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29/05/2012 In festa con i pensionati di Fano
La lega  pensionati di Fano ha organizzato per sabato 2 giugno la festa del socio  presso il ristorante “7 archi” di  Mondolfo.Nella mattinata è prevista una interessante  relazione  da  parte di esperti dell’ Adiconsum (associazione dei consumatori) dal titolo “Firmare informati”, si parlerà di liberalizzazione del mercato  dell’energia e della telefonia e dei diritti del consumatore.Dopo pranzo  si passerà un pomeriggio in allegria con musiche e danze.Sono invitati  soci, famigliari  e  amici non iscritti.
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28/05/2012 "La politica locale si mobiliti o si perderanno pezzi di sanità pubblica"
Ciò che la Cisl FP aveva preannunciata dsa sempre in ogni sede, mettendo in allarme le istituzioni locali, si sta puntualmente avverando. Infatti, la Giunta Regionale e l'Asur stanno costringendo i Direttori dell'Area Vasta, sostanzialmente commissariati, a ragionare di riorganizzazione della sanità, esclusivamente con l'ottica economico-finanziaria di un esattore. Per questo motivo, il Direttore dell'Area Vasta 5 Giovanni Stroppa, non ha trovato di meglio, davanti all'assillo di dover garantire le ferie estive e alle mancate autorizzazioni delle assunzioni, che proporre la CHIUSURA DELLA PEDIATRIA e NEONATOLOGIA DI SAN BENEDETTO per recuperare 10 infermieri. Rimarrà attiva l'OBI Pediatrica ma non si è capito bene con quali modalità.Altri interventi di RAZIONAMENTO e non di razionalizzazione sia ben chiaro, proposti da Stroppa e Appignanesi, sono questi: Accorpamento della MURGCARDIOLOGIA con recupero di 10 infermieri Rafforzamento dell'equipe unica assistenziale di CHIRURGIA e ORL. Nessun recupero A fronte di numerosi contratti a termine, scaduti o in scadenza, di ogni profilo professionale, l'A.V.5 potrà, se andrà bene, rinnovare l'incarico a n°27 i nfermieri ed assumere, per brevissimi periodi, nc14 OSS.La CISL FP reputa la proposta di chiudere la Pediatria, irricevibile se non provocatoria. Una città che vive prettamente di turismo e che d'estate triplica la sua popolazione, non può permettersi di chiudere un reparto, molto apprezzato dall'utenza, che tra l'atro genera la percentuale del 40 °A di mobilità attiva. Le famiglie con figli piccoli che verranno in vacanza a San Benedetto non troveranno un reparto pediatrico aperto solo perché c'è bisogno di TAGLIARE SUL PERSONALE fregandosene della qualità dei servizi sanitari. I RISPARMI SI FACCIANO SUGLI SPRECHI i I RAPPRESENTANTI DEL TERRITORIO SI SVEGLINO OPPURE, PEZZO,PEZZO, LA SANITA' PUBBLICA DEL SUD DELLE MARCHE VERRA' SMONTATA. La Pediatria è solo il primo reparto che potrebbe chiudere. Non crediamo che questa CHIUSURA durerà solo per l'estate. Le ferie estive, saranno il cavallo di Troia per scardinare gli attuali assetti organizzativi sanitari. SVEGLIATEVI SINDACI ED OPERATORI !!! MOBILITIAMOCI SUBITO. QUELLA DELLA CISL FP NON E' UNA DIFESA DI PARTE O DI CATEGORIA. E' LA DIFESA DI UN SISTEMA SANITARIO PUBBLICO CHE STA MOREND PER INCAPACITA' POLITICA ED ORGANIZZATIVA. Infatti, più si dequalificano i Servizi Sanitari pubblici, più crescono presenza e offerta delle cliniche private e degli specialisti privati. MA, FORSE, TUTTO QUESTO, POTREBBE ANCHE FAR COMODO A QUALCUNO DELL'ASUR.Il Segretario Generale della FP CislGiuseppe Donati
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28/05/2012 Il Comune fa la manovra con i Sindacati
Sigle sindacali unite ieri mattina insieme al sindaco Mario Andrenacci ed all’assessore al bilancio Monica Leoni per illustrare il protocollo sottoscritto dalle parti per la redazione del bilancio di previsione 2012.Un’intesa firmata dagli amministratori da una parte e dall’altra da Cgilm Cisl, Uil, Spi, Fnp, Uilp. “Quest’anno c’è stato più bisogno di un ampio coinvolgimento per un bilancio davvero difficile – ha osservato Andrenacci insieme alla Leoni – c’è bisogno di lavorare sul concetto di equità sociale”.In concreto, l’accordo prevede un fondo straordinario anticrisi da 10.000 euro oltre ad uno anti-indigenza aumentato da 50 a 70.000 euro; un impegno concreto per la lotta all’evasione ed elusione fiscale, un’addizionale Irpef scaglionata in cinque fasce, dallo 0.5 allo 0.8, mentre i redditi sotto gli 8.000 euro non pagheranno.Approvata anche l’introduzione della compartecipazione dell’utenza per l’accesso ai servizi, in entità proporzionale al reddito Isee lineare ed attualizzato. I pensionati saranno esentati dagli aumenti tariffari. Se in fase di consuntivo ce ne sarà la possibilità, si tenterà anche di rintracciare risorse per contrastare l’azzeramento del fondo statale per lo studio che in città portava 60.000 euro.“Per noi il criterio della progressività nell’addizionale Irpef è fondamentale - nota il segretario generale Cgil Maurizio Di Cosmo - un esempio unico. P.S. Elpidio è una città importante perché è la seconda della provincia ed è amministrata dal presidente regionale Anci. Qui nasce un nuovo metodo nelle relazioni sindacali”.“Abbiamo visto a P.S.Elpidio un’apertura al confronto che non sempre si trova nei comuni - ha sottolineato il segretario generale Cisl Alfonso Cifani - Un territorio diventa più appetibile se propone innovazione e modernità dei servizi. Il periodo è difficile, è impensabile che l’80% della popolazione stia nelle due fasce di reddito più basse”. Ora la fase due consisterà in una più incisiva attività di contrasto dell’ evasione fiscale, attraverso una collaborazione in rete con l’Agenzia delle entrate.
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27/05/2012 "Invecchiamento attivo: da una scelta solidale ad un impegno obbligato"
Invecchiamento attivo significa invecchiare in buona salute, partecipare appieno alla vita della collettività e sentirsi più realizzati nel lavoro. A tal proposito l’anno europeo 2012 vuole promuovere azioni volte a migliorare le possibilità di invecchiare restando attivi e a potenziare la solidarietà tra le generazioni. Clicca qui per scaricare il Programma del Convegno
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25/05/2012 "La sanità picena è sempre più alla deriva"
Nuovo grido d'allarme dei sin­dacati sulla sanità picena. «La sanità pubblica è sempre più alla deriva», accusa la Cisl che ieri ha spiegato i motivi delle sue preoccupazioni alla presen­za del segretario territoriale, Giorgio Cipollini e dei rappre­sentanti interni dell'Area Va­sta. Nel documento della Cisl, (che rappresenta il 49% dei di­pendenti del Mazzoni e il 44% di quelli dell'Area Vasta), si punta il dito su una serie di punti a partire dai «nove prima­ri andati in pensione e non sostituiti», per proseguire poi con le «assunzioni bloccate da anni; il personale a tempo deter­minato in scadenza di contrat­to a partire dalla fine di maggio; l'accorpamento delle unità ope­rative durante il periodo estivo; i contratti di manutenzione del­le strumentazioni scientifiche disdetti e le apparecchiature carenti e obsolete».Il sindacato inoltre denun­cia «carichi di lavoro insosteni­bili con il rischio clinico in aumento e l'appropriatezza or­ganizzativa compromessa». Oggi, intanto, è in programma un faccia a faccia tra i sindacati interni e la direzione dell'Area Vasta decisivo anche in vista di possibili agitazioni sindacali. «Chiediamo-dice Cipollini- as­sicurazioni sull'assetto organiz­zativo futuro e sulla conferma del personale a tempo determi­nato visto che sono in scadenza i contratti di circa 40 infermieri e 20 operatori socio sanitari. Se invece ci saranno ancora tagli lineari e diktat da Ancona, sia­mo pronti a far conoscere ai cittadini la nostra posizione at­traverso un volantinaggio in tutta la città casa per casa. A noi sta a cuore la sanità ascolana e picena». Dalla Cisl arrivano bacchettate anche ai sindaci. «Mi meraviglia -dice sempre il segretario- che non si esprima­no per difendere e tutelare il diritto alla salute dei cittadini e per questo li invito ad interveni­re con iniziative concrete verso l'Asur».Anche dagli operatori sani­tari arriva un grido d'allarme. «L'ospedale Mazzoni -dice Pao­lo Villa (Rsu- Cisl)  non ha nien­te da invidiare ad altre strutture, ma è necessario organizzare al meglio i servizi. Servono ad esempio investimenti nella tec­nologia come nel caso della ra­dioterapia, dove gli accelerato­ri sono vecchi e i pazienti vengo­no dirottati verso Macerata, Chieti o Ancona, o nella radiologia dove c'è una Tac a 16 slide rispetto alle 32 di Villa Anna o le 254 di Macerata.  Anche per fare la risonanza è tutto pieno fino al 31 dicembre. In vista dell'estate siamo contrari an­che all' accorpamento selvaggio dei reparti. Ormai i letti aggiunti sono diventati una routine al punto che in una stessa unità operativa convivono pazienti di sette reparti diversi». Anche dal coordinatore della Rsu, Ro­berto Fioravanti (Cgil) arriva un appello: «Non vogliamo -af­ferma- che si faccia «cassa» sulla sanità pubblica a discapi­to dei cittadini e dei lavoratori. Esprimiamo forte preoccupa­zione per il totaleclimadi incer­tezza che si vive all'interno dei reparti, servizi e residenze delle strutture sanitarie dell'Area Va­sta 5. Con senso di c.ollaborazio­ne e responsabilità abbiamo at­teso invano in questi mesi un vero progetto organizzativo di integrazione tra le due ex Zone, mentre il sistema sanitario avanza verso una condizione di emergenza, privo di logiche sa­nitarie ed epidemiologiche.La Rsu, con la consapevolez­za del momento economico-fi­nanziario, invita gli organismi politici e tecnici regionali e aziendali ad assumersi le pro­prie responsabilità. Invitiamo i cittadini a vigilare e a seguire le vicende del servizio per evitare la riduzione delle tutele sanita­rie
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25/05/2012 "Anziani, nuovi stili di vita"
Tema attuale e appropriato quello scelto dalla Segreteria FNP-Cisl di AP-FM e dal Coordinamento Prov.le Donne per partecipare alla Settimana della Famiglia, l’evento che l’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno promuove  ogni anno durante il mese di Maggio.Il Convegno intitolato “Anziani, nuovi stili di vita”, si è svolto il 22 Maggio scorso nella Sala Docens di Piazza Roma di Ascoli Piceno. Una sala elegante e sobria, gremita all’inverosimile da un pubblico silenzioso e motivato all’ascolto, costituito da una nutrita rappresentanza Cisl e FNP Cisl, ma anche da semplici simpatizzanti e/o amicizie personali per le quali è divenuta consuetudine partecipare alle varie iniziative proposte. La presenza in sala di varie associazioni cittadine, quali lo IOM, la CGIL, CRI, Alzheimer, Caritas, Avis, Filo d’Argento … hanno avvalorato la convinzione che i tempi stanno cambiando e uno scambio di temi e di iniziative non può che rappresentare un arricchimento per il bene comune.Il Dr. Naddeo, il primo a relazionare, si è occupato di depressione senile ed ha invitato i presenti a combatterla usando come terapia il movimento, la musica, interessi vari, la pittura e con la sua personale mostra di quadri, una decina in tutto, ha motivato come applichi su se stesso le sue teorie mediche.Il Dr. Scendoni si è occupato di osteoporosi e ha informato la platea che la raccolta delle 5.000 firme promossa dai Coordinamenti Donna delle Province marchigiane, sta seguendo con buoni risultati il suo iter in Regione.Fresca, gradevole ed ineccepibile sul piano professionale la relazione della Dr.ssa Chiara Egidi, la quale si è occupata di nutrizione ed ha consigliato che, se da anziani si vuole mantenere un buono stato di salute, si deve osservare una sana ed equilibrata alimentazione fin dai primissimi anni di vita.La D.ssa Paola Nanni ha concluso il tema della nutrizione occupandosi dell’alimentazione dell’anziano fragile. Gli anziani sono una popolazione a rischio elevato per malnutrizione sia negli istituzionalizzati che negli ospedalieri e non vanno lasciati soli. Le conseguenze di una alimentazione scorretta sono gravi: riduzioni delle difese immunitarie, maggiori esposizioni a malattie batteriche, virali, micotiche, maggiori incidenza di ulcere da decubito con rallentati processi di guarigioni ….. La nutrizione, quindi, è importante non solo nell’ambito della salute ma anche per la dimensione relazionale e di gratificazione dell’anziano malato.La conclusione dei lavori è stata affidata al Segretario Nazionale, Attilio Rimoldi, che brillantemente si è occupato di aspetti socio-politici attinenti al difficile e particolare momneto storico che gli anziani stanno vivendo.Che dire, infine, dell’invito? Esso reca la riproduzione del bellissimo olio su tela dipinto dall’artista viennese Gustav Klimpt che rappresenta “Le tre età della donna” . Non è stata una scelta casuale, l’opera, infatti, è costruita sull’opposizione tra giovinezza e vecchiaia, una rivisitazione in chiave simbolica delle tre fasi della vita femminile: l’infanzia, la maternità e l’inevitabile declino della vecchiaia.Pienamente soddisfatti dei risultati conseguiti il Segretario Generale Giulio Grazioli, la Coordinatrice Prov.le Donne Rosandra Ciarrocchi, lo staff composto da Giuliani Valeria e Fioravanti Cinzia che hanno collaborato per la realizzazione del Convegno.
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25/05/2012 Stato di agitazione per il personale dell'Area Vasta 4.
La RSU dell’Area Vasta 4, nel denunciare la situazione allarmante in cui versa la sanità dell’Area Vasta 4, penalizzata fortemente in termini di posti letto, servizi sociosanitari residenziali, territoriali nonchè per gli insufficienti finanziamenti per la sicurezza,la manutenzione delle strutture e gli ospedali, ha proclamato in data odierna lo STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE. La RSU ritiene non condivisibili e pericolose le misure di razionalizzazione proposte dalla Direzione dell’Area Vasta 4 per il periodo estivo, dettate non da ragionate operazioni di riorganizzazione, bensì dalla forte carenza di personale del comparto di ogni area: sanitaria, amministrativa e tecnica. Molte figure professionali ed assistenziali, venute meno per pensionamento, trasferimento o contratto a termine, non sono state sostituite e di conseguenza i servzi all’utenza rischiano di essere fortemente ridotti. I posti letto per acuti, invece di essere incrementati, verranno ridotti a causa degli accorpamenti dei reparti chirurgici..Tutto questo perché l’ASUR non autorizzerà le assunzioni di personale, per coprire le necessità minime e ciò imporà da luglio le famose “ammucchiate dei reparti”. Mancano anche figure amministrative per i front office ed i CUP, che attualmente sono al limite della sopportazione anche per tutte le pratiche di esenzione che la Regione, dopo aver creato danni enormi con il CUP Regionale, ha scaricato sulle Aree Vaste e.nelle prossime settimane, con il periodo estivo alle porte, scoppieranno sia a Fermo che nelle sedi distrettuali periferiche, Le autorizzazioni per assumere il personale amministrativo, l’ASUR non le ha date e quindi le file di utenti agli sportelli, per ricevere i servizi, si allungheranno sempre più. La soluzione non può essere certo quella di chiudere gli sportelli di sabato per recuperare personale. Chi lavora tutta la settimana, quando, può recarsi agli sportelli dell’Area Vasta per smaltire una pratica, prenotare un esame, cambiare medico curante ecc, se non di sabato ? Deve chiedere per forza un giorno di ferie ? La RSU in tutto questo NON CI STA La parte sindacale, cosciente della situazione che sta deteriorandosi, non può permettere che i lavoratori vengano lasciati soli a fronteggare la rabbia e lo scontento degli utenti che inevitabilmente cresceranno. Ugualmente, non può tollerare i continui TAGLI DEI SERVIZI SOCIOSANITARI che si ripercuotono sulle famiglie con malati cronici e sulla platea delle fragilità che non troveranno risposte adeguate ai bisogni. QUESTA SITUAZIONE E’ INSOSTENIBILE ED INACCETTABILE ! Lo stato di agitazione proclamato dalla RSU dell’Area Vasta 4, vuole segnare un confine. Oltre non si può andare. LA RSU CHEDE: STOP AGLI ACCORPAMENTI DEI REPARTI CHIRURGICI, STOP AL TAGLIO DEI POSTI LETTO DELLA PSICHIATRIA. RIPRISTINO DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO PER I FRONT OFFICE E PER I CUP, GARANZIA DELLA COMPLETA EFFICIENZA DEI SERVIZI DIAGNOSTICI, DELLE RESIDENZE SANITARIE, DELLA RETE AMBULATORIALE. La RSU nei prossimi giorni metterà in atto forme di sensibiizzazione del personale e dell’utenza, tramite volantinaggio davani agli ospedali ed un’ASSEMBLEA GENERALE che si svolgerà VENERDI’ 8 GIUGNO aperta a lavoratori, ai tanti operatori licenziati per scadenza dei contratti precari, alle Associazioni dei malati e dei familiari e a tutti coloro che hanno a cuore la qualità della sanità del fermano. La RSU attenderà di conoscere le iniziative di mobiitazione che nella settimana entrante,i sindacati regionali vorranno assumere. In assenza dI queste, anche rapportandosi con le Aree Vaste vicine, proporrà ai lavoratori forme di protesta contro Regione e ASUR.I RAPPRESENTANTI RSU
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24/05/2012 Servizi pubblici locali: efficienza qualità tutela del lavoro
30 Maggio 2012, alle ore 15,30, presso la "sala dell’Istituto Campana" in P.zza Dante ad Osimo - Tavola rotonda sul tema "Servizi pubblici locali: efficienza qualità tutela del lavoro".Nel perdurante contesto di crisi economica, politica e sociale la Cisl di Ancona intende promuovere ogni occasione di confronto e di proposta per qualificare i servizi pubblici, superando la frammentazione e favorendo aggregazioni efficaci, effettuando scelte forti in un quadro che impone di coniugare rigore ed efficienza a efficacia e sviluppo.Interverranno  il Segretario Generale della Cisl di Ancona Paolo Santini,  la Segretaria Nazionale della Cisl Anna Maria Furlan, l’Assessore regione Marche ai servizi pubblici locali Antonio Canzian, il Sindaco del Comune di Ancona Fiorello Gramillano, il Docente di Diritto Pubblico all’Università di Macerata Alessandro Lucchetti; coordinerà i lavori il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo.Al termine dei lavori verrà inaugurata la nuova sede della Cisl di Osimo alla presenza del Sindaco e del parroco della Cattedrale di Osimo, Don Flavio. 
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24/05/2012 Buongiorno Marche Parliamone con Paolo Santini
Venerdì 25 MAGGIO a BUONGIORNO MARCHE PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE in diretta su èTV MARCHE canale 12 del digitale terrestre ed in contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php  e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM dalle ore 9,00 alle ore 9,30 interverrà PAOLO SANTINI Segretario generale della Cisl di Ancona Si parlerà di lavoro nella provincia di Ancona a partire dalle crisi di aziende importanti come la Merloni. Sarà l'occasione per affrontare anche il tema dei servizi pubblici locali e del confronto sui bilanci con gli enti locali .Siete invitati a partecipare via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed opinioni .
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24/05/2012 Cittadinanza per i figli degli immigrati
La Cisl e l'Anolf di Macerata si schierano a favore del  riconoscimento del diritto di cittadinanza ai giovani immigrati di seconda generazione e chiedono a tutti i Sindaci maceratesi di seguire l'esempio del Comune di Recanati, che il 3 aprile scorso ha approvato - per primo in tutta la nostra Regione - un ordine del giorno bipartisan, proposto dal Presidente Massimiliano Grufi, a sostegno di una proposta di legge sul riconoscimento della cittadinanza ai minori figli di immigrati nati in Italia.«E' questo uno strumento fondamentale di democrazia, di integrazione e di civiltà - sostengono Marco Ferracuti e Sammy Kunoun - perché è  profondamente ingiusto che i giovani nati e cresciuti nel nostro paese, che hanno in Italia le loro radici e che sono a tutti gli effetti protagonisti della vita sociale e civile, non possano sentirsi a pieno titolo italiani e debbano vivere “ancorati” al rilascio di un permesso di soggiorno».Secondo i dati elaborati dalla Cisl di Macerata, nella nostra  Provincia gli stranieri residenti al 31 dicembre 2011 sono 35.752 e rappresentano il  10,9% della popolazione complessiva. Il 20% degli stranieri residenti hanno meno di 15 anni. Sono in tutto 7.255 i minori stranieri di 15 anni nella nostra Provincia e rappresentano il 14,4% del totale dei loro coetanei cittadini italiani.«Il riconoscimento della cittadinanza è una scelta importante - proseguono Ferracuti e Kunoun- a maggior ragione in un paese come l’Italia, interessato negli ultimi 10 anni da dinamiche migratorie sempre più importanti. Nel  2003 gli stranieri residenti in Provincia di Macerata erano solo il 4,7% della popolazione complessiva. Nel prossimo futuro la popolazione straniera è destinata a diventare, ancora più di oggi, una componente determinante del nostro territorio, sia in termini sociali che economici».Nei giorni scorsi una  una proposta di legge è stata presentata al Consiglio regionale dall'Assessore regionale alla famiglia e alle politiche sociali Luca Marconi. Una volta approvata dall'Assemblea legislativa questa verrà direttamente presentata in Parlamento.La proposta di legge prevede che sia cittadino italiano chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri legalmente residenti in Italia da almeno 5 anni a seguito di una dichiarazione di volontà, espressa dai genitori di comune accordo in favore del figlio minorenne. Entro un anno dal raggiungimento della maggiore età, il figlio può rinunciarvi, se in possesso di altra cittadinanza. In  mancanza di dichiarazione di volontà espressa dai genitori, il figlio acquista la cittadinanza a seguito di dichiarazione espressa entro un anno dal conseguimento della maggiore età.«E' una proposta di legge particolarmente positiva - commenta Ferracuti - anche perché è equilibrata nel riconoscere la cittadinanza non a chiunque ma soltanto a chi ha stabilmente risieduto in Italia per un congruo periodo di tempo, dimostrando un interesse concreto a vivere e lavorare nel nostro paese.IL COMUNICATO STAMPAREPORT IMMIGRAZIONE 2011 
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24/05/2012 Casa di riposo Sassatelli: vertenza aperta sugli incentivi.
"Vogliamo discutere con la nuova presidenza della Casa di Riposo Sassatelli come distribuire ai lavoartori della struttura il salario di produttività, vecchio e nuovo che han­no il diritto di percepire». La Cisl del comparto Sanità è sul piede di guerra e vuole sedersi ad un tavolo insieme agli altri sindacati e alla Rsu per concer­tare il regolamento interno al­la Casa di Riposo ed il sistema d'incentivazione del persona­le. Sul tappeto ci sono anche problematiche organizzative che riguardano i turni di servi­zio e la consistenza del perso­nale in essi assegnato, le ferie e la loro fruizione. Proposto an­che di rivedere il regolamento interno. «Ripetute richieste formali ed informali di incon­tro sono state avanzate da tempo» afferma la Cisl eviden­ziando che la Sassatelli nata come ricovero per anziani è diventata struttura complessa e aperta anche ad altro tipo di degenti per cui è convenziona­ta con l'Asur».
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23/05/2012 Accordo anticrisi con la Provincia di Macerata
Firmato un accordo anticrisi tra la Provincia di Macerata e i sindacati Cgil Cisl Uil e Ugl. Con il protocollo, al quale le parti hanno lavorato nelle settimane scorse,  la Provincia stanzia risorse importanti a favore delle imprese e delle famiglie.Le prime avranno a disposizione un fondo di garanzia di 350.000 € per il 2012. Per le famiglie in condizione di maggiore fragilità - numerose, indigenti, con componenti che hanno perso il lavoro o che non sono stati ricollocati nel mercato - è stato istituito un apposito fondo di € 250.000  le cui modalità di accesso verranno presto definite con regolamento.«Il Protocollo - spiega il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari - rappresenta il risultato di un metodo di lavoro basato sulla concertazione con le forze sociali e rappresentative dei lavoratori. In un momento di crisi straordinariamente grave, grazie all'interlocuzione costante con il sindacato,  siamo riusciti a mettere in rete le risorse necessarie per interventi coordinati».Soddisfatto il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, secondo il quale «il protocollo d'intesa rappresenta il primo importante risultato del tavolo provinciale di concertazione, a sua volta un vero e proprio laboratorio per costruire il futuro del nostro territorio. L'accordo non risolve tutti i problemi che la crisi ha generato, ma costituisce una risposta importante ed è il segnale che i lavoratori e le loro famiglie non sono soli».«Ora è importante - prosegue Ferracuti - che anche i Comuni attivino i tavoli di confronto con le forze sociali, mettendo sul piatto risorse proprie da far confluire, se possibile, nel fondo anticrisi provinciale, perché in un momento come questo è di fondamentale importanza "fare squadra" e lavorare tutti insieme».Per il Segretario generale della Cgil di Macerata Aldo Benfatto «è particolarmente importante il fondo di garanzia per le imprese, grazie al quale queste potranno accedere al credito bancario, iniettando liquidità a vantaggio di tutto il sistema». Per il leader della Uil Roberto Broglia «l'accordo rimette al centro la famiglia, vero e proprio ammortizzatore sociale».Il protocollo d'intesa stabilisce anche la destinazione delle ingenti risorse del Fondo sociale europeo. Due milioni e trecentomila euro saranno finalizzati alla creazione di nuovi posti di lavoro e alla conciliazione  dei tempi di vita e lavoro, mentre € 500.000 verranno mirati al  reinserimento di soggetti espulsi dal mercato del lavoro,  al  sostegno alle categorie svantaggiate e all'anticipo della Cassa integrazione.http://www.youtube.com/watch?v=AnIngGAm3VY&feature=youtu.bePROTOCOLLO MISURE ANTICRISIRASSEGNA STAMPA  
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23/05/2012 Presidio contro l'attentato di Brindisi
CGIL, CISL, UIL esprimono lo sdegno di tutti i lavoratori per l’efferato attentato che ha colpito inermi alunne dell’Istituto Morvillo Falcone di Brindisi e condannano duramente l’accaduto confidando sulle forze investigative affinché autori e colpevoli del vile delitto siano prontamente assicurati alla giustizia.CGIL, CISL e UIL nell’esprimere vicinanza alle famiglie delle vittime, agli studenti e alle studentesse, ai docenti e al personale, colpiti da questa insensata e brutale violenza, confermano l’impegno del mondo del lavoro e del sindacato contro ogni forma di violenza e di terrorismo di qualsiasi matrice che intende colpire lo Stato e tutti i suoi cittadini.Nel giorno del 20° anniversario dell’assasinio di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e della lo Scorta CGIL, CISL e UIL hanno deciso di mobilitarsi in tutta Italia per dire ancora una volta NO a chi vuole diffondere terrore e violenza, e per affermare la cultura della democrazia e della legalità come unica via per garantire la convivenza civile e i diritti ai lavoratori e ai cittadini tutti del nostro Paese.PRESIDIO AD ASCOLI PICENO IN PIAZZA SIMONETTI MERCOLEDI’ 23 MAGGIO ALLE ORE 18.00.La cittadinanza è invitata a partecipare
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22/05/2012 Strage di Capaci. Marcia e Sit-in in piazza a Pesaro.
Domani, 23 maggio, in occasione del 20° anniversario della strage di Capaci, CGIL - CISL e UIL della provincia di Pesaro-Urbino parteicperanno al sit-in che si terrà in Piazzale Carducci dalle ore 12 alle 13. Nella stessa piazza confluiranno gli studenti degli istituti superiori di Pesaro, Liceo Scientifico, Liceo Classico, Istituto Bramante, Mengaroni e Benelli, che daranno vita ad una marcia in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che partendo dalle scuole raggiungerà il Palazzo di Giustizia di Pesaro.
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22/05/2012 Cgil Cisl Uil contro le mafie e la violenza
                                                                                                       Segreterie Territoriali Ancona PER LA LEGALITA' E LA DEMOCRAZIA CONTRO TUTTE LE MAFIE  E OGNI VIOLENZA CGIL, CISL e UIL esprimono lo sdegno di tutti i lavoratori per l'efferato attentato che ha colpito inermi alunne dell'Istituto Morvillo Falcone di Brindisi e condannano duramente l'accaduto confidando sulle forze investigative affinché autori e colpevoli del vile delitto siano prontamente assicurati alla giustizia.CGIL, CISL e UIL nell'esprimere vicinanza alle famiglie delle vittime,  agli studenti e alle studentesse, ai docenti e al personale, colpiti da questa insensata e brutale violenza, confermano l’impegno del mondo del lavoro e del sindacato contro ogni forma di violenza e di terrorismo di qualsiasi matrice che intende colpire lo Stato e tutti i suoi cittadini.Nel giorno del 20° anniversario dell’assasinio di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e della Scorta CGIL, CISL e UIL  hanno deciso di mobilitarsi in tutta Italia per dire ancora una volta NO a chi vuole diffondere terrore e violenza, e per affermare la cultura della democrazia e della legalità come unica via per garantire la convivenza civile e i diritti ai lavoratori e ai cittadini tutti del nostro Paese. PRESIDIO AD ANCONA IN PIAZZA ROMA MERCOLEDI' 23 MAGGIO ALLE ORE 18.00 la cittadinanza è invitata a partecipare  
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21/05/2012 Settimana di mobilitazione per la tassa sulle transazioni finanziarie
In Italia e in oltre 30 Paesi, dall'India al Brasile dalla Danimarca al Sud Africa, le campagne che da anni promuovono l'introduzione di una Tassa sulle Transazioni Finanziarie chiedono ai cittadini dei propri paesi di informarsi, di attivarsi e di promuovere questa causa che non è più solo una brillante idea ma un progetto politico da realizzare. Far sentire il consenso dell'opinione pubblica per questa tassa è decisivo per le scelte politiche che i nostri Governanti stanno operando.La campagna si concluderà alla vigilia del vertice sulla crescita nell'Unione Europea che il 23 maggio 2012 riunirà i capi di stato e di governo dell'Europa a 27.Un appuntamento istituzionale cruciale per le sorti di tutti noi, cittadini europei e per il futuro del nostro continente. La posta in gioco è altissima. E’ in discussione il modello di convivenza e sviluppo che l’Europa – tutt’altro che ripresasi dal recente tracollo finanziario, con un indebitamento pubblico insostenibile, un’economia stagnante e un livello di disoccupazione allarmante - vorrà seguire nell’immediato futuro. Tra i temi del vertice del 23 maggio anchela TTF.Firma il manifesto della campagna sul sito www.zerozerocinque.it La finanza speculativa sposta montagne di soldi. Non costruisce nemmeno una vite, ma 24 ore su 24 cerca solo il massimo profitto. Il valore degli scambi di “titoli” è immenso, rispetto a quello dell’economia che “fa le cose”. Per fare solo un esempio, pensiamo alle valute: nell'economia reale si scambiano 15.000 miliardi di dollari all'anno, nel mondo finanziario 4.000 al giorno!Noi cittadini stiamo pagando un prezzo altissimo per la crisi. Il nostro denaro è stato investito in un “casinò finanziario” per la ricchezza di pochi. E mentre sono stati usati soldi pubblici per tappare le falle create proprio dall’irresponsabilità degli speculatori, la speculazione finanziaria è già ripartita. Intanto noi stiamo ancora aspettando leggi sulla finanza per evitare una nuova crisi.FINALMENTE UNA TASSA SULLE SPECULAZIONI     La tassa - pari allo 0,05% sul valore di ogni transazione sui mercati finanziari - è di importo molto contenuto. Piccolissima - il costo di un caffè su 2.000 euro di titoli - per chi investe sui mercati in un’ottica sana di medio-lungo periodo e a sostegno dell’economia reale (i risparmiatori o chi ha un’azienda). Giusta perché in grado di arginare gli eccessi di chi acquista e vende titoli migliaia di volte in un solo giorno, anche nell’arco di pochi secondi, per guadagnare sulle piccole oscillazioni del loro valore.VANTAGGIFrena la speculazione. Può generare 200 miliardi di euro nella sola Europa e di 650 miliardi di dollari all’anno su scala globale, da destinare alle politiche sociali, alla cooperazione allo sviluppo, alla lotta contro i cambiamenti climatici, ai settori danneggiati dalla crisi.Ma c’è altro:1. maggiore giustizia: oggi chi specula paga meno tasse di chi lavora;2. redistribuzione delle ricchezze: pagano la crisi i grandi speculatori che l’hanno provocata, risarcendo almeno in parte tutti i cittadini;3. controllo: la politica – cioè noi cittadini – torna a regolare la finanza.4. investire nell'economia reale: si liberano le risorse utilizzate a fini speculativi, per fare “cose” o “servizi”;5. trasparenza: i flussi finanziari lasciano una traccia (tracciabilità) dei loro movimenti, consentendo così controlli in entrata e in uscita dai Paesi. Francia, Spagna e Germania, si sono già impegnati in questa direzione. Se si aggiungesse l'Italia,la TTF potrebbe essere adottata nell'area euro in tempi brevi. I vantaggi sarebbero sentiti soprattutto dalle nostre piccole e medie imprese: minore rischio di speculazioni sulle valute per chi esporta; il costo del petrolio e delle materie prime sarebbe più stabile e prevedibile; diminuirebbero le possibilità di attacchi speculativi sui Titoli di Stato a tutela dei piccoli risparmiatori e molto altro.La lezione l’abbiamo imparata a nostre spese! Mai più finanza selvaggia a danno dei risparmiatori!La Campagna Zerozerocinque(www.zerozerocinque.it) fa parte di un’ampia coalizione internazionale; in Italia è promossa dalle seguenti organizzazioni della società civile:Acli, ActionAid Italia, Adiconsum, Adiconsum Basilicata, Amref, Arci, Attac, Azione Cattolica, Banca Popolare Etica, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Cgil, CINI - Coordinamento Italiano Network Internazionali, CISP, Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare, Cisl, Cittadinanzattiva, Consorzio Città dell’Altra Economia, Consorzio Sociale Goel, CVX Italia, Daquialà, Dokita, Economia Alternativa, Equociquà, Fa’ la cosa giusta, Fair, Fiba Cisl, Flair, FOCSIV – Volontari nel mondo, Fondazione Culturale Responsabilità Etica,  Gcap - Coalizione Italiana Contro la Povertà, Legambiente, Lega Missionaria Studenti, Libertà e Giustizia, Lunaria, Mani Tese, Mag4 Piemonte, Mag Verona, Microdanisma, Osservatorio Italiano sulla Salute Globale, Oxfam Italia, Reorient, RTM – Reggio Terzo Mondo, Save the Children,  Sbilanciamoci,  Social Watch Italia,  UIL, Un ponte per, Volontari Terzo Mondo – Magis,  Wwf Italia.DOCUMENTO DI APPROFONDIMENTO  
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21/05/2012 Terremoto: solidarietà da Cgil, Cisl Uil nazionali.
CGIL CISL UILCOMUNICATO CGIL CISL UIL NAZIONALIDi fronte alla violenza del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, le Confederazioni Nazionali Cgil Cisl Uil manifestano angoscia, dolore e forte vicinanza ai familiari delle vittime e alle popolazioni coinvolte. Il cordoglio per le sette persone che hanno perso la vita è profondo e auspichiamo che questo tragico bilancio non si aggravi.Colpisce in particolare – e lo vogliamo sottolineare con forza – la morte di quattro operai intenti al turno di notte in tre diversi stabilimenti. Sul lavoro si muore a tutte le ore, anche di notte e di domenica: ancora una volta un “sacrificio” nel mondo del lavoro! Cgil Cisl Uil nazionali proclamano fermate simboliche in tutti i luoghi di lavoro durante i funerali e invitano ad esporre bandiere listate a lutto in tutte le sedi sindacali.Da una prima ricognizione dei danni causati dal sisma, è già chiaro che centinaia di aziende tra Modena, Ferrara e le altre aree più interessate risultano chiuse, lesionate e impraticabili: migliaia di lavoratori non hanno più un lavoro. Anche questa è una emergenza che richiede risposte immediate.Ci siamo già attivati presso i ministeri competenti per la decretazione d’urgenza relativa all’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Inoltre intendiamo lanciare, in accordo con le associazioni imprenditoriali, una grande campagna di sottoscrizione nazionale in favore della ricostruzione nelle zone devastate.Cgil Cisl Uil sono a fianco delle Istituzioni locali per affrontare l’emergenza e ringraziano la Protezione Civile, le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco e tutti i volontari che con grande impegno e senso della solidarietà si stanno prodigando in queste ore.Roma, 21 maggio 2012
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21/05/2012 Subito il confronto sulla riorganizzazione della sanità
Il confronto sulla riorganizzazione della sanità maceratese deve riprendere in tempi più stretti. E deve essere un confronto vero, non una semplice illustrazione di processi già definiti altrove. E' quanto chiedono in un comunicato unitario i Segretari generali di Cisl e Cgil e Uil Marco Ferracuti, Aldo Benfatto e Roberto Broglia, secondo i quali «lo stato di agitazione dei lavoratori della sanità è un campanello d'allarme che non può essere ignorato».Il 10 aprile scorso i Sindacati confederali, di categoria del pubblico impiego e dei pensionati di Macerata hanno incontrato il Direttore del Dipartimento salute e servizi sociali Dott. Carmine Ruta e il Direttore generale dell'Asur Marche Dott. Piero Ciccarelli. Un incontro che ha rappresentato la prima tappa del confronto per attuare il Piano socio sanitario regionale sul territorio attraverso un Piano di Area Vasta, cioè di carattere provinciale.«Purtroppo da allora - sostengono Cgil Cisl e Uil - il confronto si è arrestato, mentre la riorganizzazione procede attraverso atti unilaterali dei singoli Direttori di Area Vasta». Come quelli cui abbiamo assistito nei giorni scorsi, che hanno dato origine alle proteste dei lavoratori culminate nello stato di agitazione proclamato dalla RSU.«Non è accettabile che il confronto sulla riorganizzazione della sanità proceda con tempi così lunghi, assolutamente inadeguati rispetto all’urgenza con cui evidentemente questi processi andrebbero condotti. Chiediamo che venga quanto prima convocato il prossimo incontro per l'Area VAsta 3 di Macerata».Ma il sindacato chiede anche che al tavolo venga riconosciuta la dignità che merita, evitando, come spesso accaduto in passato, che in questi incontri ci si limiti a mettere al corrente i rappresentanti dei lavoratori di  decisioni già prese, senza margini di confronto e di effettiva partecipazione .«Se così fosse - concludono i tre leader sindacali -  ci sottrarremo al confronto ed estenderemo questo stato di agitazione a tutta la società civile, anche coinvolgendo i nostri sindaci, che devono uscire dal silenzio e prendere posizione rispetto a processi così poco democratici.
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21/05/2012 Sanità: senza novità sarà mobilitazione.
La settimana entrante sarà decisiva per le sorti future della sanità fermana e del rapporto tra sindacati dell’Area Vasta 4, Direzione e Regione. Il Direttore Gianni Genga sta concludendo i colloqui con la direzione generale dell’Asur per capire quale sarà il contingente di personale che potrà assumere nei prossimi 4 mesi, cioè fino ad ottobre. Una “navigazione a vista” alla quale si oppone con forza Fp Cisl.La settimana entrante sarà decisiva perché martedì i sindacati e la Rsu dell’Area Vasta 4 si riuniranno e dovranno prendere delle importanti decisioni di contrasto ad una proposta di pianificazione dei servizi e dei reparti per i prossimi 4 mesi che Donati definisce “folle”. <Sia ben chiaro, la follia della proposta non si abbatterà solo contro il personale dipendente ma si ripercuoterà soprattutto sugli utenti, sui malati, sugli anziani, sui più fragili come i pazienti che hanno disturbi psichiatrici, necessitano di assistenza domiciliare o interventi sociali – spiega Donati – la nostra non è una difesa di parte o di categoria. È la difesa di un sistema sanitario pubblico che sta morendo per incapacità politica. Se per martedì prossimo non arriveranno notizie nuove e confortanti da parte dei ragionieri e burocrati dell’Asur, la Csil Funzione Pubblica proporrà alle altre organizzazioni sindacali e alla Rsu di organizzare una grande mobilitazione contro la Regione e l’Asur che non dovrà interessare solo i dipendenti dell’Area Vasta 4 ma che dovrà estendersi ai cittadini, ai pensionati, alle associazioni dei malati, al Tribunale dei diritti del malato,ecc. A tutti quelli, insomma, che hanno a cuore le sorti della sanità fermana che è sotto attacco, perché piccola e scomoda in una geografia che vede polarizzare i servizi sociosanitari e le risorse economiche su tre grandi blocchi: nord-centro-sud. Basta con le prese in giro di ospedali nuovi! La gente sta male adesso e deve essere curata oggi e non chi sa quando. E’ incomprensibile e provocatorio, anzi è un’offesa alle nostre intelligenze di cittadini e lavoratori, ascoltare da anni ai tavoli politici o sindacali che le strutture sociosanitarie dell’Area Vasta 4 sono le uniche nel panorama regionale che devono acquisire posti letto per acuti ( + 65 posti letto) e per la post acuzie e residenzialità (+ 120 posti) e nel contempo costringere la Direzione della stessa Area Vasta ad ammucchiare i reparti per i prossimi quattro mesi, se va bene, e ridurre di circa 20 posti per acuti la già scarsa potenza recettiva di Fermo, inoltre programmare chiusure temporanee delle Residenze come Alzheimer o Rsr., diminuire le prestazioni del Dsm. Senza fatti concreti sarà mobilitazione unitaria e trasversale, da soli o con altre Aree Vaste vicine, ma sarà mobilitazione perché non intendiamo essere presi in giro da nessuno>. IL SEGRETARIO GENERALE CISL FP ASCOLI-FERMO Giuseppe Donati
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20/05/2012 "Serve una civile, ferma ed univoca reazione di sdegno"
Cgil Cisl Uil esprimono "sdegno per l'efferato attentato" che ha colpito la scuola di Brindisi  "La coscienza civile collettiva si ribella contro coloro che vogliono colpire lo Stato e i suoi cittadini". I sindacati si mobilitano il 23 maggio prossimo Roma, 19 maggio 2012. "CGIL, CISL e UIL esprimono lo sdegno di tutti i lavoratori italiani per l'efferato attentato che ha colpito inermi alunne di una scuola di Brindisi. Spetta agli inquirenti accertare la matrice dell'atto criminale. Ma tutti gli elementi fanno propendere, sin da ora, per un attentato di natura mafiosa. CGIL, CISL e UIL, nell'esprimere vicinanza alle famiglie colpite, condannano duramente l'accaduto e si affidano alle forze investigative affinché autori e colpevoli del vile delitto siano prontamente assicurati alla giustizia. La coscienza civile collettiva si ribella a questi attentati che vogliono colpire lo Stato e tutti i suoi cittadini. CGIL, CISL e UIL, dunque, si mobilitano invitando a realizzare fiaccolate o sit-in davanti a tutte le Prefetture italiane nella giornata di mercoledì 23 maggio, anniversario della morte di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e della scorta". Ordigno Brindisi. Bonanni: ''Serve una civile, ferma ed univoca reazione di sdegno''  Per il Segretario della Cisl "c'e' un clima torbido nel paese, e questo mostruoso attentato ne e' la riprova" ''C'e' un clima torbido nel paese. Il mostruoso attentato di Brindisi ne e' la riprova. Reagire con fermezza e tutti insieme''. Lo dichiara il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni commentando quanto avvenuto stamane a Brindisi. ''Dopo quanto accaduto a Genova, e l'attentato di oggi a Brindisi, dobbiamo mettere in conto che ci possa essere una strategia generale di forze anti-stato e antidemocrazia che approfittano dell'evidente stato di debilitazione della societa' per scatenare una offensiva da piu' parti'' - prosegue Bonanni, annunciando che il tema si imporra' alla manifestazione unitaria dei sindacati del 2 giugno prossimo. ''E dopo Brindisi si impone ancora di piu'''. ''Stanno accadendo troppe cose in concomitanza da un po' di mesi'', osserva. "E ci deve essere una ragione.Temo che lo stato di debilitazione del Paese spinga forze oscure a scatenarsi imponendo le loro intimidazioni e il loro terrore. Dietro ci potrebbe essere una strategia piu' ampia''. "Il rischio - osserva ancora il Segretario della Cisl - è che tutte le forze anti-stato stiano cercando di colpire una comunita' particolarmente indebolita'' per la crisi economica e il suo impatto sociale. Serve una reazione civile, composta ma ferma. E' importante che ci sia una univoca reazione di sdegno'' sottolinea annunciando che i sindacati indicano ''la strada della mobilitazione, gia' da stasera e nei prossimi giorni, con presidi davanti a tutte le Prefetture italiane''. Per Raffaele Bonanni, ''anche se la situazione sta migliorando'' di fronte ad un indebolimento del sistema economico e sociale ''sembra che non tutti abbiano capito l'importanza di saper reagire tutti insieme e con una ricetta univoca''. Quanto a possibili punti di contatto con l'esperienza dei primi anni '90' ed il rischio di strategie di tensione Bonanni ha espresso il suo auspicio "che nessuno dia varco a tentativi cosi' smarcati di attacco alla convivenza civile nel Paese''. 
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18/05/2012 Riprende il confronto sulla sanità maceratese
Firmata una tregua tra la Direzione aziendale e la Rappresentanza sindacale unitaria dell'Area Vasta 3 di Macerata.Nell'incontro di questa mattina, come recita un comunicato stampa unitario, «le parti hanno raggiunto un accordo programmatico di immediato ripristino delle relazioni sindacali attraverso un serrato programma di confronto sui temi organizzativi dei servizi e dei reparti dell'Area Vasta 3 ».In altre parole il Direttore, Dott. Enrico Bordoni, ha sospeso l'efficacia di quei provvedimenti unilaterali che avevano portato il sindacato a proclamare lo stato di agitazione. Stato di agitazione che comunque permane, in attesa di conoscere l'esito di una serie di incontri che riguarderanno alcuni importanti aspetti contrattuali  come turni, incentivi, piano ferie, mobilità e  piano occupazionale.Il primo di questi incontri è in programma per lunedi 21 maggio, quando verranno affrontate le questioni relative al piano ferie, all'organizzazione dei Reparti di Chirurgia e Urologia, alla comunità protetta di Corridonia, all'Assistenza domiciliare integrata e al regolamento di Area Vasta per l'erogazione degli incentivi 2012.Soddisfatto il Segretario generale della Cisl Funzione pubblica di Macerata Sistino Tamagnini, secondo il quale «questa rappresenta una vittoria del sindacato che, unitariamente, ha provocato la sospensione dei provvedimenti ripristinando un canale di dialogo e confronto con la Direzione aziendale».
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18/05/2012 Emergenza anziani: meno fondi all'assistenza domiciliare.
"Non riesco a camminare ed è difficile, visto che vivo sola, andare al Distretto per fare ginnastica riabilitiva. Ho chie­sto l'assistenza domiciliare ma la risposta tarda a venire. Non ne posso più». Virginia, 77 an­ni, è un'impiegata in pensione e la sua situazione non è la sola nella provincia ad essere dram­matica. Sono molti i pensiona­ti con problemi di deambula­zione lasciati a se stessi o alle famiglie. Il segretario della Cisl FP dichiara: «Il nostro è un grido di allarme che dovreb­be coinvolgere tutti  in maniera sinergica. Le risorse economi­che e gli investimenti sul perso­nale dell'Asur sono in calo. La Regione per fronteggiare i mi­nori trasferimenti dello Stato ha deciso il blocco delle assun­zioni fino al 2014. Questo si coneretizzerà sul territorio in una diminuzione e dequalifica­zione dei servizi sanitari eroga­ti. I primi a subire le conseguen­ze dei tagli saranno proprio quelli come l'Adi. Questo comparto dovrebbe essere, invece, maggiormente potenziato per evitare le lungo degenze inutili. Si sta operando, invece al con­trario, cercando di mantenere i livelli ospedalieri i più alti pos­sibile perché vincolati da stan­dard chiari cosa che non avvie­ne per servizi come l'Adi».
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18/05/2012 Gita con i pensionati di Pesaro
La lega  dei Pensionati di Pesaro organizza per il 20 maggio una gita  nel maceratese. La mattina si visiterà il bellissimo  castello Pallotta   e il Palazzo dei Cardinali a Caldarola , nel pomeriggio  la  giornata  continuerà nella suggestiva Abbazia di Fiastra.  Sono invitati  soci e amici.
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17/05/2012 Macerata, sanità in stato di agitazione
La Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) dell’Area Vasta 3 di Macerata ha preannunciato lo stato di agitazione generale dei lavoratori.La decisione è stata presa in segno di protesta nei confronti del comportamento della Direzione aziendale, che in aperto contrasto con gli  impegni assunti nei tavoli sindacali di negoziazione, sta dando attuazione al processo di riorganizzazione dei servizi attraverso provvedimenti unilaterali comunicati direttamente ai lavoratori e senza aver prima concluso il confronto sindacale in corso.L'RSU «esprime stupore e indignazione nei confronti di provvedimenti con i quali si portano avanti processi che avranno effetti negativi e ripercussioni gravi nei confronti dell’utenza e della qualità dell’assistenza, e intima l'immediato blocco delle inziative unilaterali».Il Direttore dell'Area Vasta di Macerata Dott. Enrico Bordoni, al quale la decisione è stata comunicata nel pomeriggio, rassicura tutti affermando che «l'organizzazione estiva non prevede tagli ai servizi, ma solo una parziale riduzione delle attività in relazione al minore afflusso di pazienti e per consentire agli operatori di fruire delle ferie.  In ogni caso - prosegue Bordoni - vengono garantite le attività sanitarie di base e le urgenze.»In mattinata alle ore 11.00 una delegazione della RSU incontrerà Bordoni per proclamare formalmente lo stato di agitazione. Il Segretario generale di Categoria della Funzione Pubblica Cisl di Macerata Sistino Tamagnini non esclude iniziative più eclatanti di protesta se la Direzione non dovesse tornare sui suoi passi.
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16/05/2012 "Cisl con te": il nuovo servizio della Cisl di Pesaro
La Cisl di Pesaro  ha istituito Cisl con te, un servizio a sostegno e in aiuto delle persone e delle famiglie in difficoltà.Nella nostra comunità locale, come nel resto del Paese, si va diffondendo una sofferenza e un disagio che nessun sondaggio o statistica riesce ad evidenziare nella sua vera portata. Un processo di impoverimento, mai visto prima, sta risucchiando numerose famiglie del nostro territorio.Come si può essere tranquilli se si ha un lavoro a chiamata o se non si lavora affatto? Se si hanno figli meritevoli di studiare, ma che non possono per condizioni familiari? Se si ha un mutuo sulle spalle e si è in cassa integrazione? Se si hanno malati in casa e un affitto da pagare?Sono tutte  dolorose e  reali situazioni che incontriamo ogni giorno.Così muore la speranza e la capacità di immaginare un futuro per sé e per la propria famiglia.Una differenza, forse la fondamentale, con le crisi del passato (che abbiamo affrontato e superato) è che è venuta meno la fiducia in noi stessi.Eravamo certi, allora, che ce l’avremmo fatta.  Avevamo il senso dell’attesa. Sapevamo fare gruppo  e vedere insieme lontano.Oggi la fiducia negli altri  e la capacità di costruire relazioni è crollata verticalmente. (Solo  2 italiani su 10 sostengono di averne ancora – Demos & Pi 2012).Si è logorato in definitiva quel patrimonio di caratteristiche, di abilità, di virtù e di relazioni che va sotto il nome di capitale sociale e che rendeva la nostra società tradizionalmente più forte dello Stato.Di qui la necessità di ricreare comunità, come base per un nuovo slancio vitale. Cambiando stili e modelli di vita, per una società inclusiva e non dei fortunati.In Europa, nessuno come noi guarda con tanto pessimismo al futuro delle nuove generazioni.E’ in questo contesto  che la Cisl di Pesaro-Urbino ha istituito “Cisl con Te”.  Iniziativa collegata al progetto  della Cisl Marche sulle vulnerabilità. Un servizio quindi a sostegno  delle persone e delle famiglie in difficoltà.La finalità è quella di accogliere, ascoltare, individuare i bisogni,  spesso inespressi per pudore, accompagnandoli al superamento. I servizio poggerà sulla rete interna delle categorie e degli sportelli della Cisl, ma dialogherà e si rapporterà, in un’ottica di reciprocità e collaborazione, con le istituzioni e i soggetti pubblici e privati impegnati e  presenti sul territorio.L’idea è di una rete formata da diverse maglie, che sostenga le persone e le famiglie aiutandole ad attraversare le difficoltà.Il servizio sarà in diretto rapporto con l’Osservatorio. I dati raccolti  verranno utilizzati, come base di ricerca, per capire i cambiamenti e impostare efficaci politiche pubbliche, coinvolgendo le istituzioni e i soggetti interessati. 
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16/05/2012 Rinnovato per il 2012 l'accordo con le Banche per la cassa integrazione
E' stato rinnovato  anche per l'anno 2012 l’accordo con gli Istituti di Credito per l’anticipo della cassa integrazione e per la sospensione delle rate dei mutui. L’accordo, sottoscritto per la prima volta nel 2009, è stato negli anni 2010 e  2011 tacitamente rinnovato pur avendo nella sua applicazione notevoli difficoltà.Proprio per tentare di dare una svolta a questa situazione Cgil, Cis e Uil Marche hanno promosso una iniziativa che rilanciasse l’accordo stesso e che impegnasse, in maniera diversa che dal passato, le Banche.La sottoscrizione del nuovo protocollo  riprende in toto i contenuti dell’intesa sottoscritta nel 2009.Le  Organizzazioni Sindacali hanno anche chiesto ed ottenuto la sottoscrizione di un verbale "a latere" che impegna ogni Istituto di Credito firmatario a fornire il nome di un referente regionale cui rivolgersi per affrontare e risolvere le eventuali situazioni di criticità, ed a fornire i dati di monitoraggio sul numero di anticipi e di sospensioni che vengono concessi.Per ora l’elenco delle Banche firmatarie: Banca delle Marche, Banca Popolare Ancona, Banche di Credito Cooperativo (BCC), Carifano, Cassa di Risparmio di Fabriano.IL VOLANTINO di CGIL - CISL - UIL MARCHE
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16/05/2012 Poste italiane, sei mesi per decidere
Restano aperti gli uffici postali di Piediripa, Sforzacosta e Montecassiano. Almeno per il momento. L'Asur Marche ha infatti accolto la richiesta di proroga per la realizzazione dei lavori nelle tre sedi.  Sei mesi per prendere tempo, per dialogare e cercare di capire le reali intenzioni dell'azienda.Decisiva la mediazione del Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, che ha confermato  «la piena disponibilità della Regione ad agevolare una soluzione in grado di salvaguardare la rete degli uffici postali nei piccoli Comuni e nelle Frazioni».Decisive anche le proteste della popolazione e l'intervento dei rappresentanti politici del territorio, per una volta uniti nel difendere un servizio essenziale per le comunità locali.Soddisfatti i sindacati, che però chiedono. «La richiesta di proroga non è sufficiente - sostengono i Segretari regionali di Categoria di Cgil Cisl e Uil- anche perché l'azienda  ha dimostrato di voler utilizzare in modo strumentale le segnalazioni fatte dai dipendenti, prendendo la palla al balzo per decidere la chiusura  degli uffici».Non possiamo fidarci di Poste Italiane - sostiene Dario Dominici, Segretario generale della FLP CISL Marche - che ha dimostrato dimostrato di perseguire una strategia volta a ridurre i costi di gestione, primo tra tutti quello del personale. Non è vero poi, come sostiene l'azienda, che in questi giorni c'è stato un clima sereno di dialogo.«Per questo - conclude Dominici - terremo alta l'attenzione finchè non saremo certi di aver scongiurato definitivamente il rischio di chiusura degli  uffici». 
