Notizie dalla Usr

21/04/2022 Al Lavoro per la Pace PRIMO MAGGIO 2022 ad Assisi
La manifestazione nazionale di Cgil Cisl Uil in occasione del Primo Maggio si svolgerà ad Assisi, in  piazza San Francesco. Al centro dell’iniziativa i temi della pace, del lavoro e della crescita del Paese. Previsti sul palco gli interventi dei tre Segretari Generali di Cgil, Cisl, Uil ( Landini, Sbarra, Bombardieri), la testimonianza di alcuni delegati sindacali. Nel pomeriggio è in programma il tradizionale Concertone che torna quest’anno a Roma nella cornice storica di Piazza San Giovanni in Laterano.
Continua a leggere
06/04/2022 DDL Appalti: Cgil Cisl Uil incontrano i parlamentari delle Marche per ripristinare l’obbligo di clausola sociale
Le Segreterie regionali di Cgil Cisl Uil Marche, insieme alle categorie di riferimento Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltucs Uil e Uiltrasporti, hanno avuto ieri, martedì 5 aprile, un confronto in videoconferenza con i parlamentari eletti nei collegi marchigiani per discutere l’iter legislativo del DDL Appalti. Le organizzazioni dei lavoratori, che avevano richiesto un incontro urgente a tutti i deputati e i senatori del territorio, hanno avuto modo di affrontare con gli Onorevoli Alessia Morani e Mario Morgoni gli aspetti più controversi del testo, già approvato dal Senato e in attesa di discussione alla Camera.  I sindacati, pur apprezzando alcuni aspetti positivi introdotti dal disegno di legge, come ad esempio il rispetto del Contratto Nazionale di settore sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative, l’applicazione delle medesime tutele economiche e normative per i lavoratori in subappalto, l’esclusione dei costi della manodopera e della sicurezza dai ribassi di gara, hanno sottolineato la presenza di una norma negativa e grave che vanifica l’effetto di tutto quanto fatto di positivo. Il testo, infatti, prevede non già l’obbligo ma la facoltà di inserire clausole sociali nei bandi di gara: un grave arretramento sul fronte dei diritti e delle tutele che determinerebbe effetti devastanti per centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori che operano negli appalti di servizi ad alta intensità di manodopera, lavoratori “deboli”, occupati in comparti spesso essenziali come ospedali, strutture socio-sanitarie, scuole, ministeri, uffici pubblici.  Cgil Cisl Uil Marche, rappresentate nell’incontro dai Segretari Daniela Barbaresi, Marco Ferracuti e Claudia Mazzucchelli, ritengono profondamente sbagliato, e per questo da correggere, inserire tale facoltà quando il Codice dei Contratti Pubblici, all’art. 50, prevede l’obbligo di inserimento di specifiche clausole sociali volte a promuovere la stabilità e continuità occupazionale del personale impiegato.  Gli Onorevoli Morani e Morgoni hanno ascoltato le ragioni delle organizzazioni dei lavoratori comprendendo la delicatezza della vicenda. I due parlamentari hanno espresso l’impegno di presentare alla Camera un emendamento per reintrodurre l’obbligo di inserire le clausole sociali nei bandi di gara, promettendo inoltre di tenere informati i sindacati sull’esito dell’iter legislativo. Un impegno che Cgil Cisl Uil Marche apprezzano, con l’auspicio di vedere presto soddisfatte le aspettative di migliaia di lavoratori marchigiani che stanno vivendo con trepidazione questo delicato passaggio che rischia di precarizzare ancor di più settori del mercato del lavoro già connotati da una fase di grande incertezza.
Continua a leggere
04/04/2022 Gravi atti vandalici alla sede della Cgil Marche solidarietà e sostegno da Cisl Marche
  La Cisl delle Marche esprime la piena solidarietà e sostegno alla Cgil Marche e di Ancona per l’atto violento, intimidatorio e delirante di questa mattina. La sede della Cgil Marche e della Camera del Lavoro di Ancona, questa mattina,sono  state trovate vandalizzate con scritte inaccettabili e deliranti. «Paragonare la Cgil e tutto il sindacato confederale  al nazismo significa non conoscere la storia del movimento sindacale italiano ed il contributo politico e in vite umane pagato proprio dalle organizzazioni dei lavoratori durante il nazi fascismo. - scrivono in una nota unitaria Cgil Cisl Uil Marche  - Le sedi del sindacato sono luoghi di accoglienza e democrazia; gesti di questo tipo non faranno che rafforzare le nostre convinzioni anche in ragione  del ruolo svolto durante la lunga fase di emergenza.  La pandemia da Covid  ha ucciso e continua ad uccidere e per questo rivendichiamo e confermiamo le nostre idee ed il nostro massimo impegno per il sostegno alle campagne vaccinali e alla diffusione del vaccino nel mondo, sopratutto nelle aree più povere. Cgil Cisl Uil delle Marche non si fermeranno di fronte a queste intimidazioni.»    
Continua a leggere
18/03/2022 XXVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie 21 marzo 2022
CISL MARCHE aderisce e partecipa alla XXVII  Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che si celebra il 21 marzo,  promossa da Libera e riconosciuta,  con  la Legge n. 20 dell’8 marzo 2017,  dallo Stato. La giornata di quest’anno, dal titolo “Terramia. Coltura-Cultura”, pone l’accento sul valore della cura, che riguardi il creato ed i suoi abitanti. Nelle Marche manifestazione a  Senigallia in Piazza Roma  ore 10,30 dove verranno ricordati i nomi delle vittime innocenti di mafia e dove si potrà seguire  il discorso di don Luigi Ciotti, in collegamento da Napoli. "Terra mia. Coltura I Cultura. È uno slogan che vuole unire due dimensioni di impegno, oggi fondamentali, dalle quali ripartire. Terra mia: per prendersi cura della nostra comunità locale e reinterpretare il nostro essere cittadini globale a partire dall’attenzione al contesto nel quale viviamo, alla nostra quotidianità. Coltura I Cultura: La coltura nella terra, la cultura nelle coscienze. Due parole che si differenziano solo per una vocale, che ci restituiscono la necessità di un lavoro che prosegue in parallelo e tiene insieme l’impegno per il nutrimento della Terra con l’impegno per il nutrimento delle coscienze. A partire dall’enciclica Laudato Sì, ha assunto centralità il concetto di ecologia integrale, una dimensione attraverso la quale il rispetto dell’ambiente deve coniugarsi con politiche più eque, capaci di porre le basi per una reale inclusione tra i popoli e di diminuire la forbice che vede ancora oggi una parte del pianeta sfruttarne un’altra. Si tratta di un approccio che valorizza lo scambio tra l’ambiente naturale, la società, le istituzioni e l’economia, costruendo un piano di riflessione e di azione unitario, utile a invertire la rotta. Con l’arrivo della pandemia, infatti, è stato ancora più evidente che non c’è tempo da perdere, che l’impegno per recuperare gli esiti nefasti dello sfruttamento incondizionato delle risorse naturali dev’essere immediato e deve prevedere un corale impegno internazionale tra gli Stati. Per attivare questo nuovo paradigma però è necessario uno scatto culturale, che viene provocato dai movimenti giovanili per l’ambiente ma che non è ancora patrimonio di tutti. Ma non si tratta di un’attenzione esclusivamente ambientale. Imboccare questa strada significa rivedere i rapporti di forza e centralità, ripensare alle forme di sopruso che quotidianamente vengono operate sull’ambiente per soddisfare un modello di consumo che non è più sostenibile, che piega i territori, i lavoratori, che omologa distruggendo le peculiarità locali, che impoverisce. Sappiamo che alla base della diffusione della cultura e della pratica mafiosa, così come corruttiva, c’è il bisogno, la mancata libertà che consente l’imposizione e l’assoggettamento. Si tratta di un sistema violento che riguarda molti ambiti e che possiamo disarmare, per recuperare sovranità, protagonismo e libertà. Dobbiamo impegnarci per comprendere a fondo tutte le forme di violenza quotidiana che viviamo nei nostri contesti, al fine di costruire risposte sociali capaci di interromperle, capaci di far crescere le radici di una cultura del cambiamento, non più procrastinabile." (fonte: https://www.libera.it/schede-1859-terramia)    
Continua a leggere
08/03/2022 “Esserci per cambiare le Marche: curando l’oggi e costruendo il domani” XIII Congresso Regionale Cisl Marche - La relazione del Segretario Generale Sauro Rossi
"Esserci per cambiare le Marche: curando l’oggi e costruendo il domani” è lo slogan del XIII Congresso Regionale Cisl Marche, tenutosi dal 3 al 4 marzo 2022 a Colli del Tronto (AP).   In allegato, i materiali della relazione del Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi.
Continua a leggere
07/03/2022 8 marzo 2022 Giornata internazionale della Donna Cgil Cisl Uil Marche: ”Donne: pace, libertà, lavoro, uguaglianza, diritti”
Occorre rinnovare l’impegno di tutte e tutti per la pace, la libertà, il lavoro, l’uguaglianza, i diritti: è ciò che le donne rivendicano ancora con più forza in questi momenti difficili con un’emergenza sanitaria, economica e sociale che ha pesato e pesa ancora gravemente sulle loro spalle. Anche nelle Marche occorre fare di più. Dobbiamo farlo per le 9 mila donne che nel 2020 hanno perso il lavoro e per le 26 mila che il lavoro lo cercano senza riuscire a trovarlo o al massimo vengono offerti solo lavori precari, discontinui o a tempo parziale, tanto che nelle Marche solo una lavoratrice su tre può contare su un lavoro a tempo pieno e indeterminato e una retribuzione stabile e dignitosa, mentre gli  uomini con un lavoro stabile e a tempo pieno sono i due terzi dei lavoratori. Donne alle prese con vecchie e nuove diseguaglianze. Lavoratrici che ancora faticano a veder riconoscere e valorizzare le competenze che possono e vogliono esprimere sul lavoro e che ancora si misurano con le enormi difficoltà prima a trovare lavoro e poi nell’avanzamento di carriera, spesso segregate nelle mansioni e nei livelli più bassi. Diseguaglianze che si traducono in divari retributivi inaccettabili che nelle Marche portano le lavoratrici a percepire 6.800 euro lordi annui meno degli uomini nel lavoro privato e 9.400 euro in quello pubblico. Donne che lavorano il doppio, fuori e dentro casa, perché per una cultura patriarcale che non vuole morire, ci si aspetta da loro che siano buone madri, mogli e anche lavoratrici infaticabili. Donne costrette a rinunciare al desiderio di diventare madri perché temono che un figlio potrebbe compromettere il loro posto di lavoro. Donne che il lavoro l’hanno perso dopo la maternità, a partire dalle 800 lavoratrici che l’anno scorso hanno lasciato il lavoro dopo la nascita di un figlio: scelta a cui spesso sono state costrette per la mancanza di alternative, non potendo contare su un'adeguata rete di asili nido o per i costi troppo alti delle rette, e neanche su una rete familiare di supporto. Donne che lavorano e hanno figli ma vorrebbero avere dei tempi di vita e di lavoro più sostenibili basati sulla genitorialità condivisa e in un mondo del lavoro che tenga conto delle esigenze delle famiglie. Le donne vogliono essere libere di scegliere se essere o non essere madri. Vogliono che le leggi dello Stato siano pienamente applicate, compresa la Legge 194, vogliono che sia data subito piena attuazione alle linee guida del Ministero per l’aborto farmacologico e risorse per consultori efficienti e diffusi nel territorio. Le donne vogliono essere pienamente protagoniste nella ripresa e rilancio del Paese, con il loro lavoro, la loro intelligenza, la loro energia, la loro forza. Per questo continueranno a lottare, per tutte noi, per le donne che subiscono la tragedia insensata della guerra, per le donne costrette ad allontanarsi insieme alle famiglie dalla propria terra e dai propri affetti, per le donne che resistono e lottano per la libertà e la democrazia. Per Mia, la bimba nata nella metropolitana di Kiev, mentre fuori esplodevano le bombe russe, e per tutte le bambine del mondo. Buon 8 marzo a tutte!    
Continua a leggere
07/03/2022 8 marzo Giornata Internazionale della donna: webinar Cgil Cisl Uil
In occasione della Giornata Internazionale della Donna Cgil Cisl Uil hanno organizzato il webinar: “Il protagonismo delle donne nella ripresa, per il lavoro di qualità, in sicurezza“ che si terrà l’8 marzo presso il Cnel dalle ore 9.30.  Un occasione per esaminare ed approfondire le sfide che nei prossimi mesi dovranno vederci protagonisti nella costruzione di una strategia di sviluppo incentrata anche e soprattutto sul pieno coinvolgimento delle donne nel lavoro degno, sicuro, ben formato e contrattualizzato. Centrale sarà l’utilizzo completo e virtuoso delle risorse del PNRR, con una governance partecipata che dia ai progetti forti condizionalità occupazionali e sociali. L’iniziativa è divisa in tre panel: “Lotta alla precarietà”, le cui conclusioni sono affidate al Segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, “Sicurezza e prevenzione” e “Pnrr”, che verrà introdotto dalla Segretaria confederale Cisl Daniela Fumarola.       
Continua a leggere
04/03/2022 Sauro Rossi riconfermato al vertice della Cisl Marche
Si è concluso oggi il XIII Congresso della Cisl Marche con la riconferma di Sauro Rossi al vertice regionale del sindacato cislino. La due giorni congressuale ‘Esserci per cambiare le Marche. Curando l’oggi e costruendo il domani’ che si è tenuta a Colli del Tronto ( AP)  ha visto la partecipazione, nel rispetto della normativa anti- covid  di oltre 300 persone, tra invitati e delegati eletti, dalle 19 Federazioni sindacali di categoria della Cisl Marche e nelle assemblee pre-congressuali  Ast,  Aree sindacali territoriali, attraverso un percorso congressuale che negli ultimi mesi ha coinvolto migliaia di lavoratori e pensionati in rappresentanza dei 154.291 iscritti alla Cisl delle Marche. Sauro Rossi, sarà affiancato nella nuova segreteria da Cristiana Ilari e Marco Ferracuti, nei prossimi quattro anni di mandato. «Per la Cisl lo sviluppo delle Marche deve essere connotato da una netta impronta sociale; è per noi necessaria un’innovazione di sistema, un cambio di paradigma che deve mettere al centro sempre le persone per realizzare equità e giustizia sociale, per affermare il lavoro di qualità, per qualificare il nostro sistema manifatturiero e dei servizi, per rafforzare le reti di welfare, con un forte investimento nella formazione e colmando i divari territoriali  – ha dichiarato Sauro Rossi, rieletto Segretario generale della Cisl Marche -. La transizione ecologica e digitale è un potente fattore di cambiamento per la nostra regione, a patto che sia governata dai principi della prossimità e della partecipazione, senza lasciare nessuno indietro, attraverso un grande patto tra istituzioni e forze sociali». «La rotta da seguire in tutto il paese deve essere quella di un modello di sviluppo sostenibile ed equo, mettendo al centro la transizione ecologica e quella digitale, welfare, lotta al precariato, adeguata formazione, la creazione di lavoro di qualità». Lo ha detto oggi il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra a margine del Congresso della Cisl Marche. «Anche nelle Marche persiste il problema storico delle infrastrutture che vanno connesse meglio sull’asse est-ovest, rafforzando le tratte ferroviarie lungo la dorsale adriatica e un’opera come la Falconara-Roma, che non può più essere ritardata, ovviamente, al completamento dei collegamenti con il porto di Ancona. Occorre anche investire nella sanità – prosegue Sbarra - spostando il baricentro dall’ospedale al territorio, incrementando attività, tecnologie, e nuove figure professionali. Sono obiettivi oggi raggiungibili grazie al PNRR e con i finanziamenti previsti dal nuovo ciclo di fondi strutturali europei. È un’opportunità unica. Fa bene la Cisl Marche ad incalzare la Regione affinché attivi subito il confronto su come procedere negli investimenti previsti nel PNRR, anche per sostenere il ruolo centrale degli enti locali. Occorre la massima condivisione sugli obiettivi e sugli strumenti da utilizzare per vincolare le risorse alla valorizzazione del capitale umano, al lavoro stabile, di qualità e soprattutto in assoluta sicurezza».
Continua a leggere
28/02/2022 XIII Congresso regionale Cisl Marche “Esserci per cambiare le Marche: curando l’oggi e costruendo il domani” 3 - 4 marzo Colli del Tronto (AP)
Giovedì 3 marzo e venerdì 4 marzo  XIII Congresso Regionale della Cisl Marche a Colli del Tronto ( AP) presso il Centro Congressi Marche Hotel Il Casale. “Esserci per cambiare le Marche: curando l’oggi e costruendo il domani” è lo slogan che la Cisl delle Marche ha scelto per celebrare il suo XIII Congresso regionale, un appuntamento importante nella vita del sindacato fondato da Giulio Pastore, perché  fissa le basi dell’agenda politica della Cisl regionale e rinnova il gruppo dirigente per il prossimo quadriennio.  I lavori congressuali,  che si apriranno  giovedì 3 marzo alle ore 14.30 e saranno introdotti dalla relazione del Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, vedranno la presenza dei 304 delegati, eletti nei congressi regionali di categoria  e nelle assemblee territoriali, provenienti da tutte le Marche, in rappresentanza dei lavoratori del pubblico impiego, del mondo del lavoro privato e dei pensionati. Durante la giornata di venerdì 4 marzo, i cui lavori inizieranno alle ore 9.00, saranno presenti il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e il Segretario Generale della Cisl nazionale, Luigi Sbarra. Nel corso della due giorni, interverranno i Magnifici Rettori degli Atenei marchigiani: Prof. Francesco Adornato (UNIMC), Prof. Giorgio Calcagnini (UNIURB), Prof. Gian Luca Gregori (UNIVPM) e Prof. Claudio Pettinari (UNICAM). I lavori congressuali si svolgeranno nel rispetto della normativa anti-covid.
Continua a leggere
28/02/2022 CGIL CISL UIL MARCHE: si fermi la guerra in Ucraina! Tutti in piazza per la pace
CGIL CISL UIL Marche condannano l’aggressione militare russa e richiedono uno stop immediato delle ostilità: il primo obiettivo deve essere la protezione umanitaria dei civili.  Nel ripudiare la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, come previsto dall’art. 11 della nostra Costituzione, esprimiamo la nostra solidarietà al popolo e ai lavoratori e lavoratrici dell’Ucraina!  È necessario attivare urgentemente tutti i canali della politica e della diplomazia, in sede europea ed in sede ONU.  Occorre fermare la guerra in Ucraina e far partire un vero processo di pace. Mai come oggi è evidente che la pace ed il ripudio delle guerre debbano essere la priorità dell’agenda politica italiana, europea e mondiale.  L’Unione Europea agisca ispirata dai suoi principi costitutivi a difesa di pace e democrazia.  Come in tante città italiane, anche nelle Marche CGIL CISL UIL hanno promosso, anche in collaborazione con numerose altre associazioni, movimenti e istituzioni, o aderito alle manifestazioni che si terranno nelle seguenti città: - FANO, venerdì 25 febbraio ore 17.30, sit-in piazza XX Settembre - PESARO, venerdì 25 febbraio ore 18.30, fiaccolata piazzale Lazzarini - ASCOLI PICENO, sabato 26 febbraio, ore 10.00, piazza Ventidio Basso - SAN BENEDETTO, sabato 26 febbraio, ore 10.00, piazza Matteotti - MACERATA, sabato 26 febbraio, ore 11.00, Piazza Cesare Battisti - ANCONA, domenica 27 febbraio, ore 17.00, piazza Cavour - FERMO, lunedì 28 febbraio, ore 18.00, piazza del Popolo    CGIL CISL UIL Marche invitano lavoratori/trici, pensionati/e, cittadini/e a partecipare per riempire le piazze per la pace e dire con forza che si fermi la guerra in Ucraina.   All'iniziativa di Ancona parteciperanno anche Cgil Cisl e Uil di Fabriano, unite nel condannare l'aggressione militare russa e a chiedere uno stop immediato delle ostilità. «L’invasione russa è un atto ingiustificabile, di una gravità inaudita - ribadiscono Cgil Cisl e Uil di Fabriano -. Massima solidarietà all’Ucraina, al suo popolo, alla sua comunità in Italia. La condanna unanime di queste ore è una buona notizia. Ma la pace non si costruisce con le parole. Servono azioni concrete, sanzioni esemplari, un sostegno forte a una Nazione e a un popolo sotto attacco. La pace e il ripudio delle guerre debbano essere la priorità dell'agenda politica italiana, europea e mondiale. L'Unione Europea deve agire ispirata dai suoi principi costitutivi a difesa di pace e democrazia».            
Continua a leggere
21/02/2022 CGIL CISL UIL: PNRR e sanità, un’altra occasione persa
La settimana scorsa la Giunta regionale ha deciso quali sono gli interventi e i progetti per accedere ai primi 183 milioni di euro della Missione 6 del PNRR. «Negli ultimi mesi abbiamo rivolto continue richieste e sollecitazioni affinché venisse attivato il necessario confronto con le Organizzazioni Sindacali sulla definizioni nelle Marche degli investimenti previsti dal PNRR, come peraltro previsto dal “Protocollo per la partecipazione e il confronto dell’ambito del Piano Nazionale di ripresa e Resilienza” sottoscritto dal Presidente del Consiglio e dai Segretari nazionali di CGIL CISL UIL, il quale definisce le modalità attraverso le quali ciascuna amministrazione titolare di interventi, dalle Regioni ai Comuni, debba attivare tavoli di confronto preventivi e periodici riguardanti i progetti di investimento, le loro ricadute economiche e sociali, nonché le ricadute dirette e indirette sul lavoro. Tutto ciò in attuazione dell’art. 8, comma 5 bis, del DL n. 77/2021. - sottolineano i Segretari Generali di Cgi CISL Uil Marche, Daniela Barbaresi, Sauro Rossi, Claudia Mazzucchelli -  A distanza di un mese dal primo e unico incontro con il Presidente Acquaroli e l’Assessore Saltamartini, nonostante gli impegni dichiarati, non solo il confronto non è mai stato concretamente avviato, ma non abbiamo ricevuto neanche nessuna documentazione che consentisse di conoscere almeno il quadro di massima degli interventi.»  «Ora che gli interventi e i progetti per Case e Ospedali di Comunità, COT, nuovi macchinari e tecnologie sono stati decisi dalla Giunta regionale, senza che le forze sociali siano state in alcun modo messe nelle condizioni di esprimersi, con estremo rammarico prendiamo atto della mancanza di volontà politica dell’Assessore Saltamartini di garantire il necessario percorso di partecipazione e confronto. - denunciano i Segretari generali regionali di Cgil CISL Uil - Ma a preoccuparci è soprattutto la totale mancanza di confronto su quello che è il complessivo progetto di definizione e organizzazione della rete di medicina territoriale da garantire nelle Marche e più in generale del complessivo sistema sanitario regionale. In sostanza una nuova idea di sanità e di tutela della salute dei cittadini che sta alla base degli obiettivi del PNRR; una sanità che punta a spostare il baricentro dell’assistenza dall’ospedale al territorio. Una sanità territoriale che richiede non solo strutture ma attività, tecnologie, nuove figure professionali (infermieri di famiglia e di comunità) e nuove modalità organizzative e di lavoro (equipe territoriali con i medici di medicina generale). Un sistema nel quale anche l’ospedale deve cambiare, non solo in termini di adeguamento tecnologico.» «Dunque il PNRR dovrebbe essere l’occasione per ripensare e far evolvere il sistema sanitario verso un modello completamente diverso rispetto a quello attuale, in un percorso trasparente e condiviso. Trasparenza e condivisione di cui finora non c’è traccia, così come non c’è traccia del progetto complessivo di sanità o almeno nessuno lo conosce.  E’ davvero l’ennesima occasione persa.» concludono Daniela Barbaresi, Cgil Marche, Sauro Rossi, Cisl Marche e Claudia Mazzucchelli, Uil Marche. 
Continua a leggere
15/02/2022 Sicurezza e alternanza scuola - lavoro. Sauro Rossi: «Prevenzione elemento essenziale. Dare costanza agli inteventi»
In seguito alla scomparsa di Giuseppe Lenoci, sedicenne di Monte Urano deceduto a causa di un incidente stradale nel corso di uno stage di alternanza scuola - lavoro, ci si torna a interrogare sul livello di sicurezza in questi percorsi di formazione. «Bisogna dare costanza agli interventi, ai corsi di preparazione e alla verifica dell'adozione delle misure che permettono di agire in sicurezza - dichiara Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche, intervistato dal Tgr Rai Marche -. Questo va fatto giorno dopo giorno senza lasciare niente di intentato e per questo serve un collegamento serio tra imprese e istituzioni perché la prevenzione sia riferimento essenziale per qualificare il lavoro».
Continua a leggere
14/02/2022 Assemblea pre -congressuale Cisl Jesi "Esserci per cambiare le Marche"
Lunedì 14 Febbraio 2022 si è svolta l' assemblea pre-congressuale della Area sindacale territoriale Cisl di Jesi per eleggere i delegati al XIII Congresso Regionale Cisl Marche.  I lavori, che si sono tenuti presso Il Piccolo teatro di Jesi, nel rispetto della normativa anti- covi ,sono stati aperti dalla relazione del Responsabile della Cisl di Jesi Guanito Morici. Durante l'assemblea hanno portato la loro testimonianza gli operatori della Cisl di Jesi. Ha concluso l'assemblea il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi.
Continua a leggere
11/02/2022 ASSEMBLEA PRE – CONGRESSUALE CISL PESARO "Esserci per cambiare le Marche"
Venerdì 18 Febbraio 2022 ore 9,00 assemblea pre-congressuale della Area sindacale territoriale Cisl di Pesaro per eleggere i delegati al XIII Congresso Regionale Cisl Marche.  I lavori, che si svolgeranno presso la Sala Circoscrizione Cinque Torri, nel rispetto della normativa anti- covi ,saranno aperti dal Responsabile della Cisl di Pesaro Maurizio Andreolini. Concluderà l’assemblea il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi.     
Continua a leggere
10/02/2022 ASSEMBLEA PRE – CONGRESSUALE CISL FANO "COSTRUTTORI DI FUTURO: NEL TERRITORIO PROTAGONISTI DI WELFARE E SVILUPPO SOSTENIBILE"
Mercoledì 16 Febbraio 2022 ore 15,00 assemblea pre-congressuale  della Area sindacale territoriale Cisl di Fano per eleggere i delegati al XIII Congresso Regionale Cisl Marche.  I lavori, che si svolgeranno presso la Cooperativa Tre Ponti di Fano,  saranno aperti dalla relazione “ Costruttori di futuro: nel territorio protagonisti di welfare e sviluppo sostenibile” a cura del Responsabile della Cisl di Fano Giovanni Giovanelli . Concluderà l’assemblea il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi.  I lavori si svolgeranno nel rispetto della normativa anti- covid.    
Continua a leggere
10/02/2022 ASSEMBLEA PRE – CONGRESSUALE CISL URBINO “VIVIAMO IL TERRITORIO PER ESSERNE AGENTI DI CAMBIAMENTO”
Venerdì  18 Febbraio 2022 ore 15,00 assemblea pre-congressuale  della Area sindacale territoriale Cisl di Urbino per eleggere i delegati al XIII Congresso Regionale Cisl Marche.  I lavori che si svolgeranno ad Urbino presso la Sala Serpieri, ex Collegio Raffaello, in P.zza della Repubblica 13, saranno aperti dalla relazione “ Viviamo il territorio per esserne agenti di cambiamento”  del Responsabile della Cisl di Urbino Leonardo Piccinno . Concluderà l’assemblea il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi. E’ garantito il massimo rispetto della normativa vigente in materia di prevenzione dal rischio di malattia COVID 19. Per l’accesso alla sala è obbligatorio essere muniti di green pass rafforzato e mascherina FFP2.
Continua a leggere
10/02/2022 assemblea pre-congressuale Cisl Fabriano "Esserci per cambiare le Marche"
Lunedì 14 febbraio la Cisl di Fabriano si riunirà in assemblea per eleggere i delegati al XIII Congresso Regionale Cisl Marche. L'assemblea pre-congressuale si terrà a partire dalle ore 9.00  presso  la Sala Ubaldi, Via dei Cappuccini 5, Fabriano (AN).  I lavori saranno aperti dalla relazione del Responsabile della Cisl di Fabriano Andrea Cocco e dall'intervento del dott. Nico Bazzoli, Ricercatore dell'Università Carlo Bo di Urbino sul rapporto tra giovani e lavoro. «Le aree montane come quella del fabrianese soffrono in maniera superiore la crisi economica. – sottolinea Andrea Cocco, Responsabile della Cisl di Fabriano - Tra i temi centrali per rilanciare il territorio ci sono sicuramente il lavoro, la sanità e le infrastrutture. Come Cisl siamo in prima linea nel mettere attorno ad un tavolo tutti gli attori economici oltre alle istituzioni, imprese, lavoratori e banche. – conclude Cocco – Tutti devono fare la loro parte senza campanilismi, con  l’unico obiettivo di costruire un futuro migliore per i nostri giovani.» Il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, concluderà i lavori dell’assemblea.
Continua a leggere
08/02/2022 PNNR e sanità. CGIL CISL UIL MARCHE : “Mancano solo 20 giorni per presentare i progetti ma pare davvero che si navighi a vista”
Mancano solo 20 giorni di tempo per presentare i progetti per accedere ai primi 182 milioni del PNRR per gli investimenti nella sanità ma appare sempre più evidente come nelle Marche si navighi a vista. Riteniamo davvero sbalorditivo, infatti, apprendere dalla stampa che a pochi giorni dalla presentazione dei progetti, l'Assessore Saltamartini annunci un cambio di scenario rispetto  agli interventi previsti e ai criteri da seguire per la loro progettualità.   Quindi, non solo di quei progetti non si sa quasi niente, quel poco che si sa, sarebbe meglio non saperlo. Ora, in fretta e furia, i progetti dovranno essere rivisti e adeguati e c’è davvero da sperare che si riesca a fare tutto nei tempi strettissimi che rimangono.   Di fronte a questo scenario, i vertici regionali si ostinano a non rendere oggetto di confronto il quadro generale degli assetti dell’assistenza sanitaria territoriale nel quale innestare le singole scelte e i singoli investimenti finanziati e sostenuti dal PNRR.   A questo punto appare fin troppo velleitario chiedersi come pensano Acquaroli e Saltamartini di tradurre nelle Marche la nuova idea di sanità e di tutela della salute dei cittadini che sta alla base degli obiettivi del PNRR: una sanità che punta a spostare il baricentro dell’assistenza dall’ospedale al territorio.   Una sanità territoriale che richiede strutture, attività, tecnologie, figure professionali e modalità organizzative nuove. Le nuove strutture sono le Case e gli Ospedali della Comunità, le nuove attività sono la telemedicina e le Centrali Operative Territoriali, le nuove figure professionali sono gli infermieri di famiglia e di comunità, le nuove modalità organizzative e di lavoro sono quelle delle equipe territoriali con i medici di medicina generale. Un sistema nel quale anche l’ospedale deve cambiare, non solo in termini di adeguamento tecnologico o sismico.   Dunque il PNRR dovrebbe essere l’occasione per ripensare e far evolvere il sistema sanitario verso un modello completamente diverso rispetto a quello attuale, in un percorso trasparente e condiviso, come declinato nel Protocollo di Intesa tra Governo e Organizzazioni sindacali, firmato a dicembre scorso in attuazione dell’art. 8 del Decreto Legge 77/2021. Trasparenza e condivisione di cui finora non c’è traccia, così come non c’è traccia del progetto complessivo di sanità.   E di fronte a tanta approssimazione e disinvoltura, anziché scusarsi con i marchigiani, il Presidente Acquaroli continua a lamentarsi in TV per le Marche finite in zona arancione, come peraltro se fosse colpa di qualcun altro. Lo diciamo da tempo: basta parole vuote e propaganda: servono serietà, rigore e competenza.
Continua a leggere
04/02/2022 6 Febbraio Giornata mondiale contro le mutilazioni genitali femminili
Il 6 febbraio 2022 si celebra la Giornata mondiale della “tolleranza zero” contro le mutilazioni genitali femminili (MGF).   Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa), si stima che nel mondo circa 200 milioni di donne e ragazze abbiano subito mutilazioni genitali e, purtroppo anche quest’anno, sono a rischio circa 3 milioni di bambine. Le mutilazioni genitali sono principalmente diffuse presso gruppi ed etnie dei Paesi dell'Africa sub sahariana e della penisola arabica, ma sono praticate altresì in Asia, America Latina, Europa e per effetto dell'immigrazione, questo triste fenomeno si registra anche in Italia. La CISL e l’ANOLF, da sempre sono ben consapevoli che si tratti senza dubbio di una questione universale, che pone a rischio la salute fisica e psichica delle vittime, giovanissime e bambine in tenerissima età. Il Covid-19 e le sue conseguenze sociali, hanno minato i progressi avuti finora nella lotta a questa terribile pratica, ma le nostre Organizzazioni non si sono arrese continuando a sostenere azioni in tutti gli ambiti territoriali e nei relativi presidi sanitari, favorendo la solidarietà tra donne e uomini, necessaria per vincere una battaglia di civiltà, di sensibilità e di umanità.
Continua a leggere
03/02/2022 Essere sindacato di prossimità per prendersi cura del territorio Assemblea pre-congressuale Cisl Tolentino Camerino
Mercoledì 9  febbraio la Cisl  di Tolentino Camerino si riunirà in assemblea per eleggere i delegati al XIII Congresso Regionale Cisl Marche. L'assemblea pre-congressuale si terrà a partire dalle ore 15.00  presso  la Biblioteca Comunale Filelfica Largo Fidi,11  a Tolentino (MC).  I lavori saranno aperti dalla relazione del Responsabile della Cisl  di Tolentino Camerino Rocco Gravina . Il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi concluderà i lavori dell’assemblea.      
Continua a leggere
27/01/2022 27 gennaio Giornata della Memoria "L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremmo mai togliere il segnalibro della memoria" (Primo Levi)
"L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremmo mai togliere il segnalibro della memoria (Primo Levi)" .La Giornata della memoria non è un cerimoniale ritualistico ma la dovuta meditazione collettiva su ciò che è stato affinché non si ripeta. “Meditate che questo è stato”: il lascito delle vittime, l’impegno dei superstiti, l’imperativo morale di ciascuno di noi come persona e di tutti noi come civiltà, come comunità di popoli. Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo e la memoria della Shoah non è solo guardare un filmato o una foto; è anche questo perché la memoria va tenuta accesa e va tramandata con parole e immagini, ma è molto di più: è responsabilità civile e impegno per la pace, la libertà, la dignità di ogni essere umano in ogni parte del mondo. L’Olocausto, la tragedia disumana che non ha eguali, ha rappresentato il fallimento dell’umanità e oggi più che mai, nel tempo della paura, della divisione, della separazione, che però è anche il tempo della cura, della speranza, della rigenerazione, è necessario conoscere e ricordare insieme perché quell’indicibile orrore non si ripeta, perché quell’oscurità non ritorni, perché insieme, tutti noi, nell’affrontare il presente curando l’oggi e nell’immaginare il futuro iniziando già a costruire il domani, possiamo con energia essere “cuori pensanti”, facendo nostre le parole di Etty Hillesum, la giovane scrittrice ebrea olandese uccisa ad Auschwitz : “Sappilo, Dio: farò del mio meglio. Non mi sottrarrò a questa vita. Continuerò ad agire e a tentare di sviluppare tutti i doni che ho, se li ho. Non saboterò nulla. Di tanto in tanto, però, dammi un segno. E fa’ in modo che esca da me un pò di musica, fa’ in modo che trovi una forma ciò che è in me, che lo desidera così tanto.”   La Segreteria CISL MARCHE
Continua a leggere
21/01/2022 Speranza e responsabilità vs. individualismo e assertività. La costruzione del bene comune negli anni di Covid-19
Il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, interverrà giovedì 27 gennaio al webinar "Speranza e responsabilità vs. individualismo e assertività. La costruzione del bene comune negli anni di Covid-19” organizzato dall’Archivio per la storia del movimento sociale cattolico in Italia “Mario Romani”. Il webinar si svolgerà dalle ore 17.00 alle 18.30 sulla piattaforma Google Meet Link: https://meet.google.com/ksu-bjkq-opf Nel corso del webinar, si rifletterà anche sul volume "Parole come pane. Tutto è connesso: ecologia integrale e novità sociali" di Bruno Bignami e Gianni Borsa (indialogo, 2021). ­Intervengono Don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della CeiGianni Borsa, giornalista Sir, presidente dell’Azione Cattolica ambrosiana,  direttore di «Impegno» (Fondazione Mazzolari) DiscussantVincenzo Conso, presidente della Fondazione Fai Cisl Studi e ricerchePaola Gilardoni, segretaria regionale Cisl LombardiaSauro Rossi, segretario generale Cisl Marche CoordinaGianpiero Fumi, ordinario di Storia economica – Università Cattolica del Sacro Cuore
Continua a leggere
19/01/2022 Progetto CITTADINANZA DIGITALE: formazione gratuita per tutti
Dallo smart - working allo SPID passando per la DAD e le video-call così la  pandemia  ha  accelerato la necessità di una digitalizzazione sempre più diffusa tra i cittadini di oggi. È in questo contesto che si colloca il “Progetto Cittadinanza Digitale” un percorso formativo gratuito aperto a chi vuole migliorare le proprie competenze digitali, promosso da IAL - Innovazione Apprendimento Lavoro Marche in partenariato con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università Politecnica delle Marche,  la CISL  Marche e la Federazione dei Pensionati della CISL di Ancona. Il corso di formazione digitale aperto a tutti, partirà nei primi mesi del 2022 e si svolgerà presso le sedi IAL di  Ancona e Falconara.  Previsti sette incontri che verranno replicati in base al numero di iscritti. Il programma prevede  una formazione base sull’utilizzo di  applicazioni per la messaggistica istantanea (es. WhatsApp);  dello SPID e della identità digitale; sull’ uso delle App e dei contatti telematici con la Pubblica Amministrazione; sull’uso dei social media e della posta elettronica. I materiali didattici utilizzati nei corsi sono stati sviluppati, con una ricerca congiunta, dal Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università Politecnica delle Marche. Durante tutto il percorso formativo verranno osservate le misure previste dalla normativa vigente anti-covid. Il 18 gennaio 2022 è cominciata l'attività didattica rivolta ai formatori, in collaborazione con UNIVPM. Per ulteriori informazioni e iscrizioni contattare: IAL Marche 071 5051- 071 2814639 o inviare una email a: info@ialmarche.it
Continua a leggere
19/01/2022 Chiusura Caterpillar vicinanza e solidarietà ai lavoratori dalla Pastorale sociale e del lavoro di Jesi, Senigallia e Ancona -Osimo
A seguito della crisi industriale dovuta all’annuncio della chiusura dello stabilimento di Jesi della Caterpillar, come segno di vicinanza e di solidarietà con i 270 lavoratori che saranno messi in mobilità  e che risiedono nelle diocesi di Jesi, Senigallia ed Ancona venerdì 21 Gennaio alle ore 18,30 avrà luogo a Jesi  nella Cattedrale di San Settimio,  in  piazza Federico II,  una riflessione condivisa su questa vicenda e su tutte le situazioni a rischio nel  territorio, ogni volta che l’economia non tutela il diritto al lavoro anteponendo ad esso la logica del profitto. L’evento è organizzato dai tre uffici per la Pastorale sociale e del lavoro di Jesi, Senigallia e Ancona insieme ai lavoratori coinvolti ed ai sindacati; saranno presenti anche in segno di vicinanza i vescovi Gerardo Rocconi, Franco Manenti e Angelo Spina. «Sono invitati tutti gli uomini e le donne di buona volontà, tutti i cittadini credenti e non credenti che hanno a cuore il presente e il futuro di questi nostri fratelli e sorelle lavoratori e che vogliono dimostrare, con la loro presenza, l’impegno per una nuova economia dal volto umano, una economia che, pur perseguendo il giusto profitto, agisca sempre in armonia con le esigenze dell’uomo, con quelle delle famiglie e nel rispetto del creato. - sottolineano in una nota stampa gli Uffici per la pastorale sociale e del lavoro  D iocesi di Jesi, di Sengallia e Arcidiocesi Ancona  Osimo -  I lavoratori chiedono di mantenere alta l’attenzione sulla loro situazione, tenendo conto anche della specializzazione raggiuta nel settore meccanico e sapendo che il  Ministero delle Sviluppo Economico non ha ancora aperto la vertenza a livello nazionale.» «Nel pieno rispetto delle norme di prevenzione al COVID-19 comunichiamo che la cattedrale di Jesi può ospitare un massimo di 150 persone, quindi si raccomanda chi volesse partecipare di prenotarsi ai seguenti riferimenti: Jesi: diocesi.jesi@progettopolicoro.it Senigallia: pastoralelavoro@diocesisenigallia.it  Ancona:   direttore.problemisociali@diocesi.ancona.it - concludono gli organizzatori - Ricordiamo che non essendo un evento di culto per accedere in cattedrale è necessario il Green pass rafforzato. »  
Continua a leggere
17/01/2022 La Cisl piange la scomparsa dell'avvocato Lucchetti, Rossi: "Con Alberto se ne va un professionista che ha concorso a scrivere la storia della Cisl Marche"
La scomparsa dell’avvocato Alberto Lucchetti colpisce duramente la Cisl Marche tutta e in particolare la struttura di Ancona. «Alberto è stato un legale di grande caratura professionale, preparato, serio, acuto, disponibile.  Animato da un profondo senso civile e sociale ha condiviso, con la Cisl, fin dagli anni sessanta, importanti battaglie per l’affermazione dei diritti sul lavoro, in ogni settore: dall’agricoltura, all’industria e più avanti nel tempo anche nei servizi.- ricorda il Segretario Generale della CISL MARCHE, Sauro Rossi - Sono davvero molti i sindacalisti che hanno potuto contare sul suo appoggio e sulla sua alta competenza per affrontare complicate vertenze, sia di carattere individuale che collettivo, conseguendo risultati rilevantissimi  sul piano dell’elevazione delle tutele a favore di lavoratrici e lavoratori.» «La sua preparazione e la profonda conoscenza della nostra organizzazione l’hanno portato anche  ad assumere ruoli di rilievo negli organi di magistratura interna ( Collegio dei Probiviri) sia a livello regionale che nazionale. Con Alberto se ne va un professionista che ha concorso a scrivere la storia della Cisl nei nostri territori. - conclude il Segretario Generale della CISL MARCHE -  Esprimiamo allo stimato figlio Alessandro e per il suo tramite a tutta la famiglia le più sentite condoglianze.»    
Continua a leggere
11/01/2022 CGIL CISL UIL: pandemia, la sanità è di nuovo nel caos basta propaganda, dalla Regione vogliamo soluzioni
Il caos dei giorni scorsi agli hub vaccinali, in occasione degli open day è stato solo l’ultima conferma di una gestione inadeguata dell’emergenza pandemica da parte della Regione Marche, molto attenta nella propaganda ma molto meno capace di affrontare la situazione. Inadeguatezza, disorganizzazione, sottovalutazioni di fronte a una situazione che si sta aggravando sempre più e che ha riportato, ormai da tempo, la sanità marchigiana in piena confusione. Confusione pagata a caro prezzo dal personale sanitario, messo a dura prova da due anni di emergenza pandemica, e soprattutto dai cittadini marchigiani. Nell’intervista al Corriere Adriatico di domenica il Presidente Acquaroli ha dichiarato che il livello dei contagi è tale da avere “un impatto ancora basso sulle ospedalizzazioni”. C’è da chiedersi se il Presidente conosca davvero i dati dei ricoveri visto che ieri risultavano complessivamente ben 522 persone ricoverate o comunque presi in carico dal sistema sanitario nelle Marche: 112 nelle terapie intensive o semi-intensive, 192 negli altri reparti ospedalieri, 148 nelle RSA e altre 70 “parcheggiate” nei Pronto Soccorso. L’occupazione dei posti letto dell’area medica è arrivata al 25%, sopra la media nazionale (24%): dunque un paziente su quattro è ricoverato per Covid. Ma preoccupano soprattutto i ricoveri nelle terapie intensive: secondo i dati ufficiali i pazienti Covid occupano il 21% dei posti letto complessivi (a fronte di una media nazionale del 17%), percentuale che salirebbe al 27% se si escludessero dal conteggio i 42 posti letto del Covid Hospital di Civitanova attualmente non disponibili. La gravità della situazione è ancora più evidente se si considera il numero dei ricoverati nelle terapie intensive in rapporto alla popolazione che colloca le Marche al 4° posto dopo Valle d’Aosta, Provincia di Trento e Veneto. Intanto negli ospedali si registra un’altissima tensione, non solo perché si sta gestendo l’emergenza Covid ormai da due anni ma perché l’organico è ridotto a numeri che hanno dell’inverosimile. Sono state nuovamente bloccate le ferie e interi reparti stanno ridimensionando pesantemente la propria attività per destinare il personale alle terapie intensive, si pensi all’attività delle chirurgie fortemente compromessa in quasi tutte le realtà, per non parlare dell’impatto del personale sanitario infettato dal Covid o comunque in quarantena. Caos anche nelle vaccinazioni, dove peraltro le Marche non hanno mai brillato per risultati visto che la percentuale di vaccinati è tra le più basse d’Italia. «Il modello totalmente autoreferenziale utilizzato dall’Assessore Saltamartini e dal Presidente Acquaroli - affermano Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, Segretari di CGIL CISL UIL Marche - mostra tutti i suoi limiti nel fronteggiare le insidie della pandemia in fase di ripresa ma non meno gravi rimangono i ritardi sul superamento di tutte le altre criticità del sistema con particolare attenzione all’integrazione socio-sanitaria, alla prevenzione e alla medicina territoriale.» È ora di mettere fine alla propaganda e di affrontare la situazione seriamente attraverso modalità del tutto diverse da quelle utilizzate nell’ultimo anno.
Continua a leggere
07/01/2022 Assegno unico: un aiuto per la tua famiglia! Come fare domanda
Dal 1° gennaio 2022 le famiglie potranno chiedere l’assegno unico, per ottenere un supporto economico mensile a partire dal 1° marzo. Nel volantino e nel video della Cisl, tutte le informazioni su come fare domanda. (Fonte: Cisl Nazionale)
Continua a leggere
30/12/2021 PNNR e sanità. Assegnati alle Marche i primi 182 milioni Cgil Cisl Uil Marche: "Il tempo corre ma Acquaroli e Saltamartini che stanno facendo? “
«Che il PNRR rappresenti un’occasione storica per il nostro Paese anche per la nostra Regione è noto a tutti e questo vale soprattutto per gli obiettivi ambiziosi della Missione 6 sulla sanità. - scrivono in una nota stampa le Segreterie regionali di Cgil Cisl Uil Marche -  Sono stati assegnati i primi 182 milioni di euro alla Regione Marche per la realizzazione degli interventi sulla sanità ma sul loro utilizzo concreto nessuno sa cosa stia facendo concretamente la Regione.» «Siamo fortemente preoccupati di questa situazione visto che finora si ignora completamente quali siano le analisi, le idee, le scelte e i progetti che la Regione dovrebbe mettere in atto  attraverso le misure  del PNRR. I casi sono due, o si sta decidendo tutto all’interno delle segrete stanze dei palazzi regionali, senza la garanzia della benché minima trasparenza e partecipazione, o siamo di fronte a un pericolosissimo immobilismo che segnerà pesantemente il futuro della sanità marchigiana.  Immobilismo, silenzio e ritardo sconcertanti, visto che entro il 28 di febbraio 2022 la Regione dovrà presentare al Ministero i suoi progetti» denunciano  i sindacati confederali . Dei 182 milioni destinati alle Marche circa 72 sono destinati ai servizi territoriali e in particolare 42,5 milioni sono destinati alla realizzazione di 29 Case della Comunità e 23, 2 milioni per 9 Ospedali di Comunità. Le prime dovranno essere luoghi delle cure primarie e strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti, in particolare ai malati cronici con la presenza di equipe di medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, psicologi, infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali, ecc… Gli Ospedali di Comunità, che avranno da 20 a 40 posti letto, saranno strutture per pazienti che necessitano di interventi sanitari di media o bassa intensità clinica e per degenze di breve durata. «Sono queste due aree d’intervento cruciali per un primo, reale, potenziamento dell’assistenza territoriale che nelle Marche presenta oggi  lacune ben più significative di quella rete ospedaliera, su cui si  è concentrata, pressochè esclusivamente, la comunicazione della Regione in questi mesi. - rilanciano le segreterie di Cgil Cisl Uil Marche - Ci sono poi 5,1 milioni di euro destinati alla realizzazione di 15 centrali operative territoriali, con il compito di coordinare le attività distrettuali, e 0,7 milioni per la sistematizzazione dei flussi informativi. Ci sono poi consistenti risorse destinate all’adeguamento strutturale, tecnologico e digitale della rete ospedaliera: 36,6 milioni per la digitalizzazione, 27,6 milioni per il rinnovo delle grandi apparecchiature e 48,4 milioni per gli adeguamenti antisismici.Si dovrà poi aumentare il volume dell’assistenza domiciliare fino a prendere in carico entro il 2026 il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni con una o più patologie croniche e/o non autosufficienti: 40 mila prese in carico, contro le attuali 15 mila. » Perché si possano utilizzare le risorse del PNRR assegnate alle Marche per i sindacati « è necessario decidere rapidamente dove costruire o adeguare gli edifici e soprattutto dove trovare il personale necessario a rendere operative le strutture. Occorrerà poi formare gli infermieri di famiglia e di comunità e definire nuovi accordi con i medici di medicina generale perché vadano a lavorare in equipe nelle Case di Comunità. Bisognerà decidere come intervenire nella rete ospedaliera.» Dunque, entro il 28 febbraio, la Regione dovrebbe fare scelte importanti « e dovrebbe farlo in modo trasparente e partecipato, ma delle scelte in trasparenza, tantomeno della partecipazione,  non c’è al momento  alcuna traccia. - incalzano e concludono Cgil Cisl Uil Marche - Ci preme poi ricordare al Presidente Acquaroli che in base al Protocollo per la partecipazione e il confronto sul PNRR recentemente sottoscritto dalla Presidente del Consiglio e dai Segretari di CGIL CISL UIL, dovranno essere attivati e convocati con regolarità Tavoli regionali nei quali sia dato conto delle ricadute sociali, economiche e occupazionali degli interventi del PNRR di competenza delle Regioni. Tavoli che chiediamo vengano attivati al più presto, perché come abbiamo già detto… il tempo corre e con esso le risorse e gli investimenti del PNRR.»
Continua a leggere
29/12/2021 Prosegue l’impegno della CISL per la diffusione delle somministrazioni dei vaccini in ogni luogo di lavoro
Prosegue l’impegno della CISL per la diffusione delle somministrazioni dei vaccini in ogni luogo di lavoro per rilanciare crescita e occupazione. Per la Cisl occorre: - estendere le vaccinazioni a tutte le aziende - applicare i protocolli anti-covid - sostenere l'informazione e la divulgazione scientifica - introdurre l'obbligo vaccinale   Fonte: Cisl Nazionale
Continua a leggere
28/12/2021 Le Marche nel 2022, Sauro Rossi: «Ripartire grazie al PNRR dando qualità a lavoro e produzione»
Il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, intervistato dal Tgr Rai Marche per analizzare l'anno appena trascorso e le tendenze del 2022, anno in cui il Piano di ripresa e resilienza inizierà a far sentire i propri effetti. «Dare qualità alle produzioni e al lavoro è l'unico modo per dare alle nuove generazioni la possibilità di investire le proprie energie in un contesto che possa offrire un futuro occupazionale più significativo per le persone - dichiara Rossi, che osserva con preoccupazione il progressivo impoverimento del tessuto sociale -. Purtroppo registriamo nella nostra regione un incremento del 2% di famiglie e persone che si avvicinano alla soglia di povertà: sono i soggetti da cui dobbiamo partire per poter misurare l'impatto sociale delle misure legate ai vari investimenti in tutti i settori produttivi». L'operazione di rilancio deve però tenere conto anche della coesione territoriale: «La popolazione della nostra regione è polverizzata in tante piccole realtà e non deve essere penalizzata da processi che premino realtà che vedono un maggior addensamento della popolazione», conclude Rossi.    
Continua a leggere
27/12/2021 Progetto CITTADINANZA DIGITALE: a gennaio al via la formazione gratuita per tutti
Dallo smart - working allo SPID passando per la DAD e le video-call così la  pandemia  ha  accelerato la necessità di una digitalizzazione sempre più diffusa tra i cittadini di oggi. E’ in questo contesto che si colloca il “Progetto Cittadinanza Digitale” un percorso formativo gratuito aperto a chi vuole migliorare le proprie competenze digitali, promosso da IAL - Innovazione Apprendimento Lavoro Marche in partenariato con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università Politecnica delle Marche,  la CISL  Marche e la Federazione dei Pensionati della CISL di Ancona. Il corso di formazione digitale aperto a tutti, partirà nel mese di gennaio 2022 e si svolgerà presso le sedi IAL di  Ancona e Falconara.  Previsti sette incontri che verranno replicati in base al numero di iscritti. Il programma prevede  una formazione base sull’utilizzo di  applicazioni per la messaggistica istantanea (es. WhatsApp);  dello SPID e della identità digitale; sull’ uso delle App e dei contatti telematici con la Pubblica Amministrazione; sull’uso dei social media e della posta elettronica. I materiali didattici utilizzati nei corsi sono stati sviluppati, con una ricerca congiunta, dal Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università Politecnica delle Marche. Durante tutto il percorso formativo verranno osservate le misure previste dalla normativa vigente anti-covid.  Per ulteriori informazioni e iscrizioni contattare: IAL Marche 071 5051- 071 2814639 o inviare una email a: info@ialmarche.it
Continua a leggere
16/12/2021 Sauro Rossi a Corriere dell'Economia: «Dalla crisi pandemica si esce tutti insieme»
Lavoro, situazione post pandemia, infrastrutture, settori che ancora non si sono ripresi del tutto. Corriere dell'Economia ne parla con Sauro Rossi, segretario generale di Cisl Marche. La regione sta uscendo dalla crisi, i segnali di ripresa ci sono tutti, ma per raggiungere i livelli pre-covid bisogna ancora fare un po’ di strada. “Le proiezioni relativamente all’anno in corso sono confortanti. Sono in elaborazione i dati del terzo trimestre e vediamo buoni segnali sia per la produzione e il consumo, sia per il lavoro”. Nel primo semestre la crescita del Pil è stata dell’8,5 per cento: “Seppur di pochissimo, sopra alla media nazionale. E questo è un segnale importantissimo per le Marche che, nel decennio scorso, sono sempre cresciute di meno rispetto all’Italia. Notiamo una ripresa del lavoro, anche se la maggior parte dei nuovi avviamenti riguarda contratti a tempo determinato ( più dell’80 per cento). L’impulso alla ripresa c’è in tutti i settori: manifatturiero, servizi, costruzioni. Abbiamo un confortante +24.4 per cento rispetto al 2020 di nuove assunzioni, ma partivamo da un dato bassissimo a causa della pandemia. Rispetto al 2019 siamo infatti a -10,7 per cento e rispetto al 2018 al -20,6 per cento. Insomma, riassumendo, la ripresa c’è, ma bisogna ancora camminare per raggiungere i livelli pre crisi pandemica. Ci vorrà almeno tutto il 2022. Quello che ci fa ben sperare è che è cresciuta anche l’occupazione di giovani e donne, le categorie più penalizzate dalla crisi covid. Anche in questo caso, per raggiungere in valori assoluti i numeri del 2019 il tragitto è ancora lungo”. Argomento scottante nella regione è quello delle infrastrutture per evitare che le Marche restino isolate dal resto della nazione e, in generale, dallo sviluppo europeo: “E’ un obiettivo rilevantissimo dei prossimi anni. Speriamo di utilizzare bene le risorse del Pnrr perché abbiamo pagato dei ritardi nell’avvio delle infrastrutture viarie e immateriali, e mi riferisco al digitale. Ora bisogna intervenire con grande energia. La situazione è ancora sospesa per quel che riguarda i collegamenti con il porto di Ancona, c’è il famoso ultimo miglio che collega l’autostrada alla struttura portuale da completare, in modo da favorire un’entrata e un’uscita più fluida dalla città di Ancona. Il traffico portuale, nel 2021, ha registrato un buon andamento”. Ancona e il suo porto non sono gli unici punti importanti sulla cartina regionale: “Bisogna connettere meglio le Marche sull’asse est-ovest, rafforzare le tratte ferroviarie lungo la dorsale adriatica. Ci sono segnali per quel che riguarda la Falconara-Roma, opera che non può essere più ritardata. E poi situazioni che tutti conoscono, come i raccordi con la Quadrilatero. O le diverse sezioni delle Pedemontane. Infine, bisogna recuperare le grandi potenzialità legate al completamento della Fano-Grosseto”. Si torna sull’argomento ripresa per andare a scoprire se ci sono dei ‘calimero’ nei diversi comparti: “Gli andamenti più convincenti, in termini di domanda di lavoro, li abbiamo registrati nel meccanico e legno, (+91 per cento) ripresa un po’ più debole per tessile-abbigliamento-calzaturiero. Positive le costruzioni, con un +68 per cento rispetto al 2020, bene anche il turismo (+103.5 per cento). C’è un fatto su cui bisogna riflettere attentamente: le Marche devono fare i conti con un serio problema di innalzamento tecnologico delle produzioni. Si deve puntare sulla qualità di queste e sulla qualità del lavoro. Bisogna ragionare sugli investimenti necessari per rinforzare la base tecnologica delle nostre imprese. Altrimenti, resteremo ai margini dello scenario internazionale. Ci sono argomenti su cui ci battiamo da sempre, come la sicurezza sul lavoro e la formazione, su cui c’è tanto da investire. Riscontriamo alcuni elementi di debolezza, serve l’aggregazione tra imprese per irrobustirci e facilitare l’accesso al credito, diventando così ancora più competitivi nel manifatturiero e nei servizi”. Una battuta, infine, sullo sciopero generale del 16 dicembre 2021 a cui hanno aderito Cgil e Uil, ma non la Cisl: “C’è una diversa valutazione su ciò che è accaduto negli ultimi mesi nel confronto con il Governo per rilanciare l’economia del Paese. Noi siamo per una transizione digitale ed ecologica che interessi tutti i settori e abbia una marcata impronta sociale. La valutazione va fatta sul medio periodo (Pnrr e altri fondi comunitari) ma anche sulla Legge di bilancio. La Cisl non aderisce allo sciopero perché ritiene che in questa fase sia importante mantenere un canale di dialogo con il Governo e le altre parti sociali, e lo ribadiremo nella manifestazione di sabato prossimo. Noi vogliamo discutere di sviluppo. Lo sciopero rompe i canali di dialogo, speriamo solo momentaneamente. La manovra di bilancio non ha risolto tutti i problemi e non è stata fatta accogliendo tutte le sollecitazioni delle organizzazioni sindacali, ma dei miglioramenti evidenti ci sono stati; per esempio, su ammortizzatori sociali, assistenza sociale, sanità, contrasto alla povertà e sostegno alla rete scolastica. Valorizziamo ancora al meglio il confronto con Governo e Parlamento per provare a migliorare ulteriormente la Manovra nei giorni che mancano all’approvazione. Lo sciopero rischia di incrinare e disarticolare il confronto che invece va tenuto vivo, anche sui temi importanti della previdenza e del fisco. Da sempre, come Cisl, sosteniamo che in Italia serve lo sforzo di tutti i soggetti in campo per arrivare a un vero e proprio Patto sociale per lo sviluppo. Dalla pandemia si esce con il contributo di tutti e la logica degli interessi generali deve prevalere su quelli di parte”.
