In primo piano - Ancona

05/05/2015 Esuberi Auchan di Ancona e Fano: è sciopero il 9 maggio
Colpite anche le Marche dalla crisi dei centri commerciali. Auchan, il colosso francese della grande distribuzione, "per la grave riduzione dell'attività di lavoro c'è l'esigenza di ridurre il numero degli addetti per avere un livello compatibile sul piano dei costi" così motiva anche i 36 esuberi nell'ipermercato di Ancona e  16 in quello di  Fano per un totale di 52 dipendenti marchigiani. Scheda profili professionali in esubero Iper Ancona e Fano Il 9 maggio è sciopero. Sindacati e   lavoratori saranno in presidio davanti agli ipermercati, a partire dalle ore 8,30 in quello di Ancona e dalle ore 9,00 in quello di Fano. « L'azienda aveva dichiarato la necessità di risparmiare 50 milioni  e aveva proposto in sostanza la sospensione delle quattordicesime e del contratto integrativo, oltre all'abbassamento delle retribuzioni  attraverso la riduzione dei livelli. - spiega  Selena Soleggiati, segretario generale Fisascat Marche -  Proposte inaccettabili, ma come sindacati avevamo manifestato la disponibilità a trovare altre soluzioni senza mettere a rischio il riconoscimento del lavoro.  - afferma con amarezza Selena Soleggiati -Abbiamo sollecitato una riorganizzazione degli ipermercati, utilizzo degli ammortizzatori sociali e  sopratutto di evitare di tagliare gli ipermercati, come quello di Ancona,  dove i lavoratori sono già in contratto di solidarietà. Ma l'azienda  si è chiusa nelle sue posizioni e non vuole prendere in considerazione proposte alternative. Addirittura nell'ultimo incontro di marzo  ha  confermato la disdetta del contratto integrativo, in scadenza a luglio». Dopo la disdetta unilaterale del contratto integrativo aziendale, i tagli al personale è un ulteriore colpo basso attuato da uno dei più grandi operatori della grande distribuzione commerciale che fino ad oggi non ha messo in campo politiche di rilancio. I dipendenti di Auchan coinvolti dalla procedura di licenziamento pagano a caro a prezzo la mancanza di un piano di sviluppo aziendale finalizzato a fronteggiare la crisi dei consumi. Auchan, nel nostro Paese conta 49 punti vendita ed oltre 11.400 dipendenti,   presenta il costo della crisi. Sono complessivamente 1.426 i dipendenti coinvolti dalla procedura di licenziamento collettivo avviata in 32 ipermercati, dove la percentuale dei dipendenti “strutturalmente in esubero” supera il 20%, mentre si attesta al 12% a livello nazionale.  «Se la scelta è quella di ridurre il costo del lavoro in un’ottica complessiva di ristrutturazione, la Fisascat Marche ribadisce fermamente lo sconcerto perché è inaccettabile che a farne le spese siano solo ed esclusivamente i lavoratori e le lavoratrici . - continua Selena Soleggiati - C’è da chiedersi se la formula degli Ipermercati e dei grandi centri commerciali funziona ancora nelle Marche e nel resto d' Italia,  dove la crisi dei consumi si fa ancora sentire. » Il rischio, secondo la Fisascat, è che i grandi gruppi della grande distribuzione, compreso Auchan, perdano interesse ad investire in un Paese che registra ad oggi timidi segnali di ripresa. La procedura di mobilità impatta sulle Marche con numeri considerevoli se rapportati agli andamenti sicuramente migliori rispetto ad altre realtà. «Su Fano in particolare non sono mai stati utilizzati ammortizzatori sociali - afferma Domenico Montillo, Fisascat Pesaro - né soluzioni sull'organico a dimostrazione che i 16 esuberi dichiarati non sono ammissibili.» «Come  Fisascat Marche confidiamo nella possibilità di trovare soluzioni alternative ai licenziamenti non giustificabili al tavolo Nazionale, unico luogo in cui la ristrutturazione e quindi la procedura può essere discussa. - conclude Selena Soleggiati, segretario generale Fisascat Cisl Marche - Confermiamo  lo sciopero  del 9 maggio in  contrapposizione  alle azioni unilaterali messe in campo dall'azienda.»
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01/05/2015 OGGI 1 MAGGIO 2015
di Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche , Corriere Adriatico 1 maggio 2015 Oggi 1 maggio guardiamo alla manifestazione di Cgil Cisl Uil a Pozzallo, approdo dei barconi di disperati, in fuga da guerre, dittature, fame e pronti a rischiare la vita. 1 maggio di solidarietà internazionale dunque, come internazionali e multietnici sono ormai la nostra società e il mondo del lavoro, realtà che suscita sensibilità diverse e talvolta esasperate, anche nei nostri territori. I problemi vanno affrontati nella loro complessità, ma va comunque evitato un approccio di chiusura nelle proprie certezze, che alimenta paura del futuro e della diversità, dimenticando la storia di milioni di italiani migranti che raggiunsero altri paesi cercando una vita migliore, spesso subendo umiliazioni e discriminazioni. Oggi 1 maggio guardiamo all'Europa perché si assuma maggiori responsabilità nel salvare vite, arrestare i trafficanti di uomini, accogliere nei suoi 28 paesi quote di rifugiati, rafforzare la diplomazia in situazioni di conflitto, riavviare una corretta cooperazione allo sviluppo. Oggi guardiamo all'Europa anche perché modifichi i vincoli che si è data, perché riscopra l’anima originaria, consentendo agli Stati misure di sostegno all'economia, per rilanciare prospettive di crescita sostenibile e incidere sul dramma della disoccupazione. Oggi guardiamo al Governo perché si convinca di non poter affrontare da solo le trasformazioni che la crisi ha prodotto da un lato su industria e servizi, aggravando i problemi di produttività, di capitalizzazione delle imprese, di carenti investimenti; dall’altro sul sistema di welfare, pressato da un crescente disagio socio-economico. Guardiamo al Governo perché apra un confronto su politiche di sviluppo, attuazione della riforma del lavoro, nuove norme su fisco, sistema scolastico, pensioni. Oggi guardiamo al governo regionale che uscirà dalle urne, nell'auspicio che sappia valorizzare le energie sociali, culturali, economiche di cui le Marche dispongono, per custodire e promuovere il meglio della nostra tradizione, dell’operosità e del dinamismo, delle nostre reti di solidarietà, ed al contempo avviare nuovi percorsi di sviluppo, coltivare nuovi terreni di socialità. Oggi 1 maggio guardiamo alle forze sociali, perché sia superata ogni contrapposizione legata a totem del passato, ma si rilanci la contrattazione, orientandola a qualità, produttività, nuova occupazione, si qualifichino le relazioni a livello di impresa, allargando gli spazi di partecipazione dei lavoratori, si sviluppino forme di mutualismo legate alla bilateralità. Oggi 1 maggio, guardiamo soprattutto a chi, anche nella nostra regione, vive il Lavoro come ragione di inquietudine e persino di angoscia, a chi lo ha perso, magari in età avanzata, o teme di perderlo, a chi fa fatica a trovarlo o lo vive in estrema precarietà, come tanti giovani che pagano la scarsa mobilità sociale e i carenti investimenti sul futuro fatti nel nostro paese. Oggi 1 maggio, guardiamoci intorno e troveremo molto Lavoro da fare.    
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01/05/2015 Festa del lavoro, 1 maggio 2015
Il 1 maggio 2015 Cgil Cisl e UIl celebreranno la Festa del lavoro a Pozzallo di Ragusa. Il raduno è previsto per le ore 9.00. All'iniziativa interverranno  i tre Segretari generali: Camusso, Furlan e Barbagallo. La Cisl Marche invece sarà presente alle seguenti iniziative organizzate sul territorio regionale. PESARO                FANO                                  RECANATI                  CIVITANOVA MARCHE  
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29/04/2015 Ancona, apre un centro per le fragilità sociali
Il Comune di Ancona insieme alla CISL, ad associazioni (Avvocati di strada e Gruppo di umana solidarietà) e ad alcune Cooperative presenti sul territorio (IRS aurora, Coos Marche, la Gemma e OPERA) ha promosso e realizzato un accordo di co-progettazione per la creazione di nuove collaborazioni tra i vari soggetti per implementare servizi innovativi per le persone vulnerabili e a rischio di marginalità  socio-economica. Questo accordo si inserisce nel più ampio progetto “Ancona: la città in comune”, che vede la CISL di Ancona  tra i soggetti fondatori, ed è particolarmente significativo, in quanto concretizza il c.d. “Welfare Community”. Il progetto prevede l’istituzione del “centro per l’integrazione socio-lavorativa di persone vulnerabili” che avrà sede presso la CISL di Ancona e che si occuperà di favorire il potenziamento delle capacità di inserimento e reinserimento lavorativo delle persone e nuclei famigliari in situazione di vulnerabilità e marginalità socioeconomica e occupazionale. Le persone saranno chiamate a sottoscrivere un “patto di sostegno” con i Servizi Sociali, impegnandosi a diventare persone autonome attraverso percorsi di valorizzazione delle proprie competenze, percorsi di formazione e di reinserimento lavorativo, borse lavoro, laboratori occupazionali  che saranno svolti con l’ausilio di tutti i soggetti che hanno sottoscritto l’accordo. Le risorse impegnate, circa € 251.000, sono state messe a disposizione dalla Fondazione Cariverona.
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29/04/2015 Firma la crescita! Sostieni la proposta di legge Cisl per la riforma del Fisco
FIRMA LA CRESCITA! Ecco l'elenco dei Comuni dove si può firmare per sostenere la proposta di legge ad iniziativa popolare presentata dalla Cisl per la riforma del sistema fiscale italiano. Elenco dei Comuni in cui è possibile firmare Elenco dei banchetti firma programmati
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28/04/2015 5 MinutiCisl: Whirpool, Immigrazione, King
Whirpool, I sindacati di categoria  si alzano dal tavolo della trattativa sul piano industriale di integrazione Whirpool - Indesit, No alla chiusura degli stabilimenti ed ai licenziamenti. Il 27 aprile convocazione al Ministero dello sviluppo economico e sciopero di due ore di tutti i lavoratori nei siti produttivi del fabrianese. Intervista Andrea Cocco, Fim Cisl Marche Immigrazione, fermare le stragi subito. Presidio - Manifestazione regionale ad Ancona.Interviste a Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl Marche, Emanuel Buabeng, Anolf Marche, Stefania Papa, Caritas Ancona - Osimo e testimonianze di ragazzi immigrati seguiti dall'Anolf King di Bellocchi di Fano: sei ordinanze di custodia cautelare per i vertici. I sindacati: I nostri sospetti confermati dalla giustizia. Interviste a Mauro Masci, Fim Cisl Marche, Giovanni Brancacci, lavoratore King e Giovanni Giovanelli, responsabile AST Fano. https://youtu.be/6cRBCkfmy4I
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24/04/2015 70 anni dalla Liberazione 25 Aprile 1945 -2015
Festa della Liberazione 25 Aprile 2015 per non dimenticare.«La Liberazione e' una festa di libertà e di speranza che ricorda quel che abbiano conquistato grazie al sacrificio di tanti e che abbiamo il diritto e dovere di conservare e preservare». ha affermato Sergio Mattarella,Presidente della Repubblica «La costituzione non va conservata in una teca come una reliquia.  Vive perché viene applicata sempre nei suoi valori. È questo che fa vivere la costituzione. È mettersi insieme, discutendo». ha ribadito  il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo  al Quirinale.     
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21/04/2015 Basta stragi nel Mediterraneo. Presidio di Cgil Cisl Uil Marche
Dopo l'ennesimo, tragico naufragio nel Canale di Sicilia, in cui hanno perso la vita centinaia di migranti, Cgil Cisl e Uil Marche hanno organizzato un presidio in Ancona sui temi dell'immigrazione. L'appuntamento è in Piazza Roma per per giovedì 23 aprile, dalle ore 17.30 alle ore 19.30. “Il nostro paese è l’Italia - dichiara il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo -  per decenni terra di emigrazione, verso il nord e sud America e verso il nord Europa. Milioni di italiani sono partiti poveri per cercare pane, occupazione, un futuro più dignitoso, sfidando spesso discriminazioni, soprusi, condizioni inumane di lavoro e di vita. Noi possiamo capire, noi dobbiamo capire ciò che spinge tante persone a sfidare deserti, mari in tempesta, violenze e vessazioni dei trafficanti, rischio della morte." "Sono giorni di dolore e riflessione - prosegue Mastrovincenzo -  sono giorni in cui superare le nostre resistenze, le nostre paure, i nostri pensieri più gretti, sono giorni in cui affermare la centralità di ogni uomo e di ogni vita, per riconfermare il nostro comune destino;  sono giorni in cui mettersi in gioco, da soli e con altri, per chiedere azioni diverse, per pretendere che le istituzioni europee e internazionali facciano di più, e presto, per affrontare questa apocalisse umanitaria.” Anche la Cisl nazionale ha aderito ad un sit in organizzato domani in Piazza Montecitorio a partire dalle 14.30 per sollecitare una risposta comune dell'Europa nel vertice straordinario di giovedì dei Capi di Stato e di Governo della UE. Manifestazioni analoghe a quella anconetana sono previste presso le Prefetture di altri capoluoghi di regione. "Le stragi di questi giorni, con centinaia di bambini, donne e uomini disperati che pur di inseguire il proprio sogno di libertà e di una vita migliore per se e la propria famiglia, non esitano ad affidarsi a trafficanti di morte che indisturbati lucrano sulla pelle della gente, rappresentano una sconfitta per tutta la Comunità Internazionale di cui colpisce l'inerzia dinanzi ad un ecatombe di vite umane che interroga quotidianamente le nostre coscienze e deve indurci a non girare lo sguardo altrove ma agire subito con responsabilità, umanità e in maniera coordinata e corale". E' quanto sottolinea il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan. "Dai drammatici fatti di Lampedusa per arrivare ai naufragi di queste ore nulla è cambiato e l'Italia continua in solitudine a gestire l'emergenza in mare aperto con numeri impressionanti di vittime che fanno del Mediterraneo un cimitero senza fine", aggiunge il leader della Cisl." Ecco perché la Cisl torna a chiedere nuovamente un impegno concreto da parte dell'Europa tutta e della Comunità Internazionale affinché si faccia carico di interventi concreti a partire dalla creazione di condizioni di sicurezza in mare e soprattutto di sospendere gli effetti del Regolamento "Dublino III" così da consentire un' accoglienza sostenibile dei profughi. Dobbiamo spezzare la rete dei mercanti di morte per dare alle persone la possibilità di richiedere e accedere per vie legali alla protezione internazionale".
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20/04/2015 Piano Whirlpool. I sindacati : No alla chiusura e ai licenziamenti e proclamano lo sciopero
Fim, Uilm e Ugl si alzano dal tavolo di trattativa sul piano Whirlpool e chiedono immediata convocazione del Governo. Le tre sigle dicono no alla chiusura degli stabilimenti ed ai licenziamenti e proclamano 12 ore di sciopero in tutti gli stabilimenti Whirlpool da effettuarsi entro il 10 maggio a sostegno della vertenza e per respingere le chiusure di stabilimento previste dal piano industriale presentato. «Abbiamo rotto il tavolo di trattativa perché non aveva nessun senso riascoltare il piano industriale presentato il 16 aprile scorso contenete gli stessi elementi inaccettabili e con la premessa aziendale di nessuna disponibilità a modificarne gli elementi relativi alla chiusura dei siti e dei licenziamenti, dei quali tra l’altro i conti non dovrebbero essere completi in quanto c’è stata preannunciata un’ulteriore ridimensionamento dei lavoratori indiretti.-dichiara Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl Nazionale - Dall'incontro del 27 aprile con Il Ministro Guidi ci aspettiamo che ciò avvenga con gli impegni presi dal Presidente del Consiglio Renzi, sabato 18 aprile a Pompei. Il comportamento di Whirlpool non è accettabile, va rispettato l’accordo del 3 dicembre 2014 che l’azienda ben conosceva al momento dell’acquisto di Indesit e che non può considerare carta straccia e con esso i lavoratori da licenziare.Si rispettino gli impegni e torneremo a discutere ma per soluzioni che non lascino nessuno senza lavoro.»     
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14/04/2015 Desi Mobili di Cerreto d'Esi, in ballo il futuro per 140 lavoratori.
Presidio dei lavoratori della Desi Mobili, di Cerreto d'Esi,   in Regione durante l'incontro  sindacati  di categoria - Rsu con l'assessorato regionale al lavoro, nel pomeriggio di oggi. Le organizzazioni Sindacali hanno chiesto all'assessore regionale e a tutta l’amministrazione regionale, come è già stato fatto con il Commissario Prefettizio del Comune di Cerreto d’Esi, di sollecitare il Tribunale di Ancona per la nomina del curatore fallimentare, condizione necessaria per affrontare le emergenze più impellenti che i dipendenti della Desi Mobili stanno vivendo.  «E'  importantissimo che in tempi brevi, anzi brevissimi, si valuti ogni possibile soluzione per la Desi Mobili - affermano  in una nota Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL - soprattutto per suoi dipendenti, in contratto di solidarietà da giugno scorso e con l’azienda in mano al Tribunale di Ancona a causa di richiesta di fallimento dai primi di marzo 2015.» «La situazione è gravissima.- afferma Angelo Colonna, Filca Cisl Marche - Il pagamento degli stipendi è in forte ritardo, nel  mese di febbraio 2015 i lavoratori  hanno percepito solo una parte della retribuzione di novembre 2014 e non percepiscono neanche gli  ammortizzatori sociali.   Circa 80 lavoratori  hanno già deciso di abbandonare l’azienda utilizzando la mobilità.» La Desi Mobili di Cerreto d'Esi,  una delle ultimissime realtà del mobile della provincia di Ancona da più di trent’ anni sul mercato con una produzione a marchio proprio e anche conto terzi,  occupando negli anni oltre 230  dipendenti ha suscitato l’interesse di altre aziende  che, negli ultimi giorni, si sono interessate alla situazione al fine di elaborare proposte per l’acquisizione  ma tutte hanno posto la condizione di una ripresa produttiva il più velocemente possibile per cui anche in questo ambito la nomina rapida del curatore fallimentare è una condizione fondamentale. «In uno degli ultimi incontri avuti con la Desi Mobili - spiega  Angelo Colonna, Filca Cisl Marche -  ci veniva confermato che il valore dell’azienda stessa stava nei contratti con i clienti cosiddetti ”Buoni" che però non avrebbero potuto attendere per tanto tempo la ripresa dell’attività produttiva.  Proprio per questo  è necessario che il Curatore fallimentare  venga nominato in tempi rapidi per poter avviare la procedura di cessione dell'azienda ai possibili acquirenti e  dare una speranza ai 140 lavoratori  che oggi stanno vivendo la paura di non avere un futuro lavorativo. - conclude Angelo Colonna - La nomina del Curatore permetterebbe anche il recupero delle mensilità arretrate, visto che la procedura la rende  obbligatoria. » Ora si attende il 23 aprile giorno dell'udienza al Tribunale di Ancona dove verrà deciso il fallimento della Desi Mobili.
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10/04/2015 Furlan: da riforma e lotta evasione, risorse per salari e pensioni piu’ alti
In Italia sono oltre 100 i miliardi di evasione fiscale mentre la pressione fiscale su pensionati e dipendenti, che pagano l'82% delle tasse, continua a crescere. "E' una situazione insostenibile", afferma il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan che chiede interventi precisi e concreti da parte del Governo nel DEF. "Dal DEF ci aspettiamo che si punti sulla crescita che è il tema vero del paese insieme allo sviluppo e al lavoro. – aggiunge Furlan - Ci aspettiamo di sapere quanti investimenti saranno realizzati per sostenere la crescita e quanto si sosterrà l'impresa italiana che vuole investire". Ma non solo. "Chiediamo l'allargamento degli 80 euro perché, da un lato, ci vogliono gli investimenti ma, dall'altro, vanno irrobustite le buste paga e le pensioni degli italiani per far ripartire i consumi". (10 aprile 2015) http://www.fisco.cisl.it/notizie/56-fisco-furlan-da-riforma-e-lotta-all-evasione-le-risorse-per-salari-e-pensioni-piu-alti.html
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09/04/2015 Rinnovo RSU INDESIT Albacina: Lettera aperta ai lavoratori
LETTERA  APERTA  AI  DIPENDENTI  INDESIT  ALBACINA        Cara e caro collega, siamo arrivati ancora una volta ad un passaggio importante per la Nostra Azienda e per la nostra Organizzazione, la Fim, ovvero il rinnovo della RSU che si svolgerà il 13 e 14 aprile 2015.  Dopo l’acquisizione da parte di Whirpool di Indesit Company è necessario che anche le scelte successive siano mirate alla tenuta sociale oltre che economica e industriale dei percorsi che verranno individuati  e che il metodo del confronto e della condivisione accompagnino l’intero processo di integrazione, in continuità con le migliori  pratiche di relazioni sindacali e tenendo conto degli impegni già presi.  E proprio in questo contesto vanno cercati nei colleghi di lavoro “delegate e delegati” che si propongono ad un incarico cosi difficile e di ENORME RESPONSABILTA’, Serietà, Impegno e Onestà.  La Fim è pronta a fare fronte ancora una volta alla sfida che i prossimi mesi ed anni saremo costretti ad affrontare, convinti che le sfide anche più difficili, uniti ai lavoratori, si possono superare. Pensiamo che serva un attenzione particolare al sindacato e del sindacato, con un sostegno continuo senza mai abbassare la guardia. Sarebbe importantissimo rispolverare i principi e valori fondamentali del sindacato, ovvero, un associazione di lavoratori che si uniscono per interessi comuni, per la difesa dei loro diritti e rispetto della loro dignità.  Questo dovrebbe essere il compito di ogni sindacato vero, autonomo e libero. Di ogni sindacato che faccia solo il sindacato.Per noi fare solo il sindacato è molto! Crediamo che i lavoratori meritino un sindacato che si occupi solo di loro. Delle loro esigenze dei loro valori. T’invitiamo quindi a votare ed a far votare anche i tuoi colleghi i candidati della FIM. I delegati Fim-Cisl Stabilimento Indesit Albacina 
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03/04/2015 Comune di Ancona, bilancio di previsione : le richieste del sindacato
Il 1 aprile 2015 si sono incontrati il Comune di Ancona e le OO.SS Confederali CGIL –CISL- UIL di Ancona e le organizzazioni dei pensionati SPI CGIL-FNP CISL– UILP UIL per discutere il bilancio di previsione 2015. In un quadro di ulteriori riduzioni dei trasferimenti dallo Stato e dalle Regioni il Comune di Ancona ha deciso di impostare il proprio bilancio 2015 a partire dalla priorità costituita dagli investimenti per manutenzioni:rifacimento strade e edifici  pubblici (scuole). Accanto a tale scelta prioritaria, il Comune non modifica le tariffe sui servizi a domanda individuale, e aumenta la protezione delle fasce a basso reddito: introducendo una detrazione percentuale sulla Tari fino al 70%, per livelli di ISEE bassi e riducendo l’aliquota IMU sugli immobili abitativi ad affitto concordato. Nel confronto con l’amministrazione comunale i sindacati hanno ribadito la necessità di evitare  incrementi, rispetto al 2014, nelle aliquote della tassazione locale e nelle tariffe e  che vi sia un inasprimento delle azioni per il recupero della mancata riscossione relativa alle entrate tributarie ed extratributarie. Prioritaria è la  salvaguardia della spesa sociale e l’apertura della discussione con un quadro  più chiaro delle risorse derivanti dal fondo di compensazione nazionale. «Abbiamo chiesto anche che si dia attuazione all'applicazione del nuovo ISEE per l’accesso alle prestazioni socio assistenziali, avviando immediatamente entro il mese di aprile gli incontri per definirne le modalità di utilizzo nei vari servizi, condividendo con le parti sociali i relativi regolamenti- afferma Alessandro Mancinelli, responsabile della AST Cisl di Ancona – Siamo in attesa, inoltre, che l’amministrazione si attivi per discutere le politiche di sviluppo territoriale attraverso l’utilizzo di fondi comunitari e la proposta di “agenda urbana”.» Previsti nel mese di aprile ulteriori incontri.
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20/03/2015 Ancona, in arrivo l'assegno di cura per anziani non autosufficienti
I sindacati dei pensionati di Cisl, Cgil e Uil di Ancona si sono incontrati il 24 febbraio 2015 con la Coordinatrice di Ambito territoriale sociale di Ancona, Stella Roncarelli, e la responsabile del Servizio anziani del Comune di Ancona, Anna Maria Manca, per discutere delle modalità circa l’assegnazione delle risorse 2013 per l’assegno di cura attraverso la pubblicazione del bando 2014. Le risorse a disposizione dell’Ambito di Ancona sono circa € 208.000 per circa 100 beneficiari ultrasessantacinquenni non autosufficienti e con assegno di accompagnamento. In attesa dell’approvazione dei requisiti della Regione Marche, si è stabilito che il limite ISEE per l’accesso all’assegno di cura è € 25.000, sia nel caso il beneficiario risieda nel proprio domicilio da solo che all’interno del nucleo familiare. I redditi da prendere in considerazione per la certificazione Isee sono quelli del periodo d’imposta 2013. Tra i requisiti sono previsti copia dell’invalidità civile e dell’indennità di accompagnamento, certificazione per l’alzheimer. Si è convenuto che l’assegno sia incompatibile con l’Home Care Premium, con l’assistenza domiciliare indiretta e con quella per disabilità, con la frequentazione del centro diurno superiore a tre giorni settimanali. L’Amministrazione al termine della presentazione delle domande farà l’istruttoria e una prima graduatoria in base alla ricevuta di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica in attesa del rilascio dell’ISEE, successivamente si provvederà alla presa in carico ed una valutazione sul carico assistenziale e per le situazioni più complesse alla valutazione di concerto con l’Unità Valutativa Integrata. L’assegno di cura è di € 200 al mese e per la durata complessiva di un anno. La domanda potrà essere presentata dal 20 marzo fino al 20 aprile 2015. Per informazioni contattare la Federazione dei Pensionati Cisl di Ancona (tel. 071/2822237-2147043) o il Centro di Assistenza Fiscale (Caf) di Ancona (tel. 071/43934). ASSEGNO DI CURA - IL MANIFESTO ASSEGNO DI CURA - MODELLO DOMANDA
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18/03/2015 Le Marche del lavoro incontrano Annamaria Furlan
Più di 500 tra delegati, dirigenti e operatori sindacali della Cisl delle Marche hanno incontrato oggi il Segretario generale della Cisl nazionale Annamaria Furlan all’Auditorium della Mole Vanvitelliana di Ancona. Un incontro aperto dalle parole del Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo che ha ricordato come "qui è rappresentato un patrimonio sociale importante, un elemento sostanziale della democrazia del nostro paese, che merita rispetto per la sua vicinanza alle fragilità della condizione lavorativa, anziana e giovanile”. "Il sindacato chiede una politica che sappia ascoltare davvero – ha proseguito Mastrovincenzo -  che valorizzi il confronto non in termini solo tattici, ma per andare a fondo, per cogliere e analizzare istanze, proposte, riflessioni, e che poi però sappia scegliere. Non siamo interessati a a rappresentare il disagio sociale per farlo diventare dissenso politicizzato, come fanno altri. Al Governo la Cisl ha sempre rivolto apprezzamenti e critiche, valutando ogni provvedimento, ogni legge, ogni atto nel merito, per ciò che può e poteva significare per il mondo del lavoro e per la nostra gente. "Lo stesso abbiamo fatto con la Regione Marche – conclude Mastrovincenzo – quando a fronte di un taglio al bilancio regionale di 230 milioni di € abbiamo chiesto più coraggio, ad esempio nell’ accelerare la riorganizzazione della sanità e nel sollecitare l’associazionismo dei comuni e l’accorpamento delle partecipate". Dopo gli interventi dei delegati ha concluso l’assemblea il Segretario generale della Cisl nazionale Annamaria Furlan. “Il nostro paese è pieno di finanzieri e di costruttori che speculano sui bisogni della gente, e il Governo, invece di decretare contro la corruzione e per la trasparenza degli appalti interviene sulle banche popolari. “La Cisl ha proposte serie, sia sulla riforma del fisco, per la quale abbiamo iniziato la raccolta delle firme a sostegno di una proposta di legge ad iniziativa popolare, sia sulla modifica della Legge Fornero, sulla quale chiediamo al Governo di riceverci subito, insieme a Cgil e Uil”. Sulla contrattazione la Furlan invita il Governo a tornare indietro rispetto al tentativo di regolare questa materia con legge e a lasciar fare alle parti sociali e lancia una stoccata ai colleghi di altri sindacati. “Un sindacato al 100% mette la contrattazione, e non l’azione politica, al centro della sua attività. Nel nostro paese invece ci sono sindacati che si vantano di non aver concluso contratti e accordi ormai da anni”. Non poteva mancare un affondo sul delicato tema del Jobs Act, rispetto al quale la leader della Cisl rivendica l’atteggiamento equilibrato della Confederazione di Via Po’. “Abbiamo denunciato l’inaccettabile intervento a gamba tesa del Governo sui licenziamenti collettivi, e cercheremo di rimediare con la contrattazione. Allo stesso tempo ammettiamo con serenità che la decontribuzione ha aiutato tante imprese ad assumere”. Due battute finali sulla necessità di politiche per l’integrazione, senza le quali si alimenta il rischio di terrorismo e sulla mancanza di una visione strategica su crescita e sviluppo, sulle quali, promette “la Cisl sarà una spina nel fianco del Governo”. http://youtu.be/54E717tB8H0
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17/03/2015 Non è più come prima. Giornata formativa sul welfare a Macerata
Non è più come prima: per la terza tappa del percorso formativo per i suoi dirigenti ed operatori, la Cisl delle Marche sceglie il tema del welfare. Dopo aver parlato di rappresentanza a Urbino e di sviluppo a Camerino, questa è la volta dell’Università di Macerata, che da sempre esprime una tradizionale vocazione verso le scienze umane e sociali. Si parte dalla crisi del welfare pubblico, con la riduzione delle risorse per previdenza, sanità e assistenza sociale, a fronte di bisogni sociali nuovi e complessi (conciliazione, non autosufficienza, sostegno al reddito ecc). Una prospettiva che rende sempre più importante il ruolo della contrattazione aziendale e sociale svolta direttamente sui territori. Il welfare contrattato in azienda può diventare uno strumento di modernizzazione del sistema, se capace di coniugare innovazione, flessibilità degli interventi, capacità di attivare risorse economiche ed umane latenti, sviluppo della competitività tra le imprese. Ne ha parlato il Prof. Emmanuele Pavolini, docente di Sociologia dell’Università di Macerata, che ha messo in guardia dal rischio di replicare fratture e differenze già esistenti nel mercato del lavoro, aumentando le disuguaglianze sociali tra diverse categorie di lavoratori (es quelli atipici). In una regione come le Marche, caratterizzata dalla presenza di piccole imprese, il ruolo del sindacato può essere quello di aggregare le piccole realtà produttive a livello di distretto o di settore, lavorando per creare servizi di welfare interaziendali aperti al territorio e svolgendo, quando necessario, un ruolo di coordinamento. Gino Mazzoli, psicosociologo dell’Istituto Praxis di Reggio Emilia, ha invece affrontato il tema del welfare di comunità come strumento per rispondere alla crisi di fiducia che colpisce il sistema pubblico di protezione sociale e che coinvolge anche il sindacato. Un welfare capace di rispondere ai bisogni di tutti, e non solo dei poveri, fondato sull’attivazione delle risorse proprie delle persone e delle famiglie che abitano le comunità locali. Il welfare tradizionale, pensato per rispondere ai bisogni di poche persone marginali, non è adatto a far fronte alle nuove vulnerabilità sociali e lavorative, molto più estese e pervasive. Da qui nasce la necessità di ricomporre l’offerta di servizi di welfare, solo in parte pubblica, generando nuove risorse relazionali e finanziarie, anche facendo attività di scouting rispetto alle realtà esistenti, che vanno valorizzate e coordinate da un soggetto pubblico “intelligente” anche se non più onnipresente. In questo contesto il sindacato può svolgere un ruolo di “riabilitazione sociale,” raccogliendo le domande, sviluppando la socialità, producendo nuovo welfare con e per i lavoratori, attivando risposte collettive che sono il risultato di un’attività di accompagnamento e tutoring di nuove esperienze, aiutando la costruzione di reti convenienti per tutti i soggetti che vi aderiscono. Dalla teoria alla pratica: nel pomeriggio i lavori hanno acquistato una svolta operativa. I partecipanti al corso sono stati divisi in due diversi gruppi di lavoro. Nel primo sono state analizzate alcune esperienze di contrattazione aziendale, sia marchigiana che relativa ad altri contesti territoriali. Il contributo di Giorgio Caprioli, responsabile dell’Osservatorio regionale della Cisl Lombardia, ha consentito in particolare un approfondimento su alcune ipotesi di welfare contrattuale attivate nel territorio lombardo. Nel secondo workshop sono state illustrate due esperienze di apertura al territorio da parte della Cisl di Ancona e di Macerata. Nicoletta Spadoni, Assistente sociale del Comune di Castellarano, ha raccontato due progetti attivati nel territorio di Reggio Emilia che hanno come protagonisti rispettivamente disoccupati tradizionali e giovani neet. I lavori della giornata sono stati conclusi dal Segretario regionale della Cisl Marche Sauro Rossi. «Una delle parole chiave di quest'appuntamento formativo è la "generatività"». «Tanto nel welfare contrattuale che in quello di comunità, essere generativi non significa solo dare origine, ma anche e soprattutto "dare inizio", a volte anche inserendosi in realtà che già ci sono, senza rivendicare primazie o primogeniture. Su questo versante, sia in azienda che sul territorio, il sindacato deve esercitare, con passione e competenza, il ruolo di soggetto che promuove la solidarietà.»
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14/03/2015 Il welfare in azienda e nella comunità: esperienze a confronto
Lunedì 16 Marzo 2015 ore 9,30- 17,00 seminario di studio, promosso dalla Cisl Marche in collaborazione con l’Università di Macerata, sulle prospettive del welfare prodotto mediante la contrattazione aziendale e l’attivazione delle comunità locali. Ai lavori della mattina interverranno Emmanuele Pavolini,  Università di Macerata, e  Gino Mazzoli, Studio Praxis Reggio Emilia. Nel pomeriggio verranno analizzate esperienze concrete di welfare contrattuale e di welfare di comunità, con il contributo di Giorgio Caprioli, Cisl Lombardia e di Nicoletta Spadoni, del Comune di Castellarano ( RE). «Le dinamiche conseguenti alla grave crisi internazionale degli ultimi anni, le politiche di austerity dell’Europa e i processi di spending review messi in campo dai governi nazionali succedutisi nel recente passato mettono a dura prova il welfare pubblico. – afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche - In questa cornice, pur continuando a negoziare servizi sociali e sanitari pubblici e di qualità per tutti ma soprattutto per le persone più deboli,  riteniamo necessario come Cisl approfondire e sviluppare  altre e nuove strade di creazione del welfare, chiedendo a  istituzioni, aziende, associazioni, comunità territoriale di dare il proprio contributo in questa direzione.» All’iniziativa, che è aperta agli studenti dell’Università di Macerata e a tutta la cittadinanza, è prevista la partecipazione del Magnifico Rettore dell’Università di Macerata, prof. Luigi Lacché.
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12/03/2015 FIM CISL , primo sindacato alla CNH di Jesi
La Fim Cisl è la prima organizzazione sindacale in termini di consensi nelle elezioni delle Rappresentanze sindacali aziendali,  che si sono  il 10 e 11 marzo  nello stabilimento CNH di Jesi.«Grande soddisfazione per un risultato che conferma l’apprezzamento per la Fim Cisl e che ci impegna e ci carica di responsabilità in questo difficile periodo di crisi» ha affermato Leonardo Bartolucci, Segretario Generale Fim Cisl Marche.  La Fim Cisl si conferma la prima organizzazione sindacale nello stabilimento Fiat di Jesi  passando dal 44.18% di voti delle ultime elezioni del 2012 al 47,53% di preferenze alla propria lista. Per un solo voto non si è riuscito a mantenere le 5 Rsa del 2012 visto che gli attuali numeri dei dipendenti dello stabilimento jesino hanno fatto diminuire di 3 unità le Rsa complessive. «Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno contribuito al perseguimento di questo risultato e a quelli che con il loro consenso hanno riconosciuto quanto fatto in questi anni dalla nostra organizzazione sia a livello locale che nazionale. -  dichiara Danilo Capogrossi, responsabile sindacale della Fim Cisl Marche della zona jesina - Un ringraziamento ai nostri candidati che ci hanno messo la faccia in questo momento complicato, non è sempre facile trovare chi è disposto a raccogliere la sfida» Elette 4 Rsa FIM CISL, 4 Rsa UILM e 1 Rsa AQCF. Per la Fim Cisl i rappresentanti sindacali aziendali sono: Franco Di Giacomo , Filippo Natalini , Roberto Raffaelli  e Rossano Boaro . «E’ positivo confermarci come  prima organizzazione sindacale accrescendo il nostro consenso. Siamo consapevoli delle responsabilità che il voto ci assegna in un contesto delicato come quello che si sta vivendo nello stabilimento di Jesi in cui si stanno facendo giornate di cassa integrazione dovute al calo produttivo. - ribadisce e conclude Leonardo Bartolucci, Segretario Generale Fim Cisl Marche - La richiesta di investimenti, il miglioramento dell’organizzazione produttiva e la capacità di guardare alle prospettive occupazionali continueranno ad essere i nostri obiettivi».
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11/03/2015 Alzheimer e malattie cerebrovascolari: prevenire è meglio
12 marzo alle ore 16 presso l'Auditorium S. Rocco di Senigallia, incontro, promosso dalla Fnp di Senigallia, sulla prevenzione e cura dell'Alzheimer e delle malattie cerebrovascolari. Ai lavori, introdotti da Carlo Zezza, responsabile della Fnp Cisl di Senigallia e conclusi da Mario Canale, segretario generale Fnp Cisl Marche, interverranno la Prof. Maria Del Pesce, Primario e Direttore Generale dell'Unità Operativa di Neurologia dell’Area Vasta n. 2 e il Dott. Francesco Logullo, Dirigente di 1° livello della Clinica Neurologica di Ancona, Responsabile del Centro Regionale Malattie Neuromuscolari. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza. La Fnp, il sindacato dei pensionati della Cisl,  è impegnato a monitorare  le problematiche sanitarie e di integrazione socio sanitaria sul territorio senigalliese. In particolare la Fnp Cisl evidenzia  la necessità del potenziamento dell’Ospedale di Senigallia e delle Unità Operative quali la Cardiologia, l’Oculistica, l’Oncologia e l’Odontostomatologia. Alta la criticità delle liste d'attesa per visite e prestazioni  che mettono a rischio la garanzia dei livelli essenziali di assistenza sanitaria «chi se lo può permettere ricorre alla libera professione, chi non può rimane in coda o rinuncia a curarsi (molti anziani rinunciano alle cure dentali con gravi disagi). - afferma Carlo Zezza  responsabile della FNP CISL di Senigallia - Le Case della Salute, perno del nuovo sistema sanitario, ancora non si vedono.» La FNP-CISL di Senigallia ha analizzato queste problematiche e ne sollecita la soluzione, a tutela degli anziani e delle loro famiglie, attraverso una serie di proposte che rivolge alle istituzioni. In primo luogo il consolidamento dell'attività del Presidio ospedaliero di Senigallia, secondo quanto stabilito in accordo con la Regione Marche e in coerenza con il percorso sulla riorganizzazione delle reti cliniche. Poi un'attività di prevenzione costante e sistematica, almeno per le malattie invalidanti e di maggiore incidenza. «Pensiamo ad esempio all’ attivazione del Progetto di prevenzione dell’osteoporosi, tema sul quale le donne del sindacato sono impegnate da anni e che stenta ancora a decollare. – continua Zezza - Le liste d'attesa e la mobilità passiva vanno abbattute con azioni sistematiche, a partire dal potenziamento della produzione delle strutture di analisi e di diagnostica, portando i macchinari ad un utilizzo medio giornaliero di almeno 18 ore. – conclude - L'ospedalizzazione va infine contrastata potenziando l'assistenza domiciliare integrata, per evitare il ricovero in strutture più costose e scongiurare il ricorso alle assistenti familiari private, spesso troppo costose per i nostri anziani. »
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09/03/2015 Cgil Cisl Uil: su Tirocini Over 30, procedure inadeguate
                                                           Segreterie Regionali Marche                                      SU TIROCINI OVER 30: “PROCEDURE INADEGUATECgil, Cisl e Uil regionali esprimono la massima solidarietà e vicinanza ai tanti disoccupati che hanno passato la notte in fila davanti ai Centri per l'impiego per cogliere l'opportunità del bando della Regione sui tirocini Over 30. La situazione deve far riflettere tutti, sopratutto le Istituzioni sulla grave situazione di difficoltà e di disagio che anche nelle Marche si è determinata e si  sta allargando dall'inizio della crisi.Emerge con evidenza innanzi tutto l'inadeguatezza delle procedure seguite e quindi l'esigenza di ragionare a fondo per il futuro sulle modalità e sui criteri di avvio dei tirocini, modalità che rischiano di innescare solo una guerra tra poveri e di creare un sentimento di sfiducia nelle istituzioni stesse.La situazione sarebbe stata  peggiore se la Regione non avesse accolto le richieste di Cgil, Cisl e Uil di posticipare la scadenza del bando in virtù del fatto che la normativa nazionale sui nuovi Isee impedisce l'ottenimento della certificazione in tempi brevi.Questi fenomeni nascono anche dalla carenza di risorse disponibili per le politiche attive del lavoro orientate alla ricollocazione delle persone disoccupate; pertanto è necessario che, tra le scelte che andranno adottate a breve sia sull'utilizzo dei fondi comunitari sia rispetto al bilancio regionale, si tenga conto di questa emergenza e si individuino risorse aggiuntive.Cgil Cisl Uil Marche
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05/03/2015 GARANZIA GIOVANI, PASSI AVANTI SUI TIROCINI ORA LE ALTRE MISURE
«Il nostro obiettivo era trovare soluzioni rapide e condivise e poter fornire risposte alle preoccupazioni dei giovani tirocinanti del Programma Garanzia Giovani» così il segretario della CISL Marche Stefano Mastrovincenzo dopo l’incontro con l’Assessore regionale Luchetti, il dirigente Montanini, il Direttore regionale Inps Fiorino.  L’INPS ha  accreditato i rimborsi della trattenuta Inps del 23%, che da ora non verrà più effettuata e ha confermato al sindacato che il problema dei ritardi nei pagamenti (che verranno effettuati con cadenza bimestrale) si sta gradualmente risolvendo, col  superamento dei vari problemi informatici e di accredito delle risorse finanziarie. La Regione Marche ha inoltre trasmesso all’INPS un ulteriore elenco di 197 giovani cui corrispondere l’indennità, giovani che si aggiungono ai 2.228 già trasmessi con l’elenco del 10 febbraio. Riferisce Roberta Fabretti del Dipartimento Lavoro Cisl Marche «abbiamo anche  posto la questione dei 250 giovani sorteggiati dalla Regione per i controlli di primo livello previsti dal Ministero, per i quali abbiamo chiesto di accelerare per superare a breve i ritardi nei pagamenti, e delle altre 100 posizioni ancora da sbloccare per incompletezza dei dati e delle necessarie comunicazioni».  «Abbiamo colto con soddisfazione – prosegue Mastrovincenzo – la delibera della Regione sulla rimodulazione dei fondi di Garanzia Giovani, che consentirà di sbloccare i 1.000 tirocini che non erano stati attivati a causa dell’esaurimento dei fondi. Dopo l’autorizzazione del Ministero i tirocini in questione saranno attivabili presumibilmente ad aprile. »  Sui chiarimenti chiesti dal sindacato in merito alle altre misure del Programma GG, la Regione ha assicurato l’avvio a breve  dei corsi di formazione, compresi quelli  rivolti ai minori; tempi un po’ più lunghi per l’uscita dei Bandi sull’ Autoimprenditorialità e sull’Accompagnamento al lavoro, per verifiche inerenti la regolamentazione del Fondo Sociale Europeo.  
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05/03/2015 MARZO 2015: Le iniziative dedicate alle donne
Marzo il mese dedicato alle donne,tante  le iniziative nelle Marche promosse dalla Cisl  e dalle istituzioni. Ad Ascoli Piceno, venerdì 6 Marzo alle ore 9.30 presso la Sala Docens di Piazza Roma - Ascoli Piceno,Convegno "Cura e Famiglia. Ruoli esclusivamente femminili?". Iniziativa promossa, all'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ascoli  Piceno, i Coordinamenti Donne Pensionate della Cisl di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo,nell'ambito della manifestazione "Donne in campo". Programma Convegno Ad Ancona, sabato 7 Marzo ore 17,00  al  Ridotto delle Muse, FERITE A MORTE  le donne delle istituzioni  per le donne,per la prima volta in Italia,  in un ciclo di letture tratte dal libro " Ferite a morte" di Serena Dandini. Ingresso ad offerta, che sarà  destinata alla Casa di Demetra di Ancona.. La Casa di Demetra  struttura di seconda accoglienza per donne vittime di violenza, voluta dal Comune di Ancona, per  accogliere, tutelare e riattivare le donne, aiutarle a ricostruirsi e ad inserirsi in un percorso sociale e lavorativo che dia loro autonomia.  «La rete anti-violenza del territorio di Ancona - afferma la responsabile per le Pari Opportunità della CISL Marche, Cristiana Ilari, - è attiva da anni e per iniziativa di tante donne, impegnate nelle Istituzioni, nelle realtà associative, nei Servizi Sociali e Sanitari, nelle Forze dell’Ordine. Una collaborazione concreta che ha permesso di attivare  un percorso virtuoso e sinergico con progetti, iniziative e un lavoro costante nel territorio. La Cisl  da anni è impegnata  con la rete di istituzioni e associazioni nel contrasto alla violenza,  ha aperto presso le sedi di Ancona e di Macerata,  un servizio di consulenza legale con l'obiettivo di offrire al territorio spazi e luoghi di informazione, ascolto, difesa, tutela e attivazione delle donne in difficoltà in un contesto in cui aumentano vulnerabilità sociali, familiari e lavorative. - conclude Cristiana Ilari - Un vero “segno di futuro”,  non un semplice slogan quanto un impegno quotidiano a leggere con attenzione e verità per  interpretare con speranza questo nostro tempo. Perché  INSIEME SI PUÒ». Guida al Servizio Cisl Consulenza legale sulla violenza
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26/02/2015 Mastrovincenzo: Lavoro e Sanità l'agenda della nuova Regione dovrà essere questa
«La Regione deve mettere al centro dei propri impegni il lavoro e il sostegno al ripresa produttiva. Sono due priorità che vanno ad aggiungersi alla necessità di portare avanti in maniera decisa la riforma sanitaria, iniziando a potenziare anche i servizi socio - sanitari territoriali. Serve poi un diverso utilizzo dei fondi strutturali. Basta con i finanziamenti a pioggia. Bisogna fare scelte mirate e facilitare, anche in assenza di risorse, il rientro nel mondo del lavoro di chi l'ha perso attraverso forme di auto-organizzazione». E' quanto si aspetta dal nuovo governo regionale il segretario regionale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che analizza alcune delle principali criticità della regione, offrendo spunti di riflessione e presentando proposte. Mastrovincenzo, qual è la situazione dell'occupazione nelle Marche? Segni di ripresa non ci sono?«La disoccupazione dei giovani tra 15 e 29 anni supera ormai il 25% e quasi 22.000 sono state le adesioni al progetto Garanzia Giovani. La Cisl crede in questa opportunità, ma abbiamo trovato difficoltà inaccettabili nello svolgimento di molti dei 3000 tirocini attivati e nel pagamento delle indennità. Per svoltare servono nuove politiche attive, connessioni innovative tra sistema formativo e mondo del lavoro e credito mirato per imprenditoria giovanile». Già, ma le imprese marchigiane stanno attraversando un periodo nero.«C'è una quota di aziende che si è saputa rinnovare puntando sull'export e riuscendo a ripartire, ma molte piccole e medie imprese faticano a gestire il passaggio generazionale, non investono sul capitale umano e sulla tecnologia. Così sono rimaste indietro». Cosa serve  per un vero rilancio?«Una grande flessibilità produttiva e soprattutto investire sulle competenze, sulla ricerca e sull'innovazione». Mastrovincenzo, è emergenza? «I dati sulla cassa integrazione ci dicono che scende l'ordinaria ma il ricorso alla straordinaria aumenta del 47,7% rispetto al 2013. Questo significa che si consolidano situazioni di crisi strutturale» Secondo lei quali sono le ricadute del Jobs Act? «Il governo è stato sordo alle osservazioni del sindacato e delle commissioni parlamentari: sbagliata la norma sui licenziamenti collettivi, timidi segnali positivi contro la precarietà ma serviva più' coraggio. Nelle Marche solo il 10% delle nuove assunzioni è a tempo indeterminato. La Cisl si impegnerà per fare accordi per una nuova occupazione stabile, utilizzando gli incentivi della Legge di Stabilità». Tra le partite calde c'è il riordino delle Province, quali sono le preoccupazioni della Cisl? «È essenziale che il Consiglio regionale approvi subito la legge sul trasferimento di molte funzioni provinciali e del connesso personale alla Regione. Resta il nodo risorse: visti i tagli apportati, il Governo ha la responsabilità di garantire l'occupazione di 2200 dipendenti nelle Marche e i servizi erogati ai cittadini, ma anche la Regione dovrebbe fare la sua parte». Governo Spacca. Bilancio?«Il presidente si è impegnato positivamente nel dare un'identità alla regione, facendo crescere l'idea di comunità marchigiana. Sono anche soddisfatto della spinta a una visione europea con la creazione della Macroregione, ma mi sembra che negli ultimi tempi abbia lavorato più per valorizzare la sua figura che la squadra. Negativa la gestione di Aerdorica». Dal 3 al 5 marzo le Rsu dei settori pubblici vanno al voto, cosa s'aspetta? «Circa 70.000  i lavoratori marchigiani di enti locali, sanità, ministeri, scuola e università al voto per eleggere le rappresentanze sindacali, otre 1.400 i candidati nelle liste Cisl. Il Governo ha avviato robusti interventi nel settore pubblico con poco dialogo e scarse risorse. “Buona scuola”, riforma della pubblica amministrazione, soppressione delle Province, e pesanti tagli a Regioni ed enti locali nella Legge di Stabilità. Dal 2009 circa 470 mln € in meno alla sanità delle Marche con impatto pesante su servizi e personale. Spero in una grande partecipazione al voto: i lavoratori vogliono che i servizi pubblici siano riorganizzati e non depotenziati.» Quali garanzie ci sono per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro?«La disoccupazione dei giovani tra 15 e 29 anni nelle Marche supera ormai il 25% e quasi 22.000 sono state le adesioni a Garanzia Giovani. La Cisl crede in questa opportunità, per questo riteniamo inaccettabili le difficoltà nello svolgimento di molti dei 3000 tirocini attivati e nel pagamento delle indennità. Con altre parti sociali siamo impegnati anche nell'erogazione di servizi ai giovani, integrando le attività dei Centri per l’Impiego. Per svoltare servono nuove politiche attive, connessioni innovative tra sistema formativo e mondo del lavoro e credito mirato per imprenditoria giovanile. Aggiungo che la Cisl presenterà proposte di modifica alla Fornero per favorire uscite flessibili al pensionamento e inserimento dei giovani.» In cosa consiste la nuova proposta della Cisl sul fisco? A livello locale cosa migliorerebbe?«Serve una redistribuzione della ricchezza, ancora troppo concentrata, per rilanciare i consumi e contribuire a sviluppo e occupazione. La nostra proposta di legge ad iniziativa popolare prevede un bonus strutturale di 1000 euro annui per i redditi inferiori a 40.000 lordi annui, da finanziare con un’imposta sui patrimoni oltre i 500.000 euro e contrasto di interessi per frenare l’evasione; poi limite alle tasse locali e esenzione per la prima casa.»  Chiudono gli uffici postali? Cosa succede nella regione?«Il piano di Poste italiane nelle Marche prevede la chiusura di 10 uffici e la riduzione delle aperture di altri 23. Oltre 40.000 cittadini in 28 comuni resterebbero senza ufficio postale o con orari ridotti. Contestiamo la strategia di Poste che vuole concentrare l’attività nelle zone più redditizie, penalizzando le piccole comunità; faremo di tutto per evitarlo.»  A che punto siamo col caso Fabriano? Novità, prospettive, ostacoli?«Attendiamo il rispetto degli impegni assunti dal viceministro DeVincenti a fine gennaio: firma della proroga dell’Accordo di Programma, revisione della Legge 181 per favorire nuovi investimenti, soluzione del contrasto con le banche sulla vicenda JeP. Le comunità locali non possono piu’ attendere.» Intervista integrale di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl Marche,al Messaggero del 26 Febbraio 2015   Il Messaggero 26 Febbraio 2015
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16/02/2015 Ospedale Carlo Urbani, ancora molte le criticità
Il nuovo Ospedale Carlo Urbani di Jesi al centro del dibattito del consiglio direttivo della Federazione Pensionati Cisl di Jesi, svoltosi nei giorni scorsi. Nello specifico il sindacato dei pensionati della Cisl hanno posto l’attenzione sulla organizzazione dei reparti e la loro funzionalità; la carenza dei parcheggi; la insufficiente segnaletica interna ed esterna; la mancanza di servizi per gli utenti e per i familiari; la funzionalità del Centro Unico Prenotazioni (c.u.p.) e il suo collegamento con l’ufficio informazioni. Presenti all’incontro il direttore sanitario Virginia Fedele e la referente della direzione amministrativa ospedaliera Nicoletta Franconi, che hanno preso atto delle criticità indicate e dei suggerimenti forniti impegnandosi,per quanto di loro competenza a risolverle per migliorare e agevolare il rapporto utente- ospedale. I componenti del Direttivo hanno espresso soddisfazione per l’incontro che  ha permesso di avere una informazione  complessiva sulla sanità locale, utile in occasione dei confronti nei tavoli dell’area vasta e di quella distrettuale.
