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21/11/2014 Elezioni RSU alla Nazareno Gabrielli, le donne conquistano un seggio
Importante risultato della Fistel Cisl Marche nelle elezioni della rappresentanza sindacale unitaria (RSU) alla Nazareno Gabrielli di Tolentino, che ha raggiunto per la prima volta la rappresentanza di un seggio su tre. Nello stabilimento di Tolentino della Nazareno Gabrielli Diares, che con 160 lavoratori produce pelletteria e agende, la Fistel Cisl ha presentato una lista di sole lavoratrici donne che hanno avuto il coraggio, la forza e l’audacia di impegnarsi sindacalmente in una situazione oggettivamente difficile. Un risultato che premia il lavoro e l’impegno di tutti gli iscritti che in questi anni, tra enormi difficoltà “ambientali”, sono riusciti a resistere e a sviluppare una politica di tutela e di esclusiva rappresentanza degli interessi dei lavoratori in maniera onesta e trasparente. « Esprimo enorme soddisfazione e forte gratitudine per tutte le lavoratrici iscritte alla Fistel Cisl che al di la di ogni retorica hanno avuto la forza di impegnarsi personalmente - afferma Luigi Cordari, segretario Fistel Cisl Marche - spero che questo sia un primo passo che ci permetta di dare più forza alla nostra azione sindacale di tutela e da sempre tesa alla risoluzioni dei problemi concreti dei lavoratori».
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20/11/2014 Furlan: " La Cisl si mobilita solo su obiettivi precisi e non ideologici"
«Non ci sono motivazioni valide per fermare il paese con lo sciopero generale» ha sottolineato il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan nel corso del Comitato Esecutivo Cisl annunciando manifestazioni dei delegati e dei pensionati il 2 a Firenze; il 3 a Napoli; il 4 a Milano. Il 1° dicembre sciopero del lavoro pubblico per il contratto. Manifestazioni dei delegati e dei pensionati il 2 a Firenze; il 3 a Napoli; il 4 a Milano. La Cisl conferma dunque lo sciopero dei lavoratori della pubblica amministrazione ma non aderisce allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per il 12 dicembre. «Non ci siamo sfilati è che non abbiamo mai avuto lo sciopero generale in agenda» ha dichiarato il Segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan, al termine dell'incontro svoltosi  ieri tra i leader delle tre confederazioni per decidere eventuali iniziative unitarie contro le politiche del Governo, in particolare su legge di stabilità, Jobs act e contratto degli statali. «Confermiamo la nostra posizione, già espressa un mese fa quando la Cgil aveva dichiarato lo sciopero generale - ha detto la leader della Cisl.  - Posizione da noi ribadita quando anche la Uil ha dichiarato che aderirà, perché non riteniamo che oggi sia lo strumento per arrivare agli obiettivi che ci siamo dati». Piuttosto, «noi siamo per fare la mobilitazione su obiettivi precisi e ben individuati che vogliamo cambiare. Il contratto degli statali è un obiettivo preciso che anche gli altri dovrebbero considerare. Siamo pertanto assolutamente convinti che tutte le categorie della pubblica amministrazione - come hanno scelto attraverso una grande mobilitazione unitaria - debbano fare uno sciopero di categoria per il loro contratto. Si tratta di uno sciopero diverso, - ha precisato - che è specifico su un argomento». Per Furlan, come ha espresso anche dalle pagine de "La Repubblica", non ci sono dunque «motivazioni valide per fermare il paese. In questo caso lo sciopero sarebbe solo inopportuno e inefficace: la motivazione è troppo debole». «Le norme del Jobs act stanno cambiando in positivo e in sede di decreti attuativi vedremo di migliorarle ancora. Senza entrare nello specifico, - ha detto - per me il punto cruciale è: le proposte sono meglio o peggio di prima? Io dico che sono meglio rispetto alla stesura iniziale». E neanche la legge di Stabilità è un obiettivo: «contiene cose positive e cose da cambiare ma tutto questo non giustifica uno sciopero generale. Non l' abbiamo fatto neppure con Monti quando era davvero un testo da lacrime e sangue, figurarsi ora». Per il Segretario generale della Cisl positive sono tutte le norme rivolte al lavoro e alle imprese, «gli incentivi fiscali per assumere giovani e creare condizioni di usare contratti regolari». «Credo anche - ha spiegato - che sull'Irap sia stata fatta una manovra giusta a vantaggio delle imprese». Buono anche «l'alleggerimento fiscale sugli investimenti in ricerca. Questo paese deve essere competitivo su qualità e innovazione, e per le imprese che investono su questo ci devono essere tasse zero». Ma «per uscire dalla crisi abbiamo bisogno di tornare a creare le condizioni perché le persone possano spendere». Sbagliato quindi per Furlan «continuare a non rinnovare il contratto del pubblico impiego, così come è sbagliata la non rivalutazione delle pensioni da 16 anni». Ha pertanto richiamato il Governo alle sue responsabilità verso il lavoro pubblico e a cambiare idea sul contratto. Si è infine soffermata sul significato politico di una mobilitazione unitaria, puntualizzando che «gli scioperi unitari non si fanno quando qualcuno definisce da solo testo, percorso, data. A noi non piace agganciarci. La Uil lo ha fatto? Io rappresento la Cisl e dico che così non si costituiscono le azioni unitarie». fonte:http://www.cisl.it/sito.nsf/anno-sindacale/2014/11/19/dl-stabilita-furlan-cisl-si-mobilita-su-obiettivi-precisi-non-ideologici?OpenDocument
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17/11/2014 Furlan:"Lo sciopero Cgil divide il lavoro"
Intervista a Annamaria Furlan, "Il Sole24Ore", 14 Novembre 2014"Lo sciopero Cgil non aiuta il lavoro" Per il Segretario generale della Cisl lo sciopero "non è oggi lo strumento adatto. E' solo della Cgil, noi non ci pensiamo nemmeno".Quanto alla riforma del pubblico impiego della Madia "per Furlan è troppo debole e non va al cuore del problema perché bisogna fare le riorganizzazione della Pa in concomitanza con la riforma della Pa. Per adesso siamo soltanto ai titoli sulla semplificazione. Quanto al jobs act ci sono degli ottimi spunti, ad esempio il contratto a tutele crescenti, a tempo indeterminato, rivolto pero' innanzitutto ad assorbire le tante precarietà che abbiamo nel mondo del lavoro. Ma per adesso siamo ad annunci e slide, vedremo cosa farà il Governo".
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13/11/2014 Adiconsum: assemblea pubblica per piccoli azionisti e obbligazionisti di Banca Marche
L'Adiconsum Marche organizza un'assemblea pubblica per i piccoli azionisti ed obbligazionisti di Banca Marche. L'appuntamento è per martedì 18 novembre ore 17,00 all'Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche. Parteciperà il Presidente nazionale dell'Adiconsum Pietro Giordano.  Sono oltre 40.000 i piccoli azionisti della Banca delle Marche che detengono circa il 32% del capitale sociale della Banca.  Clienti, tra cui tante famiglie, che hanno investito i propri risparmi  dando fiducia  alla “Banca del Territorio”. Adiconsum auspica e sollecita gli interventi per il  salvataggio ed  intende agire su più fronti a tutela dei piccoli azionisti e obbligazionisti. ad oggi risultano esserci più procedimenti che meritano attenzione da parte degli investitori. Sono procedimenti che ancora non hanno visto la conclusione della fase di indagini e che  vedranno i singoli azionisti essere legittimati alla costituzione in giudizio per vedere tutelate le proprie ragioni, anche attraverso l’Adiconsum. Adiconsum ritiene utile percorrere anche altre strade, a partire dal rigoroso controllo del rapporto contrattuale: si tratta di verificare se l’istituto, considerando il conflitto di interesse, al momento della vendita delle azioni, ha rispettato tutti gli obblighi imposti dalla normativa di settore. Azioni fra l’altro non quotate in borsa, quindi titoli illiquidi non adatti ad un profilo di risparmiatore prudente. Adiconsum ha richiesto un incontro al Commissario Straordinario di Banca Marche, unitamente alla richiesta di istituire, attraverso la conciliazione paritetica, una procedura stragiudiziale. segnalazioni ed esposti agli organi di vigilanza e di regolazione al fine di verificare la legittimità del comportamento di Banca Marche. In sintesi,  una serie di azioni che  possano permettere ai risparmiatori di  trovare soluzioni  riconosciute in tempi più brevi, senza dover aspettare anni per la decisione penale definitiva. Vogliamo anche rassicurare che, non ci sono scadenze imminenti, ma consigliamo di attivarsi. Per maggiori informazioni contattare i seguenti numeri di telefono: 327/6837783 oppure 071/2822300 – 07334075212 o tramite e-mail agli indirizzi: adiconsum.marche@gmail.com – macerata@adiconsum.it Tutti gli interessati possono liberamente partecipare. Indicazioni stradali: Hotel Cosmopolitan,  al termine della Superstrada, al semaforo girare a destra sulla SS16 Adriatica in direzione di  Porto S.Elpidio.
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13/11/2014 Tagli ai Patronati: 15 novembre la protesta ad Ancona,Civitanova Marche,Ascoli Piceno,Fermo,Pesaro,Urbino, Fano
Il 15 novembre  giornata nazionale di protesta dei patronati, impegnati nel garantire assistenza  previdenziale e socio-assistenziale, contro i tagli delle risorse contenuti nella legge di Stabilità. Avviata  dal Coordinamento Cepa, che raggruppa i principali patronati Acli, Inas, Inca e Ital, la protesta di sabato 15 novembre  con presidi e petizioni per la raccolta di firme, in tutte le province d’Italia.Nelle Marche,sette le piazze interessate: ad Ancona, in piazza Cavour dalle 9 alle 12, Civitanova, dalle 9 alle 12 a C.so Umberto I, Ascoli Piceno, dalle 9 alle 12 in via Cino del Duca, Fermo, in piazza del Popolo dalle 9 alle 12, a Pesaro in piazza del Popolo dalle 9 alle 12, a Urbino, in Piazza della Repubblica dalle 9 alle 12 e Fano, in c.so Matteotti dalle 9 alle 12. In tutte le piazze  verranno effettuati volantinaggi per informare i cittadini sui contenuti della protesta e proseguirà la raccolta delle firme a sostegno della richiesta del ripristino dei fondi per i patronati. Inoltre, nella provincia di Pesaro e Urbino sono previsti anche volantinaggi nei mercati dei principali centri.Venerdì scorso, i rappresentanti dei patronati nelle Marche si sono incontrati con il Prefetto di Ancona al quale hanno esposto le ragioni della protesta e chiesto il sostegno presso il Governo.I patronati sostengono che la sottrazione di risorse al fondo, se approvata così com'è, si tradurrebbe in un’altra tassa occulta ai danni dei cittadini e delle fasce più deboli della popolazione, che si vedranno costrette a rivolgersi al mercato selvaggio di consulenti che molto spesso operano senza alcun controllo e regole, pagando per ricevere servizi fino ad ora erogati gratuitamente.Solo nelle Marche, l’attività dei patronati è notevole . Nel 2013, sono state oltre 350mila le pratiche evase su richiesta di marchigiani. Tra le tante, 18.087 le domande di pensione tra cui 7.584 domande all’Inps di pensione di vecchiaia e anzianità, 3026 domande di pensione di inabilità e invalidità, 7.437 domande di pensione superstiti. Sono state inoltre 38.912 le domande di disoccupazione ordinaria Aspi, 14.477 quelle di disoccupazione requisiti ridotti mini Aspi, 6.250 le domande di indennità di mobilità. Inoltre, sono state 30mila le domande presentate al Ministero dell’Interno per rinnovo titoli di soggiorno e ricongiungimenti familiari.L’elenco prosegue con 7500 domande all’Inail per malattie professionali e 38mila per infortuni sul lavoro.Occorre sottolineare che su 100 tipologie di pratiche previste nel paniere del Ministero del Lavoro per l’attività obbligatoria dei patronati, solo 34 sono remunerate con il contributo del Fondo patronati. Sul totale di 350mila pratiche, solo 100mila sono coperte dal finanziamento del fondo patronati, tutto il resto è gratuito.Nel complesso, il Cepa delle Marche occupa 200 operatori ed è supportato dalla collaborazione di oltre 150 collaboratori volontari.Se la legge di stabilità dovesse mantenere i tagli previsti, il sistema patronati si vedrebbe costretto a ridurre drasticamente il numero dei propri dipendenti, con un taglio di oltre 6.000 posti di lavoro.Va infine sottolineato che il fondo patronati è finanziato dai contributi previdenziali di tutti i lavoratori e non dalla fiscalità generale. Così mentre i lavoratori e le lavoratrici dipendenti continueranno a pagare integralmente i contributi previdenziali all'Inps, lo Stato incamererà la quota oggi destinata alla tutela gratuita per destinarla ad altri scopi non precisati, con il rischio di un fondato vizio di costituzionalità dei tagli previsti.I DATI
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13/11/2014 Nessuno tocchi le nostre donne. Convegno a San Benedetto del Tronto
“Nessuno tocchi le nostre donne”. Questo il titolo del Convegno, che si è tenuto  sabato 22 Novembre 2014 alle 15,30 presso l’Hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto. I Coordinamenti Donne della FNP Cisl di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, hanno ritenuto necessario lavorare in sinergia per affrontare un tema cosi delicato e importante. Proteggere la vita delle donne, infatti, è un dovere ineludibile di tutta la società. Nessuno si senta escluso.
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10/11/2014 A Macerata aperto lo sportello di consulenza legale per le donne vittime di violenza
Attivato il  servizio di consulenza legale per donne vittime di violenza, presso la sede della CISL di Macerata, in via Ghino Valenti 27/35, aperto tutti  i lunedì pomeriggio dalle ore 15,30 alle ore 18, 00 «Tale iniziativa – afferma Lidia Fabbri, responsabile della AST di Macerata – è in sintonia con le finalità individuate nella Piattaforma sulla prevenzione della violenza sulle donne e i minori, elaborata dalla CISL ed in particolare dal Coordinamento Nazionale donne CISL, che parte da un presupposto soprattutto culturale: rimuovere gli ostacoli all'affermazione del diritto ad una vita senza violenza che spesso impedisce l’inclusione sociale e la libertà di poter scegliere.Occorre evitare il rischio dell’indifferenza e della sottovalutazione, specialmente in un momento tanto delicato come quello attuale. Dobbiamo essere vigili nei posti di lavoro, delle relazioni sociali,  fare emergere i pericoli che si nascondono nell'ambiente familiare, perché  spesso sono proprio i luoghi più insospettabili quelli dove si avvertono i segnali di comportamenti degenerativi e molesti. Per questo è importante creare una rete sul territorio, agendo ognuno nel proprio ambito di competenza e mettendo a disposizione le rispettive conoscenze e specificità .» «Siamo inoltre convinti – continua Fabbri – che la crisi economica abbia amplificato l’area di vulnerabilità delle donne nell'ambiente di lavoro, che a volte può trasformarsi da luogo del riscatto e dell’emancipazione femminile a luogo del ricatto e della sottomissione.Secondo il Documento ILO - International Labour Organization 2013, per esempio, nei Paesi dell’Unione Europea tra il 40 e il 50% delle donne hanno subito proposte sessuali indesiderate, contatti fisici o altre forme di molestie sessuali sul proprio posto di lavoro.Donne che non lavorano o che lavorano in condizioni di precarietà sono potenzialmente donne più ricattabili, più esposte, più fragili da un punto di vista sociale e familiare.Informarsi, chiedere, conoscere i propri diritti e le opportunità (anche di patrocinio gratuito) che la legge italiana offre non è facile per molte donne italiane o straniere che vivono in Italia: paura, vergogna, dipendenza economica dal persecutore sono gli ostacoli maggiori.Anche per questo – conclude Lidia Fabbri – desideriamo che la nostra sede sindacale sia sempre più un luogo di accoglienza e di prossimità, dove le donne che vivono questa terribile esperienza possano trovare un  aiuto concreto grazie ad un servizio di consulenza legale che le informi sui propri diritti e che,  in stretta sinergia con la rete presente sul territorio, possa orientarle sulla via della libertà dalla violenza. Perché insieme si può.»Comunicato Stampa
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07/11/2014 Sinergia Sindacato -Inps Ancona : pagata la cassa integrazione e indennità di mobilità lavoratori A. Merloni
La Fim Cisl Marche ritiene doveroso complimentarsi con l’Inps di Ancona per il lavoro svolto dai suoi impiegati, per l’eccellente organizzazione e la tempestività nel gestire i pagamenti della cassa integrazione e dell’indennità di mobilità per i 900 lavoratori degli stabilimenti marchigiani dell’A. Merloni, in amministrazione straordinaria.  Il 30 settembre scorso sono stati pagati gli arretrati della cassa integrazione in deroga di maggio, giungo, e settembre e il 10 novembre prossimo è stato comunicato che verrà messa in pagamento l’indennità di mobilità del mese di ottobre.   La stretta collaborazione tra sindacato e Inps ha reso possibile l’ottimizzazione del disbrigo delle numerose pratiche assicurando finalmente ai lavoratori, dopo l’approvazione del decreto ministeriale, la tempestiva copertura salariale . Comunicato Stampa 
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05/11/2014 Area ex Merloni e vertenza JP: atti concreti per il Lavoro a Fabriano il 7 novembre
Incontro pubblico VENERDI’ 7 NOVEMBRE alle ore 16.00 a FABRIANO presso l’Aula Magna dell’Istituto commerciale A.Morea, via Mattarella 20,  promosso da Cgil Cisl Uil di Marche ed Umbria unitamente alle categorie dei metalmeccanici Fim Fiom Uilm delle due regioni,   per una verifica sulla attuazione dell’Accordo di Programma per l’area colpita dalla crisi della ex Antonio Merloni e sulla vertenza JP Industries, azienda con 700 lavoratori nata a seguito della procedura di Amministrazione straordinaria della Merloni. Le misure nazionali dell’Accordo di Programma, gestite dal Ministero dello Sviluppo e da Invitalia, non hanno prodotto nessun progetto di attività imprenditoriale e alcun risultato occupazionale. A pochi mesi dalla scadenza dell’Accordo stesso infatti, i 35 milioni di euro giacciono inutilizzati per la rigidità e la farraginosità delle procedure previste, mentre sono stati realizzati solo alcuni interventi con fondi stanziati dalla Regione Marche per un ammontare di circa 5 milioni. D’altro canto, la procedura di vendita dei beni produttivi della ex Merloni alla JP Industries, con contestuale riassunzione di 700 lavoratori, gestita dal Ministero dello Sviluppo, rischia di essere annullata per problemi formali e ricorsi, con il rischio di una ulteriore drammatica emorragia di lavoro. All'iniziativa sono invitati il Ministero dello Sviluppo e la società Invitalia, i Parlamentari, le regioni Marche e Umbria, i Sindaci, le Associazioni di impresa, oltre che ovviamente i lavoratori coinvolti e la cittadinanza.Comunicato Stampa
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04/11/2014 La Cisl a sostegno delle donne vittime di violenza: ad Ancona e Macerata insieme si può
Stipulata dalla Cisl Marche  una convenzione con un’ esperta per l’apertura di due sportelli rispettivamente nelle città di Ancona e Macerata per dare assistenza e sostegno legale  alle tante donne marchigiane che subiscono violenza. Per il Sindacato, che da anni è impegnato con la rete di istituzioni e associazioni nel contrasto alla violenza, l’apertura oggi ad  Ancona,  presso la sede della CISL, di un servizio dedicato alle vittime di violenza, nasce dalla volontà di dare risposta a un bisogno presente nel territorio marchigiano ed in particolare in quello anconetano, dove le varie forme di violenza, dallo stalking, ai maltrattamenti fino alla violenza sessuale,  negli ultimi anni sono in  forte aumento. Da dati forniti dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, emerge che nei primi nove mesi del 2014 sono già stati iscritti 46 procedimenti per violenza sessuale, di cui 35 verso noti e 11 verso ignoti, nel 2013 i procedimenti iscritti sono stati 66, di cui 52 verso noti; i procedimenti per maltrattamenti al 30 settembre 2014 sono 118, di cui 110 verso noti, i procedimenti per stalking 89, di cui 86 verso noti. Dati importanti che evidenziano come spesso la violenza assuma le fattezze di chi è più vicino alla vittima: un familiare, il marito o il compagno, il collega o il datore di lavoro. Per questo molte donne fanno ancora fatica ad uscire dall’ombra: i legami con il carnefice rendono più stretti i vincoli psicologici, culturali, emotivi e annodano, aggrovigliano, stringono fino a bloccare l’iniziativa della denuncia. Informarsi, chiedere, conoscere le opportunità (anche di patrocinio gratuito) che la legge italiana offre non è facile per molte donne italiane o straniere che vivono in Italia; paura, vergogna, solitudine sono gli ostacoli maggiori. « Anche per questo vogliamo che la nostra sede sindacale  sia un luogo di accoglienza e di prossimità. – afferma Cristiana Ilari, responsabile pari opportunità  Cisl Marche - Tra l’altro, la crisi economica ha reso ancora più stretto il rapporto che c’è tra violenza e lavoro, sotto vari punti di vista. Nell’epoca della crisi il luogo di lavoro che dovrebbe essere ed è in generale luogo del riscatto e dell’autonomia delle donne,  rischia di diventare luogo di violenza (abuso, ricatto, molestie, disparità contributiva, salario, posizioni lavorative e mansioni, mobbing e violenza psicologica), spesso in relazione alla condizione di lavoro irregolare e/o precario.- continua Ilari -  Questa è l’area grigia delle vulnerabilità lavorative più esposte dove aumenta il potere ricattatorio del datore di lavoro. Nel macro sappiamo dal Documento ILO, International Labour Organization 2013 che nei paesi dell’Unione Europea, tra il 40 e il 50% delle donne hanno subito proposte sessuali indesiderate, contatti fisici o altre forme di molestie sessuali sul proprio posto di lavoro. E gli ultimi dati regionali sull’andamento del mercato del lavoro nelle Marche confermano il gap per le donne della nostra regione, ancora più penalizzate dalla crisi: nelle attività manifatturiere e nei Servizi le donne occupate nel secondo trimestre del 2014 sono ancora calate del 2,5% (manifattura) e del 3, 4% (altri servizi), 36.492 sono le donne marchigiane in cerca di occupazione, con un tasso di disoccupazione femminile pari all’11,6%, mentre il tasso di disoccupazione  maschile è dell’8,4%.  – conclude Ilari - Donne che non lavorano o che lavorano in condizioni di sfruttamento sono potenzialmente donne più ricattabili, più esposte, più fragili da un punto di vista sociale e familiare. » Alla crisi sono legati anche fenomeni di maggiore aggressività domestica: le frustrazioni del lavoro che non c’è o che viene meno possono minare rapporti, possono far involvere o scivolare personalità e psicologie già vulnerabili e causare un pericoloso fenomeno di protezione o giustificazione da parte della vittima che attende, spesso invano, che cessi la spirale di violenza o di ossessiva persecuzione (stalking). Il servizio di consulenza legale per le donne vittime di violenza, gestito dall’avvocato Raffaella Spettoli, sarà aperto tutti i martedì pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 18, 00 presso la sede della Cisl di Ancona in via Ragnini,4  e a Macerata il servizio partirà da lunedì 10 novembre e sarà aperto tutti i lunedì dalle ore 15,30 alle 18. Uno sportello aperto a tutte le donne per indirizzare e promuovere azioni che possano far uscire la vittima dalla prigione della paura e orientarla in sinergia con la rete presente nel territorio.  Perché insieme si può . Comunicato stampa
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31/10/2014 Disegno di legge Stabilità. Annamaria Furlan: La mobilitazione unitaria si fa su obiettivi condivisi.
Roma, 31 Ottobre 2014 - «Il sistema del fiscal compat è ancora lì come un macigno e non è stato cambiato da nessuno. Occorre rivedere i coefficienti e passare dall'Europa economica e finanziaria all'Europa politica per investire in sviluppo ed occupazione». Lo ha detto il Segretario Generale Annamaria Furlan nel corso del Consiglio Generale della Cisl che oggi ha eletto la nuova Segreteria Confederale. «Ci uniremo a chi vuole battersi per la costruzione di una vera Europa politica» ha sottolineato Furlan. Incalzeremo il Governo Renzi perchè oltre la tattica momentanea utilizzi quello che rimane del semestre europeo per porre il tema di una stagione di cambiamento. Il rientro del debito se non viene corretto ci obbligherà a sforzi di bilancio che inesorabilmente rischiano di condurci ad ulteriori tagli allo stato sociale, allo sviluppo e quindi anche all'occupazione. Ecco perchè la manovra del Governo va cambiata in molti punti, come abbiamo sostenuto nelle nostre mobilitazioni. Per questo saremo in piazza insieme ai pensionati il cinque novembre e l'otto novembre con tutte le categorie del pubblico impiego. Non è con le cariche della polizia, con gli insulti reciproci o le battute mediatiche che usciremo dalla recessione. L'unità sindacale è importante ma bisogna capire per che cosa ci si mobilita insieme e quali obiettivi si vogliono raggiungere. Solo su queste basi si può costruire una mobilitazione unitaria. Se invece il discorso è lo sciopero generale o l'occupazione delle fabbriche, noi pensiamo che sarebbe una strada sbagliata perchè lo pagherebbero i lavoratori nelle loro buste paghe alla fine del mese e le aziende già in difficoltà. Noi invece - ha concluso Furlan - dobbiamo aprire un confronto con Confindustria per cambiare il modello contrattuale e sfidare il governo sul tema delle nuove relazioni sindacali adeguate per alzare la produttività ed i salari dei lavoratori".Il Consiglio Generale della Cisl, riunito oggi a Roma, ha eletto su proposta del Segretario Generale, Annamaria Furlan i componenti della nuova Segreteria Confederale che scendono da otto a sette. I nuovi eletti che faranno parte della segreteria confederale Cisl sono: Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl Sicilia, Giuseppe Farina segretario generale della Fim Cisl, Gigi Petteni segretario generale della Cisl Lombardia, Giovanna Ventura, segretario generale Cisl Piemonte. Sono stati riconfermati segretari confederali Cisl: Maurizio Petriccioli, Piero Ragazzini e Luigi Sbarra. Nella sua introduzione, Annamaria Furlan ha ringraziato i quattro segretari confederali uscenti, Pietro Cerrito, Fulvio Giacomassi, Paolo Mezzio e Liliana Ocmin, per aver dato la loro disponibilità ad un ricambio politico dell'organismo confederale.
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28/10/2014 Benelli QJ: aumentano le preoccupazioni dei sindacati
«Dall'incontro di oggi con l’azienda si confermano ed aumentano, le nostre preoccupazioni sul futuro industriale della Benelli QJ.  - afferma Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Cisl Marche - Invece di assicurarci investimenti ci hanno proposto la disponibilità ad incentivare le uscite volontarie dei dipendenti.»Un Incontro, quello di oggi,  tra la direzione aziendale della Benelli QJ e le Organizzazioni Sindacali Fim Cisl e Fiom Cgil, unitamente alle Rsu aziendali, sulla difficile vertenza aperta dalla comunicazione aziendale di voler procedere ad una riorganizzazione del sito produttivo di Pesaro. «Nonostante le nostre continue esortazioni alla trasparenza, l’azienda rimane evasiva non solo sulla natura delle sue proposte, ma, cosa per noi ancor più grave, si sottrae alle nostre ripetute sollecitazioni di presentare un piano industriale per permetterci di conoscere le sue reali intenzioni sulle prospettive del sito pesarese » afferma Emanuele Chiarotti della Fim Cisl Marche. «Come Fim Cisl Marche, - continua il segretario generale Leonardo Bartolucci - chiediamo di poter avere con urgenza l’incontro già richiesto al Comune di Pesaro, perché vogliamo che questi si faccia portavoce con la proprietà cinese del perché si è determinata questa situazione, e dell’esigenza di tornare ad investire con progetti di sviluppo sul sito produttivo marchigiano.» «Nel rispetto della volontà dei lavoratori e con la loro partecipazione- conclude Bartolucci -  continueremo a manifestare la nostra contrarietà al tentativo di desertificare un altro importante marchio del nostro territorio che ha fatto la nostra storia industriale e ha fatto conoscere Pesaro nel mondo.» Comunicato stampa
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28/10/2014 Corso AIUTO CUOCO, riaperto il Bando di selezione
FINALITÀ’ DEL CORSO E FIGURA FORMATA:L’Aiuto Cuoco è quella figura professionale che fornisce collaborazione al cuoco nella preparazione delle basi e dei semilavorati per la preparazione delle pietanze. DESTINATARI E REQUISITI Il corso è destinato a n° 15 allievi/e giovani e adulti, occupati, disoccupati, inoccupati e lavoratori in mobilità, che abbiano assolto l’obbligo scolastico. I minori devono aver compiuto i 16 anni di età  al momento dell’iscrizione al corso. DURATA E MODALITÀ’ DI SVOLGIMENTO Il corso, della durata di 400 ore, avrà luogo nella Provincia di Ancona e sarà avviato presumibilmente a novembre 2014 e terminerà entro giugno 2015 (per le ore di pratica, le lezioni si terranno in una sede attrezzata con le strumentazioni necessarie). Il corso della durata di 400 ore complessive risulta strutturato in: 88 ore di aula, 184 ore di laboratorio, 120 ore di stage presso aziende/strutture dove i corsisti potranno sperimentare ed applicare sul campo le competenze di base, trasversali e tecnico-professionali acquisite durante il periodo di formazione d'aula/laboratorio e 8 ore di esame finale. Le lezioni avranno la durata di 4 ore ciascuna in fascia pomeridiana, presumibilmente dalle ore 15:00 alle ore 19:00 e, la calendarizzazione sarà concordata con gli iscritti al percorso sulla  base delle esigenze emerse. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE Le iscrizioni si effettueranno utilizzando la modulistica disponibile all'indirizzo internet www.ialmarche.it, o reperibile presso la sede Ial Marche Srl di Ancona, via dell'Industria,17 La domanda redatta sull’apposita modulistica, dovrà essere corredata dei seguenti documenti: - Curriculum Vitae firmato in originale (Allegato 16). - Copia del documento d’identità firmato in originale e in corso di validità; - N° 1 fototessera; - Copia del permesso o carta di soggiorno in corso di validità, per i cittadini non comunitari. Per i minori la domanda di iscrizione dovrà essere firmata dai genitori o da chi ne fa le veci. La documentazione dovrà essere inviata per posta a mezzo raccomandata A/R o consegnata a mano presso la segreteria organizzativa di IAL MARCHE Srl in via dell’Industria n. 17/A, Ancona, ENTRO E NON OLTRE IL 10 NOVEMBRE 2014 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: IAL MARCHE SRL – Via dell’Industria, 17/a – Ancona 60127, indicando sulla busta la dicitura “Aiuto Cuoco – Ancona”. La domanda di partecipazione, regolarmente effettuata, garantisce il diritto alla frequenza del corso previa sottoscrizione del contratto e relativo pagamento della quota di iscrizione da effettuarsi prima della selezione, presso la sede di Ancona, in via dell’Industria, 17/a. L’iscrizione avverrà tramite appuntamento, telefonando al numero 071/2814639. BANDO AIUTO CUOCO
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22/10/2014 Benelli QJ, le istituzioni intervengano per salvare il lavoro
«Non ci stupisce che la prima preoccupazione dei vertici cinesi della Benelli QJ nel presentare il loro piano di riorganizzazione sia stato quello di rivolgersi al Comune di Pesaro e al Presidente della Camera di Commercio di Pesaro. - afferma Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Marche -  Anche al momento dell’acquisizione del sito pesarese avevamo assistito alle stesse dinamiche con le istituzioni  che si prodigavano per apparire come i fautori di una mediazione importante per garantire un futuro a quell'azienda motociclistica che rappresentava un marchio storico, sicuramente tra i più importanti dell’industria provinciale. - prosegue Bartolucci -Peccato che di quel piano industriale che i cinesi ci presentarono ben poco è stato fatto in termini di investimenti, di innovazione tecnologica, di nuovi prodotti da presentare nel mercato, di ampliamento della rete commerciale.»Si era parlato  anche di un ritorno dalle gare motociclistiche per far credere ad un’idea di sviluppo tecnologico dello stabilimento di Pesaro. In realtà è dal 2005 che l’azienda non progetta un nuovo  modello, si limita a fare solo restyling delle moto. In realtà la produzione  non ha mai superato  i 2000 pezzi l’anno, al di sotto di quello previsto sul piano industriale.«Abbiamo assistito ad una produzione che  nel tempo ha perso tante professionalità importanti al suo interno, magari perché non allineate alle scelte della direzione cinese.  Dall'inizio ad oggi l’utilizzo degli ammortizzatori sociali è stata una costante con la quale hanno avuto a che fare i lavoratori della Benelli QJ. Già nel 2009 come sindacati , avevamo coinvolto il Comune e la Camera di Commercio, in occasione di un loro viaggio in Cina, per recapitare ai vertici cinesi nella figura del Presidente Lin Hua Zhong le nostre preoccupazioni sul futuro del sito pesarese rispetto a quello che stava succedendo. - racconta Bartolucci -.Anche in quell'occasione ci fu risposto che pur prendendo atto delle difficoltà del momento, avrebbe operato con “progetti di rilancio per il marchio pesarese, a partire da una più capillare rete di vendita in Europa e dall'imminente lancio di nuovi modelli. »La Fim Cisl Marche, oggi chiede al Sindaco di Pesaro e al Presidente Drudi, rispetto alle tante promesse alle quali sono seguiti pochi fatti, di attivarsi con tutti gli strumenti possibili,  per interloquire con il Presidente e con i vertici del gruppo al fine di evitare una riorganizzazione sul personale che rischia di diventare il segno evidente di un declino del sito pesarese, utile al solo interscambio commerciale con i prodotti cinesi.« Occorre veramente che si scommetta sull'azienda Benelli QJ di Pesaro, e non solo sul suo marchio, con un vero progetto industriale fatto di veri investimenti. - conclude  Leonardo Bartolucci  - Se questo non avverrà sarà una sconfitta anche della politica pesarese, visto che dopo gli “onori” ricevuti al momento dell’insediamento di questa proprietà, oggi deve assumersi le responsabilità e gli “oneri” per evitare che un’altra azienda storica e di grande valenza simbolica si aggiunga alla desertificazione industriale del nostro territorio».Giovedì 23 ottobre è stata convocata l’assemblea dei lavoratori, in cui insieme alle organizzazioni sindacali Fim Cisl e Fiom Cgil, si deciderà la strategia e le iniziative di mobilitazione da intraprendere.Comunicato stampa
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22/10/2014 Mobilitazione dei lavoratori pubblici - 8 novembre a Roma
Entra nel vivo la mobilitazione dei lavoratori pubblici marchigiani contro l'ennesimo blocco dei contratti nazionali, fermi dal 2009, le esternalizzazioni crescenti, il sostanziale fermo e l'impoverimento della contrattazione decentrata, il blocco del turn over, le mancate garanzie ai tanti lavoratori precari. Le segreterie regionali di categoria intendono portare nelle piazze e all'attenzione dei cittadini le crescenti problematiche operative che quotidianamente si trova ad affrontare chi eroga servizi fondamentali alla persona in settori come la Sanità, la Scuola, l'Università, gli Enti pubblici di Ricerca, le Accademie e i Conservatori, gli asili nido, la sicurezza, il front -office negli uffici. L'attuale crisi di sistema rende tutti più deboli e logora la tenuta delle nostre reti di welfare sociale con tagli pesantissimi che rendono sempre più difficile l'erogazione dei servizi nei tempi e nelle modalità giustamente richiesti dai cittadini-utenti delle pubbliche amministrazioni. Serve partecipazione e condivisione dei percorsi di innovazione, riorganizzazione dei processi di lavoro, investimento in formazione e contratti che portino il cambiamento atteso dalle comunità locali. Molte le iniziative organizzate nelle Marche in vista della manifestazione nazionale dell'8 novembre a Roma : presidi davanti alle Prefetture, assemblee nei luoghi di lavoro, volantinaggio nelle piazze e davanti a ospedali, Comuni, sedi INPS, raccolta di firme tra tutti i lavoratori a supporto della piattaforma.   http://youtu.be/UUK5EII4syY?list=UUvHxAm26IRwF9IVAuJ8EAJA
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18/10/2014 Mastrovincenzo:" Con il Jobs Day rilanceremo il dialogo"
Intervista a Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl MarcheIL MESSAGGERO 18 Ottobre 2014Stamattina, alle 10, scatta il Jobs Day della Cisl in piazza del Papa. Ad Ancona, come in altre 99 piazze d'Italia, il sindacato chiama a raccolta i lavoratori per spiegare cosa cambia nel mondo del lavoro con la riforma presentata. Perché c'è di più oltre l'articolo 18 dietro al Jobs Act. Sì, ma cosa? «Premetto - afferma il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo - che la modifica delle regole del lavoro non ha mai fatto miracoli sull'occupazione. Il Jobs Act è una legge delega che deve passare alla Camera e poi il Governo dovrà emanare i successivi decreti. Ci sono alcuni aspetti interessanti, altri ancora molto vaghi e possono quindi essere anche insidiosi. Noi guardiamo con interesse al nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti proposto dal Governo, ma potrà rappresentare un'opportunità per aumentare l'occupazione e ridurre la precarietà, solo se sarà accompagnato dalla eliminazione delle tipologie contrattuali poco tutelate e fonte di abusi, come co.co.pro. e false partite Iva, dall'estensione degli ammortizzatori sociali e dal rafforzamento per le politiche attive».  Quali ricadute potranno esserci sul territorio regionale? «Anche per i marchigiani è importante incentivare i contratti stabili ed asciugare l'area del precariato.Anche l'obiettivo del Jobs Act di un sistema universalistico di ammortizzatori sociali potrà essere rilevante per noi, ma deve esserci certezza di tempi e risorse: migliaia di marchigiani attendono da mesi il pagamento della cassa integrazione in deroga.  Quest'ultima va estesa a tutti i lavoratori, collegandola a percorsi di riqualificazione, mentre è necessario rafforzare l'Aspi, l'indennità per chi ha perso il lavoro, portandola ad almeno 24 mesi. Sarebbe importante per la nostra regione anche l'investimento su un moderno sistema di servizi per l'impiego, con forte governance pubblica ed integrazione con il privato».  Qual è la situazione occupazionale nelle Marche?  «Può essere utile dire che a giugno 2014 le assunzioni sono state per l'8,3% a tempo indeterminato, in calo sul 2013, per il 55,2% a termine, il 14,4% in somministrazione e solo il 5,4 % in apprendistato.Poi c'è un 7,5% di lavoro intermittente e un 5% di parasubordinato».  Articolo 18 da salvaguardare o simbolo vuoto da superare?  «È stato un errore riaprire una battaglia politica e mediatica sull'articolo 18. La norma è stata già attenuata nel 2012 dal Governo Monti. Noi crediamo che la sua applicazione debba restare inalterata nei casi di licenziamenti illegittimi di tipo discriminatorio e disciplinare e che al massimo l'eventuale reintegra prevista attualmente prevista in caso di licenziamenti economici possa, per un periodo definito, non essere applicata ai neo assunti, maggiorando il risarcimento economico. La Cisl non ha totem ideologici da difendere, ma è assurdo pensare che rendendo più facili i licenziamenti individuali, si favorisca nuova occupazione». Qual è il senso del Jobs Day della Cisl, una settimana prima della mobilitazione Cgil?  «Ad Ancona, come in tutta Italia, la Cisl scende in piazza per presentare le proprie idee sul Jobs Act, per chiedere atti concreti per lo sviluppo, con misure fiscali, di politica industriale, di sostegno agli investimenti pubblici e privati in conoscenza e innovazione. La Cisl domani (oggi, ndr) sarà in piazza per rilanciare un efficace dialogo sociale, strada obbligata per attivare le energie e le idee utili ad affrontare la recessione equità. Per dialogare: oltre a lavoratori, infatti, ci saranno disoccupati, pensionati e anche alcuni parlamentari marchigiani e rappresentanti del mondo delle imprese».  È ancora scontro sul Jobs Act e intanto si apre anche quello sulla Legge di Stabilità. Regioni in rivolta mentre il governatore delle Marche promuove la Finanziaria. «Ci sono misure interessanti, come gli sgravi per l'Irap, tassa che grava di più sulle aziende ad alta occupazione, e la decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato, anche se va detto che in una fase recessiva, non è il solo costo del lavoro a limitare le assunzioni. Si dovrebbero incentivare gli investimenti e la propensione innovativa delle imprese. Positiva anche la conferma del bonus da 80 euro, che però sin dall'inizio doveva essere modulato con più attenzione ai carichi familiari, e a coloro che ne sono stati esclusi, cioè i lavoratori incapienti con reddito sotto gli 8.000 e i pensionati con assegni bassi. Punti critici, il blocco dei contratti pubblici, l'aumento della tassazione sui fondi pensione, dove i lavoratori specie i più giovani, costruiscono la loro previdenza integrativa, il rischio di aumento delle imposte locali da Regioni e Comuni, a cui la manovra riduce fortemente le risorse. Attenzione poi al Tfr in busta paga,che porta con se il rischio di tasse in più». di Agnese Carnevali Il Messaggero 18 /10/2014 http://youtu.be/toL17pNqpVghttp://youtu.be/iw_7JKD2o90 
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18/10/2014 PIÙ' OCCUPAZIONE - MENO PRECARIETÀ: JOBS DAY, LA CISL IN PIAZZA AD ANCONA
La CISL MARCHE in piazza del Papa ad Ancona, sabato 18 ottobre per la giornata di mobilitazione nazionale per il Lavoro, il Jobs Day : un migliaio di lavoratori, disoccupati, cassaintegrati, pensionati che, con una catena umana, hanno raggiunto Piazza del Papa dove il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, ha presentato proposte e idee della Cisl sul Lavoro. In piazza le testimonianze di vertenze locali come la King, di lavoratori in cassa integrazione e di precari del settore pubblico; anche le storie di chi sta cercando strade per affrontare la crisi, come i lavoratori della Conceria del Chienti che, riunitisi in cooperativa, hanno acquisito il 15% delle quote aziendali o come i lavoratori dell’Auchan, impegnati e coinvolti in un contratto di solidarietà. Presenti anche parlamentari marchigiani e rappresentanti del mondo delle imprese invitati dalla Cisl Marche per confrontarsi con le voci del lavoro e con le proposte del sindacato. Ad Ancona, come in tutta Italia, la CISL in piazza per chiedere scelte concrete per lo sviluppo, con misure incisive di carattere fiscale, il sostegno agli investimenti pubblici e privati, una nuova politica industriale, un utilizzo qualificato dei fondi europei. Sul Jobs Act, recentemente approvato dal Senato, e in attesa del passaggio alla Camera e della emanazione dei successivi decreti delegati, la Cisl guarda con interesse il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, pur nella consapevolezza che la modifica delle regole del lavoro non abbia da sola effetti “miracolistici” sui livelli occupazionali. Il nuovo contratto proposto dal Governo potrà rappresentare una opportunità per aumentare l’occupazione e ridurre la precarietà, solo se sarà accompagnato dalla eliminazione di alcuni contratti poco tutelati e fonte di abusi, dall'estensione degli ammortizzatori sociali e da interventi e risorse per le politiche attive. La Cisl ritiene che l’applicazione dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori debba restare inalterata nei casi di licenziamenti illegittimi di tipo discriminatorio e disciplinare. E’ condivisa la proposta del Governo di un sistema di ammortizzatori sociali a carattere universalistico: per la Cisl la Cassa integrazione va mantenuta ed estesa a tutti i lavoratori, collegandola a percorsi di riqualificazione, mentre è necessario rafforzare l’Aspi, l’indennità per chi ha perso il lavoro, portandola ad almeno 24 mesi. Un percorso di potenziamento delle risorse finanziarie, umane e strumentali può rendere possibile un moderno sistema di servizi per l’impiego con forte integrazione pubblico-privato. Una giornata di mobilitazione nazionale della CISL che ha rilanciato con forza al Governo anche l’importanza del dialogo sociale, per attivare tutte le energie e le idee utili ad affrontare la recessione e promuovere il lavoro e l’equità sociale. Comunicato Stampa
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14/10/2014 Associazioni di categoria e sindacati e uniti per il lavoro: si chiama labjob.it la sfida per ridurre la disoccupazione giovanile
Garanzia Giovani è un'occasione unica per dare un'opportunità ai 47.000 Neet, giovani dai 15 ai 29 anni che non studiano, non lavorano stabilmente e non sono occupati in una attività di formazione. I giovani Neet che abbandonano prematuramente gli studi (18-24 anni con al più la licenza media che non frequentano altri corsi scolastici o svolgono attività formative superiori ai due anni) sono nelle Marche poco più di 8.000 (4.100 donne e 4.000 uomini). Nelle Marche è forte la quota di giovani Neet inattivi (52% pari a 24000 unità) superiore a quella dei disoccupati delle altre fasce di età (48% pari a 22000 unità). Lo scoraggiamento è la principale causa che può spiegare la maggiore quota di Neet inattivi. La componente femminile dei Neet è superiore a quella degli uomini. E' per questo motivo che 9 associazioni di categoria, centrali cooperative e sindacati delle Marche: Confindustria, Cgia, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Cisl, Uil, Lega delle Cooperative e Api Industria hanno dato vita ad una Ati, labjob.it, per dare ai giovani delle opportunità di incontro con il mondo del lavoro. Le difficoltà dei giovani in cerca di occupazione sono note, anche se nelle Marche si registra un tasso di occupazione, 33.7%, più alto della media nazionale, 29,4%, dei giovani tra 15 e 29 anni. Rispetto al 2004 si sono persi oltre 15 punti percentuali (era al 48,8% nel 2004). Gli scopi che muovono labjob.it partono proprio da questa esigenza: riportare i giovani Neet ad incontrare le aziende, attraverso la loro accoglienza, la presa in carico e l'orientamento. Il programma Garanzia Giovani prevede che ai giovani tra i 15 e i 29 anni, in possesso dei requisiti richiesti e in base a precise modalità, venga offerto un servizio: l'inserimento in un contratto di lavoro dipendente, avvio di un contratto di apprendistato o di un'esperienza di tirocinio, la formazione specifica professionalizzante e l'accompagnamento nell'avvio di una iniziativa auto- imprenditoriale di lavoro autonomo, l'impegno nel servizio civile. Ai giovani che possono rivolgersi indifferentemente agli sportelli pubblici (i centri per l’impiego) e agli sportelli degli enti privati accreditati a garanzia giovani come labjob.it sarà proposto un “patto di servizio” tra quelli previsti nel programma Garanzia Giovani. Tale servizio può consistere in un’offerta di lavoro o un percorso di politica attiva (quali tirocinio, formazione, ecc.) teso a favorire l’attivazione di un contratto di lavoro. L’offerta formativa o di lavoro avverrà entro 4 mesi circa dalla firma del Patto di Servizio. Dopo la registrazione e un primo colloquio nella fase di accoglienza, al giovane verrà indicato un percorso di orientamento individuale destinato a definire un progetto personalizzato di formazione o lavorativo/professionale.L'obiettivo di labjob.it è guidare il giovane verso le opportunità offerte dal mondo del lavoro, anche considerando i giovani che non hanno un'esperienza lavorativa alle spalle. Soltanto in questa maniera si può creare un circuito virtuoso che possa sconfiggere il triste fenomeno della disoccupazione giovanile che tocca picchi mai raggiunti prima con dati del 44%. Ai giovani che si presenteranno agli sportelli di labjob.it (oltre 35 diffusi nel territorio marchigiano) verranno offerti, oltre alle occasioni di lavoro disponibili, dei tirocini aziendali che possono costituire la base per una esperienza lavorativa e per futuri sbocchi occupazionali: il contratto dell'apprendistato, a tempo determinato e meglio ancora indeterminato. Non va neanche sottovalutata le opportunità che questi giovani formati possano iniziare nuove attività imprenditoriali. Al centro dell'azione di labjob.it c'è anche una responsabilizzazione del giovane e un'importante attività di orientamento. labjob.it intende infatti stimolare i giovani verso il riconoscimento e l'attivazione delle proprie capacità, in base anche alle esigenze delle aziende. Labjob.it intende anche facilitare la connessione scuola-lavoro che è un tassello fondamentale e attivabile soltanto se entrambe le parti sono orientate alla collaborazione. Fondamentale per instaurare questo circuito virtuoso sono i database dell'offerta e della domanda che verranno formati attraverso un'azione di promozione sul territorio, attivando su base regionale e provinciale tutte le associazioni e i sindacati che fanno parte di labjob.it e il sistema delle aziende. A questo proposito sono previsti una serie di incontri sul territorio con stakeholder e istituzioni al fine di sensibilizzare giovani e aziende ed una campagna di comunicazione e promozione. “Abbiamo creato labjob.it – ha detto Francesco Varagona, legale rappresentante di labjob.it- per orientare ed accompagnare i giovani ad incontrare il mondo del lavoro. Abbiamo messo insieme la più ampia compagine di parti sociali per aumentare le opportunità di lavoro”. “labjob.it – conclude Varagona - è anche un’opportunità per le imprese marchigiane che possono contare su un team di professionisti che mira a selezionare il candidato idoneo facendo risparmiare costi all’impresa e, all’occorrenza, costruisce percorsi formativi gratuiti finalizzati all’inserimento lavorativo, in base a specifiche richieste delle stesse imprese. Per saperne di più, visita il sito Labjob.it
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14/10/2014 JP Industries, Regioni e Sindacati scrivono al Governo
Cgil Cisl Uil di Marche ed Umbria, insieme ai Presidenti delle due Regioni hanno chiesto un incontro urgentissimo al Governo per affrontare la gravissima situazione occupazionale della JP Industries e del relativo Accordo di Programma per la reindustrializzazione delle aree colpite dalla crisi della ex Ardo. La procedura di vendita della JP Industries, gestita dal Ministero per lo Sviluppo economico, rischia incredibilmente di essere annullata per criticità formali. Intanto le misure nazionali dell'Accordo di Programma non stanno producendo alcun esito. A pochi mesi dalla sua scadenza, non è infatti stato approvato alcun progetto di rilancio occupazionale e 35 milioni di € giacciono inutilizzati. Questo mentre analoghe misure regionali hanno prodotto l'avvio di oltre 40 nuove iniziative imprenditoriali sullo stesso territorio. Una situazione grave ed inaccettabile che coinvolge 2.000 lavoratori marchigiani ed umbri, senza contare l'impatto sulla filiera dell'indotto di piccole imprese, e che rischia di produrre effetti irreversibili sulla coesione sociale ed economica delle due regioni.La lettera al Governo
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10/10/2014 Lavoro in genere: (Ri)pensare le pari opportunità
(Ri)pensare le pari opportunità è un progetto che si propone di riconsiderare e rivedere le politiche di genere, per il superamento teorico dello strumento delle pari opportunità e delle sue ricadute nelle politiche regionali, per eliminare le disparità e promuovere l'empowerment femminile migliorando la  qualità e l'efficacia delle politiche.CGIL CISL UIL Marche hanno aderito e partecipato attivamente al progetto, ideato dall Osservatorio di Genere di Macerata e finanziato dall'Assessorato alle Pari Opportunità della Regione. (Ri)PARO ha permesso di indagare il mondo del lavoro femminile nel settore tessile/calzaturiero e quello delle imprese agricole.Venerdì 17 ottobre 2014 a Macerata presso la Sala Castiglioni-Biblioteca "Mozzi-Borgetti" si terrà alle ore 9.30 " Lavoro in genere" focus sui primi risultati del progetto.
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10/10/2014 Ossi duri si diventa, prevenire l'osteoporosi si può
Mercoledì 15 ottobre 2014, ore 16,30 Sala Convegni, Fondazione Colocci, JesiIn occasione della Giornata mondiale sull’osteoporosi del 20 ottobre, presso la Fondazione Colocci di Jesi si svolgerà il 15 ottobre dalle ore 16.30 il convegno, promosso dal sindacato dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, Regione e Asur Marche, “Ossi duri.. si diventa” nell’ambito della Campagna informativa di prevenzione contro l’osteoporosi.Marisa Branchesi del coordinamento donne Fnp Cisl di Jesi, introdurrà i lavori presentando i risultati della campagna di raccolta firme per sollecitare la Regione Marche ad emanare una legge regionale per la prevenzione dell’osteoporosi. Una patologia molto diffusa che colpisce soprattutto le donne oltre i cinquant’anni di età e che se non viene riconosciuta in tempi giusti causa la mortalità nel 20% dei pazienti e disabilità motoria nel 40% dei casi con un rischio di permanenza in strutture di lungo-degenza sei volte maggiore.Tra i relatori il dott. Ferdinando Silveri della clinica Reumatologica dell’Ospedale di Jesi AV2 che illustrerà il lavoro del gruppo tecnico regionale a partire dall’analisi dei fattori di rischio di tale patologia.I lavori, moderati da Teresa Brazzini del coordinamento donne UilpUil di Jesi, saranno conclusi da Aurora Ferraro, Segretaria regionale Spi Cgil Marche.Jesi, 10 ottobre 2014
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08/10/2014 18 OTTOBRE JOBS DAY AD ANCONA IN PIAZZA DEL PAPA GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE PER IL LAVORO
Sabato 18 Ottobre alle ore 10,00 ad Ancona - Piazza del Papa, manifestazione regionale in occasione del JOBS DAY, 100 PIAZZE PER IL LAVORO, giornata di mobilitazione nazionale per il lavoro promossa dalla Cisl. La Cisl scende in piazza per ascoltare e dare voce a lavoratrici, lavoratori, giovani, disoccupati e cassaintegrati, per dare un contributo al dibattito sulle vere questioni del lavoro e non solo. Più tutele, nuovi ammortizzatori e formazione per chi perde il lavoro; si al contratto a tutele crescenti che a regime prevede l’attuale assetto dell’art.18 e riduce la precarietà dei giovani ( false Partite IVA, Co.Co.Co P.A., Co,Co,Pro., Associati in Partecipazione), forte riduzione delle tasse per i lavoratori e pensionati; più investimenti per creare occupazione; una nuova politica industriale, infrastrutture efficenti e minori costi sull’energia: sono alcune delle proposte avanzate al Governo che la Cisl porta in piazza . Durante la manifestazione si alterneranno testimonianze di lavoratori, giovani, disoccupati con interventi di imprenditori e Parlamentari marchigiani. Alle ore 9,30 è previsto l’arrivo ad Ancona di 1000 partecipanti in Piazza Cavour per poi raggiungere, con una lunga catena umana per le vie principali della città, Piazza del Papa.Per i partecipanti che vogliono usufruire dei pullman E' NECESSARIO PRENOTARSI contattando la sede Cisl a te più vicina  LE PROPOSTE DELLA CISL SUL JOBS ACT: DOCUMENTO INTEGRALE LE PROPOSTE DELLA CISL SUL JOBS ACT: SINTESI LE PROPOSTE DELLA CISL SUL JOBS ACT: IL VOLANTINO PROPOSTE A SOSTEGNO DEL LAVORO AUTONOMO  
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06/10/2014 Cementificio SACCI , salvi 80 lavoratori grazie ai contratti di solidarietà
Diminuire l’orario di lavoro per mantenere l’occupazione in caso di crisi aziendale e quindi evitare la riduzione del personale: è quanto prevedono i contratti di solidarietà, introdotti dalla legge 863/84. Uno strumento utilissimo, ma che purtroppo ha trovato scarsa applicazione nello scenario di crisi nazionale. Nei giorni scorsi, però, circa 110 lavoratori hanno potuto constatare di persona e sulla propria pelle la bontà di contratti di solidarietà. È accaduto in due aziende diverse, nella “Sacci Spa” di Castelraimondo (Macerata) e nella “Margaritelli” di Mantignana (Perugia). Nel primo caso i contratti di solidarietà hanno interessato gli 80 addetti del cementificio, precedentemente dichiarati in esubero dall'azienda. È la prima volta che questo tipo di contratto viene applicato in un’azienda del cemento, perché nemmeno in grosse vertenze con colossi del settore, come Italcementi e Buzzi Unicem, si era riusciti a far ricorso a questo strumento, soprattutto a causa della riluttanza delle imprese. Sacci apre uno scenario nuovo, e dimostra che in determinate situazioni anche in questo comparto si possono trovare soluzioni utili a non disperdere le professionalità, nonostante i numeri da brivido della crisi e grazie all'impegno di tutte le parti sociali. Quello del cemento è il comparto più devastato dalla crisi di questi anni: dai 47 milioni di tonnellate di cemento prodotto nel 2007 sì è arrivati agli attuali 20 milioni, con prospettive al ribasso anche per il 2015.
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03/10/2014 Crisi Edilizia, nelle Marche calo del 78% le autorizzazioni a costruire
La crisi dell’edilizia nelle Marche è evidenziata dal crollo verticale delle autorizzazioni a costruire rispetto agli anni prima della crisi. Il calo dei permessi raggiunge il 78,07% se si raffrontano i dati del 2005 con quelli del 2012 (fonte Istat - Sole 24 ore). Un trend peggiore della media italiana che si ferma al 70,5%. A lanciare il grido di allarme è Massimo Giacchetti, Segretario Generale della FILCA CISL Marche«L'edilizia è stata colpita da un vero e proprio tsunami con più di 12.000 posti di lavoro persi in sette anni che rappresentano il 50% degli addetti rispetto agli anni che precedevano la recessione». Il record negativo spetta alla provincia di Pesaro con un calo del 83,8%, seguita da Ancona dove i permessi diminuiscono dell’ 82% ed Ascoli Piceno che registra una contrazione del 81,4%. Solo la provincia di Macerata si attesta sotto la media nazionale con un calo del 65,1%. «Il settore continua a perdere imprese ed addetti e non si intravedono spiragli che consentano di superare le difficoltà pesantissime. Non si arresta nel 2014 l’ emorragia occupazionale. - prosegue Giacchetti - Nel periodo gennaio-agosto 2014 l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria è aumentata del 222% rispetto agli stessi mesi del 2013. E’ il segno evidente di un settore produttivo che sta scomparendo. Una flessione occupazionale accompagnata da preoccupanti processi di precarizzazione del lavoro e da indizi crescenti di lavoro irregolare». Per invertire questo trend negativo occorre tornare ad investire sulla casa e sul territorio. Secondo Giacchetti  la priorità  va data «alla ristrutturazione e alla riqualificazione energetica degli edifici facendo in modo che gli stessi Comuni possano prevedere delle forme di agevolazioni ulteriori. Una ulteriore opportunità in termini di occupazione e lavoro - conclude -  è rappresentata dalla messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, dove nelle Marche ci sono 40 milioni di euro disponibili per cantieri da avviare.» Comunicato Stampa
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01/10/2014 Jobs Act: Annamaria Furlan, non usiamo il lavoro per dividere
«Non si può usare il tema del lavoro come strumento ideologico di separazione» invece di considerarlo come «la risorsa straordinaria quale è». Lo ha detto il segretario generale aggiunto della Cisl, Annamaria Furlan, intervenendo in una delle sue prime uscite pubbliche come designata alla successione di Raffaele Bonanni, alla fiera 'Expo Training' di Milano. Secondo Furlan, «questo non è più consentito» di fronte ai «veri problemi che abbiamo che riguardano principalmente la disoccupazione, con oltre tre milioni di disoccupati ed il 45% dei giovani senza uno sbocco, la produttività, la competitività e la lotta alla criminalità organizzata che si è infiltrata anche nei grandi appalti pubblici e avvelena il Paese. Queste sono le grandi questioni che vanno affrontate. Basta speculazioni sul lavoro». E' quanto ha affermato Furlan, sull'anticipo del Tfr in busta paga. «Il Tfr è meno tassato dello stipendio – ha spiegato Furlan - non vogliamo che in questo modo i lavoratori paghino più tasse anche su quello. Siccome parliamo di soldi dei lavoratori e delle lavoratrici e non di altri, bisogna vedere le cose in modo chiaro, bisogna fare cose serie. Quindi, l'anticipo del Tfr in busta paga, può anche essere utile, in modo del tutto volontario, però, serve che sia premiante per i lavoratori». Furlan ha ricordato che «il Tfr, infatti, è tassato meno della busta paga, se noi ne portiamo una parte in busta paga, come viene tassata, come il Tfr o in modo diverso?». La sindacalista sostiene poi che «abbiamo sentito questa discussione sulle piccole imprese che non ce la fanno» ad anticipare i soldi del Tfr. Di conseguenza «interverrebbero le banche sfruttando il denaro preso in prestito dalla Bce allo 0,5%, ma questo ai lavoratori quanto costa?» Da qui l'invito del segretario generale aggiunto della Cisl al Premier Renzi ad aprire un confronto per «veder le cose in modo chiaro». Ed al Presidente del consiglio che si è domandato dove fossero i sindacati mentre si creava lavoro precario ha sempre replicato Furlan: «Forse era distratto in questi anni, ma non importa. Noi ci siamo battuti con grande forza contro il precariato e le nostre proposte sono sotto gli occhi di tutti. La sfida di Matteo Renzi che vuole confrontarsi con i sindacati su alcune questioni è una notizia estremamente positiva», ha poi aggiunto Furlan e riferendosi all'apertura del presidente del Consiglio ha detto che «così la voglio e la dobbiamo vivere. L'uomo solo al comando è un po’ complicato. Ci vuole un confronto vero con chi il lavoro lo rappresenta come il sindacato confederale». «Noi stiamo in mezzo alla gente in ogni città». Ha ribadito Annamaria Furlan sulla possibilità di scenderà in piazza con la Cgil per contrastare le decisioni del governo sull'art.18. «Noi – ha precisato - abbiamo deciso già da tempo per il 18 ottobre una nostra iniziativa di sensibilizzazione in tutte le città ed in tutte le regioni sui temi dello sviluppo e del lavoro ma anche su quanto pesano le tasse sulla busta paga. Con la Cgil ci incontriamo costantemente tra organizzazioni sindacali, su alcuni temi abbiamo opinioni comuni, su altri possiamo avere opinioni diverse. ma questo non significa non  poter contribuire insieme in maniera positiva sul dialogo sociale e per lo sviluppo economico». Ed infine un altro punto del programma della Cisl su cui il segretario generale aggiunto si è soffermato è «su quanto anche la riforma Fornero delle pensione debba essere rivisitata. Vogliamo portare le nostre idee tra la gente – ha chiarito Furlan - non basta una piazza, ci vuole un lavoro molto diverso, bisogna sensibilizzare i lavoratori i pensionati e soprattutto i giovani». Roma 1 ottobre 2014fonte: Labor TV Cisl Nazionalehttp://www.cisl.it/sito.nsf/le-notizie/2014/10/01/cisl-furlan-tfr-jobs-act-lavoro?OpenDocument
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30/09/2014 La Cisl Marche a confronto con i quattro Rettori degli Atenei marchigiani
Un confronto con i quattro rettori delle Università marchigiane sul  tema del cambiamento. “Non è più come prima”, il titolo del percorso formativo per operatori e dirigenti della Cisl Marche, il cui appuntamento introduttivo si è svolto oggi ad Ancona. Il mondo del lavoro e quello della conoscenza si interrogano a vicenda per affrontare il cambiamento che tutti stiamo vivendo, in termini non solo di riflessione intellettuale e di ricerca concreta, ma anche di scelte strategiche e organizzative. «Bisogna cambiare il nostro paradigma - ha sostenuto Ivo Lizzola, Docente di Pedagogia sociale dell'Università di Bergamo - per ricostruire il paese a partire dai giovani, il rapporto con i quali interroga il sindacato sulla sua visione strategica e sul suo posizionamento». Una nuova alleanza tra Università e mondo sindacale per esplorare nuove piste di sviluppo sostenibile e inclusivo, a partire dalle comunità territoriali. Secondo Vilberto Stocchi, Rettore dell'Università di Urbino «proprio dal territorio bisogna ripartire attraverso coalizioni capaci di generare nuove risorse, in particolare per i giovani». Della «necessità di mettersi sulla strada dell'economia della conoscenza, generando quel pensiero critico che la modernità ci richiede», ha parlato Luigi Lacché, Rettore dell'Università di Macerata. Secondo Sauro Longhi, Rettore dell'Unversità di Ancona, «è dalla valorizzazione della conoscenza che nasce quell'energia che permette a tanti giovani di intraprendere un loro progetto, anche imprenditoriale». Flavio Corradini, Rettore dell'Università di Camerino ha infine sottolineato «la necessità di superare le rigidità, lavorando per integrare i saperi, sviluppare competenze trasversali ed apprendere una pluralità di linguaggi». I quattro atenei marchigiani saranno ancora partner della Cisl Marche nel percorso formativo destinato ad oltre  cento sindacalisti e aperto agli studenti universitari, che si articolerà, tra novembre e aprile 2015, nelle sedi dei quattro atenei marchigiani. Verranno  approfonditi  i temi della rappresentanza, del welfare, dello sviluppo e  del cambiamento organizzativo. I lavori sono stati introdotti dal Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo e conclusi dal Segretario della Cisl nazionale, Pietro Cerrito.   