Continua a leggere
15/12/2021 Legge di Bilancio: risposte, curiosità e dettagli sulla manovra fiscale
La parte fiscale: risposte a dubbi e curiosità e qualche dettaglio sulla manovra fiscale della Legge di Bilancio 2022
Continua a leggere
13/12/2021 Manovra Sabato 18 dicembre Manifestazione Nazionale Cisl ”Per lo sviluppo, il lavoro, la coesione: la responsabilità scende in piazza”
  “Per lo sviluppo, il lavoro, la coesione: la responsabilità scende in piazza”. È il titolo eloquente con cui la Cisl darà vita, sabato 18 dicembre a Roma,  «una manifestazione nazionale responsabile e costruttiva che punta a migliorare i contenuti della manovra e ad impegnare il Governo sulle stringenti priorità economiche e sociali senza incendiare i rapporti sociali e industriali». L’iniziativa, decisa dal comitato esecutivo della Confederazione di via Po, si svolgerà in Piazza Santi Apostoli. «Gli avanzamenti conquistati in questo mese dall’azione sindacale nella Legge di bilancio sono rilevanti e positivi – si legge in una nota del sindacato - integrando molte delle nostre rivendicazioni su ammortizzatori sociali, abbassamento delle tasse su lavoratori e pensionati, sanità e contratti pubblici, non autosufficienza, politiche sociali, fondo caro bollette. Riteniamo fondamentali questi passi, come pure gli impegni del Governo ad aprire il confronto per superare le rigidità della Legge Fornero e ad accelerare l’apertura della discussione della riforma complessiva del sistema fiscale. Ora bisogna dissipare anche le ultime zone d’ombra e migliorare ulteriormente la Legge di bilancio su lavoro, scuola, politiche industriali, caro-bollette, occupazione di giovani e donne. Non è lo sciopero la via giusta: bisogna consolidare l’interlocuzione con il Governo, senza deporre gli strumenti dell’iniziativa sindacale ma nella consapevolezza che in questa delicata fase della storia nazionale serve coesione, responsabilità e partecipazione sociale. In questa prospettiva la Cisl rilancia la propria azione, dentro e fuori il perimetro della Manovra, incalzando il Governo per accelerare la riforma fiscale e previdenziale con interventi concertati che mettano in priorità i bisogni delle fasce deboli. Servono risposte di sistema, unità d’intenti e d’azione, per rispondere a un’agenda sociale ben definita nei temi dell’occupazione stabile e di qualità, della formazione, del contrasto all’inflazione, della ripartenza dei salari e di tutti i redditi, delle politiche industriali, della coesione sociale e territoriale, del governo partecipato degli investimenti e dei progetti del PNRR. Capitoli da inserire in un quadro organico e concertato, con riforme condivise, verso una nuova stagione di crescita e coesione che non escluda nessuno» – conclude la nota. fonte:https://www.cisl.it/notizie/primo-piano/manovra-sabato-18-dicembre-manifestazione-nazionale-cisl-per-lo-sviluppo-il-lavoro-la-coesione-la-responsabilita-scende-in-piazza/    
Continua a leggere
09/12/2021 Covid quarta ondata, Sindacati :" Servono risposte e azioni trasparenti"
«Ci prepariamo ad entrare nel terzo inverno pandemico e il peggioramento della situazione sanitaria pongono le Marche di fronte al rischio sempre più concreto di finire in zona gialla oltre ad alimentare la forte preoccupazione per la salute delle persone.  - scrivono in una nota le segreterie regionali  confederali  - Nel frattempo assistiamo, increduli e sgomenti, alla presenza ormai quasi quotidiana dell’Assessore alla sanità sui quotidiani regionali che, in modo a volte scomposto ma sempre poco convincente, prova a rassicurare l’opinione pubblica in merito all’efficacia dell’azione del governo regionale nel contrasto alla pandemia. » All’8 dicembre 2021 nelle Marche si registrano 464 nuovi casi positivi, in crescita e con un indice di positività dell’11,7%. Sono 142 le persone ricoverate negli ospedali regionali, dei quali 30 in terapia intensiva, 31 in semi intensiva e 81 in area medica, senza considerare i pazienti Covid nei Pronto Soccorso, di cui non si conosce il numero. «Preoccupa innanzitutto la situazione dei ricoverati nelle Terapie Intensive.  Non solo le Marche, con il 12% di posti letto di Terapia intensiva occupati dai pazienti Covid, risultano essere tra le 7 regioni che hanno superato la soglia limite del 10%, c’è anche un grande problema in più: nelle Marche sembra impossibile sapere con certezza come la Regione calcola tali posti letto. - proseguono i sindacati -  La Regione dichiara pronti ed operativi 246 posti (numero che, nella comunicazione istituzionale, varia quasi quotidianamente e senza alcuna ragione plausibile). Se così fosse, già saremmo al 12,6%. Almeno 48 di questi posti però - ad esempio, quelli del Covid Hospital di Civitanova Marche – non sono effettivamente operativi, nel senso che per attivarli sarebbe necessario del tempo, oltre che un adeguato numero di figure professionali da sottrarre alle attività sanitarie ordinarie, già oggi in fortissime difficoltà.  Un balletto incerto su numeri così importanti è sconcertante ed inaccettabile. Altrettanto inaccettabile è l’assenza di interlocuzione tra Assessore regionale e le Organizzazioni sindacali confederali che pretendono, come tutti i cittadini marchigiani, di conoscere con precisione la situazione reale delle Marche in termini di risposta ospedaliera alla crescente recrudescenza della pandemia. » «Allo stesso tempo, vorremmo avere aggiornamenti sul modo in cui procede la campagna vaccinale. Al 7 dicembre 2021 le Marche presentano percentuali di persone che hanno completato il ciclo (seconda dose) inferiore alla media nazionale per tutte le fasce d’età, salvo che per gli over 70 ed 80. I centri vaccinali sono oggi sottodotati e in evidente difficoltà nel somministrare le terze dosi. Anche in questo caso, chi ha la responsabilità di governare la sanità regionale non può limitarsi a denunciare genericamente la  carenza di personale sanitario. E’ arrivato il momento di dare risposte concrete, sotto forma di piani di azione operativi ed efficaci e condivisi.   Sottolineiamo due ulteriori problematiche legate alla gestione dell’emergenza. Il tracciamento dei contagi, rispetto al quale i Servizi di Prevenzione - che come ripetiamo in ogni possibile occasione, nelle Marche sono storicamente sottodimensionati - faticano a tenere il passo, specie per quelli che avvengono negli Istituti scolastici. La situazione nelle strutture residenziali socio sanitarie per anziani non autosufficienti, all’interno delle quali è necessario coniugare l’esigenza di evitare nuovi contagi con quella di garantire a queste persone il contatto con i parenti, e più in generale una vita sociale dignitosa. » Da ultimo, è in fase di approvazione il bilancio regionale di previsione 2022. L’occasione sarebbe preziosa per aprire un confronto, ormai urgente, sul modo in cui utilizzare le risorse che il PNRR destina alla sanità, con particolare riferimento a quelle volte al potenziamento dell’assistenza territoriale (cure domiciliari, Case della Salute, Case di Comunità). 
Continua a leggere
09/12/2021 Il cammino della CISL per migliorare e cambiare la Legge di Bilancio
«La manovra del Governo è stata indubbiamente migliorata grazie ad una mobilitazione sindacale intransigente, responsabile e costruttiva, che è riuscita a riallacciare i fili dell’interlocuzione.  - ha dichiarato il Segretario della Cisl nazionale, Luigi Sbarra - I risultati sono arrivati sulla via del dialogo e del confronto e su questa via la Cisl intende proseguire esercitando una forte pressione sul Parlamento per migliorare ulteriormente la legge di bilancio e la politica di sviluppo su lavoro e pensioni, politiche industriali e scuola, sostegno al reddito e lotta al caro bollette per assicurare nuove e maggiori opportunità ai nostri giovani e alle donne, soprattutto nel Mezzogiorno.»    
Continua a leggere
07/12/2021 Super Green Pass tutte le nuove regole
  Il volantino e le card con tutte le informazioni sul Green Pass “Rafforzato” in vigore dal 6 dicembre 2021 in tutta Italia. Il volantino è stato elaborato dalla Cisl Nazionae sulla base del Decreto Legge 26 novembre 2021, N. 172.      
Continua a leggere
29/11/2021 I giovani della Cisl Marche a Roma per guardare al futuro insieme
"I giovani in Cisl per guardare al futuro insieme" è l’iniziativa della Cisl che si è svolta oggi a Roma all’Auditorium del Massimo, sulle politiche giovanili, sul lavoro e sulla partecipazione, con il Segretario Generale della Cisl Nazionale Luigi Sbarra, la Segretaria Cisl Nazionale Daniela Fumarola e il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando. Presenti anche i giovani della Cisl Marche,  insieme al Segretario regionale Marco Ferracuti, che hanno portato  la testimonianza dell'esperienza della Summer School della Cisl Marche come laboratorio per avvicinare i giovani alla vita del sindacato.
Continua a leggere
29/11/2021 Settore moda: giuste tutele per un sistema strategico delle Marche
   Il “sistema moda” marchigiano conta circa 2.500 imprese, artigiane e industriali, con 32mila lavoratori e lavoratrici dipendenti. Oltre la metà del settore è rappresentata dal calzaturiero che, da solo, vale il 15% di tutto il manifatturiero regionale. Tessile, abbigliamento, calzature: settori fondamentali per l’economia della nostra regione e che più di altri hanno subito gli effetti della crisi pandemica. «Per questo - sottolineano le Segreterie regionale conferdarli e di categoria di Cgil Cisl Uil -  abbiamo valutato positivamente le misure di sostegno al reddito destinate specificatamente a questo settore (17 settimane di Cassa Covid nel dl 73 e ulteriori 9 settimane nel dl 146 decreto fiscale  con conseguente proroga del Blocco dei Licenziamenti). I dati INPS confermano 14,5 milioni di ore di Cig autorizzate nel sistema moda regionale nei primi 9 mesi del 2021, addirittura superiori a quelle autorizzate in tutto il 2020 (12,9 milioni) ed equivalenti al mancato lavoro di oltre 10 mila lavoratori a tempo pieno. Gli strumenti sulla carta quindi ci sono e sono importanti… ma le risorse?» «Il pagamento della Cassa Integrazione del primo decreto era rimasto fermo per esaurimento dei fondi disponibili, sin quando a fine ottobre si è reso disponibile il rifinanziamento operato dal decreto fiscale. Ma anche questo rifinanziamento si è esaurito, e attualmente le domande, 2000 in tutto il territorio nazionale, sono nuovamente bloccate. - affermano i sindacati - Non dubitiamo che le risorse necessarie saranno stanziate e disponibili per la copertura di tutte le richieste presentate, ma i lavoratori hanno bisogno di certezze.» «Chiediamo quindi urgentemente all’Inps regionale di comunicare la quantità delle domande ad oggi sospese, quante aziende e quanti lavoratori e lavoratrici sono coinvolti da questo ritardo,  e alla Regione Marche di intervenire verso il Ministero per sbloccare al più presto le risorse necessarie.- rilanciano e concludono  le Segreterie regionale conferdarli e di categoria di Cgil Cisl Uil -  Tempi certi per l’indennità di cassa integrazione di tanti lavoratori e tante lavoratrici e investimenti per rilanciare un settore così importante per lo sviluppo economico e sociale del territorio.»          
Continua a leggere
23/11/2021 25 novembre 2021: Cgil Cisl Uil Marche insieme contro la violenza contro le donne
25 novembre: Giornata internazionale contro la violenza contro le donne. Non è una celebrazione né una ricorrenza, soprattutto in questi momenti difficili in cui sono da evitare più che mai formule retoriche mentre occorrono parole forti di concretezza per confermare la necessità di un impegno comune per la difesa della libertà, dei diritti, della parità, combattendo ogni rischio di arretramento culturale.  Un appuntamento importante, considerando le proporzioni in aumento del fenomeno alla luce degli ultimi dati nazionali: nel 2021 sono state 103 le donne vittime di femminicidio, 87 delle quali sono state assassinate in ambito familiare-affettivo, 60 di loro per mano del partner o ex partner con un aumento del 2% rispetto allo scorso anno. Ad esse vanno aggiunte le tante vittime di violenza sessuale e delle altre forme di violenza: dallo stalking, alle molestie verbali a quelle fisiche, fino alla denigrazione continua e il ricatto affettivo ed economico che genera dipendenze ed esclusioni.  Secondo Daniela Barbaresi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, Segretarie regionali di CGIL, CISL, UIL, «sono tante le azioni e i provvedimenti anche normativi, come il reddito di libertà, che vanno nella giusta direzione di contrastare la violenza contro le donne ma i numeri, nella loro drammaticità, ci dicono che bisogna fare di più. Peraltro, l’emergenza sanitaria ed economica, ha aggravato le diseguaglianze e le discriminazioni di genere, mentre l’isolamento sociale ha esacerbato o innescato situazioni di violenza». Nel 2020 sono state 483 le donne che si sono rivolte a uno del Centri Antiviolenza attivi nelle Marche e nei primi 6 mesi del 2021 hanno richiesto aiuto contattando il numero di telefono 1522 contro la violenza di genere 318  donne (577 nel 2020). Occorre riflettere anche sulle reali condizioni di lavoro di tante donne, che, nella nostra regione come nel resto del Paese, si misurano con disoccupazione, precarietà, riduzione dei diritti e con condizioni economiche difficili che rendono le donne, le lavoratrici più indifese di fronte a ricatti, soprusi e molestie anche nei luoghi di lavoro. Il contesto del lavoro nelle Marche vede da anni le donne fortemente penalizzate, in termini di occupazione, di qualità del lavoro, di valorizzazione delle competenze. Molte donne hanno perso il lavoro o si misurano con lavori poveri e la mancanza di sicurezza economica e di una rete di relazioni le espone ancora di più al rischio della violenza.   «Per questo – aggiungono Barbaresi, Ilari e Mazzucchelli – è necessario riconoscere il ruolo delle donne nella società così come nel lavoro, superando ogni forma di discriminazione e diseguaglianza, ma è altrettanto importante che il lavoro sia di qualità e possa avere adeguate tutele per tutte e tutti». «In questi giorni sono tante le iniziative nei vari territori per affermare la necessità di porre fine alla violenza e alle molestie di genere e il Sindacato ribadisce il proprio impegno affinché l’ambiente di lavoro sia un luogo sicuro e rispettoso della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Rivendichiamo con forza il diritto delle donne alla libertà e al rispetto, nella vita privata, nella società e nel lavoro, e il diritto a una vita senza violenza».  
Continua a leggere
20/11/2021 Pensioni, fisco, lavoro, sviluppo: una manovra inadeguata Manifestazione regionale Cgil Cisl Uil ad Ancona
La bozza di legge di bilancio non dà risposte sufficienti per contrastare le diseguaglianze sociali, economiche e geografiche del Paese e sostenere i processi di sviluppo sostenibile indotti dal PNRR e da altri Fondi comunitari. Per queste ragioni, CGIL CISL UIL avviano un percorso di mobilitazione, per migliorarne i contenuti sulla base della piattaforma unitaria. Nelle Marche, Cgil Cisl e Uil hanno organizzato una manifestazione regionale che si è svolta sabato 20 novembre ad Ancona, in Piazza Pertini,  conclusa da Maurizio Landini, Segretario Generale della CGIL. In attesa degli approfondimenti  che emergeranno, su fisco e previdenza, nei tavoli di confronto con le Organizzazioni Sindacali, annunciati dal Governo, tante le  questioni che verranno portate in piazza sugli ulteriori temi del  lavoro, dello sviluppo e del  sociale.   PENSIONI. No a quota 102. Serve una pensione di garanzia per i giovani, più sostegno a donne, lavoratori disoccupati, discontinui e precoci e forti incentivi per la previdenza complementare. Possibilità di pensione: da 62 anni di età o con 41 anni di contributi senza limiti di età. Va migliorata l’Opzione donna e rafforzato l’APE sociale estendendo la platea dei lavori gravosi e usuranti.   FISCO. E’ prioritario garantire le risorse da destinare alla riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati. Vanno contrastati lavoro nero, evasione ed elusione fiscale e  superato il meccanismo degli incentivi a pioggia.   LAVORO. Servono investimenti per creare buona occupazione, ammortizzatori sociali universali e politiche attive. Sono obbiettivi prioritari il contrasto della precarietà e il rilancio del potere d’acquisto di salari e pensioni. Occorre stabilizzare il lavoro e rilanciare le assunzioni nei settori pubblici, a partire da sanità e scuola.   SVILUPPO. Necessita: rafforzare le politiche industriali e di sviluppo; sbloccare gli investimenti in ricerca, innovazione e formazione; affrontare le sfide della transizione ambientale e digitale; risolvere le crisi aziendali ferme al MISE.   SOCIALE. Rimane fondamentale:  incrementare le risorse e introdurre i livelli essenziali in vista della legge sulla non autosufficienza; contrastare la povertà,  anche migliorando il reddito di cittadinanza e potenziando le politiche di inclusione.              
Continua a leggere
01/11/2021 Progetto Mob4app, tutte le attività del mese di ottobre
Programma di formazione per i Professionisti dell'IFP Il primo Prodotto Intelletuale del progetto Mob4app è stato pubblicato a Giugno 2021 ed è ora disponibile sul nostro sito web. Il “programma di formazione" ha l'obiettivo di consentire l'acquisizione di conoscenze teoriche e competenze pratiche per i professionisti dell'IFP per promuovere la mobilità transfrontaliera a lungo termine degli apprendisti. Visita il  sito web del progetto Mob4app per accedere alle versioni tradotte nelle lingue del partenariato.   TOOLKIT per gli apprendisti e per le PMI Come parte dello sviluppo del secondo Prodotto Intelletuale del progetto, tutti i partner hanno intervistato i manager delle PMI e i formatori IFP durante l'estate per scoprire quali strumenti sono necessari per promuovere la mobilità a lungo termine per l'apprendistato. I risultati sono stati raccolti e vengono ora utilizzati per sviluppare il Toolkit. Questo strumento sarà presto disponibile sul sito web.   LTTA – Corso di Formazione Transnazionale Dal 27 settembre al 1 ottobre, il partner di progetto, Berlink, ha organizzato il primo corso di formazione transnazionale online di Mob4app. Durante il corso, quattordici partecipanti provenienti dalle organizzazioni del partenariato (Co.Meta, Pro Work, Cisl Marche, Università Pedagogica, BICC, SCC) hanno appreso come promuovere, guidare e facilitare esperienze di mobilità a lungo termine.   Incontro Transnazionale di Progetto L'8 ottobre, i rappresentanti di tutti i partner si sono riuniti per il secondo incontro transnazionale del progetto Mob4app che si è tenuto online. Questo incontro è stato fondamentale per discutere lo stato dell'arte del progetto, analizzare le strategie future e raccogliere opinioni su come strutturare le prossime attività. Massive Open Online Course (MOOC) Inoltre, l'incontro transnazionale ha offerto l'opportunità di discutere la strategia per lo sviluppo e l'organizzazione del terzo e ultimo Prodotto Intelletuale del progetto Mob4app: il MOOC. I partner hanno avuto la possibilità di presentare esempi che possono facilitare l'organizzazione e la scelta degli strumenti necessari. La realizzazione di questo output sarà il focus dei prossimi mesi di attività del progetto.        Il parternariato Cámara de Comercio de España https://www.camara.es Email: carolina.perondi@camara.es CISL Marche https://cislmarche.it Email: usr.marche@cisl.it Co.Meta S.r.l. www.consultingmeta.com/ Email: g.gabbianelli@consultingmeta.it PRO WORK https://www.pro-work.nl Email: info@pro-work.nl BERLINK https://www.berlink.eu Email: info@berlink.eu Pedagogical University of Krakow https://www.up.krakow.pl/ Email: krzysztof.gurba@gmail.com Belgian-Italian Chamber of Commerce http://www.ccitabel.com/ccib/en/ Email:info@ccitabel.com  
Continua a leggere
26/10/2021 Istruzione e formazione professionale, percorsi di qualifica professionale e formazione tecnica superiore incontro tra Regione e sindacati
Istruzione e  formazione professionale, in particolar modo i percorsi di qualifica professionale e la formazione tecnica superiore sono stati al centro dell'incontro di stamattina  tra Cgil Cisl Uil Marche e l'Assessore al lavoro  della Regione Marche . «Un’occasione proficua per iniziare un percorso insieme, considerando anche quanto previsto dal Pnrr e i fondi che arriveranno dalla nuova programmazione comunitaria - ha commentato dell’assessore al lavoro Stefano Aguzzi - Dall’incontro è emersa la necessita di programmare nel lungo periodo l’azione della formazione professionale della Regione Marche, cercando di intercettare i fabbisogni formativi che emergono dal territorio condividendoli con le organizzazioni sindacali, datoriali e le imprese. Particolare attenzione è stata posta ai percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) con necessità di dare una prospettiva nel lungo periodo e anche dignità rispetto ai percorsi di istruzione, questo avvalendosi sia degli istituti professionali che delle agenzie formative accreditate».   Lo sviluppo della filiera formativa verticale e la prospettiva di offrire opportunità formative ai NEET è stato l’altro tema di cui si è discusso. Particolare attenzione è stata posta all’apprendistato. « Buona l‘esperienza di combinare l’apprendistato di primo livello con la formazione tecnica superiore e ampia l’offerta formativa pubblica messa in campo sull’apprendistato professionalizzante» è stato il giudizio condiviso dai presenti. Infine il potenziamento dei centri per l’impiego: maggiore dovrà essere il raccordo tra questi e le imprese per dare una vera risposta all’incrocio domanda e offerta di lavoro. Da Cgil Cisl Uil Marche è emersa la necessità di condividere le scelte anche in futuro «perché l’investimento nel sistema della conoscenza – è convinzione comune -  deve essere centrale nelle politiche della Regione per porre basi solide per una crescita sostenibile, fondata sull’accrescimento continuo delle competenze, su qualità e innovazione dei sistemi produttivi, condizioni essenziali per contrastare la crisi, la disoccupazione e la precarietà del lavoro».
Continua a leggere
25/10/2021 Green Pass e smartworking: la situazione nelle Marche
Circa il 15% dei lavoratori marchigiani non sarebbe vaccinato: la stima è stata elaborata dall'Ufficio Studi della Cgia di Mestre, che pongono le Marche al terzo posto tra le regioni con il più alto numero di non vaccinati nei luoghi di lavoro. Un dato da verificare, ma che la Cisl guarda con attenzione, Nel frattempo, nel settore pubblico, si continua a parlare di smartworking e diritto alla disconnessione: temi, dice il sindacato, da inserire nella contrattazione. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche
Continua a leggere
22/10/2021 Sauro Rossi a Il Diario del Lavoro: «Anche chi lavora rischia la povertà»
Sauro Rossi è intervenuto su Il Diario del Lavoro a proposito delle situazioni di disagio e fragilità sociale, drammaticamente cresciute durante la pandemia. Per il Segretario Generale della Cisl Marche le riforme e i progetti da finanziare con il PNRR saranno fondamentali per la ripresa della regione. (LEGGI L'INTERVISTA SU "IL DIARIO DEL LAVORO") L’introduzione del green pass nella sua regione ha causato difficoltà? Il livello di tensione nelle Marche non è mai salito, ci sono state due manifestazioni nella città di Ancona e soltanto una ha coinvolto la zona del porto per poi arrivare alla prefettura. Ci sono stati disagi sul piano della mobilità perché per qualche ora è stato bloccato l’accesso al porto ma comunque entrambe le manifestazioni si sono tenute senza alcuna violenza. Anche fuori Ancona ci sono state piccole adunanze, specialmente nei pressi di alcune industrie del settore manifatturiero, ma si sono tenute senza alcuna tensione. Molti chiedono che le imprese paghino i tamponi anche ai lavoratori che hanno deciso di non vaccinarsi: cosa ne pensa? La linea della Cisl è chiara: stiamo chiedendo al Governo di abbattere il costo dei tamponi calmierando i prezzi e vorremmo che ciò avvenisse con un provvedimento nazionale. Infatti sappiamo che tale azione sarebbe immediatamente possibile perché il costo effettivo dei tamponi è ampiamente sotto i 10 euro. In questo momento ci si sta muovendo anche sul piano della contrattazione, sempre a livello nazionale, per poter calmierare i prezzi in modo uniforme per non creare differenze tra i territori e le tipologie di imprese. Noi, comunque, riteniamo sempre che l’obbligo vaccinale sia lo strumento migliore per contenere la pandemia e quindi rimane il nostro obiettivo prioritario. La regione Marche si sta riprendendo dalla crisi covid? La ripresa si avverte anche nelle Marche; purtroppo non è omogenea né nei settori né nei territori. Anche prima dell’arrivo della pandemia la situazione non era rosea. Dobbiamo risollevarci da tre crisi che si sono stratificate: quella economica del 2008, quella dovuta al sisma e adesso anche quella pandemica. È un dato di fatto che la caduta del PIL delle Marche, nel 2020, è stata superiore a quella nazionale. I dati attuali di questa ripresa, ancora, non ci consentono di capire se si sta recuperando il gap nelle categorie che erano state più penalizzate dalle crisi precedenti, come donne, giovani e lavoratori autonomi. È ancora presto per capire se questa ripresa è strutturale. I fondi del PNRR stanno per arrivare alle regioni: le Marche ha progetti pronti su cui investire? La regione ha iniziato delle riflessioni su come investire i fondi del PNRR ma non c’è stato ancora alcun confronto ufficiale con le parti sociali e noi riteniamo che la regione non possa approntare i propri progetti senza tale confronto. Sicuramente i due vettori più importanti secondo noi sono quello della transizione ecologica e quello della transizione digitale. A questi due, naturalmente, sono correlati anche importanti trasformazioni infrastrutturali. Le due transizioni devono promuovere il lavoro di “qualità” e rafforzare le reti di welfare. Il nuovo sviluppo, infatti, deve essere sostenibile, anche sul piano sociale. Dunque è essenziale aprire una riflessione con le istituzioni e i soggetti sociali ed economici per trovare una strada condivisa. In più nelle Marche, oltre ai fondi del PNRR, arriveranno i finanziamenti previsti anche dal nuovo ciclo di fondi strutturali europei: saranno tutti fondamentali per accompagnare un ulteriore sviluppo di qualità sul territorio e sarà essenziale selezionare le priorità condivise da tutti. Tra dieci giorni scadrà il termine del blocco dei licenziamenti, quale scenario dobbiamo aspettarci? Le Marche sono l’emblema della necessità di prorogare il blocco dei licenziamenti, in attesa della riforma degli ammortizzatori sociali. Infatti, nel 2021, la maggioranza degli interventi per le imprese nei settori in crisi -tessile, calzaturiero e dell’abbigliamento – è avvenuto in “deroga”. Ciò significa che sono state usate risorse che in regime ordinario non sarebbero arrivate perché concentrate in settori senza copertura. Quindi riteniamo essenziale che prima di sbloccare i licenziamenti venga definito un nuovo impianto di tutele che in questa realtà sono vitali. Se si tornasse alla situazione prepandemica il nostro tessuto produttivo, caratterizzato prevalentemente da industrie di piccole e piccolissime dimensioni, non potrebbe accedere agli ammortizzatori sociali. Ogni giorno leggiamo nuovi aggiornamenti sul numero in crescita degli incidenti mortali sul lavoro, quale è la situazione nelle Marche? Cosa devono fare le istituzioni, anche a livello nazionale a tutela della sicurezza sul lavoro? Il tema della sicurezza sul lavoro, purtroppo, si sta riproponendo in modo drammatico. Nelle Marche dobbiamo addirittura registrare una crescita degli incidenti mortali rispetto agli ultimi anni. Questo è ormai un dramma che va affrontato con grande determinazione: serve migliorare i controlli e costruire un sistema di responsabilità del lavoro. Il lavoro di qualità del nuovo sviluppo post-covid deve essere legato anche alla sicurezza sul lavoro. Serve quindi promuovere e rafforzare una vera e propria “cultura della sicurezza” e ampliare il numero dei tecnici della prevenzione che attualmente sono evidentemente insufficienti. La cultura della sicurezza deve riguardare tutti i settori, dall’agricoltura alle costruzioni al manifatturiero, ai servizi. Come sindacato avvertite un disagio sociale diffuso sul territorio? Anche da noi registriamo situazioni di difficoltà e di vulnerabilità. Nelle Marche abbiamo registrato un incremento della povertà relativa di circa 2 punti percentuali, questo è un dato assolutamente non trascurabile e soprattutto una situazione del tutto nuova. L’elemento su cui riporre più attenzione è che emergono situazioni di difficoltà anche in famiglie in cui ci sono persone che lavorano. Questo fenomeno è dovuto alla precarizzazione del lavoro che non garantisce più un reddito costante e continuativo. Quindi anche qui stiamo assistendo all’ampliamento del disagio sociale. Per questo motivo a livello nazionale riteniamo essenziale perfezionare gli strumenti contro la povertà come ad esempio il reddito di cittadinanza per facilitare il sostegno e la reintroduzione nel mondo del lavoro di chi si trova a rischio di emarginazione sociale. Si apre un autunno di grandi riforme nazionali, quali sono i temi su cui riponete maggiore attenzione? Una delle riforme che cerchiamo di seguire con maggiore attenzione è quella degli ammortizzatori sociali, ma teniamo sotto controllo anche quella del fisco; poi vogliamo controllare anche la riforma del sistema salute italiano e la riforma della scuola intesa anche come formazione lunga tutto l’arco della vita delle persone. Ad oggi è ancora difficile pronunciarsi nel merito delle riforme in lavorazione: notiamo dei segnali importanti sul tema del fisco in cui riteniamo si debba perseguire la strada dell’abbassamento della pressione fiscale sui lavoratori e sui pensionati e rivedere la posizione degli incapienti. Riteniamo, perciò, opportuna anche una riforma dell’IRPEF per renderla più equilibrata a vantaggio dei redditi bassi e medi. Un altro tema che seguiamo con particolare cura è quello della scadenza di Quota 100: vogliamo evitare che si crei uno scalone improvviso per il conseguimento della pensione; la nostra priorità è comunque dare attenzione ai lavori gravosi e usuranti. È essenziale creare flessibilità in uscita: ad esempio una strada potrebbe essere quella di permettere l’uscita dal mondo del lavoro a partire dai 62 anni oppure, a prescindere dall’età, una volta arrivati a 41 anni di contributi. Mentre i lavori gravosi devono essere trattati come situazioni con regole specifiche. In più per dare una copertura previdenziale adeguata ai giovani, viste le carriere discontinue che li caratterizzano, è fondamentale rafforzare la previdenza complementare e rivedere i coefficienti di calcolo. Infine, come deve essere interpretato il recente attacco alla sede sindacale della Cgil a Roma? L’attacco alla sede della Cgil è sicuramente il gesto deprecabile di una minoranza che fa della violenza una modalità di espressione; tuttavia questo è un segnale che non può e non deve essere sottovalutato. Dobbiamo arginare qualsiasi forma violenta e squadrista. Il margine a questa deriva deve essere eretto dai sindacati con la stessa determinazione che ci ha visti uniti negli ultimi giorni. L’episodio singolo non va sottovalutato perché questi fenomeni vanno condannati ma anche emarginati. Il mondo del lavoro si è sempre impegnato per emarginare i fronti eversivi, il disagio non deve trasformarsi in terreno fertile di crescita delle frange violente.  
Continua a leggere
18/10/2021 Sauro Rossi a CUOREECONOMICO: «Impronta sociale al modello di sviluppo rispettando le vocazioni dei territori»
Un territorio in cui il rimbalzo dell’economia si sente forte e chiaro. Ma che deve attuare un modello di sviluppo in cui i territori siano protagonisti con le loro vocazioni e la qualità del lavoro sia al centro.  Sauro Rossi, segretario Cisl Marche ne ha parlato a CUOREECONOMICO. (Leggi qui l'intervista) Internazionalizzazione, sostenibilità, digitalizzazione e territorio saranno i temi del prossimo Glocal Economic Forum ESG89 di fine novembre a Roma. Abbiamo volutamente inserito il territorio come fattore vincente e strutturale per la ripartenza del Paese. Come stanno reagendo le Marche? «Nelle Marche si sta registrando qualche confortante segno di ripresa che va però attentamente esaminato perché appare di altalenante intensità nei vari settori, irregolare nella sua distribuzione territoriale e ancora a basso impulso occupazionale. È ancora difficile capire quanto terreno si stia recuperando dopo la caduta generata dalle recenti crisi; certo è opportuno ripartire rilanciando i territori, come aree in cui tracciare nuove traiettorie di sviluppo che sappiano combinare innovazione tecnologica, sostenibilità sociale ed ambientale e apertura internazionale, avviando processi di ammodernamento produttivo in tutti i settori, dall’agricoltura, al manifatturiero per arrivare anche ai servizi e alla pubblica amministrazione  per ridare opportunità di lavoro prioritariamente a giovani e donne, che hanno pagato più di tutti dazio in questi anni». Verso che modello di sviluppo dovrebbero andare le Marche anche per garantire occupazione? «Le Marche debbono dare una marcata impronta sociale allo sviluppo, mettendo al centro della transizione ecologica e di quella digitale, un lavoro di qualità e il rafforzamento delle reti di welfare. Il lavoro di qualità presuppone attenzione massima alla sicurezza, riduzione del precariato, retribuzioni adeguate, robusto ricorso alla formazione. Al necessario innalzamento delle basi tecnologiche delle produzioni va infatti affiancata un’opera imponente di qualificazione delle competenze di lavoratrici e lavoratori. Ma per accompagnare lo sviluppo armonico dei territori vanno potenziate Scuola, Sanità e politiche sociali, con una particolare attenzione alle esigenze delle Aree interne e di quelle colpite dal Sisma. Si ravvisa l’urgente necessità di assumere un nuovo paradigma in cui le politiche industriali e quelle del lavoro, quelle sociali, sanitarie ed ambientali si integrino in ecosistemi innovativi, che riconnettano territori e comunità. Un paradigma che richiede il superamento della settorialità e delle vecchie dicotomie (urbano-rurale, centro-periferia), non sia frenato dai vincoli di angusti confini amministrativi e veda costantemente aggiornate le riflessioni su come rendere attrattivi i territori nel rispetto delle loro vocazioni produttive, paesaggistiche, architettoniche e culturali».   fonte:https://www.cuoreeconomico.com/rossi-cisl-marche-impronta-sociale-al-modello-di-sviluppo-rispettando-le-vocazioni-dei-territori/
Continua a leggere
13/10/2021 Imprese recuperate: firmato il protocollo tra sindacati, Regione e cooperative
Nella giornata di lunedì 11 ottobre è stata siglata una intesa fra Regione Marche, AGCI Marche, Confcooperative Marche e Legacoop Marche - l’Alleanza delle Cooperative delle Marche e Cisl Marche, Cgil Marche e Uil Marche per favorire la nascita di imprese rigenerate in forma cooperativa da aziende in crisi, difficoltà nel ricambio generazionale imprenditoriale o per la gestione di beni confiscati alla criminalità organizzata. Tale accordo nasce dalla volontà comune di promuovere la nascita di imprese recuperate in forma cooperativa, in gergo “workers buyout” ossia quelle che vengono costituite dai lavoratori di un’impresa in crisi. Una forma di rinascita del lavoro e dell’economia in cui i lavoratori si trasformano in soci diventando artefici del proprio destino imprenditoriale. «Sigliamo una intesa significativa con cooperative e organizzazioni sindacali per sostenere concretamente la nascita di imprese rigenerate sotto forma di cooperative - dichiara l'assessore regionale Mirco Carloni -. Pensiamo alla definizione di un bando ad hoc per irrobustire ed incentivare un fenomeno alternativo di fare impresa già diffuso nella nostra regione». Le imprese recuperate possono essere un’opportunità per risolvere difficoltà nei casi di ricambio generazionale nella gestione dell’azienda di carattere famigliare, in situazioni in cui è previsto l’utilizzo di beni confiscati alla criminalità organizzata e in aziende in cui i titolari intendano trasferire la proprietà o la gestione ai lavoratori dell’impresa stessa. L’accordo fra Regione, associazioni cooperative e sindacati prevede la costituzione di un Tavolo di confronto regionale e delle altre istituzioni di riferimento e la costituzione di una task force operativa per rendere concrete queste opportunità di rinascita aziendali. «Quello delle imprese recuperate è un fenomeno emerso negli ultimi anni anche nella nostra regione - afferma Marco Ferracuti, Segretario Regionale Cisl Marche -. L'accordo di oggi è un primo passo per facilitare questi esempi virtuosi e metterli a sistema, attraverso azioni concrete e risorse dedicate».
Continua a leggere
12/10/2021 #MaiPiùFascismi: Cgil Cisl e Uil in piazza a Roma per il lavoro, la partecipazione e la democrazia
"Mai piu fascismi, per il lavoro, la partecipazione, la democrazia" lo slogan della Manifestazione Nazionale indetta da Cgil Cisl Uil per sabato 16 ottobre che si terrà in Piazza San Giovanni a Roma a partire dalle ore 14.00. «Una manifestazione che assume un significato di grande valenza sociale - sottolinea il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra invitando alla mobilitazione ed alla partecipazione non solo gli iscritti al sindacato  - ma anche tutti i cittadini e le tante forze sane e democratiche del nostro paese». «Non sarà una manifestazione politica. Sarà una grande mobilitazione civile per riaffermare i valori della nostra Costituzione – tiene a precisare il leader della Cisl.-. Il coraggio della responsabilità è stato il motore della nostra battaglia per la diffusione della campagna vaccinale. Impegno che ci ha esposti tutti, ad ogni livello, all’attacco di gruppi estremisti e veri e propri movimenti neofascisti e neonazisti. Noi continueremo nella nostra strada, alzeremo un argine contro la violenza, respingendola, come abbiamo già fatto in passato contro il terrorismo, contro ogni forma di illegalità e di attacco alla nostra democrazia» conclude Sbarra.
Continua a leggere
04/10/2021 La CISL aderisce alla Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità 2021
La Cisl aderisce  alla “Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità 2021” che si svolgerà domenica 10 ottobre 2021. La  Marcia PerugiAssisi,  che quest' anno  compie 60 anni, da sempre è  sostenuta dalla Cisl perché incarna i valori che sono alla base dell'impegno sindacale cislino: solidarietà, rispetto della persona, pace, integrazione fra i popoli contrasto ad ogni forma di violenza.  La Marcia partirà dai Giardini del Frontone di Perugia alle ore 9.00 e si concluderà alle ore 15.00 davanti alla Rocca Maggiore di Assisi per un percorso di 24 Km.
Continua a leggere
01/10/2021 Progetto MOB4APP, conclusa la formazione online
Prosegue il progetto MOB4APP, progetto co-finanziato dal programma Erasmus+, sulla mobilità transnazionale degli apprendisti in Europa. La CISL MARCHE, unico sindacato italiano partner del progetto, ha concluso la settimana di formazione on line, gestita ed organizzata dal partner tedesco Berlink, per scoprire  tutti gli aspetti relativi alla mobilità degli apprendisti. I temi trattati sono stati molteplici: si è discusso dei benefici dell'apprendistato all'estero attraverso la presentazione di casi di studio, delle modalità di gestione e organizzazione; delle tecniche di negoziazione, mediazione e promozione al fine di coinvolgere tutti gli attori interessati nella gestione del progetto ed infine delle modalità di comunicazione e promozione. Per approfondimenti consultare il sito del progetto:   https://www.mob4app.eu/il-progetto/ e la pagina Facebook  Mob4app https://www.facebook.com/Mob4app    
Continua a leggere
27/09/2021 Progetto MOB4APP: un ciclo di formazione per l'apprendistato in Europa
Prosegue il progetto MOB4APP, progetto co-finanziato dal programma Erasmus+, sulla mobilità transnazionale degli apprendisti in Europa.   La Cisl Marche, unico sindacato italiano partner del progetto, partecipa alla settimana di formazione on line, gestita ed organizzata dal partner tedesco Berlink, per scoprire  tutti gli aspetti relativi alla mobilità degli apprendisti.   Oggi, 27 settembre, prima giornata di formazione dedicata all'analisi e all'approfondimento del quadro giuridico di riferimento per capire come promuovere le esperienze di apprendistato a lungo termine.   Per maggiori informazioni, seguite la pagina Facebook Mob4app o consultate il sito del progetto.
Continua a leggere
23/09/2021 "Sulle vie della parità nelle Marche": al via l'edizione 2021-22 del concorso per le scuole
CGIL CISL UIL  Marche sono promotori con Toponomastica Femminile e Osservatorio di Genere  in collaborazione con l'Ambito Territoriale Sociale 15, l'Università di Camerino e il suo Sistema Museale, Settenove edizioni, Lions Club Macerata Host, USIGRai, del bando di concorso per gli studenti delle scuole superiori marchigiane "Sulle vie della parità nelle Marche" Anche per l'anno scolastico 2021/22, il concorso è sponsorizzato da Coop Alleanza 3.0. Rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, agli atenei e agli enti di formazione delle Marche, il concorso si pone tre obiettivi fondamentali: - dare visibilità alle donne in tutti gli spazi pubblici - diffondere l’uso di un linguaggio non sessista - promuovere percorsi educativo-didattici attenti alle differenze di genere volti a contrastare atteggiamenti non corretti verso le donne e la società Il concorso si articola in quattro diverse sezioni che hanno tutte come temi trasversali la cittadinanza attiva, la partecipazione e la legalità.  A. CITTADINANZA ATTIVA consegna 28 febbraio 2022 B. LAVORO consegna 28 febbraio 2022 C. STEM consegna 28 febbraio 2022 D. PERCORSI DI LEGALITÀ E PARTECIPAZIONE consegna 28 febbraio 2022   Per maggiori informazioni, è possibile scaricare il bando in allegato    
Continua a leggere
23/09/2021 GREEN PASS : ecco come funzionerà nei luoghi di lavoro pubblici e privati
Al via la campagna informativa CISL  sul decreto del Governo per l’introduzione dell’obbligo della certificazione verde per l’accesso nei luoghi di lavoro pubblici privati.   Il volantino  CISL  Green Pass è stato elaborato sul Decreto Legge del 21 settembre pubblicato in gazzetta ufficiale.   
Continua a leggere
18/09/2021 Sindacati uniti sul Green pass per i lavoratori - Intervista TGR Rai a Sauro Rossi - Segretario Generale della Cisl Marche
È condivisa dalle diverse sigle sindacali l'idea di promuovere lo strumento della vaccinazione anti covid anche sul posto di lavoro. Gli ultimi numeri resi noti dalla Regione Marche indicano una percentuale del 60% di vaccinati tra i lavoratori in linea con il dato nazionale confermando anche la necessità di un intervento urgente. «Per conseguire questo obiettivo non saremmo stati contrari all’introduzione dell’obbligo vaccinale se però  introdotto da una legge nel rispetto della Costituzione – ha sottolineato Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche al Tgr Rai 3  - Siamo tutti d'accordo sul fatto che gli eventuali costi  alternativi dei tamponi per i soggetti fragili che non possono vaccinarsi debbano come previsto dalla norma essere gratuiti. Per  la CISL riteniamo che dev'essere fatto uno sforzo per abbassare ulteriormente i costi dei tamponi per chi decidesse di non vaccinarsi. » La mancata esibizione del Green pass da parte del lavoratore avrà come conseguenza la sospensione ma precisano i sindacati  è escluso che questo abbia conseguenze sulla conservazione del posto di lavoro   «La regolazione invece di come accettare il Green pass e come provvedere per regolare le posizioni di chi non dovesse dotarsi  di Green pass potrebbe essere oggetto di ulteriori specificazioni e chiarimenti perché dobbiamo evitare che questo aspetto importante crei delle tensioni sui luoghi di lavoro che invece vanno assolutamente scongiurate.» ha concluso Sauro Rossi,
Continua a leggere
13/09/2021 Cambiare le pensioni adesso, le richieste di CGIL CISL UIL
«Mancano meno di quattro mesi alla scadenza della pensione con Quota 100 e, tuttavia, il Governo sembra non considerare prioritaria, insieme altre importanti riforme in cantiere in questo periodo, una revisione del nostro sistema previdenziale nell’ottica di una maggiore equità.» E’ quanto sottolinea il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra ricordando che «un passaggio brusco dai requisiti previsti da Quota 100, alle regole generali della legge Monti-Fornero comporterebbe per molti lavoratori e lavoratrici uno scalone di 5 anni e sarebbe socialmente insostenibile. Tanto più alla luce del definitivo superamento del blocco dei licenziamenti e delle numerose crisi aziendali in atto che non potranno essere superate nell’arco di qualche mese, nonostante le positive previsioni economiche che si stanno delineando per il prossimo anno, né gestite con la sola riforma degli ammortizzatori sociali». «La riforma del sistema previdenziale che Cisl Cgil e Uil propongono nella piattaforma sindacale unitaria, non si limita all’introduzione di una maggiore flessibilità in uscita, – aggiunge – ma guarda anche alla necessità di correggere gli aspetti più iniqui del sistema contributivo, all’urgenza di sostenere la previdenza delle donne, particolarmente penalizzate dalle riforme pensionistiche di questi decenni, all’esigenza di assicurare un futuro previdenziale dignitoso ai giovani con l’introduzione di una pensione di garanzia, al bisogno di tutelare chi svolge lavori usuranti, lavori di cura e i lavoratori fragili. Inoltre, è importante rilanciare la previdenza complementare, che rischia di essere messa in discussione e preservare il potere di acquisto delle pensioni sostenendo in particolare i pensionati con redditi più bassi attraverso l’ampliamento della quattordicesima e la rivalutazione delle pensioni. Tutte queste richieste – tiene a ricordare Sbarra – sono state rinnovate al Ministro del lavoro Orlando nell’incontro del 27 luglio scorso ma fino ad ora non abbiamo avuto riscontri effettivi. Il tempo sta scorrendo, dal momento che entro fine mese verrà presentata dal Governo la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza propedeutica alla elaborazione della Legge di bilancio. Noi continueremo ad insistere in tutte le sedi istituzionali e politiche perché il tema della previdenza e delle pensioni venga assunto come prioritario» conclude.  fonte:https://www.cisl.it/notizie/attualita-2/previdenza-la-vertenza-continua-il-volantino-cgil-cisl-uil/
Continua a leggere
01/09/2021 “Generazioni prossime prendersi cura insieme del futuro” Summer School Cisl Marche 2021
“Generazioni prossime prendersi cura insieme del futuro” è il tema, per l’edizione 2021,  della Summer School Cisl Marche, organizzata in collaborazione Progetto Policoro Marche che si terrà  dall’8 all’11 settembre a Villa Bassa Prelato di Fano (PU). «Anche l’edizione di quest’anno la dedichiamo alla cura delle giovani generazioni proseguendo nel tentativo di rendere il sindacato un luogo generativo di opportunità e in grado di promuovere il protagonismo di coloro che, in quanto giovani,  più di altri si trovano e si troveranno  a valutare le possibilità e le contraddizioni che l’epoca attuale sta proiettando sul futuro.  Le risorse europee legate al contrasto della  pandemia da COVID-19 annuncia forti impegni  nella direzione della “Next Generation. Anche in Italia il dibattito politico, economico e sindacale si sta preparando a definire nuove traiettorie di sviluppo in cui si combinino transizione digitale ed ecologica con  inclusione e coesione sociale, e si valorizzino  i giovani– sottolinea Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche - L’idea di fare sindacato, cioè “fare giustizia insieme” può assumere oggi nuove e inedite forme. L’attenzione va contestualmente  alle future generazioni   e alle generazioni vicine, cioè quelle dei giovani che già ci sono, che sono qui e ora, davanti a noi e che  danno già forma al mondo e  alle quali è giunto  il momento di offrire le opportunità che meritano.» Ai lavori della Summer School  interverranno la sociologa Cristina Pasqualini, Università Cattolica Milano; la referente delle politiche giovanili Cisl Nazionale e EUTEC Youth committee, Nicoletta Merlo; l’economista Vittorio Pelligra, Università di Cagliari; Natale Brescianini monaco Eremo di Monte Giove, Fano; il pedagogista Ivo Lizzola, Università di Bergamo; l’informatico Emanuele Frontoni e l’ingegnere Francesco Fatone dell’ Università Politecnica delle Marche; Pierpaolo Inserra, ricercatore sociale Piccola Università del Lavoro Sociale; il responsabile del Mercato del lavoro Regione Marche Stefano Raia; Francesco Lauria, ricercatore e formatore Centro Studi Cisl- Fondazione Tarantelli; Federica Bressan responsabile Partita Viva/viVace Cisl Vicenza; la segretaria della Cisl Nazionale Daniela Fumarola.    
Continua a leggere
17/08/2021 Green Pass: Cisl Marche favorevole a una introduzione graduale nei luoghi di lavoro
Si al Green Pass nelle aziende e nelle mense come strumento per promuovere la vaccinazione e contenere la pandemia: è la posizione della Cisl Marche espressa dal Segretario Generale, Sauro Rossi, intervistato dal Tgr Rai Marche. «L'introduzione nei luoghi di lavoro deve contenere regole chiare che valorizzino la contrattazione - chiarisce Rossi -. Queste regole devono tenere conto delle differenze tra i vari ambiti produttivi e dei protocolli anti-contagio già operativi all'interno delle aziende».
Continua a leggere
04/08/2021 Porto di Ancona: preoccupazioni e richieste Cgil, Cisl e Uil Marche
Il porto di Ancona è il più grande hub economico e lavorativo delle Marche e contribuisce in modo determinante a definire la rete infrastrutturale del territorio. Sono oltre 6500 le persone che, ogni giorno, entrano nell’area dello scalo per lavoro, con una movimentazione in crescita costante negli ultimi anni e che già oggi registra una netta ripresa di traffici sul 2020, con +24% di merci, riallineandosi al 2019. Di dimensioni maggiori sono le ricadute nell’indotto.  Numeri importanti, che restano, al di là delle incertezze temporanee create dalla pandemia. IL DINAMISMO DELLO SCALO – Sono diversi i fattori alla base del dinamismo del porto di Ancona. Ci sono la sua collocazione come porta d’Oriente, i fondali profondi e il numero delle banchine, il successo di un’impostazione pubblico-privata, la presenza della cantieristica pubblica e privata, la creazione di un sistema di servizi collegati, il riconoscimento di porto capofila dell’Autorità del Medio Adriatico nonché l’inserimento nei cosiddetti corridori Ten –T con la definizione di porto “core”. Per tutti questi motivi, lo scalo dorico va rilanciato. LE PREOCCUPAZIONI DEL SINDACATO – Nonostante tutto, però, in questi mesi si è perso tempo in una guerriglia politica che ha perso di vista, fin dall’inizio, il merito degli interessi del porto. Il risultato è evidente: sono stati messi da parte esperienza, consenso e progettualità e si è anche registrata la perdita della capacità di incidenza nelle scelte governative.  Oggi ci si affida ad un Commissariamento di riconosciuta autorevolezza con la speranza di individuare un nuovo presidente. Dalla Regione, il sindacato attende un atteggiamento costruttivo: anche rispetto a quello che è il nodo dell’attività portuale - ovvero la rete infrastrutturale - che non consente allo scalo, al momento, di dispiegare al massimo il proprio potenziale. Oggi vengono anticipati importanti incrementi di risorse che dovranno essere misurati alla prova della concretezza e della realizzazione, 62 milioni sono risorse importanti anche se, percentualmente, il porto di Ancona rappresenta una quota di attività, bel piú alta all'interno dell'Autorità di sistema portuale. Per ora,  restano le preoccupazioni.  LE RICHIESTE DI CGI, CISL E UIL MARCHE – Le richieste sono note da tempo ma restano ancora senza risposte adeguate. Eppure la stessa discussione sull’introduzione della Zes, (zona economica speciale), o della ZLSR (zona logistica semplificata rafforzata) -  per rilanciare lo sviluppo delle aree del cratere sismico come quelle del Fabrianese – si reggono solo attraverso una progettualità basata anche sul porto di Ancona.Per quanto riguarda ciò che emerge dal Pnrr, il solo intervento che abbia incidenza sul porto sono i 519 milioni per l’Orte-Falconara. Ma non basta, E’ importante anche realizzare il cosiddetto “ultimo miglio” che, uscito dal Pnrr, è ora tra le opere oggetto di commissariamento ministeriale: adesso si tratta di vigilare affinchè l’opera venga realizzata. Tanto più ora quando stanno prendendo corpo i cantieri per il raddoppio della Statale 16, nel tratto Torrette-Falconara. Per questo, servirà un protagonismo forte della Regione, che ha avuto una presenza sin qui ben poco incisiva per la programmazione del Pnrr. Da mesi, inoltre, si attende il completamento del “triangolone” di Rfi: 90 milioni di euro che consentirebbero di riprofilare la costa a nord del porto, riconnettendosi all’ “ultimo miglio”. In questo contesto, c’è anche una stretta connessione con l’Interporto di Jesi per una gestione integrata delle merci su rotaia.Il completamento della banchina 27 deve essere fatto nel più breve tempo possibile. Sull’altro versante, va salvaguardato al meglio il previsto investimento per ampliare le aree a mare, dedicate a Fincantieri: 90 milioni, un’occasione fondamentale per creare nuovi posti di lavoro. Al progetto, va affiancato un progetto d’insediamento formativo per  i lavoratori. Un’altra questione in ritardo è quella sul potenziamento della rete ferroviaria Adriatica. Mentre, sul fronte viario, occorre comprendere  che il porto di Ancona si colloca nella maniera migliore sulla direttrice trasversale  che, dai Balcani, arriva alla Spagna. Di qui, infine, la centralità di una strategia che consenta il più veloce collegamento Ancona- Civitaveccha: questo sarà infatti il futuro itinerario privilegiato di buona parte delle merci in transito, in un contesto nel quale,prima o poi, l’Europa metterà mano alla definizione dei corridoi trasversali. Il futuro Presidente dell’Autorità Portuale del Medio Adriatico dovrà essere capace di far proprie queste tematiche – con competenza, fuori da politicismi –  riprendendo i percorsi di positivo confronto realizzati in questi anni; in un quadro di valorizzazione dell’apporto fondamentale, per il futuro dello scalo, delle elevate professionalità dei lavoratori e della forte presenza delle organizzazioni sindacali da sempre vigili e attente alle tematiche strategiche, come alle questioni più direttamente attinenti  all’occupazione e alla sicurezza del lavoro. Un tema, questo, che andrà ripreso un attimo dopo l'insediamento dei nuovi vertici dell' autorità portuale.
Continua a leggere
30/07/2021 Lavoro, Sbarra:" Dati crescita Pil positivi. Ma ora ripresa va consolidata con un vero patto sociale sulle riforme economiche e sociali. Ammortizzatori universali e formazione devono viaggiare insieme"
«Serve più impegno al confronto da parte della Regione Marche che finora langue sulle materie dello sviluppo, del lavoro dei trasporti e del welfare. Occorre un  Patto tra istituzioni e parti sociali per uno sviluppo sostenibile in un’ottica sociale ed ecologica» ha rilanciato il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi,  durante la sua relazione in apertura del Consiglio Generale della Cisl Marche che si è svolto  nella mattina oggi a Senigallia. Hanno partecipato ai lavori il Segretario Generale della Cisl Nazionale, Luigi Sbarra, in collegamento da Roma,  e  tutto il gruppo dirigente del sindacato marchigiano. «I dati della crescita del Pil di oggi sono importanti perché confermano la ripresa economica del Paese che dobbiamo ora consolidare e rafforzare dopo tanti mesi difficili di sacrifici e di emergenza sanitaria. E' un segnale indubbiamente positivo, anche se bisogna fare ancora molta strada per recuperare i nove punti di prodotto interno lordo e soprattutto gli indici di benessere che abbiamo perso nello scorso anno rispetto altri paesi europei. ». Lo ha detto il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra in conclusione dei  lavori del Consiglio Generale della Cisl Marche. «Occorre ora una politica anticiclica, rilanciando l'occupazione e redistribuendo risorse ed opportunità, coinvolgendo le parti sociali in tutte le fasi di attuazione degli investimenti e dei progetti del PNRR, tanto nelle dimensione nazionale quanto a livello regionale, territoriale e delle categorie. C'è una unica via da seguire per la Cisl che è quella di una rinnovata concertazione. I progetti e gli investimenti dovranno essere esaminati preventivamente dal sindacato per valutare le ricadute di tipo economico, occupazionale e sociale. Questo vale anche per le Marche,  una regione che rischia più di altre di trovarsi in una condizione penalizzante a causa dell’isolamento infrastrutturale, all'impatto pesante di quattro crisi in 12 anni e a territori che, specie nelle aree interne, si stanno spopolando. -  ha ancora sottolineato il leader Cisl. - Abbiamo ottenuto la proroga del blocco dei licenziamenti e della cassa covid per il settore tessile, moda e calzaturiero che in questa regione sta attraversando una grave crisi. Ma ora bisogna riqualificare il settore manufatturiero, che resta la spina dorsale dell'economia delle Marche attraverso produzioni a più alto contenuto tecnologico, orientando allo stesso modo il sistema dei servizi perché possa essere un supporto efficace per le imprese-  ha aggiunto Sbarra - L’obiettivo delle prossime settimane è quello di costruire un nuovo sistema di protezione sociali che deve essere legato ad un grande piano di formazione delle competenze e di vero rilancio delle politiche attive  . Non ripartiremo verso il futuro senza porre al centro dell’agenda nazionale, il lavoro giovanile e femminile. Senza fornire a migliaia di ragazzi e ragazze conoscenze utili ad un qualificato inserimento lavorativo. Senza accompagnare le persone nei processi di riconversione e di transizione in tutte le fasi della vita lavorativa». Il Segretario Generale della Cisl,ha aggiunto che «è importante, in tal senso, che il Governo abbia raccolto la proposta di costituire, stanziando 50 milioni di euro, un Fondo speciale per i percorsi di formazione e riqualificazione per le persone in cassa integrazione e in Naspi. Si tratta, ora, di potenziare i Centri per l’impiego, di connetterli alle banche dati e alla rete viva della sussidiarietà coinvolgendo le Agenzie per il lavoro, costruendo sistemi territoriali che facciano incontrare aziende, scuole, centri di formazione accreditati, ITS, università, fondi bilaterali . Questo sistema va agganciato in ogni territorio a un sistema di ammortizzatori sociali rinnovato, universale, inclusivo, mutualistico e di tipo assicurativo. Bisogna fare presto. Perché il 31 ottobre è vicino, e lasciare senza protezioni milioni di lavoratori dei servizi, del terziario, e di altri settori scarsamente protetti da reti istituzionali significherebbe condannare il Paese ad un autunno molto caldo.»
Continua a leggere
30/07/2021 Politiche abitative, CGIL CISL UIL: "La nuova legge regionale è iniqua, discriminante e di dubbia legittimità costituzionale"
Il Consiglio regionale ha recentemente approvato la nuova legge regionale che rivede i criteri di assegnazione delle case popolari « criteri che riteniamo iniqui, discriminanti e di dubbia legittimità costituzionale, sui quali anche il CREL aveva espresso parere contrario. -  sottolineano le Segreterie regionali CGIL CISL UIL Marche  e Segreterie regionali SUNIA SICET UNIAT Marche - Innanzitutto la legge introduce, di fatto, un trattamento differenziato per italiani e stranieri, inammissibile nel nostro ordinamento, prevedendo l’obbligo per i cittadini extracomunitari di presentare la documentazione patrimoniale e reddituale del Paese in cui hanno la residenza fiscale, senza poter ricorrere all’autocertificazione, di fatto impedendo di rispettare, nella maggior parte dei casi i termini di presentazione delle domande. Richiedere agli stranieri tale specifica documentazione è già stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale, anche di recente (Sentenza n. 9/2021), in quanto discriminatorio, irragionevole e pretestuoso.» Nella legge regionale si innalza poi la percentuale di riserva annuale di alloggi per far fronte a situazioni particolari, individuando tra le categorie speciali beneficiarie  di tale innalzamento anche gli appartenenti alle Forze dell’Ordine e  i Vigili del Fuoco. «Una scelta che di fatto riduce ulteriormente la funzione sociale dell’edilizia popolare volta a rispondere ad un esigenza primaria, quale quella abitativa, di chi si trova in condizioni di effettivo bisogno. - continuano i rappresentati sindacali -  Parimenti non è condivisibile l’introduzione dell’esclusione dall’accesso agli alloggi di coloro che abbiano riportato condanne penali per reati di vario genere, di dubbia legittimità costituzionale già evidenziata dalla Corte Costituzionale (Sentenza n. 9/2021). Peraltro, c’è da chiedersi se una legge regionale possa legittimamente intervenire per introdurre quella che nei fatti può essere considerata una sanzione accessoria.» «Sarebbe stato invece necessario e urgente modificare la normativa regionale per superare il requisito quinquennale di residenza o di svolgimento di attività lavorativa nella regione la cui incostituzionalità è stata ripetutamente sancita dalla Corte perché tale requisito mette in secondo ordine le condizioni familiari di disagio economico e abitativo, ma su questo il Consiglio regionale non è intervenuto affatto. - rilanciano le Segreterie regionali CGIL CISL UIL Marche  e Segreterie regionali SUNIA SICET UNIAT Marche -  Va ricordato che la Corte Costituzionale ha più volte rimarcato l’irragionevolezza di tale requisito temporale che contraddice la funzione sociale dell’edilizia residenziale pubblica e viola i principi di uguaglianza e ragionevolezza. Non possiamo non evidenziare che ancora una volta non si affrontano i nodi irrisolti nelle politiche abitative: la mancanza di un adeguato patrimonio pubblico, l’ingessamento delle assegnazioni e la mancanza di turnover, la durata eccessiva degli appalti.»   «Riteniamo urgente e prioritaria  l’attivazione del Piano Triennale, fermo al 2013 e soprattutto un finanziamento annuale costante regionale per l’incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, attualmente ridotto a pochi alloggi disponibili per l’assegnazione a fronte di sempre più numerosi aventi diritto. Non si può inoltre ovviare alla mancanza di finanziamenti annuali, con l’ estemporanea previsione da parte dell’ Amministrazione Regionale di un ulteriore piano di vendita di parte del patrimonio pubblico, peraltro a breve distanza dal precedente, a cui siamo decisamente contrari. Evitiamo di svendere un patrimonio già pesantemente ridotto anche in considerazione del fatto che in media, con la vendita di tre alloggi se ne ricostruisce solo uno e dopo 10 anni (con gli attuali tempi degli appalti), rinunciando all’introito dei fitti  per lo stesso periodo e con il risultato finale di avere una disponibilità’ sempre più’ ridotta di alloggi da destinare ai più bisognosi ed aventi diritto.» Per queste ragioni, le Segreterie di CGIL CISL UIL Marche e di Sunia, Sicet, Unitat Marche vogliono ribadire la loro contrarietà alla legge.  
Continua a leggere
27/07/2021 Il Segretario Generale Luigi Sbarra al Consiglio Generale della Cisl Marche
Venerdì 30 luglio il Segretario Generale della Cisl Nazionale, Luigi Sbarra, per sopraggiunti impegni, parteciperà in collegamento da Roma al  Consiglio Generale della Cisl Marche che si terrà a Senigallia, a partire dalle ore 9,00, presso il Centro Congressi del  Finis Africae, strada provinciale S. Angelo n.155. Durante i lavori, che saranno aperti dal  Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi,  il gruppo dirigente della Cisl Marche si confronterà sui più attuali temi sociali, politici ed economici.     Il Segretario Generale della Cisl Nazionale, Luigi Sbarra, farà il punto con il  Consiglio Generale della Cisl Marche, che si svolgerà in presenza nel rispetto di tutte le norme anti-covid, sul confronto con il Governo e sulle proposte della Cisl volte a sostenere il rilancio dell’economia del Paese nel segno della sostenibilità sociale ed ambientale, del lavoro di qualità, del rafforzamento delle reti di welfare utilizzando al meglio le risorse del PNRR.
