercitare dentro l’Osservatorio Regionale sulla cultura, già esistente, un confronto con le parti sociali, per regolare e monitorare il “mercato” lirico-sinfonico, per valorizzare, aumentare e sviluppare le attività di FORM, superando il lavoro part time (involontario), per acquisire una sede propria per le prove, per ampliare il nucleo stabile ed attuare un giusto “rinnovamento” attraverso bandi ed audizioni. Da questo vogliamo ripartire.»  SLC CGIL  FISTEL CISL  UILCOM UIL ed RSA quindi, rinnovano «l’invito ad incontrarsi con tutte le istituzioni coinvolte, a partire dalla Regione, più volte sollecitata ad affrontare il futuro dell’orchestra regionale.»    
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01/02/2023 8 Febbraio Inaugurazione sede Cisl Matelica e Tavola rotonda "Fondi europei e PNRR quale sviluppo per le aree interne? "
Mercoledì 8 febbraio ore 9.00 tavola rotonda al Teatro G. Piermarini di Matelica su “ Fondi europei e Pnrr quale sviluppo per le aree interne? “promossa  e organizzata da CISL Marche e CISL di Tolentino – Camerino con il patrocinio del Comune di Matelica. Ai lavori, aperti dal Responsabile della CISL di Tolentino – Camerino, David Ballini, e coordinati da Rocco Gravina, Responsabile della CISL di Macerata – Civitanova, M., interverrà l’ Assessore regionale allo Sviluppo economico, industria, artigianato e agricoltura, Andrea Maria Antonini, il Presidente dell’Unione Montana Potenza, Esino Musone, Matteo Cicconi, il Presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci e il Presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti.  Porteranno il loro contributo il Rettore dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari, il Presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Andrea Spaterna. In programma gli interventi del Presidente della Provincia di Macerata, Sandro Parcaroli e di Franco Capponi, delegato ANCI per il sisma. Porterà un saluto Il Sindaco di Matelica, Massimo Baldini.   I lavori saranno conclusi dal Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi. Seguirà alle ore 12.45 l’inaugurazione della nuova sede della CISL di Matelica in via Strada Statale Muccese Nord, 1.      
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19/01/2023 Cisl di Senigallia: “ Basta lavoro ‘grigio’. Va qualificata l’occupazione”
La Cisl di Senigallia è profondamente preoccupata del mancato rispetto di alcuni istituti contrattuali, come ad esempio il  periodo di prova,  e legislativi ( part time, contratto a chiamata) che favoriscono il lavoro grigio che tende sempre più  verso il nero. «Non è vero che non ci sono persone disposte ad essere occupate, anzi denunciamo nuovamente il mancato rispetto delle regole fondamentali di un rapporto di lavoro e spesso l’utilizzo del periodo di prova senza alcuna effettiva assunzione. – sottolinea Giovanni Giovanelli, Responsabile della Cisl di Senigallia -  Si lavora un week end con la promessa di una assunzione che poi non risulta Incontriamo lavoratori ai quali vengono proposti tre contratti chiamata, oppure tirocini che camuffano contratti di lavoro a tempo pieno, sono molte le zone grigie che nascondono irregolarità contrattuale e retributiva. L’irregolarità lavorativa nasconde poi l’altra grande piaga dell’evasione fiscale  che danneggia la fiscalità nazionale  e quella locale. La nuova norma che estenderà l’applicazione dei voucher anche nel settore dell’agricoltura sarà l’anticamera per il lavoro irregolare e per lo sfruttamento in una filiera produttiva già soggetta a questi fenomeni.» «Il nostro territorio deve attivare tutti gli anticorpi sociali per qualificare il lavoro, rendere stabile l’occupazione, riconoscere dignità retributiva contrattuale e professionale ai lavoratori  - rilancia Giovanelli - Per questo chiediamo che venga attivato un tavolo di confronto con le associazioni datoriali per favorire il lavoro regolare e contrastare i fenomeni di dumping contrattuale per promuovere in tutte le filiere produttive delle norme contrattuali e legislative. La Cisl  avvierà, auspicando la collaborazione di tutti gli stakeholder – conclude  - una capillare azione di informazione riguardo alle  regole contrattuali ( periodo di prova, inquadramento retribuzione) rivolta a tutti ed in particolare a giovani e fasce deboli.»
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19/01/2023 Non autosufficienza. SPI CGIL FNP CISL UIL PENSIONATI Marche: “Emergenza sociale, serve maggiore impegno, anche dalla Regione “
Nelle Marche si stima siano circa 75.000 gli anziani non autosufficienti. Di questi, circa 50.600 non sono autonomi nemmeno rispetto allo svolgimento delle attività quotidiane più elementari come mangiare, vestirsi, lavarsi ecc. Una situazione drammatica che nei prossimi decenni peggiorerà. Se oggi infatti nella nostra Regione gli over 64 sono il 25,7% della popolazione complessiva (più di 2 punti percentuali superiore alla media nazionale), nel 2050 saranno il 35,2%, mentre nel 2050 il 10% dei cittadini marchigiani avrà più di 84 anni. Il sistema pubblico delle cure domiciliari copre poco più di 10.500 anziani. Si tratta più che altro di prestazioni infermieristiche erogate al bisogno, quindi non di una vera e propria presa in carico integrata con i servizi sociali, che riguarda solo poco meno di 2.000 di questi. Poco più di 3.400 sono invece gli anziani che fruiscono dell'assistenza domiciliare socio assistenziale erogata dai Comuni. Gli anziani ricoverati nelle strutture residenziali sono quasi 9.700, dei quali quasi 5.000 nelle Residenze Protette, dove un ospite non autosufficiente paga una retta che, in violazione della normativa nazionale sui Livelli Essenziali di Assistenza sociosanitaria, può arrivare anche a 1.600 € mensili. Sono moltissimi i Comuni che non hanno approvato un regolamento - peraltro obbligatorio - per integrare le rette degli ospiti in condizione di incapienza, per i quali quindi spesso devono intervenire figli ed altri familiari. Anche in questo caso non viene rispettata la normativa nazionale in materia di compartecipazione al costo dei servizi, che andrebbe sempre definito in base all'ISEE del solo assistito. Quindi sostanzialmente il sistema pubblico copre (male) circa il 36% dell'utenza. Il restante 64% deve arrangiarsi da solo, attraverso il contributo dell'indennità di accompagnamento (51.136 prestazioni, con importo medio di 522.06 € mensili) o ricorrendo all'assistenza privata. Nelle Marche il numero delle assistenti regolarmente assunte è di 14.061, ma se ne stimano almeno 42.000 (il triplo) L'incremento contrattuale per le colf e le badanti per quest'anno è stato fissato al 9,2%. Un aumento necessario e doveroso, superiore però a quello del 7,3% delle pensioni, che peraltro va a vantaggio solo degli anziani con prestazioni inferiori a 2.100 € nette mensili. Ricordiamo che l'importo medio di una prestazione da contribuzione nelle Marche sfiora i 1.150 € mensili lordi. A queste condizioni l'assistenza privata regolare diventerà presto un lusso che tantissimi anziani non potranno permettersi. Sono numeri dai quali emerge una situazione chiaramente insostenibile. Da decenni ormai i pensionati di CGIL CISL UIL, a tutti i livelli, chiedono interventi importanti per far fronte a quest'emergenza sociale. E' vero che negli ultimi due anni il Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze è stato notevolmente incrementato nella sua dotazione, arrivando a quasi 850 milioni. Vero anche che la programmazione sociale nazionale sta introducendo nuovi Livelli Essenziali di Assistenza per le persone non autosufficienti, ossia standard di prestazioni esigibili su tutto il territorio nazionale. Tutto questo però non basta. E' necessario uno sforzo ulteriore, anche da parte della Regione Marche, che su questo tema ha stanziato dal proprio bilancio solo 5,5 milioni di €. Per questo chiediamo che venga convocato quanto prima il Tavolo regionale sulla non autosufficienza, nel quale dovranno essere affrontate tematiche decisive per dare struttura ad un welfare pubblico capace di far fronte ai bisogni delle persone non autosufficienti e dei loro familiari.
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17/01/2023 Nonni e nipoti in cucina “Cavallucci di Cingoli " 29 gennaio Pasticceri per un giorno alla scoperta delle tradizioni
Domenica 29 gennaio ore 15.30 Nonni e  nipoti in cucina “Cavallucci di Cingoli” Pasticceri per un giorno alla scoperta delle tradizioni  presso l’ Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri Girolamo Varnelli  di Cingoli (MC). L’iniziativa  è organizzata e promossa dall’ ANTEAS MACERATA.  I nipoti diventeranno pasticceri per un giorno, guidati dall’esperienza dei nonni, in un viaggio alla scoperta dei dolci dell’antica tradizione. La giornata di domenica 29 gennaio è dedicata  in particolare al “Cavalluccio di Cingoli” di origine contadina, entrato nelle case di tutta la provincia maceratese. La realizzazione dei “Cavallucci” avverrà con l’aiuto degli studenti dell’Istituto alberghiero . L’ingrediente principe dei “Cavallucci”, la sapa, sarà offerto dall’azienda “Agricola Antinori di Togni Giorgio – Nerovisciola”. Previsto un omaggio e una dolce sorpresa finale per tutti i partecipanti. L’evento ha l’obiettivo di favorire e sviluppare il rapporto intergenerazionale, coniugando la solidarietà, l’invecchiamento attivo e la trasmissione di tradizioni alle nuove generazioni. Ingresso libero. Posti limitati, per info e prenotazioni contattare Raffaella al numero: 3395841028
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16/01/2023 Conerobus Sindacati preoccupati:"Gestione discutibile che vuole smembrare l'azienda"
La Rsu Conerobus S.p.A. unitamente alle proprie rappresentanze regionali Filt CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI – FAISA CISAL E UGL FNA esprimono «profonda preoccupazione dopo la comunicazione aziendale, fatta alla Rsu lo scorso 12 gennaio, in merito all'intenzione di cedere i km effettuati dal deposito di Filottrano ad altra azienda in subappalto.» «Nelle intenzioni aziendali, almeno così hanno detto, gli attuali dipendenti utilizzati in quei servizi dovrebbero essere spostati nei depositi in cui vi sia carenza di personale (probabilmente Osimo, Castelfidardo, Jesi), senza tenere minimamente conto delle problematiche che si possano creare alle persone che hanno ormai programmato uno stile di vita, cercando di conciliare i turni lavorativi con la propria vita privata.  - sottolineano i sindacati - Il fatto acquisisce ulteriore gravità se si pensa che, una mossa di questo genere, significa a tutti gli effetti l’inizio di uno smembramento dei valori conquistati nei decenni, attuato, oltretutto, dando comunicazione alle parti sociali esclusivamente a “giochi fatti”, non attenendosi all’obbligo delle relazioni industriali come previsto dalle leggi vigenti. E’ del tutto evidente l’inopportunità di avviare un processo del genere, allontanando il lavoratore dall’affezione e dalla passione che, insieme alla doverosità, sono parte integrante di questa professione. L’azienda, ormai da anni, ha attuato un chiaro piano di disamore e repulsione cercando di insinuare dubbi  nell’ottica di “dividi et impera”citando Filippo il Macedone.» «Al di là di ciò va tenuta in considerazione la “pericolosità del subappalto” perché, oggi, sicuramente, l’azienda vorrà definire un buon percorso (dal loro punto di vista, non certo dal nostro), ma quando si innesca un processo di questo genere vi è sempre la possibilità di trovare chi “fa spendere meno”, e ciò metterà in atto un sistema di scatole cinesi che andranno a ricadere sulle spalle del lavoratore  e a discapito dell’utenza che vedrà diminuire di continuo la qualità di quanto offerto.   -  denunciano  i sindacati  - Giocare in questo modo su un mestiere di responsabilità è assolutamente improponibile, e potrebbe portare alla implosione del sistema. Non dimentichiamoci le problematiche vissute per gli scuolabus. Attuare cose pericolose può portare al degrado di un intero settore, e non scordiamoci che l’utenza è formata, principalmente, dai nostri figli.» Ulteriore cosa gravissima secondo i sindacati «è la totale assenza del Comune di Ancona, che, ricordiamo, detiene il 51% delle quote Conerobus e, in Giunta, ha nominato un assessore dedicato, Ida Simonella, alla quale chiediamo, insieme al Sindaco  Valeria Mancinelli, di intervenire concretamente per mantenere l’unità aziendale.» 
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13/01/2023 Sanità privata: sindacati e Lega del Filo d'Oro sottoscrivono l'accordo sul contratto
«Un giorno importante perchè, con l'accordo siglato a Roma presso la sede nazionale dell'Aris,viene riconosciuto il lavoro quotidiano delle lavoratrici e dei lavoratori che, ogni giorno, si occupano di assistenza, educazione, riabilitazione, recupero e valorizzazione delle potenzialità delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali». Lo scrivono in una nota congiunta le delegazioni sindacali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e la Fondazione Lega del Filo d'Oro Onlus, commentando l'intesa raggiunta sull'applicazione del Ccnl Aiop Aris per i dipendenti dell'Ente. «Nel dettaglio - prosegue la nota - l'intesa raggiunta comporterà numerosi vantaggi sul piano economico e normativo per tutti i lavoratori. Oltre al ritorno alle 36 ore di lavoro per tutto il personale, è stato ottenuto per le lavoratrici e  i lavoratori assunti a partire dal 1  gennaio 2020 anche un graduale avvicinamento ai nuovi valori che avverrà, con vari step, nel corso del 2023, in attesa dell'applicazione definitiva, a partire dal 1 gennaio 2024, dei nuovi tabellari a regime. È stata prevista, ad eccezione del personale assunto dal 1  gennaio 2020 che beneficerà già dei graduali incrementi, una quota una-tantum. Un accordo davvero innovativo che dimostra l'importanza di avere relazioni sindacali partecipate e obiettivi condivisi, mettendo al centro il lavoro delle donne e degli uomini che operano ogni giorno per la salute e il benessere delle persone più fragili», concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Fondazione Lega del Filo d'Oro. 
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12/01/2023 Vertenza lavoratori somministrati in Questure e Prefetture 12 gennaio presidio regionale ad Ancona
Giovedì 12 gennaio in piazza del Plebiscito ad Ancona,  NIdiL Cgil Marche e Felsa Cisl Marche hanno  promosso un presidio regionale a sostegno della vertenza  dei lavoratori somministrati in questure e prefetture. «Nelle Marche si contano oltre 30 lavoratori ai quali  il 31 dicembre è scaduto il contratto, dopo quasi due anni di servizio, e che ad oggi si trovano dunque ad essere disoccupati.- precisano le Segretarie Generali Martina Cascino, Felsa Cisl Marche ed Elisa Marchetti,  NIdiL Cgil Marche -  Sono  lavoratori impiegati nell’ambito dell’immigrazione con contratti di somministrazione a termine, con le agenzie GiGroup per le Questure e Manpower per le Prefetture, tutti scaduti a fine 2022. Per i primi, a seguito della cessazione, è stato emanato  un avviso pubblico per un altro anno di lavoro, che contiene un’importante clausola sociale per garantire la continuità occupazionale dei lavoratori che precedentemente avevano prestato servizio. Mentre, per i lavoratori in missione nelle Prefetture, non è ancora stata prevista alcuna misura: non vi è nessuna certezza di un nuovo appalto, né tanto meno che sia garantita la continuità occupazionale di chi ha precedentemente prestato servizio.» Questi lavoratori hanno svolto negli ultimi anni « un ruolo fondamentale per il servizio pubblico poiché si sono occupati di pratiche relative all’emersione di lavoro nero, alla protezione internazionale e ai permessi di soggiorno.  - proseguono le Segretarie Generali di Felsa Cisl Marche e NIdiL Cgil Marche- Sono figure indispensabili, soprattutto in considerazione del significativo incremento dei flussi migratori e della strutturale carenza di organico che si registra nelle strutture territoriali del Ministero dell’Interno. Anche nelle Marche, come nel resto d’Italia,  è necessario garantire un’occupazione stabile per queste figure: non si tratta soltanto di salvaguardare posti di lavoro ma anche di non disperdere alte professionalità, fondamentali per il corretto funzionamento del servizio pubblico.»  
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12/01/2023 Ricostruzione post-sisma Cisl Fp Marche: “ Soddisfazione per la pubblicazione del Decreto per il rinnovo dei tempi determinati. Proseguiamo l’impegno per la stabilizzazione”
Pubblicato ieri nella Gazzetta Ufficiale, entra in vigore oggi 12 gennaio 2023  il Decreto che prevede il rinnovo dei dipendenti a tempo determinato sisma. «La misura riguarda il personale precario  che sta operando negli Uffici Sisma di Comuni, Province e USR, per la ricostruzione post sisma nelle Marche. – specifica Alessandro Moretti Responsabile del Dipartimento delle Funzioni Locali  CISL FP Marche e Responsabile del territorio di Macerata - Dopo aver chiesto al Governo, al Commissario sisma, a Parlamentari e Senatori marchigiani l'adozione di norme che consentissero di proseguire i rapporti di lavoro a tempo determinato  di ingegneri, architetti, geometri o amministrativi assunti nei giorni delle scosse, per l’emergenza, e  che poi negli anni successivi hanno assunto il ruolo determinante di progettisti o istruttori delle pratiche di ricostruzione, di opere sia private che pubbliche -sottolinea Moretti  della  CISL FP Marche e Responsabile del territorio di Macerata -   è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale di ieri 11 gennaio 2023, con validità da oggi 12 gennaio, il Decreto n. 03/2023 contenente la disposizione idonea a superare anche i limiti temporali della durata massima degli odierni contratti a tempo determinato, fissata in 48 mesi »  La CISL FP in sinergia con le RSU CISL FP conclude Moretti «proseguirà nell' opera di ascolto dei lavoratori interessati e  di controllo dell' andamento delle decisioni, anche locali, in tutto il territorio regionale affinché la stabilizzazione di questi rapporti di precariato, possa concludersi nella maniera più ampia possibile»
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20/12/2022 Ricostruzione post-sisma Cisl Fp Marche: “Servono misure adeguate per superare il precariato tra i lavoratori della ricostruzione “
La CISL FP Marche ha inviato al Governo, al Ministero della Funzione Pubblica, ai Parlamentari e Senatori, Regione Marche e  alle Associazioni di Comuni e Province, la richiesta di adottare provvedimenti finalizzati a stabilizzare il personale precario  che sta operando negli Uffici Sisma di Comuni,  Province e USR, per la ricostruzione post sisma nelle Marche. «Si chiede l'adozione nella Legge di Stabilità  di norme, come quelle adottate nel 2021, che consentano la stabilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato di profili di ingegneri, architetti, geometri o amministrativi assunti nei giorni delle scosse, per affrontare l’emergenza, e  che poi negli anni successivi hanno assunto il ruolo determinante di progettisti o istruttori delle partiche di ricostruzione, di opere sia private che pubbliche. -  sottolinea Alessandro Moretti  Responsabile del Dipartimento delle Funzioni Locali  CISL FP Marche -   Norme che nel caso non dovessero confluire nella legge di stabilità, potranno rientrare nel Milleproroghe o comunque in un atto avente forza di  Legge, idoneo a superare anche i limiti temporali della durata massima degli odierni contratti a tempo determinato, fissata in 48 mesi » Il Segretario Generale della CISL FP MARCHE-UMBRIA Luca Talevi evidenzia come «elevate professionalità oramai acquisite in campo tecnico ed amministrativo andrebbero inevitabilmente ed irrimediabilmente disperse nel caso in cui non si raggiungesse il conseguimento dei provvedimenti normativi richiesti a discapito della ricostruzione la quale, grazie anche all'adozione del testo unico sulla ricostruzione, si auspica sia la più veloce possibile»    La CISL FP conclude Moretti «proseguirà nell'opera di ascolto delle maestranze interessate e  di controllo dell'andamento delle decisioni -anche locali- nell'intero territorio regionale.» 
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16/12/2022 Un' ora di lavoro per gli alluvionati: un Natale di solidarietà Cgil Cisl Uil e Confindustria Marche
Confindustria Marche, CGIL Marche, CISL Marche e UIL Marche hanno sottoscritto nei giorni scorsi un Protocollo d’intesa con il quale hanno deciso congiuntamente di sostenere un impegno di solidarietà a favore dei territori, delle popolazioni e delle attività produttive delle Marche gravemente colpite dall’alluvione del settembre 2022. A tal fine è stato attivato un apposito Fondo nel quale confluiranno i contributi versati dai lavoratori e dalle imprese nell’apposito conto corrente bancario aperto congiuntamente. In analogia con precedenti interventi attivati a livello nazionale a fronte di calamità, è stata lanciata una sottoscrizione volontaria tra tutti i lavoratori e le imprese aderenti al Sistema Confindustriale delle Marche. I fondi raccolti saranno destinati a finanziare progetti individuati congiuntamente da appositi comitati paritetici costituiti dai sottoscrittori. La trattenuta da effettuare sarà pari all’equivalente di 1 ora di lavoro (importo lordo in busta) da dedurre, secondo i divisori contrattuali, dall’importo netto mensile spettante al lavoratore nella busta paga successiva a quella della raccolta della delega debitamente sottoscritta. Le aziende sono invitate, a loro volta, a devolvere un loro contributo almeno equivalente a quello trattenuto ai lavoratori. I contributi delle aziende e dei lavoratori dovranno essere insieme versati nel   CONTO CORRENTE BANCARIO N. 1000/00192316 INTESTATO A “CONFINDUSTRIA MARCHE Federazione regionale degli industriali – CGIL - CISL - UIL MARCHE UN NATALE DI SOLIDARIETA’” PRESSO BANCA INTESA SANPAOLO – FILIALE 55000 FILIALE ACCENTRATA IBAN IT19 N030 6909 6061 0000 0192 316     In base al Protocollo siglato da Confindustria Marche e CGIL Marche-CISL Marche-UIL Marche, la raccolta dei contributi terminerà entro 28 febbraio 2023.  
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13/12/2022 Cisl Fp Marche a Regione e Enti "Chiediamo azioni di welfare per la Polizia Locale "
La CISLFP Marche fa sapere che in queste ore sta inoltrando richieste di adozione di provvedimenti di welfare alla Regione Marche, al Comitato Tecnico Regionale per la Polizia Locale, ai Comuni ed alle Province, affinché si adoperino per mettere in campo  interventi di welfare, concreti e tangibili, a favore delle donne e degli uomini delle Polizie Locali. «Si chiede la gratuità del Trasporto Pubblico Regionale e Locale al fine di rendere più ecosostenibile la mobilità delle lavoratrici e dei lavoratori interessati che spesso risiedono a distanza di chilometri dal proprio Comando di lavoro – sottolinea Alessandro Moretti componente CISL del Comitato Tecnico Regionale per la Polizia Locale -  ciò darebbe anche un utile contributo alle tematiche ambientali implementando l' uso del Trasporto Pubblico il quale al contempo risulterebbe ulteriormente sicuro e vigilato. » Moretti evidenzia la necessità «di interventi, di competenza comunale o provinciale, come ad esempio la sottoscrizione di polizze assicurative sanitarie in favore dei componenti della Polizia Locale e per i figli minori o in alternativa, come peraltro già accade anche nel settore privato, per l'acquisto e la fornitura di abbonamenti TPL dei figli studenti o di contributi per libri e le altre forme di welfare riconosciute dalle leggi vigenti in materia. La CISL Funzione Pubblica Marche -conclude Moretti- rimane disponibile all' ascolto da parte degli addetti delle Polizie Locali in ogni territorio e per ogni necessità. »
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12/12/2022 “Migliorare la Manovra, contrattare le riforme” ad Ancona l’assemblea regionale dei delegati Cisl
Oltre 200 rappresentanti di tutti i settori lavorativi, pubblici e privati e di tutta la regione si sono riuniti stamattina, lunedì 12 dicembre, al Conero Break di Ancona per l’assemblea regionale dei delegati Cisl in vista dell’assemblea nazionale che si terrà a Roma giovedì 15 dicembre. I lavori, alla presenza del Segretario Confederale della Cisl Nazionale, Giorgio Graziani, hanno affrontato i principali temi del confronto con il Governo, nel solco della responsabilità, sulla Legge di Bilancio 2023 e sul cammino delle riforme, con lo scopo di incalzare la politica a migliorare la Manovra come prima tappa di un percorso di cambiamento partecipato per affrontare anche i grandi temi degli investimenti e delle riforme, a partire da previdenza e fisco, politiche attive, strategie industriali ed energetiche, sanità e politiche sociali, scuola e non autosufficienza, lotta alla povertà, sostenibilità. Innovazioni indispensabili per costruire un nuovo modello di sviluppo capace di coniugare solidarietà, crescita, coesione e sostenibilità sociale. A conclusione dei lavori, Graziani ha espresso il giudizio articolato della Cisl sulla Legge di Bilancio: «Apprezziamo lo sforzo sui premi di risultato, ma su pensioni e fisco servono misure più eque ed efficaci – ha dichiarato il Segretario Confederale - Insieme, possiamo migliorare questa Manovra e costruire una prospettiva. Questo non è il momento di scioperare, ma di far ripartire il Paese insieme». «La Legge di Bilancio è un passaggio importante per dare soluzione a tanti problemi che si stanno manifestando – afferma Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche - Alcune misure previste vanno già nella giusta direzione, ad esempio per dare supporto adeguato ad imprese e famiglie per affrontare l’emergenza energetica. Servono misure più incisive per rafforzare la contrattazione e avviare una nuova fase di rilancio dell’economia, qualificando il lavoro, rafforzando le reti di welfare e potenziando le infrastrutture».
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12/12/2022 Sanità privata e Gruppo Kos: parte la petizione della Cisl per avviare misure contro il caro-vita
Il cosiddetto Decreto Legge "Aiuti Quater", pubblicato in Gazzetta il 18 novembre 2022, prevede importanti norme per contrastare il rincaro vita innalzando il tetto massimo di innalzamento di esenzione del fringe benefit, contribuendo, sino al tetto massimo di 3.000 euro a lavoratore, a pagamenti di bollette per luce, gas ed acqua. È fondamentale che un gruppo importante e con 2.280 lavoratori nelle Marche, (suddivisi nelle varie realtà del gruppo: Kos care, Kos servizi, Sanatrix, Abitare il Tempo, Jesi Lab Fidia Riabilitazione), senza contratto nazionale da 14 mesi, trovi un datore di lavoro che utilizzi le leve normative per dare ossigeno alle buste paghe e permettere ai lavoratori di trascorrere un Natale sereno nonostante il caro-vita La normativa prevede anche di erogare buoni benzina esentasse sino a 200 euro, contribuendo così ai costi quotidiani dei lavoratori per raggiungere il posto di lavoro. Le figure professionali coinvolte sono infermieri, operatori socio sanitari, fisioterapisti, personale tecnico ed amministrativo, che anche durante la pandemia hanno sempre garantito elevati servizi sino a rischiare la propria incolumità fisica. È necessario che l'Azienda dimostri con i fatti l'attenzione verso i lavoratori ed il loro operato ed impegno quotidiano, fornendo un concreto segnale di sostegno ai lavoratori ed alle loro famiglie. Lo strumento del fringe benefits. ovvero i compensi che possono essere erogati ai lavoratori dipendenti sotto forma di beni e servizi, è di grande importanza in un momento in cui è fondamentale alleggerire il costo della vita di chi vede eroso quotidianamente il potere d'acquisto dei salari da una inflazione a due cifre. Poiché le scadenze di legge sono molto stringenti per poter erogare queste importanti risorse ai lavoratori la Fp Cisl Marche oltre a formale comunicazione all'azienda avvierà una apposita petizione tra i lavoratori per chiedere all'azienda di non disperdere questa preziosa opportunità di venire incontro alle legittime istanze dei lavoratori che nonostante il Covid e l'assenza del nuovo contratto nazionale continuano ad erogare preziosi servizi ai cittadini.
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07/12/2022 Torrette miglior ospedale d’Italia Cisl Fp Marche : “Ora si valorizzi il personale”
La Cisl Fp Marche territorio di Ancona, appresa la notizia che l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche è stata riconosciuta dall’Agenas come migliore struttura ospedaliera pubblica d’Italia desidera sottolineare che il traguardo raggiunto è principalmente dovuto alla professionalità, l’impegno e lo spirito di sacrificio del personale. Alla luce di tale riconoscimento, l’azione della Cisl Fp Marche sarà ancora più netta e tesa a potenziare e dare dignità alle lavoratrici e ai lavoratori che operano al servizio della salute dei cittadini. Chiediamo alla parte datoriale di valorizzare coloro che, durante l’emergenza sanitaria hanno permesso con abnegazione il conseguimento dell’importante risultato. La Cisl Fp pretende che dalle parole di eccellenza si passi ai fatti e al doveroso riconoscimento economico per il personale tutto Grazie a tutti i lavoratori dell’AOU delle Marche dalla Cisl Fp Marche Territorio di Ancona
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02/12/2022 “Lavoro di qualità, sanità, welfare, infrastrutture la Provincia di Pesaro Urbino per uno sviluppo sostenibile”
Lunedì 5 dicembre alle ore 16, presso la sala Pierangeli della Provincia di Pesaro Urbino, CGIL CISL UIL organizzano un incontro pubblico per ribadire quali sono le priorità per lo sviluppo economico e sociale. Sarà l’occasione per discutere di sviluppo, di infrastrutture, di servizi pubblici locali, energia, welfare, sanità e ovviamente di lavoro. Per le organizzazioni sindacali, il momento che il Paese ed il nostro territorio vivono è assi delicato ed è fondamentale condividere le direttrici con le quali dare le risposte ai problemi che le famiglie ed il sistema produttivo stanno vivendo. In questo percorso sono state coinvolte le Istituzioni locali, fulcro della programmazione del territorio ed in particolare il presidente della Provincia, Giuseppe Paolini, e 3 sindaci delle città cardine ovvero Matteo Ricci, Massimo Seri e Maurizio Gambini.
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02/12/2022 Sanità Marche: manifestazione unitaria per chiedere risorse, stabilizzazioni e protagonismo dei lavoratori
Una ampia e numerosa rappresentanza di tutte le realtà del servizio sanitario regionale (circa 150 persone) ha aderito alla manifestazione regionale organizzata dalle categorie confederali del pubblico impiego e dei medici marchigiani. Lavoratori, Rsu e sindacati chiedono che l'applicazione della riforma della sanità marchigiana sia condivisa, territorio per territorio, che si dia priorità al personale, che si garantiscano le stabilizzazioni e si sviluppi un modello di relazioni sindacali che vedano costanti confronti con le rappresentanze dei lavoratori. I lavoratori, stremati da due anni di pandemia, chiedono risorse adeguate nei Fondi di Produttività, valorizzazione delle professionalità e piena applicazione dei contenuti del nuovo CCNL. Alla Regione si chiede pertanto l'immediata apertura di tavoli regionali e territoriali in grado di dare risposte alle legittime istanze dei lavoratori e disegnare la sanità marchigiana del prossimo futuro, che deve vedere i lavoratori protagonisti e non può prescindere da stabilizzazione degli oltre 400 precari in scadenza al 31 dicembre e dalla proroga delle graduatorie in essere.
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01/12/2022 "Io sono originale”: Adiconsum incontra i cittadini di Ancona con un evento contro la contraffazione e la tutela della proprietà industriale
Sabato 3 Dicembre 2022, dalle 9.00 alle 13.00, Adiconsum Marche accoglierà i consumatori-visitatori presso lo stand del progetto “Io Sono Originale” all’interno del Mercato “Campagna Amica" in Piazza Cavour, Ancona. “Io Sono Originale” è l'iniziativa del Ministero dello Sviluppo economico(ora MIMIT) promossa dalla Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (DGTPI - UIBM) in collaborazione con le Associazioni dei Consumatori che, in continuitàà con le precedenti edizioni, promuove una campagna di educazione e sensibilizzazione per coltivare la cultura della legalitàà, contribuire alla lotta al falso e informare i consumatori in merito ai rischi collegati alla contraffazione. L’acquisto di beni contraffatti è un atteggiamento di consumo, spesso sottovalutato e poco percepito, che minaccia la proprietàà industriale e intellettuale. Per contrastarlo, occorrono strategie coordinate di informazione e sensibilizzazione: è determinante coinvolgere attivamente i consumatori attraverso un piano mirato di attivitàà formative e divulgative, che contribuisca a disincentivare la scelta, da parte dei cittadini, di acquistare prodotti falsi. “Io Sono Originale” prevede, tra le diverse attivitàà in programma, l’organizzazione di eventi sul territorio rivolti alla cittadinanza per sensibilizzarla e informarla in maniera attiva, ludica e interattiva. Verranno realizzati degli "ORIGINAL POINT", spazi non solo informativi ma dinamici, inseriti all'interno di manifestazioni territoriali specifiche dove verranno proposti giochi, quiz, animazioni che coinvolgeranno i cittadini. Gli operatori delle associazioni inoltre distribuiranno del materiale informativo prodotto nell’ambito del progetto e simpatici gadget targati “Io Sono Originale”. In caso di mal tempo l'iniziativa si terrà al coperto presso il mercato Dorico di Campagna Amica in Via Martiri della Resistenza 17 - Ancona
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30/11/2022 Sanità non se ne può più manifestazione regionale ad Ancona
Venerdì 2 dicembre manifestazione regionale sanità pubblica promossa e organizzata dalle segreterie regionali di Fp Cgil, Fp Cgil Medici, Cisl Fp, Cisl Medici  Uil Fpl Marche, Uil Medici. Ad Ancona ore 11.00  in piazza del Plebiscito presidio dei lavoratori della sanità pubblica per chiedere alla politica regionale: assunzioni, risorse, stabilizzazioni, il riconoscimento delle professionalità ed una Riforma Regionale della sanità condivisa con Rsu e sindacati . A poche settimane dall'entrata in vigore dei contenuti della nuova legge regionale necessita un confronto vero in grado di dare risposte ai lavoratori che dovranno concretamente  realizzare nel territorio  gli obiettivi chiesti dalla normativa in vigore dal 1 gennaio 2023. Nessun nuovo modello sanitario può prescindere dal personale, da adeguate dotazioni organiche , da fondi che tengano in conto , dopo i terribili anni del Covid, delle professionalità dei lavoratori , ancora spesso precari ed in attesa di stabilizzazione. Obiettivi che si possono raggiungere solo ed esclusivamente con la massima partecipazione in ogni realtà di Rsu e delle organizzazioni sindacali. Per questo  operatori sanitari e medici scendono in piazza  per chiedere l'immediato intervento della politica regionale con risposte concrete. 
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25/11/2022 Il Riordino del Servizio Sanitario Regionale nella L.R. 19/22
Il riordino del Servizio Sanitario Regionale nella L.R. 19/22 al centro del convegno che si è tenuto a Senigallia oggi, venerdì 25 novembre 2022, presso la Rotonda a Mare, piazzale della Libertà, 23. In apertura dell’iniziativa, promossa dalla Fnp Cisl Marche e coordinata da Carlo Zezza, Fnp Cisl Marche,  sono intervenuti il Segretario Generale della Fnp Cisl Marche Dino Ottaviani e il Direttore Generale dell’ASUR, Nadia Storti. Hanno partecipato alla tavola rotonda  su “Integrazione socio-sanitaria, assistenza territoriale e cure primarie: nodi critici e prospettive” i Direttori dei Distretti di Jesi, Corrado Ceci, di  Senigallia, Alessandro Marini, e di Fabriano, Antonio Merola,  i Coordinatori degli Ambiti territoriali sociali 8, Maurizio Mandolini, dell’ATS 9, Franco Pesaresi e dell’ATS 10,  Lamberto Pellegrini e Fabrizio Volpini Medico di medicina generale di Senigallia. Presenti le istituzioni locali, con il saluto del Sindaco del Comune di Senigallia, Massimo Olivetti. Ha concluso i lavori il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi.   
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24/11/2022 25 novembre Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Per un mondo libero dalla violenza sulle donne CGIL CISL UIL Marche al fianco delle donne iraniane e afghane: donne vita e libertà - “jin, jiyan azadî”
Donne. Vita. Libertà. Lo slogan delle donne curde rivoluzionarie che risuona ogni giorno nelle manifestazioni di protesta in Iran ha riecheggiato anche nella nostra regione. Nonostante la censura iraniana, non si è arrestata l’onda di solidarietà da tutto il mondo, a seguito del femminicidio di Mahsa Ahmini.  «E ‘importante continuare a tenere i riflettori accesi sulla condizione femminile in tutto il mondo. -affermano Loredana Longhin, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, Segretarie regionali di CGIL, CISL, UIL - Il sentore che abbiamo è che ci sia un arretramento che colpisce le donne ovunque e la storia delle donne afghane e iraniane. Quello che accade altrove non ci deve lasciare indifferenti, ma ci deve insegnare che dobbiamo vigilare sempre su diritti e libertà.»  La donna è da sempre il fulcro del cambiamento, la sua vita e la sua libertà è la vita e la libertà per tutti, come dimostra il fatto che in Iran la protesta delle donne ha da subito trovato la solidarietà degli uomini e insieme chiedono non solo l’abolizione dell’obbligatorietà dell’hijab, ma anche di vivere sotto un diverso sistema di governo che rispetti i diritti fondamentali della persona. Le generazioni che manifestano a partire da quelle piazze e poi in tutto il mondo sono un movimento contro la cultura patriarcale di oppressione, per il diritto di scelta e di autodeterminazione di donne e uomini che riesce a raccogliere la solidarietà di tutti e che parla a tutti. Secondo Loredana Longhin, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli «Il controllo sul corpo delle donne cammina di pari passo con la violazione di altri diritti e libertà, compresi quelli del lavoro e sindacali. Lontana dall’essere una celebrazione rituale, questa giornata deve farci riflettere sulla condizione femminile in ogni parte del mondo, anche in Italia e nelle Marche.» I dati diffusi dalla Regione evidenziano che le richieste ai Centri Antiviolenza delle Marche sono aumentate: 663 donne si sono rivolte ai CAV, 180 in più rispetto al 2020 a testimoniare l’emergenza del fenomeno, come purtroppo hanno evidenziato anche i recenti femminicidi avvenuti ad Osimo e a Fano. Certo va riconosciuto che, rispetto al passato, la capillarità dei CAV e la diffusione delle campagne antiviolenza hanno favorito l’emersione di un fenomeno in passato spesso nascosto. Delle donne che si sono rivolte ai CAV marchigiani 489 sono italiane, 174 straniere e la fascia d’età più esposta è quella che va dai 30 ai 50 anni, donne adulte in maggioranza coniugate o unite civilmente e proprio entro le mura domestiche si sviluppa la maggioranza delle violenze. «Il consolidamento della RETE ANTIVIOLENZA territoriale, di cui anche CGIL CISL UIL sono parte attiva, è più che mai una priorità per accogliere e tutelare le donne e per prevenire la violenza» sottolineano Loredana Longhin, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli Le donne vittime di violenza chiedono ascolto, consulenza psicologica e legale, orientamento, accompagnamento e sostegno all’autonomia per cui alloggio e lavoro sono fondamentali. Proprio il lavoro deve essere il fattore principale di emancipazione, di libertà e di valorizzazione per le donne, mentre spesso purtroppo nel lavoro si consumano forme di violenza o di esclusione. 170000 donne disoccupate, 167000 donne inattive, 759 lavoratrici madri che hanno lasciato il posto di lavoro in un anno, 51,1% delle donne part time e 23,2 a tempo determinato, 14.279 € retribuzione media lorda annua delle donne a fronte dei 18.109 € di retribuzione media lorda annua degli uomini sono dati che ci testimoniano come ancora troppe donne nelle Marche siano escluse dal mondo del lavoro o lavorino in condizione di precarietà, con bassi salari, con scarse tutele. E troppe donne ancora nei luoghi di lavoro subiscono discriminazioni, ricatti, molestie, svalorizzazione e marginalizzazione, disparità salariale e nei percorsi di carriera. Fenomeni da combattere con energia affermando nei luoghi di lavoro e nelle nostre comunità una cultura delle pari opportunità e del valore. «Per questo oggi  - concludono - rilanciamo il nostro impegno a tutela dei diritti delle donne e del lavoro delle donne per la protezione, la prevenzione, la lotta alla violenza e alle discriminazioni con l’assistenza, la formazione e la sensibilizzazione culturale, perché il lavoro deve promuovere per tutte e tutti VITA e LIBERTÀ”.
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22/11/2022 Lavoro, Sviluppo, Welfare: le richieste urgenti di Cgil, Cisl, Uil alla Regione. “Sino ad oggi, relazioni inadeguate”
Lavoro, Sviluppo, e  Welfare:  su questi temi, Cgil, Cisl e Uil chiedono alla Regione di avviare un confronto per il rilancio delle Marche. Temi su cui i sindacati ripropongono  le loro priorità annunciando che, da subito, prenderanno il via assemblee nei luoghi di lavoro e in tutti i territori. Di questo si è discusso oggi, ad Ancona, all’H3 Coworking, nel corso dell’assemblea regionale, dal titolo: “versomarche2025”: per un nuovo sviluppo delle Marche”. In un documento, Cgil, Cisl e Uil individuano proposte concrete  sulle questioni da risolvere per uno sviluppo sostenibile nella nostra regione. Il tutto con una premessa: a due anni dall’insediamento della giunta, ci sono relazioni sindacali che sarebbero inadeguate in un periodo di normalità, figurarsi in un contesto politico e socio-economico complicato.  Per questo, si auspica una nuova stagione di partecipazione. SVILUPPO – Le Marche, secondo gli ultimi dati, stanno perdendo l’aggancio con le regioni più avanzate con un -24% del Pil pro capite in 20 anni; si chiede, dunque, una politica industriale che incentivi i progetti di filiera e di ricerca ma anche di selezionare i settori innovativi considerando che l’investimento in ricerca e sviluppo è solo l’1% del Pil. Cgil, Cisl e Uil chiedono anche di adottare criteri di premialità per le imprese che promuovono processi di miglioramento delle condizioni di lavoro e che si valorizzino le conoscenze e le competenze dei lavoratori. I sindacati fanno presente che, tra i finanziamenti di rilievo, ci sono quelli del Pnrr ma anche i 690 milioni delle risorse ordinarie del fondo europeo per lo sviluppo regionale e i 346 milioni del fondo sociale europeo. INFRASTRUTTURE, SERVIZI PUBBLICI LOCALI, ENERGIA – Per le infrastrutture, Cgil, Cisl e Uil sollecitano un sistema efficiente puntando su tempi celeri per il raddoppio Orte-Falconara, il by-pass, la Fano-Grosseto, l’uscita a nord dal porto di Ancona, la Pedemontana, la terza corsia A14 a sud di Porto Sant’Elpidio, la Mezzina ma anche la Ferrovia dei due mari. Sul trasporto pubblico locale, come sul ciclo dei rifiuti e su quello dell’acqua, si chiede un intervento della Regione contro la frammentazione. E poi, per l’energia, si sollecita un nuovo piano regionale. Sugli appalti, si propone di aggiornare il protocollo d’intesa con la Regione mentre su tasse e tariffe, di rafforzare il carattere progressivo dell’Irpef, studiando soluzioni per agevolare le persone a basso reddito. LAVORO -  Per quanto riguarda il lavoro che non c’è, si chiedono politiche attive, più formazione e investimenti sul sistema della conoscenza; sul lavoro che si perde, 10.500 posti persi nel 2020 e 60.000.000 ore di Cig nel 2021, si invocano tutele e accompagnamento con politiche di lavoro e formazione. Quanto al lavoro che non ha futuro, il 16% di neet nel 2021, si sollecitano incentivi che premino talento e capacità di intrapresa. E poi, sul lavoro “meglio che niente”, con 10mila euro di retribuzione media lorda annua, si chiede di puntare sulla qualità e sulla contrattazione. Sul lavoro irregolare, con un tasso dell’83,4%, si esige la lotta al lavoro nero. Quanto al lavoro non sicuro che registra 16.306 infortuni, si sollecitano più controlli. Per far fronte a questo capitolo, ci sono 296 milioni di euro di fondi Ue cui si sommano altri 50 milioni dello Stato; per il 2022, dal Pnrr, per le Marche ci sono 21.384.000 euro, dal Fondo di potenziamento delle competenze, ci sono 1.470.000 euro. Su tutta questa partita, si propone un Patto per il lavoro e lo sviluppo condiviso. SANITA’ E WELFARE – Sulle Case di comunità, si sollecita  un progetto di distribuzione omogenea, per le strutture residenziali, si chiede di aumentare gli standard di assistenza e il blocco dell’ aumento delle rette. Sul fondo sociale di solidarietà, si chiede che venga esteso in modo strutturale. Quanto ai tempi di attesa per le visite, si sollecita di monitorare il tutto e di applicare regole certe e trasparenti. Per la rete ospedaliera  si auspica un confronto  sui criteri di riassetto mentre si sollecita un rafforzamento della prevenzione (a cominciare dagli organici).    Rispetto al sottodimensionamento del personale del comparto del SSR marchigiano si esige  di potenziare  le dotazioni organiche dal 1 gennaio 2023, quando, con l’operatività delle 5 Aziende Sanitarie Territoriali, rischiano di ampliarsi le differenze di trattamento già esistenti tra i dipendenti delle diverse Aree Vaste dell’ASUR.        
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22/11/2022 Rinnovato il Contratto Nazionale Funzioni Locali 2019/2021 per oltre 10 mila dipendenti marchigiani In arrivo arretrati ed incremento tabellare
È finalmente arrivata la firma definitiva del CCNL Funzioni Locali 2019/2021 per i lavoratori di Regioni, Province, Comuni Camera di Commercio per oltre 10.000 lavoratori marchigiani del comparto. Il nuovo CCNL 2019/2021 prevede un aumento delle retribuzioni medie di 100,27 euro lorde al mese per un incremento complessivo dei salari di circa il 5% di cui il 3.78% sui tabellari. Complessivamente, tenendo conto delle risorse aggiuntive previste per i futuri fondi produttività, la media di incremento lorda sale a 117,53 euro. Dopo 23 anni di attesa è finalmente prevista anche la riforma dell'ordinamento professionale, grazie ad una nuova classificazione dei profili, e nuovi importi per le indennità del personale. Un nuovo ordinamento necessario anche per rispondere alle sfide del PNRR che ricadranno, in gran parte, sui Comuni. Entro dicembre i lavoratori avranno anche gli arretrati, con una somma oscillante tra i 1565 euro lordi dello scalino più basso ed i quasi 2900 euro lordi dello scalino più elevato. Sono inoltre previsti incrementi economici al personale operante nei servizi educativi, polizia locale o iscritti ad albi professionali (ad esempio assistenti sociali). Viene migliorata la disciplina sull'utilizzo dei congedi per le donne vittima di violenza e per i genitori. Si prevede altresì una nuova disciplina contrattuale per il lavoro agile e quello da remoto. Il nuovo CCNL verrà applicato anche ai circa 600 lavoratori operanti nelle ex Ipab. «Si tratta di un buon contratto in grado di dare risposte professionali alle legittime aspettative dei lavoratori. - afferma il Luca Talevi,Fp Cisl Marche  -   Ora si apre la "sfida" del CCNL 2022/2025 che dovrà dare risposte economiche ad una situazione sociale aggravatasi dal 24 febbraio scorso con l'incremento costante dell'inflazione, oggi giunta al 10% e che mensilmente erode i salari dei lavoratori dipendenti.»  
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19/11/2022 Rinviato"Io sono originale” eventi contro la contraffazione e la tutela della proprietà industriale
Rinviata l'iniziativa in programma per oggi ad Ancona, in piazza Cavour, promossa da  Adiconsum Marche  “Io Sono Originale” all’interno del Mercato “Campagna Amica".   “Io Sono Originale” è l'iniziativa del Ministero dello Sviluppo economico promossa dalla Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (DGTPI - UIBM) in collaborazione con le Associazioni dei Consumatori che, in continuitàà con le precedenti edizioni, promuove una campagna di educazione e sensibilizzazione per coltivare la cultura della legalitàà, contribuire alla lotta al falso e informare i consumatori in merito ai rischi collegati alla contraffazione. L’acquisto di beni contraffatti è un atteggiamento di consumo, spesso sottovalutato e poco percepito, che minaccia la proprietàà industriale e intellettuale. Per contrastarlo, occorrono strategie coordinate di informazione e sensibilizzazione: è determinante coinvolgere attivamente i consumatori attraverso un piano mirato di attivitàà formative e divulgative, che contribuisca a disincentivare la scelta, da parte dei cittadini, di acquistare prodotti falsi. “Io Sono Originale” prevede, tra le diverse attivitàà in programma, l’organizzazione di eventi sul territorio rivolti alla cittadinanza per sensibilizzarla e informarla in maniera attiva, ludica e interattiva. Verranno realizzati degli "ORIGINAL POINT", spazi non solo informativi ma dinamici, inseriti all'interno di manifestazioni territoriali specifiche dove verranno proposti giochi, quiz, animazioni che coinvolgeranno i cittadini. Gli operatori delle associazioni inoltre distribuiranno del materiale informativo prodotto nell’ambito del progetto e simpatici gadget targati “Io Sono Originale”.             
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15/11/2022 Caro-bollette: sottoscritto l’accordo con il Comune di Chiaravalle
Dopo l’incontro propedeutico del 6 ottobre, è stato sottoscritto oggi, 15 novembre, l’accordo tra CGIL CISL UIL e il comune di Chiaravalle che destina 40.000 euro ad un fondo contro il caro-bollette.  Come CGIL CISL UIL esprimiamo viva soddisfazione per un accordo che raccoglie l’invito ad intervenire su di un tema fortemente sentito dalle famiglie e sollevato dalle organizzazioni sindacali già nella riunione dei sindaci dell’ambito sociale 12 lo scorso 7 settembre.  L’ accordo sottoscritto con il comune di Chiaravalle prevede la destinazione di 40.000 €, frutto di una variazione di bilancio, alle famiglie con ISEE tra 12.000 € e 20.000 €, in quanto le famiglie con ISEE inferiore a 12.000 beneficiano già dello sconto erogato dallo Stato.  Il sostegno erogato avrà un valore minimo di 150 € assegnabile per una bolletta della luce o del gas.  Per accedere al beneficio varrà emesso un apposito bando da parte del comune, presumibilmente all’inizio del mese di gennaio 2023.  Con le risorse erogate potranno essere sostenute 260 famiglie e nel caso che le domande pervenute fossero in numero inferiore la singola cifra erogata sarà aumenta per consumare l’intero fondo.  L’amministrazione comunale ha anche comunicato di aver implementato di 15.000 € le risorse destinate alle famiglie con grave disagio economico.  La difesa della spesa sociale in un momento di grave difficoltà come quello che oggi attraversano le famiglie di lavoratori e pensionati è la priorità di CGIL CISL UIL, che porteranno le stesse richieste anche nella futura discussione sul bilancio preventivo dell’Ente per il 2023.
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15/11/2022 L’immobilismo della Regione sulle politiche abitative e le proposte delle Organizzazioni Sindacali degli inquilini
Le Organizzazioni Sindacali degli inquilini Sunia, Sicet ed Uniat Marche attendono da tempo e sollecitano un incontro con l’Assessore Regionale per l’attivazione di un tavolo di lavoro e confronto sulle politiche abitative a sostegno soprattutto delle famiglie più deboli e bisognose, sempre più numerose per l’emergenza energetica con il caro bollette e l’inflazione crescente, che determinano un aumento degli sfratti per morosità e la necessità di integrare con risorse Regionali i fondi per il sostegno agli affitti e la morosità incolpevole. L’ultimo incontro con la Regione risale a ottobre 2021 e le problematiche sollevate sono rimaste irrisolte. Alla inconcludente attività della passata Amministrazione, interrotta solo da alcuni interventi economici adottati su pressione delle organizzazioni sindacali durante la crisi pandemica, segue l’immobilismo di quella attuale, il cui intervento principale, oltre ad una non condivisa modifica della Legge regionale (volta principalmente all’inclusione nei benefici di alcune categorie rispetto ad altre), risulta essere un mega piano di vendita o svendita della maggior parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica (e.r.p) presente nella Regione e gestito dall’ERAP.  Le organizzazioni sindacali sono decisamente contrarie ai piani di vendita, in quanto ritengono che tale patrimonio debba essere utilizzato per l’assegnazione a favore delle famiglie meno abbienti presenti nelle graduatorie comunali, sempre più numerose a fronte di sempre minori disponibilità.  Vengono messi in vendita circa 9.000 alloggi di e.r.p. a fronte di un patrimonio di 13.000 in tutta la Regione, ponendo a rischio la sostenibilità gestionale dell’ERAP, che si finanzia unicamente con i proventi degli affitti e che, a differenza di altri analoghi Istituti presenti nel Paese, è un Ente economicamente sano. I proventi dei piani di vendita del patrimonio di e.r.p., previsti dall’attuale ma anche dalla precedente Amministrazione Regionale, costituiscono e vengono utilizzati come unico mezzo per finanziare la costruzione di nuovi alloggi. Il risultato sarà quello di ridurre sensibilmente il patrimonio, in quanto con la vendita di tre alloggi in media se ne ricostruisce uno dopo 10 anni, perdendo inoltre anche il relativo incasso dei canoni. Per finanziare le politiche abitative invece pensiamo sia necessario attivare e finanziare il Piano triennale regionale di edilizia residenziale, purtroppo fermo a quello del 2014/2016, prevedendo fondi annuali costanti, alimentati con risorse regionali individuate con l’approvazione del Bilancio, così come previsto dalla Legge Regionale 36/2005 che disciplina la materia. In considerazione della situazione di crescente disagio economico delle famiglie più deboli, riteniamo che debba esserci un impegno di risorse regionali non inferiori a 20 milioni annui. Allo scopo proponiamo che tale Piano preveda anche le seguenti linee d’intervento:   - Acquisto di abitazioni sul libero mercato per la rapida disponibilità all’assegnazione - Nuove costruzioni sostenibili e ristrutturazioni o demolizione- ricostruzione d’immobili pubblici inutilizzati, da previlegiare per il non consumo di suolo.  - Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, efficientamento energetico e sicurezza sismica degli edifici di e.r.p., utilizzando anche i bonus statali;  - Fondi per la morosità incolpevole e sostegno alla locazione privata; - Ripristino dei “buoni casa” per agevolare le giovani coppie e per frenare lo spopolamento delle aree interne e dei centri storici; - Rilancio del Social Housing e del Rent To Buy (affitto con patto di futura vendita); Si ritiene comunque urgente e prioritario reperire risorse per finanziare le opere manutentive necessarie per rendere disponibili i circa 850 alloggi di e.r.p. attualmente liberi e non assegnabili, presenti nel territorio regionale, che richiederebbero tempi brevi rispetto alle nuove costruzioni e benefici importanti per le liste d’attesa. Nel perdurare dell’immobilismo e della mancanza di finanziamento del piano triennale regionale previsto dalla legge, se l’unico mezzo per finanziare le politiche abitative è la vendita del patrimonio e.r.p., sarebbe più opportuno restituire allo Stato la delega in materia attribuita alla Regione.  
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10/11/2022 Sistema salute nel senigalliese Cgil Cisl Uil chiedono un incontro
Cgil, Cisl e Uil insieme alle Federazione dei pensionati hanno inviato oggi una lettera per richiedere urgentemente al Sindaco del Comune di Senigallia e ai Sindaci dei Comuni dell’ ATS 8  un incontro urgente su alcune  questioni fondamentai del sistema salute nel territorio di Senigallia e nei comuni circostanti :dal potenziamento all’ospedale di Senigallia alla rete dei servizi di medicina territoriale alla prevenzione sanitaria per le varie fasce di popolazione sono alcuni dei temi per i quali chiediamo ai sindaci di raccogliere le istanze delle organizzazioni sindacali e avviare un confronto costruttivo e responsabile. «Insieme alle rispettive Federazioni dei pensionati esprimiamo profonda preoccupazione per la situazione del sistema salute nel Comune di Senigallia e nei Comuni afferenti all'ATS 8. - scrivono Cgil, Cisl e Uil al Sindaco di Senigallia - A nostro avviso pur considerando la gravità degli eventi di questo ultimo periodo non è più rinviabile un confronto con Lei e i Sindaci dei comuni dell'ATS 8 sulla situazione del sistema salute. - sottolineano i sindacati - Rivendichiamo la nostra peculiare natura di rappresentanza e, come portatori di interessi e bisogni di estese fasce della popolazione chiediamo un'urgente incontro.» «Riteniamo che debbano essere oggetto di serrato confronto con le Organizzazioni sindacali i seguenti temi: situazione della carenza delle figure professionali infermieristiche mediche relative alle piante organiche dell'ospedale di Senigallia e situazione dei vari reparti soprattutto con riferimento al pronto soccorso;cronoprogramma dei lavori per la ristrutturazione realizzazione del plesso all'interno dell'ospedale di Senigallia;potenziamento e riorganizzazione dei servizi territoriali di prevenzione e medicina territoriale (Case di comunità e ospedale di comunità); riduzione delle liste d'attesa e potenziamento dei servizi ambulatoriale di diagnostica e visite specialistiche; politiche sanitarie territoriali per i fenomeni di dipendenza particolarmente diffusi tra i giovani quali alcolismo e uso di sostanze stupefacenti e per le malattie degenerative quali Alzheimer e demenze.»            
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10/11/2022 Antitrust multa poste italiane per buoni fruttiferi postali Adiconsum Marche pronta a tutelare i risparmiatori
I buoni postali sono ancora oggi, ma soprattutto sono stati in passato, uno strumento importante di risparmio, in particolare per persone anziane e piccoli e piccolissimi risparmiatori. Ma decorsi 10 anni dalla data di scadenza il diritto al rimborso si prescrive con la conseguente definitiva perdita del proprio denaro; moltissimi  i risparmiatori che si sono rivolti ad Adiconsum lamentando la completa assenza di informazioni da parte di Poste Italiane e dunque la perdita del capitale investito. Su segnalazione di Adiconsum,  l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato (Antitrust), con il provvedimento PS11287, ha sanzionato Poste italiane per 1,4 milioni di euro  perché  ha omesso e/o formulato in modo ingannevole informazioni essenziali relative ai termini di scadenza e di prescrizione dei titoli. La condotta di Poste è stata ritenuta dall’Antitrust idonea ad indurre in errore il consumatore” perché ha omesso  di informare preventivamente – e in maniera adeguata – i titolari di Buoni prossimi alla scadenza del termine di prescrizione, causando il mancato rimborso dei relativi importi. L’Autorità ha dunque appurato la violazione dei  “doveri di diligenza professionale  ragionevolmente esigibili da Poste in base ai principi generali di correttezza e di buona fede.” Una vittoria importante per i risparmiatori:  l’Autorità finalmente riconosce e sanziona una condotta scorretta più volte denunciata da Adiconsum, aprendo una nuova strada di tutela per tutti i consumatori coinvolti.  Adiconsum Marche è pronta ad intervenire al fianco dei risparmiatori che hanno perso il proprio denaro a causa dell’assenza di informazioni da parte di Poste Italiane ed invita tutti gli utenti a rivolgersi agli sportelli dell’Associazione per ottenere la giusta tutela.
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09/11/2022 Cgil Cisl Uil Marche su mobilità sanitaria e liste attesa: le Marche spendono di più e curano meno
I dati Agenas, elaborati da Ires Cgil, fotografano una situazione della sanità marchigiana davvero preoccupante. Tra il 2020 e 2021 aumentano i volumi e i valori economici della mobilità sanitaria interregionale delle prestazioni di ricovero. In particolare, dopo il crollo del 2020, nelle Marche si evidenzia un forte aumento dei costi per la mobilità passiva (+16,3%), ovvero della spesa effettuata per i propri pazienti verso Strutture Sanitarie, pubbliche e private, fuori dalla regione di residenza. Molto meno accentuato risulta invece l’incremento dei valori economici per la mobilità attiva (+3,7%). Il saldo complessivo nel 2021 è di -21,1 mln di euro. Entrando nello specifico della mobilità passiva, nel 2021 i dati mostrano una forte componente di spesa per mobilità c.d. evitabile, 48,2 mln di euro (48,1% del valore complessivo), ossia per casi di ricovero effettuati fuori regione per ottenere prestazioni disponibili anche sul territorio di residenza. Mentre il valore di spesa per la mobilità c.d. accettabile – ricoveri per i quali la mobilità interregionale si rende necessaria per l’alta specializzazione delle cure richieste – ammonta a 35,7 mln di euro (35,6% del valore complessivo). Meno accentuato il valore della cosiddetta mobilità apparente (16,3 mln di euro), che rappresenta le prestazioni di ricovero riferita ai domiciliati fuori regione. Considerando i costi pro-capite per la mobilità passiva, le Marche detengono la maglia nera rispetto alle altre Regioni d’Italia: per la mobilità accettabile le Marche registrano un costo di 23,8 euro pro-capite, che sale a 32,2 euro pro-capite per la mobilità evitabile; valori più alti rispetto all’Italia nel complesso (13,7 euro pro-capite per mobilità accettabile – 18,9 euro pro-capite per mobilità evitabile). Il focus sugli interventi di chirurgia oncologica mostrano che nel 2021, nelle Marche, 1.009 pazienti (15,72 % del totale dei pazienti marchigiani che ha fatto un intervento di chirurgia oncologica) si sono rivolti presso strutture fuori regione. Di fatto, le Marche mostrano un indice di fuga più elevato rispetto all’Italia in generale.  “Le Marche spendono di più e curano meno”, è chiaro che c’è qualcosa che non funziona, non è così che si garantisce il diritto alla salute.   I cittadini marchigiani hanno il diritto di potersi curare nella propria regione, ma per garantire questo è necessario avere una rete ospedaliera efficiente ed un’adeguata assistenza territoriale, che siano in grado di soddisfare i requisiti di qualità. Anche le liste di attesa per gli interventi non è un dato trascurabile se si vuole evitare la fuga fuori Regione. L’altro dato inquietante, che merita attenzione è l’alta percentuale di chi si rivolge al privato convenzionato. Per  Cgil Cisl e Uil Marche, «questa è una problematica che si continua a sottovalutare a danno soprattutto delle persone più fragili e svantaggiate. La sanità deve essere per tutti e non privilegio concesso solo a chi ha sufficienti disponibilità economiche. I marchigiani hanno bisogno di avere strutture di qualità in cui curarsi, con la certezza dei tempi, sarebbe utile che l’impegno che la regione sta mettendo per riorganizzare “le “strutture di comando” del servizio sanitario entro la fine dell’anno, lo mettesse anche per migliorare i servizi e risolvere i problemi che i cittadini vivono sulla loro pelle.»     LISTE DI ATTESA I dati sulla mobilità trovano parziale riscontro anche in un indicatore come quello dei tempi di attesa. Nel dettaglio, osservando il rispetto dei tempi di attesa per interventi di classe A per tipologia di struttura, emerge che nelle strutture pubbliche marchigiane il 67,1% dei pazienti effettua l’intervento entro 30 giorni dalla prenotazione, contro il 92,8% di quelli che vengono gestiti dalle strutture private accreditate. Tra i due dati si rileva dunque un differenziale di oltre 25 punti percentuale, tra i più alti a livello regionale.   Rispetto tempi di attesa di 30 giorni per gli interventi di classe A per tumori maligni - anno 2021   Regione Privato accreditato   Pubblico P.a. Bolzano - 95,9% Veneto 97,6% 90,9% Valle d'Aosta   89,2% Toscana 87,5% 86,2% Molise 100,0% 84,8% Calabria 92,8% 84,6% Abruzzo 91,0% 79,2% Sicilia 80,0% 76,8% Basilicata - 76,2% Emilia-Romagna 97,0% 71,5% Lombardia 81,1% 70,7% Lazio 71,3% 68,5% Marche 92,8% 67,1% Piemonte 49,2% 65,5% Friuli Venezia Giulia 73,2% 64,9% Campania 96,7% 63,5% Puglia 90,4% 60,6% Liguria 62,9% 60,1% Umbria 96,2% 58,4% P.a. Trento 33,3% 55,4% Sardegna 92,5% 47,8% Fonte: elab. IRES Cgil Marche su dati
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09/11/2022 Politiche giovanili Comune di Senigallia, Cisl:" Non servono azioni spot, serve una città a misura di giovani"
Ancora una volta le politiche giovanili tornano al centro del dibattito nel Comune di Senigallia.«Avevamo sollecitato mesi fa l’avvio di un tavolo di programmazione sociale che coinvolgendo tutti gli attori, pubblici e privati e terzo settore, interessati alle politiche giovanili nel Comune di Senigallia, si delineassero le linee per un nuovo welfare attento ai giovani . - sottolinea Giovanni Giovanelli, Cisl Senigallia - Siamo convinti che solo una forte ed incisiva programmazione possa affrontare i temi che riguardo i giovani. Non solo controllo e prevenzione ma un impegno a 360 gradi che superando iniziative che curano il sintomo e non la causa, si implementino iniziative e spazi per i giovani. Orientamento al lavoro, qualità del lavoro estivo, contrasto al lavoro irregolare, spazi per il tempo libero, formazione e prevenzione sulle questioni delle dipendenze possono diventare alcuni dei caposaldi di un rinnovato welfare che accompagni i giovani in questa delicato momento sociale.» «Siamo certi che grazie alla regia del Sindaco e dell’Sssessore alle politiche giovanili si renda fattibile l’avvio di un nuovo modello di politiche giovanili che riporti al centro i giovani con le loro esigenze e richieste. - conclude Giovanelli -  Non servono solo azioni spot come quella dei controlli per prevenire il vandalismo ma occorre prevenire il disagio in tutte le sue manifestazioni, valorizzare i giovani e promuovere una città a misura di giovani.»  
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07/11/2022 Per una Pubblica Amministrazione sempre più al servizio dei cittadini: la Cisl FP Marche incontra il Segretario Generale Nazionale Maurizio Petriccioli
La  Cisl FP Marche incontra il Segretario Generale Maurizio Petriccioli mercoledì 9 novembre 2022 alle ore 15.00 presso il Conference Center di Ancona (Padiglione D1) per affrontare le molteplici problematiche aperte in questa delicata fase finale dell'anno: dalla applicazione dei contratti nazionali 2019/2021 firmati recentemente, alla riforma del sistema sanitario regionale, al ruolo partecipativo delle Rsu e dei lavoratori per una Pubblica Amministrazione marchigiana in grado di coniugare la valorizzazione dei professionisti del pubblico impiego con servizi in grado di dare risposte alle istanze dei cittadini. La Cisl FP Marche, primo sindacato del pubblico impiego, ritiene infatti fondamentale, nel comparto sanità, soggetto in queste settimane a delicati passaggi legati alla nuova legge regionale di riordino, come nelle Funzioni Centrali e Funzioni Locali, rilanciare il protagonismo delle rappresentanze elette dai lavoratori nell'aprile scorso, valorizzando gli strumenti partecipativi previsti dai nuovi CCNL in un’ottica di sindacato di prossimità. Una particolare attenzione sarà inoltre posta ai lavoratori della sanità privata non ospedaliera, senza contratto nazionale da quattordici anni, e più in generale ai lavoratori del terzo settore spesso operanti con contratti precari in settori nevralgici per l'assistenza, ove permangono purtroppo anche casi di dumping contrattuale.   Grazie al contributo del Segretario Generale Nazionale Maurizio Petriccioli, verranno elaborate le linee guida regionali per affrontare, comparto per comparto, le problematiche aperte per il rilancio dell'azione sindacale e del protagonismo delle piattaforme programmatiche Cisl, tese, come sempre, ad allargare la fruizione dei diritti dei lavoratori con la contrattazione ed il confronto. «Nelle Marche i servizi pubblici, in questi anni, hanno rappresentato un importante elemento di tenuta sociale, non solo nei drammatici momenti della crisi pandemica, ed ora devono divenire protagonisti dei grandi cambiamenti innescati anche dal PNRR» dichiara Luca Talevi, Reggente Cisl FP Marche.  
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04/11/2022 Quale futuro per lo scalo di Falconara? Luci e ombre del piano nazionale degli aeroporti
Nel recente Piano Nazionale degli Aeroporti redatto dall’Enac, l’aeroporto di Ancona/Falconara si colloca tra quelli a scarso traffico, registrando un numero di passeggeri annui al di sotto delle 500.000 unità.  Se consideriamo che tale dato si riferisce ai traffici del 2019 e che, a causa della pandemia, si è drasticamente ridotto negli anni 2020 -2021, dobbiamo inevitabilmente constatare che la nostra infrastruttura sta piano piano uscendo dal radar degli aeroporti che lo Snit (Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti) aveva individuato di “rilevanza nazionale”. Le analisi dei bisogni del territorio, inoltre, identifica il nostro aeroporto scarsamente accessibile sia a livello infrastrutturale/intermodale sia nella capacità di connettere le Marche ai principali aeroporti internazionali di Roma e Milano.  Malgrado le potenzialità in termini di numero di passeggeri che prevede, a seconda di diversi scenari macroeconomici/geopolitici e di sostenibilità, un aumento dal 30 al 40% da qui al 2035, la brutta notizia è che l’Aeroporto delle Marche, così come strutturato in termini di capacità infrastrutturale, potrà presentare delle criticità sia lato “airside” sia lato “terminal” nel far fronte alla crescita di domanda, con il reale pericolo di perdere voli e passeggeri a favore degli scali vicini. Da qui, la necessità di prevedere sin da subito interventi mirati a sostenere tale crescita pianificando azioni che siano in grado di potenziare i livelli di funzionalità dello scalo e la capacità in termini di flusso di movimenti di aerei, di passeggeri e di merci.  I finanziamenti del PNRR, se ben veicolati con progetti specifici a supportare una migliore infrastrutturazione dello scalo attraverso, ad esempio, il potenziamento del sistema di controllo del traffico aereo, la digitalizzazione delle procedure di imbarco, la valorizzazione dell’integrazione intermodale con ferrovia e porto, potrebbero costituire un toccasana non solo per l’aeroporto stesso, ma per l’intera economia marchigiana. È noto, infatti, come la spesa per le infrastrutture abbia un effetto moltiplicatore che genera un ritorno economico nettamente superiore in termini di aumento del Pil e dell’occupazione.  La proposta del Piano di creare reti territoriali omogenee individuando nello scalo marchigiano l’aeroporto capofila della cosiddetta “rete centrale” che includerebbe anche Perugia e Pescara potrebbe modificarne l’attuale assetto, integrando ai collegamenti già esistenti una serie di “link” da e per il territorio circostante  oltre che da e per i maggiori hub nazionali di Roma e Milano, attraverso l’implementazione di soluzioni innovative idonee alla “micro-connettività”, tra cui l’utilizzo di aerei ibridi-elettrici per percorrenze di corto raggio fino ai 500 Km.  Un futuro possibile? Si, se la Regione saprà cogliere le opportunità di ammodernamento e potenziamento del nostro scalo attraverso le risorse del PNRR e solo se sarà in grado di mantenere saldamente la posizione di “capofila” nei confronti soprattutto dello scalo abruzzese che, ad oggi, è allo stesso nostro livello ma che, in prospettiva, ha potenzialità di mercato entro il 2035 in crescita dal 63 al 90%.  Rassicuranti, invece, le dinamiche relative alla movimentazione delle merci; l’aeroporto in tal senso rientra tra gli aeroporti strategici di seconda fascia con valori gestiti relativamente di rilievo e con prospettive di sviluppo ulteriore qualora si concretizzasse il progetto “Amazon”.  Il piano industriale in fase di elaborazione, di cui le linee guida sono state esposte oggi alle Organizzazioni Sindacali, vede l’attuale management indirizzare l’azione verso 4 capisaldi di sviluppo:  1)     Confronto con l’Unione Europea al fine di individuare soluzioni per il completamento del risanamento aziendale; 2)     Interazioni con le compagnie aeree per il recupero di quote di mercato (collaborazioni con il sistema crocieristico, continuità territoriale, bandi regionali, etc); 3)     Monitoraggio nel breve termine della continuità aziendale da un punto di vista di redditività del capitale e sotto l’aspetto della sostenibilità economica finanziaria; 4)     Gestione organizzativa del periodo invernale con applicazione degli ammortizzatori sociali per sopperire al calo della produzione (voli) e per sostenere il bilancio aziendale.  «Non si può che prendere atto della cautela e del realismo con cui si sono comunicati i propositi di sviluppo: l’indeterminatezza dello scenario complessivo del trasporto aereo lo impone. Non sono, in ogni caso, determinati gli investimenti necessari nell’infrastrutture, imprescindibili per un rilancio definitivo dell’aeroporto» dichiara Daniela Rossi, Segretaria Generale Fit Cisl Marche.
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04/11/2022 Concorsi Regione Marche per categorie B-C-D. Quasi 6 mila le domande per 38 posti. Al via il corso di formazione Cisl Fp Marche in preparazione alle prove
Sono quasi seimila le domande di partecipazione ai tre concorsi indetti dalla Regione Marche per complessivi trentotto nuovi posti di lavoro così suddivisi: cinque posti di collaboratore ai servizi di supporto, Categoria B, sei  posti di assistente amministrativo contabile, Categoria C, ventisette  posti di Funzionario Amministrativo e Finanziario , Categoria D. I concorsi si inseriscono in un contesto teso, nell'ultimo triennio, dopo anni di blocco delle assunzioni, ad avviare un rinnovamento  della pubblica amministrazione, garantendo il necessario turn -over all'interno di realtà ove molte professionalità sono andate in pensione grazie anche a “Quota 100” e necessitano nuove competenze e professionalità legate anche a progettualità ( vedi per esempio  PNRR ) fondamentali per lo sviluppo del territorio. «Con l'obiettivo di supportare i partecipanti alla preparazione delle prove concorsuali - sottolinea Luca Talevi Reggente Cisl Fp Marche -  abbiamo organizzato, con modalità videoconferenza, un corso di formazione di 24 ore in cui saranno affrontate importanti materie quali: Diritto Costituzionale ed Amministrativo, Disciplina del pubblico impiego, Statuto ed organizzazione Regione Marche, normativa sulla trasparenza, Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, Reati contro la pubblica amministrazione. I docenti sono: gli Avvocati Paolo Campanati e Luca Emili e la dott.ssa Angela D'Errico.» Per ulteriori informazioni va inviata una mail alla referente organizzativa del corso all'indirizzo di posta elettronica: s.cristofanelli@cisl.it
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03/11/2022 Si al Gestore Pubblico unico dell’Igiene ambientale: nell’imminenza definire prima le tutele per i lavoratori
La Fit Cisl Marche, nell’imminenza della revisione del Piano Regionale di gestione dei Rifiuti, della definizione di Piani d’ambito dei bacini provinciali e dell’emanazione di delibere di affidamento del servizio di raccolta, trasporto dei rifiuti e spazzamento, ritiene necessario evidenziare alcuni temi salienti che devono trovare “cittadinanza” nei documenti suddetti. «Se è vero che un processo di razionalizzazione del servizio di gestione dei rifiuti a livello provinciale porterà significativi vantaggi per la collettività, è anche necessario e definire meglio le tutele per i lavoratori che vi operano» dichiarano Daniela Rossi, Segretaria Generale Fit Cisl Marche, e Claudio Giuliani, Segretario Regionale Fit Cisl Marche. Nello specifico: ·        Un incontrovertibile cenno alle politiche/azioni virtuose di salvaguardia della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori da applicare, in considerazione della specifica e usurante metodologia di raccolta di rifiuti scelta dall’Ata (Porta a Porta); necessaria la sottoscrizione di un protocollo di intesa (vedasi a tal fine gli atti legislativi regionali e i protocolli in materia sottoscritti fra OO.SS e Regione Toscana, per esempio); ·        Un riferimento esplicito riguardo l’applicazione del ccnl di riferimento per questo settore merceologico, ovvero il contratto di settore dell’igiene ambientale sottoscritto con Utilitalia, fise, etc; ·        Il richiamo all’applicazione della clausola sociale, prevista dal ccnl dell’igiene ambientale, per tutti i dipendenti, sia del Personale Operativo che Amministrativo; ·        Una puntuale definizione delle politiche di investimenti in mezzi ed attrezzature all’avanguardia che siano mirati a ridurre al minimo la gravosità del lavoro degli operatori ecologici nella loro totalità.   La Fit Cisl Marche è pronta a confrontarsi con l’Assessore Stefanio Aguzzi e gli organismi deliberanti delle Ata provinciali della Regione. La definizione di protocolli che salvaguardino il lavoro non sono più procrastinabili; perciò ci auguriamo, che si possano definire linee guida che traguardino gli obbiettivi prefissati. In assenza sarà indifferibile la mobilitazione di tutti i lavoratori interessati.  
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28/10/2022 Flaei Cisl Marche in testa alle preferenze ottenute nel rinnovo delle assemblee dei delegati dei fondi previdenziali di categoria
Nei giorni scorsi si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle assemblee dei delegati di PEGASO e FOPEN, Fondi Pensione Complementari per i lavoratori del settore elettrico. La Segreteria Flaei Cisl Marche desidera esprimere il più sincero ringraziamento e la profonda gratitudine per la fiducia e la preferenza ricevuta da tutte le elettrici ed elettori dei Fondi previdenziali di categoria marchigiani, iscritti e non al nostro Sindacato di categoria. «Previdenza non è prudenza, ma lungimiranza, recitava lo slogan messo in campo per queste elezioni. La lungimiranza si è concretizzata anche nel preferire la lista della Flaei Cisl quale rappresentanza privilegiata nell’organo di indirizzo generale dei Fondi - dichiara Dalverio Dafne, Segretario Generale Flaei Cisl Marche -. Il 45,5% di preferenze alla lista FLAEI/FEMCA in PEGASO e il 69,3% alla lista FLAEI in FOPEN (dato marchigiano), ci ripagano dell'impegno, della vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori del settore elettrico, nonché della competenza della Flaei Cisl in questa regione. L'energia, la passione e le persone sono un connubio sempre vincente».  
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24/10/2022 Alluvione Valle Misa e Nevola, le richieste di Cgil Cisl Uil Senigallia:” Confronto immediato per dare risposte”
E’ passato un mese, dalla tremenda e tragica alluvione che ha colpito pesantemente il territorio della valle Misa e Nevola per arrivare all’entroterra e agli appennini.  Superata la prima fase dell’emergenza grazie all’apporto di tanti volontari, dei Vigli del fuoco della Protezione civile   e all’impegno delle amministrazioni comunali, rimangono profonde ferite sociali economiche.  «Ora è giunto il momento di avviare un confronto partecipato per rispondere alle emergenze e alle criticità date dall’alluvione - sostengono Daria Raffaelli, Cgil Senigallia  - Giovanni Giovanelli, Cisl Senigallia -  Pasquale Bencivenga, Uil Senigallia - Giordano Mancinelli, Spi Cgil Senigallia  - Carlo Zezza,  Fnp Cisl Carlo Zezza -  chiediamo pertanto alle singole amministrazioni comunali e in forma associata (come gli Ats) e alle autorità preposte, sia per la gestione della emergenza che per salvaguardia e alla manutenzione ordinaria e straordinaria del bacino idrogeologico e montano di questo territorio, di avviare subito un confronto per definire le azioni che si intendono mettere in campo.»  «A nostro avviso riteniamo fondamentale sostenere le imprese che hanno avuto ingenti danni stanziando risorse immediate per la ripresa dell’attività produttiva e con congrui e ammortizzatori sociali per i lavoratori interessati. - proseguono -  Nessuno deve esser lasciato solo di fronte alle incombenze burocratiche post alluvione per tutte le informazioni documentazioni per la richiesta di risarcimento danni: chiediamo l’istituzione di uno sportello pubblico per l’assistenza alle famiglie e attività produttive colpite dall’alluvione.»  «Chiediamo di stanziare con urgenza risorse immediate per sostenere le famiglie i pensionati per affrontare le conseguenze dell’alluvione. Occorre immediatamente destinare risorse per la sospensione del pagamento mutui e affitti;degli obblighi fiscali per i proprietari che non incassano gli affitti a causa dell’alluvione;del pagamento delle utenze gas luce acqua e il pagamento tari. Contributo di sostegno economico in base ai componenti del nucleo familiare per affrontare le inevitabili ed indifferibili spese  sulla stregua del contributo per l’autonoma sistemazione. Esprimiamo tutte le nostre perplessità riguardo al modello B1: è di difficile compilazione; da riconsegnare con la stima presunta dei danni entro il 31 ottobre . Chiediamo di adottare per il risarcimento dei danni una semplice autocertificazione corredata di visura catastale dei mq dell’abitazione danneggiata e applicando per il risarcimento il prezziario regionale.   Il modello B1 da compilare peraltro entro il 31 ottobre è assurdo.  Si  deve garantire almeno il rimborso di un  mezzi di locomozione (autovettura e scooter), almeno uno per nucleo familiare.  Per quanto riguarda l’emergenza ambientale e il dissesto idrogeologico è chiaro che gli interventi per la messa in sicurezza non sono più rinviabili e si devono superare tutti gli intoppi burocratici e snellire l’avvio delle opere di conservazione e manutenzione del sistema idrogeologico. - rilanciano i sindacati  -  Serve un adeguamento piani di prevenzione per allagamenti dei comuni lungo il fiume Misa e Nevola e adozione di un efficace piano di allarme della popolazione in caso di eventi alluvionali: adeguamento del contratto di fiume del Misa e Nevola; definizione degli interventi e del cronoprogramma degli interventi per la messa in sicurezza del bacino fluviale del Misa e del Nevola; istituzione di due tavoli i tecnici di monitoraggio uno per la messa in sicurezza del bacino idrogeologico del Misa nevola zona appenninica e  sub appenninica  e uno per il monitoraggio delle misure (economiche sociali) messe in campo per il sostegno alla popolazione e alle attività produttive.  - concludono - Siamo certi che solo con un metodo di confronto aperto e costruttivo che sappia raccogliere le istanze socio economiche rappresentante significativamente dalle organizzazioni sindacali si  supererà   questa delicatissima situazione.»     ·      
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24/10/2022 FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana SLC CGIL FISTEL CISL Marche: "Cda e Regione prendano provvedimenti subito"
  «Esprimiamo forte preoccupazione su ciò che sta avvenendo all’interno del CdA e della Regione Marche in relazione alla complessa situazione attuale della FORM (Filarmonica Marchigiana) - affermano SLC CGIL FISTEL CISL delle Marche, maggiormente rappresentative in FORM (Filarmonica Marchigiana) - Questa situazione, frutto di continue fibrillazioni politiche, rischia di minare le prospettive future della FORM, orchestra che, anziché essere valorizzata da chi dovrebbe sostenerla, viene depotenziata nel ruolo e nelle attività.» « Come sindacati di categoria  da tempo stiamo sollecitando il Consiglio di Amministrazione e la Regione ad affrontare tutti i nodi irrisolti, compresa la grave assenza da mesi della direzione artistica. Le potenzialità per un percorso di stabilità, rilancio e rinnovamento ci sono tutte, ma dobbiamo ripartire dal programma di lavoro di questi ultimi due anni. - rilanciano SLC CGIL FISTEL CISL delle Marche -  Non intendiamo interferire con le scelte artistiche, prerogative di altri soggetti competenti, ma vogliamo, in qualità di rappresentanti sindacali, che si faccia chiarezza e si proceda celermente con le nomine necessarie per riportare la situazione sotto controllo.» «Dopo il CdA del 20 ottobre scorso di cui non abbiamo ufficialmente contezza  - concludono i sindacati di categoria - abbiamo chiesto al Consiglio e alla Regione Marche di avere un incontro urgente, per conoscere l’esatto stato della situazione e le  intenzioni da parte di chi ha responsabilità politiche. In caso contrario valuteremo tutte le azioni necessarie a tutela dei professori d’orchestra della Filarmonica Marchigiana.»          
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24/10/2022 DIVERSETA’ generatori di solidarietà intergenerazionale a Macerata
Martedì 25 ottobre a partire dalle ore 9.30  a Macerata, presso la Domus San Giuliano, via Calcinelli 4, continua il ciclo di incontri promossi da Anteas Marche dal titolo "DIVERSETA'. Reti di scambio per l'invecchiamento attivo e il benessere intergenerazionale" nell'ambito del progetto "VIRIDEE. Visioni, resilienza, idee", progetto di rete promosso da Forum Terzo Settore, CSV Marche e Bottega del terzo Settore e finanziato dalla Regione Marche con risorse del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Ai lavori coordinati e conclusi da Cinzia Verdenelli, Progettazione Anteas Marche Aps, interverranno Umberto De Simoni, Presidente Anteas Marche , Prof.ssa Paola Persano, Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali Università di Macerata,  Elisa Marucci Rappresentante ambiti sociali 14-15-16-17. Al focus su “  Gli ambiti della intergenerazionalità: quali alleanze tra generazioni? “ porteranno il loro contributo la  Prof.ssa  Sabina Tombesi, Dirigente Scolastica Liceo artistico Giulio Cantalamessa di Macerata Anna Maria Foresi, Segretaria Regionale Fnp Cisl Marche, Giacomo Taccari, Vice Presidente G-Lab, Manuela Carloni Responsabile Auser, Marco Ciarulli Presidente Legambiente, Luigi Biagetti Presidente Regionale Acli. Sono previsti i saluti del Sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli,  del Responsabile progetto Viridee Roberto Paoletti  e di Giuliano Centoni Presidente IRCR Macerata. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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20/10/2022 Ammortizzatori emergenza alluvione Marche CGIL CISL UIL MARCHE “Serve un intervento legislativo del nuovo Governo”
A seguito dell’incontro con Ministero del Lavoro e Direzione generale dell’Inps, CGIL CISL UIL delle Marche valutano positivamente l’impegno dell’INPS a coprire le sospensioni dell’attività delle lavoratrici e dei lavoratori allargando ai trattamenti del Fondo d’integrazione salariale e dei Fondi bilaterali di solidarietà le facilitazioni per casi di eventi imprevisti già messe in campo per la Cassa Integrazione ordinaria, subito dopo l’alluvione che ha devastato le nostre comunità. Durante l’incontro, richiesto dalle stesse organizzazioni sindacali, era stata infatti rappresentata la questione della tutela sociale di quei lavoratori e datori che non rientrano nel campo di applicazione della cassa integrazione ordinaria, ad esempio operai a tempo determinato dell’agricoltura, lavoratori della pesca, lavoratori autonomi e domestici, lavoratori dipendenti impossibilitati a recarsi al lavoro. CGIL CISL UIL hanno inoltre richiesto la neutralizzazione delle settimane di cassa integrazione per l’evento alluvione, in quanto esso si somma ad una situazione di crisi preesistente e, soprattutto per alcuni settori, a possibili rischi connessi all’approvvigionamento di materie prime e all’aumento dei costi energetici. Su questo punto, pur non trascurando il segno di attenzione da parte del Ministero, i sindacati prendono atto con rammarico dell’impossibilità tecnica di intervenire a legislazione corrente. CGIL CISL UIL Marche chiedono con forza alla Regione Marche di sostenere l’iniziativa e di rinnovare la richiesta al nuovo Governo di un intervento legislativo specifico. Il sindacato da parte sua continuerà ad esercitare con forza la propria azione di tutela e rappresentanza affinché siano accolte le istanze di un territorio duramente colpito che deve e vuole ripartire dal lavoro. 
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20/10/2022 “Promuovere e generare salute”: ad Ancona screening gratuiti per fare insieme prevenzione
Sabato 22 ottobre alle ore 9.00, presso i Locali Distretto Sociale di piazza Salvo D’Acquisto, Ancona, sarà possibile sottoporsi a una serie di controlli gratuiti nell’ambito dell’iniziativa “Promuovere e generare salute”, nell’ambito del progetto VOLARE che coinvolge Fnp Cisl Marche - RLS Ancona, Cisl Ancona, Anteas Ancona, INRCA, Asur Marche 2 e Comune di Ancona. Lo screening prevede controlli cardiologici, rilevazione dei parametri vitali, screening del melanoma, monitoraggio della glicemia per la valutazione di intolleranze e del rischio diabete, misurazione della pressione arteriosa e sensibilizzazione sulle problematiche connesse alla demenza. Queste prestazioni saranno eseguite con la collaborazione dei reparti di Cardiologia e Dermatologia del Distretto Sanitario di Ancona, degli Infermieri di Comunità dell’Area Vasta 2, del reparto di Diabetologia dell’INRCA e degli psicologi e psicoterapeuti dell’INRCA. Anolf Ancona e Fnp Cisl Ancona comunicano la chiusura delle prenotazioni: il numero massimo di appuntamenti è stato infatti raggiunto nel giro di pochi giorni.  L’iniziativa è stata preceduta da un incontro pubblico che si terrà mercoledì 19 ottobre alle ore 15.30 presso la Sala del Centro di Aggregazione Giovanile in via Flavia, n.2 (incrocio via Ruggeri). Ai lavori, introdotti da Maria Rosaria Lucarelli della Segreteria RLS Fnp Cisl Ancona e moderati da Carmen Carotenuto, Fnp Cisl Marche, hanno partecipato Emma Capogrossi, Assessore ai Servizi Sociali e Salute del Comune di Ancona, il Dott. Mauro Silvestrini, professore ordinario di Neurologia del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica Universitaria Politecnica delle Marche e direttore della Clinica Neurologica del Dipartimento di Neuroscienze dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Torrette di Ancona, il Dott. Giovanni Renato Riccardi, Direttore U.O.C. Medicina Riabilitativa INRCA, la Dott.ssa Silvia Valenza, Psicologa e Psicoterapeuta INRCA, la Dott.ssa Patrizia D’Incecco del Distretto Sanitario AV2, e Alessandro Mancinelli, Responsabile della Cisl di Ancona. L’incontro ha affrontato i temi principali della prevenzione, a partire dai corretti stili di vita, fino ad occuparsi del benessere psicosociale e della prevenzione dei disturbi psicologi nell’anziano, ed ha sottolineato l’importanza della figura dell’infermiere di comunità come presidio di prevenzione nel territorio.
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18/10/2022 Modifiche unilaterali dei contratti e recesso dei gestori Adiconsum Marche: " Pratiche scorrette in violazione della normativa"
L’aumento incontrollato dei prezzi dell’energia e il conseguente incremento delle difficoltà economiche dei consumatori sono resi ancor più gravi da iniziative che alcuni operatori del settore energetico stanno intraprendendo, che si configurano come vere e proprie violazioni della regolazione di settore. Numerose sono le segnalazioni di consumatori ai nostri sportelli per violazioni dell’art. 3 del DL Aiuti Bis, principale novità nel contesto delle variazioni unilaterali di contratto, nonché per utilizzi impropri degli strumenti del recesso del venditore e della risoluzione per eccessiva onerosità. In sostanza, alcuni fornitori di energia elettrica o gas, approfittando del rincaro dei costi di approvvigionamento dell’energia, stanno inviando comunicazioni con le quali informano dell’applicazione di variazioni unilaterali del contratto, vietate dal suddetto art. 3 del DL Aiuti Bis (ora convertito dalla Legge n. 142 del 21-09-2022). Il governo ha previsto la sospensione delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale fino al 30 aprile 2023, pertanto i venditori di energia non possono applicare aumenti alle tariffe fino a quella data. Sempre fino al 30 aprile 2023 (comma 2) il decreto definisce “inefficaci” i preavvisi comunicati prima della data di entrata in vigore del decreto, a meno che le modifiche contrattuali si siano già perfezionate. Caso ancor più grave di condotta commerciale scorretta, che mira ad aggirare il divieto imposto dal decreto, è la pratica del recesso del gestore dal contratto di fornitura per eccessiva onerosità sopravvenuta. In questi casi la società di vendita invita il consumatore a sottoscrivere un nuovo contratto, avvisandolo che, in mancanza, il vecchio contratto verrà cessato e, di conseguenza, passerà per la luce al Servizio di maggior tutela e per il gas al Fornitore di ultima istanza, notoriamente più caro. In proposito si evidenzia che per i c.d. clienti di piccole dimensioni (domestici, bassa tensione, e altri usi elettrici e gas entro i limiti di 200.000 Smc), l’Arera (Autorità pubblica di Regolazione per l’Energia, Reti e Ambientea) ha stabilito che la facoltà di recesso in capo al venditore, qualora si tratti di contratti di mercato libero può essere esercitata solo se sia espressamente contemplata nel documento contrattuale, prevedendo un periodo di preavviso non inferiore a sei mesi. Nei numerosi casi che ci sono stati segnalati il recesso ha effetto quasi immediato, con la conseguenza che i consumatori vengono informati quando il contratto è stato già risolto dal gestore, con gravi pregiudizi per gli stessi. L’Associazione dei Consumatori Adiconsum Marche è pronta ad intervenire ogni qualvolta vengano adottate condotte lesive dei diritti dei consumatori e degli assetti del mercato, ed invita tutti gli utenti a rivolgersi agli sportelli dell’Associazione per segnalare i comportamenti scorretti ed ottenere la giusta tutela.