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16/05/2012 Due pesi e due misure per le zone Nord e Sud della Regione
"Nell'incontro sindacale di ieri pomeriggio, abbiamo appreso, com'era prevedibile, chel'Asur non concederà a questo territo­rio altro che briciole in tema di assunzioni di personale. Ciò vorrà dire che lo scenario che si andrà a delineare nei prossimi mesi per quanto riguarada i servizi sanitari offerti ai fermani, sarà il peggiore tra quelli preventivati".E' drammatico e senza sconti lo scenario delineato dal segre­tario provinciale della Funzione Pubblica Cisl Giuseppe Donati. "Il cosiddetto Piano B2 che prevede accorpamenti dei reparti di Chirurgia con Urolo­gia e di Ortopedia con Otorino­laringoiatría e soprattutto il ta­glio di 4 posti letto di Psichiatria, diventerà esecutivo a meno che l'Asur non riveda le sue assurde posizioni sulle deroghe al blocco delle assunzioni. Oltre a ciò verranno messe in atto altri interventi sui servizi territoriali tutti indirizzati a tagli di prestazioni e di chiusure temporanee".Ora si terrà la conferenza dei sindaci dell'Area Vasta 4 alla quale dovrebbe partecipare anche l'assessore Mezzolani. Ma cosa verrà stavolta a promettere al Fermano? Quello che da anni non mantiene? Un riequilibrio delle risorse economiche stanziate per il Sud delle Marche nei confronti di quelle da anni investite altrove? Non ci crediamo ormai, siamo arresi all'evidenza che in questa Regione, i cittadini non sono tutti uguali: la spesa pro-capite per cittadino va da 1.900 enro dei più fortunati (Nord delle Marche) a 1.450 cu­ro dei più sfortunati (Sud delle Marche)'."L'assessore dovrà giustificare come mai a gennaio del 2012 ha sottoscritto un ac­cordo con la ex Zona Territoriale di Fano per ripianare io splafonamento dei fondi contrattuali di circa 350 mila euro mentre tutti gli altri territori delle Marche non hanno visto un solo centesimo. perchè a Fano sì e a Fermo o Ascoli no?".Il Segretario Funzione Pubblica Cisl - Giuseppe Donati
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15/05/2012 Ircer Macerata, uno strumento per la gestione associata dei servizi
Il 31 maggio prossimo si svolgerà un Consiglio comunale aperto per approfondire le vicende dell’Ircer di Macerata. Più che soffermarsi su scandali veri o presunti,la Federazionedei pensionati (FNP) della Cisl di Macerata vuole approfittare per contribuire alla discussione attraverso alcune considerazioni che valgono anche per le altre Ipab che hanno deciso di trasformarsi in Aziende pubbliche di servizi alla persona (di seguito APSP). La FNPe la Cisl un anno fa hanno molto insistito che le Ipab si trasformassero in APSP. Riteniamo che queste siano infatti uno strumento importante, che se inserito all’interno della programmazione socio sanitaria regionale e di Ambito sociale, può diventare utile per favorire la gestione associata tra più comuni di più servizi sociali (e non solo di quelli residenziali per anziani). Una possibilità che, in un periodo storico in cui si riducono le risorse per i Comuni, dovrebbe essere “colta al volo” da un amministratore intelligente e lungimirante.Purtroppo a distanza di un anno nulla si è mosso. Le APSP (Macerata, Civitanova Marche e San Severino) sono rimaste inerti, in attesa degli eventi. Se un anno fa avessimo saputo che l’obiettivo era quello di continuare a “gestire l’esistente”, sarebbe forse stato più utile e meno impegnativo trasformare le Ircer in Fondazioni di diritto privato (come Recanti o Matelica).Anche perché le sfide che attendono le nostre case di riposo sono molte. Prima tra tutte, l’attuazione dell’accordo regionale sul riallineamento delle tariffe delle residenze protette. Gli anziani non autosufficienti nelle strutture residenziali pagano oggi delle rette veramente troppo alte. Questo perché su di loro viene ingiustamente caricata l’assistenza sanitaria, che dovrebbe invece essere garantita gratuitamente ad ogni cittadino. Con l’accordo di cui sopra le strutture residenziali hanno ricevuto denaro dall’Asur ma non hanno ridotto le rette. Qualcosa non ha funzionato, e vogliamo capire cosa. Ma il tavolo di monitoraggio appositamente previsto da un Decreto regionale per vigilare sull’attuazione dell’accordo non è più stato convocato! Come ormai da prassi consolidata negli ultimi anni, la sanità e gli enti gestori si sottraggono al confronto con il sindacato.Ma c’è di più. Il Piano socio sanitario regionale prevede che i servizi sociali e sanitari siano organizzati e gestiti a livello intercomunale integrando (con accordo di programma) il Distretto sanitario e l’Ambito sociale, chiamati a costituire un’apposita Unità operativa sociale e sanitaria e a redigere un Piano territoriale integrato. Anche su questo versante, un’APSP intercomunale potrebbe svolgere un ruolo importante di “soggetto facilitatore” nell’accelerare dinamiche di integrazione.Questa situazione non è più tollerabile. Richiamiamo l’attenzione dei Sindaci e dei Consigli di amministrazione delle APSP. Da un anno a questa parte non è stata impegnata un’ora di confronto con il sindacato, neppure a titolo informativo, sul futuro e sulle prospettive delle Aziende pubbliche. Sembrano mancare il coraggio e la volontà di prendere in mano il futuro dei servizi sociali e sanitari sul territorio. A pagare il prezzo di questo grave errore saranno tutti i cittadini, specie i più deboli come i pensionati e gli anziani non autosufficienti. La Federazione dei pensionati della Cisl non resterà a guardare, ed è pronta ad iniziative, anche eclatanti, di sensibilizzazione e di protesta.Il Segretario generale FNP CISL MACERATA – Dino Ottaviani 
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14/05/2012 Piano ferie estivo: no alla proposta di ridurre posti letto e servizi sanitari
Le Segreterie Sindacali Territoriali di Fermo e la RSU dell’Area Vasta 4 denunciano la situazione allarmante in cui versa la sanità dell’Area Vasta 4, a detta di tutti, compreso il Dipartimento Salute della Regione Marche, penalizzata fortemente in termini di posti letto, servizi residenziali, e territoriali nonchè finanziamenti per la manutenzione delle strutture e gli ospedali. L’allarme maggiore, però, riguarda la gravissima carenza di personale. E’ bene ricordare infatti che a causa della stretta economica imposta dal Governo Nazionale anche alla Regione Marche (pur tra le poche rientrate nel patto di stabilità’!!!) e dalle conseguenti illogiche politiche occupazionali dell’ASUR Marche – avvallate dalla Giunta Regionale - che operando tagli lineari non tengono conto delle diverse realta’ territoriali, molte figure professionali ed assistenziali, venute meno per pensionamento o termine del contratto di lavoro precario, non sono state sostituite, tanto da mettere a dura prova la tenuta complessiva del sistema sociosanitario fermano. A giugno inizierà il periodo feriale ed i reparti, già in sofferenza per mancanza di personale, rischiano di dover ridimensionare i posti letto e le prestazioni erogate, con conseguenze negative sui servizi ai cittadini. Se non verranno assunti gli infermieri, gli OSS e gli amministrativi necessari, la Direzione di Area Vasta 4 sarà costretta ad accorpare i reparti chirurgici, con un drastico ridimensionamento dei posti letto disponibili, già carenti. Nel caso della Psichiatria, addirittura, ritornerebbe l’incubo della soppressione di 4 o 5 posi letto in SPDC al solo scopo di recuperare tre infermieri, mettendo così in difficoltà la capacità recettiva del Dipartimento di Salute Mentale, in un periodo, qual’è quello estivo, dove alcune patologie psichiatriche si riacutizzano e necessitano maggiormente di interventi in urgenza su stati di acuzie psichiatriche anche pericolose. Va inoltre aggiunto il risicato numero di sanitari in servizio, sempre per pensionamenti non sostituiti. QUESTA SITUAZIONE E’ INSOSTENIBILE ED INACCETTABILE! Il territorio sta affrontando una crisi economica lunga e drammatica che mette a dura prova le famiglie e le persone fragili. Il Servizio Sanitario in questo momento dovrebbe essere più efficiente che mai e non tagliare prestazioni e servizi, come presto succederà per le ferie. I cittadini, avendo meno potere di spesa, dovrebbero poter contare su un sistema sanitario pubblico efficiente e non essere costretti a pagare la sanità due volte: con le tasse e con le parcelle ai privati. I risparmi si devono e si possono fare ma non sulle prestazioni e sul personale necessario a fornirle. Si inizi a tagliare gli stipendi dei Manager regionali e dei troppi Direttori che invece di poter assumere liberamente le azioni organizzative e gestionali sono da mesi commissariati dalla politica e dall’ASUR Marche e quindi ridotti a semplici esecutori di voleri altrui. La RSU ha avanzato delle proposte. Ad esempio agire sui Punti di Primo Intervento che drenano risorse ingenti per i contratti dei medici e occupano un numero importante d’infermieri. Ciò però sembra non realizzabile e si comprende facilmente il perchè. Le lobby stanno prevalendo. Alle scriventi Segreterie Territoriali e alla RSU, pare, non vi sia il dovuto coraggio da parte dell’ASUR nel fare scelte anche scomode perché toccano interessi di categorie professionali notoriamente forti ma così facendo la Direzione Generale scarica il peso di una situazione organizzativa e gestionali intollerabile sul personale del comparto ed in particolare sugli infermieri ed gli OSS. Gli operatori sanitari si sentono abbandonati, lasciati giornalmente soli nell’arena dei Reparti e dei Servizi, a fronteggiare il disappunto, il disagio, ed il crescente e giustificato malumore dei cittadini per un’organizzazione che fa acqua da tutte le parti. Non parliamo poi del personale amministrativo soprattutto quello degli sportelli front office che viene spesso offeso e denigrato dall’utenza per ritardi e lentezze non ascrivibili alla sua volontà o capacità professionale. Chi immagina di prendere la strada più corta, indicata dal Direttore Generale Piero Ciccarelli, di fare le “ammucchiate di reparti” dentro gli ospedali, sbaglia di grosso. La parte sindacale si è già dichiarata contraria a questo progetto grossolano e dequalificante di sanità che reputa gli investimenti sul personale e sulla sua competenza e professionalità, una mera voce d spesa da tagliare ma non ha altrettanto coraggio di agire sui veri sprechi,ridondanze e privilegi. Senza un vero rilancio dei servizi che non può prescindere da investimenti mirati per il fermano, la sanità del nostro territorio, nonostante l’impegno profuso dai dipendenti e la bravura dei professionisti, sarà sempre in grande sofferenza e subirà ulteriori penalizzazioni che peseranno sui cittadini, specialmente i più deboli. Tutto questo, la RSU e le Organizzazioni Sindacali continueranno a denunciarlo pubblicamente fino a quando non riceveranno risposte concrete. Il piano delle assunzioni che in settimana dovrebbe essere messo a punto è un banco di prova importante. Senza le dovute assunzioni di personale, reparti e servizi verranno o accorpati o ridotti. Ci chiediamo: il fermano può permettersi altre penalizzazioni ? Il Segretaro Territoriale Giuseppe Donati (CISL FP) I RAPPRESENTANTI RSU DELL’AREA VASTA 4
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11/05/2012 Riorganizzazione sanitaria: parte il confronto sul territorio.
Lunedì 14 maggio prossimo parte  dall’Area vasta 1 (Pesaro) il confronto territoriale sulla riorganizzazione sanitaria marchigiana.  Una priorità determinante perla Cisl, perché coinvolgere i soggetti locali di rappresentanza diventa strategico per la ridefinizione dell’offerta dei servizi sanitari più prossimi ai bisogni di salute dei cittadini e alle istanze degli operatori della sanità. Nei prossimi giorni verranno calendarizzati  anche gli incontri in Area  Vasta 2 (Ancona),  Area Vasta 3 (Macerata),  Area Vasta 4 (Fermo), Area Vasta 5 (Ascoli Piceno) per entrare nel merito del nuovo assetto sanitario che va  dalla riconversione dei piccoli ospedali  al  potenziamento dell’offerta di assistenza primaria.  
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10/05/2012 Poste Urbino - lentamente si ripristina “l’anormalità”
Pesaro - Come avevamo già denunciato sulle pagine di questa testata, Poste sembra ancora intenzionata a rimandare la soluzione dei problemi del centro di distribuzione e dell’Ufficio Postale di Urbino. Come? adottando l’ennesima soluzione tampone, soluzione che peraltro poteva essere adottata senza lasciare per oltre 10 giorni una trentina di lavoratori esposti a gravi rischi.“Rendere complicate le cose semplici” - afferma Dario Dominici Segretario Regionale Slp-cisl e Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS dell’Unità Produttiva di Pesaro – “sembra essere una mission… Ci sono volute due settimane, una riunione con la parte datoriale, una assemblea sul posto di lavoro con i dipendenti, un esposto all’Asur e qualche articolo, affinchè Poste Italiane si decidesse a fare un primo semplice intervento per ripristinare, in parte, il funzionamento del montacarichi che permette di far salire la corrispondenza destinata ai comuni di Urbino, Fermignano, Urbania, Peglio, S’Angelo in Vado e Borgo Pace al terzo piano del centro di distribuzione collegato all’Ufficio Postale di Urbino in via Bramante, pieno centro storico della famosa cittadina; e quindi essere lavorata in un ambiente che pur non a norma consente di non esporre a troppi rischi i dipendenti. Due settimane per decidersi a chiudere la porta al secondo piano lasciando che l’impianto possa essere utilizzato almeno come montacarichi.”Non è una bella storia, burocrazia e lungaggini testimoniano poca attenzione e considerazione per quei lavoratori che quotidianamente entrano nelle case dei cittadini portando corrispondenza e servizi non solo utili, essenziali alla popolazione. “Ricordiamo alla azienda che deve mantenere i propri impegni e cercare locali idonei ad accorpare in unico centro le lavorazioni dei servizi postali per la vasta area del territorio provinciale servito dal CPD di Urbino. Continueremo a incalzare la parte datoriale che ancora sfugge a qualsiasi confronto con le OOSS: a noi piace risolvere le questioni che attengono al lavoro intorno ad un tavolo piuttosto che attraverso i mass media, ma evidentemente ciò non sembra interessare a tutti in azienda. Nel frattempo è bene che tutti dalla cittadinanza agli amministratori locali siano a conoscenza di tutte le contraddizioni della più grande azienda di servizi del paese” Dario Dominici SLP_CISL Marche
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10/05/2012 Un accordo contro la crisi: esenzione ticket
LA DELIBERA GIUNTA REGIONALE N° 607 DEL 2/5/12 PROTOCOLLO TRA REGIONE MARCHE E CGIL-CISL-UIL: ESENZIONE DAI TICKET PER LAVORATORI E FAMILIARI COLPITI DALLA CRISI   E’ stata confermata anche per il 2012 l’esenzione dal pagamento del ticket per le prestazioni sanitarie e l’erogazione gratuita dei farmaci di fascia C per i lavoratori e lavoratrici colpiti dalla crisi. Infatti, in attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 dicembre 2011 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, la Giunta Regionale ha approvato la Delibera n. 607 del 2.5.2012 contenente i criteri e le modalità per riconoscere per il 2012 interventi a tutela della salute per i lavoratori, e i loro familiari a carico, che abbiano perso il lavoro, siano in cassa integrazione, in mobilità o in contratto di solidarietà. In particolare, i benefici previsti sono:  l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria (ticket) per le prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale erogate dalle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate dalla Regione Marche;   l’erogazione gratuita dei farmaci di fascia C compresi nei prontuari Terapeutici locali o di Area Vasta (attraverso le Farmacie convenzionate o in distribuzione diretta dalle Farmacie Ospedaliere).  Possono beneficiarne i lavoratori o lavoratrici e familiari fiscalmente a carico che, al momento della fruizione delle prestazioni, risultino:  aver perso il lavoro successivamente al 1° gennaio 2009 in mobilità in cassa integrazione (ordinaria, straordinaria, in deroga, in sospensione EBAM) e che nelle 13 settimane precedenti all’erogazione della prestazione abbiano avuto una sospensione dal lavoro pari almeno al 40% delle ore lavorabili; in contratto di solidarietà e che nei 6 mesi precedenti all’erogazione delle prestazioni abbiano avuto una riduzione dell’orario di lavoro pari ad almeno al 40% delle ore lavorabili  Per poter usufruire dell’esenzione, i soggetti aventi diritto devono recarsi presso gli Uffici Anagrafe della Zona Territoriale di competenza e autocertificare di possedere i requisiti richiesti. Ad essi e ai loro familiari fiscalmente a carico sarà rilasciato un certificato di esenzione. Per tali interventi inerenti la tutela della salute sono stati previsti i primi 800.000 euro. Ancona, maggio 2012   
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10/05/2012 Ad aprile boom della cassa integrazione
Più di mille lavoratori sono stati licenziati dall'inizio dell'anno in Provincia di Macerata. Di essi l0'82% non ha alcuna indennità che sostituisca la retribuzione.L'Osservatorio sul Mercato del lavoro aprile 2012 della Cisl di Macerata rileva un aumento delle persone iscritte nelle liste di mobilità - ossia dei lavoratori licenziati - del 13% rispetto all'anno precedente.Ma il dato più preoccupante è quello sulla Cassa integrazione ordinaria. Dall'inizio dell'anno sono state autorizzate 439.140 ore di Cig ordinaria, il 60% in più rispetto al 2011. Le ore autorizzate di Cig ordinaria sono superiori anche rispetto ad aprile 2010 (+ 7%) e 2009 (+ 23%), comunemente considerati come gli anni più duri della crisi.«Credevamo di avere toccato il fondo - commenta il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti in un'intervista al "Il Resto del Carlino" - invece la situazione è in continuo peggioramento e non andrà meglio prima di qualche anno. Le piccole e piccolissime imprese, che rappresentano l'elemento distintivo del sistema produttivo locale, sono proprio quelle che più delle altre soffrono la crisi, anche e soprattutto per mancanza di liquidità e per le difficoltà di accedere al credito bancario».«Attraverso il tavolo provinciale di sviluppo - prosegue Ferracuti - stiamo cercando risposte comuni, ma bisogna fare in fretta. E finito il tempo della riflessione, ora bisogna agire con decisione».Una possibilità proposta dal Segretario generale della Cisl di Macerata è quella di investire nell'industria della cultura e della conoscenza, coinvolgendo le due Università di Macerata e Camerino, ma anche l'Accademia delle Belle Arti, spesso ingiustamente sottovalutata.  
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09/05/2012 "Anziani, nuovi stili di vita".
E’ questo il titolo del Convegno che si terrà martedì 22 Maggio 2012 con inizio alle ore 16,30 presso la Sala Docens, Piazza Roma di Ascoli Piceno, organizzato dalla Segreteria Provinciale FNP-Cisl e dai Coordinamenti Donne di Ascoli Piceno-Fermo. L’incontro, inserito nel contesto della "Settimana della Famiglia", manifestazione promossa dall'Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno (Assessorato alle Politiche Sociali e Pari Opportunità), tratterà temi inerenti la salute della popolazione anziana e non. Gli esperti relazioneranno su argomenti riguardanti la depressione senile, l’osteoporosi post-meno pausale e un’adeguata nutrizione. Recenti studi affermano che corretti stili di vita insieme con un’alimentazione sana ed equilibrata aumentano il benessere generale dell’organismo, assicurano un sano inizio di vita a tutti i neonati e i bambini in età pre-scolare, creano le condizioni per una migliore salute dei giovani, migliorano lo stato di salute delle persone anziane per consentire loro di continuare a svolgere un ruolo attivo nella società; inoltre, negli ultimi decenni si è registrato un crescente interesse per il tema della salute, concepita non più in una dimensione di responsabilità individuale, ma come diritto-dovere che chiama in causa l’intera collettività. Il Coordinamento Donne e la Federazione Nazionale dei Pensionati della Cisl, da sempre, si spendono per fungere da tramite tra i bisogni della popolazione ed il sistema pubblico dei servizi di cura ed assistenza. In particolare, in questa occasione auspicano che gli input scaturiti dal Convegno non vadano perduti ma abbiano una positiva risonanza sul territorio. La giornata si avvarrà del contributo di insigni esperti e della presenza del Segretario Nazionale della FNP-Cisl, Ermenegildo Bonfanti, che concluderà i lavori.
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09/05/2012 Revocato lo sciopero regionale di 8 ore del Trasporto Pubblico Locale
Ancona 09.05.2012  Alla Commissione di Garanzia  Oss-conflitti sindacali  All’ASSTRA Marche All' ANAV Marche All'Assessore Trasporti Regione Marche Ill.sig. Prefetto di :Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Urbino Fermo Oggetto :  Revoca  Sciopero Regionale Trasporto Pubblico Locale su gomma del 10 maggio 2012             Le scriventi, comunicano che oggi 9 maggio c/o gli uffici della Regione Marche dopo l'incontro di ieri 8 maggio con l'Assessore ai Trasporti dott.  Luigi  Viventi e il dirigente dott. Sergio Strali, si è sottoscritto un protocollo di intesa.             Le OO.SS. pur non avendo condiviso il taglio dei servizi del 5% già effettuato, ritengono che il documento prodotto e sottoscritto, eviti ulteriori penalizzazioni ai cittadini e ai lavoratori, ma anzi inneschi un meccanismo virtuoso che dovrebbe migliorare ed efficientare il servizio di Trasporto Pubblico Locale.             Inoltre, il tavolo congiunto concordato tra Regione e OO.SS. permetterà di monitorare e concordare tutti gli aspetti riguardanti i nuovi affidamenti da effettuare nel 2013.             Pertanto, per le motivazioni di cui sopra le OO.SS. Regionali REVOCANO lo sciopero previsto per domani giovedi 10 maggio.  Segreterie Regionali Marche FILT-CGIL                FIT-CISL                UILTRASPORTI Fabrizio Fabbietti    Roberto Ascani       Giorgio Andreani
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09/05/2012 Cgil Cisl e Uil in piazza insieme il 2 giugno
«Manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil, senza sciopero e di sabato pomeriggio, il 2 giugno prossimo per mettere al centro il tema del lavoro e chiedere al Governo di invertire la rotta». E' quanto annunciato oggi dai Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, nel corso della conferenza stampa congiunta svoltasi nella sede della Uil.«Si tratta di una protesta simbolica che cade nel giorno della Festa della Repubblica per ricordare al Governo e all'intera classe dirigente italiana - spiegano i segretari - che l'Italia, come recita la Costituzione, è una Repubblica democratica fondata sul lavoro».La manifestazione si terrà nel pomeriggio per consentire alle istituzioni di celebrare la Festa del 2 giugno la mattina. Al centro della manifestazione c'è anche il tema del fisco. Cgil, Cisl e Uil sollecitano il Governo ad aprire una discussione per alleggerire il carico fiscale su lavoratori dipendenti e pensionati. Più in generale, le tre confederazioni chiedono all'esecutivo di invertire la rotta nelle politiche economiche.«La manifestazione del 2 giugno - sottolinea il Segretario della Cisl Raffaele Bonanni -  ha l'obiettivo di cambiare la politica economica e in modo particolare quello di garantire assolutamente una sterzata sulla vicenda fiscale. Nono solo  perche' rappresenta il segno maggiore di ingiustizia nel nostro Paese, dove chi ha di piu' paga di meno e chi ha di meno paga di piu', ma perche' il tipo di tassazione che si applica ha una valenza economica straordinaria.«E da parte di tutti gli altri Stati la leva fiscale viene usata proprio al contrario - precisa Bonanni, ricordando che «le economie asfittiche, infatti, vanno stimolate con i consumi e stipendi piu' bassi e tasse molto alte di certo non aiutano».E a proposito di fisco, il Segretario della Cisl torna a parlare di Imu: «I sindacati hanno chiesto una patrimoniale per i ricchi e si sono ritrovati una patrimoniale per i poveri» sottolinea dicendosi «molto vicino ai tanti sindaci che stanno pensando di rivedere l'Imu con l'obiettivo di non appesantire chi possiede una sola casa».«Meno tasse, dunque, ristrutturazione del debito pubblico e - ribadisce - taglio dei costi della politica nella ricetta contro la crisi. Senza dimenticare la vendita del patrimonio pubblico perché occorre smobilizzare tutto cio' che e' smobilizzabile, vendere le cose anziche' le persone».Bonanni è poi tornato a parlare di concertazione criticando l'idea che oggi il Governo tenta di far passare, «che con meno concertazione si eviti il consociativismo perché in assenza di qualsiasi confronto, senza una discussione trasparente con le forze che rappresentano il Paese, scorazzano le lobbies». E ha concluso: «Nei prossimi giorni Cgil, Cisl e Uil vareranno una proposta unitaria sul fisco con la quale chiedere al Governo l'apertura di una tavolo di confronto con l'obiettivo di tagliare le tasse su lavoratori dipendenti e pensionati».Cigl, Cisl e Uil manifesteranno il 2 giugno per avere 'risposte dal Governo' e avvertono che ''non ci sono alibi'' per non darle. Sottolinea la leader della Cgil, Susanna Camusso, presentando la manifestazione unitaria del 2 giugno: «Non ci sono alibi, fin quando si continua dietro l'alibi dell'Europa si fanno solo scelte recessive'. Serve equita' e crescita, con risposte su fisco e lavoro».«Senza risposte sul lavoro il Paese non ce la fa», avverte la leader della Cgil. «Siamo vicini a un punto di rottura e prima che si arrivi a un punto di non ritorno e' auspicabile e rivendicabile che il governo cambi la politica economica».«Una decisione, quella di Cgil, Cisl e Uil, - dice ancora Angeletti - che intende inviare al governo un messaggio chiaro: la misura e' colma, l'esecutivo deve cambiare passo, basta rigore, ora serve guardare ai lavoratori. Siamo sindacati assolutamente responsabili, non abbiamo mai anteposto i nostri interessi a quelli generali, ma oggi proprio il senso di responsabilita' non puo' arrivare ad un livello di afasia: con questa politica non raggiugeremo nessuno degli obiettivi dichiarati dal governo.«E questo perché - conclude - non si puo' celebrare la Festa della Repubblica facendo finta che l'articolo 1 della Costituzione sia stata solo un'idea geniale dei nostri contribuenti». 
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08/05/2012 Poste italiane riduce i servizi e guarda solo agli utili
E' bufera su Poste Italiane. La ventilata chiusura dei tre uffici postali di Piediripa, Sforzacosta (frazioni di Macerata) e Montecassiano, così come le disfunzioni del Centro di distribuzione di Urbino, hanno fatto esplodere la rabbia dei lavoratori e degli utenti del servizio.A decretare la chiusura dei tre uffici maceratesi sarebbero state delle prescrizioni dell'Asur, per rispettare le quali basterebbero circa € 10.000.Soldi che l'azienda non sembra intenzionata a sborsare, nonostante nel 2011 abbia  conseguito un utile di gestione di circa € 850 milioni, e nonostante il fatto che i tre uffici in questione lavorino a pieno regime servendo più di 12.000 utenti.A Urbino invece un guasto del montacarico del Centro di distribuzione ha costretto i dipendenti a trasportare la corrispondenza a mano su tre piani, in violazione del Decreto n. 81 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.Il problema sembra facilmente risolvibile con un intervento di riparazione, ma non è questo il punto. Il Centro di distribuzione di Urbino è inadeguato e da tempo il sindacato chiede il trasferimento in una sede più funzionale, come già accaduto a Fano e a Pesaro. Nel 2010 era stato messo a bilancio un preventivo di spesa per una sede nuova, ma ancora oggi non se ne  è fatto nulla.Due vicende diverse,  un denominatore comune. Secondo Dario Dominici, Segretario generale dei Postali Cisl delle Marche «è in atto una riduzione graduale dei servizi  all'interno di un progetto nazionale di riorganizzazione che, nelle Marche, porterà  il taglio di  circa 205 lavoratori». In sintesi si può affermare che Poste Italiane è un'azienda che, pur nel pieno delle proprie forze,  batte in ritirata sui servizi e bada esclusivamente ai profitti.Il sindacato non resterà a guardare.  La Cisl ha fissato un incontro che in settimana vedrà coinvolti i Sindaci di Macerata e di Montecassiano. «Chiederemo a Poste italiane un incontro in cui spiegare i motivi di queste decisioni - afferma il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti -  e andremo fino in fondo arrivando, se necessario, anche al  boicottaggio dell'azienda.»Poste italiane getta acqua sul fuoco assicurando che si tratta solo di una sospensione dell'attività. Sospensione si, ma a tempo indeterminato. Temendo una chiusura definitiva, la Cisl ha proposto allora l'apertura di uffici mobili al posto di quelli "temporaneamente" chiusi.Nel frattempo  si muovono anche i cittadini e la politica. Tantissime le manifestazioni di protesta da parte degli utenti, soprattutto quelli anziani, che vivono nelle frazioni e che, sopportando gravi disagi , dovranno ora recarsi a Macerata. A Montecassiano gli anziani stanno formando un Comitato per mantenere aperto l'ufficio. A Macerata il caso finisce in Consiglio comunale, dove maggioranza e opposizione cercheranno una soluzione. Significative le parole del Sindaco Romano Carancini, che si è detto« indignato per una situazione inaccettabile».RASSEGNA STAMPA     
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07/05/2012 Sanità maceratese, il sindacato lancia "l'allarme estate"
Le Federazioni di Categoria del Pubblico Impiego di Cgil Cisl e Uil lanciano l’allarme sulla situazione della sanità provinciale. Come già accaduto nello scorso anno, l’approssimarsi dell’estate e la necessità di predisporre il “piano ferie” rendono ancor più evidenti le gravi carenze di organico che già si riscontrano in quasi tutte le strutture dell’Area Vasta n.3L’ipotesi presentata dalla Direzione aziendale e discussa dalla nuova RSU in un’assemblea generale del personale che si è svolta nei giorni scorsi contiene proposte che il sindacato valuta a dir poco discutibili.Come quella di sopprimere due posti letto nel Reparto di terapia intensiva e uno in Rianimazione nell’Ospedale di Civitanova Marche, in una città che durante il periodo estivo triplica il numero dei residenti e in una struttura che dovrà assorbire l’utenza che prima si recava a Recanati, dove è stato chiuso il Punto Materno Infantile. O come quella di accorpare, nell’Ospedale di Macerata, i reparti di Malattie infettive e Pneumologia, con gravissimi rischi per i pazienti di quest’ultimo.Queste proposte, se condotte in porto, rischiano di diventare definitive. Come accaduto nel 2011, quando nell’ Ospedale di Macerata si decise di accorpare, per il piano ferie della scorsa estate, i reparti di Geriatria e Nefrologia e quelli di Urologia e Chirurgia. Decisioni sulle quali poi non si è tornati più indietro.Secondo il Segretario generale della Funzione pubblica Cisl di Macerata Sistino Tamagnini «questa non è una riorganizzazione ma un vero e proprio razionamento, portato avanti sulla pelle dei lavoratori, molti dei quali lavorano ormai da mesi ben al di la del loro normale orario di lavoro, senza retribuzioni aggiuntive e senza recuperi compensativi».Il piano occupazionale 2012 nasconde infatti un sistema di lavoro incentrato sul precariato – i neo assunti sono tutti a tempo determinato o in alcuni casi co.co.pro – e una carenza strutturale dell’organico. Uno stato di cose lesivo della dignità professionale e personale dei lavoratori, ma anche pericoloso per gli utenti stessi, esposti all’aumento del rischio clinico di errori.Alla riduzione dei posti letto di ricovero per pazienti acuti dovrebbe poi fare seguito, secondo il Piano sanitario regionale, il potenziamento dell’emergenza territoriale e dell’assistenza domiciliare integrata socio-sanitaria. Sul territorio invece i servizi per anziani, minori, disabili e famiglie  vengono chiusi con il pensionamento dei professionisti che se ne occupano.Il sindacato pretende di non essere “tenuto a distanza” dal merito di questi temi, sui quali va recuperato un confronto serio e fattivo, senza finzioni e nel rispetto dei ruoli reciproci. A partire dal prossimo incontro tra RSU e Direzione di Area Vasta, in calendario per il 23 maggio prossimo.Si impegna infine a portare questi temi all’attenzione della Conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta n. 3 di Macerata, che in quanto garanti della salute dei cittadini devono essere consapevoli dell’assetto che i servizi sanitari stanno assumendo sui territori che devono governare.RASSEGNA STAMPA
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07/05/2012 Area Vasta 5: arriva un minimo di respiro per la riabilitazione.
Alcune settimane fa, la CISL FP di Ascoli-Fermo ha denunciato la situazione allarmante in cui versa la Medicina Riabilitativa dell’Area Vasta 5 presso l’ospedale di San Benedetto del Tronto. E’ bene ricordare che a causa della sconsiderata politica occupazionale dell’ASUR Marche e della stretta economica imposta dalla Regione Marche, un servizio molto apprezzato dall’utenza, quale quello della Riabilitazione, sta lentamente morendo per la gravissima mancanza di personale qualificato medico, tecnico riabilitativo e di supporto amministrativo. A fronte di assenze maturate nel tempo per pensionamenti mai sostituiti, trasferimenti ed aspettative, attualmente mancano all’appello 9 fisioterapisti di cui ben 6 dedicati all’assistenza domiciliare e residenziale, due medici e due figure amministrative. Ciò ha significato, in concreto, un calo drastico delle prestazioni riabilitative a domicilio dei pazienti, lo smantellamento o quasi dell’assistenza riabilitativa presso la Casa della salute di Ripatransone e l’esplosione dei tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali in ospedale, visto che i fisioterapisti sono stati sottratti alle attività ambulatoriali ed inviati sul territorio per tamponare l’emergenza. Per assurdo, attualmente, per una prestazione riabilitativa urgente qual’è la riabilitazione per frattura di femore, si attendono anche 40 gg. che significa due cose: o l’utente attende i tempi biblici dell’intervento, subendo un danno fisico e lavorativo notevole perché i tempi di ripresa alla vita normale ritardano enormemente oppure lo stesso utente deve pagarsi la prestazione privatamente. A questo ci ha ridotto, la politica regionale sulla sanità e l’indolenza assoluta della politica locale che oltre ad organizzare sterili dibattiti o consigli comunali non è riuscita ad imporsi presso gli stessi referenti regionali, anche dello stesso colore politico, per portare a casa qualche soluzione concreta e tutelare il territorio. La CISL FP, invece, dopo il suo intervento pubblico, tramite la stampa, può dire di aver ottenuto un pur minimo risultato. Dal 1 giugno verranno assunti, purtroppo solo a tempo determinato, 3 nuovi Fisioterapisti che almeno potranno sopperire in parte ad una situazione da terzo mondo. QUESTO PERO’ NON BASTA ! Il territorio sta affrontando una crisi economica drammatica e lunga. Il Servizio Sanitario in questo preciso momento deve essere più efficiente di prima e non tagliare prestazioni e servizi come presto succederà per le ferie perché i cittadini, avendo meno potere di spesa, devono poter contare su un sistema sanitario pubblico efficiente e non pagarlo due volte con le tasse e con parcelle ai privati. I risparmi si devono e si possono fare ma non sulle prestazioni e sul personale necessario a fornirle. Si inizi a tagliare gli stipendi dei Manager regionali e dei troppi Direttori che invece di assumersi personalmente delle responsabilità organizzative e gestionali sono da mesi commissariati dalla politica e dall’ASUR Marche e quindi ridotti a semplici esecutori di voleri altrui. Per fare questo non c’è bisogno di gravare sulla collettività per quasi 140 mila euro all’anno a Direttore. La CISL FP rivendica il ruolo primario che ha da tempo si è conquistato, propositivo e di denuncia. Qualche risultato lo ha portato a casa ma non basta. L’Area Vasta 5 ha necessità di aprire un confronto con le Organizzazioni Sindacali per decidere dove vuole andare e cosa intende fare. Ad oggi sta solo vivacchiando, non ha un progetto, non ha portato una proposta complessiva di riorganizzazione e quello che è peggio, sta scaricando sui lavoratori e sui professionisti, in primis infermieri, OSS ed Amministrativi, il peso di una situazione organizzativa e gestionali intollerabile. Sta lasciando soli gli operatori sanitari, nell’arena giornaliera dei Reparti e dei Servizi, a fronteggiare il disappunto, il disagio, ed il crescente e giustificato malumore dei cittadini per un’organizzazione che fa acqua da tutte le parti. Pensare che fra qualche giorno inizieranno le ferie estive fa venire i brividi. Ad oggi non si conoscono le strategie che questi Direttori metteranno in campo per consentire i 15 gg di ferie estive al personale e nello stesso tempo mantenere i servizi efficienti. Chi immagina di prendere la strada più corta, indicata dal Direttore Generale Ciccarelli, di fare le “ammucchiate” dentro gli Ospedali o tra gli Ospedali, sbaglia di grosso. La CISL FP contro questo metodo grossolano e dequalificante di sanità è pronta a scendere in campo ed anche in piazza. I Direttori, Coordinatori, Posizioni Organizzative alla corte dei nostri grandi Manager… sono avvertiti. IL SEGRETARIO GENERALE CISL FP Ascoli-Fermo Giuseppe Donati
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05/05/2012 Campagna fiscale 2012
SEDI SERVIZI FISCALI CAF CISL MACERATASERVIZI FISCALI CAF CISL MACERATA  
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04/05/2012 Poste italiane chiude tre uffici a Macerata
E' scontro tra Poste italiane e il Sindacato di Categoria  della Cisl (la FLP), dopo che l'azienda ha deciso di  chiudere gli uffici di Piediripa, Sforzacosta e Montecassiano.In un comunicato stampa il Segretario della SLP Cisl Marche Dario Dominici attacca duramente Poste italiane, accusandola di avere ormai deciso una drastica riduzione dell'offerta dei servizi sul territorio e dei livelli occupazionali.«Presto - sostiene Dominici - i cittadini potranno accedere ai servizi solo dopo code interminabili e solo dopo aver compiuto un lungo tragitto in macchina o su un mezzo pubblico. In altre parole  Poste italiane taglia i costi di gestione semplicemente approfittando di un particolare privilegio che le viene concesso, ossia quello di scaricarli semplicemente sugli enti locali e sulla popolazione».Una strategia attraverso la quale, secondo la Cisl Slp, l'azienda mette in discussione anche il ruolo della rappresentanza. La Cisl, sindacato più rappresentativo del settore, è un avversario scomodo, e i lavoratori, tra i quali molti suoi iscritti, sono costantemente messi sotto pressione da richieste di maggiore flessibilità, di deroghe alle regole e di aumento di carichi di lavoro e di responsabilità personali.Negli ultimi quattro anni l'impegno del sindacato è stato quello di evitare la chiusura delle aziende preservando quanti più posti di lavoro possibile,  Mentre approva e certifica un bilancio assolutamente positivo invece,  Poste italiane decide di chiudere 1.200 uffici postali entro l'anno, tagliando almeno 10.000 posti di lavoro.«Ma siamo convinti - conclude Dominici - che i lavoratori e i clienti di quella che è la più grande azienda di servizi del paese, non si lasceranno ingannare ancora una volta». 
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04/05/2012 Personale ATA, graduatorie di circolo e di istituto di prima fascia
Con nota 2937 del 17 aprile 2012 il Ministero dell'istruzione, università e ricerca comunica l'apertura delle funzioni per l'inserimento online delle istituzioni scolastiche in cui gli aspiranti delle graduatorie permanenti (24 mesi) vogliono essere iscritti nella graduatoria di istituto di prima fascia. L’applicazione per l’invio on-line del modello di domanda (all. G) sarà disponibile a partire dalle ore 9,00 del giorno  10 maggio 2012 fino alle ore 14,00 del giorno 30 maggio 2012. Non è richiesto l’invio del modello cartaceo in formato pdf prodotto dall’applicazione. Per poter accedere alle istanze online è necessario che gli aspiranti abbiano completato la procedura di registrazione al sistema. Tutti gli aspiranti, ai fini dell’inclusione nelle graduatorie di circolo e di istituto di 1° fascia per l’ a. s. 2012/13, dovranno, necessariamente,  utilizzare la procedura on-line in quanto non sarà più possibile confermare in automatico le sedi espresse dell’anno scolastico precedente. LA SEGRETERIA CISL SCUOLA MACERATA
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03/05/2012 Osservatorio sul mercato del lavoro
LISTE DI MOBILITAAlla data del 31 marzo 2012 sono stati iscritti nelle liste di mobilità 841 persone (+ 28% rispetto al 2011).Di essi 694 (82%) non hanno indennità. Gli iscritti senza indennità aumentano del 67% rispetto al 2011.Gli iscritti con indennità sono 147 (il 17% del totale) e sono diminuiti del 53% rispetto al 2011. CASSA INTEGRAZIONEAl 31 marzo 2012 sono state autorizzate 1.551.552 ore di Cassa integrazione di cui: 254.431 di Cig ordinaria ( 16,4% del totale) 361.385 di Cig straordinaria (23,3% del totale) 535.736 di Cig in deroga (60,3% del totale) Rispetto allo stesso periodo del 2011 le ore autorizzate complessivamente sono diminuite del 16%. Nello specifico dei singoli strumenti si registra: un aumento del 20% della Cig ordinaria; una diminuzione del 40,1% della Cig straordinaria una diminuzione del 2,2% della Cig in deroga IL REPORT COMPLETO SUL MERCATO DEL LAVORO
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01/05/2012 "Primavere arabe e futuro del Mediterraneo"
E' il titolo di un interessante  convegno che si terrà  giovedi 3 maggio alla Facoltà di Economia di Urbino. Interverranno Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Pesaro -Urbino, Fausto Mazzieri Presidente Iscos Marche, Gianluigi Storti Presidente Anolf che insieme a Massimo Bevacqua, Silvia Colombo e Rony Hamaui si interrogheranno sul futuro del Mediteranneo e sul ruolo per l'Italia e per l''Europa. 
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01/05/2012 Il 1° maggio un'occasione per difendere e rilanciare il lavoro
Ci apprestiamo a celebrare il 1° Maggio con la stessa forza e convinzione di sempre, ma duramente provati, come territorio pesarese, da una crisi che perdura da ormai quasi quattro anni e che ha avuto, nell’ultimo semestre, una preoccupante riacutizzazione, aggravata dai danni prodotti dall’eccezionale nevicata del Febbraio scorso.Le persone, le famiglie, le imprese in difficoltà aumentano e il disorientamento rischia di lasciare il posto ad un disagio sempre più diffuso. Secondo i dati ISTAT illustrati dalla Provincia nella recente CPL, il tasso di disoccupazione è passato, dal 2010 al 2011, dal 4.7 al 5.8%; quello giovanile dall’11.2 al 21.4% e quello femminile dal 4.9 al 7.2%.Quello di occupazione è diminuito dal 1.4%; gli occupati sono passati da 166.380 a 163.683.Nel 1° trimestre 2012 si sono registrate il 5.5% di assunzioni in meno rispetto allo stesso periodo 2011. La Cig nel mese di Marzo, rispetto allo stesso mese del 2011, è cresciuta del 21%.Perdita del potere di acquisto di salari, stipendi e pensioni; erosione del risparmio delle famiglie e contrazione dei consumi sono alcuni dei fenomeni che stanno assumendo proporzioni notevoli anche nella nostra provincia.Che risposte siamo in grado di offrire ai tanti soggetti bisognosi di aiuto? Come frenare un carovita che falcidia , mese dopo mese i bilanci familiari?L’impegno per arginare questa situazione va profuso a tutti i livelli.Il governo Monti ci ricorda tutti i giorni che questi sono i tempi del rigore economico. E’ questa una sfida che come sindacati abbiamo raccolto ponendo una sola condizione: che al rigore siano  associati equità e politiche per lo sviluppo.Che chi ha di più sia chiamato a dare di più; che vi sia concreto sostegno all’occupazione.Perché di solo rigore si può anche morire, come sembra abbiano finalmente capito  i vari governanti europei.D’altra parte le politiche di rigore, i sacrifici richiesti a lavoratori e pensionati soprattutto, rischiano di essere, oltre che iniqui, come di recente lo è stata la riforma delle pensioni, anche insufficienti, se non si pone fine a delle distorsioni di fondo.A livello internazionale vanno adeguatamente regolamentati i mercati finanziari, per evitare le attuali, macroscopiche, speculazioni.Se 6 operazioni su 10 vengono effettuate fuori da ogni controllo, come può avvenire  ciò? Come si può riportare la finanza a strumento di sostegno dell’economia reale e questa porla autenticamente al servizio dell’Uomo?A livello nazionale la priorità assoluta è rappresentata dal riordino dei conti pubblici e dalla lotta agli sprechi ma, in nome dell’equità e della lotta alle disuguaglianze è fondamentale una riforma fiscale che alleggerisca il prelievo su redditi da lavoro e pensioni e riduca il costo del lavoro, orientando verso questi obiettivi le risorse derivanti da un’adeguata tassazione dei patrimoni e dalla lotta all’evasione fiscale.Non è sostenibile una situazione in cui il 10% delle famiglie detiene il 49.7% della ricchezza e come afferma l’ISTAT, a fronte di un aumento, negli ultimi 10 anni, del 5.8% delle abitazioni, nello stesso periodo 50.000 famiglie in più dichiarano di vivere in baracche. Sul piano locale, la riqualificazione del nostro sistema manifatturiero, la valorizzazione dell’agricoltura, il lancio del turismo vanno combinati con la salvaguardia del nostro sistema di welfare, messo a dura prova da una contrazione delle risorse a disposizione degli Enti locali, a seguito di un processo federalista un po’ bislacco che fino ad oggi ha prodotto solo un incremento della pressione fiscale sui cittadini.Le richieste di assistenza sociale ai Comuni  sono, nell’ultimo triennio, triplicate.Per evitare che questo si trasformi in  ulteriore tassazione è indispensabile, superando gli attuali, incomprensibili ritardi, sul piano della spesa puntare ad ulteriori risparmi attraverso la gestione associate di servizi e funzioni tra i vari Comuni e sul piano delle entrate stabilire che rette e tariffe siano  fissate utilizzando lo strumento dell’Isee lineare.Ma aldilà delle pertinenze dei vari livelli, alla base di ogni risposta va posto un concetto essenziale: per uscire dalla crisi bisogna difendere e rilanciare il lavoro e fondare su di esso ogni ipotesi di sviluppo economico.E nel contempo dare più valore ed attenzione alle persone. Sostenendole, siano esse lavoratori  dipendenti o datori di lavoro, nei momenti di difficoltà che la crisi ingenera;  per evitare, come è successo a molte in questi ultimi mesi , che ricorrano  a dei gesti disperati.Va favorita, in ogni modo, la creazione di nuova, “buona” occupazione. Che punti sì all’incremento della produttività ma anche, attraverso la contrattazione, al conseguente aumento delle retribuzioni.Che ad un salario dignitoso associ il rispetto rigoroso delle norme di salute e sicurezza. Troppo alto è il tributo di vite umane che paghiamo per l’incuria e per la malsana riaffermazione della logica del massimo ribasso negli appalti.La riforma del lavoro in discussione in Parlamento risulta convincente nel contrasto alle “flessibilità malate” e nell’affermazione del principio che il contratto ordinario debba essere quello a tempo indeterminato.Deve essere però difeso nel corso dell’iter parlamentare l’istituto della reintegrazione per chi è ingiustamente licenziato e perseguito il giusto equilibrio tral’allargamento della platea dei beneficiari degli ammortizzatori sociali e la misura e la durata degli interventi.Per il rilancio dell’economia serve all’Italia  un reale sostegno alle attività di ricerca e d’innovazione delle imprese.E’ necessario, nel rispetto degli equilibri socio-ambientali, il varo immediato di un Piano d’interventi infrastrutturali, materiali ed immateriali e di una seria politica industriale.Perché è delittuoso assistere alla messa in discussione di migliaia di posti di lavoro e non sbloccare, per pastoie burocratiche, miliardi di euro già stanziati per importanti interventi,  viari e non, utili per colmare il divario che registriamo al riguardo, rispetto agli altri paesi europei.Serve un programma di liberalizzazioni autentiche che sgombri il campo, in molte attività, da rendite di posizioni fuori dal tempo e non si riduca a scelte riduttive e discutibili come quello degli orari dei negozi.Non è certo con le aperture festive indiscriminate degli esercizi commerciali che daremo vigore alla nostra economia!Ciò che veramente serve è una rete di distribuzione che faccia salvo anche il piccolo commercio e non lo marginalizzi come le scelte recenti rischiano di fare.Sul lavoro va costruito il domani; sulla difesa dei più deboli va imperniata la vita delle nostre comunità.Un nuovo Patto per il lavoro e la crescita è ciò che serve per riaprire l’orizzonte nostro e dei nostri figli, liberandolo dalle inquietanti nubi odierne che nessun Governo, tecnico e non, potrà diradare da solo.In centinaia di Piazze, in tutta Italia, questo sarà il nucleo della proposta che CGIL-CISL-UIL  impegnati oggi più che mai a dare valore al lavoro, faranno alle altre parti sociali e al Governo.Ma serve anche, come ci ha ricordato il Presidente Napolitano nella sua recente visita a Pesaro il rilancio di una “buona” politica, eticamente ispirata. Capace di sprigionare energie ed impegno votati al bene comune; capace di affrancarsi dal pericolo di essere ridotta a semplice strumento per affaristi ingordi ed egoisti  e terreno per disinvolti populisti.La nostra democrazia ha bisogno di un profondo rinnovamento: si cominci, senza indugi, dalla legge elettorale, ridando reale potere di scelta dei propri rappresentanti ai cittadini; si continui con il riassetto del sistema istituzionale che ha bisogno di essere snellito e reso più efficiente.Ogni atto di trasparenza, di sobrietà, di lungimiranza, rappresenterà, per quanto doveroso, un apprezzabile segno d’attenzione, per chi si trova oggi in particolare difficoltà.Sarà inoltre un modo tangibile per consentire ai nostri giovani di guardare con maggiore fiducia e speranza al proprio futuro liberando quelle energie vitali indispensabili per ridare slancio al nostro Paese.Sauro Rossi    Segretario Generale Ust - Cisl Pesaro - Urbino 
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30/04/2012 Festa del lavoro
In occasione delle celebrazioni della Festa del lavoro del 1°maggio, le organizzazioni sindacali della Provincia di Pesaro - Urbino  hanno organizzato diverse iniziative nel territorio.  Al Parco Miralfiore di Pesaro Cgil, Cisl e Uil hanno allestito un pomeriggio di festa fatto di  musica, convivialità e concerti  e tra gli interventi ci sarà  il Segretario Territoriale Ust -  Cisl  Claudio Bruscoli, a Macerata Feltria è prevista una manifestazione che inizierà con l'intervento del Segretario Generale  Sauro Rossi.  Altre iniziative  sono previste a Monte Colbordolo,  a Case Nuove di Sassocorvaro, a  Orciano dove interverrà per la Cisl  Egidio Valletta. Le  diverse iniziative vogliono ricordare l'importanza del lavoro e del suo rilancio.
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30/04/2012 Rimettere al centro il lavoro per uscire dalla crisi
Ringrazio il Sindaco per le belle parole spese e per aver organizzato anche quest’anno, insieme all’amministrazione, un bel momento come questo. Il primo maggio non è solo un’occasione per rinnovare una tradizione significativa per la comunità, ma è anche un segnale culturale in controtendenza.E’ davanti agli occhi di tutti come la nostra società rischi di scivolare su un piano di superficialità e qualunquismo, concentrandosi sempre più su  questioni marginali e su interessi particolari. Per fortuna non siamo soli. Infatti, in questo momento, in tutta Italia, si svolgono centinaia di iniziative di festa e memoria come questa, qui a Civitanova Marche.Un’ occasione per ricordare il contributo offerto dal mondo del lavoro per la realizzazione del nostro Paese. Un significato profondo ribadito nello slogan “Lavoro e Crescita per uscire dalla crisi” che accompagnerà la manifestazione nazionale unitaria che si svolgerà a Rieti. Un tema quanto mai attuale, che ci impone riflessioni serie in questo momento complesso, se non addirittura drammatico, per il mondo del lavoro.Il Primo Maggio è in primo luogo festa del lavoro, serve a manifestare il lavoro e per il lavoro, serve a ricordare a tutti, alla politica, alle istituzioni, ai signori dell'economia, ai guru della finanza, ai mezzi d'informazione, ad ognuno di noi, che, come dice lo storico Inno dei lavoratori,di Filippo Turati del 1886:  “Noi vivremo del lavoro!…il riscatto del lavoro dei suoi figli opra sarà…”:Sono parole che, dopo tanti anni non hanno perso la loro forza e intensità, parole che continuano a trasmetterci emozioni e ideali.“Noi vivremo del lavoro!”: parole che ci spingono a fare memoria del lavoro di un tempo nelle nostre terre, nelle nostre contrade, nelle nostre botteghe, nelle nostre filande, nelle nostre miniere. Lavoro duro e spesso sfruttato, lavoro minorile, lavoro insalubre, lavoro di donne “in attesa”, lavoro “licenziato” ad nutum, lavoro dall’alba al tramonto, lavoro senza contratto…“Noi vivremo del lavoro”: parole che ci spingono a fare memoria dell’azione coraggiosa degli uomini e delle donne che hanno immaginato, progettato, dato vita, in varie forme, alle associazioni sindacali; di coloro che ci hanno creduto, che hanno fatto crescere il sindacato nel nostro Paese, nelle fabbriche, nei campi, negli uffici pubblici, hanno contribuito a creare un avanzato sistema di tutele e diritti, costruito nei decenni scorsi.Per chi, come noi oggi qui presenti, è convinto che il lavoro rappresenti un valore inestimabile per la persona e per la comunità; per chi, come noi, ha sempre rivendicato per il lavoro un posto centrale nella società e nelle attenzioni della politica; per chi, come noi, crede che la nostra Costituzione conservi ancora la sua forza e la sua attualità proprio perché mette al centro il lavoro e il rispetto della dignità della persona che lavora, affermare che noi vivremo del lavoro significa sostenere anche per il futuro l’impegno a promuovere, difendere e rappresentare il lavoro umano.Con le parole  “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”, i Costituenti stabilirono infatti che la nazione non doveva essere fondata sul censo, sulla nobiltà ereditaria, sul privilegio, sullo sfruttamento, ma sul dovere-diritto di ogni persona, attraverso il lavoro, di partecipare  attivamente e concretamente al bene comune.A distanza di sei decenni, il lavoro resta ancora un elemento essenziale di identità personale. Il lavoro è  fonte e strumento di autonomia, di indipendenza personale, di potenziale crescita professionale, di gratificazione, di relazionalità, di partecipazione alla vita ed allo sviluppo di una nazione; per i credenti il lavoro è un contributo alla trasformazione del Creato.Ma i profondi cambiamenti che hanno trasformato la società moderna hanno inciso in misura forte anche sul lavoro, a livello culturale, organizzativo ed  economico. Sappiamo che per anni si è teorizzato qualcosa di diverso, si è persino scritto e dissertato sulla “fine del lavoro”.  Sappiamo che ha avuto sempre più presa la cultura del successo facile e della rendita, cioè l'idea che si possa vivere bene sfruttando i vantaggi di una posizione acquisita o ereditata, si tratti di rendita finanziaria o immobiliare, rendita professionale o legata alla politica, rendita speculativa o persino derivata da attività illegali. Oppure l’idea che per raggiungere una determinata posizione si debba fare in fretta utilizzando tutti i mezzi a disposizione, ignorando le esigenze altrui e se occorre, anche le regole della convivenza civile.Il lavoro rischia oggi di fare notizia solo in negativo, quando c’è un drammatico infortunio mortale oppure quando qualche azienda importante chiude e centinaia di persone rimangono senza lavoro. O ancora perché quanto si guadagna col lavoro non basta ad arrivare a fine mese.E’ certo che il lavoro oggi è una delle maggiori ragioni di inquietudine e persino di angoscia, lo è per ha perso il lavora o teme di perderlo, lo è per chi – come i nostri giovani - non riesce a trovarlo o lo trova in forme di inaccettabile precarietà che perdurano per anni e anni.La grande crisi sta ancora dispiegando i suoi effetti perversi sull’economia reale e sul lavoro. Un vero e proprio “tsunami” sociale e culturale che ha allentato i vincoli comunitari, ha sfilacciato le reti di sostegno familiare, ha reso più incerte le possibilità educative, fino a modificare profondamente stili di vita e di consumo. La crisi mondiale che ha certificato il fallimento del libero mercato e di quell’ idea, affermatasi negli ultimi decenni, secondo la quale per produrre ricchezza non è più necessario il lavoro, e quindi non sono più necessari neppure i luoghi e le persone del lavoro.Primo maggio dunque per rimettere al centro il lavoro, le tutele sociali e sindacali, le attività economiche basate sul lavoro della gente. Primo maggio per rafforzare la lotta alle speculazioni finanziarie e al mito del profitto a breve e a tutti i costi.Primo maggio per rimettere al centro questi temi; per far ripartire quel meccanismo democratico che oggi sembra essersi inceppato nel nostro paese; per tornare a parlare di solidarietà, di coesione sociale, di responsabilità; per chiedere alla politica e alle istituzioni una prospettiva credibile di bene comune.Dobbiamo sapere che le soluzioni non saranno semplici, e che saremo tutti chiamati a confrontarci con la necessità di fare scelte lungimiranti e coraggiose  per rilanciare il lavoro in Italia.Per questo abbiamo bisogno di tutto il sostegno che può provenire dalla “buona politica”. Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un miglioramento del clima generale nel paese. Un’insperata coesione delle principali forze politiche ha evitato che l’Italia cadesse, alla fine dello scorso anno, nel baratro del fallimento e nel caos sociale.Le parole del Presidente della Repubblica Napolitano, che ha ricordato il ruolo ineludibile dei partiti nel rapporto con le istituzioni democratiche, ci confermano la necessità di coltivare un dialogo e un confronto costanti tra forze politiche, istituzionali e sociali. Il rischio che tendenze populiste e demagogiche prevalgano, cavalcando “l’onda facile” dell’antipolitica, deve essere scongiurato. Facciamo nostro l’appello del Presidente affinchè “i partiti ritrovino slancio ideale, tensione morale, capacità nuova di proposta e di governo”.E’ importante che quest’ appello non cada nel vuoto,  che si mettano insieme tutte le enormi energie di cui dispone l’Italia per custodire e rinnovare ciò che resta della nostra tradizione, della nostra operosità, del nostro dinamismo, delle nostre reti di solidarietà, ed al contempo per avviare progetti nuovi, scoprire nuovi percorsi di sviluppo economico, coltivare nuovi terreni di socialità.A questo Governo diciamo che la riforma del mercato del lavoro non serve se non c’è lavoro; che non possiamo lasciare in mezzo ad una strada centinaia di migliaia di lavoratori, GLI ESODATI, che hanno lasciato il lavoro e ora non avranno la pensione promessa; che il disegno di legge presentato dal Governo è il risultato di un estenuante lavoro di concertazione con il quale è stato garantito un equilibrio che va ora protetto nel passaggio in Parlamento, approvando quanto prima la riforma e proteggendola dagli attacchi prevedibili di lobbies e potentati;  che ci sono ultra cinquantenni espulsi dal mercato che non riescono a rientrare; che oltre più della metà delle famiglie italiane sono colpite dalla crisi; che tutti guardiamo al futuro con preoccupazione e paura.A questo Governo diciamo anche che risanare i conti pubblici è necessario, ma che a pagare non possono essere sempre e solo i cittadini a reddito fisso -  lavoratori dipendenti e pensionati - che da soli sostengono quasi il 90% dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Il nostro sistema fiscale è ingiusto e va profondamente riformato allentando la pressione sui salari e sulle pensioni e ridando ossigeno alle famiglie italiane, anche per incentivare la ripresa dei consumi di cui beneficeranno anche le imprese.Le risorse per quest’operazione vanno trovate contrastando l’evasione fiscale che ogni anno sottrae alle casse dello Stato 130 miliardi di € - insieme al lavoro nero e irregolare, che aumenta costantemente con il perdurare della crisi. Soprattutto però il peso del fisco va spostato dal lavoro sulle rendite (soprattutto quelle finanziarie e speculative), sui consumi di lusso e  sui grandi patrimoni (che non sono le prime o le seconde case degli italiani, spesso acquistate al prezzo di pesantissimi sacrifici).Chi più ha, in questo momento è chiamato a contribuire più degli altri, specialmente se in passato ha dato di meno. Al contempo si deve agire con decisione e celerità sugli enormi sprechi della politica (gli scandali che ogni giorno emergono sono un pugno sullo stomaco per tutti noi), e sulla corruzione che cresce di giorno in giorno. Rigore ed equità quindi, ma non solo. Dalla crisi si può uscire solo se si ha chiaro in testa qual è il senso di marcia. Serve una visione del futuro. Serve un “patto” per la crescita, fatto di politiche industriali serie e coraggiose, in grado di rilanciare produzione e occupazione.A sostegno del lavoro e della nostra coesione sociale dobbiamo mobilitare tutte le risorse anche dei nostri territori, come in parte già con i tanti accordi anticrisi tra amministrazioni locali e sindacati. Risposte importanti ma parziali rispetto ad una crisi che sta devastando anche il nostro territorio e le nostre comunità.Una crisi che è partita da lontano ma è entrata violentemente nelle nostre famiglie. Nel 2011 2241 i lavoratori che sono stati licenziati, oltre 9000 non hanno avuto il rinnovo dei contratti, 4 milioni le ore di cassa integrazione autorizzate. Numeri che certificano una situazione drammatica, difficile, complessa, che deve essere assunta e affrontata con forza e coraggio.Dobbiamo quindi fare un salto di qualità, con la determinazione comune a scommettere su una concertazione più avanzata, per creare massa critica, non solo dimensionale ma anche culturale, per superare le litigiosità e i campanilismi che spesso riducono le nostre potenzialità.Insomma tutte le politiche e le scelte debbono essere fatte per rimettere al centro il lavoro, per tutelarlo e promuoverlo, per renderlo più sicuro e dignitoso. Serve una nuova stagione comune di apertura e di innovazione, di cooperazione e di responsabilità collettiva.Per dare una speranza ai tanti volti di uomini e donne che, sul lavoro e per il lavoro, vivono la frustrazione della ricerca infruttuosa, l’umiliazione del diritto negato, l’incertezza e talvolta la paura del futuro, serve un impegno straordinario che faccia diventare quotidiano, ordinario, consueto, il Primo maggio.E servono tante energie e tante volontà per portare avanti questo impegno, che ne sono certo, ognuno di noi oggi qui, vuole confermare e rafforzare.Viva il Lavoro, Viva il Primo Maggio
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26/04/2012 Caos nelle graduatorie, la rivolta dei precari
Ostaggi del precariato, han­no scelto il giorno della Libera­zione per denunciare il grave stato di disagio a cui sono co­stretti da anni «a causa anche dell'incapacità degli uffici scola­stici periferici (in questo caso quello di Ascoli-Fermo, ndr) di interpretare le leggi ed applica­re le norme spesso lasciate al ca­so». Il grido di dolore giunge da un gran numero di insegnan­ti precari della scuola media e delle scuole superiori, costretti a rivolgersi al giudice del lavo­ro per la cattiva interpretazione di alcune sentenze che stabiliva­no l'annullamento della tabella di valutazione di alcuni titoli. L'Ufficio scuolastico territoria­le di Ascoli-Fermo ha dato ese­cuzione a tali sentenze non pro­cedendo alla decurtazione di sei punti agli abilitati non ap­partenenti agli ordinamenti delle scuole di specializzazione all'insegnamento secondario (Ssis), bensì aggiungendoli ai ri­correnti: una decina tra Ascoli e Fermo. «Questa errata esecu­zione della sentenza — si legge in una nota del sindacato Cisl scuola, rappresentato ieri in conferenza stampa dal segreta­rio Feliciana Capretta — co­stringe tanti precari abilitati Ssis a presentare ricorso, per­ché si sono visti scavalcati in graduatoria».«PER NON essere scavalcati e perché si dia corretta esecuzio­ne alla sentenza — ha aggiunto il segretario provinciale — chie­dono l'attribuzione di un pun­teggio aggiuntivo Ssis». La si­tuazione, al di là delle giuste ri­vendicazioni degli insegnanti precari, appare del tutto para­dossale, anche perché essendo l'ufficio scolastico interprovin­ciale, alcuni faranno il ricorso al giudice del lavoro di Fermo, altri davanti a quello di Ascoli, con la possibilità (non remota) di risposte diverse, che andreb­bero ancor di più ad ingarbu­gliare la situazione. Questa ulte­riore situazione di disagio dei precari della scuola era già stata portata a conoscenza dell'Uffi­cio scolastico regionale, dal sindacato Cisl scuola. «Avevamo segnalato la discriminazione in­giustificata, proprio alla luce delle sentenze— dice la Capret­ta — che di fatto hanno trattato in maniera diseguale soggetti che si trovano nelle medesime condizioni, fermo che alcuni avevano presentato ricorso, al­tri no. All'Ufficio abbiamo chie­sto di verificare i nominativi dei ricorrenti vittoriosi nelle province di Ascoli e Fermo (quelli che si sono visti assegna­re i sei punti in più in graduato­ria, ndr) e di procedere con la massima urgenza alla decurta­zione dei sei punti aggiuntivi indebitamente assegnati, con conseguente correzione della graduatorie ad esaurimento per le classi di concorso interessa­te». Questa è quanto. Ora resta da verificare se gli uffici prepo­sti interverranno a correggere quella che il sindacato denun­cia come una cattiva interpreta­zione delle sentenze, oppure co­stringeranno i precari ad inol­trare ulteriori ricorsi.  