Continua a leggere
26/07/2021 PNRR le proposte sindacali
  Lavoro, Industria, Terziario, Istruzione e ricerca, Previdenza, Fisco, Dissesto Idrogeologico amianto-bonifiche, Rigenerazione urbana e politiche abitative nella Next Generation EU, Piano nazionale di ripresa e resilienza, tutte le proposte sindacali.  
Continua a leggere
16/07/2021 CISL MARCHE ricerca un/una operatore/trice addetto/a alla contabilità e amministrazione
CISL MARCHE, ricerca un/una operatore/trice addetto/a alla contabilità e amministrazione – Rif. Amm01   II/la candidato/a ideale è laureato/a. La sua formazione è riconducibile alle discipline di natura economica-aziendale con programma di studi caratterizzato da apprendimenti intorno ai temi della contabilità generale e fiscale di impresa ma anche della contabilità analitica, dei bilanci aziendali e delle relative implicazioni civilistiche e tributarie. Sono apprezzate esperienze operative, professionali o di ricerca nelle aree appena descritte. E’necessaria la conoscenza dei principali pacchetti informatici ed in particolare la conoscenza dei programmi di calcolo ed elaborazione dati. E’ particolarmente gradita una buona conoscenza della lingua inglese, scritta e parlata e l’utilizzo ordinario dei social media Relativamente alle caratteristiche di personalità, desideriamo conoscere una persona dotata di elevata precisione e cura nelle cose che fa; in possesso di evidenti capacità analitiche; caratterizzata da una forte dote di auto-organizzazione nella gestione dei tempi e nel raggiungimento degli obiettivi assegnati; dotata di spiccate capacità relazionali legate soprattutto al lavoro in gruppo e tra le quali spiccano l’ascolto, la pazienza, l’umiltà, il governo dello stress e la resilienza. Allo stesso tempo immaginiamo di incontrare una persona dotate di intraprendenza, curiosità, creatività e progettualità; desiderose di scoprire nuove situazioni in cui misurarsi. Infine, relativamente alle caratteristiche biografiche, completa il profilo l’incontro con una persona integrata nei propri contesti di vita sociale e territoriale, appassionata delle vicende umane e della giustizia; in tal senso sarà apprezzata l’esperienza nel mondo dell’associazionismo e/o della cura delle persone. Inserimento iniziale p-time a tempo determinato con prospettiva di sviluppo e stabilizzazione Sede di lavoro: Ancona   L’avviso di selezione si rivolge a candidati ambosessi, ai sensi del D.lgs. n. 198/2006 Per candidarsi compilare il Form all’indirizzo www.cislmarche.it/ricerca-personale entro le ore 24.00 del 01/08/2021
Continua a leggere
14/07/2021 Cgil Cisl Uil Marche : "La sanità che vogliamo e che cosa chiediamo alla Regione" Manifestazione regionale ad Ancona
In 1000 provenienti da tutto il territorio regionale, hanno partecipato alla manifestazione, indetta da CGIL CISL UIL Marche, che si è svolta oggi in piazza Cavour ad Ancona, per porre l’attenzione sulle gravi condizioni della sanità nelle Marche, anche dopo le pesanti ripercussioni della crisi pandemica. Lavoratori e pensionati sono scesi in piazza con i sindacati confederali per ribadire che il diritto alla salute deve essere assicurato a tutti, garantendo la centralità del servizio pubblico e l’universalità delle prestazioni. «Ci sono numerose ed urgenti questioni che restano ancora aperte: tempi di attesa; Pronto soccorso e la rete dell’emergenza-urgenza; i servizi territoriali e l’integrazione socio-sanitaria; la prevenzione; la rete ospedaliera; le Case della Salute e le cure primarie e intermedie; la mobilità sanitaria. Oltre alla presenza diffusa di organici insufficienti e di precariato e alla progressiva privatizzazione della sanità» – hanno rilanciato Daniela Barbaresi, Segretaria Generale Cgil Marche, Sauro Rossi Segretario Generale Cisl Marche e Claudia Mazzucchelli Segretaria Generale Uil Marche.   «La Giunta regionale apra subito un confronto concreto ed efficace, che finora non c’è stato, fatto salvo un recente incontro. Servono risposte concrete ai bisogni di salute dei cittadini. In particolare  chiediamo: un forte potenziamento delle attività e interventi efficaci per la  riduzione dei tempi di attesa; il rafforzamento della sanità sul territorio, come previsto anche dal PNRR; un progetto condiviso e trasparente sulla dislocazione, il potenziamento e l'operatività delle Case della Salute/Case e Ospedali di Comunità; la riqualificazione delle funzioni dei Distretti sanitari e l’ avvio di un percorso per renderli coincidenti con gli Ambiti territoriali sociali, ed i Servizi per il Lavoro, a garanzia dell'integrazione socio sanitaria e dello sviluppo di percorsi di inclusione sociale, lavorativa e di contrasto alla povertà. – hanno sottolineato con forza i Segretari Generali di Cgil Cisl Uil Marche - Va previsto un aumento delle risorse per la Prevenzione, con particolare attenzione alla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro.» « Va garantita una rete dell'emergenza - urgenza capillare ed efficace, capace di integrare l'attività dei Pronto Soccorso ospedalieri con quella del Sistema 118, della continuità assistenziale, delle postazioni territoriali di emergenza, dei mezzi sanitari e dei Punti di Assistenza Territoriale attivati negli Ospedali di Comunità. – chiedono alla Giunta regionale i Segretari generali confederali -  Va data attenzione alla Medicina di Genere, al  potenziamento dei Consultori familiari e piena applicazione della legge 194 del 1978.  Va fatta chiarezza, inoltre, sugli assetti istituzionali della sanità marchigiana: competenze e rapporti tra Servizio Sanità, ASUR, ARS, INRCA, Aziende Ospedaliere, Aree Vaste e Distretti Sanitari. Vanno completati e realizzati i nuovi e moderni ospedali ricorrendo all’appalto, nel rispetto del DL 77/2021.» In tema di personale, per Cgil Cisl Uil Marche è necessario un consistente adeguamento e un rafforzamento delle dotazioni organiche con un massiccio piano di assunzioni. «Vanno completati i percorsi di stabilizzazione e data piena e corretta attuazione agli istituti contrattuali (compresa premialità Covid) così da salvaguardare la dignità professionale del personale. Va fermata la progressiva privatizzazione della sanità e garantito il governo dei soggetti privati accreditati. Il Servizio Pubblico deve esercitare una forte funzione di committenza e di controllo, sia dei servizi erogati che delle condizioni contrattuali, economiche e normative, dei loro dipendenti con un impegno concreto per la parificazione dei trattamenti tra lavoratori pubblici e privati.» Tra le altre richieste di Cgil Cisl Uil alla Regione Marche c’è anche l’adeguata partecipazione a livello regionale e territoriale, sia sulle politiche occupazionali che sull'assetto e l'operatività dei servizi. «Va avviato subito un confronto sullo sviluppo progettuale e sull’ attuazione nelle Marche degli interventi previsti dalla Missione 6 – Salute del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR). Ora attendiamo dalla Regione risposte concrete ed urgenti su prevenzione, partecipazione e programmazione- concludono Barbaresi, Rossi e Mazzucchelli - perché la salute è un diritto universale che va garantito con la centralità del servizio pubblico».      
Continua a leggere
02/07/2021 Licenziamenti. Cristiana Ilari: «Ora aprire tavoli di confronto regionali sui settori in crisi»
«Sui settori in crisi deve aprirsi una concertazione con la Regione per nuove prospettive di ripresa»: è quanto afferma Cristiana Ilari, Segretaria Regionale Cisl Marche, intervistata da Ètv Marche. «Ci sono settori che si stanno riprendendo, ma dove occorre prestare attenzione agli appalti, alla qualità del lavoro e alla sicurezza» conclude la Segretaria Regionale.
Continua a leggere
01/07/2021 Cisl Marche in lutto. Scomparso Elio Gallorini, una vita spesa nel sindacato
E’ venuto a mancare questa mattina dopo lunga malattia Elio Gallorini, 85 anni, storico  dirigente della Cisl. Una vita impegnata nella Cisl e nella Fnp, sia a livello marchigiano che nazionale. Dopo numerosi incarichi nella realtà anconetana, dal 1987 al 1993 è stato Segretario generale della Cisl Marche per poi passare alla guida della Federazione dei pensionati della Cisl Marche. Ha concluso poi il suo impegno sindacale a Roma come Segretario nazionale della Federazione dei pensionati. «Collega stimato ed apprezzato per le sue capacità negoziali e le sue doti morali, ha saputo sempre coniugare, nella sua lunga esperienza, equilibrio e fervore sindacale. – ha ricordato  Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche - Alla sua famiglia tutta va il nostro sincero cordoglio.» I funerali si svolgeranno sabato pomeriggio 3 luglio alle ore 16,30 presso la Chiesa parrocchiale San Giuseppe - via Italia n. 35  a Falconara Marittima. La camera ardente sarà aperta dalle ore 10,30 di venerdì 2 luglio presso le Onoranze Funebri Pieroni Via Guglielmo Marconi, 112 -  Falconara Marittima.   Corriere Adriatico del 2 luglio 2021
Continua a leggere
29/06/2021 Premio Antonio Bori per l’anno 2020 ex aequo a Miriana Luchetti e Gianluca Messina
Giovedì 24 giugno  alle ore 14.00, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza,Università degli Studi di Urbino Carlo Bo si è tenuta la cerimonia ufficiale per la consegna del premio dedicato alla memoria di Antonio Bori alla migliore tesi di laurea in materia di salute e sicurezza dei lavoratori – Edizione 2020. Alla cerimonia erano presenti il Prorettore Vicario, prof. Vieri Fusi, il Direttore del Dipartimento, prof.ssa Licia Califano, il  Presidente del Comitato di valutazione, prof. Paolo Pascucci. In collegamento online la prof.ssa Maria Paola Mittica, Presidente della Scuola di Giurisprudenza,  alcuni docenti del  Corso di Laurea in Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori, e  Marco Pantaleoni e Massimo Giacchetti, in rappresentanza dell’EBAM (Ente Bilaterale dell’Artigianato Marche) quale ente promotore e finanziatore. Il Premio è stato istituito su decisione del Dipartimento e della Scuola di Giurisprudenza, che hanno accolto la proposta avanzata in tal senso da EBAM, con la quale si è inteso onorare la memoria di Antonio Bori, scomparso prematuramente all’età di 63 anni, sindacalista di grande esperienza e non comune sensibilità, che operò inizialmente in Umbria, nei settori edile e tessile, arrivando nella Regione Marche nel 1996, dove assunse il ruolo di Segretario regionale della Filta Cisl (Tessile, Abbigliamento, Calzaturiero), per passare poi a ricoprire le funzioni di Segretario della Femca Cisl (Energia, Moda, Chimica e affini). Dal 2005, Antonio Bori è stato membro dell’Assemblea EBAM. Dal 2009, fino alla sua scomparsa, ha fatto parte del CdA dell’Ente, di cui ha ricoperto, dal 2012 al 2015, l’incarico di Vicepresidente. Antonio Bori ha saputo dare un contributo particolarmente significativo al processo di radicamento della bilateralità artigiana anche in qualità di membro del Comitato Regionale del Fondo Interprofessionale Fondartigianato, di cui è stato a lungo Referente. La cerimonia è stata aperta dall’intervento del Prof. Paolo Pascucci, che, salutati e ringraziati i presenti, quale Presidente del Comitato di valutazione previsto dall’art. 5 del Bando di concorso emanato con D.R. n. 53/2021 dell’11 febbraio 2021, ha dato lettura degli esiti della valutazione effettuata il 5 maggio 2021, con cui si è deciso di assegnare il Premio Antonio Bori per l’anno 2020 ex aequo ai dottori Miriana Luchetti e Gianluca Messina, che hanno discusso, la prima, una tesi su “Stress lavoro-correlato: profili etimologici, fondamenti normativi e aspetti medici legati alle differenze di genere” e, il secondo, su “Nuove tecnologie e tutela della dignità del lavoratore”. La dott.ssa Luchetti ha ricevuto l’attestato di premiazione direttamente dalle mani del Prorettore, mentre il dott. Messina era collegato a distanza. Dopo la premiazione, sono brevemente intervenuti il Prorettore, il Direttore del Dipartimento e la Presidente della Scuola. Hanno altresì preso la parola, in rappresentanza dell’EBAM, il dott. Marco Pantaleoni e il dott. Massimo Giachetti, i quali, oltre a ricordare la figura di Antonio Bori, amico e collega, hanno rimarcato la lunga e fruttuosa collaborazione tra l’Ente e l’Osservatorio Olympus del Dipartimento di Giurisprudenza sui temi della salute e sicurezza dei lavoratori, lodando in particolare l’impegno profuso dalla Scuola di Giurisprudenza nel fornire, attraverso la sua eccellente didattica, un elevato livello di formazione e competenze rispetto a figure professionali indispensabili a supportare la crescita e lo sviluppo di un’imprenditorialità attenta a valorizzare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. Corriere Adriatico edizione Pesaro 29/6/21
Continua a leggere
29/06/2021 Focus Lavoro: il futuro di Fabriano e dell’area montana Ferracuti: " Fabriano va candidata a capitale delle aree interne"
La Cisl tra i protagonisti di “Focus Lavoro: il futuro di Fabriano e dell’area montana”. Alla tavola rotonda, che venerdì scorso ha riunito istituzioni e parti sociali per riflettere su come rendere competitive le produzioni del territorio, è intervenuto il Segretario Regionale della Cisl Marche, Marco Ferracuti . «Una iniziativa sicuramente importante alla vigilia del lancio del PNRR e del nuovo settennato di programmazione dei fondi europei. L’obiettivo, però, non può essere esclusivamente quello di intercettare queste risorse, ma di renderle generative in ottica presente e futura tramite una strategia di sviluppo di comunità che, secondo noi, deve basarsi in primo luogo, su una diversificazione delle direttrici di sviluppo, lasciandoci alle spalle un modello mono settoriale. - ha sottolineato Ferracuti -  Occorre creare le condizioni per investimenti che elevino la qualità della produzione e sulla trasformazione di Fabriano in una città industriale che sia alfiere sia della transizione digitale che di quella ecologica. Dovremo essere capaci di creare valore per il territorio, renderlo attrattivo per nuovi investimenti e conveniente per le attività economiche attuali.» «Fabriano, grazie alle sue bellezze paesaggistiche e naturalistiche che devono essere costantemente valorizzate, può e deve candidarsi a divenire capitale delle aree interne; ha le caratteristiche per diventare una porta dell’entroterra in grado di connettere e connettersi con le altre realtà territoriali. - ha rilanciato il Segretario regionale della Cisl Marche -  L’area di crisi deve diventare una opportunità per sperimentare nuovi progetti: dalla formazione, che deve essere capace, tramite una attenta analisi dei bisogni attuali e prospettici, di creare professionalità pronte per il mercato del lavoro del futuro e che può diventare ulteriore elemento di attrazione per insediamenti produttivi; ma anche alla possibile riqualificazione dei tanti stabilimenti dismessi, da trasformare in hub produttivi alimentati da energia pulita, grazie al patrimonio boschivo .  Il nostro auspicio è che da questa occasione si attivi un percorso che dovrà necessariamente procedere a ritmi serrati.- ha concluso Marco Ferracuti -  La Cisl è disponibile a portare il suo contributo mettendo a disposizione i propri esperti per partecipare ad eventuali tavoli tecnici».   Corriere Adriatico edizione Ancona del 29 giugno 2021:
Continua a leggere
26/06/2021 26 giugno Manifestazione Cgil Cisl Uil #RipartiamoInsieme CISL MARCHE in piazza a Firenze
La CISL MARCHE  a Firenze per la manifestazione nazionale Ripartiamo Insieme con il lavoro, la coesione, la giustizia sociale per sostenere la ricostruzione del paese, per l'Italia di domani.  «#RipartiamoInsieme per dare un nuovo vigore all'Italia nel segno della sostenibilità sociale ed ambientale e dell'equità» ha twittato il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi dal palco in  piazza Santa Croce a Firenze.  «#RipartiamoInsieme per sostenere la ricostruzione del paese, risollevandolo dalle macerie di questa grande emergenza sanitaria, economica, sociale, produttiva ed occupazionale. Il Governo apra una fase di confronto e di ascolto, di dialogo con il sindacato per rimettere in priorità lavoro, crescita e sviluppo - ha  sottolineato il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra dalla piazza di Firenze  -  per favorire la ripartenza: ci si rialza solo insieme, da Nord a Sud, senza lasciare indietro nessuno, si va avanti uniti. Primo punto in agenda: blocco dei licenziamenti per tutti almeno fino a fine ottobre»   L'intervento integrale del Segratario Generale della Cisl Nazionale al link: https://www.cisl.it/notizie/primo-piano/lavoro-sabato-le-tre-manifestazioni-di-cgil-cisl-uil-a-torino-firenze-e-bari-2/?fbclid=IwAR25SxFzhYLKlcA2de7hB0oxSlGa8NmmCv6q8BkhgekrjsP9c1Da8FQzLZU    
Continua a leggere
23/06/2021 MOB4APP USCITO IL PRIMO PROGRAMMA DI FORMAZIONE
Un primo risultato del progetto MOB4APP, progetto transnazionale di cui la Cisl Marche è partner, è stato quello di creare un programma di formazione rivolto ai professionisti del settore della formazione professionale allo scopo di fornire le conoscenze, le abilità e le competenze necessarie per sostenere, gestire e valutare le esperienze efficaci all’estero per gli apprendisti . Il programma di formazione consiste in moduli didattici per un corso di formazione di 32 ore. I moduli riguarderanno tutti gli aspetti relativi alla mobilità all’estero degli apprendisti. Il progetto, co-finanziato dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea  mira a  favorire lo sviluppo professionale dei professionisti VET,Vocational Educational  Traning,  al fine di migliorare, gestire e supportare la mobilità transnazionale degli apprendisti in Europa.  
Continua a leggere
21/06/2021 Dl Sostegni. Manifestazione Cgil Cisl Uil 26 giugno 2021
«Il percorso di mobilitazione iniziato circa un mese fa vedrà, sabato 26 giugno prossimo  tre manifestazioni nazionali nelle città di Bari con il Segretario Generale UIL Pierpaolo Bombardieri, Firenze con il Segretario Generale CISL Luigi Sbarra e Torino con il Segretario Generale CGIL Maurizio Landini». Lo annunciano in una nota Ivana Galli, Daniela Fumarola e Emanuele Ronzoni, segretari/e  organizzativi/e di Cgil Cisl e Uil. «Il nostro Paese – si legge nella nota congiunta –  sta vivendo una delicata fase di transizione. La crisi pandemica ha arrestato in parte la sua corsa, grazie anche alla campagna vaccinale in atto, ma a preoccuparci al pari dell’espansione del virus è la ripresa economica che deve essere il faro per la massima coesione sociale, in grado di creare lavoro stabile e sicuro, a partire dai giovani, dalle donne e dal Mezzogiorno. Nel Decreto Sostegni non vi è contezza e condizione per affermare che ci siano i presupposti necessari a tutto ciò, non dimenticando che tale Decreto prevede la fine del blocco generalizzato dei licenziamenti dal 1° luglio p.v. e l’assenza di adeguate politiche industriali capaci di valorizzare a pieno gli investimenti e i contenuti del PNRR. Durante questi lunghi mesi di pandemia abbiamo sempre avanzato proposte e chiesto con tenacia la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati. Tali azioni hanno trovato forte condivisione anche nella Conferenza Episcopale Italiana. La mobilitazione avviata nelle scorse settimane, sulla grave emergenza della sicurezza nei luoghi di lavoro, proseguita con il presidio del 28 maggio davanti alla sede del Parlamento, ha prodotto risultati parziali. Per queste ragioni, la nostra azione deve proseguire in modo articolato, su base categoriale e territoriale, con assemblee nei luoghi di lavoro, attivi unitari, incontri con i gruppi parlamentari, i partiti e con il coinvolgimento di tutte le aree sociali sensibili alle nostre istanze. L’obiettivo primario è conquistare la proroga della moratoria sui licenziamenti almeno fino al 31 ottobre, una riforma degli ammortizzatori sociali e nuove politiche attive per il lavoro. È necessario ribadire con fermezza i contenuti della piattaforma unitaria su: lavoro, occupazione, coesione, sviluppo, fisco, pensioni, non autosufficienza, rinnovo dei contratti pubblici e privati, riforma pubblica amministrazione e scuola, della cultura e del turismo. È fondamentale, inoltre, che ci sia da parte delle istituzioni la volontà di attuare un piano serio ed efficace che sia in grado di utilizzare le risorse del PNRR al fine di creare una stabile connessione tra investimenti e occupazione, coinvolgendo in maniera significativa con una governance partecipata e preventiva   le Parti Sociali».conclude la nota. Fonte: Cisl Nazionale  
Continua a leggere
19/06/2021 "Se saremo un paese per vecchi il welfare deve cambiare subito" Sauro Rossi - Corriere Adriatico
L’auspicata ripresa economica deve essere all’insegna della sostenibilità e dell’equità sociale, per ridurre i divari territoriali che la crisi pandemica ha aggravato e per valorizzare quegli ambiti di economia in grado di generare valore aggiunto per tutto il sistema. Tale sostenibilità è assicurata dal lavoro di qualità e da un rafforzamento delle reti di welfare, da attuare con un sostanziale rinvigorimento degli interventi e utilizzando al meglio le risorse previste dal PNRR. Nel tracciare queste traiettorie un’attenzione particolare va dedicata alle tendenze demografiche. Le Marche nell’ultimo decennio (2010-2020) hanno perso 34.000 abitanti e, senza interventi correttivi, si prevede ne perdano altri 56.000 nel 2040 e ben 193.000 nel 2060. La popolazione 0-18, già scesa di 20.000 unità negli ultimi due lustri, calerà di 33.000 nel 2040 e di 48.000 nel 2060. Entro il 2060 raddoppierà il numero degli over 84 (i cosiddetti “grandi vecchi”) che passeranno dal 4,5% di oggi al 9,7%. Il rapporto tra le persone a carico e quelle che lavorano (indici di dipendenza strutturale) passerà dal 60.2% di oggi all’83.5% del 2040. Questi trend presuppongono l’attivazione di politiche volte a contrastare la denatalità, supportare la genitorialità, incrementare l’attrattività dei territori per gli investimenti produttivi, riorganizzare i percorsi formativi, favorire l’invecchiamento attivo, garantire adeguati livelli di cura alle persone. È necessario affiancare alle politiche di contrasto alla denatalità anche politiche migratorie, coordinate su base europea, basate su accoglienza, inserimento e formazione degli immigrati, qualificandole come fattore di arricchimento culturale ed economico. La scuola ha bisogno di essere ripensata in profondità. Si tratta di intervenire con un massiccio piano di investimenti per l’edilizia scolastica, con il rafforzamento degli organici, ma anche di rimodellare la mission, aprendola al sostegno massiccio della logica del life long learning. ponendola a pieno titolo nell’articolato percorso di formazione degli adulti lungo tutto l’arco della vita. La stessa Università dovrà trovare il modo di concorrere a qualificare gli interventi di accompagnamento nelle transizioni, giocando un ruolo attivo nei percorsi di orientamento e di formazione continua, partecipando alla messa a punto di azioni volte a ridurre il fenomeno dei NEET (giovani che non studiano e non lavorano). Nel raccordo tra Scuola e Università assume un rilievo fondamentale l’opera di diversificazione, incremento e miglioramento dei percorsi ITS. Dentro questo quadro diviene di fondamentale importanza portare su nuovi equilibri la scelta tra gli indirizzi della scuola secondaria superiore, che ora penalizza istituti tecnici e professionali.  Il rafforzamento di tutte le aree dell’orientamento rimane punto fondamentale di qualificazione dei percorsi di istruzione, formazione e lavoro. Nella necessaria riorganizzazione del Sistema Salute delle Marche bisogna tener conto della annosa, sperequata, allocazione di risorse tra Ospedali, Territorio e Prevenzione. Significa fare i conti con un sottofinanziamento dei Servizi e della Medicina Territoriale per quasi 230 mln di € e della Prevenzione per altri 80 mln di €. Occorre una diversa configurazione dell’assetto delle cure primarie, dell’assistenza domiciliare, dell’assistenza extra-ospedaliera (RSA, RP, Centri diurni, Ospedali di Comunità), della rete di emergenza-urgenza e un effettivo potenziamento di tutti i servizi che fanno capo alla Prevenzione, a cominciare da quelli della Sicurezza Ambienti di lavoro. Particolare attenzione dovrà essere dedicata ad una corretta ed equilibrata organizzazione delle reti nei territori, superando le attuali sperequazioni esistenti tra le dotazioni dei servizi nei 23 Ambiti Territoriali Sociali, i cui indici variano dal massimo di 29,9 al minimo di 5,3 (media regionale del 10.8). I principali nodi del riassetto della rete ospedaliera nelle Marche sono costituiti da: configurazione delle Aziende ospedaliere attuali; possibile esubero di alcuni Presidi ospedalieri  (2-4) di I livello; superamento del concetto di Presidio unico di Area Vasta; collocazione nella rete ospedaliera dei presidi Salesi e INRCA di Fermo; individuazione degli Ospedali di zona disagiata; futuro dei progetti di edilizia ospedaliera relativi ai “nuovi” nosocomi Marche Nord, di Area Vasta 3, 4, 5. L’assistenza sociale nelle Marche in capo ai Comuni necessita di essere rafforzata perché ancora sottofinanziata  del 13% rispetto alla media nazionale. Conta inoltre un livello medio di compartecipazione degli utenti più elevato (14.9% contro l’8.9% medio italiano). Significa che l’intervento sociale grava sulle famiglie per il 6.1% in più rispetto alla media nazionale. Nelle strutture residenziali per anziani, in particolare, questo è più che doppio rispetto alla stessa media.  Oltre al sostegno alla  non autosufficienza, tema da affrontare anche  attraverso il varo di una nuova legge nazionale, nelle Marche ci sarebbe bisogno di potenziare, in particolare, il servizio di assistenza per l’area minori e l’area famiglia; l’assistenza domiciliata integrata per disabili; gli asili-nido e i servizi per l’infanzia. Sono cruciali, inoltre scelte sistemiche in un’ottica di integrazione dei servizi (coincidenza Ambiti territoriali Sociali e Distretti Sanitari, ma anche gestione associata dei Servizi) tese a migliorare le capacità di lettura dei bisogni emergenti (aree di povertà in aumento) ad utilizzare in forma più equilibrata ed armonizzata le varie risorse, a cominciare da quelle di regime comunitario.     di Sauro Rossi, Corriere Adriatico 19 giugno 2021
Continua a leggere
16/06/2021 Busta paga pesante: prima pronuncia a favore del ricorso promosso dalla Cisl
Una prima vittoria per i terremotati che hanno aderito, a partire da ottobre 2020, al ricorso collettivo promosso da Cisl Marche, in convenzione con l’avvocato Leonardo Pierdominici, per la restituzione dell’Irpef versata nel 2017. La Commissione Tributaria Provinciale di Ascoli Piceno ha infatti ritenuto fondato il ricorso presentato a seguito del diniego dell’Agenzia delle Entrate, dando così ragione ai residenti del cratere sismico che non avevano aderito alla cosiddetta busta paga pesante, tagliati fuori dal meccanismo di riduzione del 60% dell’importo da pagare. Sono 32 i cittadini, residenti nel circondario di Fermo, interessati da questa pronuncia, già esecutiva, su un totale di 2667 aderenti marchigiani al ricorso Cisl: si attendono adesso ulteriori pronunce favorevoli delle Commissioni Tributarie per sanare una situazione che ha leso la parità di trattamento e la dignità delle persone. L’importo che sarà possibile recuperare, in virtù di questa pronuncia, è pari a 97.036 €, mentre l’importo complessivo di tutti i ricorsi promossi dalla Cisl si attesta a 7.872.000 €, una media attualmente stimata di circa 2950 € di rimborso per ogni aderente: un potenziale ristoro significativo per famiglie ancora in grande difficoltà. Il prossimo 21 giugno è fissata davanti alla stessa Commissione Tributaria Provinciale l’udienza relativa a una ventina di ricorrenti che risiedono nella provincia di Ascoli Piceno. «Un primo importante traguardo di giustizia – commentano Marco Ferracuti, Segretario Regionale Cisl Marche, e l’avvocato Pierdominici -. Siamo soddisfatti da questo risultato che conforta la nostra decisione di sostenere un’istanza importante giunta da chi ha vissuto in prima persona la tragedia del terremoto, dovendo poi fare i conti con leggi inique. Sappiamo che il percorso è ancora lungo, ma questa prima pronuncia rappresenta un precedente che può rendere più agevole il raggiungimento del nostro obiettivo: rendere giustizia a tutti i cittadini terremotati». A maggior ragione, la politica non può più stare a guardare: «Governo e Parlamento devono porre rimedio una volta per tutte a questa stortura – insiste Ferracuti -. Per sanare questa ferita ancora aperta, serve una legge che stabilisca definitivamente il diritto, per tutti i residenti del cratere sismico, allo sconto del 60% dell’Irpef 2017. La Regione Marche deve sostenere questa battaglia di giustizia, facendo pressione sulle istituzioni nazionali per una rapida soluzione di questa vicenda che si è protratta fin troppo a lungo».
Continua a leggere
15/06/2021 Quale sistema salute nelle Marche: Cgil Cisl e Uil chiedono confronto alla Regione. Mobilitazione il 14 luglio
  CGIL CISL UIL Marche vogliono riportare al centro dell’attenzione le condizioni della sanità e nelle Marche, anche alla luce delle pesanti ripercussioni della crisi pandemica, per ribadire che il diritto alla salute e alle cure deve essere assicurato a tutti, garantendo la centralità del servizio pubblico e l’universalità delle prestazioni.  Per questo, Daniela Barbaresi, Segretaria generale Cgil Marche. Sauro Rossi, Segretario generale Cisl Marche e Claudia Mazzucchelli, Segretaria regionale Uil Marche, chiedono “alla Giunta regionale che si apra subito un confronto concreto ed efficace, che purtroppo finora non c’è stato.  A livello regionale, i problemi aperti, numerosi e urgenti, riguardano: tempi di attesa, Pronto soccorso e rete dell’emergenza-urgenza, servizi territoriali e integrazione socio-sanitaria, prevenzione, rete ospedaliera, Case della Salute e cure primarie e intermedie, mobilità sanitaria, organici insufficienti e precariato, progressiva privatizzazione della sanità”.  Pertanto, per rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini chiediamo:  • Un forte potenziamento delle attività e interventi efficaci di riduzione dei tempi di attesa. L’annullamento e la sospensione di centinaia di migliaia di visite, prestazioni e ricoveri programmati nel corso dell’ultimo anno hanno generato fortissimi disagi. • Il rafforzamento della sanità sul territorio, come previsto anche dal PNRR: riorganizzazione e sviluppo delle cure primarie delle cure intermedie, potenziamento delle strutture socio sanitarie residenziali e diurne e dell'assistenza domiciliare, Piano della cronicità e legge regionale per la non autosufficienza e finanziamento della legge sull’invecchiamento attivo. • ·Un progetto condiviso e trasparente sulla dislocazione, il potenziamento e l'operatività delle Case della Salute/Case e Ospedali di Comunità, anche in attuazione del PNRR, orientando i MMG ad operare all’interno delle Case della Salute/di Comunità. • ·Riqualificare le funzioni dei Distretti sanitari e avviare un percorso per renderli coincidenti con gli Ambiti territoriali sociali, ed i Servizi per il Lavoro, a garanzia dell'integrazione socio sanitaria e dello sviluppo di percorsi di inclusione sociale, lavorativa e di contrasto alla povertà.  • L'aumento delle risorse dedicate alla Prevenzione, con una particolare attenzione alla tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro. Va superato il sostanziale sottofinanziamento: solo il 2,8% della spesa sanitaria (rispetto allo standard del 5%) con un ammanco di 80 milioni. Definire subito il Piano Mirato e Piani Tematici di Prevenzione. • Una rete dell'emergenza - urgenza capillare ed efficace, capace di integrare l'attività dei Pronto Soccorso ospedalieri con quella del Sistema 118, della continuità assistenziale, delle postazioni territoriali di emergenza, dei mezzi sanitari e dei Punti di Assistenza Territoriale attivati negli Ospedali di Comunità.  • Maggiore attenzione alla Medicina di Genere, potenziamento dei Consultori familiari e piena applicazione della legge 194 del 1978. • Chiarezza sugli assetti istituzionali della sanità marchigiana: competenze e rapporti tra Servizio Sanità, ASUR, ARS, INRCA, Aziende Ospedaliere, Aree Vaste e Distretti Sanitari; qualificazione e sviluppo delle reti ospedaliere: la funzionalità delle strutture periferiche (ospedaliere e territoriali) è cruciale per consentire agli ospedali di I e II livello di svolgere al meglio l’attività di elevata intensità assistenziale. Completare e realizzare i nuovi e moderni ospedali ricorrendo all’appalto, nel rispetto del DL 77/2021. • In tema di personale, è necessario un consistente adeguamento e un rafforzamento delle dotazioni organiche con un massiccio piano di assunzioni. Vanno completati i percorsi di stabilizzazione e data piena e corretta attuazione agli istituti contrattuali (compresa premialità Covid) così da salvaguardare la dignità professionale del personale. • Fermare la progressiva privatizzazione della sanità e garantire il governo dei soggetti privati accreditati. Il Servizio Pubblico deve esercitare una forte funzione di committenza e di controllo, sia dei servizi erogati che delle condizioni contrattuali, economiche e normative, dei loro dipendenti. • Adeguata partecipazione a livello regionale e territoriale, sia sulle politiche occupazionali che sull'assetto e l'operatività dei servizi, a partire dall'applicazione dell'art. 3 comma 3 della legge 13 del 2003. • Occorre avviare subito un confronto sullo sviluppo progettuale e attuazione nelle Marche degli interventi previsti dalla Missione 6 – Salute del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) a partire da quelli per il potenziamento dell’assistenza territoriale e in particolare:   • “Casa della Comunità e presa in carico della persona” quali luoghi delle cure primarie (1.288 Case della Comunità da attivare in Italia entro il 2026); • “Casa come primo luogo di cura e telemedicina”: potenziare l’assistenza domiciliare fino a prendere in carico anziani, malati cronici e/o non autosufficienti (più di 38.000 prese in carico) e attivazione delle Centrali Operative Territoriali (COT); • “Rafforzamento dell’assistenza territoriale intermedia e delle sue strutture” con l’obbiettivo di attivare a livello nazionale 381 Ospedali di Comunità; • Interventi per innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario.            «Su questi temi – concludono Barbaresi, Rossi e Mazzucchelli - CGIL CISL UIL intendono avviare un percorso di mobilitazione regionale con la programmazione di una manifestazione regionale/presidio che si terrà ad Ancona il 14 luglio prossimo. La mobilitazione si articolerà anche sui territori, per declinarne le criticità e i bisogni e coinvolgendo pienamente le comunità locali».    
Continua a leggere
13/06/2021 Mercato del lavoro: molti posti ancora scoperti. Occorre investire su formazione e politiche attive
Secondo i dati di Unioncamere, il gap tra domanda e offerta di lavoro nelle Marche si attesta al 31%: un dato che fotografa, soprattutto in concomitanza con la crisi Covid, la difficoltà di reperire lavoratori, soprattutto qualificati. «Un disallineamento tra domanda e offerta c'è, ma attenzione alle semplificazioni: nelle Marche si investe poco sulle politiche attive del lavoro e sulla formazione, soprattutto tecnico-professionale» dichiara Cristiana Ilari, Segretaria Regionale Cisl Marche, intervistata da Ètv Marche.   
Continua a leggere
09/06/2021 O è sociale o non è: la sfida della sostenibilità. La Cisl Marche verso il Congresso
“O è sociale o non è: la sfida della sostenibilità” martedì 8 giugno ultimo appuntamento dei tre webinar che accompagneranno il gruppo dirigente della Cisl Marche verso la stagione congressuale in programma per il prossimo autunno. Ai lavori, introdotti dal Segretario Regionale della Cisl Marche Marco Ferracuti, sono intervenuti Andrea Segrè, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, su “Transizione ecologica, sostenibilità sociale e risorse economiche: quali combinazioni?”, Giorgio Santini, AsVeSS su “Come lo sviluppo sostenibile interroga i territori?” e Massimo Sbriscia, Regione Marche, su “Quale strategia per uno sviluppo sostenibile nelle Marche?”. «Il modello di sviluppo basato solo sull'economia ha fallito - ha dichiarato Ferracuti in apertura del webinar -. La società è sempre più polarizzata: è evidente la necessità di una alternativa. Occorre una visione integrata che basi lo sviluppo su 5 pilastri interdipendenti: economia, sociale, lavoro, ambiente e digitale. Le politiche del futuro dovranno avere ricadute su tutte le componenti della società e non solo su una parte. Per cambiare il paradigma serve cambiare la mentalità della gestione dei processi economici e gli stili di vita: non basta aderire mentalmente a una idea di sviluppo sostenibile senza prestare attenzione ai comportamenti individuali. Dobbiamo diventare capaci di affrontare gli shock guardando a come saremo dopo: questa è la resilienza trasformativa». Andrea Segrè ha incentrato il proprio intervento su alcuni aspetti della sostenibilità, come le abitudini alimentari: «Il 60% dello spreco alimentare avviene all'interno delle nostre case, per un valore di circa 12 miliardi di euro. Parliamo di sviluppo sostenibile da decenni, con pochi obiettivi raggiunti, e poco si parla di sostenibilità sociale. La pandemia ha accelerato processi di disuguaglianza che richiedono non solo interventi economici, ma anche un cambiamento culturale, a partire dai comportamenti. Abbiamo tutti gli elementi per concretizzare l’ecologia integrale di cui parla Papa Francesco nell’Enciclica “Laudato Si’”: il rischio, altrimenti, è quello di spendere le nostre risorse senza dare risposte alle reali esigenze della nostra società». «Non siamo sul sentiero della sostenibilità - afferma Giorgio Santini -: gli obiettivi 2030 sono lontani e la pandemia ha peggiorato la situazione. È cruciale una consapevolezza comune dei problemi e delle strategie per mobilitare tutta la società sul tema della sostenibilità. Occorrono una educazione permanente alla sostenibilità, a partire dalle scuole e dalle istituzioni, e un riorientamento della spesa pubblica.La transizione deve essere giusta, non solo ecologica e digitale: con Recovery Fund è la prima volta che l’Europa costituisce un proprio bilancio di solidarietà. La strada comincia a delinearsi e ora ha bisogno di essere attivamente partecipata». Massimo Sbriscia ha illustrato i contenuti della strategia regionale di sviluppo sostenibile: «Dal 2018 collaboriamo con il Ministero dell’Ambiente per attuare la nostra strategia di sviluppo sostenibile. La governance e il coinvolgimento territoriale sono stati molto importanti per superare la mera visione ambientale della sostenibilità. Le Marche hanno messo in moto meccanismi positivi che però spesso si sono scontrati con difficoltà, da parte dei cittadini, di avere uno sguardo collettivo: un esempio è il contrasto all’installazione di impianti di produzione di biogas. La responsabilità civica è l’ingrediente di base che occorre per poter ricreare quella solidarietà necessaria a raggiungere gli obiettivi».  «La sfida prioritaria è di guadagnare pari dignità dell’impronta sociale nel percorso della sostenibilità sociale - ha concluso Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche -. Economia, società ed ambiente devono compenetrarsi: la sfera economica non deve essere elemento prevalente, ma una leva per perseguire il benessere. Le istituzioni si devono aprire maggiormente alla sussidiarietà, senza sottrarsi alle sfide di corresponsabilità nella realizzazione degli obiettivi. Noi, come sindacato, saremo sempre un interlocutore presente, attento e responsabile».        
Continua a leggere
26/05/2021 #NoProfitOnPandemic: Cgil Cisl e Uil sostengono la petizione europea per il diritto alle cure
Trascorso un anno dall’avvio dell’emergenza, il virus Covid-19 continua a minacciare la salute e la vita delle persone e a rendere fragili i sistemi sanitari, a causare danni economici e sociali. Accanto alle necessarie misure di protezione, l’unica via percorribile per contrastare questa minaccia globale è avere a disposizione il vaccino per tutta la popolazione mondiale e debellare definitivamente il Covid-19. Il rallentamento della messa a disposizione di dosi sufficienti e a prezzi accessibili rende debole la campagna di vaccinazione mette a rischio la salute di tutti e non consente la ripresa economica. In questa fase drammatica, riteniamo importante e fondamentale derogare alla normativa in materia di proprietà intellettuale e brevetti, così da forzare coloro che ne detengono la proprietà a concedere i diritti di utilizzo degli stessi a tutti i Paesi, per ampliare ed incrementare la produzione. Siamo convinti, infatti, che questa sia la modalità più efficace per raggiungere l’obiettivo di immunità globale.. CGIL CISL UIL invitano a e sottoscrivere la petizione europea “Nessun Profitto sulla Pandemia” al link: https://noprofitonpandemic.eu/it/
Continua a leggere
25/05/2021 #FermiamolaStrageneiLuoghidilavoro Cgil Cisl Uil:" Sicurezza sul lavoro e prevenzione devono essere una priorità nelle Marche" . Manifestazione regionale ad Ancona
#FermiamolaStrageneiLuoghidilavoro presidio promosso da Cgil, Cisl e Uil Marche, nella mattinata di oggi davanti alla sede della Regione Marche, per sensibilizzare sul tema della salute, della sicurezza sul lavoro e in particolare della prevenzione La salute e la sicurezza sul lavoro e la prevenzione devono essere una priorità a livello nazionale e soprattutto nelle Marche dove infortuni e malattie professionali carattere e dimensioni sempre più preoccupante, con oltre 4 mila infortuni denunciati nei primi 3 mesi dell’anno, di cui 3 mortali, dopo il tragico bilancio di 46 morti dell’anno scorso: dati particolarmente preoccupanti se si considera il forte calo delle ore lavorate a causa della pandemia. Nelle Marche sono troppo poche le risorse destinate alla prevenzione: solo 101,2  milioni di euro nel 2019, ovvero il 2,8% del totale della spesa sanitaria. Valori decisamente al di sotto delle necessità, tra i più bassi a livello nazionale, e molto lontani dal dato medio nazionale che è del 4,4%. Ciò significa che per arrivare a sostenere la  spesa media nazionale, le Marche dovrebbero spendere almeno 57 milioni di euro annui in più rispetto a quelli attuali, mentre mancano complessivamente 80 milioni di euro per raggiungere l’obiettivo richiesto del 5% della spesa complessiva. «Per questo chiediamo alla Regione di garantire le risorse necessarie ad assicurare adeguati livelli di finanziamento e di organizzazione del sistema di prevenzione» dichiarano Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, rispettivamente Segretari generali di CGIL, CISL e UIL Marche. All’interno del sistema prevenzione, preoccupa soprattutto la situazione critica dei Servizi per la Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro; servizi sempre più marginali nel panorama della sanità marchigiana e alle prese con organici insufficienti rispetto alle necessità: se si escludono le figure amministrative, tra medici, infermieri, tecnici e collaboratori vi lavorano solo 99 addetti, pari al 14% del personale dei dipartimenti prevenzione, e di questi i tecnici della prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro sono solo 56, ovvero l’8% di tutti gli addetti dei Dipartimenti Prevenzione. E’ necessario quindi incrementare subito gli organici dedicati alle attività di vigilanza di tutti gli Enti a ciò deputati, dall’ASUR, all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, all’INAIL, per intensificare i controlli e aumentare il numero delle aziende e dei cantieri ispezionati e soprattutto, serve un impegno e investimenti adeguati a garantire prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, dai cantieri, alle attività agricole a quelle manifatturiere o dei servizi: investimenti pubblici e soprattutto investimenti delle imprese. Occorre poi garantire che tra coloro che sono deputati all’attività ispettive e di prevenzione ci siano figure con competenze tecniche multidisciplinari a partire dalle competenze tecniche applicative di cantiere o industriali oltre a garantire la massima integrazione, coordinamento e sinergia tra i Servizi la Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, l’INAIL, l’Ispettorato del Lavoro. Chiediamo inoltre alla Regione di procedere subito alla definizione del Piano Mirato di Prevenzione e dei Piani di Prevenzione tematici come previsto dal Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025. Aggiungono Barbaresi, Rossi e Mazzucchelli: «I più colpiti dagli infortuni sono i giovani e i migranti, cioè coloro che maggiormente vivono in condizioni di lavoro precario, instabile o senza formazione adeguata. Per questo è necessario mettere fine alla crescita del lavoro frammentato, e contrastare precarietà, frantumazione del lavoro e ricattabilità dei lavoratori, che anche lo stesso Ministero della Salute indica tra i principali fattori di rischio». «Vanno poi garantite norme più stringenti in materia di appalti e si deve agire sul fronte dell’organizzazione del lavoro: orari, turni, carichi di lavoro, macchine e attrezzature - concludono Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, rispettivamente Segretari generali di CGIL, CISL e UIL Marche - Occorre un'azione forte e decisa da parte di tutti, dalle imprese alle Istituzioni, investendo in sicurezza, prevenzione, ma anche formazione, lavoro stabile e di qualità e condizioni di lavoro dignitose.Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro!»
Continua a leggere
20/05/2021 Cgil, Cisl e Uil per la Giornata per la sicurezza sul lavoro: nelle Marche oltre 4.000 infortuni dall’inizio dell’anno
Oltre 4 mila infortuni sul lavoro dall'inizio dell'anno, 50 in più rispetto al 2020 (+1,2%), con gli aumenti maggiori che si riscontrano nel terziario e nell’industria. In crescita soprattutto gli infortuni in occasione di lavoro (+3,3%), mentre sono in calo quelli in itinere. Sono i preoccupanti dati marchigiani. Li hanno diramati Cgil, Cisl e Uil in occasione della Giornata di mobilitazione per la sicurezza sul lavoro promossa a livello nazionale per il 20 maggio. Una data simbolica: proprio in questo giorno, nel 1970, venne approvato lo Statuto dei Lavoratori. Nel ricordare quel passaggio storico i sindacati rilanciano oggi con iniziative per chiedere alle Istituzioni e alle altre parti sociali un "Patto per la salute e la sicurezza" che fermi la lunga scia di tragedie. Sono previste assemblee unitarie in tutta la regione tra cui alla Fincantieri di Ancona, alla IFI di Tavullia (PU), alla Barilla di Ascoli Piceno, alla Loro Piana di Porto S. Elpidio (FM), alla Fratelli Guzzini di Recanati (MC) e tante altre. Infortuni che spesso hanno esito mortale: tre i lavoratori deceduti dall’inizio dell’anno, dopo un 2020 con il tragico bilancio di 46 morti sul lavoro e 15 mila infortuni complessivi. Ancona è la provincia che ha registrato il maggior numero di infortuni: ben 1.555 contro i 910 di Pesaro Urbino, 838 a Macerata, 408 ad Ascoli e 372 a Fermo. Una lunga scia di sangue, non più tollerabile, che si abbatte sugli affetti delle famiglie, sul loro reddito e sul loro futuro. «Numeri freddi ma anche più preoccupanti -  evidenziano Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, rispettivamente segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Marche - se pensiamo che la nostra regione in un anno di Covid hanno perso oltre 14mila posti di lavoro e che in questi primi tre mesi il ricorso alla cassa integrazione ha superato i 21 milioni di ore contro gli appena 1,3 milioni dello stesso periodo pre emergenza pandemica. Ciò significa che l'incidenza è più alta».  Le mobilitazioni per la sicurezza sul lavoro proseguiranno anche nei prossimi giorni con tante assemblee, iniziative e presidi nei territori. Previsto anche un presidio di fronte a Palazzo Leopardi, sede dell’Assemblea Legislativa delle Marche per martedì 25 maggio, dalle ore 11. «La sicurezza sul lavoro non deve essere solo uno slogan – concludono Barbaresi, Rossi e Mazzucchelli -  le leggi ci sono ma occorre continuare a lavorare alla loro piena applicazione e a un sistema di controlli che sia continuo e puntuale. Di fronte a questi numeri non basta commuoversi e indignarsi, ma occorrono azioni forti e decise da parte di tutti: dalle imprese alle Istituzioni. Alla Regione chiediamo di intervenire subito per garantire le risorse e soprattutto gli organici necessari all’intensificazione dei controlli nelle aziende e nei cantieri e per organizzare un adeguato sistema di prevenzione. Altrettanto necessario agire sul fronte dell’organizzazione del lavoro e contrastando la precarietà, la frantumazione del lavoro e la ricattabilità dei lavoratori.»
Continua a leggere
19/05/2021 Lo stato di salute delle imprese marchigiane: Sauro Rossi ospite a RadioErre
Il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, ospite in diretta a RadioErre Recanati per parlare dello stato di salute delle imprese marchigiane tra pandemia, sicurezza sui luoghi di lavoro e prospettive di rilancio legate al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Continua a leggere
17/05/2021 "Fermiamo la strage nei luoghi di Lavoro" al via il 20 maggio le assemblee Cgil Cisl Uil con i lavoratori e le lavoratrici
Nel quadro delle iniziative di mobilitazione di Cgil, Cisl, Uil nazionali sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro giovedì 20 maggio si terranno in tutta Italia assemblee unitarie con le lavoratrici ed i lavoratori con lo slogan “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro”.  
Continua a leggere
12/05/2021 Aver cura dei noi Come rafforzare le reti di welfare sul territorio La Cisl Marche verso il Congresso
“Aver cura dei noi.  Come rafforzare le reti di welfare sul territorio?” martedì 11 maggio si è tenuto il secondo appuntamento dei tre webinar che accompagneranno il gruppo dirigente  della Cisl Marche verso la stagione congressuale in programma per il prossimo autunno. Ai lavori, introdotti dal Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi, sono intervenuti  Luigina Mortari, Università degli Studi di Verona,  su “Perché il paradigma della Cura sta divenendo sempre più centrale e attuale”, Giovanni Devastato, Università di Roma1 La Sapienza su “Quale innovazione è possibile per rafforzare le reti di welfare sul territorio?” e  Franco Pesaresi, Asp Jesi, su “Integrare sociale, lavoro , istruzione e sanità. Quali evidenze dal caso di una Azienda per i Servizi alla Persona?”. «Per dare impronta sociale allo sviluppo, non si può prescindere dal miglioramento delle reti di welfare - ha esordito Sauro Rossi in apertura del webinar -. Un rafforzamento che va programmato adattandosi ai contesti e ai bisogni che cambiano: significa applicare capacità di innovazione e integrazione». Luigina Mortari, nel corso del suo intervento, ha ricordato che «La politica è cura della comunità. Abbiamo bisogno di aver cura degli altri. Senza attenzione per gli altri, la nostra vita perde di qualità, le nostre politiche implodono. Molte scelte fatte negli ultimi anni hanno frantumato il welfare e hanno sottratto forza vitale alle istituzioni: basti pensare alla qualità dei nostri sistemi sanitari, ora alle prese con la pandemia. C’è stata poca attenzione a una sanità al servizio dei cittadini, soppiantata da una società al servizio di logiche aziendali. Non c’è più spazio per alimentare l’animo delle persone: è qualcosa che manca anche nella scuola, dove occorre rompere la crosta dell'individualismo. Alla base dell'agire politico deve esserci il pensiero etico, cercare ciò che è bene. Per farlo occorrono virtù come il coraggio, il rispetto, il dialogo, la sapienza e l'affetto per la cosa comune». «Rafforzare le reti di welfare significa ragionare sugli scenari post-pandemia - ha spiegato Giovanni Devastato -. Occorre reinventare una etica collettiva, implementando gli hub di innovazione sociale e i driver di sviluppo. Lo sviluppo delle visioni deve avere necessariamente un percorso di confronto tra le persone. Il futuro va esplorato a partire dal presente. Non è una fuga in avanti. Occorre una analisi serrata del presente per innestare inneschi trasformativi di nuove modalità. Dobbiamo pensare il futuro in un’epoca di crisi, di catastrofe. Siamo dentro una catastrofe, dentro la fine di un mondo. Ora dobbiamo avere la forza di generarne uno nuovo. La speranza è una forza sociale». «L’integrazione delle reti di welfare è la necessità di lavorare con altri settori e altre competenze: significa garantire continuità dei percorsi, completezza degli interventi, qualità delle prestazioni. Come Asp Jesi, stiamo sperimentando forme di integrazione soprattutto in campi come la ricerca dell'occupazione e le politiche abitative. Maggiori difficoltà incontriamo in campo socio-sanitario, dove i protocolli di integrazione sono spesso insufficienti. Franco Pesaresi, riportando ad esempio l'azione dell'Asp di Jesi, ha puntualizzato l'imporantza dell'integrazione tra i vari attori delle reti di welfare: «Il principio che guida il nostro lavoro è far funzionare l’integrazione in tutte le fasi dell’assistenza alle persone: è un impegno maggiore per tutte le realtà coinvolte, che devono mettere a disposizione personale qualificato e risorse adeguate, ma porta a risultati più rilevanti, a servizi per i cittadini completi e di qualità». A conclusione dei lavori, Sauro Rossi ha definito ulteriormente le possibili strategie di rafforzamento del welfare: «Se vogliamo dare valore ai rapporti sociali, il concetto di cura deve legare etica e politica. A noi compete offrire un contributo importante all’idea di rigenerazione esprimendo visioni frutto di intelligenze collettive. Gli ultimi mesi hanno compresso la speranza del futuro, ma dobbiamo continuare a coltivare il possibile nella logica del dialogo, cioè della capacità di allacciare alleanze per essere costruttori di comunità, con la responsabilità di offrire risposte ai bisogni, partendo sempre dai più deboli».
Continua a leggere
02/05/2021 Primo Maggio 2021. Sauro Rossi: «Necessario investire su formazione, competenze e politiche attive del lavoro»
Il rilancio dell'economia marchigiana passa per massicci investimenti «per innalzare la base tecnologica delle produzioni» ma sarà fondamentale anche «orientare risorse per qualificare le politiche della formazioni, le politiche attive nel loro complesso e sostenere un processo di rafforzamento delle competenze delle persone lungo tutto l'arco della loro vita» . Così Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche, intervistato dal Tgr Rai Marche in occasione del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori.
Continua a leggere
30/04/2021 Primo Maggio 2021, Rossi:” Sicurezza, dignità e qualità del lavoro, per il futuro sviluppo delle Marche"
“L’Italia sicura con il lavoro” è lo slogan scelto da Cgil Cisl Uil per la Festa delle lavoratrici e dei lavoratori perché la stretta combinazione di cura, sicurezza e lavoro  mantiene una stringente attualità. Ci troviamo, infatti,  anche quest’anno, come 12 mesi fa, a festeggiare il Primo Maggio, in un mondo pesantemente condizionato dalla pandemia Covid-19. Lo stato d’emergenza continua anche in questo avvio del 2021 ad influenzare le attività produttive, mettendo a rischio i posti di lavoro  e  a dura prova la tenuta, in termini di competitività, di molte imprese. Per questo è assolutamente necessario prorogare il blocco dei licenziamenti e sostenere il reddito di lavoratori ed imprese, interessati da una riduzione del lavoro, attraverso un adeguato finanziamento di ammortizzatori sociali e ristori. Una particolare attenzione va dedicata  in tal senso alle crisi aziendali conclamate  (Carrefour), annunciate ( Elica) e alle tante  dormienti. Nel complicato e delicato cammino verso una “nuova normalità” un ruolo essenziale lo gioca il piano di vaccinazione che speriamo arrivi presto a pieno regime e dopo aver garantito la copertura delle persone più anziane e fragili, possa essere  sviluppato anche attraverso interventi diretti sui luoghi di lavoro. In tal senso rappresenta un documento di grande rilievo il Protocollo nazionale firmato lo scorso 6 aprile che, sul solco degli accordi della primavera 2020 sulle misure anti-contagio, punta a regolare, in forma condivisa tra Istituzioni e parti sociali, queste fondamentali attività. Auspichiamo che si possa arrivare presto ad una sua declinazione operativa nella nostra regione. Nel contempo però bisogna cominciare a gettare i semi per un rilancio poderoso dell’economia delle Marche, nel segno dell’innovazione tecnologica e della  sostenibilità sociale ed ambientale,  aprendo una riflessione a tutto campo su come utilizzare al meglio le risorse disponibili, a partire da quelle ingenti collegate al Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e ai Fondi strutturali comunitari. Sia la transizione verde che quella digitale debbono vedere nella qualità del lavoro e nel potenziamento del welfare i punti centrali. Una qualità del lavoro che incorpori sicurezza, dignità  e regolarità retributiva, riduzione della precarizzazione, sviluppo della contrattazione - anche per le nuove forme come lo smart-working o nuove tipologie come i riders -  e superamento delle molteplici difficoltà che oggi penalizzano il lavoro delle donne  e dei giovani. Un welfare capace di dare solidità e vigore alla tutela di persone e famiglie attraverso un’articolata rete di servizi. Lo sviluppo infrastrutturale  e l’ammodernamento dei nostri sistemi produttivi, a partire da quello per le Marche ancora prevalente come il manifatturiero, per arrivare, passando per agricoltura, turismo e servizi, alla Pubblica Amministrazione, interessata da un Patto di valorizzazione di rilievo, come quello del 9 marzo scorso,   debbono essere accompagnati da investimenti importanti su Scuola, Sanità e Sociale, per favorire l’innalzamento del livello delle competenze e l’ inclusione sociale. Su tutti questi aspetti ci aspettiamo che la Regione apra al più presto una serrata fase di confronto. Perché il futuro delle Marche sta nel lavoro di qualità, nello sviluppo sostenibile, nel rafforzamento delle reti di welfare e questi obbiettivi non possono essere perseguiti efficacemente senza un’azione condivisa e responsabile di tutti i soggetti sociali, economici ed istituzionali, volta a favorire una rivitalizzazione armonica di tutti i territori, a cominciare da quelli colpiti dal sisma. Per arrivare a risultati tangibili sul piano di una maggiore equità e coesione sociale il lavoro va messo al centro anche di importanti riforme nazionali  come quella fiscale e quella previdenziale. Ma il Primo Maggio ci invita, ogni anno, ad allargare gli orizzonti del nostro pensiero e della nostra azione. Il lavoro va  valorizzato, dappertutto, come strumento per affermare la dignità e il valore delle persone, in un mondo che la pandemia ha mostrato molto più piccolo e interconnesso di quanto si pensasse.  Per questo la Cisl esprime tutta la sua solidarietà a  chi, in tutti i continenti,   lotta contro le discriminazioni e lo sfruttamento. A questi piccoli grandi eroi del nostro tempo, che  si battono con coraggio per  affermare i diritti di libertà, spesso fuori dalle luci della ribalta, va tutto il nostro appoggio e il nostro sentito ringraziamento.   Buon Primo Maggio a tutti!   Sauro Rossi Segretario Generale Cisl Marche     Corriere Adriatico - 01 Maggio 2021 Il Resto del Carlino - 01 Maggio 2021
Continua a leggere
28/04/2021 28 aprile Giornata mondiale della sicurezza e delle vittime dell'amianto
«Lavoriamo uniti, in maniera responsabile per tenere insieme lavoro e produzione, diritti e tutele dei lavoratori, sicurezza e salute. Basta morti sul lavoro». Così il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra nella Giornata Mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro e per le vittime dell’ amianto, oggi 28 aprile, in cui si ricordano le migliaia di lavoratrici e lavoratori che muoiono nei luoghi di lavoro. Per l'occasione Cgil, Cisl e Uil hanno promosso un'iniziativa web a cui parteciperanno i tre segretari generali, Pierpaolo Bombardieri, Maurizio Landini e Luigi Sbarra.“Una giornata così importante che ne vale due. Doppio appuntamento, impegno doppio. Non solo celebrare, ma ragionare e agire per il cambiamento”,  il titolo dell'appuntamento, che dalle ore 10 alle ore 12.30 sarà trasmesso in diretta sulle pagine Facebook e sui siti istituzionali di Cgil, Cisl e Uil. Partecipano i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Rossana Dettori, Angelo Colombini e Ivana Veronese; il Presidente dell’Inail Franco Bettoni; il Presidente del Comitato del Fondo per le vittime di amianto Elio Munafò; e ci saranno alcune testimonianze di lavoratori. Un doppio appuntamento che sarà pertanto articolato in due panel:  PRESENTA Ivana Veronese, Segretaria confederale UIL      SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO:  Angelo Colombini, Segretario confederale CISL Franco Bettoni, Presidente INAIL Testimonianze di rappresentanti sindacali  PierPaolo Bombardieri, Segretario generale UIL     VITTIME DELL'AMIANTO Rossana Dettori, Segretaria confederale CGIL Elio Munafò, Presidente Comitato Fondo Per le Vittime dell'Amianto Testimonianze di rappresentanti sindacali  Luigi Sbarra, Segretario generale CISL     CONCLUDEMaurizio Landini, Segretario generale CGIL     fonte:https://www.cisl.it/primo-piano/19391-28-aprile-giornata-internazionale-per-la-salute-e-sicurezza-sul-lavoro.html
Continua a leggere
26/04/2021 Primo maggio 2021. Cgil Cisl Uil: "L’Italia si Cura con il Lavoro"
“L’Italia Si Cura con il lavoro”, lo slogan scelto da Cgil Cisl Uil  per la Festa dei lavoratori di questo anno per  ribadire con forza che la ripartenza in sicurezza per il nostro Paese è possibile.    «In una fase difficile della vita del Paese, in cui c'è bisogno di ripartire nel segno dell'unità, della responsabilità e della coesione sociale, Cgil, Cisl, Uil - si legge in una nota unitaria - vogliono ribadire unitariamente il valore della centralità del lavoro, per ricostruire su basi nuove il nostro Paese ed affrontare con equità e solidarietà le gravi conseguenze economiche e sociali della pandemia. Il 2021 continua ad essere colpito dalla emergenza sanitaria che già lo scorso anno ha messo tutti a dura prova. Qualcosa però sta cambiando con la campagna vaccinale che rappresenta anche il simbolo della speranza che ci permetterà di poter uscire da questa calamità. Ripartire in totale sicurezza, consapevoli che il lavoro e il vaccino sono l’unica medicina possibile per poter garantire un futuro migliore.»   Non potendo organizzare le celebrazioni in modalità tradizionale,  Cgil Cisl Uil hanno scelto di celebrare il Primo Maggio organizzando, unitariamente, tre distinti eventi sindacali che si svolgeranno presso alcuni luoghi simbolici del mondo del lavoro del nostro Paese.Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, sarà all'acciaieria AST di Terni; il segretario generale della CISL, Luigi Sbarra, sarà all'Ospedale dei Castelli in località Fontana di Papa in provincia di Roma; il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, sarà davanti alla sede Amazon di Passo Corese, in provincia di Rieti, nel pieno rispetto delle regole anti Covid e con una presenza limitata di delegate e delegati.    Inoltre, per la stessa giornata come è nella tradizione, in accordo con la RAI le tre confederazioni hanno definito all’interno del palinsesto di RAI 3 due appuntamenti:- a partire dalle 12,15 alle 13,00 una edizione straordinaria del TG3 dedicata alla Festa dei Lavoratori, con l’intervento dei nostri Segretari Generali: Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri; - dalle 16,35 alle 19 e dalle 20,00 alle 24,00, in diretta l’edizione straordinaria del Concertone del Primo Maggio condotto da Ambra Angiolini e Stefano Fresi. L’evento ospiterà le riflessioni dei Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL, le testimonianze di nove tra lavoratrici, lavoratori, pensionati e il contributo musicale e performativo di un cast di artisti di altissimo livello.   fonte: https://www.cisl.it/in-evidenza/19338-primo-maggio-cgil-cisl-uil-l-italia-si-cura-con-il-lavoro.html  
Continua a leggere
23/04/2021 25 Aprile: la risposta della Cisl Marche al Direttore Scolastico regionale
Per l’ennesima volta il Direttore Scolastico regionale si rivolge, nel suo ruolo istituzionale, alla comunità scolastica delle Marche con toni e contenuti irritanti e lo fa in un’occasione come quella del 25 aprile, Festa della Liberazione, che è a fondamento della nostra identità nazionale, costruita sui valori della democrazia, della libertà e della pace. Il testo del suo messaggio, intriso di un revisionismo di basso conio, è antistorico, fuorviante e niente affatto pacificatorio, come vorrebbe sembrare. Non è certo reinterpretando “a piacere” e tradendo la storia che possiamo trasmettere alle giovani generazioni il valore della concordia nazionale che deve invece poggiare sulla memoria collettiva del faticoso e doloroso cammino compiuto dal popolo italiano verso la liberazione dall’oppressione nazista e fascista. La lotta di Liberazione è una pietra miliare della nostra storia e il tributo che riconosciamo, oggi come ieri, a donne e uomini che hanno profuso il loro impegno e le loro energie, anche a costo della vita, per l’Italia libera e democratica, non può essere oggetto di riletture ambigue e fuorvianti, soprattutto per i più giovani, in particolare in un momento così difficile per il nostro Paese, dove più che mai abbiamo tutti bisogno di riconoscerci come eredi di chi ha lottato per i diritti che sono alla base della nostra Costituzione, l’unica, la sola Costituzione dell’Italia antifascista, libera, democratica e repubblicana. Il Direttore Filisetti, che, lo ricordiamo, ricopre la più alta carica istituzionale della scuola regionale , cioè della comunità educante marchigiana, per far comprendere agli studenti l’importanza ideale della lotta di liberazione, a nostro avviso dovrebbe prima rendere oggetto di personale e approfondita lettura “Passato ed avvenire della Resistenza” e gli altri scritti di un Padre costituente come Piero Calamandrei perché “quel miracoloso soprassalto dello spirito che si è prodotto, quando ogni speranza sembrava perduta, in tutti i popoli europei agonizzanti sotto il giogo della tirannia interna ed esterna, ha ormai ed avrà nella storia del mondo un nome: resistenza”. Buona Festa della Liberazione. Buon 25 aprile
Continua a leggere
23/04/2021 25 Aprile 2021 "Strade di Liberazione"
25 Aprile 2021 Festa della liberazione, la Cisl aderisce alla iniziativa promossa dall’ANPI Nazionale intitolata “Strade di Liberazione”. Attraverso il gesto simbolico della deposizione di un fiore,alle ore 16.00 del 25 Aprile, da parte di un giovane ed un adulto sotto le targhe delle vie e delle piazze dedicate ad antifasciste/i ed a partigiane/i,  anche quest'anno la Cisl rende omaggio alle donne e agli uomini che hanno sacrificato la loro vita per la libertà e la democrazia. «La Cisl aderisce con convinzione all'iniziativa dell'Anpi "Strade di Liberazione", in occasione della ricorrenza annuale del 25 Aprile.Una iniziativa simbolica importante  che ci vede fortemente mobilitati, anche in questa stagione difficile per tutto il Paese, a ricordare il sacrificio degli eroi della Resistenza ed a tenere sempre alti i valori Costituzionali della libertà, della democrazia, dell'antifascismo, per una ricostruzione economica e sociale del paese nel segno dell'equità, della giustizia sociale, dell'Unità del Paese». sottolinea Luigi Sbarra, Segretario Generale Cisl.     