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30/09/2014 Industriarsi per il LAVORO: oltre 150 metalmeccanici dalle Marche a Roma
Partiti stamattina dalle Marche con destinazione Roma, otre 150  lavoratori metalmeccanici della Fim Cisl,  insieme ai colleghi in  cassa integrazione ed in mobilità per manifestare in Piazza Montecitorio tutta la loro rabbia. La manifestazione organizzata dal sindacato dei metalmeccanici della Cisl ha visto scendere in piazza oltre 4000 maestranze provenienti da tutta Italia per dare “La sveglia al Governo e alla politica.”  «Abbiamo portato in piazza i veri bisogni del mondo del lavoro: una politica fiscale a sostegno di imprese e lavoratori, una minor burocrazia e tempi più rapidi per avere giustizia, più facilità nell'accesso al credito e più coraggio negli investimenti per innovazione dei processi e dei prodotti, sostegno alla ricerca e all'internazionalizzazione dei mercati. – afferma Leonardo Bartolucci segretario generale Fim Cisl Marche rientrando da Roma - Nel silenzio che sta determinando la desertificazione industriale che viviamo tutti i giorni anche nella nostra regione oggi abbiamo fatto risuonare la sveglia  perché subito si intervenga non solo sui diritti ma anche sulle  scelte di politica industriale che non possono essere più rinviate. » Comunicato stampa
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29/09/2014 Università e Cisl Marche: insieme per affrontare il cambiamento
Non è più come prima, siamo di fronte o meglio già dentro ad un nuovo inizio. E’ la consapevolezza della Cisl Marche per la quale il lavoro e i lavoratori rimangono al centro dell’attività sindacale in un tempo, come quello di oggi, dove fare rappresentanza, contribuire allo sviluppo dei territori, promuovere il benessere delle persone sono attività più complesse e difficili. Da questo nasce l’esigenza di un percorso formativo destinato agli operatori e ai dirigenti della Cisl Marche in collaborazione con le Università marchigiane, che prenderà avvio domani 30 settembre ad Ancona..  I Rettori dei quattro Atenei, di Urbino, Ancona, Camerino e Macerata, Vilberto Stocchi, Sauro Longhi, Flavio Corradini, Luigi Lacchè parteciperanno al confronto, con la Cisl Marche,  sull'approccio scelto dalla formazione universitaria per affrontare il cambiamento, che tutti stiamo vivendo, in termini non solo di riflessione intellettuale e di ricerca concreta, ma anche di scelte strategiche e organizzative. Per il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo «l’obiettivo è quello di sviluppare una formazione che accompagni in maniera costante e continua la nostra azione sindacale e permetta di costruire una rete di dialogo e collaborazione con le Università del territorio». La rappresentanza, lo sviluppo, il welfare e il cambiamento organizzativo sono i temi su cui si incentra il percorso di studio che si articolerà, tra novembre e aprile 2015, nelle sedi dei quattro atenei marchigiani. Gli appuntamenti formativi della Cisl Marche saranno aperti agli studenti universitari. COMUNICATO STAMPA
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26/09/2014 Aggregare le municipalizzate per contenere i costi e migliorare i servizi
Il futuro del sistema dei servizi pubblici locali nella provincia di Macerata al centro del dibattito della tavola rotonda “ Cosa bolle in pentola?” tenutasi oggi a Macerata. L’iniziativa promossa da  Cgil, Cisl , Uil e i sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, FlaeiCisl,Uiltec Uil e Federutility ha visto la partecipazione dei  Sindaci dei maggiori Comuni del maceratese e del Presidente della Provincia per confrontarsi insieme al sindacato sulle opportunità e prospettive legate al  processo di aggregazione delle aziende municipalizzate presenti nel territorio. Un incontro aperto anche agli amministratori delle cinque aziende pubbliche che gestiscono acqua e gas in buona parte della provincia, per rilanciare l’importanza di un percorso di accorpamento che porti alla costituzione di un’unica azienda per tutto il maceratese, una proposta che Cgil, Cisl e Uil sostengono da anni. «L’idea  è quella di un sistema più efficiente e meno costoso per i cittadini. – sostengono i sindacati -  Un’azienda unica significherebbe innanzitutto la riduzione dei costi esorbitanti della governance delle cinque aziende, per un costo annuo di circa 700 mila euro  – proseguono - Un risparmio che potrebbe essere di certo impiegato per contenere le tariffe, effettuare i necessari investimenti sulle reti e le infrastrutture, avviare percorsi di riqualificazione e aggiornamento professionale dei lavoratori di queste aziende. A tutto vantaggio della qualità complessiva del servizio erogato ai cittadini. » Un progetto che sembra aver convinto tutti. Sindaci e amministratori delle aziende hanno accolto la proposta di avviare uno studio di fattibilità che tracci le tappe di un percorso di aggregazione e ne evidenzi i benefici in termini di risparmi ed efficienza. «Del resto il cambiamento per le nostre municipalizzate sembra ormai un passaggio inevitabile, visti i tagli radicali annunciati dal Governo su questo settore e il piano di razionalizzazione predisposto da Cottarelli. – ribadiscono Cgil, Cisl, Uil insieme a  Filctem Cgil, Femca Cisl, FlaeiCisl,Uiltec Uil  -  Per troppo tempo si è mancato di lungimiranza ed ora non possiamo permetterci altri indugi. E’ un cambiamento che gli amministratori locali hanno ora il compito di anticipare e governare, se non vogliamo solo trovarci a far la conta dei tagli e dei danni per il territorio, per l’occupazione e per i cittadini costretti a pagare tariffe sempre più alte a fronte di un servizio talvolta non troppo soddisfacente. Oltre a correre il rischio di essere colonizzati da multinazionali che arrivano da lontano con la tentazione di fare business sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini  – concludono i sindacati - Siamo giunti ad un momento di svolta, non è più possibile indugiare in campanilismi e personalismi, occorre avere il coraggio di cambiare per il bene di tutta la comunità.»
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24/09/2014 Cosa bolle in pentola? Tavola rotonda sui servizi pubblici locali
Importanti novità per i servizi pubblici locali di acqua, gas e per gli altri Servizi essenziali, sono state emanate e altre si profilano all’orizzonte. Cosa si può fare per governare il cambiamento e salvaguardare i cittadini-utenti ed i lavoratori delle Aziende interessate? Se ne discute, Venerdì 26 settembre 2014 ore 15  presso la Sala convegni Provincia di Macerata – via Velluti,41 – Piediripa di Macerata. Alla tavola rotonda “Cosa Bolle in Pentola?” interverranno il Presidente della Provincia di Macerata oltre ai Sindaci dei Comuni di Macerata, di Recanati, di Civitanova Marche, di Tolentino e di San Severino. Al dibattito, promosso unitariamente da CGIL CISL e Uil insieme ai sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl- Flaei Cisl - Uiltec-Uil e FederUtility, parteciperanno il segretario generale nazionale Filctem Cgil e il segretario regionale Cisl Marche. Coordina i lavori il giornalista Luca Romagnoli. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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19/09/2014 Polizia provinciale di Ancona in assemblea:apertura caccia senza controllo
I sindacati di categoria Fp CISL e CSA sono  costretti ad indire una nuova assemblea per il personale della Polizia Provinciale di Ancona, Domenica 21 settembre 2014, giorno di apertura nazionale della stagione venatoria, dalle ore 07.30 alle ore 11.30 per il turno antimeridiano e dalle ore 14.30 alle ore 18.30 per il turno pomeridiano, a seguito dei numerosi ed irrisolti problemi operativi che gli agenti devono affrontare quotidianamente. Consapevoli che tale decisione potrebbe arrecare qualche problema alla cittadinanza,  ricordano che l'amministrazione provinciale sembra intenzionata a non riconoscere nemmeno una piccola indennità di rischio ai suoi agenti e addirittura togliere lo storico servizio di reperibilità notturna che viene espletato da più di vent’anni dalla Polizia Provinciale a supporto delle altre forze di Polizia. Il tutto dopo che il governo del Prof. Monti, ha fortemente penalizzato tutti gli operatori di Polizia Locale escludendo per loro, in modo sconsiderato, la causa di servizio e l’equo indennizzo. Nell'assemblea saranno inoltre affrontati i gravi problemi legati alla sicurezza degli operatori provinciali, che sono costretti a effettuare servizi di pronto intervento (in particolare notturno) con mezzi obsoleti e assolutamente non idonei a tale attività, senza i dovuti corsi di formazione e aggiornamento sulla sicurezza in presenza di traffico veicolare (incidenti stradali, ecc…), con insufficienti dispositivi di protezione individuale per le attività di controllo della fauna e con divise e calzature logore. I sindacati auspicano che  l'amministrazione provinciale risponda con  tempestivi e positivi riscontri  che se non dovessero arrivare metteranno in atto tutte quelle iniziative volte alla tutela ed al riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Si ritiene inoltre che, anche nel delicato momento di trasformazione delle Province, sia fondamentale investire nella Polizia Provinciale per garantire gli attuali livelli di presidio del territorio e come interfaccia dell’ente all'esterno. Va ricordato che il servizio di Polizia Provinciale di Ancona opera, da più di mezzo secolo, con grande professionalità e dedizione a tutela dell’ambiente, in particolare caccia e pesca, vigili sui 1.000 chilometri di strade provinciali e sia l’unico in Regione ad avere il servizio di reperibilità notturna. COMUNICATO STAMPA
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19/09/2014 Fermo: 21 settembre fiaccolata in solidarietà ai lavoratori uccisi
Solidarietà alle vittime e alle loro famiglie e  condanna collettiva di tutto il Fermano di fronte all'inaudita violenza scoppiata lunedì 15 settembre quando un imprenditore edile ha ucciso  Mustafa Nexhemedin e Avdyli Valdet, suoi ex dipendenti che rivendicavano il salario dovuto ma non corrisposto da oltre un anno. Domenica 21 settembre dalle ore 20 Cgil Cisl e Uil di Fermo organizzano la fiaccolata e il corteo di solidarietà “Il lavoro per vivere”. Il corteo partirà alle ore 20 da via XX Giugno, nei pressi dell'abitazione delle vittime, per proseguire per le vie del centro di Fermo fino a Piazza del Popolo. Sono invitati a partecipare le lavoratrici, i lavoratori, la cittadinanza, le associazioni, i partiti e quanti vogliano esprimere solidarietà alle famiglie delle vittime .
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15/09/2014 Girola di Fermo, una tragedia della disperazione
«Una tragedia conseguenza della situazione di disperazione e di abbandono in cui versa da anni l’intero settore edile delle Marche». Così il Segretario Regionale della Filca Marche, la Categoria degli edili della CISL, Massimo Giacchetti, commenta quanto accaduto oggi nel fermano, dove un imprenditore edile ha sparato a due ex dipendenti che rivendicavano quanto dovuto loro per dei lavori. «L’edilizia nella Marche è un settore che rischia di sparire. Dal 2009 ad oggi la crisi ha cancellato oltre 12.000 posti di lavoro ed hanno chiuso almeno 3.000 imprese. Il numero di ore lavorate diminuisce ogni anno drasticamente, la produzione si attesta ormai su valori simili a quelli degli anni 50’». «Questa situazione è degenerata fino alle estreme conseguenze nell'indifferenza della politica e di chi ha la responsabilità di ricreare le condizioni per il rilancio dell’edilizia e dell’intera economia marchigiana».  Comunicato Stampa unitario
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15/09/2014 Ebola, Anolf di Macerata contro gli allarmismi
Di fronte a quella che il Sindaco di Civitanova ha giustamente definito una “canea mediatica”, l’Anolf Cisl di Macerata non può mancare di far sentire la sua voce in difesa innanzi tutto della dignità di un’ammalata - data in pasto all’opinione pubblica come “appestata” - e contro a chi non perde l’occasione di incolpare gli immigrati di tutti mali della società di oggi. Ad un spropositato allarmismo per un ritorno della tubercolosi, peraltro curabilissima nei nostri ospedali, si somma quello per l’Ebola, senza che ci sia alcun riscontro razionale, alimentando solo sospetti e producendo danni enormi nei confronti di persone che hanno il solo torto di essere stranieri. L’episodio richiama alla mente il periodo della “cinese”. Anche allora, qualsiasi persona con gli occhi a mandorla che avesse fortuitamente starnutito veniva scansata e guardata con sguardo accusatorio. Oggi tocca agli africani, domani chissà: l’importante è prendersela sempre con i più deboli dimenticando che tra i vari giramondo ci sono anche molti italiani che hanno le stesse possibilità di tutti gli altri di contrarre una malattia contagiosa. Per non parlare poi dei molti europei dediti ad un certo turismo purtroppo ben noto in sperduti bar della Thailandia o del Sudamerica. Smettiamola allora di creare allarmismo, che va ad incrementare solo forme intollerabili di razzismo, ad ogni rialzo del termometro e mostriamoci invece preoccupati per i tagli preannunciati dal Governo alla sanità e sul lavoro che manca!Anolf Macerata
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10/09/2014 CNH industrial di Jesi. Fim Cisl: la qualità salvi il lavoro
La CNH Industrial di Jesi registra un calo dei volumi produttivi e   attiva la procedura di cassa integrazione ordinaria.Una necessità che  nasce principalmente dal calo complessivo del mercato europeo ed in particolare quello francese. I volumi produttivi di CNH Industrial si sono contratti di circa 7/8000 macchine rispetto al 2013, mantenendo comunque la stessa quota di mercato  del 30%. Le ricadute nello stabilimento jesino di tale flessione si sostanziano, da maggio 2014 sino alla fine dell’anno, in una diminuzione di circa 5/600 macchine. A fronte del calo produttivo l’azienda intende fermare l’attività produttiva nella quasi totalità dei reparti coprendo le giornate del 6-7-8-9-10 ottobre  con l’ammortizzatore sociale della cassa integrazione ordinaria. Domani i sindacati di categoria,  la Rsa di Stabilimento e la Direzione si incontreranno per espletare la procedura prevista per legge. La fase di cambiamento che sta attraversando lo stabilimento di Jesi è dovuta, sia ai continui lanci di nuovi modelli di trattori, sia alle normative europee sulle emissioni dei motori che non consentono più di proseguire la produzione di alcune gamme molto apprezzate dai clienti. La Fim Cisl  e la RSA Fim Cisl CNH ritengono  che questo stabilimento sia un punto di eccellenza nella produzione di trattori. Da 40 anni lo stabilimento di Jesi vanta le maggiori professionalità rispetto dell’intero gruppo CNH, pertanto la Fim Cisl  e la RSA Fim Cisl CNH confidano che la produzione ritorni ai lustri del recente passato. Comunicato Stampa
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09/09/2014 Fim Cisl : gli accordi vanno rispettati
Oggi a Fabriano si  sono riunite  le RSU Indesit Fim Cisl di Melano, Albacina e delle sedi impiegatizie di Ca'Maiano, Campo Sportivo e Sede Centrale. Dall'incontro è emerso che: l'accordo firmato al M.I.S.E. nel Dicembre 2013 rimane il riferimento su cui costruire le future relazioni sindacali con Whirlpool; va verificato l'avanzamento del piano industriale come previsto nell'accordo firmato il 16/12/13 presso il M.I.S.E; vanno previsti utilizzo ed eventuale revisione degli ammortizzatori sociali sia  per i lavoratori dei  siti produttivi che  per quelli delle sedi impiegatizie; è necessario un incontro tra le Rsu Indesit e Whirlpool. La Fim Cisl  nel perseguire gli impegni presi  per la salvaguardia del lavoro auspica che  anche tutte le parti firmatarie dell'accordo(Fim,Fiom,Uilm,Ugl,Ministeri Sviluppo Economico e Lavoro, Regioni Marche e Campania,Azienda e Confindustria) diano seguito a quanto concordato.Comunicato Stampa
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09/09/2014 Scatta la mobilità per i dipendenti della King
Si è svolto il 6 settembre presso la sede della Direzione del lavoro di Pesaro l’incontro per la vertenza della king di Bellocchi di Fano, azienda specializzata nella produzione di accessori per la nautica. Alla riunione hanno partecipato il direttore della Direzione territoriale del Lavoro, il direttore dell’INPS, il dirigente del servizio Lavoro della Provincia di Pesaro Urbino e per le Organizzazioni sindacali Mauro Masci e Leonardo Bartolucci della FIM - CISL delle Marche e Giovanni Giovanelli responsabile della AST CISL di FANO, Cinzia Massetti della FIOM - CGIL di Pesaro e i rappresentanti dei lavoratori. Durante l’incontro si è avviato il percorso istituzionale per permetter ai lavoratori entro la prossima settimana di acceder agli ammortizzatori sociali. Solo grazie al lavoro di tutti i componenti del tavolo è stato possibile avviare una procedura non usuale. “Siamo grati alle istituzioni locali – dicono in una nota i sindacati – per la velocità nella ricerca di una soluzione e per la concretezza del sostegno ai lavoratori della King.” Si conclude, in questo modo, una prima tappa di questa vertenza così complicata e dagli aspetti molto oscuri ed elusivi dei diritti dei lavoratori. Rimane ora in capo agli organi ispettivi e alla procura il compito di verificare se questa azienda ha rispettato tutte le leggi come già segnalato dalle organizzazioni sindacali nel Febbraio. La Cisl, in questi giorni, si sta attivando con le istituzioni per aiutare ulteriormente i dipendenti e le loro famiglie con un sostegno al reddito nel pagare gli affitti e le bollette.GIOVANNI GIOVANELLI CISL FANO
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05/09/2014 Crisi occupazionale nel pesarese: basta allarmismi ora bisogna agire
Non si arrestano i forti e ripetuti segnali di preoccupazione provenienti da più parti, in merito all’aggravarsi della disponibilità di lavoro nella provincia di Pesaro Urbino, confermati anche dagli ultimi dati sulla situazione occupazionale, elaborati da Unioncamere, che attribuiscono al territorio pesarese la “maglia nera” con un calo del 16% degli occupati rispetto al 2013. Senza contare le conseguenze sociali oltre ai sospetti di infiltrazioni che la situazione di instabilità comporta.Per la Cisl di Pesaro e Urbino è necessario che il dibattito politico, culturale, sindacale ed economico tra istituzioni, forze sociali, e associazioni datoriali di questa provincia inizi a dare risposte concrete, ognuno per la propria parte, per contribuire ad individuare gli assi per rideterminare lo sviluppo in questo territorio. Riteniamo che quanto anticipato dalla stampa sull’intenzione del Prefetto di Pesaro, di costituire un tavolo concertativo con tutte le forze sociali ed economiche, possa essere la chiave di volta per assumere responsabilmente decisioni e soluzioni per la concreta rinascita economica per tutto il territorio della provincia di Pesaro – Urbino.LA CISL DI PESARO  - URBINO 
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01/09/2014 Micam, tutelare il made in Italy con la contrattazione
Le Organizzazioni Sindacali Femca Cisl Marche e Filctem Cgil Fermo guardano con estrema attenzione all'esito della Fiera di Milano. Consapevoli che la scelta di anticipare il Micam di due settimane rispetto al passato ha significato un atto coraggioso imprenditoriale, finalizzato ad essere più vicine alle tempistiche del mercato, ma anche uno sforzo da parte di quei lavoratori chiamati a dare il massimo durante il campionario proprio ed anche nel mese di agosto. Condividiamo le dichiarazioni del presidente camerale Di Battista sulla volontà di difendere il “Made in Italy” aggiungiamo a tal proposito che uno sforzo congiunto territoriale di Femca Cisl e Filctem Cgil è stato quello di lavorare realmente con le imprese più importanti e con le associazioni datoriali (principalmente Confindustria) per affrontare la tutela reale, attraverso politiche mirate del “vero made in Italy”. Spesso purtroppo abbiamo incontrato la difficoltà più grande proprio dalle aziende stesse che non hanno una reale volontà di confronto e trasparenza sulla proprie filiere produttive nel distretto, tranne qualche rara eccezione con la quale stiamo realizzando protocolli di contrattazione interessanti. Nella speranza che la capacità di innovazione e di qualità del nostro distretto consenta alle aziende Fermane e Maceratesi di portare buoni risultati dal Micam, invitiamo al ritorno dalla fiera, in senso assolutamente propositivo, tutte le parti sociali a cominciare da Assocalzaturifici alla realizzazione di una contrattazione territoriale che permetta di concretizzare una sinergia di azioni mirate alla tutela del distretto ed alla sua crescita. Dal nostro punto di vista appare chiaro come solo il “coinvolgimento consapevole” dei lavoratori nel processo di miglioramento del prodotto e della collaborazione sia il punto su cui scommettere per il prossimo futuro. Auspichiamo quindi che nei prossimi mesi si riesca a realizzare nel distretto Fermano Maceratese, che è bene ricordare essere tra i più importanti al mondo, una serie di buone prassi e relazioni tali da portare alla realizzazione di una contrattazione degna di tale nome, una contrattazione 2.0.
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30/08/2014 Polizia provinciale di Ancona, assemblea del personale
Le Organizzazioni sindacali della CISL Funzione Pubblica e CSA comunicano che, a seguito dei numerosi problemi operativi che gli agenti devono affrontare quotidianamente, hanno indetto per il giorno 01/09/2014 l’assemblea per il personale della Polizia Provinciale di Ancona, dalle ore 07.30 alle ore 11.30 per il turno antimeridiano e dalle ore 16.30 alle ore 19.30 per il turno pomeridiano. Dopo che il governo del Prof. Monti ha escluso per tutti gli operatori di Polizia Locale la causa di servizio e l’equo indennizzo, l’Amministrazione Provinciale di Ancona sembra intenzionata a non riconoscere nemmeno una piccola indennità di rischio o disagio ai suoi agenti. Nell’assemblea saranno inoltre affrontati anche gravi problemi irrisolti legati alla sicurezza degli operatori provinciali, che sono costretti a effettuare servizi di pronto intervento con mezzi obsoleti e dotati di insufficienti dispositivi di segnalazione visiva (lampeggianti), senza i dovuti corsi di formazione e aggiornamento sulla sicurezza in presenza di traffico veicolare (incidenti stradali, ecc…), con munizionamento per l’arma corta che non viene sostituito da più di dieci anni e con divise e calzature logore. Le richieste formulate dall’assemblea saranno prontamente rappresentate all’Amm.ne Provinciale auspicando tempestivi e positivi riscontri, in mancanza dei quali le Organizzazioni Sindacali  metteranno in atto tutte quelle iniziative volte alla tutela ed al riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Si ritiene infatti che, anche nel delicato momento di trasformazione delle province, sia fondamentale investire nella polizia provinciale per garantire la sua quotidiana presenza sul territorio e come interfaccia dell’ente all’esterno. Ci preme ricordare come il servizio di Polizia Provinciale di Ancona operi, da più di mezzo secolo, con grande professionalità e dedizione a tutela dell’ambiente, in particolare caccia e pesca, vigili sui 1.000 chilometri di strade provinciali e sia l’unico in Regione ad avere il servizio di reperibilità
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27/08/2014 “Ossi duri….si diventa”: facciamo il punto
La campagna di sensibilizzazione sul progetto di prevenzione e cura dell’Osteoporosi denominato “Ossi duri…. si diventa” è partita il 18 ottobre 2013 con una iniziativa regionale di informazione che vedeva come protagonisti Il Dipartimento di Prevenzione della Regione Marche, le Segreterie regionali Spi - Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil ed i rispettivi Coordinamenti regionali Donne. II progetto nasce dalla mobilitazione delle Federazioni Pensionati e dai rispettivi  Coordinamenti Donne che nel 2010 hanno avviato una raccolta di firme con la quale si chiedeva alla Regione Marche una apposita legge o un intervento mirato alla prevenzione e cura dell’osteoporosi, grave patologia che colpisce anziani e in modo particolare donne dopo la menopausa. Nel giro di poco tempo sono state raccolte oltre 5000 firme, segno che il problema non solo era particolarmente sentito dalla popolazione ma che mostrava una scarsa attenzione da parte delle Istituzioni. La Regione Marche ha recepito il problema istituendo sia una équipe di medici che ha affrontato la tematica dell’Osteoporosi che un apposito tavolo tecnico costituito da figure mediche e parti sociali in un confronto che ha prodotto una serie di iniziative di promozione del progetto e informazione sulla patologia, arricchita dalla divulgazione di un opuscolo realizzato dall’ Azienda Sanitaria Regionale. Il progetto ha avuto un’ampia prosecuzione con incontri promossi e organizzati dai coordinamenti Donne Pensionate dei Sindacati e che si sono svolti in diverse città e paesi delle Marche. Gli incontri,19 già effettuati e sicuramente altrettanti in programmazione, hanno avuto un riscontro molto positivo coinvolgendo circa 1500 persone che si sono dimostrate particolarmente attente alla tematica e stimolando ancora di più la Regione Marche ad inserire il programma di prevenzione contro l’Osteoporosi nel Piano Regionale di Prevenzione 2014/18. La presenza e la qualità della partecipazione particolarmente interessata e vivace di tante persone, ci hanno fatto comprendere non solo quanto il problema sia sentito ma anche quanta necessità ci sia di una informazione più accurata per una patologia di grande impatto sociale ed economico che quando si manifesta può essere già troppo tardi e costosa da curare. Durante gli incontri, i medici che si occupano di Osteoporosi hanno illustrato le problematiche inerenti questa patologia: il suo manifestarsi, la prevenzione e la cura. Molto utile è stata la possibilità, durante il dibattito, di poter effettuare il Test Defra, che permette di conoscere la probabilità e il grado di rischio di fratture ossee dovute a Osteoporosi.Con queste azioni siamo stati capaci di sensibilizzare le Istituzioni e far conoscere la patologia alla popolazione. E’ auspicabile che la preziosa collaborazione tra Regione Marche e sindacati dei pensionati e coordinamento donne che abbiamo intrapreso continui, visti i positivi risultati ottenuti finora. Lorenza Mancini  -  Coordinatrice Regionale  Donne FNP - CISL
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06/08/2014 Un presidio per la pace
Guardiamo con grande preoccupazione al proliferare dei focolai di guerra e violenza in tutto il mondo.Palestina, Siria, Ucraina, Iraq, Nord Africa ci ricordano che la guerra è un mostro che continua a uccidere tante persone in tutto il mondo e minaccia di diffondersi ulteriormente, bisogna essere consapevoli delle terribili conseguenze che gravano sulle popolazioni inermi, sul loro futuro e sulla loro speranza;Serve che cessino immediatamente il fuoco, le rappresaglie e le vendette e che immediatamente il dialogo tra i popoli e la politica del confronto riacquisiscano un ruolo centrale;Serve che la politica e la comunità internazionale assumano un ruolo di mediazione nei focolai di guerra, a partire dal conflitto palestinese: con la fine dell’occupazione militare israeliana e della colonizzazione del territorio palestinese, il rispetto dei diritti umani, della sicurezza e del diritto internazionale in tutta l'area che accoglie i popoli israeliano e palestinese. E’ ormai indispensabile ed urgente un’azione diretta delle nostre Istituzioni locali e nazionali per ribadire il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione. Dal novembre 2012 la Palestina è riconosciuto “Stato non membro Osservatore permanente” presso l’Assemblea delle Nazioni Unite: la risoluzione Onu, approvata a larghissima maggioranza, sancisce l’ingresso della Palestina nelle Nazioni Unite. Allo stesso tempo vanno riconosciuti al popolo di Israele il diritto alla sicurezza ed il diritto del popolo palestinese ad una patria libera e sicura.Serve che il governo italiano e quelli europei interrompano immediatamente la fornitura di armi, munizioni e servizi militari ai paesi e alle fazioni in guerra. E’ necessario adeguare immediatamente la legge nazionale alle nuove linee guida europee e andare oltre interrompendo gli accordi militari tra i due Paesi, come sancito dalla Legge italiana 185/90 che vieta la vendita di armi a Paesi in conflitto o che violino i diritti umani, nella piena consapevolezza del principio espresso nell’art. 11 della nostra Costituzione, secondo il quale “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”Serve che il nostro governo, oggi alla presidenza dell’ Unione Europea, assuma questi impegni con determinazione e coraggio, mettendo in atto una specifica, immediata iniziativa, italiana, mediterranea ed Europea volta al cessate il fuoco da ambo le parti nella striscia di Gaza, in Palestina ed in Israele e si faccia parte attiva per sedare tutti i focolai di guerra che si sono sviluppati alle porte dell’Unione Europea.Il nostro impegno per la pace deve crescere innanzitutto nei luoghi dove viviamo tutti giorni , nelle scuole, nei posti di lavoro e nelle nostre città.La difficoltà della politica e delle istituzioni sovranazionali deve spingerci, come cittadini del mondo, ad uno sforzo maggiore di partecipazione e di protagonismo collettivo: così da esigere con più forza l'affermazione della pace e quel cambiamento che si fa sempre più urgente.Invitiamo cittadini ed associazioni ad un presidio per la pace giovedì / dalle ore 18 in Piazza Roma. Ancona, 05.08.2014
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05/08/2014 Ammortizzatori: la mobilitazione paga
DOPO LE MANIFESTAZIONI SINDACALI ALCUNE RISPOSTE DEL GOVERNO SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALIDa mesi come Sindacato confederale chiedevamo di erogare le risorse già stanziate dalla Legge di Stabilità per gli ammortizzatori in deroga e di reperirne altre, per coprire i periodi scoperti di migliaia di lavoratori. Cgil Cisl Uil hanno sollecitato piu’ volte il Governo e i parlamentari, manifestando anche il 22 e 24 luglio a Roma a piazza Montecitorio. Anche nelle Marche si sono avute situazioni difficili, in alcuni casi drammatiche; dopo mesi di incertezza ci sono imprese che hanno deciso di licenziare. L’utilizzo degli ammortizzatori in deroga nella nostra regione riguarda oltre 4500 imprese e cira 18.000 lavoratori.Finalmente ora l'annuncio del Governo con l’aumento degli stanziamenti per il 2014 fino a 1 miliardo e 720 milioni, dei quali chiediamo una rapida assegnazione alle regioni. Esprimiamo perplessità invece sulle forti restrizioni previste per l'indennità di cassa e mobilità in deroga, che rischiano di generare tensioni sociali. Siamo d’accordo sul riformare gli ammortizzatori ma la riduzione delle coperture per i lavoratori non puo’ essere varata in un periodo in cui la crisi non si ferma e la disoccupazione continua a salire e soprattutto in assenza di una profonda innovazione delle politiche per il lavoro che preveda percorsi di orientamento, accompagnamento, riqualificazione.4 agosto 2014
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24/07/2014 Riformare il sistema fiscale e la previdenza
“Il sindacato dei pensionati, insieme alla Cisl e alle Federazioni di categoria, deve rinnovarsi, elaborando una nuova visione di futuro per favorire la ripresa del paese. Un cambiamento da gestire facendo riferimento ai valori della Cisl, che sono la centralità della persona, la solidarietà (anche intergenerazionale), la sussidiarietà e la corresponsabilità tra istituzioni e forze sociali”. Cosi recita il documento conclusivo del Consiglio generale dei pensionati della Cisl Marche, che si è svolto oggi all’Anton di Recanati. Nella sua introduzione al dibattito il Segretario generale Mario Canale ha ribadito le difficoltà che vivono i pensionati italiani e marchigiani. Povertà in aumento, disuguaglianze sociali, famiglie da sostenere a causa della disoccupazione di figli e nipoti. Sullo sfondo il dramma della non autosufficienza, vera e propria emergenza in un paese che vanta indici di invecchiamento tra i più alti del pianeta. Il sindacato dei pensionati chiede una riforma del sistema fiscale – riduzione della pressione del fisco, estensione del bonus di 80 euro a pensionati ed incapienti, sostegno alle famiglie, specie numerose, contrasto all’evasione – e la modifica del sistema previdenziale, anche a vantaggio dei giovani. Sotto accusa in particolare le rigidità delle leggi Monti Fornero, la questione esodati, il blocco della rivalutazione e i criteri, inadeguati, di indicizzazione delle pensioni. “La situazione sociale e politica del paese cambia con una velocità vertiginosa – ha sostenuto nel suo intervento il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo – e questo ci richiede la forza, anche personale, di reggere il confronto con una classe politica che, come nel caso del taglio dei distacchi sindacali del pubblico impiego, si comporta in modo vessatorio”. “Anche per questo – ha concluso Mastrovincenzo - il sindacato, soprattutto quello dei pensionati, deve valorizzare la sua vocazione di forza sociale capace di costruire delle reti sul territorio, coinvolgendo istituzioni ed associazioni”. I lavori del Consiglio sono stati chiusi dall'intervento del Segretario nazionale Loreno Coli, che ha ribadito la necessità di una serie di riforme per il paese. "Quelle istituzionali sono necessarie ma non sufficienti. Oltre che il fisco e la previdenza bisogna riformare la burocrazia, eliminando la corruzione e la giustizia civile, che penalizza lavoratori ed imprese".  "Di tutte queste cose abbiamo parlato al Governo, quando siamo stati convocati. Il compito di fare le riforme - conclude Coli - spetta al Parlamento, non al sindacato.  Quando siamo stati chiamati in causa abbiamo sempre fatto la nostra parte. Noi non siamo "la casta", viviamo di risorse private e ogni giorno proviamo a risolvere i problemi della gente.
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15/07/2014 Manifestazione nazionale per gli ammortizzatori sociali in deroga
«Dalla mattina alla sera, da mesi, si discute solo di legge elettorale e non più di economia, cosi' avremo più disoccupati e più cassaintegrati». Lo ha detto il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, dal palco del sit-in di Cgil Cisl e Uil allestito in piazza Montecitorio, in occasione della prima delle due giornate di mobilitazione promosse dalle tre confederazioni per sollecitare al Governo il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. «Fino a quando il Governo non avrà fatto una riforma degli ammortizzatori sociali per renderli universali ed esigibili, la cassa integrazione in deroga dovrà essere coperta e non ci sono altre chiacchiere da fare» tiene a sottolineare Bonanni, avvertendo che «l'emorragia di posti di lavoro non si ferma perché nessuno si occupa di economia, come se il Paese potesse riprendersi da solo». Abbiamo già perso 1 milione di posti di lavoro e senza il rifinanziamento della cig in deroga ci saranno migliaia di lavoratori senza prospettiva» , incalza ancora il Segretario generale della Cisl. «Basta occuparsi solo di riforme. Si occupino subito dell'economia del Paese perché se l'economia va male aumenteranno i disoccupati», torna a ripetere Bonanni apprezzando lo "sforzo" del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che ha assicurato il reperimento, a stretto giro di posta, di circa 400-500 milioni di euro per coprire la cig in deroga. «Siamo grati a Poletti per i primi 400 milioni ma servono solamente a chiudere il 2013. Molti lavoratori non prendono indennità da diversi mesi e bisogna finanziare il 2014. E' venuto il momento di occuparsi di industria e del rilancio del sistema produttivo, ribadisce ancora, chiedendo per questo anche al sindacato di "cambiare per non prestare il fianco agli avversari". «Occorre più chiarezza nei propositi e nelle scelte conseguenti - conclude Bonanni-. Dobbiamo fare una discussione unitaria sincera per garantire più forza e determinazione alle posizioni del sindacato. Diversamente offriremo il fianco a chi ha oscuri propositi sulle vicende italiane»,
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10/07/2014 Autotrasporto merci, incontro pubblico a Jesi
Parlamentari marchigiani, Europarlamentari, rappresentanti delle istituzioni e della politica regionale, delle Forze di Polizia e delle Direzioni provinciali del lavoro, si confronteranno con le associazioni sindacali e di categoria sulla situazione dell'autotrasporto merci e su come uscire dalla crisi che ha colpito il settore, attraverso: un corretto rispetto delle regole sul cabotaggio, con possibilità di bloccarlo per almeno sei mesi; la lotta alle imprese illegali e l'impegno della committenza a non utilizzare soggetti che violino le leggi ed i contratti di lavoro; rispetto della norma che prevede costi minimi per i servizi di autotrasporto. IL DOCUMENTO PRESENTATO DALLE SEGRETERIE REGIONALI DEI SINDACATI DEI TRASPORTI DI CGIL CISL UIL MARCHE (FILT, FIT, UILTRASPORTI) E DALLE ASSOCIAZIONI ARTIGIANE DEL SETTORE Strette fra la concorrenza sleale dei Tir stranieri e le infiltrazioni della criminalità organizzata, le 4.648 imprese marchigiane dell’autotrasporto si trovano ad affrontare una crisi gravissima: nel corso di questi anni centinaia hanno chiuso, migliaia i lavoratori licenziati o in cassa integrazione. Nel 2013 il fenomeno si e’ ancora di più incrementato e non sembra rallentare come confermano i dati del primo trimestre del 2014. Una situazione che incide sull’occupazione nel settore, con una impennata dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali che hanno raggiunto livelli incredibili triplicando i valori del 2012 già considerevoli. Una crisi quella dell’autotrasporto che è stata resa ancora più grave dalla concorrenza sleale messa in atto dalle imprese che violano le norme, facendosi beffe delle regole. Mentre da una parte le imprese nostrane chiudono, dall’altra circolano sempre più veicoli con targhe straniere; spesso si tratta di aziende nate surrettiziamente nei Paesi dell’Est che vengono ad operare in Italia, svolgendo attività di trasporto domestico ed applicando ai lavoratori: contratti, contribuzione sociale ed assicurativa dei Paesi in cui hanno sede legale, potendo così praticare forti ribassi sui pressi del servizio di trasporto, superiori al 20 per cento. Vi è inoltre un uso distorto del cabotaggio, da parte di vettori stranieri, per il contrasto del quale risultano al momento del tutto insufficienti i sistemi di controllo su strada fin qui praticati dalle autorità preposte. Ad incrementare questa situazione esistono inoltre imprese italiane che, forzando la normativa prevista dalla direttiva 96/71 che consente il distacco dei lavoratori effettuato nel quadro di una prestazione di servizi, utilizzano lavoratori assunti da agenzie interinali straniere, per i quali è previsto l’applicazione dei regimi assicurativi e previdenziali del paese di origine. In questo caso il costo del lavoratore si attesta circa a 15 mila euro all’anno, molto al di sotto dei 45 mila euro tanto costa un’autista italiano alle dipendenze delle nostre aziende che applicano regolarmente il contratto di lavoro vigente e la contribuzione italiana. Le conseguenze del diffondersi di questi fenomeni sono pesantissimi. In due anni, il fatturato del settore, nella nostra regione si è più che dimezzato così come le spese per consumi, il che sta ad indicare come la dotazione dei mezzi di trasporto sia largamente sottoutilizzata rispetto alla sua capacità. Ad aggravare la situazione, hanno concluso sindacati e associazioni di categoria, è sempre più presente, anche nel nostro territorio, il tentativo della criminalità organizzata, di infiltrarsi nel settore del trasporto. Spesso vengono utilizzati prestanome incensurati ed aziende apparentemente in regola, ma che non sono altro che delle lavatrici che riciclano danaro. Anche queste si muovono sul mercato offrendo servizi di trasporto alla committenza locale a prezzi stracciati. Le Organizzazioni Sindacali ed Imprenditoriali delle Marche, nel corso del 2013, hanno affrontato unitariamente il tema della legalità nel settore incontrando le istituzioni governative e le autorità di vigilanza, per denunciare la difficile situazione in cui versa il settore. In particolare le parti sociali hanno sollecitato le istituzioni ad agire in più direzioni: * Verso un sistema di controlli più serrato in particolare nei confronti dei vettori stranieri, per arginare il fenomeno del finto cabotaggio, effettuato da imprese estere (o fintamente tali) che agiscono esclusivamente in territorio nazionale e che spesso hanno basi consolidate nel nostro paese attraverso agenzie di intermediazione dei viaggi, indicando fra l’altro la necessità di far scattare la clausola di salvaguardia che ne prevede il blocco temporaneo per sei mesi; * un ‘azione di sollecito e responsabilità verso la committenza ad utilizzare soggetti che operino nel rispetto delle regole dei contratti e delle leggi di questo paese, prevedendo l’indeducibilità del costo del trasporto per queste quando si servono di vettori che non rispettano la normativa sul cabotaggio; * l’eliminazione dall’albo nazionale dell’autotrasporto di tutte quelle imprese che non possiedono mezzi; * un incremento dei controlli per arginare il fenomeno della illegalità nell’uso dei mezzi di controlli degli orarti di guida e di riposo a bordo dei mezzi; * Non da ultimo una azione nei confronti della politica nazionale ed europea per modificare la legislazione relativa ai distacchi transnazionali che oggi rappresenta il pericolo maggiore per le imprese nazionale visto il continuo ricorso all’utilizzo di lavoratori stranieri, con contratti dei paesi di provenienza. Il fenomeno e’ talmente grave in quanto incrementato da aziende domestiche che licenziano i lavoratori per riassumere li stessi presso agenzie interinali rumene o di altri paesi dell’est per continuare l’attività di trasporto, non applicando il contratto di lavoro sottoscritto lo scorso anno dalle parti sociali , con un abbattimento considerevole dei costi , una perdita sui salari, sulla contribuzione previdenziale assistenziale e fiscale. Abbattimento che grava pesantemente sulla collettività, in termini di maggior incremento dell’uso di ammortizzatori sociali per le imprese poste fuori mercato da una simile distorta concorrenza. Le aziende artigiane, le piccole e medie imprese italiane che effettuano la vezione con propri veicoli e con propri dipendenti, già in difficoltà per il drammatico aumento dei costi, ed ai ritardi ormai cronici, dei pagamenti da parte dei propri committenti e per la disapplicazione dei costi minimi previsti dall'83/bis (unici beneficiari di questo stato di cose) devono quindi, anche difendersi dagli artificiali ed insostenibili ribassi dei noli che proprio grazie a quei comportamenti inaccettabili si rendono possibili. Tali comportamenti, finiscono per vanificare ogni tentativo di difendere l’attività di quelle aziende dell’autotrasporto e dei lavoratori che nel rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro, della legislazione vigente in materia di sicurezza, si impegnano oggi più che mai a difendere il patrimonio imprenditoriale e lavorativo del nostro paese. Per uscire dalla crisi oltre ad una nuova politica industriale generale, nel settore vanno incrementati i controlli per il rispetto delle regole, attraverso le quale si salvaguarda anche la sicurezza; oltre a maggiori controlli sui vettori esteri in relazione al fenomeno del finto cabotaggio, così come occorre una modifica della legislazione europea sul distacco transnazionale dei lavoratori che, non ostacolando la libera circolazione nei paesi dell’unione europea, applichi regole, leggi e contratti di lavoro del paese dove questi lavorano, come infine vanno incrementati i controlli per arginare il fenomeno delle violazioni delle ore di guida e di riposo attraverso la manomissione dei congegni di controllo.
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01/07/2014 Rifiuti, un'azienda unica per l'anconetano
Cgil Cisl e Uil di Ancona esprimono grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa “Gestione integrata dei servizi di igiene ambientale: risorsa per il territorio” tenutasi oggi a Jesi. Un incontro aperto a tutti gli amministratori, sindaci e aziende del settore di igiene urbana, per rilanciare l’importanza di un’azienda unica per la gestione integrata dei rifiuti, una proposta che il Sindacato Cgil Cisl e Uil sostiene da anni. Un’idea di sistema più efficiente e meno costoso per i cittadini, con più garanzie per l’occupazione, attraverso il superamento dell’eccessiva frammentazione nell’ambito della provincia di Ancona. Il progetto di azienda unica per la gestione integrata dei rifiuti, pubblica, efficiente, che produca utili e con i conti in ordine, è stato ampiamente condiviso dagli amministratori presenti, in particolare dai rappresentanti dei Comuni principali del territorio. Nell’ambito del dibattito sono emersi alcuni elementi ormai non più prescindibili e rinviabili come ad esempio l’economicità del servizio e la necessità di programmazione. La crisi rende necessaria una riorganizzazione lungimirante ed efficiente di tutti i servizi pubblici locali, in particolare quelli ambientali. E’ stato già perso troppo tempo ed in questo la politica ha responsabilità. Non è possibile continuare a far sostenere ai cittadini il costo di troppi gestori diversi, con tariffe diverse, così come modalità diverse di raccolta, trattamento e erogazione del servizio. Non è possibile continuare a soffrire la mancanza nel territorio di Ancona dell’impiantistica necessaria a chiudere il ciclo dei rifiuti e a sfruttare i benefici economici derivanti dal recupero e riciclo di quei rifiuti che finora abbiamo dovuto esportare altrove. Cgil Cisl e Uil continueranno a sollecitare tutti i soggetti coinvolti nella governance dei servizi ambientali nella provincia di Ancona affinché questo progetto di aggregazione e integrazione si realizzi nei tempi più brevi possibili e nella piena trasparenza.
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30/06/2014 Ambiti sociali, i Pensionati Cisl di Jesi chiedono il confronto
La segreteria della Federazione Nazionale Pensionati Cisl (Rappresentanza Locale Sindacale) di Jesi, riunitasi il 30 giugno 2014 ha affrontato, tra l’altro, l’aspetto della riorganizzazione degli Ambiti Sociali sulla base della discussione scaturita in occasione del convegno organizzato dall’ Ambito sociale n.9 e dalla Azienda servizi alla persona (A.S.P.) di Jesi il 27 giugno scorso. La FNP condivide la necessità, prima che la Regione Marche legiferi in merito, di realizzare una profonda discussione con tutti i soggetti coinvolti(enti locali,forze sociali ,associazioni ecc.ecc.). Condivide altresì la proposta che la riorganizzazione degli Ambiti realizzi consistenti risparmi gestionali purché questo non comporti una diminuzione dei servizi, della loro qualità e l’ aumento delle rette e delle tariffe. La Fnp di Jesi invita i responsabili delle istituzioni locali interessate a farsi promotori di incontri e si dichiara disponibile a partecipare per individuare i problemi delle persone anziane e per suggerire possibili soluzioni. Solo a titolo indicativo si elencano alcune tematiche che riteniamo prioritarie: -Realizzazione Centro Alzheimer -Realizzazione Centro diurno -Riorganizzazione casa di riposo e residenza protetta -Realizzazione Residenza Sanitaria Assistita (R.S.A.). La Segreteria della Rappresentanza Locale Sindacale dei Pensionati di Jesi 
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30/06/2014 Inizia la raccolta aiuti per la Siria: partecipa anche tu
Dal 30 giugno parte una raccolta di aiuti per la Siria in tutta la regione Marche. Durerà due settimane. Raccogliamo materiale scolastico, sanitario, cibo a lunga conservazione. E' possibile contribuire anche con una donazione, per coprire le spese di spedizione del materiale raccolto.La raccolta è organizzata dall'associazione Insieme si può - progetto Pasqua in Siria, di Monza, che periodicamente manda container di aiuti nel nord della Siria.Sarà gestita dalle aree territoriali sindacali della CISL Marche (di seguito tutti gli orari e gli indirizzi).La raccolta fondi sarà curata da ISCOS Marche Onlus. Cosa raccogliamo Per i bambini: matite, quaderni, penne, colori, astucci, zaini Per i malati: antibiotici, antinfiammatori, paracetamolo, sciroppi per tosse, analgesici, integratori e vitamine, cerotti,garze, bende, disinfettante e siringhe Per tutti: cibo in scatola ed a lunga conservazione (no alcol o carne di maiale) Dove Puoi consegnare il materiale nelle seguenti sedi CISL delle Marche, dal 30 giugno al 15 luglio (salvo specifiche) Città indirizzo Giorni e orari San Benedetto del Tronto piazza Nardone 23 Tutti i giorni dalle 9,30 alle 12,00 Pesaro Via Porta Rimini n.11 LUNEDI’ MERCOLEDI’ e VENERDI’, 9.00-12.00 15.30-18.00, fino all'11 luglio Ancona Via Ragnini, 4 Dal 14 al 18 luglio dalle 10.00 alle 18.00 Falconara via Baldelli 23 il 10 e 11 luglio dalle 10.00 alle 18.00 OSIMO via san Gennaro l’8 e 9 luglio dalle 10.00 alle 18.00 Jesi Via Gallodoro, 66/ter/c dal lunedì al venerdì, 8:30 - 12:30 e 15:30- 18:30, sabato 8:30 - 12:30 Fabriano Via De Gasperi n. 50 dal lunedì al venerdì, 9:00 - 12:30 Tolentino via San Nicola, 66 Martedì 9,00 -13,00, Mercoledì 9,00 - 13,00/15,30 - 18,30 Venerdì 9,00 -13,00 Urbino Via Battista Sforza n. 50 Giovedì e venerdì Senigallia Via Montenero n. 6 dal 7 al 15 Luglio Lunedì - Venerdì 9,00 - 12,30 e 15,30 - 18,30. Sabato 9,00 - 12,00 DA DEFINIRE Ascoli Piceno Fermo Civitanova Marche Macerata Fano   Donazioni Far arrivare un pacco al centro raccolta costa 5 € Spedizione, sdoganamento e ingresso di un container in Siria costano circa 4.500 €Per le donazioni: ISCOS Marche Onlus - Causale: Raccolta Siria IBAN: IT19 O 053 0802 6840 0000 0017 396 - CC postale: 17541608 - Carta di credito (tramite Paypal): Passaparola clicca per mandare un'e-mail ai tuoi amiciCondividi su FacebookeTwitter //
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23/06/2014 Clienti in fila ma l'ufficio postale resta chiuso
Amara sorpresa per i clienti dell' ufficio postale di Collina Santa Maria Nuova e grosso imbarazzo per il dipendente distaccato che, stamattina, ha scoperto di essere stato lui il primo a non poter accedere all' ufficio dove gli era stato comandato di andare a prestare servizio, sin dai giorni scorsi. Già prima delle 09:00 di questa mattina, più di 50 clienti sono stati costretti a far dietrofront davanti alla saracinesca abbassata. Non un avviso né una giustificazione, ufficio chiuso!  "È una situazione vergognosa - secondo Gabriele Lalli, coordinatore provinciale della SLP-CISL il più rappresentativo sindacato di categoria in Poste - eppure nei giorno scorsi era stata disposta la sostituzione della collega assente. Ma nonostante l'intervento mirato anche del Direttore di Filiale di Ancona, ieri pomeriggio non sono state effettuate le operazioni di consegna delle chiavi da effettuarsi in contraddittorio con il personale di Jesi Centro." "Altrettanto ingiustificabile il comportamento della responsabile di Jesi Centro - continua il rappresentante dei lavoratori - non è tollerabile che ci siano dei "colleghi" che si ritengano al di sopra delle regole, che pensino di poter continuare ad influenzare negativamente l'immagine e la qualità della azienda, agendo con una discrezionalità che andrebbe piuttosto redarguita se non punita!!!" Solo in tarda mattinata Poste ha provveduto ad avvisare la clientela della chiusura dell'Ufficio riconducendola a non precisati motivi tecnici.
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20/06/2014 In arrivo gli aspiranti agenti di polizia locale
Si è concluso mercoledì 18 giugno 2014, presso la sede dello IAL Marche Srl di Macerata (l’istituto di formazione della Cisl),  il corso di formazione di Preparazione a Concorsi per Agenti di Polizia Locale (livello base completo) per la durata di 60 ore. Il corso, organizzato in collaborazione con la Federazione del Pubblico Impiego, ha visto la partecipazione di giovani diplomati e laureati, intenti ad ottenere la preparazione più idonea al superamento dei vari concorsi pubblici presso le autonomie locali d’Italia. In particolare presso i settori delle polizie municipali e provinciali, comandanti di polizie locali e funzionari specializzati nelle materie oggetto dei concorsi quali: diritto costituzionale, amministrativo, penale e procedura penale, nonché Codice della Strada, oltre ai reati in materia edilizia, commerciale ed ambientale. Le docenze sono state tenute da Dirigenti delle Autonomie Locali esperti in tali materie. Ora spetta a questi ragazzi mettere buona volontà nel tentare tutte le occasioni concorsuali anche non locali che si presenteranno, forti di avere una formazione dettagliata, puntuale e di elevata qualità. La formazione si è conclusa con il superamento di una prova finale e la consegna dei relativi attestati da parte del responsabile delle Autonomie Locali della Cisl Funzione Pubblica per la Provincia di Macerata, il Dott. Alessandro Moretti.  Moretti ha rivolto  a tutti i neo diplomati del corso il più grande in bocca al lupo per un futuro di soddisfazioni ed un celere ingresso nel mondo del lavoro,  ed un sentito ringraziamento ai docenti ed alle operatrici dello IAL che rendono ogni anno possibile questa opportunità per i giovani in cerca di lavoro. l corso di preparazione terminato mercoledì si aggiunge a quello di livello avanzato organizzato, sempre dallo Ial di Macerata, tra i mesi di novembre 2013 e febbraio 2014, al quale hanno partecipato altri 12 allivevi.Si aprono a questo punto le iscrizioni per il NUOVO CORSO di preparazione a Concorsi per Agenti di Polizia locale di LIVELLO AVANZATO, che lo IAL di Macerata ha intenzione di organizzare per la metà del mese di settembre 2014. Per informazioni è possibile contattare lo Ial Marche di Macerata, in via dei Velini, 52/A (Macerata), tel. 0733 261383 – 24017, fax 0733 232976; e -mail: macerata@ialmarche.it; ;http://www.facebook.com/ialmarchemacerata
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20/06/2014 Falconara, contro il caro-mensa la Cisl chiede un intervento nell'assestamento di bilancio
Mitigato l’annunciato aumento delle tariffe delle mense scolastiche, da parte del Comune di Falconara, con l’approvazione di un emendamento in sede di consiglio comunale. «Sicuramente un primo passo, frutto delle contestazioni di questi ultimi giorni. Insieme ai genitori dei bambini delle scuole coinvolte, come sindacati abbiamo ribadito all’amministrazione comunale che il blocco delle tariffe delle mense scolastiche deve essere assunto come un intervento prioritario per garantire equità e massima accessibilità al diritto allo studio dei bambini. – afferma Alessandro Mancinelli, Cisl Falconara – Ma questo non basta, come CISL Falconarese, oltre a continuare la raccolta di firme nelle nostre sedi cittadine, chiediamo che ci sia un impegno da parte della Giunta Comunale a trovare le risorse in fase di assestamento di bilancio affinché gli aumenti delle tariffe vengano bloccati e non semplicemente diluiti nel tempo. Ci aspettiamo, nell’assemblea cittadina programmata per il mese di Luglio, delle risposte che possano conciliare la sostenibilità economica delle famiglie con quella del bilancio comunale.» Falconara, 19.06.2014 CISL Falconara(Alessandro Mancinelli)
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20/06/2014 Prospettive della Cooperazione allo Sviluppo: tavola rotonda a Pesaro il 26 giugno 2014
Giovedì 26 giugno si terrà a Pesaro, in occasione dell'apertura della scuola residenziale di progettazione, una tavola rotonda sulle "Prospettive della Cooperazione allo Sviluppo a livello europeo, nazionale e regionale e il ruolo degli enti locali e della società civile nella Regione Marche."Sarà un momento di confronto importante tra le organizzazioni marchigiane, le istituzioni regionali, le federazioni nazionali delle ONG, utile per fare il punto sulla situazione nazionale, alla luce delle prossime riforme legislative della cooperazione e del terzo settore, sulla situazione europea, nel momento di avvio della nuova programmazione, e su come il sistema Marche di cooperazione possa rispondere a questa nuova realtà. PROGRAMMA TAVOLA ROTONDA 26 giugno Pesaro - Casa per Ferie Sacro Cuore - Viale G. Amendola 20Ore 10,00 Saluti di benvenuto e presentazione della scuola residenziale a cura del Coordinamento Marche Solidali.Saluti Istituzionali dell’ Assessore alla solidarietà del Comune di Pesaro - Sara Mengucci deleghe: servizi sociali - politiche per la famiglia, per la casa, per gli anziani - volontariato - cooperazione internazionale.Ore 10,15 Tavola rotonda: Prospettive della Cooperazione allo Sviluppo a livello europeo, nazionale e regionale e il ruolo degli enti locali e della società civile nella Regione Marche.Introduce e coordina: Vincenzo Russo – Portavoce Marche Solidali - COMIntervengono:Attilio Ascani – Direttore Generale FOCSIVGiovanni Lattanzi – Presidente COCISLuigino Peloni – Dirigente P.F. Cooperazione allo Sviluppo Regione MarcheConclude:Luigi Viventi - Assessore Regionale alla famiglia e servizi sociali, cooperazione allo sviluppo, emigrazione, immigrazione, promozione della cooperazione.Ore 13,00 pranzo
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19/06/2014 Vigili del Fuoco, più tutele per un lavoro rischioso
Indignazione e rabbia dei sindacati di categoria dei Vigili del fuoco, dopo il grave incidente avvenuto ieri alla falegnameria Glf di Squartabue di Recanati. «Nonostante i nostri colleghi avessero indossato tutti i dispositivi di protezione individuale, messi a disposizione dalla nostra amministrazione - ribadiscono i sindacati - tutta la squadra è finita in ospedale e uno di loro, il più grave ricoverato all’ospedale di Torrette, è ancora stabile nella sua gravità. Ciò dimostra ancora una volta l’alto rischio in cui lavorano i Vigili del fuoco». Va ricordato che i componenti delle squadre dei Vigili del Fuoco, come quella che lavorava per spegnere l'incendio nella falegnameria di Squartabue di Recanati, lavorano con una grave carenza di organico, legata soprattutto al blocco del turn over e con un aumento dell'età media dei Vigili del Fuoco che si sta alzando pericolosamente, per uno stipendio mensile pari a 1300 euro. «Facciamo appello al Governo e alla politica affinché riconoscano il lavoro ad alto rischio dei Vigili del Fuoco ed intervengano concretamente con investimenti mirati alla specificità lavorativa dei vigili del fuoco, alla preparazione e alla professionalità del corpo». «Non vogliamo attenzioni solo in caso di incidenti, vogliamo essere riconosciuti e avere la dignità al pari degli altri corpi dello Stato, essere rispettati per quello che siamo e per il valore e per i rischi del nostro lavoro». I sindacati di categoria vicini ai colleghi e alle loro famiglie, esprimono soddisfazione per la grande attenzione del Dipartimento Nazionale dei Vigili del fuoco e del Prefetto Alberto Di Pace, Capo Dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile, per aver permesso alla famiglia del collega in gravi condizioni di rientrare immediatamente dall’estero.Le Federazioni di Categoria di Cgil, Cisl, Uil, Conapo, Usb, Confsal
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17/06/2014 J&P Industries, i sindacati incontrano il Ministro Poletti
Le Federazioni di Categoria dei Metalmeccanici di Cisl, Cgil e Uil, rispettivamente Fim, Fiom, Uilm, hanno incontrato il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, presente ad Albacina sul caso J&P Industries. «Al ministro abbiamo illustrato i termini di una situazione che rischia di degenerare: 700 lavoratori stanno per essere messi sulla strada» ha ribadito Andrea Cocco della Fim Cisl dopo il colloquio con il Ministro. «Gli abbiamo chiesto di farsi carico personalmente, insieme al Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi – prosegue Cocco – della grave situazione della J&P Industries, e di aprire al più presto un tavolo ministeriale. Il tempo che passa rischia di far saltare l’attività industriale e di conseguenza 700 posti di lavoro». Forte è la preoccupazione tra sindacati e istituzioni, dopo la conferma in appello dell’annullamento della vendita dell’ex Antonio Merloni alla J&P di Giovanni Porcarelli. I sindacati durante l’incontro hanno consegnato una sintesi del caso J&P al Ministro del lavoro che si è impegnato a riconvocare un tavolo sull'Accordo di programma per la reindustrializzazione delle aree di Marche e Umbria coinvolte nella crisi dell'A. Merloni.LA NOTA INVIATA DAI SINDACATI AL MINISTRO POLETTI
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17/06/2014 Tirocini indennizzati per 280 disoccupati over 45.
In attuazione al Protocollo d'intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 17.12.2012 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, nel quale è stata evidenziata la necessità di interventi di protezione sociale e di politiche attive per migliorare l' occupabilità e la possibilità di reinserimento/ricollocazione dei lavoratori colpiti dalla crisi, la Regione Marche ha appena emanato l'avviso pubblico che prevede tirocini indennizzati per 280 disoccupati over 45 non percettori di ammortizzatori sociali (o  percettori per un periodo residuo non superiore a 2 mesi).Il testo dell' Avviso Pubblico 
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12/06/2014 Tasi, Tolentino accoglie l'appello dei Sindacati
«La Giunta del Comune di Tolentino nella seduta di mercoledì 11 giugno 2014 ha fornito all’ufficio tributi la direttiva di non applicare sanzioni qualora il contribuente abbia provveduto in ritardo al pagamento della prima rata della TASI purché entro giugno 2014». Con questa nota,  pubblicata dal  Comune di Tolentino nel suo sito ufficiale, l'amministrazione comunale ha voluto andare incontro  alle numerosissime segnalazioni dei cittadini sulle difficoltà del pagamento e dell’attuale incertezza normativa. Raccolto quindi l'appello di Cgil Cisl e Uil regionali e provinciali, che nei giorni scorsi hanno chiesto a tutti Comuni che hanno deliberato sulla Tasi di evitare l'applicazione delle maggiorazioni (il cosiddetto ravvedimento) per i cittadini che saldano la rata d'acconto entro il 30 giugno, invece che entro la naturale scadenza del 16 giugno.
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10/06/2014 Gestione rifiuti: quale futuro per il territorio anconetano
 Per il sistema anconetano di gestione dei rifiuti si avvicina una scadenza che potrebbe segnare una svolta decisiva: entro la fine del mese di giugno, l’ATA (l’assemblea che riunisce tutti i Comuni della Provincia di Ancona e la Provincia stessa) dovrà decidere l’assetto futuro della gestione del ciclo integrato dei rifiuti. È una partita importante da cui dipende la qualità e l’efficienza del servizio erogato all’utenza. Una partita che Cgil, Cisl e Uil intendono presidiare con attenzione per difendere sia il lavoro che l’ambiente e non ultimo il bilancio delle famiglie.Pensiamo che questa scadenza offra finalmente l’occasione per giungere anche nel territorio di Ancona, così come di recente accaduto nella Provincia di Macerata, ad un gestore unico per tutto il bacino provinciale, superando la frammentazione attuale che vede la gestione del servizio suddivisa in dieci aziende con una moltiplicazione di dirigenti e cda. Un’unica azienda, soprattutto se una multiutility deputata alla gestione di più servizi pubblici, darebbe la possibilità di raggiungere la massa critica necessaria per effettuare gli investimenti necessari per migliorare i servizi e ridurne i costi, a tutto vantaggio del contenimento delle tariffe.Una partita così importante deve essere giocata dalle amministrazioni in piena trasparenza, in dialogo con i cittadini e le parti sociali: per questo come Cgil, Cisl e Uil territoriali realizzeremo per i prossimi giorni tutte le iniziative necessarie per attivare un confronto con gli amministratori locali al fine di esporre le proprie posizioni su una questione tanto centrale per la vita delle nostre città come quella della gestione dei rifiuti.Ancona 10 giugno 2014Scarica COMUNICATO STAMPA
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09/06/2014 Risparmiare i cittadini dalla maggiorazione Tasi
Il prossimo 16 giugno scade il termine per il pagamento della rata d'acconto della TASI, la nuova imposta comunale sui servizi indivisibili. Sono tenuti al pagamento dell'acconto tutti i cittadini residenti in quei Comuni che, su questa materia, hanno deliberato entro il 23 maggio scorso. I Comuni interessati nella Provincia di Macerata sono quelli di Camerino, Civitanova Marche, Corridonia, Esanatoglia, Petriolo, Pollenza, Tolentino, Treia. Dal 17 giugno in poi, i cittadini che non lo hanno ancora fatto possono comunque pagare la rata d'acconto, inderogabilmente entro il 30 giugno, pagando però una maggiorazione dello 0,20% per ogni giornata di tardivo pagamento (cosiddetto ravvedimento). In tempi strettissimi - e com'è facilmente intuibile sopportando forti disagi - i cittadini residenti in questi comuni dovranno quindi fare il calcolo ed effettuare il pagamento della TASI. Molti di loro, per farlo, si rivolgeranno ai Caf, sui quali però grava anche l'imminente scadenza della Dichiarazione dei Redditi (23 giugno) e che pertanto rischiano di non riuscire a soddisfare tutte le richieste. Per questo Cgil Cisl e Uil lanciano un appello alle Amministrazioni comunali coinvolte, chiedendo di esonerare dal pagamento della maggiorazione i cittadini che non riusciranno a saldare la rata d'acconto della Tasi entro il 16 giugno, fermo restando l'obbligo di farlo entro il 30 giugno. Crediamo che, in un momento di crisi e di forte difficoltà come quello che stiamo vivendo, questa decisione rappresenterebbe un segnale forte di sostegno e vicinanza dei Sindaci ai propri cittadini.
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09/06/2014 5 minuti CISL 6 giugno 2014
LAVORO, SVILUPPO, TUTELE E SERVIZI QUINDICINALE D’INFORMAZIONE A CURA DELLA CISL MARCHE èTV Marche canale 12 Venerdì 20.45-23.15 Sabato 20.00 Domenica 14.00 èTVMarche Più canale 112 Venerdì21.10 RADIO CENTER MUSIC Venerdì e Sabato 9.45-12.45-18.45VENERDI 6 GIUGNO LAVORO, SVILUPPO E PROSPETTIVE UN FOCUS CON LA CISL MACERATESEMacerata : lavoro, crisi e confronto con i comuni. Ne parla Lidia Fabbri responsabile Ast Cisl Macerata Civitanova : moderati segnali di ripresa in un territorio ad alta presenza di immigrati. L’intervista a Giuseppe Spernanzoni responsabile Ast Cisl Civitanova Camerino: le crisi del territorio e le prospettive per il suo sviluppo con l'accordo con UNICAM. Ne parla Primo Antonelli responsabile Ast Cisl Tolentino –Camerino
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09/06/2014 Pensionati Cisl in visita a Jesi
I pensionati della Cisl di Jesi hanno organizzato, il 24 maggio scorso, un' iniziativa culturale.Circa 40 di essi, provenienti dalla provincia di Ancona, hanno visitato, nella città di Jesi, la Pinacoteca,il Palazzo della Signoria ed il museo della stampa.In tutti i siti, esperte guide locali hanno illustrato i tesori presenti con dovizia di particolari.Dopo il pranzo i partecipanti hanno visitato il centro storico,il duomo e le piazze cittadine oltre alla statua in bronzo dell’imperatore Federico II, nato a Jesi.
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05/06/2014 Riordino delle Province, partito il confronto in Regione
Avviato nei giorni scorsi il tavolo regionale che dovrà affrontare gli effetti della legge Del Rio sul riordino delle Province e la ricollocazione di funzioni, competenze e personale. Complessivamente i lavoratori delle cinque province marchigiane sono 2278 di cui 184 precari ( tempo determinato e co.co.co. ). Da qui a un mese, a livello nazionale, dovrebbero essere individuate le funzioni provinciali da trasferire e i beni e le risorse ad esse connesse e chiariti anche i dubbi circa la titolarità delle competenze in materia di formazione e lavoro. Spetterà poi alle Regioni scegliere come e presso quali enti ricollocare le funzioni provinciali da trasferire. Nell’attesa che si definisca il quadro normativo nazionale, i sindacati regionali hanno chiesto alla Regione Marche, nel confronto con gli Assessori Canzian e Viventi, la convocazione periodica di un tavolo permanente regionale sulle Autonomie Locali attraverso il quale assicurare un governo partecipato di questo complesso processo di riforma e dare risposte ai lavoratori coinvolti. Il Protocollo d’Intesa proposto al riguardo dai Sindacati alla Regione prevede anche l'attivazione di tavoli provinciali informativi che vedano il coinvolgimento delle Rsu. Per la Cisl Marche e la Categoria della Funzione Pubblica è prioritario giungere in tempi brevi alla firma con la Regione, l’Anci Marche e l’Upi Marche dell’Intesa proposta per fissare l’accordo sul metodo di confronto da seguire per gestire insieme al Sindacato questa importante e delicata fase di riordino.
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03/06/2014 Prime indicazioni per il pagamento della TASI
                                  
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27/05/2014 Rinnovato il contratto dei lavoratori agricoli di Macerata
Dopo circa tre mesi di trattative le Categorie dei lavoratori del settore alimentare di Cgil Cisl e Uil (Flai, Fai e Uila), Confederdia da una parte e Confagricoltura e CIA dall’altra, hanno siglato l’accordo per il rinnovo del Contratto Provinciale di Macerata per i quadri e gli impiegati agricoli. Purtroppo la Coldiretti, ferma su una proposta di aumento del 2,5-3% massimo che non copre neppure il recupero inflativo degli ultimi due anni pari al 3,8%, non ha ritenuto di sottoscrivere l’accordo. Il rinnovo contrattuale fissa un aumento del 5,3% da erogarsi in due tranches: la prima del 3,3% a decorrere dal 1 maggio 2014 e la 2^ del 2% a partire dal 1 gennaio 2015. Il comune senso di responsabilità delle parti ha consentito di giungere, da un lato, ad un risultato più che apprezzabile per i lavoratori in termini di adeguamento retributivo e, dall’altro, di non gravare ulteriormente sulle economie delle aziende, non prevedendo effetti retroattivi dell’adeguamento salariale o forme compensative per i quattro mesi di vacanza contrattuale. La firma dell’accordo vuole essere anche un segnale di ottimismo e di consapevolezza dell’importante ruolo che l’agricoltura può e deve svolgere nel rilancio dell’economia del nostro Paese.
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23/05/2014 Ieri e oggi: scopriamo insieme l'Ucraina
L'Anolf Marche promuove un incontro sulla storia, attualità, costumi e tradizioni dell'Ucraina ad Ancona, il 31 maggio 2014 alle 16:00, nella Sala Armatura di via Ragnini, 4.Interverranno Emma Capogrossi, Oleg Rumyantsev, Massimiliano di Pasquale, Yuliya Dhtyaryova e Sofiya Tsisar, Elena Nazarenko.Coodinerà Neli Isaj.