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11/02/2015 Trenitalia chiude il deposito di Fabriano. Fit Cisl Marche: riqualificare per salvare il lavoro
Chiusura del sito manutentivo Trenitalia di Fabriano entro la fine dell’anno, è quanto è stato comunicato recentemente dal Direttore del Trasporto Regionale Marche. Una chiusura causata dalla dismissione dei vecchi locomotori 668 e dell’arrivo dei nuovi treni ATR 220.  Per la Fit Cisl Marche è possibile una riqualificazione per scongiurare la chiusura definitiva. Proprio in questi giorni  la Fit Cisl Marche è venuta a conoscenza che  la società RFI sta elaborando un progetto per un sito di manutenzione per i mezzi d’opera e di servizio addetti al mantenimento - riparazione dei binari e della linea elettrica (carrelli, mezzi per il rincalzamento dei binari, scale semoventi, ecc…) da posizionarsi nel centro Italia. Secondo Roberto Ascani, segretario generale Fit Cisl Marche: «Il nuovo progetto di manutenzione di RFI  appare ideale per un impianto come quello di Fabriano che, da sempre e con professionalità adeguate, gestisce la manutenzione dei mezzi diesel. Sollecitiamo la  politica e le Istituzioni locali a farsi parte attiva per un confronto con RFI affinché vengano scelte le Marche per la realizzazione del nuovo sito di manutenzione  ciò consentirebbe di mantenere un importante impianto manutentivo nel nostro territorio - conclude Ascani - ma sopratutto sarebbe una  garanzia per i lavoratori ed un ulteriore prospettiva di sviluppo occupazionale nel fabrianese.»
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11/02/2015 Elezioni RSU Pubblico impiego: 3-4-5 Marzo scegli Fp Cisl per difendere il tuo lavoro
Il 3-4-5 marzo 2015 circa  40.000 dipendenti pubblici andranno al voto per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie. Per la Cisl, capillarmente presente nei luoghi di lavoro, circa 800 lavoratori candidati nelle Marche ( di cui il 60% circa donne) mentre altri 200 lavoratori  faranno parte delle commissioni elettorali o svolgeranno funzioni di scrutatore. Si vota, per scegliere i propri rappresentanti sindacali, in tutti gli enti, uffici comunali e ministeriali, nelle agenzie fiscali , negli enti pubblici non economici ( Inps, Inail, Aci , Croce Rossa ) e in tutte le Aree vaste sanitarie e aziende ospedaliere. Sin tratta di un vero e proprio "esercito cislino di lavoratori " che ha scelto la Cisl per mettersi  in gioco in prima persona e rappresentare i colleghi nei luoghi di lavoro Le elezioni RSU sono una prova di democrazia e radicamento sindacale . Mai come oggi i lavoratori pubblici chiedono al sindacato competenza e professionalità per accompagnarli in quel percorso di riforma della pubblica amministrazione troppo spesso solo annunciato ma mai ancora realizzato. Il  23 febbraio  il  Segretario Generale Nazionale Fp Giovanni Faverin, sarà ad Ancona per incontrare i lavoratori del pubblico impiego, candidati Cisl alle Rsu,  al Ridotto delle Muse.    
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10/02/2015 Cisl Scuola: elezioni RSU 3-4-5 Marzo perché scegliere Cisl conviene
Mercoledì 18 febbraio 2015 alle ore 15,30 Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola, incontrerà i canditati della Cisl Scuola Marche per il rinnovo delle RSU 2015, le  rappresentanze sindacali unitarie,  del 3-4-5 marzo . Nelle Marche oltre 26 mila, tra insegnati, personale ATA e amministrativo, in 245 istituti scolastici di ogni ordine e grado, andranno al voto per rinnovare i propri rappresentati sindacali. In  681 hanno scelto la Cisl per mettersi  in gioco in prima persona e rappresentare i colleghi nei luoghi di lavoro. https://www.youtube.com/embed/TXB8vGc1exc?rel=0&showinfo=0 Con  “Accendi le RSU”, lo slogan scelto dalla Cisl Scuola, Francesco Scrima sottolinea  l’impegno del sindacato e invita a  «reagire con fermezza al tentativo di “spegnere”, insieme a un contratto progressivamente svuotato di contenuti, la possibilità stessa di dare risposta, attraverso la contrattazione, alle giuste attese di chi costruisce la buona scuola ogni giorno, con la sua passione e la sua fatica. Ma è anche l’invito a mettere in luce il ruolo che le diverse professionalità operanti nella scuola svolgono. – continua Scrima – “Accendi le RSU “è l’invito a valorizzare strumenti importanti di partecipazione, che aiutano a mettere in chiaro i diritti e i doveri di ciascuno. Contrattare non alimenta tensioni e conflitti, ma è il modo migliore per risolverli e prevenirli: l’azione sindacale concorre al “buon governo” della scuola. – conclude - Le candidate e i candidati della Cisl, che ringraziamo di cuore per la loro disponibilità,  sono una risorsa preziosa per accrescere la qualità e l’efficacia delle relazioni sindacali in ogni scuola. Per farne davvero una scuola “buona”.» Il rinnovo del contratto, la “Buona Scuola”, il valore della partecipazione e l’impegno in prima persona plurale saranno al centro dell’incontro con il segretario generale nazionale della Cisl Scuola. Saranno presenti i segretari regionali della Cisl Scuola e il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo.
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26/01/2015 AUSCHWITZ, 70 ANNI DOPO
Ognuno di noi ha un dono grande, strettamente connesso a quello della vita: la dignità di essere persona. Una dignità che va coltivata, difesa e affermata, singolarmente e collettivamente. A 70 anni dall’apertura del campo di sterminio di Auschwitz, facciamo ancora una volta profonda memoria della Shoah. Reagiamo con sdegno e vigore ad ogni odierno sussulto di antisemitismo, così come ad ogni vile attentato alla libertà religiosa, di espressione e di autodeterminazione dei popoli. Servono coscienze rette, vigili, capaci di discernimento e coraggiose nelle decisioni, nelle situazioni ordinarie come nelle vicende più oscure, drammatiche e impegnative della vita. "In un angolo del campo di concentramento, a un passo da dove si innalzavano gli infami forni crematori, nella ruvida superficie di una pietra, qualcuno, chi?, aveva inciso con l’aiuto di un coltello forse, o di un chiodo, la più drammatica delle proteste:  ''Io sono stato qui e nessuno racconterà la mia storia'."  (Luis Sepúlveda, Le rose di Atacama)
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20/01/2015 Lavoro, Sviluppo e Welfare: le priorita’ 2015 di Cgil Cisl Uil Marche
Favorire la trasformazione del tessuto sociale e produttivo in grado di interpretare le nuove sfide per lo sviluppo e garantire una nuova stagione di coesione sociale, contribuendo a dare efficienza ai servizi pubblici, tra le priorità del 2015 per CGIL CISL UIL Marche. E’ quanto emerso nell'incontro di oggi ad Ancona promosso dai sindacati confederali. Nelle Marche la crisi economica ed occupazionale non accenna ad allentarsi, il 2015, sarà ancora un altro anno particolarmente difficile. Per questo  CGIL CISL UIL sono impegnati a sostenere l'occupazione e a contenere le ricadute sociali della crisi su giovani, lavoratori, pensionati e sulle persone più fragili della società. CGIL CISL UIL ritengono che la contrattazione confederale, territoriale e sociale rappresenti uno strumento importante per attivare e orientare le politiche a livello locale.  Visti i ripetuti tagli ai trasferimenti a Regione e Comuni, per il 2015 anche derivanti dalla Legge di stabilità, si rende necessario intercettare risorse pubbliche dei Fondi Comunitari per sostenere il lavoro e l'economia, garantendo selettività e integrazione nel loro impiego, celerità dei tempi di attivazione e metodo partecipativo nella gestione.  Nel contempo si richiede uno sforzo comune per modificare una politica che sta mettendo in discussione il ruolo delle autonomie locali e  garantire servizi fondamentali per la popolazione. A fronte di risorse limitate e decrescenti CGIL CISL UIL  chiedono agli amministratori pubblici di operare scelte basate sull’equità, sulla redistribuzione, sul contrasto agli sprechi, anche individuando ambiti ottimali per le gestioni associate dei servizi e operando  scelte oculate sulle società partecipate. In questo contesto economico, istituzionale e sociale per CGIL CISL UIL  sono prioritarie: le politiche di sostegno al lavoro attraverso l’aiuto a chi ha perso il lavoro, favorendone il reinserimento lavorativo, integrando maggiormente le politiche sociali con quelle del lavoro; le politiche per sostenere il rilancio economico dei territori, promuovendo Patti di sviluppo locale, basati su incentivazioni di reti di imprese, coworking inteso come condivisione di spazi comuni e imprese ad alta innovazione; le politiche territoriali e ambientali realizzando progetti per il controllo del territorio, la messa in sicurezza dei percorsi fluviali e l’efficientamento energetico; le politiche abitative sostenendo le persone che hanno subito sfratti per morosità incolpevole e incrementando  abitazioni per giovani, diffondendo canoni a canone concordato; le politiche sociali e della salute, salvaguardando i servizi per la non autosufficienza e la disabilità, i servizi educativi e per la prima infanzia, il trasporto e le mense scolastiche; le politiche fiscali introducendo progressività e equità nell’imposizione fiscale; le politiche tariffarie contrastando aumenti tariffari indiscriminati ed introducendo l’ISEE lineare, a livello di Ambito territoriale sociale, distinto per tipologia di servizio. I sindacati confederali intendono estendere e qualificare la contrattazione su questi temi, coinvolgendo la pluralità di interlocutori, istituzionali e socio-economici. CGIL CISL UIL  Marche  predisporranno  specifiche  piattaforme territoriali,  sulla base di una  estesa campagna di ascolto nella quale saranno coinvolti delegati, lavoratori, disoccupati, precari, giovani e pensionati.
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16/01/2015 29 Gennaio Convocazione al Mise su Accordo di Programma ex A. Merloni
Arrivata in mattinata la convocazione per  l'incontro al  Ministero dello Sviluppo economico,  fissato per giovedì 29 gennaio prossimo a Roma alle ore 12.00, sull'Accordo di Programma per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte dalla crisi del Gruppo A. Merloni.  «Finalmente è arrivata  la convocazione al Ministero dello Sviluppo sull’ Accordo di Programma per l’area tra Marche e Umbria colpita dalla crisi della Antonio Merloni  che abbiamo sollecitato più volte, a partire dalla iniziativa pubblica di Cgil Cisl Uil del 7 novembre scorso a Fabriano. - afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche -  Il 29 gennaio ribadiremo al vice Ministro De Vincenti che sono urgenti la proroga dei termini dell’Accordo in scadenza a marzo e la modifica dei criteri di accesso per favorire investimenti e lavoro e tenere aperta una prospettiva di speranza, pur tra le enormi difficoltà, ai tantissimi lavoratori dell’Antonio Merloni e dell’indotto ormai in mobilità.  Siamo in attesa di ulteriori positivi sviluppi anche sulla vicenda J&P.- conclude  Mastrovincenzo - L’area umbro-marchigiana del distretto del bianco deve essere al centro delle attenzioni del Governo in questa fase.» Esprime soddisfazione anche Andrea Cocco della Fim Cisl Marche: «Bene la convocazione al Ministero per rendere operativo e rilanciare l'industrializzazione nelle aree Merloni di Marche e Umbria e per dare opportunità lavorative ai 1500 lavoratori Merloni.»  
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13/01/2015 Cisl:"Aeroporto Sanzio via dalla black list dei piccoli aeroporti. E' urgente intervenire"
Nonostante i tentativi di rassicurazione arrivati in questi giorni, purtroppo risulta che  il piano di dismissione degli ausili tecnologici dell’aeroporto di Falconara da parte dell’ ENAV continua ad andare avanti. Dopo lo smantellamento dell’ ATIS (Servizio automatico di trasmissione delle informazioni utili al pilota per acquisire in modo aggiornato e continuativo i dati meteorologici per l’atterraggio e decollo) e l’apparato di emergenza delle frequenze di comunicazione, il 15 gennaio è prevista la dismissione del sistema meteo di riserva che gestisce l’acquisizione e la distribuzione dei dati della temperatura, dell’aria, della pressione e del vento. Smantellamento di una tecnologia importante  che in realtà  produrrà solo irrisori risparmi a fronte di un rilevante danno di immagine. Va ricordato che oggi la torre di controllo continua a controllare  il traffico a vista sulla base di complesse procedure, nonostante gli annunci, di alcuni mesi fa,di investimenti in tecnologia radar. «La situazione continua ad essere preoccupante - ribadiscono Marco Ferracuti, Cisl Marche e Roberto Ascani, Fit Cisl Marche - la Regione convochi al più presto un tavolo con le parti sociali e i parlamentari che in questi giorni hanno presentato in Parlamento interrogazioni sull'aeroporto Sanzio.  - concludono - Va approfondita la  questione e trovate  le soluzioni  per mantenere e potenziare l’attuale livello tecnologico e togliere l’ aeroporto delle Marche dalla black list degli aeroporti minori per inserirlo nella classe superiore, visti anche  i numeri del traffico merci e passeggeri. » Comunicato Stampa
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09/01/2015 AREA EX MERLONI : PROROGARE LA SCADENZA DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA E SEMPLIFICARE I CRITERI
L’Accordo di Programma per l’area ex Merloni siglato tra le regioni Marche, Umbria e Ministero dello Sviluppo, per la Cisl e la Fim Marche continua ad essere, per dimensione di risorse e per vastità territoriale,  una occasione importante per attivare iniziative di qualificazione e riconversione produttiva dei territori interessati con l’obiettivo di incentivare la ricollocazione dei lavoratori e la creazione di ulteriore occupazione attraverso nuove iniziative imprenditoriali, anche in forma cooperativa. Il sindacato e  i lavoratori hanno fortemente voluto la firma dell'Accordo di Programma e anche con l’iniziativa del  7 novembre scorso  a Fabriano hanno rilanciato la sua  importanza e la richiesta di superare le difficoltà che ne compromettono l’efficacia. Per la Cisl è necessario che si proroghino i termini dell’Accordo di Programma in scadenza a marzo e siano rivisitati i criteri per la valutazione dei progetti. Il 12 dicembre si è già svolto un incontro tra Ministero e Regioni; Cisl e Fim Marche chiedono al  Ministero dello Sviluppo economico che al più presto convochi anche il sindacato per dare  ai lavoratori la certezza che lo strumento dell’Accordo di Programma sarà ancora attivo con possibilità più concrete di promozione di investimenti e di lavoro.
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07/01/2015 Giovani e Lavoro. A Trecastelli incontro pubblico con il segretario CISL Mastrovincenzo e l’assessore regionale Lucchetti
Giovani e Lavoro, al centro dell’ incontro pubblico domani, giovedì 8 gennaio 2015 ore 21.30,nella Sala Polifunzionale di Trecastelli, in località Ripe in provincia di Ancona. All’evento, promosso dalla Regione Marche e dal Comune di Trecastelli, interverranno  il Segretario Regionale CISL Stefano Mastrovincenzo e l’Assessore Regionale Marco Lucchetti. Nell’incontro introdotto da  Faustino Conigli, Sindaco di Trecastelli, verranno approfondite le tematiche e le riforme legate al lavoro con particolare attenzione ai giovani del territorio tra il Misa e il Cesano.
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02/01/2015 "Imprenditori, ora ci vuole coraggio" Intervista a Stefano Mastrovincenzo
Intervista a Stefano Mastrovincenzo, Corriere Adriatico 2 gennaio 2015, di Maria Cristina Benedetti Il leader della Cisl punta alla stabilizzazione dei precari utilizzando le misure della Legge di Stabilità Passo e chiudo. Senza mai lasciare il quadrante negativo di un sistema cartesiano che, da qualunque angolazione lo si osservi, rimanda alla stessa sentenza: niente ripresa. Il 2014 non sposta e non alza. Niente. “Nel terzo trimestre dell’anno, che s’è appena concluso, c’è stata una flessione del tasso di disoccupazione rispetto al 2013, dal 9,6% all' 8,9%”. Il leader regionale della Cisl, Stefano Mastrovincenzo, tenta di drizzare la barra. Inutilmente. “A questo dato - l’illusione muore sul nascere - non corrisponde però la creazione di lavoro, visto che le nuove assunzioni nei primi nove mesi sono scese dell’ 1,7%”. E' la combinazione dei pro e dei contro. D. E’ emergenza, punto.R.I dati sulla cassa integrazione ci dicono che scende l’ordinaria ma il ricorso alla straordinaria fino a novembre 2014 è aumentato del 47,7% rispetto al 2013.D. Tradotto in ferite sulla pelle?R. Significa che in molte aziende la condizione di crisi si è inasprita a tal punto da diventare strutturale, del sistema-impresa.D. L’intorno, poi, non aiuta. I tagli imposti dalla legge di stabilità, fresca di approvazione, sono la spallata finale.R. Altri graffi profondi. Per le Marche significano 230 milioni in meno.D. Un togliere a...?R. Alla quantità e alla qualità dei servizi ai cittadini.D. La dimostrazione sul campo?R. Il bilancio preventivo 2015 della Regione che di fatto prevede consistenti contrazioni di spesa nel sociale, nel trasporto locale, nella sanità, nelle politiche del lavoro e nelle misure anticrisi.D. Sforbiciate che rendono ingestibile persino il processo di riforma delle Province.R. Certo, perché si chiede alle Regioni di ricollocare funzioni e dipendenti provinciali, ma senza concedere le risorse necessarie.D.  Il rischio?R. Il caos con danni all'occupazione e ai cittadini.D. Il rovescio della medaglia? Attenuanti della Legge di Stabilità?R. La deduzione per le imprese del costo dei contratti di lavoro a tempo indeterminato dalla base imponibile Irap e, soprattutto, i robusti sgravi contributivi per chi assume con contratto a tempo indeterminato.D.  Le cifre da convertire?R. Nelle Marche solo il 10% delle assunzioni del 2014 è stato con contratto a tempo indeterminato, mentre contratti a termine e lavoro interinale hanno interessato oltre il 70% dei nuovi assunti. Nell'ultimo biennio sono ,poi, diminuite le trasformazioni di contratti di apprendistato o a termine in rapporti a tempo indeterminato.D.  Inverta la rotta.R. Dai nostri calcoli, in base alle misure della Legge di Stabilità, un lavoratore assunto a tempo indeterminato costerà all'azienda, a parità di stipendio, il 30% in meno di un dipendente a tempo determinato e oltre il 20% in meno di un contratto di collaborazione.D.  Acceleri.R. Come Cisl siamo pronti, insieme alle altre confederazioni, ad avviare un’azione contrattuale nelle aziende e nei territori, per favorire la stabilizzazione dei contratti precari utilizzando proprio queste misure.D.  Mai più senza?R. Un utilizzo accorto e lungimirante dei fondi europei, determinanti per sostenere le strategie di sviluppo: sostituiranno in gran parte le risorse ordinarie della Regione.D. Una priorità su tutte?R. Stimolare gli investimenti privati per rilanciare il lavoro e tornare a produrre ricchezza. Faccio un appello agli imprenditori marchigiani, quelli che possono, e ce ne sono, perché abbiano più coraggio nell'investire.D. Chiamiamolo coraggio?R. Certo, il sistema delle imprese non può essere lasciato solo. Le istituzioni dovrebbero coinvolgere gli istituti bancari, anche i grandi gruppi nazionali, perché impieghino nelle Marche, su progettualità condivise, una quota delle risorse avute dalla Bce per sostenere imprese e famiglie.D.  Altro elemento irrinunciabile?R. Far marciare il riordino degli enti locali e delle loro società partecipate.D.  Il Governatore Spacca su o giù dalla torre?R. Da un lato si è impegnato positivamente per far crescere nelle Marche l’idea di comunità regionale, dall'altro ha valorizzato più la sua figura che la squadra, sia di giunta sia di maggioranza. Positiva l’azione per mantenere la coesione nelle Marche; buona l’intuizione della Macroregione. Negativa la gestione di Aerdorica, affidata per anni alle persone sbagliate.D. Prendere o lasciare?R. Comprendo le istanze di chi chiede il ricambio di un leader dopo tanti anni al governo. A un patto...D. Prego?R. In questa fase i marchigiani hanno bisogno di un dibattito tarato sulle scelte per affrontare i problemi del lavoro, dello sviluppo, del welfare. Basta tattiche e organigrammi. Spero che le forze politiche siano collegate.Corriere Adriatico 2 gennaio 2015
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28/11/2014 Solitudine emarginazione depressione nella terza età: alleviarle è un bersaglio possibile
Il tema della solitudine è un argomento che riguarda il mondo degli anziani. Spesso sono coloro che si prendono cura dei nipoti e per i problemi di lavoro sono oggi anche sostegno dei figli; ma molti sono persone fragili, spesso sole e in alcuni casi non autosufficienti.Il sistema di protezione sociale però si conferma inadeguato; in base ai dati INPS risulta che circa il 55% degli anziani italiani è costretto a vivere con un reddito inferiore ai 1.000 euro al mese. Tra questi il 25% non raggiunge neanche i 500 euro al mese.Le statistiche ISTAT mostrano come negli ultimi 7 anni (2003 - 2010) la spesa media mensile di un anziano che vive solo cresce per i costi per l’abitazione e l’energia (+2,9%) e per i trasporti (+0,7%). Al contrario l’anziano solo ha ridotto soprattutto le spese per l’alimentazione (-1,7%), l’abbigliamento e le calzature (-0,8%), oltre a quelle per l’arredamento (-0,8%) e quelle relative ai servizi sanitari (-0,6).Nel 2003/2010 la spesa media mensile è cresciuta di circa 284 euro. In alcuni casi si indebitano, i nuclei con capofamiglia ultra64enne sono anche quelli più indebitati con amici e parenti. Le trasformazioni economico sociali di questi anni stanno aggravando la situazione e la carenza di reti, di sostegni può provocare frustrazione, abbandono, solitudine, emarginazione, fino ad arrivare alla depressione.Per questi motivi la RLS-FNP Ancona e il Coordinamento Donne hanno organizzato un incontro presso il Centro Anziani della Parrocchia San Gaspare il Bufalo zona Brecce Bianche di Ancona per il 1 dicembre 2014 alle ore 15.00, durante il quale interverranno la Psicologa Grazia Cotoloni e la Dott.ssa Annamaria Manca responsabile dell’Unità Operativa Anziani del Comune di Ancona sul benessere delle persone anziane e sui sostegni per un invecchiamento attivo.
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25/11/2014 Lettera alle donne
Carissime/i Oggi ricorre la “Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne”. Tante sono le iniziative a livello nazionale e nel nostro territorio marchigiano, ma al di là delle celebrazioni, che hanno comunque il grande merito di porre l’attenzione su un fenomeno in aumento, come CISL delle Marche intendiamo rinnovare il nostro impegno quotidiano nel nostro territorio, nei posti di lavoro, nelle scuole, in famiglia, a fianco delle donne contro ogni forma di violenza e discriminazione perpetrata nei loro confronti , per tutelare le vittime e per promuovere e diffondere la cultura del rispetto. In Italia tra il 2005 ed il 2013 ci sono stati nel nostro Paese 1042 “femminicidi”; il 2013 è stato l’anno che ha visto la curva salire più in alto con 134 omicidi rispetto ad una media annuale di 116. La crisi economica ha probabilmente da un lato acuito l’aggressività e la frustrazione che sono alla radice del fenomeno, dall’altro ha reso le donne soggetti deboli di un mondo del lavoro contratto e stagnante, donne ricche di risorse interiori magari, ma spesso più fragili socialmente, meno autonome proprio perché pagano i costi più alti della precarietà o della disoccupazione. Se agli inizi del Novecento la grande scrittrice Virginia Woolf per rendere libere le donne invocava “una stanza tutta per loro” , in cui il luogo della riflessione diventava metaforicamente lo spazio della loro autonomia e creatività, oggi più che mai quell’invocazione deve spingerci a creare le condizioni economiche, sociali e culturali per rendere effettiva la cultura del rispetto, della parità, della valorizzazione della persona. Anche nel nostro territorio l’aumento dei casi di violenza, di stalking, di molestie, di mobbing evidenziano come spesso la violenza assuma le fattezze di chi è più vicino alla vittima: un familiare, il marito o il compagno, il collega o il datore di lavoro. Per questo molte donne fanno ancora fatica ad uscire dall’ombra: i legami con il carnefice rendono più stretti i vincoli psicologici, culturali, emotivi e annodano, aggrovigliano, stringono fino a bloccare l’iniziativa della denuncia. Informarsi, chiedere, conoscere le opportunità (anche di patrocinio gratuito) che la legge italiana offre non è facile per molte donne italiane o straniere che vivono in Italia; paura, vergogna, solitudine sono gli ostacoli maggiori. Per questo la CISL delle Marche ha attivato un servizio di consulenza legale gestito dall’avvocato Raffella Spettoli, presso le sedi di Ancona e Macerata, uno sportello aperto a tutte le donne per indirizzare e promuovere azioni che possano far uscire la vittima dalla prigione della paura e orientarla in sinergia con la rete presente nel nostro territorio. Perché insieme si può. Un caro saluto Cristiana Ilari (responsabile pari opportunità CISL Marche) 
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21/11/2014 La mobilitazione della Cisl per cambiare l'Italia
A Firenze, Napoli e Milano il 2, 3 e 4 dicembre manifestazioni con delegati e pensionati Furlan: «Questa la strategia della Cisl per correggere Jobs act e legge di stabilità» «Si apre una stagione di scelte importanti e difficili con una mobilitazione continua della Cisl per riaffermare la difesa del lavoro e le sue tutele» come ha spiegato il Segretario Generale delle Cisl , Annamaria Furlan in una lettera inviata agli iscritti e delegati . La Cisl sostiene anche lo sciopero del 1 dicembre delle categorie del pubblico impiego per sbloccare il contratto scaduto da sei anni. «Sono certa che in un momento delicato quale quello che stiamo vivendo sia importante consolidare i fili del comune sentire che, seppure con ruoli e responsabilità diverse, ci unisce tutti in un impegno collettivo per riaffermare la difesa del lavoro, delle sue tutele nel quadro di valori che da sempre ispirano l'azione della CISL». Comincia così la lettera che il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan ha inviato oggi a tutti gli iscritti della Cisl per spiegare la posizione della confederazione e lanciare le tre manifestazioni nazionali che il sindacato di Via Po ha in programma il 2 dicembre a Firenze, il 3 dicembre a Napoli e il 4 dicembre a Milano.  «La strategia che la nostra Organizzazione sta mettendo in campo è tutta volta ad ottenere gli opportuni cambiamenti ai provvedimenti che il Governo sta varando in questi giorni: Jobs act e Legge di stabilità, iniziando ad ottenere significativi risultati di modifica derivati dalle nostre richieste», sottolinea la neo leader della Cisl. «Per questo oggi la CISL ritiene utile proseguire su questa strada, perché ci sono ancora tante cose da cambiare e per farlo c'è bisogno di un'azione svolta con continuità, sia in termini di mobilitazione che di interlocuzione con le forze politiche e con il Governo, che richiedono tempo ed impegno costante.  Da questa consapevolezza deriva la scelta che l'Organizzazione ha fatto in termini di mobilitazione ritenendo più efficace un percorso più vasto e più capillare della singola giornata di sciopero, più articolato ma certamente più impegnativo e più faticoso. Per questo mi rivolgo direttamente a Te, perché la CISL è fatta in primo luogo di persone che tutti i giorni, in quella che chiamiamo la prima linea, portano idee e costruiscono soluzioni, raccolgono sofferenza e cercano di interpretarla in una dimensione collettiva. A Te chiedo oggi di sostenere ancora una volta la CISL nelle sue scelte, a volte difficili, ma certamente responsabili e lungimiranti e prese in piena autonomia, sarà ancora una volta una stagione nella quale riponiamo la volontà di raggiungere risultati importanti per le persone che rappresentiamo ed il Tuo aiuto convinto sarà determinante. Ci vedremo presto nelle iniziative di mobilitazione che abbiamo previsto di realizzare nelle giornate del 2, 3 e 4 Dicembre a Firenze, Napoli e Milano, per ascoltare la voce di Voi delegate/i e tradurla in forza contrattuale per ciò che vogliamo ottenere. Un caro saluto e un augurio di buon lavoro. Viva la CISL» fonte:http://www.cisl.it/
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20/11/2014 Furlan: " La Cisl si mobilita solo su obiettivi precisi e non ideologici"
«Non ci sono motivazioni valide per fermare il paese con lo sciopero generale» ha sottolineato il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan nel corso del Comitato Esecutivo Cisl annunciando manifestazioni dei delegati e dei pensionati il 2 a Firenze; il 3 a Napoli; il 4 a Milano. Il 1° dicembre sciopero del lavoro pubblico per il contratto. Manifestazioni dei delegati e dei pensionati il 2 a Firenze; il 3 a Napoli; il 4 a Milano. La Cisl conferma dunque lo sciopero dei lavoratori della pubblica amministrazione ma non aderisce allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per il 12 dicembre. «Non ci siamo sfilati è che non abbiamo mai avuto lo sciopero generale in agenda» ha dichiarato il Segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan, al termine dell'incontro svoltosi  ieri tra i leader delle tre confederazioni per decidere eventuali iniziative unitarie contro le politiche del Governo, in particolare su legge di stabilità, Jobs act e contratto degli statali. «Confermiamo la nostra posizione, già espressa un mese fa quando la Cgil aveva dichiarato lo sciopero generale - ha detto la leader della Cisl.  - Posizione da noi ribadita quando anche la Uil ha dichiarato che aderirà, perché non riteniamo che oggi sia lo strumento per arrivare agli obiettivi che ci siamo dati». Piuttosto, «noi siamo per fare la mobilitazione su obiettivi precisi e ben individuati che vogliamo cambiare. Il contratto degli statali è un obiettivo preciso che anche gli altri dovrebbero considerare. Siamo pertanto assolutamente convinti che tutte le categorie della pubblica amministrazione - come hanno scelto attraverso una grande mobilitazione unitaria - debbano fare uno sciopero di categoria per il loro contratto. Si tratta di uno sciopero diverso, - ha precisato - che è specifico su un argomento». Per Furlan, come ha espresso anche dalle pagine de "La Repubblica", non ci sono dunque «motivazioni valide per fermare il paese. In questo caso lo sciopero sarebbe solo inopportuno e inefficace: la motivazione è troppo debole». «Le norme del Jobs act stanno cambiando in positivo e in sede di decreti attuativi vedremo di migliorarle ancora. Senza entrare nello specifico, - ha detto - per me il punto cruciale è: le proposte sono meglio o peggio di prima? Io dico che sono meglio rispetto alla stesura iniziale». E neanche la legge di Stabilità è un obiettivo: «contiene cose positive e cose da cambiare ma tutto questo non giustifica uno sciopero generale. Non l' abbiamo fatto neppure con Monti quando era davvero un testo da lacrime e sangue, figurarsi ora». Per il Segretario generale della Cisl positive sono tutte le norme rivolte al lavoro e alle imprese, «gli incentivi fiscali per assumere giovani e creare condizioni di usare contratti regolari». «Credo anche - ha spiegato - che sull'Irap sia stata fatta una manovra giusta a vantaggio delle imprese». Buono anche «l'alleggerimento fiscale sugli investimenti in ricerca. Questo paese deve essere competitivo su qualità e innovazione, e per le imprese che investono su questo ci devono essere tasse zero». Ma «per uscire dalla crisi abbiamo bisogno di tornare a creare le condizioni perché le persone possano spendere». Sbagliato quindi per Furlan «continuare a non rinnovare il contratto del pubblico impiego, così come è sbagliata la non rivalutazione delle pensioni da 16 anni». Ha pertanto richiamato il Governo alle sue responsabilità verso il lavoro pubblico e a cambiare idea sul contratto. Si è infine soffermata sul significato politico di una mobilitazione unitaria, puntualizzando che «gli scioperi unitari non si fanno quando qualcuno definisce da solo testo, percorso, data. A noi non piace agganciarci. La Uil lo ha fatto? Io rappresento la Cisl e dico che così non si costituiscono le azioni unitarie». fonte:http://www.cisl.it/sito.nsf/anno-sindacale/2014/11/19/dl-stabilita-furlan-cisl-si-mobilita-su-obiettivi-precisi-non-ideologici?OpenDocument
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17/11/2014 Furlan:"Lo sciopero Cgil divide il lavoro"
Intervista a Annamaria Furlan, "Il Sole24Ore", 14 Novembre 2014"Lo sciopero Cgil non aiuta il lavoro" Per il Segretario generale della Cisl lo sciopero "non è oggi lo strumento adatto. E' solo della Cgil, noi non ci pensiamo nemmeno".Quanto alla riforma del pubblico impiego della Madia "per Furlan è troppo debole e non va al cuore del problema perché bisogna fare le riorganizzazione della Pa in concomitanza con la riforma della Pa. Per adesso siamo soltanto ai titoli sulla semplificazione. Quanto al jobs act ci sono degli ottimi spunti, ad esempio il contratto a tutele crescenti, a tempo indeterminato, rivolto pero' innanzitutto ad assorbire le tante precarietà che abbiamo nel mondo del lavoro. Ma per adesso siamo ad annunci e slide, vedremo cosa farà il Governo".
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13/11/2014 Tagli ai Patronati: 15 novembre la protesta ad Ancona,Civitanova Marche,Ascoli Piceno,Fermo,Pesaro,Urbino, Fano
Il 15 novembre  giornata nazionale di protesta dei patronati, impegnati nel garantire assistenza  previdenziale e socio-assistenziale, contro i tagli delle risorse contenuti nella legge di Stabilità. Avviata  dal Coordinamento Cepa, che raggruppa i principali patronati Acli, Inas, Inca e Ital, la protesta di sabato 15 novembre  con presidi e petizioni per la raccolta di firme, in tutte le province d’Italia.Nelle Marche,sette le piazze interessate: ad Ancona, in piazza Cavour dalle 9 alle 12, Civitanova, dalle 9 alle 12 a C.so Umberto I, Ascoli Piceno, dalle 9 alle 12 in via Cino del Duca, Fermo, in piazza del Popolo dalle 9 alle 12, a Pesaro in piazza del Popolo dalle 9 alle 12, a Urbino, in Piazza della Repubblica dalle 9 alle 12 e Fano, in c.so Matteotti dalle 9 alle 12. In tutte le piazze  verranno effettuati volantinaggi per informare i cittadini sui contenuti della protesta e proseguirà la raccolta delle firme a sostegno della richiesta del ripristino dei fondi per i patronati. Inoltre, nella provincia di Pesaro e Urbino sono previsti anche volantinaggi nei mercati dei principali centri.Venerdì scorso, i rappresentanti dei patronati nelle Marche si sono incontrati con il Prefetto di Ancona al quale hanno esposto le ragioni della protesta e chiesto il sostegno presso il Governo.I patronati sostengono che la sottrazione di risorse al fondo, se approvata così com'è, si tradurrebbe in un’altra tassa occulta ai danni dei cittadini e delle fasce più deboli della popolazione, che si vedranno costrette a rivolgersi al mercato selvaggio di consulenti che molto spesso operano senza alcun controllo e regole, pagando per ricevere servizi fino ad ora erogati gratuitamente.Solo nelle Marche, l’attività dei patronati è notevole . Nel 2013, sono state oltre 350mila le pratiche evase su richiesta di marchigiani. Tra le tante, 18.087 le domande di pensione tra cui 7.584 domande all’Inps di pensione di vecchiaia e anzianità, 3026 domande di pensione di inabilità e invalidità, 7.437 domande di pensione superstiti. Sono state inoltre 38.912 le domande di disoccupazione ordinaria Aspi, 14.477 quelle di disoccupazione requisiti ridotti mini Aspi, 6.250 le domande di indennità di mobilità. Inoltre, sono state 30mila le domande presentate al Ministero dell’Interno per rinnovo titoli di soggiorno e ricongiungimenti familiari.L’elenco prosegue con 7500 domande all’Inail per malattie professionali e 38mila per infortuni sul lavoro.Occorre sottolineare che su 100 tipologie di pratiche previste nel paniere del Ministero del Lavoro per l’attività obbligatoria dei patronati, solo 34 sono remunerate con il contributo del Fondo patronati. Sul totale di 350mila pratiche, solo 100mila sono coperte dal finanziamento del fondo patronati, tutto il resto è gratuito.Nel complesso, il Cepa delle Marche occupa 200 operatori ed è supportato dalla collaborazione di oltre 150 collaboratori volontari.Se la legge di stabilità dovesse mantenere i tagli previsti, il sistema patronati si vedrebbe costretto a ridurre drasticamente il numero dei propri dipendenti, con un taglio di oltre 6.000 posti di lavoro.Va infine sottolineato che il fondo patronati è finanziato dai contributi previdenziali di tutti i lavoratori e non dalla fiscalità generale. Così mentre i lavoratori e le lavoratrici dipendenti continueranno a pagare integralmente i contributi previdenziali all'Inps, lo Stato incamererà la quota oggi destinata alla tutela gratuita per destinarla ad altri scopi non precisati, con il rischio di un fondato vizio di costituzionalità dei tagli previsti.I DATI
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07/11/2014 Azienda unica per la gestione dei rifiuti: un dovere verso i cittadini
Sta entrando nel vivo, in queste settimane, la discussione sul futuro del sistema integrato di raccolta rifiuti e spazzamento per i Comuni della provincia di Ancona: è il momento di scelte importanti, che segneranno per anni le scelte gestionali e di governo del territorio; a cominciare dall’approssimarsi delle scadenze per il Comune di Ancona. CGIL CISL e UIL della Provincia di Ancona, nel convegno organizzato a Jesi il 1° luglio scorso, hanno ribadito con forza l’importanza della costituzione, a livello provinciale, di un’unica azienda pubblica di gestione dei rifiuti: che razionalizzi le risorse delle diverse aziende pubbliche ora esistenti e che dia, in primo luogo, risposte in termini di efficienza del servizio e di benefici tariffari ai cittadini. A quella iniziativa hanno partecipato diversi amministratori locali - in primis il Sindaco di Ancona e l’Assessore all’ambiente del comune di Jesi - i quali hanno pienamente condiviso l’importanza strategica di un percorso che porti alla costituzione dell’azienda unica: così da ottenere, per il nostro territorio, benefici che diversamente sarebbero di certo vanificati. Ora, a distanza di qualche mese chiediamo alla Politica di essere coerente con quanto pubblicamente dichiarato, costruendo le migliori condizioni affinché un progetto di tale portata possa essere fatto proprio dalle comunità e vivificato dalla convinta adesione dagli attori più interessati: i lavoratori; oggi di Ancona Ambiente, domani di Jesi Servizi, Sogenus, CIS e altri ancora. Occorre dare priorità al risultato strategico, evitando di cadere nelle trappole gestionali: guardando al futuro per elevare qualità e gestione economica del servizio, garantendo però certezza e pieno rispetto delle norme contrattali e di legge; dimostrando cioè, nei fatti, una visione lungimirante della politica nella gestione dei servizi pubblici locali e dei rifiuti in particolare. Se davvero così sarà, CGIL CISL e UIL di Ancona - unitamente con le rispettive categorie sindacali di comparto - sono pronte ad affrontare seriamente quel percorso virtuoso. In caso contrario il territorio perderebbe un’altra rilevante opportunità: ma le responsabilità sarebbero chiare e lavoratori e sindacato sarebbero i primi a denunciarle. L’auspicio è dunque per un rapido e positivo esito del percorso politico, amministrativo e sindacale volto alla creazione dell’azienda territoriale unica per la gestione dei rifiuti.
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07/11/2014 Sinergia Sindacato -Inps Ancona : pagata la cassa integrazione e indennità di mobilità lavoratori A. Merloni
La Fim Cisl Marche ritiene doveroso complimentarsi con l’Inps di Ancona per il lavoro svolto dai suoi impiegati, per l’eccellente organizzazione e la tempestività nel gestire i pagamenti della cassa integrazione e dell’indennità di mobilità per i 900 lavoratori degli stabilimenti marchigiani dell’A. Merloni, in amministrazione straordinaria.  Il 30 settembre scorso sono stati pagati gli arretrati della cassa integrazione in deroga di maggio, giungo, e settembre e il 10 novembre prossimo è stato comunicato che verrà messa in pagamento l’indennità di mobilità del mese di ottobre.   La stretta collaborazione tra sindacato e Inps ha reso possibile l’ottimizzazione del disbrigo delle numerose pratiche assicurando finalmente ai lavoratori, dopo l’approvazione del decreto ministeriale, la tempestiva copertura salariale . Comunicato Stampa 
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05/11/2014 Area ex Merloni e vertenza JP: atti concreti per il Lavoro a Fabriano il 7 novembre
Incontro pubblico VENERDI’ 7 NOVEMBRE alle ore 16.00 a FABRIANO presso l’Aula Magna dell’Istituto commerciale A.Morea, via Mattarella 20,  promosso da Cgil Cisl Uil di Marche ed Umbria unitamente alle categorie dei metalmeccanici Fim Fiom Uilm delle due regioni,   per una verifica sulla attuazione dell’Accordo di Programma per l’area colpita dalla crisi della ex Antonio Merloni e sulla vertenza JP Industries, azienda con 700 lavoratori nata a seguito della procedura di Amministrazione straordinaria della Merloni. Le misure nazionali dell’Accordo di Programma, gestite dal Ministero dello Sviluppo e da Invitalia, non hanno prodotto nessun progetto di attività imprenditoriale e alcun risultato occupazionale. A pochi mesi dalla scadenza dell’Accordo stesso infatti, i 35 milioni di euro giacciono inutilizzati per la rigidità e la farraginosità delle procedure previste, mentre sono stati realizzati solo alcuni interventi con fondi stanziati dalla Regione Marche per un ammontare di circa 5 milioni. D’altro canto, la procedura di vendita dei beni produttivi della ex Merloni alla JP Industries, con contestuale riassunzione di 700 lavoratori, gestita dal Ministero dello Sviluppo, rischia di essere annullata per problemi formali e ricorsi, con il rischio di una ulteriore drammatica emorragia di lavoro. All'iniziativa sono invitati il Ministero dello Sviluppo e la società Invitalia, i Parlamentari, le regioni Marche e Umbria, i Sindaci, le Associazioni di impresa, oltre che ovviamente i lavoratori coinvolti e la cittadinanza.Comunicato Stampa
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04/11/2014 La Cisl a sostegno delle donne vittime di violenza: ad Ancona e Macerata insieme si può
Stipulata dalla Cisl Marche  una convenzione con un’ esperta per l’apertura di due sportelli rispettivamente nelle città di Ancona e Macerata per dare assistenza e sostegno legale  alle tante donne marchigiane che subiscono violenza. Per il Sindacato, che da anni è impegnato con la rete di istituzioni e associazioni nel contrasto alla violenza, l’apertura oggi ad  Ancona,  presso la sede della CISL, di un servizio dedicato alle vittime di violenza, nasce dalla volontà di dare risposta a un bisogno presente nel territorio marchigiano ed in particolare in quello anconetano, dove le varie forme di violenza, dallo stalking, ai maltrattamenti fino alla violenza sessuale,  negli ultimi anni sono in  forte aumento. Da dati forniti dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, emerge che nei primi nove mesi del 2014 sono già stati iscritti 46 procedimenti per violenza sessuale, di cui 35 verso noti e 11 verso ignoti, nel 2013 i procedimenti iscritti sono stati 66, di cui 52 verso noti; i procedimenti per maltrattamenti al 30 settembre 2014 sono 118, di cui 110 verso noti, i procedimenti per stalking 89, di cui 86 verso noti. Dati importanti che evidenziano come spesso la violenza assuma le fattezze di chi è più vicino alla vittima: un familiare, il marito o il compagno, il collega o il datore di lavoro. Per questo molte donne fanno ancora fatica ad uscire dall’ombra: i legami con il carnefice rendono più stretti i vincoli psicologici, culturali, emotivi e annodano, aggrovigliano, stringono fino a bloccare l’iniziativa della denuncia. Informarsi, chiedere, conoscere le opportunità (anche di patrocinio gratuito) che la legge italiana offre non è facile per molte donne italiane o straniere che vivono in Italia; paura, vergogna, solitudine sono gli ostacoli maggiori. « Anche per questo vogliamo che la nostra sede sindacale  sia un luogo di accoglienza e di prossimità. – afferma Cristiana Ilari, responsabile pari opportunità  Cisl Marche - Tra l’altro, la crisi economica ha reso ancora più stretto il rapporto che c’è tra violenza e lavoro, sotto vari punti di vista. Nell’epoca della crisi il luogo di lavoro che dovrebbe essere ed è in generale luogo del riscatto e dell’autonomia delle donne,  rischia di diventare luogo di violenza (abuso, ricatto, molestie, disparità contributiva, salario, posizioni lavorative e mansioni, mobbing e violenza psicologica), spesso in relazione alla condizione di lavoro irregolare e/o precario.- continua Ilari -  Questa è l’area grigia delle vulnerabilità lavorative più esposte dove aumenta il potere ricattatorio del datore di lavoro. Nel macro sappiamo dal Documento ILO, International Labour Organization 2013 che nei paesi dell’Unione Europea, tra il 40 e il 50% delle donne hanno subito proposte sessuali indesiderate, contatti fisici o altre forme di molestie sessuali sul proprio posto di lavoro. E gli ultimi dati regionali sull’andamento del mercato del lavoro nelle Marche confermano il gap per le donne della nostra regione, ancora più penalizzate dalla crisi: nelle attività manifatturiere e nei Servizi le donne occupate nel secondo trimestre del 2014 sono ancora calate del 2,5% (manifattura) e del 3, 4% (altri servizi), 36.492 sono le donne marchigiane in cerca di occupazione, con un tasso di disoccupazione femminile pari all’11,6%, mentre il tasso di disoccupazione  maschile è dell’8,4%.  – conclude Ilari - Donne che non lavorano o che lavorano in condizioni di sfruttamento sono potenzialmente donne più ricattabili, più esposte, più fragili da un punto di vista sociale e familiare. » Alla crisi sono legati anche fenomeni di maggiore aggressività domestica: le frustrazioni del lavoro che non c’è o che viene meno possono minare rapporti, possono far involvere o scivolare personalità e psicologie già vulnerabili e causare un pericoloso fenomeno di protezione o giustificazione da parte della vittima che attende, spesso invano, che cessi la spirale di violenza o di ossessiva persecuzione (stalking). Il servizio di consulenza legale per le donne vittime di violenza, gestito dall’avvocato Raffaella Spettoli, sarà aperto tutti i martedì pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 18, 00 presso la sede della Cisl di Ancona in via Ragnini,4  e a Macerata il servizio partirà da lunedì 10 novembre e sarà aperto tutti i lunedì dalle ore 15,30 alle 18. Uno sportello aperto a tutte le donne per indirizzare e promuovere azioni che possano far uscire la vittima dalla prigione della paura e orientarla in sinergia con la rete presente nel territorio.  Perché insieme si può . Comunicato stampa
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31/10/2014 Disegno di legge Stabilità. Annamaria Furlan: La mobilitazione unitaria si fa su obiettivi condivisi.