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17/10/2022 Ricostruzione post-sismica: Cgil Cisl Uil Marche chiedono attenzione al rilancio economico del cratere
La ricostruzione post sisma in centro Italia è ormai in una fase matura: negli ultimi due anni ha fatto registrare una realizzazione importante con l'apertura di oltre 10.000 cantieri nell' edilizia privata e un'accelerazione molto significativa negli interventi pubblici con 365 opere terminate. Cgil, Cisl e Uil delle Marche vogliono mettere in risalto questo risultato positivo nella gestione commissariale della ricostruzione, sottolineando, al tempo stesso, le esigenze di coniugare, alla ricostruzione fisica, misure di rilancio dello sviluppo economico nei territori coinvolti dagli eventi sismici. Il problema che adesso si pone è il passaggio dalla fase emergenziale a quella di amministrazione ordinaria. La caduta del governo Draghi, che aveva approvato lo scorso gennaio un disegno di legge delega per l’adozione del “Codice unico delle ricostruzioni”, ha impedito di coronare con l’approvazione in Parlamento un lavoro prezioso che ha rielaborato l’esperienza di sei modelli precedenti di ricostruzione. La proposta, approvata da tutti i gruppi parlamentari, ha previsto la creazione di uno specifico Dipartimento delegato alla ricostruzione sul piano nazionale, nell'ambito della Presidenza del Consiglio in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, con la possibilità di nomina di commissari straordinari per le ricostruzioni più complesse e l'introduzione di uno "stato di ricostruzione" che segue lo "stato di emergenza”, preparando un passaggio coordinato tra la prima assistenza alla popolazione con la gestione dello stato di emergenza affidati alla Protezione Civile, alla fase successiva con la piena responsabilità dei livelli regionali e locali. Il sistema proposto rischia ora di essere di essere messo in discussione facendo rinascere antiche e pericolose impostazioni dispersive e frammentarie o centralistiche e non partecipate. Fin dall'inizio l'opera della ricostruzione, che riguarda un danno nel complesso di circa 27 miliardi che con gli aggiornamenti inflazionistici viene oramai calcolato oltre 30 miliardi, è stato quello di affiancare agli aspetti fisici, territoriali e urbanistici quelli dello sviluppo economico. Come recita la conclusione di un rapporto OCSE – Università di Groningen sulle politiche di rinascita post-sismica, la chiave per la ripresa economica sociale sta nello sviluppo delle attività a più elevata intensità di conoscenza ed il sostegno alla crescita economica. Ora è arrivato il momento di affiancare alla ricostruzione fisica il sostegno al rilancio economico, assegnando un ruolo centrale al sistema scolastico, delle università e degli altri centri di trasferimento di innovazione e conoscenza. A tal fine, riteniamo fondamentale coinvolgere le organizzazioni di rappresentanza del mondo del lavoro, finora lasciate troppo a margine del processo di ricostruzione. Senza possibilità di produrre reddito e di esercitare diritto di cittadinanza non c'è la possibilità di permanenza sul territorio della popolazione. Altro punto qualificante è garantire che i finanziamenti alle aziende abbiano ricadute virtuose per i lavoratori, implementando tutte le forme di contrattazione volte a rafforzare i diritti negoziali, anche sotto forma di misure di welfare aziendale. L'esperienza commissariale ha visto l'impostazione del cosiddetto CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo); sulla scorta del CIS è stato poi elaborato il Fondo Complementare area sisma 2009-2016, riuscendo a ricavare nell'ambito del dell'intervento straordinario PNRR un fondo di 1780 milioni, di cui 1080 riferiti alla ricostruzione pubblica delle città e 700 milioni riferiti allo sviluppo economico. Sulle basi del Fondo complementare, intrecciate alle politiche comunitarie che hanno le medesime priorità del PNRR, bisogna insistere nel futuro. Bisognerà infine bilanciare il rapporto che riguarda le Agenzie nazionali, (Casa Italia, la Protezione Civile i vari Ministeri) con il Parlamento per quello che riguarda l'aggiornamento e monitoraggio ed il finanziamento futuro della ricostruzione, per adesso finanziata per circa 17 miliardi sui circa 30 necessari. L'altro livello fondamentale, in una logica sussidiaria, è il passaggio alla fase ordinaria della ricostruzione, che incentra nelle Regioni e nei Comuni la fase programmatica di indirizzo dello sviluppo economico. Come Cgil, Cisl e Uil delle Marche auspichiamo quindi che il nuovo Parlamento e il nuovo Governo lavorino per mantenere un impianto i cui risultati siano convincenti e alla creazione di uno strumento pronto per ogni evenienza calamitosa e capace di organizzare in maniera efficiente il livello centrale e le sue complesse ramificazioni con quello locale che, finita l'emergenza, ridiventi protagonista degli indirizzi dello sviluppo. Il tema della ricostruzione è indissolubilmente legato allo sviluppo e alla conseguente sopravvivenza delle aree interne della nostra regione, pertanto deve essere attenzionato costantemente e alimentato con approfondimenti ed iniziative. Ne va del futuro dell’intera nostra regione.
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17/10/2022 17 Ottobre 2022 Giornata Mondiale della lotta contro la povertà – Al via l'Osservatorio sulle vulnerabilità promosso dall' Alleanza contro la Povertà nelle Marche
L’Alleanza contro la Povertà nelle Marche nasce a Loreto il 17 Ottobre del 2015, nella ricorrenza della Giornata mondiale di lotta contro la povertà indetta dall’ONU nel dicembre del 1992. E’ un’alleanza di scopo, e come a livello nazionale, raggruppa un insieme di soggetti sociali che hanno deciso di unirsi per contribuire alla costruzione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta nella nostra Regione. Oggi ne fanno parte: ACLI Marche ▪ CARITAS Marche ▪ CISL Marche ▪ CGIL Marche ▪ UIL Marche - Forum Regionale Terzo Settore ▪ CSV Marche ▪ Confcooperative Marche ▪ LegaCoop Marche ▪ Adiconsum Marche ▪ Arci Marche ▪ Gruppi di Volontariato Vincenziano ▪ Banco Alimentare ▪ Save the children ▪ Ordine Assistenti Sociali Marche. L’obiettivo dell’Alleanza contro la Povertà nelle Marche è quello di mettere a punto specifiche misure per contrastare la povertà assoluta e quindi l’esclusione economica e sociale e di costruire un sistema stabile di relazioni tra soggetti delle istituzioni pubbliche, terzo settore e forze sociali e non solo,« perché siamo convinti che nessuna risposta realmente efficace si potrà avere senza questa necessaria costruzione di una rete attiva sul territorio tra pubblico e privato sociale, forze sociali, mondo produttivo e non solo, che insieme collaborino al reinserimento sociale delle famiglie in difficoltà, sotto la soglia della povertà. - sottolinea Fabio Corradini, portavoce Alleanza contro la Povertà nelle Marche -  Come anticipato nel semiario del 23 giugno scors, promosso d’intesa con la Regione Marche, grazie al lavoro svolto da Andrea Tondi  della Caritas Marche, Marco Amichetti, di CGIL Marche e Carmen Carotenuto di CISL Marche, abbiamo realizzato il primo Report 2022 (dati riferiti al periodo 2019- 2021) dell'Osservatorio sulle Vulnerabilità nelle Marche che abbiamo fortemente voluto per monitorare, osservare e studiare l’andamento delle povertà ed i nuovi rischi sociali che si annidano sul territorio regionale, rendendo vulnerabili e ancor più fragili cittadini e famiglie.» Sono stati selezionati degli indicatori al fine di fornire elementi utili e validi per una lettura annuale dell’evoluzione del  fenomeno povertà  a supporto di proposte e scelte progettuali e programmatiche da poter condividere con i soggetti interessati coinvolti, prima tra tutti la Regione Marche. Tali indicatori rispondono ad alcuni criteri specifici: •  disponibilità dell’informazione su banche dati accessibili (es. Istat, Inps, Mef); •  reperibilità dell’informazione in archi temporali; •  coerenza della struttura per evitare quanto più possibile una sovrapposizione tra i vari indicatori elementari; •  utilità per realizzare focus di approfondimento su specifici argomenti Tra i dati più significativi che emergono dal Report 2022, rispetto all'area lavoro, nel triennio 2021-2019 gli occupati nelle Marche sono scesi a -15.930 unità, in prevalenza donne con -11.183. Dal lato della qualità del lavoro, emerge che la tipologia maggiormente presente nelle assunzioni è il contratto a termine, che nel triennio rappresenta sempre una quota superiore al 38% (dati Istat e INPS). Allo stesso tempo le ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate nel corso del triennio presentano dati molto altalenanti: 14.396.619 ore nel 2019, 102.206.439 ore nel 2020, rispetto al 2021 con 59.818.216 ore. Il dato del 2020 è inconsueto rispetto agli anni precedenti e contribuisce a mostrare quale sia stato l’effetto della pandemia sull’intensità di impiego del fattore lavoro, di fatto diminuite nel 2021 (dati INPS). Secondo i dati dell’area cosidetta trasversale (socio lavorativa) dal punto di vista demografico si evince che la popolazione marchigiana invecchia, gli over 64 nel 2021 sono 381.162, il 25,8% della popolazione e l’indice di dipendenza anziani (ossia il rapporto tra ultra 65enni e popolazione attiva) è in crescita, difatti dal 39,8% del 2019 si è passati al 40,8% del 2021 (dati Istat). Secondo i dati dell’area sociale (dati INPS e ISTAT) i nuclei richiedenti almeno una mensilità del reddito di cittadinanza sono in aumento: da 14.180 del 2019, si è passati a 19.005 del 2020, a 20.045 del 2021 (+5.865 variazione tra 2021-2019) e l’incidenza di coloro che vivono in famiglie in povertà relativa è lievemente in calo, in media nel triennio rappresentano il 13% (-1,8% variazione tra 2021-2019). Nel complesso i dati demografici e quelli sui redditi attestano un progressivo invecchiamento della popolazione ed un impoverimento sia per la popolazione attiva che anziana, con effetti significativi che comportano  alla rinuncia ad un’adeguata alimentazione, in quanto in media solo il 20,2% della popolazione dai sei anni in su fa pasti completi con frutta e verdura, ed una progressiva rinuncia alle prestazioni sanitarie passando dal 6,9% del 2019 all’11,3% del 2021 (variazione tra il 2021- 2019 del 4,4%). Per l’area dell’abitare, dai dati raccolti presso i Centri di Ascolto Caritas si evince un aumento significativo dei senza fissa dimora: dal 2019 al 2021 hanno osservato una crescita del 13,6%. «Come Alleanza contro la Povertà nelle Marche, siamo convinti che la vera sfida che ci attende è quella di fare tutti gli sforzi possibili per cercare di collaborare, fare sistema, per creare una rete virtuosa volta a contrastare la povertà e migliorare la qualità della vita di famiglie e cittadini marchigiani, costruendo un “modello” d’intervento condiviso da promuovere insieme, Istituzioni Pubbliche, terzo settore, forze sociali ed altri attori interessati. - rilancia e conclude Fabio Corradini - E’ nostra intenzione organizzare al più presto, sempre d’intesa con la Regione Marche, un seminario di studio ed approfondimento su quanto emerge dal questo primo Report per avviare subito il percorso sopra descritto, che ci deve portare a valutare quali azioni mettere in atto congiuntamente per contrastare il fenomeno della povertà e dare un concreto aiuto alle famiglie in difficoltà.».        
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17/10/2022 Legge sulla non autosufficienza: una risposta ai bisogni di 70.000 anziani marchigiani
In un Paese che invecchia ed invecchierà sempre di più, l’invecchiamento attivo e la Non Autosufficienza rappresentano due temi centrali nelle politiche a favore degli anziani. Da questa consapevolezza – dichiarano SPI-Cgil FNP-Cisl UILP-Uil Marche – nasceva circa venti anni fa la mobilitazione sindacale che oggi finalmente ha portato prima all’impegno nella missione 5 del PNRR di approvare una legge delega sulla Non Autosufficienza e, quindi, lo scorso 11 ottobre, all’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del disegno di legge in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti. Nelle Marche - sottolineano SPI-Cgil FNP-Cisl UILP-Uil Marche - significa poter dare risposte ai circa 70.000 anziani non autosufficienti e alle loro famiglie. Significa non lasciare sole intere famiglie, le donne in particolare, che si trovano ad affrontare quotidianamente, spesso da sole, senza l’appoggio di servizi assistenziali, sociosanitari e sanitari adeguati, i grandi disagi, le sofferenze e il rischio di impoverimento che la non autosufficienza porta con sé, senza informazioni, senza sostegni, senza assistenza domiciliare. La legge, che ora dovrà essere approvata da Camera e Senato, tratta non solo la non autosufficienza, ma anche l’invecchiamento attivo, il rafforzamento dei servizi sociali territoriali, la riforma delle RSA e il tema dei Caregiver. Se, come recita il DM 77 – precisano SPI-Cgil FNP-Cisl UILP-Uil Marche - la casa dovrà sempre più configurarsi come primo e privilegiato luogo di cura, dovranno essere messi in campo interventi molto significativi, considerato che i marchigiani non autosufficienti attualmente già in casa sono la maggior parte. Basti pensare che gli ospiti delle RSA, delle Residenze Protette, delle Case di Riposo, autorizzate e convenzionate non arrivano a 9.200. Anziani che sono – sì - a casa, ma senza assistenza domiciliare integrata, che nella nostra regione copre il 3,5% della popolazione per 20 ore l’anno. Fondamentale, pertanto, perseguire una vera integrazione socio-sanitaria: obiettivo che, insieme a tutte le tematiche che attengono alla salute degli anziani, sia in termini di prevenzione, che in termini di assistenza continueranno ad essere al centro delle proposte sulle quali SPI-Cgil FNP-Cisl UILP-Uil Marche chiedono da tempo di avviare un reale ed efficace confronto con la Regione.
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10/10/2022 Whirlpool: mobilitazioni proseguiranno fino all’apertura di un confronto
Il coordinamento unitario del 3 ottobre 2022, preso atto dell’alta adesione agli scioperi avuta nelle settimane scorse in tutti i siti del gruppo immediatamente dopo la decisione di Whirlpool di non presentarsi al tavolo convocato dal Ministero dello Sviluppo economico, ha deciso di continuare con le mobilitazioni fino a quando Whirlpool non avrà accettato un confronto dove presentare i termini dell’annunciata vendita del gruppo Emea. È inaccettabile che la multinazionale rifiuti il confronto con le delegazioni sindacali e con il governo Italiano. I lavoratori di Whirlpool non possono legare la conoscenza del proprio futuro occupazionale alle logiche speculative della finanza. La decisione di Whirlpool potrebbe indebolire l’intero comparto dell’elettrodomestico in Italia, per questo chiediamo al futuro Governo di intervenire per dichiarare il settore degli elettrodomestici strategico e per esercitare poteri straordinari nella vicenda Whirlpool. Nel dare seguito alle mobilitazioni indette dal Coordinamento Nazionale, le RSU Fim Fiom e Uilm dei siti Whirlpool di Fabriano congiuntamente con le Segreterie Territoriali hanno deciso di proclamare il giorno 13 ottobre 2 ore di sciopero e un’assemblea pubblica alle 10,00 davanti alla sede Whirlpool di Fabriano.  All’assemblea pubblica dei lavoratori della Whirlpool, la delegazione sindacale, invitano a partecipare i sindaci e i parlamentari del territorio, le comunità locali e la Regione Marche.
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10/10/2022 Tod’s Monteprandone: la Femca Cisl ha vinto le elezioni RSU
Alle elezioni per il rinnovo della RSU presso lo stabilimento Tod’s di Monteprandone, che si sono svolte il 4 ottobre, la FEMCA CISL Marche ha ottenuto la maggioranza relativa dei consensi, affermandosi come primo sindacato con 28 voti rispetto ai 25 della UILTEC UIL e ai 19 della FILCTEM CGIL.  Adesso anche a Monteprandone la FEMCA può vantare un rappresentante sindacale, Gianfilippo Dezi, che insieme all’altro candidato Remo Miniscalco, hanno permesso di raggiungere un ottimo risultato.  Grazie ad entrambi i candidati, ai lavoratori che ci hanno dato fiducia e hanno scelto di sostenerci. Siamo felici - commenta Andrea Migliori della FEMCA Marche - del risultato ottenuto, ma questo è l’inizio di un percorso che come FEMCA abbiamo avviato in tutto il gruppo Tod’s, il nostro sindacato vuole mettere in rete le diverse realtà del gruppo e avviare un percorso di crescita sindacale che vede al centro tre pilastri: sicurezza, diritti e contrattazione.  I risultati che stiamo ottenendo alle elezioni RSU - commenta Francesco Interlenghi della Segreteria regionale con delega alla Moda - sono frutto di un lavoro corale fatto di ascolto e attenzione ai bisogni ed alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori.  La nostra organizzazione attualmente può contare su 7 RSU presenti in 4 diversi siti produttivi della Tod’s, sono tutti delegati preparati e competenti che stanno svolgendo un lavoro straordinario, hanno avviato una campagna di ascolto all’interno dell’azienda e a breve avanzeranno un documento con delle proposte concrete volte al miglioramento delle condizioni di lavoro in azienda.  La FEMCA Marche è consapevole della difficile situazione economica e delle difficoltà legate all’attuale crisi internazionale e non farà mancare il proprio sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici. Il nostro sindacato è un’associazione che offre aiuto, supporto, prossimità e ha la capacità di avanzare proposte solide e concrete sui tavoli della contrattazione.
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08/10/2022 #Fermiamolastragesullavoro: presidio di Cgil Cisl e Uil a Pesaro per la salute e la sicurezza
Ogni giorno si registrano morti sul lavoro, dai ragazzi in alternanza scuola lavoro, alle lavoratrici o lavoratori nei primi giorni di lavoro senza alcuna formazione specifica per arrivare ai tanti che muoiono per cadute dall’alto. Le ispezioni, che vengono effettuate, dimostrano che il lavoro nero, grigio, il caporalato e le irregolarità contrattuali e sulla sicurezza sul lavoro, sono ben presenti nel nostro tessuto di imprese. Le denunce di infortunio e di malattie professionali sono in crescita ed evidenziano numeri da allarme ed inaccettabili per un paese civile e industriale avanzato come il nostro. Inoltre, negli anni, i risparmi sulla sanità hanno colpito i dipartimenti di prevenzione e protezione dell’ASUR/Area Vasta 1 nel territorio. Le nostre Confederazioni, nel corso degli anni hanno presentato ai Governi che si sono succeduti, le piattaforme unitarie su salute e sicurezza, chiedendo un confronto diretto in merito e l’emanazione di provvedimenti conseguenti. Questo è avvenuto solo in parte con l’approvazione della Legge 215/2021, attraverso la quale sono state date prime risposte parziali alle nostre richieste, ma a mancare prioritariamente a tutt’oggi, è una Strategia Nazionale su salute e sicurezza. Oltre all’appello inviato a tutte le forze politiche sul tema, abbiamo ritenuto opportuno promuovere ulteriori azioni sindacali unitarie da svolgere sul campo, a partire da una serie di iniziative per categoria e territorio. Sollecitiamo incontri con i componenti degli organi di vigilanza e con le strutture dei dipartimenti di prevenzione delle Asur/Area Vasta 1 per condividere percorsi, azioni e verifiche, in specifici contesti lavorativi o aziende, verificandone poi assieme i risultati e garantendone la comunicazione agli RLS/RLST come già previsto dall’art. 50 del D.lgs 81/08, norma spesso non applicata. Chiediamo di rafforzare il ruolo dei Comitati Consultivi Provinciali e Comitati Regionali dell’Inail per rendere questi organismi funzionanti e attivi per le funzioni loro assegnate. Cgil Cisl e Uil Marche hanno proclamato 1 ora di sciopero lunedì 10 ottobre, esclusi i lavoratori soggetti all'obbligo di garantire i servizi pubblici essenziali, con assemblee in tutti i luoghi di lavoro per riaccendere l'attenzione pubblica sul tema della salute e della sicurezza dei lavoratori.  Da gennaio a luglio 2022, nella Marche sono avvenuti 10.352 infortuni sul lavoro (+25,4% sul 2021) e sono soprattutto i giovani a pagare il conto più salato. Da gennaio a luglio si sono verificati 19 incidenti mortali, più di due al mese.  «Cgil Cisl e Uil Pesaro Urbino chiedono più controlli, più formazione, più sicurezza - dichiarano Maurizio Andreolini (Cisl Pesaro - Urbino), Roberto Rossini (Cgil Pesaro - Urbino), Paolo Rossini, (Uil Pesaro - Urbino) -. Per tutto questo il 10 ottobre alle ore 10 organizzano, oltre ad un’ora di sciopero alle tante assemblee nelle aziende, anche un presidio a Pesaro ed incontreranno il Prefetto al quale portare tutte le nostre preoccupazioni. Queste iniziative, culmineranno con una manifestazione nazionale che si terrà sabato 22 ottobre a Roma in Piazza Santi Apostoli».  
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06/10/2022 "Un lavoro di qualità. Il lavoro tra discriminazione e sfruttamento" Seminario a San Benedetto del Tronto
Giovedì 6 ottobre si è tenuto il seminario "Un lavoro di qualità: il lavoro tra discriminazione e sfruttamento" a  San Benedetto del Tronto,  promosso e organizzato da Anolf Marche e Cisl Marche per parlare di lavoro irregolare e delle buone pratiche sul territorio. Il seminario,  rivolto a operatori del sociale impegnati nell’integrazione e nella tutela delle realtà più fragili del mercato del lavoro,  ha approfondito il tema dello sfruttamento lavorativo e delle possibili misure di contrasto da attuare nel territorio della Provincia  di Ascoli Piceno. I lavori, coordinati da Massimo Giacchetti  Anolf Marche, si sono aperti con la relazione dell’ Avv.to Guido Talarico – consulente legale di ON the Road – a cui hanno fatto seguito i contributi dei rappresentanti di alcuni Enti pubblici e non del Territorio: Dott. Alessandro Iotti del Centro per l’Impiego di Fermo, Dott. Andrea Dominici della cooperativa sociale On the Road, Dott. Antonello Lupi dell’Agenzia Regionale Sanitaria della Regione Marche, Maria Teresa Ferretti e Antonio Angelini della CISL di Ascoli Piceno – San Benedetto del Tronto.   La Presidente di Anolf Nazionale  Maria Ilena Rocha  ha concluso il seminario.      
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03/10/2022 Sportello d’Ascolto ad Ancona per migliorare la qualità della vita
Al via lo Sportello d’Ascolto “Volare” per migliorare la qualità della vita lunedì 3 ottobre ad Ancona presso la sede CISL in p.zza Salvo D’Acquisto, n. 42,  uno spazio gratuito, dedicato a tutte le persone  over 65 in condizione di solitudine, ma anche per tutte le famiglie, i giovani, e le persone aspiranti volontari che risiedono nel Comune di Ancona, che vogliono mettersi in gioco e  fare comunità, fare rete per stare vicino alle persone che vivono in solitudine, con l’obiettivo di favorire l’ accesso ai servizi di natura sociale, inclusione sociale, cittadinanza ed invecchiamento attivo. I volontari Anteas, Associazione Nazionale Tutte le Età attive per la Solidarietà, opportunamente formati, svolgeranno attività di ascolto attivo, raccolta dei bisogni, orientamento e informazione sulle procedure di accesso ai servizi sociali territoriali. Lo Sportello d’Ascolto,  si colloca tra le attività previste dal Progetto "VOLARE. VOLontariato Anziani e Rete di Eccellenze”, promosso da Anteas Nazionale e finanziato con i fondi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nelle Marche è gestito da Anteas Ancona in collaborazione con il Comune di Ancona,  Cisl Marche e FNP Cisl Marche.  Attivo il  Lunedì dalle ore 9.30-12.00 e il Venerdì 15.00-18.00, la partecipazione è gratuita. Per ulteriori informazioni contattare l’Anteas Ancona ai seguenti numeri  3338990728 – 3342886204.  
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30/09/2022 Comune di Falconara, Cgil Cisl Uil: “Giù le mani dalle risorse per il sociale le risorse disponibili vengano spese per il “caro bollette” delle famiglie”
«Con grande disappunto abbiamo appreso la notizia  dell’utilizzo, per sostenere i maggiori costi del Comune di Falconara, attraverso una variazione di bilancio, di 50.000 € di risorse originariamente destinate alla spesa sociale.  - affemano P. Massaccesi, Cgil Falconara,  A. Mancinelli, Cisl Falconara e S. Bellagamba Uil Falconara - Si tratta di un’operazione che non condividiamo, tanto più che proprio oggi l’ ARERA annuncia l’incremento, da ottobre, del 59% per il costo dell’ energia elettrica.» «Solamente tre settimane fa, in sede di comitato dei sindaci dell’ Ambito Sociale 12, come CGIL CISL UIL, avevamo chiesto a tutti i comuni di trovare risorse per sostenere le famiglie alle prese con i rincari delle bollette. Alcuni comuni, come Monte San Vito e Camerata Picena, si stanno già attivando, con accordi sindacali in questo senso. Il Comune di Falconara invece sembra non voler prendere in considerazione questa operazione. - sottolineano i sindacati - Se vi sono 50.000€ non impegnati nei fondi destinati alla spesa sociale, chiediamo di essere convocati dall’ Amministrazione Comunale per concordare un intervento a sostegno delle famiglie sulla base dell’ ISEE,  ad integrazione degli sconti di natura statale che al momento coprono soltanto le famiglie con ISEE inferiore a 12.000 euro.»   «In una fase così difficile per la popolazione, la spesa sociale degli Enti Locali non può avere nessuna riduzione e tutte le risorse vanno indirizzate verso chi ne ha bisogno. - concludono - Come CGIL CISL UIL, in assenza di riscontro, ci attiveremo per far emergere le richieste delle persone e delle famiglie in difficoltà.»    
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29/09/2022 Anconambiente: aggressioni squadriste contro i delegati della Fit Cisl
La Segreteria Regionale della Fit Cisl Marche denuncia i fatti gravissimi avvenuti recentemente all’interno dell’azienda Anconambiente.  A seguito di una campagna di disinformazione e di diffamazione verbale contro la nostra organizzazione sindacale e delle iniziative unilaterali assunte dall’azienda rispetto ad “informative” prima comunicate e poi ritirate ingiustificatamente, sono seguiti, da parte di alcuni non ben individuati “personaggi”, episodi di vandalismo e squadrismo verso beni sia personali che aziendali ad uso dei delegati ed iscritti della Fit Cisl.  Questi atteggiamenti costituiscono fatti penalmente rilevanti nei confronti dei lavoratori dipendenti interessati, oltreché lesivi della immagine della nostra organizzazione sindacale: chiediamo perciò l’apertura immediata di una inchiesta interna per identificare e determinare le responsabilità individuali di chi, con questi comportamenti squadristi, incita e alimenta un clima di violenza.  La Fit Cisl Marche esprime profonda preoccupazione per la deriva antidemocratica assunta da alcuni che non tollerano chi osa criticare o addirittura non condividere iniziative aziendali oggetto finora della sola informativa. Non abbiamo mai chiesto il ritiro di provvedimenti relativi alla crescita professionale degli operatori ecologici (anzi, li abbiamo sempre sottoscritti) né tanto meno abbiamo chiesto l’eliminazione del sistema di incentivazione per gli addetti al porta a porta.  Questi atti intimidatori non potranno minimamente ridurre l’azione sindacale della Fit Cisl Marche a tutela dei lavoratori di Anconambiente: più che mai convinti del valore delle nostre iniziative e supportati da chi ha a cuore il confronto democratico e il rispetto reciproco, proseguiremo nel nostro impegno senza farci intimidire dallo squadrismo di alcuni “pavidi” personaggi.
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28/09/2022 Infortunio sul lavoro a Senigallia: i sindacati dell'edilizia chiedono maggiore attenzione alla sicurezza
Con grande rammarico Feneal-Uil Filca-Cisl e Fillea-Cgil del territorio di Ancona apprendono dell'incidente avvenuto ieri pomeriggio su un cantiere edile sito nel centro di Senigallia dove un operaio è caduto nel vuoto da un’impalcatura per causa ancora da accertare. Nell’auspicare che vengano presto chiarite le dinamiche dell’incidente e le eventuali responsabilità, Feneal-Uil Filca-Cisl e Fillea-Cgil sono fortemente preoccupate dal grande aumento di infortuni sul lavoro che si sono registrati negli ultimi mesi soprattutto con l'avvio dei tenti lavori legati ai bonus edilizi. Gli incidenti da caduta dall'alto sono quelli più frequenti nel settore edile e spesso hanno anche decorsi gravi, per questo come organizzazioni del settore delle costruzioni rimaniamo conviti che un’azione preventiva attraverso la formazione sulla sicurezza nei posti di lavoro sia la strada maestra su cui continuare ad investire anche attraverso il coinvolgimento delle Scuole Edili. Nel nostro paese manca una cultura della formazione ma anche un’azione continua di verifica sul rispetto del contratto nazionale dell'edilizia che sempre più spesso non viene applicato, determinando una mancanza di corretta formazione nei luoghi di lavoro ad alto rischio di infortunio soprattutto grave. Per garantire una corretta applicazione del CCNL edilizia e delle norme sulla sicurezza come organizzazione sindacali delle costruzioni crediamo che nei lavori privati debba essere introdotto un sistema di qualificazione dell’impresa (anche attraverso il modello della patente a punti), così come è stato riconfermato per gli appalti pubblici cioè l’applicazione dei contratti collettivi di lavoro stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative. Sono queste le motivazioni per le quali CGIL-CISL-UIL hanno deciso di organizzare una settimana di mobilitazione nel mese di ottobre per ribadire con sempre più forza che l’attenzione sulla formazione e la prevenzione nei luoghi di lavoro è fondamentale e il rispetto del corretto contratto sono la giusta strada per prevenire questi incidenti. Chiediamo da anni massima attenzione e maggiori risorse su questo tema e l’episodio di ieri ci conferma che non c’è più tempo da perdere sulla necessità di rafforzare gli strumenti di prevenzione, tra cui gli organi di vigilanza (Asur, Ispettorato del lavoro, Inail etc...) che necessitano di ulteriori risorse anche a fronte di una crescita dei lavori edili in tutto il territorio. Feneal-Uil Filca-Cisl e Fillea-Cgil del territorio di Ancona esprimono vicinanza al lavoratore infortunato, augurandogli una guarigione completa e in tempi brevi.
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23/09/2022 Residenza Sanitaria Assistita di Recanati lavoratori a rischio Sindacati: "Chiesto l' intervento di Asur e Regione"
Le Segreterie regionali e territoriali della Funzione Pubblica di CGIL e CISL hanno sollecitato l’intervento di ASUR e dell’Assessore regionale alla sanità per scongiurare il rischio che 13 persone, occupate presso la Residenza Sanitaria Assistita di Recanati, alla fine del mese, perdano il lavoro, oltre alle retribuzioni che aspettano invano da giugno. L’Area Vasta 3, in vista della cessazione dell’appalto, aveva proposto la gestione provvisoria della struttura alla Fondazione IRCER di Recanati, che avrebbe dovuto assumere i dipendenti della RSA «questa scelta avrebbe soddisfatto sia le legittime aspettative dei lavoratori, che le garanzie sulla qualità e continuità assistenziale.- sottolineano i sindacati di categoria -  Inaspettatamente, IRCER ha avviato una ricerca di personale da adibire alla RSA, il che confermerebbe una scelta che sentiamo di definire “scellerata”, che avrebbe come conseguenza lasciare 13 famiglie prive di una fonte di reddito e 19 ospiti senza chi, ormai da anni, li assiste e accudisce. Chiediamo - concludono - che si affidi la gestione della RSA a chi sia in grado di riassorbire il personale della RSA, tutelando gli ospiti.»
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22/09/2022 Lavoro, sviluppo, welfare e scuola la CISL MARCHE in formazione
Lavoro, sviluppo economico, welfare e scuola al centro del seminario residenziale promosso e organizzato dalla Cisl Marche, che riprende così, ad Assisi dal 20 al 22 settembre, la tradizione della formazione di fine estate  con il proprio gruppo dirigente.  «Un momento di formazione e approfondimento dedicato a chi ha la responsabilità di governare a tutti i livelli la Cisl marchigiana in un’epoca inedita, dove l’attività di rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori assume forme e traiettorie sempre più complesse. – afferma Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche – Un impegno, preso in occasione del nostro ultimo Congresso della Cisl delle Marche, fatto di contenuti, visioni e ipotesi di azione,  che inizia così ad essere declinato, nell’ottica del pragmatismo cislino, nella vita quotidiana della nostra esperienza sindacale.  In particolare tenteremo di comprendere in maniera più approfondita cosa possa significare dare un’impronta sociale allo sviluppo, con un approccio che sentiamo essere tutto orgogliosamente nostro, della Cisl, riprendendo le parole di J. Jaurés, quello basato sul “coraggio di andare verso l’ideale comprendendo la realtà “» I lavori del primo giorno sono stati  aperti dall’intervento di Barbara Zagaglia, docente di demografia UnivPM, “Oltre la “dittatura” della demografia, verso una demografia inclusiva” e conclusi dal Segretario Cisl nazionale Andrea Cuccello . Mercoledì 21 settembre è stata la volta, da remoto,  di Francesco Seghezzi, Presidente della Fondazione Adapt, Stefano Raia, Dirigente del Coordinamento dei servizi per il lavoro e Collocamento mirato ANPAL su “Politiche attive, gestione delle transizioni e protagonismo delle agenzie formative: quale futuro per un lavoro di qualità?” . Sono intervenuti inoltre  Roberto Benaglia, Segretario Generale Fim Cisl nazionale e Stefano Mastrovincenzo, Presidente di Ial Nazionale su “Manifattura, ambiente, formazione: il nostro sguardo sul futuro del lavoro”; Donato Iacobucci, docente di Economia dei sistemi industriali all’UnivPM, Emanuele Frontoni, docente di Sistemi di elaborazione delle Informazioni all’UniMC e Francesco Fatone, docente di Circular processes and chemical- environmental plants all’UnivPM  su “Lo sviluppo delle Marche tra impresa, territorio e sostenibilità sociale”. La giornata è stata  conclusa dal Segretario Cisl nazionale Giorgio Graziani. L’ultimo giorno è stato dedicato al tema della scuola e della formazione  con gli interventi di Laura Formenti,  docente di Pedagogia della famiglia all’UnivMIBicocca  e Alessandra Rucci, Dirigente scolastico  Liceo Scientifico “G.Galilei” di Ancona, su “Trasformare la formazione: come rigenerare la prospettiva del tempo- scuola e dell’apprendimento permanente?”. Ha portato il suo contributo la Segretaria Generale della Cisl Scuola nazionale, Ivana Barbacci con  “Una scuola, più generazioni: come ripensare la rete della conoscenza di fronte alla sfida delle dinamiche demografiche?”. Ha concluso  i lavori della tre giorni, in collegamento da remoto il Segretario Generale della Cisl Lugi Sbarra. «Due giorni di lavoro con un programma ricco ed intenso con relatori di spicco che  ci hanno aiutato negli approfondimenti e nelle riflessioni. Siamo consapevoli che per qualificare la nostra azione di rappresentanza dobbiamo sempre sapere ben definire le caratteristiche di una comunità, registrandone i bisogni, le aspettative, scorgerne le debolezze e le potenzialità, fotografando l’oggi e provando a delinearne il domani nel segno della inclusione e della coesione sociale. – rilancia e conclude il Segretario Generale della Cisl Marche - Occorre tornare ai posti di lavoro e ai territori come luoghi di partecipazione, ambiti di socialità e sviluppo ma anche di scambio gratuito, di tessitura di legami solidali, espressioni di piccole e grandi comunità di destino. E questo presuppone presenza, impegno e testimonianza coerente.»
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22/09/2022 Incidente mortale sul lavoro a Tolentino Cgil Cisl Uil Macerata:" Vicini alla famiglia, è inaccettabile che si continui a morire di lavoro"
La Cgil, la Cgil e la Uil di Macerata esprimono profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia del giovane lavoratore che ieri ha perso la vita mentre era al lavoro a Tolentino. «In attesa che si faccia chiarezza sulla dinamica e sulle condizioni di lavoro, riteniamo inaccettabile il ripetersi di queste morti, è intollerabile che ancora si esca di casa la mattina per andare a lavorare, senza la certezza di farvi ritorno.» sottolineano i Responsabili di Cgil Cisl Uil Macerata,Daniel Taddei, Rocco Gravina e Manuel Broglia . Il livello di sicurezza sul lavoro va di pari passo con la regolarità, ed il rapporto annuale dell’Ispettorato Nazionale di Lavoro nell’anno 2021 evidenzia un tasso di irregolarità nelle Marche pari all’ 83,40% delle aziende ispezionate (in assoluto la percentuale più alta rispetto a tutte le altre regioni italiane). «La salute e sicurezza sul lavoro non è argomento di interesse per la campagna elettorale, eppure, riguarda la vita delle persone, la loro dignità, i diritti fondamentali. - proseguono i sindacati confederali  - Non possiamo accettarlo e chiediamo, tramite la campagna unitaria nazionale, che tutti i finanziamenti alle imprese, che aumentano per l’attuazione del Pnrr, devono essere condizionati ad investimenti in salute e sicurezza sul lavoro. Deve essere previsto e preteso, inoltre, che le imprese di ogni settore seguano criteri di qualificazione (anche attraverso il modello della patente a punti) e che siano applicati solo i contratti collettivi di lavoro stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative, soprattutto quando si parla di appalti pubblici, pena l’esclusione dai bandi stessi. Chiediamo formazione e addestramento per tutte le lavoratrici ed i lavoratori, per tutti i tipi di contratto, all’inizio dell’attività lavorativa, prima di adibire alla mansione. vogliamo la formazione per i datori di lavoro quale requisito per l’avvio o l’esercizio dell’attività d’impresa. - rilanciano Daniel Taddei, Cgil Macerata, Rocco Gravina Cisl Macerata e Manuel Broglia, Uil Macerata -  E’ essenziale il rafforzamento dei controlli da parte del“sistema vigilanza”  INL, ASL, INAIL, INPS di qualità, quantità e frequenza, e la realizzazione tra questi istituti di un coordinamento, di un confronto e di collaborazione concreta e permanente che coinvolga anche le parti sociali. vogliamo la garanzia, anche attraverso l’azione ispettiva, dell’adozione della contrattazione collettiva maggiormente rappresentativa a tutti i livelli: nazionale, territoriale e aziendale affinché siano estese in modo certo a tutti i lavoratori e le lavoratrici le tutele in tema di salute e sicurezza.» «I lavoratori e le lavoratrici di oggi fanno i conti con un lavoro che cambia, con innovazioni tecnologiche e digitali, cambiamenti climatici, precarizzazione del lavoro, invecchiamento della forza lavoro. chiediamo l’avvio di tavoli di confronto su questi temi, tra ministeri competenti, parti sociali e istituti ed enti di ricerca. va portata avanti l’analisi delle cause infortunistiche, delle tecnopatie e per la ricerca sui rischi emergenti; vanno affrontati i temi delle violenze e delle molestie sul lavoro come indicato dalle norme di legge e dai contratti nazionali.- concludono i sindacati - Vogliamo che la materia della salute e sicurezza sul lavoro entri nei programmi scolastici perché non sia solo una conoscenza di norme ma si concretizzi il rispetto del valore della vita umano. Chiediamo alle forze politiche che si presentano  al voto l’impegno per fermare questa strage.»  
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20/09/2022 Alluvione: Cgil Cisl Uil Marche lanciano fondo di solidarietà per le popolazioni colpite
Le Segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil Marche hanno istituito un fondo di solidarietà per dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dall’alluvione che ha sconvolto il nostro territorio. Per aderire, basta fare una semplice donazione sul CC IT32U0538702684000003692832 attivato presso BPER e intestato a CGIL, CISL, UIL DELLE MARCHE FONDO DI SOLIDARIETÀ PER LE POPOLAZIONI COLPITE DALL’ALLUVIONE.  Le organizzazioni sindacali effettueranno una valutazione puntuale sulle modalità dell’intervento in coerenza con le indicazioni delle istituzioni locali e delle autorità preposte, nei modi e con le forme che ne garantiscano la certezza e la trasparenza nella destinazione e la rapidità nella realizzazione. Sono in fase di valutazione altre iniziative congiunte con le associazioni datoriali.  La raccolta fondi avrà termine il 31 dicembre 2022.
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17/09/2022 Alluvione Marche: investire in sicurezza coinvolgendo i Vigili del Fuoco nei piani di emergenza
Fns Cisl Marche porge le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e vicinanza a tutte quelle persone che in queste ore hanno perso qualcosa di importante per colpa dell’alluvione. Ringraziamo tutti i colleghi Vigili del Fuoco che, da più parti d’Italia, sono intervenuti per portare soccorso, insieme ai Vigili del Fuoco delle Marche, alla popolazione colpita da questa tragedia.  Come sindacato, non possiamo però fare finta di nulla. Solamente tre giorni fa, la Fns Cisl nazionale, insieme alla Cgil ed alla Confsal, ha manifestato in piazza a Roma. Tra le varie richieste che abbiamo portato in piazza, oltre ovviamente a chiedere l’aumento degli organici, abbiamo chiesto di ammodernare il sistema di Protezione Civile, consentendo al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco di partecipare alla stesura dei piani di emergenza comunali, delle Unione dei Comuni, provinciali e regionali, quale organo di collegamento degli amministratori territoriali per tutti gli aspetti concernenti gli scenari emergenziali ipotizzabili.  Poche ore dopo il termine della manifestazione, la tragedia che ha colpito amaramente la nostra terra. Draghi parla di lotta al cambiamento climatico: noi diciamo che, senza i Vigili del Fuoco, sarà amara la sconfitta. Si usino le professionalità dei Vigili del Fuoco per evitare o quantomeno ridurre l’impatto che eventi come questo possono avere sulla salute e sulla sicurezza della popolazione.  «Non si faccia solamente la conta dei danni, ma si effettui la giusta prevenzione -dichiara William Berrè, Segretario Generale Fns Cisl Marche -. Si deve investire in sicurezza, dando ai Vigili del Fuoco l’onere e l’onore di contribuire, con la loro professionalità, alla stesura ed alla verifica dei piani di emergenza».  
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16/09/2022 Alluvione Marche, Santini Fai Cisl Marche: “Ci uniamo al lutto delle famiglie delle vittime. Va fatta chiarezza su cause e responsabilità. Servono più risorse per la tutela di Ambiente e Territorio”
«Purtroppo questa mattina, per una parte della nostra bella Regione, il bilancio della nottata appena trascorsa è molto triste. Tragici gli eventi accaduti durante le ore notturne, in seguito alle piogge che hanno colpito le Marche. - scrive in una nota stampa il Segretario Generale della FAI CISL Marche, Danilo Santini - In particolare, le province di Ancona e Pesaro-Urbino, sono state flagellate : Senigallia (AN), nello specifico, registra una situazione gravissima, di fatto l’intera città è allagata; Pergola (PU) disastrata, con famiglie costrette a rifugiarsi nei piani alti, intrappolate in casa e scuole oggi chiuse. Nel resto dell’entroterra di entrambi i territori, registriamo situazioni di media gravità a macchia di leopardo.»   «Pur comprendendo che, a volte, condizioni meteo di questo tipo hanno insito tutto il carattere dell’imprevedibilità, è scioccante non solo che non sia stata diffusa una allerta adeguata, ma che il maltempo riveli, ancora una volta, una situazione di fragilità e di carenza strutturale sul piano della Prevenzione e della Sicurezza, due temi sui quali non è mai consentito sorvolare, in ogni settore. - prosegue Danilo Santini -  Inaccettabile vedere strade trasformate in corsi d’acqua in piena che trasportano (oltre alle automobili, con o senza persone all’interno..), detriti vari, tronchi secchi che galleggiano, arbusti, fogliame compattato  ecc . . tutti elementi, questi, che di per se stessi denunciano una carenza strutturale di pulizia degli invasi, dei fossi, degli alvei, con responsabilità che ricadono sulle Istituzioni comunali, regionali e degli Enti deputati.»   «Serve attenzione a maggiori finanziamenti per la tutela di Ambiente e Territorio accoppiati a strategie mirate che li realizzino con tutte le Reti presenti ed una sensibilità da sviluppare pienamente in questi ambiti e nella collettività. - rilancia il Segretario Generale della FAI CISL Marche - Occorre mettere le cosiddette “tute verdi”, cioè principalmente i lavoratori e gli operatori della Forestazione e dei Consorzi di Bonifica, nelle condizioni migliori per agire con più efficacia nell’azione quotidiana e non sono rinviabili, in termini più macro, le giuste politiche di lungimiranza per una transizione ecologica che allontani definitivamente tutti noi dal problema del surriscaldamento globale. - conclude - Questi eventi così dannosi hanno anche, anzi soprattutto, causato delle morti ( il numero è già salito per ora a ben dieci tragici decessi e quattro dispersi tra cui un bimbo di otto anni ). Ci uniamo al lutto delle famiglie di costoro e rivolgiamo un forte appello affinché si accertino tutte le cause e le responsabilità precise .»
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16/09/2022 Elezioni politiche 2022: Cgil Cisl e Uil indicano le priorità per il territorio Pesarese
L’attuale dibattito elettorale tra le forze politiche deve essere occasione per delineare gli obiettivi strategici di rilancio della intera filiera economica e sociale che dovrà caratterizzarne lo sviluppo futuro della provincia di Pesaro Urbino Siamo convinti, che occorra un forte coinvolgimento delle istituzioni locali e nazionali come degli attori sociali ed economici, volto a individuare le linee di orientamento strategico in grado di traguardare verso un nuovo protagonismo questo territorio che si è caratterizzato da sempre come luogo di produzione e di crescita economica e sociale. Territorio che “va tenuto insieme”, contemperando le esigenze dei cittadini che abitano lungo la costa con quelli che tengono vivi sempre più faticosamente i piccoli centri dell’entroterra. Vanno evitate contrapposizioni che in questi ultimi anni, più o meno strumentalmente, sono emerse in modo evidente, con l’unico effetto di “impoverire”, soprattutto dal punto di vista prospettico e progettuale l’intera provincia. Pertanto come CGIL, CISL e UIL del territorio individuiamo di seguito le priorità strategiche per la nostra provincia.   INFRASTRUTTURE: Il territorio provinciale, ha bisogno di una grande opera di ammodernamento del sistema stradale, dei trasporti e delle reti telematiche. Pertanto vanno confermati e se possibile implementati gli impegni assunti dal Governo sul: ·         Completamento della superstrada Fano-Grosseto, individuando il progetto più funzionale ed adeguato ad un’arteria in grado di fronteggiare i moderni flussi di traffico con il raddoppio della galleria della Guinza. ·         Realizzazione e relativa certezza sui finanziamenti relativi all’arretramento del tratto ferroviario Adriatico dopo il comune di Fano e possibile estensione di tale arretramento anche dopo Marotta. Contemporaneamente nella progettazione va tenuto conto della necessità di prevedere i collegamenti necessari verso l’interno del territorio per recuperare importanti aree costiere e creare almeno un hub merci. ·         Completare le opere di compensazione previste per l’allargamento della terza corsia dell’autostrada A 14. ·         La realizzazione del tratto di collegamento stradale veloce Pesaro-Vallefoglia-Urbino. ·         Il completamento dell’asse viario di collegamento delle zone industriali di Piandimeleto con Urbania e sant’Angelo in Vado. ·         L’adeguamento della Cesanense. ·         Riadeguare il sistema del TPL alle nuove esigenze sociali, con la creazione di linee di collegamento funzionali e veloci con gli aeroporti di Falconara e Bologna e la stazione ferroviaria di Fabriano; ·         Va inoltre previsto un piano di manutenzione straordinario della rete viaria provinciale, adeguatamente finanziato. ·         Completare ed estendere in tutta la provincia le reti informatiche con la Fibra 4G e 5G funzionale al sistema produttivo provinciale, così come da tale ammodernamento ne ricaverebbe un significativo vantaggio l’intero sistema dell’istruzione, della formazione e della ricerca. ·         Piano di incentivazione rivolto alle famiglie per installare impianti fotovoltaici sui tetti delle abitazioni e/o dei condomini, che dovranno sostenerne parzialmente il costo di installazione e acquisto al fine di evitare dinamiche speculative incontrollabili.   SVILUPPO: La vocazione della provincia di Pesaro Urbino è e resta manifatturiera ed in particolare collegata ai settori del legno, della metalmeccanica, della gomma plastica, della nautica, delle costruzioni, del settore agro-alimentare. I cambiamenti intervenuti con la crisi economica del 2008 ed i cambiamenti sociali ed economici succedutisi negli anni a seguire, compreso le conseguenze della pandemia, nonché il nuovo quadro socio-economico conseguente alla speculazione internazionale sulle materie prime e sull’energia e le conseguenze del conflitto Russo-Ucraino, richiedono politiche di sostegno ai lavoratori alle loro famiglie e verso la rete imprenditoriale della provincia. Di fronte alle evidenti incertezze di prospettiva, e alla indeterminatezza rispetto ai tempi e all’evoluzione di tale situazione, è necessaria la capacità di rivedere la struttura organizzativa di questi settori e reindirizzare le politiche di sviluppo ed ammodernamento delle filiere produttive. In particolare occorre: ·         Intervenire con politiche di incentivazione e sostegno agli investimenti per l’implementazione nelle aziende di impianti di produzione e accumulo di energia sfruttando fonti rinnovabili, che in questo modo siano in grado effettivamente di diversificare l’approvvigionamento energetico delle aziende e soprattutto di quelle più energivore di settori particolarmente colpiti dall’incremento dei costi energetici (gomma plastica - vetro- siderurgia ecc..). ·         Bisogna portare avanti uno studio approfondito volto ad individuare dei settori verso cui indirizzare gli sforzi organizzativi e delle politiche di finanziamento regionali, nazionali ed europee necessarie a promuovere e sostenere un innovativo sviluppo manifatturiero in grado di recuperare valore economico e livelli occupazionali oggi fuorusciti dal circuito produttivo a causa della inadeguatezza del sistema attuale; ·         Recuperare ad un nuovo concetto produttivo il sistema delle piccole aree artigianali, in particolare delle aree interne oggi fortemente penalizzate dalle crisi e nella maggior parte dei casi in condizione di abbandono o dismesse, individuando, specie per quelle realtà, nuove filiere produttive in grado di rinvigorire capacità, valorizzazione del territorio e rigenerazione e diffusione demografica nei comuni interni; ·         Negli ultimi anni il settore primario, si è caratterizzato per un forte dinamismo: sempre più giovani e sempre maggiori politiche nazionali ed europee mettono a disposizione cospicui finanziamenti e progetti tendenti a recuperare le produzioni agricole a finalità di tutela ambientale, di produzioni agro-alimentari di qualità e difesa del territorio. ·         Vanno contemporaneamente tutelate ma rese competitive le attività agricole e di allevamento dei territori montani, ma allo stesso tempo va incrementata la diffusione nel territorio di filiere produttive biologiche, sostenendo e recuperando le coltivazioni autoctone e tipiche del territorio. ·         A questi obiettivi bisogna aggiungere la necessità sempre più diffusa di collegare le coltivazioni e produzioni alimentari al bisogno di tutelare l’ambiente ed il territorio attraverso politiche di attenzione al recupero dei prodotti di scarto dell’agricoltura e degli allevamenti per creare produzioni energetiche ecologiche nell’ottica dell’economia della rigenerazione. ·         Il turismo è un altro settore particolarmente dinamico, che si integrare con con il settore manifatturiero e con quello agricolo anche al fine di reperire finanziamenti e investimenti produttivi mirati in una visione intersettoriale. ·         Bisogna rendere centrale il settore del turismo in una logica di sviluppo per tutto l’anno, puntando alla destagionalizzazione e individuando i settori su cui indirizzare gli sforzi di investimenti produttivi. In particolare: ·         Investire per riqualificare la ricettività turistico - alberghiera, oggi non sufficientemente inadeguata ad accogliere moderni flussi turistici; ·         Riconvertire una parte del comparto manifatturiero artigianale non più competitivo, verso produzioni collegate proprie del turismo (mobili-arredi, attrezzature balneari, hotellerie, prodotti alimentari di nicchia); ·         Promuovere politiche mirate alla riscoperta del territorio, del paesaggio, della gastronomia, delle città d’arte, magari attraverso l’individuazione di un brand territoriale.   POLITICHE SOCIALI E SANITARIE: La sostenibilità e l’equità dello sviluppo è assicurata dal lavoro di qualità e dal rafforzamento delle reti di welfare, intese come un articolato sistema di servizi, tutele ed assistenza nel campo del sociale. Per orientare le politiche sociali, è necessario considerare il contesto demografico. Nel panorama nazionale, la Provincia di Pesaro Urbino, come il resto della Regione detiene il maggiore indice di invecchiamento e di decremento della popolazione. Questa tendenza può essere invertita solo con l’attivazione di misure sinergiche e complementari che diano fiducia alle famiglie (supportando la genitorialità, riorganizzando i servizi, favorendo l’invecchiamento attivo, garantendo adeguati livelli di cura alle persone), in un quadro di riequilibrio delle politiche migratorie.  La Sanità e il Servizio sanitario Nazionale sono un patrimonio fondamentale della collettività sui quali occorre focalizzare l’attenzione. Sarà fondamentale procedere a una corretta attuazione degli investimenti e delle riforme previste nel PNRR. Questo al fine di dotare il territorio di una rete di strutture territoriali, fondamentali per rendere il sistema sanitario provinciale regionale efficace a rispondere ai bisogni sanitari diffusi. Le priorità da perseguire: un’ulteriore implementazione del Fondo Sanitario Nazionale; il superamento del tetto di spesa per il personale per consentire le indispensabili assunzioni, la stabilizzazione dei precari, l’attuazione della riforma sull’assistenza territoriale, la costruzione di una concreta sinergia tra ospedale e servizi territoriali, l’investimento sulla formazione del personale sanitario e socio- sanitario, l’abbattimento delle liste d’attesa, l’integrazione tra le Missioni 5 (inclusione) e 6 (salute) del PNRR, la diffusione della medicina di genere e la promozione delle politiche per l’invecchiamento attivo.  Va subito approvata la legge delega per la riforma dell’assistenza alle persone non autosufficienti, inserita nel PNRR grazie alle nostre mobilitazioni, coordinandola con la legge delega n.227/21 in materia di disabilità. Va garantita l'universalità dei servizi sociosanitari e la loro uniformità sull’intero territorio nazionale ed è necessario armonizzare e semplificare le diverse modalità di valutazione/certificazione della disabilità e non autosufficienza. Occorre investire di più sull’assistenza sociosanitaria domiciliare, riconoscendo, sostenendo e qualificando il ruolo dei caregiver e degli assistenti familiari.  Alla luce della recente riforma dell’organizzazione sanitaria regionale, dei cui contenuti ribadiamo le criticità e le nostre forti perplessità, chiediamo che venga assicurato al territorio il mantenimento di tutte le specialistiche attualmente presenti nell’Azienda Marche Nord e soprattutto riteniamo urgente comprendere come e con quali obiettivi si voglia affrontare il tema della mobilità passiva verso l’Emilia Romagna.  Anche nella Provincia di Pesaro Urbino è necessario intervenire in modo tempestivo ed efficace contro tutti gli aspetti e le conseguenze della povertà che anche in virtù dell’inflazione cresciuta negli ultimi mesi e dell’impennata del costo dell’energia rischia di avere numeri in crescita esponenziale.  In questo contesto vanno implementate nuove politiche abitative che vadano nella direzione di: ·         Aumentare l’offerta di alloggi in affitto a canone sostenibile e sostenere il reddito delle famiglie attraverso un apposito fondo di sostegno per far fronte ai costi complessivi dell’abitare; ·         Riformare l’edilizia pubblica per valorizzarne la funzione sociale e contemporaneamente riformare il regime delle locazioni per riequilibrare le dinamiche del mercato.   FORMAZIONE - POLITICHE EDUCATIVE: In un mercato del lavoro complesso e dinamico come quello attuale la formazione professionale continua e non dei lavoratori diviene cruciale proprio per evitare l’espulsione dal mondo del lavoro di tanti lavoratori. Dunque sono necessari adeguati programmi che garantiscano risorse e qualità della formazione. Il settore dell’istruzione necessita di una profonda riforma e di importanti investimenti, sia nell’edilizia scolastica, che negli organici, in particolare con il rinnovo del CCNL, attraverso nuove risorse per la rivalutazione delle retribuzioni, la riduzione del precariato e nuove procedure di reclutamento del personale. Potremo davvero costruire da ora il futuro del nostro Paese e della nostra Regione solo con un serio investimento nel sistema della conoscenza aprendolo sempre di più alla prospettiva dell’Apprendimento permanente. Infine i sistemi di istruzione e formazione devono integrarsi, programmando e investendo sulle nuove competenze necessarie ad affrontare e vincere le sfide che le transizioni ecologica-ambientale e digitale rappresentano per lo sviluppo del territorio, ma senza impoverire o aziendalizzare il valore culturale della formazione pubblica e garantita a tutti.   LAVORO: La priorità della nuova legislatura deve essere costituita da politiche mirate di protezione del lavoro e garanzia della sua qualità, in ogni settore, pubblico e privato: aumentare i salari, fermare la precarietà, favorire una equa distribuzione ed organizzazione del lavoro, garantire legalità e sicurezza sul lavoro. Per questo è necessario intervenire riconoscendo la centralità del lavoro, riducendo le forme di lavoro precarie e favorendo l’attivazione di rapporti di lavoro stabili e tutelati: risposte concrete e tangibili all’impoverimento dei salari, alla perdita di valore del lavoro e alla creazione di nuova occupazione di qualità.  Contrastare la precarietà vuol dire garantire occupazione stabile e di qualità, costruire un sistema organico di diritti e tutele, contrastare il fenomeno in aumento del lavoro povero. Con particolare attenzione ai giovani e alle donne, che pagano oggi il prezzo più alto.  Ruolo fondamentale giocano adeguate politiche attive del lavoro e determinante deve essere la funzione svolta dai Servizi per l’Impiego, in sinergia e con il supporto dei servizi privati accreditati, ricostruendo una filiera delle politiche attive del lavoro che metta strutturalmente a sistema: presa in carica, orientamento, accompagnamento, incontro domanda-offerta di lavoro, personalizzando le azioni in base ai bisogni differenziati di lavoratori e disoccupati. Una azione di indirizzo e verifica dal nazionale sulla progettazione, programmazione e sulle azioni realmente messe in campo dalle regioni è indispensabile e va adeguatamente strutturata   Pesaro settembre 2022.                                                                                                 CGIL CISL UIL Pesaro Urbino
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14/09/2022 Grave incidente sul lavoro nello stabilimento di Fincantieri Ancona : è sciopero in tutti i cantieri e gli stabilimenti del gruppo
A seguito del grave incidente accaduto stamattina  all’interno di un capannone dello stabilimento Fincantieri di Ancona dove un operaio è stato travolto da un lastra d'acciaio, del peso di circa 500 kg,  le RSU Fincantieri di Ancona hanno indetto uno sciopero per i dipendenti diretti e ditte terze a partire dalle ore 10 fino al tutto il turno pomeridiano compreso «per rispetto dell’accaduto e lamentando i ritmi di lavoro sempre più stringenti con inevitabili conseguenze sulla sicurezza» scrivono in una nota  FIM CISL Fiom Cgil Uilm Uil.  L’operaio di  47anni è  stato ricoverato in gravissime condizioni  all'ospedale di Torrette ad Ancona.  «Ad Ancona un lavoratore dipendente di Fincantieri in queste ore sta lottando per la vita in conseguenza di un gravissimo incidente sul lavoro determinato dallo schiacciamento sotto una lastra d’acciaio. Ancora un incidente, un infortunio gravissimo. - sottolineano in un comunicato unitario le Segreterie nazionale di  FIM CISL Fiom Cgil Uilm Uil - La situazione degli infortuni sul lavoro nel nostro Paese è inaccettabile. E, ad ogni incidente sul lavoro, si sprecano le parole. Fim, Fiom, Uilm, le RSU dei cantieri e i lavoratori tutti, dicono basta ad una sequenza che vede susseguirsi all’infortunio, le lacrime e le giustificazioni. Ci vogliono risorse per investire in formazione, ci vuole responsabilità sociale delle imprese. Il lavoro è un diritto. La salvaguardia della vita e la salute dei lavoratori deve essere un dovere per lo Stato e le imprese.» «La RSU del cantiere ha immediatamente proclamato lo sciopero. Le istituzioni competenti determineranno dinamica e responsabilità. Il sindacato sente forte il dovere di tenere alta l’attenzione, e di rivendicare un drastico cambio dì approccio a questa autentica piaga. La cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro non può essere semplicemente millantata, deve diventare un patrimonio comune. E le imprese devono smettere di considerare le voci di spesa sulla sicurezza come un costo. Le risorse sulla salute e sicurezza sono risorse spese per la dignità del lavoro, per la dignità ed il rispetto dei lavoratori.  - prosegnuono e concludono  i sindacati nazionali - Un investimento per il futuro del nostro Paese. Anche Fincantieri deve imprimere un forte cambiamento di passo. Nella giornata di domani,15 settembre, Fim, Fiom, Uilm e il coordinamento sindacale unitario di Fincantieri proclamano due ore di sciopero a fine di ciascun turno di lavoro in tutti i cantieri e stabilimenti del gruppo. »
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14/09/2022 SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL:" Quale destino per l’Orchestra Filarmonica Marchigiana ?"
La FORM, l'orchestra più importante del panorama musicale marchigiano, riconosciuta dalle leggi nazionali e regionali, che in questi ultimi mesi ha ottenuto ulteriori riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, che da anni con competenza e dedizione offre in tutti gli eventi musicali in cui è coinvolta la sua sempre maggiore professionalità è in una situazione di estrema incertezza.   L’attività a part time (involontario) dei professori d’orchestra, la mancanza di una sede di prove propria, l’ampliamento del nucleo stabile, il “rinnovamento” attraverso bandi e audizioni, la definizione di una funzione regionale contro la concorrenza sleale ed ora l’ingiustificata assenza del Direttore Artistico, sono problematiche non più procrastinabili nell’orchestra. Per ben tre volte SLC CGIL FISTEL CISL  UILCOM UIL hanno richiesto e sollecitato incontri al nuovo Consiglio di Amministrazione FORM per esporre le loro richieste e cercare di avviare un dialogo in seno a tutte le questioni che riguardano la vita lavorativa e artistica della fondazione, e tutte e tre le volte non hanno ricevuto neanche una risposta formale. «Ricordiamo che l'ultimo incontro tra parti sociali e direzione è avvenuto, su richiesta sindacale al CdA da poco eletto, nel dicembre 2021 e in quella occasione la dirigenza nelle parole del suo Presidente esternarono la viva volontà di intraprendere un dialogo costante, continuo e sincero fra le parti per poter cogliere tutte le opportunità e rispondere nel migliore dei modi a tutte le esigenze, vecchie e nuove di cui l'Orchestra ha bisogno. Da quel giorno sono passati in silenzio ben oltre nove mesi. – sottolineano le Segreterie Regionali SLC CGIL FISTEL CISL  UILCOM UIL - Comprendiamo che il momento politico nella nostra regione è particolarmente complicato, comprendiamo quanto possa essere cambiato nel tessuto sociale ed economico l'atteggiamento verso queste istituzioni, che pur esprimendo un’eccellenza assoluta del territorio, vede coinvolta una parte ancor troppo limitata di cittadini, soprattutto dopo la pandemia, ma facciamo veramente fatica a capire il perché di questo prolungato silenzio nei confronti della FORM da parte dei nostri più diretti interlocutori. La prospettiva di lavoro e artistica quindi per queste ragioni è molto incerta.  Si ha come l'impressione di essere su una nave senza comandante e in questa navigazione a vista temiamo di poter andare a sbattere contro ostacoli che potrebbero mettere a repentaglio la sopravvivenza dell'Orchestra stessa.» «Siamo molto preoccupati per questa situazione - concludono i sindacati di categoria -  chiediamo un incontro immediato affinché al più presto si possa riallacciare un dialogo produttivo con il CdA per non disperdere questo inestimabile patrimonio artistico e lavorativo e rilanciare la funzione di questa istituzione nella regione e nel paese.»  
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13/09/2022 Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti Marche: "Sulle infrastrutture che fine ha fatto la Regione?"
Le Segreterie Regionali FILT CGIL FIT CISL e UILTRASPORTI esprimono forte preoccupazione per quanto riguarda le infrastrutture marchigiane. Nonostante da tempo stiano sollecitando incontri sia istituzionali che con gli amministratori di Porto e Autorità di Sistema Portuale, ad oggi registrano la totale mancanza di interlocuzione da entrambe le parti. «Il cambio al vertice di Ancona International Airport e le successive notizie apparse sulla stampa dell’intenzione del fondo Njord Partners di vendere le proprie quote azionarie, che vanno a sommarsi ad una situazione congiunturale già estremamente pesante (crisi energetica, rincari delle materie prime e riduzione dei voli), non fanno altro che aggravare le preoccupazioni che sembrano essere esclusivamente appannaggio del mondo sindacale e non trovano riscontro in alcun dibattito politico che provi a disegnare una prospettiva concreta.- sottolineano i  Segretari generali di categoria  Valeria Talevi,  FILT CGIL, Daniela Rossi, FIT CISL e Emanuele Cingolani,UILTRASPORTI - Tali criticità, se non immediatamente gestite, rischiano di esplodere nel prossimo autunno, aggravando la già fragile economia marchigiana con perdita di posti di lavoro ed infrastrutture importanti. Questo va ad incidere negativamente anche sulle potenzialità dell’aeroporto mettendo ancor più a rischio un eventuale investimento di Amazon sul nostro territorio.»   «Anche sul fronte porto si registra un immobilismo della nuova governance: le richieste sindacali non hanno ricevuto riscontri soprattutto in merito al rafforzamento della pianta organica della ADSP al fine di poter dare attuazione agli ambiziosi progetti del PNRR. - proseguono -  Siamo ancora in attesa di conoscere gli esiti sull’individuazione della ZES (Zona Economica Speciale) fondamentale per lo sviluppo e il rilancio del territorio marchigiano.»   In merito al Trasporto Ferroviario le organizzazioni sindacali chiedono di accelerare il processo di velocizzazione e potenziamento della linea adriatica e di dare priorità ai progetti già finanziati, senza distogliervi attenzione, puntando a completare lavori quali: il raddoppio della tratta marchigiana della Orte Falconara e il Lungomare Nord di Ancona indispensabile per l’ultimo miglio, ovvero la bretella di ingresso e uscita dal Porto. «Come sindacati di categoria ribadiamo l’importanza dei temi da affrotnare e l’urgenza di aprire un confronto serrato e pragmatico con la Regione Marche - concludono i Segretari Generali - per evitare crisi occupazionali e perdita di opportunità di sviluppo che si tradurrebbero in un ulteriore isolamento del territorio.»
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13/09/2022 Caro energia settore metalmeccanico Masci, Fim Cisl Marche:”Si rischia bomba sociale”
Il rincaro del costo dell’energia sta già provocando il ricorso alla cassa integrazione e alcune aziende stanno dando segnali di cedimento, «questo rischia di scatenare una bomba sociale dove i lavoratori del settore privato rischiano di pagare il prezzo della crisi energetica due volte, la prima con l’aumento delle bollette di luce, gas e all’incontrollato aumento generale dei prezzi, la seconda vedendosi decurtati la retribuzione con la messa in cassa integrazione. – è l’allarme del Segretario generale della Fim Cisl Marche Mauro Masci - Dopo la pausa estiva, la ripresa produttiva nel settore della metalmeccanica risulta preoccupante e difficoltosa, il caro bollette, l’aumento del costo delle materie prime rischia di causare problemi irreversibili alle aziende del settore e non solo, e come per la crisi del 2008, stiamo ricevendo molte richieste di cassa integrazione, in particolare dalle piccole e medie imprese.» Per la Fim Cisl occorrono provvedimenti urgenti sia a livello centrale che regionale a sostegno dei lavoratori e delle imprese, e non limitare gli interventi solo ed esclusivamente alla politica dei bonus. «La politica non può pensare solo alla campagna elettorale fatta di slogan attraenti e promesse irrealizzabili, deve affrontare con atti concreti questa fase delicata a sostegno del tessuto industriale del paese e della nostra regione. – sottolinea e conclude Masci - Come Fim Cisl siamo molto preoccupati, non possiamo affrontare i prossimi mesi con il rischio di vedere azzerati gli effetti della contrattazione aziendale con ulteriori perdite di salario e la relativa tassazione agevolata, e correre il rischio di perdere posti di lavoro con l’espulsione dalle aziende degli over 50 meno professionalizzati.»
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08/09/2022 Caro bollette, Cgil Cisl Uil chiedono Comuni dell’ Ambito 12 di intervenire a sostegno delle famiglie in difficoltà
«Il caro energia colpirà duro le famiglie  del nostro territorio. La Cgia di Mestre stima in oltre 350 mila le persone a rischio di “povertà energetica” nelle Marche e l’ Arera ( l’Autorità di regolazione dell’ energia) valuta rincari della bolletta dell’ energia elettrica su base annua  per oltre 90% e dell’ gas, sempre su base annua,per oltre il 70%. - sottolineano i Responsabili di Cgil Cisl Uil Falconara rispettivamente P.Massaccesi, A.Mancinelli e G.Andreani - Come CGIL CISL UIL, nella riunione del comitato dei sindaci dell’ Ambito territoriale 12, che ricomprende i  Comuni di Falconara Marittima, Agugliano, Polverigi, Chiaravalle, Monte San Vito, Montemarciano, Camerata Picena, che si è tenuta il 7 settembre u.s., abbiamo chiesto anche ai Comuni di intervenire per sostenere le famiglie che si troveranno in maggiore difficoltà.»   Accanto al bonus energia predisposto a livello nazionale, che interviene sui redditi Isee inferiori a 12mila euro  (soglia che sale a 20.000 euro per le famiglie con più di 3 figli) «chiediamo ai Comuni di verificare la presenza di residui per quote economiche non spese, ad esempio nei fondi destinati all’emergenza covid, o di intervenire se ne hanno la possibilità anche con quote da bilancio, al fine di determinare un fondo di “contrasto al caro bollette” che possa essere destinato a famiglie in difficoltà che abbiano un Isee più elevato rispetto a quello previsto dai bonus nazionali - proseguono e concludono i sindacati -  chiediamo inoltre che venga valutata la possibilità di istituire tale fondo a livello di Ambito Sociale al fine di garantire un beneficio omogeneo per i cittadini di tutti i comuni dell’ Ambito; chiediamo infine di attivare momenti di formazione e divulgazione  sia per diffondere stili di vita a minor impatto energetico, sia  per dare indicazioni relative alla modalità di accesso alle agevolazioni per installazioni di impianti di energie rinnovabili e per sconti e rateizzazioni sui costi dell’ energia.»
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05/09/2022 Aggressione ai sanitari del Pronto soccorso di Civitanova Marche, CISL FP MARCHE:" Solidarietà alle vittime situazione inaccettabile servono controlli e sicurezza"
Massima e totale solidarietà alle vittime ma soprattutto sdegno da parte della Segreteria Regionale CISL FP MARCHE per l’aggressione al personale del Pronto Soccorso di Civitanova Marche, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato 3 settembre. «Non è purtroppo il primo episodio di violenza in ambito sanitario, che la CISL FP MARCHE si trova a condannare e per il quale esprime tutta la solidarietà e  vicinanza ai professionisti colpiti. Quello di Civitanova Marche infatti è l’ultimo di una serie preoccupante di vili aggressioni, che mostra come alcuni ambiti della sanità pubblica siano ormai diventati luoghi di lavoro pericolosi per chi vi opera e per questo meriterebbero l'eccezionale attenzione da parte del legislatore nazionale e regionale ma anche delle Direzioni Aziendali che sono tenute a rendere sicuri i posti di lavoro. - sottolineano  i Segretari regionali CISL FP MARCHE Paola Ticani e Giuseppe Donati -  Preoccupa molto una certa assuefazione da parte dell’opinione pubblica ad episodi come quello dell’altra sera all’ospedale di Civitanova Marche che ha visto vittime due operatori sanitari ed un addetto alla vigilanza del Pronto Soccorso.  Per la CISL FP sono accadimenti di una gravità estrema ed è altrettanto inaccettabile che l’area dell’emergenza degli ospedali sia diventata “zona franca” dove tutti possono accedere  senza  controlli e presidi di sicurezza dovuti.»   «Come Segreteria CISL FP  MARCHE evidenziamo che il degrado e l’inciviltà sono in preoccupante aumento come la rabbia e la violenza scatenati ed indotti anche da uso di alcool e droghe. Parimenti i continui tagli alle risorse economiche di cui la sanità marchigiana è stata vittima, unitamente a quelli sul comparto sicurezza, hanno lasciato medici, infermieri, OSS soprattutto dei Pronto Soccorsi senza le sufficienti garanzie di poter operare nella piena sicurezza e incolumità personale - proseguono Paola Ticani e Giuseppe Donati -  Auspichiamo che un segnale concreto anche se non minimamente risarcitorio, di vicinanza e di attenzione agli infermieri dei Pronto Soccorso marchigiani arrivi dall’Assessore regionale alla Sanità.» Il Governo già con la Legge 234/2021, ha stanziato fondi specifici per un’indennità agli operatori sanitari del Pronto Soccorso riconoscendone il disagio. Alle Marche sono stati assegnati circa € 1.280.000,00. «Vero che la norma di legge prevede che tali fondi debbano essere inseriti in qualità di indennità specifica per il personale operante presso i Pronto Soccorso, all’interno del nuovo CCNL 2019-21 di cui è stata sottoscritta l'ipotesi ma solo per una parte.  - spiegano i Segretari della CISL FP MARCHE - Per riconoscere la restante parte sarà necessario un accordo regionale. Sarebbe importate, che in attesa della sottoscrizione definitiva, si aprisse fin da subito il confronto con l'Assessore per definire l’accordo che permetterebbe già al momento dell’entrata in vigore del nuovo contratto, il pagamento totale dell’indennità e non solo l'anticipo.»   «Nel rinnovare agli operatori sanitari e all’agente della security del Pronto Soccorso di Civitanova Marche la piena solidarietà di tutta la CISL FP delle Marche, come Sindacato confederale non possiamo che tornare a chiedere alla Direzione di Area Vasta n.3, con la consapevolezza che tali episodi potrebbero ripetersi, di adoperarsi con ogni mezzo possibile per ottenere un presidio fisso di Polizia all’interno dei Pronto Soccorso. - rilanciano e concludonoi Segretari regionali CISL FP MARCHE Paola Ticani e Giuseppe Donati -   Chiediamo alla dott.ssa Corsi anche di convocare un incontro con le Organizzazioni Sindacali territoriali alla presenza del Responsabile della Prevenzione e Sicurezza aziendale per un confronto sui percorsi e protocolli esistenti ( se esistono) finalizzati a prevenire che infermieri ed OSS del Pronto Soccorso si trovino da soli a dover fronteggiare utenti esagitati e violenti come quello che la sera tra il 3 ed il 4 settembre ha messo a soqquadro il Pronto Soccorso di Civitanova Marche .»
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05/09/2022 Pronto Soccorso "privato", Cgil Cisl Uil Ascoli Piceno: «La salute è un diritto universale»
«Apprendiamo dalla stampa locale dell’apertura di un pronto soccorso “privato” ad Ascoli Piceno che si doterà di un ambulatorio per la medicina di emergenza a pagamento.  - scrivono in una nota stampa i Responsabili di CGIL CISL UIL della Provincia di Ascoli Piceno - Riteniamo fermamente che il problema dell’emergenza/ urgenza del nostro territorio non possa essere risolto in questo modo. Da ormai troppo tempo come Organizzazioni sindacali denunciamo le forti criticità che nel nostro territorio riscontriamo in tema di sanità compresi gli accessi e i tempi di attesa al Pronto Soccorso.» «Le lavoratrici e i lavoratori del settore hanno accettato durante la pandemia turni massacranti, saltando i riposi, le ferie, sacrificando la propria famiglia. La pandemia ha evidenziato una grave carenza di personale, che la privatizzazione non può risolvere. -proseguono i sindacati -  Il sistema sanitario pubblico deve avere un ruolo centrale e prioritario per la salute del territorio piceno. Nello specifico la complessità dei casi che si presentano nei Pronto Soccorso dei nostri ospedali prevedono e richiedono competenze multidisciplinari alle quali ad oggi solo il presidio pubblico può garantire potendo dare una risposta complessiva. Serve e necessita un sistema sanitario pubblico locale organizzato e capace di garantire oggi qualità dei servizi e dei livelli assistenziali attraverso un adeguato sistema di emergenza urgenza in ciascun presidio ospedaliero, garantendo risorse economiche, strutture, strumentazioni adeguate e soprattutto personale sanitario, tutto a partire dalla riconferma e stabilizzazione del personale precario.» Inoltre al fine di evitare la pressione sulle strutture ospedaliere e soprattutto nei confronti del pronto soccorso è necessaria l’attuazione puntuale della nuova riorganizzazione dell’assistenza territoriale prevista dalle normative vigenti sulla quale le organizzazioni sindacali e l’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno, attraverso il Distretto Sanitario, si stanno confrontando e sperimentando soluzioni innovative. «La nostra Costituzione riconosce la tutela della salute come diritto fondamentale che va garantito in maniera universale a tutti i cittadini attraverso il servizio sanitario nazionale - sottolineano e concludono  Responsabili di CGIL CISL UIL della Provincia di Ascoli Piceno - e per questo chiediamo  un confronto urgente con la Dirigenza dell’AV5 e ASUR MARCHE.»  
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30/08/2022 Cambio al vertice di Ancona International Airport. I sindacati chiedono chiarimenti sul futuro dello scalo
La notizia del cambio di vertice in Ancona International Airport, la vecchia società Aerodica, con l’uscita di scena dell’AD Carmine Bassetti «lascia stupiti e soprattutto apre ad una serie di seri interrogativi sul futuro del nostro scalo aeroportuale» scrivono in una nota Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti Marche. Innanzitutto, il primo interrogativo è quello rispetto alla strategia che il fondo inglese, socio di maggioranza con circa 90% della società, intende mettere in atto per lo scalo marchigiano, che, ricordiamo, è l'unico aeroporto regionale e ricopre un ruolo importante all’interno del piano degli aeroporti italiani ed è parte di una piattaforma logistica insieme a Porto e Interporto. In una situazione di difficoltà dei trasporti nelle Marche, l'incertezza sullo scalo marchigiano determinerebbe un aggravamento della già precaria situazione delle infrastrutture nelle Marche e il peggioramento dell'isolamento della stessa. Sarebbe perciò utile capire quali strategie di rilancio per il futuro dell’aeroporto il Fondo Njord ha in serbo, in un momento favorevole e di forte espansione del traffico aereo di merci e passeggeri. I sindacati dei trasporti Filt, Fit e Uiltrasporti chiederanno un incontro direttamente con il Presidente del Fondo Njord, con cui intendono aprire un confronto sulle strategie future relative dello scalo, preoccupati delle eventuali ricadute sull'occupazione dello scalo e sull'intera economia marchigiana. Le organizzazioni sindacali sono preoccupate che dietro a questo cambio di passo ci sia anche un cambio di strategia propedeutico ad un disimpegno rispetto al nostro aeroporto giudicato dai sindacati devastante per l'intera Regione Marche, in particolare per le piccole e medie imprese per il settore turistico e per l'occupazione diretta ed indiretta che l'infrastruttura aeroportuale occupa soprattutto nel cargo aereo e nei servizi circa 400 lavoratori. Infine, Regione Marche, che oltre ad essere il governo del territorio, è anche socio di Ancona International Airport seppure di minoranza: «in questi due anni di governo - sottolineano i Segretari dei tre sindacati dei trasporti, Valeria Talevi (Filt Cgil), Daniela Rossi (Fit Cisl) ed Emanuele Cingolani (Uiltrasporti) - l'ente non ha brillato per strategie in ambito trasporti e infrastrutture e quindi anche rispetto alle politiche aeroportuali, così come ha disatteso gli impegni relativi alle risorse previste per il periodo della pandemia allo scalo marchigiano». Pertanto, oltre a voler incontrare direttamente il fondo Njord, le organizzazioni sindacali chiederanno un incontro al Presidente Acquaroli, che ha le deleghe alle infrastrutture Porto Aeroporto e Interporto, per sapere se nell’agenda politica di questo governo regionale rientra anche lo sviluppo delle infrastrutture e quindi del nostro aeroporto.                 FILT Cgil, FIT Cisl, UIL trasporti   I Segretari Generali   V. Talevi, D. Rossi, E. Cingolani  
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24/08/2022 24 agosto manifestazione RSU Ospedale di Torrette: criticità organizzative, garanzia ferie estive, mancata stabilizzazione personale precario
Si è svolta nella mattinata di oggi la manifestazione, indetta dalle RSU Aziendali nei giorni scorsi, davanti  all'AOU Ospedali Riuniti di Ancona  per una serie di questioni tra cui  criticità organizzative, granzia delle ferie estive per il personale in servizio  e mancata stabilizzazione personale precario. «La Direzione Aziendale dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona ha affrontato l’ennesima ondata pandemica gestendola come fossimo ancora in una prima fase di emergenza senza tenere conto della stanchezza e dello stremo del personale coinvolto. - hanno scritto in una nota  il Comitato di Coordinamento RSU AOU Ospedali Riuniti di Ancona - La RSU non condivide la scelta Aziendale del ricovero promiscuo di malati covid nei reparti ordinari, nessuna individuazione di aree specifiche, senza zona filtro, senza personale dedicato, riducendo l’assistenza complessiva. Il personale è costretto a svolgere contemporaneamente assistenza sia a pazienti covid particolarmente complessa, che a pazienti con altre patologie, con procedure di vestizione/svestizione all’interno dello stesso reparto, mettendo a rischio sia la salute dei ricoverati che degli operatori.» «I dipendenti dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona per garantirsi le ferie estive, che come da CCNL sanità pubblica, vanno dal periodo intercorrente dal 1 giugno fino al 30 settembre, sono costretti a doppi turni in prestazioni aggiuntive, “salti riposo”, che generano un accumulo di eccedenza oraria non facilmente recuperabile, per non parlare dei turni di pronta disponibilità che sono di gran lunga superiori al numero pro-capite mensile assegnato indicato dal dettato contrattuale. In alcuni casi agli operatori sono state rimodulate le ferie. - proseguono - La RSU si è impegnata, ha chiesto e ottenuto un tavolo tecnico con due incontri, dove veniva chiesto: la riduzione dell’attività nel rispetto della normativa e del personale in servizio; a copia dei turni di luglio e di agosto al fine di una valutazione sulla corretta applicazione; rispetto del turno di servizio e dei rientri ogni cinque settimane con valutazione eccedenza oraria accumulata per ogni singolo dipendente. Di queste richieste nemmeno una è stata accolta dalla Dirigenza Aziendale che si è limitata a sottolineare che il piano ferie aziendale era garantito non producendo neanche i turni di luglio e agosto. Addirittura con una determina del 02/08/2022 non vengono prorogati alcuni contratti ad operatori socio sanitari direttamente impegnati per la gestione dell’emergenza Covid mettendo ulteriormente in difficoltà il sistema. Inoltre l’Azienda non ha stabilizzato nonostante la manifestazione d’interesse fatta nell’anno 2021 quei dipendenti che avevano maturato i requisiti. È necessario un piano straordinario di assunzioni che potenzi strutturalmente la centralità del ruolo dell’unica Azienda Ospedaliero-Universitaria di secondo livello, per garantire ai dipendenti i propri diritti e ai cittadini il diritto alla salute.» - conclude il Comitato di Coordinamento RSU AOU Ospedali Riuniti di Ancona      .
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23/08/2022 Senigallia Cisl " E' necessario innovare le politiche giovanili per gli adolescenti"
Il recente fatto di cronaca che ha visto protagonisti un gruppo di ragazzi minorenni non deve essere archiviato come uno dei tanti fatti di cronaca estiva tenuto conto della giovane età dei protagonisti e della gravità del fatto. La comunità civile di Senigallia deve reagire e interrogarsi sul perché di certi eventi e avviare una seria riflessione sulle politiche giovanili, sugli spazi riservati ai giovani ed adolescenti e sulle modalità di trascorrere il tempo libero. Non può essere lasciato libero accesso a situazioni di disagio violento ed abuso di alcol e sostanze stupefacenti. Prevenzione, informazione e un patto educativo tra tutte le agenzie educative, sono a nostro avviso le necessarie azioni da mettere immediatamente in campo per prevenire fatti come quelli riportati dalla cronaca. Occorre però porsi delle domande per iniziare ad innovare le politiche giovanili e quelle del tempo libero.   «Quali sono i percorsi di informazione disponibili perché gli adolescenti sappiano valutare a colgano le opportunità per un sano divertimento? - chiede Giovanni Giovanelli, Responsabile Cisl Jesi Fabriano Senigallia - Quali campagne di prevenzione ed educazione sono messe in atto? Quali “spazi di ascolto “informali e formali per i giovani? Quali spazi e progettualità il comune di Senigallia intende avviare per offrire alternative valide e significative rispetto al modello della movida del fine settimana? Quali eventi sono pensati per il divertimento dei giovani in sicurezza? Che qualità del lavoro viene offerta da questa città turistica che spesso utilizza giovani lavoratori senza rispettare le norme contrattuali gli stipendi e gli orari di lavoro?» Il welfare di una città si misura sulla qualità della vita degli adolescenti e di giovani, innalzando il livello qualitativo della dimensione sociale e lavorativa e rimuovendo le situazioni di disagio con una qualificata azione educativa.  
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16/08/2022 Tavolo integrato disabilità sensoriale ATS 1 Cgil Cisl Uil Pesaro Urbino"Le incomprensibili scelte della Regione Marche"
Nei giorni scorsi  le organizzazioni sindacali della provincia di Pesaro e Urbino hanno partecipato al "Tavolo integrato Disabilità Sensoriale" convocato dall'Ambito Territoriale sociale territoriale 1 - Pesaro  composto, oltre che dai sindacati, anche dagli enti di tutela e rappresentanza della disabilità sensoriale, l'ENS e la UICI. Compito del tavolo condiviso è quello di creare le migliori condizioni ai fini educativi ai minori con disabilità sensoriale e conseguentemente alle loro famiglie.   Nell'incontro l'assessore Pandolfi, Presidente del Comitato dei Sindaci dell’ATS 1, «ha comunicato che la delibera di Giunta Regionale n.964 del 26 luglio 2022 avente ad oggetto: "Interventi relativi all'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche e sensoriali - Criteri per l'attuazione degli interventi e per il riparto delle risorse da trasferire agli Ambiti Territoriali Sociali -a.s. 2022/2023 ", non ha previsto la possibilità per gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) di erogare in forma "sperimentale", l'assistenza in ambito domiciliare con la modalità di servizio a domanda, attraverso l'individuazione, a valle di un’apposita gara, del miglior operatore economico - affermano i Responsabili di Cgil Cisl Uil della pronvincia di Pesaro - Urbino - Una incongruenza rispetto a tutto il lavoro svolto unitariamente nei mesi scorsi dal tavolo e condiviso con dalla Regione (che tra l’altro ha anche partecipato ad alcune riunioni) la quale non ha mai manifestato contrarietà alla sperimentazione proposta e che non pregiudicava o inficiava la possibilità per gli altri ATS della regione di continuare ad erogare il servizio con le modalità del “contributo”.»   «Ci risulta inoltre che anche il medesimo tavolo, a livello regionale, non avesse mai espresso alcuna contrarietà rispetto alla possibilità di sperimentare il servizio da parte dei territori che ne condividessero la volontà. - continuano i sindacati territoriali unitari - Non possiamo non considerare che il contenuto della delibera n.964 del 26 luglio 2022 è il risultato di una scelta contradditoria rispetto alle comunicazioni che avevamo ricevuto in precedenza e alla stessa proposta di Delibera di Giunta Regionale, un atto incongruo, inspiegabile per noi e di cui non conosciamo le motivazioni.»   «L'unico parere che abbia escluso la possibilità della sperimentazione, pare sia quello n.81/2022-seduta n.71 del 13 luglio 2022 della IV Commissione assembleare permanente, di cui però ignoriamo le ragioni, presumibilmente non tecniche o di merito o riguardanti la qualità del servizio che si sarebbe realizzato. -proseguono -  Ci sembra peraltro strano che la IV Commissione non abbia tenuto in considerazione che la sperimentazione aveva ricevuto l'avvallo degli uffici tecnici regionali e degli enti di tutela e rappresentanza della disabilità sensoriale, Ens e Uici nonché delle organizzazioni sindacali regionali. Possibile che sulla base di un semplice parere della IV Commissione la proposta di delibera regionale nel suo perfezionarsi contraddica e modifichi l'ipotesi?  Non neghiamo che questo ci suscita perplessità e alimenta dubbi.»   La scelta compiuta dalla Giunta regionale, assolutamente non condivisibile dalle organizzazioni sindacali «non consentirà la realizzazione delle finalità che si sarebbero potute realizzare e valutare con la sperimentazione proposta alle famiglie: mantenimento dello stesso monte ore, fino al massimo delle ore previste dal piano personalizzato, abbattimento delle procedure amministrative, eliminazione delle difficoltà a reperire personale  idoneo, riferimento diretto con il tavolo di regia di ambito e con le associazioni di riferimento (UIC ed ENS), risparmio economico per le famiglie che si sarebbero rapportate direttamente con le cooperative sociali, garanzie per la continuità educativa.Un ulteriore aspetto che  ci preoccupa ancor più. - puntualizzano i sindacati -  Questa vicenda rischia di creare un precedente preoccupante nelle relazioni tra  il Comune di Pesaro (ente capofila dell’ATS 1) e la Regione fino a ledere quel legame fiduciario su cui si basano tutti i rapporti tra le Istituzioni al di là dei necessari e vincolanti atti amministrativi differiti nei tempi.  - concludono Cgil Cisl Uil Pesaro Urbino - Ecco, al di là della brutta vicenda a cui abbiamo assistito in questa occasione, quello che non ci possiamo permettere e che non vorremmo  mai accadesse è che questo fosse solo l’inizio di un conflitto istituzionale i cui effetti negativi  si scarichino poi,come sempre, sui più deboli.»
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10/08/2022 Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti "Ancora un’aggressione ad un capotreno è emergenza sicurezza "
Le segreterie regionali Marche di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti con grande amarezza registrano l’ennesima aggressione ai danni di una collega capotreno.  Sul treno 3921 di oggi è scoppiata una rissa tra viaggiatori che ha coinvolto anche la capotreno in servizio. La collega è stata strattonata e colpita fino a che è riuscita a raggiungere la cabina di guida e a mettersi in salvo grazie all’aiuto del macchinista. Un viaggiatore presente in treno ha prontamente allertato le forze dell’ordine che sono intervenute nella stazione di Senigallia arrestando gli aggressori.  Da tempo come Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti stiamo denunciando una vera e propria emergenza sicurezza a bordo treno. Abbiamo segnalato treni a rischio, come quelli del weekend che portano i giovani sulla riviera romagnola, e richiesto la presenza a bordo delle forze dell’ordine; sono stati chiesti controlli a campione su varie tratte regionali, ma le misure fin qui attuate appaiono ancora insufficienti.  Gli episodi dichiarati, inoltre, sono solo la punta di un iceberg di continue aggressioni verbali e fisiche che spesso il personale non denuncia neanche più, perché stanco e scoraggiato nel verificare come le segnalazioni rimangano spesso tali.  Il tema delle aggressioni va affrontato con azioni concrete. La sicurezza dei lavoratori e dei viaggiatori deve essere sempre il primo pensiero di tutti gli addetti ai lavori e delle istituzioni. Come segreterie di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti chiediamo una maggiore presenza delle forze dell’ordine a bordo treno e l’istituzione dei varchi e/o di tornelli nelle stazioni, che vanno comunque presenziate anche con servizi di vigilanza privata. Chiediamo l’istituzione del “daspo” all’utilizzo dei mezzi pubblici a chi commette violenza o aggressioni sia fisiche che verbali al personale in servizio.  Come segreterie regionali esprimiamo la nostra vicinanza e profonda solidarietà alla collega e le auguriamo di rimettersi presto e di poter superare quanto prima questa spiacevole esperienza.  