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23/05/2014 Lavoratori della J&P in presidio permanente all’inps di Ancona
Aggiornamento 26/5/2014: Il presidio è stato sospeso Le Federazioni di Categoria dei Metalmeccanici di Cgil Cisl e Uil (Fiom, Fim e Uilm), insieme e alle lavoratrici ed ai lavoratori della J&P Industries, al termine dell’assemblea tenutasi questa mattina presso lo stabilimento del Maragone, hanno deciso da lunedì 26 maggio, partendo alle ore 8 dallo stabilimento di S. Maria, di effettuare un presidio permanente presso l’Inps provinciale di Ancona, nel centro della città. L’iniziativa è stata proclamata vista la decisione da parte dell’Inps, di bloccare la cassa integrazione straordinaria, nonostante l’approvazione da parte del Ministero del lavoro sia già stata formalizzata dal 7 maggio. I 700 lavoratori della J&P, sono senza soldi oramai da 5 mesi e la situazione non è più sostenibile.Nell’evidenziare l’emergenza economica immediata, si ribadisce inoltre come il Governo debba intervenire a difesa del progetto J&P, atto a garantire il lavoro per 700 persone. Stanchi ma non rassegnati, presidieremo l’Inps anconetana fino a che non avremo la certezza della soluzione del problema.  
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09/05/2014 Difendiamo la sanità picena - manifestazioni ad Ascoli e San Benedetto
Finalmente, dopo tanti mesi di rinvio, tutte le parti in causa nella vertenza sanità hanno maturato l’esigenza non più dilazionabile, di manifestare pubblicamente e all’aperto, il disagio e la preoccupazione per un sistema sociosanitario del piceno che via via sta andando verso una morte lenta e dolorosa per gli utenti ed operatori.La risposta della Regione e soprattutto dell’Area Vasta 5, negli ultimi giorni, si è mostrata isterica e senza alcuna concreta risposta alle tantissime sollecitazioni avanzate dalla parte sindacale. Hanno reagito minacciando denuncie varie ma soprattutto cercando d’influenzare addirittura i sistemi di comunicazione. Nelle settimane scorse anche la Direzione Regionale delle Poste Italiane, è sembrata, non immune da condizionamenti esterni, allorquando si è rifiutata di distribuire casa per casa, il volantino di denuncia pubblica, predisposto da FP CGIL- CISL FP-FSI e NURSIND. Chi non ha risposte da dare si difende istigando la censura. Ora la palla passa agli operatori, ai cittadini, ai pensionati e alle Associazioni, a tutti quelli insomma che senza distinzione di colore ed appartenenza, hanno a cuore la salvaguardia della salute dei cittadini del piceno.Martedì 13 davanti all’Ospedale di San Benedetto e mercoledì 14 davanti all’ospedale di Ascoli Piceno dalle 12,30, tutti ma proprio tutti, sono chiamati ad essere presenti e non delegare altri perché la salute è un bene personale collettivo irrinunciabile.Sarà la prova che un’intera collettività è stanca di essere presa in giro ma soprattutto strumentalizzata dalla cattiva politica delle promesse mordi e fuggi, fatte in campagna elettorale e nelle visite del Presidente della Regione o dei suoi assessori che arrivano nel piceno solo per racimolare consensi che poi non si concretizzano in servizi e qualità assistenziale in sanità. Il prossimo 15 maggio, Spacca farà l’ennesima passerella. Sono stanchi i cittadini, considerati numeri da statistica, ma sono esasperati soprattutto i professionisti e gli operatori della sanità del piceno. Sul campo sono sempre meno. I turni dei reparti sono cont inuamente scoperti o coperti con un numero insufficiente di personale. Le ferie ed i congedi sono una chimera ma davanti a tutto questo, grazie ad una strategia ben congenita da Ancona , si vuole fare passare i lavoratori da fannulloni solo per aver fatto richiesta di un diritto legittimo, previsto dalla legge, come i congedi per cure termali. Senza però dire in alcun modo che le richieste di cure termali vengono rilasciate da medici e specialisti per lo più del S.S.R. Se Del Moro e compagnia, ritengono fasulle le richieste, perché non denunciano i medici per falso? I servizi sanitari offerti dal piceno sono sempre meno e sempre meno competitivi, non solo per carenza di risorse umane ma anche tecnologiche. Si risparmia su tutto anche sul rinnovo del parco tecnologico e sulla strumentazione base per eseguire diagnostica ed interventi. Però, i soldi provenienti dalla mobilità attiva del vicino Abruzzo, vanno a finire nel calderone del buco sanitario creato soprattutto dalle Aziende Ospedaliere. I cittadini del piceno pagano le tasse anche per la sanità e parte dei loro soldi vanno a finire nei bilanci di chi spreca. Contro tutto questo e per tanto altro ancora che denunceremo nelle manifestazioni del 13 e 14 maggio, invitiamo veramente tutti coloro che hanno a cuore la propria salute ad essere presenti . L’invito è esteso calorosamente anche alle Associazioni dei malati e dei non autosufficienti perché il 13 ed il 14 maggio dovranno essere momenti di forte comunione e rivendicazione trasversali. Vedremo poi quale sarà la presenza della politica e conteremo i politici locali che verranno. Sono loro, i Sindaci e le amministrazioni locali, i primi a doversi occupare di salute pubblica ma purtroppo troppe volte hanno subito gli ordini di scuderia. Martedì e mercoledì prossimi, speriamo che si svestano per due ore delle rispettive divise politiche e ritrovino l’orgoglio di rappresentare una comunità intera.Ascoli, 9 maggio 2014 IL SEGRETARIO REGIONALE Giuseppe Donati
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09/05/2014 Alluvione, i pensionati, i giovani in "5 minuti cisl"
LAVORO, SVILUPPO, TUTELE E SERVIZI QUINDICINALE D’INFORMAZIONE  DELLA CISL MARCHE èTV Marche canale 12  Venerdì  20.45-23.15 Sabato 20.00 Domenica 14.00 èTVMarche Più canale 112 Venerdì21.10 RADIO CENTER MUSIC Venerdì e Sabato 9.45-12.45-18.45 VENERDI 9 MAGGIO   ALLUVIONE, I SINDACATI  CHIEDONO  GARANZIE PER IL LAVORO E  INTERVENTI CONCRETI PER USCIRE DALL’EMERGENZA   CARO MATTEO NON STIAMO SERENI .  I PENSIONATI MARCHIGIANI   SCRIVONO  AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO 30 MILIONI PER FAVORIRE L’OCCUPAZIONE DEI GIOVANI.  FINANZIATO IL  PROGETTO MARCHE “GARANZIA  GIOVANI"
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08/05/2014 A.MERLONI: PROROGATA CASSA INTEGRAZIONE
Proroga di altri  5 mesi della cassa integrazione in deroga,  per 1400 lavoratori degli stabilimenti di Marche e Umbria dell’Antonio Merloni in amministrazione straordinaria.
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06/05/2014 Preoccupazione per il futuro di Confcommercio Macerata
Le Federazioni di Categoria del commercio e del turismo di Cgil Cisl e UIl (Filcams, Fisascat e Uiltucs)  esprimono forte preoccupazione per le allarmanti notizie che si susseguono sui giornali in merito alla situazione e al destino della Confcommercio di Macerata. Le difficoltà interne all'associazione, che rappresenta gli imprenditori del settore, sono già state oggetto di alcuni incontri con i sindacati per individuare soluzioni che potessero evitare conseguenze gravi ai dipendenti coinvolti, circa una cinquantina (tra associazione e società dei servizi collegate). Purtroppo il precipitare degli eventi e l'assenza di interlocutori non ha permesso di proseguire il confronto malgrado le ripetute sollecitazioni formali e informali attraverso i nostri rappresentanti sindacali interni. L' assenza di risposte da parte della Confcommercio in merito alla reale situazione e alle prospettive denota il caos che regna nell'associazione datoriale e dimostra la miopia di non aver voluto comprendere la disponibilità dei sindacati ad un confronto teso ad individuare soluzioni costruttive per tutelare diritti dei lavoratori e la tenuta economica dell' associazione. La preoccupazione, oltre che per il destino dei lavoratori coinvolti nella crisi della Confcommercio (mancato pagamento delle ultime due mensilità e una terribile incertezza nel futuro), è anche per la possibile uscita dell'associazione dell'Ente bilaterale, che potrebbe compromettere l'operatività dell' ente stesso. A tal proposito, vogliamo far presente che l'Ente bilaterale, che rappresenta datori di lavoro e lavoratori, in un momento di crisi come quello attuale aiuta a trovare strumenti di integrazione e sostegno economico per i lavoratori e le imprese del settore del commercio e del turismo, oltre a svolgere un'importante ruolo d'osservazione e di monitoraggio a livello territoriale sull' andamento dell' occupazione e dell' apprendistato. Vista l'importanza e l'urgenza dei temi e considerato il ruolo politico della Confcommercio  come interlocutore per le istanze delle piccole e medie imprese del settore, ribadiamo la nostra disponibilità immediata a sederci ad un tavolo di confronto per ricercare le possibili soluzioni.
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23/04/2014 Presidio a Pesaro: sindacati chiedono aiuto per i lavoratori
Cgil Cisl e Uil hanno organizzato per domani 24 aprile in piazza del Popolo a Pesaro una manifestazione a sostegno della richiesta di finanziamento degli ammortizzatori in deroga in quanto l'incertezza sulle risorse disponibili rende concreto il rischio che migliaia di lavoratrici e lavoratori, anche della Provincia di Pesaro - Urbino, restino senza lavoro e senza reddito.Parteciperanno i parlamentari del territorio. Il Prefetto riceverà una delegazione di sindacalisti che esporrà le ragioni della mobilitazione.
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16/04/2014 Cementificio Sacci, scongiurati i licenziamenti
E' una svolta nella vertenza aperta al Cementificio Sacci di Castelraimondo (MC). Oggi al Ministero del lavoro proprietà e sindacati hanno trovato un accordo per il ritiro della procedura di mobilità, che prevedeva un esubero di personale pari a 95 unità, delle quali 24 nel sito di Castelraimondo. In una nota unitaria i rappresentanti dei Sindacati degli edili di Cgil Cisl e Uil spiegano come sia stato sottoscritto un periodo di cassa integrazione straordinaria per ulteriori sei mesi, a decorrere dal 6 maggio prossimo. «Siamo soddisfatti per l'accordo raggiunto - dichiara Primo Antonelli della Filca Cisl - in quanto è scongiurato lo spettro dei licenziamenti. Restano però aperte le preoccupazioni per il futuro dell'unico cementificio delle Marche».  
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11/04/2014 Forte preoccupazione per l'industria metalmeccanica
Le Segreterie Provinciali FIM FIOM UILM di Ascoli Piceno giudicano  ancora preoccupante l’andamento del tessuto produttivo industriale nell’area picena ed in particolare dell’industria metalmeccanica.Fatta eccezione di poche aziende, quali ad esempio la Mecaer Aviation Group, la YM MEDITERRANEO, tutte le altre stanno in difficoltà facendo ricorso sia alla cassa integrazione ordinaria, per momentanea carenza di ordine che a quella  straordinaria per crisi aziendale o procedure concorsuali.L’impatto sui lavoratori e sulle loro famiglie è drammatico, perché anche quando  non si perde il posto di lavoro, male estremo in seguito alla chiusura dello stabilimento, l’utilizzo dei cosiddetti ammortizzatori sociali ha portato e porta a un forte ridimensionamento  degli stipendi fino a  diverse centinaia di euro mensili.Molte sono le ragioni e le cause della crisi, molte le responsabilità che al momento non vogliamo  richiamare. Ma occorre cambiare modo di fare e di pensare a partire da tutto  ciò, che a livello locale, si potrebbe realizzare con il coinvolgimento reale e concreto delle istituzioni, del  sistema creditizio, delle parti sociali. Bisogna smettere di rincorrere le emergenze, solo quando la Proprietà  o  la Multinazionale di turno annuncia la cessazione della propria attività.Sarà utile mantenere un costante monitoraggio sulle singole attività produttive, introdurre un concetto  di responsabilità sociale dell’impresa nel territorio, creare  le condizioni necessarie volte a mantenere la competitiva delll’impresa, attraverso una minore tassazione, intervenire sui  costi dell’energia, agevolare l’accesso al sistema creditizio, garantire flessibilità e qualità del lavoro, solo  per indicare alcune  delle priorità.Al momento abbiamo una forte preoccupazione per le prospettive della MANNI SIPRE SPA (ex Malavolta) azienda metalmeccanica di Porto D’Ascoli dove oggi sono impiegati 73 dipendenti,  dopo la conclusione di procedura di mobilità che ha visto la fuoriuscita di oltre trenta lavoratori.Nell’ultimo incontro il responsabile del personale del Gruppo Manni, dott. Nicola Bresciani e il Direttore aziendale dott. Gianluca Geremia hanno delineato un quadro aziendale preoccupante,  all’interno del quale emerge  un calo delle vendite del 50% in seguito al crollo della domanda.Ad  aggravare  la situazione, hanno aggiunto i due manager,  è rappresentata da una difficile e reiterata trattativa tutt’ora in corso con la proprietà dell’immobile, volta a rinegoziare il canone di affitto ritenuto dalla Manni Sipre troppo oneroso, non escludendo in extremis anche   l’ipotesi di spostare altrove le attività. Sarebbe una catastrofe.FIM FIOM UILM auspicano che  le Parti al più presto riescano di trovare una accordo, prevalga il senso di responsabilità reciproco  onde evitare che ci siano pesanti ed inaccettabili ripercussione per i lavoratori, che hanno fatto già molti sacrifici.Occorre in ogni caso  scongiurare il pericolo che  un’altra importante azienda abbandoni la Provincia ascolana dove è presente da oltre cento anni.Riteniamo questo uno di qui casi dove occorra intervenire preventivamente e tempestivamente  prima che sia troppo tardi.Ascoli Piceno li 10 aprile 2014Le Segreterie ProvincialiFIM-CISL FIOM-CGIL UILM-UIL
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07/04/2014 Non è un lavoro da ragazzi!
Il progetto “Non è un lavoro da ragazzi! Giovani, lavoro e legalità: percezioni e visioni di un mondo che cambia”, promosso dall'associazione culturale Cultureaid di Ancona e co-finanziato   dall'Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Marche e dal Dipartimento della Gioventù e dal Servizio Civile Nazionale nell'ambito dell'intervento “A scuola di convivenza”, ha visto la  partecipazione come partner di CISL Marche, INPS Marche, INAIL Marche, la Camera di Commercio di Ancona, Confindustria Ancona, l'Università degli Studi di Macerata, l'associazione ANOLF Ancona e le classi V degli istituti “Savoia – Benincasa”, “Stracca  - Vanvitelli – Angelini”, “Volterra – Elia” e il Liceo Scientifico “G. Galilei” di Ancona.Finalità del progetto è stata promuovere la cultura della legalità e della civile convivenza fra le nuove generazioni attraverso l'acquisizione di conoscenze sui principi e le regole che regolano uno dei più importanti ambiti della vita sociale: il mondo del lavoro.Il progetto si è articolato in quattro fasi:-       la realizzazione di un'indagine statistica di tipo psico-sociologico, curata dall’Università di Macerata, sulla percezione e le attese che i giovani hanno rispetto al loro futuro ingresso nel mondo del lavoro in rapporto ai valori della legalità e della sicurezza;-       un ciclo di incontri formativi con esperti della rete del partenariato, che si è aperta con un contributo del professor Cavadi, presidente della Scuola di formazione etico-politica  “Giovanni Falcone”di Palermo;-       la realizzazione di una campagna pubblicitaria di sensibilizzazione pubblica sui temi del progetto, mediante l'attivazione di laboratori per gli studenti guidati da esperti di comunicazione sociale;-       la diffusione dei contenuti del progetto attraverso il format televisivo “High School Game”, un gioco a premi cui partecipano le ultime classi degli istituti secondari superiori delle Marche.Nell’ evento finale dell’11 aprile, dopo un breve video che ripercorrerà le varie fasi del progetto e la presentazione dei risultati dell’indagine dell’Università di Macerata, saranno mostrati i materiali pubblicitari prodotti dai ragazzi delle scuole partner: i volantini e i manifesti che saranno distribuiti nelle scuole della regione e tre spot video, che saranno diffusi su canali televisivi regionali, dedicati alla lotta contro le discriminazioni di genere e contro il lavoro nero e per la sicurezza nei luoghi di lavoro. La campagna pubblicitaria per promuovere tra i giovani i principi e le regole della legalità nel mondo del lavoro sarà presentata dagli stessi ragazzi partecipanti ai laboratori, “attori/autori”: una campagna fatta da giovani per altri giovani.Vedi il  flyer  e gli  spots video      realizzati nell' ambito della campagna pubblicitaria di sensibilizzazione e segui la programmazione delle trasmissioni televisive di High School Game   .
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04/04/2014 126 lavoratori attendono una risposta dalla proprietà della Bizzarri SPA
FENEAL – UIL FILCA – CISL FILLEA – CGIL COMUNE DI CORINALDOIl giorno 2 aprile c.a. si è tenuto presso la sede della Regione Marche un incontro convocato dall’Assessore alla formazione e al lavoro Marco Luchetti su sollecitazione delle Organizzazioni Sindacali e del Comune di Corinaldo in seguito alla preoccupante situazione occupazionale che si sta delineando nel più grande sito produttivo del territorio.La richiesta di convocare un tavolo istituzionale a livello regionale è divenuta necessaria a seguito dell’incomprensibile silenzio da parte dell’azienda a seguito del primo incontro avvenuto in data 14 marzo c.a. Al tavolo regionale si è ribadita la necessità di intervenire, ognuno nel rispetto del proprio ruolo, per salvaguardare i livelli occupazionali.L’azienda Bizzarri Spa, presente al tavolo con il proprio direttore di stabilimento, ha però indicato la volontà di proseguire alla liquidazione in bonis dell’azienda. Decisione causata dal difficile momento di crisi del settore del legno ma anche dal mancato passaggio generazionale e dalla mancanza di volontà di investire capitali per ristrutturare o riconvertire il sito produttivo.La Regione ha indicato delle traiettorie di lavoro condivise dalle Organizzazioni Sindacali e dall’Amministrazione comunale. Perlustrare possibili interessamenti da parte dell’imprenditorialità regionale, tramite l’istituzione di un tavolo con Confindustria Marche, sia per valutare le possibilità commerciali sia per considerare la possibilità della cessione della Bizzarri Spa.La mancanza della proprietà aziendale al tavolo regionale ha, nei fatti, allungato i tempi già troppo brevi. Si rimane infatti in attesa di comprendere la posizione dell’azienda rispetto alla possibilità di cessione dello stabilimento senza la quale si vede veramente difficile intraprendere il percorso illustrato dall’Assessore alla formazione e al lavoro e condiviso dalle Organizzazioni Sindacali e dall’Amministrazione comunale; unica possibilità per mantenere viva la speranza di ricollocazione totale o parziale dei 126 lavoratori e lavoratrici della Bizzarri Spa.
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03/04/2014 "Giovani e Europa"
Dal 2 al 16 aprile 2014 al via la quinta edizione della Settimana della Famiglia organizzata dal Comune di Ascoli Piceno.Tra le varie iniziative  il Convegno “Giovani e Europa”, promosso dalla Cisl Marche e dal Coordinamento Donne FNP-Cisl di Ascoli Piceno, in programma per  martedì 8 Aprile 2014 ore 15,30, presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.Interverranno Silvia Spinaci, del Dipartimento Formazione Cisl Marche con un approfondimento su “Liberi di muoversi: i giovani, lo studio e il lavoro in Europa”, Roberta Fabretti, del  Dipartimento Mercato del Lavoro Cisl Marche, su “Una nuova chance per i giovani: la mappa dei servizi presenti nelle Marche” e due rappresentanti della rete Eures della Provincia di Ascoli Piceno, Alessandra Cipollini e Alessandro Bruni.  I lavori coordinati da Francesco Quagliani, della Cisl Marche, verranno introdotti da Ciarrocchi Rosandra, Responsabile del Coordinamento Donne  Fnp Cisl di Ascoli Piceno.Concluderà i lavori il Segretario Generale Regionale  della Fnp Cisl Mario Canale. Previsti i saluti delle autorità locali.
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03/04/2014 Concerto Donna, Gianmarco Fraska ad Ancona
LE FOTO DEL CONCERTO IX edizione del Concerto Donna, tradizionale appuntamento musicale promosso e organizzato dalla Cisl di Ancona. Mercoledì 2 Aprile 2014, alle ore 21.00, presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, a Montedago di Ancona, FRASKA, il giovane talento musicale anconetano già apprezzato da Sergio Caputo e Rosario Fiorello, si esibirà in uno speciale concerto con la sua FLY BAND. Un  repertorio fresco ed originale che lo vedrà protagonista di un’esibizione caratterizzata dal suo inconfondibile e personalissimo stile, con l’inedita complicità coreografica e sonora, sul palco, di due artiste già apprezzate nei rispettivi ambiti culturali: la violinista Virginia Galliani e la ballerina Ottavia Proverbio. Dall’Accademia musicale di Ancona, al Barfly, lo storico locale anconetano in cui  è entrato in contatto con esperienze musicali di respiro pop-jazz, da Sinatra a Caputo, da Concato ai Simply Red, Fraska ha mosso i primi passi musicali nelle Marche per approdare a prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale, a partire del dalla vittoria del prestigioso Premio Franco Enriquez come migliore novità e produzione pop-swing per passare alla produzione del suo primo disco ad opera dello stesso Caputo, e alle partecipazioni nel 2013 dell’edicola di Fiorello. Il suo ultimo brano “Bella”, accompagnato da un videoclip girato nelle Marche, con protagonista Rossella Brescia, è stato ultimamente presentato in alcune importanti trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali. «La serata vuole essere un’occasione per riscoprire il piacere di stare insieme a condividere buona musica nello spirito che ha sempre animato l’iniziativa promossa dalla Cisl - afferma  Alessandro Mancinelli, responsabile della AST Cisl Ancona -  La musica di qualità  come espressione della creatività, fattore di coesione, veicolo importante per favorire il dialogo tra le persone, accogliendo  le differenze e valorizzando le nostre tipicità  – prosegue Mancinelli  - Negli anni sul palco dell’Aula Magna dell’Università hanno potuto esprimere la loro arte musicisti e cantanti che hanno proposto repertori e generi molto diversi, ma tutti hanno condiviso la nostra visione di una musica che unisce e crea legami, oggi più che mai necessari per vivere con speranza questo tempo.» L’evento è patrocinato dal  Comune di Ancona, dalla Provincia di Ancona, dalla Regione Marche, dall’Università Politecnica delle Marche e con la collaborazione della Commissione Regionale Pari Opportunità. BIOGRAFIA DI GIANMARCO FRASCA BIOGRAFIA DI OTTAVIA PROVERBIO BIOGRAFIA DI VIRGINIA GALLIANI                  
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02/04/2014 Siria, dalle bombe al dialogo: un orizzonte possibile?
Giovedì 10 aprile ore 16:00 presso Memo - Mediateca Montanari in Piazza Pier Maria Amiani a Fano si terrà il Seminario con Giovanni Giovannelli (AST CISL Fano), Ambasciatore Armando Sanguini, Roberto Aliboni (Istituto affari internazionali Roma), Fausto Mazzieri (Iscos Marche)A seguire si svolgerà l'inaugurazione della mostra fotografica di Matthias Canapini (Pasqua in Siria): "Dalla Turchia alla Siria: volti e storie di una guerra dimenticata" Info: http://www.facebook.com/events/1411459625783074/Iscos Marche Onlus - Via dell'Industria 17/a - Ancona - 071 505224 AST CISL Fano - Corso Garibaldi 69 - Fano - 0721 805151 
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24/03/2014 Appalti pulizia scuole, i Sindacati convocati dai dicasteri del lavoro e dell'istruzione. Domani sospese le iniziative di mobilitazione.
Si riapre il confronto per la risoluzione della vertenza che coinvolge nelle Marche oltre 300 addetti, dei  24.000  in tutta Italia,  Ex Lsu e degli Appalti Storici impiegati nei servizi di pulizia nelle scuole per i quali il prossimo 31 marzo scadrà l’ennesima proroga dei finanziamenti.Domani i sindacati confederali Cgil Cisl Uil  sono stati convocati con le federazioni di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltrasporti Uil dai dicasteri del Lavoro e dell’Istruzione.I sindacati di categoria hanno sospeso, per ora,  le iniziative di mobilitazione, a livello locale, indette per la giornata di domani.«Auspichiamo che questa convocazione sia l’anticamera della ripresa del Tavolo Governativo previsto dalla Legge di Stabilità e che si individuino al più presto soluzioni definitive per questi lavoratori ancora in balia dell’incertezza – ha dichiarato il segretario generale aggiunto della Fisascat Giovanni Pirulli – E’ urgente intervenire al più presto per gestire le situazioni che nel frattempo si sono venute a determinare in quei territori dove, negli appalti in essere, sono subentrate nuove imprese che stanno riducendo l’orario di lavoro ed il reddito degli addetti già penalizzati dagli effetti dei tagli lineari prodotti dagli interventi di spending review varati negli ultimi anni».«Si tratta di una vertenza complessa che va affrontata con determinazione e con coraggio da parte delle istituzioni – ha aggiunto il segretario generale della categoria Pierangelo Raineri – Individuare le risorse per il mantenimento dei servizi di pulizia nelle scuole rappresenta una questione di ordine sociale, considerato che è in gioco la salute e la sicurezza dei migliaia di bambini e ragazzi che frequentano le scuole oltre al futuro degli addetti dei servizi di pulizia e delle loro famiglie per i quali è urgente definire un percorso di stabilizzazione realizzabile».  
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21/03/2014 Giovani ed Europa - Ascoli Piceno 8 aprile
Essere cittadini e lavoratori in movimento all’interno dell’Unione appare oramai non solo una opportunità o un diritto da rendere sempre più esigibile ma, prima ancora, una necessità verso la quale tendere di fronte alla forte compromissione della coesione sociale legata, soprattutto nel contesto italiano, ad un mercato del lavoro avaro di certezze: sia per i giovani che vi muovono i primi passi; sia per chi da adulto si ritrova a dover ricostruire un futuro professionale; sia per chi, come famigliare, si trova costretto a prendere in carico le conseguenze di un problema che immaginava consegnato all’autonomia delle generazioni a lui future, ai suoi figli, ai suoi nipoti.Da qui nasce l’idea del Coordinamento donne della Federazione dei Pensionati Cisl di Ascoli Piceno di mettere a disposizione, all’interno della Settimana della Famiglia, una iniziativa per i giovani ma, prima ancora, per tutti coloro che si stanno interrogando su come essere ad essi vicini, nel tentativo di trasformare le tante paure di chi è in difficoltà a causa del proprio futuro lavorativo in piccoli segni di speranza. 
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19/03/2014 Indesit: urgente riaprire il confronto sui premi di risultato
IN DATA ODIERNA SI SONO RIUNITI A FABRIANO I RAPPRESENTANTI SINDACALI FIM DEGLI STABILIMENTI DI MELANO ED ALBACINA E LA STRUTTURA TERRITORIALE DELLA FIM CISL. CON LETTERA, INVIATA ALL'INDESIT  IL 6 MARZO,  IL COORDINAMENTO NAZIONALE INDESIT DELLA FIM CISL AVEVA RICHIESTO URGENTEMENTE DI RIAPRIRE IL CONFRONTO IN MERITO AL RIPROPORZIONAMENTO DEGLI ISTITUTI SALARIALI IN BASE ALL'ATTIVITA' LAVORATIVA SVOLTA. AD OGGI NON ABBIAMO ANCORA AVUTO RITORNO SU UNA PROBABILE DATA. LA FIM CISL E LE RSU RITENGONO URGENTE AVERE UN NUOVO CONFRONTO CON L'AZIENDA E LA SCELTA UNILATERALE DI INDESIT NEL RIPROPORZIONARE I RATEI DEL MESE DI FEBBRAIO E' INGIUSTIFICATA, VISTO CHE TUTTI I LAVORATORI SI ASPETTAVANO UN ULTERIORE INCONTRO TRA AZIENDA E SINDACATO. A DICEMBRE IL SINDACATO ED I LAVORATORI HANNO SCELTO DI CONDIVIDERE UN ACCORDO CARATTERIZZATO DA FORTI COMPLESSITA' GESTIONALI, PER EVITARE LA CHIUSURA DI IMPIANTI E IL LICENZIAMENTO DI TANTI LAVORATORI. ADESSO L'ACCORDO VA BEN GESTITO PERCHE' DIA ESITI POSITIVI E GARANTISCA I RISULTATI ATTESI. GIA' GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI RIDUCONO SALARIO PER I LAVORATORI E RIDURRE NELLO SPECIFICO IL PREMIO DI RISULTATO, CHE E' LEGATO A MIGLIORAMENTI DI PRODUTTIVITA', QUALITA' ED EFFICIENZA, E' CONTROPRODUCENTE AL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE CONDIVISO A DICEMBRE. LE NUOVE PIATTAFORME DI PRODOTTI CHE VERRANNO IMPLEMENTATE DOVRANNO AVERE DEI LIVELLI DI QUALITA' ECCELLENTI PER PENETRARE NEL MERCATO E DEI LIVELLI DI PRODUTTIVITA' ED EFFICIENZA MIGLIORI DEI COMPETITORS DI INDESIT. LE RSU INDESIT E LA FIM CISL RIBADISCONO LA PROPRIA POSIZIONE; ABBIAMO RESPINTO NELLA TRATTATIVA DI RIORGANIZZAZIONE LA RICHIESTA DA PARTE DI INDESIT DI RIVISITAZIONE DEL PREMIO, E NELL'ULTIMO INCONTRO LO ABBIAMO RICONFERMATO. LE SFIDE E LE DIFFICOLTA' INDUSTRIALI SI MIGLIORANO COINVOLGENDO IN SOLIDO I LAVORATORI, RENDENDOLI PARTECIPI DEI RISULTATI. SEGRETERIA FIM CISL  RSU MELANO E ALBACINA
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18/03/2014 Accordo tra Sindacati e Centrali cooperative
Un accordo sui temi del lavoro e dello sviluppo cooperativo, un documento per costruire una traiettoria comune a favore dell’occupazione e dei lavoratori nelle cooperative e della cooperazione. Lo hanno firmato questa mattina ad Ancona le Centrali cooperative delle Marche, rappresentate da Stefano Burattini, presidente Agci Marche, Massimo Stronati, presidente Confcooperative Marche, Gianfranco Alleruzzo, presidente Legacoop Marche, e dai sindacati regionali, rappresentati da Roberto Ghiselli, segretario generale Cgil Marche, Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche, e Renzo Perticaroli, segretario confederale Uil Marche, con l’intento di promuovere e valorizzare un nuovo modello di relazioni e di concertazione all’interno della cooperazione marchigiana, che rappresenta un diverso modo di fare impresa, basato sui valori del mutualismo, della collaborazione e della condivisione. Un panorama imprenditoriale che raccoglie 1.600 cooperative attive con 27 mila fra soci-lavoratori e dipendenti, oltre il 5% del totale degli occupati e con una dimensione media di 16,4 addetti, un fatturato complessivo di circa 3 miliardi di euro, pari al 4,2% del valore aggiunto della regione. L’accordo ha lo scopo di rafforzare le relazioni sindacali e la bilateralità, per valorizzare figure specifiche dell’impresa cooperativa, come quella del socio-lavoratore che stringe con l’impresa un rapporto associativo e di lavoro allo stesso tempo, di estendere e qualificare la contrattazione integrativa, riattivare e rilanciare il Coop-Form delle Marche come strumento di formazione continua per i lavoratori. L’intesa vuole promuovere politiche per l’occupazione e lo sviluppo cooperativo con il sostegno a nuove cooperative e con particolare riguardo a quelle promosse da lavoratori di aziende in crisi, valorizzando le specifiche leggi regionali di sostegno. Sollecitare l’applicazione dell’Accordo di programma “Entroterra Appenninico”, che interessa, con 2,5 milioni di euro, 56 Comuni nell’area di crisi dell’ex Antonio Merloni, e l’attivazione del Progetto Appennino, che riguarda 300 lavoratori del settore agroforestale. Promuove l’housing sociale come modalità di nuova politica abitativa, politiche di riequilibrio territoriale specie per le aree interne e i centri minori, politiche creditizie in grado di far fronte alla crisi sistemica che investe tutti i settori. Le Centrali cooperative e le organizzazioni sindacali confermano, nel documento congiunto, una visione dell’impresa cooperativa quale soggetto protagonista all’interno del sistema integrato di interventi e servizi sociali e il comune interesse per lo sviluppo di un sistema integrato di welfare regionale. In questo quadro, si condividono alcuni obiettivi immediati: dal tariffario regionale ai costi standard, dall’atto di fabbisogno all’osservatorio sugli appalti, dall’innovazione nell’affidamento dei servizi a politiche attive per i soggetti svantaggiati. Nell’intesa, Centrali e sindacati sottolineano l’opportunità offerta dalla programmazione dei fondi Ue 2014-2020 per il sostegno alle politiche di sviluppo delle Marche, in cui anche la cooperazione deve trovare un suo spazio con misure specifiche dedicate. Per valorizzare il contributo partenariale delle parti economiche e sociali, propongono alla Regione Marche di attivare una cabina di regia, che abbia tra le sue principali funzioni quella di garantire una strategia unitaria di programmazione dei fondi Ue. A sostegno della qualità del lavoro cooperativo, Centrali cooperative e sindacati s’impegnano nella lotta al lavoro nero e sommerso, a sostenere la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, la legalità e la trasparenza del sistema degli appalti, valorizzando il sistema degli Osservatori della cooperazione presso le Direzioni Territoriali del Lavoro. Proprio per il sistema degli appalti, secondo le Centrali cooperative e i sindacati, è ormai inderogabile che la Regione Marche, attraverso una legislazione regionale, metta in campo un’iniziativa che definisca un sistema di controllo e di trasparenza degli appalti per tutto il sistema privato e per l’area pubblica, in grado di garantire la legalità, il lavoro buono, il rispetto dei contratti rappresentativi, la qualità del prodotto/servizio e contrastare la concorrenza sleale. Centrali cooperative e sindacati, inoltre, si esprimono a favore di una nuova architettura istituzionale locale, che vede nell'associazionismo comunale e nel connesso ripensamento delle funzioni di area vasta le componenti essenziali di un'innovazione della pubblica amministrazione locale capace di superare gli eccessi di frammentazione che caratterizzano la regione e di offrire ai cittadini maggiori e migliori servizi, senza pregiudicare bensì valorizzando l'identità locale e il radicamento delle istituzioni nel territorio.Il testo dell'accordo
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18/03/2014 E' crisi alla Bizzarri di Corinaldo
Lunedì 17 marzo si è tenuto presso l’azienda Bizzarri SpA di Corinaldo (AN) il primo incontro del tavolo istituzionale richiesto dalle Organizzazioni Sindacali di Categoria degli edili di Cgil Cisl e Uil (Fillea, Filca e Feneal) e convocato dal Comune di Corinaldo, che a sua volta aveva già incontrato i vertici aziendali per un confronto sull’attuale stato di crisi occupazionale. La richiesta di un tavolo istituzionale da parte delle Organizzazioni Sindacali si è resa necessaria per valutare l'impatto sociale della grave crisi occupazionale che si sta delineando nella più grande azienda del territorio di Corinaldo, che occupa attualmente circa 130 dipendenti. Il 6 luglio 2014 scadrà la Cassa Integrazione Straordinaria, che da settembre 2013 coinvolge senza rotazione la quasi totalità dei lavoratori. Il peggioramento della situazione dovuta al mancato rinnovo delle commesse da parte di Ikea, per la quale l’azienda lavorava in regime di monocommittenza, la mancanza di nuovi clienti o comunque di un volume di lavoro che potrebbe permettere l’attivazione di ulteriori ammortizzatori quali il contratto di solidarietà e il termine dei 36 mesi di Cassa integrazione ordinaria o straordinaria richiedibili nel quinquennio, delineano una prospettiva preoccupante. Durante l’incontro l’azienda ha indicato la volontà della vendita della proprietà, nella sua interezza o parzialità, come ultima possibilità per la salvaguardia occupazionale. Ha illustrato alle parti presenti al tavolo lo stato patrimoniale e finanziario dell’azienda su cui non pesa nessuna esposizione, indicando nelle professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici un patrimonio da mantenere. La Bizzarri ha inoltre indicato l’appuntamento del Salone del Mobile che si terrà a metà aprile come un passaggio importante in cui si potrebbero formalizzare gli interessi di alcuni acquirenti; interessi, ad oggi ancora poco concreti. L’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali di categoria hanno dato la loro piena disponibilità nel richiedere l’attivazione immediata di una tavolo istituzionale con la Regione Marche e sono in attesa di una adesione da parte della Bizzari nel più breve tempo possibile. L’obiettivo della costituzione di un tavolo regionale è quello di poter attivare tutte le strade percorribili per muoversi in modo sinergico per la vendita della proprietà al fine di mantenere i livelli occupazionali e scongiurare un pesante impatto sociale.
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17/03/2014 Trasporto pubblico locale, confermato lo sciopero del 19 marzo
Sciopero nazionale per l’intera giornata delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale, con il rispetto delle rispettive fasce di garanzia. Dopo  l’incontro convocato congiuntamente dal Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti e dal Ministro del Lavoro per l’esame delle problematiche legate al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Trasporto Pubblico Locale, al quale hanno partecipato le Segreterie Nazionali delle Federazioni di Categoria di Cgil Cisl e Uil (rispettivamente Filt, Fit e Uiltrasporti) insieme a UGL, Autoferrotranvieri e Faisa-Cisal e le Associazioni Datoriali Asstra, Anav e Agens, lo sciopero nazionale di mercoledì 19 marzo è confermato. In apertura dell’incontro i due Ministri hanno comunicato alle parti l’intenzione di riprendere immediatamente i due percorsi di confronto con le parti sociali, tra loro intrecciati, interrottisi a causa del cambio di Governo. Il primo, presso il Ministero del Lavoro, riferito alla vertenza contrattuale, fermo all’ultima riunione del 6 dicembre. Il secondo, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riferito al riassetto normativo e al finanziamento del settore, fermo all’ultima riunione del 16 gennaio, ma sul quale è successivamente proseguita l’elaborazione in Conferenza Unificata (Governo, Regioni, Enti Locali). Asstra e Anav, pur dichiarandosi genericamente disponibili, come tante volte già accaduto nel corso di questa lunga vertenza, hanno però confermato che l’attuale quadro di finanziamento del settore rende possibile il rinnovo contrattuale solo a condizione che esso risulti integralmente autofinanziato. Questa posizione datoriale ha impedito qualsiasi possibile sviluppo immediato e concreto del confronto per la ripresa del quale la delegazione governativa ha comunque confermato il proprio impegno ipotizzandola per fine mese, a valle di ulteriori verifiche interne al Governo. L’adesione allo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale sostiene la vertenza per il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, per il riassetto normativo ed il finanziamento del settore. Un'adesione per un segnale forte e chiaro affinché la ripresa del confronto proposta dal Governo rappresenti davvero l’occasione per vincere l’atteggiamento datoriale e il disinteresse delle Regioni per chiudere finalmente la vertenza contrattuale.
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17/03/2014 Nuovi saperi per nuove sfide: due giorni di formazione per Cisl Poste
A Senigallia il  17 e 18 marzo 2014 le Segreterie Regionali dei lavoratori postali (SLP) della Cisl di Marche e Umbria hanno organizzato un corso di formazione per rappresentanti sindacali di categoria: “Nuovi saperi, per nuove sfide”. Oltre 50 rappresentanti dei lavoratori parteciperanno alla due giorni. Il corso, affidato ai formatori della Categoria, Di Mevo Paola, Mella Elisa e Carlini Marco, sarà diretto da Giacomo Di Pasquale, Responsabile della formazione Slp-Cisl a livello nazionale. Ai lavori interverranno i Segretari regionali Slp Cisl di Marche e Umbria, rispettivamente Dario Dominici e Umberto Pocceschi. Modello sindacale e rete organizzativa, definizione, evoluzione e scenari della contrattazione sono alcune delle tematiche che verranno approfondite nel corso della due giorni, oltre ad un focus sulle relazioni industriali in Poste italiane e agli strumenti di tutela sindacali previsti dal CCNL. Per i Segretari regionali Dominici e Pocceschi «il futuro può essere affrontato solo attraverso competenza e responsabilità. Per il sindacato dei lavoratori postali la formazione dei propri sindacalisti è strategica per  continuare al meglio il proprio ruolo di rappresentanza e  di tutela di migliaia di lavoratori, anche nelle Marche e in Umbria, che contano oltre 2500 iscritti, circa la metà degli addetti.»   Ancona 17 marzo 2014
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14/03/2014 Protocollo di intesa per anticipo cassa integrazione e sospensione rate dei mutui
Rinnovato da CGIL CISL UIL Regionali, Regione Marche, Associazioni Datoriali ed Istituti di credito, il Protocollo di intesa per l’anticipo della Cassa integrazione e per la sospensione delle rate dei mutui. Nell’ intesa vengono confermate le condizioni degli accordi del 2009 e del 2012 in particolare: i lavoratori in CIG Straordinaria potranno ottenere un anticipo fino a un massimo di 6.400,00 euro e potranno prelevare mensilmente un importo massimo di 800,00 euro; i lavoratori in CIG in Deroga e in CIG Ordinaria di durata superiore alle 4 settimane, potranno ottenere un anticipo fino a un massimo di 3.200,00 euro e potranno prelevare mensilmente un importo massimo di 800,00 euro; gli importi concessi non saranno soggetti a tassi di interesse, né a spese di gestione del conto.  A garanzia dell’obbligo di restituzione dei finanziamenti accordati dalla Banca, il lavoratore cederà ad essa il credito che vanta nei confronti dell’INPS, notificando la cessione al debitore; i lavoratori in CIG Straordinaria, con mutuo per la prima casa in essere con una delle Banche firmatarie dell’accordo, che si trovi in difficoltà nel pagamento delle rate, può richiedere la sospensione del pagamento delle stesse, salve le migliori condizioni di legge vigente. Una volta accolta la richiesta da parte della Banca, il periodo di sospensione sarà commisurato alla durata della Cassa integrazione senza oneri e spese aggiuntive per il lavoratore richiedente; le rate sospese saranno messe in coda al piano d’ammortamento originario. L’accordo, siglato da Banca delle Marche, UBI BPA,BCC, CREVAL, Veneto Banca e Monte dei Paschi di Siena,  ha validità fino al 31 Dicembre 2014 e si intende rinnovato per ulteriori 12 mesi, quindi fino a tutto il 2015, in mancanza di disdetta da parte dei soggetti aderenti.  Ancona 14. 03 2014
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12/03/2014 Ascoli Piceno, "Essere Donne Oggi"
Grande successo per l’evento Donne in Campo: “Essere Donne Oggi”, svoltosi il 9 marzo scorso presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.Le rappresentanti delle varie associazioni femminili locali hanno illustrato i loro progetti alla presenza del Sindaco Guido Castelli e dell’Assessore alle Politiche Sociali  Donatella Ferretti,“Violenza e fragilità” è il delicato tema affrontato dalla Coordinatrice Donne Rosandra Ciarrocchi che ha relazionato per il Coordinamento Donne FNP-Cisl –Anteas.La violenza che viene perpetrata tra le mura domestiche, negli istituti e case di riposo o è  auto-inflitta, è un tema molto sentito da noi anziani poiché essa aumenta in maniera proporzionale rispetto all’incremento della popolazione senile. 
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08/03/2014 Cras di Ancona, situazione insostenibile
La farmacia dell’ASUR collocata dentro il CRAS (ex ospedale psichiatrico) di Ancona, a pochi mesi di distanza,  è stata di nuovo oggetto di un furto durante la notte. Centinaia di miglia di euro di soldi pubblici persi, attività di erogazione dei farmaci bloccata per alcuni giorni, diffuso senso di insicurezza dei dipendenti….. Al di là dei risvolti sulle indagini, di cui si occupano le autorità competenti, come Cisl Funziona pubblica di Ancona riteniamo che sia ormai giunto il momento di migliorare la sicurezza di questa struttura. Lasciare materiali di questo valore e di questa importanza, come i farmaci, in una struttura poco protetta, in locali la cui entrata si può forzare  facilmente, è una grave imprudenza! Occorre rafforzare la vigilanza, prevedere porte di sicurezza, evitare che il personale, come oggi accade, si possa trovare da solo nei magazzini. L’intera struttura del Cras va meglio tutelata sotto questo profilo, soprattutto se si tiene conto che, a differenza, delle strutture ospedaliere, al Cras di notte non vi sono operatori in servizio. Le ridotte risorse economiche destinate alla manutenzione  e alla tutela del patrimonio rischiano di avere come maggiore conseguenza la riduzione degli standard di sicurezza della struttura. Si tenga conto che il cancello d’uscita ad oggi rimane costantemente aperto perché non funzionante. Si facciano subito questi interventi altrimenti il Cras rischia di diventare una sorta di Bancomat per il commercio illegale di farmaci.  
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05/03/2014 Ascoli Piceno, Donne in campo
Domenica 9 marzo 2014 presso Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno si terrà la manifestazione “Donne in campo” che l’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno promuove ogni anno in occasione della festività dedicata alla Donna. Nell'ambito dell'iniziativa, il Coordinamento Donne Fnp Cisl e l’associazione di volontariato Anteas parteciperanno con un intervento sul tema: "Violenza e fragilità", con riferimento ai soprusi subiti dagli anziani fra le mura domestiche e negli istituti. E’ questo un tema importante per la nostra associazione di anziani, poiché la violenza aumenta in maniera proporzionale rispetto all’incremento della popolazione senile. L’argomento è un’occasione di condivisione corale e una preziosa opportunità per riflettere ed approfondire tematiche importanti allo scopo di poter individuare strategie e soluzioni sempre più adeguate alle problematiche sociali.      
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25/02/2014 A Pagliare del Tronto controllo gratuito della vista
La RLS di Ascoli Piceno e il Coordinamento Donne il 21 febbraio 2014 hanno organizzato a Pagliare del Tronto uno screening visivo gratuito dedicato agli ultrasessantacinquenni.Una giornata volta alla prevenzione, per una diagnosi precoce, fondamentale per preservare la salute oculare.Nell’arco di una intera mattinata si sono sottoposte alla visita 35 persone.Soddisfatta la Coordinatrice per la buona riuscita dell'iniziativa, che così ha commentato: "Purtroppo, molte persone non sono consapevoli di avere malattie visive perché non soffrono di sintomi particolari. Il rischio è che ci si rende conto dei danni al nervo ottico solo quando è già troppo tardi. La Cisl promuove uno screening gratuito perché è importante tutelare la vista".A tal proposito, il Coordinamento si impegna ad organizzare altri screening gratuiti; benvengano, allora, simili iniziative, perchè oggi a causa dei tagli che colpiscono la Sanità è sempre più difficile, fare prevenzione. 
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21/02/2014 Approvate nuove linee guida sullo stato di disoccupazione
Con DGR 159 del 17/02/2014 sono state approvate le  Linee Guida Regionali per l'attuazione del D.Lgs. 181 del 21 aprile 2000 e s.m.i. per la regolazione e la gestione dello stato di disoccupazione nella Regione Marche.L' adozione delle nuove linee guida regionali (che sostituiscono a far data del 1 gennaio 2014, le precedenti disciplinate dalla DGR 327/2003 e s.m.i.) si è resa necessaria a seguito delle modifiche introdotte al D.lgs 181/2000 e s.m.i. dalla L. 92 del 28/06/2012 e dalla L. 99 del 09/08/2013, modifiche che sono state oggetto anche di Linee Guida Nazionali approvate in Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome del 22/11/2012 e in Conferenza Unificata del 05/12/2013.Tra le varie disposizioni presenti nella nuova regolamentazione regionale si segnalano le norme  transitorie che   stabiliscono appositi  criteri per il diritto alla sospensione dello stato di disoccupazione per le persone assunte entro il 31 dicembre 2013Per approfondire: comunicato stampa regionale il testo della Delibera
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18/02/2014 Firmato il protocollo sulla riorganizzazione della sanità
Firmato ieri il protocollo programmatico tra la Giunta regionale e Cgil Cisl e Uil Marche, sulla riorganizzazione sanitaria e socio sanitaria.  Un accordo in cui la Regione si è impegnata su alcuni percorsi di tutela e qualificazione del personale  - copertura integrale del turn over per il 2014, stabilizzazione dei precari, sostegno finanziario ai processi di mobilità - e su azioni di rafforzamento della rete territoriale e dell’integrazione  socio sanitaria. I sindacati hanno ottenuto la garanzia di investimenti sulle Case della Salute, luogo principale del sistema delle cure primarie e dell’integrazione socio- sanitaria - ne sono previste tra 36 e 39 su tutto il territorio regionale - il rafforzamento della rete dei servizi territoriali, residenziali e semiresidenziali - saranno circa 450 i nuovi posti da attivare/convenzionare per anziani, disabili e salute mentale - e il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata. Previste anche azioni di contenimento della mobilità passiva e delle liste d’attesa, per le quali verrà attivato un gruppo di lavoro con il compito di analizzare le differenze che si riscontrano nei tempi d’attesa previsti per la stessa prestazione, quando effettuata in regime pubblico piuttosto che in libera professione. «Il confronto si è sviluppato nella cornice del vincolo stringente di un equilibrio finanziario necessario per scongiurare il rischio di commissariamento della sanità marchigiana – afferma il Segretario della Cisl Marche Sauro Rossi – ciò  ha inevitabilmente condizionato il percorso segnato da ripetuti arresti e riprese “a strappi”.» «La nostra partecipazione al tavolo – prosegue Rossi – ha rappresentato un tenace esercizio di responsabilità da parte del sindacato che ha perseguito, sin dall’inizio, l’obiettivo di ridurre la distanza tra la sanità marchigiana “sulla carta”, quella ipotizzata nei vari atti deliberativi, che  la rendono un modello di riferimento a livello nazionale, e  quella reale, rispetto alla quale cittadini utenti ed operatori sperimentano ancora disagi evidenti.» Tra gli elementi qualificanti del protocollo va segnalato il tema della partecipazione, rivitalizzata attraverso la previsione di tre diversi livelli di concertazione con il sindacato (regionale, di area vasta e distrettuale) e l’apertura di una serie di tavoli di confronto su temi specifici, che saranno strumenti fondamentali per gestire i percorsi attivati dal protocollo. SCHEDA DI SINTESI DEL PROTOCOLLO IL TESTO DEL PROTOCOLLO
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14/02/2014 Crisi settore nautico: Cisl di Fano in allarme
Il giorno 18 ci sarà al MISE l’incontro tra la Ferretti e le OO SS per la vertenza che si aperta con la dichiarazione dell’azienda a procedere alla chiusura dello stabilimento di Forlì e lo spostamento dei lavoratori presso i siti produttivi di Cattolica e La Spezia, annunciando anche un esubero di 55 dipendenti. Auspichiamo che in questo incontro la proprietà manifesti realmente le sue intenzioni riguardo :il futuro di questo prestigioso marchio; agli investimenti per l’introduzione di nuovi prodotti; la presentazione di un piano industriale credibile e funzionale per il potenziamento di questo marchio. La vertenza del gruppo Ferretti pone tutta un serie di interrogativi anche sullo sviluppo industriale del nostro territorio e sulle dimensione della disoccupazione A fine 2013 sono state licenziate più di 800 lavoratori, nelle imprese con più di 15 dipendenti, e quasi tutte le aziende stanno ricorrendo all’utilizzo degli ammortizzatori sociali Cassa integrazione guadagni straordinaria e contratti di solidarietà. Paradossalmente in questi primi mesi dell’anno ci sono state più di 200 ASSUNZIONI CON CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE , segno che alcune aziende soprattutto metalmeccaniche hanno commesse e lavoro. Denunciamo altresì in alcuni casi , un uso improprio degli ammortizzatori sociali e per questo invitiamo gli organi ispettivi a controllare il corretto uso deli Ammortizzatori sociali.La crisi ha praticamente dissolto tutto il sistema nautico del nostro territorio perdendo cosi le competenze e le professionalità di aziende e di lavoratori. Nel nostro territorio siamo difronte ad una desertificazione industriale con capannoni chiusi e con intere aree abbandonate e dismesse. La nautica nonostante la crisi deve essere sostenuta rilanciando e sostenendo con al riqualificazione del proto il suo dragaggio e il completamento della darsena dedicata agli Yacht che oggi si presenta in uno stato di abbandono e di incuria per rilanciare la manutenzione e il rimessaggio degli Yacht che durante i mesi invernali necessitano di manutenzione e cura. In questa prospettiva ci piacerebbe saper a che punto è la famosa strada di collegamento con il porto? E’ svanita con la crisi o i nostri politici si sono dimenticati che il sistema manifatturiero si sostiene e si sviluppa anche con le infrastrutture. Si riattiverebbe cosi una filiera dedicata a questo settore e si rilancerebbe una parte significativa del nostro settore manifatturiero.La Cisl di Fano chiede pertanto di avviare un confronto territoriale sul futuro del nostro settore manifatturiero sulle politiche di sostegno alle imprese e sulle misure da metter in campo per la riqualificazione del territorio industriale e per la ricollocazione degli operai espulsi dal ciclo produttivo. Per questo la Cisl di Fano invierà nei prossimi giorni una richiesta ufficiale di convocazione alle forze istituzionali per affrontare la situazione occupazionale del territorio fanese e per discutere in quella sede le misure necessarie per il rilancio del sistema produttivo, tenuto conto anche della prossima programmazione dei fondi europei totalmente assenti dal dibattito politico e istituzionale locale. E’ chiaro che in mancanza di risposte la Cisl di Fano avvierà una intensa fase di informazione fra i lavoratori e la cittadinanza riguardo alla vertenza territoriale.Giovanni GiovanelliResponsabile Cisl di Fano
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14/02/2014 Indesit: i risultati dell'incontro del 12 febbraio
COMUNICATO FIM CISL SULL’ INCONTRO SINDACALE DEL 12 FEBBRAIO  Il giorno 12 febbraio si è tenuto a Roma un incontro tra la direzione del gruppo Indesit, Fim Fiom Uilm Nazionali e il Coordinamento delle Rsu del gruppo.Nel corso della riunione sono stati forniti alcuni dati relativamente ai risultati del gruppo per il 2013 ed è stato discusso il tema della maturazione degli istituti salariali durante la cassa integrazione straordinaria.Risultati 2013L’ Azienda ha comunicato che il 2013 si conferma a consultivo un anno difficile: il  fatturato diminuisce come anche l' ebit e il risultato netto.Tra i fattori determinanti di questo risultato ci sono  i cambi rublo/euro e sterlina/euro il calo delle vendite nel mercato russo.Valutazioni più precise in merito, anche per quanto riguarda la componente del PDR legata alla redditività 2013, saranno disponibili nei prossimi giorni.RateiFacendo seguito a quanto già detto il 28 gennaio, in occasione della firma del' accordo sulla Cigs in sede ministeriale, l'Azienda ha confermato che la rotazione verrà effettuata per garantire  una  corretta distribuzione dei costi e delle opportunità tra tutti i lavoratori.La cassa integrazìone sarà consistente in ragione della scelta condivisa con l’ accordo di dicembre 2013 di non effettuare licenziamenti e garantire la stabilità occupazionale.In particolare per lo stabilimento di Caserta nel 2014 si accentuerà l' utilizzo della cigs che andrà poi riducendosi nella seconda parte del' anno con l' arrivo delle nuove produzioni.Un fenomeno analogo è prevedibile per gli stabilimenti fabrianesi nel 2015.Questo produce effetti sulla prestazione lavorativa e  sulle retribuzioni, non solo,per quanto riguarda la parte direttamente legata al lavoro svolto ( le ore di cigs sono indennizate dall’ Inps con una retribuzione oraria definita per legge ) ma anche per gli istituti indiretti.Il criterio di maturazione degli istituti finora adottato dall' azienda durante i periodi di Cigo è il seguente�    13ma: riproporzionamento in base alle ore lavorate�    Ferie PAR, PDR, Premio feriale riproporzionamento in base alla presenza di retribuzione superiore o inferiore al 50% delle giornate retribuite nel mese.L’ uso intenso della Cig, qualunque sia il criterio utilizzato, ne ridurrà  la maturazione; per questo abbiamo chiesto all’ Azienda di valutare modalità che consentano ai lavoratori il minore danno considerato che il sacrificio salariale consistente.Nel corso della riunione di ieri è stata avanzata dalla Direzione Aziendale una proposta così fatta:- mantenimento della prassi in atto per la 13.ma- riproporzionamento in base alle alle settimane di Cig di tutti gli altri istituti- garanzia di maturazione del 50% nel caso le settimane lavorate non siano almeno il 50% di quelle lavorabili.Consideriamo questa proposta al di sotto delle attese ed insufficiente.Inoltre riteniamo che il Premio di Risultato, nato dalla contrattazione fatta col Gruppo Indesit, meriti particolare attenzione e debba essere preservato, valorizzato e non decurtato in quanto:�    rappresenta salario incentivante per quanto riguarda produttività, qualità, e presenza al lavoro.�    usufruisce di un migliore trattamento fiscale  per il lavoratore.L’ Azienda ha comunicato nella parte conclusiva della riunione che in mancanza di un accordo procederà comunque al riproporzionamento di tutti gli istituiti come fanno la maggior parte delle aziende ed è consentito dalla legge.Noi chiediamo alla Direzione Aziendale di rivedere questa posizione: abbiamo condiviso un accordo complicato che ha bisogno di essere ben gestito ed applicato per produrre esiti positivi; non è un buon inizio una decisione unilaterale che non tenga conto della necessità di coinvolgere positivamente i lavoratori della Indesit in questo complesso processo e contemporaneamente delle necessità di proteggerne il salario.                           Roma, 13 febbraio ’14
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13/02/2014 Camera di Commercio di Macerata, serve un profondo rinnovamento
In questo momento, nel quale si è aperto un dibattito su chi dovrà guidare la Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura della Provincia di Macerata, come CISL riteniamo che in una situazione di emergenza occupazionale e di progressivo sgretolamento del tessuto economico della Provincia, ogni sforzo dovrebbe essere speso per fare in modo che la Camera di Commercio sia più partecipativa ed inclusiva e  diventi il volano per rilanciare il territorio. Occorrono a nostro avviso progetti mirati ed integrati, che colgano appieno anche le opportunità offerte dai fondi strutturali 2014-2020 messi a disposizione dalla Comunità Europea, che ricordiamo essere le uniche risorse sulle quali potremo contare nei prossimi sette anni. Progetti che per noi CISL devono avere al centro il lavoro e devono saper coniugare la ripresa produttiva ed economica delle aziende con il recupero ed il potenziamento dei livelli occupazionali. Per questo riteniamo indispensabile un cambio di passo ed un profondo rinnovamento nel pensare e nell’agire a tutti i livelli e per questa ragione, una volta ufficializzate le candidature, sosterremo soltanto chi veramente saprà interpretare questo ruolo ed offrire queste garanzie.I responsabili CISL della Provincia di MacerataLidia Felicita Fabbri – Giuseppe Spernanzoni – Primo Antonelli”
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11/02/2014 Ricostruire l'Inrca di Appignano
La Cisl di Macerata e la Federazione dei pensionati esprimono forte preoccupazione per il grave ritardo nella ricostruzione della struttura residenziale per anziani di Appignano. Demolito per inagibilità, l’edificio avrebbe dovuto essere riedificato già da tempo ad opera dell’Inrca, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) di livello nazionale. La ricostruzione era oggetto di uno specifico accordo con l’Ente Falconi (proprietario della Casa di riposo), che a suo tempo aveva donato l’edificio all’INRCA, dietro obbligo di quest’ultima di riservare alcuni posti letto agli anziani residenti nel Comune di Appignano. Per la ricostruzione servono diversi milioni di €, per i quali la Regione ha autorizzato l’Inrca a contrarre un mutuo. A quanto sembra però, nessun istituto di credito si è reso disponibile per finanziare l’operazione. E’ una situazione grave ed inaccettabile. Pur comprendendo le difficoltà legate alla riorganizzazione della sanità marchigiana, riteniamo necessario eliminare con urgenza gli ostacoli burocratici che si frappongono all’inizio dei lavori. La ricostruzione della struttura residenziale non è solo un atto dovuto -  moralmente e giuridicamente - verso la popolazione di Appignano, ma rappresenterebbe anche un segnale importante per tutto il territorio maceratese, specie in un momento in cui la riduzione dei posti letto per acuti e la riconversione dei piccoli ospedali rende necessario rafforzare i servizi per gli anziani e i soggetti più fragili. Lidia Fabbri (Cisl Macerata) e Dino Ottaviani (Pensionati Cisl Macerata)   
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10/02/2014 Arte e natura tra Liguria e Toscana
4 - 11 maggio 2014 1° GIORNO: SENIGALLIA MONTECATINI (315 km) – PISTOIA (16Km) Partenza da Ancona alle ore 5,00 – Falconara M. 0re 5,15 – Marzocca di Senigallia ore 5,30 – Senigallia ore 05,45.-Arrivo a Montecatini ore 10,30.- Sistemazione in Hotel e pranzo. Nel pomeriggio visita guidata di Pistoia, piccolo gioiello architettonico, con Piazza del Duomo, la Cattedrale ed il Battistero. Cena e pernottamento in Hotel. 2° GIORNO: MONTECATINI-PISA (Km.54)-MONTECATINI-VINCI(20Km) Prima colazione in Hotel. Al mattino trasferimento a Pisa per la visita guidata della splendida piazza del Duomo, Patrimonio UNESCO, dove ammirare i più bei capolavori del romanico europeo: la Catttedrale, il Battistero ed il Campanile, meglio noto come Torre Pendente. Rientro in Hotel per il pranzo e nel pomeriggio trasferimento a Vinci per la visita dei Luoghi di Leonardo, con il borgo, la casa natia, la Chiesa del battesimo e l’interessantissimo Museo Leonardiano. Cena e pernottamento in Hotel. 3° GIORNO: MONTECATINI-FIRENZE (Km. 47) Prima colazione in Hotel. Intera giornata dedicata alla visita di Firenze, la culla del Rinascimento. Nel corso della  visita guidata si potranno ammirare Piazza Duomo con la superba Cattedrale, il campanile di Giotto, il Battistero, Piazza della Signoria, la Galleria degli Uffizi, iol Caratteristico Ponte Vecchio, Palazzo Pitti. Pranzo in ristorante in corso di escursione e nel pomeriggio proseguimento della visita guidata. Rientro in Hotel. Cena e pernottamento. 4° GIORNO: MONTECATINI-FIRENZE (Km.47) Prima colazione in Hotel e trasferimento a Firenze per completare la visita guidata della splendida città. Si ammireranno la Chiesa di Santa Maria Novella, le maestose Cappelle Medicee, Piazza Santa Croce con la grandiosa chiesa ove sono sepolti Michelangelo e Galileo e la Galleria dell’Accademia, ove ammirare la statua in marmo originale del David di Michelangelo. Pranzo in ristorante in corso di e4scursione enel pomeriggio proseguimento della visita guidata. Rientro in Hotel. Cena e pernottamento. 5° GIORNO: LUCCA Prima colazione in Hotel e trasferimento a Lucca per la visita guidata dell’incantevole cittadina, tra le principali città d’arte d’Italia, con il suo centro storico racchiuso intatto tra le possenti mura rinascimentali. Al termine della visita, rientro in Hotel per il pranzo. Pomeriggio libero. Cena e pernottamento in hotel. 6° GIORNO: MONTECATINI-VOLTERRA (Km.80) – SAN GIMINIANO (Km.30) Prima colazione in Hotel e trasferimento a Volterra, la città dell’alabastro. Visita guidata del centro storico, adagiato sulle dolci colline toscane. Proseguimento per San Gimignano e visita dell’antico Borgo Medievale, Patrimonio dell’UNESCO, famoso per le belle torri che svettano sul panorama. Pranzo in Ristornte in corso di escursione. Al termine della visita rientro a Montecatini in Hotel per la cena e il pernottamento.  7° GIORNO: MONTECATINI-SIENA (Km.120) Prima colazione in Hotel, trasferimento a Siena e visita guidata della Città del Palio. Imperdibile la passeggiata nel centro storico. Patrimonio UNESCO, con la caratteristica Piazza del Campo e il Duomo, tra i più preziosi esempi di architettura romanico-gotica. Pranzo in ristorante in corso di escursione e tempo a disposizione per lo shopping tra le botteghe tipiche del centro. Al termine, rientro in hotel. Cena e pernottamento. 8° GIORNO: LE CINQUE TERRE Prima colazione in Hotel. Trasferimento a La Sezia per un’intera giornata dedicata alla visita guidata delle Cinque Terre. Ci si trasferirà in treno sino a Riomaggiore. Breve passeggiata nel piccolo borgo e proseguimento in treno fino a Manarola (se ripristinata, si potrà percorrere l’incantevole Via Dell’Amore) da qui, proseguimento per Vernazza, borgo di origine medievale tra i più Belli d’Italia. Visita del Centro Storico, interamente ricostruito dopo la terribile alluvione e passeggiata nella bella piazzetta sul mare. Pranzo in ristorante. Rientro in treno a La Spezia e prosecuzione in Bus GT per Hotel sulla Riviera di Levante. Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento. 9° GIORNO: CINQUE TERRE – PORTOVENERE – SENIGALLIA (Km.400) Prima colazione in Hotel e prosecuzione della visita guidata delle Cinque Terre. Trasferimento in treno da LaSpezia a Monterosso, Visita del borgo più grande delle Cinque Terre e da qui suggestiva navigazione in battello per ammirare Le Cinque Terre dal mare, in tutta la loro bellezza. Arrivo a Portovenere e sosta nella splendida cittadina. Rientro in Hotel pranzo ed al termine partenza per il rientro a Senigallia. LA QUOTA COMPRENDE: Intero Tour in bus GT riservato – Sistemazione in Hotel 4 Stelle a Montecatini Terme e ottimo 3 Stelle a Sarzana – Pasti come da programma – Bevande ai pasti (1/4 vino – ½ litro di acqua a pax a pasto) visite guidate ed escursioni come da programma – treno + traghetto alle Cinque Terre – Polizza Assicurativa medico – bagaglio Silver Travel di Unipol Assicurazioni Spa (copertura delle patologie preesistenti e senza limiti di età) Assicurazione R.C.T. per danni causati a terzi – Assicurazione per mancata partecipazione dovuta ad improvvisa malattia o fatto grave. Mance incluse.LA QUOTA NON COMPRENDE: Ingressi, Extra – Eventuale tassa di soggiorno Comunale – tutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende”Supplemento euro 20,00 al giorno per camera singolaCOSTO: EURO 800 a persona. Acconto euro 300 trecento da versare all’atto dell’iscrizione che deve avvenire entro il 15 marzo 2014.PER ISCRIZIONI ED INFORMAZIONI RIVOLGERSI AI SEGUENTI NUMERI TELEFONICI:071 698256 – 331 1050966 – Zezza Carlo339 2040914 – Spadini Giovanna340 3265314 – Belardinelli Quinto071 28221 – Cisl Ancona – Signora Raccosta Manuela
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06/02/2014 Accordo sulla rappresentanza e sulla contrattazione: istruzioni per l'uso
Circa cento sindacalisti della Cisl oggi al “Conero Break” di Ancona, in un incontro concluso da Luigi Sbarra segretario della Cisl Nazionale e organizzato per valutare il Testo Unico sulla Rappresentanza, intesa raggiunta il 10 gennaio scorso tra Cgil Cisl Uil e Confindustria. L’Accordo segna davvero una svolta sui temi della rappresentanza sindacale e della contrattazione, che in questi anni hanno visto posizioni contrastanti tra i sindacati, nel mondo delle imprese, nel dibattito politico e perfino nelle sentenze della magistratura del lavoro. «Avere regole chiare e certe nei rapporti è importante, perché ogni sforzo ora deve essere teso a favorire la creazione di nuovo lavoro, in questa fase così difficile per tante persone, per tante famiglie». ha dichiarato il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo. L’accordo fissa il criterio per la misurazione della rappresentanza sindacale a livello nazionale e aziendale, tramite un mix tra numero degli iscritti a ciascuna organizzazione sindacale e voti ricevuti nella elezione delle RSU. Si stabiliscono inoltre la titolarità ed efficacia della contrattazione collettiva nazionale ed aziendale e le modalità volte a garantire l’effettiva applicazione degli accordi sottoscritti nel rispetto delle regole concordate. «Siamo convinti che un' efficace misurazione della rappresentatività e la garanzia di piena attuazione degli accordi raggiunti favoriscano da un lato un salto di qualità nelle relazioni industriali e dall’altro contribuiscano a dare maggiori certezze anche a chi voglia investire nel nostro Paese» è stata la conclusione del Segretario nazionale Cisl Luigi Sbarra. Nelle prossime settimane l’Accordo sarà illustrato anche ai lavoratori marchigiani in una serie di incontri e assemblee nei luoghi di lavoro.
