In primo piano - Pesaro e Urbino

14/10/2014 Associazioni di categoria e sindacati e uniti per il lavoro: si chiama labjob.it la sfida per ridurre la disoccupazione giovanile
Garanzia Giovani è un'occasione unica per dare un'opportunità ai 47.000 Neet, giovani dai 15 ai 29 anni che non studiano, non lavorano stabilmente e non sono occupati in una attività di formazione. I giovani Neet che abbandonano prematuramente gli studi (18-24 anni con al più la licenza media che non frequentano altri corsi scolastici o svolgono attività formative superiori ai due anni) sono nelle Marche poco più di 8.000 (4.100 donne e 4.000 uomini). Nelle Marche è forte la quota di giovani Neet inattivi (52% pari a 24000 unità) superiore a quella dei disoccupati delle altre fasce di età (48% pari a 22000 unità). Lo scoraggiamento è la principale causa che può spiegare la maggiore quota di Neet inattivi. La componente femminile dei Neet è superiore a quella degli uomini. E' per questo motivo che 9 associazioni di categoria, centrali cooperative e sindacati delle Marche: Confindustria, Cgia, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Cisl, Uil, Lega delle Cooperative e Api Industria hanno dato vita ad una Ati, labjob.it, per dare ai giovani delle opportunità di incontro con il mondo del lavoro. Le difficoltà dei giovani in cerca di occupazione sono note, anche se nelle Marche si registra un tasso di occupazione, 33.7%, più alto della media nazionale, 29,4%, dei giovani tra 15 e 29 anni. Rispetto al 2004 si sono persi oltre 15 punti percentuali (era al 48,8% nel 2004). Gli scopi che muovono labjob.it partono proprio da questa esigenza: riportare i giovani Neet ad incontrare le aziende, attraverso la loro accoglienza, la presa in carico e l'orientamento. Il programma Garanzia Giovani prevede che ai giovani tra i 15 e i 29 anni, in possesso dei requisiti richiesti e in base a precise modalità, venga offerto un servizio: l'inserimento in un contratto di lavoro dipendente, avvio di un contratto di apprendistato o di un'esperienza di tirocinio, la formazione specifica professionalizzante e l'accompagnamento nell'avvio di una iniziativa auto- imprenditoriale di lavoro autonomo, l'impegno nel servizio civile. Ai giovani che possono rivolgersi indifferentemente agli sportelli pubblici (i centri per l’impiego) e agli sportelli degli enti privati accreditati a garanzia giovani come labjob.it sarà proposto un “patto di servizio” tra quelli previsti nel programma Garanzia Giovani. Tale servizio può consistere in un’offerta di lavoro o un percorso di politica attiva (quali tirocinio, formazione, ecc.) teso a favorire l’attivazione di un contratto di lavoro. L’offerta formativa o di lavoro avverrà entro 4 mesi circa dalla firma del Patto di Servizio. Dopo la registrazione e un primo colloquio nella fase di accoglienza, al giovane verrà indicato un percorso di orientamento individuale destinato a definire un progetto personalizzato di formazione o lavorativo/professionale.L'obiettivo di labjob.it è guidare il giovane verso le opportunità offerte dal mondo del lavoro, anche considerando i giovani che non hanno un'esperienza lavorativa alle spalle. Soltanto in questa maniera si può creare un circuito virtuoso che possa sconfiggere il triste fenomeno della disoccupazione giovanile che tocca picchi mai raggiunti prima con dati del 44%. Ai giovani che si presenteranno agli sportelli di labjob.it (oltre 35 diffusi nel territorio marchigiano) verranno offerti, oltre alle occasioni di lavoro disponibili, dei tirocini aziendali che possono costituire la base per una esperienza lavorativa e per futuri sbocchi occupazionali: il contratto dell'apprendistato, a tempo determinato e meglio ancora indeterminato. Non va neanche sottovalutata le opportunità che questi giovani formati possano iniziare nuove attività imprenditoriali. Al centro dell'azione di labjob.it c'è anche una responsabilizzazione del giovane e un'importante attività di orientamento. labjob.it intende infatti stimolare i giovani verso il riconoscimento e l'attivazione delle proprie capacità, in base anche alle esigenze delle aziende. Labjob.it intende anche facilitare la connessione scuola-lavoro che è un tassello fondamentale e attivabile soltanto se entrambe le parti sono orientate alla collaborazione. Fondamentale per instaurare questo circuito virtuoso sono i database dell'offerta e della domanda che verranno formati attraverso un'azione di promozione sul territorio, attivando su base regionale e provinciale tutte le associazioni e i sindacati che fanno parte di labjob.it e il sistema delle aziende. A questo proposito sono previsti una serie di incontri sul territorio con stakeholder e istituzioni al fine di sensibilizzare giovani e aziende ed una campagna di comunicazione e promozione. “Abbiamo creato labjob.it – ha detto Francesco Varagona, legale rappresentante di labjob.it- per orientare ed accompagnare i giovani ad incontrare il mondo del lavoro. Abbiamo messo insieme la più ampia compagine di parti sociali per aumentare le opportunità di lavoro”. “labjob.it – conclude Varagona - è anche un’opportunità per le imprese marchigiane che possono contare su un team di professionisti che mira a selezionare il candidato idoneo facendo risparmiare costi all’impresa e, all’occorrenza, costruisce percorsi formativi gratuiti finalizzati all’inserimento lavorativo, in base a specifiche richieste delle stesse imprese. Per saperne di più, visita il sito Labjob.it
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13/10/2014 Mercantini Mobili, il confronto con i sindacati
Continua la lenta ed inesorabile liquefazione del sistema manifatturiero della provincia di Pesaro - Urbino. Lunedì 13 ottobre si aprirà il confronto sindacale sulla dichiarazione di esubero della ditta Mercantini Mobili di Piandimeleto, azienda storica del territorio guidata dal ex presidente di Confindustria peraltro sita in una zona particolare per la sua dimensione orografica e per la mancanza di un tessuto produttivo esteso. L’azienda dichiara 50 esuberi dovuti alla cessazione di una fase lavorativa e all’esternalizzazione di tale produzione. Chiuderà il nuovo capannone utilizzando solo la sede storica. L’azienda aveva già utilizzato gli ammortizzatori sociali e nessun segnale preannunciava tale grave decisione: 50 esuberi su 110 dipendenti con una età media di 40 anni\45 anni e per nessuno di loro  è possibile un meccanismo di accompagnamento  celere alla pensione. Un vero dramma sociale. Questa ulteriore vertenza aziendale pone nuovamente l’esigenza di avviare un confronto istituzionale per affrontare la grave crisi della provincia di Pesaro Urbino. La Cisl ha più volte denunciato la grave crisi che sta investendo questa provincia: si rischia il dissolvimento delle filiere del settore mobile e metalmeccanico. Per questo la Cisl chiede immediatamente la convocazione di un tavolo istituzionale con il coinvolgimento della Regione per adottare misure straordinarie a sostegno del sistema manifatturiero per ripensare il modello di sviluppo del territorio. In questa crisi pesa molto l’inerzia della classe politica che non ha mai affrontato questa difficilissima situazione occupazionale e produttiva . Non si può più aspettare: le strategie e le azioni a medio e lungo termine sono così impegnative che richiedono uno sforzo di concertazione e di confronto tra tutti i soggetti istituzionali e associativi per avviare quelle azioni di sostegno e di innovazione tecnologica industriale del nostro territorio, individuando sin d’ora quali sono i progetti di sostegno di innovazione e di riqualificazione. Ricordiamo a tutti i soggetti istituzionali che partirà nei prossimi mesi la programmazione dei fondi europei: quali sono le idee quali sono i progetti, quale tipo di programmazione e quale utilizzo si vuole fare della prossima programmazione dei fondi europei? Basta solo la volontà di qualche illuminato sindaco oppure occorre una visione strategica condivisa ed altamente innovativa in termini di contenuti e di progetti? La Cisl di Pesaro Urbino ritiene che sia la regione Marche con i suoi assessorati competenti ad accompagnare il nostro territorio in questa delicatissima fase. La vicenda della Mercantini che non sarà l’ ultima di triste ed inesorabile destrutturazione del nostro sistema produttivo sia da monito per i Nostri politici ed amministratori (locali regionali e nazionali) per intervenire immediatamente.
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07/10/2014 La Cisl solidale con i ragazzi del centro "Grizzly"
La Cisl di Fano esprime sdegno e profondo risentimento per il vile gesto subito dal centro autogestito Grizzly domenica scorsa. Si tratta di un grave atto vandalico: bruciata la libreria con più di duecento volumi che i giovani dell’associazione avevano messo in piedi, distrutti i sanitari e le tubature del bagno che hanno allagato parte dello stabile. Sul muro laterale sono state disegnate una svastica con a fianco la scritta Dux. Questi gesti, lesivi della libertà di associazione e distruttivi di uno spazio aperto al confronto e al dibattito sociale, sono un preoccupante segnale di una cultura violenta e non inclusiva presente seppur parzialmente nella nostra società. Ci auspichiamo che tutte le forze associative politiche e sindacali del comune di Fano e del suo territorio rafforzino l’impegno per la costruzione di una società solidale, inclusiva e aperta a tutti gli spazi e momenti di confronto, di dibattito e di aggregazione .
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01/10/2014 Convenzione “Welfare nelle Marche”
E’ stata firmata, nei giorni scorsi presso l’Università di Urbino, la convenzione per finanziare una ricerca - azione sul Welfare nelle Marche. Tra i firmatari: il Dipartimento di Economia, Società Politica (DESP) dell’ Università degli Studi di Urbino, tutti gli Ambiti Territoriali Sociali della Provincia di Pesaro – Urbino, il Centro Servizi Volontariato Marche, la Legacoop e la Confcooperative Marche, la Cgil e lo Spi – Cgil di Pesaro – Urbino, la Cisl Marche e la Federazione pensionati Marche.La convenzione, che avrà una durata di 18 mesi, vuole analizzare, con il contributo di tutti i soggetti, l’attuale sistema territoriale di politiche e servizi sociali ed educativi per elaborare strategie e indicazioni di miglioramento, tenendo conto dell’attuale contesto di crisi socio - economica, di vincoli di bilancio e di crescita dei bisogni sociali.Si lavorerà sulla ricerca, con la prospettiva di conoscenza delle criticità del welfare e delle potenzialità del territorio, contribuendo alla crescita del welfare territoriale; la formazione, verranno organizzati workshop e seminari informativi per un confronto e aggiornamento con gli operatori sociali; l’azione, i risultati saranno messi a disposizione dagli enti del territorio per migliorare le strategie impiegate nel settore.    
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01/10/2014 Jobs Act: Annamaria Furlan, non usiamo il lavoro per dividere
«Non si può usare il tema del lavoro come strumento ideologico di separazione» invece di considerarlo come «la risorsa straordinaria quale è». Lo ha detto il segretario generale aggiunto della Cisl, Annamaria Furlan, intervenendo in una delle sue prime uscite pubbliche come designata alla successione di Raffaele Bonanni, alla fiera 'Expo Training' di Milano. Secondo Furlan, «questo non è più consentito» di fronte ai «veri problemi che abbiamo che riguardano principalmente la disoccupazione, con oltre tre milioni di disoccupati ed il 45% dei giovani senza uno sbocco, la produttività, la competitività e la lotta alla criminalità organizzata che si è infiltrata anche nei grandi appalti pubblici e avvelena il Paese. Queste sono le grandi questioni che vanno affrontate. Basta speculazioni sul lavoro». E' quanto ha affermato Furlan, sull'anticipo del Tfr in busta paga. «Il Tfr è meno tassato dello stipendio – ha spiegato Furlan - non vogliamo che in questo modo i lavoratori paghino più tasse anche su quello. Siccome parliamo di soldi dei lavoratori e delle lavoratrici e non di altri, bisogna vedere le cose in modo chiaro, bisogna fare cose serie. Quindi, l'anticipo del Tfr in busta paga, può anche essere utile, in modo del tutto volontario, però, serve che sia premiante per i lavoratori». Furlan ha ricordato che «il Tfr, infatti, è tassato meno della busta paga, se noi ne portiamo una parte in busta paga, come viene tassata, come il Tfr o in modo diverso?». La sindacalista sostiene poi che «abbiamo sentito questa discussione sulle piccole imprese che non ce la fanno» ad anticipare i soldi del Tfr. Di conseguenza «interverrebbero le banche sfruttando il denaro preso in prestito dalla Bce allo 0,5%, ma questo ai lavoratori quanto costa?» Da qui l'invito del segretario generale aggiunto della Cisl al Premier Renzi ad aprire un confronto per «veder le cose in modo chiaro». Ed al Presidente del consiglio che si è domandato dove fossero i sindacati mentre si creava lavoro precario ha sempre replicato Furlan: «Forse era distratto in questi anni, ma non importa. Noi ci siamo battuti con grande forza contro il precariato e le nostre proposte sono sotto gli occhi di tutti. La sfida di Matteo Renzi che vuole confrontarsi con i sindacati su alcune questioni è una notizia estremamente positiva», ha poi aggiunto Furlan e riferendosi all'apertura del presidente del Consiglio ha detto che «così la voglio e la dobbiamo vivere. L'uomo solo al comando è un po’ complicato. Ci vuole un confronto vero con chi il lavoro lo rappresenta come il sindacato confederale». «Noi stiamo in mezzo alla gente in ogni città». Ha ribadito Annamaria Furlan sulla possibilità di scenderà in piazza con la Cgil per contrastare le decisioni del governo sull'art.18. «Noi – ha precisato - abbiamo deciso già da tempo per il 18 ottobre una nostra iniziativa di sensibilizzazione in tutte le città ed in tutte le regioni sui temi dello sviluppo e del lavoro ma anche su quanto pesano le tasse sulla busta paga. Con la Cgil ci incontriamo costantemente tra organizzazioni sindacali, su alcuni temi abbiamo opinioni comuni, su altri possiamo avere opinioni diverse. ma questo non significa non  poter contribuire insieme in maniera positiva sul dialogo sociale e per lo sviluppo economico». Ed infine un altro punto del programma della Cisl su cui il segretario generale aggiunto si è soffermato è «su quanto anche la riforma Fornero delle pensione debba essere rivisitata. Vogliamo portare le nostre idee tra la gente – ha chiarito Furlan - non basta una piazza, ci vuole un lavoro molto diverso, bisogna sensibilizzare i lavoratori i pensionati e soprattutto i giovani». Roma 1 ottobre 2014fonte: Labor TV Cisl Nazionalehttp://www.cisl.it/sito.nsf/le-notizie/2014/10/01/cisl-furlan-tfr-jobs-act-lavoro?OpenDocument
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30/09/2014 La Cisl Marche a confronto con i quattro Rettori degli Atenei marchigiani
Un confronto con i quattro rettori delle Università marchigiane sul  tema del cambiamento. “Non è più come prima”, il titolo del percorso formativo per operatori e dirigenti della Cisl Marche, il cui appuntamento introduttivo si è svolto oggi ad Ancona. Il mondo del lavoro e quello della conoscenza si interrogano a vicenda per affrontare il cambiamento che tutti stiamo vivendo, in termini non solo di riflessione intellettuale e di ricerca concreta, ma anche di scelte strategiche e organizzative. «Bisogna cambiare il nostro paradigma - ha sostenuto Ivo Lizzola, Docente di Pedagogia sociale dell'Università di Bergamo - per ricostruire il paese a partire dai giovani, il rapporto con i quali interroga il sindacato sulla sua visione strategica e sul suo posizionamento». Una nuova alleanza tra Università e mondo sindacale per esplorare nuove piste di sviluppo sostenibile e inclusivo, a partire dalle comunità territoriali. Secondo Vilberto Stocchi, Rettore dell'Università di Urbino «proprio dal territorio bisogna ripartire attraverso coalizioni capaci di generare nuove risorse, in particolare per i giovani». Della «necessità di mettersi sulla strada dell'economia della conoscenza, generando quel pensiero critico che la modernità ci richiede», ha parlato Luigi Lacché, Rettore dell'Università di Macerata. Secondo Sauro Longhi, Rettore dell'Unversità di Ancona, «è dalla valorizzazione della conoscenza che nasce quell'energia che permette a tanti giovani di intraprendere un loro progetto, anche imprenditoriale». Flavio Corradini, Rettore dell'Università di Camerino ha infine sottolineato «la necessità di superare le rigidità, lavorando per integrare i saperi, sviluppare competenze trasversali ed apprendere una pluralità di linguaggi». I quattro atenei marchigiani saranno ancora partner della Cisl Marche nel percorso formativo destinato ad oltre  cento sindacalisti e aperto agli studenti universitari, che si articolerà, tra novembre e aprile 2015, nelle sedi dei quattro atenei marchigiani. Verranno  approfonditi  i temi della rappresentanza, del welfare, dello sviluppo e  del cambiamento organizzativo. I lavori sono stati introdotti dal Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo e conclusi dal Segretario della Cisl nazionale, Pietro Cerrito.   
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30/09/2014 L’industria metalmeccanica va salvaguardata, continua a perdere posti di lavoro senza alternative occupazionali. Sveglia politica, se ci sei dimostracelo
Aziende chiuse e situazioni di crisi, l’industria metalmeccanica pesarese continua a perdere pezzi e posti di lavoro senza generare alternative. Aziende storiche per il territorio come il Cantiere Navale di Pesaro (50 dip. + 250 dip che lavoravano nell’indotto), la BVB del gruppo Marcegaglia di S. Lorenzo in Campo (100 dip), multinazionali come SWK nello stabilimento di Fano (80 dip), l’ultimo episodio di cronaca la King di Fano (45 dip) sono solo alcuni esempi di aziende che hanno avuto visibilità mediatica e aiuto istituzionale nel momento della loro chiusura, che però non possono essere viste nel loro singolo bisogno, perché nell’insieme ci dicono che il nostro territorio si sta impoverendo e che non ci sono alternative occupazionali senza industria. Ancora oggi ci sono tante situazioni di crisi in cui siamo intervenuti con la gestione dei contratti di solidarietà e di cassa integrazione; per citarne solo alcune ci preoccupa la situazione della Cima (90 dip) dove abbiamo un ritardo nel pagamento degli stipendi e siamo in attesa di incontrarci in regione sul piano industriale che deve presentare; ci hanno comunicato la chiusura della CF LIGHT Division di Pietrarubbia (40 dip.) che già versava in una difficile situazione finanziaria; problemi ci sono alla Lav Fer di Acqualagna (50 dip.) in cui l’azienda è in ritardo nel pagamento degli stipendi perché lo Stato è in ritardo nel pagamento degli appalti, alla PRB di Fermignano (100 dip) che ha un concordato in continuità, alla Tallarini di Orciano che ha problemi di accesso al credito. Tutte queste situazioni unitamente agli importanti numeri dell’artigianato (si sono persi circa 1500 posti di lavoro negli ultimi due anni e dove il pagamento della cassa integrazione è ferma ai primi mesi dell’anno) ci dicono che a tutti i livelli (locali e nazionali) e tra tutti i soggetti interessati (politica e istituzioni, parti sociali, soggetti formativi, ecc.) vanno prese decisioni per sostenere la buona industria, per riqualificarla, per farla continuare a vivere a discapito di un sistema che vede difficile l’accesso al credito, un passaggio generazionale spesso inadeguato, un elevato costo energetico e burocratico, poca disponibilità al rischio e agli investimenti, cause che spesso si scaricano alla fine sui dipendenti. Per tutte queste motivazioni come Fim Cisl abbiamo organizzato una manifestazione nazionale il 30 settembre davanti a Palazzo Chigi per portare la crisi davanti ai palazzi che contano, per dare la sveglia alla politica perché non c’è più tempo da perdere.
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26/09/2014 Cisl Marche: promuovere lavoro e innovazione
Intervista al  segretario generale Cisl Marche  Stefano Mastrovincenzo  Corriere Adriatico 26/9/14La Cisl ad una svolta: Bonanni lascia il sindacato, una decisione improvvisa. Ragioni sindacali o altro? E ora cosa accadrà in Cisl? Mesi fa Annamaria Furlan è stata eletta vice di Bonanni con oltre il 90% dei voti. Bonanni ha quindi opportunamente anticipato una scelta già programmata. Credo si possa ora proseguire con energie rinnovate come chiedono le urgenze del momento e le necessità sempre maggiori di rappresentanza e tutela del lavoro.  Quanto influirà questo passaggio sulle politiche locali della Cisl? La Cisl marchigiana ha scelto la via del cambiamento già da due anni: abbiamo snellito la struttura superando il livello provinciale, anticipando così il riassetto delle istituzioni, stiamo razionalizzando energie umane e risorse economiche per aumentare la presenza nei luoghi di lavoro e nei servizi sindacali sul territorio. Crediamo che, al di là delle sfide mediatiche, il valore di un sindacato si misuri quotidianamente tra le persone, perciò vogliamo accrescere la capacità di innovazione e di generatività nella contrattazione e nella costruzione di reti solidali sul territorio. A proposito di regione, in queste settimane la giunta sta predisponendo il bilancio preventivo 2015: quali le priorità del sindacato? La coperta delle risorse è corta; sollecitiamo due attenzioni di fondo: da un lato, come per il bilancio 2014, la tutela del lavoro, della salute, il trasporto locale e il sociale per non lasciare soli lavoratori e famiglie che stanno pagando il prezzo più caro della crisi; dall'altro sostenere chi, tra le imprese, le istituzioni locali e le organizzazioni sociali, è pronto a creare reti virtuose in grado di fare massa critica per lo sviluppo. In effetti nei prossimi anni, i soli fondi certi per lo sviluppo saranno europei: esecutivo e consiglio hanno varato il programma di risorse ed investimenti. Siete d’accordo? Servono scelte coraggiose e selettive: con i fondi europei non sarà possibile accontentare ogni aspettativa. Non abbiamo condiviso la diminuzione di risorse all'innovazione e la contestuale introduzione di altre misure che rischiano di pregiudicare l’impianto del programma. Innovazione e sostenibilità per generare lavoro e coesione devono essere la strada maestra. L’accordo sulle regole del partenariato, firmato il 15 settembre tra regione e organizzazioni sindacali e d’impresa, persegue questi obiettivi. Come Cisl siete soddisfatti di quanto fatto dalla Regione sul lavoro e la crisi? La recessione ha colpito duramente le Marche; gli accordi anti crisi sul lavoro tra istituzioni e parti sociali, così come la scelta della regione di trasferire risorse agli enti locali, hanno in parte contribuito a contenerne gli effetti. Ora conteranno molto le scelte europee e nazionali, ma è importante costruire una vision condivisa sullo sviluppo futuro della nostra regione, consolidare rapporti già avviati tra scuola, università e imprese, rafforzare la trasmissione della cultura imprenditoriale, far cooperare virtuosamente pubblico e privato nei servizi per l’impiego. Promuovere il lavoro è la priorità. Su questi argomenti, c’è intesa con Cgil e Uil? Ci siamo mossi insieme in molte crisi aziendali, e poi su riforma del sistema sanitario, rafforzamento dei servizi territoriali per la non autosufficienza, fondi strutturali europei, tasse e tariffe locali, riassetto di istituzioni e servizi pubblici: tutti temi che incidono su qualità della vita e redditi dei cittadini marchigiani. Contiamo di poterlo fare insieme anche nei prossimi mesi. Quali i temi su cui richiamerete l’attenzione per la prossima legislatura? La “nuova” Regione dovrà soprattutto facilitare le connessioni tra coloro che hanno idee e volontà per rilanciare l’economia dei nostri territori. Chiediamo una gestione piu’ oculata del passato di snodi come l’aeroporto, efficacia nel sostegno al lavoro dei giovani, a partire dal programma Garanzia Giovani; e poi formazione e riqualificazione dei lavoratori colpiti dalla crisi; completamento del riordino del sistema sanitario e sociosanitario, valorizzando le professionalità degli operatori; un contributo deciso all'aggregazione di comuni e aziende di servizi locali. Infine sostegno all'innovazione a 360°: nelle infrastrutture immateriali, nel manifatturiero, nel terziario, nell'economia civile.  Corriere Adriatico 26 settembre 2014
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25/09/2014 King, prima udienza in tribunale
Si è svolta ieri, 24 settembre, presso il tribunale di Pesaro l’udienza per il fallimento della King, la ditta fanese specializzata nella produzione di accessori per la nautica che dopo la ferie di Agosto ha cessato l’attività trasferendo macchinari presso altri siti produttivi, lasciando 45 lavoratori senza lavoro e retribuzioni ( in arretrato dal mese di Aprile). Mentre in aula si celebrava l’udienza, per denunciare maggiormente il fatto, i lavoratori hanno presidiato l’ingresso del palazzo di giustizia. La Fim Cisl, assieme all’avvocato Gianfranco Solazzi di Fano, aveva inoltrato nei mesi scorsi già richiesta di pagamento delle retribuzioni arretrate per un gruppo di lavoratori ed oggi il giudice, preso atto che l’azienda rappresentata da un suo legale non ha fatto alcuna proposta , avvierà la procedura per il recupero di quanto dovuto. Questa triste vicenda nella quale 45 lavoratori rimangono senza stipendi e lavoro, anche se le organizzazioni sindacali avevano presentato nei mesi passati alla Guardia di Finanza e alla Direzione Territoriale del lavoro i esposti e segnalazioni, aggrava ancora maggiormente la situazione occupazionale del territorio fanese e della nostra provincia che negli ultimi 4 anni ha perso nel settore industriale più di 4000 addetti, La Cisl di Fano chiede ancora una volta la convocazione di un tavolo di confronto per elaborare strategie tese al superamento della crisi e per avviare percorsi di accompagnamento . La Fim Cisl di Pesaro è anche fortemente preoccupata per la situazione di crisi che stanno attraversando le aziende metal meccaniche del nostro territorio e per questo ha organizzato per il 30 settembre assieme alla Fim Nazionale una manifestazione presso Montecitorio per chiedere politiche industriali di sostegno al sistema manifatturiero.Giovanni Giovanelli Responsabile Cisl Ast  Fano Mauro Masci Fim Cisl 
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23/09/2014 La Cisl: "è necessario riqualificare l’ospedale di Pergola"
"Nel delicato e complesso riordino del sistema sanitario regionale, il processo di riorganizzazione dell’ospedale di Pergola si trova in una fase critica, evidenzia Giovanni Giovanelli responsabile Cisl di Fano - si registra un lento ed inesorabile depotenziamento dei suoi reparti con ricadute anche sui servizi, e sull’attività degli ambulatori divisionali e specialistici". Il Piano sanitario regionale e successivamente il Piano di Area Vasta, prevedono nel territorio della vallata del Cesano una struttura per acuti. La Cisl di Fano chiede il rispetto degli atti sopra citati e l’applicazione della delibera n 1345 ( reti cliniche) della Giunta regionale Marche, invitando l’ASUR e l’Area Vasta ad aprire un tavolo di confronto sulle modalità operative e sulla tempistica della riqualificazione dell’ospedale. Ricordiamo alle forze politiche e alla dirigenza ASUR che il destino dell’Ospedale di Pergola non deve essere quello della tacita riconversione, ma quello della riqualificazione come presidio ospedaliero a servizio della collettività con l’erogazione di prestazioni sanitarie, non sicuramente di alta specializzazione, ma rispondenti alle esigenze essenziali della popolazione locale, e di riferimento, per alcune patologie, per un più vasto comprensorio. Specifica attenzione va posta all’organizzazione del presidio, con piena applicazione dell’approccio multidisciplinare in chirurgia e la definizione del ruolo e dell’utilizzo della struttura. Vanno espletati in tempi rapidi i concorsi già banditi afferenti alle strutture complesse. Va potenziato il servizio di anestesia fondamentale per il corretto funzionamento dei reparti a tutela dei pazienti. La Cisl si impegnerà in tutti i tavoli istituzionali per chiedere il pieno rispetto delle norme già approvate, prioritariamente a tutela dei bisogni di salute della popolazione della Valle del Cesano, lontana dagli ospedali di rete di riferimento e che abita in un territorio disagiato dal punto di vista orografico e viario, ma anche per dare equilibrio all’assetto del sistema sanitario territoriale.
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15/09/2014 Fondi europei, firmato il protocollo sulle politiche di coesione
E' stato firmato oggi il Protocollo d'intesa tra la Regione Marche e i soggetti del partenariato economico e sociale sulle politiche di coesione 2014-2020. La firma del protocollo è un risultato importante, fortemente voluto dalla Cisl, che mette al centro dell'agenda politica regionale l'utilizzo dei Fondi europei, che rappresentano le uniche risorse pubbliche disponibili nei prossimi anni per lo sviluppo delle Marche. Il protocollo prevede che le parti si vedranno con continuità, per monitorare e valutare con attenzione lo stato di attuazione della progettazione. Il partenariato si articola sostanzialmente su due livelli di confronto: uno generale, per verificare il livello d’integrazione tra i Fondi, e uno tecnico che si occuperà della singola programmazione e/o di temi specifici. Il primo incontro di partenariato sarà convocato dall'Assessore regionale alle politiche comunitarie Paola Giorgi, che coordinerà il tavolo, non appena arriveranno le osservazioni della Comunità Europea sui POR (Progetti Operativi Regionali) dei Fondi. Protocollo coesione 2014-2020
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09/09/2014 Scatta la mobilità per i dipendenti della King
Si è svolto il 6 settembre presso la sede della Direzione del lavoro di Pesaro l’incontro per la vertenza della king di Bellocchi di Fano, azienda specializzata nella produzione di accessori per la nautica. Alla riunione hanno partecipato il direttore della Direzione territoriale del Lavoro, il direttore dell’INPS, il dirigente del servizio Lavoro della Provincia di Pesaro Urbino e per le Organizzazioni sindacali Mauro Masci e Leonardo Bartolucci della FIM - CISL delle Marche e Giovanni Giovanelli responsabile della AST CISL di FANO, Cinzia Massetti della FIOM - CGIL di Pesaro e i rappresentanti dei lavoratori. Durante l’incontro si è avviato il percorso istituzionale per permetter ai lavoratori entro la prossima settimana di acceder agli ammortizzatori sociali. Solo grazie al lavoro di tutti i componenti del tavolo è stato possibile avviare una procedura non usuale. “Siamo grati alle istituzioni locali – dicono in una nota i sindacati – per la velocità nella ricerca di una soluzione e per la concretezza del sostegno ai lavoratori della King.” Si conclude, in questo modo, una prima tappa di questa vertenza così complicata e dagli aspetti molto oscuri ed elusivi dei diritti dei lavoratori. Rimane ora in capo agli organi ispettivi e alla procura il compito di verificare se questa azienda ha rispettato tutte le leggi come già segnalato dalle organizzazioni sindacali nel Febbraio. La Cisl, in questi giorni, si sta attivando con le istituzioni per aiutare ulteriormente i dipendenti e le loro famiglie con un sostegno al reddito nel pagare gli affitti e le bollette.GIOVANNI GIOVANELLI CISL FANO
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05/09/2014 Crisi occupazionale nel pesarese: basta allarmismi ora bisogna agire
Non si arrestano i forti e ripetuti segnali di preoccupazione provenienti da più parti, in merito all’aggravarsi della disponibilità di lavoro nella provincia di Pesaro Urbino, confermati anche dagli ultimi dati sulla situazione occupazionale, elaborati da Unioncamere, che attribuiscono al territorio pesarese la “maglia nera” con un calo del 16% degli occupati rispetto al 2013. Senza contare le conseguenze sociali oltre ai sospetti di infiltrazioni che la situazione di instabilità comporta.Per la Cisl di Pesaro e Urbino è necessario che il dibattito politico, culturale, sindacale ed economico tra istituzioni, forze sociali, e associazioni datoriali di questa provincia inizi a dare risposte concrete, ognuno per la propria parte, per contribuire ad individuare gli assi per rideterminare lo sviluppo in questo territorio. Riteniamo che quanto anticipato dalla stampa sull’intenzione del Prefetto di Pesaro, di costituire un tavolo concertativo con tutte le forze sociali ed economiche, possa essere la chiave di volta per assumere responsabilmente decisioni e soluzioni per la concreta rinascita economica per tutto il territorio della provincia di Pesaro – Urbino.LA CISL DI PESARO  - URBINO 
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05/09/2014 Vertenza King, mobilità per i dipendenti
Si è svolto ieri, 4 settembre, presso la sede della Provincia di Pesaro l’incontro per la vertenza della King Srl di Bellocchi di Fano, azienda specializzata nella produzione di accessori per la nautica. Tra i suoi clienti il gruppo Ferretti e Azimut Benetti. All’incontro non si sono presentati i titolari dell’azienda che risultano irrintracciabili da fine agosto, quando i dipendenti sono rientrati al lavoro dalle ferie trovando la fabbrica con la luce staccata. All’incontro hanno partecipato per la Provincia di Pesaro Urbino il Commissario Massimo Galluzzi assieme al dirigente del servizio Formazione Lavoro Flavio Nucci, il Sindaco di Fano Massimo Seri e l’assessore  Carla Cecchetelli, per le Organizzazioni Sindacali, Mauro Masci e Leonardo Bartolucci della FIM CISL Marche,  Giovanni Giovanelli responsabile AST CISL di Fano, Cinzia Massetti e Marco Monaldi della Fiom CGIL di Pesaro e le rsu aziendali in rappresentanza dei lavoratori.Leonardo Bartolucci ha ricostruito la vicenda della ditta King precedentemente Art Inox e ha chiesto alle istituzioni di avviare immediatamente un percorso che permetta ai lavoratori (43, da aprile senza stipendio) di usufruire degli ammortizzatori sociali. Per questo è stato attivato un tavolo tecnico (Direzione Territoriale del Lavoro, Inps e Provincia) presso la sede dell’Ispettorato del Lavoro. E’ stato anche chiesto di monitorare le “mosse” societarie” dell’azienda King Srl e di verificare, come già peraltro segnalato con un esposto fatto il febbraio scorso alla Guardia di Finanza, la regolarità delle operazioni messe in campo dalla King.Con il Sindaco di Fano e il Commissario della Provincia si è concordato di attivare immediatamente misure di sostegno per i lavoratori senza retribuzioni dal mese di aprile. Questa vicenda dai molti lati oscuri e complicati è un forte segnale d’allarme: in questo periodo di crisi il nostro sistema produttivo è soggetto ad operazioni poco trasparenti, alcune volte ai limiti della legalità. La Cisl chiede nuovamente di alzare il livello di monitoraggio e controllo del territorio per evitare che la nostra Provincia da isola felice diventi facile terra di conquista da parte di sistemi e organizzazioni illegali. 
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29/08/2014 Ferretti Group: bene aumento di capitale, ora confronto sul Piano Industriale
“L'aumento di capitale per 80 milioni di euro, deciso dai soci di Ferretti Group, rappresenta indubbiamente una buona notizia. Lo è perché da un lato segnala ulteriormente la volontà, in particolare da parte del socio di maggioranza, di perseguire un investimento chiaramente di carattere industriale, dall'altro perché garantisce le risorse necessarie al presente ed al futuro di una importante eccellenza italiana.” E’ quanto affermano in una nota congiunta Filca- Cisl, Feneal - Uil e Fillea - Cgil. La volontà dichiarata di voler sviluppare un nuovo piano industriale di rilancio e crescita va esattamente nella direzione da sempre invocata dal sindacato. Ora è urgente aprire il confronto sul piano industriale affinché questo sia integrato con quanto già concordato nei mesi scorsi tra Filca – Feneal – Fillea e Azienda. Infatti, con l'accordo sottoscritto a febbraio 2014 presso il Ministero dello Sviluppo Economico si indicava un percorso della durata di quattro anni che prevede impegni da parte di tutti i soggetti presenti a quel tavolo: Ferretti SpA, Organizzazioni Sindacali, MiSE, Regione Emilia Romagna e Comune di Forlì. Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil ritengono a questo punto necessario attivare il tavolo di monitoraggio istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico per confermare quanto a suo tempo concordato ed avviare fin da subito il confronto a livello di gruppo per rilanciare l'attività, sviluppare le aree commerciali emergenti e strategiche del mercato mondiale, sviluppare nuovi prodotti, nuovi processi e nuove tecnologie.Roma, 28 agosto 2014
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28/08/2014 Skatepark di Fano smantellato: la Cisl interviene
“La notizia dello smantellamento dello skatepark di Fano dedicato ai giovani che praticano questo sport non è un bel segnale dell'amministrazione comunale per quanto riguarda l'attenzione alle politiche giovanili” - commenta Giovanni Giovanelli,  responsabile Ast – Cisl.Chi conosce i ragazzi appassionati di questo sport e l'associazione a cui fanno riferimento sa benissimo che attorno a questa disciplina sportiva si aggregano e giovani adolescenti. Lo spazio che in maniera così repentina è stato smantellato era un tranquillo luogo di aggregazione e di attrazione di persone ragazzi appassionati. Se il problema sono le norme di sicurezza ricordiamo alla giunta e all'assessore alle politiche giovanili che forse è meglio spendere i 20.000 euro per una pista a norma, perché tale è la spesa necessaria, creando uno spazio di aggregazione e di sport con possibilità di eventi e manifestazioni, piuttosto che spendere soldi per manifestazioni il cui ritorno è tutto da dimostrare.La Cisl invita pertanto l'assessore competente a rivedere la decisione presa e, all'interno delle politiche giovanili promosse dal Comune, di operare con una strategia di pianificazione di interventi e di proposte. “Sarebbe altresì deleterio – termina Giovanelli - procedere come, in questo caso, con interventi a spot e senza avere un progetto pianificato di politiche giovanili in termini di spazi di risorse e di interventi tesi a migliorare le strutture ad oggi presenti nella città.  La nostra città non può declinare la sfida di una lungimirante politica giovanile”. 
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27/08/2014 “Ossi duri….si diventa”: facciamo il punto
La campagna di sensibilizzazione sul progetto di prevenzione e cura dell’Osteoporosi denominato “Ossi duri…. si diventa” è partita il 18 ottobre 2013 con una iniziativa regionale di informazione che vedeva come protagonisti Il Dipartimento di Prevenzione della Regione Marche, le Segreterie regionali Spi - Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil ed i rispettivi Coordinamenti regionali Donne. II progetto nasce dalla mobilitazione delle Federazioni Pensionati e dai rispettivi  Coordinamenti Donne che nel 2010 hanno avviato una raccolta di firme con la quale si chiedeva alla Regione Marche una apposita legge o un intervento mirato alla prevenzione e cura dell’osteoporosi, grave patologia che colpisce anziani e in modo particolare donne dopo la menopausa. Nel giro di poco tempo sono state raccolte oltre 5000 firme, segno che il problema non solo era particolarmente sentito dalla popolazione ma che mostrava una scarsa attenzione da parte delle Istituzioni. La Regione Marche ha recepito il problema istituendo sia una équipe di medici che ha affrontato la tematica dell’Osteoporosi che un apposito tavolo tecnico costituito da figure mediche e parti sociali in un confronto che ha prodotto una serie di iniziative di promozione del progetto e informazione sulla patologia, arricchita dalla divulgazione di un opuscolo realizzato dall’ Azienda Sanitaria Regionale. Il progetto ha avuto un’ampia prosecuzione con incontri promossi e organizzati dai coordinamenti Donne Pensionate dei Sindacati e che si sono svolti in diverse città e paesi delle Marche. Gli incontri,19 già effettuati e sicuramente altrettanti in programmazione, hanno avuto un riscontro molto positivo coinvolgendo circa 1500 persone che si sono dimostrate particolarmente attente alla tematica e stimolando ancora di più la Regione Marche ad inserire il programma di prevenzione contro l’Osteoporosi nel Piano Regionale di Prevenzione 2014/18. La presenza e la qualità della partecipazione particolarmente interessata e vivace di tante persone, ci hanno fatto comprendere non solo quanto il problema sia sentito ma anche quanta necessità ci sia di una informazione più accurata per una patologia di grande impatto sociale ed economico che quando si manifesta può essere già troppo tardi e costosa da curare. Durante gli incontri, i medici che si occupano di Osteoporosi hanno illustrato le problematiche inerenti questa patologia: il suo manifestarsi, la prevenzione e la cura. Molto utile è stata la possibilità, durante il dibattito, di poter effettuare il Test Defra, che permette di conoscere la probabilità e il grado di rischio di fratture ossee dovute a Osteoporosi.Con queste azioni siamo stati capaci di sensibilizzare le Istituzioni e far conoscere la patologia alla popolazione. E’ auspicabile che la preziosa collaborazione tra Regione Marche e sindacati dei pensionati e coordinamento donne che abbiamo intrapreso continui, visti i positivi risultati ottenuti finora. Lorenza Mancini  -  Coordinatrice Regionale  Donne FNP - CISL
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05/08/2014 Ammortizzatori: la mobilitazione paga
DOPO LE MANIFESTAZIONI SINDACALI ALCUNE RISPOSTE DEL GOVERNO SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALIDa mesi come Sindacato confederale chiedevamo di erogare le risorse già stanziate dalla Legge di Stabilità per gli ammortizzatori in deroga e di reperirne altre, per coprire i periodi scoperti di migliaia di lavoratori. Cgil Cisl Uil hanno sollecitato piu’ volte il Governo e i parlamentari, manifestando anche il 22 e 24 luglio a Roma a piazza Montecitorio. Anche nelle Marche si sono avute situazioni difficili, in alcuni casi drammatiche; dopo mesi di incertezza ci sono imprese che hanno deciso di licenziare. L’utilizzo degli ammortizzatori in deroga nella nostra regione riguarda oltre 4500 imprese e cira 18.000 lavoratori.Finalmente ora l'annuncio del Governo con l’aumento degli stanziamenti per il 2014 fino a 1 miliardo e 720 milioni, dei quali chiediamo una rapida assegnazione alle regioni. Esprimiamo perplessità invece sulle forti restrizioni previste per l'indennità di cassa e mobilità in deroga, che rischiano di generare tensioni sociali. Siamo d’accordo sul riformare gli ammortizzatori ma la riduzione delle coperture per i lavoratori non puo’ essere varata in un periodo in cui la crisi non si ferma e la disoccupazione continua a salire e soprattutto in assenza di una profonda innovazione delle politiche per il lavoro che preveda percorsi di orientamento, accompagnamento, riqualificazione.4 agosto 2014
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01/08/2014 Fisco e previdenza. Le preoccupazioni dei cittadini nel territorio fanese
Si sono tenute in questi giorni, nel territorio di Fano, numerose assemblee dei pensionati  unitarie aperte alla cittadinanza. Le assemblee sono state l’occasione per approfondire la difficile situazione politica ed economica attuale; “in particolare, riferisce Luciano Rovinelli – Responsabile Rls Pensionati Fano - abbiamo spiegato le proposte del sindacato su fisco e previdenza”. Nello specifico la possibilità di rivalutare le pensioni e garantire una pensione adeguata a tutti in particolare ai giovani, restituire ai lavoratori e alle lavoratrici il diritto di decidere a quale età andare in pensione. Estendere il bonus di € 80 agli incapienti e ai pensionati finora esclusi, rafforzare gli strumenti di sostegno fiscale alle famiglie, destinare le risorse recuperate dalla lotta all’evasione fiscale alla riduzione delle tasse sul lavoro e sulle pensioni. La partecipazione è stata molta alta. Il tema più sentito dai cittadini è stata la rivalutazione delle pensioni. Chiedono un cambiamento di tendenza e di avere un occhio di riguardo per i pensionati, soprattutto per coloro che ricevono le pensioni minime. La preoccupazione contingente è data dalla quantità dei tributi locali: irpef, Tasi, rifiuti e acqua e la probabilità effettiva di non riuscire a pagarli, come nel caso di avere ereditato un immobile e non riuscire a fra fronte al pagamento delle relative tasse. La gente, nonostante la generale sfiducia nelle istituzione e nel futuro del paese, ha dichiarato che queste assemblee sono risultate molto utili e vorrebbero che, in futuro, si facessero anche su altri temi.
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01/08/2014 La nuova sanità delle Marche. Il caso dell'Area Vasta 1.