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26/04/2012 Primo maggio 2012 a Rieti.
IL MANIFESTO del 1° MAGGIOle Segreterie nazionali di CGIL, CISL e UIL hanno deciso di celebrare la Festa del Lavoro a Rieti, scelta come luogo simbolo di tutte quelle realtà italiane In cui è necessario ripartire con progetti di crescita del territorio e del Paese.Lo slogan della manifestazione è: LAVORO E CRESCITA PER USCIRE DALLA CRISI E' previsto un corteo con concentramento alle ore 9.00 in piazza Mazzini (stazione ferroviaria) e che seguirà il seguente percorso: via Ludovico Canali, piazza Marconi, Porta Cintia, via Cintia, piazza Vittorio Emanuele ed arrivo in piazza Cesare Battisti.Il comizio conclusivo al quale interverranno i Segretari generali Susanna CAMUSSO, Raffaele BONANNI e Luigi ANGELETII si svolgerà all'arrivo del corteo in piazza Cesare Battisti.La MAPPA del PERCORSOConcerto del 1° Maggio 'Musica del desiderio. La passione, la speranza , il futuro'  - Piazza San Giovanni -  RomaCondotto da Francesco Pannofino e Virginia RaffaeleRegia di Stefano Vicarioper approfondire http://www.primomaggio.com/index.php
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26/04/2012 Imu e anziani non autosufficienti che risiedono in Rsa
Facciamo il punto sugli ultimi provvedimenti in materia di Imu. A seguito del Decreto Legge n. 201/2011, convertito in Legge 214/11, viene stabilito che l'abitazione principale è "l'unica unità immobiliare nella quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente". Come noto, il codice civile (art. 43) considera la residenza come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale, ovverosia dove abita.La norma così formulata avrebbe comportato che gli anziani che dimorano nelle Rsa o in strutture analoghe avrebbero dovuto pagare un importo superiore, in quanto le predette strutture sarebbero state considerate prime case e, paradossalmente, gli immobili di loro proprietà, come seconde case. La Commissione Finanze della Camera ha concluso l'esame del Decreto Legge di semplificazione fiscale, approvando numerose modifiche, tra le quali si segnalano quelle relative all'IMU, anche a seguito delle pressioni esercitate dal sindacato pensionati. In particolare, i comuni potranno considerare, ai fini IMU, come abitazione principale l'immobile posseduto da anziani e disabili che vengono ricoverati in strutture socio-sanitarie, purché l'immobile non risulti locato. Il Decreto passa ora all'esame della Camera, che dovrà confermare il testo rivisto dalla Commissione, per poi tornare al Senato; non è escluso che intervengano ulteriori modifiche. La conseguenza è, certamente, non di poco conto, dato che l'aliquota base prevista per le seconde case è del 7,6 per mille, a fronte di quella agevolata del 4 per mille prevista per la prima casa. Inoltre, ad oggi, tenuto conto degli ultimi emendamenti, la rateizzazione in tre tranche (18 giugno, 17 settembre, 17 dicembre) è prevista solo per la prima casa. L'incidenza dell'IMU per gli anziani non autosufficienti ricoverati sarebbe stata non di poco conto, tanto più che per i pensionati non sono state previste esenzioni specifiche (la detrazione per la prima casa di 200 euro, più 50 euro per ogni figlio convivente con meno di 26 anni e fino ad un massimo di € 400, riguarda solo il nucleo familiare). Nel frattempo i Comuni, su richiesta della Federazione Nazionale Pensionati con specifici accordi, possono introdurre un trattamento fiscale meno gravoso per gli anziani. Riteniamo che possano essere sottoscritti accordi con le Amministrazioni locali, ovviamente tenendo conto anche della modifica intervenuta, al fine di riconoscere agli anziani, ed in particolare modo per quelli non autosufficienti, l'equità e la dignità che meritano.
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24/04/2012 Il 25 aprile, Napolitano a Pesaro
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano celebrerà a Pesaro la giornata del 25 aprile, festa della Liberazione. La cerimonia si terrà in piazza del Popolo, presenti il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, il sottosegretario alla Difesa Gianluigi Magri e il vicepresidente della Camera Rosy Bindi.La Cisl di Pesaro- Urbino parteciperà con una numerosa delegazione.
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24/04/2012 Un nuovo coordinatore Cisl per la RSU della Provincia
Il Geometra Paolo Virgili è il nuovo Coordinatore della Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) della Provincia di Macerata. Lo ha deciso la stessa RSU, i cui 12 componenti (6 della Cisl, 4 della Cgil, 1 della Uil e 1 del Csa) si sono riuniti nella giornata di giovedì 19 aprile.Per Virgili si tratta di una riconferma del buon lavoro svolto sin dal 2007, anno in cui per la prima volta venne eletto nella RSU della Provincia di Macerata.L’elezione di Virgili segue quella di Roberto Giorgetti e di Mauro Severini, rispettivamente coordinatori Cisl delle RSU del Comune di Recanati e di Macerata.Già da domanila RSUsarà impegnata con una serie di incontri conla Provincia, con l'Unione delle Province Italiane e conla Regione Marcheper partecipare al confronto in essere sul futuro di questo Ente locale vitale e costituzionalmente garantito.Seguiranno incontri con il Presidente Pettinari e con l'Assessore al personale Palombini, al fine di concludere celermente la contrattazione aziendale, la verifica sulla riorganizzazione degli Uffici e del Servizio della Polizia Provinciale.Nel porgere i migliori auguri di buon lavoro a tuttala RSU, la Cisl Funzione pubblica, attraverso il Segretario Alessandro Moretti, «auspica una stagione di rinnovata unità sindacale, della quale tutto il pubblico impiego ha bisogno, e che presuppone che anche tutti gli altri soggetti sindacali si comportino in modo chiaro e coerente, muovendosi insieme in sintonia».«A campagna elettorale oramai conclusa - conclude Moretti - dovranno prevalere la capacita di dialogare e confrontarsi per dare espressione unitaria al lavoro pubblico e conseguire quei risultati che i lavoratori si attendono».
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24/04/2012 Anziani, è emergenza sociale
La non autosufficienza è un'emergenza sociale alla quale è necessario rispondere con un piano territoriale che dia risposte ai bisogni sociali e sanitari delle persone, soprattutto anziane, con disabilità grave. Lo affermano i sindacati dei pensionati  FNP Cisl e SPI Cgil, che lunedì 23 aprile hanno organizzato un'assemblea pubblica all'Hotel 77 di Tolentino.Preoccupanti i numeri forniti dall'ufficio studi sul welfare della Cisl di Macerata, illustrati  nella relazione introduttiva del Segretario generale dei pensionati Cisl di Macerata Dino Ottaviani.  Sono circa 65.000 gli anziani non autosufficienti nella Regione Marche, 11.000 solo nella Provincia di Macerata. Una famiglia italiana su 10 ha al suo interno una persona non autosufficiente. Solo il 20 % di esse fruiscono di servizi pubblici a domicilio.Una situazione insostenibile alla quale è necessario rispondere con un sistema articolato in  grado di integrare interventi a domicilio con servizi residenziali per gli anziani soli.Tenendo poi conto che oggi sono almeno 14.000 gli anziani marchigiani assistiti dalle assistenti familiari private (le cosiddette badanti), il sindacato dei pensionati chiede politiche pubbliche che valorizzino le responsabilità delle famiglie  ed integrino il ruolo delle badanti e dei caregiver (i familiari che si prendono cura dei non autosufficienti)  nel sistema pubblico, attraverso formazione e informazione su tutte le attività legate al lavoro di cura.Sullo sfondo rimane la questione del Fondo nazionale per la non autosufficienza, soppresso nel 2011. Il sindacato dei pensionati, attraverso un'apposita piattaforma nazionale, chiede che il Fondo nazionale sia ripristinato e che venga approvata una legge quadro sulla non autosufficienza, nella quale vengano definiti i livelli essenziali minimi di servizi che, su tutto il territorio nazionale, devono essere garantiti alle persone non autosufficienti.Ospiti dell'incontro l'Assessore regionale alla famiglia e alle politiche sociali Luca Marconi, il Coordinatore degli Ambiti sociali 16, 17 e 18 Valerio Valeriani e la Direttrice del Distretto sanitario di Macerata e Tolentino Donella Pezzola. Ha concluso i lavori la Segretaria nazionale dello SPI Cgil Celina Cesari.http://www.youtube.com/watch?v=F0CwN1RmHVM&feature=youtu.beLA RASSEGNA STAMPAI NUMERI DELLA NON AUTOSUFFICIENZARELAZIONE DINO OTTAVIANI 
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23/04/2012 Taglio del personale: distrutto il servizio della riabilitazione
La Regione Marche in ogni possibile occasione, tramite il suo Presidente, i suoi Assessori ed il Direttore del Dipartimento sociale e sanitario, non perdono occasione per ribadire, petto in fuori, che le Marche è una regione virtuosa per la sanità e che i conti del bilancio sono in ordine. A fronte di tanta sicurezza e spavalderia, hanno però licenziato un Piano Sociosanitario che invece di essere di sviluppo e di crescita per l’offerta sanitaria di una Regione, a detta loro, sana ed in buona salute, taglia di ben 10 milioni di euro per gli anni 2011 e 2012 - ma sarà così anche per il 2013 e 2014 - la spesa per il personale. Qualcuno potrebbe essere anche soddisfatto, pensando che ciò rappresenta un risparmio sugli “ sprechi” ma purtroppo non è così, anzi. Tale decisione ricadrà drammaticamente sugli operatori ma soprattutto sulle tasche dei cittadini marchigiani che dovranno andare ad acquistare dai privati,pagandoli salati, i servizi di cui avrebbero diritto gratuitamente tramite il S.S.R. L’esempio più drammatico ce lo fornisce la Riabilitazione della ex Zona Territoriale n.12 di San Benedetto del Tronto, oggi transitata all’interno dell’Area Vasta 5. I numeri della distruzione di un servizio eccellente e molto apprezzato dall’utenza, sono evidenti nella loro crudezza e la responsabilità di tutto questo è da attribuirsi esclusivamente alla cattiva politica sanitaria locale e regionale e alle connivenze politiche tra i due livelli istituzionali. L’Unità Operativa di Medicina Riabilitativa di San Benedetto del Tronto a partire da novembre 2011 è stata spogliata gradatamente ed inesorabilmente di tutte le figure professionali essenziali alla sua sussistenza. Ha perso nell’ordine: - 2 Dirigenti medici una dottoressa attualmente in maternità e mai sostituita, il cui contratto scade alla fine di aprile 2012. Il Direttore del Reparto, vacante per pensionamento. L’organico quindi è di soli due Medici.   -2 amministrativi per il front–office accettazione dal lontano anno 2008 ad oggi non sono stati sostituiti i pensionamenti. Attualmente quindi l’accettazione è aperta solo al mattino perché ha un solo amministrativo assegnato a fronte di un orario di apertura del servizio dalle 7,30 alle 19,30. In questo servizio si sono verificati diversi episodi di tensione e di protesta degli utenti perché una sola unità non riesce a fare fronte a tutto il lavoro di organizzazione e di risposta all’utenza. Farebbero bene gli utenti sanbenedettesi a non fermarsi a protestare con l’operatore ma a rivolgersi alla Direzione di Area Vasta o meglio all’ASUR per rappresentare la propria indignazione. Troppo facile prendersela con l’ultima ruota del carro !!! -3 Fisioterapisti di reparto  due pensionamenti mai sostituiti da ben due anni, mentre il terzo fisioterapista dal primo di aprile è in aspettativa, e sarà assente fino alla data del suo pensionamento.   - 6 Fisioterapisti Territoriali  a tempo determinato, scaduti il 31 dicembre 2011 e non rimpiazzati, che garantivano con il loro lavoro l’Assistenza Domiciliare Riabilitativa e avevano reso possibile l’apertura del Centro Ambulatoriale di Riabilitazione presso la Casa della Salute di Ripatransone. Ecco la prova di come i politici regionali sono bravi a riempirsi la bocca di parolone ma poi all’atto pratico si comportano in senso opposto. La Casa della Salute è il modello che vanno proponendo per ogni Area Vasta come soluzione alla domanda di salute del territorio. Bene, dove l’hanno avviata, la svuotano perché non garantiscono le risorse necessarie alla sopravvivenza dei servizi. La mancata sostituzione dei 6 fisioterapisti ha costretto il Direttore del Servizio, per mantenere in vita una parte di Assistenza Riabilitativa Domiciliare, a spostare 6 fisioterapisti dall’ospedale al territorio con una drammatica riduzione di prestazioni all’interno del servizio riabilitativo ospedaliero nel quale per un intervento riabilitativo prioritario urgente si attendono anche 30/40 gg. Per quelli domiciliari invece si devono aspettare circa 20/21 gg.Tutto ciò sta condizionando negativamente i protocolli riabilitativi della frattura di femore e dell’ictus con danni evidenti ai pazienti assistiti. Senza la sostituzione, almeno, dei 6 Fisioterapisti licenziati per scadenza del contratto a tempo determinato, l’Unità Operativa Medicina Riabilitativa non potrà più garantire gli standard mimimi assistenziali ai cittadini dell’Area Vasta 5. I cittadini sono avvisati e adesso sanno anche di chi è la responsabilità del disservizio e della mancata tutela della loro salute. Ecco quindi dimostrato come il diritto alla salute, a causa delle assurde ed errate decisioni assunte dalla Giunta Regionale sul personale ed altrettanto cattiva gestione dall’ASUR, è diventando un diritto non per tutti e non ugualmente garantito in tutta la Regione. Infatti, i territori che negli anni passati hanno assorbito un’enormità di risorse pubbliche in più, rispetto a quelli del sud delle Marche, non son chiamati a concorrere alla stretta economica imposta dalla Regione in quantità maggiore, bensì allo stesso modo di coloro che hanno avuto di meno. Questa è l’ingiustizia profonda che la politica locale e regionale cerca di nascondere ma che i numeri e la realtà giornaliera vissuta dai cittadini di San Benedetto, Ascoli e Fermo mostra in tutta la sua crudezza. IL SEGRETARIO GENERALE CISL FP Ascoli-Fermo Giuseppe Donati
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20/04/2012 Accordo di Programma per l'area ex Merloni
CGIL-CISL-UIL                                FIM-FIOM-UILMCOMUNICATO STAMPA Incontro tra Presidente della Giunta e Organizzazioni sindacali sull’Accordo di Programma per l’area ex MerloniL’incontro svoltosi oggi per fare il punto sull’Accordo di programma tra Ministero dello Sviluppo, Regione Marche e Regione Umbria, era stato richiesto nei giorni scorsi dalle organizzazioni sindacali. La proposta che le Regioni presenteranno al Comitato tecnico di coordinamento che si riunirà al Ministero venerdì 27 aprile, prevede una rimodulazione che favorisca al massimo le possibilità di rioccupazione dei lavoratori ex Merloni attualmente in CIGS. Le Organizzazioni sindacali auspicano che venerdì sia la data ultima per avviare l’operatività delle misure, pur nella consapevolezza che sono necessari progetti di impresa finalizzati ad utilizzare le opportunità dell’Accordo di Programma. La Regione ha presentato il report di iniziative delle misure regionali attivate negli ultimi anni; Cgil, Cisl, Uil e Fim, Fiom, Uilm hanno proposto alla regione di attivare un monitoraggio periodico congiunto sull’attuazione delle misure, sugli sviluppi di eventuali progetti, sulla situazione occupazionale e sociale dell’area. Le organizzazioni sindacali hanno anche chiesto al Presidente Spacca di continuare a sostenere con il Ministero del Welfare la possibilità per i lavoratori ex Merloni più anziani di poter utilizzare i requisiti precedenti alla Riforma Monti per l’accesso alla pensione, tema oggetto della recente manifestazione nazionale di Cgil Cisl Uil a Roma.Ancona 20 aprile 2012
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20/04/2012 Rientrato lo sciopero alla Paoloni di Fano
I dipendenti della Paoloni di Fano, azienda che produce macchine per il legno, hanno deciso il 17 aprile  di scioperare  perché è da settembre che non ricevono lo stipendio.Presenti anche i sindacalisti della Fiom Cgil e Mauro Masci della Fim – Cisl di Pesaro – Urbino.I dipendenti sono andati a lavorare con la speranza di ricevere la prima retribuzione dopo otto mesi, quando hanno capito che non gli sarebbe stato dato lo stipendio si sono rifiutati di entrare al lavoro.Si tratta di un’azienda in crisi da due anni che ha fatto largo uso di ammortizzatori sociali. In tutto sono 42 dipendenti , ma  ad oggi solo 25 lavorano, gli altri sono in cassa integrazione straordinaria a zero ore.Questa protesta ha portato dei risultati: lo sciopero è rientrato e dopo un nuovo confronto avvenuto con i sindacati e  i lavoratori,  la proprietà si è impegnata a pagare entro il 24 aprile lo stipendio arretrato, corrispondente alla mensilità di settembre. 
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20/04/2012 Riti e Media
I fatti di violenza accaduti recentemente a Cattolica sono certamente gravi, il riferimento è all'aggressione ai danni di due ragazzi extracomunitari (n.d.r). Questi episodi hanno sempre ampio spazio di cronaca, quando coinvolgono immigrati. Non importa se protagonisti o destinatari di violenze, come sembra in questo caso. A volte importa poco anche l’accertamento pieno della verità. L’importante è andare in onda.Ragionare sui meccanismi che fanno scattare la molla ci porterebbe lontano. Poi, la “violenza mimetica” che contraddistingue la nostra epoca non può ammettere scusanti.Tuttavia le reazioni a questi episodi sono diventate purtroppo riti pubblici. Bandiere slogan e manifestazioni di piazza. Scenografie che si ripetono alla cadenza  dei crimini che si succedono. Ma ai cartelli, agli striscioni e alle piazze occupate la gente si è ormai abituata,  diventando sempre più indifferente.Credo che le ragioni stiano anche nelle forme e nelle modalità di risposta.L’uso delle parole è importante, poiché simboli e significati sono e restano determinanti.La mia opinione è che le manifestazione antagonistiche, all’insegna del no, come ne vediamo tante, abbiano dimostrato tutta la  loro inefficacia e insussistenza,Non vorrei essere frainteso se dico che in questo tipo di manifestazioni intravedo addirittura rischi opposti di legittimazione del male. Si, perché ci sono parole che non possono essere pronunciate a cuor leggero, poiché evocano o rievocano mostri che rischiano di tornare a rivivere.Come razzismo e xenofobia. Termini che affermano non già la conciliazione, ma semmai l’offesa e la sopraffazione del più debole.Mi chiedo allora che senso abbia continuare ad indire iniziative contro. Contro il razzismo, contro la xenofobia e non  invece per l’ integrazione,  la convivialità e la fratellanza.Chiamiamoci per una volta a raccolta con parole di bene e di proposta, non su significati che richiamano l’odio. Questa sarebbe già una grande svolta.Il sociologo Zigmunt Bauman ha scritto che “ il mondo contemporaneo è un contenitore pieno fino all’orlo di una paura e di una disperazione erratiche, alla ricerca disperata di sfoghi”Ci sono luoghi anche nelle nostre città dove la violenza, nelle sue varie forme, va ogni notte in scena. Nei luoghi disegnati dalla rendita edilizia e dal capitale finanziario. Ogni anno centinaia di nuovi appartamenti. L’importante è massimizzare il profitto, non la qualità e l’armonia dei quartieri e delle abitazioni. Tanto quegli appartamenti resteranno in gran parte sfitti, così che i prezzi delle case non diminuiranno, perché non verranno immessi nel mercato. Sono come scarpe senza piede. La loro funzione non è quella di essere abitati da famiglie o da nuove coppie, ma di riallocare e ripulire denaro. Queste periferie, non  tanto lontane dalla città, ma altro da una vera città, rappresentano oggi forti richiami alla trasgressione. Veri e propri lunapark permanenti. Qualcuno le definisce “strutture di peccato”. Rende l’dea, fosse solo per il significato sociale di peccato. Non importa dunque se non vi sono piazze, luoghi di relazione e di incontro. E’ l’impero del consumo, delle sale giochi, delle  birrerie, dei grattini e degli aperitivi lunghi. Di tutto questo politici e amministratori dovrebbero preoccuparsi. Del modo in cui essi hanno permesso che si edificassero le nostre città. Di come ogni giorno ignorino che la città rischia di cadere nelle mani del malaffare, diventando sempre più proibita ed insicura alle famiglie e ai ragazzi. Potrebbero almeno rammaricarsi delle proprie colpe e assumersi le proprie responsabilità. Ma trovano politicamente più conveniente e utile alla loro immagine indossare la fascia di sindaco o di presidente, per farsi fotografare in una piazza, vicino agli striscioni, in una retorica quanto inutile manifestazione contro.Gianluigi Storti - Presidente Anolf Pesaro - Urbino
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19/04/2012 IMU. Ancora una volta si penalizzano i più deboli.
«Ancora una volta a rimetterci sono le categorie più deboli e svantaggiate di questo Paese. L'IMU, l'imposta sulla casa, per la quale il Governo ha previsto  detrazioni solo per le famiglie con figli al di sotto dei 26 anni, dimenticando altre categorie come i pensionati che hanno a carico il proprio coniuge».E' quanto dichiara Gigi Bonfanti, Segretario Generale della Cisl Pensionati, secondo il quale "tutto ciò dovrebbe far vergognare questo governo, così come anche la decisione di considerare come seconda casa l'abitazione dei pensionati e dei disabili che vivono in strutture sanitarie col pretesto, sottolineato anche da qualche sottosegretario, che tale misura possa rappresentare un strumento di lotta all'evasione fiscale."«Proprio a questo proposito – prosegue Bonfanti - vorremmo ricordare che vivere in una residenza per l'assistenza significa, già di per sé, dover affrontare delle spese non indifferenti per qualunque anziano o disabile e per le loro famiglie, sulle quali il governo continua ad infierire senza alcuno scrupolo attraverso una decisione come questa che – conclude il segretario della Federazione dei Pensionati Cisl – non fa che dimostrare, ancora una volta, la totale mancanza di volontà di mettere in atto azioni eque e degne di un Paese civile».
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19/04/2012 Offida: bilancio, c'è l'intesa con i sindacati
E' stato siglato ieri mat­tina ad Offida, alla presen­za dell'assessore Gigi Mas­sa e dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e del sindaca­to dei pensionati, il proto­collo d'intesa sul bilancio. Durante la riunione è stata espressa forte preoccupa­zione per il potarsi della crisi economicà, parti­colare dei suoi effetti sull'occupazione, che ri­schiano di essere ulterior­mente amplificati in parti­colare a danno delle fasce più deboli. La firma è stata preceduta da un confronto sul bilancio preventivo dell'anno 2012 con riferi­mento alla piattaforma ri­vendicativa territoriale per un Welfare di qualità pre­sentata dalle OOSS. La ridu­zione dei trasferimenti del­le risorse agli Enti rende più importante la contratta­zione territoriale che deve tener conto dei bisogni del­le persone, con particolare attenzione alle fasce debo­li. L'assessore Massa nel suo intervento ha ribadito le forti preoccupazioni per il protrarsi della crisi. Le parti dopo un'ampia discus­sione sulle linee di indiriz­zo e di programmazione che l'Amministrazione co­munale intende portare avanti nell'anno 2012 (im­pegni di spesa, politiche so­ciali, prelievo fiscale e tribu­tario) hanno sottoscritto l'accordo basato su impor­tanti punti e nel quale ven­gono ribadite tutta una se­rie di priorità. L'Ammini­strazione comunale e le or­ganizzazione sindacali si impegnano per conferire sistematicità al confronto, a dare prosecuzione al tavo­lo di concertazione sui temi oggetto dell'accordo preve­dendo specifiche sessioni per accompagnare gli assestamenti di bilancio.
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18/04/2012 Trasporti pubblici, sciopero regionale di otto ore
Uno sciopero regionale di 0tto ore è stato proclamato dalle  Categorie dei Trasporti di Cisl, Cgil e Uil.Giovedì' 10 maggio i lavoratori del trasporto pubblico locale delle Marche incroceranno le braccia per protestare contro la scelta della Regione Marche di ridurre i servizi ai cittadini penalizzando studenti, lavoratori pendolari e pensionati. Scelte che mettono a rischio i diritti e le tutele conquistate negli anni scorsi, e decisivi per la qualità e la sicurezza nel trasporto locale.«La Regione - sostengono le Categorie di Fit Cisl, Filt Cgil e Uiltrasporti -  è attenta solo alle richieste economiche delle imprese del settore ed ha rinunciato  a governare il processo di riforma sostenibile dei trasporti. Nel prossimo anno il servizio verrà messo sul mercato senza un adeguato supporto di leggi e lcausole di salvaguardia per i cittadini e i lavoratori del settore».Le modalità dello sciopero saranno differenti a seconda della categoria di lavoratori. Gli impiegati sciopereranno tutto il giorno, i lavoratori delle officine garantiranno un servizio minimo tra le 9.00 e le 17.00. I lavoratori del settore movimento sciopereranno  dalle 9.00 alle 17.00, garantendo servizi dedicati i disabili ed ai bambini delle scuole materne ed elementari.
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17/04/2012 Piano di assunzione Area Vasta 4: per il personale è vera emergenza
Dalle notizie che sono trapelate riguardo la riunione svoltasi ieri in ASUR, purtroppo non c’è da stare allegri. La speranza che si potesse arrivare ad un piano assunzione del personale dell’Area Vasta 4 valido fino a fine anno e soprattutto consono alle reali necessità assistenziali e gestionali della sanità del territorio è svanita di fronte alla rigidità della Direzione Generale dell’ASUR. Sembra infatti che non ci sarà alcun piano assunzione fino a dicembre 2012 ma solo autorizzazioni a stralcio per i prossimi 4 mesi di figure indispensabili e contate. Tutto da rifare quindi per la Direzione di Area Vasta 4 che si era presentata all’appuntamento con un piano assolutamente in linea con le compatibilità economiche imposte dal P.S.S.R. e dalla DGRM 1750. Adesso bisognerà riformulare una proposta a valenza quadrimestrale (solo per superare alla meno peggio la fase delle ferie estive) con richieste di autorizzazione alle assunzioni di portata minima. Di sconcertante poi continuiamo a registrare l’enorme differenza di atteggiamento tra ciò che si afferma sul tavolo del confronto regionale con l’Assessore (quando c’è) ed il Direttore del Dipartimento sociale e sanitario, voluto dallo stesso Presidente Spacca e le indicazioni che si danno ai Direttori da parte dell’ASUR. Da una parte infatti, all’interno dei famosi piani di riorganizzazione di Area Vasta, non si parla di chiusura di alcun presidio o servizio mentre in ASUR pare si stiano dando indicazioni di chiusure ed accorpamenti selvaggi di reparti e Punti di Primo Intervento da fare subito e da mantenere anche dopo le ferie estive. A che gioco stiamo giocando ?Non era stata sancito da parte dell’Assessore Mezzolani una sorta di congelamento per quaranta giorni di ogni forma di riorganizzazione ? La verità è che sempre di più i tavoli di confronto regionale avviati con le Confederazioni hanno un valore del tutto virtuale, finalizzato solo a superare il periodo preelettorale delle amministrative. Anche per i contratti a tempo determinato è arrivata la mazzata che speravamo si potesse evitare. L’ASUR infatti, sembra intenzionata ad applicare il contenimento della spesa per i contratti precari, previsto dalla Legge finanziaria che comporterebbe un taglio della spesa del 50% su questi ultimi. Ciò vorrebbe dire che gran parte dei contratti a tempo determinato, co.co.co ecc in scadenza non potranno essere né rinnovati nè sostituiti. Un vero e proprio attacco alla sanità pubblica, perché molti turni assistenziali piuttosto che servizi amministrativi o tecnici dell’A.V.4 come delle altre Aree Vaste si reggono grazie all’apporto di figure a tempo determinato o con contratti di collaborazione. Non è pensabile andare avanti in questo modo e soprattutto non è possibile avere sempre più “soggetti volontari” pensionati e non, all’interno delle strutture sanitarie dell’Area Vasta 4 che suppliscono, anche in posti strategici, alla mancanza di personale assunto regolarmente. Questa situazione deve essere al più presto sanata perché se in prima battuta i volontari possono rappresentare una risorsa a lungo andare costituiscono un rischio per l’intera organizzazione dei servizi e per la trasparenza dei rapporti tra struttura e cittadino. Come se non bastasse tutto questo, sembra che la riunione di ieri, che doveva servire per fare chiarezza sulle richieste di assunzioni di personale in ogni singola Area Vasta, sia invece stata un’ammucchiata generale delle Aree Vaste in cui alcuna peculiarità dei singoli territori sia stata presa in considerazione. Risparmiare, tagliare ed accorpare tutto il possibile sono state le parole d’ordine per tutti, indistintamente. Ciò significa concretamente per un’Area Vasta come la nostra che ha già razionalizzato tutto il possibile da anni, tagliare posti letto, sopprimere servizi dell’area sociale e distrettuale e chiudere i Punti di Primo Intervento. Questa situazione rappresenta in modo ancora più evidente il clamoroso fallimento della politica regionale e locale. Da una parte infatti la Giunta Regionale, per convenienza, mostra la faccia buona e accomodante ma dall’altra da il mandato all’ASUR di fare il lavoro “sporco” scaricando sui Direttori di Area Vasta il triste compito di chiudere servizi e tagliare teste che la politica non ha né il coraggio né la convenienza di fare in prima persona. Si ripete tristemente in sede regionale lo scenario nazionale. Ora la palla passa al Sindacato. La domanda è questa: ha senso per la CISL e per le altre Sigle Sindacali restare sedute ancora ad un tavolo regionale che non ha alcun valore concreto e che scarica sui lavoratori e sui cittadini il fallimento di una politica sanitaria che per anni ha permesso ad alcuni territori, grandi bacini di consenso elettorale, di “riempirsi la pancia” ed ha costretto altri a sopravvivere di stenti? Non è forse giunto il momento di mobilitare i dipendenti della sanità insieme ai cittadini e alle associazioni professionali del settore per una grande iniziativa contro l’atteggiamento “ipocrita” della Giunta Regionale delle Marche e dell’ASUR che stanno sfruttando i lavoratori, ingannando i precari e dequalificando i servizi ai cittadini ? La CISL, penso, non tarderà a prendere una netta posizione in merito. IL SEGRETARIO GENERALE CISL FP ASCOLI-FERMO (Giuseppe Donati) Fermo, li 17 aprile 2012  
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16/04/2012 Pensionati: più facile il rilascio di certificati
Il direttore dell'Area Vasta 5, Giovanni Stroppa, ed i rap­presentanti dei patronati Fnp-Cisl, Uil Pensionati e Spi-Cgil di San Benedetto hanno sottoscritto un proto­collo d'intesa con l'intento di "creare una rete sul territorio, per garantire un valido sup­porto, in particolare ad anzia­ni e fasce deboli, che consenta agli utenti che ne abbiano ti­tolo, di procedere al rinnovo, ovvero al rilascio, delle certificazione di esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria (ticket) perle presta­zioni specialistiche".L'accordo, stipulato sulla base di una reciproca collabo­razione gratuita, prevede inoltre che "fermo restando l'onere dell'amministrazione di assicurare l'accettazione e laregistrazione delle autocer­tificazioni, nonché il rilascio del certificati di esenzione at­traverso gli uffici centrali (presso il presidio ospedaliero c il distretto sanitario) e peri­ferici (sedi distrettuali ed uf­fici Cup/Cassa), le organizza­zioni sindacali dei pensionati si impegnino a collaborare con l'Area Vasta 5, sede di San Benedetto, fornendo, agli iscritti e a tutti coloro che si rivolgeranno loro, le necessa­rie informazioni ed indicazio­ni per la presentazione dell'autocertificazione".
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16/04/2012 Cisl Scuola: risultati elezioni RSU
 Nel riportare dettagliatamente i risultati delle elezioni  RSU, riferiamo anche del ricorso presentato e vinto dalla CISL SCUOLA di Ascoli Piceno-Fermo in sede di Comitato Garanti.  RISULTATI RSU Come già riportato nei manifesti che abbiamo inviato ai plessi e alle sezioni staccate di ogni scuola, la CISL Scuola ha riportato un grande successo elettorale. Facciamo parlare i dati: CISL SCUOLA 1959 voti 37, 64%  (+ 6,94% rispetto alle elezioni del 2006) FLCCGIL 1548 voti 29,74%   (+ 6,15%   “                   “                 “    ) UIL SCUOLA 517 9,93         (- 5,71%    “                 “                  “    ) SNALS 883 16,96        (-2,94%     “                 “                  “   ) GILDA 244 4,69          (- 0,98%     “               “                   “ ) COBAS 0 0%            ( nel 2006 aveva il   2,07%               )    ALTRI 54 1,04          ( -1,35%   rispetto alle  elezioni  del 2006) Siamo aumentati in valore percentuale ma anche in valore assoluto ( da 1836 voti siamo passati a 1959) , il che rappresenta davvero un grande successo considerato che il taglio degli organici ha fatto sì che a votare sono state ben 1166 persone in meno rispetto al 2006. Dopo aver riportato i dati relativi alle elezioni RSU, con altrettanta soddisfazione  riferiamo del ricorso che la CISL SCUOLA di Ascoli Piceno-Fermo ha promosso e vinto presso il Comitato dei Garanti.La questione sollevata dalla CISL Scuola riguardava l’ammissibilità di una candidatura.In sintesi: in una scuola lo Snals ha candidato, nella propria lista, due persone, di cui una è docente  titolare presso un’altra scuola, essendo presente nella scuola “della candidatura”  solo per un completamento di orario esterno. In prima battuta, la Commissione Elettorale aveva correttamente escluso la candidatura della docente non titolare, ma a seguito di reclamo presentato dallo Snals l’aveva riammessa.La CISL SCUOLA ha fatto ricorso al Comitato Garanti sostenendo la seguente tesi: ci si può candidare e si può votare solo nella scuola in cui si è titolare, secondo la previsione della nota ARAN per le elezioni 2012, che dice “nell’istituzione scolastica che amministra il docente”. In altre parole, elettorato attivo e passivo coincidono, ad esclusione delle ipotesi espressamente previste nella nota ARAN che corrispondono tutte alla medesima ratio, secondo cui la candidatura è collegata al luogo in cui si presta servizio.Tale tesi, vittoriosa, ha determinato che le elezioni, nel frattempo svoltesi, fossero annullate e che si debba procedere a nuove elezioni.Vale la pena riportare, per completezza di informazione e per debite riflessioni, che in sede di Comitato Garanti, la UIL Scuola ha aderito alla tesi della CISL SCUOLA mentre lo Snals –inevitabilmente- sosteneva che ci si può candidare anche se non si è titolare. Inaspettata la tesi della FLC CGIL che ha appoggiato la posizione dello Snals: se un docente si può candidare nella scuola di titolarità, ciò significa limitare la democrazia e il suo esercizio. Feliciana Capretta, Segretario Generale CISL Scuola Ascoli Piceno-Fermo 
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16/04/2012 Area Vasta n. 4: settimana decisiva per le assunzioni
Oggi, Lunedì 16 aprile si aprirà la discussione in ASUR sui piano assunzione per il periodo maggiodicembre 2012 . Dopo mille battaglie e dopo aver cercato di sensibilizzare tutti gli attori interessati, si fa per dire, alla questione della sopravvivenza di una buona sanità nel territorio fermano, la CISL FP attende l’esito delle decisioni dell’ASUR sul piano assunzione di personale, con apprensione ma anche con fiducia e speranza. La proposta inviata dalla Direzione di A.V. all’ASUR contiene il minimo indispensabile per sopravvivere, almeno fino a tutto il 2012 ed è rispettosa dei criteri economici dettati dalla Giunta Regionale. In caso di risposta negativa alla proposta o di tagli alle richieste presentate, non si potrà che mettere mano alla riduzione di servizi sanitari ai cittadini. I problemi maggiori di carenza di personale sono a carico delle figure sanitarie dell’assistenza: mancano molti infermieri ( almeno 22) ed OSS. Quest’ultimi sono veramente in forte carenza perchè anche se risultano eccedenti di numero rispetto all’attuale Dotazione Organica ormai vecchia e superata, sono assolutamente insufficienti per coprire i turni di servizio negli attuali reparti ospedalieri e residenziali. La carenza di OSS comporta una maggio lavoro per gli infermieri, assegnati a compiti non appropriati, e ad una minore assistenza dei bisogni primari dei pazienti. Purtroppo le carenze non riguardano solo infermieri ed OSS ma anche altre figure professionali sanitarie come Terapisti della Riabilitazione, Tecnici di Laboratorio, Educatori Professionali, Tecnici di Neurofisiopatologia ed altri. Come ben ricordate, la carenza di personale, aveva portato, poche settimane fa, la Direzione, ad assumere una decisione senza precedenti quale la soppressione di 5 posti letto della Psichiatria. Il tutto per fortuna è stato congelato ma senza le nuove assunzioni d’infermieri contenute nel piano inviato all’ASUR, tale riduzione si concretizzerà presto. Sono in forte rischio anche servizi riabilitativi del Dipartimento di Salute Mentale per la carenza di Educatori Professionali. Anche le normali procedure per l’espianto di organi, in mancanza di Tecnici di Neurofisiopatologia, potrebbero avere delle difficoltà ad essere effettuate. A tutto questo però dobbiamo sommare anche l’assoluta crisi nella quale si dibattono i servizi amministrativi, tecnico-manutentivi e della cucina. Qualora domani, l’ASUR assumesse l’ennesima decisione irresponsabile di non autorizzare le necessarie assunzioni, tutti questi servizi si avvierebbero verso una esternalizzazione privata, registrando una grande sconfitta del buon senso, della ricerca della qualità e della svendita di servizi pubblici. In queste settimane, i livelli istituzionali che si erano fatti carico di rappresentare le esigenze della sanità del territorio presso la Regione sono spariti dalla circolazione. Ci sono state delle eccezioni positive alla fuga generale, che non cito per non essere accusato di favorire qualche schieramento politico, ma sono state veramente delle eccezioni. Tutto il resto è stato solo silenzio. Ha colpito quello del Sindaco di Fermo che doveva guidare il Tavolo permanente sulla sanità ma che di permanente ha avuto poco e niente. Capisco le assonanze politiche con la Giunta Regionale ma in un momento in cui si discutono i piani di riorganizzazione delle singole Aree Vaste, presidiare e, quando possibile, anticipare le decisioni, diventa fondamentale e strategico. Il nulla invece. Addirittura, non vi è stata traccia scritta nemmeno dell’ultima ed ormai lontana riunione del Tavolopermanente. L’assessore provinciale Bondonno si era preso l’impegno di redigere una lettera da inviare all’Assessore Mezzolani che non è mai arrivata. Troppe chiacchere e pochi fatti, hanno fatto sprofondare negli anni la sanità fermana agli ultimi posti della classifica regionale. Non è un caso che ad oggi, l’unica Area Vasta che vanta posti letto da prendere sia quella di Fermo e che al capezzale del malato molti ora corrano ai ripari forse perché hanno capito che la mobilità passiva disastrosa registrata dal fermano negli ultimi 10 anni è stato un costo eccessivo per tutta la comunità regionale. Sono arrivati nuovi e validi professionisti che sicuramente invertiranno un po’ il trend, ma non basta. Mancano le strutture ed il personale per garantire loro di lavorare al meglio e non in condizioni di eterna emergenza e precarietà. Dunque, non si sprechi ulteriormente tempo e chi ha compiti istituzionali grazie al consenso ottenuto da questo territorio si svegli dal sonno e si attivi da domani nelle sedi deputate affinchè almeno il paino assunzione non venga minimamente decurtato. IL SEGRETARIO GENERALE Giuseppe Donati
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13/04/2012 Residenza Protetta Castellani: convocata un'assemblea pubblica
Gli esponenti di CGIL-CISL-UIL della zona di Fossombrone e i  rappresentanti delle loro categorie dei pensionati e del pubblico impiego si sono incontrati nella mattinata di giovedì 5 aprile per approfondire le questioni inerenti la residenza protetta  “G. Castellani”.Nel ribadire l’intenzione  di non voler concorrere ad alimentare polemiche sterili hanno deciso di non allinearsi ai modi del sindaco Pelagaggia che per stile ed argomenti si è mostrato irrispettoso verso gli interlocutori e soprattutto verso una realtà dei fatti facilmente documentabile.Data la delicatezza della situazione le organizzazioni sindacali hanno però deciso, per favorire un adeguato approfondimento delle questioni, di convocare un’Assemblea pubblica per la serata di Venerdì 27 aprile.In quell’occasione avranno modo di precisare la loro posizione in ordine alle soluzioni ipotizzate per l’ampliamento della struttura, le garanzie sulla qualità del servizio da erogare e le tutele per il personale coinvolto.Ribadendo l’assoluta mancanza di pregiudiziali sullo strumento del project financing, ribadiranno che la loro primaria preoccupazione è quella di evitare che si potenzi una struttura senza aver risolto gli attuali, numerosi e seri, problemi di assistenza e fruibilità degli spazi, riproponendo un assetto logistico chiaramente insoddisfacente.Al riguardo si faranno parti attive per approfondire le questioni di adeguatezza del servizio anche nel corso di una riunione in Area Vasta ASUR fissata per il prossimo 18 Aprile.
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11/04/2012 Pensioni. Sindacati in piazza il 13 aprile.
Rimane ancora oggi una profonda incertezza sui lavoratori espulsi dai sistemi produttivi (sia in esodo volontario incentivato sia in mobilità) che rischiano di rimanere senza alcune fonte di reddito, a seguito dell'interruzione del rapporto di lavoro e dell'innalzamento repentino dei requisiti per il pensionamento.Le norme conservano dei tratti di profonda iniquità. E' il caso dei lavoratori in esodo volontario a seguito di accordi individuali, ma anche di molte persone che nel corso della vita lavorativa abbiano maturato lunghi periodi di sospensione del rapporto di lavoro con l'intervento della Cassa integrazione o periodi di congedo parentale.«Il Governo e il Parlamento devono risolvere il problema di centinaia di migliaia di persone che sono rimaste già senza stipendio e senza pensione per effetto della riforma. Questo sarà l'obiettivo della manifestazione unitaria che abbiamo organizzato per il 13 aprile". Lo sottolinea in una nota il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni." Il Ministro Fornero ha annunciato nell'ultimo incontro di Palazzo Chigi un tavolo di confronto con il sindacato su questo tema. Noi aspettiamo di essere convocati. Ma deve essere chiaro che su questo problema delle pensioni non faremo sconti a nessuno. E' una questione di giustizia sociale e di equità. Non possiamo far pagare a questi lavoratori "esodati" il prezzo della riforma delle pensioni che si scarica essenzialmente su di loro, visto che sono rimasti senza ammortizzatori e senza pensione". IL VOLANTINO UNITARIO di CGIL - CISL - UIL
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11/04/2012 "Semplifica Italia": per i cittadini tempi di attesa sempre più brevi
Il decreto sulle semplificazioni è diventato ufficialmente legge il 4 aprile scorso con il nome "Semplifica Italia". Una serie di interventi volti da un lato ad alleggerire il carico della burocrazia che grava sulle spalle dei cittadini e dall'altro a rilanciare la crescita economica semplificando la vita anche alle imprese. Una revisione dei servizi che serve anche a ridurre i costi della burocrazia amministrativa, tra i più alti in Europa.Alcune delle novità per i cittadini: i cambi di residenza saranno in tempo reale; i documenti di riconoscimento scadranno il giorno del compleanno; il bollino blu sarà rinnovato ogni due anni; il contrassegno per gli invalidi sarà valido su tutto il territorio nazionale; sarà semplificato il rinnovo della patente per gli ultra ottantenni; si avrà la cartella clinica elettronica; il pagamento on –line per multe, ticket, etc.,  procedure più semplici per l’esenzione del ticket per i malati cronici.SCARICA IL DECRETO SEMPLIFICA ITALIA
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11/04/2012 Disegno di legge per la riforma del mercato del lavoro
Leggi le valutazioni della Cisl sul Disegno di legge per la riforma del mercato del lavoroScarica il testo del Disegno di legge
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10/04/2012 Su giovani e ammortizzatori riforma del lavoro apprezzabile
«La riforma del lavoro portata avanti dal Governo Monti, dopo il confronto con il sindacato, contiene misure apprezzabili».E’ questo il pensiero del Segretario generale aggiunto della Cisl Nazionale Giorgio Santini, intervenuto  nel corso dell’Assemblea organizzata dalla Cisl Marche che ha radunato al Pala indoor di Ancona circa 600 tra quadri e delegati per discutere e confrontarsi sul tema della riforma, con particolare riferimento alla modifica dell’articolo  18 dello Statuto dei lavoratori. Contrasto alla flessibilità “malata”, sostanziale conferma degli ammortizzatori sociali, sostegno ai giovani con l’incentivo ai contratti stabili e alle nuove assunzioni, reintegro del lavoratore in caso di licenziamento disciplinare illegittimo. Questi, secondo Santini, sono gli aspetti migliori della proposta di riforma.«Ora però  chiediamo di apportare modifiche alla normativa sui licenziamenti di natura economica, per il quale  vogliamo che venga previsto il potere del giudice di reintegrare il lavoratore nel caso di assenza di cause fondate».Secondo il Segretario generale aggiunto della Cisl con questa nuova normativa licenziare il lavoratore sarà più complicato per l’azienda. Su di essa graverà infatti l’obbligo di comunicare il licenziamento all’Ufficio del lavoro competente, presso il quale sarà attivata una procedura obbligatoria di conciliazione – che oggi non è prevista – con la presenza del sindacato.L’appuntamento del Pala indoor è stato introdotto dal segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che ha sottolineato come il Governo fosse partito da una posizione di vero smantellamento dell’articolo 18 e di forte riduzione del sistema degli ammortizzatori sociali.«La Cisl– secondo Mastrovincenzo – ha sempre sostenuto che il vero problema del mercato del lavoro italiano non è la “flessibilità in uscita”, né la disciplina sui licenziamenti individuali, ma la “flessibilità in entrata”».Per questo, nel negoziato con il Governo, il Sindacato di Via Po’ ha seguito il "sentiero stretto", tra l'esercizio della responsabilità, la fiducia della nostra gente, la attenzione a coloro che hanno meno tutele, il dialogo a 360° con tutti i soggetti politici e sociali”.Sulla lotta alla precarietà Mastrovincenzo ha ricordato come la riforma preveda strumenti per combattere le forme abusive di flessibilità e favorire l’ingresso dei giovani al lavoro. I principali: l’apprendistato che il canale privilegiato dell’accesso al lavoro per i giovani; il contratto di inserimento per favorire l’occupazione degli ultra cinquantenni; il contratto a tempo determinato che costerà di più all’impresa e nella cui durata massima si ricomprendono anche i periodi di somministrazione.«Questa riforma non piace per niente alle imprese – ha concluso Santini – per questo avremmo preferito firmare insieme un accordo con il Governo, che l’avrebbe resa più solida e sicura nei passaggi parlamentari che attendono il disegno di legge durante i prossimi ».  SCARICA IL Volantino Riforma Mercato del Lavoro Scarica DDL RIFORMA MERCATO DEL LAVORO presentato dal Governo  LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE LE INTERVISTE  su TG3 MARCHE  
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10/04/2012 «Liste d'attesa infinite e poco personale»
E' un fortissimo grido d'allar­me sulla sanità quello lanciato da Cgil, Cisl, Uil, Nursind e Fsi. «La carenza della classe politica m marchigiana e le iniziative dell'Asur stanno compro­mettendo gravernen te la quali­tà della sanità pubblica a tutto vantaggio delle strutture priva- te».Perché i cittadini si rivolgo­no sempre più alla sanità priva­ta lo dimostrano i numeri, «Ci vogliono 7 mesi per una risonanza magnetica, 3 per una tac, 5 per l'Ect, 8 per le biopsie alla tiroide o alla mammella, 4 per un ecocardiogramma, 6 per una visita cardiologia, 6 per un test da sforzo. 10 per una visita urolo­gia, 7 per un Ect alla prostata, 8 mesi per un'elettromiografia; addirittura un anno per inter­venti in day surgery» dice Pao­lo Villa (Rsu Cisl).«La situazione sta precipi­tando» aggiunge Giorgio Ci­pollini (Cisl). «Gli utenti stan­no subendo le negative riper­cussioni dello svuotamento delle singole unità operative. A questo si aggiunga che non ci sono notizie del rinnovo dei 90 contratti di infermieri e 35 di socio sanitari che scadono il 30 giugno prossimo. Si rischia di paralizzare l'intero sistema sa­nitario che già sconta l'assenza di ben 18 primari nelle varie unità operative di Ascoli e San Ben ed etto».Riferendosi in particolare al Mazzoni Paolo Villa ha de­nunciato che «a pneumologia ci sono 3 medici che fanno 11 reperibilità a testa. Radiotera­pia, senza primario e medici, deve chiudere alle 14. In urolo­gia non c'è personale medico per far funzionare l'innovati­vo sistema Synergo (iperter­mia e chemioterapia per tumo­ri vescicali) donato dalla Fon­dazione Carisap, vanto del centro tumori di Milano e del­l'Università di Palermo. Per quanto riguarda gli infermieri siamo sotto gli standard mini­mi fissati dell'Asur. Eppure a giugno a medicina donne andranno via 9 infermieri su 12, 4 a cardiologia, 4 al pronto soccorso, 7 alla Rsa, E manca­to sangue Rh negativo al pron­to soccorso perché non c'è un coordinatore, si fanno in repar­to letti bis, ter, quater ed é fuori legge: due acceleratori donati a Radioterapia dalla Fondazio­ne Carisap sono fermi agli an­ni Novanta, mai adeguati, Tac e risonanza sono ancora a 16 scansioni invece che 256. E poi - conclude- c'è una legge regionale che farà chiudere il punto nascite di San Benedet­to e che il direttore Stroppa non può smentire solo a parole»,Sull'azienda ospedaliera Francesco Neroni (Cgil) affer­ma che «funziona come una stnittura privata che deve auto finanziarsi, con conseguenze a carico del territorio».«A preoccuparci è l’integra­zione fra Ascoli e San Benedet­to intesa come razionamento delle risorse, oltre ai soldi spesi con logica politica invece che per il bene del cittadino» con­cludono Roberto Fioravanti (Cgil), Mauro Martini (Uil), Tiziana Traini (Nursind) e Fausto Menzietti (Fsi).
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10/04/2012 Imu, esenti gli anziani a basso reddito
«Per gli anziani a basso reddi­to ci sarà l'esenzione dell'Imu sulla prima casa». E' l'annun­cio dato ieri mattina dal sinda­co Guido Castelli di fronte ai sindacati confederali dei pensionati(Cgil, Cisl eUil) presenti a palazzo Arengo per la firma del Protocollo d'intesa per un welfare di qualità. «L'esenzione –dice Castelli- riguarderà i «non ric­chi» e per questo stiamo predi­sponendo delle simulazioni per stabilire la fascia di reddito che beneficerà dell'esonero del­la tassa sulla prima casa che rappresenta una vera e propria patrimoniale. L'Imu non avrà nulla a che vedere con la vec­chia Ici visto che il gettito an­drà in gran parte allo Stato e fino ad oggi ancora non sappia­mo quale sarà la quota per il Comune. L'unica cosa certa è che dovremo ripianare qualco­sa come 3,5 milioni di curo tra i tagli fatti da Tremonti e Monti e la differenza di gettito pre­visto dall'Imu in base ai conti fatti dal governo e quelli che risultano a noi, Anche in que­sto caso la differenza è di 700.000 euro a nostro sfavore. Nonostante questo quadro vo­gliamo salvaguardare la prima casa e le fasce più deboli come gli anziani». Molto soddisfatti i rappresentanti dei sindacati che hanno ottenuto dal Comu­ne l'esenzione per gli anziani a basso reddito. «Si può prevede­re un'esenzione fino ad un red­dito pari a 3 volte la pensione minima», dicono i confedera­li. «Anche noi -dice Carlo Me­stichelli, segretario provincia­le dello Spi/Cgil- ci siamo resi conto delle difficoltà dei Co­muni e per questo chiediamo una lotta senza tregua all'eva­sione dei tributi in modo da salvaguardare i servizi socia­li». «Abbiamo fatto accordi con dieci amministrazioni-aggiunge Francesco Fabiani del­la U il/pensionati- e siamo con­sapevoli della recessione in at­to anche nel nostro territorio. Per questo chiediamo ai Co­muni di fare uno spettacolo in meno, ma di salvare la spesa per il sociale». «E' importante -dice Paola Federici della Cisl­che i Comuni gestiscano i servi­zi in forma associata per libera­re risorse da destinare alle fasce più deboli. I sindacati in modo unitario hanno fatto ac­cordi coni Comuni e con l'An­ci anche sulla questione dell'I­see». L'intesa siglata ieri preve­de. tra le altre cose, il manteni­mento delle attuali aliquote della Tanti e del costo dei servizi a domanda individuale (salvo l'adeguamento Istat) con la previsione di tariffe age­volate, fino alla gratuità, per particolari situazioni di disa­gio economico e sociale. Entro il 15 maggio, sarà aperto un confronto sui livelli di compar­tecipazione ai servizi sociali (rsa, asili nido, coline estive, mense e trasporti) utilizzando Io strumento dell'Isee lineare. ln sede di bilancio di previsio­ne, sarà valutata anche l'istitu­zione di un fondo per «svilup­pare iniziative a favore di lavo­ratori licenziati, in cassa inte­grazione o in m ob i l it à». «Stia­mo setacciando la spesa comu­nale -conclude Castelli- per ta­gliare sprechi e uscite super­flue. Ad esempio grazie ad un accordo con la Croce Rossa, che avrà a disposizione un loca­le alla casa albergo Ferrucci, risparmieremo ben 90.000 cu­ro per il servizio di guardiania e vigilanza, Anche sul fronte della cultura e degli spettacoli sarà un anno di sobrietà, Fare­mo il giusto per avere ritorni benefici nel campo culturale e del turismo senza compiere il passo più lungo della gamba. Con razionalità e programma­zione si riesce anche a spende­re meno».
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06/04/2012 Un risultato importante per i lavoratori agricoli
A partire dal mese di aprile del 2012 l’integrazione pagata ai lavoratori agricoli in malattia e infortunio sale dal 90% al 100% dello stipendio.Ciò è reso possibile grazie alla buona gestione del FIMIAV (Fondo Integrazione Malattia Infortunio Assistenza Varie), l’Ente bilaterale agricolo al quale tutte le aziende iscritte al settore agricolo dell’INPS (anche cooperative) sono obbligate ad iscriversi.Il Fondo è alimentato con contributi posti a carico delle aziende e dei lavoratori, ed eroga prestazioni assistenziali di particolare importanza, in primo luogo l’indennità integrativa di malattia ed infortunio di cui sopra.Il Fondo eroga anche un sussidio una tantum di € 1.000 per maternità (per ogni figlio) alle lavoratrici fisse e stagionali con anzianità di iscrizione al Fondo di almeno 120 giornate, nonché contributi straordinari per decesso causato da infortunio sul lavoro pari ad € 1.500.Hanno diritto alle prestazioni erogate dal FIMIAV gli operai agricoli con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, gli apprendisti e gli operai a tempo determinato solo se possono vantare un’anzianità di iscrizione pari a 51 giorni di lavoro effettivo.«L’incremento della copertura dell’indennità di infortunio e malattia al 100% dello stipendio rappresenta un risultato importante - sostiene Lidia Fabbri, Segretaria della Cisl di Macerata e vice Presidente pro-tempore del FIMIAV,  che conferma l’importanza della bilateralità in un momento storico molto difficile anche per il settore agricolo».Per qualsiasi informazione i lavoratori del settore possono rivolgersi oltre che alle Organizzazioni Sindacali confederali che ne fanno parte, anche direttamente al FIMIAV che ha sede pressola Confagricolturadi Macerata, in Via Morbiducci 53. 
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04/04/2012 Convocato il tavolo provinciale per lo sviluppo
Sabato 31 marzo si è riunito  il tavolo istituzionale prmanente per lo sviluppo economico presidiato  dalla Provincia di Macerata. Ne fanno parte, oltre all'Ente provincia, i Comuni, le due Università di Macerata e Camerino, le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni  rappresentative delle imprese.La convocazione del tavolo  istituzionale da avvio ad una fase di concertazione permanente tra istituzioni e forze economiche e sociali del territorio, unite dalla necessità di affrontare e risolvere un momento particolarmente difficile.La crisi continua infatti ad imperversare nel territorio maceratese. Lo dimostra l'andamento del mercato del lavoro nei primi due mesi del 2012. Secondo l'osservatorio della Cisl di Macerata in fatti sono 520 i lavoratori maceratesi iscritti nelle liste di mobilità, con un incremento del 29% rispetto al 2011. In aumento anche la Cassa integrazione in deroga, cresciuta dell'85% rispetto all'anno precedente.Soddisfatto il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, secondo il quale «l'apertura del tavolo provinciale era stata sollecitata da tempo da parte della Cisl e rappresenta un'opportunità importante per ragionare insieme su come uscire da questa crisi, mettendo insieme le risorse a disposizione, integrandosi e creando sinergie».Da questo primo incontro non sono emersi ancora progetti concreti. Ma una prossima riunione del tavolo istituzionale è prevista in agenda per il prossimo 14 aprile. 
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04/04/2012 IMU. Le richieste dei Centri di Assistenza Fiscale.