Continua a leggere
22/04/2021 “Donne Diritti Lavoro Libertà” Assemblea regionale CGIL CISL UIL Marche
Mercoledì 21 aprile 2021 alle ore 10 Assemblea regionale, in modalità videoconferenza, sul tema:  “Donne Diritti Lavoro Libertà”. L'iniziativa è promossa dalle Segreterie regionali di CGIL, CISL, UIL Marche.    
Continua a leggere
08/04/2021 Commissione Pari Opportunità. Cgil Cisl Uil : " Promuovere uguaglianza, diritti e cultura della condivisione e non quella della separatezza dei ruoli"
All’indomani dall’insediamento della nuova Commissione per le Pari Opportunità, dalla quale è stata esclusa la presenza delle Organizzazioni Sindacali, «fatto gravissimo - sottolineano le Segretarie di CGIL CISL UIL Marche -  che abbiamo prontamente contestato», i Consiglieri regionali Menchi, Biondi e Marinelli (Lega) hanno presentato una Proposta di legge regionale per modificare la Legge n.9/1986 istitutiva della CPO e allargarne la composizione di ulteriori 6 componenti. Nella relazione illustrativa della proposta di legge si legge che l’obiettivo è quello di “integrare la rappresentanza del mondo femminile con particolare riguardo ad alcuni aspetti della vita familiare e sociale” e “portare la voce di donne che, per la propria condizione di disabilità o per farsi carico di impegni familiari legati alla condizione di cargiver -nel testo è scritto proprio così - rispetto ai propri figli e/o ad anziani, si trovano in una situazione di difficile inserimento nel mondo del lavoro o comunque di rinuncia rispetto a percorsi di crescita e realizzazione professionale”.  Se questa è la finalità dichiarata, occorre innanzitutto ricordare che, nel passato, il tema della disabilità è sempre stato affrontato dalla CPO non solo nello specifico gruppo di lavoro ma anche  promuovendo e sostenendo concretamente specifici progetti per affrontare il tema della disabilità coerentemente al compito che la legge attribuisce alla CPO di rimuovere ogni discriminazioni e di promuovere le pari opportunità. In realtà, dietro a quello che appare come un semplice allargamento del numero delle componenti si nasconde lo snaturamento profondo del ruolo e della funzione della CPO che sarà composta da “ventisette donne che abbiano riconosciuta esperienza sulla condizione femminile nei suoi diversi profili con particolare attenzione a donne madri, madri di figli con problemi di disabilità e donne esse stesse portatrici di disabilità, donne con carichi familiari, le quali siano rappresentative dei movimenti e/o delle diverse culture del mondo femminile”.  Secondo Daniela Barbaresi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, Segretarie di CGIL CISL UIL Marche, «per far parte della CPO occorrerà essere innanzitutto madri, donne con carichi familiari o donne disabili: una proposta inaccettabile che contestiamo con forza, perché espressione di una cultura arcaica e patriarcale che vuole le donne relegate all’interno delle mura domestiche nel ruolo di madri amorevoli, angeli del focolare dedite alla cura di figli e familiari. Una proposta che nei fatti nega decenni di battaglie per la libertà, l’uguaglianza, i diritti e l’autonomia delle donne».  «Siamo le prime a rivendicare la necessità del riconoscimento, anche ai fini previdenziali, del lavoro di cura ma ciò deve avvenire promuovendo il valore dell’uguaglianza e la cultura della condivisione delle responsabilità familiari tra uomini e donne, come dimostra anche l’importanza del tema della conciliazione dei tempi di vita e lavoro delle famiglie di lavoratori e lavoratrici, per questo riteniamo necessario rivendicare un’adeguata rete di welfare, a partire dai servizi per la prima infanzia e per la non autosufficienza. - rilanciano con forza le Segretarie di CGIL CISL UIL Marche  -  Obiettivi e valori che pensavamo essere ormai patrimonio comune”.  Dunque, aggiungono, «dopo aver escluso il Sindacato dall’attuale CPO, di fatto negando il valore di organizzazioni sociali che rappresentano migliaia di lavoratrici e pensionate e disconoscendo la necessità di superare le troppe diseguaglianze ancora presenti nel mondo del lavoro, la Regione enfatizza l’immagine della donna che si dedica alla cura rinunciando al lavoro e alla crescita e realizzazione professionale. Una regione che sembra dimenticare che purtroppo per molte donne questa non è una scelta ma una necessità e così facendo certifica le diseguaglianze e la mancanza di un welfare adeguato anziché agire concretamente per garantire diritti e opportunità.  Ci opporremo in ogni modo a tale visione - concludono e ribadiscono  Barbaresi, Ilari e Mazzucchelli - a tale visione visione e a scelte arretrate e pericolose che vorrebbe riportarci indietro di 50 anni.»    
Continua a leggere
07/04/2021 2. Lavoro e occupazione nelle Marche tra 2008 e 2020
  di Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche   L’andamento del mercato del lavoro Il mercato del lavoro marchigiano ha nel lavoro femminile e in quello giovanile due annose aree di criticità. Nell’annus horribilis che abbiamo alle spalle tali problematicità si sono acuite. Come appare chiaro dalla tavola 1, rispetto al 2019, le donne occupate sono diminuite di 8.443 unità  (-3%) e i Neet (giovani dai 15 ai 34 anni che non studiano e non lavorano) sono aumentati di 7.478 unità (+15,9%). Vi è però un fenomeno su cui ci si sofferma poco, che emerge prepotentemente: il calo degli occupati tra i lavoratori autonomi (- 13.030 unità, pari al - 8,2%).   Tavola 1 - Dati di sintesi sul mercato del lavoro nelle Marche Fonte: Istat                2020-2019              2020-2008 Valori assoluti Valori % Valori assoluti Valori % Occupati dipendenti -1,070 -0,2 -9,574 -2,0 Occupati indipendenti -13,030 -8,2 -20,846 -12,5 Occupati uomini -5,657 -1,6 -23,594 -6,3 Occupati donne -8,443 -3,0 -6,826 -2,4 Occupati tempo pieno -9,850 -1,9 -45,322 -8,1 Occupati part time -4,250 -3,8 14,902 15,9 Occupati totale -14,100 -2,2 -30,420 -4,7 Disoccupati uomini -3,377 12,7 8,003 52,9 Disoccupati donne -7,286 -21,6 9,662 57,8 Disoccupati totale -10,664 -17,720 17,665 55,458 Inattivi uomini 5,139 4,9 -6,855 -5,9 Inattivi donne 11,622 6,9 -21,138 -10,5 Inattivi totale 16,762 6,139 -27,991 -8,808 Forze lavoro uomini -9,035 -2,4 -15,592 -4,0 Forze lavoro donne -15,729 -5,0 2,837 1,0 Forze lavoro totali -24,763 -3,556 -12,754 -1,864 Neet 15-34 totali 7,478 15,9 5,625 11,5 Imprese attive -1188 -0,8 -14502 -9,1   Ciò rappresenta uno degli elementi più significativi della perdita di specificità del modello occupazionale marchigiano che, fino a qualche anno fa, aveva quel tipo di attività ben al di sopra della media nazionale. Se la conferma dei problemi per donne e giovani, l’incremento degli inattivi (+16.762) ed il crollo della forza lavoro (- 24.763) sono i dati salienti del confronto tra 2020 e 2019, il confronto tra 2020 e 2008 - anno  che segnò l’inizio della crisi economica “tradizionale” e che ha preceduto quelle indotte da “sisma” ed emergenza Covid-19 - offre altre chiavi di lettura per interpretare i profondi mutamenti del lavoro nelle Marche . Lo scorso anno, rispetto al 2008, si sono registrati 30.420 occupati in meno (per il 77.56% uomini), dei quali 20.846 erano lavoratori autonomi. Nel 2020  perciò, rispetto a 12 anni prima, c’erano al lavoro 23.594 uomini in meno (- 6.3%).  Anche le donne, occupate in questo lasso di tempo, sono diminuite, ma  solo del 2,4%,  pari a 6.825 unità in meno.  Va comunque tenuto presente che il divario di genere, seppur ridotto nei 12 anni considerati, nelle Marche continua ad essere consistente: per  tasso di attività, con un -14,8%, e per tasso di occupazione, con un -15,5%  di donne  rispetto agli uomini. E’ anche la struttura occupazionale ad essere cambiata in profondità. Nel 2020 vi sono  stati – 45.322 occupati a tempo pieno, + 14.902 part-time e + 17.720 disoccupati rispetto al 2008. La tabella 1 riporta i dati dell’osservatorio INPS, secondo il quale nel 2020 il 37,8% dei nuovi  contratti sono stati a tempo determinato; il 17% intermittenti; il 14% in somministrazione; il 13% a tempo indeterminato; il 5,8% apprendistato. La componente femminile ha prevalso su quella maschile solo nel lavoro stagionale (53,5% vs 46,5%) e l’ha sostanzialmente eguagliata sull’intermittente (50,1% vs 49,9%).   Tabella 1 - Nuovi rapporti di lavoro Fonte: Inps, Osservatorio 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Valori assoluti T. indeterminato 20.996 41.273 23.247 19.276 22.499 24.689 18.145 T. determinato 65.160 61.165 65.497 87.798 94.267 78.870 52.641 Apprendistato 8.504 7.018 8.319 10.293 11.781 12.407 8.127 Stagionale 12.724 13.519 13.651 16.292 17.225 20.490 17.209 Somministrazione 24.362 28.425 33.168 41.851 44.265 29.481 19.570 Intermittente 12.684 9.846 10.091 31.671 34.901 36.470 23.714 Totale 144.430 161.246 153.973 207.181 224.938 202.407 139.406 Percentuale T. indeterminato 14,5 25,6 15,1 9,3 10 12,2 13 T. determinato 45,1 37,9 42,5 42,4 41,9 39 37,8 Apprendistato 5,9 4,4 5,4 5 5,2 6,1 5,8 Stagionale 8,8 8,4 8,9 7,9 7,7 10,1 12,3 Somministrazione 16,9 17,6 21,5 20,2 19,7 14,6 14 Intermittente 8,8 6,1 6,6 15,3 15,5 18 17 Totale 100 100 100 100 100 100 100   La tabella 2 mostra il netto calo delle imprese attive (-14.502) nel 2020 rispetto al 2009. Le diminuzioni di assoluto rilievo si registrano in agricoltura (- 8.582), costruzioni (- 4.233), commercio (- 3.946) ed attività manifatturiere (- 3.079); mentre segni di espansione vi sono per noleggio e agenzie di viaggio (+ 1.332), attività immobiliari (+ 1.077) ed attività professionali (+ 1.020).   Tabella 2 - Imprese attive per settore di attività (Ateco 2007)    2020-2019 2020-2009 Valori assoluti % Valori assoluti % A - Agricoltura, silvicoltura e pesca -577 -2,2 -8.582 -25,3 B - Estrazione di minerali da cave e miniere -1 -1,3 -31 -28,7 C - Attività manifatturiere -296 -1,6 -3.079 -14,4 D - Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 5 1,1 344 262,6 E - Fornitura di acqua - Reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 3 1,0 41 16,1 F - Costruzioni -94 -0,5 -4.233 -17,7 G - Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli -558 -1,6 -3.946 -10,3 H - Trasporto e magazzinaggio -50 -1,3 -985 -21,0 I - Attività dei servizi alloggio e ristorazione 74 0,8 955 10,7 J - Servizi di informazione e comunicazione 43 1,5 536 22,5 K - Attività finanziarie e assicurative 3 0,1 195 6,6 L - Attività immobiliari 139 1,9 1.077 17,3 M - Attività professionali, scientifiche e tecniche 47 0,9 1.020 23,3 N - Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 89 2,2 1.332 46,2 O - Amministrazione pubblica e difesa - Assicurazione sociale obbligatoria 0   3   P - Istruzione 26 4,6 205 53,0 Q - Sanità e assistenza sociale 1 0,1 278 46,2 R - Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento -10 -0,4 418 22,4 S - Altre attività di servizi -25 -0,4 236 3,5 T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico... -1   0   U - Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 0   0   X - Imprese non classificate -6 -20,7 -286 -92,6 TOTALE Attività Economiche -1.188 -0,8 -14.502 -9,1   Nel lungo periodo, in un mercato del lavoro che invecchia, il tasso di attività per la fascia di età 55-64 anni cresce di circa il 24%, la situazione relativa ai giovani conferma tutta la propria drammaticità. La tabella 3 mostra che tra 2008 e 2020 il tasso di attività in età compresa tra i  18-29 anni è calato dell’8,7% (- 10,3% uomini e – 7,4% donne), quello di occupazione del 13,2%, (- 14,3% uomini e - 12,8% donne). Nel contempo è salito quello di disoccupazione (+10,5%) e quello di inattività (+8,7%),si evidenzia, inoltre,  che le donne mostrano più costanza nella ricerca di lavoro.       Altro elemento particolarmente critico è la crescita esponenziale del cosiddetto part-time involontario tra 2004 e 2019; crescita che comunque vede le Marche leggermente al di sotto dell’Emilia Romagna (- 0,5%) e dell’Italia (- 1,7%) ciò che colpisce però è la fortissima disuguaglianza di genere, perché il fenomeno riguarda in modo particolare l’occupazione femminile. Nella nostra regione le donne in part-time aumentano del 12,1%,  mentre gli uomini soltanto del 3,3% (tabella 4, in appendice).   Occupazione: andamenti settoriali Il mercato del lavoro nelle Marche vede nelle questioni giovanile e femminile le “storiche” aree di criticità. Questo dipende dalla struttura del sistema produttivo incentrato su micro e piccole aziende operanti in settori maturi, che non trovano più nei distretti tradizionali il fattore territoriale competitivo  ma anche da un sistema di servizi meno sviluppato nelle professioni più avanzate. In merito alla realtà manifatturiera regionale e ai relativi approfondimenti  occupazionali  è possibile consultare  il Rapporto Cisl Marche sulla Competitività del 1 marzo 2021. Qui  vogliamo ricordare che la progressiva perdita di settori a prevalente forza lavoro femminile ha comportato nel tempo una forte differenziazione di genere: nel 2019 il 35% dell’occupazione totale maschile era impegnato nella manifattura, solo il 20%  era femminile. La restante quota di occupazione femminile è pressoché totalmente impegnate nei servizi (il 77,3% contro il 51,3% dei maschi), benché complessivamente il comparto abbia una capacità occupazionale inferiore all’Emilia Romagna e all’area euro (tabella 5, in appendice). Della quota femminile il 28,6% è impegnata nel settore del commercio, alloggio e ristorazione, attività di servizio domestico; il 37,8% nei settori ad alta intensità di conoscenza (contro rispettivamente il 19% ed il 23,8% dei maschi). Va evidenziato però  che nei settori commercio e servizi è cresciuta dal 2008 del 4,6%,  mentre in quelli ad alta conoscenza soltanto del 2,7%. Per approfondire l’analisi sui servizi, merita attenzione il comparto della salute e dell’assistenza sociale. Nella tabella 6 è evidente lo scarto negativo dell’occupazione, in questi settori,   tra Italia e Area euro. Le Marche stanno ancor peggio. Il divario arriva al 4% ed è evidente la differenziazione  di genere (occupazione femminile pari al 13%, quella maschile al 3.4%).   Tabella 6 - Salute umana e attività di assistenza sociale (fonte: Eurostat) (Percentage of total employment) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Euro area 9,7 10,2 10,6 10,8 11,1 11,2 11,3 11,4 11,5 11,5 11,5 11,7 Germany 11,3 11,8 12,2 12,3 12,5 12,3 12,5 12,7 12,8 12,9 13,0 13,3 Spain 6,3 7,1 7,5 7,9 8,0 8,0 8,2 8,1 8,2 8,3 8,4 8,5 France 12,1 12,5 13,0 13,1 13,4 14,0 14,5 14,7 14,6 14,8 14,6 14,6 Italy 7,1 7,2 7,3 7,5 7,9 8,0 8,1 8,0 8,1 8,1 8,2 8,2 Emilia-Romagna 7,2 7,6 7,4 7,4 7,7 8,0 8,2 8,7 8,4 7,9 7,9 8,3 Centro (IT) 6,7 6,8 7,1 7,4 8,1 7,5 7,4 7,6 7,5 8,0 8,1 8,3 Marche 6,0 6,2 6,5 6,4 7,5 7,2 6,9 6,7 6,9 8,0 7,6 7,7 Marche maschi 2,5 2,8 3,2 3,4 4,1 3,6 3,1 3,5 3,6 4,2 3,6 3,4 Marche femmine 10,6 10,7 10,8 10,3 11,9 11,8 11,7 10,8 11,2 13,0 12,7 13,0   Per completare il quadro dei settori economici, da una breve analisi dell’occupazione in agricoltura, che in Eurostat comprende anche silvicoltura, pesca, estrazione mineraria e cava, emerge  che dal 2008 al 2019 il numero degli addetti è  cresciuto del 0,9% ( vedi tabella 7 in appendice). Un dato significativo soprattutto perché legato  a produzioni di qualità,  ma che rimane però sottodimensionato rispetto all’Italia (- 1,2%) e all’Emilia Romagna (- 0,8%). Le criticità della struttura economico-produttiva della regione trova ulteriore conferma nel tasso di occupazione per titolo di studio ( vedi tabella 8 in appendice). Il calo negli anni riguarda tutti i titoli di studio  fino al diploma  e nel 2020 anche i laureati, che peraltro nelle Marche presentano un dato al di sotto dell’Emilia Romagna (- 4,9%) e del Centro (- 0,9%). I dati Eurostat relativi al tasso di occupazione sulla base degli anni trascorsi dal conseguimento del titolo di studio più elevato (tavola 2) evidenziano come nelle Marche  la maggiore difficoltà  è quella di trovare lavoro nel primo periodo (da 1 a 3 anni), sia per il livello secondario che per quello terziario, rispetto all’area euro e all’Emilia Romagna. Successivamente i tassi tendono ad allinearsi, soprattutto per la fascia superiore.   Tavola 2 Tassi di occupazione dei giovani non iscritti all'istruzione e alla formazione, per livello di istruzione. - Anni dal completamento del livello di istruzione più elevato (in %pop. 15-34 anni) Istruzione secondaria superiore e post secondaria (livelli 3 e 4) Istruzione terziaria (livelli 5-8) da 1 a 3 da 3 a 5 oltre 5 da 1 a 3 da 3 a 5 oltre 5 Euro area 72,6 78,7 78,9 83,8 87,3 87,2 Italy 50,5 67,8 68,5 64,9 81,2 82,5 Emilia-Romagna 68,7 78,1 79,8 80,7 87,0 87,6 Centro (IT) 49,4 71,6 71,9 67,7 83,1 84,4 Marche 55,8 77,9 78,7 69,0 87,2 89,1   D’altra parte, le difficoltà di assorbimento della forza lavoro qualificata è esemplificata dal tasso di occupati sovraistruiti, che per l’ISTAT “rappresenta la percentuale di occupati che possiedono un titolo di studio superiore a quello maggiormente posseduto per svolgere quella professione sul totale degli occupati”, fenomeno che colpisce soprattutto la quota femminile (tavola3). Così come l’indice di mobilità dei laureati residenti nella regione mostra la perdita netta della possibile forza lavoro altamente qualificata.     Occupazione e retribuzioni Il quadro generale sul mercato del lavoro nelle Marche non può non avere effetti anche sulle retribuzioni. Prendendo a riferimento la retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti nel 2018, lo scarto in negativo tra le Marche e l’Emilia Romagna è di € 4.300 e con l’Italia di € 2.464 (tabella 9, in appendice).Dal punto di vista percentuale, la regione registra una differenza : del - 18,3% con l’Emilia Romagna; del - 6,8% con la Toscana; del  - 8,6% con il Centro e  del - 11,4% con l’Italia. Particolarmente accentuate sono poi le differenze di genere delle retribuzioni medie (tavola 4). Rispetto alle media regionale, i dipendenti maschi percepiscono mediamente € 3.140 in più  (17,1%), mentre le dipendenti femmine € 3.939 in meno (- 21,1%). La retribuzione lorda oraria in media aritmetica – che ovviamente nasconde le differenze – rileva comunque una differenza crescente al crescere del livello di studio, pur rimanendo le Marche sempre al di sotto delle altre aree (tavola 5).                 Tavola 5 – Retribuzione lorda oraria per ora retribuita delle posizioni lavorative dipendenti in euro per titolo di studio (media).     Anno 2017 nessuno, lic. elementare e media diploma laurea e post-laurea     Italia 12,12 14,32 19,18     Emilia-Romagna 12,67 14,78 18,32     Centro 12,10 14,15 19,27     Marche 11,72 13,13 15,71     Differenze rispetto alle Marche (€)     Italia -0,40 -1,19 -3,47     Emilia-Romagna -0,95 -1,65 -2,61     Centro -0,38 -1,02 -3,56                     Le proposte della Cisl Marche per il mercato del lavoro L’analisi prospettica dei dati evidenzia un quadro fluido per cui, nonostante la permanenza di alcune costanti, per la sua evoluzione o involuzione saranno determinanti le scelte relative alle politiche attive del lavoro e alle politiche dell’istruzione e della formazione da mettere in atto in maniera integrata e coerente con la visione di sviluppo per la nostra regione. In particolare vogliamo soffermarci  sulle politiche per la formazione perché riteniamo siano centrali nell’era dell’innovazione tecnologica, in cui va posta attenzione alla qualità non solo dei processi di digitalizzazione in atto nel Mercato del Lavoro, ma anche delle relazioni che alimentano la partecipazione e che sono alla base della nuova concezione di cura di sé, della comunità, dell’ambiente. Proprio sull’apprendimento permanente, sul consolidamento e l’acquisizione delle competenze tecnologiche, sociali e cooperative, sulla lotta alle disuguaglianze causate dalla dispersione scolastica e dalla povertà educativa, si deve fondare il nuovo paradigma del lavoro di qualità e dello sviluppo socialmente sostenibile. Per assecondare l’ammodernamento dei sistemi sociali e produttivi è fondamentale orientare il Mercato del Lavoro in modo nuovo e intelligente. In quest’ottica diventa centrale l’orientamento dei giovani e degli adulti nelle transizioni tra scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado, tra scuola e lavoro, tra lavoro e lavoro, con una particolare attenzione alle nuove vulnerabilità sociali e lavorative. Orientare alla formazione di qualità significa innescare processi di autoconsapevolezza virtuosi e significa aumentare nei singoli e nella collettività la propensione all’innovazione e all’intrapresa. Un sistema efficace di orientamento che veda insieme attori istituzionali e sociali può rivelarsi decisivo anche per il potenziamento dei percorsi di studio relativi alle STEM, cioè alle discipline scientifico-tecnologiche, fondamentali per lo sviluppo e l’innovazione produttiva, a cui accede un numero ancora troppo esiguo di studenti, in particolare di studentesse, marchigiani. L’incentivazione delle STEM è una strada da percorrere con convinzione poiché contribuisce a combattere il fenomeno dei Neet e a colmare il divario di genere relativo all’ingresso nel Mercato del Lavoro ma anche alla qualità del lavoro stesso in termini di durata, di posizioni e di retribuzione. Per attraversare e guidare il cambiamento in atto nel mondo del lavoro, in particolare nei settori manifatturiero e dei servizi, riteniamo di capitale importanza qualificare e incentivare le esperienze di Alternanza Scuola Lavoro, potenziare e arricchire l’offerta dell’istruzione e formazione tecnica superiore (ITS e IFTS), dell’istruzione e formazione professionale, delle formazione permanente e della formazione continua per i lavoratori e valorizzare l’apprendistato nei suo tre livelli. L’analisi dei dati infine ci conferma che le politiche del lavoro oggi nel nostro territorio devono essere più che mai connesse e integrate alle politiche di welfare. Indicatore essenziale del lavoro di qualità è anche l’armonizzazione del rapporto tra tempo di vita e tempo di lavoro ottenuta attraverso l’innovazione dei processi organizzativi aziendali e l’integrazione tra welfare territoriale, garantito dalla rete dei servizi pubblici e privati, e welfare contrattuale aziendale coerente ed efficace rispetto ai bisogni rilevati favorendo la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Nella società complessa il tema della conciliazione è centrale per la vita delle persone; occorre affrontarlo non solo in termini di strumenti di conciliazione ma cambiando il concetto stesso di conciliazione, non più prerogativa esclusiva per le donne; solo fondando la conciliazione sulla condivisione si possono superare separatezze che perpetuano stereotipi e discriminazioni. Questo tempo ci ha mostrato sul piano fattuale come possano incidere nel rapporto tra tempi di vita e tempi di lavoro anche le innovazioni tecnologiche e quale possa essere il loro impatto in termini di organizzazione del lavoro. Pensiamo solo alla diffusione del lavoro agile e alla necessità, affinché sia efficace ed efficiente in termini di qualità e di produttività, di investire non solo sulla strumentazione ma soprattutto sulla formazione di nuove competenze e di una cultura organizzativa del lavoro per obiettivi, nella consapevolezza dell’importanza centrale delle relazioni cooperative che vanno oltremodo curate per non amplificare solitudini e nuove forme di ghettizzazione lavorativa. Torniamo alla centralità della sfida formativa e relazionale che solo insieme possiamo vincere decidendo di investire sulle capacità generative e trasformative delle persone e delle nostre comunità.    
Continua a leggere
06/04/2021 Politiche abitative, CGIL CISL UIL: “Va modificata la legge regionale per cancellare i requisiti illegittimi ”
Sono state presentate recentemente in Consiglio regionale due proposte di legge, la n. 25 e la n. 26, per modificare l’attuale normativa regionale in materia di politiche abitative, i cui primi firmatari sono rispettivamente i Consiglieri Antonini e Baiocchi. Si ritiene che la Legge regionale n. 36/2005 debba essere al più presto modificata ma le due proposte di legge regionali vanno esattamente nella direzione opposta a quella che sarebbe necessaria. In particolare, nella proposta di legge n. 25, tra i criteri soggettivi per l’accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica agevolata e sovvenzionata, si prevede che il richiedente risieda da almeno due anni nel comune che emana il bando, criterio che si aggiungerebbe a quello già previsto dalla normativa attuale di risiedere o lavorare da almeno 5 anni nelle Marche.  Evidentemente, i presentatori della proposta di legge sembrano ignorare che, su questo tema, è ripetutamente intervenuta la Corte Costituzionale dichiarando illegittimo il requisito della permanenza residenziale. In particolare, nella sentenza n. 44/2020, e più recentemente nella sentenza n. 9/2021, la Corte Costituzionale, intervenendo rispettivamente sulle leggi regionali della Lombardia e dell’Abruzzo, ha considerato “irragionevole negare l’accesso all’edilizia residenziale pubblica a chi, italiano o straniero, al momento della richiesta non sia residente o non abbia un lavoro nel territorio della Regione da almeno cinque anni”. Questo requisito “non ha alcun nesso con la specifica funzione del servizio pubblico che è quella di soddisfare l’esigenza abitativa di chi si trova in condizioni di effettivo bisogno”.  Dunque, per la Corte il requisito temporale della residenza nel territorio contraddice la funzione sociale dell’edilizia residenziale pubblica e viola i principi di uguaglianza e ragionevolezza e pertanto è incostituzionale.  Quindi, la Legge regionale n. 36/2005 dovrebbe essere modificata al più presto ma per superare il requisito quinquennale di residenza o di svolgimento di attività lavorativa nella regione, la cui incostituzionalità è stata sancita dalla Corte, e non per introdurre un ulteriore analogo requisito altrettanto illegittimo proprio perché metterebbe in secondo ordine le condizioni familiari di disagio economico e abitativo.  Inoltre, nella proposta di legge n. 25, oltre a innalzare al 30% la percentuale di riserva annuale di alloggi a categorie speciali, si introducono ulteriori riserve agli appartenenti alle Forze dell’Ordine, ai Vigili del Fuoco e nuclei familiari con meno di 35 anni e a nuclei monoparentali. Tali riserve vanno respinte poichè finirebbero per assorbire oltre la metà degli alloggi disponibili, snaturando così la funzione sociale dell’edilizia popolare volta a rispondere ai bisogni primari come quello abitativo di chi si trova in condizioni di effettivo bisogno.  Le due proposte di legge introducono, poi, l’esclusione dall’accesso agli alloggi a coloro che abbiano riportato condanne penali per reati di vario genere: esclusione non condivisibile e di dubbia costituzionalità. Infatti, nella Sentenza n. 9/2021, la Corte Costituzionale ha eccepito che tra i reati ostativi alla partecipazione ai bandi di concorso o implicanti decadenza dall’assegnazione vi siano quelli che non hanno un diretto collegamento tra la condotta criminosa e l’utilizzo improprio dell’alloggio.  Se da un lato può essere comprensibile la decadenza dall’assegnazione dell’alloggio per coloro che siano stati condannati per reati in materia di violenza familiare o reati connessi all’uso dell’abitazione, fermo restando che i conviventi mantengano il diritto di abitazione e titolarità del contratto, c’è da chiedersi se una legge regionale possa intervenire per introdurre quella che nei fatti può essere considerata una sanzione accessoria.  Per tali ragioni, Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, Segretari di CGIL CISL UIL Marche, chiedono al Consiglio regionale «di rivedere le proposte presentate e alla Giunta di aprire al più presto un confronto con le Organizzazioni sindacali confederali e con i Sindacati degli inquilini e assegnatari per modificare la Legge regionale n. 36/2005 ma con modifiche che siano coerenti con i principi indicati dalla Corte Costituzionale: l’attuale legge regionale va modificata al più presto ma per cancellare i requisiti illegittimi e non per introdurne di ulteriori».
Continua a leggere
02/04/2021 Cgil, Cisl e Uil Marche su nuovo piano regionale rifiuti: “Necessario un piano con investimenti adeguati sia per impianti sia per tutelare i lavoratori"
Nuovo piano regionale dei rifiuti: al via il confronto tra Cgil, Cisl e Uil Marche e Regione. Nei giorni scorsi, si è svolto l’incontro tra i sindacati e l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi per dare il via al percorso di revisione del piano dei rifiuti, vecchio di sei anni, per la realizzazione del quale era previsto, da parte dell’Ata (assemblea territoriale d’ambito), la predisposizione dei piani d’ambito entro un anno.  La Regione ha comunicato ai sindacati l’intenzione di predisporre un bando per l’affidamento di un incarico di studio e di fattibilità del nuovo piano.    «È evidente – dichiarano Giuseppe Galli, segretario regionale Cgil, Marco Ferracuti,  segretario Cisl Marche e Giorgio Andreani,  segretario regionale Uil  - che  l’obiettivo della Regione è quello di raggiungere, entro il 2035, il contenimento dei conferimenti in discarica entro il limite massimo del 10% stabilito dalle normative europee».   Il raggiungimento di questo obiettivo passa attraverso la riduzione dei rifiuti, della corretta differenziazione nella fase della raccolta, che migliora la qualità di quanto può essere riciclato  all’interno dello stesso territorio, anche attraverso adeguati impianti di riutilizzo. Il tutto considerando che i rifiuti speciali, provenienti dall’attività di industrie e aziende, sono di gran lunga superiori a quelli urbani.    «Sarà fondamentale – aggiungono Galli, Ferracuti e Andreani – capire quante discariche saranno ancora necessarie per le Marche e focalizzare l’attenzione su un forte controllo pubblico. Questo significa attuare un piano che garantisca non solo adeguati investimenti sull’impiantistica idonea ma anche che tuteli  i lavoratori nella riorganizzazione delle attività e nei cambi di appalto».   
Continua a leggere
22/03/2021 Lo smartworking non è conciliazione: necessario estendere i congedi
L'ultimo Decreto Sostegni non estende i congedi parentali o i bonus baby-sitter ai lavoratori in smartworking. Un elemento di criticità che sminuisce il valore del lavoro femminile. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Cristiana Ilari, Segretaria Regionale Cisl Marche
Continua a leggere
20/03/2021 Cgil Cisl Uil Marche: «Vaccinarsi tutti in sicurezza ma senza fughe in avanti o percorsi preferenziali»
La vaccinazione della popolazione è decisiva per vincere l’epidemia  ed è un diritto di tutti e e un atto di responsabilità di ciascuno, ma è indispensabile che avvenga nel rigoroso rispetto del piano vaccinale nazionale e delle recenti raccomandazioni del Ministero della Salute a garanzia innanzitutto nell’ordine di priorità delle categorie di soggetti in esse definito; priorità che tengono conto dell’età e delle condizioni patologiche delle persone.   È ciò che le Segreterie regionali di CGIL CISL UIL hanno evidenziato chiaramente al Presidente Acquaroli che ha proposto a tutte le associazioni datoriali e sindacali l’avvio di una campagna di vaccinazioni nei luoghi di lavoro.   Si ritiene quindi indispensabile, soprattutto alla luce di alcune notizie apparse sulla stampa, ribadire con chiarezza che prima di avviare le vaccinazioni nei luoghi di lavoro è necessario che vengano accelerate e garantite le vaccinazioni dei soggetti prioritariamente individuati: over 80, ospiti delle case di riposo, delle residenze protette e delle RSA visto che non tutti hanno ricevuto la prima dose e sono ancora pochi quelli che hanno ricevuto la seconda, mentre stenta ancora a partire la vaccinazione degli over 80 costretti a domicilio perché non deambulanti o non in grado di raggiungere i centri vaccinali.    Vanno poi vaccinate le persone con elevata fragilità, estremamente vulnerabili o con disabilità grave (dializzati, malati oncologici, diabetici e altre categorie di persone più a rischio), i loro familiari e caregiver che offrono assistenza continuativa; va completata la vaccinazione del personale scolastico e universitario, delle forze armate, di Polizia, dei servizi penitenziari, del soccorso pubblico. Vanno poi vaccinate le persone tra i 70 e 79 anni e a seguire quelle tra i 60 e i 69 anni e poi quelle con meno di 60 anni con comorbidità.    In parallelo va valutata la modalità di estensione ai luoghi di lavoro ricordando che nelle raccomandazioni del Ministero si evidenzia che tali  vaccinazioni  sono possibili solo se le dosi di vaccino disponibili lo permettono, avendo  esse un carattere complementare rispetto agli interventi gestiti dal Servizi sanitari regionali.   Per dare un impulso equilibrato alla campagna di vaccinazione  sui luoghi di lavoro, è inoltre necessario attendere l’esito del confronto che si è aperto a livello nazionale tra le forze economiche e sociali e i Ministri della Salute e del Lavoro (prossimo incontro previsto per il 25 marzo) per aggiornare il Protocollo nazionale di regolazione delle misure per il contrasto della diffusione Covid-19 negli ambienti di lavoro del 24 aprile 2020 e definire garanzie e criteri di somministrazione in sicurezza del vaccino nei luoghi di lavoro, evitando fughe in avanti e improvvisazioni che possono ingenerare solo confusione e diseguaglianze tra i cittadini di diverse realtà territoriali.   CGIL CISL UIL hanno poi ribadito al Presidente Acquaroli la necessità che siano aggiornati i Protocolli aziendali anti-contagio Covid-19, con il coinvolgimento dei Comitati previsti dal Protocollo nazionale, e  l’attivazione del confronto preventivo con le rappresentanze sindacali territoriali e ove presenti, con le RSU e con il RLS/RLST. E’ necessario poi definire anche protocolli operativi specificando: la platea dei soggetti coinvolti, le sedi di vaccinazione, il personale medico, infermieristico e amministrativo coinvolto.   È stata richiesta poi un’adeguata campagna d’informazione su questa specifica articolazione della campagna di vaccinazione nonché un’adeguata specifica informativa sindacale a tutti i lavoratori dipendenti in forza nelle singole aziende coinvolte.   È importante sottolineare poi che, ribadita la volontarietà, siano rispettate con il massimo rigore le norme sulla riservatezza legata ai trattamenti sanitari, a tutela di ogni lavoratore.    Secondo Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, Segretari generali di CGIL CISL UIL Marche: «Tutti devono potersi vaccinare in sicurezza ma senza fughe in avanti o percorsi preferenziali. Per questo, prima di avviare le vaccinazioni nei luoghi di lavoro, occorre accelerare e garantire la vaccinazione dei più anziani e dei soggetti fragili e soprattutto è indispensabile attendere l’esito del confronto che si è aperto a livello nazionale per definire il quadro delle garanzie e dei criteri di vaccinazione nei luoghi di lavoro».      
Continua a leggere
20/03/2021 21 marzo 2021 XXVI Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
CISL MARCHE aderisce e partecipa alla XXVI  Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che si celebra il 21 marzo,  promossa da Libera e riconosciuta,  con  la Legge n. 20 dell’8 marzo 2017,  dallo Stato.  “A ricordare e riveder le stelle è lo slogan scelto per il 21 marzo 2021, per richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa – il 21 marzo è per loro – ‘tornare’ e essere ‘nuovamente’ ricordati per rivivere nella nostra capacità di fare memoria. ‘Riveder le stelle’ citando l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, a settecento anni dalla sua morte.“E quindi uscimmo a riveder le stelle”, così il sommo poeta saluta i suoi lettori alla fine del viaggio nell’inferno. Il desiderio di ‘riveder le stelle’ e di uscire dall’inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini. “ si legge nel sito di Libera. «Abbiamo scelto di ricordare  Maria Chindamo, l'imprenditrice calabrese rapita e fatta sparire il  6 maggio 2016 davanti alla sua tenuta agricola di località “Montalto” di Limbadi (Vibo Valentia).  - afferma Cristiana Ilari, Segretaria Regionale CISL MARCHE -  A supporto del mondo della cultura che in questo ultimo anno è stato fortemente colpito dalla pandemia e dai suoi effetti abbiamo pensato alla Mole Vanvitelliana di Ancona, uno spazio  museale, artistico e per eventi culturali. A nome di tutta la Cisl Marche  ringraziamo  Libera Marche per condividere la testimonianza della memoria e dell'impegno contro ogni mafia per i diritti e la legalità.» Libera ricorda come "il 21 marzo sia un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle vittime. È una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti. È altresì il momento in cui dare spazio alla denuncia della presenza delle organizzazioni criminali mafiose e delle connivenze con politica, economia e massoneria deviate. Leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate." fonte:https://www.libera.it/schede-1551-a_ricordare_e_riveder_le_stelle    
Continua a leggere
12/03/2021 La Cisl Marche ricorda Carlo Colli a 10 anni dalla scomparsa
A 10 anni dalla scomparsa di Carlo Colli, il  pensiero del Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi a nome di tutta la Cisl delle Marche:  «A lui, uomo di vasta cultura, ricca umanità, con lo sguardo curioso aperto sul mondo, dall’anima sindacale fortemente ancorata ai nostri valori, va il ricordo commosso di chi ha avuto il piacere di conoscerlo e della CISL Marche tutta»
Continua a leggere
10/03/2021 Busta paga pesante: oltre 2000 adesioni al ricorso collettivo promosso da Cisl Marche
Sono più di 2000 i residenti nel cratere sismico marchigiano che hanno aderito, a partire da ottobre 2020, al ricorso collettivo promosso da Cisl Marche in convenzione con l’avvocato Leonardo Pierdominici. Altri 1000 potrebbero aggiungersi a breve, sulla base delle adesioni più recenti alle istanze di rimborso presentate tramite Cisl Marche all’Agenzia delle Entrate. Un’adesione importante per un recupero complessivo richiesto di 5.949.000 €, una media attualmente stimata di circa 2900 € di rimborso per ogni aderente: un potenziale ristoro significativo per famiglie ancora in grande difficoltà. Le varie commissioni tributarie provinciali adite saranno le prime chiamate ad esprimersi relativamente alla legittimità della norma, che prevedeva inizialmente la mera sospensione dell’Irpef 2017, da restituirsi per intero a rate, ma successivamente modificata con una riduzione del 60% dell’importo da pagare. Uno sconto che, però, non ha interessato quei residenti del cratere che avevano deciso di non aderire alla busta paga pesante, versando dunque nel 2017 l’intero importo Irpef. «La rabbia dei cittadini è resa evidente dalla straordinaria partecipazione di così tante persone determinate a far valere quello che ritengono essere un loro diritto – commenta Marco Ferracuti, Segretario Regionale Cisl Marche –. Siamo consapevoli di aver intrapreso una lunga strada, ma pensiamo sia necessario tentare di rendere giustizia alle tante persone che si sono sentite beffate». Un percorso non facile, «ma consideriamo fondata l’eccezione di incostituzionalità della norma – precisa l’avvocato Pierdominici –. Ci sono precedenti riferiti a casi analoghi che confortano la nostra tesi». Ad accelerare i tempi, potrebbe intervenire la politica: la Cisl continua, parallelamente all’iter giudiziale, la sua opera di pressione sulle istituzioni affinché si trovi una soluzione normativa: «La vicenda della busta paga pesante è una ferita ancora aperta per i cittadini colpiti dal sisma – ribadisce Ferracuti -. Il Governo e il Parlamento devono prestare ascolto, una volta per tutte, all’appello delle popolazioni del Centro Italia. Occorre, in tempi rapidi, una legge che ripristini l’equità di trattamento e la dignità delle persone che hanno affrontato il dramma del terremoto e che ora devono fare i conti anche con la crisi del Covid. Chiediamo anche alla Regione di agire da protagonista, sostenendo la nostra pressione nei confronti delle massime istituzioni nazionali».
Continua a leggere
08/03/2021 Sauro Rossi interviene al webinar "La Post Regione. Le Marche tra ricostruzione e nuovo sviluppo"
Il Segretario della Cisl Marche, Sauro Rossi, interverrà giovedì 11 marzo ore 17,00  al terzo webinar, organizzato dal Pd Marche, dal titolo: “La post Regione. Le Marche tra ricostruzione e nuovo sviluppo”  Al seminario partecipano inoltre Daniele Salvi, autore de “La post Regione. Le Marche della doppia ricostruzione” e il Presidente ISTAO, Pietro Marcolini. Aprirà i lavori il Segretario PD Marche, Giovanni Gostoli. Il webinar si colloca all’interno di “Marcare il territorio”  di un ciclo di incontri di analisi e confronto sulle trasformazioni che negli anni hanno cambiato il volto delle Marche da un punto di vista politico, economico e sociale.   Sarà possibile seguire la diretta sulla pagina Facebook del PD Marche.
Continua a leggere
03/03/2021 Modello 730 per gli artigiani in Cig da FSBA: tutte le risposte al numero verde 800800730
Nel 2021, tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore artigiano  che nel 2020 sono stati interessati da periodi di Cassa Integrazione  Covid ed hanno percepito le relative indennità dal  Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato (FSBA) dovranno presentare la propria dichiarazione dei  redditi. Nelle Marche  sono oltre 45.000 i lavoratori artigiani che  dovranno compilare il modello 730 al fine di poter fare il conguaglio IRPEF sui diversi redditi percepiti direttamente dal datore di lavoro e da FSBA. Per i lavoratori del settore artigiano dipendenti la campagna fiscale  prenderà avvio dal mese di maggio. Per ulteriori informazioni  e assistenza sulla compilazione del modello 730 è possibile recarsi direttamente presso la sede Cisl della propria città o chiamare il numero verde 800800730 .  
Continua a leggere
01/03/2021 Covid: la Regione naviga a vista. Qual è la strategia della Giunta regionale?
Dopo l’originale manfrina della chiusura dei confini della provincia di Ancona, senza alcuna misura restrittiva interna, che ha fatto perdere tempo prezioso nel contrasto alla diffusione del virus, da oggi le Marche sono di nuovo in zona arancione e stanno facendo i conti con nuove restrizioni. Le scuole superiori sono già chiuse in tutta la regione cosi come le secondarie di primo grado ad Ancona e Macerata e i ragazzi si troveranno ancora a fare le prese con una scuola vissuta solo dietro a uno schermo, pagando un alto prezzo alla pandemia. E mentre il Presidente Acquaroli si preoccupa di rassicurare i ristoratori annunciando aperture serali quando si tornerà in zona gialla, i contagi continuano drammaticamente ad aumentare. Preoccupa soprattutto la situazione di Ancona: i  nuovi contagi, in rapporto alla popolazione, pari a 57 nuovi contagi giornalieri ogni 100 mila abitanti, sono praticamente il doppio di quello medio nazionale (26 nuovi contagi) e collocano Ancona al 4° posto tra le province italiane. Sopra la media nazionale anche Macerata (25° posto con 32 contagi) e Ascoli Piceno (32° posto con 30 contagi), mentre Fermo e Pesaro e Urbino si trovano rispettivamente al 51° e 53° posto con 24 e 23 contagi ogni 100 mila abitanti. Numeri che danno la conferma di quanto la campagna di screening di massa sia stata nella sostanza inutile, oltre ad aver assorbito risorse umane ed economiche preziose. In forte sofferenza anche la situazione negli ospedali dove un terzo di posti letto nelle terapie intensive sono occupati da pazienti Covid (33% a fronte di una media nazionale del 25%) cosi come la metà dei posti letto dell’area medica (49% rispetto a una media nazionale del 30%), ben oltre la soglia critica e senza contare i pazienti nei Pronto Soccorso. Preoccupano poi i numerosi focolai nelle strutture residenziali per anziani alle prese anche con la mancanza di personale, soprattutto infermieri, che stanno passando dalle strutture private al sistema sanitario pubblico. Ritardi anche sul fronte dei vaccini per gli over 80 visto che solo l’1,4% di loro ha completato il ciclo vaccinale: valore inferiore alla metà di quello nazionale (3,0%) e che colloca Marche agli ultimi posti tra le regioni italiane. Inferiore alla media nazionale anche la percentuale complessiva di vaccini somministrati in rapporto alla popolazione: 6,6% nelle Marche rispetto alla media nazionale del 7,0%.  Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, Segretari di CGIL CISL UIL Marche, chiedono «di conoscere quale strategia la Regione intenda adottare per colmare i ritardi e superare le criticità nel contrasto alla diffusione del virus, a cominciare dal rafforzamento del piano di vaccinazione che richiede sforzi di coordinamento ben più accentuati di quelli attuali: servono perciò azioni forti. Non possiamo più permetterci di navigare a vista sperando che la tempesta non arrivi, perché nella tempesta ci siamo già dentro».    
Continua a leggere
24/02/2021 CGIL CISL UIL: basta ostacoli alla piena applicazione della Legge 194. Le donne devono essere libere di scegliere
«Le donne devono essere libere di scegliere senza che nessuno possa permettersi di giudicarle o tanto meno di colpevolizzarle.»  CGIL CISL UIL Marche rivendicano la piena applicazione della Legge 194 nelle Marche, di fronte agli annunci della Regione Marche sulla somministrazione della RU486 e ai dati sull’obiezione di coscienza nelle strutture sanitarie pubbliche che sta ponendo ostacoli all’applicazione della Legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza.  «Lo Stato ha il dovere di rendere concretamente effettiva questa legge, che è stata una conquista delle donne per assicurare la loro libertà e il loro diritto alla salute» dichiarano Daniela Barbaresi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, Segretarie di CGIL CISL UIL Marche, che chiedono anche il rispetto da parte della Regione delle Linee guida del Ministero della salute sull’aborto farmacologico e sul ruolo dei consultori, perché la libertà di scelta e la tutela della salute sia garantita a tutte le donne delle Marche. Nelle Marche solo il 6% delle interruzioni volontarie di gravidanza avviene con metodo farmacologico: valori lontanissimi dalla media nazionale (21%) e da quelli di regioni come la Toscana (29%), Emilia Romagna (37%) o il Piemonte (44%). A ciò si aggiunga la situazione degli obiettori di coscienza: nelle Marche rappresentano il 73% dei ginecologi ospedalieri e il 30% di quelli dei consultori, il 45% degli anestesisti e il 25% del personale sanitario non medico: per una donna diventa impossibile interrompere una gravidanza, tanto che una donna circa su dieci deve andare fuori regione per abortire. Il numero dei medici ginecologi è sceso da 153 unità del 2015 a 137 nel 2019 di cui solo 37 sono ginecologi non obiettori: praticamente solo uno su quattro. Dai dati forniti dalla Regione Marche relativi al 2019, la situazione che nei singoli ospedali è preoccupante: sono tutti obiettori i 10 ginecologi dell’ospedale di Jesi, 10 obiettori su 11 all’ospedale di Fermo (91%) dove non si effettuano IVG, 9 su 10 all’ospedale di Fano (90%), 8 su 9 in quello di Civitanova Marche (89%), a Senigallia (78%), Macerata o Ascoli Piceno (75%) . La più bassa presenza di ginecologi obiettori si registra negli ospedali di Urbino (55%), San Benedetto del Tronto (56%) e al “Salesi” di Ancona (58%) dove però gli obiettori sono comunque la maggioranza dei medici. Nel 2019 sono state effettuate 1.450 interruzioni volontarie di gravidanza di cui 447 nella provincia di Ancona (31% del totale regionale), 358 in provincia di Macerata (25%), 345 in provincia di Ascoli Piceno (24%), dove le IVG vengono effettuate grazie soprattutto a una convenzione con l’AIED (Associazione Italiana per l’Educazione Demografica), e 300 in provincia di Pesaro Urbino (21%). Nessuna IVG in provincia di Fermo.  Barbaresi, Ilari e Mazzucchelli aggiungono che «Le donne vogliono vivere in un Paese che consenta di mettere al mondo figli senza l'angoscia per il futuro. Un Paese in grado di assicurare loro un lavoro stabile e adeguatamente retribuito. Un Paese che investa in un'adeguata rete di servizi per l'infanzia e per un welfare davvero universale e al contempo che investa nell'educazione all’affettività e alla sessualità e in una rete di consultori, adeguata ed efficiente in grado di sostenere davvero le donne e le famiglie nel rispetto delle indicazioni del Ministero della Salute, senza che siano costrette ad andare fuori regione per vedere rispettate le loro scelte.»  «Nelle Marche le donne non torneranno indietro e non smetteranno di rivendicare con forza il loro diritto ad essere rispettate come persone senza essere definite in base a presunti ruoli e funzioni e ad essere libere di scegliere!».
Continua a leggere
22/02/2021 "Il virus penalizza le donne Mille in più senza il lavoro" Ferretti, Cisl Ascoli al Corriere Adriatico
«E' urgente una regolamentazione dello smart working e una effettiva politica di conciliazione vita privata e lavoro che incida sul rafforzamento dei servizi all'infanzia, agli anziani e ai disabili. -  è quanto ha dichiarato al Corriere Adriatico, Maria Teresa Ferretti, responsabile della Cisl di Ascoli Piceno «Il Piceno ha una elevata percentuale di tessuto imprenditoriale impegnata nel settore dei servizi, che per sua natura occupa molte donne, pensiamo alla ristorazione e alle addette alle pulizie. Settore che in alcuni casi risente maggiormente del rispetto delle regole normative e contrattuali: capita molto spesso di incontrare donne che pur lavorando ricevono retribuzioni molto basse e sicuramente non vanno ad incidere sulla disoccupazione.» «Il mondo femminile è stato sempre quello più penalizzato nell'inserimento lavorativo  sia perché più impegnato nel sostegno familiare, sia perché la donna, soprattutto se giovane, non dà certezza di una continuità lavorativa. I dati ci danno una fotografia evidente di una disoccupazione spostata verso le donne. Se guardiamo a quelli diffusi dall'Istat nel 2019, che riguardano tutto il territorio Piceno, e non solo i Comuni ricadenti nel Centro per l'impiego di Ascoli, si contano 9.573 disoccupati di cui 5.862 donne. Questo significa che la disoccupazione ha colpito oltre mille donne in più nel giro di un anno.»   Da parte della Cisl, dunque, c'è una forte attenzione  per una effettiva politica di conciliazione vita privata e lavoro «fondamentale e urgente diviene, in questo periodo di pandemia anche la regolamentazione dello smart working» conclude la responsabile Cisl di Ascoli. Fonte :  "Il virus penalizza le donne. Mille in più senza il lavoro"  di Luigina Pezzoli, Corriere Adriatico del 22 febbraio 2021, edizione Ascoli Piceno    
Continua a leggere
20/02/2021 Per la sicurezza dei lavoratori, riparte l'attività del Co.Co.Pro Inail di Pesaro- Urbino
Nella mattina di lunedì 22 febbraio si riunirà il  Co.Co.Pro Inail della provincia di Pesaro-Urbino. Nel comitato, di nomina prefettizia, sono rappresentate tutte le sigle datoriali e sigle sindacali della provincia le quali, con la supervisione del Direttore Inail della provincia di Pesaro- Urbino, Antuono Edoardo, la Presidenza per le parti sindacali di Danilo Santini della Cisl e la Vicepresidenza di Renzo de Angeli di Confapi, riprenderanno a collaborare per la gestione delle criticità infortunistiche e per la vigilanza sulla sicurezza legate agli importanti temi del lavoro.  «Dopo un periodo di fermo dovuto principalmente alla pandemia in corso, questo importante organismo di presidio e di difesa del territorio, ricostituito e rinnovato nella composizione, torna ad operare ed a rappresentare tutte le maestranze interessate alla tematica degli infortuni e della sicurezza sul lavoro. – hanno sottolineato il nuovo Presidente Co.Co.Pro Danilo Santini, il Direttore Inail,  Antuono Edoardo e  Renzo De Angeli, Vice Presidente Co.Co.Pro.- L’istituto e le parti sociali condividono, in un’ottica collaborativa, uno spirito rigenerato necessario allo slancio in vista delle future iniziative che si metteranno in campo».    
Continua a leggere
19/02/2021 Centro Bignamini: arginare subito il focolaio Covid e rafforzare tutte le misure di prevenzione
CGIL CISL UIL confederali di Falconara esprimono grande preoccupazione per il focolaio di covid 19 che si è generato all’interno del Centro Bignamini (Fondazione Don Gnocchi) di Falconara, di cui si è avuta notizia nelle scorse ore. Le organizzazioni sindacali di categoria hanno immediatamente richiesto un incontro alla Direzione. Dalle notizie raccolte almeno 10 utenti nel reparto della riabilitazione intensiva sono risultati positivi. Al momento non risultano contagi tra gli operatori. Il reparto, che si colloca al secondo piano della struttura, è stato chiuso e i pazienti ricollocati in altre strutture sanitarie. Chiusi per la sanificazione nella giornata odierna anche alcuni ambulatori e il servizio di piscina che riapriranno nell’immediato. Riteniamo indispensabile che vi sia un coordinamento tra la struttura stessa e l’ASUR per la gestione dell’emergenza e chiediamo che vengano garantiti gli organici per gestire l’assistenza sanitaria che resta operativa nella struttura. Riteniamo importante che vengano garantite le soluzioni organizzative che impediscano l’utilizzo di personale in più reparti. Occorre infine terminare al più presto il programma di vaccinazione per utenti e dipendenti. CGIL CISL UIL si rendono anche disponibili ad incontrare gli enti competenti per agevolare il coordinamento delle iniziative.
Continua a leggere
15/02/2021 Commissione Regionale Pari Opportunità. CGIL CISL UIL: “Nessuna rappresentanza al Sindacato. Scelta miope e sbagliata”
L’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale ha presentato i giorni scorsi la proposta dei nominativi delle 21 donne che comporranno la nuova Commissione per le Pari Opportunità. Proposta che verrà sottoposta al voto dell’Assemblea legislativa regionale: 21 nominativi nessuno dei quali espressione del Sindacato Confederale. «Riteniamo profondamente miope e sbagliata la scelta di non dare nessuna rappresentanza all’interno della CPO a chi rappresenta centinaia di migliaia di donne lavoratrici, disoccupate e pensionate marchigiane e che da molti anni si batte per i loro diritti e soprattutto per superare vecchie e nuove diseguaglianze, nel lavoro e nella società». E’ quanto dichiarano Daniela Barbaresi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, rispettivamente Segretarie di CGIL CISL UIL Marche.  Nelle motivazioni esplicitate dalla Presidenza del Consiglio regionale si legge che sono state individuate donne che hanno riconosciuta esperienza sulla condizione femminile nei suoi diversi aspetti e profili e siano rappresentative dei movimenti e delle diverse culture del mondo femminile.  «Evidentemente per la Presidenza del Consiglio regionale il tema del lavoro e delle tante, troppe difficoltà e diseguaglianze con le quali si misurano tante lavoratrici non rappresenta una priorità e un aspetto centrale nella vita delle donne» – aggiungono Barbaresi, Ilari e Mazzucchelli. Il lavoro delle donne dovrebbe essere al centro del dibattito politico e istituzionale soprattutto in considerazione dell’alto prezzo che le donne hanno già pagato per la crisi causata dalla pandemia, che acuisce vecchie e nuove diseguaglianze. Secondo l’ultima rilevazione Istat, nelle Marche in un anno si sono già persi 35 mila occupati, di cui 25 mila donne (pari al 70%), mentre la disoccupazione femminile è tornata prepotentemente a due cifre, nonostante il numero crescente di donne che, sfiduciate, hanno rinunciato a cercare lavoro. Tutto ciò in un contesto fatto di stereotipi, diseguaglianze e discriminazioni, precarietà diffusa e part time spesso involontario che interessano due marchigiane su tre. Divari di genere nel lavoro a partire da quello retributivo che porta le lavoratrici a percepire oltre 7 mila euro lordi annui in meno rispetto ai loro colleghi maschi, a cui si aggiungono le diseguaglianze nell’avanzamento di carriera e nella valorizzazione delle competenze. Per non parlare del mancato riconoscimento del lavoro di cura, a carico ancora soprattutto delle donne, e della mancanza di un’adeguata rete di welfare a partire dai servizi per la prima infanzia di cui le Marche sono scandalosamente carenti tanto che solo 1 bambino su 4 da 0 a 3 anni può avere accesso all’asilo nido, mentre oltre 800 lavoratrici ogni anni lasciano il lavoro alla nascita di un figlio poste obbligate a scegliere tra lavoro e maternità. E allora, se non si vuole continuare con la retorica del calo demografico, se non come scusa per il ritorno a casa delle donne occorre, anche nelle Marche, fare i conti con un mercato del lavoro frantumato, precarizzato che indebolisce la qualità del lavoro e del nostro sistema produttivo e con esso le prospettive di sviluppo e coesione. Sono questi i temi di cui la Regione deve cominciare ad occuparsi al più presto con coerenti politiche del lavoro, sociali e di sviluppo e per questo è fondamentale che anche la CPO svolga pienamente un ruolo propositivo, di stimolo e controllo. «Chiediamo pertanto all’Ufficio di Presidenza di tornare sui suoi passi e modificare la proposta  - concludono - e al Consiglio Regionale di intervenire per dare il giusto peso al lavoro e la giusta voce alle donne e a chi le rappresenta.»