Da tempo si parla della riorganizzazione della sanità marchigiana. Nello specifico dell'Area Vasta 1, la tenuta del nuovo modello genera non poche preoccupazioni. I cittadini lamentano la disarticolazione del sistema e l’abbassamento del livello dei servizi. La Cisl ha più volte denunciato i limiti di azioni volte solo al contenimento dei costi (soprattutto quelli del personale)Questi rilievi sono stati oggetto di discussione in occasione del recente incontro tra le Organizzazioni Sindacali Confederali, di Categoria del Pubblico impiego e dei Pensionati di Cgil Cisl Uil e le Direzioni dell'Area Vasta 1 e dell'Azienda Ospedaliera Marche Nord ( che si sono mostrate molto attente alle argomentazioni dei sindacati).Numerosi i problemi rilevati. Il territorio pesarese è quello che, più degli altri, soffre il fenomeno della mobilità passiva extraregionale, sia nei servizi ambulatoriali, di laboratorio e riabilitativi, sia per i ricoveri ospedalieri relativi ad alcune specialità. Un problema grave, riconosciuto anche dai Dirigenti della Sanità del territorio, fonte di disagi ai cittadini e di costi elevati per le Servizio Sanitario marchigiano, costretto a pagare per le prestazioni che i propri cittadini ricevono fuori regione, in particolare in Emilia Romagna.A questo tema si lega quello delle liste d'attesa, che ancora oggi costringono tanti cittadini a rinunciare alla sanità pubblica. Un fenomeno che la Direzione di Marche Nord, anche in raccordo con l’Area Vasta 1, sta tentando di arginare tramite interventi programmati (forse a settembre) per la Radiologia. L'adeguamento dell'organico aziendale, con l'assunzione di un Medico radiologo e di un tecnico, dovrebbero portare ad un utilizzo H12 delle apparecchiature, con possibili benefici sui tempi d'attesa. Interventi opportuni e apprezzabili ma non sufficienti per superare le attuali criticità.Ancora aperto è il tema della definizione di un modello "a rete" dell'assistenza ospedaliera (cosiddette reti cliniche). La sottodotazione in posti letto che caratterizza l’Area Vasta 1, (2.73 per mille abitanti, contro un livello fissato, a livello nazionale al 3 per mille) è acuita dall’incerta distribuzione delle varie specialità nel territorio. Su questo è necessario superare gli sterili tatticismi e i municipalismi anacronistici che sembrano condizionare l’integrazione tra i vari presidi territoriali e caratterizzano, in negativo, il dibattito sull'ubicazione, tra Pesaro e Fano, del (futuribile) ospedale unico.Sconta un forte ritardo, infine, il progetto di sviluppo delle Case della Salute, come nuovi presidi del territorio, nodo strategico della riorganizzazione dei servizi sanitari e socio sanitari, che stenta a decollare anche per la mancanza di un accordo chiaro e strutturato, da siglare a livello regionale, con i Medici di famiglia.Su questi temi chiediamo alla Direzione dell'Area Vasta 1 e quella dell'Azienda Marche Nord e, con esse, alla Regione, di dare nuovo impulso agli incontri con il sindacato, convocandoli con costanza e corredandoli di dati precisi ed aggiornati. Non vorremmo infatti che la lentezza del confronto fosse una scelta mirata a "trascinare" tutto il sistema verso le elezioni regionali del prossimo anno, scaricando ad altri la responsabilità di una riforma dal cui buon esito dipende il futuro della sanità marchigiana.Cisl Marche di Pesaro e Urbino
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15/07/2014 Manifestazione nazionale per gli ammortizzatori sociali in deroga
«Dalla mattina alla sera, da mesi, si discute solo di legge elettorale e non più di economia, cosi' avremo più disoccupati e più cassaintegrati». Lo ha detto il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, dal palco del sit-in di Cgil Cisl e Uil allestito in piazza Montecitorio, in occasione della prima delle due giornate di mobilitazione promosse dalle tre confederazioni per sollecitare al Governo il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. «Fino a quando il Governo non avrà fatto una riforma degli ammortizzatori sociali per renderli universali ed esigibili, la cassa integrazione in deroga dovrà essere coperta e non ci sono altre chiacchiere da fare» tiene a sottolineare Bonanni, avvertendo che «l'emorragia di posti di lavoro non si ferma perché nessuno si occupa di economia, come se il Paese potesse riprendersi da solo». Abbiamo già perso 1 milione di posti di lavoro e senza il rifinanziamento della cig in deroga ci saranno migliaia di lavoratori senza prospettiva» , incalza ancora il Segretario generale della Cisl. «Basta occuparsi solo di riforme. Si occupino subito dell'economia del Paese perché se l'economia va male aumenteranno i disoccupati», torna a ripetere Bonanni apprezzando lo "sforzo" del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che ha assicurato il reperimento, a stretto giro di posta, di circa 400-500 milioni di euro per coprire la cig in deroga. «Siamo grati a Poletti per i primi 400 milioni ma servono solamente a chiudere il 2013. Molti lavoratori non prendono indennità da diversi mesi e bisogna finanziare il 2014. E' venuto il momento di occuparsi di industria e del rilancio del sistema produttivo, ribadisce ancora, chiedendo per questo anche al sindacato di "cambiare per non prestare il fianco agli avversari". «Occorre più chiarezza nei propositi e nelle scelte conseguenti - conclude Bonanni-. Dobbiamo fare una discussione unitaria sincera per garantire più forza e determinazione alle posizioni del sindacato. Diversamente offriremo il fianco a chi ha oscuri propositi sulle vicende italiane»,
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15/07/2014 Corso di Operatore Socio Sanitario ( zona Fano)
Lo IAL Marche organizza il corso per OOS (Operatore Socio Sanitario) a Fano presso il centro Cometa via Einaudi, 88 Zona Bellocchi. Il corso della durata di 1000 ore più 10 ore di esami finali sarà articolato in cicli formativi in cui si alterneranno: • lezioni teoriche-pratiche di 550 ore; • tirocinio/stage di 450 ore Al termine del corso, gli allievi che avranno frequentato regolarmente e con profitto saranno ammessi alle prove di valutazione finali. A coloro che avranno superato con esito positivo l’esame finale sarà rilasciato l’Attestato di Qualifica di Operatore Socio Sanitario. Il corso avrà un costo complessivo di € 2.200,00 a persona, E’ possibile presentare le domande entro l'8 settembre utilizzando la domanda di iscrizione disponibile: - presso la segreteria organizzativa dello IAL MARCHE, Via del Cinema 5 int. 13, 61122 PESARO - 0721/370583 o presso la segreteria dell’ente partner Co.Meta srl UNIPERSONALE, Via Einaudi, n. 88, Bellocchi di Fano (PU) – Telefono: 0721/855039. - Sul sito internet dello IAL MARCHE all’indirizzo www.ialmarche.it o dell’ente partner CO.META srl www.consultingmeta.com
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11/07/2014 La disoccupazione nel territorio pesarese sta aumentando
Nel territorio provinciale pesarese la disoccupazione sta aumentando, nel 2013 ha raggiunto il tasso del 9,8%, la disoccupazione giovanile (15 – 29 anni) è arrivata al 16,9% e vi è stata una diminuzione in termini assoluti degli occupati da 162mila a 150mila. E’ quanto emerge dal report dal mercato del lavoro Marche elaborato dalla CISL Marche. “All’interno di questo contesto – spiega Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl di Fano - il territorio fanese, per la sua diversità manifatturiera (metalmeccanica, legno, terziario avanzato, moda e abbigliamento) sta resistendo meglio alla crisi, rispetto alla desertificazione che sta avvenendo nella famosa piana di Talacchio, una volta cuore pulsante del distretto del mobile. Continua nelle aziende ancor il ricorso agli ammortizzatori sociali con particolare utilizzo del contratto di solidarietà. Rimane grave la situazione dell’edilizia con una flessione del 40 % degli occupati e con il ricorso ai lavoratori con partita Iva che sostituiscono i lavoratori dipendenti. Preoccupa, inoltre, la diffusione di imprese cinesi che fanno sleale concorrenza alla imprese del tessile e non solo presenti nel nostro territorio ed in particolare nella zona di Urbania, Cagli, Pergola. “In questa difficile situazione occupazionale del nostro territorio – continua Giovanelli - tutti gli attori istituzionali devono profondere il massimo impegno per la creazione di posti di lavoro e per facilitare le condizioni dello sviluppo. Il territorio di Fano non può perdere l’occasione del Casello a Fano e delle opere compensative ad esso collegato: si creerebbero posti di lavoro e si realizzerebbero quelle infrastrutture viarie necessarie per favorire lo sviluppo . Purtroppo assistiamo anche a fatti che non vanno nella direzione di aiutare le imprese a creare posti di lavoro. “Nella vicenda della azienda Metalli Plastificati di Calmazzo, un’azienda che poteva garantire una inversione di tendenza con la creazione di posti di lavoro, assistiamo invece - continua Giovanelli - ad una avversione che ne ha precluso l’inizio dell’attività produttiva. (L’azienda era incappata l’estate scorsa in un contenzioso con il Comune per l’inizio dell’attività). .Sarebbe opportuno, come già successo in altre situazione produttive dove si trattava di conciliare le esigenze del lavoro con quelle dell’ambiente, che il Comune di Fossombrone convocasse le parti per addivenire ad una soluzione”. Abbiamo un drammatico bisogno di occupazione e di posti di lavoro, sempre nel rispetto delle legge e delle disposizioni in tema di ambiente e di sicurezza sui luoghi di lavoro. Sarebbe grave che questo piccolo segnale di inversione ( la creazione di posti di lavoro ) venisse pregiudicato per l’ostinatezza e la preclusione a prescindere. Nel nostro territorio si sono sempre trovate soluzioni, e la CISL ha portato le sue competenze e il suo contributo, nel rispetto delle leggi e delle normative per conciliare il diritto alla salute e alla garanzia di una ambiente sano con la garanzia e la tenuta dei livelli occupazionali.
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11/07/2014 Aumento tariffe Comune di Fossombrone: per la Cisl è insostenibile
Bilancio comunale, definizione delle tariffe dei servizi locali, Tares, Tasi sono alcuni dei temi, che avranno delle ricadute pesanti sui cittadini, per i quali la Cisl ha richiesto, a tutti i Comuni della provincia di Pesaro Urbino, di aprire un confronto di merito. Ad oggi hanno risposto solo i comuni di Mondolfo, Monteporzio, San Costanzo, Fano e Fossombrone. Dagli altri comuni della valle del Metauro e della val Cesano non si hanno ancora segnali. In particolare nell’incontro con il Sindaco del Comune di Fossombrone è emersa la volontà dell’amministrazione di prevedere un aumento di tutte le tariffe dei servizi comunali con un aggravio di costi per i cittadini e per le fasce più deboli pari a circa 100 euro per famiglia. Si va dall’aumento della Tares, alle quote dell’asilo nido per arrivare all’aumento delle lampade votive. La Cisl, insieme alle altre sigle sindacali, ritiene che tali aumenti non sono sostenibili, soprattutto in tempo di crisi, e pertanto non condivisibili. I sindacati ribadiscono la necessità di prevedere che le dinamiche tariffarie siano contenute nei limiti dell’inflazione e che restino invariate per i redditi medio-bassi. L’utilizzo da parte dell’amministrazione comunale dell’indicatore Isee, possibilmente in forma lineare e omogeneo a livello di Ambito sociale, tenendo conto delle rilevanti novità legislative in materia, secondo la Cisl rappresenta una equa e corretta modalità per conciliare l’obiettivo di garantire il gettito necessario per co-finanziare i servizi assieme a quello di limitare le ricadute sui redditi più bassi. Pertanto la Cisl chiede al Sindaco del Comune di Fossombrone di rivedere immediatamente gli aumenti programmati che vanno dalla quota per l’asilo nido alla Tari ( ex tares) all’aumento della quota per gli ospiti della RSA; di contenere gli aumenti nell’indice dell’inflazione programmata e di adottare l’Isee lineare per tutte le tariffe comunali rimodulando le quote di compartecipazione. Il comune di Fossombrone abbia il coraggio di avviare la gestione associata per tutti i servizi che ricadono nell’Ambito territoriale di Fossombrone, per arrivare alla costituzione, tramite fusione, di un unico comune di tutti i comuni compresi. Ciò’ permetterebbe di liberare risorse con lo sblocco del patto di stabilità, recuperando così i finanziamenti premiali previsti dalla normativa per i comuni che si fondono. La strada dovrà essere quella della razionalizzazione degli enti con la creazione di un comune che diventerebbe significativo sia per ampiezza geografica che per numero di abitanti e che potrebbe pertanto favorire l’equità sociale e avere le risorse per lo sviluppo economico del territorio.Giovanni Giovanelli Responsabile AST CISL Fano
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03/07/2014 Fano, nasce il progetto Sbullit action
Presentato a Fano dall’associazione Vocineltempo Onlus il progetto Sbullit action. Il progetto nasce per contrastare il grave fenomeno del bullismo, sempre più in crescita in questi ultimi anni. Da settembre l’associazione ha in programma diversi laboratori nelle scuole medie e superiori del fanese, in collaborazione con le famiglie. L’idea originale nasce da un sogno di Lucio Dalla, per creare un Lab-oratorio di idee, dove persone, anche vittime di soprusi, avrebbero potute esprimersi in svariate forme creative. Varie associazioni come la Cisl di Fano e vari artisti hanno aderito all’iniziativa per aiutare i giovani “a rischio”. L’ambizione finale è di utilizzare una tensostruttura, su un terreno di circa centomila metri quadrati quale luogo di incontro, per concerti , sfilate, mostre.
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20/06/2014 Al via le assemblee su lavoro, fisco e previdenza
La CISL con CGIL e UIL avvierà una fase intensa e diffusa di assemblee nei luoghi di lavoro e nel territorio per discutere con lavoratori, giovani, pensionati le proposte di un documento su Lavoro, Fisco, Previdenza che, integrato e arricchito con le proposte che emergeranno durante la consultazione, sarà poi presentato al Governo e al Parlamento e alle forze politiche e sociali. La discussione partirà dalla piattaforma approvata da Cgil Cisl e Uil nazionali il 10 giugno scorso.
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20/06/2014 Prospettive della Cooperazione allo Sviluppo: tavola rotonda a Pesaro il 26 giugno 2014
Giovedì 26 giugno si terrà a Pesaro, in occasione dell'apertura della scuola residenziale di progettazione, una tavola rotonda sulle "Prospettive della Cooperazione allo Sviluppo a livello europeo, nazionale e regionale e il ruolo degli enti locali e della società civile nella Regione Marche."Sarà un momento di confronto importante tra le organizzazioni marchigiane, le istituzioni regionali, le federazioni nazionali delle ONG, utile per fare il punto sulla situazione nazionale, alla luce delle prossime riforme legislative della cooperazione e del terzo settore, sulla situazione europea, nel momento di avvio della nuova programmazione, e su come il sistema Marche di cooperazione possa rispondere a questa nuova realtà. PROGRAMMA TAVOLA ROTONDA 26 giugno Pesaro - Casa per Ferie Sacro Cuore - Viale G. Amendola 20Ore 10,00 Saluti di benvenuto e presentazione della scuola residenziale a cura del Coordinamento Marche Solidali.Saluti Istituzionali dell’ Assessore alla solidarietà del Comune di Pesaro - Sara Mengucci deleghe: servizi sociali - politiche per la famiglia, per la casa, per gli anziani - volontariato - cooperazione internazionale.Ore 10,15 Tavola rotonda: Prospettive della Cooperazione allo Sviluppo a livello europeo, nazionale e regionale e il ruolo degli enti locali e della società civile nella Regione Marche.Introduce e coordina: Vincenzo Russo – Portavoce Marche Solidali - COMIntervengono:Attilio Ascani – Direttore Generale FOCSIVGiovanni Lattanzi – Presidente COCISLuigino Peloni – Dirigente P.F. Cooperazione allo Sviluppo Regione MarcheConclude:Luigi Viventi - Assessore Regionale alla famiglia e servizi sociali, cooperazione allo sviluppo, emigrazione, immigrazione, promozione della cooperazione.Ore 13,00 pranzo
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17/06/2014 Tirocini indennizzati per 280 disoccupati over 45.
In attuazione al Protocollo d'intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 17.12.2012 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, nel quale è stata evidenziata la necessità di interventi di protezione sociale e di politiche attive per migliorare l' occupabilità e la possibilità di reinserimento/ricollocazione dei lavoratori colpiti dalla crisi, la Regione Marche ha appena emanato l'avviso pubblico che prevede tirocini indennizzati per 280 disoccupati over 45 non percettori di ammortizzatori sociali (o  percettori per un periodo residuo non superiore a 2 mesi).Il testo dell' Avviso Pubblico 
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17/06/2014 Scioperano i lavoratori di Banca Marche
Le Organizzazioni Sindacali aziendali di Banca Marche, Medioleasing e Cariloreto proclamano lo sciopero di tutte le lavoratrici e i lavoratori. In una nota unitaria i sindacati aziendali comunicano che l'astensione dal lavoro riguarderà l'intero turno pomeridiano delle giornate lavorative di martedì 24, giovedì 26 e venerdì 27 giugno 2014. Coinvolti i lavoratori appartenenti a tutte le unità produttive di Direzione e di Rete nelle regioni di Marche, Umbria, Lazio, Emilia Romagna, Abruzzo e Molise. La decisione è stata presa a sostegno della vertenza per le prospettive e le strategie di rilancio delle aziende, per l'occupazione e i diritti contrattuali dei lavoratori, per le relazioni industriali e le procedure di informazione, consultazione e confronto. Non ha portato risultati il tentativo di risolvere la vertenza attraverso la procedura obbligatoria di conciliazione, esperita inutilmente il 21 maggio scorso. Nei prossimi giorni verranno comunicate  ulteriori indicazioni in merito a regole e comportamenti da tenere per l’adesione allo sciopero. «Inizia oggi - concludono i sindacati - un ampio e profondo periodo di mobilitazione dei lavoratori del Gruppo Banca Marche».
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11/06/2014 Tasi, evitare sanzioni ai cittadini
Cgil Cisl Uil Marche denunciano la situazione di grande confusione e disorientamento che stanno affrontando in questi giorni i cittadini di vari comuni marchigiani per il pagamento della prima rata della Tasi, con scadenza che lo Stato ha fissato al 16 giugno. Cgil Cisl Uil Marche hanno scritto al Presidente dell’ANCI Marche per chiedere che i Comuni che hanno già deliberato in materia di Tasi concedano, sulla base di quanto previsto dall’art. 10 dello Statuto del contribuente, un differimento di 30 giorni per il pagamento di quanto dovuto, senza sanzioni, come già disposto da altri Comuni italiani, ad esempio quello di Vicenza. Le segreterie regionali dei sindacati hanno richiesto inoltre un incontro urgente con il Presidente dell’Anci Marche Mangialardi, per valutare eventuali proposte che consentano ai Comuni che non hanno ancora deliberato in materia di Tasi, di elaborare soluzioni più lineari e chiare nell’interesse dei cittadini contribuenti.
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10/06/2014 Incontro con il Ministro Poletti
Venerdì 6 giugno a Fano, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha incontrato i cittadini e i sindacati Cgil, Cisl, Uil per trattare il tema del lavoro. I rappresentanti dei sindacati hanno consegnato al Ministro un documento contenente la richiesta di rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga, accompagnato da statistiche e dati,  facendo presente la forte preoccupazione per l'assoluta insufficienza delle risorse finora ripartite tra le regione per gli ammortizzatori in deroga e sottolineando come la situazione sia destinata a precipitare se il Governo non provvede tempestivamente.20140606 Lettera Poletti su emergenza cig deroga e la
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10/06/2014 Conoscere il mondo contemporaneo. La “questione Rom” in Italia.
E’ ancora grande l’alone di pregiudizio intorno alla cultura e al mondo degli zingari. Neanche il dialogo con le istituzioni locali appare facile quando l’argomento sono i Rom e il loro carico di problemi. Nella stessa Europa sono in aumento le discriminazioni. mentre rari e insufficienti restano gli esempi di effettiva integrazione. Anche nelle Marche sono diversi gli insediamenti di Rom e Sinti. Di vecchia e nuova costituzione. In provincia di Ascoli, Macerata. Ad Ancona , Falconara, a Fano e di recente anche a Pesaro, con l’arrivo di alcuni nuclei rumeni. Raramente hanno un’abitazione. Nella maggior parte dei casi vivono in roulotte, in ricoveri di fortuna o in vecchie fabbriche dismesse. L’Anolf (Associazione Nazionale “Oltre le frontiere”) di Pesaro-Urbino è da tempo impegnata, insieme all’Opera Nomadi, per trovare soluzioni a favore di queste comunità, composte in maggioranza da giovani coppie e bambini. Il compito è molto arduo. C’è bisogno di lavoro, di servizi e di case. Ma soprattutto c’è bisogno di conoscere di più il mondo Rom, incoraggiando il dialogo e l’incontro tra le culture. Di tutto questo se ne parlerà l’11 giugno alle ore 20.30 a Pesaro presso la biblioteca Bobbato con Gabriele Roccheggiani e Luigi Alfieri (Università di Urbino ) e Gianluigi Storti ( Anolf), coordina Andrea Girometti (Direttivo ISCOP).PROGR._COMPLETO_CONOSCERE_IL_MONDO_CONTEMPORANEO
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05/06/2014 Riordino delle Province, partito il confronto in Regione
Avviato nei giorni scorsi il tavolo regionale che dovrà affrontare gli effetti della legge Del Rio sul riordino delle Province e la ricollocazione di funzioni, competenze e personale. Complessivamente i lavoratori delle cinque province marchigiane sono 2278 di cui 184 precari ( tempo determinato e co.co.co. ). Da qui a un mese, a livello nazionale, dovrebbero essere individuate le funzioni provinciali da trasferire e i beni e le risorse ad esse connesse e chiariti anche i dubbi circa la titolarità delle competenze in materia di formazione e lavoro. Spetterà poi alle Regioni scegliere come e presso quali enti ricollocare le funzioni provinciali da trasferire. Nell’attesa che si definisca il quadro normativo nazionale, i sindacati regionali hanno chiesto alla Regione Marche, nel confronto con gli Assessori Canzian e Viventi, la convocazione periodica di un tavolo permanente regionale sulle Autonomie Locali attraverso il quale assicurare un governo partecipato di questo complesso processo di riforma e dare risposte ai lavoratori coinvolti. Il Protocollo d’Intesa proposto al riguardo dai Sindacati alla Regione prevede anche l'attivazione di tavoli provinciali informativi che vedano il coinvolgimento delle Rsu. Per la Cisl Marche e la Categoria della Funzione Pubblica è prioritario giungere in tempi brevi alla firma con la Regione, l’Anci Marche e l’Upi Marche dell’Intesa proposta per fissare l’accordo sul metodo di confronto da seguire per gestire insieme al Sindacato questa importante e delicata fase di riordino.
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03/06/2014 Prime indicazioni per il pagamento della TASI
                                  
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22/05/2014 Economia a pezzi nel fanese. Cisl lancia l’allarme: “fare più controlli”
L'economia del territorio fanese continua a mostrare segni di sofferenza. Giovanni Giovanelli – responsabile Cisl Fano - segnala come la quasi totalità delle imprese presenti sul  territorio, attualmente sta ricorrendo agli ammortizzatori sociali. A questo fenomeno si associa l'aumento della occupazione precaria con l'incremento di contratti di somministrazione. Nel 2013 ben 36 aziende hanno utilizzato 146.000 ore per 398 lavoratori, il 2014 è iniziato con una situazione più pesante: nel 1° quadrimestre su 7 aziende risultano ben 52.344 ore lavorate con contratti di somministrazione. Rispetto all’anno scorso quindi un aumento del 5%. Più lavoro, quindi, ma anche più precarietà. “Altro dato preoccupante - continua Giovanelli - è l'insediamento di impresi cinesi nel nostro territorio”. "I capannoni abbandonati dalle aziende locali vengono occupati da laboratori cinesi, che operano in prevalenza nel settore tessile ma anche per conto terzi, nel montaggio dei mobili. Operano generalmente senza il rispetto per le leggi sulla sicurezza e sul lavoro. Doppi e tripli turni, famiglie di lavoratori con bambini che vivono all’interno dello stabilimento”. La Cisl di Fano lancia un appello agli organi di controllo affinché vengano intensificati i controlli sul lavoro irregolare per evitare incidenti e tragedie e la concorrenza sleale.Altra situazione complessa è quella determinatasi nell'azienda King di Bellocchi produttrice di accessori per la nautica. Mauro Masci responsabile Fim - denuncia la grave situazione di questa azienda con attualmente 40 operai impiegati. La ditta che al momento opera nella zona industriale di Fano ha paventato il trasferimento del sito produttivo a Viterbo, nel Lazio, con gravi pressioni sui lavoratori. Attualmente dalla verifica effettuata alla Camera di commercio risulta nominato un nuovo amministratore delegato e l’azienda ha effettuato una serie di operazioni di passaggi amministrativi e fiscali da azienda ad azienda su cui è necessario fare chiarezza. Di questa situazione sono state debitamente informati gli organi ispettivi quali l’Ispettorato del lavoro e gli organi preposti al controllo. “Abbiamo spedito un esposto – afferma Masci - per denunciare le diverse irregolarità ed inadempienze compiute nei confronti dei dipendenti , tra le quali il mancato adeguamento dell'aumento contrattuale, mancato pagamento degli straordinari e il ritardo nel percepire gli stipendi. In questo momento di crisi riteniamo necessario- ribadisce Masci - verificare la regolarità delle imprese al fine di evitare sleale concorrenza e far rispettare norme e leggi.
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20/05/2014 Pubblico impiego: Renzi, rinnova il mio contratto
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia hanno inviato una lettera alle lavoratrici e ai lavoratori del Pubblico Impiego, proponendo 44 punti per una riforma della Pubblica Amministrazione. Cgil Cisl e Uil dei servizi pubblici rispondono punto per punto con un regalo per il Presidente Renzi. IL 45° PUNTO: RENZI RINNOVA IL MIO CONTRATTO Ricordiamoglielo inviando una mail a: rivoluzione@governo.it con scritto "Renzi rinnova il mio contratto" PUOI SCRIVERE ANCHE A: lavoropubblico.cgilcisluil@gmail.com Il 23 maggio inizia la mobilitazione. Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl organizzano assemblee in tutti i luoghi di lavoro pubblico per:  una riforma della Pubblica Amministrazione che ritorni ad investire sul lavoro e sul sistema dei servizi ai cittadini la riapertura di una stagione contrattuale e per il rinnovo dei CCNL scaduti da 5 anni Basta slogan, basta spot, per una vera #RIFORMA PA  
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16/05/2014 I pensionati in visita al Museo di Fossombrone
Il coodinamento Donne  e i pensionati Cisl di Fano, Fossombrone e Pergola organizzano perDomenica 25 maggio, una visita guidata al Museo di Fossombrone per ammirare la statua della Vittoria .Questa meravigliosa statua bronzea  dell'epoca romana è stata rinvenuta nel XVII a Fossombrone secolo e poi  venduta  a Federico   II, Langravio di Kassel.In occasione dei duemila anni dalla morte dell'Imperatore Augusto, Il Museo tedesco di Kassel ha    cortesemente concesso in prestito temporaneo  la statua che torna così dopo 350 anni in Italia.L'avvenimento sta riscuotendo un successo nazionale, la visita sarà guidata da un grande esperto di storia dell'arte, il Prof. Giancarlo Gori.Seguirà alle 18.30 un apericenavittoria alata fossombrone 
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12/05/2014 Presidio a Fano per la campagna #NonstiamoSereni
Molta affluenza e partecipazione al presidio allestito a Fano, sabato 10 maggio, dai pensionati Cisl per la raccolta di firme riguardante la campagna nazionale #NonstiamoSereni. Con questa iniziativa si chiede al Presidente del Consiglio Matteo Renzi l’estensione del bonus fiscale ai lavoratori in pensione, le misure a favore delle persone con redditi così bassi da non poter usufruire dalle agevolazioni fiscali, la difesa del welfare pubblico e l’approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza. Numerose le firme raccolte - “Le persone volevano spiegazioni sul perché ai pensionati e agli incapienti non vengono riconosciuti gli 80 € di bonus. – afferma il Segretario RLS Pensionati di Fano Luciano Rovinelli. La gente è d’accordo con noi a portare avanti questa iniziativa di protesta date le difficoltà economiche quotidiane “
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08/05/2014 Lavoro, giovani, riforme
Perchè è importante il confronto con il sindacato sul Decreto sul lavoro? Come riformare la pubblica amministrazione e gestire i distacchi sindacali? Come sono finanziati i Patronati? Qual è l'andamento del lavoro nelle Marche: le crisi e le proposte per la reindustrializzazione e lo sviluppo; gli esodati; Il piano di garanzia giovani.Questi i temi trattati nell'intervista al segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, andata in onda ieri su èTvMarche. 
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06/05/2014 #NonStiamoSereni: i pensionati ricevuti dal Prefetto di Pesaro Urbino
I pensionati non sono sereni. Le condizioni di vita degli anziani e pensionati sono difficili e stanno pagando un prezzo altissimo alla crisi economica e sociale del paese. I dati Inps indicano che i pensionati pesaresi non se la passano bene, in media percepiscono 687 euro mensili. Per questo i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali dei Pensionati di Cgil, Cisl e Uil lunedì 5 maggio si sono incontrati con il Dott. Attilio Visconti, Prefetto di Pesaro Urbino, per mostrare le gravi difficoltà dei pensionati e della popolazione anziana. Hanno illustrato la Campagna #NonStiamoSereni che prevede la raccolta di firme su cartoline da inviare al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Non possiamo accettare che il Presidente del Consiglio abbia concesso il bonus fiscale di 80 euro per i lavoratori con reddito tra gli 8000 e 25 mila euro e non abbia pensato ai pensionati , che nella maggior parte dei casi arriva a stento a 9.000 euro, agli incapienti e a coloro che non hanno reddito. Non contestiamo la misura ma l’esclusione della nostra categoria, che spesso vive sotto la soglia di povertà – sottolinea Umberto De Simoni della Fnp – Cisl". Tra le istanze anche la difesa di welfare pubblico e universalistico soprattutto in questo momento che si sta verificando una situazione inaccettabile specie nel contesto di politiche che hanno ridotto la spesa per sanità e assistenza sociale e l’approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza che preveda un fondo adeguatamente finanziato. Il Prefetto ha dimostrato grande sensibilità e attenzione alle motivazioni che sono alle base dell'iniziativa di SPI Cgil – Fnp Cisl e Uilp Uil e, in qualità di rappresentante del Governo sul territorio, ha assicurato di riferire con sollecitudine le richieste illustrate. Nelle piazze e nelle sedi sindacali saranno allestiti banchetti per la distribuzione delle cartoline da firmare.
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05/05/2014 Alluvione: stato di calamità e garanzie per il lavoro
Le Segreterie regionali Cgil Cisl Uil, a seguito dei drammatici eventi che si sono verificati nelle Marche nelle giornate di venerdì e sabato, chiedono al Presidente della Regione Marche, attraverso una lettera inviata oggi, di proseguire ed intensificare le azioni di sensibilizzazione e di pressione nei confronti del Governo Nazionale, al quale i sindacati invieranno analogo appello attraverso i Prefetti marchigiani. L’allagamento di molte aree del territorio regionale, che ha colpito gravemente la popolazione, rischia di gravare ulteriormente su un sistema produttivo già fortemente in difficoltà. Le Segreterie regionali Cgil Cisl Uil, in attesa della stima precisa dei danni, esprimono forte preoccupazione per le numerose sospensioni delle attività produttive e di conseguenza dei lavoratori vista l’alta presenza di imprese manifatturiere, commerciali, agricole e turistiche nell’area colpita. Le Segreterie regionali Cgil Cisl Uil, per affrontare concretamente l'emergenza, ritengono necessario che il Governo accolga, in tempi rapidi, la richiesta di stato di calamità; destini risorse aggiuntive per gli ammortizzatori in deroga per garantire coperture ai lavoratori dipendenti di imprese operanti nelle zone alluvionate e risorse per le popolazioni e per le imprese che consentano interventi utili a superare la fase dell’ emergenza e a ripristinare condizioni di normalità; programmi assieme alla Regione interventi straordinari finalizzati alla manutenzione e alla riqualificazione del territorio.La lettera inviata al Presidente della Regione Marche
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02/05/2014 Primo maggio nelle Marche: «+lavoro, +Europa +Solidarietà»
Grande partecipazione nelle piazze marchigiane in occasione delle celebrazioni del Primo maggio. Tante le iniziative che hanno richiamato lavoratori, giovani e famiglie nella ricorrenza della festa internazionale del lavoro. Una giornata di riflessione, su una crisi che non rallenta e non dà tregua. Pesaro, Fano, Macerata Feltria, Matelica, Tolentino, Recanati, Pioraco, Porto Recanati, Civitanova, Macerata, Porto Sant’Elpidio. Queste le città marchigiane che hanno ospitato le manifestazioni unitarie di Cgil Cisl e Uil. «Un primo maggio ancora troppo amaro per il lavoro anche nella nostra Regione – afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, presente con una delegazione marchigiana alla Manifestazione Nazione a Pordenone. – Non c’è più tempo, serve una nuova stagione comune di responsabilità collettiva, di innovazione, di cooperazione e che guardi all’Europa come opportunità di crescita e sviluppo».
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29/04/2014 Pesaro: festa dei lavoratori
Cgil, Cisl Uil e in collaborazione con Anpi hanno organizzato presso il bellissimo Parco Miralfiore di Pesaro la Festa del 1° maggio. La festa inizierà alle ore 10.00 con animatori che intratterranno i bambini, seguiranno concerti di tre gruppi musicali locali quali i BriTrip Cover Band, I giardini di marzo , i Vizi Vari Foundation e i Basso Ventre. Come ormai da tradizione ci sarà l’arrivo dei ciclisti della “ Staffetta della Memoria” che partendo dalla provincia di Massa Carrara e percorrendo la Linea Gotica, arriverà a Pesaro verso le 15.45. Alle 16.00 l’intervento del responsabile Cisl Pesaro Claudio Bruscoli. Poi cena e musica fino a tarda sera.
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29/04/2014 1° maggio: torna a Fenile la Festa dei lavoratori
Dopo 40 anni torna la Festa dei Lavoratori organizzata da Cgil, Cisl, Uil e Anpi a Fano, al Parco del Fagiano (località Fenile.) Occasione per celebrare la giornata simbolo dei lavoratori e anche occasione di divertimento per famiglie e bambini. La Festa inizierà dalle ore 10.00 con uno spazio dedicato ai bambini con laboratori, teatro di burattini e animazione curata dall’associazione “Nati per leggere. Alle 15.00 musica dal vivo con i concerti di Frida Neri, Nudi sotto la pioggia e Gato negro. Sarà presente un servizio bar e la sera stand gastronomici per chi vuole restare a cena.Alle 17.00 saluti dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Anpi.   
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24/04/2014 #NonStiamoSereni. I pensionati vogliono delle risposte
Le Organizzazioni sindacali dei Pensionati di Cgil, Cisl e Uil Marche manifestano forte preoccupazione per le condizioni di vita sempre più difficili degli anziani e dei pensionati, che stanno pagando un prezzo altissimo alla profonda crisi economica e sociale che il paese attraversa. Le Marche sono una regione il cui indice di invecchiamento è tra i più alti a livello europeo (più del 23% della popolazione è ultra sessantacinquenne). Elevata è l'incidenza della non autosufficienza, condizione che si stima riguardi tra 50 e 60 mila cittadini marchigiani. Drammatica è la condizione dei redditi dei pensionati marchigiani, che percepiscono in media 780 € al mese. Una situazione inaccettabile, specie nel contesto di politiche e nazionali che negli ultimi anni hanno ridotto in modo insostenibile la spesa per il welfare (previdenza, sanità e assistenza sociale).  A fronte di ciò i pensionati di SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL hanno deciso di intensificare le loro iniziative di sensibilizzazione nei confronti del Governo, che a tutt'oggi non ha ancora dato alcuna risposta, promuovendo su tutto il territorio marchigiano la campagna NonStiamoSereni. La campagna si sviluppa attraverso la firma e l’invio di cartoline al Presidente del Consiglio dei Ministri.  I cittadini marchigiani potranno firmare le cartoline nei punti allestiti nelle piazze e nelle sedi sindacali dislocate in tutto i territorio regionale. Le segreterie regionali  di  SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL presenteranno anche ai  Prefetti e ai Consigli Comunali le richieste che verranno inviate al Governo. La raccolta avrà il suo momento culminante nella giornata di giovedì 15 maggio in sarà tenuto un presidio  sotto la Regione Marche.  In particolare le Organizzazioni sindacali dei Pensionati di Cgil, Cisl e Uil  chiedono: l'estensione del "bonus fiscale" ai lavoratori in pensione, la cui esclusione dal beneficio è una gravissima discriminazione; la previsione di misure a favore delle persone con redditi così bassi da non poter usufruire delle agevolazioni fiscali (cosiddetti incapienti); la difesa del sistema di welfare pubblico, universalistico e solidale; l'approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza, con relativo fondo adeguatamente finanziato; la razionalizzazione della spesa pubblica eliminando sprechi e privilegi; la riduzione dei costi della politica, nel quadro di una complessiva riforma istituzionale sia nazionale che locale; una riforma fiscale e la lotta all'evasione; interventi per rilanciare la crescita e lo sviluppo del paese attraverso il lavoro, in particolare per i nostri giovani. Aderisci alla campagna, firma la cartolina. #NonStiamoSereni.  
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23/04/2014 Presidio a Pesaro: sindacati chiedono aiuto per i lavoratori
Cgil Cisl e Uil hanno organizzato per domani 24 aprile in piazza del Popolo a Pesaro una manifestazione a sostegno della richiesta di finanziamento degli ammortizzatori in deroga in quanto l'incertezza sulle risorse disponibili rende concreto il rischio che migliaia di lavoratrici e lavoratori, anche della Provincia di Pesaro - Urbino, restino senza lavoro e senza reddito.Parteciperanno i parlamentari del territorio. Il Prefetto riceverà una delegazione di sindacalisti che esporrà le ragioni della mobilitazione.
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17/04/2014 Sindacati e lavoratori del commercio in stato di agitazione contro le aperture di Pasquetta e del 25 aprile
In un contesto di forte recessione dei consumi quale effetto di una crisi che non lascia alternative al taglio dei bilanci familiari in tutte le voci che non sono indispensabili, molte aziende della grande distribuzione hanno deciso di aprire i battenti a Pasquetta e nel giorno in cui tutti gli italiani festeggiano la  Liberazione! E’ una scelta assunta in totale autonomia nonostante le regole che governano le relazioni tra sindacato e aziende prevedano un confronto preventivo per definire l’organizzazione del lavoro, ed in particolare le aperture straordinarie, i presidi e gli orari di lavoro. Una scelta contro la quale si sono schierati anche i Vescovi marchigiani, attraverso il Presidente della CEM (Conferenza Episcopale Marchigiana) Mons. Luigi Conti, chiamato direttamente in causa dalla Cisl delle Marche. . La decisione di allargare le aperture festive  anche a Pasquetta stona peraltro con i tanti accordi sottoscritti con diverse aziende del settore per evitare tagli all’ occupazione e governare - anche attraverso una organizzazione del lavoro più flessibile e la riduzione del trattamento economico delle prestazioni festive - l’aumento dei costi. Riteniamo la scelta della grande distribuzione condannabile perché miope e non lungimirante. Ridurre le politiche commerciali al mero ampliamento delle aperture domenicali e festive è infatti sbagliato e improduttivo di effetti. In un contesto dove non sono le occasioni di acquisto a mancare, ma le risorse economiche di tante famiglie pesantemente colpite dalla crisi, la decisione di aprire i battenti nelle due festività di aprile rischia di configurarsi come una dimostrazione di scarsa sensibilità nei confronti dei lavoratori del settore che hanno condiviso i tanti accordi di cassa integrazione, di solidarietà o di rivisitazione della organizzazione del lavoro e di chi  gli acquisti non può farli neanche nei giorni feriali. Le tante forzature fatte dai responsabili aziendali per ottenere la disponibilità dei lavoratori a prestare la propria attività nelle festività costituisce peraltro una violazione del contratto nazionale di lavoro che prevede la facoltatività della prestazione lavorativa in tutte le festività nazionali. Per queste ragioni le Categorie dei lavoratori del commercio di Cgil Cisl e Uil (Filcams, Fisascat e Uiltucs) proclamano lo stato di agitazione con il blocco di tutte le prestazioni festive su tutto il territorio regionale ed effettueranno volantinaggi per sensibilizzare i consumatori ed invitarli ad effettuare i loro acquisti in altre giornate.Le Segreterie regionali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil
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04/04/2014 IL Vescovo Trasarti nei locali della Cisl di Fano
Ieri, giovedì 3 aprile il Vescovo Monsignor Armando Trasarti ha benedetto i rinnovati locali della Cisl di Fano di Via Garibaldi, 69. La Cisl di Fano, che nel territorio della Diocesi di Fano associa lavoratori e pensionati, è presente in 7 uffici e in oltre 15 recapiti, è lieta di incontrare la “guida” spirituale di questa comunità locale profondamente segnata dalla crisi. Il gesto, nella sua semplicità, è stata l’occasione per rafforzare la collaborazione e lo spirito di solidarietà fondamentali per affrontare la crisi e le difficili situazioni sociali ed economiche.
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04/04/2014 La Cisl di Fano denuncia: la raccolta differenziata costa toppo
Raccolta differenziata: disagi per il cittadino e un aumento delle tariffe. “Dal 2008 al 2013  i costi per gli utenti  nel comune di Fano -  afferma Elio Donati, rappresentante Adiconsum Cisl - sono aumentati in maniera esponenziale, prendendo ad esempio una famiglia con 3 componenti e  con un appartamento di 116 mq, la quota fissa è aumentata del 38,3% , la quota variabile aumentata del 61,8% mentre l’adeguamento istat nello stesso periodo è incrementato del 12,3%”. Inoltre, c’è  motivo di preoccupazione in quanto i problemi già evidenziati nel 2011, sono rimasti lettera morta: il ritiro dell’umido, come era già stato evidenziato -  due volte alla settimana è da considerare insufficiente, in particolar modo per chi vive in case piccole e senza balconi. Era stato promesso di portare il ritiro dell’umido a tre volte alla settimana. Contrariamente alle promesse, niente è stato fatto. “Non si possono obbligare i cittadini - afferma Silvana Bettitelli  della Federazione Pensionati  - a tenere in casa il materiale organico per 3 o 4 giorni di seguito, subendone i cattivi odori” In molte città delle Marche, trascurando altre realtà prestigiose come Bologna, il sistema di raccolta prevede i cassonetti a deposito libero per la raccolta dell’umido, del vetro e della carta, lasciando la raccolta porta a porta per i materiali residuali non degradabili. A nostro parere ci sarebbero molti vantaggi per gli utenti e forse anche per i somministratori del servizio. Non si comprende come  queste incombenze e disagi per il cittadino possano coniugarsi con un aumento smoderato delle tariffe. “Sarebbe necessario – afferma Giovanni Giovanelli responsabile Cisl Fano - rendere più trasparenti i bilanci del servizio di raccolta e la destinazione di eventuali utili che non dovrebbero esistere in quanto sono da restituire all’utente”.
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02/04/2014 Siria, dalle bombe al dialogo: un orizzonte possibile?
Giovedì 10 aprile ore 16:00 presso Memo - Mediateca Montanari in Piazza Pier Maria Amiani a Fano si terrà il Seminario con Giovanni Giovannelli (AST CISL Fano), Ambasciatore Armando Sanguini, Roberto Aliboni (Istituto affari internazionali Roma), Fausto Mazzieri (Iscos Marche)A seguire si svolgerà l'inaugurazione della mostra fotografica di Matthias Canapini (Pasqua in Siria): "Dalla Turchia alla Siria: volti e storie di una guerra dimenticata" Info: http://www.facebook.com/events/1411459625783074/Iscos Marche Onlus - Via dell'Industria 17/a - Ancona - 071 505224 AST CISL Fano - Corso Garibaldi 69 - Fano - 0721 805151 
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01/04/2014 Pergola, prevenzione contro l'osteoporosi
Continua la campagna di prevenzione contro l'Osteoporosi organizzta dai coordinamenti Donne SPI -CGIL, FNP - CISL, UILP - UIL e la Regione Marche in collaborazione con il Comune di Pergola. L'incontro si terrà il 10 aprile a Pergola presso la "Sala San Rocco" in Via S. Marco, interverranno il Dr. Lacetera, Direttore reparto geriatria Ospedale Riuniti Marche Nord, Lorenza Mancini, coordinatrice Donne Regionale che illustrerà il progetto regionale e i geriatri Dr. Giuliano Cenci, Dr. Pierpaolo Lamanna e Dr. Roberto Montanari. Concluderà i lavori Catia Rossetti, Segretaria Spi - Cgil.Durante il dibattito sarà possibile effettuare il test DEFRA per una prima valutazione della situazione di rischio fratture da sottoporre all'attenzione del proprio medico di famiglia.locandina osteoporosi Pergola
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01/04/2014 INFORMATI: seminario rivolto ai giovani
Continua il ciclo di seminari informativi e formativi rivolti ai giovani, all'interno del progetto Policoro, sui temi di  Impresa, Lavoro, Finanza nella cornice della Dottrina Sociale della Chiesa. Previsti gli interventi di Confcooperative, Giovanni Giovanelli Cisl Fano, Banca Credito Cooperativo, Acli . Si parlerà di mercato del lavoro, tipo di imprese, le banche e la richiesta di un finanziamento, l’impresa e il lavoro nella cornice della Dottrina Sociale della Chiesa. L' incontro  si svolgerà il 5 aprile a Pergola dalle ore 9.00  alle 13.00 presso la Sala San Rocco. La partecipazione è gratuitaGUARDA IL VIDEO  InFormaTi - locandina unitaria (1)Lettera di accompagnamento progetto INFORMATI
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28/03/2014 730 2014, hai tutti i documenti che ti servono per la dichiarazione?