Roma, 31 Ottobre 2014 - «Il sistema del fiscal compat è ancora lì come un macigno e non è stato cambiato da nessuno. Occorre rivedere i coefficienti e passare dall'Europa economica e finanziaria all'Europa politica per investire in sviluppo ed occupazione». Lo ha detto il Segretario Generale Annamaria Furlan nel corso del Consiglio Generale della Cisl che oggi ha eletto la nuova Segreteria Confederale. «Ci uniremo a chi vuole battersi per la costruzione di una vera Europa politica» ha sottolineato Furlan. Incalzeremo il Governo Renzi perchè oltre la tattica momentanea utilizzi quello che rimane del semestre europeo per porre il tema di una stagione di cambiamento. Il rientro del debito se non viene corretto ci obbligherà a sforzi di bilancio che inesorabilmente rischiano di condurci ad ulteriori tagli allo stato sociale, allo sviluppo e quindi anche all'occupazione. Ecco perchè la manovra del Governo va cambiata in molti punti, come abbiamo sostenuto nelle nostre mobilitazioni. Per questo saremo in piazza insieme ai pensionati il cinque novembre e l'otto novembre con tutte le categorie del pubblico impiego. Non è con le cariche della polizia, con gli insulti reciproci o le battute mediatiche che usciremo dalla recessione. L'unità sindacale è importante ma bisogna capire per che cosa ci si mobilita insieme e quali obiettivi si vogliono raggiungere. Solo su queste basi si può costruire una mobilitazione unitaria. Se invece il discorso è lo sciopero generale o l'occupazione delle fabbriche, noi pensiamo che sarebbe una strada sbagliata perchè lo pagherebbero i lavoratori nelle loro buste paghe alla fine del mese e le aziende già in difficoltà. Noi invece - ha concluso Furlan - dobbiamo aprire un confronto con Confindustria per cambiare il modello contrattuale e sfidare il governo sul tema delle nuove relazioni sindacali adeguate per alzare la produttività ed i salari dei lavoratori".Il Consiglio Generale della Cisl, riunito oggi a Roma, ha eletto su proposta del Segretario Generale, Annamaria Furlan i componenti della nuova Segreteria Confederale che scendono da otto a sette. I nuovi eletti che faranno parte della segreteria confederale Cisl sono: Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl Sicilia, Giuseppe Farina segretario generale della Fim Cisl, Gigi Petteni segretario generale della Cisl Lombardia, Giovanna Ventura, segretario generale Cisl Piemonte. Sono stati riconfermati segretari confederali Cisl: Maurizio Petriccioli, Piero Ragazzini e Luigi Sbarra. Nella sua introduzione, Annamaria Furlan ha ringraziato i quattro segretari confederali uscenti, Pietro Cerrito, Fulvio Giacomassi, Paolo Mezzio e Liliana Ocmin, per aver dato la loro disponibilità ad un ricambio politico dell'organismo confederale.
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31/10/2014 I sindacati dei pensionati marchigiani vogliono delle risposte
Più di 150 pensionati, componenti dei Consigli generali dei sindacati dei pensionati di Spi Cgil, Fnp Cisl e UIlp Uil, si sono riuniti oggi al Conero Break d Ancona in preparazione della giornata di mobilitazione nazionale organizzata dalle Segreterie nazionali per il 5 novembre prossimo. I sindacati dei pensionati regionali protestano contro una manovra, quella contenuta nel ddl di stabilità 2015, che reputano sbagliata e insufficiente, sia dal punto di vista del lavoro che del welfare. Provvedimenti che incidono pesantemente sui diritti dei cittadini lavoratori e pensionati e sulle possibilità del sindacato di poter continuare a svolgere un ruolo fondamentale di operatore sociale che tutela ed assiste le persone più deboli. In apertura dei lavori è stata espressa solidarietà a Gianni Venturi, ex Segretario regionale della Cgil Marche, rimasto vittima, insieme ad altri operai, degli scontri di mercoledì scorso a Roma. I pensionati italiani sono allo stremo – ha sostenuto il Segretario regionale della Fnp Marche Dino Ottaviani nel suo intervento introduttivo – e non possono più essere considerati come un bancomat cui attingere in caso di difficoltà. Molti di loro sono vicini al confine con la povertà e la marginalità. Siamo stanchi di essere provocati e vessati. Se venisse meno la nostra capacità di sostenere figli e nipoti verrebbe meno anche la coesione sociale delle nostre comunità. «Non facciamo richieste corporative – prosegue Ottaviani – ma abbiamo a cuore il futuro del paese, che deve dare una speranza ai nostri figli e nipoti. Per questo, nella nostra piattaforma unitaria, chiediamo che vengano introdotti meccanismi di solidarietà per garantire pensioni dignitose ai nostri giovani». Secondo Fabrizio Valentini, Direttore del Patronato Inas Marche « è gravissimo il taglio al Fondo patronati, finanziato dai lavoratori e utilizzato per erogare servizi gratuiti ai cittadini per conto dello Stato. Una vera e propria approvazione indebita, segno di un attacco durissimo al sindacato e al suo sistema dei servizi». In un momento storico in cui le forze sociali rappresentative dei lavoratori e dei pensionati vengono viste come un potenziale ostacolo allo sviluppo, Spi Fnp e UIlp hanno rimarcata la necessità di continuare a lavorare insieme, sostenendo ogni sforzo necessario affinché si riapra il dialogo sociale, che come sostiene anche l’UE è un tassello importante per riattivare i processi di sviluppo, anche economico. Negli ultimi decenni il sindacato confederale e dei pensionati hanno dimostrato grande responsabilità – ha concluso il Segretario nazionale dello Spi Cgil Ivan Pedrelli – mentre la politica, dall’altro verso, ha cominciato a pensare di fare a meno dell’apporto delle forze sociali, a volte anche dileggiandole, ed ora tentando chiaramente di indebolirle. L'appuntamento diventa ora quello del 5 novembre, quando i pensionati di Spi Fnp e UIlp Marche manifesteranno all'Auditorium della Conciliazione di Roma. Analoghe e concomitanti manifestazioni sono previste a Milano (Teatro nuovo) e a Palermo (Teatro Politeama). Perché i pensionati italiani non stanno sereni, sono stanchi delle promesse e ora vogliono risposte. LA PIATTAFORMA DEI SINDACATI DEI PENSIONATI L'INTERVENTO INTRODUTTIVO
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25/10/2014 Le sfide che ci attendono, il dialogo che serve
Come spiegare ai marchigiani quali conseguenze concrete potrebbe avere la legge di stabilità 2015 proposta dal Governo con riferimento ai tagli a Regioni e Comuni? Ad oggi si profila una riduzione della spesa delle Regioni per circa 4 miliardi di euro e per le Marche si ipotizzano circa 100 milioni di spending review. Si potrebbe immaginare un primo scenario in cui aumentano le tasse regionali e comunali, i biglietti di bus e treni locali, in cui si bloccano le misure dei patti anticrisi contrattati dal sindacato con la Regione e coi Comuni per intervenire sulle vulnerabilità lavorative. Potrebbe accadere che si interrompa la riorganizzazione del servizio sanitario regionale prevista dall'accordo regione-sindacati del febbraio scorso, che non si riesca a sviluppare le case della salute, a potenziare i servizi socio sanitari residenziali e l'assistenza domiciliare integrata. Potremmo assistere a tagli ai servizi sociali e socio sanitari e all'introduzione di nuovi ticket. Potrebbe ridursi ancora l'occupazione in sanità, non garantendo il turn over del personale e mettendo a rischio la garanzia dei livelli essenziali di assistenza. In uno scenario diverso potrebbe invece succedere che il calo di risorse venga vincolato alla riduzione delle stazioni appaltanti, all' introduzione dei costi standard, alla definizione di criteri di compartecipazioni dei cittadini ai servizi basati sulla massima equità possibile. Si potrebbero ottenere risparmi da azioni di razionalizzazione del servizio sanitario, ad esempio sulle aree della dirigenza non medica, così come ricavare risorse da una lotta senza quartiere all’evasione. Potrebbe accadere che la Regione e i Comuni raccolgano la sfida, impegnativa ma decisiva, della lotta a sprechi e inefficienze, a partire dalla massima attenzione ai costi della politica, alle spese per consulenze e alle esternalizzazioni.  Che si lavori all' integrazione delle società partecipate dagli enti locali su cui da anni ci battiamo anche nelle Marche, o che si scelga finalmente di ridisegnare il sistema delle autonomie locali, - in coerenza con le caratteristiche del nostro territorio - che aggreghi, associ, fonda comuni e offra razionalizzazioni di spesa e tutela del lavoro. La prima prospettiva andrebbe assolutamente scongiurata, il secondo scenario è ovviamente preferibile per i cittadini, per il lavoro, per le imprese, ma è certo complesso e problematico. Credo però che questo non possa realizzarsi semplicemente dividendosi in due tifoserie, pro e contro Renzi, con alcuni posizionamenti imprevisti, come quelli di qualche Governatore molto vicino al Premier che usa toni aspri e ultimativi contro il Governo e qualche altro Presidente che di colpo diventa “ultragovernativo” e non ha nulla eccepire. Con il Premier che ironizza sui peccati delle regioni parlando alla pancia degli italiani, come ha già fatto nelle scorse settimane riferendosi ai sindacati, alle associazioni di impresa e ad altre realtà. Ciò che servirebbe davvero a questo Paese e ai suoi cittadini, a partire dal percorso della Legge di stabilità, così come su altri importanti processi di riforma abbozzati in vari ambiti, sarebbe un rapporto tra i livelli istituzionali che eviti ogni contrapposizione e delegittimazione reciproca, basato su una collaborazione sussidiaria e leale, orientata a soluzioni condivise che tengano insieme vincoli di bilancio, necessità di innovazione, giustizia sociale, promozione del lavoro. Ciò vale anche per il rapporto tra istituzioni della democrazia politica e realtà sociali intermedie, che devono cooperare per affrontare i problemi a livello nazionale e locale. Se avanza un processo di riforme complessivo, ma poi nei territori si bloccano cose che sembrano alla portata, c’è il rischio che si crei un terribile corto circuito tra le attese suscitate e la realtà concreta.  Archiviare la pratica di vecchie liturgie negoziali e di veti incrociati che non ci interessano, non può  far correre al Paese il rischio di azzerare il dialogo sociale, valore tra l’altro sostenuto in Europa. Il Messaggero 25 ottobre 2014
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18/10/2014 Mastrovincenzo:" Con il Jobs Day rilanceremo il dialogo"
Intervista a Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl MarcheIL MESSAGGERO 18 Ottobre 2014Stamattina, alle 10, scatta il Jobs Day della Cisl in piazza del Papa. Ad Ancona, come in altre 99 piazze d'Italia, il sindacato chiama a raccolta i lavoratori per spiegare cosa cambia nel mondo del lavoro con la riforma presentata. Perché c'è di più oltre l'articolo 18 dietro al Jobs Act. Sì, ma cosa? «Premetto - afferma il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo - che la modifica delle regole del lavoro non ha mai fatto miracoli sull'occupazione. Il Jobs Act è una legge delega che deve passare alla Camera e poi il Governo dovrà emanare i successivi decreti. Ci sono alcuni aspetti interessanti, altri ancora molto vaghi e possono quindi essere anche insidiosi. Noi guardiamo con interesse al nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti proposto dal Governo, ma potrà rappresentare un'opportunità per aumentare l'occupazione e ridurre la precarietà, solo se sarà accompagnato dalla eliminazione delle tipologie contrattuali poco tutelate e fonte di abusi, come co.co.pro. e false partite Iva, dall'estensione degli ammortizzatori sociali e dal rafforzamento per le politiche attive».  Quali ricadute potranno esserci sul territorio regionale? «Anche per i marchigiani è importante incentivare i contratti stabili ed asciugare l'area del precariato.Anche l'obiettivo del Jobs Act di un sistema universalistico di ammortizzatori sociali potrà essere rilevante per noi, ma deve esserci certezza di tempi e risorse: migliaia di marchigiani attendono da mesi il pagamento della cassa integrazione in deroga.  Quest'ultima va estesa a tutti i lavoratori, collegandola a percorsi di riqualificazione, mentre è necessario rafforzare l'Aspi, l'indennità per chi ha perso il lavoro, portandola ad almeno 24 mesi. Sarebbe importante per la nostra regione anche l'investimento su un moderno sistema di servizi per l'impiego, con forte governance pubblica ed integrazione con il privato».  Qual è la situazione occupazionale nelle Marche?  «Può essere utile dire che a giugno 2014 le assunzioni sono state per l'8,3% a tempo indeterminato, in calo sul 2013, per il 55,2% a termine, il 14,4% in somministrazione e solo il 5,4 % in apprendistato.Poi c'è un 7,5% di lavoro intermittente e un 5% di parasubordinato».  Articolo 18 da salvaguardare o simbolo vuoto da superare?  «È stato un errore riaprire una battaglia politica e mediatica sull'articolo 18. La norma è stata già attenuata nel 2012 dal Governo Monti. Noi crediamo che la sua applicazione debba restare inalterata nei casi di licenziamenti illegittimi di tipo discriminatorio e disciplinare e che al massimo l'eventuale reintegra prevista attualmente prevista in caso di licenziamenti economici possa, per un periodo definito, non essere applicata ai neo assunti, maggiorando il risarcimento economico. La Cisl non ha totem ideologici da difendere, ma è assurdo pensare che rendendo più facili i licenziamenti individuali, si favorisca nuova occupazione». Qual è il senso del Jobs Day della Cisl, una settimana prima della mobilitazione Cgil?  «Ad Ancona, come in tutta Italia, la Cisl scende in piazza per presentare le proprie idee sul Jobs Act, per chiedere atti concreti per lo sviluppo, con misure fiscali, di politica industriale, di sostegno agli investimenti pubblici e privati in conoscenza e innovazione. La Cisl domani (oggi, ndr) sarà in piazza per rilanciare un efficace dialogo sociale, strada obbligata per attivare le energie e le idee utili ad affrontare la recessione equità. Per dialogare: oltre a lavoratori, infatti, ci saranno disoccupati, pensionati e anche alcuni parlamentari marchigiani e rappresentanti del mondo delle imprese».  È ancora scontro sul Jobs Act e intanto si apre anche quello sulla Legge di Stabilità. Regioni in rivolta mentre il governatore delle Marche promuove la Finanziaria. «Ci sono misure interessanti, come gli sgravi per l'Irap, tassa che grava di più sulle aziende ad alta occupazione, e la decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato, anche se va detto che in una fase recessiva, non è il solo costo del lavoro a limitare le assunzioni. Si dovrebbero incentivare gli investimenti e la propensione innovativa delle imprese. Positiva anche la conferma del bonus da 80 euro, che però sin dall'inizio doveva essere modulato con più attenzione ai carichi familiari, e a coloro che ne sono stati esclusi, cioè i lavoratori incapienti con reddito sotto gli 8.000 e i pensionati con assegni bassi. Punti critici, il blocco dei contratti pubblici, l'aumento della tassazione sui fondi pensione, dove i lavoratori specie i più giovani, costruiscono la loro previdenza integrativa, il rischio di aumento delle imposte locali da Regioni e Comuni, a cui la manovra riduce fortemente le risorse. Attenzione poi al Tfr in busta paga,che porta con se il rischio di tasse in più». di Agnese Carnevali Il Messaggero 18 /10/2014 http://youtu.be/toL17pNqpVghttp://youtu.be/iw_7JKD2o90 
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18/10/2014 PIÙ' OCCUPAZIONE - MENO PRECARIETÀ: JOBS DAY, LA CISL IN PIAZZA AD ANCONA
La CISL MARCHE in piazza del Papa ad Ancona, sabato 18 ottobre per la giornata di mobilitazione nazionale per il Lavoro, il Jobs Day : un migliaio di lavoratori, disoccupati, cassaintegrati, pensionati che, con una catena umana, hanno raggiunto Piazza del Papa dove il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, ha presentato proposte e idee della Cisl sul Lavoro. In piazza le testimonianze di vertenze locali come la King, di lavoratori in cassa integrazione e di precari del settore pubblico; anche le storie di chi sta cercando strade per affrontare la crisi, come i lavoratori della Conceria del Chienti che, riunitisi in cooperativa, hanno acquisito il 15% delle quote aziendali o come i lavoratori dell’Auchan, impegnati e coinvolti in un contratto di solidarietà. Presenti anche parlamentari marchigiani e rappresentanti del mondo delle imprese invitati dalla Cisl Marche per confrontarsi con le voci del lavoro e con le proposte del sindacato. Ad Ancona, come in tutta Italia, la CISL in piazza per chiedere scelte concrete per lo sviluppo, con misure incisive di carattere fiscale, il sostegno agli investimenti pubblici e privati, una nuova politica industriale, un utilizzo qualificato dei fondi europei. Sul Jobs Act, recentemente approvato dal Senato, e in attesa del passaggio alla Camera e della emanazione dei successivi decreti delegati, la Cisl guarda con interesse il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, pur nella consapevolezza che la modifica delle regole del lavoro non abbia da sola effetti “miracolistici” sui livelli occupazionali. Il nuovo contratto proposto dal Governo potrà rappresentare una opportunità per aumentare l’occupazione e ridurre la precarietà, solo se sarà accompagnato dalla eliminazione di alcuni contratti poco tutelati e fonte di abusi, dall'estensione degli ammortizzatori sociali e da interventi e risorse per le politiche attive. La Cisl ritiene che l’applicazione dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori debba restare inalterata nei casi di licenziamenti illegittimi di tipo discriminatorio e disciplinare. E’ condivisa la proposta del Governo di un sistema di ammortizzatori sociali a carattere universalistico: per la Cisl la Cassa integrazione va mantenuta ed estesa a tutti i lavoratori, collegandola a percorsi di riqualificazione, mentre è necessario rafforzare l’Aspi, l’indennità per chi ha perso il lavoro, portandola ad almeno 24 mesi. Un percorso di potenziamento delle risorse finanziarie, umane e strumentali può rendere possibile un moderno sistema di servizi per l’impiego con forte integrazione pubblico-privato. Una giornata di mobilitazione nazionale della CISL che ha rilanciato con forza al Governo anche l’importanza del dialogo sociale, per attivare tutte le energie e le idee utili ad affrontare la recessione e promuovere il lavoro e l’equità sociale. Comunicato Stampa
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14/10/2014 Associazioni di categoria e sindacati e uniti per il lavoro: si chiama labjob.it la sfida per ridurre la disoccupazione giovanile
Garanzia Giovani è un'occasione unica per dare un'opportunità ai 47.000 Neet, giovani dai 15 ai 29 anni che non studiano, non lavorano stabilmente e non sono occupati in una attività di formazione. I giovani Neet che abbandonano prematuramente gli studi (18-24 anni con al più la licenza media che non frequentano altri corsi scolastici o svolgono attività formative superiori ai due anni) sono nelle Marche poco più di 8.000 (4.100 donne e 4.000 uomini). Nelle Marche è forte la quota di giovani Neet inattivi (52% pari a 24000 unità) superiore a quella dei disoccupati delle altre fasce di età (48% pari a 22000 unità). Lo scoraggiamento è la principale causa che può spiegare la maggiore quota di Neet inattivi. La componente femminile dei Neet è superiore a quella degli uomini. E' per questo motivo che 9 associazioni di categoria, centrali cooperative e sindacati delle Marche: Confindustria, Cgia, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Cisl, Uil, Lega delle Cooperative e Api Industria hanno dato vita ad una Ati, labjob.it, per dare ai giovani delle opportunità di incontro con il mondo del lavoro. Le difficoltà dei giovani in cerca di occupazione sono note, anche se nelle Marche si registra un tasso di occupazione, 33.7%, più alto della media nazionale, 29,4%, dei giovani tra 15 e 29 anni. Rispetto al 2004 si sono persi oltre 15 punti percentuali (era al 48,8% nel 2004). Gli scopi che muovono labjob.it partono proprio da questa esigenza: riportare i giovani Neet ad incontrare le aziende, attraverso la loro accoglienza, la presa in carico e l'orientamento. Il programma Garanzia Giovani prevede che ai giovani tra i 15 e i 29 anni, in possesso dei requisiti richiesti e in base a precise modalità, venga offerto un servizio: l'inserimento in un contratto di lavoro dipendente, avvio di un contratto di apprendistato o di un'esperienza di tirocinio, la formazione specifica professionalizzante e l'accompagnamento nell'avvio di una iniziativa auto- imprenditoriale di lavoro autonomo, l'impegno nel servizio civile. Ai giovani che possono rivolgersi indifferentemente agli sportelli pubblici (i centri per l’impiego) e agli sportelli degli enti privati accreditati a garanzia giovani come labjob.it sarà proposto un “patto di servizio” tra quelli previsti nel programma Garanzia Giovani. Tale servizio può consistere in un’offerta di lavoro o un percorso di politica attiva (quali tirocinio, formazione, ecc.) teso a favorire l’attivazione di un contratto di lavoro. L’offerta formativa o di lavoro avverrà entro 4 mesi circa dalla firma del Patto di Servizio. Dopo la registrazione e un primo colloquio nella fase di accoglienza, al giovane verrà indicato un percorso di orientamento individuale destinato a definire un progetto personalizzato di formazione o lavorativo/professionale.L'obiettivo di labjob.it è guidare il giovane verso le opportunità offerte dal mondo del lavoro, anche considerando i giovani che non hanno un'esperienza lavorativa alle spalle. Soltanto in questa maniera si può creare un circuito virtuoso che possa sconfiggere il triste fenomeno della disoccupazione giovanile che tocca picchi mai raggiunti prima con dati del 44%. Ai giovani che si presenteranno agli sportelli di labjob.it (oltre 35 diffusi nel territorio marchigiano) verranno offerti, oltre alle occasioni di lavoro disponibili, dei tirocini aziendali che possono costituire la base per una esperienza lavorativa e per futuri sbocchi occupazionali: il contratto dell'apprendistato, a tempo determinato e meglio ancora indeterminato. Non va neanche sottovalutata le opportunità che questi giovani formati possano iniziare nuove attività imprenditoriali. Al centro dell'azione di labjob.it c'è anche una responsabilizzazione del giovane e un'importante attività di orientamento. labjob.it intende infatti stimolare i giovani verso il riconoscimento e l'attivazione delle proprie capacità, in base anche alle esigenze delle aziende. Labjob.it intende anche facilitare la connessione scuola-lavoro che è un tassello fondamentale e attivabile soltanto se entrambe le parti sono orientate alla collaborazione. Fondamentale per instaurare questo circuito virtuoso sono i database dell'offerta e della domanda che verranno formati attraverso un'azione di promozione sul territorio, attivando su base regionale e provinciale tutte le associazioni e i sindacati che fanno parte di labjob.it e il sistema delle aziende. A questo proposito sono previsti una serie di incontri sul territorio con stakeholder e istituzioni al fine di sensibilizzare giovani e aziende ed una campagna di comunicazione e promozione. “Abbiamo creato labjob.it – ha detto Francesco Varagona, legale rappresentante di labjob.it- per orientare ed accompagnare i giovani ad incontrare il mondo del lavoro. Abbiamo messo insieme la più ampia compagine di parti sociali per aumentare le opportunità di lavoro”. “labjob.it – conclude Varagona - è anche un’opportunità per le imprese marchigiane che possono contare su un team di professionisti che mira a selezionare il candidato idoneo facendo risparmiare costi all’impresa e, all’occorrenza, costruisce percorsi formativi gratuiti finalizzati all’inserimento lavorativo, in base a specifiche richieste delle stesse imprese. Per saperne di più, visita il sito Labjob.it
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14/10/2014 JP Industries, Regioni e Sindacati scrivono al Governo
Cgil Cisl Uil di Marche ed Umbria, insieme ai Presidenti delle due Regioni hanno chiesto un incontro urgentissimo al Governo per affrontare la gravissima situazione occupazionale della JP Industries e del relativo Accordo di Programma per la reindustrializzazione delle aree colpite dalla crisi della ex Ardo. La procedura di vendita della JP Industries, gestita dal Ministero per lo Sviluppo economico, rischia incredibilmente di essere annullata per criticità formali. Intanto le misure nazionali dell'Accordo di Programma non stanno producendo alcun esito. A pochi mesi dalla sua scadenza, non è infatti stato approvato alcun progetto di rilancio occupazionale e 35 milioni di € giacciono inutilizzati. Questo mentre analoghe misure regionali hanno prodotto l'avvio di oltre 40 nuove iniziative imprenditoriali sullo stesso territorio. Una situazione grave ed inaccettabile che coinvolge 2.000 lavoratori marchigiani ed umbri, senza contare l'impatto sulla filiera dell'indotto di piccole imprese, e che rischia di produrre effetti irreversibili sulla coesione sociale ed economica delle due regioni.La lettera al Governo
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08/10/2014 Indesit,conferma gli impegni e il rispetto degli accordi nell'incontro tenuto al MiSE
Nel primo incontro ministeriale, svoltosi  ieri a Roma, per la verifica dell' attuazione dell’ accordo, sottoscritto al MiSE nel dicembre del 2013, tra Direzione Aziendale Indesit, Sindacati di categoria,  Coordinamento RSU, rappresentanti del Governo e Istituzioni locali, sono stati confermati dalla Direzione Aziendale tutti gli impegni riguardanti la destinazione produttiva delle aree di Fabriano ( stabilimenti di Albacina e Melano) Caserta (Carinaro) e Comunanza. La Direzione Indesit ha, inoltre, presentato e informato i rappresentanti sindacali e le Istituzioni, presenti all'incontro, la realizzazione delle  azioni previste dall'accordo rispetto a: le allocazioni produttive della fabbrica casertana, la prima interessata dai cambiamenti  e dagli investimenti, già realizzati per un totale di 24 degli 83 milioni di € previsti ( 16,5 a Fabriano, 5 a Comunanza,2,5 a Caserta ); le internalizzazioni realizzate dell'attività di IT Service e call center con conseguente riqualificazione del personale dedicato a tali servizi Indesit ; alle condizioni del mercato, nel quale la contrazione delle vendite in Russia e nel' Europa occidentale è parzialmente compensata dalla crescita del Regno Unito e dell'Italia. Le vendite del secondo trimestre del 2014 sono inferiori a quelle dello stesso periodo del 2013 e si sommano le conseguenze negative determinate dal cambio valutario del rublo e della lira turca. Relativamente agli esodi volontari finora registrati l' azienda ha comunicato che sono uscite 80 persone alle quali si aggiungono altre 39 lavoratori ancora in forza che hanno già comunicato la volontà di uscire. L' incontro è stato anche l' occasione per porre a Indesit domande sulla vendita del Gruppo all'americana Whirlpool. È ancora atteso il pronunciamento della Autorità Antitrust, garante della concorrenza nel mercato, sulla vendita, mentre il Tribunale di Ancona ha autorizzato la vendita nel mese di agosto. Solo dopo il via libera dell'Antitrust potrà essere completata l'acquisizione del pacchetto di azioni che daranno a Whirlpool la proprietà del pacchetto azionario di maggioranza. «Ritenendo l' accordo di dicembre firmato la MiSE il principale strumento di tutela e la principale garanzia degli impegni presi nei confronti dei lavoratori - afferma la Fim Cisl - abbiamo chiesto al Governo di farsi garante e parte attiva affinché l' attuazione dell' accordo e la realizzazione del piano industriale, oggi totalmente confermati da Indesit, vengano confermati e considerati intangibili anche dopo il passaggio societario» . A tal proposito i sindacati hanno avuto, dai rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico ,una risposta positiva e la disponibilità a realizzare, quanto prima,  un incontro con i rappresentanti della nuova proprietà. Nei prossimi giorni ci saranno le assemblee informative in tutti gli stabilimenti produttivi,nella sede centrale e in quella di Milano.
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01/10/2014 Jobs Act: Annamaria Furlan, non usiamo il lavoro per dividere
«Non si può usare il tema del lavoro come strumento ideologico di separazione» invece di considerarlo come «la risorsa straordinaria quale è». Lo ha detto il segretario generale aggiunto della Cisl, Annamaria Furlan, intervenendo in una delle sue prime uscite pubbliche come designata alla successione di Raffaele Bonanni, alla fiera 'Expo Training' di Milano. Secondo Furlan, «questo non è più consentito» di fronte ai «veri problemi che abbiamo che riguardano principalmente la disoccupazione, con oltre tre milioni di disoccupati ed il 45% dei giovani senza uno sbocco, la produttività, la competitività e la lotta alla criminalità organizzata che si è infiltrata anche nei grandi appalti pubblici e avvelena il Paese. Queste sono le grandi questioni che vanno affrontate. Basta speculazioni sul lavoro». E' quanto ha affermato Furlan, sull'anticipo del Tfr in busta paga. «Il Tfr è meno tassato dello stipendio – ha spiegato Furlan - non vogliamo che in questo modo i lavoratori paghino più tasse anche su quello. Siccome parliamo di soldi dei lavoratori e delle lavoratrici e non di altri, bisogna vedere le cose in modo chiaro, bisogna fare cose serie. Quindi, l'anticipo del Tfr in busta paga, può anche essere utile, in modo del tutto volontario, però, serve che sia premiante per i lavoratori». Furlan ha ricordato che «il Tfr, infatti, è tassato meno della busta paga, se noi ne portiamo una parte in busta paga, come viene tassata, come il Tfr o in modo diverso?». La sindacalista sostiene poi che «abbiamo sentito questa discussione sulle piccole imprese che non ce la fanno» ad anticipare i soldi del Tfr. Di conseguenza «interverrebbero le banche sfruttando il denaro preso in prestito dalla Bce allo 0,5%, ma questo ai lavoratori quanto costa?» Da qui l'invito del segretario generale aggiunto della Cisl al Premier Renzi ad aprire un confronto per «veder le cose in modo chiaro». Ed al Presidente del consiglio che si è domandato dove fossero i sindacati mentre si creava lavoro precario ha sempre replicato Furlan: «Forse era distratto in questi anni, ma non importa. Noi ci siamo battuti con grande forza contro il precariato e le nostre proposte sono sotto gli occhi di tutti. La sfida di Matteo Renzi che vuole confrontarsi con i sindacati su alcune questioni è una notizia estremamente positiva», ha poi aggiunto Furlan e riferendosi all'apertura del presidente del Consiglio ha detto che «così la voglio e la dobbiamo vivere. L'uomo solo al comando è un po’ complicato. Ci vuole un confronto vero con chi il lavoro lo rappresenta come il sindacato confederale». «Noi stiamo in mezzo alla gente in ogni città». Ha ribadito Annamaria Furlan sulla possibilità di scenderà in piazza con la Cgil per contrastare le decisioni del governo sull'art.18. «Noi – ha precisato - abbiamo deciso già da tempo per il 18 ottobre una nostra iniziativa di sensibilizzazione in tutte le città ed in tutte le regioni sui temi dello sviluppo e del lavoro ma anche su quanto pesano le tasse sulla busta paga. Con la Cgil ci incontriamo costantemente tra organizzazioni sindacali, su alcuni temi abbiamo opinioni comuni, su altri possiamo avere opinioni diverse. ma questo non significa non  poter contribuire insieme in maniera positiva sul dialogo sociale e per lo sviluppo economico». Ed infine un altro punto del programma della Cisl su cui il segretario generale aggiunto si è soffermato è «su quanto anche la riforma Fornero delle pensione debba essere rivisitata. Vogliamo portare le nostre idee tra la gente – ha chiarito Furlan - non basta una piazza, ci vuole un lavoro molto diverso, bisogna sensibilizzare i lavoratori i pensionati e soprattutto i giovani». Roma 1 ottobre 2014fonte: Labor TV Cisl Nazionalehttp://www.cisl.it/sito.nsf/le-notizie/2014/10/01/cisl-furlan-tfr-jobs-act-lavoro?OpenDocument
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30/09/2014 La Cisl Marche a confronto con i quattro Rettori degli Atenei marchigiani
Un confronto con i quattro rettori delle Università marchigiane sul  tema del cambiamento. “Non è più come prima”, il titolo del percorso formativo per operatori e dirigenti della Cisl Marche, il cui appuntamento introduttivo si è svolto oggi ad Ancona. Il mondo del lavoro e quello della conoscenza si interrogano a vicenda per affrontare il cambiamento che tutti stiamo vivendo, in termini non solo di riflessione intellettuale e di ricerca concreta, ma anche di scelte strategiche e organizzative. «Bisogna cambiare il nostro paradigma - ha sostenuto Ivo Lizzola, Docente di Pedagogia sociale dell'Università di Bergamo - per ricostruire il paese a partire dai giovani, il rapporto con i quali interroga il sindacato sulla sua visione strategica e sul suo posizionamento». Una nuova alleanza tra Università e mondo sindacale per esplorare nuove piste di sviluppo sostenibile e inclusivo, a partire dalle comunità territoriali. Secondo Vilberto Stocchi, Rettore dell'Università di Urbino «proprio dal territorio bisogna ripartire attraverso coalizioni capaci di generare nuove risorse, in particolare per i giovani». Della «necessità di mettersi sulla strada dell'economia della conoscenza, generando quel pensiero critico che la modernità ci richiede», ha parlato Luigi Lacché, Rettore dell'Università di Macerata. Secondo Sauro Longhi, Rettore dell'Unversità di Ancona, «è dalla valorizzazione della conoscenza che nasce quell'energia che permette a tanti giovani di intraprendere un loro progetto, anche imprenditoriale». Flavio Corradini, Rettore dell'Università di Camerino ha infine sottolineato «la necessità di superare le rigidità, lavorando per integrare i saperi, sviluppare competenze trasversali ed apprendere una pluralità di linguaggi». I quattro atenei marchigiani saranno ancora partner della Cisl Marche nel percorso formativo destinato ad oltre  cento sindacalisti e aperto agli studenti universitari, che si articolerà, tra novembre e aprile 2015, nelle sedi dei quattro atenei marchigiani. Verranno  approfonditi  i temi della rappresentanza, del welfare, dello sviluppo e  del cambiamento organizzativo. I lavori sono stati introdotti dal Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo e conclusi dal Segretario della Cisl nazionale, Pietro Cerrito.   
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26/09/2014 Cisl Marche: promuovere lavoro e innovazione
Intervista al  segretario generale Cisl Marche  Stefano Mastrovincenzo  Corriere Adriatico 26/9/14La Cisl ad una svolta: Bonanni lascia il sindacato, una decisione improvvisa. Ragioni sindacali o altro? E ora cosa accadrà in Cisl? Mesi fa Annamaria Furlan è stata eletta vice di Bonanni con oltre il 90% dei voti. Bonanni ha quindi opportunamente anticipato una scelta già programmata. Credo si possa ora proseguire con energie rinnovate come chiedono le urgenze del momento e le necessità sempre maggiori di rappresentanza e tutela del lavoro.  Quanto influirà questo passaggio sulle politiche locali della Cisl? La Cisl marchigiana ha scelto la via del cambiamento già da due anni: abbiamo snellito la struttura superando il livello provinciale, anticipando così il riassetto delle istituzioni, stiamo razionalizzando energie umane e risorse economiche per aumentare la presenza nei luoghi di lavoro e nei servizi sindacali sul territorio. Crediamo che, al di là delle sfide mediatiche, il valore di un sindacato si misuri quotidianamente tra le persone, perciò vogliamo accrescere la capacità di innovazione e di generatività nella contrattazione e nella costruzione di reti solidali sul territorio. A proposito di regione, in queste settimane la giunta sta predisponendo il bilancio preventivo 2015: quali le priorità del sindacato? La coperta delle risorse è corta; sollecitiamo due attenzioni di fondo: da un lato, come per il bilancio 2014, la tutela del lavoro, della salute, il trasporto locale e il sociale per non lasciare soli lavoratori e famiglie che stanno pagando il prezzo più caro della crisi; dall'altro sostenere chi, tra le imprese, le istituzioni locali e le organizzazioni sociali, è pronto a creare reti virtuose in grado di fare massa critica per lo sviluppo. In effetti nei prossimi anni, i soli fondi certi per lo sviluppo saranno europei: esecutivo e consiglio hanno varato il programma di risorse ed investimenti. Siete d’accordo? Servono scelte coraggiose e selettive: con i fondi europei non sarà possibile accontentare ogni aspettativa. Non abbiamo condiviso la diminuzione di risorse all'innovazione e la contestuale introduzione di altre misure che rischiano di pregiudicare l’impianto del programma. Innovazione e sostenibilità per generare lavoro e coesione devono essere la strada maestra. L’accordo sulle regole del partenariato, firmato il 15 settembre tra regione e organizzazioni sindacali e d’impresa, persegue questi obiettivi. Come Cisl siete soddisfatti di quanto fatto dalla Regione sul lavoro e la crisi? La recessione ha colpito duramente le Marche; gli accordi anti crisi sul lavoro tra istituzioni e parti sociali, così come la scelta della regione di trasferire risorse agli enti locali, hanno in parte contribuito a contenerne gli effetti. Ora conteranno molto le scelte europee e nazionali, ma è importante costruire una vision condivisa sullo sviluppo futuro della nostra regione, consolidare rapporti già avviati tra scuola, università e imprese, rafforzare la trasmissione della cultura imprenditoriale, far cooperare virtuosamente pubblico e privato nei servizi per l’impiego. Promuovere il lavoro è la priorità. Su questi argomenti, c’è intesa con Cgil e Uil? Ci siamo mossi insieme in molte crisi aziendali, e poi su riforma del sistema sanitario, rafforzamento dei servizi territoriali per la non autosufficienza, fondi strutturali europei, tasse e tariffe locali, riassetto di istituzioni e servizi pubblici: tutti temi che incidono su qualità della vita e redditi dei cittadini marchigiani. Contiamo di poterlo fare insieme anche nei prossimi mesi. Quali i temi su cui richiamerete l’attenzione per la prossima legislatura? La “nuova” Regione dovrà soprattutto facilitare le connessioni tra coloro che hanno idee e volontà per rilanciare l’economia dei nostri territori. Chiediamo una gestione piu’ oculata del passato di snodi come l’aeroporto, efficacia nel sostegno al lavoro dei giovani, a partire dal programma Garanzia Giovani; e poi formazione e riqualificazione dei lavoratori colpiti dalla crisi; completamento del riordino del sistema sanitario e sociosanitario, valorizzando le professionalità degli operatori; un contributo deciso all'aggregazione di comuni e aziende di servizi locali. Infine sostegno all'innovazione a 360°: nelle infrastrutture immateriali, nel manifatturiero, nel terziario, nell'economia civile.  Corriere Adriatico 26 settembre 2014
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19/09/2014 Polizia provinciale di Ancona in assemblea:apertura caccia senza controllo
I sindacati di categoria Fp CISL e CSA sono  costretti ad indire una nuova assemblea per il personale della Polizia Provinciale di Ancona, Domenica 21 settembre 2014, giorno di apertura nazionale della stagione venatoria, dalle ore 07.30 alle ore 11.30 per il turno antimeridiano e dalle ore 14.30 alle ore 18.30 per il turno pomeridiano, a seguito dei numerosi ed irrisolti problemi operativi che gli agenti devono affrontare quotidianamente. Consapevoli che tale decisione potrebbe arrecare qualche problema alla cittadinanza,  ricordano che l'amministrazione provinciale sembra intenzionata a non riconoscere nemmeno una piccola indennità di rischio ai suoi agenti e addirittura togliere lo storico servizio di reperibilità notturna che viene espletato da più di vent’anni dalla Polizia Provinciale a supporto delle altre forze di Polizia. Il tutto dopo che il governo del Prof. Monti, ha fortemente penalizzato tutti gli operatori di Polizia Locale escludendo per loro, in modo sconsiderato, la causa di servizio e l’equo indennizzo. Nell'assemblea saranno inoltre affrontati i gravi problemi legati alla sicurezza degli operatori provinciali, che sono costretti a effettuare servizi di pronto intervento (in particolare notturno) con mezzi obsoleti e assolutamente non idonei a tale attività, senza i dovuti corsi di formazione e aggiornamento sulla sicurezza in presenza di traffico veicolare (incidenti stradali, ecc…), con insufficienti dispositivi di protezione individuale per le attività di controllo della fauna e con divise e calzature logore. I sindacati auspicano che  l'amministrazione provinciale risponda con  tempestivi e positivi riscontri  che se non dovessero arrivare metteranno in atto tutte quelle iniziative volte alla tutela ed al riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Si ritiene inoltre che, anche nel delicato momento di trasformazione delle Province, sia fondamentale investire nella Polizia Provinciale per garantire gli attuali livelli di presidio del territorio e come interfaccia dell’ente all'esterno. Va ricordato che il servizio di Polizia Provinciale di Ancona opera, da più di mezzo secolo, con grande professionalità e dedizione a tutela dell’ambiente, in particolare caccia e pesca, vigili sui 1.000 chilometri di strade provinciali e sia l’unico in Regione ad avere il servizio di reperibilità notturna. COMUNICATO STAMPA
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15/09/2014 Fondi europei, firmato il protocollo sulle politiche di coesione
E' stato firmato oggi il Protocollo d'intesa tra la Regione Marche e i soggetti del partenariato economico e sociale sulle politiche di coesione 2014-2020. La firma del protocollo è un risultato importante, fortemente voluto dalla Cisl, che mette al centro dell'agenda politica regionale l'utilizzo dei Fondi europei, che rappresentano le uniche risorse pubbliche disponibili nei prossimi anni per lo sviluppo delle Marche. Il protocollo prevede che le parti si vedranno con continuità, per monitorare e valutare con attenzione lo stato di attuazione della progettazione. Il partenariato si articola sostanzialmente su due livelli di confronto: uno generale, per verificare il livello d’integrazione tra i Fondi, e uno tecnico che si occuperà della singola programmazione e/o di temi specifici. Il primo incontro di partenariato sarà convocato dall'Assessore regionale alle politiche comunitarie Paola Giorgi, che coordinerà il tavolo, non appena arriveranno le osservazioni della Comunità Europea sui POR (Progetti Operativi Regionali) dei Fondi. Protocollo coesione 2014-2020
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10/09/2014 CNH industrial di Jesi. Fim Cisl: la qualità salvi il lavoro
La CNH Industrial di Jesi registra un calo dei volumi produttivi e   attiva la procedura di cassa integrazione ordinaria.Una necessità che  nasce principalmente dal calo complessivo del mercato europeo ed in particolare quello francese. I volumi produttivi di CNH Industrial si sono contratti di circa 7/8000 macchine rispetto al 2013, mantenendo comunque la stessa quota di mercato  del 30%. Le ricadute nello stabilimento jesino di tale flessione si sostanziano, da maggio 2014 sino alla fine dell’anno, in una diminuzione di circa 5/600 macchine. A fronte del calo produttivo l’azienda intende fermare l’attività produttiva nella quasi totalità dei reparti coprendo le giornate del 6-7-8-9-10 ottobre  con l’ammortizzatore sociale della cassa integrazione ordinaria. Domani i sindacati di categoria,  la Rsa di Stabilimento e la Direzione si incontreranno per espletare la procedura prevista per legge. La fase di cambiamento che sta attraversando lo stabilimento di Jesi è dovuta, sia ai continui lanci di nuovi modelli di trattori, sia alle normative europee sulle emissioni dei motori che non consentono più di proseguire la produzione di alcune gamme molto apprezzate dai clienti. La Fim Cisl  e la RSA Fim Cisl CNH ritengono  che questo stabilimento sia un punto di eccellenza nella produzione di trattori. Da 40 anni lo stabilimento di Jesi vanta le maggiori professionalità rispetto dell’intero gruppo CNH, pertanto la Fim Cisl  e la RSA Fim Cisl CNH confidano che la produzione ritorni ai lustri del recente passato. Comunicato Stampa
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09/09/2014 Fim Cisl : gli accordi vanno rispettati
Oggi a Fabriano si  sono riunite  le RSU Indesit Fim Cisl di Melano, Albacina e delle sedi impiegatizie di Ca'Maiano, Campo Sportivo e Sede Centrale. Dall'incontro è emerso che: l'accordo firmato al M.I.S.E. nel Dicembre 2013 rimane il riferimento su cui costruire le future relazioni sindacali con Whirlpool; va verificato l'avanzamento del piano industriale come previsto nell'accordo firmato il 16/12/13 presso il M.I.S.E; vanno previsti utilizzo ed eventuale revisione degli ammortizzatori sociali sia  per i lavoratori dei  siti produttivi che  per quelli delle sedi impiegatizie; è necessario un incontro tra le Rsu Indesit e Whirlpool. La Fim Cisl  nel perseguire gli impegni presi  per la salvaguardia del lavoro auspica che  anche tutte le parti firmatarie dell'accordo(Fim,Fiom,Uilm,Ugl,Ministeri Sviluppo Economico e Lavoro, Regioni Marche e Campania,Azienda e Confindustria) diano seguito a quanto concordato.Comunicato Stampa
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30/08/2014 Polizia provinciale di Ancona, assemblea del personale
Le Organizzazioni sindacali della CISL Funzione Pubblica e CSA comunicano che, a seguito dei numerosi problemi operativi che gli agenti devono affrontare quotidianamente, hanno indetto per il giorno 01/09/2014 l’assemblea per il personale della Polizia Provinciale di Ancona, dalle ore 07.30 alle ore 11.30 per il turno antimeridiano e dalle ore 16.30 alle ore 19.30 per il turno pomeridiano. Dopo che il governo del Prof. Monti ha escluso per tutti gli operatori di Polizia Locale la causa di servizio e l’equo indennizzo, l’Amministrazione Provinciale di Ancona sembra intenzionata a non riconoscere nemmeno una piccola indennità di rischio o disagio ai suoi agenti. Nell’assemblea saranno inoltre affrontati anche gravi problemi irrisolti legati alla sicurezza degli operatori provinciali, che sono costretti a effettuare servizi di pronto intervento con mezzi obsoleti e dotati di insufficienti dispositivi di segnalazione visiva (lampeggianti), senza i dovuti corsi di formazione e aggiornamento sulla sicurezza in presenza di traffico veicolare (incidenti stradali, ecc…), con munizionamento per l’arma corta che non viene sostituito da più di dieci anni e con divise e calzature logore. Le richieste formulate dall’assemblea saranno prontamente rappresentate all’Amm.ne Provinciale auspicando tempestivi e positivi riscontri, in mancanza dei quali le Organizzazioni Sindacali  metteranno in atto tutte quelle iniziative volte alla tutela ed al riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Si ritiene infatti che, anche nel delicato momento di trasformazione delle province, sia fondamentale investire nella polizia provinciale per garantire la sua quotidiana presenza sul territorio e come interfaccia dell’ente all’esterno. Ci preme ricordare come il servizio di Polizia Provinciale di Ancona operi, da più di mezzo secolo, con grande professionalità e dedizione a tutela dell’ambiente, in particolare caccia e pesca, vigili sui 1.000 chilometri di strade provinciali e sia l’unico in Regione ad avere il servizio di reperibilità
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27/08/2014 “Ossi duri….si diventa”: facciamo il punto
La campagna di sensibilizzazione sul progetto di prevenzione e cura dell’Osteoporosi denominato “Ossi duri…. si diventa” è partita il 18 ottobre 2013 con una iniziativa regionale di informazione che vedeva come protagonisti Il Dipartimento di Prevenzione della Regione Marche, le Segreterie regionali Spi - Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil ed i rispettivi Coordinamenti regionali Donne. II progetto nasce dalla mobilitazione delle Federazioni Pensionati e dai rispettivi  Coordinamenti Donne che nel 2010 hanno avviato una raccolta di firme con la quale si chiedeva alla Regione Marche una apposita legge o un intervento mirato alla prevenzione e cura dell’osteoporosi, grave patologia che colpisce anziani e in modo particolare donne dopo la menopausa. Nel giro di poco tempo sono state raccolte oltre 5000 firme, segno che il problema non solo era particolarmente sentito dalla popolazione ma che mostrava una scarsa attenzione da parte delle Istituzioni. La Regione Marche ha recepito il problema istituendo sia una équipe di medici che ha affrontato la tematica dell’Osteoporosi che un apposito tavolo tecnico costituito da figure mediche e parti sociali in un confronto che ha prodotto una serie di iniziative di promozione del progetto e informazione sulla patologia, arricchita dalla divulgazione di un opuscolo realizzato dall’ Azienda Sanitaria Regionale. Il progetto ha avuto un’ampia prosecuzione con incontri promossi e organizzati dai coordinamenti Donne Pensionate dei Sindacati e che si sono svolti in diverse città e paesi delle Marche. Gli incontri,19 già effettuati e sicuramente altrettanti in programmazione, hanno avuto un riscontro molto positivo coinvolgendo circa 1500 persone che si sono dimostrate particolarmente attente alla tematica e stimolando ancora di più la Regione Marche ad inserire il programma di prevenzione contro l’Osteoporosi nel Piano Regionale di Prevenzione 2014/18. La presenza e la qualità della partecipazione particolarmente interessata e vivace di tante persone, ci hanno fatto comprendere non solo quanto il problema sia sentito ma anche quanta necessità ci sia di una informazione più accurata per una patologia di grande impatto sociale ed economico che quando si manifesta può essere già troppo tardi e costosa da curare. Durante gli incontri, i medici che si occupano di Osteoporosi hanno illustrato le problematiche inerenti questa patologia: il suo manifestarsi, la prevenzione e la cura. Molto utile è stata la possibilità, durante il dibattito, di poter effettuare il Test Defra, che permette di conoscere la probabilità e il grado di rischio di fratture ossee dovute a Osteoporosi.Con queste azioni siamo stati capaci di sensibilizzare le Istituzioni e far conoscere la patologia alla popolazione. E’ auspicabile che la preziosa collaborazione tra Regione Marche e sindacati dei pensionati e coordinamento donne che abbiamo intrapreso continui, visti i positivi risultati ottenuti finora. Lorenza Mancini  -  Coordinatrice Regionale  Donne FNP - CISL
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06/08/2014 Un presidio per la pace
Guardiamo con grande preoccupazione al proliferare dei focolai di guerra e violenza in tutto il mondo.Palestina, Siria, Ucraina, Iraq, Nord Africa ci ricordano che la guerra è un mostro che continua a uccidere tante persone in tutto il mondo e minaccia di diffondersi ulteriormente, bisogna essere consapevoli delle terribili conseguenze che gravano sulle popolazioni inermi, sul loro futuro e sulla loro speranza;Serve che cessino immediatamente il fuoco, le rappresaglie e le vendette e che immediatamente il dialogo tra i popoli e la politica del confronto riacquisiscano un ruolo centrale;Serve che la politica e la comunità internazionale assumano un ruolo di mediazione nei focolai di guerra, a partire dal conflitto palestinese: con la fine dell’occupazione militare israeliana e della colonizzazione del territorio palestinese, il rispetto dei diritti umani, della sicurezza e del diritto internazionale in tutta l'area che accoglie i popoli israeliano e palestinese. E’ ormai indispensabile ed urgente un’azione diretta delle nostre Istituzioni locali e nazionali per ribadire il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione. Dal novembre 2012 la Palestina è riconosciuto “Stato non membro Osservatore permanente” presso l’Assemblea delle Nazioni Unite: la risoluzione Onu, approvata a larghissima maggioranza, sancisce l’ingresso della Palestina nelle Nazioni Unite. Allo stesso tempo vanno riconosciuti al popolo di Israele il diritto alla sicurezza ed il diritto del popolo palestinese ad una patria libera e sicura.Serve che il governo italiano e quelli europei interrompano immediatamente la fornitura di armi, munizioni e servizi militari ai paesi e alle fazioni in guerra. E’ necessario adeguare immediatamente la legge nazionale alle nuove linee guida europee e andare oltre interrompendo gli accordi militari tra i due Paesi, come sancito dalla Legge italiana 185/90 che vieta la vendita di armi a Paesi in conflitto o che violino i diritti umani, nella piena consapevolezza del principio espresso nell’art. 11 della nostra Costituzione, secondo il quale “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”Serve che il nostro governo, oggi alla presidenza dell’ Unione Europea, assuma questi impegni con determinazione e coraggio, mettendo in atto una specifica, immediata iniziativa, italiana, mediterranea ed Europea volta al cessate il fuoco da ambo le parti nella striscia di Gaza, in Palestina ed in Israele e si faccia parte attiva per sedare tutti i focolai di guerra che si sono sviluppati alle porte dell’Unione Europea.Il nostro impegno per la pace deve crescere innanzitutto nei luoghi dove viviamo tutti giorni , nelle scuole, nei posti di lavoro e nelle nostre città.La difficoltà della politica e delle istituzioni sovranazionali deve spingerci, come cittadini del mondo, ad uno sforzo maggiore di partecipazione e di protagonismo collettivo: così da esigere con più forza l'affermazione della pace e quel cambiamento che si fa sempre più urgente.Invitiamo cittadini ed associazioni ad un presidio per la pace giovedì / dalle ore 18 in Piazza Roma. Ancona, 05.08.2014
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05/08/2014 Ammortizzatori: la mobilitazione paga
DOPO LE MANIFESTAZIONI SINDACALI ALCUNE RISPOSTE DEL GOVERNO SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALIDa mesi come Sindacato confederale chiedevamo di erogare le risorse già stanziate dalla Legge di Stabilità per gli ammortizzatori in deroga e di reperirne altre, per coprire i periodi scoperti di migliaia di lavoratori. Cgil Cisl Uil hanno sollecitato piu’ volte il Governo e i parlamentari, manifestando anche il 22 e 24 luglio a Roma a piazza Montecitorio. Anche nelle Marche si sono avute situazioni difficili, in alcuni casi drammatiche; dopo mesi di incertezza ci sono imprese che hanno deciso di licenziare. L’utilizzo degli ammortizzatori in deroga nella nostra regione riguarda oltre 4500 imprese e cira 18.000 lavoratori.Finalmente ora l'annuncio del Governo con l’aumento degli stanziamenti per il 2014 fino a 1 miliardo e 720 milioni, dei quali chiediamo una rapida assegnazione alle regioni. Esprimiamo perplessità invece sulle forti restrizioni previste per l'indennità di cassa e mobilità in deroga, che rischiano di generare tensioni sociali. Siamo d’accordo sul riformare gli ammortizzatori ma la riduzione delle coperture per i lavoratori non puo’ essere varata in un periodo in cui la crisi non si ferma e la disoccupazione continua a salire e soprattutto in assenza di una profonda innovazione delle politiche per il lavoro che preveda percorsi di orientamento, accompagnamento, riqualificazione.4 agosto 2014
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15/07/2014 Manifestazione nazionale per gli ammortizzatori sociali in deroga
«Dalla mattina alla sera, da mesi, si discute solo di legge elettorale e non più di economia, cosi' avremo più disoccupati e più cassaintegrati». Lo ha detto il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, dal palco del sit-in di Cgil Cisl e Uil allestito in piazza Montecitorio, in occasione della prima delle due giornate di mobilitazione promosse dalle tre confederazioni per sollecitare al Governo il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. «Fino a quando il Governo non avrà fatto una riforma degli ammortizzatori sociali per renderli universali ed esigibili, la cassa integrazione in deroga dovrà essere coperta e non ci sono altre chiacchiere da fare» tiene a sottolineare Bonanni, avvertendo che «l'emorragia di posti di lavoro non si ferma perché nessuno si occupa di economia, come se il Paese potesse riprendersi da solo». Abbiamo già perso 1 milione di posti di lavoro e senza il rifinanziamento della cig in deroga ci saranno migliaia di lavoratori senza prospettiva» , incalza ancora il Segretario generale della Cisl. «Basta occuparsi solo di riforme. Si occupino subito dell'economia del Paese perché se l'economia va male aumenteranno i disoccupati», torna a ripetere Bonanni apprezzando lo "sforzo" del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che ha assicurato il reperimento, a stretto giro di posta, di circa 400-500 milioni di euro per coprire la cig in deroga. «Siamo grati a Poletti per i primi 400 milioni ma servono solamente a chiudere il 2013. Molti lavoratori non prendono indennità da diversi mesi e bisogna finanziare il 2014. E' venuto il momento di occuparsi di industria e del rilancio del sistema produttivo, ribadisce ancora, chiedendo per questo anche al sindacato di "cambiare per non prestare il fianco agli avversari". «Occorre più chiarezza nei propositi e nelle scelte conseguenti - conclude Bonanni-. Dobbiamo fare una discussione unitaria sincera per garantire più forza e determinazione alle posizioni del sindacato. Diversamente offriremo il fianco a chi ha oscuri propositi sulle vicende italiane»,
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10/07/2014 Autotrasporto merci, incontro pubblico a Jesi
Parlamentari marchigiani, Europarlamentari, rappresentanti delle istituzioni e della politica regionale, delle Forze di Polizia e delle Direzioni provinciali del lavoro, si confronteranno con le associazioni sindacali e di categoria sulla situazione dell'autotrasporto merci e su come uscire dalla crisi che ha colpito il settore, attraverso: un corretto rispetto delle regole sul cabotaggio, con possibilità di bloccarlo per almeno sei mesi; la lotta alle imprese illegali e l'impegno della committenza a non utilizzare soggetti che violino le leggi ed i contratti di lavoro; rispetto della norma che prevede costi minimi per i servizi di autotrasporto. IL DOCUMENTO PRESENTATO DALLE SEGRETERIE REGIONALI DEI SINDACATI DEI TRASPORTI DI CGIL CISL UIL MARCHE (FILT, FIT, UILTRASPORTI) E DALLE ASSOCIAZIONI ARTIGIANE DEL SETTORE Strette fra la concorrenza sleale dei Tir stranieri e le infiltrazioni della criminalità organizzata, le 4.648 imprese marchigiane dell’autotrasporto si trovano ad affrontare una crisi gravissima: nel corso di questi anni centinaia hanno chiuso, migliaia i lavoratori licenziati o in cassa integrazione. Nel 2013 il fenomeno si e’ ancora di più incrementato e non sembra rallentare come confermano i dati del primo trimestre del 2014. Una situazione che incide sull’occupazione nel settore, con una impennata dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali che hanno raggiunto livelli incredibili triplicando i valori del 2012 già considerevoli. Una crisi quella dell’autotrasporto che è stata resa ancora più grave dalla concorrenza sleale messa in atto dalle imprese che violano le norme, facendosi beffe delle regole. Mentre da una parte le imprese nostrane chiudono, dall’altra circolano sempre più veicoli con targhe straniere; spesso si tratta di aziende nate surrettiziamente nei Paesi dell’Est che vengono ad operare in Italia, svolgendo attività di trasporto domestico ed applicando ai lavoratori: contratti, contribuzione sociale ed assicurativa dei Paesi in cui hanno sede legale, potendo così praticare forti ribassi sui pressi del servizio di trasporto, superiori al 20 per cento. Vi è inoltre un uso distorto del cabotaggio, da parte di vettori stranieri, per il contrasto del quale risultano al momento del tutto insufficienti i sistemi di controllo su strada fin qui praticati dalle autorità preposte. Ad incrementare questa situazione esistono inoltre imprese italiane che, forzando la normativa prevista dalla direttiva 96/71 che consente il distacco dei lavoratori effettuato nel quadro di una prestazione di servizi, utilizzano lavoratori assunti da agenzie interinali straniere, per i quali è previsto l’applicazione dei regimi assicurativi e previdenziali del paese di origine. In questo caso il costo del lavoratore si attesta circa a 15 mila euro all’anno, molto al di sotto dei 45 mila euro tanto costa un’autista italiano alle dipendenze delle nostre aziende che applicano regolarmente il contratto di lavoro vigente e la contribuzione italiana. Le conseguenze del diffondersi di questi fenomeni sono pesantissimi. In due anni, il fatturato del settore, nella nostra regione si è più che dimezzato così come le spese per consumi, il che sta ad indicare come la dotazione dei mezzi di trasporto sia largamente sottoutilizzata rispetto alla sua capacità. Ad aggravare la situazione, hanno concluso sindacati e associazioni di categoria, è sempre più presente, anche nel nostro territorio, il tentativo della criminalità organizzata, di infiltrarsi nel settore del trasporto. Spesso vengono utilizzati prestanome incensurati ed aziende apparentemente in regola, ma che non sono altro che delle lavatrici che riciclano danaro. Anche queste si muovono sul mercato offrendo servizi di trasporto alla committenza locale a prezzi stracciati. Le Organizzazioni Sindacali ed Imprenditoriali delle Marche, nel corso del 2013, hanno affrontato unitariamente il tema della legalità nel settore incontrando le istituzioni governative e le autorità di vigilanza, per denunciare la difficile situazione in cui versa il settore. In particolare le parti sociali hanno sollecitato le istituzioni ad agire in più direzioni: * Verso un sistema di controlli più serrato in particolare nei confronti dei vettori stranieri, per arginare il fenomeno del finto cabotaggio, effettuato da imprese estere (o fintamente tali) che agiscono esclusivamente in territorio nazionale e che spesso hanno basi consolidate nel nostro paese attraverso agenzie di intermediazione dei viaggi, indicando fra l’altro la necessità di far scattare la clausola di salvaguardia che ne prevede il blocco temporaneo per sei mesi; * un ‘azione di sollecito e responsabilità verso la committenza ad utilizzare soggetti che operino nel rispetto delle regole dei contratti e delle leggi di questo paese, prevedendo l’indeducibilità del costo del trasporto per queste quando si servono di vettori che non rispettano la normativa sul cabotaggio; * l’eliminazione dall’albo nazionale dell’autotrasporto di tutte quelle imprese che non possiedono mezzi; * un incremento dei controlli per arginare il fenomeno della illegalità nell’uso dei mezzi di controlli degli orarti di guida e di riposo a bordo dei mezzi; * Non da ultimo una azione nei confronti della politica nazionale ed europea per modificare la legislazione relativa ai distacchi transnazionali che oggi rappresenta il pericolo maggiore per le imprese nazionale visto il continuo ricorso all’utilizzo di lavoratori stranieri, con contratti dei paesi di provenienza. Il fenomeno e’ talmente grave in quanto incrementato da aziende domestiche che licenziano i lavoratori per riassumere li stessi presso agenzie interinali rumene o di altri paesi dell’est per continuare l’attività di trasporto, non applicando il contratto di lavoro sottoscritto lo scorso anno dalle parti sociali , con un abbattimento considerevole dei costi , una perdita sui salari, sulla contribuzione previdenziale assistenziale e fiscale. Abbattimento che grava pesantemente sulla collettività, in termini di maggior incremento dell’uso di ammortizzatori sociali per le imprese poste fuori mercato da una simile distorta concorrenza. Le aziende artigiane, le piccole e medie imprese italiane che effettuano la vezione con propri veicoli e con propri dipendenti, già in difficoltà per il drammatico aumento dei costi, ed ai ritardi ormai cronici, dei pagamenti da parte dei propri committenti e per la disapplicazione dei costi minimi previsti dall'83/bis (unici beneficiari di questo stato di cose) devono quindi, anche difendersi dagli artificiali ed insostenibili ribassi dei noli che proprio grazie a quei comportamenti inaccettabili si rendono possibili. Tali comportamenti, finiscono per vanificare ogni tentativo di difendere l’attività di quelle aziende dell’autotrasporto e dei lavoratori che nel rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro, della legislazione vigente in materia di sicurezza, si impegnano oggi più che mai a difendere il patrimonio imprenditoriale e lavorativo del nostro paese. Per uscire dalla crisi oltre ad una nuova politica industriale generale, nel settore vanno incrementati i controlli per il rispetto delle regole, attraverso le quale si salvaguarda anche la sicurezza; oltre a maggiori controlli sui vettori esteri in relazione al fenomeno del finto cabotaggio, così come occorre una modifica della legislazione europea sul distacco transnazionale dei lavoratori che, non ostacolando la libera circolazione nei paesi dell’unione europea, applichi regole, leggi e contratti di lavoro del paese dove questi lavorano, come infine vanno incrementati i controlli per arginare il fenomeno delle violazioni delle ore di guida e di riposo attraverso la manomissione dei congegni di controllo.