Far pagare ai contribuenti un acconto in attesa dell'esatta definizione del tributo per poi procedere al pagamento del saldo di dicembre. Questa la proposta della Consulta Nazionale Caf  in tema di IMU (Imposta Municipale Unica). Il sistema dei Caf assiste circa un milione di contribuenti per il modello 730 e di questi circa l'95% deve pagare l'Imu. La nuova imposta obbliga tutti a pagare un pò più di prima e saranno circa 14 milioni le persone che chiederanno assistenza all'Imu. Il calcolo dell'Imu da parte dei Caf è  possibile solo se si è a conoscenza delle aliquote da prendere in considerazionee e al momento sembra che i Comuni possono modificarle fino al 30 settembre. Da qui la richiesta di poter fare il calcolo dell'Imu nella  seguente  modalità: l'acconto sulla base delle aliquote previste dalla legge nazionale, poi a dicembre il saldo da pagarsi  sulla base delle aliquote effettivamente deliberate da ogni Comune. In questo modo i contribuenti possono trovare assistenza nei Caf senza alcuna difficoltà e senza problemi.
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04/04/2012 Contributo per le imprese che stabilizzano lavoratori precari
PROTOCOLLO TRA REGIONE MARCHE E CGIL-CISL-UIL IN ARRIVO IL CONTRIBUTO DI 7.000 EURO PER LE IMPRESE CHE STABILIZZANO I LAVORATORI CON CONTRATTI A TERMINE E ATIPICI E’ in arrivo un contributo di 7.000 euro quale incentivo alle imprese per la stabilizzazione di 400 lavoratori con contratti a temine o atipici.Infatti, in attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 dicembre scorso tra Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Regionali, la regione  ha emanato l’Avviso Pubblico  contenente i criteri e le modalità per sostenere e incentivare le stabilizzazioni.Beneficiari: imprese e società cooperative ricadenti tra le Microimprese e le Piccole e Medie Imprese con sedi/unità produttive nelle Marche, che trasformano rapporti di lavoro a termine e atipici in contratti di lavoro a tempo indeterminato a tempo pieno o part time.L’intervento riguarda la stabilizzazione dei lavoratori con contratti a termine e atipici stipulati prima della pubblicazione dell’Avviso nel BUR e in essere da almeno 3 mesi al momento della procedura di stabilizzazione. Rientrano tra i contratti a termine e atipici: contratti di lavoro a tempo determinato contratti di inserimento lavorativo collaborazioni a progetto contratti di lavoro a chiamata contratti di lavoro ripartito contratti di lavoro interinale Sono escluse dal contributo le assunzioni di lavoranti a domicilio, pensionati, apprendisti.Il contributo verrà erogato in un’unica soluzione, successivamente alla verifica  della documentazione attestante la trasformazione del rapporto di lavoro.Le domande di contributo vanno presentate prima della trasformazione del rapporto di lavoro e comunque entro il 31/12/2012, utilizzando fac-simile di domanda allegata al bando pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche, e nel sito della Regione Marche: www.istruzioneformazionelavoro.marche.it.Le domande verranno valutate sulla base dei criteri riportati nell’Avviso Pubblico fino ad esaurimento delle risorse. Ancona 3 Aprile 2012Per approfondire:bando e modulistica dal portale della Regione Marche   scarica il volantino unitario   
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04/04/2012 Nominata la nuova Coordinatrice Regionale Donne FNP
Il Consiglio Regionale Fnp, riunitosi il 29 marzo, ha nominato la nuova coordinatrice  Donne.  Si tratta di Lorenza Mancini, dal 2007 segretaria della Lega di Fano  e dal 2001 nella Cisl scuola.Nel ringraziare per la nomina, Mancini ha puntualizzato vari temi di cui il coordinamento potrebbe interessarsi.  Temi quali la formazione e l’informazione, la conciliazione dei tempi di vita, di lavoro e di famiglia,  la fragilità e la solitudine degli anziani, la non – autosufficienza,  la condivisione di responsabilità di cure familiari.Inoltre, confidando in un lavoro di èquipe, Mancini ha sottolineato l’importanza della collaborazione di tutti gli organismi della Cisl,  per far sì che il lavoro e l’impegno del coordinamento venga  valorizzato e considerato un valore aggiunto dall’Organizzazione.
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03/04/2012 Sauro Rossi a Buongiorno Marche
a BUONGIORNO MARCHE PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE in diretta su èTV MARCHE canale 12 del digitale terrestre ed in contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM dalle ore 9,00 alle ore 9,30 interverrà SAURO ROSSI segretario generale CISL PESARO-URBINO. Si parlerà di LAVORO, di sostenibilità del WELFARE LOCALE e di SANITA' con particolare attenzione al territorio pesarese.  Siete invitati a partecipare via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed opinioni .
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01/04/2012 Residenza Protetta di Fossombrone: il disappunto dei sindacati
Le Organizzazione sindacali con un certo stupore e disappunto hanno visto pubblicato il bando per il “completamento e gestione di una residenza protetta sita nel Comune di Fossombrone”.Lo stupore è legato al fatto che a differenza di quanto concordato in data 12 Gennaio il bando è stato pubblicato senza onorare l’impegno di procedere ad un ulteriore confronto tra le parti.Il disappunto è dovuto alla sostanziale assenza nel documento degli aspetti di garanzia a tutela per lavoratori e utenti, proposti all’attenzione dell’Amministrazione da parte delle OO.SS.Tale “disinvoltura” è ai nostri occhi tanto più grave, in presenza delle evidenti criticità, in termini di assistenza e di fruibilità degli spazi, che caratterizzano l’attuale struttura.CGIL-CISL-UIL territoriali nei prossimi giorni decideranno quali iniziative intraprendere per sollecitare la modifica dell’attuale impostazione del problema della gestione, anche futura, della residenza protetta G. Castellani.
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01/04/2012 Pfizer Ascoli Piceno. Un buon accordo per lavoratori e azienda.
Accordo raggiunto per la Pfizer di Ascoli Piceno. Una grande realtà industriale del campo farmaceutico, che nello stabilimento di Ascoli Piceno, vede impegnati circa 570 addetti. A gennaio 2012 l'azienda ha comunicato alle organizzazioni sindacali l'apertura di una procedura  di mobilità per 83 unità di cui 13 impiegati. Il documento sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Ugl  prevede la diminuzione del numero degli esuberi a 70.«Nell'accordo sono state accolte tutte le nostre proposte»  dichiara Piero Francia, Segretario Generale Femca Cisl Ascoli-Fermo «In primis quella di non mettere alcun lavoratore alla porta in maniera coercitiva. Siamo così riusciti a chiudere un accordo che tuteli sia il numero dei  lavoratori che la parte economica».La Femca Cisl in tutta la vicenda ha da subito concordato a tutti i livelli (territoriale, regionale, nazionale) una linea di condotta avente come obiettivo la costruzione di relazioni sindacali fin qui inesistenti. E' utile ricordare coma la precedente procedura di mobilità fu chiusa con una fase di forte vertenzialità, dannosa sia per i dipendenti coinvolti, che per le relazioni sindacali e per la stessa azienda. La strategia condotta e concordata a tutti i livelli ha invece permesso di istaurare un clima di sano e franco confronto con l'azienda. Permettendo di raggiungere un accordo sindacalmente importante per le relazioni sindacali, ma vitale per la tutela dei lavoratori stessi. «Importante sarà ora monitorare e contrattare con la direzione aziendale - prosegue Piero Francia - per fare in modo che venga dato seguito a quanto previsto dalla legge sulla gestione della Cigs». http://www.youtube.com/watch?v=39QlTWdGhBY  
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30/03/2012 La riforma del lavoro in una prospettiva di crescita.
La Cisl delle Marche organizza un grande appuntamento lunedì 2 aprile alle ore 9.30 presso il Pala Indoor di Ancona. L'incontro si svolgerà alla presenza di Giorgio Santini, Segretario Generale Aggiunto della Cisl nazionale e vedrà la partecipazione di tutto il quadro dirigente per un approfondimento e un confronto sulla Riforma del Mercato del Lavoro. Il COMUNICATO STAMPA
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28/03/2012 Pian del Bruscolo liquida società partecipata. La Fisascat: così aumenteranno i costi
La Fisascat Cisl di Pesaro – Urbino, insieme alle Fp Cgil ,  chiede un confronto all’Unione Pian del Bruscolo per chiarire la situazione di Futuraservizi,  la società partecipata che conta circa 30 dipendenti  e gestisce la manutenzione e la pulizia degli immobili pubblici.“L’amministrazione  -  afferma la Fisascat  - ha recentemente deliberato di mettere a gara tutti i servizi che attualmente gestisce Futuraservizi per poi procedere alla  messa in liquidazione della società.  Questa decisione è stata assunta senza confrontarsi con i sindacati. Un incontro c’è stato, ma sono stati i lavoratori, evidentemente preoccupati per il loro futuro, a convocare un tavolo di confronto, se confronto si può chiamare”.Noi pensiamo che un’alternativa ci sia e che Futuraservizi si possa e si debba salvare. La normativa consente che si possa cedere una quota della società  a un socio privato al quale saranno affidati anche compiti operativi, con trasferimento di parte del personale che quindi non inciderebbe più sul computo del Patto di stabilità.I servizi continuerebbero ad essere affidati a Futuraservizi con salvaguardia dei livelli occupazionali  e offerta alla cittadinanza di servizi di qualità e a costi contenuti. Ci risulta che le prime  proiezioni fatte per possibili gare per gli attuali servizi comportino un sensibile aumento dei costi; quindi è singolare che l’Unione faccia dei passi indietro per la gestione associata dei servizi quando i conti dimostrano la convenienza di Futuraservizi.Chiediamo, quindi, un tavolo di confronto con i sindaci dell’Unione  per giungere a stilare un protocollo d’intesa contenente regole chiare a tutela e a salvaguardia dei livelli occupazionali e dei diritti dei lavoratori e garantire ai cittadini servizi di buona qualità e a costi contenuti.
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27/03/2012 Campagna fiscale 2012
E’ iniziata la campagna fiscale 2012.Quest’ anno, in maniera particolare, i nostri esperti del Caf Cisl  della provincia di Pesaro – Urbino sono a disposizione degli utenti per qualsiasi chiarimento soprattutto per quanto riguarda la novità dell’Imu, la nuova imposta sugli immobili che sostituisce l’Ici, oltre a diversi servizi fiscali come la dichiarazione dei redditi, modello RED, rilascio dell’attestazione Isee.In allegato le nostre sedi con i numeri di telefono  a disposizione dei cittadini per prenotare l’appuntamento.
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26/03/2012 Riforma del Mercato del Lavoro.
La riforma del Mercato del Lavoro.IL COMUNICATO DELLA CISL.LEGGI IL DOCUMENTO LA CISL SOSTIENE UNA RIFORMA DEL LAVORO PER I GIOVANI E PER ALLARGARE LE TUTELE SOCIALI. IL TESTO DEL DISEGNO DI LEGGE DEL GOVERNO "La riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita"
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22/03/2012 Riforma del lavoro: oggi altro incontro con il Governo
Sull'art.18 "abbiamo trovato un compromesso che può essere ancora migliorato, se il Parlamento ci dà una mano noi gli diamo una mano"- afferma il leader della Cisl, Raffaele Bonanni - Stiamo lavorando in queste ore e abbiamo ancora due-tre giorni di tempo per modificare e migliorare il testo perché non e' definito".Quanto alle migliorie che il sindacato intende apportare il Segretario generale della Cisl ha detto che "ci sono linee guida in cui puntiamo a migliorare la trasparenza sulla comunicazione alle Rsu di quello che l'azienda vuole fare in caso di licenziamento economico".E ancora, a proposito dell'iter parlamentare, ha detto: "sento parlare di iniziative parlamentari: ben vengano ma il compito nostro, quello del sindacato è uno, altro è quello del Parlamento". "Vediamo di buon occhio eventuali cambiamenti se ci sono falle molto grosse nei testi che usciranno".Il documento del Comitato esecutivo della Cisl
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22/03/2012 Ircer Macerata, attacchi strumentali e vergognosi
In questi giorni l’Ircer di Macerata è al centro di polemiche relative alle rette e alla qualità dell’assistenza prestata agli anziani non autosufficienti. Non è nostra intenzione entrare nel merito delle vicende relative alla gestione del patrimonio immobiliare dell’ente, rispetto alle quali auspichiamo anzi che venga fatta chiarezza quanto prima, individuando ed imputando a tutti i livelli le relative responsabilità. Riteniamo però necessario intervenire su alcune questioni che vengono trattate in modo estremamente superficiale e strumentale, e per difendere un Ente che sta dando tanto alla città di Macerata.E’ ovvio che un obiettivo condiviso è quello di garantire servizi di qualità e rette sostenibili per gli anziani e per le loro famiglie. Al riguardo è necessario rilevare come negli ultimi 20 anni le rette dell’Ircer siano rimaste inalterate. Come tutte le altre strutture residenziali provinciali anche l’Ircer è convenzionata con l’Asur, che riconosce un rimborso per le prestazioni di assistenza infermieristica e socio sanitaria erogate agli ospiti non autosufficienti. I posti letto attualmente convenzionati sono 60, ma i non autosufficienti all’Ircer sono almeno 90. La retta di 1.640 €, alla quale è stato fatto un riferimento improprio, grava appunto su quanti di loro non rientrano nella convenzione.Ma quella dei costi non è che una delle due facce della medaglia. L’altra faccia è la qualità del servizio erogato, che nell’Ircer è superiore alla quasi totalità delle altre strutture residenziali provinciali, sia per quanto riguarda l’assistenza agli ospiti, sia relativamente alla tutela e alla valorizzazione del personale.  In primo luogo tutti i servizi sono gestiti dall’Ente in forma diretta, laddove altri gestori li appaltano alle cooperative sociali. Tutti i dipendenti sono assunti con contratto di lavoro subordinato e godono di trattamenti economici analoghi a quelli dei dipendenti del Comune. I lavoratori godono di una tutela sindacale piena ed effettiva, esercitata dalle rappresentanze sindacali unitarie (RSU) appena rinnovate. Anche grazie all’impegno del sindacato nell’Ircer è stato avviato un percorso di riconoscimento di figure professionali qualificate (il cosiddetto super Oss) che in altre strutture non vengono neanche considerate.Da 20 anni agli ospiti di Villa Cozza viene garantita l’assistenza infermieristica nelle 24 ore. Questo non accade in nessun’altra struttura provinciale. Viene anche erogata un’assistenza specifica - sia residenziale che diurna - per i malati di Alzheimer, a disposizione dei quali ci sono servizi innovativi come il “percorso sensoriale”. L’Ircer collabora su progetti specifici con il Comune di Macerata e con l’Ambito sociale n. 15, ed è una struttura “aperta al territorio”. Basti pensare alle iniziative che nel periodo estivo si svolgono nel parco di Villa Cozza e alla presenza di associazioni di volontariato - come l’Anteas - che vi collaborano con attività di vario tipo – come il Servizio Informanziani - svolte anche a favore degli anziani fragili che non risiedono nella struttura.Questi sono i risultati dell’impegno e della passione di tutti coloro che, come la Funzione pubblica e la Federazione dei pensionati della Cisl, negli ultimi 20 hanno creduto nell’Ircer, lavorando per renderla un vero e proprio punto di riferimento per la città di Macerata. La scelta di trasformare l’ente in un’Azienda pubblica di servizi alla persona, fortemente voluta dal sindacato, andava proprio nella direzione di uno sviluppo della sua attività, che potenzialmente può ora essere estesa alla gestione di altri servizi sociali, anche coinvolgendo gli altri comuni dell’Ambito sociale 15.Per tutte queste ragioni non possiamo assolutamente accettare che l’Ircer venga demolita con attacchi vergognosi e scorretti al limite dello sciacallaggio, portati avanti da soggetti che sembrano voler equiparare Villa Cozza ad una specie di “cronicario” dove gli anziani vengono abbandonati e dimenticati. E’ sconcertante però che ad intervenire in difesa dell’Ircer sia solo il sindacato, o meglio “un solo” sindacato. Ci saremmo aspettati almeno una presa di posizione da parte delle istituzioni che rappresentano la struttura, prime tra tutti il Consiglio di amministrazione e l’Amministrazione comunale di Macerata, rinchiusi invece in un inspiegabile, assordante silenzio.Vogliamo infine ricordare che il sindacato è impegnato da anni in un percorso per ridurre le rette delle residenze protette salvaguardando la qualità dei servizi. La questione è stata oggetto di un accordo regionale del 2010, sulla cui corretta applicazione stiamo svolgendo un’attività di monitoraggio sul territorio. Siamo convinti che per realizzare questo risultato sia necessario un maggiore coinvolgimento del servizio sanitario, che per ogni posto letto di residenza protetta convenzionato corrisponde ai gestori delle strutture solo 33 € al giorno. Un valore del tutto inadeguato al costo reale degli ospiti non autosufficienti. Che non hanno bisogno di polemiche inutili e strumentali, ma di un impegno serio e concreto in loro favore.Dino Ottaviani - Segretario generale Fnp Cisl MacerataLaura Raccosta - Segretario Fp Cisl Marche
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21/03/2012 Marche day
Una delegazione della Cisl di Pesaro – Urbino, guidata dal Segretario Generale Sauro Rossi, ha partecipato  a Roma al  “Marche Day”, giornata dell’orgoglio marchigiano organizzata dai Presidenti di Provincia, dalle amministrazioni regionali e locali per ottenere uno stanziamento di fondi riferiti all’emergenza neve di  febbraio scorso e  all’alluvione del 2011 che hanno colpito la nostra regione e pesantemente la provincia di Pesaro – Urbino.La richiesta deve tendere non solo al risarcimento dei danni ma anche al sostegno di tutti i settori della nostra economia, dal manifatturiero, all’agricoltura e al turismo.
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21/03/2012 Un accordo importante alla Sabelli di Ascoli
COMUNICATO STAMPA SIGLATO ACCORDO INTEGRATIVO SABELLI spa  L'azienda Sabelli SpA, dopo un lungo ma proficuo confronto, ha sottoscritto il 21 marzo 2012 con le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative del territorio provinciale un contratto integrativo di secondo livello, ratificato in azienda dall'Assemblea dei lavoratori il 28 marzo 2012. Nel corso della trattativa Sabelli spa è stata rappresentata dall’amministratore delegato Simone Mariani, Vice presidente nazionale Giovani imprenditori di Confindustria e dall’amministratore delegato Angelo Davide Galeati, presidente della sezione alimentare di Confindustria Ascoli.Le organizzazioni sindacali nelle persone di Stelio Bartolomei per FLAI-CGIL, Gabriele Monaldi per FAI-CISL, e Eugenio Zallocco per UILA-UIL.L'accordo che ha durata triennale prevede una serie articolata di elementi di carattere economico e strategico. In sintesi: la stabilizzazione di almeno 15 unità aziendali nel corso del 2012, attraverso l'assunzione a tempo indeterminato di 15 dipendenti; sono previsti a favore dei lavoratori incentivi economici di carattere variabile, premi di risultato, volti a favorire il miglioramento continuo dei processi produttivi e una maggiore produttività aziendale. La Direzione aziendale istituisce un buono pasto giornaliero per i lavoratori, una convenzione per acquisti di prodotti alimentari a condizioni molto vantaggiose, si impegna in un piano strutturato di formazione per operai ed impiegati e mette inoltre a disposizione con cadenza annuale n. 3 borse di studio del valore di € 1.000,00 cadauna, da assegnare ai figli dei propri collaboratori, riconosciute per merito scolastico.“Crediamo di aver siglato un accordo importante per garantire sviluppo ed occupazione nei prossimi anni – afferma Mariani- Nonostante il calo dei consumi evidenziato dai dati nazionali intendiamo continuare ad investire in questo territorio, impegnandoci per mantenere la coesione sociale tra azienda e collaboratori tutti”.Bartolomei ha così commentato: “in un contesto di grave congiuntura economica,  la stabilizzazione di n. 15 unità a tempo indeterminato presso l'azienda Sabelli è un segnale estremamente positivo per il nostro territorio”. Monaldi aggiunge: “ i sindacati fanno un plauso all'azienda per aver istituito un sistema avanzato di relazioni sindacali e per aver investito fortemente sulla forza lavoro” e Zallocco conclude: “questo accordo testimonia la volontà di andare incontro alle esigenze di competitività dell'azienda, attraverso una maggiore flessibilità e produttività ma al tempo stesso riconosce l’importanza della crescita professionale dei collaboratori”.
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20/03/2012 Un nuovo Consiglio di Amministrazione per l'Ircer di Macerata
Un nuovo Consiglio di Amministrazione per l'Ircer di Macerata.  Autorevole  e competente, capace di traghettarla in questa fase delicata dialogando con l’Ambito sociale e con i Comuni che ne fanno parte per rilanciare  la gestione associata dei servizi sociali.La richiesta è del Segretario generale della  Cisl di Macerata Marco Ferracuti, ed è motivata dal fatto che l'attuale  Cda  è scaduto e può adottare solo atti di ordinaria amministrazione, quando sarebbe necessario invece programmare l’attività dell’ente.«Dal 31 dicembre scorso - sostiene Ferracuti -  l'Ircer di Macerata è diventata un'Azienda pubblica di servizi alla persona. Già tre mesi sono trascorsi inutilmente e il protrarsi dell’inerzia rischia di far si che l’ Azienda si trovi al termine del suo primo anno di vita con un bilancio già in passivo».Lo spunto per la richiesta è offerto dall'indagine dell'Avvocato Bommarito sulla gestione dell'Ircer di Macerata.  Secondo la Cisl sarà la magistratura a dover verificare se sussistono responsabilità per illeciti civili o penali. «Evitiamo processi di piazza, inutili e dannosi, e concentriamoci sul futuro dell'Ircer,- conclude Ferracuti - individuando concretamente gli obiettivi della gestione  e le modalità della loro realizzazione, per renderla un'avanguardia nello sviluppo di politiche di respiro provinciale».
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19/03/2012 Crisi dell'edilizia. Urgono risposte chiare.
LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE Comunicato Stampa Imprese, sindacati, professionisti del settore hanno dato vita all’attesa manifestazione regionale. Sotto accusa Banche e Patto di stabilità. Il tempo è scaduto servono,  le istituzioni elaborino proposte per rilanciare un comparto in ginocchio. Previsto un tavolo specifico della Regione per affrontare i nodi principali.Bandiere al vento questa mattina davanti alla Regione Marche. Erano quelle dei sindacati di categoria  dei lavoratori dell’edilizia, di Confartigianato, della CNA, dell’Ance che insieme ai professionisti tecnici si sono mobilitati per denunciare la gravissima situazione del comparto.Alcune centinaia di persone hanno gremito lo spazio davanti alla scalinata di Via Gentile Da Fabriano dove si sono succeduti gli interventi dei rappresentanti della varie categorie. Il grido di dolore è stato comune: così non si può più andare avanti, l’edilizia marchigiana è in ginocchio, anzi a terra. “Da anni – ha esordito Massimo Ubadi per l’Ance Marche – denunciamo la perdita di fatturato e di posti di lavoro di un settore composto in gran parte da piccole imprese. Ora la situazione è insostenibile. Ogni istituzione scarica le responsabilità sulle altre, le grandi banche ci hanno abbandonato. Il quadro è ormai gravissimo, servono risposte certe e ognuno deve farsi carico di un contesto così precario ”. Dunque urgono risposte chiare da Regione e Governo visto che, come ha denunciato Bruno Crescimberi della Confartigianato Marche che è intervento per la categoria “la Regione non riesce ad emanare direttive semplici, chiare. Ci si perde in normative complesse”. Crescimbeni ha denunciato l’esito deludente del Piano Casa che ha portato a solo “duemila interventi, mentre in Veneto sono stati ben quarantamila”. Massimo Giacchetti segretario della Filca Cisl Marche, a nome di tutti e tre le sigle sindacali ha ricordato come l’edilizia valga il 15% del Pil marchigiano. “Oggi diamo la voce anche ai lavoratori che hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione”. Anche il rappresentante sindacale ha chiamato in causa le banche che “non fanno credito alle imprese” e denunciato il mancato accordo tra istituti di credito e Regione. Sul banco degli imputati le gare al massimo ribasso: “Sono un capestro. Danneggiano lavoratori e aziende, danno spazio all’illegalità, al lavoro nero, alla concorrenza sleale”. Invece ci vogliono “più legalità, più giustizia sociale”. In tutti gli interventi è stato puntato l’indice contro il Patto di stabilità. Lo ha fatto anche Patrizia Angeli, Vicepresidente della Federazione degli Ordini degli Ingegneri delle Marche, che ha chiuso la manifestazione parlando anche a nome di architetti, geologi e geometri. “Ci sono Comuni virtuosi che a causa del Patto non possono attivare appalti perché hanno le mani legate. Noi come professionisti siamo il primo soggetto della filiera perché elaboriamo i progetti. Spesso non ci vengono pagate parcelle anche da mille euro a causa del vincolo di stabilità. Non siamo nemici della pubblica amministrazione ma chiediamo collaborazione”. Anche perché di cose da fare per rilanciare l’edilizia ce ne sarebbero: “Intervenire sul dissesto idrogeologico, rimettere in sicurezza il nostro patrimonio edilizio, in particolare le scuole. E puntare sulla green economy”. A conclusione della manifestazione una delegazione della varie categorie è stata ricevuta dagli Assessori Antonio Canzian Sara Giannini Marco Lucchetti Luigi Viventi. Erano presenti i parlamentari marchigiani Mario Cavallaro, Carlo Ciccioli, Salvatore Piscitelli, Massimo Vannucci.Alla fine la Regione si è impegnata ad affrontare nel già istituito “Tavolo con le banche” la crisi dell’edilizia e per il 20 aprile è stato programmato un incontro specifico sulla delicata questione degli appalti. La testimonianza di Simoni Nello - Operaio della ditta Ottavi Prefabbricati di Ascoli Piceno Scarica l'intervento di Massimo Giacchetti, Segretario Generale FILCA CISL MARCHE.La Rassegna Stampa
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19/03/2012 Misure anticirisi. Contributi per le aziende escluse dalla Cigs.
La Regione Marche ha formalizzato ieri, con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione, il punto dell'accordo anticrisi del 7 Dicembre 2012 riguardante   i contratti di solidarietà.Si tratta della reiterazione della misura del 2011 che conferma anche per il 2012, con un finanziamento di 300.000 euro,  la possibilità di accedere al contributo regionale per le aziende escluse dal campo di applicazione della cigs che attivano il contratto di solidarietà  al fine di  evitare riduzioni di personale e licenziamenti. Il contributo regionale a favore dei lavoratori, che va ad integrare l'intervento statale, è pari ad 1/4 del monte salari perso  a  seguito della riduzione degli orari di lavoro la misura interviene per i contratti di solidarietà sottoscritti  a partire dal 1 Gennaio 2011  e rimane in vigore per tutto il 2012;  l'avviso infatti ha scadenza 31 Dicembre. Clicca per scaricare  l ' Avviso Pubblico e  la modulistica necessaria Schema di domanda e Schema di dichiarazione
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19/03/2012 La replica del Segretario Sauro Rossi al Presidente di Confindustria Pagliano
Il Presidente di Confindustria Pagliano dedica alcune stimolanti riflessioni al delicato ma attualissimo tema dello sviluppo economico e dei ritardi che il sistema Paese e il nostro territorio registra sul tema. Al riguardo mi permetto qualche considerazione.La fase di indispensabile risanamento dei conti pubblici deve essere accompagnata, come sosteniamo da tempo,  da un lato dal sostegno dei lavoratori e delle imprese attanagliati da una crisi che negli ultimi mesi ha avuto una preoccupante recrudescenza  e dall’altro da politiche di rilancio dei vari settori produttivi che contempli la salvaguardia del nostro sistema manifatturiero, opportunamente innovato e, in particolare, la qualificazione di settori come quello del turismo e del terziario avanzato.Per fare questo servono ingenti risorse. Risorse che possono certamente derivare da un processo di modernizzazione della Pubblica Amministrazione, che può e deve essere fattore di sviluppo, da uno snellimento dei livelli istituzionali e da una più puntuale suddivisione di compiti e funzioni tra Autonomie locali e tra queste e il livello centrale.Questo percorso però va integrato da una profonda riforma fiscale che sposti il peso delle tasse dal lavoro alle rendite, specie quelle finanziarie e favorisca convintamente la ricerca e l’innovazione (di prodotto e di processo) e l’incremento della produttività (e il conseguente innalzamento delle retribuzioni) senza le quali rischiamo, nello scenario internazionale, di non reggere le sfide della competitività.Quello di cui c’è bisogno in Italia, e ovviamente anche nella nostra Provincia, è l’avvio di una fase di redistribuzione della ricchezza che premi le capacità produttive (materiali ed immateriali) e non quelle meramente speculative. E’ un cambio di paradigma da adottare in ogni ambito e in ogni frangente.Vale per il credito; vale per le infrastrutture. A proposito di infrastrutture mi associo allo sconcerto del Presidente per ciò che riguarda il “balletto” sul casello autostradale.Sull’Ospedale unico, riconoscendo, come è stato fatto nel recente Accordo tra sindacati e Confindustria della nostra Provincia, l’importanza di tale opera è bene sottolineare come un progetto di tale portata ha bisogno di veder precisati, più e meglio di quanto si sia fatto finora, i costi da sostenere e le modalità di reperimento delle risorse.In passaggi così importanti per le nostre comunità locali, quando soprattutto si cerca di affrancarsi, come in questo caso, dall’atavico male del municipalismo, chiarezza e trasparenza diventano essenziali.All’appello a farsi guidare dall’etica della responsabilità lanciato dal Presidente Pagliano, la CISL aderisce senza tentennamenti profondamente convinta dell’utilità del dialogo tra chi è portatore di interessi diversi e della necessità di una costante valutazione degli effetti del proprio agire evitando derive populiste.Per animarla pensiamo però che si debba non tanto vederla in antitesi a quella della coerenza quanto convertirla in una sorta di ispirata etica della posterità.
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16/03/2012 Stilato un protocollo di intesa con il Comune di San Benedetto del Tronto sull'IMU
Il giorno 20 febbraio 2012 si sono incontrate l'Amministrazione Comunale di San Benedetto del Tronto, le 00.SS. confederali CGIL, CISL, UIL unitamente ai sindacati dei pensionati SP1/CGIL, FNP/CISL e UILP/UIL per un ulteriore confronto sul bilancio preventivo dell'anno 2012, con riferimento alla piattaforma rivendicativa territoriale "per un patto locale per l'equità e lo sviluppo" presentata dalle 00.SS. predette.Il presente protocollo aggiuntivo integra e completa il protocollo generale sottoscritto dalle parti il 13/01/2012.Su richiesta avanzata dalle 00.SS. federali, nel corso della riunione tenutasi nella sede municipale il giorno 14/02/2012, il presente accordo integrativo costituisce nuova analisi dell'impatto sociale della pressione tributaria derivante dall'applicazione in via sperimentale dell'IMU per l'anno 2012.Le parti concordano unanimemente e favorevolmente sul ventaglio di aliquote presentate dall'Amministrazione Comunale nella persona dell'Assessore Fabio Urbinati e dell'Assessore Margherita Sorge.Viene evidenziata ín particolar modo una equa ed efficace ripartizione del carico tributario, reso possibile proprio dalla differenziazione delle aliquote nei termini che seguono:   ALIQUOTA ABITAZIONE PRINCIPALE E RELATIVE PERTINENZE 4,00 ABITAZIONI LOCATE (ART. 2 C.3-4 LEGGE. 431/98) EX COMODATO GRATUITO 5,00 ABITAZIONI LOCATEIMMOBILI DI CATEGORIA CATASTALE B e D IMMOBILI DI CATEGORIA CATASTALE C esclusi i fabbricati di categoria C2, C6 e C7 7,90 ALIQUOTA BASE 8,50 ABITAZIONI LIBERE 10,60  Attraverso lo strumento degli interventi in campo sociale rubricati "Fondo riequilibrio pressione tributaria", l'Amministrazione, riesce ad alleviare il carico dell'IMU sui pensionati in possesso di un reddito non superiore a tre volte il minimo INPS, colmando una lacuna della Legge. Lo stanziamento di tale intervento agevolativo è pari ad euro 150.000,00L'Amministrazione Comunale e le Organizzazioni Sindacali si impegnano nuovamente a conferire sistematicità al confronto, a dare prosecuzione al tavolo di concertazione sugli ulteriori temi oggetto dell'accordo, prevedendo specifiche sessioni per accompagnare gli stanziamenti di bilancio, condividendo le eventuali evoluzioni in materia di servizi sociali; si impegnano inoltre a programmare un ulteriore incontro da effettuarsi entro il ottobre 2012 per la verifica del presente accordo.
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16/03/2012 Ferretti, nuove prospettive
L’8 marzo si è tenuto un incontro con la delegazione Aziendale del  Gruppo Ferretti  per il rinnovo del contratto collettivo aziendale,  in apertura l’amministratore delegato dott. Galeone ha dato informazioni rispetto allo stato di avanzamento della procedura di ristrutturazione del debito accumulato negli anni da una gestione aziendale molto discutibile e che ha rischiato di fare fallire l’azienda.L’Amministratore Delegato ha confermato informazioni che “tra gli addetti ai lavori” erano già trapelate: il 29 febbraio 2012 si è ratificata con una firma l’intesa tra gli acquirenti  (il gruppo cinese Shantui) e chi deteneva la maggioranza del debito. Nel frattempo, così come concordato si sono sbloccate le prime risorse economiche (20 ml di euro) per l’avvio di una gestione più regolare del processo produttivo e più in generale per la gestione dell’azienda.Ovviamente questa situazione di difficoltà protrattasi per responsabilità degli azionisti creditori, ha pregiudicato l’anno nautico, rendendo impossibile la realizzazione del BUDGET preventivato (circa 500 mln), a questa nota negativa però si affianca un risultato soddisfacente: per l’andamento della fiera di Miami ed in generale un apprezzamento del prodotto FERRETTI con un portafoglio ordini di circa 600 ml comprese barche da consegnare nel 2013.In merito alla trattativa per il rinnovo del contratto aziendale, il confronto si è sviluppato sulla base di un testo redatto dall’azienda e relativo ai  diritti d’informazione, gli orari di lavoro, i diritti della persona (malattia, permessi, ecc…), l’inquadramento professionale…….  Da parte dei Sindacati sono state segnalate proposte di modifica su punti che l’azienda si è riservata di riformulare per il prossimo incontro. Il confronto ha, infatti, incontrato notevoli difficoltà nel momento in cui si è approfondita la materia relativa ai riconoscimenti economici: premi congelati, premio di produttività, d’anzianità, mensilità o premio feriale.
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15/03/2012 Edilizia: manifestazione regionale lunedì 19 marzo.
I DOCUMENTI: I NODI DELLA CRISI EDILIZIA LE AZIONI PER SUPERARE LA CRISI EDILIZIA
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15/03/2012 La CISL fa il pieno di voti nelle aule delle scuole
Ascoli Soddisfazione negli ambienti Cisl per il buon risultato ottenuto nelle elezioni RSU (personale ATA e docente) nei 70 istituti scolastici di Ascoli e Fermo. Una compagine che si impone su Cgil e Uil, staccando il sindacato di Viale Rozzi di circa 8 punti percentuali. La Cisl si afferma dunque con il 37,64% (1959 voti), la Cgil segue a 29,74% mentre la Uil è in coda con 9,93%. "Un buon risultato alla luce anche del fatto che sono diminuiti in maniera consistente gli aventi diritto al voto a causa dei tagli agli organici scolastici. Sui 6700 aventi diritto i votanti sono stati 5304 con 5205 schede valide" - ha evidenziato Feliciana Capretta di Cisl scuola. Dunque un elettorato decurtato di circa 1166 unità, rispetto al 2006 ha però prodotto 123 voti in più, segnando un aumento di sostenitori anche in termini assoluti. Su 213 Rsu eletti in totale 83 appartengono alla Cisl, un dato ancora più importante se confrontato con quello del 2006 quando su 72 (oggi sono 70 in seguito agli accorpamenti) istituti la Cisl vantava 69 rappresentanti. "un buon 6,94% in più che testimonia l'impegno di tutti i 250 candidati. Ognuno di essi ha portato un importante contributo che ha consentito quest'affermazione. Ringrazio loro, eletti e non, e anche le Rsu uscenti, perchè l'ottimo risultato è merito di questo sinegico lavoro di squadra. Un successo che dimostra l'apprezzamento per le scelte di Cisl scuola - ha continuato Capretta. - Sicuramente, tutto può migliorare, ma la presenza assidua, serie e coerente alla fine ci ha premiato".
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15/03/2012 Grande successo per "Donne in campo"
Grande successo per il Convegno “Donne in campo: la donna del Duemila, nuovi ruoli e antichi valori”.Un convegno che per due giorni ha affollato le sale del Palazzo dei Capitani dove gli artisti di Piscus Art hanno esposto le loro opere, mentre le rappresentanti delle varie associazioni femminili hanno illustrato il loro lavoro, alla presenza del Sindaco Castelli e degli Assessori Ferretti e Cameli.Quest’anno ha commentato la Coordinatrice Donne Provinciale, Ciarrocchi Rosandra:“Le donne dei Coordinamenti Cisl e le volontarie Anteas, scendono in campo al fianco di Penelope, l’Associazione Nazionale delle Famiglie e degli amici delle persone scomparse, con la speranza di essere di aiuto nella campagna di sensibilizzazione, rivolta all’opinione pubblica. Ci proponiamo, inoltre, di fornire sostegno e conforto con l’attivazione di un punto di ascolto per i familiari che potranno avvalersi della consulenza di esperti qualificati.”L’intervento del Presidente di Penelope Dr.ssa Giorgia Isidori, nel Convegno del 10-11 Marzo scorsi, ha suscitato grandi emozioni, trasformatesi ben presto in malcelate commozioni quando nella sala immersa nella penombra, è stata proposta la visione di “Crederò” il DVD contenente immagini tratte dal Progetto Televisivo di Rai 3 “Chi l’ha visto?”, l’appello di Papa Giovanni Paolo II, il saluto del Presidente della Repubblica ed il messaggio del Presidente Penelope Marche Onlus Giorgia Isidori.
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14/03/2012 Elezioni RSU, una vittoria chiara e inequivocabile
Le elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie del pubblico impiego si sono concluse a Macerata con una chiara e netta vittoria della Cisl.I risultati dello spoglio ci parlano di una Categoria, la Cisl Funzione pubblica, che nella sanità ha ottenuto il 46% delle preferenze -  1.004 su 2.161 - conquistando ben 17 seggi su 36 disponibili. Le migliori performance sono state registrate negli Ospedali di Matelica (73%), di Camerino (57%), di Civitanova Marche (55%). Ottimi risultati anche negli ospedali di San Severino Marche (49%) e di Macerata (42%).Ancora più schiacciante la vittoria nel comparto degli Enti Locali (Provincia e Comuni), dove la Cisl Funzione pubblica ha conquistato il 67,5% dei seggi disponibili (108 seggi su 160). I candidati Cisl hanno ottenuto la maggioranza relativa dei voti in 54 Comuni su 57. Spiccano i risultati registrati in Provincia di Macerata e nel Comune di Macerata (6 seggi su 12 in entrambe), a San Severino e Cingoli (4 su 5), a Recanati (4 su 7) a Camerino (3 su 5).Mettendo insieme sanità ed Enti Locali, 125 seggi su 196 (il 64%) sono andati alla Cisl funzione pubblica.«Al di la di valutazioni di carattere soggettivo - sostengono i Segretari generali di Cisl e Funzione pubblica Ferracuti e Tamagnini -  i numeri ci parlano di un risultato  inequivocabile e straordinario soprattutto perché eguaglia quello delle ultime elezioni del 2007. La riconferma su questi livelli è segno che è sono stati riconosciuti i buoni risultati del lavoro fatto negli ultimi anni».«Un risultato - concludono i due Segretari - che ci da grande soddisfazione ma che allo stesso tempo responsabilizza la Funzione pubblica e tutta la Cisl a rimettere il lavoro al centro dei processi di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione. La prima e più immediata sfida sarà quella sulla sanità, rispetto alla quale dovremo essere chiamati ben presto a partecipare alla programmazione dei servizi ospedalieri e territoriali».
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13/03/2012 Giornata dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
Giornata dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. 2011/2012Venerdì  23 MARZO 2012 presso HOTEL GENTILE DA FABRIANO  Via G. di Vittorio 13 FABRIANO (per RLS di Jesi e Fabriano)Venerdì 30 MARZO 2012 presso CONERO BREAK Via Albertini. 6 Ancona (per RLS di Senigallia, Osimo ed Ancona)Segreteria organizzativa INAIL :Rosati Antonella       0712273551Cruciani Stefania      0712273583Giancarli Lorella       0712273244Per partecipare alla giornata si possono utilizzare i permessi che spettano ai RLSSedi Provinciali OO.SS.CGIL 073122951 - 073221644CISL 07128221UIL   07323160Leggi la Brochure del 23 marzo con il programma della giornataLeggi la Brochure del 30 marzo con il programma della giornata
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12/03/2012 Rsu Macerata, la Cisl stravince in sanità
Alle elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie del 5, 6 e 7 marzo la Cisl a Macerata, come nel resto del paese, si è confermata come il primo sindacato, eguagliando i risultati eccezionali conseguiti nelle elezioni del 2007.Straordinario in particolare il successo conseguito dai candidati Cisl della sanità provinciale, dove la Funzione pubblica Cisl ha ottenuto 1.004 preferenze su 2.161 voti, ossia il 46% del totale,  ottenendo ben 17 seggi su 36. Seconda in classifica, ma con largo distacco, è la Fp Cgil, che ha ottenuto 666 voti in totale, conquistando 11 seggi.Le migliori performance dei candidati Cisl sono state registrate negli Ospedali di Matelica (73%), di Camerino (57%), di Civitanova Marche (55%), risultato quest'ultimo eguagliato nelle strutture di Corridonia, San Ginesio e Sarnano. Ottimi risultati raggiunti anche negli ospedali di San Severino Marche (49%) e di Macerata (42%).
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09/03/2012 GRANDE SUCCESSO ELEZIONI RSU NEL SETTORE SCUOLA
Risultati elezioni RSU 2012Con grande soddisfazione riportaimo i risultati delle elezioni RSU nelle scuole delle province di Ascoli Piceno e Fermo. A fronte di una rilevante diminuzione degli aventi diritto al voto, ennesima dimostrazione dell'insostenibile calo degli organici subito dalle comunità scolastiche del nostro territorio, si è registrata una maggiore affluenza al voto. A questo dato positivo che dimostra una crescente consapevolezza dei lavoratori circa il ruolo fondamentale dei rappresentanti sindacli all'interno dell'istituzione scolastica, la CISL SCUOLA di Ascoli Piceno - Fermo registra un forte aumento della fiducia accordata alle proprie liste. Questi i numeri che davvero "parlano da soli". La CISL Scuola, che già nelle elezioni del 2006 era risultato il primo sindacato rappresentativo nelle scuole con una percentuale di voti del 30,70% (a fronte della FLCCGIL con 23,60% della UIL con 15,64% dello SNALS con il 19,90%), ora ottiene un aumento molto consistente in valore sia assoluto sia percentaule. Se nel 2006 sono stati 1836 i lavoratori della scuola che hanno espresso la loro preferenza nei confronti della CISL Scuola, ora ben 1954 persone hanno accordato la loro fiducia ai nostri candidati, con un risultato percentaule del 37,59%. A fronte di un elettorato diminuito di 1166 unità, un risultato di 118 voti in più ed un aumento percentuale del 6,89% che altro dire? Solo un sentito ringraziamento a tutti quelli che hanno valutato il nostro operato e l'hanno apprezzato e a tutti i candidati, che nel proprio posto di lavoro, hanno "dato il loro volto e il loro nome" alla ISL Scuola. La prima valutazione della CISL Scuola di Ascoli Piceno-Fermo sui risultati per le elezioni RSU 2012 non può non prendere in considerazione due aspetti. In primis, il voto dimostra l'apprezzamento per le scelte della CISL Scuola, che pur potendo sicuramente migliorare, sono sempre caratterizzate da una presenza assidua, seria e coerente, anche laddove ciò avrebbe e ha significato posizioni impopolari. In secondo luogo, un risultato così lusinghiero impone, e la CISL Scuola di Ascoli Piceno - Fermo lo accetta ben volentieri, una crescente presenza nei posti di lavoro e la consapevolezza di una responsabilità, anche intesa nel senso etimologico di risposta, ad aspettative cui indirizzeremo tutto il nostro impegno.Il Segretario Generale Prof.ssa Feliciana Capretta
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09/03/2012 Elezioni RSU, i primi risultati
Si sono chiuse le operazioni di voto delle RSU nella Scuola, nel Pubblico Impiego  e nella Università della nostra Provincia. La partecipazione al voto è stata più che buona dimostrando l’interesse dei lavoratori nei confronti delle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro.Non sono ancora noti tutti i risultati definitivi ma il primo dato evidente è il grande successo delle liste dei sindacati confederali che evita la frammentazione della rappresentanza a tutto vantaggio dei lavoratori.In particolare le liste CISL raccolgono ottimi risultati sia nella Scuola che nell’Università  con oltre il 40% dei voti. Bene anche le liste CISL del Pubblico Impiego con situazioni più variegate nel territorio e nelle diverse articolazioni del comparto con punte di eccellenza nella Sanità e confermandosi in assoluto il primo sindacato nel Parastato.Il Segretario Terr.le(Claudio Bruscoli)
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09/03/2012 Elezioni RSU: la FP Cisl di Ancona ringrazia
LA CISL PRIMO SINDACATO NELLE STRUTTURE DELLA SANITA’ E NELLE MAGGIORI AUTONOMIE LOCALI. Con 632 voti la CISL FP è il primo sindacato dell’Area Vasta 2.A seguire la FP CGIL  con 613 voti, il Nursind con 359, la FSI con 310 la UIL FPL con 293 e l’ALI con 98. Non era mai successo , infatti i dati aggregati delle 4 ex zone che compongono l’area vasta 2 (Ancona, Jesi , Senigallia e Fabriano) fino ad oggi non avevano mai visto prevalere la CISL. La vittoria all’AREA VASTA si accompagna all’affermazione all’Azienda ospedaliero –universitaria Ospedali Riuniti di Ancona dove la CISL FP  con 621 si conferma il primo sindacato e all’INRCA dove la CISL è il sindacato più forte sia a livello locale che nazionale. Un ruolo che ci riempie di soddisfazione, ma anche di responsabilità per i difficili passaggi che questo settore dovrà affrontare nelle prossime settimane. Anche nelle maggiori Autonomie Locali la CISL vince come ai comuni di ANCONA, FALCONARA, OSIMO e LORETO. Con 161 voti la CISL FP vince alla Provincia di Ancona. Vittoria inoltra alla REGIONE, sia in Giunta che in Consiglio. Un ringraziamento  dalla CISL FP di Ancona a tutti i lavoratori che hanno reso possibile questo momento di democrazia: gli elettori, i candidati, gli scrutatori i componenti delle commissioni elettorale. Ancona, 08.03.2012                                                                        CISL FP Ancona
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08/03/2012 Elezioni RSU, vittoria della Cisl a Macerata
La Cisl di Macerata stravince le elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie nel Pubblico impiego.I primi dati relativi all'Area Vasta n. 3 - e quindi alla sanità della Provincia - alla Provincia di Macerata e ai primi dieci Comuni per popolazione evidenziano in primo luogo un'altissima affluenza al voto (in media più dell'80%). «A dimostrazione - sostiene la Cisl in una nota - che anche nel settore pubblico, oggi più che mai, c'è ancora un grandissimo bisogno di sindacato».Schiacciante la vittoria della Cisl che  fa suoi 55 seggi su 114 disponibili. Un risultato che eguaglia quello delle ultime elezioni del 2007, allora considerato straordinario ed irripetibile e che è destinato a crescere ancora non appena arriveranno i numeri dei Comuni più piccoli, dove la Cisl prevede di conquistare almeno il 70% dei seggi.Un grazie di cuore a tutti coloro che con il loro voto hanno dimostrato fiducia alla Cisl, premiando il lavoro di una Segreteria provinciale, quella del Pubblico impiego, nuova e giovane, che con impegno e passione ha saputo coinvolgere i lavoratori in modo capillare, istituendo liste nella quasi totalità dei luoghi di lavoro.Ma grazie anche ai candidati e agli eletti, che hanno accettato la sfida mettendosi in prima linea al servizio dei propri colleghi.«Nel prendere atto di un risultato così lusinghiero - sostengono Marco Ferracuti e Sistino Tamagni, rispettivamente Segretari generali della Cisl e della Funzione pubblica - sentiamo forte anche il peso di una grande responsabilità. Già da domani la Funzione pubblica della Cisl, con il sostegno forte della Cisl Confederale, è pronta  a misurarsi con quelle importanti sfide che a tutti i livelli attendono i lavoratori, che sempre più vogliono diventare protagonisti del cambiamento in direzione del miglioramento della pubblica amministrazione al servizio dei cittadini».
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08/03/2012 Pesaro, firmato protocollo tra Sindacati e Confindustria
Sullo sviluppo e la coesione sociale del territorio pesarese serve un cambiamento. Questo è quello che affermano  Cisl, Cigl e Uil  nel  protocollo d’intesa firmato il 6 marzo con Confindustria  a Pesaro.L’inedita intesa siglata è nata dalla consapevolezza delle difficoltà che registra il sistema delle imprese locali colpito da cali nella produzione e nei fatturati che ha avuto notevoli conseguenze  sull’occupazione.L’obiettivo comune è rilanciare l’economia locale, anche attraverso processi di modernizzazione della Pubblica Amministrazione. Per superare la crisi servono sforzi congiunti capaci di potenziare gli investimenti, incrementare la produttività e rispondere a un mercato sempre più frammentato e al problema della disoccupazione, in particolare giovanile.Di rilevante importanza è la gestione dell’intesa interconfederale del 28 giugno 2011 che rappresenta una opportunità per migliorare la produttività e le condizioni economiche dei lavoratori. “Istituiremo un Coordinamento territoriale paritetico per la gestione dell’intesa confederale – spiega Sauro Rossi – il focus andrà su un’armonizzazione fra innovazione, formazione e lotta alla disoccupazione”.Sul lato della innovazione:  il superamento del grave deficit infrastrutturale del territorio con il completamento della terza corsia autostradale del secondo casello a Pesaro e il sostegno al  progetto di completamento della Fano – Grosseto.Tra i temi all’ordine del giorno anche il progetto dell’Ospedale Unico Marche Nord e  il rilancio  della Fiera delle Marche volto a recuperare la spinta imprenditoriale.“Noi oggi ci impegniamo  a fare lo sforzo di sollecitare le istituzioni ad avviare processi in sinergia, per vincere la sfida della competitività e del confronto” conclude  Rossi.
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08/03/2012 Gli auguri della Cisl alle donne
Care amiche,quest’anno nel fare a tutte voi gli auguri per l’8 marzo vorrei condividere questa riflessione. Sappiamo che questa giornata ha in sé una forte carica simbolica che è bene non perdere ma che, nello stesso tempo, non può esaurire la portata di un impegno nel quotidiano che ognuna di noi porta avanti in una dimensione individuale e collettiva a casa, nel lavoro, nel proprio territorio.Oltre i momenti di festa e di celebrazione, che pure hanno un senso nella misura in cui ci riportano a una convivialità che crea comunità o a un recupero memoriale che, soprattutto nelle nuove generazioni (ma non solo) ricrea pensiero comune, la nostra militanza nella Cisl sostanzia di valori e idealità questa giornata. Siamo in una fase estremamente delicata della vita economica e sociale del nostro Paese ed è proprio questo il momento più adatto per un rilancio delle politiche di genere, per renderle più rispondenti agli obiettivi ancora da raggiungere, a partire da un mercato del lavoro più inclusivo per le donne, giovani e meno giovani. Per le donne lavoro e cura della dimensione familiare non possono essere sfere scindibili: ogni giorno in tutto il Paese e nel nostro territorio marchigiano le donne devono fare i conti con il lavoro dentro e fuori casa, con una organizzazione dei tempi sbilanciata che spesso riversa su di loro il peso delle responsabilità. Lavoro e sistema di servizi alla persona e alle famiglie sono più che mai il fronte congiunto del nostro impegno. Per la Cisl è necessario ripensare un sistema di welfare anche integrato e aperto alla mutualità ma con una sapiente governance che eviti la tentazione di sovraccaricare le stesse famiglie, e in particolare le donne, nella perversa dinamica del “fai da te” o del “si salvi chi può”, un welfare capace di incidere sulle dinamiche familiari e favorire la liberazione delle energie professionali e occupazionali delle donne, ancora spesso schiacciate da quel “soffitto di cristallo”, che comprime risorse utili allo sviluppo della comunità.Se ci confrontiamo con altre realtà europee si evidenziano i nostri ritardi sia sul fronte dell’occupazione femminile sia su quello dei servizi alla famiglia e questi ritardi allarmanti si ripercuotono proprio sulle donne in termini di tempi di ingresso nel mercato del lavoro, in termini di reddito individuale e familiare e quindi anche in relazione al futuro pensionistico. Bisogna lavorare tutti insieme, donne e uomini, per rendere meno costoso conciliare famiglia e lavoro, ma anche per trasformare il posto di lavoro in un luogo dove i talenti degli individui al di là del genere, siano valorizzati, in una dimensione armonica tra vita professionale e vita familiare.Come donne del Sindacato crediamo che la chiave per invertire questa tendenza dannosa per l'economia del nostro Paese sia la contrattazione, strumento centrale per realizzare politiche di conciliazione e di flessibilità che liberino il tempo delle donne e ne favoriscano non solo l'ingresso, ma anche la permanenza e la crescita professionale nel mercato del lavoro. Passione, ragione, lungimiranza, attitudine al confronto sono qualità che non ci mancano, come dimostra la storia anche del nostro territorio: con il contributo di tante donne abbiamo costruito tanto, oggi con il contributo di ognuna di noi possiamo costruire quel che ancora manca.Auguri!                                                                                        Cristiana Ilari                                                                  Segretario provinciale Cisl Ancona
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06/03/2012 Aiuti ai figli di lavoratori ed agli studenti lavoratori in difficoltà: un contributo di 500 euro.
PROTOCOLLO TRA REGIONE MARCHE E CGIL-CISL-UIL: IN ARRIVO IL CONTRIBUTO DI 500 EURO PER 750 STUDENTI UNIVERSITARI MARCHIGIANI E’ in arrivo un contributo “una tantum” di 500 euro per 750 studenti universitari marchigiani e lavoratori studenti iscritti alle Università. Infatti, in attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 Dicembre scorso tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, la Giunta Regionale ha approvato la Delibera contenente i criteri e le modalità per sostenere il diritto allo studio dei ragazzi iscritti all’università, figli di lavoratori o studenti lavoratori che si trovino da almeno tre mesi in disoccupazione, in mobilità, in cassa integrazione ordinaria, straordinaria, in deroga, in sospensione EBAM.Possono presentare la domanda di contributo gli studenti residenti nelle Marche, fiscalmente a carico dei genitori o studenti lavoratori, iscritti nell’a.a. 2011/2012 a: corsi di laurea di primo e secondo livello, corsi di laurea a ciclo unico/magistrale presso Università e AFAM delle Marche o di altre Regioni.Devono essere figli di lavoratori o studenti lavoratori che si trovino da almeno tre mesi: in stato di disoccupazione certificato dai Centri per l’Impiego in mobilità ai sensi della L. 223/91 e della L. 236/93 e s.m.i., in cassa integrazione ordinaria, straordinaria, in deroga comprovate da una dichiarazione del datore di lavoro in sospensione EBAM comprovata da dichiarazione dell’ EBAM o del datore di lavoro Per l’accesso al contributo è necessario che l’ISEE (indicatore della Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare non superi il limite di 30.000 euro, con riferimento alle dichiarazioni dei redditi 2011, periodo d’imposta 2010.La graduatoria delle domande presentate, sarà determinata sulla base dei valori ISEE decurtati degli importi e secondo i criteri sotto indicati: genitori o studenti lavoratori senza indennità –2500 euro genitori o studenti lavoratori in mobilità indennizzata, in disoccupazione, in cassa straordinaria –2.000 euro genitori o studenti lavoratori in cassa ordinaria,in deroga, in sospensione EBAM -1.500 euro studenti in regolare corso di studi -1.000 euro studenti con due familiari dello stesso nucleo entrambi in una delle condizioni di cui sopra -1.000 euro studenti iscritti a corsi di primo livello e a corsi a ciclo unico –500 euro Le domande di contributo vanno presentate entro il 20 Aprile 2012Per il bando e la modulistica clicca quiAncona 7 Marzo 2012
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06/03/2012 Riformare la Pubblica Amministrazione
Si è svolta  venerdì 2  febbraio l’Assemblea generale  con la quale la  Cisl di Pesaro – Urbino ha incontrato i candidati delle elezioni  RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie ) del Pubblico impiego, della Cisl scuola che  si svolgeranno il 5, 6 e 7 marzo.Il Segretario provinciale della  Cisl Sauro Rossi, ringraziando i  candidati per la disponibilità,  ha sottolineato come questo sia  un appuntamento elettorale importante “ci saranno più di 13mila votanti in oltre 150 luoghi di lavoro, vogliamo mantenere i contatti all’interno dei luoghi di lavoro per pensare ad una riorganizzazione degli enti pubblici e a  un controllo sulle modifiche che avverranno con il piano di ridimensionamento scolastico  provinciale” Per quanto riguarda la Cisl Scuola, primo sindacato nel territorio, il Segretario provinciale della categoria Boccioletti Cristina, ha ribadito come si sia raggiunto  un grande risultato presentando 60 liste su 60 istituti provinciali.  Ha sottolineato, inoltre, il lavoro fatto in questi anni dalla Cisl scuola che responsabilmente si è seduta ai tavoli della trattativa e con il suo impegno è riuscita a far assumere 67.000 persone di  ruolo, ha recuperato gli scatti di anzianità e bloccato le fasce di reddito.“Abbiamo bisogno di riformare la pubblica amministrazione – spiega  Francesco Todaro segretario provinciale Fp - e fare in modo che venga considerata una risorsa del Paese, per fare questo abbiamo bisogno di voti. Le spese improduttive del pubblico impiego  non sono causate dal personale ma dagli sprechi, il personale non valorizzato, gli alti stipendi dei manager, dirigenti incapaci, troppi centri di spesa, troppi appalti. Noi siamo disponibili a rivedere l’organizzazione e  rinnovare i contratti recuperando soldi dagli sprechi”.Durante l’assemblea sono intervenuti, tra gli altri, la Direttrice del patronato Inas Giuseppina Di Tommaso,  il Segretario provinciale della cisl sanità  Paolo Barconi che ha sottolineato coma lo stato  dei dipendenti della sanità nella nostra provincia sia drammatica,  i Segretari regionali della Cisl scuola Anna Bartolini e della FP Luca Talevi. Tanti gli interventi dei rappresentanti e dei candidati alle elezioni che hanno raccontato la loro esperienza  facendo presente le difficoltà che si incontrano oggi nell’esercitare la rappresentanza sindacale.I lavori dell’assemblea sono stati conclusi dal Segretario Generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo che ha ribadito l’importanza delle elezioni e della rappresentatività. In questi anni è diminuito il consenso verso il sindacato ma  è aumentata da parte delle persone la domanda di rappresentanza e di tutela. E’complicato  rappresentare 20 anni di individualismo e una cultura dominante del “fai da te”.  “Votare è un segnale - ha concluso Mastrovincenzo - vogliamo riportare il lavoro al centro della realtà sociale ed economica,  fare rappresentanza è difficile, partecipare al voto è vitale”.