Alla vigilia della compagna fiscale 2014, comincia la raccolta dei documenti utili a presentare il 730. Ecco una comoda lista da scaricare e stampare per controllare di avere tutto quello che serve a portata di mano. 
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18/03/2014 Accordo tra Sindacati e Centrali cooperative
Un accordo sui temi del lavoro e dello sviluppo cooperativo, un documento per costruire una traiettoria comune a favore dell’occupazione e dei lavoratori nelle cooperative e della cooperazione. Lo hanno firmato questa mattina ad Ancona le Centrali cooperative delle Marche, rappresentate da Stefano Burattini, presidente Agci Marche, Massimo Stronati, presidente Confcooperative Marche, Gianfranco Alleruzzo, presidente Legacoop Marche, e dai sindacati regionali, rappresentati da Roberto Ghiselli, segretario generale Cgil Marche, Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche, e Renzo Perticaroli, segretario confederale Uil Marche, con l’intento di promuovere e valorizzare un nuovo modello di relazioni e di concertazione all’interno della cooperazione marchigiana, che rappresenta un diverso modo di fare impresa, basato sui valori del mutualismo, della collaborazione e della condivisione. Un panorama imprenditoriale che raccoglie 1.600 cooperative attive con 27 mila fra soci-lavoratori e dipendenti, oltre il 5% del totale degli occupati e con una dimensione media di 16,4 addetti, un fatturato complessivo di circa 3 miliardi di euro, pari al 4,2% del valore aggiunto della regione. L’accordo ha lo scopo di rafforzare le relazioni sindacali e la bilateralità, per valorizzare figure specifiche dell’impresa cooperativa, come quella del socio-lavoratore che stringe con l’impresa un rapporto associativo e di lavoro allo stesso tempo, di estendere e qualificare la contrattazione integrativa, riattivare e rilanciare il Coop-Form delle Marche come strumento di formazione continua per i lavoratori. L’intesa vuole promuovere politiche per l’occupazione e lo sviluppo cooperativo con il sostegno a nuove cooperative e con particolare riguardo a quelle promosse da lavoratori di aziende in crisi, valorizzando le specifiche leggi regionali di sostegno. Sollecitare l’applicazione dell’Accordo di programma “Entroterra Appenninico”, che interessa, con 2,5 milioni di euro, 56 Comuni nell’area di crisi dell’ex Antonio Merloni, e l’attivazione del Progetto Appennino, che riguarda 300 lavoratori del settore agroforestale. Promuove l’housing sociale come modalità di nuova politica abitativa, politiche di riequilibrio territoriale specie per le aree interne e i centri minori, politiche creditizie in grado di far fronte alla crisi sistemica che investe tutti i settori. Le Centrali cooperative e le organizzazioni sindacali confermano, nel documento congiunto, una visione dell’impresa cooperativa quale soggetto protagonista all’interno del sistema integrato di interventi e servizi sociali e il comune interesse per lo sviluppo di un sistema integrato di welfare regionale. In questo quadro, si condividono alcuni obiettivi immediati: dal tariffario regionale ai costi standard, dall’atto di fabbisogno all’osservatorio sugli appalti, dall’innovazione nell’affidamento dei servizi a politiche attive per i soggetti svantaggiati. Nell’intesa, Centrali e sindacati sottolineano l’opportunità offerta dalla programmazione dei fondi Ue 2014-2020 per il sostegno alle politiche di sviluppo delle Marche, in cui anche la cooperazione deve trovare un suo spazio con misure specifiche dedicate. Per valorizzare il contributo partenariale delle parti economiche e sociali, propongono alla Regione Marche di attivare una cabina di regia, che abbia tra le sue principali funzioni quella di garantire una strategia unitaria di programmazione dei fondi Ue. A sostegno della qualità del lavoro cooperativo, Centrali cooperative e sindacati s’impegnano nella lotta al lavoro nero e sommerso, a sostenere la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, la legalità e la trasparenza del sistema degli appalti, valorizzando il sistema degli Osservatori della cooperazione presso le Direzioni Territoriali del Lavoro. Proprio per il sistema degli appalti, secondo le Centrali cooperative e i sindacati, è ormai inderogabile che la Regione Marche, attraverso una legislazione regionale, metta in campo un’iniziativa che definisca un sistema di controllo e di trasparenza degli appalti per tutto il sistema privato e per l’area pubblica, in grado di garantire la legalità, il lavoro buono, il rispetto dei contratti rappresentativi, la qualità del prodotto/servizio e contrastare la concorrenza sleale. Centrali cooperative e sindacati, inoltre, si esprimono a favore di una nuova architettura istituzionale locale, che vede nell'associazionismo comunale e nel connesso ripensamento delle funzioni di area vasta le componenti essenziali di un'innovazione della pubblica amministrazione locale capace di superare gli eccessi di frammentazione che caratterizzano la regione e di offrire ai cittadini maggiori e migliori servizi, senza pregiudicare bensì valorizzando l'identità locale e il radicamento delle istituzioni nel territorio.Il testo dell'accordo
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17/03/2014 Trasporto pubblico locale, confermato lo sciopero del 19 marzo
Sciopero nazionale per l’intera giornata delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale, con il rispetto delle rispettive fasce di garanzia. Dopo  l’incontro convocato congiuntamente dal Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti e dal Ministro del Lavoro per l’esame delle problematiche legate al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Trasporto Pubblico Locale, al quale hanno partecipato le Segreterie Nazionali delle Federazioni di Categoria di Cgil Cisl e Uil (rispettivamente Filt, Fit e Uiltrasporti) insieme a UGL, Autoferrotranvieri e Faisa-Cisal e le Associazioni Datoriali Asstra, Anav e Agens, lo sciopero nazionale di mercoledì 19 marzo è confermato. In apertura dell’incontro i due Ministri hanno comunicato alle parti l’intenzione di riprendere immediatamente i due percorsi di confronto con le parti sociali, tra loro intrecciati, interrottisi a causa del cambio di Governo. Il primo, presso il Ministero del Lavoro, riferito alla vertenza contrattuale, fermo all’ultima riunione del 6 dicembre. Il secondo, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riferito al riassetto normativo e al finanziamento del settore, fermo all’ultima riunione del 16 gennaio, ma sul quale è successivamente proseguita l’elaborazione in Conferenza Unificata (Governo, Regioni, Enti Locali). Asstra e Anav, pur dichiarandosi genericamente disponibili, come tante volte già accaduto nel corso di questa lunga vertenza, hanno però confermato che l’attuale quadro di finanziamento del settore rende possibile il rinnovo contrattuale solo a condizione che esso risulti integralmente autofinanziato. Questa posizione datoriale ha impedito qualsiasi possibile sviluppo immediato e concreto del confronto per la ripresa del quale la delegazione governativa ha comunque confermato il proprio impegno ipotizzandola per fine mese, a valle di ulteriori verifiche interne al Governo. L’adesione allo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale sostiene la vertenza per il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, per il riassetto normativo ed il finanziamento del settore. Un'adesione per un segnale forte e chiaro affinché la ripresa del confronto proposta dal Governo rappresenti davvero l’occasione per vincere l’atteggiamento datoriale e il disinteresse delle Regioni per chiudere finalmente la vertenza contrattuale.
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10/03/2014 Mi chiamo Giulia ed ho paura
Lunedì 10 marzo i pensionati Cisl di Pesaro e il coordinamento Donne festeggiano  la Donna  nel Quartiere Montegranaro a Pesarodalle ore 15.30 con  la proiezione del film “Mi chiamo Giulia ed ho paura” con la presenza del Registra Henry Secchiaroli  e della Dr.ssa Antonia Maria Cucuzza  - vice Sindaco di Fano e Assessore alle Pari Opportunità. . Di seguito la Dr.ssa  Maria Cleofe Contardi – Psicologa Ospedali Riuniti Marche Nord parlerà della Violenza di genere: aspetti  e significati psicologi.
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08/03/2014 8 marzo: lavoro, dignità e libertà
Ancora tempo di crisi, una crisi prepotentemente lunga e pesante e per la quale le donne, spesso le prime a fuoriuscire dal mercato del lavoro e le ultime ad entrarvi, stanno pagando un prezzo altissimo: 3.157 donne licenziate e iscritte nelle liste di mobilità nelle Marche nel 2013 che porta alla spaventosa cifra di 45.000 il numero delle donne marchigiane disoccupate e inutilmente in cerca di un lavoro. Si raggiunge così un nuovo drammatico record per la disoccupazione femminile, prepotentemente salita al 14,6%: il valore più alto mai raggiunto finora nelle Marche e soprattutto un valore che per la prima volta è peggiore di quello medio nazionale oltre ad essere il peggiore delle regioni del Centro-Nord! Donne che non vogliono rassegnarsi e guardano con coraggio dentro ma anche oltre la crisi, vivono il presente e costruiscono il futuro di una Regione che vuole tornare a crescere. Donne che fanno i conti con un lavoro che non c’è o è precario, discontinuo, instabile, sottopagato o senza tutele. Donne che, se un lavoro ce l’hanno, ogni anno dovrebbero lavorare due mesi più degli uomini per poter avere lo stesso stipendio perché tale è il divario salariale tra uomini e donne. Donne che ancora devono scegliere se lavorare o diventare madri in un Paese che invecchia con tassi di natalità sempre più bassi. Sono quasi 3.000 le madri lavoratrici che nel quinquennio 2009-2013 hanno lasciato il lavoro alla nascita di un figlio nelle Marche, di cui 573 nel 2013: donne spesso costrette alle dimissioni per mancanza di asili, o per i costi troppo elevati dei servizi per l’infanzia o per le difficoltà a conciliare lavoro e maternità. Donne che ogni giorno si di dividono (o meglio si moltiplicano) con il lavoro dentro e fuori casa, con una organizzazione dei tempi di vita e di lavoro sbilanciata e che spesso riversa solo su di loro il peso della cura dei familiari e della casa. Da questo punto di vista, il Protocollo d’intesa per la promozione di azioni positive volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che abbiamo firmato il mese scorso con la Regione Marche, l’ANCI, l’UPI, CGIL, CISL, UIL, e le principali associazioni datoriali è per noi molto importante perché con esso, abbiamo affermato la necessità della condivisione delle responsabilità familiari tra uomini e donne, e abbiamo concordato di promuovere, nella stipulazione di accordi collettivi di secondo livello, forme di flessibilità degli orari e modalità e forme di organizzazione del lavoro che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Questo perché siamo convinte che la difesa dei posti di lavoro si realizza anche attraverso questi strumenti. Giovani donne intrappolate nella mancanza di occupazione o in percorsi occupazionali e professionali precari, a basso reddito e che riducono la loro autonomia e libertà, ripercuotendosi inevitabilmente nelle loro scelte di vita a partire da quello di diventare madri. Per questo, proprio per l’incertezza e le difficoltà in cui ci troviamo è necessario innanzitutto tornare a creare lavoro e riportare l’attenzione sulla centralità delle donne nel lavoro e nella società e sull’importanza delle loro competenze, del loro potenziale e dei loro meriti. Occorre ribadire che il lavoro, la realizzazione, le pari opportunità delle donne sono condizioni indispensabili per uscire dalla crisi e garantire condizioni di benessere sociale per tutti, donne e uomini. Il lavoro per le donne è autonomia, dignità e libertà alle quali non possono e non devono rinunciare. E allora,  buon 8 marzo a tutte!Daniela Barbaresi (Cgil Marche)Cristiana Ilari (Cisl Marche)Claudia Mazzucchelli (Uil Marche)Ancona,  6 marzo 2014 
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06/03/2014 Fano, prevenzione contro l’osteoporosi
Continua la campagna di prevenzione contro l’Osteoporosi organizzata dai coordinamenti  Donne SPI  – CGIL, FNP – CISL,  UILP-UIL  e la Regione Marche. L’incontro si terrà l’ 11 marzo a Fano presso la Sala Polivalente “Il Cubo” - centro commerciale San Lazzaro, interverranno il Dr. Lacetera, Direttore reparto geriatria Ospedale Riuniti Marche Nord, Lorenza Mancini, coordinatrice donne Regionale che illustrerà il progetto regionale e i geriatri Dr. Giuliano Cenci, Dr. Pierpaolo Lamanna e Dr. Roberto Montanari. Concluderà i lavori Catia Rossetti, segretaria Spi Cgil.Durante il dibattito sarà possibile effettuare il test DEFRA per una prima valutazione della situazione di rischio fratture da sottoporre all’attenzione del proprio medico di famiglia
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05/03/2014 Pesaro: agevolazioni sulla Tasi e possibilità di pagarla in quattro rate.
Martedì 4 marzo i sindacati Cgil Cisl Uil rappresentati da Simona Ricci, Claudio Bruscoli, Riccardo Morbidelli  hanno siglato il protocollo d’intesa  con il Comune di Pesaro sul bilancio di previsione per l’anno 2014. Tante le riconferme importanti  e una novità. La Tasi, la nuova tassa sulla casa,  verrà diluita in 4 rate  e si inizierà a pagare da giugno. L’aliquota è stata confermata al  1,9 per mille e per aiutare  le famiglie in difficoltà il Comune ha erogato 600mila euro, che verranno distribuiti, in un’ottica  di equità, a  coloro che hanno un isee inferiore a 12mila euro. E’ il primo Comune nelle Marche  a sperimentare questa formula. Tra i punti cardini dell’accordo: la riconferma del fondo anticrisi (250mila euro) per sostenere le famiglie nelle spese di affitto, riscaldamento e luce;  il mantenimento dello stesso livello dell’anno scorso nell’ erogazione dei servizi sociali ed educativi, nessuna variazione sull’addizionale Irpef  che si mantiene sull’aliquota  6 per mille fino a 28mila euro, fino ad arrivare all’ 8 per mille nei redditi più alti. Grande lavoro sull’evasione fiscale: recuperati nel 2013 ben 820mila euro. “Apprezzo  la tempestività -  afferma Claudio Bruscoli -  del comune di Pesaro nell’approvare le linee  guida di bilancio e chiediamo un’accelerazione degli altri comuni della Provincia con i quali ancora non abbiamo iniziato nessuna discussione.”
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03/03/2014 Il Vescovo Trasarti condivide l’appello dei Sindacati
Il Vescovo Mons. Armando Trasarti della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola condivide l’appello lanciato alla Conferenza Stampa del 22 febbraio dai tre segretari provinciali dei sindacati CGIL-CISL-UIL sulla crisi e sull'emergenza lavoro e redditi, in cui essi chiedevano di "agire immediatamente per fronteggiare l'emergenza lavoro e le sue drammatiche ricadute sociali e individuare strategie comuni per un nuovo modello di sviluppo della nostra provincia", non posso non condividerlo e non farlo anche mio e "spronare" tutte le Istituzioni e gli Enti preposti a concordare una rapida risposta. I dati presentati dai sindacati: ossia la crescita del 54% della disoccupazione in un solo anno (oggi siamo a circa 14.000 disoccupati nella nostra provincia), e con quella femminile che cresce del 71%; la cancellazione a causa della crisi di quasi 6.000 posti di lavoro nel manifatturiero dal 2010 al 2013 con la chiusura di circa 650 imprese in un solo anno, caratterizzano questa drammaticità che non può lasciare più nessuno indifferenti. Sottoscrivo quindi la richiesta dei sindacati di convocare quanto prima "un tavolo provinciale nel quale affrontare sia le emergenze sociali sia le prospettive di sviluppo", di "riconoscere ai settori manifatturieri del nostro territorio le caratteristiche di area di crisi complessa", e condivido – fra le tante cose citate – la "richiesta ai Comuni della nostra provincia, a partire dai bilanci preventivi 2014, che si rafforzino tutti gli interventi sociali, che si rifinanzino immediatamente i fondi anticrisi, che si salvaguardi la spesa per welfare e servizi educativi, e si avii un processo di messa a sistema del welfare locale, rendendolo più equo, più giusto, più rispondente ai bisogni delle persone". Occorre, in pratica, a mio avviso promuovere un nuovo patto sociale in cui il lavoro e l’intrapresa (ossia l’economia reale) tornino ad essere promossi e supportati da tutti. Non ci dovrebbe essere azione o attività, pubblica o privata che sia, che non rimetta al centro il lavoro (condizione essenziale per ridare dignità a tutte le persone in età lavorativa, ed oggi la vera grande emergenza del nostro tempo) e l'impresa economica capace di creare beni e servizi utili alla comunità. Ma alzando lo “sguardo sul futuro” il problema principale che ci si pone di fronte è quale scenario vogliamo vedere. Se continuiamo a seguire gli attuali schemi di sviluppo, ossia quelli che ci hanno guidati fino a oggi, potremmo non trovare soluzioni adeguate e in questo caso la coesione sociale sarebbe molto a rischio. Allora dobbiamo percorrere nuove vie. Ci sono degli studiosi che stanno tentando di indicarci nuove vie (Zamagni, Luigino Bruni, Leonardo Becchetti ed altri), ma c'è bisogno di sperimentazioni, di passare dalle teorie alla pratica. Nessuno sa con certezza dove andare ma credo che senza praticare nuovi paradigmi di sviluppo non usciremo, o comunque non usciremo bene, da questo periodo di transizione che continiamo a chiamare semplicemente “crisi”. Inoltre ritengo importante aggiungere altre due cose: una attenzione particolare ai giovani, ossia alla necessità che sia premiato il loro sforzo di entrare nel mondo del lavoro per potersi permettere una famiglia; una valorizzazione anche di altri settori – e non solo del manifatturiero – come la cultura, il turismo, i beni ambientali, l'agricoltura e la pesca, e di tutti quei beni "immateriali" non delocalizzabili che ci rendono un Paese quasi unico al mondo. Infine ritengo doveroso assicurare che anche noi come Chiesa, proviamo a fare la nostra parte, mettendo in campo tutti i beni e le risorse che possano creare lavoro, ad esempio con alcuni cantieri di ristrutturazione di Chiese, oratori e altre strutture, nonchè con provvedimenti di sostegno a famiglie in difficoltà. Sono convinto che in questa fase ogni politica destinata a sviluppare occupazione – anche temporanea – è la benvenuta. E' tempo di abbandonare gli appelli generici e spesso rivolti agli altri, per guardare a ciò che ognuno di noi può fare.
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26/02/2014 Un aiuto in favore di minori e giovani studenti riconosciuti da un solo genitore
Aperto il bando della Provincia di Pesaro  - Urbino per richiedere un contributo economico per l’anno 2014 in favore di minori e giovani studenti riconosciuti da un solo genitore. Tra i requisiti di accesso: residenza anagrafica presso i Comuni della Provincia da almeno 12 mesi e  certificazione ISEE in corso di validità non superiore a € 9000,00. Le domande potranno essere presentate entro il 29 marzo 2014. Bando_2014_01-1
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25/02/2014 Emergenza lavoro nel pesarese: non c'è più tempo da perdere
E' un appello accorato e preoccupato quello che i tre referenti provinciali CGIL CISL UIL , Simona Ricci, Claudio Bruscoli, Riccardo Morbidelli  rivolgono a tutti gli attori sociali e istituzionali del territorio provinciale e alla Regione Marche: non c'è più tempo da perdere, occorre agire immediatamente per fronteggiare l'emergenza lavoro e le sue drammatiche ricadute sociali e individuare strategie comuni per un nuovo modello di sviluppo della nostra provincia.  I dati sono allarmanti: i disoccupati  nella provincia di Pesaro sono cresciuti in un solo anno del 54% rispetto alla media marchigiana del 39%.  Persi dal  2010 al 2013 6mila posti di lavoro nel manifatturiero  con la chiusura di 650 imprese in un solo anno (-1,7%), rispetto al dato marchigiano (-1,1%). I redditi e i consumi per abitante sono diminuiti del 3,6% e del 1,5%, un punto percentuale in più della media marchigiana.Impressionanti i numeri della cassa integrazione, sfiorano il tetto degli 11 milioni di ore nel 2013 (con un incremento anno su anno del 39,2%).  Questi dati raccontano un territorio in profondissima crisi e per questo i sindacati lanciano un appello  e   una serie di richieste alle istituzioni. “Per primo - afferma Bruscoli – vogliamo qualcuno pronto a dialogare con noi di queste tematiche. Chiediamo alla Regione Marche e al Ministero dello sviluppo economico la possibilità di applicare al territorio le misure  per riconoscere  ai settori manifatturieri, in particolare al distretto legno-mobile, le caratteristiche di area a crisi complessa”. Poi l’appello al sistema produttivo di puntare su innovazione, ricerca e occupazione qualificata. “Non c’è ripresa che tenga – continua Bruscoli – se si continua a chiudere e riaprire imprese senza investire nella qualità del processo produttivo e nell’occupazione stabile. Noi siamo disponibili a costruire un sistema di relazioni industriali  che sostenga questi processi.”  Per quanto riguarda il welfare ai Comuni della Provincia chiediamo  che rafforzino gli interventi sociali, che si rifinanziano i fondi anticrisi,  che si salvaguardi la spesa per il welfare e per i servizi educativi e si avvii un grande processo di innovazione e di messa a sistema del welfare locale. Chiediamo alla Regione, inoltre, di attivarsi immediatamente per garantire la continuità dei servizi all’impiego e alla formazione e rafforzare il proprio impegno sul tema della legalità, della lotta all’evasione e all’elusione fiscale.  Comunicato stampa CGIL CISL UIL Pesaro
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24/02/2014 Un aiuto ai figli di lavoratori ed agli studenti lavoratori in difficoltà
Nell' ambito delle misure anticrisi di cui all' Intesa sulle politiche di bilancio 2014 a sostegno del lavoro e della coesione sociale, siglata dalla  Regione Marche e dalle Segreterie regionali CGIL-CISL-UIL Marche il 13 dicembre 2013, è in arrivo un contributo una tantum per iscritti all’università, lavoratori o figli di lavoratori, in situazione di crisi e  difficoltà lavorativa.Le domande potranno essere presentate, a partire dal 3 marzo p.v., entro il termine di scadenza del 16 aprile 2013Per approfondire:Bando e modulistica
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21/02/2014 I patronati su "Striscia": Inas esempio di correttezza e trasparenza
Sabato scorso è andato in onda su Striscia la notizia un servizio che ha messo sotto la lente di ingrandimento l’operato degli Enti di Patronato. La storia raccontata da “Striscia” mette in evidenza il comportamento scorretto di un Patronato che, per la compilazione di una domanda di disoccupazione, ha chiesto il pagamento di un corrispettivo di € 20. Si tratta di un atto molto grave perché gli Enti di Patronato non possono chiedere compensi di alcun tipo per i servizi che erogano al cittadino, così come dispone la legge 152/2001. E’ un comportamento disonesto e lesivo che rischia di gettare discredito nei confronti di Patronati come l’INAS Cisl, che come dimostrato dal servizio stesso, hanno sempre fatto della serietà, moralità, trasparenza e correttezza una questione di principio. In questi anni abbiamo dato assistenza a numero sempre crescente di persone che, a causa della complessità della legislazione e dei meccanismi di accesso alle prestazioni e ai diritti previdenziali e assistenziali, trovano in noi un punto di riferimento solido e sicuro. Nel 2013 il Patronato Inas nelle Marche ha presentato agli Enti previdenziali e assistenziali, oltre 93.000 domande per conto dei cittadini con un incremento sul 2012 del 32,5%. Abbiamo una forte responsabilità sociale e non possiamo accettare che alcuni patronati, con i loro comportamenti disonesti, compromettano l’immagine e il ruolo che abbiamo conquistato in tanti anni di attività. E’ vero anche che dalla riforma introdotta dalla legge 152 ad oggi, grazie a comportamenti compiacenti di alcuni Ministri e Presidente dell’Inps, sono stati riconosciuti Patronati non rappresentativi e privi dei requisiti previsti per poter operare,  a vantaggio di categorie professionali che hanno interesse a far pagare ogni tipo di prestazione. La legislazione prevede un sistema di controlli che se eseguiti con puntualità, è in grado di sanzionare i comportamenti illegittimi di quanti, in modo infedele, chiedono soldi per i servizi che debbono essere erogati a titolo gratuito. Il Coordinatore Regionale INAS CISL MARCHE- Fabrizio Valentini  
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19/02/2014 Ferretti, salvati i posti di lavoro
Si è concluso positivamente ieri in tarda serata l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico tra l’azienda Ferretti e le Federazioni di Categoria degli edili di Cgil Cisl e Uil (Fillea, Filca e Feneal) L’accordo raggiunto ha una durata di quattro anni ed impegna l’azienda ad una verifica periodica (trimestrale) con le Organizzazioni Sindacali sulle prospettive industriali ed economiche. Sul fronte occupazionale viene scongiurata la chiusura dello stabilimento di Forlì e vengono mantenuti gli impegni produttivi di tutti gli stabilimenti in Italia, compreso quello di Mondolfo. L’ utilizzo degli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione straordinaria e la mobilità volontaria, così come le flessibilità contrattuali in tema di orario di lavoro e la rivisitazione del premio di risultato, consentiranno all’azienda di avere risultati strutturali sul fronte dei costi ed in particolare del costo del lavoro. «Un accordo importante - secondo le Organizzazioni Sindacali - raggiunto anche grazie allo sciopero dei lavoratori dello stabilimento di Mondolfo. Abbiamo costretto l’azienda a discutere di un serio piano industriale e a far marcia indietro sul tema dei licenziamenti e degli esuberi. Ora chiederemo alle Istituzioni ed in particolare alla Regione Marche di sostenere il settore della nautica a partire dalla imminente programmazione regionale dei fondi europei 2014-2020, che possono rappresentare una opportunità per favorire progetti finalizzati a risultati di ricerca industriale innovativa»
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18/02/2014 Firmato il protocollo sulla riorganizzazione della sanità
Firmato ieri il protocollo programmatico tra la Giunta regionale e Cgil Cisl e Uil Marche, sulla riorganizzazione sanitaria e socio sanitaria.  Un accordo in cui la Regione si è impegnata su alcuni percorsi di tutela e qualificazione del personale  - copertura integrale del turn over per il 2014, stabilizzazione dei precari, sostegno finanziario ai processi di mobilità - e su azioni di rafforzamento della rete territoriale e dell’integrazione  socio sanitaria. I sindacati hanno ottenuto la garanzia di investimenti sulle Case della Salute, luogo principale del sistema delle cure primarie e dell’integrazione socio- sanitaria - ne sono previste tra 36 e 39 su tutto il territorio regionale - il rafforzamento della rete dei servizi territoriali, residenziali e semiresidenziali - saranno circa 450 i nuovi posti da attivare/convenzionare per anziani, disabili e salute mentale - e il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata. Previste anche azioni di contenimento della mobilità passiva e delle liste d’attesa, per le quali verrà attivato un gruppo di lavoro con il compito di analizzare le differenze che si riscontrano nei tempi d’attesa previsti per la stessa prestazione, quando effettuata in regime pubblico piuttosto che in libera professione. «Il confronto si è sviluppato nella cornice del vincolo stringente di un equilibrio finanziario necessario per scongiurare il rischio di commissariamento della sanità marchigiana – afferma il Segretario della Cisl Marche Sauro Rossi – ciò  ha inevitabilmente condizionato il percorso segnato da ripetuti arresti e riprese “a strappi”.» «La nostra partecipazione al tavolo – prosegue Rossi – ha rappresentato un tenace esercizio di responsabilità da parte del sindacato che ha perseguito, sin dall’inizio, l’obiettivo di ridurre la distanza tra la sanità marchigiana “sulla carta”, quella ipotizzata nei vari atti deliberativi, che  la rendono un modello di riferimento a livello nazionale, e  quella reale, rispetto alla quale cittadini utenti ed operatori sperimentano ancora disagi evidenti.» Tra gli elementi qualificanti del protocollo va segnalato il tema della partecipazione, rivitalizzata attraverso la previsione di tre diversi livelli di concertazione con il sindacato (regionale, di area vasta e distrettuale) e l’apertura di una serie di tavoli di confronto su temi specifici, che saranno strumenti fondamentali per gestire i percorsi attivati dal protocollo. SCHEDA DI SINTESI DEL PROTOCOLLO IL TESTO DEL PROTOCOLLO
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18/02/2014 Prevenzione contro l'osteoporosi a Fossombrone
Continua la campagna di prevenzione contro l'Osteoporosi organizzata dai coordinamenti  Donne SPI  - CGIL, FNP - CISL,  UILP-UIL  e la Regione Marche. L'incontro si terrà il 21 febbraio a Fossombrone presso il chiosco di S.Agostino, interverranno il Dr. Lacetera, Direttore reparto geriatria Ospedale Riuniti Marche Nord, Lorenza Mancini, coordinatrice donne Regionale che illustrerà il progetto regionale e i geriatri Dr. Cenci, Dr Lamanna e Dr. Montanari. Concluderà i lavori Catia Rossetti, segretaria Spi Cgil.Durante il dibattito sarà possibile effettuare il test DEFRA per una prima valutazione della situazione di rischio fratture da sottoporre all'attenzione del proprio medico di famiglia.locandina osteoporosi Fossombrone
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14/02/2014 Crisi settore nautico: Cisl di Fano in allarme
Il giorno 18 ci sarà al MISE l’incontro tra la Ferretti e le OO SS per la vertenza che si aperta con la dichiarazione dell’azienda a procedere alla chiusura dello stabilimento di Forlì e lo spostamento dei lavoratori presso i siti produttivi di Cattolica e La Spezia, annunciando anche un esubero di 55 dipendenti. Auspichiamo che in questo incontro la proprietà manifesti realmente le sue intenzioni riguardo :il futuro di questo prestigioso marchio; agli investimenti per l’introduzione di nuovi prodotti; la presentazione di un piano industriale credibile e funzionale per il potenziamento di questo marchio. La vertenza del gruppo Ferretti pone tutta un serie di interrogativi anche sullo sviluppo industriale del nostro territorio e sulle dimensione della disoccupazione A fine 2013 sono state licenziate più di 800 lavoratori, nelle imprese con più di 15 dipendenti, e quasi tutte le aziende stanno ricorrendo all’utilizzo degli ammortizzatori sociali Cassa integrazione guadagni straordinaria e contratti di solidarietà. Paradossalmente in questi primi mesi dell’anno ci sono state più di 200 ASSUNZIONI CON CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE , segno che alcune aziende soprattutto metalmeccaniche hanno commesse e lavoro. Denunciamo altresì in alcuni casi , un uso improprio degli ammortizzatori sociali e per questo invitiamo gli organi ispettivi a controllare il corretto uso deli Ammortizzatori sociali.La crisi ha praticamente dissolto tutto il sistema nautico del nostro territorio perdendo cosi le competenze e le professionalità di aziende e di lavoratori. Nel nostro territorio siamo difronte ad una desertificazione industriale con capannoni chiusi e con intere aree abbandonate e dismesse. La nautica nonostante la crisi deve essere sostenuta rilanciando e sostenendo con al riqualificazione del proto il suo dragaggio e il completamento della darsena dedicata agli Yacht che oggi si presenta in uno stato di abbandono e di incuria per rilanciare la manutenzione e il rimessaggio degli Yacht che durante i mesi invernali necessitano di manutenzione e cura. In questa prospettiva ci piacerebbe saper a che punto è la famosa strada di collegamento con il porto? E’ svanita con la crisi o i nostri politici si sono dimenticati che il sistema manifatturiero si sostiene e si sviluppa anche con le infrastrutture. Si riattiverebbe cosi una filiera dedicata a questo settore e si rilancerebbe una parte significativa del nostro settore manifatturiero.La Cisl di Fano chiede pertanto di avviare un confronto territoriale sul futuro del nostro settore manifatturiero sulle politiche di sostegno alle imprese e sulle misure da metter in campo per la riqualificazione del territorio industriale e per la ricollocazione degli operai espulsi dal ciclo produttivo. Per questo la Cisl di Fano invierà nei prossimi giorni una richiesta ufficiale di convocazione alle forze istituzionali per affrontare la situazione occupazionale del territorio fanese e per discutere in quella sede le misure necessarie per il rilancio del sistema produttivo, tenuto conto anche della prossima programmazione dei fondi europei totalmente assenti dal dibattito politico e istituzionale locale. E’ chiaro che in mancanza di risposte la Cisl di Fano avvierà una intensa fase di informazione fra i lavoratori e la cittadinanza riguardo alla vertenza territoriale.Giovanni GiovanelliResponsabile Cisl di Fano
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11/02/2014 Allarme ammortizzatori sociali in Provincia di Pesaro Urbino: aumento preoccupante
Per quanto riguarda  la provincia di Pesaro  Urbino il dato è  chiaro: nuove aziende in difficoltà e aumento drammatico delle imprese in cui la crisi si aggrava o diventa strutturale. Ciò  spiega il consistente  ricorso agli ammortizzatori sociali e il significativo aumento a Gennaio 2014  sia della Cassa Ordinaria ma soprattutto della Straordinaria, rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Cassa Ordinaria Gennaio   2013       158.454 ore autorizzate Cassa Ordinaria Gennaio   2014       261.568 ore autorizzate (+65%) Cassa Straordinaria Gennaio 2013    466.529  ore autorizzate Cassa Straordinaria Gennaio 2014  1.044.735 ore autorizzate (+ 123%) Preoccupante, se fosse confermato nella verifica che viene fatta al tavolo regionale sulle ore effettivamente utilizzate, il dato della Cassa Integrazione in Deroga che nella Provincia decuplica letteralmente passando da 159.787 ore di Gennaio 2013 a 1.157.176 ore a Gennaio 2014. Il dato  conferma che a soffrire maggiormente sono le piccole aziende e le piccolissime attività del territorio. Per quanto riguarda i settori maggiormente colpiti nella provincia di Pesaro Urbino nell’anno 2013: il legno con 51.674 ore di Cassa Integrazione Ordinaria e 741.640 ore di Straordinaria autorizzate la meccanica con 49.351 ore di Cassa Integrazione Ordinaria e 142.507 ore di Straordinaria autorizzate l’edilizia con 72.061 ore di Cassa integrazione autorizzate cui vanno aggiunte le 53.786 ore delle attività estrattive ed il Commercio con 57.000 ore di Straordinaria autorizzate.                                     Dipartimento Mercato del lavoro                                          Cisl Marche    
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06/02/2014 Gruppo Ferretti, sciopero il 10 febbraio
Prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori di tutti gli stabilimenti della Ferretti. Il Coordinamento sindacale nazionale del gruppo ha proclamato 4 ore di sciopero per lunedì 10 febbraio in  tutti i cantieri del gruppo. Altre 4 ore saranno effettuate con modalità ancora da definire. L’incontro del 5 febbraio scorso, tra i vertici del Gruppo e il coordinamento sindacale composto dai Sindacati di Categoria degli edili di Cgil Cisl e Uil (Fillea  Filca e Feneal) e dalle rappresentanze sindacali unitarie (RSU) aziendali, non ha cambiato il giudizio negativo rispetto al piano industriale, che prevede tra l'altro, la chiusura dello stabilimento di Forlì. In un comunicato unitario Fillea, Filca e Feneal spiegano le ragioni della mobilitazione «Continuano a non essere chiari gli obiettivi produttivi e commerciali, non è dato sapere quale sia la reale situazione finanziaria dell'impresa. Insomma non abbiamo avuto la possibilità di discutere un vero e proprio piano industriale.» Forte è la preoccupazione anche per lo stabilimento CRN di Ancona. «Continuano ad essere risibili i risparmi collegati alla chiusura dello stabilimento forlivese  - proseguono i Sindacati  -  così come c'è un'evidente sproporzione tra i risparmi effettivi (nel 2014 non si andrà oltre i 2 milioni di euro) e le conseguenze sociali ed occupazionali che si produrranno.» Per l'11 febbraio  è convocato un tavolo con le Regioni Marche ed Emilia Romagna. Nell’occasione  i sindacati formalizzeranno per iscritto le proprie proposte. L'apertura urgente di un tavolo è stata richiesta anche al  Ministero dello sviluppo economico. Per il sindacato  gli obiettivi di contenimento dei costi fissati nel piano sarebbero ampiamente raggiungibili senza produrre conseguenze irreversibili e traumatiche sul piano occupazionale e  sociale. Il timore è che la chiusura dello stabilimento di Forlì rappresenti l'inizio di una fase di disinvestimenti, con conseguenze su tutto il gruppo e sull'indotto». L’azienda ha assunto più volte l’impegno - non mantenuto - di utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali disponibili per affrontare la difficile situazione di mercato, prima di considerare interventi che abbiano effetto sull’ occupazione. Nei mesi scorsi diversi lavoratori hanno manifestato la volontà di aderire alla procedura di mobilità volontaria e incentivata ancora in corso, anche per questa via potrebbe esserci una soluzione non traumatica per i lavoratori. Nel frattempo sono ancora numerose le attività  effettuate all’esterno del gruppo o affidate in appalto, mentre in una fase di contrazione delle attività avrebbe senso concentrare alcune di queste lavorazioni sullo stabilimento di Forlì. «Ci sono pertanto tutte le condizioni - concludono Fillea, Filca e Feneal - per avviare una vera discussione sulla revisione del piano industriale senza mettere inutilmente in discussione tanti posti di lavoro, camuffandoli con dei trasferimenti».LE FOTO DELLO SCIOPERO IL COMUNICATO STAMPA
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06/02/2014 Accordo sulla rappresentanza e sulla contrattazione: istruzioni per l'uso
Circa cento sindacalisti della Cisl oggi al “Conero Break” di Ancona, in un incontro concluso da Luigi Sbarra segretario della Cisl Nazionale e organizzato per valutare il Testo Unico sulla Rappresentanza, intesa raggiunta il 10 gennaio scorso tra Cgil Cisl Uil e Confindustria. L’Accordo segna davvero una svolta sui temi della rappresentanza sindacale e della contrattazione, che in questi anni hanno visto posizioni contrastanti tra i sindacati, nel mondo delle imprese, nel dibattito politico e perfino nelle sentenze della magistratura del lavoro. «Avere regole chiare e certe nei rapporti è importante, perché ogni sforzo ora deve essere teso a favorire la creazione di nuovo lavoro, in questa fase così difficile per tante persone, per tante famiglie». ha dichiarato il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo. L’accordo fissa il criterio per la misurazione della rappresentanza sindacale a livello nazionale e aziendale, tramite un mix tra numero degli iscritti a ciascuna organizzazione sindacale e voti ricevuti nella elezione delle RSU. Si stabiliscono inoltre la titolarità ed efficacia della contrattazione collettiva nazionale ed aziendale e le modalità volte a garantire l’effettiva applicazione degli accordi sottoscritti nel rispetto delle regole concordate. «Siamo convinti che un' efficace misurazione della rappresentatività e la garanzia di piena attuazione degli accordi raggiunti favoriscano da un lato un salto di qualità nelle relazioni industriali e dall’altro contribuiscano a dare maggiori certezze anche a chi voglia investire nel nostro Paese» è stata la conclusione del Segretario nazionale Cisl Luigi Sbarra. Nelle prossime settimane l’Accordo sarà illustrato anche ai lavoratori marchigiani in una serie di incontri e assemblee nei luoghi di lavoro.
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30/01/2014 Scenari e regole del mercato del lavoro
   Parlare di lavoro ai giovani in tempo di crisi: è’ questa la sfida che la CISL delle Marche affronterà Lunedi sera  3 Febbraio presso la Casa giovani della Diocesi di Fano all’interno del percorso di formazione promosso dalla Pastorale giovanile  della Diocesi  di Fano. Quali sono le risposte che il sindacato offre ai giovani, quali percorsi di aggregazione e di confronto per continuare ad affrontare questa crisi nella condivisione di un percorso che  aperto al confronto al dibattito nella ricerca di un nuovo orizzonte culturale sociale ed economico  permetterà di creare condizioni di sviluppo  più eque e solidale. Interverranno Francesco Quagliani (Cisl Marche) e Giovanni Giovanelli (Responsabile Cisl Fano)   
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28/01/2014 Fondo anticrisi comune di Fano
 Fondo anti crisi  dei comune di Fano in favore dei lavoratori  colpiti da crisi occupazionali.  Beneficiari degli interventi sono i  residenti nel Comune di Fano che, per effetto della crisi economica, si trovino o abbiano nel proprio nucleo familiare almeno un componente che sia in una delle condizioni sotto indicate con ISEE attualizzato non superiore a € 11.000,00: essere disoccupati a causa di licenziamento dovuto a crisi aziendale o dimissioni per giusta causa; essere disoccupati a causa della scadenza di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato, di collaborazione o a progetto, di somministrazione della durata minima complessiva di almeno 90 giorni, anche non continuativi di lavoro, intervenuti successivamente al 31/12/2010 e fino al giorno precedente la pubblicazione del presente avviso; lavoratore collocato in cassa integrazione guadagni o sospeso ovvero interessato da una riduzione dell’orario pari almeno al 50% del limite contrattuale individuale per un periodo non inferiore a 3 (tre) mesi. I beneficiari potranno richiedere diversi interventi, a) area sostegno all’abitazione: • contributo  per  pagamento  canone  di  locazione,  per  un  periodo  massimo  di  mesi  3, commisurato al canone di locazione e comunque per un importo non superiore a € 600,00; b) area sostegno alla gestione quotidiana: • buoni spesa per  un valore massimo  di € 240,00 a famiglia,  riparametrato al  numero dei componenti il nucleo familiare per un importo pro-capite massimo di € 60,00; • contributo  per  pagamento  utenze  domestiche  -  luce,  gas  ed acqua,  quest'ultima  solo in prossimità  di  distacco -  su bollette  non pagate  già scadute  o su bollette  prossime  alla scadenza con riferimento alla data di pubblicazione del presente avviso, fino ad un massimo di € 150,00; Ogni richiedente potrà accedere ad un massimo di due interventi: al momento della compilazione della domanda,  i  soggetti  interessati  dovranno esercitare  la scelta sulla tipologia dell'intervento . Le richieste di accesso al Fondo  dovranno essere redatte su apposita modulistica disponibile on line sul sito istituzionale del Comune di Fano e presso le sedi dei Servizi Sociali, Via Garibaldi n. 34 e Via Sant'Eusebio n. 32.Per informazioni rivolgersi alla Cisl di Fano, via Garibaldi 69 te. 0721/805151INTERVENTI IN FAVORE DI FAMIGLIE DI LAVORATORI COLPITI DAL       
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24/01/2014 Gruppo Ferretti, chiude lo stabilimento di Forlì
Si è tenuto il 23 gennaio a  Forlì l’incontro tra direzione aziendale Ferretti  e strutture nazionali FILLEA – FILCA – FENEAL. L’Azienda, partendo da una sommaria analisi sulla situazione generale di mercato molto peggiore rispetto agli obiettivi ed in considerazione del risultato negativo sul bilancio 2013, ritiene che vi sia la necessità di attuare interventi di carattere strutturale. Le principali criticità individuate dall’azienda consistono: nell’attuale assetto produttivo su più cantieri ritenuto inefficiente ed in una capacità produttiva (in particolare per la produzione in vetroresina) praticamente doppia rispetto alla produzione effettiva.Sulla base di queste considerazioni l’Azienda ha individuato Forlì come stabilimento produttivo da chiudere, confermando tutte le notizie circolate nei giorni scorsi. Nel piano dell’azienda si procederebbe al trasferimento delle produzioni di Forlì negli altri stabilimenti del gruppo ed al conseguente trasferimento dei lavoratori nei siti di La Spezia (circa 70) e Cattolica-Mondolfo (circa 80) oltre a determinare circa 50 esuberi di personale. Secondo l’Azienda il piano consentirebbe una riduzione dei costi industriali pari a 5 milioni di euro a regime. FILLEA, FILCA e FENEAL hanno articolato la propria posizione: ·       Se l’azienda ritiene di dover rivedere il piano industriale presentato a dicembre 2012 è necessario verificare cosa di quel piano è stato attuato, cosa è rimasto sulla carta e quali correzioni si pensa di apportare. Di sicuro non dimentichiamo che i sacrifici richiesti ai lavoratori, già insiti in quel piano, sono tutti stati affrontati ed hanno portato ad accordi (chiusura di alcuni cantieri, utilizzo della Cassa Integrazione Straordinaria, Mobilità);  ·       Già oggi abbiamo a disposizione strumenti che consentono di gestire senza adottare soluzioni traumatiche l’attuale difficoltà; abbiamo ancora a disposizione la CIGS disponibile per tutto il gruppo che aiuterebbe ad affrontare l’attuale crisi se utilizzata bene; abbiamo a disposizione una procedura di mobilità volontaria non ancora esaurita ed anzi nell’ambito del gruppo ci sarebbe disponibilità all’esodo volontario che non sono state prese in considerazione dall’azienda;  ·       Possono inoltre essere presi in considerazione altri ammortizzatori sociali che consentano un efficientamento dell’assetto produttivo;  ·       I numeri presentati dall’azienda non ci convincono perché i presunto 5 milioni di euro di risparmi si otterrebbero solo a regime e quindi tra qualche anno, mentre l’ultimo esercizio si è chiuso con un passivo di 35 milioni. Non si capisce quindi il perché di una scelta così drastica che avrebbe degli effetti sociali ed occupazionali drammatici e definitivi senza che vi siano consistenti vantaggi per l’azienda; ·       Il trasferimento dei lavoratori da Forlì agli altri stabilimenti non sarebbe una soluzione soft, perché in realtà si trasformerebbe in licenziamenti collettivi camuffati.  ·       In ogni caso abbiamo registrato che, nonostante le garanzie date da Wechai al momento dell’acquisizione del gruppo Ferretti, e delle tante rassicurazioni ricevute nel corso di tutti questi mesi dalla Direzione e dall’AD, è possibile (a distanza di pochissimo tempo) rimettere in discussione praticamente tutto. A questo punto chi garantisce che non saranno trasferiti anche gli impiegati di Forlì? Chi garantisce che non si chiuderanno altri stabilimenti? Gli stessi che hanno garantito il mantenimento dei livelli occupazionali e la strategicità di tutti i siti produttivi?   Abbiamo pertanto chiesto all’azienda di avviare un vero confronto perché si vadano a verificare, nell’ambito di una revisione del piano industriale, quelle soluzioni alternative che noi riteniamo praticabili ed efficaci.  Il 28 gennaio 2014 l’azienda si è dichiarata disponibile ad entrare nel merito della discussione e, sulla base dell’approccio che registreremo, faremo tutte le valutazioni conseguenti. Sempre il 28 gennaio, a conclusione dell’incontro, si terrà il coordinamento delle rappresentanze sindacali del gruppo per decidere le eventuali iniziative di lotta che non potranno che coinvolgere tutte le maestranze del gruppo. Fin da subito FILLEA FILCA e FENEAL si attiveranno presso tutti i livelli istituzionali locali e nazionali.            