Continua a leggere
13/02/2021 Vaccinazione anti-Covid. Cgil, Cisl, Uil Marche: «Se non si vuole che risulti solo propaganda è necessario il coinvolgimento di tutti»
Per le Segreterie regionali di CGIL CISL UIL Marche vaccinarsi è una forma di attenzione di ciascuno nei confronti della propria salute e di quella dei propri cari oltre ad essere un atto di responsabilità verso tutta la collettività.  Per questo è fondamentale garantire la più ampia e adeguata informazione per mettere tutti nelle condizioni di accedere alla vaccinazione in modo pienamente partecipata e consapevole.  Le Segreterie regionali di CGIL CISL UIL Marche intendono ribadire il proprio impegno a contribuire ad una campagna di sensibilizzazione dei lavoratori, pensionati e in generale dei cittadini sulla necessità di vaccinarsi.  Tuttavia prendiamo atto che ancora una volta la Regione ha perso l’occasione non solo per condividere con loro ma anche semplicemente per coinvolgere le forze sociali in un’azione cosi importante per l’intera comunità.  Infatti, apprendiamo dalla stampa che da oggi è possibile prenotare, per la popolazione over 80, la vaccinazione anti-Covid attraverso il sistema delle Poste o tramite il numero verde. Ma questa rappresenta la prima criticità del piano vaccinale predisposto dalla Regione che non tiene nelle dovute considerazioni le possibili difficoltà che molte persone anziane sole possono incontrare, in particolare, nell’accesso alla piattaforma e in generale nell’accesso alle necessarie informazioni. Aspetto peraltro già evidenziato dalle nostre categorie dei pensionati.  C’è poi il problema degli anziani non autosufficienti o comunque non in grado di muoversi e di recarsi ai punti di vaccinazione senza il coinvolgimento di familiari o altri accompagnatori. Aspetto acuito da una  dislocazione dei punti di vaccinazione, molto più rarefatta rispetto a quanto fatto per gli screening. Ma c’è da chiedersi chi stabilisce e certifica se l’anziano è o meno in grado di recarsi ai punti di vaccinazione o deve essergli effettuata la vaccinazione nel proprio domicilio?  Da questo punto di vista sarebbe necessario garantire il pieno coinvolgimento dei medici di medicina generale che sono coloro che meglio di chiunque altro conoscono la situazione degli over 80 e sanno quali sono le loro reali condizioni di salute.  C’è infine l’esigenza di istituire un tavolo di monitoraggio, che peraltro abbiamo già richiesto, per seguire l’andamento della campagna vaccinale.  Perché, se non si vuole che risulti solo propaganda, è necessario, non solo nella campagna di vaccinazione ma più complessivamente nella lotta al virus, il coinvolgimento di tutti coloro che possono e devono essere messi nelle condizioni di essere protagonisti attivi.
Continua a leggere
12/02/2021 Migliaia di migranti bloccati in pieno inverno lungo la rotta balcanica Iscos e Cisl Marche partecipano alla campagna “I walk the line”
Iscos Marche onlus e Cisl Marche aderiscono alla campagna “I walk the line: presidi di solidarietà lungo la rotta balcanica” con lo scopo di portare un supporto concreto alle migliaia di migranti che, in pieno inverno, sono bloccati da mesi in campi di fortuna al confine nord-occidentale della Bosnia-Erzegovina.  Nelle Marche, la campagna è stata lanciata con una videoconferenza sulla piattaforma Zoom alla quale hanno partecipato Vincenzo Russo, Presidente di Iscos Nazionale, Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche, e Silvia Maraone, esperta di Balcani e migrazioni di Ipsia, l’Istituto per la Pace, lo Sviluppo e l’Innovazione promosso da Acli. Presenti anche i soci di Iscos Marche e alcuni gruppi Scout regionali. Il cuore della campagna è una raccolta fondi che servirà a fornire materiali essenziali per i migranti bloccati nel campo di Lipa: «Da anni siamo impegnati in Bosnia, come Iscos e come Cisl – spiega Vincenzo Russo -. I fondi saranno raccolti a favore della Croce Rossa di Bihać per l’acquisto e la distribuzione di kit medici, cibo e altri beni di prima necessità». «La situazione dei campi in Bosnia non è affatto nuova – aggiunge Silvia Maraone -. Negli ultimi mesi, però, le condizioni sono peggiorate, anche a causa dell’emergenza Covid. Al momento, nel campo di Lipa, situato in un altopiano inospitale e privo di allacci, vivono 1500 persone stipate in tende allestite dall’esercito bosniaco senza accesso stabile all’acqua potabile, ai servizi igienici e alla rete elettrica. Non è molto diverso da un carcere. Stiamo intervenendo per inaugurare a breve un tendone refettorio, per permettere loro di non dover mangiare all’aperto, in mezzo alla neve». Per Sauro Rossi, «c'è bisogno di strutturare una rete di interventi umanitari. La situazione della rotta balcanica è una macchia nella gestione delle politiche migratorie europee. Il nostro impegno è allargare questa rete di supporto per sviluppare ulteriormente il sostegno a persone che in questo momento vivono una situazione drammatica». Le donazioni saranno indirizzate sul conto corrente bancario di Iscos nazionale presso Banca Etica: IBAN IT51E0501803200000011015476 – Causale: Emergenza balcani – I walk the line. La campagna si svolgerà anche sui social con il tag #Iwalktheline associato sempre a #thebalkanroute. Sarà possibile anche effettuare delle offerte ad appositi banchetti allestiti presso alcune parrocchie nei comuni di Ancona, Falconara e Chiaravalle. Per maggiori informazioni sull’iniziativa, è possibile contattare l’indirizzo e-mail info@iscosmarche.it  
Continua a leggere
11/02/2021 Servizi sociali ATS 6 Fano: i sindacati chiedono che si apra un dibattito sulla gestione
Nel dicembre del 2019 sono stati adottati provvedimenti per la costituzione in forma associata del servizio sociale ATS 6 che, coerentemente con i modelli organizzativi della nostra provincia, diventava lo strumento per la gestione associata ed in convenzione dei servizi sociali. Nel dicembre del 2020 ( delibera 73 dei comitati dei sindaci) veniva approvato un cronoprogramma funzionale alla costituzione, a decorrere dal 1 gennaio 2023, di una nuova azienda pubblica di servizi per la gestione dei servizi  sociali e  socio sanitari integrati. Cgil Cisl e Uil di Pesaro-Urbino, insieme alle categorie del pubblico impiego, desiderano sapere quali siano state le valutazioni politiche ed organizzative che hanno portato a questa decisione , che leggiamo nell’atto di Giunta, non ha natura precettiva ( e sarebbe strano il contrario ) ma programmatoria dal momento che gli Enti che conferiranno personale e risorse economiche alla costituenda ASP non hanno mai coinvolto le confederazioni sindacali ed i sindacati di categoria su un tema tanto rilevante. Si tratta infatti di superare un modello organizzativo, realizzando un nuovo soggetto che, con proprio personale e proprie risorse, dovrebbe gestire direttamente servizi così importanti per la presa in carico e la cura della parte più fragile della popolazione : tutto questo deve  avvenire con il massimo grado di partecipazione condivisione con chi rappresenta i lavoratori interessati  ed i cittadini che a quel servizio accedono. Consapevoli dell’importanza di questa scelta che finalmente permetterà ai cittadini dell’Ats 6 di avere  politiche sociali incisive, adeguate  e pronte alle nuove sfide sociali,  chiediamo nell’ottica delle buone relazioni sindacali e con l’intento di  un dialogo costruttivo e funzionale a garantire qualità e quantità dei servizi,  l’avvio di un confronto. Per queste ragioni chiediamo al Sindaco e al presidente del comitato dei sindaci dell’ATS 6 un’immediata convocazione perché una decisione con un impatto così rilevante non può essere adottata nel silenzio e senza un adeguato dibattito che coinvolga i sindacati, i lavoratori ed i cittadini.    
Continua a leggere
09/02/2021 Scomparso Franco Marini, Rossi: " Autorevole guida sindacale e politico con grande capacità di visione: siamo grati per i suoi insegnamenti"
«La scomparsa di Franco Marini è una notizia che ci addolora profondamente. Marini è stato uno dei padri fondatori della Cisl, per tanti anni segretario generale della nostra organizzazione in tempi difficili per il nostro paese, caratterizzati dall' attacco del terrorismo alle istituzioni. Franco Marini con il suo pragmatismo, la sua storia e cultura di cattolico popolare è stato un baluardo di democrazia, un riformista convinto, un sindacalista autorevole e saggio, sempre vicino ai lavoratori ed ai più deboli. E successivamente ha trasferito queste sue grandi doti umane e la sua sensibilità sociale alla politica e nei ruoli istitituzionali come Presidente del Senato.» ha dichiarato in una nota la Segretaria generale della Cisl nazionale, Annamaria Furlan. «Siamo profondamente rattristati per la perdita dello stimatissimo Franco, persona di grande spessore valoriale, che ha saputo farsi apprezzare come  autorevole guida sindacale prima  e come politico tenace, attento alle persone,  con grande capacità di visione poi. - ha sottolineato Sauro Rossi, Segretario generale della CISL MARCHE - Qualità riconosciute a tutto campo da ogni tipo di interlocutore, testimoniate da tanti attestati di benemerenza  che stiamo raccogliendo in queste ore nella nostra regione.  La CISL  marchigiana,  grata per i suoi insegnamenti, esprime un sincero e  profondo cordoglio a tutta la sua famiglia.»  «È stato sempre per la Cisl un punto di riferimento  costante, oltre che un amico sincero ed affettuoso che ci è sempre stato vicino con la sua grande umanità e la sua grande personalità. Per questo non lo dimenticheremo mai.  - continua e conclude la  Furlan -  La sua scomparsa siamo convinti addolori non solo tutti gli iscritti della Cisl ma tutti gli italiani. Lascia una grande eredità morale, sociale e culturale.In questo momento di profondo dolore, siamo vicini al figlio, alla sua famiglia ed a quanti lo hanno amato ed accompagnato nel corso della sua lunga prestigiosa carriera sindacale e politica».   fonte:Cisl Nazionale
Continua a leggere
08/02/2021 Cgil e Cisl di Urbino: «Bene il contrasto del lavoro nero»
Cgil e Cisl di Urbino plaudono all’azione dei Carabinieri, dell’Ispettorato del lavoro e dell’ Ispettorato dell’Area Vasta, che hanno portato a scoprire la forte inosservanza del rispetto di regole e diritti dei lavoratori da parte di alcuni imprenditori.   Purtroppo, riteniamo che sia solo la punta dell’ iceberg che emerge da un sistema culturale abbastanza diffuso nel più vasto territorio, non solo dell’entroterra, ma in tutto l’ambito provinciale.   Sono sempre più diffuse le problematicità che si riscontrano in svariati settori della produzione e dei servizi: dalla ristorazione, ai pubblici esercizi, alla logistica, dalle attività di servizi generali, a piccoli laboratori artigianali, dove il mancato rispetto dei contratti collettivi di lavoro, la mancanza della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro,  il non rispetto degli orari, dei salari, le tipologie contrattuali difformi dalla prestazione effettiva, sono forme sempre più diffuse, tanto da creare pesanti ricadute sui lavoratori e loro famiglie che ne subiscono le conseguenze.   In questo periodo di difficoltà conseguente alla pandemia in essere, legittimamente molti operatori economici hanno richiesto ed ottenuto dalla stato il sostegno economico necessario a superare le oggettive difficoltà, ma lo stesso, non è stato sempre possibile  per i lavoratori dipendenti che, in molti casi, non hanno potuto accedere alle provvidenze perché non regolarizzati.   È una piaga pesante, che parte da un retroterra culturale, diffuso e non già come conseguenza delle difficoltà attuali o  della crisi economica che ci ha attraversato a partire dal 2008 e  proprio per questo, da diversi anni,  in occasione dei confronti per la contrattazione sociale, invitiamo i Sindaci a ribadire il proprio impegno  nel  contrastare l’evasione e l’elusione fiscale operata da quei contribuenti riconosciuti morosi totali o parziali che con tale comportamento oltre a penalizzare le finanze necessarie ad una compatibile gestione amministrativa, mortificano i  cittadini che con senso civico contribuiscono,  non senza sacrifici, alla gestione dell’amministrazione pubblica.    Un sistema che parte dalla cultura dello “zerbino”, di nascondere la polvere per non far emergere comportamenti che penalizzano non solo la dignità ed i diritti dei lavoratori, ma anche delle risorse necessarie al funzionamento della Pubblica Amministrazione  e  dei tanti imprenditori, che cercano di rispettare, tra le tante difficoltà  le regole del diritto e quelle della libera concorrenza.   Auspichiamo che la lodevole azione avviata dalla istituzioni, continui e vada sempre più nel profondo, fino a sollevare i tanti zerbini che inquinano il territorio, che mortificano i più deboli e che penalizzano una corretta ripresa economica del territorio e del benessere sociale. 
Continua a leggere
05/02/2021 Mob4App Project: Cisl Marche partner nella formazione transnazionale
Cisl Marche è il primo ed unico sindacato italiano partner del progetto transnazionale Mob4App, co-finanziato dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea, che mira a    favorire lo sviluppo professionale dei professionisti VET  - Vocational Educational  Traning -  al fine di migliorare, gestire e supportare la mobilità transnazionale degli apprendisti in Europa. Il progetto  si pone l’obiettivo di fornire ai professionisti VET, alle aziende e ai partecipanti conoscenze, abilità e competenze specifiche, necessarie per promuovere, guidare, assistere, facilitare e valutare le esperienze di mobilità all’estero degli apprendisti. I professionisti VET formati saranno in grado di progettare, sviluppare ed offrire un apprendimento basato su lavoro a livello transnazionale di qualità, riconoscendo e superando alcuni dei problemi più comuni associati all’attuazione pratica della mobilità di lungo termine per gli apprendisti in Europa. Il progetto MOB4APP punta a potenziare il ruolo dei professionisti VET, in quanto collegamento tra le aziende e gli apprendisti, attraverso lo sviluppo di un percorso formativo per professionisti VET e di materiali a supporto delle aziende e degli stessi apprendisti.
Continua a leggere
29/01/2021 Dichiarazioni sconcertanti di Ciccioli e Filisetti. La ferma condanna di CGIL CISL UIL Marche
In un momento tanto difficile, nel quale tutti sono chiamati a garantire il necessario senso di responsabilità, giudichiamo gravissime, fuori luogo e preoccupanti le affermazioni che in questi giorni sono state pronunciate da rappresentanti istituzionali.    Nel pieno di una pandemia, di una crisi sanitaria, economica e sociale è necessario poter contare su punti di riferimento sicuri, su testimonianze positive, su parole di sostegno ad un progetto comune nel quale la cultura della partecipazione e la diversità rappresentino una ricchezza e una risorsa e non un nemico da combattere.    Sono a dir poco sconcertanti le dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale, Carlo Ciccioli, che dopo ciò che ha affermato in sede istituzionale in merito all’aborto, ha ritenuto opportuno rincarare la dose sostenendo la tesi primatista del rischio di sostituzione etnica, accostando il tema della denatalità alla necessità di revisione della Legge 194. Parole deliranti da stigmatizzare con forza che rievocano tragiche memorie del passato, pronunciate proprio nel Giorno della Memoria.   Peraltro il Consigliere Ciccioli farebbe bene a guardare i numeri, visto che il calo demografico colpisce, nelle Marche come nel resto del Paese, più i cittadini stranieri che quelli italiani. Forse bisognerebbe chiedersi quali sono davvero le cause di un fenomeno cosi complesso come la denatalità.   Le gravi affermazioni di Ciccioli arrivano dopo l’ennesima uscita, maldestra nei contenuti e nel linguaggio, del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Marco Ugo Filisetti che, sempre in merito alla Giorno della Memoria, non ha perso l’occasione per operare una revisione storica dei fatti. Nel ricordare il tragico sterminio del popolo ebraico, ha rimarcato anche la presenza nei campi di prigionia di militari italiani catturati dopo l’8 settembre del 1943, dimenticando invece che la drammatica operazione di internamento nei lager fu sistematicamente operata anche sugli oppositori politici al regime, sulle minoranze etniche e religiose, sugli omosessuali ed i disabili. Oltre a ciò, Filisetti denigra l’attualità definendo l’oggi come “il trionfo della trippa”…Uno scadimento di contenuti e di linguaggio di cui la collettività farebbe volentieri a meno e dai quali le Segreterie di Cgil, Cisl, Uil Marche ritengono di dover pubblicamente prendere le distanze.  
Continua a leggere
29/01/2021 Consultori in affanno tra strutture smantellate e carenze di personale
Il consultorio di Chiaravalle, come le altre strutture regionali, è alle prese con mancanza di personale e difficoltà operative. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista ad Alessandro Mancinelli, Responsabile della Cisl di Ancona.
Continua a leggere
29/01/2021 Sostegni alla genitorialità 2021
Scarica il volantino e la scheda esplicativa. Per maggiori informazioni rivolgiti alla sede Cisl della tua città
Continua a leggere
28/01/2021 Prorogata la scadenza della IV edizione del concorso didattico "Sulle vie della parità nelle Marche" a.s. 2020/2021
Prorogata la scadenza al 28 febbraio 2021 per la consegna degli elaborati, della quarta edizione "𝙎𝙪𝙡𝙡𝙚 𝙫𝙞𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙥𝙖𝙧𝙞𝙩à 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙈𝙖𝙧𝙘𝙝𝙚", concorso aperto alle scuole di ogni ordine e grado, agli atenei e agli enti di formazione, finalizzato a riscoprire e valorizzare, attraverso percorsi spaziali e temporali, fisici, ludici, artistici e narrativi, il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società. Il bando regionale, parte del concorso nazionale "Sulle vie della parità" (8a edizione), promosso da Toponomastica femminile, è indetto dall'Osservatorio di Genere in collaborazione con il Sistema Museale dell' UNICAM - Universita' degli Studi di Camerino , Settenove edizioni, Cgil Marche , CISL MARCHE e Uil Marche. Patrocinata dall'USIGRai è realizzata con la sponsorizzazione di Coop Alleanza 3.0.        
Continua a leggere
27/01/2021 27 Gennaio 2021 Giorno della Memoria
«Mai come in questo momento, in un mondo dove ogni giorno si moltiplicano episodi di razzismo, di intolleranza, di xenofobia è importante celebrare anche quest’anno il “Giorno della Memoria». E' quanto sottolinea oggi in un editoriale sul quotidiano "Conquiste del Lavoro" e 'Il Dubbio' la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan. «È giusto ricordare il 27 gennaio 1945 quando fu svelato al mondo l'orrore del campo di concentramento di Auschwitz, uno dei luoghi del genocidio nazista. Sei milioni di ebrei furono uccisi durante quegli anni terribili. Una pagina drammatica della storia del novecento che nessuno potrà mai cancellare. Una ferita sempre aperta che fa inorrridire - aggiunge la leader Cisl. - Ecco perché non bisogna mai dimenticare, far conoscere la tragedia dell'Olocausto alle nuove generazioni, attraverso il racconto di chi l'ha vissuto, come fa ogni giorno della sua vita Liliana Segre con la sua testimonianza, il suo coraggio, la sua profonda verità. - sottolinea ancora la Furlan - Non c'è umanità senza libertà. Non c'è libertà senza rispetto per ogni persona. La democrazia, la tolleranza, l’eguaglianza sono valori da salvaguardare e trasmettere ai giovani. Dobbiamo ripartire dal significato profondo della fratellanza, vivere le differenze come una ricchezza, lavorare per il bene comune, come ci ha ricordato con grande lungimiranza Papa Francesco nella sua ultima straordinaria Enciclica. Questo è il modo per farci davvero "costruttori" di pace, di una società fondata sul rispetto della vita, della libertà e della giustizia che sono il bene più prezioso da custodire nella nostra esistenza». fonte:https://www.cisl.it/primo-piano/18469-giornata-della-memoria-furlan-mai-dimenticare-la-tragedia-dell-olocausto.html
Continua a leggere
26/01/2021 Fondazione Recanatesi : necessario garantire l’assistenza sanitaria ai malati covid
CGIL CISL UIL confederali di Osimo, unitamente alla federazioni dei pensionati (SPI-FNP-UILP) e dei lavoratori della struttura (FISASCAT CISL e FP CISL, FP CGIL, FPL UIL), esprimono grande preoccupazione per il focolaio di covid 19  che si è generato all’interno della Fondazione  Recanatesi.  «Dalle notizie raccolte circa 60 utenti sui 105 presenti e almeno 15 dipendenti sono risultati positivi, evidenziando in pochi giorni una notevole progressione dell’infezione. Le persone malate sono in isolamento all’interno della struttura. - affermano i sindacati -  Riteniamo indispensabile che vi sia un coordinamento tra la struttura stessa, il comune di Osimo e l’ASUR per la gestione dell’ emergenza  e  chiediamo che venga garantita, attraverso personale medico e/o infermieristico, sia civile che militare, tutta l’assistenza sanitaria necessaria.» «L’impegno dell’ ASUR appare indispensabile, così come quello della sanità militare, per intervenire su di una  situazione inedita per la Fondazione Recanatesi e che non può fronteggiarla con le sue sole forze. Ad oggi infatti restano solo 3 infermieri a gestire i malati in isolamento.  - continuano -  Questo è il tema centrale, infatti la struttura è di tipo socio sanitario e già per la sua normale organizzazione, ma tanto più nell’attuale  emergenza sanitaria,  non possiede in organico  le professionalità sanitarie necessarie a gestire una situazione del genere. Certamente le fondazione Recanatesi dovrà garantire, nella trasformazione del modello organizzativo  conseguente a questa emergenza, tutti gli standard di sicurezza per chi andrà ad operare al suo interno.» CGIL CISL UIL si rendono disponibili ad incontrare gli enti competenti per agevolare il coordinamento delle iniziative.
Continua a leggere
26/01/2021 Emergenza freddo per i senza fissa dimora, Cgil Cisl Uil: " Condivise con i Comuni Ambito Territoriale Sociale 12 le prime risposte"
  «Abbiamo notizia che nell’ultima riunione del Comitato dei Sindaci dell’Ambito Sociale 12, tutti i comuni, insieme all’ambito sociale, abbiano condiviso di destinare 10.000 euro per la gestione dell’ assistenza ai senza fissa dimora» scrivono in una nota i responsabili territoriali di Cgil Cisl Uil. «Avevamo più volte segnalato - sottolineano i sindacati -  così come avevano fatto le associazioni di volontariato (Tenda di Abramo e RiBò) questa problematica che riguarda oltre 30 persone (soprattutto sul territorio costiero) e che è stata notevolmente aggravata dal fatto che per l’emergenza covid le strutture di ricovero (come la Tenda di Abramo) sono temporaneamente chiuse. In questo momento non vi è altra possibilità che quella di sostenere i costi di periodi di pernottamento per i senza fissa dimora presso piccole pensioni, evitando a queste persone di affrontare la notte al freddo e alle intemperie.»   «Riteniamo pertanto un risultato significativo questo impegno economico assunto da tutti i comuni dell’ ambito, sia perché riconosce la necessità di affrontare quella che è una questione di civiltà troppo spesso lasciata al solo intervento del volontariato, sia perché è maturata con l’impegno di tutti i comuni determinando quindi una omogeneità del diritto su tutto il territorio dell’ ambito sociale 12 coinvolgendo anche i territori che solitamente non rilevano queste presenze. Ora  -  rilanciano e concludono Massaccesi, Cgil, Mancinelli, Cisl e  Bellagamba, Uil - è necessario che in sede di ambito sociale si possano condividere con le organizzazioni di volontariato e le organizzazioni sindacali i sistemi e criteri di intervento, portando a compimento un percorso complicato ma che ha iniziato a dare i suoi frutti.»
Continua a leggere
25/01/2021 Congedi parentali 2021
Scarica il volantino e la scheda esplicativa. Per maggiori informazioni rivolgiti alla sede Cisl della tua città
Continua a leggere
21/01/2021 Scuola, Cgil Cisl Uil: “Bene la riapertura ma servono garanzie su steward e sicurezza"
Cgil, Cisl e Uil delle Marche, insieme alle categorie dei trasporti e della scuola, hanno incontrato ieri l’Assessore Castelli per fare il punto della situazione all’indomani della decisione di riaprire gli Istituti superiori dal 25 gennaio. Una scelta condivisa che permetterà di riprendere un rapporto in presenza, anche se al 50%, ormai necessario ed inderogabile per tutelare il diritto allo studio e alla socialità di migliaia di ragazze e ragazzi marchigiani.  Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato la necessità di ripartire dentro un quadro di garanzie certe rispetto al potenziamento del trasporto scolastico e all’intensificazione delle misure di sicurezza chiedendo alla Regione di assumere un ruolo di coordinamento anche nell’orientare il prezioso lavoro che tutti i soggetti coinvolti stanno svolgendo a livello di Prefetture. Oltre all’annunciato aumento dei pullman e, quindi, delle corse su tutto il territorio regionale, i sindacati hanno chiesto una mappatura di tutti gli steward che vigileranno e accompagneranno gli studenti all’interno dei mezzi nel tragitto casa-scuola, con un’attenzione specifica alle corse urbane utilizzate non solo dagli studenti e alle corse extraurbane di lunga percorrenza, dove il rischio di contagio potrebbe aumentare considerevolmente.  Una specifica richiesta ha riguardato il possibile utilizzo di APP per la prenotazione delle corse da parte degli studenti, così come hanno fatto altre regioni, in modo da poter prevedere le eventuali criticità con anticipo, abbassando i rischi di assembramento e di non rispetto delle norme. L’ultimo tema posto è stato quello della vigilanza nelle stazioni e nei luoghi di assembramento in strada, anche in questo caso va rafforzato il presidio che i Prefetti hanno demandato al sistema delle autonomie locali, attraverso l’utilizzo di personale delle forze dell’ordine o di figure specificatamente formate per svolgere un ruolo di controllo e per le quali andrebbero stanziate opportune risorse.  Per i sindacati, solo attraverso un grande patto di corresponsabilità tra tutti i soggetti in campo, a partire dagli studenti e dalle famiglie e con una grande organizzazione ed impegno da parte delle Istituzioni nel garantire le promesse misure di rafforzamento, si potrà garantire una continuità nell’attività scolastica oggi più che mai vitale, nella speranza di uscire presto da questa situazione di emergenza.
Continua a leggere
13/01/2021 Ospedale di Fermo: situazione preoccupante con gravi ripercussioni per il territorio
La grave situazione dell’ospedale di Fermo non può non suscitare forte preoccupazione per la situazione sanitaria nel nostro territorio. L’utilizzo di gran parte dei posti letto del Murri per assistere malati Covid si traduce nell’impossibilità, per i fermani, di accedere a qualsiasi cura per altre patologie. Il personale sanitario, già sottodimensionato a inizio pandemia, è ora allo stremo delle forze ed è impossibile chiedere ulteriori sforzi rispetto a quanto sta già facendo. La presenza nell’ospedale di 107 malati Covid, cioè quasi la metà della capienza totale, il  blocco delle sale operatorie, la medicina aperta solo ad Amandola, le prestazioni ambulatoriali che in terza fase saranno   chiuse, il pronto soccorso rimasto con un numero minimo di medici strutturati, il personale infettato, che negli ultimi tre giorni ha raggiunto il numero di 50 unità, sono tutti elementi che aggravano l’emergenza socio-sanitaria nel Fermano, già in difficoltà prima della pandemia: sono anni, infatti, che il sindacato contesta il mancato allineamento della sanità fermana agli standard degli altri territori delle Marche. Oggi non è tempo di alimentare polemiche, ma non possiamo esimerci dall’analisi della situazione: è ora di agire il più velocemente possibile, sia per trovare soluzioni alle problematiche più urgenti, avvalendosi di risorse relative ad un contesto più ampio che è quello regionale, che per riprogettare l’intera sanità fermana.
Continua a leggere
13/01/2021 Busta paga pesante: gli iscritti Cisl Marche possono presentare l'istanza di rimborso fino al 5 febbraio
Sei residente nel cratere sismico e non hai richiesto la busta paga pesante?   Per i nostri iscritti c'è tempo fino al 5 febbraio 2021 per compilare, con il nostro aiuto, l'istanza di rimborso del 60% dell'Irpef pagata nel 2017 da inviare all'Agenzia delle Entrate.   Ti aspettiamo presso le sedi Cisl del cratere!
Continua a leggere
12/01/2021 Cisl Marche Winter Youth Accountability : esperienze di Servizio Civile Universale
Cisl Marche Winter Youth Accountability “… d’inverno un viaggiatore”  è il titolo del seminario in modalità online promoso e organizzato  dalla Cisl Marche per rendicontare e riflettere su cose fatte e da fare con i giovani, a partire dalla Summer School 2020 e dall’esperienza del Servizio Civile Universale nel sistema Cisl Marche. Ai lavori sono intervenuti i giovani del Servizio Civile Universale a conclusione della loro esperienza  e  il prof. Ugo Morelli, psicologo, docente presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Nicoletta Merlo, Responsabile politiche giovanili Cisl e ETUC Youth Committee e il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi . «Il webinar è stato ideato come espressione dell’attenzione della Cisl Marche sulla dimensione generazionale legata ai giovani – sottolinea Cristiana Ilari, Segretaria Cisl Marche, che ha aperto la video conferenza - Oggi i giovani rischiano di essere solo oggetto di analisi più che soggetto di una policy che dia loro protagonismo. Sono il presente prima ancora che il futuro e stanno pagando un prezzo molto alto in termini di dispersione scolastica, povertà educativa, valorizzazione delle competenze, tutele e qualità del lavoro. Occorre partire dall’incontro e dall’ascolto per promuovere la loro attivazione. E’ la nostra esperienza fondata sulle cose fatte con i giovani. Abbiamo voluto realizzare questo appuntamento on line d’inizio anno, in un tempo ancora segnato pesantemente dalla pandemia, avendo cura di tenere insieme sicurezza e desiderio di condivisione. Ci ha mosso una duplice volontà: onorare l’impegno, preso durante la Summer School di settembre scorso, di ritrovarci insieme ai giovani che vi hanno partecipato e, al contempo, offrirci reciprocamente un’occasione di bilancio con coloro che hanno svolto il servizio civile nel 2020 nel sistema Cisl Marche – prosegue e conclude Cristiana Ilari – Vogliamo inoltre cogliere questa opportunità di scambio intergenerazionale per analizzare le esperienze con cui Cisl Marche pratica l’idea di essere luogo dove accogliere, coltivare e sviluppare gli interessi, i desideri, le capacità dei giovani, come ad es. le politiche di sviluppo organizzativo e formazione, oltre ai progetti che hanno coinvolto gli studenti della Scuola secondaria di secondo grado. Ripartire da ciò che è stata fatto insieme per progettare e intraprendere nuovi percorsi».
Continua a leggere
08/01/2021 Gerundini, Cgil Cisl Uil : "Necessario garantire l’assistenza sanitaria"
Cgil Cisl e Uil di Falconara esprimono grande preoccupazione per il focolaio di covid 19 che si è generato all’interno della casa albergo cittadina per anziani Gerundini .  «Dalle notizie raccolte ci risulta  la quasi totalità dei 22 utenti e almeno 7 dipendenti sono risultati positivi. - scrivono in una nota stampa  i rappresentanti sindacali Massaccesi della Cgil, Mancinelli della Cisl e Bellagamba  della Uil -  A parte 3 ricoveri, od oggi risulta che la restante parte degli utenti e gli operatori, tutti oss (operatori socio sanitari), siano stabilmente in isolamento all’interno della struttura falconarese.»   «Riteniamo indispensabile che vi sia un coordinamento tra la struttura stessa, il comune di Falconara e l’ASUR per la gestione dell’ emergenza e chiediamo che venga garantita, attraverso personale medico  o infermieristico, tutta l’assistenza sanitaria necessaria. - sottolineano i rappresentanti sindacali -  Questo è il tema centrale, infatti la struttura del Gerundini è di tipo sociale e non possiede di norma una dotazione organica con le professionalità sanitarie necessarie a gestire una situazione del genere. »    «Sarà inoltre necessario garantire il massimo isolamento rispetto, ad esempio, a realtà sanitarie contigue, quali l’istituto Bignamini e al tempo stesso si dovrà rafforzare per gli utenti malati che risiedono al Gerundini la possibilità di mantenere un contatto virtuale con i propri cari, attraverso la dotazione di sistemi di videochiamata, tablet o comunicazione da remoto. - concludono  e rilancianoCgil Cisl Uil -  Restiamo disponibili ad incontrare gli enti competenti per agevolare il coordinamento delle iniziative.»  
Continua a leggere
07/01/2021 Sicurezza sul lavoro Covid-19: Protocolli Anti-contagio e partecipazione dei Rappresentanti territoriali dei lavoratori per la sicurezza
L'OPRAM – Organismo Paritetico Regionale Artigianato Marche, costituitosi nell'ottobre 2012 su iniziativa e tra le Associazioni di categoria (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai) e le Organizzazioni dei sindacati dei lavoratori (CGIL, CISL, UIL) comparativamente più rappresentative in ambito Nazionale e Regionale firmatarie del CCNL di comparto, è un ente senza scopo di lucro e costituisce per il settore artigiano delle Marche, l'Organismo Paritetico ai sensi dell'art. 51 del D.Lgs 81/2008 e smi. L'Organismo Paritetico Regionale OPRAM ha fin da subito messo a disposizione delle aziende aderenti al Sistema EBAM OPRAM la procedura di consultazione del RLS Territoriale validata dalla Regione Marche con Circolare n.3844/2017, unica nel suo genere in Italia, per la consultazione preventiva del RLST tramite Posta Elettronica Certificata del Protocollo di sicurezza aziendale Anti-contagio registrando oltre 2.000 invii PEC all'indirizzo consultazione.opram@pec.it   I 13 RLS Territoriali, operanti in tutta la Regione Marche nell'ambito della Bilateralità e Pariteticità, hanno già eseguito, muniti di adeguati ed indispensabili DPI, più di 300 accessi aziendali volti esclusivamente alla verifica della corretta applicazione dei Protocolli anti-contagio. Il perdurare della situazione di emergenza e l’esigenza per le imprese di adeguare i Protocolli aziendali alle evoluzioni della Pandemia, rendono ancora più preziosa la modalità adottata dall’OPRAM per la trasmissione a mezzo PEC degli aggiornamenti anti-contagio all’indirizzo consultazione.opram@pec.it   Con questa procedura, le Parti Sociali dell’Artigianato delle Marche, hanno inteso fornire alle imprese una facile e rapida accessibilità per la condivisione della documentazione consentendo alle stesse di ottenere “data certa”, come previsto dal D.Lgs 81/08, ed ai lavoratori di acquisire, con la partecipazione del RLST- RLS, quelle certezze indispensabili per un sereno svolgimento del proprio lavoro. Rinnoviamo l’invito alle imprese aderenti a procedere all’invio dei Protocolli e delle variazioni apportate successivamente, ricordando che tale importante servizio è gratuito per le aziende aderenti al Sistema Bilaterale Paritetico EBAM OPRAM e costituisce una forte tutela sia per le imprese che per i dipendenti. Tra i compiti dell'OPRAM rientrano le finalità di promozione e orientamento delle attività di prevenzione e formazione, attraverso la raccolta di buone prassi ed il sostegno alle imprese grazie anche alla figura del RLS Territoriale, considerata la forma di rappresentanza più adeguata alla realtà del comparto artigiano. Per informazioni: www.opramsicurezza.org         fonte:https://www.opramsicurezza.org/opram/covid-protocollo-partecipazione-rlst/
Continua a leggere
05/01/2021 Cgil Cisl Uil: La scuola deve ripartire per tutti al più presto, in presenza e in sicurezza
  Tra qualche giorno riaprirà la scuola ma non per tutti. In uno scenario comunque incerto, con il Governo orientato ad indicare nell’11 gennaio la data della riapertura, pur con il 50% in presenza e il resto in didattica digitale, la Regione Marche ha annunciato la scelta di far continuare la didattica a distanza per gli alunni delle scuole superiori per tutto il mese di gennaio.  Dunque, a pochi giorni dalla riapertura delle scuole, le famiglie, gli alunni e il personale della scuola si trovano di fronte a nuove incertezze, peraltro in uno scenario di forti differenziazioni tra regioni non sempre comprensibili.  «Siamo sempre stati convinti della necessità di riaprire al più presto per tutti la scuola in presenza, purché vengano garantite tutte le necessarie tutele in materia di salute e sicurezza  ma nel contempo vanno affrontati tutti i nodi della questione riapertura perchè a distanza ormai di un anno dall’inizio della pandemia il prezzo pagato dagli alunni delle scuole superiori e dal loro diritto allo studio rischia di essere troppo alto», scrivono le Segreterie Regionali di Cgil, Cisl, Uil Marche e di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Marche. Comprendiamo la necessità di una scelta di prudenza di fronte a una situazione sanitaria ancora molto difficile e a un quadro epidemiologico critico con indice Rt nella nostra Regione in rialzo, ma se l’Istituto Superiore di Sanità conferma che le scuole sono luoghi sicuri, allora è necessario innanzitutto verificare tale condizione e come sottolineiamo già da tempo affrontare e risolvere il problema della sicurezza dei trasporti con soluzioni concrete, che tengano conto delle differenti esigenze territoriali.  Nei giorni scorsi si sono svolti gli incontri con i Prefetti per affrontare tutti i nodi aperti, ma occorre un maggior coordinamento regionale per affrontare in maniera organica tutte le criticità, dai trasporti a quella sanitaria.  È necessario però che venga fatta chiarezza sul sistema di rilevazione dei dati e come  chiediamo inoltre, già da tempo,  fornito un report chiaro e comprensibile sui contagi nelle scuole per capire se e quanto la scuola in presenza abbia contribuito alla diffusione del virus.  Occorre poi garantire una corsia preferenziale per la scuola sull’effettuazione dei tamponi e dei tracciamenti e soprattutto garantire procedure uniformi con indicazioni chiare su come gestire i casi di positività nelle scuole in tutto il territorio regionale, così come occorre inserire tempestivamente il personale della scuola nel piano vaccinale nazionale.  Prendendo atto della scelta della Regione, quello che non possiamo più permetterci è di perdere altro tempo ma dobbiamo usare bene quello che abbiamo a disposizione per garantire le risposte più adeguate per poter riaprire la scuola presto, in presenza e in sicurezza per tutti.   Rassegna web: https://www.anconatoday.it/cronaca/scuole-sindacati-riaperture-presenza-sicurezza.html https://www.tmnotizie.com/cgil-cisl-e-uil-marche-la-sucola-deve-ripartire-al-piu-presso-per-tutti-in-presenza-e-in-sicurezza/ https://www.cronacheancona.it/2021/01/05/la-scuola-deve-ripartire-al-piu-presto-ma-in-presenza-e-in-sicurezza/279673/
Continua a leggere
28/12/2020 L'impatto del Covid 19 sull'economia marchigiana: 35 mila occupati in meno in un anno
Nel terzo trimestre del 2020, le Marche hanno perso 35 mila occupati rispetto allo stesso periodo del 2019: a fare le spese delle conseguenze della pandemia di Covid 19, secondo i dati Istat elaborati da Cisl Marche, sono soprattutto le donne e i lavoratori autonomi. Alberghiero e ristorazione i settori in maggiore sofferenza,con punte del 25% di occupati in meno rispetto allo scorso anno. Vede nero anche il settore manifatturiero, alle prese con un aumento del 20% delle procedure di fallimento e di concordato. Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche, traccia lo scenario attuale durante un'intervista al Tgr Rai Marche: «Oltre al caso emblematico della Indelfab, abbiamo qualche decina di aziende che nei primi mesi del 2021 dovranno essere attentamente monitorate per scongiurare il fallimento o la cessazione di attività». Per il Segretario, occorre un'ulteriore proroga del blocco dei licenziamenti, in vigore fino al 31 marzo 2021.  
Continua a leggere
26/12/2020 Cgil Cisl Uil Falconara: urgente intervenire per dare riparo alle persone senza fissa dimora
Almeno 30 persone dormono all’aperto sul territorio dei comuni dell’ Ambito Sociale 12 (Falconara, Chiaravalle,Montemarciano, Monte San Vito, Camerata, Agugliano e Polverigi). La stragrande maggioranza la sera cerca riparo sul territorio falconarese. I dati, indicati nei documenti dell’ Ambito Sociale 12, frutto dei contatti con la “Tenda di Abramo” e l’Unità di Strada “RiBo”, forniscono la dimensione di un fenomeno in crescita e aggravato, nella sua gestione, dalla pandemia di covid-19.  CGIL CISL UIL di Falconara sono molto preoccupati e già da alcuni mesi hanno chiesto alla Prefettura e alle Istituzioni Locali di prendere in esame la situazione.  Il  territorio dell’ Ambito sociale 12 beneficiava infatti, prima della pandemia,  di 13 posti letto presso la “Tenda di Abramo” a  cui se ne aggiungevano 14 nelle settimane più fredde dell’anno attraverso l’apertura del “rifugio” temporaneo in via Friuli a Falconara. Una dotazione totale di 27 posti letto, gestiti da volontari, che la pandemia ha costretto alla chiusura, con la conseguenza che ora gran parte delle persone, ancorché assistite dall’ Unità di Strada, sono costrette a dormire all’aperto.  Ora, nell’imminenza dell’approvazione dei bilanci di previsione degli enti locali, CGIL CISL UIL  chiedono ai comuni dell’ Ambito di rifinanziare con risorse di bilancio  il progetto “accoglienza 6.0” gestito dall’Ambito Sociale 12 e dalle associazioni di volontariato per consentire il pagamento di stanze in alcune pensioni del territorio durante le notti più fredde dell’ anno. Al costo di circa 20 euro a notte si può permettere ad una persona di dormire al caldo e all’ asciutto, in attesa di riattivare quei servizi che, interessando soggetti tra i più fragili e in difficoltà, misurano il grado di civiltà della nostra comunità. 
Continua a leggere
24/12/2020 Natale 2020; gli auguri della Cisl Marche
La Cisl delle Marche augura a tutti Buon Natale e Buon Anno
Continua a leggere
23/12/2020 Ripresa dell’anno scolastico, Cgil Cisl Uil: ripartiamo con presenza ridotta per non fermarci più
Cgil, Cisl e Uil delle Marche, insieme alle rispettive categorie della scuola e dei trasporti, hanno incontrato negli ultimi giorni i Prefetti delle Province di Ascoli Piceno, Macerata e Pesaro-Urbino e, nella giornata di oggi, l’assessore regionale Guido Castelli, per definire le modalità di rientro a scuola in piena sicurezza a partire dal 7 gennaio, tenendo conto che la principale preoccupazione riguarda il nodo del trasporto pubblico locale. Nel corso dei confronti convocati dai Prefetti, le organizzazioni sindacali hanno evidenziato forti perplessità in merito all’ipotesi di istituire doppi turni scolastici, con ingressi scaglionati: questa modalità, secondo Cgil, Cisl e Uil, comporterebbe disagi e potenziali rischi per la salute per la carenza di automezzi per il trasporto degli studenti e per il numero insufficiente di personale ATA  tale da garantire il servizio in sicurezza, tenendo conto delle particolari condizioni imposte dai rigorosi protocolli anti-Covid adottati dagli istituti scolastici. Non vanno poi trascurate le criticità legate al pasto del secondo turno e i disagi per le famiglie degli studenti che dovrebbero effettuare il secondo turno, costretti a modificare drasticamente i propri ritmi di vita e lavoro: un problema ancor più sentito nell’entroterra, dove alcuni studenti potrebbero rientrare a casa da scuola solo nel tardo pomeriggio, con ripercussioni sullo studio, sull’attività sportiva e sulla socialità. I sindacati hanno avanzato ai Prefetti, e ribadito all’assessore Castelli, l’ipotesi di avviare l’attività scolastico nel 2021 con il 50% dell’attività in presenza negli istituti superiori, invece del 75% previsto in sede nazionale. I Prefetti hanno mostrato sensibilità rispetto alle misure proposte dai sindacati, con i quali torneranno presto a confrontarsi. Alla Regione è stato richiesto di agire in tal senso, tramite un’ordinanza, se non dovesse intervenire il Governo. Cgil, Cisl e Uil incontreranno nuovamente l’assessore regionale martedì 29 dicembre, mentre il giorno precedente saranno convocati dal Prefetto di Fermo. «Siamo per una ripartenza della scuola che non metta a repentaglio gli sforzi che si stanno facendo per contenere la pandemia – dichiarano i sindacati -. Sarebbe preferibile ricominciare con le presenze al 50% alle scuole superiori per dare continuità all’attività scolastica fino a giugno, tenendo monitorata la curva dei contagi per poter aumentare gradualmente le lezioni in presenza. Partiamo con meno per non doverci fermare più». «Le nostre sono proposte su cui lavoriamo da tempo – concludono Cgil, Cisl e Uil - . Spiace constatare che i problemi vengono affrontati nel merito a sole due settimane dalla ripresa delle lezioni, con tutti i dubbi e le incertezze che attanagliano famiglie e operatori».   Corriere Adriatico - Ancona del 30/12/2020
Continua a leggere
18/12/2020 Troppi incidenti, troppi infortuni e troppe intollerabili morti sul lavoro: per Cgil Cisl Uil di Ascoli serve un impegno per la sicurezza
Nell'ultima settimana sono stati due gli incidenti mortali sul lavoro nella provincia di Ascoli Piceno: un operaio di 56 anni, dipendente della Covalm di Rotella addetto alla produzione e un altro operaio di 44 anni addetto alla bonifica dell'amianto precipitato dal tetto di un capannone a Stella di Monsampolo.  Cgil, Cisl e Uil di Ascoli Piceno rivolgono il loro primo pensiero alle famiglie delle vittime, esprimendo tutto il cordoglio e la vicinanza.  «Non si può continuare a morire di lavoro in questo paese - scrivono Cgil, Cisl e Uil -. I morti, gli infortuni sul lavoro, le malattie professionali registrano dati, certificati dall’INAIL, allarmanti: 5 infortuni mortali nella nostra Provincia da inizio anno 2020, 1538 denunce di infortunio, 443 malattie professionali». Per i sindacati «non è più il tempo degli appelli e delle promesse: la sicurezza sul lavoro è una priorità sociale e non si possono accettare passivamente le tragedie che si ripetono. È il tempo delle azioni concrete a tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori con forte determinazione e sforzo da parte di tutti, organizzazioni sindacali, datori di lavoro, istituzioni e organi di controllo in testa». Rispetto delle regole, investimenti e prevenzione per la sicurezza sono le parole d’ordine. Cgil, Cisl e Uil si battono insieme per la tutela dei lavoratori, del lavoro sicuro e regolare. «Ribadiamo il nostro impegno - aggiungono le Segreterie provinciali - a sensibilizzare i lavoratori su tale tematica e a confrontarci con le imprese affinché l’organizzazione del lavoro tutta sia improntata alla sicurezza. Al mondo delle imprese chiediamo investimenti maggiori in salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, di intensificare la formazione erogata ai neo assunti, a chi già lavora compresi i lavoratori degli appalti perché ciò si traduce in lavoro regolare e di qualità». Alle istituzioni, a tutti i livelli, a partire dalla Regione Marche, si chiede «un preciso impegno per affrontare in modo deciso la questione, attraverso controlli efficaci e concreti che siano supportati da risorse, umane ed economiche, certe ed adeguate a partire da un maggior impegno di risorse da destinare alla salute e sicurezza dal bilancio regionale».  «Tragedie come queste non devono più accadere - concludono i sindacati - perché è inaccettabile che il lavoro sia causa o strumento di morte. Non è pensabile uscire di casa per fare il proprio lavoro e non tornare».   
Continua a leggere
17/12/2020 Aumento TARI, Cgil e Cisl provincia Pesaro e Urbino : "Sindaci ritirate la delibera"
«Abbiamo appreso che nell’ultima riunione dell’ATA, (Assemblea Territoriale d’Ambito rifiuti), i sindaci hanno approvato un aumento della TARI pari al 2.5%.  Riteniamo sia una scelta, anche se supportata da una deliberazione ARERA, assolutamente fuori luogo nei tempi e nel merito. - sostengono  Cgil e Cisl della provincia Pesaro e Urbino   -  Chiediamo ai Sindaci  di rivedere la loro decisione e di impegnarsi per predisporre un nuovo piano provinciale dei rifiuti che riduca i costi di gestione del ciclo rifiuti adeguando la raccolta dei rifiuti ai moderni standard di sostenibilità ambientale .» «In un contesto così complesso come quello che stiamo vivendo dove molti lavoratori  e pensionati hanno visto compresso il proprio reddito se non addirittura azzerato nel caso di lavoratori precari, dove molte aziende, in particolare del settore turistico recettivo, hanno visto crollare il proprio fatturato, pensare di aumentare la TARI ci sembra assolutamente fuori luogo. - sottolineano i sindacati  - Pensiamo anche a tutti i pensionati che vivono con una pensione minima di circa 500 euro e vedono ridurre il potere di acquisto della loro pensione anche per l’aumento costante delle tariffe.»  «Questa decisione sembra ancor più incomprensibile visto che nello stesso tempo le aziende partecipate od interamente pubbliche che gestiscono il ciclo dei rifiuti, creano utili milionari. - rilanciano i sindacati provinciali  - Sempre nella stessa delibera leggiamo inoltre che viene considerato un aumento del 1,7% di inflazione programmata, quando sappiamo bene che tra gli effetti della pandemia c’è stata una contrazione dei consumi ed un azzeramento dell’inflazione tanto che parliamo di “deflazione”.» «Ora non vorremmo che nel meccanismo di costruzione della TARI si sia anche inserito come costo fisso l’utile di impresa consolidato che, considerato l’innegabile aumento dei costi della raccolta a causa del COVID, senza un aumento della tariffa si sarebbe ridotto rispetto ai periodi anti COVID. Ci risulta che addirittura un rappresentante di un comune abbia protestato perché avrebbe voluto un aumento del 5%. - incalzano e concludono Cgil e Cisl della provincia di Pesaro e Urbino -  E’ paradossale che le amministrazioni comunali, piuttosto che mettere in atto tutto il possibile per giungere al più presto all’applicazione di una “tariffa puntuale” che vada nella direzione di ripartire la tassazione in forma proporzionale all’effettiva produzione dei rifiuti, dimostrino invece una “insolita solerzia” nell’incrementare la TARI al solo fine di recuperare quelle risorse che nel 2020 per la crisi pandemica non sono entrate nelle casse dei singoli comuni. Pertanto  come Cgil e Cisl chiediamo   ai sindaci di rivedere la decisione assunta affinché questi aumenti non siamo efficaci.»
Continua a leggere
15/12/2020 Cgil Cisl Uil Macerata: da Guzzini parole inammissibili
«Le persone sono stanche di questa situazione e vorrebbero venirne fuori. Bisogna riaprire: anche se qualcuno morirà, pazienza».  Sono parole inammissibili quelle espresse da Domenico Guzzini, durante l'evento in streaming “Made For Italy per la moda“, inaccettabili da chiunque ma se dette dal presidente di Confindustria di Macerata, assumono un aspetto ancor più terrificante perché pronunciate in un contesto pubblico e alla presenza del Presidente della Regione, Francesco Acquaroli e Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata.  La naturalezza con cui ha proferito questa mostruosità fa nascere il sospetto che questo pensiero sia, in certi ambienti, comune e condiviso e sveli la vera natura delle logiche che muovono certa imprenditoria. Parole che denotano l’assoluta mancanza di umanità e doveroso rispetto per il dolore delle numerose famiglie che anche in questi giorni piangono la perdita di persone care. Nelle Marche sono decedute a causa del Covid 1.428 donne e uomini e ben 65.011 sono i morti a livello nazionale che pongono l’Italia al primo posto in Europa per numero di decessi. Esigiamo una presa di distanze della Confindustria e soprattutto dal Presidente della Regione e dal Sindaco di Macerata che non hanno proferito parola durante l'evento ma che sono i rappresentanti di quei cittadini così disprezzati da simili affermazioni. La tutela della salute e della sicurezza è l'esigenza primaria sia per  lavoratori che per cittadini, garantirne la massima attuazione dentro e fuori i luoghi di lavoro, dovrebbe essere una priorità per tutti.    CGIL – CISL – UIL Macerata    Daniel Taddei – Rocco Gravina – Manuel Broglia 
Continua a leggere
10/12/2020 Bando case popolari: Cgil Cisl e Uil chiedono incontro con il sindaco di Fano
Cgil Cisl e Uil hanno chiesto un urgente incontro con il sindaco di Fano, Massimo, Seri per un confronto sul bando case popolari. «Già nell’incontro del 30 novembre avevamo sottolineato le criticità del bando e fatto proposte per rendere più accessibile all’utenza la partecipazione allo stesso - scrivono Silvia Cascioli (Cgil Pesaro-Urbino), Giovanni Giovanelli (Cisl Fano) e Riccardo Morbidelli (Uil Pesaro-Urbino) -. Facciamo presente al sindaco che la tipologia di utenza interessata al bando ha spesso difficoltà ad accedere alla strumentazione informatica avendo basse o nulle competenze digitali. Questo dato ci preoccupa molto perché in una fase così delicata si rischia di aumentare il disagio di molte famiglie». I sindacati chiedono la rimodulazione del bando e la previsione di altre modalità di presentazione delle domande, assicurando qualsiasi tipo di collaborazione. «Ci risulta che a breve verrà portata in Consiglio Comunale la proposta di modifica del regolamento per l’assegnazione delle case popolari senza un minimo di confronto con le organizzazioni sindacali - aggiungono Cgil, Cisl e Uil -. Riteniamo che da questa vicenda si debba avviare una seria riflessione politica per una nuova stagione di politiche abitative sulle quali siamo pronti con proposte e progetti».  
Continua a leggere
10/12/2020 Gestione casi Covid-19 in azienda: confronto tra sindacati e parti datoriali
Prosegue il percorso parallelo costruito da Confapi Marche e Cgil, Cisl e Uil per affrontare insieme, parte datoriale e sindacali, la gestione della pandemia che preoccupa il presente ma anche il futuro di aziende e lavoratori. La firma del “Protocollo territoriale per il contrasto e il contenimento del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” ha indicato una via comune che ha soddisfatto le esigenze dei sottoscriventi e riscosso l’apprezzamento di molte aziende associate che l’hanno già adottato. Dopo un primo incontro organizzato dal OPRC Marche, Organismo Paritetico Regionale per illustrarne le linee guida, è in programma per venerdì 11 dicembre dalle ore 15 un nuovo appuntamento online attraverso la piattaforma Zoom per dirimere alcune incongruenze e dubbi interpretativi sulla normativa vigente per gestire i casi di contagio in azienda e che interessa particolarmente i responsabili della sicurezza in azienda. Oltre i referenti di Confapi a partire dal presidente regionale Giorgio Giorgetti, Mario Neri, Presidente di Confapi Sanità e dal direttore Michele Montecchiani, la partecipazione all’evento che prevede l’iscrizione attraverso la piattaforma EventBrite, vedrà la presenza di Massimo Giacchetti Coordinatore di parte sindacale OPRC Marche, Lucia Isolani Direttore UOC PSAL ASUR 3, Natascia Paternesi Medico competente, Giuseppe Maria Mariotti Direttore Inail Direzione Territoriale Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, Stefano Bellucci Consulente Relazioni Industriali Confapi Ancona.  
Continua a leggere
04/12/2020 Porto di Ancona, Cgil Cisl Uil: "Necessario dare piena continuità alla guida dell’Autorità di Sistema Portuale del medio Adriatico"
«In un contesto di crisi economica e sociale quale quello che caratterizza da tempo le Marche e la provincia capoluogo - drammaticamente accentuato dalla pandemia e dai forti rischi occupazionali che si addensano nei prossimi mesi (specie allo scadere del blocco dei licenziamenti) - il porto di Ancona è uno dei pochi elementi dinamici e di possibile rilancio di imprese e lavoro sul quale è possibile contare, già dal 2021, a beneficio dell’intera regione. - è quanto scrivono in una nota  Marco Bastianelli, Cgil Ancona, Alessandro Mancinelli Cisl Ancona e Claudia Mazzucchelli Uil Ancona, Marche -  In questi ultimi anni,  seppure appesantiti da difficoltà strutturali e strozzature burocratiche, il porto di Ancona ha visto una crescita importante di flussi, ricchezza e occupazione: con oltre 6 mila ingressi giornalieri, è il più grande sito lavorativo della regione ed un vettore di crescita sostanziale per il territorio, che trascina imprese e indotto di varia natura per numeri enormi per le Marche.»  «Restituito alla città anche come elemento identitario, storico e culturale è sicuramente di importanza strategica  per tutta la regione Marche. - sottolineano i tre rappresentanti sindacali -  Importanti progettualità si sono costruite ed avviate in questi anni, sia in termini infrastrutturali che  di acquisizione di attività, dimostrando la giustezza di un’idea di scalo a missione plurisettoriale: che ne ha costituito valvola di sicurezza nei momenti di peggiore difficoltà e motore del successivo forte rilancio.» «In un paese (ed una regione) che guarda con trepida attesa alle scelte che si compiranno nei prossimi anni sul tema delle grandi infrastrutture logistiche, potendo magari contare su scelte coerenti di impiego del “Recovery Fund”, portare a positiva conclusione opere e riorganizzazione dello scalo dorico è una priorità assoluta a cui nessun attore politico, economico, sociale e, soprattutto, istituzionale può sottrarsi.  In questo senso, avendo anche memoria di passate esperienze non certo positive, non possiamo che sostenere, con forza, l’idea di una piena continuità alla guida dell’Autorità di Sistema Portuale del medio Adriatico.- rilanciano e concludono Bastianelli, Mancinelli e Mazzucchelli -  Sarebbe grave se interferenze politiche, improprie quanto improvvide, pregiudicassero il futuro della più grande risorsa economica e lavorativa della regione Marche.»  
Continua a leggere
01/12/2020 Case popolari Comune di Fano, Cisl :"No allo Spid, serve un nuovo bando"
«La decisione dell’assessore al welfare di comunità del Comune di Fano di utilizzare la procedura dello Spid per la presentazione delle domande  di case popolari ci lascia molto perplessi sia nel metodo con il quale si  è arrivati a questa decisione sia per  lo strumento scelto.  -  scrive in una nota il Responsabile della Cisl di Fano, Giovanni Giovanelli -  In questa fase cosi delicata di pandemia sarebbe opportuno coinvolgere maggiormente le organizzazioni sindacali nella definizione di  modalità di partecipazione ai bandi .  La  scelta di utilizzare esclusivamente lo Spid,  salvo coloro che devono solo presentare l’Isee, significherà che nei prossimi giorni qualche centinaio di persone si riverserà negli uffici postali per completare le procedure Spid  con gravi problemi di assembramento e non rispetto delle distanze anti-Covid e con tempi di rilascio che  rischiano di arrivare in prossimità della chiusura del bando» « Chiediamo all'assessore ai servizi sociali  del Comune di Fano  di ritirare il bando che prevede esclusivamente l'utilizzo dello Spid,  emesso  oggi con scadenza al  31 dicembre, e di emanare un  nuovo bando  che permetta ad esempio la presentazione delle domande all'ufficio protocollo del Comune di Fano utilizzando il meccanismo dell’autocertificazione per la produzione di documenti o che preveda l'accreditamento delle organizzazioni sindacali  e associazioni  di volontariato per la presentazione  diretta delle domande. - ribadisce Giovanelli della Cisl di Fano  - Facciamo presente all'assessore   che la presentazione delle domande di aggiornamento case popolare  richiede una attenta elencazione delle problematiche  dell’utente e l'utilizzo dell’autocertificazione per la consegna dei documenti  non penalizza fasce di popolazione che fanno difficoltà ad accedere agli strumenti informatici . Ci viene il sospetto che l’introduzione perentoria dello Spid serva solo per sfoltire il numero dei cittadini  in graduatoria. - sottolinea il Responsabile della Cisl di Fano -  Questa vicenda  pone nuovamente alla ribalta la mancanza di politiche abitative nel comune di Fano, territorio  ad alta densità abitativa con un significativo numeri di  sfratti e una inesistente disponibilità di edilizia popolare . E’giunto il momento di lavorare per un Piano Casa del Comune di Fano.  - conclude Giovanni Giovanelli - Non solo bandi e contributi ma politiche abitative che prevedano il  recupero del patrimonio pubblico dismesso e acquisiscano immobili messi all’asta,  per  iniziare concretamente  a contrastare  l’emergenza abitativa. Le urgenze sono le abitazioni non l’applicazione dello Spid.        