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29/01/2014 Sielpa, arriva la sentenza di fallimento
foto da cronache maceratesi Lunedì scorso il Tribunale di Macerata ha dichiarato il fallimento della Sielpa, che con i due stabilimenti di Cingoli e Appignano rappresentava una delle più importanti società del settore edile del centro italia. L'istanza era stata presentata dai sindacati a seguito del mancato rispetto da parte della proprietà, di una serie di accordi sottoscritti negli anni scorsi. Sono circa 60 i lavoratori che da novembre non percepiscono nessuno stipendio e che devono ricevere diverse mensilità arretrate. Per loro i sindacati chiedono ora l'apertura di un  percorso di ammortizzatori sociali che passa per la richiesta di cassa integrazione straordinaria. L'alternativa è il licenziamento e la mobilità. Sebbene sia possibile individuare specifiche responsabilità in capo alla proprietà, il fallimento di un'impresa così importante  è una sconfitta per tutti. Allo stesso tempo è la condizione necessaria per sbloccare una situazione insostenibile e per provare a ripartire. Lavoratori e sindacati rivolgono un appello a istituzioni e investitori, sollevando l'attenzione sulla realtà produttiva della Sielpa, che esprime ancora importanti potenzialità. "Abbiamo chiesto un incontro urgente con il curatore fallimentare - sostiene Primo Antonelli della Filca (edili) Cisl, per calcolare i crediti dei lavoratori e valutare insieme il percorso di accesso alla cassa integrazione straordinaria, ma anche per fare attenzione alla gestione ordinaria dell'azienda e alle scelte future da attuare per garantirle un futuro".
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23/01/2014 Calamante, i lavoratori protestano davanti al Tribunale
I dipendenti della Sielpa - Calamante manifestano oggi davanti  davanti al Tribunale di Macerata Il presidio, organizzato dalle Federazioni di Categoria degli edili di Cgil Cisl e Uil (rispettivamente Fillea, Filca e Feneal) e dalle rappresentanze sindacali aziendali ha lo scopo di sollecitare il Tribunale di Macerata a fare chiarezza e a decidere in temi rapidi sull'istanza di fallimento che pende sulle due aziende e sulla richiesta di concordato. Il futuro di dipendenti di uno dei più importanti gruppi edili del maceratese resta incerto.  «La situazione è grave —spiega Primo Antonelli della Filca-Cisl— perché buona parte dei lavoratori sono rimasti senza stipendio e senza ammortizzatori sociali. La cassa integrazione infatti è scaduta il 18 novembre scorso e nonostante diversi accordi  - l'ultimo il 13 novembre - la proprietà non ha ancora pagato tutte le mensilità arretrate. "Abbiano tentato tutti i percorsi possibili - conclude Antonelli - ora non ci resta che andare in Tribunale per chiedere una decisione sull'istanza di fallimento che abbiamo presentato". Una delegazione composta da sindacalisti e rappresentanti dei lavoratori è stata accolta dal Presidente del Tribunale di Macerata, che ha garantito  una decisione rapida, entro i prossimi giorni, sull'istanza di fallimento.
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20/01/2014 Dolce, salato e ... non solo
All’insegna della convivialità e dello star bene insieme, il 16 gennaio 2014, vigilia della Festività di sant’Antonio Abate, si è svolta nella sede di Monticelli (AP), la tradizionale festa dei dolci, giunta ormai alla terza edizione.La manifestazione che ha coinvolto la lega distrettuale RLS di Ascoli Piceno, il Coordinamento Donne e l’Anteas, ha impegnato le donne nella preparazione di torte, crostate e pasticcini, che innaffiate da un buon vino cotto, sono state offerte a tutti gli intervenuti.Fra i graditi ospiti si segnala la presenza della Coordinatrice Regionale, Lorenza Mancini e delle rappresentanti di varie associazioni, quali CRI, Banca del tempo, Marie Cristine, Associazioni che il Coordinamento Donne coinvolge di volta in volta a complemento delle proprie attività.L’evento è stato allietato dalla partecipazione di gruppi “La Pemmadora”, “Di Canto in Canto” e “Gigaro 88” che con fisarmoniche, organetti, chitarre e strumenti artigianali della tradizione popolare hanno cantato filastrocche e stornellate in onore di Sant’Antonio.Il Santo, nella sua lunga vita (105 anni), dovette sostenere lunghe lotte contro il demonio, per cui nel gruppo, uno dei membri è vestito da monaco, mentre un altro indossa una lunga veste rossa ed agita un lungo forcone, impersonando il diavolo tentatore.Al termine della esibizione, ai “Pasquellanti” sono stati offerti panini farciti con salumi e vino, come vuole la tradizione locale e … naturalmente, tanti, tanti, tanti dolci.Gli organizzatori ringraziano quanti hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa.La Coordinatrice Donne RLS di Ascoli PicenoRosandra Ciarrocchi
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17/01/2014 Ancona, asilo occupato: gestire insieme la complessità
foto da cronacheanconetane.it La Cisl di Ancona conferma la sua posizione riguardo alla scuola occupata e all’emergenza abitativa. Quanto è accaduto in via Ragusa non può ovviamente rappresentare la soluzione strutturale del problema, tuttavia ha aperto un dibattito in città che va colto e valorizzato mettendo insieme tutti i soggetti che possono dare un contributo. Il problema va affrontato con la consapevolezza della complessità della situazione rifuggendo forzature che, fin dall’inizio, abbiamo considerato poco efficaci. In Ancona il problema di chi, a seguito della crisi, rischia di perdere la casa, è aumentato in maniera considerevole con l’aggravarsi delle vulnerabilità lavorative. Gli sfratti per morosità incolpevole sono fortemente aumentati dal 2008 (dai dati forniti dal Sicet, il Sindacato inquilini della Cisl, erano i casi di morosità nelle Marche nel 2007, a fronte dei 1200 del 2012) e vanno predisposte misure di sostegno e di accompagnamento per tali situazioni. Accanto a questo, oggi diviene sempre più pressante l’emergenza abitativa dei senza fissa dimora. E' evidente l'aumento delle  condizioni di fragilità sociale. Va considerata in particolare la situazione specifica dei rifugiati, per i quali oggi, nella crisi, i percorsi di accompagnamento predisposti in precedenza e con successo dalle nostre Istituzioni, anche con il contributo diretto della Cisl, sono fortemente compromessi. Un’emergenza nell’emergenza che va affrontata ripensando i modelli e aggiornandoli coerentemente ad una realtà mutata. Tale problema va affrontato dal Comune in risonanza con le associazioni di volontariato e il terzo settore, progettando nuovi percorsi, oltre quelli tradizionali. Insieme si possono cercare soluzioni da cui partire per allargare lo sguardo all’insieme e rimuovere le cause che hanno prodotto la più ampia emergenza sociale. Come Cisl di Ancona proponiamo: una maggiore quantità di alloggi di emergenza provvisori o centri di accoglienza per i senza-tetto; progetti innovativi e sperimentazione di modelli di co-housing e social housing che preveda anche il partenariato tra soggetti pubblici e privati per l’investimento di risorse a favore della riqualificazione urbana; specifici strumenti, articolati e mirati a sanare le situazioni di sfratto e di morosità incolpevoli dovute a sopraggiunti problemi economici o di salute, quali un apposito Fondo di Garanzia e Commissioni Territoriali Anti-Sfratto, per la gestione degli interventi; più alloggi pubblici da assegnare e gestire con criteri e requisiti più trasparenti ed equilibrati; un sostegno al mercato della locazione sostenibile, mediante la contrattazione collettiva e l’utilizzo della leva fiscale, oltre che del (F. S. A.) Fondo Sociale Affitti, che deve essere previsto nel Bilancio Comunale. Alessandro Mancinelli e Cristiana Ilari (CISL ANCONA)
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15/01/2014 Cassa integrazione in deroga, c'è accordo tra Regione e Sindacati
Cassa integrazione in deroga, per il 2014 c’è l’intesa tra Regione Marche, CGIL CISL UIL regionali e le associazioni datoriali e professionali. E’ stata prorogata per ulteriori 3 mesi, fino al 31 marzo 2014, l’accordo che consente ad imprese e lavoratori di poter usufruire della cassa integrazione in deroga. «Un accordo che garantisce la continuità di protezione sociale ai lavoratori della nostra regione - dichiara Alfonso Cifani, Segretario Cisl Marche. - Questa intesa è una specie di “accordo ponte” in attesa che vengano definitivamente chiarite dal Governo e dalla Conferenza Stato – Regioni le nuove norme sul funzionamento della cassa in deroga. In attesa di conoscere il riparto del finanziamento per le Marche, continueremo come sindacato a portare avanti iniziative, a tutti i livelli, per ottenere miglioramenti del decreto in questione. » «Rimane forte la preoccupazione per le risorse necessarie al pagamento della CIG in deroga per il 2014. Una parte del finanziamento nazionale di 1 miliardo e 600 milioni andrà a coprire i mesi da ottobre a dicembre 2013 non ancora pagati, e quello che resta sarà sicuramente insufficiente a coprire il fabbisogno per il nuovo anno – ribadisce Antonio Bori, responsabile del Dipartimento del Mercato del lavoro della Cisl Marche. – Il Governo dovrà impegnarsi a trovare risorse adeguate, che vadano oltre le risorse stanziate, per garantire una reale copertura di uno strumento di sostegno al reddito così importante per il nostro sistema produttivo di piccole e medie imprese ancora in profondissima crisi.»   IL TESTO DELL'ACCORDO
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08/01/2014 Antonio Merloni, protesta davanti al Tribunale
Rinviata  al prossimo 19 febbraio l'udienza in Corte d'Appello ad Ancona sui ricorsi contro l'annullamento della vendita della J.P. Industries (ex Antonio Merloni) ottenuto dalle banche creditrici. 500 lavoratori di Marche e Umbria hanno raggiunto nella mattinata di oggi il capoluogo in auto e pullman per un sit-in di protesta contro le banche, davanti al Tribunale di Ancona, durante l’udienza.
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18/12/2013 Cisl Medici: si al riordino, ma regole chiare e partecipazione
La Cisl Medici delle Marche ha da sempre considerato necessario ed urgente il riordino del sistema sanitario della Regione. Necessario, perché occorre razionalizzare le risorse a disposizione - che in questi ultimi anni si sono ridotte a causa dei tagli lineari effettuati dai vari Governi nazionali -  e definire un assetto più funzionale ed efficace alle strutture sanitarie regionali al fine di dare risposte più adeguate e moderne alle esigenze dei Cittadini  in termini di prevenzione, cura e riabilitazione. Urgente, perché ogni ulteriore ritardo determina: una progressiva erosione dell’attuale sistema di prevenzione ed assistenza sanitaria; un incremento dalla mobilità passiva dei Marchigiani verso altre Regioni; una perdita di fiducia nei confronti delle Istituzioni regionali da parte dei cittadini e degli operatori; a questi ultimi deve essere riconosciuto di avere col proprio sacrifico sostenuto il sistema sanitario regionale garantendone qualità ed efficienza in un quadro di risorse in continua diminuzione. Premesso tutto ciò, occorre che la Regione Marche, ormai avviato il processo di riordino, chiarisca i seguenti punti. Cosa si intenda fare, in particolare riguardo: l’ integrazione fra ospedale e territorio sulla base del nuovo modello che prevede l’ istituzione di “case della salute”  di differenti tipologie e l’innalzamento dei livelli di continuità assistenziale; l’ organizzazione  delle “reti cliniche” e delle  “reti della prevenzione” ed in particolare i criteri adottati nelle diverse aree vaste anche allo scopo di ridurre la mobilità passiva; la definizione dei contenuti, in termini di offerta sanitaria e dotazione organica, degli ospedali di rete. Come si intende farlo, evitando di creare pericolosi vuoti di offerta sanitaria nelle more dell’ attuazione della riforma, garantendo nuove e certe regole per gli operatori e la coerenza fra le scelte attuate e la loro attuazione sull’ intero territorio regionale Quali sono i tempi previsti per la trasformazione. Molto di quanto sopra impatta sui diritti dei cittadini e degli operatori, sulla loro sicurezza ed il loro benessere, e non può quindi essere oggetto di mera comunicazione ma richiede il confronto e la concertazione con le parti sociali anche su scala territoriale. Su questa base la Cisl Medici chiede di riaprire con le Istituzioni il confronto, cui intende dare il proprio contributo, al fine di definire un’ intesa ed avviare rapidamente le azioni necessarie a concretizzare le decisioni assunte, verificandone i diversi livelli di realizzazione. Infine, la Cisl Medici delle Marche, chiede che sia rapidamente definito, da parte della Giunta Regionale, il nuovo assetto dirigenziale individuando in modo univoco e certo le competenze e gli ambiti decisionali dei tavoli di confronto al fine di dare coerenza e stabilità ai cambiamenti. Massimo Boemi - Segretario Generale Cisl Medici Marche
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04/12/2013 Corsi di laurea e master per gli iscritti alla Funzione Pubblica
                                        
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03/12/2013 Cassa integrazione e mobilità nella Provincia di Macerata
REPORT MERCATO DEL LAVORO – OTTOBRE / NOVEMBRE 2013 Osservatorio Cisl Macerata Cassa integrazione guadagni - dati INPS  Dal 1 gennaio al 31 ottobre 2013 sono state autorizzate 5.422.730 ore di cassa integrazione guadagni, con un incremento dell’1% rispetto al 2012. In tale data, il valore del 2013 rappresenta il più alto dal 2008 ad oggi.  Ore di Cgi autorizzate al 31 ottobre 2013  Tipologia CIG V. ASSOLUTO PERCENTUALE ORDINARIA 930.169 17% STRAORDINARIA 1.711.863 32% DEROGA 2.780.698 51% TOTALE 5.422.730 100% Andamento Cig confronto 2012-2013 (valori al 31 ottobre di ogni anno)  Tipologia CIG Variazione 12/13 ORDINARIA + 7% STRAORDINARIA + 10% DEROGA +6% TOTALE + 1% Andamento CIG anni 2008 – 2013 (valori al 31 ottobre di ogni anno)   2008 2009 2010 2011 2012 2013 ORDINARIA 349.504 1.393.579 853.587 616.292 866.532 930.169 STRAORDINARIA 478.866 1.205.553 1.217.194 1.342.506 1.554.761 1.711.863 DEROGA 149.967 269.643 2.988.114 1.709.507 2.947.222 2.780.698 TOTALE 978.337 2.868.775 5.058.895 3.668.305 5.368.515 5.422.730 Liste di mobilità - dati Osservatorio Cisl MacerataDal 1 gennaio al 20 novembre 2013 sono stati iscritti nelle liste di mobilità indennizzata (legge 223 del 1991) 573 lavoratori - con una riduzione del 5% rispetto allo stesso periodo del 2012 – dei quali:n. 348 iscritti presso il CIOF di Civitanova Marche    (60%)n. 123 iscritti presso il CIOF di Macerata                  (21%)n. 100 iscritti presso il CIOF di Tolentino                  (19%)Andamento iscrizioni nelle liste di mobilità con indennizzo a fine novembre di ogni anno ANNO NUMERO ISCRIZIONI 2011 544 2012 603 2013 573 Fallimenti delle impreseDal 1 gennaio al 31 ottobre nella Provincia di Macerata sono fallite 64 aziende, rispetto alle 71 dello stesso periodo del 2012. Provincia Fallimenti 2013 % sul totale Ancona 132 40% Ascoli Piceno 45 14% Fermo 34 10% Pesaro 53 16% Macerata 64 20% TOTALE  MARCHE 328 100% LA RASSEGNA STAMPA
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02/12/2013 PROSEGUONO LE PROTESTE. SABATO 14 DICEMBRE TUTTI IN PIAZZA
Dopo le manifestazioni provinciali del 15 novembre scorso, prosegue la protesta dei Sindacati contro la Legge di stabilità 2014. Sabato 14 dicembre prossimo Cgil Cisl e UIl Marche manifesteranno ad Ancona per sostenere la necessità di rimettere il lavoro al centro dei provvedimenti del Governo. E' previsto un corteo che da Piazza della Repubblica (concentramento alle ore 9.00) raggiungerà il Piazzale del Teatro delle Muse, dove si concluderà la manifestazione.SFIDA AL GOVERNO SULLE TASSE 
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28/11/2013 Allarme declassamento per l'Aeroporto di Falconara
La Cisl delle Marche oggi ha incontrato l’Assessore regionale con delega all’aeroporto, Paola Giorgi, e il nuovo Presidente di Aerdorica, Giovanni Belluzzi, per affrontare i drammatici rischi di un eventuale declassamento del servizio di assistenza al volo dello scalo dorico. La Cisl delle Marche ha voluto fortemente questo incontro per trovare soluzioni efficaci e strutturali per di risolvere al meglio le criticità dell’Aeroporto di Falconara, per il quale nell’ottobre scorso l’Enav ha previsto la riduzione, da 24 a 16, delle ore di attività della torre di controllo, sospendendo di fatto il servizio notturno. Le conseguenze rischiano di rivelarsi gravi ed imprevedibili. Di certo sarà impossibile garantire il trasporto notturno di organi espiantati, di corrispondenza postale e di merci di qualsiasi tipo. Il rischio in prospettiva è anche quello dell’abbandono della tratta da parte delle compagnie straniere. Un vero e proprio declassamento che sarebbe evitabile con un investimento limitato – circa 200.000 € - necessario ad acquistare quella tecnologia con la quale lo scalo anconetano guadagnerebbe in efficienza. Durante l’incontro i rappresentanti della Cisl marchigiana hanno inoltre ribadito con forza la necessità di pagare le mensilità arretrate dei dipendenti di Aerodorica, il cui ultimo stipendio percepito è quello di settembre, e il ripristino del diritto dei lavoratori di vedersi versato il TFR, oggi trattenuto dalla società, in un fondo previdenziale. Tutto è rimandato al prossimo incontro, che il Presidente di Aerdorica si è impegnato di convocare entro il 10 dicembre.
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28/11/2013 Gestione rifiuti, a Macerata la Cisl stravince le elezioni RSU
La Cisl stravince le elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie nelle tre società di gestione dei rifiuti della Provincia di Macerata (Cosmari, Smea e Sintegra). Le elezioni si sono svolte il 26 e il 27 novembre scorso ed hanno visto una netta affermazione della Categoria FIT (Federazione Italiana Trasporti) della Cisl, i cui candidati di lista hanno raccolto 153 voti su 240 complessi (57 i voti della Cgil e 30 quelli dell’Ugl). Su 13 seggi disponibili 7 sono stati assegnati ai rappresentanti Cisl, che ha “conquistato” anche tutti e tre i nuovi Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), uno per ogni azienda. Il Segretario regionale della Cisl Marche, Marco Ferracuti, esprime «grande soddisfazione per una voto con il quale i lavoratori hanno riconosciuto il lavoro svolto dalla Cisl negli ultimi anni, che ha portato alla fusione tra Smea e Cosmari e alla costituzione di un’unica Società per la gestione dei rifiuti nel territorio maceratese. Un risultato importante per tutta la cittadinanza, che ne trarrà beneficio per qualità e costi del servizio, e che ci motiva ancora di più per affrontare le sfide impegnative che ci attendono». «La prima di queste – concorda Fabrizio Costantini, Responsabile della FIT – è rappresentata proprio dalla fusione. Ci aspettano mesi impegnativi, nei quali dovremo ragionare su come parificare l’organizzazione delle aziende e rendere omogenei criteri e metodi di lavoro, insieme alle mansioni e ai trattamenti dei lavoratori. Un lavoro che affronteremo consapevoli della responsabilità che i lavoratori ci hanno attribuito e con l’obiettivo di valorizzarne la professionalità e garantirne la sicurezza».
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28/11/2013 La Scuola si mobilita contro la legge di stabilità
Guarda le foto della manifestazione clicca quiI Sindacati della Scuola firmatari del Contratto Collettivo Nazionale manifesteranno a roma il 30 novembre prossimo. L'iniziativa ha l'obiettivo di sostenere alcune importanti modifiche alla Legge di stabilità 2014 e si articola in due momenti. Alle ore 10.00 è previsto un con un presidio in piazza Monte Citorio alle ore 10. Dopodiché i manifestanti si sposteranno al teatro Quirino, dove interverranno i Segretari generali di Categoria.
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22/11/2013 Se il lavoro diventa inaffidabile e soffocante
MAI PIU’ IL LAVORO “MAL  EDUCATO”Anche il lavoro è invaso dalla maleducazione. Ma non tanto quella rilevata di recente dalla prestigiosa Harvard Business Review  in manager e dipendenti che a causa degli atteggiamenti incivili messi in atto tra loro stessi e con i clienti, compromettono le sorti dell’azienda e i posti di lavoro di molti. Certo, c’è anche questo e va affrontato con serietà.La nostra preoccupazione principale sta da un’altra parte. Ci preoccupa quella forma molto più profonda e pericolosa di mala-educazione che il lavoro sta assumendo oggi rispetto alla dimensione per certi aspetti “genitoriale” che ha nella nostra società, in quanto ha “generato” la Repubblica democratica e, come ogni genitore, dovrebbe alimentare, far crescere ed amare i propri figli.Ecco: oggi il lavoro sta diventando un genitore male educato che invece di testimoniare certezza e libertà, invece che essere palestra che produce vita e futuro, diventa troppo spesso assente, inaffidabile o, al contrario, invadente e, altre volte addirittura violento, sino alla morte.Il lavoro è male educato quando è assente e non si fa trovare, mentre qualcuno ha un tremendo bisogno di lui, perché “senza” si sta male e non si riesce a vivere. Il lavoro è male educato quando se ne va senza avvisare, quando scappa proprio mentre gli si stava dedicando tutto. Il lavoro è male educato quando si dimostra inaffidabile e crea un rapporto usa e getta con le persone, perché instabile e precario, un rapporto che non permette di costruire insieme progetti. Allo stesso tempo, il lavoro è male educato anche quando, come tutti i maleducati, diventa invadente e soffocante, sino a togliere la libertà di cui si era fatto garante sul nascere: libertà di dedicarsi a coloro per i quali si va a lavorare, a partire da se stessi; libertà di stare male; libertà di  riposare; libertà di coltivare la propria crescita culturale. Il lavoro è maleducato anche quando ostenta la sua ricchezza e il suo potere che però redistribuisce a pochi. Come quando eroga stipendi milionari a qualcuno e sbatte fuori molti altri nello stesso momento. O come quando, drogando l’immagine di se stesso e di chi lo anela, causa l’incapacità di accoglierlo con dignità, pur se umile ma necessario. C’è, infine, il lavoro più maleducato di tutti, quello che è così violento, centrato su se stesso e incurante verso i suoi figli, tanto da arrivare ad uccidere chi in lui aveva cercato l’esatto contrario, la vita.Mai più lavoro male educato. Non possiamo rassegnarci al lavoro male educato. E non è neanche semplice perdonarlo e accettarlo male educato per il solo fatto che “c’è solo lui”. Al contrario possiamo, anzi dobbiamo, coltivare e praticare la speranza di ri-educare il lavoro.  Perché quando il lavoro è male ducato verso chi lo incontra, vuol dire che da qualche parte egli stesso è stato reso tale, a causa di modelli culturali che ne hanno banalizzato la dimensione etica o di scelte che lo hanno marginalizzato rispetto alla sua centralità.Quindi tutti coloro che hanno a che fare con lui, muovano il primo passo. Chi lo genera, chi lo coltiva, chi lo difende, chi lo accetta. Tutti siano un po’ più educati con il lavoro. E se questo non dovesse bastare, bisogna tentare tutti insieme di generarne di nuovo. Questa volta, però, volendogli un po’ più bene.Ancona 16 novembre 2013                                               Stefano Mastrovincenzo (Cisl Marche)
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22/11/2013 Patente a punti in edilizia contro il lavoro nero
Trasparenza e legalità. Sono le esigenze che stano alla base del si della Filca – il sindacato delle costruzioni della Cisl - alla patente a punti in edilizia, la cui introduzione è prevista dal DPR proposto dal ministro del Lavoro ed ora al vaglio del Consiglio dei ministri. La grave crisi che grava sull’intero settore edile rende più frequenti le violazioni delle normative sulla sicurezza sul lavoro. Come testimoniato dai recenti dati della Direzione Territoriale del Lavoro di Macerata, solo nella nostra provincia da gennaio a settembre di quest’anno si contano 355 situazioni di violazione delle norme di sicurezza sul lavoro. In uno scenario di questo tipo riteniamo opportuno e doveroso puntare su uno strumento che stimoli la legalità, la sicurezza e la concorrenza leale nei cantieri. Contrariamente a quanto sostiene la Confartigianato, la patente a punti rappresenta un mezzo idoneo a garantire la qualifica delle imprese sotto il punto di vista del rispetto delle norme e della correttezza contrattuale. Il merito della patente è quello di utilizzare idonei strumenti di qualificazione concordati tra le parti sociali e garantiti dal sistema bilaterale delle costruzioni, che permetteranno di avere un cantiere più sicuro, strutturato e regolare, privilegiando l’aspetto preventivo e non quello repressivo. Uno strumento che in definitiva può limitare, fino ad annientarlo, il ricorso al lavoro in nero, rischioso ed illegale.
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22/11/2013 Stella Maris: entro lunedì vogliamo certezze sugli stipendi arretrati e futuri
In data odierna, le Organizzazioni Sindacali FP CGIL -CISL FP -UGL -CISAL, a seguito delle criticità riscontrate dai lavoratori ed evidenziate dalla proprietà della Casa di Cura Stella Maris di San Benedetto del Tronto, nella conferenza stampa dello scorso 18 novembre, hanno incontrato una rappresentanza della Direzione della struttura privata, allo scopo di sbloccare il pagamento degli stipendi arretrati.La parte sindacale ha stigmatizzato il fatto, che nonostante il Presidente della Stella Maris, nel corso della conferenza stampa del 18 novembre abbia messo in risalto gli ottimi risultati economici conseguiti durante la sua gestione, la proprietà abbia assunto la gravissima decisione di non pagare regolarmente lo stipendio di ottobre ai dipendenti e mettere in forse la retribuzione di novembre e la tredicesima, creando disagi a tante famiglie.Nell'incontro odierno è emersa la possibilità concreta di fare fronte al pagamento degli stipendi (mese di ottobre e novembre) entro la prima decade di dicembre e della tredicesima mensilità, sempre entro dicembre, a patto che l'ASUR e la Direzione di Area Vasta 5,rispettino gli impegni assunti con la proprietà in merito alla possibilità di ripristinare l'anticipazione dei crediti della Casa di Cura da parte di una società privata.La scadenza per le Organizzazioni Sindacali è perentoria. Entro lunedì 25 novembre, la proprietà della Stella Maris dovrà comunicare alla parte sindacale l'esito formale del confronto avviato con l'ASUR e la Direzione di Area Vasta 5, che in modo collaborativo si è assunta l'onere di fare da intermediario con la Regione Marche. Nella succitata comunicazione dovranno essere messe nero su bianco, le scadenze di pagamento degli stipendi di ottobre e novembre e della tradicesima.Qualora quanto sopra non avverrà, i toni del confronto cambieranno radicalmente e si aprirà un percorso vertenziale duro, a tutela dei posti di lavoro e dei salari. Subito dopo la lettura della comunicazione formale, che giungerà dalla parte datoriale, le Organizzazioni Sindacali Territoriali di FP CGIL -CISL FP -UGL - CISAL, unitamente ai Rappresentanti interni, convocheranno l'Assemblea del personale nella quale si decideranno tutte le eventuali azioni vertenziali da adottare a tutela dei diritti dei dipendenti.La Organizzazioni Sindacali hanno approfittato dell'incontro con la Stella Maris per mettere in chiaro che non intendono minimamente assumere il ruolo di “stampella” della parte datoriale, soprattutto perchè i rapporti con l'AIOP Marche, alla quale aderisce Stella Maris, sono tuttaltro che buoni. In questi mesi l'AIOP Marche ha dato alcun segnale di ripresa del dialogo con i Sindacati, nonostante la grave situazione verificatasi dopo l'approvazione da parte della Regione, della riorganizzazione dei posti letto. Massima responsabilità quindi delle Organizzazioni Sindacali nella tutela dei posti di lavoro e delle retribuzioni. Medesima responsabilità e correttezza, però, la si pretenderà da parte datoriale e dell'AIOP Marche.LE SEGRETERIE TERRITORIALI FP CGIL – CISL FP – UGL - CISAL
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21/11/2013 25 novembre al lavoro con qualcosa di rosso
Tutte al lavoro con qualcosa di rosso nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne. E’ l’invito che CGIL, CISL e UIL delle Marche lanciano a tutte le donne. Un segno che renda visibile l’impegno del sindacato contro la violenza sulle donne in occasione della giornata del 25 novembre.  “In ufficio, in fabbrica, a scuola o dietro il bancone di un negozio, chiediamo a tutte le lavoratrici marchigiane di mettersi il vestito, le scarpe, una sciarpa o un fazzoletto rosso, per simboleggiare la necessità di fermare la cultura della violenza sulle donne” – è questo l’appello lanciato da Daniela Barbaresi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, responsabili delle politiche di genere di CGIL, CISL e UIL delle Marche. La violenza contro le donne resta una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani a livello mondiale. Qualunque sia la forma, o il luogo dove si manifesta, che sia la casa o il posto di lavoro, la violenza contro le donne è una vergogna che deve essere fermata perché nega alle donne il diritto fondamentale di vivere in dignità e libertà. Dietro la violenza contro le donne c’è il rapporto di potere tra uomini e donne, all’interno della coppia, sul lavoro, nella società: la violenza viene usata per ristabilire il potere maschile e rappresenta l’espressione del desiderio di controllo, dominio e possesso dell'uomo sulla donna. E man mano che la libertà delle donne aumenta il fenomeno diventa più grave, proprio perché vengono messi in discussione atavici rapporti di forza in un contesto di aumentata vulnerabilità sociale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente riconosciuto che la violenza contro le donne è una vera e propria emergenza mondiale di salute pubblica. I dati rilevati dall’OMS sono spaventosi: il 35% delle donne nel mondo è vittima di violenza fisica e/o sessuale da parte del partner o di sconosciuti; il 38% dei femminicidi avviene per mano del proprio compagno; il 30% dei maltrattamenti alle donne ha inizio in gravidanza e 1 donna su 4 è oggetto di violenza in questa fase della vita. Le violenze, quando non portano alla morte, producono danni fisici e psichici gravi che si ripercuotono anche sui figli. La situazione in Italia non è meno preoccupante: nel 2012 ci sono stati 124 femminicidi e nei primi 10 mesi del 2013 le donne uccise sono già state più di 100. L’ISTAT stima che le donne tra i 16 e 70 anni, vittime di abusi fisici o sessuali siano 6.743.000 e che circa un milione di donne abbia subito stupri o tentati stupri. A queste vanno aggiunte le donne che non rientrano nelle statistiche, che subiscono abusi, violenze fisiche o psicologiche senza denunciare i loro aggressori. Un sommerso di soprusi e ricatti che porta al parossismo del crimine o che rimane nello stillicidio di violenze quotidiane nascoste o mascherate. Purtroppo, anche la nostra Regione è stata ripetutamente colpita da tragedie di questo tipo, spesso avvenute in un contesto domestico, come dimostrano i recenti fatti di cronaca. In un quadro così drammatico vanno fortemente sostenuti i centri antiviolenza, fondamentali nel territorio perché supportano le donne nel momento più difficile, così come occorre investire, in termini di formazione e di risorse, nelle forze dell’ordine e nelle strutture sanitarie. Come Sindacati ricordiamo che c’è violenza anche nel mondo del lavoro. La crisi economica, pesante e persistente, ha reso il lavoro sempre più incerto e precario e cosi i giovani, gli over 50 e soprattutto le donne risultano sempre più soli e fragili. Sempre secondo l’ISTAT, una donna su due ha subito molestie o ricatti sessuali sul lavoro nel corso della vita e una su cinque negli ultimi tre anni: un dato che ci dà la dimensione di quanto sia importante lavorare insieme, tutti gli attori sociali, per prevenire, intervenire, informare, educare. Agire in rete con istituzioni e associazioni partendo da un’attenta lettura della realtà, facendo emergere bisogni e promuovendo azioni di prevenzione oltre che di contrasto dei fenomeni; poiché sappiamo che per combattere efficacemente la cultura della violenza sulle donne, la mancanza di rispetto tra i generi e la sopraffazione che sfocia in violenza, occorre mettere in campo forti azioni educative per superare stereotipi su donne e uomini, sulle loro relazioni e sui ruoli nella società. Ad alcuni mesi dalla ratifica della Convenzione di Istanbul riteniamo sia urgente proprio lavorare soprattutto sul piano culturale a partire dal ruolo fondamentale della scuola, con interventi coordinati e strutturati, non lasciati alla sensibilità della singola istituzione scolastica o territoriale. Inoltre è necessario anche contrastare l’immagine sbagliata e degradante della donna spesso trasmessa dai media, a partire dall’ uso di un messaggio sessista, che non significa solo corpi nudi, ma riduzione delle donne a pochi stereotipi, spesso disancorati dalla realtà o, ancora peggio, finalizzati a diffondere modelli che mortificano il talento e l’investimento sulle proprie risorse intellettuali e morali che, pure, tante donne, tante giovani, con fatica, con tenacia e con speranza coltivano ed alimentano, ogni giorno, tutti i giorni. Per loro e per tutte noi proseguiamo questo cammino insieme in una realtà che, seppur ancora tragicamente segnata dalla violenza, contiene in sé delle potenziali energie da raccogliere e valorizzare. L'ARTICOLO SU CRONACHE MACERATESI
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21/11/2013 “Ossi duri …. si diventa”
Nell’ambito della Campagna di prevenzione sull’osteoporosi i Coordinamenti Donne di Cgil, Cisl, Uil Pensionati con la Regione Marche stanno svolgendo in tutti il territorio regionale una serie di appuntamenti per informare i cittadini, gli operatori sanitari del programma di prevenzione.Ad Ascoli Piceno l’iniziativa si terrà venerdì 29 Novembre 2013 con inizio alle ore 15,00 presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.Il Convegno prevede la partecipazione di medici ed esperti incaricati dalla Regione Marche, tra i quali il Dr. Pietro Scendoni e il Dr. Mario Sfrappini.Gli argomenti trattati riguarderanno:-        Il Ruolo dei Medici di Medicina Generale;-       Osteoporosi e fattori di rischio;-       Il sistema DEFRA per la valutazione del rischio di frattura di femore.Inutile sottolineare l’importanza di questa giornata, in quanto “l’osteoporosi è una malattia molto diffusa, soprattutto tra le donne oltre i 50 anni di età, ma non conosciuta a fondo. Molto spesso non dà segni e sintomi importanti sino a che non provoca fratture … e le conseguenze sono spesso molto gravi ed invalidanti”.Si ringrazia l’Assessorato alle Politiche Sociali per la sensibilità dimostrata all’iniziativa.
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20/11/2013 Modello 730, da dicembre arrivano i rimborsi per i "casi particolari"
I contribuenti che non hanno più il sostituto d'imposta, e che hanno potuto presentare il 730 "casi particolari" a settembre, riceveranno i rimborsi già da metà dicembre. Lo annuncia l'Agenzia delle Entrate. Oltre 96 mila persone potranno così ottenere la restituzione del credito Irpef già entro il 2013, per un importo complessivo di circa 75 milioni di euro. Due le date da segnalare: il 15 dicembre, inizio dei rimborsi tramite accredito in conto corrente per chi ha comunicato il proprio codice Iban e 21 dicembre per ritirare il rimborso in contanti presso gli uffici postali.Ricordiamo che dal 2014, in base a quanto definito dal "Decreto del Fare", questi contribuenti potranno presentare un 730 "standard", quindi nel corso della campagna fiscale (marzo/giugno), sia che vadano a credito, e quindi ottengano un rimborso, sia che il risultato sia un debito da versare. Per ulteriori informazioni rivolgersi alle sedi Caf della Cisl Marche 
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15/11/2013 Meno tasse per i lavoratori e i pensionati
Più coraggio per una svolta necessaria. E' questa la richiesta che dal Cinema Italia di Macerata Cgil Cisl e Uil rivolgono al Governo e Parlamento, impegnati nell'approvazione della Legge di stabilità. Una svolta che però al momento non c'è.  Il disegno di legge lascia delusi i sindacati, a partire dalla riduzione delle tasse sui redditi da lavoro e pensione, 12 € al mese in più sulla busta paga che suonano tanto come una presa in giro. «Noi non chiediamo meno tasse per tutti - sostiene Lidia Fabbri della Cisl di Macerata - noi vogliamo meno tasse sul lavoro e sulle imprese che assumono e investono. In un paese in cui i dipendenti dichiarano redditi più alti dei loro datori questa è la priorità. Invece è stata abolita l'Imu anche sulle abitazioni di lusso. E questa è una vergogna». Non va meglio sul fronte delle pensioni, per le quali è stato introdotto un meccanismo di adeguamento al costo della vita che non soddisfa il sindacato dei pensionati, che l'immaginario collettivo della crisi rappresenta come dei privilegiati. «E' un pregiudizio odioso - dice Dino Ottaviani dei pensionati Cisl di Macerata - nessuno di noi qui gode di pensioni d'oro e nella crisi i pensionati non sono stati con le mani in mano. Abbiamo aiutato figli e nipoti, ma ora stiamo diventando vulnerabili e abbiamo bisogno di respirare». Parole confermate da Tommaso, studente del Sindacato Universitario. «Nel nostro paese il diritto allo studio non è esigibile e i giovani sono costretti a farsi pagare l'istruzione da genitori e nonni. Ma la cultura è musica, e noi dobbiamo trovare un modo per fargliela suonare». Sandra Mattiacci, delegata dei Metalmeccanici Cisl, chiede al Governo cosa intende fare per salvare un comparto, il manifatturiero marchigiano, che sta sparendo. Ne sono un esempio i lavoratori della Renergies - l'azienda di Urbisaglia che produce pannelli fotovoltaici - che da dicembre saranno  senza stipendio né cassa integrazione. Marina, delegata del Pubblico impiego, parla di dipendenti pubblici umiliati da una concezione sbagliata del lavoro pubblico, secondo la quale quest'ultimo è la causa principale del continuo aumento dei costi della Pubblica Amministrazione. Una concezione che nasconde il disegno di  svendere i servizi pubblici ai soggetti privati, che faranno utili a discapito della qualità dei servizi e della collettività. La mobilitazione di Cgil Cisl e Uil è stata preceduta da centinaia di assemblee nei posti di lavoro e non si fermerà se dal Governo non arriveranno segnali chiari. Il paese ha bisogno urgente di riforme. Tante sono le cose da fare. Eliminare il bicameralismo perfetto, ridurre il numero dei parlamentari, tagliare gli enti pubblici inutili, convincere i Comuni ad associarsi per garantire i servizi, mettere in rete tra loro le Aziende pubbliche e le Università. In un paese dove tante forze lavorano per dividere - i giovani dagli anziani, i lavoratori dai disoccupati, i sindacati tra loro - Cgil Cisl e Uil si presentano unite, e insieme chiedono alle istituzioni scelte coraggiose, responsabili e lungimiranti.    
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14/11/2013 Sciopero generale a Macerata, manifestazione al Cinema Italia
CGIL, CISL ed UIL hanno indetto per venerdì 15 novembre  uno sciopero generale di 4 ore per modificare la Legge di stabilità, che non risolve i problemi veri dei lavoratori e dei pensionati.E’ necessaria un’inversione di tendenza. Pur consapevoli della difficile crisi economica i sindacati chiedono al Governo un segnale di responsabilità e lungimiranza, rimettendo al centro della sua azione i problemi concreti dei lavoratori, dei pensionati e delle loro famiglie.Urge rilanciare l’occupazione senza stravolgere lo stato sociale e senza minare il potere d’acquisto, già fortemente compromesso, di stipendi e pensioni, sui redditi derivanti dai quali vanno ridotte le tasse. Restano aperti i temi della stabilizzazione dei precari, la rivalutazione delle pensioni, la questione degli “esodati” e il rifinanziamento della Cassa Integrazione, specie quella in deroga.Le risorse necessarie vanno reperite tagliando la spesa pubblica improduttiva, riducendo i costi della politica, tassando i grandi patrimoni e le rendite finanziarie, nonché rafforzando il contrasto all’evasione fiscale.Per evitare ai cittadini disagi ulteriori a quelli creati dal maltempo degli ultimi giorni, Cgil Cisl e Uil hanno responsabilmente deciso di annullare il corteo (che sarebbe partito dal Monumento dei Caduti) e di svolgere la manifestazione al Cinema Teatro Italia (ore 9.00), piuttosto che in Piazza San Giovanni.Nel caso di maltempo e di problemi alla viabilità, tutti i dipendenti del settore viabilità di Provincia e Comuni saranno esentati all'adesione allo sciopero.I Responsabili di Cgil Cisl e Uil Macerata (Aldo Benfatto, Lidia Fabbri e Roberto Broglia)
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13/11/2013 A Fermo un convegno su formazione e misure anti crisi
La formazione nelle transizioni, Il ruolo della formazione a supporto dei lavoratori nel periodo della cassa integrazione in deroga. E' il titolo del convegno promosso dallo Ial Marche (l'Ente della Cisl che si occupa di innovazione, apprendimento e lavoro) e la Provincia di Fermo con la collaborazione del Dipartimento di Scienze Psicologiche Umanistiche dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti- Pescara,  che si terrà giovedì 14 Novembre 2013  ore 9.30 presso  la Sala Consiglio della Provincia di Fermo, in Viale Trento, 113. Nell’occasione saranno presentati i risultati di “Pro.g.r.a.m.Fermo” il progetto quadro per la Gestione e Realizzazione di Azioni e Misure anticrisi,  dove la formazione è stata lo strumento attivo per promuovere l’occupabilità, finanziato dalla Provincia di Fermo, e il report della ricerca relativa alla formazione a supporto dell’occupabilità e del benessere in cassa integrazione. Il progetto anticrisi, “Pro.g.r.a.m . Fermo”, rivolto ai beneficiari degli ammortizzatori sociali in deroga si è proposto di offrire un sostegno ai lavoratori sospesi e/o espulsi dai processi produttivi e alle loro famiglie che hanno vissuto tale situazione, cercando di operare per una rioccupabilità delle persone. Il progetto ha coinvolto 665 lavoratori dei circa 4.600 lavoratori complessivi presi in carico dalla Provincia di Fermo ed assegnati ad attività di accompagnamento e formazione. 1600 sono state le imprese coinvolte per un totale di 352.930 ore di attività complessive. Nell’80% dei casi, i lavoratori che hanno usufruito della cassa integrazione in deroga avevano ripreso regolarmente la propria attività lavorativa al momento del colloquio, oppure ne avevano intrapreso una nuova. Un dato positivo che dimostra come quest’ammortizzatore sociale sia stato un sostegno reale che ha consentito di non disperdere professionalità e occupazione sostenendo lavoratori e aziende in un momento storico di crisi del mercato del lavoro. Ai lavori del convegno, che verranno conclusi nella tarda mattinata da Marco Luchetti, Assessore regionale alla formazione, istruzione e lavoro, e moderati da Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale della Cisl Marche. Parteciperanno Francesco Varagona, Amministratore unico dello Ial Marche, Fabrizio Cesetti, Presidente della Provincia di Fermo e l’Assessore alla formazione della provincia di Fermo Rosanna Vittori. Tra i relatori anche la prof.ssa Michela Cortini, Università G.D’Annunzio di Chieti- Pescara, che presenterà i dati della ricerca “La formazione a supporto dell’occupabilità e del benessere in cassa integrazione” effettuata attraverso interviste, focus group e questionari a un campione significativo di cassintegrati coinvolti nel Progetto Program, e Giovanni  Della Casa, dirigente del servizio politiche del lavoro e formazione professionale della provincia di Fermo che darà un quadro complessivo delle misure anticrisi messe in atto dalla Provincia di Fermo. La cittadinanza è invitata a partecipare.Il Video del Convegno
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12/11/2013 La Fim Cisl chiede l'applicazione dell'accordo Haemonetics
I dipendenti di Haemonetics hanno dimostrato il coraggio di prendere la decisione giusta ossia di approvare a maggioranza l'Accordo sottoscritto da FIM FIOM UILM,  anche perché non c'erano alternative se non quella di lasciar procedere unilateralmente la multinazionale verso i licenziamenti.Consultazione che non può essere considerata non valida quando la si perde e si fa di tutto per condizionarne il voto negativo. Basta considerare l'alta affluenza come partecipazione che si può capire come finalmente tutti si sono potuti esprimere liberamente. Non si è raggiunto il punto dell'Accordo che prevedeva la rinuncia a vertenze in atto o da intraprendere che ha visto la sottoscrizione del 63% dei dipendenti rispetto all'80% indicato, ma come Fim Cisl, crediamo che sia estremamente importante il segnale emerso dai dipendenti, a tal punto da dover comunque impegnare i vertici Haemonetics ad aprire la cassa integrazione e a riconoscere gli incentivi contrattati.Tutto questo è fondamentale non solo per assicurare la miglior tutela ai lavoratori, ma anche per  puntare ancora ad  una acquisizione del sito produttivo anche da parte di altri imprenditori, magari spaventati finora dalla mole di cause e di conflittualità emerse in azienda.                                                                                        FIM-Cisl Marche                                                                                          Romina Rossi          
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12/11/2013 La Cisl al Ministro D'Alia: basta ai tagli lineari
La riorganizzazione della pubblica amministrazione è stata oggetto di un incontro che si è svolto nel pomeriggio di ieri - lunedì 11 novembre - a Porto Recanati (Macerata) tra il Ministro della Funzione Pubblica Giampiero d'Alia e la Cisl delle Marche, rappresentata dal Segretario regionale Marco Ferracuti e dai rappresentanti della Categoria dei dipendenti pubblici (Cisl Funzione Pubblica) Luca Talevi (Segretario generale regionale) e Alessandro Moretti.  A fare gli onori di casa è stato il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari. Si è discusso di come coniugare, in un contesto di forti tagli e scarsità di risorse, l'efficienza e l'efficacia dei servizi della pubblica amministrazione con la valorizzazione delle professionalità dei dipendenti pubblici. La Cisl ha presentato il suo progetto teso a tagliare gli sprechi della pubblica amministrazione, per efficientare la spesa pubblica e renderla più trasparente, a partire dalle consulenze che ancora incidono per oltre un miliardo e 200 milioni di euro ogni anno. Per la Cisl occorre fermare i tagli lineari e aprire un tavolo nazionale e regionale per riorganizzare il sistema delle autonomie in modo organico e non a spot. E’ evidente in questo momento come i tagli subiti dalla sanità e dai comuni, colpiti da un lungo blocco del turn – over del personale, stiano creando enormi problemi per la tenuta del sistema e la garanzia dei servizi pubblici nelle Marche. Vi è necessità di interventi rapidi ma organici per dare risposte alle esigenze della collettività. Razionalizzare si, ma con un’ ottica di solidarietà ed equità. Il Ministro ha espresso condivisione sul metodo operativo illustrato dalla Cisl spiegando come l'attuale Governo stia cercando di non compiere più tagli lineari e di dare risposte ai lavoratori più deboli con lo stanziamento di 2 miliardi e 400 milioni previsti per il pagamento della cassa integrazione in deroga 2013.
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06/11/2013 Merloni: da Prefetto e Sindacati una speranza per i lavoratori
La proroga per altri sei mesi della cassa integrazione straordinaria per i 1.426 lavoratori degli stabilimenti di Marche e Umbria, dell’Antonio Merloni in amministrazione straordinaria, firmata martedì al Ministero del Lavoro e della previdenza sociale, e lo sblocco del pagamento della cigs dei 700 lavoratori della JP Industries ex Ardo sono sicuramente frutto di un impegno sinergico tra istituzioni e sindacati. Le azioni sindacali dei giorni scorsi, dalla manifestazione contro le banche, al presidio all’Inps regionale e l’incontro con il Prefetto di Ancona, hanno permesso di dare risposte concrete ai lavoratori duramente colpiti dalla crisi. «Siamo consapevoli che la proroga non risolve tutti i problemi – afferma Andrea Cocco della Fim Cisl Marche - ma da ulteriori speranze per gli sviluppi di ricollocamento e di lavoro. – prosegue Cocco - Dobbiamo dare atto che gli interventi tempestivi ed efficaci del Prefetto di Ancona sono stati determinanti per sbloccare da subito il pagamento della cigs sospesa e fissare, in tempi stretti, gli incontri con i Ministeri per le prospettive future.»   «Un ringraziamento particolare va al Prefetto di Ancona -dichiara Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale della Cisl Marche - Mettendosi in ascolto dei lavoratori è riuscito a creare le condizioni per poter dare risposte a chi è maggiormente colpito da una crisi che non accenna ad allentarsi nella nostra Regione ed in particolare nel distretto fabrianese del bianco.» Rimangono ancora aperte le questioni legate all’ accordo di programma Stato - Regioni, ancora in vigore, che non ha ancora prodotto sviluppi positivi di ricollocamento dei lavoratori dell’ Antonio Merloni in amministrazione straordinaria, nonostante le proposte industriali presentate sia in Umbria che nelle Marche, si è in attesa a breve della convocazione al Mise, oltre all' avvio di percorsi per la riqualificazione dei lavoratori merloni con i fondi FEG, dopo lo screening dei centri per l’impiego della provincia di Ancona. Per i lavoratori della JP Industries ex Ardo, dopo la sentenza di annullamento del Tribunale di Ancona, il Mise dovrà verificare le prospettive future per evitare il tracollo e per dare continuità al lavoro e dare garanzia della Cigs per la riorganizzazione, legata al progetto industriale di Giovanni Porcarelli.
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06/11/2013 Corsi di preparazione per concorsi pubblici
Nonostante il periodo di crisi che ha portato le Pubbliche Amministrazioni a ridurre le possibilità di assunzione vi sono, in molti enti concorsi rivolti soprattutto, ma non solo, a coprire posti di agente di polizia municipale. Per questo motivo IAL Marche Srl, Ente accreditato presso la Regione Marche per tutte le tipologie formative, in collaborazione con la Funzione pubblica della Cisl Marche, organizza corsi di "Preparazione a concorsi per Agente di Polizia Locale". I corsi - sia a livello base completo, per un totale di 60 ore, che di livello avanzato per un totale di 40 ore - sono destinati a giovani inoccupati e non, che desiderano conseguire una buona preparazione teorico- pratica per affrontare con possibilità di successo le prove concorsuali presso le Autonomie Locali. Il corso non si svolgerà a distanza ma a contatto diretto in aula con esperti professionisti del settore che forniranno agli allievi attraverso il corso di formazione, le conoscenze utili per superare i concorsi destinati a ricoprire ruoli di istruttori di Polizia Locale, oltre che una serie di competenze utilizzabili anche per altre tipologie di concorsi pubblici. I corsi sono a numero limitato per permettere una preparazione puntuale e accurata, nonché la possibilità di svolgere prove e casi pratici, simulando le sessioni di concorso.L'esperienza maturata nel corso di anni di professione dai docenti sarà al servizio degli allievi per coniugare la parte teorica del corso con le fondamentali conoscenze pratiche legate all'effettivo svolgimento della professione.Al termine di entrambi i corsi, previo superamento di prova finale, verrà rilasciato un attestato valido ai sensi di legge, come titolo formativo per i concorsi pubblici.Si richiede ai candidati il possesso di Diploma di Maturità superiore (quinquennale) necessario per accedere ai concorsi della pubblica amministrazione.Si informa che sono aperte le iscrizioni dei corsi con avvio previsto a novembre per il Livello Avanzato e gennaio 2014 per il Livello Base Completo.Per informazioni ed iscrizioni ai corsi, gli interessati potranno rivolgersi alla Segreteria Organizzativa di IAL Marche Srl – CFP di Macerata (contattare la Sig.ra Moira Silvestri)Via dei Velini, 52/b - Tel. 0733/261383 – 240171 - macerata@ialmarche.it www.facebook.com/ialmarchemacerata 
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06/11/2013 Allarme criminalità nel pesarese
Le Aree Sindacali della CISL di Pesaro, Fano e Urbino, leggono con preoccupazione l'allarme lanciato dal Siulp, il Sindacato italiano dei lavoratori della Polizia, in merito all'escalation delle attività criminali nella provincia pesarese. Già in altre occasioni, la CISL ha posto l'accento su un fenomeno sempre più crescente che vede un lento e silente infiltrarsi nel tessuto economico-produttivo provinciale di forme di criminalità organizzata che non sono legate all’aumento di povertà ma che rappresentano una progressiva e strisciante realtà da arginare. Vicende come quelle legate all'allargamento della terza corsia autostradale, fenomeni dubbi nel sistema degli appalti e una diffusa microcriminalità verso abitazioni e cittadini, la proliferazione dei compro oro, delle sale gioco, l'abnorme diffusione in quasi tutti gli esercizi pubblici (bar tabacchi) e di slot machine pongono l'obbligo di effettuare un'attenta riflessione su queste dinamiche. Pur comprendendo il doveroso senso di riserbo fin qui adottato dalle Autorità provinciali e non trascurando il lavoro portato avanti dalle stesse, riteniamo necessario raccogliere le sollecitazioni del Siulp riaffermando il dovere civile di tutte le forze sociali a non abbassare la guardia, evitando di ripetere errori che il sistema politico istituzionale ha commesso negli anni precedenti in altre realtà del Paese, negando o, peggio sottovalutando segnali evidenti. La Provincia di Pesaro e Urbino proprio perché attraversa un periodo di pesante crisi del sistema produttivo è il terreno ideale per infiltrazioni pericolose. Sta alle forze sane, alla politica, alle Istituzioni, saper leggere la realtà e mettere in campo gli anticorpi necessari.
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30/10/2013 Fumata bianca per l'Alberto Fermani
Si è svolto martedì pomeriggio l’incontro decisivo per il prosieguo dell’attività dell' Alberto Fermani. Presenti le rappresentanti sindacali aziendali assistite da David Ballini, Segretario regionale della FEMCA CISL, Alfonso Tantalocco, liquidatore della Aeffe srl e Sagripanti Cleto della Italian Holding Moda, assistito da Umberto Pietroni di Confindustria di Macerata. Già nella mattinata, presso la Regione Marche, era stato firmato l’accordo sindacale per la richiesta di cassa integrazione straordinaria per 64 dipendenti della Aeffe srl in liquidazione, con decorrenza dal 3 di ottobre per 12 mesi. Nel pomeriggio è stato firmato l’accordo sindacale che prevede la rioccupazione di 40 dipendenti. Il passaggio dei primi 8 avverrà già dalla prossima settimana. Ad essi saranno affiancate 2 unità esterne per il necessario raccordo delle maestranze. Almeno 16 unità entreranno nella nuova azienda  entro il mese di dicembre 2013. Altre  8 unità saranno inserite a maggio 2014 per poi arrivare a 40 unità entro giugno 2014. Nel caso si rendessero necessari nuovi inserimenti di personale, la nuova azienda si è impegnata ad attingere, almeno nei primi 36 mesi di attività, dai dipendenti della cedente. Il contratto collettivo nazionale applicato è quello delle calzature industria con impegno a sottoscrivere già nel 2014 di un contratto integrativo aziendale per la corresponsione ai dipendenti di un premio di risultato. La scelta dei dipendenti da trasferire verrà effettuata sulla base di criteri di natura tecnica organizzativa e produttiva tenendo conto anche dell’impatto sociale. Coloro che non saranno scelti, potranno beneficiare di una copertura di ammortizzatori sociali per un massimo di 50 mesi. Un’operazione complessa e delicata che ha visto le parti fortemente impegnate in un confronto durato appena una settimana. Il tempo era un elemento fondamentale per non compromettere l’operazione. Infatti la nuova realtà deve immediatamente iniziare le attività di programmazione e di produzione della prossima collezione primavera estate 2014. Grande soddisfazione esprimono David Ballini e Marco Ferracuti della Cisl Marche, secondo i quali  «questa brillante operazione garantisce ai dipendenti della Aeffe di continuare ad avere lavoro e un reddito. E' stata mantenuta a Petriolo una produzione di qualità e restano valorizzati il marchio e la professionalità dei lavoratori dipendenti, con una reale prospettiva di incrementare l’occupazione».
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30/10/2013 Istituto Professionale: luogo di innovazione
     Cisl Scuola Marche - Seminario Regionale "Istituto Professionale: luogo di innovazione"  
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25/10/2013 Fermani, una speranza per i lavoratori
Si è svolto ieri un incontro tra Sindacato (Cisl e Femca Cisl, rappresentate rispettivamente da Marco Ferracuti e David Ballini) e Confindustria per definire il futuro dell’Alberto Fermani, i cui 65 dipendenti sono attualmente in cassa integrazione straordinaria. Per acquisire la storica azienda di calzature di Petriolo, ormai in liquidazione, si è fatto avanti il gruppo Italian Holding Moda che fa capo all’imprenditore Cleto Sagripanti, che ha dichiarato di non avere nessuna intenzione di delocalizzare ma di continuare a produrre calzature “made in Italy” a Petriolo. L’interesse del gruppo Italian è quello di far ripartire da subito la produzione, assumendo inizialmente almeno una parte dei dipendenti della Fermani, con l’obiettivo di riassorbire gradualmente tutte le maestranze. Gli ostacoli principali sono rappresentati dalla scelta degli strumenti tecnici attraverso i quali concretizzare tale soluzione – quello più probabile è l’affitto del ramo d’azienda - e dalla necessità di agire in tempi rapidi. Se la produzione non riprenderà entro la prima metà di novembre non sarà infatti possibile produrre la collezione primavera estate 2014. «La situazione è complessa e delicata – sostiene il Segretario della Cisl Marche Marco Ferracuti – e in questi due giorni lavoreremo intensamente per vagliare con attenzione le soluzioni possibili». Per David Ballini della Femca Cisl «ci sono margini per una soluzione positiva della vicenda. E’ importante però continuare a lavorare con l’impegno e la disponibilità di tutte le parti coinvolte.» Lunedì pomeriggio è infatti previsto un nuovo incontro per fare il punto della situazione e per approfondire le prospettive di questa operazione. Seguirà un’assemblea di tutti i lavoratori dell’Alberto Fermani, che pur preoccupati per il futuro, hanno da oggi una speranza in più.
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23/10/2013 Cisl Marche e Provincia di Fermo, insieme per il lavoro
La difesa del ruolo e delle funzioni delle Province, l’importanza della Regione nel disegnare i futuri assetti territoriali tenendo conto del valore di un ente intermedio quale la Provincia in grado, grazie alla professionalità dei lavoratori, di essere di supporto ai Comuni, specialmente i più piccoli, sono stati al centro dell’incontro tra il Presidente della Provincia di Fermo, Fabrizio Cesetti, il Segretario Regionale Cisl Alfonso Cifani, il Segretario Generale della Funzione pubblica Cisl Marche Luca Talevi e l’Amministratore Delegato dello IAL Marche Francesco Varagona. Durante l’ incontro si è parlato di sanità condividendo l’intento di operare concretamente per mantenere, nonostante i tagli alle risorse e  la riorganizzazione in atto, elevati standard quali -quantitativi nelle prestazioni offerte alla cittadinanza grazie anche ad un' integrazione tra i servizi offerti dall'Area Vasta 4 e l'Inrca di Fermo. Ampio spazio hanno avuto le tematiche del lavoro e dell'occupazione alla luce dell'importanza del ruolo della Provincia in questo settore e della necessità di implementare le sinergie tra istituzioni e sindacato al fine di creare nuovi posti di lavoro.  A tal proposito il 14 novembre prossimo, nella sede della Provincia di Fermo,  si terrà il convegno  “LA FORMAZIONE : UNO STUDIO SUI CASSA INTEGRATI IN DEROGA” dove interverranno Fabrizio Cesetti Presidente della Provincia, M. Cortini dell'Università G. d’Annunzio di Chieti – Pescara, Francesco Varagona dello IAL Marche, F. De Luca dello IAL Marche e Università G. d’Annunzio di Chieti – Pescara. Lo studio che verrà presentato  pone l’attenzione sulla verifica dell’efficacia della formazione quale strumento di politica attiva in cassa integrazione. Nell’occasione verranno mostrati i risultati della ricerca che attraverso questionari, interviste e una serie di focus group ha riguardato 200 cassa integrati in deroga della provincia di Fermo, coinvolti in percorsi di formazione obbligatoria, erogati presso IAL Marche. Il progetto anticrisi, gestito dall’Ente di formazione della Cisl, rivolto ai beneficiari degli ammortizzatori sociali in deroga, ha coinvolto complessivamente 640 lavoratori, con 27.200 ore di formazione (ore aula) per oltre  50.000 ore per allievo.
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23/10/2013 Acqua di Gorgovivo, risorsa del territorio anconetano
Giovedì 24 ottobre 2013 ore 9.00, presso il Teatro della Chiesa di Santa Maria del Mercato, via Aldo Moro 4 a Serra San Quirico Stazione si terrà il seminario “Acqua di Gorgovivo, risorsa del territorio anconetano, un incontro per capirne di più” promosso dalle Aree Sindacali Territoriali CISL e le Rappresentanze Locali Sindacali dei pensionati  FNP CISL di Ancona, Jesi, Fabriano e Senigallia. Un approfondimento delle problematiche relative all’acqua, risorsa naturale, dal suo corretto utilizzo, alla dispersione attraverso le reti di distribuzione, il funzionamento degli impianti e  dei depuratori, la composizione delle tariffe e i problemi legati alle morosità. Ai lavori, che si concluderanno nella tarda mattinata con l’intervento di Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale della Cisl Marche, partecipano Giovanni Focanti Coordinatore Territoriale FNP CISL Ancona,  Massimo Cantiani,  Sindaco di Serra San Quirico, Ferdinando Avenali Presidente Multiservizi, Silvana Santinelli Responsabile Adiconsum Marche. Il seminario sarà presieduto da Mario Canale, Segretario Generale FNP-CISL Marche.
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16/10/2013 Banca Marche, una risorsa per il territorio
Le iniziative di mobilitazione da tempo portate avanti da Fiba Cisl, Fisac Cgil e Dircredito, culminate con lo sciopero del 30 agosto, sono servite per ottenere l’attenzione della politica e delle istituzioni marchigiane sulla vicenda di Banca Marche che, per la sua notevole portata economico-sociale, travalica certamente i confini aziendali. Non è solo in gioco il futuro occupazionale dei 3.300 lavoratori del Gruppo bancario, distribuiti nelle regioni del centro Italia, ma la tenuta di aziende legate a Banca Marche e di interi territori. Vanno stigmatizzate le difficoltà dei lavoratori che nelle tante filiali diffuse sul territorio, si trovano spesso da soli a mantenere la relazione con una clientela preoccupata, in totale assenza di supporto del management, della Direzione, e dei commissari. Maurizio Santini di Fiba Cisl Banca Marche: «la contrarietà che esprimiamo verso il piano industriale che la governance e la dirigenza di Banca Marche hanno approvato, segna la volontà di impedire "lo spezzatino" che, attraverso la vendita di asset industriali come 60 filiali, Carilo e lo smantellamento del polo informatico di Macerata, spianerebbe la strada verso la vendita dell’Azienda di credito a compratori con logiche imprenditoriali sicuramente divergenti dalla funzione svolta negli anni da Banca Marche per il suo territorio. Ciò che si è visto in giro per l’Italia in questi anni è testimonianza delle nostre preoccupazioni». Per Gianni Gianuario, Segretario Generale della Fiba (bancari Cisl) regionale «la Banca va ripatrimonializzata, individuando con precisione i tempi, le risorse necessarie, e gli strumenti da utilizzare compresi strumenti di finanza pubblica. La crisi è sistemica e la risposta deve essere sistemica. Scorciatoie "aziendali" coprirebbero responsabilità, ignavia, sottovalutazione del problema. Il dibattito che nel nostro paese sta prendendo vigore su questo argomento deve essere tenuto in debito conto da chi avrà la responsabilità delle decisioni». Secondo Stefano Mastrovincenzo Segretario Generale della Cisl Marche «e' necessaria una progettualità nuova che riporti il credito nell’ ambito del dettato costituzionale, al servizio dei cittadini, che ne rilanci il valore sociale e lo tolga dalle disponibilità incontrollata ed incontrollabile di Cda e manager superpagati. Le vicende a cui stiamo assistendo ripropongono la necessità della presenza dei lavoratori nei centri decisionali o negli organismi di sorveglianza delle aziende: oggi rischiamo di dover registrare solo le macerie che i "banchieri" lasciano, banchieri con stipendi e buonuscite milionarie le cui responsabilità sembrano non esistere».
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14/10/2013 Bancari in sciopero il 31 ottobre
Il 31 Ottobre scioperiamo per la difesa del nostro futuro LE SEGRETERIE NAZIONALI DIRCREDITO FABI FIBA/CISL FISAC/CGIL SINFUB UGL UILCA   
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08/10/2013 Crisi artigianato, in migliaia rischiano il posto
Se non verranno trovate subito risorse per finanziare gli ammortizzatori sociali in deroga tantissime imprese artigiane marchigiane e maceratesi rischiano di chiudere. E' il grido d'allarme lanciato da Cisl e Cgil di Macerata. I circa 16 milioni di € messi a disposizione dal Governo per la Regione Marche hanno garantito la copertura solo fino a marzo del 2013. Da allora migliaia di lavoratori, molti dei quali hanno ricevuto il pagamento della cassa integrazione in deroga solo fino a maggio, rischiano di restare senza lavoro e senza reddito. Che la crisi non fosse finita era chiaro, ma i numeri forniti dall'Osservatorio provinciale sul mercato del lavoro della Cisl di Macerata confermano la gravità della situazione. Le ore di Cassa integrazione in deroga autorizzate a giugno 2013 - il 60% delle quali riguarda l'artigianato - sono aumentate del 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. «Il valore è più basso solo a quello registrato nel 2010 - spiega Lidia Fabbri, Responsabile della Cisl di Macerata - vero e proprio anno nero dall'inizio della crisi». Servono più risorse per il settore. I fondi del Governo vengono distribuiti tra le Regioni italiane secondo un criterio, quello della spesa storica, che penalizza le comunità più virtuose e premia le Regioni "sprecone". Ma gli ammortizzatori sociali non bastano. Servono solo per tamponare l'emergenza e frenare l'emoragia di posti di lavoro. Per il responsabile della Cisl Artigianato di Macerata, Andrea Luzi «servono progetti di respiro nazionale per rilanciare il settore, a cominciare da una nuova legge sul "made in italy", insieme a politiche di sviluppo delle infrastrutture e di agevolazioni per l'accesso al credito».  I NUMERI DELL'ARTIGIANATO
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02/10/2013 Fabriano, i lavoratori protestano contro le Banche
Giovedì 3 Ottobre i lavoratori della J.P. Industries (ex A.Merloni) si ritroveranno alle ore 9:00 presso il "parcheggione" dei giardini di Fabriano e giungeranno in corteo dinanzi la sede di Banca Toscana, Gruppo MPS. La manifestazione è stata organizzata per protestare contro il comportamento del pool di Banche creditrici dell'Antonio Merloni, che hanno ottenuto l'annullamento della vendita alla J.P. dal Tribunale di Ancona. «La sentenza - commentano Fiom Fim e Uilm di Ancona - rischia di mettere in ginocchio un intero territorio e di lasciare per strada 700 lavoratori, più tutto l'indotto. I lavoratori sono l'economia reale. Le Banche sono solo la speculazione finanziaria».