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20/01/2014 Contro la dispersione scolastica un corso a Pesaro
Si tratta di un corso con vari sbocchi professionali quello promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino, che ha coinvolto l’ipermercato “Iper La grande I” di Pesaro (gruppo Finiper) per offrire un’opportunità a giovani “in dispersione scolastica”, vale a dire ragazzi e ragazze tra i 16 ed i 18 anni che hanno assolto l’obbligo di istruzione (10 anni di scuola) e frequentato almeno un anno di scuola superiore, ma che hanno abbandonato gli studi prima di conseguire una qualifica professionale triennale o un diploma. Il percorso biennale, che formerà 15 “Operatori ai servizi di vendita”, si caratterizza non solo per la possibilità di ottenere un titolo di studio, ma anche per la forte componente pratica, visto che metà delle lezioni si svolgeranno all’interno dell’Iper Pesaro, così come lo stage, in un settore in cui l’allievo vorrà specializzarsi. C’è tempo fino al 28 gennaio per iscriversi al corso. I giovani saranno coinvolti all’interno dell’Iper Pesaro in un vero e proprio laboratorio, dove impareranno a svolgere compiti legati al processo commerciale, dall’ingresso e stoccaggio in magazzino fino alla vendita. Tutte competenze che potranno essere impiegate in molti versanti: dai piccoli negozi ai ristoranti e alberghi fino alla grande distribuzione. Quanto al corso, nel primo anno sono previste 1.050 ore, di cui 526 di pratica presso Iper Pesaro, 364 di teoria nei locali del Centro per l’impiego di Pesaro (via Luca della Robbia 4) e 160 di stage nel punto vendita Iper Pesaro, in un settore dove l’allievo vorrà specializzarsi. Al termine, verrà rilasciato un attestato di qualifica professionale triennale F18 “Operatore servizi di vendita”, corrispondente al terzo livello europeo di istruzione. Martedì 21 gennaio, alle ore 18, al Centro per l’impiego di Pesaro si terrà una presentazione pubblica per illustrare nei dettagli il corso ai ragazzi interessati e alle loro famiglie. Le domande di iscrizione vanno presentate entro il 28 gennaio, compilando i moduli disponibili al Centro per l’impiego di Pesaro (via Luca della Robbia 4) o sul sito www.provincialavoro.it. Info e iscrizioni: Franco Fraternali (tel. 0721.3592052, dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.30); Marta Patrignani (tel. 0721.3592052 il lunedì dalle 8.30 alle 13.30 e tel. 0721.3592827 il mercoledì e giovedì dalle 8.30 alle 13.30); Numero Verde 840.000.676 o sito www.provincialavoro.it   
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15/01/2014 Cassa integrazione in deroga, c'è accordo tra Regione e Sindacati
Cassa integrazione in deroga, per il 2014 c’è l’intesa tra Regione Marche, CGIL CISL UIL regionali e le associazioni datoriali e professionali. E’ stata prorogata per ulteriori 3 mesi, fino al 31 marzo 2014, l’accordo che consente ad imprese e lavoratori di poter usufruire della cassa integrazione in deroga. «Un accordo che garantisce la continuità di protezione sociale ai lavoratori della nostra regione - dichiara Alfonso Cifani, Segretario Cisl Marche. - Questa intesa è una specie di “accordo ponte” in attesa che vengano definitivamente chiarite dal Governo e dalla Conferenza Stato – Regioni le nuove norme sul funzionamento della cassa in deroga. In attesa di conoscere il riparto del finanziamento per le Marche, continueremo come sindacato a portare avanti iniziative, a tutti i livelli, per ottenere miglioramenti del decreto in questione. » «Rimane forte la preoccupazione per le risorse necessarie al pagamento della CIG in deroga per il 2014. Una parte del finanziamento nazionale di 1 miliardo e 600 milioni andrà a coprire i mesi da ottobre a dicembre 2013 non ancora pagati, e quello che resta sarà sicuramente insufficiente a coprire il fabbisogno per il nuovo anno – ribadisce Antonio Bori, responsabile del Dipartimento del Mercato del lavoro della Cisl Marche. – Il Governo dovrà impegnarsi a trovare risorse adeguate, che vadano oltre le risorse stanziate, per garantire una reale copertura di uno strumento di sostegno al reddito così importante per il nostro sistema produttivo di piccole e medie imprese ancora in profondissima crisi.»   IL TESTO DELL'ACCORDO
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13/01/2014 Continuano gli scioperi per il trasporto sanitario
Il nuovo anno, per i lavoratori impiegati nell’appalto ASUR per la gestione del servizio trasporto sanitario della provincia di  Pesaro-Urbino, si  è aperto con lo sciopero  di 4 ore del 10 gennaio 2014 di fronte alla Regione. Alla base della mobilitazione il nuovo accordo sulla gestione del trasporto sanitario nel pesarese. “Nel corso del 2013 – afferma Enza De Leo  della Fisascat  -  abbiamo incontrato più volte l’Assessore alla Sanità Almerino Mezzolani per rappresentare le difficoltà legate all’appalto derivanti dall’applicazione non corretta della Legge Regionale 36/98 e successiva modifica che stabilisce il criterio attraverso il quale, viene suddiviso il servizio di trasporto sanitario con conseguente impiego delle Associazioni di Volontariato". Nonostante gli impegni presi dall’Assessore che, mostrandosi attento al destino dei 100 lavoratori impiegati nella gestione dell’appalto (scaduto nel 2005, in regime di proroga), ci aveva fatto ben sperare in un riordino che garantisse il lavoro per tutti, improvvisamente i dirigenti dell’AREA VASTA  1 IL 16 Dicembre 2013 pubblicano una determina recante per oggetto: AFFIDAMENTO IN CONVENZIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO SANITARIO PER GLI  ANNI 2014/15/16 indirizzato alle Associazioni di volontariato”. La determina riserva un modestissimo ed insufficiente  trafiletto dedicato ai lavoratori  delle cooperative in essere stabilendo che   “Sarà giudicato criterio preferenziale l’assorbimento del personale impiegato nel servizio”, quasi a voler dire “beh se vi fate carico dei lavoratori avrete un punticino in più, altrimenti ……pazienza”.   Dove finisce  la tutela dell’occupazione? I 100 lavoratori dove andranno? Negli ultimi anni sempre più servizi sono stati delegati ai volontari , una riduzione di costi per l’amministrazione regionale e di lavoro per le cooperative ( Croce Verde , Croce Azzurra a Fano e One emergency a Pesaro). Per queste ragioni abbiamo  organizzato un presidio nei giorni 15/16/17 dalle 08:00 alle 20:00 a Fano presso la sede dell’Area Vasta per sensibilizzare le istituzioni sulle decisioni che metteranno in pericolo  diversi posti di lavoro dal 20 gennaio per il servizio dialisi.  Sospeso momentaneamente, invece, lo sciopero previsto per  giovedì 23 gennaio poichè l'Area Vasta 1 ha convocato un tavolo con i sindacati, le cooperative , il volontariato e l'Assesore Mezzolani per un confronto  sui temi della determina sul trasporto.  E’ giunta l’ora di far conoscere a tutta l’opinione pubblica come vengono gestiti i servizi, l’indifferenza con cui certi funzionari, attraverso  l’ errata  interpretazione  e applicazione della legge, mettano nel futuro prossimo in disoccupazione “100 Persone”.  
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13/01/2014 Niente soldi indietro - dipendenti ASUR vincono la causa
Non dovranno pagare alcunché i lavoratori della sanità ancora in servizio o in pensione che con il patrocinio e il supporto della CISL di Pesaro si erano opposti alla richiesta dell’Asur Area Vasta 1 di restituire  parte delle loro retribuzioni liquidate negli anni dal 1987 al 1995.          Il Giudice del lavoro con sentenza del 16 dicembre 2013, accogliendo il ricorso, ha infatti dichiarato prescritta la pretesa restitutoria.          Pertanto i ricorrenti non dovranno pagare nulla e, nel caso abbiano già pagato, potranno chiedere il rimborso. La questione si riferisce a fatti ormai lontani. Il Contratto collettivo nazionale della Sanità prevedeva aumenti automatici della retribuzione del personale. In ottemperanza a ciò le Aziende Sanitarie UU.SS.LL. pagarono a suo tempo quanto previsto ai propri dipendenti. La regione Marche propose ricorso al Consiglio di Stato contro l’erogazione di tali aumenti che accolse il ricorso stesso. Dopo alterni risultati processuali nel mese di maggio 2013 la Cisl di Pesaro, accogliendo le numerose richieste di tutela pervenute da lavoratori e pensionati già in attività nel settore della sanità,  scelse di affidare ad un legale di fiducia l’incarico di approfondire i termini del problema ed intraprendere le opportune iniziative legali.
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18/12/2013 Cisl Medici: si al riordino, ma regole chiare e partecipazione
La Cisl Medici delle Marche ha da sempre considerato necessario ed urgente il riordino del sistema sanitario della Regione. Necessario, perché occorre razionalizzare le risorse a disposizione - che in questi ultimi anni si sono ridotte a causa dei tagli lineari effettuati dai vari Governi nazionali -  e definire un assetto più funzionale ed efficace alle strutture sanitarie regionali al fine di dare risposte più adeguate e moderne alle esigenze dei Cittadini  in termini di prevenzione, cura e riabilitazione. Urgente, perché ogni ulteriore ritardo determina: una progressiva erosione dell’attuale sistema di prevenzione ed assistenza sanitaria; un incremento dalla mobilità passiva dei Marchigiani verso altre Regioni; una perdita di fiducia nei confronti delle Istituzioni regionali da parte dei cittadini e degli operatori; a questi ultimi deve essere riconosciuto di avere col proprio sacrifico sostenuto il sistema sanitario regionale garantendone qualità ed efficienza in un quadro di risorse in continua diminuzione. Premesso tutto ciò, occorre che la Regione Marche, ormai avviato il processo di riordino, chiarisca i seguenti punti. Cosa si intenda fare, in particolare riguardo: l’ integrazione fra ospedale e territorio sulla base del nuovo modello che prevede l’ istituzione di “case della salute”  di differenti tipologie e l’innalzamento dei livelli di continuità assistenziale; l’ organizzazione  delle “reti cliniche” e delle  “reti della prevenzione” ed in particolare i criteri adottati nelle diverse aree vaste anche allo scopo di ridurre la mobilità passiva; la definizione dei contenuti, in termini di offerta sanitaria e dotazione organica, degli ospedali di rete. Come si intende farlo, evitando di creare pericolosi vuoti di offerta sanitaria nelle more dell’ attuazione della riforma, garantendo nuove e certe regole per gli operatori e la coerenza fra le scelte attuate e la loro attuazione sull’ intero territorio regionale Quali sono i tempi previsti per la trasformazione. Molto di quanto sopra impatta sui diritti dei cittadini e degli operatori, sulla loro sicurezza ed il loro benessere, e non può quindi essere oggetto di mera comunicazione ma richiede il confronto e la concertazione con le parti sociali anche su scala territoriale. Su questa base la Cisl Medici chiede di riaprire con le Istituzioni il confronto, cui intende dare il proprio contributo, al fine di definire un’ intesa ed avviare rapidamente le azioni necessarie a concretizzare le decisioni assunte, verificandone i diversi livelli di realizzazione. Infine, la Cisl Medici delle Marche, chiede che sia rapidamente definito, da parte della Giunta Regionale, il nuovo assetto dirigenziale individuando in modo univoco e certo le competenze e gli ambiti decisionali dei tavoli di confronto al fine di dare coerenza e stabilità ai cambiamenti. Massimo Boemi - Segretario Generale Cisl Medici Marche
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18/12/2013 Sanità, occorre una svolta
La riorganizzazione del servizio sanitario  diventa una priorità, per la Cisl Marche, del  confronto con la Regione, dopo l’accordo sul bilancio regionale di previsione 2014 e la manifestazione unitaria di sabato scorso. Per la  Cisl è necessario che la Regione dia risposte  urgenti e chiare: sulla quantità delle risorse disponibili per sostenere i processi di riorganizzazione, da distribuire equamente tra le cinque Aree Vaste per compensare i sacrifici del personale sanitario  che negli ultimi anni ha garantito l'efficienza del sistema, con enormi sforzi, accumulando migliaia di giornate di ferie non fatte e straordinari non pagati; sulle nomine, a partire dalle direzioni di distretto vacanti da oltre un anno per incomprensibili ragioni politiche. Una mancanza che mostra una preoccupante inefficienza nel perseguimento dell’obbiettivo di rafforzare i servizi territoriali . Anche il  ritardo delle nomine dei nuovi responsabili di Area Vasta, Aziende sanitarie ed Asur blocca ogni ragionamento concreto sulle scelte operative e strategiche di prospettiva. Senza Direttori è tra l’altro impossibile attivare nei territori i processi di partecipazione dei cittadini, delle organizzazioni sociali e delle rappresentanze dei lavoratori, previsti dalla normativa vigente e necessari per affrontare i problemi connessi al riassetto del sistema socio-sanitario sugli interventi infrastrutturali in particolare su  Marche Nord e sui nuovi   Ospedali Inrca /Osimo e Fermo per cui è  necessario avere certezza sui tempi  di realizzazione.    I continui ritardi nei tempi di realizzazione comportano un aggravio di costi dato che si è costretti ad intervenire su strutture vecchie e con lavori che pregiudicano la normale attività creando pregiudizio a lavoratori ed utenti Su alcuni grandi temi – reti cliniche e sistema dell’emergenza – la Regione ha scelto di procedere “in solitudine”, assumendosi la responsabilità delle decisioni prese. Questi processi  vanno implementati, tradotti concretamente,verificati poi negli esiti, attraverso un coordinato confronto sindacale che, fissate delle linee generali regionali, torni a dare rilievo alla discussione in Area Vasta.  Lo stesso è auspicabile che avvenga per l’abbattimento delle liste di attesa, il contenimento della mobilità passiva, la qualificazione delle Case della salute.   Non è più possibile indugiare. E’ necessario cambiare marcia per dare soluzione a problemi che si trascinano  da troppo tempo.
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12/12/2013 Fano: la Cisl interviene sul caso dell’anziano morto per ipotermia
Il recente e drammatico fatto di cronaca dell’anziano morto per ipotermia a causa della mancanza del riscaldamento in casa pone nuovamente all’attenzione della comunità civile e sociale il problema delle conseguenze di questa crisi sul tessuto sociale della nostro territorio. Innanzitutto occorre ripensare la rete di solidarietà che tutti gli attori sociali hanno messo in campo in questi anni della crisi. La nostra impressione  è quella di una rete che ha maglie troppo larghe  e nodi non sufficientemente robusti per continuare ad affrontare le povertà e i fenomeni di emarginazione sociale. Così succede che ogni tanto il fatto clamoroso mette in evidenzia che la rete di solidarietà non è riuscita ad intercettare tutti coloro che vivono uno stato di indigenza. Sarebbe interessante avviare un confronto sulle modalità operative di contrasto alla povertà sulla loro efficacia, sui risultati prodotti in termine di inclusione sociale. Tutto questo come già richiesto dalla Cisl tempo fa è possibile solo se tutti gli attori elaborano una strategia condivisa  e avviano un continuo monitoraggio per evitare che famiglie anziani vivano situazioni sociali drammatiche. L’aspetto altrettanto significativo ed importante è quello delle risorse finanziarie per affrontare le situazioni di povertà e disagio sociale. Non può rimanere solo la Caritas ed il Comune  con gli interventi dei servizi sociali ad affrontare le emergenze di chi non ha più di che vivere. La Cisl propone di avviare una straordinaria raccolta di fondi. Occorre in questo senso un sforzo più rilevante  in termini di solidarietà e di condivisione. La crisi pone una sfida al nostro territorio: dobbiamo ripensare il modello di sviluppo della nostro territorio sostenendo il sistema manifatturiero sviluppando il settore del turismo e quello della cooperazione sociale.  Occorre sostenere LE IMPRESE DEL NOSTRO TERRITORIO con politiche finalizzate alla qualificazione delle  infrastrutture  materiali ed immateriali, di sostegno bancario alle imprese, di sviluppo di centri di ricerca ed incubatovi di impresa mettendo in sinergia Università scuole superiori  associazioni di datoriali ed  istituti bancari. Le forze sociali politiche, il mondo del Terzo settore devono immediatamente aprire un confronto sullo sviluppo del territorio   pensando un Piano di sviluppo local Responsabile Cisl di Fano    Giovanelli Giovanni                                                                       
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11/12/2013 La Cisl apre uno sportello a Urbino 2
Essere sempre  più vicino ai bisogni dei lavoratori e dei cittadini è  la priorità della  CISL. Per questo da gennaio prossimo partirà uno sportello  per i servizi di assistenza fiscale, del patronato  e di tutela dei cittadini, con una presenza settimanale, nel quartiere URBINO 2. Un progetto nato in collaborazione con la categoria della FILCA Cisl  (la federazione dei lavoratori dell’edilizia e del legno) che insieme alla Area sindacale territoriale Cisl di Urbino, puntano ad essere presenti  in un quartiere abitato in gran parte da famiglie di lavoratori immigrati che necessitano più di altri di servizi di assistenza e tutela. Ai lavoratori e alle loro famiglie verrà fornita ogni tipo di assistenza e tutela sia di natura contrattuale, legate alle varie tipologie di lavoro, sia di natura sociale, un vero e proprio segretariato sociale che orienterà e accompagnerà  le persone  all’interno dei servizi pubblici integrati ma non solo. La  Cisl  sceglie Urbino 2, dove il problema dell'integrazione sociale è molto sentito, proprio perché è un quartiere dove i bisogni, a partire da quelli minimi, si manifestano in modo più urgente e pressante. Lo sportello, aperto nelle strutture messe a disposizione dal Comune di Urbino, si pone l’obiettivo di alleviare e sostenere le difficoltà quotidiane attraverso la rete di servizi, con  operatori della Cisl, che di volta in volta ed a seconda delle esigenze che si manifesteranno, si alterneranno nel garantire la loro presenza.  Leonardo Piccinno - Resonsabile Area Sindacale Territoriale Cisl Urbino 
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11/12/2013 Indesit, i lavoratori dicono si all'accordo
I lavoratori del Gruppo Indesit hanno approvato ieri l'ipotesi di accordo stipulato il 3 dicembre dalle Categorie dei Metalmeccanici di Cisl e Uil (rispettivamente Fim e Uilm) con Indesit Spa. Altissima la percentuale di affluenza al voto (85% in tutti gli stabilimenti nazionali). Nei tre stabilimenti marchigiani il si all'accordo, non firmato dalla Fiom, ha conquistato l'85% dei voti (79,3% a livello nazionale), con un picco dell'89% nello stabilimento di Comunanza. Un vero e proprio plebiscito, che per il Segretario della Fim nazionale Anna Trovò «oltre che confermare la piena condivisione da parte dei lavoratori sui contenuti dello stesso, dimostra, se mai fosse necessario, come la Fiom abbia perso il senso della realtà. Non esistevano ragioni sindacali per non sottoscrivere l’ipotesi d’accordo e i lavoratori glielo hanno ricordato. Questo succede quando il sindacato dimentica la sua missione e si mette a fare politica passando da un talk show televisivo all’altro, invece che frequentare le fabbriche e ascoltare i lavoratori, negoziare e trovare soluzioni.» Per il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo «la condivisone dei reali problemi del lavoro, l’impegno, la concretezza nelle risposte dei sindacati firmatari dell’accordo Indesit sono stati comprese e premiate dai lavoratori  con il loro voto». «Il referendum - sostiene il Segretario generale di Metalmeccanici della Cisl Marche Leonardo Bartolucci - conferma l’importante risultato di aver fatto modificare il Piano Industriale che Indesit ci aveva presentato a giugno e che con tante iniziative di mobilitazione  ha prodotto un ipotesi di accordo che oggi i lavoratori premiano sia con la loro partecipazione sia con il loro ampio consenso». «Ancora una volta - conclude Bartolucci - viene riconosciuta l’importante azione di un sindacato che si mobilità, contratta, da risposte concrete e prospettive per il futuro, a ascoltare i lavoratori e assumersi le responsabilità nel loro interesse. A noi spetta il compito di gestire quest' accordo e come sempre lo faremo con la massima attenzione e impegno, insieme a tutti i lavoratori che ci hanno dato fiducia e ai quali va il nostro ringraziamento».I RISULTATI DEL REFERENDUM IL COMUNICATO DELLA FIM MARCHE IL COMUNICATO DELLA FIM NAZIONALE
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04/12/2013 Innovare le relazioni industriali
Cgil - Cisl e Uil hanno organizzato per  il 6 dicembre alle ore 9.00  presso la Sala del Consiglio Provinciale  di Pesaro un interessante seminario  per approfondire il tema  della contrattazione integrativa aziendale e territoriale di qualità a sostegno dello sviluppo locale.Interverranno Lorenzo Bordogna, Professore di Sociologia dei processi economici  e del lavoro Università di Milano, Lugi Sbarra, Segretario Confederale Nazionale CISL, Walter Cerfeda Presidente Istituto di Ricerche Economiche e Sociali CGIL. Marche. Seguirà  una tavola rotonda  sulle relazioni industriali e la contrattazione come fattore di sviluppo locale con i responsabili territoriali CGIL CISL UIL, con i rappresentati delle Associazioni di Categoria Provinciali Confindustria, Rete Impresa Italia e Confapi e il Comune di Pesaro. Concluderà Paolo Pascucci Direttore Dipartimento di Giurisprudenza Università di UrbinoSeminario CGIL CISL UIL Innovare le relazioni industrial                 
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02/12/2013 PROSEGUONO LE PROTESTE. SABATO 14 DICEMBRE TUTTI IN PIAZZA
Dopo le manifestazioni provinciali del 15 novembre scorso, prosegue la protesta dei Sindacati contro la Legge di stabilità 2014. Sabato 14 dicembre prossimo Cgil Cisl e UIl Marche manifesteranno ad Ancona per sostenere la necessità di rimettere il lavoro al centro dei provvedimenti del Governo. E' previsto un corteo che da Piazza della Repubblica (concentramento alle ore 9.00) raggiungerà il Piazzale del Teatro delle Muse, dove si concluderà la manifestazione.SFIDA AL GOVERNO SULLE TASSE 
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28/11/2013 La Scuola si mobilita contro la legge di stabilità
Guarda le foto della manifestazione clicca quiI Sindacati della Scuola firmatari del Contratto Collettivo Nazionale manifesteranno a roma il 30 novembre prossimo. L'iniziativa ha l'obiettivo di sostenere alcune importanti modifiche alla Legge di stabilità 2014 e si articola in due momenti. Alle ore 10.00 è previsto un con un presidio in piazza Monte Citorio alle ore 10. Dopodiché i manifestanti si sposteranno al teatro Quirino, dove interverranno i Segretari generali di Categoria.
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23/11/2013 Alta Formazione e Occupabilità: una sfida vinta
Lunedì 25 Novembre alle ore 16.00 presso la sala convegni della VII Circoscrizione Montegranaro-Muraglia in Via Petrarca 18 a Pesaro si terrà la cerimonia di chiusura e la consegna degli attestati ai 17 allievi, del corso di specializzazione Tecnico Direzione Cantieri”, realizzato da Ial Marche Srl in stretta collaborazione con l’azienda “Comis S.r.l.”, finanziato dalla Provincia di Pesaro Urbino con il contributo del Fondo Sociale Europeo.  Il percorso formativo ha coinvolto disoccupati iscritti regolarmente al centro per l’impiego competente per territorialità dando la priorità a giovani disoccupati fino a 29 anni. Un’esperienza di cooperatione fra la Pubblica Amministrazione, il mondo aziendale e quello della Formazione professionale che ha portato alla formazione di 17 Tecnici specializzati nelle attività di gestione di cantieri mobili per la costruzione di opere come oleodotti e metanodotti. Ai lavori, aperti da Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, interverranno gli allievi Elisa Urbinelli e Marco Crescentini, Fabio Luminari dell’Azienda Comis Srl, Claudio Andreani Responsabile P.O. Servizio Formazione Professionale, Politiche per l’occupazione della Provincia di Pesaro Urbino e Sara Arceci dello Ial Marche Cfp Pesaro. È prevista la partecipazione dell’Assessore Regionale alla Formazione Professionale e l’Orientamento, Marco Luchetti, dell’Assessore Provinciale Politiche attive per il lavoro e la Formazione Professionale, Massimo Seri e di Massimo Grandicelli, Dirigente del Servizio Formazione Professionale, Politiche per l’occupazione della Provincia di Pesaro Urbino. Saranno presenti rappresentanti di aziende, professionisti ed esperti del settore per favorire l’incontro e la conoscenza dei corsisti. Volantino _Tecnico DirCantieriIl Video dell'incontro
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22/11/2013 Se il lavoro diventa inaffidabile e soffocante
MAI PIU’ IL LAVORO “MAL  EDUCATO”Anche il lavoro è invaso dalla maleducazione. Ma non tanto quella rilevata di recente dalla prestigiosa Harvard Business Review  in manager e dipendenti che a causa degli atteggiamenti incivili messi in atto tra loro stessi e con i clienti, compromettono le sorti dell’azienda e i posti di lavoro di molti. Certo, c’è anche questo e va affrontato con serietà.La nostra preoccupazione principale sta da un’altra parte. Ci preoccupa quella forma molto più profonda e pericolosa di mala-educazione che il lavoro sta assumendo oggi rispetto alla dimensione per certi aspetti “genitoriale” che ha nella nostra società, in quanto ha “generato” la Repubblica democratica e, come ogni genitore, dovrebbe alimentare, far crescere ed amare i propri figli.Ecco: oggi il lavoro sta diventando un genitore male educato che invece di testimoniare certezza e libertà, invece che essere palestra che produce vita e futuro, diventa troppo spesso assente, inaffidabile o, al contrario, invadente e, altre volte addirittura violento, sino alla morte.Il lavoro è male educato quando è assente e non si fa trovare, mentre qualcuno ha un tremendo bisogno di lui, perché “senza” si sta male e non si riesce a vivere. Il lavoro è male educato quando se ne va senza avvisare, quando scappa proprio mentre gli si stava dedicando tutto. Il lavoro è male educato quando si dimostra inaffidabile e crea un rapporto usa e getta con le persone, perché instabile e precario, un rapporto che non permette di costruire insieme progetti. Allo stesso tempo, il lavoro è male educato anche quando, come tutti i maleducati, diventa invadente e soffocante, sino a togliere la libertà di cui si era fatto garante sul nascere: libertà di dedicarsi a coloro per i quali si va a lavorare, a partire da se stessi; libertà di stare male; libertà di  riposare; libertà di coltivare la propria crescita culturale. Il lavoro è maleducato anche quando ostenta la sua ricchezza e il suo potere che però redistribuisce a pochi. Come quando eroga stipendi milionari a qualcuno e sbatte fuori molti altri nello stesso momento. O come quando, drogando l’immagine di se stesso e di chi lo anela, causa l’incapacità di accoglierlo con dignità, pur se umile ma necessario. C’è, infine, il lavoro più maleducato di tutti, quello che è così violento, centrato su se stesso e incurante verso i suoi figli, tanto da arrivare ad uccidere chi in lui aveva cercato l’esatto contrario, la vita.Mai più lavoro male educato. Non possiamo rassegnarci al lavoro male educato. E non è neanche semplice perdonarlo e accettarlo male educato per il solo fatto che “c’è solo lui”. Al contrario possiamo, anzi dobbiamo, coltivare e praticare la speranza di ri-educare il lavoro.  Perché quando il lavoro è male ducato verso chi lo incontra, vuol dire che da qualche parte egli stesso è stato reso tale, a causa di modelli culturali che ne hanno banalizzato la dimensione etica o di scelte che lo hanno marginalizzato rispetto alla sua centralità.Quindi tutti coloro che hanno a che fare con lui, muovano il primo passo. Chi lo genera, chi lo coltiva, chi lo difende, chi lo accetta. Tutti siano un po’ più educati con il lavoro. E se questo non dovesse bastare, bisogna tentare tutti insieme di generarne di nuovo. Questa volta, però, volendogli un po’ più bene.Ancona 16 novembre 2013                                               Stefano Mastrovincenzo (Cisl Marche)
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21/11/2013 25 novembre al lavoro con qualcosa di rosso
Tutte al lavoro con qualcosa di rosso nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne. E’ l’invito che CGIL, CISL e UIL delle Marche lanciano a tutte le donne. Un segno che renda visibile l’impegno del sindacato contro la violenza sulle donne in occasione della giornata del 25 novembre.  “In ufficio, in fabbrica, a scuola o dietro il bancone di un negozio, chiediamo a tutte le lavoratrici marchigiane di mettersi il vestito, le scarpe, una sciarpa o un fazzoletto rosso, per simboleggiare la necessità di fermare la cultura della violenza sulle donne” – è questo l’appello lanciato da Daniela Barbaresi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, responsabili delle politiche di genere di CGIL, CISL e UIL delle Marche. La violenza contro le donne resta una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani a livello mondiale. Qualunque sia la forma, o il luogo dove si manifesta, che sia la casa o il posto di lavoro, la violenza contro le donne è una vergogna che deve essere fermata perché nega alle donne il diritto fondamentale di vivere in dignità e libertà. Dietro la violenza contro le donne c’è il rapporto di potere tra uomini e donne, all’interno della coppia, sul lavoro, nella società: la violenza viene usata per ristabilire il potere maschile e rappresenta l’espressione del desiderio di controllo, dominio e possesso dell'uomo sulla donna. E man mano che la libertà delle donne aumenta il fenomeno diventa più grave, proprio perché vengono messi in discussione atavici rapporti di forza in un contesto di aumentata vulnerabilità sociale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente riconosciuto che la violenza contro le donne è una vera e propria emergenza mondiale di salute pubblica. I dati rilevati dall’OMS sono spaventosi: il 35% delle donne nel mondo è vittima di violenza fisica e/o sessuale da parte del partner o di sconosciuti; il 38% dei femminicidi avviene per mano del proprio compagno; il 30% dei maltrattamenti alle donne ha inizio in gravidanza e 1 donna su 4 è oggetto di violenza in questa fase della vita. Le violenze, quando non portano alla morte, producono danni fisici e psichici gravi che si ripercuotono anche sui figli. La situazione in Italia non è meno preoccupante: nel 2012 ci sono stati 124 femminicidi e nei primi 10 mesi del 2013 le donne uccise sono già state più di 100. L’ISTAT stima che le donne tra i 16 e 70 anni, vittime di abusi fisici o sessuali siano 6.743.000 e che circa un milione di donne abbia subito stupri o tentati stupri. A queste vanno aggiunte le donne che non rientrano nelle statistiche, che subiscono abusi, violenze fisiche o psicologiche senza denunciare i loro aggressori. Un sommerso di soprusi e ricatti che porta al parossismo del crimine o che rimane nello stillicidio di violenze quotidiane nascoste o mascherate. Purtroppo, anche la nostra Regione è stata ripetutamente colpita da tragedie di questo tipo, spesso avvenute in un contesto domestico, come dimostrano i recenti fatti di cronaca. In un quadro così drammatico vanno fortemente sostenuti i centri antiviolenza, fondamentali nel territorio perché supportano le donne nel momento più difficile, così come occorre investire, in termini di formazione e di risorse, nelle forze dell’ordine e nelle strutture sanitarie. Come Sindacati ricordiamo che c’è violenza anche nel mondo del lavoro. La crisi economica, pesante e persistente, ha reso il lavoro sempre più incerto e precario e cosi i giovani, gli over 50 e soprattutto le donne risultano sempre più soli e fragili. Sempre secondo l’ISTAT, una donna su due ha subito molestie o ricatti sessuali sul lavoro nel corso della vita e una su cinque negli ultimi tre anni: un dato che ci dà la dimensione di quanto sia importante lavorare insieme, tutti gli attori sociali, per prevenire, intervenire, informare, educare. Agire in rete con istituzioni e associazioni partendo da un’attenta lettura della realtà, facendo emergere bisogni e promuovendo azioni di prevenzione oltre che di contrasto dei fenomeni; poiché sappiamo che per combattere efficacemente la cultura della violenza sulle donne, la mancanza di rispetto tra i generi e la sopraffazione che sfocia in violenza, occorre mettere in campo forti azioni educative per superare stereotipi su donne e uomini, sulle loro relazioni e sui ruoli nella società. Ad alcuni mesi dalla ratifica della Convenzione di Istanbul riteniamo sia urgente proprio lavorare soprattutto sul piano culturale a partire dal ruolo fondamentale della scuola, con interventi coordinati e strutturati, non lasciati alla sensibilità della singola istituzione scolastica o territoriale. Inoltre è necessario anche contrastare l’immagine sbagliata e degradante della donna spesso trasmessa dai media, a partire dall’ uso di un messaggio sessista, che non significa solo corpi nudi, ma riduzione delle donne a pochi stereotipi, spesso disancorati dalla realtà o, ancora peggio, finalizzati a diffondere modelli che mortificano il talento e l’investimento sulle proprie risorse intellettuali e morali che, pure, tante donne, tante giovani, con fatica, con tenacia e con speranza coltivano ed alimentano, ogni giorno, tutti i giorni. Per loro e per tutte noi proseguiamo questo cammino insieme in una realtà che, seppur ancora tragicamente segnata dalla violenza, contiene in sé delle potenziali energie da raccogliere e valorizzare. L'ARTICOLO SU CRONACHE MACERATESI
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21/11/2013 Giudice annulla fattura Enel Energia per poca trasparenza
“Enel, a suo piacimento, ha inteso applicare un sovrapprezzo generico e indefinito. La fattura, quindi, non è riscontrabile e va annullata”: questa la motivazione con la quale il Giudice di Pace di Roma ha annullato una fattura esorbitante e ingiustificata che l’azienda di energia elettrica aveva emesso nei confronti di una microimpresa pugliese. Mancanza di trasparenza e incapacità di giustificare importi in fattura sottolineano l’importanza della condanna, afferma Confconsumatori.Il Giudice di Pace di Roma ha, infatti, dichiarato integralmente nulla una fattura di oltre 1500 euro emessa da Enel Energia, per mancanza di prova del credito richiesto, oltre che per mancata trasparenza del contratto stipulato tra le parti. Si legge nella sentenza: «Enel, a suo piacimento, ha inteso applicare un sovrapprezzo generico e indefinito. La fattura, quindi non è riscontrabile e va annullata». Oltre alla nullità della fattura, il Giudice ha disposto anche il rimborso delle spese di lite e di 100 euro per le spese stragiudiziali.“La società fornitrice dell’energia – spiega l’avvocato Alessandra Taccogna, che ha difeso in giudizio la microimpresa – ha fornito spiegazioni non sufficienti a giustificare l’importo della fattura esorbitante, mostrando conteggi incomprensibili, come spesso accade. Questa sentenza rappresenta, quindi, un passo importante nella lotta contro le fatture esagerate ed anomale, emesse nei confronti dei consumatori, che non devono sentirsi obbligati a pagare quando non ci sono prove sufficienti a chiarire l’esattezza di quanto preteso”. Confconsumatori ricorda che, in virtù del Decreto Monti 1/2012, le microimprese godono della stessa tutela dei singoli consumatori di fronte a pratiche sleali.
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20/11/2013 Modello 730, da dicembre arrivano i rimborsi per i "casi particolari"
I contribuenti che non hanno più il sostituto d'imposta, e che hanno potuto presentare il 730 "casi particolari" a settembre, riceveranno i rimborsi già da metà dicembre. Lo annuncia l'Agenzia delle Entrate. Oltre 96 mila persone potranno così ottenere la restituzione del credito Irpef già entro il 2013, per un importo complessivo di circa 75 milioni di euro. Due le date da segnalare: il 15 dicembre, inizio dei rimborsi tramite accredito in conto corrente per chi ha comunicato il proprio codice Iban e 21 dicembre per ritirare il rimborso in contanti presso gli uffici postali.Ricordiamo che dal 2014, in base a quanto definito dal "Decreto del Fare", questi contribuenti potranno presentare un 730 "standard", quindi nel corso della campagna fiscale (marzo/giugno), sia che vadano a credito, e quindi ottengano un rimborso, sia che il risultato sia un debito da versare. Per ulteriori informazioni rivolgersi alle sedi Caf della Cisl Marche 
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19/11/2013 Aumento acconto Irpef, Saldo IMU 2013, 730 per i disoccupati: istruzioni per l'uso
AUMENTO ACCONTO IRPEF, SALDO IMU 2013, 730 PER I DISOCCUPATI: ISTRUZIONI PER L’USO  In questo particolare momento di incertezza normativa, il CAF della Cisl ritiene opportuno informare i cittadini riguardo le principali scadenze fiscali che interessano molte famiglie. Innanzitutto l’aumento dell’acconto IRPEF da versare entro lunedì 2 dicembre 2013: per i contribuenti che hanno effettuato la dichiarazione dei redditi tramite il modello 730,  sarà il datore di lavoro o ente pensionistico a trattenere la seconda o unica rata di acconto tenendo conto dell’aumento, pertanto i soggetti interessati troveranno una trattenuta maggiore rispetto a quella indicata sul modello. Caso particolare per i lavoratori che successivamente all’atto della dichiarazione 730 hanno terminato il rapporto di lavoro: nella fattispecie il contribuente è tenuto a versare direttamente con il modello F24 il 2° o unico acconto, facendone richiesta agli sportelli dedicati a tale scopo.Altra questione contingente è il versamento del Saldo IMU 2013. La Consulta dei CAF ha formulato recentemente alcune proposte al Governo circa le modalità ed i tempi per ottemperare al pagamento di tale tributo; non avendo avuto risposte visto l’approssimarsi dei termini la Consulta stessa ha dato indicazione ai propri uffici di procedere nell’assistenza ai contribuenti e pertanto i nostri operatori sono a disposizione per l’effettuazione dei calcoli dell’imposta da versare entro il 16 dicembre 2013 secondo gli aggiornamenti disponibili.Per avere informazioni e prenotare il servizio IMU cu si può rivolgere agli uffici del Caf Cisl.Informiamo inoltre con soddisfazione, l’importante notizia che le pratiche 730 per disoccupati sono state definite ed a partire dal 15 dicembre i contribuenti riceveranno il credito liquidato, secondo le modalità scelte, tra accredito nel proprio conto o mandato presso le Poste.Ancona 19 /11/13                                                                                                    Caf Cisl Marche
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18/11/2013 Ossi duri......si diventa
Un incontro pubblico  il 19 novembre a Pesaro  per parlare di osteoporosi e presentare il Progetto nell’ambito della campagna di prevenzione sull’osteoporosi che i Coordinamenti Donne SPI-CGIL FNP-CISL UILP-UIL con la Regione Marche stanno svolgendo in tutti i territori per informare i cittadini, gli operatori sanitari del programma di prevenzione. OSTEOPOROSI PESARO
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15/11/2013 La misura è colma. Chiediamo con forza al Governo atti di equità e giustizia sociale
«E’ l’ultima chiamata: non si puo’ piu’ attendere!! La tenuta economica e anche psicologica di molte famiglie, di molte comunità territoriali è sfibrata da anni di difficoltà, di calo della produzione, dell’occupazione, del reddito; i risparmi sono intaccati, i consumi scendono.La conflittualità istituzionale, l’instabilità politica, beghe personali o di partito impediscono di affrontare i problemi reali e irrisolti del paese: una crescita diffusa delle disuguaglianze, un fisco profondamente ingiusto, la difficoltà ad attrarre investimenti e a creare lavoro, la corruzione e l’illegalità che permeano pezzi dell’economia e della politica, una persistente forte egemonia della finanza.Aleggiano, dentro e fuori i luoghi di lavoro, disorientamento, timore del futuro, talvolta esasperazione. Servono segni chiari e concreti che diano la speranza di cambiamento ! Altrimenti le energie positive di tante persone, giovani e meno giovani, che pure ci sono, e sono necessarie alla rinascita del paese, non riusciranno a mettersi in moto, ad essere indirizzate verso un nuovo e diverso sviluppo.Chiediamo con forza al Governo e alle istituzioni locali di compiere atti di equità e giustizia sociale: meno tasse per i lavoratori dipendenti, i pensionati, meno tasse anche per le imprese che investono e creano nuovo lavoro. Stanare invece gli evasori, tassare di piu’ le grandi rendite finanziarie e immobiliari, tagliare gli sprechi nella spesa pubblica che si annidano ai vari livelli, riordinare le istituzioni e le aziende dei servizi pubblici locali. La misura è colma, bisogna fare in fretta, a partire dal cambiare profondamente la Legge di Stabilità».Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl MarcheIl Comunicato Stampa unitario di Cgil, Cisl, Uil Marche 
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14/11/2013 Meno tasse per i lavoratori, i pensionati e le imprese che investono e creano lavoro
"I  sentimenti  che aleggiano dentro e fuori i luoghi di lavoro  sono disorientamento, timore del futuro, talvolta esasperazione. Servono segni chiari di cambiamento per ridare speranza  e far si che le persone mettano in campo le loro energie. Chiediamo  con forza al Governo  atti di equità e giustizia sociale: meno  tasse  per i lavoratori, i pensionati e le imprese che investono  e creano lavoro. Stanare invece gli evasori, tassare le rendite finanziare, abbattere  gli sprechi nella spesa pubblica."Stefano Mastrovincenzo
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13/11/2013 La Cisl critica il Comune di Fano
La Cisl ritiene insufficienti le risorse messe a disposizione per il Fondo anticrisi dal Comune di Fano.  Giovanni Giovanelli responsabile della Cisl  zona di Fano spiega come la risposta  del Sindaco  di Fano Aguzzi e quella dell’Assessore al bilancio  Santorelli   a seguito dell’ultimo incontro con i sindacati  è alquanto strumentale.  “Non hanno minimante colto il significato del comunicato sindacale a seguito dell’ ultimo incontro avvenuto. “Sarebbe opportuno  - continua Giovanelli - che il Sindaco e la sua giunta invece di esternare continuamente le proprie difficoltà si concentrasse maggiormente sulle politiche da adottare, coinvolgendo tutti i soggetti sociali, dal volontariato al terzo settore, alle associazioni datoriali e sindacali, per il superamento della difficile situazione sociale ed  economica con una progettualità ad ampio respiro.” Condividendo le difficoltà che incontrano i comuni riteniamo del tutto insufficienti le risorse messe a diposizione dal Comune di Fano di fronte alle necessità delle persone colpite dalla crisi. "In pratica  - continua -  Giovanelli -  la somma di 70.000 euro stanziata per il Fondo anticrisi  è composta da  40.000  euro che facevano parte dell’ avanzo del fondo anticrisi 2012  e 30.000 euro devolute dalla Fondazione Carifano." IL sindacato  non ha espresso alcune intenzione di non firmare l’accordo per il fondo anticrisima abbiamo solo evidenziato la nostra perplessità per l’esigua cifra messa a disposizione dal Comune di Fano. Precisiamo anche che il fondo anticrisi non debba essere minimamente  confuso con le politiche di sostegno che attuano i Servizi Sociali nei confronti della famiglie e delle  persone in difficoltà.   Il disappunto del Sindacato nasce anche dal fatto che nell’incontro precedente avvenuto nel mese di Ottobre la somma preventivata dagli Assessori Santorelli  e Del Vecchio  era di 150.000 euro. In quella occasione infatti non c’è stato alcun comunicato sindacale di disappunto .  L’incontro di Novembre doveva servire non per discutere la somma destinata al fondo anticrisi (già definita dai due assessore nella riunione di  Ottobre) ma per individuare le modalità di erogazione  e le tipologie di contributi. Le OO.SS ribadiscono la loro volontà di concordare le modalità di erogazione del fondo anticrisi e  pertanto rimangono in attesa di essere convocate per la definizione del Bando. Auspichiamo che la Giunta comunale tenuto conto della grave situazione sociale e occupazionale di questo territorio trovi ulteriori risorse da destinare al fondo Anticrisi.