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10/08/2022 Aree interne rischio taglio risorse ai Gruppo azione locale. Cgil Cisl Uil Spi Fnp Uilp Fabriano "Serve coerenza e misure concrete per il sostegno reale delle aree interne "
 I rappresentanti territoriali di CGIL CISL UIL Fabriano e dei rispettivi sindacati  dei pensionati SPI, FNP e UILP allertati dalla notizia del taglio delle risorse destinate ai Gruppi di azione locale, Gal, per i prossimi 5 anni 2023-2027, da parte dell’attuale amministrazione regionale, hanno incontrato il Presidente del Gal Colli Esini San Vicino, Riccardo Maderloni. «La disponibilità del presidente è stata piena. -sottolineano i sindacati territoriali -  Ha fornito indicazioni sul meccanismo che finanzia, con fondi Europei, i progetti di sviluppo delle zone rurali della "Strategia leader, tramite la misura 19" . Il programma di sviluppo si realizza tramite i Gal (Gruppi di Azione locale), costituiti da enti pubblici, comuni e microimprese private. Questi possono accedere agli aiuti del Piano di sviluppo rurale (PSR) predisponendo un Piano di sviluppo locale (PSL) indicando le strategie e gli interventi mediante i quali realizzare il proprio percorso.La Regione a seguito della emanazione di bandi riceve le proposte che gli arrivano dai 6 GAL delle Marche. Tra questi è compreso quello dei Colli Esini San Vicino che include 30 comuni di cui 18 sono nella provincia di Ancona e gli altri 12 in quella di Macerata. Ora le risorse che l’attuale governo regionale vuole destinare ai GAL per le prossime annualità 2023-2027 si attesteranno sul limite minimo fissato dall’Europa al 5% della somma spettante.»   «Una drastica riduzione rispetto a quanto avvenuto fino all’ultimo PSR (Piano di Sviluppo Rurale), 2014-2020, per favorire: sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese; incentivazione di attività turistiche; servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale; tutela e riqualificazione del patrimonio rurale; formazione e informazione rivolte agli operatori economici. - affermano i sindacati CGIL, CISL, UIL che operano nell’Area dell’Unione montana della Vallesina -  Siamo molto preoccupati  per la ricaduta negativa che questo incomprensibile taglio di risorse può avere sui 6 Comuni montani inclusi nel Gal dell’entroterra anconetano già fortemente penalizzati per la mancanza di lavoro e l’impoverimento dei servizi.Sembra evidente che se il Gal “Colli Esini” si vedrà tagliato di almeno 2/3 le disponibilità nei prossimi 5 anni, i Comuni e la popolazione delle aree interne ne subiranno pesanti conseguenze.»   «Ci chiediamo dove sia la coerenza tra quanto promesso dai nuovi amministratori regionali, in tema di sostegno delle Aree interne, e le misure concrete che poi si  adottano e vogliono suscitare l’attenzione delle comunità interessate - concludono -  perché il problema merita un approfondimento ed un livello di discussione adeguato.»
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09/08/2022 Trasporto pubblico locale, Cgil Cisl Uil: «Nelle Marche aumentano le tariffe ma i servizi restano al palo»
Mentre molti marchigiani hanno iniziato le ferie, la Giunta Regionale, in silenzio, ha deliberato l'aumento delle tariffe del trasporto pubblico. È quanto denunciano le Segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil, che portano come esempio l’aumento del biglietto base fino al 15% a seconda della classe chilometrica, con un incremento pari all’8% nella classe 1 (da 0 a 6 km di percorrenza) che si traduce in un rincaro del biglietto da 1,25 euro a 1,35. Se la media delle tariffe non registra aumenti, è solo grazie alla riduzione dei biglietti con percorrenza superiore ai 100 km (classi 14 - 23). Di fatto hanno aumentato le tariffe più utilizzate dai cittadini e ridotto quelle residuali. Un gioco di prestigio che formalmente appare una rimodulazione, ma in realtà aumentano i costi per i cittadini a favore delle imprese. I più penalizzati saranno gli utenti di tratte tra i 60 e i 70 km, che subiranno appunto un rincaro del 15% del titolo di viaggio, da 4,20 euro a 4,85. Nessun aumento in vista, invece, per gli abbonamenti settimanali, mensili ed annuali, ma cambiano i termini di decorrenza, essendo ora legati alla settimana o al mese solare. I rincari non risparmiano neppure gli studenti: l’abbonamento annuale ad essi dedicato non sarà più calcolato su 7 mesi ma su 7 e mezzo: un aumento che sfiora il 10%. «Da tempo abbiamo chiesto all'assessore Castelli di rivedere I collegamenti degli autobus marchigiani – dichiarano Giuseppe Santarelli (Cgil Marche), Marco Ferracuti (Cisl Marche) e Giorgio Andreani (Uil Marche) -. Sono oltre 20 anni che le percorrenze sono sempre le stesse ma, come abbiamo fatto notare all'assessore, i bisogni dei marchigiani sono profondamente mutati. Per aumentare l'utilizzo del trasporto pubblico occorre avere il coraggio di cambiare, fare una mappatura delle nuove esigenze di trasporto e di conseguenza adeguare le percorrenze». «Abbiamo proposto nuovi collegamenti tra le zone industriali e le città limitrofe, tra l'aeroporto e le stazioni ferroviarie, tra entroterra e costa – proseguono i sindacati -. Ci siamo anche resi disponibili a partecipare alla creazione e alla diffusione di un questionario per capire i bisogni dei marchigiani. La risposta della Regione è stata invece l'aumento delle tariffe lasciando invariati i servizi». «Mentre in altre regioni si fanno scelte che rendono i servizi di trasporto pubblico accessibili gratuitamente agli studenti, anche in ottica di sostenibilità ambientale, nella Marche si rincarano i prezzi, in un momento tra l'altro in cui ampie fasce di marchigiani si vedono falcidiare lo stipendio o la pensione dall'inflazione». «Ancora una volta – concludono le Segreterie regionali - si è cercata la via facile, lasciando pagare ai cittadini le inefficienze e l'incapacità progettuale delle aziende del settore, ancora restie a fare sistema per elevare il livello dei servizi».  
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06/08/2022 Riorganizzazione della sanità regionale. Cgil Cisl Uil Marche: «Perché tanta fretta?»
CGIL CISL e UIL delle Marche esprimono molte riserve sull’approvazione della proposta di legge 128/22, sia rispetto i contenuti della norma che ai modi in cui si è realizzata. I giorni scorsi le scriventi avevano fatto pervenire alla Regione alcune osservazioni in merito alla proposta di legge, pur sottolineando di non essere pregiudizialmente contrari alla riorganizzazione del servizio sanitario regionale. Lunedì 1 Agosto, all’incontro con l’Assessore Saltamartini, lo stesso aveva dichiarato di condividere diverse nostre osservazioni, sottolineando l’importanza dell’ interlocuzione con il sindacato. L’esito della discussione fatta in Consiglio regionale, smentisce totalmente quanto ci era stato prospettato durante all’incontro, a riprova di quanto questa Giunta regionale svilisca quanto emerge nel confronto reale con le organizzazioni sindacali. Avevamo proposto un percorso di confronto preventivo più ampio e democratico, abbiamo assistito invece ad una corsa contro il tempo ingiustificata ed incomprensibile, vista l’importanza degli argomenti trattati dalla Pdl.  «Come organizzazioni sindacali - dichiarano le Segreterie Regionali - siamo convinti che in questo momento se la Regione Marche vuole davvero essere vicina alle esigenze dei cittadini così come afferma nelle finalità della legge, debba darsi altre priorità». Prima di tutto rivedere la gestione dell’emergenza pandemica e della campagna vaccinale, considerando il rischio di ripresa della recrudescenza con l’autunno; affrontare la grave situazione di difficoltà in cui versano tutti i dipartimenti, in particolare quello di emergenza-urgenza soprattutto in relazione alla carenza di organico; dare un impulso concreto all’irrobustimento dell’assistenza territoriale e delle cure primarie. Per ultimo ma non certo meno importante, il tema dei tempi d’attesa con il recupero delle prestazioni che sono state sospese negli ultimi due anni. Questi temi che per noi sono dirimenti perché incidono direttamente sulle condizioni di vita delle persone, non possono passare in secondo piano rispetto alla riorganizzazione sanitaria. Riteniamo che in questo caso la politica dei due tempi, (ossia prima l’organigramma organizzativo e poi tutto il resto), non tenga in giusta considerazione le esigenze dei cittadini e sia lesiva di diritti fondamentali.  Per questo serve da subito un deciso cambio di rotta.
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03/08/2022 Cisl e Uil Fabriano : "Servono solo proposte concrete per il lavoro"
«Come Cisl e Uil di Fabriano riteniamo  necessario fare alcune osservazioni in merito alle dichiarazioni fatte dal consigliere comunale di Fabriano Roberto Sorci durante la seduta del Consiglio comunale  di sabato 30 luglio,rispetto ad alcune questioni relative all'operato dei sindacati nel territorio fabrianese. - riportano in un comunicato  Andrea Cocco della Cisl e Carlo Sabbatini della Uil di Fabriano -  Nello specifico sulla questione Whirlpool: il consigliere Sorci in ben 20 minuti di intervento spende solo una sommaria analisi del passato recente (vedi vendita di Indesit alla multinazionale americana) con la comoda formula “io lo dicevo”; in ben tre passaggi del suo frammentato intervento accusa il sindacato di essere stato complice della vendita, dichiara che le Organizzazioni sindacali arrivano sempre in ritardo e soprattutto dichiara che tra le tante difficili vertenze nazionali di cui il sindacato ha seguito, “la vittima è stata Indesit” (parole testuali) facendo intendere che il sindacato ha fatto la scelta di mollare i lavoratori Indesit.» «Al consigliere Sorci, comve CISL e UIL vogliamo ricordare l’impegno costante e continuativo per tutte le vertenze del lavoro nel nostro territorio, a livello regionale e nazionale, quindi anche per le lavoratrici e lavoratori Whirlpool. - rilanciano Cocco della Cisl Fabriano e Sabbatini della Uil di Fabriano -  Rispetto alle sue disinvolte dichiarazioni sul recente passato Indesit, rimaniamo costernati ma rigettiamo con forza, in quanto false, le accuse che rivolge alle strutture sindacali di tutti i livelli. A Sorci precisiamo che per le lavoratrici ed i lavoratori del territorio non sono utili generici interventi su analisi economiche, ma l’impegno di una classe politica che si metta nei panni di chi vive del proprio salario da operai ed impiegati, (che non è lo stesso dei dirigenti) e si assuma la responsabilità di fare proposte concrete, che diano dignità ai veri attori protagonisti dell’economia reale, cioè le stesse maestranze.» Le Organizzazioni Sindacali del territorio,il 21 luglio 2022 scorso, hanno già incontrato  il Sindaco di Fabriano Daniela Ghergo e gli altri Sindaci dell’Ambito 10, con l’assessore Aguzzi della Regione Marche ed hanno concordato di avviare un tavolo sulla crisi dell’area del fabrianese, per affrontare le emergenze in essere e quelle che eventualmente potrebbero emergere e soprattutto iniziare a programmare iniziative per rilanciare le politiche attive del lavoro e dare nuove opportunità economiche al nostro entroterra. «In quest’ottica speriamo di ricevere proposte più concrete anche da Roberto Sorci, ex dirigente Indesit ed attuale consigliere del Comune di Fabriano - concludono i referenti di Cisl e Uil Fabriano - auspicando che superi l'’opinabile approccio fatto in un assise pubblica come il Consiglio comunale di qualche giorno fa.»
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03/08/2022 La FEMCA CISL vince le elezioni RSU : è il primo sindacato alla Tod’s di Tolentino
La FEMCA CISL si è affermata come primo sindacato, conquistando 2 RSU su 3 grazie ai 49 voti raccolti su 74 votanti alle elezioni per il rinnovo RSU, la Rappresentanza sindacale unitaria, nello stabilimento Tod's di Tolentino che si sono svolte nella giornata di ieri, 2 agosto. Un risultato storico per lo stabilimento dove si producono articoli in pelle, che vede per la prima volta la FEMCA CISL vincere le elezioni RSU,  e che si inserisce in  quanto si è  già affermato nelle elezioni RSU di maggio nella sede di Casette d'Ete. In entrambi i siti produttivi  il lavoro di ascolto e attenzione ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori ha premiato la FEMCA CISL. Il 58,3% delle preferenze attesta così la volontà dei lavoratori a dare fiducia piena alla FEMCA CISL, che « è pronta ad assumersi questa responsabilità e ad avviare un percorso sindacale fondato sulla partecipazione attiva delle lavoratrici e dei lavoratori sulla contrattazione. - dichiarano a margine dello scrutinio il Segretario regionale FEMCA CISL Marche,  Francesco Interlenghi e Andrea Gentili, operatore FEMCA CISL Marche - Anche l’alto dato dell'affluenza al voto, pari all’ 88%, testimonia la grande voglia da parte dei lavoratori di inaugurare un nuovo corso.» «Auguriamo buon lavoro agli eletti Andrea Francioni e Simona Appignanesi. Un ringraziamento va anche al primo dei non eletti Alessandro Conti. Tutti i candidati si sono impegnati con serietà e passione. – sottolineano Interlenghi e Gentili della FEMCA CISL Marche - Un ringraziamento speciale a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori per la fiducia che hanno riposto nella FEMCA CISL, sarà nostro compito dimostrare di essere all'altezza delle aspettative. La nostra organizzazione può contare su delegati preparati e competenti e su una struttura che investe molto sulla formazione dei rappresentanti sindacali.» «Per essere sempre più presenti tra le lavoratrici e i lavoratori daremo vita ad un coordinamento delle RSU della FEMCA CISL all'interno del Gruppo Tod's. Pensiamo che in vista delle sfide future sia fondamentale superare i particolarismi per fornire uno sguardo più ampio e un senso di appartenenza a chiunque sia parte del gruppo.  – rilanciano e concludono il Segretario regionale Femca Cisl Marche,  Francesco Interlenghi e Andrea Gentili, operatore Femca Cisl Marche - Tutti infatti devono essere coinvolti nel percorso di crescita sindacale che punterà a coniugare il tema dei diritti con quello dei nuovi bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici.»
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01/08/2022 Morte di Alika: il dolore e l'appello di sindacati, partiti e associazioni Mercoledì 3 agosto in piazza a Civitanova Marche
  “Piangiamo per lui e per quelle persone che lo hanno lasciato morire”  da un’amica di Alika Ogorchukwu I tragici fatti di Civitanova Marche hanno sollecitato le organizzazioni impegnate nell'accoglienza e nei processi di inclusione, ad assumere una responsabilità collettiva per offrire risposte a garanzia della coesione sociale e dello Stato di diritto. Come organizzazioni maceratesi/marchigiane impegnate nella promozione e nella difesa dei diritti, nella costruzione di una comunità pacifica e inclusiva, rispettosa delle diversità e attenta ai bisogni dei più fragili, e quindi di tutti, esprimiamo dolore e sconcerto per l’insensato atto di brutalità che ha portato alla morte di Alika Ogorchukwu, un giovane uomo, che provava ogni giorno, con i mezzi che aveva a disposizione, a garantire una vita dignitosa, un futuro alla sua famiglia, al suo bambino, una speranza. È davvero impossibile comprendere come si possa arrivare a riversare tanta rabbia cieca su una persona, ad esprimere in un gesto così efferato, barbaro il disprezzo per la vita umana; è assurdo pensare che un incontro casuale su un marciapiede, in pieno centro città possa scatenare una tale violenza, consumata sotto gli occhi attoniti di tanti che hanno assistito e fissato in immagini quanto accaduto, ma senza riuscire a fare un qualunque gesto che potesse evitarlo. Si tratta di una tragedia che ci interroga, prima di tutto come persone, spesso diventate ostaggio della paura del diverso, dell’insicurezza economica, dell’instabilità politica e sociale tanto da renderci incapaci di provare ogni empatia nei confronti dell’altro, di avere occhi per guardare oltre il nostro piccolo cortile che abbiamo eretto a fortino. Ma la morte di Alika ci interpella anche come comunità, che si è smarrita, disgregata, che ha sostituito la coesione con la contrapposizione, che non protegge più i suoi membri, ma li giudica, li emargina e li rifiuta, che vive un forte ritardo culturale sui temi del rispetto dei diritti, dell’accoglienza, della comunione, della solidarietà, che ha perso la capacità di progettare per il bene comune. Oggi è il momento del dolore, di stringerci alla famiglia di Alika, alla comunità nigeriana così profondamente ferite da questa assurda morte, ma è soprattutto il momento della responsabilità, dell’impegno perché questo non accada più. È fondamentale uno sforzo comune per superare le contrapposizioni, le distanze, per recuperare un atteggiamento, un linguaggio di comunione, di compassione, di solidarietà. Come organizzazioni sentiamo urgente un lavoro di contaminazione, di testimonianza, di radicamento di una cultura che sa comprendere, accogliere e non giudicare, che sia in grado di includere e riconoscere la dignità di ogni persona. Per questo ci ritroveremo Mercoledì 3 agosto 2022 a Civitanova, ore 21.00, in Piazza XX Settembre e ci appelliamo alle Istituzioni, alle comunità, al mondo dell’associazionismo religioso e laico, sociale e culturale, ai partiti, ai movimenti e a tutti i cittadini che credono nel valore della pace, della persona, della vita, della solidarietà e della democrazia per aderire all'iniziativa.   PRIMI FIRMATARI: REFUGEES WELCOME Macerata - CGIL – CISL - UIL - ARCI - ANPI – LIBERA Macerata - AMNESTY INTERNATIONAL Marche – RETE degli STUDENTI MEDI MARCHE - GRIS Marche – CNCA Marche - OFFICINA UNIVERSITARIA - ARTICOLO 1 - MACERATA BENE COMUNE - SINISTRA ITALIANA - Fed. Prov. PARTITO DEMOCRATICO – DEMOS Democrazia Solidale - PARTITO DEMOCRATICO Circolo di Macerata - AUSER      
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27/07/2022 La Cisl piange la scomparsa di Antonio Palma storico sindacalista della Funzione Pubblica di Ancona
La Cisl piange la scomparsa di Antonio Palma storico sindacalista degli enti locali ed esprime la propria vicinanza ai familiari.   Palma, 83 anni a settembre, è stato a lungo componente della Segreteria della Cisl Funzione Pubblica di Ancona si è sempre caratterizzato per battaglie tese al riconoscimento e valorizzazione dei lavoratori coniugato alla efficienza dei servizi erogati ai cittadini. «Per 35 anni geometra presso la Provincia ha costantemente unito la passione per il lavoro con quella sindacale ove ha sempre dimostrato  attenzione verso i lavoratori e le loro problematiche  - ricorda Luca Talevi, Segretario generale della  Cisl FP Marche - Impegnato da sempre anche nel  volontariato, non ha fatto mai mancare il suo apporto e sostegno ai lavoratori anche dopo il pensionamento. Sino all'ultimo ha manifestato attaccamento ai valori della Cisl ed all'importanza del contatto umano» «Una persona di grandissima umanità, ricordo ancora le lettere scritte a penna che mandava a iscritti e lavoratori per dare informazioni, consigli o chiedere valutazioni sulle contrattazioni decentrate. – sottolinea Alessandro Mancinelli, Responsabile della Cisl di Ancona -  Un uomo, un sindacalista rispettato da tutti.»
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26/07/2022 Contrattazione inclusiva tra Sindacati e Angelini Pharma FEMCA CISL MARCHE: “Un risultato importante in tema di diritti civili”
Permessi retribuiti fino a 11 giorni in caso di nascita o adozione di una figlia o un figlio da parte di una coppia unita civilmente, per  tutti  i dipendenti della Angelini Pharma, azienda farmaceutica di Ancona. E’  quanto è stato deciso nell’accordo siglato lo scorso 21 luglio  tra Azienda e le Rappresentanze sindacali unitarie. Si tratta di un adeguamento, fortemente voluto dai sindacati aziendali, di quanto già previsto nel  rinnovo dell'integrativo aziendale, del 14 dicembre 2020, che  prevedeva per le coppie unite civilmente con figli,  fino ad un massimo di otto giorni di permessi retribuiti, che dal 21 luglio 2022 salgono a undici, da utilizzarsi continuativamente ed entro il mese di vita del neonato o entro un mese dall’ingresso dell’adottato in famiglia «In assenza di una legge, abbiamo sottoscritto un accordo con la direzione aziendale che riconosce almeno 11 giorni di permessi retribuiti a tutte le coppie unite civilmente e senza distinzione di genere, in caso di nascita o adozione di un bambino.  – spiega  Lorenzo Grattini, RSU FEMCA CISL Marche Angelini Pharma - Ciò rappresenta un importante passo verso l'inclusione e il rispetto di tutti, un piccolo grande risultato  in tema di  diritti civili.  – sottolinea e conclude Grattini – Per questo siamo molto soddisfatti, frutto di un lavoro congiunto con l’Azienda e le altre sigle sindacali, che ringraziamo per la disponibilità e la sensibilità dimostrata.» «Un accordo che ci rende fieri perché abbiamo dato risposte concrete ai bisogni delle persone. – commenta il Segretario Generale FEMCA CISL MARCHE, Piero Francia -  Prosegue il nostro impegno nelle tante contrattazioni aziendali affinché questo risultato  venga implementato anche  nelle altre realtà lavorative  marchigiane   dei comparti energia moda e chimica farmaceutica.»
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26/07/2022 Elezioni politiche la calda estate di oltre 3.000 lavoratori del pubblico impiego chiamati ad essere in servizio ad agosto per garantire la regolarità del voto CISL FP MARCHE:" Necessario valorizzare il lavoro pubblico"
 Sono oltre 3000 i lavoratori pubblici marchigiani che trascorreranno, nonostante piani ferie da tempo condivisi con l'Amministrazione, il mese di agosto in servizio per garantire la regolarità dei servizi legati alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. In tutti i Comuni lavoreranno a pieno ritmo servizio elettorale, demografico, stato civile, protocollo, polizia municipale, servizi tecnici ai quali si aggiungono i lavoratori delle Prefetture e Tribunali marchigiani. Scadono infatti in prossimità di ferragosto le presentazioni delle liste e dei candidati, vanno indetti i comizi elettorali, nominati Presidenti e scrutatori per ogni seggio, definite le liste dei votanti, garantita la regolarità della campagna elettorale all'interno degli appositi spazi elettorali predisposti in ogni comune.   « Come Cisl Fp Marche resteremo aperti anche ad agosto per garantire che in ogni realtà lavorativa si garantiscano i servizi fondamentali per la regolarità delle elezioni contestualmente alla garanzia delle ferie estive previste dal CCNL ed oggetto di programmazione nei mesi scorsi. – afferma Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche -  Se ai lavoratori pubblici dei comuni e dei ministeri sommiamo i lavoratori della sanità, operanti h24, anche questa estate nell'emergenza Covid e nei pronto soccorso presi d’assalto per le elevate temperature,  è evidente che anche questa estate sia caratterizzata  dall'elevato impiego numerico di lavoratori pubblici. Chiediamo con forza ai prossimi candidati marchigiani alle politiche – sottolinea e rilancia Talevi - di porre all'interno dei loro programmi il tema della valorizzazione delle tante professionalità presenti all'interno del pubblico impiego, in una ottica di tutela e garanzia di fondamentali diritti pubblici ai cittadini.»
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22/07/2022 Tavolo della Moda: sindacati e associazioni datoriali al lavoro per superare le difficoltà del settore
Nei giorni scorsi si è riunita nuovamente la II Commissione Sviluppo Economico – Formazione Professionale e Lavoro – Affari Europei e Internazionali – Settore Primario convocando il tavolo della moda e il tavolo relativo alle politiche di filiera del settore moda. Hanno partecipato ai lavori le associazioni datoriali Confindustria Marche – Cna Marche – Confartigianato Marche – C.LA.A.I Marche e le organizzazioni sindacali Femca Cisl Marche – Filctem Cgil Marche – Ulitec Uil Marche insieme al direttore e funzionario del Dipartimento delle Politiche sociali, Lavoro, Istruzione e Formazione, con il dirigente della Direzione Attività produttive e imprese, con il dirigente del Settore Industria, Artigianato e Credito, con il dirigente e il funzionario del Settore Innovazione e cooperazione internazionale della Giunta Regionale. La situazione è stata propizia per fare un punto sul momento di grande difficoltà del settore. Il progressivo recupero che stava riportando le aziende del settore ai livelli pre-pandemici (quasi due imprese su tre hanno chiuso il 2021 con fatturato ancora inferiore a quello 2019) ha dovuto però fare i conti, da fine febbraio, con lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, e con il conseguente crollo, a partire da marzo, dei flussi a loro diretti (-52% in valore nel bimestre marzo-aprile le vendite ai due mercati). Agli eventi bellici si sommano poi il problema dell'impennata dei costi energetici e l'assenza di riduzioni significative nei prezzi delle materie prime, da molti mesi su livelli decisamente elevati, oltre al timore di una recrudescenza delle varianti del virus. Il momento è particolarmente pesante per le micro e piccole realtà. La Regione ha dimostrato di ascoltare le associazioni e le forze sociali con le misure dedicate a fronteggiare la crisi di liquidità subita a causa della riduzione dell’export e dei mancati pagamenti relativi ai contratti già in essere con operatori economici dei Paesi coinvolti dal conflitto russo ucraino e le misure dedicate alla riconversione dei mercati. Ovviamente la necessità di risorse per sostenere il momento difficile è sempre vigente. Si è posta particolare attenzione su tre questioni delicate e attuali: la prima relativa alla crescita dimensionale e ai riassetti organizzativi della filiera da tenere particolarmente in osservazione visto che assistiamo all’insediamento di grandi firme che, oltre comunque ad essere un elemento positivo in termini di occupazione sta generando migrazioni su particolari profili professionali. Emerge sempre più l'esigenza della formazione continua per permettere di ricostruire quelle professionalità perse per colpa delle crisi passate e ricreare nuovamente il valore della filiera; la seconda riguarda  gli incentivi alle assunzioni per contrastare appunto la carenza di manodopera e rispondere alle esigenze di nuove competenze professionali, puntando l’attenzione e le risorse sull’orientamento e sulla formazione continua “on the job”; la terza è quella di dedicare bandi, visto il momento di particolare attività in merito, al settore della moda ripetendo anche esperienze positive passate come il bando campionari e dedicando attenzione e risorse ai temi dell’innovazione e dello sviluppo digitale dei processi produttivi, alla sostenibilità e all’economia circolare, all’internazionalizzazione, al lavoro di qualità e soprattutto al ricambio generazionale.  
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22/07/2022 Al via nelle Marche il Programma GOL Cgil Cisl Uil: «Lavorare insieme per sviluppo e politiche attive»
  Con l'approvazione da parte della Giunta Regionale delle Linee di indirizzo relative agli Avvisi su Politiche attive e Formazione, si dà l'avvio anche nella nostra Regione al Programma GOL (Garanzia Occupabilità dei Lavoratori), che nell'ambito del PNRR, costituisce il perno dell’azione di riforma delle politiche attive del lavoro. Un piano che conta come potenziali beneficiari un bacino di oltre 14 mila lavoratori marchigiani, molti dei quali in condizione di vulnerabilità. Come Cgil Cisl e Uil Marche « abbiamo costantemente ed unitariamente portato il nostro contributo al percorso regionale del programma GOL, discutendo in ogni seduta della Commissione Regionale Lavoro i passaggi e contenuti per noi indispensabili alla sua attuazione.» «Il programma nazionale – dichiarano Rossella Marinucci, Cristiana Ilari e Renzo Perticaroli delle segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL -  mette a disposizione opportunità e risorse molto rilevanti legate ad obiettivi che non possono essere mancati dalla nostra regione dove negli ultimi anni le vulnerabilità sociali e lavorative sono aumentate esponenzialmente a fronte di un mercato del lavoro poco inclusivo e spesso stagnante e a una debolezza strutturale delle politiche attive che hanno invece lo scopo di orientare, accompagnare e sostenere le persone nelle transizioni». Cgil Cisl e Uil hanno espresso all’Assessore Aguzzi e a tutta la Commissione Regionale Lavoro le proprie preoccupazioni riguardo alcuni nodi strutturali che potrebbero rendere meno efficaci le azioni del Programma. Non risulta al momento adeguatamente definito e programmato un percorso di valida integrazione e cooperazione tra pubblico e privato. «È, a nostro avviso, carente la rilevazione dei fabbisogni e delle opportunità lavorative nel territorio come prerequisito fondamentale per l’incrocio domanda – offerta e per la programmazione degli interventi di politica attiva e di formazione, slegata da politiche regionali di sviluppo, così come appare poco valorizzato l’orientamento al lavoro, ambito che necessita di alte professionalità e competenze e di un profondo radicamento territoriale con il sistema produttivo e con il sistema di istruzione e formazione.» Manca, inoltre per i sindacati, un coordinamento completo tra politiche attive e formazione, declinata in upskilling e reskilling, per produrre azioni sinergiche e coerenti di presa in carico della persona, in grado di portare a compimento l’inclusione lavorativa del soggetto vulnerabile. «Le risorse del PNRR – proseguono Cgil Cisl Uil Marche - possono consentire anche alla nostra regione di attuare un programma di politiche attive efficaci che realizzi e metta in pratica una visione di sviluppo del nostro territorio capace di diminuire il numero di disoccupati e inattivi nel territorio, in gran parte giovani e donne. L’obiettivo, che non possiamo che auspicare essere ampiamente condiviso, deve essere quello di rafforzare le competenze di coloro che oggi sono ai margini del mercato del lavoro regionale e di creare lavoro stabile e di qualità per superare una inaccettabile precarizzazione del lavoro e delle vite delle persone. Continueremo a lavorare  - concludono Rossella Marinucci, Cristiana Ilari e Renzo Perticaroli delle segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL - perché il confronto tra gli attori del territorio, su queste che noi consideriamo priorità improcrastinabili, si verifichi e produca risultati tangibili.»      
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15/07/2022 Quale contrattazione per lo sviluppo del settore metalmeccanico nella Marche
“Quale contrattazione per lo sviluppo del settore metalmeccanico nella Marche” al centro del Consiglio Generale della Fim Cisl Marche  a Montegranaro (FM), presso l’ Hotel Horizon - località Villa Lucia, strada provinciale Veregrense. Ai  lavori, aperti dalla relazione del Segretario Generale della Fim Cisl Marche, Mauro Masci, sono intervenuti  Marco Cucculelli, Professore di Economia applicata, Università Politecnica delle Marche, Emmanuele Massagli, Presidente Adapt  e Sauro Rossi Segretario Generale Usr Cisl Marche. Il Segretario Generale nazionale della Fim Cisl Roberto Benaglia, ha concluso in mattinata il Consiglio Generale.   
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14/07/2022 Fabrianese: i sindaci del territorio e le organizzazioni sindacali uniti nell'affrontare le possibili criticità del mondo del lavoro
Mercoledì 13 luglio, presso la sede del Comune di Fabriano, si sono incontrati i Sindaci del territorio e le Organizzazioni Sindacali di categoria FIM-FIOM-UILM ed i Responsabili zonali di CGIL-CISL-UIL. Dopo un’ampia disamina della situazione economico/produttiva del territorio, si è preso in esame l’aspetto relativo al settore metalmeccanico ed in particolare agli sviluppi di carattere finanziario e di mercato legati alla situazione internazionale; tali aspetti potranno avere notevoli ricadute occupazionali sulle aziende presenti nel nostro distretto industriale. In particolare, si è presa in considerazione la situazione del gruppo Whirlpool (successivamente si prenderanno in considerazione anche altre aziende di altri settori presenti nella nostra realtà produttiva). L’annuncio della multinazionale della rivisitazione dell’organizzazione dell’area EMEA, fa di converso presupporre che potrà essere preso in considerazione anche il disimpegno della Whirlpool dall’Europa. La cessione dello stabilimento russo al competitor Arcelik desta particolare preoccupazione in merito alle eventuali decisioni che potrebbero essere annunciate in autunno. Nel contempo le organizzazioni sindacali si sono attivate a livello nazionale per richiedere un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, dove è già aperto un tavolo di crisi, al quale tuttavia ad oggi non abbiamo avuto ancora riscontro. I Sindaci del territorio - presenti, oltre al Sindaco di Fabriano Daniela Ghergo, i Sindaci di Sassoferrato Maurizio Greci, di Genga Marco Filipponi e di Cerreto d’Esi David Grillini - hanno concordato un’azione unitaria volta sia alla difesa del lavoro esistente e alla tutela dei lavoratori, sia all’implementazione di tutte quelle attività e servizi, dalle infrastrutture materiali e immateriali alla formazione, che possano rendere il territorio dell’area interna attrattivo per le imprese e per gli investimenti. «Rileviamo con soddisfazione – hanno dichiarato i Sindaci presenti – come si sia registrata una positiva convergenza tra Enti e organizzazioni sindacali nell’affrontare tematiche di rilievo per il futuro lavorativo del nostro territorio. Questo rappresenta un metodo di lavoro che proseguiremo, perché dà forza alle giuste istanze di attenzione e di valorizzazione delle nostre realtà produttive. Riguardo gli elementi di preoccupazione su possibili criticità aziendali, chiederemo alla Regione di istituire un comitato permanente di osservazione e coordinamento, per poter valutare le azioni e le iniziative da intraprendere per evitare situazioni di crisi. In contemporanea, attiveremo un canale di interlocuzione con i Ministeri competenti». FIM-FIOM-UILM e le rispettive confederazioni hanno già effettuato una prima giornata di mobilitazione sotto le prefetture dei territori in cui sono presenti i plant del gruppo ed hanno chiesto, congiuntamente ai colleghi di Comunanza, un incontro con la Regione Marche.
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13/07/2022 “Pane e zolfo, diritti e lavoro, la lotta dei minatori di Cabernardi” Convegno a Pergola
Pergola, quarta tappa delle celebrazioni del “70 esimo de la Lotta dei Sepolti Vivi” ossia dell’anniversario dell’occupazione della miniera di Cabernardi di Sassoferrato (An) (28 maggio -5 luglio 1952), ospita nella sala consigliare SABATO 16 LUGLIO dalle ore 9, un convegno organizzato dall’Istituto Gramsci Marche, Istituto Storia Marche, Comune di Pergola, Iscop, Biblioteca Archivio Vittorio Bobbato intitolato “Pane e Zolfo, diritti e lavoro, la lotta dei minatori di Cabernardi”.Convegno che è stato presentato martedì 12 luglio in una conferenza stampa nella sede della Cisl di Pesaro.  «Se si intitola “Pane e Zolfo”, non è affatto una coincidenza – sottolinea la Senatrice Silvana Amati, Presidente dell’Istituto Gramsci Marche -. Ricorda il docu-film di Gillo Pontecorvo girato nel 53 sull’occupazione della miniera di Cabernardi commissionato dalla Camera di Lavoro di Ancona. Lo si credeva perduto poi, per caso, è stato ritrovato ad Urbino, in cima ad un armadio dell’archivio cinematografico della Fondazione Egisto Cappellini dal professore Schiavoni allora Presidente della Mediateca Marche. Restaurato e digitalizzato, è stato infine consegnato al Museo della Miniera di zolfo di Cabernardi. Come questo film perduto e poi ritrovato, che nel suo titolo accosta il pane al duro e pericoloso lavoro in miniera, questo convegno vuole far riaffiorare la cronaca di uno sciopero di oltre 300 minatori che, 70 anni fa, hanno difeso con solidarietà il posto di lavoro di 850 persone. Valori che oggi, in un Paese come il nostro, purtroppo sono sempre più sfocati. Il lavoro stesso ha addirittura perso il suo senso di luogo collettivo. Pertanto, parlare di queste memorie, contestualizzare, ricordare l’azione dei sindacati è fondamentale soprattutto in un momento dove le democrazie appaiono sempre più fragili».  Per Sabrina Santelli, assessore alle attività produttive del Comune di Pergola «Comprendere il passato aiuta a costruire un futuro migliore. Ospitare questo congresso è importante per la nostra città poiché ci consente di far conoscere la storia della lotta ai più giovani e ricordare che la decisione de la Montecatini di chiudere la miniera è stato una Caporetto per il territorio che ha visto la popolazione dimezzata, sono rimasti gli anziani, le donne e i bambini e demograficamente il comprensorio non si è finora ripreso». Una storia di lotta a difesa del lavoro e di solidarietà che anche per le tre maggiori sigle sindacali è importante a distanza di 70 anni approfondire.  «La memoria– interviene Leonardo Bartolucci, Responsabile Cisl Area Sindacale Territoriale di Fano – è fondamentale soprattutto se lo si lega alla solidarietà. Ed è l’elemento su cui facciamo più fatica a trovare dentro i luoghi di lavoro. Oggi dobbiamo affrontare delle sfide epocali che richiedono di saper leggere bene la realtà e che le persone si sostengono». Per Roberto Rossini, Segretario Cgil Pesaro e Urbino, «abbiamo vissuto recentemente le chiusure di aziende come Caterpillar, Pica, Berloni che hanno avuto le stesse dinamiche, sono luoghi di lavoro sono organizzati. Ma il mondo del lavoro sta mutando. C’è il lavoro agile, quello a distanza, quello diffuso come nei settori dei servizi, e, all’interno delle fabbriche, il job sharing. Il mondo del lavoro di adesso è più complesso e proprio per questo è importante la memoria delle lotte sindacali di prima. Soprattutto quando riguarda le aree interne per consentirci di ragionare meglio, avere dati sull’evoluzione delle loro economie in un momento dove dobbiamo pensare a quello che vorremo far nascere in questi territori». Per Paolo Rossini, Segretario Uil Marche, «purtroppo solo quando nasce un problema, la solidarietà esiste. Questa solidarietà che è basilare in un momento dove si assiste ad un’evoluzione che tende a far scomparire i diritti che finora siamo riusciti a conquistare. La storia “dei Sepolti vivi” – conclude - ricorda quanto è stato faticoso ottenere dei diritti che si stanno cercando di relativizzare. E nel comprensorio intorno alla miniera ci dovrebbe essere ancora più ricettività perché esiste una linea del sangue ossia i figli, i nipoti di chi ha davvero lottato a difesa del posto di lavoro di tutti». Una difesa che accomuna tutte le miniere del bacino solfifero sotto tutela del Parco Nazionale dello zolfo di Marche e Romagna rappresentato dal Presidente Carlo Evangelisti. «La storia della miniera di Cabernardi – conferma - è stata la storia della miniera di Urbino, di Perticara, di Cesano. Oggettivamente estrarre lo zolfo non era più competitivo con quello americano.  E se le miniere in Sicilia rimasero aperte è per merito dei contributi statali. Questa lotta che in apparenza non ha impedito la chiusura ma è stata vincente sul piano culturale, etno-antropologico». Il che rientra negli obiettivi dell’ente di far conoscere le comunità e trasformare i siti di archeologia industriali in poli museali, culturali, turistici creatori di occupazione. Sui temi affrontati dal convegno storico è intervenuto Marco Labbate dell’Università di Urbino, Iscop, vicedirettore scientifico dell’Istituto di storia contemporanea di Pesaro (Iscop) e collaboratore dell’Istituto storia Marche. «Voglio fare notare la convergenza di due momenti: quello un convegno storico sulla lotta che coincide con il trasferimento dell’Archivio Storico della miniera a Cabernardi di proprietà del Comune di Sassoferrato al museo di Cabernardi. Il nostro obiettivo è rifare il punto della lotta ma leggerla nelle due dimensioni sia locale, sia nazionale, attraverso la guerra fredda, la forte contrapposizione tra Dc e Pci e la divisione tra sindacati che evidenzia la scelta della convergenza negli anni a seguire e la conquista dello Statuto dei Lavoratori. Vogliamo – prosegue - stabilire un dialogo anche tra il momento economico e sociale strettamente collegati. » Per questo interverranno vari storici. Franco Amatori della Bocconi, Presidente dell’Istituto Storia Marche sul tema “Le miniere marchigiane nella grande Montecatini” come questa filiera si collocava dentre la prima grande corporation italiana e l’evoluzione del sistema produttivo; su “I caratteri sociali della comunità minerarie di Cabernardi e Perticara”, Luca Gorgolini dell’Università della Repubblica di San Marino come diventano dei microcosmi; su “La ripresa impossibile: il distretto dello zolfo marchigiano-romagnolo e la crisi del dopoguerra”, Francesco Chiapparino della Politecnica delle Marche e il perché la chiusura di poli che in due producevano il 30% dello zolfo nazionale; io stesso parlerò di “Coppi maglia gialla. Minatori, comunità e sindacati nei 38 giorni dell’occupazione di Cabernardi”e su “Dopo la chiusura, Miniere e migrazioni” Amoreno Martellini dell’Università di Urbino, Direttore Istituto Storia Marche e coordinatore della parte accademica del Convegno, e anche le dinamiche politiche legate a questo processo migratorio. Con il sostegno della Fondazione CariFano saranno pubblicati gli atti del convegno che includeranno delle relazioni come, ad esempio, sull’evoluzione del paesaggio che non saranno esposte sabato».  Interverranno anche il sindaco di Pergola, Simona Guidarelli, il Presidente della Fondazione Cari-Fano Giorgio Gragnola, il segretario generale della Cgil Pesaro e Urbino Roberto Rossini, per la Cisl Marche Andrea Cocco, il segretario Uil Marche Paolo Rossini, il presidente del Parco Nazionale dello Zolfo di Marche e Romagna Carlo Evangelisti, il direttore dell’Istituto Gramsci Marche Mario Carassai, e Carlo Briscolini, Secrétaire Régional della Centrale Générale Fgtb-Charleroi in diretta streaming.  
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11/07/2022 “Diversetà reti di scambio per l’invecchiamento attivo e il benessere intergenerazionale”
Si è tenuto oggi, lunedì 11 luglio, presso Villa Gens Camuria di Camerano, il primo tavolo tematico di diffusione e progettazione sull’Invecchiamento Attivo e la solidarietà tra generazioni dal titolo “DIVERSETA’” organizzato dall’Anteas delle Marche nell’ambito del progetto “VIRIDEE Visioni resilienza Idee” promosso dal Forum del terzo settore delle Marche a cui hanno aderito 17 associazioni di rete marchigiane.  Ha aperto i Lavori Umberto De Simoni, presidente di Anteas Marche, che ha illustrato  il percorso di Anteas nel progetto Viridee e il contributo dato dall’Associazione Anteas Marche rispetto alle attività e al coinvolgimento partecipato promosso dalla Regione Marche per l’invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni.   “Dall’Approvazione della LR 1/2019 al primo programma regionale sull’invecchiamento attivo e il ruolo del Tavolo regionale permanente” è  stato l’argomento trattato dal Dott. Gianluca Causo, coordinatore del Tavolo Invecchiamento Attivo, il quale ha sottolineato gli aspetti normativi e gli ambiti di intervento della legge che intende dare risposte ai nuovi bisogni e alle sfide legate all’invecchiamento della popolazione promuovendo una migliore qualità della vita per la persona anziana e la sua valorizzazione come risorsa per la comunità, attraverso la messa a disposizione delle proprie esperienze e competenze formative e professionali acquisite nel corso della vita. Il Dott. Causo ha concluso il suo intervento illustrando le attività del Tavolo Regionale permanente per l’invecchiamento attivo che esercita funzioni di supporto alla Giunta regionale e di raccordo tra i soggetti attuatori e destinatari della LR n.1/2019, esprime pareri e formula proposte sul programma annuale dell’invecchiamento attivo. A seguire il Dott. Davide Lucantoni, ricercatore dell’INRCA, ha proposto un focus sugli ambiti dell’invecchiamento attivo, presentando gli esiti del rapporto “Politiche per l’invecchiamento attivo nelle Marche: verso il primo programma annuale regionale”,  ricerca con cui sono state rilevate le politiche e le azioni sul tema messe in atto da tutti i Servizi/Assessorati dalla Regione Marche e dalle organizzazioni che operano sul territorio marchigiano (quali Ambiti Territoriali Sociali, Comuni, sindacati, organizzazioni di volontariato, terzo settore in genere, imprese, cooperative sociali, università), relativamente ai temi del volontariato e dell’impegno sociale, dell’apprendimento permanente e della cultura. Ciò che ne è emerso è uno sguardo d’insieme sulle politiche sviluppate dalla Regione e dalla società civile negli ultimi anni in tali ambiti, sul loro impatto, infine, alcune riflessioni utili per il Terzo settore. Attraverso degli incontri mirati, i risultati raccolti sono stati inoltre discussi con tutti gli stakeholder afferenti al Tavolo regionale per l’Invecchiamento Attivo, al fine di identificare le priorità, in merito alle politiche per l’invecchiamento attivo sul territorio regionale, a beneficio della stesura del primo Programma regionale annuale per l’invecchiamento attivo. Ad arricchire il dialogo, le testimonianze delle associazioni partner: Anna Maria Foresi, Segretaria Regionale Cisl Fnp Marche, ha riportato l’esperienza del sindacato nella sua attività di rivendicazione dei diritti pensionistici e del diritto alla salute delle persone anziane, con un focus sulle azioni e iniziative volte a favorire una vita longeva ed in buona salute, sia attraverso la adesione alle proposte e alle richieste da parte delle istituzioni, sia  con attività sociali in paternariato  con gli Enti, le altre associazioni e il terzo settore nei territori e nelle comunità della Regione Marche. Sono seguiti gli interventi di Emanuela Carloni (Auser Marche), Nirvana NIsi (ADA Marche), Davide Cannella (Associazione Vivo, Capofila Progetto VIRIDEE) che hanno sottolineato l’esigenza di promuovere autonomia e partecipazione degli anziani nella società, non solo in termini economici o produttivi, attraverso iniziative culturali, artistiche, di recupero della memoria storica e incontro intergenerazionale, la formazione permanente che valorizzino le competenze e le conoscenze possedute e potenzino quelle da sviluppare.    Ha concluso i lavori Cinzia Verdenelli, responsabile area progettazione Anteas Marche, dando appuntamento ai prossimi incontri di approfondimento previsti nel mese di ottobre 2022, due ulteriori tasselli di una visione di inclusione che l’Anteas intende restituire, che comprenda le persone e l’ambiente, con il concetto di rendere belle, sostenibili, partecipate e acculturate le nostre comunità. Comunità in cui giovani e anziani abbiano la possibilità di incontrarsi, dare forma al tempo e essere protagonisti, per garantire una vita sana e promuovere il benessere per tutti e tutte le età, uno degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.    
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11/07/2022 Sanità RSU Area Vasta 2 : "Carenza di personale, a rischio i servizi ai cittadini e le ferie ai dipendenti"
Mai come quest’ anno  il periodo delle ferie estive per il  personale dell’AV2 è fonte di preoccupazione e incertezza.  La situazione di personale cronicamente carente è ora aggravata dal mancato  rinnovo dei contratti a tempo determinato con scadenza nei mesi estivi, dalla cessazione anticipata di quei pochi contratti rinnovati perché attratti da assunzione in altre Aziende che  offrono più certezze lavorative, dai sempre più operatori malati per covid 19 e dei  sospesi per la mancata vaccinazione. Questo l’attuale scenario del servizio sanitario in Area Vasta 2 che non offre davvero garanzie di sicurezza agli operatori sanitari ne ai cittadini che si rivolgono alle strutture sanitarie. L’assistenza ai cittadini e le varie attività ad essa connesse, sono subordinate ai sacrifici dei dipendenti, che ancora una volta si vedono costretti a saltare riposi, essere richiamati in servizio o cambiare il turno per coprire un organico costantemente messo sotto pressione per assicurare le ferie al collega e contemporaneamente garantire i LEA che sono seriamente compromessi anche alla luce dell’aumento dei casi di Covid, che ora sono ricoverati in tutte le degenze, con la clausola dell’isolamento, ma senza l’aumento del numero di professionisti, necessari per un’adeguata assistenza. Le difficoltà riguardano tutti i settori lavorativi, dai reparti ospedalieri e di comunità ai servizi sanitari territoriali e di prevenzione, dai front office/CUP e uffici amministrativi ai servizi diagnostici come laboratori analisi e radiologie. L’unica soluzione tampone a questo continuo impoverimento di dotazione organiche, che l’azienda sta operando, sono le riduzioni di posti letto, la rimodulazione di servizi ecc., con aumento del disagio personale, per gli operatori, costretti a cambiamenti di sede, di attività e turnistica, addirittura in alcuni reparti i professionisti sanitari infermieri costretti al demansionamento e a tutto ciò consegue una minor offerta di servizi di qualità per l’utenza. Inoltre registriamo e deploriamo che il piano di fabbisogno dell’ Area Vasta 2 condurrà, alla fine del 2022, all’ assurda riduzione di 58 infermieri, pari al 3,5% dell’organico per questa figura professionale. Una sostanziale riduzione di personale senza una ridefinizione e riorganizzazione dei servizi; più volte richiesta dalla RSU alla direzione AV2, ma mai realizzata. La RSU ha già chiesto un incontro all’Assessore regionale Saltamartini, ma ad oggi non c’è stata alcuna  risposta. Il problema principale resta il taglio del budget di spesa del personale, di oltre 4 milioni di euro, avvenuto nel febbraio 2019 con allegato 8 Det ASUR n 78/2019. In questo senso è fondamentale che si operi subito, da parte della Regione, un riequilibrio finanziario a favore dell’ Area Vasta 2, reintegrando quanto sottratto riguardo il budget di spesa del personale, in coerenza con le risorse che hanno incrementato il tetto di spesa del personale definite con determina regionale 537 del 22 maggio. La RSU dell’ Area Vasta 2 denuncia fin da ora che in assenza di interventi concreti  quali ad esempio la stabilizzazione del personale precario  con 18 mesi di servizio, previsto con la legge di bilancio (Legge 234 del 30 dicembre 2021) e il rinnovo dei tempi determinati,  nei mesi a venire la sanità della provincia di Ancona verrà depauperata di molti servizi. In considerazione del quadro descritto la RSU AV2 e le OOSS, se l’azienda non procederà ad assicurare i rinnovi dei tempi determinati e/o le assunzioni dalle graduatorie vigenti entro 10 gg dalla presente comunicazione, sono intenzionate a proclamare lo stato d’agitazione. Perché le rappresentanze dei lavoratori non possono rendersi complici della mancata tutela della dignità e sicurezza di operatori e utenza. L’attuale recrudescenza della Pandemia e la contemporanea richiesta del Ministero della Salute alle Regioni, di porre la massima prudenza e di incentivare i punti di vaccinazione di massa per la popolazione, non può trovare il SSR e l’Area vasta 2 così impreparata e con risorse risibili ad affrontare i nuovi bisogni della popolazione.  
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06/07/2022 Sanità Cgil Cisl Uil Marche:” La Riforma non distragga dai problemi quotidiani"
Con la presentazione di una proposta di legge da parte della Giunta regionale delle Marche ha preso avvio il percorso di riorganizzazione del servizio sanitario regionale, che entro la fine del 2022 dovrebbe portare al definitivo superamento della legge regionale n.13 del 2003. Una riforma che si annuncia importante, in quanto modificherà profondamente l’assetto istituzionale ed organizzativo della sanità marchigiana, in particolare per quanto riguarda il superamento dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale. Cgil Cisl e Uil delle Marche la valuteranno con grande attenzione, e interverranno con osservazioni e proposte durante l’iter istituzionale di approvazione della legge, confidando nella dichiarata disponibilità da parte della Giunta di aprire un confronto serio e organico sui contenuti della legge stessa e sulle ragioni che hanno portato a questa scelta politica, presupposti fino ad oggi non del tutto esplicitati e non supportati da dati e da adeguate motivazioni.   Partendo dalla necessità di recuperare in forma esplicita il coinvolgimento delle rappresentanze sociali e sindacali, anche territoriali, nelle fasi di programmazione e organizzazione dei servizi. Tuttavia, già in fase di avvio di questo percorso, riteniamo importante tenere a mente che la proposta interviene sui “contenitori” dei servizi sanitari e sociosanitari. Aspetto importante, ma non più delle questioni relative ai “contenuti” e quindi alle caratteristiche di questi ultimi. Ci sono dei temi sui quali, fin dai prossimi mesi, sarà importante capire gli orientamenti della Giunta e il modo in cui questi saranno tradotti in pratica, stante i ritardi accumulati. Per ragioni di sintesi ne segnaliamo solo alcuni, a nostro avviso prioritari. L’esigenza di riequilibrare la ripartizione delle risorse tra i livelli assistenziali ospedaliero, distrettuale e della prevenzione, oggi nettamente sbilanciata a favore del primo. La necessità di strutturare una rete ospedaliera efficace, sostenibile ed omogenea tra i vari territori. Quella di dare concretezza al percorso di sviluppo delle Case e degli Ospedali di comunità, specie reperendo personale necessario a garantirne l’operatività, a partire da quello medico e infermieristico. Il recupero delle centinaia di migliaia di prestazioni di specialistica ambulatoriale sospese a causa di una pandemia con la quale, purtroppo, dobbiamo continuare a fare i conti. La rivisitazione dell’assetto dei servizi residenziali, semi-residenziali e domiciliari, in tutta la regione. Nella necessità di risolvere i tanti problemi aperti, che in alcuni casi si stanno acutizzando, creando disagi crescenti sia per i cittadini marchigiani che per gli operatori costretti a subire condizioni di lavoro ormai inaccettabili, occorre prestare la massima attenzione poiché andare ad agire sugli assetti generali del SSR rischia di allungare i tempi anche rispetto alla risoluzione di queste criticità, che ribadiamo per noi essere la vera priorità della sanità regionale. Tante sono le questioni di merito ancora aperte. Auspichiamo che la giusta e necessaria attenzione ai temi degli assetti non distragga completamente l’attenzione sui concreti problemi quotidiani. Per questo riteniamo necessario, parallelamente all’approvazione della nuova legge, essere quanto prima messi in condizione di interloquire con la Giunta, a partire dalle scelte che saranno adottate in sede di stesura del nuovo Piano Socio Sanitario regionale.
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06/07/2022 Asilo nido di Camerano, lavoratrici da marzo senza stipendio Fisascat Cisl Marche: "Comune ancora incapace di trovare una soluzione"
La Fisascat Cisl Marche denuncia la gravissima situazione  in cui versano le lavoratrci dell’asilo nido di Camerano che non percepiscono alcuna retribuzione dal mese di marzo. La cooperativa che gestiva il servizio, la Eurotrend Assistenza di Biella, è stata posta in liquidazione coatta amministrativa e dal mese di aprile non ha più erogato le retribuzioni né inviato alle lavoratrici i LUL paventando problemi al proprio sistema informatico. Le lavoratrici per il tramite dei legali della Fisascat Cisl Marche hanno richiesto il pagamento delle spettanze loro dovute al Comune di Camerano, in qualità di committente del servizio, ai sensi dell’art. 1676 c.c. Il Comune di Camerano da un lato si è prontamente attivato per interrompere l’affidamento del servizio ad Eurotrend Assistenza affidandolo ad altra cooperativa e dall’altro ha comunicato al sindacato la disponibilità a erogare alle lavoratrici quanto dovuto in luogo di Eurotrend Assistenza. «Una vicenda che sembrava avere un positivo epilogo in tempi contenuti si è però arenata nei meandri della burocrazia; ai buon intendimenti sono seguiti infatti impedimenti e richieste ai vari interlocutori che nei fatti stanno impedendo alle lavoratrici di percepire almeno in parte le somme loro dovute. - affermano da Fisascat Cisl Marche -  Trattandosi di un mero anticipo che costituisce peraltro solo un temporaneo ristoro economico per le lavoratrici, riteniamo indispensabile che il Comune di Camerano superi ogni limite formale e burocratico e dia una legittima risposta a lavoratrici che svolgono il medesimo lavoro di un dipendente pubblico garantendo un servizio essenziale per le tante famiglie cameranesi che il Comune non può ignorare.» «Diciamo basta e chiediamo quanto  dovuto per l’attività svolta nei mesi aprile, maggio e la prima metà di giugno.  - rilanciano le lavoratrici dell’asilo nido di Camerano - Comunichiamo sin d’ora che, pur garantendo la continuità del servizio per senso di responsabilità nei confronti dell’utenza e della cooperativa subentrata, siamo pronte ad ogni forma di protesta e iniziativa legale nei confronti del Comune di Camerano qualora la situazione non dovesse risolversi al più presto.»  
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05/07/2022 205° Anniversario Corpo Polizia Penitenziaria FNS Cisl Marche “ Precarie condizioni di lavoro e gravi carenze organico, noi non festeggiamo”
In occasione dell’ Anniversario della fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria nato 205 anni fa, che si celebra oggi, 5 luglio, in tutta Italia, e nelle Marche presso l’Istituto di Ascoli Piceno,  la  FNS Cisl Marche non sarà presente ai festeggiamenti  «perché non si può festeggiare visto quello che si vive quotidianamente nelle carceri. – sottolinea Antonio Lagianese FNS Cisl Marche – Ogni giorno contiamo gravissimi eventi  critici come aggressioni, colluttazioni e minacce, senza contare il sovraffollamento dei detenuti, l’alto numero di soggetti in attesa di giudizio per le note difficoltà del sistema giudiziario, l’inadeguatezza delle strutture penitenziarie, le gravi carenze delle  dotazioni di personale. Tutti questi fattori non fanno altro che peggiorare le già precarie condizioni lavorative dei poliziotti penitenziari che di conseguenza si ritrovano ad essere  sempre più soli. La  situazione non rappresenta di certo motivo di festeggiamenti per coloro che ogni giorno, 24 ore su 24, vivono la tensione e l'operatività dei servizi d’istituto. – ribadisce e conclude Langianese - Questa ricorrenza ci deve far riflettere sul futuro del Corpo, e sul  malessere generale che vive giornalmente il personale»
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04/07/2022 Protesta dei lavoratori del Ministero della Cultura, sindacati:”A rischio l’apertura di musei, biblioteche, archivi e autorizzazioni bonus 110”
In  piazza del Plebiscito, oggi ad Ancona, davanti alla Prefettura, si è svolto il presidio dei lavoratori del Ministero della Cultura. La manifestazione, promossa nell’ambito della mobilitazione nazionale da FP CGIL, CISL FP e UILPA, si lega alla protesta dei circa 300 lavoratori delle Marche, alle prese con un progressivo dimezzamento dell’organico negli ultimi dieci anni. «La situazione è ormai intollerabile, in particolare nella Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio (Sabap), che, nelle Marche, è stata suddivisa in Marche sud e Marche nord. - hanno sottolineato i sindacati di categoria  -  Una divisione che ha portato all’aumento del carico di lavoro, per il personale rimasto, davvero insostenibile. A farne le spese la continuità del servizio pubblico, come l’apertura dei musei, biblioteche ed archivi. A rischio anche le autorizzazioni legate ai superbonus 110 e facciate, nonché ai progetti del Pnrr.»
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04/07/2022 Nuova legge di Riforma del Sistema Sanitario Regionale fondamentale il confronto con il sindacato sul personale CISL FP MARCHE: “ Vanno affrontate contestualmente le tante problematiche aperte”
 La Cisl Fp Marche, alla vigilia dell'annunciato progetto di riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale  che sarà,  in questi giorni, posto all'attenzione del Consiglio Regionale pone, con il consueto spirito propositivo, alcuni quesiti in merito alla situazione, in attesa di poter esplicitare riflessioni analitiche una volta conosciuto, con precisione, il testo che verrà deliberato dalla Giunta Regionale. « Una Riforma del Sistema Sanitario Regionale ha  senso se si risolvono subito i problemi legati al personale che necessita di assunzioni, stabilizzazioni, superamento del precariato per garantire adeguate attività di assistenza, cura e diagnostica.  – afferma il Responsabile della Cisl Fp Marche, Luca Talevi - Oltre alla purtroppo nota  mancanza di infermieri ed operatori socio sanitari si registra, ad oggi, le graduatorie per alcune importanti professionalità quali tecnici sanitari di laboratorio, assistenti amministrativi o perfusionisti, e sappiamo bene come dall'indizione del concorso all’ assunzione della figura professionale possono passare dai 18 ai 24 mesi. In tal senso è fondamentale chiudere in tempi brevissimi il nuovo Regolamento dei concorsi da condividere con le organizzazioni sindacali. – rilancia Talevi - Senza interventi sul personale, sia dal punto di vista delle coperture delle dotazioni organiche che degli incentivi qualsivoglia riorganizzazione rischia di entrare in crisi ancor prima dell'avvio, mettendo così in discussione il raggiungimento stesso degli obiettivi prefissati.»  La  Cisl  Fp Marche ricorda, in tal senso, per esempio  come nel 2019 l'Asur bandì il concorso unificato per Assistenti Amministrativi ( Categoria C ), per il quale sono giunte circa 8.000 domande di cittadini che hanno anche pagato dieci euro al momento della presentazione della domanda senza sapere più nulla in merito alle prove.  «E' evidente che solo con una adeguata dotazione organica, di infermieri, oos, tecnici, amministrativi si potrà definire un nuovo sistema di welfare socio -sanitario integrato capace di rispondere ai bisogni di cura e promuovere un modello di sanità di prossimità in grado di essere vicini ai cittadini sul territorio, e dare respiro ai Pronto Soccorso ove la situazione è in costante peggioramento alla luce anche di situazioni contingenti quali i malori legati alle temperature elevate e la presenza di  turisti aventi necessità di intervento. – prosegue il Responsabile della Cisl Fp Marche -  Anche il doveroso progetto di recupero delle liste di attesa non può basarsi solo su prestazioni aggiuntive, che andrebbero estese anche ad altre figure professionali oltre i previsti infermieri e tecnici di radiologia, ma con inserimento di nuovo personale. L'acuirsi, in piena estate, dell'emergenza Covid crea ulteriori problemi ad un personale stremato da due anni "infernali", a cui sono seguite solo parole di ringraziamento e nessun valido incentivo e riconoscimento economico,  e che ora rischia di vedere messo a rischio anche  il piano ferie estivo. – conclude Luca Talevi -  Siamo pronti al confronto sulla riorganizzazione del Sistema  Sanitario Regionale ma è   urgente affrontare i problemi esistenti da troppo tempo in ogni luogo di lavoro. Senza il coinvolgimento del personale ogni progetto rischia di non dare i risultati auspicati. Aprire da subito tavoli sul personale è l'unica soluzione per provare a dare gambe a qualsivoglia riorganizzazione.
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02/07/2022 Chiusura strada della Gola di Frasassi Cgil Cisl Uil Fabriano soddisfatti per la soluzione trovata
  Cgil, Cisl, Uil di Fabriano plaudono con soddisfazione la soluzione trovata per  l’eventuale chiusura  della strada della Gola di Frasassi, che su sollecitazione e con ragione veniva chiesta dal Sindaco di Genga. «Forti erano le  preoccupazioni di eventuali disagi che si sarebbero andati a creare per le aree industriali ed artigianali del territorio e della circolazione stradale già in difficoltà per la chiusura obbligata del ponte sulla provinciale di Sassoferrato - Fabriano, riversando tutto il traffico pesante verso Genga.- affermano Cgil, Cisl, Uil di Fabriano  -  Preoccupazioni dovute  alla possibile ricaduta sulle aziende del territorio e quindi sulle lavoratici ed i lavoratori con l’apertura della cassa integrazione e con le conseguenze economiche a carico della collettività.»  «Ci siamo subito interessati chiedendo di essere convocati nella riunione tecnica di venerdì 24 giugno, scorso,  fornendo un nostro documento con possibili soluzioni e chiedendo al Prefetto un incontro urgente, proprio per sensibilizzarlo sulle gravi situazioni che si sarebbero potute creare - scrivono in una nota Cgil Cisl Uil Fabriano -  Il Prefetto ci ha convocato il 28 giugno  ascoltandoci e facendoci conoscere nel dettaglio tutta la situazione, che pur impegnandosi ad una soluzione di buonsenso, poteva non essere di sua competenza, quindi da parte nostra va  a sua Eccellenza dott. Darco Pellos Prefetto di Ancona, un grande ringraziamento.» «La soluzione trovata è tutto sommato di buon senso, ha trovato tutte le componenti unite avendo importanti responsabilità di sicurezza, ma anche di mantenimento occupazionale. -  proseguono i sindacati -  Riteniamo importante questa iniziativa, che ha fatto capire che quando si fa squadra e non si guarda esclusivamente il proprio campanile si trovano soluzioni importanti per il nostro territorio.» «Restano comunque, nel territorio montano, problemi di viabilità, per questo chiediamo anche alla Regione Marche di adoperarsi con urgenza al ripristino della ormai atavica incompiuta pedemontana Fabriano-Sassoferrato, un esigenza inderogabile. E' necessario  rivedere la transitabilità dei mezzi pesanti all’ interno dei paesi, vedi Sassoferrato e Genga, sarebbe opportuno, a nostro avviso,  pensare a delle bretelle che evitino pericoli ed ingorghi all’ interno dei centri abitati.  - rilanciano e concludono Cgil Cisl Uil Fabriano -  Va fatta una programmazione della manutenzione ordinaria e straordinaria, per evitare eventuali  chiusure, per la salvaguardia degli utenti delle strade e dei cittadini tutti.»    
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27/06/2022 CIIP Spa: confermato lo stato di agitazione del personale
Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil e Usb hanno inviato una nota alla direzione aziendale e ai lavoratori di CIIP Spa, azienda idrica del territorio ascolano, per esprimere il disaccordo dei sindacati in merito alle modalità di gestione del personale. I sindacati sottolineano la necessità di fare riferimento al CCNL gas-acqua e non unicamente ai pareri di Utilitalia, organizzazione di parte datoriale, e chiedono di garantire la massima trasparenza e un percorso condiviso con i rappresentanti dei lavoratori su temi come piani di investimento e di occupazione, redistribuzione delle risorse, andamento economico produttivo, andamento dell'occupazione distinto anche per tipologia di contratto e di inquadramento professionale, programmazione delle nuove assunzioni, valorizzazione e creazione di percorsi formativi. «Su alcuni punti - affermano i sindacati - l'azienda dichiara di valutare le proposte della Rsu, senza però specificarne la tempistica. Dopo l'ultimo incontro, avvenuto a 4 mesi dalla proposta della Rsu, si è parlato di nuove valutazioni da effettuarsi nel mese di settembre. Non si capisce perché non ora». «Siamo disponibili - prosegue la nota sindacale - ad un confronto immediato (ad oggi mancato) con l'obiettivo di rafforzare e intensificare le relazioni industriali al fine di migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti, avviare un percorso che garantisca trasparenza nelle scelte aziendali e i dovuti riconoscimenti economici e normativi a lavoratrici e lavoratori». «Per tali motivi, con la speranza che si apra un dialogo serio e costruttivo, confermiamo lo stato di agitazione e nei prossimi giorni, anche attraverso un'assemblea straordinaria, valuteremo insieme a tutti i lavoratori le azioni da intraprendere secondo le previsioni di legge e del CCNL» concludono Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil e Usb di Ascoli Piceno.  
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27/06/2022 Rinnovato CCNL sanità 2019/2021 soddisfazione della Cisl Fp Marche :” Risultato che darà le prime risposte economiche e normative agli oltre 14.000 lavoratori marchigiani del comparto sanità. Ora stabilizzazioni, fine del precariato
L'importante rinnovo del CCNL sanità 2019/2021, sottoscritto nei giorni scorsi, avrà importanti ricadute economiche e normative anche sugli oltre 14.000  lavoratori del comparto della sanità marchigiana: dagli infermieri, agli operatori socio sanitari, tecnici  personale amministrativo. Il nuovo articolato  del contratto nazionale, oltre al doveroso riconoscimento economico, rafforza il processo di innovazione e modernizzazione della pubblica amministrazione. Considerando anche le nuove indennità, l'accordo raggiunto consentirà di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro lordi al mese. Un passo decisivo nella direzione di una reale valorizzazione delle professionalità che operano in un settore delicatissimo, ancora oggi fortemente esposto, come quello della salute dei cittadini. «Quanto sottoscritto prevede importanti risorse anche per aumenti  legati a specifiche professionalità:  infermieristiche, sanitarie, socio -sanitarie e lavoratori del pronto soccorso, avviando un percorso che ci avvicina a quanto avviene a livello europeo in materia di retribuzioni. – sottolinea Luca Talevi, Responsabile Cisl Fp Marche -   Importante anche la parte normativa con la riforma dell'ordinamento professionale, un  nuovo sistema di classificazione e la definizione del lavoro agile non più strumento "emergenziale" ma bensì importante strumento di organizzazione del lavoro.»   «Ora necessita un piano di rafforzamento degli organici da parte della Regione Marche  con nuove assunzioni, anche per compensare i pensionamenti, superando definitivamente la lunga pagina del precariato attraverso stabilizzazioni, fine del precariato e scorrimento delle graduatorie concorsuali vigenti. – rilancia e conclude Talevi - Un obiettivo fondamentale da conseguire alla luce anche dell'annunciato ridisegno organizzativo del SSR che avrà necessità di un potenziamento degli organici in tutte le strutture presenti ».  
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25/06/2022 Tari Comune Ancona ADICONSUM MARCHE: " Verificare la legittimità dei pagamenti richiesti "
«Stanno arrivando numerose  segnalazioni di disagi per gli avvisi trasmessi da Ancona Entrate Srl a scadenza 30 giugno 2022,  con la richiesta ai contribuenti di ulteriori pagamenti per le annualità pregresse dal 2017 al 2020. Avvisi che  -  sottolinea Adiconsum Marche APS -  risultano affetti da difetto di motivazione non essendo agevole per alcun cittadino comprendere, dal contenuto dell'atto le motivazioni della maggior pretesa azionata dalla società.» « Per affrontare la confusione che si sta ingenerando abbiamo formalizzato alcune osservazioni che non sembrano essere condivise dalla dirigenza di Ancona Entrate  si è reso così necessario formalizzare un accesso agli atti con richiesta di trasmissione di dati e con l'invito a predisporre procedure di verifica.- denuncia l'associazione dei consumatori Adiconsum Marche APS -  Al momento raccomandiamo a tutti  prima di effettuare i pagamenti, la verifica puntuale delle motivazioni sottostanti la richiesta. I contribuenti possono formulare ad Ancona Entrate istanza di verifica della legittimità dell'avviso e richiesta di chiarimenti circa gli importi contestati.» Adiconsum Marche APS ha esternato ad Ancona Entrate la preoccupazione che vengano posti in essere pagamenti non dovuti dalle famiglie che già si trovano a fronteggiare difficoltà economiche dovute ai rincari dei prezzi di questi ultimi mesi.L’Associazione è disponibile a supportare i contribuenti che, avendo pagato regolarmente la Tari negli anni, vogliano procedere ad inviare istanza di verifica sugli ulteriori pagamenti richiesti.
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23/06/2022 Alleanza contro la Povertà nelle Marche : "Bisogna agire subito"
"La povertà nelle Marche: le proposte dell'Alleanza contro la povertà"al centro del seminario che si è svolto oggi presso la Sala Verde della Regione Marche. Un momento di confronto, di approfondimento  e  di proposte concrete  sul fenomeno della povertà nelle Marche. I dati  confermano che anche nelle Marche è necessario intervenire tempestivamente contro tutti gli aspetti e le conseguenze della povertà visto che 7 famiglie marchigiane su 100 vivono in povertà assoluta; 70.000 tra famiglie e individui hanno richiesto il reddito di cittadinanza;  9 minori tra i 6 e i 17 anni su 100 abbandonano la scuola; 47 giovani su 100 sono inattivi, donne e giovani lavorano in modo precario e discontinuo; 42 marchigiani su 100 dichiarano un reddito medio inferiore a 15.000€;  160.000 pasti sono stati erogati nelle mense della Caritas e 174.000 servizi erogati dalla Caritas per cittadini in difficoltà. I soggetti che aderiscono all’Alleanza contro la Povertà nelle Marche,  costituita dal 17 ottobre 2015, ad oggi sono : ACLI Marche ▪ CARITAS Marche ▪ CISL Marche ▪ CGIL Marche ▪ UIL Marche ▪ CSV Marche ▪ Forum Regionale Terzo Settore ▪ Confcooperative Marche ▪ LegaCoop Marche ▪ Adiconsum Marche ▪ Arci Marche ▪ Gruppi di Volontariato Vincenziano ▪ Banco Alimentare ▪ Save the children. ▪ Ordine regionale Assistenti Sociali, chiedono di agire subito. «Alla Regione Marche consegniamo oggi con forza la richiesta di potenziare i servizi sociali e integrarli con  i servizi sanitari e per l’impiego, di istituire un osservatorio regionale sulle povertà, di realizzare percorsi formativi comuni e mirati, di sviluppare percorsi di acquisizione di competenze professionali per i soggetti fragili e più lontani dal mercato del lavoro, di contrastare la povertà culturale ed energetica, di sostenere le famiglie con minori e non autosufficienti in condizioni di disagio, di diffondere soluzioni abitative e servizi integrati. - sottolineano e rilanciano i rappresentanti dell' Alleanza contro la povertà Marche -  Alle organizzazioni datoriali e di rappresentanza chiediamo di unirsi a questa alleanza e di costruire insieme iniziative e accordi per contrastare le povertà nella nostra regione.» «L’Alleanza contro la Povertà nelle Marche continuerà a lavorare per rafforzare la collaborazione con i soggetti, pubblici e privati, per creare una rete virtuosa in grado di rispondere congiuntamente, come sistema, ai bisogni dei soggetti e delle famiglie marchigiane più in difficoltà - concludono -  Auspichiamo che  quello di oggi possa essere solo il primo di molti momenti di confronto con gli altri enti istituzionali e non della rete per la costruzione di un “modello” d’intervento condiviso di azioni comuni per il contrasto alla povertà nella nostra regione.»
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20/06/2022 La povertà nelle Marche: le proposte dell’ Alleanza contro la Povertà
Giovedì 23 giugno ore 15.00  ad Ancona, presso la Sala Verde di  Palazzo Leopardi,  Regione Marche, in via Tiziano,44 si terrà il seminario ”LA POVERTÀ NELLE MARCHE: LE PROPOSTE DELL’ ALLEANZA CONTRO LA POVERTÀ”, con un’introduzione a cura del Portavoce Fabio Corradini. All’iniziativa, promossa e organizzata dalle forze sociali e associazioni del Terzo settore che aderiscono all’ Alleanza contro la povertà, dopo un saluto dell’ Assessore al lavoro Stefano Aguzzi, interverranno  Maria Elena Tartari, Dirigente Politiche sociali Regione Marche, Roberta Maestri, Dirigente Settore Servizi per l’impiego e politiche del lavoro della Regione Marche, il Coordinatore dell’ Ambito territoriale sociale VIII, Maurizio Mandolini e  Ranieri Alessandro, Coordinatore dell’ Ambito territoriale sociale XIX. Tra gli interventi programmati anche Franco Pesaresi, referente ANCI Marche.
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17/06/2022 “SOLIDARIETA' PER GLI UCRAINI” Riparte il 20 giugno il pulmino ANTEAS in aiuto dei profughi di guerra
Le  Anteas di Falconara, Pesaro e Ancona, Associazione di Volontariato che si occupa di assistenza sociale in favore di soggetti deboli, promuovono e organizzano, con il supporto della Cisl Marche, della Fnp Cisl Marche e di varie federazioni di categoria della CISL, una seconda iniziativa di solidarietà per le popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina. Il 20 giugno, un pulmino partirà alla volta del confine tra Polonia e Ucraina, carico  di beni di prima necessità, non deperibili,   che verranno consegnati alle famiglie presenti nei  Centri di Raccolta.  Il pulmino a 9 posti, condotto da due volontari dell’ Anteas, avrà come destinazione la città di Rzeszow, in Polonia, e nel viaggio di ritorno, previsto per il 24 giugno, porterà nelle Marche 7 profughi ucraini che, grazie alla Prefettura di Pesaro, verranno accolti e ospitati nel pesarese. Il primo viaggio di solidarietà verso il Centro di accoglienza  della città di Rzeszow era stato già fatto nel mese di maggio.
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15/06/2022 Cambio al vertice della First Cisl Marche Mario Raimondi è il nuovo segretario generale
Mario Raimondi è il nuovo Segretario Generale della First Cisl Marche, il sindacato dei lavoratori delle banche, delle assicurazioni, della finanza, della riscossione e delle authority. Raimondi, eletto dal Consiglio Generale della Fisrt Cisl Marche che si è svolto ieri a Civitanova Marche, succede a Giovanni Gianuario che nelle scorse settimane è stato chiamato a svolgere un nuovo incarico a Roma nella Federazione Nazionale First Cisl. Mario Raimondi, 56 anni,  nato a San Benedetto del Tronto, iscritto alla Cisl dal 1989, è stato negli anni  componente di Segreteria Provinciale Ascoli Piceno Fiba per poi diventare componenti di segreteria regionale First oltre ad aver ricoperto il ruolo di componente di segreteria nel Gruppo UBI Banca e nella Sas di Complesso UBI Banca, è inoltre Consigliere di amministrazione nel CdA del Fondo Pensione della Banca Popolare di Ancona. Eletti insieme a Raimondi, alla presenza del Segretario Nazionale First Cisl Alessandro Delfino e del Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi e di tutta la segreteria Cisl Marche,  Marcello Marsullo, Segretario Generale Aggiunto,  Egidio Valletta, Catia Possanzini e Paolo Niccoletti, componenti di segreteria.  
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13/06/2022 Navigator: le mancate risposte dell’assessore Aguzzi sul concorso per i Centri dell'Impiegoe le richieste dei sindacati
Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp Uil Marche rispondono all'assessore Aguzzi sul bando di concorso per i Centri per l'Impiego e ribadisocono di non aver mai chiesto trattamenti di favore per i Navigator. I sindacati vogliono chiarire quali sono le domande rivolte all’assessore, ad oggi rimaste ancora senza risposta. «Perché il bando è stato modificato? - chiedono Martina Cascino, Rossella Marinucci e Ignazio Di Chio, Segretari di Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp Uil -. La prima versione del bando è stata redatta dalla Direzione Risorse Umane della Regione Marche (non dal sindacato). Per quale motivo, a distanza di un solo giorno dalla pubblicazione, il Dipartimento Politiche sociali, lavoro, istruzione e formazione ha imposto una modifica che ha come unico scopo la sola penalizzazione dei navigator? I riconoscimenti in merito alla valutazione dei titoli per qualsiasi altra categoria sono rimasti immutati (dirigenti e dipendenti della PA e della regione Marche, anche in somministrazione o con contratto di formazione lavoro, inclusa la riserva di 12 posti per volontari delle Forze Armate)?».  «Perché - proseguono i sindacati - l’assessore sceglie di non voler valorizzare le competenze e la professionalità dimostrata dai Navigator, così necessarie ai nostri CPI regionali, soprattutto in vista del grande impegno legato alle spesa delle risorse del Programma GOL, nell’ambito del PNRR (quasi 23 milioni di Euro per le Marche). GOL prevedeva l’attivazione di politiche attive per 14800 persone di cui 11000 vulnerabili entro la fine dell’anno, numeri già rivisti al ribasso per il ritardo nella partenza. Il potenziamento dei CPI nelle Marche ad oggi non ha nemmeno compensato le uscite di personale per pensionamento ed oggi, con una mole di lavoro moltiplicata, il personale è inferiore a quello preesistente. Si stanno facendo scelte opportune per la riuscita del programma GOL?». «Perché l’assessore non ha mai risposto alla richiesta di incontro di Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp Uil del 25 novembre 2021 e al sollecito dell’11 gennaio 2022 con cui chiedevamo un confronto in merito alla vertenza dei Navigator? Perché non sono state mai date risposte alle richieste di informazioni sulle sorti dei Navigator sollevate dalle OO.SS. anche nelle ultime due riunioni della Commissione Regionale Lavoro?»  «Perché l’assessore non vuole comunicare la posizione che regione Marche terrà  al Ministero il 23 giugno, data in cui le regioni dovranno decidere in merito alla proroga di ulteriori 3 mesi del contratto dei Navigator, che altrimenti scadrà a fine luglio? Chi seguirà i beneficiari del RDC e le migliaia di  disoccupati, giovani, donne, lavoratori fragili che il programma GOL deve raggiungere?» «Non possiamo accettare - concludono Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp Uil Marche - che irragionevoli scelte politiche penalizzino i lavoratori e i cittadini più in difficoltà trascurando il benessere sociale e collettivo dei marchigiani».  
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09/06/2022 Proposte Cgil Cisl Uil ai candidati sindaci del Comune di Fabriano
Proposte ed indicazioni Cgil Cisl Uil e Spi Fnp Uilp ai candidati sindaci in merito alle tematiche che saranno al centro della vita della città: lavoro, politiche socio sanitarie, politiche ambientali, infrastrutture e turismo.   LAVORO   La forte crisi del monoprodotto a seguito della globalizzazione, ha favorito la delocalizzazione delle principali attività, che erano diventate l’immagine stessa del territorio. Sarà fondamentale stimolare la crescita di produzioni differenti, più legate ai tempi e alle necessità del territorio. E' tuttavia opportuno valutare un rientro della produzione dall’estero, attuando il percorso di reshoring, come opportunità di rilancio del sistema Italia e del nostro territorio, valorizzando così il manifatturiero, affinché ritorni ad essere protagonista della fiorente economia del passato. Riteniamo urgente individuare una politica occupazionale in grado di attrarre nuovi investimenti e di definire percorsi formativi in grado di accrescere nuove competenze tecniche, per riqualificare in particolare, quelle fasce di lavoratori che sono stati al centro della crescita economica e produttiva del passato. Tenendo conto della realtà produttiva, è necessario individuare politiche industriali più inclusive, che siano capaci di diversificare la produzione ed i vari asset produttivi. Sarà necessario valutare tutti gli aspetti delle politiche occupazionali e di investimento che la legge 181 offre anche per il prossimo biennio. I contenuti emersi nelle nuove disposizioni in materia relative ai soggetti che possono operare su un unico progetto, non sono state a nostro avviso sufficienti a porre le condizione per creare nuovi investimenti e nuove occupazioni. Pertanto è opportuno che i candidati sindaci, si adoperino per realizzare, in merito a questa legge, risposte concrete ed efficaci per il territorio. POLITICHE SOCIO SANITARIE Sarà importante strutturare una costante attività di contrattazione con le parti sindacali e di ambito sociale, per rispondere sempre più alle esigenze e ai bisogni della comunità, anche migliorando la risposta con la realtà del volontariato e del terzo settore. Si richiede un impegno rivolto alla presa in carico dei bisogni globali, in primo luogo quelli sociali e sanitari, della persona.  L ’ATS 10 e il Distretto sanitario rappresentano i punti nodali delle politiche socio sanitarie. Occorre avviare con loro (ATS - Distretto) una forte interlocuzione finalizzata al superamento delle eventuali difficoltà esistenti (carenza di personale) e determinare le condizioni per lo sviluppo dell’integrazione sociale e sanitaria, dalla fase di programmazione a quella gestionale. I bisogni di una popolazione sempre più anziana, il mantenimento nel proprio ambiente di vita, quale primo e migliore luogo di cura (prendersi cura), necessitano della unitarietà dell’assistenza sanitaria e l’assistenza tutelare che fa conto delle esigenze quotidiane della persona sul piano economico, abitativo, relazionale. Queste dovrebbero essere in grado di affrontare la problematica della solitudine, in particolare per le persone non autosufficienti. Chiediamo con forza un impegno affinché i servizi alla persona si rendano attraverso l’ASP, che operi come l’azienda che può, noi diciamo che deve, gestire le politiche socio sanitarie dell’intero territorio, ivi compreso l’Ambito 10. POLITICHE AMBIENTALI Mantenere l’ambiente in modo ottimale, risanando le zone del territorio interessate dall’inquinamento, che potrebbero portare conseguenze dannose alla salute dei cittadini. Sarà necessario agire per una nuova politica ecologica, che consenta di realizzare economie circolari innovative, che diano opportunità di lavoro. Pertanto, ci si deve muovere  in direzione della realizzazione di una azienda unica per la gestione dei rifiuti e di sviluppo agroindustriale della nostra realtà. Recependo, quindi, la nuova normativa europea relativa al GREEN NEW DEAL. INFRASTRUTTURE Proseguire la politica di investimento nelle infrastrutture al fine di realizzare un ulteriore miglioramento della viabilità urbana ed extra urbana, su gomma, ferro e immateriali; Da subito, dare seguito al miglioramento stradale della città e delle frazioni, sollecitare la conclusione dei lavori della statale 76 e riattivare il percorso della pedemontana Fabriano-Sassoferrato. In merito al raddoppio della ferrovia Falconara Orte, si ritiene che questa possa dare risposta ai cittadini e all’interconnessione tra i vari territori. La nuova stazione di Genga, dovrà diventare una realtà al servizio di tutto il territorio, per realizzare un volano economico e turistico, un moderno centro digitale d’informazione, che metta in rete tutte le realtà storiche, culturali, ambientali e turistiche dell’area circostante.  Lo sviluppo economico del territorio dovrà trovare un elemento prioritario nella politica della connessione della rete veloce con lo sviluppo della fibra estendendolo a tutto il comune di Fabriano. TURISMO Il turismo è strettamente legato alla valorizzazione della nostra importante realtà culturale, va quindi attuata una politica turistica che sappia dialogare e mettere in rete le risorse dell’intera area montana, ne valorizzi le città e i borghi collegandoli alle interessanti realtà turistiche regionali e interregionali limitrofe.  La pandemia, che ha creato notevoli problematiche ai cittadini, rappresenta in prospettiva, una opportunità per riscoprire da parte di molti visitatori le aree ancora salubri, per la ricchezza del patrimonio vegetale e faunistico e per pratiche agricole ancora rispettose dei cicli naturali. Nel valorizzare la realtà ambientale, particolare contenuto va riservato alle opportunità offerte dal turismo esperienziale come le ciclo pedonabili, il trekking, i treni turistici, la valorizzazione del bosco e sottobosco. Le importanti realtà turistiche del nostro territorio comunale andranno messe a sistema, con gli altri comuni dell'Unione Montana e il Comune di Fabriano deve tornare a svolgere il suo ruolo trainante. Occorre ricercare i canali adeguati alla valorizzazione dell'Artigianato Artistico, delle risorse Culturali, dell'Agricoltura biologica e dell'Agriturismo. Va promossa la caratterizzazione del territorio anche per la ricchezza naturalistica relativa alla presenza di specie vegetali non comuni, che oggi, nella cresciuta sensibilità ambientale, sono in grado di favorire un movimento turistico di nicchia, che si va sempre più affermando.  Al tempo stesso va incentivata la promozione di prodotti tipici del settore agricolo del biologico (salame di Fabriano) e artigianale, in particolare nell’artigianato artistico. Queste produzioni insieme alla già affermata realtà della produzione della filigrana, possono far crescere la tipicità del territorio comunale. Sarà di conseguenza necessario rafforzare e qualificare l’ospitalità negli agriturismi e nei B&B. Chiediamo inoltre che il mantenimento della gestione del Parco Gola delle Rossa e Frasassi con i dovuti accorgimenti Statutari e regolamentari che riguardano i comuni di Genga e di Arcevia. Non condividiamo la proposta di legge Regionale n. 99 del 2022 che potrebbe apportare maggiori costi e farebbe  perdere ruolo attivo alla comunità del parco.  SPORT   Nel valorizzare la realtà ambientale, particolare attenzione va riservata alle opportunità offerte dalle tante e varie attività sportive, sostenendo quelle che sono diventate di livello internazionale come ad esempio la ginnastica ritmica, ed altre più popolari come il podismo. Quindi va favorita la realizzazione di strutture ciclo pedonabili, agganciandole ad altre strutture già esistenti o in via di realizzazione nei territori vicini. POLITICHE GIOVANILI La mancanza di lavoro e la forte crisi occupazionale sta facendo crescere l’emigrazione dei giovani. Per fermare il fenomeno occorre promuovere politiche che motivino i giovani a restare nel nostro territorio. Sviluppando il rafforzamento di forme di aggregazione larga, specifiche per questa fascia di popolazione. LOTTA ALLA EVASIONE FISCALE Le crescenti diseguaglianze sociale sono anche determinate dalla massiccia evasione fiscale, che ha, nei fatti, sottratto risorse all’area socio assistenziale e alle politiche di contrasto alla povertà. Chiediamo un impegno preciso da parte dell’amministrazione, di realizzare una lotta alla evasione fiscale, non solo e non tanto in riferimento ai tributi e alla tassazione locale, ma quanto e soprattutto in riferimento all’IRPEF, attraverso la definizione dell’apposito accordo/protocollo con l’Agenzia delle Entrate.  POTENZIAMENTO DEL PERSONALE OPERATIVO   Il blocco delle assunzioni di questi ultimi anni  ha avuto riflessi negativi sulle attività di manutenzione che il comune è chiamato solitamente a fare. Ora diventa urgente favorire l'assunzione di personale specifico per la sistemazione e sicurezza delle strade comunali e per assicurare  la manutenzione del verde e il decoro urbano.   I sindacati unitari confederali e dei pensionati,  in conclusione, chiedono « l’impegno dei candidati sindaci a tener conto di queste nostre indicazioni nella futura gestione del Comune di Fabriano, favorendo incontri di costruttiva contrattazione - e assicurano - una fattiva collaborazione finalizzata all’analisi e agli approfondimenti dei fenomeni sociali, economici e ambientali di interesse dell’intera collettività.»    
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08/06/2022 Sistema Salute: le reti di prossimità, la casa della comunità e la medicina del territorio. Incontro mercoledì 8 giugno ad Ancona
Mercoledì 8 giugno presso la Sala Recchi della Federazione Marchigiana BCC, via S.Totti n. 11 Ancona si è tenuto l'incontro organizzato dalla FNP-CISL RLS Ancona e Confcooperative-Federsolidarietà Marche su "Sistema Salute: le reti di prossimità, la casa della comunità e la medicina del territorio". PROGRAMMA ore 9.30 Introduzione di Maria Rosaria Lucarelli,  FNP CISL RLS Ancona  ore 10.00 Interventi programmati: Le case della comunità nel sistema sanitario e sociale marchigiano (DGR Marche n.114/2022) Filippo Masera, Direzione Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria Regione Marche Elena Di Tondo,  Direzione Sanitaria ASUR Marche Vivere sul territorio. L’esperienza della casa della comunità di Empoli  Franco Doni, Direttore zona distretto Empoli Valdarno Inferiore ASL Toscana Centro   L’esperienza della Cooperativa Laerte di Rovigo nel sistema dei servizi Maria Cristina Santi, Presidente Cooperativa Sociale Laerte e Amministratore delegato del Consorzio Sanitario Veneto in salute Case della comunità e distretto sanitario dall’organizzazione alla programmazione degli interventi  Claudio Martini, Direttore Distretto Sanitario Ancona Area vasta 2 L’integrazione delle professionalità e il lavoro multidisciplinare Giordano Cotichelli, Funzione Pubblica CISL Marche Le case della comunità ed il ruolo delle istituzioni locali nel sistema integrato dei servizi Emma Capogrossi, Assessore Servizi Sociali e Sanità Ancona    La partecipazione della comunità nell’individuazione dei bisogni, dei servizi e il ruolo del volontariato Umberto De Simoni, Presidente Anteas Marche   ore 12.30 Conclusioni di Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche   Modera Giorgia Sordoni, Presidente Confcooperative Federsolidarietà Marche  
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07/06/2022 La sanità ad Osimo: criticità, trasformazioni, investimenti. Incontro pubblico con la Cisl FNP
La Cisl FNP di Ancona incontra la cittadinanza di Osimo per fare il punto sulla sanità locale. L'assemblea pubblica si terrà giovedì 9 giugno alle ore 17.30 presso la sede Anteas di Via Saffi 2, Osimo. Durante l'incontro, saranno presi in considerazione criticità, trasformazioni e investimenti che riguardano la sanità osimana, nell'ottica di un sistema salute che sia pubblico, efficiente, accessibile a tutti, vicino alle persone e al territorio. La cittadinanza è invitata a partecipare nel rispetto delle disposizioni anti-Covid.
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06/06/2022 Truffe online e pratiche commerciali scorrette: incontro pubblico con Adiconsum l'8 giugno ad Ancona
FNP Cisl Ancona, insieme ad Adiconsum Marche, Cisl Ancona e Anteas Ancona, organizza mercoledì 8 giugno alle ore 16 presso il Salone Armatura della sede Cisl di Via Ragnini 4, Ancona, un incontro pubblico per parlare di truffe online e pratiche commerciali scorrette. Interverranno il Commissario Capo Giovanni Bonomo della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Ancona, e Loredana Baldi, Responsabile di Adiconsum Ancona. L'ingresso è libero. La cittadinanza è invitata a partecipare nel rispetto delle disposizioni anti-Covid.
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03/06/2022 “FAI BELLA L’ITALIA 2022 ”A Pesaro la Giornata ecologica FAI CISL Marche
 " IV Giornata Fai Bella l’Italia 2022" domenica 5 giugno ore 9.00 al Parco Miralfiore di Pesaro promossa e organizzata da Fai Cisl Marche. «La tutela dell’ambiente è un imprescindibile diritto fondamentale di tutti i cittadini e la chiave di volta per un futuro, anche sociale, di sostenibilità e di economia circolare green.  - sottolinea il Segretario Generale Fai Cisl Marche, Danilo Santini  - Questi sono i principi fondativi e questo è lo spirito guida che ha animato  la nostra iniziativa, giunta alla quarta edizione, della Giornata Fai Bella l’Italia 2022,fortemente voluta ed organizzata da Fai Cisl Nazionale su tutto il territorio del Bel Paese».  Il Parco Miralfiore di Pesaro  è una splendida area verde molto frequentata per passeggiate, eventi, jogging, ecc.. all’interno della quale il gruppo e la squadra Fai-Marche provvederà alla pulizia del” Bosco Antico”, aiutato da una delegazione di lavoratrici, lavoratori, iscritti e delegati. Presenti per l’occasione ci saranno anche l’Assessore al Comune di Pesaro Enzo Belloni, il responsabile Ast Cisl Pesaro Maurizio Andreolini, il Presidente Terraviva Marche Giuseppe Giorgetti. «Desideriamo con questa iniziativa  dare il giusto risalto ad un territorio che amiamo e che vogliamo sempre più valorizzare. - afferma il Segretario Generale Fai Cisl Marche Danilo Santini  - Siamo non solo il Sindacato del settore agroalimentare, ma anche il Sindacato della Persona-Lavoratore, sono nel nostro dna,da sempre, la tutela e la promozione dell’ambiente. Il fattore climatico, l’inquinamento globale, il dissesto idrogeologico rappresentano questioni serie e problemi di rilevanza internazionale, purtroppo ancora per gran parte irrisolti.  - rilancia e conclude il Segretario Generale Fai Cisl Marche Danilo Santini Queste situazioni emergenziali vanno controbattute con la capacità, della società, del sindacato e dei corpi Intermedi, di incidere, influire ed indirizzare le scelte politiche affinché finalmente e con una grande assunzione di responsabilità collettiva si possa attuare la transizione ecologica e si possa applicare un modello di sviluppo a misura d’uomo.»  