Continua a leggere
23/11/2020 Cgil Cisl Uil Ascoli Piceno; i protocolli condivisi permettono la continuità produttiva
Siamo di fronte alla recrudescenza del virus che dilaga nella società e, quindi, anche nei luoghi di lavoro. Una parte di aziende ha avuto grande senso di responsabilità nel confrontarsi e nel farsi carico della gestione della pandemia. Tuttavia riteniamo che adesso si entri in una fase diversa, dove i Protocolli aziendali di sicurezza anti contagio restano un punto fermo da cui partire e pratiche imprescindibili per poter lavorare, ma necessitano di essere rispettati e implementati, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei casi di positività, di quarantene derivanti dai contatti tra persone, e di prevenzione. Nella provincia di Ascoli Piceno si verificano situazioni differenti tra loro e solo alcune aziende monitorizzano la totalità dei loro dipendenti mentre in molte aziende si interviene solo su specifici casi, attendendo comunicazioni dall’Area Vasta che puntualmente non arrivano, ben sapendo della difficoltà del Servizio Pubblico nel tracciare i casi positivi. CGIL CISL e UIL di Ascoli Piceno valutano indispensabile che le aziende del territorio convochino o costituiscano i comitati aziendali anti contagio, come previsto dalla normativa, che individuino, nel rispetto della privacy delle persone e quando se ne verifichi il bisogno, i percorsi più adeguati di screening e tracciatura dei propri dipendenti per garantire la salvaguardia delle stesse aziende, nel momento di massima risalita della curva dei contagi, mettendo così le persone in condizioni di maggiore sicurezza e tranquillità. CGIL CISL e UIL di Ascoli Piceno chiedono con forza l’intervento e monitoraggio del Pubblico. Le Istituzioni, delegate alla gestione della sanità, possono supportare, attraverso convenzioni e/o sovvenzioni, quelle imprese cui chiediamo di svolgere un ruolo di utilità pubblica e sociale. Tutti insieme possiamo gestire questa difficilissima ed imprevedibile situazione: le lavoratrici ed i lavoratori fino ad oggi hanno dato massima disponibilità ed hanno fatto e faranno la loro parte.
Continua a leggere
23/11/2020 Cgil Cisl Uil e Confapi Marche si confrontano sulla prevenzione da diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro
La recrudescenza della pandemia ha riproposto il tema del rigoroso rispetto delle norme anche negli ambienti di lavoro. Per questo Confapi Marche e Cgil, Cisl e Uil dopo aver firmato lo scorso giugno il “Protocollo territoriale per il contrasto e il contenimento del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” incrociando le esigenze e le sensibilità sia della parte datoriale che di quella sindacale, si sono date appuntamento per illustrarne nel dettaglio le linee guida. L’incontro si è svolto online attraverso la piattaforma Zoom venerdì 20 novembre con la partecipazione dei coordinatori regionali e nazionali di parte sindacale e datoriale, i referenti di Confapi e dell’Ispettorato del Lavoro.
Continua a leggere
21/11/2020 Trasferimento temporaneo operatori sanitari da Ospedale Urbino a Struttura COVID 19 Civitanova Marche. Sindacati scrivono ai Sindaci del Montefeltro
  LETTERA APERTA AI SINDACI DEL TERRITORIO   Gent.mi Sindaci, la recente decisione dell’ASUR Marche di trasferire, temporaneamente, circa 6 operatori sanitario ed infermieristico dall’Ospedale di Urbino alla struttura sanitaria di Emergenza COVID 19 di Civitanova Marche, mentre da una parte rappresenta un tenue barlume di speranza verso l’attuale non particolare incidenza della pandemia nel territorio di Urbino e del Montefeltro, dall’altra, accentua, ancor di più, le preoccupazioni evidenziate da parte nostra, proprio pochi giorni fa sulla stampa, in risposta all’analogo grido di allarme lanciato dall’Assessore alla Sanità del Comune di Urbino, sullo stato di debolezza e carenza di personale in cui si tiene la struttura urbinate. In sostanza, l’ allarme lanciato da CGIL, CISL Urbino e Montefeltro, unitamente alle categorie della sanità FP CGIL e FP CISL, con il documento del 29 giugno u.s., rivolto proprio agli Stati Generali dei Sindaci convocati dal Sindaco Gambini di Urbino, con cui sollecitavamo la necessità di attivarsi per un intervento di potenziamento dell’ organico sia a livello della dirigenza che del comparto di Medicina d’Urgenza per gestire posti di terapia sub intensiva, è rimasto letteralmente inascoltato. Il potenziamento degli organici doveva marciare di pari passo con la richiesta di finanziamento per dare corso alla delibera che prevedeva l’istituzione della Medicina d’Urgenza all’interno dell’ospedale di Urbino. Tutto questo, non solo avrebbe consentito di rispondere alla necessità dell’utenza ma avrebbe garantito la possibilità di sgravare il pronto soccorso in modo “sistematico e strutturale “. La decisione attuale dell’ASUR, a nostro modo di vedere, non solo non risponde a questi bisogni, atavici e fondamentali per un Ospedale definito di 1^ Fascia, ma aggiunge ulteriori elementi di preoccupazione. Tale decisione, conferma indirettamente, come questo nosocomio, resta nella concezione della Dirigenza Sanitaria Regionale una struttura di rincalzo per le necessità emergenziali (vedi il trasferimento di malati Covid da altre realtà territoriali sia nella prima che seconda ondata), ma non meritevole di interventi e finanziamenti strutturali per efficientare e rendere l’unica realtà sanitaria pubblica di questo livello, effettivamente in grado di rispondere ai bisogni di un territorio vasto e orograficamente critico come il Montefeltro. Per queste ragioni, lanciamo una sollecitazione ai Sindaci di tutto il territorio montano e delle Aree interne ad attivarsi verso ASUR e il nuovo Assessore alla Sanità Regionale, Saltamartini, per far si che le delibere di rafforzamento dell’ospedale e della sanità di Urbino vengano finalmente rispettate ed adeguatamente finanziate e che si rafforzi la capacità di risposta della sanità pubblica nel territorio di Urbino e Montefeltro. La salute dei cittadini e la professionalità degli operatori sanitari, ad ogni livello, non possono essere strumento di parte politica, ma meritano il dovuto rispetto ed attenzione.    CGIL - FP CGIL e CISL - FP CISL Urbino e Montefeltro
Continua a leggere
20/11/2020 Cgil Cisl e Uil Pesaro sull’ospedale unico: "Discutiamone evitando spot politici e strascichi da campagna elettorale"
Abbiamo assistito in queste ultime settimane ad un dibattito sul nuovo ospedale Marche Nord che a nostro parere può essere considerato esclusivamente come uno strascico di campagna elettorale e che molto poco abbia a che vedere con il merito delle problematiche inerenti all’organizzazione sanitaria e ai processi organizzativi deli modelli sanitari. Unitariamente sul punto, nel ribadire la necessità per la quale è importante che si realizzi concretamente e al più presto il nuovo ospedale Marche Nord, e allo stesso tempo evidenziando le nostre forti perplessità nell’utilizzo del project financing, per ragioni squisitamente economiche e di gestione, vorremmo che la dialettica tra istituzioni e politica, intesa nel suo significato più nobile, si focalizzasse sul merito delle questioni abbandonando l’approccio ideologico e partendo dalla considerazione che alla base di tutto c’è la tutela di un bene primario come il diritto alla salute della comunità provinciale e regionale e non l’accontentare quel comitato “spontaneo” o quell’altro gruppo di interessi. Inoltre, visto che i riflessi della realizzazione del nuovo ospedale unico sul futuro del San Salvatore di Pesaro e del Santa Croce di Fano, non sono mai stati affrontati dalla Regione come CGIL CISL E UIL in tutte le sedi, compresa un conferenza di area vasta, hanno rafforzato la necessità di chiarezza e programmazione invece assente. Pertanto vorremmo provare a mettere alcuni punti fermi dei quali occorre tenere presente se si vuole discutere seriamente di organizzazione sanitaria e ospedaliera. Il primo elemento è la legge. Ad oggi il DM 70 se applicato alla lettera non permette per la nostra provincia la compresenza di tre ospedali di primo livello”, che semplificando è una tipologia di ospedale che ci permetterebbe di avere i medesimi servizi garantiti dagli attuali ospedali Marche Nord e Urbino-Pergola.   Se si volesse mantenere un ospedale a Fano autonomo da Marche Nord, per la comunità fanese al massimo potrebbe vedersi attribuire un “ospedale di base”, previsto dal DM 70 ma caratterizzato da servizi inferiori rispetto a quelli attualmente garantiti, questo a meno che non si voglia declassare l’ospedale di Urbino-Pergola e dotarsi a fano di un secondo ospedale di primo livello a Fano, creando così due strutture identiche a 14 chilometri di distanza l’una dall’altra ed entrambe sulla costa.   Altro punto fermo da considerare è che non risponde a verità l’idea che l’istituzione dell’azienda Marche Nord avrebbe comportato la chiusura dei piccoli ospedali del territorio. Se si avesse l’onestà intellettuale di leggere quanto previsto nel DM 70 del 2015, si comprenderebbe da una semplice e superficiale lettura che la trasformazione da ospedali a strutture sanitarie non ospedaliere è di fatto stato definito dalla stessa legge.   Questo perché il modello in essa contenuto e recepito, frutto di elaborazioni della comunità scientifica, e non di comitati spontanei autopromossi, prevede l’integrazione tra strutture sanitarie “non ospedaliere”, di prossimità con i luoghi di residenza dei cittadini, afferenti alla cosiddetta sanità territoriale, che dovrebbero occuparsi della “presa in carico” del paziente prima dell’acutizzarsi della malattia e soprattutto dopo questa fase, nella cosiddetta post-acuzie, le quali come detto dovrebbero fare sistema con strutture ospedaliere pensate e riorganizzate solo ed esclusivamente per intervenire nella “fase acuta” della malattia, senza che in esse come avviene tutt’oggi e come era normale avvenisse nel passato ci si rechi per prestazioni sanitarie che sarebbe bene fare in luoghi diversi dall’ospedale.   Alla luce di quanto è già contenuto nella stessa norma attualmente in vigore, riteniamo che l’ammodernamento della rete ospedaliera non sia in contrasto con il potenziamento della sanità territoriale. Anzi le due cose dovrebbero essere portate avanti insieme nell’ottica di una integrazione spinta.   Peccato che le cose almeno negli ultimi dieci anni nella nostra regione non siano andati in questa direzione. Peccato che a fronte del “declassamento” dei piccoli ospedali non sia intervenuta alcuna trasformazione né alcun potenziamento degli stessi, anzi si sia di fatto ridotto un servizio a quelle comunità senza dare alle stesse alcuna certezza nè garanzia in termini di tempistica e in termini di qualità dell’assistenza.   Pertanto, ci piacerebbe che la discussione delle istituzioni a partire dalla Giunta regionale, ma senza escludere il coinvolgimento delle amministrazioni locali, si concentri su questi argomenti. 1.      partire dal potenziamento della rete dell’emergenza/urgenza, per garantire un rapido ed efficace intervento per le comunità dell’entroterra. 2.      Come e quando potenziare e realizzare le strutture sanitarie non ospedaliere, peraltro previste sulla carta, sia di nuova istituzione sia di conversione dei piccoli ospedali, utili per concentrare in questi luoghi non solo tutti i servizi relativi alla presa in carico del paziente “pre-acuto e post-acuto”, ma le attività ambulatoriali specialistiche, i medici di base, la diagnostica per immagini e altri servizi sanitari territoriali. 3.      Infine occorre confermare la realizzazione di un nuovo e moderno ospedale per acuti, che possa garantire una alta qualità nell’intervento, ragionando in merito alla possibilità di garantire nel nord delle marche su alcune branche specifiche, l’alta specialità prevista per strutture ospedaliere di secondo livello, anche per ridurre la mobilità passiva verso l’Emilia Romagna.   In un quadro che vede un nuovo ospedale, ci risulta alquanto improprio pensare di realizzare anche una clinica privata, come abbiamo letto in questi giorni, a Fano.   Attendiamo l’avvio di una fase di confronto vedo che vada oltre il singolo spot politico che non ci appartiene.
Continua a leggere
06/11/2020 Sui diritti non si torna indietro. Impegniamoci tutti per la cultura dei diritti e la tutela delle donne
Al termine di una settimana in cui la città di Macerata ha vissuto lacerazioni e strappi di cui, specie in un momento difficile come quello attuale, avremmo fatto volentieri a meno, come CGIL CISL UIL di Macerata esprimiamo lo sgomento per aver visto un’intera comunità di fatto costretta a discutere attorno a un indegno confronto tra aborto e pedofilia. Senza discutere la posizione morale della Chiesa cattolica e la libertà di coscienza dei cattolici, che anzi rispettiamo e tuteliamo come forme di espressione della libertà religiosa e della libertà individuale, riteniamo che nessuna posizione morale possa legittimare, neanche come forma di provocazione, un aberrante classifica che renderebbe l’esercizio di un diritto come l’aborto più grave della commissione di un reato come la violenza o molestia sessuale su un minore. Vorremmo però cercare di andare oltre una legittima polemica, esprimendo la nostra preoccupazione per un clima di crescente tensione e scontro attorno a temi che dovrebbero invece rappresentare un punto di arrivo indiscusso della nostra convivenza civile e che afferiscono ai diritti delle donne. Ci preoccupa una cultura strisciante e trasversale a ambienti diversi che tende a ricostruire attorno all’interruzione volontaria della gravidanza uno stigma sociale e morale che speravamo ormai superato. I continui e reiterati attacchi alla legge 194, provenienti da più parti, preoccupano perché colpiscono al cuore la libertà di scelta della donna e il diritto alla maternità consapevole. In una battaglia ideologica oscurantista e di retroguardia si smarrisce il valore profondo di quella legge che ha saputo mediare posizioni diverse e ha di fatto riconosciuto il diritto della donna a interrompere la gravidanza all’interno di un percorso pubblico di accompagnamento orientato a lasciare alla donna stessa, e solo a lei, la libertà di scelta e, al contempo, a non lasciarla sola nell’esercizio del suo diritto ad abortire, così come del suo diritto a proseguire la gravidanza. Ci preoccupa un sistema pubblico che, non investendo sui consultori, rischia di rendere difficilmente esigibile questo diritto e lasciare davvero le donne sole. Ci preoccupano le tante, troppe volte in cui abbiamo visto in qualche modo giustificare, derubricare o addirittura banalizzare le violenze sulle donne. Ci preoccupa il crescere di linguaggi misogini e violenti che attaccano e denigrano il corpo delle donne. Ci preoccupa il permanere e forse il rafforzarsi di stereotipi culturali e sociali che attribuiscono alle donne i compiti di cura e interpretano la conciliazione lavoro-famiglia come problema esclusivo delle donne. Ci preoccupa un sistema di servizi pubblici non all’altezza della sfida di garantire alle donne, a tutte le donne, reali possibilità di conciliazioni dei tempi di vita. Stereotipi e carenze che portano il nostro Paese ad avere uno dei tassi di partecipazione delle donne al mercato del lavoro più basso in Europa. Stereotipi e carenze che a tutt’oggi portano una donna su quattro ad abbandonare il lavoro dopo la nascita dei figli. Ci preoccupa un mercato del lavoro in cui la parità di genere è una chimera, dove una donna è pagata almeno il 10% in meno di un uomo per svolgere la stessa identica mansione, dove le posizioni apicali sono spesso precluse alle donne bloccate da un “soffitto di cristallo” soffocante, dove il lavoro di cura che le donne svolgono in famiglia non ha alcun riconoscimento contributivo. Sui diritti delle donne non si torna indietro, mai. Ma anzi dovremmo tutti impegnarci per costruire alleanze larghe e inclusive per reagire ai rischi di arretramento dei diritti e agli attacchi alla parità di genere. È in questa prospettiva che, consapevoli anche del ruolo di emancipazione e educazione che il sindacato confederale ha sempre avuto nella storia del Paese, come CGIL CISL UIL di Macerata proporremo alla città, in occasione del 25 novembre – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un momento pubblico, aperto e inclusivo in cui condividere contributi di riflessione e di esperienza che possano aiutarci a rafforzare una cultura condivisa dei diritti e di tutela delle donne.        CGIL – CISL – UIL                                                                                                         Macerata                                                            Rossella Marinucci – Silvia Spinaci – Manuel Broglia
Continua a leggere
06/11/2020 Infortunio mortale al porto di Ancona, Cgil Cisl Uil: “Mai più morti sul lavoro. Serve coerenza e continuità: al porto e non solo”
Un altro infortunio mortale al porto di Ancona: un altro morto, ancora, che si va ad unire alla lunga lista degli infortuni di questi mesi, di questi anni. A perdere la vita stavolta un lavoratore dell’Istituto di vigilanza operante all’interno del porto di Ancona – Luca Bongiovanni, anconetano di poco più di cinquant’anni -  investito da un mezzo pesante in manovra alla banchina 23. La stessa dove morì -con una drammatica coincidenza di luogo – Luca Rizzeri, nel giugno 2019. Alla famiglia del lavoratore va tutta la nostra solidarietà e compassione.   L’ennesimo morto sul lavoro per il quale si dovranno stabilire eventuali colpe, ma di cui tutti  abbiamo responsabilità: perché, se è pur vero che gli incidenti accadono, è anche più vero sulla sicurezza tutti – istituzioni, imprese, operatori – dimostrano puntualmente di non riuscire a far funzionare al meglio il sistema di norme e comportamenti necessari. Mettendoci così tutti, con una puntualità agghiacciante, di fronte a queste terribili tragedie. Il copione è sempre lo stesso: ad un infortunio grave fanno seguito prese di posizione anche forti, iniziative pubbliche, apertura di tavoli di discussione e, purtroppo, a cui fanno seguito le lacrime di chi piange per il lutto occorso.  Ma poi, passato qualche tempo, si abbassa di nuovo la guardia e ci si dimentica che il meccanismo della sicurezza va sempre oliato e tenuto ben in funzione. Come sindacato confederale stiamo rivendicando da tempo un’azione ben più mirata e incisiva in termini di sicurezza sul lavoro: in particolare in ambito portuale e con una attenzione specifica ai fattori organizzativi ed ai rischi di “interferenza”, che sono quelli rivelatisi più pericolosi. Abbiamo chiesto e ottenuto un tavolo permanente presso la Prefettura e si era riusciti ad avviare – prima della pandemia – anche uno tavolo specifico con l’Autorità Portuale, e su questo ultimo incidente abbiamo già avuto un primo incontro con l’ Autorità Portuale. E’ assolutamente necessario che entrambi acquisiscano maggiore concretezza e capacità di incidere nella realtà del lavoro, specie nello scalo dorico: a cominciare da massicci processi di formazione continua per gli addetti alle varie lavorazioni  e dalla sigla di un Protocollo per la attivazione di un RLS di Sito. Come CGIL, CISL e UIL, insieme alle categorie dei lavoratori interessati, faremo tutto quanto in nostro potere per mettere la parola fine a questi drammi sul lavoro. Per testimoniare tutto questo CGIL CISL UIL – assieme alle categorie FILCAMS/FISASCAT/UILTUCS  e FILT/FIT/UILT – organizzano per sabato 7 novembre, dalle ore 10.00 alle ore 11.00, un presidio   presso il porto di Ancona - Varco Repubblica , con il rispetto di tutte le norme di prevenzione anti-pandemia previste.
Continua a leggere
30/10/2020 Incontro governo-sindacati, raggiunta l’intesa sulla proroga della cassa Covid e sul blocco dei licenziamenti. Furlan: ”Un passo avanti fondamentale. La decisione del Governo consente un minimo di serenità alla nostra gente”
«Essere usciti questa sera con una intesa ci consente di affrontare le giornate complicate per il paese e nei luoghi di lavoro con uno spirito positivo. E' un passo avanti fondamentale, ci contavamo tanto». Così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, al termine dell’ incontro svoltosi in videoconferenza con il premier Giuseppe Conte insieme ai leader di Cgil e Uil Maurizio Landini, e Pierpaolo Bombardieri. Al centro dell'incontro - il secondo dopo il tavolo del 28 ottobre scorso - il nodo relativo alla proroga del blocco dei licenziamenti e la richiesta dei sindacati di prolungarlo oltre il 31 gennaio come previsto, assieme ad una nuova Cassa Covid. (VIDEO)«La decisione assunta dal governo consente di dare sicuramente un minimo di serenità alla nostra gente. Va dato atto al Presidente del Consiglio, che ringraziamo, di avere compreso le ragioni e le preoccupazioni espresse in queste giornate dal sindacato» ha proseguito la leader della Cisl. «La soluzione trovata ci offre un respiro lungo e rasserena tante persone che noi rappresentiamo e ci consente di lavorare alacremente per cambiare gli strumenti degli ammortizzatori e delle politiche attive che sicuramente si sono dimostrate fragile e deboli per tanti lavoratori. Rimangono aperte naturalmente le questioni che abbiamo posto sulla Legge di bilancio, su cui contiamo di avere nei prossimi giorni un confronto chiaro e produttivo con il Governo a cominciare dalle risorse per il rinnovo dei contratti pubblici e per la legge sulla non autosufficienza» - ha concluso. «È un buon risultato per le lavoratrici e i lavoratori e per il Paese» sottolineano Cgil Cisl e Uil in una nota congiunta spiegando che il governo ha accettato la richiesta delle tre confederazioni di prorogare nella Legge di Bilancio 2021, 12 settimane di cassa integrazione Covid (gratuite per le imprese) ed il conseguente blocco dei licenziamenti fino al 21 marzo 2021. «Contemporaneamente- annunciano -  si avvia già dalla prossima settimana un confronto sulla riforma degli ammortizzatori sociali e sulle politiche attive del lavoro. Inoltre saranno calendarizzati una serie di incontri per discutere della Legge di Bilancio (Sanità, non autosufficienza, Riforma Fiscale, rinnovo dei CCNL, Scuola, Istruzione, Pubblica Amministrazione, Politiche industriali e politiche e tutele per tutti i settori maggiormente colpiti dal decreto Ristori) e dei Fondi europei" conclude la nota congiunta.»   fonte: https://www.cisl.it/primo-piano/17685-incontro-governo-sindacati-raggiunta-l-intesa-sulla-proroga-della-cassa-covid-e-sul-blocco-dei-licenziamenti-furlan-un-passo-avanti-fondamentale-la-decisione-del-governo-consente-un-minimo-di-serenita-alla-nostra-gente.html 
Continua a leggere
08/10/2020 Sauro Rossi a Presenza: «La nuova Giunta regionale riparta dal confronto con tutti i soggetti del territorio»
«Dal nostro punto di vista, strettamente sindacale, la nuova Giunta dovrebbe ripartire da un confronto aperto a tutto campo con i vari soggetti territoriali». Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche, interviene così sulle colonne di "Presenza", quindicinale dell'Arcidiocesi di Ancona e Osimo, in una pagina dedicata alla nuova fase politica e amministrativa nella nostra regione. «CGIL CISL UIL Marche, nel documento presentato ai candidati alla Presidenza, hanno precisato quelli che ritengono essere i punti essenziali da affrontare per dare nuovo impulso alle politiche regionali - prosegue Rossi -. Nel segno del lavoro, della sostenibilità sociale, ambientale ed economica, della coesione e dello sviluppo. In tutti i settori vanno accompagnate la transizione tecnologico-digitale e quella ecologica». Presenza - Quindicinale dell’Arcidiocesi Ancona-Osimo - 08/10/2020
Continua a leggere
06/10/2020 RSA Bricciotti di Mombaroccio: non doveva e non deve finire così
CGIL CISL assieme alle rispettive federazioni dei pensionati e del pubblico impiego, esprimono grande rammarico in merito alla vicenda della RSA di Mombaroccio. Una vicenda che si trascina da anni e che con la volontà dall’ Area Vasta, dell’Asur e della Regione avrebbe dovuto avere un diverso epilogo. Da tempo ribadiamo che il territorio necessita di servizi adeguati al fine di garantire ai cittadini un livello di assistenza adeguato ed in questo caso per quel territorio, per quella comunità e per l’intero sistema sanitario e sociosanitario provinciale, il Bricciotti è parte importante in termini risposte ai bisogni assistenziali. In questi anni abbiamo ribadito la necessità di destinare adeguate risorse affinché la struttura fosse conforme ai necessari standard di sicurezza in quanto la struttura, acquistata negli anni 80 dal servizio sanitario regionale, non è stata mai oggetto di adeguati interventi di manutenzione. Abbiamo invece assistito al passare inesorabile del tempo senza che nulla sia stato fatto ad esclusione del prendere atto che la struttura non è più idonea; non solo, leggiamo oggi che servono ancora indagini più approfondite su tutta la struttura! A tal proposito ci risulta che l’amministrazione comunale di Mombaroccio, nel novembre scorso, aveva fatto eseguire una perizia statica e sismica, (consegnata all’Asur e Area Vasta), nella quale si evidenziano le criticità e gli interventi necessari. Cgil e Cisl chiedono con forza, all’ AV1 e all’Asur, che servizi di natura sanitaria siano garantiti e chiedono di conoscere la destinazione, temporanea, dei 40 posti letto fino ad oggi destinati alla Bricciotti. Chiediamo inoltre che vengano destinate al più presto risorse adeguate per rendere idonea la struttura e riportare nel più breve tempo possibile gli ospiti nella struttura. Abbiamo inoltre la necessità di raccogliere le necessarie garanzie in termini occupazionali rispetto agli infermieri e OSS che prestavano servizio alla Bricciotti oggi temporaneamente trasferiti. Questa vicenda ci ricorda tanto quella del San Benedetto di Pesaro dove colpevolmente la Regione ha abbandonato quella struttura permettendone il suo progressivo ed inesorabile degrado nel cuore della città. Ecco, questo non deve accadere. Speriamo che la nuova Amministrazione regionale sia capace di girare pagina e dare segni concreti di discontinuità con il passato.   Corriere Adriatico - Pesaro del 07/10/2020 Il Resto del Carlino - Pesaro del 07/10/2020
Continua a leggere
02/10/2020 POST SISMA RESTITUZIONE BUSTA PAGA PESANTE, LA CISL PRONTA AL RICORSO COLLETTIVO
Al via le assemblee, promosse dalla Cisl Marche,  nei comuni  del cratere simico   per procedere al ricorso collettivo  per la presentazione del rigetto  istanze di rimborso irpef-eventi sismici 2016. «Va ricordato che la normativa che ha regolato la cosiddetta “busta paga pesante” è stata un vero e proprio percorso ad ostacoli. Inizialmente tante le incertezze nel suo campo applicativo, poi nelle modalità di restituzione degli importi, durata della rateizzazione, data di avvio, entità, con interventi normativi stratificati e confusi. – ha precisato Marco Ferracuti,  Segretario Regionale Cisl Marche  -  Per arrivare, a fine 2019,   ad una importante riduzione degli importi da restituire per i soli soggetti che avevano fatto domanda sin dal principio, quando i contorni del sistema di rimborso erano diversi e non  prevedibili nella loro convenienza. Così tante persone, colpite dal sisma, amareggiate e deluse hanno chiesto aiuto alla Cisl. – sottolinea Ferracuti – Per questo, vista anche la giurisprudenza in materia, abbiamo  messo a disposizione presso le nostre  sedi,  presenti nel cratere sismico del maceratese, un servizio di compilazione delle istanze di rimborso  del 60% dell’Irpef, all’Agenzia delle Entrate competente per territorio, versata nell’anno 2017 a seguito della mancata adesione alla possibilità di sospensione . Ora abbiamo calendarizzato ben otto assemblee territoriali dove  incontreremo  le persone che hanno presentato le richieste per dare avvio ad un ricorso collettivo, con il patrocinio dell’avvocato Leonardo Pierdominici in regime di convenzione con la Cisl Marche.»  Nel cratere maceratese prossimo appuntamento, dopo le assemblee di San Severino e di Tolentino, martedì 6 ottobre ore 17,00 a Cingoli, presso il Cinema Farnese. Seguiranno le assemblee a Matelica- Cerreto d’Esi, Palazzo Ottoni,  il 9 ottobre alle ore 16.00 e alle ore 18.00. Per i residenti nei comuni di Macerata, Corridonia e  Treia l’assemblea è fissata per sabato 10 ottobre ore 9.00 e ore 11.00 alla  Domus San Giuliano di  Macerata. Per i residenti nei comuni del cratere fermano giovedì 8 ottobre  a Montegiorgio, presso l’Ippodromo Tribuna Coperta, ore 16.00 e  ore 18.00. Lunedì 12 ottobre ore 16.00 e  ore 18.00 assemblea per i residenti nei comuni del cratere ascolano, presso la Parrocchia di SS.Simone e Giuda Monticelli ad Ascoli Piceno.    Tutte le assemblee  si svolgeranno nel rispetto di tutte le misure anti-covid. Corriere Adriatico - Macerata del 06/10/2020 Il Resto del Carlino - Macerata del 06/10/2020 Cronache Maceratesi del 05/10/2020      
Continua a leggere
24/09/2020 Incendio al Porto di Ancona: Cgil Cisl e Uil chiedono di aprire altri spazi per garantire il lavoro
Cgil Cisl e Uil di Ancona sono intervenute oggi, giovedì 24 settembre, al consiglio comunale di Ancona sull'incendio avvenuto al Porto nella notte del 15 settembre. I sindacati hanno richiesto tutele per i lavoratori, misure per scongiurare la fuga delle imprese coinvolte, l'attivazione di un tavolo di coordinamento che metta insieme tutti i soggetti istituzionali, le parti sociali e le imprese, ricordando come il porto di Ancona sia il più importante motore di sviluppo della nostra Regione.   Martedì scorso, i sindacano territoriali avevno incontrato il Presidente e il Segretario dell' Autorità Portuale — Giarnpieri e Paroli - e il Direttore dell'Arpam, Marchetti. L'incontro era stato richiesto da Cgil, Cisl e Uil, fortemente preoccupate, a seguito dell' incendio presso I' area ex Tubimar, sia dagli eventuali rischi per la salute dei cittadini e dei lavoratori dell'area, sia dalle possibili ripercussioni sul lavoro in ambito portuale.  Le organizzazioni sindacali hanno preso atto dei dati forniti dall'Arpam, che evidenziano la non pericolosità della nube sprigionata dell'incendio, in quanto le sostanze contenute erano di gran lunga al di sotto dei limiti di tossicità.  Per quanto riguarda la situazione delle attività produttive coinvolte II Presidente ha convenuto con le Organizzazioni sindacali che occorre lavorare velocemente per far in modo di rendere disponibili altre aree portuali, affinché le aziende dislocate nell'area andata a fuoco possano riprendere la produzione in tempi brevi. Così da evitare ogni ipotesi di trasferimento , facendo perdere ad Ancona posti di lavoro e lavorazioni pregiate. Già oggi vi sono lavoratori in difficoltà di ricollocazione, a seguito delle conseguenze dell'incendio. Vale per le attività di logistica e, ancor di più, per quelle della cantieristica.  Il porto di Ancona è un asset strategico per l'economia di tutte le Marche, necessita di spazio e viabilità adeguata: ora è necessario non perdere tempo e ripristinare in tempi brevi l'area coinvolta e nel frattempo tutelare le aziende e i posti di lavoro.  In attesa del recupero dell'area ex-Tubimar, è prioritario il riutilizzo degli spazi già Bunge — forzando i tempi d'acquisizione e utilizzando ogni percorso che ne consenta un uso anche transitorio — e una rilettura complessiva degli spazi portuali, che spinga anche al superamento dei blocchi che caratterizzano ,da anni, la realizzazione di molte opere fondamentali (vedi darsena). Soluzioni innovative, anche se transitorie, possono essere studiate — con il concorso di tutti gli enti — magari contando sulla presenza della ferrovia.  Per fare ciò serve un azione sinergica tra tutte le istituzioni coinvolte, le parti sociali e le aziende; per questo le OO.SS. Hanno proposto che venga rapidamente istituito un tavolo di confronto per affrontare questo tema con la nuova amministrazione regionale, il Comune di Ancona e le associazioni di impresa: la questione è troppo importante per non essere discussa e affrontata con determinazione. 
Continua a leggere
31/08/2020 Utenze del cratere sismico: pagamenti prorogati al 31 dicembre 2020
Il DL del 14 agosto 2020, n. 104 art. 57 comma 18 lett. a) e b) - (Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia) ha introdotto variazioni alle agevolazioni previste a favore degli utenti coinvolti dagli eventi sismici, il cui modello di attuazione è demandato all'autorità competente (ARERA). Il Decreto prevede una ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2020 dei pagamenti delle fatture, a favore delle utenze relative ad immobili situati nei comuni del cratere del sisma (di cui agli allegati 1,2 e 2-bis del decreto legge 189 del 2016). In attesa del regolamento di attuazione è possibile non procedere ai pagamenti delle fatture pervenute.  
Continua a leggere
31/08/2020 Vertenza ex JP e crisi occupazionale i sindacati incontrano l’Arcivescovo di Fabriano.Cocco, Cisl Fabriano: ”Serve una responsabilità sociale. Non abbiamo altro tempo per rilanciare la crescita, facciamolo ora con spirito di comunità
 Mercoledì 2 settembre ore 12.30 a Fabriano,  presso la Curia Vescovile in  Piazza Giovanni Paolo II, Cgil Cisl e Uil della zona di Fabriano con le rispettive federazioni dei metalmeccanici incontreranno l’Arcivescovo di Fabriano e Matelica  S.E.  Mons. Francesco Massara. « Abbiamo  molto apprezzato l’accorato appello di  S.E. Mons. Francesco Massara  a tutte le istituzioni e a ciascuna responsabilità pubblica e privata affinché si intervenga sulla grave situazione che stanno vivendo i lavoratori della ex JP e sulla crisi occupazionale del fabrianese. – sottolinea Andrea Cocco, Responsabile Cisl Fabriano - Mettere al centro la dignità dei lavoratori ed il contenuto etico dell’occupazione e stimolare una sana politica di investimenti ritengo siano capisaldi di una vera progettualità economica. Al centro i lavoratori ed il lavoro, non come ora dove il costo minore del lavoro la fa da padrona, ma ricercando investimenti e progettualità di valore . Siamo pronti alla sfida della new economy – rilancia Cocco -  ma alla condizione di accrescere le competenze dei lavoratori (più vera formazione e riqualificazione) riconoscendo il giusto valore economico del lavoro svolto.» «Il territorio Fabrianese soffre da anni una crisi economica lancinante, i giovani abbandonano l’entroterra, uomini e donne tra i 40 e 50 anni si trovano disoccupati e senza speranze di occupazione – prosegue il Responsabile della Cisl Fabriano-  Serve un cambio di marcia, serve una responsabilità sociale, da parte della politica, siamo stanchi del populismo di opportunità elettorali,  da parte degli imprenditori, vera progettualità d’impresa dove la crescita economica vada di pari passo con una vera crescita di occupazione professionale e salariale, da parte del mondo finanziario, chi investe nel nostro territorio va sostenuto e accompagnato fino al consolidamento del lavoro, e anche da parte sindacato, non dobbiamo barricarci nei vecchi stereotipi sindacali ed accettare e concordare le vere e serie sfide industriali.» «E’ auspicabile altresì che Il lavoro non sia assistenza e sussidiarietà, ma sia una vera crescita sociale; le parole dell’arcivescovo Massara  riprendono una frase profonda e significativa di Don Oreste Bensi “Non si dia per carità ciò che spetta per giustizia” – conclude Andrea Cocco - Non abbiamo altro tempo per rilanciare la crescita, facciamolo ora con un vero spirito di comunità» Corriere Adriatico - Ancona del 03/09/2020 Il Resto del Carlino del 03/09/2020 Il Resto del Carlino - Ancona del 03/09/2020
Continua a leggere
25/08/2020 Elezioni regionali 20-21 settembre 2020 Le Marche di domani.Le proposte di CGIL CISL UIL Marche: lavoro, sostenibilità sociale e ambientale, coesione e sviluppo
CGIL CISL UIL delle Marche intendono sottoporre all’attenzione dei candidati Presidenti e alle rispettive forze politiche per le prossime elezioni, le priorità del Sindacato confederale per il rilancio del sistema economico e sociale marchigiano. Nei prossimi giorni tale documento sarà oggetto di confronto con i candidati alla Presidenza. Di fronte alla profonda trasformazione nella struttura economica e sociale in termini di quantità e qualità dell’occupazione, reddito e sicurezza sociale, occorrono risposte nuove e inedite puntando su lavoro, sostenibilità sociale e ambientale, coesione e sviluppo con investimenti pubblici e privati, innovazione, accompagnamento nei processi di riconversione e transizione verso un’economia verde, digitale e interconnessa riconoscendo il valore del lavoro. Un nuovo modello di sviluppo che coniughi lavoro e diritti delle persone, innovazione e territorio, coesione e sostenibilità e che sia alla base per un Patto tra la Regione e le Parti sociali ed economiche delle Marche.  Queste le priorità per il Sindacato:  1. Sviluppo sostenibile, riconversione produttiva e rilancio del Made in Italy. La Regione deve promuovere, sostenere e accompagnare i processi di transizione tecnologica e digitale e quella ecologica attraverso politiche e interventi integrati: politiche industriali, politiche di sviluppo, creazione, sostegno e tutela del lavoro, formazione. Vanno sostenute le filiere produttive, qualificando i servizi a supporto a internazionalizzazione, ricerca applicata e trasferimento tecnologico, con attenzione alle PMI. Con la nuova programmazione dei fondi strutturali 2021-2027 vanno garantiti tempestività, selettività negli interventi, priorità ai progetti di maggiori dimensioni e di sistema, partecipazione.  2. Politiche per il lavoro di qualità. La priorità per la nuova legislatura deve essere il lavoro e la sua qualità, contrastando precarietà e lavoro discontinuo, con particolare attenzione ai giovani e alle donne. Sono fondamentali politiche attive per il lavoro adeguate e un ruolo centrale dei Servizi  per l’Impiego pubblici, in sinergia e con il supporto dei servizi privati accreditati, con adeguate risorse professionali ed economiche. È necessario che la Regione Marche si doti di una nuova Legge Regionale sul lavoro per rendere il mercato del lavoro più inclusivo, più equo e rispondente ai nuovi e mutati bisogni, valorizzando la partecipazione e la concertazione con le Parti sociali.  3. Legalità, appalti e sicurezza sul lavoro. Legalità, trasparenza nel sistema degli appalti, lotta al lavoro nero e sommerso, tutela della salute e sicurezza sul lavoro sono temi prioritari su cui la Regione deve avere un ruolo decisivo. La Regione deve dotarsi di una specifica Legge regionale su legalità, appalti e contrasto al lavoro nero e irregolare che preveda anche l’adozione del DURC degli indici di congruità, anche in considerazione della ricostruzione post sisma. Serve un forte impegno della regione sulla prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro, incrementando risorse e organici dedicati alla prevenzione e alla vigilanza.  4. Istruzione, formazione, ricerca. Occorre investire e valorizzare il sistema della conoscenza: istruzione, università, ricerca, formazione e diritto allo studio, fondamentali per coniugare qualità del lavoro e innovazione.  5. Politiche di genere e parità. Vanno sviluppate azioni a garanzia della parità di genere e di contrasto a ogni forma di discriminazione. Necessaria una Legge regionale sulla parità e le pari opportunità. 6. Sviluppo sostenibile e infrastrutture. Lo sviluppo sostenibile richiede un’adeguata ed efficiente rete infrastrutturale, materiali e immateriali, a partire dalle infrastrutture digitali soprattutto nelle aree interne per connettere le persone, i territori e i sistemi produttivi. Fondamentali il completamento e realizzazione di opere quali Fano-Grosseto, “Quadrilatero”, variante Falconara-Baraccola, linea ferroviaria Orte-Falconara, Salaria, Terza corsia dell’A14 a sud, riqualificazione del Porto di Ancona e raccordo con la grande viabilità, facilitando integrazione e cooperazione con le aree territoriali vicine. Vanno completate rapidamente le opere di edilizia ospedaliera e realizzati i nuovi ospedali ricorrendo all’appalto e superando la scelta del project financing.  7. Ricostruzione post sisma e messa in sicurezza del territorio. A quattro anni dal terremoto, gli enormi ritardi vanno colmati, rigenerando territori e comunità, e contrastando i rischi di spopolamento. La Regione deve recuperare un forte ruolo di coordinamento e controllo nella ricostruzione, garantendo massima attenzione alle condizioni dei cittadini e allo stesso tempo vigilando sul rispetto della legalità e delle norme sul lavoro, per dare prospettive certe alle comunità e rendere attrattivi i territori.  8. Rigenerare i territori. La sfida della rigenerazione del territori che necessita della partecipazione delle comunità locali e della centralità dei bisogni delle persone. Vanno integrati i sistemi sanitario, sociale e del lavoro, portando a sintesi un percorso di omogeneizzazione dei rispettivi sistemi locali: Distretti sanitari, Ambiti territoriali sociali e Centri per l’Impiego. Questa è una condizione necessaria per integrare le rispettive attività e rispondere in modo multidisciplinare a bisogni lavorativi, sociali, sanitari, abitativi, ecc.  9. Sanità e politiche sociali. l sistema sanitario regionale deve garantire la salute dei cittadini, non solo con la riqualificazione della rete ospedaliera, ma soprattutto investendo nella prevenzione e nei servizi territoriali. Va completata la realizzazione di una rete diffusa e qualificata di Ospedali di comunità e Case della salute, le cui attività vanno integrate in modo efficace con il sistema di Emergenza - Urgenza e delle Cure primarie. Vanno ridotti i tempi di attesa e la mobilità extraregionale governando e contenendo l’offerta di servizi privati. Il personale va valorizzato, vanno portate a termine le stabilizzazioni e garantire nuove assunzioni. Prioritaria è riqualificare l’assistenza alle persone non autosufficienti a partire dagli anziani: occorre una Legge regionale per la non autosufficienza e l’invecchiamento attivo con adeguati finanziamenti. Le politiche sociali devono essere una priorità e contando su adeguati finanziamenti, per garantire coesione e superamento di diseguaglianze e condizioni di disagio. Va ripristinato il Fondo regionale indistinto per le politiche sociali e garantita un’adeguata rete di servizi per l’infanzia e l’adolescenza a partire dall’ampliamento della rete dagli asili nido.  10. Politiche tributarie e tariffarie. Nelle politiche tributarie e tariffarie va rafforzato il carattere progressivo dell’addizionale IRPEF regionale, e va rivista la struttura dell’IRAP superando forme agevolative non giustificabili. L’indicatore dell’ISEE va assunto in modo generalizzato dalle attività regolamentare dalla Regione.  11. La sfida del riordino istituzionale. La Regione deve promuovere e sostenere forme di gestione associata e di fusione dei Comuni per garantire efficienza e adeguatezza nell’esercizio delle funzioni locali. Per quanto concerne il regionalismo differenziato occorre ribadire che una maggiore autonomia è possibile solo in un quadro solidaristico e unitario del Paese e garantendo i livelli essenziali delle prestazioni a livello nazionale.  12. Relazioni sindacali. E’ indispensabile restituire pieno significato al concetto di partecipazione democratica attraverso un fattivo e costante confronto tra Istituzioni e parti sociali. «Le nostre richieste mirano a rendere concreto un progetto di sviluppo della Regione vocato alla sostenibilità sociale ed ambientale - dichiara Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche -. Bisogna innovare le reti di welfare dando spessore alle politiche di presidio sanitario nei territori e sostenendo le persone e le famiglie in difficoltà».  Il rilancio delle Marche in senso sociale ed ambientale, a partire dalle aree del sisma, «è una sfida molto impegnativa - prosegue Rossi -. Ci aspettiamo dal nuovo governo regionale il massimo coinvolgimento dei territori e dei soggetti sociali ed economici: solo così si potranno individuare le priorità e selezionare gli interventi per rendere efficaci le scelte».   In allegato il documento integrale con le proposte di CGIL CISL UIL Marche   RASSEGNA STAMPA https://www.ansa.it/marche/notizie/2020/08/25/regionali-da-cgil-cisl-uil-elenco-priorita-a-candidati_b4be7253-90ae-4f5c-bf6c-293f0dfeaf5e.html https://www.cronacheancona.it/2020/08/25/pari-opportunita-lavoro-e-appalti-i-sindacati-chiedono-nuove-leggi-regionali-i-12-punti-sottoposti-ai-candidati/257423/ https://www.centropagina.it/ancona/ancona-cgil-cisl-uil-marche-economia-sviluppo/ https://www.anconatoday.it/politica/elezioni-regionali-2020/sindacati-proposte-cgil-cisl-uil.html https://www.tmnotizie.com/le-marche-di-domani-le-proposte-di-cgil-cisl-e-uil-ai-candidati-governatori/ https://tg24.sky.it/ancona/2020/08/25/regionali-da-cgil-cisl-uil-elenco-priorita-a-candidati https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/cari-candidati-ora-la-priorit%C3%A0-%C3%A8-il-lavoro-1.5446059 https://www.virgilio.it/italia/ancona/notizielocali/regionali_da_cgil_cisl_uil_elenco_priorit_a_candidati-63201750.html https://www.cronachemaceratesi.it/2020/08/25/pari-opportunita-lavoro-e-appalti-i-sindacati-chiedono-nuove-leggi-regionali-i-12-punti-sottoposti-ai-candidati/1438415/     Il Resto del Carlino - Ancona del 26/08/2020    Il Corriere Adriatico - Ancona del 28/08/2020  
Continua a leggere
06/08/2020 Ospedale di Urbino, Sindacati : " Necessario affrontare i problemi post- covid e attivare la Medicina d'urgenza"
«Era il 29 giugno quando il Sindaco di Urbino convocò gli STATI GENERALI dei Sindaci del territorio del Montefeltro, compreso quello di Fossombrone,  Cgil  Cisl  di Urbino  e i sindacati di categoria Fp Cgil e Cisl Fp   per un confronto sulle vicende della sanità e delle conseguenze pesanti che la emergenza COVID, aveva lasciato nell’Ospedale di Urbino. - scrivono in un comunicato i Responsabili di Cgil e Cisl di Urbino -  In quella occasione, furono accolte, dai Sindaci presenti, solo 12 su 28, le osservazioni fatte dalle organizzazioni sindacali ed in particolare dai rappresentanti delle categorie degli operatori, tanto che fu richiesto di predisporre un documento da recuperare in uno più generale che i Sindaci avrebbero redatto nei giorni immediatamente successivi.»    «E’ passato più di  un mese e di quel documento, ma più in particolare dei problemi post-covid e di quelli "storici" come la carenza di organici che sconta l’Ospedale urbinate, non si è più parlato. - sottolineano i sindacati -  Eppure, sono i problemi alla base dei disagi che vivono quotidianamente i cittadini, del territorio e soprattutto delle aree interne della provincia, che fanno poi, lanciare le grida di allarme dai Sindaci quando, la Regione non assegna i posti di Terapia Intensiva o quando la direzione sanitaria sottoscrive convenzioni con società private per r eclutare personale medico e paramedico fuori regione, necessario a fronteggiare la storica carenza di personale e i periodi feriali.» Secondo  Cgil e Cisl di Urbino per  risolvere questa situazione sarebbe necessario : «  un idoneo finanziamento per dare corso alla delibera che prevedeva l’istituzione della Medicina d’Urgenza all’interno dell’ospedale di Urbino;  e prevedere un  potenziamento di organico sia a livello della dirigenza che del comparto anche in ragione del fatto che tale tipo di unità operativa richiede competenze e professionalità formate per gestire posti di terapia sub intensiva».   « La effettiva attuazione della Medicina d’Urgenza, non solo consentirebbe di rispondere alla necessità dell’utenza ma garantirebbe la possibilità di sgravare il pronto soccorso in modo “sistematico e strutturale “. - rilanciano e concludono -  Per queste ragioni, va quindi approfondita l’apertura mostrata dalla direzione generale ASUR, nel mese di giugno scorso, proprio nell’ottica della realizzazione di posti di cura di intermedia»    
Continua a leggere
23/07/2020 Smart working: luci ed ombre del lavoro agile nel racconto dei suoi protagonisti
Il Tgr Rai Marche racconta nell'arco di tre servizi giornalistici le storie di Marilena e Sofia, una dipendente della Pubblica Amministrazione e un'insegnante che in questi mesi hanno avuto modo di sperimentare lo smart working, potendone apprezzare i risvolti positivi e negativi. Nei tre speciali, insieme ad altre voci del mondo del lavoro, interviene anche la Segretaria regionale della Cisl Marche, Cristiana Ilari, che riporta il punto di vista del sindacato sul cosiddetto lavoro agile: un fenomeno che è sì opportunità di crescita, ma che va normato tramite la contrattazione per valorizzare l'autonomia del lavoratore e tutelare, tra gli altri, anche il diritto alla disconnessione. Ilari fa notare come nelle Marche, durante l'emergenza sanitaria causata dal Covid-19, si sia fatto ampio ricorso allo smart working, con percentuali altissime proprio nella Pubblica Amministrazione. «Quello realizzato nell'emergenza è stato spesso un generico lavoro da remoto - osserva però la Segretaria regionale -. Lo smart working ha bisogno di spazi e attrezzature adeguati, altrimenti diventa un lavoro frustrante e limitante». Aspetti critici anche per quanto riguarda la peculiare situazione delle donne lavoratrici: «Purtroppo la conciliazione è ritenuta erroneamente una questione esclusivamente femminile - prosegue Ilari -. Le donne si sono trovate a dover far fronte a doppi carichi: quello lavorativo e quello di cura della famiglia».
Continua a leggere
14/07/2020 Commissione di Bacino dell’Artigianato di Fermo:" Lavoratori in affanno, va sbloccato il pagamento del Fondo di Solidarietà Bilaterale per l'Artigianato"
  «Sfiorano le 6000 unità i lavoratori della provincia di Fermo che ad oggi non hanno ricevuto ancora il pagamento del mese di aprile per la sospensione dovuta al Covid19. -  affermano i  componenti della Commissione di Bacino dell’Artigianato di Fermo in rappresentanza di Cgil, Cisl, Uil, Confartigianato e Cna - I fondi stanziati dal Governo con il decreto rilancio a copertura di quanto spettante e dovuto dal Fondo di Solidarietà Bilatere per l'Artigianato   (FSBA)  ai lavoratori sono bloccati da questioni tecniche burocratiche . - proseguono -  In questi giorni sono arrivati pochi spiccioli che hanno potuto soddisfare solo il 30% dell’effettiva platea in tutta la regione che ammonta a circa 45.000 lavoratori. Il fondo e l’ente bilaterale ha comunque gestito burocraticamente la questione nel migliore dei modi ma in una fase di emergenza straordinaria era ed è impossibile far fronte con strumenti ordinari.»    «In un territorio come quello Fermano dove la maggior parte dei lavoratori provengono da piccole aziende artigiane, ci troviamo di fronte ad intere famiglie che attendono di ricevere il pagamento di aprile e maggio, per non dire che anche a giugno la ripresa non è stata totale per tutte le aziende e quindi non possono nemmeno contare sul salario pieno di questi ultimi mesi. - denuncia la Commissione di Bacino dell'Artigianato di Fermo -  Siamo continuamente in contatto con questi lavoratori e proprio in questi giorni le richieste di aiuto che ci arrivano anche nella compilazione delle richieste di anticipo del trattamento presso gli istituti bancari sono moltissime, e non semplici per tutti da compilare, il meccanismo per richiederlo è poco chiaro e parecchio macchinoso e non tutte le banche aderiscono lasciando privi anche di questa possibilità molti lavoratori. - concludono -  La tensione sociale è alta.  Se non ci sarà uno sblocco entro breve sarà di difficile gestione. Va prolungato il divieto di licenziamento , vanno affiancati  e armonizzati gli ammortizzatori sociali per affrontare  al meglio questa situazione, considerata davvero straordinaria.        
Continua a leggere
24/06/2020 "Avevo un posto andato in fumo": presentazione a Chiaravalle del libro di Maria Grazie Camilletti sulla storia delle sigaraie della Manifattura tabacchi
“Avevo un posto andato in fumo. Le sigaraie di Chiaravalle raccontano: storie di vita e di lavoro (1940-1980)”, le memorie delle operaie delle Manifattura tabacchi di Chiaravalle, raccolte in un libro da Maria Grazia Camilletti,  saranno presentate giovedì 25 giugno alle ore 19.00 negli spazi all’aperto adiacenti all’Abbazia di S.Maria in Castagnola di Chiaravalle. La presentazione del libro vedrà la presenza dell’ autrice, Mara Grazia Camilletti, di una delle ispiratrice del progetto Maria Rosaria Lucarelli per la FNP CISL di Ancona e della segretaria regionale della CISL Cristiana Ilari. L’iniziativa sarà moderata da Jacopo Falà. Attraverso le testimonianze delle sigaraie, le loro voci e quelle delle loro figlie e nipoti riemerge quel filo teso che ha unito la vita di donne diverse ma con un destino comune di lavoro. Un lavoro che ha lasciato un segno importante anche sulle generazioni successive e sul territorio in un periodo di cambiamento economico e sociale per le Marche, dal primo dopoguerra agli anni Ottanta del Novecento. Le parole delle testimoni ci restituiscono un passato che ci coinvolge emotivamente: in quel “c’era da trottà” o “quante n’ho fatte”, pronunciato nel ricordare gli anni della loro vita in Manifattura, sentiamo la fatica ma anche l’orgoglio del lavoro che emancipa, che dà un posto nel mondo, che salva dalla miseria materiale e  dall’anonimato della reclusione domestica. Questo sentimento di orgoglio, racchiuso nella frase “Mia madre era contenta che io lavorassi, per lei ero una regina “, è quanto mai attuale.   La mostra storico-documentaria “Le sigaraie della Manifattura tabacchi di Chiaravalle” curata dall’Archivio di Stato di Ancona, collegata alla pubblicazione del libro, e appena conclusa, ha avuto un grande successo di pubblico con oltre 800 visitatori in 15 giorni.   L’intero  progetto, promosso dall’ Anteas, è il frutto di un lungo percorso che ha coinvolto il volontariato, la CISL che celebra, anche con quest’iniziativa, il 70° anniversario della sua nascita, l’Archivio di Stato di Ancona, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ha fornito, assieme ad alcuni privati cittadini, foto storiche della Manifattura Tabacchi, la Regione Marche con il contributo e il patrocinio, e il Comune di Chiaravalle.  
Continua a leggere
17/06/2020 Smartworking oltre l'emergenza: la Cisl Marche partecipa al webinar dell'Università di Macerata
La Segretaria regionale della Cisl Marche, Cristiana Ilari, sarà tra i protagonisti del webinar "Smartworking: oltre l'emergenza" organizzato dal'Università di Macerata che si terrà mercoledì 24 giugno alle ore 10 in diretta streaming sul sito dell'Ateneo e in onda su Radio Rum. La Segretaria regionale interverrà a proposito del ruolo fondamentale della contrattazione per conciliare qualità del lavoro e produttività. Al webinar parteciperanno anche Natascia Mattucci, Filosofa politica UniMC e Presidente CUG UniMC, Emmanuele Pavolini, Sociologo economico UniMC e Direttore del Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali, Maurizio Cinelli, Giuslavorista e Avvocato, Chiara Ghislieri Psicologia del lavoro UniTO e Presidente CUG UniTO, Antonio Romeo, Direttore Generale UniPA e Vice Presidente CODAU, Antonio Bartolini, Amministrativista UniPG e membro direttivo ARAN. Aprono e concludono i lavori Francesco Adornato, Magnifico Rettore UniMC, e Mauro Giustozzi, Direttore Generale UniMC.   Link per partecipare al webinar: https://unimc.it/swol Link per la diretta radio: http://www.videbo.org/rumplayer/2/
Continua a leggere
16/06/2020 Cgil Cisl Uil Marche e Confapi Marche firmano il protocollo territoriale per il contrasto alla diffusione del Covid
La fase acuta della pandemia è passata ma per agevolare la fase 2 fondamentale per la ripartenza delle attività economiche, occorre un rigoroso rispetto delle norme. Imprese e lavoratori devono collaborare nel comune interesse a far sì che non ci sia una nuova crescita della curva dei contagi. Per questo Confapi Marche e Cgil, Cisl e Uil hanno firmato il “Protocollo territoriale per il contrasto e il contenimento del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” incrociando le esigenze e le sensibilità sia della parte datoriale che di quella sindacale.  Per CGIL CISL UIL delle Marche «il protocollo rappresenta un importante risultato sul tema della salute e sicurezza sul lavoro, definisce chiaramente i passaggi fondamentali dell’azione di prevenzione,  sottolinea come  la definizione di procedure e regole necessitano di un confronto con le rappresentanze sindacali ed in particolare con i rappresentanti sindacali per la sicurezza». Per Confapi Marche,che rappresenta circa 400 piccole imprese private marchigiane « i  dati ad oggi sono confortanti ma se ciò sta avvenendo è perché, aldilà delle imposizioni, ciascuno sta facendo la propria parte per tutelare sé stessi e gli altri. Con la riapertura delle aziende occorre continuare ad essere rigorosi. L’obiettivo di questo protocollo  è evidenziare che imprese e lavoratori devono marciare sulla strada della lotta al contagio in maniera sinergica perché è l’unica possibile. La pandemia ha colto il nostro Paese e le Marche in un momento congiunturale non certo favorevole e i dati sul crollo del Pil nel 2020 sono stime a nostro avviso fin troppo prudenziali.» Il protocollo territoriale è articolato in 15 capitoli che riguardano tutti gli aspetti relativi a questo rapporto: dalle modalità di ingresso in azienda per interni ed esterni, ai dispositivi di protezione da indossare e da maneggiare nel giusto modo, la pulizia e sanificazione degli spazi comuni per rispettare il distanziamento, la gestione dei rifiuti. Il protocollo siglato è immediatamente effettivo e sarà un valido strumento di riferimento per stilare un eventuale protocollo aziendale tarato rispetto alle esigenze dell’attività.    
Continua a leggere
13/06/2020 Digestore e servizi pubblici locali, verso ipotesi di strategie comuni Sindacati: "Occasione da non perdere"
«Abbiamo appreso che la riunione di ieri tra i sindaci della Provincia di Pesaro Urbino e lo stesso Presidente Paolini si è tradotta in un passo importate nella direzione di valorizzare le nostre aziende che svolgono servizi pubblici locali. Un plauso dunque va al Presidente Paolini, che ha convocato tutti i sindaci del territorio per decidere sul biodigestore, per rompere gli indugi. - così scrivono in una nota stampa unitaria  i rappresentati sindacali di Cgil, Cisl,  Fit Cisl, Femca Cisl,  Fp Cgil, Filtcem Cgil  su Digestore e servizi pubblici locali -  Ma il merito del Presidente è stato soprattutto quello di invitare il territorio a guardare più in là, ad uscire dal localismo e pensare anche da subito ad un progetto ambizioso che vede appunto un territorio che possa valorizzare all’unisono le aziende pubbliche del territorio e perché no, una unica azienda dei servizi pubblici locali.» CGIL e CISL, confederali e di categoria hanno da tempo auspicato questo, anche quando la situazione economica non era così difficile.« Oggi contenere le tariffe a vantaggio dei cittadini, realizzare infrastrutture anche a tutela dell’ambiente, creare di posti di lavoro attraverso lo sviluppo dell’economia circolare, diviene una priorità di tutti! - sottolineano i sindacati -   La decisione presa alla fine della riunione di organizzare un gruppo ristretto di sindaci e tecnici delle due aziende per valutare ipotesi di strategie comuni, ci è parsa saggia e lungimirante.  Un lavoro comune tra chi è stato eletto dai cittadini e tra chi possiede competenze maturate sul campo in azienda è una premessa per ottenere buoni risultati da consegnare ai portatori di interesse prima, e agli eletti che dovranno prendere decisioni. Non sprechiamo questa occasione. - concludono - E’ ovvio che come sindacato avevamo già sollecitato un incontro con le direzioni aziendali per discutere delle ricadute anche occupazionali relative al biodigestore. Mercoledì 17 siamo stati convocati e sarà un’occasione per guardare ipotizzare piste di lavoro e di sviluppo che possano avere ricadute positive per tutto il territorio.»