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01/10/2013 Irresponsabile anteporre gli interessi personali alle condizioni del paese
Si sono incontrati questa mattina presso la sede della Cisl i Segretari generali di Cgil Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti per valutare eventuali azioni unitarie a fronte della delicata situazione politica che si e' venuta a determinare negli ultimi giorni. "Serve un vero Governo del Paese" si legge nel documento firmato unitariamente dai tre leader sindacali che hanno così esposto alla stampa quanto deciso per fare appello alla classe politica al senso di responsabilità e scongiurare il rischio di un ritorno alle urne. "Cgil, Cisl e Uil esprimono la loro preoccupazione per la crisi istituzionale causata dall'irresponsabilità di chi vorrebbe anteporre gli interessi personali alle condizioni del Paese. L'incertezza di queste ore determina gravi ripercussioni sulla nostra economia e rischia di far aumentare la pressione fiscale sul lavoro e sulle pensioni. Cgil, Cisl e Uil ribadiscono che occorre una buona legge di stabilità che inverta le scelte recessive compiute in questi anni: non si può immaginare un'uscita dalla crisi senza puntare sul lavoro e sulla buona occupazione. Per questo serve un vero Governo del Paese, capace di compiere le scelte necessarie a rispondere alle richieste del mondo del lavoro. In ragione di ciò, Cgil, Cisl e Uil chiedono che la legge di stabilità preveda: un' effettiva restituzione fiscale ai lavoratori dipendenti e ai pensionati; una riduzione fiscale alle imprese collegata agli investimenti e all' occupazione il completo finanziamento della cassa integrazione in deroga e la definitiva soluzione al problema degli esodati e dei precari di pubblica amministrazione, scuola e ricerca E' essenziale che la legge di stabilità determini una riduzione del livello di tassazione, non solo in nome della giustizia fiscale, ma per la necessità di rilanciare investimenti, consumi e occupazione che non possono crescere se si accentua l'impoverimento di lavoratori e pensionati.  È, inoltre, irrinunciabile che la legge di stabilità compia scelte di politica industriale e di investimenti, senza le quali le grandi imprese di rete fondamentali per lo sviluppo, come Telecom e Alitalia, e grandi gruppi industriali, come Finmeccanica e quelli siderurgici, perdono la loro funzione e rischiano di essere svenduti. Bisogna affrontare il nodo della spesa pubblica, abbandonando la dannosa logica dei tagli lineari e realizzare un riordino istituzionale e una riduzione della spesa corrente attraverso i costi standard, avviando un processo contrattuale di riorganizzazione della pubblica amministrazione. L'assenza di queste scelte e una legge di stabilità ragionieristica determinerebbero un ulteriore peggioramento delle condizioni dei lavoratori, dei pensionati e delle imprese e, soprattutto, una diminuzione dei livelli occupazionali. Affinché non continui quello stato di ingovernabilità del Paese che impedisce la realizzazione di tutte queste necessarie riforme, occorre che il Parlamento cambi la legge elettorale, ridando ai cittadini la possibilità di scegliere, superando la logica personalistica della politica e ricostruendo un clima di fiducia nelle istituzioni della Repubblica. Cgil, Cisl e Uil impegnano le loro strutture ad attuare, da subito, assemblee nei luoghi di lavoro, a indire presidi in tutti i territori e a organizzare, nelle giornate di sabato e domenica prossima, volantinaggi nelle piazze e nei punti di maggiore incontro dei cittadini".Roma, 30 settembre 2013
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24/09/2013 Macerata, basta ipocrisie sulla RSA
In merito al dibattito sull’opportunità di costruire una Residenza Sanitaria Assistita nel cuore di Macerata, riteniamo utili alcune precisazioni per sgombrare il campo da considerazioni banali, quando non apertamente ipocrite. La prima riguarda la natura dei posti letto dell’RSA. Sarà una struttura privata, o c’è la possibilità di un convenzionamento con il Servizio Sanitario Regionale? Nel primo caso, considerando gli elevati costi di gestione di un posto letto di RSA, avremo una residenza destinata ad ospitare esclusivamente anziani molto facoltosi. Difficilmente si potrebbero ipotizzare rette inferiori alle 3.000 € al mese, quando un pensionato maceratese percepisce in media circa 700 € mensili. Se invece i posti letto venissero convenzionati, allora saremmo di fronte ad un fatto preoccupante per più di una ragione. Significherebbe infatti che, diversamente da quanto sostiene in ogni occasione in cui incontra il Sindacato, la Regione dispone di risorse da investire sulla non autosufficienza. In questo caso però bisognerebbe pensare ad interventi e servizi da inserire in una programmazione complessiva, che tenga conto di logiche di equilibrio sia regionali che provinciali. Come non citare le tante strutture residenziali maceratesi – Montecassiano, San Ginesio, Sarnano, Corridonia - ristrutturate con soldi pubblici, che ancora oggi sono inutilizzate in tutto o in parte. Se ci sono risorse pubbliche per la non autosufficienza, infine, perché non utilizzarle per potenziare il sistema delle cure domiciliari, i cui servizi prevengono l’istituzionalizzazione inappropriata, mantengono l’anziano nel suo ambiente di vita e costano meno? Tante sono le domande senza risposta. E’ evidente come questo progetto sia giustificato da interessi e ragioni che con gli anziani non autosufficienti hanno ben poco a che vedere. Un imprenditore è libero di fare quello che preferisce con i suoi soldi. Se però viene chiamato in causa il Servizio sanitario pubblico, allora è necessario programmare gli interventi in modo condiviso, attento e lungimirante. Soprattutto però è necessaria trasparenza, specie oggi che il sistema della sanità marchigiana attraversa il momento forse più difficile della sua storia. Lidia Fabbri (Cisl Macerata) e Dino Ottaviani (Pensionati Cisl Macerata)
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23/09/2013 Associazionismo comunale: quali opportunità per i Comuni marchigiani
“L’ associazionismo comunale tra vincoli ed opportunità” è il tema del seminario organizzato dalla Cisl Marche per    mercoledì 25 settembre ore 9.00- 13.00  al David Palace Hotel  di  Porto San Giorgio. La normativa nazionale impone ai Comuni con meno di 5.000 abitanti, o 3.000 in caso di Comuni montani, di esercitare obbligatoriamente in forma associata le proprie funzioni fondamentali. Nelle Marche il provvedimento interessa ben 159 dei  239 comuni marchigiani. Si tratta di un processo già avviato e che dovrà essere portato a compimento entro il 1 gennaio 2014 prossimo. Un vincolo stringente che contiene in sé un'importante opportunità, anche per i comuni medi e grandi della regione, offrendo lo stimolo necessario per porre finalmente mano a percorsi di innovazione istituzionale e di riordino degli enti locali da tempo attesi e percepiti come necessari ma mai concretamente avviati. Del resto la grande "crisi-transizione" e le politiche pubbliche restrittive degli ultimi anni hanno drasticamente ridotto la capacità di spesa degli enti locali, sempre più stretti nella morsa di consistenti tagli dei trasferimenti statali e di crescenti vincoli di spesa. La Cisl è impegnata da anni  a sostenere la prospettiva dell’associazionismo comunale, non solo come scelta obbligata, ma come sfida da cogliere con attenzione e lungimiranza per giungere ad un impiego più efficace ed efficiente di risorse pubbliche in costante diminuzione e per difendere e qualificare i servizi per i cittadini, coniugando la migliore efficienza dei servizi con la valorizzazione della professionalità dei lavoratori. I lavori della mattinata saranno introdotti da Luca Talevi, segretario generale della Fp-Cisl Marche  e conclusi da Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche. Interverranno  Silvia Spinaci, Università di Macerata e Augusto Sacchi di PubliKa srl. E’ prevista la partecipazione di alcuni sindaci dei comuni marchigiani interessati.  Ufficio Stampa Cisl Marche
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23/09/2013 Trattative interrotte tra il Direttore Area Vasta 5 e sindacati
Il 20 settembre, nel corso dell'assemblea, durata pochissimo tempo, si è arrivati ad una rottura tra il Direttore dell'Area Vasta 5, Giovanni Stroppa e le delegazioni sindacali. La causa è il mancato rinnovo, a fine settembre, di quasi 50 contratti a tempo determinato di infermieri. Dinanzi alla scadenza di 49 contratti, il Direttore, Giovanni Stroppa ha proposto l'autorizzazione al rinnovo di soli 20, con la scusante che con la riorganizzazione la situazione sarà tamponata. A ciò si aggiunga che i sindacati avevano chiesto al Direttore di fornire la documentazione relativa alla riorganizzazione, ma invano.E' per questo che i sindacati hanno interrotto la trattativa.A parlare è Il Segretario Fp, Giuseppe Donati, il quale spiega che l'Area Vasta 5 è fuori budget di 2 milioni di euro e la Regione gli ha chiesto di rientrare in questo ultimo quadrimestre il possibile. Una situazione quella dell'Area Vasta 5 che peggiorerà dal primo ottobre, quando si dovrebbe tornare alla vecchia organizzazione dopo il periodo di ferie estive.Si chiede un'audizione il più presto possibile alla conferenza dei sindaci.E' necessario visionare gli eventuali progetti di Pesaro, Ancona, Macerata perchè non si può più accettare che la Regione sperimenti solo su Ascoli questo tipo di riorganizzazione.
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18/09/2013 Geografia giudiziaria, i sindacati si mobilitano
“Nonostante avessimo evidenziato per tempo le criticità del riordino degli uffici giudiziari, il precedente e l'attuale Governo si sono mostrati sordi al più comune buonsenso. Si rischia il caos negli uffici giudiziari, un caos annunciato ed evitabile”. Questo il contenuto di una nota congiunta delle Categorie dei dipendenti pubblici di Cgil, Cisl e Uil in merito al riordino della geografia giudiziaria. I sindacati scendono sul piede di guerra e chiedono “la riorganizzazione complessiva del sistema giudiziario a partire da digitalizzazione, riordino delle funzioni e degli uffici, programmi per il controllo di gestione, centralità del servizio, organici e valorizzazione delle professionalità interne”. “È evidente che non potremo arrenderci all'arretramento dello Stato e del sistema giustizia dal territorio e che la nostra mobilitazione sarà sempre più forte”. “Dall'incertezza sulle sorti del personale, passando per il mancato rispetto delle norme e per il caos logistico e organizzativo venutosi a creare, è oggi evidente che il nostro non era un allarme immotivato e dovuto a logiche corporative. I responsabili e le responsabilità di questo sicuro fallimento sono noti: l’incapacità dei vertici amministrativi nell'attuare la riforma, la sordità della ex-Ministro Severino e dell'attuale responsabile della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, l'indifferenza e l'incapacità di ascolto – prosegue la nota - sono la causa principale di un grave colpo allo stato di diritto”. “Se davvero il Ministro, come ha annunciato, vuole monitorare disagi e disservizi, ci convochi subito. E metta mano a una riforma che, così com'è, non farà che provocare danni non solo ai lavoratori, ma soprattutto a cittadini e imprese”. Per queste motivazioni anche nella nostra Regione CGIL CISL e UIL hanno in programma una manifestazione di protesta con SIT IN e volantinaggio, nella giornata di venerdì 20 settembre 2013, dalle ore 11.30 alle ore 12.30 ad ANCONA in piazza Roma (pressi Corte d’Appello)
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16/09/2013 Indesit continua la mobilitazione un'ora di sciopero domani a Melano
Proclamato per domani martedì 17 settembre un’ora di sciopero nello stabilimento  di Melano della Indesit Company.L’ora di sciopero  sarà articolata, centrale e primo turno, 9.30 -10.30; secondo turno  14 - 15.I lavoratori si ritroveranno in assemblea dentro i locali della mensa aziendale per discutere sull’andamento della vertenza anche in prospettiva dell’incontro del 23 settembre prossimo al MISE.
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16/09/2013 Soddisfazione per l'annuncio della ripresa dei lavori in A14 tratto Senigallia - Ancona Nord
Il giorno 12 settembre, Feneal – UIL, Filca CISL, Fillea CGIL Nazionali e di Ancona hanno incontrato il dott. Mauro Coletta capo struttura della Struttura di vigilanza sulle concessioni autostradali e il Ing. Gennarino Tozzi in rappresentanza di Autostrade spa per valutare la situazione del lotto 4 della terza corsia della A14. Nell’incontro le OOSS sono state informate che la complessa vicenda che ha portato al fermo dei lavori ad Aprile scorso si avvia ad una positiva soluzione. Infatti siamo stati informati che il piano finanziario presentato dal Consorzio stabile SAMAC alle banche interessate nel mese di agosto sarà nei prossimi giorni condiviso. Inoltre ci saranno dei confronti fra il Consorzio stabile SAMAC e Autostrade nei prossimi giorni che possano portare alla ripartenza del cantiere, in particolare è previsto un incontro lunedi 16 settembre per la verifica conclusiva che potrà portare alla ripartenza del cantiere il prossimo 1 ottobre con gli stessi parametri del contratto in essere. Nell’incontro siamo stati anche informati che le soluzioni concordate, che saranno valutate nel consiglio di amministrazione di Autostrade del giorno 18 settembre, hanno avuto il parere favorevole della struttura di vigilanza. Le OOSS esprimono soddisfazione per le notizie ricevute e si aspettano che il Consorzio stabile SAMAC riprenda le lavorazioni e risolve tutte le pendenze in sospeso con i lavoratori e i subappaltatori, le OOSS di Ancona si attiveranno, attraverso incontri con il consorzio stabile SAMAC e con i subappaltatori , per la verifica della effettiva ripartenza del cantiere alle condizioni previste nell’atto transattivo che chiude questa vicenda.Le segreterie nazionali e territoriali di Feneal – UIL Filca CISL Fillea CGIL Ancona 13 settembre 2013
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13/09/2013 SICET: non lasciamo soli gli sfrattati
Sfrattato suicida a Falconara M.ma (An), il SICET: non lasciamoli soli, rafforzare subito protezione e aiuto perché non succeda mai più. Grande dolore per l’artigiano di Falconara Marittima che ieri si è tolto la vita per uno sfratto che doveva essere eseguito a breve. Si tratta dell’ennesimo dramma, determinato dall’impossibilità di far fronte al pagamento dell’affitto, per difficoltà economiche di una crisi interminabile. Ma soprattutto dello stato d’animo di chi è sottoposto allo sfratto, di sentirsi solo ed incapace di trovare una soluzione alla perdita dell’abitazione. Che per tutti rappresenta un bene essenziale ed indispensabile. Sono ormai alcuni anni che il SICET delle Marche sollecita le istituzioni locali affinché provvedano con interventi urgenti a sostegno delle famiglie che si trovano in condizione di morosità incolpevole, colpite dalla crisi in modo più pesante di altre, non riuscendo a garantirsi più neppure un tetto. I 1202 provvedimenti esecutivi di sfratto per morosità, su un totale di 1252, emessi nella regione nel corso del 2012, oltre ad evidenziare che dietro ad ogni unità si cela comunque un dramma familiare, non possono più essere considerati una quantità trascurabile. E’ sempre troppo tardi quando si interviene su un problema così drammatico, ma diventa un ritardo colpevole quando si tende a sminuire il problema considerandolo marginale, perché riguarda soltanto una minoranza di famiglie. E’ urgente l’istituzione di un apposito fondo di garanzia, come ha riconosciuto lo stesso governo nazionale, con il decreto legge n. 102 del 31 agosto 2013 e come nelle intenzioni della Regione Marche, sia pure ancora soltanto sulla carta. Così come è riconosciuta necessaria l’istituzione di strumenti partecipativi o commissioni territoriali per la graduazione degli sfratti, finalizzate alla ricerca di soluzioni alternative, indolori e dignitose. Ma ancora soltanto pochi comuni hanno concretizzato qualche iniziativa. Siamo tuttavia convinti che il sacrificio clamoroso, di cui è stata vittima l’artigiano di Falconara, non resti inascoltato e che possa provocare l’attenzione necessaria all’affronto di un’emergenza come quella abitativa anche nella nostra regione.Ancona, 13.09.2013SICET Marche
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05/09/2013 Macerata: no alla residenza per anziani privata
La Cisl Confederale e la Federazione dei pensionati di Macerata chiedono alla Regione Marche e al Comune di Macerata di non concedere l'autorizzazione all'apertura di una Residenza Sanitaria Assistenziale privata a Macerata. La proposta di costruire al posto della vecchia clinica Villalba una struttura da 108 posti letto da parte dell'Istituto del Gruppo Kos, società controllata dalla Cir di De Benedetti, non incontra il favore del sindacato. "Pur consapevoli della necessità, da noi sempre sostenuta, di rafforzare l'offerta di posti letto per anziani fragili e non autosufficienti - sostengono in un comunicato unitario Lidia Fabbri (Cisl) e Dino Ottaviani (Pensionati Cisl) - non ci convincono  le modalità con le quali si procede all’autorizzazione di nuovi posti letto di RSA, specie in una fase in cui in cui Regione e Sindacati stanno concertando con grande fatica la riorganizzazione complessiva del Servizio Sanitario Regionale". Secondo il sindacato inoltre, la prospettiva di uno sviluppo occupazionale  rischia di diventare uno “specchietto per le allodole” perché «ai posti di lavoro creati dalla RSA farà da contrappunto una riduzione dell’ occupazione nelle altre strutture provinciali, in particolare le Residenze Protette per anziani». Per la Cisl gli operatori privati sono una risorsa del Servizio Sanitario, a condizione che si muovano in un ottica di integrazione dei servizi pubblici e all'interno della cornice di una programmazione coerente con i bisogni di salute della popolazione. "La costruzione della nuova struttura invece - concludono Fabbri e Ottaviani  - è funzionale solo agli interessi di un soggetto privato forte ed influente sul panorama nazionale ed impatterà in modo negativo sull'assetto della sanità maceratese.COMUNICATO STAMPA 
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03/09/2013 Agevolazioni per l'università: certificati ISEE ed ISEU
Per beneficiare delle agevolazioni concesse per gli studi universitari (riduzione tasse di iscrizione, borse di studio, altri universitari) sono richieste le certificazioni ISEE ed ISEEU.L'ISEEU (Indicatore della Situazione Economica Equivalente dell’Università) rappresenta un'ulteriore certificazione degli elementi reddituali dell'ISEE che tiene conto di alcuni criteri specifici previsti per le Università.I criteri specifici possono tener conto delle seguenti situazioni familiari:- residenza diversa da quella della famiglia di origine;- genitori separati o divorziati;- fratelli e/o sorelle, facenti parti del nucleo familiare, percettori di reddito o possessori di patrimoni;- soggetti presenti nel nucleo familiare con redditi e/o patrimoni prodotti e/o posseduti all'estero;oppure criteri specifici riferiti allo studente:- studenti stranieri residenti all'estero;- iscritti al dottorato di ricerca.Puoi venire ai Caf della Cisl per la compilazione del Tuo modello ISEEU 
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03/09/2013 Rimborso Irpef in tempi rapidi
 Caf Cisl - 730 Anticrisi (A4)_LOCALE
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03/09/2013 Un concorso di poesie dell'Anteas di Macerata
L’Anteas di Macerata, insieme alla Federazione dei pensionati della Cisl Marche, ha organizzato la prima edizione del Premio letterario “Città di Recanati”. L’iniziativa, patrocinata dalla Regione Marche, dalla Provincia di Macerata e dal Comune di Recanati, il concorso di poesia intitolato “La poesia non ha età” al quale i soci Anteas e iscritti Cisl residenti in tutta Italia hanno partecipato presentando una o due poesie inedite, secondo le modalità indicate nel regolamento. L’Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) è l’Associazione di volontariato della Cisl, nata con lo scopo di promuovere la solidarietà specialmente nei confronti dei più deboli, bisognosi e soli, contribuendo così al progresso umano, civile e sociale. Dalle parole del Presidente dell’Anteas di Macerata Giuseppe Piergiacomi emergono le motivazioni che hanno portato ad organizzare quest’iniziativa culturale. «Vogliamo sollecitare – spiega Piergiacomi - la vocazione dei nostri soci a scrivere piccole e grandi storie della loro vita passata, presente e futura. La poesia coinvolge la capacità d’ispirazione e la profondità espressiva dell’autore, che valorizza la sua esperienza creativa». «Nella poesia – prosegue Piergiacomi – l’età anagrafica non conta ma ciò che fa la differenzia è il dinamismo, la continua volontà di trasmettere agli altri le proprie sensazioni sui cambiamenti culturali e sociali di una società in continua trasformazione». «L’iniziativa si è posta come un’occasione per aprire uno spiraglio nuovo alla vita associativa e dare un riconoscimento a quei soci che hanno qualcosa da raccontare, e perché no, in versi, dandogli così modo di impegnare il tempo con pensieri e parole, che escono genuini dal cuore di ognuno. La scelta del luogo in cui svolgere il concorso non poteva che ricadere su Recanati, città che ha dato i natali ad uno dei più grandi poeti della letteratura italiana, Giacomo Leopardi, ancora oggi un luogo sospeso tra passato e futuro, dove il presente ha il dolce sapore dei versi scritti dal poeta.  Alleghiamo l’elenco delle Poesie che la Giuria ha segnalato 1a Edizione del Premio Letterario “Città di Recanati” Concorso di Poesia nazionale  Organizzato dall’Anteas di Macerata. Queste sono le Poesie che la commissione ha giudicato meritevoli di segnalazione, premiazione o assegnatarie di premi speciali.La classifica ufficiale verrà resa nota il 21 settembre 2013 in occasione della cerimonia di premiazione.Vengono elencate le Poesie in ordine alfabetico. Aquila, 6 aprile 2009 Colui che è Dedicato a te Fiori recisi Ho udito e ho visto L’Incontro La notte, i sogni La vecchiezza Laura Ma tu non lo sai Madre del tempo Magiche Gocce Matteo continua a brillare Mia Madre Notte Romanzo Specchi Terra mia Tristezza dolce Tu c’eri Mi manchi  
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30/08/2013 Difendiamo il futuro di Banca Marche
“Oggi la stragrande maggioranza dei 3000 lavoratori di Banca Marche ha aderito allo sciopero indetto da alcune organizzazioni sindacali, la Fiba-Cisl, la Fisac Cgil, la Dircredito, e hanno così manifestato la contrarietà ad un piano industriale liquidatorio, che non dà prospettive né in termini di occupazione, né per l’autonomia e il radicamento territoriale della banca.E’ necessario cambiare il piano, fermare le ipotesi di spezzatino dell’istituto, sostenere la ricapitalizzazione evitando rischi speculativi, attuare una diversa gestione del credito deteriorato, valorizzare le professionalità interne e andare fino in fondo nell’accertamento delle responsabilità della grave situazione finanziaria di Banca Marche.Chiediamo alle istituzioni, al mondo delle imprese, all’opinione pubblica di continuare a sostenere i lavoratori e i sindacati impegnati a difendere il futuro di Banca Marche, patrimonio fondamentale per la nostra comunità regionale e non solo.” Ancona 30 agosto 2013Marco Manzotti, Segreteria Cgil MarcheStefano Mastrovincenzo, Segreteria Cisl Marche
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06/08/2013 Inai: no al declassamento delle sedi marchigiane
INAIL: NO AL DECLASSAMENTO DELLE SEDI MARCHIGIANE LE PROPOSTE DELLA CISL La Fp Cisl Marche dice no al declassamento di alcuna sede marchigiana Inail perchè ogni decisione nazionale in tal senso penalizzerebbe il territorio ed i lavoratori su temi di fondamentale importanza.L’attività dell’INAIL riguarda: prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali nei luoghi di lavoro, prestazioni economiche, sanitarie (cure, riabilitazione) e reinserimento del lavoratore infortunato nella vita sociale e lavorativa.Servizi fondamentali   rivolti sia a lavoratori, che a datori di lavoro. Il  Nuovo Modello organizzativo INAIL, che ora prevedrebbe  il declassamento della sede di Ascoli Piceno, che da sede “A” (diretta da un dirigente) diventerebbe sede locale (senza dirigenza), va affrontata, guardando alla tutela dei servizi sul territorio.La CISL FP MARCHE ha sempre sostenuto che i risparmi di spesa vanno effettuati salvaguardando, e potenziando, qualità e quantità delle prestazioni fornite agli utenti. La legge sulla “Spending Review” impone all’INAIL di ridurre il numero dei dirigenti."Contestiamo la logica del taglio lineare nelle sedi locali - sostiene la CISL FP MARCHE- Diminuire il numero di dirigenti a livello “centrale” produrrebbe minor disagio rispetto alla perdita di un dirigente impiegato in sedi che hanno rapporti con l’utenza". Sia la sede di Macerata che quella di Ascoli Piceno hanno una produzione superiore alla media delle sedi di tipo B della regione e, per dislocazione geografica, specificità socio-economiche, devono  essere entrambe mantenute di tipo A. I cittadini e le imprese,  come le lavoratrici ed i lavoratori INAIL del maceratese e dell’ascolano, hanno pari dignità ed ugual diritto a ricevere servizi adeguati. "Sono altre le spese da tagliare.- continua la CISL FP MARCHE-  Occorre, dal livello centrale, una  razionalizzazione ed efficientamento della “macchina burocratica”, di una oculata gestione dei patrimoni immobiliari, dell’eliminazione delle esorbitanti ed inutili consulenze,oltre che  la reinternalizzazione di alcuni servizi appaltati.- conclude- Cosi si garantirebbero maggiore produttività e razionalizzazione della spesa senza tagliare sul territorio".Leggi il Comunicato Stampa
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03/08/2013 Banca Marche in sciopero
L’incontro avuto nell’odierna mattinata con l’Azienda, rappresentata dal Direttore Generale Goffi, ha confermato in pieno le preoccupazioni già espresse in merito alle linee e agli effetti che il piano industriale presentatoci avrà sul futuro della Banca e dei Lavoratori. Rimangono inalterate le possibilità di cessione della Carilo, di 50 Filiali del Lazio e dell’Emilia Romagna e di revisione del Polo Informatico. Riteniamo che, ad oggi, il piano non contenga concreti elementi necessari a garantire autonomia ed integrità aziendale; senza questi necessari elementi di rilancio aziendale, il mantenimento di ruolo di banca del territorio scompare. Ridimensionare Banca Marche vuol dire ridimensionare il lavoro e l’occupazione nei territori, dentro e fuori della Banca. Ci auguriamo, peraltro, che le sigle sindacali che non hanno ancora condiviso la proclamazione dello Sciopero ripensino la loro posizione nell’interesse di tutti i lavoratori. Dircredito, Fiba/Cisl e Fisac/Cgil, oggi, hanno consegnato all’Azienda la lettera di proclamazione dello Sciopero indetto per l’intera giornata lavorativa di Venerdì 6 Settembre 2013; nei giorni precedenti lo Sciopero verranno tenute assemblee con tutti i Lavoratori. Jesi, 2 agosto 2013 Le Organizzazioni Sindacali Aziendali Dircredito Fiba/Cisl Fisac/Cgil Comunicato Stampa Sciopero Banca Marche
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01/08/2013 INDESIT, FIM CISL: I LAVORATORI NON POSSONO DIVIDERSI
L’attenzione continua ad essere alta tra i lavoratori di Indesit. Dopo lo sciopero di ieri,   articolato ad  ogni ora del turno nello stabilimento di Melano, oggi  Andrea Cocco Fim Cisl Marche  commenta  il presidio davanti alla villa dei Merloni , promosso da Uilm e Fiom, che ha avuto una parziale adesione dei  lavoratori di Melano «Abbiamo sempre condiviso con le RSU e con i lavoratori Indesit, in merito alle iniziative di sciopero, tre elementi prioritari per raggiungere l'obiettivo della modifica del piano, mantenendo gli stabilimenti e la salvaguardia dell'occupazione: organizzazione, determinazione e tenuta di  una vertenza  così difficile. Ne è dimostrazione la manifestazione nazionale del 12 luglio a Fabriano. – prosegue Cocco – L'iniziativa di oggi, promossa dalle altre sigle nonostante due assemblee che avevano deciso tutt'altro,   ha trovato una parziale adesione da parte dei lavoratori di Melano, perché non ha coinvolto la RSU ed i lavoratori di Albacina, dividendo  gli stessi lavoratori di Melano. La Fim Cisl rimane determinata nella sua azione, sarà sempre disponibile a qualsiasi iniziativa purché coinvolga tutti gli stabilimenti fabrianesi e tutti i lavoratori in maniera condivisa ed organizzata. Singolarmente non siamo nessuno, con tutti i lavoratori possiamo avere una possibilità di successo.  – conclude Cocco - Ad Indesit chiediamomaggiori investimenti in Italia, se 70 milioni di € servivano per chiudere due stabilimenti,  ora servono sicuramente  più risorse  per modificare il piano, mantenendo le produzioni e le unità produttive. Non molleremo la nostra posizione finché non avremo risposte concrete, la famiglia Merloni passi buone vacanze e rifletta sul da fare, altrimenti avrà un settembre caldissimo»
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31/07/2013 La Rsa di Amandola attende inutilmente di essere attivata
A proposito della possibilità concreta che l’ASUR e la Regione Marche rispetti le promesse scritte nel documento della riorganizzazione delle Reti Cliniche e riesca effettivamente a spostare parte della spesa ospedaliera sulla medicina territoriale e sociosanitaria, vi è la prova provata della RSA di Amandola.La RSA di Amandola, costruita già da anni e completata recentemente con tutti i passaggi autorizzativi necessari, attende inutilmente di essere attivata solo perché l’ASUR non autorizza un budget aggiuntivo a quello già stanziato per l’Area Vasta 4 così da permettere di assumere il personale infermieristico ed OSS necessario. Spesa per altro minima visto che parte del personale potrebbe essere recuperato proprio dall’Ospedale di Amandola.Questo lento e doloro percorso che vede protagonista la RSA di Amandola, visitata da vari politici locali e regionali con promesse varie di immediato intervento per l’attivazione, la dice lunga sull’attendibilità di una controparte regionale che da mesi o forse da anni promette e non mantiene quasi nulla.L’Area Vasta 4 è il territorio regionale con la percentuale abitanti – posti di residenza sanitaria, più basso in assoluto. Si pensi che per quasi 200.000 abitanti ( compresi quelli della comunità montana) i posti di RSA sono solo 20, quelli di Petritoli. Per comprendere la gravare situazione anche di carenza di strutture sociali, basti pensare che l’intera comunità amandolese e del circondario non ha una struttura qualificata come casa di riposo ( oggi denominata R.P.). Tutto questo in un territorio ad altissima concentrazione di anziani.Da questo quadro si comprende bene anche il perché dell’attaccamento quasi spasmodico degli abitanti di Amandola e circondario per l’Ospedale di Amandola e le lotte messe in atto per la sua salvaguardia. Il rischio, concreto e affatto da sottovalutare, è che, smantellato o svuotato progressivamente l’ospedale, a questa comunità resti nulla o quasi. Resti alcun riferimento sociosanitario decente perché le promesse, come detto prima, di attivare una Casa della Salute, sono tutte da verificare, vista l’attendibilità e la capacità di rispettare gli impegni, dimostrati dalla Giunta Regionale e dall’ASUR e dei tagli messi in cantiere.Al momento come CISL FP, nonostante varie richieste, non abbiamo ricevuto alcun impegno finanziario concreto di stanziamento per l’attivazione delle Case della Salute. Tantomeno abbiamo avuto un crono programma attendibile per la loro realizzazione. La Regione Toscana, ad esempio, ha annunciato la costruzione di 36 nuove case della salute con uno stanziamento di 8 milioni di euro. Per essere credibili,le azioni di riorganizzazione devono contenere non solo gli obiettivi, che, spesso, nelle Marche, per quanto riguarda la sanità, assomigliano a propagande elettorali, ma anche e soprattutto i finanziamenti necessari per raggiungerli ed i tempi in cui verranno realizzati. In mancanza di ciò, la fine è quella della RSA di Amandola. Spesi soldi pubblici per la realizzazione di un’opera importante, in un momento storico in cui bisognava dimostrare vicinanza ed attenzione ad una comunità, alcuno si è più preoccupato di trovare le modalità perchè l’opera fosse fruibile ai cittadini. Una vergognosa opera di promesse non mantenute e di sfilate di politici nel momento delle elezioni, che però ad oggi hanno prodotto nulla, solo irritazione e disillusione.La RSA di Amandola per quanto riguarda la CISL FP è una struttura strategica per dare risposte concrete ad una comunità anziana ma non solo amandolese perché di posti di RSA tutta l’Area Vasta 4 ha necessità estrema, soprattutto oggi, che con gli sciagurati tagli dei posti letto decisi dalla Regione  vi è l’urgenza di decongestionare l’ospedale di Fermo dai ricoveri impropri, senza far venire meno la risposta sociosanitaria al territorio. Per questo come sindacato di categoria della CISL ci batteremo insieme ai cittadini di Amandola ma non solo per Amandola.Alla Regione e all’ASUR lanciamo il guanto di sfida per vedere se stavolta vorranno smentirci con i fatti non solo con le chiacchiere, come sempre. Oltre alle sfilate di propaganda, i politici regionali trovino, se sono coerenti con quanto scrivono e soprattutto dicono, i soldi per attivare entro fine 2013 la RSA di Amandola che è bella che pronta, chiavi in mano.                                                                                                                 IL SEGRETARIO                                                                                                                Giuseppe Donati
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30/07/2013 Il riassetto delle reti cliniche è altra "bastonata"
Secondo Giuseppe Donati, Segretario Fp Cisl, "l'approvazione del riassetto delle reti cliniche così come proposto è un'altra bastonata che si vuol dare al territorio fermano, riducendo l'ospedale di Fermo ma anche tutta l'area territoriale e sociale, a semplici livelli di smistamento dei pazienti verso altre realtà. Un pò quello che da anni sta accadendo per la rete cardiologica che costringe medici ed infermieri di Fermo ad interpretare il ruolo di trasportatori di pazienti verso Ancona e, recentemente, per poter giustificare l'emodinamica di Ascoli, anche verso tale ospedale. Tutto questo con costi e disagi per le famiglie che nessuno vuole quantificare. La Cisl Fp non si fermerà di gridare il proprio dissenso verso un modo di riorganizzare la sanità che dietro al totem del risparmio vuole portare a casa l'idea che la sanità d'eccellenza può essere solo per pochissimi, eletti e politicamente rappresentativi, territori della Regione. Così facendo si costituiranno due diversi modelli sanitari: di serie A e di serie B".Secondo la Cisl, le riconversioni promesse per le quali non sono sate stanziate risorse sono ben lontane.
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26/07/2013 Firmato l'accordo tra il Comune di Monteprandone, Cgil,Cisl, Uil, stop ai tagli e aumenti delle tariffe
Il giorno 23 agosto è stato firmato l'accordo tra l'amministrazione comunale di Monteprandone, Cgil, Cisl, Uil e i sindacati dei pensionati, dove i tagli ai servizi e al welfare e gli aumenti delle tariffe non sono accettabili se non si combatte l'evasione fiscale.Il bilancio di previsione contiene 2 misure che sono state condivise con i sindacati e cioè lo stanziamento di 32 mila euro per integrare la quota del fondo regionale di sostegno agli affitti e il consiglio comunale ha approvato lo stanziamento di almeno 20mila euro per sostenere l'occupazione. Inoltre, durante la fase di assestamento di bilancio è previsto anche il reperimento di ulteriori fondi da destinare a contributi, agevolazioni fiscali e tariffarie per alleviare le criticità economiche dei lavoratori che vengono licenziati o collocati in cassa integrazione o in  mobilità.
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25/07/2013 Belvedere Ostrense: salvaguardati i servizi sociali e scongiurato aumento delle tariffe
CONFRONTO SINDACATI E COMUNE DI BELVEDERE OSTRENSE:MANTENIMENTO SERVIZI SOCIALI E SCONGIURATO L’AUMENTO DELLE TARIFFEA Belvedere Ostrense, in provincia di Ancona, salvaguardati i servizi  sociali e scongiurato l’aumento alle tariffe per i servizi a domanda individuale nonostante la sofferenza dei piccoli Comuni rispetto ai tagli operati sui trasferimenti dallo Stato Centrale, grazie all’intervento delle Organizzazioni Sindacali congiuntamente al Sindacato Pensionati   durante il confronto sul del bilancio di previsione 2013. Avviato un centro anziani molto partecipato con una forte presenza di anziani soprattutto donne,  ristrutturata la Casa di Riposo oggi con una capienza di oltre 50 posti letto ed istituito un fondo di solidarietà, regolato da apposito regolamento che interviene in caso di disagi urgenti. Sono alcuni degli interventi messi a bilancio. Parere favorevole dei sindacati  per la  forte attenzione all’esigenze della popolazione più debole e per il mantenimento   dei servizi a domanda individuale.  Leggi il Comunicato Stampa
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25/07/2013 Jesi: confronto tra Cgil Cisl Uil ed il Direttore Azienda Servizi Persona
A JESI CONFRONTO SINDACATI  E DIRETTORE AZIENDA SERVIZI PERSONA UN CENTRO DIURNO PER I MALATI DI ALZHEIMER La creazione di un Centro Diurno per i malati di Alzheimer  e il consolidamento dell’attività con la gestione di circa  dieci milioni di euro di bilancio, 50 dipendenti diretti e 300 indiretti attraverso Cooperative , sono stati al centro dell’incontro tra i sindacati confederali e il sindacato dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil  con  il Direttore dell’ Azienda Servizi alla Persona  ad un anno dall’insediamento. Tra  i temi  anche l’avvio dei Bandi per la gestione dei servizi per i Comuni che hanno conferito all’Azienda la gestione degli stessi oltre alla comunicazione della  riduzione dei servizi per i disabili compresi gli orari di aperture. A tal proposito CGIL CISL UIL hanno sollecitato un confronto  tra l’Azienda Servizi alla Persona,  i rappresentati dei disabili e delle loro famiglie ma anche i soggetti che lavorano all’interno dei servizi per poter definire  regole uniformi, le quali possano diventare livelli essenziali di intervento per l’ASP stessa. Una nuova interessante iniziativa dell’ASP è la creazione di un Albo delle Badanti,  importante strumento per il riconoscimento  professionale degli operatori e l’aiuto alle famiglie nell’individuare le persone idonee a curare i propri famigliari. E’ previsto un altro  incontro nel mese di Settembre.Leggi il comunicato stampa
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25/07/2013 Nuovo Isee, i sindacati organizzano un incontro di approfondimento
Tante le novità previste sul nuovo Isee ovvero indicatore della situazione economica equivalente, a regime, in attesa che si concluda il nuovo iter parlamentare, per le quali si è reso necessario un incontro di approfondimento organizzato dalle Segreterie di Cgil, Cisl, Uil di Ascoli Piceno e Fermo.Il Convegno pubblico dal titolo "Nuovo Isee: i servizi pubblici tra bisogni, efficienza e equità" è previsto per il giorno venerdì 26 luglio ore 16,30 presso la sala dei Ritratti di Fermo.All'iniziativa interverranno Sauro Rossi, Segreterio Cisl Marche, Giovanni Camaioni, Segretario Uil AP-FM, l'On. Paolo Petrini, Novella Lodolini dell'Istituto ricerche economiche e sociali, Daniela Alessandrini, Dirigente dei Servizi sociali, Alessandro Ranieri, Direttore dell'Ambito Territoriale Sociale XX. Concluderà i lavori Roberto Ghiselli, Segretario Generale CGIL Marche.Il Nuovo Isee darà modo di superare gran parte delle incongruenze del "vecchio Isee", pertanto CGIL, CISL, UIL chiedono che sia salvaguardato il nuovo Isee come livello essenziale delle prestazioni, garantendo l'applicazione uniforme su tutto il territorio nazionale.
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19/07/2013 Settore dei trasporti, i Sindacati chiedono un incontro al Prefetto
Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Confartagianato trasporti e Fita Cna hanno sottoscritto una lettera indirizzata al Prefetto chiedendo un incontro per segnare rischi e criticità nel settore trasporto merci e della logistica, settore dove la crisi economica ha prodotto e produce una pesante situazione nelle imprese e un peggioramento delle condizioni dei lavoratori, a causa di cassa integrazione, mobilità e licenziamenti.Oltre tutto, tra i motivi dell'incontro vi è che si continua ad assistere ad una costante e continua violazione delle leggi nazionali ed europee.A ciò si aggiunge un pericoloso fenomeno, in particolare i sindacatio e le associazioni si riferiscono alle imprese nate surrettiziamente nei paesi dell'Europa dell'Est che vengono ad operare in Itlia, svolgendo attività di trasporto domestico, applicando ai lavoratori contratti, contribuzione sociale e assicurativa di quei paesi in cui hanno sede legale, consentendo in tal modo di effettuare viaggi con ribassi di tariffe del 20% e oltre.
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18/07/2013 Indesit: prosegue la mobilitazione
Le assemblee, effettuate oggi da Fim  Fiom e Uilm dei lavoratori Indesit di Melano ed Albacina confermano un alto livello di attenzione degli operai in merito alla vertenza. Andrea Cocco Fim Cisl Marche "rimaniamo con i piedi a terra, prudentemente possibilisti, un giudizio di merito sarà possibile solo alla luce delle ulteriori proposte e disponibilità dell'azienda, suffragate da un impegno reale  delle regioni e del ministero;  rimangono invariati i nostri obiettivi, salvaguardia dell'  occupazione e mantenimento delle produzioni in Italia; "aggiunge Cocco" a sostegno della vertenza ed in attesa  dei prossimi incontri, negli stabilimenti fabrianesi nei prossimi giorni si effettueranno altre ore di sciopero" Andrea Cocco Segreteria FIM CISL MARCHE17/07/2013
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18/07/2013 Prorogati i termini per la consegna dei modelli Red, Inv. Civ. alla data del 31 ottobre
Anche la Fnp Cisl conferma la proroga per la consegna dei modelli Red 2013 e solleciti 2011,    Invalidità Civile 2013 e solleciti 2012 alla data del 31 ottobre 2013.   Difatti, per agevolare gli utenti nell’ assolvimento dei suddetti adempimenti, tenuto anche conto della concomitanza con gli adempimenti fiscali e con il periodo feriale, l'Inps ha ritenuto opportuno prorogare i termini già indicati nella lettera per il completamento del processo di verifica.Di conseguenza, tutti gli interessati possono rivolgersi alle Sedi Cisl, FNP, CAF della Provincia.
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17/07/2013 Nuove giornate di sciopero al Corriere Adriatico
                                 Comunicato Sindacale  Le Rsa del Corriere Adriatico in accordo con le OO.SS. territoriali in coerenza con il mandato dei lavoratori concordato nell’assemblea del 10/07/2013 e in assenza di concreti segnali di disponibilità al dialogo dell’Azienda, indicono per le giornate del 18-19-20 luglio 2013 lo sciopero per l’intero turno lavorativo dei lavoratori poligrafici.Le OO.SS. si rendono comunque disponibili prima dell’incontro in Regione fissato per il 29/07/2013 ad un ulteriore confronto con la Direzione aziendale.
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17/07/2013 Agli infermieri le carrette, ai dirigenti le auto migliori
Di seguito, il comunicato stampa del Segretario Fp Giuseppe Donati."L’ennesima triste vicenda che vede coinvolta l’Area Vasta 4, di cui apprendiamo per mezzo stampa, non ci coglie del tutto impreparati. Con questo non intendiamo dire che eravamo o siamo a conoscenza di fatti precisi o di dipendenti coinvolti in attività non lecite dei quali si dovrà occupare, se ve ne saranno gli estremi, l’autorità giudiziaria nella quale riponiamo piena fiducia.Di certo però la CISL FP negli anni ad iniziare dal 2009 poi nel 2011 ma anche recentemente ha posto più volte l’attenzione sulle modalità operative e sull’utilizzo delle auto aziendali dell’Area Vasta 4. Questo perché l’auto aziendale per molti infermieri è uno strumento importantissimo di lavoro. Parliamo degli infermieri e non solo, che tutti i giorni si occupano di assistenza domiciliare e per questo si recano al domicilio degli utenti utilizzando i mezzi dell’Ente.La CISL FP se n’è occupata per tre precisi ordini di motivi:1)    lo stato assolutamente precario di molti mezzi aziendali che hanno all’attivo un chilometraggio elevato ed una data d’immatricolazione lontana nel tempo;2)    le modalità di assegnazione dei veicoli;3)    la gestione del Servizio parco auto.L’Area Vasta 4 ha nel suo parco auto circa 40 automezzi che dovrebbero essere assegnati a chi opera sul territorio. Secondo una comunicazione della stessa Direzione, data fine 2011, gli automezzi sono suddivisi secondo lo schema allegato.La prima osservazione, ad una lettura della tabella è che i mezzi molto datati e con chilometraggio elevato, sono molti. E’ chiaro che le ristrettezze economiche ed il taglio degli investimenti effettuato dalla Regione e dall’ASUR, hanno peggiorato la situazione.La seconda obiezione, che la CISL FP ha più volte avanzato alla Direzione già nel lontano 2011, riguarda il fatto per cui agli infermieri dell’ADI verrebbero riservate automobili vecchie e talvolta assolutamente inadeguate al servizio da svolgere mentre ad altri verrebbero riservate le migliori. Ricordiamo che questi lavoratori trascorrono molto tempo in auto in ogni stagione e con qualsiasi tempo atmosferico. Sono molto diffusi, almeno per quanto ci viene riferito da alcuni infermieri, gli episodi di automobili in panne durante il turno di servizio. Stranamente però le automobili meglio equipaggiate e di più recente immatricolazione verrebbero assegnate in dotazione al personale non sanitario o peggio a Direttori e Dirigenti vari, che per quanto ci riguarda, visto lo stipendio che percepiscono, potrebbero spostarsi per servizio anche con le loro automobili. Alla fine del mese non morirebbero certo di fame per questo. Su tale situazione il dott.Genga ha promesso d’intervenire ma a quanto ci risulta poco ha ottenuto.La terza questione, che ha visto la CISL FP protagonista, è quella relativa alla gestione dell’autoparco. Fino a pochi mesi fa, infatti, la gestione del servizio, seppur intestata ad un Direttore, era completamente in mano ad un volontario, dipendente in pensione. Il fatto che una persona seppur in pensione voglia continuare a dare una mano all’Area Vasta, è meritevole e generoso ma quando a questa persona si affida quasi completamente la gestione di un servizio delicato come l’autoparco, qualcosa non quadra. In verità nel recente passato, anche un altro servizio molto particolare era stato per mesi in mano ad un volontario ex dipendente: l’obitorio. Poi anche grazie alle continue e ripetute pressioni e richieste di chiarimento della CISL FP, venne attuata una gara per l’assegnazione del servizio ad una ditta che comunque dovrebbe aver  assunto lo stesso ex dipendente in pensione.In verità la CISL FP ha messo in evidenza i troppi casi di volontari presenti in Area Vasta 4 e per capire meglio il fenomeno già dalla fine del 2011, ha iniziato a far richiesta alla Direzione dei nominativi di tutti i cosi detti “volontari “che operano nell’AV4. Segreto assoluto! Per avere una semplice risposta ma senza i nomi, la CISL FP ha dovuto denunciare la mancanza di trasparenza all’ufficio dell’OMBUDSMAN delle Marche, una sorta di garante della trasparenza. Dopo tale denuncia, la Direzione ha dato una sorta di risposta ma i nomi non si sono visti. Qual’è quindi il fenomeno del volontariato in Area Vasta 4? Chiaramente non ci interessano i volontari che prestano assistenza ma di quelli che per convenienza o per inganno ( promesse di future assunzioni ) prestano servizio in uffici e servizi dell’Area Vasta 4 senza percepire ufficialmente alcun compenso.Quanto sopra, lo diciamo per sottolineare che di cose da verificare e presidiare in sanità ce ne sarebbero molte. Purtroppo, molto spesso le nostre osservazioni e le nostre semplici denunce di disservzi vengono lette dalla Direzione come scocciature o come fenomeni strumentali ma poi, quando arriva la Procura, tutti cadono dall’albero".                                                                                IL SEGRETARIO                                                                                Giuseppe Donati                          
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16/07/2013 Auto: rivedere il carico di tasse, accise e costi.Intervenire subito con agevolazioni
 Dichiarazione del Segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano all’assemblea dei delegati della Fim Cisl alla CNH di Jesi.
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11/07/2013 Sciopero al Corriere Adriatico
Comunicato Sindacale         Sabato 13/07/2013 sciopero del Corriere Adriatico  Mercoledì 10 luglio 2013 si è conclusa con esito negativo,  presso la sede Fieg di Roma, la fase sindacale nazionale della procedura di licenziamento collettivo (legge 223/91), per n. 13 lavoratori poligrafici del Corriere Adriatico. L’assemblea dei lavoratori poligrafici del Corriere Adriatico, in accordo con le RSA e le OO.SS. territoriali, preso atto del mancato accordo, dichiara per sabato 13 c.m. l’intera giornata lavorativa di sciopero, da inoltre mandato alle proprie Rappresentanze di organizzare un pacchetto di ulteriori sei giornate di sciopero da effettuarsi in attesa del confronto in sede regionale con l’Azienda e la Regione Marche.Le Organizzazioni Sindacali Fistel-Cisl e Slc-Cgil  si attiveranno da subito nel coinvolgimento delle Istituzioni locali e regionali. 
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11/07/2013 Indesit, dove sta andando? Dossier Iscos Marche
In quali parti del mondo produce e vende Indesit Company? Quali sono le condizioni di lavoro negli stabilimenti all’estero? Come è cambiato il consiglio di amministrazione e quali le strategie per il futuro? Alcune risposte in questo dossier.[View the story "Indesit Company" on Storify]
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10/07/2013 Fabriano 12 luglio, sciopero generale per il lavoro
Otto ore di sciopero generale per  Lavoro, Occupazione e Industria contro i tagli annunciati da Indesit, indetta dai sindacati unitari Fim Cisl,  Fiom Cgil  e Uil Uilm . Venerdì   12 luglio alle ore 10  si ritroveranno  nel piazzale della sede centrale dell’A. Merloni a Fabriano, non solo i lavoratori  metalmeccanici  dei  5  siti produttivi italiani,  di  Melano(AN), Albacina(AN), Comunanza, (AN) Teverola (CE), Carinaro(CE), della Indesit Company ma anche  delegazioni  di lavoratori del settore  elettrodomestico dei maggiori gruppi nazionali tra i quali   Whirlpool,  Electrolux e  Candy. Fermeranno le braccia anche i lavoratori di tutte le aziende  presenti nel fabrianese e non solo, saranno infatti presenti   le delegazioni del settore industria di tutte le Marche. Abbasseranno le serrande anche i negozi e gli esercizi commerciali della cittadina marchigiana ad eccezione di bar e ristoranti per garantire  i  servizi essenziali. Aderiscono e partecipano  alla mobilitazione nazionale  le associazioni  di categoria  dell’artigianato e del commercio, Cna- Confartigianato-Confcommercio , per la salvaguardia delle piccole imprese del sistema economico e dell’occupazione. La manifestazione,  si concluderà  davanti alla sede centrale della Indesit Company, in via A. Merloni a Fabriano,  nella tarda mattinata  con  gli interventi dei lavoratori e dei  segretari nazionali di categoria in particolare di Anna Trovò, Fim Cisl Nazionale. 
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09/07/2013 Adim, grande senso di responsabilità dei lavoratori
Il risultato del referendum sull’accordo per l’Adim Scandolara, che ha visto prevalere i si per oltre il 62 %, (107 si e 65 no) e che dovrebbe scongiurare la chiusura dello stabilimento, evidenzia  il grande senso di responsabilità dei lavoratori e sconfessa quanti, in maniera strumentale ed ideologica, sfruttando il malessere dei lavoratori chiamati a fare sacrifici per garantirsi il posto di lavoro, vorrebbero accreditare se stessi, passando sulle loro teste e senza farsi carico del loro futuro.Approvando la linea della responsabilità sostenuta dalla Cisl, i lavoratori hanno dato una risposta forte all’azienda, alla quale hanno detto che per il rilancio dello stabilimento, a cui non può più sottrarsi,  c’è il fondamentale impegno dei dipendenti a sostenere il progetto.A questi lavoratori va però riconosciuto un ulteriore e  più importante merito, di cui forse hanno meno consapevolezza, e del quale beneficerà l’intero territorio ascolano, ed è quello di dare il primo segnale positivo, dopo diversi anni, agli imprenditori ed a possibili investitori.La comunità locale non è composta da persone litigiose, costantemente in conflitto ed avulsa dall’assumere responsabilità, così come purtroppo  appare, ma esiste una maggioranza di lavoratori, finora silenziosa, che mantiene le caratteristiche che hanno reso in passato appetibile questo territorio, gente attaccata al lavoro, produttiva e seria.Questo seme che è stato lanciato, chiama tutti i lavoratori delle altre aziende che si riconoscono in questi valori, ad uscire allo scoperto e rendere visibili questi aspetti, perché è un servizio che possono dare alle persone che il lavoro non ce l’hanno e che vorrebbero avere una prospettiva; rendere diffusa l’immagine che i lavoratori della Scandolara hanno dato aiuta a costruire tale possibilità.
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06/07/2013 Un concorso di poesia organizzato dall'Anteas
L'Anteas di Macerata, insieme alla Federazione dei pensionati della Cisl Marche, organizza la prima edizione del Premio letterario "Città di Recanati". L'iniziativa, patrocinata dalla Regione Marche, dalla Provincia di Macerata e dal Comune di Recanati, consiste in un concorso di poesia intitolato "La poesia non ha età" al quale i soci  Anteas e gli iscritti Cisl residenti in tutta Italia possono partecipare  presentando una o due poesie inedite, secondo le modalità indicate nel regolamento allegato.L’Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) è l’Associazione di volontariato della Cisl, nata con lo scopo di promuovere la solidarietà specialmente  nei confronti dei più deboli, bisognosi e soli, contribuendo così al progresso umano, civile e sociale.Dalle parole del Presidente dell' Anteas di Macerata Giuseppe Piergiacomi emergono le motivazioni che hanno portato ad organizzare quest'iniziativa culturale. «Vogliamo sollecitare - spiega Piergiacomi - la vocazione dei nostri soci a scrivere piccole e grandi storie della loro vita passata, presente e futura. La poesia coinvolge la capacità d’ispirazione e la profondità espressiva dell’autore, che valorizza la sua esperienza creativa».«Nella poesia - prosegue Piergiacomi - l’età anagrafica non conta ma ciò che fa la differenzia è il dinamismo, la continua volontà di trasmettere agli altri le proprie sensazioni sui cambiamenti culturali e sociali di una società in continua trasformazione».«L'iniziativa si pone infine come come un’occasione per aprire uno spiraglio nuovo alla vita associativa e dare un riconoscimento a quei soci che hanno qualcosa da raccontare, e perché no, in versi, dandogli così modo di impegnare il tempo con pensieri e parole, che escono genuini dal cuore di ognuno.La scelta del luogo in cui svolgere il concorso non poteva che ricadere su Recanati, città che ha dato i natali ad uno dei più grandi poeti della letteratura italiana, Giacomo Leopardi, ancora oggi un luogo sospeso tra passato e futuro, dove il presente ha il dolce sapore dei versi scritti dal poeta.Il termine ultimo per inviare le poesie è il 15 luglio 2013. I vincitori verranno proclamati il  30 agosto 2013 e la cerimonia di premiazione è prevista per sabato 21 settembre 2013.LEGGI E SCARICA IL REGOLAMENTO E LA SCHEDA DI PARTECIPAZIONE AL CONCORSO 
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05/07/2013 Un tavolo contro la crisi
Cgil, Cisl e Uil scrivono ai Sindaci, al Presidente della Provincia di Ascoli Piceno e della Regione, all'Assessore Canzian, all'Onorevole Agostini e ai rappresentanti di Confindustria, Cna, Confcommercio, Camera di Commercio e Università:"Le condizioni dei cittadini di questo territorio sono al limite della sopportabilità per l'alta percentuale di disoccupazione. Di fronte a tali problemi nessuno può esimersi dall'adottare azioni di resonsabilità, quindi vi invitiamo a promuovere un coordinamento istituzionale per aprire un tavolo che discuta ed elabori interventi per il territorio, volti a catalizzare risorse pubbliche e private, coinvolgendo il Mise affinchè finanzi l'accordo di programma Tronto Val Vibrata o eventualmente garantisc le risorse per un progetto di riconversione previsto per le crisi industriali complesse".
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02/07/2013 Protesta dei sindacati per gli organici della scuola
I sindacati del settore insorgono per la suddivisione di 84 posti concessi dal Ministero dall'Istruzione alle Marche. E' questa una forte penalizzazione che ha interessato le Province di Ascoli e Fermo per ciò che riguarda gli organici della scuola.In particolare, detta suddivisione è stata operata senza alcun consulto da parte del dirigente dell'ufficio scolastico regionale delle Marche, riservando alle Province di Ascoli e Fermo una quota di soli 6,5 posti su 84 pari al 7,7% delle risorse destinate all'intero territorio regionale.Non è chiaro quali siano stati i criteri di tale provvedimento.I sindacati chiedono a gran voce che le risorse per le Province di Ascoli e Fermo vengono integrate realizzando una distribuzione equa e razionale, riservandosi altrimenti di avviare tutte le azioni di lotta possibili.
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28/06/2013 Mobilità per 30 lavoratori dell'ex Arena
Nella sede della Regione Marche ad Ancona, Cgil, Cisl, Uil, Ugl insieme con i vertici aziendali della Fabbrica Italiana Surgelati (Fis) di Grottammare hanno sottoscritto il verbale di accordo per collocare in mobilità tutti e 30 i dipendenti.Detta ditta era conosciuta in Italia e all'Estero per la produzione di alimenti surgelati, dapprima con il marchio Mare Pronto, poi con quella dell'Arena.Dal primo luglio, per i 30 dipendenti terminerà il periodo di cassa integrazione e inizierà la mobilità, a causa della sopravvenuta impossibilità di dare seguito al progetto di riconversione industriale, avvenuto nel novembre 2007 e poi sospeso per una serie di difficoltà di ordine locale o alle carenze del momento nel quadro normativo regionale.Nello specifico, il provvedimento relativo alla collocazione in mobilità degli addetti all'attività di produttiva, due impiegati nell'officina di manutenzione, due addetti all alogistica, un addetto al controllo qualità e tra gli imipiegati uno al controllo industriale, due al magazzino, uno al controllo qualità e uno alla manutenzione. 
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27/06/2013 Rischio di chiusura per l'Adim Scandolara
C'è aria di tempesta all'Adim a causa di finanziamenti, circa 15 milioni, che le banche non hanno erogato per i pignoramenti messi in atto dopo le vertenze di alcuni operai dello stabilimento. Se entro il 30 luglio non arriveranno i soldi l'Adim aprirà la mobilità per 194 operi.Il titolare dell'azienda Gussoni ha dichiarato la volontà di rimanere in Ascoli a condizione che vengano ritirate le vertenze.Il Prefetto Patrizi ha invitato i sindacati e l'azienda ad aprire un tavolo di trattative per scongiurare il peggio, che i rappresentanti della Cisl, Antonio Angelini e Antonucci Marsilio, sono pronti ad accogliere.L'assessore regionale Lucchetti si è reso disponibile ad incontrare le parti ed oggi la riunione di questa mattina ad Ancona è decisiva per le sorti dell'Adim.Marsilio Antonucci dice di essere fiducioso e di poter riallacciare i fili di una tarttativa per arrivare ad un accordo e scongiurare la chiusura dell'Adim.
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25/06/2013 Indesit, scioperi alternati a Melano e Albacina
I lavoratori Indesit del sito produttivo di Melano sono entrati questa mattina in sciopero    articolato, mezzora gli uomini e mezzora le donne, per frammentare il ciclo produttivo. Nel pomeriggio hanno dimezzato i tempi ad un quarto d'ora alternato tra reparti e suddiviso sempre tra uomini e donne.Andrea Cocco della Fim (Metalmeccanici della Cisl) Marche dichiara: «L'azienda capirà che non scherziamo! La storia siamo noi» .Anche allo stabilimento di Albacina i lavoratori hanno iniziato lo sciopero fermando alternativamente reparto per reparto ogni trenta minuti. «I lavoratori - prosegue Cocco - chiedono progetti industriali di sviluppo, non progetti finanziari».Le assemblee con i lavoratori Indesit di Melano ed Albacina confermano la posizione contraria al piano  presentato dall’azienda. Chiediamo alle Istituzioni di farsi carico delle vero problema italiano rappresentato dal lavoro. Noi non molliamo.
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25/06/2013 Il Presidente della Provincia di Ascoli al vertice di Fabriano
Il giorno 24 giugno 2013 alla sede del Comune di Fabriano, il Sindaco Giancarlo Sagramola ha incontrato i Presidenti Provinciali Marchigiani, tra i quali, Piero Celani, Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, oltre al loro collega di Perugia.Essi hanno firmato un documento con i sindacati, nel quale si respinge il piano della Indesit, perchè si tratterebbe di una delocalizzazione inaccettabile, stante la chiusura del 2012 con un utile, utile che sta a significare una non crisi del settore.Rispetto ai lavoratori di Comunanza e Fabriano, agli inizi di luglio probabilmente dentro la fabbrica, i Presidenti della Provincia di Ascoli Piceno e Fermo stanno pensando di convocare un Consiglio Provinciale aperto a Comunanza.    
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24/06/2013 Bonanni riceve la "maglietta della protesta" Indesit
Durante la manifestazione unitaria organizzata da Cgil Cisl e Uil sabato 22 giugno scorso in Piazza San Giovanni a Roma, il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo e Stefano Balestra (Rappresentane Sindacale della Fim - i Metalmeccanici Cisl - del sito di Melano) hanno consegnato a Raffaele Bonanni la maglietta della protesta: "Indesit 1425.... No!!! La storia siamo noi" Nel suo intervento rivolto agli oltre 100.000 manifestanti presenti, il Segretario generale della Cisl ha ribadito la richiesta alla Indesit  di modificare quanto prima il piano industriale e al Governo di assumere misure di politica industriale per rilanciare il sistema produttivo italiano.  