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31/05/2022 Maurizio Petriccioli, Segretario Generale Cisl Fp nazionale, incontra le RSU per il rilancio della sanità marchigiana
Oltre cento delegati Rsu della Cisl Fp Marche si sono riuniti oggi, martedì 31 maggio 2022, all'Auditorium Totti degli Ospedali Riuniti di Torrette, per incontrare il Segretario Generale nazionale della Cisl Fp Maurizio Petriccioli. Al centro dell'iniziativa il rilancio della sanità  marchigiana  con  l’aumento degli investimenti infrastrutturali  e soprattutto sul personale, con stabilizzazioni  e scorrimento della graduatoria infermieri ed operatori socio sanitari . «E' necessario disegnare la sanità post -covid valorizzando coloro che a parole sono stati definiti "eroi" ma non hanno avuto adeguati riconoscimenti economici.  - sottolinea Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche - Molto importante è anche  il lavoro da intraprendere per la valorizzazione dei professionisti della sanità in un’ ottica anche di abbattimento delle liste di attesa accumulatesi durante l'emergenza COVID.   In tal senso è  fondamentale la ripresa di un vero confronto con la Regione Marche per definire le modalità per coniugare le legittime istanze dei lavoratori con le migliori risposte ai cittadini/utenti. » Le recenti elezioni Rsu hanno visto la Cisl Fp Marche confermarsi il primo sindacato del pubblico impiego marchigiano con oltre il 36% dei voti  complessivi, un risultato che vede la Cisl Fp impegnata a dare risposte ai lavoratori in un’ ottica di rimodulazione dell'azione della Pubblica Amministrazione, dopo due anni emergenziali caratterizzati dall'emergenza Covid. «Il più che positivo risultato conseguito alle recenti elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie  pone le Rsu Cisl  in un importante ruolo teso alla ripresa e sviluppo del confronto anche all'interno in ogni realtà delle Autonomie Locali e delle Funzioni Centrali, alla luce dei contenuti dei nuovi CCNL che permetteranno di sviluppare istituti normativi tesi a valorizzare le professionalità dei lavoratori per erogare servizi sempre migliori ai cittadini» conclude Talevi. Il Segretario Generale Cisl Fp Maurizio Petriccioli nell'elaborare  il punto della situazione nazionale, che ha visto la Cisl Fp protagonista assoluto della pubblica amministrazione, ha illustrato come gli strumenti previsti dai nuovi CCNL del Pubblico Impiego, daranno importanti strumenti normativi per far sì che le nuove Rsu abbiano gli strumenti per dare risposte alle problematiche della pubblica amministrazione marchigiana.  Presenti anche il Segretario generale  della Cisl Marche, Sauro Rossi e il Segretario regionale Cisl Marco Ferracuti.     
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30/05/2022 Gestione parcheggi Comune di Senigallia, sindacati: "Preoccupazione per futuro lavoratori disabili, dipendenti della cooperativa. Subito, un confronto con l'amministrazione"
I sindacati confederali e di categoria sono preoccupati per la decisione del Comune di Senigallia di gestire alcuni servizi, esternalizzati da tempo, e gestiti da una cooperativa sociale in cui sono impiegati soggetti svantaggiati, tramite l'automazione dei parcheggi e con affidamenti diretti. Una situazione analoga che si è verificata anche per il cambio di gestione della manutenzione del verde pubblico, con affidamento diretto in attesa della nuova gara per il verde. «In entrambi i casi, è stata disattesa la ricollocazione dei lavoratori tramite la clausola sociale; ora si assiste alla perdita del posto di lavoro per sei soggetti svantaggiati, impiegati nei parcheggi. - sottolineano Cgil Cisl Uil, Fp Cgil Fisascat Cisl e Uil Uilp Ancona - E' fondamentale una gestione attenta degli appalti e dei lavoratori occupati ed in particolare quando si parla di cooperative sociali che svolgono oltre che i servizi comunali a loro attribuiti una fondamentale funzione di inserimento nel mondo del lavoro di soggetti svantaggiati rendendoli autonomi nella gestione delle loro vite. Chiediamo la ricollocazione dei lavoratori impiegati nel controllo dei parcheggi adiacenti la sede comunale ex GIL, che in questi anni hanno garantito gli incassi al Comune nelle aree assegnate» I sindacati sollecitano un confronto immediato con il Comune sulle risorse del bilancio, destinate alle cooperative sociali e la sottoscrizione di un protocollo d' intesa sugli appalti che garantisca il confronto preventivo alla scadenza degli appalti a tutela dei lavoratori. Domani, alle ore 20,00 i sindacati saranno al fianco dei lavoratori, al presidio organizzato in Piazza Roma, a Senigallia.
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30/05/2022 Personale sanità, Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl : “ Si apra subito un confronto per la proroga dei contratti e il potenziamento degli organici”
L’approssimarsi del mese di giugno nella sanità implica, per regole previste dal contratto nazionale, l’avvio delle ferie per il personale sanitario, nel periodo che va dal 1 giugno al 30 settembre « al fine di contemperare il diritto alle ferie  occorre predisporre  un piano di fruizione a rotazione ma non basta, occorre anche che gli enti facciano assunzioni nei quattro mesi previsti per la fruizione delle ferie in modo da garantire inalterata l’erogazione dei servizi. - precisano i Segretari Generali della Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Marche -  è per questo che abbiamo chiesto l’apertura del confronto con il Dipartimento salute e di tutti gli enti del servizio sanitario Marche, perché il rischio è che anziché assumere ulteriore personale per far fronte alle ferie si vada invece alla sua riduzione per la mancata proroga dei tempi determinati in scadenza.» Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, sin dal momento in cui è stato possibile, hanno rivendicato l’aumento delle capacità di spesa previste dalla norma fino al massimo consentito innalzando così il limite storicizzato al livello di spesa del 2004 -1,4% da un valore di circa 918 mln di  euro (limite del 2019) agli attuali 932 mln di euro per il 2022. «E’ per questo che chiediamo la proroga dei contratti a termine, la verifica di tutte le opportunità di potenziamento degli organici a partire dallo scorrimento delle graduatorie e la corretta applicazione delle ultime novità della legge finanziaria che prorogano l’efficacia della legge “Madia” ed introducono la possibilità di stabilizzazione nei confronti del personale precario che ha prestato attività durante l’emergenza pandemica. - rilanciano e concludono Pintucci, Fp Cgil Marche, Luca Talevi, Cisl Fp Marche e Marcello Evangelista, Uil Fpl Marche -  Si apra subito il tavolo di confronto.»
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26/05/2022 Infortunio grave alle officine della direzione regionale di Trenitalia Sindacati: "Vicinanza al lavoratore. Necessario intensificare controlli, vigilanza e formazione"
Oggi ad Ancona un lavoratore delle Officine della Direzione Regionale Marche di Trenitalia, si è infortunato gravemente mentre espletava il suo normale turno di lavoro. Le cause dell’incidente sono ancora in corso di accertamento e auspichiamo che venga fatta piena luce sulla dinamica attraverso una indagine accurata. Le Organizzazioni Sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, intendono esprimere massima vicinanza al lavoratore coinvolto e ai suoi familiari, ribadendo lo sconcerto  di essere costretti a registrare un grave incidente sul lavoro. «Il tema della Salute e Sicurezza sul lavoro è da sempre centrale nelle agende e iniziative del Sindacato; per questo chiediamo, per contrastare gli incidenti e infortuni sul lavoro, di intensificare controlli, vigilanza e formazione.  Ci aspettiamo che la risposta delle istituzioni di controllo e delle Dirigenza aziendale sia da subito celere ed efficace perché la prevenzione e la sicurezza sul lavoro devono essere la priorità di tutti.- rilanciano i rappresentanti di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - Al lavoratore gravemente coinvolto nell’incidente e alla sua famiglia ribadiamo la nostra vicinanza, auspicando una rapida ripresa.»
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24/05/2022 “L’Europa accogliente. Strumenti, storie e buone pratiche di inclusione sociale ”
Lunedi 23 Maggio 2022 si è svolto il convegno “L’Europa accogliente. Strumenti, storie e buone pratiche di inclusione sociale ” organizzato da ANOLF Marche ODV, , ad Ancona presso la Sala Boxe della Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio,26. Al convegno, aperto dall’intervento della co - Presidente ANOLF Marche ODV, Neli Isaj, sono intervenuti il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi e l'Assessore ai servizi sociali del Comune di Ancona, Emma Capogrossi. Durante i lavori, coordinati da Massimo Giacchetti, co-Presidente di ANOLF Marche, sono stati presentati i risultati raggiunti dal Progetto Europeo Erasmus+ "IntegrAction", che vede ANOLF Marche ODV capofila di un consorzio di organizzazioni di diversi paesi europei (Grecia, Germania e Finlandia), con due sessioni tematiche: una dedicata alla narrazione di vita migrante attraverso l'utilizzo del "Digital storytelling " e l'altra con l’attività di integrazione sociale condotta attraverso i "Cafè Linguistico Culturali". «Durante lo shooting condotto per l’attività di storytelling digitale, un partecipante di origine afgana ha sottolineato come la parola "Integrazione" oggi debba essere sostituita dal termine "Condivisione" è stato proprio questo lo scopo principale del progetto europeo IntegrAction finanziato dalla Commissione Euopea che ha visto ANOLF Marche capofila . - sottolinea Claudia Ruta, Anolf Marche responsabile del progetto "IntegrAction" - Abbiamo condiviso strumenti informativi ma anche formativi per  facilitare l’apprendimento delle lingue e l’inserimento nel contesto lavorativo dei paesi di arrivo di rifugiati, richiedenti asilo e migranti di diversa provenienza.» Una condivisione «anche culturale e sociale attraverso due attività che hanno visto la più sentita partecipazione da parte di diversi operatori all’accoglienza, volontari, tra i quali un gruppo di studenti del Liceo scientifico G. Galilei di Ancona, e dagli stessi migranti. - continua Claudia Ruta - La condivisione delle proprie storie di vita personale, durante le attività di storytelling, ha portato alla produzione di una galleria di  narrazioni di vita migrante dove si affrontano i temi dell’identità, del viaggio, della partenza, della discriminazione, degli stereotipi, della ricerca lavorativa. Altri hanno condiviso momenti di integrazione con i volontari dei "cafe’ linguistico culturali " attraverso una serie di attività molto spontanee che hanno fatto incontrare la cittadinanza e un gruppo di studenti del liceo scientifico Galilei di Ancona, con dei rifugiati - conclude la referente del progetto - centrando così il terzo obiettivo progettuale che era appunto quello di infondere maggiore consapevolezza sul tema della migrazione.» Durante l'iniziativa è intervenuto il Presidente ANOLF nazionale Mohamed Saady, in collegamento da Napoli.          
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20/05/2022 Rimorchiatore Franco P: «Ennesima tragedia del mare con vittime sul lavoro»
«Un’ennesima tragedia del mare che fa registrare ancora vittime sul lavoro». A dichiararlo Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti relativamente al rimorchiatore Franco P affondato al largo delle coste pugliesi dove hanno perso la vita cinque componenti dell’equipaggio, sottolineando che «seguiremo gli sviluppi delle indagini aperte dalla magistratura per capire le cause dell’incidente affinché circostanze analoghe non si verifichino più». «In segno di lutto e di protesta per le ennesime vittime di incidenti sul lavoro – annunciano le tre organizzazioni sindacali – sono proclamate per oggi, 20 Maggio, 4 ore di sciopero nazionale del settore rimorchio che saranno effettuate ad ogni fine turno o prestazione. Inoltre alle 13 saranno suonate le sirene dei rimorchiatori in tutti i porti d’Italia». «Alle famiglie delle vittime – concludono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – va la nostra vicinanza con la consapevolezza che non si può continuare a morire sul lavoro per il lavoro».
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18/05/2022 CATERPILAR, FIM CISL - UILM UIL al Presidente di Confindustria Ancona: “Forte rammarico per le dichiarazioni fatte. La verità è che solo con l’impegno di tutti siamo riusciti a dare una nuova prospettiva occupazionale”
I sindacati di categoria Fim Cisl Marche  e Uilm Uil esprimono forte rammarico rispetto alle dichiarazioni fatte dal  Presidente di Confindustria Ancona su Caterpillar «considerando quanto impegno è stato profuso per venire a capo della difficile situazione della Caterpillar c’è da rimanere allibiti di fronte alle esternazioni del Presidente di Confindustria Ancona che ricorre ad una vera e propria narrazione di stampo fantasy, per disconoscere, incomprensibilmente, il ruolo svolto dalle organizzazioni sindacali, nella vicenda.» «Se c’è un dato che costituisce un elemento di conforto per possibili situazioni critiche da gestire in futuro, come abbiamo avuto modo di sottolineare nei nostri comunicati, è quello delle tante sinergie attivate tra i soggetti sociali ed economici e le istituzioni del territorio per unire le forze e trovare uno sbocco alla difficilissima situazione generata dall’improvvisa scelta della Caterpillar di abbandonare la Vallesina. - sottolineano Fim Cisl Marche  e Uilm Uil -Disconoscere questo aspetto, divertendosi a fare le pagelle e cadendo in clamorose omissioni, non fa onore a Confindustria di Ancona, forse ancora un po’ irritata dalle sollecitazioni che ricevette nella prima fase della vertenza, per la timidezza che sembrava mostrare verso la stessa Caterpillar. Salvo poi, attraverso un confronto costruttivo con le organizzazioni sindacali, come è giusto e riconosciuto, individuare percorsi che si sono rivelati concreti e soddisfacenti.» «Non capiamo davvero - concludono -  a chi giovi sminuire il lavoro fatto e ricorrere a superficiali sintesi dei comportamenti dei tanti soggetti in campo, quando proprio una certa collegialità ha permesso di dare una nuova prospettiva occupazionale a tanti lavoratori.»  
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17/05/2022 "Criticità, trasformazioni, investimenti. La sanità nella Val Musone" Incontro promosso dalla Fnp Cisl Ancona
  La FNP-CISL RLS di Ancona organizza una serie di incontri pubblici a Villa Musone-Loreto, Osimo, Ancona, Falconara M. e Chiaravalle, per confrontarsi sugli effetti che avranno i progetti finanziati con il PNRR, nel disegnare la nuova sanità marchigiana. Giovedì 19 maggio, alle ore 21 si effettuerà il primo incontro presso la sala parrocchiale Padre Valentino Lanfranchi,  Villa Musone di  Loreto  su  ”Criticità, Trasformazioni, investimenti - LA SANITA’ NELLA VAL MUSONE” «Oltre a dare informazioni su che cosa è stato fatto e su cosa le istituzioni intendono fare  - spiega Paolo Andreucci, il Responsabile della Fnp Cisl Pensionati di Ancona - Come sindacato vogliamo raccogliere anche le esigenze e  le aspettative   di  chi vivrà direttamente le scelte che si effettueranno.»      
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16/05/2022 Comune di Ancona, Tari 2022, Cgil Cisl Uil:" Riduzioni per le famiglie fino a 30.000 euro di Isee"
Confermato per il 2022 l’incremento delle riduzioni per la TARI, che era stato definito per l'anno 2021 in alcuni incontri tra CGIL CISL UIL  e l'amministrazione comunale. Il provvedimento era stato fortemente richiesto dalle organizzazioni sindacali  confederali e dei pensionati in sede di discussione del Bilancio di Previsione 2022. Il costo delle riduzioni, in assenza di risorse statali, sarà a carico del bilancio comunale, per una spesa stimata di 450 mila Euro. Si tratta un accordo particolarmente positivo, che accanto alle tradizionali riduzioni del 70% e 50% per le fasce Isee 0-5.000 euro e 5.000-10.000 euro, prevede l’innalzamento al 40% della riduzione per la fascia 10.000-20.000 euro ( prima il beneficio era solo del 25%), e porta dal 10% al 15% la riduzione per la fascia Isee 20.000-30.000 euro ( fascia che è stata ampliata). Una volta approvato in consiglio comunale, le riduzioni potranno essere richieste ad Ancona Entrate entro il 30 settembre. Sarà inoltre prevista una agevolazione TARI per le famiglie che ospitano i profughi in fuga dall’Ucraina al fine di evitare loro l’incremento della  tariffa dovuta al maggior numero di persone che risiedono temporaneamente nell’ abitazione.
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12/05/2022 Pasticcio Palas di Pesaro Fit Cisl First Cisl Fisascat Cisl : " Quando una fortuna sportiva non coincide con gli interessi collettivi"
«Quanto accaduto nel fine settimana è veramente paradossale. La Vuelle, contro ogni pronostico di inizio stagione e tanto più dopo l’assai titubante inizio di stagione, all’ultimo secondo dell’ultima partita, per la gioia di tutta Pesaro, con un grande risultato sportivo, centra i play off.  Dopo il primo momento di gioia collettiva appunto, calendario alla mano, l’amara sorpresa: la gara coincide proprio con quella della convention di Tecnocasa.  Sfrattare Tecnocasa potrebbe significare per Aspes un bagno di sangue sia in termini di penali che di danni da cui difficilmente potrebbe uscire senza pesanti conseguenze. -  specificano Maurizio Andreolini, Fit Cisl, Giovanni Gianuario, First Cisl e Domenico Montillo Fisascat Cisl - Un contraccolpo che ci preoccupa non poco e che non vorremmo neppure pensare che venga scaricato sui dipendenti e sui servizi di qualità che Aspes offre alla città.» «Come sindacati di categoria vogliamo sottolineare che da questa situazione nessun danno dovrà ricadere su Aspes, in particolare sui  dipendenti e sulle casse della proprietà. - sottolineano Andreolini, Gianuario e Montillo -  Chiediamo dunque grande senso di responsabilità da parte della dirigenza e della proprietà di Aspes affinché venga superata questa impasse, magari chiedendo un sacrificio, per il bene collettivo, proprio alla Vuelle artefice di questo vero miracolo sportivo.» «Sappiamo benissimo cosa significa il basket per la nostra città e quanto questo sport sia incarnato nella storia di Pesaro ed in tutti i cittadini, ma riteniamo anche che rinunciare alla convention, ormai storica, di Tecnocasa, sia un danno per la città, gli operatori e tanti lavoratori coinvolti senza contare l’effetto di trascinamento negativo che questa vicenda potrebbe portarsi dietro, in termini di perdita di credibilità, per il futuro e la crescita dello stesso Palas. - rilanciano i sindacati - Un passo indietro della società sportiva, accompagnata con i propri tifosi da Aspes e dell’Amministrazione nella scelta di una nuova location per l’evento sportivo pesarese dell’anno, dunque risolverebbe il rompicapo e darebbe un segnale di particolare sensibilità verso tutta la città rinsaldando ancor più il legane esistente già fortissimo.»    
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12/05/2022 Sciopero e presidio dei lavoratori al Recanatesi di Osimo
Le lavoratrici e i lavoratori della struttura socio-assistenziale per anziani Recanatesi di Osimo hanno scioperato stamattina, giovedì 12 maggio, per protestare contro il piano di risanamento aziendale che rischia di compromettere le loro prospettive occupazionali.  La mobilitazione dei lavoratori  è stata promossa  e organizzata  da Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uil Fpl Ancona a causa della situazione che si è creata, e che si sta ripercuotendo  anche sui lavoratori,  all’interno del Recanatesi alle prese con difficoltà economiche e  il taglio di servizi . Ad aggravare il tutto, il mancato accreditamento di alcuni posti letto della struttura che rende difficile la sua piena occupazione.        
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07/05/2022 Rinnovato l'accordo su bilancio 2022 con il Comune di Cagli sindacati soddisfatti
  Rinnovato anche per il 2022 l’accordo con il Comune di Cagli, sulle risorse del bilancio comunale da destinare agli scopi di sostegno sociale per i cittadini della comunità cagliese. «Esprimiamo soddisfazione verso l’Amministrazione comunale che ancora una volta ha dimostrato grande sensibilità ed attenzione ai problemi reali che investono i propri cittadini ed in particolare le persone anziane ed in disagio sociale. - affermano Cgil, CISL della provincia di Pesaro e Urbino insieme alle rispettive  Federazioni dei Pensionati di Spi Cgil e FNP CISL - La crisi causata dalla pandemia prima e l’evolversi del conflitto Russo-Ucraino, hanno accentuato fortemente le criticità che da diversi anni ormai vivono le popolazioni dei comuni delle aree interne ed in particolare del territorio dell’Ata Valle del Metauro e del Catria e Nerone.Politiche sbagliate operate dalle Giunte Regionali precedenti ed attuali, hanno fortemente penalizzato questi territori in particolare per quanto riguarda i temi della sanità e dei servizi sociali primari, sia pubblici che privati.» L’ attuale Amministrazione comunale, «da alcuni anni si è posta questo problema ed ha considerato importante il confronto con i sindacati per sopperire ai disagi della popolazione attraverso la destinazione di risorse economiche del già  debole bilancio comunale, ma anche con l’attivazione di politiche attive volte a contrastare i fenomeni dell’evasione ed elusione fiscali di alcuni furbetti, del gioco di azzardo patologico, sempre più una piaga invasiva e drammatica presente nella comunità e la lotta al bullismo e cyber bullismo, accentuato nelle scuole a seguito delle restrizioni dovute alla pandemia» sottolineano  i referenti di Cgil e Cisl territoriali  Irmo Foglietta  e Leonardo  Bartolucci. Il Comune in accordo con le organizzazioni sindacali, ha inoltre messo a disposizione interventi economici per sostenere gli anziani, le persone e famiglie, che a causa della pandemia e del conflitto Russo-Ucraino in corso, hanno subito contraccolpi tali da non riuscire a fronteggiare le esigenze quotidiane della vita. «L’esempio del Comune di Cagli - concludono  Irmo Foglietta della Cgil  e Leonardo  Bartolucci della Cisl - deve essere visto come un comportamento virtuoso anche da parte degli altri comuni ed in particolare delle comunità che costituiscono l’Ambito Sociale Territoriale n. 3.»    
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05/05/2022 FEMCA CISL Marche primo sindacato alla TOD'S di Sant'Elpidio a Mare
Il 4 maggio si sono svolte le elezioni per il rinnovo della RSU nello stabilimento Tod's di Sant'Elpidio a Mare dove c'è stata una grande affermazione della FEMCA CISL che con 110 voti su 218 è stata la lista più votata ed ha potuto eleggere 3 rappresentanti su 6. «Un risultato importante, frutto di un lavoro corale fatto di ascolto e attenzione ai bisogni ed alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori che ha consentito alla FEMCA di triplicare i consensi rispetto alle ultime elezioni. – ha commentato Francesco Interlenghi, Segretario regionale Femca Cisl Marche  - Ottimo anche il dato dell'affluenza pari al 73,4%, a dimostrazione della grande voglia di partecipazione da parte dei lavoratori. Un dato che conferisce alla FEMCA un mandato pieno e la responsabilità di avviare un percorso sindacale che vede al centro tre pilastri: contrattazione, attenzione ai bisogni e partecipazione attiva.»  «Un ringraziamento va a Michele Rinaldi, RSU uscente, che in virtù del lavoro svolto è stato riconfermato e ha saputo costruire una lista giovane e dinamica. – sottolinea e prosegue Interlenghi -  Grazie a tutti i nostri candidati, che si sono impegnati con serietà e passione, e auguri di buon lavoro agli eletti: Carlo Testatonda, Isabella Santoro e lo stesso Rinaldi. Un ringraziamento speciale a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori per la fiducia che hanno riposto nella FEMCA, sarà nostro il compito di dimostrare di essere all'altezza delle aspettative.» «La nostra organizzazione può contare su delegati preparati e competenti e su una struttura coesa che investe molto sulla formazione dei rappresentanti sindacali. È nostro obiettivo essere consequenziali al titolo del Congresso Cisl “esserci per cambiare, cambiare per esserci”. Con questo spirito cercheremo anche in Tod's di avviare una campagna di ascolto e dialogo con i lavoratori e porteremo avanti un percorso che dovrà coniugare il tema dei diritti con quello dei nuovi bisogni dei lavoratori. – rilancia e conclude il Segretario regionale FEMCA CISL MARCHE -  La situazione economica e la crisi internazionale causata dal Covid prima e dalla guerra oggi ci impongono un maggiore impegno e una maggiore responsabilità, faremo in modo che ogni lavoratore possa vedere nel sindacato un’associazione in aiuto, supporto e prossimità.  Ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuto, già da oggi siamo al lavoro per avviare una fase di innovazione, confronto e progettazione nell’interesse di tutti i lavoratori dell’azienda»
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05/05/2022 Edili, firmato l’integrativo territoriale regionale Confapi di secondo livello
Attenzione ai temi della formazione e della sicurezza sul lavoro, impegno comune per combattere il fenomeno del lavoro abusivo e irregolare, sono alcuni degli elementi principali del contratto integrativo regionale Confapi per i lavoratori dipendenti delle imprese edili per le Marche siglato per la parte datoriale da Aniem-Confapi e per le Organizzazioni Sindacali da Daniele Boccetti di Fillea-Cgil, da Luca Tassi Filca-Cisl e da Christian Fioretti di Feneal-Uil. L’aumento delle imprese (10,54%) delle ore lavorate (27%), degli operai (21%) delle masse salari (da 16 milioni a 21, 5 milioni nei primi 4 mesi dell'anno oltre 34%), oltre ai 1000 Durc di congruità rilasciati dalla sola CEDAM, sono la riprova che il settore anche nella piccola impresa è vitale e sta rispondendo bene alle sfide. Si pensi che nelle Marche hanno già superato i 3000 cantieri per il solo 110% equivalente a oltre 600 milioni di euro investimenti messi a detrazione (dati aprile). Si tratta di una contrattazione di secondo livello del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che garantisce nuova luce ad un settore penalizzato da molte ombre come il difficile approvvigionamento dei materiali e l’ingiustificato aumento dei costi degli stessi, la difficoltà di reperire manodopera, il caro-gasolio e le problematiche legate alla pandemia. «Ritengo molto significativo essere giunti a questa firma che chiude un percorso di concertazione articolato e proficuo – ha detto Roberto Torretti, Presidente di Aniem-Confapi territoriale – convinto che tale contratto sia una leva per la valorizzazione del lavoro e della sua dignità e, al contempo, uno degli strumenti necessari alle imprese per avere un contesto certo e delineato nel quale operare». Il lavoro del tavolo di confronto ha tenuto conto delle richieste delle Organizzazioni Sindacali incrociandole con le esigenze contingenti delle imprese alle quali vanno garantiti tutti gli strumenti affinché possano cogliere le opportunità che il mercato propone. Vari gli aspetti oggetto dell’accordo: dalla sicurezza sui luoghi di lavoro ai trattamenti economici, all’offerta formativa per gli addetti e per gli imprenditori, previsti nell’accordo con l’obiettivo di rendere il settore dell’edilizia sempre più attrattivo. Per i firmatari della parte sindacale Fioretti, Tassi e Boccetti «nel sottolineare l’importanza dell’accordo valutano positivamente l’incremento economico dai 35 ai 71, l’aumento della mensa e l’introduzione di una nuova prestazione sulla malattia per gli operai». L’accordo nasce dalla volontà condivisa di diffondere, anche attraverso la contrattazione, i principi di legalità e regolarità, indispensabili al mantenimento di un mercato del lavoro unitario e trasparente che possa valorizzare la buona imprenditoria ed il lavoro di qualità.  Da qui l’intenzione di attivare iniziative congiunte finalizzate a contrastare il fenomeno del lavoro irregolare nel settore dell'edilizia privata e pubblica, al fine di scongiurare e perseguire fenomeni di concorrenza sleale nei confronti delle imprese che aderiscono alle disposizioni contrattuali e normative veicolando la promozione della prevenzione, della sicurezza negli ambienti di lavoro in quanto principio non negoziabile.
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03/05/2022 Fp Cgil, Fisascat Cisl E Uil Fpl Ancona, 12 maggio, sciopero al Recanatesi di Osimo: "La Fondazione accolga le richieste dei sindacati"
Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uil Fpl  hanno indetto per il 12 maggio una intera giornata di sciopero di tutti i lavoratori impiegati nella struttura socio-assistenziale del Recanatesi di Osimo.   «La Fondazione si trascina una difficoltà economica da quasi 7 anni – dichiarano i sindacati – frutto di una gestione disattenta dei conti che ora  vuole far pagare ai lavoratori impiegati nella struttura con un taglio al servizio internamente svolto dall’ Ass.Coop. e con l'ulteriore esternalizzazione di alcuni servizi. Il tutto nell'arco di poche settimane di tempo, insufficienti a trovare soluzioni utili ad ammortizzare le ripercussioni di queste operazioni sui lavoratori».   «Siamo consapevoli – proseguono Fp Cgil, Fisascat Cisl e Uil Fpl - che il bilancio della struttura va risanato ma una situazione gravosa affrontata seriamente solo ora, dopo 7 anni di perdite, non può essere risolta in poche settimane a scapito dei lavoratori e senza condividere con le organizzazioni sindacali il piano di risanamento».   Ad aggravare la situazione c'è il mancato accreditamento di alcuni posti letto della struttura, che rende difficile la sua piena occupazione. «Chiediamo che tutti facciano la propria parte: le istituzioni pubbliche accreditino in Regione tutti i posti letto, il CdA della Fondazione rallenti questo percorso condividendo con i sindacati soluzioni per ridurre l'impatto sui lavoratori. Abbiamo bisogno – rimarcano i sindacati -  di trovare accordi sul livello occupazionale complessivamente collocato nella struttura, sulle condizioni delle esternalizzazioni e sui tempi di riduzione del servizio di animazione».   Lo sciopero è previsto per il 12 maggio. Concludono i sindacati: «Abbiamo indetto una prima giornata di sciopero per il 12 maggio e adotteremo tutte le iniziative  necessarie finché non ci saranno risposte alle questioni che abbiamo posto».
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01/05/2022 PRIMO MAGGIO, CGIL, CISL E UIL MARCHE: «LA GUERRA HA IMPOVERITO FAMIGLIE E IMPRESE MARCHIGIANE, SERVONO INTERVENTI URGENTI»
“Al lavoro per la pace” è lo slogan all’insegna del quale Cgil Cisl Uil, festeggeranno la Festa del 1° Maggio quest’anno con l’auspicio che al più presto cessi la guerra scatenata dall’ aggressione dell’Ucraina da parte della Russia, permettendo alle persone, oggi oggetto di violenze e bombardamenti, di riappropriarsi delle loro vite. I sindacati sostengono le iniziative volte a dare assistenza ai profughi e sostegno alle popolazioni colpite, nel rispetto del loro anelito di libertà. L’irresponsabile ed assurda offensiva lanciata da Putin il 24 febbraio ha cambiato lo scenario internazionale amplificando problemi che avevano cominciato, già sul finire del 2021, a condizionare la ripresa. Grazie agli effetti protettivi prodotti dai vaccini anche nel nostro Paese, seppure con la necessaria gradualità, ci si stava avviando all’uscita dall’emergenza pandemica.   Sul piano economico perduravano però alcune difficoltà nel reperimento di alcune materie prime ed era emerso il serio problema dell’aumento dei costi per l’approvvigionamento energetico. Anche nelle Marche lo scenario era di luci ed ombre. Il 2021 aveva fatto registrare un aumento sia della forza lavoro (+2213 unità, +0.3%) sia degli occupati (+4746 unità, +0.8%), con una ripresa anche del lavoro indipendente (+ 1967 unità, +1.4%). Gli aspetti critici riguardavano l’occupazione femminile (- 286 unità, -0.1%); il calo della forza lavoro nelle province di Ancona e Macerata e degli occupati a Macerata (- 3405 unità, - 2.71%); la contrazione importante del settore industria ( - 15374 addetti) a fronte della crescita degli altri settori ( agricoltura + 1112; costruzioni +1376; commercio +1999; servizi + 15632); la perdurante difficoltà a qualificare il lavoro dei giovani. Era già evidente come fosse indispensabile, oltre che favorire l’innalzamento tecnologico delle produzioni, rivitalizzare il mercato del lavoro, dando nuovo impulso alle politiche attive, attuando al meglio le linee d’intervento di Programmi innovativi come il GOL (Garanzia occupabilità lavoratori), ma anche accelerare l’opera di potenziamento delle infrastrutture, la ricostruzione nelle aree colpite dal sisma e le tante azioni volte a dare nuove prospettive di sviluppo alle Aree interne. La guerra ha acuito tutti i problemi in campo e creato una condizione di grande incertezza. Anche nelle Marche soprattutto agricoltura, agro-alimentare, panificazione e calzaturiero sono entrati in forte difficoltà. Le misure previste dal Governo nel DEF risultano troppo deboli. Servono interventi più decisi per aiutare famiglie ed imprese alle prese con il caro - bollette; contenere il costo dei carburanti; arginare azioni speculative; combinare politiche di sobrietà nei consumi energetici con mantenimento delle capacità produttive; rafforzare il ricorso alle fonti di energia rinnovabili e salvaguardare il potere d’acquisto di salari e pensioni, messo a rischio dall’impennata dell’inflazione. Per affrontare questa nuova condizione d’emergenza serve un confronto stabile tra Governo, Autonomie locali e parti sociali. Lo stesso schema andrebbe adottato in ogni Regione per dare incisività alle politiche di sviluppo, considerando le peculiarità dei vari territori. Nel giorno della Festa dei Lavoratori ribadiremo con forza le nostre posizioni. Dare centralità al rispetto della dignità delle persone e al lavoro è la via maestra per dare concretezza agli ideali di libertà, giustizia e democrazia, dai quali consegue quello di pace e ai quali va ispirato ogni progetto di sviluppo, in Italia come in ogni parte del mondo.    
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30/04/2022 Cgil Cisl Uil Pesaro - Urbino: Primo Maggio, al lavoro per la pace
Al lavoro per la PACE. CGIL CISL UIL nazionali hanno ritenuto mettere la Pace al centro dei festeggiamenti per il Primo maggio 2022. La Pace ed il Lavoro; questo binomio indissolubile che è anche alla base di qualsiasi convivenza di ogni comunità e di tutti i Paesi; non c’è lavoro senza Pace così come non c’è vera Pace senza Lavoro. Paradossalmente solo oggi che la Pace nel nostro continente è severamente minacciata dalla guerra alle porte dell’Europa, ci ricordiamo di quant’è importante così come ci accorgiamo che lo stesso nostro stile di vita è messo in discussione. Probabilmente gli ultimi 75 anni di Pace nella nostra Europa, (il periodo più lungo senza guerre nella storia), ci ha fatto dimenticare che la Pace non è scontata, ma va ricercata, coltivata, curata e difesa continuamente, nella consapevolezza che non è assodata né tanto meno acquisita definitivamente come patrimonio comune. Mai avremmo pensato di assistere, nel cuore dell’Europa, ad invasioni di nazioni sovrane così come mai avremmo immaginato di vedere città rase al suolo dai bombardamenti e dai combattimenti con milioni di profughi e migliaia di civili morti.  Abbiamo dovuto ascoltare per la prima volta termini come economia di guerra e razionamenti di beni primari cosi come dell’energia; parole che conoscono bene i nostri anziani, figli della seconda guerra mondiale, i cui orrori sono ben chiari nella loro mente, Ancora una volta il binomio Lavoro e Pace ha fatto capolino nella nostra quotidianità visto che alcune imprese, anche del nostro territorio, si sono dovute confrontare con gli effetti della guerra sul lavoro, come ad esempio quelle che avevano rapporti con la Russia e l’Ucraina e per diversi motivi hanno avuto crolli di commesse e chiusura di fabbriche che insistevano nei due Paesi in guerra. Senza la Pace ci siamo improvvisamente accorti di essere “nudi” e dipendenti da tutti. Abbiamo dovuto prendere atto che non aver fatto scelte in termini di politiche energetiche lungimiranti ha fatto sì che i costi delle bollette oggi siano raddoppiati mettendo in crisi le imprese e dunque il lavoro, così come i cittadini, specie le fasce più deboli. Ci siamo accorti che le materie prime, indispensabili alla nostra manifattura, seconda in Europa dopo la Germania, possono da un giorno all’altro raddoppiare di prezzo o addirittura non arrivare più mettendo in crisi l’intero comparto e l’occupazione. Ci siamo accorti che il nostro settore primario è stato in parte smantellato e non abbiamo neppure un’autosufficienza per i cereali che reperiamo da chissà quale parte del mondo. Ci siamo accorti che il turismo, altro settore per noi strategico, senza Pace subirà un drastico ridimensionamento anche qui con effetti occupazionali preoccupanti. In questi due mesi di guerra che ha cambiato il Continente, stiamo prendendo coscienza che la globalizzazione, così come l’abbiamo conosciuta negli ultimi decenni e che ritenevamo potesse essere la panacea di ogni problema, ha mostrato tutti i sui limiti e debolezze e sta già imponendo nuove strategie ai Paesi, come il nostro, che più ne avevano sfruttato i vantaggi ma viste anche le conseguenze negative. Stiamo riscoprendo dopo più di 20 anni gli effetti negativi dell’inflazione. E proprio il lavoro sta pagando un dazio salatissimo a causa dell’inflazione con i lavoratori che non vedono purtroppo adeguare gli stipendi visto che milioni di essi sono con il Contratto Nazionale scaduto da anni e perdere dunque potere di acquisto. Questi due mesi di guerra ci consegnano poi un’Europa non all’altezza di quel ruolo che avrebbe dovuto svolgere, bloccata ancora una volta dai veti e dagli interessi dei singoli Paesi. Il sindacato immagina al contrario un’Europa più forte e coesa così da essere maggiormente legittimata a svolgere un ruolo primario negli equilibri globali.  L’ultima immagine che vogliamo condividere e che ancora una volta sottolinea l’indissolubilità tra il Lavoro e la Pace ci viene restituita dalla battaglia all’acciaieria Azovstal. Ancora una volta un luogo di lavoro e dunque di Pace, violato dalla guerra! Sarà comunque un Primo maggio da festeggiare insieme nella consapevolezza che tutti noi dovremmo essere al Lavoro per la Pace! Buon Primo Maggio a tutti!     Roberto Rossini                                  Maurizio Andreolini                           Paolo Rossini   Cgil Pesaro                                           Cisl Pesaro                                           Uil Pesaro  
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28/04/2022 Conerobus: sciopero di 4 ore e presidio dei lavoratori davanti alla sede
Giovedì 28 aprile 2022 le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Autoferro e Faisa Cisal hanno indetto uno sciopero di 4 ore del personale dipendente di Conerobus dalle ore 11.30 fino alle 15.30 con presidio dei lavoratori davanti al deposito di Via Bocconi alle ore 12. Lo sciopero ha riguardato gli autoferrotranvieri e internavigatori. La mobilitazione si è svolta nel pieno rispetto della legge, dei regolamenti e degli accordi nazionali e locali in materia. Sono stati garantiti i servizi per i portatori di handicap, scuole materne ed elementari. Lo sciopero, spiegano i sindacati, si è reso necessario a seguito della condotta di Conerobus, non rispettosa delle corrette relazioni sindacali, che ha deciso di calcolare e retribuire, dal mese di marzo 2022, le ore di prestazione straordinaria ogni 26 settimane, invece che nel mese in cui vengono effettuate. I sindacati ribadiscono che l’azienda non può, unilateralmente ed arbitrariamente, decidere di modificare il calcolo e le modalità di pagamento delle ore di eccedenza lavorativa, come stabilito nel documento sottoscritto dall' azienda e dalle Segreterie regionali il 10 settembre 2020. A questo si aggiungano i numerosi tentativi promossi dalle organizzazioni sindacali e sempre respinti dall' azienda, per riaprire un confronto serio nel quale si renda possibile alla RSU di svolgere pienamente la propria funzione, attraverso la presentazione del piano industriale e della documentazione necessaria per analizzare le prospettive aziendali in modo organico e completo.
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22/04/2022 CUP di Chiaravalle: occorre garantire un servizio dignitoso
Aspettare in coda anche più di due ore per cambiare un medico, prenotare una prestazione o pagare il ticket. Aspettare all’aperto, tanto che piova o che ci sia il sole. Aspettare anche con il rischio di arrivare tardi alla prestazione sanitaria che si deve fare nell’ospedale di comunità oppure farla senza averla pagata. Da tempo questa è la condizione in cui si trovano gli utenti dell’ospedale di Chiaravalle a causa della grave mancanza di personale al CUP-Front Office dell’ospedale di comunità. Il personale che un tempo ammontava a 6 unità oggi è ridotto a 3 unità, in alcuni giorni anche meno, e il servizio di conseguenza subisce questi assurdi rallentamenti. Occorre tener presente che sono in vista a breve nuovi pensionamenti e dovranno essere anche garantite le ferie al personale rimasto in servizio.  Chiediamo un complessivo riassetto dei servizi di front office nelle strutture dell’Area Vasta 2 di Chiaravalle – Falconara- Agugliano/Polverigi a partire dall’adeguamento dell’organico che deve essere incrementato. Nel tempo, infatti, non è stata garantita la sostituzione del personale cessato e si sono ridotti gli orari di apertura, sopprimendo in alcune sedi l’apertura pomeridiana, con i pessimi risultati che sono oggi sotto gli occhi di tutti.  Come CGIL CISL UIL confederali, assieme alle nostre federazioni dei pensionati, intendiamo denunciare, anche con futuri volantinaggi e presidi, questa situazione di disagio, che trasmette ai cittadini una condizione non dignitosa del servizio sanitario pubblico e che non ha nessuna coerenza con le dichiarazioni di investimento e rafforzamento della sanità pubblica territoriale proclamate quotidianamente a tutti i livelli.
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21/04/2022 La Cisl di Fabriano piange la scomparsa dell’avv. Marta Biondi
La Cisl di Fabriano  piange la morte dell’avvocato Marta Biondi e partecipa al dolore dei familiari. Marta Biondi, scomparsa a 64 anni dopo una lunga malattia, è stata il legale storico della Cisl di Fabriano. «Siamo fortemente addolorati per la perdita di una professionista che ha,  da sempre,  difeso i tanti lavoratori che si sono rivolti ai nostri uffici vertenze,  a partire dalle  più grandi crisi aziendali del territorio fabrianese – ricorda  Andrea Cocco, Cisl Fabriano -  seguendo con passione e determinazione, in tanti anni di attività, le vicende del lavoro nel territorio.» I funerali si svolgeranno  venerdì 22 aprile ore 15.00 presso la Cattedrale di San Venanzio di Fabriano.
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20/04/2022 Filca CISL, Fillea CGIL, Feneal UIL: "Necessario riprendere un dialogo per la tutela della ricostruzione edile nel maceratese"
  «Apprendiamo nuovamente dalla stampa senza essere convocati né invitati in cantiere dell’andamento dei lavori del nuovo Centro Fiera di Villa Potenza. Senza nessuna strumentalizzazione né polemica, però, vorremmo ricordare che il badge di cantiere non ha, nè avrà l’obiettivo di sostituirsi a nessuna verifica degli organi competenti in merito al tema della sicurezza e della corretta applicazione contrattuale per i lavoratori impegnati nell’opera. - è quanto scrivono in una nota Jacopo Lasca, Filca CISL , Matteo Ferretti, Fillea CGIL e Filomena Palumbo,  Feneal UIL    - Fortunatamente l’ordinamento normativo e contrattuale prevede già tutti gli strumenti necessari e gli organismi competenti correttamente fanno già il loro dovere con le verifiche e  gli accessi nei cantieri.»   Il badge di cantiere è uno strumento sperimentale ed innovativo, «utilizzato in diverse realtà provinciali del nostro Paese e l’attuale Amministrazione Comunale di Macerata ha perso l’opportunità di essere all’avanguardia rispetto ad un nuovo modo di intendere il cantiere edile, facilitandone la lettura della sua complessità.Il badge di cantiere è uno strumento fondamentale per lo scambio dei flussi dei dati tra i vari soggetti coinvolti preposti alla verifica delle corretta applicazione contrattuale, all’applicazione della norma di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e di contrasto alla criminalità organizzata. - proseguono i sindacati  di categoria - E’ fondamentale che i tanti soggetti che oggi osservano i cantieri dal loro punto di vista possano avere una visione sistemica , tramite lo scambio ed un flusso dei dati costanti ed in tempo reale. Siamo certi che ogni soggetto quotidianamente faccia la sua parte ma siamo fortemente preoccupati perché da tempo percepiamo una grande difficoltà nell’accogliere una visione territoriale ed organica in cui tutti i soggetti possano incontrarsi per migliorare l’efficacia delle proprie azioni.» « Ad oggi, a distanza di mesi dalla firma delle altre Province,ancora non è stato sottoscritto l’Accordo tra la Cassa Edile di Macerata, Cedam – Cassa edile artigiana regionale e l’Ispettorato Territoriale di Lavoro. - denununciano i rappresentanti di   Filca CISL, Fillea CGIL e  Feneal UIL - Accordo che mette al centro proprio l’importanza dello scambio dei flussi di dati per contrastare il fenomeno della mancata applicazione del contratto nazionale edile.»          
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13/04/2022 Navigator in piazza ad oltranza presidio ad Ancona
«Considerato il perdurante silenzio del Ministero del Lavoro sulla vertenza Navigator e il mancato avvio del tavolo di confronto annunciato in piazza dal Ministro Orlando il 29 marzo u.s. e la mancanza di risposta da parte dell’Assessore Aguzzi alla reiterata richiesta di confronto in merito alla situazione lavorativa dei Navigator operanti nella regione Marche, siamo tornati in piazza, ad oltranza.»  - sottolineano Martina Cascino, FELSA CISL,Rossella Marinucci, Nidil Cgil e Ignazio Di Chio, Uiltemp Uil.            Dopo la proclamazione, l'11 aprile scorso, dello stato di  agitazione  di tutti i Navigator   con astensione dalle attività lavorative,  oggi pomeriggio, in contemporanea al sit-in sotto la sede del Ministero del Lavoro a Roma,  si è svolto anche nelle Marche il  presidio regionale  davanti alla Prefettura di Ancona . «Irragionevole e insensato il rischio di disperdere queste professionalità formate e già operanti all’interno del sistema nazionale dei Centri per l’Impiego, - affermano i sindacati di categoria - proprio nella fase di avvio del programma GOL (garanzia di occupabilità dei lavoratori), finanziato dal PNRR, basato proprio sulla erogazione di Politiche Attive del Lavoro a lavoratori e lavoratrici a rischio di perdita di occupazione, disoccupati e inoccupati, fragili e svantaggiati.» I sindacati  di categoria insieme ad una rappresentanza di navigator  sindacali sono stati ricevuti dal Prefetto di Ancona dott. Darco Pellos.
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13/04/2022 Incontri nelle scuole per diffondere la cultura di genere. Sindacati pensionati:"Intergenerazionalità un nuovo paradigma culturale"
Diffondere la cultura di genere e valorizzare le differenze è uno degli obiettivi del Sindacato, anche delle donne pensionate di Spi Cgil, FNP CISL e Uilp Uil Marche e dei loro Coordinamenti, che hanno vissuto il percorso della conquista dei diritti sociali e civili. Un percorso che dalla tutela della maternità per le lavoratrici madri è arrivato alla Legge sulla Parità, fino alle pari opportunità ed alla valorizzazione delle differenze di genere come valore e come strumento per superare le discriminazioni nei luoghi di lavoro e nella società. Un percorso da condividere con le nuove generazioni con l’obiettivo di promuovere nel territorio marchigiano uno scambio di esperienze intorno a temi sulla valorizzazione delle differenze in un reciproco apprendimento tra generazioni. E’ stato così definito un progetto con le scuole articolato in percorsi di educazione all’identità, alle relazioni di genere, alle differenze, attraverso scambi, dibattiti, seminari di approfondimento con esperti e testimonianze per informare, sensibilizzare, dialogare e mettersi a confronto con gli studenti e dare loro una lente interpretativa più incisiva nel ridefinire le chiavi di lettura che modellano le pratiche di genere nel lavoro, nella famiglia, nella società. Per la sua realizzazione si sono avviati confronti con le insegnanti scegliendo modalità e vicende del territorio che hanno fatto avanzare i diritti e migliorare le condizioni delle lavoratrici. Esemplare è stata l’esperienza delle lavoratrici delle filande e delle filature per la riduzione dell’orario di lavoro che, per prime nel 1919, hanno conquistato le otto ore giornaliere, le sigaraie della manifattura tabacchi che conquistano nel 1908 il nido aziendale, la lotta delle lavoratrici di alcuni reparti delle Cartiere Miliani che nel 1906 proclamano lo sciopero ad oltranza per avere paghe dignitose, fino ad arrivare ai giorni nostri, dopo l’approvazione della legge sulle pari opportunità con il progetto di azioni positive alla Genny. Il programma ha coinvolto l’Istituto Agrario di Pesaro, il Liceo scientifico di Fano, il Liceo Artistico e una scuola Primaria di Urbino. Altri incontri si sono tenuti ad Ancona con il Liceo scientifico Galilei e con l’Istituto Savoia Benincasa, a Jesi con l’istituto Cuppari Salvati e a Fabriano con le classi dell’I.I.S. Morea. «Il progetto è stato molto apprezzato dagli insegnanti e soprattutto dagli studenti che hanno partecipato con entusiasmo alle lezioni.  - sottolineano Spi Cgil, FNP CISL e Uilp Uil -   A rendere più interessanti gli incontri sono state le testimonianze delle donne che sono state partecipi a tali situazioni. Questo successo è il risultato di una costruttiva collaborazione delle Istituzioni scolastiche e delle donne pensionate di Spi Cgil, FNP CISL e Uilp Uil .»
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12/04/2022 Cgil Cisl Uil Ancona incontrano il nuovo Presidente dell'Autorità Portuale
Cgil Cisl Uil di Ancona e le relative categorie dei trasporti Filt Cgil Fit Cisl e Uiltrasporti hanno incontrato per la prima volta ieri, lunedì 11 aprile, il nuovo Presidente dell’ Autorità Portuale Vincenzo Garofalo. Durante l’incontro è stato ribadito il ruolo centrale del porto del capoluogo come motore di sviluppo per l’intera Regione e come infrastruttura strategica soprattutto nei confronti dei traffici con l’oriente. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito l’importanza di mantenere le forti relazioni sindacali costruite nel tempo, a partire dalla rivisitazione del “protocollo sul lavoro nel porto” sottoscritto nel 2016. Le importanti progettualità da sviluppare nell’area portuale, proprie di un porto multi-funzione, tra cui  l’ampliamento dell’area Fincantieri, il completamento della nuova darsena e delle banchine e la realizzazione dei dragaggi sono state oggetto di questa prima interlocuzione, in aggiunta ai temi relativi alla realizzazione dell’uscita a nord, l’integrazione del porto con la città  e i delicati aspetti della sicurezza e della legalità. Non sono mancati infine accenni relativi alle questioni più specifiche legate alla dotazione organica e alla contrattazione decentrata del personale dell’ Autorità portuale. «Un incontro positivo - dichiarano Cgil Cisl Uil Ancona - che riteniamo possa essere l’inizio di un proficuo e costante confronto».  
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11/04/2022 Elezioni RSU 2022: Cisl FP Marche primo sindacato in oltre il 60% dei collegi della Provincia di Ancona
Il miglior risultato di sempre, comunica il Responsabile della Autonomie Locali di Ancona per la Cisl FP Marche Giovanni Cavezza: «Anche quest’anno ci confermiamo primo sindacato nel 61% dei 61 enti della Provincia di Ancona ottenendo 119 seggi sui 259 ad oggi assegnati, il 46% del totale. Un risultato molto importante per la Cisl FP considerata l’elevata affluenza al voto pari all’ 82,45% dei 5771 aventi diritto». «Un ringraziamento ai candidati e a tutti i dipendenti che hanno sostenuto in queste elezioni i loro colleghi della lista Cisl FP - prosegue Cavezza -. Lavoreremo ancora più assiduamente e con risultati concreti, per ripagare la fiducia mostrata. Un ringraziamento particolare anche ai componenti delle Commissioni elettorali e agli scrutatori tutti, che volontariamente hanno permesso, in questo difficile periodo, il regolare svolgimento delle elezioni».  
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09/04/2022 Elezioni RSU 2022: la Cisl Marche conferma il primato nel lavoro pubblico
Le elezioni RSU 2022 hanno visto nella Marche la riconferma del primato della Cisl nei settori della Funzione Pubblica, dell’Università e della Ricerca, mentre lo spoglio in corso delle elezioni nella Scuola vede il sindacato cislino in testa: un risultato che la stessa Cisl accoglie con orgoglio e soddisfazione al termine di una campagna elettorale intensa e impegnativa. «La Cisl Marche – dichiara il Segretario Generale Sauro Rossi – intende ringraziare le migliaia di candidati che si sono messi a disposizione per rappresentare le aspettative e i bisogni dei lavoratori, con competenza e professionalità». «Un ringraziamento – conclude Rossi – è doveroso anche alle tante lavoratrici e lavoratori che, tramite il voto, hanno voluto esprimerci la propria fiducia, confermando la qualità dell’opera di tutela e rappresentanza che abbiamo svolto in questi anni e che continueremo a svolgere con dedizione».
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09/04/2022 Elezioni RSU Pubblico Impiego: Cisl FP Marche primo sindacato a livello regionale Ottimi risultati nella maggioranza degli Enti
I dati, ormai quasi definitivi, circa il rinnovo delle Rsu in tutti i luoghi di lavoro confermano la leadership della Cisl FP Marche nel pubblico impiego marchigiano. Nella Sanità, la Cisl FP è al primo posto negli Ospedali Riuniti di Ancona, Area vasta 1, Area Vasta 2, Area Vasta 4, Area Vasta 5, Inrca Marche. La Cisl FP Marche si piazza al primo posto anche in Regione Marche, Provincia di Ancona, Comune di Ancona, Comune di Macerata, Provincia di Macerata, Comune di Ascoli Piceno, Comune di Fermo e in tante importanti realtà delle Autonomie Locali quali Falconara, Osimo, Fabriano, Civitanova, Camerino e in tantissimi comuni di medie e piccole dimensioni. La Cisl FP conferma altresì il già positivo risultato ottenuto nel 2018 anche nelle Funzioni Centrali ove si registra il ritorno come primo sindacato presso l'Inps di Macerata. Più che positiva l'affluenza complessiva alle urne, che è stata mediamente del 70%, a dimostrazione della voglia di partecipazione dei lavoratori pubblici che chiedono una valida rappresentanza all'interno dei luoghi di lavoro per valorizzare le tante professionalità che anche durante l'emergenza Covid hanno sempre garantito elevati standard qualitativi ai cittadini rischiando, soprattutto nel settore della sanità anche la propria incolumità fisica. «Ringraziamo i mille candidati che hanno permesso il successo delle nostre liste - dichiara Luca Talevi, Segretario Generale Cisl FP Marche - e tutti i lavoratori che hanno confermato la loro fiducia verso un sindacato serio e pragmatico, che si impegnerà da subito per dare risposte alle legittime istanze dei lavoratori in ogni luogo di lavoro».
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09/04/2022 Elezioni RSU 2022: grande affermazione della Cisl FP nella Sanità anconetana
La Cisl FP Marche esprime soddisfazione per l'eccellente risultato conseguito dalla Sanità in tutte le sue realtà, con particolare riferimento alla Sanità di Ancona dove i risultati sono stati particolarmente positivi. La Cisl FP vince infatti in tutte e 3 le strutture sanitarie della provincia: Ospedali Riuniti di Ancona, Area Vasta 2 e INRCA. Agli Ospedali Riuniti di Torrette la Cisl FP ha conseguito 607 voti su 1849 votanti, staccando il Nursind con 482 voti, la Cgil con 178 voti e la Uil con 76 voti. All'Area Vasta 2 la Cisl FP ha ottenuto 740 voti su 2056 votanti, staccando la Cgil con 518 voti, il Nursind con 420 voti e la Uil con 46 voti. All'INRCA, la Cisl FP ha ottenuto 240 voti su 628 votanti, seguita dal Nursind con 129 voti, la Cgil con 74 voti e la Uil con 35 voti. Un’affermazione di estremo rilievo frutto del lavoro dei candidati, del gruppo dirigente Fp e di una proposta sindacale che si rivolge a tutte le professioni e le qualifiche del variegato mondo della sanità, rifiutando la frammentazione e i corporativismi. Un ringraziamento particolare è rivolto ai lavoratori che hanno dato la loro fiducia alla Cisl FP, che opererà da subito all'interno dei luoghi di lavoro per lo sviluppo della contrattazione ed il riconoscimento delle professionalità presenti che hanno garantito negli ultimi due anni, caratterizzati dall'emergenza pandemica, servizi all'altezza della complicatissima situazione, mettendo a repentaglio anche l’incolumità fisica.
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09/04/2022 Elezioni RSU 2022: Cisl FP Marche primo sindacato in Regione Marche
La Cisl FP Marche si riconferma primo sindacato in Regione Marche al termine delle elezioni per il rinnovo della RSU, con 11 seggi conquistati su 30 nella Giunta e 6 seggi su 9 nel Consiglio Regionale. «Un ottimo risultato - dichiara Vincenzo Tiani, Cisl FP Marche - conseguito grazie a tutti i candidati e alle lavoratrici e lavoratori pubblici che hanno voluto premiare la presenza costante della Cisl all’interno della Regione e ad una proposta programmatica tesa a dare risposte quotidiane alle legittime istanze dei lavoratori, cercando sempre di valorizzare le loro professionalità».
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09/04/2022 Elezioni RSU 2022: la Cisl FP rafforza la propria leadership nel Pubblico Impiego maceratese
A distanza di quattro anni dalle ultime elezioni nei luoghi di lavoro della Pubblica Amministrazione, si sono scrutinate oggi le schede elettorali depositate dai dipendenti della PA dopo tre giorni di apertura dei seggi.   «La Cisl Fp Marche – riferisce il responsabile provinciale Alessandro Moretti - non solo si riconferma il primo sindacato nel comparto Funzioni Locali, ma segna addirittura un aumento del numero totale dei seggi conseguiti». Presso il Comune di Macerata vengono attribuiti alle candidate e candidati Cisl FP 7 dei 12 seggi disponibili, con l‘incremento di 1 seggio rispetto al 2018; alla Provincia di Macerata i seggi risultano 5 su 9, a Tolentino 5 su 7, a Civitanova Marche invece si è totalmente ribaltato l’assetto precedente, risultando ora 4 seggi Cisl su 9. A Camerino 3 su 5 e a Corridonia 2 su 4, a San Severino Marche 4 su 5, 3 su 4 presso la ASP Ricci di Civitanova mentre a Montecassiano, Morrovalle e Treia 4 su 4.  La Cisl Fp Marche ha ottenuto e confermato la maggioranza assoluta anche in altri Comuni di medie e piccole dimensioni. Rilevante poi il fatto che su 140 eletti Cisl in totale nel comparto Funzioni Locali, il 50% è alla prima nomina e di giovane età. Lo stesso dicasi per i neo-eletti del comparto Sanità in Area Vasta 3, ovvero per le elette ed eletti negli enti del Comparto Funzioni Centrali ad esempio INAIL, INPS, Ministeri e Ordini Professionali. «Questo risultato – prosegue Alessandro Moretti - è figlio di un percorso di tenacia, formazione, resilienza e capacità di negoziazione che nei quattro anni precedenti ha consentito alla quasi totalità dei dipendenti nel territorio di raggiungere nuove progressioni economiche orizzontali, maggiori livelli di performance, ed applicazione di istituti dibattuti in passato come il buono pasto, l’orario multi-periodale o una più efficiente gestione dei turni. È un risultato che rafforza ulteriormente il sindacato Cisl quale baluardo della corretta applicazione dei principi negoziali». Ora, assicura Moretti, «la mobilitazione prosegue per il conseguimento del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Enti Locali e Sanità e alla sua traslazione ai livelli aziendali. Un ringraziamento - conclude Moretti - alle lavoratici e ai lavoratori che ci danno la loro fiducia per assolvere al meglio il mandato nel prossimo triennio».
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08/04/2022 Elezioni Rsu Comune Ancona Cisl Fp Marche si conferma il primo sindacato
Si stanno tenendo nella giornata odierna, in tutti i luoghi di lavoro pubblici, lo spoglio delle elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie, Rsu. Al Comune di Ancona, risultano 464 votanti su 746 aventi diritto. La Fp Cisl Marche si conferma il primo sindacato con 193 voti , seguito dalla Cgil con 160, la Fisi  con 44 voti, la Uil con 43 ed il Cse con 23 voti. Dei quindici seggi complessivi la Cisl ne conquista 6, la Cgil 5, la Fisi 2, la Uil 1, il Cse 1.   Luca Talevi della Cisl Fp risulta il candidato più votato con 57 preferenze. Per la  Cisl  Fp Marche «si tratta di un ottimo risultato particolarmente importante perché nei prossimi mesi la Rsu sarà chiamata  a gestire gli istituti economico e normativo previsti dal futuro nuovo CCNL .»
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06/04/2022 DDL Appalti: Cgil Cisl Uil incontrano i parlamentari delle Marche per ripristinare l’obbligo di clausola sociale
Le Segreterie regionali di Cgil Cisl Uil Marche, insieme alle categorie di riferimento Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltucs Uil e Uiltrasporti, hanno avuto ieri, martedì 5 aprile, un confronto in videoconferenza con i parlamentari eletti nei collegi marchigiani per discutere l’iter legislativo del DDL Appalti. Le organizzazioni dei lavoratori, che avevano richiesto un incontro urgente a tutti i deputati e i senatori del territorio, hanno avuto modo di affrontare con gli Onorevoli Alessia Morani e Mario Morgoni gli aspetti più controversi del testo, già approvato dal Senato e in attesa di discussione alla Camera.  I sindacati, pur apprezzando alcuni aspetti positivi introdotti dal disegno di legge, come ad esempio il rispetto del Contratto Nazionale di settore sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative, l’applicazione delle medesime tutele economiche e normative per i lavoratori in subappalto, l’esclusione dei costi della manodopera e della sicurezza dai ribassi di gara, hanno sottolineato la presenza di una norma negativa e grave che vanifica l’effetto di tutto quanto fatto di positivo. Il testo, infatti, prevede non già l’obbligo ma la facoltà di inserire clausole sociali nei bandi di gara: un grave arretramento sul fronte dei diritti e delle tutele che determinerebbe effetti devastanti per centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori che operano negli appalti di servizi ad alta intensità di manodopera, lavoratori “deboli”, occupati in comparti spesso essenziali come ospedali, strutture socio-sanitarie, scuole, ministeri, uffici pubblici.  Cgil Cisl Uil Marche, rappresentate nell’incontro dai Segretari Daniela Barbaresi, Marco Ferracuti e Claudia Mazzucchelli, ritengono profondamente sbagliato, e per questo da correggere, inserire tale facoltà quando il Codice dei Contratti Pubblici, all’art. 50, prevede l’obbligo di inserimento di specifiche clausole sociali volte a promuovere la stabilità e continuità occupazionale del personale impiegato.  Gli Onorevoli Morani e Morgoni hanno ascoltato le ragioni delle organizzazioni dei lavoratori comprendendo la delicatezza della vicenda. I due parlamentari hanno espresso l’impegno di presentare alla Camera un emendamento per reintrodurre l’obbligo di inserire le clausole sociali nei bandi di gara, promettendo inoltre di tenere informati i sindacati sull’esito dell’iter legislativo. Un impegno che Cgil Cisl Uil Marche apprezzano, con l’auspicio di vedere presto soddisfatte le aspettative di migliaia di lavoratori marchigiani che stanno vivendo con trepidazione questo delicato passaggio che rischia di precarizzare ancor di più settori del mercato del lavoro già connotati da una fase di grande incertezza.
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05/04/2022 Servizio mensa in Area Vasta 3 Cisl Fp: “E’ un diritto per tutti i dipendenti, al via la vertenza legale per il riconoscimento dei buoni mensa”
«In Area  Vasta 3  il diritto alla  mensa  o al buono pasto sostitutivo  non è per tutti, visto che ad alcune tipologie di dipendenti, che per distanza o per particolari orari di servizio non riescono a servirsi della  mensa dell’ospedale, è stato sempre ingiustamente negato» afferma Paola Ticani della CISL FP Marche. «Nonostante abbiamo più volte sollecitato l’azienda sanitaria, senza avere risposta,  ci vediamo costretti oggi ad avviare una vertenza legale a tutela dei tanti colleghi che ad oggi non hanno possibilità di accedere alla mensa aziendale. La nostra battaglia legale,  gratuita per i lavoratori iscritti alla CISL FP Marche,  punta al riconoscimento e risarcimento del valore del buono pasto sostitutivo, con retroattività di 5 anni, per tutti coloro che non hanno potuto usufruire del servizio in questi anni.– sottolinea Paola Ticani, Segretaria regionale CISL FP Marche - Una situazione che merita una risposta anche alla luce dell’ultima sentenza della Cassazione 5547/2021 che ribadisce il diritto alla mensa o al buono pasto. In Area Vasta 3 questo diritto è ormai da troppo tempo disatteso per tanti lavoratori che non hanno la possibilità di accedere alle mense aziendali.»  
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04/04/2022 Gravi atti vandalici alla sede della Cgil Marche solidarietà e sostegno da Cisl Marche
  La Cisl delle Marche esprime la piena solidarietà e sostegno alla Cgil Marche e di Ancona per l’atto violento, intimidatorio e delirante di questa mattina. La sede della Cgil Marche e della Camera del Lavoro di Ancona, questa mattina,sono  state trovate vandalizzate con scritte inaccettabili e deliranti. «Paragonare la Cgil e tutto il sindacato confederale  al nazismo significa non conoscere la storia del movimento sindacale italiano ed il contributo politico e in vite umane pagato proprio dalle organizzazioni dei lavoratori durante il nazi fascismo. - scrivono in una nota unitaria Cgil Cisl Uil Marche  - Le sedi del sindacato sono luoghi di accoglienza e democrazia; gesti di questo tipo non faranno che rafforzare le nostre convinzioni anche in ragione  del ruolo svolto durante la lunga fase di emergenza.  La pandemia da Covid  ha ucciso e continua ad uccidere e per questo rivendichiamo e confermiamo le nostre idee ed il nostro massimo impegno per il sostegno alle campagne vaccinali e alla diffusione del vaccino nel mondo, sopratutto nelle aree più povere. Cgil Cisl Uil delle Marche non si fermeranno di fronte a queste intimidazioni.»    
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04/04/2022 Sanità Area Vasta 3 Cisl Fp : “Aumentano i contagi tra gli operatori sanitari va rivista la gestione dei pazienti covid”
«L’attuale organizzazione in Area Vasta 3  relativa alla gestione dei pazienti covid in tutte le strutture ospedaliere e territoriali sta creando seri problemi ad operatori e pazienti. L’aumento dei contagi tra gli operatori dovuta alla promiscuità di pazienti rende ancora più difficile l’assistenza. - afferma la Segretaria Regionale CISL FP Marche Paola Ticani -  Il personale dei Pronto Soccorso, allo stremo dopo due anni di pandemia, si trova per l’ennesima volta a gestire urgenze, emergenze, pazienti covid e ad assistere i tanti pazienti che non trovando il posto letto nel reparto dedicato rimane per giorni nei locali e nei corridoi dei Pronto Soccorso.» «Una settimana fa evidenziavamo la presenza di pazienti covid solo in alcuni reparti, oggi, il fenomeno si è esteso pressoché a tutte le Unità di degenza. – prosegue Paola Ticani -  Non si riescono a capire le motivazioni di perseverare nella scelta di mantenere nello stesso reparto pazienti negativi e pazienti positivi al covid seppure in stanze dedicate. Fin dall’inizio, infatti, è stata evidente la crescita dei contagi tra gli operatori e i degenti. Gli operatori dei reparti di degenza con notevole sforzo organizzativo si stanno facendo carico di pazienti covid positivi e non e tra un cambio di divisa e l’altro fanno del loro meglio per garantire un’adeguata assistenza ad entrambe le tipologie di pazienti.» «Non è più ammissibile  che dopo due anni si continui a gestire questa pandemia come fosse la prima volta. Una scelta organizzativa contestata nell’immediato ma alla quale non abbiamo avuto alcuna risposta e alla quale, tantomeno, si è cercato di porre rimedio. Sarebbe bastata la riapertura di un reparto covid per mantenere puliti tutto il resto dei reparti? Se due anni fa ci siamo ritrovati ad affrontare una patologia del tutto nuova, oggi non possiamo accettare che ogni ondata pandemica venga gestita come se fosse la prima volta.- denuncia  e conclude la Segretaria regionale CISL FP Marche -  I tanti colleghi che da due anni lavorano in sanità con competenza e professionalità ma anche con grande spirito di sacrificio sono veramente stanchi e delusi dal modo in cui sono costretti a lavorare. Alla luce dell’aumento dell’impegno assistenziale, che non sembra assolutamente ridursi con la fine dello stato di emergenza, la preoccupazione per la scadenza dei tanti incarichi a tempo determinato a ridosso delle ferie estive crea ulteriore criticità. Alla luce anche del documento firmato dalla Regione Marche che invita le aziende sanitarie a prorogare gli incarichi fino al 30 giugno, fatto questo già previsto in Area Vasta 3, quali saranno le scelte del Governo? Come si garantiranno ferie e assistenza? Al fianco dei dipendenti sempre con correttezza, presenza e costanza la CISL FP MARCHE è vicina ai lavoratori sostenendo le tante istanze che in un’azienda grande come l’Area Vasta 3 ci si trova ogni giorno a gestire. Da sempre per noi il benessere lavorativo è fondamentale, sia dal punto di vista psicofisico sia per il giusto riconoscimento economico »  
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01/04/2022 Covid nelle case di riposo nella Provincia di Macerata: interviene la Cisl Fp Marche
Salgono i casi di positività al Covid di ospiti ed operatori nelle case di riposo. La provincia di Macerata è la seconda in regione per dimensioni del fenomeno. «Mentre il Governo licenzia il Decreto riaperture - riferisce Alessandro Moretti, Responsabile del Territorio di Macerata della Cisl Fp - il personale delle case di riposo rimane nel dimenticatoio, senza la possibilità di turnover, con forti resistenze alle stabilizzazioni del personale "precario di lungo corso", senza adeguati interventi governativi sul sistema finanziario delle strutture medesime finalizzato a comprimere il costo della gestione straordinaria». Già da 24 mesi sotto pressione e senza adeguati organici per situazioni ordinarie, tutto il personale, soprattutto gli OSS, rischia la "sindrome da burnout", con sintomi quali de-personalizzazione e de-realizzazione personale, che possono manifestarsi in tutte quelle professioni con implicazioni relazionali molto accentuate. Nonostante i ripetuti solleciti rivolti ai Presidenti e Direttori delle strutture, troppo spesso vengono riferiti dai dipendenti casi di turnazioni massacranti che non consentono agli stessi, spesso richiamati dai riposi, un adeguato recupero psicologico e fisico dai turni notturni. Il continuo mutare degli Ordini di Servizio anche nel corso delle 12 ore antecedenti la prestazione lavorativa non consentono più di programmare un'adeguata conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, riportando così anche all'interno delle famiglie dei dipendenti, stress e confusione. «La Cisl Fp Marche si sta anche attivando per verificare, in ogni realtà lavorativa, se vi sia una sperequazione di trattamento da parte datoriale tra dipendenti, quale l'utilizzo di alcuni dipendenti in piani e con mansioni sempre meno usuranti e logoranti di altri colleghi – prosegue Moretti -. È evidente che la cura degli ospiti di suddette strutture potrebbe diventare un serio problema cui anche la politica deve fare attenzione poiché, per nota disposizione Legislativa, si tratta di un servizio pubblico particolarmente delicato, rivolto ad un’utenza di per sé fragile e pertanto meritevole di cure e attenzioni mirate e di tanta umanità». La Cisl Fp del territorio di Macerata continuerà anche nei prossimi giorni a monitorare quanto accade al personale delle case di riposo fornendo allo stesso i supporti necessari a svolgere al meglio la propria professionalità verso gli ospiti.
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31/03/2022 Elezioni Rsu al Comune di Ancona: dal 5 al 7 aprile 750 lavoratori dell'ente rinnovano le rappresentanze sindacali per i prossimi tre anni
Dal 5 al 7 aprile 2022 anche al Comune di Ancona si terranno le elezioni per il rinnovo delle Rsu, Rappresentanze sindacali unitarie.  Sono complessivamente 34 i candidati in rappresentanza di tutte le professioni dell'Ente che saranno votati dai 750 lavoratori del Comune di Ancona ( 16 candidati Cisl, 12 Cgil, 3 Uil, 2 Fisi, 1 Cse ). «Nelle ultime elezioni 2018 oltre l'80% dei lavoratori si recò alle urne, il sindacato confederale prese oltre il 75% dei consensi e la Cisl si confermò primo sindacato.  - ha ricordato il Responsabile Cisl Fp Marche, Luca Talevi - Si tratta di elezioni molto importanti, dopo due anni caratterizzati dalla emergenza pandemica,  le nuove Rsu dovranno dare risposte ai lavoratori in termini contrattuali coniugando le esigenze dei lavoratori con quelle dei cittadini ai quali quotidianamente vengono erogati i servizi. Voteranno per la prima volta anche  i circa cento nuovi assunti negli ultimi due anni, ed i 90 componenti del Corpo della Polizia Municipale.  - prosegue e conclude Talevi -  Particolare attenzione verrà data al tema del lavoro agile che deve essere visto non più come uno strumento "emergenziale" ma come un importante strumento organizzativo dell’Ente.  I lavoratori potranno votare sia presso la sede Centrale del Comune che presso la sede della Polizia Municipale »  
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30/03/2022 Risalita dei positivi tra i dipendenti pubblici nel maceratese Cisl Fp: “ Vanno accolte le richieste di smart working per evitare contagi e garantire i servizi ai cittadini”
 La Cisl Fp sollecita le pubbliche amministrazioni del territorio di Macerata a trovare e mettere in campo le migliori soluzioni organizzative, come previsto dalla normativa,  per limitare il rischio di contagio « ed  arginare  così l’aumento  dei positivi al covid 19 di questi ultimi giorni – sottolinea Alessandro Moretti referente della Cisl Fp del territorio di Macerata - Riteniamo che oggi sia opportuno, visto il perdurare della pandemia, ripristinare situazioni di attività lavorativa in modalità agile per evitare  affollamenti nei luoghi di lavoro. In particolare, va ricordato, che lo smart working  consente di conciliare l'obbligo per il datore di lavoro di ridurre i rischi da contagio  dei propri dipendenti con la necessità per le pubbliche amministrazioni di assicurare al meglio i servizi per i cittadini. »  « Per la Cisl Fp non c’è alcuna ragione per non consentire la modalità di svolgimento dell' attività lavorativa in smart working a tutti i dipendenti con mansioni compatibili, anzi è auspicabile visto il nuovo incremento dei contagi, sia per contribuire al contenimento del virus  ma anche per evitare assenze che  potrebbero gravare negativamente  sull' attività degli Enti pubblici. – rilancia Moretti -  Pertanto, coerenti con  il nostro impegno a tutela e salvaguardia dei lavoratori del pubblico impiego, ribadiamo la necessità, già manifestata fin dai primi mesi del 2020 all’inizio della pandemia, di acconsentire alle richieste individuali di smart working provenienti dai singoli dipendenti delle pubbliche amministrazioni. - conclude il referente della Cisl Fp di Macerata, Alessandro Moretti – Nelle prossime settimane continueremo a vigilare e a monitorare affinché i lavoratori pubblici abbiamo tutte le risposte necessarie»
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30/03/2022 Nuovi insediamenti commerciali e ristrutturazioni nell'anconetano Sindacati: "Tra rischio saturazione del mercato e necessità di riqualificare”
In merito ai numerosi articoli apparsi nella stampa e nei media locali della provincia di Ancona rispetto alle nuove aperture di supermercati e ristrutturazioni programmate per i prossimi mesi (Falconara, Osimo, Ancona)  per i sindacati di categoria Filcams Cgil, FISACAT CISL e Uiltuc Uil « è necessario riportare l'attenzione  sull'importanza di creare lavoro di qualità  che sia realmente fonte di benessere sociale per il territorio.» «Occorre ricordare che la regione Marche presenta una densità nettamente superiore alla media italiana e alle regioni limitrofe, in materia di presenza di esercizi commerciali. Si rileva infatti che il rapporto tra mq commerciali (alimentari e non)  per ogni 1000 abitanti è pari a 504 mq nelle Marche a fronte di una medita Italiana di 413 mq e di 331 mq nelle regioni centrali. - evidenziano  i sindacati di categoria -  Particolarmente rilevante anche il dato della provincia di Ancona che, se scorporato e preso nello specifico per quanto riguarda i supermercati, registra picchi importanti con quasi 130mila mq di superficie (con quasi 2600 addetti) a fronte, per esempio, dei 64mila mq di Pesaro (e circa 1500 lavoratori). - continuano i sindacati -  Nel momento in cui la crisi energetica rischia di amplificare il già calante potere di acquisto delle famiglie, crediamo che l’apertura di nuovi esercizi commerciali debba essere accompagnata da un analisi approfondita del territorio e sulle reali necessità del mercato per evitare condizioni di esuberi e di non rispetto delle condizioni di lavoro delle persone.» Sarebbe, inoltre, auspicabile che le istituzioni non abdicassero rispetto ad un ruolo di guida e di indirizzo anche degli investimenti privati per realizzare la riqualificazione di spazi abbandonati cercando di rivitalizzare aree e plessi commerciali in difficoltà (ad esempio, zona ex Carrefour). - concludono Le Segreterie di Filcams Cgi  FISACAT CISL UilTuc Uil  - Crediamo che tali scelte vadano fatte con la massima attenzione possibile richiedendo l'applicazione dei Contratti Nazionali di Lavoro e attraverso un confronto anche con le parti sociali partendo dall’ambito dei piani del commercio elaborato dai singoli comuni.»  
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30/03/2022 Settore Moda: un tavolo regionale per uscire dalla crisi
Nei giorni scorsi la II Commissione Sviluppo Economico - Formazione Professionale e Lavoro - Affari Europei e Internazionali - Settore Primario si è riunita per ascoltare le istanze delle associazioni datoriali Confindustria Marche - Confartigianato Marche - Cna Marche - C.L.A.A.I Marche, e le organizzazioni sindacali. Femca Cisl Marche – Filctem Cgil Fermo e Macerata – Uiltec Uil Marche.   Il perdurare della crisi del settore della moda, aggravata da due anni di Covid e dagli effetti della guerra Russia-Ucraina con conseguenze già tangibili sui costi di produzione, approvvigionamento materie prime, e gli effetti sulla perdita di produzione riguardanti gli ordinativi del mercato Russo, ed il conseguente rischio di perdita di posti di lavoro, mettono tutte le parti sociali nel necessario bisogno di trovare risposte strutturali e programmatiche in tempi rapidi e massima operatività. Le parti sociali esprimono grande soddisfazione per la solerzia dimostrata da parte del Presidente Andrea Putzu nella convocazione di tutti, per lo svolgimento dei lavori in un clima di collaborazione, ascolto e proposte operative chiare e pragmatiche. Un Tavolo della Moda regionale dove si possa parlare del monitoraggio di questa situazione e contemporaneamente continuare a programmare strategie di sviluppo di uno dei maggiori settori trainante dell’economia di questa Regione. È volontà e necessità di tutti sfruttare le opportunità della nuova programmazione europea e delle risorse del Pnrr per sviluppare i seguenti temi: la crescita dimensionale e i riassetti organizzativi della filiera; l’innovazione, lo sviluppo e la transazione digitale dei processi produttivi; la sostenibilità, l’economia circolare, l’approvvigionamento energetico e lo smaltimento rifiuti; l’internazionalizzazione; la formazione professionale e gli incentivi alle assunzioni per contrastare la carenza di manodopera e rispondere alle esigenze di nuove competenze professionali; il ricambio generazionale. I lavori si sono conclusi con la richiesta formulata dai partecipanti di un ulteriore sollecito passaggio con il rilancio dei tavoli della moda e delle filiere produttive moda.
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25/03/2022 Francesco Varagona riconfermato Presidente di Adiconsum Marche
Francesco Varagona è stato rieletto Presidente di Adiconsum Marche al termine dell’VIII Congresso regionale che si è tenuto oggi a Castelfidardo (AN). Confermata anche la presidenza: insieme a Francesco Varagona rieletti Cristiana Tombesi ed Elio Donati. “Vicini alle persone per dare voce ai diritti” lo slogan del Congresso, svolto nel pieno rispetto della normativa anti-Covid, il quale ha visto la partecipazione di oltre 100 tra delegati e invitati e ha visto gli interventi di Carlo De Masi, presidente di Adiconsum Nazionale, Mirco Carloni, Vicepresidente della Regione Marche, Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche, Alessia Ciaffi, Coordinatrice Adoc Marche, e Fabio Corradini, Coordinatore di Alleanza contro la Povertà nelle Marche. Adiconsum Marche APS è un’Associazione di Promozione Sociale, convenzionata con la Cisl Marche, senza fini di lucro, che ha come scopo esclusivo quello di perseguire la tutela dei diritti e degli interessi di consumatori e utenti. Opera nelle Marche da 35 anni e ha 13 sedi su tutto il territorio regionale. «In un momento contrassegnato dal Covid -19 dove le persone, in particolare le più fragili, hanno attraversato momenti di solitudine, di isolamento noi come Associazione abbiamo tenuto costantemente aperti i nostri sportelli e abbiamo implementato le opportunità di contatto dando un segno importante di vicinanza alle persone che avevano necessità di supporto - ha dichiarato Francesco Varagona, Presidente di Adiconsum Marche -. Un atteggiamento che Adiconsum Marche è stata capace di avere anche su tante emergenze che hanno coinvolto il nostro territorio, come ad esempio i crack bancari, che hanno interessato istituti di credito molto presenti nella nostra regione con pesanti ripercussioni sulla popolazione, o i forti rincari dell’energia, soprattutto dopo la brutale aggressione della Russia nei confronti del popolo ucraino, che stanno avendo un impatto significativo per tutti, soprattutto per la popolazione dell’area del sisma, già colpite dalla ripresa della fatturazione. Essere vicini alle persone è l’ambizioso programma di Adiconsum Marche anche per il futuro, per trovarci sempre pronti di fronte alle problematiche vecchie e nuove che le persone incontreranno in qualità di consumatori ed utenti».
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21/03/2022 CEDI Marche: rinnovato il contratto integrativo per oltre 100 lavoratori tra operai e impiegati occupati nel Centro di Distribuzione di Camerata Picena al servizio della rete dei supermercati ad insegna Si con Te
Nelle scorse settimane, a seguito di un lungo e costruttivo confronto tra Direzione Aziendale e FILCAMS CGIL - Fisascat CISL, è stato siglato il rinnovo del contratto integrativo aziendale del Centro di Distribuzione di Camerata Picena al servizio della rete dei supermercati ad insegna Si con Te. Un risultato importante per le lavoratrici e i lavoratori che vede importanti novità tra cui l'introduzione del sistema solidale di cessione di ferie in favore dei colleghi di lavoro che dovessero trovarsi in stato di particolare difficoltà dovuto a malattia o necessità di assistenza di familiari. Il nuovo contratto integrativo prevede inoltre un sistema per la stabilizzazione del lavoro stagionale oltre alla riconferma di tutte le altre previsioni contrattuali già presenti nella vecchia contrattazione integrativa, presente da oltre 15 anni in Cedi Marche. Di particolare importanza anche il salario variabile che, in base a obiettivi individuali e collettivi e commisurato all'andamento aziendale, permette di accedere a valori significativi compresi tra i 1000 e i 2000 euro annui. Il contratto integrativo aziendale valido dal 1 gennaio 2022 al 31 dicembre 2024, si aggiunge ad un tessuto di contrattazione aziendale integrativa che rappresenta un valore aggiunto per le organizzazioni sindacali e i lavoratori interessati.
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21/03/2022 Elezioni Rsu Pubblico Impiego dal 5 al 7 aprile. La Cisl Fp Marche impegnata con oltre 1000 candidati
Iniziano anche nelle Marche le due settimane di campagna elettorale in ogni luogo di lavoro pubblico in vista delle Elezioni per il Rinnovo delle Rsu previste dal 5 al 7 aprile 2022. Quasi 15.000 lavoratori del Comparto Sanita Pubblica, 10.500 delle Autonomie Locali e quasi 10.000 delle Funzioni Centrali si recheranno alle urne per il rinnovo delle rappresentanze sindacali interne ad ogni struttura pubblica, per un totale di 367 luoghi di lavoro. Si tratta, rispetto al passato, di elezioni particolari perché dovranno disegnare,  la pubblica amministrazione marchigiana del post Covid,  alla luce anche delle risorse che giungeranno dal PNRR che dovranno essere oggetto di programmazione e sano investimento.   Una sfida che riguarderà il futuro assetto della Sanità, ma anche di Regione, Comuni ed enti centralizzati   chiamati ad un importante ruolo cui assolvere , in un contesto nazionale che vede ancora da rinnovare due importanti CCNL quali quelli della Sanita e delle Autonomie Locali.   La  Cisl Fp Marche si presenta a questa sfida con liste qualificate e diffuse in quasi tutti i luoghi di lavoro con oltre mille candidati in rappresentanza di tutte le professioni pubbliche.   Nel 2018 si recarono alle urne oltre l'80% dei lavoratori ed oltre il 75 degli stessi diede fiducia al sindacato confederale confermando la  Cisl Fp primo sindacato nelle Marche.   Sarà importante portare il maggior numero dei lavoratori possibili alle urne il 5 aprile per far comprendere al Governo che i lavoratori chiedono nuovi CCNL in grado di valorizzare le professionalità presenti nei luoghi di lavoro che hanno sempre garantito elevati servizi ai cittadini anche nei drammatici momenti pandemici ove, soprattutto in Sanità, i lavoratori hanno anche rischiato la vita.   Prossimo appuntamento l'incontro dei candidati Rsu Cisl ad Assisi il 28 marzo  alla presenza del Segretario Generale Nazionale  Cisl Fp Maurizio Petriccioli, per ribadire come solo con la contrattazione ed il confronto in ogni luogo di lavoro potremo riconoscere ai lavoratori quanto meritano per l'impegno quotidianamente profuso per la collettività.  
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21/03/2022 Sindacati su sanità Ancona : "Nessun confronto con Area Vasta 2, troppe le questioni aperte in tutta la provincia"
Sanità, i sindacati denunciano l’impossibilità di un confronto con l’Area Vasta 2 sulla pianificazione degli interventi di settore nella provincia. Interventi legati alla risorse del Pnrr ma anche al Piano regionale di settore. Le questioni aperte con la direzione aziendale sono diverse. C’è anzitutto la questione relativa ai siti delle Case di Comunità, degli ospedali di comunità e delle centrali operative:  di questo l’azienda non hai mai trattato con i sindacati e il risultato è  che non si tiene conto di presidi territoriali come Sassoferrato, Arcevia, Ostra, Moie, Cupramontana, Montecarotto, Falconara, Osimo ma anche Castelfidardo.  Tutti presidi che, tra l’altro, rientravano nell’elenco delle case della salute. In secondo luogo,  i sindacati vorrebbe capire quali sono gli interventi da realizzare  a Senigallia, Corinaldo, Fabriano, Jesi, Cingoli, Filottrano, Chiaravalle, Ancona e Loreto. Quindi, capire in che modo s’ intende coordinare  gli interventi di tipo sanitario con la pianificazione sociale che si sta definendo con la messa a punto dei Piani sociali d’Ambito. Inoltre, i sindacati chiedono quali forme di integrazione si vogliono realizzare tra la rete dei servizi territoriali e le grandi strutture ospedaliere dell’Area Vasta 2 , degli Ospedali Riuniti e dell’Inrca. Tocca poi alla prevenzione dove si sollecita nel far luce sulle questioni da mettere a punto ma si chiede anche di quando e come sarà attivato il servizio degli infermieri di comunità e quali misure s’ intende assumere per far funzionare appieno tutti gli ospedali dell’Area Vasta 2 considerando le difficoltà di Senigallia, per esempio.  Resta poi la questione dell’ospedale dell’Aspio e del suo ruolo. Il sindacato si chiede inoltre con quali servizi, tempi e modalità sarà attivato il nuovo Poliambulatorio di Ancona Infine, la domanda sugli organici delle strutture: considerando i tagli effettuati negli anni,  i sindacati s’interrogano su come si voglia garantire il personale necessario per far funzionare tutte le strutture poichè al 31 marzo scadranno 39 contratti di lavoro precario e al 30 giugno si arriverà a quota 120. Al perdurare delle mancate risposte, non potrà che seguire il crescere della protesta e della mobilitazione, come già definito da Cgil , Cisl e Uil , anche su scala regionale.
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18/03/2022 Emergenza abitativa nella Regione Marche: subito un confronto con le Istituzioni
Le Organizzazioni Sindacali degli inquilini, SUNIA, SICET ed Uniat delle Marche esprimono una forte preoccupazione per la situazione abitativa della regione, caratterizzata dai pesanti riflessi della emergenza sanitaria, dalla ripresa generalizzata delle esecuzioni degli sfratti per morosità incolpevole (che stimano dagli 800 ai mille), dalle esecuzioni immobiliari sulla prima casa per interruzione del pagamento delle rate di mutuo, dalla forte incidenza sui costi dell’abitazione, già proibitivi, dei rincari dal 60 al 100 % delle utenze domestiche e sugli oneri condominiali per i servizi legati al consumo energetico, oltre alla ripresa dell’inflazione stimato dal 6 al 8 %. Sunia, Sicet ed Uniatribadiscono la necessità di una nuova normativa regionale sulle politiche abitative, ferma da oltre 10 anni, che preveda la definizione di un piano pluriennale di Edilizia Residenziale Pubblica e Sociale volta ad aumentare l’offerta di alloggi pubblici a canone sostenibile, con un adeguato finanziamento annuale. A tal proposito Sunia, Sicet ed Uniat rinnovano la richiesta di un incontro urgente con l’Amministrazione Regionale. Per quanto riguarda specificatamente l’emergenza sfratti occorre: a)            che il Governo approvi un provvedimento che istituisca cabine di regia che permettano e facilitino la graduazione delle esecuzioni; b)           un adeguato rifinanziamento dei Fondi per il sostegno all’affitto e per la morosità incolpevole, attualmente non previsto nel bilancio 2022; c)            risorse da destinare ai Comuni per prendere in affitto o acquistare alloggi da assegnare agli sfrattati determinando il canone in base alle condizioni di reddito. Ritengono necessario che la Prefettura di Ancona, coordinatrice di tutte le Prefetture marchigiane, promuova un confronto tra le Istituzioni Territoriali e le parti Sociali per la sottoscrizione di protocolli per la graduazione programmata degli sfratti, ed allo scopo si chiede un incontro al Prefetto. A sostegno delle proposte sulle politiche abitative ed il dramma degli sfratti unitariamente presentate anche al Governo centrale da parte di Cgil, Cisl, Uil e Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini, è previsto un presidio nazionale presso il Ministero delle Infrastrutture, martedì 22 marzo dalle ore 14.