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02/03/2012 Migranti dispersi
Migranti dispersi Aderendo alla campagnaDA UNA SPONDA ALL’ALTRA – VITE CHE CONTANOIscos Marche e Cisl Ancona organizzano un incontro pubblico dal titolo “Migranti dispersi”. A seguito della rivoluzione tunisina ed alla cacciata di Ben Ali, migliaia di giovani, affamati di libertà, hanno preso il mare per realizzare un sogno accarezzato per anni: raggiungere un paese dove poter costruire un avvenire migliore.Per molti di loro questo sogno si è infranto nel Mediterraneo; ai sopravvissuti, la sorte ha riservato la detenzione presso i Centri d’identificazione e di Espulsione o la possibilità di dileguarsi ricorrendo a trafficanti e malfattori.A distanza di un anno, le famiglie di centinaia di quei giovani non conoscono ancora la sorte dei loro cari. Per questo chiedono alle autorità italiane e tunisine che vengano incrociate le impronte digitali prelevate a chi ha potuto raggiungere l’Italia con quelle presenti nelle carte di identità tunisine.Per sostenere con forza questa richiesta una Delegazione delle famiglie dei dispersi è nel nostro paese, dove ha avviato uno sciopero della fame, ha indetto sit-in ed è stata ricevuta al Ministero degli Interni, senza purtroppo alcun risultato al momento.L’associazione tunisina PONTES e il collettivo femminista di Milano “le Venticinque Undici” hanno lanciato un appello in appoggio alla lotta delle famiglie dei dispersi (www.storiemigranti.org) a cui l’ISCOS Marche ed il mondo del lavoro anconetano hanno deciso di aderire.E’ prevista la proiezione del documentario  “I nostri anni migliori” e la raccolta di firme per l’”Appello per i migranti tunisini dispersi” Programma: Mercoledì, 7 marzo, ore 17:15 Ancona – Sala Consiglio Comunale – P.zza XXIV MaggioSaluto: Michele Brisighelli (Comune di Ancona) Carlo Maria Pesaresi (Provincia di Ancona) Paolo Santini (CISL Ancona) – Fausto Mazzieri (ISCOS Marche)Testimonianze: Kalthoum Ben Soltane (Associazione Pontes) Fethi Mahyoufi (Migrante tunisino) Adel Bouthbiba (Migrante tunisino)Coordina: Stefania Sinigaglia (Rete ECO)
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01/03/2012 Assemblee dei lavoratori A. Merloni
Segreteria Provinciale di Ancona Comunicato Stampa  Martedì 6 marzo FIM FIOM UILM hanno convocato le assemblee dei lavoratori della Antonio Merloni in amministrazione straordinaria che non sono stati assunti dalla JP Industries. Le assemblee, che si svolgeranno presso la mensa dello stabilimento di Gaifana dalle 11 alle 12 e presso la mensa dello stabilimento di Maragone dalle 15 alle 16, saranno l' occasione per fare chiarezza e dare informazioni ali lavoratori sullo stato della amministrazione straordinaria, sugli ammortizzatori sociali ad essa collegati, sulle trattative in corso per la cessione degli assets residui, sull' accordo di programma che coinvolge le Regioni Marche e Umbria e il Ministero dello Sviluppo Economico. Anna Trovo' ed Andrea Cocco rispettivamente della Fim Cisl Nazionale e  Provinciale ritengono importante tornare ad illustrare, rammentare e precisare gli atti compiuti e le scelte fatte dalle Organizzazioni sindacali per tutelare i lavoratori in relazione alla procedura concorsuale in essere da ottobre del 2008. Ciò in riferimento sia al recupero dei crediti dei lavoratori sia  alla richiesta e  concessione della cassa integrazione sia nella relazione con gli Organi della procedura e con le Istituzioni per la ricerca di opportunità di lavoro sul territorio. L'assemblea sindacale di martedì prossimo sarà, come lo sono state tutte le altre assemblee organizzate da FIM FIOM UILM in questi anni,  un momento importante di informazione e di discussione a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori della Merloni in Amministrazione Straordinaria. 1 marzo 2012
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01/03/2012 Sanità, i tagli al personale massacrano i servizi
Il 30 aprile prossimo scadrà il termine previsto dal Piano socio sanitario regionale per approvare i Piani strategici aziendali, strumenti che, per ogni singola Area Vasta, tradurranno in scelte operative concrete le indicazioni generali del Piano regionale. Tra le tante questioni che i piani dovranno affrontare ne segnaliamo due, particolarmente delicate. La  riduzione dei posti letto ospedalieri per pazienti “acuti” (377 in tutta la Regione), che verranno riconvertiti in posti letto di  riabilitazione e lungodegenza, e il nuovo modello di organizzazione che l’attività ospedaliera delle Aziende dovrà assumere e che prevede reparti non più differenziati per singole discipline specialistiche ma organizzati secondo l’intensità delle cure. Il piano regionale prevede che questa “rivoluzione” debba avvenire in modo graduale e previo confronto con le rappresentanze sindacali. Nel frattempo però la riorganizzazione è già partita all’insegna del taglio del personale, che il Piano regionale prevede debba essere ridotto del 30% rispetto all’anno scorso. Questa prospettiva, già di per se molto pesante, è aggravata dalle scelte del Direttore generale delll’Asur, che incalzato sui tempi della riorganizzazione dal Dipartimento regionale guidato dal Dott. Ruta, sta “massacrando” le Aree Vaste. Vengono imposti dall’alto tagli ulteriori attraverso la strategia del “turn over zero”, cioè non sostituendo i dipendenti che vanno in pensione, rinviando le assunzioni previste e precarizzando i rapporti di lavoro. Ritorna in altre parole l’annoso problema del rapporto tra Asur e Regione, le cui lotte di potere mettono questa volta a rischio la sopravvivenza stessa del sistema sanitario. I reparti e i servizi infatti vengono razionati non per scelte organizzative concordate ed inserite in un piano armonico di riorganizzazione generale, ma solo perché la carenza di personale è tale da rendere impossibile il loro normale funzionamento. Da mesi la Cisl ha denunciato in tutte le sedi istituzionali la difficile situazione degli operatori della sanità, costretti a confrontarsi ogni giorno con una carenza cronica di personale che genera disagio per l’utenza nelle corsie, nei Pronti Soccorsi e nei Servizi e nel territorio. Lavoratori costretti a sobbarcarsi pesanti carichi di lavoro e turni di gran lunga superiori a quanto previsto dalle norme contrattuali e di conseguenza  a non poter fruire di riposi compensativi e ferie per un adeguato recupero psico-fisico (più di centomila le ore maturate “a credito” dal personale nella ex Zona 9 di Macerata nel dicembre scorso) con conseguente aumento del rischio di errori. Il piano prevede inoltre che la riduzione dei posti letto ospedalieri debba coinvolgere in eguale  misura le strutture pubbliche e quelle private. La realtà è molto diversa. Ad esempio dei 12 punti nascita pubblici nelle Marche solo quello dell’Ospedale di Recanati sarà chiuso, mentre scandalosamente sembrano destinati a sopravvivere punti privati che hanno registrato nascite in numero inferiore del “S. Lucia”. Il riferimento è a Villa Igea la cui chiusura, secondo affermazioni che insultano la nostra intelligenza, intaserebbe l’Ospedale pediatrico “Salesi” di Ancona. E’ una situazione grave e scandalosa, che la Cisl non è assolutamente disposta a tollerare. Pur consapevoli che la sanità marchigiana vada razionalizzata, non possiamo accettare che la riorganizzazione venga imposta dall’alto sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini utenti dei servizi. Regione Marche ed Asur devono cambiare subito rotta, fare chiarezza ed impostare con urgenza un confronto vero e trasparente con il sindacato, che non assisterà con le mani in mano al disfacimento del sistema sanitario pubblico.
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29/02/2012 Trasporti: sciopero di 4 ore giovedì 1 marzo.
I sindacati di Cgil, Cisl e Uil del settore trasporti hanno proclamato per Giovedì 1 marzo SCIOPERO GENERALE di 4 ore per la grave condizione in cui versa la situazione dei trasporti del nostro Paese.Roma 3 febbraio - "Giovedì 1 marzo sciopero generale di 4 ore di tutto il settore dei trasporti". Lo hanno proclamato unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti con una lettera al Presidente del Consiglio, Mario Monti, ai ministri del Lavoro e dei Trasporti e alla Commissione di Garanzia sullo sciopero "per la grave condizione dei trasporti nel Paese, ulteriormente aggravata dalle decisioni del Governo"."La mobilitazione e lo sciopero - spiegano le tre organizzazioni sindacali di categoria - riguarderà tutte le attività del comparto, dal trasporto pubblico locale a quello ferroviario, dal trasporto aereo a quello marittimo e portuale. Stop anche all'autotrasporto, alla viabilità su strade e autostrade, alla navigazione sui laghi, all'autonoleggio, al soccorso stradale ed alle funivie". Secondo Filt, Fit e Uilt "lo sciopero mira innanzitutto a recuperare un confronto di merito con il Governo per rispondere efficacemente alla situazione. Il Paese - sottolineano i sindacati - ha l'inderogabile necessità di riprendere a crescere per cui sono improcrastinabili interventi che introducano nei trasporti una logica di integrazione, capace di selezionare gli investimenti ed individuare i modelli di gestione, per un sistema efficace ed efficiente, integrato tra le varie modalità, sostenibile dal punto di vista ambientale e capace di regolare la libera concorrenza in un quadro di regole certe per il lavoro"."E' indispensabile - chiedono infine i sindacati - una politica dei trasporti adeguata alle esigenze di sviluppo e soprattutto che siano corretti interventi sbagliati che aggravano i problemi per i cittadini, per la aziende e per i lavoratori".Vai al sito Federazione Italiana Trasporti CISL
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27/02/2012 "Quale futuro per la Sanità delle Marche"
La Rassegna Stampa: C.Adriatico 29_02_12 , Carlino 29_02_12 Clicca qui per il TG3 Marche con il servizio andato in onda il 29_02_12 Funzione Pubblica Cisl e Cisl Marche organizzano mercoledì 29  febbraio 2012 alle ore 9.30 presso l'Auditorium Ospedale Regionale Torrette di Ancona una tavola rotonda dal titolo "Quale futuro per la Sanità delle Marche.
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25/02/2012 Tenere aperta la porta sui problemi dei lavoratori
Si è svolta giovedì 23 febbraio scorso all’Itas Padre Matteo Ricci di Macerata l’Assemblea generale con la quale la Cisl di Macerata ha incontrato i candidati alle elezioni RSU del Pubblico impiego - che quest’anno si svolgeranno in concomitanza con quelle della Scuola e dell’Università - del 5, 6 e 7 marzo prossimi.GUARDA LE FOTO DELL'ASSEMBLEA Un appuntamento elettorale particolarmente importante, che coinvolgerà nella Provincia di Macerata circa 12.300 dipendenti pubblici - per quasi il 40% iscritti Cisl - in circa 164 luoghi di lavoro, tra Comuni, Scuole, Ospedali, Università, Aziende sanitarie ecc. Nello specifico della Categoria FP, saranno più di 6.600 i lavoratori interessati alle elezioni, di cui un terzo iscritti Cisl. Si voterà in 96 luoghi di lavoro e i candidati Cisl sono 250, a fronte di più di 300 rappresentanti che saranno eletti.Durante l’Assemblea sono intervenuti, tra gli altri, il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, il Segretario generale della FP Marche Luca Talevi. Per la Segreteria Fp provinciale sono intervenuti il Segretario generale Sistino Tamagnini e il Segretario con delega alle Autonomie locali Alessandro Moretti.Tanti gli interventi dei rappresentanti e dei nuovi candidati alle elezioni, che hanno raccontato la loro esperienza facendo presente le tante difficoltà che si incontrano oggi nell’esercitare la rappresentanza sindacale nel pubblico impiego. Una sfida difficile ma affascinante, che i candidati Cisl hanno raccolto mettendosi con coraggio a servizio dei loro colleghi, in un contesto che vede la pubblica amministrazione al centro di un processo di riorganizzazione di portata storica. La necessità di risanare i conti dello Stato sta comportando infatti tagli sempre più decisi che vanno però conciliati con l’esigenza di non smantellare servizi fondamentali per il cittadino –  scuola, sanità, sicurezza, assistenza – anche tenendo conto che la pubblica amministrazione italiana, con i sui circa 3,4 milioni di dipendenti, è il più importante “datore di lavoro” del paese.La Cisl Fp rigetta con fermezza la logica dei tagli orizzontali - che mirano semplicemente a ”fare cassa” senza individuare priorità e scelte strategiche di fondo - e manifesta la propria disponibilità a confrontarsi su un percorso di riorganizzazione delle amministrazioni, che riduca sprechi e inefficienze, in particolare snellendo i troppi livelli di responsabilità politica e gestionale.  Un percorso con il quale “portare” la pubblica amministrazione verso i cittadini ed i loro bisogni, che va però fondato sulla partecipazione dei lavoratori - oggetto negli ultimi anni di una campagna denigratoria feroce, ottusa e populista - da coinvolgere valorizzandone la professionalità e da incentivare attraverso la partecipazione agli eventuali benefici che ne dovessero derivare. Da qui l’importanza delle RSU nei luoghi di lavoro, che esercitando la contrattazione interna ad ogni singolo ente, questa riorganizzazione rappresentano un primo e fondamentale nodo strategico.I lavori dell’Assemblea sono stati conclusi dal Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che ringraziando i candidati per la disponibilità concessa ha ribadito l’importanza del sindacato e in particolare della Cisl, associazione di persone che ancora credono in un’idea di socialità – contrapposta alla cultura dominante del “fai da te” - e che cercano di tenere il lavoro al centro della realtà sociale ed economica.  «All’interno del sindacato – ha concluso Mastrovincenzo –  fondamentale è proprio il ruolo delle RSU, vera e propria cerniera che, non senza sforzi e difficoltà, consente di tenere aperta la porta sui problemi veri e sui bisogni dei lavoratori».http://www.youtube.com/watch?v=PIWvH5ZC6AM
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24/02/2012 Lavorare di domenica …è proprio necessario?
La  Fisascat di Pesaro, insieme  agli operatori del mondo del commercio,  Filcams/Cgil, Uiltucs/Uil , Confesercenti e Confcommercio, ha indetto per lunedì 27 febbraio un’assemblea provinciale presso la Sala del Consiglio comunale di Pesaro per discutere la contestata  liberalizzazione delle aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali.La Fisascat, infatti, ritiene che la liberalizzazione sia  un regalo alla grande distribuzione,  i piccoli commercianti verranno  penalizzati costretti alla impossibile rincorsa ai tempi che la grande distribuzione  può permettersi e questo  avrà una ricaduta sui tempi di vita e lavoro delle comunità locali.Questa impostazione – continua Fisascat - premia le imprese  estranee al nostro territorio che impiegano altrove gli utili ricavati qui e fatto più rilevante penalizza i lavoratori dipendenti  costretti a pesanti turnazioni  e a rinunciare al riposo settimanale.Proprio per l’importanza dei temi, all’incontro sono invitati a partecipare , oltre a commercianti e dipendenti, anche parlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali.
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24/02/2012 Corso di formazione per Energy Manager
IAL MARCHE s.r.l.  promuove un corso di formazione professionale della durata di 300 ore con sede a Macerata per “Energy Manager” con scadenza il 2 marzo 2012.Il corso è finanziato ed autorizzato dalla Provincia di Macerata. Possono presentare domanda esclusivamente lavoratori in cassa integrazione (ordinaria o straordinaria), atipici, dipendenti e autonomi.Al termine del percorso e previo superamento dell’esame finale verrà rilasciato un Attestato di Specializzazione di II livello di  Tecnico delle fonti energetiche, sicurezza e igiene ambientale (TE 7.12.4) valido ai sensi dell’art. 14 della Legge 845/78SCARICARE IL NUOVO BANDOCLICCA QUI per maggiori informazioni,
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23/02/2012 Dimissioni in bianco: le donne di Cgil Cisl Uil incontrano il prefetto
LE DONNE  DI CGIL, CISL, UIL  DELLA PROVINCIA INCONTRANO IL PREFETTO  PER SOLLECITARE UNA LEGGE CONTRO LE DIMISSIONI IN BIANCOAlcune autorevoli donne di diversa formazione e cultura politica, hanno lanciato un appello per chiedere al Governo ed in particolare al Ministro del Lavoro e delle Pari Opportunità, Elsa Fornero, la previsione di  una legge contro la diffusa e vergognosa pratica delle dimissioni “in bianco” fatte firmare al momento dell’assunzione ma senza data: una pratica che colpisce soprattutto le giovani donne ma non solo.Hanno subito aderito all’appello 188 donne del sindacato, del mondo dell’informazione, della cultura, della politica, delle istituzioni e della società civile: “188 donne per la legge 188” (dal numero della Legge del 2007 contro le dimissioni in bianco, approvata da una ampio arco di forze politiche, ma poi abrogata dal Governo Berlusconi a pochi mesi dall’entrata in vigore).Questa mattina ad Ancona, alle 12.30,  una  delegazione di donne dei sindacati, partiti, associazioni, comitati,  incontrerà  il Prefetto per consegnare  una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, alla Ministra del Lavoro, ai Presidenti di Camera e Senato e alle Deputate e Senatrici di tutti i Gruppi Parlamentari, con la quale viene richiesto un intervento legislativo urgente ed efficace contro il fenomeno delle dimissioni in bianco.Leggi il volantino e l' appello
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22/02/2012 Ripristiniamo la legge contro le dimissioni "in bianco"
Domani, giovedi 23 febbraio alle 10.30, una rappresentanza femminile di Cisl, Cgil e Uil, incontrerà il Prefetto di macerata Dott. Vittorio Piscitelli, per sottoporre alla sua attenzione l’azione del Comitato “188 firme per la legge 188”, che a livello nazionale chiede il ripristino della legge 188 dell’ottobre 2007 meglio conosciuta come “legge contro le dimissioni in bianco”.Si tratta di una norma che contrasta la pratica di far firmare al momento dell’assunzione una lettera di dimissioni senza data, che l’azienda potrà poi utilizzare a sua totale discrezione.La legge, presentata al Parlamento con il consenso generale di tutte le donne dei diversi schieramenti politici, venne approvata all’unanimità alla Camera e a larga maggioranza al Senato, ma dopo pochi mesi fu abrogata dal Decreto Legge 112 del 2008 emanato dal Governo Berlusconi.Secondo Lidia Fabbri, Segretaria della Cisl di Macerata «la firma di lettere di dimissioni in bianco non è un caso sporadico. Al contrario è una barbara abitudine che colpisce soprattutto le donne e che in un momento di profonda crisi come quella attuale, con la mancanza di lavoro che rende le persone più deboli e ricattabili,  rischia di subire una recrudescenza».Su questa battaglia la la Cisl è impegnata da anni. Nel 1992, con una denuncia pubblica, portò allo scoperto l’entità del fenomeno nella nostra provincia, provocando un’ondata di indignazione generale e l’interessamento delle istituzioni a tutti i livelli, fino a giungere ad una interrogazione parlamentare.«In questi ultimi tre anni e mezzo – conclude Lidia Fabbri – non abbiamo mai smesso di sollecitare il ripristino di quelle norme. Questa nostra iniziativa vuole anche sostenere la raccolta di firme che domani verrà presentata dalle donne che rappresentano l’intero mondo del lavoro per richiedere al Ministro Fornero l’adozione di un provvedimento legislativo dall’alto contenuto simbolico come fu la legge 188 che seppe anche dimostrare, sia pure nei pochi mesi di vigenza, la sua piena efficacia».
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21/02/2012 Finanziamenti a imprese con validi progetti
Sulla situazione del distretto produttivo pesarese  e  la scarsa propensione al credito che le banche forniscono alle aziende Sauro Rossi - Segretario della Cisl di Pesaro - Urbino - afferma che ci vuole più equilibrio. “ Le banche devono tornare a fare le banche, cioè elargire credito, quello per cui sono nate. In realtà fanno tante operazioni finanziarie. In questo senso ci vuole più equilibrio.” Riguardo alle imprese  però serve un salto di qualità, occorrono progetti seri e investimenti che guardano l’innovazione continua Rossi “ non vanno finanziate le imprese decotte, può essere un ragionamento giusto, ma molto spesso vediamo progetti seri che non vengono presi in considerazione e questo non è accettabile. Quello che è certo è che il nostro sistema ha imprese sottocapitalizzate  e la crisi ha accentuato questo aspetto. Alle banche non chiediamo di fare gli avventurieri e accaparrarsi rischi inutili, ma in questo momento occorre fare distingui per traguardare la crisi.  Se un’azienda chiede un prestito per ripristinare un capannone caduto sotto la neve è bene valutare se ha un progetto serio alle spalle, altrimenti si rischia di compromettere il sistema.”
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17/02/2012 Elezioni RSU, vota Cisl Scuola
Il 5, 6, 7, MARZO ANDIAMO A VOTARE PER LE NOSTRE RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE (RSU)http://www.youtube.com/watch?v=isQGVoBdvb8&feature=g-upl&context=G29bc6a3AUAAAAAAAFAANON LASCIARE CHE GLI ALTRI DECIDANO PER TE!VOTA E FAI VOTARE CISL SCUOLAEsprimi  nella lista una sola preferenza
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16/02/2012 Adiconsum denuncia: pale e catene da neve, speculazioni sui prezzi
La descrivono come la nevicata del millennio, in intensità pare abbia superato quella del 1929. Si fanno confronti anche con quella del 1956, ritenuta addirittura più modesta.Una cosa è però certa, la speculazione sui prezzi di alcuni prodotti caratteristici è  andata di pari passo.Lo segnala Adiconsum di Pesaro, l’associazione per la tutela dei consumatori aderente alla Cisl.“Parliamo, afferma il coordinatore provinciale Claudio Blasi,  del rapido salire del prezzo delle catene da neve e delle pale, oltremodo ingiustificato poiché già nei magazzini dei rivenditori.Abbiamo constatato un aumento del 100% per le catene da neve e per le pale che oscillano da un minimo di 13 Euro, fino a 50 Euro a Fossombrone. A Pesaro, zona pantano, si acquistavano a 25 Euro. Parliamo ovviamente degli stessi tipi e marca di pale.Adiconsum chiede alle autorità competenti di intervenire con tempestività, poiché non è giusto che nel nostro Paese si approfitti di qualsiasi evento per rapinare la povera gente. Le autorità preposte hanno il dovere, conoscendo la situazione, di agire con fermezza”.
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08/02/2012 Voucher di 50 euro al giorno per cassintegrati e soggetti in mobilità.
Lunedì 6 febbraio la Giunta Regionale ha stabilito di stanziare la somma complessiva di un milione di euro da utilizzare per integrare il reddito dei soggetti percettori di indennità di mobilità e di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) che si metteranno volontariamente a disposizione dei Comuni per le operazioni di rimozione della neve. Leggi la CIRCOLARE REGIONE MARCHE con modalità utilizzo cassintegrati Decreto Governativo Regionale neve cassintegrati
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07/02/2012 Manifestazione nazionale dei lavoratori delle costruzioni
Rilancio del settore, pensioni, lavori pesanti e usuranti, ammortizzatori sociali, contrattazione di II livello, legalità e regolarità, trasparenza, sostenibilità ambientale e risparmio energetico: sono alcuni dei punti che costituiscono la piattaforma unitaria di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, le categorie sindacali dell’edilizia. Nel documento le organizzazioni denunciano l’assenza di provvedimenti adeguati a contrastare la crisi nel settore, che ha perso oltre 300mila occupati.Le proposte di Filca, Feneal e Fillea  saranno presentate nel corso di una grande manifestazione nazionale, in programma il prossimo sabato 3 marzo a Roma. Il concentramento delle lavoratrici e dei lavoratori è previsto per le ore 09:00 in piazza Bocca della Verità. Poi ci sarà un corteo fino al Colosseo, dove alle 10:30 è previsto l’inizio degli interventi.Tra le proposte dei sindacati ci sono il rilancio dell’edilizia attraverso politiche di innovazione nella direzione della green economy, il piano straordinario per il Mezzogiorno, la destinazione di una quota maggiore di Imu ai Comuni per un allentamento selettivo del patto di stabilità da destinare alla difesa del territorio e alla riqualificazione del patrimonio abitativo. Altro tema delicato della piattaforma è la previdenza: i sindacati dell’edilizia chiedono che sia rivista l’attuale normativa sulle pensioni di anzianità, che devono essere adeguate alla tipologia lavorativa (lavori pesanti) e in materia di lavori usuranti.Inoltre si chiede una forte azione di contrasto alle infiltrazioni malavitose nel settore, l’obbligo di adozione del Durc per congruità anche per i lavori privati, una lotta più incisiva contro il caporalato e l’attuazione della Patente a punti.
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02/02/2012 Riforma mercato del lavoro: il commento di Bonanni
Rassegna Stampa: Il Riformista 3_02_12 Intervista a BONANNI LAVORO Bonanni: "Se ci sarà flessibilità sarà positivo per tutti" 02/02/2012 Roma, 2 febbraio 2012. ''Se il superamento della flessibilita' negativa diventerà' il perno della discussione tutto sarà piu' facile e sarà il segno della buona volonta' del governo e della sua coerenza sulla riforma del mercato del lavoro". Lo ha affermato il Segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, al termine del tavolo sulla riforma del mercato del lavoro svoltosi a palazzo Chigi tra sindacati, Confindustria e governo, apprezzando l'intenzione dell'esecutivo di voler contrastare la flessibilita' cattiva ed il 'suo uso fraudolento'. "Non è la flessibilita' che ci preoccupa, - ha tenuto infatti a precisare - ma quella usata in modo fraudolento, come le false partite Iva''. Per Bonanni le premesse sono dunque 'migliori' rispetto al precedente incontro perché "sono piu chiari e precisi i termini delle questioni. Ora si capisce qual e' il problema. E se da parte di tutti ci sara' buona volonta', allora si fara' un buon lavoro" ha osservato valutando ''positivamente" lo spazio dato dal ministro Fornero "all'accordo tra le parti sociali". Bonanni ha comunque sottolineato che "sono tante le questioni da approfondire. Tra gli obiettivi primari: favorire l'occupazione dei giovani con il superamento della flessibilità negativa attraverso più formazione e rilanciare l'apprendistato" che risulta essere 'l'elemento di maggiore convinzione per aiutare i giovani ad entrare piu' speditamente nel mercato del lavoro e rafforzare gli incentivi. Su questi temi - ha precisato - la Cisl sarà rigorosissima. Come per le pensioni per cui bisognerebbe fare una distinzione tra i tipi lavoro, la stessa cosa si dovra' fare per il mercato lavoro". Quanto agli amortizzatori "è necessario garantire la situazione in atto, che è molto grave - ha detto ricordando che "tre milioni di persone in bilico sono sostenute dagli ammortizzatori". Circa il metodo, Bonanni ha spiegato che "ci sarà una discussione che continuera' per circa un mese, che probabilmente la prossima settimana ci sarà un nuovo incontro e che nel frattempo le parti sociali potranno tentare di organizzare proposte, risposte, soluzioni''. Quanto all'articolo 18 "spero - ha osservato - che in tutti ci sia l'idea che sia sbagliato mettersi in testa di far cadere un simbolo. L'effetto sulla gente sarà devastante. Le discriminazioni vanno combattute in ogni modo. E' sbagliato, anzi un modo per coprire le inefficienze del sistema. Non capisco perché tanta drasticità quando con i poteri forti che ostacolano il paese si è stati meno drastici. Invitiamo il Governo a usare molta cautela, perchè siamo in una fase delicata".
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02/02/2012 Scuola, incontro al Ministero per i pensionamenti 2012
Su sollecitazione sindacale si è svolto il 12 gennaio 2012, al MIUR  (Ministero Istruzione Università Ricerca) un incontro interlocutorio sulle cessazioni dal servizio con decorrenza 1.9.2012.Il consueto provvedimento con cui l’amministrazione fissa, tra l’altro, i termini per la presentazione delle domande è al momento sospeso in attesa dell’incontro congiunto con INPDAP, Funzione pubblica e IGOP chiesto dallo stesso Ministero per chiarire l’applicazione delle nuove disposizioni in questo anno di transizione tra la precedente e l’attuale normativa.Le perplessità riguardano esclusivamente la posizione del personale che ha compiuto 65 anni di età o 40 anni di contribuzione nel periodo settembre/dicembre 2011 e che è interessato dall’applicazione dell’art. 72, commi 7 e 11, del D.L. 78/2010 (prorogato fino al 2014) con riferimento sia all’eventuale pensionamento “forzoso” sia all’accoglimento delle richieste di permanenza in servizio.Non è chiaro, in particolare, se in questi casi l’età anagrafica e contributiva da considerare per i conseguenti provvedimenti è quella richiesta nell’anno 2011 oppure se ci si debba riferire ai nuovi parametri introdotti per l’anno 2012 (66 anni di età – 41 anni e 1 mese di contribuzione per le donne/42 anni e 1 mese per gli uomini).Evidenziamo che non sussistono problemi per i pensionamenti a domanda per i quali si applicano le “vecchie” disposizioni in quanto tutto il personale coinvolto deve aver necessariamente già maturato i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2011 (vedi scheda allegata).Da parte di tutte le OO.SS. è stata sottolineata sia la necessità di intervenire con urgenza sulla questione controversa, sia l’opportunità di scindere i provvedimenti e la tempistica dei pensionamenti a domanda rispetto all’applicazione dell’art. 72.Il Ministero si è riservato una riflessione su tutta la materia anche in relazione ai tempi di realizzazione e alle risultanze dell’incontro congiunto già  richiesto. Per ulteriori chiarimenti contattare, previo appuntamento, il dott. Graziano Governatori, Direttore dell’INAS di Macerata, al 0733.4075263 o 0733.4075267
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31/01/2012 ASET vende l'azienda Rincicotti &amp; Orciani. Sei dipendenti a rischio licenziamento
Pesaro, da alcuni giorni abbiamo occasione di leggere vari articoli riguardanti le vicende legate alla vendita da parte di ASET SpA della azienda “Rincicotti & Orciani” di cui Aset SpA è unico proprietario.Sono certamente legittime ed anche interessanti tutte le domande che alcuni si pongono sulla intera vicenda a partire dall’acquisto della “Rincicotti & Orciani” da parte di Aset con particolare riferimento alla grande differenza tra il valore attribuito all’azienda al momento dell’acquisto e quello utilizzato come base d’asta (per altro andata deserta).Come CISL siamo però stupiti del fatto che nessuno si sia fino ad oggi posto seriamente il problema della possibilità, per gli attuali dipendenti dell’azienda, di continuare il proprio lavoro con l’eventuale nuova proprietà.Si tratta di 4 unità di personale operativo e di 2 amministrativi per i quali Aset SpA ha mostrato assoluto disinteresse anche quando, la CISL ha posto il problema all’attenzione  del Presidente Mattioli. Leggendo gli articoli di questi giorni pare di capire che lo stesso atteggiamento sia condiviso, non si è avuto modo di leggere nulla in proposito, dal socio unico di Aset SpA, l’Amministrazione comunale di Fano.Il mancato interesse manifestato da Aset nei confronti del destino occupazionale di questi lavoratori stupisce specialmente se confrontato con le giuste e condivisibili preoccupazioni espresse in diverse sedi dal Sindaco Aguzzi in  quelle occasioni in cui scorpori e operazioni fatte o ipotizzate su Aset SpA potevano mettere a rischio posti di lavoro. La difesa dell’occupazione non  va sempre e comunque perseguita?Ora che l’asta è andata deserta ci auguriamo che Aset Spa ripensi il proprio disinteresse nei confronti dei dipendenti della “Rincicotti & Orciani” ipotizzando possibili soluzioni. Come CISL intendiamo continuare l’azione di sensibilizzazione nei confronti di Aset e dell’Amministrazione comunale e ci dichiariamo fin da ora disponibili ad ogni eventuale confronto.Il Segretario Territoriale Claudio Bruscoli
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30/01/2012 Pacchetto Sicurezza. Non scalfisce l'immigrazione clandestina e penalizza quella regolare.
Scarica IL MANIFESTO CGIL, CISL E UIL ASCOLI PICENO - FERMO COMUNICATO STAMPA Il decreto 6 ottobre 2011 mette in atto dal prossimo 31 gennaio 2012 la legge 15 luglio 2009 il cosiddetto “Pacchetto Sicurezza” con l’applicazione della sovrattassa per il rilascio ed il rinnovo dei permessi di soggiorno per gli immigrati regolari da 80 a 200 €.Questo decreto entra in vigore in un momento particolarmente negativo per i cittadini e lavoratori tutti, già tartassati da aumenti di tasse e costi di beni essenziali per la vita di ognuno e dalla carenza grave di posti di lavoro, che producono insieme disagio diffuso, aumento degli sfratti, disgregazioni familiari in particolare per le famiglie immigrate. Pertanto le OO.SS chiedono al Governo una revisione totale del provvedimento in quanto: Penalizza l’immigrazione regolare, senza scalfire quella clandestina ed irregolare; Penalizza la vita delle famiglie regolari sottraendo loro ingenti somme per i rinnovi e rilasci dei permessi di soggiorno; Rischia di far cadere nella irregolarità tutti coloro che non hanno risorse per rinnovare i permessi di soggiorno; Si corre il rischio di dare vita al fenomeno dell’immigrazione di ritorno in particolare per le donne ed i bambini; Discriminatorio nel pari godimento dei diritti di cittadinanza e sociali. Riteniamo questa norma ingiusta anche perché: Gli immigrati regolari producono per la nostra economia in termini di PIL più di quanto “consumano”; Ha dato equilibrio demografico ad un paese con il tasso di invecchiamento più alto d’Europa; Occupano settori lavorativi importanti (edilizia, assistenza privata, agricoltura) non più attraenti per i lavoratori Italiani; Auspichiamo infine che il Governo intervenga per porre in essere serie iniziative di integrazione sociale, di accesso ai diritti di cittadinanza a partire dallo “Ius Soli” per i bambini nati in Italia, ad al diritto di voto amministrativo per dare dignità e riconoscimento a coloro che hanno scelto di vivere nel nostro Paese.Le Segreterie Territoriali Ascoli/Fermo
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30/01/2012 Ircer Recanati, l'importante è il servizio agli anziani
La Cisl Funzione Pubblica di Macerata esprime perplessità in merito alle dichiarazioni di Emanuele Severini, componente del Consiglio di amministrazione dell’Ircer di Recanati, che in un articolo pubblicato su “Il Resto del Carlino” chiama in causa il sindacato accusandolo di eccessivo allarmismo in merito alla trasformazione dell’Ircer di Recanati in Fondazione di diritto privato. Dichiarazione sconcertanti dalle quali è evidente la scarsa conoscenza del consigliere rispetto alle questioni in oggetto, la cui complessità richiederebbe invece maggiore professionalità e competenza. La Cisl Fp, insieme alla Confederazione e alla Federazione dei pensionati, ha partecipato ai vari incontri che hanno preceduto e succeduto la decisione di trasformare l’Ircer da ente pubblico a soggetto privato. Incontri nel corso dei quali il Sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo, a nome dell’Amministrazione di Recanati, ha sempre espresso chiaramente la volontà politica di garantire che il servizio alla persona fornito dall’Ircer rimanesse nella sfera del pubblico. La scelta della Fondazione, che avrebbe solo dovuto gestirne il patrimonio, doveva restare funzionale a “salvare” il patrimonio dell’Ircer da presunte ed oscure minacce che peraltro non risultano essere mai state effettuate da alcuno.La Cisl Fp ha sempre sostenuto la propria preferenza per la trasformazione in Azienda pubblica, anche e soprattutto per far rimanere la gestione di un servizio essenziale nell’ambito del pubblico e non solo per garantire maggiori tutele ai lavoratori. In merito a quest’ultimo punto, precisiamo che l’applicazione dello stesso Contratto collettivo nazionale di lavoro non significa che il rapporto di lavoro resti disciplinato in modo identico. Cambiando la natura del datore di lavoro, da pubblico a privato, parte delle norme che disciplinavano il precedente rapporto non si applicheranno più, con differenze rilevanti. Non ci consola poi il fatto che agli ospiti della struttura “vengano regalati” 30 € al mese, espressione quanto meno inopportuna se riferita a degli anziani che pagano una retta comunque salata. Quello erogato dall’Ircer è infatti un importante e delicatissimo servizio alla persona anziana fragile, per il quale dovrebbero prevalere considerazioni relative all’aspetto qualitativo del servizio stesso, rispetto a delle pur importanti valutazioni economiche. Tanto più che eventuali risparmi che si dovessero realizzare oggi non potrebbero in alcun modo essere imputati alla Fondazione appena istituita, quanto se mai alla precedente gestione (pubblica).Stupisce infine che il Comune di Recanati stia spendendo soldi dei contribuenti per consulenze poco utili da parte di “esperti” di Roma. Sapevamo già benissimo che l’Azienda pubblica è più costosa di una Fondazione e che la sua gestione diventa  economica ed efficiente se riferita ad una pluralità di servizi socio assistenziali. Non a caso, uno degli aspetti più importanti della nostra proposta era proprio quello di integrare l’eventuale costituenda Azienda nel sistema integrato dei servizi alla persona, assegnandole la gestione di diverse tipologie di interventi e prestazioni.Tutto ciò nell’intenzione non di destare allarmi inutili e ingiustificati, ma di informare correttamente la cittadinanza, i lavoratori e gli utenti dell’Ircer rispetto alle scelte adottate dall’Amministrazione e delle loro conseguenze, che avremo modo di vedere almeno sul medio periodo. Sicuramente la Cisl sarà in prima linea per verificare i risultati di questa discutibile operazione, vigilando affinché i servizi erogati dall’Ircer di Recanati rimangano di livello elevato e nella consapevolezza che questa istituzione meriterebbe un consiglio di amministrazione all’altezza di un compito così importante.
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30/01/2012 Piccoli Comuni, è il tempo delle associazioni
La Cisl confederale e di categoria del Pubblico impiego ha organizzato un incontro pubblico sul tema dell'associazionismo tra i piccoli Comuni. Venerdi 3 febbraio alla Sala Sisto V in Viale Biagioli a San Severino Marche ore 15.00.
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30/01/2012 Poste, annunciate nuove chiusure. Sindacato di categoria e confederazione sul piede di guerra
I cittadini del comune di Urbino, uno dei più vasti della provincia di Pesaro (una quarantina di frazioni in cui risiedono oltre 15.000 persone, in poco meno di 7.000 famiglie), rischiano di subire ulteriori tagli di servizi.  Nei giorni scorsi è giunta la notizia  che dai primi giorni del mese di febbraio, l’ufficio postale di Castelcavallino    sarà chiuso definitivamente e quello di Canavaccio verrà aperto a giorni alterni. Poste giustifica l’operazione sostenendo che i volumi delle operazioni non consentono di mantenere aperti gli uffici, poco importano i sacrifici chiesti alla cittadinanza. Diversa è la posizione della Cisl che fa sapere: “Poste sta rivedendo completamente la propria organizzazione nonostante la contrarietà dei rappresentanti dei lavoratori; - afferma Andrea Bartolucci segretario della categoria SLP-Cisl - comprendiamo le leggi del mercato, ma uno sbilanciamento verso le attività commerciali che non preveda occasioni di sviluppo ma solo tagli ed economie è rischioso; le conseguenze anche a breve tempo potrebbero essere negative per lo stesso futuro della azienda” continua il rappresentante dei lavoratori, “ridurre la apertura di Canavaccio è insensato! significa rinunciare a oltre un migliaio di potenziali clienti, e ad una vasta zona industriale e artigianale!  Un controsenso se pensiamo che Poste intende scommettere proprio sulle imprese. La nostra idea è che l’Ufficio postale di Canavaccio debba essere potenziato, servono più risorse e per la posizione geografica lo renderebbe addirittura la sede ideale per un nuovo “Ufficio Postale Impresa”, visto che la nuova organizzazione potrebbe portare al superamento delle due aree impresa ospitate presso gli uffici postali di Urbino e Fano”. Altrettanta perplessità viene dal Segretario della Unione Sindacale Cisl di Pesaro Sauro Rossi. “Non possiamo che essere preoccupati per le scelte che Poste Italiane sta prendendo   e potrebbe attuare sul territorio. Mi riferisco alla paventata possibilità di svolgere anche   il servizio di recapito a giorni alterni in tutte le aree geografiche la cui densità abitativa   è inferiore a 200 abitanti per km2 , come previsto dall’ultimo contratto di programma.  L’Azienda Poste, sembra non cogliere il valore aggiunto della propria capillarità,     non riesce a coniugare il suo essere impresa con l’altrettanto importante ruolo sociale che si è intestato e di cui si fa vanto; e si concede il privilegio di tagliare costi, semplicemente scaricandoli sugli enti locali e la popolazione. E’ in atto una dura vertenza contro la discutibile gestione della più grande azienda di servizi del paese, che non accetta l’evidenza di aver oltrepassato il limite: non può continuare a chiedere sacrifici ai propri dipendenti senza mettere a rischio il proprio futuro. Bene a fatto la categoria a diffidare l’azienda dal proseguire nei propri intenti senza i previsti passaggi di relazioni industriali” . Per parte nostra ci attiveremo in stretto raccordo con le Amministrazioni locali, a cominciare da quella del Comune di Urbino per arginare azioni di questo tipo.
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26/01/2012 STOP alla tassa sul permesso di soggiorno
Lunedì 30 gennaio 2012 Cgil Cisl e Uil di Macerata, insieme all’Anolf, alla Caritas, alle Acli, all’Acsim, al Centro di Ascolto, all’Associazione peruviani di Macerata e alla Consulta per l’immigrazione di Tolentino, scendono in piazza per protestare contro la tassa sul permesso di soggiorno.Dalle 12.00 alle 13.00 sarà organizzato un presidio davanti alla Prefettura di Macerata, per dire no a questo contributo, che sarà imposto a tutti i cittadini stranieri dell’età di 18 anni che chiederanno il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno. L’importo della tassa varia a seconda della durata del permesso stesso. Il contributo sarà di 80 € per permessi la cui durata va da 3 mesi a un anno. Di 100 € se il permesso ha una durata compresa tra un anno e due. Il rilascio del permesso Ce per soggiornanti di lungo periodo e per i richiedenti il permesso di soggiorno per i lavoratori altamente qualificati costerà invece 200 €.Inizialmente prevista dal Pacchetto Sicurezza approvato con legge 94 del 2009, la tassa sul permesso di soggiorno entrerà in vigore dal 31 gennaio in forza di quanto previsto dal Decreto 6 ottobre 2011.Si tratta di un contributo pesante e ingiusto, che andrà a gravare su tantissimi cittadini extracomunitari che in Italia vivono, lavorano e pagano le tasse. Persone che, al pari dei cittadini italiani, stanno subendo gli effetti della crisi che a tutti i livelli colpisce la realtà produttiva nazionale e locale.Per queste ragioni lunedì 30 gennaio, dalle 12.00 alle 13.00, le associazioni di cui sopra invitano tutta la cittadinanza a partecipare al presidio per sostenere le ragioni di questa protesta, che verranno anche portate all’attenzione del Prefetto di Macerata da una loro delegazione.
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26/01/2012 Ammortizzatori in deroga. Nuova intesa per il 2012 tra sindacati e Regione Marche.
IL TESTO DELL'ACCORDO SUGLI AMMORTIZZATORINel pomeriggio di mercoledì 25 gennaio è stata rinnovata l’Intesa Istituzionale Territoriale relativa agli ammortizzatori in deroga per l’anno 2012. In attesa di conoscere le effettive disponibilità economiche e, in particolare quante risorse verranno assegnate dal Ministero del Lavoro per il 2012 (a fronte di una richiesta di 40 milioni di euro avanzata dalla Regione Marche, come concordato con le parti sociali), Cgil, Cisl e Uil Marche hanno ritenuto opportuno sottoscrivere un 'Intesa che ricalca l’impostazione di quella dello scorso anno, compresa lo stanziamento di 5 milioni di euro da destinare ad ammortizzatori per i lavoratori di imprese industriali da 16 a 50 dipendenti. Contestualmente, Regione e Parti sociali si sono impegnate a rivedersi entro il mese di marzo per integrare l’Intesa, una volta definite con certezza le risorse effettivamente disponibili per il 2012 (aggiuntive rispetto agli attuali 27 milioni di euro residuati dalle precedenti annualità) con l’obiettivo di: allargare il budget destinato alle imprese industriali di maggiori dimensioni, cercando anche di innalzare il limite dimensionale delle imprese; definire gli interventi specifici per le aree di crisi di particolare complessità (es.: Piceno, Fabriano), con il coinvolgimento dell’Assessorato alle Attività Produttive. ALCUNI IMPORTANTI MIGLIORAMENTI: CIG in deroga nel calcolo dell’anzianità minima di 90 giorni, in caso di successione negli appalti, valgono anche i periodi lavorativi presso le varie ditte appaltatrici e, i periodi di apprendistato valgono per tutti i lavoratori (e non solo per gli operai); tra le tipologie di aziende sono state inserite anche quelle dello spettacolo. Mobilità in deroga possono beneficiarne anche i lavoratori subordinati ammessi al trattamento di mobilità ex Legge 223/91, o di  disoccupazione ordinaria che hanno esaurito i predetti trattamenti nel corso del 2012 e che maturino il diritto effettivo alla pensione nei 12 mesi successivi. nel calcolo dell’anzianità minima di 12 mesi vanno incluse anche le mensilità accreditate dallo stesso datore di lavoro alla gestione separata INPS al lavoratore che abbia conseguito come collaboratore a progetto in monocommittenza un reddito superiore a 5mila euro. Aziende 16-50 dipendenti non è più richiesto che la crisi nella quale si trovi l’azienda sia tale da escludere la cessazione dell’attività; non è più richiesto che l’azienda non abbia avviato la procedura di licenziamento collettivo di cui alla legge 223/91; ATTENZIONE ALLE ALTRE NOVITA' per accedere alla CIG in deroga, ferie e permessi residui relativi all’anno precedente devono, di norma, essere goduti dai lavoratori prima della sospensione in CIG; le domande di CIG in deroga respinte o dichiarate inammissibili potranno essere ripresentate ma i termini di presentazione saranno quelli di una nuova istanza; le domande relative alle sospensioni CIG in deroga iniziate nel periodo 1/31 gennaio 2012  possono essere presentate entro il 29 febbraio 2012 e per le sospensioni CIG in deroga relative ai mesi di gennaio e febbraio 2012, l’accordo sindacale può essere siglato anche dopo l’inizio della sospensione.
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26/01/2012 Dal 2012 torna l'imposta sulla prima casa
Dal 2012 torna l'IMU, l'imposta sulla prima casa. Leggi come verrà calcolata.
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25/01/2012 Industriale Calzature chiusa, obiettivo mobilità per i dipendenti
Un’altra azienda in crisi si tratta della Industriale Calzature srl di Serra Sant’ Abbondio che ha acquistato la  Vainer,  storica produttrice di stivaletti e mocassini.I sindacati, riguardo a questo caso, hanno chiesto ed ottenuto un incontro con  i tecnici e il Presidente della Provincia di Pesaro – Urbino.Tutto è iniziato il 28 dicembre quando l’azienda Vainer ha venduto le  quote a Industriale Calzature srl. L’azienda ha 41 dipendenti, tutti collocati in cassa integrazione ordinaria. Dopo la festività della befana alla ripresa del lavoro,  i  dipendenti sono andati regolarmente in fabbrica ma hanno trovato i cancelli chiusi.  E, ancora peggio,  la proprietà ha inviato in data 4 gennaio una lettera di licenziamento individuale  per tutti i lavoratori, senza procedere, come doveva, a un licenziamento collettivo  e avviare le procedure di  mobilità.I sindacati, vista la situazione, hanno cercato di contattare l’azienda ma non è stato possibile dato che i fax erano staccati e durante le vacanze  molti lavoratori hanno visto arrivare diversi camion allo stabilimento che hanno portato via macchinari e materiali,   il sospetto è che l’azienda sia stata svuotata.“Abbiamo interpellato la  Provincia, - afferma “Maria Grazia Santini della Cisl -  affinché  prenda contatti con la nuova proprietà visto che finora non si sono palesati interlocutori reali. L’obiettivo è intercettare referenti certi con cui condurre la trattativa e la mediazione, noi siamo vicini ai lavoratori in questo momento difficile  e faremo il possibile per tutelarli e garantire loro la mobilità.”
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24/01/2012 Trasporto pubblico locale, a rischio 80 posti di lavoro
Il trasporto pubblico locale rischia il fallimento. A lanciare il grido d'allarme sono i Segretari generali di Cisl e Cgil, Marco Ferracuti e Aldo Benfatto, insieme ai Segretari delle Categorie Fit Cisl e Filt Cgil Fabrizio Costantini e Maurizio Procaccini.Il taglio del 5% del Fondo regionale per i trasporti, che da solo garantisce circa il 70% del finanziamento dei trasporti locali, congiunto alla crisi che le aziende di trasporto stanno vivendo a causa dell'aumento del costo dei caruburanti, rischia di rivelarsi fatale.Il taglio sarà operativo dal 1 febbraio prossimo. «Per questo - sostengono Ferracuti e Benfatto - chiediamo un un incontro urgente con la Provincia di Macerata e con le Aziende che gestiscono il servizio, oggi raggruppate nell’ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) che fa riferimento alla Contram Mobilità». Entro questa data è necessario istituire una cabina di regia per ragionare insieme sulla riorganizzazione dei servizi di trasporto, evitando che le conseguenze di questa situazione si scarichino solo sul personale che gestisce il servizio e sulla cittadinanza, danneggiata dalla perdita di qualità del servizio stesso.Il trasporto pubblico urbano ed extraurbano occupa nella Provincia di Macerata circa 400 lavoratori (1.700 in tutta la Regione) .«Se i tagli non saranno gestiti insieme ai lavoratori e ai loro rappresentanti, e se la Provincia si limiterà a raccogliere le proposte “a scatola chiusa” delle Aziende - sostengono Costantini e Procaccini - si rischia una riduzione di organico di almeno 20 posti di lavoro in tutta la Provincia di Macerata  ( 80 a livello regionale) tra pensionamenti non sostituiti e contratti di lavoro in scadenza non rinnovati».In segno di protesta contro questa situazione la Filt Cgil e la Fit Cisl regionali hanno proclamato uno sciopero per il 6 febbraio prossimo.I sindacati chiedono che la rete del trasporto pubblico locale venga riorganizzata con una programmazione di livello provinciale, integrata e sinergica, in grado di mettere insieme le aziende che gestiscono il servizio integrando i vettori e le tratte.«Sebbene  il modello marchigiano sia virtuoso e poco costoso - sostengono i rappresentanti di Cgil e Cisl - rimangono comunque margini per rendere più efficiente la gestione riducendo alcuni costi, come quelli amministrativi o di fornitura, attraverso logiche di aggregazione in grado di creare massa critica ed economie di scala».  Una riorganizzazione che secondo i sindacati  va realizzata anche a livello extra provinciale, ragionando in termini di bacini, nonchè integrando il trasporto pubblico urbano con quello extraurbano, così come il trasporto su gomma con quello su ferro.
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23/01/2012 C'è speranza per la Mediterranea
 C'è ancora una speranza per la Mediterranea. E' questo l'esito postivo  dell'incontro che si è svolto venerdi 20 febbraio presso il Comune di Matelica. Sindacati e Amministrazione della società hanno discusso per più di due ore insieme al Sindaco di Matelica, all'Assessore provinciale al lavoro e al Curatore Fallimentare della società, nel tentativo di sbloccare una situazione delicata e complessa, che vede a rischio 75 posti di lavoro in un territorio già colpito da diverse crisi aziendali. Sia il Curatore che la Società hanno concordato sulla necessità di rinnovare il contratto d’affitto dell'azienda in essere, soprattutto  per scongiurare un "fermo" della produzione che in questo momento sarebbe particolarmente dannoso.  Tutto è però rimandato a mercoledi pomeriggio, quando Amministrazione e Curatore si incontreranno di nuovo per verificare in concreto le condizioni di un nuovo contratto di affitto, di durata non inferiore a tre anni e con opzione di acquisto. Esprimono soddisfazione i Segretari generali di Cisl e Cgil Ferracuti e Benfatto, secondo i quali «la soluzione di cui sopra è la migliore possibile in quanto consentirebbe l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori ora occupati presso la Mediterranea,  ridando speranza nel futuro ad un importante realtà produttiva del Matelicese e della provincia di Macerata». Qualora questa prospettiva non dovesse concretizzarsi non resterebbe altra scelta che vendere la Mediterranea. Ma i compratori andrebbero individuati in tutta fretta in quanto,  ricordano all’unisono Benfatto e Ferracuti « a metà febbraio scadono i 75 contratti a tempo determinato e, per non perdere la mobilità piena, questi possono essere prorogati al massimo per un ulteriore mese. Metà marzo è la data ultima entro la quale quindi devono essere chiare le prospettive. Una data entro la quale chiunque rileverà l’azienda dovrà  presentare un credibile piano industriale». Al termine dell'incontro i sindacati hanno incontrato i lavoratori in un'assemblea che si è conclusa alle 23.00 circa. I lavoratori hanno espresso tutta la loro preoccupazione per il futuro, ma anche la speranza di un esito positivo di questa vertenza, che il sindacato si impegna comunque a seguire attentamente e da vicino.
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20/01/2012 Antonio Merloni, la Cisl è il primo sindacato
Oggi, venerdì 20 gennaio, si sono svolte le elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) presso l’Antonio Merloni C.G.G. di Matelica. La Fim (Federazione Metalmeccanici Italiani) della Cisl di Macerata è stato il sindacato più votato dai lavoratori della Merloni. In particolare il delegato Fim Francesco Orazi è risultato il candidato che ha ottenuto il maggior numero di preferenze personali. Per la prima volta le elezioni delle RSU si sono svolte attraverso un sistema elettorale di tipo proporzionale puro. L’attuale RSU è composta da un rappresentante per ognuna delle tre sigle sindacali più rappresentative (FIM Cisl, FIOM Cgil e UILM Uil).
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19/01/2012 Consiglio Generale della Cisl di Pesaro - Urbino
“Perché la crisi  è ancora così mordace?”  questa la domanda che si è posto il  Segretario Generale Sauro Rossi nella relazione introduttiva al Consiglio della Ust Cisl di Pesaro - Urbino tenutosi il  12 gennaio - "Perché oggi, dopo quattro anni dalle sue manifestazioni, permangono le stesse condizioni che l’hanno generata quali la prevaricazione della finanza sull’economia e il dominio di un capitalismo finanziario non regolamentato.”“Infatti - continua Rossi - a fine 2010  le transazione finanziarie hanno mobilitato otto volte l’ammontare della ricchezza dei paesi, solo il 37% degli impieghi bancari è destinato a prestiti a persone e imprese, il resto è orientato a transazioni finanziarie  e in queste condizioni  le nostre  piccole medie imprese faticano ad accedere al credito.”“Oltre a questo  nella  nostra provincia  c’è stato un forte riacutizzarsi  della crisi, basti pensare che  nel terzo quadrimestre 2011 è cresciuto il ricorso alla Cassa integrazione  e che  i licenziamenti   sono tornati sui livelli del 2010, ci apprestiamo infatti  a chiudere il bilancio annuale con 2465 interruzioni di rapporti di lavoro.”Il Congresso, oltre a riflettere sulla defatigante  gestione della crisi da parte delle categorie, tema affrontato a livello regionale anche dal Segretario Stefano Mastrovincenzo, ha posto l’attenzione sul difficile  confronto con gli enti locali sul bilancio 2012 dopo la contrazione  dei trasferimenti statali.Il  quadro della politica nazionale e gli esiti della manovra  del Governo Monti con le conseguenti posizioni della Cisl sono state ben puntualizzate dal  Segretario nazionale Luigi Sbarra.
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19/01/2012 Civitanova, sciopero alla Cerquetti
Mercoledì 18 e giovedì 19 i lavoratori e i sindacati di Categoria della Cerquetti, azienda che opera nel settore dei lavori edili stradali, hanno indetto otto ore di sciopero per protesta nei confronti delle gravi irregolarità che si protraggono ormai da più di un anno e mezzo. L’azienda viene da un periodo di cassa integrazione guadagni straordinaria cui ha fatto seguito una procedura di riduzione di personale. I 14 lavoratori tuttora impiegati non percepiscono lo stipendio dall’agosto scorso, mentre 9 dipendenti in mobilità avrebbero dovuto percepire un incentivo all’esodo in due rate, di cui una è scaduta inutilmente il 30 dicembre scorso e l’altra scadrà domani.Le ragioni della crisi della Cerquetti sono legate alle difficoltà dell’azienda nel riscuotere i crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni committenti, in particolare del Comune di Civitanova, in ritardo nei pagamenti a causa dei rigidi vincoli che il patto interno di stabilità impone agli enti pubblici locali. Il 29 novembre scorso la Cerquetti, i Sindacati e Confindustria avevano siglato un accordo con l’impegno a sanare le pendenze certificando i crediti dell’azienda per procedere legalmente a recupero delle somme dovute dal Comune.Con lo sciopero, al quale c’è stata adesione totale degli operai e degli impiegati della Cerquetti, lavoratori e sindacati chiedono il pagamento immediato di una mensilità per i dipendenti ancora al lavoro, il saldo della prima rata per gli ex dipendenti e la riapertura immediata di un tavolo di confronto per cercare di risolvere questa difficile situazione.