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11/11/2013 Al Caf Cisl parte il Corso Fiscale e Tributario
Le adesioni, attraverso invio curriculum, dovranno pervenire entro e non oltre il 23 NOVEMBRE 2013 via mail direttamente alla sede interessata per il corso: Ancona: rf.ancona@cisl.it; Ascoli: rf.ascolipiceno@cisl.it Macerata: rf.macerata@cisl.it Pesaro: rf.pesaro@cisl.it È inoltre necessario effettuare la richiesta di adesione tramite il sito della Cisl Marche: cislmarche.it/corsocaf2013   
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08/11/2013 SKV di Fano chiude i cancelli. In 34 senza lavoro.
O Oggi si è svolto lo sciopero di otto ore davanti ai cancelli della ditta SKV di Fano, ex Comec e ex USAG, ora proprietà di una multinazionale francese. Una ditta storica del nostro territorio con più di 30 anni di attività che all'improvviso la multinazionale decide di chiudere e così 34 lavoratori rimarranno senza lavoro. Martedì 12 presso la sede di Confindustria di  Pesaro si svolgerà l'incontro con il presìdio dei lavoratori di fronte al palazzo Ciacchi. Vedremo se il nuovo corso di Assindustria  Pesaro saprà dare una svolta diversa a questa amara vicenda. Una crisi nata non dalla crisi ma dalla decisione di una multinazionale di cessare l'attività. La Cisl di Fano garantirà in questa difficile vertenza tutto l'apporto necessario in termini di presenza e di proposte per sostenere la Fim di Pesaro e i delegati Cisl.Giovanni Giovanelli responsabile AST di Fano
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08/11/2013 Saldo IMU 2013: Caf in attesa
IMU 2013 A seguito dell'ulteriore proroga al 30 novembre 2013 concessa ai Comuni per deliberare le aliquote ed i regolamenti per l'anno  in corso ed a causa dell'incertezza del pagamento IMU sull'abitazione principale i CAF, stante l'attuale incertezza normativa, non sono nelle condizioni di calcolare il saldo IMU. Per questo il calcolo potrà essere effettuato solo nel momento in cui ci sarà un quadro normativo più chiaro sia a livello nazionale che locale.CAF CISL MARCHE  
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06/11/2013 Venerdì 15 novembre nelle Marche sciopero generale di quattro ore
 Le manifestazioni Cgil, Cisl, Uil  nelle province marchigiane: La manifestazione a Fabriano con  corteo e concentramento finale in L.go F.Stelluti La manifestazione ad Ascoli Piceno con presidìo in P.zza Simonetti  La manifestazione a Macerata presso il Cinema Teatro Italia  La manifestazione a Pesaro con corteo e concentramento finale in P.le Lazzarini Clicca per vedere gli orari dei pullman Per maggiori informazioni contattare le sedi cisl CGIL CISL UIL Marche proclamano lo sciopero generale nella regione per il giorno 15 novembre 2013, in coerenza con la decisione delle segreterie CGIL CISL e UIL nazionali di avviare una fase di mobilitazione articolata in tutto il territorio nazionale contro le scelte assunte dal Governo con la proposta di legge di stabilità.In particolare con lo sciopero il sindacato chiede meno tasse per i lavoratori ed i pensionati, una politica che favorisca l’occupazione e gli investimenti, la rivalutazione delle pensioni, il contrasto alla precarietà ed il ripristino della contrattazione nazionale nei settori pubblici.Lo sciopero sarà di quattro ore, salvo le decisioni diverse che potranno assumere alcune categorie In concomitanza con lo sciopero in tutte le provincie si terranno  delle manifestazioni alle quali parteciperanno lavoratori, disoccupati, pensionati, giovani.In preparazione dello sciopero, per discutere con i lavoratori ed i pensionati le ragioni della mobilitazione, verranno promossi attivi unitari di delegati, assemblee nei luoghi di lavoro e nel territorio, volantinaggi e presidi nei principali centri della regione. IL VOLANTINO di CGIL, CISL, UIL MARCHE IL VOLANTINO di CGIL, CISL, UIL NAZIONALE
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06/11/2013 Allarme criminalità nel pesarese
Le Aree Sindacali della CISL di Pesaro, Fano e Urbino, leggono con preoccupazione l'allarme lanciato dal Siulp, il Sindacato italiano dei lavoratori della Polizia, in merito all'escalation delle attività criminali nella provincia pesarese. Già in altre occasioni, la CISL ha posto l'accento su un fenomeno sempre più crescente che vede un lento e silente infiltrarsi nel tessuto economico-produttivo provinciale di forme di criminalità organizzata che non sono legate all’aumento di povertà ma che rappresentano una progressiva e strisciante realtà da arginare. Vicende come quelle legate all'allargamento della terza corsia autostradale, fenomeni dubbi nel sistema degli appalti e una diffusa microcriminalità verso abitazioni e cittadini, la proliferazione dei compro oro, delle sale gioco, l'abnorme diffusione in quasi tutti gli esercizi pubblici (bar tabacchi) e di slot machine pongono l'obbligo di effettuare un'attenta riflessione su queste dinamiche. Pur comprendendo il doveroso senso di riserbo fin qui adottato dalle Autorità provinciali e non trascurando il lavoro portato avanti dalle stesse, riteniamo necessario raccogliere le sollecitazioni del Siulp riaffermando il dovere civile di tutte le forze sociali a non abbassare la guardia, evitando di ripetere errori che il sistema politico istituzionale ha commesso negli anni precedenti in altre realtà del Paese, negando o, peggio sottovalutando segnali evidenti. La Provincia di Pesaro e Urbino proprio perché attraversa un periodo di pesante crisi del sistema produttivo è il terreno ideale per infiltrazioni pericolose. Sta alle forze sane, alla politica, alle Istituzioni, saper leggere la realtà e mettere in campo gli anticorpi necessari.
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06/11/2013 Situazione ancora critica alla Ferretti
Giovedì 31 ottobre si è svolto l'incontro tra Ferretti SpA, rappresentanze sindacali unitarie ed Organizzazioni Sindacali territoriali e nazionali. L'Azienda ha rappresentato la situazione relativa ad alcuni parametri sensibili quali il livello degli ordinativi, la situazione finanziaria del gruppo, le previsioni di chiusura del bilancio. Ne emerge un quadro ancora critico, in ogni caso al di sotto di quanto previsto dal budget. Sul versante produttivo la Direzione Aziendale ha prospettato la necessità di prolungare la chiusura per le festività natalizie fino al 20 gennaio 2014 con utilizzo eventuale della CIGS per i periodi non coperti da ferie. Il periodo di sospensione della produzione riguarderà tutti i cantieri, in ogni caso nel mese di novembre si svolgeranno incontri a livello di singolo sito produttivo per concordare gli strumenti da utilizzare per il periodo 20 dicembre 2013 – 20 gennaio 2014. Nel corso dell'incontro si è fatto, inoltre, il punto sull'andamento dell'accordo sulla mobilità volontaria ed incentivata dei lavoratori indiretti. Le uscite volontarie, che nell'accordo erano convenute in 56 unità massime, ad oggi sono state 16; sarà pertanto necessario effettuare una verifica congiunta entro il mese di gennaio 2014. Per quanto riguarda il Premio di Risultato dell'anno 2013 l'Azienda ha presentato verbalmente una proiezione sull'andamento degli indicatori con una previsione di raggiungimento parziale del premio stesso. Le Organizzazioni Sindacali hanno contestato tale metodo in quanto, nonostante i nostri ripetuti solleciti nel corso di tutto quest'anno, non è stato possibile concordare alcun obiettivo per l'anno in corso e quindi non possono essere presi in considerazione obiettivi unilaterali. Pertanto sarà erogata la terza rata di acconto come previsto dall'Accordo Integrativo Aziendale ed a Gennaio 2014 si terrà un incontro per definire la percentuale di Premio raggiunta e quindi da erogare. Nei prossimi giorni si terranno gli incontri di cantiere e le assemblee delle maestranze.
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22/10/2013 Cgil, Cisl, Uil si mobilitano per cambiare la legge di stabilità
DLSTABILITA': Cgil, Cisl, Uil: scioperi territoriali per cambiare la manovra "Questa manovra non serve alla crescita": Camusso, Bonanni e Angeletti annunciano le prossime iniziative di protesta che si articoleranno territorialmente da qui a metà novembre in tutto il Paese per influenzare il dibattito parlamentare.  Roma, 21 ottobre 2013. "Sciopero nazionale di 4 ore, con manifestazioni gestite a livello territoriale da qui a metà novembre , quanto deciso da Cgil, Cisl e Uil nel corso dell'incontro svoltosi stamani nella sede della Uil per stabilire quali azioni mettere in campo per cambiare la legge di stabilità. Lo hanno annunciato al termine dell'incontro i tre leader di Cgil, Cisl e Uil SusannaCamusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti nel corso di una conferenza stampa sottolineando che "questa manovra non serve alla crescita"."Il dente duole sulla vicenda fiscale - ha ribadito alla stampa il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni. "Una questione, quella fiscale, che ha ridotto al lumicino il reddito delle famiglie e falcidiato i posti di lavoro. Questo è il punto che noi confederali abbiamo posto da tempo insieme agli industriali quale priorità per la crescita del Paese. "Avevamo davvero fiducia che questa volta ci sarebbe stata una diminuzione della tassazione su lavoratori e pensionati. Credevamo che il Governo avesse capito che questa era la priorità, anche perché questo tema è stato al centro di tutto il dibattito economico nazionale. Le troppe tasse stanno rarefacendo la nostra realtà economica. A noi questo sembrava fosse un fatto acclarato, e ci sembrava che fosse volontà del governo affrontare la questione. Così non è stato, il governo ha fatto vincere quel potere che da tempo influenza le finanziarie del Paese, il partito della spesa pubblica il vero gruppo che blocca la possibilita' di crescita. Ora noi, con Cgil e Uil, vogliamo modifiche concrete"Bonanni ricorda pertanto che "a pagare la vittoria del partito della spesa" sono i lavoratori e in particolare quelli del pubblico impiego che vedono ridursi continuamente il potere d'acquisto. Veniamo da una perdita di 250 mila posti di lavoro nel pubblico impiego e da sette anni di astensione di rinnovi contrattuali: ormai e' una sorta di cimitero, dove nulla si muove".Il Segretario generale della Cisl si è detto quindi a favore della "stabilita' produttiva" e di non volersi confondere con i "populisti" che vogliono tenere "la situazione instabile, con governi che saltano, per la soddisfazione dei poteri della rendita". L'obiettivo dei sindacati e' quindi di ridurre le tasse recuperando risorse dai tagli agli sprechi, passando per la soppressione degli enti inutili, per l'introduzione di costi standard in tutta la pubblica amministrazione, nell'organizzazione di servizi comuni pubblici a carattere regionale".Duro il Segretario generale della Cisl anche sulla mancata introduzione Dl stabilita' di misure pensionistiche: "E' importante lenire le ferite che sono state inferte dalla riforma Fornero" ha detto Bonanni lanciando un invito al dialogo al ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, affinche' la legge venga modificata. "Se il Ministro vuole discutere con noi siamo ben disposti a farlo, ma non vogliamo perdere tempo".Ed infine Bonanni ha chiesto al premier Letta di recuperare il documento sulle riforme istituzionali e amministrative, testo "cardine" che e' stato dimenticato". 
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21/10/2013 A Fano la Cisl chiede un tavolo contro la crisi
 "Il grido di allarme lanciato oggi dalla Caritas di Fano evidenzia nuovamente le gravi ripercussioni della crisi che sta subendo il territorio fanese . La crisi che ha portato alla chiusura di molte aziende sia industriali che artigiane, al blocco di cantieri edili e all’utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali, ha generato una moltidune di persone che avendo terminato la copertura degli ammortizzatori sociali non hanno più alcuna copertura economica . La situazione che anche nei prossimi mesi non migliorerà, chiede innanzitutto di avviare un tavolo di confronto tra enti associazioni di categoria( datoriali e sindacali) e associazione del terzo settore per ripensare il modello di sviluppo del nostro territorio. Sono mesi che questa organizzazione sindacale chiede la convocazione di un tavolo ma nessuna istituzione ha convocato le parti.E’ urgente anche in previsione della prossima programmazione europea dei fondi europei, progettare il modello di sviluppo. Ci sembra invece che manchi questa progettualità sulle politiche industriali e sulle progetto di sviluppo del territorio. Sicuramente oggi il nostro territorio paga la mancanza di progettualità e programmazione industriale degli anni passati. In questa delicatissima situazione le Banche non possono esimersi dall’assumere le loro responsabilità sia nel sostegno alle imprese in questa difficilissimo momento ( i segnali purtroppo vanno in altre direzioni: non viene nemmeno più rispettato l’accordo sull’anticipo della CIG straordinaria per non dire delle difficile situazioni nelle quali mettono le aziende ) sia nel disporre risorse per lo sviluppo del territorio. Quante sono le risorse destinate all’Housing sociale,al sostegno di creazione di nuove imprese? Quale sostegno viene concesso alle imprese che sono in difficoltà non per la mancanza di commesse ma per la poca disponibilità da parte delle banche di concedere risorse per sostenere le aziende (castelletti, fidi etc etc)? La situazione contingente chiede però di affrontare con nuovi strumenti anche la difficile situazione sociale. La Cisl di Fano propone di creare tra tutti i soggetti coinvolti quotidianamente nel dare risposte ai bisogni dei senza reddito una rete permanente con la finalità di non disperdere le energie di ottimizzare le risorse necessarie per affrontare la crisi e di monitorare in tempo reale le situazioni di maggiore criticità e bisogno . Riteniamo che le emergenze scaturite dalla crisi vanno affrontate con la predisposizione di nuovi strumenti di partenariato pubblico privato e di collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti quoitidianamente nel front office della crisi".                                                    GIOVANELLI GIOVANNI responsabile CISL DI FANO
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18/10/2013 Contratto legno - arredo industria: sottoscritta ipotesi di accordo
La Filca Cisl  insieme a Feneal e Fillea, nella piattaforma presenta a novembre 2012,  si erano date l'obiettivo di introdurre delle innovazioni al contratto nazionale attraverso  relazioni sindacali più avanzate sia sui diritti dei lavoratori sia sul futuro del settore.Di seguito il volantino con le principali novita:Volantino Sintesi CCNL Legno industria 11.9.2013
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17/10/2013 Ossi duri .....si diventa
La regione Marche, assieme con tutte le aziende del Servizio Sanitario Regionale, l'Università Politecnica delle Marche e le donne dei sindacati pensionati di CGIL CISl e UIL, in occasione della " GIORNATA MONDIALE CONTRO LA OSTEOPOROSI", presentano l'avvio di uno specifico programma di prevenzione rivolto ai cittadini ed operatori sanitari che si svilupperà anche nei prossimi anni nell'ambito del PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE DELLE MARCHE.I coordinamenti donne FNP/CISL - SPI /CGIL - UILP/UIL e organizzazioni sindacali dei pensionati, nel 2010 hanno raccolto le istanze che denunciavano apertamente la scarsa attenzione alla malattia Osteoporosi da parte delle istituzioni.  Sono state raccolte in breve tempo oltre 5.000 firme con lo scopo di sensibilizzare l'Assesorato alla Salute sul problema della prevenzione.Nel 2012 la Regione Marche ha presentato un  progetto  elaborato da un gruppo tecnico composto da specialisti dei settori di medicina interessati  per la prevenzione di questa patologia.L'obiettivo prioritario del coodinamento donne è raggiungere tutti i soggetti che potrebbero risultare a rischio e riuscire ad inserirli nel programma di prevenzione.L'iniziativa sarà presentata anche aMacerata il 25 ottobre  ore 10.00 presso Istituto Istruzione Superiore "G. Garibaldi" Contrada LocarnoPesaro il 15 novembre  ore 10.00 presso Sala della ProvinciaAncona il 22 novembre ore 15.00 presso Sala del Consiglio ComunaleAscoli Piceno il 29 novembre ore 15.00 presso Palazzo Capitani Comune di Ascoli    INVITO_OSTEOPOROSI.pdf
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16/10/2013 Metalmeccanica nel pesarese, la crisi non dà tregua
Novemila lavoratori su 10 mila addetti sono in cassa integrazione nel comparto della meccanica.  E’ quanto spiegano Leonardo Bartolucci, segretario Fim Cisl Marche e  Mauro Masci delegato provinciale Fim Cisl. – Il territorio sta affrontando problemi sempre più complicati. “Nell’ Alta Val Metauro - osserva Masci - solo cinque aziende non accedono agli ammortizzatori sociali. Tante le aziende in crisi, molte di loro  a fine anno esauriranno i cinque anni possibili di utilizzo della cassa integrazione. Difficile fare stime, ma senza deroghe  o nuove normative ci troveremo di fronte a  centinaia di licenziamenti nel 2014.” Tale situazione  crea un intasamento  anche per ricevere i pagamenti dall’Inps. “I tempi delle procedure con il Ministero sono lunghi, talvolta anche sei mesi – spiega Bartolucci – una volta firmato il decreto l’Inps paga entro un mese. Ma in una situazione come questa sono centinaia i lavoratori che sono indietro con gli stipendi di quattro o cinque mesi. Ci sono famiglie che aspettano da prima dell'estate. E il sistema creditizio non è di aiuto,  le banche non concedono più gli anticipi.” A preoccupare la Cisl,  quindi oltre le tante vertenze aperte sul territorio anche le difficoltà di accesso al credito. Le situazioni più critiche nella Valcesano  e nella Valmetauro. In aggiunta  a questo è sorta un’ altra questione.  "Come Fim e Uilm  - chiosa Masci - abbiamo firmato un contratto nazionale con Federmeccanica per le medio grandi  aziende. La Fiom ne ha firmato un altro per le medio piccole con Confapi. Questo ha  creato disparità di trattamento tra i lavoratori, promuovendo un deterioramento delle condizioni lavorative. Molti lavoratori ci chiamano perché sono confusi, per cui siamo noi a spiegare ciò che non abbiamo firmato. ”
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11/10/2013 Lampedusa. «All'indignazione ed al dolore possa seguire la ricerca di soluzioni concrete»
Fermiamo le stragi nel Mediterraneo Giornata di mobilitazione nazionale venerdì 11 ottobre 2013  di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Cisl Marche La tragedia di Lampedusa si aggiunge a decine di altre che si sono consumate negli ultimi anni e che sono costate la vita ad oltre ventimila persone. Nei giorni del dolore, dell'indignazione e della vergogna per l'ennesima tragedia di morte nel Mare Nostrum, che ancora una volta ha inghiottito vite, sogni e speranze di uomini, donne e bambini, che hanno lasciato il loro paese fuggendo da guerre e persecuzioni o alla ricerca di una vita migliore, CGIL CISL e UIL indicano venerdì 11 ottobre come giornata di cordoglio, solidarietà, mobilitazione. Da tempo il sindacato sollecita la politica ad intervenire per una diversa legislazione sull’accoglienza e sull’asilo; per anni ci siamo opposti ad un dibattito ideologico sul tema della immigrazione, costellato di ipotesi di ronde padane e di rigurgiti razzisti, ci siamo schierati contro l’introduzione del reato di immigrazione clandestina, contro una cultura della divisione e del pregiudizio. Da anni come organizzazioni sindacali offriamo assistenza nelle nostre sedi a centinaia di migliaia di immigrati per permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari, e altre necessità connesse alle complesse normative e alle difficoltà socio-economiche. Da anni chiediamo che sia rivista la legge sulla cittadinanza, a partire dal riconoscere come italiani i bambini e ragazzi figli di immigrati ma nati in Italia. Da anni, come facemmo a Rosarno il Primo Maggio del 2010, denunciamo lo sfruttamento di molti migranti costretti a vivere in baracche, in tende, in vecchi stabili in rovina, coinvolti in situazioni di illegalità, di evasione fiscale e contributiva, di contratti non rispettati, di norme sulla sicurezza ignorate, spesso in balia di organizzazioni criminali. Da anni, pur sapendo che questo è un tema complicato, dove le sensibilità possono essere diverse anche tra i lavoratori, ci assumiamo il compito di contrastare una deriva culturale che spinge a chiudersi nella difesa dei propri confini e delle proprie certezze, che alimenta la paura del futuro e il timore della diversità, ignorando la storia del nostro popolo e delle sue sofferte e molteplici migrazioni; da anni sosteniamo la necessità di favorire l'integrazione sulla base dei diritti che devono essere garantiti a tutti e contemporaneamente dei doveri civili che i lavoratori immigrati devono sentirsi impegnati a rispettare. Ora, di fronte a più di 300 bare di persone disperate in fuga da guerre, dittature, fame, ribadiamo con forza che serve una diversa normativa europea e italiana, serve una diversa cultura, serve un diverso approccio al tema della immigrazione. Crediamo sia necessario realizzare un piano per la costruzione di un efficace sistema di accoglienza, anche attraverso l’impegno dell'Unione europea, sull’importante frontiera europea del Mediterraneo; devono essere istituiti corridoi umanitari per i profughi che fuggono dalle guerre, rendendo esigibili in condizioni di sicurezza, l'accesso all'asilo ed alle misure di protezione internazionale; va riformata la legislazione sull'immigrazione: l'Italia deve dotarsi di una legge organica in materia di asilo; va contrastata la tratta degli esseri umani, anche attraverso forme efficaci di collaborazione con i Paesi di origine e di transito di migranti e profughi e colpendo duramente i trafficanti. Il mondo del lavoro si mobilita quindi perchè all'indignazione ed al dolore possa seguire la ricerca di soluzioni concrete, perché la tragedia terribile di Lampedusa non si ripeta. Mai più.Le INIZIATIVE di CGIL, CISL UIL  nelle MARCHE RASSEGNA STAMPA Corriere Adriatico 11 ottobre 2013
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04/10/2013 Sanità: per la Cisl molte criticità da superare
Rispetto all’incontro di ieri pomeriggio in merito alla riorganizzazione del sistema sanitario della nostra regione, al quale non era presente l’assessore Mezzolani, la Cisl Marche sottolinea la permanenza di diverse criticità.Sono ancora da colmare le differenze di veduta tra sindacati e Regione sulla riduzione delle liste di attesa , contrasto della mobilità passiva, modalità di rafforzamento di residenzialità – domiciliarità e livelli di partecipazione. «Dalla Regione ci aspettiamo – afferma Sauro Rossi segretario regionale Cisl Marche, presente all’incontro - una più precisa definizione di impegni, organizzativi e programmatici, per salvaguardare e qualificare concretamente i servizi socio sanitari marchigiani, e fronteggiare le difficili situazioni in cui si trova ad operare il personale. »
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04/10/2013 Quando il lavoro era Santo
Tra i Santi sociali, così chiamati per le importanti opere in favore dei poveri e dei diseredati (hanno operato particolarmente in Piemonte e a Torino tra “800 e “900) spicca la figura di San Giovanni Bosco (1815-1888). Don Bosco, ha fondato i Salesiani, che con i loro centri (case) diffusi, hanno dato e danno un contributo efficace e direi fondamentale, nella formazione professionale di migliaia di giovani. Per lo più provenienti da famiglie disagiate. Quello a fianco è il testo dal manoscritto originale, del primo contratto di apprendistato firmato da Don Bosco, oltre centocinquanta anni fa, agli inizi dell’industrializzazione italiana. In quegli anni l’impegno di Don Bosco, era rivolto lenire gli effetti della povertà e dell’emarginazione diffuse nelle grandi città. Salvava i suoi ragazzi dalla strada, chiamandoli con sé, a vivere l’esperienza del riscatto e della speranza, attraverso il lavoro e la preghiera, nella nascente comunità salesiana di Valdocco, allora alle porte di Torino. Leggendo il testo non possiamo che essere presi da una tenerezza indicibile, per il modo in cui è scritto, per l ’amore e la fiducia verso i giovanissimi lavoratori e infine, per la raffinata e anticipatoria capacità negoziale che esprime. C’è molto da imparare ancora oggi. Oggi che il lavoro si fa sempre più marginale e le imprese abdicano alla loro funzione sociale, trasformate in una merce qualsiasi, da vendere al momento opportuno, nella logica imperante del capitalismo finanziario. I licenziamenti? La cassa integrazione? Le famiglie sul lastrico? Ma cosa volete che contino. Non sono che insignificanti “danni collaterali”, come nel titolo di uno degli ultimi libri di Zygmunt Bauman. Chi dice che questo è il prezzo della modernità non dice la verità. La storia è piena di crisi buie che sono state superate con l’impegno di uomini profetici che hanno saputo trovare vie nuove e nuove ragioni di vita. Come non pensare a Benedetto da Norcia (San Benedetto). Nel disorientamento generale della grande crisi successiva alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, con la Regola (Ora et Labora) ha innalzato il lavoro e la fatica umana a forma di preghiera, dando, di fatto, inizio all’economia civile, la prima forma di mercato inclusivo, aperto ai bisognosi, che sarebbe diventato il motore di sviluppo dell’intero occidente. Bisogna ricreare questa cultura e questo rispetto per il lavoro. Ha scritto Carlo Lottieri: “Quello che bisogna restaurare, soprattutto prestando attenzione al futuro dei giovani, è il diritto di ognuno a lavorare, intraprendere, costruirsi un futuro. Quando in una società le bardature corporative sbarrano la strada di accesso a questa o quell’attività [….] quello che muore è il diritto stesso. E la persona viene privata della libertà di guadagnarsi onestamente da vivere”. Ha detto Sant’Ambrogio: “Ciascun lavoratore è la mano di Cristo che continua a creare e a fare del bene». Questa è la vera redenzione di cui ha bisogno la nostra società.  Gianluigi Storti Don Bosco contratto apprendistato
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02/10/2013 Fano, abbonamento al bus. Procedure burocratiche kafkiane
 Così definisce il responsabile  Cisl Ast Fano Giovanni Giovanelli le disposizioni sul trasporto pubblico.  “Innanzitutto anche coloro che hanno una tessera antecedente all’entrata in vigore delle nuove disposizioni devono  recarsi ai servizi sociali a Sant’Orso, recuperare il modello, compilarlo. Dopo avere versato il balzello di euro 5,16 (per diritti di segreteria),  consegnarlo all’Ufficio Protocollo del Comune di Fano  e poi andare a ritirare dopo almeno un paio di giorni  la nuova tessera presso gli uffici dei servizi sociali del comune a   Sant’orso”.  Con la nuova tessera, finalmente,  recarsi alla stazione dei treni dove è allocata la biglietteria  lasciarsi rilasciare l’abbonamento. L’aspetto che colpisce maggiormente i cittadini è costituito dalle modalità così farraginose, considerando il fatto che molti utenti sono invalidi/anziani e quindi  fanno difficoltà a muoversi o  sono persone che lavorano e che pertanto o devono prendere almeno due giorni di permesso per il rinnovo.  Infine il nuovo balzello messo senza alcuna logica solo per il rilascio di una tessera, evitabile poiché  tutti gli utenti possiedono documenti  d’identità e codice fiscale.La Cisl regionale aveva già nel Marzo scorso ribadito all’assessore ai trasporti Viventi , nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori, la necessità di considerare la centralità del trasporto pubblico locale, anche e soprattutto in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo, confermando la necessità del mantenimento degli attuali livelli di servizio da considerare il minimo indispensabile per le esigenze della comunità marchigiana.  
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01/10/2013 Irresponsabile anteporre gli interessi personali alle condizioni del paese
Si sono incontrati questa mattina presso la sede della Cisl i Segretari generali di Cgil Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti per valutare eventuali azioni unitarie a fronte della delicata situazione politica che si e' venuta a determinare negli ultimi giorni. "Serve un vero Governo del Paese" si legge nel documento firmato unitariamente dai tre leader sindacali che hanno così esposto alla stampa quanto deciso per fare appello alla classe politica al senso di responsabilità e scongiurare il rischio di un ritorno alle urne. "Cgil, Cisl e Uil esprimono la loro preoccupazione per la crisi istituzionale causata dall'irresponsabilità di chi vorrebbe anteporre gli interessi personali alle condizioni del Paese. L'incertezza di queste ore determina gravi ripercussioni sulla nostra economia e rischia di far aumentare la pressione fiscale sul lavoro e sulle pensioni. Cgil, Cisl e Uil ribadiscono che occorre una buona legge di stabilità che inverta le scelte recessive compiute in questi anni: non si può immaginare un'uscita dalla crisi senza puntare sul lavoro e sulla buona occupazione. Per questo serve un vero Governo del Paese, capace di compiere le scelte necessarie a rispondere alle richieste del mondo del lavoro. In ragione di ciò, Cgil, Cisl e Uil chiedono che la legge di stabilità preveda: un' effettiva restituzione fiscale ai lavoratori dipendenti e ai pensionati; una riduzione fiscale alle imprese collegata agli investimenti e all' occupazione il completo finanziamento della cassa integrazione in deroga e la definitiva soluzione al problema degli esodati e dei precari di pubblica amministrazione, scuola e ricerca E' essenziale che la legge di stabilità determini una riduzione del livello di tassazione, non solo in nome della giustizia fiscale, ma per la necessità di rilanciare investimenti, consumi e occupazione che non possono crescere se si accentua l'impoverimento di lavoratori e pensionati.  È, inoltre, irrinunciabile che la legge di stabilità compia scelte di politica industriale e di investimenti, senza le quali le grandi imprese di rete fondamentali per lo sviluppo, come Telecom e Alitalia, e grandi gruppi industriali, come Finmeccanica e quelli siderurgici, perdono la loro funzione e rischiano di essere svenduti. Bisogna affrontare il nodo della spesa pubblica, abbandonando la dannosa logica dei tagli lineari e realizzare un riordino istituzionale e una riduzione della spesa corrente attraverso i costi standard, avviando un processo contrattuale di riorganizzazione della pubblica amministrazione. L'assenza di queste scelte e una legge di stabilità ragionieristica determinerebbero un ulteriore peggioramento delle condizioni dei lavoratori, dei pensionati e delle imprese e, soprattutto, una diminuzione dei livelli occupazionali. Affinché non continui quello stato di ingovernabilità del Paese che impedisce la realizzazione di tutte queste necessarie riforme, occorre che il Parlamento cambi la legge elettorale, ridando ai cittadini la possibilità di scegliere, superando la logica personalistica della politica e ricostruendo un clima di fiducia nelle istituzioni della Repubblica. Cgil, Cisl e Uil impegnano le loro strutture ad attuare, da subito, assemblee nei luoghi di lavoro, a indire presidi in tutti i territori e a organizzare, nelle giornate di sabato e domenica prossima, volantinaggi nelle piazze e nei punti di maggiore incontro dei cittadini".Roma, 30 settembre 2013
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25/09/2013 Dipingere la sicurezza sul lavoro
Sarà inaugurata il 26 settembre, alle ore 17.30  nella Rocca Malatestiana  di Fano la mostra Dipingere la sicurezza sul lavoro. Si tratta di un’iniziativa  organizzata da Inail di Pesaro – Urbino  con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura della sicurezza nell’opinione pubblica. 43 saranno  le opere esposte, selezionate dal concorso indetto in collaborazione  con le Accademie di Belle Arti di Urbino e di Macerata. E’ data la possibilità ad ogni visitatore di esprimere la propria preferenza votando il quadro che maggiormente lo ha colpito e ciò allo scopo di creare un legame personale con l’opera e di realizzare quello che è il compito dell’Istituto, ossia di indurre in ogni uomo il valore della sicurezza e sui concetti ad essa collegati, come  valori insostituibili e necessari per il nostro vivere quotidiano. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 6 ottobre, dal lunedì al venerdì dalle 17.30 alle 20 e il sabato e la domenica anche il mattino dalle 10.30 alle 12.30.
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25/09/2013 Pesaro, si rischia il dissolvimento del settore del mobile
 “La situazione lavorativa di Settembre non accenna a un miglioramento della produzione o del riassorbimento dei posti di lavoro,  si denota un’ assenza di commesse di lavoro per le aziende, è questo il problema più pesante che si deve assolutamente risolvere con politiche mirate a una riduzione della pressione fiscale sulle aziende e a una riduzione dei costi del lavoro". E’ quanto afferma Paolo Ferri  responsabile  Filca Pesaro  - e  data la situazione invita la politica territoriale e nazionale  a  predisporre tutte le misure del caso e  a concertare  proposte  di  immediata attuazione “. “Non dimentichiamo  - aggiunge  Ferri  - anche il problema dei licenziati vicino alla pensione ma non sufficientemente coperti da ammortizzatori per arrivarci. Cinquantacinquenni senza lavoro alla fine dei periodi di copertura, padri di famiglia con un reddito insufficiente a far fronte alle spese quotidiane.  Non si possono lasciare soli questi lavoratori e le loro famiglie” .  In questa fase calano le assunzioni; il tutto per effetto di una mancanza di commesse lavorative sul nostro territorio, anche se alcune aziende si stanno muovendo verso mercati esteri ma anche qui, chi ha investito in precedenza adesso resiste meglio, chi inizia ora non sempre trova terreno facile anche perché gli investimenti in macchinari e materiali  innovativi non si inventano dall’oggi al domani.   “Occorre - continua Ferri - che la Regione Marche tramite l’assessorato al lavoro e  quello delle attività produttive convochi i responsabili sindacali che seguono il settore del mobile arredamento per avviare un confronto che porti all’elaborazione di un progetto industriale di supporto alla filiera del mobile arredo. Noi aspettiamo la convocazione: i lavoratori attendono dalla politica le risposte. La situazione è drammatica, si sta rischiando il dissolvimento del distretto del mobile arredo, nel solo mese di Agosto vi sono stati  circa 300 lavoratori, anche di importanti aziende del mobile arredo, in mobilità. “E’ già la terza volta che la Filca Cisl di Pesaro chiede l’attivazione di un tavolo di confronto,  invece - conclude Ferri - tutto tace e sicuramente non sarà solo l’export, che peraltro coinvolge un numero molto ristretto di aziende, a rilanciare il settore del mobile arredo. La situazione occupazionale è drammatica sia nel Pesarese che nel Fanese: perdere il lavoro oggi significa non avere più alcuna possibilità di rientrare nel mondo del lavoro”.  
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24/09/2013 Previdenza per stranieri: stop a un'ingiustizia grazie all'INAS
Era una grave pratica discriminatoria nei confronti dei cittadini stranieri e l'Inps l'ha finalmente mandata in soffitta, anche grazie all'impegno del Centro Patronati (Acli, Inas Cisl, Inca Cgil, Ital Uil): l'istituto previdenziale ha infatti riconosciuto che tutti gli immigrati regolarmente soggiornati in Italia, che siano titolari del requisito del permesso di soggiorno da almeno un anno, possono ottenere, se in possesso dei requisiti sanitari richiesti, l'indennità di accompagnamento, la pensione di inabilità, l'assegno mensile di invalidità e l'indennità mensile di frequenza, anche se privi di permesso di soggiorno Ce di lungo periodo.In questo modo, l'ente recepisce quanto stabilito dalla Corte Costituzionale in diverse sentenze sull'argomento. Il fatto che la concessione di alcuni tipi di prestazione assistenziale fosse vincolata al possesso della carta di soggiorno era infatti già stato dichiarato incostituzionale.La decisione dell'Inps è anche merito del patronato INAS che si è attivato ottenendo dai tribunali diverse sentenze positive. In base  a quanto precisato ha precisato l'ente previdenziale, eventuali domande di riesame potranno essere accolte solo nei limiti della prescrizione decennale e in assenza di giudicato.
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09/09/2013 Continua la raccolta di firme contro i maxi stipendi dei manager
Prosegue l’iniziativa della FIBA/CISL avviata lo scorso 26 luglio relativa alla raccolta delle firme per il sostegno ad una legge di iniziativa popolare che stabilisca un tetto alle retribuzioni dei top manager delle società di capitali. Lunedì 9 settembre il gazebo del sindacato dei bancari della CISL sarà presente a Fano in piazza XX Settembre per l’intera giornata. Questa iniziativa muove da due considerazioni di fondo. Da un lato vi è un contesto economico sempre più deteriorato , dove a causa della crisi mondiale, generata dalla finanza, piccole imprese e famiglie stanno pagando prezzi altissimi con serie difficoltà, di accesso al credito per le prime e occupazionali/reddituali per le seconde. Dall’altro assistiamo ad una progressiva finanziarizzazione dell’economia con un perversa spirale che porta le grandi imprese, segnatamente quelle bancarie, ad assumersi rischi sempre maggiori perché alle prospettive di risultato immediato e alle performances di breve periodo sono collegati stipendi e bonus dei top manager. Con il progetto di legge di iniziativa popolare la FIBA/CISL si prefigge di inserire il limite di 294.000 Euro annui ai compensi fissi dei manager privati di società di capitali quotate in borsa, collegando un ulteriore limite, anche alla parte variabile e ai bonus agli stessi riconosciuti, ritenendo che un compenso massimo, prossimo ai 600.000 Euro annui, possa ben rappresentare un equo compromesso fra  responsabilità di governo d’impresa e sana e prudente gestione aziendale. Inoltre, non è infrequente il caso di managers che anche in presenza di palesi responsabilità, per lo stato di crisi nella quale lasciano l’impresa da essi gestita, riescono a farsi “accompagnare alla porta” con buonuscite milionarie. Il progetto di legge pone anche alle liquidazioni un limite, dato dalla stretta correlazione fra durata del rapporto di lavoro del manager e la retribuzione fissa annuale riconosciutagli. Alcuni esempi di mega compensi riconosciuti nel 2012 a Top manager bancari e assicurativi. Amministratore Delegato Intesa Sanpaolo:             3.937.000 Euro; Amministratore Delegato Generali:                         3.478.000 Euro; Amministratore Delegato Unicredit:                         2.997.000 Euro; Amministratore Delegato Unipol:                             2.153.000 Euro; Amministratore Delegato Banca MPS:                     1.596.000 Euro; Amministratore Delegato UBI Banca:                      1.506.000 Euro; Amministratore Delegato Credito Valtellinese:       1.425.000 Euro.         Qualunque cittadino maggiorenne potrà recarsi con un valido documento di riconoscimento presso il punto istituito dalla FIBA/CISLe sostenere con la propria firma questa iniziativa che sta riscuotendo sul territorio nazionale un grande consenso popolare.
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08/09/2013 700 operai a rischio, crisi nella zona della Valcesano
L'ultima crisi clamorosa della provincia di Pesaro - Urbino  pone nuovamente all'attenzione delle istituzioni, delle associazioni datoriali e sindacali, il futuro del sistema industriale e manifatturiero della nostra provincia. "La zona industriale di Fano e della Valcesano - afferma Giovanni Giovanelli responsabile Cisl di Fano - che nel 2010 - 2011 ha subito la grave crisi della nautica con la perdita di circa 3000 lavoratori e con la chiusura di imprese della nautica e imprese della filiera collegata alla nautica, oggi registra una maggior tenuta dal punto di vista occupazionale dovuta principalmente alla maggior diversificazione del tessuto produttivo con aziende leader in vari settori sia nella metalmeccanica che nell'arredo che garantiscono l'occupazione e la tenuta del tessuto socio - economico . "Rimangono tuttavia gravi segnali di crisi soprattutto nella zona della ValCesano che risente in maniera significativa della crisi dell'elettrodomestico ( 700 operai a rischio occupazione) e anche della chiusura di una delle aziende più importanti, la BVB del gruppo Marcegaglia, di cui solo una piccola parte  di lavoratori è stata occupata in un nuovo insediamento produttivo. Praticamente ferma è l'edilizia per la mancanza di appalti pubblici e con residui cantieri collegati ai benefici della ristrutturazione edilizia. Preoccupa anche il futuro incerto delle opere accessorie previste dalla realizzazione della terza corsia dell'A14 (già a luglio  - dice Giovanelli - abbiamo richiesto  al sindaco del comune di Fano un incontro  su questo problema)  che darebbe lavoro alle ditte subappaltatrici e a quelle fornitrici di materiale". Per quanto riguarda l'utilizzo degli ammortizzatori sociali la maggior parte delle ditte  vi ricorre e rimane fortemente critica la situazione delle ditte che rientrano nel campo di utilizzo della Cassa integrazione in deroga . A tal proposito è opportuno attivare forme di controllo per evitarne l'utilizzo fraudolento, chiediamo a tal fine di attivare, come peraltro previsto dalla normativa, la comunicazione preventiva all'Inps e alla direzione provinciale del lavoro. La Cisl della zona di Fano,  - continua Giovanelli -  auspica che tutte le parti sociali istituzionali e datoriali si attivino immediatamente per un tavolo di confronto per dare risposte immediate e condivise in una strategia territoriale e non confinata all'iniziativa di un singolo comune, ai lavoratori che perdono lavoro e che sono alla ricerca di occupazione. Altresì è immediatamente necessario sviluppare politiche di programmazione industriale e ripensare il futuro produttivo e di sviluppo del territorio di Fano e della Valcesano ma anche di tutta la provincia. Il nostro territorio non può perdere l'occasione dei fondi europei (2013-2014) che prevedono numerose risorse per la riqualificazione del territorio e per sostenere lo sviluppo. Quali sono i progetti le idee che la classe dirigente prevede per rilanciare lo sviluppo e l'occupazione del nostro territorio? Il tempo è ormai scaduto e le risposte non arrivano.
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05/09/2013 Cisl Marche. Basta ai balletti sulla sanità
COMUNICATO STAMPACisl Marche: Basta ai balletti sulla sanità Come spesso capita quando si parla di sanità, il confronto sulle reti cliniche rischia di svilupparsi in maniera a dir poco inappropriata. Si sposta sulla stampa un dibattito che andrebbe approfondito nelle sedi deputate e ci si abbandona subito a sterili polemiche politiche, ignorando la sostanza reale dei problemi. Nello specifico le opposizioni volutamente dimenticano che la riorganizzazione delle reti ospedaliere è resa obbligatoria dalla normativa nazionale. La Regione, come già accaduto per altri temi, continua a pensare che l’unica soluzione possibile sia quella elaborata nelle sue ristrette stanze. Per la Cisl delle Marche questo modo di confrontarsi sulla riorganizzazione sanitaria regionale è assolutamente sbagliato e da contrastare. In un quadro economico difficile come quello che stiamo vivendo serve uno sforzo di tutti i soggetti istituzionali e sociali coinvolti per individuare le misure più appropriate per evitare che la riduzione delle risorse a disposizione si trasformi automaticamente in tagli dei servizi ai cittadini. Per questo la Cisl delle Marche sollecita uno sforzo di programmazione in grado di trovare il giusto equilibrio tra assistenza ospedaliera e assistenza territoriale, per mantenere la sanità pubblica su livelli adeguati evitando di fare della sanità oggetto di pura speculazione politica. Sauro Rossi (Segretario Cisl Marche) Ancona 5 settembre 2013
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26/07/2013 La Fiba raccoglie firme contro i maxi stipendi dei manager
 A Pesaro, il 26 luglio la Fiba, il sindacato dei bancari e assicurativi della Cisl, allestisce un gazebo per la raccolta di firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare che fissi un limite massimo agli stipendi dei top manager privati. “L’ iniziativa, promossa a livello nazionale,  nasce da due considerazioni di fondo -  spiega Egidio Valletta  Segretario Fiba Pesaro, - da un lato vi è un contesto economico sempre più deteriorato, dove a causa della crisi mondiale, generata dalla finanza, famiglie e piccole imprese stanno pagando prezzi e difficoltà altissime sia  in termini di occupazione e reddito che di  accesso al credito.  Dall’altro assistiamo ad un progressiva finanziarizzazione  dell’economia con una perversa spirale che porta le grandi imprese, comprese quelle bancarie, ad assumersi rischi sempre maggiori perché alle prospettive di risultato immediato sono collegati stipendi e bonus dei top manager.” Un meccanismo che nemmeno la politica riesce più a governare e che crea il paradosso  di managers che, pur di fronte a situazioni di crisi delle imprese che gestiscono, continuano a percepire  compensi  milionari e bonus  come se nulla fosse, contribuendo, a volte a peggiorare la situazione di dissesto. “La Fiba – continua Valletta -  non vuole certo ignorare che a grandi responsabilità debbano corrispondere compensi adeguati ma, ritiene non più derogabile il principio di un equa distribuzione dei sacrifici, che sempre più spesso lavoratori e piccole  medie imprese sono chiamati a compiere.”  Di qui l’idea di porre un argine ad una simile situazione con una legge.  Così come il Governo, con il decreto “Salva Italia” ha posto un limite alle retribuzioni dei manager pubblici, così la FIBA si prefigge di inserire tale limite anche ai compensi dei manager privati di società di capitali quotate in borsa,  ritenendo che un compenso massimo, prossimo ai 600.000 euro annui, possa rappresentare un equo compresso fra responsabilità di governo d’impresa e prudente gestione aziendale.    