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01/07/2014 Rifiuti, un'azienda unica per l'anconetano
Cgil Cisl e Uil di Ancona esprimono grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa “Gestione integrata dei servizi di igiene ambientale: risorsa per il territorio” tenutasi oggi a Jesi. Un incontro aperto a tutti gli amministratori, sindaci e aziende del settore di igiene urbana, per rilanciare l’importanza di un’azienda unica per la gestione integrata dei rifiuti, una proposta che il Sindacato Cgil Cisl e Uil sostiene da anni. Un’idea di sistema più efficiente e meno costoso per i cittadini, con più garanzie per l’occupazione, attraverso il superamento dell’eccessiva frammentazione nell’ambito della provincia di Ancona. Il progetto di azienda unica per la gestione integrata dei rifiuti, pubblica, efficiente, che produca utili e con i conti in ordine, è stato ampiamente condiviso dagli amministratori presenti, in particolare dai rappresentanti dei Comuni principali del territorio. Nell’ambito del dibattito sono emersi alcuni elementi ormai non più prescindibili e rinviabili come ad esempio l’economicità del servizio e la necessità di programmazione. La crisi rende necessaria una riorganizzazione lungimirante ed efficiente di tutti i servizi pubblici locali, in particolare quelli ambientali. E’ stato già perso troppo tempo ed in questo la politica ha responsabilità. Non è possibile continuare a far sostenere ai cittadini il costo di troppi gestori diversi, con tariffe diverse, così come modalità diverse di raccolta, trattamento e erogazione del servizio. Non è possibile continuare a soffrire la mancanza nel territorio di Ancona dell’impiantistica necessaria a chiudere il ciclo dei rifiuti e a sfruttare i benefici economici derivanti dal recupero e riciclo di quei rifiuti che finora abbiamo dovuto esportare altrove. Cgil Cisl e Uil continueranno a sollecitare tutti i soggetti coinvolti nella governance dei servizi ambientali nella provincia di Ancona affinché questo progetto di aggregazione e integrazione si realizzi nei tempi più brevi possibili e nella piena trasparenza.
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01/07/2014 Nuova sede Cisl di Senigallia
Inaugurazione nuova sede della Cisl di Senigallia, Mercoledì 2 Luglio alle ore 18.30, in via Montenero n.6. La nuova sede, con spazi più ampi e la disponibilità del parcheggio dello stadio, consente di accogliere meglio gli associati alla CISL e tutti coloro che quotidianamente si rivolgono al sindacato per avere informazioni e assistenza. La nuova struttura, più moderna e funzionale, permetterà di rafforzare l’attività sindacale della CISL sul territorio del Misa e del Nevola a sostegno di lavoratori, di pensionati, famiglie e immigrati. Tutti i servizi della CISL di Senigallia, dall’assistenza fiscale (CAF), al patronato per le domande di pensione, disoccupazione ecc.. (INAS), sono già stati trasferiti nell’unica struttura di via Montenero n.6. Nel primo pomeriggio del 2 luglio i rappresentanti CISL dei lavoratori delle maggiori aziende locali, parteciperanno ad un seminario formativo sui servizi sanitari e socio sanitari del territorio: sarà un’occasione per confrontarsi con il dirigente dei servizi alla persona del Comune di Senigallia Maurizio Mandolini, il direttore del distretto sanitario Gilberto Gentili e l’assessore ai servizi alla persona Volpini Fabrizio. I lavori aperti da Carlo Zezza, responsabile della Fnp Cisl di Senigallia, saranno coordinati da Leonardo Lenci, responsabile della Cisl di Senigallia. Ufficio Stampa Cisl Marche Senigallia, 01/07/2014
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30/06/2014 Ambiti sociali, i Pensionati Cisl di Jesi chiedono il confronto
La segreteria della Federazione Nazionale Pensionati Cisl (Rappresentanza Locale Sindacale) di Jesi, riunitasi il 30 giugno 2014 ha affrontato, tra l’altro, l’aspetto della riorganizzazione degli Ambiti Sociali sulla base della discussione scaturita in occasione del convegno organizzato dall’ Ambito sociale n.9 e dalla Azienda servizi alla persona (A.S.P.) di Jesi il 27 giugno scorso. La FNP condivide la necessità, prima che la Regione Marche legiferi in merito, di realizzare una profonda discussione con tutti i soggetti coinvolti(enti locali,forze sociali ,associazioni ecc.ecc.). Condivide altresì la proposta che la riorganizzazione degli Ambiti realizzi consistenti risparmi gestionali purché questo non comporti una diminuzione dei servizi, della loro qualità e l’ aumento delle rette e delle tariffe. La Fnp di Jesi invita i responsabili delle istituzioni locali interessate a farsi promotori di incontri e si dichiara disponibile a partecipare per individuare i problemi delle persone anziane e per suggerire possibili soluzioni. Solo a titolo indicativo si elencano alcune tematiche che riteniamo prioritarie: -Realizzazione Centro Alzheimer -Realizzazione Centro diurno -Riorganizzazione casa di riposo e residenza protetta -Realizzazione Residenza Sanitaria Assistita (R.S.A.). La Segreteria della Rappresentanza Locale Sindacale dei Pensionati di Jesi 
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26/06/2014 Gestione integrata rifiuti: risorsa per il territorio
Le scelte che assumerà l’ATA (l’assemblea che riunisce i Comuni della Provincia di Ancona e la Provincia stessa ) rispetto alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti potrebbe migliorare la qualità e l’efficienza del servizio erogato all’utenza, anche per il territorio di Ancona, così come accaduto nella Provincia di Macerata. Un gestore unico per tutto il bacino provinciale, superando la frammentazione attuale che vede la gestione del servizio suddivisa in dieci aziende con una moltiplicazione di dirigenti e consigli d’amministrazione, rappresenta per CGIL CISL UIL un’occasione ed un’opportunità importante. Un’unica azienda, soprattutto se una multi utility deputata alla gestione di più servizi pubblici, darebbe la possibilità di raggiungere la massa critica necessaria per effettuare gli investimenti utili per migliorare i servizi e ridurne i costi a tutto vantaggio del contenimento delle tariffe. CGIL, CISL, UIL vigileranno, presidiando con attenzione questa partita per difendere sia il lavoro che l’ambiente e non ultimo il bilancio delle famiglie.VOLANTINO IGIENE AMBIENTALEdef
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23/06/2014 Clienti in fila ma l'ufficio postale resta chiuso
Amara sorpresa per i clienti dell' ufficio postale di Collina Santa Maria Nuova e grosso imbarazzo per il dipendente distaccato che, stamattina, ha scoperto di essere stato lui il primo a non poter accedere all' ufficio dove gli era stato comandato di andare a prestare servizio, sin dai giorni scorsi. Già prima delle 09:00 di questa mattina, più di 50 clienti sono stati costretti a far dietrofront davanti alla saracinesca abbassata. Non un avviso né una giustificazione, ufficio chiuso!  "È una situazione vergognosa - secondo Gabriele Lalli, coordinatore provinciale della SLP-CISL il più rappresentativo sindacato di categoria in Poste - eppure nei giorno scorsi era stata disposta la sostituzione della collega assente. Ma nonostante l'intervento mirato anche del Direttore di Filiale di Ancona, ieri pomeriggio non sono state effettuate le operazioni di consegna delle chiavi da effettuarsi in contraddittorio con il personale di Jesi Centro." "Altrettanto ingiustificabile il comportamento della responsabile di Jesi Centro - continua il rappresentante dei lavoratori - non è tollerabile che ci siano dei "colleghi" che si ritengano al di sopra delle regole, che pensino di poter continuare ad influenzare negativamente l'immagine e la qualità della azienda, agendo con una discrezionalità che andrebbe piuttosto redarguita se non punita!!!" Solo in tarda mattinata Poste ha provveduto ad avvisare la clientela della chiusura dell'Ufficio riconducendola a non precisati motivi tecnici.
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20/06/2014 Falconara, contro il caro-mensa la Cisl chiede un intervento nell'assestamento di bilancio
Mitigato l’annunciato aumento delle tariffe delle mense scolastiche, da parte del Comune di Falconara, con l’approvazione di un emendamento in sede di consiglio comunale. «Sicuramente un primo passo, frutto delle contestazioni di questi ultimi giorni. Insieme ai genitori dei bambini delle scuole coinvolte, come sindacati abbiamo ribadito all’amministrazione comunale che il blocco delle tariffe delle mense scolastiche deve essere assunto come un intervento prioritario per garantire equità e massima accessibilità al diritto allo studio dei bambini. – afferma Alessandro Mancinelli, Cisl Falconara – Ma questo non basta, come CISL Falconarese, oltre a continuare la raccolta di firme nelle nostre sedi cittadine, chiediamo che ci sia un impegno da parte della Giunta Comunale a trovare le risorse in fase di assestamento di bilancio affinché gli aumenti delle tariffe vengano bloccati e non semplicemente diluiti nel tempo. Ci aspettiamo, nell’assemblea cittadina programmata per il mese di Luglio, delle risposte che possano conciliare la sostenibilità economica delle famiglie con quella del bilancio comunale.» Falconara, 19.06.2014 CISL Falconara(Alessandro Mancinelli)
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20/06/2014 Al via le assemblee su lavoro, fisco e previdenza
La CISL con CGIL e UIL avvierà una fase intensa e diffusa di assemblee nei luoghi di lavoro e nel territorio per discutere con lavoratori, giovani, pensionati le proposte di un documento su Lavoro, Fisco, Previdenza che, integrato e arricchito con le proposte che emergeranno durante la consultazione, sarà poi presentato al Governo e al Parlamento e alle forze politiche e sociali. La discussione partirà dalla piattaforma approvata da Cgil Cisl e Uil nazionali il 10 giugno scorso.
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17/06/2014 J&P Industries, i sindacati incontrano il Ministro Poletti
Le Federazioni di Categoria dei Metalmeccanici di Cisl, Cgil e Uil, rispettivamente Fim, Fiom, Uilm, hanno incontrato il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, presente ad Albacina sul caso J&P Industries. «Al ministro abbiamo illustrato i termini di una situazione che rischia di degenerare: 700 lavoratori stanno per essere messi sulla strada» ha ribadito Andrea Cocco della Fim Cisl dopo il colloquio con il Ministro. «Gli abbiamo chiesto di farsi carico personalmente, insieme al Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi – prosegue Cocco – della grave situazione della J&P Industries, e di aprire al più presto un tavolo ministeriale. Il tempo che passa rischia di far saltare l’attività industriale e di conseguenza 700 posti di lavoro». Forte è la preoccupazione tra sindacati e istituzioni, dopo la conferma in appello dell’annullamento della vendita dell’ex Antonio Merloni alla J&P di Giovanni Porcarelli. I sindacati durante l’incontro hanno consegnato una sintesi del caso J&P al Ministro del lavoro che si è impegnato a riconvocare un tavolo sull'Accordo di programma per la reindustrializzazione delle aree di Marche e Umbria coinvolte nella crisi dell'A. Merloni.LA NOTA INVIATA DAI SINDACATI AL MINISTRO POLETTI
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17/06/2014 Tirocini indennizzati per 280 disoccupati over 45.
In attuazione al Protocollo d'intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 17.12.2012 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, nel quale è stata evidenziata la necessità di interventi di protezione sociale e di politiche attive per migliorare l' occupabilità e la possibilità di reinserimento/ricollocazione dei lavoratori colpiti dalla crisi, la Regione Marche ha appena emanato l'avviso pubblico che prevede tirocini indennizzati per 280 disoccupati over 45 non percettori di ammortizzatori sociali (o  percettori per un periodo residuo non superiore a 2 mesi).Il testo dell' Avviso Pubblico 
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17/06/2014 Scioperano i lavoratori di Banca Marche
Le Organizzazioni Sindacali aziendali di Banca Marche, Medioleasing e Cariloreto proclamano lo sciopero di tutte le lavoratrici e i lavoratori. In una nota unitaria i sindacati aziendali comunicano che l'astensione dal lavoro riguarderà l'intero turno pomeridiano delle giornate lavorative di martedì 24, giovedì 26 e venerdì 27 giugno 2014. Coinvolti i lavoratori appartenenti a tutte le unità produttive di Direzione e di Rete nelle regioni di Marche, Umbria, Lazio, Emilia Romagna, Abruzzo e Molise. La decisione è stata presa a sostegno della vertenza per le prospettive e le strategie di rilancio delle aziende, per l'occupazione e i diritti contrattuali dei lavoratori, per le relazioni industriali e le procedure di informazione, consultazione e confronto. Non ha portato risultati il tentativo di risolvere la vertenza attraverso la procedura obbligatoria di conciliazione, esperita inutilmente il 21 maggio scorso. Nei prossimi giorni verranno comunicate  ulteriori indicazioni in merito a regole e comportamenti da tenere per l’adesione allo sciopero. «Inizia oggi - concludono i sindacati - un ampio e profondo periodo di mobilitazione dei lavoratori del Gruppo Banca Marche».
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12/06/2014 Mi allontano. Giornata Mondiale del Rifugiato
L’Anolf Marche insieme al Comune di Ancona organizza per mercoledì 18 giugno in Piazza Cavour la Giornata Mondiale del Rifugiato. Un ricco programma con la presentazione della mostra fotografica “The Europea an dream – road to Bruxelles” , i laboratori per bambini e adolescenti, lo spettacolo teatrale “Vite sospese” e la proiezione del documentario “Mi allontano”.VolantinoGMR  ManifestoGMR
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11/06/2014 Tasi, evitare sanzioni ai cittadini
Cgil Cisl Uil Marche denunciano la situazione di grande confusione e disorientamento che stanno affrontando in questi giorni i cittadini di vari comuni marchigiani per il pagamento della prima rata della Tasi, con scadenza che lo Stato ha fissato al 16 giugno. Cgil Cisl Uil Marche hanno scritto al Presidente dell’ANCI Marche per chiedere che i Comuni che hanno già deliberato in materia di Tasi concedano, sulla base di quanto previsto dall’art. 10 dello Statuto del contribuente, un differimento di 30 giorni per il pagamento di quanto dovuto, senza sanzioni, come già disposto da altri Comuni italiani, ad esempio quello di Vicenza. Le segreterie regionali dei sindacati hanno richiesto inoltre un incontro urgente con il Presidente dell’Anci Marche Mangialardi, per valutare eventuali proposte che consentano ai Comuni che non hanno ancora deliberato in materia di Tasi, di elaborare soluzioni più lineari e chiare nell’interesse dei cittadini contribuenti.
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10/06/2014 Gestione rifiuti: quale futuro per il territorio anconetano
 Per il sistema anconetano di gestione dei rifiuti si avvicina una scadenza che potrebbe segnare una svolta decisiva: entro la fine del mese di giugno, l’ATA (l’assemblea che riunisce tutti i Comuni della Provincia di Ancona e la Provincia stessa) dovrà decidere l’assetto futuro della gestione del ciclo integrato dei rifiuti. È una partita importante da cui dipende la qualità e l’efficienza del servizio erogato all’utenza. Una partita che Cgil, Cisl e Uil intendono presidiare con attenzione per difendere sia il lavoro che l’ambiente e non ultimo il bilancio delle famiglie.Pensiamo che questa scadenza offra finalmente l’occasione per giungere anche nel territorio di Ancona, così come di recente accaduto nella Provincia di Macerata, ad un gestore unico per tutto il bacino provinciale, superando la frammentazione attuale che vede la gestione del servizio suddivisa in dieci aziende con una moltiplicazione di dirigenti e cda. Un’unica azienda, soprattutto se una multiutility deputata alla gestione di più servizi pubblici, darebbe la possibilità di raggiungere la massa critica necessaria per effettuare gli investimenti necessari per migliorare i servizi e ridurne i costi, a tutto vantaggio del contenimento delle tariffe.Una partita così importante deve essere giocata dalle amministrazioni in piena trasparenza, in dialogo con i cittadini e le parti sociali: per questo come Cgil, Cisl e Uil territoriali realizzeremo per i prossimi giorni tutte le iniziative necessarie per attivare un confronto con gli amministratori locali al fine di esporre le proprie posizioni su una questione tanto centrale per la vita delle nostre città come quella della gestione dei rifiuti.Ancona 10 giugno 2014Scarica COMUNICATO STAMPA
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05/06/2014 Firmato il protocollo con il Comune di Ancona sul Bilancio di previsione 2014
Si è concluso oggi, dopo quasi tre mesi di incontri, il confronto con il Comune di Ancona sul bilancio preventivo 2014 con la firma del protocollo d’intesa sul bilancio di previsione 2014 . Una firma con cui CGIL CISL e UIL di Ancona, insieme alle federazioni dei pensionati hanno cercato di limitare l’impatto della nuova tassazione locale, che resta alta ( la TASI al 2,5 + 0,8 x mille), prevedendo un sistema di detrazioni sia per la TASI che per la TARI. Garantita la spesa sociale che ammonta a 12,8 milioni di euro, con un incremento di 600.000 euro rispetto al 2013 e bloccate per il 2014 le tariffe dei servizi a domanda individuale. Inoltre si è condiviso il principio per cui l’ISEE LINEARE diventerà dal 2015 il meccanismo di accesso per tutti i servizi a domanda individuale. Sono previsti inoltre impegni sulle politiche abitative ( con la previsione di ulteriori sgravi fiscali per i canoni concordati) e del lavoro (con l’impegno a sgravi fiscali per chi crea impresa e alla realizzazione di uno sportello unico per le imprese). Confermate infine le richieste comuni tra OO.SS. e amministrazione comunale sulla politica socio-sanitaria nella città: implementazione dell’Assistenza Domiciliare Integrata , Casa della salute, attenzione alla non auto sufficienza, nuovo ospedale di rete. Un protocollo che non è un punto di arrivo, ma bensì di partenza, per un confronto su più livelli che deve farsi sempre più stringente per individuare soluzioni per i bisogni dei cittadini di Ancona. 
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05/06/2014 Senigallia: contributo alle famiglie colpite dall’alluvione
Il Comune e la Caritas di Senigallia hanno predisposto un bando per la concessione di un contributo a sostegno delle famiglie che hanno presentato al Comune di Senigallia la dichiarazione di censimento dei danni subiti a causa dell'alluvione del 03 Maggio scorso. In allegato il bando e il modello per la richiesta del contributo.La domanda potrà essere presentata dal 05 Giugno al 21 Giugno presso:-Ufficio Unità di Crisi – Palazzo Ex GIL – Viale Leopardi 6 tel. 071/6629564 (piano terra a sinistra) dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 18,00 il sabato dalle ore 9,00 alle ore 13,00-Uffici del Seminario Vescovile – Via Cellini 13 – tel. 348 9450102 dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 20,00 il sabato dalle ore 9,00 alle ore 13,00.Il bando prevede un contributo massimo pari a € 3.000,00 in base al valore dell'ISEE compreso fra zero e € 40.000,00. L'ISEE richiesto dal bando deve essere relativo ai redditi 2012 e al patrimonio mobiliare e immobiliare al 31/12/2013. L'ISEE è l'indicatore della situazione economica equivalente e non equivale al valore del reddito 2012 che risulta dalla dichiarazione dei redditi 2013 (modello 730 o unico) o del CUD 2013 per chi non ha fatto la dichiarazione dei redditi. L'ISEE può essere compilato dal CAF CISL. E' possibile prenotarsi per la compilazione del modello ISEE presso la sede CISL di Senigallia in via Montenero n.6 o chiamando al numero di telefono 07164470. Quando si prenota la compilazione del modello ISEE verranno comunicati i documenti necessari. Se nel nucleo famigliare ci sono persone disabili, minorenni o che hanno perso il lavoro nel 2013 o nel caso di nuclei famigliari composti da persone esclusivamente di età superiore ai 65 anni è previsto dal bando un punteggio aggiuntivo per il riconoscimento del contributo.Responsabile AST-CISL Leonardo Lenciavviso-pubblico-contributi-alluvionemodello-domanda-contributi-alluvione  
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05/06/2014 Riordino delle Province, partito il confronto in Regione
Avviato nei giorni scorsi il tavolo regionale che dovrà affrontare gli effetti della legge Del Rio sul riordino delle Province e la ricollocazione di funzioni, competenze e personale. Complessivamente i lavoratori delle cinque province marchigiane sono 2278 di cui 184 precari ( tempo determinato e co.co.co. ). Da qui a un mese, a livello nazionale, dovrebbero essere individuate le funzioni provinciali da trasferire e i beni e le risorse ad esse connesse e chiariti anche i dubbi circa la titolarità delle competenze in materia di formazione e lavoro. Spetterà poi alle Regioni scegliere come e presso quali enti ricollocare le funzioni provinciali da trasferire. Nell’attesa che si definisca il quadro normativo nazionale, i sindacati regionali hanno chiesto alla Regione Marche, nel confronto con gli Assessori Canzian e Viventi, la convocazione periodica di un tavolo permanente regionale sulle Autonomie Locali attraverso il quale assicurare un governo partecipato di questo complesso processo di riforma e dare risposte ai lavoratori coinvolti. Il Protocollo d’Intesa proposto al riguardo dai Sindacati alla Regione prevede anche l'attivazione di tavoli provinciali informativi che vedano il coinvolgimento delle Rsu. Per la Cisl Marche e la Categoria della Funzione Pubblica è prioritario giungere in tempi brevi alla firma con la Regione, l’Anci Marche e l’Upi Marche dell’Intesa proposta per fissare l’accordo sul metodo di confronto da seguire per gestire insieme al Sindacato questa importante e delicata fase di riordino.
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03/06/2014 Prime indicazioni per il pagamento della TASI
                                  
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23/05/2014 Ieri e oggi: scopriamo insieme l'Ucraina
L'Anolf Marche promuove un incontro sulla storia, attualità, costumi e tradizioni dell'Ucraina ad Ancona, il 31 maggio 2014 alle 16:00, nella Sala Armatura di via Ragnini, 4.Interverranno Emma Capogrossi, Oleg Rumyantsev, Massimiliano di Pasquale, Yuliya Dhtyaryova e Sofiya Tsisar, Elena Nazarenko.Coodinerà Neli Isaj.
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20/05/2014 Pubblico impiego: Renzi, rinnova il mio contratto
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia hanno inviato una lettera alle lavoratrici e ai lavoratori del Pubblico Impiego, proponendo 44 punti per una riforma della Pubblica Amministrazione. Cgil Cisl e Uil dei servizi pubblici rispondono punto per punto con un regalo per il Presidente Renzi. IL 45° PUNTO: RENZI RINNOVA IL MIO CONTRATTO Ricordiamoglielo inviando una mail a: rivoluzione@governo.it con scritto "Renzi rinnova il mio contratto" PUOI SCRIVERE ANCHE A: lavoropubblico.cgilcisluil@gmail.com Il 23 maggio inizia la mobilitazione. Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl organizzano assemblee in tutti i luoghi di lavoro pubblico per:  una riforma della Pubblica Amministrazione che ritorni ad investire sul lavoro e sul sistema dei servizi ai cittadini la riapertura di una stagione contrattuale e per il rinnovo dei CCNL scaduti da 5 anni Basta slogan, basta spot, per una vera #RIFORMA PA  
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16/05/2014 Stagione Teatro Muse e Pergolesi, Sindacati preoccupati
Le Segreterie regionali dei lavoratori dello spettacolo di Cgil Cisl e Uil (Slc, Fistel e Uilcol)  esprimono la loro preoccupazione per le notizie apparse in questi giorni sugli organi di informazione circa il presunto accordo tra i Comuni dei Ancona e Jesi in materia di spettacoli dal vivo, ma ancor di più per la mancanza di dialogo tra le varie Istituzioni culturali che insistono sul territorio marchigiano. Malgrado tali notizie siano state smentite dalla direzione del Teatro delle Muse, cui non risulta alcun accordo tra il Sindaco di Ancona e quello di Jesi in merito alla gestione della stagione lirica e di prosa prodotte dai due Enti, i sindacati di categoria temono per le conseguenze che potrebbero avere orientamenti che vanno in tale direzione. Infatti, pur considerando necessario attivare momenti di coordinamento tra le iniziative culturali nella Regione, a maggior ragione tra Enti posti a 30 chilometri di distanza l’uno dall’altro, è evidente come le varie produzioni debbano rimanere radicate nei territori e nelle Fondazioni che da sempre li hanno organizzati e prodotti. Tale necessità non certo per motivazioni campanilistiche, ma soprattutto per garantire la continuità di finanziamenti pubblici che sono alla base della vita delle Fondazioni stesse e che verrebbero perse se vedessero tali produzioni cedute esternamente. Esistono poi delle evidenti preoccupazioni per il destino occupazionale delle centinaia di lavoratori marchigiani e non solo, che ruotano attorno alle produzioni teatrali e liriche. Certamente i lavoratori della Corale Bellini ed i musicisti della FORM, ma anche tutti quei tecnici, attrezzisti, sarti ecc. che lavorano dietro le quinte e le cui tutele risiedono anche in anni di accordi e diritti che come sindacati di categoria abbiamo costruito. Le recenti scelte della Fondazione Pergolesi di avvalersi della collaborazione di musicisti provenienti da fuori regione a scapito delle maestranze locali testimonia la fondatezza di tali preoccupazioni. Crediamo infine che la complessiva mancanza di dialogo tra le varie Istituzioni culturali ponga in capo alla Regione Marche la responsabilità di assumere un’azione di vero coordinamento delle politiche culturali della Regione che vada oltre la pur lodevole ed apprezzata azione di sostegno economico ma entri nel merito delle effettive scelte che tali Enti fanno in tema di proposta culturale, di coordinamento e valorizzazione del territorio e delle eccellenze lavorative delle Marche. Confidiamo che la Regione Marche senta come proprie queste preoccupazioni e queste necessità e che confermi la propria disponibilità al dialogo. Le Segreterie regionali Fistel, Slc e Uilcol sollecitano l’Assessorato alla cultura per un urgente incontro. Le Segreterie regionali FISTEL CISL, SLC CGIL e UILCOL UIL
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14/05/2014 Solidarietà ai cittadini di Senigallia
L’alluvione del 3 maggio scorso ha causato danni materiali ingenti alle abitazioni. Per sostenere i cittadini di Senigallia che hanno perso molti dei loro averi (autovetture, mobili, ecc.) invitiamo i nostri iscritti ad aderire all’appello dell’iniziativa “SOS Emergenza alluvione Senigallia”. Quindi sollecitiamo tutti a fare donazioni direttamente sul conto corrente aperto presso Banca Etica, patrocinato dal Comune di Senigallia e gestito con la collaborazione della Caritas. Riportiamo di seguito il Codice Iban: IT 22 G 05018 02600 000000174285Nella causale sarà sufficiente riportare la dicitura "Emergenza alluvione". In alternativa è possibile rivolgersi presso le nostre sedi in via Montenero n.6, Piazza La Marmora n.1 e Via Fratelli Bandiera n.51 per ritirare il bollettino postale già predisposto per la donazione. Le Segreterie di Cgil, Cisl e Uil di Senigallia  
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08/05/2014 A.MERLONI: PROROGATA CASSA INTEGRAZIONE
Proroga di altri  5 mesi della cassa integrazione in deroga,  per 1400 lavoratori degli stabilimenti di Marche e Umbria dell’Antonio Merloni in amministrazione straordinaria.
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08/05/2014 Lavoro, giovani, riforme
Perchè è importante il confronto con il sindacato sul Decreto sul lavoro? Come riformare la pubblica amministrazione e gestire i distacchi sindacali? Come sono finanziati i Patronati? Qual è l'andamento del lavoro nelle Marche: le crisi e le proposte per la reindustrializzazione e lo sviluppo; gli esodati; Il piano di garanzia giovani.Questi i temi trattati nell'intervista al segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, andata in onda ieri su èTvMarche. 
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05/05/2014 Alluvione: stato di calamità e garanzie per il lavoro
Le Segreterie regionali Cgil Cisl Uil, a seguito dei drammatici eventi che si sono verificati nelle Marche nelle giornate di venerdì e sabato, chiedono al Presidente della Regione Marche, attraverso una lettera inviata oggi, di proseguire ed intensificare le azioni di sensibilizzazione e di pressione nei confronti del Governo Nazionale, al quale i sindacati invieranno analogo appello attraverso i Prefetti marchigiani. L’allagamento di molte aree del territorio regionale, che ha colpito gravemente la popolazione, rischia di gravare ulteriormente su un sistema produttivo già fortemente in difficoltà. Le Segreterie regionali Cgil Cisl Uil, in attesa della stima precisa dei danni, esprimono forte preoccupazione per le numerose sospensioni delle attività produttive e di conseguenza dei lavoratori vista l’alta presenza di imprese manifatturiere, commerciali, agricole e turistiche nell’area colpita. Le Segreterie regionali Cgil Cisl Uil, per affrontare concretamente l'emergenza, ritengono necessario che il Governo accolga, in tempi rapidi, la richiesta di stato di calamità; destini risorse aggiuntive per gli ammortizzatori in deroga per garantire coperture ai lavoratori dipendenti di imprese operanti nelle zone alluvionate e risorse per le popolazioni e per le imprese che consentano interventi utili a superare la fase dell’ emergenza e a ripristinare condizioni di normalità; programmi assieme alla Regione interventi straordinari finalizzati alla manutenzione e alla riqualificazione del territorio.La lettera inviata al Presidente della Regione Marche
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02/05/2014 Primo maggio nelle Marche: «+lavoro, +Europa +Solidarietà»
Grande partecipazione nelle piazze marchigiane in occasione delle celebrazioni del Primo maggio. Tante le iniziative che hanno richiamato lavoratori, giovani e famiglie nella ricorrenza della festa internazionale del lavoro. Una giornata di riflessione, su una crisi che non rallenta e non dà tregua. Pesaro, Fano, Macerata Feltria, Matelica, Tolentino, Recanati, Pioraco, Porto Recanati, Civitanova, Macerata, Porto Sant’Elpidio. Queste le città marchigiane che hanno ospitato le manifestazioni unitarie di Cgil Cisl e Uil. «Un primo maggio ancora troppo amaro per il lavoro anche nella nostra Regione – afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, presente con una delegazione marchigiana alla Manifestazione Nazione a Pordenone. – Non c’è più tempo, serve una nuova stagione comune di responsabilità collettiva, di innovazione, di cooperazione e che guardi all’Europa come opportunità di crescita e sviluppo».
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29/04/2014 J&P, la Corte d'Appello da ragione alle Banche. Ma i lavoratori non si arrendono
Non appena appresa la notizia che la Corte d’Appello di Ancona ha confermato la sentenza di primo grado con la quale si da ancora ragione alle banche contro l’acquisizione di una parte degli assett della A. Merloni in amministrazione straordinaria da parte della J&P di Porcarelli, Fim – Fiom e Uilm esprimono tutta l’indignazione per quanto accaduto. Ancora una volta, i poteri forti rappresentati dalle banche hanno avuto la meglio su coloro che sono stati per molto tempo il volano dell’economia reale, cioè i lavoratori. Abbiamo già coinvolto le strutture di Fim – Fiom – Uilm Nazionali e Cgil – Cisl e Uil Regionali in modo da rappresentare le nostre istanze presso il Governo e le Regioni Marche ed Umbria. I lavoratori, dietro questa sentenza, sono tutt’altro che rassegnati e non si piegano alla possibilità di pregiudicare il proprio futuro lavorativo. Per queste ragioni, Fim, Fiom e Uilm convocheranno assemblee con lavoratori nei siti di Nocera Umbra e Fabriano, per discutere su quanto accaduto e decidere iniziative forti di lotta.Fim, Fiom, Uil Marche e Umbria 
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24/04/2014 #NonStiamoSereni. I pensionati vogliono delle risposte
Le Organizzazioni sindacali dei Pensionati di Cgil, Cisl e Uil Marche manifestano forte preoccupazione per le condizioni di vita sempre più difficili degli anziani e dei pensionati, che stanno pagando un prezzo altissimo alla profonda crisi economica e sociale che il paese attraversa. Le Marche sono una regione il cui indice di invecchiamento è tra i più alti a livello europeo (più del 23% della popolazione è ultra sessantacinquenne). Elevata è l'incidenza della non autosufficienza, condizione che si stima riguardi tra 50 e 60 mila cittadini marchigiani. Drammatica è la condizione dei redditi dei pensionati marchigiani, che percepiscono in media 780 € al mese. Una situazione inaccettabile, specie nel contesto di politiche e nazionali che negli ultimi anni hanno ridotto in modo insostenibile la spesa per il welfare (previdenza, sanità e assistenza sociale).  A fronte di ciò i pensionati di SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL hanno deciso di intensificare le loro iniziative di sensibilizzazione nei confronti del Governo, che a tutt'oggi non ha ancora dato alcuna risposta, promuovendo su tutto il territorio marchigiano la campagna NonStiamoSereni. La campagna si sviluppa attraverso la firma e l’invio di cartoline al Presidente del Consiglio dei Ministri.  I cittadini marchigiani potranno firmare le cartoline nei punti allestiti nelle piazze e nelle sedi sindacali dislocate in tutto i territorio regionale. Le segreterie regionali  di  SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL presenteranno anche ai  Prefetti e ai Consigli Comunali le richieste che verranno inviate al Governo. La raccolta avrà il suo momento culminante nella giornata di giovedì 15 maggio in sarà tenuto un presidio  sotto la Regione Marche.  In particolare le Organizzazioni sindacali dei Pensionati di Cgil, Cisl e Uil  chiedono: l'estensione del "bonus fiscale" ai lavoratori in pensione, la cui esclusione dal beneficio è una gravissima discriminazione; la previsione di misure a favore delle persone con redditi così bassi da non poter usufruire delle agevolazioni fiscali (cosiddetti incapienti); la difesa del sistema di welfare pubblico, universalistico e solidale; l'approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza, con relativo fondo adeguatamente finanziato; la razionalizzazione della spesa pubblica eliminando sprechi e privilegi; la riduzione dei costi della politica, nel quadro di una complessiva riforma istituzionale sia nazionale che locale; una riforma fiscale e la lotta all'evasione; interventi per rilanciare la crescita e lo sviluppo del paese attraverso il lavoro, in particolare per i nostri giovani. Aderisci alla campagna, firma la cartolina. #NonStiamoSereni.  
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22/04/2014 Basta con la politica degli annunci, i lavori della terza corsia A14 devono riprendere
Le Segreterie Provinciali Feneal-Uil  Filca-Cisl  Fillea-Cgil, denunciano per l'ennesima volta, a distanza di ormai più di un anno, il totale fermo dei lavori sul lotto 4 della Terza Corsia A14 Senigallia – Ancona Nord. Nonostante gli innumerevoli annunci da parte del Consorzio SAMAC, Autostrade per l'Italia e Ministero delle Infrastrutture, la cruda e triste verità è che ad oggi ci troviamo di fronte ad un totale fermo dei lavori, un'effettiva incompiuta. I lavoratori diretti sono oggi in cassa integrazione straordinaria dopo aver fatto 11 mesi di cassa integrazione ordinaria, gli stessi avanzano competenze arretrate e il campo base dove alloggiano i pochi lavoratori occupati (e non pagati) adibiti alla guardiania e messa in sicurezza, è in totale stato di abbandono tanto da rimanere senza elettricità. Tutto questo sta creando un enorme sofferenza economica ai lavoratori e alle loro famiglie, alle imprese del nostro territorio che hanno lavorato sul  tratto autostradale oltre che un disagio alla viabilità locale che certamente andrà ad aggravarsi con l'arrivo della stagione estiva e turistica. I 130 lavoratori diretti e i 250 lavoratori delle aziende in subappalto e di forniture da oltre un anno sono in attesa di risposte concrete reali sia dal punto di vista occupazionale che di reddito. Feneal Filca e Fillea insieme ai lavoratori fino ad oggi hanno responsabilmente atteso che i vari proclami di ripresa dei lavori si concretizzassero, ma oggi dicono basta con la politica degli annunci e chiedono alla committenza dei lavori di sbloccare definitivamente questo stallo che sta mortificando il nostro territorio e aggravando la pesante crisi del settore delle costruzioni.  