Continua a leggere
04/06/2020 Nessun rinvio per l'acconto Imu 2020: Cgil e Cisl di Pesaro Urbino esprimono perplessità
Cgil  e Cisl di Pesaro e Urbino, in accordo con i propri Centri di assistenza fiscale, esprimono grande perplessità nel constatare che molti Comuni della nostra provincia, primi fra tutti i due più grandi ovvero  Pesaro e Fano, non hanno dato la possibilità ai cittadini di pagare l’acconto IMU 2020 anche dopo la scadenza del 16 giugno,  senza applicare sanzioni ed interessi. Stiamo parlando di una possibiltà che avrebbe agevolato sia i cittadini a non affollarsi negli uffici postali e bancari con il rischio di creare assembramenti , sia i Caaf che da sempre assistono le persone alla compilazione degli F24 per il pagamento. Su questo punto altri Comuni della nostra provincia, come ad esempio Fossombrone, Colli al Metauro e Urbino, si siano fatti carico del problema e agendo sulla stessa base normativa, abbiano affrontato il problema, interpretando come possibile, in senso favorevole ai cittadini, lo spostamento del termine pagamento della prima rata oppure inserendo un periodo di moratoria da sanzioni per chi avesse operato il pagamento oltre il 16 giugno. Vista la situazione di difficoltà dovuta all’emergenza Covid 19 i nostri uffici fiscali non riusciranno a completare l’attività di assistenza ai cittadini entro il 16 Giugno: attenersi alle regole di sicurezza significa per noi ricevere i cittadini solo su appuntamento in modalità assolutamente contingentata  che mal si adatta ai tempi stretti della scadenza IMU. I cittadini si affollanno davanti ai nostri uffici per un modulo di pagamento con la paura di incorrere in sanzioni! Non ci sembra giustificabile in alcun modo soprattutto se pensiamo che siamo appena usciti da una dura fase di lockdown e dovremmo ora piu’ che mai adoperarci per evitare, o almeno diminuire il piu’ possibile, i disagi alla cittadinanza, ancor piu’ se pensiamo che persino la scadenza della dichiarazione dei redditi è stata prorogata al 30 settembre. Chiediamo solamente di aiutare le persone ad espletare il loro obbligo tributario in tempi un po’ piu’ lunghi, senza incorrere in sanzioni: alcuni comuni , come ad esempio Urbino, Colli al Metauro, Fossombrone lo hanno fatto. Crediamo sia un esempio da seguire. In caso contrario i nostri Caaf si adopereranno per informare I cittadini di rivolgersi direttamente agli uffici tributi dei Comuni di competenza.
Continua a leggere
27/05/2020 Ritardi nel pagamento degli ammortizzatori. Cgil Cisl Uil Marche: “A rischio la tenuta sociale del Paese e della nostra regione”
Cgil Cisl e Uil delle Marche sottolineano la grave difficoltà in cui versano migliaia di lavoratori e lavoratrici di questa regione, in relazione all’erogazione degli ammortizzatori sociali per fronteggiare l’emergenza COVID-19. Nonostante l’efficace lavoro svolto dall’Inps, dalla Regione e dall’Ebam che hanno elaborato migliaia di pratiche in poche settimane, sono emersi con drammatica evidenza tutti i limiti di un sistema farraginoso e differenziato a seconda dei settori e delle tipologia di impresa, nonché dei soggetti che usufruiscono di tali strumenti.  Nella nostra regione sono circa 200mila le persone coinvolte nei mesi di marzo e aprile, con una differenza sostanziale: mentre per quanto riguarda la Cassa Ordinaria le quasi 11mila domande sul territorio regionale sono in via di autorizzazione completa da parte dell’Inps e molti lavoratori hanno ricevuto o stanno ricevendo in questi giorni i pagamenti diretti per i mesi di marzo e aprile, per quanto concerne la Cassa in deroga (circa 14mila domande per 39mila lavoratori), registriamo ancora un ritardo nei pagamenti sopratutto del mese di aprile, dovuti al mancato trasferimento delle risorse all’Inps regionale da parte del Governo, risorse tra l’altro già stanziate nel DL Cura Italia e rafforzate con un ulteriore stanziamenti di 2,7 miliardi di euro nel DL Rilancio. La stessa situazione preoccupante riguarda i pagamenti di FSBA che interessa le imprese artigiane ed i loro lavoratori (10mila domande per 43mila addetti), pagamenti che al momento hanno quasi per intero soddisfatto il mese di marzo ma non ancora iniziati per la copertura dell’assegno ordinario relativo al mese di aprile. Anche in questo caso le lungaggini stanno ritardando il trasferimento delle risorse stanziate nel DL rilancio (1,1 mld) e mettendo in grande difficoltà le famiglie dei lavoratori del comparto artigiano. La realtà più difficile però è vissuta dai lavoratori e dalle lavoratrici che sono in attesa del pagamento del FIS per i mesi di marzo ed aprile: sono oltre 50mila nella nostra regione. Tale condizione, dovuta a un blocco delle risorse nazionali nel trasferimento all’Inps regionale è ulteriormente aggravata dal fatto che i settori più interessati al pagamento di questo ammortizzatore sono quelli che spesso impiegano lavoratori part-time, con retribuzioni basse e privi delle tutele economiche e normative necessarie, quindi già più vulnerabili. Cgil Cisl e Uil  sono impegnate a livello nazionale affinché siano accelerati i tempi di pagamento e se le richieste non dovessero essere accolte dal Governo e dall’INPS nazionale e la situazione non dovesse risolversi, si dovranno considerare forme di mobilitazione - come affermano Giuseppe Santarelli, Cristiana Ilari e Graziano Fioretti, per CGIL CISL UIL delle Marche  «Siamo consapevoli delle difficoltà strutturali ma la situazione di molti lavoratori e lavoratrici è davvero drammatica, considerando poi che siamo ormai alla fine di maggio e molti di loro sono ancora interessati dall’utilizzo di ammortizzatori che nel frattempo sono stati prolungati, fino al 31 agosto di ulteriori 5 settimane che si andranno a sommare alle già concesse 9 settimane. In un momento così delicato per il nostro Paese, non è ammissibile che il tempo della burocrazia metta a rischio il reddito e le condizioni di vita dei lavoratori con l’effetto collaterale di compromettere anche il lavoro svolto dall’Inps delle Marche. In tanti sono allo stremo e vediamo fortemente a rischio la tenuta sociale del nostro territorio per questo vogliamo far sentire con forza la voce di chi sembra essere stato dimenticato».
Continua a leggere
22/05/2020 Covid 19 Fase 2 Montefeltro a rischio oblio economico, le preoccupazioni di Cgil Cisl Urbino
 Sin da quando si è iniziato a parlare della cosiddetta “Fase 2”, ovvero la ripartenza dopo il blocco totale di ogni attività sociale ed economica per contrastare la diffusione del virus che nella provincia di Pesaro Urbino ha inciso duramente, CGIL e CISL Urbino, hanno sempre sostenuto« che prima di parlare di riaperture, occorreva ragionare su come predisporre e riadeguare le condizioni di sicurezza della città ai nuovi parametri, se si voleva consentire il ritorno degli studenti e dei turisti, veri motori della economia cittadina.»    «Si è preferito, invece, inseguire la pur legittima necessità manifestata dagli operatori commerciali, dei pubblici esercizi e della ricettività turistico alberghiera, ansiosi di riavviare le loro attività per ricostruire bilanci e fatturati fortemente penalizzati da circa 80 gg. di chiusura totale. - proseguono   CGIL e CISL Urbino -   Le lamentele e il grido di dolore lanciati da quasi tutti gli operatori in questi giorni di riavvio, costretti a misurarsi con scarsi incassi e costi insostenibili, evidenzia come la decisione degli Enti locali di inseguire i bisogni e non misurarsi su una riflessione di più ampio  respiro  mirata  a riprogrammare  gli spazi, le strutture  e  le  infrastrutture del territorio alle nuove necessità di sicurezza, è un g rande errore politico che rischia di consegnare l’economia della città e dell’intero territorio del Montefeltro ad un probabile oblio economico mai vissuto in queste realtà.»   « CISL e CGIL Urbino, non vivono di catastrofismi e non amano previsioni fosche, ma la natura della città, patrimonio UNESCO, la già storica fragilità delle strutture ricettivo-alberghiere, unite alle esperienze suppletive dell’Università (lezioni e lauree a distanza, i timori innescati dai contagi), fanno pensare   - concludono - al rischio di interrompere lo storico richiamo che le tradizioni: storia, arte e cultura eno-gastronomica, hanno sempre rappresentato per questo territorio.»
Continua a leggere
07/05/2020 Ritardi e difficoltà nella ripresa del lavoro nell'area di Fano. Giovanelli: "Decine di migliaia di lavoratori ancora in attesa degli ammortizzatori sociali"
Ritardi nell'erogazione degli ammortizzatori sociali e nella costituzione dei comitati di sicurezza nelle imprese che hanno già ripreso la produzione: questa è la difficile Fase 2 dell'area di Fano e delle valli del Metauro e del Cesano. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Giovanni Giovanelli, Responsabile della Cisl di Fano.
Continua a leggere
06/05/2020 Sulle vie della Parità nelle Marche: venerdì 8 maggio video - premiazione delle scuole vincitrici
Venerdì 8 maggio alle ore 15.30 si è tenuta la video-premiazione delle scuole vincitrici dell'edizione 2019-2020 del concorso "Sulle vie della parità nelle Marche" indetto dall'Osservatorio di Genere con il patrocinio della Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche (CPO) e del Consiglio delle Donne del Comune di Macerata, in collaborazione con il Sistema Museale dell'Università di Camerino, CGIL Marche, CISL Marche e UIL Marche e con il sostegno della Coop Alleanza 3.0. PROGRAMMA ore 15.30: Interventi di Antonio Mastrovincenzo, Presidente del Consiglio Regionale delle Marche, Meri Marziali, Presidente della Commissione per le pari opportunità tra uomini e donne della Regione Marche, Enrico Quarello, Responsabile Politiche Sociali Coop Alleanza 3.0, Danila Baldo, Vicepresidente Toponomastica femminile CLAUDIA SANTONI Presidente Osservatorio di Genere ore 16.00: Presentazione delle artiste Luisa Gianfelici, Elena Borioni, Aurora Carassai, Daniela Scriboni e Stefania Ciucani ore 16.10: Premiazione delle scuole vincitrici Presiede Silvia Casilio, Osservatorio di Genere Danila Baldo consegna il Premio "Percorsi di Genere" alla 3C “Grafica e Comunicazione” Istituto di Istruzione Polo3 Fano (PU) per il progetto Luisa Palazzi Gisberti: l’Educazione Inclusiva Ninfa Contigiani (Consiglio delle donne - Comune di Macerata) consegna il Premio "il viale delle giuste" alla 5BP/ 4AP dell’IIS “Luigi Donati” di Fossombrone (PU) per il progetto Adele Bei Francesca Faedi (astrofisica) consegna il Premio "Giochi" - scuola primaria alla pluriclasse 1-2 Istituto scolastico Rotella Montalto - Scuola primaria “Cesare Battisti” di Carassai (AP) per il progetto A scuola di parità Alessandro Blasetti (Università di Camerino) consegna il Premio per la sezione "Lavoro" - scuola secondaria di I grado alla 3^A Scuola “Temistocle Calzecchi Onesti” - Monterubbiano (FM) per il progetto Wanda Scialè: storia, tradizione, amore per la vita Michela Verdecchia (CGIL) - Cristiana Ilari (CISL) - Marina Marozzi (UIL) consegnano il Premio per la sezione "Lavoro" - scuola secondaria di II grado alla 1E e 4D del Liceo Scienze Applicate dell’amministrazione dell’IISS “Carlo Urbani” di Porto Sant’Elpidio (FM) per il progetto DonnA mare Roberta Balzotti (CPO sindacato giornalisti RAI Usigrai) consegna il Premio per la sezione "Lavoro" - scuola secondaria di II grado alla 3^A Scienze umane - Scuola Secondaria superiore “Stella Maris” di Civitanova Marche (MC) per il progetto Racconti di donna: un ponte di parole Enrico Quarello (Coop Alleanza 3.0) consegna la menzione speciale per il lavoro Luisa Palazzi Gisberti: l’Educazione Inclusiva alla 3C “Grafica e Comunicazione” Istituto di Istruzione Polo3 Fano (PU)
Continua a leggere
02/05/2020 Primo Maggio. Sauro Rossi al Tgr Rai Marche: «Dare centralità al lavoro per permettere al paese di ripartire»
 Primo Maggio senza manifestazioni e cortei: la festa dei lavoratori, a causa della pandemia del Covid-19, si è svolta quest'anno in forma virtuale. Cgil Cisl e Uil rilanciano, in vista della "Fase 2", il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, adesso ancora più cruciale dal momento che la ripresa dell'attività produttiva è accompagnata dal timore per una possibile recrudescenza dei contagi e per le conseguenze sociali ed economiche della pandemia. «Non saremo nelle piazze con le nostre bandiere, ma siamo comunque impegnati a dare voce alle ragioni del lavoro, soprattutto perché serve dare centralità al lavoro per permettere al paese di ripartire dopo questa difficilissima fase e i grandi timori che questa emergenza ha creato - dichiara Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl delle Marche, intervistato dal Tgr Rai Marche -. È necessario sostenere il reddito dei lavoratori, dare liquidità alle imprese, sostenere tutti i processi di riorganizzazione dei luoghi di lavoro perché per costruire futuro, come ricordiamo con lo slogan di questo Primo Maggio, bisogna dare sicurezza al lavoro. Questa crisi ci induce a ripensare completamente i luoghi di lavoro ma anche tutto l’universo dei servizi per le famiglie, per i disabili, per i non autosufficienti. Sono nuove sfide da cogliere: pensare in quella direzione implica cambiamento. Siamo alle prese con difficoltà notevoli. Speriamo di esserci lasciati alle spalle la fase più acuta. Non dobbiamo però deflettere perché ancora le attenzioni e le prudenze da giocare sono molte. L’impegno di tutti deve essere volto a ridare slancio al nostro paese».
Continua a leggere
30/04/2020 Un Primo Maggio che chiama tutti a riflettere, condividere ed agire per la sicurezza nei luoghi di lavoro  e nei servizi  pubblici
Sarà un 1° Maggio inedito, diverso da  tutti quelli che il nostro Paese ed il mondo hanno vissuto da quasi un secolo a questa parte. Mai come oggi, assume un valore centrale, anche sul nostro territorio, il motto scelto per celebrarlo : “il lavoro in sicurezza per costruire il futuro”.  Con l’avvio della “Fase 2” anche nella provincia di Ancona occorrerà assumere – da parte di cittadini, lavoratori, imprese, istituzioni – una forte consapevolezza delle complessità che si creeranno con l’intensificazione della ripresa produttiva e delle relazioni sociali .   E’ per questo che chiediamo con forza  alle istituzioni e alle imprese di incrementare i momenti di confronto con le Organizzazioni Sindacali, che conoscono e vivono le realtà aziendali e territoriali.  Alle imprese chiediamo uno sforzo importante affinchè venga stipulato in ogni luogo di lavoro il  “Protocollo di sicurezza” ,condiviso a livello nazionale e reso impegno legislativo dal DPCM del 26 aprile scorso. In queste settimane CGIL CISL e UIL   hanno lavorato per far sì che ci fossero precisi “protocolli di sicurezza”  ai quali ancorare la continuità o la ripresa produttiva. Decine sono state le segnalazioni inviate a ASUR e Prefettura. Le OO.SS. si sono mosse con costanza e coerenza, affinché si affermasse il principio assoluto della tutela della salute di tutti i cittadini e per coniugare il più possibile, in maniera adeguata e rigorosa, le diverse attività lavorative con il massimo rispetto dei principi di sicurezza: individuali e collettivi. Crediamo che questo atteggiamento sia stato un valore aggiunto nella grave crisi che stiamo attraversando, che oggi va fatto evolvere in un quadro di garanzie condivise e applicate ovunque.  Alle istituzioni locali e agli Ambiti Sociali chiediamo di aprire un confronto a tutto campo sulle emergenze sociali che questa crisi sanitaria ha aperto: per le famiglie, gli anziani, i giovani, i disabili, gli immigrati. Rifuggendo la tentazione di “fare da sole”, col rischio di risposte parziali e frammentate.  Potremmo cominciare dalle strutture per disabili e dalla necessità che si riesca a programmare – con garanzie condivise  per utenti e operatori – l’avvio a breve di Centri Estivi e poi in prospettiva alla riapertura delle scuole. Si tratta di riuscire a dare una risposta efficace a migliaia di famiglie che, diversamente, non riusciranno  a far fronte nemmeno alle rinnovate esigenze lavorative.  Naturalmente, siamo e saremo in campo, per un rafforzamento dei servizi sanitari e sociosanitari, che rilegga nel profondo le scelte fin qui fatte e imposti risposte adeguate alle mancanze evidenziate dall’emergenza: a partire dalla centralità nuova da dare ai servizi territoriali ed alla necessità che Case di Riposo e RSA non siano più vissute come semplici “parcheggi”, mettendo a frutto l’opera di monitoraggio effettuata in questi mesi delle OO.SS. dei pensionati.  Vi è poi  un tema fondamentale da affrontare, sul quale richiamiamo l’attenzione di tutti : quello della mobilità. Occorre fronteggiare il rischio d’incremento della mobilità privata e la marginalizzazione del trasporto pubblico,con le drammatiche ricadute ambientali che vi sarebbero. In questo senso, ci permettiamo di suggerire – come soggetto coordinatore di uno specifico tavolo di confronto– la Prefettura: unico ente in grado, oggi, di svolgere un ruolo simile su scala provinciale.  Vogliamo ringraziare, una volta di più, quelle migliaia di lavoratrici e lavoratori che  si sono prodigati con coraggio e generosità: gli operatori  del mondo della sanità, innanzitutto, ma anche i dipendenti dei supermercati, gli operatori dei servizi di pubblica utilità, operatori ecologici, postali e delle comunicazioni, servizi sociali, addetti al trasporto pubblico e alla logistica (e tanti altri). Un ringraziamento che si allarga agli operatori della Protezione Civile e ai tanti volontari che si sono messi a servizio del bene comune anche in un momento tanto difficile. E’ un ringraziamento che sentiamo di dover allargare – alla pari dei tanti impegnati in aziende ed uffici che non hanno mai cessato l’attività - anche ai tanti operatori dei vari servizi offerti dal sindacato (Patronato, CAAF, Vertenze) che, in queste settimane e con procedure spesso inedite, non hanno mai smesso di fornire le risposte possibili  a tanti cittadini e lavoratori.  Ci aspettano giorni e mesi quanto mai difficili. CGIL CISL UIL continueranno a mettere al centro il loro impegno su lavoro, sicurezza e socialità.   CGIL CISL UIL ANCONA
Continua a leggere
30/04/2020 Primo Maggio 2020: il lavoro in sicurezza per costruire il futuro del nostro territorio e del Paese. La riflessione di Cgil Cisl e Uil Pesaro
Mai come in questo periodo la festa del lavoro può darci il senso e lo stimolo di guardare al futuro con spirito di speranza e voglia di ricominciare, di ripartire e far ripartire il Paese. Il lavoro, da sempre, è quel mezzo necessario al sostentamento ma è anche il principale strumento di emancipazione dal bisogno e di riscatto sociale, e che ci permette di svolgere un ruolo nel processo di crescita collettiva. Mai come in questo periodo di enormi difficoltà causate dalla pandemia, dalla conseguente emergenza sanitaria e alle tragedie vissuta da tante famiglie con i tanti lutti che hanno segnato la nostra provincia. Oltre a queste terribili conseguenze il nostro presente e il nostro futuro saranno inevitabilmente segnati da una fortissima crisi economica e produttiva, che già ha inciso profondamente nella vita dei lavoratori e nel tessuto produttivo del nostro territorio. Le settimane e i mesi che abbiamo di fronte, segneranno di certo una fase significativa di enormi difficoltà, nel mondo del lavoro, ma potrebbe anche essere l’occasione per fare quello che in tanti hanno teorizzato solo sulla carta, prima di questa emergenza: agire finalmente su quel modello produttivo, che già aveva evidenziato tutti i suoi limiti con l’ultima crisi economica. È giunto il momento di mettere in atto un’azione collettiva, in grado di apportare quelle necessarie riforme nel tessuto produttivo del nostro Paese, per convertire e rendere effettivamente sostenibile il nostro sistema economico e sociale. Dobbiamo pretendere che il ritorno alla normalità non sia il ritorno al “mondo che abbiamo conosciuto prima della pandemia”, con le sue dinamiche di sfruttamento senza limiti delle persone, delle risorse e dell’ambiente.  Dovremmo invece sforzarci di immaginare e mettere in atto quelle innovazioni anche di carattere culturale, che hanno fondato le loro teorie sulle raccomandazioni che il modo scientifico ha lungamente preannunciato e che tanti governi hanno deciso di ignorare. La pandemia non è un inevitabile “castigo divino”, ma la conseguenza di comportamenti collettivi e scelte politiche che hanno sposato teorie economiche e finanziarie, insensibili verso i principi di solidarietà, prudenza e sostenibilità. In questi decenni sono prevalse le teorie che privilegiano l’individualismo, l’arricchimento esasperato (senza minimamente considerare il tema di una equa distribuzione della ricchezza), la finanziarizzazione dell’economia e lo sfruttamento incondizionato delle risorse. È maturo il tempo di una rivoluzione culturale che abbia al centro la collettività e non il singolo, che guardi al mondo come all’unica casa comune per tutti e non più come a una risorsa da sfruttare per l’avidità di pochi. Occorre che lo Stato e le pubbliche amministrazioni ritrovino il senso ed il profondo valore che la Costituzione gli attribuisce, cioè quello di unici soggetti titolati alla tutela dell’interesse pubblico, ritrovando in questo la forza e la volontà di agire nella economia, non solo in termini regolatori, ma anche agendo come soggetto attivo. Le politiche di intervento pubblico a sostegno dell’economia, di investimento in infrastrutture e in “asset strategici” non vanno più considerati come tabù o vecchi strumenti del secolo scorso  come affermato dal pensiero neoliberista degli ultimi decenni egemonizzando l’agire politico, saranno invece l’unica soluzione alla crisi economica e produttiva indotta dalla pandemia. Solo con un importante piano di investimenti pubblici, di stimolo alla domanda interna, potremmo uscire da una condizione di enorme difficoltà economica e produttiva. Occorre che le forze sociali del lavoro, le organizzazioni di rappresentanza del mondo produttivo in ogni sua declinazione, il privato sociale, insieme alle pubbliche amministrazioni del nostro territorio e dell’intero Paese, trovino con forza la capacità di “fare sistema”, di abbandonare alcune logiche particolaristiche e di specifici settori e per una volta, cerchino di immaginare politiche e azioni comuni, per programmare e realizzare un sistema produttivo, sostenibile, innovativo, che possa trainare una ripresa che garantisca benessere collettivo e diffuso. Un sistema che garantisca ambienti di lavoro sicuri, salubri e che abbandoni le logiche di separatezza e indifferenza che stavano profondamente minando, soprattutto negli ultimi decenni, anche il nostro modello di sviluppo e di vita locale. Abbiamo bisogno di risolvere alcuni nodi cruciali che ci trasciniamo da anni, dal punto di vista delle infrastrutture logistiche e sociali, così come abbiamo bisogno di abbandonare quei modelli produttivi che troppo spesso basavano la loro sostenibilità sullo sfruttamento del lavoro e sulla sua precarietà. Dobbiamo garantirci la sostenibilità e la tutela del patrimonio ambientale e culturale del nostro territorio, piuttosto che fossilizzarci su vecchi modelli produttivi a bassa marginalità di prodotto e scarsa capacità di investimento. È necessario concentrare gli sforzi su l’economia circolare che tutti noi lodiamo senza però investirci concretamente. Dobbiamo puntare sulla formazione e sulle capacità delle nuove generazioni e non abbandonarle in percorsi di competitività al ribasso per costruirsi il proprio futuro. La volontà di determinare il nostro futuro è nelle nostre mani. Mai come oggi abbiamo capito che i comportamenti e le decisioni collettive ci mettono nelle condizioni di determinarlo. In questi obiettivi, nella consapevolezza che nulla accade per caso, riscopriamo il senso di questo Primo Maggio: Il valore del “noi” ha molta più forza e senso del valore dell’”io”. Buon Primo Maggio e buon lavoro a tutti noi.” CGIL Pesaro Urbino                                                        CISL Pesaro                                                       UIL Pesaro Urbino Roberto Rossini                                               Maurizio Andreolini                                                       Paolo Rossini
Continua a leggere
30/04/2020 Una piazza virtuale per il Primo Maggio 2020: il programma
    Il Covid-19 non ferma il Primo Maggio e non ferma la musica. Vista l’impossibilità di tenere il consueto Concertone a  San Giovanni a Roma in occasione della festa dei lavoratori, Cgil, Cisl, Uil hanno deciso, insieme alla Rai, di trasformare l’evento di piazza in un programma televisivo. Quattro ore – dalle 20 alle 24 su Rai3 – di testimonianze, racconti e musica live per rendere omaggio a tutte le lavoratrici e i lavoratori, a tutti gli italiani, che con grande senso di responsabilità stanno affrontando questo periodo difficile di distanziamento sociale. Nel corso della trasmissione, come al solito, i tre Segretari generali, Landini, Furlan, Barbagallo interverranno, brevemente, con un loro messaggio rivolto in particolare ai giovani che ascolteranno il Concertone da casa. Anche il tradizionale comizio, che quest’anno si sarebbe dovuto svolgere a Padova e che è sempre stato trasmesso in diretta a cura del Tg3, quest’anno sarà sostituito da un confronto televisivo con i tre Segretari, in onda sulla stessa rete dalle 12,20 alle 13.     «Il sindacato c'è, oggi più di prima, a  ribadire come il lavoro e la sua sicurezza saranno il tema centrale di questa giornata. E la musica ci aiuterà anche quest'anno a trasmettere questa esigenza e a portare nelle case degli italiani un messaggio di  grande unità, di solidarietà e di voglia di rinascita del nostro  Paese». Così Giorgio Graziani, segretario confederale organizzativo  Cisl, parla dell'evento tv che andrà in onda il primo maggio dalle 20  alle 24 su Rai3, organizzato dai sindacati con la Rai, in sostituzione del tradizionale Concertone da piazza San Giovanni, irrealizzabile a  causa della pandemia.        «Il lavoro in sicurezza per costruire il futuro: questa è la sfida -  sottolinea Graziani - che con Cgil e Uil lanciamo nella giornata del  ‪Primo Maggio, una Festa del Lavoro diversa quest'anno a causa della  pandemia, ma sempre viva sul piano dell'impegno sociale, della  partecipazione e dei valori che rappresenta per tutti noi. È vero, non ci saranno cortei, manifestazioni, comizi, mancheranno i giovani in  Piazza San Giovani che da tutta Italia ogni anno si danno appuntamento per il Concertone. Ma non mancheranno le testimonianze, la speranza e  soprattutto la voglia di rialzarci presto», conclude Graziani. Fonte: https://www.cisl.it/in-evidenza/15955-primo-maggio-lavoro-in-sicurezza-lo-slogan-scelto-dai-sindacati.html  
Continua a leggere
30/04/2020 Primo Maggio 2020 Rilancio Val Metauro e Val Cesano: le priorità della Cisl di Fano
«Mentre si sta superando la crisi sanitaria da Covid 19 grazie allo spirito di abnegazione sacrificio di tutto il personale delle strutture sanitarie - anche se ancora sono molto preoccupanti le situazione delle strutture per anziani con un alto tasso di mortalità, salvo poche eccezioni - la data del Primo Maggio invita tutti ad una seria riflessione sul lavoro e occupazione.» scrive in una nota stampa Giovanni Giovanelli, Responsabile Cisl Fano -  «Innanzitutto chiediamo a tutti gli imprenditori e associazioni datoriali di applicare quanto previsto dal protocollo del 24 Aprile per la gestione del rischio da Covid.  - sottolinea Giovanelli - Non arrivano a 15 i comitati costituiti nelle aziende manifatturiere della Val Metauro e Val Cesano, pochi rispetto al numero delle aziende  ed è per questo che occorre intensificare la costituzione dei comitati per lavorare in sicurezza.» Il dato preoccupante, per la Cisl di Fano,  è la situazione del pagamento degli ammortizzatori sociali« ad oggi pochissimi lavoratori hanno ricevuto i pagamenti, sono quasi in  50.000 nella valle del Metauro  Intere famiglie senza reddito dal mese di marzo anche perché molte aziende non sono riuscite ad anticipare la Cig. - continua il Responsabile della Cisl fanese - Una situazione difficile che richiede una visione e una strategia nella gestione dei contributi per i lavoratori e nell’individuazione delle misure a sostegno delle filiere produttive.» Solo evitando interventi spot e integrando le misure in dimensione territoriale e sovracomunale si può intervenire efficacemente nel contrasto della crisi. « Per questo chiediamo che il Comune di Fano come capofila del territorio svolga la funzione di raccordare e promuovere le politiche sociali ed economiche.  - rilancia Giovanelli  - Ecco le nostre priorità sulle quali chiediamo di aprire immediatamente un confronto territoriale condiviso e partecipato. Superiamo i particolarismi e la logica del mero contributo per elaborare una visione globale con obiettivi immediati, a medio e lungo termine.»  Le priorità della Cisl di Fano:  1.      Risorse pubbliche e politiche di bilancio comunale Occorre urgentemente ridefinire le priorità dei bilanci comunali destinando risorse in via prioritaria per il sostegno al welfare ai servizi alla famiglia alla situazioni di fragilità e per coloro che si trovano senza alcun sostegno reddituale.  La rivisitazione dei bilanci comunali è priorità: risorse per il lavoro e le fragilità, meno risorse per cultura ed eventi . Chiediamo pertanto di ridefinire le voci di bilancio, evitando qualsiasi spesa non necessaria e destinare le risorse per turismo cultura ed eventi   culturali a sostegno di quanto dei lavoratori e famiglie colpite dagli effetti della pandemia .Prioritaria è la necessità di destinare risorse certe e definite per il sostegno alle imprese e ai lavoratori riducendo la tassazione locale e tributi.  2.      Politiche sociali e sostegno alle fragilità sociali economiche Chiediamo di avviare un confronto per impostare le modalità di erogazione dei servizi pubblici ( centri estivi, centri per disabili, servizi di baby sitter ) anche in funzione delle nuove esigenze sociali che si sono create a causa della pandemia . Il 4 maggio molti i lavoratori che torneranno nei luoghi di lavoro non sanno come gestire   i figli o o familiari disabili . Ribadiamo l’utilizzo del Isee come strumento unico di accesso ai contributi. E’ falsato applicare il dato del saldo di conto corrente. Occorrer tenere conto di tutta la situazione patrimoniale.   3.      Politiche per la casa e sostegno all’abitazione    Sostegno e potenziamento delle esperienze di accompagnamento alla abitazione attualmente operative nel territorio.  Rilevazione del patrimonio pubblico da destinare a pubblica abitazione. Destinare risorse pubbliche per l’acquisizione in accordo con Erap di abitazioni da destinare ad edilizia pubblica.    4.      Politiche per lo sviluppo del territorio E’ urgente accelerare il confronto per definire nuovi progetti di sviluppo territoriale superando la frammentarietà degli interventi, i confronti parziali e settoriali   per agire in una prospettiva territoriale più ampia coinvolgendo le comunità della Val Metauro e Val Cesano.  Fondamentale riteniamo il ruolo che debba svolgere l’università di Urbino come laboratorio per il supporto e le elaborazione dei progetti. Considerato anche lo scarso utilizzo delle risorse della programmazione europea occorre individuare aree di intervento che possano esser sostenute da finanziamenti europei diretti o indiretti. Proponiamo pertanto di stabilire un tavolo permanente di confronto che definisca obiettivi a breve termine e anche quelli a medio e lungo termine.  A nostro avviso occorre adottare misure e azioni per:   - avvio dei lavori per la realizzazione della strada della barche a sostegno della filiera della nautica e completamento della zona ex zuccherificio destinandolo al terziario avanzato e servizi alle imprese, centro di ricerca; -  avvio dei lavori per la realizzazione della Fano Grosseto;  - rafforzamento e revisione degli attuali parametri organizzativi del Tpl per implementare della mobilità sostenibile integrata con trasporto ferroviario Tpl urbano extraurbano e sistema ciclo pedonale;  - definire una strategia per sostenere le filiere produttive del territorio;  -avvio della valorizzazione del fiume Metauro come corridoio ecologico utilizzando risorse dirette prevista dalla comunità europea. L’università di Urbino ha già predisposto un piano di interventi e una progettualità; ·                      - utilizzare le risorse della programmazione europea per rafforzare le filiere del turismo culturale                               enogastronomico e l’innovazione tecnologica; ·              - iplementazione della fibra ottica in tutto il territorio della Val Metauro e Val Cesano; ·           -  sostegno alla filiera dell’agricoltura in particolare a quella biologica.
Continua a leggere
30/04/2020 PRIMO MAGGIO 2020 CGIL CISL UIL :LAVORO IN SALUTE E SICUREZZA PER COSTRUIRE INSIEME IL FUTURO
 Il 1° Maggio quest’anno si presenta in una forma inedita, come mai era accaduto dal secondo dopoguerra ad oggi. Non saremo nelle tante città, con le nostre bandiere, a manifestare fianco a fianco ma faremo sì che, da un’immensa piazza virtuale, forti, potenti e decise giungano, agganciate allo slogan “Il lavoro in sicurezza per costruire il futuro”, le voci e le ragioni del lavoro. Uniremo l’omaggio alle tante vittime registrate nell’emergenza Covid-19 al commosso tributo a tutti gli operatori, sanitari e non, che hanno sacrificato la vita pur di non venir meno al dovere di assistenza verso i malati. Manderemo il nostro riconoscente saluto a chi tutt’oggi continua in questa indefessa opera di cura e sostegno, portata avanti senza risparmio da ormai più di due mesi. E’ stato un lavoro sfiancante, ai limiti della sostenibilità, condizionato da un’onda emergenziale che ha colto impreparate tutte le strutture e ha scardinato ogni assetto organizzativo. Al di là di errori e colpevoli sottovalutazioni su cui, con lucidità, si dovrà tornare perché si possano scongiurare in futuro, è giusto dare rilievo al riconoscimento sociale che le migliaia di persone impegnate nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie hanno guadagnato. Per questo assume un valore concreto l’Intesa tra CGIL CISL UIL Marche e Regione del 20 aprile scorso, per un bonus di premialità a chi si è trovato a fronteggiare sul campo questa emergenza, con un primo stanziamento di 20 milioni di euro, che dovranno essere distribuiti quanto prima. Ma l’emergenza sanitaria non è purtroppo superata una volta per tutte e bisogna che ogni passo verso la riapertura venga fatto nel rispetto degli interventi che garantiscono la salute e la sicurezza delle persone dentro e fuori i luoghi di lavoro. Il Covid-19 è un avversario insidioso e sfuggente e richiede ancora nei comportamenti, personali e collettivi, tanta attenzione e pazienza. In questo quadro ovviamente debbono essere attuate tutte le misure che servono per far uscire l’economia da questa complicatissima fase. Dopo aver assicurato sicurezza in ogni luogo di lavoro dando piena applicazione ai Protocolli anti-contagio siglati da Governo e Parti Sociali il 14 Marzo e il 24 Aprile, anche attraverso un adeguato sistema di monitoraggio da impostare a livello regionale, bisogna dare ulteriore spessore a tutti i provvedimenti volti a sostenere il reddito dei lavoratori ed i bilanci delle imprese. Rimangono fondamentali, in tal senso, gli adeguati stanziamenti per gli ammortizzatori sociali e per la liquidità alle aziende ma soprattutto lo snellimento delle procedure per far sì che le risorse giungano in tempi brevissimi ai beneficiari. In questo contesto risulta decisivo il ruolo dell’Europa. Le sfide del rilancio economico di ogni paese UE, non potranno prescindere da una robusta matrice solidaristica che speriamo caratterizzi le scelte del Consiglio UE nei prossimi giorni. Questa emergenza indebolendo tutta la struttura economica rischia di acuire alcuni problemi preesistenti. Per questo non va sottovalutato l’impegno degli Enti Locali a sostenere chi dovesse entrare nell’area della povertà. A questo e alle necessità di riprogrammare i servizi sociali, per non deprimere i livelli di assistenza a favore di persone e famiglie, dedica una particolare attenzione il protocollo tra CGIL CISL UIL Marche ed ANCI del 24 Aprile scorso. Per costruire futuro e dare sicurezza al lavoro serve nelle Marche un impegno collettivo di Istituzioni, Associazioni datoriali, Sindacati, Terzo settore, attraverso il quale promuovere e valorizzare di più l’occupazione femminile, agevolare i percorsi di inserimento al lavoro dei nostri giovani, qualificare i percorsi di istruzione e formazione e soprattutto dare spessore e concretezza alle opere di ricostruzione delle aree colpite dal sisma. Senza questo sforzo corale tutto sarà più difficile. In questa Festa dei Lavoratori, ricordiamo le lotte di ieri e prepariamoci a quelle di domani. Buon Primo Maggio!   Daniela Barbaresi, Sauro Rossi, Graziano Fioretti  Segretari Generali di CGIL CISL UIL Marche  
Continua a leggere
30/04/2020 Settant’anni della Cisl: 30 aprile 1950 - 30 aprile 2020. Lettera di Annamaria Furlan agli iscritti e ai delegati della Cisl
Care Amiche e Cari Amici,"Bisogna saper parlare con sincerità ai lavoratori, nulla nascondere e nulla ampliare. Onestà, rettitudine, laboriosità, disinteresse sono tutte virtù di cui noi dovremmo essere in possesso". Era uno dei passaggi più intensi e significativi del discorso di Giulio Pastore al Teatro Adriano il 30 aprile 1950, il giorno della fondazione della Cisl. Sono passati settant’anni da quello storico avvenimento che ha segnato il percorso del movimento sindacale e le relazioni industriali nel nostro Paese. Oggi celebriamo questo nostro Anniversario in un momento grave e difficile, alla vigilia di un Primo Maggio che, nonostante l’assenza di cortei e manifestazioni di piazza, sarà un segnale di forte unità, di solidarietà e di speranza per tutto il mondo del lavoro.La nostra mente ed il nostro cuore sono rivolti alle tante vittime del Coronavirus, alle famiglie spezzate che piangono i loro cari, ai medici, agli infermieri, a tutto il personale della sanità e della Protezione civile che in queste settimane terribili si sono prodigate per salvare tante vite umane. Così come il nostro ricordo commosso va alle tante persone anziane, che hanno perso la vita in molte residenze sanitarie assistenziali e case di riposo. Una circostanza tragica, sulla quale bisognerà fare chiarezza ed appurare le vere responsabilità.Gli effetti della pandemia sono davvero devastanti sul piano economico e sociale. Rappresentano una ferita profonda per la vita di milioni di lavoratori e di famiglie italiane. Settant’anni fa, la Cisl seppe indicare ad un Paese uscito a pezzi dal conflitto mondiale, la strada della rinascita civile e delle necessarie riforme economiche e sociali, ponendo al primo posto i diritti della persona, la dignità e la sicurezza del lavoro, la costruzione dell’Europa, l’unità tra Nord e Sud, l’inclusione sociale, la lotta alla povertà. Sono i grandi valori morali e culturali del cattolicesimo sociale che rappresentano una parte importante delle nostre radici ideali e culturali.Oggi come allora dobbiamo ripartire dagli stessi valori, per tornare a guardare al futuro con coraggio e fiducia. La Cisl ha contribuito a costruire l'Italia democratica, rifiutando la demagogia, l’antagonismo sterile ed il populismo ma cercando sempre di coniugare gli interessi dei lavoratori con quelli generali del Paese.Ed oggi, Care Amiche e Cari Amici, possiamo dirlo senza alcuna enfasi: la Cisl ha vinto questa sfida, delineando in questi settant’anni di storia un rapporto nuovo tra Stato e sindacato, una "collaborazione" virtuosa che per Giulio Pastore doveva svolgersi in piena autonomia dalla politica e dai partiti. Autonomia di scelte, di iniziativa e di programmazione per la soluzione dei problemi economici e sociali.È il ruolo di mediazione essenziale che la Cisl ha esercitato in tantissime vicende economiche: penso alle nostre proposte sul risparmio contrattuale della fine degli anni Settanta, all’intesa importante, e purtroppo separata, di San Valentino del 1984, alla stagione dei grandi accordi di concertazione dei primi anni Novanta, fino ai recenti protocolli di queste settimane firmati con il Governo e le imprese per estendere a tutti i lavoratori gli ammortizzatori sociali, affrontare con misure straordinarie le conseguenze economiche e sociali del coronavirus, garantire la salute e la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. Significa, da una parte, stare con una contrattazione moderna e partecipativa in tutti gli ambiti lavorativi ed in tutti i processi aziendali, uscendo dal rivendicazionismo sterile ed antagonistico.Ma, dall'altra parte, significa essere in campo con proposte costruttive su temi come sviluppo, politica industriale, redistribuzione della ricchezza, riforma fiscale, riorganizzazione del welfare e della Pubblica Amministrazione, formazione e lavoro per i giovani, tutele previdenziali e sociali, conciliazione lavoro- famiglia, scuola, ambiente e sviluppo sostenibile, riduzione del divario Nord–Sud, integrazione dei lavoratori immigrati, lotta alla corruzione ed alla criminalità organizzata.Tutte questioni cruciali, attuali. Ecco perché, oggi più che mai, il ruolo della Cisl è decisivo in questa fase difficile di nuova “ricostruzione” del Paese. Nulla sarà come prima dopo questa emergenza sanitaria: bisognerà siglare accordi innovativi con le aziende per cambiare radicalmente il modo di produrre, riorganizzare il lavoro e gli orari, diffondere lo smart working, utilizzare le nuove tecnologie in tutti i settori per salvaguardare la salute delle persone, senza danneggiare la qualità e la produttività.Dobbiamo ripensare il ruolo dei servizi pubblici, dei trasporti, modificare il nostro stile di vita. Questa fase può e deve diventare anche una opportunità per estendere la democrazia economica in tutti i luoghi di lavoro, perché avremo bisogno di più partecipazione alle decisioni, più coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte produttive delle aziende. Ma abbiamo bisogno, soprattutto, di più investimenti pubblici per garantire l’occupazione, più mezzi e uomini per rafforzare il sistema sanitario, sbloccare tutti i cantieri, far partire una grande modernizzazione del Paese nel settore delle infrastrutture materiali ed immateriali, nella formazione, nella ricerca, nell'innovazione, nel digitale, nella tutela del territorio, dell’ambiente e dei beni culturali. Bisogna uscirne tutti insieme con una risposta collettiva per cambiare in meglio la nostra società. Oggi è il momento della coesione nazionale, della responsabilità e della solidarietà, come ha giustamente più volte sollecitato il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.Se i cittadini dovessero vedere un’Europa cieca, sorda, egoista, rinchiusa in se stessa, assisteremo alla fine del sogno europeo. Per questo la Cisl ha predisposto nelle scorse settimane un Manifesto programmatico nel quale abbiamo indicato a tutte le istituzioni ed alla politica cinque punti chiave per sollecitare l'apertura di una vera fase Costituente verso gli Stati Uniti d’Europa.Era questa la prospettiva ideale che già settant’anni fa i nostri Padri Fondatori avevano indicato con chiarezza nello Statuto della Cisl. Quelle idee lungimiranti restano per noi un punto di riferimento ideale e culturale, un patrimonio di principi, valori e moralità di cui il nostro Paese ha ancora enormemente bisogno per poter affrontare le nuove sfide.La Cisl c’è e ci sarà ancora con la sua identità, la sua forza programmatica, la sua grande unità. Vi abbraccio tutte e tutti con grande affetto. Buon Primo Maggio a tutti voiAnnamaria Furlan
Continua a leggere
28/04/2020 Gioco d'azzardo: la Cisl di Fano chiede di non riaprire le sale
Negli anni scorsi la Cisl aveva sollecitato i sindaci dei Comuni delle Ats 6 e 7 per l’adozione di regolamenti no slot in considerazione del grave danno causato dalla dipendenza da gioco d’azzardo legale sia tramite le slot che con i vari canali (gratta vinci…scommesse). I dati pubblicati dall’Agenzia dei Monopoli sono inequivocabili e confermano il trend in crescita nel territorio del Comune di Fano e dei Comuni delle Ats 6 e 7. «Tutto si è fermato - dichiara Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano, che ha inviato una lettera alle istituzioni locali -. I sindaci non hanno avuto il coraggio di adottare regolamenti no slot né tantomeno di emanare in seconda istanza la limitazione degli orari di accesso alle slot e alle sale gioco. Solo il sindaco del Comune di Fratterosa ha avuto questo coraggio: siamo rimasti attoniti e sbigottiti di fronte alla inerzia dei sindaci per contrastare il gioco d'azzardo patologico». Siamo consapevoli dei forti interessi economici del gioco d’azzardo, ma la salute dei cittadini viene in prima istanza. In questo lungo periodo di quarantena però è stato possibile chiudere tutte le attività collegate al gioco d'azzardo patologico. «Chiediamo ai sindaci di cogliere il momento favorevole per almeno restringere l’apertura delle sale slot - prosegue Giovanelli -. Non è la scelta risolutiva, ma limiterebbe molto l’accesso al gioco d'azzardo. Auspichiamo che i consiglieri regionali, con coraggio e determinazione, promuovano l’applicazione di un provvedimento regionale che rimandi l’apertura delle sale gioco e la distribuzione dei gratta vinci. Alle forze politiche locali regionali e ai nostri deputati e senatori chiediamo di adoperarsi per limitare la riapertura delle sale gioco e distribuzione di gratta vinci. Con coraggio e determinazione si salverebbero molte persone dalla rovina sociale individuale e familiare: È il momento favorevole per imprimere una svolta al contrasto del gioco d’azzardo». 
Continua a leggere
28/04/2020 28 aprile Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro. Cgil Cisl Uil: Una priorità per i lavoratori.Furlan: "Senza sicurezza e salute non c’è rispetto per la dignità della persona"
«Oggi ricordiamo nel mondo le vittime nei luoghi di lavoro. Un fenomeno grave di inciviltà. La sicurezza e la salute dei lavoratori rimangono per la Cisl una priorità per garantire la ripartenza del Paese. Senza  sicurezza e salute non c’è rispetto per la dignità della persona». Così Annamaria Furlan, Segretaria generale della Cisl, sulla Giornata Mondiale per la salute e sicurezza del lavoro che ricorre oggi 28 aprile. Una giornata che assume quest'anno un valore particolare. «In occasione della giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro si ricordano le migliaia di decessi che ogni anno avvengono nei luoghi di lavoro, a causa delle condizioni di lavoro. Il 28 aprile è una giornata che, come sindacato, abbiamo spesso dedicato alle vittime dell’amianto -si legge in una nota di Cgil Cisl Uil a firma dei segretari Rossana Dettori, Angelo Colombini, Silvana Roseto-  ma quest’anno non possiamo non riflettere anche su quanto sta accadendo a causa della pandemia globale di COVID-19, che ha cambiato e forse continuerà a cambiare ancora per molto tempo, le nostre abitudini e i nostri usi. »  Per CGIL CISL e UIL, oltre che una giornata “in ricordo”, «vorremmo fosse anche una giornata a sostegno di tutti quei lavoratori, medici in prima linea negli ospedali, infermieri, medici di base, parroci, carabinieri, giornalisti, farmacisti, personale delle forze dell’ordine, vigili del fuoco, vigili urbani, polizia penitenziaria, operai, impiegati, cassieri, addetti alle pulizie, badanti, autotrasportatori, che pur essendo tra i più esposti e colpiti da questa pandemia hanno continuato a lavorare affrontando difficoltà immense per la mancanza di DPI adeguati, di piani di prevenzione, di procedure di sicurezza idonee.» L’infezione da Covid-19 registra oltre 3 milioni di casi e oltre duecentomila decessi nel mondo (dati European Centre for Desease Prevention and Control al 27/4/2020).« Sono dati che devono farci riflettere: è mancato a livello globale un sistema di prevenzione e protezione dei cittadini e dei lavoratori. Se da una parte, il periodo di emergenza sanitaria ha richiesto l’adozione di azioni fortemente contenitive, tra cui la sospensione temporanea di numerose attività produttive, dall’altra le “attività essenziali” per la nostra quotidianità e per la nostra salvaguardia sono rimaste aperte esponendo i lavoratori interessati. – continuano i rappresentanti sindacali - Nella ripresa che tutti ci auspichiamo rapida e meno difficile dell’oggi, bisognerà fare tesoro e valorizzare l’apporto di tutti coloro che hanno permesso la reale tenuta, coesione e unità del paese, e ricominciare a considerare come merita il ruolo delle persone che permettono alle imprese e alle amministrazioni pubbliche di funzionare, creare ricchezza e mettere i servizi a disposizione dei cittadini: vogliamo ribadire ancora una volta, come abbiamo fatto fino ad oggi nel tempo dell’emergenza, che il primo dei valori del lavoro e la condizione imprescindibile per cui esso possa dispiegare a pieno le sue potenzialità è la salute e la sicurezza -e quindi la prevenzione- come diritto di tutte e tutti. In questa fase di transitoria convivenza con il rischio di contagio che ci porterà ad una diversa ordinarietà è importante che il protocollo chiaro e dettagliato, siglato d’intesa con le imprese e assunto dal Governo il 24 aprile 2020, venga declinato e soprattutto monitorato in ogni singola realtà produttiva.- concludono – La salute dei lavoratori e delle lavoratrici rimane, per CGIL, CISL e UIL un’assoluta priorità. Tutelare la salute dei lavoratori vuol dire tutelare il lavoro.»   Fonte: https://www.cisl.it/primo-piano/16078-28-aprile-giornata-mondiale-per-la-salute-e-sicurezza-sul-lavoro-cgil-cisl-uil-una-priorita-per-i-lavoratori-furlan-senza-sicurezza-e-salute-non-c-e-rispetto-per-la-dignita-della-persona.html
Continua a leggere
25/04/2020 25 Aprile 2020 Tricolore e Bella Ciao dai balconi. La Cisl aderisce all'appello dell'Anpi
Nel settantacinquesimo anniversario della Liberazione, anche quest’anno, in un momento particolarmente delicato e difficile per la nostra Repubblica, la Cisl ha ritenuto opportuno, più che mai, non dimenticare uno dei valori centrali che l’hanno fondata, aderendo all’appello dell’ANPI per una grande manifestazione virtuale. Il 25 aprile 2020 alle ore 15.00, l'ora in cui ogni anno parte a Milano il grande corteo nazionale, partirà in tutta Italia il flash mob #bellaciaoinognicasa promosso dall'ANPI cui ha aderito, tra gli altri, la CISL.  L’invito è quello di  esporre dalle finestre e dai balconi, il  tricolore,  e a cantare “Bella Ciao” tutti insieme dalle proprie case  per favorire e collegare il ricordo della nostra libertà – che deve sempre essere tenuto vivo – con la necessità di essere più solidali ed equi, concetti che da sempre appartengono al DNA della CISL. Messaggio di adesione  della Cisl  all’appello dell’ANPI : « Carissimi Amici, in  questo 2020 così drammatico, per il nostro paese e per l'intera comunità mondiale, a causa del coronavirus, aderiamo con convinzione all'iniziativa dell'Anpi. C'è bisogno di amicizia, di solidarietà, di stare insieme, proprio perché questo virus, sta recidendo quei legami che sono propri delle relazioni umane. Ci fu un tempo, dove non fu un virus a fare in modo che si creassero queste distanze in Europa, ma furono uomini che imposero un regime totalitario: prima in Italia con il Fascismo, poi in Germania con il nazismo ed ancora in Spagna con il franchismo. Pensavamo che anche quei virus fossero stati debellati; immaginavamo che la democrazia, istituzioni sovranazionali accompagnate a dinamiche legate al progresso, al benessere, all'accelerazione tecnologica avessero confinato quegli eventi ai margini della storia. Ed invece la democrazia, va fatta propria, spiegata, conquistata e celebrata giorno per giorno, perché quei rigurgiti oggi sempre più sguaiatamente presenti nel nostro paese e non solo, siano contrastati e sconfitti. La CISL, il 25 Aprile 2020, ci sarà.» La grande piazza virtuale del 25 aprile:  il programma   
Continua a leggere
23/04/2020 Pesaro: Cgil e Cisl aderiscono al protocollo d'intesa per il rilancio economico e il sostegno alle attività produttive
Cgil e Cisl di Pesaro - Urbino ritengono di certo apprezzabile l’idea di base di predisporre un protocollo d'intesa tra tutti i soggetti istituzionali e sociali coinvolti nel ruolo e nella responsabilità di individuare gli strumenti necessari per il rilancio economico ed il sostegno alle attività produttive della provincia di Pesaro Urbino, duramente colpite dall’evento epidemico del COVID 19.  Per questo, oltre ad aderire al protocollo, hanno anche inviato una nota, che abbiamo chiesto di essere messa a verbale che valorizza quanto fatto ed impegna il tavolo sul lavoro da fare.  Cgil e Cisl intendono richiamare l’attenzione sull’importanza di cogliere l’attuale momento come occasione non ulteriormente rinviabile per definire gli obiettivi strategici per il rilancio della intera filiera economica e dello sviluppo che dovrà caratterizzarne il futuro della provincia di Pesaro - Urbino.  «Non può essere dimenticato - dichiarano Maurizio Andreolini, Responsabile della Cisl di Pesaro, Giovanni Giovanelli, Responsabile della Cisl di Fano, Leonardo Piccinno, Responsabile della Cisl di Urbino, e Roberto Rossini, Segretario generale della Cgil di Pesaro - come il territorio provinciale sia quello che nelle Marche ha subito maggiormente il notevole peso della crisi economica, produttiva e finanziaria partita nel 2008 e fino ad oggi mai superata nella individuazione di percorsi e strumenti strategici per riannodare i fili dello sviluppo e benessere diffuso».  Non si può prescindere dal guardare alla sicurezza nei luoghi di lavoro come obbligo primario, non solo verso gli operatori, ma principalmente verso l’intera popolazione, pena il rischio di un ritorno involutivo e drammatico della diffusione epidemica, applicando l'accordo tra Governo e Parti Sociali del 14 marzo.  «Riteniamo importante che Il protocollo d’Intesa sia condiviso tra i soggetti principalmente coinvolti nella fase di individuazione delle linee di orientamento, ovvero, la Provincia in primis, gli Enti Locali, il sistema di rappresentanza del mondo delle imprese e del mondo finanziario e creditizio, le Parti Sociali di rappresentanza dei lavoratori e non ultimo il coinvolgimento degli esperti dell’Università di Urbino e dei centri di ricerca innovazione e formazione presenti nel territorio - proseguono Andreolini, Giovanelli, Piccinno e Rossini -. Riteniamo altresì fondamentale che la Provincia svolga il compito di coordinare e programmare le fasi necessarie per la realizzazione degli obiettivi stessi e dei punti programmatici definiti nel protocollo».   Se da un lato Cgil e Cisl condividono le indicazioni dei punti in premessa 1, 2 e 3 dall’altro per quanto attiene il punto 4, ovvero, l’obiettivo di favorire ed agevolare la fase di ricerca ed inserimento nel tessuto economico produttivo del territorio di nuovi player’s imprenditoriali, occorre tenere ben presente almeno i seguenti aspetti:  1.     i nuovi investimenti dovrebbero rientrare in un quadro di politiche ed indirizzi settoriali ben individuati e definiti, in grado di intercettare i bisogni e le vocazioni del territorio, favorire ed accompagnare le specializzazioni già presenti in una forma armonica e non di contrasto aggressivo, di avere progetti di medio e lungo temine e di generare nuova occupazione in riferimento a specializzazioni innovative e tecnologiche;  2.     dovremmo evitare di prendere in considerazione proposte “speculative” e non chiaramente identificate nel progetto e nella natura degli investitori. Questo al fine di evitare di aprire gli spazi a forme speculative indesiderate, difficilmente controllabili e superabili;  È necessario inoltre far rientrare gli obiettivi di sviluppo in una proposta condivisa con il mondo accademico che possa sollecitare ed orientare le politiche della Regione Marche verso la individuazione e completamento delle infrastrutture materiali ed immateriali necessarie ad un corretto sviluppo economico del territorio. In questa direzione occorre accelerare la copertura di tutto il territorio provinciale con la fibra ottica, l’adeguamento del TPL alle nuove esigenze, l’accelerazione delle fasi necessarie per l’avvio dei cantieri della Fano Grosseto.  Prioritaria sarà la progettazione condivisa con il sistema pubblico privato di percorsi di formazione per i lavoratori che, anche a seguito degli effetti del COVID-19, saranno espulsi dal mercato del lavoro o saranno privi delle competenze necessarie per affrontare la difficile transizione.  Occorre sostenere la popolazione più debole con risorse finanziare adeguate per misure stabili e permanenti ad integrazione delle misure nazionali.  
Continua a leggere
21/04/2020 EBAM - Fondo di solidarietà dell’artigianato: Erogati i primi 6.500 assegni ai lavoratori dipendenti
FSBA, il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato, costituito da Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai, CGIL, CISL, UIL, ha iniziato attraverso l’EBAM, l’Ente regionale, ad erogare i primi contributi di sostegno al reddito ai lavoratori delle imprese artigiane previsti per l’emergenza Covid-19. I primi assegni da “cassa integrazione” sono giunti nei giorni scorsi ai lavoratori che momentaneamente sono stati sospesi per la chiusura delle attività produttive. Sono stati erogati ad oggi circa 3 milioni di euro che diventeranno entro la fine di aprile più di 20 milioni. Sono oltre 8700 le aziende artigiane delle Marche che hanno già richiesto la prestazione prevista da FSBA e oltre 38mila i lavoratori coinvolti che ne beneficeranno. «Stiamo procedendo con la massima velocità per garantire sostegno ai dipendenti delle imprese artigiane e alle loro famiglie - dichiara Marco Pantaleoni, Presidente di EBAM -. A fronte delle domande ad oggi pervenute si rendono necessarie ingenti risorse per le nove settimane previste dal Decreto Ministeriale. Stiamo accelerando perché vogliamo che il tessuto delle nostre imprese, cuore pulsante della nostra Regione, arrivi intatto all’appuntamento con la ripresa. Non vogliamo lasciare indietro nessuno». La Meccanica, la produzione e la lavorazione di metalli e l’autoriparazione è il settore dove sono maggiori le richieste (2.502 aziende per 12.193 lavoratori). A seguire i Servizi alla persona con 1.641 aziende per 4.167 lavoratori e il comparto Moda (1.192 aziende per 7.665 lavoratori). Segnano il passo anche gli artigiani dell’installazione di impianti (783 aziende per 2.909 lavoratori) e del legno e della carpenteria navale (606 aziende per 3.105 lavoratori). Un numero importante, infine, nonostante il periodo, le domande di sussidio anche nel settore delle produzioni alimentari (884 aziende per 3.135 lavoratori). Possono accedere alla prestazione di sostegno al reddito Covid 19 tutte le imprese artigiane per i dipendenti assunti entro il 17 marzo e per la durata massima di 9 settimane a partire dal 23 febbraio scorso; il contributo è pari all’80 % della retribuzione lorda e con un massimale di circa 1200 euro. Anche le imprese non ancora iscritte al Fondo bilaterale potranno usufruire comunque del Fondo per le sospensioni, regolarizzando la propria posizione con una rateazione delle somme dovute decorrente dal gennaio 2021. «Ricordiamo anche - prosegue il vicepresidente dell’Ente bilaterale delle Marche, Renzo Perticaroli - che l’Ebam, oltre ad assicurare le prestazioni di sostegno al reddito per le sospensioni, prevede una serie di prestazioni a favore di lavoratori e imprese in tema di welfare, come assegno allo studio, bonus per spese scolastiche, contributi per la frequenza di asili nido e incentivi per le imprese per l’innovazione tecnologica o per la formazione».
Continua a leggere
10/04/2020 Coronavirus: bene il rinvio della riapertura di Fincantieri. Mantenere alta l’attenzione in nome della salute di lavoratori e cittadini
Fincantieri, a seguito di incontri sindacali nazionali e locali, ha deciso di rinviare l’apertura che aveva annunciato per il 14 aprile. È una buona notizia, comunicata da FIM-FIOM-UILM Nazionali, che ci spinge però a tenere alta l’attenzione! Come CGIL CISL UIL di Ancona avevamo subito fatto pervenire la nostra ferma contrarietà rispetto alle intenzioni di Fincantieri: condividiamo infatti in pieno le preoccupazioni della RSU FIM-FIOM-UILM che evidenziava, in una nota, il rischio per la salute e la sicurezza dei circa 2500 lavoratori che sarebbero stati coinvolti nella riapertura. Ci è apparso del tutto evidente che, di fronte alla necessità di contenere il movimento delle persone e di preservare il distanziamento sociale, invocata dalle istituzioni locali e nazionale e dalle autorità sanitarie come primo elemento di lotta al contagio, le intenzioni di Fincantieri fossero sia contraddittorie che pericolose. «Auspichiamo che tutto il sistema economico e produttivo contribuisca a mantenere il comportamento disciplinato che i cittadini della nostra regione si sono impegnati ad attuare, sapendo che vi sono ancora 1052 persone ricoverate negli ospedali marchigiani, di cui 127 in terapia intensiva, all’interno di strutture sanitarie che sono ancora sotto pressione e con personale allo stremo» dichiarano Marco Bastianelli (Cgil Ancona), Alessandro Mancinelli (Cisl Ancona) e Claudia Mazzucchelli (Uil Ancona). Come hanno scritto nei giorni scorsi CGIL CISL UIL Marche: «Se oggi non siamo in grado di fare responsabilmente le scelte giuste e ci facciamo prendere da frenesie illogiche, lo sconteremo a caro prezzo, non solo rischiando di disperdere tutti i sacrifici fatti finora ma anche di peggiorare ulteriormente le prospettive di ripresa»
Continua a leggere
07/04/2020 MISURE DI SOSTEGNO PER I LAVORATORI
    SINTESI DECRETO CURA ITALIA: LE MISURE A SOSTEGNO DEL LAVORO  a cura di INAS CISL    
Continua a leggere
07/04/2020 MISURE DI SOSTEGNO PER LE FAMIGLIE
 SINTESI DECRETO CURA ITALIA: LE MISURE PER LE FAMIGLIE a cura di INAS CISL            Congedi e Legge 104: le misure per le famiglie del Decreto "Cura Italia"   30 marzo 2020 Il Decreto Legge 18/2020, il cosiddetto "Cura Italia", emanato dal Governo per fronteggiare l'emergenza Coronavirus contiene misure di sostegno economico per le famiglie. In particolare, sono previsti congedi parentali straordinari per i lavoratori del settore privato, per i lavoratori autonomi, per gli iscritti alle gestioni separate e per i lavoratori del settore pubblico e del settore sanitario pubblico o privato convenzionato. Sono estesi anche i permessi previsti dalla Legge 104/92: il numero dei giorni di permesso mensile retribuiti coperti da contribuzione figurativa di cui all’art 33 c.3 L 104/92 è incrementato di ulteriori complessivi 12 gg distribuibili nei mesi di marzo e aprile 2020, per un totale di 18 gg usufruibili nei due mesi in questione. Esempio 1: 6 giorni di permesso a marzo + 3 giorni di permesso ordinario 6 giorni di permesso ad aprile + 3 giorni di permesso ordinario Esempio 2: 8 giorni di permesso a marzo + 3 giorni di permesso ordinario 4 giorni di permesso ad aprile + 3 giorni di permesso ordinario   Il beneficio è riconosciuto anche al personale sanitario compatibilmente con le esigenze organizzative delle aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale impegnati nell'emergenza COVID-19 e del comparto sanità. Attenzione: se il dipendente già fruisce di permessi per assistenza a disabile,non deve presentare alcuna domanda, ma accordarsi col datore di lavoro per usufruire degli ulteriori giorni; per il lavoratore che richiede i permessi per la prima volta occorre presentare istanza telematica all’Inps. Per informazioni contatta telefonicamente il patronato INAS CISL al numero unico 800 249 307 LE PRATICHE INAS PER GLI ISCRITTI CISL SONO GRATUITE    
Continua a leggere
03/04/2020 Coronavirus: le aziende del Fermano chiedono di ripartire. Garantire sicurezza ed ammortizzatori sociali
«Gli ammortizzatori sociali devono essere una certezza, non uno slogan. Bisogna garantire che vengano anticipati e avere attenzione anche per gli ex lavoratori che in questo momento sono privi di copertura economica». Così Alfonso Cifani, responsabile della Cisl di Fermo, ai microfoni del Tgr Rai Marche
Continua a leggere
25/03/2020 Emergenza Covid 19, Cisl Marche attiva servizio web e numeri unici per dare risposte. Sauro Rossi: «Sommersi da tante richieste. Le persone si sentono sole»
    La Cisl Marche continua a dare risposte ai propri iscritti e a tutti coloro che chiedono, in questo difficile momento, un sostegno, nonostante abbia chiuso al pubblico le sedi sindacali in  tutto il territorio regionale fino al 4 aprile, in ottemperanza alle norme a tutela della salute  per emergenza sanitaria COVID-19.    «In questi giorni siamo sommersi da tante richieste, non solo relative alle problematiche legate al lavoro, ai servizi del patronato o di assistenza fiscale,  ci chiamano anche perché le persone si sentono  sole – afferma Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche –. Noi ci siamo, i nostri servizi sono attivi e possono essere erogati in via telematica e telefonica, o su prenotazione attraverso il nostro sito».   Chi avesse bisogno per questioni inerenti rapporti di lavoro, o dei servizi  forniti dal Patronato (congedi, pensioni, infortuni ed altro) o di assistenza fiscale, può collegarsi al sito https://cislmarche.it/ per inviare una richiesta di contatto.   È possibile anche chiamare per il Patronato – Inas :  800 249 307  (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30)  e per tutti gli altri servizi : 071 5051 (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30).