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25/07/2013 Insufficiente il personale docente assegnato alle scuole marchigiane.
Assegnati  dal Ministero della Pubblica Istruzione  30 posti aggiuntivi di personale docente alle Marche .Una assegnazione esigua che ha consentito di recuperare solamente alcune delle situazioni di maggior difficoltà presenti nelle scuole marchigiane. I posti dati permettono di garantire i docenti previsti nei Licei Musicali, di riattivare alcuni corsi serali ed i percorsi didattici all’interno delle carceri che erano stati soppressi per mancanza di personale e soprattutto di sdoppiare classi, cosiddette “classi pollaio”,   costituite con più di 30 alunni. Le segreterie regionali Marche di Flc/Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals denunciano tuttavia che quanto assegnato dal Ministero non è sufficiente a recuperare tutte le situazioni di disagio presenti nel territorio regionale: numerose ancora le situazioni di classe sovraffollate, ospitate spesso in aule non a norma. Drammatica inoltre la situazione delle scuole dell’infanzia: 104 sezioni attive solo il mattino nonostante la richiesta di tempo pieno delle famiglie alle quali non è stato possibile dare alcuna risposta.Scarica il Comunicato Stampa Unitario 
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23/07/2013 Rifinanziare la cassa integrazione in deroga: incontro con l’On Cesare Damiano
Nelle Marche saranno 15.000 i  lavoratori dei settori dell’artigianato, e delle piccole imprese dei servizi, del commercio del turismo, senza nessuna  “protezione sociale” in caso di sospensione dal lavoro dal 1 Giugno 2013  per il mancato rifinanziamento della Cassa Integrazione in Deroga. E’ il grido d’allarme che CGIL CISL UIL delle Marche e delle Associazione Artigiane hanno  manifestato  durante l’incontro con  il Presidente della Commissione Lavoro alla camera On. Cesare Damiano in occasione del quale è stata rilanciata l’urgenza di rifinanziare lo strumento della Cassa Integrazione in Deroga e  di prevedere  interventi concreti per  ridefinire i criteri di riparto delle risorse tra le regioni. Il presidente Damiano si è impegnato a sostenere queste richieste, anche se ha rappresentato tutte le difficoltà relative al reperimento di nuove risorse. Resta il fatto che la questione “cassa in deroga”, dopo essere sparita i dalle emergenze del governo, è tornata ad essere considerata tra le priorità che vanno risolte. Intanto CGIL CISL UIL Regionali e le Associazioni Artigiane  confermano  che dal 1° Luglio per tutti i lavoratori  artigiani dipendenti da imprese aderenti all’EBAM è stata attivato, come strumento di sostegno al reddito, la sospensione. Nota Dipartimento mercato del lavoro Cisl Marche
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12/07/2013 A Fabriano si manifesta contro il piano di ristrutturazione di Indesit
GUARDA LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE  RASSEGNA STAMPA: Conquiste del Lavoro_13_07_13 , AGI STAMPA LA MANIFESTAZIONE DI FABRIANO   
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12/07/2013 Sciopero al Corriere Adriatico
Mercoledì 10 luglio 2013 si è conclusa con esito negativo, presso la sede Federazione italiana editori giornali di Roma, la fase sindacale nazionale della procedura di licenziamento collettivo (legge 223/91) per 13 lavoratori poligrafici del Corriere Adriatico. L’assemblea dei lavoratori poligrafici del Corriere Adriatico, in accordo con le RSA e le Organizzazioni sindacali territoriali, preso atto del mancato accordo, proclama per sabato 13 luglio l’intera giornata lavorativa di sciopero; dà inoltre mandato alle proprie Rappresentanze di organizzare un pacchetto di ulteriori sei giornate di sciopero da effettuarsi in attesa del confronto in sede regionale con l’Azienda e la Regione Marche. Le Organizzazioni Sindacali di Categoria di Cisl e Cgil (Fiste e e Slc) si attiveranno da subito nel coinvolgimento delle Istituzioni locali e regionali.
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05/07/2013 Animazione con gli Operatori Socio Sanitari
      Diciotto giovani, in divisa bianca e scritta rossa sul petto “Oss tirocinante Ial Marche”, sabato 29 giugno, nel salone della Residenza Protetta “Beato Sante“ di  Mombaroccio,  hanno saputo meritarsi egregiamente il gradimento e gli applausi dei numerosi anziani residenti nella Casa di Riposo e di quelli giunti per l’occasione dalla Residenza Protetta di Santa Colomba di Pesaro. Soddisfazione e partecipazione testimoniate anche dalla simpatica esecuzione personale della nota “La vie en rose” di E. Piaf da parte di un’anziana signora ospite della residenza (struttura).  Erano infatti i 18 allievi del corso per “Operatore Socio - Sanitario” diretto e realizzato dall’Ente di formazione ‘Ial Marche srl’ di Pesaro, attivamente presente all’evento con tutto il suo Staff.  Il corso, della durata di 1010 ore, attraverso una formazione di carattere teorico e pratico,  fornisce  all’operatore la capacità di intervenire nelle situazioni di mancanza di autonomia psico-fisica dell’assistito. Con canti e balli insieme al gruppo folkloristico “Pizzica Lu Core Meu” di Fano hanno dato vita ad un bel pomeriggio di festa e di tanti piccoli gesti di attenzione personale resi ancor più gradevoli dai ricchi vassoi di dolci regalo dello Ial.            
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22/06/2013 Cgil Cisl e Uil scendono in piazza
CLICCA QUI PER VEDERE LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE Erano circa 5 mila i lavoratori marchigiani che hanno partecipato sabato 22 giugno, alla manifestazione nazionale a  Roma. Da tutta la Regione 100 pullman raggiungeranno la capitale. La manifestazione è promossa da Cgil, Cisl e Uil per il rilancio del lavoro e per una politica a sostegno dello sviluppo. I sindacati hanno già avanzato le loro richieste al Governo dal quale si attendono risposte. Le priorità di Cgil Cisl e Uil: rifinanziare la Cassa integrazione in deroga, poiché il miliardo di euro stanziato non è ancora disponibile e non è sufficiente. Ridurre le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati e alle imprese che fanno assunzioni stabili. Dare ai Comuni e agli altri Enti pubblici la possibilità, se hanno le risorse, di fare investimenti allentando i vincoli del patto di stabilità interno. Evitare aumenti dell’Iva e riformare l’Imu, dalla quale dovrebbero essere esentati solo i proprietari di un immobile purché non sia di lusso. Fare scelte di politica industriale che rilancino la produzione, l’innovazione e gli investimenti. Le Marche hanno una ragione in più per partecipare e per sostenere la manifestazione del 22 giugno. La crisi ha colpito duro una Regione caratterizzata da molte imprese manifatturiere, soprattutto di piccole dimensioni.  Il disagio occupazionale è sempre più elevato. Secondo i dati Inps, nei primi cinque mesi dell’anno, sono stati 47.735 i lavoratori che hanno chiesto l’indennità di mobilità o disoccupazione. Un dato che conferma il picco negativo toccato l’anno scorso. Di questi, 14.642 hanno riguardato Ancona, 7.353 Ascoli Piceno, 405 Fermo, 9.087 Macerata e 12.248 Pesaro e Urbino. Le domande di mobilità, sempre nei primi cinque mesi dell’anno, hanno subito un’impennata passando da 2.680 a 4.534 (+69,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Altrettanto preoccupanti sono i dati relativi alla Cassa integrazione. Nei primi cinque mesi dell’anno sono state 21.347.552 le ore complessivamente autorizzate nella Marche, con un incremento del 37,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un livello record dall’inizio della crisi. Nel primo trimestre 2013, la disoccupazione ha raggiunto l’11,4%, percentuale che ormai ci avvicina alla media nazionale. Prima della crisi  il tasso di disoccupazione era la metà di quella italiana. La recessione che sta colpendo le Marche è inarrestabile, lo dimostra un ulteriore calo della produzione e del fatturato rispettivamente pari a -4,8% e -4,6% nel primo trimestre 2013. L’emergenza che sta vivendo il sistema produttivo marchigiano è anche rappresentata dalle 4.827 aziende che hanno chiuso i battenti nel primo trimestre del 2013 rispetto alle sole 3.373 che sono nate,   con un saldo negativo di ben 1.454  imprese. Anche il dato dei fallimenti la dice lunga: da  gennaio a maggio 2013, si è registrata l’apertura della procedura di  fallimento  per 165 aziende in tutta la Regione, rispettivamente 67 in  provincia di Ancona, 26 in quella di Ascoli, 17 nel Fermano, 19 nella provincia di Macerata e 26 a Pesaro Urbino. (fonte Unioncamere Marche). Sul fronte locale, Cgil, Cisl e Uil Marche hanno richiesto da settimane alla Giunta Regionale l’apertura di un tavolo di confronto per individuare misure urgenti che possano contribuire a limitare il disagio e favorire la ripresa. E’ previsto per la prima settimana di luglio un incontro tra le parti. I principali temi che il sindacato ha posto all’ attenzione della Regione sono la piena attuazione delle misure anticrisi, le politiche attive del lavoro, l’utilizzo dei fondi strutturali europei, il rafforzamento del “Made in Italy”, la realizzazione di interventi infrastrutturali ed ambientali, il sostegno al credito, la riorganizzazione dei servizi a rete e della Pubblica Amministrazione. LAVORO E' DEMOCRAZIA: LE RICHIESTE DI CGIL CISL E UIL AL GOVERNO
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17/06/2013 Ferretti: siglato l'accordo per la gestione degli esuberi
Il  12 giugno 2013 è stato sottoscritto l’accordo tra Ferretti SpA, OO.SS. ed RSU di  cantiere riguardante la gestione dei cento esuberi (tra i lavoratori indiretti) dichiarati a febbraio 2013 dall’Azienda. L’accordo prevede come unico ed esclusivo criterio per l’individuazione degli esuberi la disponibilità volontaria dei lavoratori ad essere collocati in mobilità.Le uscite saranno distribuite a partire dal mese di giugno 2013 e fino a novembre 2014 (periodo coperto dall’accordo di CIGS) entro un massimo di 56 lavoratori distribuiti in tutti i cantieri Ferretti SpA.L’accordo prevede un incentivo all’esodo di € 25.000 uguale per tutti i lavoratori che aderiranno alla procedura; per coloro che dichiareranno per iscritto la disponibilità ad aderire alla procedura di collocazione in mobilità entro il mese di settembre 2013 (anche per uscite successive a tale data) saranno riconosciuti ulteriori € 5.000 a titolo di incentivo all’esodo. Con la sottoscrizione di questo accordo Fillea, Filca e Feneal ritengono di aver concluso il percorso avviato all’atto della presentazione del piano industriale da parte della Ferretti SpA. Per questa ragione è stato chiarito all’Azienda che ulteriori ipotesi riorganizzative di qualunque natura non solo non vedrebbero le Organizzazioni Sindacali concordi, ma ci troverebbero esplicitamente contrari. A questo punto aspettiamo che quanto previsto nel Piano Industriale in termini di investimenti produttivi e commerciali venga per davvero messo in campo e cominci rapidamente a produrre effetti. Per quanto riguarda la gestione della CIGS, nel corso dell’incontro è già stato rilevato che ci sono dei problemi nella gestione delle rotazioni e delle figure collocate dall’azienda a zero ore. L’accordo quadro ed il successivo accordo sottoscritto al Ministero del Lavoro su questo punto sono chiarissimi: dovrà essere effettuato il massimo di rotazione possibile. Pertanto abbiamo preannunciato all’azienda la necessità di fare un apposito incontro di gruppo (previsto dagli accordi sottoscritti), a conclusione dei vari confronti di cantiere, per fare una verifica sulla gestione della CIGS. Abbiamo invitato l’azienda a correggere le interpretazioni non corrette dell’accordo e preannunciato che qualora ciò non accadesse ci riterremo liberi di avviare ogni percorso a tutela dei lavoratori coinvolti, senza escludere l’utilizzo di alcuno strumento.    
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14/06/2013 «Dobbiamo saper cogliere energia e speranza per il nostro paese»
La Cisl Marche partecipa al XII Congresso Confederale CISL "L'Italia della responsabilità. Un sindacato Nuovo per un nuovo paese" che si tiene a Roma nelle giornate dal 12 al 15 giugno 2013. "La politica sindacale della CISL  nei prossimi quattro anni  per la crescita, il lavoro, la giustizia sociale."L'intervento di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale CISL Marche.   
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13/06/2013 Sui Monti Sibillini con i pensionati di Pesaro
I pensionati di Pesaro organizzano per il 16 giugno una piacevole giornata nel Parco Nazionale dei  Monti Sibillini. In mattinata si visiterà  il bellissimo borgo medievale di Norcia, in particolare la Basilica di San Benedetto, il Palazzo comunale costruito nel XIII secolo  e il mercato.  Nel pomeriggio si andrà a scoprire la  spettacolare piana di Castelluccio. Sono invitati soci e amici.gita norcia  
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06/06/2013 Ferretti, ricorso alla cassa integrazione
Accordo raggiunto fra il gruppo Ferretti e le Organizzazioni Sindacali  Fillea Cgil –  Feneal Uil - Filca Cisl. La Ferretti, azienda  che opera nel settore  della cantieristica navale,  ricorrerà ad un periodo di cassa integrazione  straordinaria per i lavoratori. Ricorso richiesto per la ristrutturazione del debito e per le difficoltà generali del settore nautico  che hanno comportato una grave riduzione di commesse e una conseguente perdita di quote di mercato  sia in termini di volumi produttivi che di fatturato. L’organico della Ferretti conta 1186 dipendenti  di cui 282 occupati presso il nostro territorio nella sede  di Centocroci di Mondolfo. L’ accordo prevede che l’individuazione dei lavoratori da sospendere avverrà sulla base di esigenze tecnico – organizzative  e produttive e l’azienda assicurerà la  massima rotazione tra i lavoratori, per garantire la maturazione dei ratei da parte dei lavoratori coinvolti  e il premio di risultato sarà maturato anche dai lavoratori  eventualmente  posti in cassa integrazione a zero ore. Inoltre i soggetti firmatari dell’accordo hanno stabilito di incontrarsi mensilmente al fine di monitorare l’andamento della Cassa Integrazione  e l’evoluzione della situazione aziendale  ed occupazionale legata alla procedura di ristrutturazione del debito. A breve un incontro per definire l'accordo sulla procedura di mobilità volontaria. CIGS 29-05-2013  
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03/06/2013 Sciopero generale dei lavoratori del legno
 E’ stato proclamato lo sciopero generale dei lavoratori del legno. Lo ha deciso l’Assemblea dei quadri e dei delegati delle Federazioni di Categoria di Cgil Cisl e Uil – rispettivamente Feneal, Filca e Fillea. Lo scioperò si farà venerdì 7 giugno per tutta la mattina e per l’ultima ora di ogni turno. La decisione è stata presa per protestare contro la scelta di Federlegno, - l’associazione rappresentativa delle imprese della filiera del legno e arredo -  di abbandonare la trattativa per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale. A fronte di una situazione economica produttiva che si fa sempre più difficile, piuttosto che cogliere l’occasione del rinnovo del contratto nazionale per sviluppare relazioni sindacali basate sul confronto e la partecipazione, anche al fine di condividere soluzioni che aiutino il settore a uscire dalla crisi, Federlegno ha avanzato richieste che i sindacati hanno valutato come inaccettabili. In particolare l’ipotesi di un orario cosiddetto “multiperiodale”, da calcolarsi su base annua con una gestione a totale discrezione dell’impresa; ma anche il peggioramento delle normative sull’apprendistato e del lavoro a tempo determinato. Davanti ad  un naturale rifiuto da parte sindacale di accettare queste imposizioni, la Federlegno, con un atteggiamento scorretto e irresponsabile, ha abbandonato la trattativa. Cgil Cisl e Uil di Categoria chiedono da subito la ripresa di un confronto che affronti i contenuti della piattaforma unitaria, al fine di giungere ad una rapida conclusione del rinnovo del contratto nazionale che sia in grado di dare immediate risposte anche in termini di incremento salariale per la salvaguardia del potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori. Lo sciopero sarà sostenuto da due manifestazioni che si svolgeranno a Pesaro (ore 9.30 in Piazzetta Ciacchi) e a Tolentino (ore 14.30 in Piazza delle Libertà).
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27/05/2013 Patto per il rilancio delI' economia pesarese
Per far fronte alla crisi economica che sta attraversando il territorio pesarese, il comune di Pesaro insieme a Cgil, Cisl rappresentata dal Segretario Claudio Bruscoli, Uil, le associazioni di categorie, la Legacoop e Confcooperative, hanno sottoscritto un protocollo che contiene misure concrete per rilanciare l'economia, sostenere le imprese, i giovani e riqualificare la città.Per agevolare la creazione d'impresa, e' prevista l'esenzione del' Imu, dell' Irpef, della tassa sulla occupazione e sulla pubblicità per tre anni alle nuove imprese, la semplificazione dell 'iter urbanistico, il blocco degli oneri di urbanizzazione fino al 30 giugno 2014 e per favorire l'arrivo di nuova imprenditorialità proveniente anche da fuori regione riduzione del 50% degli oneri di urbanizzazione per i nuovi insediamenti produttivi.Per i giovani e' previsto un fondo pari a 50mila euro a favore della creazione di dieci nuove imprese giovanili ( con imprenditori di età inferiore 30 anni).Infine gli interventi per riqualificare la città: sostegno alla proroga degli interventi per il Piano casa, rateizzazione degli oneri di urbanizzazione, recupero e nuova destinazione di edifici esistenti. I soggetti che hanno condiviso queste importanti misure si impegnano a confrontarsi per incidere, in maniera più efficace, sui processi di rilancio del'economia e di sviluppo locale.IL RILANCIO DELL'ECONOMIA PROTOCOLLO FIRMATO
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15/05/2013 Prosegue la mobilitazione sulla sanità
Sanità, prosegue la mobilitazione dei sindacati. Oggi si è svolta la riunione di  Cgil, Cisl e Uil Marche con le rispettive Categorie della sanità e dei pensionati per valutare il confronto in atto con la Regione Marche sulle politiche di riorganizzazione della sanità. Una riunione che fa seguito alla manifestazione del 25 marzo scorso e alle assemblee che si sono svolte in tutti i territori. Pur registrando alcuni passi avanti nelle proposte su reti territoriali, integrazione socio-sanitaria, case della salute e stazione unica appaltante, i sindacati confermano di non condividere la manovra. In particolare esprimono dubbi sulla piena coerenza del piano di riconversione dei piccoli ospedali e, in attesa del progetto di riorganizzazione delle reti cliniche e della definizione del quadro economico complessivo, giudicano estremamente negativo e preoccupante il taglio che si sta profilando sul fronte del personale. Dall’ultimo incontro infatti è emersa la volontà di operare una riduzione di circa 30 milioni di euro alla spesa del personale, che si aggiungono  ai 18 già tagliati lo scorso anno. Se tale ipotesi venisse attuata, sarebbero a rischio non solo centinaia di posti di lavoro, soprattutto tra i precari, ma anche la possibilità concreta di erogare servizi ai cittadini. A questo, si aggiungano i carichi di lavoro che gravano su tutti i lavoratori, che sono già al limite, come dimostra l’ingente arretrato di giornate di ferie rimaste inutilizzate proprio per la mole di lavoro. Cgil, Cisl e Uil Marche, nel denunciare questa situazione, invitano la Regione a modificare radicalmente queste previsioni. In tal senso, si auspicano novità già per il prossimo incontro del 24 maggio. In caso contrario si intensificheranno le iniziative di lotta.
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06/05/2013 Pesaro, firmato il protocollo d’intesa sul bilancio
 Firmato il protocollo d'intesa tra il comune di Pesaro e CGIL, CISL e UIL sul bilancio  preventivo 2013. Diversi i punti  volti ad affrontare la difficile situazione economica  in cui  versano i  cittadini, per questo le parti concordano di individuare tutte le misure possibili  per perseguire l’obiettivo  di salvaguardare il welfare. Tra gli   importanti provvedimenti: l’Incremento del fondo anticrisi di 250mila euro per le famiglie colpite dalla crisi; la conferma del livello, sia quantitativo che qualitativo dei servizi sociali ed educativi, come richiesto dai sindacati, e il rafforzamento della gestione associata di funzioni e servizi tra  le diverse amministrazioni locali. Con l’intento di raggiungere una maggiore equità, da settembre prossimo verrà applicato l’ISEE lineare a tutti i servizi in cui è prevista la compartecipazione alla spesa degli utenti, a cominciare dagli asili nidi. Per quanto riguarda l’addizionale Irpef  si è concordato che rimarrà bloccata  ai valori del 2012 e sarà improntata ad una progressività che inciderà maggiormente sui  redditi superiori ai 28mila euro. I sindacati esprimono, invece, forti riserve sulla decisione del comune di  innalzare  l’ aliquota IMU sulle case in affitto a canone concordato, per l'effetto  negativo che questa misura avrà sul mercato e sul sostegno agli affittuari  con basse disponibilità di reddito. Oltre a questo, chiedono di modificare l’impianto complessivo  verso criteri di maggiore progressività, tenendo il più basso possibile il prelievo sui primi due immobili e una maggiore progressività  dal terzo immobile in avanti. Si attenderà il 31 maggio per riconvocare un tavolo su questa partita.Protocollo sulle politiche di bilancio Pesaro 
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05/05/2013 Il servizio sanitario deve cambiare ma basta con i sacrifici
«La riforma del servizio sanitario regionale è necessaria, ma alla riduzione dei  posti letto negli ospedali va accompagnato il potenziamento delle reti territoriale, socio sanitaria, dell'emergenza e della prevenzione». E' questo il pensiero che Mario Canale, Segretario generale dei pensionati della Cisl Marche, ha espresso in occasione del suo intervento alla Conferenza regionale sui temi della sanità e del sociale del 29 aprile scorso. «Il richiamo alla responsabilità non ci lascia indifferenti - ha affermato Canale - ma non possiamo continuare a tollerare gli enormi sacrifici degli operatori del settore e dei cittadini marchigiani, che al risanamento stanno contribuendo “di tasca propria”, ad esempio con l’aumento dell’addizionale Irpef e con i Ticket sulle visite specialistiche e sulle analisi mediche». L'invecchiamento della popolazione deve portare ad un servizio sanitario diverso, più centrato sulla risposta ai bisogni di salute legati alle persone fragili, in particolare quelle anziane. Per questo è necessario potenziare l'offerta di servizi sanitari a domicilio. Spesso infatti i ricoveri negli ospedali sono inappropriati in quanto i pazienti potrebbero essere curati a casa con minor dispendio di risorse. Per Canale bisogna anche mettere mano al funzionamento delle strutture residenziali e semi residenziali (case di riposo, centri diurni ecc.) per anziani, disabili e persone affette da patologie mentali. Un sistema che oggi  è un vero e proprio far west, e in cui ognuno fa come vuole per quanto riguarda gli  standard di assistenza, le rette e i criteri di compartecipazione degli utenti. «Un ruolo chiave nel nuovo sistema - sostiene il Segretario dei pensionati Cisl  - dovrà essere svolto dalle Case della salute, luogo di raccordo tra ospedale e territorio, nelle quali però vanno coinvolti i Medici  di famiglia, senza la partecipazione dei quali il progetto è destinato a naufragare». Al centro dell'intervento di Canale anche la proposta di legge sulla riforma dei servizi sociali marchigiani, oggi in discussione presso la quinta Commissione del Consiglio regionale. Una proposta sulla quale la Cisl, insieme a Cgil e Uil, hanno presentato degli emendamenti  rispetto ai temi dell'integrazione socio sanitaria, del rafforzamento degli Ambiti sociali, dello sviluppo della gestione associata dei servizi, della definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali da garantire a tutti i cittadini marchigiani e della partecipazione. In conclusione il Segretario della FNP ha affrontato il tema delle liste d'attesa, che limita l'agibilità del servizio sanitario pubblico. «Certo bisogna ridurre il consumo di prestazioni sanitarie inappropriate ma è necessario eliminare le origini di un evidente conflitto di interessi, ripensando alle modalità di erogazione delle prestazioni in regime di libera professione.» L'INTERVENTO DI MARIO CANALE EMENDAMENTI ALLA PDL 280 SERVIZI SOCIALI   
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26/04/2013 Incontro con il Cardinale Ravasi
Venerdì 26 aprile alle ore 18.00 si terrà presso la Basilica Cattedrale di Pesaro un interessante incontro dal titolo Fede, cultura, società.Interviene S. Em. Cardinale Gianfranco Ravasi, presiede S. Em. Mons. Piero Coccia Arcivescovo di Pesaro.
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18/04/2013 Riordino della sanità: critiche e proposte del sindacato
Tre assemblee pubbliche organizzate da Cgil, Cisl, Uil di Pesaro - Urbino per  discutere e chiarire ai cittadini le criticità della riforma sanitaria marchigiana con  un affondo specifico sull’ Area Vasta 1. Si inizia il 18 aprile  alle ore 21 a Fano presso la sede Centro per l’impiego,il 19 aprile a Pesaro alle 21 presso la Provincia,  e il 23 aprile  a Urbino presso  la sala Collegio Raffaello. “Non ci sottraiamo alle responsabilità di una spending review -  afferma il Segretario Cisl Sauro Rossi - che nella nostra Regione taglierà 188 milioni di euro nel 2013: siamo pronti a lavorare per ridurre la frammentazione ospedaliera  e incentivare la deospedalizzazione ovvero ridurre il numero dei ricoveri quando non sussistono le reali necessità. Bene la riconversione dei piccoli ospedali a patto però che vengano potenziati i servizi distrettuali  e che venga definita una rete di soccorso in grado di garantire ovunque la Prima  Emergenza”. Tanti i temi che si affronteranno: il taglio del personale, (in meno in due anni il personale è calato del 7%),  la ulteriore decurtazione di posti letto in Area Vasta 1 in maniera non perequativa rispetto al resto della Regione, le Case della salute, il contenimento delle liste di attesa  e della mobilità passiva. assemblea unitaria riorganiz sanità
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16/04/2013 Preparare i nuovi cittadini. Responsabilità, impegno sociale e fede cristiana
Vita sociale e fede cristiana sono dimensioni inscindibili, che non possono non camminare insieme.  Tornano alla memoria le parole del filosofo Italo Mancini e quella che lui definiva la sua “ricerca insonne”, volta a coniugare una “doppia fedeltà”. Fedeltà alla signoria di Dio e fedeltà al mondo della vita. A conferma che è possibile e reale un fare di Dio che si accompagni al fare dell’uomo. Si può dire che sia stato questo il pensiero sotto traccia che ha percorso i due giorni del convegno organizzato dall’ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei. Appuntamento dedicato alla formazione socio-politica e rivolto ai responsabili diocesani della Pastorale Sociale, svoltosi a Roma il 5 e 6 aprile scorsi. Si è riaffermato come il magistero della Dottrina Sociale della Chiesa (DSC) debba essere parte integrante nella vita di ogni cristiano. Un insegnamento che consente di dare visibilità alla nostra fede e che ci chiama a segni tangibili e testimonianze nella comunità in cui viviamo. Impossibile, allora, dirci davvero credenti se non avvertiamo le molteplici responsabilità a cui il tempo presente ci sollecita, insieme alla preoccupazione e alla premura per le difficoltà del nostro prossimo. Sofferenze mai così acute, come in questo momento. Evangelizzare significa esattamente questo. In questa prospettiva va collocato l’impegno sociale. C’è per questo un nesso forte tra la “vita nel tempo” e la vita eterna. Una sorta di rispecchiamento, non enigmatico, tra la vita terrena e la prospettiva della salvezza. Quella che viviamo è una crisi multidimensionale. Stefano Zamagni l’ha definita “entropica” per significare il dis-ordine e il dis-orientamento che la distingue dalle crisi cicliche. Una crisi quindi non solo economica, non solo politica, ma soprattutto sociale. Potremmo dire antropologica, esistenziale. Tuttavia non dobbiamo perderci d’animo, neanche in questo momento di grandi difficoltà, in qui sembra di aver toccato il fondo. In cui persone e famiglie vivono la precarietà e l’affanno. Anzi, è proprio in questi momenti che si deve rafforzare la speranza e il nostro impegno deve diventare più tenace. In questi frangenti ci è un po’ di conforto e ci aiuta distinguere tra la tragicità degli eventi presenti e lo scorrere lento della storia, nelle sue ripetibili strutture di lunga durata. Ci sostiene anche la consapevolezza che tempi migliori saranno possibili, se sapremo costruirli. “Vivete bene e muterete i tempi” (Sant’Agostino.) Sono illuminanti in questo senso le parole di Benedetto XVI in occasione della giornata per l’Università Cattolica: “……compito della Chiesa è raggiungere l’uomo là dove vive, studia, lavora, soffre, si ristora; aiutarlo a scoprire la fecondità del Vangelo per la sua esistenza quotidiana, personale e sociale. Il Vangelo, infatti, è in grado di illuminare e orientare la soluzione di questioni vitali per il futuro dell’umanità”. Nel corso dei due giorni di confronto, soprattutto nei lavori di gruppo, è stata anche messa in luce la necessità di un maggiore rapporto tra le varie realtà che animano la vita ecclesiale locale. Un’occasione importante è ancora una volta offerta dalla formazione, se progettata e realizzata in comune. Le chiese locali sono ricche di intelligenze e di talenti, che possono dare una spinta forte all’impegno civile, in un momento di così grave e generale disorientamento morale. Ci sembra bello concludere, infine, questa breve nota, con le parole della Divini Redemptoris, di Pio XI: “La carità non sarà mai una vera carità se non terrà sempre conto della giustizia. Una carità che privi l’operaio del salario a cui ha stretto diritto, non è carità, ma un vano nome e una vana speranza di carità”. Gianluigi Storti.
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15/04/2013 Cgil, Cisl, Uil manifestano a Roma. Subito più risorse!
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11/04/2013 Bonanni a Pesaro: ridurre le tasse e la spesa pubblica
Tenere viva la speranza. E' l'invito del Segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, intervenuto ai lavori dell'11° Congresso della Cisl Marche. «Il clima nel paese è diventato pesante, e i tragici fatti di cronaca di Civitanova Marche dimostrano che sta crescendo un forte disagio sociale». Per questo Bonanni chiede che si formi subito un nuovo Governo. «Questa situazione di stallo è molto pericolosa. Non possiamo aspettare i comodi dei partiti. Serve un nuovo esecutivo per rassicurare mercati e imprese e per far uscire il paese da  una situazione insostenibile ed imbarazzante». La Cisl chiede la riduzione delle tasse per ridare potere d'acquisto alle famiglie e per far ripartire l'economia, insieme ad azioni per ridurre la spesa pubblica, a partire da quella per le istituzioni. Eliminare le Provincie, razionalizzare le Regioni ed accorpare i Comuni riorganizzando anche le aziende municipalizzate. Queste sono alcune delle proposte che Bonanni lancia dal palco del Baia Flaminia di Pesaro. Sui debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese il leader della Cisl è chiaro. «Vanno pagati, certo, ma vanno anche analizzate le ragioni per le quali gli enti pubblici acquistano dai privati beni e servizi che servono nemmeno nel 10% dei casi e contro i pareri della Consip (l'Ente di consulenza del Ministero delle Finanze)». A chi sostiene il superamento del modello Marche Bonanni risponde parlando di un sistema che tiene ancora il passo e che contribuisce  ad alimentare le esportazioni a livello nazionale. «Ma le piccole e medie imprese marchigiane, che tanto benessere hanno creato nei decenni scorsi, vanno ripensate. Bisogna rivedere i fattori di sviluppo e riconvertire le produzioni affinché le aziende si specializzino e aggrediscano i mercati». Per questo, secondo il Segretario generale della Cisl, servirebbero in primo luogo infrastrutture funzionanti. «Invece su questo il nostro paese è fermo da 20 anni e nessuno ragiona più su temi come quello dei trasporti, fondamentale in una Regione come le Marche, priva di una vera autostrada». Per uscire dalla crisi non serve il populismo. E' necessario invece il confronto con le forze sociali, che propongono soluzioni semplici ed efficaci. «Soprattutto però - conclude Bonanni - non dobbiamo lasciarci vincere dallo scoraggiamento. Dobbiamo tenere viva la speranza».  
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11/04/2013 Mastrovincenzo rieletto al vertice della Cisl Marche
Stefano Mastrovincenzo è stato confermato Segretario generale della Cisl Marche. Lo ha deciso il nuovo Consiglio generale eletto al termine dei lavori dell'11° Congresso regionale. Mastrovincenzo, eletto all'unanimità, guiderà una Segreteria composta da Mariella Tonti, anch'essa riconfermata, e dagli ex Segretari della Cisl di Pesaro, Macerata e Ascoli Piceno - Fermo, rispettivamente Sauro Rossi, Marco Ferracuti e Alfonso Cifani. La nuova Segreteria sarà impegnata per i prossimi  quattro anni sulle politiche  di sviluppo, del  lavoro e del welfare  regionali.  Il Congresso ha approvato in via definitiva anche la  riorganizzazione della Cisl Marche, che prevede una razionalizzazione dei livelli politici e amministrativi, un maggior radicamento nel territorio ed una più efficace presenza nei luoghi di lavoro a sostegno delegati sindacali.
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11/04/2013 Sguardi sulla donna, una giornata particolare
E’ domenica. Forse la prima domenica di bel tempo, o quasi, di questo bizzarro inizio di primavera. Noi, Anteas servizi Marche e Coordinamento femminile regionale dei pensionati Cisl, abbiamo organizzato un incontro “Sguardi sulla donna”. Proprio in questo giorno! Questo il pensiero che ci veniva in mente, mentre da giorni preparavamo l’evento. E poi saranno presenti il nostro Presidente nazionale Arnaldo Chianese e il Segretario Generale dei pensionati Cisl Marche Mario Canale. Come andrà? …….. Ed allora ecco il risultato. Nella meravigliosa cornice dell’Abbadia di Fiastra (Abbazia cistercense del 1142), con i suoi 800 ettari di prati e boschi, con la sua struttura severa e accogliente, gli oltre 200 soci dell'Anteas e le componenti il del Coordinamento femminile hanno vissuto una domenica particolare. La giornata, organizzata per festeggiare le donne, si è dipanata in modo scorrevole e brioso. Un duetto tra Rosanna Appignanesi, Vice Presidente Anteas regionale e Lorenza Mancini, Responsabile del Coordinamento femminile regionale Fnp, che hanno introdotto i lavori. La sapiente regia di Carmen Carotenuto, operatrice della Fnp di Ancona. La visione e poi il dibattito su alcuni spezzoni dei film “Lanterne Rosse”, “We Want” e “Una giornata particolare”. Fabio Sandroni e Nadia Ciambrignoni del Cinecircolo Giovanile Socioculturale (CGS)  hanno toccato le corde più sensibili mettendo a fuoco i vari aspetti della donna vista anche dalla cinematografia in rapporto con la società, la famiglia, il lavoro ed il sindacato. Poi, ancora presi dalle scene cinematografiche e dal dibattito, l’attrice marchigiana Isabella Carloni ha presentato un suo lavoro teatrale sulla maga Circe, ammaliando, è proprio il caso di dirlo, tutto il pubblico e tenendolo inchiodato alla sedia fino alla conclusione. Nella mattinata i saluti di Mario Canale, Segretario Generale dei pensionati Cisl delle Marche, di Marco Ferracuti, Segretario Generale della Cisl Macerata, in rappresentanza della Cisl regionale, e della Dott.ssa Formica Brunetta, Coordinatrice dell' Ambito Territoriale 15. A conclusione della mattinata il Presidente Anteas Nazionale Arnaldo Chianese ha tratteggiato con vigore il nuovo volto dell’ Anteas e della mission che ci deve guidare nella nostra attività di volontariato. Nel pomeriggio, dopo una visita guidata alle bellezze dell’Abbadia, la Santa Messa celebrata da un giovane sacerdote salesiano, ha concluso questa bella giornata … particolare. Roberto Battistini - Presidente Anteas Servizi Marche
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05/04/2013 Approvate le prime misure dell'accordo anticrisi 2013
La Regione Marche ha approvato tre Delibere che danno attuazione alle prime misure contenute nell'accordo anticrisi firmato con i Sindacati il 19 dicembre 2012. Le Delibere riguardano in particolare i contratti di solidarietà difensivi, l'esenzione dal ticket sanitario e il contributo per gli studenti universitari figli di lavoratori in crisi o studenti lavoratori in crisi Dal 2009 Cgil Cisl e Uil delle Marche sottoscrivono con la Giunta Regionale accordi contenenti misure a sostegno delle fasce di popolazione più esposte e più colpite dalla crisi; uno sforzo notevole, anche in termini finanziari, che il Sindacato chiede alla Regione convinto che esso rappresenti segnale concreto a difesa della coesione sociale. Leggi e scarica i volantini sulle tre tipologie di misure: Contratti di solidarietà Diritto allo studio Esenzione ticket
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05/04/2013 Sanità, continua la mobilitazione del sindacato
Sanità, continua la mobilitazione dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil Marche hanno deciso di avviare nei prossimi giorni una serie di assemblee pubbliche nei tredici Distretti sanitari della Regione, per illustrare le valutazioni e le proposte dei sindacati sui provvedimenti in atto.Dopo la manifestazione del 25 marzo, dunque, le organizzazioni sindacali proseguono nelle iniziative di protesta contro la riorganizzazione del settore. Una protesta che si lega a vari motivi. Anzitutto, la questione del personale a proposito del quale Cgil, Cisl e Uil ribadiscono la necessità di difendere i livelli occupazionali diretti e indiretti nonché l’esigenza di tutelare le condizioni di lavoro degli operatori.In secondo luogo, si pone l’accento sulla mancanza di programmazione e di raccordo tra i tagli e i nuovi investimenti; quindi, la carenza di servizi territoriali come l’assistenza domiciliare agli anziani e la diffusione delle Case della salute.Per Cgil, Cisl e Uil occorre piuttosto tagliare i doppioni, gli sprechi e i privilegi ancora esistenti nella sanità e investire sui servizi ai cittadini.
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03/04/2013 Produttività, approvato il Decreto
Di seguito  il testo del Decreto sulla detassazione del salario legato alla produttività, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 marzo.Il testo non scioglie alcuni nodi interpretativi relativi a voci specifiche di salario, per superare i quali si è in attesa del decreto attuativo, ma è già sufficiente per realizzare accordi e sbloccare rigidità espresse fino ad oggi da alcune Associazioni imprenditoriali.IL TESTO DEL DECRETO
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03/04/2013 Segni di futuro, la Cisl verso il Congresso
Niente ricette, perché quello che verrà sarà il tempo dell’incertezza e dell’instabilità. “Dobbiamo farcene carico”. Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, sfrutta il bivio della scadenza naturale del suo mandato per ridisegnare scenari, ricomporre tasselli impazziti per crisi. “Essere a un passo dalla ripresa, uscire dall’emergenza sono formule superate dai tempi”.Da guida sindacale di 159.840 marchigiani preferisce ristabilire i perimetri socio-economici piuttosto che tracciare bilanci personali. “Nulla sarà più come prima perché la realtà affrontata in questi anni - e qui cita il rapporto annuale del Censis - è stata caratterizzata da fenomeni enormi, fuori dalla nostra portata intellettuale e politica”. E da quel “nostra” non esclude alcuno: istituzioni, banche, partiti, sindacati. “Processo non padroneggiabile”, lo definisce senza indugi.“L’eccesso di semplificazione e il ridurre tutto a slogan fa sfuggire il senso della realtà”. Sanità, imprese che falliscono, occupazione in picchiata, disoccupazione alle stelle, il segretario non cede alla dichiarazione a caldo. Inutile tentare di strappargli un commento sulla battuta in controtendenza - la lapidaria “si può anche morire di innovazione e internazionalizzazione-” di uno degli ultimi caduti sul campo, Federico Vitali, patron della Faam, leader mondiale delle batterie elettriche. “Ogni caso è a sé, bisogna sapere, conoscere, studiare”, apre e chiude.Niente ricette, Mastrovincenzo preferisce incidere “segni di futuro”, sottotitolo dell’XI congresso regionale che il 9 e 10 aprile avrà Pesaro per sfondo. “Si deve restare agganciati all’Europa, le Marche hanno bisogno dei fondi strutturali”. Non lascia tempo al tempo: “E’ il momento di rinegoziare le risorse per il 2014-2020 e valorizzare i corridoi infrastrutturali europei. Ma temo gli effetti di questo sentimento antieuropeista: è una rabbia comprensibile quella contro il rigore che ci viene imposto, ma dobbiamo stare attenti che non si traduca in un serio rifiuto”.La prende da lontano, il segretario, poi torna a convergere al centro, al centro del sistema Paese. “Non possiamo pensare di sbloccare questo drammatico stallo da soli, chiusi in noi stessi. Le Marche hanno bisogno dell’Italia e viceversa”. Insieme e sottoinsieme con la politica, l’ennesima emergenza, lì a fare da cassa comune. “L’istanza di rinnovamento va considerata, c’è grande disagio sociale in giro”. Non fa la morale, invita piuttosto a prendere coscienza. “La crescita è ferma da anni, aumentano le disuguaglianze con ampie fasce di popolazione a rischio impoverimento”. Ennesima sfaccettatura di quei “fenomeni enormi, fuori dalla nostra portata”. E allora “serve responsabilità, il Paese non può stare fermo altri mesi”. Cifre alla mano, dà il peso specifico dell’urgenza: cassa integrazione ordinaria a + 76,6%,  nel 2012, la straordinaria su del 42,2% e quella in deroga del 38,09%. Con un tasso di disoccupazione medio che si arrampica fino al 9,1%. Si appella alla logica, prevede e avverte: “Rigore, ma mai più senza equità”. Dipana il concetto: “Da un lato c’è il senso di responsabilità nella gestione delle risorse, che deve pervadere la vita pubblica; dall’altro bisogna convincersi che se l’equità viene dopo, il rigore si traduce in tagli e sacrifici per le fasce di popolazione più deboli”. Guai a dire ricette, meglio inanellare priorità: “Gli enti locali vanno razionalizzati. È sufficiente ricordare che in tutta la regione ci sono almeno otto società partecipate che gestiscono i rifiuti: è solo un esempio”. Il segretario allarga lo spettro d’azione ad acqua, trasporti, università. "Il concetto è sempre lo stesso - fa quadrare il teorema - meno dispersione di risorse, meno consigli d'amministrazione, sintesi di spese, tariffe più basse". Per tutti. "Vale l'idea delle multiutility, dei servizi integrati: migliora l'offerta, si contengono i costi". Per tutti, fino ad arrivare ai Comuni che Mastrovincenzo vorrebbe convertire nelle più "risparmiose" unioni. "Anche in questo caso, piccolo non è più bello". Sanità inclusa? "Nel progetto della Regione manca una chiara pianificazione economica accanto alle scelte riorganizzative, non ci sono azioni per contenere la mobilità passiva; a fronte della riduzione dell’offerta ospedaliera mancano previsioni di rafforzamento dei servizi territoriali, dell’integrazione socio-sanitaria, della prevenzione e dell’emergenza-urgenza, c’è in vista un altro inaccettabile taglio al personale sanitario; non ci siamo!“. Al risanamento pubblico, il segretario, fa corrispondere la corresponsabilità e l'Europa non fa più paura, ma esempio: "Prendiamo a modello la Germania dove il costo dell'occupazione è più elevato del nostro ma dove i lavoratori sono coinvolti - non solo come forza lavoro – nella partecipazione alle logiche produttive". Un appello che Mastrovincenzo innanzitutto rivolge a se stesso e alla sua struttura sindacale al motto di: riorganizziamoci. "Perché - è la convinzione - è buona regola applicare a sé quello che si propone agli altri". Traduce gli intenti: "Bisogna lavorare in rete, favorire ricerca e innovazione, associarsi su una massa critica più ampia". I primi "segni di futuro" li incide nella casa comune, la Cisl: "Stiamo razionalizzando le risorse economiche che derivano dal tesseramento, migliorando l'utilizzo delle persone, riducendo al minimo la burocrazia interna, rafforzando la presenza nei luoghi di lavoro". Dà la cifra del cambiamento: "Eravamo quattro strutture provinciali, con quattro società distinte per la consulenza fiscale: ora ce n'è una sola". Supera gli steccati di un tempo: "Ci siamo ridisegnati in 13 aree sindacali - tante quanti i distretti sanitari e i centri per l'impiego - per aderire davvero al territorio". E farsene carico. 