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19/01/2012 "Il lavoro è sempre stato il nostro obiettivo"
FIM CISL COMUNICATO STAMPA RIPARTE IL LAVORO AD ANCONA, GRAZIE ALL’ACCORDO FIRMATO UNITARIAMENTE, IN LINEA CON L’ACCORDO SEPARATO SIGLATO A DICEMBRE AL MINISTERO DEL LAVOROL’intesa firmata ieri in Confindustria fa ripartire il cantiere dorico fermo oramai da mesi; in linea con l’accordo separato siglato il 21 dicembre al Ministero del Lavoro, prevede 205 eccedenze e una gestione non traumatica delle uscite; ci sarà infatti cassa integrazione a rotazione, compatibilmente con le necessità produttive, mentre saranno posti in mobilità, su base volontaria e con incentivi, un numero di 60 lavoratori. “Abbiamo tutelato il salario dei lavoratori in cig e abbiamo da mesi sostenuto che serviva anche un accordo in sede locale per tutelare il cantiere e l’occupazione” dichiara Leonardo Bartolucci Segretario Fim Marche.” Abbiamo rischiato purtroppo di perdere la nave destinata al nostro cantiere; riportare il lavoro ad Ancona è stato sempre il nostro obiettivo, e l’abbiamo perseguito con responsabilità e tenacia, nonostante le difficoltà e le accuse infondate. E Andrea Cocco, segretario della Fim Ancona sottolinea: “Metteremo nei nostri siti i testi degli accordi, perché ognuno, lavoratore o cittadino, possa farsi una sua idea su chi ha perseguito realmente la tutela dei lavoratori; la nostra linea avrà forse avuto un minor appeal mediatico, ma la nostra coerenza è stata decisiva per il risultato ottenuto nell’intesa firmata ieri”.Ancona, 18 gennaio 2012Verbale di accordo Ancona 17 gennaio 2012Verbale di accordo Ministero 21 dicembre 2011Accordo a margine verbale Ministero 21 dic 2011Rassegna Stampa: Conquiste del Lavoro 1_02_2012
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18/01/2012 Cgil, Cisl e Uil per il lavoro, la crescita, l'equità sociale e fiscale
Documento di Cgil, Cisl e Uil per il lavoro, la crescita, l'equità sociale e fiscaleCgil, Cisl e Uil hanno varato un documento unitario contenente le proposte che saranno inviate al Governo nelle prossime ore in vista del confronto sulla riforma del mercato del lavoro. Il documento è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa dai segretari generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti al termine della riunione delle segreterie unitarie. Gli obiettivi del sindacato sono lavoro, crescita, equità sociale e fiscale. La gravità della crisi economica e le conseguenze negative che colpiscono in particolare famiglie, giovani, lavoratori e pensionati impongono un "cambiamento" nella politica economica del Governo, si legge nel documento unitario di Cgil, Cisl e Uil. I sindacati confederali sollecitano ora l'apertura di un "negoziato vero" che favorisca la crescita, senza la quale è impossibile dare risposte anche al tema dell'occupazione. "L'obiettivo prioritario - aggiungono i sindacati - è far ripartire la crescita e invertire la pericolosa tendenza recessiva in atto da alcuni mesi. Bisogna poi sostenere una svolta coerente della politica economica europea verso obiettivi di sviluppo e occupazione". Cgil Cisl e Uil ''ritengono indispensabile che il Governo realizzi in tempi brevi un intervento di riduzione del carico fiscale a beneficio dei lavoratori, dei pensionati, e delle famiglie'', utilizzando le risorse della lotta all'evasione. Obiettivo da raggiungere ''nell'ambito di una piu' organica riforma fiscale che preveda una imposizione sui patrimoni mobiliari e immobiliari'' e per ''una redistribuzione più ' equa''. piattaforma unitaria ''Sulla riforma fiscale chiediamo un confronto serrato'', sottolinea il leader della Cisl Raffaele Bonanni. "Il dibatitto politico e sociale sulla crescita e' indispensabile. - ha aggiunto- Senza chiarezza non usciamo dalla crisi. Se il govero e' interessato a questo non puo' pensare di nascondere le cose salienti". Quanto all'art.18 "E' un argomento fuorviante. Lo dico io che non ho tabù"Leggi il Documento
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16/01/2012 Corso per la patente europea del computer
La CISL SCUOLA di MACERATA organizza, in collaborazione con lo IAL CISL, un corso per l'acquisizione del titolo ECDL (Patente Europea del Computer).Questa certificazione, che attesta la capacità di usare il Personal Computer a diversi livelli di approfondimento e di specializzazione, ha un ampia diffusione in tutti gli ambiti lavorativi ed è riconosciuta dalle Istituzioni a livello sia centrale che regionale nonché nella Pubblica Amministrazione.La certificazione Interessa chi usa il computer nei contesti più vari, dalla Scuola a tutti i campi del mondo del lavoro e delle professioni.Il titolo ECDL è spendibile e valutabile nei concorsi per il personale Docente, per il personale ATA e nelle graduatorie per le supplenze.Inoltre può essere utile anche per i giovani che iniziano i loro primi passi nei percorsi lavorativi. Gli argomenti necessari per ottenere la certificazione, sono i seguenti:- concetti di base dell'ICT- uso del computer e gestione dei file- elaborazione testi- foglio elettronico- uso delle basi di dati- strumenti di presentazione- navigazione e comunicazione in rete. LA DATA DI INIZIO DEL CORSO PREVISTA PER IL 16 GENNAIO, E' STATA RINVIATA A DATA DA DESTINARSI: LE LEZIONI SI TERRANNO IN ORARIO SERALE (18.30/21.30), MOLTO PROBABILMENTE NEI GIORNI DI LUN/GIO/VE Chi intende iscriversi, deve compilare la scheda allegata e confermare l'iscrizione presso la nostra sede quanto prima. Chi si è già iscritto, deve solo confermare l'iscrizione presso la nostra sede quanto prima. Per ulteriori informazioni, rivolgersi ai seguenti numeri:Ufficio 0733.4075239Chiurchiù Anna Maria 335.441080Foresi Anna Maria 338.4722930 LA SEGRETERIA CISL SCUOLA MACERATA
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13/01/2012 Sì a una nuova riorganizzazione nel rispetto delle regole no all'allarmismo mediatico
Spiace molto dover assistere da qualche giorno ad incursioni vere e proprie sulla stampa che preannunciano sconvolgimenti organizzativi di cui a breve sarebbero oggetto i dipendenti dell’area amministrativa- tecnica della sede di San Benedetto.Per la CISL FP, al di là di quello che leggi e regolamenti regionali ed ASUR hanno già sancito, il luogo, unico ed irrinunciabile, nel quale sviluppare un confronto tra parte datoriale e parte sindacale, rimane il tavolo della contrattazione di secondo livello di ogni Area Vasta. E’ noto che la Direzione dell’ASUR Marche, ormai presa da mania di grandezza e di onnipotenza, stia dando input “oppressivi” alle Direzioni di area vasta affinché, fregandosene dei rapporti sindacali e delle tutele dei lavoratori, sveltiscano una fantomatica riorganizzazione dell’Area Amministrativa e Tecnica che secondo qualche politico regionale più o meno illuminato porterà chi sa quali risparmi. Temiamo invece che la famosa riorganizzazione del personale amministrativo e tecnico aggraverà notevolmente la situazione logistica e burocratica delle Aree Vaste senza dare le risposte che i cittadini e gli stessi lavoratori si aspettano.Ogni illazione presentata nei giorni scorsi sulla stampa è priva di fondamento perché la riorganizzazione, se ne faccia una ragione sia Ciccarelli che Stroppa, dovrà inevitabilmente passare al tavolo del confronto sindacale e se in quel frangente non si troveranno criteri e modalità condivise per gestire una graduale riorganizzazione, la meno impattante possibile sulla vita delle persone, ci saranno sicuramente conseguenze dolorose.Oggi la stragrande maggioranza dei servizi amministrativi e tecnici dell’Area Vasta 5 vanno avanti grazie alla collaborazione dei lavoratori che da anni non vedono sostituiti pensionamenti e trasferimenti e che si vedono arrivare ogni tanto in ufficio colleghi assunti con le più svariate forme flessibili di contratto ad esclusione di quello più approvato cioè il tempo indeterminato.L’ASUR tiene ferma una graduatoria di Assistente Amministrativo, frutto di un concorso espletato regolarmente, ma intanto assume personale amministrativo e tecnico con contratti atipici. Se la forma di mutuo- aiuto del personale amministrativo, che fino ad oggi ha garantito che la baracca andasse avanti, venisse meno, assisteremmo alla paralisi dell’attività amministrativa e di front office. Ciò significherebbe che pratiche varie ma anche prenotazioni, riscossioni e tanto altro si bloccherebbero.Tenuto presente tutto questo, chi in questi giorni fa incursioni sulla stampa asserendo verità non concertate con la parte sindacale farebbe molto meglio a tacere e ad accelerare l’inizio di un confronto con i rappresentanti dei lavoratori che si preannuncia molto difficile e complicato.Per quanto riguarda la CISL FP, c’è la massima disponibilità al dialogo ma con metodi diversi da quelli dei proclami a mezzo stampa. La cornice è stata tracciata dal Piano Sociosanitario regionale e dal regolamento ASUR ma il quadro è tutto da dipingere e quest’ultimo, che dovrà inevitabilmente tenere conto delle diversità territoriali, non potrà prescindere da una uniformità di regole e dal rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori.IL RAPPESENTANTE AZIENDALE IL SEGRETARIO GENERALE Francesco Massari                                                                                      Giuseppe Donati
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13/01/2012 La buona occupazione - le proposte della Cisl
Nell' attuale fase di confronto sulla riforma del Mercato del Lavoro, le proposte della CISL sui temi delle politiche del lavoro e degli ammortizzatori sociali:
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13/01/2012 La concertazione per uscire dalla crisi
Il 2011  è stato il terzo anno consecutivo di una crisi grave e profonda per l’occupazione nel maceratese. Dal 2008 ad oggi quasi 9.000 persone hanno perso il lavoro e sono stati iscritti nelle liste di mobilità. Il 70% di essi non ha alcuna indennità che sostituisca la retribuzione. Altre migliaia di lavoratori sono in cassa integrazione e vivono una situazione di incertezza. Se le aziende presso cui sono impiegati non si riprenderanno, anch’essi scivoleranno fuori dal mercato del lavoro.Altro tasto dolente è quello delle assunzioni che dallo scorso anno sono aumentate del 4% circa. Un’analisi approfondita dei dati i dimostra che è  inopportuno essere ottimisti. Meno del 10% delle nuove assunzioni avvengono con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Quasi la metà di esse è a termine. Aumenta il ricorso al lavoro intermittente, alle collaborazioni a progetto, al lavoro domestico e quello “somministrato” dalle agenzie interinali. Forme contrattuali che danno vita a rapporti di lavoro mal pagati e privi di prospettive di stabilità e di crescita.Alle forme tradizionali di precarietà si affiancano fenomeni nuovi, dai quali nasce un mercato del lavoro parallelo ancora più oscuro e precario. Non mi riferisco ai rapporti di lavoro dipendente mascherati da lavoro autonomo - le cosiddette finte partite iva -  ma al lavoro accessorio o occasionale, retribuito attraverso l’acquisto di buoni lavoro (voucher) del valore di 10€. Uno strumento pensato per incentivare la regolarizzazione delle attività di lavoro saltuario o per integrare le indennità di chi percepisce ammortizzatori sociali. I dati forniti dall’Inps rispetto ai primi 10 mesi del 2011 ci parlano di una proliferazione dei voucher venduti nella Regione Marche (380.811) e in particolare nella Provincia di Macerata (120.217). Un numero spropositato che fa sorgere il sospetto di un utilizzo improprio dello strumento, che agevolmente si presta per mascherare rapporti di lavoro completamente “in nero”. Basta un voucher da 10€  in tasca per essere in regola ad un’eventuale ispezione. Sono fenomeni che vanno stroncati sul nascere evitando di “gettare il bambino con l’acqua sporca”.Una situazione nel complesso difficile e aspra. Dobbiamo evitare che il sistema produttivo rinunci a percorsi virtuosi avvitandosi su se stesso e cedendo alla tentazione di concentrarsi esclusivamente sulla riduzione del costo del lavoro. Sarebbe una competizione persa sul nascere. La vera sfida è produrre beni di qualità e imparare a venderli sui mercati mondiali, presso i quali le nostre imprese devono riposizionarsi con un’identità più forte e precisa, sviluppando marketing e reti commerciali più efficienti. Ognuno di noi deve fare la propria parte. Lo strumento da cui ripartire è il tavolo di concertazione che il Presidente della Provincia si è impegnato a far partire nei prossimi giorni e che dovrà decidere tempestivamente le priorità da affrontare per rilanciare l’economia e il lavoro nella provincia di Macerata.Marco Ferracuti - Segretario generale Cisl Macerata
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12/01/2012 La Cisl di Ascoli critica il Piano socio-sanitario
E' questo il documento di proposte e di critica presentato dalla Cisl confederale e di categoria di Ascoli Piceno sul Piano Socio-Sanitario Regionale relativamente ai servizi dell'Area Vasta 5 di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto.
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12/01/2012 Un patto locale per l'equità e lo sviluppo
Di seguito un documento con le richieste delle Segreterie Confederali e dei Pensionati di CGIL,CISL,UIL agli Enti Locali (Comuni e Provincia di Ascoli Piceno) sulle politiche organizzative e delle risorse, sulle politiche tariffarie, sul sostegno al reddito e sulla partecipazione nella gestione dei servizi.
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11/01/2012 Merloni. Firmato accordo, Cig per due anni e formazione per 700 lavoratori.
Siglato martedì 10 gennaio 2012 a Roma, presso il Ministero del Lavoro, l'accordo per la cassa integrazione per riorganizzazione per due anni per i 700 lavoratori della Antonio Merloni, riassorbiti dalla J&P di Giovanni Porcarelli, che ha acquisito il settore 'bianco' del gruppo fabrianese. I 700 lavoratori sono distribuiti tra i due stabilimenti di Fabriano nelle Marche e quello di Gaifana in Umbria. L'accordo prevede anche iniziative di formazione e riqualificazione de lavoratori dei tre siti, che inizialmente continueranno a lavorare nel loro settore tradizionale, per passare alla produzione di componenti per elettrodomestici 'professional'. Presenti all'incontro le rappresentanze dell'azienda, di Confindustria Ancona e i rappresentanti nazionali e territoriali di Fiom, Fim e Uilm. ''Diamo seguito all'accordo con J&P - ha commentato Andrea Cocco, Segretario Generale Fim-Cisl Ancona - la Cig era gia' prevista nel piano industriale di J&P , cosi' come la formazione''.
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10/01/2012 Pesaro: firmato con il Comune l'accordo sul bilancio
Il 5 gennaio è stato firmato un importante  pre - accordo tra i rappresentanti provinciali di Cgil - Cisl –Uil ed il Comune di Pesaro.L’obiettivo era quello di far quadrare i conti del Comune garantendo i servizi ed i ceti più deboli. Infatti nonostante i tagli subiti, l’Amministrazione,  grazie alle sollecitazioni e alle proposte  presentate  dal sindacato,  ha deciso di assumere diversi impegni  riguardanti la  tutela del welfare e l’equità.Verrà garantito il Fondo anticrisi, nei servizi sociali ed educativi le rette e le tariffe rimarranno bloccate  per l’anno 2012 e verrà applicato l’ISEE lineare.Sul fronte del recupero delle risorse, oltre a rendere più efficiente la macchina organizzativa  attraverso una gestione associata di funzioni e servizi tra le diverse amministrazioni, il Comune si impegna, come chiesto dal documento redatto dalle OO.SS, a contenere la tassazione degli immobili sulla prima casa e sulle abitazioni affittate a canone concordato, mentre sarà aumentata per le seconde.Tra le altre leve, l'introduzione di una eventuale tassa di soggiorno e  l’aumento dell’addizionale IRPEF,  dallo 0,6 allo 0,8,  che non riguarderà sicuramente  i contribuenti  con redditi bassi  e con l'impegno di elevare la fascia   fino a 28.000 euro di reddito.“Se da una parte siamo preoccupati per la situazione economica -dichiara De Simoni della Cisl –dall’altra siamo soddisfatti dell’accordo che va salvaguardare i redditi più bassi."
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09/01/2012 Sanità Fermo e Ascoli, servono nuove risorse
La settimana prossima sarà molto importante per le sorti della sanità della nostra regione ma soprattutto per le due Aree Vaste del Sud delle Marche.Terminate le festività natalizie e di fine anno, si dovrà tornare al tavolo regionale con estrema fretta e senza ulteriori rinvii, come quello chiesto dalla UIL per l’incontro del 3 gennaio scorso, per discutere con l’Assessore alla sanità ed il Direttore del Dipartimento salute del cuore del problema della sanità regionale: il personale da assumere ed i contratti da confermare.Ai cittadini fermani, sanbenedettesi ed ascolani va detta la verità nuda e cruda e cioè, al di là di voli pindarici dei politici di turno che sparano illusioni all’infinito sulla stampa promettendo aziende e servizi superspecialistici che non si realizzeranno mai, il problema imminente sarà quello di poter confermare i servizi sanitari attuali. Senza una deroga al blocco delle assunzioni previsto nel Piano Sociosanitario che grazie ai sindacati è stato portato dal 50% al 30%, i reparti ed i servizi del sud delle Marche andranno a fondo. Attualmente infatti negli organici delle aree vaste 4 e 5 sono presenti decine e decine di professionisti e operatori sanitari e non, assunti con contratti a tempo determinato in scadenza che se non verrà derogato il blocco, non verranno riconfermati o sostituiti alla scadenza. Questi lavoratori, garantiscono l’assistenza e l’attività ordinaria nei reparti che già sono, con la loro preziosa presenza, in difficoltà. Figuriamoci farne a meno.La CISL FP torna quindi a chiedere alla Giunta Regionale e ai politici che rappresentano i territori che insistono sulle Aree Vaste 4 e 5 di rendersi conto della REALE situazione in cui si trova la sanità. Non servono illusioni ma interventi seri e concreti per cercare di mantenere in vita i servizi attualmente esistenti.Per quanto riguarda l’Area Vaste 4 abbiamo assistito all’ennesima sceneggiata dell’ASUR che ha bloccato la determina di individuazione della dotazione organica dell’Ospedale e territorio di Amandola che dal 1 gennaio 2012 a tutti gli effetti è confluita nell’area vasta di Fermo. Anche su questa partita una volta per tutte ci vuole chiarezza e verità. Amandola è strategica per l’area montana ma anche per il fermano, visto che l’ospedale di Fermo è del tutto insufficiente a dare risposte all’utenza sia per scarsità cronica di posti letto che per i lavori ormai infiniti che si stanno facendo con molta lentezza al suo interno, che lo hanno trasformato in un ospedaletto da campo. La struttura residenziale che è situata accanto all’ospedale di Amandola è da attivare subito sia per dare risposte alla popolazione locale ma anche per aumentare l’offerta di RSA del fermano. Di questo sono mesi che se ne parla, ma dove sono i finanziamenti aggiuntivi per il personale? Dove sono le risposte concrete ( leggasi soldi veri e spendibili) dell’ASUR e della Regione su questa partita? Per ora c’è un silenzio assordante e tanti, troppi buoni propositi che non servono né ai cittadini di Amandola né a quelli di Fermo.La CISL FP vuole essere molto chiara: BASTA PARLARE DI NUOVI SERVIZI A ISORISORSE che significa solamente carichi di lavoro insopportabili per gli operatori ed i professionisti ed una bassissima qualità dell’assistenza e dell’offerta per i cittadini. Su questo è necessario fare un fronte comune. Gli obiettivi dei lavoratori della sanità e dei cittadini- utenti sono gli stessi: avere le risorse economiche che spettano a questo territorio e che nel passato gli sono state sottratte a favore di altri territori molto più sponsorizzati politicamente e riequilibrare l’offerta ospedaliera e territoriale. Occorrono risorse fresche e spendibili e non chiacchere. Ci vogliono progetti finanziati ad hoc per recuperare le strutture periferiche “SUBITO” NON DOMANI. Basta con lo scaricare sui lavoratori i danni della cattiva gestione degli ultimi 20 anni. Su questo fronte non ci saranno sconti. I diritti contrattuali andranno TUTTI rispettati senza eccezioni per alcuna situazione, come si sta cercando di fare per esempio con l’ADI o con la Riabilitazione. Gli operatori hanno già dato, ora tocca alla politica farci capire se oltre alle parole vuole portare a casa qualche piccolo risultato concreto per il sud delle Marche.IL SEGRETARIO GENERALE Giuseppe Donati
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03/01/2012 «Contro la crisi serve una rete più competitiva»
La dichiarazione del Segretario Generale della CISL di PESARO, Sauro Rossi, sulla situazione di crisi nel distretto di Pesaro - Urbino pubblicata sul Messaggero di  lunedì 2 gennaio 2012.
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02/01/2012 La persona e il lavoro al centro dell'economia
Stiamo attraversando una momento storico difficile. La crisi che ci ha accompagnato negli ultimi anni ha modificato il contesto sociale nel quale ci troviamo a vivere e ad operare. Assistiamo ad una velocizzazione estrema dei processi economici, che si complicano generando  disorientamento. Aumentano le difficoltà di tenuta dei rapporti, si sbriciolano le relazioni e le reti sociali. Larghi strati della società, fin qui abbastanza agiati, stanno tornando a collocarsi a ridosso della soglia di povertà. Nascono nuove vulnerabilità che coinvolgono la maggioranza della popolazione e che la crisi degli ultimi tre anni rende più evidenti.Una crisi di cui non possiamo dimenticare le cause, che in parte nascono anche da una nostra grave mancanza. Negli ultimi vent’anni, con una trascuratezza imbarazzante, abbiamo lasciato che si diffondesse l’idea che per produrre ricchezza non è più necessario il lavoro. Si diventa molto più ricchi e molto più in fretta con un’economia che “gira” intorno alle speculazioni finanziarie. Di conseguenza perdono importanza i luoghi del lavoro e, con essi , anche le donne e gli uomini che lavorano. Ma la crisi della finanza speculativa senza regole, estesasi al mondo della produzione, ha comportato il fallimento di tantissime imprese e la perdita di occupazione e di reddito per le persone e le famiglie (cfr. “ Per una riforma del sistema finanziario” del Pontificio consiglio per la giustizia e la pace). Oggi sono “sotto scacco” anche gli stati nazionali, costretti a tagliare la spesa per la previdenza, la sanità, la scuola e l’assistenza. Stiamo smantellando così un sistema di protezione sociale costruito con grande fatica nei decenni scorsi.La dottrina sociale della Chiesa ha sempre messo al centro dello sviluppo la persona umana, che trova nel lavoro un’opportunità e un diritto attraverso cui ognuno può responsabilmente costruire la sua libertà, affermare la propria dignità e procurare i mezzi di sostentamento per se e per la propria famiglia. La nuova economia dovrà rimettere al centro il lavoro, creando un presupposto di redistribuzione e di investimento sulla capacità delle persone e delle famiglie. Questo significa investire sulla formazione, sulle politiche attive e sui collegamenti tra scuola e mondo del lavoro, creando nuove chance di occupazione per i giovani.In un paese in cui i tassi di occupazione femminile sono tra i più bassi in Europa non si può prescindere da politiche di conciliazione. Le donne italiane, strette tra la necessità di accudire i loro bambini  e di prendersi cura anche dei genitori anziani, devono essere messe in condizione di poter lavorare. Oggi una famiglia monoreddito con due figli è a forte rischio povertà. Per questo servono riforme strutturali che liberino risorse per servizi e trasferimenti monetari che sostengano la conciliazione tra lavoro e attività di cura per bambini ed anziani. E’ una sfida difficile ma necessaria, che i governi e le amministrazioni locali a tutti i livelli devono fare propria per contribuire a ricostruire un’economia che torni ad essere a misura delle persone, delle comunità e dei territori, fattore di crescita, di integrazione e di coesione sociale.Dino Ottaviani, Segretario generale Pensionati Cisl Macerata
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29/12/2011 Le nuove regole per la pensione
Molte e pesanti le modifiche introdotte dalla "manovra" Monti in tema di previdenza. In una scheda riassuntiva la novità  in materia di requisiti di accesso e di calcolo dei trattamenti e le eccezioni previste per chi mantiene le vecchie regole .
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27/12/2011 Loro Piceno, rischio sciopero alla Casa di riposo
Amaro Natale quello delle dieci lavoratrici della Casa di Riposo comunale di Loro Piceno, senza tredicesima e senza stipendio.La Cooperativa "Mai Piu’ Soli", della Provincia di Salerno, si aggiudicò l’appalto nel 2009 e sta  gestendo l’assistenza agli ospiti della casa di riposo dal 2010.Già nei primi mesi del 2010, la CISL Funzione Pubblica di Macerata contestò i continui ritardi nel pagamento delle retribuzioni  ed il mancato rispetto di un accordo che manteneva alle lavoratrici gli scatti di anzianità maturati.Il Comune di Loro Piceno che, purtroppo, bandì la gara al massimo ribasso,  più volte è stato “invitato” dalla CISL FP a recedere dal contratto di appalto con questa Cooperativa che ha ampiamente dimostrato la propria inaffidabilità e scorrettezza.Intanto, la logica del risparmio, applicata ad un settore delicato come quello dell’assistenza alla persona, fa pagare il conto ai soggetti più deboli: le lavoratrici.Il senso di responsabilità e la dedizione di queste donne ha permesso che fino ad ora gli ospiti della casa di riposo non facessero le spese di tutto questo, ma, dalla CISL, è già stato proclamato lo stato di agitazione delle lavoratrici e, non si esclude che, il perdurare di questa situazione, porti allo sciopero.La CISL Funzione Pubblica, richiamando l’Amministrazione comunale alla propria responsabilità, sollecita nuovamente il recesso dall’appalto.Laura Raccosta, della CISL FP, a nome di tutta la CISL, testimonia la propria vicinanza e solidarietà alle lavoratrici, garantendo che verrà intrapresa ogni iniziativa, anche giudiziaria, per tutelare queste donne che quotidianamente assistono i nostri anziani.Laura Raccosta – Segreteria CISL FP MarcheContatti: laura.raccosta@cisl.itTel. 333.18.35.785
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26/12/2011 Un patto sociale per la riforma fiscale, la crescita e i giovani.
"Un accordo tra le parti sociali ed il governo sostenuto dai partiti su fisco, crescita e giovani, per rendere trasparente tutto quello che si fa, si propone e si decide. Fuori da questa logica ci sono solo le corporazioni. Il governo decida da che parte sta." Le parole di Raffaele Bonanni, Segretario Generale della Cisl, nel corso della conferenza stampa di sabato 24 dicembre davanti a piazza Montecitorio.
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23/12/2011 Manovra: il giudizio della Cisl non cambia
MANOVRA" Roma, 22 dicembre 2011. "E' una manovra iniqua e recessiva. Il giudizio della Cisl non cambia". E' questo il commento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni sulla manovra approvata al Senato.   "Si è deciso di procedere senza concertazione, ne' discussione con il sindacato. E' stato un grave errore. Nonostante alcune modifiche apportate dal Parlamento, questa manovra è largamente caricata sulle spalle di lavoratori a reddito fisso e dei pensionati. Provvedimenti economici di questa natura hanno bisogno di un largo consenso sociale altrimenti diventano devastanti. Chi spiegherà questa manovra ora alla gente? Per questo noi poniamo al Presidente Monti l'esigenza  di un Patto sociale in cui siano chiari gli obiettivi che si devono raggiungere in un quadro di responsabilità condivise da tutti i soggetti, proprio per rendere tutto piu' trasparente. La Cisl non vuole discutere solo di mercato di lavoro. Occorre un patto sociale per la crescita che affronti tutti i problemi del paese: salari, fisco, welfare, infrastrutture, divario nord-sud, giovani, famiglia. Si  possono  correggere alcuni provvedimenti troppo pesanti, introducendo una vera patrimoniale e con una riforma fiscale equa e selettiva che da tempo sollecitiamo. Nelle situazioni cosi' critiche, in Italia si e' sempre agito con la concertazione e con un patto sociale. Non possiamo avere un governo forte con i deboli e debole con i forti''.Bonanni: "Iniqua e recessiva. Il giudizio della Cisl non cambiaUfficio Stampa  Cisl
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17/12/2011 Assemblea dei dipendenti pubblici in Provincia
I lavoratori del pubblico impiego di Pesaro  si sono riuniti  giovedì 15 in  assemblea unitaria presso la Provincia. Nell’occasione hanno ribadito con forza di non sentirsi un peso ma una risorsa. Il Segretario della FP- CISL di Pesaro – Urbino Francesco Todaro   rimarca come “i dipendenti pubblici vogliono dimostrare alla cittadinanza di essere la risorsa di un paese democratico e civile che necessita di servizi pubblici efficienti quanto essenziali.”“ Da anni  - sostiene Todaro - occorre una riforma seria delle pubbliche amministrazioni che intervenga nella riduzione delle spese, nelle razionalizzazioni delle risorse e nella valorizzazione delle professionalità interne, allo scopo di erogare servizi sempre migliori alla cittadinanza”.“Questa riforma - continua Todaro - passa attraverso l’eliminazione degli sprechi che si annidano nelle troppe consulenza, negli appalti, negli incarichi, nella gestione spesso clientelare di alcuni politici e di alcuni dirigenti che non pensano alla organizzazione migliore dell’ufficio ma ad altro producendo inefficienze e disservizi. Da anni  noi chiediamo di cambiare mentalità, privilegiando il merito e le buone professionalitài. Chi si oppone al cambiamento  non sono i lavoratori del pubblico impiego  - conclude Todaro – ma chi di questi sprechi ne è responsabile  e che da questa crisi difficile non è toccato per niente, perché non ne è nemmeno sfiorato.”
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15/12/2011 Riforma della sanità, la Cisl vuole esserci
Più equità nella distribuzione delle risorse tra le cinque provincie marchigiane, coinvolgimento delle strutture private nel taglio dei posti letto e potenziamento dei servizi sanitari sul territorio. Sono queste le principali richieste che la Cisl ha presentato alla tavola rotonda sul Piano socio sanitario organizzata ieri, mercoledì 14 dicembre, alla Domus S. Giuliano di Macerata.In una sala gremita - circa 200 i partecipanti tra operatori, cittadini, pensionati e addetti ai lavori – il dibattito ha coinvolto il Consigliere regionale Francesco Comi, il Direttore dell’Area Vasta 3 di Macerata Enrico Bordoni e i tre sindaci di Macerata, Civitanova Marche e Camerino.«Siamo contrari all’istituzione di nuove aziende ospedaliere e anzi chiediamo una legge regionale che stabilisca che l’unica azienda è quella di Torrette (Ospedali riuniti di Ancona)» ha sostenuto il Segretario dei pensionati Dino Ottaviani. Confermata anche la proposta Cisl di un ospedale unico provinciale, diffuso su tutto il territorio e in grado di valorizzare le specialità e le vocazioni delle strutture nella nostra provincia.Sistino Tamagnini, Segretario generale della Funzione pubblica, ha fatto presente la necessità di riaprire da subito la contrattazione per consentire al sindacato di partecipare alla riorganizzazione dell’ Area Vasta n.3.  «Per questo però abbiamo bisogno di leggere attentamente i dati di bilancio, così da ridurre gli sprechi e migliorare la qualità dei servizi e del lavoro».La situazione degli operatori della sanità è molto difficile. Carichi di lavoro pesanti, turni lunghi, impossibilità di fruire di riposi e ferie per un recupero psicofisico. «La carenza cronica di personale – afferma Tamagnini - ci costringe ad affrontare in prima linea il disagio che vive l’utenza nelle corsie, nei Pronti Soccorsi, nei Servizi e nel territorio».Francesco Comi, presidente della quinta Commissione del Consiglio regionale marchigiano, ha ricordato i risultati raggiunti dall’Azienda unica nell’azzerare il debito della sanità marchigiana, una delle più virtuose in tutta Italia. «Siamo l’unica regione italiana ad aver voluto approvare il piano sanitario in un contesto nazionale difficile e imprevedibile. Ora lavoreremo a dei piani di attuazione sul territorio, anche grazie all’aiuto del sindacato, con il quale apriremo tavoli di concertazione».Il Direttore dell’Area Vasta 3 di Macerata, Dott. Enrico Bordoni ha rassicurato tutti sul fatto che nessun ospedale del maceratese chiuderà i battenti. «Certamente il passaggio all’Area Vasta richiede uno sforzo per ridistribuire le risorse sul territorio secondo maggiore equità. L’ospedale unico diffuso sul territorio sarà un percorso obbligato per lavorare in una logica di Area Vasta, e nel frattempo possiamo pensare a progettare anche una nuova struttura».Meno ottimista Romano Carancini, sindaco di Macerata, che ha parlato di un “rischio schiacciamento” per il capoluogo. Per Carancini «le linee strategiche del piano ci parlano di una sanità maceratese che rimarrà “spezzettata” tra la zona montana e il nuovo ospedale che sorgerà in provincia di Fermo».Il Sindaco di Civitanova Marche Massimo Mobili ha invitato tutti, in particolare i sindaci, a superare i campanilismi e ad abbandonare posizioni indifendibili, come la difesa del punto nascite all’Ospedale di Recanati, che con meno di 450 parti all’anno dovrà chiudere per legge. Per Dario Conti, Sindaco di Camerino «non possono farsi riforme della sanità solo tagliando le risorse. Al contrario dobbiamo riconvertire la spesa sanitaria per poi reinvestire sulle strutture pubbliche assumendo nuovo personale sanitario». Per questo, secondo Conti deve riunirsi quanto prima la Conferenza dei sindaci dell’Area Vasta di Macerata.http://www.youtube.com/watch?v=FIadMCv1_84&feature=youtu.be
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14/12/2011 Importanti sviluppi per il futuro del gruppo Ferretti
Venerdì 16 novembre si svolgerà presso la sede di dell’Associazione Industriali di Forlì un incontro all'inizio del quale il Dott. Giancarlo Galeone, Amministratore Delegato della Ferretti,  farà un aggiornamento  in merito alla situazione societaria del Gruppo.Così dopo mesi di trattative e, un primo accordo non andato in porto, la conglomerata cinese Shandong Heavy Industry Group ha definito in queste ore l'accordo  con i principali creditori del gruppo nautico di Forlì, esposto per oltre 600 milioni di euro.Secondo indiscrezioni raccolte da Milanofinanza.it,  Shandong avrebbe rilevato il credito in possesso al fondo d’investimento  Oaktree (il 40% del totale) e Strategic Value Partners (18% del totale), e sarebbe pronto a dare il via al progetto di ristrutturazione dell'esposizione debitoria dell'azienda presieduta da Norberto Ferretti in base all'articolo 182 bis della legge fallimentare.L'intesa sarebbe stata siglata anche da Royal Bank of Scotland, l'altro istituto in possesso del 10% del debito di Ferretti.La fase due di questo processo di rafforzamento patrimoniale prevede una successiva iniezione di liquidità di circa 200 milioni di euro che dovrebbe avere conseguenze anche sul futuro dei lavoratori.
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14/12/2011 RIDISEGNARE IL FUTURO - Quali condizioni di sviluppo nei Servizi educativi 0-3 anni delle Marche
il 16 dicembre a Jesi si svolgerà il seminario organizzato da  CGIL, CISL, UIL, ANCI Marche, Comune di Jesi, con la collaborazione scientifica dell’associazione di pedagogisti “Gruppo Nazionale Nidi  Infanzia” sul tema:RIDISEGNARE IL FUTURO - Quali condizioni di sviluppo nei Servizi educativi 0-3 anni  delle Marche Jesi presso il Centro Docens – ZIPA venerdì 16 dicembre 2011
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12/12/2011 12 dicembre sciopero per cambiare la manovra
LE FOTO DELLO SCIOPERO C G I L  C I S L  U I L SCIOPERO GENERALE LUNEDI’ 12 DICEMBRE 2011 4 ORE al mattino con modalità stabilite dalle singole categorie LA MANOVRA DEL GOVERNO MONTI E’ INIQUA, COLPISCE SOPRATTUTTO I REDDITI BASSI, CONTRAE ANCORA I CONSUMI, ACCENTUA LA RECESSIONE GIA’ IN ATTO, NON AFFRONTA IN MODO DECISO I TEMI DELLO SVILUPPO.· NO ad interventi che nei fatti cancellano le pensioni di anzianità· NO all’aumento dell’Iva senza sgravi fiscali per i lavoratori e i pensionati· Si ad una maggiore gradualità all’innalzamento dell’età pensionabile delle donne· Si alla salvaguardia della indicizzazione per le pensioni medio-basse· Si ad una lotta seria ed efficace all’evasione e all’elusione fiscale, agli sprechi, ai privilegi e ai costi della politica· Si al superamento della precarietà nel lavoro e ad una riforma degli ammortizzatori sociali che offra tutele a chi oggi ne è privo· Si alla redistribuzione del reddito a favore dei redditi da lavoro e da pensione che hanno pagato più di altri il prezzo della crisi e sui quali grava un carico fiscale ormai insopportabile· Si ad una vera tassazione sulle grandi ricchezze e sui patrimoni mobiliari e immobiliariPER CAMBIARE LA MANOVRA NEL SEGNO DELL’EQUITA’Ancona: Sciopero 4 ore al mattino con modalità stabilite dalle singole categorie     Presidio – Piazza Roma ore 9.30Ascoli Piceno: Sciopero ultime 4 ore di ogni turno                                                                         Presidio – Piazza Simonetti ore 17.30Fermo: Sciopero prime 4 ore di ogni turno                                                                                         Presidio – Piazza Cavour ore 10.00Macerata: Sciopero ultime 4 ore di ogni turno                                                                                     Presidio – Piazza della Libertà ore 15.00Pesaro: Sciopero mattina e le ultime 4 ore di ogni turno                                                                   Presidio – Piazzale Lazzarini ore 9.30
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09/12/2011 Tavola rotonda sul Piano socio sanitario regionale
 Mercoledì 14 dicembre la Cisl di Macerata, insieme alle Categorie della Funzione Pubblica e dei Pensionati, ha organizzato una tavola rotonda per discutere del Piano socio sanitario che verrà approvato dall’Assemblea legislativa regionale.All’interno del percorso di riorganizzazione della sanità marchigiana iniziato lo scorso anno, le scelte adottate dal piano condizioneranno il futuro della sanità marchigiana. Per questo motivo la Cisl vuole partecipare attivamente al dibattito contribuendo a definire i contenuti concreti del documento.Riduzione dei posti letto negli ospedali per acuti, riconversione dei piccoli ospedali con servizi territoriali, soppressione delle Unità Operative di piccole dimensioni, aree di degenza basate sull’intensità assistenziale e non più sulla disciplina di appartenenza. Sono solo alcuni dei processi attraverso i quali il servizio sanitario regionale verrà rimodellata nell’ottica della razionalizzazione e della riduzione dei costi.Le indicazioni generali contenute dal Piano saranno attuate sui territori attraverso appositi piani industriali, che dovranno essere oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali, con l’obiettivo della massima condivisione e partecipazione nelle scelte operative da intraprendere. Ma nessun confronto può essere instaurato fintanto che le parti sociali non avranno a disposizione dati certi per condividere le scelte operative. Il 4 novembre scorso la Cisl li ha formalmente richiesti alla Direzione di Area Vasta 3. Scandaloso è il fatto che ancora oggi non abbiamo ricevuta alcuna risposta.In ogni caso almeno tre sono le condizioni affinché la riorganizzazione diventi sostenibile e quindi accettabile:  il ripristino di criteri di equità nella ripartizione delle risorse tra le province marchigiane, riequilibrando lo svantaggio finora subito dall’Area Vasta n. 3 di Macerata nei confronti di quella anconetana (quasi 5 milioni di € in meno nel 2010). Uno squilibrio accentuato dall’Azienda “Ospedali riuniti” di Ancona, alla quale va un budget che ammonta a più di un terzo di quello destinato all’intera provincia di Ancona, che dovrebbe garantire servizi di alta specialità per tutti cittadini marchigiani, ma la cui attività è costituita, per circa il 50%, da prestazioni ordinarie erogate per lo più alla popolazione anconetana. Il coinvolgimento della sanità privata nel processo di riorganizzazione. Non è ammissibile che mentre si tagliano posti letto negli ospedali per acuti allo stesso tempo viene autorizzata l’apertura di nuove cliniche private. La Cisl pretende quindi che nessun posto letto privato (per acuti, di lungodegenza o riabilitazione) venga autorizzato fintanto che la riorganizzazione del sistema pubblico non sia completata. In ogni caso l’offerta sanitaria privata non deve competere con quella pubblica ma deve integrarla nelle aree dove questa è più carente. Il potenziamento dei servizi territoriali, che dovrà essere effettivo e preceduto da un confronto vero con le forze sociali, per valutare attentamente l’impatto che tale processo avrà sui lavoratori e sui pazienti. La Cisl di Macerata conferma poi la sua netta contrarietà rispetto all’istituzione di nuove aziende ospedaliere, che accentuano la separazione tra servizi ospedalieri e territoriali, che vanno invece integrati con più forza. Chiediamo che, con legge regionale, venga mantenuta una sola azienda ospedaliera – gli Ospedali riuniti di Ancona – deputata ad erogare prestazioni sanitarie d’eccellenza. Qualora così non fosse, e venisse confermata l’ipotesi prevista dal Piano dell’istituzione di una nuova Azienda Marche sud, sarà allora necessario ripensare l’assetto complessivo prevedendo un’azienda ospedaliera anche nel maceratese.In ogni caso il Piano dovrà confermare l’ipotesi di un ospedale unico provinciale diffuso su tutto il territorio, da sviluppare valorizzando le specialità già in essere negli ospedali di rete maceratesi.Su questi temi la Cisl di Macerata impegnerà sia tecnici - il Direttore dell’Area Vasta 3 Dott. Enrico Bordoni - e politici locali, in particolare il Presidente della V Commissione Consiliare Francesco Comi e i Sindaci di Macerata, Civitanova Marche e Camerino, sedi delle tre ex Zone territoriali e dei tre ospedali di rete provinciali.I Segretari generali Cisl, Fp e FnpMarco Ferracuti, Sistino Tamagnini e Dino Ottaviani  
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09/12/2011 Accordo tra Regione e Sindacati sul lavoro
E' stata sottoscritta l'intesa tra Cgil Cisl e Uil e la Regione Marche con la quale sono state confermate, previa verifica, gran parte delle misure introdotte negli anni scorsi a sostegno del lavoro e delle fasce colpite dalla crisi.La conferma del Fondo anticrisi è particolarmente importante specie in considerazione della riduzione dei trasferimenti statali alla Regione, previsti dalle numerose manovre dell'anno in corso.
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07/12/2011 Sciopero generale per cambiare la manovra
Per cambiare la manovra nel segno dell' equità, le Segreterie Cgil Cisl Uil Ancona proclamano lo sciopero generale di 4 ore  per lunedì mattina 12 dicembre con manifestazione provinciale ad Ancona in Piazza Roma dalle ore 9.30
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07/12/2011 Per una manovra equa e socialmente sostenibile
E' stato indetto per lunedì 12 dicembre a Pesaro una manifestazione provinciale   contro la manovra del Governo Monti . La manovra non è equa, colpisce soprattutto i redditi bassi, induce la contrazione dei consumi, rischia di accentuare la recessione già in atto, non affronta adeguatamente i temi dello sviluppo.
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06/12/2011 Lavori usuranti
Il patronato INAS – CISL di Pesaro - Urbino informa che il decreto interministeriale sui lavori usuranti è stato pubblicato.  Il decreto dà la possibilità agli  addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti  di accedere anticipatamente  al pensionamento. Per usufruire  del beneficio occorre presentare la domanda di riconoscimento, tramite il patronato INAS, all’Ente previdenziale di iscrizione del lavoratore. La domanda deve contenere: l’indicazione della volontà di avvalersi del beneficio per l’accesso alla pensione; la precisazione dei periodi di lavoro con svolgimento delle attività usuranti; la documentazione minima relativa alla svolgimento dell’attività usurante come   elencato nella tabella A allegata. Per più approfondite comunicazioni gli interessati possono presentarsi presso gli uffici INAS. Inoltre, l’ INAS informa che dal 6 luglio scorso è stata introdotta una nuova decadenza sulla disciplina in materia di prestazioni pensionistiche. Nelle controversie in materia pensionistiche, ad esempio liquidazione e riconoscimento della prestazione anche parziale o provvisoria, l’azione giudiziaria dell’interessato può essere proposta entro 3 anni, pena la perdita del diritto della prestazione stessa (in passato con la vecchia normativa si prescrivevano solo le rate e non il diritto). La norma produce effetti devastanti per tutti quei lavoratori che potrebbero ottenere un migliore importo della pensione ma non fanno ricorso entro i 3 anni.
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06/12/2011 La Cisl fa il pieno di voti alla Sintegra
Il segretario provinciale della Federazione dei trasporti (FIT) della Cisl di Macerata, Fabrizio Costantini, esprime soddisfazione per l’esito delle votazioni, all’indomani dell’elezione della rappresentanze sindacali unitarie all’interno dell’azienda Sintegra spa, la più grande azienda provinciale che opera nel settore dei rifiuti con sede a San Severino Marche.L’esito delle votazioni ha visto eletti 9 delegati Cisl su 11 rappresentanti da eleggere. «Ringrazio tutti i dipendenti per la fiducia accordata alla Cisl – ha detto Costantini – Questo brillante risultato ci stimola a continuare con senso di responsabilità nei nostri impegni verso i lavoratori e a lavorare in maniera assidua per le riforme del settore che ci attendono nel 2012. Siamo certi che non tradiremo la fiducia espressa dai dipendenti dell’azienda».     Il Segretario Provinciale Fit-CislFabrizio Costantini
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05/12/2011 Sciopero dei lavoratori Canalini
Dopo lo sciopero interamente riuscito nell'ambito del magazzino, l'assemblea dei lavoratori della Canalini srl riunitasi in occasione del presidio organizzato per lo sciopero, ha proclamato il blocco di tutte le prestazioni straordinarie.  
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03/12/2011 Che nessuno sia solo. La Cisl al teatro delle Muse
LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE“Ricostruire il Paese a partire dai principi dell’equità e della solidarietà rinunciando da subito agli anti-valori che l’hanno guidata troppo a lungo, come quelli dell’individualismo consumistico e restituendo nel lavoro piena centralità alla persona”. E’ l’invito del Segretario Nazionale della Cisl Santini intervenuto a concludere “Che nessuno sia solo. Questo facciamo - questo chiediamo”, la manifestazione regionale organizzata dalla Cisl Marche al Teatro delle Muse di Ancona.Una giornata che ha visto protagonisti soprattutto i visi e le storie delle persone e dei lavoratori comuni alla prese con una crisi senza precedenti e “di carattere ampiamente strutturale” come ha spiegato l’economista Alberto Berrini, tra i primi ospiti di una giornata iniziata simbolicamente con i lavoratori di alcune aziende marchigiane saliti silenziosamente sul palco delle Muse a piazzare le bandierine della crisi nella grande cartina geografica che raffigurava la regione.“Che nessuno sia solo” insomma è stato il titolo indicativo di un appuntamento che arriva in piena crisi economica finanziaria, con il lavoro e l’economia reale messe a dura prova anche nella nostra realtà marchigiana: “C’è necessità di uno sforzo collettivo, di un impegno straordinario per tutelare il lavoro, per aggiornare e adeguare il sistema di welfare, per garantire una equa partecipazione ai sacrifici, perché chi può contribuire di più, dia di più” ha spiegato il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo.Molti gli ospiti che hanno partecipato alla manifestazione, a partire dallo stesso economista Alberto Berrini con un intervento sulle origini della crisi e sui possibili strumenti da utilizzare per provare uscirne, il Presidente dell’ente Bilaterale Artigianato Pantaleoni, il Responsabile osservatorio Caritas Tondi, il dirigente del Comune di Jesi Torelli che ha illustrato il progetto per la gestione associata dei servizi alla persona di 21 comuni e il Presidente dell’Associazione Comuni della Val D’Aso Castelli che ha illustrato i benefici derivanti dalla gestione associata dei servizi, quindi esponenti della politica regionale, dal Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Vittoriano Solazzi, agli Assessori regionali Pietro Marcolini e Marco Luchetti.“E’ una dura transizione epocale - ha spiegato ancora Mastrovincenzo -  tutti siamo chiamati a cambiare ma per la Cisl le priorità restano il valore della persona e del lavoro. A partire dalla nostra regione è fondamentale riorganizzare i servizi pubblici con meno risorse, superando sprechi e inefficienze, creare reti di mutualità sul territorio per integrare il welfare pubblico, contrattare nelle aziende per sostenere qualità, innovazione e occupazione, fare scelte che riaprano le porte del lavoro ai giovani.“Oggi – ha concluso Mastrovincenzo - si è fatto con la Cisl Marche un breve viaggio nella crisi che colpisce i nostri territori, ma si sono toccate con mano anche delle buone prassi di contrattazione, di bilateralità tra imprese e lavoratori, di esperienze del sindacato nel sociale, di gestione associata dei servizi in ambito comunale, tutti segni nella direzione del cambiamento che serve per affrontare la crisi, perché nessuno resti solo”.LE PROPOSTE DELLA CISL MARCHE PER IL PAESEhttp://www.youtube.com/watch?v=Vd5rF9XasEE
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02/12/2011 Incontro informativo sul digitale terrestre
Nella nostra provincia dal 12 dicembre avverrà il passaggio al segnale digitale terrestre per le trasmissioni televisive.   L’avvento del segnale digitale oltre ai vantaggi di un maggior numero di programmi disponibili, una migliore qualita’ di immagine e audio, possibilita’ di servizi interattivi e collegamento internet, non ultimo anche un minore inquinamento elettromagnetico, comporta l’acquisto da parte degli utenti e consumatori di strumenti e adattamenti tecnici per la ricezione.L’Adiconsum di Pesaro, in stretta collaborazione con la Camera di Commercio della Provincia di Pesaro Urbino,  organizza un incontro informativo sull’argomento con la partecipazione dei Sindaci della Provincia, le associazioni di artigiani e commercianti, associazioni del volontariato e consumatori.L'incontro è programmato per martedì 6 dicembre alle ore 12.00 presso la sala mercatile della Camera di Commercio in Corso XI settembre n. 116 a Pesaro.
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30/11/2011 CONVEGNO "DIRITTI PER TUTTI contro le forme di grave sfruttamento lavorativo"
Convegno "Diritti per tutti. Contro le forme di  grave sfruttamento lavorativo" organizzato dall'Associazione Free Woman  e dalla CISL di Ancona a conclusione del Progetto omonimo che ci ha visto partner di Associazioni di volontariato  del territorio con capo fila la stessa Associazione Free Woman. Il convegno che si terrà il 6 dicembre presso la Sala Armatura in Via  Ragnini 4 alle ore 9, prevede l'intervento del Dott. Giorgio Di Munno  (Dirigente Squadra Mobile della Questura di Ancona), dell'Avvocato Paolo Cognini (ASGI), del giornalista Antonello Mangano.Per informazioni:UST CISL ANCONAVia Ragnini, 4 Ancona Tel. 071-2822201
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30/11/2011 Ferretti: terzo incontro sul rinnovo del contratto aziendale
Il 21 novembre ’11 presso la sede dell’associazione industriali di Forli si è tenuto il terzo incontro per la discussione sul rinnovo del contratto aziendale, nel corso del quale l’azienda ha confermato le notizie relative all’avanzamento del piano di conversione del debito in capitale da parte dei maggiori creditori coordinati da RBS.All’interno della compagine sembra che il fondo d’investimento americano Oaktree abbia manifestato particolare interesse sulle future prospettive aziendali.La FILCA, insieme a FILLEA e FENEAL, ha preso atto delle informazioni e rinviato ogni ulteriore considerazione al momento in cui si sarà perfezionata l’operazione, ed i contenuti della stessa saranno illustrati assieme agli obiettivi di sviluppo industriale del gruppo FERRETTI.Il confronto è poi continuato sui temi del rinnovo del contratto aziendale per tutte le sedi italiane del gruppo.La discussione si è sviluppata su tre gruppi di lavoro che hanno coinvolto tutte le strutture territoriali e le RSU:  primo gruppo -  il sistema di informazione e partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali, territoriali e nazionali, le regole per garantire trasparenza e regolarità nelle forniture di prestazioni professionali da parte di terzi, gli orari di lavoro normale-straordinario-flessibilità, vestiario e servizio mensa;secondo gruppo -  il recupero di alcune figure professionali in cantieri dove il ricorso alle esternalizzazioni è più alto e dove sono carenti alcune figure professionali programmando l’assunzione di giovani, la definizione dei profili professionali e dell’indennità di funzione omogenee per tutte le sedi;terzo gruppo - i nuovi criteri di valutazione per l’erogazione del premio di risultato per tutte le sedi del gruppo e la definizione del premio feriale.Il confronto si è sviluppato su tutti i punti, mentre per alcuni di essi sono emerse convergenze, ad esempio: il sistema di informazione, la fornitura del vestiario; su altri punti l’azienda pur concordando sulla opportunità di arrivare ad un’intesa ha proposto soluzioni che secondo nostro giudizio delle organizzazioni sindacali sono ancora insoddisfacenti rientrano fra questi: i criteri per i riconoscimenti della professionalità, gli orari di lavoro.Infine per la parte economica il confronto è ancora fermo ai criteri per il riconoscimento del premio di risultato ed in particolare sui temi della produttività e sul rispetto dei tempi che intercorrono tra l’inizio e la consegna al commerciale delle barche realizzate per il cliente.
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30/11/2011 Giovani immigrati chiedono la cittadinanza
L’Anolf di Macerata, associazione promossa dalla Cisl per le attività a favore degli immigrati, sta inviando una lettera ai Sindaci dei principali Comuni della Provincia di Macerata per chiedere che i rispettivi Consigli comunali approvino un ordine del giorno che faccia propria l’iniziativa “Riformate la legge sulla cittadinanza”Attraverso la sua associazione Anolf giovani, e insieme alla Cisl, l’Anolf ha promosso una campagna nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del riconoscimento, con legge del Parlamento, della cittadinanza italiana ai figli degli immigrati.Nati o cresciuti in Italia, questi ultimi sono equiparati, per diritti e doveri, ai loro genitori. Il loro appello è rivolto ad una legge che riconosca il diritto di cittadinanza per tutti i giovani nati sul territorio italiano, dando dignità e pari opportunità a coloro che saranno protagonisti nel futuro della società italiana.“Basta  ai giovani italiani con il foglio di via”- è il desiderio di decine di migliaia di giovani che aspettano la  nuova riforma della cittadinanza.
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29/11/2011 Rischio chiusura per due aziende a San Ginesio
Le Categorie dell'Artigianato di Cisl e Cgil esprimono preoccupazione per l'incertezza dei i 20 lavoratori delle aziende Tirabasso spa e Tnd srl di San Ginesio, aziende del settore tessile e artigiano con sede a Pian di Pieca (San Ginesio).Già da anni i lavoratori usufruiscono degli ammortizzatori sociali per coprire lunghi periodi di inattività. La situazione negli ultimi mesi si è però aggravata, tanto da rendere concreto il rischio di un taglio del 50% del personale.Dopo diversi incontri, i lavoratori e le organizzazioni sindacali  hanno sollecitato le aziende a presentare un piano di ristrutturazione che gli stessi titolari avevano sostenuto di voler mettere in campo. Al momento però non si ha alcun riscontro progettuale. Anche per questo, il 4 novembre scorso, è stato indetto uno sciopero di 4 ore al quale ha aderito la quasi totalità dei dipendenti.Le organizzazioni sindacali e i lavoratori continueranno a chiedere incontri e a sollecitare una soluzione. Soprattutto verso Confindustria, alla quale una delle due ditte è associata, e dalla quale il sindacato pretende  un impegno più forte a tutela dei posti di lavoro e per un percorso più chiaro.Serve però anche maggiore attenzione da parte delle istituzioni locali, invitate a vigilare e ad intervenire, non sottovalutando i rischi che deriverebbero dalla chiusura di queste due attività.«Nel contesto della realtà locale di Pian di Pieca - sostiene Andrea Luzi della Cisl Artigianato - la perdita di occupazione sarebbe una responsabilità  grave, in quanto impoverirebbe il tessuto produttivo locale generando una vera e propria emergenza sociale».
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29/11/2011 Contrastare la crisi investendo sul sociale
I servizi sociali non sono una voce di spesa, ma un investimento sul quale bisogna puntare specie in temi di crisi. Questo è quanto emerge dall’incontro pubblico che la Cisl e la Federazione dei pensionati hanno organizzato lunedì 28 novembre al Teatro Velluti di Corridonia.Lo spunto per parlare di welfare è offerto dal disegno di legge delega presentato quest’estate dal Governo sulla riforma del sistema fiscale e di assistenza sociale. Un provvedimento che mira a riordinare la spesa sociale italiana ma sul quale, secondo il Segretario generale dei pensionati di Macerata Dino Ottaviani «non possiamo nasconderci forti perplessità di fondo. Tagliare 20 miliardi di € dalla spesa per l’assistenza significa in pratica distruggere l’intero settore. Va bene riqualificare la spesa ma non tagliarla in modo lineare e indiscriminato». Secondo Ottaviani rimangono poi aperte tutte le questioni di fondo del welfare italiano, come la definizione dei livelli essenziali di assistenza, la compartecipazione egli utenti ai loro costi, la costituzione di un fondo nazionale per la non autosufficienza e la lotta alla povertà.Alcune ricette sono state proposte dal Prof. Emmanuele Pavolini, docente di Scienze politiche all’Università di Macerata. «Se si taglia nel welfare è necessario reinvestire almeno in parte sul lavoro delle donne e dei giovani, e quindi su politiche di conciliazione e formazione». Una risposta alle carenze del sistema pubblico può venire poi dal welfare bilaterale e di categoria.Resta indispensabile, secondo Pavolini, che i piccoli comuni si associno per gestire i servizi sociali. «Questo non significa disperdere il valore della municipalità e della rappresentanza, ma semplicemente rinunciare alcune competenze che comunque non si è in grado esercitare». Sulla non autosufficienza infine Pavolini sottolinea l’urgenza di rivedere l’indennità di accompagnamento, sulla quale si spende tantissimo (9 miliardi di €) e che deve essere differenziata in base alla gravità della disabilità e al reddito del richiedente.Proprio sulla non autosufficienza l’Assessore regionale alle politiche sociali Luca Marconi ha confermato l’intenzione della Regione Marche di confermare l’apposito Fondo regionale. «Dal 2009 ad oggi la Regione ha messo 8 milioni di € l’anno per la non autosufficienza. Ora che il Governo ha eliminato il Fondo nazionale, la Regione conferma il suo Fondo, impegnandosi anzi ad aumentarlo di un milione per il 2012 e, forse, di un altro milione per il 2013». Sulle sfide che attendono la Cisl ha concluso il Segretario generale Marco Ferracuti per il quale «è importante non scardinare un sistema sociale che finora ha dato risposte. Soprattutto è inaccettabile l’equazione per cui a meno risorse devono corrispondere tagli dei servizi».Gli Enti locali devono lottare per eliminare sprechi e soprattutto contrastare l’evasione fiscale, istituendo i Consigli tributari locali. «Soprattutto però - conclude Ferracuti - i servizi sociali vanno amministrati creando Aziende pubbliche che aggreghino più comuni e che gestiscano una filiera più lunga di servizi, creando massa critica e sinergie»http://www.youtube.com/watch?v=YCzYbZa3eMk
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26/11/2011 Presentato a Pesaro il documento per il confronto con gli enti locali
E’stato presentato nella sede Cisl di Pesaro il documento unitario per il confronto con gli enti locali sui bilanci preventivi 2012.“Il  2011 ci preoccupa perché si è registrato un incremento della cassa integrazione e dei licenziamenti rispetto allo scorso anno – spiega il Segretario della Cisl di Pesaro – Urbino Sauro Rossi - a questo si aggiunga la stretta creditizia per le piccole imprese  e le difficoltà economiche che vivono le famiglie. In queste condizioni la domanda di sostegno e assistenza cresce, mentre le risorse per gli enti locali diminuiscono  a causa dei tagli da parte del Governo”.Cgil – Cisl - Uil chiedono  agli enti locali di salvaguardare  la spesa sociale ed educativa ed il sostegno alle persone in difficoltà, confermando i Fondi anticrisi, e valutando la possibilità che venga utilizzato l’isee attualizzato per l’accesso prestazioni sociali di lavoratrici e lavoratori in difficoltà.“In questa situazione di emergenza è necessario  – continua Rossi -  che i comunirazionalizzino la spesa, eliminando gli sprechi attraverso la gestione associata di servizi e funzioni tra Comuni,  riducendo le consulenze esterne e valorizzando il personale interno.”I sindacati sono disposti anche a ricorrere all’aumento dell’irpef , salvaguardando però i redditi medio bassi, e ad introdurre la tassa di soggiorno qualora le amministrazioni abbiamo dimostrato  un impegno serio nel aver attivato tutte le misure necessarie per qualificare la spesa  e abbiano adottato scelte concrete  per combattere l’evasione fiscale. “Chiediamo – spiegano la segretaria della Cgil Simona Ricci e il segretario della Uil Riccardo Morbidelli -   un Patto antievasione da sottoscrivere  a livello della Conferenza provinciali delle  Autonomie locali che preveda anche  l’istituzione di un consiglio tributario per segnalare agli organi competenti eventuali situazioni di evasione fiscale”.
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25/11/2011 Isee, accordo tra Anci e Sindacati
Firmato l'accordo tra l'Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) Marche e i Sindacati confederali regionali Cgil Cisl e Uil sull'Isee.L'Indicatore della Situazione Economica Equivalente è lo strumento cui la normativa nazionale affida la funzione di valutare la situazione economica di un soggetto che richiede una prestazione sociale agevolata, al fine di determinarne la compartecipazione al costo sostenuto dall'amministrazione che la eroga e, in alcuni casi, anche l'accesso al servizio stesso.Si tratta di uno strumento che già oggi le amministrazioni comunali marchigiane utilizzano principalmente rispetto ai servizi sociali ed educativi come i nidi d'infanzia, mense e trasporti scolastici, servizi domiciliari e residenziali per anziani e disabili, con significative differenze  per gli ambiti di applicazione. per la funzione dello strumento e per le modalità tecniche di gestione.In questo senso l'accordo mira ad introdurre elementi che possano rendere più omogenea l'applicazione dello strumento. Ad esempio favorendone l'utilizzo a livello non solo comunale ma anche di Ambito sociale (l'aggregazione di più comuni per il coordinamento e la gestione dei servizi sociali), privilegiandone una struttura lineare che meglio possa garantire, rispetto ad un sistema per scaglioni, la progressività e quindi l'equità nella valutazione delle diverse situazioni.Rimane aperta la questione di come valutare la situazione economica degli anziani non autosufficienti e disabili, per i servizi erogati ai quali spesso le amministrazioni comunali chiamano a compartecipare anche le famiglie. Su questo delicato punto, in assenza di una necessaria normativa nazionale, l'accordo invita la Regione Marche ad intervenire per dare indicazioni su come orientarsi.