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17/03/2022 Forte preoccupazione per l'aumento dei costi energetici: intervenire per salvaguardare la ripresa e tutelare il lavoro
Fillea CGIL, Filca Cisl e Feneal UIL delle Marche esprimono forte preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare in regione e nel Paese e, in particolare, nel settore dell'edilizia e dei materiali da costruzione come legno, cemento e lapidei per l’aumento incontrollato dei costi energetici e per la scarsità nell’approvvigionamento delle materie prime. Oggi circa 300 cantieri e, si stima, circa 1000 operai edili, sono fermi per la protesta intrapresa dai costruttori. Solo poche settimane fa, dai dati delle casse edili, si evidenziava una ripresa sostenuta;  i superbonus per l'edilizia (2728 asseverazioni al 1 marzo), l’edilizia infrastrutturale e la ricostruzione post sisma avevano fatto volare il settore delle costruzioni in regione: +37% di massa salari anno su anno, più 21% degli addetti, le aziende censite  erano oltre 21000 nel 2021 ed erano aumentate dell’8% rispetto ad anno precedente. Oggi, con la crisi energetica, aggravata da una guerra terribile,  si è determinato un'impennata repentina del costo delle materie prime, dei costi energetici e le difficoltà nell'approvvigionamento dei materiali rischiano in brevissimo tempo di assorbire tutti gli importanti interventi fatti sul settore e di riportare il paese in una crisi profonda. «Siamo allarmati - affermano Daniele Boccetti, Luca Tassi e Christian Fioretti, Segretari regionali Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil delle Marche – perché stiamo vivendo un paradosso e un effetto montagne russe estremamente pericoloso: da una parte ci sono lavori e commesse importanti, con una rincorsa a sfruttare tempi e risorse, dall'altra in pochissime settimane si rischia il cortocircuito e non più (e non solo) perchè mancano i ponteggi o il personale, ma perchè l'aumento dei costi energetici si scarica inevitabilmente sui prezzi dei materiali non previsti nei contratti o nei bandi di gara. Questo si impatterà sulle imprese e quindi sui lavoratori rendendo nullo ogni intervento per far ripartire il settore, motore di sviluppo per tutto il paese. Da una parte pertanto rischiano di bloccarsi i lavori già appaltati o contrattualizzati per mancanza di materiali e impossibilità di stare dentro i prezzi, dall'altra, per i nuovi lavori, difficilmente le aziende si presenteranno alle gare o, nei lavori privati, rischiano di andare totalmente fuori mercato». «È chiaro che, pur condividendo in parte le ragioni dei costruttori dei gg scorsi, dopo anni di crisi, i lavoratori del settore non possono farsi carico di fermi cantiere, di lavori sospesi e rischiare il posto, oltre ovviamente ai rincari che subiscono quotidianamente come privati cittadini. Non vorremmo che - proseguono i sindacati di settore - dopo tutte le importanti conquiste di questi mesi per regolarizzare il settore, durc per congruità, lotta al dumping contrattuale e alle irregolarità, ma anche un importante recentissimo rinnovo del CCNL, si torni a stare sul mercato risparmiando su sicurezza, qualità e lavoratori. Perderemmo tutti». «È quindi necessario - concludono Boccetti, Tassi e Fioretti - che i cantieri ripartano, che i lavoratori vengano pagati e che si ragioni su un sistema di revisione dei prezzi negli appalti pubblici che permetta di rivedere i contratti in essere e intervenga sui prezzari per attualizzare i nuovi bandi, ma nello stesso tempo serve un sistema di calmierizzazione dei costi, oltre che di difesa dei salari, perchè tale impennata rischia di essere irreversibile e di colpire le famiglie e i lavoratori che non riusciranno a tutelare il proprio potere d'acquisto. Chiediamo un immediato intervento del Governo e valuteremo apposite iniziative di sensibilizzazione anche nei confronti della Regione».    
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15/03/2022 VIII Congresso Adiconsum Marche APS
“Vicini alle persone per dare voce ai diritti”  al centro  dell’ VIII Congresso regionale Adiconsum Marche, che si terrà   venerdì 25 marzo 2022 ore 9.30  al  Klass Hotel SS16 km 317 Castelfidardo (AN). Adiconsum Marche APS è un’ Associazione di promozione Sociale, convenzionata con la Cisl Marche, senza fini di lucro, che ha come scopo esclusivo quello di perseguire la tutela dei diritti e degli interessi di consumatori e utenti. Opera nelle Marche da 35 anni  e ha 13 sedi su tutto il  territorio regionale.  «La diffusione capillare degli sportelli Adiconsum, dove i nostri operatori forniscono una qualificata assistenza e tutela individuale e collettiva, rappresenta sicuramente  una preziosa fonte di rilevazione delle problematiche emergenti, questo ci permette di rappresentare e tutelare al meglio i cittadini- consumatori che si rivolgono a noi nei confronti ad esempio delle varie istituzioni, autority e aziende.  - sottolinea il Presidente  di Adiconsum Marche, Francesco Varagona -   In sostanza oltre ad occuparci di informazione e prevenzione educando le persone ad un consumo consapevole e sostenibile, il nostro è un lavoro  di negoziazione e concertazione delle condizioni di difesa individuale e collettiva dei  consumatori per l’eliminazione e la risoluzione delle vessazioni, delle pratiche commerciali scorrette, delle truffe che le persone e le famiglie quotidianamente subiscono da aziende senza scrupoli.»   I lavori congressuali si svolgeranno nel rispetto della normativa anti-covid.   
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15/03/2022 A Fermo un seminario formativo per promuovere l’inclusione socio-lavorativa dei cittadini stranieri del territorio
  Nell’ambito del progetto “F.O.R.M.A. - Formazione Opportunità e Risorse per Migranti in Agricoltura”, ISCOS Marche e La Sorgente Coop. Sociale, realizzano un seminario formativo rivolto a cittadini e cittadine stranieri residenti nel territorio di Fermo. Il seminario si terrà domenica 20 marzo 2022, dalle ore 10 alle ore 13,00 presso la sala conferenze “Luigi Morresi” di Villa Nazareth – Contrada S. Salvatore, 6, Fermo (FM). Con l'ausilio di schede e materiale informativo, i formatori della rete CISL Marche - Alfonso Cifani, Responsabile AST CISL Fermo e Gabriele Monaldi, Segretario FAI CISL Marche - presenteranno ai partecipanti le tematiche chiave riguardanti i diritti e i doveri di lavoratori e lavoratrici e le informazioni indispensabili per chi si avvicina al mondo del lavoro, prevedendo un focus specifico sull’impiego nel settore agricolo. Saranno trattati, ad esempio, temi riguardanti le tipologie dei contratti di lavoro, i doveri e le tutele derivanti dal rapporto di lavoro, i congedi e permessi, le indennità di disoccupazione ecc...Durante la formazione, sarà presente anche un mediatore che si occuperà di tradurre e facilitare la comprensione dei contenuti. IL PROGETTO Il progetto “F.O.R.M.A. - Formazione Opportunità e Risorse per Migranti in Agricoltura” è finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Progetti per la Prevenzione e il Contrasto dello Sfruttamento Lavorativo in Agricoltura e nasce per contrastare il fenomeno del caporalato e promuovere l’inclusione socio-lavorativa dei cittadini stranieri presenti nei territori di Piemonte, Valle D’Aosta, Marche, Lombardia e Liguria. Tale finalità viene perseguita sia attraverso la costruzione di relazioni con i beneficiari, la loro formazione e informazione e la costruzione di percorsi di rafforzamento delle competenze e inserimento lavorativo, sia attraverso la sensibilizzazione delle comunità locali e degli stakeholder territoriali che, se resi maggiormente consapevoli e partecipi, possono attivarsi e mettere in campo risorse per buone pratiche sostenibili di medio-lungo periodo.    
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15/03/2022 "Il lavoro degli stranieri tra discriminazione e sfruttamento": Ial e Anolf a Jesi per la giusta integrazione
Venerdì 18 marzo ore 9.00Hotel Federico II, Jesi (AN) "Il lavoro degli stranieri tra discriminazione e sfruttamento” seminario organizzato da Ial Marche, Anolf Marche, Asp 9, Polo 9, COOSS e dai progetti SPRAR e SAI nell'ambito del Progetto di accoglienza SAI 554 "Ancona Provincia di Asilo". «Oltre 260 inchieste giudiziarie aperte dalle Procure di tutta Italia contro il grave sfruttamento lavorativo in applicazione della Legge n. 199/2016. Nelle Marche almeno 12 i casi di sfruttamento denunciati nei settori dell’agricoltura, edilizia, del volantinaggio, della logistica, e del tessile.  - precisano gli organizzatori - Tra gli stranieri particolarmente vulnerabili allo sfruttamento lavorativo sono i richiedenti asilo, spesso titolari di un regolare contratto di lavoro utilizzato come copertura per le condotte di sfruttamento relative all’orario di lavoro, alla effettiva retribuzione percepita o a pericolose condizioni di sicurezza.» L’obiettivo del seminario, organizzato da ANOLF Marche e ASP 9, è quello di formare gli operatori del progetto di accoglienza SAI per prevenire e contrastare tali fenomeni. Ai lavori, aperti da Barbara Paolinelli, Responsabile U.O.C. Immigrazione–ASP9 e dalla Presidente di Anolf Marche ODV  Neli Isaj interverranno  Stefania Battistelli, Assegnista di ricerca di Diritto del Lavoro dell'Università degli Studi di Verona, e Giulia Atipaldi. Responsabile settore emersione Associazione Free Woman ODV. Coordina  i lavori Massimo Giacchetti, Anolf Marche. Durante il seminario verranno osservate le misure previste dalla normativa vigente anti-covid.  
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09/03/2022 Caterpillar. Fim- Fiom- Uilm: sottoscritti accordi per la reindustrializzazione a garanzia della piena occupazione
Nella giornata di oggi a tre mesi dall’inizio del presidio e delle lotte dei lavoratori Caterpillar,  sono stati sottoscritti in modo contestuale un'ipotesi di accordo sindacale con la società Caterpillar Hydraulics Italia Srl e un'ipotesi di accordo con la società IMR IndustrialeSud Spa con Fim Fiom Uilm e le Rsu e Confindustria Ancona. I due accordi giungono dopo la decisione da parte di Caterpillar di cessare l’attività lavorativa presso lo stabilimento di Jesi con l’apertura di una procedura di licenziamento collettivo per 189 dipendenti, coinvolgendo anche 30 lavoratori con contatto di staff leasing. L’accordo con Caterpillar trasforma la procedura di licenziamento collettivo in un percorso di cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività per 12 mesi per tutti i dipendenti attualmente in forza, oltre a prevedere la collocazione in Naspi per coloro che non aderiranno alla proposta di lavoro che IMR si è impegnata a proporre indicativamente a partire dal mese di maggio-giugno 2022. In modo congiunto è stata raggiunta un’ipotesi di accordo con la società IMR per definire le condizione di passaggio in continuità e con contratto a tempo indeterminato per tutti i dipendenti 189 dipendenti Caterpillar. Le condizioni concordate prevedono un inserimento dei lavoratori in modo graduale attraverso il ricorso ad un periodo di 24 mesi di cassa straordinaria per riorganizzazione aziendale dove è previsto l’anticipo economico da parte aziendale. Vengono salvaguardati: l’anzianità lavorativa ai fini contrattuali e di legge (art. 18), i livelli di inquadramento professionale sia per operai che impiegati, gli scatti di anzianità maturati, il premio di produzione per gli operai del valore di circa 100 euro mensili. Inoltre per quanto riguarda i superminimi individuali l’intesa prevede una riduzione del superminimi per gli impiegati ma con una soglia di garanzia di almeno 150 euro al mese mentre per quanto riguarda gli operai gli stessi saranno garantiti attraverso un sistema di welfare aziendale in base al valore individuale già riconosciuto. Inoltre al termine del periodo di cassa integrazione, verrà istituito un premio di risultato per tutti i dipendenti con un livello di garanzia che prevede l’erogazione di almeno 1.500 euro. Viene salvaguardato il servizio mensa alle stesse condizioni preesistenti. È stato previsto un sistema di servizi riconosciuti dall’azienda (trasporto, vitto e alloggio) per i lavoratori che per finalità formative dovranno essere formati professionalmente presso la sede aziendale di Teramo. Infine, a titolo transattivo per i lavoratori che verranno assunti da IMR verrà riconosciuta un cifra una tantum pari a 3.000 euro. Per i lavoratori in staff leasing è previsto un diritto di precedenza in caso di altre assunzioni da parte di IMR.  
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07/03/2022 8 marzo 2022 Giornata internazionale della Donna Cgil Cisl Uil Marche: ”Donne: pace, libertà, lavoro, uguaglianza, diritti”
Occorre rinnovare l’impegno di tutte e tutti per la pace, la libertà, il lavoro, l’uguaglianza, i diritti: è ciò che le donne rivendicano ancora con più forza in questi momenti difficili con un’emergenza sanitaria, economica e sociale che ha pesato e pesa ancora gravemente sulle loro spalle. Anche nelle Marche occorre fare di più. Dobbiamo farlo per le 9 mila donne che nel 2020 hanno perso il lavoro e per le 26 mila che il lavoro lo cercano senza riuscire a trovarlo o al massimo vengono offerti solo lavori precari, discontinui o a tempo parziale, tanto che nelle Marche solo una lavoratrice su tre può contare su un lavoro a tempo pieno e indeterminato e una retribuzione stabile e dignitosa, mentre gli  uomini con un lavoro stabile e a tempo pieno sono i due terzi dei lavoratori. Donne alle prese con vecchie e nuove diseguaglianze. Lavoratrici che ancora faticano a veder riconoscere e valorizzare le competenze che possono e vogliono esprimere sul lavoro e che ancora si misurano con le enormi difficoltà prima a trovare lavoro e poi nell’avanzamento di carriera, spesso segregate nelle mansioni e nei livelli più bassi. Diseguaglianze che si traducono in divari retributivi inaccettabili che nelle Marche portano le lavoratrici a percepire 6.800 euro lordi annui meno degli uomini nel lavoro privato e 9.400 euro in quello pubblico. Donne che lavorano il doppio, fuori e dentro casa, perché per una cultura patriarcale che non vuole morire, ci si aspetta da loro che siano buone madri, mogli e anche lavoratrici infaticabili. Donne costrette a rinunciare al desiderio di diventare madri perché temono che un figlio potrebbe compromettere il loro posto di lavoro. Donne che il lavoro l’hanno perso dopo la maternità, a partire dalle 800 lavoratrici che l’anno scorso hanno lasciato il lavoro dopo la nascita di un figlio: scelta a cui spesso sono state costrette per la mancanza di alternative, non potendo contare su un'adeguata rete di asili nido o per i costi troppo alti delle rette, e neanche su una rete familiare di supporto. Donne che lavorano e hanno figli ma vorrebbero avere dei tempi di vita e di lavoro più sostenibili basati sulla genitorialità condivisa e in un mondo del lavoro che tenga conto delle esigenze delle famiglie. Le donne vogliono essere libere di scegliere se essere o non essere madri. Vogliono che le leggi dello Stato siano pienamente applicate, compresa la Legge 194, vogliono che sia data subito piena attuazione alle linee guida del Ministero per l’aborto farmacologico e risorse per consultori efficienti e diffusi nel territorio. Le donne vogliono essere pienamente protagoniste nella ripresa e rilancio del Paese, con il loro lavoro, la loro intelligenza, la loro energia, la loro forza. Per questo continueranno a lottare, per tutte noi, per le donne che subiscono la tragedia insensata della guerra, per le donne costrette ad allontanarsi insieme alle famiglie dalla propria terra e dai propri affetti, per le donne che resistono e lottano per la libertà e la democrazia. Per Mia, la bimba nata nella metropolitana di Kiev, mentre fuori esplodevano le bombe russe, e per tutte le bambine del mondo. Buon 8 marzo a tutte!    
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04/03/2022 Sauro Rossi riconfermato al vertice della Cisl Marche
Si è concluso oggi il XIII Congresso della Cisl Marche con la riconferma di Sauro Rossi al vertice regionale del sindacato cislino. La due giorni congressuale ‘Esserci per cambiare le Marche. Curando l’oggi e costruendo il domani’ che si è tenuta a Colli del Tronto ( AP)  ha visto la partecipazione, nel rispetto della normativa anti- covid  di oltre 300 persone, tra invitati e delegati eletti, dalle 19 Federazioni sindacali di categoria della Cisl Marche e nelle assemblee pre-congressuali  Ast,  Aree sindacali territoriali, attraverso un percorso congressuale che negli ultimi mesi ha coinvolto migliaia di lavoratori e pensionati in rappresentanza dei 154.291 iscritti alla Cisl delle Marche. Sauro Rossi, sarà affiancato nella nuova segreteria da Cristiana Ilari e Marco Ferracuti, nei prossimi quattro anni di mandato. «Per la Cisl lo sviluppo delle Marche deve essere connotato da una netta impronta sociale; è per noi necessaria un’innovazione di sistema, un cambio di paradigma che deve mettere al centro sempre le persone per realizzare equità e giustizia sociale, per affermare il lavoro di qualità, per qualificare il nostro sistema manifatturiero e dei servizi, per rafforzare le reti di welfare, con un forte investimento nella formazione e colmando i divari territoriali  – ha dichiarato Sauro Rossi, rieletto Segretario generale della Cisl Marche -. La transizione ecologica e digitale è un potente fattore di cambiamento per la nostra regione, a patto che sia governata dai principi della prossimità e della partecipazione, senza lasciare nessuno indietro, attraverso un grande patto tra istituzioni e forze sociali». «La rotta da seguire in tutto il paese deve essere quella di un modello di sviluppo sostenibile ed equo, mettendo al centro la transizione ecologica e quella digitale, welfare, lotta al precariato, adeguata formazione, la creazione di lavoro di qualità». Lo ha detto oggi il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra a margine del Congresso della Cisl Marche. «Anche nelle Marche persiste il problema storico delle infrastrutture che vanno connesse meglio sull’asse est-ovest, rafforzando le tratte ferroviarie lungo la dorsale adriatica e un’opera come la Falconara-Roma, che non può più essere ritardata, ovviamente, al completamento dei collegamenti con il porto di Ancona. Occorre anche investire nella sanità – prosegue Sbarra - spostando il baricentro dall’ospedale al territorio, incrementando attività, tecnologie, e nuove figure professionali. Sono obiettivi oggi raggiungibili grazie al PNRR e con i finanziamenti previsti dal nuovo ciclo di fondi strutturali europei. È un’opportunità unica. Fa bene la Cisl Marche ad incalzare la Regione affinché attivi subito il confronto su come procedere negli investimenti previsti nel PNRR, anche per sostenere il ruolo centrale degli enti locali. Occorre la massima condivisione sugli obiettivi e sugli strumenti da utilizzare per vincolare le risorse alla valorizzazione del capitale umano, al lavoro stabile, di qualità e soprattutto in assoluta sicurezza».
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02/03/2022 Asur condannata al rimborso delle rette di degenza in residenza protetta per i disabili. Adiconsum e Fnp Cisl Marche :” Finalmente sono stati riconosciuti i diritti di disabili non autosufficienti "
Con sentenza 235/2022 della Corte di Appello di Ancona è stato messo, anche nelle Marche un punto fermo nel riconoscimento dei diritti di disabili non autosufficienti ricoverati in strutture protette che godono di prestazioni di rilievo sanitario. L’Azienda Unica Sanitaria, dopo un percorso processuale,  complicato anche dalle vicende Covid,  è stata condannata a “provvedere al pagamento della rata di degenza della sig.ra V.G presso la struttura ospitante” una somma di oltre 100.000,00 in favore degli eredi della degente nel frattempo venuta a mancare. La vicenda risale all’ottobre 2013 quando l’amministratore di sostegno della degente colpita da una grave forma di Alzheimer - assistito da Adiconsum Marche Aps e dal sindacato dei pensionati della Cisl (FNP-CISL) per il tramite dello studio dell’Avv. Ezio Gabrielli – previa autorizzazione del Tribunale e dopo numerosi rifiuti opposti dall’ASUR Marche, ha incardinato un giudizio civile nei confronti dell’amministrazione per veder riconosciuto il diritto al rimborso delle rette di degenza in una residenza protetta. «Diritto che discende da un principio di civiltà giuridico, già oggetto di altre pronunce della Cassazione,  che nella nostra regione, si è sempre voluto disattendere - precisano  Adiconsum Marche Aps e Fnp Cisl Marche -  quando nel periodo di degenza concorrono attività di carattere socioassistenziali (di competenza di regione ed enti locali) e prestazioni sanitarie, a carico del Servizio Sanitario Nazionale, gli oneri di ricovero devono essere sostenuti, per intero, dal Servizio Sanitario Nazionale e, quindi, dall’ASUR. L’applicazione di questo principio, che interessa ogni categoria di disabilità. veniva opposta dall’Asur la prevalenza della regolamentazione regionale, che prevede grandi limitazioni al rimborso. su quella nazionale. Quesito spinoso dipanato dalla Corte di Appello di Ancona che ha ricordato che, le Regioni, nell’esercizio della potestà legislativa loro attribuita sono tenute a rispettare i principi fondamentali stabiliti dalle leggi dello Stato e che pertanto nessun regolamento regionale può legittimare il rifiuto all’assistenza nei confronti di cittadini colpiti da gravi disabilità.»
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02/03/2022 Aeroporto internazionale di Ancona, sindacati preoccupati: " La Regione deve salvaguardare lo scalo"
I sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl E Uiltrasporti Marche sono fortemente preoccupati per la tenuta economica dello scalo dorico « per una serie di motivi : crisi sanitaria, crisi bellica e incertezza dello sviluppo dell’infrastruttura produttiva dell'e-commerce nella zona industriale dello jesino tra aeroporto ed interporto. Lo scalo Sanzio rischia molto se non ci sono quelle azioni tese al sostegno dello stesso da parte di Regione.- sostengono Filt Cgil, Fit Cisl E Uiltrasporti Marche  - La lenta ripartenza del trasporto aereo e le misure restrittive applicate durante la crisi sanitaria avevano fatto comunque sperare in una ripresa dei traffici cargo e della mobilità dei passeggeri per l'estate, ma lo scoppio della guerra in Ucraina rischia di fiaccare ulteriormente l'economia legata al trasporto aereo.»   «La giusta decisione dell’Unione Europea, di chiudere lo spazio aereo alle compagnie aeree russe, determina una ulteriore criticità per il settore. L'insieme di tutte queste gravi criticità, potrebbero comportare seri rischi anche per la prossima la stagione estiva, e non solo. - sottolineano i sindacati di categoria - L'incertezza dell'amministrazione comunale di Jesi sul progetto di insediamento di Amazon,  fa capire la possibile non volontà all'investimento del colosso dell'e-commerce per non precisati problemi burocratici, potrebbe determinare il disimpegno da parte del fondo proprietario della società di gestione AIA che è socio di maggioranza dello scalo con oltre il 90% delle azioni.»    «Chiediamo al Presidente Acquaroli, che ad oggi  non ci  ha mai convocato per dire quali sono i progetti della Regione Marche su questo tema, di avere molto cura delle proprie infrastrutture che impiegano tra diretti e indiretti circa 300 persone e che rappresentano un fattore vitale per l’economia regionale. - rilanciano e concludono -  Il rischio è che, non solo i lavoratori dello scalo, già provati da anni di crisi e attualmente in cassa integrazione, ma anche i lavoratori del comparto merci e logistica possano trovarsi di punto in bianco senza occupazione, oltre ad un effetto  devastante in termini di ulteriore isolamento della nostra regione.»    
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28/02/2022 Rappresentanza sindacale aziendale per i lavoratori somministrati alla Sabelli di Ascoli Piceno FELSA CISL MARCHE "Risultato importante di tutela e rappresentanza sindacale per tutti"
Prima Rappresentanza Sindacale Aziendale (RSA) allo  stabilimento Sabelli di Ascoli Piceno, nominata Chiara Giorgi della FeLSA Cisl, il sindacato dei lavoratori somministrati, assunti dall’agenzia lavorare presso il caseificio ascolano.  Il percorso di sindacalizzazione avviato dalla FeLSA Cisl Marche, alla Sabelli,  ha consentito ai lavoratori e alle lavoratrici con contratto di somministrazione di conoscere le proprie condizioni contrattuali, i diritti e le tutele previste dalla normativa e dalla contrattazione di settore. Il percorso di rappresentanza è stato favorito dalla sinergia della FeLSA Cisl  con la Fai Cisl, il sindacato dei lavoratori del settore agro-alimentare,  in una azione sindacale volta a sensibilizzare e responsabilizzare sui propri diritti i lavoratori assunti dall’agenzia per il lavoro. «Un risultato importante di tutela e rappresentanza sindacale anche per i lavoratori somministrati. -  ha dichiarato  la responsabile territoriale FeLSA Maria Teresa Ferretti - La somministrazione è ormai una realtà importante del nostro mercato del lavoro. Il nostro obiettivo è quello di qualificare la rappresentanza in questo settore e di coinvolgere i lavoratori delle agenzie nell’attività sindacale per rendere effettiva l’informazione, le tutele e la parità di trattamento nei luoghi di lavoro anche fra lavoratori con tipologie contrattuali diverse.»        
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28/02/2022 XIII Congresso regionale Cisl Marche “Esserci per cambiare le Marche: curando l’oggi e costruendo il domani” 3 - 4 marzo Colli del Tronto (AP)
Giovedì 3 marzo e venerdì 4 marzo  XIII Congresso Regionale della Cisl Marche a Colli del Tronto ( AP) presso il Centro Congressi Marche Hotel Il Casale. “Esserci per cambiare le Marche: curando l’oggi e costruendo il domani” è lo slogan che la Cisl delle Marche ha scelto per celebrare il suo XIII Congresso regionale, un appuntamento importante nella vita del sindacato fondato da Giulio Pastore, perché  fissa le basi dell’agenda politica della Cisl regionale e rinnova il gruppo dirigente per il prossimo quadriennio.  I lavori congressuali,  che si apriranno  giovedì 3 marzo alle ore 14.30 e saranno introdotti dalla relazione del Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, vedranno la presenza dei 304 delegati, eletti nei congressi regionali di categoria  e nelle assemblee territoriali, provenienti da tutte le Marche, in rappresentanza dei lavoratori del pubblico impiego, del mondo del lavoro privato e dei pensionati. Durante la giornata di venerdì 4 marzo, i cui lavori inizieranno alle ore 9.00, saranno presenti il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e il Segretario Generale della Cisl nazionale, Luigi Sbarra. Nel corso della due giorni, interverranno i Magnifici Rettori degli Atenei marchigiani: Prof. Francesco Adornato (UNIMC), Prof. Giorgio Calcagnini (UNIURB), Prof. Gian Luca Gregori (UNIVPM) e Prof. Claudio Pettinari (UNICAM). I lavori congressuali si svolgeranno nel rispetto della normativa anti-covid.
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28/02/2022 CGIL CISL UIL MARCHE: si fermi la guerra in Ucraina! Tutti in piazza per la pace
CGIL CISL UIL Marche condannano l’aggressione militare russa e richiedono uno stop immediato delle ostilità: il primo obiettivo deve essere la protezione umanitaria dei civili.  Nel ripudiare la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, come previsto dall’art. 11 della nostra Costituzione, esprimiamo la nostra solidarietà al popolo e ai lavoratori e lavoratrici dell’Ucraina!  È necessario attivare urgentemente tutti i canali della politica e della diplomazia, in sede europea ed in sede ONU.  Occorre fermare la guerra in Ucraina e far partire un vero processo di pace. Mai come oggi è evidente che la pace ed il ripudio delle guerre debbano essere la priorità dell’agenda politica italiana, europea e mondiale.  L’Unione Europea agisca ispirata dai suoi principi costitutivi a difesa di pace e democrazia.  Come in tante città italiane, anche nelle Marche CGIL CISL UIL hanno promosso, anche in collaborazione con numerose altre associazioni, movimenti e istituzioni, o aderito alle manifestazioni che si terranno nelle seguenti città: - FANO, venerdì 25 febbraio ore 17.30, sit-in piazza XX Settembre - PESARO, venerdì 25 febbraio ore 18.30, fiaccolata piazzale Lazzarini - ASCOLI PICENO, sabato 26 febbraio, ore 10.00, piazza Ventidio Basso - SAN BENEDETTO, sabato 26 febbraio, ore 10.00, piazza Matteotti - MACERATA, sabato 26 febbraio, ore 11.00, Piazza Cesare Battisti - ANCONA, domenica 27 febbraio, ore 17.00, piazza Cavour - FERMO, lunedì 28 febbraio, ore 18.00, piazza del Popolo    CGIL CISL UIL Marche invitano lavoratori/trici, pensionati/e, cittadini/e a partecipare per riempire le piazze per la pace e dire con forza che si fermi la guerra in Ucraina.   All'iniziativa di Ancona parteciperanno anche Cgil Cisl e Uil di Fabriano, unite nel condannare l'aggressione militare russa e a chiedere uno stop immediato delle ostilità. «L’invasione russa è un atto ingiustificabile, di una gravità inaudita - ribadiscono Cgil Cisl e Uil di Fabriano -. Massima solidarietà all’Ucraina, al suo popolo, alla sua comunità in Italia. La condanna unanime di queste ore è una buona notizia. Ma la pace non si costruisce con le parole. Servono azioni concrete, sanzioni esemplari, un sostegno forte a una Nazione e a un popolo sotto attacco. La pace e il ripudio delle guerre debbano essere la priorità dell'agenda politica italiana, europea e mondiale. L'Unione Europea deve agire ispirata dai suoi principi costitutivi a difesa di pace e democrazia».            
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28/02/2022 “Contrattare il green”: cantiere della Fim Cisl Marche per la giusta transizione
Venerdì 25 febbraio sono partiti da Ancona i “Cantieri Green per Delegati della Fim”. Il primo appuntamento, organizzato dalla Fim Cisl Marche, si è svolto al Conero Break alla presenza di oltre 90 delegati di aziende come Whirlpool, Franke, Elica, Caterpillar, Fincantieri e Ariston per focalizzare l’azione sindacale per una giusta transizione ecologica ed energetica. Hanno partecipato ai lavori Valerio D’Alò, Segretario Nazionale Fim Cisl, Cosmo Colonna, Dipartimento Energia Sicurezza Ambiente e Territorio Cisl nazionale, Mauro Masci, Segretario Generale Fim Cisl Marche, Cristiana Ilari, Dipartimento Politiche Attive del Lavoro e Formazione Cisl Marche, e Antonello Gisotti, Dipartimento Salute Sicurezza e Ambiente Fim Cisl nazionale. Per dare maggiore continuità all’azione di sviluppo organizzativo per una giusta transizione, la Fim Cisl Marche ha designato Alberto Zaffini quale Referente regionale Green: sarà lui, in contatto diretto con la Segreteria regionale e con quella nazionale, a governare il processo di sensibilizzazione e di scambio di esperienze e di buone prassi di contrattazione green svolta dai delegati nelle aziende. Durante l’incontro, oltre alla distribuzione e presentazione del “Manuale operativo green Fim per delegati” e il volume di Edizioni Lavoro “Transizione ecologica, energetica e lavoro”, sono stati presentati gli strumenti da aggiungere alla “cassetta degli attrezzi” per i delegati Fim: check list sulle certificazioni ambientali, indicatori dai rapporti di sostenibilità, canali di comunicazione Fim dedicati al green, avvisi per la formazione continua dedicati alle tematiche di sostenibilità ed economia circolare. Altro tema centrale della giornata è stato il rapporto formazione-competenze. Per la Fim,  è fondamentale che i delegati in tutte le aziende partecipino consapevolmente e responsabilmente alle iniziative aziendali in materia di gestione delle competenze. È stato inoltre citato lo studio di fine 2021 dell’Università di Trento per cui, nei prossimi anni, almeno 800 professioni saranno intaccate (alcune completamente, altre in parte) dal fenomeno della robotizzazione. Aver individuato i task a rischio offre al sindacato l’opportunità di agire in azienda (e nel territorio) affinché le professionalità e le competenze presenti vengano valorizzate in modo da limitare le conseguenze negative delle transizioni e dei cambiamenti climatici. All’appuntamento di Ancona ne seguiranno altri sei da realizzare in altre regioni prima della pausa estiva. A giugno, i partecipanti dei sette incontri si riuniranno in webinar per confrontarsi sullo stato di avanzamento della contrattazione aziendale sulle tematiche green. A novembre 2022 si terrà un secondo webinar, con aggiornamento sulle attività svolte e raccolta delle buone prassi della contrattazione green, che nel mese successivo saranno incluse in una pubblicazione in formato digitale da allegare al Rapporto Annuale Fim sulla sostenibilità.
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21/02/2022 CGIL CISL UIL: PNRR e sanità, un’altra occasione persa
La settimana scorsa la Giunta regionale ha deciso quali sono gli interventi e i progetti per accedere ai primi 183 milioni di euro della Missione 6 del PNRR. «Negli ultimi mesi abbiamo rivolto continue richieste e sollecitazioni affinché venisse attivato il necessario confronto con le Organizzazioni Sindacali sulla definizioni nelle Marche degli investimenti previsti dal PNRR, come peraltro previsto dal “Protocollo per la partecipazione e il confronto dell’ambito del Piano Nazionale di ripresa e Resilienza” sottoscritto dal Presidente del Consiglio e dai Segretari nazionali di CGIL CISL UIL, il quale definisce le modalità attraverso le quali ciascuna amministrazione titolare di interventi, dalle Regioni ai Comuni, debba attivare tavoli di confronto preventivi e periodici riguardanti i progetti di investimento, le loro ricadute economiche e sociali, nonché le ricadute dirette e indirette sul lavoro. Tutto ciò in attuazione dell’art. 8, comma 5 bis, del DL n. 77/2021. - sottolineano i Segretari Generali di Cgi CISL Uil Marche, Daniela Barbaresi, Sauro Rossi, Claudia Mazzucchelli -  A distanza di un mese dal primo e unico incontro con il Presidente Acquaroli e l’Assessore Saltamartini, nonostante gli impegni dichiarati, non solo il confronto non è mai stato concretamente avviato, ma non abbiamo ricevuto neanche nessuna documentazione che consentisse di conoscere almeno il quadro di massima degli interventi.»  «Ora che gli interventi e i progetti per Case e Ospedali di Comunità, COT, nuovi macchinari e tecnologie sono stati decisi dalla Giunta regionale, senza che le forze sociali siano state in alcun modo messe nelle condizioni di esprimersi, con estremo rammarico prendiamo atto della mancanza di volontà politica dell’Assessore Saltamartini di garantire il necessario percorso di partecipazione e confronto. - denunciano i Segretari generali regionali di Cgil CISL Uil - Ma a preoccuparci è soprattutto la totale mancanza di confronto su quello che è il complessivo progetto di definizione e organizzazione della rete di medicina territoriale da garantire nelle Marche e più in generale del complessivo sistema sanitario regionale. In sostanza una nuova idea di sanità e di tutela della salute dei cittadini che sta alla base degli obiettivi del PNRR; una sanità che punta a spostare il baricentro dell’assistenza dall’ospedale al territorio. Una sanità territoriale che richiede non solo strutture ma attività, tecnologie, nuove figure professionali (infermieri di famiglia e di comunità) e nuove modalità organizzative e di lavoro (equipe territoriali con i medici di medicina generale). Un sistema nel quale anche l’ospedale deve cambiare, non solo in termini di adeguamento tecnologico.» «Dunque il PNRR dovrebbe essere l’occasione per ripensare e far evolvere il sistema sanitario verso un modello completamente diverso rispetto a quello attuale, in un percorso trasparente e condiviso. Trasparenza e condivisione di cui finora non c’è traccia, così come non c’è traccia del progetto complessivo di sanità o almeno nessuno lo conosce.  E’ davvero l’ennesima occasione persa.» concludono Daniela Barbaresi, Cgil Marche, Sauro Rossi, Cisl Marche e Claudia Mazzucchelli, Uil Marche. 
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21/02/2022 TIM 23 febbraio sciopero nazionale, presidio ad Ancona
La digitalizzazione del Paese passa obbligatoriamente attraverso la creazione di una infrastruttura che assicuri una connettività a larga banda efficiente, capillare e stabile. I destini del più importante operatore di telecomunicazioni del paese, Tim, s’incrociano con i destini della digitalizzazione del paese. Dopo il “memorandum di agosto 2020” tra Cassa Depositi e Prestiti (azionista di Tim e Open Fiber) e Tim, seppur con molte difficoltà, si pensava di aver finalmente imboccato la via giusta. Il paese avrebbe avuto un operatore integrato con le reti di Tim e Open Fiber, ed avrebbe creato un soggetto aperto agli altri che avrebbe governato in modo omogeneo le operazioni di connettività. Cassa Depositi e Prestiti avrebbe assunto sostanzialmente il controllo di tutta la società (AccessCO) e di fatto TIM sarebbe diventata una Pubblic Company a trazione pubblica. Purtroppo oggi questa strada sembra essersi dissolta: da un lato le istituzioni governative hanno dato risposte non convincenti a CGIL CISL UIL - SLC FISTEL UILCOM, dall’altro il nuovo corso di TIM è evidente. Le recenti dichiarazioni di Labriola (nuovo ed ennesimo Amministratore Delegato di Tim), di fatto rischiano di far precipitare la situazione. Il 2 marzo il Cda presenterà il nuovo piano industriale e Labriola, anche nell’incontro tenuto il 10 febbraio scorso. con i sindacati nazionali, non ha negato la possibilità dello “spezzatino” del più grande operatore nazionale. A questo punto, si teme per la tenuta del Gruppo stesso, del suo perimetro e dei possibili esuberi occupazionali. I destini di TIM si incrociano inevitabilmente con quelli del paese, appunto. Perdendo l’unicità dell’azienda perderemo il più importante soggetto innovatore per la digitalizzazione del paese.   La Rete è la condizione abilitante per il rilancio economico della nostra regione e del paese e diventerà sempre più fattore fondamentale di accesso ad una molteplicità di informazioni e potenzialità; diventa essa stessa garanzia di pluralità democratica e di non discriminazione. Non può essere derubricata a mera questione di competizione economica se vogliamo veramente garantire dignità e diritti al lavoro e ai cittadini di questo Paese.  «Nell’invitare tutti, a partire dalle lavoratrici e dai lavoratori del Gruppo TIM, a partecipare al presidio convocato da SLC FISTEL UILCOM regionali per il giorno 23 febbraio dalle ore 10.00 sotto la Regione - Palazzo Leopardi (ingresso Giunta Regionale), chiediamo al Presidente della Regione Marche di farsi parte attiva per gli interessi del nostro territorio e presso il governo per tutelare le infrastrutture strategiche ed i livelli occupazionali regionali. - hanno rilanciato i sindacati regionali di categoria - Nelle Marche, Tim è rimasta con 580 lavoratori (di cui circa 200 tecnici, altri 100 nell’area rete e il resto distribuito tra area vendita, call center e amministrativi) dai 2000 del 1999, 2 sedi impiegatizie ad Ancona e 1 per ogni altra provincia.»  
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21/02/2022 Polizia locale esclusa dai contributi per i familiari delle forze dell’ordine morti di covid raccolta firme CISL Fp: “Vanno eliminate le differenze tra forze dell’ordine”
Polizia Locale esclusa dai contributi economici del Ministero dell'Interno per i familiari degli appartenenti delle forze dell'ordine deceduti per Covid, al via la raccolata firme CISL Fp Marche  da mercoledì 23 febbraio in tutti i comuni delle Marche per chiedere una nuova legge quadro sulla Polizia Locale che elimini le attuali differenziazioni tra forze dell'ordine. Il Decreto del Ministero dell'Interno, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nei giorni  scorsi, ha escluso i familiari degli operatori della Polizia Locale dai contributi economici riconosciuti agli appartenenti alle forze dell'ordine ( Polizia Statale Vigili del Fuoco ) deceduti per aver contratto il virus in conseguenza della propria attività lavorativa. «Un atto grave ed incomprensibile per una intera categoria di lavoratori impegnati in questi ultimi due anni in continui controlli anti-Covid nei comuni della nostra regione a tutela delle persone e delle comunità. - sottolinea Luca Talevi, CISL Fp Marche  - Per la CISL Fp è fondamentale inserire nel decreto gli appartenenti alle polizie locali, poiché parliamo di lavoratori della sicurezza che, a parità di funzioni ed attività svolte rispetto alle altre forze dell'ordine, continuano a sopportare palesi differenziazioni in tema di previdenza, assistenza e fiscalità. Per questo parte in ogni comune della nostra regione una raccolta firme in tutti comandi per chiedere una nuova legge quadro che elimini le evidenti discriminazioni che stanno addirittura aumentando.» «Oltre ai trenta deceduti a livello nazionale per Covid nell'espletamento del loro servizio, sono state decine i lavoratori marchigiani che hanno contratto il virus con varia intensità e gravità operando al servizio dei cittadini. - continua Talevi -  Correggere i contenuti del decreto, rappresenta un gesto minimo per riconoscere l'impegno ed il sacrificio di chi quotidianamente garantisce fondamentali controlli nelle piazze, nei mezzi pubblici, fuori dalle scuole, nelle attività commerciali e nei luoghi di assembramento.» «Se le istanze a favore della Polizia Locale non troveranno adeguato recepimento legislativo, la  CISL FP attiverà iniziative di mobilitazione a supporto delle legittime istanze. - conclude - Le firme raccolte verranno  consegnate ai Prefetti, ai parlamentari della Regione Marche, all'Anci ed al Ministero dell'Interno.»
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21/02/2022 CISL MEDICI Marche: “Non si invochi lo stato di emergenza per coprire la crisi del Pronto Soccorso a Senigallia”
«Non è stato concesso dalla Marina Militare il benestare per il servizio di supporto medico al Pronto soccorso di Senigallia, come richiesto dalla Area Vasta 2.  Confondere lo stato di emergenza COVID con la cronica carenza di medici al Pronto Soccorso è solo l’ultimo di una serie di errori organizzativi da parte della Direzione di Area Vasta 2 » ha sottolineato in una nota stampa il Segretario Generale della CISL Medici Marche, Gabriele Brandoni.  Lo ripetono da anni i Sindacati ed anche gli stessi Dirigenti Medici coinvolti nelle turnazioni illegittime di notte in PS, attraverso ordini di servizio inderogabili. Ora la Marina Militare ribadisce alla Direzione della AV2 quello che i Sindacati sostengono da tempo. «L’organizzazione della Emergenza-Urgenza doveva essere pianificata nel tempo e non lasciata progredire sino a diventare una situazione di crisi: non è vera emergenza ritrovarsi senza medici in PS, perché questo rappresenta la naturale conclusione del non intervento di programmazione sanitaria. - continua il  Gabriele Brandoni - Come Sindacato ricordiamo che dal Novembre 2021 una simile motivazione di urgenza è stata indicata per ordini di servizio impartiti in maniera inderogabile, dall’oggi al domani, ai dirigenti medici degli altri reparti. Essi si trovano ancora a dover coprire tutte le notti del Pronto Soccorso a Senigallia (unico caso nell’Area Vasta 2), senza neppure essere differenziati per affinità con la disciplina di emergenza/urgenza.»  «Non si presentano medici ai concorsi per il Pronto Soccorso? Vero, anche se in parte. Ci sono soluzioni alternative, in attesa di un riordino della normativa nazionale ? Certamente si. Sarebbe stato sufficiente sedersi a quel tavolo di concertazione suggerito e proposto da tutte le Organizzazioni Intersindacali, che hanno conoscenza diretta di quello che succede in trincea sanitaria. Si sarebbe molto probabilmente evitato il precipitare degli eventi, l’utilizzo indiscriminato e protratto degli ordini di servizio, l’ulteriore difficoltà per i reparti coinvolti, e gli effetti conseguenti sul personale ospedaliero. Si poteva fare, non si è voluto fare o non si è stati all’altezza del compito. - rilancia il Segretario Generale CISL Medici Marche, Brandoni - Ora si prospetterebbe, come ultima spiaggia, il possibile impiego di personale di Cooperative sanitarie; una situazione da valutare con accuratezza. Ci chiediamo: si vuole di nuovo  ripetere l’errore di azioni aziendali solitarie, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti?» L’Organizzazione Sindacale CISL Medici regionale chiede formalmente e pubblicamente alla Direzione Generale e Sanitaria dell’Area Vasta 2 «di convocare con priorità un tavolo di lavoro per riflettere su alcuni punti fondamentali: 1) il livello di competenza richiesto ai medici delle Cooperative che presterebbero servizio al Pronto Soccorso di Senigallia 2) la garanzia del rispetto del riposo previsto dalla Legge 161 del 2014, come già in atto per i dipendenti ospedalieri, a tutela della qualità del servizio 3) l’attivazione delle procedure di assunzione di Dirigenti Medici ospedalieri contemporaneamente al ricorso alle Cooperative, perché’ l’esternalizzazione a privati sia solo una soluzione temporanea al problema.  » Per tutto questo la CISL Medici regionale continua a segnalare e denunciare «quanto ancora sta avvenendo in uno dei principali Pronto Soccorso della Regione Marche (che eroga oltre 30.000 prestazioni all’anno),  in difesa dei medici, degli infermieri e del personale sanitario che vi opera ma anche dei cittadini tutti, per la qualità dell’assistenza che a loro si deve garantire quando affidano la propria salute ad una struttura sanitaria pubblica.»
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18/02/2022 Ad Ancona e Falconara al via i corsi per diventare “Cittadini digitali”
Iniziati in questi giorni, presso le sedi dello IAL CISL di Ancona e Falconara,   i corsi gratuiti per diventare “cittadini digitali”. Un  percorso formativo, progettato in collaborazione all’ Università Politecnica delle Marche, per fornire le conoscenze di base necessarie ad utilizzare uno smartphone o un tablet. Le due classi, da 15 persone ciascuna, affronteranno, in 7 incontri, varie tematiche quali: uso di WhatsApp, SPID ed identità digitale, uso delle App, contatti telematici con la Pubblica Amministrazione, navigazione sui social, applicazioni di posta elettronica. Il progetto, ideato e realizzato dalla CISL di Ancona, dalla Federazione dei Pensionati della CISL di Ancona, insieme allo IAL - Innovazione Apprendimento Lavoro Marche in partenariato con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università Politecnica delle Marche,  mira ad intervenire sulla necessità di una digitalizzazione sempre più diffusa tra i cittadini di oggi e sulle difficoltà emerse ad accedere al mondo digitale. Una vera e propria forma di esclusione sociale che limita spesso l’acceso a servizi pubblici o di pubblica utilità e amplia le differenze generazionali. «In tempi brevissimi le iscrizioni ai corsi hanno raggiunto il numero massimo, questo significa che c’è un forte bisogno di  aumentare le proprie competenze digitali  - hanno sottolineato i responsabili del progetto – è nostra intenzione replicarli nei prossimi mesi, contribuendo così  al percorso di transizione digitale che il nostro paese dovrà affrontare nei prossimi anni.»  I materiali didattici utilizzati nei corsi sono stati sviluppati, con una ricerca congiunta, dal Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università Politecnica delle Marche. Durante tutto il percorso formativo verranno osservate le misure previste dalla normativa vigente anti-covid.
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18/02/2022 Caro bollette Adiconsum Marche: "Consumatori sempre più vessati, aumenta il rischio di povertà energetica"
«Con l’ultima revisione al rialzo dei costi di energia elettrica e gas,gli aumenti sono diventati insostenibili.  - afferma Roberta Mangoni di Adiconsum Marche Aps -  Pensionati, single, famiglie numerose, i rincari hanno colpito tutti e gli sportelli Adiconsum sono presi d’assalto dagli utenti. C’è chi chiede spiegazioni, chi contesta le bollette, chi esige una verifica delle tariffe applicate, chi lamenta di non farcela. Il rischio di un aumento delle famiglie in povertà energetica è ormai una realtà.»   A partire dal mese di luglio 2021 sono iniziati i rincari dei prezzi in bolletta luce e gas per il costo delle materie prime e si è giunti progressivamente, con incrementi trimestrali, al raddoppio degli importi delle fatture per gli utenti domestici. Gli aumenti, dovuti principalmente all’incremento dei costi delle materie prime, ricadono sui consumatori finali e colpiscono tutti indistintamente, incidendo soprattutto sulle categorie più fragili « l’unico strumento messo a disposizione da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) è la possibilità di rateizzare le fatture di importi elevati. Misura apprezzabile, ma non sufficiente - sottolinea la referente di Adiconsum Marche Aps - il Governo, dal canto proprio, con l’ultima manovra finanziaria ha stanziato alcuni miliardi di euro per mitigare l’effetto degli aumenti, azzerando la voce degli oneri di sistema nelle bollette elettriche e riducendo l’iva nelle bollette gas, ma non basta. L’effetto di queste misure tampone non è adeguato alla gravità del contesto e risulta poco efficace, perché incide in minima percentuale sugli aumenti.»   Adiconsum da tempo sta richiedendo interventi strutturali, l’adozione di una politica energetica lungimirante che punti ad affrontare ed eliminare le storture del mercato. «E’ necessaria, anzitutto, una riforma della intera struttura tariffaria della bolletta, adeguandola alle scelte energetiche del paese dei prossimi anni. Si chiede, inoltre, la creazione di un vero e proprio mercato dell’energia a livello europeo, anche al fine di controllare e contenere i costi.   - rilancia Roberta Mangoni - Sarà fondamentale intervenire anche dal punto di vista normativo, per eliminare le accise e tutte quelle voci non pertinenti ai consumi energetici, nonché per contenere l’iva e la tassazione sulle bollette. In ultimo, nell’ottica di una maggior diffusione delle energie rinnovabili, semplificare le procedure di autorizzazione e favorire la creazione di comunità energetiche. A tal fine auspichiamo la creazione di tavoli di confronto con governo e stakeholder, che contemplino la presenza delle associazioni dei consumatori. - conclude -  Nel frattempo, Adiconsum Marche conferma la propria piena disponibilità a continuare a ricevere gli utenti per valutare insieme le situazioni individuali e intraprendere, laddove necessario, tutte le azioni di tutela dei loro diritti.»  
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18/02/2022 Busta paga pesante: anche la CTP di Ancona a favore del ricorso promosso dalla Cisl
Anche i terremotati della zona del fabrianese che hanno aderito, a partire da ottobre 2020, al ricorso collettivo promosso da Cisl Marche, in convenzione con l’avvocato Leonardo Pierdominici, per la restituzione dell’Irpef versata nel 2017, iniziano a trovare soddisfazione. La Commissione Tributaria Provinciale di Ancona, dopo quella di Ascoli Piceno, ha infatti ritenuto fondato il primo dei ricorsi presentati a seguito del diniego dell’Agenzia delle Entrate, dando così ragione ai residenti del cratere sismico che non avevano aderito alla cosiddetta busta paga pesante, tagliati fuori dal meccanismo di riduzione del 60% dell’importo da pagare. Si tratta di una prima pronuncia relativi ai primi dei 140 cittadini aderenti residenti nei comuni di Cerreto D’Esi e Fabriano, già esecutiva, cui si aggiungono altri 2500 ricorrenti marchigiani al ricorso Cisl. Si attendono adesso ulteriori pronunce favorevoli delle Commissioni Tributarie per sanare una situazione che ha leso la parità di trattamento e la dignità delle persone. «Un primo importante traguardo di giustizia – commentano Andrea Cocco, Responsabile Cisl della zona di Fabriano, e l’avvocato Pierdominici -. Siamo soddisfatti da questo risultato, abbiamo avviato questo ricorso con la determinazione nel sostenere il diritto dei cittadini di Cerreto D’Esi, Fabriano e di tutto il cratere, nel recuperare l’Irpef per coloro che hanno vissuto in prima persona la tragedia del terremoto. Sappiamo che il percorso è ancora lungo, ma queste prime pronunce rappresenta un precedente che può rendere più agevole il raggiungimento del nostro obiettivo: rendere giustizia a tutti i cittadini terremotati». «Chiediamo - insiste Cocco - al Governo e Parlamento di legiferare e stabilire una volta per tutte il diritto per tutti i residenti del cratere sismico, allo sconto del 60% dell’Irpef 2017. La Regione Marche deve sostenere questa battaglia di giustizia, facendo pressione sulle istituzioni nazionali per una rapida soluzione di questa vicenda che si è protratta fin troppo a lungo».
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17/02/2022 Daniela Rossi riconfermata al vertice della Fit Cisl Marche
Daniela Rossi è stata rieletta Segretaria Generale della Fit Cisl Marche al termine del XII Congresso regionale del sindacato dei lavoratori dei settori autotrasporto, merci-logistica, portuali, igiene ambientale, trasporto pubblico locale e dei ferrovieri, dei lavoratori del trasporto aereo, dei marittimi e del personale Anas e Autostrade che si è svolto oggi, giovedì 17 febbraio, a Montegranaro (FM). Ai lavori hanno preso parte 76 delegati dei trasporti e dell’igiene ambientale, il Segretario Generale della Fit Cisl Nazionale, Salvatore Pellecchia, e il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi. Sono intervenuti l’Assessore regionale Stefano Aguzzi, la Consigliera regionale Jessica Marcozzi, il Direttore e Vice Presidente Cosmari, Giuseppe Giampaoli e il prof. Michele Germani Direttore DIISM Università politecnica delle Marche. Ad affiancare Daniela Rossi nella Segreteria Regionale saranno Fabrizio Costantini, Segretario Generale Aggiunto, e Claudio Giuliani, Segretario Regionale. Nel corso del dibattito congressuale sono emersi i temi delle infrastrutture regionali, della contrattazione, del necessario potenziamento dei servizi, dell’eccessiva frammentazione societaria nei settori del trasporto pubblico locale e dell’igiene ambientale, dell’economia circolare e della transizione ecologica, nonché dell’impatto della pandemia sul mondo del lavoro. «Durante la pandemia, le lavoratrici e i lavoratori dei trasporti, della logistica e dell’igiene ambientale non si sono mai fermati, garantendo servizi essenziali per la collettività. Oggi, però, molti di questi lavoratori si trovano a non vedere ancora rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro che prevede un degno riconoscimento economico - dichiara Daniela Rossi -. Come Fit Cisl Marche siamo pronti ad affrontare la sfida del PNRR: le risorse previste devono essere investite in risorse utili, intermodali e resilienti, capaci di far uscire la nostra regione da quell’isolamento che la penalizza da anni sullo scenario nazionale e internazionale. Migliorare la connessione del porto di Ancona con le altre infrastrutture regionali, rilanciare l’aeroporto di Falconara, potenziare strade e autostrade e far sì che la ferrovia Adriatica diventi un’infrastruttura importante del trasporto merci a livello nazionale sono, a nostro avviso, le priorità per far ripartire efficacemente la nostra regione».   Il Segretario Generale della Fit Cisl Nazionale Salvatore Pellecchia ha concluso i lavori sottolineando l’opportunità di rinnovamento rappresentata dal PNRR: «Vanno fatti interventi a sostegno della sicurezza perché non si può più morire di lavoro. Oggi non ci sono più gli alibi del passato: bisogna spendere bene questi soldi nei tempi dovuti».    
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17/02/2022 Caterpillar: Benaglia e Uliano al presidio dei lavoratori
Venerdì 18 febbraio il Segretario Generale della Fim Cisl Roberto Benaglia e il Segretario con delega all’ automotive Ferdinando Uliano hanno incontrato i lavoratori Caterpillar in presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di Jesi. A pochi giorni dalla scadenza della procedura, vanno valutate tutte le proposte industriali arrivate nei giorni scorsi all’azienda e in particolare la proposta di IMR.  Bisogna incalzare ancora di più Caterpillar affinchè prenda seriamente in considerazione questa soluzione con l’obiettivo di garantire la continuità produttiva e la piena occupazione per tutti i lavoratori.      
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14/02/2022 La buona edilizia per un lavoro di qualità e regolare nei cantieri edili
Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil delle Marche, nell'ambito di una valutazione positiva del provvedimento, ritengono che il superbonus 110% e tutti gli incentivi debbano servire per dare qualità al settore delle costruzioni. E' chiaro che l'insieme delle misure prese determina in se quantità di lavoro (aumento delle masse salari nelle Marche del 37% anno su anno), ma non qualità: per qualità del lavoro le Organizzazioni sindacali di categoria intendono un'occupazione stabile, sicura e ben retribuita ma anche formazione costante e qualificazione del settore. Le aziende mordi e fuggi, create da imprenditori estranei al settore, fanno solo danni ai lavoratori, alle imprese sane e a tutta la collettività. Nelle Marche questo fenomeno è in parte fotografato dai dati di Unioncamere: nel 2021 le imprese delle costruzioni erano 21.516 di cui il 57% erano imprese individuali. Mentre il sistema bilaterale delle Marche registrava nell’anno cassa edile circa 15.000 imprese regolarmente iscritte alle casse edili, dunque un differenziale di circa 6.000 imprese di costruzioni non censite dal sistema bilaterale che potrebbero essere irregolari e che potrebbero applicare contratti collettivi differenti dall’edilizia, non iscritte alle nostre casse edili marchigiane e, cosa più grave, prive di competenze professionali specialistiche e formazione sulla sicurezza.   Questo dato appare più preoccupante guardando i dati nazionali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro sulle visite di cantiere che ci dicono che nell’ultimo semestre 2021, su 100 cantieri visitati 91 non erano in regola con le norme contrattuali, assicurative, di sicurezza. E da settembre a dicembre 2021 i provvedimenti di sospensione di cantiere edili sono stati più di 400 a causa, principalmente, di gravi carenze su salute e sicurezza.   L’assurdo oggi è che per costituire un’impresa edile basta recarsi alla Camera di Commercio, senza che l’imprenditore faccia formazione preventiva, abbia titoli di studio o abbia esperienza nelle costruzioni. Ciò è ancora più paradossale se si pensa che l’edilizia oggi è iper-regolata, con una serie di norme, anche tecniche, che servono per dare qualità, sicurezza e regolarità a tutti gli interventi nel settore, come il durc di congruità. Tuttavia, ancora una volta, dentro questa importante ripartenza del settore delle costruzioni assistiamo al fenomeno delle imprese mordi e fuggi e al lavoro “grigio” se non anche, nei casi più gravi, somministrazione illecita di manodopera.   Il settore dell’edilizia marchigiano si appresta a tassi di crescita importanti legati ai lavori del superbonus 110%, ai lavori della ricostruzione post sisma e alla ripartenza degli investimenti pubblici legati anche al PNRR e le Organizzazioni Sindacali di settore, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil delle Marche, pensano che bisogna tenere alta l’asticella della qualità e regolarità del settore perché nei prossimi mesi assisteremo a ingenti risorse pubbliche che arriveranno nei nostri territori e dobbiamo fare sistema come parti sociali dell’edilizia per promuovere un edilizia di qualità e sicura e contrastare i fenomeni di illegalità e irregolarità.
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14/02/2022 Sanità, Area Vasta 2 Cisl Fp Marche "Senza proroghe sarà di nuovo emergenza personale"
«In Area Vasta2 ci sono 58 contratti di lavoro in scadenza entro il 31 Marzo. Senza proroghe si apriranno delle autentiche voragini nei turni di assistenza delle strutture sanitarie. In particolare se non si procederà a prorogare i contratti che sono in scadenza, entro 40 giorni si perderà oltre il 9% di tutto il personale con la qualifica di operatore socio sanitario. - è quanto scrive in una nota stampa la Cisl Fp Marche - Questa situazione mette a rischio la prosecuzione delle attività legate al COVID e quelle di normale routine. Non bisogna pensare infatti che l’emergenza negli ospedali dell’ Area Vasta 2 sia terminata. I posti letto COVID nei due nosocomi di Senigallia e Jesi, sono ancora aperti, con 14 posti dedicati a Senigallia e 20 a Jesi, oltre ad alcuni posti utilizzati in base alle necessità, presso l’OBI di Fabriano, a questi vanno aggiunte le normali attività dei restanti reparti, che lavorano a pieno regime.» «Tra i 58 contratti che potrebbero non essere rinnovati oltre ai molti operatori socio- sanitari, vi sono anche 6 infermieri e altri operatori di varie specialità tra cui 2 ostetriche, 1 fisioterapista 2 logopediste e 2 ortottiste. Questi operatori sono stati assunti per l’emergenza COVID grazie al DL 19/05/2020 n. 34, e in alcuni casi per sopperire alla carenza di organico creata dall’ormai tristemente nota, Determina ASUR n. 78 del 2019, che ha tagliato il tetto di spesa del personale di ben 4.415.420 euro. Negli ultimi mesi tra novembre e gennaio scorso, sono stati già interrotti i contratti di diversi operatori tra infermieri e OSS, che potevano sopperire alle carenze di organico dovute a: sospensioni da D.L. 44/2021, ricollocamenti per motivi di salute, assenze per malattia COVID dell’operatore stesso o dei figli e pensionamenti vari. Un ulteriore pesante taglio non sarebbe sostenibile. - prosegue -  Anche nell’ ipotesi di provvedere alla sostituzione dei tempi determinati con assunzioni di personale da concorso o mobilità, purtroppo non vi saranno ad oggi le tempistiche necessarie a mantenere costante il numero di operatori in servizio nei reparti. Si rende pertanto necessario provvedere comunque alla proroga dei dipendenti con contratto in scadenza.» La CISL FP Marche, che da sempre ha sottolineato la criticità di personale nell’AV2, chiede all’ASUR e alla stessa AV2 «di mantenere in servizio il personale necessario ad affrontare questi mesi, in cui ancora le necessità legate al COVID non sono concluse e, nello stesso tempo, le necessità di tutti gli altri servizi non sono diminuite.  - conclude - La tutela dei pazienti COVID, ma anche di chi ha necessità di cure sanitarie di base, deve avere la priorità, perché ovviamente la riduzione del personale non può che incidere sulla qualità dell’assistenza e sulle prestazioni erogate.»
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11/02/2022 Anteas Macerata sul podio della I^ edizione del “Premio nazionale Renzo Scortegagna
Primo premio per l’Anteas di Macerata  del Premio nazionale in memoria del sociologo prof. Renzo Scortegagna,  studioso dei  temi legati all'invecchiamento attivo, scomparso nel 2019,  istituito dall’associazione Progetto Formazione Continua di Padova per promuovere la cultura e la pratica di volontariato e della solidarietà per favorire l’invecchiamento attivo e le relazioni tra le nuove generazioni e gli anziani. L’Anteas di Macerata ha vinto  con il progetto: “NONNI E NIPOTI: generazioni ai fornelli “ realizzato presso la struttura della Croce Rossa di Muccia, Comune al centro del cratere sismico 2016, coinvolgendo e collaborando con l’associazione  di promozione sociale Albero dei Cuori, FNP Cisl Marche, Comune di Muccia e Ambito Territoriale Sociale 18. «Abbiamo coinvolto gli anziani del paese e del circondario in laboratori di cucina dove hanno avuto la possibilità di insegnare alle nuove generazioni come si preparano i piatti locali.  – affermano il Presidente di Anteas Macerata Lorenzo Tamburrini e il Vice Presidente Franco Forti  - Con l’aiuto della psicologa Giorgia Pellegrini abbiamo  voluto promuovere e sensibilizzare i  partecipanti sui processi di invecchiamento attivo e sull’importanza di instaurare relazioni. » Il progetto, oltre a favorire i rapporti interpersonali, è stato occasione «per sensibilizzare l’opinione della comunità su questo tema ed ha permesso a nonni e nipoti di accorciare le distanze tra le due generazioni, di ritrovare le vecchie e sane abitudini familiari, tradizionali – concludono Tamburrini e Forti - offrendo la possibilità di mettere insieme l’esperienza dei più grandi con la creatività dei più piccoli, diminuendo il senso di isolamento e di emarginazione che, purtroppo, molto spesso caratterizzano la vita degli anziani.» L’intero progetto, realizzato in quattro appuntamenti, è stato ideato da Debora Marconi dell’Anteas di Macerata ed è stato coordinato da Piergiorgio Gualtieri, vice presidente regionale Anteas Marche.
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11/02/2022 Senigallia: un nuovo mezzo per il servizio di trasporto sociale Anteas
Le attività di Anteas Senigallia odv continuano da oggi con una “marcia” in più, grazie all’inaugurazione di un nuovo mezzo che sarà utilizzato per lo svolgimento del servizio di trasporto sociale nell’area di Senigallia.  Il nuovo pulmino, attrezzato anche per il trasporto di persone con disabilità e dotato di elevatore meccanico, è stato acquistato utilizzando i fondi del cinque per mille pervenuti all’Anteas dalle scelte dei cittadini in sede di dichiarazione dei redditi, quindi soldi dei contribuenti che vengono utilizzati nel territorio a vantaggio di tutti i cittadini, specie di quelli più fragili e bisognosi. Inoltre, gli stessi Volontari Anteas hanno donato in prima persona per sostenere parte del costo del mezzo.  Il servizio, così potenziato, vuole essere una misura concreta di aiuto e sollievo per la popolazione senigalliese, in particolar modo per le persone in difficoltà e per le loro famiglie: anziani, diversamente abili, persone che si trovano in stato di necessità poiché impossibilitate a muoversi in autonomia o perché sole, e che non sanno a chi rivolgersi per effettuare gli spostamenti che la vita quotidiana richiede, per fare ad esempio visite mediche e terapie, o per svolgere qualsiasi altra commissione, come recarsi in farmacia per acquistare medicinali.  «È una soddisfazione enorme essere riusciti ad acquistare un nuovo mezzo di proprietà che da oggi potrà permetterci di fornire un servizio sempre più puntuale e capillare a beneficio della popolazione del nostro territorio – afferma Celestino Carboni, Presidente Anteas Senigallia odv -. Un passo importante, che si è reso possibile grazie al sostegno dei cittadini che hanno scelto di destinare il 5perMille alla nostra associazione, avvalorando il nostro lavoro nel territorio, e grazie al contributo e all’impegno costante ed affidabile dei Volontari Anteas che ogni giorno lavorano per rendere la nostra comunità più inclusiva e solidale».  Il servizio è gratuito e attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì. È possibile prenotare telefonando al numero 3703132533 oppure recandosi presso la sede di Anteas Senigallia odv, in via Raffaello Sanzio 42, il martedì e il giovedì dalle 8,45 alle 11,45.
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08/02/2022 PNNR e sanità. CGIL CISL UIL MARCHE : “Mancano solo 20 giorni per presentare i progetti ma pare davvero che si navighi a vista”
Mancano solo 20 giorni di tempo per presentare i progetti per accedere ai primi 182 milioni del PNRR per gli investimenti nella sanità ma appare sempre più evidente come nelle Marche si navighi a vista. Riteniamo davvero sbalorditivo, infatti, apprendere dalla stampa che a pochi giorni dalla presentazione dei progetti, l'Assessore Saltamartini annunci un cambio di scenario rispetto  agli interventi previsti e ai criteri da seguire per la loro progettualità.   Quindi, non solo di quei progetti non si sa quasi niente, quel poco che si sa, sarebbe meglio non saperlo. Ora, in fretta e furia, i progetti dovranno essere rivisti e adeguati e c’è davvero da sperare che si riesca a fare tutto nei tempi strettissimi che rimangono.   Di fronte a questo scenario, i vertici regionali si ostinano a non rendere oggetto di confronto il quadro generale degli assetti dell’assistenza sanitaria territoriale nel quale innestare le singole scelte e i singoli investimenti finanziati e sostenuti dal PNRR.   A questo punto appare fin troppo velleitario chiedersi come pensano Acquaroli e Saltamartini di tradurre nelle Marche la nuova idea di sanità e di tutela della salute dei cittadini che sta alla base degli obiettivi del PNRR: una sanità che punta a spostare il baricentro dell’assistenza dall’ospedale al territorio.   Una sanità territoriale che richiede strutture, attività, tecnologie, figure professionali e modalità organizzative nuove. Le nuove strutture sono le Case e gli Ospedali della Comunità, le nuove attività sono la telemedicina e le Centrali Operative Territoriali, le nuove figure professionali sono gli infermieri di famiglia e di comunità, le nuove modalità organizzative e di lavoro sono quelle delle equipe territoriali con i medici di medicina generale. Un sistema nel quale anche l’ospedale deve cambiare, non solo in termini di adeguamento tecnologico o sismico.   Dunque il PNRR dovrebbe essere l’occasione per ripensare e far evolvere il sistema sanitario verso un modello completamente diverso rispetto a quello attuale, in un percorso trasparente e condiviso, come declinato nel Protocollo di Intesa tra Governo e Organizzazioni sindacali, firmato a dicembre scorso in attuazione dell’art. 8 del Decreto Legge 77/2021. Trasparenza e condivisione di cui finora non c’è traccia, così come non c’è traccia del progetto complessivo di sanità.   E di fronte a tanta approssimazione e disinvoltura, anziché scusarsi con i marchigiani, il Presidente Acquaroli continua a lamentarsi in TV per le Marche finite in zona arancione, come peraltro se fosse colpa di qualcun altro. Lo diciamo da tempo: basta parole vuote e propaganda: servono serietà, rigore e competenza.
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02/02/2022 Affidamento del servizio dei rifiuti nella provincia di Ancona: serve un cambio di passo
L’individuazione del gestore unico dei rifiuti nell’ambito provinciale di Ancona, tramite affidamento diretto in house, non può prescindere da certi adempimenti che devono assolversi in tempi contingentati.  Piani operativi, corredati da valutazioni economiche mirate, vanno presentate da società/consorzi pubblici in tempi ragionevoli, sennò si rischia seriamente che il passare del tempo produca “effetti non desiderati”.  L’aver deliberato, infatti, su un piano d’ambito provinciale e l’aver previsto anche l’affidamento “a gara” ad un gestore unico del servizio di raccolta, trasporto dei rifiuti e dello spazzamento, con la previsione di una “derivata” a tempo per un eventuale affidamento in house, determina che lo scorrere del tempo non sia una variabile da cui si possa prescindere. Comuni ed amministratori che hanno sostenuto l’ipotesi di un affidamento ad un soggetto pubblico, diano una “spinta decisa e definitiva” alla realizzazione del processo; i 700 e più lavoratori del comparto se lo aspettano. Tra i tanti motivi che imporrebbero una accelerazione, oggi se ne aggiungono altri: ad esempio, le dinamiche riguardo l’accesso ai fondi del PNNR. Una progettualità unica provinciale finalizzata all’innovazione tecnologica delle infrastrutture necessarie al miglioramento dei sistemi di raccolta, trova, infatti, valorizzazione all’interno dei fondi stanziati nel Piano Nazionale di resilienza; la stessa cosa si evidenzia per la realizzazione degli impianti di selezione e recupero dei rifiuti.  Tutto ciò al fine di offrire un servizio di gestione dei rifiuti economico ed efficiente alla cittadinanza, che realizzi appieno l’economia circolare e che attenzioni anche le problematiche legate alla sicurezza sul lavoro. La Fit Cisl Marche sollecita, dopo le tante rassicurazioni date da quasi tutti i soggetti coinvolti, un decisivo cambio di passo non più procrastinabile: in assenza di progetti cogenti dovremmo valutare delle iniziative da intraprendere per non far naufragare un progetto strategico per il nostro territorio.    
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02/02/2022 Ferretti Group: rinnovato il contratto integrativo nel gruppo leader della nautica
Nella mattinata di ieri è arrivato il tanto atteso rinnovo del contratto integrativo della Ferretti. Il premio riguarda tutti i sei stabilimenti del gruppo di cui due sono stabilimenti marchigiani, lo stabilimento di Ancona con 121 dipendenti e quello di Mondolfo con 168 dipendenti. L’azienda nel 2021 ha raggiunto un fatturato record e nel primo semestre aveva già eguagliato i numeri dell’anno precedente 2020. La crescita del gruppo è fuori discussione, tant’è che nell’anno 2021 si sono perfezionate oltre 20 nuove assunzioni nei due cantieri marchigiani. Il premio concordato, che è uno dei più importanti del settore e della regione, sarà di 3.500 euro al raggiungimento degli obiettivi prefissati. In particolare, la direzione del Gruppo Ferretti e il coordinamento nazionale delle RSU, assistito dai relativi rappresentanti nazionali e territoriali, si sono incontrati martedì 1 febbraio per sottoscrivere un’ipotesi di accordo riguardo alla definizione della nuova contrattazione di secondo livello nei cantieri del gruppo.  Il lavoro negoziale, iniziato a settembre 2021, non si è mai interrotto nonostante gli eventi pandemici, e si è caratterizzato da incontri in presenza, online e misti.  Al termine dell’incontro, la direzione del Gruppo e le Organizzazioni Sindacali Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil hanno raggiunto un’intesa sui principi e i criteri che regoleranno la nuova contrattazione di secondo livello, con riferimento in particolare ai trattamenti normativi, economici legati ai risultati ed all’andamento dei cantieri che fanno parte del Gruppo. In particolare, questi i punti salienti dell’intesa raggiunta: rafforzamento delle relazioni sindacali con il potenziamento dei confronti finalizzati a salvaguardare le condizioni generali dell'occupazione diretta, rendendola più stabile; confronto sull’attività in appalto con potenziamento delle tutele generali sul personale esterno; istituzione di una commissione per la rivisitazione del sistema classificatorio; aumento graduale del ticket pasto; miglioramento delle modalità di erogazione delle risorse collegate al premio di risultato, con una percentuale dell'80% sull'indicatore della produttività; miglioramento significativo del riconoscimento del premio per tutti i nuovi assunti.   In generale, ci sono importanti novità sui riconoscimenti economici, i pesi percentuali che li definiscono e sono stati migliorati i tempi progressivi in cui i nuovi assunti riceveranno i contenuti dell’intesa, in precedenza applicati dal Gruppo. Questa intesa riguarda sia gli aspetti normativi sia quelli economici che ricadranno nella vita lavorativa. Risponde alla volontà delle parti migliorare la qualità delle condizioni di lavoro e la redistribuzione economica dei risultati aziendali ottenuti grazie al contributo di tutti i lavoratori. Questo importante risultato è stato raggiunto anche grazie ai lavoratori che hanno partecipato alle assemblee, che hanno portato un loro contributo attraverso la partecipazione attiva e soprattutto a coloro che, scegliendo di aderire alle tre organizzazioni sindacali confederali, hanno dato forza a sostegno della delicata fase negoziale.  Vale la pena ricordare come in questa tornata contrattuale, per raggiungere l’intesa non sia stato necessario ricorrere, come in passato, allo strumento dello sciopero. I termini dell’intesa passeranno ora al vaglio delle assemblee dei lavoratori che si svolgeranno nelle prossime settimane.
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26/01/2022 Dalverio Dafne riconfermato al vertice della Flaei Cisl Marche
Dalverio Dafne è stato riconfermato Segretario Generale della Flaei Cisl Marche al termine del XVII Congresso regionale del sindacato dei lavoratori delle aziende elettriche, che si è tenuto oggi, mercoledì 26 gennaio, a Fano. Ad affiancarlo all’interno della Segreteria Regionale saranno Valeria Raimondi e Marco Carassai, anch’essi riconfermati nei propri ruoli. Ai lavori hanno partecipato, nel rispetto della normativa anti-Covid, 40 delegati in rappresentanza degli oltre 400 iscritti della Flaei Cisl nella nostra regione nei gruppi Enel, Terna, Astea, Assm e Assem. Presenti il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, la Segretaria Regionale della Cisl Marche, Cristiana Ilari, e il Segretario Nazionale della Flaei Cisl, Maurizio Ottaviani. Nel corso del dibattito congressuale sono emersi i temi della transizione energetica, degli investimenti sulle infrastrutture e sulle condizioni lavorative e contrattuali nel settore, con particolare attenzione alla situazione marchigiana, caratterizzata da una penalizzazione, in termini di investimenti in infrastrutture e personale, rispetto ad altre realtà regionali. «Una riorganizzazione di infrastrutture e reti che nelle Marche ha ulteriormente esaltato la cronica carenza di personale operativo ed impiegatizio che denunciamo da anni - ha dichiarato Dalverio Dafne -. Per noi diventa essenziale la formazione e la selezione della dirigenza attraverso un supporto che accompagni direttamente l’azione contrattuale. Dovremo essere lì ad intercettare i giovani e ad aiutare a fare evolvere quelli dell’età mia, accompagnandoli e tutelandoli in questo processo di trasformazione. Saremo i sarti di queste aziende, perché ci vorranno capacità e formazione sartoriali per sostenere l’impatto della flessibilità, delle strutture snelle, dei processi snelli, delle riduzioni dei livelli gerarchici aziendali. Una sartorialità che vorrà dire modellare le esigenze strategiche delle aziende con i diritti di tutela dei lavoratori».  Il Segretario Generale della Flaei Cisl nazionale, AmedeoTesta, è intervenuto in videoconferenza: «Dobbiamo innalzare la qualità della nostra azione, a partire dal rinnovo del contratto nazionale – ha affermato Testa – portando avanti la missione di essere protagonisti nel futuro del settore elettrico. Più saremo capaci di comunicare quello che facciamo, più saremo forti e rappresentativi». «Il settore energetico è quello che beneficerà della maggior parte dei fondi del PNRR – sottolinea Maurizio Ottaviani, Segretario Nazionale della Flaei Cisl -. Noi ci saremo per non lasciarci sfuggire l’occasione di rilanciare un settore chiave per lo sviluppo del Paese».  
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21/01/2022 Anna Bartolini riconfermata alla guida della Cisl Scuola Marche
Anna Bartolini è stata rieletta al vertice della Cisl Scuola Marche al termine del VI Congresso regionale che si è tenuto oggi, venerdì 21 gennaio 2021, a Recanati. Ad affiancare Anna Bartolini nella Segreteria Regionale saranno Silvano Coppari, Leonardo Leotta, Serena Pagliai e Giancarlo Sturba. Hanno partecipato ai lavori congressuali, nel rispetto della normativa anti-Covid, 114 delegati in rappresentanza degli insegnanti di ogni ordine e grado e del personale Ata delle scuole marchigiane. Presenti la Segretaria Generale, Maddalena Gissi e la Segretaria Generale aggiunta, Ivana Barbacci, della Cisl Scuola nazionale, e Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche. Appena rieletta, Anna Bartolini ha voluto sottolineare le criticità attuali e future del settore scolastico nelle Marche: «Il calo demografico che sta colpendo le scuole marchigiane impone di riflettere su come rimodulare l’offerta formativa salvaguardando le piccole scuole dell’entroterra e ridurre l’affollamento delle classi delle città costiere. Il Covid ha creato grandi problemi, tra classi decimate dalle quarantene e una didattica a distanza che, nonostante i grandi progressi tecnologici dell’ultimo anno e mezzo, continua a creare disparità. Speriamo in un futuro prossimo di tornare ad una attività in presenza serena. La nostra prima sfida come sindacato – ha aggiunto la Segretaria Generale - è il rinnovo delle RSU. Siamo la prima organizzazione sindacale della scuola nelle Marche ma il nostro obiettivo ambizioso è alzare l'asticella rispetto a quanto fatto in questi anni».  «La situazione nella scuola è complessa, ma viene gestita con grande generosità dal personale. Aver voluto sostenere la vaccinazione e la ripresa dell'attività in presenza è uno degli elementi distintivi di una platea di colleghe e colleghi che non si sono tirati indietro, dal primo lockdown alla fase complessa che stiamo vivendo adesso - è l’intervento di Maddalena Gissi, Segretaria Generale della Cisl Scuola nazionale -. Le difficoltà sono tante: la scuola deve essere al centro del Paese e il rinnovo del contratto nazionale è prioritario. La scuola è un argine alla desertificazione sociale.  C'è bisogno di risorse adeguate e di continuità nelle scelte politiche che riguardano l'istruzione per evitare il caos di un'istituzione fondamentale per i giovani e le famiglie».
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20/01/2022 Arretramento della ferrovia nel pesarese Cgil Cisl: "Grande opportunità da non sprecare"
«Gli stati generali che si sono tenuti a Pesaro lo scorso fine settimana hanno senza dubbio rappresentato un importante momento di confronto tra l’Amministrazione Comunale, la città ed i suoi stakeholder, su temi attuali con un altrettanto importante sguardo verso il futuro. E proprio guardando al futuro, la notizia che il sogno dell’arretramento della ferrovia può divenire finalmente una realtà è senza dubbio quella di maggior rilievo. - scrivono in una nota Roberto Rossini, Cgil Pesaro, Maurizio Andreolini CISL Pesaro,  Giovanelli Giovanni CISL Fano e Leonardo Piccinno CISL Urbino -  Già in precedenza quando ci confrontammo sul progetto “PESARO 2030” abbiamo espresso la nostra soddisfazione sull’ipotersi che il percorso ferrato potesse avere un tratto diverso all’attuale liberando così spazio sulla costa e nella città, allocando in una posizione più arretrata e interna il sedime ferroviario al fine di consentire un migliore sviluppo socio- economico del territorio. Questo ci avrebbe dunque permesso di dare respiro alla città ed al suo lungomare e poter avere un hub per il trasporto merci cruciale per tutta la provincia.» «La scelta del Governo Centrale di prevedere lo stanziamento di 5 mld di €uro per il potenziamento della tratta ferroviaria Bologna – Taranto ed individuare, tra gli interventi, l’arretramento del tracciato per la città di Pesaro, è un bel risultato che dovremmo riuscire a mettere a frutto nella maniera migliore possibile anche dal punto di vista occupazionale.  -  precisano i rappresentanti sindacali -  Tre a nostro parere sono i principali elementi su cui dovremmo lavorare fin da subito affinché questa opportunità unica ci dia il massimo risultato per i prossimi decenni. Il primo riguarda la possibilità di realizzare un punto intermodale la dove sorgerà la nuova stazione. Questa infrastruttura può senza dubbio dare un aiuto a tutte le imprese del territorio che oggi non hanno la possibilità di sfruttare il trasporto su rotaia e che magari, grazie questa nuova infrastruttura, potrebbero usufruire più agevolmente anche del porto di Ancona. Il secondo riguarda il tracciato. A nostro parere sarebbe importate che si potesse lavorare, con la direzione di Ferrovie, in un’ottica di condivisione tra tutte le Amministrazioni locali della costa per estendere l’arretramento, se non fino ad Ancona, almeno lungo tutto il tratto costiero della nostra Provincia. E’ veramente fondamentale dare questa opportunità anche altre città di raccogliere i benefici dell’arretramento del tracciato. Il terzo su cosa fare del vecchio tracciato. Da quello che abbiamo appreso sabato pomeriggio il vecchio tracciato potrebbe divenire un percorso “verde” non meglio codificato.» CGIL e CISL a questo proposito guardano con ammirazione alla soluzione Romagna «dove è stato fatto un eccellente lavoro in termini di metropolitana di superficie. Ci piace sognare anche in provincia di Pesaro Urbino e non solo, una metropolita di superficie che possa collegare velocemente da nord a sud l’intera fascia costiera pesarese.- rilanciano i sindacati -   Non solo, questa soluzione andrebbe senza dubbio nel verso di una mobilità sostenibile a bassissimo impatto ambientale. Sarà necessario a nostro parere fare un adeguato approfondimento, anche tecnico, sulla fattività di tale infrastruttura. Ribadiamo comunque la nostra soddisfazione su un primo obbiettivo raggiunto dalla nostra città consapevoli che comunque il lavoro che ci attende è tanto e riteniamo che una condivisione degli obbiettivi possa essere un punto di forza per tutto il territorio.»
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19/01/2022 Chiusura Caterpillar vicinanza e solidarietà ai lavoratori dalla Pastorale sociale e del lavoro di Jesi, Senigallia e Ancona -Osimo
A seguito della crisi industriale dovuta all’annuncio della chiusura dello stabilimento di Jesi della Caterpillar, come segno di vicinanza e di solidarietà con i 270 lavoratori che saranno messi in mobilità  e che risiedono nelle diocesi di Jesi, Senigallia ed Ancona venerdì 21 Gennaio alle ore 18,30 avrà luogo a Jesi  nella Cattedrale di San Settimio,  in  piazza Federico II,  una riflessione condivisa su questa vicenda e su tutte le situazioni a rischio nel  territorio, ogni volta che l’economia non tutela il diritto al lavoro anteponendo ad esso la logica del profitto. L’evento è organizzato dai tre uffici per la Pastorale sociale e del lavoro di Jesi, Senigallia e Ancona insieme ai lavoratori coinvolti ed ai sindacati; saranno presenti anche in segno di vicinanza i vescovi Gerardo Rocconi, Franco Manenti e Angelo Spina. «Sono invitati tutti gli uomini e le donne di buona volontà, tutti i cittadini credenti e non credenti che hanno a cuore il presente e il futuro di questi nostri fratelli e sorelle lavoratori e che vogliono dimostrare, con la loro presenza, l’impegno per una nuova economia dal volto umano, una economia che, pur perseguendo il giusto profitto, agisca sempre in armonia con le esigenze dell’uomo, con quelle delle famiglie e nel rispetto del creato. - sottolineano in una nota stampa gli Uffici per la pastorale sociale e del lavoro  D iocesi di Jesi, di Sengallia e Arcidiocesi Ancona  Osimo -  I lavoratori chiedono di mantenere alta l’attenzione sulla loro situazione, tenendo conto anche della specializzazione raggiuta nel settore meccanico e sapendo che il  Ministero delle Sviluppo Economico non ha ancora aperto la vertenza a livello nazionale.» «Nel pieno rispetto delle norme di prevenzione al COVID-19 comunichiamo che la cattedrale di Jesi può ospitare un massimo di 150 persone, quindi si raccomanda chi volesse partecipare di prenotarsi ai seguenti riferimenti: Jesi: diocesi.jesi@progettopolicoro.it Senigallia: pastoralelavoro@diocesisenigallia.it  Ancona:   direttore.problemisociali@diocesi.ancona.it - concludono gli organizzatori - Ricordiamo che non essendo un evento di culto per accedere in cattedrale è necessario il Green pass rafforzato. »  
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18/01/2022 Aggressioni sul bus: i sindacati di categoria chiedono di mettere fine ad episodi incresciosi
Le Segreterie Regionali dei sindacati dei trasporti FILT.Cgil, FIT.Cisl, UILtrasporti, FAISA.Cisal, UGL Autoferro hanno pubblicato una nota in seguito all'ennesimo episodio di aggressione ai danni di un autista del trasporto pubblico locale, avvenuto ad Ancona a bordo di un mezzo della linea C. «Fino a quando si potrà tollerare questa situazione? Così non si può più andare avanti - dichiarano i sindacati -. Oramai il trasporto pubblico locale è diventato il Far West, dove non ci sono più regole e dove ci si può permettere di tutto. L’episodio di qualche giorno fa è gravissimo e denota un pericoloso salto di qualità nei comportamenti di questi gruppi organizzati di adolescenti e non, nel voler dimostrare anche attraverso l’utilizzo dei social network, che possono fare tutto ciò che vogliono, come se fosse tutto un gioco e non la triste realtà di un degrado che va avanti da troppo tempo. Come organizzazioni sindacali siamo stanchi delle belle e troppe parole che si dicono dopo il verificarsi di questi fatti. I lavoratori non si sentono più sicuri, e spesso sono abbandonati a loro stessi nell’espletamento delle loro funzioni che ad ogni giorno aumentano  con nuove e maggiori responsabilità è ora di dire basta».  Occorre un impegno definitivo, forte e continuativo da parte delle istituzioni, in collaborazione con le forze dell’ordine, anche attraverso un monitoraggio costante, «magari costituendo un osservatorio (cosa richiesta più volte) attraverso il quale il sindacato, insieme ai lavoratori che svolgono il servizio nel territorio, può segnalare con precisione i punti più critici delle linee, delle fermate, così come gli orari più problematici; ribadiamo inoltre che è fondamentale avere gli impianti di videosorveglianza su tutti i mezzi anche quelli più datati, le bodycam per i verificatori e steward, oltre al posto guida blindato». Per questo motivo, va tenuto anche in considerazione che le risorse stanziate attualmente per l’acquisto di nuovi autobus dovrebbero essere impiegate per acquistare mezzi con la cabina di guida già protetta e blindata. E poi «servono punizioni esemplari, altrimenti si rischia di passare dalla rabbia alla rassegnazione, che è la cosa peggiore, perché determinerebbe una ulteriore perdita di fiducia nei confronti del trasporto pubblico locale, che invece rappresenta un valore aggiunto, un servizio sociale fondamentale per la nostra società. Il trasporto pubblico locale ha bisogno di maggiore attenzione, soprattutto dopo due anni di pandemia che ha evidenziato le storture organizzative su tutto il territorio regionale».   Attenzione non significa soltanto maggiori risorse, ma anche «controlli più frequenti da parte delle forze dell’ordine e soprattutto, nel caso di comportamenti illeciti, punizioni certe, immediate e visibili; in tutto questo contesto, l’assenza delle istituzioni non aiuta di certo». L’auspicio, infine, è che si intervenga anche sulla scuola, perché «riteniamo che un ruolo fondamentale sia rappresentato dall’educazione scolastica come strumento fondamentale che può fare la differenza rispetto a certi comportamenti».   
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17/01/2022 Luca Talevi riconfermato alla guida della CISL FP Marche
Il VI Congresso regionale della CISL FP Marche riunito oggi a Jesi, ha riconfermato Luca Talevi alla guida del sindacato dei lavoratori del Pubblico Impiego. “Cambiano i servizi pubblici, cambia la Cisl Fp! Per un nuovo sindacato di prossimità”, questo il titolo del Congresso che ha visto la partecipazione di oltre 150 delegati, provenienti da tutto il territorio regionale, in rappresentanza dei lavoratori marchigiani della sanità, pubblica e privata, delle funzioni centrali, delle autonomie locali e del terzo settore, nel rigoroso rispetto delle normative anti -covid.  Ai lavori, aperti dalla relazione del Segretario Generale della CISL FP Marche Luca Talevi, sono intervenuti il Segretario nazionale CISL FP Franco Berardi e il Segretario Generale della CISL Marche Sauro Rossi. Collegato in videoconferenza il Segretario Generale nazionale CISL FP, Maurizio Petriccioli. Al centro del Congresso, che si colloca in un momento ancora una volta complicato dall'acuirsi dell'emergenza pandemica, le condizioni di lavoro di infermieri, operatori socio-sanitari e personale sanitario che continuano ad essere in prima linea e a operare in condizioni sempre peggiori, stremati da 22 mesi di attività senza sosta, ma Il dibattito congressuale ha affrontato anche i temi cardine del lavoro nel Pubblico Impiego, a partire dallo smart-working fino ai nodi della previdenza, della contrattazione e del welfare. Durante i lavori del congresso è stata ufficialmente avviata la campagna elettorale in vista del rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie, RSU, in tutti i luoghi di lavoro, previsto per la prossima primavera e che vedrà la CISL FP protagonista con i suoi candidati in una ottica di modello sindacale aperto, inclusivo, radicato nei posti di lavoro e combattivo nel portare avanti le legittime istanze dei lavoratori. Luca Talevi ha ricordato come l’azione sindacale passi dal rilancio della Cisl in tutti i luoghi di lavoro «a partire dalla sanità, ancora pesantemente coinvolta con tutti i suoi professionisti dall'emergenza Covid, ma anche nelle amministrazioni centrali e territoriali. In questo momento – afferma il Segretario Generale - c'è bisogno di stare vicino ai lavoratori, ma anche alle loro famiglie, fornendo servizi e assistenza per dare risposte a una crisi che non è solo economica, ma anche sociale. Vogliamo dare dignità al lavoro di queste persone. Nei prossimi giorni incontreremo il governo regionale al quale chiediamo risposte soprattutto per quei lavoratori che stanno facendo fronte a carichi di lavoro insopportabili: siamo convinti di poter fare insieme un buon lavoro, a cominciare dall'auspicato scorrimento delle graduatorie degli infermieri». «La pandemia ha messo in chiaro l'utilità di una pubblica amministrazione che funziona e capace di fornire servizi ai cittadini – dichiara Franco Berardi, Segretario nazionale CISL FP Marche -. Siamo preoccupati da questa situazione in cui stanno saltando i turni di riposo, non si riesce a garantire ad alcuni servizi ai cittadini e le liste di attesa si stanno allungando. Guardiamo al futuro per offrire proposte e riflessioni, per mettere al servizio il nostro atteggiamento costruttivo».
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14/01/2022 Sciopero trasporto pubblico altissima adesione nelle Marche
Oggi 14 gennaio 2022 il comparto del trasporto pubblico locale sciopera in tutta Italia, a sostegno della vertenza per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro scaduto dal 2017.  Nelle Marche si registra un’ altissima adesione dei lavoratori del settore: Ancona 85 – 90 % Fermo 80 – 85 % Pesaro 75 – 80% Ascoli 80 – 90 % Macerata 85 – 90 % «Le controparti datoriali -  dichiara Daniela Rossi Segretaria Generale della Fit Cisl Marche - durante le trattative, hanno assunto un atteggiamento dilatorio e pretestuoso rispetto l’accordo sottoscritto nel giugno scorso che prevedeva la conclusione delle trattative e la firma del contratto entro ottobre 2021 con il riconoscimento di un adeguato e giusto aumento economico.» «E’ scandaloso e inaccettabile che un comparto così strategico come il TPL, che durante la pandemia non si è mai fermato, garantendo la mobilità in città e tra le città, aspetti ancora il rinnovo del contratto. Inoltre le associazioni datoriali hanno ricevuto sostanziose risorse governative sia direttamente, attraverso i ristori a copertura delle perdite economiche durante la pandemia, sia indirettamente, attraverso l’utilizzo dell’intero fondo bilaterale presente e futuro. – prosegue la Segretaria Generale Fit Cisl Marche -  Abbiamo inoltre richiesto più e più volte alla Regione azioni concrete per la sicurezza degli operatori istituendo, ad esempio, cabine di guida chiuse per gli autisti, ma da quando vi è l’obbligo delle mascherine FFP2 e del Green Pass per l’utilizzo dei mezzi pubblici, la situazione si è ancora più aggravata dal momento che autisti e verificatori sono oggetto di aggressioni e insulti. Riteniamo che il CCNL sia lo strumento indispensabile per affrontare le future sfide per l’adeguamento del TPL rispetto la mutata domanda di trasporto – conclude -  con l’obiettivo di trasformare il settore e renderlo sostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale.» Nella mattinata le organizzazioni sindacali di categoria sono state ricevute dal Prefetto di Ancona dove durante l’incontro ha ringraziato tutti gli operatori del trasporto per il lavoro svolto in tempo di pandemia e  ha assunto l’impegno di portare le richieste sindacali  a livello governativo.