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31/03/2013 Vertenza Ferretti: continua il confronto
Il giorno 27 marzo 2013, presso la sede di confindustria a Forlì, la Direzione Aziendale della Ferretti SpA, Organizzazioni Sindacali e Rappresentanze Sindacali Unitarie, si sono incontrate per proseguire il confronto relativo alla dichiarata necessità da parte dell'azienda di ridurre i costi indiretti di produzione. La Ferretti SpA aveva infatti, nel precedente incontro del 25 febbraio u.s., manifestato la volontà di procedere all'apertura di una procedura di mobilità per circa 100 lavoratori in tutto il gruppo. Dopo un'illustrazione, da parte dell'Amministratore Delegato dott. Rossi, dell'attuale situazione di mercato e dello stato di attuazione del piano industriale e dopo la presentazione del nuovo direttore delle risorse umane, l'azienda ha risposto alle richieste presentate nel precedente incontro dalle Rappresentanze Sindacali.La Ferretti SpA si è dichiarata disponibile a valutare soluzioni alternative all'apertura della Mobilità attraverso l'utilizzo della CIGS ed a considerare l'eventuale uso della mobilità solo in forma incentivata. L'azienda ha anche confermato la volontà di procedere agli investimenti preannunciati nei vari cantieri, anche se, alla luce della più complessiva situazione di mercato e quindi produttiva, in alcuni casi sarà necessario rivederne la tempistica.OO.SS. ed RSU dopo aver ribadito quanto già dichiarato nel precedente incontro hanno concordato un percorso che prevede un ulteriore incontro previsto per  il giorno 8 aprile, successivamente a tale data saranno effettuati incontri per singolo cantiere volti a verificare la situazione produttiva ed organizzativa, per poter poi procedere più nello specifico a definire le soluzioni più appropriate.OO.SS. ed RSU hanno comunque ribadito che non saranno disponibili ad ulteriori processi di esternalizzazione o terziarizzazione in sostituzione di lavoratori dipendenti e che andrà verificato ogni possibile strumento utile ad escludere o a ridurre il ricorso a licenziamenti.Roma, 28 febbraio 2013Le Segreterie Nazionali FENEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL.
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13/03/2013 Una manifestazione contro la riforma della sanità
LE FOTO della MANIFESTAZIONE Cgil, Cisl e Uil si mobilitano contro la politica sociale e sanitaria della Regione Marche.Le Segreterie regionali delle tre confederazioni e delle rispettive categorie dei lavoratori della sanità e dei pensionati hanno organizzato una manifestazione regionale che si è tenuta lunedì 25 marzo alla Fiera della pesca di Ancona.Al Presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca e agli Assessori Almerino Mezzolani (sanità) e Luca Marconi (sociale) è stato inviato un documento con il quale si esprime una valutazione critica del confronto che si è sviluppato negli ultimi due mesi sulla riorganizzazione del servizio sanitario e sulla legge di riforma dei servizi sociali.Rispetto alla sanità i sindacati criticano la  mancanza di un quadro d’insieme che riguardi tutto il sistema, i processi riorganizzativi, gli aspetti finanziari e quelli relativi alla gestione del personale.Forti dubbi sul futuro degli ospedali marchigiani. Non c'è ancora chiarezza su quali posti letto per pazienti in fase acuta verranno chiusi (in totale 795) e quali verranno riconverti o trasformati in posti letto di lungodegenza o riabilitazione (244) o in posti letto di Day Hospital e Day Surgery.Non emerge poi alcun disegno di rafforzamento della sanità territoriale (Case della salute, RSA e residenze protette per anziani, assistenza domiciliare)  dell’integrazione socio-sanitaria, della prevenzione e della rete dell’emergenza.A fronte di una crescita del fenomeno delle liste di attesa e della mobilità passiva, non si conoscono, se esistono, gli obiettivi e gli interventi previsti per il loro contenimento.In mancanza di un quadro finanziario chiaro e di una pianificazione delle risorse la riorganizzazione si presenta solo come un’operazione di tagli finalizzati al conseguimento degli obiettivi di bilancio e non come una vera riforma del sistema.La conseguenza sarà una riduzione  pesante all'occupazione, ancor più grave considerando che  in questi anni la riduzione del costo del personale ha fornito un contributo importante al  risanamento dei conti della sanità marchigiana, bel al di là del sostenibile e del programmato. A forte rischio il rinnovo di tutti i contratti di lavoro flessibile.Cgil, Cisl e Uil chiedono inoltre di rivedere la proposta di legge regionale relativa al  “sistema regionale integrato dei servizi sociali a tutela della persona e della famiglia”, in particolare per quanto concerne il ruolo degli Ambiti sociali, la gestione associata dei servizi e per gli aspetti relativi alla partecipazione delle associazioni e dei cittadini alla gestione delle politiche sociali.
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12/03/2013 Lettera aperta ai Consiglieri di Banca Marche
Pubblichiamo la lettera aperta che la Segreteria della FIBA (bancari) della Cisl Marche ha inoltrato al Consiglio di Amministrazione di Banca Marche «Constatiamo che, nonostante tre mesi di battente campagna mediatica, la vecchia gestione non ha ancora riconosciuto, responsabilmente, la propria inadeguatezza, ritirandosi, almeno per senso di dignità. Non bastano i ripetuti appelli dei lavoratori, provenienti dalle assemblee svoltesi nelle prime settimane dello scorso dicembre, a fare subito chiarezza sulla situazione ed a sollevare chi ha guidato la Banca contro gli scogli di questa crisi interna, con incolpevole insipienza o con colpevole spregiudicatezza?Così si sarebbe potuto attenuare il devastante impatto alla clientela che sempre più  incalza i lavoratori della rete con domande piene di preoccupazione e di crescente sfiducia.Il danno d’immagine che si sta creando rischia di provocare un ridimensionamento della Banca con immancabili conseguenze sui lavoratori e sul territorio.Come non bastasse, il gossip viene alimentato anche tra i colleghi da chi, diffondendo irresponsabilmente informazioni destituite di ogni fondamento, cerca di far leva sulle paure per fini personali e/o di cordata.Per questo la Fiba-Cisl rivolge alle Fondazioni e al Consiglio di Amministrazione questo forte richiamo al senso di responsabilità che oggi, più che mai, è indispensabile e che, finora, è stato mostrato pienamente soltanto dai lavoratori.Chi ama i nostri territori lo mostri e sappia prendere decisioni conseguenti, per il bene di tutti, questa volta!I lavoratori, che stanno facendo ancora una volta la propria parte, si aspettano perciò un corrispondente e definitivo segno di discontinuità.La Fiba-Cisl, inoltre, ritiene imprescindibile che le scelte future sul nuovo vertice ricadano su figure di “garanzia” gradite, stavolta, anche ai lavoratori; soltanto così si potrà intraprendere la via del rilancio con la coesione indispensabile a consentire un percorso finalmente virtuoso».
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11/03/2013 Sciopero alla Tecsol di Mondolfo
In sciopero i lavoratori della Tecsol di Mondolfo lunedi 11 marzo. Nell'incontro di venerdì mattina  - spiega  Giovanni Giovanelli, Segretario Filca Cisl Pesaro – Urbino,  -  nel quale si doveva parlare del pagamento degli stipendi arretrati l'azienda ha comunicato che invece ad Aprile cesserà l'attività.Una azienda con personale altamente qualificato (45 dipendenti) con prodotti di qualità, con decenni di esperienza nella realizzazione di profili lamellari per serramenti e pareti in legno, che in questi anni non è mai stata potenziata sia nel prodotto che nell'innovazione tecnologica.L'azienda ha riferito  che i costi fissi sono troppo alti, ma il capannone è di proprietà, l'elettricità è prodotta dai pannelli fotovoltaici, il riscaldamento avviene con la bruciatura dei pezzi di scarto.Allora dove sono – chiede Giovanelli -  i costi fissi elevati?Il sindacato ritiene  invece che anche attraverso l'utilizzo di ammortizzatori sociali e il rilancio dell'azienda con nuovi prodotti si possa mantenere il sito produttivo. Il sindacato insieme agli operai  temono che dietro questa operazione ci sia solo la volontà della proprietà di disfarsi di questo sito produttivo. 
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08/03/2013 Una nuova iniziativa a Cagli per il volontariato Anteas
L’Associazione Nazionale Per Tutte le Età Attive per la Solidarietà (ANTEAS), promossa dalla Federazione dei Pensionati della CISL, ha inaugurato a Cagli un centro operativo di volontariato riguardante l’ambito dei sette Comuni della Comunità Montana: ,Acqualagna, Apecchio, Cagli, Cantiano, Frontone , Pergola e Serra S. Abbondio.L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sensibilità del Presidente della Comunità  del Catria e del  Nerone, Dott. Ciabocchi e del Dirigente dell’Ambito  dott. Cordella, che mettendo a disposizione un locale nella sede della Comunità Montana, hanno consentito alla Presidente Provinciale dell’ANTEAS della provincia di Pesaro, Francesca Conti, di attrezzare un accogliente centro che opererà attraverso volontari  per fornire servizi a chi ha particolari necessità o si trova in situazioni di disagio.Tutta l’attività sarà svolta d’intesa con le Istituzioni locali che hanno contribuito fattivamente alla realizzazione dell’iniziativa.Obiettivo dell’iniziativa è mettere in rapporto fra loro le diverse generazioni ed esperienze, anche attraverso una più stretta collaborazione fra le varie associazioni di volontariato presenti sul territorio.Nella nuova sede si potranno eseguire test ematici, svolti da personale sanitario in pensione abilitato a  tale funzione.Nasce anche un centro d’ascolto, per orientare persone che hanno problemi di dipendenze da droghe, alcool ecc. e per i famigliari che vivono tale esperienza.Infine è stato proposto un servizio di trasporto, in collaborazione anche con altre Associazioni di volontariato, per persone sole o in difficoltà e consentire loro  spostamenti per  particolari esigenze.Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti diverse autorità locali del comune di Cagli ,  il Segretario Gen. FNP CISL Nevio Leonardi e  numerosi volontari dei comuni dell’Ambito che hanno notevolmente apprezzato l’iniziativa.    
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07/03/2013 Seminario su partiti e coalizioni
Lunedì 11 marzo ad Urbino  presso  l’Aula Magna di Scienze Politiche alle ore 16.30 si terrà un seminario sull’analisi del voto nelle recenti consultazioni politiche attraverso l’elaborazioni dell’Osservatorio elettorale LaPolis dell’ Università degli studi di Urbino.Interverranno Ilvo Diamanti, Fabio Bodignon, Luigi Ceccarini, Gianfranco Pasquino e Gianluigi Storti.
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04/03/2013 In sciopero i lavoratori di Aset spa
FANO- Le organizzazioni sindacali di categoria di Cgil, Cisl Fit e Ugl e la Rsu annunciano un'ora di  sciopero per mercoledì' 6 marzo dei lavoratori del comparto igiene ambientale di Aset spa per ottenere l'assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori precari.“Il Comitato di Controllo sulle società partecipate del Comune di Fano si è pronunciato sulla gara che Aset Spa intende bandire per le raccolte differenziate nei Comuni dove opera – si legge nella nota sindacale -. Attualmente il servizio viene svolto da una trentina di lavoratori precari assunti con contratto di somministrazione. Il Comitato ha deliberato di non consentire ad Aset Spa di inserire una clausola sociale nel bando di gara che preveda per l’impresa aggiudicataria l’assunzione obbligatoria a tempo indeterminato del personale attualmente somministrato per i seguenti motivi: Possibile elusione del divieto di aumentare l’organico a tempo indeterminato di Aset Eccessiva compromissione della libertà d’impresa dell’appaltatore Eventuali diritti di altro personale già in forza al futuro appaltatore I sindacati giudicano tali motivazioni “pretestuose  infondate” spiegandone i perché:“Sul primo punto –sostengono - il vincolo vale solamente per il personale alle dipendenze di Aset. Il personale in oggetto avrà un rapporto di lavoro con l’impresa che vincerà la gara d’appalto.Anche la seconda motivazione è infondata – aggiungono - Infatti l’’accettazione del vincolo di dover assumere il personale indicato è condizione per partecipare alla gara; la competizione avviene su altri aspetti quali l’offerta tecnica, la qualità del servizio, ecc. Quindi non c’è lesione della concorrenza, discriminazione tra imprenditori, perché la clausola sociale è indicata nel bando di gara come previsto dal diritto comunitario.Le stesse considerazioni di infondatezza e pretestuosità valgono anche per la terza motivazione dato che il Contratto nazionale di lavoro  di settore stabilisce chiaramente che in caso di appalto è prevalente il diritto alla assunzione dei lavoratori già impiegati nel servizio oggetto di gara”. Il personale attualmente in contratto di somministrazione  ha ricevuto una specifica formazione e maturato una esperienza nel territorio tale da garantire la buona qualità del servizio. E’ prima di tutto una necessità di Aset Spa che queste professionalità transitino presso il nuovo gestore. Aset è affidataria del servizio e deve rispondere del buon andamento anche per i servizi esternalizzati.Nell’attuale momento di crisi che viviamo tante imprese sono tentate di partecipare a gare con offerte molto basse per poi tagliare sui costi del personale.Per evitare questo rischio occorre fare una forte selezione d’impresa e porre come condizione l’assunzione di questo personale, è  esigenza di Aset (questo avevamo convenuto e concordato con l’azienda) affinché il servizio non venga pregiudicato.  Chi si oppone all’inserimento di clausole sociali nel capitolato di gara che, oltre ai lavoratori, tendono a salvaguardare la qualità del servizio, dimostra di sapere ben poco di gestione d’impresa.  Anziché una funzione di indirizzo e controllo degli atti, il Comitato tende a sostituirsi ad Aset Spa nella gestione del servizio e nella conduzione dell’azienda.l’applicazione del CCNL di settore e l’obbligo di assunzione con contratto a tempo indeterminato dei lavoratori attualmente in somministrazione rende concreta ed esigibile la clausola sociale. Non possiamo accontentarci  di auspici e desideri, che rischiano di lasciare il tempo che trovano  senza alcuna reale garanzia per i lavoratori. Aggiungiamo che nel 2008 nella vicina Pesaro, MarcheMultiservizi ha emesso un bando di gara per l’esternalizzazione di alcune attività di spazzamento e raccolte differenziate inserendo nel bando l’obbligo di assunzione con contratto a tempo indeterminato del personale precario e nessuno ha contestato la gara. Perché qua non si può fare?Il nostro territorio, così provato dalla crisi e dalla disoccupazione non deve porsi il problema che la gestione di un servizio pubblico, debba essere occasione di buona e stabile occupazione? Secondo noi si. Aggiungiamo che dovrebbe anche essere una preoccupazione dell’Amministrazione comunale. Il CCNL Federambiente prevede che Aset non possa far ricorso ad una percentuale superiore all’ 8% di lavoratori con contratto di somministrazione a tempo determinato. Oggi questo limite è ampiamente superato. Noi siamo disponibili con un accordo a derogare a questo limite a condizione che si introduca la clausola sociale nella gara d’appalto che preveda l’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori che attualmente svolgono il servizio.Senza questa condizione Aset Spa si espone a vertenze legali da parte dei lavoratori che possono chiedere ad ASET spa di essere assunti in quanto l’Azienda non è in regola con i dettami del CCNL.Il Comitato di controllo (che dovrebbe tutelare gli interessi del Comune di Fano e della sua azienda Aset Spa) vieta ad ASET Spa di inserire una clausola nel capitolato d’appalto con il rischio di creare un danno non solo alla qualità del servizio ma anche agli equilibri economici della società  qualora il giudice del lavoro obbligasse  Aset all’assunzione diretta del personale  (magari quando il servizio sia stato già esternalizzato) o al risarcimento del danno subito dai lavoratori. Chi pagherà? Pantalone? O i cittadini di Fano attraverso il pagamento delle bollette dovranno far fronte all’incuria ed alla superficialità dei propri amministratori?La soluzione c’è – concludono i sindacati: “:Modificare la delibera e consentire ad Aset Spa di procedere al più presto alla emissione del bando di gara con l’obbligo dell’impresa aggiudicataria di assumere con contratto a tempo indeterminato i lavoratori in oggetto”. 
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28/02/2013 Mobilità per i lavoratori della Ferretti
Lunedì 25 febbraio 2013  si è tenuto, a Forlì, l’incontro richiesto dalla Direzione Aziendale della Ferretti SpA con le Organizzazioni Sindacali e le Rappresentanze unitarie di tutti gli stabilimenti del gruppo.L’azienda dopo aver richiamato la situazione di mercato e le condizioni finanziarie e produttive del Gruppo, ha dichiarato di dover procedere all’apertura di una procedura di mobilità per circa 100 lavoratori, in applicazione di quanto deciso nel piano industriale in merito alla prevista riduzione di costi fissi non direttamente legati al processo produttivo.Gli esuberi individuati dall’Azienda sarebbero appartenenti alle categorie di quadri, impiegati e operai indiretti e sarebbero distribuiti su tutti i cantieri del Gruppo.Le Organizzazioni Sindacali e le Rappresentanze Unitarie del Gruppo hanno dichiarato fin da subito che: Mentre sono chiari e rapidi gli interventi di riduzione dei costi che riguardano i lavoratori e l’occupazione, non è ancora stato chiarito quale tempistica avranno gli investimenti dichiarati dall’Azienda nell’incontro di dicembre 2012 (60 milioni di euro) e pertanto chiediamo che qualunque discussione parta necessariamente dagli impegni che concretamente la Ferretti intende assumere in termini di investimenti sui prodotti e sugli stabilimenti; Riteniamo che prima di valutare l’apertura di una procedura di mobilità l’Azienda debba considerare l’utilizzo di tutti gli strumenti che possono escludere o ridurre il ricorso ai licenziamenti sia attraverso l’utilizzo di altri ammortizzatori sociali (CIGS, Contratti di Solidarietà, etc.), sia attraverso una puntuale verifica dell’organizzazione del lavoro nei singoli cantieri, sia attraverso l’adozione di opportune soluzioni contrattuali (part time, etc.); In ogni caso le OO. SS. non sarebbero disponibili ad alcuna discussione rispetto alla definizione di esuberi attraverso il ricorso alla procedura di mobilità, se non a condizione che l’unico criterio di scelta dei lavoratori sia quello della disponibilità ovvero della non opposizione al licenziamento; Saremmo contrari, inoltre, a qualunque ulteriore processo di terziarizzazione (appalti) in sostituzione di lavoratori dipendenti. Le organizzazioni Sindacali hanno chiesto all’Azienda di aprire un confronto sulla base di questi contenuti, chiedendo nel contempo di non avviare unilateralmente le procedure di mobilità. L’azienda ha preso atto delle nostre richieste e, riservandosi di rispondere in un prossimo incontro, si è impegnata sino ad allora a non procedere unilateralmente.In attesa della convocazione del prossimo incontro in tutti i cantieri del gruppo si terranno le assemblee sindacali per informare tutte le maestranze e per meglio definire la nostra impostazione nel merito del confronto che seguirà.Roma, 25 febbraio 2013Le Segreterie Nazionali  FENEAL -UIL      FILCA - CISL     FILLEA- CGIL 
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27/02/2013 Nate nel territorio pesarese le leghe distrettuali dei pensionati
Venerdì 15, martedì 19 e giovedì 21 febbraio si sono svolti i Congressi della Federazione dei Pensionati (FNP) pesarese che, in perfetta coerenza con la riorganizzazione della Fnp regionale hanno sancito la nascita delle leghe distrettuali.Con la riorganizzazione, quindi, non ci sarà più il livello provinciale ma il territorio pesarese, che  conta quasi 22.000 iscritti pensionati, è  stato diviso in 3 leghe distrettuali  Pesaro, Urbino, Fano,  che inizieranno la loro attività dal 1 aprile prossimo.I congressi hanno eletto i nuovi Consigli Direttivi delle Leghe e le rispettive  Segreterie.Il Congresso di Pesaro ha eletto quali segretari Vittorio Calisini, Fiorella Astolfi e Eliseo Sabbatini.La lega di Fano, che comprende ora anche il territorio e gli iscritti delle leghe di Fossombrone e Pergola, ha eletto Nevio Leonardi, Luciano Rovinelli e Silvana Bettitelli.Ai vertici della lega di  Urbino risultano eletti Ciancamerla Emilio, Amadori Ileana e  Ovarelli Floriano. Tutti gli eletti sono persone con esperienza e che da tempo assumono posizioni di responsabilità nella  Fnp.Le assemblee precongressuali tenute su tutto il territorio e i congressi, sono stati  momenti  di grande partecipazione dei pensionati iscritti e di confronto su temi che toccano i pensionati quali la rivalutazioni delle pensioni, la non autosufficienza, la sanità, i servizi sociali, le tariffe, la lotta all’evasione,  la riforma fiscale.Temi toccati non solo nei vivaci dibattiti dei partecipanti ma anche approfonditi dalla relazione del  Segretario generale Nevio Leonardi.Urbino mozione finale congresso lega distrettuale
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11/02/2013 Le donne, muro portante dell’edificio Italia
Queste le parole di Lorenza Mancini, coordinatrice donne regionale FNP, all’incontro  avuto mercoledì’ 6 febbraio del  coordinamento donne.Tema centrale della riunione  è stata la discussione sul percorso congressuale che porterà a una riorganizzazione della Federazione pensionati.Mancini, proprio in questa fase, chiede alle donne un’adesione convinta e consapevole alla  FNP elencando 10 buoni motivi per partecipare .“Con la FNP –afferma Mancini -  viene offerta una straordinaria opportunità di impegno e di crescita sociale politica e culturale utile a difendere e migliorare le condizioni di vita individuali e collettive dei nostri associati e delle loro famiglie”.“Fare sindacato oggi -  continua la coordinatrice  - in questi momenti di crisi, è una vera sfida e noi donne in pensione, “muro portante dell'edificio Italia”, come siamo state definite in un recente articolo, dobbiamo essere pronte a raccoglierla perché non solo ne abbiamo la capacità e le competenze ma soprattutto perché non è da noi stare alla finestra ad aspettare a guardare ma è invece da noi essere concrete e mettere in pratica una cultura di partecipazione aperta e solidale”.Presenti  la Segreteria Regionale e le Segreterie Provinciali  della Federazione Pensionati e le donne facenti parte del coordinamento regionale.
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08/02/2013 Da novembre senza soldi fermi all' INPS
La Filca Cisl di Pesaro Urbino ha organizzato l'incontro assemblea con lavoratori e lavoratrici di aziende del settore mobile arredo della zona industriale di Talacchio\Colbordolo Montecchio per affrontare il grave problema del ritardato pagamento degli ammortizzatori sociali. L'assemblea si svolgerà Venerdi 08-02-2013 sera ore 20,30 presso la sala comunale; "centro commerciale CENTO VETRINE" di Morciola di Colbordolo.Ci sono lavoratori che attendo dal mese di Novembre 2012 le competenze di cassa integrazione straordinari. Siamo arrivati a Febbraio 2013 e nonostante gli impegni profusi dalla Filca Cisl le pratiche regolarmente inoltrate dalle aziende tramite i loro consulenti risultano bloccate presso l'Inps provinciale. E' un fatto gravissimo perché questi lavoratori attendevano queste provvigioni economiche anche perché erano in arretrato di varie retribuzioni.La Filca cisl ha organizzato questa pubblica assemblea con questi lavoratori per denunciare il gravo ritardo dei pagamento della Cigo che porta molte famiglie a chiedere la "carita" per poter tirare avanti. A questi lavoratori di aziende industriali si aggiungono i lavoratori delle ditte artigiane che si sono visti bloccare i pagamenti relativi ai mesi di Novembre e Dicembre per il blocco delle risorse . Ricordiamo a tutti che l'importo di un mese di Cassa integrazione guadagni sia ordinaria che straordinaria che in deroga corrisponde a 900 € lorde! FILCA CISL PESARO URBINO
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31/01/2013 Rinnovo contrattuale dei metalmeccanici
La crisi del settore metalmeccanico nelle Marche si è fortemente intensificata. Nel 2012 sono aumentate le ore di cassa integrazione sia ordinaria che straordinaria, per non parlare dei tanti posti di lavoro già persi a partire dal 2009.ORE DI CASSA INTEGRAZIONE AUTORIZZATE DALL’INPS NEL COMPARTO DELLA MECCANICANel 2012 sono state 3.141.874 le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate contro le 1.310.617 del 2011;Nel 2012 le ore di cassa integrazione straordinaria sono state 7.101.654, (pari al 51% del totale delle ore di straordinaria autorizzate nella regione), rispetto al 2011 con 5.172.142 ore autorizzate (un incremento del 37% sull’anno precedente).In questo difficile scenario regionale, che rispecchia l’andamento nazionale della crisi del settore, la FIM e la UILM (Categorie dei Metalmeccanici di Cisl e Uil) sono riuscite a rinnovare, dopo una difficile trattativa, il contratto nazionale dell’industria metalmeccanica.Incremento salariale di 130 euro nel triennio ( 35 euro gennaio 2013, 45 euro a gennaio 2014, 50 euro a gennaio 2015), aumento delle maggiorazioni nei turni notturni, delle indennità di trasferta e reperibilità e della quota di salario destinata ai lavoratori che non hanno contrattazione aziendale. Sono alcune delle novità previste dal contratto nazionale.Importanti avanzamenti sono stati ottenuti anche sulla tutela della malattia: aumentano i periodi pagati al 100%, mentre i periodi prima pagati al 50% vengono innalzati all’80%.Il 93,9% dei lavoratori iscritti, a conclusione delle consultazioni nelle tante assemblee indette nelle aziende metal meccaniche marchigiane, confermano anche nelle Marche, come nel resto d’Italia, l’ipotesi di accordo siglata lo scorso 5 dicembre 2012.Secondo Leonardo Bartolucci, Segretario generale della Fim Cisl delle Marche «il rinnovo del contratto è  un risultato importante e responsabile, che porterà sicuramente un po’ di ossigeno, malgrado la grave crisi economica che continua a falcidiare il settore metalmeccanico anche nelle Marche.  I lavoratori avranno maggiori certezze salariali e relazioni sindacali improntate a favorire una possibile ripresa dell’economia marchigiana. »IL NUOVO CONTRATTO:  RETRIBUZIONI, ORARIO DI LAVORO, MALATTIA 
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31/01/2013 Sciopero alla Berloni
Oggi 31 Gennaio sciopero alla Berloni cucine. E’ l’annuncio di  Giovanni  Giovanelli Segretario territoriale della Filca Cisl di Pesaro Urbino.Sciopero indetto per il mancato pagamento degli stipendi con retribuzioni arretrate e acconti parziali dal mese di Agosto.La situazione è ancora più grave – continua Giovanelli -  rispetto alle prospettive del gruppo Berloni  e del suo risanamento. Nessuna certezza riguardo al futuro: una gravissima  crisi con ripercussioni sull'indotto e sulle ditte fornitrici  e sui lavoratori del territorio pesarese che sta perdendo le sue produzioni che l'avevano caratterizzato.Il noto distretto del mobile si è liquefatto sotto i gravi colpi della crisi e per la mancanza di risposte adeguate in termini di sostegno alle imprese sia  per  quanto riguarda l'innovazione di prodotto, le infrastrutture,  la formazione dei lavoratori e degli addetti nella filiera del mobile e sia per il ruolo dei sistema bancario che sta uccidendo l'attività imprenditoriale.La Filca Cisl aveva già ripetutamente lanciato il grido d'allarme su questa situazione ed oggi, a tempo quasi scaduto, si raccolgono i frutti di anni di mancate politiche industriali. I primi però  a pagarne le conseguenze sono i lavoratori che nei prossimi mesi perderanno il lavoro.
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29/01/2013 Cooperativa La Ginestra, sciopero sospeso non revocato
Sciopero sospeso. Questa è stata la decisione presa da Fp - Cgil e Fisascat Cisl con Enza De Leo dopo l’apertura dell’Asur di prorogare i contratti dei 35 lavoratori della cooperativa La Ginestra.Dopo vari incontri tra  Asur, istituzioni pesaresi, sindacati e cooperativa,  l’Asur si  è resa disponibile a prorogare i contratti fino al 30 giugno alle 30 addette ai servizi amministrativi e fino al 31 dicembre ai 5 autisti. Tempo che i sindacati avevano indicato come utile a concertare nuove soluzioni definitive per i lavoratori. In cambio si chiedeva alla Ginestra di azzerare tutti i contenziosi in corso.“Abbiamo deciso di sospendere lo sciopero in programma per il 29 gennaio  - affermano i sindacati - perché al momento la trattativa tra Ginestra e Asur è ancora in corso e anche per senso di responsabilità  prima nei confronti degli utenti che oggi avrebbero patito disagi annunciabili all’ultimo minuto poi nei confronti delle istituzioni che ci hanno appunto chiesto un atto di responsabilità”. La partita è ancora aperta.
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24/01/2013 Detassazione produttività, approvato il Decreto
Il Consiglio dei Ministri del 22 gennaio scorso ha approvato il Decreto relativo alla detassazione del salario legato alla produttività.Il Decreto sblocca le somme previste per questo dalla legge di stabilità e si pone in continuità con quanto previsto dall'accordo nazionale sulla produttività del 16 novembre 2012.Particolarmente importante è l'aumento della soglia di reddito per poter godere della detassazione - da 30 a 40.000 € - che innalza la platea potenziale di beneficiari a circa 1,8 milioni di lavoratori.E' stato fissato poi in 2.500 € l'importo massimo delle somme erogate nell'anno 2013 a titolo di retribuzione di produttività - prevista da contratti collettivi territoriali o aziendali - alle quali si applicherà il beneficio, che consiste in una cedolare secca a titolo definitivo del 10%Si tratta di una misura importante che riconosce la contrattazione come strumento per migliorare la produttività e la competitività delle imprese del nostro paese.Allo stesso tempo il decreto offre maggiori opportunità di  aumentare gli stipendi dei lavoratori, sia individuando di fattori di miglioramento organizzativo e di performance, sia potendo godere di una quota maggiore di salario netto. SCHEDA DI LETTURA DEL DECRETO L'ACCORDO SULLA PRODUTTIVITA' DEL 16 NOVEMBRE 2012IL VOLANTINO SULL'ACCORDO DI PRODUTTIVITA'  
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24/01/2013 Vigilanza privata: firmato il rinnovo del contratto
  E’ stata siglata, dopo oltre 4 anni di trattativa, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro dei dipendenti degli Istituti di Vigilanza Privata. La lunga vertenza, che ha attraversato momenti difficilissimi, di grande apprensione e di incertezza, di disagi e di scioperi per i circa 50 mila lavoratori del settore, riguarda un contratto che è scaduto dal lontano 31 dicembre 2008. Fisascat aveva presentato proprio nei mesi scorsi una piattaforma che sostanzialmente ora è stata accolta, al termine di una vertenza estenuante.La svolta è avvenuta nei giorni scorsi. Fisascat-Cisl - Filcams-Cgil e Assiv Confindustria - Agci Servizi - Federlavoro e Servizi Confcooperative - Lega Coop Servizi, hanno trovato un’intesa che interviene su cinque aspetti: il cambio d’appalto, la classificazione del personale, l’orario di lavoro, la parte economica e la regolazione dei servizi fiduciari.Relativamente alla parte economica, in relazione al periodo intercorso dalla scadenza del Contratto, è stata concordata l’erogazione di una somma a titolo di una tantum pari a 450€. Incrementi salariali sono stati previsti ad ogni livello partendo da un'erogazione media al IV livello che raggiungerà a regime gli 80€. Per quel che riguarda l’orario di lavoro si è  incrementata di un’ora la flessibilità. In tema di  classificazione del personale sono stati riconosciuti trattamenti “ad personam” e stabilite indennità di mansione. Per quanto riguarda l'Assistenza sanitaria integrativa è stata inoltre introdotta la previsione dell’iscrizione alla Quas per i quadri. E' stato concordato infine uno schema regolatorio riferito al personale adibito ai cosiddetti servizi fiduciari.Pierangelo Raineri, Segretario Generale della Fisascat-Cisl Nazionale, ha espresso soddisfazione per il risultato della trattativa “che finalmente, dopo anni di carenza di rinnovo, ha consentito di stabilire un punto fermo nel complesso sistema di relazioni sindacali del settore vigilanza ed ha portato ad un rinnovo dignitoso per i lavoratori che da tempo attendevano tale riconoscimento”.«La sottoscrizione di questa intesa, avvenuta in circostanze straordinarie per il prolungato periodo di trattativa – ha commentato il Segretario Nazionale Fisascat, Vincenzo dell’Orefice – più che un rinnovo rappresenta una riconquista del Contratto nazionale per una categoria di lavoratori che è a forte rischio di marginalizzazione».Per Leonardo PICCINNO, Segretario Generale Fisascat Cisl di Pesaro, “questo rinnovo, è una grande conquista, perché arriva dopo 4 anni di sofferenza per i lavoratori ed in un periodo di grave crisi per il settore della vigilanza. Questo risultato è ancor di più importante, in quanto, una delle OO.SS. la UILTUCS UIL, ha ritenuto di non firmarlo perché aveva già precedentemente sottoscritto, in modo unilaterale, con  la sola Associazione Datoriale UNIV un  contratto che ha indebolito ulteriormente la possibilità di ottenere miglioramenti più vantaggiosi per i lavoratori”                                                                          LA FISASCAT CISL PROV.LE                                                                                 PESARO E URBINO
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18/01/2013 Cooperativa La Ginestra: deciso lo sciopero
Nessun accordo tra  Asur Area Vasta 1 e i dipendenti della cooperativa La Ginestra.Le 30  dipendenti della cooperativa impiegate in ruoli amministrativi  in strutture dell’Asur cesseranno la loro attività il 31 gennaio.I vari incontri avuti per evitare il licenziamento  non hanno portato una mediazione, l’unico risultato è stato quello di prolungare di un mese la  scadenza del contratto.  “Troppo poco” – dicono la Fisascat – Cisl , Fp – Cgil e Fpl – Uil -  che hanno così proclamato ufficialmente lo sciopero per il 29 gennaio.  “Nel frattempo metteremo in campo presidi e volantinaggi  per tenere alta l’attenzione sulla vicenda.  Riteniamo che il mese di proroga che è stato dato con la delibera di gennaio sia insufficiente a trovare una soluzione.”
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16/01/2013 Il riordino degli Enti Locali
Pubblichiamo l'ultima NOTA DI APPROFONDIMENTO, curata dalla CISL  Marche, sulla normativa in materia di Enti Locali aggiornata alle modifiche introdotte mediante la Legge di Stabilità 2013 (l. 228/2012). La nota fa il punto sullo stato della riforma delle Province e analizza la disciplina in vigore relativa alla gestione associata obbligatoria delle funzioni comunali.La nota di appronfondimento IL RIORDINO degli ENTI LOCALI 
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15/01/2013 Cisl: "Sbagliata cancellazione incentivi assunzione di lavoratori licenziati dalle piccole imprese"
La Segreteria confederale della Cisl chiede il ripristino immediato della norma che consentiva l'iscrizione alle liste di mobilità dei lavoratori licenziati dalle imprese con meno di 15 dipendentiRoma, 14 gennaio 2013 - "La legge di stabilità 2013 non ha prorogato, come avveniva invece da molti anni, la norma che consentiva l'iscrizione alle liste di mobilità dei lavoratori licenziati dalle imprese con meno di 15 dipendenti, facilitandone in tal modo la ricollocazione con un consistente sgravio contributivo per le aziende. E' quanto si legge in una nota della Segreteria confederale Cisl. "La Cisl - si legge - considera grave la cancellazione di tale norma, soprattutto nel bel mezzo di una profonda crisi occupazionale, e ne chiede il ripristino, per offrire ai lavoratori espulsi dalle piccole imprese le stesse possibilità dei lavoratori licenziati dalle imprese più grandi e, più in generale, per dare fiato all'occupazione".
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14/01/2013 Iniziativa sulle autonomie locali: pochi i sindaci presenti
Sala gremita a Pesaro all’ iniziativa organizzata da Cgil – Cisl - Uil per parlare di enti locali  e sviluppo del territorio, ma da registrare l’assenza di parecchi amministratori locali invitati.Insieme ai tre segretari generali Cgil, Cisl Uil Simona Ricci, Sauro Rossi, Riccardo Morbidelli, Luca Ceriscioli nel ruolo di rappresentante dell’Anci Territoriale e il Presidente della Provincia Matteo Ricci.E’stato un confronto sul sistema delle autonomie locali come garanzia fondamentale per i diritti di cittadinanza e i servizi pubblici alle comunità locali.I sindacati hanno lanciato le loro proposte a partire da tre principi fondamentali: l’equità, la coesione sociale e lo sviluppo del territorio. “Troppi e ingiustificabili ritardi nella gestione associata” – sottolineano nella loro relazione introduttiva.Tra le proposte per affrontare il 2013, il tema dell’equità con l’introduzione di elementi equitativi come l’ISEE, la diffusione di fasce di esenzione nelle addizionali Irpef combinate con la progressività delle aliquote, rivedere l’ IMU per le abitazioni principali e le abitazioni a canone concordato ( in attesa che a livello nazionale vengono ricercate soluzione più eque), riproporre una lotta serrata all’evasione fiscale.Rafforzare i fondi anticrisi, e sullo sfondo migliorare la riorganizzazione del sistema e della sua efficienza.Anche Ceriscioli rilancia la necessità di andare verso la gestione associata tra i comuni. Tra gli obiettivi, oltre il risparmio, la possibilità per i cittadini di avere più servizi e personale più specializzato. “Nel momento dell’accorpamento dei comuni le cose saranno complicate sia per i cittadini che per gli amministratori – afferma Ceriscioli –il ruolo del sindacato sarà fondamentale perché le maggiori resistenze sono all’interno delle strutture.”In conclusione Rossi ha ribadito l’importanza della contrattazione sociale partendo da un dato negativo. “Si è passati da 40 accordi sottoscritti con gli enti locali sui bilanci nel 2011 a 15 nel 2012”  A quelle amministrazioni che si sottrarranno al confronto e  ai processi di innovazione e unificazione  dei servizi non faremo sconti.”
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08/01/2013 2012 Anno nero per il manifatturiero marchigiano
Comunicato Stampa 2012 ANNO NERO PER IL MANIFATTURIERO MARCHIGIANO I dati della Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria autorizzata nelle Marche nel 2012   emanati oggi dall’Inps parlano chiaro. Un incremento del +55%  con  23.078.217 ore autorizzate  nel 2012 contro le 15.039.203 ore  autorizzate nel 2011 . Il  peggior dato dal 2008, anno di inizio della crisi, ad oggi.L’utilizzo della Cassa Integrazione è più che quadruplicato in questi anni di crisi ed il fenomeno è reso ancor più preoccupante dal dato di utilizzo della Cassa Integrazione Straordinaria impiegata nelle situazioni aziendali più problematiche, visto che  nel 2012 le ore di cassa straordinaria (13.843.208) rappresentano il 62.71%  del totale delle ore autorizzate  e confermano un trend che vede questo strumento in crescita costante.La mappatura dell’utilizzo della Cassa integrazione per territorio, registra che la provincia di Ancona, con 10.686.121 ore, è quella con il maggior numero di ore autorizzate seguita da Pesaro con 5.722.649 ore,  Ascoli - Fermo con 3.615.836 e Macerata con 3.053.611 ore.Tra i settori più colpiti c’è quello della meccanica e della metallurgia che insieme a quello dell’industria del legno sono i più falcidiati dalla crisi. I  dati nel comparto della meccanica   risultano essere allarmanti: nel  2012  sono state 3.141.874 le ore di ordinaria autorizzate contro le 1.310.617 del 2011 mentre  quelle di straordinaria sono state  7.101.654  ore che rappresentano il 51% del totale delle ore di straordinaria autorizzate nella regione, ed hanno avuto un incremento del 37% rispetto al 2011.E quelli dell’industria del legno registrano le difficoltà in cui si trova questo settore segnato da un crisi congiunturale e da ristrutturazioni e riorganizzazioni diffuse, nel 2012 aumentano dell’+88% rispetto alle ore di casa integrazione ordinaria autorizzate nel 2011 e del + 67% rispetto al 2011 quelle di cassa integrazione straordinaria.Un  incremento del +151%  di ore di cassa ordinaria autorizzate nel 2012 (560.000 ore contro le 223.000 ore del 2011) nel comparto della chimica e gomma plastica mentre risulta  pressoché stabile il ricorso alla straordinaria ( 569.000 ore nel 2011 e 670.000 nel 2012).Incremento del +48% rispetto al 2011  per la filiera dell’ edilizia:  i  dati sulla Cig  autorizzata alle imprese edili e dei lapidei risultano essere nel 2012 di 2.011.139 ore rispetto alle 1.355.368 ore del 2011.A questi numeri, riferiti all’utilizzo della Cassa integrazione nelle imprese industriali,  vanno aggiunti i dati che riguardano la Cassa integrazione in deroga che interessa le piccole imprese e le imprese artigiane.“I dati degli ultimi tre anni  evidenziano un intervento consistente a sostegno dei lavoratori e delle piccole imprese artigiane, del commercio, del terziario in stato di difficoltà. -  sostiene Tonino Bori, responsabile del mercato del lavoro della Cisl Marche -  Nel 2010 sono state coperte dalla cassa in deroga 4.352.190 ore interessando 3.004 imprese e 13.987 lavoratori e nel 2011 le ore coperte sono state 3.186.900 per un numero di lavoratori interessati pari  a 10.064 e 2.407 imprese – prosegue Bori -  nel 2012, a consuntivo,  le ore coperte saranno circa 4.200.000, ed  i lavoratori interessati arriveranno a circa 17.000 unità con 3.720 imprese coinvolte. In questo contesto - conclude  Tonino Bori -  l’incontro con l’assessorato regionale al lavoro previsto per il  10 gennaio prossimo, auspichiamo che sia determinante per costruire,  con il nuovo accordo  sugli ammortizzatori in deroga per il 2013, percorsi che diano  risposte ai lavoratori e alle imprese marchigiane .”Ufficio Stampa Cisl Marche 3337612381IL DOCUMENTO con i dati elaborati dal Dipartimento Mercato del Lavoro della CISL MARCHE 
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03/01/2013 Gli enti locali: il futuro, tra vincoli e nuove sfide
E’ il titolo dell’interessante iniziativa organizzata da Cgil, Cisl, Uil,  che si terrà sabato 12 gennaio alle ore 9.00 presso la Sala del Consiglio Comunale di Pesaro. Il tema del futuro degli  enti locali, dei loro bilanci e il conseguente  sviluppo del territorio verranno affrontati dai Segretari Generali Cisl – Cgil-  Uil provinciali, Sauro Rossi, Simona Ricci e Riccardo Morbidelli, e da esponenti dell’Anci,  della Regione Marche e  amministratori locali.
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19/12/2012 Ferretti: confermati tutti i siti produttivi
Lunedì 17 dicembre 2012  si è svolto il previsto incontro sindacale con l’Amministratore Delegato della Ferretti SpA per la presentazione del Piano Industriale del gruppo per i prossimi cinque anni.L’azienda ha illustrato i principali interventi che sono previsti per il rilancio dell’Azienda con gli obiettivi fissati dal CdA. Questi i principali contenuti emersi nell’incontro: Il 2013 viene individuato come  anno di rifondazione del gruppo industriale; Il gruppo opererà per una forte internazionalizzazione investendo in modo particolare per l’esportazione del prodotto “Made in Italy” fuori dai confini europei; Per raggiungere l’obiettivo della internazionalizzazione del gruppo l’azienda prevede di intervenire attraverso una nuova organizzazione interna, nuovi processi, riduzione dei costi fissi, revisione e concentrazione della produzione in strutture di proprietà; Sono già state costituite nuove società commerciali in Cina e sono già stati avviati cinque showroom, ritenendo l’area Asia-Pacifico strategiche nei programmi di crescita e sviluppo del gruppo; Saranno individuati gli interventi sui marchi distinguendo tra marchi globali (Ferretti, Custom Line, Riva, Pershing e CRN) per i quali sono previsti 60 milioni di Euro di investimenti per i prossimi tre anni e marchi regionali (Mochi, Itama, Bertram); Si confermano tutti i siti produttivi di proprietà (Sarnico, La Spezia, Forlì, Cattolica, Mondolfo e Ancona) e per alcuni di questi siti si prevedono investimenti specifici a partire dal 2013 (La Spezia, Forlì, Sarnico e Ancona), con la conferma dei livelli occupazionali dei lavoratori diretti; Per il sito di Forlì si prevede già a partire dal 2013 un investimento in un nuovo sito produttivo che consenta di concentrare tutta la capacità produttiva forlivese in un unico stabilimento; Gli obiettivi di fatturato e di bilancio prevedono il pareggio di bilancio (e quindi una forte inversione di tendenza rispetto ad oggi) per gli esercizi 2013 e 2014; Per raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio l’Azienda ha indicato la necessità di ridurre del 12% i costi generali, con una riduzione di 11 milioni di Euro dei costi fissi; si prevede infatti di concentrare le risorse su 4 – 5 marchi, di razionalizzare gli investimenti in comunicazione, di ridurre i costi industriali, di ridurre i costi per consulenze, spese per viaggi, etc.; L’azienda si è inoltre riservata la possibilità di valutare ulteriori riduzioni di costi indiretti (valutando tutte le opzioni) entro il mese di gennaio 2013.  Le Organizzazioni Sindacali, apprezzano e condividono gli obiettivi di messa in equilibrio del gruppo, di rilancio e internazionalizzazione dei marchi, di investimento sui siti produttivi, di riconferma dei livelli occupazionali delle maestranze dirette di produzione. Per quanto riguarda le questioni relative al riequilibrio dei costi indiretti Fillea – Filca e Feneal si riservano di valutarle quando saranno eventualmente esplicitate dall’azienda.Roma, 18 dicembre 2012Le Segreterie Nazionali FENEAL -UIL ,FILCA - CISL, FILLEA CGIL
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18/12/2012 Mostra “Dipingere la sicurezza sul lavoro”.