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22/04/2014 Aerdorica investe, Enav declassa l'aeroporto
L’ENAV (Ente Nazionale Assistenza al Volo) in ottica di razionalizzazione degli aeroporti minori, ha deciso di non fornire il servizio di controllo ai voli di notte dal 1° giugno e di ridurre il servizio di manutenzione tecnica degli apparati tecnologici aeroportuali. L’aeroporto di Falconara è classificato di tipologia “E” ( in una tipologia che va da “A” (Roma Fiumicino) a “F” ( Rieti, Pantelleria, Salerno,  ecc.) insieme agli altri aeroporti non radarizzati; questa classificazione penalizzerebbe le ambiziose aspettative di crescita, e sembrerebbe non tener conto del fatto che Falconara è il nono scalo italiano per movimento merci (6.656 t) ed effettua un numero di movimenti ( 11.339 tra decolli e atterraggi) maggiore rispetto a quello di Trieste (radarizzato) e lo stesso numero di Alghero (non radarizzato) entrambi in categoria D. Questo ridimensionamento, se portato a termine, contrasterebbe con il nuovo piano industriale 2014-18 della società di gestione dell’aeroporto l’Aerdorica s.p.a, che prevede finanziamenti per 20 milioni di euro per lo sviluppo della parte cargo e commerciale con obiettivo in cinque anni di raddoppiare il traffico passeggeri e merci. Il declassamento dell’aeroporto e conseguente chiusura di notte precludono oltremodo qualsiasi tipo di sviluppo, soprattutto della parte cargo e non tiene assolutamente conto delle gravi conseguenze sullo sviluppo del progetto legato alla macro regione adriatico ionica, e a tutte quelle sinergie di collegamenti e scambi culturali e commerciali per le quali la Regione Marche si sta tanto impegnando. Il percorso naturale per uscire da questa situazione di declino si identificherebbe con la tutela e soprattutto il potenziamento delle infrastrutture aeroportuali. Significherebbe, in primo luogo convincere ENAV a non dismettere ma investire, implementando il servizio di controllo radar agli aeromobili affinché l’aeroporto venga inserito nella tipologia “D” che più gli appartiene. In secondo luogo, agevolare il percorso virtuoso imboccato dalla società Aerdorica che prevede di acquisire la tecnologia di avanguardia che consente il decollo e l’atterraggio degli aerei con qualsiasi condizione meteo. L’ installazione di un servizio radar (attualmente la Torre di controllo controlla il traffico a vista) per fornire un servizio di sorveglianza adeguato alle necessità di gestione del traffico aereo attuale e futuro è di estrema importanza per una gestione ottimale del traffico aereo, per consentire profili di voli diretti con conseguente risparmi di tempo e di costi per le spese di carburante da parte delle compagnie, riduzione di CO2 e conseguente riduzione dell’inquinamento nell’atmosfera, per un aumento qualitativo degli standard di sicurezza. Esempi lungimiranti di investimenti nel trasporto aereo da parte delle amministrazioni regionali si sono avuti nei primi anni 2000 quando la regione Friuli Venezia Giulia e Calabria hanno finanziato, avvalendosi anche del contributo della Comunità Europea, l’installazione del servizio radar negli aeroporti di Trieste e Lamezia Terme, che tra l’altro hanno un numero di passeggeri annuo analogo all’aeroporto delle Marche, rendendo più appetibili quegli aeroporti per le compagnie aeree, creando di conseguenza importanti prospettive di crescita per quelle aeree geografiche. Oggi la tecnologia è progredita a tal punto che con investimenti minimi si consentirebbe l’installazione del servizio radar con costi irrisori rispetto i benefici che tutto il sistema aeroporto potrebbe ottenere. Per tutti questi motivi la Fit Cisl Marche chiede un intervento urgente e fattivo alla politica e a tutte le istituzioni locali a salvaguardia di una infrastruttura che senza tale intervento sarebbe destinata ad un inevitabile declino.
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22/04/2014 Gestire in modo condiviso il trasferimento del Salesi
L’importanza della funzione del pediatrico “Salesi” sul sistema sanitario della Regione e della città di Ancona, impone la massima attenzione e condivisione sul suo futuro, mettendo in rete tutti i soggetti coinvolti. Nessun pregiudizio pertanto da parte della CISL di Ancona e della categoria della Funzione Pubblica sul trasferimento del Salesi a Torrette, ma nel contempo è necessario fare maggiore chiarezza sugli spazi adibiti alla struttura, su quali saranno le ricadute organizzative sul personale e sui servizi sia interni che all’utenza, come la portineria, le casse, il cup, l’ufficio tecnico… Tutte questioni su cui si rende necessario incontrare al più presto le Organizzazioni Sindacali a partire dalla R.S.U. aziendale, per gestire al meglio tale delicatissima operazione. Da un punto di vista assistenziale, tenuto conto che il Salesi è un ospedale pediatrico di livello Regionale e interregionale e non solo di Ancona, occorre mantenere l'alta specialità espressa dai suoi reparti garantendo la peculiarità della cura e dell’assistenza pediatrica, che impone, ad esempio, la diversificazione, rispetto agli adulti, dell’attività di pronto soccorso e dei percorsi e protocolli assistenziali, al fine di garantire il mantenimento della sua particolare identità. Da chiarire infine anche come saranno gestiti i parcheggi per i dipendenti e utenti, e su come evolverà la viabilità sul quartiere di Torrette, in cui il traffico spesso congestionato, verrà ulteriormente aumentato. Cisl Ancona - Cisl Funzione Pubblica Marche (Alessandro Mancinelli, Luca Talevi e Raffaele Miscio) 
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17/04/2014 Sindacati e lavoratori del commercio in stato di agitazione contro le aperture di Pasquetta e del 25 aprile
In un contesto di forte recessione dei consumi quale effetto di una crisi che non lascia alternative al taglio dei bilanci familiari in tutte le voci che non sono indispensabili, molte aziende della grande distribuzione hanno deciso di aprire i battenti a Pasquetta e nel giorno in cui tutti gli italiani festeggiano la  Liberazione! E’ una scelta assunta in totale autonomia nonostante le regole che governano le relazioni tra sindacato e aziende prevedano un confronto preventivo per definire l’organizzazione del lavoro, ed in particolare le aperture straordinarie, i presidi e gli orari di lavoro. Una scelta contro la quale si sono schierati anche i Vescovi marchigiani, attraverso il Presidente della CEM (Conferenza Episcopale Marchigiana) Mons. Luigi Conti, chiamato direttamente in causa dalla Cisl delle Marche. . La decisione di allargare le aperture festive  anche a Pasquetta stona peraltro con i tanti accordi sottoscritti con diverse aziende del settore per evitare tagli all’ occupazione e governare - anche attraverso una organizzazione del lavoro più flessibile e la riduzione del trattamento economico delle prestazioni festive - l’aumento dei costi. Riteniamo la scelta della grande distribuzione condannabile perché miope e non lungimirante. Ridurre le politiche commerciali al mero ampliamento delle aperture domenicali e festive è infatti sbagliato e improduttivo di effetti. In un contesto dove non sono le occasioni di acquisto a mancare, ma le risorse economiche di tante famiglie pesantemente colpite dalla crisi, la decisione di aprire i battenti nelle due festività di aprile rischia di configurarsi come una dimostrazione di scarsa sensibilità nei confronti dei lavoratori del settore che hanno condiviso i tanti accordi di cassa integrazione, di solidarietà o di rivisitazione della organizzazione del lavoro e di chi  gli acquisti non può farli neanche nei giorni feriali. Le tante forzature fatte dai responsabili aziendali per ottenere la disponibilità dei lavoratori a prestare la propria attività nelle festività costituisce peraltro una violazione del contratto nazionale di lavoro che prevede la facoltatività della prestazione lavorativa in tutte le festività nazionali. Per queste ragioni le Categorie dei lavoratori del commercio di Cgil Cisl e Uil (Filcams, Fisascat e Uiltucs) proclamano lo stato di agitazione con il blocco di tutte le prestazioni festive su tutto il territorio regionale ed effettueranno volantinaggi per sensibilizzare i consumatori ed invitarli ad effettuare i loro acquisti in altre giornate.Le Segreterie regionali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil
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07/04/2014 Non è un lavoro da ragazzi!
Il progetto “Non è un lavoro da ragazzi! Giovani, lavoro e legalità: percezioni e visioni di un mondo che cambia”, promosso dall'associazione culturale Cultureaid di Ancona e co-finanziato   dall'Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Marche e dal Dipartimento della Gioventù e dal Servizio Civile Nazionale nell'ambito dell'intervento “A scuola di convivenza”, ha visto la  partecipazione come partner di CISL Marche, INPS Marche, INAIL Marche, la Camera di Commercio di Ancona, Confindustria Ancona, l'Università degli Studi di Macerata, l'associazione ANOLF Ancona e le classi V degli istituti “Savoia – Benincasa”, “Stracca  - Vanvitelli – Angelini”, “Volterra – Elia” e il Liceo Scientifico “G. Galilei” di Ancona.Finalità del progetto è stata promuovere la cultura della legalità e della civile convivenza fra le nuove generazioni attraverso l'acquisizione di conoscenze sui principi e le regole che regolano uno dei più importanti ambiti della vita sociale: il mondo del lavoro.Il progetto si è articolato in quattro fasi:-       la realizzazione di un'indagine statistica di tipo psico-sociologico, curata dall’Università di Macerata, sulla percezione e le attese che i giovani hanno rispetto al loro futuro ingresso nel mondo del lavoro in rapporto ai valori della legalità e della sicurezza;-       un ciclo di incontri formativi con esperti della rete del partenariato, che si è aperta con un contributo del professor Cavadi, presidente della Scuola di formazione etico-politica  “Giovanni Falcone”di Palermo;-       la realizzazione di una campagna pubblicitaria di sensibilizzazione pubblica sui temi del progetto, mediante l'attivazione di laboratori per gli studenti guidati da esperti di comunicazione sociale;-       la diffusione dei contenuti del progetto attraverso il format televisivo “High School Game”, un gioco a premi cui partecipano le ultime classi degli istituti secondari superiori delle Marche.Nell’ evento finale dell’11 aprile, dopo un breve video che ripercorrerà le varie fasi del progetto e la presentazione dei risultati dell’indagine dell’Università di Macerata, saranno mostrati i materiali pubblicitari prodotti dai ragazzi delle scuole partner: i volantini e i manifesti che saranno distribuiti nelle scuole della regione e tre spot video, che saranno diffusi su canali televisivi regionali, dedicati alla lotta contro le discriminazioni di genere e contro il lavoro nero e per la sicurezza nei luoghi di lavoro. La campagna pubblicitaria per promuovere tra i giovani i principi e le regole della legalità nel mondo del lavoro sarà presentata dagli stessi ragazzi partecipanti ai laboratori, “attori/autori”: una campagna fatta da giovani per altri giovani.Vedi il  flyer  e gli  spots video      realizzati nell' ambito della campagna pubblicitaria di sensibilizzazione e segui la programmazione delle trasmissioni televisive di High School Game   .
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04/04/2014 126 lavoratori attendono una risposta dalla proprietà della Bizzarri SPA
FENEAL – UIL FILCA – CISL FILLEA – CGIL COMUNE DI CORINALDOIl giorno 2 aprile c.a. si è tenuto presso la sede della Regione Marche un incontro convocato dall’Assessore alla formazione e al lavoro Marco Luchetti su sollecitazione delle Organizzazioni Sindacali e del Comune di Corinaldo in seguito alla preoccupante situazione occupazionale che si sta delineando nel più grande sito produttivo del territorio.La richiesta di convocare un tavolo istituzionale a livello regionale è divenuta necessaria a seguito dell’incomprensibile silenzio da parte dell’azienda a seguito del primo incontro avvenuto in data 14 marzo c.a. Al tavolo regionale si è ribadita la necessità di intervenire, ognuno nel rispetto del proprio ruolo, per salvaguardare i livelli occupazionali.L’azienda Bizzarri Spa, presente al tavolo con il proprio direttore di stabilimento, ha però indicato la volontà di proseguire alla liquidazione in bonis dell’azienda. Decisione causata dal difficile momento di crisi del settore del legno ma anche dal mancato passaggio generazionale e dalla mancanza di volontà di investire capitali per ristrutturare o riconvertire il sito produttivo.La Regione ha indicato delle traiettorie di lavoro condivise dalle Organizzazioni Sindacali e dall’Amministrazione comunale. Perlustrare possibili interessamenti da parte dell’imprenditorialità regionale, tramite l’istituzione di un tavolo con Confindustria Marche, sia per valutare le possibilità commerciali sia per considerare la possibilità della cessione della Bizzarri Spa.La mancanza della proprietà aziendale al tavolo regionale ha, nei fatti, allungato i tempi già troppo brevi. Si rimane infatti in attesa di comprendere la posizione dell’azienda rispetto alla possibilità di cessione dello stabilimento senza la quale si vede veramente difficile intraprendere il percorso illustrato dall’Assessore alla formazione e al lavoro e condiviso dalle Organizzazioni Sindacali e dall’Amministrazione comunale; unica possibilità per mantenere viva la speranza di ricollocazione totale o parziale dei 126 lavoratori e lavoratrici della Bizzarri Spa.
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03/04/2014 Concerto Donna, Gianmarco Fraska ad Ancona
LE FOTO DEL CONCERTO IX edizione del Concerto Donna, tradizionale appuntamento musicale promosso e organizzato dalla Cisl di Ancona. Mercoledì 2 Aprile 2014, alle ore 21.00, presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, a Montedago di Ancona, FRASKA, il giovane talento musicale anconetano già apprezzato da Sergio Caputo e Rosario Fiorello, si esibirà in uno speciale concerto con la sua FLY BAND. Un  repertorio fresco ed originale che lo vedrà protagonista di un’esibizione caratterizzata dal suo inconfondibile e personalissimo stile, con l’inedita complicità coreografica e sonora, sul palco, di due artiste già apprezzate nei rispettivi ambiti culturali: la violinista Virginia Galliani e la ballerina Ottavia Proverbio. Dall’Accademia musicale di Ancona, al Barfly, lo storico locale anconetano in cui  è entrato in contatto con esperienze musicali di respiro pop-jazz, da Sinatra a Caputo, da Concato ai Simply Red, Fraska ha mosso i primi passi musicali nelle Marche per approdare a prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale, a partire del dalla vittoria del prestigioso Premio Franco Enriquez come migliore novità e produzione pop-swing per passare alla produzione del suo primo disco ad opera dello stesso Caputo, e alle partecipazioni nel 2013 dell’edicola di Fiorello. Il suo ultimo brano “Bella”, accompagnato da un videoclip girato nelle Marche, con protagonista Rossella Brescia, è stato ultimamente presentato in alcune importanti trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali. «La serata vuole essere un’occasione per riscoprire il piacere di stare insieme a condividere buona musica nello spirito che ha sempre animato l’iniziativa promossa dalla Cisl - afferma  Alessandro Mancinelli, responsabile della AST Cisl Ancona -  La musica di qualità  come espressione della creatività, fattore di coesione, veicolo importante per favorire il dialogo tra le persone, accogliendo  le differenze e valorizzando le nostre tipicità  – prosegue Mancinelli  - Negli anni sul palco dell’Aula Magna dell’Università hanno potuto esprimere la loro arte musicisti e cantanti che hanno proposto repertori e generi molto diversi, ma tutti hanno condiviso la nostra visione di una musica che unisce e crea legami, oggi più che mai necessari per vivere con speranza questo tempo.» L’evento è patrocinato dal  Comune di Ancona, dalla Provincia di Ancona, dalla Regione Marche, dall’Università Politecnica delle Marche e con la collaborazione della Commissione Regionale Pari Opportunità. BIOGRAFIA DI GIANMARCO FRASCA BIOGRAFIA DI OTTAVIA PROVERBIO BIOGRAFIA DI VIRGINIA GALLIANI                  
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31/03/2014 I lavoratori della Croce Rossa manifestano ad Ancona
I lavoratori della Croce Rossa delle Marche aderiscono alla giornata di mobilitazione nazionale indetta oggi dalla Croce rossa italiana in tutti i capoluoghi di Regione. I lavoratori si ritroveranno ad Ancona, in Piazza Rosselli alle ore 14.00, per poi concludere la manifestazione davanti alla Sede Regionale della Croce Rossa. Ci troviamo davanti al primo "caso Elettrolux" del pubblico impiego, ancor più grave perché determinato da anni di cattiva gestione di un ente pubblico le cui conseguenze cadono ora interamente sui lavoratori. La privatizzazione della Croce Rossa prevista dal precedente Governo sta infatti mettendo a rischio sia il salario che la stessa occupazione dei lavoratori che nelle Marche sono circa 80, di cui molti precari. In assenza di condivisione di interventi con l'Istituto a livello nazionale, che si è reso sinora indisponibile a definire norme di raccordo in grado di assicurare garanzie concrete e reali circa il mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi, i lavoratori rischiano di non avere certezze alcuna sul proprio futuro. Salvaguardia dei posti di lavoro, tutela retributiva, riorganizzazione seria che tagli la spesa improduttiva, miglioramento dei servizi. Questo è quanto pretendiamo per lavoratori e cittadini. Per questo il 31 marzo 2014 si manifesta nelle Marche ed il 4 aprile a Roma. Qualora per quella data non giungano risposte si decideranno ulteriori iniziative, tra cui lo sciopero nazionale. Le Segreterie regionali della Funzione Pubblica di Cgil Cisl Uil Cisal 
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28/03/2014 Indesit: premi feriali e di risultato, raggiunto l'accordo
  Accordo raggiunto martedì 25 marzo a Roma tra Sindacati, Indesit Company e Confindustria sui premi feriali e sui premi di risultato. Dopo un lungo confronto le parti hanno stabilito che i premi feriali saranno corrisposti al 70% per una media di  mille euro, mentre quelli di risultato matureranno per intero anche durante i periodi di cassa integrazione straordinaria, con una media di circa duemila euro a lavoratore.  Secondo Andrea Cocco, della Fim (Metalmeccanici) Cisl «l’intesa rappresenta sicuramente un risultato  importante  che arriva in un momento, quello della gestione della riorganizzazione, in  cui ai lavoratori viene chiesto un grande sforzo in termini di produttività. Ora l’azienda deve iniziare a fare investimenti e miglioramenti produttivi  concordati nell’ accordo del dicembre scorso.»  Verbale Accordo Indesit 2732014
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28/03/2014 730 2014, hai tutti i documenti che ti servono per la dichiarazione?
Alla vigilia della compagna fiscale 2014, comincia la raccolta dei documenti utili a presentare il 730. Ecco una comoda lista da scaricare e stampare per controllare di avere tutto quello che serve a portata di mano. 
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19/03/2014 Indesit: urgente riaprire il confronto sui premi di risultato
IN DATA ODIERNA SI SONO RIUNITI A FABRIANO I RAPPRESENTANTI SINDACALI FIM DEGLI STABILIMENTI DI MELANO ED ALBACINA E LA STRUTTURA TERRITORIALE DELLA FIM CISL. CON LETTERA, INVIATA ALL'INDESIT  IL 6 MARZO,  IL COORDINAMENTO NAZIONALE INDESIT DELLA FIM CISL AVEVA RICHIESTO URGENTEMENTE DI RIAPRIRE IL CONFRONTO IN MERITO AL RIPROPORZIONAMENTO DEGLI ISTITUTI SALARIALI IN BASE ALL'ATTIVITA' LAVORATIVA SVOLTA. AD OGGI NON ABBIAMO ANCORA AVUTO RITORNO SU UNA PROBABILE DATA. LA FIM CISL E LE RSU RITENGONO URGENTE AVERE UN NUOVO CONFRONTO CON L'AZIENDA E LA SCELTA UNILATERALE DI INDESIT NEL RIPROPORZIONARE I RATEI DEL MESE DI FEBBRAIO E' INGIUSTIFICATA, VISTO CHE TUTTI I LAVORATORI SI ASPETTAVANO UN ULTERIORE INCONTRO TRA AZIENDA E SINDACATO. A DICEMBRE IL SINDACATO ED I LAVORATORI HANNO SCELTO DI CONDIVIDERE UN ACCORDO CARATTERIZZATO DA FORTI COMPLESSITA' GESTIONALI, PER EVITARE LA CHIUSURA DI IMPIANTI E IL LICENZIAMENTO DI TANTI LAVORATORI. ADESSO L'ACCORDO VA BEN GESTITO PERCHE' DIA ESITI POSITIVI E GARANTISCA I RISULTATI ATTESI. GIA' GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI RIDUCONO SALARIO PER I LAVORATORI E RIDURRE NELLO SPECIFICO IL PREMIO DI RISULTATO, CHE E' LEGATO A MIGLIORAMENTI DI PRODUTTIVITA', QUALITA' ED EFFICIENZA, E' CONTROPRODUCENTE AL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE CONDIVISO A DICEMBRE. LE NUOVE PIATTAFORME DI PRODOTTI CHE VERRANNO IMPLEMENTATE DOVRANNO AVERE DEI LIVELLI DI QUALITA' ECCELLENTI PER PENETRARE NEL MERCATO E DEI LIVELLI DI PRODUTTIVITA' ED EFFICIENZA MIGLIORI DEI COMPETITORS DI INDESIT. LE RSU INDESIT E LA FIM CISL RIBADISCONO LA PROPRIA POSIZIONE; ABBIAMO RESPINTO NELLA TRATTATIVA DI RIORGANIZZAZIONE LA RICHIESTA DA PARTE DI INDESIT DI RIVISITAZIONE DEL PREMIO, E NELL'ULTIMO INCONTRO LO ABBIAMO RICONFERMATO. LE SFIDE E LE DIFFICOLTA' INDUSTRIALI SI MIGLIORANO COINVOLGENDO IN SOLIDO I LAVORATORI, RENDENDOLI PARTECIPI DEI RISULTATI. SEGRETERIA FIM CISL  RSU MELANO E ALBACINA
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18/03/2014 Accordo tra Sindacati e Centrali cooperative
Un accordo sui temi del lavoro e dello sviluppo cooperativo, un documento per costruire una traiettoria comune a favore dell’occupazione e dei lavoratori nelle cooperative e della cooperazione. Lo hanno firmato questa mattina ad Ancona le Centrali cooperative delle Marche, rappresentate da Stefano Burattini, presidente Agci Marche, Massimo Stronati, presidente Confcooperative Marche, Gianfranco Alleruzzo, presidente Legacoop Marche, e dai sindacati regionali, rappresentati da Roberto Ghiselli, segretario generale Cgil Marche, Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche, e Renzo Perticaroli, segretario confederale Uil Marche, con l’intento di promuovere e valorizzare un nuovo modello di relazioni e di concertazione all’interno della cooperazione marchigiana, che rappresenta un diverso modo di fare impresa, basato sui valori del mutualismo, della collaborazione e della condivisione. Un panorama imprenditoriale che raccoglie 1.600 cooperative attive con 27 mila fra soci-lavoratori e dipendenti, oltre il 5% del totale degli occupati e con una dimensione media di 16,4 addetti, un fatturato complessivo di circa 3 miliardi di euro, pari al 4,2% del valore aggiunto della regione. L’accordo ha lo scopo di rafforzare le relazioni sindacali e la bilateralità, per valorizzare figure specifiche dell’impresa cooperativa, come quella del socio-lavoratore che stringe con l’impresa un rapporto associativo e di lavoro allo stesso tempo, di estendere e qualificare la contrattazione integrativa, riattivare e rilanciare il Coop-Form delle Marche come strumento di formazione continua per i lavoratori. L’intesa vuole promuovere politiche per l’occupazione e lo sviluppo cooperativo con il sostegno a nuove cooperative e con particolare riguardo a quelle promosse da lavoratori di aziende in crisi, valorizzando le specifiche leggi regionali di sostegno. Sollecitare l’applicazione dell’Accordo di programma “Entroterra Appenninico”, che interessa, con 2,5 milioni di euro, 56 Comuni nell’area di crisi dell’ex Antonio Merloni, e l’attivazione del Progetto Appennino, che riguarda 300 lavoratori del settore agroforestale. Promuove l’housing sociale come modalità di nuova politica abitativa, politiche di riequilibrio territoriale specie per le aree interne e i centri minori, politiche creditizie in grado di far fronte alla crisi sistemica che investe tutti i settori. Le Centrali cooperative e le organizzazioni sindacali confermano, nel documento congiunto, una visione dell’impresa cooperativa quale soggetto protagonista all’interno del sistema integrato di interventi e servizi sociali e il comune interesse per lo sviluppo di un sistema integrato di welfare regionale. In questo quadro, si condividono alcuni obiettivi immediati: dal tariffario regionale ai costi standard, dall’atto di fabbisogno all’osservatorio sugli appalti, dall’innovazione nell’affidamento dei servizi a politiche attive per i soggetti svantaggiati. Nell’intesa, Centrali e sindacati sottolineano l’opportunità offerta dalla programmazione dei fondi Ue 2014-2020 per il sostegno alle politiche di sviluppo delle Marche, in cui anche la cooperazione deve trovare un suo spazio con misure specifiche dedicate. Per valorizzare il contributo partenariale delle parti economiche e sociali, propongono alla Regione Marche di attivare una cabina di regia, che abbia tra le sue principali funzioni quella di garantire una strategia unitaria di programmazione dei fondi Ue. A sostegno della qualità del lavoro cooperativo, Centrali cooperative e sindacati s’impegnano nella lotta al lavoro nero e sommerso, a sostenere la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, la legalità e la trasparenza del sistema degli appalti, valorizzando il sistema degli Osservatori della cooperazione presso le Direzioni Territoriali del Lavoro. Proprio per il sistema degli appalti, secondo le Centrali cooperative e i sindacati, è ormai inderogabile che la Regione Marche, attraverso una legislazione regionale, metta in campo un’iniziativa che definisca un sistema di controllo e di trasparenza degli appalti per tutto il sistema privato e per l’area pubblica, in grado di garantire la legalità, il lavoro buono, il rispetto dei contratti rappresentativi, la qualità del prodotto/servizio e contrastare la concorrenza sleale. Centrali cooperative e sindacati, inoltre, si esprimono a favore di una nuova architettura istituzionale locale, che vede nell'associazionismo comunale e nel connesso ripensamento delle funzioni di area vasta le componenti essenziali di un'innovazione della pubblica amministrazione locale capace di superare gli eccessi di frammentazione che caratterizzano la regione e di offrire ai cittadini maggiori e migliori servizi, senza pregiudicare bensì valorizzando l'identità locale e il radicamento delle istituzioni nel territorio.Il testo dell'accordo
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18/03/2014 E' crisi alla Bizzarri di Corinaldo
Lunedì 17 marzo si è tenuto presso l’azienda Bizzarri SpA di Corinaldo (AN) il primo incontro del tavolo istituzionale richiesto dalle Organizzazioni Sindacali di Categoria degli edili di Cgil Cisl e Uil (Fillea, Filca e Feneal) e convocato dal Comune di Corinaldo, che a sua volta aveva già incontrato i vertici aziendali per un confronto sull’attuale stato di crisi occupazionale. La richiesta di un tavolo istituzionale da parte delle Organizzazioni Sindacali si è resa necessaria per valutare l'impatto sociale della grave crisi occupazionale che si sta delineando nella più grande azienda del territorio di Corinaldo, che occupa attualmente circa 130 dipendenti. Il 6 luglio 2014 scadrà la Cassa Integrazione Straordinaria, che da settembre 2013 coinvolge senza rotazione la quasi totalità dei lavoratori. Il peggioramento della situazione dovuta al mancato rinnovo delle commesse da parte di Ikea, per la quale l’azienda lavorava in regime di monocommittenza, la mancanza di nuovi clienti o comunque di un volume di lavoro che potrebbe permettere l’attivazione di ulteriori ammortizzatori quali il contratto di solidarietà e il termine dei 36 mesi di Cassa integrazione ordinaria o straordinaria richiedibili nel quinquennio, delineano una prospettiva preoccupante. Durante l’incontro l’azienda ha indicato la volontà della vendita della proprietà, nella sua interezza o parzialità, come ultima possibilità per la salvaguardia occupazionale. Ha illustrato alle parti presenti al tavolo lo stato patrimoniale e finanziario dell’azienda su cui non pesa nessuna esposizione, indicando nelle professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici un patrimonio da mantenere. La Bizzarri ha inoltre indicato l’appuntamento del Salone del Mobile che si terrà a metà aprile come un passaggio importante in cui si potrebbero formalizzare gli interessi di alcuni acquirenti; interessi, ad oggi ancora poco concreti. L’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali di categoria hanno dato la loro piena disponibilità nel richiedere l’attivazione immediata di una tavolo istituzionale con la Regione Marche e sono in attesa di una adesione da parte della Bizzari nel più breve tempo possibile. L’obiettivo della costituzione di un tavolo regionale è quello di poter attivare tutte le strade percorribili per muoversi in modo sinergico per la vendita della proprietà al fine di mantenere i livelli occupazionali e scongiurare un pesante impatto sociale.
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17/03/2014 Trasporto pubblico locale, confermato lo sciopero del 19 marzo
Sciopero nazionale per l’intera giornata delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale, con il rispetto delle rispettive fasce di garanzia. Dopo  l’incontro convocato congiuntamente dal Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti e dal Ministro del Lavoro per l’esame delle problematiche legate al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Trasporto Pubblico Locale, al quale hanno partecipato le Segreterie Nazionali delle Federazioni di Categoria di Cgil Cisl e Uil (rispettivamente Filt, Fit e Uiltrasporti) insieme a UGL, Autoferrotranvieri e Faisa-Cisal e le Associazioni Datoriali Asstra, Anav e Agens, lo sciopero nazionale di mercoledì 19 marzo è confermato. In apertura dell’incontro i due Ministri hanno comunicato alle parti l’intenzione di riprendere immediatamente i due percorsi di confronto con le parti sociali, tra loro intrecciati, interrottisi a causa del cambio di Governo. Il primo, presso il Ministero del Lavoro, riferito alla vertenza contrattuale, fermo all’ultima riunione del 6 dicembre. Il secondo, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riferito al riassetto normativo e al finanziamento del settore, fermo all’ultima riunione del 16 gennaio, ma sul quale è successivamente proseguita l’elaborazione in Conferenza Unificata (Governo, Regioni, Enti Locali). Asstra e Anav, pur dichiarandosi genericamente disponibili, come tante volte già accaduto nel corso di questa lunga vertenza, hanno però confermato che l’attuale quadro di finanziamento del settore rende possibile il rinnovo contrattuale solo a condizione che esso risulti integralmente autofinanziato. Questa posizione datoriale ha impedito qualsiasi possibile sviluppo immediato e concreto del confronto per la ripresa del quale la delegazione governativa ha comunque confermato il proprio impegno ipotizzandola per fine mese, a valle di ulteriori verifiche interne al Governo. L’adesione allo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale sostiene la vertenza per il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, per il riassetto normativo ed il finanziamento del settore. Un'adesione per un segnale forte e chiaro affinché la ripresa del confronto proposta dal Governo rappresenti davvero l’occasione per vincere l’atteggiamento datoriale e il disinteresse delle Regioni per chiudere finalmente la vertenza contrattuale.
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08/03/2014 Cras di Ancona, situazione insostenibile
La farmacia dell’ASUR collocata dentro il CRAS (ex ospedale psichiatrico) di Ancona, a pochi mesi di distanza,  è stata di nuovo oggetto di un furto durante la notte. Centinaia di miglia di euro di soldi pubblici persi, attività di erogazione dei farmaci bloccata per alcuni giorni, diffuso senso di insicurezza dei dipendenti….. Al di là dei risvolti sulle indagini, di cui si occupano le autorità competenti, come Cisl Funziona pubblica di Ancona riteniamo che sia ormai giunto il momento di migliorare la sicurezza di questa struttura. Lasciare materiali di questo valore e di questa importanza, come i farmaci, in una struttura poco protetta, in locali la cui entrata si può forzare  facilmente, è una grave imprudenza! Occorre rafforzare la vigilanza, prevedere porte di sicurezza, evitare che il personale, come oggi accade, si possa trovare da solo nei magazzini. L’intera struttura del Cras va meglio tutelata sotto questo profilo, soprattutto se si tiene conto che, a differenza, delle strutture ospedaliere, al Cras di notte non vi sono operatori in servizio. Le ridotte risorse economiche destinate alla manutenzione  e alla tutela del patrimonio rischiano di avere come maggiore conseguenza la riduzione degli standard di sicurezza della struttura. Si tenga conto che il cancello d’uscita ad oggi rimane costantemente aperto perché non funzionante. Si facciano subito questi interventi altrimenti il Cras rischia di diventare una sorta di Bancomat per il commercio illegale di farmaci.  
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08/03/2014 8 marzo: lavoro, dignità e libertà
Ancora tempo di crisi, una crisi prepotentemente lunga e pesante e per la quale le donne, spesso le prime a fuoriuscire dal mercato del lavoro e le ultime ad entrarvi, stanno pagando un prezzo altissimo: 3.157 donne licenziate e iscritte nelle liste di mobilità nelle Marche nel 2013 che porta alla spaventosa cifra di 45.000 il numero delle donne marchigiane disoccupate e inutilmente in cerca di un lavoro. Si raggiunge così un nuovo drammatico record per la disoccupazione femminile, prepotentemente salita al 14,6%: il valore più alto mai raggiunto finora nelle Marche e soprattutto un valore che per la prima volta è peggiore di quello medio nazionale oltre ad essere il peggiore delle regioni del Centro-Nord! Donne che non vogliono rassegnarsi e guardano con coraggio dentro ma anche oltre la crisi, vivono il presente e costruiscono il futuro di una Regione che vuole tornare a crescere. Donne che fanno i conti con un lavoro che non c’è o è precario, discontinuo, instabile, sottopagato o senza tutele. Donne che, se un lavoro ce l’hanno, ogni anno dovrebbero lavorare due mesi più degli uomini per poter avere lo stesso stipendio perché tale è il divario salariale tra uomini e donne. Donne che ancora devono scegliere se lavorare o diventare madri in un Paese che invecchia con tassi di natalità sempre più bassi. Sono quasi 3.000 le madri lavoratrici che nel quinquennio 2009-2013 hanno lasciato il lavoro alla nascita di un figlio nelle Marche, di cui 573 nel 2013: donne spesso costrette alle dimissioni per mancanza di asili, o per i costi troppo elevati dei servizi per l’infanzia o per le difficoltà a conciliare lavoro e maternità. Donne che ogni giorno si di dividono (o meglio si moltiplicano) con il lavoro dentro e fuori casa, con una organizzazione dei tempi di vita e di lavoro sbilanciata e che spesso riversa solo su di loro il peso della cura dei familiari e della casa. Da questo punto di vista, il Protocollo d’intesa per la promozione di azioni positive volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che abbiamo firmato il mese scorso con la Regione Marche, l’ANCI, l’UPI, CGIL, CISL, UIL, e le principali associazioni datoriali è per noi molto importante perché con esso, abbiamo affermato la necessità della condivisione delle responsabilità familiari tra uomini e donne, e abbiamo concordato di promuovere, nella stipulazione di accordi collettivi di secondo livello, forme di flessibilità degli orari e modalità e forme di organizzazione del lavoro che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Questo perché siamo convinte che la difesa dei posti di lavoro si realizza anche attraverso questi strumenti. Giovani donne intrappolate nella mancanza di occupazione o in percorsi occupazionali e professionali precari, a basso reddito e che riducono la loro autonomia e libertà, ripercuotendosi inevitabilmente nelle loro scelte di vita a partire da quello di diventare madri. Per questo, proprio per l’incertezza e le difficoltà in cui ci troviamo è necessario innanzitutto tornare a creare lavoro e riportare l’attenzione sulla centralità delle donne nel lavoro e nella società e sull’importanza delle loro competenze, del loro potenziale e dei loro meriti. Occorre ribadire che il lavoro, la realizzazione, le pari opportunità delle donne sono condizioni indispensabili per uscire dalla crisi e garantire condizioni di benessere sociale per tutti, donne e uomini. Il lavoro per le donne è autonomia, dignità e libertà alle quali non possono e non devono rinunciare. E allora,  buon 8 marzo a tutte!Daniela Barbaresi (Cgil Marche)Cristiana Ilari (Cisl Marche)Claudia Mazzucchelli (Uil Marche)Ancona,  6 marzo 2014 
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04/03/2014 Contributi a sostegno dei contratti di solidarietà difensivi.
 In attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 13.12.2013 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, la Giunta Regionale ha approvato la Delibera 163/2014 e il Bando contenente i criteri e le modalità per il riconoscimento del sostegno ai contratti di solidarietà difensivi.Per approfondire:Bando e modulistica
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03/03/2014 Incidente sul lavoro alla CNH di Jesi : FIM CISL occorre investire sulla sicurezza
Venerdi 28 febbraio grave incidente  sul lavoro sulla linea A1 alla CNH (New Holland) di Jesi. L. M., addetto di postazione,  mentre eseguiva l’operazione per il serraggio del volano  è stato coinvolto nella caduta dell’avvitatore multiplo, rimanendo ferito al capo. L’operaio opportunamente soccorso dai colleghi è stato poi trasportato all’ospedale  di Jesi per ulteriori accertamenti. E’ stato subito proclamato  lo sciopero nelle ultime 4 ore dei turni lavorativi di venerdì.   Secondo Natalini Filippo , RLS Fim Cisl  :« La sicurezza all'interno del Plant, è ormai da tempo che non da garanzie nonostante la Direzione sia sempre informata e sollecitata da noi Rls, sui problemi continui ed emergenti che i Lavoratori ci evidenziano. Nonostante i frequenti incontri tra la direzione e gli Rls  vengono risolti i problemi più semplici rimandando nel tempo quelli che noi riteniamo più urgenti, perché a loro dire, occorrono investimenti. L'incolumità delle maestranze non può e non deve essere legata al budget».      Per Di Giacomo Franco, RLS Fim Cisl «  La nuova organizzazione del lavoro introdotta in Fiat ( WCM ), ha per primo scopo la sicurezza e l'ergonomia dei lavoratori; se ci troviamo di fronte a infortuni come questo e almeno altri cinque di questa portata, sicuramente la filosofia del WCM non è stata ben compresa da questa Direzione. Vogliamo passare da una sicurezza di immagine a una sostanziale. Chiaro che il nostro compito, non viene visto di buon occhio dalla/e Azienda/e, ma è chiaro che su questo tema faremo solo passi avanti e nessuno indietro.» ufficio stampa cisl marche  Jesi,28 febbraio 2014 Comunicato_Sindacale_28-02-2014  
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24/02/2014 Un aiuto ai figli di lavoratori ed agli studenti lavoratori in difficoltà
Nell' ambito delle misure anticrisi di cui all' Intesa sulle politiche di bilancio 2014 a sostegno del lavoro e della coesione sociale, siglata dalla  Regione Marche e dalle Segreterie regionali CGIL-CISL-UIL Marche il 13 dicembre 2013, è in arrivo un contributo una tantum per iscritti all’università, lavoratori o figli di lavoratori, in situazione di crisi e  difficoltà lavorativa.Le domande potranno essere presentate, a partire dal 3 marzo p.v., entro il termine di scadenza del 16 aprile 2013Per approfondire:Bando e modulistica
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24/02/2014 Appalti pulizie: incontro e presidio in Regione
FILCAMS-CGIL               FISASCAT-CISL                       UILTuCS- UILTRASPORTI Segreterie Regionale Marche Domani  25 febbraio ore 14.30, presso l’Assessorato al Lavoro della Regione Marche ci sarà un  incontro con Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil e Uiltucs delle Marche, Miur, Direzione regionale del Lavoro e tutte le aziende coinvolte nel cambio di gestione dei servizi di pulizia in un centinaio di scuole marchigiane.Verranno discusse le gravissime problematiche relative all’applicazione senza correttivi dei parametri del nuovo appalto, dopo l’annuncio per il 4 marzo dello sciopero nazionale .Un settore che nelle Marche coinvolge oltre 300 addetti, ex Lsu e dei cosiddetti appalti storici, per i quali   non c’è ancora nessuna soluzione per la continuità occupazionale e di reddito, una vertenza che rischia di avere pesantissime ripercussioni sociali.Durante l’incontro è previsto un presidio di lavoratori sotto Palazzo Leopardi, sede dell’assessorato regionale al Lavoro. Ancona 24 /02/14                            Le segreterie regionaliFilcams Cgil – Fisascat Cisl –Uiltrasporti- UilTucs  
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21/02/2014 I patronati su "Striscia": Inas esempio di correttezza e trasparenza
Sabato scorso è andato in onda su Striscia la notizia un servizio che ha messo sotto la lente di ingrandimento l’operato degli Enti di Patronato. La storia raccontata da “Striscia” mette in evidenza il comportamento scorretto di un Patronato che, per la compilazione di una domanda di disoccupazione, ha chiesto il pagamento di un corrispettivo di € 20. Si tratta di un atto molto grave perché gli Enti di Patronato non possono chiedere compensi di alcun tipo per i servizi che erogano al cittadino, così come dispone la legge 152/2001. E’ un comportamento disonesto e lesivo che rischia di gettare discredito nei confronti di Patronati come l’INAS Cisl, che come dimostrato dal servizio stesso, hanno sempre fatto della serietà, moralità, trasparenza e correttezza una questione di principio. In questi anni abbiamo dato assistenza a numero sempre crescente di persone che, a causa della complessità della legislazione e dei meccanismi di accesso alle prestazioni e ai diritti previdenziali e assistenziali, trovano in noi un punto di riferimento solido e sicuro. Nel 2013 il Patronato Inas nelle Marche ha presentato agli Enti previdenziali e assistenziali, oltre 93.000 domande per conto dei cittadini con un incremento sul 2012 del 32,5%. Abbiamo una forte responsabilità sociale e non possiamo accettare che alcuni patronati, con i loro comportamenti disonesti, compromettano l’immagine e il ruolo che abbiamo conquistato in tanti anni di attività. E’ vero anche che dalla riforma introdotta dalla legge 152 ad oggi, grazie a comportamenti compiacenti di alcuni Ministri e Presidente dell’Inps, sono stati riconosciuti Patronati non rappresentativi e privi dei requisiti previsti per poter operare,  a vantaggio di categorie professionali che hanno interesse a far pagare ogni tipo di prestazione. La legislazione prevede un sistema di controlli che se eseguiti con puntualità, è in grado di sanzionare i comportamenti illegittimi di quanti, in modo infedele, chiedono soldi per i servizi che debbono essere erogati a titolo gratuito. Il Coordinatore Regionale INAS CISL MARCHE- Fabrizio Valentini  
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19/02/2014 JP Industries, la Fim si costituisce in giudizio
La Fim (Categoria dei lavoratori metalmeccanici della Cisl) insieme ad un gruppo di lavoratori si è costituita in giudizio nel processo sulla vendita dell'ex Antonio Merloni alla J.P. Industries. Lo ha dichiarato il Segretario della Fim Cisl Marche Andrea Cocco, motivando la decisione con la volontà di difendere i lavoratori ed il lavoro. Nel frattempo slitta la seconda udienza davanti Corte di Appello di Ancona,  rinviata al prossimo 2 aprile a causa dello sciopero degli avvocati.  
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18/02/2014 Firmato il protocollo sulla riorganizzazione della sanità
Firmato ieri il protocollo programmatico tra la Giunta regionale e Cgil Cisl e Uil Marche, sulla riorganizzazione sanitaria e socio sanitaria.  Un accordo in cui la Regione si è impegnata su alcuni percorsi di tutela e qualificazione del personale  - copertura integrale del turn over per il 2014, stabilizzazione dei precari, sostegno finanziario ai processi di mobilità - e su azioni di rafforzamento della rete territoriale e dell’integrazione  socio sanitaria. I sindacati hanno ottenuto la garanzia di investimenti sulle Case della Salute, luogo principale del sistema delle cure primarie e dell’integrazione socio- sanitaria - ne sono previste tra 36 e 39 su tutto il territorio regionale - il rafforzamento della rete dei servizi territoriali, residenziali e semiresidenziali - saranno circa 450 i nuovi posti da attivare/convenzionare per anziani, disabili e salute mentale - e il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata. Previste anche azioni di contenimento della mobilità passiva e delle liste d’attesa, per le quali verrà attivato un gruppo di lavoro con il compito di analizzare le differenze che si riscontrano nei tempi d’attesa previsti per la stessa prestazione, quando effettuata in regime pubblico piuttosto che in libera professione. «Il confronto si è sviluppato nella cornice del vincolo stringente di un equilibrio finanziario necessario per scongiurare il rischio di commissariamento della sanità marchigiana – afferma il Segretario della Cisl Marche Sauro Rossi – ciò  ha inevitabilmente condizionato il percorso segnato da ripetuti arresti e riprese “a strappi”.» «La nostra partecipazione al tavolo – prosegue Rossi – ha rappresentato un tenace esercizio di responsabilità da parte del sindacato che ha perseguito, sin dall’inizio, l’obiettivo di ridurre la distanza tra la sanità marchigiana “sulla carta”, quella ipotizzata nei vari atti deliberativi, che  la rendono un modello di riferimento a livello nazionale, e  quella reale, rispetto alla quale cittadini utenti ed operatori sperimentano ancora disagi evidenti.» Tra gli elementi qualificanti del protocollo va segnalato il tema della partecipazione, rivitalizzata attraverso la previsione di tre diversi livelli di concertazione con il sindacato (regionale, di area vasta e distrettuale) e l’apertura di una serie di tavoli di confronto su temi specifici, che saranno strumenti fondamentali per gestire i percorsi attivati dal protocollo. SCHEDA DI SINTESI DEL PROTOCOLLO IL TESTO DEL PROTOCOLLO
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10/02/2014 Arte e natura tra Liguria e Toscana
4 - 11 maggio 2014 1° GIORNO: SENIGALLIA MONTECATINI (315 km) – PISTOIA (16Km) Partenza da Ancona alle ore 5,00 – Falconara M. 0re 5,15 – Marzocca di Senigallia ore 5,30 – Senigallia ore 05,45.-Arrivo a Montecatini ore 10,30.- Sistemazione in Hotel e pranzo. Nel pomeriggio visita guidata di Pistoia, piccolo gioiello architettonico, con Piazza del Duomo, la Cattedrale ed il Battistero. Cena e pernottamento in Hotel. 2° GIORNO: MONTECATINI-PISA (Km.54)-MONTECATINI-VINCI(20Km) Prima colazione in Hotel. Al mattino trasferimento a Pisa per la visita guidata della splendida piazza del Duomo, Patrimonio UNESCO, dove ammirare i più bei capolavori del romanico europeo: la Catttedrale, il Battistero ed il Campanile, meglio noto come Torre Pendente. Rientro in Hotel per il pranzo e nel pomeriggio trasferimento a Vinci per la visita dei Luoghi di Leonardo, con il borgo, la casa natia, la Chiesa del battesimo e l’interessantissimo Museo Leonardiano. Cena e pernottamento in Hotel. 3° GIORNO: MONTECATINI-FIRENZE (Km. 47) Prima colazione in Hotel. Intera giornata dedicata alla visita di Firenze, la culla del Rinascimento. Nel corso della  visita guidata si potranno ammirare Piazza Duomo con la superba Cattedrale, il campanile di Giotto, il Battistero, Piazza della Signoria, la Galleria degli Uffizi, iol Caratteristico Ponte Vecchio, Palazzo Pitti. Pranzo in ristorante in corso di escursione e nel pomeriggio proseguimento della visita guidata. Rientro in Hotel. Cena e pernottamento. 4° GIORNO: MONTECATINI-FIRENZE (Km.47) Prima colazione in Hotel e trasferimento a Firenze per completare la visita guidata della splendida città. Si ammireranno la Chiesa di Santa Maria Novella, le maestose Cappelle Medicee, Piazza Santa Croce con la grandiosa chiesa ove sono sepolti Michelangelo e Galileo e la Galleria dell’Accademia, ove ammirare la statua in marmo originale del David di Michelangelo. Pranzo in ristorante in corso di e4scursione enel pomeriggio proseguimento della visita guidata. Rientro in Hotel. Cena e pernottamento. 5° GIORNO: LUCCA Prima colazione in Hotel e trasferimento a Lucca per la visita guidata dell’incantevole cittadina, tra le principali città d’arte d’Italia, con il suo centro storico racchiuso intatto tra le possenti mura rinascimentali. Al termine della visita, rientro in Hotel per il pranzo. Pomeriggio libero. Cena e pernottamento in hotel. 6° GIORNO: MONTECATINI-VOLTERRA (Km.80) – SAN GIMINIANO (Km.30) Prima colazione in Hotel e trasferimento a Volterra, la città dell’alabastro. Visita guidata del centro storico, adagiato sulle dolci colline toscane. Proseguimento per San Gimignano e visita dell’antico Borgo Medievale, Patrimonio dell’UNESCO, famoso per le belle torri che svettano sul panorama. Pranzo in Ristornte in corso di escursione. Al termine della visita rientro a Montecatini in Hotel per la cena e il pernottamento.  7° GIORNO: MONTECATINI-SIENA (Km.120) Prima colazione in Hotel, trasferimento a Siena e visita guidata della Città del Palio. Imperdibile la passeggiata nel centro storico. Patrimonio UNESCO, con la caratteristica Piazza del Campo e il Duomo, tra i più preziosi esempi di architettura romanico-gotica. Pranzo in ristorante in corso di escursione e tempo a disposizione per lo shopping tra le botteghe tipiche del centro. Al termine, rientro in hotel. Cena e pernottamento. 8° GIORNO: LE CINQUE TERRE Prima colazione in Hotel. Trasferimento a La Sezia per un’intera giornata dedicata alla visita guidata delle Cinque Terre. Ci si trasferirà in treno sino a Riomaggiore. Breve passeggiata nel piccolo borgo e proseguimento in treno fino a Manarola (se ripristinata, si potrà percorrere l’incantevole Via Dell’Amore) da qui, proseguimento per Vernazza, borgo di origine medievale tra i più Belli d’Italia. Visita del Centro Storico, interamente ricostruito dopo la terribile alluvione e passeggiata nella bella piazzetta sul mare. Pranzo in ristorante. Rientro in treno a La Spezia e prosecuzione in Bus GT per Hotel sulla Riviera di Levante. Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento. 9° GIORNO: CINQUE TERRE – PORTOVENERE – SENIGALLIA (Km.400) Prima colazione in Hotel e prosecuzione della visita guidata delle Cinque Terre. Trasferimento in treno da LaSpezia a Monterosso, Visita del borgo più grande delle Cinque Terre e da qui suggestiva navigazione in battello per ammirare Le Cinque Terre dal mare, in tutta la loro bellezza. Arrivo a Portovenere e sosta nella splendida cittadina. Rientro in Hotel pranzo ed al termine partenza per il rientro a Senigallia. LA QUOTA COMPRENDE: Intero Tour in bus GT riservato – Sistemazione in Hotel 4 Stelle a Montecatini Terme e ottimo 3 Stelle a Sarzana – Pasti come da programma – Bevande ai pasti (1/4 vino – ½ litro di acqua a pax a pasto) visite guidate ed escursioni come da programma – treno + traghetto alle Cinque Terre – Polizza Assicurativa medico – bagaglio Silver Travel di Unipol Assicurazioni Spa (copertura delle patologie preesistenti e senza limiti di età) Assicurazione R.C.T. per danni causati a terzi – Assicurazione per mancata partecipazione dovuta ad improvvisa malattia o fatto grave. Mance incluse.LA QUOTA NON COMPRENDE: Ingressi, Extra – Eventuale tassa di soggiorno Comunale – tutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende”Supplemento euro 20,00 al giorno per camera singolaCOSTO: EURO 800 a persona. Acconto euro 300 trecento da versare all’atto dell’iscrizione che deve avvenire entro il 15 marzo 2014.PER ISCRIZIONI ED INFORMAZIONI RIVOLGERSI AI SEGUENTI NUMERI TELEFONICI:071 698256 – 331 1050966 – Zezza Carlo339 2040914 – Spadini Giovanna340 3265314 – Belardinelli Quinto071 28221 – Cisl Ancona – Signora Raccosta Manuela
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07/02/2014 Ancona, emergenza sociale: rilanciare il dialogo contro ogni prevaricazione
Questa città vive una stagione difficile. Emergenze sociali si scontrano con la difficoltà di affrontarle in maniera serena, lungimirante e senza estremismi. Occorre abbassare i toni e riprendere il filo del ragionamento per evitare che si arrivi ad atti inaccettabili come avvenuto con la violazione della sede del Partito Democratico della provincia di Ancona. Cgil Cisl e Uil ritengono ineludibile il rilancio del dialogo tra tutti i soggetti sociali che intervengono sulle emergenze cittadine, a partire da quella abitativa. Siamo fermamente contro ogni forma di prevaricazione che impedisce la costruzione di soluzioni condivise ai gravi problemi della città e che serve più a garantire la visibilità dei singoli che a risolvere i problemi delle persone coinvolte. Per questo è necessario dare continuità e concretezza al percorso sulle fragilità sociali della città, avviato la scorsa settimana tra Organizzazioni sindacali, mondo associativo e Istituzioni, dandogli obiettivi definiti, attori competenti e risorse certe.