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25/11/2011 Che nessuno sia solo - questo facciamo, questo chiediamo
La crisi economica e finanziaria che ha subito un’accentuazione con rischi notevoli per il nostro paese, e con evidenti ripercussioni sul lavoro e sulle famiglie, la situazione politica estremamente articolata e complessa, il ruolo centrale che possono assumere le parti sociali, la necessità di agire anche a livello regionale e locale per tutelare il lavoro, ridefinire il welfare, garantire una equa partecipazione ai sacrifici (“chi ha di più contribuisca di più”), impongono un impegno straordinario della nostra Cisl a tutti i livelli.Per mettere in evidenza le posizioni Cisl sullo scenario nazionale e avanzare proposte per rilanciare l’azione sindacale nella nostra regione, nei nostri territori, nelle aziende marchigiane, è indetta una Manifestazione regionale SABATO 3 Dicembre 2011 PRESSO IL TEATRO DELLE MUSE di ANCONA, con inizio alle ore 9,30“CHE NESSUNO SIA SOLO - QUESTO FACCIAMO, QUESTO CHIEDIAMO” sono le parole chiave della manifestazione; esse danno il senso di una priorità che per la Cisl è rappresentata dalle persone – “Che nessuno sia solo” -, ed al contempo della necessità che alle proposte e alla rivendicazione di politiche a tutela del lavoro e della coesione sociale - “questo chiediamo” -, venga messo in campo dalla Cisl anche un protagonismo che valorizzi l’azione autonoma del sindacato per promuovere il lavoro e riallestire il sociale – “questo facciamo” -.Credo non sfugga a nessuno la necessità di un impegno straordinario dell’organizzazione per la piena riuscita dell’iniziativa. Saranno presenti il Segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini, l’economista Alberto Berrini e saranno invitate a partecipare all’iniziativa le istituzioni regionali, soggetti imprenditoriali, organi di stampa.Vi invitiamo ad attivarvi fin da subito, per far partecipare ad Ancona il maggior numero possibile di delegati e iscritti.Nella certezza dell’impegno di ognuno di noi, vi saluto cordialmente.Il Segretario Generale(Stefano Mastrovincenzo)
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24/11/2011 Rinviata l'approvazione del Piano socio sanitario
Il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca ha incontrato ieri i Segretari regionali confederali, dei pensionati e del pubblico impiego di  Cgil Cisl e Uil. Al centro del vertice l'approvazione del Piano socio sanitario regionale, il contenuto del quale era stato criticato nei giorni scorsi dai sindacati.Il Presidente della Giunta ha confermato che il governo regionale, dopo aver accorpato le 13 Zone territoriali in 5 Aree vaste con la legge 17 del 1 agosto scorso,  non vuole proporre  un’altra modifica dell’assetto organizzativo della sanità marchigiana.  In altre parole non sono in vista né la costituzione di nuove aree vaste (neanche la montana) né l’attribuzione alle Aree Vaste stesse della personalità giuridica.L'Assessore alla salute Mezzolani e il Presidente della quinta Commissione Consiliare Comi hanno poi presentato una lunga serie di emendamenti al Piano, molti dei quali recepiscono alcuni dei punti critici evidenziati da Cgil Cisl e Uil nel loro documento.  In particolare sono stati rimossi i riferimenti alla divisione tra Area vasta ospedaliera e Area vasta territoriale, vivacemente contestati nei giorni scorsi dai sindacati.La Regione ha anche assicurato che la copertura del turn over, ossia la sostituzione degli operatori che andranno in pensione, sarà prevista al 70% e non al 50%, come precedentemente scritto nel Piano. Questo a garanzia dei livelli di qualità dei servizi e e delle condizioni di lavoro degli operatori, alle prese con un disagio sempre più forte. In una nota il Segretario generale Cisl Mastrovincenzo esprime apprezzamento per «l'intenzione della Regione Marche di ripristinare un assiduo e corretto metodo di relazioni, e per alcune delle modifiche apportate nel senso delle osservazioni da noi proposte. Abbiamo anche ribadito in modo chiaro di considerare il Piano un documento descrittivo, che si limita all'indicazione di obiettivi di riorganizzazione, senza prefigurare azioni concrete né tempi precisi per la loro realizzazione e per il superamento delle principali criticità del sistema».Il pallino torna ora nelle mani della quinta Commissione. Il Presidente Comi  si è impegnato a rinviare l’approvazione del Piano in Commissione, originarimente prevista per la giornata di oggi, per ulteriori verifiche ed approfondimenti. Regione e Sindacati si incontreranno di nuovo la settimana prossima.
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24/11/2011 Convegno: “Famiglie, consumi e stili di vita”
Prosegue l’impegno delle associazioni e delle organizzazioni di ispirazioni cristiana, tra le quali la Cisl e l’Anolf, con un secondo appuntamento dal tema  “Famiglie, consumi e stili di vita”  che si svolgerà a Pesaro, presso la sala del consiglio comunale alle ore 17.30, il 6 dicembre prossimo  e vedrà la partecipazione di Natale Brescianini Priore Eremo di Monte Giove, Luigi Ceccarini Università degli Studi di Urbino, Mario Mastriforti Presidente Cooperativa Campo Base e Michele Ricci Presidente Mcl Pesaro – Urbino.
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23/11/2011 Fiat disdetta gli accordi sindacali
FIAT: BONANNI, PRONTI A CONTRATTO NAZIONALE AUTOReggio Calabria, 22 novembre 2011. - (Adnkronos) - ''Lo sanno tutti che la Fiat ha fatto una scelta autonoma di non aderire piu' a Confindustria e quindi chiedera' a noi di fare un contratto nazionale dell'auto, e noi lo faremo. Con regole nazionali che valgono per tutti gli stabilimenti e regole aziendali specifiche in modo di avere accordi che si adattino alle realta' dei vari territori''. Lo ha detto il segretario della Cisl Raffaele Bonanni, arrivando a Reggio Calabria per partecipare all'iniziativa sulla legalita' e il bene comune.Il sindacalista ha ipotizzato un accordo per la Fiat simile a quello delle Poste o l'Enel, che hanno un contratto nazionale per aziende grandi e poi hanno stretto accordi aziendali a livello territoriale. ''A noi -ha aggiunto Bonanni- interessa quali garanzie occupazionali ci danno. Qual e' il salario e se le norme del nuovo contratto nazionale si discostano o no dal contratto nazionale di tutti i metalmeccanici''.      (Ink/Ct/Adnkronos) 22-NOV-11 11:41FIAT: FARINA (FIM-CISL), CONTRATTO UNICO PER TRATTAMENTI UGUALI PER TUTTI 'POMIGLIANO POTRA' ESSERE MODELLO MA NON RIPETIZIONE AUTOMATICA' Roma, 22 nov. - (Adnkronos) - "Dobbiamo prendere atto che oggi all'interno del mondo Fiat esistono trattamenti diversi a seguito anche degli accordi di Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco, quindi c'e' l'esigenza di fare un contratto unico che assicuri trattamenti comuni a tutti i lavoratori''. A dirlo e' Giuseppe Farina, segretario generale della Fim-Cisl, ospite della trasmissione 'Prima di tutto' su Radio1"Per quello che noi pensiamo la disdetta vale dal momento in cui scadono i contratti, quindi noi ora abbiamo l'impegno a fare un contratto Fiat per tutto il gruppo, - ha spiegato Farina - l'accordo sara' un contratto Fiat valido per tutti, ma non sara' la ripetizione automatica del contratto di Pomigliano''. Farina ha ribadito che l'accordo di Pomigliano e' ''pienamente legittimo, perche' e' stato certificato che non c'e' stata alcuna violazione di diritti ma di uno scambio tra flessibilita' e salario e occupazione''. Dunque secondo Farina il contratto Pomigliano ''potra' essere usato come modello, ma non come ripetizione automatica perche' parliamo di un accordo di gruppo che mette assieme diverse esigenze produttive: ci sara' una base che fara' riferimento alla maggiore flessibilita', alla lotta all'assenteismo e all'esigibilita' degli accordi, poi le implementazioni dovranno tener conto delle specificita' dei diversi stabilimenti''      (Sec-Cim/Ct/Adnkronos) 22-NOV-11 09:37FIAT: FARINA, DISDETTA ERA ATTESA, FAREMO BUON CONTRATTO  - LA FIOM PRENDA ATTO CHE HA PERSO E COLGA OPPORTUNITA'   (ANSA) - TORINO, 21 novembre 2011 - ''E' una decisione attesa dal momento in cui la Fiat ci ha comunicato l'uscita dal sistema confindustriale e quindi dal contratto dei metalmeccanici. A noi non e' piaciuta ma ne abbiamo preso atto, adesso si pone il problema di creare un contratto unico che uniformi i trattamenti per tutti i dipendenti del gruppo''. Lo afferma Giuseppe Farina, segretario generale della Fim, a proposito della disdetta di tutti gli accordi sindacati da parte del Lingotto.    ''Avremmo preferito - aggiunge - mantenere la Fiat nel sistema, ma d'altra parte e' una scelta praticata in tutte le industrie mondiali dell'auto. Lo fanno ad esempio i tedeschi dell'Ig Metal alla Volkswagen''. Secondo Farina, ''non c'e alcun automatismo nell'estensione del contratto di Pomigliano anche se la base sono gli accordi gia' fatti: una maggiore disponibilita' a straordinari e turnistiche, la riduzione dell'assenteismo e l'esigibilita' degli accordi sindacali sono le tre condizioni a cui la Fiat lega l'intero progetto Fabbrica Italia. Verranno riproposte ma potranno trovare adattabilita' diverse visto che interesseranno anche i lavoratori di Fiat Industrial''.    ''Credo - dice ancora Farina - che il contratto che faremo sara' positivo con incrementi salariali, sara' perfino migliore di quello dei metalmeccanici. Il punto dolente e' che se la Fiom non firmera' restera' fuori e non potra' rappresentare i lavoratori, ma questa e' una conseguenza dello Statuto dei lavoratori e dell'ostinazione della Fiom a non prendere atto che le sue battaglie sono state perdute sia sui tavoli sindacali sia nelle aule dei tribunali. Dovrebbe cogliere questa opportunita', spero che la colga''. (ANSA)
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22/11/2011 Corso di formazione per estetiste e parrucchieri
Sono aperte le iscrizioni alla Scuola professionale per estetiste e parrucchieri, corso di qualifica di primo livello e specializzazione.Il corso è organizzato dallo IAL Marche, Centro Formazione Professionale di Macerata.Per informazioni contattaci allo 0733-240171, Via dei Velini 52 Macerata  macerata@ialmarche.it PER VEDERE IL VIDEO CLICCA QUI OPPURE VAI AL SITO IALMARCHE
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22/11/2011 Corso di formazione fiscale e tributario gratuito
Il Caf di Macerata organizza un corso di formazione fiscale e tributario gratuito  finalizzato ad eventuale assunzione. Requisiti richiesti:- diploma e/o laurea a indirizzo tecnico-economico; - disponibilità agli spostamenti; - flessibilità di orario; - conoscenza informatica.È richiesta la disponibilità a partecipare alle varie fasi del corso di formazione della durata di 120 ORE.Le adesioni, attraverso invio curriculum, dovranno pervenire entro e non oltre il 30 NOVEMBRE 2011Possono essere recapitate  a mano, o inviate a mezzo posta alla sede del CAF CISL di Macerata in Via G. Valenti 27/35 o via Fax allo 0733/4075252 presso sede CAF CISL di Macerata, o via mail al seguente al seguente indirizzo: amministrazione@cesem.itPer informazioni contattare il seguente numero: 0733/4075254
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22/11/2011 A. Merloni - firmato l' accordo sindacale con Qs Group
Comunicato stampa congiunto  Fim Fiom UilmDichiarazione di Anna Trovò Segr. Naz.le Fim Cisl
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21/11/2011 Al Governo serve un patto con le parti sociali
Il Segretario dellla Cisl ha un'idea precisa per rendere sicuro e spedito il cammino del governo Monti evitando così 'veti e balletti dei partiti politici': "Un patto tra tutte le associazioni del lavoro e delle imprese: "Prepariamo assieme le misure economiche che servono all'Italia"Intervista a Raffaele Bonanni, "Il Corriere della Sera" 21 novembre 2011 - "Al Governo serve un patto con le parti sociali"
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21/11/2011 IAL: corso per assistente familiare
Lo IAL CISL organizza un corso  di formazione professionale per assistente familiare.  Il corso, gratuito, è finalizzato alla professionalizzazione  di 15 giovani e adulti, occupati e disoccupati (o inoccupati) , maggiorenni e residenti o domiciliati nella Provincia di Pesaro e Urbino.  Per informazioni rivolgersi a IAL  via del Cinema, 5 Pesaro tel. 0721/370583.
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19/11/2011 Piano sanitario, i sindacati chiedono certezze
Il Piano socio sanitario regionale è un generico programma d'intenti, che non chiarisce azioni, tempi e risorse per raggiungere i risultati che si prefissa. Questa è l'opinione che i Segretari generali di Cgil Cisl e Uil, Gianni Venturi, Stefano Mastrovincenzo e Graziano Fioretti hanno espresso in un documento unitario presentato alla Regione Marche. In sintesi sono due  i punti critici. La previsione di  due reti, una  territoriale e una ospedaliera all'interno di ogni Area Vasta, ciascuna con la propria direzione, ripristina la centralità degli ospedali  a discapito dei servizi territoriali, sguarnendo di personale questi ultimi - anche in forza della norma che permette di sostituire la metà del personale che va in pensione - e pregiudicando la possibilità di una vera integrazione socio sanitaria.Dal piano poi deriva il rischio di una "privatizzazione indotta dei costi" sia per quanto riguarda la spesa per gli investimenti per i quali sempre di più si ricorrerà ai finanziamenti su progetti di privati, sia per le funzioni territoriali, che se affidate a privati costeranno sempre di più, con l'aumento dei ticket sanitari sulle famiglie già provate dalla crisi.I sindacati chiedono quindi che il Piano socio sanitario esprima obiettivi più dettagliati, con risorse, progetti e una tempistica meglio definita. In alternativa, se questo compito verrà delegato alle Aree Vaste, pretendono che a queste ultime venga attribuita la personalità giuridica, in modo tale da poter realizzare una concertazione effettiva e reale a tutti i livelli territoriali, sia di Area Vasta che di Distretto.In ogni caso Cgil Cisl e Uil chiedono che il confronto sul Piano venga allargato anche alla presenza del Presidente della Regione Gian Mario Spacca, con il quale, su questo tema, è in agenda un incontro per mercoledi mattina.
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16/11/2011 Fim – Cisl : conclusa l’assemblea organizzativa Nazionale
Si è conclusa l’assemblea organizzativa della Fim Cisl Nazionale tenutasi a Pesaro che ha visto la partecipazione di circa 350 tra dirigenti e delegati del sindacato dei metalmeccanici  che si sono interrogati su come la crisi ha cambiato il mondo del lavoro e quello sindacale.Ai lavori ha partecipato anche il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni, che approfittando dell’occasione ha incontrato la dirigenza pesarese.“Siamo molto soddisfatti – afferma il Segretario della Fim Cisl Pesaro, Leonardo Bartolucci – per la qualità dei lavori della nostra assemblea,  e anche perché la nostra categoria  con le sue idee riformatrici è  in grado di favorire quel cambiamento, anche organizzativo, di cui necessita tutto il sindacato confederale per affrontare le sfide di un futuro che cambia velocemente.Al centro del dibattito  è stata posta la figura  del delegato, un protagonista che ogni giorno si spende nelle fabbriche che con la sua attività sindacale  si mette a servizio dei lavoratori  ma che ha bisogno di nuovi strumenti per farlo. “Mi riferisco – continua Bartolucci – alla formazione da dare ai delegati nel rapporto con le imprese, la realizzazione di un livello comunicativo in azienda e soprattutto veicolare le informazioni anche con il web per tenere insieme i lavoratori, magari quelli più giovani non più abituati alle assemblee e il mondo impiegatizio”.La Fim Cisl di Pesaro viene da diversi anni di crescita di iscritti e ha raggiunto il suo massimo storico arrivando a quota 2002 iscritti. Questo – conclude Bartolucci – ci responsabilizza, perché sa da un lato è un buon riconoscimento, dall’altro ci spinge ad analizzare i nuovi bisogni su cui intraprendere un lavoro di miglioramento
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15/11/2011 Riaprire le porte del lavoro ai giovani - le proposte della Cisl
Nei mesi scorsi la Segreteria Confederale ha messo a punto un documento specifico sulla condizione occupazionale giovanile che, con il protrarsi della crisi, si conferma essere una realtà estremamente penalizzata e vulnerabile. A riguardo, alleghiamo un secondo documento confederale “Riaprire le porte del lavoro ai Giovani. Le proposte della Cisl” che, riprendendo il tema in esame, entra nel merito delle azioni strategiche che la Cisl intende sostenere e adottare nell’ottica di contribuire concretamente a sbloccare il mercato del lavoro favorendo così l’ingresso e permanenza dei giovani verso una occupazione stabile. Nel documento viene ribadita l’urgenza di intervenire su più aspetti, con particolare riferimento alla separatezza tra scuola-formazione-lavoro che, di fatto, ostacola l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e al blocco dell’accesso al lavoro acuito dalla crisi economica in atto. La gravità della situazione impone scelte adeguate, chiare e condivise. Con questo spirito, per “Riaprire le porte del lavoro ai Giovani”, la Cisl avanza proposte concrete, tra cui: valorizzare e potenziare l’apprendistato come vero contratto di primo lavoro, concentrare le risorse sul credito d’imposta per le nuove assunzioni, migliorare l’intero sistema scolastico - formativo attraverso un riordino e ottimizzazione dei meccanismi esistenti, regolamentare la flessibilità per contrastarne gli abusi attraverso il rafforzamento delle tutele sociali e previdenziali accompagnate dal riordino degli ammortizzatori sociali. Si tratta di obiettivi auspicabili e necessari, rispetto ai quali un ruolo straordinario può essere svolto dalla contrattazione collettiva di secondo livello territoriale e aziendale e dalla bilateralità.
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14/11/2011 Best, riaccendere la speranza
In mattinata il Segretario nazionale dei metalmeccanici Cisl Marco Bentivogli si è recato al presidio dei lavoratori in lotta della Best di Montefano. “Il comportamento del management della Best è di una violenza inaudita - ha dichiarato Bentivogli - . La FIM Cisl è impegnata ai massimi livelli affinché oltre che un’autentica solidarietà e sostegno forte, si trovino soluzioni per i lavoratori e perché non accada mai più, che un’azienda si comporti in un modo così balordo con persone che per anni hanno lavorato onestamente per loro». Oggi alle 15.00, si aprirà una trattativa che deve prevedere il ritiro della procedura di mobilità e l’avvio della Cassa Integrazione affinché vi sia più tempo per trovare soluzioni che diano continuità lavorativa ai dipendenti della Best. «Invitiamo le istituzioni locali - ha concluso il Segretario Fim - perché sostengano il difficile lavoro delle organizzazioni sindacali in modo coordinato con esse, affinché si possano trovare soluzioni complessive per tutti i lavoratori.
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13/11/2011 L’azienda Artic di Montelabbate verrà chiusa
La Clabo group non ha intenzione di tornare sui suoi passi e procede con la messa in mobilità di 27 su 54 dipendenti dell’Artic e la conseguente  chiusura del sito produttivo di Montelabbate. Nell’incontro avuto presso la sede di Confindustria di Ancona  il management della Clabo group,  ha ribadito, infatti,  l’esubero in totale di 73 dipendenti e ha deciso, nonostante la contrarietà dei sindacati,  di chiudere lo stabilimento nel Pesarese  e trasferire i lavoratori non licenziati a Jesi. “Il prezzo maggiore lo pagano i lavoratori di Montelabbate – spiega la Filca Cisl – è una scelta miope, fatta nella logica di riduzione dei costi, con la consapevolezza che produrrà una riduzione dell’efficienza. La scelta di chiudere lo stabilimento di Montelabbate non risanerà i problemi finanziari della Clabo, anzi  si perde così  un significativo sito produttivo, marchio leader nell’arredo bar,  che ha raggiunto elevati standard  e che, difficilmente, con i tagli che si vogliono attuare  manterrà gli stessi livelli nella produzione.” I sindacati non sono  convinti delle spiegazioni fornite dal management. “La verità emersa dall’incontro, spiegano ancora i rappresentanti della  Filca Cisl a nostro avviso, è invece quella di una volontà predeterminata e scaturita da una parte del nuovo gruppo dirigente che, come ha già fatto altrove, si vuole liberare in fretta anche del sito di Montelabbate.” Ci chiediamo  perché, visto che l’Artic non è più strategica per la Clabo group , la direzione aziendale non la collochi  sul mercato per vedere se qualche investitore o gruppo industriale sia interessato all’acquisto? Così si potrebbe risanare parte del debito  e ridurre i costi “insostenibili” per il mantenimento del sito.  I sindacati chiedono alla Clabo di ritirare la procedura di mobilità e di ripensare seriamente al futuro  dell’ Artic.    
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11/11/2011 I lavoratori della Best incontrano Bonanni
In mattinata una delegazione dei dipendenti Cisl della Best, guidata dai Segretari generali della Cisl di Macerata Marco Ferracuti e della Fim (metalmeccanici) Cisl Rocco Gravina, ha incontrato il Segretario Nazionale Raffaele Bonanni, presente a Pesaro per l'Assemblea organizzativa della Federazione dei metalmeccanici della Cisl.Da Bonanni, visibilmente colpito dai contorni della vicenda, i lavoratori hanno ottenuto l'impegno delle Segreterie nazionali della CISL e della FIM a sostenere questa difficile vertenza, mettendo a disposizione della Cisl di Macerata tutta l'assistenza necessaria, non solo dal punto di vista sindacale ma anche legale. Nel frattempo la trattativa prosegue con tempi serrati. Dopo l'incontro di ieri pomeriggio in Regione - terminato con l'impegno assunto dell'A.D. Roberto Leo a tentare la cessione dello stabilimento, ad integrare il trattamento di Cig straordinaria e a prevedere incentivi per la mobilità e per la ricollocazione dei dipendenti presso altre aziende - la trattativa proseguirà lunedì 14, con un incontro in Confindustria ad Ancona. Una trattativa delicata resa ancora più difficile dalla comprovata inaffidabilità dell'azienda. «Abbiamo intenzione di valutare attentamente il comportamento dell'azienda anche dal punto di vista legale - sostiene Marco Ferracuti - per verificare se siano state violate specifiche disposizioni di legge». «Già il fatto di aver portato via i macchinari  in un modo così vigliacco è grave in quanto lede profondamente la dignità dei lavoratori  e diminuisce le possibilità di cedere lo stabilimento ad altre imprese, eventualmente interessate a riprendere una produzione in attivo. A maggior ragione - conclude Ferracuti -  colpiscono la dignità e la responsabilità dei lavoratori della Best, ai quali è stato anche impedito di rientrare per ritirare i loro averi, rimasti negli armadietti dello stabilimento. Una comportamento provocatorio ed esasperante, che poteva anche generare episodi di violenza». Ancora una volta i lavoratori hanno dimostrato maggiore senso di responsabilità dei loro datori di lavoro.http://www.youtube.com/watch?v=ZJvMe1pE2rs&feature=feedu
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11/11/2011 Adiconsum in piazza a Macerata
Mercoledi 16 novembre l'Adiconsum è in P.zza Garibaldi a Macerata con il TV DIGITAL EXHIBITION. Uno stand itinerante, completamente attrezzato con televisori HD/3D, Decoder terrestri e satellitari funzionanti, collegati a parabola e antenna, anche di più marche grazie alla collaborazione di Anitec (Associazione industrie informatica, TLC ed elettronica di consumo). I consumatori visitando lo stand potranno chiedere agli esperti di Adiconsum, informazioni sulla scelta dei decoder e dei televisori, dei vari apparati, dei problemi legati alla ricezione e all'impiantistica e riceveranno pubblicazioni sull'argomento. All'iniziativa aderiscono anche il Comune e la Provincia di Macerata    
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07/11/2011 Prosegue la protesta dei dipendenti Best
Prosegue la mobilitazione dei 126 lavoratori della Best, la storica azienda di Montefano che produce motori delle cappe aspiranti per cucine domestiche. Davanti ai cancelli della fabbrica è stato organizzato un presidio permanente per protestare contro l’intenzione dei vertici dell’azienda, che fanno capo alla società americana Nortek, di avviare la procedura di mobilità per tutti i lavoratori del sito di Montefano. Nella notte tra il 2 e il 3 novembre la proprietà decideva di chiudere lo stabilimento cambiando le serrature, portando via i macchinari e avvisando fornitori e sindacati che dal 4 novembre l’unico sito produttivo di riferimento sarebbe stato quello polacco. Fulminea accelerazione di una vicenda iniziata questa estate, quando la Nortek aveva avanzato un piano industriale per ridimensionare il sito di Montefano. Ma nessuno aveva mai parlato di chiusura. Di “saccheggio industriale” parla il Segretario generale dei metalmeccanici Cisl di Macerata, Rocco Gravina, per il quale «si tratta di un atto inaccettabile; per settimane abbiamo sollecitato l’azienda ad entrare nel merito del piano di riorganizzazione e definire i tempi di attuazione. Sembrava che ci fosse la disponibilità a trovare soluzioni diverse. Si è preferito invece smantellare Montefano in modo a dir poco vile e becero».«Neppure nelle vertenze più dure si era mai arrivati a tanto»  afferma il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti. «In un territorio già martoriato dalla crisi, perdere altri 126 posti di lavoro sarebbe un colpo duro».Secondo Ferracuti «colpisce in particolare la ferocia e la viltà di un management senza scrupoli». Un comportamento stigmatizzato in queste ore da tutte le istituzioni locali. Ma non da Confindustria, che i sindacati hanno incontrato giovedì pomeriggio, senza peraltro riuscire a trovare un punto di partenza comune per affrontare questa vertenza.Nel frattempo la Cisl ha dato mandato ai suoi legali di attivarsi e studiare il caso. «Vogliamo verificare - afferma Ferracuti – se oltre alle più elementari regole etiche e morali, siano state violate anche specifiche disposizioni di legge. In ogni caso utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per tutelare i lavoratori, defraudati e feriti nella loro dignità».Lunedì pomeriggio alle 18.30 è previsto un incontro in Regione con l’Assessorato al lavoro per cercare una soluzione ad una vicenda che, oltre a colpire duramente tanti lavoratori e le loro famiglie, rischia di aprire un precedente pericoloso e inaccettabile nella storia delle relazioni industriali del territorio maceratese.
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06/11/2011 La Fim in Azienda… con te!
Nei giorni 9-10-11 novembre si terrà a Pesaro la XIII Assemblea Organizzativa della Fim – Cisl dal titolo “la Fim in Azienda …con te!"Il programma prevede tre giorni di lavori che saranno conclusi  dagli interventi del Segretario Generale Cisl Raffaele Bonanni e del Segretario Generale Fim Giuseppe Farina.XIII-AssembleaOrganizzativa-Invito
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06/11/2011 Berloni: ripreso il confronto
Il 4 novembre presso la sede della Berloni spa si è tenuto un incontro sindacale alla presenza della proprietà Berloni, dei consulenti aziendali, di Confindustria Pesaro e delle OO.SS. unitamente alla RSU Aziendale.L’incontro ha avuto lo scopo di riprendere il confronto sul Piano Industriale di risanamento, recentemente sottoscritto e approvato dagli Istituti di Credito, oltre che sugli strumenti tecnici necessari per affrontare e gestire la situazione di esubero di personale, conseguente alla dismissione di alcune attività.Nell’occasione l’Azienda ha consegnato alle OO.SS. e alla RSU Aziendale copia del Piano Industriale ed ha comunicato il proprio impegno a ripristinare una data fissa per l’erogazione mensile delle retribuzioni al personale.Si è anche fissata una nuova data per riprendere il dialogo e per affrontare concretamente il percorso da condividere al termine dell’attuale periodo di utilizzo dei contratti di solidarietà che termineranno il 3 gennaio 2012.
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03/11/2011 La Best chiude a Montefano
Nella mattinata del 3 novembre la direzione aziendale, attraverso il suo responsabile del personale Dr. Bagnasco, ha comunicato alle organizzazioni sindacali e alla RSU la decisione di chiudere lo stabilimento di Montefano del gruppo BEST SpA.Dal rientro dopo la pausa estiva, ma soprattutto dopo l’incontro con la proprietà americana del gruppo, ci hanno confermato la volontà della Nortek di investire ancora, con 2 stabilimenti in Italia ed uno in Polonia. Piano industriale pesante quello presentato per lo stabilimento di Montefano, con una riorganizzazione completa del sito ed un suo ridimensionamento.Da settimane tentiamo di entrare nel merito di questo piano e dei suoi tempi di attuazione, ma la sospetta reticenza dell’azienda ad entrare nel merito si è oggi concretizzata: cambio di serrature e stampi portati via nella notte!Domani 4 novembre alle 10:30 un primo incontro, presso la confindustria di Macerata, per avviare un serrato confronto sulle decisioni prese dall’azienda, che si sposterà appena possibile sul tavolo regionale dell’ assessore Luchetti. Si ritrovano fuori dai cancelli i lavoratori, richiamati dalla settimana di chiusura forzata decisa dall’azienda….e riparte la rabbia, il dispiacere e la paura per il domani!FIM CISL ROCCO GRAVINA 3498267187
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02/11/2011 Conferenza stampa sulla crisi nel settore metalmeccanico
ANSA/ CRISI: CISL, CRESCE MOBILITA', 29% GIOVANI DISOCCUPATI SANTINI, NON SI VEDONO VIE D'USCITA, SERVE CAMBIO DI PASSO (ANSA) - ANCONA, 3 NOV - Cassa integrazione ordinaria sostanzialmente costante, Cig straordinaria in progressivo aumento, 69 procedure di mobilita' aperte nel primo semestre del 2011, per un totale di 1.865 lavoratori coinvolti, contro i 1.643 dello scorso anno. Quelli resi noti oggi da Cisl e Fim-Cisl di Ancona ''non sono dati che facciano pensare a una ripresa economica'' ha detto Paolo Santini, segretario provinciale della Cisl. Anzi, dimostrano che ''Ancona e' in particolare difficolta', anche rispetto alle altre province''. Dei lavoratori in mobilita' 878 sono occupati nel settore manifatturiero (339 a Ancona, 149 a Senigallia, 267 a Jesi e 123 a Fabriano). Quanto alla cassa integrazione, al 30 settembre in totale era salita a 930.198 ore rispetto alle 744.205 del 2010. Nel dettaglio, la Cig ordinaria ha fatto segnare una lieve e fisiologica diminuzione (227.080 ore contro 256.160), mentre la cassa straordinaria ha subito un'impennata (438.332 contro 303.397 ore). In forte aumento anche la cassa integrazione in deroga (264.786), soprattutto per gli operai (da 118 mila a 216 mila ore), mentre per gli impiegati e' diminuita (da 66.087 a 48.746 ore). Cisl e Fim sono consapevoli che ''al momento non ci sono ricette per far uscire dalla crisi un sistema economico disorientato come il nostro'', ma chiedono alla politica ''un cambio di marcia sia a livello nazionale ma anche a livello locale''. Per la Cisl, ha sintetizzato Santini, e' importante ''favorire reti d'impresa, sostenere nei mercati internazionali le imprese manifatturiere, investire su conoscenza, innovazione e ricerca, facilitare le assunzioni di giovani per produrre innovazione e dare speranza per i futuro''. Ancora piu' pesanti appaiono i dati sul lavoro dei giovani: disoccupazione giovanile al 29%, 13 mila Neet (ragazzi che non studiano e non lavorano), solo 339 su 1.097 contratti di apprendistato trasformati in contratti a tempo indeterminato. Anche ad Ancona, ha lamentato Santini, che ha citato l'esempio positivo dei contratti d'apprendistato di alta professionalita' varati in altre regioni, ''manca una filiera che possa collegare i giovani alle aziende attraverso l'universita', ed e' sempre difficile far dialogare imprese e scuola''. A risentire della crisi e' in particolare il settore metalmeccanico, per il quale la Fim, unitamente alle altre sigle, ha firmato negli ultimi anni centinaia di accordi per cassa integrazione, mobilita' e pensionamenti volontari. Molte le situazioni problematiche: dalla Antonio Merloni (1.300 addetti nelle Marche e 150 aziende dell'indotto) all'Elica (1.200 addetti, 180 in mobilita' di cui 110 usciti tra esodi volontari e prepensionamenti); dalla Pieralisi Maip (280 addetti di cui 35 in uscita volontaria o pensionabili) alla Fincantieri (580 addetti con 169 esuberi dichiarati dall'azienda e 1.500 lavoratori dell'indotto). Per la Fincantieri si attende l'esito dell'incontro del 9 novembre al ministero dello Sviluppo economico. Per superare l'impasse, ha chiosato Andrea Cocco, segretario provinciale Fim Cisl, ''occorrono progetti di riqualificazione industriale delle tre aree (Jesi, Fabriano, Ancona) in cui e' suddiviso il territorio, accompagnati da una formazione mirata dei lavoratori finalizzata al loro concreto reimpiego. Anche il sistema creditizio dovrebbe allentare i propri vincoli, sostenendo non solo le grandi imprese ma anche artigiani e piccole realta'''.(ANSA).Vedi la rassegna stampa:Articolo Corriere AdriaticoArticolo Il Resto del CarlinoArticolo il Messaggero03-NOV-11 14:29
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02/11/2011 Nuovo incontro con la Clabo
Il 3 Novembre si svolgerà l'incontro tra le RSU delle Organizzazioni Sindacali di categoriacon la direzione aziendale e il management della Clabo Group. Nonostante  ladura reazione dei lavoratori della Clabo, l'azienda ha confermato iltrasferimento a Jesi del sito produttivo di Montelabbate e la messain mobilità di 70 addetti su 230. Di questilicenziamenti ben 30 a Montelabbate. Una soluzione che non risolve iproblemi della Clabo ma anzi lo smantellamento del sito diMontelabbate indebolisce notevolmente la capacità produttiva delgruppo. " Questa strategia non convince la Filca Cisl diPesaro  - Urbino - afferma il Segretario TerritorialeGiovanelli Giovanni - in quanto la chiusura del sito di Montelabbatefa perdere alla Clabo le performance del prodotto arredo bar e lariduzione dei costi non servirà a risanare il debito. Siamostupiti che l'azienda Clabo per risanare il debito tagli e chiuda ilsito che garantisce le migliori performance in termini diproduttività e di fatturato”.
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02/11/2011 Festa del socio
Domenica 29 ottobre  presso Villa Borghese a Montecchio  nell’ambito della tradizionale “Festa del socio ”si sono dati  appuntamento  gli associati  della zona territoriale  FNP-CISL di Pesaro. E’ stata l’occasione per trascorrere un pomeriggio all’insegna del buonumore e del divertimento  con l’aggiunta di un momento particolare dedicato  alla campagna nazionale per la sicurezza dei pedoni quali utenti deboli della strada. E’ stata presente  una pattuglia della polizia municipale guidata dal Tenente Battistoni Bernardino  che ha richiamato l’attenzione sul nuovo articolo  191 del codice della strada che obbliga i conducenti a dare la precedenza non solo ai pedoni  che si trovano  sulle strisce pedonali ma anche a coloro  che si accingono ad attraversarle.L’iniziativa rientra nel progetto nazionale, “Siamo tutti pedoni”, avviato ad inizio anno,  rivolto, in primo luogo, ai conducenti di auto e moto, principali responsabili delle tragedie stradali,  ma più in generale punta a parlare a tutti, per costruire una nuova cultura della strada.Per l’occasione è stata anche allestita una mostra e distribuito il libretto della campagna “Siamo tutti pedoni”.Il Segretario di Lega Vittorio Calisini e il Segretario provinciale FNP Eliseo Sabbatini hanno illustrato i punti più salienti dell’iniziativa, aggiungendo che tra i più colpiti dall’insicurezza stradale ci sono gli anziani.All’incontro erano presenti il Segretario Regionale FNP Mario Canale e il Segretario Provinciale della Cisl di Pesaro –Urbino Sauro Rossi che hanno condiviso l’importanza di sensibilizzare la popolazione al rispetto delle regole e al rispetto del diritto alla mobilità degli utenti più deboli.I partecipanti hanno poi dato avvio alla “Festa del socio” con momenti  piacevoli e conviviali.
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28/10/2011 La Cisl è pronta allo sciopero
 "Se verrà modificato l'assetto dei licenziamenti senza il consenso delle parti sociali la Cisl andrà allo sciopero».Lo ha dichiarato oggi il segretario della Cisl Raffaele Bonanni ai microfoni del Tg2 in merito alla lettera presentata dal Governo all'Unione Europea che prevede licenziamenti più facili. "Noi non siamo d'accordo a mettere mano alla norma sui licenziamenti, ci sembra una provocazione mentre il Paese ha bisogno di coesione" ha osservato. Già ieri sera Bonanni aveva annunciato: "Ci muoveremo subito, reagiremo nelle prossime ore sia sulle pensioni sia sulla maggiore facilita' dei licenziamenti. La proposta dei licenziamenti piu' facili contenuta nella lettera d'intenti dell'Italia a Bruxelles e' solo uno specchietto per le allodole e istiga le persone alla ribellione''."Procedendo cosi' non si fara' nemmeno una riforma delle pensioni, ma si attaccheranno solo le persone piu' deboli". Aveva inoltre precisato in merito al paragrafo dedicato all'aumento dell'eta' pensionabile. "Non siamo d'accordo perche' il Governo non vuol fare altre cose come la patrimoniale o usare il bisturi sulla spesa pubblica. Inoltre, i lavoratori non sono tutti uguali: un professore universitario e una maestra d'asilo non sono uguali, un impiegato o un metalmeccanico non lo sono. Bisogna trovare soluzioni attraverso un sistema piu' giusto ed equo". "I provvedimenti -conclude- si dovranno fare in modo concertato per trovare composizioni e compensazioni".E sulla possibilità di andare allo sciopero se il Governo dovesse modificare le norme sui licenziamenti si sono espresse unitariamente in una nota Cisl, Uil e Ugl:"Cisl, Uil e Ugl considerano un grave errore ed una inaccettabile provocazione nei confronti del sindacato l'intenzione del Governo di introdurre una nuova normativa sui licenziamenti. Tale intenzione è ancor più ingiustificata perché non ci risulta sia stata richiesta o concordata con le stesse associazioni imprenditoriali. Se tale provvedimento sui licenziamenti fosse davvero presentato dal Governo si romperebbe la coesione sociale nel nostro paese e si smentirebbe il notevole impegno profuso finora dal Governo e dalle parti sociali per evitare massicci ricorsi ai licenziamenti attraverso la proroga degli ammortizzatori in deroga.Cisl, Uil e Ugl ricordano che finora si sono limitate per senso di responsabilità a forme di proteste di sabato e fuori dall'orario di lavoro. Tuttavia, qualora, il Governo intendesse intervenire sulle materie del lavoro senza il consenso delle parti sociali, Cisl, Uil e Ugl saranno costrette a ricorrere a scioperi , nonostante la nostra ferma volontà sinora di non ricorrere a forme di proteste estreme in un momento di crisi economica, proprio per non erodere ancora di più i salari e danneggiare le imprese. Cisl, Uil e Ugl prendono atto che il Governo ha riconosciuto che il sistema previdenziale italiano è in equilibrio e non ha bisogno di ulteriori interventi di riforma. Mentre si rende sempre più indispensabile favorire la previdenza integrativa riducendo le tasse per incentivare l'adesione obbligatoria ai fondi integrativi.Così come è fondamentale approvare subito la delega per la riforma fiscale, introdurre una patrimoniale permanente sui beni immobiliari e mobiliari, escludendo la prima casa, abbattere i costi della politica, ridurre i livelli amministrativi, vendere il patrimonio immobiliare dello stato, procedere ad una liberalizzazione nel settore dei servizi pubblici"
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28/10/2011 Per-Corso Fiscale e Tributario gratuito
Il Caf di Pesaro e Urbino organizza un Per-corso Fiscale e Tributario gratuito finalizzato ad eventuale assunzione. Requisiti richiesti: - Diploma e/o laurea a indirizzo tecnico-economico; - Disponibilità agli spostamenti; - Flessibilità di orario; - Conoscenza informatica. È richiesta la disponibilità a partecipare alle varie fasi del corso di formazione della durata di 120 ORE. Le adesioni, attraverso invio curriculum, dovranno pervenire entro e non oltre il 25 NOVEMBRE 2011 a mano, mezzo posta o via Fax 0721/30212 presso sede CAF CISL di Pesaro, Via Porta Rimini n.11 o via e-mail al seguente indirizzo rf.pesaro@cisl.
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28/10/2011 Per-Corso Fiscale e Tributario gratuito
Il Caf di Ascoli Piceno e Fermo organizza un Per-corso fiscale e tributario gratuito finalizzato ad eventuale assunzione. Requisiti richiesti: Diploma e/o laurea a indirizzo tecnico-economico; Disponibilità agli spostamenti; Flessibilità di orario; Conoscenza informatica. È richiesta la disponibilità a partecipare alle varie fasi del corso di formazione della durata di 120 ORE. Le adesioni, attraverso invio curriculum, dovranno pervenire entro e non oltre il 30 NOVEMBRE 2011 a mano, mezzo posta o via Fax 0736/251767 presso sede CAF CISL di Ascoli Piceno, C.so Vittorio Emanuele, 37 o via e-mail al seguente indirizzo cafcisl@csu-cisl.it Sede IAL - San Benedetto del Tronto Piazza Sciocchetti, 5
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26/10/2011 Bancari Cisl contro la speculazione finanziaria
La Fiba (Federazione italiana bancari) della Cisl aderisce alla giornata nazionale di mobilitazione (26 ottobre) contro la speculazione finanziaria e a favore della tassa sulle transazioni finanziarie su scala europea  e internazionale all’interno della Campagna 005.Clicca qui per sottoscrivere  la Campagna 005 contro la speculazione finanziaria e a favore della tassa sulle transazioni finanziarie (TTF) su scala europea ed internazionale.La campagna è sostenuta in modo unanime dai sindacati bancari e assicurativi,  dall'associazionismo e dal terzo settore, e ha visto anche il Pontificio Consiglio Giustizia e Pace intervenire autorevolmente con la presentazione pubblica della Nota "Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale".Leggi il documento unitario redatto dalle organizzazioni aderenti alla campagna e la lettera inviata al Ministro dell’Economia dalle Segreterie nazionali.
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25/10/2011 Pensioni: La Cisl è contraria a nuovi interventi.
PENSIONI Bonanni:"La Cisl è decisamente contraria a nuovi interventi. No anche ai condoni fiscali" Roma, 25 ottobre 2011. La Cisl ''e' decisamente contraria'' a interventi sulle pensioni e chiede di unificare l'aliquota contributiva tra i lavoratori dipendenti, gli autonomi e i parasubordinati. ''Il governo dia l'esempio - ha detto il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni a margine di un convegno della Fisascat-Cisl, in corso oggi a Roma - chi ha di piu' metta a disposizione quello che ha. Il governo metta in campo la patrimoniale, incida sui costi della politica e venda il patrimonio pubblico". Secondo Bonanni, insomma, se il governo vuole parlare di pensioni con le parti sociali deve lavorare sull'unificazione dei contributi e sulle prospettive per i giovani rendendo obbligatorio il passaggio del Tfr alla previdenza integrativa; deve inoltre agire anche con la leva fiscale mettendo in campo la riforma a favore dei redditi da lavoro dipendente e da pensione chiesta piu' volte dal sindacato. "Questa confusione sulle pensioni è un modo per evitare di andare a colpire coloro che evadono" ha quindi precisato tornando a parlare del Dl sviluppo e commentando anche le voci sui condoni presenti nel decreto. "Siamo davvero scandalizzati che si parli ancora di condoni - ha detto - la riforma fiscale resta la principale questione economica da affrontare. Bisogna intervenire su ciò che è bloccato" . Oltre alla riforma fiscale che "è ancora nel porto delle nebbie in Parlamento", si intervenga su: opere pubbliche, incentivi per l'assunzione dei giovani, tagli ai costi della politica ed alle amministrazioni, vicenda energetica. Pare che vogliano anche mettere in discussione il Durc - ha concluso - che è uno degli strumenti principali per combattere il lavoro nero e l'evasione contributiva".
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25/10/2011 Lo Sferisterio è un patrimonio provinciale
In merito alle recenti polemiche legate alla gestione, ai finanziamenti e al prossimo futuro dello Sferisterio Opera Festival, pur non volendo entrare nel merito di una vicenda che ha il sapore di una disputa tutta politica, la Cisl di Macerata vuole approfittare per proporre una riflessione sul ruolo dello Sferisterio nel sistema turistico e produttivo provinciale.  Certamente l’Arena Sferisterio è un patrimonio non utilizzato al massimo delle proprie potenzialità. La sola Stagione Lirica, per quanto importante, può non giustificare appieno gli ingenti investimenti attualmente erogati. Riteniamo invece che il SOF abbia tutte le carte in regola per diventare un patrimonio di tutta la provincia, fulcro di una vera e propria “filiera della musica” che, attraverso lirica e concerti, coinvolga anche gli altri comuni maceratesi caratterizzando l’intero territorio lungo tutto il corso dell’anno. Questo significherebbe mettere in sinergia i diversi aspetti dell’offerta turistica, proponendo “pacchetti” più attraenti perché in grado di integrare la musica con l’importante offerta del nostro territorio  - musei, abbazie, resti archeologici, ecc. – nonché con il comparto enogastronomico. Cultura, turismo e industria agroalimentare sono settori a diretto impatto sulla qualità della vita che, integrandosi, possono a loro volta contribuire ad una dimensione nuova del territorio maceratese, creando un “marchio provinciale”  che aggiunga valore alle singole produzioni.E’ certamente un obiettivo ambizioso, che richiede un cambio di mentalità e il superamento dei tanti interessi particolari che ancora oggi ci caratterizzano. Ma crediamo che i benefici che ne potrebbero derivare, specie per lo sviluppo dell’occupazione e per il rilancio dell’economia locale, valgano bene almeno un tentativo. 
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25/10/2011 CISL FP Pesaro – Urbino:nel Pubblico Impiego è necessaria una Riforma organizzativa
La manovra di luglio del Governo ( DL n. 98/2011) prevede la possibilità  di predisporre piani triennali “di razionalizzazione e riqualificazione della spesa, di riordino e ristrutturazione amministrativa, di semplificazione e digitalizzazione, di riduzione di costi della politica e di funzionamento” ecc., con la possibilità di utilizzare parte delle economie  realizzate a favore dei dipendenti tramite il sistema premiante del d.lgs 150/2009.Al fine di discutere  a 360 gradi dell’organizzazione del lavoro e poter recuperare risorse da erogare al Personale,con l’obiettivo primario di migliorare l’efficienza dei servizi a favore dei cittadini, la CISL  FP   ha richiesto un incontro ad hoc alla Provincia  ed ai Comuni di Pesaro, Fano e Urbino  come inizio di una strategia  volta ad ottenere nel tempo e in tutti gli Enti  una riforma organizzativa e di mentalità del pubblico impiego , attraverso la eliminazione degli sprechi (che sono tanti), la razionalizzazione delle risorse umane, strumentali e quindi economiche, la valorizzazione delle professioni e del merito anche individuale, allo scopo principale di migliorare i servizi erogati  alla cittadinanza.Un paese democratico e civile  non può fare a meno di servizi pubblici, ma allo stesso tempo un paese democratico e civile può pretendere, meritare ed avere servizi pubblici efficienti  e di qualità.Intendiamo  lavorare a tutti i livelli affinché questa necessaria riforma del Pubblico Impiego possa essere raggiunta con buona pace di certa politica e di certa Dirigenza, affinché il servizio pubblico torni ad essere considerato “risorsa” del Paese e non “peso”.Il Segretario Generale CISL FP Dott. Francesco Todaro
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20/10/2011 Illegittimi gli aumenti delle bollette dell'acqua
Per l’espletamento della gestione del servizio idrico integrato in Italia sono state sono state istituite le Autorità d’Ambito le quali hanno specifici compiti di controllo concernenti la corretta applicazione della normativa vigente allo scopo di perseguire il miglioramento della qualità tecnica, l’affidabilità, l’efficienza organizzativa, con l’obiettivo di produrre effetti positivi socioeconomici e ambientali e costi sostenibili dall'utenza.  Invece nell’ultimo decennio si è registrato un generale malcontento da parte degli utenti consumatori che hanno visto lievitare le bollette a causa di periodici aumenti delle tariffe che l’Adiconsum ha sempre sostenuto parzialmente validi ed applicati in disattesa di precise disposizioni legislative.Infatti le Autorità Nazionali (Comitato Nazionale di Vigilanza Risorse idriche e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), su richiesta di questa Adiconsum, hanno riscontrato l’ illegittima assunzione di provvedimenti di rettifica delle fatturazioni in merito all’applicazione retroattiva degli aumenti delle tariffe e della irregolare fatturazione dei consumi da parte dei gestori.Ciò comporterebbe senz’altro una serie di rimborsi a beneficio dei consumatori che nel corso degli anni hanno ricevuto bollette con addebiti non dovuti.Ma nonostante le imposizioni delle Autorità Nazionali a distanza di alcuni mesi i Gestori non hanno provveduto ad eseguire le rettifiche per cui l’Adiconsum, nell’interesse dei cittadini utenti del servizio idrico, dovrà attivare le legittime procedure per il riconoscimento di tale importante diritto degli utenti consumatori.Il comportamento dell’Autorità d’Ambito e quello dei Gestori che disattendono precise disposizioni e norme sulla trasparenza, sulla comunicazione e sulla partecipazione democratica nella gestione in relazione a quanto dettato dalla Legge Finanziaria 144/08 (art. lo 2 - comma 461), dimostra l’esproprio del controllo sociale e lo svuotamento della democrazia rappresentativa nei consigli di amministrazione.Inoltre l’Adiconsum segnalerà alle Autorità Nazionali anche l’inosservanza di norme obbligatorie relativamente alla omessa attuazione di tariffe agevolate per le famiglie deboli; all’apposizione di contatori alle utenze sprovviste; norme applicate da tutte le Autorità d’ambito a livello regionale e nazionale.A seguito della soppressione delle autorità d’ambito territoriali la gestione dei servizi pubblici locali (acqua e rifiuti) sarà assunta dalle Regioni. In questo contesto l’Adiconsum auspica l’attivazione di comportamenti consoni per la gestione partecipata della struttura socioeconomica del territorio. Soprattutto si augura che i servizi vengano affidati ad aziende consortili, costituite dai comuni in relazione a quanto dettato dalla legge 267/2000; enti di diritto pubblico che espletano la gestione con il vincolo del pareggio del bilancio e non a S.p.a., anche se pubbliche, il cui obiettivo è quello di conseguire utili.Luigi Tartari - Adiconsum Macerata
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19/10/2011 CORSO DI QUALIFICA AUTORIZZATO PER OPERATORE SOCIO SANITARIO
All_16_SCHEMA_CURRICULUM_VITAE__rev1[1][1]Domanda di Iscrizione All'intervento Operatore socio sanita Sono aperte le iscrizioni per il corso di qualifica autorizzato di Operatore Socio Sanitario con sede a San Benedetto del Tronto, la data di scadenza di presentazione delle domande è il 7 dicembre 2011. Vedi allegati
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18/10/2011 Tagli ai Trasporti Pubblici Locali: gravi difficoltà per il personale addetto.
Il sindacato dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil Marche dichiarano in un comunicato stampa la loro disapprovazione ai tagli decisi dalla finanziaria con gravi ripercussioni sul servizio pubblico e sull'occupazione e sollecitano ancora una volta la Regione Marche ad un incontro per una riarticolazione del Trasporto Pubblico Locale nelle Marche.
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18/10/2011 Spesa pubblica: 15 anni di tagli lineari non sono serviti a niente.
La Funzione Pubblica della Cisl in un documento racconta la vicenda del taglio dei buoni pasto ai dipendenti pubblici: l'annuncio del Governo, la reazione della Cisl, la marcia indietro repentina del Governo.
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18/10/2011 E' finita la benzina. Dai Vigili del Fuoco alla Polizia Penitenziaria tutti in piazza.
Tutti i sindacati del comparto sicurezza e  del soccorso pubblico scendono in piazza per  una nuova, importante mobilitazione  che si rende necessaria a seguito degli ulteriori tagli determinati dall’ultima manovra finanziaria. L' obiettivo è quello di mettere in atto forme di protesta che possano richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e  raccontare a gran voce in quale grave situazione si trovano le forze che si occupano della sicurezza dei cittadini come i Vigili del Fuoco,  Polizia Penitenziaria,  Polizia e Corpo Forestale. In questo settore, già falcidiato dalle precedenti finanziarie, meno risorse si traduce in minore prevenzione che equivale automaticamente  a minore sicurezza.  Eclatante è la carenza di carburante per i mezzi di soccorso. In questi giorni  molte sono le denunce  sindacali in questo senso e le manifestazioni si sono caratterizzate  in tutta Italia per la presenza di alcuni fusti vuoti per olio motore o benzina a simboleggiare proprio questa  mancanza. Per rendere ancora più efficace il messaggio, facendo toccare con mano l'assoluta insensibilità di questo Governo e della sua maggioranza ai problemi della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico che hanno dirette conseguenze sul benessere dei cittadini, nonché alle problematiche degli addetti ai  comparti della sicurezza, provocatoriamente i sindacati nelle piazze della protesta hanno distribuito la stampa fac-simile di una cedola/obbligazione che rappresenta la proposta paradossale della sottoscrizione pubblica da parte dei cittadini di una cedola di “Obbligazione per avere maggiore sicurezza, legalità e sviluppo” . L' intenzione è quella di chiedere alla gente di contribuire concretamente per l’acquisto di carburante. Saranno i cittadini stessi a preoccuparsi della loro sicurezza e a versare per proprio conto il contributo volontario, direttamente ai Fondi assistenza ministeriali di competenza. La Rassegna Stampa delle manifestazioni del 18 ottobre 2011  nelle principali città marchigiane: Ancona, Ascoli, Macerata, PesaroL'articolo di Conquiste del Lavoro sulla Manifestazione a Roma del Pubblico Impiego del 12 ottobre 2011Il Comunicato Stampa di annuncio delle mobilitazioniUltime notizie IL COMUNICATO UNITARIO
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18/10/2011 Macerata, la Cisl contesta il Piano sanitario
La V Commissione del Consiglio regionale delle Marche sta discutendo in questi giorni il contenuto del prossimo Piano socio sanitario regionale. Un documento di importanza fondamentale nel contesto di una riorganizzazione del Servizio sanitario regionale le cui linee sono già state in parte tracciate da atti normativi precedenti ( Dgrm n. 17 del 17 gennaio 2011, legge regionale n. 17 del 1 agosto 2011 e con la Dgrm 1161 del 1 agosto 2011). Le dinamiche di riduzione della spesa pubblica che investono tutti i livelli istituzionali e territoriali del nostro paese non possono non coinvolgere anche la spesa sanitaria. L’assetto tradizionale della sanità marchigiana, basato sulla diffusione di tanti piccoli ospedali sul territorio è destinato a scomparire. L’assistenza sanitaria sarà sempre più contenuta in poche grandi strutture altamente tecnologiche e a breve durata di degenza. Dalla riconversione dei piccoli ospedali nasceranno strutture orientate alla tutela della fragilità e della cronicità, a gestione territoriale, funzionanti nelle 24 ore e con capacità di risposta alle urgenze. L’assistenza ospedaliera stessa verrà profondamente modificata sostituendo alle tradizionali aree di degenza, basate sulla disciplina di appartenenza, nuove aree basate sull’intensità di cura  -alta, media ed elevata - che il paziente richiede. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, rispetto alla quale l’Area Vasta n. 3 sarà una delle più coinvolte e che dovrebbe essere gestita sul territorio attraverso un confronto effettivo e costante con le forze sindacali. Purtroppo al momento non esiste ancora un tavolo di concertazione. Nonostante reiterate richieste il sindacato non ha ancora a disposizione dati attendibili – budget, produzione, mobilità passiva, ecc. – sulla base dei quali impostare un confronto vero. Nel frattempo il malcontento degli utenti, alle prese con liste d’attesa che continuano a crescere, aumenta di pari passo alle preoccupazioni degli operatori del settore, mentre nascono nuovi Comitati con i quali la cittadinanza manifesta resistenze rispetto a dei processi che non conosce e che non capisce. La Cisl vuole assumersi la responsabilità di partecipare a questo percorso di riorganizzazione. Devono però realizzarsi alcune condizioni che al momento non sussistono. Chiediamo risposte chiare su alcune questioni che non possono essere affrontate solo attraverso “voci di corridoio” smentite un giorno e confermate il giorno dopo. Chiediamo in primo luogo di sapere quale assetto si vuole dare alla rete dell’offerta ospedaliera marchigiana, in particolare quanti ospedali/aziende ospedaliere verranno istituite e dove verranno collocate. Soprattutto vorremmo conoscere il futuro del territorio maceratese, rispetto al quale sembra sia stato effettuato uno studio di fattibilità per la costruzione di un nuovo ospedale di rete provinciale. Altra importante questione attiene alle modalità con le quali si intende “far partecipare” gli operatori privati alla rimodulazione della rete dei servizi. Ci sembra questo un tema centrale rispetto al territorio maceratese, in cui l’esorbitante offerta sanitaria privata convenzionata spesso compete con quella pubblica piuttosto che integrarla. Centrale è poi il tema dei finanziamenti. Già un anno fa la Cisl di Macerata denunciò la grave sperequazione tra le risorse investite nell’Area Vasta di Ancona, di gran lunga superiori a quelle riservate agli altri territori marchigiani. Della necessità di eliminare tali differenze bisognerà tenere conto in sede di definizione dei budget destinati alle Aree Vaste.  In ultima istanza vorremmo si chiarisse subito in che modo si intende coinvolgere e motivare gli operatori - dai quali si pretenderanno sacrifici importanti - prevedendo meccanismi premianti in grado di ridistribuire loro almeno una parte delle ingenti risorse risparmiate attraverso la riorganizzazione. Senza risposte convincenti su questi argomenti sarà inevitabile per la Cisl intraprendere adeguate iniziative di mobilitazione e di protesta.