Continua a leggere
21/03/2020 Firmata l’intesa con la Regione per la Cassa integrazione in deroga. CGIL CISL UIL Marche: nessuno senza tutele in questo momento drammatico
Venerdì è stata raggiunto l’importante intesa istituzionale tra la Regione e le parti sociali regionali che permetterà a tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti, privi di altri ammortizzatori sociali, di accedere alla cassa integrazione in deroga per fronteggiare l’emergenza Covid-19.  Si tratta di un’intesa fondamentale per non lasciare nessuno senza tutele in questo difficilissimo momento per il Paese e garantire un sostegno al reddito anche ai lavoratori e le lavoratrici dei settori privati privi delle ordinarie tutele previste nei casi di sospensione delle attività o riduzione dell’orario di lavoro.  Un accordo raggiunto in tempi strettissimi, considerando che il decreto governativo è stato pubblicato solo due giorni prima.  La cassa integrazione in deroga riguarderà tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti che non possono accedere agli altri ammortizzatori, e in particolare i dipendenti dei settori privati: imprese manifatturiere, servizi, settore agricolo, pesca e terzo settore.  Saranno coperti dalla cassa integrazione in deroga, fino a 9 settimane, tutti i lavoratori dipendenti a prescindere dalla tipologia contrattuale e dall’anzianità di servizio: lavoratori a tempo indeterminato, determinato, somministrati, intermittenti, apprendisti, lavoratori a domicilio, soci di cooperative con rapporto di lavoro subordinato, lavoratori della pesca. Sono esclusi solo i lavoratori domestici per i quali le parti riconoscono la necessità di definire adeguate misure di sostegno.  Le Segreterie regionali di CGIL CISL UIL Marche chiedono che la Regione si faccia con forza portavoce presso il Governo, nel riparto tra le regioni delle risorse stanziale, della necessità di tenere conto della carenza di risorse nei fondi di solidarietà bilaterale che rischia di penalizzare interi settori, oltre alla necessità di sbloccare al più presto le risorse residue degli anni passati e quelle delle aree del sisma.    Chiedono inoltre a Regione, INPS e Governo di rendere i pagamenti della CIGD rapidi per non lasciare i lavoratori senza coperture economiche per lunghi periodi anche  ricorrendo  ad Accordi con le banche per garantire gli anticipi delle prestazioni. .
Continua a leggere
21/03/2020 Coronavirus, Sauro Rossi: «Sicurezza dei lavoratori prioritaria»
«Non bisogna trascurare le esigenze di tenuta economica, ma non vanno subordinate le esigenze di salute che sono prioritarie». È quanto dichiarato da Sauro Rossi, Segretario generale della Cisl Marche, intervistato dal Tgr Rai. «I luoghi di lavoro devono rimanere aperti solo se sono in grado di garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori - prosegue Rossi - avendo attenzione nel distinguere tra attività essenziali e non. Cgil Cisl e Uil ritengono opportuno un contingentamento delle attività non essenziali».  «Il futuro è incerto - afferma il Segretario generale -. Dovremo misurare nel tempo gli effetti di questa crisi, sperando di ridurre il periodo di acutezza, facendo poi ripartire l’economia con iniezioni di liquidità che però devono essere legate ad un progetto europeo di sostegno della ripresa». Essenziale poi la riduzione dell'attività degli esercizi commerciali, che dovrebbero chiudere la domenica e contingentare le aperture fino alle 18 negli altri giorni per garantire minori spostamenti e ridurre la mobilità in questa fase. Attenzione anche alle misure intraprese a livello nazionale con il Decreto Cura Italia: «Il ventaglio di soluzioni è abbastanza ampio - conclude Rossi -. Il loro impatto va misurato nelle prossime settimane, ma probabilmente avranno necessità di calamitare ulteriori risorse».
Continua a leggere
19/03/2020 Emergenza Covid19 - Decreto Legge 'Cura Italia': il volantino
  Sintesi del Decreto Legge sulle misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori ed imprese connesse all’emergenza epidemiologica del Covid-19, cosiddetto “Cura Italia”. I contenuti sono elaborati sul testo definitivo del Decreto Legge 17 marzo 2020 n.18 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, “misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori ed imprese connesse all’emergenza epidemiologica del Covid-19“.          
Continua a leggere
06/03/2020 CGIL CISL UIL Marche: Riaprire subito gli sportelli dell’INPS nelle Marche al pari di tutti gli altri uffici pubblici
 Le Segreterie regionali di CGIL CISL UIL Marche, ritengono che nella difficile situazione che tutto il Paese sta attraversando per il Coronavirus, sia necessario il massimo senso di responsabilità da parte di tutti a partire dalle Amministrazioni pubbliche. Per questo si ritiene particolarmente grave e irresponsabile la scelta del Direttore dell’INPS regionale di sospendere nelle Marche tutte le attività di sportello e consulenza, nonché le visite dei Centri Medico Legali.  Se da un lato è indispensabile adottare tutte le misure e cautele a garanzia della salute e sicurezza, sia degli operatori degli enti che degli stessi utenti, ciò non può e non deve  avvenire senza garantire prestazioni e servizi pubblici e quindi i diritti dei cittadini. « Chiediamo pertanto che l’INPS regionale riapra subito gli sportelli e garantisca l’attività, al pari di tutti gli altri uffici pubblici e nel rispetto delle disposizioni emanate dal Ministero della Funzione Pubblica e delle direttive dell’INPS nazionale che, fatta eccezioni per le “zone rosse”, stabiliscono chiaramente che “le strutture territoriali devono assicurare il normale svolgimento delle attività istituzionali, contemperando l’interesse della salute pubblica con quello della continuità dell’azione amministrativa” (INPS.HERMES n.976/2020). -  concludono  le  Segreterie regionali di CGIL CISL UIL Marche - Cogliamo l’occasione per sottolineare che tutte le nostre sedi sindacali sono aperte anche se, per evitare il più possibile code o assembramenti in luoghi chiusi, le attività di tutela individuale verranno garantite principalmente con modalità di lavoro su appuntamento, privilegiando le pratiche non differibili, nel rispetto delle disposizioni igienico-sanitarie in vigore.»
Continua a leggere
02/03/2020 Sanità pubblica: per mantenere la qualità servono i finanziamenti
«Il vantaggio del nostro sistema sanitario è la sua impronta universalistica, che permette un approccio capillare a vantaggio di tutti. È importante potenziare i servizi territoriali. Se si vuole mantenere la qualità ci vogliono finanziamenti: negli ultimi 2 anni è aumentata la spesa di 3 miliardi, ma per arrivare a un totale di 113, quando il fabbisogno è 160». Questa è l'analisi di Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche, intervistato dal Corriere Adriatico in merito alla risposta del servizio sanitario nazionale a fronte della minaccia del Coronavirus. LEGGI L'ARTICOLO Fonte: Corriere Adriatico - Ancona del 01/03/2020
Continua a leggere
19/02/2020 Sicurezza sui luoghi di lavoro: allarme infortuni nelle Marche, scarsi investimenti in prevenzione
«Le Marche sono in controtendenza rispetto al resto del Paese per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro. In aumento soprattutto quelli gravi o mortali» È l'allarme lanciato da Massimo Giacchetti, Responsabile del Dipartimento Salute e Sicurezza della Cisl Marche, ospite in studio al Tgr Rai. «Si muore di più nei luoghi di lavoro - prosegue Giacchetti - mentre si spende di meno in prevenzione: le risorse pubbliche sono insufficienti, al punto che servirebbero investimenti per 35 milioni di euro per allinearci alla media nazionale». Attenzione anche alla dotazione di personale del Dipartimento Prevenzione del sistema sanitario regionale: «Una Cenerentola: solo 56 tecnici che dovrebbero controllare migliaia di aziende».  
Continua a leggere
18/02/2020 Sinergia per il territorio: i segretari Sauro Rossi e Cristiana Ilari incontrano il Rettore dell'Università Politecnica delle Marche
Incontro presso il Rettorato tra il Prof. Gian Luca Gregori Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Rossi Segretario Generale Cisl Marche e Cristiana Ilari segretaria Cisl Marche. L’incontro rappresenta un momento di condivisione e confronto importante tra sindacato e Ateneo finalizzato alla costruzione di una sinergia per il territorio e per lo sviluppo di attività che mettano al centro lavoro e giovani e concorrano al rilancio della nostra economia nel segno della  sostenibilità sociale ed ambientale
Continua a leggere
14/02/2020 La Cisl inaugura la nuova sede di Fermignano. «C’è un necessità di affrontare i bisogni della popolazione con strumenti nuovi»
«Questo territorio è importante per noi sia come realtà produttiva, sia come area demografica. Il nostro impegno è offrire tutela, ascolto e servizi ascoltando i bisogni e le aspettative delle persone, coniugando traduzione, innovazione e prossimità. Siamo orgogliosi di rappresentare un elemento di fiducia per le famiglie del territorio». Così il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi ha concluso l'inaugurazione della sede Cisl di Fermignano, in via Martiri della libertà 6, che ha avuto luogo giovedì 13 febbraio 2020.  All’incontro hanno preso parte i rappresentanti e i delegati delle varie categorie, assieme al Segretario Regionale Cisl Marche Marco Ferracuti, al responsabile Ast Cisl Urbino Leonardo Piccinno, al responsabile della Cgil Urbino Irmo Foglietta, al Segretario di Confcommercio Pesaro Urbino Egidio Cecchini e al parroco don Giuseppe Tabarini.  «Se questa parte del territorio provinciale non viene dotato di infrastrutture necessarie a proiettare il tessuto produttivo verso un mondo iperconnesso ed iperveloce, parlare della storia, tradizioni ed identità culturali, metterà quelle realtà industriali che ancora credono nel territorio in condizione di fare una scelta per migrare verso territori più attrattivi, come purtroppo, fino a questo momento, sono state costrette le nuove generazioni», ha invece affermato il responsabile dell’Ast Cisl di Urbino Leonardo Piccinno, nell’intervento tenuto nel dibattito che si è svolto a seguito dell’inaugurazione, nella Sala Mostre "D. Bramante" del Comune di Fermignano.  Nel suo discorso Piccinno ha inoltre evidenziato che, in una prospettiva storica, la Cisl è notevolmente cresciuta nel territorio di Fermignano, registrando un passaggio dai 212 iscritti iniziali, risalenti cioè agli anni ’50, a una cifra attuale pari a 1200 soci, distribuiti in tutti i settori produttivi e sociali.  L’inaugurazione ha avuto luogo dopo che la mattina, presso il Comune, è stata siglata l’intesa per lo sviluppo tra l’amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali, in cui è stata annunciato da parte del Sindaco Emanuele Feduzi l’invito ai sindacati a prendere parte al tavolo delle associazioni, costituito a livello comunale per far fronte alle problematiche della popolazione.  «C’è chi dice che nel 2020 parlare di sindacati è anacronistico. Per me invece è qualcosa di importante, perché il sindacato ha ruolo cruciale. Magari in una forma cambiata rispetto al passato, ma io vedo un’evoluzione al passo con i tempi», ha così affermato il sindaco di Fermignano durante l’incontro presso la Sala Bramante. «La firma di stamattina a me rende veramente orgoglioso, come sindaco. Perché non comprende soltanto l’intervento sociale, perché abbiamo spaziato dai bambini alla terza età, ma abbiamo compreso anche le attività infrastrutturali».  «Il sindaco ha aperto una fase nuova nel confronto con le parti sociali», ha quindi concluso il segretario Rossi. «Noi non dobbiamo essere velleitari ma orgogliosi di insistere nell’avere un rapporto qualificato con i nostri interlocutori, per affrontare determinate tematiche. Questo ci mette alla prova, nel vedere come un criterio ordinato di alleanze riesce a fronteggiare in maniera concreta le problematiche».
Continua a leggere
07/02/2020 Busta paga pesante: diciamo la verita!
In questi giorni alcuni stanno invitando lavoratori e pensionati del cratere che 3 anni fa non hanno aderito alla cosiddetta busta paga pesante a richiedere la riduzione dell'Irpef. Ad oggi la legge non lo prevede. Clicca qui per consultare il DL 123/2019 e leggere l'articolo 8 Non vogliamo illudere chi, in questi anni, ha sofferto troppo. Ci siamo battuti a lungo per ottenere condizioni eque di restituzione della busta paga pesante e continueremo a insistere con il Governo e con il Parlamento per cambiare la legge ed estendere la riduzione dei tributi a chi non ha usufruito della busta paga pesante.
Continua a leggere
05/02/2020 Congedi parentali 2020
Scarica il volantino e la scheda esplicativa. Per maggiori informazioni rivolgiti alla sede Cisl della tua città.
Continua a leggere
05/02/2020 Sostegni alla genitorialità 2020
Scarica il volantino e la scheda esplicativa. Per maggiori informazioni rivolgiti alla sede Cisl della tua città.  
Continua a leggere
24/01/2020 Ancona: firmato l'accordo Comune - Sindacati sul bilancio 2020
Firmato oggi da CGIL CISL UIL di Ancona il verbale di incontro sul bilancio di previsione 2020 del Comune di Ancona. Il protocollo prevede l'incremento del 14% della spesa sociale e circa 38 milioni di investimenti. Ribadita con forza e condivisa la richiesta di realizzazione del sovrappasso a Torrette per accedere all'ospedale. Mantenimento delle tariffe e attenzione allo sviluppo del porto sono tra i temi presenti nel documento.
Continua a leggere
20/01/2020 Cuneo fiscale, meno tasse per 16 milioni di lavoratori. Cisl: "Ora serve una vera riforma per ridurre peso fiscale anche a pensionati, incapienti e famiglie"
Da luglio meno tasse in busta paga per 16 milioni di lavoratori. Un risultato positivo raggiunto grazie alla grande mobilitazione unitaria. Ma ora serve una vera riforma per ridurre il peso fiscale anche a pensionati, incapienti e famiglie. La battaglia della Cisl continua per:  la crescita  più investimenti  sblocco dei cantieri rinnovi dei contratti pubblici  assunzioni nella P.A.  crisi aziendali  Sud Il confronto con il governo sul taglio del cuneo fiscale "non e' una risposta che potra' soddisfare tutti ma e un primo passo importante e lo sottolineo perché abbiano portato milioni di lavoratori in piazza per arrivare a questo risultato, in oltre 1 anno di mobilitazione. Ancora una volta però restano fuori gli incapienti, su cui abbiamo chiesto  e ottenuto rassicurazioni". Commenta così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan  quanto emerso dal tavolo svoltosi a Palazzo Chigi tra Cgil, Cisl e Uil ed il Governo sulla attuazione della riduzione del cuneo fiscale previsto in manovra. Sul nodo degli incapienti "oltre 4 milioni, molti dei quali anziani ma anche giovani costretti ad un part time involontario, abbiamo voluto e ottenuto rassicurazioni dal governo che attraverso la riforma fiscale o con una azione sociale, ricevano una risposta" - ha spiegato la leader della Cisl  osservando che "oggi si realizza il primo punto della  piattaforma unitaria di Cgil, Cisl, Uil: allargare la platea degli 80 euro è il primo passo di una riforma fiscale che premi i redditi dei lavoratori e dei pensionati". Il tavolo, aperto dalla relazione del ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, è stato presieduto dal premier, Giuseppe Conte. Presente oltre al ministro dell'Economia, la responsabile del Lavoro Nunzia Catalfo. Per i sindacati i leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Al centro dell'incontro l'ipotesi di varare un mix di interventi  che porterebbero ad un taglio del cuneo che coinvolgerebbe una platea piu' ampia rispetto a quella che gia' beneficia del bonus Irpef voluto dal governo Renzi. Per questi ultimi, circa 10 milioni di lavoratori, ci sarebbe  un aumento di 20 euro al mese in busta paga, passando da 80 a 100 euro. Sempre 100 euro sarebbe il vantaggio che interesserebbe una platea piu' ampia del bonus, cioe' chi guadagna tra 26.000 e 28.000 euro, mentre al di sopra di questa soglia si inizierebbe a scendere fino ad arrivare a 80 euro al mese per chi percepisce fino a 35.000 euro. Oltre i 35.000 euro scatterebbe un decalage che porterebbe all'azzeramento dello sconto fiscale oltre i 40.000 euro.    Fonte: Cisl Nazionale LEGGI IL VOLANTINO
Continua a leggere
03/12/2019 Quel filo teso tra Fiesole e Barbiana: Don Milani e il mondo del lavoro
Martedì 3 dicembre presso il Ridotto del Teatro delle Muse di Ancona si è tenuto l'incontro “Quel filo teso tra Fiesole e Barbiana: Don Milani e il mondo del lavoro “, un seminario dedicato al ricordo della figura di don Lorenzo Milani,  ispiratore di più generazioni di sindacaliste e sindacalisti che hanno tratto e traggono, ancora oggi, ispirazione dalle parole e dalle azioni  del sacerdote fiorentino.  La Cisl Marche nell’occasione ha presentato il ciclo di iniziative  che si svolgeranno nell’arco di tutto il 2020, anno in cui ricorre del 70°  anniversario della fondazione del sindacato confederale. La riflessione su don Milani,  vuole essere per la Cisl delle Marche un punto di ripartenza per intercettare la sfida educativa, politica, e sindacale legata alle nuove fragilità sociali ed economiche del territorio marchigiano.   Ai lavori, moderati da Cristiana Ilari, Segretaria regionale Cisl Marche, sono intervenuti Marco Ferracuti, Segretario regionale Cisl Marche, Francesco Lauria, Centro Studi Cisl, Emidio Pichelan, docente di lettere e storia, Marco Luchetti, ex Segretario generale della Cisl Marche ed ex assessore regionale, don Giovanni Varagona, Parroco Beata Vergine Maria del Rosario di Falconara.   Il  Segretario Generale della Cisl Marche,  Sauro Rossi, ha concluso i lavori della mattinata. 
Continua a leggere
19/11/2019 A.P Nuovo Sviluppo Cercasi. Tavola Rotonda a Pesaro
Sabato 23 novembre 2019, ore 9,00 presso la Sala Conferenze Biblioteca Bobbato Galleria dei Fonditori, Centro Miralfiore a Pesaro, Tavola Rotonda  "A.P. Nuovo Sviluppo Cercasi.  Fra ostacoli e opportunità, l'imprenditoria locale  nel grande gioco della globalizzazione" promossa dall'Associazione Apriti Pesaro.  Ai lavori della tavola rotonda, moderati dal giornalista del Resto del Carlino Roberto Fiaccarini, interverrà il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi.    
Continua a leggere
21/10/2019 Premiazione concorso di poesia a Recanati e ventennale a Caldarola: i festeggiamenti di Anteas Macerata
Un ventennale  all’insegna dei festeggiamenti, quello dell’ Anteas di Macerata, partiti da Recanati  con la premiazione dei vincitori   della 4^ edizione del concorso biennale di poesia “Città di Recanati”  dal titolo “Infinito: oltre la siepe” - inserita nelle celebrazioni per i 200 anni de “L’Infinito” leopardiano. Ospiti della cerimonia l’Assessore Regione Marche Angelo Sciapichetti, il Sindaco Antonio Bravi con l’Assessore alla Cultura, Turismo, Trasporto Pubblico Rita Soccio, il Presidente del Centro Nazionale Studi Leopardiani Fabio Corvatta, il Segretario Generale Cisl Marche Sauro Rossi e per la Segreteria Regionale Cisl Pensionati Dino Ottaviani.  Presidente della Giuria esaminatrice la prof.ssa Norma Stramucci e il prof. Elio Carfagna.    Al termine dell’intermezzo musicale eseguito al  pianoforte e flauto da Caterina Perna e Alessandra Funari sono stati consegnati i primi premi :  a Luciana Salvucci, per la categoria lingua italiana,  con la poesia “Le braccia del ginepro” e a Diana Brodoloni,  per la categoria  dialetto,  con la poesia ”De tante porte (maru)”. Premio speciale 20 anni di Anteas Macerata a Mario Ruffini con la poesia “Infinito” . Premiate fuori concorso Paola Celli e Angela Catolfi.    Festeggiamenti anche a Caldarola  con i volontari  che  dal 1999 hanno contribuito a realizzare i servizi   Anteas, dal  trasporto anziani al progetto “Antenne Sociali”  per essere vicini ad anziani soli, alla consegna farmaci e agli  infermieri a domicilio,  circoli sociali,  il laboratorio “Bottega della Fiducia”,  interventi di sostegno economico per le attività sportive di bambini bisognosi, e la promozione e organizzazione di gite in giro per l’Italia. Alla presenza del Vice Sindaco di Caldarola Giovanni Ciarlantini e di quello di Treia David Buschittari, dell’Assessore di Macerata Tarcisio Ricotta, al Segretario Generale regionale Cisl Pensionati Mario Canale  e al Responsabile Cisl Pensionati Peppe Spernanzoni e al Responsabile Cisl Tolentino Rocco Gravina,  nella sala polivalente “Annalena Tolinelli” di Caldarola,  sono stati premiati tutti i volontari presenti con una medaglia commemorativa.  Un riconoscimento al servizio prestato con umanità e competenza.  
Continua a leggere
19/09/2019 Autunno in Sport a Treia: tre giorni dedicati a sport, sociale e crescita personale
 Autunno in Sport a Treia,  da venerdi 20 a domenica 22 settembre, tre giornate per connettere  sport,  scuola e la comunità cittadina. Iniziativa promossa dal  Comune di Treia  in collaborazione con Anteas Macerata e la  Cisl di  Macerata.  L’idea di Autunno in Sport nasce dal costante dialogo con le associazioni del territorio ed in particolare con il progetto"I Fuori Classe", promosso dall’Associazione Anteas, che raccoglie fondi per finanziare la pratica sportiva a bambini dai 6 ai 13 anni che vivono in condizioni disagiate. I Fuori Classe hanno iniziato nel 2017 con 5 bambini supportati e ad oggi sono arrivati a quasi 50, autofinanziandosi con eventi, donazioni e merchandising. La manifestazione Autunno In Sport coinvolgerà a più livelli studenti, insegnanti, atlete/i, allenatori e, infine, tutti i cittadini della  provincia di Macerata.   Venerdi 20 e sabato 21 settembre si svolgeranno alcuni workshop riservati a studenti ed insegnanti delle scuole superiori con le nuove metodologie di comunicazione efficace per riflettere insieme sulle opportunità di crescita offerte dallo sport. Negli stessi giorni, le associazioni sportive del territorio potranno partecipare a due incontri sull’allenamento mentale nello sport, argomento fondamentale per la crescita e la soddisfazione di ragazzi ed adulti. Gli incontri sono organizzati con la collaborazione della società Ekis, la principale organizzazione in Italia per il Coaching e la formazione, che ha messo a disposizione un suo Sport Mental Coach certificato.  Aperte le iscrizione per la  II^ edizione della Camminata Solidale della Roccaccia di Treia, gara non competitiva con due percorsi da 4km e 10km che si possono fare camminando o correndo, che si terrà domenica 22 settembre. La partenza e l' arrivo presso l'ex-scuola  in zona San Lorenzo.   Una gara “solidale” dove tutto l’incasso è a favore del progetto I FUORI CLASSE in un meccanismo virtuso che vede lo sport degli adulti finanziare l’attività sportiva dei bambini. «Il progetto I FuoriClasse sta diventando un fiore all’occhiello dell’Anteas e realizza un obiettivo importante dell’associazione, ossia quello di rivolgersi con la sua azione di volontariato a tutte le età, dai bambini agli anziani » hanno sottolineato  Lorenzo Tamburrini, presidente di Anteas Macerata, con Nazzareno Tartufoli, Presidente dell’Associazione Albero dei Cuori..   Un progetto sotenuto anche dalla Cisl di Macerata, «La città di Treia sta sempre più diventando per la nostra organizzazione un laboratorio dove stiamo sperimentando esperienze innovative di sussidiarietà - ha commentato Silvia Spinaci, Responsabile della CISL Macerata - che vedono la stretta collaborazione tra amministrazione comunale, servizi sociali, il volontariato di Anteas e il nostro sindacato per realizzare servizi e attività volte a rafforzare la partecipazione e l’integrazione nella comunità locale: dal consolidato servizio di trasporto sociale, al nuovo Centro Sociale Tutte le Età ospitato nei locali della sede Cisl, passando per un progetto di inclusione come I Fuori Classe».
Continua a leggere
13/05/2019 FOCUS LAVORO: Sciopero Sma-Simply - Tavola rotonda Filca Cisl su Europa
Rischio cessione della rete di vendita Sma – Simply : sciopero e  presidio regionale  dei lavoratori ad Ancona. Intervista a Selena Soleggiati, per Fisascat Cisl Marche.    "Europa, rapporto con le regioni e con l’attività dei sindacati europei" Tavola rotonda  promossa dalla Filca Cisl Marche a Senigallia. Interviste al Segretario Generale Filca Cisl Nazionale,  Franco Turri, al Segretario Generale Cisl Marche Sauro Rossi e  a Luca Tassi, Segretario Generale Filca Cisl Marche
Continua a leggere
02/05/2019 Primo Maggio 2019 Diretta TGR Sauro Rossi, Segretario generale Cisl Marche
Intervista in diretta al TGR  Rai 3 del Segretario Generale della Cisl Marche in occasione del Primo Maggio 2019
Continua a leggere
01/05/2019 Manifestazione nazionale Cgil. Cisl, Uil - Primo Maggio a Bologna
"Lavoro, diritti, stato sociale la nostra Europa" lo slogan della Manifestazione nazionale di Cgil Cisl e UIl per la Festa dei lavoratori che quest'anno si terrà a Bologna.  Il concentramento del corteo è previsto per le ore 10,00 presso Piazza XX Settembre per arrivare  a Piazza Maggiore per i comizi conclusivi.  Sono previsti gli interventi dei Segretari Generale Nazionali di Cgil Cisl Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.  Insieme alla tante iniziative sul territorio regionale che vedranno le tre Organizzazioni sindacali impegnate a celebrare unitariamente la festa del lavoro e dei lavoratori, CGIL CISL E UIL Marche parteciperanno alla Manifestazione nazionale a Bologna. “Lavoro – Diritti – Stato Sociale. La Nostra Europa”, questo lo slogan della manifestazione, per cui si prevedono migliaia di lavoratori da tutta Italia. Il corteo partirà alle ore 10.30 da piazza XX Settembre per giungere in Piazza Maggiore dove si svolgerà il comizio conclusivo dei Segretari Generali di CGIL CISL UIL. Le strutture confederali stanno predisponendo, in ogni provincia, pullman per raggiungere Bologna, città aperta all’Europa, cosmopolita e accogliente, che ha sempre fatto delle battaglie per il lavoro e per la giustizia sociale, i tratti distintivi della sua storia. Una manifestazione, quindi, che nel contesto attuale vuole mette al centro la difesa dei diritti di cittadinanza e di inclusione sociale, che vedono nel lavoro dignitoso il nucleo fondante, come stabilito dalla nostra Costituzione. Un lavoro che diventi il perno di uno sviluppo sostenibile socialmente ed ambientalmente, capace di sostenere un moderno stato sociale e che veda affermare i diritti fondamentali anche in settori emergenti come quelli della gig economy. Alla vigilia dell’importante appuntamento delle elezioni europee, per CGIL CISL UIL l’obiettivo è costruire insieme un’Europa del lavoro, in cui la crescita sia fondata sui valori della solidarietà, dell’accoglienza, del diritto alla salute, all’istruzione e alla formazione per tutti, ribadendo le rivendicazioni che sono state alla base della grande manifestazione del 9 febbraio scorso a Roma. Nelle Marche ci soffermeremo sulla necessità di sostenere un rilancio dell’occupazione che pur in ripresa nel 2018, è ancora molto al di sotto dei livelli pre-crisi e contraddistinta da fenomeni come il basso tasso di attività femminile, la precarizzazione dei rapporti di lavoro e un’elevata incidenza di lavoro part time, spesso involontario, che contribuisce alla crescita del lavoro povero. È pertanto necessario garantire la giusta centralità al lavoro e al welfare, capace di dare impulsi nuovi all’economia di tutti i territori, a cominciare da quelli colpiti dal sisma.       CONCERTO DEL 1 MAGGIO Cresce l’attesa per l’edizione 2019 del Concerto del Primo Maggio, uno degli appuntamenti più seguiti del panorama musicale nazionale, un grande evento che ogni anno, nel giorno della Festa dei Lavoratori, raduna centinaia di migliaia di spettatori in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma. Il Concertone, promosso da CGIL, CISL e UIL, prodotto e organizzato da iCompany, anche per l’edizione 2019 presenterà una lunga maratona di musica dal vivo che verrà trasmessa in diretta da RAI 3 e Radio2. Dopo il grande successo registrato lo scorso anno, con 16,8 milioni di contatti unici TV e la “media share” della diretta su Rai 3 ai massimi storici, il CONCERTONE punterà nuovamente i suoi riflettori sulla musica attuale e sulle proposte più interessanti della scena musicale italiana contemporanea. La direzione artistica del CONCERTO DEL PRIMO MAGGIO di ROMA è curata da Massimo Bonelli che è anche l’organizzatore generale dell’evento. Tra i primissimi nomi confermati che si esibiranno sul palco di Piazza San Giovanni:  CARL BRAVE, produttore e paroliere romano, istrionico e versatile, con le sue canzoni fotografa i giovani di oggi; il suo ultimo singolo è "Merci" estratto dal suo disco "Notti Brave (After)". DANIELE SILVESTRI, una delle voci più ispirate e autorevoli del cantautorato italiano, reduce dal successo al Festival di Sanremo dove ha conquistato il Premio della Critica Mia Martini e il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla; il 3 maggio uscirà il suo nuovo atteso album "La terra sotto i piedi". EX-OTAGO, gruppo amato dai ragazzi che quest’anno ha saputo conquistare anche il pubblico sanremese; il loro tour li sta portando in tutta Italia, tra le tappe il Fabrique di Milano sold out. GHALI, l’artista fenomeno dell’attuale scena urban continua a stupire; ha recentemente presentato il nuovo singolo "I Love You" al Carcere di San Vittore di Milano. LA MUNICIPÀL vincitori del Contest del Concertone 1MNEXT 2018 ed ormai realtà di spicco della scena indie nazionale; hanno appena pubblicato l’album “Bellissimi difetti”. LA RAPPRESENTANTE DI LISTA, il duo siculo-toscano con un approccio cantautorale ma aperto alla sperimentazione; è uscito il loro nuovo disco “Go Go Diva”. PINGUINI TATTICI NUCLEARI, la band bergamasca che ha da poco firmato con una major, reduce dalla pubblicazione di “Fuori dall’Hype”, il quarto album in studio. SUBSONICA, band eclettica tra le più amate di sempre dal pubblico nazionale; hanno appena lanciato il nuovo singolo “L'incubo” feat. Willie Peyote, estratto dall’ultimo album “8”. Nei prossimi giorni saranno annunciati gli altri tanti nomi degli artisti che comporranno il Cast 2019, che verrà poi presentato ufficialmente durante la conferenza stampa che si terrà presso le sedi Rai, nei giorni a ridosso dell’evento.  
Continua a leggere
05/04/2019 A Fano, Calcinelli e Pergola assemblee pubbliche verso la manifestazione regionale "Salute Diritti Lavoro Sviluppo Le Marche che vogliamo"
Continua la mobilitazione di Cgil Cisl e Uil per contrastare le numerose mancanze del sistema sanitario regionale e territoriale.  Sabato 6 aprile, dopo l’assemblea dei giorni scorsi a Fossombrone, Cgil Cisl  Uil   insieme ai sindacati dei pensionati, saranno presenti  al mercato di  Fano e mercoledì prossimo a Calcinelli,  per informare i cittadini sulle motivazioni a sostegno della Manifestazione Regionale "Salute diritti lavoro sviluppo Le Marche che vogliamo" che  si svolgerà il 13 Aprile ad Ancona.  Prossime Assemblee pubbliche in programma : 10 Aprile alle ore 15,30 a Fano presso la sala il cubo San Lazzaro  10 Aprile alle 20,30 a Pergola presso Officina Giovani  I sindacati continuano nel loro impegno per ottenere un sistema salute adeguato ai bisogni della popolazione.   
Continua a leggere
04/04/2019 "Progetto Diritto d'asilo, intergrazione e cooperazione internazionale" Incontro conclusivo con gli studenti del Rinaldini
Si  è concluso con gli interventi della Segretaria Cisl Marche  Cristiana Ilari e del Responsabile della Cisl di Ancona Alessandro Mancinelli,  il "Progetto  Diritto d'asilo, intergrazione e cooperazione internazionale" promosso da Anolf Marche, Iscos Marche, Cisl  Marche  e Cisl Ancona con il Liceo   Carlo Rinaldini di Ancona.  Il progetto si inserisce all'interno del percorso di alternanza scuola lavoro che ha visto coinvolti, da gennaio a marzo, una settantina di studenti delle classi terze,del Liceo pedagogico ancontentano .   Obiettivo degli incontri è stato quello di far acquisire competenze di cittadinanza attiva al fine di "rafforzare la consapevolezza dei valori comuni enunciati nell'articolo 2 del trattato deull'Unione europera e nella carte dei diritti fondamentali dell'Unione europea"  come scritto nel Protocollo d'intesa tra Scuola, Anolf e Iscos Marche.
Continua a leggere
03/04/2019 Urbino : necessari interventi per il rilancio delle frazioni
Alcuni mesi fa  la Cisl di Urbino lanciò l’allarme sul rischio di spopolamento delle aree interne a causa della sempre più marcata perdita di cittadini che vivono in queste località e la conseguente chiusura dei servizi primari essenziali come uffici postali, farmacie, attività commerciali, necessari per una dignitosa vita sociale. Le notizie di questi giorni della probabile chiusura della farmacia di Pieve di Cagna sono l’ennesimo segnale negativo, che periodicamente arrivano dalle località periferiche del Comune di Urbino. La perdita dei servizi essenziali è una delle cause che portano allo spopolamento ma anche all’alienazione di coloro che continuano a vivere nelle frazioni. Sono fenomeni che debbono essere attenzionati in primis dalle Istituzioni locali, dal Comune, dai servizi sociali. «Siamo convinti che occorre intervenire con progetti che invertano la tendenza, che creino condizioni per cui i cittadini tornino a vivere nelle frazioni periferiche. - sostiene Leonardo Piccinno, Responsabile della Cisl di Urbino  -  Occorre tenere presente non solo l’equilibrio economico nella capillarizzazione dei servizi primari, ma l’importanza sociale che questi rivestono, guardando anche, in alternativa, a modelli di collaborazione con le forme di volontariato del terzo settore per ricreare quelle condizioni minimali di dignitosa socialità per coloro che scelgono di vivere nelle aree periferiche. - continuna Piccinno -  L’attuale amministrazione comunale, ma anche tutti coloro che si candidano al prossimo governo cittadino, devono porsi questo problema di vitale importanza per la città se si vuole arginare la tendenza che vede Urbino in arretramento per numero di residenti. - conclude - Serve un tavolo di concertazione con tutte le forze sociali e categoriali interessate per ricercare le possibili soluzioni necessarie al rilancio delle aree interne e periferiche del Montefeltro .»
Continua a leggere
21/03/2019 Cgil Cisl Uil. Il 21 marzo bandiere dell'Unione Europea esposte in tutte le sedi sindacali. "Più diritti, lavoro e solidarietà"
“Mai come ora l'Europa ha bisogno dell'Italia ed il mondo dell'Europa. Per questo oggi 21 marzo, inizio di primavera e festa di San Benedetto, Patrono d’Europa, la Cisl ha accolto con entusiasmo e con impegno civico l’iniziativa di esporre nelle nostre sedi sindacali la bandiera Europea e la bandiera Italiana che sono il simbolo di unità, di solidarietà, di pace, di democrazia, dell’identità di un’intera comunità che confida nella legalità, nella multiculturalità, nell’umanesimo condiviso. Iniziamo un nuovo percorso.” Lo scrive sulla pagina Facebook della Cisl la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando l’iniziativa “Bandiere  per il futuro“ in corso in tante città italiane.   Un “segno di forte identità europeista”, così  Cgil Cisl Uil definiscono la loro scelta di esporre le bandiere d’Europa da oggi, giovedì 21 marzo sino al 26 maggio, giorno in cui si svolgeranno le elezioni europee, presso tutte le  loro sedi e strutture. “I sindacati confederali italiani Cgil Cisl Uil - si legge in una nota unitaria - hanno contribuito fattivamente nella loro storia alla formazione dell’Unione Europea pensata come spinta propulsiva a una nuova comunità transazionale che si riconoscesse nei valori della Democrazia, della Coesione Sociale, del Lavoro, dell'Uguaglianza e della Pace. “In coerenza con il nostro cammino di sostegno e supporto di questi valori in questi tempi particolarmente delicati su questo versante, - prosegue la nota - in occasione del prossimo 21 marzo, data in cui ricorre il patrono d'Europa, si invitano le strutture territoriali e regionali a dare un segno di forte identità europeista, esponendo la bandiera dell’Unione Europea al fianco di quelle rappresentanti il nostro Paese e le nostre Organizzazioni sindacali, nelle sedi ove questo già non avvenga. Tali bandiere potrebbero restare esposte sino al 26 maggio, giorno in cui i cittadini europei saranno chiamati alle urne per rinnovare le proprie Istituzioni democratiche”. “Testimoniando e chiarendo nelle modalità più opportune - conclude la nota - il nostro rinnovato impegno per un'Unione Europea fondata su diritti,  lavoro e solidarietà”.   fonte: https://www.cisl.it/primo-piano/12312-europa-2.html
Continua a leggere
21/03/2019 Cisl Marche aderisce alla XXIV Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
Cisl Marche aderisce e partecipa alla  "XXIV Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie" promossa da Libera.  Il 21 Marzo 2019,riconosciuto, da legge dello Stato “Giornata nazionale della Memoria e dell’impegno per le vittime delle mafie”, avrà una “piazza principale”, a Padova, e contemporaneamente, in ogni regione, sarà organizzata una manifestazione.   Nelle Marche, il Coordinamento Regionale di Libera ha scelto la città di Senigallia.  Il programma della giornata prevede il corteo che partirà da Piazza della Libertà – Rotonda di Senigallia, percorrerà il Lungomare, Via Rovereto, Corso Matteotti, Corso II Giugno per poi arrivare alle 11.00 in Piazza del Duca dove ci sarà la lettura sul palco dei nomi delle vittime innocenti delle mafie, in contemporanea in tutte le piazze d'Italia. Alle ore 15.00 si terranno due seminari, uno presso la sala del Palazzetto Baviera in Piazza del Duca avente come tema la Legge Regionale n. 27/2017 sulla Legalità e la cittadinanza responsabile, l’altro presso la sala mediateca della Biblioteca Comunale in Piazza Manni, organizzato in collaborazione con Legambiente Marche sul rapporto regionale delle Ecomafie.
Continua a leggere
19/03/2019 Cisl Fabriano e Cisl Fp:"Inaccettabile il taglio continuo alla sanità fabrianese"
«Si era cominciato con il ritardo nel restituire agibilità a molte aree dell’ospedale di Fabriano colpite dal sisma, poi si è continuato con la vicenda del punto nascita, ora chiuso, e adesso si procede a ridurre al lumicino la Pediatria….fino a dove arriverà il ridimensionamento dell’Ospedale di Fabriano?  - sottolineano la  CISL FP e CISL di Fabriano  - ci sono gravi lacune nel processo di riduzione dei servizi offerti del nosocomio fabrianese. Tutti questi interventi stanno avvenendo senza il minimo coinvolgimento dei sindacati,  anche se implicano non solo l’erogazione dei servizi ma anche la collocazione lavorativa di molti operatori. - continuano  -  Vi è poi una evidente mancanza di visione politica in quanto sta avvenendo: a fronte delle riduzioni attuate, quali servizi si propongono ad un territorio interno e montuoso su cui gravano specifici problemi sanitari, infrastrutturali e sociali? Nessun piano di riorganizzazione è stato presentato ai sindacati, nessuna visione sanitaria o socio-sanitaria da proporre alla popolazione.» «Non possiamo accettare -  denunciano  CISL FP e CISL di Fabriano - che si proceda allo scientifico smantellamento delle strutture sanitarie fabrianesi scaricando su tale territorio anche le necessità di rientro economico sulla spesa del personale dell’ASUR. Avevamo chiesto che la Regione Marche sviluppasse un sistema di servizi sanitari specifico delle aree interne e della montagna, al fine di prevedere una risposta completa di tutti i servizi sanitari per questi cittadini anche attraverso accordi o convenzioni che uscissero dai confini regionali ma non abbiamo visto nulla di tutto ciò.»   Secondo la Cisl : «Quanto sta accadendo a Fabriano è gravissimo, si tenta di far passare senza clamore il progressivo smantellamento di una struttura che con circa 150 posti letto assiste una popolazione di quasi 50 mila persone su 540 km quadrati di territorio. - concludono - E’ fondamentale che si apra una fase di confronto aperto tra Regione, Istituzioni e soggetti sociali ed economici del territorio che riporti l’attenzione sulla sanità fabrianese e che si inserisca nella vertenza sanità che le Organizzazioni sindacali, a livello unitario, stanno aprendo in queste ore nei confronti della Regione.»
Continua a leggere
01/03/2019 8 marzo 2019: Giornata internazionale della donna
  In occasione della Giornata internazionale della Donna, le Segreterie regionali di CGIL, CISL, UIL Marche,unitamente alla Commissione Regionale per le Pari Opportunità, venerdì 8 marzo presso la sala della Loggia dei Mercanti ad Ancona, ore 9,30, presentano l'indagine  “Donne e lavoro nelle Marche"  promossa in collaborazione con l'Università Politecnica delle Marche e con la Rete delle Consigliere di parità delle Marche.  I risultati dell'indagine sulle donne occupate, promossa da Cgil, Cisl e Uil Marche con l’Università,  saranno presentati da Marco Cucculelli docente dell’Ateneo dorico e Gianluca Goffi, autore della ricerca . I lavori, introdotti da Claudia Mazzucchelli, Segretaria Uil Marche, saranno conclusi da Daniela Barbaresi, Segretaria generale Cgil Marche. Il convegno è presieduto da Cristiana Ilari, Segretaria Cisl Marche.   Sono previsti gli interventi di Sauro Longhi, Rettore della Politecnica delle Marche, Antonio Mastrovincenzo, Presidente del Consiglio regionale, Meri Marziali, Presidente della Commissione regionale Pari Opportunità e Paola Petrucci, Consigliera regionale di Parità.     Cgil, Cisl e Uil celebrano la Giornata Internazionale della Donna. “…si chiamerà futura”, questo lo slogan scelto dalle tre confederazioni sindacali per l’8 marzo 2019, una giornata di riflessione, di impegno e protagonismo delle donne. «Il dibattito politico e sociale degli ultimi mesi è stato caratterizzato dal tentativo di rimettere in discussione anche le conquiste e i diritti che le donne hanno con fatica e determinazione raggiunto nel corso di decenni» spiegano Cgil, Cisl e Uil ricordando che «gli ultimi anni sono stati segnati da femminicidi, atti di violenza, molestie e discriminazioni di ogni tipo». Per questo, insistono le tre confederazioni sindacali «le donne devono far sentire forte la loro voce!». A livello nazionale, Cgil Cisl e Uil hanno organizzato una grande iniziativa su “La Contrattazione di genere protagonista del cambiamento” che si terrà venerdì 8 marzo presso il Policlinico Umberto I di Roma (aula A di patologia generale, ingresso via Regina Elena) a partire dalle ore 9.30.
Continua a leggere
28/02/2019 Alternanza scuola-lavoro, Cgil Cisl Uil Marche:”Molto grave atteggiamento Ufficio Scolastico regionale delle Marche”
«Abbiamo appreso ieri dalla stampa che Confindustria sarà l’unico attore regionale nella formazione dei docenti per l’alternanza scuola lavoro. - affermano le segreterie reigonali di Cgil Cisl Uil - E’ molto grave l’atteggiamento dell’Ufficio Scolastico Regionale e del Direttore Dott. Filisetti che, pur aderendo, come la Confindustria stessa, al Tavolo regionale previsto con delibera di Giunta n.1099 del 2018, si è prestato ad una vera e propria operazione di rottura rispetto ad un’azione condivisa con tutti i soggetti associativi del lavoro e della scuola.» La formazione dei docenti e la definizione del profilo dello studente che deve essere trasversale e non specifico, in uscita dall’esperienza scolastica,  sottolineano  i sindacati «non può essere definito da Confindustria, peraltro sostenuta dall’USR, perché cosi si snatura il ruolo dell’alternanza. Ribadiamo che l’alternanza è una metodologia didattica che contribuisce alla formazione integrale del cittadino nella quale la dimensione orientativa dell’esperienza in contesti reali come quelli lavorativi è importante, ma non è strumento di addestramento al lavoro.- proseguono Cgil Cisl Uil Marche - Le risorse pubbliche dovrebbero essere finalizzate a costruire percorsi formativi che restituiscano tale dimensione educativa a cui concorrono sul tema del lavoro vari soggetti sociali peraltro presenti nel tavolo regionale e il ruolo istituzionale è proprio quello di alimentare e sostenere tale rete non sostenere un rapporto privilegiato con Confindustria e le proprie aziende associate. Continuare a considerare l’alternanza scuola-lavoro come uno strumento del “mercato del lavoro”, ricorda paradigmi vecchi di decenni che pensavamo superati.   Noi crediamo ad un modello alternativo nel quale la centralità sia data ai ragazzi in formazione, con i loro bisogni, i loro diritti, le loro ansie e aspirazioni nonché con la necessaria sicurezza. L’alternanza, in questo contesto, può essere uno strumento straordinario per sviluppare nei ragazzi le capacità critiche, di comprensione, di interpretazione e di cambiamento della realtà, a partire anche dai contesti lavorativi. Tutto ciò potrebbe contribuire a migliorare la qualità del lavoro, le modalità organizzative e i modelli didattici delle scuole secondarie di secondo grado.- concludono - Escludendo tutti gli altri soggetti, sindacali in primis, rischiano di essere ignorati aspetti centrali del lavoro connessi ai diritti e al valore del lavoro dignitoso che solo una pluralità di sguardi e visioni può restituire, con il rischio concreto di perdere un'occasione importante per il futuro dei giovani della nostra regione.»
Continua a leggere
19/02/2019 Ricostruire le comunità: campagna di ascolto Cisl nelle zone del sisma. Compila il questionario
  Vicini alle persone e alle comunità del territorio, in ascolto dei bisogni reali, dei desideri e delle aspettative delle popolazioni colpite dal sisma per capire, sostenere e trovare insieme le risposte. Sono gli obiettivi della campagna di ascolto che la Cisl di Macerata e Tolentino ha avviato tra le comunità del cratere maceratese. Ci saranno assemblee pubbliche nei luoghi più colpiti per informare e ascoltare, iniziative e incontri. Ma soprattutto vogliamo continuare ad essere al fianco di chi continua a convivere con il terremoto e capire ed aiutare chi, a più di due anni dalle prime scosse, deve ogni giorno fare i conti con nuovi bisogni e difficoltà. Una campagna d’ascolto reale e concreta anche attraverso la compilazione di un questionario aperto a tutti i residenti delle zone colpite dal sisma. Il questionario, anonimo e di immediata compilazione, costituisce per la CISL uno strumento prezioso per raccogliere esperienze, denunce e proposte delle persone coinvolte rispetto a temi centrali nella loro difficile quotidianità come la condizione abitativa, la qualità della vita nelle SAE e dei servizi nel territorio, gli spazi di socialità e partecipazione necessari per ricostruire le comunità. Le informazioni raccolte attraverso il questionario e le altre iniziative di ascolto saranno la base della nostra attività sindacale di rappresentanza per portare bisogni e richieste all’attenzione delle istituzioni e costruire così le risposte di cui le nostre terre hanno urgente bisogno insieme alle persone che le abitano.   Caricamento in corso...  
Continua a leggere
07/01/2019 Restituzione Busta paga pesante: scadenza prorogata a Giugno 2019
La legge di bilancio 2019 ha prorogato  al 1 giugno 2019 l'inizio della restituzione della busta paga pesante e aumentato a 120 le rate.
Continua a leggere
28/12/2018 FOCUS LAVORO: Operatori sanità in prima linea - Partita da Muccia la campagna di ascolto Cisl nel cratere maceratese
La macchina della sanità risponde sempre. Dall'emergenza di Corinaldo ai giorni di festa: sono medici, infermieri e tutti gli operatori della sanità. Interviste a Stefania Franceschini, infermiera RSU AV2, dr. Franco Allegrezza, medico anestesista Ospedali Riuniti Torrette di Ancona e Alessandro Macinelli, Fp Cisl Marche Post Sisma, parte da Muccia la campagna di ascolto della Cisl alle comunità del cratere maceratese. Interviste a Silvia Spinaci, Responsabile Cisl Macerata, Rocco Gravina Responsabile Cisl Tolentino - Camerino ed Alessandra Fioravanti, Adiconsum Macerata.
Continua a leggere
19/12/2018 Fondo di solidarietà: sindacati e Regione firmano intesa, si giunge a quasi 3 milioni di euro nel 2019
Fondo di solidarietà: sindacati e Regione hanno sottoscritto un’intesa con la quale si consolida il Fondo che giunge a quasi 3 milioni di euro nel 2019 e a 3 milioni per il 2020 e altrettanti per il 2021. È questo il risultato di una serie di incontri, che si sono tenuti nei mesi scorsi, tra Cgil, Cisl e Uil Marche, il consigliere delegato alla Sanità e ai Servizi sociali, Federico Talè e il dirigente del Servizio salute, Giovanni Santarelli. Con queste somme, Cgil, Cisl e Uil sottolineano che si potrà far fronte, agli aumenti delle tariffe dei servizi socio-sanitari e intervenire a sostegno degli ospiti delle strutture che si trovano in condizioni meno abbienti, per la salute mentale consolidando  la sperimentazione in atto ed allargandola ad alcuni servizi socio sanitari per  disabili e gli anziani. Un successivo incontro tra le parti, che si terrà a gennaio, definirà le tipologie di servizi per disabili e anziani su cui intervenire: cifre che avranno un riflesso sulle spese che Comuni e famiglie hanno sostenuto nel 2018. «Questo importante risultato è dovuto al grande impegno dei sindacati e del consigliere Talè - dichiarano Cgil, Cisl e Uil – cui va dato atto di avere saputo raccogliere la richiesta di una  risposta più ampia e consistente al delicato tema  dell’aumento delle tariffe» registrato nell’ultimo biennio.    
Continua a leggere
18/12/2018 18 dicembre, Giornata internazionale del migrante: Cgil, Cisl, Uil: "Per una corretta integrazione dare centralità a diritti umani e dignità lavoro"
«Quest’anno la Giornata internazionale dei migranti coincide con i settant’anni della Dichiarazione universale dei diritti umani dell’Onu. I principi enunciati di uguaglianza, libertà, dignità di tutti gli individui, il diritto al lavoro, all’istruzione indipendentemente da razza, colore, religione, sesso, lingua e opinione politica, contenuti in esso, costituiscono valori fondanti per la costruzione di un percorso civile di convivenza sociale tra diverse culture, in linea anche con i principi contenuti nella Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie del 1990, purtroppo mai ratificata da uno Stato membro della Ue». È quanto si legge in una nota di Cgil, Cisl, Uil. La Giornata internazionale del migrante, proseguono le tre Confederazioni «è un’ulteriore occasione di riflessione sulla governance del fenomeno migratorio che riteniamo sia necessario affrontare proponendo necessarie politiche di integrazione ed inclusione sociale e il rispetto dei diritti umani ponendo al centro l’individuo e il lavoro, combattendo gli abusi e lo sfruttamento dei lavoratori immigrati». «È illusorio governare il fenomeno migratorio, per sua natura globale, alzando muri e impedendo la libera circolazione delle persone. Noi crediamo fermamente  - sottolineano Cgil, Cisl, Uil - che sia uno sbaglio non aver ancora ratificato il documento sul Global Compact a Marrakesh col quale si promuove una gestione sicura, ordinata e regolare dei flussi migratori internazionali rispondendo ad un approccio di condivisione delle responsabilità nel rispetto dei diritti umani». Secondo le tre sigle sindacali «è pericoloso e poco lungimirante per il nostro Paese la scelta di isolarsi dalla comunità internazionale e ridurre a dibattito interno la gestione del fenomeno migratorio, con provvedimenti sbagliati come quelli contenuti nella conversione in legge del Decreto Sicurezza, che alimentano il conflitto nella società, scaricando le sofferenze sui più deboli».  «Continueremo a batterci affinché il rispetto dei diritti umani costituiscano le fondamenta delle politiche migratorie e affinché vengano affermati i valori della solidarietà, dell’inclusione e dell’integrazione. Inoltre, chiediamo che si realizzi la coesione sociale attraverso una programmazione di flussi regolari d’ingresso in base ad una corretta lettura dei fabbisogni del mercato del lavoro e attraverso il coinvolgimento delle parti sociali. Soltanto così - concludono Cgil, Cisl, Uil - si potrà contrastare la piaga del lavoro sommerso, spesso sfruttato, che toglie dignità e rende schiavi i più deboli e colloca ai margini della società molti lavoratori immigrati. Dobbiamo porre le basi per costruire una società futura più umana, più solidale e più sicura». fonte: Cisl Nazionale  
Continua a leggere
24/10/2018 FOCUS LAVORO: LEGGE DI BILANCIO 2019 LE PRIORITÀ SINDACALI - BANCHE, PRESENTATA LA RICERCA FIRST CISL
Fisco, pensioni e lavoro, al via la campagna di ascolto nei luoghi di lavoro.Le priorità per la Cisl Marche,  l'intervista a Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche.  Banche in fuga dal distretto del made in Italy: nelle Marche chiusi oltre 250 sportelli in sette anni. Presentata la ricerca della First Cisl nazionale. L'analisi del Segretario Generale della First Cisl Marche, Giovanni Gianuario.
Continua a leggere
26/09/2018 Sviluppo, Sbarra: «Rilanciare "Modello Marche" con investimenti che sostengano nuova occupazione e vocazioni produttive»
«Uno sviluppo vero ed equilibrato deve necessariamente poggiarsi sull'unità organica delle vocazioni umane e produttive. Tanto più in una regione come le Marche, che fa dell’eccellenza un tratto comune a manifattura, agroalimentare, turismo, artigianato, pesca e filiere ambientali.  Un motore straordinario, e un modello che va riscoperto e valorizzato con adeguati investimenti pubblici». Così Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto Cisl, che oggi ha concluso i lavori del Consiglio Generale della Cisl Marche.  «Spesso – ha aggiunto – quando si parla di questa regione non si riesce ad andare oltre la vuota ‘retorica del sisma’. Per rendere merito alla dignità di della comunità non servono parole, ma risorse vere che promuovano fiscalità di sviluppo, nuova occupazione, servizi per gli anziani, infrastrutture e competitività. Vuol dire muovere capitali freschi per le reti fisiche, logiche e di relazione sociale. Significa scongiurare lo spopolamento delle aree interne, rilanciare i distretti industriali e le comunità rurali, potenziare welfare e assistenza per la non autosufficienza. Nelle Marche e in tutto il Paese dobbiamo tenere insieme i fili di un cambiamento condiviso».  Entrando in temi nazionali, Sbarra ha ricordato il tavolo con il Governo sugli ammortizzatori al via il 1 ottobre, «occasione che l’Esecutivo non può perdere per dare garanzie a decine di migliaia di lavoratori in Cassa integrazione con assegni in scadenza e consolidare la rete attiva e passiva di protezione sociale».  Quanto alla Manovra, «la Cisl chiede uno scatto su occupazione e crescita: non si tratta solo di ‘dare lavoro ’, ma di riscattare le vite di milioni di persone, e con esse le condizioni delle aziende, che per il 75 per cento si rivolgono al mercato interno”. Anche per questo “la politica industriale di questo Paese va ridisegnata su binari specifici in ogni territorio.  Dobbiamo passare da Industria 4.0 a Impresa 4.0, introducendo nuovi meccanismi di fruibilità per quelle piccole aziende e quell’artigianato che vive di territorialità e dà forza al nostro sistema produttivo, specialmente nelle Marche».   
Continua a leggere
05/07/2018 Rischio trasferimento Ced UBI Banca Macerata: sindacati preoccupati
  CGIL-CISL-UIL di Macerata sono fortemente preoccupati dall’ipotesi prospettata dal Gruppo Ubi di trasferire il Polo tecnologico e l’Help Desk da Macerata (Piediripa) a Jesi nonostante gli impegni contrattuali aziendali presi lo scorso anno in occasione del processo di integrazione delle 3 “Bridge Banks” in UBI Banca ed UBISS.Con l’Accordo di Gruppo del 26/10/2017 venivano, infatti, individuati 9 Poli territoriali per il mantenimento e/o potenziamento delle strutture, di cui 3 nelle Marche, ovvero Pesaro, Jesi e Macerata.     «In questo specifico contesto solo Macerata verrebbe colpita dai tagli occupazionali, un presidio di eccellenza informatica e di servizio alla clientela, che nel corso del tempo e nonostante la recente crisi, ha sempre garantito professionalità ed efficienza.- sottolineano i responsabili di Cgil Cisl e Uil Macerata -L’ipotizzato trasferimento va ad aggiungersi ad un processo di riorganizzazione territoriale della rete commerciale che già vede la chiusura di filiali e sportelli, in qualche caso in zone molto delicate indebolendone le prospettive di ripresa.L’eventuale smantellamento impatterebbe fortemente su di un territorio già duramente colpito e provato dalla crisi economica e dagli eventi sismici, sulle economie dei comuni limitrofi ma soprattutto sulla vita degli oltre 100 dipendenti che dovrebbero emigrare a Jesi.- proseguono Taddei, Spinaci e Broglia - Persone che si sono impegnate fortemente affinché il processo di migrazione informatica si realizzasse nel migliore dei modi, che in molti casi provengono dalle zone terremotate, che magari a causa del terremoto si sono momentaneamente trasferite a Macerata in attesa di ricostruire la propria abitazione, e che nel caso in cui la loro sede di lavoro fosse trasferita definitivamente a Jesi, difficilmente ritornerebbero nei luoghi di origine. Si aggiunga a tutto ciò anche la sottrazione di uno dei poli attrattivi per i laureati e non di informatica dell’ateneo di Camerino, con il quale c'è sempre stato un proficuo scambio di conoscenze e professionalità. -      CGIL-CISL-UIL di Macerata sono fortemente convinti della necessità di individuare soluzioni alternative al trasferimento del Polo tecnologico e Help Desk a Jesi con possibili soluzioni, sostenibili economicamente e socialmente, che insistano nel territorio maceratese in siti già a disposizione di UBI Banca. «Stiamo lavorando  ad  iniziative di coinvolgimento delle istituzioni locali e di sostegno alla protesta dei lavoratori interessati - concludono i responsabili di  Cgil Cisl e Uil Macerata -  affinché venga mantenuto un centro di attività sul territorio maceratese.»    
Continua a leggere