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06/02/2014 Accordo sulla rappresentanza e sulla contrattazione: istruzioni per l'uso
Circa cento sindacalisti della Cisl oggi al “Conero Break” di Ancona, in un incontro concluso da Luigi Sbarra segretario della Cisl Nazionale e organizzato per valutare il Testo Unico sulla Rappresentanza, intesa raggiunta il 10 gennaio scorso tra Cgil Cisl Uil e Confindustria. L’Accordo segna davvero una svolta sui temi della rappresentanza sindacale e della contrattazione, che in questi anni hanno visto posizioni contrastanti tra i sindacati, nel mondo delle imprese, nel dibattito politico e perfino nelle sentenze della magistratura del lavoro. «Avere regole chiare e certe nei rapporti è importante, perché ogni sforzo ora deve essere teso a favorire la creazione di nuovo lavoro, in questa fase così difficile per tante persone, per tante famiglie». ha dichiarato il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo. L’accordo fissa il criterio per la misurazione della rappresentanza sindacale a livello nazionale e aziendale, tramite un mix tra numero degli iscritti a ciascuna organizzazione sindacale e voti ricevuti nella elezione delle RSU. Si stabiliscono inoltre la titolarità ed efficacia della contrattazione collettiva nazionale ed aziendale e le modalità volte a garantire l’effettiva applicazione degli accordi sottoscritti nel rispetto delle regole concordate. «Siamo convinti che un' efficace misurazione della rappresentatività e la garanzia di piena attuazione degli accordi raggiunti favoriscano da un lato un salto di qualità nelle relazioni industriali e dall’altro contribuiscano a dare maggiori certezze anche a chi voglia investire nel nostro Paese» è stata la conclusione del Segretario nazionale Cisl Luigi Sbarra. Nelle prossime settimane l’Accordo sarà illustrato anche ai lavoratori marchigiani in una serie di incontri e assemblee nei luoghi di lavoro.
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23/01/2014 Allarme per la mancata ripresa dei lavori sulla A 14
Le segreterie provinciali delle Categorie degli edili di Cgil Cisl e Uil (Fillea, Filca e Feneal) di Ancona denunciano in un comunicato stampa la mancata ripresa dei lavori sul Lotto 4 della Terzia Corsia A14 Senigallia – Ancona Nord.  A novembre 2013 il Consorzio Samac e Autostrade per l'Italia, dopo mesi di trattativa, avevano finalmente firmato un nuovo contratto per la ripartenza dei lavori. Ai  ripetuti annunci di ripresa dei lavori, da ultimo quelli del  Ministero delle Infrastrutture e della Regione Marche, non ha mai fatto seguito un reale rientro in cantiere dei circa 130 lavoratori del Consorzio Samac e dei circa 250 lavoratori delle aziende in sub-appalto e di fornitura. Lavoratori che da  maggio sono  stati sospesi in cassa integrazione. Le Segreterie provinciali degli edili di Cgil Cisl e UIl si dicono  "preoccupati per uno stop che dura ormai da 10 mesi.  Auspichiamo che, in tempi brevi, si possano rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla rioccupazione dei lavoratori e al pagamento delle mensilità arretrate dei dipendenti della Samac, che dal mese di luglio non stanno percependo il loro salario". "Al contrario - concludono - la mancata ripresa dei lavori provocherebbe una profonda ferita occupazionale per il territorio, che acuirebbe la già pesante crisi del settore delle costruzioni in provincia e nella Regione".COMUNICATO TERZA CORSIA A14
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17/01/2014 Ancona, asilo occupato: gestire insieme la complessità
foto da cronacheanconetane.it La Cisl di Ancona conferma la sua posizione riguardo alla scuola occupata e all’emergenza abitativa. Quanto è accaduto in via Ragusa non può ovviamente rappresentare la soluzione strutturale del problema, tuttavia ha aperto un dibattito in città che va colto e valorizzato mettendo insieme tutti i soggetti che possono dare un contributo. Il problema va affrontato con la consapevolezza della complessità della situazione rifuggendo forzature che, fin dall’inizio, abbiamo considerato poco efficaci. In Ancona il problema di chi, a seguito della crisi, rischia di perdere la casa, è aumentato in maniera considerevole con l’aggravarsi delle vulnerabilità lavorative. Gli sfratti per morosità incolpevole sono fortemente aumentati dal 2008 (dai dati forniti dal Sicet, il Sindacato inquilini della Cisl, erano i casi di morosità nelle Marche nel 2007, a fronte dei 1200 del 2012) e vanno predisposte misure di sostegno e di accompagnamento per tali situazioni. Accanto a questo, oggi diviene sempre più pressante l’emergenza abitativa dei senza fissa dimora. E' evidente l'aumento delle  condizioni di fragilità sociale. Va considerata in particolare la situazione specifica dei rifugiati, per i quali oggi, nella crisi, i percorsi di accompagnamento predisposti in precedenza e con successo dalle nostre Istituzioni, anche con il contributo diretto della Cisl, sono fortemente compromessi. Un’emergenza nell’emergenza che va affrontata ripensando i modelli e aggiornandoli coerentemente ad una realtà mutata. Tale problema va affrontato dal Comune in risonanza con le associazioni di volontariato e il terzo settore, progettando nuovi percorsi, oltre quelli tradizionali. Insieme si possono cercare soluzioni da cui partire per allargare lo sguardo all’insieme e rimuovere le cause che hanno prodotto la più ampia emergenza sociale. Come Cisl di Ancona proponiamo: una maggiore quantità di alloggi di emergenza provvisori o centri di accoglienza per i senza-tetto; progetti innovativi e sperimentazione di modelli di co-housing e social housing che preveda anche il partenariato tra soggetti pubblici e privati per l’investimento di risorse a favore della riqualificazione urbana; specifici strumenti, articolati e mirati a sanare le situazioni di sfratto e di morosità incolpevoli dovute a sopraggiunti problemi economici o di salute, quali un apposito Fondo di Garanzia e Commissioni Territoriali Anti-Sfratto, per la gestione degli interventi; più alloggi pubblici da assegnare e gestire con criteri e requisiti più trasparenti ed equilibrati; un sostegno al mercato della locazione sostenibile, mediante la contrattazione collettiva e l’utilizzo della leva fiscale, oltre che del (F. S. A.) Fondo Sociale Affitti, che deve essere previsto nel Bilancio Comunale. Alessandro Mancinelli e Cristiana Ilari (CISL ANCONA)
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15/01/2014 Cassa integrazione in deroga, c'è accordo tra Regione e Sindacati
Cassa integrazione in deroga, per il 2014 c’è l’intesa tra Regione Marche, CGIL CISL UIL regionali e le associazioni datoriali e professionali. E’ stata prorogata per ulteriori 3 mesi, fino al 31 marzo 2014, l’accordo che consente ad imprese e lavoratori di poter usufruire della cassa integrazione in deroga. «Un accordo che garantisce la continuità di protezione sociale ai lavoratori della nostra regione - dichiara Alfonso Cifani, Segretario Cisl Marche. - Questa intesa è una specie di “accordo ponte” in attesa che vengano definitivamente chiarite dal Governo e dalla Conferenza Stato – Regioni le nuove norme sul funzionamento della cassa in deroga. In attesa di conoscere il riparto del finanziamento per le Marche, continueremo come sindacato a portare avanti iniziative, a tutti i livelli, per ottenere miglioramenti del decreto in questione. » «Rimane forte la preoccupazione per le risorse necessarie al pagamento della CIG in deroga per il 2014. Una parte del finanziamento nazionale di 1 miliardo e 600 milioni andrà a coprire i mesi da ottobre a dicembre 2013 non ancora pagati, e quello che resta sarà sicuramente insufficiente a coprire il fabbisogno per il nuovo anno – ribadisce Antonio Bori, responsabile del Dipartimento del Mercato del lavoro della Cisl Marche. – Il Governo dovrà impegnarsi a trovare risorse adeguate, che vadano oltre le risorse stanziate, per garantire una reale copertura di uno strumento di sostegno al reddito così importante per il nostro sistema produttivo di piccole e medie imprese ancora in profondissima crisi.»   IL TESTO DELL'ACCORDO
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08/01/2014 Antonio Merloni, protesta davanti al Tribunale
Rinviata  al prossimo 19 febbraio l'udienza in Corte d'Appello ad Ancona sui ricorsi contro l'annullamento della vendita della J.P. Industries (ex Antonio Merloni) ottenuto dalle banche creditrici. 500 lavoratori di Marche e Umbria hanno raggiunto nella mattinata di oggi il capoluogo in auto e pullman per un sit-in di protesta contro le banche, davanti al Tribunale di Ancona, durante l’udienza.
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18/12/2013 Cisl Medici: si al riordino, ma regole chiare e partecipazione
La Cisl Medici delle Marche ha da sempre considerato necessario ed urgente il riordino del sistema sanitario della Regione. Necessario, perché occorre razionalizzare le risorse a disposizione - che in questi ultimi anni si sono ridotte a causa dei tagli lineari effettuati dai vari Governi nazionali -  e definire un assetto più funzionale ed efficace alle strutture sanitarie regionali al fine di dare risposte più adeguate e moderne alle esigenze dei Cittadini  in termini di prevenzione, cura e riabilitazione. Urgente, perché ogni ulteriore ritardo determina: una progressiva erosione dell’attuale sistema di prevenzione ed assistenza sanitaria; un incremento dalla mobilità passiva dei Marchigiani verso altre Regioni; una perdita di fiducia nei confronti delle Istituzioni regionali da parte dei cittadini e degli operatori; a questi ultimi deve essere riconosciuto di avere col proprio sacrifico sostenuto il sistema sanitario regionale garantendone qualità ed efficienza in un quadro di risorse in continua diminuzione. Premesso tutto ciò, occorre che la Regione Marche, ormai avviato il processo di riordino, chiarisca i seguenti punti. Cosa si intenda fare, in particolare riguardo: l’ integrazione fra ospedale e territorio sulla base del nuovo modello che prevede l’ istituzione di “case della salute”  di differenti tipologie e l’innalzamento dei livelli di continuità assistenziale; l’ organizzazione  delle “reti cliniche” e delle  “reti della prevenzione” ed in particolare i criteri adottati nelle diverse aree vaste anche allo scopo di ridurre la mobilità passiva; la definizione dei contenuti, in termini di offerta sanitaria e dotazione organica, degli ospedali di rete. Come si intende farlo, evitando di creare pericolosi vuoti di offerta sanitaria nelle more dell’ attuazione della riforma, garantendo nuove e certe regole per gli operatori e la coerenza fra le scelte attuate e la loro attuazione sull’ intero territorio regionale Quali sono i tempi previsti per la trasformazione. Molto di quanto sopra impatta sui diritti dei cittadini e degli operatori, sulla loro sicurezza ed il loro benessere, e non può quindi essere oggetto di mera comunicazione ma richiede il confronto e la concertazione con le parti sociali anche su scala territoriale. Su questa base la Cisl Medici chiede di riaprire con le Istituzioni il confronto, cui intende dare il proprio contributo, al fine di definire un’ intesa ed avviare rapidamente le azioni necessarie a concretizzare le decisioni assunte, verificandone i diversi livelli di realizzazione. Infine, la Cisl Medici delle Marche, chiede che sia rapidamente definito, da parte della Giunta Regionale, il nuovo assetto dirigenziale individuando in modo univoco e certo le competenze e gli ambiti decisionali dei tavoli di confronto al fine di dare coerenza e stabilità ai cambiamenti. Massimo Boemi - Segretario Generale Cisl Medici Marche
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18/12/2013 Sanità, occorre una svolta
La riorganizzazione del servizio sanitario  diventa una priorità, per la Cisl Marche, del  confronto con la Regione, dopo l’accordo sul bilancio regionale di previsione 2014 e la manifestazione unitaria di sabato scorso. Per la  Cisl è necessario che la Regione dia risposte  urgenti e chiare: sulla quantità delle risorse disponibili per sostenere i processi di riorganizzazione, da distribuire equamente tra le cinque Aree Vaste per compensare i sacrifici del personale sanitario  che negli ultimi anni ha garantito l'efficienza del sistema, con enormi sforzi, accumulando migliaia di giornate di ferie non fatte e straordinari non pagati; sulle nomine, a partire dalle direzioni di distretto vacanti da oltre un anno per incomprensibili ragioni politiche. Una mancanza che mostra una preoccupante inefficienza nel perseguimento dell’obbiettivo di rafforzare i servizi territoriali . Anche il  ritardo delle nomine dei nuovi responsabili di Area Vasta, Aziende sanitarie ed Asur blocca ogni ragionamento concreto sulle scelte operative e strategiche di prospettiva. Senza Direttori è tra l’altro impossibile attivare nei territori i processi di partecipazione dei cittadini, delle organizzazioni sociali e delle rappresentanze dei lavoratori, previsti dalla normativa vigente e necessari per affrontare i problemi connessi al riassetto del sistema socio-sanitario sugli interventi infrastrutturali in particolare su  Marche Nord e sui nuovi   Ospedali Inrca /Osimo e Fermo per cui è  necessario avere certezza sui tempi  di realizzazione.    I continui ritardi nei tempi di realizzazione comportano un aggravio di costi dato che si è costretti ad intervenire su strutture vecchie e con lavori che pregiudicano la normale attività creando pregiudizio a lavoratori ed utenti Su alcuni grandi temi – reti cliniche e sistema dell’emergenza – la Regione ha scelto di procedere “in solitudine”, assumendosi la responsabilità delle decisioni prese. Questi processi  vanno implementati, tradotti concretamente,verificati poi negli esiti, attraverso un coordinato confronto sindacale che, fissate delle linee generali regionali, torni a dare rilievo alla discussione in Area Vasta.  Lo stesso è auspicabile che avvenga per l’abbattimento delle liste di attesa, il contenimento della mobilità passiva, la qualificazione delle Case della salute.   Non è più possibile indugiare. E’ necessario cambiare marcia per dare soluzione a problemi che si trascinano  da troppo tempo.
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18/12/2013 Ancona, Natale e Capodanno agli Archi
Natale e Capodanno agli Archi per riscoprire il passato, per rileggere con occhi nuovi il presente e per riprogettare insieme il futuro del quartiere della città. Sabato 21 Dicembre ore 10.00 con la presentazione  dell’Info-Point Mappa di comunità (porticato degli Archi)e la “cerimonia”della scatola del tempo, alla presenza delle Autorità cittadine, i bambini della Scuola Primaria “L. da Vinci”, le associazioni e le comunità del quartiere, si darà il via ad una serie di eventi che animeranno il quartiere e la città fino a lunedì 6 gennaio: giochi, racconti attraverso la formula dello speed date, laboratori per bambini, incontri, ricordi da vivere insieme agli Archi. Nella mattinata di sabato i bambini della scuola  “L. da Vinci” riempiranno la “scatola del tempo”, con  ricordi e messaggi di speranza,  verrà poi  sotterrata per essere riaperta tra 50 anni dai cittadini del 2063. Verrà anche presentata la Mappa di comunità del quartiere,  un progetto  avviato dalle Associazioni operanti nel territorio (Archi vivi e Centro H, Libera Comunità In Cammino, Ass. Penelope-Donne della pesca, Ass. alla Salute Marche, Culture Aid), il CSV Marche, la Cisl di Ancona, la scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Posatora Piano Ovest, la parrocchia, le famiglie che vivono nel quartiere. Una sperimentazione, coordinata da Anolf Marche, capofila del progetto, con la consulenza scientifica di Marchingegno e la partecipazione del Comune di Ancona. Il progetto, finanziato dal Ministero delle Politiche Sociali, si configura come una rappresentazione del territorio elaborata da chi lo vive attraverso laboratori che si sono svolti nell’arco di un anno e a cui hanno partecipato accanto agli “arcaroli” persone legate al quartiere a vario titolo che hanno scelto di vivere una esperienza di cittadinanza attiva.IL SERVIZIO DEL TGR MARCHE DEL 21 DICEMBRE 2013  IL CALENDARIO DEGLI EVENTI Scarica i manifesti ed i pieghevoli:LOW_1_PRESS_mappa_FRONTE_formato chiuso A5_12 facciateLOW_manifesto_eventi natale_MDC ARCHI_2013LOW_manifesto_eventi natale_MDC ARCHI_2013 correttoLOW_INTERNO pieghevole_eventi MDC_ARCHI 2013LOW_ESTERNO pieghevole_eventi MDC_ARCHI 2013 (2) 2LOW_2_PRESS_mappa_INTERNO_formato chiuso A5_12 facciate
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11/12/2013 Natale di crisi per i lavoratori della Energy Resources
I sindacati  denunciano il profondo stato di crisi  del gruppo Jesino Energy Resources,fino a due anni fa era leder del centro Italia per lo studio progettazione ed istallazione di energie rinnovabili. L’azienda conta ad oggi circa 80 dipendenti di alta professionalità e competenza, collocati in diverse aziende controllate, vedi CSS, i-Moving, ER residenzial, Casa Solare. Attualmente il 75% dei sui dipendenti si trovano in cassa integrazione guadagni straordinaria, che però per motivi legati a problemi aziendali sulla presentazione di documenti non stanno ancora percependo. Inoltre alcuni dei dipendenti che stanno lavorando devono recuperare parte di salario arretrato che come da accordo sindacale doveva essere rateizzato mensilmente. I sindacati hanno più volte stipulato accordi a tutela delle lavoratrici e lavoratori che si sono arenati di fronte alle problematiche di liquidità aziendale. L’azienda che ha già iniziato un processo di ristrutturazione del debito ipotizzando un eventuale concordato in bianco da sottoporre ai suoi creditori,  ad oggi preoccupa i sindacati in quanto i tempi si stanno notevolmente dilatando. La speranza era quella che la cigs che i dipendenti stanno aspettando giungesse prima delle festività natalizie, ad oggi purtroppo tale speranza sembra remota.Quella della ER è l’ennesima situazione di aziende di eccellenza che il nostro territorio rischia di perdere.
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11/12/2013 Indesit, i lavoratori dicono si all'accordo
I lavoratori del Gruppo Indesit hanno approvato ieri l'ipotesi di accordo stipulato il 3 dicembre dalle Categorie dei Metalmeccanici di Cisl e Uil (rispettivamente Fim e Uilm) con Indesit Spa. Altissima la percentuale di affluenza al voto (85% in tutti gli stabilimenti nazionali). Nei tre stabilimenti marchigiani il si all'accordo, non firmato dalla Fiom, ha conquistato l'85% dei voti (79,3% a livello nazionale), con un picco dell'89% nello stabilimento di Comunanza. Un vero e proprio plebiscito, che per il Segretario della Fim nazionale Anna Trovò «oltre che confermare la piena condivisione da parte dei lavoratori sui contenuti dello stesso, dimostra, se mai fosse necessario, come la Fiom abbia perso il senso della realtà. Non esistevano ragioni sindacali per non sottoscrivere l’ipotesi d’accordo e i lavoratori glielo hanno ricordato. Questo succede quando il sindacato dimentica la sua missione e si mette a fare politica passando da un talk show televisivo all’altro, invece che frequentare le fabbriche e ascoltare i lavoratori, negoziare e trovare soluzioni.» Per il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo «la condivisone dei reali problemi del lavoro, l’impegno, la concretezza nelle risposte dei sindacati firmatari dell’accordo Indesit sono stati comprese e premiate dai lavoratori  con il loro voto». «Il referendum - sostiene il Segretario generale di Metalmeccanici della Cisl Marche Leonardo Bartolucci - conferma l’importante risultato di aver fatto modificare il Piano Industriale che Indesit ci aveva presentato a giugno e che con tante iniziative di mobilitazione  ha prodotto un ipotesi di accordo che oggi i lavoratori premiano sia con la loro partecipazione sia con il loro ampio consenso». «Ancora una volta - conclude Bartolucci - viene riconosciuta l’importante azione di un sindacato che si mobilità, contratta, da risposte concrete e prospettive per il futuro, a ascoltare i lavoratori e assumersi le responsabilità nel loro interesse. A noi spetta il compito di gestire quest' accordo e come sempre lo faremo con la massima attenzione e impegno, insieme a tutti i lavoratori che ci hanno dato fiducia e ai quali va il nostro ringraziamento».I RISULTATI DEL REFERENDUM IL COMUNICATO DELLA FIM MARCHE IL COMUNICATO DELLA FIM NAZIONALE
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10/12/2013 Alimentazione e salute: curare se stessi cominciando dalla tavola
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Curare se stessi iniziando dalla tavola     MERCOLEDI’ 18 DICEMBRE 2013 Ore 15.30 Salone Armatura – Via Ragnini, 4 ANCONA      INTERVERRANNO: ¨  Antonietta Giacani                  Componente di Segreteria RLS FNP-CISL Ancona¨  Clelia Vannicola             Coordinatrice Donne RLS FNP-CISL Ancona¨  Dott.ssa Valentina Viola            Biologa nutrizionista¨  Dott.ssa Cristina Mori   Medico di Medicina Generale¨  Dott. Ferdinando Silveri Reumatologo Ospedale di Jesi    Vi invitiamo a partecipare Per informazioni: Fnp Cisl Rappresentanza Sindacale Locale di Ancona  tel 071/2822260-237 e-mail: pensionati.ancona@cisl.it       COORDINAMENTO DONNE   RLS Ancona   ALIMENTAZIONE E SALUTE                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         RLS Ancona            
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04/12/2013 Indesit, raggiunta un'ipotesi di accordo
E' stata firmata ieri presso al MInistero per lo Sviluppo Economico, l'ipotesi di accordo tra Indesit e Sindacati metalmeccanici di Cisl e Uil (Fim e Uilm). Dopo una trattativa complessa e serrata e dopo sei mesi di mobilitazione, l'accordo determina il superamento della procedura di licenziamento collettivo dei 1.400 dipendenti della Indesit e impegna l' Azienda a garantire stabilità occupazionale fino alla fine del 2018. I poli produttivi italiani - Caserta, Fabriano e Comunanza - si specializzeranno sulle produzioni di gamma alta. La riorganizzazione prevede investimenti per 83 milioni di € nel triennio 2014/2016 e l'utilizzo degli ammortizzatori sociali, in particolare dei contratti di solidarietà. In merito all'accordo il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo ha dichiarato quanto segue."L’accordo per la vertenza Indesit raggiunto al Ministero dello Sviluppo arriva dopo un’aspra e lunga fase di contrapposizione dei lavoratori e dei sindacati nei confronti dell’azienda che aveva manifestato il proposito di ridurre lavoro e produzioni nelle Marche e in Italia.Questo accordo è davvero una buona notizia. Il piano iniziale dell’azienda cambia radicalmente: tutela il lavoro, salvaguarda le produzioni nelle Marche e in Campania, garantisce investimenti, richiama le aziende ad una maggiore responsabilità sociale, dà un segnale di speranza al martoriato territorio fabrianese e alla nostra regione. I sindacati firmatari possono con orgoglio incontrare i lavoratori nelle assemblee dei prossimi giorni e possono rivendicare subito misure di politica industriale nazionale a sostegno del manifatturiero, e nelle Marche azioni mirate per indirizzare i fondi europei allo sviluppo e la creazione di lavoro". La parola ora passa ai lavoratori, che saranno consultati in assemblea e chiamati ad esprimere il consenso sull'accordo.  LA NOTA DELLA SEGRETERIA CISL MARCHE  
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03/12/2013 Un'assemblea pubblica per progettare insieme
 SALUTE BENE COMUNE PER PROGETTARE INSIEME I SERVIZI SANITARI E SOCIOSANITARI DELLA CITTA’ DI ANCONA  CGIL- CISL-UIL di Ancona, assieme alle categorie della funzione pubblica e dei pensionati, hanno organizzato per il 5 dicembre una assemblea pubblica cittadina sulla sanità e i servizi sociosanitari anconetani. L’incontro dal titolo “Salute: bene comune” sarà affrontato da CGIL-CISL-UIL assieme al sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, all’Assessore comunale ai servizi sociali Emma Capogrossi e al direttore dell’ASUR e dell’area vasta  Piero Ciccarelli.L’assemblea,  aperta a cittadini e associazioni di volontariato, si terrà alle ore 17.00 presso la sala del consiglio comunale del Comune di Ancona e prevede un dibattito con gli intervenuti al fine di definire le criticità e le prospettive della sanità e dei servizi socio sanitari  della città.Tanti i problemi da affrontare, dalla casa della salute, al nuovo ospedale di Ancona sud, dai servizi sociali del Comune, al funzionamento dell’assistenza domiciliare integrata. Occorre ripensare le strutture che garantiscono la nostra salute  in un contesto di trasformazione demografica e risorse economiche sempre più scarse; l’obiettivo di CGIL-CISL-UIL di Ancona è di coinvolgere la città nella progettazione dei servizi.Ancona, 3.12.2013-12-02                                                                 CGIL –CISL-UIL Ancona
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02/12/2013 PROSEGUONO LE PROTESTE. SABATO 14 DICEMBRE TUTTI IN PIAZZA
Dopo le manifestazioni provinciali del 15 novembre scorso, prosegue la protesta dei Sindacati contro la Legge di stabilità 2014. Sabato 14 dicembre prossimo Cgil Cisl e UIl Marche manifesteranno ad Ancona per sostenere la necessità di rimettere il lavoro al centro dei provvedimenti del Governo. E' previsto un corteo che da Piazza della Repubblica (concentramento alle ore 9.00) raggiungerà il Piazzale del Teatro delle Muse, dove si concluderà la manifestazione.SFIDA AL GOVERNO SULLE TASSE 
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28/11/2013 Allarme declassamento per l'Aeroporto di Falconara
La Cisl delle Marche oggi ha incontrato l’Assessore regionale con delega all’aeroporto, Paola Giorgi, e il nuovo Presidente di Aerdorica, Giovanni Belluzzi, per affrontare i drammatici rischi di un eventuale declassamento del servizio di assistenza al volo dello scalo dorico. La Cisl delle Marche ha voluto fortemente questo incontro per trovare soluzioni efficaci e strutturali per di risolvere al meglio le criticità dell’Aeroporto di Falconara, per il quale nell’ottobre scorso l’Enav ha previsto la riduzione, da 24 a 16, delle ore di attività della torre di controllo, sospendendo di fatto il servizio notturno. Le conseguenze rischiano di rivelarsi gravi ed imprevedibili. Di certo sarà impossibile garantire il trasporto notturno di organi espiantati, di corrispondenza postale e di merci di qualsiasi tipo. Il rischio in prospettiva è anche quello dell’abbandono della tratta da parte delle compagnie straniere. Un vero e proprio declassamento che sarebbe evitabile con un investimento limitato – circa 200.000 € - necessario ad acquistare quella tecnologia con la quale lo scalo anconetano guadagnerebbe in efficienza. Durante l’incontro i rappresentanti della Cisl marchigiana hanno inoltre ribadito con forza la necessità di pagare le mensilità arretrate dei dipendenti di Aerodorica, il cui ultimo stipendio percepito è quello di settembre, e il ripristino del diritto dei lavoratori di vedersi versato il TFR, oggi trattenuto dalla società, in un fondo previdenziale. Tutto è rimandato al prossimo incontro, che il Presidente di Aerdorica si è impegnato di convocare entro il 10 dicembre.
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28/11/2013 La Scuola si mobilita contro la legge di stabilità
Guarda le foto della manifestazione clicca quiI Sindacati della Scuola firmatari del Contratto Collettivo Nazionale manifesteranno a roma il 30 novembre prossimo. L'iniziativa ha l'obiettivo di sostenere alcune importanti modifiche alla Legge di stabilità 2014 e si articola in due momenti. Alle ore 10.00 è previsto un con un presidio in piazza Monte Citorio alle ore 10. Dopodiché i manifestanti si sposteranno al teatro Quirino, dove interverranno i Segretari generali di Categoria.
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22/11/2013 Se il lavoro diventa inaffidabile e soffocante
MAI PIU’ IL LAVORO “MAL  EDUCATO”Anche il lavoro è invaso dalla maleducazione. Ma non tanto quella rilevata di recente dalla prestigiosa Harvard Business Review  in manager e dipendenti che a causa degli atteggiamenti incivili messi in atto tra loro stessi e con i clienti, compromettono le sorti dell’azienda e i posti di lavoro di molti. Certo, c’è anche questo e va affrontato con serietà.La nostra preoccupazione principale sta da un’altra parte. Ci preoccupa quella forma molto più profonda e pericolosa di mala-educazione che il lavoro sta assumendo oggi rispetto alla dimensione per certi aspetti “genitoriale” che ha nella nostra società, in quanto ha “generato” la Repubblica democratica e, come ogni genitore, dovrebbe alimentare, far crescere ed amare i propri figli.Ecco: oggi il lavoro sta diventando un genitore male educato che invece di testimoniare certezza e libertà, invece che essere palestra che produce vita e futuro, diventa troppo spesso assente, inaffidabile o, al contrario, invadente e, altre volte addirittura violento, sino alla morte.Il lavoro è male educato quando è assente e non si fa trovare, mentre qualcuno ha un tremendo bisogno di lui, perché “senza” si sta male e non si riesce a vivere. Il lavoro è male educato quando se ne va senza avvisare, quando scappa proprio mentre gli si stava dedicando tutto. Il lavoro è male educato quando si dimostra inaffidabile e crea un rapporto usa e getta con le persone, perché instabile e precario, un rapporto che non permette di costruire insieme progetti. Allo stesso tempo, il lavoro è male educato anche quando, come tutti i maleducati, diventa invadente e soffocante, sino a togliere la libertà di cui si era fatto garante sul nascere: libertà di dedicarsi a coloro per i quali si va a lavorare, a partire da se stessi; libertà di stare male; libertà di  riposare; libertà di coltivare la propria crescita culturale. Il lavoro è maleducato anche quando ostenta la sua ricchezza e il suo potere che però redistribuisce a pochi. Come quando eroga stipendi milionari a qualcuno e sbatte fuori molti altri nello stesso momento. O come quando, drogando l’immagine di se stesso e di chi lo anela, causa l’incapacità di accoglierlo con dignità, pur se umile ma necessario. C’è, infine, il lavoro più maleducato di tutti, quello che è così violento, centrato su se stesso e incurante verso i suoi figli, tanto da arrivare ad uccidere chi in lui aveva cercato l’esatto contrario, la vita.Mai più lavoro male educato. Non possiamo rassegnarci al lavoro male educato. E non è neanche semplice perdonarlo e accettarlo male educato per il solo fatto che “c’è solo lui”. Al contrario possiamo, anzi dobbiamo, coltivare e praticare la speranza di ri-educare il lavoro.  Perché quando il lavoro è male ducato verso chi lo incontra, vuol dire che da qualche parte egli stesso è stato reso tale, a causa di modelli culturali che ne hanno banalizzato la dimensione etica o di scelte che lo hanno marginalizzato rispetto alla sua centralità.Quindi tutti coloro che hanno a che fare con lui, muovano il primo passo. Chi lo genera, chi lo coltiva, chi lo difende, chi lo accetta. Tutti siano un po’ più educati con il lavoro. E se questo non dovesse bastare, bisogna tentare tutti insieme di generarne di nuovo. Questa volta, però, volendogli un po’ più bene.Ancona 16 novembre 2013                                               Stefano Mastrovincenzo (Cisl Marche)
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21/11/2013 A14, incertezza sulla ripresa dei lavori
Le segreterie provinciali dei lavoratori del settore edile di Cgil Cisl e Uil (Feneal, Filca e Fillea) denunciano la mancata ripresa dei lavori sul Lotto 4 della Terzia Corsia A14 Senigallia – Ancona Nord dopo l’annuncio fatto a settembre scorso da Autostrade per l’Italia e dal Ministero dell’Infrastrutture che i lavori sarebbero potuti riprendere ad ottobre 2013 dal Consorzio Samac. Avevamo per parte sindacale salutato con favore e positivamente la prospettiva della ripresa lavori dopo aver assistito ad una lunga trattativa tra Autostrada e il Consorzio Samac. La ripresa annunciata avrebbe finalmente messo fine ad una vertenza locale che vedeva coinvolti 130 lavoratori del Consorzio Senigallia Scarl e circa 250 lavoratori delle aziende in sub-appalto e di fornitura che da maggio erano stati sospesi in cassa integrazione ed in attesa di certezze occupazionali e di reddito. Tuttavia, ad oggi registriamo che lo sblocco dei lavori ancora non c’è stato e pur avendo avuto delle rassicurazioni sulla immediata ripresa lavori sia da Autostrada sia dal Consorzio Samac siamo preoccupati per questo inspiegabile ritardo. Per quanto ne sappiamo ci risulta che venerdì 7 novembre u.s. Autostrada e Samac hanno finalmente raggiunto un accordo definitivo sulle riserve poste dall’azienda, alla base del fermo cantiere di aprile, e definito il nuovo crono-programma dei lavori. Pertanto, in questa settimana ci aspettavamo come sindacati provinciali di essere convocati dal consorzio Samac per conoscere la tempistica di inizio lavori e la data di rientro al lavoro dei 130 lavoratori dell’azienda esecutrice Senigallia Scarl posti temporaneamente in cassa integrazione. Invece ad oggi, per la terza volta consecutiva l’azienda ha rinviato di settimana in settimana gli incontri da noi richiesti. Questo ennesimo spostamento sembra legato alla mancata definizione dei nuovi contratti di fornitura di alcuni materiali da costruzione, precisamente l’inerte e il calcestruzzo, e sulla definizione dei pregressi contratti di fornitura. A questo punto, una possibile mancata ripresa dei lavori, per questi ulteriori ritardi, provocherebbe una profonda ferita occupazionale per il territorio che acuirebbe la già pesante crisi del settore delle costruzioni in provincia e nella Regione. Il territorio della provincia sarebbe devastato da un incompiuta, creando disagi economici e di viabilità locale e nazionale essendo l’unico tratto marchigiano di terza corsia ad oggi incompiuto. Pertanto, le segreterie provinciali, oltre a denunciare il clima di incertezza sul territorio legato al fermo dell’opera, reputano non più sostenibile questo ritardo e si auspicano che tutte le parti in causa a partire dal Consorzio Samac si impegnino ognuno per il suo ruolo  a rimuovere gli ultimi ostacoli per arrivare in tempi brevissimi la ripresa dei lavori. Visto lo stallo, nei prossimi giorni i sindacati provinciali, assieme alle RSU di cantiere chiederanno di essere convocati dai soggetti istituzionali coinvolti, quali Regione Marche e Ministero delle Infrastrutture da una parte e dall’altra Società Autostrade per l’Italia per chiedere chiarimenti sulla vicenda e sollecitare un loro intervento decisivo. Negli incontri ricorderemo a tutti i soggetti che per noi è prioritaria la rioccupazione dei 130 lavoratori del Consorzio Senigallia Scarl e dei 250 lavoratori delle aziende in sub-appalto, oltre al pagamento delle mensilità arretrate dei lavoratori che dal mese di luglio non stanno percependo il loro salario. In mancanza di riscontri non escludiamo la possibilità di procedere con altre iniziative sindacali. 
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21/11/2013 25 novembre al lavoro con qualcosa di rosso
Tutte al lavoro con qualcosa di rosso nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne. E’ l’invito che CGIL, CISL e UIL delle Marche lanciano a tutte le donne. Un segno che renda visibile l’impegno del sindacato contro la violenza sulle donne in occasione della giornata del 25 novembre.  “In ufficio, in fabbrica, a scuola o dietro il bancone di un negozio, chiediamo a tutte le lavoratrici marchigiane di mettersi il vestito, le scarpe, una sciarpa o un fazzoletto rosso, per simboleggiare la necessità di fermare la cultura della violenza sulle donne” – è questo l’appello lanciato da Daniela Barbaresi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, responsabili delle politiche di genere di CGIL, CISL e UIL delle Marche. La violenza contro le donne resta una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani a livello mondiale. Qualunque sia la forma, o il luogo dove si manifesta, che sia la casa o il posto di lavoro, la violenza contro le donne è una vergogna che deve essere fermata perché nega alle donne il diritto fondamentale di vivere in dignità e libertà. Dietro la violenza contro le donne c’è il rapporto di potere tra uomini e donne, all’interno della coppia, sul lavoro, nella società: la violenza viene usata per ristabilire il potere maschile e rappresenta l’espressione del desiderio di controllo, dominio e possesso dell'uomo sulla donna. E man mano che la libertà delle donne aumenta il fenomeno diventa più grave, proprio perché vengono messi in discussione atavici rapporti di forza in un contesto di aumentata vulnerabilità sociale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente riconosciuto che la violenza contro le donne è una vera e propria emergenza mondiale di salute pubblica. I dati rilevati dall’OMS sono spaventosi: il 35% delle donne nel mondo è vittima di violenza fisica e/o sessuale da parte del partner o di sconosciuti; il 38% dei femminicidi avviene per mano del proprio compagno; il 30% dei maltrattamenti alle donne ha inizio in gravidanza e 1 donna su 4 è oggetto di violenza in questa fase della vita. Le violenze, quando non portano alla morte, producono danni fisici e psichici gravi che si ripercuotono anche sui figli. La situazione in Italia non è meno preoccupante: nel 2012 ci sono stati 124 femminicidi e nei primi 10 mesi del 2013 le donne uccise sono già state più di 100. L’ISTAT stima che le donne tra i 16 e 70 anni, vittime di abusi fisici o sessuali siano 6.743.000 e che circa un milione di donne abbia subito stupri o tentati stupri. A queste vanno aggiunte le donne che non rientrano nelle statistiche, che subiscono abusi, violenze fisiche o psicologiche senza denunciare i loro aggressori. Un sommerso di soprusi e ricatti che porta al parossismo del crimine o che rimane nello stillicidio di violenze quotidiane nascoste o mascherate. Purtroppo, anche la nostra Regione è stata ripetutamente colpita da tragedie di questo tipo, spesso avvenute in un contesto domestico, come dimostrano i recenti fatti di cronaca. In un quadro così drammatico vanno fortemente sostenuti i centri antiviolenza, fondamentali nel territorio perché supportano le donne nel momento più difficile, così come occorre investire, in termini di formazione e di risorse, nelle forze dell’ordine e nelle strutture sanitarie. Come Sindacati ricordiamo che c’è violenza anche nel mondo del lavoro. La crisi economica, pesante e persistente, ha reso il lavoro sempre più incerto e precario e cosi i giovani, gli over 50 e soprattutto le donne risultano sempre più soli e fragili. Sempre secondo l’ISTAT, una donna su due ha subito molestie o ricatti sessuali sul lavoro nel corso della vita e una su cinque negli ultimi tre anni: un dato che ci dà la dimensione di quanto sia importante lavorare insieme, tutti gli attori sociali, per prevenire, intervenire, informare, educare. Agire in rete con istituzioni e associazioni partendo da un’attenta lettura della realtà, facendo emergere bisogni e promuovendo azioni di prevenzione oltre che di contrasto dei fenomeni; poiché sappiamo che per combattere efficacemente la cultura della violenza sulle donne, la mancanza di rispetto tra i generi e la sopraffazione che sfocia in violenza, occorre mettere in campo forti azioni educative per superare stereotipi su donne e uomini, sulle loro relazioni e sui ruoli nella società. Ad alcuni mesi dalla ratifica della Convenzione di Istanbul riteniamo sia urgente proprio lavorare soprattutto sul piano culturale a partire dal ruolo fondamentale della scuola, con interventi coordinati e strutturati, non lasciati alla sensibilità della singola istituzione scolastica o territoriale. Inoltre è necessario anche contrastare l’immagine sbagliata e degradante della donna spesso trasmessa dai media, a partire dall’ uso di un messaggio sessista, che non significa solo corpi nudi, ma riduzione delle donne a pochi stereotipi, spesso disancorati dalla realtà o, ancora peggio, finalizzati a diffondere modelli che mortificano il talento e l’investimento sulle proprie risorse intellettuali e morali che, pure, tante donne, tante giovani, con fatica, con tenacia e con speranza coltivano ed alimentano, ogni giorno, tutti i giorni. Per loro e per tutte noi proseguiamo questo cammino insieme in una realtà che, seppur ancora tragicamente segnata dalla violenza, contiene in sé delle potenziali energie da raccogliere e valorizzare. L'ARTICOLO SU CRONACHE MACERATESI
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20/11/2013 Modello 730, da dicembre arrivano i rimborsi per i "casi particolari"
I contribuenti che non hanno più il sostituto d'imposta, e che hanno potuto presentare il 730 "casi particolari" a settembre, riceveranno i rimborsi già da metà dicembre. Lo annuncia l'Agenzia delle Entrate. Oltre 96 mila persone potranno così ottenere la restituzione del credito Irpef già entro il 2013, per un importo complessivo di circa 75 milioni di euro. Due le date da segnalare: il 15 dicembre, inizio dei rimborsi tramite accredito in conto corrente per chi ha comunicato il proprio codice Iban e 21 dicembre per ritirare il rimborso in contanti presso gli uffici postali.Ricordiamo che dal 2014, in base a quanto definito dal "Decreto del Fare", questi contribuenti potranno presentare un 730 "standard", quindi nel corso della campagna fiscale (marzo/giugno), sia che vadano a credito, e quindi ottengano un rimborso, sia che il risultato sia un debito da versare. Per ulteriori informazioni rivolgersi alle sedi Caf della Cisl Marche 
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19/11/2013 Indesit: riaprire subito il confronto per tutelare lavoro e produzioni
 Dichiarazione del Segretario nazionale Fim Cisl Anna TROVO’L’incontro fiume presso il Ministero dello Sviluppo Economico tra Fim, Fiom, Uilm e la Indesit Spa, alla presenza del Sottosegretario De Vincenti e del dott. Castano, si è interrotto questa mattina dopo 15 ore di trattativa con un mancato accordo e la decisione dell’ azienda di aprire la procedura di licenziamento per 1.400 lavoratori. La vertenza si era aperta nel mese di giugno quando Indesit aveva annunciato un piano industriale che prevedeva la chiusura di due impianti produttivi e tagliava 1425 posti di lavoro come conseguenza della delocalizzazione produttiva di Indesit in Polonia e in Turchia e della crisi economica in atto. Tale piano era stato da subito giudicato negativamente dal sindacato e dai lavoratori e solo dopo le iniziative di mobilitazione è emersa la volontà delle parti di non abbandonare il tavolo negoziale e continuare la trattativa. Nella trattativa odierna sono emerse importanti novità sulle quali l’azienda si era resa disponibile a trattare. Nel dettaglio la richiesta mirava a dare alle fabbriche italiane missioni produttive esclusive e specializzate sulle produzioni di gamma alta, quelle con maggiore marginalità, tali da tutelare i lavoratori e nel contempo, mantenere i livelli occupazionali utilizzando anche gli ammortizzatori sociali, privilegiando tra questi, l'utilizzo dei contratti di solidarietà senza prevedere licenziamenti.La proposta inoltre prevedeva per il polo produttivo di Caserta, la specializzazione produttiva sul frigorifero da incasso e sui piani cottura a gas con il rientro in Italia di produzioni di frigoriferi, oggi realizzate in Turchia, e dei piani cottura destinati, nel piano originale predisposto dall'azienda, alla fabbrica di Indesit collocata in Polonia confermando il trasferimento delle produzioni di lavatrici di gamma bassa. Mentre per il polo produttivo di Fabriano, la specializzazione produttiva sui forni da incasso e sui prodotti speciali (professionali) per gli stabilimenti di Albacina e di Melano, ri-internalizzando la produzione di forni finora acquistati all'estero. Infine per il polo produttivo di Comunanza prevista la specializzazione produttiva sul lavaggio, confermando la produzione in Italia di tutte le lavatrici di gamma alta a carica frontale.Su questi contenuti non è stato possibile, tuttavia nonostante la lunga trattativa, raggiungere un accordo condiviso che rimane per la Fim un obiettivo alla portata delle parti.Con l’interruzione del negoziato in corso e l’apertura della procedura di mobilità da parte di Indesit oggi, si introducono elementi di drammatizzazione e aumentano le criticità già presenti nel confronto. Si è trattato di un atto di rottura unilaterale pesante per il suo significato ed esplosivo per i suoi effetti se dovesse essere portato a termine. Riteniamo quindi necessario recuperare il buonsenso e lavorare affinché venga riaperto il confronto e definito un accordo che confermi le fabbriche italiane e gli organici mantenendo i livelli occupazionali. Roma, 19 novembre 2013 Ufficio Stampa FIM CISL
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19/11/2013 Aumento acconto Irpef, Saldo IMU 2013, 730 per i disoccupati: istruzioni per l'uso
AUMENTO ACCONTO IRPEF, SALDO IMU 2013, 730 PER I DISOCCUPATI: ISTRUZIONI PER L’USO  In questo particolare momento di incertezza normativa, il CAF della Cisl ritiene opportuno informare i cittadini riguardo le principali scadenze fiscali che interessano molte famiglie. Innanzitutto l’aumento dell’acconto IRPEF da versare entro lunedì 2 dicembre 2013: per i contribuenti che hanno effettuato la dichiarazione dei redditi tramite il modello 730,  sarà il datore di lavoro o ente pensionistico a trattenere la seconda o unica rata di acconto tenendo conto dell’aumento, pertanto i soggetti interessati troveranno una trattenuta maggiore rispetto a quella indicata sul modello. Caso particolare per i lavoratori che successivamente all’atto della dichiarazione 730 hanno terminato il rapporto di lavoro: nella fattispecie il contribuente è tenuto a versare direttamente con il modello F24 il 2° o unico acconto, facendone richiesta agli sportelli dedicati a tale scopo.Altra questione contingente è il versamento del Saldo IMU 2013. La Consulta dei CAF ha formulato recentemente alcune proposte al Governo circa le modalità ed i tempi per ottemperare al pagamento di tale tributo; non avendo avuto risposte visto l’approssimarsi dei termini la Consulta stessa ha dato indicazione ai propri uffici di procedere nell’assistenza ai contribuenti e pertanto i nostri operatori sono a disposizione per l’effettuazione dei calcoli dell’imposta da versare entro il 16 dicembre 2013 secondo gli aggiornamenti disponibili.Per avere informazioni e prenotare il servizio IMU cu si può rivolgere agli uffici del Caf Cisl.Informiamo inoltre con soddisfazione, l’importante notizia che le pratiche 730 per disoccupati sono state definite ed a partire dal 15 dicembre i contribuenti riceveranno il credito liquidato, secondo le modalità scelte, tra accredito nel proprio conto o mandato presso le Poste.Ancona 19 /11/13                                                                                                    Caf Cisl Marche
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19/11/2013 Ossi duri... si diventa
Nell’ambito della Campagna di prevenzione sull’osteoporosi i Coordinamenti Donne di Cgil, Cisl, Uil Pensionati con la Regione Marche stanno svolgendo in tutti il territorio regionale una serie di appuntamenti per informare i cittadini, gli operatori sanitari del programma di prevenzione. Ad Ancona l'iniziativa si terrà venerdì 22 novembre 2013 alle ore 15.00 presso la sala del Consiglio Vecchio Comune di Ancona - Largo XXIV maggio.Leggi il volantino con il programma
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15/11/2013 La misura è colma. Chiediamo con forza al Governo atti di equità e giustizia sociale
«E’ l’ultima chiamata: non si puo’ piu’ attendere!! La tenuta economica e anche psicologica di molte famiglie, di molte comunità territoriali è sfibrata da anni di difficoltà, di calo della produzione, dell’occupazione, del reddito; i risparmi sono intaccati, i consumi scendono.La conflittualità istituzionale, l’instabilità politica, beghe personali o di partito impediscono di affrontare i problemi reali e irrisolti del paese: una crescita diffusa delle disuguaglianze, un fisco profondamente ingiusto, la difficoltà ad attrarre investimenti e a creare lavoro, la corruzione e l’illegalità che permeano pezzi dell’economia e della politica, una persistente forte egemonia della finanza.Aleggiano, dentro e fuori i luoghi di lavoro, disorientamento, timore del futuro, talvolta esasperazione. Servono segni chiari e concreti che diano la speranza di cambiamento ! Altrimenti le energie positive di tante persone, giovani e meno giovani, che pure ci sono, e sono necessarie alla rinascita del paese, non riusciranno a mettersi in moto, ad essere indirizzate verso un nuovo e diverso sviluppo.Chiediamo con forza al Governo e alle istituzioni locali di compiere atti di equità e giustizia sociale: meno tasse per i lavoratori dipendenti, i pensionati, meno tasse anche per le imprese che investono e creano nuovo lavoro. Stanare invece gli evasori, tassare di piu’ le grandi rendite finanziarie e immobiliari, tagliare gli sprechi nella spesa pubblica che si annidano ai vari livelli, riordinare le istituzioni e le aziende dei servizi pubblici locali. La misura è colma, bisogna fare in fretta, a partire dal cambiare profondamente la Legge di Stabilità».Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl MarcheIl Comunicato Stampa unitario di Cgil, Cisl, Uil Marche 
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14/11/2013 Meno tasse per i lavoratori, i pensionati e le imprese che investono e creano lavoro
"I  sentimenti  che aleggiano dentro e fuori i luoghi di lavoro  sono disorientamento, timore del futuro, talvolta esasperazione. Servono segni chiari di cambiamento per ridare speranza  e far si che le persone mettano in campo le loro energie. Chiediamo  con forza al Governo  atti di equità e giustizia sociale: meno  tasse  per i lavoratori, i pensionati e le imprese che investono  e creano lavoro. Stanare invece gli evasori, tassare le rendite finanziare, abbattere  gli sprechi nella spesa pubblica."Stefano Mastrovincenzo
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11/11/2013 Al Caf Cisl parte il Corso Fiscale e Tributario
Le adesioni, attraverso invio curriculum, dovranno pervenire entro e non oltre il 23 NOVEMBRE 2013 via mail direttamente alla sede interessata per il corso: Ancona: rf.ancona@cisl.it; Ascoli: rf.ascolipiceno@cisl.it Macerata: rf.macerata@cisl.it Pesaro: rf.pesaro@cisl.it È inoltre necessario effettuare la richiesta di adesione tramite il sito della Cisl Marche: cislmarche.it/corsocaf2013   
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09/11/2013 Il rispetto delle regole è per i fessi o per i più furbi?