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24/06/2013 Smarketing: comunicazione per i piccoli che hanno grandi cose da dire
Presentazione del libro "smarketing"Come migliorare la comunicazione di  associazioni, movimenti e aziende della decrescitaLa conversazione con l’autore interessa a imprenditori fai-da-te, imprenditori dell’economia responsabile, cooperazione e impresa sociale, membri di associazioni, attivisti civili e politici, marketer pentiti. Marco Geronimi Stoll sul biglietto da visita si autodefinisce pubblicitario disertore, è fondatore e membro della Rete Smarketing. È consulente e comunicatore di molte associazioni, ONG e di “aziende della decrescita”, cioè di quell’imprenditoria post-crisi e dis-intermediata che “crea valore perché crea valori” basandosi sull’efficienza energetica, l’agricoltura sostenibile, il riciclo delle materie prime, la creatività artistica, il benessere post-consumistico, l’artigianato di qualità (sia quello antico che quello digitale), l’enogastronomia di territorio, le esperienze a costo zero…Alcuni dei temi di conversazione:Dal target allo starget invertiamo il flusso, ci facciamo trovare da chi ci cerca e coltiviamo pochi contatti ma buoni. Saremo tutti comunicatori Addio marketer, tecnico disabilitante; benvenuto consulente, facilitatore di autonomia: i piccoli produttori diventano “dilettanti competenti” È inutile urlare nel rumore Addio spot e inserzioni, preferiamo creare nicchie di quiete e decelerazione per conversazioni gradevoli, reciproche e costruttive. Presentazione del libro Smarketing per chi vorrà approfondire e mettere in pratica questi temi. Ediz. Altreconomia link € 12link Blog di Geronimi Stoll PDF con: Comunicato stampa, indice e prime pagine del libro Un recente articolo su RepubblicaSmarketing Ancona
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22/06/2013 Cgil Cisl e Uil scendono in piazza
CLICCA QUI PER VEDERE LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE Erano circa 5 mila i lavoratori marchigiani che hanno partecipato sabato 22 giugno, alla manifestazione nazionale a  Roma. Da tutta la Regione 100 pullman raggiungeranno la capitale. La manifestazione è promossa da Cgil, Cisl e Uil per il rilancio del lavoro e per una politica a sostegno dello sviluppo. I sindacati hanno già avanzato le loro richieste al Governo dal quale si attendono risposte. Le priorità di Cgil Cisl e Uil: rifinanziare la Cassa integrazione in deroga, poiché il miliardo di euro stanziato non è ancora disponibile e non è sufficiente. Ridurre le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati e alle imprese che fanno assunzioni stabili. Dare ai Comuni e agli altri Enti pubblici la possibilità, se hanno le risorse, di fare investimenti allentando i vincoli del patto di stabilità interno. Evitare aumenti dell’Iva e riformare l’Imu, dalla quale dovrebbero essere esentati solo i proprietari di un immobile purché non sia di lusso. Fare scelte di politica industriale che rilancino la produzione, l’innovazione e gli investimenti. Le Marche hanno una ragione in più per partecipare e per sostenere la manifestazione del 22 giugno. La crisi ha colpito duro una Regione caratterizzata da molte imprese manifatturiere, soprattutto di piccole dimensioni.  Il disagio occupazionale è sempre più elevato. Secondo i dati Inps, nei primi cinque mesi dell’anno, sono stati 47.735 i lavoratori che hanno chiesto l’indennità di mobilità o disoccupazione. Un dato che conferma il picco negativo toccato l’anno scorso. Di questi, 14.642 hanno riguardato Ancona, 7.353 Ascoli Piceno, 405 Fermo, 9.087 Macerata e 12.248 Pesaro e Urbino. Le domande di mobilità, sempre nei primi cinque mesi dell’anno, hanno subito un’impennata passando da 2.680 a 4.534 (+69,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Altrettanto preoccupanti sono i dati relativi alla Cassa integrazione. Nei primi cinque mesi dell’anno sono state 21.347.552 le ore complessivamente autorizzate nella Marche, con un incremento del 37,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un livello record dall’inizio della crisi. Nel primo trimestre 2013, la disoccupazione ha raggiunto l’11,4%, percentuale che ormai ci avvicina alla media nazionale. Prima della crisi  il tasso di disoccupazione era la metà di quella italiana. La recessione che sta colpendo le Marche è inarrestabile, lo dimostra un ulteriore calo della produzione e del fatturato rispettivamente pari a -4,8% e -4,6% nel primo trimestre 2013. L’emergenza che sta vivendo il sistema produttivo marchigiano è anche rappresentata dalle 4.827 aziende che hanno chiuso i battenti nel primo trimestre del 2013 rispetto alle sole 3.373 che sono nate,   con un saldo negativo di ben 1.454  imprese. Anche il dato dei fallimenti la dice lunga: da  gennaio a maggio 2013, si è registrata l’apertura della procedura di  fallimento  per 165 aziende in tutta la Regione, rispettivamente 67 in  provincia di Ancona, 26 in quella di Ascoli, 17 nel Fermano, 19 nella provincia di Macerata e 26 a Pesaro Urbino. (fonte Unioncamere Marche). Sul fronte locale, Cgil, Cisl e Uil Marche hanno richiesto da settimane alla Giunta Regionale l’apertura di un tavolo di confronto per individuare misure urgenti che possano contribuire a limitare il disagio e favorire la ripresa. E’ previsto per la prima settimana di luglio un incontro tra le parti. I principali temi che il sindacato ha posto all’ attenzione della Regione sono la piena attuazione delle misure anticrisi, le politiche attive del lavoro, l’utilizzo dei fondi strutturali europei, il rafforzamento del “Made in Italy”, la realizzazione di interventi infrastrutturali ed ambientali, il sostegno al credito, la riorganizzazione dei servizi a rete e della Pubblica Amministrazione. LAVORO E' DEMOCRAZIA: LE RICHIESTE DI CGIL CISL E UIL AL GOVERNO
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21/06/2013 Inaccettabile la decisione di Meccanica Generale
                                                          FIM           FIOM               UILM COMUNICATO STAMPA MECCANICA GENERALE :ANNUNCIA LA MOBILITA' COATTA, BLOCCATI GLI STRAORDINARI A seguito dell’incontro tenutosi ieri 20giugno , dopo la comunicazione dell’avvio della procedura di mobilità coatta per quattordici (14) persone su ottantotto (88)in entrambi gli stabilimenti le OO.SS.  la RSU unitariamente, hanno ribadito la propria posizione ritenendo inaccettabile la decisione presa da MECCANICA GENERALE di San Paolo di Jesi.Pertanto proclamiamo immediatamente il blocco degli straordinari in tutti gli stabilimenti in attesa dell’assemblea di un’ora, che si terrà lunedì 24 giugno ’13 prossimo presso lo stabilimento di San Paolo di Jesi  con tutte le maestranze. San Paolo di Jesi,Jesi Zipa 21-06-2013   
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21/06/2013 Indesit: la storia di Stefano
Di STEFANO BALESTRARappresentante sindacale FIM-CISL dello stabilimento di Melano Marischio - Indesit CompanyIl lavoro non si tocca. Il lavoro non è solo fonte di produzione, di ricchezza del paese, ma è soprattutto il mezzo per cui una persona realizza se stessa, mette a frutto i propri talenti, è lo  strumento con cui una persona concepisce il proprio progetto di vita….Sono Stefano Balestra, da Fabriano, cinquanta anni tra una mesata, di cui 27 spesi lavorando ininterrottamente alla Indesit Company a Melano Marischio dove mi avvicinai per la prima volta al mondo del lavoro, dopo aver completato gli studi ed il servizio militare. Adesso sono Rsu della Fim-Cisl, alla quale mi avvicinai poco dopo essere entrato e per la quale ho dato il mio impegno a vari livelli, e operatore di linea, prima con i frigoriferi fino al 2005 e poi alle prese con cucine, piani cottura e forni.Melano chiude, ti riecheggia in maniera martellante nella testa, ed ecco che il nostro istinto ti fa passare davanti agli occhi il film di una vita passata in quel luogo, ai tanti personaggi che hai conosciuto e di alcuni dei quali il ricordo è sempre nitido e indelebile. E poi ti domandi e cerchi di esorcizzare la notizia e se la frase “the end” possa passare sui titoli di coda, di un luogo per tanti più di una semplice fabbrica, integrata nel territorio come gli alberi in un bosco, dove sono cresciute intere comunità e dove sono venuti a rendere omaggio ai lavoratori due giganti dei nostri tempi, oltre a Giovanni Paolo II° nel 1991, anche il Presidente per antonomasia, Sandro Pertini negli anni ’80.Ti chiedi se l’onda lunga e ineluttabile della globalizzazione sfrenata, possa porre la parola “fine”, a un luogo simbolo dell’economia dolce, senza fratture, che neanche la brutalità e la violenza del terremoto del 1997 era riuscito a piegare ai suoi voleri, con i lavoratori, molti dei quali seppur alle prese con i disagi del sisma, non avessero lesinato la propria disponibilità per il bene comune, la fabbrica come seconda casa, come una seconda famiglia con la quale condividere e superare le proprie ansie e paure. Ed anche l’azienda come una famiglia, sempre pronta e vicina ai più sfortunati con la costruzione di un villaggio di casette prefabbricate per i più disagiati. E volte in tutti questi anni, anche la durezza della catena di montaggio, si ammorbidiva nella gratificazione di possedere un’identità, anzi a volte di rivendicarla.E oggi dopo circa 27 anni di orgogliosa “appartenenza” a un’azienda sempre un passo avanti agli altri per la propria lungimiranza, per le relazioni sindacali e umane “evolute”, vista crescere da fenomeno quasi esclusivamente regionale, fino a diventare un gigante transnazionale su scala globale, ecco lo spettro di doversi probabilmente reinventare un futuro. Già ma quale futuro alla nostra età? E la paura ti spinge se non altro per la speranza a pensare che anche questa sfida, l’ennesima della serie, possa essere vinta, anche se i dubbi e le incertezze dell’età contemporanea ci fanno vedere grigio, ma non può finire tutto così…Lo smarrimento, lo stupore, l’incredulità, lo leggi anche nei colleghi, molti dei quali sono diventati nel frattempo anche degli amici con i quali hai condiviso una parte importante della tua gioventù e della tua vita, non solo lavorativa. A volte vedere colleghe piangere ti fa male al cuore e vorresti poter dare, per il ruolo di sindacalista le risposte che come lavoratore vorresti sentirti dire anche tu: “Stai tranquilla, tutto si aggiusterà…”.Io vorrei, noi vorremmo, ed anche le generazioni a venire, lo vogliono poter dire: “Orgoglioso di lavorare per quest’azienda… così come lo siamo stati fino a ieri”. E non per elemosinare qualcosa, ma consci di avere dato sempre il meglio di noi stessi per un qualcosa che sentiamo una parte di noi, che ci ha permesso con umiltà di realizzarci come persone.Vuoi raccontare la tua storia? Scrivi a redazionemarche@cisl.it o manda un messaggio sulla nostra pagina Facebook.
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21/06/2013 Convocazione direttivi leghe distrettuali
  CONVOCAZIONE DIRETTIVI DELLE LEGHE DISTRETTUALI  Per dare l’avvio alla nuova struttura organizzativa, sono stati convocati i Direttivi delle Leghe Distrettuali per completare gli organismi, quali l’individuazione della coordinatrice femminile e la delegazione di lega. Con l’occasione si individueranno i piani di lavoro, alla luce di quanto scaturito dai Congressi territoriali, regionali e nazionale. Si tratterà inoltre dell’andamento dei confronti con i singoli Comuni sui Bilanci Preventivi, che si ricorda potranno essere approvati entro settembre. Agli incontri sarà presente la Segreteria della FNP Regionale.   CALENDARIO DEGLI INCONTRI DIRETTIVI DELLE LEGHE DISTRETTUALI GIOVEDI’ 27 GIUGNO ORE 9.00 A FABRIANO GIOVEDI’ 27 GIUGNO ORE 16.00 AD ANCONA VENERDI’ 28 GIUGNO ORE 9.00 A JESI VENERDI’ 28 GIUGNO ORE 16.00 A SENIGALLIA     
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18/06/2013 Fiaccolata per il lavoro; in centinaia
Grande partecipazione ieri sera alla fiaccolata organizzata da Cgil, Cisl e Uil dal tema "Centralità al lavoro"Una lunga fila di persone, partendo  dal piazzale davanti alla Sgl Carbon, ha percorso le vie della città fino a raggiungere la Prefettura dove si sono tenuti i discorsi dei segretari. L'appuntamento di ieri è stato deciso dai sindacati ascolani per anticipare la manifestazione nazionale di sabato a Roma.La crisi che sta affliggendo il Piceno ha bisogno di soluzioni speciali per cercare di tamponare l'emorragia di posti di lavoro che giorno dopo giorno vanno perduti a seguito di aziende che licenziano i propri lavoratori.Rimettere al centro delle scelte politiche il lavoro è l'obiettivo che si pongono i sindacati che chiedono un tavolo di concertazione tra enti locali e rappresentanti sindacali e datoriali al fine di promuovere un'azione incisiva sul territorio in grado di avere la forza necessaria per rivendicare maggiore attenzione anche dalla Regione Marche e dal Governo.
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17/06/2013 Montecassiano,ennesima incompiuta della sanità maceratese
I sindacati della Funzione Pubblica di Cisl e Cgil denunciano la situazione dell'ex Ospedale di Montecassiano, trasformato in struttura residenziale per malati psichiatrici La struttura è stata inaugurata in pompa magna nel febbraio 2010, dopo una ristrutturazione durata più di 10 anni e costata quasi 5 milioni di €. Ancora oggi però la Casa protetta rimane chiusa. Per aprirla, secondo l'Asur, sarebbe necessario del  personale che, anche a causa dei tagli operati dalla spending review, oggi non può essere assunto. Questa storia inizia circa 12 anni fa, quando l’allora Direttore della Asl 9 di Macerata decise di chiudere la struttura residenziale sita in Belvedere R. Sanzio e di distribuire i circa 130 pazienti affetti da patologie mentali presso le rispettive Asl di residenza. In accordo con le Associazioni dei familiari e con il sindacato si decise di trasferire temporaneamente i pazienti maceratesi presso l’ex Ospedale di Corridonia. Si ritenne però necessario trovare, nel giro di 3 anni al massimo, una soluzione definitiva e più adeguata, identificata appunto nella ristrutturazione dell’ex Ospedale di Montecassiano. Ancora oggi sono circa 30 i pazienti psichiatrici, ormai anziani, costretti a vivere nella struttura fatiscente di Corridonia, dove a volte mancano l'acqua e il riscaldamento. Una situazione intollerabile che è necessario risolvere quanto prima per ridare dignità ad una categoria di persone tra le più fragili e indifese della nostra società. Il sindacato chiede risposte chiare al Direttore dell'Area Vasta n. 3 Dott. Enrico Bordoni. Quest'ennesima incompiuta della sanità maceratese rappresenta uno spreco inaccettabile di risorse, specie in tempi di tagli alla spesa e ai servizi sanitari.
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17/06/2013 Bonus Bebè al via
In dirittura di arrivo il Voucher di conciliazione a sostegno della genitorialità erogato dall'INPS. La Legge 92/2012 di riforma del mercato del lavoro, ha introdotto misure per garantire maggiori servizi e rafforzare la tutela della genitorialità. Tali provvedimenti legislativi hanno avuto la loro implementazione con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (n.37/13) del D.I. del 22/12/2012 che attua le misure introdotte, in via sperimentale, per gli anni 2013, 2014, e 2015; inoltre l’INPS, con la circolare n. 48 del 28 marzo 2013, ha fornito le istruzioni operative in merito e le modalità per richiedere l’erogazione dei benefici e dei voucher previsti dalla legge a sostegno della genitorialità.Le domande per il contributo potranno essere presentate all'INPS dal 1° luglio al 10 luglio 2013.Si ricorda che alla madre lavoratrice dipendente, al termine del congedo di maternità (obbligatorio), in alternativa al congedo parentale e solo per gli undici mesi successivi al congedo obbligatorio per un massimo di sei mesi, sono riconosciuti voucher spendibili per servizi di baby sitting o per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati. Tale contributo potrà essere richiesto anche se la lavoratrice ha già usufruito in parte del congedo parentale.Il voucher potrà essere richiesto anche: dalle lavoratrici Dipendenti (escluse per il momento quelle pubbliche), da coloro che sono Iscritte alla Gestione Separata, comprese le libere professioniste dalle madri adottive o affidatarie.Non possono usufruire del beneficio le donne già esentate dal pagamento delle rette dei servizi pubblici o privati accreditati per l’infanzia e che godono di contributi per le politiche attive, le lavoratrici autonome iscritte ad altra gestione. Invece le donne, i cui figli sono già nati, possono farne richiesta, così come le gestanti, la cui data presunta del parto è prevista entro quatto mesi dalla scadenza del bando.Importo, durata e modalità del beneficio L’importo del voucher è di 300 euro mensili per massimo sei mesi, divisibile solo per frazioni mensili intere. Le lavoratrici part time ne possono usufruire in misura proporzionale all’entità della prestazione lavorativa. Coloro che sono Iscritte alla Gestione Separata, fino ad un massimo di tre mesi.Nel caso di fruizione della rete pubblica dei servizi all’infanzia o dei servizi privati accreditati (es. nidi) questi saranno pagati direttamente dall’INPS alla struttura prescelta dietro esibizione, da parte della  struttura,  della documentazione richiesta attestante l’effettiva fruizione del servizio, fino a concorrenza dell’importo di € 300 mensili, per ogni mese di congedo parentale cui la lavoratrice rinuncia. La struttura prescelta dovrà essere una di quelle presenti in un apposito elenco gestito dall’INPS (vedi www.inps.it)Il contributo concesso per il pagamento dei servizi di baby sitting viene erogato attraverso il sistema dei buoni lavoro.Per approfondimenti vai al Bando pubblicato sul sito dell' Inps
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14/06/2013 Provincia, ipotesi di mobilità tra enti
Ieri è iniziato il confronto tra l’amministrazione provinciale e i sindacati per definire l’intervento sul personale circa l’ipotesi del trasferimento dei dipendenti in altri enti pubblici, per un numero x di dipendenti con una decurtazione immediata sulle spese per il personale. In base all’ultima ricognizione, i dipendenti della Provincia sono 373, di cui 10 dirigenti.Il Segretario della FP, Giorgio Cipollini, afferma che non verrà applicato alcun taglio se non dopo una verifica specifica della situazione, e che servirà un accordo perché le normative non prevedono riduzioni unilaterali del fondo accessorio.I lavoratori per essere trasferiti dovrebbero essere dichiarati in sovrannumero e successivamente si passa alla verifica della disponibilità anche se la legge regionale per trasferire i dipendenti del Consind è stata giudicata incostituzionale.E’, quindi, necessario entrare nel merito delle questioni e delle scelte.
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13/06/2013 No al ridimensionamento dell’Officina Manutenzione Trenitalia di Fabriano
  COMUNICATO STAMPA   La Segreteria Fit Cisl Marche, unitamente alla Cisl di Fabriano, in relazione al piano riorganizzativo dell’Officina Manutenzione Trenitalia di Fabriano volto soprattutto ad un pesante ridimensionamento delle attività reputano tale iniziativa ingiustificata. Nei fatti, seppur la recente elettrificazione della tratta Ascoli – P.to D’Ascoli abbia ridotto parzialmente le attività manutentive assegnate all’impianto, precisano come anche le risorse lavorative si siano ridotte negli ultimi anni conseguendo parametri di produttività, professionalità ed efficienza ampiamente compatibili con gli attuali livelli di produzione. Non è da molto, infatti, che in questa officina sia stato contrattato un nuovo orario di lavoro e siano state introdotte flessibilità quali la reperibilità ecc… che hanno consentito di assolvere al meglio il servizio ferroviario. Ulteriori riduzioni del personale, oltre ad apparire pretestuoso, potrebbero creare disservizi al trasporto ferroviario regionale nonché creare il presupposto per la stessa chiusura dell’impianto. In conclusione la Cisl ritiene inaccettabile tale proposito ed in tal senso sollecita un intervento delle Istituzioni Regionali e Locali per mantenere un impianto strategico per il territorio. Ancona 13 giugno 2013  
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13/06/2013 Occupazione, situazione tragica nel piceno
Il tessuto produttivo ascolano è sempre più indebolito da un acrisi che non lascia scampo.Dopo i 96 annunciati licenziamenti di Mary Confezioni, è arrivata la richiesta di moblilità per 30 lavoratori per Adim Scandolara, oltre a quelle già annunciate della Indesit di Comunanza e della Haeminetics a Campolungo.Questa è una condizione che i sindacati ritengono straordinaria e che avrebbe bisogno di interventi che possano far ripartire l'economia del territorio, che da oltre 10 anni non riesce a dare risposte adeguate.Il Segretario della Cisl, Alfonso Cifani, sottolinea la tragicità della situazione e suggerisce oltre ad interventi straordinari con manovre concrete, di creare un tavolo di concertazione con gli enti e discutere di iniziative tangibili, quali il taglio di Imu,Tarsu e Irap.
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11/06/2013 Ricominciare? Sì, si può!
A pochi giorni dal sisma che aveva colpito l’Emilia Romagna, iniziò una catena di solidarietà per aiutare i caseifici del modenese e del reggiano con l’acquisto del parmigiano stivato nei magazzini andati distrutti. Con il Gruppo si Acquisto CISL Ancona Solidale, la Fnp, la Ust di Ancona e Macerata, le categorie CISL e i delegati aziendali della nostra organizzazione, e grazie ad alcuni volontari, abbiamo messo in moto una macchina che ha prodotto un risultato andato molto al di là delle più ottimistiche aspettative.   
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10/06/2013 «Responsabilità e interventi rapidi per salvare il lavoro"
COMUNICATO STAMPA MASTROVINCENZO CON I LAVORATORI INDESIT AL  BLOCCO DELLA STATALE FABRIANO -  SASSOFERRATO : “RESPONSABILITA’ E INTERVENTI RAPIDI PER SALVARE IL LAVORO” « E’ necessario che  Indesit Company rimetta mano al suo piano, riscopra la dimensione fondamentale  della responsabilità sociale di impresa, tanto più importante in una fase di recessione così pesante per i territori in cui l’azienda è nata e si è sviluppata.  Per le Marche, e non solo, la vicenda Indesit, oltre alla pesantezza della ristrutturazione proposta, assume un valore altamente simbolico; la comunità marchigiana non può infatti accettare che aree produttive di eccellenza, fonte di lavoro e di sviluppo, già duramente colpite dalla crisi, vengano ulteriormente desertificate.” – afferma Stefano  Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl marchigiana, presente stamattina, accanto agli oltre  300 lavoratori della Indesit Company di Fabriano scesi a protestare lungo la Sp Fabriano-Sassoferrato, contro il piano da 1.425 esuberi di Indesit in Italia.«Serve un intervento tempestivo del Governo, unitamente alle Regioni, per sostenere la richiesta del sindacato di rivedere profondamente il Piano presentato da Indesit. Al contempo è ora di riparlare finalmente di politica industriale nel nostro paese. O adesso o mai più.”Ancona 10/06/13                                                ufficio stampa cisl marche 
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10/06/2013 Indesit - due concetti chiari
Riceviamo da Andrea Cocco e pubblichiamo volentieri due immagini dal presidio Indesit. 
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08/06/2013 Sanità maceratese verso la demolizione
I sindacati di Categoria del Pubblico impiego di Cisl e Cgil denunciano lo smantellamento della sanità maceratese. Un processo che ha come "protagonista" in negativo l'Ospedale di Macerata all'interno del quale, a dispetto di quanto stabilito dal piano di riorganizzazione firmato nel luglio scorso, si stanno realizzando accorpamenti e spostamenti strutturali di grande rilevanza.In primo luogo il trasferimento del Reparto di Malattie infettive all'interno della struttura ospedaliera, con conseguente accorpamento con i reparti di Neurologia e Dermatologia. Si viene a creare così un'area medica indistinta di 24 posti letto organizzata non più per specialità ma per "intensità di cura".Il secondo percorso, previsto in contemporanea,  è l'unione delle Unità Operative di Otorino, Oculistica e Ortopedia, che confluiscono in un'area di degenza di 32 posti letto complessivi, anch'essa organizzata per "intensità di cura".Secondo i sindacati queste manovre hanno lo scopo di ridurre i posti letto per malati in fase acuta e producono l'effetto di prolungare per giorni l'attesa dei pazienti sulle barelle del Pronto Soccorso in cerca di un posto letto.Allo stesso tempo i sindacati denunciano un progressivo smantellamento di molte specialità ed eccellenze dell'Ospedale di Macerata, i cui pazienti vengono "deviati" verso altre Aree Vaste. Una disgregazione attuata in silenzio, al di fuori dei percorsi democratici di confronto, programmazione e gestione delle risorse. Ne deriva una pessima gestione del personale e una bassa qualità dell'assistenza che pregiudica la sicurezza e la salute dei cittadini utenti.COMUNICATO STAMPA
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05/06/2013 Conceria del Chienti, incontro tra sindacati e liquidatore
Intenso incontro sindacale quello svoltosi oggi presso la “Conceria del Chienti spa” di Tolentino tra il liquidatore Marco Luppa e la Rappresentanza Sindacale Unitaria aziendale assistita dalla CGIL e dalla CISL. L’azienda ha esposto una crescente difficoltà produttiva che dura da troppo tempo e sulla quale bisogna intervenire tempestivamente. Le organizzazioni sindacali hanno posto l’ esigenza occupazionale come obiettivo primario da raggiungere per il buon esito della trattativa. Il liquidatore si è impegnato a garantire il riconoscimento delle retribuzioni il 15 di ogni mese e si è altresì impegnato a sottoscrivere un accordo sindacale che preveda, fino a giugno 2014, la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria così come fortemente richiesto dal sindacato. Non tutti i nodi sono però stati sciolti. La cessazione dell’attività produttiva della Conceria del Chienti Spa resta purtroppo confermata. Il liquidatore ha espresso convincimento sulle potenzialità produttive dello stabilimento e propone un piano di rilancio fondato sulla costituzione di una nuova Società a vocazione commerciale e di una realtà (cooperativa o di impresa) che avrà lo scopo di proseguire la produzione mantenendo la quasi totalità dell’organico. Sono in avanzata fase di definizione forme di collaborazione con il mondo dell’imprenditoria e della finanza locale allo scopo di mantenere le alte professionalità presenti in azienda e di non svilire l’immenso patrimonio dell’eccellenza produttiva della Conceria del Chienti. Su questo punto le organizzazioni sindacali hanno richiesto maggiori dettagli e precisazioni. Il sindacato considera tale vertenza complessa ma emblematica, anche per la città di Tolentino, pertanto considera l’incontro odierno meramente interlocutorio ma utile al fine di ricercare una soluzione condivisa e che non crei traumi occupazionali, sociali, economici, ai lavoratori in un tessuto già fortemente minato dalla crisi in generale e particolarmente da quella del manifatturiero. Le parti hanno deciso di incontrarsi nuovamente entro la prossima settimana, dopo aver esperito ogni tentativo atto a ricercare il recupero occupazionale dei lavoratori.
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04/06/2013 Indesit: inaccettabili gli esuberi
Per la Fim Cisl: "Il problema degli esuberi va affrontato in una dimensione industriale nazionale" Roma, 4 giugno 2013. La segretaria nazionale della Fim Cisl Anna Trovò, a ridosso dell'incontro (previsto per le 15 di oggi) tra le organizzazioni sindacali e i vertici aziendali presso il Centro Congressi Cavour di Roma, ha dichiarato: al CAI, Indesit ha annunciato di avere una sofferenza produttiva e finanziaria con un calo di vendite da cui ne consegue un pesante piano di riorganizzazione che prevede oltre che, investimenti in Italia per circa 70 milioni di euro (nelle tre aree produttive di Fabriano comunanza, Ascoli e Caserta) e allocazioni alternative negli stabilimenti italiani e in quelli all' estero vicini ai mercati di sbocco in crescita, la dichiarazione di 1425 esuberi. Una enormità - secondo la Trovò - se pensiamo che complessivamente il gruppo conta in Italia circa 4300 dipendenti. Questo significa - sottolinea la segretaria Fim - un forte ridimensionamento della presenza in Italia del gruppo e quindi un ridimensionamento della produzione complessiva dell'elettrodomestico in Italia. Il rischio serio - secondo la Trovò - è che un pezzo importante dell'industria manifatturiera italiana e del "made in Italy" lasci definitivamente il paese. Per questo il problema Indesit va affrontato all'interno di una strategia nazionale di rilancio e sostegno della produzione di elettrodomestici in Italia. E' necessario - continua - garantire da subito un piano di azioni che favoriscano produzioni investimenti e lavoro, è inaccettabile, che si sposi la de-localizzazione come soluzione vantaggiosa per gli azionisti, disinteressandosi degli effetti economici e sociali che da essa ne conseguono - e conclude - dall'incontro odierno ci aspettiamo un confronto serio sui piani industriali e sulle scelte strategiche che ridia prospettive agli stabilimenti e alle produzione italiane del Gruppo, ma ripeto, è importante che il problema venga affrontato a livello nazionale con un piano di rilancio dell'intera filiera del settore .Ufficio stampa Fim CislLeggi il Comunicato Sindacale Unitario
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03/06/2013 Sciopero generale dei lavoratori del legno
 E’ stato proclamato lo sciopero generale dei lavoratori del legno. Lo ha deciso l’Assemblea dei quadri e dei delegati delle Federazioni di Categoria di Cgil Cisl e Uil – rispettivamente Feneal, Filca e Fillea. Lo scioperò si farà venerdì 7 giugno per tutta la mattina e per l’ultima ora di ogni turno. La decisione è stata presa per protestare contro la scelta di Federlegno, - l’associazione rappresentativa delle imprese della filiera del legno e arredo -  di abbandonare la trattativa per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale. A fronte di una situazione economica produttiva che si fa sempre più difficile, piuttosto che cogliere l’occasione del rinnovo del contratto nazionale per sviluppare relazioni sindacali basate sul confronto e la partecipazione, anche al fine di condividere soluzioni che aiutino il settore a uscire dalla crisi, Federlegno ha avanzato richieste che i sindacati hanno valutato come inaccettabili. In particolare l’ipotesi di un orario cosiddetto “multiperiodale”, da calcolarsi su base annua con una gestione a totale discrezione dell’impresa; ma anche il peggioramento delle normative sull’apprendistato e del lavoro a tempo determinato. Davanti ad  un naturale rifiuto da parte sindacale di accettare queste imposizioni, la Federlegno, con un atteggiamento scorretto e irresponsabile, ha abbandonato la trattativa. Cgil Cisl e Uil di Categoria chiedono da subito la ripresa di un confronto che affronti i contenuti della piattaforma unitaria, al fine di giungere ad una rapida conclusione del rinnovo del contratto nazionale che sia in grado di dare immediate risposte anche in termini di incremento salariale per la salvaguardia del potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori. Lo sciopero sarà sostenuto da due manifestazioni che si svolgeranno a Pesaro (ore 9.30 in Piazzetta Ciacchi) e a Tolentino (ore 14.30 in Piazza delle Libertà).
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31/05/2013 Vinfood, dipendenti in protesta
Le Segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil chiedono un confronto urgente con il prefetto Emilia Zarrilli per affrontare la delicata questione dell'azienda alimentare Vinfood di Monteleone di Fermo. L'obiettivo che si sono poste le Segreterie è quello di organizzare, il 3 giugno prossimo, un sit-in davanti a Palazzo Caffarini Sassatelli affinchè si possa agevolare una soluzione positiva della vertenza in atto. I Sindacati cercano soluzioni realmente percorribili per garantire un futuro all'azienda e sopratutto ai lavoratori e alle loro famiglie. L'azienda di Monteleone di Fermo è ferma dal 3 marzo e ad oggi è molto probabile, se non certa , la messa in mobilità dei dipendenti.
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24/05/2013 Lavori in corso del 24/05/2013
Sommario - Copertina dedicata alle richieste della Cisl ai candidati sindaco in occasione delle prossime elezioni amministrative - La crisi dell’edilizia simbolo delle difficoltà del lavoro nelle Marche. Un comparto che da sempre ha rappresentato una sicurezza per il territorio ora "naviga a vista". - Come cambia il sindacato di fronte ad un contesto sociale costretto a modificarsi per reggere il colpo delle difficoltà economiche. Le riflessioni di Ivo Lizzola. - Qualità della vita, sostegno al welfare: donne e pensionati della Cisl riflettono sulle condizioni delle fasce più fragili della popolazione - Cose di Tè: quando una passione diventa professione. La scommessa imprenditoriale di Cose di Tè Tvrs Venerdì ore 13.10 Domenica ore 00.15 E’ Tv Marche Venerdì ore 23.15: canale 112 ore 21 Sabato ore 20.00 Domenica ore 14.15 Tv Centro Marche Venerdì ore 20:00 (dopo il TG), 23:45 (replica) Mercoledì ore 14:00 (in replica dopo il TG)ufficio stampa cisl marche
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20/05/2013 I sindacati insieme con gli amministratori per non dimenticare il sociale.
Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, e i sindacati dei pensionati, si sono incontrati con l'amministrazione comunale di Grottammare, in particolare con il sindaco Luigi Merli e l'assessore ai servizi sociali Daniele Mariani. I sindacati premono affinchè le Amministarzioni, attanagliate dalla crisi, non perdano di vista le politiche sociali e il controllo del prelievo fiscale e tributario nei confronti dei più deboli. Con grande soddisfazione delle parti, al termine dell'incontro, è stato firmato il protocollo d'intesa che tra gli obiettivi pevede: mantenere inalterata l'aliquota della Tares e  mantenere invariato il costo dei servizi a domanda individuale. Per quanto riguarda gli anziani è previsto il miglioramanto del livello di qualità nell'assistenza presso le strutture residenziali protette, l'assistenza domiciliare e l'assistenza domiciliare integrata. Sono stati presi provvedimenti anche per quanto riguarda l'area dei minori e dei disabili. Numerosi sono stati gli interventi, Paola Federici della Cisl, Francesco Vagnoni della Spi Cgil, Francesco Fabiani Uil pensionati e Ubaldo Falcioni della Uil. Unanime la richiesta per un maggior impegno verso il sociale, affinchè non si dimentichino le fasce più deboli.
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17/05/2013 Confronto pubblico con i candidati Sindaci del Comune di Ancona
Le Segreterie Territoriali CGIL CISL UIL organizzano un confronto pubblico  con i candidati sindaci del Comune di Ancona - lunedì 20 maggio  ore 15.30.Leggi il Documento Unitario sul confronto  
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15/05/2013 Prosegue la mobilitazione sulla sanità
Sanità, prosegue la mobilitazione dei sindacati. Oggi si è svolta la riunione di  Cgil, Cisl e Uil Marche con le rispettive Categorie della sanità e dei pensionati per valutare il confronto in atto con la Regione Marche sulle politiche di riorganizzazione della sanità. Una riunione che fa seguito alla manifestazione del 25 marzo scorso e alle assemblee che si sono svolte in tutti i territori. Pur registrando alcuni passi avanti nelle proposte su reti territoriali, integrazione socio-sanitaria, case della salute e stazione unica appaltante, i sindacati confermano di non condividere la manovra. In particolare esprimono dubbi sulla piena coerenza del piano di riconversione dei piccoli ospedali e, in attesa del progetto di riorganizzazione delle reti cliniche e della definizione del quadro economico complessivo, giudicano estremamente negativo e preoccupante il taglio che si sta profilando sul fronte del personale. Dall’ultimo incontro infatti è emersa la volontà di operare una riduzione di circa 30 milioni di euro alla spesa del personale, che si aggiungono  ai 18 già tagliati lo scorso anno. Se tale ipotesi venisse attuata, sarebbero a rischio non solo centinaia di posti di lavoro, soprattutto tra i precari, ma anche la possibilità concreta di erogare servizi ai cittadini. A questo, si aggiungano i carichi di lavoro che gravano su tutti i lavoratori, che sono già al limite, come dimostra l’ingente arretrato di giornate di ferie rimaste inutilizzate proprio per la mole di lavoro. Cgil, Cisl e Uil Marche, nel denunciare questa situazione, invitano la Regione a modificare radicalmente queste previsioni. In tal senso, si auspicano novità già per il prossimo incontro del 24 maggio. In caso contrario si intensificheranno le iniziative di lotta.
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13/05/2013 Preoccupazione per la Quadrilatero
Le Segreterie provinciali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil (le Categorie dei lavoratori del settore delle costruzioni) esprimono forte preoccupazione per la stato dei cantieri della Quadrilatero e per le vicende societarie della ditta affidatrice: Impresa SPA. La ripartenza a singhiozzo del lavoro, il lento declino dei cantieri di Borgo Tufico e Cancelli, il perdurare del ricorso alla cassa integrazione per due terzi del personale non lasciano ben sperare. I contatti con l’azienda, gli incontri che si sono succeduti, i vari tavoli che si sono avvicendati nelle ultime settimane, sembrano indicare che ci troviamo di fronte all’ ennesima incompiuta su territorio nazionale. Ad un mese e mezzo dalla sospensione dei cantieri non si sono ancora concretizzate manifestazioni di interesse da parte di altre imprese, né si è pronunciato il Tribunale sulla ristrutturazione del debito, né gli istituti di credito hanno assicurato nuova finanza (che poteva consentire una ripresa piena). La ripresa spot dei lavori nei cantieri di Pianello in provincia di Perugia, a fronte anche di incertezza sui pagamenti degli stipendi, si inserisce in un quadro molto instabile che non da certezze sul futuro e sulle prospettive del cantiere. Le condizioni già al limite dei lavoratori, sempre denunciate, si sono progressivamente deteriorate e le aziende del territorio coinvolte nei lavori si trovano senza alcuna prospettiva. I fornitori, la mensa e i sub affidatari denunciano un credito significativo verso l’azienda esecutrice. I dipendenti diretti e quelli dei subappalti non hanno neanche un percorso di ammortizzatori sociali paragonabili alle altre realtà industriali del territorio. Lunedì i sindacati incontreranno il Presidente della Regione Spacca per fare il punto della situazione. Il 17 maggio è in programma un incontro in azienda per monitorare le condizioni del cantiere e, per il 20 maggio, c’è una convocazione al Ministero dello Sviluppo Economico a seguito della richiesta di Impresa SpA di attivare la procedura di amministrazione straordinaria, o in alternativa la procedura prevista dalla Legge Marzano per le grandi imprese insolventi. Si richiamano tutti i soggetti, ognuno per il proprio ruolo, a prendere atto con attenzione della situazione. La sospensione del cantiere significa il progressivo deperimento dei mezzi, la dispersione di risorse, professionalità e uomini e compromette definitivamente la ripartenza degli stessi. O si interviene subito o si rischia la fine dell’idea di infrastrutture che per anni si è inseguita, anche perché sul territorio di Fabriano sarebbe la seconda incompiuta dopo la Pedemontana.
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10/05/2013 Riconversione Sadam: adesso basta polemiche!
  FAI CISL FLAI CGIL e UILA UIL Ancona  COMUNICATO STAMPA  RICONVERSIONE SADAM : ADESSO BASTA POLEMICHE  Le segreterie provinciali FAI CISL FLAI CGIL e UILA UIL   esprimono un giudizio molto positivo rispetto  al lavoro e all’approvazione da parte della Regione Marche  della delibera del 7 maggio circa il piano regionale del commercio e la salvaguardia del progetto SADAM. Per le segreterie provinciali FAI CISL FLAI CGIL e UILA UIL   non è  corretto continuare ad avanzare lo spettro dell' impoverimento della città di Jesi  per l’apertura di un megastore , ma è vero l'esatto contrario.Per le segreterie provinciali FAI CISL FLAI CGIL e UILA UIL   è importante evidenziare che un gruppo imprenditoriale importante mantenga le proprie attività nel territorio di Jesi,  e dia occasione di sviluppo economico al territorio,   In quanto gli investimenti per la realizzazione del progetto sono superiori ai 60 milioni di euro e richiederanno l'utilizzo delle imprese locali per la realizzazione del progetto. Si parla  di impiantistica , edilizia , infrastrutture, idraulica ed altro, attività tali  da dare un contributo al superamento della attuale fase economica recessiva  del territorio. La delibera regionale coglie  i dettami della legge nazionale sulla riconversione degli ex zuccherifici e le possibilità occupazionali che verranno a generarsi saranno di gran lunga superiori al numero dei lavoratori SADAM da ricollocare.Per le segreterie provinciali FAI CISL FLAI CGIL e UILA UIL   è  singolare che in questa discussione trovino affinità soggetti come Rifondazione Comunista  ed il suo candidato sindaco Chiaravalle che alle lotte dei lavoratori sceglie invece gli interessi delle associazioni dei commercianti .Per le segreterie provinciali FAI CISL FLAI CGIL e UILA UIL   è altresì opportuno ribadire al sindaco di Jesi, che oltre alla coerenza istituzionale , che è un atto dovuto per qualunque amministratore,  un ' altra qualità richiesta alla politica è la partecipazione alla risoluzione dei problemi e non dichiarazioni generiche che non risolvono i problemi .In questa logica  le segreterie provinciali FAI CISL FLAI CGIL e UILA UIL   credono che la delibera regionale  sia stato un atto di grande responsabilità  e coerenza politico istituzionale.Le segreterie provincialiFAI CISL FLAI CGIL e UILA UIL Ancona 10 maggio 2013 
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10/05/2013 L'Asur taglia il personale ma i pazienti rischiano
Alle già note vicende legate al piano ferie estive che per l’Area Vasta 4, nell’assoluto silenzio dei Sindaci e dei Consiglieri Regionali eletti nel fermano, comporterà un ulteriore taglio di servizi, disagi ai pazienti ed accorpamenti selvaggi, che come spesso abbiamo detto assomigliano più ad “ ammucchiate” che ad altro, va sottolineato che la politica di tagli indiscriminati messa in atto dalla Regione e dall’ASUR, potrà avere ripercussioni molto pericolose sugli assistiti.Vogliamo evidenziare due casi emblematici che stanno passando in sordina ma sono l’immagine del disinvestimento lento e progressivo attuato sulla sanità del fermano, nella piena indifferenza dei più.1)    STROKE UNIT: è l’unità di letti di Neurologia inserita nel reparto di Medicina di Fermo che prevede un’assistenza intensiva a pazienti critici neurologici e che attualmente non è presidiata costantemente né da medici né da infermieri dedicati. Paradossalmente i pazienti sono collegati a dei monitor per l’ECG a loro volta collegati ad una centrale di controllo, che nelle situazioni normali, viene sorvegliata da un professionista sanitario perché in ogni momento i pazienti potrebbero avere delle GRAVISSIME complicazioni. Il monitoraggio e la sorveglianza servono per garantire un precoce intervento salvavita. A Fermo, tutto questo non vale. Siccome il personale infermieristico è insufficiente ed i letti di Stroke Unit sono inseriti in un reparto di medicina di base ( 120 minuti d’assistenza) nessun infermiere o medico è dedicato alla costante sorveglianza dei pazienti e questo, a detta del Direttore della Direzione Medica, è del tutto normale perché è un unità di primo livello. Allora di due l’una: o i monitor servono come scenografia oppure il Direttore della Direzione Medica sbaglia di grosso, mettendo a rischio operatori e malati. Di tutto questo importa a qualcuno? C’è la volontà d’intervenire per migliorare l’assistenza e lavorare perché Fermo abbia almeno una dignitosa Stroke Unit? Al momento sembrerebbe proprio di no, visto che l’Asur ha tagliato l’assunzione di 20 infermieri rispetto all’estate scorsa. La Regione pensa a fare cassa ma chi rischia la pelle sono i malati e chi rischia di andare davanti al Giudice sono gli infermieri ed i medici, magari sventolando la lettera della dott.ssa Padovani che asserisce che è tutto normale.2) ASSISTENZA RIABILITATIVA IN S.R.R.: gli utenti del Servizio Residenziale e Riabilitativo del Dipartimento di Salute Mentale, sono malati che necessitano di un tempo di reinserimento graduale nella vita sociale e familiare dopo un periodo di malattia. Le figure professionali principali, oltre agli infermieri, sono gli Educatori Professionali, responsabili del percorso riabilitativo. Chi dovrebbe occuparsi invece dell’assistenza ai bisogni primari degli ospiti sono gli OSS. Bene, a Fermo, nonostante quanto scritto dalla stessa Regione Marche in un recente Regolamento per le Residenze, chi copre i turni fissi in SRR sono gli Educatori Professionali, che così non possono svolgere la propria funzione riabilitativa. L’assurdo però è che gli Educatori Professionali, professionisti laureati, siccome sono in numero assolutamente insufficiente, vengono sostituiti in caso di assenza dagli OSS del reparto Psichiatrico dell’Ospedale. Al danno quindi la beffa: si rende impossibile o quasi agli Educatori poter approntare un percorso riabilitativo qualificato secondo la loro professionalità perché costretti a coprire turni di servizio rigidi ( la figura dell’Educatore non è una figura assistenziale bensì riabilitativa) e vengono talmente svuotati dalla loro mission professionale tanto che in caso di assenza possono essere sostituiti da OSS, che con la riabilitazione nulla c’entrano. Tutto questo sempre perché il problema fondamentale nella nostra sanità non è più la qualità dell’assistenza ma il RISPARMIO che si deve portare a casa. Pure in questo caso, nulla trapela all’esterno perchè fa comodo che queste cose non si sappiano. La CISL FP, invece, anche se va controcorrente, vuole continuare a denunciarle perché non ci può essere scambio alcuno tra il diritto alla salute ed il budget da rispettare.Il segretario FpGiuseppe Donati
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09/05/2013 Sanità, tagli agli sprechi
Dopo le due assemblee pubbliche del 29 e 30 Aprile scorsi è stato elaborato un documento di poche righe in cui è racchiusa "la denuncia" della Rsu dell'Area Vasta 5 congiuntamente alle Segreterie Provinciali di categoria della funzione pubblica nei confronti dell'Asur.Stante la grave situazione della sanità pubblica dell'Area Vasta 5, i punti che i rappresentanti dei lavoratori contestano sono: la mancanza di un progetto di tagli agli sprechi a favore della qualità dei servizi;  i tagli al personale sanitario, tecnico ed amministrativo negli ospedali di Ascoli e San Benedetto del Tronto; la mancanza di alternative all'ospedalizzazione per la carenza dei servizi sul territorio e infine, la totale assenza di una politica di riduzione delle liste d'attesa.
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08/05/2013 Qualità della vita e sviluppo del welfare
Dal 19 al 26 maggio 2013 al via  la quarta edizione  della  Settimana della Famiglia organizzata dal Comune di Ascoli. Presente all’interno del  ricco programma  il convegno “Qualità della vita e sviluppo del welfare”, promosso dal sindacato dei pensionati Fnp Cisl e dai relativi coordinamenti donne di Ascoli Piceno-Fermo, martedì 21 Maggio 2013  ore 9,30, presso la Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno. Al convegno interverranno Silvia Stefanovichj, del  Dipartimento nazionale delle  politiche sociali della Cisl con un approfondimento su “L’equilibrio famiglia/lavoro, in un welfare che cambia” e Pietro Cerrito, segretario confederale della Cisl nazionale su “ Famiglia e welfare nella crisi”.  I lavori coordinati da Paola Federici, della Cisl di AscoliP.-Fermo, verranno presentati da Ciarrocchi Rosandra, responsabile del coordinamento donne  Fnp Cisl di Ascoli P.-Fermo. Sono previsti i saluti delle autorità locali e del segretario generale regionale  della Fnp Cisl Mario Canale.
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07/05/2013 Macerata, la crisi non arretra. Licenziati 649 lavoratori in tre mesi
Il Segretario Marco Ferracuti «Dalla crisi usciremo solo aumentando la produttività del lavoro». Il Segretario della Cisl Marco Ferracuti in intervista rilasciata al Il Resto del Carlino  propone alcune ricette per superare un momento che resta critico. Secondo Ferracuti «la situazione è grave e servono interventi urgenti e mirati. I settori produttivi tradizionali del maceratese, in particolare il manifatturiero, vanno aiutati sviluppando qualità e innovazione. Bisogna però anche puntare su settori innovativi e di prospettiva, come la cultura, il turismo e la filiera agro alimentare di qualità». Le cifre fornite dall'Osservatorio della Cisl di Macerata sul mercato del lavoro rimangono preoccupanti. Nei primi tre mesi del 2013 si registrano 649 nuovi licenziamenti. Sono tanti i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità e solo il 25% di essi ha accesso alla relativa indennità. Per gli altri non sono disponibili neppure le agevolazioni previste dalla legge 326 alle imprese che li volessero riassumere. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si registra una flessione del 5%. In altre parole, la crisi non arretra. «La qualità non si improvvisa - conclude Ferracuti - e le nostre aziende vanno aiutate con politiche infrastrutturali che rendano disponibili energia a costi ridotti, banda larga e una rete di trasporti più efficiente. Servono poi formazione per lavoratori e imprenditori ed orientamento, con un ruolo più forte dei Centri per l'impiego, che devono realizzare una presa in carico reale dei lavoratori». Il cavallo di battaglia della Cisl rimane quello della produttività, da rilanciare attraverso una maggiore partecipazione dei lavoratori alla vita dell'impresa e sviluppando la contrattazione sui luoghi di lavoro con incentivi legati ai risultati aziendali.
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06/05/2013 Pesaro, firmato il protocollo d’intesa sul bilancio
 Firmato il protocollo d'intesa tra il comune di Pesaro e CGIL, CISL e UIL sul bilancio  preventivo 2013. Diversi i punti  volti ad affrontare la difficile situazione economica  in cui  versano i  cittadini, per questo le parti concordano di individuare tutte le misure possibili  per perseguire l’obiettivo  di salvaguardare il welfare. Tra gli   importanti provvedimenti: l’Incremento del fondo anticrisi di 250mila euro per le famiglie colpite dalla crisi; la conferma del livello, sia quantitativo che qualitativo dei servizi sociali ed educativi, come richiesto dai sindacati, e il rafforzamento della gestione associata di funzioni e servizi tra  le diverse amministrazioni locali. Con l’intento di raggiungere una maggiore equità, da settembre prossimo verrà applicato l’ISEE lineare a tutti i servizi in cui è prevista la compartecipazione alla spesa degli utenti, a cominciare dagli asili nidi. Per quanto riguarda l’addizionale Irpef  si è concordato che rimarrà bloccata  ai valori del 2012 e sarà improntata ad una progressività che inciderà maggiormente sui  redditi superiori ai 28mila euro. I sindacati esprimono, invece, forti riserve sulla decisione del comune di  innalzare  l’ aliquota IMU sulle case in affitto a canone concordato, per l'effetto  negativo che questa misura avrà sul mercato e sul sostegno agli affittuari  con basse disponibilità di reddito. Oltre a questo, chiedono di modificare l’impianto complessivo  verso criteri di maggiore progressività, tenendo il più basso possibile il prelievo sui primi due immobili e una maggiore progressività  dal terzo immobile in avanti. Si attenderà il 31 maggio per riconvocare un tavolo su questa partita.Protocollo sulle politiche di bilancio Pesaro 
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03/05/2013 Vicini alla Cgil. Il sindacato è unito
Esprimiamo pieno sostegno e solidarietà alla Cgil di Macerata per gli atti vili e spregevoli di cui è stata recentemente oggetto.Una provocazione inaccettabile per tutto il movimento sindacale specie in una giornata - quella del primo maggio - in cui le organizzazioni sindacali si sono compattate con la bellissima manifestazione nazionale di Perugia, sotto lo slogan: “uniti si vince, divisi si perde”.Non è il caso di enfatizzare le gesta di pochi esagitati. Cogliamo però l’occasione per ricordare le responsabilità che il sindacato si assume in questa gravissima crisi.Ogni giorno riceviamo nelle sedi persone in difficoltà, orientandole e dando loro una risposta utile.Siamo presenti in tutti i luoghi di lavoro - fabbriche, scuole, ospedali, uffici pubblici - e facciamo il possibile per tenere i lavoratori ancorati al proprio posto, ad esempio attraverso gli ammortizzatori sociali.Facciano pressione nei confronti delle istituzioni a tutti i livelli – Governo, Regione, Provincia e Comuni - affinché siano messe a disposizione più risorse possibili per i lavoratori e per le persone più fragili e bisognose.Un lavoro importante e faticoso, spesso svolto in silenzio. Ne rivendichiamo il merito anche e soprattutto nei confronti di tutti coloro che, con gesti e parole, tendono a creare odi e divisioni.Il sindacato è unito, e continuerà a lavorare affinché tutti insieme possiamo uscire il prima possibile da questo momento di grande difficoltà.I Segretari di Cisl e Uil (Marco Ferracuti e Roberto Broglia)
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02/05/2013 Assemblea pubblica sul riordino socio sanitario.
 Cgil Cisl Uil di Ancona, unitamente alle categorie del settore pubblico e dei pensionati, organizzano un'assemblea pubblica sul riordino socio sanitario della Regione MarcheMARTEDI' 7 MAGGIO 2013, ORE 15.00 presso la Sala Armatura  Via Ragnini, 4 ad AnconaLa cittadinanza è invitata a partecipare. 
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02/05/2013 Incontro con i candidati sindaci di Falconara
Confronto pubblico con i candidati sindaci di Falconara. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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02/05/2013 Canalini, continua la protesta
Dopo lo sciopero del 30 aprile prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori della Canalini, agenzia giornalistica di Ancona oggetto di un recente cambio di proprietà. In un comunicato la Fisascat - la Categoria della Cisl che segue i lavoratori del commercio - denuncia un atteggiamento di chiusura e di ambiguità da parte della società entrante e di quella uscente. Insufficienti le risposte date e sul mantenimento dell’occupazione e sulle modalità con cui  verrà garantita l’attività lavorativa. Nono sono chiari neppure il luogo di lavoro, le attività mantenute nella provincia di Ancona e la data precisa di avvio della nuova titolarità d’impresa. I lavoratori, riunitisi in assemblea nei giorni scorsi, hanno anche chiesto la liquidazione del trattamento di fine rapporto (la cosiddetta liquidazione) all’atto del cambio di proprietà, anche per compensare la riduzione delle retribuzioni percepite a seguito del secondo anno di cassa integrazione. Tutti aspetti sui quali il sindacato non ha ottenuto alcun riscontro positivo. Prosegue quindi la mobilitazione dei lavoratori, che mette a rischio la distribuzione di giornali, riviste e libri nei prossimi giorni.  IL COMUNICATO STAMPA
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30/04/2013 Primo maggio, una festa di speranza
Una festa per rimettere al centro la solidarietà e il rapporto tra i cittadini e le istituzioni. Sarà anche questo il primo maggio ai Giardini Diaz. Una due giorni di musica, animazione e divertimento a partire dal pomeriggio del 30 aprile fino alla sera del giorno successivo.L'obiettivo del Comune di Macerata e di Cgil Cisl e Uil (nella foto i tre Segretari Benfatto, Fabbri e Broglia insieme al vice Sindaco Federica Curzi), è quello di provare a costruire uno spazio pubblico aperto a tutti. Un luogo da cui lanciare un messaggio positivo di ottimismo, nonostante il momento difficile che tante famiglie maceratesi stanno vivendo a causa della crisi.Dalla crisi infatti non si può prescindere quando si parla di lavoro. I dati dell'Osservatorio della Cisl di Macerata parlano chiaro. Rispetto ai primi tre mesi dell'anno scorso è aumentata la cassa integrazione, sia ordinaria (+ 39%) che straordinaria (+ 47%). In forte calo invece quella in deroga (-58%), ma non è una buona notizia. Le richieste sono infatti aumentate ma le ore non sono state autorizzate per mancanza di fondi trasferiti alle Regioni.Lancia l'allarme Lidia Fabbri, Segretaria della Cisl di Macerata. «La situazione è gravissima. Tante aziende stanno per chiudere e i loro dipendenti rischiano il posto. Il primo impegno del nuovo Governo deve essere proprio quello di finanziare la cassa integrazione in deroga, o saranno guai. Un dato ci preoccupa in particolare: il 40% delle persone che si rivolgono ai nostri Caf (Centri di assistenza fiscale) esprime come prima difficoltà quella di pagare mutui, affitti e utenze».«Il primo maggio deve segnare un nuovo inizio - conclude la Fabbri - un'inversione di tendenza rispetto al periodo di stagnazione che stiamo vivendo. Abbiamo bisogno di lanciare un messaggio di positività e di speranza, facendo capire alla gente che le istituzioni e il sindacato ci sono, sono vicini alle persone in difficoltà e pronti a dare loro una mano».MERCATO DEL LAVORO MARZO 2013: i dati dell'Osservatorio della Cisl di Macerata  
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29/04/2013 Urgente un tavolo con i sindaci e le associazioni dei malati
Si trasmette, di seguito, la nota stampa della Segreteria Territoriale CISL FP Ascoli-Fermo inerente la Sanità con preghiera di pubblicazione e diffusione. La grande e pomposa Assemblea che la Regione Marche ha organizzato per domani ad Ancona al solo fine di fare l’ennesima passerella di rito e tentare di autoassolversi per gli errori madornali messi in atto negli ultimi due anni dall’ASUR e dall’Assessorato, presumiamo non fornirà alcuna risposta alla grande crisi che la sanità sta vivendo in tutte le Marche e soprattutto al sud.La Cisl Fp ritiene che nel fermano vi dovrebbe essere una maggiore presa di coscienza da parte di coloro che hanno compiti e funzioni politiche ed istituzionali della realtà quotidiana che affrontano operatori sanitari e utenti all’interno delle strutture sanitarie dell’Area Vasta 4.In questi giorni ad esempio, il Direttore di Area Vasta 4 è stato più volte in Ancona per concordare il piano assunzioni del prossimo quadrimestre. Chi, però, dei Sindaci del territorio, conosce le ricadute drammatiche che le decisioni dell’ASUR avranno sui servizi e reparti da maggio in poi?Come CISL FP, esprimiamo ancora una volta le grandissima preoccupazione sul prossimo futuro della sanità fermana a partire dalla gestione delle ferie estive che si presenterà drammatica. Pensare che da maggio a dicembre 2013 scadranno circa 126 contratti a tempo determinato di cui circa 20 d’infermieri e circa 10 OSS. I rinnovi dei tempi determinati saranno difficilissimi perché i limiti imposti dalla finanziaria di restare all’interno del tetto della spesa del 30% dell’anno precedente e il mancato scorporo della spesa per le proroghe al 31 luglio, effettuate grazie alla Legge di Stabilità, impediranno di fatto la possibilità di coprire i posti vacanti se non in numero limitatissimo.Rispetto alla dotazione organica vigente dell’Area Vasta 4 e della documentazione risalente a settembre 2012, dati evidentemente non aggiornati, su 1632 posti da coprire, sono vacanti 231 posti di tutte le figure professionali, temporaneamente e parzialmente coperti con 94 tempi determinati o contratti flessibili che sono in scadenza.In particolare sono vacanti a tempo indeterminato: 49 posti di Dirigenti Medici + Dirigenti di struttura complessa ( primari e direttori) 3 Dirigenti Veterinari 3 Biologi 4 Psicologi 51 Infermieri 9 Tecnici Sanitari di Laboratorio 4 Fisioterapisti 3 Assistenti Sociali 2 Assistenti Sanitari 40 Operatori Tecnici di varie figure 20 Collaboratori Amministrativi 8 Assistenti Amministrativi 5 OSS ma coperti da svariati tempi determinati in sovrannumero, prova evidente dell’errato calcolo della reale necessità organica di questa figura. Questi sono solo alcuni numeri esemplificativi che possono far capire l’emergenza occupazionale in cui si dibatte la sanità fermana ed il risparmi che l’ASUR ha portato a caso sulle spalle dei malati e degli operatori dell’A.V.4. Si perché a fronte di questi dipendenti in meno non vi è stata alcuna riduzione di servizi. A tutto ciò dobbiamo aggiungere un’altra criticità che si sta per presentare all’orizzonte, che riguarderà la SANITA’ PRIVATA.  L’AIOP, l’associazione delle case di cura private, ha fatto sapere che se il piano di riconversione dei posti letto deciso dalla Regione andrà in porto, così come presentato, è pronta a tagliare 400 posti di lavoro nelle Marche di cui 18 a Fermo.La CISL FP Regionale ha già incontrato il Presidente dell’AIOP per aprire un confronto che possa evitare l’ennesima crisi aziendale nelle Marche.Ma l’ormai cronica carenza di personale e le decisioni operative che tardano a venire, rischiano di mettere in serio pericolo la qualità assistenziale che viene fornita con enorme abnegazione dagli operatori sanitari.La situazione dell’INRCA di Fermo, che nell’assoluto silenzio di tutti, sta per essere trasformata in una grande Lungodegenza, perdendo quindi la sua funzione riabilitativa dell’anziano in primis quella cardiologica con il rischio di perdere anche servizi diagnostici importanti, è l’immagine di una classe politica di questo territorio, ormai assente ed arresa a tutto.L’esempio che fotografa la realtà odierna e dà il senso dell’assillo di fare cassa rispetto ai diritti di salute dei malati, viene da quanto sta succedendo in Stroke Unit di Fermo. Un servizio di assistenza semintensiva per pazienti colpiti da ictus o emorragia cerebrale, inserito all’interno della UOC di Medicina. Alla legittima denuncia che la CISL FP e gli stessi infermieri hanno avanzato alla Direzione Medica di essere impossibilitati a sorvegliare in modo idoneo e continuativo questi malati, collegati, non a caso, a monitor di sorveglianza elettrocardiografica 24 ore su 24, la risposta è stata sorprendente. Essendo lo Stroke Unita di Fermo di primo livello, non necessità di assistenza particolare e diretta. Evidentemente, quindi, i monitor collegati ai pazienti e la centralina unica sono stati attivati per fare un po’ di scena e se qualche parente,in caso di contenzioso legale, chiamasse l’infermiere a rispondere della mancata sorveglianza, basterà mostrare la lettera della dott.ssa Padovani che parla di classifiche e di Quaderni dell’Agenzia. Di sicuro il Giudice ne terrà conto ….Altre questioni aperte riguardano il cattivo ed improprio utilizzo degli Educatori Professionali nel Servizio Residenziale e Riabilitativo di Salute Mentale, costretti per volere di tecnici “ rampanti” a coprire turni assistenziali rigidi invece di occuparsi di progetti riabilitativi oppure al progressivo e lento smantellamento in favore di privati del servizio dietetico e di prevenzione delle disfunzioni dell’alimentazione. Il pubblico sta progressivamente indirizzando questi malati, spesso giovani, ai privati con costi aggiuntivi importanti.L’ASUR e l’AREA VASTA 4 hanno toccato il fondo e si devono arrampicare sugli specchi per giustificare l’ingiustificabile. Intanto chi rischia è il malato !!!  Rispetto a tanta rigidità ed incomprensibile leggerezza, resta difficile comprendere come per altre questioni invece si spendano soldi a iosa. Pensiamo al gettone di circa 900 euro lordi che l’anestesista dell’Area Vasta 5 di Ascoli percepisce il lunedì per recarsi ad Amandola ad assistere alle colonscopie in anestesia. Ai locali in affitto della RSA di Petritoli, ai costi di gestione dell’appartamento a P.S.Elpidio per la Casa famiglia mai attivata, alle convenzioni, alle consulenze, all’enorme mobilità passiva… però dove si deve TAGLIARE E’ SUL PERSONALE E QUINDI SUI SERVIZI.Non parliamo poi dei disservizi arrecati ai cittadini per le esenzioni, causati ancora una volta dalla disorganizzazione e dall’eccessiva burocratizzazione voluta dalla Regione. Nell’era dell’informatica e della rete, dover pensare di costringere utenti per lo più anziani a partire dai paesi limitrofi per recarsi tutti a Fermo solo per espletare una pratica per un’esenzione, è la prova della sconfitta di un sistema che ha perso su tutti i fronti. La gestione dei sistemi informativi regionali, dal CUP UNICO alla semplice distribuzione dei CUD ai dipendenti, ha accumulato una serie di fallimenti e di sperpero di denaro pubblico, di cui purtroppo nessuno risponderà.Per tutte queste questioni ma soprattutto per fare chiarezza sullo stato dell’arte della sanità fermana, sui rischi di forte penalizzazione in materia di posti letto e servizi, sul bluff delle Case della Salute che non vedranno mai la luce ed in generale sull’impoverimento del sistema sociosanitario del fermano, la CISL FP organizzerà VENERDI’ 10 MAGGIO un incontro con tutti i Sindaci del Fermano e le Associazioni dei malati per capire quale strategia possa essere messa in atto verso la Regione per salvare il salvabile. Vedremo chi sarà veramente interessato a sapere e capire e chi invece no.                                                                                                                       Il Segretario Generale                                                                                                                        Giuseppe Donati
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29/04/2013 Area Vasta 5, si attendono azioni che non potranno limitarsi ai soli provvedimenti contro gli Infermieri
Premesso, che secondo la CISL FP, è un diritto ed un dovere di qualsiasi Direttore, effettuare i controlli che ritiene opportuno, pensare però di scaricare sui lavoratori e sulla credibilità ed onestà di una categoria professionale, il fallimento gestionale ed organizzativo dell’Area Vasta 5, è inaccettabile. I numeri e l’entità dei tagli sul personale dell’A.V.5 sono sotto gli occhi di tutti e certamente non sarà la politica parabrunettiana di Stroppa, che potrà smentirli. Il Direttore di Area Vasta 5, ha sbandierato sulla stampa la volontà di rivalutare il personale dipendente con limitazioni per patologie, perché, a suo dire, è anomalo che un terzo degli infermieri ne fruisca. A tal proposito, senza voler difendere gli opportunisti di turno, va detto che secondo i dati del Sistema di sorveglianza MALPROF ( Regioni- ISPSEL) il 29,3% degli Infermieri soffre di malattie del rachide. Quest’ultime, insieme alle malattie della pelle ( 34,2%) sono la principale causa di limitazioni parziali o totali degli infermieri italiani. Il fenomeno, sempre secondo i dati del Sistema di sorveglianza di cui sopra, è in forte espansione in tutta Italia e non ad Ascoli Piceno. Dal 2000 al 2007 le malattie professionali a carico del rachide degli operatori sanitari sono aumentate del 21,5% e nel quadriennio 2000-2004 ben il 37,8% degli infermieri italiani hanno riscontrato tali malattie. Nel biennio 2005-2006 la percentuale degli infermieri è stata del 25,5%. Come si potrà notare quindi le insinuazioni a mezzo stampa di Stroppa sull’eccessiva percentuale di limitazioni per malattia degli infermieri dell’A.V.5 non trova riscontro. Servono invece a distogliere l’attenzione sulle tremende carenze d’organico presenti sia ad Ascoli che a San Benedetto. Questo non significa che non potrebbero esserci dei casi limite di opportunismo e furbizia. Questi vanno scovati e puniti. Non va però colpevolizzata una categoria di professionisti come gli Infermieri, che in questi anni ha portato la croce del sistema sanitario regionale, sopportando carichi di lavoro, talvolta insostenibili. Basterebbe citare, che nelle Marche, il numero astronomico delle ferie arretrate del personale del comparto ammonta a 116 mila. Se andassimo a quantificare anche le ore extracontrattuali, potremmo meglio comprendere che l’aumento delle malattie professionali degli infermieri è dovuta principalmente all’eccesso di lavoro,di stress e di disorganizzazione. Ritornando all’A.V.5, il dott. Stroppa può immediatamente avviare i controlli sulle limitazioni assegnate agli infermieri, ma poi, dovesse riscontrare anomalie e storture, dovrà essere altrettanto solerte nel denunciare alla Procura della Repubblica, il Medico Competente che ha certificato le eventuali finte limitazioni, per falso in atto pubblico. Si, perché, altro aspetto trascurato da Stroppa, nelle sue uscite stampa, è che le limitazioni per malattia gli infermieri non se le sono attribuite da soli. Un medico apposito,chiamato Medico Competente del Lavoro, di fiducia dell’Area Vasta, ha riscontrato le patologie ed ha disposto per scritto le conseguenti limitazioni. In altri casi, un’apposita Commissione Medica provinciale, ha attestato le patologie e disposto la più idonea assegnazione lavorativa dell’infermiere. Siamo in attesa, dopo i proclami e la guerra santa lanciata da Stroppa, dei risultati della ricognizione ma ci aspettiamo anche delle azioni conseguenti che non potranno limitarsi ai soli provvedimenti contro gli Infermieri. Se riscontrerà storture, dovrà denunciare il medico o i medici che le ha rese possibili, altrimenti Stroppa, avvalorerà la tesi della CISL FP che lo ritiene sempre più in confusione di fronte alle gravosissime problematiche, mai risolte né da Lui né dai suoi collaboratori,abbattutesi sugli ospedali e Servizi Territoriali. Come più volte detto, un conto è dirigere il personale di una fabbrica che costruisce lavatrici, altro è gestire un’ Azienda che dovrebbe produrre salute e sanità ma che non ce la fa per colpa d’interventi di taglio lineare non più sostenibili.
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26/04/2013 Incontro con il Cardinale Ravasi
Venerdì 26 aprile alle ore 18.00 si terrà presso la Basilica Cattedrale di Pesaro un interessante incontro dal titolo Fede, cultura, società.Interviene S. Em. Cardinale Gianfranco Ravasi, presiede S. Em. Mons. Piero Coccia Arcivescovo di Pesaro.
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25/04/2013 Un'alleanza per la riforma della sanità
I numeri della sanità marchigiana fanno paura. Se ne è parlato nell'assemblea pubblica  organizzata da Cgil Cisl e Uil mercoledì 24 marzo all'Hotel Recina di Montecassiano. Una appuntamento che ha seguito a stretto giro l'infuocato consiglio comunale maceratese di martedì scorso. Nel giro di cinque anni la Regione Marche hanno visto ridurre di € 565 milioni le risorse disponibili per la sanità. Il colpo di grazia è arrivato dalla spending review, dalla quale deriva la necessità di recuperare, entro la fine dell'anno, quasi 200 milioni di € per chiudere in pareggio il bilancio regionale ed evitare il commissariamento. Questo comporta, tra le altre cose, la necessità "tagliare" 310 posti letto per pazienti acuti negli ospedali, in aggiunta ai 159 posti già tagliati durante la scorsa estate. Sono almeno 120 le Unità Operative (cioè i reparti) a rischio di chiusura. Negli ospedali maceratesi i posti letto in meno saranno 148. Destinate a chiudere le Unità Operative di Medicina di Tolentino e Recanati, insieme alla Chirurgia di San Severino Marche. In due anni il personale della sanità maceratese è stato ridotto di 1.400 unità. «Sono partiti i tagli, ora bisogna puntare sugli investimenti.» Il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti sostiene la necessità di scelte ponderate all'interno di un progetto chiaro e condiviso. «Non è tanto importante difendere un singolo ospedale, quanto ragionare in un'ottica complessiva della rete dei servizi sanitari in Area Vasta. Bisogna puntare sul rafforzamento della sanità territoriale, in particolare sull'assistenza domiciliare per pazienti anziani, fragili e cronici, che deve compensare la riduzione dell'assistenza negli ospedali». Punta il dito sugli sprechi il Segretario generale dei Pensionati Dino Ottaviani. «Sarnano, San Ginesio e Montecassiano. Sono strutture sulle quali si sono investite risorse importanti  in progetti di ristrutturazione e che attualmente o sono chiuse o non funzionano ancora a pieno regime». Ottaviani chiede anche un piano finanziario chiaro. «Vogliamo conoscere esattamente quante risorse verranno risparmiate dalla trasformazione dei piccoli ospedali e dove verranno reinvestite». E proprio del piano di riconversione dei piccoli ospedali ha parlato Sistino Tamagnini, Segretario generale della Cisl Funzione pubblica. «Le strutture di Tolentino, Recanati e Matelica verranno trasformate in Case della salute. Ma il progetto non può funzionare senza accordi con i Medici di famiglia e con i Medici del 118». Tamagnini ha invitato poi tutti a rispettare i propri ruoli. «La politica deve dare linee di indirizzo, l'Asur deve attuarle dando indicazioni ai territori e i Direttori di Area Vasta devono attuarle». Sullo sfondo anche il tema della riduzione degli sprechi. Finora il personale del comparto (infermieri e operatori di assistenza) ha pagato il prezzo più alto. Il sindacato chiede ora di rivedere anche la spesa per i dirigenti e per il personale amministrativo. Sotto accusa in particolare le Aree Vaste, che nell'attuale assetto organizzativo risultano poco utili, con Direttori pagati 131.000 € all'anno che non hanno potere di decidere quasi nulla. Il sindacato chiede di attribuire alle Aree Vaste la personalità giuridica e l'autonomia decisionale, oppure di eliminarle definitivamente. All'assemblea sono intervenuti anche il Sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, e il Presidente della quinta Commissione del Consiglio regionale marchigiano, Francesco Comi. Quest'ultimo ha preannunciato importanti modifiche alla proposta regionale, in particolare sul rafforzamento del sistema dell'emergenza, invocando la disponibilità delle organizzazioni sindacali su una "grande alleanza" per portare a termine una riforma necessaria e non rinviabile. GUARDA IL VIDEO DELL'ASSEMBLEA  
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22/04/2013 Sanità, manifestazioni pubbliche ad Ascoli e a San benedetto del Tronto
Con lo scopo di informare i cittadini su quello che sta accadendo all'interno dei due ospadali, il "Mazzoni" e il "Madonna del Soccorso", le sigle Sindacali hanno indetto due manifestazioni pubbliche per il 29 e 30 aprile, rispettivamente a Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno e alla Sala Consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto. Tutte le organizzazioni sindacali hanno evidenziato al Direttore Stroppa le grosse lacune organizzative dell'Area Vasta 5, decimata dalla grande carenza di personale. Giorgio Cipollini della Cisl evidenzia il collasso dei servizi ancora più aspro fra un mese circa quando inizieranno le ferie e si prevedono accorpamenti massicci alle unità operative. Il tutto con evidenti rischi clinici per i pazienti.Duro il confronto di mercoledì con il Direttore Stroppa che non ha aperto nessuno scenario costruttivo, se non quello della incomunicabilità fra le parti.