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14/01/2022 XVII Congresso Regionale FILCA CISL Marche ESSERCI PER COSTRUIRE IL CAMBIAMENTO
“Esserci per Costruire il Cambiamento”  è il titolo del XVII Congresso regionale della FILCA CISL Marche, il sindacato delle costruzioni e del legno, che si svolgerà martedì 18 gennaio ore 9.00 a San Benedetto del Tronto, nel rispetto della normativa anti-covid. Presenti 60 delegati, provenienti da tutto il territorio regionale, in rappresentanza dei lavoratori del settore dell’edilizia e del legno per eleggere il nuovo Consiglio generale della categoria, i delegati al Congresso nazionale e della Cisl Marche  e  la nuova Segreteria regionale. Ai lavori congressuali, aperti dal Segretario Generale della FILCA CISL Marche, Luca Tassi, interverranno il Segretario generale della CISL Marche Sauro Rossi e il Segretario generale nazionale della FILCA CISL Enzo Pelle.   Sicurezza, lavoro e sostenibilità che saranno al centro dei lavori congressuali,  rappresentano per la FILCA CISL le sfide politiche ed organizzative legate al rilancio del settore dell’edilizia. Il settore dopo 10 anni di crisi sta registrando tassi di crescita importanti: le ore medie lavorate a livello regionale sono aumentate del 20%, il numero medio dei lavoratori denunciati alle casse edili sono aumentati del 29% e la massa salariale, ovvero l’imponibile contributivo cassa edile, è cresciuta del 20%. Numeri importanti legati finalmente ai lavori della ricostruzione pesante del cratere marchigiano e al superbonus del 110%. «Ci aspettiamo una ulteriore esplosione del settore legata ai lavori infrastrutturali del PNRR (Fano-Grosseto, linea ferroviaria Orte-Falconara, raddoppio SS16, ultimo miglio Porto di Ancona e salaria).  – ha commentato Luca Tassi, Segretario Generale FILCA CISL Marche -  Dentro questa ripartenza il congresso rappresenta l’avvio di un processo di partecipazione che intendiamo vivere da protagonisti nel mondo del lavoro che cambierà per effetto dei processi di innovazione tecnologica e organizzativa dentro la  transizione ecologica, energetica e digitale dei prossimi anni. – conclude - Lavoreremo per una transizione giusta che non lasci nessun lavoratore indietro, tutelando il lavoro sicuro, regolare e di qualità attraverso la contrattazione e la formazione continua puntando al rilancio della nostra bilateralità di settore.»  
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13/01/2022 Caterpillar. Fim Fiom Uilm: azienda sospenda la procedura di mobilità. Mercoledì 19 gennaio presidio al Mise
Si è tenuto oggi l’incontro in modalità remoto tra la direzione Caterpillar e le organizzazioni sindacali a seguito della procedura di licenziamento collettivo e conseguente chiusura dello stabilimento di Jesi. L'incontro si è svolto solo pochi giorni dopo la presentazione da parte del sindacato di un ricorso per attività antisindacale (ex art. 28), da parte dell’azienda e che trova già nella data del 9 febbraio la prima udienza dibattimentale. «Abbiamo ribadito con estrema chiarezza che non solo non condividiamo le ragioni che hanno portato Caterpillar alla decisione di chiusura dello stabilimento, ma che inoltre chiediamo l’annullamento della procedura stessa - dichiarano Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil -. Caterpillar, nel confermare la sua decisione di chiudere lo stabilimento, ha dichiarato la disponibilità a cedere le attività e i lavoratori qualora si presentassero adeguati interessamenti industriali. In ragione di ciò avrebbe già individuato un Advisor per sviluppare quanto prima un lavoro di ricerca e di individuazione dei soggetti interessati. Di conseguenza abbiamo chiesto a Caterpillar una sospensione dei tempi della procedura di mobilità affinché l'Advisor possa avere il tempo adeguato per svolgere il lavoro di analisi e ricerca. Solo così si renderebbe efficace e credibile una ricerca di soggetti industriali con la finalità di mantenere in funzione lo stabilimento di Jesi». Su questo punto l’azienda, dopo lunga discussione, si è riservata una risposta già dai prossimi giorni. Inoltre, l’azienda ha voluto informare le organizzazioni sindacali che già nella giornata di giovedì 20 gennaio si terrà una visita da parte di un’azienda interessata allo stabilimento. I sindacati e l'azienda hanno convenuto di fissare un prossimo incontro già per il giorno successivo per conoscere eventuali esiti della visita ed un aggiornamento della situazione. I sindacati hanno invece respinto la richiesta dell’azienda di iniziare la discussione su tutti gli strumenti e/o azioni diversi dalla reindustrializzazione, ritenendo prioritario l’obbiettivo della continuità produttiva del sito. Infine, Fim Fiom e Uilm hanno chiesto che anche Caterpillar, al pari del sindacato, chieda la convocazione di un tavolo presso il Mise affinché anche il ministero faccia assumere a questa vertenza un’importanza di livello nazionale e non relegata solo all’interesse delle istituzioni locali. A tal fine, mercoledì 19 gennaio si terrà un presidio di Fim Fiom Uilm alla presenza di tutte le lavoratrici e lavoratori a Roma presso il Mise.  
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13/01/2022 Trasporto pubblico locale: sciopero nazionale il 14 gennaio per rinnovare il contratto. Coinvolti oltre 1600 lavoratori nelle Marche
Trasporti a rischio anche nella regione Marche domani, venerdì 14 gennaio, per lo sciopero di quattro ore indetto a livello nazionale dalle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Faisa Cisal e Ugl Autoferro, per il mancato rinnovo  del contratto di lavoro nazionale del Trasporto pubblico locale. Nelle Marche, nel rispetto delle fasce di garanzia le segreterie regionali  hanno reso note le modalità di sciopero: personale di esercizio Tpl: dalle ore 11,30 alle ore 15,30. Durante le ore di sciopero, saranno assicurate alcune prestazioni minime indispensabili. Verranno garantiti i servizi per i portatori di handicap, scuole materne ed elementari.  Le motivazioni dello sciopero sono le criticità del servizio di mobilità pubblica legati alla salute e sicurezza dei lavoratori che per  far rispettare le norme anticontagio spesso sono oggetto di aggressioni verbali e fisiche, le mancate assunzioni per garantire un servizio efficiente ed efficace, oltre al mancato rinnovo del contratto nazionale scaduto nel 2017. I sindacati dei trasporti   denunciano una totale assenza della politica regionale sul tema. «Nessuna idea sul futuro della mobilità regionale – fanno notare i sindacati -. La situazione del trasporto pubblico vive la sua stagione più buia , aggravata da una pandemia che ha messo in evidenza tutte le fragilità di un sistema che si è indebolito sempre più, rendendolo non degno di un paese civile. Rivendichiamo il diritto al rinnovo del contratto e il miglioramento delle condizioni lavorative" sostengono le organizzazioni che hanno proclamato lo sciopero». Le Segreterie regionali dei sindacati di categoria incontreranno, sempre nella giornata di domani, il Prefetto di Ancona per rendere partecipi le istituzioni delle motivazioni dello sciopero.  
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13/01/2022 VI Congresso Regionale CISL FP Marche Un sindacato di prossimità vicino ai lavoratori nell'emergenza covid per dare risposte concrete e progettare la pubblica amministrazione del post pandemia
“Cambiano i servizi pubblici, cambia la Cisl Fp! Per un nuovo sindacato di prossimità” al centro del VI Congresso regionale della  CISL FP Marche, il sindacato confederale del pubblico impiego,  che si terrà lunedì 17 gennaio a partire dalle ore 9.00  presso l'Hotel Federico II di Jesi.  Presenti oltre 150 delegati, provenienti da tutto il territorio regionale, in rappresentanza dei lavoratori marchigiani della sanità, pubblica e privata, delle funzioni centrali, delle autonomie locali e  del terzo settore, nel rigoroso rispetto delle normative anti -covid.  Ai lavori, aperti dalla relazione del Segretario Generale della CISL FP Marche Luca Talevi, interverranno il Segretario Generale nazionale CISL FP Maurizio Petriccioli, il  Segretario nazionale  CISL FP Franco Berardi e il Segretario Generale della CISL Marche Sauro Rossi. Al centro del VI Congresso della  CISL FP Marche, che si colloca  in un momento ancora una volta complicato dall'acuirsi dell'emergenza pandemica, le condizioni di lavoro di infermieri, operatori socio sanitari e personale sanitario che continuano ad essere in prima linea e a operare in condizioni sempre peggiori, stremati da 22 mesi di attività senza sosta. Il dibattito congressuale, inoltre, avrà anche il compito di  disegnare la pubblica amministrazione del futuro ove la CISL  intende essere protagonista degli sviluppi organizzativi di ogni singola realtà, a partire dallo smart -working che non può continuare ad essere considerato uno strumento emergenziale ma bensì un importante elemento organizzativo teso a coniugare le esigenze dei servizi e dei cittadini con quelle dei lavoratori. Con gli oltre 150 delegati, in rappresentanza di tutte le professionalità del pubblico impiego e del terzo settore, si rilancerà l'azione sindacale regionale che vede la CISL FP Marche  primo sindacato del pubblico impiego che pone al centro il coinvolgimento e il protagonismo di tutti gli iscritti  come punto di forza per essere sempre più determinante nel territorio e nell'innovazione del lavoro pubblico. Lo è stato e continua ad esserlo  durante i mesi più duri dell'emergenza pandemica e soprattutto lo vorrà essere nel futuro per aprire una grande stagione di cambiamento. Durante i lavori del congresso verrà ufficialmente avviata la campagna elettorale in vista del rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie, RSU, in tutti i luoghi di lavoro, previsto per la prossima primavera e che vedrà la CISL FP protagonista con i suoi candidati in una ottica di modello sindacale aperto, inclusivo , radicato nei posti di lavoro e combattivo nel portare avanti le legittime istanze dei lavoratori.
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11/01/2022 CGIL CISL UIL: pandemia, la sanità è di nuovo nel caos basta propaganda, dalla Regione vogliamo soluzioni
Il caos dei giorni scorsi agli hub vaccinali, in occasione degli open day è stato solo l’ultima conferma di una gestione inadeguata dell’emergenza pandemica da parte della Regione Marche, molto attenta nella propaganda ma molto meno capace di affrontare la situazione. Inadeguatezza, disorganizzazione, sottovalutazioni di fronte a una situazione che si sta aggravando sempre più e che ha riportato, ormai da tempo, la sanità marchigiana in piena confusione. Confusione pagata a caro prezzo dal personale sanitario, messo a dura prova da due anni di emergenza pandemica, e soprattutto dai cittadini marchigiani. Nell’intervista al Corriere Adriatico di domenica il Presidente Acquaroli ha dichiarato che il livello dei contagi è tale da avere “un impatto ancora basso sulle ospedalizzazioni”. C’è da chiedersi se il Presidente conosca davvero i dati dei ricoveri visto che ieri risultavano complessivamente ben 522 persone ricoverate o comunque presi in carico dal sistema sanitario nelle Marche: 112 nelle terapie intensive o semi-intensive, 192 negli altri reparti ospedalieri, 148 nelle RSA e altre 70 “parcheggiate” nei Pronto Soccorso. L’occupazione dei posti letto dell’area medica è arrivata al 25%, sopra la media nazionale (24%): dunque un paziente su quattro è ricoverato per Covid. Ma preoccupano soprattutto i ricoveri nelle terapie intensive: secondo i dati ufficiali i pazienti Covid occupano il 21% dei posti letto complessivi (a fronte di una media nazionale del 17%), percentuale che salirebbe al 27% se si escludessero dal conteggio i 42 posti letto del Covid Hospital di Civitanova attualmente non disponibili. La gravità della situazione è ancora più evidente se si considera il numero dei ricoverati nelle terapie intensive in rapporto alla popolazione che colloca le Marche al 4° posto dopo Valle d’Aosta, Provincia di Trento e Veneto. Intanto negli ospedali si registra un’altissima tensione, non solo perché si sta gestendo l’emergenza Covid ormai da due anni ma perché l’organico è ridotto a numeri che hanno dell’inverosimile. Sono state nuovamente bloccate le ferie e interi reparti stanno ridimensionando pesantemente la propria attività per destinare il personale alle terapie intensive, si pensi all’attività delle chirurgie fortemente compromessa in quasi tutte le realtà, per non parlare dell’impatto del personale sanitario infettato dal Covid o comunque in quarantena. Caos anche nelle vaccinazioni, dove peraltro le Marche non hanno mai brillato per risultati visto che la percentuale di vaccinati è tra le più basse d’Italia. «Il modello totalmente autoreferenziale utilizzato dall’Assessore Saltamartini e dal Presidente Acquaroli - affermano Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, Segretari di CGIL CISL UIL Marche - mostra tutti i suoi limiti nel fronteggiare le insidie della pandemia in fase di ripresa ma non meno gravi rimangono i ritardi sul superamento di tutte le altre criticità del sistema con particolare attenzione all’integrazione socio-sanitaria, alla prevenzione e alla medicina territoriale.» È ora di mettere fine alla propaganda e di affrontare la situazione seriamente attraverso modalità del tutto diverse da quelle utilizzate nell’ultimo anno.
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07/01/2022 Caterpillar: sit in davanti alla Prefettura di Ancona venerdì 7 gennaio
Le organizzazioni sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uil Uil hanno promosso un sit-in sotto il Palazzo della Prefettura di Ancona in Piazza del Plebiscito venerdi 7 gennaio e sono stati ricevuti dal Prefetto di Ancona per chiedere al Governo di intervenire sulla vertenza Caterpillar. Nel pomeriggio, alle ore 15, al presidio permanente presso i cancelli Caterpillar a Jesi, si è svolta un’assemblea sindacale che riguarda tutti i lavoratori somministrati, con la presenza dei rappresentanti sindacali delle categorie interessate.  
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05/01/2022 Lavoro agile CISL FP Macerata: "Basta esitazioni dei Sindaci"
A seguito delle numerose sospensioni delle attività istituzionali in molti comuni del maceratese dovute all'aumento dei casi di positività al Covid dei dipendenti «come  CISL FP MACERATA, tenendo conto dell'accordo tra Governo e sindacati del 10 marzo 2021 per il  Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale nonchè delle linee guida del Governo per lo smartworking sulle quali il giorno 16 dicembre la Conferenza Unificata Stato Regioni ha trovato l'intesa e che  rappresentano il viatico per  accompagnare e agevolare in modo sostenibile la transizione dal lavoro agile emergenziale (poco più di un lavoro domiciliare forzato dalla pandemia) oltre alle responsabilità dei Sindaci derivanti dall’art. 2087 del codice civile, abbiamo inviato a tutti gli Enti del comparto Funzioni Locali del maceratese un sollecito affinché partecipino proattivamente al nuovo processo di trasformazione della Pubblica amministrazione, essendo esso stesso un chiaro segnale di come il lavoro pubblico possa davvero rappresentare un tassello non marginale e non in controtendenza rispetto alle grandi trasformazioni in atto per ripensare il lavoro nel nostro Paese e quindi in primis l’immediato ritorno allo SMART WORKING emergenziale al fine di evitare pericolosi affollamenti negli uffici Comunali del Territorio» ha sottolineato Alessandro Moretti Responsabile del territorio di Macerata della CISL FP MARCHE .  «Va ricordato che già nel febbraio del 2020 l’Unione Montana dei Monti Azzurri, diede seguito alle richieste della CISL nel disporre l’esecuzione delle prestazioni lavorative di molti dipendenti da remoto.  - precisa e rilancia Moretti -  Sollecitiamo pertanto l’immediata individuazione da parte degli enti di tutte quelle attività smartizzabili che consentano almeno al 50% dei dipendenti, magari in turnazioni settimanali, di svolgere le proprie attività dai domicili, potendo così coniugare sicurezza, prevenzione e tutela dell’economia. » «La nuova disciplina quadro e il passaggio verso la regolazione dello smart working nella contrattazione collettiva, che auspichiamo arrivi  al termine entro il mese di aprile 2022, saranno poi le fondamenta sulle quali le stesse amministrazioni potranno rendersi protagoniste di un percorso di cambiamento del lavoro e dell’economia, tanto auspicato dalla CISL, al quale la nostra organizzazione non si sottrarrà di certo, partecipando ai previsti tavoli di confronto ove verrà invitata e chiededoli ove ciò non dovesse accadere.  - rilancia e conclude  - Ma stiamo già vigilando i casi di contagio che hanno ricominciato a correre tra i dipendenti pubblici e pertanto non esiteremo a denunciare alle competenti autorità, giudiziaria e sanitaria, i casi di inoperosità datoriali nel contribuire ad arginare la pandemia.»
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27/12/2021 Gestione ospedaliera dell'emergenza Covid: i sindacati incontrano il Presidente della Provincia di Pesaro - Urbino
Cgil Cisl e Uil di Pesaro - Urbino, insieme ai rappresentanti delle categorie del pubblico impiego, sono state ricevute questa mattina, lunedì 27 dicembre, dal Presidente della Provincia Dott. Giuseppe Paolini a seguito delle note criticità in cui versano l'Azienda Ospedaliera Marche Nord e l'Area Vasta 1 nella gestione dell'ultima recrudescenza del virus Sars cov-2, con il conseguente aumento dei ricoveri nonchè l'aumento dei carichi di lavoro in capo al personale dipendente costretto a turni di lavoro aggiuntivi senza adeguato riposo psico fisico. A tutt'oggi, i posti letto di terapia intensiva e sub intensiva dedicati al Covid dell'Azienda Ospedaliera Marche Nord rappresentano più del 50% dell'intera degenza regionale, con l'intera struttura residenziale di Galantara dell'Area Vasta 1 riconvertita a degenza di post acuzia covid. A fronte di questo impegno straordinario sempre più crescente, le uniche misure adottate sono state rimodulazioni, accorpamenti e chiusure di reparti e/o servizi finalizzati  principalmente al recupero di personale dipendente a discapito invece di nuovi ingressi dalle vigenti procedure di reclutamento concorsuali. Il Presidente Paolini si è fatto carico delle istanze sindacali rappresentando il suo impegno a convocare immediatamente la conferenza dei sindaci di Area Vasta alla presenza delle organizzazioni sindacali e della Giunta regionale. Nell'incontro odierno le organizzazioni sindacali hanno anche rappresentato tutte le loro preoccupazioni verso la decisione assunta dalla Direzione di Area Vasta 1 di aprire un nuovo reparto Covid all'interno dell'Ospedale di Urbino che, ai sensi delle vigenti disposizioni nonché dall'attuale piano pandemico regionale, è classificato come struttura ospedaliera Covid free. Pur considerando le difficoltà di presa in carico dei pazienti Covid nella rete delle strutture regionali dedicate per effetto della saturazione dei posti letto (come sta avvenendo per Marche Nord), tale scelta organizzativa, oltre a non essere coerente, potrebbe risultare oltremodo pericolosa in quanto tale reparto non è dotato di personale medico dedicato e che necessariamente, per effetto della cronica carenza, deve svolgere la propria prestazione lavorativa anche negli altri reparti ordinari del presidio ospedaliero di Urbino.          Nelle strutture ospedaliere Covid free dovrebbe essere prevista solo l'attivazione di aree filtro al fine di decongestionare gli accessi al Pronto Soccorso e per il tempo strettamente necessario al trasferimento nelle strutture della rete regionale dedicata al Covid. A tutt'oggi, la sensazione delle organizzazioni sindacali è che l'apertura del reparto Covid di Urbino non sia la conseguenza di una gestione contingente emergenziale e temporanea ma una programmazione assistenziale duratura.  La riprova è che, a distanza di una settimana dalla sua attivazione, sono ancora 5 i degenti lì ricoverati. 
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27/12/2021 Progetto CITTADINANZA DIGITALE: a gennaio al via la formazione gratuita per tutti
Dallo smart - working allo SPID passando per la DAD e le video-call così la  pandemia  ha  accelerato la necessità di una digitalizzazione sempre più diffusa tra i cittadini di oggi. E’ in questo contesto che si colloca il “Progetto Cittadinanza Digitale” un percorso formativo gratuito aperto a chi vuole migliorare le proprie competenze digitali, promosso da IAL - Innovazione Apprendimento Lavoro Marche in partenariato con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università Politecnica delle Marche,  la CISL  Marche e la Federazione dei Pensionati della CISL di Ancona. Il corso di formazione digitale aperto a tutti, partirà nel mese di gennaio 2022 e si svolgerà presso le sedi IAL di  Ancona e Falconara.  Previsti sette incontri che verranno replicati in base al numero di iscritti. Il programma prevede  una formazione base sull’utilizzo di  applicazioni per la messaggistica istantanea (es. WhatsApp);  dello SPID e della identità digitale; sull’ uso delle App e dei contatti telematici con la Pubblica Amministrazione; sull’uso dei social media e della posta elettronica. I materiali didattici utilizzati nei corsi sono stati sviluppati, con una ricerca congiunta, dal Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università Politecnica delle Marche. Durante tutto il percorso formativo verranno osservate le misure previste dalla normativa vigente anti-covid.  Per ulteriori informazioni e iscrizioni contattare: IAL Marche 071 5051- 071 2814639 o inviare una email a: info@ialmarche.it
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18/12/2021 Potenza Picena: riparte il taxi sociale di Anteas Macerata e Cisl Fnp
Giovedì 16 dicembre riparte, dopo una brevissima sospensione, il servizio di “Taxi Sociale” a Potenza Picena, promosso da Anteas Macerata in collaborazione con la Cisl Fnp. Il servizio di trasporto sociale è gratuito e rivolto agli utenti ultrasessantacinquenni autosufficienti residenti nel comune di Potenza Picena iscritti alla federazione dei pensionati della Cisl.  Anteas Macerata è presente sul territorio di Potenza Picena da più di 15 anni con tale servizio: la prima convenzione firmata con il Comune risale infatti al 2006.  L’Associazione, con questa attività, vuole rimarcare il proprio impegno sociale a stretto contatto con la Cisl Fnp che da sempre collabora e supporta, sotto varie forme ed aspetti, nello spirito di solidarietà con i più deboli e fragili.  Per avere informazione o prenotare i trasporti è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 12.00 il numero 0733/4075233.
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17/12/2021 Caterpillar: la politica regionale si prenda carico del destino dei lavoratori
Oggi, venerdì 17 dicembre, i lavoratori della Caterpillar riuniti in assemblea davanti ai cancelli dell’azienda hanno incontrato l’Onorevole Alessia Morani e i Consiglieri Regionali Antonio Mastrovincenzo e Maurizio Mangialardi con i quali è stato avviato un confronto diretto al fine di risolvere la delicata vertenza apertasi la settimana scorsa. «Come Fim Cisl Marche ribadiamo che, oltre alla richiesta ministeriale già fatta da Fim - Fiom - Uilm Nazionali, è di fondamentale importanza il ritiro della procedura di mobilità ed il congelamento della stessa» dichiarano Mauro Masci, Segretario Generale della Fim Cisl Marche, e Luigi Imperiale, operatore Fim Cisl Marche. In vista dell’incontro congiunto previsto in Regione per martedì 21 dicembre, chiediamo al governo regionale di non tentennare di fronte a questo ennesimo scempio di una multinazionale, che ti comunica di voler chiudere e licenziare e il giorno dopo ti augura buon Natale con tanto di regali. I lavoratori non sono numeri da cancellare, ma persone con famiglie e dignità.  
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17/12/2021 Piero Francia rieletto al vertice della Femca Cisl Marche
Piero Francia è stato riconfermato alla guida della Femca Cisl Marche al termine del VI Congresso del sindacato dei lavoratori dei settori chimica, energia e moda che si è svolto oggi, venerdì 17 dicembre, a Civitanova Marche. Ai lavori hanno partecipato il segretario generale della Femca Cisl Nazionale, Nora Garofalo, il segretario nazionale della Femca Cisl Sebastiano Tripoli, il segretario generale della Cisl Marche Sauro Rossi e il segretario regionale della Cisl Marche Marco Ferracuti.  Ad affiancare Francia alla guida della Femca Cisl Marche saranno Maria Grazia Santini, Angelo Paolucci, Giuliano Caracini e Francesco Interlenghi, eletti Segretari Regionali.  Francia ha aperto i lavori ricordando il dramma delle morti sul lavoro e lo scandalo dei licenziamenti indiscriminati, per poi focalizzare l’analisi sugli obiettivi del sindacato: «Vogliamo incidere di più sulle politiche regionali a sostegno del sistema manifatturiero e rafforzare le sinergie nell'azione di rappresentanza dei lavoratori. Il nostro auspicio maggiore è l'unità sindacale».  La Segretaria Generale nazionale, Nora Garofalo, è intervenuto nel corso dei lavori sottolineando il ruolo del sindacato nel corso della pandemia: «L’emergere del Covid è stato un momento drammatico in cui noi abbiamo saputo garantire che i luoghi di lavoro non chiudessero. Siamo stati un riferimento fondamentale nelle aziende e nei territori, anche se la politica ha provato a tagliarci fuori dalle scelte. La Femca è uno spazio di sperimentazione: stiamo costruendo una rete di delegati e RLS per dare il nostro supporto organizzativo a chi ci rappresenta nei luoghi di lavoro e dare ancora più valore alla nostra presenza nel confronto sindacale. Dobbiamo continuare ad essere protagonisti nelle scelte per permettere al nostro Paese e ai nostri territori di cambiare passo».
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16/12/2021 Mauro Masci è il nuovo Segretario Generale della Fim Cisl Marche
Mauro Masci è stato eletto segretario generale della Fim Cisl Marche al termine dell’XI Congresso regionale del sindacato dei metalmeccanici che si è svolto oggi, giovedì 16 dicembre, a Pesaro. Ai lavori hanno partecipato il segretario nazionale della Fim Cisl, Roberto Benaglia, e il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi.  Masci prende il posto di Leonardo Bartolucci, giunto al termine del proprio mandato, e sarà affiancato in segreteria da Romina Rossi e Giampiero Santoni, riconfermati Segretari Regionali.  «Una responsabilità che raccolgo con onore. Insieme a questa splendida squadra di delegate, delegati ed operatori riusciremo ad affrontare le sfide del cambiamento per rappresentare al meglio i lavoratori - dichiara il nuovo Segretario Generale -. La Fim Marche continuerà il lavoro fatto finora. Il dialogo e il confronto saranno la nostra strada. Il nostro primo pensiero va ai lavoratori della Caterpillar, che non lasceremo soli».  Il Segretario Generale nazionale, Roberto Benaglia, è intervenuto nel corso dei lavori congressuali ripercorrendo la situazione del settore metalmeccanico: «Siamo l’epicentro delle dinamiche che stanno interessando il mondo del lavoro: dobbiamo essere in grado di anticipare le politiche per far sì che la transizione ecologica ed ambientale sia socialmente sostenibile. Dobbiamo farci trovare pronti per trasformare paura e malessere in proposta e risposta. Dobbiamo evitare che con le transizioni in atto crescano le disuguaglianze. Sul piano sindacale dobbiamo innovare e fare un salto di qualità per rendere il lavoro più giusto».  «Dopo la conclusione positiva delle vicende di Elica ed Enedo, il nostro stato d’animo è cambiato in seguito alla cattiva notizia dell’annunciata chiusura di Caterpillar - afferma Leonardo Bartolucci, Segretario uscente, ricordando le principali vertenze del 2021 nelle Marche -. Siamo costernati, ma decisi a trovare le migliori risposte possibili per le 260 famiglie dei dipendenti e per altrettante dell’indotto, perché il nostro territorio non debba subire l’ennesimo scippo del lavoro».  «La Fim Cisl Marche vuole continuare la sua crescita organizzativa e di rappresentanza – conclude Bartolucci – ponendo al centro l’incremento della qualificazione della sua attività di contrattazione nel territorio, legandola principalmente ai temi della formazione professionale e sindacale, valorizzando il nuovo inquadramento contrattuale perché le competenze dei lavoratori siano sempre più riconosciute nei luoghi di lavoro».
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15/12/2021 Sicurezza nei luoghi di lavoro: da Inail e Co.Co.Pro. Inail Pesaro - Urbino un appello per rilanciare la prevenzione
«In questi difficili tempi ancora dolenti per la pandemia tuttora in corso, vogliamo ribadire l’importanza del diffondere la cultura della prevenzione e far comprendere che la sicurezza va vissuta come un fattore di crescita personale» dichiarano Edoardo Antuono, Direttore dell’INAIL di Pesaro - Urbino, e Danilo Santini, Segretario Generale Fai Cisl Marche e Presidente del Co.Co.Pro. INAIL Pesaro Urbino. Dare una voce, un nome, un volto alle storie che si celano dietro il dato infortunistico, può diventare per tutti, anche per i giovanissimi, un’occasione di riflessione. Salute, rischio, sicurezza, protezione, sono concetti a volte lontani dall’esperienza, ma che andrebbero assimilati sin da giovani per poi maturare consapevolmente in età adulta. «È necessario – proseguono Antuono e Santini - intervenire trasversalmente sulle generazioni per incidere significativamente sulla società del domani e porre le basi per la costruzione di un mondo del lavoro sempre più attento alla sicurezza».  «Le statistiche dimostrano – commentano Antuono e Santini - che si stanno attenuando gli effetti della pandemia sull’andamento infortunistico. Se, infatti, nel 2020 l’emergenza sanitaria ha comportato la riduzione dell’esposizione a rischio per gli eventi “tradizionali” e in itinere, a causa delle chiusure forzate e poi del rallentamento di molte attività produttive, del ricorso al lavoro agile con le conseguenti limitazioni alla circolazione stradale, facendo registrare l’emersione degli infortuni da covid 19, adesso assistiamo ad una drammatica recrudescenza degli infortuni e delle morti sul lavoro “ordinari”». Significativa è anche la ripresa degli incidenti in itinere a conferma del “rischio strada”: in particolare, i decessi avvenuti nel tragitto di andata e ritorno tra l'abitazione e il luogo di lavoro. Le nuove sfide nella gestione della sicurezza vanno affrontate responsabilmente. Va migliorata e resa efficace la valutazione dei rischi in modo che le azioni di prevenzione siano idonee e specifiche; la formazione deve essere percepita come un percorso educativo nell’ottica del miglioramento delle competenze dei lavoratori affinché questi siano in grado di fronteggiare i pericoli, di usare correttamente le attrezzature di lavoro, di assumere piena consapevolezza delle mansioni nell’ambito del processo produttivo. L’Inail potrà a riguardo rivestire un ruolo centrale nella compiuta ripresa delle attività produttive che deve necessariamente avvenire in accordo con le ragioni di tutela della sicurezza e della dignità umana. «Il bilancio infortunistico ci fa comprendere che non si fa ancora abbastanza – sottolineano Direttore e Presidente –. Non è sufficiente indignarsi ma occorre agire. Le norme ci sono e vanno rispettate. È necessario un impegno forte e deciso di tutti per realizzare un vero e proprio ‘patto per la sicurezza’ tra istituzioni e parti sociali e datoriali». Coinvolgere gli attori del sistema nazionale di prevenzione, rafforzare i controlli, promuovere una maggiore sensibilizzazione di lavoratori e imprese, potenziare la formazione e l’informazione per costruire una cultura della sicurezza, a partire dal mondo della scuola, dare sostegno economico alle aziende: «sono tutte azioni – concludono Antuono e Santini - da perseguire con determinazione affinché ogni attore istituzionale coinvolto sia pronto a fare la sua parte».
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14/12/2021 VI Congresso regionale Femca Cisl Marche
Venerdì 17 dicembre, alle ore 9.00, si aprirà il VI Congresso regionale della Femca Cisl Marche che rinnoverà le cariche del sindacato regionale dei settori chimica, energia e moda. Ai lavori, che si terranno presso l’Hotel Cosmopolitan (Via De Gasperi 2) di Civitanova Marche, parteciperanno la Segretaria Generale della Femca Cisl Nazionale, Nora Garofalo, il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, e il Segretario Regionale della Cisl Marche, Marco Ferracuti. L’evento, che si svolgerà nel rispetto della normativa anti-Covid, vedrà la presenza di 86 delegati in rappresentanza degli oltre 6400 iscritti della Femca Cisl nella nostra regione.  
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13/12/2021 “Insieme nel cambiamento guardando al futuro” XI Congresso regionale della Fim Cisl Marche
Giovedì 16 dicembre, alle ore 9.00, si aprirà il XI Congresso regionale della Fim Cisl Marche che rinnoverà le cariche del sindacato regionale dei metalmeccanici. Ai lavori, che si terranno presso l’Hotel Baia Flaminia (Via Parigi 8) di Pesaro, parteciperanno il Segretario Generale della Fim Cisl Nazionale, Roberto Benaglia, e il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi. L’evento, che si svolgerà nel rispetto della normativa anti-Covid, vedrà la presenza di 117 delegati in rappresentanza degli oltre 7200 iscritti della Fim Cisl nella nostra regione.  
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10/12/2021 Caterpillar: inaccettabile la chiusura annunciata
A fronte dell’annuncio della cessazione di attività del sito produttivo di Jesi, le organizzazioni sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, insieme alla RSU di sito, ritengono assolutamente inaccettabile quanto comunicato oggi dalla Direzione aziendale. Chiudere lo stabilimento di Jesi non può essere la soluzione a problematiche che riteniamo incomprensibili. Attualmente, la Caterpillar lavora a pieno regime su tre turni anche con richiesta di straordinari e non ha problemi finanziari, con bilanci in utile. In azienda lavorano circa 260 dipendenti, di cui 60 interinali, e un numero rilevante di lavoratori nelle ditte collegate all’indotto. Negli ultimi incontri si era parlato di un aumento dei volumi con la possibilità di assunzioni e stabilizzazioni. La situazione sopra descritta non lasciava presagire una decisione così estrema e traumatica con pesanti ricadute su un territorio già gravemente colpito da altre crisi. Sindacati e RSU hanno immediatamente proclamato lo stato di agitazione con presidio in sciopero del sito produttivo. Lunedì 13 dicembre si svolgerà una assemblea sindacale dove, insieme ai lavoratori, decideremo le prossime iniziative da mettere in atto per la difesa del sito produttivo jesino. È fondamentale che le istituzioni territoriali si attivino immediatamente per sostenere l’azione sindacale e dei lavoratori, aprendo dei tavoli bilaterali in modo da forzare l’azienda nel recedere da questa scellerata decisione. 
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02/12/2021 Fano: servono nuove politiche fiscale per sostenere famiglie e fasce deboli
La Cisl di Fano esprime sorpresa dopo la replica del Comune di Fano e di Aset sul tema tariffe e Irpef. Insieme alla categoria dei pensionati, avevamo sollevato il problema della tariffa dell’acqua  e della Tari unitamente alla questione dell’Irpef comunale.  A Fano, il costo dell’acqua è il più alto della regione Marche, non solo per il meccanismo delle fasce, ma anche per il costo al metro cubo. Forse  Aset, che a spiegazione della sua tariffa adduce gli investimenti fatti per il ciclo dell’acqua (ricordiamo che in bolletta si pagano il servizio acquedotto, fognatura e depurazione) non ha bene confrontato la sua tariffa con quella degli altri gestori. Prendiamo per esempio la fascia agevolata: Fano costo al mc. 0,90773529 Pesaro costo al mc. 0,877331 Ancona costo al mc. 0,7468 Macerata  costo al mc. 0,658964 Ascoli Piceno costo al mc. 0,724589 Da questa comparazione (la differenza è presente in tutte le altre fasce ) è evidente che l’acqua fanese è la più cara della regione Marche.  Chiediamo al sindaco di illustrare quali sono i motivi di questa tariffa così alta e di avviare subito un confronto con le organizzazioni sindacali e con le associazioni dei consumatori per la riduzione immediata della tariffa  Lo stesso ragionamento vale per la Tari, la tariffa dei rifiuti, che sta diventando veramente pesante per le tasche dei cittadini fanesi.  Se è pur vero l’adeguamento alla delibera Arera (+ 2,7%), che peraltro alcuni Comuni per la loro gestione virtuosa sono riusciti ad evitare, il sindaco e la Giunta devono assolutamente intervenire per la riduzione significativa della Tari,  innovando il sistema della raccolta dei rifiuti, a partire dal sostegno al biodigestore unico provinciale e da un sistema di raccolta che premi veramente le famiglie che fanno la differenziata. Non è più sostenibile che gli utili di Aset  vengano utilizzati per finanziare il bilancio del Comune. La tariffa deve coprire il costo del servizio e non finanziare il bilancio del Comuni.  Occorre  quindi ridurre permanentemente le tariffe e abbandonare la logica delle risorse distribuite con bando pubblico, perché l’esperienza del bando chiuso ad agosto dimostra che questo strumento non raggiunge la popolazione: su 500.000 euro destinati alle famiglie, solo 90.000 sono stati richiesti dai cittadini.  Per quanto riguarda l'aliquota Irpef comunale, non si confondano le risorse destinate tramite i ristori del Governo centrale e le risorse del Comune di Fano con la pressione fiscale. È dal 2017 che chiediamo al sindaco la riduzione dell‘Irpef (che, ad oggi, prevede un'aliquota unica allo 0.8 %, mentre a Pesaro, ad esempio, l'aliquota è modulata con fascia di esenzione) per i ceti medio-bassi. Ricordiamo che a Fano ci sono 45.948 persone che hanno un reddito, di cui 25.236 hanno reddito da lavoro dipendente ed autonomo mentre 16.151 sono pensionati. I pensionati hanno una pensione media di 897 euro e ci sono 3444 cittadini fanesi che vivono solo con una pensione di invalidità per un importo medio di 444 euro. Coloro che hanno  un reddito fino a 10.000 euro sono 11.949, con un reddito medio annuo di 4634 euro che corrispondono a 387 euro di reddito mensile.  A questi  si aggiungono 6162 cittadini che hanno un reddito  tra 10.000 e 15.000 euro che arrivano un reddito medio mensile di 1000 euro. Un'aliquota unica allo 0,8% non corrisponde a criteri di equità sociale e fiscale. Chiediamo a questa giunta, sin dai prossimi giorni, di avviare una nuova fase di confronto con le organizzazioni sindacali, il terzo settore, l’Alleanza provinciale della povertà e  le associazioni datoriali  per  una nuova politica fiscale e tariffaria a sostegno dei redditi bassi. È urgente uscire dalla logica del contributo a bando: occorre invece ridurre strutturalmente il prelievo fiscale e tariffario implementando contestualmente, come previsto dalla legge 328 del 2000, politiche strutturali condivise, di contrasto alla povertà e all’emarginazione sociale. Quella attuale è una situazione drammatica che necessità di forte risposte di sostegno.  Ecco il motivo per cui riteniamo che queste risorse devono essere indirizzate per sostenere il pagamento della Tari: per un nucleo di tre persone con un'appartamento di 80/90 metri quadrati, essa incide nel bilancio familiare per 400 euro all'anno. «Ci sarebbe piaciuto avere un dialogo e una condivisione sulla destinazione delle risorse per le famiglie, individuando meccanismi che in automatico permettessero di ridurre i costi delle tariffe - dichiara Giovanni Giovanelli, Responsabile Cisl Fano -. Ricordiamo che, in questo particolare frangente, si inseriscono anche gli aumenti dei beni di prima necessità e di acqua, luce e gas. Nei prossimi giorni, insieme alla federazione dei pensionati, avvieremo una fase di informazione sulle scelte fatte da questa Giunta che non interviene a sostegno dei lavoratori e dei pensionati ma che decide di seguire altre logiche, da non non condivise nè condivisibili».  
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30/11/2021 Fermo pesca 2022 Fai Cisl Marche : " Proposta inaccettabile a rischio il futuro dei pescatori marchigiani”
  «Siamo molto preoccupati per quanto si sta delineando al tavolo permanente di consultazione della pesca e acquacoltura istituito presso il MIPAAF in merito alla proposta del fermo pesca per l’anno 2022. - afferma il Segretario Generale della Fai Cisl Marche, Danilo Santini -  La forte preoccupazione per altro rischia di non essere più sufficiente a denunciare lo stato di continua incertezza per il futuro dei pescatori marchigiani.»   Per Fai Cisl Marche è inaccettabile«, nel merito e nel metodo, l’ipotesi di ulteriore ridimensionamento delle giornate di lavoro in mare. Il merito è rappresentato dalla necessità, così giustificano il Ministero e l’Europa, di rendere sostenibile la continuità degli stock ittici. «Come sindacato di categoria vogliamo risposte per la sostenibilità dei redditi dei lavoratori, per la continuità del lavoro dei pescatori.  Ci spieghino come  si può dare certezza di lavoro e reddito dignitoso ipotizzando un plafond di giornate di pesca da 67 giornate annue (sfogliare e rapidi) a 109 giornate annue  (strascico demersali).  - continua Santini  - Vogliamo risposte rispetto a come si possa garantire un reddito annuo sufficiente per le famiglie dei pescatori con una attività svolta appena per un terzo delle giornate lavorabili in un anno. Per la Fai Cisl Marche questa situazione è inaccettabile, questa assurda proposta azzera la pesca.  Condividiamo e sosteniamo il no all’ipotesi di riduzione delle giornate di pesca per il 2022 arrivato dal vicepresidente e assessore regionale Mirco Carloni.» «Per altro le decisioni della commissione europea a Bruxelles sono state prese sulla base di indicazioni da parte della CGPM (Commissione generale della pesca nel Mediterraneo) senza coinvolgimento degli stakeholder e del parlamento stesso e soprattutto su dati scientifici rilevati nel 2019 senza considerare la forte riduzione di pesca del 2020 e 2021 determinate da riduzioni imposte da Bruxelles e dalla pandemia. - precisa e conclude il Segretario Generale - Sono da oltre 10 anni che come Fai Cisl denunciamo  la necessità di avere come obiettivo, oltre che alla sostenibilità ambientale, anche quello sociale ed economica e sono anni che chiediamo un ammortizzatore sociale strutturale (Cisoa) che finalmente il Governo ha recepito ( anche se non in maniera esaustiva) ma che rischia di essere ininfluente se permangono  queste premesse per il fermo 2022 e anni futuri nel momento in cui i pescatori rinunceranno a svolgere tale attività perché non più competitiva.»      
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29/11/2021 Settore moda: giuste tutele per un sistema strategico delle Marche
   Il “sistema moda” marchigiano conta circa 2.500 imprese, artigiane e industriali, con 32mila lavoratori e lavoratrici dipendenti. Oltre la metà del settore è rappresentata dal calzaturiero che, da solo, vale il 15% di tutto il manifatturiero regionale. Tessile, abbigliamento, calzature: settori fondamentali per l’economia della nostra regione e che più di altri hanno subito gli effetti della crisi pandemica. «Per questo - sottolineano le Segreterie regionale conferdarli e di categoria di Cgil Cisl Uil -  abbiamo valutato positivamente le misure di sostegno al reddito destinate specificatamente a questo settore (17 settimane di Cassa Covid nel dl 73 e ulteriori 9 settimane nel dl 146 decreto fiscale  con conseguente proroga del Blocco dei Licenziamenti). I dati INPS confermano 14,5 milioni di ore di Cig autorizzate nel sistema moda regionale nei primi 9 mesi del 2021, addirittura superiori a quelle autorizzate in tutto il 2020 (12,9 milioni) ed equivalenti al mancato lavoro di oltre 10 mila lavoratori a tempo pieno. Gli strumenti sulla carta quindi ci sono e sono importanti… ma le risorse?» «Il pagamento della Cassa Integrazione del primo decreto era rimasto fermo per esaurimento dei fondi disponibili, sin quando a fine ottobre si è reso disponibile il rifinanziamento operato dal decreto fiscale. Ma anche questo rifinanziamento si è esaurito, e attualmente le domande, 2000 in tutto il territorio nazionale, sono nuovamente bloccate. - affermano i sindacati - Non dubitiamo che le risorse necessarie saranno stanziate e disponibili per la copertura di tutte le richieste presentate, ma i lavoratori hanno bisogno di certezze.» «Chiediamo quindi urgentemente all’Inps regionale di comunicare la quantità delle domande ad oggi sospese, quante aziende e quanti lavoratori e lavoratrici sono coinvolti da questo ritardo,  e alla Regione Marche di intervenire verso il Ministero per sbloccare al più presto le risorse necessarie.- rilanciano e concludono  le Segreterie regionale conferdarli e di categoria di Cgil Cisl Uil -  Tempi certi per l’indennità di cassa integrazione di tanti lavoratori e tante lavoratrici e investimenti per rilanciare un settore così importante per lo sviluppo economico e sociale del territorio.»          
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29/11/2021 Tim: presidio regionale dei dipendenti il 29 novembre ad Ancona per tutelare un’infrastruttura strategica
La digitalizzazione del Paese passa attraverso la creazione di una infrastruttura di rete che assicuri il "diritto ad una connettività" a banda ultralarga efficiente, capillare e stabile. Nelle classifiche europee di digitalizzazione, l'Italia resta stabilmente nel fondo e non si può seriamente pensare di superare questo gap e quello fra aree del paese, delegandolo ad una fallimentare competizione fra Reti parallele senza una visione complessiva. Sarebbe uno sperpero di risorse, ridurrebbe il valore dell'infrastruttura stessa e non darebbe certezza di uno sviluppo equilibrato e completo della connettività. Le conseguenze per il Paese sarebbero negative in termini di efficacia dell'azione infrastrutturale e destabilizzanti sotto il profilo occupazionale. Per fare una Rete digitale efficiente ci vogliono capitali, un'organizzazione complessiva, investimenti tecnologici e umani, professionalità elevate e la possibilità di protrarle nel tempo per la manutenzione e il continuo aggiornamento. Non si può ridurre tutto alla "sola connessione". Ci vuole un sistema di telecomunicazioni moderno e all'avanguardia, ed un soggetto trainante in Italia e nel mercato europeo.  Abbiamo sempre pensato che il memorandum di intesa dell'agosto 2020 tra TIM e Cassa Depositi e Prestiti finalizzato ad un più ampio progetto di rete unica nazionale fosse la strada corretta da perseguire. Ad oggi questa strada sembra essersi interrotta. Da un lato non siamo stati convocati dal governo, nonostante i solleciti, dall'altro l'idea che un tema così strategico come quello della rete non può esser derubricato ad un gruppo di lavoro governativo e di esperti. La Rete è la condizione abilitante per il rilancio economico del Paese e diventerà sempre più fattore fondamentale di accesso al pluralismo delle informazioni e possibilità di sviluppo. Garanzia di pluralità democratica e di non discriminazione. Non può essere derubricata a mera questione di competizione economica tra privati se vogliamo veramente garantire dignità e diritti al lavoro e ai cittadini di questo Paese. In questi ultimi giorni le fibrillazioni societarie su Telecom Italia rischiano di far precipitare la situazione. L'interesse manifestato da parte di un noto fondo d'investimento internazionale per l'intero Gruppo impone il tema della tenuta finanziaria e dell'operatività del Gruppo stesso rischiando di minare la capacità d'investimento e di realizzazione industriale della rete stessa, con evidenti ripercussioni occupazionali. Per tali ragioni il sindacato unitario ed una delegazione delle lavoratrici e dei lavoratori TIM, ha partecipato al presidio convocato delle organizzazioni sindacali regionali per il giorno 29 novembre 2021 dalle ore 9.30 alle 11.30 in P.zza del Plebiscito ad Ancona. Contemporaneamente le organizzazioni sindacali hanno chiesto alle istituzioni regionali un incontro urgente per prendere posizione a tutela delle infrastrutture strategiche della Regione e dei livelli occupazionali del settore.
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26/11/2021 La Fnp Cisl di Fano a Congresso
Lunedì 29 novembre a partire dalle ore 9,30 a Sant’Ippolito si svolgerà  il 3 Congresso della RLS FNP Pensionati di Fano un appuntamento importante per i pensionati della Cisl di Fano, la Federazione che comprende la Vallata del  Cesano e del Metauro e conta sul territorio 9500 iscritti.  Durante i lavori del Congresso saranno eletti i nuovi Responsabili territoriali del sindacato dei pensionati e il  Direttivo «che avranno il compito di confrontarsi con le istituzioni e gli Ambiti Sociali Territoriali per affrontare  questa situazione difficile e delicata per i pensionati  e cercare di ridurre le tariffe, le utenze e l’irpef comunale. Visto che  le utenze, i carburanti  e la ripresa dell’inflazione  stanno erodendo le pensioni, tenendo in considerazione che la media delle pensioni nel nostro territorio è di 819 euro - sottolinea il Responsabile  della Fnp Cisl di Fano  Rovinelli Luciano   -  Allo stesso tempo è necessario il confronto costante a tutti i livelli sulla non autosufficienza, sull’emergenza Covid. In una regione così anziana come le Marche dobbiamo mettere bene a fuoco il modello sociosanitario di cui abbiamo bisogno, gli ospedali sono importanti ma dobbiamo essere consapevoli che le persone anziane con patologie croniche hanno  bisogno di assistenza per anni.  In questi casi - conclude Rovinelli - serve  una rete di servizi socio –sanitari diffusi sul territorio vicini ai cittadini,  capace  di garantire la presa in carico delle persone e il sostegno alle loro famiglie. IL PNRR dà una indicazione chiara in merito puntando con decisione sull’assistenza domiciliare, sulle case della salute e sulle case di Comunità.»
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25/11/2021 Formazione e lavoro le leve per l’integrazione dei migranti Seminario IntegrAction ad Ancona
 Un’azione integrata per favorire l’inclusione sociale ed economica dei rifugiati, richiedenti asilo e dei migranti nei paesi d’accoglienza -  è lo scopo del Progetto IntegrAction che vede Anolf Marche ODV capofila del progetto europeo in collaborazione con KMOP e IED in Grecia, Learnmera in Finlandia e Job4Refugees in Germania – al centro del Seminario “Verso l’inclusione socio-linguistica e lavorativa della popolazione migrante” che si è svolto ad Ancona giovedì 25 Novembre 2021 presso la sala Boxe della Mole Vanvitelliana. Durante i lavori sono stati presentati i primi risultati del progetto a cui seguiranno due TALK  TEMATICI con i principali rappresentanti delle istituzioni, del settore istruzione, della imprenditorialità e della finanza, nonché con realtà del terzo settore impegnate nel processo di integrazione. Un breve spazio di STORYTELLING è stato riservato all’ascolto di alcune buone prassi di imprenditori migranti della zona.  Tra le varie azioni per contribuire al processo di integrazione dei cittadini stranieri, Anolf Marche e gli altri partners hanno stabilito come obiettivi specifici il miglioramento della conoscenza linguistica di migranti e rifugiati e il rafforzamento delle loro abilità professionali finalizzate all’inserimento lavorativo.  Un quadro più preciso arriva dai dati raccolti dall’Anolf Marche: gli studenti stranieri nelle Marche sono 24.452, pari all’11,5% degli iscritti, di cui il 64,1% (15.665) risultano essere nati in Italia. La provincia di Macerata registra l’incidenza maggiore di stranieri iscritti (12,8%), quella di Ancona il primato in termini assoluti (7.666).  Il 41% degli studenti stranieri iscritti alla scuole secondarie ha scelto l’indirizzo professionale, il 31,2% l’indirizzo tecnico e il 27,8% si è iscritto ai licei.  Sul fronte del lavoro autonomo sono 16.476 le imprese condotte da immigrati, con una incidenza del 9,9% sul totale delle aziende regionali. Tra gli imprenditori stranieri il comparto prevalente è quello del commercio (33,6%), che registra il dato più alto nella Provincia di Macerata (36,3%).
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25/11/2021 Arriva la stabilizzazione dei precari del sisma piena soddisfazione di Cgil Fp e Cisl Fp Marche
«Dopo reiterate istanze rivolte al Governo, alle Regioni interessate, al Commissario per la ricostruzione, alla politica tutta, ed a seguire le manifestazioni sindacali per chiedere tra le altre cose il superamento del precariato nel Pubblico Impiego, di cui l’ ultima sabato scorso in P.zza Pertini ad Ancona,  finalmente è stato “bollinato” dalla Corte dei Conti con il n. 2835 il DPCM 9 ottobre 2021 di ripartizione risorse statali per incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato personale enti crateri sismici di cui al comma 3-bis dell'art. 57 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126 finalizzato al concorso agli oneri derivanti dalle assunzioni a tempo indeterminato presso le regioni, gli enti locali, ivi comprese le unioni dei comuni ricompresi nei crateri dei sismi del 2002, del 2009, del 2012 e del 2016, nonché gli Enti parco nazionali autorizzati alle assunzioni di personale a tempo determinato ai sensi dell'articolo 3, comma 1, ultimo periodo, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229. - scrivono in una nota Matteo Pintucci Fp Cgil Marche e  Luca Talevi Cisl Fp Marche -  La Fp Cgil e Cisl Fp Marche esprimono piena soddisfazione per questo traguardo raggiunto grazie alla propria tenacia ed a quella dei propri RSU negli enti grazie ai quali 499 lavoratrici e lavoratori potranno vedere stabilizzato il proprio rapporto di lavoro. Tuttavia il lavoro proseguirà incessante in ogni ente per ottenere una rapida e formale conclusione del processo non oltre il 31 dicembre 2021 e continuare a tutelare coloro i quali seppure impegnati nelle pratiche per la ricostruzione post-sisma non saranno inclusi dal decreto medesimo.»
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25/11/2021 Andreucci Paolo è il nuovo Responsabile dei Pensionati Cisl di Ancona
Andreucci Paolo è il nuovo Responsabile della Rappresentanza Locale Sindacale di Ancona, una delle 8 articolazioni territoriali della Federazione dei Pensionati Cisl delle Marche. Eletto dal  Consiglio Direttivo della RLS a conclusione del III Congresso territoriale Fnp Cisl Ancona che si è svolto nei giorni scorsi. La nuova Rappresentanza Locale Sindacale copre un territorio di quasi 259.000 abitanti, residenti in 15 Comuni Marchigiani. Gli iscritti alla Federazione dei Pensionati Cisl Marche in questa RLS sono 10063 ; il rapporto tra iscritti e pensionati è di circa il 16.00%.  Il neo Segretario del sindacato dei pensionati di Ancona, Andreucci Paolo, sarà affiancato da Lucarelli Maria Rosaria e Donato Massimo.   «Il nostro impegno per i prossimi quattro anni di mandato – afferma la Segreteria RLS di Ancona composta da Andreani, Lucarelli e Donato  – sarà quello di rendere la FNP, il sindacato dei pensionati della Cisl,  un punto di riferimento sempre più forte per tutto il territorio anconetano. Per questo, la nostra priorità è quella di lavorare per tenere rapporti costanti con i nostri iscritti.  Un’informazione mirata relativa alle attività dedicate ai pensionati ma soprattutto un ascolto attento ai loro bisogni, saranno al centro della nostro impegno sindacale quotidiano. D’altro canto continueremo a confrontarci con le istituzioni locali, Comuni, Ambiti Sociali, Distretti Sanitari ecc., per affrontare insieme le problematiche delle famiglie e delle persone, specie quelle più in difficoltà, in un’ottica di coesione di genere e di generazioni, e quindi con un’attenzione particolare non solo agli anziani fragili, ma anche alle donne e ai giovani.»
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24/11/2021 26 novembre sciopero lavoratori Aeroporto delle Marche Sindacati: “Serve un intervento forte della Regione “
Sono state notificate ai lavoratori dell'Ancona International Airport (A.I.A.) le lettere di licenziamento,  dopo che il sindacato aveva chiesto di proseguire con le sospensioni dal lavoro utilizzando tutti gli ammortizzatori sociali a disposizione secondo le dotazioni attuali e vista la politica di sostegno governativa per un settore, quello passeggeri in forte crisi, per la pandemia che per  gli osservatori internazionali  si riprenderà entro il 2025. Nel 2020, i sindacati  avevano condiviso,  presso la Regione, la conclusione della procedura di mobilità per il personale in eccedenza che,  attraverso l’accordo, era stato numericamente circoscritto prevedendo misure diversificate come   incentivazione all’esodo, ricollocazioni e via dicendo. Purtroppo, nei giorni scorsi, A.I.A. ha iniziato a notificare altre lettere di licenziamento, oltrepassando i limiti stabiliti dagli accordi sindacali esistenti. Dunque, l’appello del sindacato è caduto nel vuoto. Le 4 ore di sciopero dei sindacati proclamate per  venerdì 26 novembre e il sit-in dalle 11,30 alle 13,00 sotto la sede della Regione, devono servire a scuotere la politica regionale, troppo debole e ancora troppo avvolta nel torpore di un lungo ed inspiegabile sonno. La Regione Marche è sì il socio di minoranza ma anche il proprietario dell’ infrastruttura, é l’istituzione che rappresenta il Governo del territorio regionale: un interlocutore che non può essere snobbato. Il sindacato ritiene che la Regione non può concedere al fondo inglese di agire indisturbato dopo che lo stesso ente ha comunque continuato a investire con risorse pubbliche sullo sviluppo del trasporto aereo: come dire che il pubblico investe in una azienda che fa licenziamenti, nonostante i fondi pubblici. Ricordiamo infatti che in totale saranno 13 i milioni che la collettività marchigiana investe per lo sviluppo del turismo nella regione. Per questo motivo, il sindacato si rivolge direttamente al Presidente Acquaroli, che ha le deleghe al porto, aeroporto ed interporto, per chiedere se la politica tanto sbandierata sull'intermodalità, sui collegamenti della nostra regione si faccia soprattutto sulle aspettative dei lavoratori con i licenziamenti e la precarizzazione dei posti di lavoro e non sul rilancio del settore aereo che non può essere svincolata dal mantenimento di una occupazione di elevata professionalità. I sindacati,  a seguito della scadenza del blocco dei licenziamenti, si erano incontrati con la Regione Marche ed avevano chiesto di proseguire con gli ammortizzatori sociali per evitare i licenziamenti che sono stati oggetto di una procedura di mobilità conclusa. L'assessore al Lavoro ha ammesso di non essere riuscito a convincere il socio di maggioranza. Allora il sindacato si chiede: quale ruolo vuole svolgere la Regione sul proprio territorio, di suddito oppure di decisore di pari dignità con il socio di maggioranza? Riteniamo che la Regione deve pretendere di più dal gestore di una infrastruttura pubblica come lo scalo dorico  dove, oltre allo sviluppo del traffico passeggeri e del cargo, è al centro dell’interesse del gruppo Amazon. Ieri, è partita  la richiesta di incontro al Presidente Acquaroli per chiedere il rispetto degli impegni che la Regione si era assunta nei confronti delle maestranze dell’ ex Aerdorica (politiche attive del lavoro per la ricollocazione futura) e per capire  lo sviluppo del trasporto aereo nella nostra regione.
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23/11/2021 25 novembre 2021: Cgil Cisl Uil Marche insieme contro la violenza contro le donne
25 novembre: Giornata internazionale contro la violenza contro le donne. Non è una celebrazione né una ricorrenza, soprattutto in questi momenti difficili in cui sono da evitare più che mai formule retoriche mentre occorrono parole forti di concretezza per confermare la necessità di un impegno comune per la difesa della libertà, dei diritti, della parità, combattendo ogni rischio di arretramento culturale.  Un appuntamento importante, considerando le proporzioni in aumento del fenomeno alla luce degli ultimi dati nazionali: nel 2021 sono state 103 le donne vittime di femminicidio, 87 delle quali sono state assassinate in ambito familiare-affettivo, 60 di loro per mano del partner o ex partner con un aumento del 2% rispetto allo scorso anno. Ad esse vanno aggiunte le tante vittime di violenza sessuale e delle altre forme di violenza: dallo stalking, alle molestie verbali a quelle fisiche, fino alla denigrazione continua e il ricatto affettivo ed economico che genera dipendenze ed esclusioni.  Secondo Daniela Barbaresi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, Segretarie regionali di CGIL, CISL, UIL, «sono tante le azioni e i provvedimenti anche normativi, come il reddito di libertà, che vanno nella giusta direzione di contrastare la violenza contro le donne ma i numeri, nella loro drammaticità, ci dicono che bisogna fare di più. Peraltro, l’emergenza sanitaria ed economica, ha aggravato le diseguaglianze e le discriminazioni di genere, mentre l’isolamento sociale ha esacerbato o innescato situazioni di violenza». Nel 2020 sono state 483 le donne che si sono rivolte a uno del Centri Antiviolenza attivi nelle Marche e nei primi 6 mesi del 2021 hanno richiesto aiuto contattando il numero di telefono 1522 contro la violenza di genere 318  donne (577 nel 2020). Occorre riflettere anche sulle reali condizioni di lavoro di tante donne, che, nella nostra regione come nel resto del Paese, si misurano con disoccupazione, precarietà, riduzione dei diritti e con condizioni economiche difficili che rendono le donne, le lavoratrici più indifese di fronte a ricatti, soprusi e molestie anche nei luoghi di lavoro. Il contesto del lavoro nelle Marche vede da anni le donne fortemente penalizzate, in termini di occupazione, di qualità del lavoro, di valorizzazione delle competenze. Molte donne hanno perso il lavoro o si misurano con lavori poveri e la mancanza di sicurezza economica e di una rete di relazioni le espone ancora di più al rischio della violenza.   «Per questo – aggiungono Barbaresi, Ilari e Mazzucchelli – è necessario riconoscere il ruolo delle donne nella società così come nel lavoro, superando ogni forma di discriminazione e diseguaglianza, ma è altrettanto importante che il lavoro sia di qualità e possa avere adeguate tutele per tutte e tutti». «In questi giorni sono tante le iniziative nei vari territori per affermare la necessità di porre fine alla violenza e alle molestie di genere e il Sindacato ribadisce il proprio impegno affinché l’ambiente di lavoro sia un luogo sicuro e rispettoso della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Rivendichiamo con forza il diritto delle donne alla libertà e al rispetto, nella vita privata, nella società e nel lavoro, e il diritto a una vita senza violenza».  
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22/11/2021 Esploratori di futuro 23 novembre Congresso Fnp Cisl Rls Ancona
Martedì 23 novembre ore 9,00 ad Ancona, presso il Conero Break in via Albertini al via il  III° Congresso del sindacato dei pensionati FNP CISL RLS Ancona dal titolo “ Esploratori di Futuro”. Il Congresso è il punto di arrivo delle assemblee precongressuali, che si sono svolte nei giorni scorsi, nei Comuni di Falconara M., Osimo, Camerano, Castelfidardo, Monte San Vito, Camerata Picena, Chiaravalle, Numana, Loreto, Sirolo, Offagna. Sanità, sociale e sicurezza e la loro ricaduta sulla popolazione anziana e non solo, anche a seguito dei futuri investimenti del PNRR, sono stati i temi principali emersi nel confronto territoriale con i propri iscritti. Le problematiche socio sanitarie, quali la legge sulla non autosufficienza, il ruolo della medicina di prossimità, il futuro del nuovo Ospedale dell’Aspio, un nuovo slancio nella contrattazione sociale con le istituzioni locali sono solo alcuni dei temi che troveranno nel Congresso un momento di approfondimento da parte dei 72 delegati provenienti dalle assemblee precongressuali.  Durante i lavori del Congresso saranno rinnovati gli organismi statutari.
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22/11/2021 Colli al Metauro: Cgil e Cisl contestano le modalità di assegnazione dei buoni spesa
In merito alla recente delibera dello scorso 28 ottobre del Comune di Colli al Metauro, relativa alla erogazione della quarta trance di misure urgenti di solidarietà alimentare a sostegno di soggetti e nuclei famigliari in difficoltà a causa della emergenza pandemica, Cgil Pesaro Urbino e Cisl Fano, insieme alle federazioni dei pensionati Spi e Fnp, sottolineano un punto di forte iniquità nella modalità di individuazione del criterio di attribuzione di tali risorse. Infatti il Comune di Colli al Metauro ha deciso, unilateralmente e senza alcun confronto con i soggetti di rappresentanza collettiva, di applicare nuovamente l’indicatore del reddito mensile netto in rapporto al numero dei componenti il nucleo famigliare. «A tutti appare evidente - dichiarano Giovanni Giovanelli (Cisl Fano), Luciano Rovinelli (Fnp Cisl Fano), Silvia Cascioli (Cgil Pesaro Urbino) e Giorgio Teodori (Spi Cgil Pesaro Urbino) - come tale indicatore sia oggettivamente soggetto a un forte grado di variabilità e inadeguatezza nell’individuare i soggetti che realmente hanno necessità di tale intervento, infatti intanto il comune non distingue tra la natura giuridica del rapporto di lavoro che a monte ha prodotto il reddito mensile non distinguendo tra reddito da lavoro dipendente, reddito da pensione o da lavoro autonomo; in secondo luogo in tal modo non vengono presi per nulla in considerazione altri indicatori essenziali, in un paese come il nostro, per determinare un reale stato di bisogni che possa giustificare tale intervento di sostegno, e ci riferiamo a eventuali altri redditi, da patrimonio o da risparmio bancario per esempio».  Utilizzare tale criterio facendo riferimento a quanto applicato nelle precedenti delibere, non appare un buon motivo, visto che l’attuale fase della pandemia è certamente diversa rispetto alle precedenti, pertanto l’urgenza nell’intervento per la quale in passato si era giustificato l’inserimento del reddito netto come unico elemento discriminante per l’ottenimento della misura di sostegno, oggi non appare più una ragione sufficiente.  «Meglio avrebbe fatto il Comune di Colli al Metauro a seguire quanto fatto per la medesima misura dal Comune di Fossombrone, che ha giustamente individuato nell’ISEE lo strumento per individuare gli individui e le famiglie oggetto di tali interventi di sostegno - concludono i sindacalisti -. Auspichiamo che il Comune di Colli al Metauro ritorni sui suoi passi o che comunque in futuro sia disposto ad aprire un reale confronto con i soggetti della rappresentanza collettiva di lavoratori e pensionati, prima di procedere con tali misure o altre similari».  
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19/11/2021 Nessun ristoro per gli anziani e disabili delle RSA Sindacati dei pensionati: " A rischio l'aumento delle rette la Giunta regionale ci ripensi"
«Con grande stupore e delusione apprendiamo che la Giunta Regionale delle Marche, in occasione dell’assestamento di bilancio dell’anno in corso, pur avendo a disposizione circa 138 milioni di euro, ha deciso di non assegnare risorse alla copertura delle maggiori spese sostenute per il Covid dagli Enti gestori delle strutture residenziali socio sanitarie che ospitano anziani non autosufficienti e disabili. - scrivono in una nota stampa le Segreterie di SPI Cgil FNP Cisl UILP Uil  Marche -  Si tratta di uno dei settori sul quale, indiscutibilmente, l’emergenza sanitaria si è fatta maggiormente sentire. I costi extra legati alla gestione Covid sono stimati in circa 5 euro al giorno per ospite. Soldi che, molto verosimilmente, i gestori saranno costretti a recuperare facendo leva sulle rette in capo agli utenti, già elevatissime.» «Ricordiamo infatti che nelle Marche oggi è sostanzialmente inapplicata la normativa nazionale sui livelli essenziali di assistenza dei servizi socio sanitari, che prevede che le rette in capo agli utenti dei servizi residenziali coprano il 50% della tariffa totale. Invece nelle Residenze Protette (che assorbono più della metà dell’offerta di residenzialità per anziani non autosufficienti nelle Marche) vengono fatturate agli ospiti prestazioni aggiuntive, non solo di tipo alberghiero ma anche assistenziale. In questo modo, sugli utenti gravano percentuali molto più alte della tariffa, in alcuni casi comprese tra il 60 e il 70%. - sottolineano i sindacati dei pensionati unitari -  Una situazione, infine, che genera un’inaccettabile disparità di trattamento tra cittadini marchigiani nelle stesse condizioni. Per gli ospiti delle strutture gestite direttamente dall’ASUR le maggiori spese sono coperte direttamente da quest’ultima, e quindi dalla Regione. Gli utenti di strutture gestite da privati convenzionati, invece, dovranno pagare di tasca propria.» La decisione della Regione  per le Segreterie di SPI Cgil FNP Cisl UILP Uil  Marche  «sembra motivata dalla volontà di attendere un provvedimento con il quale il Governo intervenga a copertura delle spese che tutte le Regioni hanno sostenuto per l’emergenza Covid. Tuttavia, nel frattempo, alcune Regioni (Toscana, Emilia Romagna, Lombardia) si sono attivate ristorando direttamente gli Enti gestori dei costi extra.» «Chiediamo quindi a gran voce alla Giunta regionale di tornare sui suoi passi  e di intervenire a sostegno dei gestori delle strutture - concludono e rilanciano i sindacati dei pensionati -  evitando un’inaccettabile ed insostenibile aumento dei costi in capo agli utenti, rispetto al quale l’unica alternativa appare la chiusura dei servizi, con inevitabili, gravissime ricadute occupazionali.»    
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16/11/2021 "RiGenerazione: persona, lavoro, ambiente” Danilo Santini confermato alla guida della Fai Cisl Marche
"RiGenerazione: persona, lavoro, ambiente”: questo il titolo del percorso congressuale della Fai, federazione agroalimentare e ambientale della Cisl, partito con mille assemblee nei luoghi di lavoro e giunto al primo Congresso regionale, svolto a Pesaro, con la conferma di Danilo Santini alla guida federazione marchigiana. «Viviamo anni economicamente instabili – ha detto nel suo intervento Danilo  Santini – però i comparti agroalimentari e ambientali continuano ad assicurare una solida base anticiclica, e le attività dell’agro-industria, della forestazione e della bonifica stanno svolgendo un ruolo di moltiplicatori di sviluppo e coesione. La tutela ambientale  è una condizione essenziale - ha sottolineato Sanitni -   per far funzionare bene questi comparti, compresa la pesca, che in Italia muove 2,2 miliardi di fatturato e dà occupazione a oltre 35mila persone: per farlo dobbiamo saper seguire un modello di crescita che metta insieme prevenzione, protezione e produttività a tutti i livelli, sia nazionale che locale.» Al fianco di Santini, sono stati eletti Gabriele Monaldi Segretario Generale aggiunto e nella Segreteria regionale Anna Barba, Lorenzo Catani e Stefano Pepa. Tra i cento partecipanti, anche rappresentanti di altre federazioni della Cisl, delle altre sigle sindacali, del mondo dell’associazionismo e delle istituzioni locali e regionali, tra i quali il Sindaco di Pesaro Matteo Ricci e il Sindaco di Urbino Maurizio Gambini, il Consigliere regionale Giacomo Rossi, e in video collegamento l'Assessore all' Agricoltura e Vicepresidente della Regione Marche, Mirco Carloni. Tra gli interventi, anche quello di Barbara Zambuchini, biologa, rappresentante e operatrice piccola pesca del Centro CEA Ambiente Mare Marche, che ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’educazione ambientale e alimentare per valorizzare il lavoro della filiera marittima e della pesca. Sauro Rossi, Segretario Generale USR Cisl Marche, ha condotto i lavori della giornata ed è intervenuto sottolineando il bisogno di «dare un’impronta sociale e ambientale allo sviluppo attraverso l’ammodernamento delle filiere, il rafforzamento delle reti di welfare e, soprattutto, la formazione, che deve essere ripensata per sostenere la persona durante tutto l’arco della vita». L’assemblea si è conclusa con l’intervento del Segretario Generale della Fai Cisl nazionale, Onofrio Rota, che ha ricordato luci e ombre del lavoro agroalimentare: «Siamo primi in Europa per valore aggiunto e sostenibilità, e i dati più recenti ci confortano su un rilevante recupero occupazionale rispetto ai livelli pre-covid, però siamo chiamati ad affrontare anche tante criticità, ad esempio siamo molto preoccupati dai rincari in corso per molte materie prime, che potrebbero ricadere a breve sulle fasce più deboli, tra i quali anche molti working poor, persone povere nonostante siano occupate: servono risposte efficaci sia in termini di welfare che di politica dei redditi, da consolidare soprattutto con i rinnovi contrattuali.» Sempre a Pesaro, si è svolto anche il primo Congresso regionale di Terra Viva, federazione che nella Fai Cisl associa i produttori agricoli. È stato eletto Presidente di Terra Viva Marche Giuseppe Giorgetti, che tra l’altro ha sollecitato la Regione Marche e la dirigenza del Consorzio di Bonifica «ad affrontare insieme le problematicità legate ai mancati interventi di messa in sicurezza dei fondi agricoli, con pesanti disagi per i produttori, e chiesto maggiore velocità nell’erogazione delle risorse sui progetti presentati dalle aziende agricole». «L’agricoltura – ha commentato il Presidente nazionale di Terra Viva, Claudio Risso – deve tornare ad essere considerata come comparto trainante per l'economia del nostro Paese. Nel primo semestre del 2021, l’export agroalimentare Made in Italy ha raggiunto il valore record di 24,81 miliardi, +12% rispetto al 2020 con lo storico sorpasso sulle importazioni, che si attestano sui 22,95 miliardi. Noi faremo la nostra parte – ha detto Risso – per sostenere i 30mila produttori associati attraverso la formazione, soprattutto nell’accedere ai contributi PAC e PSR, nella rappresentanza ai tavoli politici e istituzionali e attraverso le nostre tre campagne nazionali, "Buono Giusto Equo" per la qualità del cibo e del lavoro, la "clausola sociale" per il recupero delle aree rurali e marginali, e le "scuole dell'agricoltura" per la formazione».
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16/11/2021 Diamanti da investimento: Intesa San Paolo rifiuta di occuparsi della riconsegna delle pietre
La nota vicenda della vendita di diamanti da investimento da parte delle banche con la promessa di un investimento sicuro e con elevata rivalutazione nel tempo, ha colpito anche molti risparmiatori marchigiani, che a seguito del fallimento della società di vendita IDB si sono ritrovati senza denaro e senza pietra. Parliamo in particolare di un gruppo di risparmiatori del fabrianese che avevano acquistato diamanti da investimento della società IDB per il tramite dell’allora Veneto banca. Una vicenda spinosa che ha coinvolto anche molti volti noti perché le pietre in realtà avevano un valore molto più basso del prezzo a cui erano state vendute dalle banche ed acquistate dai loro clienti. Vicenda ancora più complicata per tutti coloro che avevano acquistato le pietre lasciandole però in custodia presso la società di vendita: la società è fallita ed i diamanti custoditi nel caveau sono entrati nella procedura fallimentare, lasciando i risparmiatori a bocca asciutta, niente soldi e niente pietre. Intesa Sanpaolo, che ha acquisito Veneto Banca, si è avvalsa della facoltà di non rispondere della precedente gestione sulla base del Decreto Legge n. 99 del 25.6.2017 e pertanto non ha effettuato alcuna azione a favore dei risparmiatori che sono rimasti suoi clienti non provvedendo dunque al rimborso degli importi investiti. Ma c’è di più, un fatto ancora più grave: Adiconsum aveva richiesto ad Intesa Sanpaolo di occuparsi almeno della riconsegna delle pietre ai propri clienti che avevano effettuato l’acquisto in Veneto Banca, facendo da tramite con la curatela fallimentare. Si trattava di circa 15 – 20 posizioni, e dunque un impegno in alcun modo gravoso ed assolutamente sostenibile per il colosso, per le quali si era chiesto ad Intesa di assicurare il trasporto delle pietre dal deposito di Milano verso un’unica filiale del territorio, dove poi i singoli interessati si sarebbero recati per la materiale riconsegna. A differenza di altri Istituti bancari che si sono adoperati per favorire la riconsegna delle pietre senza costi per i propri clienti, Intesa Sanpaolo ha ritenuto non doversi impegnare, lasciando di fatto i propri clienti senza alcuna forma di sostegno, clienti che, vale la pena ricordarlo, sono rimasti in Intesa Sanpaolo anche dopo la liquidazione di Veneto banca riconfermando la propria fiducia nell’Istituto bancario, istituto che però dimostra di non avere un atteggiamento di cura verso la propria clientela.  
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12/11/2021 VII Congresso regionale Fai Cisl Marche “Rigenerazione, persona, lavoro, ambiente”
“Rigenerazione, persona, lavoro, ambiente” al centro del VII Congresso regionale della Fai Cisl Marche, il sindacato del settore agricolo, alimentare e ambientale, che si terrà  martedì 16 novembre 2021 a partire dalle ore 9.00, a Pesaro presso la sala congressi dell’Hotel Baia Flaminia, via Parigi n.8. Ai lavori che saranno aperti dal Segretario Generale della Fai Cisl Marche, Danilo Santini, con la presentazione  della relazione della segreteria, e conclusi da Onofrio Rota, Segretario Generale Nazionale Fai Cisl, interverranno Barbara Zambuchini, biologa, rappresentante e operatrice piccola pesca Centro CEA Ambiente – Mare  Marche e il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi. Prevista la partecipazione e il saluto del Vice Presidente e Assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Mirco Carloni, del Consigliere Regionale  Giacomo Rossi, del Sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, del Sindaco di Fano, Massimo Seri e del Sindaco di Urbino Maurizio Gambini.
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12/11/2021 I Congresso Terra Viva Marche per una nuova agricoltura, per il futuro degli agricoltori
Lunedì 15 novembre alle ore 16, 00  a Pesaro si svolgerà il primo congresso di Terra Viva Marche, presso la sala congressi dell’Hotel Baia Flaminia, via Parigi n.8. L’associazione, che rappresenta centinaia di produttori agricoli della Regione, coglie l’occasione del rinnovo delle cariche per fare il punto sull’agricoltura nelle Marche  cercando di focalizzare le criticità del settore ed individuare alcune strategie per dare un futuro migliore agli agricoltori e più in generale alla comunità in termini di salubrità alimentare e tutela ambientale. Ai lavori congressuali, aperti da Maurizio Andreolini Responsabile Terra Viva Marche, interverranno Claudio Risso, Presidente nazionale di Terra Viva, Onofrio Rota Segretario Generale Nazionale della Fai Cisl, Danilo Santini Segretario Generale Fai Cisl Marche e Mirco Carloni Vice Presidente della Giunta e Assessore all’Agricoltura della Regione Marche. I lavori saranno presieduti dal Segretario Generale della Cisl delle Marche, Sauro Rossi.  
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10/11/2021 Bando Tari a Fano: una scelta incomprensibile non a favore di famiglie e pensionati
La Cisl e la Cisl Fnp di Fano esprimono costernazione per le modalità di assegnazione delle risorse a sostegno del pagamento delle utenze Tari. «La Giunta comunale di Fano non finisce di sorprenderci con scelte lontane dalla realtà sociale che stanno vivendo le famiglie e i pensionati - spiegano Giovanni Giovanelli, Responsabile Cisl Fano, e Luciano Rovinelli, Responsabile Cisl Fnp Fano -. A giugno si era concordato di destinare 500.000 euro per le famiglie a sostegno del pagamento delle utenze Tari, una decisione che finalmente aiutava le famiglie, all’uscita dalla grave crisi pandemica. Il 4 novembre, con un telefonata, l’assessore al welfare di comunità ci ha informati che di quelle risorse sono state spese solo circa 100.000 euro e che la Giunta comunale avrebbe emanato un nuovo bando destinando le risorse non utilizzate alle attività commerciali».  Così, dopo la mancata distribuzione delle risorse, si stanziano 300.000 euro per le attività commerciali, destinandone solo 100.000 per le famiglie. «Siamo veramente costernati e amareggiati per le modalità con le quali si è arrivati a questa decisone: nessun confronto, nessun approfondimento con le organizzazioni sindacali e nemmeno una analisi dei motivi del mancato utilizzo di tutte le risorse stanziate con il bando di giugno - proseguono Giovanelli e Rovinelli -. Forse la giunta e il Sindaco non conoscono bene la situazione reddituale dei pensionati e dei lavoratori: il reddito si è ridotto fortemente in questi anni, sia per la pandemia che per i lunghi effetti della crisi economica». I numeri aiutano a comprendere la drammaticità di questa situazione: a Fano ci sono 45.948 persone che hanno un reddito di cui 25.236 da lavoro, mentre 16.151 sono pensionati. I pensionati hanno una pensione media di 897 euro  e ci sono 3444 cittadini fanesi che vivono con una pensione di invalidità per un importo medio di 444 euro. Preoccupante è  anche la situazione dei redditi da lavoro: coloro che hanno un reddito fino a 10.000 euro sono 11.949 con un reddito annuo di 4634 euro che corrisponde a circa 387 euro di reddito mensile. A questi si aggiungono 6162 cittadini che hanno un reddito tra 10.000 e 15.000 euro, con un reddito mensile medio di 1000 euro. Una situazione drammatica che necessità di forte risposte di sostegno.  Ecco il motivo per cui la Cisl di Fano ritiene che queste risorse dovevano essere indirizzate senza il minimo indugio per sostenere il pagamento della Tari. Nel bilancio familiare di un nucleo di tre persone con un appartamento di 80/90 metri, la Tari incide per 400 euro all’anno. «Ancora una volta, la Giunta di Fano decide in maniera unilaterale senza il minimo confronto e soprattutto senza essere consapevole della situazione reddituale dei propri cittadini - denunciano i due sindacalisti. - Ci sarebbe piaciuto un dialogo e una condivisione per destinare le risorse alle famiglie, individuando, nell'era della semplificazione, meccanismi automatici di erogazione del contributo. Forse il Sindaco e la Giunta si sono dimenticati di tutti gli aumenti dei beni di prima necessità, come luce, acqua e gas. A tal proposito ricordiamo, se fosse sfuggito ai nostri amministratori, che il costo dell’acqua per i cittadini di Fano è il più alto delle Marche».  Nei prossimi giorni la Cisl e la Federazione dei Pensionati avvieranno una fase di informazione sui mancati interventi a favore di famiglie e pensionati e sulle scelte della Giunta di Fano, che seguono logiche non condivise né condivisibili.  
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08/11/2021 Operatori sanitari, Cisl Fp Marche: " Iscrizione all'albo professionale va pagata dai datori di lavoro. Al via la vertenza per il recupero degli oneri già pagati lavoratori"
I professionisti della sanità, a partire dagli infermieri professionali, tecnici delle professioni sanitarie, ed ostetriche,  anche se aventi  il tassativo obbligo di esclusività verso la pubblica amministrazione e non possano svolgere attività in libera professione hanno l'obbligo di iscrizione all'ordine professionale/albo/ collegio di ogni singola professionalità. La Corte di Cassazione , con la sentenza 7776 del 16 aprile 2015, ha stabilito che se l'iscrizione all'albo è presupposto indefettibile per l'esercizio della professione e sussiste il vincolo della esclusività verso l'ente pubblico, ove si è assunti quale anche unico beneficiario della prestazione resa dal professionista, l'onere economico di pagare la relativa tassa deve gravare sul datore di lavoro. «Avvieremo nei prossimi giorni  una vertenza giudiziale per chiedere che il pagamento dei costi per l'iscrizione all'Ordine Professionale sia a carico delle Aziende Sanitarie marchigiane, per cui i professionisti della sanità prestano il lavoro in esclusiva, con contestuale richiesta delle somme versate dai professionisti negli ultimi dieci anni. - ha sottolineato Luca Talevi Reggente della Cisl Fp Marche -  Non si tratta di una vertenza contro gli ordini professionali, dato che la Cisl Fp Marche riconosce la valenza e l'importanza dell'iscrizione agli Ordini Professionali come tutela della loro sicurezza e di quella degli utenti, ma solo di veder riconosciuto il corretto pagamento da parte degli enti datori di lavoro invece che dai singoli lavoratori.» La vertenza per la restituzione della tassa agli Ordini/Albi/Collegi è rivolta ai professionisti sanitari dipendenti delle Aziende Sanitarie delle Marche, iscritti Cisl Fp o che si iscriveranno alla Cisl Fp garantendo la continuazione dell'iscrizione almeno sino all'esito della vertenza. Per ogni delucidazione i lavoratori potranno rivolgersi ai referenti sindacali  Cisl Fp presenti all'interno di ogni struttura sanitaria marchigiana.
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05/11/2021 Infortuni sul lavoro: i sindacati delle costruzioni rilanciano i temi della sicurezza e della prevenzione
Oggi, venerdì 5 novembre, i sindacati delle costruzioni Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil sono scesi in campo ad Ancona e in altre Prefetture delle Marche per sensibilizzare la popolazione rispetto al problema degli incidenti sul lavoro. Le luci si sono accese dopo i terribili dati di ottobre e, in continuità con la manifestazione del 26 maggio, abbiamo deciso di organizzare una manifestazione nazionale a Roma per sabato 13 novembre. I dati regionali di settembre sono inquietanti, sono 11.929 gli infortuni sul lavoro denunciati da gennaio a settembre di quest’anno, 872 in più rispetto al 2020 (+7,9%), con gli aumenti maggiori che si riscontrano nei trasporti, edilizia e industria. In crescita sia gli infortuni in occasione di lavoro (+5,6%) che quelli in itinere (+24,5%). Infortuni che spesso hanno esito mortale: 25 i lavoratori deceduti dall’inizio dell’anno (4 nel solo settore delle costruzioni) dopo un 2020 in cui ci sono stati 38 morti sul lavoro (di cui 4 nel settore delle costruzioni nonostante due mesi di lockdown). Il settore, nelle Marche, conosce una crescita importante di tutti gli indicatori (+ 58% ore lavorate, + 27% persone occupate, + 8,61 nuove aziende, + 57% masse salari), ma all'aumentare di questi tornano ad aumentare anche i morti sul lavoro e gli incidenti gravi. La fase espansiva va governata per evitare che gli incidenti siano i veri protagonisti della ricostruzione e della transizione. Il “dramma sociale” in corso deve diventare una priorità per il paese, questo è anche il motivo che ci spinge a scendere in piazza! Nei cantieri edili occorre un'attenzione costante perché l'aumento delle lavorazioni e la diminuzione dei controlli, insieme alla mancanza di formazione, sono un mix pericoloso per tutti coloro che sono impegnati nel comparto. Oltre a sensibilizzare tutti i soggetti al tema della sicurezza e della legalità, i sindacati chiedono l'introduzione della Patente a punti utilizzando una Banca dati Unica degli infortuni, un piano straordinario all'INAIL specifico per i cantieri, l'applicazione del CCNL edile a tutti i lavoratori del cantiere (in linea con i protocolli firmati a livello nazionale), la pensione anticipata ai lavoratori delle costruzioni (i dati ci dicono che il 30% degli infortuni colpiscono gli over 50, il 70% delle malattie professionali si sviluppa tra i 50 e i 64 anni e che un incidente mortale su 4 è a scapito di over 55 anni).  Tutto questo è possibile solo avviando campagne di formazione e di informazione e, ovviamente, investendo in sicurezza e prevenzione. A tal proposito, non sono sufficienti le risorse stanziate per l’assunzione di nuovo personale tra ispettorati del lavoro, aziende sanitarie locali e medicina del lavoro, ne servono almeno 8.000 in più. Oggi i tre Segretari territoriali di Filca, Fillea e Feneal sono stati ricevuti dal Prefetto di Ancona. Durante l’incontro è emersa la condivisione da parte della massima autorità del territorio rispetto alle tematiche trattate e la volontà di proseguire con un tavolo di monitoraggio, che raccolga tutti i settori produttivi, utile a invertire la tendenza degli infortuni che certamente non si addice ad un Paese “avanzato” come l’Italia.  
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05/11/2021 Pescatore morto durante uscita in mare, il cordoglio della Fai Cisl: «Serve più prevenzione»
«Apprendiamo con rabbia e dolore che ancora una volta un pescatore ha perso la vita sul lavoro: la pesca rimane una delle professioni più pericolose al mondo ed è un triste primato che va assolutamente cancellato». Lo affermano il Segretario Generale della Fai Cisl Onofrio Rota con il Segretario nazionale Patrizio Giorni e il Segretario Generale della Fai Cisl Marche Danilo Santini, commentando il decesso di un pescatore tunisino ventiseienne mentre si trovava su un peschereccio della marineria pesarese, impegnato in una battuta di pesca al largo della costa marchigiana. «L’incidente – continuano i sindacalisti – sarebbe stato causato dallo sganciamento di un’attrezzatura dell’imbarcazione, e nonostante gli immediati soccorsi dei colleghi e della Capitaneria di Porto per il giovane lavoratore non c’è stato nulla da fare. Chiediamo che si faccia piena luce sull’accaduto, ed esprimiamo il nostro profondo cordoglio stringendoci ai cari di questa nuova ennesima vittima del lavoro. Ma vogliamo ancora una volta ribadire che bisogna mettere fine a questa lunga scia di infortuni e incidenti mortali. Ad oggi la pesca rimane un settore sprovvisto dell’applicazione del testo unico sulla sicurezza, e questo gap va assolutamente colmato una volta per tutte in tempi rapidi. Serve un impegno chiaro da parte delle imprese e delle istituzioni per mettere in campo più prevenzione, più formazione per i lavoratori, maggiori controlli e ispezioni, e un sistema penalizzante più severo per le aziende che non rispettano le normative».
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05/11/2021 Lunedi 8 novembre: sciopero nazionale dei servizi ambientali, sit -in ad Ancona e a San Benedetto del Tronto
Lunedì  8 novembre si terrà lo sciopero generale nazionale dei lavoratori dei servizi ambientali (raccolta e trasporto rifiuti) a sostegno della piattaforma sindacale per il rinnovo del contratto, scaduto da  28 mesi. Nelle Marche presidi regionali  ad Ancona, in Piazza del Plebiscito, e San Benedetto del Tronto, davanti al Comune, dalle ore 10,30 alle ore 12,00. Sono interessati oltre 100mila lavoratori delle imprese pubbliche e private del settore, più di 3 mila nella regione Marche Si è giunti alla proclamazione dello sciopero dopo un percorso di mobilitazione iniziato per le posizioni insostenibili della parte datoriale (Utilitalia, Confindustria, Fise e Centrali Cooperative) che hanno portato all'interruzione della trattativa : -Flessibilità estrema sull'organizzazione del lavoro attraverso gli orari; -Ridimensionamento delle relazioni sindacali e degli spazi di partecipazione e confronto; -Precarizzazione dei rapporti di lavoro -Aumenti economici che non tengono conto dell’incremento del costo della vita  «Il disegno evidente è quello di destrutturare il costo del lavoro, provando a fare impresa solo attraverso il taglio dei salari, la precarizzazione dei rapporti di lavoro e la flessibilità totale. » sottolineano i rappresentanti sindacali di categoria  La piattaforma sindacale mira invece a valorizzare i lavoratori del comparto, che tanto hanno dato e stanno dando nel periodo di emergenza pandemica: -CCNL Unico di filiera esteso anche agli impianti di trattamento delle raccolte differenziate -Rafforzamento delle relazioni industriali con un potenziamento del ruolo delle rappresentanze dei lavoratori e dei sindacati territoriali -Consolidamento delle norme su salute e sicurezza e miglioramento delle condizioni di lavoro (orari, turni, e diritto a una formazione continua -Piena esigibilità della clausola sociale a tutela del personale nei cambi di gestione -Adeguati aumenti economici L'esito del confronto è dirimente, soprattutto dopo 2 anni di Covid (con tutto quello che ha comportato per i lavoratori) e in un settore strategico come quello dell'igiene ambientale, che vedrà grandi finanziamenti europei (PNRR).   «Il sindacato vuole un settore capace di garantire sviluppo e crescita tutelando al meglio i lavoratori e assicurando ai cittadini il miglioramento della qualità del servizio. E' necessario rafforzare le tutele, i diritti e la contrattazione: il contratto collettivo nazionale è uno strumento fondamentale di coesione tra impresa e lavoratori, il suo rinnovo non è ulteriormente rinviabile. - concludono i sindacati -  Per questi motivi, s’invitano le lavoratrici e i lavoratori interessati ad aderire allo sciopero e a partecipare ai presidi regionali che si terranno ad Ancona (Piazza del Plebiscito) e San Benedetto (davanti al Comune) in orario 10,30 -1 2,00»    
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03/11/2021 Piani di ambito: sindacati e terzo settore chiedono partecipazione nelle politiche pubbliche
La pandemia ci ha colpiti tutti nel profondo. Ha messo in seria discussione la salute, le economie, il lavoro ed il nostro vivere quotidiano proprio in quella parte vitale (e centrale di ogni politica di welfare) che sono le relazioni umane. Il virus inoltre ha messo a dura prova non solo la salute di tutti e di ognuno, ma anche ed in egual misura i servizi sanitari e sociali. «In questa fase, che possiamo a buon diritto ritenere di uscita dall’emergenza, è più che mai urgente e necessario ripensare i modelli dell’intero sistema dei servizi, puntando sulla massima integrazione tra sociale e sanitario - scrivono Cgil, Cisl e Uil di Pesaro - Urbino e il Forum del Terzo Settore - la cura di prossimità, la prevenzione diffusa, la valorizzazione del lavoro sociale e sanitario di comunità diventano gli unici driver per una ricostruzione del benessere e della cura dei soggetti più fragili». Viviamo una contingenza storica unica, dove il diritto alla salute e la lotta alle diseguaglianze sociali debbono divenire le priorità al centro delle politiche pubbliche. Dopo anni di tagli alla sanità territoriale e al sociale, abbiamo accesso a notevoli risorse finanziarie: dai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) al Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari, alla tornata dei fondi strutturali 2021/27. Tutto queste risorse necessitano però di un sistema pubblico strutturato: a rischio c’è la dispersione delle risorse ed il mantenimento di assetti inefficaci ed inefficienti Le organizzazioni sindacali provinciali e i rappresentanti del Forum del Terzo Settore delle Marche si sono incontrati nei giorni scorsi presso la sede della Cgil di Fano per confrontarsi e approfondire la partecipazione ed il contributo alla redazione dei Piani Sociali Territoriali degli Ambiti della provincia di Pesaro, proprio per trovare percorsi condivisi di collaborazione. La Regione Marche ha, infatti, avviato il percorso dei PST approvando le linee guida - con la delibera n. 180 del 22 febbraio 2021–e fissando la data di approvazione al 31 ottobre 2021e preso atto del forte ritardo, non del tutto comprensibile, che gli ambiti hanno accumulato nel predisporre la documentazione necessaria, sindacati e Forum non ritengono utile rinviare tale data oltre il 31 dicembre. Sarà necessario, invece, definire in questo tempo residuo le “regole del gioco”: -              come strutturare il processo di co-programmazione -              quali analisi di territorio sono necessarie ad un lavoro di Piano Sociale Territoriale -              quali sono i soggetti interessati e come vengono definite le modalità di costituzione dei tavoli di partecipazione -              quali gruppi di lavoro istituire -              quali sono i tempi e con che frequenza si definiscono i lavori -              come si prendono decisioni di merito Le parti sociali ritengono utile, inoltre, la formalizzazione di un passaggio con il comitato dei sindaci degli ATS. Diventa indispensabile costruire una regia condivisa fra pubblico e privato sociale, capace di stimolare governane e reti territoriali a forte impatto sociale. Territorializzare il welfare è una mission che richiede un ruolo attivo e contributivo di ogni parte in una partnership virtuosa fra pubblico e privato.  