Conversazione con Augusto Cavadi Presidente della Scuola di formazione etico-politica “G. Falcone” di Palermo “Il rispetto delle regole è per i fessi o per i furbi?”, Augusto Cavadi incontra gli studenti di Ancona. Venerdì 8 novembre all’ IIS Savoia Benincasa e all’ IIS Vanvitelli Stracca e sabato 9 novembre al  Liceo Scientifico Galilei  e all’ IIS Volterra Elia.Augusto Cavadi, docente di storia e filosofia presso un liceo di Palermo, presidente della Scuola di formazione etico-politica  “Giovanni Falcone”, scrittore, blogger, “filosofo di strada”, teologo, da sempre attivo nella lotta alla mafia, aprirà  la rassegna degli incontri del  progetto “Non è un lavoro da ragazzi! Giovani, lavoro e legalità: percezioni e visioni di un mondo che cambia”. L'intervento del professor Cavadi, autore tra gli altri del libro “Legalità”, coinvolgerà attivamente gli studenti stimolandoli alla riflessione su “la legalità è sempre un valore da rispettare?”,  “ c’è un ambiente (famiglia, scuola, associazione…) dove sperimentate la legalità che soffoca e qualche altro dove la legalità vi conviene?”. Al progetto, promosso dall'associazione culturale Cultureaid di Ancona e co-finanziato   dall'Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Marche nell'ambito dell'intervento “A scuola di convivenza”, partecipano come partner CISL Marche, INPS Marche, INAIL Marche, la Camera di Commercio di Ancona, Confindustria Ancona, l'Università degli Studi di Macerata, l'associazione ANOLF Ancona e le classi V degli istituti “Savoia – Benincasa”, “Stracca  - Vanvitelli – Angelini”, “Volterra – Elia” e il Liceo Scientifico “G. Galilei” di Ancona. L’obiettivo è  promuovere la cultura della legalità e della civile convivenza fra le nuove generazioni attraverso l'acquisizione di conoscenze sui principi e le regole che regolano uno dei più importanti ambiti della vita sociale: il mondo del lavoro.  Il progetto  articolato in quattro momenti prevede:  un'indagine statistica di tipo psico-sociologico, svolta nei giorni scorsi,  sulla percezione e le attese che i giovani hanno rispetto al loro futuro ingresso nel mondo del lavoro in rapporto ai valori della legalità e della sicurezza; una serie di incontri formativi sulla sicurezza e la legalità nel mondo del lavoro con esperti della rete del partenariato; il coinvolgimento degli  studenti in laboratori guidati da esperti di comunicazione sociale per il lancio della  campagna pubblicitaria di sensibilizzazione pubblica sui temi del progetto ed infine la presentazione dei risultati raggiunti nel programma in onda sulle tv locali, “School Game”, gioco a premi cui partecipano le ultime classi degli istituti secondari superiori delle Marche.Ufficio Stampa Cisl MarcheAncona 7 novembre 2013
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08/11/2013 Saldo IMU 2013: Caf in attesa
IMU 2013 A seguito dell'ulteriore proroga al 30 novembre 2013 concessa ai Comuni per deliberare le aliquote ed i regolamenti per l'anno  in corso ed a causa dell'incertezza del pagamento IMU sull'abitazione principale i CAF, stante l'attuale incertezza normativa, non sono nelle condizioni di calcolare il saldo IMU. Per questo il calcolo potrà essere effettuato solo nel momento in cui ci sarà un quadro normativo più chiaro sia a livello nazionale che locale.CAF CISL MARCHE  
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06/11/2013 Merloni: da Prefetto e Sindacati una speranza per i lavoratori
La proroga per altri sei mesi della cassa integrazione straordinaria per i 1.426 lavoratori degli stabilimenti di Marche e Umbria, dell’Antonio Merloni in amministrazione straordinaria, firmata martedì al Ministero del Lavoro e della previdenza sociale, e lo sblocco del pagamento della cigs dei 700 lavoratori della JP Industries ex Ardo sono sicuramente frutto di un impegno sinergico tra istituzioni e sindacati. Le azioni sindacali dei giorni scorsi, dalla manifestazione contro le banche, al presidio all’Inps regionale e l’incontro con il Prefetto di Ancona, hanno permesso di dare risposte concrete ai lavoratori duramente colpiti dalla crisi. «Siamo consapevoli che la proroga non risolve tutti i problemi – afferma Andrea Cocco della Fim Cisl Marche - ma da ulteriori speranze per gli sviluppi di ricollocamento e di lavoro. – prosegue Cocco - Dobbiamo dare atto che gli interventi tempestivi ed efficaci del Prefetto di Ancona sono stati determinanti per sbloccare da subito il pagamento della cigs sospesa e fissare, in tempi stretti, gli incontri con i Ministeri per le prospettive future.»   «Un ringraziamento particolare va al Prefetto di Ancona -dichiara Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale della Cisl Marche - Mettendosi in ascolto dei lavoratori è riuscito a creare le condizioni per poter dare risposte a chi è maggiormente colpito da una crisi che non accenna ad allentarsi nella nostra Regione ed in particolare nel distretto fabrianese del bianco.» Rimangono ancora aperte le questioni legate all’ accordo di programma Stato - Regioni, ancora in vigore, che non ha ancora prodotto sviluppi positivi di ricollocamento dei lavoratori dell’ Antonio Merloni in amministrazione straordinaria, nonostante le proposte industriali presentate sia in Umbria che nelle Marche, si è in attesa a breve della convocazione al Mise, oltre all' avvio di percorsi per la riqualificazione dei lavoratori merloni con i fondi FEG, dopo lo screening dei centri per l’impiego della provincia di Ancona. Per i lavoratori della JP Industries ex Ardo, dopo la sentenza di annullamento del Tribunale di Ancona, il Mise dovrà verificare le prospettive future per evitare il tracollo e per dare continuità al lavoro e dare garanzia della Cigs per la riorganizzazione, legata al progetto industriale di Giovanni Porcarelli.
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06/11/2013 Venerdì 15 novembre nelle Marche sciopero generale di quattro ore
 Le manifestazioni Cgil, Cisl, Uil  nelle province marchigiane: La manifestazione a Fabriano con  corteo e concentramento finale in L.go F.Stelluti La manifestazione ad Ascoli Piceno con presidìo in P.zza Simonetti  La manifestazione a Macerata presso il Cinema Teatro Italia  La manifestazione a Pesaro con corteo e concentramento finale in P.le Lazzarini Clicca per vedere gli orari dei pullman Per maggiori informazioni contattare le sedi cisl CGIL CISL UIL Marche proclamano lo sciopero generale nella regione per il giorno 15 novembre 2013, in coerenza con la decisione delle segreterie CGIL CISL e UIL nazionali di avviare una fase di mobilitazione articolata in tutto il territorio nazionale contro le scelte assunte dal Governo con la proposta di legge di stabilità.In particolare con lo sciopero il sindacato chiede meno tasse per i lavoratori ed i pensionati, una politica che favorisca l’occupazione e gli investimenti, la rivalutazione delle pensioni, il contrasto alla precarietà ed il ripristino della contrattazione nazionale nei settori pubblici.Lo sciopero sarà di quattro ore, salvo le decisioni diverse che potranno assumere alcune categorie In concomitanza con lo sciopero in tutte le provincie si terranno  delle manifestazioni alle quali parteciperanno lavoratori, disoccupati, pensionati, giovani.In preparazione dello sciopero, per discutere con i lavoratori ed i pensionati le ragioni della mobilitazione, verranno promossi attivi unitari di delegati, assemblee nei luoghi di lavoro e nel territorio, volantinaggi e presidi nei principali centri della regione. IL VOLANTINO di CGIL, CISL, UIL MARCHE IL VOLANTINO di CGIL, CISL, UIL NAZIONALE
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23/10/2013 Acqua di Gorgovivo, risorsa del territorio anconetano
Giovedì 24 ottobre 2013 ore 9.00, presso il Teatro della Chiesa di Santa Maria del Mercato, via Aldo Moro 4 a Serra San Quirico Stazione si terrà il seminario “Acqua di Gorgovivo, risorsa del territorio anconetano, un incontro per capirne di più” promosso dalle Aree Sindacali Territoriali CISL e le Rappresentanze Locali Sindacali dei pensionati  FNP CISL di Ancona, Jesi, Fabriano e Senigallia. Un approfondimento delle problematiche relative all’acqua, risorsa naturale, dal suo corretto utilizzo, alla dispersione attraverso le reti di distribuzione, il funzionamento degli impianti e  dei depuratori, la composizione delle tariffe e i problemi legati alle morosità. Ai lavori, che si concluderanno nella tarda mattinata con l’intervento di Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale della Cisl Marche, partecipano Giovanni Focanti Coordinatore Territoriale FNP CISL Ancona,  Massimo Cantiani,  Sindaco di Serra San Quirico, Ferdinando Avenali Presidente Multiservizi, Silvana Santinelli Responsabile Adiconsum Marche. Il seminario sarà presieduto da Mario Canale, Segretario Generale FNP-CISL Marche.
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22/10/2013 Cgil, Cisl, Uil si mobilitano per cambiare la legge di stabilità
DLSTABILITA': Cgil, Cisl, Uil: scioperi territoriali per cambiare la manovra "Questa manovra non serve alla crescita": Camusso, Bonanni e Angeletti annunciano le prossime iniziative di protesta che si articoleranno territorialmente da qui a metà novembre in tutto il Paese per influenzare il dibattito parlamentare.  Roma, 21 ottobre 2013. "Sciopero nazionale di 4 ore, con manifestazioni gestite a livello territoriale da qui a metà novembre , quanto deciso da Cgil, Cisl e Uil nel corso dell'incontro svoltosi stamani nella sede della Uil per stabilire quali azioni mettere in campo per cambiare la legge di stabilità. Lo hanno annunciato al termine dell'incontro i tre leader di Cgil, Cisl e Uil SusannaCamusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti nel corso di una conferenza stampa sottolineando che "questa manovra non serve alla crescita"."Il dente duole sulla vicenda fiscale - ha ribadito alla stampa il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni. "Una questione, quella fiscale, che ha ridotto al lumicino il reddito delle famiglie e falcidiato i posti di lavoro. Questo è il punto che noi confederali abbiamo posto da tempo insieme agli industriali quale priorità per la crescita del Paese. "Avevamo davvero fiducia che questa volta ci sarebbe stata una diminuzione della tassazione su lavoratori e pensionati. Credevamo che il Governo avesse capito che questa era la priorità, anche perché questo tema è stato al centro di tutto il dibattito economico nazionale. Le troppe tasse stanno rarefacendo la nostra realtà economica. A noi questo sembrava fosse un fatto acclarato, e ci sembrava che fosse volontà del governo affrontare la questione. Così non è stato, il governo ha fatto vincere quel potere che da tempo influenza le finanziarie del Paese, il partito della spesa pubblica il vero gruppo che blocca la possibilita' di crescita. Ora noi, con Cgil e Uil, vogliamo modifiche concrete"Bonanni ricorda pertanto che "a pagare la vittoria del partito della spesa" sono i lavoratori e in particolare quelli del pubblico impiego che vedono ridursi continuamente il potere d'acquisto. Veniamo da una perdita di 250 mila posti di lavoro nel pubblico impiego e da sette anni di astensione di rinnovi contrattuali: ormai e' una sorta di cimitero, dove nulla si muove".Il Segretario generale della Cisl si è detto quindi a favore della "stabilita' produttiva" e di non volersi confondere con i "populisti" che vogliono tenere "la situazione instabile, con governi che saltano, per la soddisfazione dei poteri della rendita". L'obiettivo dei sindacati e' quindi di ridurre le tasse recuperando risorse dai tagli agli sprechi, passando per la soppressione degli enti inutili, per l'introduzione di costi standard in tutta la pubblica amministrazione, nell'organizzazione di servizi comuni pubblici a carattere regionale".Duro il Segretario generale della Cisl anche sulla mancata introduzione Dl stabilita' di misure pensionistiche: "E' importante lenire le ferite che sono state inferte dalla riforma Fornero" ha detto Bonanni lanciando un invito al dialogo al ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, affinche' la legge venga modificata. "Se il Ministro vuole discutere con noi siamo ben disposti a farlo, ma non vogliamo perdere tempo".Ed infine Bonanni ha chiesto al premier Letta di recuperare il documento sulle riforme istituzionali e amministrative, testo "cardine" che e' stato dimenticato". 
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11/10/2013 Lampedusa. «All'indignazione ed al dolore possa seguire la ricerca di soluzioni concrete»
Fermiamo le stragi nel Mediterraneo Giornata di mobilitazione nazionale venerdì 11 ottobre 2013  di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Cisl Marche La tragedia di Lampedusa si aggiunge a decine di altre che si sono consumate negli ultimi anni e che sono costate la vita ad oltre ventimila persone. Nei giorni del dolore, dell'indignazione e della vergogna per l'ennesima tragedia di morte nel Mare Nostrum, che ancora una volta ha inghiottito vite, sogni e speranze di uomini, donne e bambini, che hanno lasciato il loro paese fuggendo da guerre e persecuzioni o alla ricerca di una vita migliore, CGIL CISL e UIL indicano venerdì 11 ottobre come giornata di cordoglio, solidarietà, mobilitazione. Da tempo il sindacato sollecita la politica ad intervenire per una diversa legislazione sull’accoglienza e sull’asilo; per anni ci siamo opposti ad un dibattito ideologico sul tema della immigrazione, costellato di ipotesi di ronde padane e di rigurgiti razzisti, ci siamo schierati contro l’introduzione del reato di immigrazione clandestina, contro una cultura della divisione e del pregiudizio. Da anni come organizzazioni sindacali offriamo assistenza nelle nostre sedi a centinaia di migliaia di immigrati per permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari, e altre necessità connesse alle complesse normative e alle difficoltà socio-economiche. Da anni chiediamo che sia rivista la legge sulla cittadinanza, a partire dal riconoscere come italiani i bambini e ragazzi figli di immigrati ma nati in Italia. Da anni, come facemmo a Rosarno il Primo Maggio del 2010, denunciamo lo sfruttamento di molti migranti costretti a vivere in baracche, in tende, in vecchi stabili in rovina, coinvolti in situazioni di illegalità, di evasione fiscale e contributiva, di contratti non rispettati, di norme sulla sicurezza ignorate, spesso in balia di organizzazioni criminali. Da anni, pur sapendo che questo è un tema complicato, dove le sensibilità possono essere diverse anche tra i lavoratori, ci assumiamo il compito di contrastare una deriva culturale che spinge a chiudersi nella difesa dei propri confini e delle proprie certezze, che alimenta la paura del futuro e il timore della diversità, ignorando la storia del nostro popolo e delle sue sofferte e molteplici migrazioni; da anni sosteniamo la necessità di favorire l'integrazione sulla base dei diritti che devono essere garantiti a tutti e contemporaneamente dei doveri civili che i lavoratori immigrati devono sentirsi impegnati a rispettare. Ora, di fronte a più di 300 bare di persone disperate in fuga da guerre, dittature, fame, ribadiamo con forza che serve una diversa normativa europea e italiana, serve una diversa cultura, serve un diverso approccio al tema della immigrazione. Crediamo sia necessario realizzare un piano per la costruzione di un efficace sistema di accoglienza, anche attraverso l’impegno dell'Unione europea, sull’importante frontiera europea del Mediterraneo; devono essere istituiti corridoi umanitari per i profughi che fuggono dalle guerre, rendendo esigibili in condizioni di sicurezza, l'accesso all'asilo ed alle misure di protezione internazionale; va riformata la legislazione sull'immigrazione: l'Italia deve dotarsi di una legge organica in materia di asilo; va contrastata la tratta degli esseri umani, anche attraverso forme efficaci di collaborazione con i Paesi di origine e di transito di migranti e profughi e colpendo duramente i trafficanti. Il mondo del lavoro si mobilita quindi perchè all'indignazione ed al dolore possa seguire la ricerca di soluzioni concrete, perché la tragedia terribile di Lampedusa non si ripeta. Mai più.Le INIZIATIVE di CGIL, CISL UIL  nelle MARCHE RASSEGNA STAMPA Corriere Adriatico 11 ottobre 2013
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08/10/2013 Basta con i suicidi di innocenti. Cgil Cisl Uil gridano Basta !!!!
Basta con la propaganda: non si è fatto niente in termini di emergenza occupazionale ed emergenza abitativa; sono insufficienti le risorse messe a disposizione per fondo anticrisi: solo di 10,000 euro quando nel 2009 il fondo era di 30,000 euro. Cgil Cisl e Uil gridano basta alla disattenzione di questa amministrazione sui temi sociali che attanagliano il Comune di Falconara. L’ennesimo fatto di cronaca per cui un giovane uomo di 37 anni si toglie la vita, è una sconfitta di tutti ma in primo luogo è una sconfitta della politica  di questa amministrazione che ha fatto finta di non vedere i numerosi disagi che crescevano nella popolazione e le denunce fatte dalle Organizzazioni Sindacali per cercare di alleviare la morsa di questa crisi. Il Sindacato denuncia la mancanza di volontà da parte dell’amministrazione nel trovare una collocazione per questi lavoratori, nonché l’assoluta indifferenza alla loro condizione, basti pensare alle numerose richieste di riunioni inascoltate promosse dai genitori di questi ragazzi unitamente al Sindacato. Non serve presenziare ai funerali come fa il sindaco. Il Sindacato ha indetto per domani 9 ottobre, un incontro per mettere in campo tutte le iniziative di mobilitazione tese a denunciare questa situazione: assieme ai lavoratori, giovani , disoccupati, migranti che vogliono invertire questa pericolosa tendenza.
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03/10/2013 La Cisl partecipa a Fabriano alla giornata dei giovani marchigiani
Anche  i giovani della Cisl sono presenti  a Fabriano,  oggi  e  domani 4 ottobre, al Teatro Gentile,  alla  ‘Giornata regionale giovani Marche’, ideata con il contributo della nuova Consulta Regionale dei Giovani, istituita dalla legge 24/2011 ‘Norme in materia di politiche giovanili’ e promossa dalla Regione Marche. Un’occasione per favorire il protagonismo delle nuove generazioni  e per ascoltare la loro voce, nel pluralismo di espressione, e  dare vita ad un luogo di incontro tra giovani imprenditori o artisti italiani  ed europei .Due giorni di musica dal vivo, esibizioni di band marchigiane, mostre, spettacoli di prosa, approfondimenti e informazioni sul mondo dei giovani attraverso cinque workshop condotti da esperti su temi prioritari come il lavoro, Europa, arte, spettacolo, musica. «In questo momento di forte ed epocale transizione – sottolinea il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo – i giovani pagano spesso un prezzo troppo alto. Credo sia quindi una priorità per chiunque occupi posti di responsabilità essere “sul pezzo” dei giovani. Amministratori, esponenti delle imprese e del sindacato, docenti e uomini di cultura,…tutti dobbiamo cogliere ogni opportunità per dare spazio al futuro. Anche questo è costruire la famosa “ripresa” che tutti vogliamo.» manifesto giornata dei giovani marchigiani Programma definitivo
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02/10/2013 Fabriano, i lavoratori protestano contro le Banche
Giovedì 3 Ottobre i lavoratori della J.P. Industries (ex A.Merloni) si ritroveranno alle ore 9:00 presso il "parcheggione" dei giardini di Fabriano e giungeranno in corteo dinanzi la sede di Banca Toscana, Gruppo MPS. La manifestazione è stata organizzata per protestare contro il comportamento del pool di Banche creditrici dell'Antonio Merloni, che hanno ottenuto l'annullamento della vendita alla J.P. dal Tribunale di Ancona. «La sentenza - commentano Fiom Fim e Uilm di Ancona - rischia di mettere in ginocchio un intero territorio e di lasciare per strada 700 lavoratori, più tutto l'indotto. I lavoratori sono l'economia reale. Le Banche sono solo la speculazione finanziaria».
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01/10/2013 Irresponsabile anteporre gli interessi personali alle condizioni del paese
Si sono incontrati questa mattina presso la sede della Cisl i Segretari generali di Cgil Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti per valutare eventuali azioni unitarie a fronte della delicata situazione politica che si e' venuta a determinare negli ultimi giorni. "Serve un vero Governo del Paese" si legge nel documento firmato unitariamente dai tre leader sindacali che hanno così esposto alla stampa quanto deciso per fare appello alla classe politica al senso di responsabilità e scongiurare il rischio di un ritorno alle urne. "Cgil, Cisl e Uil esprimono la loro preoccupazione per la crisi istituzionale causata dall'irresponsabilità di chi vorrebbe anteporre gli interessi personali alle condizioni del Paese. L'incertezza di queste ore determina gravi ripercussioni sulla nostra economia e rischia di far aumentare la pressione fiscale sul lavoro e sulle pensioni. Cgil, Cisl e Uil ribadiscono che occorre una buona legge di stabilità che inverta le scelte recessive compiute in questi anni: non si può immaginare un'uscita dalla crisi senza puntare sul lavoro e sulla buona occupazione. Per questo serve un vero Governo del Paese, capace di compiere le scelte necessarie a rispondere alle richieste del mondo del lavoro. In ragione di ciò, Cgil, Cisl e Uil chiedono che la legge di stabilità preveda: un' effettiva restituzione fiscale ai lavoratori dipendenti e ai pensionati; una riduzione fiscale alle imprese collegata agli investimenti e all' occupazione il completo finanziamento della cassa integrazione in deroga e la definitiva soluzione al problema degli esodati e dei precari di pubblica amministrazione, scuola e ricerca E' essenziale che la legge di stabilità determini una riduzione del livello di tassazione, non solo in nome della giustizia fiscale, ma per la necessità di rilanciare investimenti, consumi e occupazione che non possono crescere se si accentua l'impoverimento di lavoratori e pensionati.  È, inoltre, irrinunciabile che la legge di stabilità compia scelte di politica industriale e di investimenti, senza le quali le grandi imprese di rete fondamentali per lo sviluppo, come Telecom e Alitalia, e grandi gruppi industriali, come Finmeccanica e quelli siderurgici, perdono la loro funzione e rischiano di essere svenduti. Bisogna affrontare il nodo della spesa pubblica, abbandonando la dannosa logica dei tagli lineari e realizzare un riordino istituzionale e una riduzione della spesa corrente attraverso i costi standard, avviando un processo contrattuale di riorganizzazione della pubblica amministrazione. L'assenza di queste scelte e una legge di stabilità ragionieristica determinerebbero un ulteriore peggioramento delle condizioni dei lavoratori, dei pensionati e delle imprese e, soprattutto, una diminuzione dei livelli occupazionali. Affinché non continui quello stato di ingovernabilità del Paese che impedisce la realizzazione di tutte queste necessarie riforme, occorre che il Parlamento cambi la legge elettorale, ridando ai cittadini la possibilità di scegliere, superando la logica personalistica della politica e ricostruendo un clima di fiducia nelle istituzioni della Repubblica. Cgil, Cisl e Uil impegnano le loro strutture ad attuare, da subito, assemblee nei luoghi di lavoro, a indire presidi in tutti i territori e a organizzare, nelle giornate di sabato e domenica prossima, volantinaggi nelle piazze e nei punti di maggiore incontro dei cittadini".Roma, 30 settembre 2013
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24/09/2013 Indesit: insufficienti le modifiche al piano industriale.
La Indesit Company ha presentato ai sindacati, nell’incontro di ieri pomeriggio al Ministero dello sviluppo economico "proposte di miglioramento" al piano di riorganizzazione del gruppo in Italia. Con "maggiori produzioni e attività nelle sedi italiane, 78 mln di investimenti, una significativa riduzione del numero di persone interessate e contratti di solidarietà". A fronte dei 1.425 esuberi previsti, l'azienda propone di "ridurre di 126 addetti il numero di persone interessate" e "riassorbire in 4 anni i 150 impiegati degli uffici". «Le modifiche apportate al piano sono insufficienti. – afferma Andrea Cocco Fim Cisl Marche - Chiediamo un maggiore impegno in merito alle produzioni in Italia e alla salvaguardia degli stabilimenti e dell’occupazione.» Anna Trovò, Fim Cisl nazionale, presente all’incontro ha dichiarato« Nonostante l’azienda abbia rimosso il pesante macigno del piano annunciato ad inizio estate ci aspettiamo un passo avanti che vada incontro alle nostre richieste già a partire dal prossimo incontro di ottobre”.
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18/09/2013 Geografia giudiziaria, i sindacati si mobilitano
“Nonostante avessimo evidenziato per tempo le criticità del riordino degli uffici giudiziari, il precedente e l'attuale Governo si sono mostrati sordi al più comune buonsenso. Si rischia il caos negli uffici giudiziari, un caos annunciato ed evitabile”. Questo il contenuto di una nota congiunta delle Categorie dei dipendenti pubblici di Cgil, Cisl e Uil in merito al riordino della geografia giudiziaria. I sindacati scendono sul piede di guerra e chiedono “la riorganizzazione complessiva del sistema giudiziario a partire da digitalizzazione, riordino delle funzioni e degli uffici, programmi per il controllo di gestione, centralità del servizio, organici e valorizzazione delle professionalità interne”. “È evidente che non potremo arrenderci all'arretramento dello Stato e del sistema giustizia dal territorio e che la nostra mobilitazione sarà sempre più forte”. “Dall'incertezza sulle sorti del personale, passando per il mancato rispetto delle norme e per il caos logistico e organizzativo venutosi a creare, è oggi evidente che il nostro non era un allarme immotivato e dovuto a logiche corporative. I responsabili e le responsabilità di questo sicuro fallimento sono noti: l’incapacità dei vertici amministrativi nell'attuare la riforma, la sordità della ex-Ministro Severino e dell'attuale responsabile della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, l'indifferenza e l'incapacità di ascolto – prosegue la nota - sono la causa principale di un grave colpo allo stato di diritto”. “Se davvero il Ministro, come ha annunciato, vuole monitorare disagi e disservizi, ci convochi subito. E metta mano a una riforma che, così com'è, non farà che provocare danni non solo ai lavoratori, ma soprattutto a cittadini e imprese”. Per queste motivazioni anche nella nostra Regione CGIL CISL e UIL hanno in programma una manifestazione di protesta con SIT IN e volantinaggio, nella giornata di venerdì 20 settembre 2013, dalle ore 11.30 alle ore 12.30 ad ANCONA in piazza Roma (pressi Corte d’Appello)
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16/09/2013 Indesit continua la mobilitazione un'ora di sciopero domani a Melano
Proclamato per domani martedì 17 settembre un’ora di sciopero nello stabilimento  di Melano della Indesit Company.L’ora di sciopero  sarà articolata, centrale e primo turno, 9.30 -10.30; secondo turno  14 - 15.I lavoratori si ritroveranno in assemblea dentro i locali della mensa aziendale per discutere sull’andamento della vertenza anche in prospettiva dell’incontro del 23 settembre prossimo al MISE.
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16/09/2013 Soddisfazione per l'annuncio della ripresa dei lavori in A14 tratto Senigallia - Ancona Nord
Il giorno 12 settembre, Feneal – UIL, Filca CISL, Fillea CGIL Nazionali e di Ancona hanno incontrato il dott. Mauro Coletta capo struttura della Struttura di vigilanza sulle concessioni autostradali e il Ing. Gennarino Tozzi in rappresentanza di Autostrade spa per valutare la situazione del lotto 4 della terza corsia della A14. Nell’incontro le OOSS sono state informate che la complessa vicenda che ha portato al fermo dei lavori ad Aprile scorso si avvia ad una positiva soluzione. Infatti siamo stati informati che il piano finanziario presentato dal Consorzio stabile SAMAC alle banche interessate nel mese di agosto sarà nei prossimi giorni condiviso. Inoltre ci saranno dei confronti fra il Consorzio stabile SAMAC e Autostrade nei prossimi giorni che possano portare alla ripartenza del cantiere, in particolare è previsto un incontro lunedi 16 settembre per la verifica conclusiva che potrà portare alla ripartenza del cantiere il prossimo 1 ottobre con gli stessi parametri del contratto in essere. Nell’incontro siamo stati anche informati che le soluzioni concordate, che saranno valutate nel consiglio di amministrazione di Autostrade del giorno 18 settembre, hanno avuto il parere favorevole della struttura di vigilanza. Le OOSS esprimono soddisfazione per le notizie ricevute e si aspettano che il Consorzio stabile SAMAC riprenda le lavorazioni e risolve tutte le pendenze in sospeso con i lavoratori e i subappaltatori, le OOSS di Ancona si attiveranno, attraverso incontri con il consorzio stabile SAMAC e con i subappaltatori , per la verifica della effettiva ripartenza del cantiere alle condizioni previste nell’atto transattivo che chiude questa vicenda.Le segreterie nazionali e territoriali di Feneal – UIL Filca CISL Fillea CGIL Ancona 13 settembre 2013
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11/09/2013 Le crisi del Fabrianese a Montecitorio
LE CRISI DEL FABRIANESE A MONTECITORIO: PRESIDENTE DELLA CAMERA INCONTRA I LAVORATORI IN CASSAINTEGRAZIONEUna delegazione dei lavoratori in cassaintegrazione del distretto fabrianese del bianco, questa mattina, sono stati ricevuti a Montecitorio, dalla presidente della Camera, Laura Boldrini. Tante, nell’area di Fabriano, le aziende in crisi, Tecnowind, Ghergo group, Elica, Faber, Best e Antonio Merloni, che insieme alla Indesit company stanno soffrendo da troppo tempo. La presidente ha manifestato un forte interessamento alle tante realtà in crisi del territorio  fabrianese  ed in particolare alle difficoltà che stanno vivendo i lavoratori «Ci sono cose che si possono  e si devono fare a livello parlamentare» è quanto ha sottolineato durante l’incontro «sono qui per ascoltare le vostre istanze, che mi stanno a cuore, per capire meglio come posso esservi utile».  Chiare  le richieste dei lavoratori, che nell’occasione  hanno consegnato alla Boldrini  la maglietta simbolo della vertenza Indesit “1425 VOLTE…. NO!!! LA STORIA SIAMO NOI”. «Innovazione industriale nel territorio, sviluppo di nuovi prodotti, salvaguardia dell’occupazione scongiurando le delocalizzazioni» è quanto ha rilanciato Andrea Cocco, Fim Cisl Marche, durante l’incontro. «Tutto il territorio fabrianese è in ginocchio, dalle grandi aziende come Indesit alle piccole imprese artigiane dell’indotto. – ha proseguito Cocco - Non possiamo dimenticare la situazione critica che stanno vivendo anche i  lavoratori dell’indotto, occorre introdurre quanto prima meccanismi di tutela  a partire dal rifinanziamento della cassa integrazione in deroga . » Intanto  la settimana a Fabriano continua ad essere bollente,  dopo due giorni di scioperi a gatto selvaggio negli stabilimenti della Indesit Company di Melano e Albacina, dal Ministero dello sviluppo economico arriva il rinvio al 23 settembre dell’incontro programmato per il 17 settembre.
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30/08/2013 Difendiamo il futuro di Banca Marche
“Oggi la stragrande maggioranza dei 3000 lavoratori di Banca Marche ha aderito allo sciopero indetto da alcune organizzazioni sindacali, la Fiba-Cisl, la Fisac Cgil, la Dircredito, e hanno così manifestato la contrarietà ad un piano industriale liquidatorio, che non dà prospettive né in termini di occupazione, né per l’autonomia e il radicamento territoriale della banca.E’ necessario cambiare il piano, fermare le ipotesi di spezzatino dell’istituto, sostenere la ricapitalizzazione evitando rischi speculativi, attuare una diversa gestione del credito deteriorato, valorizzare le professionalità interne e andare fino in fondo nell’accertamento delle responsabilità della grave situazione finanziaria di Banca Marche.Chiediamo alle istituzioni, al mondo delle imprese, all’opinione pubblica di continuare a sostenere i lavoratori e i sindacati impegnati a difendere il futuro di Banca Marche, patrimonio fondamentale per la nostra comunità regionale e non solo.” Ancona 30 agosto 2013Marco Manzotti, Segreteria Cgil MarcheStefano Mastrovincenzo, Segreteria Cisl Marche
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01/08/2013 POSTI LETTO PER GLI ANCONETANI: MEZZOLANI SI SBAGLIA.
Cgil -Cisl - Uil Ancona  ribadiscono la  necessità impellente di un ospedale di rete per il capoluogo regionale.  Per  Cgil -Cisl - Uil Ancona  è inacettabile l’esternazione dell’Assessore Mezzolani  rispetto ai posti letto dell’ospedale regionale di Torrette  attribuendoli  a  disposizione esclusiva del territorio di Ancona e non al servizio dell’intera comunità regionale .« La quasi totalità dei 20 mila ricoveri all’anno, per cittadini fuori provincia o regione, in Area Vasta 2 , viene assorbita dall’ospedale di Torrette  - ricordano i sindacati analizzando i dati forniti dalla Regione stessa -  a conferma del  ruolo regionale e di alta specialità dell’ospedale di Torrette  di cui non si può non   tener conto nella riorganizzazione delle reti cliniche.»
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31/07/2013 Sanità anconetana: i sindacati rilanciano.
Oggi 31 luglio  primo incontro con l’assessore  del Comune di Ancona E. Capogrossi  sulla questione sanità. CGIL – CISL –UIL confederali e delle categorie del pubblico impiego e dei pensionati di Ancona  hanno riaperto in questi giorni i tavoli di confronto con l’amministrazione comunale su varie tematiche legate al bilancio comunale e più in generale alla politica di gestione della città, dal regolamento per la Tares, alle tariffe, dalla situazione delle partecipate ai lavori pubblici, dai servizi sociali a quelli sanitari.Forte è la condivisione della centralità del dibattito sulla sanità cittadina, volta a riportare il territorio di Ancona, i suoi cittadini e gli attori  sindacali e sociali che vi operano al centro  del confronto sulla riorganizzazione della sanità. Ancona, con il nuovo piano di riorganizzazione sulla sanità presentato dalla Regione, rischia di uscire ulteriormente penalizzata per impegni disattesi. Tra essi spiccano la riqualificazione e la destinazione dell'area dell'ex Umberto I sulla quale un protocollo tra Comune e Regione Marche prevedeva il recupero di spazi da destinare a servizi territoriali socio-sanitari con la realizzazione di un pronto intervento e di una RSA. E poi all’Ospedale di Torrette già a partire dal mese di agosto,  non si potranno più praticare, gli interventi considerati di routine  e l’ assenza di un ospedale di rete nel capoluogo dorico renderà sicuramente ancora più precaria la sicurezza sanitaria . Gli obiettivi fondamentali per la cittadinanza di Ancona  per CGIL – CISL –UIL  Ancona sono:- realizzazione del nuovo ospedale di rete per Ancona presso l’Aspio-attivazione della Casa della Salute aperta 24 ore, che raccolga i vari servizi, quali i poliambulatori,  attività di diagnostica strumentale, la guardia medica, studi associati di medici generici, una postazione medica di primo intervento, la RSA, i centri di assistenza per la salute (alimentazione, consultorio familiare, ecc) integrati con alcuni servizi socio-assistenziali.-  garantire l’alta specializzazione e la funzionalità del Salesi, prevedendo lo spostamento della struttura in una unica soluzione, evitando spostamenti parziali di singole unità operative.- no alla proposta della Regione e dell’ASUR di riduzione dei punti nascita  per contrastare un inevitabile sovraccarico di prestazioni presso il Salesi già in  situazione di difficoltà Certo è che per CGIL CISL UIL Ancona è  fondamentale continuare a tenere vivo il dibattito sulla sanità anconetana ripartendo dalle voci del territorio, dei cittadini e degli operatori,  e risponderanno con proprie iniziative ad eventuali  accelerazioni e scelte unilaterali da parte della Regione e dell’Asur.Leggi il Comunicato Stampa Unitario 
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25/07/2013 Insufficiente il personale docente assegnato alle scuole marchigiane.
Assegnati  dal Ministero della Pubblica Istruzione  30 posti aggiuntivi di personale docente alle Marche .Una assegnazione esigua che ha consentito di recuperare solamente alcune delle situazioni di maggior difficoltà presenti nelle scuole marchigiane. I posti dati permettono di garantire i docenti previsti nei Licei Musicali, di riattivare alcuni corsi serali ed i percorsi didattici all’interno delle carceri che erano stati soppressi per mancanza di personale e soprattutto di sdoppiare classi, cosiddette “classi pollaio”,   costituite con più di 30 alunni. Le segreterie regionali Marche di Flc/Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals denunciano tuttavia che quanto assegnato dal Ministero non è sufficiente a recuperare tutte le situazioni di disagio presenti nel territorio regionale: numerose ancora le situazioni di classe sovraffollate, ospitate spesso in aule non a norma. Drammatica inoltre la situazione delle scuole dell’infanzia: 104 sezioni attive solo il mattino nonostante la richiesta di tempo pieno delle famiglie alle quali non è stato possibile dare alcuna risposta.Scarica il Comunicato Stampa Unitario 
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24/07/2013 Corriere Adriatico, sospesi i tre giorni di sciopero
Le Rappresentanze Sindacali Aziendali del Corriere Adriatico in accordo con le segreterie sindacali di categoria Fistel Cisl e Slc Cgil, a seguito del mandato dei lavoratori e vista la convocazione del confronto in sede regionale con l’Azienda e l’Assessore regionale alle Politiche del Lavoro per il prossimo 29 luglio, sospendono l’ulteriore pacchetto di tre giorni di sciopero già preannunciati per questa settimana. La decisione è dovuta al senso di responsabilità delle maestranze previo l’ interessamento dell’Assessore Luchetti a seguire direttamente la vertenza, nella consapevolezza che dal preannunciato confronto possano scaturire le condizione per evitare i licenziamenti, attraverso la presentazione di un nuovo piano aziendale di rilancio e di sviluppo della testata, prevedendo un ridimensionamento degli esuberi e l’ accesso alle misure di protezione e di tutela dei lavoratori con gli armonizzatori sociali.
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23/07/2013 Rifinanziare la cassa integrazione in deroga: incontro con l’On Cesare Damiano
Nelle Marche saranno 15.000 i  lavoratori dei settori dell’artigianato, e delle piccole imprese dei servizi, del commercio del turismo, senza nessuna  “protezione sociale” in caso di sospensione dal lavoro dal 1 Giugno 2013  per il mancato rifinanziamento della Cassa Integrazione in Deroga. E’ il grido d’allarme che CGIL CISL UIL delle Marche e delle Associazione Artigiane hanno  manifestato  durante l’incontro con  il Presidente della Commissione Lavoro alla camera On. Cesare Damiano in occasione del quale è stata rilanciata l’urgenza di rifinanziare lo strumento della Cassa Integrazione in Deroga e  di prevedere  interventi concreti per  ridefinire i criteri di riparto delle risorse tra le regioni. Il presidente Damiano si è impegnato a sostenere queste richieste, anche se ha rappresentato tutte le difficoltà relative al reperimento di nuove risorse. Resta il fatto che la questione “cassa in deroga”, dopo essere sparita i dalle emergenze del governo, è tornata ad essere considerata tra le priorità che vanno risolte. Intanto CGIL CISL UIL Regionali e le Associazioni Artigiane  confermano  che dal 1° Luglio per tutti i lavoratori  artigiani dipendenti da imprese aderenti all’EBAM è stata attivato, come strumento di sostegno al reddito, la sospensione. Nota Dipartimento mercato del lavoro Cisl Marche
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18/07/2013 Rifiuti: basta far pagare gli sprechi ai cittadini
Primo incontro, domani ad Ancona, dell’ ATA (Assemblea Territoriale d’Ambito) un’ occasione importante per arrivare ad  una gestione unica della raccolta dei rifiuti nel territorio dell’anconetano. L’Assemblea Territoriale d’ Ambito dovrà decidere la forma di gestione dell’affidamento e le modalità con cui procedere. Se scegliere cioè la gara o l’affidamento diretto, cosiddetto in house providing, dell’intero bacino che coincide con i confini provinciali. In provincia di Ancona, oggi abbiamo una situazione frammentata, fatta da una moltitudine di aziende,  con dirigenti  e costi di produzione  che, se avessimo  un'unica azienda di dimensione provinciale, potrebbero essere tagliati. Una situazione insostenibile pagata totalmente dai cittadini attraverso la tassa sui rifiuti. In questa fase di grande crisi che continua a mordere tutto il territorio regionale occorre ridurre gli sprechi ed efficientare i servizi. La Cisl Marche pertanto sollecita il presidente dell’ ATA Casagrande, a trovare tutte le soluzioni possibili per superare la frammentazione attuale e fare scelte che tutelino i lavoratori del settore e i cittadini che chiedono un servizio di qualità e tariffe ridotte. Molte famiglie marchigiane si ritroveranno a pagare importi significativamente più alti con l’entrata  a regime della TARES, il nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi che ingloba in sé sia la tassa commisurata al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, sia l’imposta relativa alla copertura finanziaria dei servizi indivisibili erogati dal Comune. La Cisl delle Marche ritiene  indispensabile, per arrivare a proposte concrete e  condivise per una  futura gestione della raccolta dei rifiuti nella provincia di Ancona, l’apertura di un confronto serrato e trasparente tra tutte le parti coinvolte.
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18/07/2013 Indesit: prosegue la mobilitazione
Le assemblee, effettuate oggi da Fim  Fiom e Uilm dei lavoratori Indesit di Melano ed Albacina confermano un alto livello di attenzione degli operai in merito alla vertenza. Andrea Cocco Fim Cisl Marche "rimaniamo con i piedi a terra, prudentemente possibilisti, un giudizio di merito sarà possibile solo alla luce delle ulteriori proposte e disponibilità dell'azienda, suffragate da un impegno reale  delle regioni e del ministero;  rimangono invariati i nostri obiettivi, salvaguardia dell'  occupazione e mantenimento delle produzioni in Italia; "aggiunge Cocco" a sostegno della vertenza ed in attesa  dei prossimi incontri, negli stabilimenti fabrianesi nei prossimi giorni si effettueranno altre ore di sciopero" Andrea Cocco Segreteria FIM CISL MARCHE17/07/2013
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17/07/2013 Nuove giornate di sciopero al Corriere Adriatico
                                 Comunicato Sindacale  Le Rsa del Corriere Adriatico in accordo con le OO.SS. territoriali in coerenza con il mandato dei lavoratori concordato nell’assemblea del 10/07/2013 e in assenza di concreti segnali di disponibilità al dialogo dell’Azienda, indicono per le giornate del 18-19-20 luglio 2013 lo sciopero per l’intero turno lavorativo dei lavoratori poligrafici.Le OO.SS. si rendono comunque disponibili prima dell’incontro in Regione fissato per il 29/07/2013 ad un ulteriore confronto con la Direzione aziendale.
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12/07/2013 A Fabriano si manifesta contro il piano di ristrutturazione di Indesit
GUARDA LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE  RASSEGNA STAMPA: Conquiste del Lavoro_13_07_13 , AGI STAMPA LA MANIFESTAZIONE DI FABRIANO   
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12/07/2013 Sciopero al Corriere Adriatico
Mercoledì 10 luglio 2013 si è conclusa con esito negativo, presso la sede Federazione italiana editori giornali di Roma, la fase sindacale nazionale della procedura di licenziamento collettivo (legge 223/91) per 13 lavoratori poligrafici del Corriere Adriatico. L’assemblea dei lavoratori poligrafici del Corriere Adriatico, in accordo con le RSA e le Organizzazioni sindacali territoriali, preso atto del mancato accordo, proclama per sabato 13 luglio l’intera giornata lavorativa di sciopero; dà inoltre mandato alle proprie Rappresentanze di organizzare un pacchetto di ulteriori sei giornate di sciopero da effettuarsi in attesa del confronto in sede regionale con l’Azienda e la Regione Marche. Le Organizzazioni Sindacali di Categoria di Cisl e Cgil (Fiste e e Slc) si attiveranno da subito nel coinvolgimento delle Istituzioni locali e regionali.