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22/04/2013 Piano ferie, per la Sanità scatta l'emergenza personale
Roberto Fioravanti, coordinatore della Rsu, dopo l'ultimo incontro con il Direttore dell'Area Vasta n.5 Giovanni Stroppa chiede progetti di riorganizzazione fattibili. L'accusa che viene da tutte le organizzazioni sindacali della sanità picena è molto chiara: se diminuiscono organico e mezzi allora bisogna cambiare modelli organizzativi per garantire ai pazienti un'adeguata assistenza. A far precipitare la situazione è la sempre più macroscopica carenza di personale che , da giugno, con il piano ferie diventerà una vera e propria emergenza. I Sindacati insistono nella gestione dell'Emergenza indicando come modello l'ospedale di San Benedetto dove i pazienti vengono stabilizzati alleggerendo il lavoro dei reparti. Mercoledì prossimo, nella prosecuzione del confronto, Stroppa dovrà fornire indicazioni precise per evitare l'inasprimento della vertenza, altrimenti i sindacati potrebbero scendere in piazza. Particolarmente calde si annunciano le Assemblee pubbliche convocate per il 29 e 30 Aprile dove verranno spiegati ai cittadini i gravi rischi che corre la Sanità picena.
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18/04/2013 Riordino della sanità: critiche e proposte del sindacato
Tre assemblee pubbliche organizzate da Cgil, Cisl, Uil di Pesaro - Urbino per  discutere e chiarire ai cittadini le criticità della riforma sanitaria marchigiana con  un affondo specifico sull’ Area Vasta 1. Si inizia il 18 aprile  alle ore 21 a Fano presso la sede Centro per l’impiego,il 19 aprile a Pesaro alle 21 presso la Provincia,  e il 23 aprile  a Urbino presso  la sala Collegio Raffaello. “Non ci sottraiamo alle responsabilità di una spending review -  afferma il Segretario Cisl Sauro Rossi - che nella nostra Regione taglierà 188 milioni di euro nel 2013: siamo pronti a lavorare per ridurre la frammentazione ospedaliera  e incentivare la deospedalizzazione ovvero ridurre il numero dei ricoveri quando non sussistono le reali necessità. Bene la riconversione dei piccoli ospedali a patto però che vengano potenziati i servizi distrettuali  e che venga definita una rete di soccorso in grado di garantire ovunque la Prima  Emergenza”. Tanti i temi che si affronteranno: il taglio del personale, (in meno in due anni il personale è calato del 7%),  la ulteriore decurtazione di posti letto in Area Vasta 1 in maniera non perequativa rispetto al resto della Regione, le Case della salute, il contenimento delle liste di attesa  e della mobilità passiva. assemblea unitaria riorganiz sanità
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17/04/2013 La sanità nel territorio piceno
RSU AREA VASTA 5INDICONOASSEMBLEE PUBBLICHELunedì 29 aprile ore 17.00 - Palazzo dei Capitani di Ascoli PicenoMartedì 30 aprile ore 17.00 - Sala Consiliare di San Benedetto del Tronto.                                                                                            Le segreterie CGIL, CISL, UIL
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17/04/2013 Incontro con l'Area Vasta 5
In data odierna i sindacati incontreranno il Direttore dell'Area Vasta 5, Giovanni Stroppa, in quanto alcune decisioni sulla sanità non potranno essere più rimandate: o si faranno investimenti o si andrà verso una riorganizzazione del lavoro. Si attendono, quindi, per oggi, le risposte sul futuro. Difatti, gli ospedali dell'Area Vasta 5 sono al collasso. Stante anche i tagli nazionali, il rischio è che alcuni reparti chiudieranno e così non si può andare avanti. Nell'incontro si presenterà un documento di otto punti che per l'ospedale di Ascoli prevede diversi interventi, considerati i più urgenti, per l'ospedale Mazzoni di Ascoli e per quello della Madonna del Soccorso di San Benedetto, punti essenziali da mettere in atto subito.  
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16/04/2013 Preparare i nuovi cittadini. Responsabilità, impegno sociale e fede cristiana
Vita sociale e fede cristiana sono dimensioni inscindibili, che non possono non camminare insieme.  Tornano alla memoria le parole del filosofo Italo Mancini e quella che lui definiva la sua “ricerca insonne”, volta a coniugare una “doppia fedeltà”. Fedeltà alla signoria di Dio e fedeltà al mondo della vita. A conferma che è possibile e reale un fare di Dio che si accompagni al fare dell’uomo. Si può dire che sia stato questo il pensiero sotto traccia che ha percorso i due giorni del convegno organizzato dall’ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei. Appuntamento dedicato alla formazione socio-politica e rivolto ai responsabili diocesani della Pastorale Sociale, svoltosi a Roma il 5 e 6 aprile scorsi. Si è riaffermato come il magistero della Dottrina Sociale della Chiesa (DSC) debba essere parte integrante nella vita di ogni cristiano. Un insegnamento che consente di dare visibilità alla nostra fede e che ci chiama a segni tangibili e testimonianze nella comunità in cui viviamo. Impossibile, allora, dirci davvero credenti se non avvertiamo le molteplici responsabilità a cui il tempo presente ci sollecita, insieme alla preoccupazione e alla premura per le difficoltà del nostro prossimo. Sofferenze mai così acute, come in questo momento. Evangelizzare significa esattamente questo. In questa prospettiva va collocato l’impegno sociale. C’è per questo un nesso forte tra la “vita nel tempo” e la vita eterna. Una sorta di rispecchiamento, non enigmatico, tra la vita terrena e la prospettiva della salvezza. Quella che viviamo è una crisi multidimensionale. Stefano Zamagni l’ha definita “entropica” per significare il dis-ordine e il dis-orientamento che la distingue dalle crisi cicliche. Una crisi quindi non solo economica, non solo politica, ma soprattutto sociale. Potremmo dire antropologica, esistenziale. Tuttavia non dobbiamo perderci d’animo, neanche in questo momento di grandi difficoltà, in qui sembra di aver toccato il fondo. In cui persone e famiglie vivono la precarietà e l’affanno. Anzi, è proprio in questi momenti che si deve rafforzare la speranza e il nostro impegno deve diventare più tenace. In questi frangenti ci è un po’ di conforto e ci aiuta distinguere tra la tragicità degli eventi presenti e lo scorrere lento della storia, nelle sue ripetibili strutture di lunga durata. Ci sostiene anche la consapevolezza che tempi migliori saranno possibili, se sapremo costruirli. “Vivete bene e muterete i tempi” (Sant’Agostino.) Sono illuminanti in questo senso le parole di Benedetto XVI in occasione della giornata per l’Università Cattolica: “……compito della Chiesa è raggiungere l’uomo là dove vive, studia, lavora, soffre, si ristora; aiutarlo a scoprire la fecondità del Vangelo per la sua esistenza quotidiana, personale e sociale. Il Vangelo, infatti, è in grado di illuminare e orientare la soluzione di questioni vitali per il futuro dell’umanità”. Nel corso dei due giorni di confronto, soprattutto nei lavori di gruppo, è stata anche messa in luce la necessità di un maggiore rapporto tra le varie realtà che animano la vita ecclesiale locale. Un’occasione importante è ancora una volta offerta dalla formazione, se progettata e realizzata in comune. Le chiese locali sono ricche di intelligenze e di talenti, che possono dare una spinta forte all’impegno civile, in un momento di così grave e generale disorientamento morale. Ci sembra bello concludere, infine, questa breve nota, con le parole della Divini Redemptoris, di Pio XI: “La carità non sarà mai una vera carità se non terrà sempre conto della giustizia. Una carità che privi l’operaio del salario a cui ha stretto diritto, non è carità, ma un vano nome e una vana speranza di carità”. Gianluigi Storti.
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15/04/2013 Cgil, Cisl, Uil manifestano a Roma. Subito più risorse!
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11/04/2013 Bonanni a Pesaro: ridurre le tasse e la spesa pubblica
Tenere viva la speranza. E' l'invito del Segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, intervenuto ai lavori dell'11° Congresso della Cisl Marche. «Il clima nel paese è diventato pesante, e i tragici fatti di cronaca di Civitanova Marche dimostrano che sta crescendo un forte disagio sociale». Per questo Bonanni chiede che si formi subito un nuovo Governo. «Questa situazione di stallo è molto pericolosa. Non possiamo aspettare i comodi dei partiti. Serve un nuovo esecutivo per rassicurare mercati e imprese e per far uscire il paese da  una situazione insostenibile ed imbarazzante». La Cisl chiede la riduzione delle tasse per ridare potere d'acquisto alle famiglie e per far ripartire l'economia, insieme ad azioni per ridurre la spesa pubblica, a partire da quella per le istituzioni. Eliminare le Provincie, razionalizzare le Regioni ed accorpare i Comuni riorganizzando anche le aziende municipalizzate. Queste sono alcune delle proposte che Bonanni lancia dal palco del Baia Flaminia di Pesaro. Sui debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese il leader della Cisl è chiaro. «Vanno pagati, certo, ma vanno anche analizzate le ragioni per le quali gli enti pubblici acquistano dai privati beni e servizi che servono nemmeno nel 10% dei casi e contro i pareri della Consip (l'Ente di consulenza del Ministero delle Finanze)». A chi sostiene il superamento del modello Marche Bonanni risponde parlando di un sistema che tiene ancora il passo e che contribuisce  ad alimentare le esportazioni a livello nazionale. «Ma le piccole e medie imprese marchigiane, che tanto benessere hanno creato nei decenni scorsi, vanno ripensate. Bisogna rivedere i fattori di sviluppo e riconvertire le produzioni affinché le aziende si specializzino e aggrediscano i mercati». Per questo, secondo il Segretario generale della Cisl, servirebbero in primo luogo infrastrutture funzionanti. «Invece su questo il nostro paese è fermo da 20 anni e nessuno ragiona più su temi come quello dei trasporti, fondamentale in una Regione come le Marche, priva di una vera autostrada». Per uscire dalla crisi non serve il populismo. E' necessario invece il confronto con le forze sociali, che propongono soluzioni semplici ed efficaci. «Soprattutto però - conclude Bonanni - non dobbiamo lasciarci vincere dallo scoraggiamento. Dobbiamo tenere viva la speranza».  
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11/04/2013 Mastrovincenzo rieletto al vertice della Cisl Marche
Stefano Mastrovincenzo è stato confermato Segretario generale della Cisl Marche. Lo ha deciso il nuovo Consiglio generale eletto al termine dei lavori dell'11° Congresso regionale. Mastrovincenzo, eletto all'unanimità, guiderà una Segreteria composta da Mariella Tonti, anch'essa riconfermata, e dagli ex Segretari della Cisl di Pesaro, Macerata e Ascoli Piceno - Fermo, rispettivamente Sauro Rossi, Marco Ferracuti e Alfonso Cifani. La nuova Segreteria sarà impegnata per i prossimi  quattro anni sulle politiche  di sviluppo, del  lavoro e del welfare  regionali.  Il Congresso ha approvato in via definitiva anche la  riorganizzazione della Cisl Marche, che prevede una razionalizzazione dei livelli politici e amministrativi, un maggior radicamento nel territorio ed una più efficace presenza nei luoghi di lavoro a sostegno delegati sindacali.
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11/04/2013 Sguardi sulla donna, una giornata particolare
E’ domenica. Forse la prima domenica di bel tempo, o quasi, di questo bizzarro inizio di primavera. Noi, Anteas servizi Marche e Coordinamento femminile regionale dei pensionati Cisl, abbiamo organizzato un incontro “Sguardi sulla donna”. Proprio in questo giorno! Questo il pensiero che ci veniva in mente, mentre da giorni preparavamo l’evento. E poi saranno presenti il nostro Presidente nazionale Arnaldo Chianese e il Segretario Generale dei pensionati Cisl Marche Mario Canale. Come andrà? …….. Ed allora ecco il risultato. Nella meravigliosa cornice dell’Abbadia di Fiastra (Abbazia cistercense del 1142), con i suoi 800 ettari di prati e boschi, con la sua struttura severa e accogliente, gli oltre 200 soci dell'Anteas e le componenti il del Coordinamento femminile hanno vissuto una domenica particolare. La giornata, organizzata per festeggiare le donne, si è dipanata in modo scorrevole e brioso. Un duetto tra Rosanna Appignanesi, Vice Presidente Anteas regionale e Lorenza Mancini, Responsabile del Coordinamento femminile regionale Fnp, che hanno introdotto i lavori. La sapiente regia di Carmen Carotenuto, operatrice della Fnp di Ancona. La visione e poi il dibattito su alcuni spezzoni dei film “Lanterne Rosse”, “We Want” e “Una giornata particolare”. Fabio Sandroni e Nadia Ciambrignoni del Cinecircolo Giovanile Socioculturale (CGS)  hanno toccato le corde più sensibili mettendo a fuoco i vari aspetti della donna vista anche dalla cinematografia in rapporto con la società, la famiglia, il lavoro ed il sindacato. Poi, ancora presi dalle scene cinematografiche e dal dibattito, l’attrice marchigiana Isabella Carloni ha presentato un suo lavoro teatrale sulla maga Circe, ammaliando, è proprio il caso di dirlo, tutto il pubblico e tenendolo inchiodato alla sedia fino alla conclusione. Nella mattinata i saluti di Mario Canale, Segretario Generale dei pensionati Cisl delle Marche, di Marco Ferracuti, Segretario Generale della Cisl Macerata, in rappresentanza della Cisl regionale, e della Dott.ssa Formica Brunetta, Coordinatrice dell' Ambito Territoriale 15. A conclusione della mattinata il Presidente Anteas Nazionale Arnaldo Chianese ha tratteggiato con vigore il nuovo volto dell’ Anteas e della mission che ci deve guidare nella nostra attività di volontariato. Nel pomeriggio, dopo una visita guidata alle bellezze dell’Abbadia, la Santa Messa celebrata da un giovane sacerdote salesiano, ha concluso questa bella giornata … particolare. Roberto Battistini - Presidente Anteas Servizi Marche
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08/04/2013 Tagli all'Inrca di Fermo
Il Segretario della Fp Cisl, Giuseppe Donati, lancia l'allarme sulla questione della sanità regionale. Nello specifico, è preoccupato per la sorte dell'Inrca di Fermo, per il quale si prospetta un futuro legato alla cronicità.  Difatti, i posti per acuti verranno relegati ad Ancona mentre a Fermo rimarranno soltanto i cronici lungodegenti.  Si rischia di perdere alcuni servizi di diagnostica radiologica; si prospetta il taglio dei posti letto nel pubblico ma anche nel privato. Inoltre, sono spariti i finanziamenti per il progetto della riabilitazione cardiologica.Altra questione lamentata dal Segretario è quella relativa agli sprechi: la Cisl Fp, oltre a non avere ricevuto alcuna risposta sui tempi dell'assunzione dei primari che mancano all'ospedale di Fermo, non ha avuto notizia riguardo la rivalsa economica sul Direttore Generale dell'Asur per i 360 milioni di euro di soldi pubblici inultilmente spesi dalla collettività marchigiana per il linciamento del Direttore Sanitario dell'Area Vasta 4. A ciò si aggiunga che la Regione Marche, nel prevedere numerosi licenziamenti di lavoratori delle cliniche private, includerebbe tagli anche per il Fermano.
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05/04/2013 Approvate le prime misure dell'accordo anticrisi 2013
La Regione Marche ha approvato tre Delibere che danno attuazione alle prime misure contenute nell'accordo anticrisi firmato con i Sindacati il 19 dicembre 2012. Le Delibere riguardano in particolare i contratti di solidarietà difensivi, l'esenzione dal ticket sanitario e il contributo per gli studenti universitari figli di lavoratori in crisi o studenti lavoratori in crisi Dal 2009 Cgil Cisl e Uil delle Marche sottoscrivono con la Giunta Regionale accordi contenenti misure a sostegno delle fasce di popolazione più esposte e più colpite dalla crisi; uno sforzo notevole, anche in termini finanziari, che il Sindacato chiede alla Regione convinto che esso rappresenti segnale concreto a difesa della coesione sociale. Leggi e scarica i volantini sulle tre tipologie di misure: Contratti di solidarietà Diritto allo studio Esenzione ticket
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05/04/2013 Sanità, continua la mobilitazione del sindacato
Sanità, continua la mobilitazione dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil Marche hanno deciso di avviare nei prossimi giorni una serie di assemblee pubbliche nei tredici Distretti sanitari della Regione, per illustrare le valutazioni e le proposte dei sindacati sui provvedimenti in atto.Dopo la manifestazione del 25 marzo, dunque, le organizzazioni sindacali proseguono nelle iniziative di protesta contro la riorganizzazione del settore. Una protesta che si lega a vari motivi. Anzitutto, la questione del personale a proposito del quale Cgil, Cisl e Uil ribadiscono la necessità di difendere i livelli occupazionali diretti e indiretti nonché l’esigenza di tutelare le condizioni di lavoro degli operatori.In secondo luogo, si pone l’accento sulla mancanza di programmazione e di raccordo tra i tagli e i nuovi investimenti; quindi, la carenza di servizi territoriali come l’assistenza domiciliare agli anziani e la diffusione delle Case della salute.Per Cgil, Cisl e Uil occorre piuttosto tagliare i doppioni, gli sprechi e i privilegi ancora esistenti nella sanità e investire sui servizi ai cittadini.
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04/04/2013 Sciopero alla Cargill
Domani 5 Aprile, alla CARGILL (ex Raggio di Sole) di Jesi i lavoratori scioperano per l'intera giornata contro la decisione di chiudere i  siti di Jesi e Termoli e di aprire la procedura di mobilità per 65 persone, compresi tutti i dipendenti dello stabilimento di Jesi.I lavoratori scendono in sciopero contro la multinazionale americana, che fornisce prodotti e servizi alimentari, la quale non intende ricorrere agli ammortizzatori sociali ma parla solo di chiusura. La Cargill ha acquistato un anno e mezzo dalla Raggio di Sole lo stabilimento di Jesi oltre ad altri quattro siti a livello nazionale. Da mesi ha iniziato un operazione di chiusura e ridimensionamento dei vari siti. Tutti i dipendenti domani saranno fuori dei cancelli per la seconda volta in un mese per scongiurare questa drammatica soluzione. Sono 16 i dipendenti dello stabilimento di Jesi ai quali vanno sommati altri 20 lavoratori che ruotano fra autisti e imprese di carico e scarico. Il presidio davanti allo stabilimento jesino inizierà alle ore 8,30 per terminare alle ore 11,30.
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03/04/2013 Produttività, approvato il Decreto
Di seguito  il testo del Decreto sulla detassazione del salario legato alla produttività, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 marzo.Il testo non scioglie alcuni nodi interpretativi relativi a voci specifiche di salario, per superare i quali si è in attesa del decreto attuativo, ma è già sufficiente per realizzare accordi e sbloccare rigidità espresse fino ad oggi da alcune Associazioni imprenditoriali.IL TESTO DEL DECRETO
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03/04/2013 Nuovi laboratori dell'Anteas
Nell'ambito del Progetto "Mano a mano esploriamo il mondo che ci circonda" promosso dall'Anteas, ottima è la risposta dei partecipanti al I° corso di formazione gratuito "La cucina della nonna" in fatto di "Gusto, Tradizione e salute", nella quale si riscoprono i sapori di un tempo.Il corso approfondisce i seguenti argomenti:- la qualità degli ingredienti.- c'è un tempo per ogni cosa - frutta e verdura di stagione.- saper leggere le etichette dei prodotti in commercio.- la provenienza e la freschezza.La sede di realizzazione è a Monticelli (AP) - Largo delle Ginestre n. 3.
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03/04/2013 Segni di futuro, la Cisl verso il Congresso
Niente ricette, perché quello che verrà sarà il tempo dell’incertezza e dell’instabilità. “Dobbiamo farcene carico”. Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, sfrutta il bivio della scadenza naturale del suo mandato per ridisegnare scenari, ricomporre tasselli impazziti per crisi. “Essere a un passo dalla ripresa, uscire dall’emergenza sono formule superate dai tempi”.Da guida sindacale di 159.840 marchigiani preferisce ristabilire i perimetri socio-economici piuttosto che tracciare bilanci personali. “Nulla sarà più come prima perché la realtà affrontata in questi anni - e qui cita il rapporto annuale del Censis - è stata caratterizzata da fenomeni enormi, fuori dalla nostra portata intellettuale e politica”. E da quel “nostra” non esclude alcuno: istituzioni, banche, partiti, sindacati. “Processo non padroneggiabile”, lo definisce senza indugi.“L’eccesso di semplificazione e il ridurre tutto a slogan fa sfuggire il senso della realtà”. Sanità, imprese che falliscono, occupazione in picchiata, disoccupazione alle stelle, il segretario non cede alla dichiarazione a caldo. Inutile tentare di strappargli un commento sulla battuta in controtendenza - la lapidaria “si può anche morire di innovazione e internazionalizzazione-” di uno degli ultimi caduti sul campo, Federico Vitali, patron della Faam, leader mondiale delle batterie elettriche. “Ogni caso è a sé, bisogna sapere, conoscere, studiare”, apre e chiude.Niente ricette, Mastrovincenzo preferisce incidere “segni di futuro”, sottotitolo dell’XI congresso regionale che il 9 e 10 aprile avrà Pesaro per sfondo. “Si deve restare agganciati all’Europa, le Marche hanno bisogno dei fondi strutturali”. Non lascia tempo al tempo: “E’ il momento di rinegoziare le risorse per il 2014-2020 e valorizzare i corridoi infrastrutturali europei. Ma temo gli effetti di questo sentimento antieuropeista: è una rabbia comprensibile quella contro il rigore che ci viene imposto, ma dobbiamo stare attenti che non si traduca in un serio rifiuto”.La prende da lontano, il segretario, poi torna a convergere al centro, al centro del sistema Paese. “Non possiamo pensare di sbloccare questo drammatico stallo da soli, chiusi in noi stessi. Le Marche hanno bisogno dell’Italia e viceversa”. Insieme e sottoinsieme con la politica, l’ennesima emergenza, lì a fare da cassa comune. “L’istanza di rinnovamento va considerata, c’è grande disagio sociale in giro”. Non fa la morale, invita piuttosto a prendere coscienza. “La crescita è ferma da anni, aumentano le disuguaglianze con ampie fasce di popolazione a rischio impoverimento”. Ennesima sfaccettatura di quei “fenomeni enormi, fuori dalla nostra portata”. E allora “serve responsabilità, il Paese non può stare fermo altri mesi”. Cifre alla mano, dà il peso specifico dell’urgenza: cassa integrazione ordinaria a + 76,6%,  nel 2012, la straordinaria su del 42,2% e quella in deroga del 38,09%. Con un tasso di disoccupazione medio che si arrampica fino al 9,1%. Si appella alla logica, prevede e avverte: “Rigore, ma mai più senza equità”. Dipana il concetto: “Da un lato c’è il senso di responsabilità nella gestione delle risorse, che deve pervadere la vita pubblica; dall’altro bisogna convincersi che se l’equità viene dopo, il rigore si traduce in tagli e sacrifici per le fasce di popolazione più deboli”. Guai a dire ricette, meglio inanellare priorità: “Gli enti locali vanno razionalizzati. È sufficiente ricordare che in tutta la regione ci sono almeno otto società partecipate che gestiscono i rifiuti: è solo un esempio”. Il segretario allarga lo spettro d’azione ad acqua, trasporti, università. "Il concetto è sempre lo stesso - fa quadrare il teorema - meno dispersione di risorse, meno consigli d'amministrazione, sintesi di spese, tariffe più basse". Per tutti. "Vale l'idea delle multiutility, dei servizi integrati: migliora l'offerta, si contengono i costi". Per tutti, fino ad arrivare ai Comuni che Mastrovincenzo vorrebbe convertire nelle più "risparmiose" unioni. "Anche in questo caso, piccolo non è più bello". Sanità inclusa? "Nel progetto della Regione manca una chiara pianificazione economica accanto alle scelte riorganizzative, non ci sono azioni per contenere la mobilità passiva; a fronte della riduzione dell’offerta ospedaliera mancano previsioni di rafforzamento dei servizi territoriali, dell’integrazione socio-sanitaria, della prevenzione e dell’emergenza-urgenza, c’è in vista un altro inaccettabile taglio al personale sanitario; non ci siamo!“. Al risanamento pubblico, il segretario, fa corrispondere la corresponsabilità e l'Europa non fa più paura, ma esempio: "Prendiamo a modello la Germania dove il costo dell'occupazione è più elevato del nostro ma dove i lavoratori sono coinvolti - non solo come forza lavoro – nella partecipazione alle logiche produttive". Un appello che Mastrovincenzo innanzitutto rivolge a se stesso e alla sua struttura sindacale al motto di: riorganizziamoci. "Perché - è la convinzione - è buona regola applicare a sé quello che si propone agli altri". Traduce gli intenti: "Bisogna lavorare in rete, favorire ricerca e innovazione, associarsi su una massa critica più ampia". I primi "segni di futuro" li incide nella casa comune, la Cisl: "Stiamo razionalizzando le risorse economiche che derivano dal tesseramento, migliorando l'utilizzo delle persone, riducendo al minimo la burocrazia interna, rafforzando la presenza nei luoghi di lavoro". Dà la cifra del cambiamento: "Eravamo quattro strutture provinciali, con quattro società distinte per la consulenza fiscale: ora ce n'è una sola". Supera gli steccati di un tempo: "Ci siamo ridisegnati in 13 aree sindacali - tante quanti i distretti sanitari e i centri per l'impiego - per aderire davvero al territorio". E farsene carico. 
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31/03/2013 Vertenza Ferretti: continua il confronto
Il giorno 27 marzo 2013, presso la sede di confindustria a Forlì, la Direzione Aziendale della Ferretti SpA, Organizzazioni Sindacali e Rappresentanze Sindacali Unitarie, si sono incontrate per proseguire il confronto relativo alla dichiarata necessità da parte dell'azienda di ridurre i costi indiretti di produzione. La Ferretti SpA aveva infatti, nel precedente incontro del 25 febbraio u.s., manifestato la volontà di procedere all'apertura di una procedura di mobilità per circa 100 lavoratori in tutto il gruppo. Dopo un'illustrazione, da parte dell'Amministratore Delegato dott. Rossi, dell'attuale situazione di mercato e dello stato di attuazione del piano industriale e dopo la presentazione del nuovo direttore delle risorse umane, l'azienda ha risposto alle richieste presentate nel precedente incontro dalle Rappresentanze Sindacali.La Ferretti SpA si è dichiarata disponibile a valutare soluzioni alternative all'apertura della Mobilità attraverso l'utilizzo della CIGS ed a considerare l'eventuale uso della mobilità solo in forma incentivata. L'azienda ha anche confermato la volontà di procedere agli investimenti preannunciati nei vari cantieri, anche se, alla luce della più complessiva situazione di mercato e quindi produttiva, in alcuni casi sarà necessario rivederne la tempistica.OO.SS. ed RSU dopo aver ribadito quanto già dichiarato nel precedente incontro hanno concordato un percorso che prevede un ulteriore incontro previsto per  il giorno 8 aprile, successivamente a tale data saranno effettuati incontri per singolo cantiere volti a verificare la situazione produttiva ed organizzativa, per poter poi procedere più nello specifico a definire le soluzioni più appropriate.OO.SS. ed RSU hanno comunque ribadito che non saranno disponibili ad ulteriori processi di esternalizzazione o terziarizzazione in sostituzione di lavoratori dipendenti e che andrà verificato ogni possibile strumento utile ad escludere o a ridurre il ricorso a licenziamenti.Roma, 28 febbraio 2013Le Segreterie Nazionali FENEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL.
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29/03/2013 Sanità, serve una nuova fase di confronto
Da almeno un anno siamo impegnati  su tutti i tavoli  per ribadire la  nostra piena  contrarietà  ai  tagli lineari  su personale e servizi che  in nome di altissimi principi  e in maniera sempre più ricorrente sono alla base degli interventi delle politiche della Regione Marche e delle scelte unilaterali che ASUR  e altre Aziende Sanitarie marchigiane continuano a mettere in campo. Scelte  destinate  a produrre  solo  maggiori disservizi  al personale e  soprattutto all’utenza   la quale, se permane questo stato di cose , dovrà  garantirsi il diritto alla  salute in forma ancora più onerosa  e, oltre a dover sostenere una  già  pesante pressione fiscale, sarà costretta  anche  ad   intervenire  di tasca propria per curarsi ed avere assistenza.Particolarmente  preoccupanti  i risvolti  per  quanto viene proposto  in termini di  riordino della Rete Ospedaliera   e della Rete Territoriale di Soccorso e per  tutti gli altri provvedimenti e indirizzi  che Regione e ASUR  stanno emanando  i quali  stanno profondamente modificando  l'assetto organizzativo e funzionale della sanità nel  territorio dell'Area Vasta 3  fino a far  emergere  una crescente  e sostanziale de -responsabilizzazione  rispetto al proprio  ruolo e alle proprie funzioni .Purtroppo  sempre più a fatica riusciamo  a entrare nel merito delle questioni  e,  anche  quando  finalmente  si apre un  confronto , oltre ad essere  sistematicamente preceduto da una serie di annunci  mediatici  fuorvianti  fatti ad arte dalla parte pubblica, questo spesso  non lascia alcuno spazio di negoziazione!Molto emblematico per esempio   è il fatto  che la proposta di riordino della Rete Territoriale di Soccorso di cui in questi giorni si sta’ discutendo  insieme  al riordino della Rete Ospedaliera , sia  approdata la scorsa settimana  in Area Vasta 3,  al  confronto cioè con  le OO. SS. , dopo ripetuti annunci a mezzo stampa  ad opera  dei vertici  ASUR   che, al fine di condizionarne l’approvazione, non hanno  esitato a  definirla  migliorativa   rispetto agli standard .Ma  di fronte a tanta  sfrontatezza  in quella  sede   abbiamo  con forza e coralmente respinto al mittente  questa  come  ogni  altra proposta organizzativa  che  preveda  un ulteriore taglio indiscriminato sul personale, sui posti letto e sulla qualità dei servizi . E abbiamo anche dimostrato che, in Area Vasta 3,  proprio nel caso del riordino della Rete Territoriale di Soccorso, non e’ affatto  vero che ci sarà un miglioramento ma un sicuro peggioramento.Nel senso  che  la proposta, oltre ad andare in controtendenza rispetto a quello che sull’emergenza – urgenza  è l’orientamento più diffuso in campo nazionale che vorrebbe vedere privilegiati  gli equipaggi con a bordo infermiere e autista soccorritore (MSI), prevedrebbe  anche la  contestuale  chiusura di 3 Punti di Primo Intervento (Recanati, Tolentino e Matelica) particolarmente strategici se si considera gli effetti  che, per  l’ulteriore  taglio  di posti letto  o la modifica   degli  standard assistenziali  che seguirà alla “riconversione”  in lungodegenza o in Casa della  Salute  di molti di essi, si  stanno già producendo  sulla  situazione dei Pronti Soccorsi completamente abbandonati a se stessi come quello di Macerata  che da anni attende importanti  modifiche  strutturali.Però Il Direttore dell’ASUR, il  Dott. Ciccarelli , ci  dice  che  il perché di questi  tagli dobbiamo  ricercarla  nel  Governo Centrale  che  negli ultimi anni ha varato ben cinque manovre consecutive  di contenimento della spesa  pubblica .Una risposta che né ci piace né ci convince e che,  oltre ad apparire un banale alibi,  ci spinge  a chiedere  che ,  in attesa  che  venga emanato il  nuovo Regolamento  ministeriale che dovrà fissare gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, si voglia evitare  di  attuare modifiche  organizzative dirompenti  se non quelle in linea  con le  previsioni del vigente Piano Sanitario Regionale.Nel frattempo invitiamo  tutti i soggetti politici e istituzionali  ad  interrogarsi  meglio  se  questi ulteriori sacrifici  che vengono richiesti  all’Area Vasta 3, e  non solo,  siano  davvero necessari  o se invece  si può / si deve agire diversamente, per esempio puntando  decisamente  sul Servizio Sanitario Pubblico e comunque  sulla qualità dei servizi e  sulla professionalità del personale   quale strumento  per dare  risposte più appropriate agli utenti e garantire a tutti il diritto alla salute!In questa ottica   è fondamentale che le parti sociali, chiamate a condividere questi importanti riforme, per dare meglio il loro apporto, possano  entrare  nelle pieghe  dei conti dell’ASUR e delle altre Aziende Ospedaliere per cercare di capire  realmente,  aldilà dei proclami  e dei numeri che vengono ogni volta snocciolati a loro , al personale o  alla popolazione,  come nel concreto  sono state amministrate fino ad  oggi  le tante risorse  che sono circolate   e chi ha realmente beneficiato delle scelte  fatte  !Siamo fermamente  convinti che rispetto  a quanti continuano a chiederci tagli drastici su tutto il fronte  non sarebbe del tutto inutile  poter  riprendere in mano  alcuni  degli atti  adottati   dall’Asur e dai Direttori di Area Vasta  solo in questo ultimo anno  per quanto riguarda i  servizi  erogati in regime diretto , le dotazioni organiche e i processi occupazionali oltre che  dei servizi offerti in regime di convenzionamento  o anche  di libera professione  per  capire, dati alla mano,  chi ha pagato il prezzo dei sacrifici fatti  finora e  chi ne  ha tratto il vero giovamento :  l’utente, il personale dipendente oppure  altri?ADESSO  PERO’ DAVVERO BASTA! Basta con le menzogne e  basta anche esser presi in giro! Basta con  i continui cambiamenti di rotta , con i piani concordati  e poi subito cambiati, basta  con le ipocrisie e le contraddizioni  di chi  continua a cercare il risparmio  sempre sulla pelle  degli altri. Occorre che si apra una NUOVA fase negoziale  che rimetta al centro  di questa  azione riformatrice  TUTTI I cittadini utenti  e  SIA  IN GRADO  di   ricercare     scelte  condivise nell’attuazione dell’intera  riforma  del sistema socio sanitario della Regione Marche che nel territorio e nella  domiciliarità   pone la sua centralità.Ce lo chiede con forza   il personale  dipendente, i cittadini  e  i Sindaci stessi. Non possiamo non  rispondere!Area Vasta 3_  Macerata  26 marzo 2013Le  OO.SS.  CGIL  FP   -   CISL  FP  -  UIL FPL      MacerataRSU AREA VASTA 3  Macerata
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13/03/2013 Una manifestazione contro la riforma della sanità
LE FOTO della MANIFESTAZIONE Cgil, Cisl e Uil si mobilitano contro la politica sociale e sanitaria della Regione Marche.Le Segreterie regionali delle tre confederazioni e delle rispettive categorie dei lavoratori della sanità e dei pensionati hanno organizzato una manifestazione regionale che si è tenuta lunedì 25 marzo alla Fiera della pesca di Ancona.Al Presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca e agli Assessori Almerino Mezzolani (sanità) e Luca Marconi (sociale) è stato inviato un documento con il quale si esprime una valutazione critica del confronto che si è sviluppato negli ultimi due mesi sulla riorganizzazione del servizio sanitario e sulla legge di riforma dei servizi sociali.Rispetto alla sanità i sindacati criticano la  mancanza di un quadro d’insieme che riguardi tutto il sistema, i processi riorganizzativi, gli aspetti finanziari e quelli relativi alla gestione del personale.Forti dubbi sul futuro degli ospedali marchigiani. Non c'è ancora chiarezza su quali posti letto per pazienti in fase acuta verranno chiusi (in totale 795) e quali verranno riconverti o trasformati in posti letto di lungodegenza o riabilitazione (244) o in posti letto di Day Hospital e Day Surgery.Non emerge poi alcun disegno di rafforzamento della sanità territoriale (Case della salute, RSA e residenze protette per anziani, assistenza domiciliare)  dell’integrazione socio-sanitaria, della prevenzione e della rete dell’emergenza.A fronte di una crescita del fenomeno delle liste di attesa e della mobilità passiva, non si conoscono, se esistono, gli obiettivi e gli interventi previsti per il loro contenimento.In mancanza di un quadro finanziario chiaro e di una pianificazione delle risorse la riorganizzazione si presenta solo come un’operazione di tagli finalizzati al conseguimento degli obiettivi di bilancio e non come una vera riforma del sistema.La conseguenza sarà una riduzione  pesante all'occupazione, ancor più grave considerando che  in questi anni la riduzione del costo del personale ha fornito un contributo importante al  risanamento dei conti della sanità marchigiana, bel al di là del sostenibile e del programmato. A forte rischio il rinnovo di tutti i contratti di lavoro flessibile.Cgil, Cisl e Uil chiedono inoltre di rivedere la proposta di legge regionale relativa al  “sistema regionale integrato dei servizi sociali a tutela della persona e della famiglia”, in particolare per quanto concerne il ruolo degli Ambiti sociali, la gestione associata dei servizi e per gli aspetti relativi alla partecipazione delle associazioni e dei cittadini alla gestione delle politiche sociali.
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12/03/2013 Lettera aperta ai Consiglieri di Banca Marche
Pubblichiamo la lettera aperta che la Segreteria della FIBA (bancari) della Cisl Marche ha inoltrato al Consiglio di Amministrazione di Banca Marche «Constatiamo che, nonostante tre mesi di battente campagna mediatica, la vecchia gestione non ha ancora riconosciuto, responsabilmente, la propria inadeguatezza, ritirandosi, almeno per senso di dignità. Non bastano i ripetuti appelli dei lavoratori, provenienti dalle assemblee svoltesi nelle prime settimane dello scorso dicembre, a fare subito chiarezza sulla situazione ed a sollevare chi ha guidato la Banca contro gli scogli di questa crisi interna, con incolpevole insipienza o con colpevole spregiudicatezza?Così si sarebbe potuto attenuare il devastante impatto alla clientela che sempre più  incalza i lavoratori della rete con domande piene di preoccupazione e di crescente sfiducia.Il danno d’immagine che si sta creando rischia di provocare un ridimensionamento della Banca con immancabili conseguenze sui lavoratori e sul territorio.Come non bastasse, il gossip viene alimentato anche tra i colleghi da chi, diffondendo irresponsabilmente informazioni destituite di ogni fondamento, cerca di far leva sulle paure per fini personali e/o di cordata.Per questo la Fiba-Cisl rivolge alle Fondazioni e al Consiglio di Amministrazione questo forte richiamo al senso di responsabilità che oggi, più che mai, è indispensabile e che, finora, è stato mostrato pienamente soltanto dai lavoratori.Chi ama i nostri territori lo mostri e sappia prendere decisioni conseguenti, per il bene di tutti, questa volta!I lavoratori, che stanno facendo ancora una volta la propria parte, si aspettano perciò un corrispondente e definitivo segno di discontinuità.La Fiba-Cisl, inoltre, ritiene imprescindibile che le scelte future sul nuovo vertice ricadano su figure di “garanzia” gradite, stavolta, anche ai lavoratori; soltanto così si potrà intraprendere la via del rilancio con la coesione indispensabile a consentire un percorso finalmente virtuoso».
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11/03/2013 Sciopero alla Tecsol di Mondolfo
In sciopero i lavoratori della Tecsol di Mondolfo lunedi 11 marzo. Nell'incontro di venerdì mattina  - spiega  Giovanni Giovanelli, Segretario Filca Cisl Pesaro – Urbino,  -  nel quale si doveva parlare del pagamento degli stipendi arretrati l'azienda ha comunicato che invece ad Aprile cesserà l'attività.Una azienda con personale altamente qualificato (45 dipendenti) con prodotti di qualità, con decenni di esperienza nella realizzazione di profili lamellari per serramenti e pareti in legno, che in questi anni non è mai stata potenziata sia nel prodotto che nell'innovazione tecnologica.L'azienda ha riferito  che i costi fissi sono troppo alti, ma il capannone è di proprietà, l'elettricità è prodotta dai pannelli fotovoltaici, il riscaldamento avviene con la bruciatura dei pezzi di scarto.Allora dove sono – chiede Giovanelli -  i costi fissi elevati?Il sindacato ritiene  invece che anche attraverso l'utilizzo di ammortizzatori sociali e il rilancio dell'azienda con nuovi prodotti si possa mantenere il sito produttivo. Il sindacato insieme agli operai  temono che dietro questa operazione ci sia solo la volontà della proprietà di disfarsi di questo sito produttivo. 
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11/03/2013 “Donne in campo, manifestazione di creatività e volontariato”
“Oggi le Donne Cisl, Giovani e Pensionate, alzano la voce contro la violenza perpetrata a danno delle lavoratrici nei luoghi di lavoro”.E’ questo il tema della relazione, attuale e scottante, imperniato sulla piattaforma elaborata dal Coordinamento Nazionale Donne Cisl.La Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno è stata la splendida cornice per la manifestazione “Donne in campo” che l’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno promuove ogni anno in occasione della festività dedicata alla Donna.Ancora una volta la Coordinatrice Donne, sig.ra Rosandra Ciarrocchi, si è impegnata in collaborazione con l’Anteas, alla partecipazione di detta iniziativa, con una relazione puntuale ed esaustiva.Dopo una rapida analisi di alcuni articoli della Costituzione, la relatrice ha sottolineato che nonostante la tutela da essa garantita, la violenza è spesso sottovalutata da un mercato del lavoro che espone le lavoratrici ad un maggiore rischio di esclusione, ghettizzazione e vulnerabilità, che può determinare un futuro precario per tutte. In particolare, emerge il 'problema del doppio carico di lavoro e soprattutto di fatica fisica, mentale e stress a discapito delle donne che, sempre più spesso, si trovano ad operare in luoghi di lavoro costruiti e organizzati su modelli maschili ignorando completamente le specificità femminili.Il fenomeno della violenza sulle donne è una vera e propria piaga sociale che ancora una volta richiama la centralità dell'aspetto culturale, sulle relazioni tra generi, sull'educazione dei giovani, e sugli stili della società moderna, che svuota di significato importanti valori esistenziali,  quali il rispetto per la persona e per la vita.L’argomento è stato un’occasione di condivisione corale e una preziosa opportunità per riflettere ed approfondire tematiche importanti allo scopo di poter individuare strategie e soluzioni sempre più adeguate alle problematiche sociali.Apprezzamenti positivi sono stati espressi anche dall’Amministrazione Comunale, tanto che la Coordinatrice si è lasciata sfuggire commossa il commento: “Bello è scoprire la stima e l’affetto dei propri concittadini”.
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08/03/2013 Donne in campo, l'iniziativa ad Ascoli Piceno
Domenica 10 Marzo 2013 ore 9,30 presso il Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, Sala dei Savi, la Coordinatrice Donne Provinciale, sig.ra Ciarrocchi Rosandra, presenta, in occasione della festività dedicata alla Donna, l’iniziativa realizzata insieme con l’Anteas.Il tema della relazione delle Donne Cisl è “La violenza sulle donne nei luoghi di lavoro”.Questa vuole essere un'occasione di condivisione corale e preziosa opportunità per riflettere ed approfondire tematiche importanti allo scopo di poter individuare strategie e soluzioni sempre più adeguate alle problematiche sociali.Pertanto, siete tutti inviati a partecipare a "Donne in campo"che si terrà  domencia 10 marzo, alle ore 9.30 presso Palazzo dei Capitani, Sala dei Savi.
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08/03/2013 Una nuova iniziativa a Cagli per il volontariato Anteas
L’Associazione Nazionale Per Tutte le Età Attive per la Solidarietà (ANTEAS), promossa dalla Federazione dei Pensionati della CISL, ha inaugurato a Cagli un centro operativo di volontariato riguardante l’ambito dei sette Comuni della Comunità Montana: ,Acqualagna, Apecchio, Cagli, Cantiano, Frontone , Pergola e Serra S. Abbondio.L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sensibilità del Presidente della Comunità  del Catria e del  Nerone, Dott. Ciabocchi e del Dirigente dell’Ambito  dott. Cordella, che mettendo a disposizione un locale nella sede della Comunità Montana, hanno consentito alla Presidente Provinciale dell’ANTEAS della provincia di Pesaro, Francesca Conti, di attrezzare un accogliente centro che opererà attraverso volontari  per fornire servizi a chi ha particolari necessità o si trova in situazioni di disagio.Tutta l’attività sarà svolta d’intesa con le Istituzioni locali che hanno contribuito fattivamente alla realizzazione dell’iniziativa.Obiettivo dell’iniziativa è mettere in rapporto fra loro le diverse generazioni ed esperienze, anche attraverso una più stretta collaborazione fra le varie associazioni di volontariato presenti sul territorio.Nella nuova sede si potranno eseguire test ematici, svolti da personale sanitario in pensione abilitato a  tale funzione.Nasce anche un centro d’ascolto, per orientare persone che hanno problemi di dipendenze da droghe, alcool ecc. e per i famigliari che vivono tale esperienza.Infine è stato proposto un servizio di trasporto, in collaborazione anche con altre Associazioni di volontariato, per persone sole o in difficoltà e consentire loro  spostamenti per  particolari esigenze.Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti diverse autorità locali del comune di Cagli ,  il Segretario Gen. FNP CISL Nevio Leonardi e  numerosi volontari dei comuni dell’Ambito che hanno notevolmente apprezzato l’iniziativa.    
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07/03/2013 8 marzo 2013: ripartire dal lavoro e dire no alla violenza
CGIL CISL UIL MARCHE SEGRETERIE REGIONALI COMUNICATO8 MARZO 2013: RIPARTIRE DAL LAVORO E DIRE NO ALLA VIOLENZA  La crisi che perdura ormai da cinque anni ha colpito le donne pesantemente, sia in termini occupazionali, sia in termini di tagli ai servizi a causa delle politiche di austerità perpetrate finora.Il prezzo che le donne hanno pagato è drammaticamente alto: oltre 5.000 lavoratrici licenziate e iscritte nelle liste di mobilità nelle Marche nel 2012 che porta a quota 37.000 il numero delle donne marchigiane inutilmente in cerca di lavoro con un tasso di disoccupazione che raggiunge il record dell’11,9% mai toccato finora.Donne alle prese con un lavoro che non c’è o è un cattivo lavoro, un lavoro precario, discontinuo, instabile, incerto, sottopagato, a cui a volte, purtroppo, con una rassegnazione e uno scoraggiamento ancora più preoccupanti dell’indignazione, è preferibile rinunciare in partenza, depotenziando se stesse e la comunità.I dati sono preoccupanti e obbligano tutti, anche nella nostra regione, a mettere il tema del lavoro al centro dell’attenzione. Proprio per questo, occorre dare presto un nuovo Governo al Paese, con senso di responsabilità e interpretando la voglia di cambiamento espressa dal voto.Un voto che ha garantito in Parlamento la più alta presenza femminile nella storia della Repubblica e che rappresenta un importante passo avanti sul piano della democrazia paritaria. Ma è necessario che anche le donne elette si facciano interpeti concrete del disagio e dei bisogni delle persone, donne e uomini, in questo drammatico momento di crisi e di incertezza; solo rappresentando le nuove istanze si possono liberare quelle energie positive che portino a un autentico cambiamento in direzione di una società più equa, più inclusiva, più dinamica.Soprattutto, proprio per l’incertezza e le difficoltà in cui ci troviamo è necessario riportare l’attenzione sulla centralità delle donne nel lavoro e nella società, perché non può esserci ripresa e sviluppo senza l’apporto e la cultura delle donne, senza la valorizzazione delle loro competenze, del loro potenziale e dei loro meriti.Occorre ribadire che il lavoro, la realizzazione, le pari opportunità delle donne, un adeguato sistema di servizi di cura sono condizioni indispensabili per uscire dalla crisi e garantire condizioni di benessere sociale per tutti, donne e uomini.Ricordiamo che la conciliazione non è un lusso, una concessione o una rivendicazione astratta ma una proposta “erga omnes”, valida per tutti, perché tutti possono coglierne le implicazioni, i benefici e i vantaggi. Contrattare la conciliazione a livello territoriale e aziendale significa contribuire alla formazione del valore d’impresa, accrescere la produttività attraverso la soddisfazione dei lavoratori e delle lavoratrici, promuovere, in ultima analisi, lo sviluppo del territorio e il benessere dei cittadini.L'8 marzo deve essere anche un’occasione per noi per ribadire il nostro impegno contro la violenza sulle donne, in allarmante crescita nel nostro Paese e che nel 2012 in Italia ha causato la morte a 120 donne; un dramma che deve essere, ogni giorno, all'evidenza di tutti.Violenza fisica e violenza psicologica, violenza che si consuma nelle mura domestiche e purtroppo anche nei luoghi di lavoro, come conferma anche la cronaca di questi giorni.Proprio ieri una tragedia inaccettabile ha colpito in Umbria due lavoratrici, Margherita e Daniela, vittime di un gesto di follia: a loro e alle loro famiglie va il nostro pensiero in questa giornata delle donne e del lavoro.E allora,  questo 8 marzo, ripartiamo dal lavoro e diciamo NO alla violenza sulle donne.Ancona, 7 marzo 2013 Daniela Barbaresi – Cristiana Ilari – Claudia Mazzucchelli Responsabili Politiche di Genere CGIL – CISL – UIL Marche
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07/03/2013 Seminario su partiti e coalizioni
Lunedì 11 marzo ad Urbino  presso  l’Aula Magna di Scienze Politiche alle ore 16.30 si terrà un seminario sull’analisi del voto nelle recenti consultazioni politiche attraverso l’elaborazioni dell’Osservatorio elettorale LaPolis dell’ Università degli studi di Urbino.Interverranno Ilvo Diamanti, Fabio Bodignon, Luigi Ceccarini, Gianfranco Pasquino e Gianluigi Storti.
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06/03/2013 Domande di mobilità, termini in scadenza
L'Inas Cisl invita tutti coloro che hanno presentato domanda di "mobilità in deroga" dopo il 1 Luglio 2012 e che a tutt'oggi risultano disoccupati, a presentarsi presso gli sportelli de patronato per inoltrare domanda ai fini della percezione del residuo dei sei mesi di indennità spettanti, entro sabato 9 marzo.Le sedi Inas Cisl sono ad Ascoli Piceno in Corso Vittorio Emanuele n. 37,  a Fermo in via Sant'Alessandro n. 3 e a San Benedetto del Tronto in Piazza Nardone n. 23.
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05/03/2013 Corsi di riqualifica per Operatore Socio Sanitario
Lo IAL Marche Srl promuove due corsi di formazione finanziati dalla Provincia di Macerata della durata rispettivamente di 910 ore (tipologia A) e 760 ore (tipologia B).Entrambi i percorsi formativi sono destinati a n. 30 partecipanti, di cui n° 23 posti sono riservati a donne.L’accesso ai percorsi formativi è rivolto esclusivamente a lavoratori di imprese private e/o strutture pubbliche che siano residenti nel territorio della Provincia di Macerata o che prestino servizio c/o una delle strutture e/o servizi ubicati nel territorio della Provincia di Macerata.La tipologia A (910 ore) è riservata a personale con esperienza lavorativa pari o superiore a 2 anni ed inferiore a 5 anniLa tipologia B  (760 ore) è riservata a personale con esperienza lavorativa pari o superiore a 5 anni ed inferiore a 10 anni.Al termine del percorso formativo agli allievi che avranno frequentato il 90% delle ore del corso ed avranno superato con esito positivo gli esami finali, verrà rilasciato, ai sensi dell'art. 14 della legge 845/78, un attestato di qualifica di I livello TE 10.31 .La modulistica è disponibile sul sito internet al seguente indirizzo: www.ialmarche.it o disponibile presso la segreteria organizzativa dello IAL Marche Srl di Macerata (Via dei Velini 52/A - Tel. 0733 261383 - 240171 Fax 0733 232976 macerata@ialmarche.it) Scadenza presentazione delle domande: CORSO TIPOLOGIA A - 910 ore:    13 MARZO 2013 CORSO TIPOLOGIA B - 760 ore:    11 MARZO 2013 Alla domanda di partecipazione devono essere allegati: Copia del documento di identità firmato e in corso di validità del candidato e del datore di lavoro Curriculum vitae - modello europeo – firmato in originale (Allegato 16) Autocertificazione dell'esperienza professionale (Modello certificazione requisiti) Modello Aiuti di Stato in regime di De Minimis (a cura del datore di lavoro) (Allegato 5) Modello Lavoratori (a cura del datore di lavoro) Fototessera La domanda va inviata tramite raccomandata con avviso di ricevimento al seguente indirizzo: IAL MARCHE SRL, Via dell'Industria 17, 60127 Ancona, indicando sulla busta la dicitura: “Corso di Riqualifica Operatore Socio Sanitario - cod. 154869” (tipologia A)“Corso di Riqualifica Operatore Socio Sanitario - cod. 154870” (tipologia B) 
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04/03/2013 Nuovi laboratori dell'Anteas
Ottima risposta di partecipanti per il progetto "Mano a mano esploriamo il mondo che ci circonda", promosso dall'Anteas.Molto frequentati, infatti, i corsi che hanno avuto inizio lo scorso anno e che dureranno fino al prossimi novembre.Obiettivi del progetto, articolato in laboratori di animazione sociale, dei mestieri e dei saperi, è quuello di promuovere attività di sostegno e di inclusione sociale per migliorare la qualità della vita di persone in condizione di disagio e difficoltà, residenti nel quartiere Monticelli; creare opportunità di socializzazione e di relazioni positive e di scambio culturale; promuovere la solidarietà tra generazioni per accrescere nei giovani la curiosità e l'educazione di vita oltre che far ritrovare agli anziani un ruolo forte e significativo. In questa direzione vanno i corsi realizzati fino ad ora e quelli che stanno per prendere il via in queste settimane e per cui sono aperte le adesioni. Dopo i corsi di decoupage e di addobbi natalizi, ha avuto inizio il corso di 'ortolano in erba', realizzato con la collaborazione dell'Associazione Gigaro88, a cui è ancora possibile aderire. Sono aperte le iscrizioni per i corsi di informatica, cucina e creatività.
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04/03/2013 In sciopero i lavoratori di Aset spa
FANO- Le organizzazioni sindacali di categoria di Cgil, Cisl Fit e Ugl e la Rsu annunciano un'ora di  sciopero per mercoledì' 6 marzo dei lavoratori del comparto igiene ambientale di Aset spa per ottenere l'assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori precari.“Il Comitato di Controllo sulle società partecipate del Comune di Fano si è pronunciato sulla gara che Aset Spa intende bandire per le raccolte differenziate nei Comuni dove opera – si legge nella nota sindacale -. Attualmente il servizio viene svolto da una trentina di lavoratori precari assunti con contratto di somministrazione. Il Comitato ha deliberato di non consentire ad Aset Spa di inserire una clausola sociale nel bando di gara che preveda per l’impresa aggiudicataria l’assunzione obbligatoria a tempo indeterminato del personale attualmente somministrato per i seguenti motivi: Possibile elusione del divieto di aumentare l’organico a tempo indeterminato di Aset Eccessiva compromissione della libertà d’impresa dell’appaltatore Eventuali diritti di altro personale già in forza al futuro appaltatore I sindacati giudicano tali motivazioni “pretestuose  infondate” spiegandone i perché:“Sul primo punto –sostengono - il vincolo vale solamente per il personale alle dipendenze di Aset. Il personale in oggetto avrà un rapporto di lavoro con l’impresa che vincerà la gara d’appalto.Anche la seconda motivazione è infondata – aggiungono - Infatti l’’accettazione del vincolo di dover assumere il personale indicato è condizione per partecipare alla gara; la competizione avviene su altri aspetti quali l’offerta tecnica, la qualità del servizio, ecc. Quindi non c’è lesione della concorrenza, discriminazione tra imprenditori, perché la clausola sociale è indicata nel bando di gara come previsto dal diritto comunitario.Le stesse considerazioni di infondatezza e pretestuosità valgono anche per la terza motivazione dato che il Contratto nazionale di lavoro  di settore stabilisce chiaramente che in caso di appalto è prevalente il diritto alla assunzione dei lavoratori già impiegati nel servizio oggetto di gara”. Il personale attualmente in contratto di somministrazione  ha ricevuto una specifica formazione e maturato una esperienza nel territorio tale da garantire la buona qualità del servizio. E’ prima di tutto una necessità di Aset Spa che queste professionalità transitino presso il nuovo gestore. Aset è affidataria del servizio e deve rispondere del buon andamento anche per i servizi esternalizzati.Nell’attuale momento di crisi che viviamo tante imprese sono tentate di partecipare a gare con offerte molto basse per poi tagliare sui costi del personale.Per evitare questo rischio occorre fare una forte selezione d’impresa e porre come condizione l’assunzione di questo personale, è  esigenza di Aset (questo avevamo convenuto e concordato con l’azienda) affinché il servizio non venga pregiudicato.  Chi si oppone all’inserimento di clausole sociali nel capitolato di gara che, oltre ai lavoratori, tendono a salvaguardare la qualità del servizio, dimostra di sapere ben poco di gestione d’impresa.  Anziché una funzione di indirizzo e controllo degli atti, il Comitato tende a sostituirsi ad Aset Spa nella gestione del servizio e nella conduzione dell’azienda.l’applicazione del CCNL di settore e l’obbligo di assunzione con contratto a tempo indeterminato dei lavoratori attualmente in somministrazione rende concreta ed esigibile la clausola sociale. Non possiamo accontentarci  di auspici e desideri, che rischiano di lasciare il tempo che trovano  senza alcuna reale garanzia per i lavoratori. Aggiungiamo che nel 2008 nella vicina Pesaro, MarcheMultiservizi ha emesso un bando di gara per l’esternalizzazione di alcune attività di spazzamento e raccolte differenziate inserendo nel bando l’obbligo di assunzione con contratto a tempo indeterminato del personale precario e nessuno ha contestato la gara. Perché qua non si può fare?Il nostro territorio, così provato dalla crisi e dalla disoccupazione non deve porsi il problema che la gestione di un servizio pubblico, debba essere occasione di buona e stabile occupazione? Secondo noi si. Aggiungiamo che dovrebbe anche essere una preoccupazione dell’Amministrazione comunale. Il CCNL Federambiente prevede che Aset non possa far ricorso ad una percentuale superiore all’ 8% di lavoratori con contratto di somministrazione a tempo determinato. Oggi questo limite è ampiamente superato. Noi siamo disponibili con un accordo a derogare a questo limite a condizione che si introduca la clausola sociale nella gara d’appalto che preveda l’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori che attualmente svolgono il servizio.Senza questa condizione Aset Spa si espone a vertenze legali da parte dei lavoratori che possono chiedere ad ASET spa di essere assunti in quanto l’Azienda non è in regola con i dettami del CCNL.Il Comitato di controllo (che dovrebbe tutelare gli interessi del Comune di Fano e della sua azienda Aset Spa) vieta ad ASET Spa di inserire una clausola nel capitolato d’appalto con il rischio di creare un danno non solo alla qualità del servizio ma anche agli equilibri economici della società  qualora il giudice del lavoro obbligasse  Aset all’assunzione diretta del personale  (magari quando il servizio sia stato già esternalizzato) o al risarcimento del danno subito dai lavoratori. Chi pagherà? Pantalone? O i cittadini di Fano attraverso il pagamento delle bollette dovranno far fronte all’incuria ed alla superficialità dei propri amministratori?La soluzione c’è – concludono i sindacati: “:Modificare la delibera e consentire ad Aset Spa di procedere al più presto alla emissione del bando di gara con l’obbligo dell’impresa aggiudicataria di assumere con contratto a tempo indeterminato i lavoratori in oggetto”. 
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01/03/2013 Carisap, i sindacati temono ulteriori esuberi
Le organizzazioni sindacali Fiba/Cisl, Ca­risap Dircredito, Fabi, Falcri, intervengono sulla fusio­ne  tra Carisap e Banca dell'Adriatico, a seguito della notifica dell'avvio della procedura di fusione per incor­porazione di Banca dell'Adriati­co in Cassa di Risparmio di Ascoli. La nuova banca assumerà la denominazione dell'istituto di credito incorporato - e cioè Banca dell'Adriatico, sancisce l'estin­zione definitiva del marchio ,Carisap. In tale documento si parla di tensioni occupazionali individuando esu­beri di almeno 53 dipendenti, operanti nelle strutture di dire­zione generale/staff, compresa quella dell'attuale Carisap ad Ascoli. Inoltre, l'azienda si riserva di individuare ulteriori esuberi a seguito della successiva razionalizzazione della rete distributiva e cioè delle filiali. E' opportuno ricordare che la Fondazione Carisap ha sempre dichiarato che nell'am­bito dell'operazione di cessione di quote ad intesa Sanpaolo ave­va assunto la decisione di rinun­ciare a nomine e designazioni nella futura banca per puntare alla costituzione di una realtà bancaria che avesse una direzio­nalità diffusa nel territorio e che vedesse la comunità della Fon,dazione stessa come punto di ri­ferimento principale, con il manteni­mento ad Ascoli della sede legale e della direzione generale.Alla luce di quanto sopra, le organizzazioni sindacali ritengono  siaindispensabile che la Fondazio­ne Carisap faccia valere gli ac­cordi contrattuali sempre di­chiarati, in base ai quali ad Ascoli è prevista, oltre alla sede legale, anche la direzione generale della nuova banca, con adeguata dotazione di uomini e mezzi. 
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28/02/2013 Mobilità per i lavoratori della Ferretti
Lunedì 25 febbraio 2013  si è tenuto, a Forlì, l’incontro richiesto dalla Direzione Aziendale della Ferretti SpA con le Organizzazioni Sindacali e le Rappresentanze unitarie di tutti gli stabilimenti del gruppo.L’azienda dopo aver richiamato la situazione di mercato e le condizioni finanziarie e produttive del Gruppo, ha dichiarato di dover procedere all’apertura di una procedura di mobilità per circa 100 lavoratori, in applicazione di quanto deciso nel piano industriale in merito alla prevista riduzione di costi fissi non direttamente legati al processo produttivo.Gli esuberi individuati dall’Azienda sarebbero appartenenti alle categorie di quadri, impiegati e operai indiretti e sarebbero distribuiti su tutti i cantieri del Gruppo.Le Organizzazioni Sindacali e le Rappresentanze Unitarie del Gruppo hanno dichiarato fin da subito che: Mentre sono chiari e rapidi gli interventi di riduzione dei costi che riguardano i lavoratori e l’occupazione, non è ancora stato chiarito quale tempistica avranno gli investimenti dichiarati dall’Azienda nell’incontro di dicembre 2012 (60 milioni di euro) e pertanto chiediamo che qualunque discussione parta necessariamente dagli impegni che concretamente la Ferretti intende assumere in termini di investimenti sui prodotti e sugli stabilimenti; Riteniamo che prima di valutare l’apertura di una procedura di mobilità l’Azienda debba considerare l’utilizzo di tutti gli strumenti che possono escludere o ridurre il ricorso ai licenziamenti sia attraverso l’utilizzo di altri ammortizzatori sociali (CIGS, Contratti di Solidarietà, etc.), sia attraverso una puntuale verifica dell’organizzazione del lavoro nei singoli cantieri, sia attraverso l’adozione di opportune soluzioni contrattuali (part time, etc.); In ogni caso le OO. SS. non sarebbero disponibili ad alcuna discussione rispetto alla definizione di esuberi attraverso il ricorso alla procedura di mobilità, se non a condizione che l’unico criterio di scelta dei lavoratori sia quello della disponibilità ovvero della non opposizione al licenziamento; Saremmo contrari, inoltre, a qualunque ulteriore processo di terziarizzazione (appalti) in sostituzione di lavoratori dipendenti. Le organizzazioni Sindacali hanno chiesto all’Azienda di aprire un confronto sulla base di questi contenuti, chiedendo nel contempo di non avviare unilateralmente le procedure di mobilità. L’azienda ha preso atto delle nostre richieste e, riservandosi di rispondere in un prossimo incontro, si è impegnata sino ad allora a non procedere unilateralmente.In attesa della convocazione del prossimo incontro in tutti i cantieri del gruppo si terranno le assemblee sindacali per informare tutte le maestranze e per meglio definire la nostra impostazione nel merito del confronto che seguirà.Roma, 25 febbraio 2013Le Segreterie Nazionali  FENEAL -UIL      FILCA - CISL     FILLEA- CGIL 
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28/02/2013 I tesserati in lieve aumento, i numeri
Il 22 febbraio 2013 è iniziato a Pesaro il cammino delle assemblee territoriali della Cisl Marche. Il 26 febbraio a San Benedetto del Tronto l’ assemblea di Ascoli Piceno-Fermo, poi sarà la volta di Macerata e infine, il 28, l'assemblea territoriale di Ancona.Una serie di appuntamenti che inaugurano la nuova configurazione organizzativa, non più scandita dai "Consigli generali", cambiano i luoghi di partecipazione, i consigli generali e i tanti comitati esecutivi vengono sostituiti da altri luoghi che nella loro capillarità possano essere spazi di partecipazione ed elaborazione molto importanti.Nella relazione del Segretario Generale, Alfonso Cifani, si legge che il 2012 della Cisl di Ascoli Piceno-Fermo si è chiuso con un bilancio positivo: aumento dei tesseramenti attivi (a fronte di un lieve calo dei pensionati) e bilancio in attivo e crescita percentuale per il Caf.Forte anche l'investimento sulle sedi territoriali, migliorate e rinnovate in tutto il Piceno.
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27/02/2013 Assemblea Territoriale Cisl
Oltre 150 delegati della Cisl di Ascoli Piceno e Fermo si sono riuniti ieri all'Hotel Calabresi per l'assem­blea territoriale "Obbligo di svolta, Segnali di futuro", in vi­sta del prossimo Congresso Re­gionale.La tavola rotonda era presieduta dal Segretario Generale USR Stefano Mastrovin­cenzo,  dall'Assessore Re­gionale Pietro Marcolini, dall'avv. Guido Castelli nel suo ruolo di delegato Anci, dall'amministratore di Selet­tra, Pio Antognozzi-e dal Presiden­te della Camera di Commercio di Fermo, Graziano Di Battista. I lavori venivano coordinati dall'analista economico Marco Marcatili. Ha concluso la mattinata la Segreteria Nazionale Confederale Cisl Anna Maria Furlan.L'assemblea si apriva con la re­lazione del Segretario Generale Ust-Cisl AI­fonso Cifani sulla necessità di una nuova "governance territo­riale" che superi o riaffermi le Province, alla rivisitazione "ve­loce ed approfondita" delle tre aree più critiche per il territorio ovvero le politiche del lavoro, dello sviluppo e socio-sanitarie.  Ancora i temi dell'assemblea riguardavano l'attualità econo­mica, ovvero crisi, disoccupazione, dif­ficoltà di imprese e famiglie e le prospettive per la ricerca di un rilancio.Dalla Cisl è arrivato anche un appello per il superamento delle “vecchie logiche localistiche e di piccolo cabotaggio” in favore di una prospettiva veramente regionale.