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03/11/2021 Aeroporto: il sindacato chiede il confronto. Previsto lo sciopero entro fine novembre
Dopo circa 2 anni di pandemia tutti gli osservatori internazionali affermano che il trasporto aereo passeggeri è in forte crisi e avrà una ripresa solamente nel 2025. Per questo il governo italiano nel decreto fiscale ha prorogato la cassa Covid 19 di 13 settimane ed ha ulteriormente avvantaggiato quelle aziende che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali eliminando di fatto il quinquennio mobile, la società di gestione dell’Aeroporto delle Marche, Ancona International Airport, potrebbe rientrare tra queste.Le organizzazioni sindacali Fit Cisl, Filt Cgil e Uil Trasporti, a seguito della scadenza del blocco dei licenziamenti, si sono incontrati con Regione Marche chiedendo di proseguire con gli ammortizzatori sociali per evitare i licenziamenti che sono stati oggetto di una procedura di mobilità conclusasi l’8 aprile 2020: procedura, ricordiamo, conclusasi in un contesto totalmente diverso dall’attuale.   Infatti, mentre l’aprile dello scorso anno eravamo a inizio pandemia e lockdown totale di tutte le attività, con perdite economiche spaventose, oggi l’economia italiana rappresenta l’economia con la ripresa più robusta rispetto al resto d’Europa; inoltre Regione Marche ha investito oltre 13 milioni di euro per sostenere e rilanciare lo scalo aeroportuale attraverso bandi per attrarre nuovo traffico e sono anche a bilancio gli 800 mila euro previsti come contributo statale per l’apertura straordinaria dell’Aeroporto nel periodo della pandemia (2020).Stante così la situazione per il sindacato potrebbe essere praticabile la strada di una ulteriore proroga degli ammortizzatori sociali o qualsiasi altro strumento atto a scongiurare i licenziamenti. Inoltre, la riorganizzazione dell’Aeroporto non si limita ai licenziamenti collettivi, bensì va a modificare in modo sostanziale l’attuale assetto del settore check-in introducendo forti flessibilità e riduzioni di orario di lavoro, precarizzando ulteriormente il lavoro.Il sindacato per questo motivo ha chiesto con forza l’attivazione di un confronto a tutto campo al fine di trovare quelle soluzioni per traghettare l’aeroporto dalla crisi al rilancio: confronto più volte negato da Ancona International Airport, persino al tavolo prefettizio dello scorso venerdì.Siamo consapevoli delle difficoltà in cui si trova il nostro scalo, soprattutto in vista della imminente stagione invernale in cui c’è una forte contrazione del traffico aereo, ma siamo altrettanto consapevoli che proprio nei momenti di difficoltà le soluzioni possono trovarsi solo attraverso un confronto costruttivo con il sindacato.Il fondo però ha risposto con un no secco a tutte le richieste sostenendo che non intende fare dell’assistenzialismo: all’ennesimo no aziendale, ieri, dopo l'assemblea sindacale con i lavoratori dell’aeroporto, si è deciso di proclamare lo sciopero per la metà di novembre, presumibilmente il 26. Ciò al fine di modificare le posizioni aziendali e chiedere un intervento forte della politica regionale per riaprire quel confronto che tanto farebbe bene all’aeroporto marchigiano che, non ci dimentichiamo, è fondamentale per l’economia regionale.
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03/11/2021 Brand unico per la promozione turistica del Montefeltro: Cgil e Cisl Urbino plaudono all'iniziativa
Dopo anni di sollecitazioni e documenti presentati da Cgil e Cisl di Urbino, ai Comuni e alle Comunità montane del territorio, finalmente, venerdì 29 ottobre scorso è stato presentato il Protocollo d’intesa che vede il Comune di Urbino e le Comunità Montane del Montefeltro, del Catria e Nerone e dell’Alta Valle del Metauro, ufficializzare la realizzazione di un brand unico per promuovere il turismo ed il territorio di tutto il Montefeltro. Il progetto, che nasce sotto la regia dell’Università di Urbino, finalmente mette al centro un concetto elementare e di base: non si possono valorizzare  territorio, bellezze naturali ed architettoniche e prodotti dell’enogastronomia, andando in ordine sparso, specie se il territorio è caratterizzato da anni di politiche poco attente alle aree interne.  Serve fare massa critica e unificare gli sforzi per valorizzare l’intero sistema e l’immenso patrimonio di tutto il territorio, dal Carpegna ai confini con le altre regioni e province marchigiane, che sono un simbolo di prestigio e biodiversità. Cisl e Cgil da tempo nei vari incontri sulla contrattazione sociale, sia con i singoli comuni che in quelli  con le Comunità montane, sollecitavano i vari attori pubblici a mettere insieme le forze per dare senso a un’azione comune che finalmente si traduce in questa prima dichiarazione d’intenti. Occorrono adesso, come ha ricordato in rappresentanza del Magnifico Rettore dell’Università urbinate, il Prof. Fabio Musso, passare dalle parole ai fatti. Serve innanzitutto dare una precisa identità al “marchio rappresentativo", ma soprattutto occorre realizzare tutte quelle opere essenziali, infrastrutturali e di sistema di cui tutto il territorio necessita. Serve innanzitutto far diventare i comuni delle aree interne, piccoli e grandi, luoghi dove è possibile vivere e sviluppare le iniziative economiche e sociali, occorre ridare ai borghi dei servizi primari (servizi sociali, sanitari, banche, farmacie, uffici postali), falcidiati dalla logica demografica e dei profitti economici. Serve un moderna rete di strade e servizi che agevolino l’afflusso di turisti, moderni servizi di ITS e, più di ogni altra cosa, una adeguata rete di ricettività alberghiera e ristorativa, oggi fortemente carente o inadeguata alle prospettive future. In sostanza, un buon avvio, ma l’obbligo culturale di non farne solo un biglietto di promozione politico-culturale, ma un vero cambio di passo, che porti vera valorizzazione dell’immenso patrimonio storico culturale, paesaggistico di Urbino e di tutte le aree interne, senza primogeniture, ma consapevoli che l’unica vera arma potrà essere la capacità di rappresentare e valorizzare. Come sempre, Cgil e Cisl vigileranno e continueranno a sostenere questo primo sforzo comune, per il bene delle popolazioni del territorio  
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30/10/2021 Stato di agitazione alla Fondazione Don Gnocchi. Fp CGIL, Fp CISL e UIL Fpl: «La Direzione non riduca le misure di sicurezza»
Le organizzazioni sindacali Fp CGIL, Fp CISL e UIL Fpl esprimono profonda preoccupazione per quanto prospettato dalla Fondazione Don Gnocchi ai propri dipendenti nei centri ambulatoriali. La nuova organizzazione del lavoro, infatti, secondo le indicazioni datoriali fornite nei giorni scorsi ai lavoratori, prevederebbe la riduzione ad un terzo dei tempi di sanificazione degli ambienti ambulatoriali e degli strumenti di lavoro. Si tratterebbe di passare dagli attuali 15 minuti a soli 5 minuti di sanificazione, rendendo praticamente impossibile effettuare una adeguata e puntuale igienizzazione che consenta di mantenere elevato il livello di sicurezza e di contrasto al contagio epidemiologico sia per i dipendenti che per l'utenza. «Stupirebbe, se fosse confermato, che a distanza di un anno e mezzo dall'inizio di una pandemia feroce come quella che stiamo attraversando, in un momento nel quale l'efficacia della vaccinazione per il personale sanitario sta esaurendosi e necessita di una terza dose, invece di rafforzare le misure di sicurezza si scegliesse di abbassarle - dichiarano i sindacati di categoria -. Stupirebbe ancora di più se a proporre queste misure, che sacrificherebbero la sicurezza in favore del risultato economico, fosse un soggetto della Sanità Privata che è stato colpito duramente nella seconda ondata da un focolaio». «La Direzione del Bignamini - Don Gnocchi delle Marche si confronti con le organizzazioni sindacali su temi di vitale importanza per utenti e lavoratori, quali sono prevenzione e sicurezza, tempi di lavoro e di sanificazione, e riveda le modifiche all'organizzazione del lavoro che sarebbero state prospettate ai lavoratori e che vorrebbe introdurre a partire dal prossimo 8 novembre. Altrimenti i lavoratori protesteranno duramente anche fino allo sciopero» concludono Fp CGIL, Fp CISL e UIL Fpl.
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26/10/2021 Istruzione e formazione professionale, percorsi di qualifica professionale e formazione tecnica superiore incontro tra Regione e sindacati
Istruzione e  formazione professionale, in particolar modo i percorsi di qualifica professionale e la formazione tecnica superiore sono stati al centro dell'incontro di stamattina  tra Cgil Cisl Uil Marche e l'Assessore al lavoro  della Regione Marche . «Un’occasione proficua per iniziare un percorso insieme, considerando anche quanto previsto dal Pnrr e i fondi che arriveranno dalla nuova programmazione comunitaria - ha commentato dell’assessore al lavoro Stefano Aguzzi - Dall’incontro è emersa la necessita di programmare nel lungo periodo l’azione della formazione professionale della Regione Marche, cercando di intercettare i fabbisogni formativi che emergono dal territorio condividendoli con le organizzazioni sindacali, datoriali e le imprese. Particolare attenzione è stata posta ai percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) con necessità di dare una prospettiva nel lungo periodo e anche dignità rispetto ai percorsi di istruzione, questo avvalendosi sia degli istituti professionali che delle agenzie formative accreditate».   Lo sviluppo della filiera formativa verticale e la prospettiva di offrire opportunità formative ai NEET è stato l’altro tema di cui si è discusso. Particolare attenzione è stata posta all’apprendistato. « Buona l‘esperienza di combinare l’apprendistato di primo livello con la formazione tecnica superiore e ampia l’offerta formativa pubblica messa in campo sull’apprendistato professionalizzante» è stato il giudizio condiviso dai presenti. Infine il potenziamento dei centri per l’impiego: maggiore dovrà essere il raccordo tra questi e le imprese per dare una vera risposta all’incrocio domanda e offerta di lavoro. Da Cgil Cisl Uil Marche è emersa la necessità di condividere le scelte anche in futuro «perché l’investimento nel sistema della conoscenza – è convinzione comune -  deve essere centrale nelle politiche della Regione per porre basi solide per una crescita sostenibile, fondata sull’accrescimento continuo delle competenze, su qualità e innovazione dei sistemi produttivi, condizioni essenziali per contrastare la crisi, la disoccupazione e la precarietà del lavoro».
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21/10/2021 Cosmari: le preoccupazioni e le richieste dei sindacati
La questione Cosmari,  dal concorso per il direttore  l'azienda passando alla scelta della discarica senza dimenticare la forza lavoro , è al centro dell' intervento di Claudio Giuliani per la Fit Cisl Marche e di Andrea Coppari per la Cgil. «Ci facciamo portavoce delle preoccupazioni  dei lavoratori per il prossimo futuro di Cosmari Srl. Se le aziende  più strutturate del settore  stanno da tempo operando per pianificare i prossimi 10 anni in Cosmari sembra di vivere in una sorta di limbo, con l’azzeramento del concorso per il nuovo direttore che apprendiamo solo dalla stampa ed un nuovo Presidente e Cda che da tempo chiediamo di incontrare. - scrivono i sindacalisti maceratesi Giuliani e Coppari -  Questa fase di stallo rischia di incidere sia sugli obiettivi del nuovo piano industriale, ad oggi assolutamente nebuloso, sia sulla necessaria pianificazione di nuovi investimenti sull’ impiantistica e sul rinnovo del parco automezzi, in larga parte obsoleto ed inefficiente. In ottica Pnrr questo ritardo potrebbe inoltre comportare la perdita delle opportunità che si stanno profilando nel settore dell’igiene ambientale». Rispetto ai  nodi legati al personale «restano inoltre sospese e in attesa di risposta molte delle questioni inerenti la gestione del personale:  pensiamo ad esempio ai necessari interventi su salute e sicurezza, anche a fronte degli infortuni gravi accaduti recentemente, ai carichi di lavoro e alle loro ricadute sul personale soprattutto adibito al porta a porta e all’ impianto, al premio di produttività del 2020 ancora a tutt’oggi non pagato.  - precisano i rappresentanti sindacali - Il quadro aziendale si va ad inserire in una fase di vertenzialità nazionale,  in prossimità dello sciopero nazionale indetto per l’ 8 Novembre  da tutta la categoria dell’igiene ambientale dopo che il contratto è scaduto da oltre 27 mesi, con una piattaforma che ricalca molte delle nostre problematiche». I prossimi appuntamenti «finalmente il 25 Ottobre dovremmo incontrare sia il presidente che il direttore,  auspichiamo che si possa iniziare a costruire un percorso condiviso volto a cercare di risolvere le questioni sul tavolo. Se da tale riunione non dovessero arrivare risposte concrete su queste problematiche valuteremo con tutto il personale, che anche durante l’emergenza pandemica ha dato prova della sua dedizione al lavoro non fermandosi mai (nonostante le condizioni a volte estremamente problematiche), le azioni da intraprendere». Transizione ecologica e lavoro per tante famiglie: «il futuro di Cosmari - sottolineano e concludono i sindacalisti di Cisl e Cgil -  è infatti strettamente correlato a quello delle oltre 500 famiglie dei lavoratori e  di tutti i cittadini a cui viene prestato un servizio pubblico che necessita di un' azienda efficiente e pronta ad affrontare le sfide del futuro, considerato che la transizione ecologica verso l’ economia circolare è la base del futuro nostro e dei nostri figli»
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20/10/2021 In arrivo 135 milioni per il trasporto pubblico locale nelle Marche. Fit Cisl: «Occasione da cogliere per il rilancio»
La Fit Cisl Marche accoglie positivamente la notizia dell'arrivo, annunciato dalla Regione Marche, di ingenti risorse per il rinnovo dei mezzi e delle infrastrutture di rifornimento del trasporto pubblico locale. In un’ottica di creazione di valore aggiunto e per far sì che i 135 milioni di euro possano rappresentare un volano per creare ulteriore ricchezza, crediamo opportuno che la Regione preveda l’acquisto di tali mezzi da aziende italiane e ne affidi la manutenzione ad aziende del territorio, creando così un effetto moltiplicatore delle risorse assegnate.  Riteniamo inoltre indispensabile avviare un confronto permanente attraverso un tavolo di partecipazione con la Regione per condividere congiuntamente tale percorso ed avere informazioni sul tipo di mezzi che verranno acquisiti, dove verranno destinati, con quali tempi.  «La nostra regione è stata fortemente provata dalla pandemia proprio mentre tentava, con grandi difficoltà, di riprendersi dagli effetti negativi del terremoto - dichiara Daniela Rossi, Segretaria Generale Fit Cisl Marche -. Proprio per questo reputiamo che un’occasione così unica come i fondi del PNNR e del Piano Strategico Nazionale della mobilità sostenibile sia da cogliere in ogni aspetto che possa ridare slancio all’economia del territorio».
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19/10/2021 Precari sisma: la Cisl Fp Marche sollecita il Governo a sbloccare la procedura di stabilizzazione
Sono passati ormai 5 anni dal sisma che ha colpito le Marche ma, a distanza di 7 mesi dalla scadenza prevista dal Governo, gli Enti locali non possono ancora accedere al fondo appositamente costituito presso il MEF per la stabilizzazione del personale assunto nel cratere sismico, nonostante il raggiungimento dei requisiti previsti dalla normativa, fissati oggi in 36 mesi di servizio al 31 dicembre 2021. La disciplina continua però a presentare anche altre criticità sul fronte delle risorse che, di fatto, non consentono di avviare pienamente le procedure di stabilizzazioni, tanto che ad oggi sono stabilizzati solo casi residuali con procedure "ordinarie", sfruttando i margini assunzionali derivanti dal normale turn-over dovuto a pensionamenti.  Il finanziamento ad hoc da parte dello Stato oggi è garantito solo fino 2023 e diversi Enti, visto il quadro poco certo, non hanno indicato tutto il personale assunto a tempo determinato nella comunicazione da caricare sul portale "Lavoro Pubblico" entro il 6 maggio 2021.  Le incertezze dovute alla strutturalità del finanziamento oltre il 2023 e alla previsione delle stabilizzazioni nei piani di fabbisogno del personale crea un evidente disparità tra Enti medio-grandi e i piccoli Comuni che hanno una capacità assunzionale molto limitata. Si noti che proprio i Comuni più colpiti dal sisma hanno popolazione inferiore a 5000 abitanti (spesso meno di 1000). Andrebbe poi introdotta una norma che scomputa le spese per le stabilizzazioni anche dal rispetto dei vincoli di spesa di tutto il personale, così come occorre prevedere che le risorse apposite stanziate per le stabilizzazioni includano anche quelle relative al salario accessorio dei dipendenti. Sarebbe inoltre necessario che l'anzianità di servizio possa essere maturata anche in categorie contrattuali diverse, purché per lo svolgimento di attività connesse alla ricostruzione. «La soluzione più logica – dichiarano Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche, e Alessandro Moretti, Responsabile Territoriale della Cisl Fp Macerata - sarebbe rendere strutturale il finanziamento per queste assunzioni e introdurre la possibilità di creare graduatorie regionali dove inserire tutte le figure che hanno maturato o matureranno entro fine anno i requisiti previsti per la stabilizzazione. Le graduatorie regionali potrebbero essere utilizzate da tutti gli enti locali/enti parco per assunzioni di tecnici/amministrativi, peraltro già "formati" e sperimentati sul campo in questi anni».  La Cisl Fp Marche sollecita nuovamente il Governo e i Ministeri competenti affinché si provveda immediatamente all’attribuzione definitiva agli Enti interessati delle somme necessarie alla stabilizzazione del personale precario e alla convocazione delle organizzazioni sindacali al fine di apportare i dovuti aggiustamenti alla normativa.
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14/10/2021 Decreto Green Pass, le preoccupazioni di CGIL CISL UIL di Pesaro
Il prossimo venerdì entrerà in vigore quanto contenuto nel D.L. 127 e più precisamente l’obbligo di esibire il green pass all’ingresso nei posti di lavoro. «Non entriamo nel merito di intervenire sulla opportunità o meno di emanare un provvedimento oggi divenuto Legge dello Stato, ma vogliamo sottolineare quanto  è contenuto nel decreto stesso al fine di evitare problemi ai lavoratori e di dare la possibilità a tutti di svolgere il proprio lavoro e di provvedere così alla sussistenza propria e della famiglia. - è  quanto sottolineano  in nota stampa Roberto Rossini -  Cgil Pesaro, Maurizio Andreolini  - Cisl Pesaro e Paolo Rossini - Uil Pesaro - Ribadiamo ancora una volta che ogni lavoratore, a partire dal 15 ottobre, deve essere messo in condizione di ottenere il green pass e poter così accedere al proprio lavoro.» «Ora, considerato che per noi il vaccino rimane la strada maestra per uscire dalla pandemia, nonostante il numero sia cresciuto negli ultimi giorni, abbiamo segnalato da tempo alle Istituzioni il problema oggettivo del notevole disequilibrio tra necessità di tamponi e offerta di tamponi, che stante le regole attuali dovranno essere svolti il lunedì il mercoledì e venerdì mattina, (consapevoli delle ulteriori difficoltà del numero di tamponi del fine settimana). - proseguono i rappresentanti di Cgil Cisl Ui di Pesaro -  Ad oggi la Regione Marche, in particolare gli assessori alla sanità e al lavoro, non si sono ancora mobilitati per organizzare punti di effettuazione dei tamponi sul territorio, nonostante il decreto sia stato emanato circa un mese fa. Stiamo parlando di diverse migliaia di persone nella provincia di Pesaro che in questi giorni avranno la necessità di essere sottoposti a tampone e che appunto non riusciranno a farlo vista l’insufficienza dei luoghi dove attualmente si possono fare. Abbiamo dunque chiesto che il sistema pubblico e quello privato, possano essere messi in rete, così da offrire una quantità di tamponi sufficienti alla richiesta di cui prima facevamo riferimento, così come abbiamo chiesto alle imprese di poter offrire, magari in rete tra loro, anche degli hub dove si possano effettuare i tamponi. - concludono i Rossini, Andreolini, Rossini -  Chiediamo inoltre che anche la Regione possa dare un contributo fattivo affinché tutti i lavoratori possano essere messi in condizione di ottenere il green pass e svolgere il proprio lavoro ed evitare che il sistema produttivo, che sta affrontando una ripresa già difficile visto anche l’aumento del costi delle materie prime e dell’energia, subisca un preoccupante rallentamento.»  
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07/10/2021 Piano rifiuti della Provincia di Ascoli Piceno: rilanciare lavoro e qualità del servizio
Oggi l’Ata della provincia di Ascoli Piceno dovrà approvare il piano dei rifiuti, uno strumento fondamentale per la programmazione del servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti. La FIt Cisl ritiene importante che finalmente si giunga a questo risultato. A tal proposito, sarà valutato positivamente l’inserimento nel piano delle clausole sociali che prevedono l’applicazione del contratto collettivo di settore del comparto dell’igiene ambientale. Così come l’inserimento della garanzia occupazionale per il personale diretto e indiretto impiegato in tutta la provincia, compresi quindi i lavoratori attualmente lavorano nel sistema degli appalti. In merito alla dotazione impiantistica necessaria ai fabbisogni del territorio, la Fit Cisl ribadisce la propria posizione, che è la stessa espressa nel corso degli anni, e cioè che le aziende del territorio concorrano insieme alla realizzazione e gestione degli impianti per il trattamento dei rifiuti, che abbiano le caratteristiche di massima sicurezza per i cittadini nel quale questo verrà ubicato, e che sia dotato delle migliori tecnologie utili alla trasformazione e recupero dei rifiuti. Altre scelte che ingenererebbero “diseconomie” sarebbero tutte scaricate in termini di costi sulle famiglie e sui cittadini in generale, che in questo momento vivono un momento di difficoltà economica, anche per i recenti aumenti delle tariffe energetiche. «Il nostro auspicio – dichiarano Claudio Giuliani e Roberto Ascani della Fit Cisl Marche - è che le amministrazioni approvino il piano con la più ampia maggioranza possibile».
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29/09/2021 Piano dei rifiuti , Cgil e Cisl di Pesaro " Va approvato è uno strumento fondamentale per la programmazione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti"
«Domani l’Ata dovrà approvare il piano dei rifiuti, uno strumento fondamentale per la programmazione di questo importante servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti. E’ dal 2016, anno nel quale è stato approvato il piano preliminare, che il territorio aspetta questa emanazione.  - scrivono in una nota Roberto Rossini, Cgil Pesaro e Maurizio Andreolini, Cisl Pesaro - Come CGIL e CISL della provincia riteniamo importante che finalmente si giunga a questo risultato. A tal proposito, valutiamo positivamente l’inserimento nel piano delle clausole sociali che prevedono l’applicazione del contratto collettivo di settore del comparto dell’igiene ambientale. Così come l’inserimento della garanzia occupazionale per il personale diretto e indiretto impiegato in tutta la provincia, compresi quindi i lavoratori attualmente lavorano nel sistema degli appalti.» In merito alla dotazione impiantistica necessaria ai fabbisogni del territorio « ribadiamo la nostra posizione che è la stessa espressa nel corso degli anni, e cioè che Marche Multiservizi ed ASET concorrano insieme alla realizzazione e gestione dell’impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti (biodigestore),  che abbia le caratteristiche di massima sicurezza per i cittadini nel quale questo verrà ubicato, e che sia dotato delle migliori tecnologie utili alla trasformazione e recupero dei rifiuti organici.  - sottolineano i rappresentanti di Cgil e Cisl -  Altre scelte che ingenererebbero “diseconomie” sarebbero tutte scaricate in termini di costi sulle famiglie e sui cittadini in generale, che in questo momento vivono un momento di difficoltà economica, anche per i recenti aumenti delle tariffe energetiche.» «Il nostro auspicio è che le amministrazioni approvino il piano con la più ampia maggioranza possibile. - concludono -  Su questi temi e in generale sui servizi pubblici locali, stiamo definendo in questi giorni la programmazione di un’apposita iniziativa pubblica, finalizzata all’approfondimento di questi temi, nella speranza che anche da questa iniziativa si ingeneri nel territorio una utile e “non banale” discussione.»
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29/09/2021 Al via la stagione congressuale del sindacato dei pensionati della CISL MARCHE
Si apre il 30 settembre 2021  con la prima assemblea che si terrà a  Jesi  -  presso l'Oratorio Regina Pacis in via Antonio Gramsci, 99  a partire dalle ore 10.00 -  il percorso congressuale che porterà a celebrare il XIII Congresso regionale della Federazione dei Pensionati della Cisl delle Marche. Il  percorso prevede 48 Assemblee pre-congressuali, alle quali faranno seguito, nel mese di novembre, i Congressi delle 8 Rappresentanze Locali Sindacali,  che sono le articolazioni territoriali del sindacato dei pensionati  della FNP Marche. «La stagione congressuale rappresenta un momento di straordinario valore e importanza per tutto il sindacato dei pensionati della Cisl. - sottolinea il Segretario Generale FNP CISL Marche,  Dino Ottaviani – Un’occasione di riflessione e verifica per definire  le linee strategiche di politica sindacale,  a sostegno della popolazione anziana e delle loro famiglie,  da perseguire nei prossimi  quattro anni. Si rinnoveranno, inoltre, gli organismi dirigenti a tutti i livelli . »  «Nelle 48 assemblee che  si svolgeranno in tutto il territorio marchigiano incontreremo e ascolteremo i nostri iscritti  in presenza, nel rispetto rigoroso di tutte le regole di sicurezza . - prosegue Ottaviani – Sarà un’occasione preziosa, dopo i lunghissimi mesi della pandemia,  anche per dare un forte segnale di ritrovata socialità.»  Al centro delle riflessioni congressuali ci sarà il tema della ripartenza, che dovrà essere innescata dalle energie e dalle intelligenze diffuse nelle comunità locali. «Ci confronteremo sui temi della previdenza, del fisco, della sanità, del sostegno ai non autosufficienti, dei servizi pubblici locali, dell'assistenza sociale, di una buona occupazione per i nostri giovani, del contrasto alla povertà e all'esclusione sociale. La nostra parola d'ordine sarà: "insieme". Insieme dobbiamo lavorare per cogliere le opportunità che vengono dalle risorse del PNRR, fondamentali per rilanciare una ripresa economica che dovrà essere all'insegna della sostenibilità sociale ed ambientale. - conclude e rilancia Ottaviani - Dovrà cioè, essere capace di non lasciare indietro nessuno e al contempo basarsi sulla consapevolezza che il benessere delle future generazioni dipenderà anche dai comportamenti che noi teniamo oggi.»  
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28/09/2021 FILCA CISL vince le elezioni Rsu alla Ferretti Group di Ancona
  La FILCA CISL  si riconferma primo sindacato nelle elezioni RSU nei cantieri navali della Ferretti Group presso il porto di Ancona, ottenendo il massimo dei voti di lista ed eleggendo così due delegati. La lista della FILCA CISL ha ottenuto 54 voti su 90 voti utili raggiungendo un risultato  pari al 60%. Gli eletti nella RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) della Ferretti Group con sede ad Ancona per  FILCA CISL   sono i lavoratori  Valeriamo Breccia, con il maggior numero di voti validi, e Fabio Filippetti .   La FILCA CISL Marche del territorio di Ancona «ringrazia i lavoratori che hanno partecipato in massa alle elezioni con una percentuale di voti pari al 74% degli aventi diritto e che hanno voluto accordare, con la maggioranza dei loro voti, la fiducia ai nostri candidati.»  Per  il Segretario Generale FILCA CISL Marche, Luca Tassi «la riconferma a prima organizzazione sindacale nel cantiere Ferretti Ancona, premia il lavoro e l’impegno di questi anni della FILCA CISL e dei suoi delegati. Il gruppo Ferretti, in particolare nel cantiere di Ancona, sta registrando nell’anno 2021 un andamento positivo sia in termini di ordini che di ricavi. Questo scenario insieme al risultato delle elezioni RSU ci riconsegna un  consenso importante da spendere prossimamente nella trattativa del rinnovo del contratto integrativo aziendale che dovrà essere rinnovato dopo la parentesi dell’accordo ponte aziendale nell’anno dell’emergenza COVID-19.»    
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26/09/2021 Incidente sul lavoro a Montefortino, Sindacati : " Basta morti sul lavoro, chiediamo più sicurezza e controlli"
Feneal-UIL Filca-CISL Marche Fillea-CGIL di Ascoli Piceno e Fermo esprimono cordoglio sincero verso la famiglia del lavoratore che ha perso la vita nell’incidente di Montefortino. «Non ci abitueremo mai ad accostare un infortunio mortale al lavoro, che è strumento di autonomia, emancipazione, costruzione di una vita piena all’interno della comunità -  affermano le organizzazioni sindacali di categoria - non è possibile per noi dover alzare l’attenzione sul tema della sicurezza solo in occasione di gravi incidenti o infortuni mortali. La sicurezza è un tema che dovrebbe essere prioritario per tutti: committenze pubbliche e private, istituzioni, imprese e lavoratori, soprattutto in un settore come quello dell’edilizia in cui il rischio di infortunio o morte è sempre così alto. » «Il settore oggi sta vivendo un forte slancio, con lo stesso slancio si deve affrontare seriamente il tema della sicurezza e della prevenzione deve essere prioritario per tutti gli attori coinvolti. Da anni le nostre organizzazioni sindacali chiedono la patente a punti per la qualificazione delle imprese, l’applicazione corretta della contrattazione nazionale e territoriale ed una sempre maggiore collaborazione con gli Enti bilaterali di settore a cui viene riconosciuto anche dagli operatori di vigilanza l’importante impegno sul fronte formazione e sorveglianza tecnica in cantiere. - continuano i sindacati - I temi che per noi si ripropongono riguardano, la sicurezza nei cantieri e l'unicità del contratto edile con le sue specificità, ma riguardano anche la formazione e la prevenzione presso i nostri enti bilaterali di settore, capaci di fornire gli strumenti idonei affinchè tutti gli addetti del settore possano muoversi in sicurezza negli ambienti di lavoro.  » Le Organizzazioni sindacali chiedono inoltre maggiori controlli da parte degli organi preposti al fine di  arginare la terribile piaga degli incidenti sul lavoro.    
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24/09/2021 Sanzio – Cgil, Cisl e Uil in sciopero: «Bassetti anziché attaccare i sindacati farebbe bene ad aprire un confronto costruttivo»
«Bassetti non sapeva dello sciopero? Farebbe bene a partecipare alle riunioni con il sindacato anziché delegare altre persone che magari non lo informano bene». Lo affermano Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti delle Marche oggi in sciopero di fronte all’aeroporto Raffaello Sanzio per protestare contro la decisione di Ancona International Airport (ex Aerdorica) di procedere con lo sblocco dei licenziamenti dopo il 31 ottobre non volendo ricorrere all'attivazione di ulteriori ammortizzatori sociali, pure previsti dai decreti governativi. «Una decisione che – spiegano i segretari regionali Valeria Talevi, Roberto Ascani e Giorgio Andreani - resta una scelta miope e di corto respiro. Vero che abbiamo chiuso una procedura di mobilità ma parliamo di aprile 2020. Eravamo nel pieno della pandemia, in una situazione generale drammatica e mai affrontata prima. Oggi che la situazione si è modificata pensiamo che si debba tornare a un tavolo per valutare e rivedere i piani. Una cosa è certa: non si può usare la parola “rilancio” a fronte esclusivamente di tagli e rimodulazioni di orari quando poi non si vedono nuovi voli. La prospettive attuali vedono il 2023 come un anno in cui si potrà dare vero rilancio allo scalo marchigiano sia del traffico passeggeri che nel traffico cargo generato dagli scambi commerciali. Alla luce di tutto ciò c’è la necessità di sfruttare gli ammortizzatori sociali per non abbandonare i lavoratori, sfruttando anche le possibilità date dalle politiche nazionali per la riqualificazione del personale e valutare al meglio tutte queste nuove prospettive. Quel che veramente dovrebbe stupire l’amministratore delegato di Aia è il silenzio assordante della Regione Marche rispetto ai finanziamenti previsti ma non erogati per l’emergenza Covid: circa 800mila euro che potrebbero essere di aiuto a risolvere parte della vertenza in atto ma di cui, sappiamo, non è stata istituita nemmeno la pratica».
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22/09/2021 Luci ed ombre all’incontro tra sindacati, Comune e Area Vasta 2 sui servizi sanitari territoriali di Falconara
Oggi, mercoledì 22 settembre 2021, si è svolto presso il Comune di Falconara l’incontro tra CGIL CISL UIL confederali e dei pensionati, l’Amministrazione Comunale e i vertici dell’Area Vasta 2, sulla situazione dei servizi sanitari territoriali di Falconara.  Da mesi le organizzazioni sindacali denunciano il progressivo smantellamento dei servizi, culminato con la chiusura della Radiologia di Falconara e la “crisi” dei Medici di famiglia. Per richiedere l’intervento delle istituzioni CGIL CISL UIL hanno effettuato volantinaggi e raccolto centinaia di firme.  L’incontro di oggi, alla presenza del Sindaco e del Direttore dell’ Area Vasta (con buona parte dei dirigenti interessati) ha permesso di evidenziare in maniera chiara molte problematiche: la carenza di medici di famiglia, la chiusura della radiologia, il ridotto tempo di apertura della cassa e dell’anagrafe sanitaria, la lunghezza delle liste d’attesa e la necessita di salvaguardare le ore di specialistica ambulatoriale, l’esigenza di psicologi e assistenti sociali per il consultorio, il trasferimento ad Ancona del servizio protesi. Un lungo elenco di questioni che pur vedendo qualche risposta, lascia in piedi la sensazione di una regressione dei servizi sanitari sul territorio cittadino.  L’Area Vasta 2 si è impegnata a rafforzare con una unità l’organico del front office del poliambulatorio, con l’intento di ampliare l’orario di apertura della cassa ticket (oggi limitato a due giorni la settimana), così come ha comunicato l’assunzione di una psicologa che potrà sostenere anche le esigenze del territorio falconarese. La direzione dell’Area Vasta ha anche dichiarato che verranno garantite tutte le attuali ore di specialistica ambulatoriale attualmente erogate a Falconara (216 ore settimanali).  Fumata nera invece per la radiologia, che la Direzione dell’Area Vasta non è intenzionata a riaprire, opponendo questioni di costi e di volumi di attività. Questione questa che vede la ferma contrarietà delle organizzazioni sindacali soprattutto perché non è accompagnata da alcun progetto territoriale dettagliato di riorganizzazione dei servizi diagnostici.  Sembra avviarsi a soluzione invece l’emergenza legata ai medici di medicina generale anche se il Direttore dell’Area vasta ha più volte segnalato la difficoltà a reperire medici. Un incontro importante per il fatto che ha permesso un ampio dialogo tra sindacati e istituzioni, ma da cui si attendevano soluzioni più concrete. I sindacati ritengono pertanto che questo canale di confronto debba rimanere aperto e nel frattempo rinnovano l'intenzione di rimanere vigili e pronti a nuove mobilitazioni per sollecitare il ripristino dei servizi essenziali per la comunità.  
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21/09/2021 Carenza di parcheggi all'ospedale pediatrico di Ancona Rsu pronti alla mobilitazione in assenza di risposte
«La RSU dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona ripropone l’irrisolto problema dei parcheggi per l'utenza e per il personale del presidio Salesi.  - scrive in una lettera aperta ai dipendenti Laura Cesari, Coordinatrice Rsu Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti Ancona -  La carenza dei parcheggi e l'accanimento sanzionatorio applicato rigidamente dal 1° giugno 2021, hanno aggravato un disagio che rischia di compromettere la qualità dell’importante Ospedale Pediatrico situato al centro di Ancona. Occorre trovare una soluzione per i lavoratori che, arrivando da ogni parte della regione, quotidianamente  sono alla ricerca di  un posto auto con il rischio di non arrivare puntuali al lavoro. Un ospedale di eccellenza marchigiana che accoglie non solo un bacino regionale ma anche molta utenza proveniente da fuori regione, necessita di risposte adeguate alla peculiarità e specificità della struttura.» «Si vuole sottolineare che le situazioni di urgenza/emergenza sanitaria al presidio Salesi non hanno orari prestabiliti e sono inconciliabili con parcheggi inadeguati, permessi di sosta a tariffa agevolata insufficienti ed orari di autobus poco flessibili. - prosegue la Coordinatrice Rsu Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti Ancona  -  E' inaccettabile che il Comune di Ancona, malgrado le richieste d’incontro inviate da questa RSU, rifiuti un confronto per la risoluzione del problema. In assenza di risposte  - conclude - la RSU degli Ospedali Riuniti Ancona intraprenderà ogni iniziativa a supporto della legittima istanza dei lavoratori e dell’utenza, ivi compresa una manifestazione davanti al Comune di Ancona.»
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20/09/2021 Vigile urbano aggredito a Castelferretti durante un controllo, solidarietà della CISL FP MARCHE
“La CISL FP Marche esprime solidarietà e vicinanza a tutto il Corpo della Polizia Municipale di Falconara che viene ancora una viene colpito ed offeso con l'aggressione di un proprio uomo nella serata di sabato 18 settembre.   Oltre a ringraziare tutto il Corpo delle Polizia Locale e i Carabinieri per il loro operato facciamo in nostri  i migliori auguri all’agente aggredito. Siamo certi che il pur grave atto non pregiudicherà l’azione e la presenza di un Corpo di Polizia Locale che da tempo opera con efficacia e professionalità in sinergia con le altre forze di polizia.» Lo scrive in una nota Giovanni Cavezza della  CISL FP a seguito dell'aggressione  fisica e verbale da parte di un giovane diciannovenne,   che era stato fermato per un controllo, nei confronti di un vigile urbano, in servizio sabato sera  a Castelferretti, frazione del Comune di Falconara.  
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15/09/2021 Trasporto scolastico: disservizi Tundo, i sindacati chiedono tavolo di confronto permanente a Castelli su appalti trasporti Marche
CGIL CISL UIL delle Marche, unitamente alle sigle sindacali di categoria FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI esprimono forte sconcerto e rabbia per la situazione che si è determinata attorno al trasporto scolastico, nel primo giorno di scuola, in cui in 17 Comuni delle Marche l’azienda TUNDO Spa non ha effettuato il servizio.  Le organizzazioni sindacali  già da tempo avevano fatto presente i rischi della situazione alla S.U.A.M. (stazione unica appaltante regionale) e all’Assessore regionale ai trasporti Guido Castelli. « Anche in un recente incontro, a luglio, avevamo annunciato che il confronto su questo tema sarebbe proseguito in successivi incontri specifici.  - scrivono in una nota i rappresentanti sindacali - Ora chiediamo con la massima urgenza un nuovo tavolo di confronto permanente, per un lavoro di monitoraggio e per trovare soluzioni idonee e strutturali tese a garantire ai cittadini il massimo dell’efficienza in un servizio essenziale al corretto svolgimento delle lezioni e alla garanzia di un diritto (quello dell’istruzione pubblica) fortemente già penalizzato a causa della pandemia tutt’ora in corso. » Le organizzazioni sindacali avevano, da mesi, segnalato problemi «di gestione aziendale che sono arrivati a toccare anche il tema del pagamento degli stipendi, che probabilmente sono la punta dell’iceberg per l’affidabilità del soggetto industriale: temi già segnalati ai Comuni della provincia di Pesaro e già affrontati davanti al Prefetto di Pesaro, provincia in cui, fino a giugno l’azienda aveva esercitato il servizio.  - continuano -  Da questa mattina, oltre ai Comuni della provincia di Pesaro, doveva essere svolto il primo giorno di servizio anche nei Comuni delle province di Ancona, Ascoli Piceno e Fermo dove però la Tundo ha comunicato l’impossibilità di assolvere il proprio obbligo: decisione unilaterale (presa senza un minimo preavviso) ed inaspettata vista la recente gara di appalto vinta dall’azienda e disposta dai Comuni marchigiani attraverso il SUAM. « «Di fronte a disservizi così gravi la soluzione migliore potrebbe essere, attraverso la contrattazione di anticipo già pattuita nel protocollo sugli appalti, applicare le opportune garanzie rescissorie previste nei contratti di servizio.  - rilanciano e concludono CGIL CISL UIL inisieme a FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI - Infine c’è l'aspetto legato al diritto dei lavoratori ad essere retribuiti regolarmente, in aziende che sono tenute a garantire anche la sicurezza e la regolarità dei trasporti e a non fare economie di scala attraverso la compressione indebita di costi, facendo ricadere sulla qualità del prestazioni erogate, anche l’immagine stessa delle nostre istituzioni.»
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15/09/2021 Cgil Cisl Uil Falconara: «Sanità e servizi alla persona: tanti problemi, poco confronto»
Da qualche tempo vengono al pettine, sul territorio falconarese, tanti nodi relativi ai servizi alla persona, di tipo sanitario e sociale, che i sindacati vorrebbero poter discutere più assiduamente con l’amministrazione comunale. Da mesi Cgil Cisl e Uil denunciano lo stato di crisi della sanità territoriale che ha visto la riduzione nel tempo dei servizi all’utenza. Tra i temi che sottoposti all’attenzione delle istituzioni vi sono: l’assenza per molti mesi di una ginecologa, la chiusura del servizio di radiologia, la carenza di medici di famiglia, le difficoltà dell’anagrafe sanitaria, lo spostamento ad Ancona del servizio di protesica. Su tali questioni centinaia di cittadini falconaresi hanno sottoscritto ad agostol'appello dei sindacati, dimostrando la preoccupazione che serpeggia tra la popolazione. Purtroppo, nonostante le richieste di incontro, formali e informali, ancora oggi non si riesce ad avere un confronto chiarificatore con l’amministrazione comunale e l’Area Vasta, per capire quale strategia si intende adottare per garantire a questo territorio dei servizi sanitari adeguati. Il confronto andrebbe però esteso anche allo stato generale dei servizi sociali e alla persona. È di ieri infatti la notizia della mancata attivazione del servizio di trasporto scolastico, che era stato richiesto da 300 studenti falconaresi, per il mancato invio da parte della ditta vincitrice, dei pulmini necessari al trasporto. La notizia è giunta a poche ore dalla prima campanella e ha creato enormi problemi alle famiglie, soprattutto di lavoratori e lavoratrici. Assume il tono della beffa pensare che, nel 2014, quando si decise di affidare in appalto il servizio di trasporto scolastico, tra le motivazioni presentate nella relazione istruttoria comunale vi era “l’innalzamento dei livelli di qualità del servizio in ordine alla regolarità e continuità della sua erogazione”. I sindacati vorrebbero potersi confrontare anche su questo tema, per capire in quali tempi il servizio sarà ripristinato, con che modalità, se nel frattempo si adotteranno misure alternative e se vi saranno eventuali problemi occupazionali.  Cgil Cisl e Uil chiedono ancora una volta di rafforzare il confronto su tutti i temi che riguardano, sanità, sociale e servizi alla persona per portare all’ amministrazione comunale le nostre valutazioni e le richieste che i cittadini segnalano nelle sedi sindacali.
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14/09/2021 Fondazione Città di Senigallia, CGIL CISL UIL “Va fatta chiarezza, urgente un incontro con Sindaco e Presidente "
«In seguito alle numerose notizie di stampa relative alla grave situazione finanziaria e gestionale della Fondazione Città di Senigallia, Istituzione privata con finalità pubbliche tra le più importanti della città, Cgil Cisl Uil  hanno ritenuto di dover richiedere un incontro urgente al Sindaco Massimo Olivetti e al Presidente dimissionario della Fondazione Corrado Canafoglia, per conoscere in maniera approfondita e ufficiale la reale situazione della Fondazione. - scivono in una nota i rappresentati dei sindacati confederali di CGIL CISL UIL e delle relative categorie sindacali del pubblico impiego e dei pensionati - Cgil Cisl Uil non possono rimanere indifferenti e in silenzio a quanto letto sulla stampa locale in merito alla gravissima situazione di una Istituzione storica e importante per le numerose attività svolte nella città: dall’assistenza agli anziani ospiti nella struttura residenziale gestita dalla Fondazione, fino alla scuola di musica frequentata da tanti giovani della nostra città e tanto altro nel campo immobiliare e agricolo.Le organizzazioni sindacali  ritengono di poter contribuire all’individuazione di soluzioni che diano una prospettiva di mantenimento delle numerose attività della Fondazione svolte a favore della città.»
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14/09/2021 Premiazione vincitori V edizione concorso biennale di poesia “Città di Recanati”
La V edizione del concorso biennale di poesia “Città di Recanati” dal titolo “La Ginestra e l’empia natura” – inserita, a conclusione, delle celebrazioni per i 200 anni de “L’Infinito” leopardiano – si chiude con la cerimonia di premiazione domenica 19 settembre ore 16,00 presso l’Aula Magna del Comune di Recanati. L’edizione del 2021 ha fatto registrare la più alta partecipazione di poeti provenienti da ogni parte della penisola ( 100 poeti, 90 poesie in lingua italiana e 18 in dialetto). “La Ginestra” è stata scelta come simbolo di speranza e coraggio ai tempi del Covid-19 e il passaggio da “L’Infinito” alla Ginestra vuole rimarcare questo particolare periodo di vita. Presidente della giuria esaminatrice il prof. Guido Garufi.  Madrina del concorso la poetessa italo-francese Maria Salamone, la quale ha decretato il vincitore del premio speciale “Mario Ruffini”. I premi per i vincitori dell’edizione 2021 sono stati realizzati dagli studenti del Liceo Artistico G. Cantalamessa di Macerata. Alla cerimonia saranno presenti  il Sindaco, Antonio Bravi con l’Assessore alla Cultura, Turismo, Trasporto Pubblico del Comune di Recanati Rita Soccio, il Responsabile della Ast Cisl di Civitanova  Alfonso Cifani e il Segretario Generale regionale della Cisl pensionati Dino Ottaviani.  E' prevista la partecipazione di una rappresentanza di Regione, Provincia e  Anteas Nazionale.    L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria al numero 3714561419 tutte le mattine dalle 9.00 alle 12.00 h. Le attività si svolgeranno nel rispetto delle misure anti-covid.
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01/09/2021 “Generazioni prossime prendersi cura insieme del futuro” Summer School Cisl Marche 2021
“Generazioni prossime prendersi cura insieme del futuro” è il tema, per l’edizione 2021,  della Summer School Cisl Marche, organizzata in collaborazione Progetto Policoro Marche che si terrà  dall’8 all’11 settembre a Villa Bassa Prelato di Fano (PU). «Anche l’edizione di quest’anno la dedichiamo alla cura delle giovani generazioni proseguendo nel tentativo di rendere il sindacato un luogo generativo di opportunità e in grado di promuovere il protagonismo di coloro che, in quanto giovani,  più di altri si trovano e si troveranno  a valutare le possibilità e le contraddizioni che l’epoca attuale sta proiettando sul futuro.  Le risorse europee legate al contrasto della  pandemia da COVID-19 annuncia forti impegni  nella direzione della “Next Generation. Anche in Italia il dibattito politico, economico e sindacale si sta preparando a definire nuove traiettorie di sviluppo in cui si combinino transizione digitale ed ecologica con  inclusione e coesione sociale, e si valorizzino  i giovani– sottolinea Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche - L’idea di fare sindacato, cioè “fare giustizia insieme” può assumere oggi nuove e inedite forme. L’attenzione va contestualmente  alle future generazioni   e alle generazioni vicine, cioè quelle dei giovani che già ci sono, che sono qui e ora, davanti a noi e che  danno già forma al mondo e  alle quali è giunto  il momento di offrire le opportunità che meritano.» Ai lavori della Summer School  interverranno la sociologa Cristina Pasqualini, Università Cattolica Milano; la referente delle politiche giovanili Cisl Nazionale e EUTEC Youth committee, Nicoletta Merlo; l’economista Vittorio Pelligra, Università di Cagliari; Natale Brescianini monaco Eremo di Monte Giove, Fano; il pedagogista Ivo Lizzola, Università di Bergamo; l’informatico Emanuele Frontoni e l’ingegnere Francesco Fatone dell’ Università Politecnica delle Marche; Pierpaolo Inserra, ricercatore sociale Piccola Università del Lavoro Sociale; il responsabile del Mercato del lavoro Regione Marche Stefano Raia; Francesco Lauria, ricercatore e formatore Centro Studi Cisl- Fondazione Tarantelli; Federica Bressan responsabile Partita Viva/viVace Cisl Vicenza; la segretaria della Cisl Nazionale Daniela Fumarola.    
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31/08/2021 Infortunio alla Metalplex di Montelabbate: Cisl e Filca Cisl chiedono che la sicurezza sia la priorità
Paolo Ferri della Filca Cisl Marche territorio di Pesaro Urbino e Maurizio Andreolini, responsabile della Cisl di Pesaro esprimono vicinanza al lavoratore infortunato stamattina alla Metalplex di Montelabbate. «La piaga degli infortuni sul lavoro purtroppo continua e sembra che non conosca fine, supportata anche da dati che non ci tranquillizzano - dichiarano i due sindacalisti -. Solo tre mesi fa, il 24 maggio, abbiamo sollecitato le Istituzioni, con un presidio davanti al Prefettura, proprio sull’emergenza della sicurezza sui luoghi di lavoro. Abbiamo chiesto con forza in quella occasione che la sicurezza di luoghi di lavoro sia una priorità almeno al pari della pandemia che purtroppo stiamo vivendo». La Cisl e la Filca Cisl stanno portando avanti una campagna di forte sensibilizzazione riguardo la sicurezza nei luoghi di lavoro, sia edili che impianti fissi, con assemblee e manifestazioni anche a carattere regionale sull’argomento. «Purtroppo dobbiamo constatare che ciò non può bastare da solo - proseguono Ferri e Andreolini -, perciò chiediamo l’intensificazione dei controlli da parte dell’Ispettorato del lavoro e del Servizio prevenzione dell’ASUR, per far si che la sicurezza nel lavoro sia la priorità assoluta, anche con verifiche periodiche e certe sulle dinamiche infortunistiche più frequenti, gravi e meno gravi. Troppi lavoratori - concludono - pagano un dazio salato e ciò non è più accettabile in una società che fonda le basi della propria convivenza sulla dignità dell’uomo».  
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31/08/2021 Chiusura punto prelievi Val Cesano, la replica della Cisl Fano alla Area Vasta 1
«Ancora una volta  sono i cittadini in questo caso anziani e persone fragile a  subire il disagio della chiusura del punti prelievo a  nei comuni della Val Cesano ed in particolare nel comune di Monte Porzio. Non si può sempre scaricare  la mancanza di personale dovuta all’esigenza del  piano ferie,  sugli utenti. - sottolineano Giovanni Giovanelli e Luciano Rovinelli rispettivamente della Cisl e della Fnp di Fano  in risposta all'Area Vasta 1 in merito alla chiusura del punto prelievi di Monte Porzio  annunciata nei giorni scorsi -   Questa decisione  di chiudere il punto prelievi non è stata assunta in modo  palese e negli anni passati   con un' opportuna rotazione del personale sarebbe stato possibile coprire il servizio.  Peraltro   da una nostra verifica risulta che il giovedì il punto prelievi di Mondolfo è chiuso e pertanto il personale infermieristico addetto potrebbe benissimo  coprire il servizio a Monte Porzio. Va poi precisato che si sono comunque allungate le liste di attesa anche a Mondolfo dove per un semplice prelievo siamo passati da una settimana di attesa ad un mese.» Per quanto riguarda la mancanza dei requisiti igienico sanitari del locale adibito a punto prelievi si sarebbe potuto studiare soluzioni transitorie e programmare i lavori evitando  così il disagio all’utenza  - continuano i rappresentanti della Cisl di Fano -  Facciamo presente alla dirigenza dell’Area Vasta che gli stessi locali sono usati dai medici di base per la loro attività ambulatoriale.  Allora come mai sono a norma per gli ambulatori dei medici di base e non per il punto prelievi? Forse nasce il sospetto che si voglia dare in gestione al privato il punto di Monte Porzio con la scusa della presunta inadeguatezza igienico sanitaria dei locali.  Tale scelta è  già avvenuta  per i prelievi a domicilio quando nella primavera del 2021 sono stati dati in appaltato ad una struttura privata, ma dopo numerose difficoltà e disservizi  nella gestione dei prelievi a domicilio  il servizio è ritornato ad essere  gestito dal personale del Distretto sanitario.» «Chiediamo pertanto alla dirigenza dell’Area Vasta e al sindaco di Monte Porzio di attivarsi immediatamente per la riattivazione del punto prelievi a gestione pubblica. Ribadiamo nuovamente che il sistema territoriale  sanitario necessita di servizi sanitari adeguati alla popolazione soprattutto nelle aree interne e in quei contesti urbani lontani dalla costa e dai centri urbani che offrono più servizi sanitari.  - concludono Giovanni Giovanelli e Luciano Rovinelli - Forse sfugge quanto sia arduo  raggiungere con i mezzi pubblici la casa della salute di Mondolfo.   Il caso della chiusura del punto prelievi a Monte Porzio è indice invece di scelte che continuano ad impoverire la rete dei servizi sanitari nelle aree interne e collinari.»       
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30/08/2021 Mense aziendali e Green Pass: i sindacati chiedono regole per garantire salute e sicurezza
Rispetto alla condizione di un comparto, quello delle mense aziendali, dalle prospettive sempre più incerte, in cui permane una forte preoccupazione sulle ricadute occupazionali riconducibili oltre che ai processi di  riorganizzazione e ristrutturazione aziendali anche alle nuove norme che  limitano l’accesso ai fruitori senza green pass, Filcams, Fisascat e Uiltucs Marche, evidenziano la necessità di garantire condizioni di salute e sicurezza, sia per i lavoratori impiegati nel servizio che per chi ne fruisce.  Sono circa mille nelle Marche gli addetti occupati nelle mense aziendali che anche nei mesi di massima diffusione del virus hanno consentito il mantenimento del diritto alla mensa per centinaia di lavoratori, continuando a prestare la propria attività nonostante l’elevato livello di rischio di contagio; un lavoro e un diritto che devono continuare ad essere garantiti. Nelle more di un auspicabile intervento legislativo chiediamo che siano garantite adeguate tutele per tutti i lavoratori coinvolti nel processo, fruitori ed addetti al servizio, attraverso l’individuazione di più adeguate misure di sicurezza nell’ambito dei protocolli per l’uso degli spazi comuni.   Occorre in particolare che il Governo definisca in tempi rapidi un quadro regolatorio di riferimento anche al fine di evitare un utilizzo improprio del Green pass nel rispetto dell’art. 32 della costituzione.  Lo stesso si può dire anche per le mense “sanitarie” e le mense scolastiche, prossime alla ripresa collegata all’attività didattica che rischiano di subire di riflesso le disposizioni previste nel pubblico impiego senza una indispensabile armonizzazione che nel rapporto di lavoro privato si realizza attraverso accordi di settore.  La situazione complessiva della ristorazione compromessa dalle conseguenze legate all’emergenza sanitaria che ha impattato negativamente su tutto il settore del turismo nonostante il concludersi di una stagione che sembra aver prodotto risultati importanti, rappresenta un rischio occupazionale per centinaia di lavoratrici e lavoratori anche nella nostra regione.  Risultano quindi fondamentali da un lato la prosecuzione della campagna vaccinale e il rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro con l’adeguamento e il rafforzamento dei Protocolli e degli Accordi in materia e  dall’altro misure tempestive in materia di divieto dei licenziamenti la cui proroga sino ad ottobre è del tutto insufficiente, la riforma degli ammortizzatori sociali da estendere anche ai settori esclusi e delle politiche attive che devono costituire un reale strumento per il reimpiego nel mercato del lavoro e non un compito da svolgere solo attraverso qualche ora di formazione fine a se stessa.
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27/08/2021 Sanità, CISL Fano: "Riapertura immediata dei punti prelievo in Val Cesano"
«Grave disservizio per le cittadini dei comuni di Monteporzio (Castelvecchio e Monteporzio) San Costanzo e Fratterosa che devono recarsi presso la Casa della salute di Mondolfo per effettuare un semplice prelievo di sangue a seguito della chiusura del servizio prelievi. - sostengono in una nota il Responsabile della Cisl di Fano, Giovanni Giovanelli e Luciano Rovinelli della Fnp Cisl Fano -  Una scelta gravissima alla quale si somma  l'attesa di trenta giorni per la prenotazione  di un semplice esame del sangue. Continua così la destrutturazione della sanità territoriale  portando un  grande disagio  tra gli utenti di questo servizio, in particolare anziani e soggetti fragili.» «Mancano inoltre adeguati  collegamenti pubblici  con  Mondolfo:  pochissime corse che peraltro si fermano a Centocroci e quelle che raggiungono Mondolfo fermano lontano dalla Casa della Salute.  - precisano Giovanelli e Rovinelli - Come Cisl di Fano insieme  al sindacato dei pensionati chiediamo immediatamente la riapertura dei punti prelievo nella Val Cesano e il potenziamento dei servizi territoriali, ancora destrutturati, che vengono erogati  saltuariamente e con liste d’attesa lunghissime.» «La sanità come dimostra questa scelta,  non è fatta solo di ospedali ma di una rete sanitaria territoriale che eroga servizi  e prestazioni ambulatoriali  con un capillarità e una presenza soprattutto nei comuni lontani dalla costa .   I cittadini di questi comuni soffrono l’isolamento dato anche  dalla mancanza di trasporti pubblico locali adeguati. Continua solo il depotenziamento e chiusura dei servizi territoriali sanitari.  - rilanciano  e concludono - Solo una nuova impostazione del sistema salute come ci ha purtroppo insegnato il covid permetterà di garantire cure sanitarie diffuse nel territorio e prossime alle persone anziane e fragili.»  
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26/08/2021 Anteas Macerata: nonni e nipoti generazioni ai fornelli
Giovedì 2 settembre 2021 a partire dalle ore15,30 -presso i locali della sede della Croce Rossa di Muccia in via Fonte del Colle - “Prepariamo le tagliatelle al farro” primo incontro dei tre appuntamenti previsti per “Nonni e nipoti generazioni ai fornelli”. L’iniziativa promossa e organizzata dall’ Anteas Macerata, in collaborazione con L'Albero Dei Cuori, FNP Cisl Marche, Comune di Muccia e ATS 18 si colloca nel progetto di Marche_active@net  che mira a favorire lo sviluppo di azioni locali innovative, a sostegno dell’invecchiamento attivo e della solidarietà intergenerazionale con particolare attenzione ai territori colpiti dal sisma 2016. Gli anziani del paese e del circondario saranno coinvolti in vari laboratori di cucina dove potranno insegnare alle nuove generazioni come si preparano i piatti della tradizione locale. Per il primo appuntamento del 2 settembre, le Tagliatelle al Farro saranno realizzate sotto la guida esperta di Maria Guerrini del Ristorante del Cacciatore. Giovedì 9  settembre, per il secondo incontro,  preparazione della Pizza di formaggio con Lorenzo e Daniele Pascoli del Panificio e Pasticceria Fronzi. Terzo appuntamento, giovedì 16 settembre,  con la presenza dello chef Dino Casoni del Ristorante Motel Carnevali dove sarà realizzato un secondo piatto. Agli incontri, che si terranno presso la sede della Croce Rossa di Muccia, sarà  presente anche la psicologa-psicoterapeuta dott.ssa Giorgia Pellegrini. L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria al numero 3929581009. Le attività si svolgeranno nel rispetto delle misure anit- covid.
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05/08/2021 Boost: pagata la mensilità di giugno. Primo importante risultato delle lotte sindacali
Dopo molti giorni di apprensione per i lavoratori e le loro famiglie, la dirigenza BOOST ha comunicato oggi il pagamento della Cassa Integrazione del mese di giugno per tutte le lavoratrici e lavoratori delle sedi aziendali.  Questo è un importante risultato delle lotte, dei presidi, del coinvolgimento delle istituzioni, dell’esposizione “mediatica” e delle pressioni esercitate dalle scriventi organizzazioni sindacali con le proprie RSU. Naturalmente il pagamento di questa mensilità non risolve i problemi di fondo. Non rende più certe le prospettive dell’azienda e non è ancora la condizione di chiarezza dei piani aziendali chiesta a gran voce dal sindacato. La Boost dica ora, qual’è la situazione reale dell’azienda, quali sono i piani per la ripresa delle attività, elemento essenziale per dare futuro allo stabilimento. SLC-CGIL FISTEL-CISL oltre ad impegnarsi nel sostenere le condizioni familiari dei lavoratori attraverso i loro Comuni, non molleranno di un millimetro rispetto alle richieste suesposte. Se davvero la proprietà ritiene di essere in grado di esercitare la propria responsabilità sociale nei confronti dei lavoratori, del proprio territorio e della società tutta, lo faccia ora. Metta sul tavolo di confronto, in modo trasparente tutte le difficoltà ed onori i tanti anni di presenza della fabbrica, simbolo di Tolentino, ed il sindacato risponderà all’appello.  
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04/08/2021 Porto di Ancona: preoccupazioni e richieste Cgil, Cisl e Uil Marche
Il porto di Ancona è il più grande hub economico e lavorativo delle Marche e contribuisce in modo determinante a definire la rete infrastrutturale del territorio. Sono oltre 6500 le persone che, ogni giorno, entrano nell’area dello scalo per lavoro, con una movimentazione in crescita costante negli ultimi anni e che già oggi registra una netta ripresa di traffici sul 2020, con +24% di merci, riallineandosi al 2019. Di dimensioni maggiori sono le ricadute nell’indotto.  Numeri importanti, che restano, al di là delle incertezze temporanee create dalla pandemia. IL DINAMISMO DELLO SCALO – Sono diversi i fattori alla base del dinamismo del porto di Ancona. Ci sono la sua collocazione come porta d’Oriente, i fondali profondi e il numero delle banchine, il successo di un’impostazione pubblico-privata, la presenza della cantieristica pubblica e privata, la creazione di un sistema di servizi collegati, il riconoscimento di porto capofila dell’Autorità del Medio Adriatico nonché l’inserimento nei cosiddetti corridori Ten –T con la definizione di porto “core”. Per tutti questi motivi, lo scalo dorico va rilanciato. LE PREOCCUPAZIONI DEL SINDACATO – Nonostante tutto, però, in questi mesi si è perso tempo in una guerriglia politica che ha perso di vista, fin dall’inizio, il merito degli interessi del porto. Il risultato è evidente: sono stati messi da parte esperienza, consenso e progettualità e si è anche registrata la perdita della capacità di incidenza nelle scelte governative.  Oggi ci si affida ad un Commissariamento di riconosciuta autorevolezza con la speranza di individuare un nuovo presidente. Dalla Regione, il sindacato attende un atteggiamento costruttivo: anche rispetto a quello che è il nodo dell’attività portuale - ovvero la rete infrastrutturale - che non consente allo scalo, al momento, di dispiegare al massimo il proprio potenziale. Oggi vengono anticipati importanti incrementi di risorse che dovranno essere misurati alla prova della concretezza e della realizzazione, 62 milioni sono risorse importanti anche se, percentualmente, il porto di Ancona rappresenta una quota di attività, bel piú alta all'interno dell'Autorità di sistema portuale. Per ora,  restano le preoccupazioni.  LE RICHIESTE DI CGI, CISL E UIL MARCHE – Le richieste sono note da tempo ma restano ancora senza risposte adeguate. Eppure la stessa discussione sull’introduzione della Zes, (zona economica speciale), o della ZLSR (zona logistica semplificata rafforzata) -  per rilanciare lo sviluppo delle aree del cratere sismico come quelle del Fabrianese – si reggono solo attraverso una progettualità basata anche sul porto di Ancona.Per quanto riguarda ciò che emerge dal Pnrr, il solo intervento che abbia incidenza sul porto sono i 519 milioni per l’Orte-Falconara. Ma non basta, E’ importante anche realizzare il cosiddetto “ultimo miglio” che, uscito dal Pnrr, è ora tra le opere oggetto di commissariamento ministeriale: adesso si tratta di vigilare affinchè l’opera venga realizzata. Tanto più ora quando stanno prendendo corpo i cantieri per il raddoppio della Statale 16, nel tratto Torrette-Falconara. Per questo, servirà un protagonismo forte della Regione, che ha avuto una presenza sin qui ben poco incisiva per la programmazione del Pnrr. Da mesi, inoltre, si attende il completamento del “triangolone” di Rfi: 90 milioni di euro che consentirebbero di riprofilare la costa a nord del porto, riconnettendosi all’ “ultimo miglio”. In questo contesto, c’è anche una stretta connessione con l’Interporto di Jesi per una gestione integrata delle merci su rotaia.Il completamento della banchina 27 deve essere fatto nel più breve tempo possibile. Sull’altro versante, va salvaguardato al meglio il previsto investimento per ampliare le aree a mare, dedicate a Fincantieri: 90 milioni, un’occasione fondamentale per creare nuovi posti di lavoro. Al progetto, va affiancato un progetto d’insediamento formativo per  i lavoratori. Un’altra questione in ritardo è quella sul potenziamento della rete ferroviaria Adriatica. Mentre, sul fronte viario, occorre comprendere  che il porto di Ancona si colloca nella maniera migliore sulla direttrice trasversale  che, dai Balcani, arriva alla Spagna. Di qui, infine, la centralità di una strategia che consenta il più veloce collegamento Ancona- Civitaveccha: questo sarà infatti il futuro itinerario privilegiato di buona parte delle merci in transito, in un contesto nel quale,prima o poi, l’Europa metterà mano alla definizione dei corridoi trasversali. Il futuro Presidente dell’Autorità Portuale del Medio Adriatico dovrà essere capace di far proprie queste tematiche – con competenza, fuori da politicismi –  riprendendo i percorsi di positivo confronto realizzati in questi anni; in un quadro di valorizzazione dell’apporto fondamentale, per il futuro dello scalo, delle elevate professionalità dei lavoratori e della forte presenza delle organizzazioni sindacali da sempre vigili e attente alle tematiche strategiche, come alle questioni più direttamente attinenti  all’occupazione e alla sicurezza del lavoro. Un tema, questo, che andrà ripreso un attimo dopo l'insediamento dei nuovi vertici dell' autorità portuale.
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04/08/2021 Sindacato dei pensionati di Cgil Cisl Uil Marche: ”Basta con l'isolamento forzato di anziani e disabili nelle strutture”
Quarantacinque minuti al giorno possono restituire la dignità e la gioia di vivere ai tanti anziani  e disabili che in questo lunghissimo anno e mezzo dall’inizio dell’emergenza Covid hanno dovuto subire l’isolamento forzato nelle strutture. La Circolare del Ministero della Salute emessa lunedì 2 agosto scorso, risponde ai ripetuti solleciti fatti dai sindacati dei pensionati, e richiama l’attenzione sull’opportunità di assicurare l'accesso alle strutture residenziali per anziani e disabili da parte dei familiari degli ospiti, purché muniti delle certificazioni verdi COVID-19. L'accesso va garantito tutti i giorni della settimana (anche festivi), e la visita deve potersi svolgere in un tempo congruo al bisogno di assistenza, di durata possibilmente sino a 45 minuti.   SPI FNP e UILP Marche, 45 minuti al giorno possono restituire la dignità e la gioia di vivere ai tanti anziani  e disabili che in questo lunghissimo anno e mezzo dall’esplosione dell’emergenza Covid hanno dovuto subire l’isolamento forzato nelle strutture.   La Circolare del Ministero della Salute emessa lunedì 2 agosto scorso, risponde ai ripetuti solleciti fatti dai Sindacati dei pensionati, e richiama l’attenzione sull’opportunità di assicurare l'accesso alle strutture residenziali per anziani e disabili da parte dei familiari degli ospiti, purché muniti delle certificazioni verdi COVID-19. L'accesso va garantito tutti i giorni della settimana (anche festivi), e la visita deve potersi svolgere in un tempo congruo al bisogno di assistenza, di durata possibilmente sino a 45 minuti. I Segretari generali Elio Cerri, Spi Cgil Marche, Dino Ottaviani, Fnp Cisl Marche  e Marina Marozzi,Uilp Uil Marche lanciano un appello alla Regione, all'ASUR e agli Enti gestori. «Per anziani e disabili ospiti nelle strutture residenziali  è stato un anno difficilissimo. Le persone più fragili si sono sentite sole, spesso smarrite in una situazione di incertezza e confusione, soffrendo il prolungato isolamento legato alle norme anti Covid. Nelle Marche troppe strutture non consentono ancora le visite dei familiari. La Circolare ministeriale apre uno spiraglio e un barlume di speranza, a condizione che ne venga data a applicazione immediata, piena ed omogenea su tutto il territorio regionale».  
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02/08/2021 Macerata Feltria: incontro con la Polizia di Stato per parlare di truffe, ludopatia e dipendenze
Circa una sessantina di anziani e famiglie hanno ascoltato mercoledì 28 luglio nel Comune di Macerata Feltria, nell’entroterra del Montefeltro i rappresentanti di CGIL , CISL, SPI e FNP, oltre ai Dirigenti del Commissariato della Polizia di Stato ed il Sindaco della cittadina, i suggerimenti su come difendersi dai numerosi tentativi i truffa e dalla diffusione del gioco d’azzardo patologico.  Due fenomeni e  aspetti della vita sociale che la pandemia da COVID, in questo anno e mezzo ha accentuato in modo esponenziale tanto da trasformarli in veri e propri problemi sociali che preoccupano sempre più le Istituzioni e i responsabili dei Servizi Sociali.  Il Dott. Pineschi, Vice Questore e Commisario di Urbino e il Dott. Scalpelli, hanno posto in risalto come, la pandemia, ha stravolto anche i vecchi metodi usati da coloro che si accingono a delinquere; non  più solo l’approccio  diretto, spacciandosi per lontano parente o vecchia conoscenza, teso a carpire ed aggirare la fiducia del malcapitato, ma sempre più spesso la truffa corre sui telefonini, internet, i social e sotto mentite spoglie anche come operatori istituzionali (enel, inps, agenzia entrate, ecc.), per operare il furto di dati personali e sensibili.  Tutto questo, colpisce non solo le persone anziane e sole, ma le famiglie, i cittadini adulti; gli stessi giovani pur esperti delle moderne tecnologie, cadono nelle trappole tese da coloro che sono alla ricerca di informazioni da rivendere successivamente sui mercati internazionali a società complici.  La pandemia ha accentuato anche  ciò che viene definito “gioco patologico”, quella forma di  gioco d’azzardo legale  diventata una vera e propria mania tanto che  la medicina ufficiale la classifica come malattia sociale.  La chiusura dei locali  Slot,  di bar e tabacchini, nel periodo del lockdownda COVID 19, ha fatto si che il gioco fisico registrasse un calo  mentre è esploso in modo vertiginoso quello on line, tra l’altro, molto utilizzato dalle nuove generazioni.  Fenomeno pensato inizialmente per incrementare le entrate di fisco allo stato , è divenuto una vera e propria piaga sociale.  Nel solo  Comune di Macerata Feltria su una popolazione di 1955 abitanti nel 2019 sono stati giocati complessivamente € 1.844.593,19 per una spesa di €. 943,52 a persona.  Rapportati ai €. 816,69 per persona giocate in Urbino nello stesso anno con una popolazione di 13.914 abitanti ed una spesa per giocate complessive di €. 11.363.439,10, (Dati Agenzia Dogane e Monopoli), si evidenzia il vero aspetto drammatico di questi dati.  Questi fenomeni, sono dovuti principalmente, secondo le OO.SS. Ggil, Cisl, SPI e FNP, di Urbino e Montefeltro, ai cambiamenti strutturali dei modelli sociali che oggi si vivono nelle nostre comunità.  Si vive sempre più in solitudine, l’aumento dello spopolamento ed i pochi giovani che restano, si rinchiudono nei modelli messi a disposizione da internet e dagli smartphone chiusi in se stessi dove i contatti sociali sono ridotti all’osso.  La carenza del lavoro, la mancanza di servizi primari (farmacie, banche, commercio, uffici postali ecc.) o offerte ludiche alternative, sono la causa principale del fatto che  nel gioco d’azzardo fisico e on line, si cerca  l’illusione nel colpo di fulmine per  cambiare e migliorare il proprio destino, la propria condizione.  Al centro di questi incontri, sta l’invito rivolto  a cittadini e  rappresentanti delle istituzioni locali, di recuperare e promuovere modelli di socialità che riportino al centro della convivenza civile  le persone e la dignità delle stesse e  recuperare quel modello di solidarietà sociale caratteristico delle comunità locali che hanno fatto la storia del nostro Paese.  Le Amministrazioni locali, i servizi socio sanitari, devono impegnarsi molto a spingere verso questi cambiamenti adottando nuove regolamentazioni per il gioco legale effettuato nei pubblici esercizi facendo si che la voglia di giocare resti solo un evasione e non si trasformi in patologia con costi elevati per le famiglie e per tutta la collettività.  Allo stesso modo, devono operare, per rafforzare la presenza delle istituzioni nella vita sociale delle persone, sollecitando alle Autorità preposte, un maggiore rafforzamento della presenza delle Forze dell’ordine, per presidiare il territorio e diffondere tra i cittadini la cultura dell’attenzione e della solidarietà , perché vigilare, essere attenti a quanto succede intorno a noi, non significa necessariamente spiare, ma tutelare, proteggere il bene comune e la serenità della vita nelle comunità. 
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02/08/2021 Operatori socio - sanitari Talevi,Cisl Fp Marche:”Per gli oltre 4.000 OSS marchigiani operanti nella sanità pubblica e privata e nelle cooperative sociali si apre un importante percorso di valorizzazione della professione”
La conversione in legge del decreto legge Sostegni bis ha previsto, come chiesto con forza dal sindacato, l'istituzione nel ruolo socio - sanitario dei profili professionali di operatore socio sanitario, oltre che di assistente sociale e sociologo. «Un provvedimento importante che consentirà di valorizzare figure, quali gli operatori socio - sanitari, fortemente impegnati nell'emergenza covid e fondamentali per l'assistenza al paziente. - ha commentato il Segretario Generale della Cisl Fp Marche, Luca Talevi -  Vengono così meno le ambiguità legislative nate dopo la cosiddetta "Legge Lorenzin " del 2018 la quale nell'istituire l'area socio -sanitaria, ove far confluire i tre profili , non intervenne anche sul ruolo giuridico di appartenenza rimasto meramente tecnico,  alimentando così solo aspettative tra i lavoratori senza produrre alcun effetto concreto.» «Una notizia molto positiva per gli oltre 4.000 operatori socio - sanitari operanti nella sanità pubblica e privata oltre che nelle cooperative sociali delle Marche che nei prossimi mesi potranno vedere valorizzate la loro professione grazie anche allo sviluppo della contrattazione nazionale e decentrata.  In tal senso, subito dopo la sosta estiva,  sarà fondamentale per  gli operatori socio - sanitari  - conclude Talevi -  la ripresa del confronto con la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni per completare il percorso in atto di revisione "sostanziale" del profilo, con l'obiettivo di valorizzare la professione, avviare nuovi percorsi di carriera ed  organizzativi tesi a sviluppare nuovi modelli di integrazione socio -sanitaria»
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30/07/2021 Lavoro, Sbarra:" Dati crescita Pil positivi. Ma ora ripresa va consolidata con un vero patto sociale sulle riforme economiche e sociali. Ammortizzatori universali e formazione devono viaggiare insieme"
«Serve più impegno al confronto da parte della Regione Marche che finora langue sulle materie dello sviluppo, del lavoro dei trasporti e del welfare. Occorre un  Patto tra istituzioni e parti sociali per uno sviluppo sostenibile in un’ottica sociale ed ecologica» ha rilanciato il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi,  durante la sua relazione in apertura del Consiglio Generale della Cisl Marche che si è svolto  nella mattina oggi a Senigallia. Hanno partecipato ai lavori il Segretario Generale della Cisl Nazionale, Luigi Sbarra, in collegamento da Roma,  e  tutto il gruppo dirigente del sindacato marchigiano. «I dati della crescita del Pil di oggi sono importanti perché confermano la ripresa economica del Paese che dobbiamo ora consolidare e rafforzare dopo tanti mesi difficili di sacrifici e di emergenza sanitaria. E' un segnale indubbiamente positivo, anche se bisogna fare ancora molta strada per recuperare i nove punti di prodotto interno lordo e soprattutto gli indici di benessere che abbiamo perso nello scorso anno rispetto altri paesi europei. ». Lo ha detto il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra in conclusione dei  lavori del Consiglio Generale della Cisl Marche. «Occorre ora una politica anticiclica, rilanciando l'occupazione e redistribuendo risorse ed opportunità, coinvolgendo le parti sociali in tutte le fasi di attuazione degli investimenti e dei progetti del PNRR, tanto nelle dimensione nazionale quanto a livello regionale, territoriale e delle categorie. C'è una unica via da seguire per la Cisl che è quella di una rinnovata concertazione. I progetti e gli investimenti dovranno essere esaminati preventivamente dal sindacato per valutare le ricadute di tipo economico, occupazionale e sociale. Questo vale anche per le Marche,  una regione che rischia più di altre di trovarsi in una condizione penalizzante a causa dell’isolamento infrastrutturale, all'impatto pesante di quattro crisi in 12 anni e a territori che, specie nelle aree interne, si stanno spopolando. -  ha ancora sottolineato il leader Cisl. - Abbiamo ottenuto la proroga del blocco dei licenziamenti e della cassa covid per il settore tessile, moda e calzaturiero che in questa regione sta attraversando una grave crisi. Ma ora bisogna riqualificare il settore manufatturiero, che resta la spina dorsale dell'economia delle Marche attraverso produzioni a più alto contenuto tecnologico, orientando allo stesso modo il sistema dei servizi perché possa essere un supporto efficace per le imprese-  ha aggiunto Sbarra - L’obiettivo delle prossime settimane è quello di costruire un nuovo sistema di protezione sociali che deve essere legato ad un grande piano di formazione delle competenze e di vero rilancio delle politiche attive  . Non ripartiremo verso il futuro senza porre al centro dell’agenda nazionale, il lavoro giovanile e femminile. Senza fornire a migliaia di ragazzi e ragazze conoscenze utili ad un qualificato inserimento lavorativo. Senza accompagnare le persone nei processi di riconversione e di transizione in tutte le fasi della vita lavorativa». Il Segretario Generale della Cisl,ha aggiunto che «è importante, in tal senso, che il Governo abbia raccolto la proposta di costituire, stanziando 50 milioni di euro, un Fondo speciale per i percorsi di formazione e riqualificazione per le persone in cassa integrazione e in Naspi. Si tratta, ora, di potenziare i Centri per l’impiego, di connetterli alle banche dati e alla rete viva della sussidiarietà coinvolgendo le Agenzie per il lavoro, costruendo sistemi territoriali che facciano incontrare aziende, scuole, centri di formazione accreditati, ITS, università, fondi bilaterali . Questo sistema va agganciato in ogni territorio a un sistema di ammortizzatori sociali rinnovato, universale, inclusivo, mutualistico e di tipo assicurativo. Bisogna fare presto. Perché il 31 ottobre è vicino, e lasciare senza protezioni milioni di lavoratori dei servizi, del terziario, e di altri settori scarsamente protetti da reti istituzionali significherebbe condannare il Paese ad un autunno molto caldo.»
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30/07/2021 Politiche abitative, CGIL CISL UIL: "La nuova legge regionale è iniqua, discriminante e di dubbia legittimità costituzionale"
Il Consiglio regionale ha recentemente approvato la nuova legge regionale che rivede i criteri di assegnazione delle case popolari « criteri che riteniamo iniqui, discriminanti e di dubbia legittimità costituzionale, sui quali anche il CREL aveva espresso parere contrario. -  sottolineano le Segreterie regionali CGIL CISL UIL Marche  e Segreterie regionali SUNIA SICET UNIAT Marche - Innanzitutto la legge introduce, di fatto, un trattamento differenziato per italiani e stranieri, inammissibile nel nostro ordinamento, prevedendo l’obbligo per i cittadini extracomunitari di presentare la documentazione patrimoniale e reddituale del Paese in cui hanno la residenza fiscale, senza poter ricorrere all’autocertificazione, di fatto impedendo di rispettare, nella maggior parte dei casi i termini di presentazione delle domande. Richiedere agli stranieri tale specifica documentazione è già stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale, anche di recente (Sentenza n. 9/2021), in quanto discriminatorio, irragionevole e pretestuoso.» Nella legge regionale si innalza poi la percentuale di riserva annuale di alloggi per far fronte a situazioni particolari, individuando tra le categorie speciali beneficiarie  di tale innalzamento anche gli appartenenti alle Forze dell’Ordine e  i Vigili del Fuoco. «Una scelta che di fatto riduce ulteriormente la funzione sociale dell’edilizia popolare volta a rispondere ad un esigenza primaria, quale quella abitativa, di chi si trova in condizioni di effettivo bisogno. - continuano i rappresentati sindacali -  Parimenti non è condivisibile l’introduzione dell’esclusione dall’accesso agli alloggi di coloro che abbiano riportato condanne penali per reati di vario genere, di dubbia legittimità costituzionale già evidenziata dalla Corte Costituzionale (Sentenza n. 9/2021). Peraltro, c’è da chiedersi se una legge regionale possa legittimamente intervenire per introdurre quella che nei fatti può essere considerata una sanzione accessoria.» «Sarebbe stato invece necessario e urgente modificare la normativa regionale per superare il requisito quinquennale di residenza o di svolgimento di attività lavorativa nella regione la cui incostituzionalità è stata ripetutamente sancita dalla Corte perché tale requisito mette in secondo ordine le condizioni familiari di disagio economico e abitativo, ma su questo il Consiglio regionale non è intervenuto affatto. - rilanciano le Segreterie regionali CGIL CISL UIL Marche  e Segreterie regionali SUNIA SICET UNIAT Marche -  Va ricordato che la Corte Costituzionale ha più volte rimarcato l’irragionevolezza di tale requisito temporale che contraddice la funzione sociale dell’edilizia residenziale pubblica e viola i principi di uguaglianza e ragionevolezza. Non possiamo non evidenziare che ancora una volta non si affrontano i nodi irrisolti nelle politiche abitative: la mancanza di un adeguato patrimonio pubblico, l’ingessamento delle assegnazioni e la mancanza di turnover, la durata eccessiva degli appalti.»   «Riteniamo urgente e prioritaria  l’attivazione del Piano Triennale, fermo al 2013 e soprattutto un finanziamento annuale costante regionale per l’incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, attualmente ridotto a pochi alloggi disponibili per l’assegnazione a fronte di sempre più numerosi aventi diritto. Non si può inoltre ovviare alla mancanza di finanziamenti annuali, con l’ estemporanea previsione da parte dell’ Amministrazione Regionale di un ulteriore piano di vendita di parte del patrimonio pubblico, peraltro a breve distanza dal precedente, a cui siamo decisamente contrari. Evitiamo di svendere un patrimonio già pesantemente ridotto anche in considerazione del fatto che in media, con la vendita di tre alloggi se ne ricostruisce solo uno e dopo 10 anni (con gli attuali tempi degli appalti), rinunciando all’introito dei fitti  per lo stesso periodo e con il risultato finale di avere una disponibilità’ sempre più’ ridotta di alloggi da destinare ai più bisognosi ed aventi diritto.» Per queste ragioni, le Segreterie di CGIL CISL UIL Marche e di Sunia, Sicet, Unitat Marche vogliono ribadire la loro contrarietà alla legge.  
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29/07/2021 Gruppo Boost: i sindacati incontrano l'azienda.
Oggi, giovedì 29 luglio, le organizzazioni sindacali territoriali Slc Cgil e Fistel Cisl, insieme alle RSU dello stabilimento di Tolentino, si sono incontrate con la proprietà del Gruppo Boost e la direzione aziendale a seguito della convocazione del Prefetto di Macerata, che ringraziamo ancora una volta per l’estrema disponibilità ed il grande impegno profuso a seguito delle nostre istanze e alla sensibilità mostrata nei confronti della situazione in cui vertono le lavoratrici ed i lavoratori della BOOST SPA. L’azienda ha chiesto ancora pochi giorni di tempo per delineare il percorso da intraprendere nella crisi in atto, sottolineando ancora una volta la volontà di mantenere sia la continuità dell’attività produttiva che l’unicità aziendale, e di trovare una soluzione per il pagamento degli stipendi. La delegazione sindacale ha convenuto, dopo lunga riflessione, di concedere ancora tempo all'azienda, ma comunicando la volontà di proclamare uno sciopero di 8 ore per la  giornata di martedì 3 agosto nel caso non dovessero arrivare risposte dalla proprietà e dalla direzione aziendale.
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27/07/2021 Gruppo Boost: nuovo sciopero mercoledì 28 luglio
Le Segreterie Territoriali Slc Cgil Fistel Cisl e la RSU di stabilimento della Boost di Tolentino hanno indetto un nuovo sciopero per tutti i turni di lavoro mercoledì 28 luglio e chiamano tutti i lavoratori a partecipare al presidio che si terrà alle ore 11 davanti allo stabilimento. La mobilitazione prosegue a causa della mancata certezza sul pagamento della mensilità di giugno per tutti i dipendenti (dopo continui cospicui ritardi da molti mesi a questa parte); le mancate spettanze di tutti i lavoratori cessati per prepensionamento dall’inizio dell’anno e negli anni scorsi (TFR e/o Fondo Pensione Complementare), e per la mancanza di prospettive industriali per mettere in sicurezza l’attività degli stabilimenti del gruppo e i posti di lavoro.  
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27/07/2021 Il Segretario Generale Luigi Sbarra al Consiglio Generale della Cisl Marche
Venerdì 30 luglio il Segretario Generale della Cisl Nazionale, Luigi Sbarra, per sopraggiunti impegni, parteciperà in collegamento da Roma al  Consiglio Generale della Cisl Marche che si terrà a Senigallia, a partire dalle ore 9,00, presso il Centro Congressi del  Finis Africae, strada provinciale S. Angelo n.155. Durante i lavori, che saranno aperti dal  Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi,  il gruppo dirigente della Cisl Marche si confronterà sui più attuali temi sociali, politici ed economici.     Il Segretario Generale della Cisl Nazionale, Luigi Sbarra, farà il punto con il  Consiglio Generale della Cisl Marche, che si svolgerà in presenza nel rispetto di tutte le norme anti-covid, sul confronto con il Governo e sulle proposte della Cisl volte a sostenere il rilancio dell’economia del Paese nel segno della sostenibilità sociale ed ambientale, del lavoro di qualità, del rafforzamento delle reti di welfare utilizzando al meglio le risorse del PNRR.
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26/07/2021 Protesta Gruppo Kos Care: presidio al centro ambulatoriale Santo Stefano di Jesi
Protesta, martedì 27 luglio, dei centri ambulatoriali del Santo Stefano, oggi Kos Care,  della provincia di Ancona. Prosegue così, nella regione, la mobilitazione del gruppo, avviata nei giorni scorsi e promossa da Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, con i presidi davanti a Villa Adria,  Potenza Picena e ad Ascoli Piceno. Domani, il presidio, unico per tutti i centri, si terrà a Jesi, davanti al centro ambulatoriale di viale Don Minzoni n. 29 dalle ore 10 fino alle 12. La mobilitazione riguarda il riconoscimento del contratto della sanità privata a tutta la rete riabilitativa regionale
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23/07/2021 Metauro Ovest, accordo trovato: la soddisfazione di Cgil, Cisl e Uil
Torna il sereno all’area di servizio Metauro Ovest dopo l’accordo raggiunto tra i lavoratori e l’azienda Sarni Maglione Srl. Sono stati necessari quattro scioperi per portare i vertici dell’azienda al tavolo di trattativa e a riconoscere, infine, il diritto alle ferie dei lavoratori, ampiamente ridotte dopo il subentro alla vecchia proprietà Gustofast a dicembre 2020. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno ora concordato con l’azienda un periodo di 14 giorni di ferie a partire dal 26 luglio 2021 e fino al 30 settembre 2021, attraverso la programmazione di un calendario da concordare con i dipendenti.  Per il 2022 sarà invece garantito un periodo continuativo di due settimane per ogni lavoratore tra il 15 giugno e il 30 settembre da concordare con gli stessi. Lo stato di agitazione era iniziato ai primi di luglio. Maglione, non riconoscendo il contratto integrativo aziendale, aveva deciso unilateralmente di limitare il diritto al riposo nonostante l’impegno quotidiano dei dipendenti, mai venuto meno al di là del lockdown e delle zone rosse, per garantire assistenza ai viaggiatori.  «Siamo soddisfatti dell’esito di questa vertenza che dimostra che i lavoratori, insieme, possono raggiungere un risultato che purtroppo oggi non è scontato: il riconoscimento dei propri diritti – dicono Roberto Fiscaletti (Filcams Cgil Pesaro Urbino), Vincenza De Leo (Fisascat Cisl Marche) e Claudio Cicchitti (Uiltucs Uil Marche) – in questo caso lo abbiamo raggiunto dopo un atteggiamento di totale chiusura che aveva generato un arretramento delle condizioni economiche dei lavoratori nel passaggio di mano di Metauro Ovest. L'azienda si è inoltre detta disponibile ad aprire nei prossimi mesi una discussione sul contratto integrativo a livello nazionale».