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11/07/2013 Indesit, dove sta andando? Dossier Iscos Marche
In quali parti del mondo produce e vende Indesit Company? Quali sono le condizioni di lavoro negli stabilimenti all’estero? Come è cambiato il consiglio di amministrazione e quali le strategie per il futuro? Alcune risposte in questo dossier.[View the story "Indesit Company" on Storify]
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08/07/2013 MASTROVINCENZO: INDESIT VERTENZA SIMBOLO IMPEGNATI PER LA DIFESA E I FUTURO DEL LAVORO
Insieme ai rappresentati dei lavoratori delle aziende marchigiane del settore elettrodomestico, Stefano Mastrovincenzo ,segretario generale Cisl Marche, oggi presente a Roma all' assemblea nazionale dei delegati "Per sconfiggere la crisi nel settore produttivo dell'elettrodomestico" afferma « La vertenza Indesit è una vertenza che riguarda non solo i metalmeccanici ma l’intero movimento sindacale delle Marche. Una vertenza simbolo che richiama la necessità e la possibilità di continuare a dare un futuro alle nostre produzione storiche pur in un ottica rinnovata e attenta alla qualità del prodotto richiesta dai consumatori ed ai fattori di competitività sui mercati internazionali. – continua il segretario generale della Cisl marchigiana - Siamo impegnati nella difesa del lavoro che va di pari passo con l’adozione misure di politiche industriale che rilancino lo sviluppo nel nostro territorio »Ufficio stampa Cisl Marche393337612381
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08/07/2013 VERTENZA INDESIT, IL 9 LUGLIO TUTTI AL CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE
(Il palazzo della Regione Marche)I sindacati si preparano anche a portare i lavoratori della Indesit al consiglio regionale convocato in seduta aperta e monotematica sulle crisi nelle Marche il 9 luglio.“La nostra idea è di fra condividere alla Regione il documento che abbiamo fatto insieme ad una trentina di sindaci tra Marche e Umbria e a 5 Province” spiega Andrea Cocco, Fim Cisl Marche. Ma i sindacati si preparano anche al coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uil e delegati Rsu di tutto il settore degli elettrodomestici in Italia in programma l’8 luglio e allo sciopero generale di 8 ore di tutto il comparto metalmeccanico fabrianese. “Attenzione - sottolinea Cocco - non si tratta di un’iniziativa degli altri lavoratori nei confronti dei dipendenti Indesit. Questa è una vertenza pilota che avrà ricadute su tutto il territorio e in tutto il settore”.“Ci siamo dati appuntamento alle 6.30 davanti allo stabilimento di Albacina. Da lì partiremo con le macchine in fila indiana”.Per Andrea cocco segretario provinciale Fim Cisl " il piano va cambiato, ognuno faccia la sua parte, l'azienda nel impegnarsi a sviluppare progetti industriali che mantengano ed aumentino le produzioni in Italia, il ministero ad agire sulle leve fiscali per agevolare le imprese che investono nel nostro paese, nella competitività del mercato e abbassare la tassazione dei lavoratori, per far ripartire i consumi. Se ognuno di questi attori farà la sua parte i lavoratori ed il sindacato, come sempre hanno fatto, accetteranno queste sfide".Pubblicato da STEFANO BALESTRA a sabato, luglio 06, 2013RASSEGNA STAMPA BLOG FIM CISL 
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08/07/2013 ASSEMBLEA NAZIONALE DEI LAVORATORI PER SCONFIGGERE LA CRISI DEL SETTORE ELETTRODOMESTICO
Oggi oltre 50 delegati Rsu delle aziende marchigiane del  settore elettrodomestico partecipano all' Assemblea  unitaria nazionale a Roma, promossa da FimCisl – FiomCgil  - UilUilm. Al centro del dibattito la grave situazione produttiva e occupazionale del 'bianco', che occupa in Italia circa 130 mila addetti tra diretti e indiretti , che investe tutte le aziende del settore, i grandi gruppi e l'indotto, mettendone a rischio le prospettive future. FimCisl – FiomCgil  - UilUilm da tempo sollecitano al Ministero dello Sviluppo Economico l'attivazione di un tavolo di settore e l'adozione di scelte di politica industriale, con l'obiettivo di contrastare un ulteriore processo di delocalizzazione delle produzioni di elettrodomestici e salvaguardare anche le piccole e medie imprese dell'indotto dislocate su tutto il territorio nazionale. . Nelle Marche da oltre un mese i lavoratori dei siti produttivi  della Indesit Company di Melano e Albacina, stanno contrastando con tutte le loro forze il  progressivo smantellamento della  produzione locale . Si temono inoltre  l’ accelerazione e l’ aggravarsi dei programmi di riorganizzazione e ristrutturazione che determinerebbero ulteriori situazioni di crisi occupazionali.  A fronte di questa gravissima situazione, i rappresentanti dei lavoratori metalmeccanici  oggi a Roma,  rilanciano l’attenzione sul ruolo strategico dell'industria dell'elettrodomestico,  Andrea Cocco Fim Cisl Marche  «dobbiamo lavorare su un fronte comune in merito alla crisi del settore,  che dopo l'auto rappresenta il secondo settore industriale italiano. E’ necessaria  l'attivazione da parte del governo del tavolo sull'elettrodomestico, con l'obiettivo della salvaguardia dei livelli occupazionali e delle produzioni in Italia.» RASSEGNA STAMPA CONQUISTE DEL LAVORO  
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24/06/2013 Smarketing: comunicazione per i piccoli che hanno grandi cose da dire
Presentazione del libro "smarketing"Come migliorare la comunicazione di  associazioni, movimenti e aziende della decrescitaLa conversazione con l’autore interessa a imprenditori fai-da-te, imprenditori dell’economia responsabile, cooperazione e impresa sociale, membri di associazioni, attivisti civili e politici, marketer pentiti. Marco Geronimi Stoll sul biglietto da visita si autodefinisce pubblicitario disertore, è fondatore e membro della Rete Smarketing. È consulente e comunicatore di molte associazioni, ONG e di “aziende della decrescita”, cioè di quell’imprenditoria post-crisi e dis-intermediata che “crea valore perché crea valori” basandosi sull’efficienza energetica, l’agricoltura sostenibile, il riciclo delle materie prime, la creatività artistica, il benessere post-consumistico, l’artigianato di qualità (sia quello antico che quello digitale), l’enogastronomia di territorio, le esperienze a costo zero…Alcuni dei temi di conversazione:Dal target allo starget invertiamo il flusso, ci facciamo trovare da chi ci cerca e coltiviamo pochi contatti ma buoni. Saremo tutti comunicatori Addio marketer, tecnico disabilitante; benvenuto consulente, facilitatore di autonomia: i piccoli produttori diventano “dilettanti competenti” È inutile urlare nel rumore Addio spot e inserzioni, preferiamo creare nicchie di quiete e decelerazione per conversazioni gradevoli, reciproche e costruttive. Presentazione del libro Smarketing per chi vorrà approfondire e mettere in pratica questi temi. Ediz. Altreconomia link € 12link Blog di Geronimi Stoll PDF con: Comunicato stampa, indice e prime pagine del libro Un recente articolo su RepubblicaSmarketing Ancona
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22/06/2013 Cgil Cisl e Uil scendono in piazza
CLICCA QUI PER VEDERE LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE Erano circa 5 mila i lavoratori marchigiani che hanno partecipato sabato 22 giugno, alla manifestazione nazionale a  Roma. Da tutta la Regione 100 pullman raggiungeranno la capitale. La manifestazione è promossa da Cgil, Cisl e Uil per il rilancio del lavoro e per una politica a sostegno dello sviluppo. I sindacati hanno già avanzato le loro richieste al Governo dal quale si attendono risposte. Le priorità di Cgil Cisl e Uil: rifinanziare la Cassa integrazione in deroga, poiché il miliardo di euro stanziato non è ancora disponibile e non è sufficiente. Ridurre le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati e alle imprese che fanno assunzioni stabili. Dare ai Comuni e agli altri Enti pubblici la possibilità, se hanno le risorse, di fare investimenti allentando i vincoli del patto di stabilità interno. Evitare aumenti dell’Iva e riformare l’Imu, dalla quale dovrebbero essere esentati solo i proprietari di un immobile purché non sia di lusso. Fare scelte di politica industriale che rilancino la produzione, l’innovazione e gli investimenti. Le Marche hanno una ragione in più per partecipare e per sostenere la manifestazione del 22 giugno. La crisi ha colpito duro una Regione caratterizzata da molte imprese manifatturiere, soprattutto di piccole dimensioni.  Il disagio occupazionale è sempre più elevato. Secondo i dati Inps, nei primi cinque mesi dell’anno, sono stati 47.735 i lavoratori che hanno chiesto l’indennità di mobilità o disoccupazione. Un dato che conferma il picco negativo toccato l’anno scorso. Di questi, 14.642 hanno riguardato Ancona, 7.353 Ascoli Piceno, 405 Fermo, 9.087 Macerata e 12.248 Pesaro e Urbino. Le domande di mobilità, sempre nei primi cinque mesi dell’anno, hanno subito un’impennata passando da 2.680 a 4.534 (+69,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Altrettanto preoccupanti sono i dati relativi alla Cassa integrazione. Nei primi cinque mesi dell’anno sono state 21.347.552 le ore complessivamente autorizzate nella Marche, con un incremento del 37,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un livello record dall’inizio della crisi. Nel primo trimestre 2013, la disoccupazione ha raggiunto l’11,4%, percentuale che ormai ci avvicina alla media nazionale. Prima della crisi  il tasso di disoccupazione era la metà di quella italiana. La recessione che sta colpendo le Marche è inarrestabile, lo dimostra un ulteriore calo della produzione e del fatturato rispettivamente pari a -4,8% e -4,6% nel primo trimestre 2013. L’emergenza che sta vivendo il sistema produttivo marchigiano è anche rappresentata dalle 4.827 aziende che hanno chiuso i battenti nel primo trimestre del 2013 rispetto alle sole 3.373 che sono nate,   con un saldo negativo di ben 1.454  imprese. Anche il dato dei fallimenti la dice lunga: da  gennaio a maggio 2013, si è registrata l’apertura della procedura di  fallimento  per 165 aziende in tutta la Regione, rispettivamente 67 in  provincia di Ancona, 26 in quella di Ascoli, 17 nel Fermano, 19 nella provincia di Macerata e 26 a Pesaro Urbino. (fonte Unioncamere Marche). Sul fronte locale, Cgil, Cisl e Uil Marche hanno richiesto da settimane alla Giunta Regionale l’apertura di un tavolo di confronto per individuare misure urgenti che possano contribuire a limitare il disagio e favorire la ripresa. E’ previsto per la prima settimana di luglio un incontro tra le parti. I principali temi che il sindacato ha posto all’ attenzione della Regione sono la piena attuazione delle misure anticrisi, le politiche attive del lavoro, l’utilizzo dei fondi strutturali europei, il rafforzamento del “Made in Italy”, la realizzazione di interventi infrastrutturali ed ambientali, il sostegno al credito, la riorganizzazione dei servizi a rete e della Pubblica Amministrazione. LAVORO E' DEMOCRAZIA: LE RICHIESTE DI CGIL CISL E UIL AL GOVERNO
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21/06/2013 Indesit: la storia di Stefano
Di STEFANO BALESTRARappresentante sindacale FIM-CISL dello stabilimento di Melano Marischio - Indesit CompanyIl lavoro non si tocca. Il lavoro non è solo fonte di produzione, di ricchezza del paese, ma è soprattutto il mezzo per cui una persona realizza se stessa, mette a frutto i propri talenti, è lo  strumento con cui una persona concepisce il proprio progetto di vita….Sono Stefano Balestra, da Fabriano, cinquanta anni tra una mesata, di cui 27 spesi lavorando ininterrottamente alla Indesit Company a Melano Marischio dove mi avvicinai per la prima volta al mondo del lavoro, dopo aver completato gli studi ed il servizio militare. Adesso sono Rsu della Fim-Cisl, alla quale mi avvicinai poco dopo essere entrato e per la quale ho dato il mio impegno a vari livelli, e operatore di linea, prima con i frigoriferi fino al 2005 e poi alle prese con cucine, piani cottura e forni.Melano chiude, ti riecheggia in maniera martellante nella testa, ed ecco che il nostro istinto ti fa passare davanti agli occhi il film di una vita passata in quel luogo, ai tanti personaggi che hai conosciuto e di alcuni dei quali il ricordo è sempre nitido e indelebile. E poi ti domandi e cerchi di esorcizzare la notizia e se la frase “the end” possa passare sui titoli di coda, di un luogo per tanti più di una semplice fabbrica, integrata nel territorio come gli alberi in un bosco, dove sono cresciute intere comunità e dove sono venuti a rendere omaggio ai lavoratori due giganti dei nostri tempi, oltre a Giovanni Paolo II° nel 1991, anche il Presidente per antonomasia, Sandro Pertini negli anni ’80.Ti chiedi se l’onda lunga e ineluttabile della globalizzazione sfrenata, possa porre la parola “fine”, a un luogo simbolo dell’economia dolce, senza fratture, che neanche la brutalità e la violenza del terremoto del 1997 era riuscito a piegare ai suoi voleri, con i lavoratori, molti dei quali seppur alle prese con i disagi del sisma, non avessero lesinato la propria disponibilità per il bene comune, la fabbrica come seconda casa, come una seconda famiglia con la quale condividere e superare le proprie ansie e paure. Ed anche l’azienda come una famiglia, sempre pronta e vicina ai più sfortunati con la costruzione di un villaggio di casette prefabbricate per i più disagiati. E volte in tutti questi anni, anche la durezza della catena di montaggio, si ammorbidiva nella gratificazione di possedere un’identità, anzi a volte di rivendicarla.E oggi dopo circa 27 anni di orgogliosa “appartenenza” a un’azienda sempre un passo avanti agli altri per la propria lungimiranza, per le relazioni sindacali e umane “evolute”, vista crescere da fenomeno quasi esclusivamente regionale, fino a diventare un gigante transnazionale su scala globale, ecco lo spettro di doversi probabilmente reinventare un futuro. Già ma quale futuro alla nostra età? E la paura ti spinge se non altro per la speranza a pensare che anche questa sfida, l’ennesima della serie, possa essere vinta, anche se i dubbi e le incertezze dell’età contemporanea ci fanno vedere grigio, ma non può finire tutto così…Lo smarrimento, lo stupore, l’incredulità, lo leggi anche nei colleghi, molti dei quali sono diventati nel frattempo anche degli amici con i quali hai condiviso una parte importante della tua gioventù e della tua vita, non solo lavorativa. A volte vedere colleghe piangere ti fa male al cuore e vorresti poter dare, per il ruolo di sindacalista le risposte che come lavoratore vorresti sentirti dire anche tu: “Stai tranquilla, tutto si aggiusterà…”.Io vorrei, noi vorremmo, ed anche le generazioni a venire, lo vogliono poter dire: “Orgoglioso di lavorare per quest’azienda… così come lo siamo stati fino a ieri”. E non per elemosinare qualcosa, ma consci di avere dato sempre il meglio di noi stessi per un qualcosa che sentiamo una parte di noi, che ci ha permesso con umiltà di realizzarci come persone.Vuoi raccontare la tua storia? Scrivi a redazionemarche@cisl.it o manda un messaggio sulla nostra pagina Facebook.
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17/06/2013 Bonus Bebè al via
In dirittura di arrivo il Voucher di conciliazione a sostegno della genitorialità erogato dall'INPS. La Legge 92/2012 di riforma del mercato del lavoro, ha introdotto misure per garantire maggiori servizi e rafforzare la tutela della genitorialità. Tali provvedimenti legislativi hanno avuto la loro implementazione con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (n.37/13) del D.I. del 22/12/2012 che attua le misure introdotte, in via sperimentale, per gli anni 2013, 2014, e 2015; inoltre l’INPS, con la circolare n. 48 del 28 marzo 2013, ha fornito le istruzioni operative in merito e le modalità per richiedere l’erogazione dei benefici e dei voucher previsti dalla legge a sostegno della genitorialità.Le domande per il contributo potranno essere presentate all'INPS dal 1° luglio al 10 luglio 2013.Si ricorda che alla madre lavoratrice dipendente, al termine del congedo di maternità (obbligatorio), in alternativa al congedo parentale e solo per gli undici mesi successivi al congedo obbligatorio per un massimo di sei mesi, sono riconosciuti voucher spendibili per servizi di baby sitting o per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati. Tale contributo potrà essere richiesto anche se la lavoratrice ha già usufruito in parte del congedo parentale.Il voucher potrà essere richiesto anche: dalle lavoratrici Dipendenti (escluse per il momento quelle pubbliche), da coloro che sono Iscritte alla Gestione Separata, comprese le libere professioniste dalle madri adottive o affidatarie.Non possono usufruire del beneficio le donne già esentate dal pagamento delle rette dei servizi pubblici o privati accreditati per l’infanzia e che godono di contributi per le politiche attive, le lavoratrici autonome iscritte ad altra gestione. Invece le donne, i cui figli sono già nati, possono farne richiesta, così come le gestanti, la cui data presunta del parto è prevista entro quatto mesi dalla scadenza del bando.Importo, durata e modalità del beneficio L’importo del voucher è di 300 euro mensili per massimo sei mesi, divisibile solo per frazioni mensili intere. Le lavoratrici part time ne possono usufruire in misura proporzionale all’entità della prestazione lavorativa. Coloro che sono Iscritte alla Gestione Separata, fino ad un massimo di tre mesi.Nel caso di fruizione della rete pubblica dei servizi all’infanzia o dei servizi privati accreditati (es. nidi) questi saranno pagati direttamente dall’INPS alla struttura prescelta dietro esibizione, da parte della  struttura,  della documentazione richiesta attestante l’effettiva fruizione del servizio, fino a concorrenza dell’importo di € 300 mensili, per ogni mese di congedo parentale cui la lavoratrice rinuncia. La struttura prescelta dovrà essere una di quelle presenti in un apposito elenco gestito dall’INPS (vedi www.inps.it)Il contributo concesso per il pagamento dei servizi di baby sitting viene erogato attraverso il sistema dei buoni lavoro.Per approfondimenti vai al Bando pubblicato sul sito dell' Inps
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14/06/2013 «Dobbiamo saper cogliere energia e speranza per il nostro paese»
La Cisl Marche partecipa al XII Congresso Confederale CISL "L'Italia della responsabilità. Un sindacato Nuovo per un nuovo paese" che si tiene a Roma nelle giornate dal 12 al 15 giugno 2013. "La politica sindacale della CISL  nei prossimi quattro anni  per la crescita, il lavoro, la giustizia sociale."L'intervento di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale CISL Marche.   
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04/06/2013 Indesit: inaccettabili gli esuberi
Per la Fim Cisl: "Il problema degli esuberi va affrontato in una dimensione industriale nazionale" Roma, 4 giugno 2013. La segretaria nazionale della Fim Cisl Anna Trovò, a ridosso dell'incontro (previsto per le 15 di oggi) tra le organizzazioni sindacali e i vertici aziendali presso il Centro Congressi Cavour di Roma, ha dichiarato: al CAI, Indesit ha annunciato di avere una sofferenza produttiva e finanziaria con un calo di vendite da cui ne consegue un pesante piano di riorganizzazione che prevede oltre che, investimenti in Italia per circa 70 milioni di euro (nelle tre aree produttive di Fabriano comunanza, Ascoli e Caserta) e allocazioni alternative negli stabilimenti italiani e in quelli all' estero vicini ai mercati di sbocco in crescita, la dichiarazione di 1425 esuberi. Una enormità - secondo la Trovò - se pensiamo che complessivamente il gruppo conta in Italia circa 4300 dipendenti. Questo significa - sottolinea la segretaria Fim - un forte ridimensionamento della presenza in Italia del gruppo e quindi un ridimensionamento della produzione complessiva dell'elettrodomestico in Italia. Il rischio serio - secondo la Trovò - è che un pezzo importante dell'industria manifatturiera italiana e del "made in Italy" lasci definitivamente il paese. Per questo il problema Indesit va affrontato all'interno di una strategia nazionale di rilancio e sostegno della produzione di elettrodomestici in Italia. E' necessario - continua - garantire da subito un piano di azioni che favoriscano produzioni investimenti e lavoro, è inaccettabile, che si sposi la de-localizzazione come soluzione vantaggiosa per gli azionisti, disinteressandosi degli effetti economici e sociali che da essa ne conseguono - e conclude - dall'incontro odierno ci aspettiamo un confronto serio sui piani industriali e sulle scelte strategiche che ridia prospettive agli stabilimenti e alle produzione italiane del Gruppo, ma ripeto, è importante che il problema venga affrontato a livello nazionale con un piano di rilancio dell'intera filiera del settore .Ufficio stampa Fim CislLeggi il Comunicato Sindacale Unitario
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03/06/2013 Sciopero generale dei lavoratori del legno
 E’ stato proclamato lo sciopero generale dei lavoratori del legno. Lo ha deciso l’Assemblea dei quadri e dei delegati delle Federazioni di Categoria di Cgil Cisl e Uil – rispettivamente Feneal, Filca e Fillea. Lo scioperò si farà venerdì 7 giugno per tutta la mattina e per l’ultima ora di ogni turno. La decisione è stata presa per protestare contro la scelta di Federlegno, - l’associazione rappresentativa delle imprese della filiera del legno e arredo -  di abbandonare la trattativa per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale. A fronte di una situazione economica produttiva che si fa sempre più difficile, piuttosto che cogliere l’occasione del rinnovo del contratto nazionale per sviluppare relazioni sindacali basate sul confronto e la partecipazione, anche al fine di condividere soluzioni che aiutino il settore a uscire dalla crisi, Federlegno ha avanzato richieste che i sindacati hanno valutato come inaccettabili. In particolare l’ipotesi di un orario cosiddetto “multiperiodale”, da calcolarsi su base annua con una gestione a totale discrezione dell’impresa; ma anche il peggioramento delle normative sull’apprendistato e del lavoro a tempo determinato. Davanti ad  un naturale rifiuto da parte sindacale di accettare queste imposizioni, la Federlegno, con un atteggiamento scorretto e irresponsabile, ha abbandonato la trattativa. Cgil Cisl e Uil di Categoria chiedono da subito la ripresa di un confronto che affronti i contenuti della piattaforma unitaria, al fine di giungere ad una rapida conclusione del rinnovo del contratto nazionale che sia in grado di dare immediate risposte anche in termini di incremento salariale per la salvaguardia del potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori. Lo sciopero sarà sostenuto da due manifestazioni che si svolgeranno a Pesaro (ore 9.30 in Piazzetta Ciacchi) e a Tolentino (ore 14.30 in Piazza delle Libertà).
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31/05/2013 Vinfood, dipendenti in protesta
Le Segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil chiedono un confronto urgente con il prefetto Emilia Zarrilli per affrontare la delicata questione dell'azienda alimentare Vinfood di Monteleone di Fermo. L'obiettivo che si sono poste le Segreterie è quello di organizzare, il 3 giugno prossimo, un sit-in davanti a Palazzo Caffarini Sassatelli affinchè si possa agevolare una soluzione positiva della vertenza in atto. I Sindacati cercano soluzioni realmente percorribili per garantire un futuro all'azienda e sopratutto ai lavoratori e alle loro famiglie. L'azienda di Monteleone di Fermo è ferma dal 3 marzo e ad oggi è molto probabile, se non certa , la messa in mobilità dei dipendenti.
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30/05/2013 Il sindacato lancia l'allarme occupazione
SEGRETERIE REGIONALI MARCHE  COMUNICATO STAMPA Il 31 Maggio Giornata nazionale di mobilitazione del settore delle costruzioni IL SINDACATO LANCIA L’ALLARME OCCUPAZIONE Nelle Marche persi 10.000 posti di lavoro  Le organizzazioni sindacali delle costruzioni FeNEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL hanno indetto una giornata nazionale di mobilitazione del settore delle costruzioni per il giorno venerdì 31 Maggio.Nelle Marche si svolgerà – presso la Scuola Edile di Ancona, in Via Filonzi 9 -  una assemblea pubblica con i quadri ed i delegati sindacali per chiedere alla politica interventi urgenti per risollevare il settore che sta vivendo la più grave crisi dal dopoguerra ad oggi.Dal 2009 l’edilizia ha perso il 30% degli investimenti. La caduta di livelli produttivi coinvolge tutti i comparti, dalla produzione di nuove abitazioni (- 54,2%) alla edilizia non residenziale privata (- 31,6%), alle opere pubbliche (- 42,9%). Solo la riqualificazione degli immobili mostra una tenuta dei livelli produttivi (+ 12,6%).Gli effetti della crisi sull’occupazione e sulle imprese sono pesantissimi. In Italia si sono persi 360.000 posti di lavoro. Nelle Marche i dati delle Casse Edili evidenziano una contrazione delle ore lavorate (- 34,1%), un calo degli operai (- 31,2%) e delle imprese(- 26,6%). Dall’inizio della crisi nelle Marche almeno 10.000 persone hanno perso il posto di lavoro, mentre l’utilizzo della cassa integrazione è aumentato del 190,85%.Occorre  ripartire dall’edilizia per rimettere in moto l’intera economia regionale.Le organizzazioni sindacali delle costruzioni FeNEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL chiedono  agli enti locali interventi concreti a sostegno del settore, come: la riduzione della pressione fiscale -  dell’IMU - sulla prima casa e sugli immobili con contratto di affitto a canone agevolato in modo da far ripartire il mercato immobiliare; la riduzione degli oneri che gravano sugli interventi riqualificazione e ristrutturazione edilizia in modo da stimolare il mercato privato; la destinazione di una parte del gettito  IMU a  piccole opere di manutenzione del  territorio che consentirebbero di garantire lavoro alle tante piccole imprese del settore; “ Da oltre una anno chiediamo alla Regione Marche di  poter sottoscrivere  una intesa  per riqualificare gli appalti pubblici.  Negli appalti pubblici occorre superare la logica del massimo ribasso  con l’esclusione automatica delle offerte anomale. Per rilanciare l’edilizia marchigiana  occorre  privilegiare la procedura negoziata per i lavori fino ad un milione di euro”.All’assemblea del 31 Maggio parteciperanno l’Assessore Regionale Sara Giannini, il Presidente della Provincia di Pesaro Urbino Matteo Ricci, il Sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli. Sono inoltre stati invitati i rappresentanti delle associazioni datoriali. 
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30/05/2013 Solidarietà al lavoratore della Conerobus vittima di un'aggressione
COMUNICATO STAMPALe segreterie regionali FILT, FIT e UIL trasporti esprimono solidarietà e vicinanza al lavoratore dipendente dalla società Conerobus vittima dell’aggressione. Ancora una volta a farne le spese è un lavoratore mentre svolge il proprio servizio.Quanto accaduto ieri, non può essere relegato ad un semplice problema di carattere lavorativo, o legato alla particolarità della tipologia del lavoro svolto.Purtroppo episodi simili, magari con la sola violenza verbale, accadono sempre più frequentemente anche in altri ambiti, come quello ferroviario o quello dell’igiene ambientale, e cioè in tutte quelle tipologie di lavoro dove il lavoratore svolge un servizio pubblico e deve far rispettare delle regole.Occorre perciò che da subito si apra un confronto con le istituzioni e con le forze della sicurezza pubblica affinché si trovino tutti quegli strumenti atti alla tutela ed alla difesa di chi lavora e dei cittadini che usufruiscono di un servizio pubblico.Ancona 29 maggio 2013Le segreterie regionaliFILT, FIT, UILT 
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22/05/2013 Amandola insorge.
Il sindaco di Amandola, Giulio Saccuti, è fortemente amareggiato in quanto la Sanità montana è stata fortemente penalizzata a causa dei tagli dei posti letto per acuti.Il sindaco è pronto a battersi su tutti i fronti e con lui sul piede di guerra è sceso anche il Comitato intercittadino.Sulle condizioni della Sanità nell'alto entroterra del fermano , lancia l'allarme anche la Cisl Fp di Giuseppe Donati che denuncia le condizioni precarie che affrontano i cittadini per effettuare gli esami richiesti.Il Comitato "Difendiamo l'ospedale" ha convocato un'assemblea pubblica nella quale si discuterà della difficile situazione.
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17/05/2013 Confronto pubblico con i candidati Sindaci del Comune di Ancona
Le Segreterie Territoriali CGIL CISL UIL organizzano un confronto pubblico  con i candidati sindaci del Comune di Ancona - lunedì 20 maggio  ore 15.30.Leggi il Documento Unitario sul confronto  
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15/05/2013 Prosegue la mobilitazione sulla sanità
Sanità, prosegue la mobilitazione dei sindacati. Oggi si è svolta la riunione di  Cgil, Cisl e Uil Marche con le rispettive Categorie della sanità e dei pensionati per valutare il confronto in atto con la Regione Marche sulle politiche di riorganizzazione della sanità. Una riunione che fa seguito alla manifestazione del 25 marzo scorso e alle assemblee che si sono svolte in tutti i territori. Pur registrando alcuni passi avanti nelle proposte su reti territoriali, integrazione socio-sanitaria, case della salute e stazione unica appaltante, i sindacati confermano di non condividere la manovra. In particolare esprimono dubbi sulla piena coerenza del piano di riconversione dei piccoli ospedali e, in attesa del progetto di riorganizzazione delle reti cliniche e della definizione del quadro economico complessivo, giudicano estremamente negativo e preoccupante il taglio che si sta profilando sul fronte del personale. Dall’ultimo incontro infatti è emersa la volontà di operare una riduzione di circa 30 milioni di euro alla spesa del personale, che si aggiungono  ai 18 già tagliati lo scorso anno. Se tale ipotesi venisse attuata, sarebbero a rischio non solo centinaia di posti di lavoro, soprattutto tra i precari, ma anche la possibilità concreta di erogare servizi ai cittadini. A questo, si aggiungano i carichi di lavoro che gravano su tutti i lavoratori, che sono già al limite, come dimostra l’ingente arretrato di giornate di ferie rimaste inutilizzate proprio per la mole di lavoro. Cgil, Cisl e Uil Marche, nel denunciare questa situazione, invitano la Regione a modificare radicalmente queste previsioni. In tal senso, si auspicano novità già per il prossimo incontro del 24 maggio. In caso contrario si intensificheranno le iniziative di lotta.
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13/05/2013 Preoccupazione per la Quadrilatero
Le Segreterie provinciali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil (le Categorie dei lavoratori del settore delle costruzioni) esprimono forte preoccupazione per la stato dei cantieri della Quadrilatero e per le vicende societarie della ditta affidatrice: Impresa SPA. La ripartenza a singhiozzo del lavoro, il lento declino dei cantieri di Borgo Tufico e Cancelli, il perdurare del ricorso alla cassa integrazione per due terzi del personale non lasciano ben sperare. I contatti con l’azienda, gli incontri che si sono succeduti, i vari tavoli che si sono avvicendati nelle ultime settimane, sembrano indicare che ci troviamo di fronte all’ ennesima incompiuta su territorio nazionale. Ad un mese e mezzo dalla sospensione dei cantieri non si sono ancora concretizzate manifestazioni di interesse da parte di altre imprese, né si è pronunciato il Tribunale sulla ristrutturazione del debito, né gli istituti di credito hanno assicurato nuova finanza (che poteva consentire una ripresa piena). La ripresa spot dei lavori nei cantieri di Pianello in provincia di Perugia, a fronte anche di incertezza sui pagamenti degli stipendi, si inserisce in un quadro molto instabile che non da certezze sul futuro e sulle prospettive del cantiere. Le condizioni già al limite dei lavoratori, sempre denunciate, si sono progressivamente deteriorate e le aziende del territorio coinvolte nei lavori si trovano senza alcuna prospettiva. I fornitori, la mensa e i sub affidatari denunciano un credito significativo verso l’azienda esecutrice. I dipendenti diretti e quelli dei subappalti non hanno neanche un percorso di ammortizzatori sociali paragonabili alle altre realtà industriali del territorio. Lunedì i sindacati incontreranno il Presidente della Regione Spacca per fare il punto della situazione. Il 17 maggio è in programma un incontro in azienda per monitorare le condizioni del cantiere e, per il 20 maggio, c’è una convocazione al Ministero dello Sviluppo Economico a seguito della richiesta di Impresa SpA di attivare la procedura di amministrazione straordinaria, o in alternativa la procedura prevista dalla Legge Marzano per le grandi imprese insolventi. Si richiamano tutti i soggetti, ognuno per il proprio ruolo, a prendere atto con attenzione della situazione. La sospensione del cantiere significa il progressivo deperimento dei mezzi, la dispersione di risorse, professionalità e uomini e compromette definitivamente la ripartenza degli stessi. O si interviene subito o si rischia la fine dell’idea di infrastrutture che per anni si è inseguita, anche perché sul territorio di Fabriano sarebbe la seconda incompiuta dopo la Pedemontana.
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05/05/2013 Il servizio sanitario deve cambiare ma basta con i sacrifici
«La riforma del servizio sanitario regionale è necessaria, ma alla riduzione dei  posti letto negli ospedali va accompagnato il potenziamento delle reti territoriale, socio sanitaria, dell'emergenza e della prevenzione». E' questo il pensiero che Mario Canale, Segretario generale dei pensionati della Cisl Marche, ha espresso in occasione del suo intervento alla Conferenza regionale sui temi della sanità e del sociale del 29 aprile scorso. «Il richiamo alla responsabilità non ci lascia indifferenti - ha affermato Canale - ma non possiamo continuare a tollerare gli enormi sacrifici degli operatori del settore e dei cittadini marchigiani, che al risanamento stanno contribuendo “di tasca propria”, ad esempio con l’aumento dell’addizionale Irpef e con i Ticket sulle visite specialistiche e sulle analisi mediche». L'invecchiamento della popolazione deve portare ad un servizio sanitario diverso, più centrato sulla risposta ai bisogni di salute legati alle persone fragili, in particolare quelle anziane. Per questo è necessario potenziare l'offerta di servizi sanitari a domicilio. Spesso infatti i ricoveri negli ospedali sono inappropriati in quanto i pazienti potrebbero essere curati a casa con minor dispendio di risorse. Per Canale bisogna anche mettere mano al funzionamento delle strutture residenziali e semi residenziali (case di riposo, centri diurni ecc.) per anziani, disabili e persone affette da patologie mentali. Un sistema che oggi  è un vero e proprio far west, e in cui ognuno fa come vuole per quanto riguarda gli  standard di assistenza, le rette e i criteri di compartecipazione degli utenti. «Un ruolo chiave nel nuovo sistema - sostiene il Segretario dei pensionati Cisl  - dovrà essere svolto dalle Case della salute, luogo di raccordo tra ospedale e territorio, nelle quali però vanno coinvolti i Medici  di famiglia, senza la partecipazione dei quali il progetto è destinato a naufragare». Al centro dell'intervento di Canale anche la proposta di legge sulla riforma dei servizi sociali marchigiani, oggi in discussione presso la quinta Commissione del Consiglio regionale. Una proposta sulla quale la Cisl, insieme a Cgil e Uil, hanno presentato degli emendamenti  rispetto ai temi dell'integrazione socio sanitaria, del rafforzamento degli Ambiti sociali, dello sviluppo della gestione associata dei servizi, della definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali da garantire a tutti i cittadini marchigiani e della partecipazione. In conclusione il Segretario della FNP ha affrontato il tema delle liste d'attesa, che limita l'agibilità del servizio sanitario pubblico. «Certo bisogna ridurre il consumo di prestazioni sanitarie inappropriate ma è necessario eliminare le origini di un evidente conflitto di interessi, ripensando alle modalità di erogazione delle prestazioni in regime di libera professione.» L'INTERVENTO DI MARIO CANALE EMENDAMENTI ALLA PDL 280 SERVIZI SOCIALI   
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02/05/2013 Assemblea pubblica sul riordino socio sanitario.
 Cgil Cisl Uil di Ancona, unitamente alle categorie del settore pubblico e dei pensionati, organizzano un'assemblea pubblica sul riordino socio sanitario della Regione MarcheMARTEDI' 7 MAGGIO 2013, ORE 15.00 presso la Sala Armatura  Via Ragnini, 4 ad AnconaLa cittadinanza è invitata a partecipare. 
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02/05/2013 Incontro con i candidati sindaci di Falconara
Confronto pubblico con i candidati sindaci di Falconara. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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02/05/2013 Canalini, continua la protesta
Dopo lo sciopero del 30 aprile prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori della Canalini, agenzia giornalistica di Ancona oggetto di un recente cambio di proprietà. In un comunicato la Fisascat - la Categoria della Cisl che segue i lavoratori del commercio - denuncia un atteggiamento di chiusura e di ambiguità da parte della società entrante e di quella uscente. Insufficienti le risposte date e sul mantenimento dell’occupazione e sulle modalità con cui  verrà garantita l’attività lavorativa. Nono sono chiari neppure il luogo di lavoro, le attività mantenute nella provincia di Ancona e la data precisa di avvio della nuova titolarità d’impresa. I lavoratori, riunitisi in assemblea nei giorni scorsi, hanno anche chiesto la liquidazione del trattamento di fine rapporto (la cosiddetta liquidazione) all’atto del cambio di proprietà, anche per compensare la riduzione delle retribuzioni percepite a seguito del secondo anno di cassa integrazione. Tutti aspetti sui quali il sindacato non ha ottenuto alcun riscontro positivo. Prosegue quindi la mobilitazione dei lavoratori, che mette a rischio la distribuzione di giornali, riviste e libri nei prossimi giorni.  IL COMUNICATO STAMPA
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15/04/2013 Cgil, Cisl, Uil manifestano a Roma. Subito più risorse!
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11/04/2013 Bonanni a Pesaro: ridurre le tasse e la spesa pubblica
Tenere viva la speranza. E' l'invito del Segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, intervenuto ai lavori dell'11° Congresso della Cisl Marche. «Il clima nel paese è diventato pesante, e i tragici fatti di cronaca di Civitanova Marche dimostrano che sta crescendo un forte disagio sociale». Per questo Bonanni chiede che si formi subito un nuovo Governo. «Questa situazione di stallo è molto pericolosa. Non possiamo aspettare i comodi dei partiti. Serve un nuovo esecutivo per rassicurare mercati e imprese e per far uscire il paese da  una situazione insostenibile ed imbarazzante». La Cisl chiede la riduzione delle tasse per ridare potere d'acquisto alle famiglie e per far ripartire l'economia, insieme ad azioni per ridurre la spesa pubblica, a partire da quella per le istituzioni. Eliminare le Provincie, razionalizzare le Regioni ed accorpare i Comuni riorganizzando anche le aziende municipalizzate. Queste sono alcune delle proposte che Bonanni lancia dal palco del Baia Flaminia di Pesaro. Sui debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese il leader della Cisl è chiaro. «Vanno pagati, certo, ma vanno anche analizzate le ragioni per le quali gli enti pubblici acquistano dai privati beni e servizi che servono nemmeno nel 10% dei casi e contro i pareri della Consip (l'Ente di consulenza del Ministero delle Finanze)». A chi sostiene il superamento del modello Marche Bonanni risponde parlando di un sistema che tiene ancora il passo e che contribuisce  ad alimentare le esportazioni a livello nazionale. «Ma le piccole e medie imprese marchigiane, che tanto benessere hanno creato nei decenni scorsi, vanno ripensate. Bisogna rivedere i fattori di sviluppo e riconvertire le produzioni affinché le aziende si specializzino e aggrediscano i mercati». Per questo, secondo il Segretario generale della Cisl, servirebbero in primo luogo infrastrutture funzionanti. «Invece su questo il nostro paese è fermo da 20 anni e nessuno ragiona più su temi come quello dei trasporti, fondamentale in una Regione come le Marche, priva di una vera autostrada». Per uscire dalla crisi non serve il populismo. E' necessario invece il confronto con le forze sociali, che propongono soluzioni semplici ed efficaci. «Soprattutto però - conclude Bonanni - non dobbiamo lasciarci vincere dallo scoraggiamento. Dobbiamo tenere viva la speranza».  
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11/04/2013 Mastrovincenzo rieletto al vertice della Cisl Marche
Stefano Mastrovincenzo è stato confermato Segretario generale della Cisl Marche. Lo ha deciso il nuovo Consiglio generale eletto al termine dei lavori dell'11° Congresso regionale. Mastrovincenzo, eletto all'unanimità, guiderà una Segreteria composta da Mariella Tonti, anch'essa riconfermata, e dagli ex Segretari della Cisl di Pesaro, Macerata e Ascoli Piceno - Fermo, rispettivamente Sauro Rossi, Marco Ferracuti e Alfonso Cifani. La nuova Segreteria sarà impegnata per i prossimi  quattro anni sulle politiche  di sviluppo, del  lavoro e del welfare  regionali.  Il Congresso ha approvato in via definitiva anche la  riorganizzazione della Cisl Marche, che prevede una razionalizzazione dei livelli politici e amministrativi, un maggior radicamento nel territorio ed una più efficace presenza nei luoghi di lavoro a sostegno delegati sindacali.
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11/04/2013 Sguardi sulla donna, una giornata particolare
E’ domenica. Forse la prima domenica di bel tempo, o quasi, di questo bizzarro inizio di primavera. Noi, Anteas servizi Marche e Coordinamento femminile regionale dei pensionati Cisl, abbiamo organizzato un incontro “Sguardi sulla donna”. Proprio in questo giorno! Questo il pensiero che ci veniva in mente, mentre da giorni preparavamo l’evento. E poi saranno presenti il nostro Presidente nazionale Arnaldo Chianese e il Segretario Generale dei pensionati Cisl Marche Mario Canale. Come andrà? …….. Ed allora ecco il risultato. Nella meravigliosa cornice dell’Abbadia di Fiastra (Abbazia cistercense del 1142), con i suoi 800 ettari di prati e boschi, con la sua struttura severa e accogliente, gli oltre 200 soci dell'Anteas e le componenti il del Coordinamento femminile hanno vissuto una domenica particolare. La giornata, organizzata per festeggiare le donne, si è dipanata in modo scorrevole e brioso. Un duetto tra Rosanna Appignanesi, Vice Presidente Anteas regionale e Lorenza Mancini, Responsabile del Coordinamento femminile regionale Fnp, che hanno introdotto i lavori. La sapiente regia di Carmen Carotenuto, operatrice della Fnp di Ancona. La visione e poi il dibattito su alcuni spezzoni dei film “Lanterne Rosse”, “We Want” e “Una giornata particolare”. Fabio Sandroni e Nadia Ciambrignoni del Cinecircolo Giovanile Socioculturale (CGS)  hanno toccato le corde più sensibili mettendo a fuoco i vari aspetti della donna vista anche dalla cinematografia in rapporto con la società, la famiglia, il lavoro ed il sindacato. Poi, ancora presi dalle scene cinematografiche e dal dibattito, l’attrice marchigiana Isabella Carloni ha presentato un suo lavoro teatrale sulla maga Circe, ammaliando, è proprio il caso di dirlo, tutto il pubblico e tenendolo inchiodato alla sedia fino alla conclusione. Nella mattinata i saluti di Mario Canale, Segretario Generale dei pensionati Cisl delle Marche, di Marco Ferracuti, Segretario Generale della Cisl Macerata, in rappresentanza della Cisl regionale, e della Dott.ssa Formica Brunetta, Coordinatrice dell' Ambito Territoriale 15. A conclusione della mattinata il Presidente Anteas Nazionale Arnaldo Chianese ha tratteggiato con vigore il nuovo volto dell’ Anteas e della mission che ci deve guidare nella nostra attività di volontariato. Nel pomeriggio, dopo una visita guidata alle bellezze dell’Abbadia, la Santa Messa celebrata da un giovane sacerdote salesiano, ha concluso questa bella giornata … particolare. Roberto Battistini - Presidente Anteas Servizi Marche
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05/04/2013 Approvate le prime misure dell'accordo anticrisi 2013
La Regione Marche ha approvato tre Delibere che danno attuazione alle prime misure contenute nell'accordo anticrisi firmato con i Sindacati il 19 dicembre 2012. Le Delibere riguardano in particolare i contratti di solidarietà difensivi, l'esenzione dal ticket sanitario e il contributo per gli studenti universitari figli di lavoratori in crisi o studenti lavoratori in crisi Dal 2009 Cgil Cisl e Uil delle Marche sottoscrivono con la Giunta Regionale accordi contenenti misure a sostegno delle fasce di popolazione più esposte e più colpite dalla crisi; uno sforzo notevole, anche in termini finanziari, che il Sindacato chiede alla Regione convinto che esso rappresenti segnale concreto a difesa della coesione sociale. Leggi e scarica i volantini sulle tre tipologie di misure: Contratti di solidarietà Diritto allo studio Esenzione ticket
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05/04/2013 Sanità, continua la mobilitazione del sindacato
Sanità, continua la mobilitazione dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil Marche hanno deciso di avviare nei prossimi giorni una serie di assemblee pubbliche nei tredici Distretti sanitari della Regione, per illustrare le valutazioni e le proposte dei sindacati sui provvedimenti in atto.Dopo la manifestazione del 25 marzo, dunque, le organizzazioni sindacali proseguono nelle iniziative di protesta contro la riorganizzazione del settore. Una protesta che si lega a vari motivi. Anzitutto, la questione del personale a proposito del quale Cgil, Cisl e Uil ribadiscono la necessità di difendere i livelli occupazionali diretti e indiretti nonché l’esigenza di tutelare le condizioni di lavoro degli operatori.In secondo luogo, si pone l’accento sulla mancanza di programmazione e di raccordo tra i tagli e i nuovi investimenti; quindi, la carenza di servizi territoriali come l’assistenza domiciliare agli anziani e la diffusione delle Case della salute.Per Cgil, Cisl e Uil occorre piuttosto tagliare i doppioni, gli sprechi e i privilegi ancora esistenti nella sanità e investire sui servizi ai cittadini.
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04/04/2013 Sciopero alla Cargill
Domani 5 Aprile, alla CARGILL (ex Raggio di Sole) di Jesi i lavoratori scioperano per l'intera giornata contro la decisione di chiudere i  siti di Jesi e Termoli e di aprire la procedura di mobilità per 65 persone, compresi tutti i dipendenti dello stabilimento di Jesi.I lavoratori scendono in sciopero contro la multinazionale americana, che fornisce prodotti e servizi alimentari, la quale non intende ricorrere agli ammortizzatori sociali ma parla solo di chiusura. La Cargill ha acquistato un anno e mezzo dalla Raggio di Sole lo stabilimento di Jesi oltre ad altri quattro siti a livello nazionale. Da mesi ha iniziato un operazione di chiusura e ridimensionamento dei vari siti. Tutti i dipendenti domani saranno fuori dei cancelli per la seconda volta in un mese per scongiurare questa drammatica soluzione. Sono 16 i dipendenti dello stabilimento di Jesi ai quali vanno sommati altri 20 lavoratori che ruotano fra autisti e imprese di carico e scarico. Il presidio davanti allo stabilimento jesino inizierà alle ore 8,30 per terminare alle ore 11,30.
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03/04/2013 Produttività, approvato il Decreto
Di seguito  il testo del Decreto sulla detassazione del salario legato alla produttività, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 marzo.Il testo non scioglie alcuni nodi interpretativi relativi a voci specifiche di salario, per superare i quali si è in attesa del decreto attuativo, ma è già sufficiente per realizzare accordi e sbloccare rigidità espresse fino ad oggi da alcune Associazioni imprenditoriali.IL TESTO DEL DECRETO
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03/04/2013 Segni di futuro, la Cisl verso il Congresso
Niente ricette, perché quello che verrà sarà il tempo dell’incertezza e dell’instabilità. “Dobbiamo farcene carico”. Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, sfrutta il bivio della scadenza naturale del suo mandato per ridisegnare scenari, ricomporre tasselli impazziti per crisi. “Essere a un passo dalla ripresa, uscire dall’emergenza sono formule superate dai tempi”.Da guida sindacale di 159.840 marchigiani preferisce ristabilire i perimetri socio-economici piuttosto che tracciare bilanci personali. “Nulla sarà più come prima perché la realtà affrontata in questi anni - e qui cita il rapporto annuale del Censis - è stata caratterizzata da fenomeni enormi, fuori dalla nostra portata intellettuale e politica”. E da quel “nostra” non esclude alcuno: istituzioni, banche, partiti, sindacati. “Processo non padroneggiabile”, lo definisce senza indugi.“L’eccesso di semplificazione e il ridurre tutto a slogan fa sfuggire il senso della realtà”. Sanità, imprese che falliscono, occupazione in picchiata, disoccupazione alle stelle, il segretario non cede alla dichiarazione a caldo. Inutile tentare di strappargli un commento sulla battuta in controtendenza - la lapidaria “si può anche morire di innovazione e internazionalizzazione-” di uno degli ultimi caduti sul campo, Federico Vitali, patron della Faam, leader mondiale delle batterie elettriche. “Ogni caso è a sé, bisogna sapere, conoscere, studiare”, apre e chiude.Niente ricette, Mastrovincenzo preferisce incidere “segni di futuro”, sottotitolo dell’XI congresso regionale che il 9 e 10 aprile avrà Pesaro per sfondo. “Si deve restare agganciati all’Europa, le Marche hanno bisogno dei fondi strutturali”. Non lascia tempo al tempo: “E’ il momento di rinegoziare le risorse per il 2014-2020 e valorizzare i corridoi infrastrutturali europei. Ma temo gli effetti di questo sentimento antieuropeista: è una rabbia comprensibile quella contro il rigore che ci viene imposto, ma dobbiamo stare attenti che non si traduca in un serio rifiuto”.La prende da lontano, il segretario, poi torna a convergere al centro, al centro del sistema Paese. “Non possiamo pensare di sbloccare questo drammatico stallo da soli, chiusi in noi stessi. Le Marche hanno bisogno dell’Italia e viceversa”. Insieme e sottoinsieme con la politica, l’ennesima emergenza, lì a fare da cassa comune. “L’istanza di rinnovamento va considerata, c’è grande disagio sociale in giro”. Non fa la morale, invita piuttosto a prendere coscienza. “La crescita è ferma da anni, aumentano le disuguaglianze con ampie fasce di popolazione a rischio impoverimento”. Ennesima sfaccettatura di quei “fenomeni enormi, fuori dalla nostra portata”. E allora “serve responsabilità, il Paese non può stare fermo altri mesi”. Cifre alla mano, dà il peso specifico dell’urgenza: cassa integrazione ordinaria a + 76,6%,  nel 2012, la straordinaria su del 42,2% e quella in deroga del 38,09%. Con un tasso di disoccupazione medio che si arrampica fino al 9,1%. Si appella alla logica, prevede e avverte: “Rigore, ma mai più senza equità”. Dipana il concetto: “Da un lato c’è il senso di responsabilità nella gestione delle risorse, che deve pervadere la vita pubblica; dall’altro bisogna convincersi che se l’equità viene dopo, il rigore si traduce in tagli e sacrifici per le fasce di popolazione più deboli”. Guai a dire ricette, meglio inanellare priorità: “Gli enti locali vanno razionalizzati. È sufficiente ricordare che in tutta la regione ci sono almeno otto società partecipate che gestiscono i rifiuti: è solo un esempio”. Il segretario allarga lo spettro d’azione ad acqua, trasporti, università. "Il concetto è sempre lo stesso - fa quadrare il teorema - meno dispersione di risorse, meno consigli d'amministrazione, sintesi di spese, tariffe più basse". Per tutti. "Vale l'idea delle multiutility, dei servizi integrati: migliora l'offerta, si contengono i costi". Per tutti, fino ad arrivare ai Comuni che Mastrovincenzo vorrebbe convertire nelle più "risparmiose" unioni. "Anche in questo caso, piccolo non è più bello". Sanità inclusa? "Nel progetto della Regione manca una chiara pianificazione economica accanto alle scelte riorganizzative, non ci sono azioni per contenere la mobilità passiva; a fronte della riduzione dell’offerta ospedaliera mancano previsioni di rafforzamento dei servizi territoriali, dell’integrazione socio-sanitaria, della prevenzione e dell’emergenza-urgenza, c’è in vista un altro inaccettabile taglio al personale sanitario; non ci siamo!“. Al risanamento pubblico, il segretario, fa corrispondere la corresponsabilità e l'Europa non fa più paura, ma esempio: "Prendiamo a modello la Germania dove il costo dell'occupazione è più elevato del nostro ma dove i lavoratori sono coinvolti - non solo come forza lavoro – nella partecipazione alle logiche produttive". Un appello che Mastrovincenzo innanzitutto rivolge a se stesso e alla sua struttura sindacale al motto di: riorganizziamoci. "Perché - è la convinzione - è buona regola applicare a sé quello che si propone agli altri". Traduce gli intenti: "Bisogna lavorare in rete, favorire ricerca e innovazione, associarsi su una massa critica più ampia". I primi "segni di futuro" li incide nella casa comune, la Cisl: "Stiamo razionalizzando le risorse economiche che derivano dal tesseramento, migliorando l'utilizzo delle persone, riducendo al minimo la burocrazia interna, rafforzando la presenza nei luoghi di lavoro". Dà la cifra del cambiamento: "Eravamo quattro strutture provinciali, con quattro società distinte per la consulenza fiscale: ora ce n'è una sola". Supera gli steccati di un tempo: "Ci siamo ridisegnati in 13 aree sindacali - tante quanti i distretti sanitari e i centri per l'impiego - per aderire davvero al territorio". E farsene carico. 
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13/03/2013 Una manifestazione contro la riforma della sanità
LE FOTO della MANIFESTAZIONE Cgil, Cisl e Uil si mobilitano contro la politica sociale e sanitaria della Regione Marche.Le Segreterie regionali delle tre confederazioni e delle rispettive categorie dei lavoratori della sanità e dei pensionati hanno organizzato una manifestazione regionale che si è tenuta lunedì 25 marzo alla Fiera della pesca di Ancona.Al Presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca e agli Assessori Almerino Mezzolani (sanità) e Luca Marconi (sociale) è stato inviato un documento con il quale si esprime una valutazione critica del confronto che si è sviluppato negli ultimi due mesi sulla riorganizzazione del servizio sanitario e sulla legge di riforma dei servizi sociali.Rispetto alla sanità i sindacati criticano la  mancanza di un quadro d’insieme che riguardi tutto il sistema, i processi riorganizzativi, gli aspetti finanziari e quelli relativi alla gestione del personale.Forti dubbi sul futuro degli ospedali marchigiani. Non c'è ancora chiarezza su quali posti letto per pazienti in fase acuta verranno chiusi (in totale 795) e quali verranno riconverti o trasformati in posti letto di lungodegenza o riabilitazione (244) o in posti letto di Day Hospital e Day Surgery.Non emerge poi alcun disegno di rafforzamento della sanità territoriale (Case della salute, RSA e residenze protette per anziani, assistenza domiciliare)  dell’integrazione socio-sanitaria, della prevenzione e della rete dell’emergenza.A fronte di una crescita del fenomeno delle liste di attesa e della mobilità passiva, non si conoscono, se esistono, gli obiettivi e gli interventi previsti per il loro contenimento.In mancanza di un quadro finanziario chiaro e di una pianificazione delle risorse la riorganizzazione si presenta solo come un’operazione di tagli finalizzati al conseguimento degli obiettivi di bilancio e non come una vera riforma del sistema.La conseguenza sarà una riduzione  pesante all'occupazione, ancor più grave considerando che  in questi anni la riduzione del costo del personale ha fornito un contributo importante al  risanamento dei conti della sanità marchigiana, bel al di là del sostenibile e del programmato. A forte rischio il rinnovo di tutti i contratti di lavoro flessibile.Cgil, Cisl e Uil chiedono inoltre di rivedere la proposta di legge regionale relativa al  “sistema regionale integrato dei servizi sociali a tutela della persona e della famiglia”, in particolare per quanto concerne il ruolo degli Ambiti sociali, la gestione associata dei servizi e per gli aspetti relativi alla partecipazione delle associazioni e dei cittadini alla gestione delle politiche sociali.
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