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27/02/2013 Nate nel territorio pesarese le leghe distrettuali dei pensionati
Venerdì 15, martedì 19 e giovedì 21 febbraio si sono svolti i Congressi della Federazione dei Pensionati (FNP) pesarese che, in perfetta coerenza con la riorganizzazione della Fnp regionale hanno sancito la nascita delle leghe distrettuali.Con la riorganizzazione, quindi, non ci sarà più il livello provinciale ma il territorio pesarese, che  conta quasi 22.000 iscritti pensionati, è  stato diviso in 3 leghe distrettuali  Pesaro, Urbino, Fano,  che inizieranno la loro attività dal 1 aprile prossimo.I congressi hanno eletto i nuovi Consigli Direttivi delle Leghe e le rispettive  Segreterie.Il Congresso di Pesaro ha eletto quali segretari Vittorio Calisini, Fiorella Astolfi e Eliseo Sabbatini.La lega di Fano, che comprende ora anche il territorio e gli iscritti delle leghe di Fossombrone e Pergola, ha eletto Nevio Leonardi, Luciano Rovinelli e Silvana Bettitelli.Ai vertici della lega di  Urbino risultano eletti Ciancamerla Emilio, Amadori Ileana e  Ovarelli Floriano. Tutti gli eletti sono persone con esperienza e che da tempo assumono posizioni di responsabilità nella  Fnp.Le assemblee precongressuali tenute su tutto il territorio e i congressi, sono stati  momenti  di grande partecipazione dei pensionati iscritti e di confronto su temi che toccano i pensionati quali la rivalutazioni delle pensioni, la non autosufficienza, la sanità, i servizi sociali, le tariffe, la lotta all’evasione,  la riforma fiscale.Temi toccati non solo nei vivaci dibattiti dei partecipanti ma anche approfonditi dalla relazione del  Segretario generale Nevio Leonardi.Urbino mozione finale congresso lega distrettuale
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26/02/2013 Una nuova Cisl, più vicina ai lavoratori
Mercoledì 27 febbraio ore 15.00 l'Anton di Recanati ospiterà  l’Assemblea territoriale della Cisl di Macerata. L'Assemblea sostituisce il tradizionale Congresso provinciale e vi parteciperanno 156 delegati in rappresentanza degli oltre 40.000 iscritti maceratesi.Un passaggio importante dentro il percorso di revisione dell’assetto organizzativo che la Cisl Marche sta portando avanti. Verranno accentrate alcune funzioni e competenze, specie quelle di tipo tecnico e amministrativo e sarà potenziata la presenza della Cisl sul territorio.  Le 5 strutture provinciali saranno sostituite da 13 Aree Sindacali Territoriali (Macerata, Civitanova Marche e Tolentino per la ex Unione Sindacale Territoriale di Macerata)«In questo modo - sostiene un comunicato a firma dell'attuale Segreteria  - garantiremo un’azione di tutela e di rappresentanza ancora più incisiva e più vicina ai lavoratori, potenziando “la prima linea” cioè i delegati (rappresentanti sindacali sui posti di lavoro) e i servizi offerti nelle sedi CISL (ufficio vertenze, associazione consumatori, patronato e caaf).Con questa scelta la Cisl vuole dare un segnale  chiaro e un esempio forte a tutte le sue controparti,  alle quali da tempo chiede processi di accorpamento, di razionalizzazione e di riduzione di inefficienze.Tra le quali ci sono naturalmente le amministrazioni comunali, con le quali la Cisl dialogherà nel pomeriggio, attraverso un convegno durante il quale si parlerà della gestione associata delle funzioni comunali.«La municipalità va preservata  - sostiene il Segretario generale Ferracuti - ma bisogna porre la questione dei "comuni polvere". La tipicità è una bellezza solo se non pregiudica i servizi al cittadino.Per la Cisl l'associazionismo comunale non è un obbligo da adempiere ma una sfida da vincere: la sfida di ridisegnare il governo del  territorio attraverso percorsi associativi che migliorino produttività e competitività di tutto il sistema.
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25/02/2013 Assemblea Territoriale Ancona
Il 28 febbraio prossimo si terrà l'assemblea territoriale della Cisl di Ancona, a cui interverrà il Segretario Confederale Nazionale Pietro Cerrito. Nella sua relazione di apertura, il Segretario generale della UST di Ancona, Paolo Santini, svilupperà il tema della rappresentanza in relazione al contesto del lavoro che cambia; nel pomeriggio, dalle ore 14.30, si terrà il seminario: APPARTENERE E PARTECIPARE PER RAPPRESENTARE. PERCORSI E SIGNIFICATI DELL'INNOVAZIONE, in cui lo psicosociologo Valter Tarchini proporrà una riflessione su come il cambiamento interroga le organizzazioni sociali di rappresentanza; parteciperanno il presidente della Camera di Commercio, Rodolfo Giampieri e Fabio Ragaini del Comitato di Associazioni di tutela, coordina Silvia Brena.
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25/02/2013 Assemblea Territoriale
Assessore Regione Marche Delegato ANCI Presidente CC Amministratore Selettr Segretario Generale USR CISL Marco Marcatili Analista economico Conclusioni di Anna Maria Furlan Segretaria Nazionale Confederale CIS Pausa Pranzo Relazione (seconda parte) Dibattito ed intervento di Anna Maria Furlan
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25/02/2013 Fnp-Cisl, Congresso Distrettuale di San Benedetto del Tronto
Venerdì 8 Febbraio si è svolto a San Benedetto del Tronto  (AP), presso l’Hotel Calabresi, il 1° Congresso della Lega distrettuale di San Benedetto del Tronto della Cisl Pensionati.I cento delegati dei Comuni facenti parte della lega in rappresentanza di quasi 5.765 iscritti hanno eletto il Direttivo e la Segreteria.Nel Direttivo figurano: Grazioli Giulio, Balestra Maria, Domizi Antonio, Albertini Silvana, Bettoni Domenico, Caporossi Maurizio, Capretti Camillo, Capriotti Enzo, Carboni G. Battista, Ciarrocchi Donato, Ciarrocchi Donato, Ciarrocchi Marina, Cicchi Silvana, Falcioni Anna Maria, Gullì Paolo, Lupi Rosina, Marcanio Luigi, Osimo Rino, Sgattoni Domenico, Straccia Piergiorgio, Talamonti Ennio, Tempera Pio, Tosti Luigi, Travaglini Annita, Vagnoni Marcello, Vallesi Ornella.In Segreteria entrano Grazioli Giulio (Segretario Territoriale), Domizi Antonio (componente di Segreteria), Balestra Maria, (componente di Segreteria).Il Congresso distrettuale della Cisl-Fnp delle Province di Ascoli e Fermo è servito anche per sancire la riorganizzazione del sindacato, che si articola su 3 grandi zone comprensoriali: Fermo, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto.Esso è un momento importante , di confronto e riflessione con gli iscritti sulle principale tematiche della Federazione Nazionale dei pensionati, impegnata per la tutela delle fasce più deboli della società, in particolare sulla condizione di anziani e pensionati.
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22/02/2013 La cardiologia di San Benedetto contro professionisti e utenti
Di seguito la nota stampa della Segreteria Territoriale CISL FP Ascoli-Fermo. Dopo la grave ed incomprensibile decisione assunta dalla Direzione Sanitaria dell’Ospedale Madonna del Soccorso di coprire le pronte disponibilità della Medicina Trasfusionale con Tecnici del Laboratorio Analisi, in contrasto con le linee guida del Dipartimento Regionale di Medicina Trasfusionale, mettendo così a rischio i professionisti e gli utenti, un’altra proposta riorganizzativa, sempre della Direzione Sanitaria, non può che lasciarci basiti. La città di San Benedetto infatti rischia concretamente di perdere il reparto di Cardiologia, immolato sull’altare di una fantomatica ed incomprensibile riorganizzazione portata avanti contro gli stessi professionisti, gli operatori sanitari e soprattutto i cittadini. La proposta di attribuire le funzioni dell’emergenza cardiologica al Pronto Soccorso di San Benedetto per poi dirottarli ad Ascoli e le promesse da marinaio della Direzione di Area Vasta di potenziare ed incrementare la rete cardiologica territoriale, sono due progetti senza un euro d’investimento. Il primo aggraverà mortalmente il carico di lavoro del Pronto Soccorso, già al collasso, il secondo si rivelerà un nulla di fatto, pubblicizzato solo per far digerire la chiusura del reparto. Tutta questa operazione si baserà sull’unica finalità di MASCHERARE LA CHIUSURA DI CARDIOLOGIA ALMENO FINO A DOPO LE ELEZIONI e tagliare le spese per fare cassa. Sarebbe già un fatto discutibile se i risparmi ottenuti dalla privazione della Cardiologia per una città come San Benedetto del Tronto che d’estate triplica la popolazione, venissero reinvestiti nel piceno ma così purtroppo non accadrà. Infatti la riorganizzazione in atto nel piceno, con tagli cospicui ai servizi e al personale, andranno a rimpinguare la grande cassa regionale dell’ASUR, che poi, come avvenuto negli ultimi anni, li dirotterà verso i territori di maggiore peso per la Giunta Regionale. Non è un caso, che, mentre in altre Aree Vaste si coprono primariati e si attivano nuovi servizi, al sud delle Marche sono più numerosi i primariati vacanti che quelli coperti. A quei pochi che ancora ci sono, invece, come nel caso di Cardiologia,si cancella il reparto, continuando a pagare lo stipendio. I Sindaci della Conferenza di Area Vasta 5 ed il suo Presidente farebbero bene a svegliarsi e a capire che il reparto di Cardiologia di San Benedetto sta per essere DEFINITIVAMENTE CHIUSO e con questa operazione di taglio, si disperderanno professionalità e competenze. Del resto Stroppa ed Appignanesi, dall’estate scorsa, stanno cercando di tagliare e fare cassa, per assecondare le indicazioni di Ciccarelli e l’ASUR. Ci hanno provato con Pediatria, salvata parzialmente anche grazie al forte intervento della CISL FP e nell’assoluto silenzio di altre Organizzazini Sindacali, che, come adesso, si sono limitate a filosofeggiare su presunte integrazioni e pari opportunità tra territori. Non possiamo dimenticare che nel caso di Pediatria altri Sindacati consigliarono ai propri iscritti di non partecipare al presidio organizzato dalla CISL davanti al Pronto Soccorso al quale sono intervenuti anche operatori, cittadini e Sindaci. Adesso Stroppa e Appignanesi ci stanno provando con Cardiologia ma anche con Neurologia e Medicina Trasfusionale. Stanno rimanendo inerti e diligentemente in fila invece di pretendere dall’ASUR le risorse umane necessarie. Che farà Gaspari per far cambiare idea a Stroppa? Aveva assicurato che il Madonna del Soccorso sarebbe diventato una perla nel panorama sanitario delle Marche ed invece perde pezzi. Altro che perla !!!! I sambenedettesi forse non sanno che in Neurologia, lo Stroke Unit, il reparto di osservazione intensiva per malati di isctus cerebrale, pur essendo dotato di monitor collegati ai malati, non ha assegnato un infermiere dedicato a controllare la centrale di monitorizzazione, come previsto dalle norme e protocolli. A noi della CISL FP che abbiamo avanzato dubbi sulla legittimità di questo, ci è stato risposto che al momento, viste le tante assenza d’infermieri e malattie varie, reperire personale per lo Stroke Unit non è possibile. Allora avvisiamo gli utenti di San Benedetto, che sarebbe meglio per loro posticipare il loro isctus a dopo l’epidemia d’influenza. Il Segretario Generale Giuseppe Donati
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21/02/2013 Allarme alla Direzione Area Vasta 5
Si riporta di seguito la nota stampa della Segreteria Territoriale CISL FP Ascoli-Fermo.   Gli ultimi avvenimenti che stanno interessando la sanità del piceno, guidata dall’attuale Direzione di Area Vasta 5, sono allarmanti e quantomeno sintomatici di cosa accadrà subito dopo l’anestesia della campagna elettorale e del voto. A fronte infatti della perdita continua ed incessante di personale e delle mancate sostituzioni di pensionamenti e cessazioni, ipocritamente smentite dal Direttore di Area Vasta 5, che addirittura sostiene di aver avuto un turn over di personale vicino al 97 %, alcuni servizi e reparti fondamentali per la diagnosi ma anche per la cura dei cittadini, stanno andando in fortissima crisi. A questa situazione, pur di non smentire la politica regionale e l’ASUR Marche, che impone ai suoi Direttori di negare il taglio di servizi e prestazioni all’utenza, la Direzione di Area Vasta 5 sta facendo fronte con provvedimenti e progetti, molti dei quali discutibili e pericolosi, anche, sembrerebbe, con il parere contrario dei livelli direzionali interessati e del Dipartimento Regionale Medicina Trasfusionale. Si, perché i primi servizi ad andare sottacqua, grazie alla politica disastrosa sulla sanità, della Giunta Regionale, sono stati il Laboratorio Analisi ed il Centro Trasfusionale di San Benedetto del Tronto. Non proprio servizi secondari per la tutela della salute degli utenti. Il Centro Trasfusionale, in particolare, è rimasto con due soli Tecnici, di cui uno è il Coordinatore, che hanno fatto i salti mortali per garantire fino ad oggi il servizio ma adesso non ce la fanno più a coprire i turni di pronta disponibilità notturni e festivi. Il Laboratorio è carente di almeno tre unità da mesi e va avanti grazie ai turni aggiuntivi. La Direzione di Area Vasta 5, assolutamente prostrata davanti alle decisioni, anche se inique, dell’ASUR, invece di impegnarsi a reperire le professionalità necessarie per mantenere attivi questi due servizi, cioè PRETENDERE di assumere il numero di Tecnici di Laboratorio necessario, si è subito indirizzata verso un provvedimento senza precedenti, pericoloso per operatori e pazienti, avversato,sembrerebbe, dallo stesso Dipartimento Regionale della Medicina Trasfusionale. Il provvedimento in questione è una commistione senza senso dei due Servizi che per normative regionali e nazionali hanno percorsi professionali e formativi del tutto diversi. In pratica con appena un mese di formazione forzata e forzosa del personale tecnico del Laboratorio Analisi s’intenderebbe coprire i turni di reperibilità del Centro Trasfusionale di San Benedetto. Questo in barba a tutti i protocolli autorizzativi e formativi attualmente certificati dal Dipartimento Regionale Medicina Trasfusionale e quindi dallo stesso Assessorato alla Salute Regionale. La motivazione è sempre la stessa e sta diventando veramente pericolosa per l’utenza: in momenti di crisi non si può andare troppo per il sottile. Se questa è l’impostazione allora i cittadini ed i pazienti dell’ospedale di San Benedetto sappiano che, dal primo marzo, potrebbero aver bisogno di sacche di sangue o altri derivati ematici per trasfusioni e nel Centro Trasfusionale a preparare quanto necessario potrebbe essere chiamato, forzatamente, un Tecnico di Laboratorio, solo e senza alcun altra presenza professionale a supporto, che, nonostante tutta la sua buona volontà ed esperienza, con appena un mese ha dovuto apprendere tutta la materia,le pratiche operative ed i protocolli della Medicina Trasfusionale, che altri colleghi hanno acquisito con svariati mesi di tutoraggio. Grazie a questi protocolli, che oggi si vorrebbero baipassare, il Centro Trasfusionale è stato certificato. Questo, con il BENESTARE DELLA DIREZIONE DI AREA VASTA 5. Pensiamo che altre parole non servano ma s’impone una profonda riflessione su dove sta andando la sanità marchigiana e picena se non si fermerà la deriva dell’ASUR. IL SEGRETARIO GENERALE Giuseppe Donati  
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20/02/2013 Congresso distrettuale di Ascoli Piceno, i componenti
Lunedì 18 Febbraio si è svolto a Monticelli (AP), Largo delle Ginestre, il 1° Congresso della Lega distrettuale di Ascoli Piceno della Cisl Pensionati. I cento delegati dei Comuni facenti parte della lega in rappresentanza di  quasi 5.000 iscritti hanno eletto il Direttivo e la Segreteria.Nel Direttivo figurano: Casini Silvia, Annibali Raffaele, Cesari Gianfranco, Guerrieri Renato, Ciarrocchi Rosandra, Catalini Bianca, Amurri Angela, Bruni Francesco, Marozzi Franco, Mattei Vittorio, Coppari Marcella, Curzi Roberto, Cicchi Giuseppe, Giorgi Angelo, Pagnotta Alfredo, Fioravanti Elvira, Travaglini Guido, Muschetto Pietro, La Rocca Crescenzo, Massaroni Pacifico, Iobetti Sesto, Massacci Adele, Morganti Giovanni, Mancini Luciano, Tommarelli Roberto.In Segreteria entrano Casini Silvia (Segretaria Territoriale), Annibali Raffaele (componente di Segreteria), Cesari Gianfranco, (componente di Segreteria).Il Congresso distrettuale della Cisl-Fnp della Province di Ascoli e Fermo è servito anche per sancire la riorganizzazione del sindacato, che si articola su 3 grandi zone comprensoriali: Fermo, Ascoli e San Benedetto del Tronto.Esso è un momento importante , di confronto e riflessione con gli iscritti sulle principale tematiche della Federazione Nazionale dei pensionati, impegnata per la tutela delle fasce più deboli della società, in particolare sulla condizione di anziani e pensionati. Articoli correlati
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15/02/2013 Macerata, nascono le nuove Leghe dei pensionati
Sono nate le nuove Leghe della Federazione dei pensionati (FNP) della Cisl di Macerata. Martedì 12, mercoledì 13 e giovedì 14 febbraio si sono svolti i relativi Congressi a Tolentino (Hotel 77), Macerata(Domus San Giuliano) e Potenza Picena (Agriturismo La Cipolla d'oro).Le nuove Leghe, a partire dal 1 aprile prossimo - giorno successivo allo svolgimento del Congresso regionale -  sostituiranno la FNP di Macerata all'intero di un percorso di riorganizzazione  della FNP regionale. Non più 4 Federazioni provinciali (Ancona, Pesaro, Ascoli/Fermo e Macerata) ma 13 Leghe territoriali coordinate dalla FNP Marche.I 198 congressisti nominati dalle 16 Assemblee territoriali svolte nei mesi scorsi, hanno eletto i nuovi Consigli Direttivi delle Leghe, che a loro volta hanno eletto le Segreterie di Lega.A Tolentino Pacifico Papa sarà affiancato da Giammario Marchetti e Anna Maria Paparelli. La Lega di Civitanova Marche verrà guidata da Duilio Bonifazi, coadiuvato da Antimo Flagiello e Donatella Marcelli.Ai vertici  della Lega di Macerata è stata confermata  la precedente Segreteria provinciale, costituita dal Segretario generale Dino Ottaviani e dai suoi colleghi Marisa Sensini e Nello Becerica.Oltre che un momento di partecipazione e democrazia sindacale, i Congressi hanno rappresentato anche un'occasione  di confronto su molti temi d'attualità.  Riforma del sistema fiscale,  rivalutazione delle pensioni, legge nazionale per la non autosufficienza, lotta all'evasione.Su questo e su molto altro i congressisti si sono espressi intervenendo e approvando appositi documenti finali.  I Congressi sono stati condotti dalla Segreteria provinciale di Macerata, che li ha introdotti con una relazione illustrata dal Segretario generale Dino Ottaviani.
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14/02/2013 1° Congresso della lega di Fermo, eletto il Direttivo.
Lunedì scorso si è svolto al David Palace di Porto San Giorgio il 1° Congresso della Lega distrettuale di Fermo della Cisl Pensionati.I cento delegati dei 34 Comuni facenti parte della lega in rappresentanza di 12.500 iscritti hanno eletto il Direttivo e la Segreteria.Nel Direttivo figurano: Giovanni Casturà, Rosalba Postacchini, Lanfranco Rocco, Paola Battaglia, Marino Cinquantini, Enrica Clementi, Mario Cocci, Enrico Colella, Sandro Ferroni, Giovanni Iacopini, Maria Mancini, Silveria Marcelli, Giancarlo Monti, Mario Nardoni, Mario Piconi, Giuliano Pompei, Antonio Porto, Anna Maria Quondamatteo, Letizia Romanella, Robero Ruch, Ilario Sacchini, Angela Sassetti, Giampiero Scubè, Giorgio Scorolli, Franca Silenzi, Francesco Tassotti, Orfeo Vagnarelli, Giuseppa Viozzi, Giovanni Vitali.In Segreteria entrano Giovanni Casturà (Segretario Territoriale), Rosalba Postacchini (componente di Segreteria, Lanfranco Rocco, componente di Segreteria).Il Congresso distrettuale della Cisl-Fnp della Province di Ascoli e Fermo è servito anche per sancire la riorganizzazione del sindacato, che si articola su 3 grandi zone comprensoriali: Fermo, Ascoli e San Benedetto del Tronto."Un momento importante - come aveva affermato il confermato Segretario di Lega Giovanni Casturà - di confronto e riflessione con gli iscritti sulle principale tematiche della Federazione Nazionale dei pensionati, impegnata per la tutela delle fasce più deboli della società, in particolare sulla condizione di anziani e pensionati ".
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11/02/2013 Le donne, muro portante dell’edificio Italia
Queste le parole di Lorenza Mancini, coordinatrice donne regionale FNP, all’incontro  avuto mercoledì’ 6 febbraio del  coordinamento donne.Tema centrale della riunione  è stata la discussione sul percorso congressuale che porterà a una riorganizzazione della Federazione pensionati.Mancini, proprio in questa fase, chiede alle donne un’adesione convinta e consapevole alla  FNP elencando 10 buoni motivi per partecipare .“Con la FNP –afferma Mancini -  viene offerta una straordinaria opportunità di impegno e di crescita sociale politica e culturale utile a difendere e migliorare le condizioni di vita individuali e collettive dei nostri associati e delle loro famiglie”.“Fare sindacato oggi -  continua la coordinatrice  - in questi momenti di crisi, è una vera sfida e noi donne in pensione, “muro portante dell'edificio Italia”, come siamo state definite in un recente articolo, dobbiamo essere pronte a raccoglierla perché non solo ne abbiamo la capacità e le competenze ma soprattutto perché non è da noi stare alla finestra ad aspettare a guardare ma è invece da noi essere concrete e mettere in pratica una cultura di partecipazione aperta e solidale”.Presenti  la Segreteria Regionale e le Segreterie Provinciali  della Federazione Pensionati e le donne facenti parte del coordinamento regionale.
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08/02/2013 Da novembre senza soldi fermi all' INPS
La Filca Cisl di Pesaro Urbino ha organizzato l'incontro assemblea con lavoratori e lavoratrici di aziende del settore mobile arredo della zona industriale di Talacchio\Colbordolo Montecchio per affrontare il grave problema del ritardato pagamento degli ammortizzatori sociali. L'assemblea si svolgerà Venerdi 08-02-2013 sera ore 20,30 presso la sala comunale; "centro commerciale CENTO VETRINE" di Morciola di Colbordolo.Ci sono lavoratori che attendo dal mese di Novembre 2012 le competenze di cassa integrazione straordinari. Siamo arrivati a Febbraio 2013 e nonostante gli impegni profusi dalla Filca Cisl le pratiche regolarmente inoltrate dalle aziende tramite i loro consulenti risultano bloccate presso l'Inps provinciale. E' un fatto gravissimo perché questi lavoratori attendevano queste provvigioni economiche anche perché erano in arretrato di varie retribuzioni.La Filca cisl ha organizzato questa pubblica assemblea con questi lavoratori per denunciare il gravo ritardo dei pagamento della Cigo che porta molte famiglie a chiedere la "carita" per poter tirare avanti. A questi lavoratori di aziende industriali si aggiungono i lavoratori delle ditte artigiane che si sono visti bloccare i pagamenti relativi ai mesi di Novembre e Dicembre per il blocco delle risorse . Ricordiamo a tutti che l'importo di un mese di Cassa integrazione guadagni sia ordinaria che straordinaria che in deroga corrisponde a 900 € lorde! FILCA CISL PESARO URBINO
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08/02/2013 Sanità, la lettera aperta dei cittadini fermani
Si riporta di seguito la lettera aperta dei cittadini fermani sulla sanità: "Stiamo assistendo ad una campagna elettorale a dir poco sconcertante e priva di ogni idea seria e concreta per affrontare i problemi reali delle persone. Ogni giorno aumentano le “sparate” mediatiche, le revisioni di pensiero, le smentite di se stessi da parte dei vari candidati. A livello territoriale poi c’è un silenzio a dir poco assordante sulle questioni che riguardano la vita ed i bisogni fondamentali delle persone, delle famiglie e delle imprese. Tali silenzi fanno presagire ci sia stato un accordo tra tutti gli schieramenti per anestetizzare il dibattito in vista delle elezioni così da non far capire ai cittadini elettori l’enorme incapacità politica e la pochezza delle idee che i singoli competitori sono in grado di metter in campo e sulle quali farsi giudicare. In pratica sta prevalendo il “mal comune mezzo gaudio”. Come CISL FP ma anche e soprattutto come cittadini delle Marche non possiamo far finta di nulla e girare la faccia dall’altra parte quando, nel silenzio più assoluto dei partiti di maggioranza e della poca opposizione rimasta, assistiamo giornalmente alla razzia di pezzi di servizio sanitario ed eliminazione lenta e dolorosa di servizi sociosanitari del fermano e del piceno, fondamentali per le persone e le famiglie in difficoltà. La politica fermana, semmai ce ne fosse ancora, nella sua pochezza, fragilità e assoluta dipendenza dal dio voto non riesce in alcun modo a tutelare i cittadini ai quali chiede però il consenso elettorale. Non si sente da alcuna parte politica, ad esempio, la presa di distanza dall’ormai evidente “commissariamento” in atto da mesi della direzione delle Aree Vaste. E’ possibile che alcun politico, si ricordi quanto contenuto nella Legge Regionale 17 del 2011,,che forse ha anche votato in Consiglio regionale? La legge assicurava autonomia alle Aree Vaste per quanto riguarda l’organizzazione dei servizi sui territori e la gestione del personale. Tutto ciò all’atto pratico si sta rivelando una menzogna legislativa visto che alcun manager di questo mondo potrà mai organizzare o gestire in autonomia un bel nulla senza avere la libertà di spendere denari o assumere professionalità necessarie per mantenere qualitativamente e quantitativamente la produzione di servizi.Non parliamo poi dell’autonomia nella scelta dei propri Dirigenti, che sia ad Ascoli che a Fermo ha visto, in questo caso si , scendere in campo i politici vari per sponsorizzare questo o quel Dirigente che ha promesso fedeltà nei secoli alla causa pur di avere l’incarico oppure una maggiorazione dell’indennità. Ciò che è accaduto nell’Area Vasta 4 è palese. Basta leggere con un minimo di competenza la Determina d’incarico dei Direttori di struttura complessa ed avere un minimo di memoria storica delle vicende della sanità degli ultimi anni per capire come sono andate le cose. Ci sarà qualche consigliere regionale che si prenderà la briga di interrogare in aula l’Assessore alla salute sulla correttezza del percorso adottato? Vedremo. Intanto ci chiediamo: che fine hanno fatto il Sindaco di Fermo e il Presidente della Provincia che circa un anno e mezzo fa sembravano voler essere i paladini insorti a difesa della sanità del fermano e che poi si sono sciolti, scomparsi come neve al sole appena qualcuno ha fatto loro la voce grossa dai piani superiori? Che fine ha fatto il tavolo paritetico per la sanità che ha prodotto solo un documento, consegnato all’Assessore Mezzolani, poi sparito e dimenticato in Regione? Come CISL FP in questi anni abbiamo supplito ai troppi silenzi, amnesie e svagatezze della politica sulla sanità, denunciando senza paura o timore reverenziale le storture del sistema ma a questo punto punto, visto che a breve ci sarà una competizione elettorale, è bene che i cittadini sappiano che gran parte delle penalizzazioni che questo territorio ha subito e purtroppo subirà subito dopo il 26 febbraio sono e saranno da attribuirsi alla colpevole assenza di una vera attività politica locale a suo sostegno. Prova ne è quello che da mesi sta avvenendo a nord delle Marche, conclusosi con la nomina di ben tre primari nuovi a Fabriano mentre a Fermo ci sono 10 reparti senza primario. Lo scandalo assoluto sul quale Sindaco, Presidente della Provincia e tutto il contorno di maggioranza e di opposizione del fermano tacciono colpevolmente, riguarda il primariato del Pronto Soccorso non ancora nominato nonostante il concorso si sia concluso nell’ottobre 2012 e sul quale il Direttore Genga abbia espresso un suo parere. Non si nomina il primario perché i vertici dell’ASUR,cioè Ciccarelli e Carelli, forse per ripicca su legittime prese di posizione della direzione di Area Vasta 4 su alcune assunzioni, non danno il loro assenso. Se non è commissariamento questo, non si sa cosa sia. Perché il Presidente Spacca non interviene? Forse perché Fermo non è Fabriano. Ugualmente due determine dell’Area Vasta 4, inoltrate in ASUR ad agosto 2012, sono bloccate e giacciono inspiegabilmente sui tavoli di Ciccarelli e Carelli per la firma e non permettono delle assunzioni dell’area della dirigenza e del comparto, essenziali per la sanità fermana addirittura ad invarianza di spesa. I cittadini fermani sappiano che le scelte della maggioranza che copre i vertici ASUR e l’inerzia dell’opposizione di questa regione sulla sanità, comporteranno la perdita o la crisi organizzativa di alcuni servizi sociali e sanitari del territorio. In primis chi ne farà le spese sono le fragilità e le famiglie in difficoltà perché non riceveranno assistenza adeguata. Scadranno a breve dei contratti Co.Co.Co, all’ambito sociale e non ci sarebbero i soldi per rinnovarli ma intanto si annuncia la copertura assistenziale anche per gli 8.000 abitanti del territorio di Amandola. Una farsa in grande stile !!! Quando il Presidente Spacca afferma che non vi saranno chiusure o tagli ai servizi, mente sapendo di farlo perché anche se rimarranno le targhe sui muri o sulle porte di reparti o ambulatori, la qualità e la quantità dei servizi erogati calerà drasticamente. Siamo al limite, i cittadini lo sappiano. Il personale sanitario ha fatto miracoli fino ad ora nonostante le continue ingerenze, intromissioni e contaminazioni negative di Ciccarelli e compagni sul fermano e di quei politici che si ricordano di esserlo solo quando devono sponsorizzare singoli personaggi o tutelare interessi particolari. Cari cittadini del fermano, non basta più lamentarsi nei bar o per strada. E’ ora che con saggezza e coraggio iniziate tutti a prendere coscienza e conoscenza dei fatti, che non accadono mai per caso,e iniziate a riconoscere chi sono i veri responsabili dei disservizi e delle lacune organizzative che riscontrate giornalmente quando vi recate negli uffici o servizi pubblici. Chi vi eroga il servizio spesso è vittima come voi di scelte non fatte o sbagliate che incidono profondamente sulla qualità e quantità delle prestazioni ma ad una certa politica mantenere lo status quo fa comodo perché garantisce potere e denaro a pochi a discapito di molti".
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05/02/2013 Corso di preparazione ai concorsi per agente di polizia locale
Lo IAL Marche organizza a Macerata un corso di preparazione ai concorsi per agente di polizia locale.Il corso verrà avviato il 18 marzo 2013  presso la sede dello IAL  a Macerata, in Via dei Velini 52Il corso avrà durata di 60 ore,  comprensive di esercitazioni pratiche e valutazione finale. Rilascerà un ATTESTATO valido ai sensi di legge, come titolo formativo per i concorsi pubblici.Le iscrizioni sono aperte fino al 28 febbraio 2013. Gli interessati possono rivolgersi alla Segreteria organizzativa dello IAL MARCHE di Macerata (Via dei Velini 52 – Tel. 0733-240174 0733-261383)
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05/02/2013 Anteas, al via il nuovo servizo del doposcuola
Una importante iniziativa è stata organizzata, già da qualche setti­mana, dall'Anteas di Ascoli Piceno. Si tratta, in particolare, del servizio relativo al doposcuola, che ovviamente è rivolto a tutti gli studenti delle scuole ele­mentari e delle scuole medie del terri­torio piceno. Tutti i giorni, dunque, dal lunedì al venerdì con orario dalle 15 alle 19, diverse sono le attività che si svolgono all'interno del plesso sco­lastico delle Tofare, situato in via Sas­sari. Dall'assistenza ai compiti, ad esempio, fino al recupero delle cono­scenze scolastiche, dalle attività ludi­che a quelle di carattere ricreativo. Il progetto è stato elaborato in collabora­zione, ovviamente, con l'amministra­zione comunale ascolana ed in parti- colar modo con l'assessorato alla Pubblica Istruzione. Tutti gli studenti che desiderano partecipare al dopo­scuola, comunque, possono ancora iscriversi. Per aderire, oppure sempli­cemente per richiedere ulteriori infor­mazioni in merito, è possibile contattare la responsabile telefonando al nu­mero 0736/298536 oppure rivolgendo­si direttamente all'Anteas telefonan­do al numero 0736/344875. 
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04/02/2013 Stroppa decide sugli incarichi dirigenziali, per la Cisl è polemica
Di seguito la nota del Segretario della Fp Giuseppe Donati a proposito degli incarichi dirigenziali decisi dal Direttore dell'Area Vasta 5, Stroppa. "Una decisione come quella che ha assunto il Direttore Stroppa nell’assegnare gli incarichi dirigenziali, poteva forse essere congeniale all’interno di un’impresa che costruisce lavatrici non sicuramente in un’ Azienda Sanitaria che dovrebbe sfruttare al meglio le competenze e le conoscenze dei vari settori amministrativi e tecnici. Riteniamo la decisione della “rotazione” dei Dirigenti l’ennesima strategia demolitiva dell’Area Vasta 5, assunta, di sicuro, con la copertura della Direzione Generale dell’Asur per indebolire l’efficienza, già messa a dura prova dalla politica dei tagli sul piceno, che la Regione ha da tempo intrapreso nei confronti della sanità del sud delle Marche. Una vergogna vera e propria, non ci sono altri termini per definire questa operazione e così la CISL FP di Ascoli-Fermo vuole definirla, che ricadrà concretamente sui servizi, non solo amministrativi, ma indirettamente anche sanitari e socio assistenziali del piceno perché i Direttori interessati alla rotazione, che non sono “tuttologi”, impiegheranno tempi lunghi per poter acquisire le dovute conoscenze e competenze in aree di cui non hanno alcuna esperienza. In una fase così complicata e complessa della storia sanitaria del territorio sanbenedettese ed ascolano era necessario fare “squadra” mettendo a disposizione di tutti le qualità e l’esperienza. In questo modo, al contrario, al netto della professionalità e della buona volontà di ognuno, prevarràl’improvvisazione che genererà confusione o peggio ancora la paralisi di interi settori amministrativi. Da questi settori, è bene ricordarlo, dipende ance il buon andamento dell’assistenza sia ospedaliera che territoriale. Assunzioni e gestione di personale, retribuzioni, acquisti di beni e servizi, autorizzazioni, appalti, organizzazione degli sportelli e front office, acquisto e distribuzione di materiale sanitario e farmaci, ecc. tutto questo e molto altro, passa attraverso un iter amministrativo che se non svolto con competenza e conoscenza rischia d affossare o paralizzare l’intera vita dell’Area Vasta. Queste considerazioni e preoccupazioni che la CISL FP sta esprimendo e che ogni Direttore di buon senso e di esperienza in sanità, accoglierebbe senza eccezioni, sarebbero del tutto ovvie se vi fosse il vero interesse dei livelli politici e tecnici della Regione di far funzionare veramente la macchina sociosanitaria del piceno. Purtroppo, anche alla luce dell’ennesima “spartizione” che si sta abbattendo sul sud delle Marche e forse per andare incontro a singoli appetiti o vincere guerre personali contro questo o quel Dirigente, il risultato che verrà fuori da questa malsana operazione sarà drammatico per tutti. Gli unici soddisfatti siedono ad Ancona sulle poltrone di via Caduti del Lavoro o a palazzo Raffaello. Prova ne è che anche di fronte a cotanto azzardo, alcun politico piceno, assessore eletto in loco o sindaco abbia preso una posizione netta su questa storia. ll dr. Stroppa, commissariato al pari degli altri direttori di Area Vasta da Ciccarelli ma che percepisce comunque un lauto stipendio per assumersi delle responsabilità, ha perso una nuova occasione per dimostrare nei fatti, che ha intenzione di rendere la sanità del piceno efficiente e qualitativa ma anche celere e rispondente alle necessità organizzative degli operatori. I fatti recenti dimostrano, che ha ancora una volta ceduto alla tentazione di svicolare davanti alle decisioni da assumere e per evitare di scegliere su singoli casi, ha preferito mettere con le terga per terra un’intera organizzazione. I cittadini e gli operatori sappiano, quando ci sarà il caos, che la responsabilità non è del personale ma di chi lo costringe a non lavorare produttivamente".
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31/01/2013 Rinnovo contrattuale dei metalmeccanici
La crisi del settore metalmeccanico nelle Marche si è fortemente intensificata. Nel 2012 sono aumentate le ore di cassa integrazione sia ordinaria che straordinaria, per non parlare dei tanti posti di lavoro già persi a partire dal 2009.ORE DI CASSA INTEGRAZIONE AUTORIZZATE DALL’INPS NEL COMPARTO DELLA MECCANICANel 2012 sono state 3.141.874 le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate contro le 1.310.617 del 2011;Nel 2012 le ore di cassa integrazione straordinaria sono state 7.101.654, (pari al 51% del totale delle ore di straordinaria autorizzate nella regione), rispetto al 2011 con 5.172.142 ore autorizzate (un incremento del 37% sull’anno precedente).In questo difficile scenario regionale, che rispecchia l’andamento nazionale della crisi del settore, la FIM e la UILM (Categorie dei Metalmeccanici di Cisl e Uil) sono riuscite a rinnovare, dopo una difficile trattativa, il contratto nazionale dell’industria metalmeccanica.Incremento salariale di 130 euro nel triennio ( 35 euro gennaio 2013, 45 euro a gennaio 2014, 50 euro a gennaio 2015), aumento delle maggiorazioni nei turni notturni, delle indennità di trasferta e reperibilità e della quota di salario destinata ai lavoratori che non hanno contrattazione aziendale. Sono alcune delle novità previste dal contratto nazionale.Importanti avanzamenti sono stati ottenuti anche sulla tutela della malattia: aumentano i periodi pagati al 100%, mentre i periodi prima pagati al 50% vengono innalzati all’80%.Il 93,9% dei lavoratori iscritti, a conclusione delle consultazioni nelle tante assemblee indette nelle aziende metal meccaniche marchigiane, confermano anche nelle Marche, come nel resto d’Italia, l’ipotesi di accordo siglata lo scorso 5 dicembre 2012.Secondo Leonardo Bartolucci, Segretario generale della Fim Cisl delle Marche «il rinnovo del contratto è  un risultato importante e responsabile, che porterà sicuramente un po’ di ossigeno, malgrado la grave crisi economica che continua a falcidiare il settore metalmeccanico anche nelle Marche.  I lavoratori avranno maggiori certezze salariali e relazioni sindacali improntate a favorire una possibile ripresa dell’economia marchigiana. »IL NUOVO CONTRATTO:  RETRIBUZIONI, ORARIO DI LAVORO, MALATTIA 
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31/01/2013 Sciopero alla Berloni
Oggi 31 Gennaio sciopero alla Berloni cucine. E’ l’annuncio di  Giovanni  Giovanelli Segretario territoriale della Filca Cisl di Pesaro Urbino.Sciopero indetto per il mancato pagamento degli stipendi con retribuzioni arretrate e acconti parziali dal mese di Agosto.La situazione è ancora più grave – continua Giovanelli -  rispetto alle prospettive del gruppo Berloni  e del suo risanamento. Nessuna certezza riguardo al futuro: una gravissima  crisi con ripercussioni sull'indotto e sulle ditte fornitrici  e sui lavoratori del territorio pesarese che sta perdendo le sue produzioni che l'avevano caratterizzato.Il noto distretto del mobile si è liquefatto sotto i gravi colpi della crisi e per la mancanza di risposte adeguate in termini di sostegno alle imprese sia  per  quanto riguarda l'innovazione di prodotto, le infrastrutture,  la formazione dei lavoratori e degli addetti nella filiera del mobile e sia per il ruolo dei sistema bancario che sta uccidendo l'attività imprenditoriale.La Filca Cisl aveva già ripetutamente lanciato il grido d'allarme su questa situazione ed oggi, a tempo quasi scaduto, si raccolgono i frutti di anni di mancate politiche industriali. I primi però  a pagarne le conseguenze sono i lavoratori che nei prossimi mesi perderanno il lavoro.
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30/01/2013 La sanità picena si sposta a San Benedetto del Tronto?
Dopo aver saputo che la Commissione incaricata di elaborare la graduatoria per la mobilità dei 30 infermieri da impiegare all'ospedale Mazzoni è composta da dirigenti della Sanità di San Benedetto del Tronto,  la Cisl si domanda se il baricentro della sanità picena si sta spostando verso San Benedetto del Tronto. A ciò si aggiunga che il Presidente della Commissione, Remo Appignanesi è il Direttore Sanitario di San Benedetto del Tronto ed i colloqui con i candidati vengono svolti in riviera.Non tarda ad arrivare il commento polemico del Segretario Fp, Giorgio Cipollini, il quale dice che non si capisce come mai la Direzione dell'Area Vasta non proceda nella linea di quanto indicato e previsto dal Piano Industriale che prevede il percorso di alcune unità operative da San Benedetto del Tronto ad Ascoli Piceno.
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29/01/2013 Cooperativa La Ginestra, sciopero sospeso non revocato
Sciopero sospeso. Questa è stata la decisione presa da Fp - Cgil e Fisascat Cisl con Enza De Leo dopo l’apertura dell’Asur di prorogare i contratti dei 35 lavoratori della cooperativa La Ginestra.Dopo vari incontri tra  Asur, istituzioni pesaresi, sindacati e cooperativa,  l’Asur si  è resa disponibile a prorogare i contratti fino al 30 giugno alle 30 addette ai servizi amministrativi e fino al 31 dicembre ai 5 autisti. Tempo che i sindacati avevano indicato come utile a concertare nuove soluzioni definitive per i lavoratori. In cambio si chiedeva alla Ginestra di azzerare tutti i contenziosi in corso.“Abbiamo deciso di sospendere lo sciopero in programma per il 29 gennaio  - affermano i sindacati - perché al momento la trattativa tra Ginestra e Asur è ancora in corso e anche per senso di responsabilità  prima nei confronti degli utenti che oggi avrebbero patito disagi annunciabili all’ultimo minuto poi nei confronti delle istituzioni che ci hanno appunto chiesto un atto di responsabilità”. La partita è ancora aperta.
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25/01/2013 Macerata, continua la protesta dei lavoratori della sanità
Prosegue la mobilitazione dei lavoratori della sanità dell’Area Vasta 3 di Macerata.Questa volta tocca ai dipendenti delle ex Zone territoriali n. 10 (Camerino) e 8 (Civitanova Marche), che hanno organizzato assemblee sindacali negli ospedali di Camerino e Civitanova, rispettivamente per venerdì 25 e martedì 29 gennaio.Nelle assemblee sono state  affrontate le questioni relative alla riorganizzazione dei servizi sanitari delle due ex zone territoriali, ormai confluite nell’Area Vasta 3 di Macerata.E' stato anche fatto il punto sullo stato delle trattative aperte con la Direzione aziendale su richiesta delle organizzazioni sindacali, a partire da quella sul regolamento per gli orari di lavoro. 
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25/01/2013 Fp: le Rsa hanno raggiunto l'accordo
Nel pomeriggio di mercoledì 23 gennaio, i Sindacati e la Direzione dell'Area Vasta hanno raggiunto importanti accordi, relativamente alle assunzioni e collaborazioni.A partire da marzo 2013, verranno assunti numero sei (6) OO.SS. presso le strutture sanitarie (RSA) di Offida e Acquasanta, mentre la gestione del Luciani diventa diretta con assunzione di personale attraverso contratti di co.co.co.Le figure pro­fessionali riguardano il settore degli educatori e della riabilita­zione psichiatrica. Successiva­mente verrà bandito un nuovo concorso per procedere alle as­sunzioni definitive, riguardo alla stessa tipologia di figure profes­sionali; si procederà, altresì, ad uno studio completo e dettaglia­to per individuare le soluzioni più idonee per il dipartimento di salute mentale.Relativamente alla proposta avanzata dalla di­rezione dell'Area Vasta per gli spostamenti, d'ufficio, di perso­nale tra le strutture ospedaliere di Ascoli e S. Benedetto, i sinda­cati hanno chiesto al direttore Strappa di riflettere su detta proposta, sulla base di una normativa regionale che prevede trasferimenti d'ufficio in un rag­gio di 17 chilometri, distanza inferiore tra quella che separa Ascoli Piceno con San Benedetto del Tronto. Secondo il Direttore Stroppa, la proposta organizzativa è di carattere decentrato che supererebbe le normative vi­genti.Sul punto, il Segretario Territoriale, Giorgio Cipollini, dice che la "nuova distruzione orga­nizzativa è fatta sulla pelle e sulla salute dei cittadini piceni".Intanto, nuove polemiche anche per la mobilità regionale ed extra regionale che dovrebbe portare all'assunzione di 30 in­fermieri da impiegare presso l'ospedale Mazzoni.   
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25/01/2013 TAGLI ALLA SANITA'
Il Segretario Generale della Cisl FP, Giuseppe Donati, replica alle affermazioni dell'Assessore Regionale Antonio Canzian, riguardo ai mancati investimenti in salute e sanità nel terrirorio piceno negli ultimi dieci anni.Egli è perplesso sul futuro di Marche sud e si chiede cosa accadrà quando "la Giunta Regionale deciderà la soppressione di 18 Unità operative complesse per recuparare il mancato trasferimento dello Stato alla Regione di circa 185 milioni."Anche il Segretario Territoriale Cisl, Giorgio Cipollini, lancia un attacco alla Giunta Regionale, facendo notare, ancora una volta, che il contenimento della spesa sanitaria si ripercuote sugli utenti più deboli. Si ricorda che la legge dispone che i provvedimenti di razionalizzazione debbono essere adottati senza arrecare pregiudizio ai cittadini.
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25/01/2013 La FNP in assemblea per preparare il Congresso Provinciale
Il giorno 31 Gennaio alleore 9, nell'aula magna del seminario arcivescovile di Fermo, via Sant'Alessandro n. 3 si terrà l'assemblea pre­congressuale della delegazione della Cisl Fnp Pensionati di Fermo.In tale assemblea saranno eletti i  delegati che parteciperanno al Congresso distrettuale. Tale Congresso sancirà la riorganizzazione della Cisl, che si articolerà in tre zone comprensoriali: Fermo, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto.
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24/01/2013 Detassazione produttività, approvato il Decreto
Il Consiglio dei Ministri del 22 gennaio scorso ha approvato il Decreto relativo alla detassazione del salario legato alla produttività.Il Decreto sblocca le somme previste per questo dalla legge di stabilità e si pone in continuità con quanto previsto dall'accordo nazionale sulla produttività del 16 novembre 2012.Particolarmente importante è l'aumento della soglia di reddito per poter godere della detassazione - da 30 a 40.000 € - che innalza la platea potenziale di beneficiari a circa 1,8 milioni di lavoratori.E' stato fissato poi in 2.500 € l'importo massimo delle somme erogate nell'anno 2013 a titolo di retribuzione di produttività - prevista da contratti collettivi territoriali o aziendali - alle quali si applicherà il beneficio, che consiste in una cedolare secca a titolo definitivo del 10%Si tratta di una misura importante che riconosce la contrattazione come strumento per migliorare la produttività e la competitività delle imprese del nostro paese.Allo stesso tempo il decreto offre maggiori opportunità di  aumentare gli stipendi dei lavoratori, sia individuando di fattori di miglioramento organizzativo e di performance, sia potendo godere di una quota maggiore di salario netto. SCHEDA DI LETTURA DEL DECRETO L'ACCORDO SULLA PRODUTTIVITA' DEL 16 NOVEMBRE 2012IL VOLANTINO SULL'ACCORDO DI PRODUTTIVITA'  
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24/01/2013 Vigilanza privata: firmato il rinnovo del contratto
  E’ stata siglata, dopo oltre 4 anni di trattativa, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro dei dipendenti degli Istituti di Vigilanza Privata. La lunga vertenza, che ha attraversato momenti difficilissimi, di grande apprensione e di incertezza, di disagi e di scioperi per i circa 50 mila lavoratori del settore, riguarda un contratto che è scaduto dal lontano 31 dicembre 2008. Fisascat aveva presentato proprio nei mesi scorsi una piattaforma che sostanzialmente ora è stata accolta, al termine di una vertenza estenuante.La svolta è avvenuta nei giorni scorsi. Fisascat-Cisl - Filcams-Cgil e Assiv Confindustria - Agci Servizi - Federlavoro e Servizi Confcooperative - Lega Coop Servizi, hanno trovato un’intesa che interviene su cinque aspetti: il cambio d’appalto, la classificazione del personale, l’orario di lavoro, la parte economica e la regolazione dei servizi fiduciari.Relativamente alla parte economica, in relazione al periodo intercorso dalla scadenza del Contratto, è stata concordata l’erogazione di una somma a titolo di una tantum pari a 450€. Incrementi salariali sono stati previsti ad ogni livello partendo da un'erogazione media al IV livello che raggiungerà a regime gli 80€. Per quel che riguarda l’orario di lavoro si è  incrementata di un’ora la flessibilità. In tema di  classificazione del personale sono stati riconosciuti trattamenti “ad personam” e stabilite indennità di mansione. Per quanto riguarda l'Assistenza sanitaria integrativa è stata inoltre introdotta la previsione dell’iscrizione alla Quas per i quadri. E' stato concordato infine uno schema regolatorio riferito al personale adibito ai cosiddetti servizi fiduciari.Pierangelo Raineri, Segretario Generale della Fisascat-Cisl Nazionale, ha espresso soddisfazione per il risultato della trattativa “che finalmente, dopo anni di carenza di rinnovo, ha consentito di stabilire un punto fermo nel complesso sistema di relazioni sindacali del settore vigilanza ed ha portato ad un rinnovo dignitoso per i lavoratori che da tempo attendevano tale riconoscimento”.«La sottoscrizione di questa intesa, avvenuta in circostanze straordinarie per il prolungato periodo di trattativa – ha commentato il Segretario Nazionale Fisascat, Vincenzo dell’Orefice – più che un rinnovo rappresenta una riconquista del Contratto nazionale per una categoria di lavoratori che è a forte rischio di marginalizzazione».Per Leonardo PICCINNO, Segretario Generale Fisascat Cisl di Pesaro, “questo rinnovo, è una grande conquista, perché arriva dopo 4 anni di sofferenza per i lavoratori ed in un periodo di grave crisi per il settore della vigilanza. Questo risultato è ancor di più importante, in quanto, una delle OO.SS. la UILTUCS UIL, ha ritenuto di non firmarlo perché aveva già precedentemente sottoscritto, in modo unilaterale, con  la sola Associazione Datoriale UNIV un  contratto che ha indebolito ulteriormente la possibilità di ottenere miglioramenti più vantaggiosi per i lavoratori”                                                                          LA FISASCAT CISL PROV.LE                                                                                 PESARO E URBINO
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24/01/2013 Banca Marche, serve chiarezza
Massima chiarezza sulla situazione di Banca Marche e sulle responsabilità da imputare per eventuali operazioni finanziarie avventate. La richiesta viene dai Segretari generali della Cisl e della Fiba (bancari) di Macerata, Marco Ferracuti e Giovanni Carlini.Proprio nella scorsa estate Banca Marche ha vissuto un cambio al vertice con la nomina di un nuovo Direttore generale.«Pur non volendo entrare nel merito delle ragioni che hanno reso necessario il rinnovamento – sostiene la Cisl– bisogna preservare l'autonomia dell'Istituto evitando che  le conseguenze di una gestione avventata si ripercuotano sui lavoratori, sui cittadini risparmiatori e sulle imprese locali, specie in un momento di grande difficoltà quale quello che tutti stiamo vivendo».Banca Marche è un patrimonio per l’economia maceratese, un punto di riferimento ineludibile dal punto di vista finanziario, economico e sociale. Mentre la crisi continua a colpire la realtà produttiva ed occupazionale, cruciale è il ruolo degli istituti bancari, in particolare locali, che devono svolgere un ruolo di sostegno all’economia del territorio, finanziando imprese che investono, che assumono e che puntano su produzioni di qualità.Per il Segretario della Fiba «è proprio a partire da Banca Marche che, come sindacato, siamo pronti a fornire un contributo diretto per elaborare strategie di gestione aziendale che valorizzino la partecipazione dei lavoratori alla governance dell’Istituto. Siamo già al lavoro per proporre all’azienda alcune linee di indirizzo per il prossimo piano industriale».La Cisl chiede un confronto vero, aperto e trasparente, attraverso il quale sviluppare l’occupazione, garantire il turn over generazionale, riequilibrare le politiche retributive e valorizzare il patrimonio di professionalità che costituisce il punto di forza di Banca Marche
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23/01/2013 Riunione sindacale straordinaria presso l'Ospedale di Amandola
L’incontro delle delegazioni trattanti dell’Area Vasta 4, svoltosi il 21 gennaio presso lo stabilimento di Amandola, è stato senza dubbio molto apprezzato anche dalla nutrita rappresentanza di lavoratori che hanno assistito alla trattativa.Durante l’incontro la parte sindacale ha cercato ed ottenuto, in parte, di conoscere le vere potenzialità che lo stabilimento di Amandola potrà esprimere nel prossimo futuro all’interno del panorama dei servizi sociosanitari della provincia di Fermo ma anche i numeri riguardanti le possibili risorse umane da recuperare a seguito della paventata riorganizzazione delle unità operative attualmente esistenti.Confermati i reparti di Medicina per acuti ( 20 posti + 1 ) e di Chirurgia a carattere breve e comunque per attività programmata.Le urgenza verranno dirottate a Fermo come anche i grandi interventi. L’organico infermieristico ed OSS della Medicina e Chirurgia viene confermato sempre che l’attività operatoria della Chirurgia mantenga un numero d’interventi che la giustifichi. Anche la POTES ed il PPI, per ora, non verranno toccati a meno che la Giunta Regionale non decida un nuovo assetto dell’emergenza delle Marche. A proposito, la CISL FP ha chiesto ed ottenuto che l'indennità di disagio applicata agli infermieri della  POTES di Montegiorgio e P.S.Giorgio, dal 1 Gennaio 2013 venga riconosciuta anche a quelli di Amandola.All’interno della dotazione di personale amministrativo, secondo quanto affermato da Genga, si potrebbero recuperare 3 - 4 unità da utilizzare ad Amandola ma anche presso la sede centrale, attraverso percorsi che privilegeranno la volontarietà e che comunque saranno oggetto di confronto con la RSU. Per questa area comunque è prevista una riorganizzazione a breve che verrà prima presentata alla parte sindacale e che prevederà una forte trasversalità delle funzioni e delle competenze.Gli interventi maggiori di riorganizzazione interesseranno i servizi “no core” di Amandola, e cioè: cucina, magazzeno e farmacia. Da tale riorganizzazione si potrebbero recuperare 4 ausiliari dalla cucina da inserire nei percorsi di sanificazione di Amandola con contestuale risparmio sulla spesa della ditta esterna.Il numero di pasti preparati giornalmente (circa 50) non giustificano 7 unità presenti. Altre 4 unità dal Magazzeno/economato e dalla Farmacia. Servizi questi, che dovranno progressivamente essere sempre più integrati con Fermo.Tutto il personale eventualmente recuperato dalla riorganizzazione sarà prioritariamente utilizzato ad Amandola a meno che vi siano decisioni volontarie di afferire presso Fermo.Il Laboratorio Analisi resterà aperto ad Amandola ma solo con personale Tecnico sanitario ( attualmente 3 tecnici ma 1 in scadenza di contratto a marzo 2013). Il personale laureato ( 2 unità) dovrà essere utilizzato presso il Laboratorio di Fermo.La Radiologia continuerà a garantire gli esami attualmente eseguiti, con 4 tecnici di radiologia ( 1 in scadenza di contratto).La funzione di accettazione invece potrebbe essere accorpata presso il CUP Accettazione centrale di Amandola, perchè, anche grazie alla refertazione vocale recentemente attivata, la necessità di mantenere una funzione amministrativa solo per la Radiologia, verrebbe meno.Per quanto riguarda l’attività distrettuale, si manterranno i servizi in essere anche grazie alle collaborazioni con l’Area Vasta 5.A rischio la permanenza del Poliambulatorio di Ponte Maglio per i costi molto alti di locazione dell’immobile.Evidenti criticità potranno esserci per l’area sociale quindi di Ambito vista la prossima scadenza di 4 contratti CoCoCo presso l’Ambito di Fermo riferibili a 2 psicologi e 2 Assistenti sociali.Su queste risorse, il Direttore Genga si è impegnato a garantire una parità di ore di assistenza con altri contratti CoCoCo.Per quanto riguarda la Prevenzione, l’atto determinativo licenziato recentemente ha fatto chiarezza sulla dotazione organica assegnata all’A.V.4 ma occorrerà chiarire con l’Area Vasta 5, anche attraverso l’istituto del comando, gli ambiti operativi del personale che continua ad operare prevalentemente sul fronte ascolano.All’obiezione fatta dal sottoscritto, sull’azzeramento del servizio di prevenzione di Amandola seppur ancora plesso autonomo, la Direzione ha risposto che l’assegnazione degli ispettori è puramente funzionale e nulla è cambiato rispetto al passato.La parte sindacale ha posto con forza la questione dell’attivazione della RSA, pronta da anni ma ancora inutilizzata. Il dott. Genga ha chiarito che la RSA è strategica per Amandola, anche per la permanenza e ricollocazione di parte del personale sul territorio. Ciò che ostacola l’attivazione è l’incompleto percorso autorizzativo per l’antincendio.Dopo di questo, il Comune dovrà fare la sua parte e poi bisognerà trovare le risorse necessarie per l’attivazione di 20 posti, facendo il calcolo dei costi emergenti e dei costi cessanti a seguito della riorganizzazione dello stabilimento di Amandola.Tradotto: risorse aggiuntive non ce ne saranno !!!. Questi sono gli elementi venuti fuori al tavolo, così come illustrati da Genga.E’ chiaro che la parte sindacale in questa fase è soprattutto interessata a far uscire allo scoperto la Direzione sul quello che è il progetto per Amandola. Genga ha promesso massimo impegno per potenziale le specialistiche ambulatoriali, sempre nell’ottica delle risorse possibili. Ha anche denunciato preoccupazione per la vetustità di molte tecnologie e l’esiguità di risorse per aggiornarle o sostituirle con nuove. Vedi ad esempio la Tac che necessiterebbe della sostituzione anche utilizzando, ove ve ne fossero, donazioni di privati. La parte sindacale rimane in attenta sorveglianza di quanto prospettato dalla Direzione. Non convince ad esempio quanto proposto per il Laboratorio Analisi che con le poche risorse umane previste, non potrà essere autonomo e garantire attività diurne e pronte disponibilità. Saranno necessarie per forza collaborazioni con Fermo e questo aggraverà ancora di più la già difficile situazione emergenziale presene nell’UOC di Patologia Clinica della sede centrale. Altra osservazione fatta dalla parte sindacale ha riguardato il rispetto delle competenze e dei ruoli. Ad esempio non potranno essere tollerati, come avvenuto di recente, scavalchi della Direzione medica di Fermo rispetto a quella di Amandola, almeno fino a quando quest’ultima ci sarà. Nessuna pressione sul personale perché accetti trasferimenti non regolamentati verrà tollerata. Sono necessari percorsi regolamentari condivisi ed incentivazioni per il personale che accetta di svolgere attività da Fermo ad Amandola o viceversa.I prossimi giorni saranno cruciali sia per il futuro di Amandola che per l’ospedale di Fermo. Si attende infatti l’atto di Giunta che ridisegnerà le Unità Operative Complesse ( quindi i Reparti e i Servizi) che dovranno essere presenti nelle Aree Vaste, alla luce degli ingenti tagli di risorse applicati dal Governo alle Regioni e a quanto previsto dal Decreto Balduzzi. Per le Marche si prevedono, almeno inizialmente, la soppressione di circa 18 Unità Operative Complesse di cui 12 all’interno dell’ASUR, preoccupanti tagli sulla spesa del personale e dimezzamento della spesa per i tempi determinati. Vedremo cosa toccherà a Fermo ed Amandola.CHIARAMENTE TUTTO QUESTO AVVERRA’ DOPO IL VOTO DI FEBBRAIO.
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22/01/2013 L'anno peggiore dall'inizio della crisi
Dal punto di vista del lavoro il 2012 è l’anno peggiore dall’ inizio della crisi. Dal 1 gennaio al 31 dicembre sono state autorizzate 6.459.773 ore di cassa integrazione, con un aumento del 45% rispetto al 2011. Superato del 10% anche il valore, finora record, fatto registrare nel 2010.Non va meglio dal punto di vista della disoccupazione. Sono 3.114 i lavoratori licenziati che sono finiti nelle liste di mobilità, solo il 26% dei quali (794) possono godere dell’indennità. Un aumento del 47% rispetto al 2011 e del 14% sul 2009, finora l’anno peggiore dall’inizio della crisi per questo indicatore.Nel solo mese di dicembre 2012 sono stati iscritti nelle liste di mobilità 585 lavoratori, contro una media dei mesi precedenti di 149 lavoratori al mese. Un dato che va integrato con quello relativo alle 9.952 richieste di indennità di disoccupazione pervenute all’Inps nel 2012.Particolarmente drammatica la situazione delle piccole imprese artigiane. Il 53% delle ore di cassa integrazione autorizzate (3.406.162) sono “in deroga”, cioè destinate a quelle imprese – come le piccole imprese artigiane appunto – escluse per legge dagli ammortizzatori sociali tradizionali, e per le quali ogni anno, vengono stanziate risorse con provvedimenti “ad hoc”. Rispetto al 2011 le ore di cassa in deroga autorizzate sono aumentate del 54%, segnando un valore molto vicino a quello record del 2010, rispetto al quale si ha una riduzione del 12%. Nel complesso sono state presentate 1.236 domande di cassa integrazione in deroga. Coinvolte 960 imprese e 5.080 lavoratori.Diminuiscono le nuove assunzioni (48.251, - 6% rispetto al 2011). Le forme contrattuali che prevalgono sono il tempo determinato (31%), il lavoro intermittente (16%) e la somministrazione di lavoro interinale (9%). Solo il 10% dei nuovi assunti hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato.Dal 2008 ad oggi sono fallite 343 imprese. Anche in questo caso il 2012 segna un valore record, con 84 imprese fallite (+13,5% rispetto al 2011). Un dato confermato anche dall’Ufficio Vertenze della Cisl di Macerata, che nel 2012 ha recuperato circa 1.800.000 € per conto di lavoratori dipendenti delle imprese soggette a procedure concorsuali, senza tenere conto delle vertenze individuali.La situazione è molto grave e richiede interventi urgenti e mirati. Sui settori tradizionali come il manifatturiero è necessario sviluppare qualità e innovazione. Allo stesso tempo bisogna puntare su settori nuovi e di prospettiva, come cultura, turismo e filiera agro alimentare di qualità.Ma la qualità non si improvvisa. Le nostre aziende vanno aiutate con politiche infrastrutturali che rendano disponibili energia a costi ridotti, banda larga e una rete di trasporti più agevole ed efficiente. Servono poi formazione - non solo per i lavoratori ma anche per gli imprenditori – ed orientamento, con un ruolo più forte dei centri per l’impiego, che devono essere messi in condizione di realizzare una presa in carico reale dei lavoratori.Dalla crisi non usciremo senza aumentare la produttività del lavoro. Per questo è necessario rilanciare la partecipazione dei lavoratori alla vita dell’impresa, sviluppando la contrattazione sui luoghi di lavoro con incentivi legati ai risultati aziendali, sulla scia dell’accordo nazionale sulla produttività.Il 2013 sarà un anno difficilissimo e decisivo. Le decisioni che prenderemo ora condizioneranno il futuro. Va rilanciato il tavolo provinciale di concertazione tra istituzioni e forze sociali, uno strumento fondamentale che va convocato con maggiore costanza per decidere insieme quelle azioni di cui il nostro sistema ha urgente bisogno.http://www.youtube.com/watch?v=Bums7I3XKYQ
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21/01/2013 La Filca lancia l'allarme
Siamo ormai tutti pienamente consapevoli di essere immersi in una situazione nazionale e mondiale di grande difficoltà i problemi di ordine finanziario ed economico, portatori di disagi sociali di entità inedita per pesantezza e tempi di durata stanno modificando i nostri stili di vita. Tutti noi abbiamo fondate ragioni e dati alla mano per poter testimoniare le forti ripercussioni su occupazione, economia, redditi da lavoro dipendente. La precarietà sempre più accentuata e la riduzione dei salari o la loro sempre più ridotta capacità di acquisto colpisce tutti, ma fa danni irreparabili negli strati della società più deboli. Anche in quelle finora non coinvolte nella perdita di occupazione o di salario cresce il timore della povertà, la sempre più limitata capacità di acquisto dei redditi continua a deprimere la condizione economica delle famiglie. L'entità della crisi occupazionale ed economica nazionale e del nostro territorio (province di Ascoli Piceno e Fermo) sono sotto gli occhi di tutti, per questo serve senso di responsabilità e serietà senza lasciarsi attrarre da facili soluzioni dettate da interessi di parte. Siamo nel pieno di un fenomeno di depressione strutturale e per questo occorre ridurre la pressione fiscale sui salari, bene ha fatto la Cisl a sottoscrivere l'accordo su "produttività e competitività" anche in assenza della CGIL è nota la posizione assunta, gli interessi dei lavoratori sono prioritari. Il territorio della vecchia provincia di Ascoli Piceno è devastato dalla crisi e tanti di voi in questa sala vivono in prima persona i disagi provocati dalla stessa. I dati che costantemente ci vengono forniti dalle Casse Edili ma anche quelli dei centri per l'impiego che non sono dissimili, sono inequivocabili. Mancano le grandi opere (edilizia), le aziende industriali più importanti della nostra area hanno delocalizzato, ridotto il personale nella migliore delle ipotesi mentre altre fanno ricorso sistematico agli ammortizzatori sociali; aziende come almtrongh (cartiera), B B Italia, Manuli e Novico ma anche le Imprese Edili più importanti del nostro territorio Ubaldi- Scarpetti- Travaglini ecc.., sono coinvolte nella tempesta. Ci sono comunque progetti di grande impegno come quello della "RESTART" votato alla riqualificazione della zona ex Carbon al centro di Ascoli (€35 mm n di euro), il progetto che prevede investimenti molto importanti, per verde pubblico, edilizia residenziale, polo tecnologico, scientifico, culturale per un totale di 330 mln di E per un, incremento di occupazione fino a 300 unità e per 10 - 12 anni. Nel progetto saranno impegnate 35/40 aziende locali che potranno creare ulteriore indotto. Sono 20mila i posti di lavoro persi e il tasso di disoccupazione medio è il doppio della media regionale (12%), mentre quello giovanile è salito al (27%), infatti sempre più spesso i nostri giovani anche se in possesso di una ottima scolarizzazione, minai scoraggiati, fuggono alla ricerca di lavoro e fortuna in altri paesi europei e non (australia-inghilterra-stati uniti ecc...).
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