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23/07/2021 Crisi al Gruppo Boost: stipendi in arretrato e nessuna chiarezza sul futuro industriale
La situazione del gruppo Boost, leader nella produzione di agende, diari, notebook a livello internazionale, è caldissima. Il gruppo, nato dalla fusione nel 2019 della ex Lediberg e della ex Arti Grafiche Johnson, conta un migliaio di dipendenti nelle sedi di S Paolo d’Argon (BG), Cenate Sotto (BG), e Tolentino, in provincia di Macerata. In questi giorni, la direzione aziendale ha comunicato a tutti i dipendenti che non è in grado di prevedere le tempistiche di pagamento degli stipendi del mese di giugno. Stessa sorte si era verificata con la mensilità di maggio pagata con oltre un mese di ritardo. Ritardi e difficoltà negli stipendi si susseguono da diversi mesi. «Sappiamo che oggi l'azienda si trova in una situazione molto critica sul versante delle disponibilità finanziarie che necessita di un intervento degli istituti bancari - dicono Alessandro Gay e Biagio Liberati, Segretari Generali di FISTEL CISL Marche e SLC CGIL di Macerata -. Nonostante il fatturato inteso come  ordini acquisiti per l'anno 2021 sia in netto miglioramento rispetto all’anno precedente,  rischia di andare perduto per le difficoltà finanziarie in corso. Ad oggi, pur avendo più volte richiesto prospettive future, non abbiamo ricevuto alcuna risposta soddisfacente da parte dell'azienda, se non una assenza di una linea industriale perseguibile e concreta. La crisi finanziaria del gruppo sta pesantemente incidendo anche sulla capacità produttiva. Il ricorso massivo alla cassa integrazione non è mai stato così ampio come quest’anno. Il futuro di una delle più importanti e storiche realtà manifatturiere della nostra regione è fortemente a rischio». «La preoccupazione maggiore - proseguono i sindacati - è sul versante delle lavoratrici e dei lavoratori, in un territorio già fortemente colpito prima dalla crisi finanziaria e successivamente dal sisma,  per i quali in diversi incontri abbiamo chiesto alla proprietà la tenuta del livello occupazionale attuale». Negli  ultimi anni è stato fatto tutto il possibile per sostenere l’attività dell’impresa e tutelare nel contempo i lavoratori. L’ultimo  accordo sottoscritto in sede ministeriale a febbraio 2021 con un piano industriale approvato, il contestuale ulteriore prepensionamento di oltre 200 persone, oltre ad un uso rilevante della cassa integrazione straordinaria, è stato l’ulteriore sforzo che tutti i lavoratori e le lavoratrici di Boost si sono assunti, con il fine unico che per sindacato e lavoratori è irrinunciabile: il rilancio industriale dell’intero gruppo. I lavoratori  hanno dimostrato in questi anni difficili estrema responsabilità e senso del dovere non comuni. FISTEL CISL e SLC CGIL, insieme alle RSU di stabilimento, hanno chiesto ad istituzioni comunali, provinciali ed ai parlamentari incontrati recentemente, un intervento, «propedeutico al fine di sbloccare alcune situazioni che rischiano di mettere a repentaglio la sopravvivenza stessa dell'azienda e dei piani di risanamento già in essere, con i recenti accordi sulla Cassa Integrazione Straordinaria e i prepensionamenti che sono stati avallati anche in sede ministeriale - concludono Alessandro Gay e Biagio Liberati -. Ci aspettiamo che l’azienda ci convochi per conoscere le reali condizioni e le intenzioni industriali. Da oggi per noi inizia un percorso di lotta che siamo pronti a portare in tutti i luoghi istituzionali, e della società civile che riterremo necessari, a partire del prefetto a cui chiederemo un incontro nei prossimi giorni, per salvaguardare lavoro e dignità in una fase delicatissima per il territorio». Giovedì 22 luglio i sindacati hanno indetto un presidio davanti alla sede della Prefettura di Macerata, in Piazza della Libertà. Le rappresentanze dindacali sono state ricevute dal Prefetto per discutere della situazione di crisi  
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22/07/2021 Il rafforzamento delle Politiche Attive della Regione Marche è impensabile senza i Navigator
l ministro Orlando insiste sulla necessità di rilanciare il sistema delle politiche attive e di rafforzare le attività dei centri per l’impiego, ma sembra dimenticare l’esistenza di 2700 professionisti, che hanno maturato due anni di esperienza sul campo, che hanno già superato una selezione pubblica e sono stati formati da Anpal acquisendo esattamente le specifiche competenze necessarie ad “attuare” le politiche attive tanto invocate in queste settimane. È fondamentale valorizzare questo patrimonio di competenze necessarie all’attuazione della riforma delle Politiche Attive, necessarie cioè per praticare politiche di inserimento e reinserimento lavorativo, indispensabili al sistema complessivo di incrocio domanda-offerta di lavoro. Altrettanto fondamentale è riconoscere ai navigator un reale titolo di preferenza o riconoscimento del ruolo fin qui svolto anche in previsione delle procedure concorsuali per le assunzioni programmate che le Regioni devono avviare entro il 31 dicembre 2021. Il 31 dicembre 2021 termineranno i contratti di collaborazione: 2700 professionisti rischiano di interrompere il loro lavoro. «Non possiamo perdere tempo - dichiarano Maria Teresa Ferretti (Felsa Cisl), Rossella Marinucci (Nidil Cgil) e Ignazio Di Chio (Uiltemp Uil) -. Servono subito delle soluzioni. Nidil, Felsa e Uiltemp insieme alle relative Confederazioni si stanno mobilitando per aprire il confronto con il Ministero e Anpal in modo da poter avere delle riposte certe dal ministro Orlando e il commissario Tangorra. Alla Regione Marche si chiede di fare chiarezza sulle competenze in materia e avviare un dialogo sul percorso di possibile stabilizzazione dei navigator marchigiani. La mobilitazione non può che continuare, a livello territoriale e nazionale».
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22/07/2021 Cgil Cisl Uil: «Si apra subito un dibattito cittadino sulla sanità falconarese»
Cgil Cisl e Uil di Falconara denunciano da mesi il progressivo deterioramento dei servizi sanitari cittadini. Carenze di personale e deterioramento delle strutture sanitarie hanno oramai raggiunto punti di insostenibilità: - il consultorio comunale con gravi carenze di personale (addirittura senza un ginecologa dedicata dall’estate scorsa) - la radiologia chiusa da 18 mesi - le gravi carenze di personale amministrativo negli uffici cup-cassa e anagrafe sanitaria - la carenza gravissima di medici di medicina generale (i medici di famiglia), e la mancata sostituzione di alcuni medici specialisti - la mancanza di personale nel servizio di medicina legale   Nel momento in cui la sanità territoriale viene magnificata in ogni documento o convegno, la dura realtà ci riporta invece questi drammatici esempi! È ora che questi problemi vengano affrontati tutti insieme, con un consiglio comunale dedicato, alla presenza dei vertici dell’Asur e della Regione, con la presenza dell’Ambito Sociale e delle forze sociali della città, che permetta di capire quale disegno e quale prospettive ci sono per la sanità di questo territorio che raccoglie nella sola Falconara oltre 25mila abitanti. È un momento importante, siamo alle soglie di molti atti programmatori in campo sanitario e sociosanitario: la revisione del piano socio-sanitario della Regione Marche, la predisposizione del nuovo piano sociale di ambito, le definizione degli interventi sulla sanità territoriale legati al PNRR. È il momento di parlare della nostra sanità pubblica. Se non ora quando?
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14/07/2021 Cgil Cisl Uil Marche : "La sanità che vogliamo e che cosa chiediamo alla Regione" Manifestazione regionale ad Ancona
In 1000 provenienti da tutto il territorio regionale, hanno partecipato alla manifestazione, indetta da CGIL CISL UIL Marche, che si è svolta oggi in piazza Cavour ad Ancona, per porre l’attenzione sulle gravi condizioni della sanità nelle Marche, anche dopo le pesanti ripercussioni della crisi pandemica. Lavoratori e pensionati sono scesi in piazza con i sindacati confederali per ribadire che il diritto alla salute deve essere assicurato a tutti, garantendo la centralità del servizio pubblico e l’universalità delle prestazioni. «Ci sono numerose ed urgenti questioni che restano ancora aperte: tempi di attesa; Pronto soccorso e la rete dell’emergenza-urgenza; i servizi territoriali e l’integrazione socio-sanitaria; la prevenzione; la rete ospedaliera; le Case della Salute e le cure primarie e intermedie; la mobilità sanitaria. Oltre alla presenza diffusa di organici insufficienti e di precariato e alla progressiva privatizzazione della sanità» – hanno rilanciato Daniela Barbaresi, Segretaria Generale Cgil Marche, Sauro Rossi Segretario Generale Cisl Marche e Claudia Mazzucchelli Segretaria Generale Uil Marche.   «La Giunta regionale apra subito un confronto concreto ed efficace, che finora non c’è stato, fatto salvo un recente incontro. Servono risposte concrete ai bisogni di salute dei cittadini. In particolare  chiediamo: un forte potenziamento delle attività e interventi efficaci per la  riduzione dei tempi di attesa; il rafforzamento della sanità sul territorio, come previsto anche dal PNRR; un progetto condiviso e trasparente sulla dislocazione, il potenziamento e l'operatività delle Case della Salute/Case e Ospedali di Comunità; la riqualificazione delle funzioni dei Distretti sanitari e l’ avvio di un percorso per renderli coincidenti con gli Ambiti territoriali sociali, ed i Servizi per il Lavoro, a garanzia dell'integrazione socio sanitaria e dello sviluppo di percorsi di inclusione sociale, lavorativa e di contrasto alla povertà. – hanno sottolineato con forza i Segretari Generali di Cgil Cisl Uil Marche - Va previsto un aumento delle risorse per la Prevenzione, con particolare attenzione alla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro.» « Va garantita una rete dell'emergenza - urgenza capillare ed efficace, capace di integrare l'attività dei Pronto Soccorso ospedalieri con quella del Sistema 118, della continuità assistenziale, delle postazioni territoriali di emergenza, dei mezzi sanitari e dei Punti di Assistenza Territoriale attivati negli Ospedali di Comunità. – chiedono alla Giunta regionale i Segretari generali confederali -  Va data attenzione alla Medicina di Genere, al  potenziamento dei Consultori familiari e piena applicazione della legge 194 del 1978.  Va fatta chiarezza, inoltre, sugli assetti istituzionali della sanità marchigiana: competenze e rapporti tra Servizio Sanità, ASUR, ARS, INRCA, Aziende Ospedaliere, Aree Vaste e Distretti Sanitari. Vanno completati e realizzati i nuovi e moderni ospedali ricorrendo all’appalto, nel rispetto del DL 77/2021.» In tema di personale, per Cgil Cisl Uil Marche è necessario un consistente adeguamento e un rafforzamento delle dotazioni organiche con un massiccio piano di assunzioni. «Vanno completati i percorsi di stabilizzazione e data piena e corretta attuazione agli istituti contrattuali (compresa premialità Covid) così da salvaguardare la dignità professionale del personale. Va fermata la progressiva privatizzazione della sanità e garantito il governo dei soggetti privati accreditati. Il Servizio Pubblico deve esercitare una forte funzione di committenza e di controllo, sia dei servizi erogati che delle condizioni contrattuali, economiche e normative, dei loro dipendenti con un impegno concreto per la parificazione dei trattamenti tra lavoratori pubblici e privati.» Tra le altre richieste di Cgil Cisl Uil alla Regione Marche c’è anche l’adeguata partecipazione a livello regionale e territoriale, sia sulle politiche occupazionali che sull'assetto e l'operatività dei servizi. «Va avviato subito un confronto sullo sviluppo progettuale e sull’ attuazione nelle Marche degli interventi previsti dalla Missione 6 – Salute del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR). Ora attendiamo dalla Regione risposte concrete ed urgenti su prevenzione, partecipazione e programmazione- concludono Barbaresi, Rossi e Mazzucchelli - perché la salute è un diritto universale che va garantito con la centralità del servizio pubblico».      
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09/07/2021 Lavoro nel turismo: Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, a fianco dei lavoratori, chiedono la corretta applicazione dei contratti respingendo qualsiasi tipo di polemica
Mai come quest’anno l’attacco operato nei confronti degli stagionali del turismo ha manifestato tutta la sua insolenza, in un’estate particolarmente calda, non solo per gli esiti disastrosi determinati dalla pandemia ma anche per le irragionevoli ingerenze delle associazioni datoriali di categoria circa la mancanza di personale disponibile a lavorare.   Le Segreterie regionali unitarie Filcams, Fisascat, e Uiltucs respingono le polemiche che quotidianamente e da troppe settimane, attaccano ingiustamente i lavoratori stagionali del settore turistico troppo spesso, al contrario, vittime della mancata o scorretta applicazione dei contratti nazionali di riferimento, pertanto stigmatizziamo tale comportamento, profondamente scorretto.   Quella che dipinge i lavoratori del turismo quali soggetti volti ad evitare il lavoro, preferendo altre forme di sostentamento, è una falsa e pericolosa narrazione. Una misera e triste strumentalizzazione che ancora una volta colpisce la categoria che, più di ogni altra, ha pagato la crisi pandemica; lavoratori che sono da sempre i più fragili e i più esposti a inadempienze contrattuali, in un settore che marca una illegalità diffusa. Un tam tam ricorrente, strumentale e fuorviante, che disconosce professionalità e competenze degli addetti del settore, che meritano al contrario il giusto riconoscimento, nel rispetto di quanto previsto dalla legge e dalla contrattazione collettiva, e senza contrapposizioni strumentali tra diverse categorie di lavoratori e differenti professionalità.   Anche da noi, come in altre regioni d’Italia, i turni di lavoro nel comparto della ristorazione e dell’alberghiero sono massacranti, 7 giorni su 7, senza giorno di riposo, per non parlare dell’ampio uso di lavoro irregolare, con soglie che superano, a livello nazionale, anche il 70% e inevitabili ricadute sulle tutele, sulle garanzie, su diritti, legalità e salute e sicurezza di lavoratrici e lavoratori.   I dati Inps 2019 evidenziano, nel settore turistico marchigiano la presenza di 48.413 lavoratori dipendenti occupati, dei quali 20.357 con contratto a tempo determinato e 9.312 con contratto stagionale. Insieme, dunque, i lavoratori e le lavoratrici impiegati con queste tipologie contrattuali rappresentano il 61% del totale occupati.  Le retribuzioni medie lorde annue percepite risultano essere pari a 7.758 euro. Retribuzioni che per i lavoratori stagionali si riducono mediamente a 5.146 euro lordi annui, mentre quelli che hanno un contratto a tempo determinato percepiscono una retribuzione lorda annua di 4.410 euro.  Considerando che tali dati possano aver subito un ulteriore ribasso dovuto alla pandemia,e che la zona grigia e il sommerso condiziona negativamente il quadro complessivo, come è possibile pensare che dopo oltre un anno a casa, le persone dovrebbero essere disposte ad accettare qualsiasi lavoro, magari anche in nero, sottopagato, senza riposi e in condizioni insostenibili, senza regole né tutele? Chi lavora deve avere un minimo di buone ragioni per lavorare, cioè essere trattato come un essere umano nel rispetto della dignità umana e lavorativa, avere un contratto regolare, percepire una paga adeguata alla propria professionalità, vedersi riconosciuti i diritti essenziali, come il riposo settimanale solo per citarne uno, senza dover elemosinare ciò che di diritto spetta. E in caso di gestione esternalizzata o data in appalto, devono essere garantite pari condizioni, pari contratto, pari diritti perché non devono esistere lavoratori di serie A e lavoratori di serie B.    Crediamo necessario e dirimente pervenire ad un nuovo modello di turismo, basato sulla buona occupazione, sostenibile e inclusivo, caratterizzato in primo luogo da un lavoro stabile, regolare e dignitoso. Se sono davvero obiettivi comuni valore, legalità, professionalità e sicurezza in un settore così strategico,  proponiamo alle associazioni di categoria di mettere in trasparenza le aziende virtuose mettendo in campo azioni concrete attraverso la condivisione di un protocollo di intesa, che certifichi, per le aziende che lo sottoscrivono il rispetto dei contratti di lavoro e delle norme di sicurezza: un bollino etico per contrastare l’illegalità diffusa e attraverso il quale anche clienti e turisti potranno operare una  scelta più consapevole. 
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09/07/2021 I problemi della sanità nell'entroterra urbinate
A circa cinque mesi dalla firma dei  Protocolli Sociali sottoscritti tra le OO.ss. CGIL e CISL Urbino e Montefeltro, con i Sindaci dei Comuni di Acqualagna, Cagli, Macerata Feltria, Montecalvo in Foglia, Piandimeleto, Sassocorvaro Auditore, Urbania  Urbino e i Presidenti degli AMBITI TERRITORIALI SOCIALI 3-4-5, molti punti di quelle intese ancora non hanno trovato piena applicazione.  Cgil, Cisl con i Sindaci dei Comuni e con i Presidenti degli ATS, sottoscrissero nei mesi scorsi, dei Protocolli d’intesa per destinare parte delle risorse dei bilanci Comunali 2021   all’istituzione e finanziamento di interventi destinati ai Fondi di Sostegno al Reddito, al sostegno alle famiglie in disagio sociale, al contenimento  delle tariffe per i servizi, asili, mense, ecc., ma  furono concordati anche  impegni finalizzati ad attivare la :   Definizione con Marche Multiservizi di un fondo di sostegno in favore delle famiglie in difficoltà sociale;    L’Istituzione di un corso formativo destinato agli Assistenti Familiari (badanti), in raccordo con i Sindaci degli ATS  competenti;    Sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa per il contrasto alla diffusione del Gioco d’azzardo e patologico nei territori comunali;    L’individuazione di immobili abitativi da destinare a famiglie sfrattate o bisognose;    La definizione di una Delibera del Consiglio comunale per individuare  PROGETTI DI UTILITA’ COLLETTIVA  al fine di utilizzare cittadini percettori del Reddito di Cittadinanza in attività di pubblica utilità verso la cittadinanza.  A queste materie di  particolare importanza per le comunità locali, si aggiunse l’impegno da parte di Sindaci e Presidenti di ATS, di sollecitare la Giunta della Regione Marche e l’ASUR Marche, ad affrontare la grave situazione in cui versa la Sanità marchigiana, anche a seguito delle pesanti ripercussioni causate dalla pandemia da COVID 19, che ha colpito pesantemente in particolare le popolazioni dei piccoli comuni delle aree interne.  La riduzione dei tempi di attesa, il potenziamento dei Pronto Soccorso e la rete dell’emergenza-urgenza, i servizi territoriali e l’integrazione socio-sanitaria, la prevenzione e la rete ospedaliera con la definizione delle Case della Salute, le cure primarie e intermedie, l’annoso problema degli organici della sanità insufficiente ed in gran parte precari, furono inseriti nei Protocolli Sociali come temi di priorità assoluta.  Temi, che in presenza di una proposta politica Sanitaria della Giunta Regionale, indefinita e dispersiva, sono diventati oggetto di un’azione di denuncia da parte di CGIL-CISL- UIL Marche che si espliciterà attraverso un Presidio di protesta davanti alla sede della Regione Marche, il 14 luglio 2021, a partire dalle ore 10, in Ancona.  Manifestazione che sarà preceduta da un attivo unitario che si terrà il giorno 13 luglio p.v. alle ore 17 presso il centro sociale di Urbino.  Per sollecitare la piena applicazione di quanto concordato e per sensibilizzare i Sindaci ad intervenire nei confronti della Giunta Regionale sui temi della Sanità che vede i territori da loro amministrati in forte sofferenza, CGIL e CISL Urbino, hanno scritto una lettera aperta con la richiesta di attivazione di tavoli di confronto per la verifica della piena attuazione dei protocolli. 
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09/07/2021 Sanità Ancona : ospedali, distretti e prevenzione le richieste di Cgil Cisl Uil
  Si è svolta oggi l’assemblea di Cgil Cisl Uil Ancona per discutere della sanità del capoluogo, anche in vista della manifestazione regionale del 14 luglio .   Alla Regione i sindacati  chiedono di aprirsi ad un confronto serio, che finora non si è realizzato, sullo stato del  sistema sanitario regionale, già da anni al centro di profonde trasformazioni e oggi messo a dura prova dalla pandemia nonostante gli sforzi encomiabili di tutti gli operatori del settore. Le richieste dei sindacati sono molteplici. «Anzitutto occorre rafforzare la sanità territoriale rimettendo al centro il ruolo dei distretti sanitari, rafforzando i servizi e gli organici dei poliambulatori e dei consultori garantendo i servizi di diagnostica e di riabilitazione . Il tutto mantenendo l’apertura dei punti di accesso cup-cassa-anagrafe diffusi sul territorio. - sottolineano i Responsabili di Cgil Cisl e Uil Ancona,  Marco Bastanelli,  Alessandro  Mancinelli e Claudia Mazzucchelli -  In secondo luogo, vanno dati ruolo e risorse agli ospedali di comunità, va mantenuta  l’operatività delle USCA( Unità speciale di continuità assistenziale) e va implementata la presenza dell’ infermiere di comunità. Inoltre vanno aumentate le risorse per la prevenzione  e la sicurezza nei luoghi di lavoro nonché garantita la realizzazione delle strutture sanitarie progettate a partire dal nuovo ospedale dell’Aspio.» «Va poi mantenuta l’efficienza degli ospedali di rete di Senigallia, Fabriano e Jesi, con investimenti strutturali e di personale. Infine occorre rafforzare il ruolo regionale e sovra regionale dell’ azienda ospedali Riuniti di Ancona e dell’ INRCA e completare le procedure di stabilizzazione del personale precario e quelle concorsuali e di mobilità.  - concludono Bastianelli, Mancinelli e Mazzucchelli - Da ultimo, occorre definire con chiarezza il ruolo integrativo e non sostitutivo della sanità privata.»     
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05/07/2021 6 Luglio confermato lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto aereo
Un nuovo sciopero generale di 24 ore di tutto il personale del trasporto aereo è stato proclamato per martedì 6 luglio 2021 da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti. La mobilitazione, spiegano i sindacati, è «a difesa dei lavoratori delle compagnie aeree nazionali e straniere  con base e addetti nel nostro paese (Alitalia, Air Italy, Ernest, Blue Panorama, Air Dolomiti, Norwegian, Emirates), delle società di gestioni aeroportuali, di handling e catering e di tutti gli stagionali e precari del settore». «Alla base dello sciopero - sottolineano le organizzazioni sindacali - l'opposizione netta ai licenziamenti nel settore, uno dei più colpiti dalla pandemia, la richiesta di una sede di confronto interministeriale permanente e l'istituzione di una cabina di regia per garantire la tenuta sociale, assicurando gli ammortizzatori sociali, l'avvio di una riforma per garantire il riordino del sistema aeroportuale, l'applicazione delle regole del lavoro che prevedano gli stessi trattamenti normativi e retributivi a parità di condizioni operative ed il rifinanziamento del Fondo straordinario del trasporto aereo. Su queste tematiche dopo il primo sciopero dello scorso 18 giugno non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta dal Governo». A questa mobilitazione parteciperanno i lavoratori di Aerdorica «perché preoccupati del loro futuro lavorativo, continua infatti la cassa integrazione di 28 settimane Covid che terminerà al 31 ottobre - precisano le Segreterie Regionali Marche di categoria -. Chiediamo con forza il rispetto della Presa d'atto, documento sottoscritto dalle parti sociali nazionali, in sede di Presidenza del Consiglio dei Ministri, e l'impegno a raccomandare l'ultizzo degli ammortizzatori sociali che la legislazione vigente e il decreto legge in approvazione prevedono in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro e l'attivazione delle politiche attive del lavoro per la riqualificazione degli operatori aeroportuali». I sindacati di categoria FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI MARCHE  in occasione dello sciopero hanno chiesto di essere ricevute dal responsabile delle relazioni industriali, al fine di avviare un confronto per sottoscrivere anche in Aerdorica gli impegni nazionali sugli ammortizzatori sociali.
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02/07/2021 Vertice in rosa per Anteas Ancona Aps: unanimità per Angela Ruocco e Francesca Piccinini
Nuovo direttivo per Anteas Ancona, l’Associazione di Promozione Sociale (APS), promossa dalla Federazione Pensionati Cisl. L'assemblea straordinaria, che si è riunita nella mattinata di oggi, nel rispetto delle norme anti-covid,  presso il salone Armatura della sede Cisl,  ha eletto all’unanimità Angela Ruocco, Presidente Anteas Ancona e la vice-Presidente Francesca Piccinini. «Abbiamo vissuto un periodo terribile che speriamo stiamo lasciando alle spalle  che ha visto, in particolare, tante persone anziane isolate in casa, lontane dagli affetti familiari. Anche per questo il nostro impegno, tra le attività programmate, sarà quello di mettere in campo iniziative per contrastare la solitudine, per dare sostegno alle varie necessità di ordine pratico, come il servizio di consegna della spesa  e dei farmaci a domicilio, oltre ad  azioni di prevenzione e di sensibilizzazione a salvaguardia della salute. – hanno rilanciato Angela Ruocco e  Francesca Piccinini rispettivamente Presidente e vice Presidente di Anteas Ancona neoelette - Organizzeremo inoltre momenti dedicati  all’informazione e formazione sull’uso delle tecnologie informatiche e alla formazione e aggiornamento dei volontari. »  
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01/07/2021 Cisl Marche in lutto. Scomparso Elio Gallorini, una vita spesa nel sindacato
E’ venuto a mancare questa mattina dopo lunga malattia Elio Gallorini, 85 anni, storico  dirigente della Cisl. Una vita impegnata nella Cisl e nella Fnp, sia a livello marchigiano che nazionale. Dopo numerosi incarichi nella realtà anconetana, dal 1987 al 1993 è stato Segretario generale della Cisl Marche per poi passare alla guida della Federazione dei pensionati della Cisl Marche. Ha concluso poi il suo impegno sindacale a Roma come Segretario nazionale della Federazione dei pensionati. «Collega stimato ed apprezzato per le sue capacità negoziali e le sue doti morali, ha saputo sempre coniugare, nella sua lunga esperienza, equilibrio e fervore sindacale. – ha ricordato  Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche - Alla sua famiglia tutta va il nostro sincero cordoglio.» I funerali si svolgeranno sabato pomeriggio 3 luglio alle ore 16,30 presso la Chiesa parrocchiale San Giuseppe - via Italia n. 35  a Falconara Marittima. La camera ardente sarà aperta dalle ore 10,30 di venerdì 2 luglio presso le Onoranze Funebri Pieroni Via Guglielmo Marconi, 112 -  Falconara Marittima.   Corriere Adriatico del 2 luglio 2021
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29/06/2021 Incremento delle detrazioni tari per le famiglie. Accordo tra Comune di Ancona e Cgil Cisl Uil
«Ammontano ad oltre 150 mila euro le maggiori risorse destinate a ridurre le tariffe della Tari per le famiglie anconetane. Si aggiungono ai  380.000 euro attualmente  previsti, incrementando quindi il fondo di quasi il 50%.» E’ quanto prevede l’accordo stipulato oggi  tra il comune di Ancona e CGIL CISL UIL e i rispettivi sindacati dei pensionati, dopo un confronto serrato, che  destina tali risorse ad ampliare la fascia ISEE su cui si possono applicare le detrazioni, il cui limite sale da 25.000 euro di isee a 30.000 euro. Cresce anche il peso di alcune fasce di sconto, infatti nella fascia ISEE da 10.000 a 20.000 euro la detrazione sale da 25% a 40%, mentre nella fascia tra 20.000 e 30.000 euro la detrazione sarà del 15%. «Nel 2020 le richieste di detrazione furono 4482 di cui 3817 legate proprio al reddito ISEE, a testimonianza della necessità di una serie di interventi di protezione sociale per le riduzioni di reddito legate anche alla crisi pandemica. - scrivono in una nota i sindacati  - Il timore di CGIL CISL UIL è che lo sblocco dei licenziamenti, ancorché selettivo,  combinato con gli effetti economici della pandemia possa mettere in crisi molte famiglie. E’ quindi necessario, anche a livello comunale, incrementare le forme di protezione sociale.» «L’accordo stipulato infatti non prevede solo  gli interventi sulla TARI, ma anche il rafforzamento del sistema di confronto, con un vero e proprio “patto di sostegno ai cittadini”, che permetta di consolidare il dialoga tra l’ amministrazione comunale e i sindacati in termini bilancio di previsione, variazioni di bilancio, interventi di sostegno alle famiglie, regolamenti e tariffe dei servizi alla persona. - concludono i sindacati - Un passaggio importante e positivo che speriamo possa sostenere le famiglie anconetane in questo difficile momento.»
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29/06/2021 Decreto sostegni bis : agevolazioni sull’acquisto prima casa per gli under 36
Importanti agevolazioni in arrivo per i giovani che non hanno ancora compiuto 36 anni e che intendano acquistare la prima casa.Alla base del Decreto Sostegni-bis c’è l’obiettivo di sostenere le imprese e i giovani nel protrarsi della situazione di pandemia legata alla diffusione del Covid-19. Molte sono le misure introdotte a partire dal 26/05/2021, data di entrata in vigore del provvedimento legislativo. «L’epidemia mondiale ha creato grande incertezza nel futuro, instabilità economica e disorientamento normativo tra i giovani. L’intervento è volto a garantire un sussidio a tutti coloro che non vogliono rinunciare a progetti di vita, pur in presenza di oggettive difficoltà dovute alla particolare fase che il Paese sta attraversando. - scrivono in una nota le associazioni di consumatori Adiconsum Marche, Adoc Marche, Cittadinanzattiva Marche, Federconsumatori Marche, MDC Marche, Udicon Marche - Il decreto legge 73/2021, c.d. Decreto “Sostegni bis”, è entrato in vigore il 26 maggio scorso e, tra le altre misure, prevede importanti agevolazioni per i giovani. Nello specifico, i requisiti per l’accesso alle agevolazioni sono:a) non avere compiuto 36 anni nell’anno in cui viene stipulato l’atto di acquisto della prima casa; b) avere un reddito Isee non superiore a 40.000 euro.» Per quanto riguarda la tipologia di agevolazioni previste dalla normativa si tratta di due importanti previsioni, l’una legata al fondo di garanzia per i mutui, l’altra relativa alle agevolazioni fiscali di cui si può godere. 1-     FONDO DI GARANZIA MUTUI PRIMA CASA: la garanzia del Fondo passa dal 50 all’80% del capitale preso a mutuo, se il mutuo richiesto è superiore all’80% del valore dell’immobile. Il Fondo di garanzia è stato istituito con la legge di bilancio del 2014 e serviva a fornire garanzia a coloro che si trovavano in condizioni di particolare difficoltà nella richiesta di un mutuo, ad esempio i giovani con contratto di lavoro atipico, per i quali normalmente la banca richiede l’intervento fidejussorio da parte di un genitore. Con l’istituzione di questo fondo è lo Stato che fornisce la garanzia, rendendo così più agevole la richiesta di un mutuo; la garanzia dello Stato opera per il 50% del mutuo richiesto ed il mutuo non deve superare i 250.000 euro. Con l’introduzione dell’agevolazione la portata della garanzia si amplia, concedendo ai giovani un ventaglio più ampio di possibilità di ottenere l’erogazione del mutuo per l’acquisto. Questa misura si applica per le domande presentate dal 24 giugno 2021 al 30 giugno 2022, cioè l’atto notarile di compravendita deve essere stipulato non prima del 24 giugno 2021 ed entro fine giugno 2022.  La domanda va presentata alla propria banca attraverso la compilazione del relativo modulo, reperibile anche sul sito della Consap. 2-     AGEVOLAZIONI FISCALI Il decreto sostegni-bis ha previsto anche alcune esenzioni sulla tassazione applicata per l’acquisto della prima casa da parte dei giovani, come l’esenzione dell’imposta di registro (2% valore catastale), l’esenzione dell’imposta ipotecaria e catastale e l’esenzione dall’imposta sostitutiva dello 0,25% ( es. mutuo 100.000 € 0.25% = 250 euro). Infine, sull’Iva versata per l’acquisto, pari al 4% per la prima casa, viene concesso un credito di imposta pari all’iva versata che può essere portato in detrazione nella dichiarazione dei redditi ( es. acquisto di 100.000 euro – iva 4% =4.000 euro).   Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento sulla normativa descritta tutti gli interessati possono contattare o rivolgersi presso gli uffici territoriali delle associazioni di consumatori.
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25/06/2021 Incontro con Marco Balzano autore di " Quando tornerò"
Mercoledì  30 giugno, alle ore 15,30  l’ANOLF Marche incontrerà lo scrittore Marco Balzano, autore del romanzo “Quando tornerò” edizioni Einaudi, già finalista al Premio Strega 2018  con il libro “Io resto qui”. Il romanzo di  Marco Balzano racconta il mondo fragile e complesso di chi lascia la propria la terra e i propri figli per venire a lavorare nel nostro Paese. Ne emerge uno spaccato di una realtà sommersa composta da migliaia di donne straniere, spesso con titoli di studio medio-alti, emigrate per diventare colf, badanti, e in generale occupate nei lavori di cura delle persone più fragili della nostra società. All’incontro, che sarà possibile seguire in diretta sulla pagina Facebook di Cisl Marche,  oltre all’autore Marco Balzano, interverranno  Mohamed Saady, Presidente Nazionale ANOLF e Cristiana Ilari, Segretaria regionale CISL Marche. «Con questa iniziativa vogliamo interrogarci sui limiti di un welfare che affida al lavoro di queste donne immigrate la cura degli affetti e l’assistenza alla persona.  – ha sottolineato Massimo Giacchetti, co Presidente dell’Anolf Marche - In Italia si stima una forza complessiva nel settore domestico di circa 2 milioni di lavoratori e lavoratrici,  per la maggior parte senza contratto  ( 6 su 10  per 1,2 milioni di addetti) e, in alcuni casi senza permesso di soggiorno. Indicativi sono i dati del Ministero dell’Interno sulla procedura di emersione del 2020 che registra 176.848 domande per il solo settore domestico, l’ 85% del totale ( 207.542). » Nelle Marche,  secondo i dati raccolti da ANOLF Marche, sono state presentate 3.308 domande di regolarizzazione per lavoro domestico, l’86,72% del totale  pari a 3.747. I dati provinciali vedono in testa la provincia di Ancona con 1.194 domande, seguita da Macerata  con 829, Ascoli Piceno e Fermo  con 686 e  Pesaro con 599 richieste. L’Anolf denuncia il grave ritardo nell’esame delle domande di emersione e regolarizzazione. « A distanza di un anno, solo un terzo delle domande presentate alle Prefetture marchigiane sono state esaminate – conclude Giacchetti -  e sono ancora poche le persone che hanno in mano un permesso di soggiorno per lavoro.»     
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24/06/2021 Edili, firmato in Prefettura ad Ascoli Piceno il Protocollo di Legalità LEGALITA'
Sottoscritto  ieri, 23 giugno, in Prefettura ad Ascoli Piceno,   il Protocollo di legalità ai sensi dell’art.35, comma 8 del decreto legge n. 189/2016. Presenti il Prefetto De Rogatis e il Commissario Straordinario del sisma Legnini. «Un passo fondamentale che rimette al centro della attività quotidiana di tutti i soggetti firmatari i temi da sempre cari alle organizzazioni sindacali per tutelare i diritti dei lavoratori e le imprese sane, come l’applicazione del CCNL Edilizia sottoscritto dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale ed il contratto integrativo territoriale o regionale  per combattere così il dumping contrattuale e per accelerare  la diffusione e l’uso del badge di cantiere; il durc di congruità per combattere lavoro grigio e lavoro nero; il ruolo centrale degli Enti Bilaterali di settore (Cassa Edile ed EnteScuola – Cpt) – sottolineano i rappresentanti  sindacali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil - per la sicurezza e la prevenzione della sicurezza sul lavoro con il supporto della Asur e dell’Ispettorato Territoriale del lavoro.» «La firma del protocollo è importante perché ha rimesso al centro la tutela dei diritti e della sicurezza sui cantieri per i lavoratori impegnati nella ricostruzione. - affermano Armillei della Feneal Uil, Passaretti della Filca Cisl e Senesi della Fillea Cgil -  Come sindacati di categoria dell’ edilizia abbiamo sempre lavorato perché venissero rispettate le regole nei cantieri.Oggi siamo consapevoli che con la ricostruzione il settore avrà uno slancio importante nel nostro territorio, e proprio per questo siamo convinti che la firma  di ieri in Prefettura  è stata solo un punto di partenza. Il protocollo dovrà essere applicato in tutte le sue parti così come è stato sottoscritto e  come sempre saremo impegnati a sostenere e difendere il nostro territorio da ogni forma di illegalità e pervasione criminale.  – concludono i sindacati di categoria - Lo strumento è quello giusto e  siamo pronti a  monitorare per farlo applicare nella sua completezza per garantire sicurezza e legalità con il supporto fondamentale della Prefettura.»  
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23/06/2021 Sicurezza, prevenzione e controllo del territorio per i cittadini del Montefeltro
  Ripartono gli incontri  antitruffa, promossi da CGIL e CISL di Urbino in collaborazione con il Commissariato di Urbino della Polizia di Stato,   per informare e sensibilizzare  i cittadini dei comuni dell’area del Montefeltro in tema di sicurezza e prevenzione. «Dai tentativi di truffa diretti o telematici, alle azioni  in campo per  contrastare la diffusione del gioco d’azzardo e di tutte le ludopatie in genere, oltre alla sicurezza e controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine e dei cittadini  - spiegano gli organizzatori Irmo Foglietta  e Leonardo Piccinno rispettivamente della Cgil e  della  Cisl  di Urbino - saranno al centro degli incontri che riprendono in presenza dopo circa 14 mesi dall’inizio della pandemia da COVID 19. » Si parte  VENERDI’ 25 GIUGNO 2021, alle ore 21,00 in piazza Rossa a CA’ GALLO nel Comune di Montecalvo in Foglia, dove  interverranno il Sindaco, Donatella Pagnelli,  il  Commissario della Polizia di Stato,  Simone Pineschi, i rappresentanti sindacali territoriali  Irmo Foglietta  della Cgil e Leonardo Piccinno della  Cisl. Saranno presenti anche i rappresentanti della sindacato dei pensionati,  Maurizia Ragonesi  per lo Spi Cgil e Vittorio Calisini per la Fnp Cisl. «Il fenomeno della diffusione dei tentativi di truffa ai danni dei cittadini e delle persone anziane e fragili,  in particolare, ha assunto nella fase della pandemia aspetti davvero allarmanti con un aumento dei casi,  fino a raggiungere il 400%, secondo i dati diffusi dal SOLE 24,  nel primo lockdown, anche a causa di un maggior numero di persone in collegamento via internet. Ma ora assistiamo ad un  momento ancora più critico – puntualizzano  gli organizzatori - per effetto del maggiore impoverimento dei cittadini e della enorme circolazione di risorse pubbliche destinate al sostegno di lavoratori, famiglie ed anziani in difficoltà sociale. I tentativi più ricorrenti, sono legati a cripto valute, pagamenti digitali, aggiornamenti di dati bancari, pseudo richieste di dati da parte di organismi istituzionali (INPS, POSTE, AGENZIA ENTRATE, ecc.), tutti falsi messaggi, generati al solo scopo di carpire la curiosità dell’utente, approfittare della scarsa conoscenza degli strumenti informatici e cogliere l’ansia di ricevere i tanto sospirati aiuti economici pubblici. » «A fianco di questi drammatici fenomeni che lasciano materialmente sul lastrico intere famiglie, la pandemia ha portato all’esplosione di un’altra piaga sociale sempre più diffusa nel nostro Paese: il ricorso al gioco d’azzardo e le dipendenze da ludopatie, alcolismo e droghe in generale.  – continuano  - Anche questo, un problema sociale sempre più drammatico, in una prima fase limitato dalla chiusura delle sale gioco,  nella seconda e terza fase della pandemia si è incrementato con il ricorso al gioco on line, più subdolo delle macchinette e controllato in buona parte da organizzazioni criminali allocate in gran parte fuori dall’Italia. Di tutti questi fenomeni e dell’aumento dei disagi correlati amplificati dalle restrizioni dei contatti sociali causati dalla pandemia (vedi il fenomeno di bande di giovani sempre più diffuso anche nelle nostre piccole comunità cittadine), saranno i temi che si tenterà di affrontare per dare un contributo informativo e tranquillizzare i cittadini. Vogliamo ribadire - concludono  i rappresentati di Cgil e Cisl Urbino -   come l’opera di tutela messa in campo da tutte le Forze dell’Ordine sia davvero un punto importante che determina una presenza efficace e tranquillizzante per tutti coloro che vivono nel nostro territorio. »    
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22/06/2021 Esternalizzazione servizio nidi Comune di Ancona. Sindacati scrivono ai genitori
Lettera aperta di Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl ai genitori : «In data 8 giugno 2021 con Delibera di Giunta n.215 la Giunta Comunale ha deciso di "procedere con progressive esternalizzazioni del servizio Nidi parallelamente alla progressiva diminuzione del numero di educatori/educatrici dipendenti dell'Ente".Nell'immediato, ad iniziare da settembre 2021 saranno esternalizzati i nidi "Chicco di Grano" e "L'isola di Elinor". La motivazione che spinge l'Amministrazione ad effettuare una scelta così radicale, ma anche socialmente importante è quella relativa a “ben valutare se sia davvero utile coprire i posti vacanti con nuove assunzioni di personale dipendente…". Pertanto la scelta dell'Amministrazione Comunale è quella di procedere con progressive esternalizzazioni invece di investire su personale interno, che nel tempo ha sempre dimostrato una grande professionalità, un attaccamento al lavoro encomiabile facendo nel tempo diventare gli asili nido cittadini un vero e proprio fiore all'occhiello della città. Le scriventi Organizzazioni sindacali, senza entrare nel merito del soggetto aggiudicatario, non condividono nel metodo come nel merito i contenuti della delibera di Giunta, pubblicata e attuata tra l'altro in tempi non sospetti ad iscrizioni concluse, quando le scelte dei genitori erano state effettuate e non vi era per loro la possibilità di modificare gli eventuali asili nido dove poter iscrivere i propri figli. Non possiamo tacere la nostra contrarietà e preoccupazione rispetto alle progressive esternalizzazioni dei servizi educativi. Poter garantire su personale di esperienza, con comprovata professionalità risulta un fattore determinante per la qualità dei Servizi. Investire sul personale significa garantire un progressivo passaggio di mansioni e funzioni tra le educatrici più esperte e quelle più giovani, che dovrebbero essere considerate una risorsa e non un problema. Riteniamo negativo restringere il perimetro pubblico nei servizi all'infanzia. Non si comprende la decisione di rinunciare alla gestione diretta dei nidi proprio nel momento in cui le assunzioni sono possibili (potendo oltretutto attingere da graduatorie attive e con personale pertanto già collaudato) e mentre il PNRR (Piano Nazionale Riprese e Resilienza) stanza bel 4,6 miliardi per gli asili nido e le scuole dell'infanzia. Con la decisione assunta viene messa a rischio la continuità pedagogica con il rischio di mettere in difficoltà bambini e bambine e quel rapporto di fiducia che, una volta interrotto, va ricostruito ogni volta dall'inizio. Continuiamo a ritenere fondamentale il ruolo pubblico dei servizi educativi, per difendere insieme i diritti dell'utenza delle lavoratrici e lavoratori. Rifiutiamo il concetto che il pubblico sia in grado di innovarsi solo privatizzando. Se vi è qualcosa che l'emergenza sanitaria in corso ci ha insegnato è proprio la necessità di rilanciare gli investimenti nel settore pubblico, utilizzando i soldi dei contribuenti per rafforzare la gestione diretta dei servizi, la loro universalità ed estraneità a pure logiche di mercato.Per questo  chiediamo con forza investimenti ed assunzioni nel sociale rafforzando la valenza pubblica dei nidi, investire nella qualificazione del personale ed il ritiro della D.G. n. 215 dell'8 giugno 2021.»
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18/06/2021 Trasporto aereo: sciopero di 4 ore. Sit-in ad Ancona
Sciopero nazionale di 4 ore,venerdì 18 giugno, del trasporto aereo.  A proclamarlo sono Filt Cgil, Fit Cisl e  Uil trasporti. Per l’occasione, si è tenuto un presidio ad Ancona, in piazza Cavour, dalle 11,30 alle 13,00. «Alla base dello sciopero - spiega il coordinatore regionale trasporto aereo Fit Cisl Marche Roberto Ascani - l'opposizione netta a nuovi licenziamenti nel trasporto aereo locali, uno dei settori più colpiti dalla pandemia, la richiesta di una sede di confronto  Regionale e l'istituzione di una cabina di regia per garantire la tenuta sociale, assicurando gli ammortizzatori sociali, l'avvio di una riforma del settore per garantire il riordino del sistema aeroportuale, l'applicazione delle regole del lavoro che prevedano gli stessi trattamenti normativi e retributivi a parità di condizioni operative ed il rifinanziamento del Fondo straordinario del trasporto aereo. Oltre a ciò anche lo sblocco dei “ristori” che erano previsti per il settore, fermi ancora  presso il Ministero dell’Economia».
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18/06/2021 Dino Ottaviani è il nuovo Segretario generale dei Pensionati della Cisl Marche
Dino Ottaviani è il nuovo Segretario generale della Federazione dei Pensionati della Cisl Marche. Lo ha deciso il Consiglio generale della stessa Federazione, riunitosi oggi all’Auditorium “Tamburi” della Mole Vanvitelliana di Ancona.  71 anni, sposato con tre figli, Ottaviani ha iniziato la sua attività sindacale negli anni ‘70 come delegato della Fisos - la Categoria della Cisl che si occupava allora dei lavoratori della sanità - della quale poi è stato eletto Segretario generale provinciale. Nel 1997 è stato eletto Segretario generale della FIST (Categoria che riuniva Sanità ed Enti Locali) e successivamente della Federazione dei Pubblici Servizi. Nel 2005 entra a far parte della Segreteria della Cisl di Macerata, con delega alle politiche di welfare. Nel 2008, dopo il pensionamento, è stato eletto Segretario generale della FNP di Macerata sino al 2013. Dopo la regionalizzazione della Federazione ha svolto il ruolo di Segretario responsabile della Rappresentanza Locale Sindacale di Macerata, per poi passare alla FNP regionale, con l’incarico di Responsabile del welfare.  Ottaviani subentra a Mario Canale, che dopo 10 anni lascia la guida della FNP per sopraggiunti limiti di età. Un passaggio di consegne importante per quella che, con circa 80.000 iscritti, rappresenta la più grande Federazione della Cisl Marche, e che subito dopo l’estate sarà impegnata, cosi come le altre Categorie e la Cisl Confederale, nella celebrazione dei Congressi.  Il nuovo Segretario Generale sarà affiancato da Silvana Santinelli, riconfermata nel ruolo di Segretaria Regionale dal Consiglio Generale, e da Silvano Giangiacomi, che entra per la prima volta nella Segreteria Regionale della Cisl Fnp Marche.  «Ringrazio tutti i componenti del Consiglio generale per la fiducia che hanno riposto in me – afferma Ottaviani – e sono consapevole del compito importante e impegnativo che mi aspetta. Guidare la Federazione dei Pensionati della Cisl Marche è un grande onore dal quale derivano importanti responsabilità, che assumo sapendo di poter contare sul sostegno di tutto il gruppo dirigente della FNP, dei colleghi delle Categorie dei lavoratori attivi, dei nostri Servizi e della Cisl confederale. Lavoreremo tutti insieme, per rappresentare e tutelare i cittadini, pensionati e lavoratori, in un momento così complesso, ma anche ricco di opportunità, per tutto il nostro paese e per le nostre comunità locali».  Ha concluso i lavori del Consiglio il Segretario generale della FNP Nazionale Piero Ragazzini, che così ha commentato il cambio della guardia: «La Fnp Cisl nazionale ringrazia per l’impegno di questi anni Mario Canale che ha guidato con sobrietà, competenza e lealtà la Fnp Cisl Marche e rivolge al neoeletto segretario generale Dino Ottaviani gli auguri più vivi e sinceri affinché faccia un buon lavoro, nella consapevolezza che avrà sempre il sostegno di tutta la Cisl Pensionati». 
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16/06/2021 Busta paga pesante: prima pronuncia a favore del ricorso promosso dalla Cisl
Una prima vittoria per i terremotati che hanno aderito, a partire da ottobre 2020, al ricorso collettivo promosso da Cisl Marche, in convenzione con l’avvocato Leonardo Pierdominici, per la restituzione dell’Irpef versata nel 2017. La Commissione Tributaria Provinciale di Ascoli Piceno ha infatti ritenuto fondato il ricorso presentato a seguito del diniego dell’Agenzia delle Entrate, dando così ragione ai residenti del cratere sismico che non avevano aderito alla cosiddetta busta paga pesante, tagliati fuori dal meccanismo di riduzione del 60% dell’importo da pagare. Sono 32 i cittadini, residenti nel circondario di Fermo, interessati da questa pronuncia, già esecutiva, su un totale di 2667 aderenti marchigiani al ricorso Cisl: si attendono adesso ulteriori pronunce favorevoli delle Commissioni Tributarie per sanare una situazione che ha leso la parità di trattamento e la dignità delle persone. L’importo che sarà possibile recuperare, in virtù di questa pronuncia, è pari a 97.036 €, mentre l’importo complessivo di tutti i ricorsi promossi dalla Cisl si attesta a 7.872.000 €, una media attualmente stimata di circa 2950 € di rimborso per ogni aderente: un potenziale ristoro significativo per famiglie ancora in grande difficoltà. Il prossimo 21 giugno è fissata davanti alla stessa Commissione Tributaria Provinciale l’udienza relativa a una ventina di ricorrenti che risiedono nella provincia di Ascoli Piceno. «Un primo importante traguardo di giustizia – commentano Marco Ferracuti, Segretario Regionale Cisl Marche, e l’avvocato Pierdominici -. Siamo soddisfatti da questo risultato che conforta la nostra decisione di sostenere un’istanza importante giunta da chi ha vissuto in prima persona la tragedia del terremoto, dovendo poi fare i conti con leggi inique. Sappiamo che il percorso è ancora lungo, ma questa prima pronuncia rappresenta un precedente che può rendere più agevole il raggiungimento del nostro obiettivo: rendere giustizia a tutti i cittadini terremotati». A maggior ragione, la politica non può più stare a guardare: «Governo e Parlamento devono porre rimedio una volta per tutte a questa stortura – insiste Ferracuti -. Per sanare questa ferita ancora aperta, serve una legge che stabilisca definitivamente il diritto, per tutti i residenti del cratere sismico, allo sconto del 60% dell’Irpef 2017. La Regione Marche deve sostenere questa battaglia di giustizia, facendo pressione sulle istituzioni nazionali per una rapida soluzione di questa vicenda che si è protratta fin troppo a lungo».
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15/06/2021 Mario Canale, dopo 10 anni alla guida della Fnp Marche, saluta il sindacato dei pensionati della Cisl
Il Segretario generale della Fnp Marche, Mario Canale lascia, per sopraggiunti limiti di età, la guida della Federazione dei pensionati della Cisl Marche,  dopo 10 anni di impegno sindacale per la tutela e la difesa dei diritti dei pensionati marchigiani. Il nuovo Segretario generale, insieme agli altri due componenti della Segreteria, sarà eletto dai componenti del Consiglio generale della Federazione, che si svolgerà, venerdì 18 giugno 2021 ore 8.45, presso l’Auditorium “Tamburi” della Mole Vanvitelliana di Ancona, alla presenza del  Segretario generale della FNP Nazionale, Piero Ragazzini. Mario Canale, 74 anni,sposato con un figlio, inizia la sua militanza nella Cisl negli anni ‘80. Agente Municipale del Comune di Recanati, muove i primi passi come dirigente sindacale nella categoria degli Enti Locali della provincia di Macerata. Viene eletto alla fine degli anni ‘90 Segretario regionale della FIST Cisl Marche (Enti Locali e Sanità). Una carriera sindacale importante che lo vede impegnato, dopo l’ esperienza categoriale, al verice della Cisl di Macerta che guiderà fino al 2009 per poi entrare nella Segreteria della Cisl Marche. Nel 2011 viene eletto Segretario generale Fnp Cisl Marche il sindacato dei pensionati che guiderà fino ad oggi. «È stata un’esperienza umana e professionale lunga, intensa e bellissima. – commenta Mario Canale –  Ringrazio tutti coloro che l’hanno resa possibile, a partire dalla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto. Grazie anche a tutti i miei colleghi, dirigenti e collaboratori con i quali ho avuto in questi anni il piacere e l’onore di svolgere un lavoro, quello del sindacalista, che ha in se i tratti di un compito privilegiato, straordinario e rivoluzionario,  che è quello di cambiare, migliorandola, la realtà delle nostre comunità».   La Federazione dei Pensionati è la più grande Federazione della Cisl Marche, e con i suoi 80.000 iscritti è una delle associazioni più rappresentative di tutta la Regione. Svolge attività di tutela e  assistenza sociale e previdenziale, insieme ad un'intensa attività di contrattazione sociale nei confronti di enti e istituzioni regionali e locali, con accordi sui temi del della fiscalità locale, dei servizi per l'infanzia, della povertà e dell'esclusione sociale, del territorio, della sanità e del mercato del lavoro.
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15/06/2021 Quale sistema salute nelle Marche: Cgil Cisl e Uil chiedono confronto alla Regione. Mobilitazione il 14 luglio
  CGIL CISL UIL Marche vogliono riportare al centro dell’attenzione le condizioni della sanità e nelle Marche, anche alla luce delle pesanti ripercussioni della crisi pandemica, per ribadire che il diritto alla salute e alle cure deve essere assicurato a tutti, garantendo la centralità del servizio pubblico e l’universalità delle prestazioni.  Per questo, Daniela Barbaresi, Segretaria generale Cgil Marche. Sauro Rossi, Segretario generale Cisl Marche e Claudia Mazzucchelli, Segretaria regionale Uil Marche, chiedono “alla Giunta regionale che si apra subito un confronto concreto ed efficace, che purtroppo finora non c’è stato.  A livello regionale, i problemi aperti, numerosi e urgenti, riguardano: tempi di attesa, Pronto soccorso e rete dell’emergenza-urgenza, servizi territoriali e integrazione socio-sanitaria, prevenzione, rete ospedaliera, Case della Salute e cure primarie e intermedie, mobilità sanitaria, organici insufficienti e precariato, progressiva privatizzazione della sanità”.  Pertanto, per rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini chiediamo:  • Un forte potenziamento delle attività e interventi efficaci di riduzione dei tempi di attesa. L’annullamento e la sospensione di centinaia di migliaia di visite, prestazioni e ricoveri programmati nel corso dell’ultimo anno hanno generato fortissimi disagi. • Il rafforzamento della sanità sul territorio, come previsto anche dal PNRR: riorganizzazione e sviluppo delle cure primarie delle cure intermedie, potenziamento delle strutture socio sanitarie residenziali e diurne e dell'assistenza domiciliare, Piano della cronicità e legge regionale per la non autosufficienza e finanziamento della legge sull’invecchiamento attivo. • ·Un progetto condiviso e trasparente sulla dislocazione, il potenziamento e l'operatività delle Case della Salute/Case e Ospedali di Comunità, anche in attuazione del PNRR, orientando i MMG ad operare all’interno delle Case della Salute/di Comunità. • ·Riqualificare le funzioni dei Distretti sanitari e avviare un percorso per renderli coincidenti con gli Ambiti territoriali sociali, ed i Servizi per il Lavoro, a garanzia dell'integrazione socio sanitaria e dello sviluppo di percorsi di inclusione sociale, lavorativa e di contrasto alla povertà.  • L'aumento delle risorse dedicate alla Prevenzione, con una particolare attenzione alla tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro. Va superato il sostanziale sottofinanziamento: solo il 2,8% della spesa sanitaria (rispetto allo standard del 5%) con un ammanco di 80 milioni. Definire subito il Piano Mirato e Piani Tematici di Prevenzione. • Una rete dell'emergenza - urgenza capillare ed efficace, capace di integrare l'attività dei Pronto Soccorso ospedalieri con quella del Sistema 118, della continuità assistenziale, delle postazioni territoriali di emergenza, dei mezzi sanitari e dei Punti di Assistenza Territoriale attivati negli Ospedali di Comunità.  • Maggiore attenzione alla Medicina di Genere, potenziamento dei Consultori familiari e piena applicazione della legge 194 del 1978. • Chiarezza sugli assetti istituzionali della sanità marchigiana: competenze e rapporti tra Servizio Sanità, ASUR, ARS, INRCA, Aziende Ospedaliere, Aree Vaste e Distretti Sanitari; qualificazione e sviluppo delle reti ospedaliere: la funzionalità delle strutture periferiche (ospedaliere e territoriali) è cruciale per consentire agli ospedali di I e II livello di svolgere al meglio l’attività di elevata intensità assistenziale. Completare e realizzare i nuovi e moderni ospedali ricorrendo all’appalto, nel rispetto del DL 77/2021. • In tema di personale, è necessario un consistente adeguamento e un rafforzamento delle dotazioni organiche con un massiccio piano di assunzioni. Vanno completati i percorsi di stabilizzazione e data piena e corretta attuazione agli istituti contrattuali (compresa premialità Covid) così da salvaguardare la dignità professionale del personale. • Fermare la progressiva privatizzazione della sanità e garantire il governo dei soggetti privati accreditati. Il Servizio Pubblico deve esercitare una forte funzione di committenza e di controllo, sia dei servizi erogati che delle condizioni contrattuali, economiche e normative, dei loro dipendenti. • Adeguata partecipazione a livello regionale e territoriale, sia sulle politiche occupazionali che sull'assetto e l'operatività dei servizi, a partire dall'applicazione dell'art. 3 comma 3 della legge 13 del 2003. • Occorre avviare subito un confronto sullo sviluppo progettuale e attuazione nelle Marche degli interventi previsti dalla Missione 6 – Salute del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) a partire da quelli per il potenziamento dell’assistenza territoriale e in particolare:   • “Casa della Comunità e presa in carico della persona” quali luoghi delle cure primarie (1.288 Case della Comunità da attivare in Italia entro il 2026); • “Casa come primo luogo di cura e telemedicina”: potenziare l’assistenza domiciliare fino a prendere in carico anziani, malati cronici e/o non autosufficienti (più di 38.000 prese in carico) e attivazione delle Centrali Operative Territoriali (COT); • “Rafforzamento dell’assistenza territoriale intermedia e delle sue strutture” con l’obbiettivo di attivare a livello nazionale 381 Ospedali di Comunità; • Interventi per innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario.            «Su questi temi – concludono Barbaresi, Rossi e Mazzucchelli - CGIL CISL UIL intendono avviare un percorso di mobilitazione regionale con la programmazione di una manifestazione regionale/presidio che si terrà ad Ancona il 14 luglio prossimo. La mobilitazione si articolerà anche sui territori, per declinarne le criticità e i bisogni e coinvolgendo pienamente le comunità locali».    
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05/06/2021 Giornata Fai Bella l'Italia 2021Fai Cisl Marche: " Ripulito il Parco del Ruzzodromo a Fermo"
"La tutela dell'Ambiente è un imprescindibile diritto fondamentale di tutti i cittadini e la chiave di volta per un futuro, anche sociale, di sostenibilità e di economia circolare green." Sono i principi fondativi della Giornata Fai Bella l'Italia 2021, giunta alla terza edizione,fortemente voluta ed organizzata da Fai Cisl Nazionale in tutta Italia.    Nelle Marche la Fai Cisl in occasione della giornata nazionale Fai bella l' Italia,  sabato 5 giungo,ha scelto di ripulire dai rifiuti  il parco del Ruzzodromo in  Contrada Girola,a Fermo. «Si tratta di una splendida area verde molto frequentata per passeggiate e jogging. Abbiamo ripulito un ampio tratto con tutto il gruppo e la squadra Fai-Marche,aiutati da una delegazione di lavoratrici,lavoratori,iscritti e delegati. - spiega il Segretario Generale Fai Cisl Marche Danilo Santini  - Desideriamo con questa iniziativa  dare il giusto risalto ad un territorio che amiamo e che vogliamo sempre più valorizzare. Siamo non solo il sindacato dell'agroalimentare,ma anche il sindacato della persona-lavoratore e sono nel nostro dna categoriale,da sempre, la tutela e la promozione dell'ambiente .» «Il fattore climatico, l'inquinamento globale, il dissesto idrogeologico rappresentano questioni serie e problemi di rilevanza internazionale, purtroppo ancora per gran parte irrisolti. - conclude Santini -  Queste situazioni emergenziali vanno affrontate  con la capacità di tutti dalla società, al  sindacato e a tutti i corpi intermedi per  influire ed indirizzare le scelte politiche  affinché finalmente e con una grande assunzione di responsabilità collettiva si possa attuare la transizione ecologica e si possa applicare un modello di sviluppo a misura d'uomo.»
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03/06/2021 Tutela del lavoro e della legalità: accordo tra Univpm Cgil Cisl Uil
Firmato il protocollo d’intesa in materia di appalti, concessione di lavori, forniture e servizi tra l’Università Politecnica delle Marche e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL. Gli appalti di lavori, servizi e forniture sono una leva fondamentale per sostenere l'economia, dare opportunità alle imprese, mantenere e creare buoni posti di lavoro e, per queste ragioni, devono essere sempre più strumento di legalità. Con queste premesse è stato firmato oggi il protocollo d’intesa triennale tra l’Università Politecnica delle Marche, CGIL, CISL e UIL allo scopo di collaborare e contrastare fenomeni di illegalità. «Questo protocollo si pone innanzitutto l'obiettivo di consolidare e, laddove possibile, rafforzare strumenti e modelli organizzativi – afferma il Rettore Prof. Gian Luca Gregori - per garantire legalità, trasparenza, contrasto alle infiltrazioni mafiose, regolarità del lavoro, tutela della occupazione, finalità ambientali e sociali.»   «L’intesa ribadisce a livello locale la grande attenzione che il sindacato confederale sta riservando anche a livello nazionale al tema degli appalti, promuovendo maggiore qualità e stabilità del lavoro e rafforzando i presidi di legalità. - sottolinea  Alessandro Mancinelli Responsabile della  Ast Cisl Ancona -  Nelle fasi di monitoraggio e confronto previste dall’intesa le parti sociali potranno valutare gli aspetti connessi alla salute e sicurezza, formazione, retribuzione e contribuzione dei lavoratori in appalto. Riteniamo importante, come CISL - conclude Mancinelli -  anche porre l’attenzione sul ruolo che la stazioni appaltanti pubbliche possono avere nella riduzione di impatto ambientale dei consumi, fermo restando l’obbligo di adesione ai Criteri Ambientali Minimi nella predisposizione dei bandi di gara.» «I principi che sottendono il protocollo sono già parte del patrimonio culturale ed amministrativo dell’Università – afferma il Direttore Generale Univpm Alessandro Iacopini - ma trovano oggi una rinnovata conferma e rilancio per un confronto che sarà costante con le organizzazioni sindacali.» Il protocollo prevede un impegno sul fronte del monitoraggio e del confronto costante tra le parti. Sul tema dell’aggiudicazione dell’appalto, in particolar modo per quelli dei servizi ad alta intensità di manodopera, l’Università potrà stabilire criteri di ponderazione qualità prezzo assegnando alla qualità l’80% e al prezzo il 20%. In sede di predisposizione della documentazione di gara, inoltre, l’Università si impegna a considerare quali possibili elementi di qualità dell’offerta il possesso del Rating di legalità e di impresa dell’offerente ed il possesso di certificazioni etiche rilasciate secondo norme internazionali riconosciute. Per quanto concerne i subappalti l’Università si impegna ad estendere le tutele e gli obiettivi del presente protocollo anche alle imprese che vengono coinvolte in regime di subappalto.   Inoltre, sarà prevista nei bandi di gara la cosiddetta “clausola sociale” per il mantenimento dei livelli occupazionali nella salvaguardia dei rapporti di lavoro in essere, anche laddove detta clausola non sia espressamente prevista dal CCNL di riferimento.    «La firma del protocollo giunge alla fine di un lungo (anche a causa della pandemia) confronto di merito e corona, nel contempo, un positivo rapporto relazionale fra UnivPM e CGIL CISL UIL di Ancona ed una proficua azione di sensibilizzazione attiva dei principali Enti pubblici in tema di tutela del lavoro e della legalità negli appalti. La crescente incidenza degli appalti per servizi da parte di enti pubblici ha spesso richiesto una puntigliosa difesa di prerogative, diritti e salari di centinaia di lavoratori, che ha potuto così valersi delle tutele offerte dai protocolli firmati. Lo si è visto soprattutto in tema di “clausole sociali” e, in questo senso, l’intesa con UnivPm è di particolare soddisfazione per l’attenzione posta e per la capacità di allargare la tutela anche negli eventuali subappalti.» commenta  Marco Bastianelli, segretario generale Cgil Ancona e  Giorgio Andreani, della  Segreteria UIL Marche sostiene che «il protocollo sugli appalti tra Cgil Cisl e Uil e l'Università è un punto d'arrivo molto importante: si regolamenta un contesto delicato come l'affidamento in appalto di servizi, consentendo di evitare tutte le storture che rendono il mondo degli appalti insicuro e oggetto di eccessiva vertenzialità. Il sindacato da tempo e in tutti i contesti chiede di regolamentare l'affidamento in appalto dei servizi. Un plauso quindi alla sensibilità dell'Università Politecnica delle Marche dimostrata in questo contesto».      
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01/06/2021 Nuova sede in via Buozzi per l’Ufficio postale succursale 10
«A due anni e tre mesi dalla tentata rapina, del 25 marzo 2019, che determinò la chiusura, per i gravi danni strutturali subiti,  della succursale 10 di Poste Italiane di via Scataglini ad Ancona finalmente oggi viene riaperta al pubblico. – afferma il Segretario Generale della Slp Cisl Marche Gabriele Lalli -  La nuova sede di via Buozzi confidiamo  sia in grado di restituire il servizio pubblico ad un  importante quartiere del capoluogo dorico. Durante il lasso di tempo necessario ad individuare la nuova sede e a completare i lavori, Poste Italiane ha cercato di garantire la continuità dei servizi attraverso soluzioni temporanee che hanno determinato malcontento tra la cittadinanza e  sacrifici per i dipendenti».  «Correntisti, titolari di libretto e pensionati, ma più in generale tutti i cittadini anconetani e le aziende ora potranno tornare ad usufruire dei servizi in una sede rinnovata e moderna.  – continua Lalli - La burocrazia e i tempi di Poste sono stati oggetto, nel tempo, di solleciti da parte della nostra categoria sindacale e di tutta la  Cisl. Coinvolta anche la Prefettura sulle problematiche della sicurezza, in particolare sulle tante rapine agli uffici postali  avvenute negli anni, che hanno messo a rischio l’incolumità dei dipendenti. »  «Oggi è una giornata positiva, anche se ci sono voluti due anni e tre mesi, Poste ha realizzato un nuovo ufficio postale adottando le più moderne tecnologie e tenendo conto degli aspetti legati alle nuove normative di sicurezza. – conclude Gabriele Lalli, Segretario Generale Slp Cisl Marche il sindacato più rappresentativo in poste - Auguriamo buon lavoro al direttore del nuovo Ufficio Postale,  Danilo Correale e ai suoi 4 sportellisti che con professionalità sapranno ricostruire quel rapporto speciale che lega, da sempre i cittadini alla più grande azienda di servizi del Paese.»  
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28/05/2021 Sciopero Trasporto pubblico Locale 1 giugno presidio dei lavoratori ad Ancona
Sciopero di un’intera giornata  del Tpl (trasporto pubblico locale) martedì 1° giugno. La protesta è a firma di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal  e Ugl Fna ed è stata decisa per il mancato rinnovo del contratto, scaduto da tre anni.  Nelle Marche sono interessati circa 1600 addetti. Per l’occasione, si terrà un presidio dalle 10 alle 12, martedì 1° giugno, davanti alla Prefettura di Ancona, piazza del Plebiscito. Saranno garantite, come previsto dalla legge, le due fasce orarie: 5,30-8,30 e 17,30-20.30. Quanto alle modalità, gli uffici resteranno chiusi per l’intero turno, sarà garantita la presenza di un addetto nelle officine durante le fasce di svolgimento del servizio per le prestazioni minime, gli impianti sciopereranno l’intera giornata e sarà garantita la presenza di un addetto per i servizi minimi. Infine, verranno garantiti i servizi per i portatori di handicap, scuole materne ed elementari.
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28/05/2021 Polizia Municipale Comune Ancona. Cisl Fp:”Servizi dal porto a Portonovo da garantire con la proroga dei contratti a tempo determinato”
Scadenza ravvicinata del  contratto a tempo determinato  per 10 agenti della Polizia Municipale del Comune di Ancona.« Come Cisl Fp chiediamo con forza la proroga dei contratti almeno fino al 15 settembre.- dichiara Luca Talevi, Segretario generale della Cisl Fp Marche – Il prolungamento dei contratti sarà necessario per  la copertura delle ferie estive a tutti i componenti il Corpo ma soprattutto per  garantire i  servizi di sicurezza e controllo dal Porto  a Portonovo in un periodo come quello estivo, confidando nella ripresa turistica post covid, molto impegnativo » «Il concorso appena bandito per un posto da agente di polizia municipale, oltre ai tempi tecnici per espletarlo, non riuscirà infatti a coprire le necessità del Corpo stante anche i sette pensionamenti previsti nel secondo semestre 2021 .  – conclude Talevi - Per questi motivi la proroga dei dieci agenti precari almeno sino al 15 settembre è importante per la piena tenuta organizzativa del Corpo di Polizia Municipale di Ancona».
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27/05/2021 Trasporti: Daniela Rossi nuova Segretaria Generale della Fit Cisl Marche
Daniela Rossi  è la  nuova Segretaria Generale della Fit Cisl Marche, succede a Roberto Ascani, che ha maturato il limite consentito di mandati in segretaria. Eletta dal  Consiglio Generale della federazione regionale riunitosi oggi in presenza ad Ancona nel pieno rispetto delle normative anti Covid, con la partecipazione del Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, che ha presieduto e concluso i lavori della mattinata, e del Segretario Generale della Fit Cisl nazionale Salvatore Pellecchia. Presenti  Monica Mascia  della Segreteria nazionale della Fit Cisl e il Coordinatore nazionale mobilità ferroviaria Fit Cisl, Gaetano Riccio oltre ai componenti della Segreteria Cisl Marche  Cristiana Ilari e Marco Ferracuti. Daniela Rossi nata ad Ancona, dipendente della società Trenitalia dal 1997, inizia giovanissima la sua militanza nella Fit Cisl nel 2001 e dopo soli quattro anni viene eletta responsabile del coordinamento donne della Fit CISL.  Nel 2011 entra nella segreteria regionale della Fit Cisl  Marche con l’incarico di segretario organizzativo e responsabile delle aree contrattuali trasporto ferroviario e servizi, trasporto merci e logistica.  A guidare la Fit Cisl Marche, che conta  quasi 2 mila iscritti,  al fianco di Daniela Rossi, saranno Fabrizio Costantini eletto Segretario Generale aggiunto e Claudio Giuliani in qualità di componente di segreteria. «Sono molto felice per l’incarico ricevuto che mi onora e mi stimola nel continuare a dare il massimo impegno per la Fit Cisl Marche. – ha dichiarato la neo Segretaria Generale Daniela Rossi – Un’ importante responsabilità che rinnova l’ entusiasmo sempre volto alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dei trasporti».
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26/05/2021 #BastaMortiSulLavoro: flash mob ad Ancona per la sicurezza nei cantieri edili
#BastaMortiSulLavoro flash mob in piazza Cavour stamattina ad Ancona in contemporanea con  le piazze principali  di  Alessandria, Bergamo, Napoli, Palermo mentre a   Roma  si terrà nel pomeriggio,  per sensibilizzare la popolazione rispetto al problema degli incidenti sul lavoro promosso dai sindacati delle costruzioni FENEAL CGIL-FILCA CISL-FILLEA UIL. « Le luci si sono accese dopo i fatti di Prato e da allora si è consumato una striscia senza fine di incidenti. - sottolineano i sindcati di categoria - Nell'ambito della mobilitazione di CGIL-CISL-UIL, abbiamo  optato per un flash mob ad Ancona: uno strumento nuovo per un problema vecchio e mai risolto come gli incidenti sul lavoro e le morti bianche.» «Mentre a livello nazionale si parla di deregolamentazionie, massimo ribasso e apertura al 100% del subappalto, in questo territorio e in altri ci troviamo ad assistere ad una ripresa del settore che però mostra i problemi di sempre e cioè nei cantieri ci si fa male e si muore sostanzialmente come succedeva 50 anni fa. - proseguono da FENEAL CGIL-FILCA CISL-FILLEA UIL- Il settore conosce una crescita media degli indicatori dell'11% (ore lavorate, persone occupate, nuove aziende, masse salari etc), ma all'aumentare di questi tornano ad aumentare anche i morti sul lavoro e gli incidenti gravi.» «Dal 2015 al 2019, si sono verificati 21 incidenti mortali nelle costruzioni nelle Marche e quasi 6000 infortuni. Nel 2020 sono stati 4 gli incidenti mortali e oltre 1100 gli infortuni edili, nonostante la pandemia (e due mesi di lockdown). Nel 2021 hanno già perso la vita 3 persone (di cui uno di Covid contratto presumibilmente sul posto di lavoro) e siamo solo a maggio. - precisano i sindacati - Un “dramma sociale” che deve diventare una priorità per il Paese; questo è anche il motivo perchè anche nelle Marche scendiamo in piazza, perchè nei cantieri edili occorre un'attenzione costante e perchè l'aumento delle lavorazioni e la diminuzione dei controlli sono un mix pericoloso per tutti coloro che sono impegnati nel comparto.» «Oltre a sensibilizzare tutti i soggetti sul tema della sicurezza e della legalità, chiediamo alle Prefetture e alla Regione Marche di sottoscrivere insieme protocolli di legalità e di promozione della cultura e della formazione sulla sicurezza.» concludono i rappresentanti di FENEAL CGIL-FILCA CISL-FILLEA UIL  Nella Marche, come nel Paese, FENEAL-FILCA-FILLEA per contrastare le stragi nei luoghi di lavoro chiedono: attuazione della Patente a punti e conseguente qualificazione delle imprese, emanazione del decreto attuativo su DURC di Congruità, incremento organico preposto alla sicurezza e alla vigilanza, aumento dei controlli nei  cantieri edili,  contrasto al lavoro irregolare e collaborazione più stringente con il sistema della bilateralità edile su formazione sulla sicurezza e con i  comitati paritetici territoriali per la prevenzione sui luoghi di lavoro.
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25/05/2021 #FermiamolaStrageneiLuoghidilavoro Cgil Cisl Uil:" Sicurezza sul lavoro e prevenzione devono essere una priorità nelle Marche" . Manifestazione regionale ad Ancona
#FermiamolaStrageneiLuoghidilavoro presidio promosso da Cgil, Cisl e Uil Marche, nella mattinata di oggi davanti alla sede della Regione Marche, per sensibilizzare sul tema della salute, della sicurezza sul lavoro e in particolare della prevenzione La salute e la sicurezza sul lavoro e la prevenzione devono essere una priorità a livello nazionale e soprattutto nelle Marche dove infortuni e malattie professionali carattere e dimensioni sempre più preoccupante, con oltre 4 mila infortuni denunciati nei primi 3 mesi dell’anno, di cui 3 mortali, dopo il tragico bilancio di 46 morti dell’anno scorso: dati particolarmente preoccupanti se si considera il forte calo delle ore lavorate a causa della pandemia. Nelle Marche sono troppo poche le risorse destinate alla prevenzione: solo 101,2  milioni di euro nel 2019, ovvero il 2,8% del totale della spesa sanitaria. Valori decisamente al di sotto delle necessità, tra i più bassi a livello nazionale, e molto lontani dal dato medio nazionale che è del 4,4%. Ciò significa che per arrivare a sostenere la  spesa media nazionale, le Marche dovrebbero spendere almeno 57 milioni di euro annui in più rispetto a quelli attuali, mentre mancano complessivamente 80 milioni di euro per raggiungere l’obiettivo richiesto del 5% della spesa complessiva. «Per questo chiediamo alla Regione di garantire le risorse necessarie ad assicurare adeguati livelli di finanziamento e di organizzazione del sistema di prevenzione» dichiarano Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, rispettivamente Segretari generali di CGIL, CISL e UIL Marche. All’interno del sistema prevenzione, preoccupa soprattutto la situazione critica dei Servizi per la Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro; servizi sempre più marginali nel panorama della sanità marchigiana e alle prese con organici insufficienti rispetto alle necessità: se si escludono le figure amministrative, tra medici, infermieri, tecnici e collaboratori vi lavorano solo 99 addetti, pari al 14% del personale dei dipartimenti prevenzione, e di questi i tecnici della prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro sono solo 56, ovvero l’8% di tutti gli addetti dei Dipartimenti Prevenzione. E’ necessario quindi incrementare subito gli organici dedicati alle attività di vigilanza di tutti gli Enti a ciò deputati, dall’ASUR, all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, all’INAIL, per intensificare i controlli e aumentare il numero delle aziende e dei cantieri ispezionati e soprattutto, serve un impegno e investimenti adeguati a garantire prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, dai cantieri, alle attività agricole a quelle manifatturiere o dei servizi: investimenti pubblici e soprattutto investimenti delle imprese. Occorre poi garantire che tra coloro che sono deputati all’attività ispettive e di prevenzione ci siano figure con competenze tecniche multidisciplinari a partire dalle competenze tecniche applicative di cantiere o industriali oltre a garantire la massima integrazione, coordinamento e sinergia tra i Servizi la Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, l’INAIL, l’Ispettorato del Lavoro. Chiediamo inoltre alla Regione di procedere subito alla definizione del Piano Mirato di Prevenzione e dei Piani di Prevenzione tematici come previsto dal Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025. Aggiungono Barbaresi, Rossi e Mazzucchelli: «I più colpiti dagli infortuni sono i giovani e i migranti, cioè coloro che maggiormente vivono in condizioni di lavoro precario, instabile o senza formazione adeguata. Per questo è necessario mettere fine alla crescita del lavoro frammentato, e contrastare precarietà, frantumazione del lavoro e ricattabilità dei lavoratori, che anche lo stesso Ministero della Salute indica tra i principali fattori di rischio». «Vanno poi garantite norme più stringenti in materia di appalti e si deve agire sul fronte dell’organizzazione del lavoro: orari, turni, carichi di lavoro, macchine e attrezzature - concludono Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, rispettivamente Segretari generali di CGIL, CISL e UIL Marche - Occorre un'azione forte e decisa da parte di tutti, dalle imprese alle Istituzioni, investendo in sicurezza, prevenzione, ma anche formazione, lavoro stabile e di qualità e condizioni di lavoro dignitose.Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro!»
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24/05/2021 Fermiamo la strage sui luoghi di lavoro: presidio a Pesaro per la salute e la sicurezza
Lunedì 24 maggio dalle 10.00 alle 12.30 in piazza del Popolo a Pesaro, CGIL CISL e UIL provinciali hanno organizzato un presidio a cui hanno partecipato  i Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) dei principali luoghi di lavoro della provincia. La manifestazione rientra nell’ambito della mobilitazione di carattere nazionale indetta dalle organizzazioni sindacali confederali, finalizzata a sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica in merito alle morti sul lavoro, ai tanti infortuni e alle tematiche legate alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. «Anche nella nostra provincia i dati a nostra disposizione evidenziano quanto gli infortuni sul lavoro siano aumentati, sia su base regionale che provinciale. - sottolineano le Segrerterie di CGIL CISl e UIL della  Provincia di Pesaro e Urbino -  Da una analisi territoriale delle denunce rilevate nei primi tre mesi dell’anno 2021 rispetto al primo trimestre del 2020, si osserva che la regione Marche mostra un significativo aumento di 50 casi di infortunio, dato questo in controtendenza rispetto alle regioni del centro Italia, che vedono invece una diminuzione degli infortuni dello 0,38%. Preoccupante anche il dato delle denunce  di infortunio con esito mortale, che per il medesimo periodo evidenzia un aumento dei casi in quasi tutte le regioni del territorio nazionale. Anche sul fronte delle denunce di malattie professionali, la regione Marche è tra quelle regioni che si attestano su un incremento di queste fattispecie: l’incremento per la nostra regione è di 114 casi  in più.  Questi dati risultano ancor più gravi e preoccupanti considerata la consistente contrazione delle ore lavorate nella fase pandemica.» « Pertanto  chiediamo alle istituzioni e al mondo delle imprese - rilanciano le Segrerterie di CGIL CISl e UIL della  Provincia di Pesaro e Urbino -   di promuovere e sottoscrivere un vero e proprio “Patto per la Salute e la Sicurezza”, che preveda una riorganizzazione dei servizi di prevenzione ai quali destinare più risorse economiche; intensificare la quantità e la qualità delle ispezioni e dei controlli; istituire percorsi di formazione obbligatori su salute e sicurezza senza i quali deve diventare impossibile per le aziende l’impiego di maestranze non formate; riqualificare il lavoro in sicurezza anche dentro la contrattazione collettiva, rivedendo l’articolazione oraria, le turnazioni e l’organizzazione del lavoro.» Una delegazione di RLS e di rappresentanti sindacale, durante il presidio, è stata ricevuta dal Prefetto di Pesaro.    
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21/05/2021 Fillea Cgil - Filca Cisl - Feneal Uil: "Edilizia un volano verso il futuro"
Nei giorni in cui si discutono da una parte le riaperture e dall’altra parte le crisi industriali  Fillea Cgil-Filca Cisl-Feneal Uil Marche vogliono fare il punto su edilizia, ricostruzione post-sisma e andamento del settore. In tutte le Marche, da ottobre 2020 le costruzioni fanno registrare aumenti medi del 11% su tutto il territorio regionale con picchi nelle province di Macerata e Ascoli. Questo trend di crescita positiva è confermata dai dati delle casse edili da cui emerge un aumento delle ore lavorate in edilizia del 7,4%, esse passano 3,920,000 a 4,211,000. I lavoratori aumentano del 7,28% passando da 12,000 circa a 13,000 e le imprese aumentano del 3,27%, passando da 3064 a 3164 (in numeri assoluti e per ciascuna impresa, mediamente, aumenta anche il numero dei nuovi assunti), le masse salari denunciate in cassa aumentano dell’ 17% (ott 2020-marzo 2021 su ott 2019-marzo 2020, 15000000 in termini assoluti). Nella sola ricostruzione sono oltre 1100 i durc per congruità emessi per un importo totale dei lavori di oltre 130milioni di euro.  Nelle Marche, ad oggi, sono quasi 300 i cantieri avviati per il superbonus ma la stima è che entro settembre potrebbero superare i 1000. Dunque l’edilizia, conferma in questi mesi un trend di crescita che sarà rafforzata grazie alle risorse del next generation UE, alla ricostruzione post-sisma (ultime ordinanze commissariali), ai bonus vari (110, facciate, etc), all’edilizia infrastrutturale e ospedaliera evidenziando già un aumento delle lavorazioni, delle aziende e del personale occupato nelle stesse. È di qualche settimana fa anche la nomina dei commissari per la tanto attesa Fano-Grosseto e il potenziamento dell’Orte-Falconara (510milioni di euro). In più il settore ha una sua trasversalità e incrocerà tutte le opere e le infrastrutture che verranno realizzate per altri importanti interventi (si pensi alla digitalizzazione e agli scavi per la fibra) Il sindacato, pur essendo soddisfatto dell’andamento nel complesso del settore e del quasi ritorno alla piena occupazione, non può che evidenziare alcune storture e alcune contraddizioni di sistema che ci sono «la prima è che non c’è la forza lavoro di cui ci sarebbe bisogno (domanda delle aziende rischia di essere inevasa) e quindi c’è bisogno di creare le condizioni perché la formazione funzioni (bilaterale e ben fatta per il green job), per immettere nuove professionalità nel settore e per riconvertire le vecchie ai nuovi mestieri. Da questo punto di vista è sicuramente importante che anche la Regione faccia la sua parte per rilanciare (e finanziare) la Formazione  professionale. - sottolineano i rappresentanti di Fillea Cgil-Filca Cisl-Feneal Uil Marche -  La seconda è che i contratti provinciali e regionali vanno rinnovati; le aziende devono capire che quello che arriva e arriverà in più è per tutti e va equamente redistribuito-(contratto integrativo di Ancona scaduto da due anni – contratto regionale artigiani scaduto da 10 mesi).  La terza è che le costruzioni sono green o non sono (Next Generation Ue, rigenerazione urbana etc) questo determina una grande scommessa uno scatto da parte di tutti, un salto culturale.  La quarta è che i lavoratori vanno inquadrati con i giusti livelli (70% manodopera Marche schiacciata tra 1 e 2 livello-i due livelli più bassi ovviamente) e  vanno  garantite  le condizioni fondamentali di legalità nel cratere e non (e quindi accellerare su DURC di congruità, settimanale di cantiere, protocolli con le prefetture e badge).» «In ultimo la sicurezza nei cantieri edili deve tornare, dentro la ripartenza delle costruzioni, ad essere la priorità per il settore, registriamo, al netto dell’anno anomalo della pandemia, che nel 2019 il settore delle costruzioni risultava essere ancora il settore a più alto rischio di infortuni gravi, si erano registrati 5 infortuni mortali sui 20 totali delle Marche e che dal 2015 al 2019 gli infortuni denunciati del settore rappresentavano in media il 10% del totale di quelli denunciati nelle Marche. Per mettere al centro la sicurezza è necessario investire in formazione e sicurezza, introdurre strumenti efficaci quali la patenti a punti verso la qualificazione delle imprese e in generale investire in tecnologia e in cultura della sicurezza già dalle scuole. - concludono Fillea Cgil-Filca Cisl-Feneal Uil Marche -Non possiamo permettere che il rilancio del settore non punti su un lavoro di qualità, sicuro e legale.» Per questo nell’ambito della mobilitazione “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro” promossa da Cgil Cisl Uil il 26 maggio si terrà un Flash Mob di Feneal Filca Fillea ad Ancona dal titolo “#BastaMortiSulLavoro” per rimettere al centro la dignità e la sicurezza del lavoro.    
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20/05/2021 Cgil, Cisl e Uil per la Giornata per la sicurezza sul lavoro: nelle Marche oltre 4.000 infortuni dall’inizio dell’anno
Oltre 4 mila infortuni sul lavoro dall'inizio dell'anno, 50 in più rispetto al 2020 (+1,2%), con gli aumenti maggiori che si riscontrano nel terziario e nell’industria. In crescita soprattutto gli infortuni in occasione di lavoro (+3,3%), mentre sono in calo quelli in itinere. Sono i preoccupanti dati marchigiani. Li hanno diramati Cgil, Cisl e Uil in occasione della Giornata di mobilitazione per la sicurezza sul lavoro promossa a livello nazionale per il 20 maggio. Una data simbolica: proprio in questo giorno, nel 1970, venne approvato lo Statuto dei Lavoratori. Nel ricordare quel passaggio storico i sindacati rilanciano oggi con iniziative per chiedere alle Istituzioni e alle altre parti sociali un "Patto per la salute e la sicurezza" che fermi la lunga scia di tragedie. Sono previste assemblee unitarie in tutta la regione tra cui alla Fincantieri di Ancona, alla IFI di Tavullia (PU), alla Barilla di Ascoli Piceno, alla Loro Piana di Porto S. Elpidio (FM), alla Fratelli Guzzini di Recanati (MC) e tante altre. Infortuni che spesso hanno esito mortale: tre i lavoratori deceduti dall’inizio dell’anno, dopo un 2020 con il tragico bilancio di 46 morti sul lavoro e 15 mila infortuni complessivi. Ancona è la provincia che ha registrato il maggior numero di infortuni: ben 1.555 contro i 910 di Pesaro Urbino, 838 a Macerata, 408 ad Ascoli e 372 a Fermo. Una lunga scia di sangue, non più tollerabile, che si abbatte sugli affetti delle famiglie, sul loro reddito e sul loro futuro. «Numeri freddi ma anche più preoccupanti -  evidenziano Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, rispettivamente segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Marche - se pensiamo che la nostra regione in un anno di Covid hanno perso oltre 14mila posti di lavoro e che in questi primi tre mesi il ricorso alla cassa integrazione ha superato i 21 milioni di ore contro gli appena 1,3 milioni dello stesso periodo pre emergenza pandemica. Ciò significa che l'incidenza è più alta».  Le mobilitazioni per la sicurezza sul lavoro proseguiranno anche nei prossimi giorni con tante assemblee, iniziative e presidi nei territori. Previsto anche un presidio di fronte a Palazzo Leopardi, sede dell’Assemblea Legislativa delle Marche per martedì 25 maggio, dalle ore 11. «La sicurezza sul lavoro non deve essere solo uno slogan – concludono Barbaresi, Rossi e Mazzucchelli -  le leggi ci sono ma occorre continuare a lavorare alla loro piena applicazione e a un sistema di controlli che sia continuo e puntuale. Di fronte a questi numeri non basta commuoversi e indignarsi, ma occorrono azioni forti e decise da parte di tutti: dalle imprese alle Istituzioni. Alla Regione chiediamo di intervenire subito per garantire le risorse e soprattutto gli organici necessari all’intensificazione dei controlli nelle aziende e nei cantieri e per organizzare un adeguato sistema di prevenzione. Altrettanto necessario agire sul fronte dell’organizzazione del lavoro e contrastando la precarietà, la frantumazione del lavoro e la ricattabilità dei lavoratori.»
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12/05/2021 Concorsi Regione, Cisl Fp Marche : “Positiva la scelta di semplificare le prove post preselezione “
Concorsi Regione Marche per assistente e funzionario amministrativo e contabile ( categorie C e D ), «è positiva la decisione della Giunta di limitare le prove, post preselezione per funzionari, ad una scritta ed una orale. Il 13 e 14 maggio p.v. al Pala Prometeo circa 3000 candidati affronteranno la prova preselettiva per 56 posti  di categoria D per funzionari amministrativi e finanziari.- sottolinea il Segretario Generale della Cisl Fp Marche, Luca Talevi -  Nelle prossime settimane poi sarà la volta degli oltre 5000 candidati per assistente amministrativo e contabile, cat.C. Un numero imponente di partecipanti che denota come la pubblica amministrazione sia una importante occasione, soprattutto in un momento complicato come l'attuale, per valorizzare le professionalità di diplomati e laureati in un’ottica anche di ricambio generazionale all'interno dei pubblici uffici che hanno visto, con quota 100, andare in pensione tanti lavoratori.» La Cisl Fp Marche  ha accolto pertanto favorevolmente la decisione della Giunta Regionale di avvalersi dei recenti contenuti del decreto legge 44/2021, articolo 10, semplificando le prove, post preselezione, che consisteranno in un’unica prova scritta ed una prova orale, oltre alla valutazione dei titoli di studio e di servizio.  Per preparare i giovani alle prove di esame la Fp Cisl Marche ha organizzato un corso di formazione, con docenti qualificati, della durata di 24 ore per approfondire importanti tematiche quali: Diritto amministrativo, contabilità Pubblica, Codice dei Contratti Pubblici, Statuto ed Organizzazione Regione Marche. Per maggiori informazioni inviare una mail alla responsabile organizzativa del Corso Simona Cristofanelli: s.cristofanelli@cisl.it. I posti disponibili per il corso sono contingentati
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12/05/2021 Aver cura dei noi Come rafforzare le reti di welfare sul territorio La Cisl Marche verso il Congresso
“Aver cura dei noi.  Come rafforzare le reti di welfare sul territorio?” martedì 11 maggio si è tenuto il secondo appuntamento dei tre webinar che accompagneranno il gruppo dirigente  della Cisl Marche verso la stagione congressuale in programma per il prossimo autunno. Ai lavori, introdotti dal Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi, sono intervenuti  Luigina Mortari, Università degli Studi di Verona,  su “Perché il paradigma della Cura sta divenendo sempre più centrale e attuale”, Giovanni Devastato, Università di Roma1 La Sapienza su “Quale innovazione è possibile per rafforzare le reti di welfare sul territorio?” e  Franco Pesaresi, Asp Jesi, su “Integrare sociale, lavoro , istruzione e sanità. Quali evidenze dal caso di una Azienda per i Servizi alla Persona?”. «Per dare impronta sociale allo sviluppo, non si può prescindere dal miglioramento delle reti di welfare - ha esordito Sauro Rossi in apertura del webinar -. Un rafforzamento che va programmato adattandosi ai contesti e ai bisogni che cambiano: significa applicare capacità di innovazione e integrazione». Luigina Mortari, nel corso del suo intervento, ha ricordato che «La politica è cura della comunità. Abbiamo bisogno di aver cura degli altri. Senza attenzione per gli altri, la nostra vita perde di qualità, le nostre politiche implodono. Molte scelte fatte negli ultimi anni hanno frantumato il welfare e hanno sottratto forza vitale alle istituzioni: basti pensare alla qualità dei nostri sistemi sanitari, ora alle prese con la pandemia. C’è stata poca attenzione a una sanità al servizio dei cittadini, soppiantata da una società al servizio di logiche aziendali. Non c’è più spazio per alimentare l’animo delle persone: è qualcosa che manca anche nella scuola, dove occorre rompere la crosta dell'individualismo. Alla base dell'agire politico deve esserci il pensiero etico, cercare ciò che è bene. Per farlo occorrono virtù come il coraggio, il rispetto, il dialogo, la sapienza e l'affetto per la cosa comune». «Rafforzare le reti di welfare significa ragionare sugli scenari post-pandemia - ha spiegato Giovanni Devastato -. Occorre reinventare una etica collettiva, implementando gli hub di innovazione sociale e i driver di sviluppo. Lo sviluppo delle visioni deve avere necessariamente un percorso di confronto tra le persone. Il futuro va esplorato a partire dal presente. Non è una fuga in avanti. Occorre una analisi serrata del presente per innestare inneschi trasformativi di nuove modalità. Dobbiamo pensare il futuro in un’epoca di crisi, di catastrofe. Siamo dentro una catastrofe, dentro la fine di un mondo. Ora dobbiamo avere la forza di generarne uno nuovo. La speranza è una forza sociale». «L’integrazione delle reti di welfare è la necessità di lavorare con altri settori e altre competenze: significa garantire continuità dei percorsi, completezza degli interventi, qualità delle prestazioni. Come Asp Jesi, stiamo sperimentando forme di integrazione soprattutto in campi come la ricerca dell'occupazione e le politiche abitative. Maggiori difficoltà incontriamo in campo socio-sanitario, dove i protocolli di integrazione sono spesso insufficienti. Franco Pesaresi, riportando ad esempio l'azione dell'Asp di Jesi, ha puntualizzato l'imporantza dell'integrazione tra i vari attori delle reti di welfare: «Il principio che guida il nostro lavoro è far funzionare l’integrazione in tutte le fasi dell’assistenza alle persone: è un impegno maggiore per tutte le realtà coinvolte, che devono mettere a disposizione personale qualificato e risorse adeguate, ma porta a risultati più rilevanti, a servizi per i cittadini completi e di qualità». A conclusione dei lavori, Sauro Rossi ha definito ulteriormente le possibili strategie di rafforzamento del welfare: «Se vogliamo dare valore ai rapporti sociali, il concetto di cura deve legare etica e politica. A noi compete offrire un contributo importante all’idea di rigenerazione esprimendo visioni frutto di intelligenze collettive. Gli ultimi mesi hanno compresso la speranza del futuro, ma dobbiamo continuare a coltivare il possibile nella logica del dialogo, cioè della capacità di allacciare alleanze per essere costruttori di comunità, con la responsabilità di offrire risposte ai bisogni, partendo sempre dai più deboli».
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