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17/10/2011 Voucher alle donne per l'acquisto di servizi socio educativi per i figli minori
Avviso pubblico per l'assegnazione di voucher per l'acquisto di servizi socio-educativi per i minori L'obiettivo prioritario dell'intervento è quello di offrire un aiuto economico alle donne, finalizzato a favorire il loro accesso a servizi di assistenza ai familiari, al fine di migliorare la qualità della loro vita, facilitando la conciliazione dei tempi tra vita familiare e vita lavorativa. Tale intervento è altresì finalizzato a consentire una maggiore partecipazione al mercato del lavoro delle donne.DESTINATARI Sono destinatarie di tale intervento le donne che, alla data di presentazione della richiesta di concessione del Voucher per l'acquisto di servizi socio-educativi per minori:a) siano residenti o svolgano attività lavorativa nel territorio indicato, b) siano lavoratrici dipendenti o autonome, anche con contratto di lavoro "atipico" e/o a tempo determinato, inoccupate/disoccupate che abbiano in corso attività di formazione o una Borsa Lavoro, o disoccupate ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. 181/2000 e successive modificazioni e integrazioni (in questo caso dovranno sottoscrivere un "patto di servizio" con il CIOF per la ricerca attiva di un'occupazione), che si trovino nella condizione di dover assistere: Figli minori da 0 fino a 14 anni (ovvero 13 anni compiuti e 364 giorni); Figli disabili Le condizioni di cui sopra vanno opportunamente documentate e supportate da una dichiarazione attestante la difficoltà di conciliazione dei tempi di vita e lavoro;c)  abbiano una situazione economico-patrimoniale dichiarata non superiore a € 25.000,00 calcolata con il metodo ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) - Reddito anno 2010 - certificata mediante documentazione rilasciata da idoneo Centro di Assistenza Fiscale. AMBITI TERRITORIALI DI INTERVENTO Nello specifico, l'intervento ricadrà all'interno dei seguenti Ambiti Territoriali Sociali provinciali ed in relazione ai Comuni indicati:- Ambito Territoriale Sociale n. 8 di Senigallia, Comuni di : Arcevia, Barbara, Castel Colonna, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Monterado, Ostra, Ostra Vetere, Ripe, Senigallia, Serra de' Conti;- Ambito Territoriale Sociale n. 9 di Jesi, Comuni di: Castelbellino, Cupramontana, Filottrano, Mergo, Montecarotto, Monte Roberto, Poggio San Marcello, Rosora, San Paolo di Jesi, Staffolo;- Ambito Territoriale Sociale n. 12 di Chiaravalle, Comuni di : Chiaravalle, Falconara M., Montemarciano, Monte San Vito;- Ambito Territoriale Sociale n. 10 di Fabriano, Comuni di : Sassoferrato, Genga, Serra San Quirico, Cerreto d'Esi;- Ambito Territoriale Sociale n. 13 di Osimo, Comuni di: Loreto, Numana, Sirolo ENTITA' DEL VOUCHER E SPESE AMMISSIBILI Il voucher consiste nel rimborso delle spese già sostenute, documentate e quietanzate, di servizi erogati e usufruiti dal 01/07/2011. Il voucher in questione è erogato a fronte di spese documentate, riconosciute al 100%, derivanti da prestazioni di lavoro e di servizio regolari. Le spese ammissibili sono: per frequenza a servizi di prima infanzia (rette e servizi a pagamento per asili nido, centri estivi, attività extrascolastiche e doposcuola, centri ludico-ricreativi) servizi all'infanzia, scuole materne, ecc.) comprese quelle di baby sitting; per integrazioni rette in caso di assenza dai servizi all'infanzia per malattia documentata; per frequenza di servizi per periodi delle vacanze scolastiche, organizzati da soggetti pubblici e/o privati che abbiano come obiettivo la socializzazione e la gestione di minori nel periodo estivo; per frequenza presso ludoteche, campi scuola, laboratori, di attività strutturate di socializzazione, di occupazione del tempo libero, organizzati da soggetti pubblici e/o privati; per attività di formazione anche culturale od artistica, diversi dalla frequenza di corsi scolastici, per la cui partecipazione le famiglie debbono sostenere il costo dell'iscrizione e/o della frequenza; per l'accesso a servizi e per prestazioni per figli disabili. Per le assistenze domiciliari, effettuate nel medesimo domicilio, anche qualora il numero dei figli minori sia più di uno, sono riconosciute le spese di un solo assistente (es. una sola baby sitter per due o più figli minori da 0 fino a 14 anni à 13 anni e 364 giorni).La domanda, compilata e corredata degli allegati come sopra riportato, dovrà essere trasmessa entro e non oltre il 15/11/2011 esclusivamente per posta tramite il servizio reso da Poste Italiane s.p.a. con raccomandata A/R a: Provincia di Ancona Dipartimento 2° - Settore 3°   AREA LAVORO Via Ruggeri n. 3 - 60131 Ancona (AN)Per approfondire, scaricare il bando e la modulistica clicca qui
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17/10/2011 FERRETTI YACHTS: ORA VANNO MESSE LE CARTE IN TAVOLA
Si è tenuto presso l’unione industriale di Forli l’atteso incontro tra la Direzione del gruppo FERRETTI YACHTS e le RSU dei cantieri italiani assistite dalle Segreterie Territoriali e Nazionali di FENEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL. L’incontro aveva per oggetto il confronto tra le parti per il rinnovo del contratto integrativo aziendale di gruppo, Le Segreterie Nazionali, appreso dalla stampa odierna, che la proprietà della FERRETTI ha valutato inadeguata la proposta avanzata dal gruppo industriale cinese SHANTUI, interpretando anche le attese dei lavoratori, hanno manifestato la loro grande preoccupazione. In particolare alle Organizzazioni Sindacali non sono note le ragioni che hanno portato a valutare inadeguata la proposta e questo non aiuta a chiarire alle maestranze come dare attuazione al piano di sviluppo aziendale. Vogliamo ricordare alla proprietà e a tutti quelli interessati al futuro del gruppo FERRETTI YACHTS che con la ristrutturazione, si sono costruite le basi per realizzare il rilancio del gruppo con il consolidamento dei 7 cantieri italiani, i loro livelli occupazionali (circa 2000 addetti), anzi a nostro giudizio i cantieri vanno potenziati con assunzioni di giovani per recuperare il numero di dimissioni straordinarie avvenuto in alcuni di essi. Resta comunque oggi urgente procedere alla ricapitalizzazione dell’azienda e l’abbattimento del debito per sostenere il piano di sviluppo dell’azienda e dell’attività produttiva, per questo serve un nuovo soggetto imprenditoriale. Il contesto economico globale ha modificato le politiche di marketing nel settore della nautica, queste risultano essere oggi fortemente condizionate dall’andamento dei saloni di Cannes e Genova dove si è registrata una caduta degli ordinativi rispetto alle precedenti edizioni e di conseguenza una riduzione della capacità di autofinanziamento del ciclo produttivo. Questa situazione rischia nei prossimi giorni di creare problemi alla produzione con il ricorso ad ammortizzatori sociali. L’incertezza sulla capacità finanziaria dell’azienda va rimossa in tempi rapidi, da parte nostra se ciò non avverrà saremo costretti a prendere iniziative contro la proprietà che dimostra di non essere in grado di garantire il futuro del gruppo industriale.  Forli, 14 ottobre 2011 Le Segreterie FENEAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL
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14/10/2011 Poltrona Frau, procede la delocalizzazione
In una riunione con i sindacati di Categoria di Cisl e Cgil i dirigenti Frau hanno ribadito l’intenzione di delocalizzare la cucitura del settore residenziale (poltrone e divani) in Romania, per un totale di 64.000 ore, precedentemente lavorate da aziende locali.Il completamento della delocalizzazione avverrà nei prossimi 18 mesi con un programma deciso e dettagliato che si concluderà nel 2013, per un risparmio complessivo, a regime di 410.000 €«L’attuale dirigenza – sostengono i sindacati in un comunicato unitario - non ha minimamente calcolato le ricadute sull’immagine del prodotto derivanti dalla delocalizzazione della cucitura, che è una delle più importanti tra le 4 fasi di lavorazione (le altre sono il taglio, l’imbottitura e l’assemblaggio). Non corrisponde più alla realtà quanto afferma Poltrona Frau nelle sue campagne pubblicitarie inerenti proprio la cucitura, quando sostiene di affidarsi “alle mani esperte dei nostri artigiani, che seguono le principali fasi di lavorazione e scelgono i materiali più pregiati. Solo così possiamo offrirvi ogni volta la migliore qualità italiana”».A nulla valgono i tentativi dell’azienda di sedare le preoccupazioni riguardo al lavoro dell’indotto promettendo la riconversione delle lavorazioni e il riassorbimento del 30% delle ore delocalizzate da parte della Frau Car, che produce interni di automobili. Una prospettiva che i sindacati bollano come insufficiente anche perché le 41 assunzioni della Frau Car sono state effettuate ricorrendo alle agenzie interinali o ai contratti a tempo determinato. «Dopo i licenziamenti e le esternalizzazioni effettuati – sostiene Primo Antonelli della Filca Cisl -  da quando la nuova dirigenza ha iniziato ad attuare il suo programma, il lavoro all’interno dello stabilimento di Tolentino è divenuto più precario e provvisorio».Oltre al danno dell’immagine del marchio Frau permangono quindi le ripercussioni sull’occupazione locale, considerato che già ora molti dei lavoratori delle aziende terziste sono in cassa integrazione o in contratto di solidarietà.«La delocalizzazione sarebbe la mazzata finale, per questo – conclude il sindacato – deploriamo con forza questa scelta infelice che ostacoleremo in tutte le forme, perché crediamo che il futuro di Poltrona Frau e dei dipendenti debba essere un altro, fatto di qualità del prodotto, qualità e stabilità del lavoro, di investimenti nella produzione, nella ricerca e nella progettazione, ma soprattutto nella valorizzazione del Made in Italy.»
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14/10/2011 Presidio sindacale davanti al Comune di Falconara
Cgil, Cisl e Uil giovedì 13 ottobre 2011 protesteranno contro l'Amministrazione Comunale di Falconara con un presidio dalle ore 10 alle 12 in Piazza Carducci a Falconara per il mancato accordo su questi punti: Perdita di 16 posti di lavoro nel settore degli impianti sportivi, alcuni dei quali disabili, e a fronte di una promessa di rioccupazione del 70% dei lavoratori, solo 3 di essi sono stati riassunti. Smantellamento del Servizio di Assistenza Domiciliare, con perdita di 10 posti di lavoro, in quanto anzichè affidare la gestione del servizio ad una azienda o cooperativa, vengono distribuiti voucher agli anziani. Mancata iscrizione a bilancio comunale di 30.000,00 Euro nel fondo per il sostegno di coloro che hanno perso il lavoro; forse verrà inserito nella manovra di assestamento. I Pensionati e i Lavoratori esprimono la loro protesta e le loro preoccupazioni per la scarsa attenzione alle politiche sociali di questa città, che attraverso tagli lineari ai vari settori sta riducendo i servizi alle persone più bisognose di tutela.I Pensionati e i Lavoratori chiedono all'amministrazione di ripensare queste scelte scellerate e di assumersi responsabilmente impegni precisi.Articolo del Corriere Adriatico del 14 ottobre 2011
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13/10/2011 perCorso Fiscale e Tributario gratuito
Il Caf Cisl di Ascoli Piceno e Fermo ricerca candidati per la campagna fiscale 2012. Le selezioni per il corso di formazione gratuito di 120 ore avverranno entro novembre 2011.Sono richiesti diploma o laurea a indirizzo economico e familiarità con la modulistica fiscale.Invio cv mail: cafcisl@csu-cisl.it; fax 0736/251767
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13/10/2011 Scuola, emanato il Decreto salva precari
E' stato emanato in data odierna il DM 92/2011 relativo alla costituzione degli elenchi prioritari per l'a.s. 2011/2012.   Il termine per le presentazione delle domande è il 2 novembre 2011   Decreto Ministeriale n. 92 del 2011   Modello di domanda per il personale docente Modello di domanda per il personale ATA Elenco Distretti  
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13/10/2011 COSTA CROCIERE CERCA PERSONALE PER IL PROPRIO ORGANICO DI BORDO
Costa Crociere S.P.A. in collaborazione con Porta Futuro, sta cercando 280 persone da inserire all'interno del proprio organico di bordo del dipartimento "Hotel" entro la fine del 2011. Tutti i candidati devono essere in possesso di un passaporto o della documentazione che attesta la richiesta dello stesso. I selezionati frequenteranno il modulo "Costa Compass" della durata di 4 giorni in loco o presso la sede dell'Azienda Costa Crociere a Genova, la partecipazione al modulo è gratuita e l'eventual alloggio è a carico dell'azienda stessa. Successivamente i selezionati dovranno frequentare il modulo "BST" della durata di 5 giorni per acquisire le certificazioni di sicurezza obbligatorie BST (Basic Safety Training) il costo del corso è a carico del partecipante.In fase di selezione, ai candidati verranno comunque dati maggiori dettagli, sia relativamente al modulo "Costa Compass", sia al modulo "BST" e verrà inoltre consegnato l'elenco dei Centri BST certificati con i relativi costi.Il fabbisogno di personale è da suddividersi numericamente nelle varie posizioni come segue:a. Guest Service Operetor 50b. Tour Escort 50c. Cruis Staff Entertainment (Adult, children, teen anomarors/C-Wonder Operatpr/Dancing maestro/Sport Instructor) 100 d. Costa Campus Trainer 10e. Lounge Technicians 20f. Allievo Cuoco di Bordo 50.Invitiamo chi fosse interessato ad una delle posizioni elencate ad inviare, entro e non oltre il 18 Ottobre 2011, un CV dettagliato, possibilmente in formato Europass, al seguente indirizzo mail specificando, nell'oggetto il nome della posizionoe di interessamento: direzione@ortafuturo.it.Il Centro per l'Impiego di Porta Futuro invierà alla Costa crociere S.p.A. i curricula preselezionati a seguito di verifica dei requisiti richiesti.Scarica l'avviso:http://www.istruzione.provincia.ancona.it/media/Files/13304_13302_costa_crociere_posizioni_ap_erte.pdf.
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12/10/2011 "Lavoro pubblico Pubblico valore" 12 ottobre manifestazione a Roma.
dall'Ufficio Stampa Cisl Scarica il  Volantino
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12/10/2011 Contro il “gelo” dell’Artic, lavoratori pronti alla lotta
Pesaro  - L’azienda rifiuta qualsiasi soluzione alternativa al trasferimento a Iesi dello stabilimento di Montelabbate.“ Un’ostinazione incomprensibile.”. Questo il commento di Fillea Cgil e Filca Cisl al termine dell’incontro di questa mattina in prefettura per cercare di trovare un’alternativa alla decisione del Gruppo Clabo di Jesi di trasferire, e quindi di chiudere, la produzione dell’Artic di Montelabbate.All’incontro erano presenti il Prefetto, il presidente della Provincia, il sindaco di montelabbate, i sindacati e l’Ad della Clabo. Nonostante le richieste di tutti, sindacati e rappresentanti istituzionali, l’atteggiamento della Clabo è stato irremovibile.“Siamo assolutamente delusi dalla totale chiusura dell’azienda che non ha voluto fare alcun passo avanti per sbloccare la situazione. Il trasferimento della Artic fa parte di un piano di risanamento molto ampio che riguarda tutta la Clabo ma  secondo noi tale scelta è assolutamente sbagliata e non riusciamo a comprendere perché nonostante le varie proposte formulate, l’azienda si sia trincerata dietro un no ostinato. Un muro insomma”.Nel pomeriggio si è svolta un’assemblea con i lavoratori che hanno deciso di continuare lo stato di agitazione e di decidere tempi e iniziative di lotte. Fra 15 giorni è stato fissato nuovo appuntamento sempre in prefettura.
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11/10/2011 LARDINI, contratto integrativo
Leggi  l'articolo del Corriere Adriatico del 11/10/2011Leggi l'articolo de Il Messaggero del 11/10/2011
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11/10/2011 Esenzione Ticket: dal 1° ottobre nuove modalità di segnalazione
L’incontro tra i sindacati e il Dipartimento salute e servizi sociali della Regione Marche, in materia di ticket,  ha permesso di raggiungere una normativa di riferimento sintetizzata in un scheda e pubblicizzata ai cittadini attraverso un manifesto al fine di favorire un'informazione adeguata. Gli interessati  sono:  i soggetti  con meno di sei anni e con più di 65 anni con reddito familiare inferiore a €36.151,98,  i pensionati con pensione al minimo e coloro che sono titolari di assegni sociali, i disoccupati e i familiari a carico e i lavoratori e familiari a carico che si trovano in condizioni soggettiva da perdita o sospensione da lavoro. Le soglie reddituali sono quelle specificate dalla normativa allegata. Nella scheda semplificativa ed in particolare nel manifesto, predisposto dalla Regione Marche, sono specificate le tipologie di esenzioni e le nuove modalità di certificazione.
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11/10/2011 Congresso provinciale del Siulp
 Pesaro - il Sindacato unitario dei lavoratori di Polizia  si riunirà il 12 ottobre  all'hotel Excelsior a Pesaro  per eleggere il nuovo segretario provinciale e gli altri rappresentanti sindacali. Verrà analizzato  il difficile contesto sociale ed economico del Paese  in correlazione alle enormi  difficoltà  con le quali le forze di polizia svolgono la loro attività. All'evento, oltre ai vertici regionali e nazionali del sindacato, parteciperanno il sindaco  di Pesaro di Luca Ceriscioli, il presidente della provincia Matteo Ricci, il prefetto Attilio Visconti, il questore Italo D'Angelo e il segretario provinciale Cisl Sauro Rossi.
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10/10/2011 Artic non cede e conferma il trasferimento a Jesi
Si inasprisce la vertenza Artic di Montelabbate (Gruppo Clabo di Jesi) che ha presentato un piano considerato inaccettabile dai sindacati di categoria Cgil Cisl Uil di Pesaro e Jesi, che prevede lo spostamento della produzione dello stabilimento di Montelabbate a Jesi. Oltre a questo si aggiungono 72 dipendenti dichiarati in esubero in tutto il Gruppo.“Dall’incontro di ieri con la proprietà – informa la  Filca Cisl  – non sono state prese in considerazione soluzioni alternative al trasferimento, nonostante l’impegno dell’azienda a discuterne, soprattutto dopo le giornate di sciopero della scorsa settimana”.L’azienda ha dunque riconfermato l’assoluta e categorica volontà di lasciare lo stabilimento di Montelabbate e di procedere al licenziamento di 72 lavoratori.“Di fronte a tale irremovibilità che consideriamo sbagliata ci opporremo con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione – dichiara la Filca – e denunciamo la scarsa credibilità del piano che, tuttavia, avremo occasione di approfondire insieme ai rappresentanti delle istituzioni locali in un incontro in Prefettura convocato per martedì 11 ottobre. In quella sede ribadiremo la volontà dei lavoratori di mantenere un importante sito produttivo strategico sia per l’azienda sia per l’intero territorio”.Martedì 11 ottobre, inoltre, i lavoratori dell’Artic saranno di fronte a palazzo Ducale per un presidio durante lo svolgimento dell’incontro.
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08/10/2011 Seminario sui rischi degli operatori di banca
La FIBA (Federazione dei bancari e assicurativi della Cisl) di Macerata organizza un seminario sui rischi per i lavoratori del settore creditizio e finanziario derivanti dalla normativa vigente in materia di investimenti e di misure antiriciclaggio.Sono in programma due incontri: mercoledì 12 e giovedì 13 ottobre, entrambi alle ore 17.30 presso l’Hotel Grassetti in Via Murri, (Zona industriale di Corridonia).Nel primo di essi verrà approfondita la Direttiva Europea Mifid (Markets in Financial Instruments Directive), che impone agli operatori del settore l’obbligo di proporre ai clienti prodotti finanziari appropriati ed adeguati ai loro profili di investimento, informandoli sull’esistenza di eventuali conflitti di interesse, sui costi e sulle caratteristiche degli strumenti finanziari proposti e sui possibili rischi delle operazioni.Giovedì 13 verrà affrontata invece la normativa antiriciclaggio e antiusura, in particolare quella sulla tracciabilità dei pagamenti, che impone ai lavoratori l’obbligo di entrare nel merito delle operazioni, valutandone gli importi e confrontandoli con la situazione soggettiva, professionale e reddituale della persona che si presenta allo sportello.Si tratta di normative complesse dalle quali derivano obblighi e responsabilità specifiche in capo agli operatori, che in caso di violazione rischiano severe sanzioni disciplinari, amministrative e penali, potendo essere chiamati a rispondere anche con il loro patrimonio personale. Ne deriva la necessità di una formazione specifica e puntuale degli operatori del settore, ai quali la FIBA Cisl propone questa iniziativa che vedrà come relatore Mario Capocci, Responsabile dei Quadri Nazionali della Federazione, che in quanto esperto viene intervistato di frequente per l’inserto  specialistico Plus24ore. Il corso è rivolto agli iscritti e ai simpatizzanti della Fiba Cisl, ma vista l’importanza delle materie trattate è aperto anche alla partecipazione dei non iscritti.
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07/10/2011 Smea - Cosmari, la politica decida
Si complica l’acquisizione della Smea da parte del Cosmari. Una vicenda che fino a poco tempo fa appariva indirizzata verso un esito positivo va ora incontro ad alcune difficoltà sollevate dai vertici del Cosmari.I nodi da sciogliere sembrano legati alla retribuzione dei vertici della Smea, giudicata troppo elevata dal Cosmari, e dal rischio di perdite che, secondo quest’ultimo, potrebbero derivare dall’acquisizione della società che smaltisce i rifiuti a Macerata.Ma i livelli retributivi delle figure apicali della Smea erano conosciuti dal Cosmari anche il 9 marzo scorso, come si deduce da un’apposita delibera con la quale “Il Cosmari si impegnava a garantire i livelli occupazionali, di retribuzione e gli inquadramenti del personale”. Del pari anche il rischio perdite sembra inesistente, visto che il bilancio Smea è in attivo.I sindacati confederali e di categoria di Cisl e Cgil non ci stanno e sospettano che dietro questo tira e molla si nasconda qualcos’altro.Tra qualche mese si comincerà a parlare di bandi e gare per l’affidamento del servizio di smaltimento rifiuti e secondo i sindacati l’attuale frammentazione della gestione può favorire l’entrata di soggetti extra territoriali che vengono a prendersi il servizio, a danno della collettività. Insomma dentro il Cosmari qualche sindaco potrebbe remare contro l’acquisizione.Proprio lunedì si terrà l’assemblea del Cosmari, nel corso della quale i sindaci dovranno esprimersi a favore o no dell’acquisizione della Smea. «Sarebbe gravissimo – sostiene il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti Ferracuti – se quest’assemblea dovesse essere a porte chiuse, perché noi vogliamo esserci e capire bene quali sono i problemi. La politica deve superare queste difficoltà e decidere quale modello di gestione si vuole.  Gli aspetti fondamentali sono il mantenimento di tariffe basse e una gestione trasparente e unitaria».Tutto questo in attesa che il 13 ottobre il Tar si pronunci sulla legittimità delle tariffe applicate dal Cosmari al Comune di Macerata. Dopo tale data, a prescindere dagli esiti del giudizio, sarà certamente più difficile concludere questa trattativa
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06/10/2011 Pensionati in assemblea sulla Manovra
Martedì 11 ottobre alle ore 15.30 presso la Domus S. Giuliano (ex Seminario vescovile) la Lega dei Pensionati Cisl di Macerata Pollenza e Montecassiano ha organizzato un’assemblea pubblica per discutere della manovra economica approvata con legge n. 148 del 14 settembre 2011, che sommata a quella precedentemente approvata con legge 111 del 15 luglio, rappresenta il più pesante intervento sui conti pubblici della storia della Repubblica Italiana. Seppure necessaria per mettere in sicurezza i conti pubblici e contrastare la speculazione internazionale sul debito italiano, scongiurando il rischio di un default del sistema paese, la manovra è inaccettabile perché socialmente ingiusta, colpevolmente tardiva e sostanzialmente inefficace. La crisi finanziaria, economica e sociale del paese è stata negata per troppo tempo da una classe dirigente incapace di costruire un piano credibile per aggredirne le ragioni e pensare allo sviluppo e alla crescita. E’ stato del tutto ignorato l’appello del Presidente della Repubblica ad affrontare questo grave momento con il massimo della condivisione istituzionale e sociale. In questo contesto sono stati partoriti provvedimenti che gravano quasi completamente sulle classi sociali più deboli - lavoratori, pensionati, donne e giovani - chiedendo sacrifici irrisori ai cittadini più abbienti. L’aumento dell’Iva scoraggia i consumi e deprime l’economia. Mancano del tutto interventi di sostegno all’occupazione e allo sviluppo, senza i quali sarà impossibile continuare a sostenere il peso del debito pubblico. Non a caso si parla già della necessità di una nuova manovra per la fine del 2011. Nonostante forti difficoltà nell’organizzare un’azione di contrasto nei confronti del Governo, che sulla manovra ha infine posto il voto di fiducia, la Cisl è riuscita ad intervenire evitando interventi ben peggiori sul sistema previdenziale, riuscendo anche a “strappare” la tassazione al 20% delle rendite finanziarie. Ciononostante rimangono ancora molte cose da cambiare. I pensionati della Cisl chiedono in particolare la riduzione dei costi della politica (compresi quelli elettorali) e l’eliminazione degli sprechi nella spesa pubblica; la tassazione dei grandi patrimoni mobiliari e immobiliari e delle transazioni finanziarie; una riforma fiscale che riduca le imposte sui redditi da lavoro e da pensione; maggiore sostegno alle imprese virtuose, in particolare a quelle che assumono giovani a tempo indeterminato. Chiedono infine e soprattutto una lotta senza quartiere all’evasione fiscale, fenomeno scandaloso e inaccettabile in un paese civile. In questo momento drammatico sono seriamente a rischio la coesione e la “tenuta” dell’intero sistema Italia. I pensionati della Cisl non intendono restare a guardare ma rivendicano un ruolo da protagonisti nella vita sociale. Per questo invitano tutta la cittadinanza a partecipare all’Assemblea pubblica dell’11 ottobre, alla quale faranno seguito iniziative analoghe il 14 ottobre a Potenza Picena e il 22 ottobre a Porto Recanati.LE TRE ASSEMBLEE PUBBLICHE DEI PENSIONATI CISL SULLA MANOVRA:MACERATA, 11 ottobre ore 15.30 alla Domus S. Giuliano (ex Seminario Vescovile) in Via Cincinelli 4 (scarica il volantino)PORTO POTENZA PICENA, 14 ottobre ore 18.00 presso la Sede dei Vigili Urbani in Via Regina Margherita (scarica il volantino)PORTO RECANTI, 22 ottobre ore 16.30 presso la Sala Biagetti a Palazzo Svevo in C.so Matteotti (scarica il volantino)
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04/10/2011 CORSI DI FORMAZIONE PER OPERATORI SANITARI
volantino e domanda corso ECM Area Vasta 5 2LOCANDINA E MODULO ISCRIZIONELa FP/CISL di Ascoli Piceno/Fermo bandisce corsi di formazione per operatori delle professioni sanitarie a San Benedetto del Tronto il 28 ottobre 2011 e a Porto Sant'elpidio il 29 ottobre 2011. Cliccare gli allegati per stampare la domanda di partecipazione.
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03/10/2011 Ritardi Inps per le persone più deboli
Il Patronato Inas Cisl di Macerata denuncia alcuni gravi disservizi della sede Inps di Macerata relativamente alle pratiche che riguardano le fasce più deboli della popolazione, in particolare persone non autosufficienti e lavoratori disoccupati. Ci riferiamo in primo luogo alle richieste di invalidità civile e di accompagnamento, segnalando gravi ritardi nella comunicazione, da parte dell’Inps, dell’esito delle relative visite mediche, che in alcuni casi sono state effettuate nel settembre del 2010. Registriamo anche un ritardo ulteriore di diversi mesi nei pagamenti una volta accertati i requisiti sanitari ed amministrativi. In quanto Ente di Patronato l’Inas avrebbe poi il diritto di ricevere l’esito delle domande che ha patrocinato. Esito che invece, in violazione della normativa vigente, viene comunicato solo agli interessati. Segnaliamo poi un ritardo eccessivo nei tempi di definizione delle richieste di indennità di disoccupazione e di mobilità. In alcuni casi l’istituto previdenziale non ha ancora pagato le indennità relative ai mesi di luglio, costringendo tanti lavoratori, privi di mezzi di sussistenza, a indebitarsi con gli istituti di credito. Non possiamo sottacere poi la sgradevolezza del comportamento di alcuni operatori dell’Inps, che a fronte di richieste sullo stato della pratica da parte dei diretti interessati, hanno risposto che la domanda non esisteva, nonostante il Patronato fosse in possesso della relativa ricevuta. Crediamo che tali disfunzioni siano in parte riconducibili al ridotto organico con il quale opera l’Inps. Certamente pesano anche le difficoltà nel far entrare a regime la gestione informatica delle pratiche, che dal gennaio 2010 vengono interamente gestite on line. Una vera e propria rivoluzione che anziché accelerare le procedure le ha appesantite ulteriormente. Pesa infine anche l’accentramento di alcune tipologie di pratiche - come quelle di invalidità civile -  presso la sola sede provinciale di Macerata. Nonostante ciò siamo però convinti che l’Inps di Macerata debba riorganizzarsi, almeno rivedendo l’ordine di priorità delle pratiche trattate, curando con attenzione particolare quelle strategiche perché legate alle persone più fragili, quali sono appunto gli anziani non autosufficienti o i lavoratori disoccupati e privi di mezzi di sostentamento. Facciamo presente infine come tali considerazioni sono state già sottoposte dal Patronato Inas alle Direzioni regionale e provinciale dell’Inps, senza però ottenere risposta alcuna. Un comportamento grave che dimostra una scarsa volontà di collaborazione e che, se reiterato, ci costringerà  a ricorrere legalmente per tutelare gli interessi dei nostri assistiti. Il Direttore Inas Macerata - Antonio Pazzi
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02/10/2011 Convegno: "Tendenze demografiche: problemi a livello globale e locale "
Dopo la veglia "Giovani e lavoro" organizzata a Pesaro nello scorso maggio dalle associazioni e organizzazioni di ispirazione cristiana, tra le quali  la Cisl e l’Anolf di Pesaro – Urbino,  prosegue l’impegno con un ciclo di tre incontri aperti alla cittadinanza.Si tratta di tre appuntamenti, che si avvarranno del contributo di esperti.L’intento è di aprire un confronto con i giovani e la comunità locale,  sulla base degli orientamenti e della posizione della Chiesa sui problemi sociali.La crisi economica, la precarietà, la disoccupazione e i cambiamenti nel mondo del lavoro ci chiamano infatti ad assumere più precise responsabilità.In particolare verso le nuove generazioni che chiedono una società normale, nella quale vivere, esprimersi, costruire la propria famiglia e il proprio futuro.Tuttavia, anche a livello locale, non sempre i cattolici impegnati in politica appaiono consapevoli della situazione e del loro ruolo. Spesso impacciati e dimentichi della loro identità, senza autonomia e senza iniziativa personale.Mentre la condizione delle persone e delle famiglie si fa giorno dopo giorno più precaria.  Anche se taciuta per dignità e riserbo.Difficile e dura la solitudine degli anziani con redditi e pensioni insufficienti. Drammatica fino all’estremo quella dei senza fissa dimora. Negli ultimi due inverni, come segnala la Caritas Diocesana, sono morte a Pesaro quattro persone, tra i quaranta e i cinquant’anni, che dormivano in ricoveri di fortuna.C’è bisogno di esempio e di sobrietà in politica, non di vanità e di effetti mediatici.Per ridare fiducia all’azione amministrativa e speranza nel futuro, occorre sperimentare forme nuove di partecipazione e di coinvolgimento diretto dei cittadini nel governo delle città.C’è bisogno di richiamare con forza e severità la politica e le istituzioni alla responsabilità che il loro ruolo e mandato richiedono. E’ troppo scandaloso il divario tra i privilegi della politica e la condizione di chi vive del proprio lavoro, spesso precario.Gli incontri affronteranno i temi della condizione giovanile, dei bilanci familiari, del lavoro  e della solidarietà.Il primo appuntamento su “Tendenze demografiche: problemi a livello globale e locale” si svolgerà a Pesaro, presso la sala del consiglio comunale alle ore 17.30, il 4 Ottobre prossimo e vedrà la partecipazione di Antonio Golini del Dipartimento di Scienze Demografiche dell’Università di Roma.
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01/10/2011 Assemblea dei quadri e delegati della Cisl di Pesaro - Urbino
Si è svolta giovedì 28 settembre l ‘assemblea provinciale dei quadri e  delegati  della Cisl di Pesaro – Urbino.E’ stata un’ assemblea partecipata che ha visto la presenza di  più di 160 delegati. I temi posti all’attenzione riguardavano le recenti manovre economiche del governo e le conseguenze  di queste sotto il profilo dell’equità sociale.Il Segretario Generale UST  di Pesaro – Urbino Sauro Rossi, introducendo i lavori, ha  ribadito le tesi della Cisl:  per risanare il Paese occorrono la salvaguardia del lavoro e il rilancio dello sviluppo nel segno della coerenza, della responsabilità e dell’equità.Facendo riferimento alla attuale crisi valoriale oltre che economica e finanziaria, Stefano  Mastrovincenzo  Segretario Generale  della Cisl Marche, ha messo in evidenza  come la piramide formata da  etica, politica, economia, finanza  in questo periodo storico  si è capovolta, la finanza  ormai  detta le regole  sia sull’economia che sulla politica, siamo di fronte ad  crisi di civilizzazione.La crisi economica è talmente profonda,  continua Mastrovincenzo,  da mettere in discussione  perfino  le sovranità nazionali portando sull’orlo del fallimento  gli Stati. Si tratta di uno scenario per noi assolutamente nuovo e, in questa misura, imprevedibile. Sul tema del lavoro ha posto l’attenzione sulla crescita esponenziale di nuovi disoccupati nel mondo occidentale e del ruolo del sindacato di fronte a questa  nuova realtà. E’ questa una crisi  che sta mettendo in discussione il futuro delle giovani generazioni che vedono seriamente  compromessa la possibilità di realizzare i propri progetti di vita.Il Segretario  Nazionale Liliana Ocmin, ha portato  le conclusioni al dibattito che è stato articolato ed approfondito. La Ocmin sostiene che la coerenza, la responsabilità e l’equità sono i tre pilastri  su cui dovranno appoggiare  le misure che saranno realizzate per consentire al paese di risollevarsi e riprendere a crescere,   ha posto, inoltre, l’attenzione  sulla questione di genere,  sul basso tasso di occupazione femminile in Italia  che raggiunge il 49% e come questo  dato sia un fattore negativo per la  crescita del Paese, la piena occupazione femminile è condizione senza la quale non può realizzarsi un armonico sviluppo del Paese.
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29/09/2011 La CISL di Pesaro - Urbino si mobilita
Nel quadro delle mobilitazioni  avviate dalla Cisl nazionale,  la  Cisl di Pesaro – Urbino organizza per giovedì 29 settembre l’Assemblea provinciale dei quadri e dei delegati alle ore 15.00 presso la Sala Montefeltro  - Quartiere Fieristico via delle Esposizioni n. 33 – Campanara di Pesaro per ribadire  la propria  valutazione negativa sulle recenti manovre del Governo, in special modo per le conseguenze che si manifesteranno sotto il profilo dell’equità sociale.La Cisl sostiene, infatti, che per  risanare il  Paese  e risolvere i molteplici problemi  che l’affliggono  occorrono risorse per  la salvaguardia del lavoro e il rilancio dello sviluppo  nel segno della coerenza, della responsabilità e dell’equità.All’Assemblea parteciperà il  Segretario Generale della USR Marche  Stefano Mastrovincenzo ed il Segretario Nazionale Liliana Ocmin.
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25/09/2011 La Cisl Marche alla marcia della pace
LE FOTO DELLA MARCIA Un numeroso gruppo di sindacalisti della Cisl Marche ha partecipato domenica 25 settembre 2011 alla   Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli. Il tema della pace è uno dei punti fondanti dello Statuto della Cisl , che è  presente al Tavolo delle associazioni che promuovono la marcia . "Viviamo in un tempo in cui sorgono nuove istanze di giustizia da parte dei popoli; in un tempo in cui, sotto i colpi di una finanza predatoria e sregolata, si profilano rotture della coesione sociale; in un tempo in cui si combattono guerre per le fonti di energia e di acqua; in un tempo in cui si manifestano conflitti tra "poveri" per il diritto al lavoro e ad un lavoro dignitoso. – dichiara Stefano Mastrovincenzo , Segretario  Generale Cisl Marche - Per questi e altri motivi va rinnovato il nostro impegno per la Pace; partecipiamo alla Marcia Perugia-Assisi con  tante altre realtà della società civile per ascoltare, parlare, camminare, costruire insieme un pezzo di futuro.” A 50 anni dalla prima Marcia organizzata da Aldo Capitini il 24 settembre 1961. Domenica 25 settembre 2011 Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli Perugia ore 9.00 - Giardini del FrontoneAssisi ore 15.00 - Rocca Maggiore Per adesioni, comunicazioni e informazioni: Tavola della Pace, via della viola 1 (06122) Perugia Tel. 075/5736890 - fax 075/5739337 - email segreteria@perlapace.it - www.perlapace.itCi sono persone che meritano la tua e la nostra attenzione. Giovani che non riescono a trovare un lavoro, altri che vivono nella precarietà, ragazze e ragazzi che non si possono permettere di studiare, persone che si sentono uno zero perché nessuno le ha mai valorizzate, gente intimidita e ricattata dalle mafie e dalla criminalità organizzata, famiglie che faticano ad arrivare alla terza settimana, gente senza casa, persone che pagano le tasse nel nostro paese a cui neghiamo i diritti di cittadinanza, operai che muoiono sul lavoro, anziani soli e abbandonati, giovani che perdono la vita per difendere i diritti umani, bambini strappati all’infanzia e alle proprie famiglie, donne violentate, abusate e sfruttate, persone terrorizzate dalla guerra e dalla violenza, gente che muore ammazzata in carcere, altra che muore nel deserto o nel Mediterraneo cercando di sfuggire alla guerra, alle persecuzioni e alla miseria. Ci sono donne, bambini e uomini a cui non viene nemmeno riconosciuta la dignità di esseri umani, che sopravvivono in condizioni drammatiche senza pace né giustizia. Per loro e con loro, in nome di tutte le vittime e dei loro familiari, della dignità e dei diritti di ogni persona, ti invitiamo a marciare per la pace e la fratellanza dei popoli il 25 settembre 2011 da Perugia ad Assisi, lungo la strada tracciata cinquant’anni fa da Aldo Capitini. Ti invitiamo a camminare insieme perché, come tanti giovani del Mediterraneo e dell’Europa, sentiamo un bisogno forte di cambiamento. Dentro e fuori dal nostro paese, ci sono situazioni croniche d’ingiustizia, di povertà, di violenza e di sofferenza che non possono più essere tollerate. Siamo indignati e preoccupati, perché sappiamo che se le cose non cambiano, i rischi e i pericoli diventeranno sempre più grandi e noi diventeremo sempre più poveri, si moltiplicheranno le guerre, sprofonderemo sempre di più nell’incertezza e nella barbarie, aumenteranno le tensioni, gli scontri, la collera, le rivolte e la violenza. Ti invitiamo a camminare insieme perché libertà vuol dire più responsabilità e partecipazione di ciascuno. E, se vogliamo provocare un nuovo futuro, dobbiamo superare ogni forma d’indifferenza, di individualismo, di inerzia e di rassegnazione. Ognuno di noi deve stare dentro la storia da protagonista, con la propria coscienza, sensibilità e responsabilità. Ti invitiamo a camminare insieme per rimettere al centro della nostra società i valori della nonviolenza, della giustizia, della libertà, della pace, dei diritti umani, della responsabilità e della speranza, perché vogliamo riscoprirne il significato autentico, per costruire insieme una nuova cultura, per dire basta alla manipolazione e allo stravolgimento delle parole, perché la guerra è guerra anche quando la si chiama in altro modo e le ingiustizie restano ingiustizie anche quando sono coperte dalle menzogne e dal silenzio mediatico, perché vogliamo una Rai e un’informazione di pace. Ti invitiamo a camminare insieme perché vogliamo dire forte e chiaro ai rappresentanti di tutte le istituzioni che a ciascuno di questi valori debbono corrispondere azioni politiche concrete, un’agenda politica che parte dai quartieri dove viviamo fino all’Europa e all’Onu, che la Costituzione, la Dichiarazione Universale dei diritti umani e la Carta dei Diritti dell’Unione Europea non sono belle parole ma la bussola da seguire per uscire in tempo da questa gravissima condizione. Ti invitiamo a camminare insieme perché, nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, vogliamo difendere e attuare la nostra Costituzione e ricordare a tutti che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Ti invitiamo a camminare ancora una volta insieme, come fece Aldo Capitini nel 1961 e come in questi cinquant’anni abbiamo rifatto tante volte, perché crediamo nella nonviolenza come metodo e stile di vita, strada maestra per contrastare ogni forma d’ingiustizia, perché crediamo che la nonviolenza sia “per l’Italia e per tutti via di uscita dalla difesa di posizioni insufficienti, strumento di liberazione, prova suprema di amore, varco a uomo, società e realtà migliori”. Negli ultimi decenni sono già state sprecate tantissime opportunità e risorse. Ma quello che ieri era desiderabile oggi è diventato necessario e urgente. Per questo c’è bisogno di una tua e nostra diversa assunzione di responsabilità. Entra a far parte della soluzione. Vieni, domenica 25 settembre 2011, alla Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli. * * * Nell’idea di “fratellanza dei popoli” si riassumono molte delle scelte urgenti che dobbiamo fare per superare la crisi che stiamo vivendo: riscoprire la nostra umanità, mettere le persone al centro dell’economia e non più il contrario, riconoscere i diritti dei più poveri e dei più deboli e non continuare a calpestarli, gestire l’accoglienza e non i respingimenti, batterci contro le povertà e le disuguaglianze sociali e non più aumentarle, investire sui giovani e non disperdere la nostra principale ricchezza, ridare piena dignità al lavoro e ai lavoratori di tutto il mondo e non peggiorare le loro condizioni, investire sull’educazione, sulla cultura e sulla formazione e non tagliare le opportunità del nostro futuro, difendere il pluralismo, il diritto e la libertà d’informazione, cambiare i nostri consumi e stili di vita personali e collettivi smettendo di distruggere e sprecare i beni comuni, ripudiare davvero la guerra e la sua preparazione, tagliare le spese militari, costruire l’Europa dei cittadini e la Comunità del Mediterraneo, democratizzare e rafforzare l’Onu, mettere fine al traffico delle armi e impegnarci a costruire la pace in Medio Oriente, nel Mediterraneo, in Africa e nel resto del mondo, fermare il cambiamento climatico, rompere la schiavitù dai combustibili fossili e proteggere l’ambiente, costruire le città dei diritti umani e non le cittadelle dell’odio e dell’esclusione, investire sulla società civile e sul volontariato, investire sulla cooperazione a tutti i livelli anziché sulla competizione selvaggia, promuovere la globalizzazione dei diritti umani, della democrazia e della solidarietà contro la violenza, le guerre, le mafie, la corruzione, la censura, gli egoismi, il razzismo e la paura. “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.” (articolo 1 Dichiarazione Universale dei Diritti Umani)Tavola della pace, Movimento Nonviolento Perugia, 10 giugno 2010
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23/09/2011 Solidali con la Direzione Provinciale del Lavoro
 Tutta la CISL di Macerata e, soprattutto, il comparto della Funzione Pubblica, esprimono la propria solidarietà agli Ispettori della Direzione Provinciale del Lavoro (DPL) di Macerata, vittime di un'aggressione che li ha visti oggetto di minacce di morte. Dei tre operai sorpresi dagli ispettori solo uno era dipendente dell’azienda calzaturiera, sebbene temporaneamente dirottato al cantiere. Gli altri due erano a tutti gli effetti lavoratori in nero.  Un episodio grave che dimostra ancora una volta come una delle più pericolose conseguenze della crisi sia il ricorso crescente al lavoro nero, che tanti rischi comporta per la salute e la sicurezza dei lavoratori.  La DPL di Macerata si è fin qui distinta per la quantità e la qualità del lavoro svolto, per l’eccellente competenza dei lavoratori e per la collaborazione con le parti sociali, che ha portato a protocolli ed intese delle quali beneficiano imprese e lavoratori. Invitiamo la DPL a perseverare nel suo impegno, non lasciandosi intimidire ed anzi intensificando i controlli per evitare che “prendano piede” pratiche pericolose. Le evidenti ed innegabili difficoltà delle nostre imprese e il rischio concreto di licenziamenti non possono in alcun modo rappresentare una giustificazione per scorciatoie illegali e pericolose, a rischio di vedere moltiplicarsi episodi tragici come quello che in mattinata ha coinvolto un operaio della Quadrilatero. Questo episodio risulta tanto più' vile ed odioso in questo momento in cui la politica e' lontana dai lavoratori pubblici, umiliati e classificati come fannulloni. La recente manovra finanziaria apre le porte ad un possibile depotenziamento di un ente pubblico, la DPL,  che funziona e che offre un ottimo servizio ai cittadini. Rispetto alla precedente normativa che prevedeva l'ingresso delle DPL nella Casa Del Welfare (cosiddetto SuperInps), insieme ad INPDAP, INPS, INAIL, ora, l'Amministrazione, a livello centrale, potrebbe optare per "l'accorpamento" degli uffici con la Prefettura. E' un rischio che non possiamo correre. Per l'attività delle DPL, l'unica scelta logica ed efficace è "aderire" alla Casa del Welfare, dove il cittadino, che ha necessità di servizi in materia di lavoro, previdenza e assistenza, troverebbe, in un'unica sede, tutti gli uffici competenti.  Siamo convinti, su questo tema, di esprimere e rappresentare l'interesse dei cittadini e dei lavoratori
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23/09/2011 Un altro incidente mortale alla Quadrilatero
Gentile Vito, 55 anni dipendente della ditta Giacovelli Costruzioni srl, è morto questa mattina mentre era al lavoro, nel cantiere di Muccia, incluso nei lavori della Quadrilatero. Schiacciata da un camion, se n’è andata così l’ennesima vittima di quest’opera che sta accumulando un numero assurdo di morti e di incidenti sul lavoro.Ancora una volta si tratta di un operaio di una ditta che ha il lavoro in affidamento dall’impresa madre, in questo caso la GLF Grandi Lavori Fincosit che impiega nel cantiere di Muccia svariate ditte, tra cui diverse agenzie interinali. Anche il lavoratore del mezzo che ha investito Gentile Vito è un dipendente di una di queste ditte affidatarie dei lavori.Esprimiamo il nostro profondo dolore alla famiglia ed confidiamo che l'autorità giudiziaria faccia prontamente chiarezza sulle cause, dirette ed indirette, dell’infortunio mortale, perseguendo con severità ogni eventuale responsabilità specifica e generale. Lo smisurato sgretolamento produttivo nella catena degli appalti e degli affidamenti, il lavoro atipico, i tempi di lavoro troppo elevati, la precarizzazione dei rapporti di lavoro, la insufficienza delle misure di prevenzione sono le origini degli infortuni in questo settore.Chiederemo immediatamente un incontro con la Grandi Lavori Fincosit, la Valdichienti e la Quadrilatero per raggruppare tutti i soggetti collegati in questa vicenda. Il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro competente è inadeguato e carente rispetto ad un’opera come quella del Quadrilatero Marche-Umbria. Denunciamo ancora una volta il forte ritardo rispetto agli impegni assunti dalle Istituzioni nel colmare tale deficienza. A tal fine abbiamo richiesto un ulteriore incontro con l’Assessorato alla Sanità regionale.Disgraziatamente, fin troppe volte, abbiamo dichiarato in precedenti comunicati che non è ammissibile il ripetersi di simili incidenti; non ci stancheremo di affermarlo, come non ci tratterremo nella nostra opera di sensibilizzazione e lotta, in tutte le riunioni, in tutti i luoghi di lavoro ed a tutti i livelli, per far si che il prezzo del lavoro non sia quello della vita.
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22/09/2011 L'accordo che rilancia le relazioni sindacali e la contrattazione
E’ stato sottoscritto in via definitiva l’Accordo Interconfederale – già siglato in data 28 giugno 2011 -  tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. Nell’accordo si conferma la comune volontà di far applicare compiutamente tutte le norme  previste nell’intesa e viene anche manifestato l’impegno affinché tutte le rispettive strutture ai vari livelli si attengano a quanto concordato. E’ stata inoltre ribadita l’autonoma determinazione delle parti nella trattazione delle materie inerenti le relazioni industriali e la contrattazione.L'ACCORDO INTERCONFEDERALE di mercoledì 21_09_2011SPECIALE RASSEGNA STAMPA
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22/09/2011 Fincantieri: un passo avanti.
Cgil, Cisl e Uil Marche, le strutture sindacali  regionali e territoriali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, Rsu dello Stabilimento di Ancona, Regione, Provincia,Comune e Confindustria Ancona hanno sottoscritto ieri in tarda serata il verbale di incontro per la ripresa dell'attività della Fincantieri di Ancona. Un documento necessario per dare uno scatto in avanti rispetto alla situazione di staticità nella quale versa da mesi il cantiere. Non mancano comunque, da parte del sindacato, parole di preoccupazione nei confronti degli esuberi dichiarati dall'azienda e dei lavoratori dell'indotto.«Il sindacato ha sempre sostenuto la triplice missione produttiva del porto di Ancona, quella produttiva, quella turistica, quella commerciale; vogliamo che il lavoro torni nel cantiere anconetano e ieri abbiamo dimostrato la disponibilità al confronto; ci auguriamo che tutti gli interlocutori si presentino al tavolo senza pregiudiziali, avendo a cuore solo il futuro dell’azienda e delle migliaia di persone e famiglie che a quel lavoro sono legate» ha dichiarato Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della Cisl Marche.«Un passo importante  aver sottoscritto il verbale d’incontro  perché  impegna ufficialmente l’azienda nell’acquisizione di una commessa per il cantiere navale di Ancona. Nonostante gli impegni aziendali di un eventuale ricollocamento interno, si prospetta una trattativa complicata perché viziata da una dichiarazione di esuberi»  afferma Leonardo Bartolucci, Segretario Generale FIM Marche . «Dobbiamo aver ben presente che il futuro di Fincantieri passa attraverso un percorso di efficientamento  aziendale complessivo.  La ripresa del lavoro non dovrà pregiudicare l’impiego delle maestranze dirette, anche se sarà una valida prospettiva per tanti lavoratori dell’indotto che sono i più penalizzati dalle minori tutele previste dagli ammortizzatori sociali.”Il VERBALE D'INCONTRO di mercoledì 21 settembre 2011La RASSEGNA STAMPA
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21/09/2011 Edilizia: appalti pubblici e ribassi
Le notizie sulle infiltrazioni della camorra nella provincia  di Pesaro – Urbino e in particolare nel settore dell’edilizia ha suscitato molto scalpore nell’opinione pubblica. “Per gli addetti ai lavori questo fatto - sottolinea il Segretario Territoriale Filca – Cisl Giovanni Giovanelli -  invece è la punta di un iceberg: gli appalti pubblici vengono aggiudicati da imprese spesso provenienti da zone ad alta densità camorrista e  con ribassi che vanno  dal 26 % al 40% sino a raggiungere anche il 44% di ribasso”.  L’importo degli appalti, in molti casi,  supera  abbondantemente  l’importo del milione di euro  e le opere da realizzare richiedono un significativo impiego di  manodopera e materiali.  “Non è possibile aggiudicarsi – continua Giovanelli - appalti con ribassi così elevati perché ciò significa automaticamente il non rispetto delle norme  in termini di manodopera ed adempimenti contributivi, fiscali, previdenziali e la mancanza di qualità nella realizzazione delle opere, basti vedere cosa è successo nella realizzazione della scuola elementare di Borgo Santa Maria”.La Filca Cisl chiede quindi maggiore attenzione  su alcuni elementi per evitare tali infiltrazioni, in primo luogo  la richiesta del DURC  (Documento Unico Regolarità Contributiva) da parte delle stazioni appaltanti:  nella provincia di Pesaro – Urbino vengono fatte lavorare imprese a cui non è richiesto il documento che attesta la regolarità previdenziale e retributiva. In secondo luogo l’aggiudicazione di appalti per specifici lavori di edilizia a ditte che non applicano il contratto dell’edilizia ma che applicano contratti anomali come quello delle cooperative di servizi sociali.La Filca Cisl chiede pertanto l’immediata attivazione del tavolo tecnico, come previsto dal protocollo firmato in prefettura  lo scorso 3 marzo, per il monitoraggio degli appalti pubblici e un profondo senso di responsabilità civile a tutti i livelli affinché in questo periodo di crisi il poco lavoro che c’è sia  eseguito nel rispetto delle norme e delle leggi.
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21/09/2011 Un nuovo umanesimo del lavoro
Quali conseguenze sta portando, sul nostro territorio, la crisi che é tornata a flagellare il mercato del lavoro? Quali mosse (finanziarie, politiche e soprattutto etiche) per contrastarla? Lo domandiamo a Marco Ferracuti, segretario provinciale della Cisl di Macerata. I dati riferiti al primo semestre del 2011 confermano in toto questo momento di difficoltà?Purtroppo non vogliamo certo essere allarmisti, ma sarebbe falso ostentare positività. Serve piuttosto prendere consapevolezza dei reali problemi per analizzarli e ricercare soluzioni. Guardando ai dati, anzitutto è significativo quello riguardante la cassa integrazione: nel primo semestre del 2011 le ore di cassa integrazione utilizzate nel nostro territorio sono state 2520, che equivalgono ad oltre 2000 persone della nostra provincia che in questi sei mesi non hanno lavorato perché quell'azienda non aveva bisogno di quel numero di lavoratori. Riguardo poi alla mobilità, i lavoratori che sono stati licenziati dalle aziende nel settore privato nei primi sei mesi del 2011 sono stati 1061. Nelle liste di mobilità attualmente abbiamo 4300 iscritti: per fare una comparazione, nel 2001 (un anno florido nel nostro territorio) ne avevamo solo 150. Gli iscritti alle liste sono il 2% inmeno rispetto all'anno scorso, ma il 57% di quelli che ne sono usciti lo hanno fatto perché sono decaduti i termini, di iscrizione, non perché abbiano trovato un nuovo lavoro. Mi permetto di sottolineare che un’azienda è incentivata ad assumere un lavoratore iscritto nelle liste poiché godrebbe di diversi benefici: ciò vuol dire che quel 57% ora non gode più di questa "dote", e quindi ha maggiore difficoltà di ricollocamento nel mondo del lavoro. E la conseguenza più pericolosa per questi lavoratori è che, vista la loro fragilità, cedano al "ricatto" del lavoro nero. Tornando ai dati, notiamo che "in ingresso" solo il 10% delle assunzioni sono state a tempo indeterminato, con tutto quello che ne consegue in termini di precarietà del lavoro.Quali potrebbero essere le soluzioni da trovare in sinergia con Enti e Istituzioni pubbliche?Anche le nostre Istituzioni stanno vivendo un momento difficile, ma siamo certi che dobbiamo tutti avere la forza di scegliere e di saper discernere su quale futuro e su quali settori vogliamo puntare, senza abbandonare quelli tradizionali che sono comunque un nostro punto di forza. Qui dunque rientra l'esigenza di rinnovare la formazione dei lavoratori, in particolare dei giovani, e di saper agevolare i processi di cambiamento e di creatività del mercato del lavoro. I soldi pubblici e quelli privati degli Istituti di credito debbono dunque essere orientati su un progetto di sviluppo condiviso. Su questa direzione cercheremo di lavorare in sinergia, ad esempio, con la Provincia: il presidente Pettinari, infatti, ha convocato entro settembre un tavolo di confronto sulla crisi e sul mondo del lavoro per valutare le varie soluzioni da adottare.Sente anche lei concreta per il nostro territorio la necessità espressa più volte dal Santo Padre di rimettere al centro dell'economia la persona e la sua dignità?Personalmente e anche come Cisl siamo totalmente in accordo con quanto ha espresso Papa Benedetto XVI. Siamo convinti che questo periodo di grande crisi possa trovare una soluzione soltanto rifondando un nuovo umanesimo del lavoro, dove non sia più il profitto ma la persona al centro degli obiettivi dell'azienda. La fragilità di chi non ha lavoro o di chi è instabile si riversa infatti anche sul vissuto personale e sociale del lavoratore: a un dramma che condiziona soprattutto la vita familiare. L'unico modo per tornare a crescere a dunque restituire dignità e rispetto ai lavoratori: ciò li porterebbe certamente a dare il meglio di loro stessi e garantirebbe una ripresa occupazionale. Se non cambiamo modello purtroppo non supereremo questa crisi e produrremo piuttosto la società che aberriamo: meno ricchi ma sempre più ricchi e molti più poveri sempre più poveri.
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20/09/2011 Anolf contesta lo striscione di Forza Nuova
Di fronte alla manifestazione, ci auguriamo autorizzata, di ieri mattina da parte di un gruppo di manifestanti di Forza Nuova rimaniamo davvero sgomenti. Ai manifestanti ricordiamo che gli stranieri contribuiscono alla produzione del Prodotto interno lordo per l’11,1% (stima di Unioncamere per il 2008) e che con i loro contributi, dei quali spesso non godono, pagano le pensioni di cui stiamo godendo noi. Né si può dire che nei loro confronti ci sia un atteggiamento buonista, se pensiamo ai recenti possibili rifugiati respinti in mare aperto e rimandati nelle prigioni libiche. Lo stesso recentissimo decreto flussi si limita in realtà ad autorizzare un esiguo numero di ingressi legato per lo più alle necessità di cura familiare degli italiani. Sono infatti gli immigrati a farsi carico di vecchi e bambini che altrimenti sarebbero privi di assistenza: non ci risulta che ci siano molte badanti a tempo pieno italiane o fornite dall’assistenza pubblica. Per non parlare delle peripezie e dei costi che i 34.000 stranieri residenti nella provincia di Macerata devono passare per un rinnovo del permesso di soggiorno, assurdamente legato ad un lavoro che è sempre più precario e che comporta una spesa di circa 72 euro.  “Se abbiamo chiesto per gli italiani giustizia e rispetto, altrettanto dobbiamo fare per chi immigranel nostro paese”, queste parole pronunciate già nel 1990 nel corso della prima conferenza nazionale dell’immigrazione, andrebbero ricordate ancora a questi nostri manifestanti dalla memoria corta che hanno già dimenticato il passato di immigrazione dei loro nonni e l’attuale realtà di immigrazione all’estero degli scienziati e ricercatori italiani".
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19/09/2011 Poltrona Frau, a rischio il made in Italy
La dirigenza della Poltrona Frau Group ha ufficializzato l’intenzione di delocalizzare la cucitura del settore residenziale (poltrone e divani) in uno stabilimento sito in Romania. La decisione coinvolge da subito 45 dipendenti attualmente impiegati nello stabilimento di Cassina. Ma nel giro di due anni, spostando in Romania tutta la cucitura - per un totale di 64.000 ore - saranno coinvolte anche 24 aziende terziste operanti nella Provincia di Macerata.In un comunicato stampa unitario le Federazioni di Categoria di Cisl e Cgil (rispettivamente Filca e Fillea) definiscono «assurdo che il marchio di Poltrona Frau, emblema del made in italy, possa essere rovinato da una delocalizzazione in Romania, con ripercussioni drammatiche sia per l’occupazione locale che per  l’immagine di Poltrona Frau in Italia e nel mondo».Stando ai conti dei sindacati il presunto risparmio sullo stabilimento di Tolentino sarà pari a 400 mila euro, quando il solo Amministratore Delegato, Dario Rinero, nel 2009 a incassato 1 milione di euro e nel 2010 ha percepito 1.567.000 euro di cui 800.000 per bonus ed incentivi. I manager sono aumentati dai 29 di dicembre 2008, prima della nomina di Rinero, ai 36 di giugno 2011; gli operai sono diminuiti dai 606 di dicembre 2008 ai 492 di giugno 2011. Quindi aumentano le spese ed i compensi per la dirigenza a scapito dell’occupazione e del prodotto. Secondo il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti «si tratta di una decisione inaccettabile perché mette a rischio l’intero distretto della pelletteria di Tolentino, all’interno del quale la cucitura è una specialità che garantisce l’eccellente qualità del prodotto». «Le competenze maturate e tramandate all’interno di questo settore – prosegue Ferracuti -  rappresentano un patrimonio enorme, sia economico che culturale, di fatto “svenduto” senza tenere conto delle quote di mercato che verranno perse a causa della peggiore qualità della produzione».Ferracuti rivolge infine un appello  alla proprietà della Frau e  in particolare alla famiglia Montezemolo - «che non può non rendersi conto di come questa scelta dissennata danneggerà gravemente l’azienda, i cui prodotti non potranno più fregiarsi di quel titolo – il made in Italy – di cui proprio i Montezemolo ambiscono ad essere promotori in tutto il mondo».Previsto per domani un incontro con il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari.
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