Inail di Pesaro ha organizzato una mostra di pittura, con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura della sicurezza nell’opinione pubblica.39 sono le opere  esposte, selezionate dalla commissione prevista dal bando di concorso “Dipingere la Sicurezza Sul Lavoro” indetto dall’Inail di Pesaro in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Urbino e con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Pesaro.Durante l’inaugurazione della mostra avvenuta  il giorno 18 novembre 2011 presso la Sala Laurana del Palazzo Ducale di Pesaro in piazza del Popolo sono state  premiate le prime tre opere vincitrici del concorso. E’ data la possibilità ad ogni  visitatore di esprimere la propria preferenza votando il quadro che maggiormente lo ha colpito e ciò allo scopo di creare un legame personale con l’opera e di realizzare  quello che è il compito dell’Istituto, ossia di indurre in ogni uomo il valore della sicurezza e sui concetti ad essa collegati, come elementi e valori insostituibili e necessari per il nostro vivere quotidiano.La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 21 al 30 dicembre 2012 con orario dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 20.00.
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18/12/2012 “Dopo la notte viene l’aurora”
Questo l'augurio di Giorgio Santini Segretario Generale Aggiunto della Cisl Nazionale , intervenuto il 14 dicembre ad Acqualagna,  al Consiglio Generale della Cisl di Pesaro - Urbino. Santini ha commentato la lunga fase di recessione economica che ha impegnato in questi anni l’Italia e l’Europa e la complicata situazione politica con le dimissioni del Governo Monti e le vicine elezioni.“La Cisl, - ha continuato il Segretario  -  in questo anno, si è misurata con il  tentativo faticoso di mettere al centro il ruolo della concertazione nel rapporto con il Governo”.  Nasce da qui l’ importante accordo sulla produttività che riafferma il valore del contratto collettivo nazionale e impegna le parti a rinnovare i contratti entro le scadenze, rafforza la contrattazione di secondo livello nelle aziende e nel territorio, fa ottenere più soldi in busta paga, (aumentando la quota di stipendio che gode della detassazione del 10%),  e tocca altri temi come la rappresentanza e la solidarietà intergenerazionale che favorisce il ricambio dei lavoratori nelle aziende. “In  questi anni abbiamo riscontrato un aumento delle povertà e della sofferenza sociale -  conclude Santini -  occorre perciò ancor di più  tutelare il lavoro e i  diritti di cittadinanza  pensiamo in special modo alla sanità e al sociale”. “ Per quanto riguarda le Marche– ha dichiarato Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della Cisl Marche  - il 18 dicembre abbiamo organizzato un  presidio unitariamente alle altre sigle sindacali -  presso la sede del Consiglio Regionale ad Ancona”. Con questa azione vogliamo rendere evidente l’atteggiamento inaccettabile  della Giunta regionale sul riassetto della sanità.La regione ha deciso una ristrutturazione dei servizi offerti ai cittadini senza alcun confronto e senza il coinvolgimento e la partecipazione delle rappresentanze dei cittadini e degli operatori sanitari, senza spiegare alla  comunità marchigiana le linee su cui intende muoversi.  La politica dei tagli lineari, negli ultimi due anni, ha portato ad un calo di 1300 operatori.Altro tema che verrà portato all’attenzione è  la revisione della proposta di legge di riordino dei servizi sociali.In occasione di questo Consiglio la Cisl di Pesaro - Urbino ha avviato il percorso congressuale che porterà ad aprile 2013 alla regionalizzazione. Si tratta di  una ristrutturazione dell’organizzazione basata sulla razionalizzazione e sull’ efficacia dell’azione sindacale con l’obiettivo di rafforzare la vicinanza ai lavoratori e  alle persone ed accrescere la partecipazione degli iscritti e dei delegati aziendali alla Cisl. In quest ’ottica verrà adottato un nuovo assetto territoriale che prevede il superamento delle UST, il territorio di Pesaro sarà suddiviso in 3 aree sindacali territoriali.    
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13/12/2012 Scuola, accordo raggiunto sugli scatti d'anzianità
Con un comunicato firmato dal Segretario generale  Francesco Scrima, la Cisl Scuola nazionale comunica di aver raggiunto l'accordo  all’ ARAN sul pagamento degli scatti di anzianità, recuperando la piena validità del 2011 ai fini delle progressioni di carriera di tutto il personale.«Un risultato importante - scrive Scrima - che lo diventa ancor di più perché ottenuto in condizioni difficilissime. La mancanza di risorse certificate ci ha costretti a usare una parte di quelle contrattuali, scegliendo di dare priorità alla tutela della retribuzione fondamentale.»Con un governo in scadenza, a legislatura ormai di fatto chiusa, un ennesimo rinvio sarebbe stato gravido di conseguenze, compromettendo ogni possibilità di soluzione ad un problema che si trascina da mesi.Per il Segretario generale della Cisl Scuola «tutti sanno che non esistevano altre vie praticabili se non questa. Chi contesta questa soluzione abbia il coraggio di dichiarare che preferisce rinunciare al pagamento degli scatti. È chiaro che la questione salariale per la scuola resta aperta, insieme a tante altre su cui continua il nostro impegno (inidonei, ferie del personale precario, compensi per mansioni superiori, ecc.).«Altrettanto chiaro  - conclude Scrima - che il confronto andrà ripreso col nuovo Governo, subito dopo le elezioni, perché l’obiettivo di valorizzare la scuola e le sue professionalità non si può certo perseguire nelle pieghe dell’ordinaria amministrazione».IL VOLANTINO  
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11/12/2012 Corso di qualifica professionale di Operaio Edile
E' in avvio il corso di qualifica professionale di Operaio Edile presso la Scuola Edile di Pesaro in Toscana n°. 113. Il corso è rivolto ai ragazzi con età compresa tra i 18 e i 30 anni di età, ha una durata di 400 ore ed è gratuito.Periodo: Febbraio a Settembre 2013  Giorni di frequenza: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30.Sono aperte le iscrizioni, per informazioni ed iscrizioni contattare la segreteria al tel. 0721/456183.Figura professionale L’Operaio Edile effettua le più comuni operazioni proprie di un cantiere edile nel rispetto delle norme di sicurezza. I corsisti verranno aiutati a costruire un progetto di sviluppo personale professionale attraverso la valutazione di competenze acquisite. In ambito tecnico professionale verrà valutata la capacità di: Adeguarsi alle norme di sicurezza; Interpretare gli elaborati grafici; Riconoscere qualità e quantità di materiali; Gestire i tempi; Conoscere i procedimenti amministrativi di base; Mettere in opera il cantiere; Possedere le cognizioni di base per la “progettazione del lavoro” e realizzare a regola d'arte i principali lavori di edilizia civile e stradale; Eseguire misurazioni e controlli; Valutare la qualità dell'opera rispetto alle procedure stabilite.  Stage L’allievo viene inserito per un periodo di stage presso imprese edili appositamente selezionate. Durante tale periodo, l’allievo è affiancato da un tutor dell’Azienda e da uno del Scuola ed entrerà in contatto con la realtà del lavoro approfondendo quegli aspetti a carattere relazionale e operativo che gli permetteranno di confrontarsi direttamente con la realtà produttiva per provare e per implementare le competenze sviluppate nel percorso formativo. Lo stage è quindi un mezzo finalizzato a favorire un affrancamento delle competenze acquisite e a facilitare il successivo inserimento lavorativo mediante il contatto diretto con l’impresa e con le principali tipologie lavorative svolte.Alla sua conclusione l'allievo avrà preso visione dei processi produttivi, dei ruoli delle diverse figure professionali che operano in un cantiere edile e dei diversi macchinari e strumenti usati comunemente. Attestati Al termine del percorso verrà rilasciata, a coloro che avranno sostenuto con successo l'esame finale, la qualifica professionale.Sbocchi occupazionali Il costante collegamento del Centro con le Imprese Edili locali e l’esperienza formativa dello Stage come concreto avvicinamento alle modalità di lavoro delle stesse, permettono di garantire un immediato collocamento dei giovani nel mondo del lavoro nel comparto dell’Edilizia.  
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10/12/2012 Legge sul sociale, i sindacati attaccano la Regione
Le segreterie regionali di Cgil, Cisl  Uil  unitamente ai rispettivi sindacati dei pensionati denunciano  il venir meno degli impegni assunti, nel merito e nel metodo,  durante il lungo confronto con l’Assessorato ai servizi sociali e alla famiglia della Regione Marche sulla  proposta di legge “Sistema regionale integrato dei servizi sociali" approvata dalla Giunta nei giorni scorsi.In relazione  ai contenuti della legge regionale, i sindacati sottolineano la mancanza di  una proposta convincente in merito ai livelli essenziali di assistenza, alle risposte di integrazione socio-sanitaria, alla compartecipazione al costo dei servizi socio-assistenziali, alla  gestione associata dei servizi, alle professionalità del sociale,  ai tempi di attuazione, alla partecipazione .A dieci mesi dall’ avvio del confronto  i sindacati sono fortemente delusi e indignati dal modo di agire autoreferenziale dell’Assessorato ma anche della  Giunta regionale che ha approvato una proposta di legge sostanzialmente svuotata dei contenuti definiti nel confronto con le forze sociali.Cgil Cisl Uil unitamente a Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil hanno deciso di dare avvio ad azioni di   informazione e mobilitazione su tutto il  territorio regionale per modificare la proposta regionale e per promuovere  concrete e reali risposte ai bisogni dei cittadini, a difesa dei  diritti di cittadinanza  e a tutela delle fragilità.
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07/12/2012 I metalmeccanici rinnovano il contratto
E’ stata raggiunga ieri, mercoledì 5 dicembre, l’intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore metalmeccanico. Lo comunica con una nota la Segreteria della Fim (Categoria dei metalmeccanici) della Cisl Marche. L’intesa è stata raggiunta tra Cisl e Uil da una parte e Federmeccanica e Assistal (Associazioni rappresentative delle imprese) dall’altra. Ancora fuori la Fiom che non ha partecipato alla trattativa.L’intesa interessa nelle Marche circa 100.000 lavoratori. L’accordo  prevede importanti prospettive di miglioramento nel trattamento economico e normativo. A cominciare dalle retribuzioni, che gradualmente verranno aumentate in media di 130€  mensili da qui al 2015. I lavoratori che non godono della contrattazione integrativa nei luoghi di lavoro beneficeranno del cosiddetto “elemento perequativo”, ossia di un aumento di 485 € l’anno.L’orario di lavoro sarà più flessibile, per venire incontro alle esigenze dei lavoratori e dell’impresa. Quest’ultima potrà chiedere fino a 16 ore in più di straordinario ogni anno nel limite di 120 ore. La retribuzione per queste ore lavorate in più dovrà essere però aumentata a sua volta del 58%. I lavoratori potranno godere di orari più flessibili in entrata e in uscita  e in caso di malattia di figli e familiari potranno usare i permessi retribuiti anche senza preavviso.Nuove norme anche per la tutela della malattia. Vengono aumentati i periodi pagati al 100% mentre passa all’80% la retribuzione di quelli finora pagati al 50%. Trascorsi 61 giorni di calendario dalla ripresa del lavoro, se insorge un nuovo evento di malattia, il trattamento economico ricomincerò da capo. In altre parole, ai fini economici viene meno il limite dei tre anni, che rimane a riferimento solo per la conservazione del posto di lavoro.L’accordo prevede infine maggiori contributi delle imprese al Fondo sanitario integrativo MètaSalute e nuove norme su apprendistato, tempi determinati e part time in attuazione della riforma del mercato del lavoro (legge Fornero).Soddisfatto il Segretario generale della Fim Marche Leonardo Bartolucci secondo cui «l’intesa rappresenta un segnale positivo. Nel contesto della crisi, siamo riusciti ad ottenere una aumento salariale importante che partirà il mese prossimo e che, nel triennio, consentirà ai lavoratori di recuperare il potere d’acquisto delle buste paga.».«La trattativa è stata complicata - prosegue Bartolucci- ed è durata circa quattro mesi. Alla fine però siamo riusciti a rinnovare il contratto con un mese di anticipo sulla scadenza, evitando la "vacanza contrattuale" e soprattutto evitando di  chiedere altri sacrifici ai lavoratori, che non dovranno fare nemmeno un'ora di sciopero».PER APPROFONDIRE:IL NUOVO CONTRATTO:  RETRIBUZIONI,  ORARIO DI LAVORO,  MALATTIA 
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06/12/2012 Festa degli anziani a Fossombrone
Domenica 9 dicembre la Lega Fnp di Fossombrone insieme alle organizzazioni sindacali dei pensionati  Cgil e Uil hanno organizzato la tradizionale  Festa degli Anziani presso il Ristorante “Al Lago” di Fossombrone.Un programma pieno di eventi: alle 11.30 le associazioni dei consumatori  Adiconsum e Federconsumatori  ci spiegheranno nell’ambito della comunicazione “ Informati è meglio” cosa comporta il libero mercato nella telefonia e nelle utenze domestiche, quali sono i diritti dei consumatorie e come strare in guardia dalle truffe.La coordinatrice dell’ambito Territoriale n. 7 Dott.ssa L. Giombini spiegherà la parte dedicata ai contributi  e alle possibilità di agevolazioni  per gli anziani.Interverranno anche i Sindaci dei Comuni promotori di Fossombrone, Montefelcino e Isola del Piano e il Presidente della Provincia di Pesaro – Urbino Matteo Ricci.Dopo il pranzo seguirà il divertente spettacolo teatrale di pensionati per i pensionati “ El Purcel dentra l’armeri” 
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06/12/2012 Akàtistos: incontro di preghiera degli ortodossi
In una società in cui la ricerca del nemico sembra l’attività prevalente, l’amicizia  diventa  merce sempre più rara. Spesso il risentimento e il conflitto senza soluzioni sembrano prevalere, con gli esiti sociali disastrosi che conosciamo. Non ne sono purtroppo immuni neanche importanti organizzazioni politiche e sociali. E’ per questo importante andare alla ricerca delle cose che uniscono. Sono maggiori di quanto immaginiamo.L’Anolf (associazione nazionale oltre le frontiere) promuove dalla sua costituzione la fratellanza e l’integrazione tra i popoli. Il suo programma è vasto di iniziative di accoglienza e di incontro con gli immigrati nella nostra comunità. Si è appena chiusa la bellissima mostra, ospitata nei locali delle Prefettura di Pesaro-Urbino, allestita in occasione del centenario dall’autonomia dell’Albania. Anche la dimensione religiosa può essere un potente antidoto alla solitudine e alla sfiducia, rifondando il senso della comunità, delle appartenenze e delle tradizioni.Per questo proponiamo con piacere a tutti i cittadini l’incontro di preghiera mariana Akàtistos che si svolgerà domani venerdi 7 dicembre, vigilia della Festa dell’Immacolata, alle ore 19.00 preso la ristrutturata e impreziosita Chiesa di San Giuseppe, in Strada delle Marche 36 a Pesaro. A-kàtistos in greco significa “non seduti” poiché la preghiera viene recitata stando in piedi.Si tratta di un suggestivo e antichissimo rito che veniva celebrato nei primi secoli del cristianesimo e che oggi prosegue nella liturgia ortodossa. Sono tante le ragioni teologiche e umane che uniscono cattolici e ortodossi. Questa sarà una ulteriore occasione per riunirsi insieme.L’incontro con preghiere e antichi canti sarà guidato da Padre Constantin Cornis pastore della Chiesa ortodossa rumena di Pesaro.Dopo la cerimonia ci sarà un piccolo momento conviviale. 
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03/12/2012 Sanità: presidi indetti dalla Cisl
La Cisl Funzione Pubblica  di Pesaro – Urbino ha indetto per il 4 dicembre due presidi di protesta davanti alle sedi delle direzioni generali dell’Azienda Ospedaliera Marche nord, in Piazzale Cinelli a Pesaro e dell’Asur Area Vasta 1 in Via Ceccarini a Fano.I motivi della mobilitazione: la riapertura del confronto su temi quali  la carenza degli organici, le problematiche condizioni di lavoro del personale, la riorganizzazione aziendale e , in generale, il modello sanitario che la Regione Marche adotterà per il prossimo futuro. 
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30/11/2012 Tempo scaduto, mobilitazione nazionale dei pensionati
Il tempo è scaduto. I pensionati stanno pagando un prezzo altissimo e sono duramente colpiti dagli effetti della crisi e dalle misure di rigore finora adottate dal governo: blocco della rivalutazione delle pensioni, introduzione dell'Imu sulla prima casa, tagli al welfare e ai trasferimenti a Regioni ed Enti locali, aumento dei prezzi e delle tariffe.E' per questo che i sindacati dei pensionati di Cgil Cisl e Uil  hanno indetto per il prossimo 7 dicembre mattina una giornata di mobilitazione nazionale con presidi davanti alle Prefetture e a Roma davanti al Senato.Con questa giornata Spi, Fnp e Uilp chiedono  a Governo, al Parlamento,  alle amministrazioni locali e alle forze politiche interventi concreti e urgenti in favore dei pensionati e delle persone anziane attraverso il sostegno dei redditi da pensione, una nuova politica fiscale, il rilancio del welfare pubblico e una legge nazionale per la non autosufficienza.Al presidio di Roma interverranno i Segretari generali di Spi, Fnp e Uilp Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima.Questi i presidi:Ancona dalle 9.30 alle 11.30 Piazza del PlebiscitoPesaro dalle 10.00 alle 12.00 Piazza del PopoloMacerata dalle 9.30 alle 11.30 in Piazza della LibertàLeggi il Volantino della manifestazione ad Ancona in Piazza del Plebiscito Leggi il Comunicato Unitario
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28/11/2012 Rinnovata la RSU alla Scavolini
La Filca Cisl di Pesaro – Urbino  ringrazia tutti coloro che hanno sostenuto i nostri  candidati nel rinnovo della RSU. Grazie.Abbiamo  raggiunto un importante risultato presentando quattro candidati e raddoppiando i voti rispetto all'ultimo rinnovo della RSU. Grazie ancora a tutti i lavoratori e le lavoratrici che ci hanno sostenuto.Per la  Filca Cisl risultano eletti Quagliarella Giuseppe e Perugini Marcello. A loro la Filca Cisl garantirà tutto il sostegno possibile per esercitare con competenze e professionalità il ruolo di rappresentante sindacale Filca - Cisl.Un augurio ai nuovi componenti della RSU per affrontare le delicate e importanti fasi che si avvieranno in azienda prima fra tutte il rinnovo dell'integrativo aziendale.Giovanni Giovanelli Segretario Territoriale Filca Cisl 
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23/11/2012 Mostra sui 100 anni dell'indipendenza dell'Albania
Si è inaugurata a Pesaro  presso la Sala Laurana del  Palazzo del Governo la  Mostra storico – culturale dedicata ai 100 anni dell’indipendenza dell’Albania che rimarrà aperta fino al 5 dicembre.Il progetto grafico e l’ allestimento  sono curati dall’ artista albanese Gjergj Kola.L’iniziativa patrocinata da Anolf ( Associazione Nazionale Oltre le Frontiere), Cisl Pesaro -  Urbino Iscos – Marche, Comune di Pesaro,  Provincia di Pesaro – Urbino, Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro dell’Arcidiocesi di Pesaro, è stata organizzata da Gianluigi Storti, Presidente dell’Anolf di Pesaro – Urbino e Klarita Grazhdani, mediatore interculturale europeo.E’un’occasione da non perdere, una bellissima mostra che attraverso dipinti, foto, documenti, costumi popolari, gioielli, cartoline, carte geografiche  racconta la storia e la cultura dell’Albania.All’ inaugurazione sono intervenuti Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Pesaro – Urbino, Claudio Bruscoli  compente Segreteria Cisl Pesaro – Urbino, Fausto Mazzieri  Direttore Iscos Marche, Matteo Ricci Presidente della Provincia Pesaro – Urbino, Vice Prefettovicario Paola De Biagi.“L’Albania – spiega Gianluigi Storti – va presa come modello di armonia tra le religioni, visto che le tre fedi ufficiali (ortodossa 20%, cattolica 10% e islamica 70% ) dialogano e si rapportano in un clima di rispetto autentico”. Questa iniziativa è un bel esempio di dialogo interreligioso, tra la comunità cristiano ortodossa e l’Arcidiocesi di Pesaro vi sono rapporti di fraterna e reciproca amicizia.  Amicizia impreziosita  il 23 settembre scorso, in occasione della festa di San Giovanni di Prislop, quando l’Arcivescovo  Metropolita di Pesaro S.E. Piero Coccia ha incontrato il Primate Ortodosso Siluan, insieme a Padre Constantin Cornis, Parroco della Chiesa Ortodossa in Pesaro.   
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22/11/2012 Salvati scatti e orario di lavoro. Sospesi sciopero e manifestazione
Le iniziative di mobilitazione messe in atto nei giorni scorsi, sostenute dalla forte partecipazione dei lavoratori della scuola che in tanti modi stanno manifestando il disagio crescente per le condizioni in cui sono costretti a operare, hanno prodotto in extremis  gli obbiettivi prefissati:  Cancellazione delle norme sull’ orario di lavoro Emanazione dell’ atto di indirizzo per il recupero della progressione di carriera. I docenti e il personale ATA non potevano rinunciare alla progressione di carriera, unico strumento a tutt’oggi per salvaguardare retribuzioni tra le più basse d’Europa.Ieri sono state cancellate le norme inserite nel disegno di legge di stabilità che stravolgevano il contratto nazionale innalzando gli orari di servizio dei docenti.Oggi, in un incontro a Palazzo Chigi che ha visto la presenza, insieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, dei ministri Profumo (Istruzione), Grilli (Economia) e Patroni Griffi (Funzione Pubblica), il Governo ha presentato l’atto di indirizzo per il recupero della validità dell’anno 2011 ai fini delle progressioni di carriera e il relativo pagamento degli scatti.A questi due obiettivi (cancellazione delle norme sugli orari, emanazione dell’atto di indirizzo per la trattativa sul recupero degli scatti) era rivolta la mobilitazione: si decide pertanto la sospensione dello sciopero e della manifestazione del 24 novembre che prevedeva dalle Marche una massiccia partecipazione .I sindacati Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal sono ora impegnati a concludere il negoziato nel più breve tempo possibile per dare concretamente “i soldi” ai lavoratori.Chiaramente questo non esaurisce l’ azione sindacale, molti  sono i temi  su cui il sindacato è impegnato a ottenere risultati concreti:Riapertura della contrattazione anche per recuperare il potere d’acquisto delle retribuzioni; potenziamento degli organici, che hanno visto un taglio in tre anni nella sola regione Marche di 3.424 unità di personale anche per scongiurare l’ incremento del numero di allievi per classe, già tra i più alti d’ Italia; nomine in  ruolo del personale ATA; recupero delle 22 dirigenze scolastiche tagliate nel a.s. 2011/2012; finanziamento delle scuole per il loro funzionamento e per la dotazione di strutture e laboratori; Le segreterie regionali Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal  ribadiscono con forza che l’istruzione e la formazione non possono essere un campo di battaglia per lo scontro ideologico ma devono necessariamente essere un “investimento” prioritario per lo sviluppo del Paese e non luogo in cui reperire risorse a ogni costo, incuranti del danno arrecato al servizio scolastico e ai suoi operatori.CISL Scuola Marche Anna BartoliniUIL Scuola Marche Claudia Mazzucchelli   SNALS-Confsal Marche Paola Martano COMUNICATO STAMPA CISL SCUOLA NAZIONALE  
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22/11/2012 Vertenza Bvb, cassa integrazione fino a luglio
Si è concluso il 19 novembre l'incontro tra la direzione Marcegaglia e Fim, Fiom, Uilm della provincia di Pesaro sulla decisione aziendale di cessazione delle attività in Bvb.Il confronto tra le parti ha permesso le definizione di linee guida per affrontare le problematiche industriali ed occupazionali derivanti dalla scelta aziendale, in particolare:  la società Bvb, con l'inizio del prossimo anno, cesserà parzialmente le attuali attività mantenendo la produzione dei filtri con l'obiettivo di favorire la cessione di tali attività ad imprenditori interessati con il mantenimento dell'occupazione necessaria. Contestualmente verrà richiesto l'utilizzo della cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività fino al 31 luglio 2012 che risulta essere l'intero periodo previsto dalle normative vigenti,per affrontare i problemi occupazionali dovranno essere previste:- uscite dall'azienda volontarie ed incentivate anche con l'utilizzo della mobilità;- ricollocazione nelle aziende del gruppo Marcegaglia;- ricollocazione in aziende del territorio attraverso incentivi all'assunzione.Fim Fiom Uilm verificheranno in assemblea con i lavoratori di Bvb la fattibilità di quanto emerso dall'incontro e sulla base di un giudizio positivo condiviso procedere nei prossimi giorni a concretizzare l'accordo con l'azienda. 
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21/11/2012 Sciopero alla Sifa di Colbordolo
Dopo la difficile vertenza del Mobilificio Fogliense ecco un'altra "bomba" occupazionale pronta ad esplodere: la SIFA di Colbordolo. Si tratta di una  storica e prestigiosaazienda leader nella produzione di Arredo Bar e negozi  che attualamente naviga in cattive acque.Per questo ieri, 20 novembre, i lavoratori  hanno scioperato per chiedere certezze sul pagamento delle retribuzioni e sul futuro dell'azienda che ha un marchio, un alto livello di professionalità ma che paga lo scotto del cambio generazionale e di un management non all'altezza della difficile situazione congiuntura economica. 100 posti di lavoro a rischio, una crisi che se  continua cosi sta polverizzando l'intero settore del mobile arredo.La Filca Cisl di Pesaro Urbino che ha sempre seguito questa difficile vertenza lancia nuovamente un grido di allarme per la grave crisi che sta attraversando il settore del mobile arredo.E' giunto il momento di proposte  incisive per il sostegno all'occupazione con processi formativi di riqualificazione e accompagnamento professionale, per politiche industriali di rafforzamento dell'export e della qualità\innovazione del prodotto mobile arredo.
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21/11/2012 Pensionati informatizzati
Sono state 40 ore di effettivo apprendimento e  felice socializzazione grazie alla efficace competenza tecnica ed alla spontanea cordialità personale degli operatori e dei docenti dello Ial.Parliamo del corso di formazione di  informatica organizzato e condotto dallo Ial nella propria sede di Via del Cinema,  per dirigenti FNP Cisl della provincia di Pesaro e Urbino.Ogni singolo incontro ha consentito ai 17 corsisti di acquisire e potenziare conoscenze e capacità operative in rapporto ai diversi livelli di partenza.Un risultato complessivo che sicuramente premia l’impegno ed il contributo di tutti i soggetti coinvolti a partire dalla segreteria della Fnp regionale che ha finanziato il corso.Eliseo Sabbatini 
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19/11/2012 Rinnovo RSU della Scavolini
Il 26 e  27  novembre si svolgeranno le votazioni per il rinnovo della RSU della Scavolini.La Filca Cisl presenta quattro candidati. E' un momento importante per la Filca Cisl  perchè mai prima di oggi aveva presentato quattro candidati. Ora tocca ai lavoratori e alle lavoratrici della Scavolini scegliere da chi farsi rappresentare.La squadra è ottima, motivata e competente. Chiediamo a tutti di sostenere  i nostri Candidati per rendere ancora più significativa la rappresentanza  Cisl all'interno di una delle aziende più importanti del Mobile in Italia nel Mondo.    
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15/11/2012 Poste, la Cisl vince le elezioni delle RSU
La Cisl vince le elezioni delle RSU nelle Poste delle Marche (13 e 14 novembre) confermando una rappresentanza media di oltre il 37%.In una dichiarazione il Segretario generale della SLP  (Sindacato Lavoratori Poste) della Cisl delle Marche, Dario Dominici ringrazia tutti  i lavoratori e le lavoratrici di Poste «che, anche in occasione di questo rinnovo delle Rappresentanze Sindacali  Unitarie in Poste Italiane hanno riconfermato la fiducia nel Slp,  la Categoria della Cisl maggiormente rappresentativa nella più grande azienda di servizi del paese».«Un risultato importante - sostiene Dominici - che conferma la fiducia delle persone nel sindacato, importante riferimento  per la rappresentanza e per la progettazione del futuro.Altissima la partecipazione al voto.  Oltre l'83% dei lavoratori hanno espresso le proprie preferenze. Un successo che conferma la maggiore  fiducia di cui gode il sindacato rispetto alla politica.«Sono numeri - conclude Dominici - dai quali deriva una  grossa responsabilità, che continueremo ad onorare per garantire la tutela dei lavoratori, l’occupazione e lo sviluppo della azienda».Il COMUNICATO STAMPA 
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13/11/2012 Rc auto, stop ai 15 giorni di copertura dopo la scadenza
Un vantaggio che può trasformarsi in pericolo. La liberalizzazione nel settore dell'assicurazione auto significa meno vincoli per l'assicurato ma anche maggiori responsabilità. E' il caso, ad esempio, del divieto di tacito rinnovo della polizza previsto dal decreto sviluppo-bis: la possibilità di lasciare la propria compagnia più facilmente significa anche fine della copertura automatica nei 15 giorni dopo la scadenza della polizza. Col rischio, per gli automobilisti distratti, di vedersi confiscare il veicolo dal giorno successivo alla scadenza e soprattutto di perdere ogni copertura in caso di incidente.Multa e sequestro del veicolo dal giorno della scadenza Secondo quanto stabilito dall'art. 22 del decreto sviluppo, dal 1° gennaio 2013 i contratti di assicurazione per le responsabilità civili nella circolazione dei veicoli (più conosciuti come polizze Rc auto) non potranno più avere durata pluriennale e non potranno contenere la clausola di tacito rinnovo. Ciò significa che alla scadenza annuale della polizza non opera la regola del "silenzio-assenso" e il cliente non ha più l'obbligo di inviare una raccomandata entro 15 giorni dalla scadenza per disdire la polizza. Un modo per facilitare il passaggio da una compagnia all'altra con vantaggi per le tasche degli assicurati e per la concorrenza nel settore.Ma c'è il rovescio della medaglia. Il rinnovo automatico dava anche un'estensione automatica della copertura per altri 15 giorni dopo la scadenza in caso di ritardo nel pagamento del premio. Una tolleranza di cui dal prossimo anno l'assicurato non potrà più beneficiare: l'assicurazione decade a tutti gli effetti il giorno della scadenza della polizza. Brutta notizia per i distratti: oltre al rischio di un sinistro non coperto, la mancanza di assicurazione di un veicolo comporta una sanzione di 798 euro e il sequestro immediato del veicolo, finalizzato alla confisca (ex art. 193 del CdS).
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09/11/2012 La Fp - Cisl raccoglie firme contro i tagli negli enti previdenziali
Già raccolte 170 firme dalla Fp – Cisl di Pesaro – Urbino tra i lavoratori degli enti previdenziali per chiedere di cambiare le norme del ddl stabilità sui progetti speciali e dire no a tagli su organici e produttività, questa petizione sarà poi inviata anche  ai parlamentari eletti nei  territori.“ Si sta cercando di tagliare ancora una volta su servizi essenziali che questi istituti danno alla cittadinanza e come al solito si inizia dai lavoratori che percepiscono circa 1200 euro al mese - spiega  Francesco Todaro, segretario della Fp – Cisl di Pesaro – Urbino”.Il ddl stabilità va cambiato: no agli esuberi  e no al taglio della produttività.  E’ questo è lo slogan. “Vogliamo sollecitare Governo e Parlamento a modificare il ddl stabilità che chiede agli enti previdenziali di risparmiare altri 300 milioni di euro tagliando i cosiddetti progetti speciali che, invece, sono serviti in questi anni a far crescere la qualità delle prestazioni ai cittadini e alle imprese: a ridurre i tempi, innovare  i processi di lavoro, assegnare a funzionari compiti svolti in precedenza dai dirigenti. Rinunciare a questi progetti sarebbe irresponsabile”.Per questo la Fp ha fissato un presidio per mercoledì 14 novembre in Piazza del Popolo a Pesaro, davanti alla prefettura dalle ore 11.00, che si svolgerà in corrispondenza della discussione del provvedimento in Parlamento.
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08/11/2012 Il ruolo e il senso dell’impegno dei cattolici
Organizzato dalla Cisl, dal Movimento Cristiano Lavoratori, dalle Acli e dalla Rivista Argomenti 2000, si è svolto a Fano un incontro che ha chiamato a raccolta numerosi cattolici impegnati a vario titolo in associazioni e organizzazioni sociali. La riunione è stata aperta dalla relazione dallo storico Ernesto Preziosi, direttore della Rivista Argomenti 2000, seguita dalle comunicazioni di Sauro Rossi, Segretario generale della Cisl di Pesaro - Urbino e Maurizio Tomassini presidente delle Acli della provincia.Numerosi gli interventi e gli spunti di riflessione, che hanno cercato di ridefinire se ancora abbia un senso l’impegno dei cattolici in politica e nella società. Politica intesa come impegno civile. Non in funzione di aggregazioni o cartelli politici. L’incontro ha fugato i dubbi. Sarebbe un errore se le coscienze dei cattolici si mobilitassero a comando in funzione di elezioni imminenti. Lo sguardo va rivolto più lontano. Preoccupa innanzitutto il processo di individualizzazione che interessa sempre più la nostra società e che riduce il senso di appartenenza e di comunità.Certo, c’è ancora chi si chiede se faccia parte dell’indole di un cattolico farsi carico degli altri. Ernesto  Preziosi ha citato il libro della Genesi: “Son forse io il custode di mio fratello?" (Gn 4,8). La risposta a questa domanda, ha detto il relatore, non può che essere affermativa. Si, dobbiamo avere responsabilità e premura verso chi ci sta di fronte. Così come dobbiamo sentire nostri i problemi della società in cui viviamo. La fede, insomma, ha bisogno di diventare cultura.Ma allora perché la presenza dei cattolici in politica è diventata cosi poco significativa?Perché così spesso la loro è una voce di acquiescenza e di adeguamento alle logiche di partito e di schieramento. Anche quando sono chiamati in causa valori fondamentali per un cristiano?Le risposte sono certamente complesse a cominciare da un mutamento profondo del linguaggio e dei significati. La Chiesa è una struttura plurale, quasi per definizione. Fatta di movimenti e di comunità più o meno aperte.Questa è certamente una ricchezza. Il problema è semmai la dimensione comunicativa tra queste realtà, a volte così debole da farle apparire entità tra loro separate.Bisogna dire che anche il mondo cattolico in questi ultimi anni è stato interessato da un indebolimento del linguaggio. Un processo di “revisionismo delle parole” che ne ha in parte ridotto l’ampiezza del significato.Quasi che temessimo la coerenza a cui le parole ci richiamano e ne cercassimo di più sopportabili e di meno impegnative.Si pensi a termini come “cattolicesimo democratico”, come a significare che ne esista uno non democratico. Oppure al termine “cattolici adulti” coniato per legittimare operazioni politiche spericolate di alleanza con culture antagonistiche.Potremmo andare avanti per molto, passando per la parola “laicità” che ormai è diventata un contenitore che tiene insieme soggetti vicini a realtà ecclesiali e adepti di culture individualistiche e nichiliste. In Francia è stato presentato un progetto di legge su “matrimonio e adozione per tutti”che al posto di padre e madre introduce le più politically correct, genitore 1 e genitore 2. Geniale!Soffermiamoci infine su una parola ridondante, “legalità”. Un vocabolo che ha quasi definitivamente sfrattato termini come giustizia e solidarietà. Ma ciò che è legale è anche contemporaneamente giusto? Certo che no. Anzi spesso la parola “legalità” copre comportamenti legittimi secondo il diritto ma riprovevoli secondo la morale. Ne abbiamo prove evidenti nelle cronache di questi giorni.Ha ragione il filosofo Salvatore Natoli a dire che è in atto un processo di “giuridizzazione” della società. Aumentano le leggi e si restringe il valore dei comportamenti morali.Oggi più che mai ai cattolici è chiesto di ricomporre i molteplici distinguo e le divisioni in atto anche al proprio interno.  Ritrovando l’autenticità delle parole e il loro contenuto veritativo.Le parole preparano le opere e ne definiscono il fondamento. Il Magistero ne è testimonianza viva. Lascia allora ben sperare la prosecuzione di questo confronto tra le associazioni e le organizzazioni cattoliche, che nell’incontro di Fano ha segnato una ulteriore significativa tappa. (Gianluigi Storti)
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07/11/2012 Incontro per salvare l'azienda Bvb
Il gruppo Marcegaglia ha confermato di voler chiudere il sito produttivo della Bvb di San Lorenzo in Campo.  Si tratta di un’ azienda che produce componentistica per refrigerazione e condizionamento e che occupa  attualmente 39 dipendenti.Proprio per questo Mauro Masci  della  Fim – Cisl di Pesaro – Urbino, nei giorni scorsi, ha richiesto ed ottenuto un incontro che  si è svolto  il 5 novembre presso la sede Confindustria  a Pesaro.All’incontro erano presenti oltre ai sindacati, il responsabile delle risorse umane del gruppo Marcegaglia e l’amministratore delegato della Bvb.La direzione aziendale ha motivato la decisione di cessare l’attività in quanto oltre alle perdite di bilancio che si sono registrate negli scorsi anni e che presumibilmente  si determineranno anche nell’anno in corso, il mercato di riferimento, in particolare quello dei condensatori per elettrodomestici ha registrato un ulteriore calo e non sono prevedibili cambiamenti nei prossimi anni.“La proprietà - ha affermato Mauro Masci - ha ribadito che entro la fine dell’anno non ci saranno più posti di lavoro nel gruppo Marcegaglia, noi, insieme alle sigle sindacali Fiom e Uilm, non siamo d’accordo e abbiamo prospettato una soluzione alternativa: un piano sociale che preveda il ricorso ad ammortizzatori sociali in grado di tutelare il reddito dei lavoratori e che possa consentire la prosecuzione  dell’attività produttiva”. Questo dovrebbe favorire l’interesse di imprenditori, in special modo, locali che possano rilevare il gruppo e continuare la produzione. Così si manterrebbe una realtà industriale importante in un territorio che ha visto negli ultimi anni un pesante processo di deindustrializzazione con decine di posti di lavoro persi.La direzione aziendale si è riservata di valutare le richieste sindacali impegnandosi a continuare il confronto nel prossimo incontro che si terrà il 19 novembre presso la sede degli industriali di Pesaro. Giovedì 8 novembre si terrà l’assemblea dei lavoratori.
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05/11/2012 Uffici postali. L'accordo frena le chiusure: 25 anzichè 61
COMUNICATO STAMPA Pochi giorni fa, tra i sindacati regionali e Poste Italiane è stato sottoscritto un accordo che pone un freno, almeno per il momento, alla decisione di Poste Italiane, che aveva annunciato e avviato con determinazione la chiusura di ben 61 uffici postali a livello regionale; l’intenzione dell’azienda aveva fatto scendere in campo nell’estate scorsa il sindacato, i cittadini e gli amministratori, anche perché legata ad una riorganizzazione miope dei servizi postali. Con l’accordo, è stato certamente ottenuto un grande risultato, verranno progressivamente chiusi solo 25 uffici in tutta la regione; ma l’attenzione del sindacato rimane alta.Il Segretario regionale Slp-Cisl Dario Dominici commenta l’accordo con soddisfazione, ma indicando priorità e criticità: «abbiamo posto il problema più volte in questi anni; in tempi di crisi la difesa della socialità non può essere la priorità del solo sindacato. Anche in questa vertenza il tema è emerso con forza: per noi uno “sportello postale aperto” è un servizio sociale importante ad una comunità, è lavoro diffuso sul territorio; dall’altro però risponde a logiche industriali, a costi di gestione; se non si tiene conto di questi aspetti, sarà difficile continuare a garantire un posto di lavoro a quasi 140.000  persone occupate in Poste e un servizio a milioni di cittadini!».Stefano Mastrovincenzo, Segretario Cisl Marche sottolinea «i colleghi della categoria hanno vigilato affinché in tutti i comuni marchigiani rimanesse aperto il maggior numero di sportelli, ma questa vicenda è simbolica in termini generali, per la sanità, per l’istruzione o altro; anche gli amministratori pubblici sono consapevoli che sotto certi livelli la mera logica del mercato porta alla chiusura di certi servizi; è chiaro che o il tema della coesione e dell’equità sociale diventa ancora più centrale nel dibattito pubblico e nelle scelte della politica a tutti i livelli, o anche gli obiettivi di rigore e risanamento non avranno piena efficacia e produrranno tensioni e drammi sociali». Conclude Dominici: «siamo una forza tranquilla, ma determinata! Lo abbiamo dimostrato portando in piazza ad Ancona oltre 500 persone nel mese di luglio contro le chiusure e l’accordo sottoscritto il 24 ottobre ci ripaga del lavoro svolto; ma continueremo a vigilare: si parla ancora di decine di migliaia di possibili tagli nel mondo dei servizi postali, mentre nel settore degli uffici postali siamo allo sbando: non esistono più organici, l’azienda vorrebbe tarare le esigenze di personale solo ed esclusivamente sulla base dei ricavi prodotti. Lo dimostreremo, siamo fiduciosi chiamando i lavoratori al voto per il rinnovo delle RSU il prossimo 13 e 14 novembre.  Il sindacato rimane uno dei pochi luoghi dove potersi confrontare, fare scelte, costruire progetti per le persone, per il loro lavoro, per le comunità».Ancona 03-11-2012Dario Dominici - Slp Cisl Marche                                                                             Stefano Mastrovincenzo - Usr Cisl MarcheLA    TABELLA CON GLI UFFICI POSTALI   DOVE SI RESTA APERTI e DOVE SI CHIUDE LA RASSEGNA STAMPA: Corriere Adriatico e Il Messaggero 
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05/11/2012 Meno soldi per i Patronati, a rischio i servizi per i cittadini
La legge di stabilità prevede un taglio alle risorse del Fondo per i Patronati di € 60 milioni per i prossimi due anni che si aggiunge ai € 90 milioni già tolti al Fondo per il triennio precedente . In totale € 150 milioni di euro in meno per cinque anni. La riduzione delle risorse mette in crisi l’intero sistema dei patronati, che svolgono oggi un’attività di tutela previdenziale e di assistenza sociale sussidiaria ed integrativa rispetto a quella pubblica.Il Fondo per i patronati non è finanziato dallo Stato ma dai lavoratori, attraverso i contributi direttamente prelevati dalle loro buste paga. Tutte le pratiche che il Patronato espleta sono gratuite per gli utenti. Solo il 30% circa di queste sono rimborsate dallo Stato (ad esempio domande di pensione, di infortunio e di malattie professionali). Per molte altre pratiche (ad esempio indennità di disoccupazione, congedi per maternità, congedi parentali) i Patronati non ricevono nulla, nonostante svolgano un’attività preparatoria rispetto a quella degli enti pubblici competenti, in particolare dell’Inps.Un’attività di supplenza delle funzioni pubbliche che negli ultimi anni i Patronati sono stati obbligati ad ampliare. Ad esempio, l’obbligo imposto dall’Inps di invio telematico delle istanze ha costretto tantissimi cittadini, specie i più anziani, a rivolgersi ai Patronati per ricevere la necessaria assistenza.In altre parole il Governo impone ai Patronati di svolgere nuove funzioni e in cambio ne taglia i finanziamenti. Questa situazione è insostenibile. Non vedendo riconosciuto il valore sociale e i costi della loro attività, i patronati saranno costretti nel futuro ad introdurre soglie di compartecipazione dei cittadini al costo dei servizi o, in alternativa, a smettere di erogarne alcuni. A loro volta i cittadini saranno obbligati a rivolgersi a professionisti privati, presso cui le pratiche avranno costi molto maggiori.Di tali possibili conseguenze, nel caso in cui il taglio fosse confermato, il Patronato Inas informerà dettagliatamente gli utenti che ogni giorno si recano nei suoi uffici.Pur condividendo la necessità di rivedere la spesa pubblica tagliando gli sprechi non è accettabile che questo avvenga, ancora una volta, con misure che penalizzano i lavoratori e i cittadini. Sarebbe stato possibile e auspicabile, semmai, un intervento di selezione dei tanti Patronati autorizzati, alcuni dei quali non garantiscono standard adeguati di qualità dei servizi e di tutela dei lavoratori.  
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05/11/2012 Tavola rotonda sugli strumenti per l’occupazione dei giovani
In occasione della undicesima edizione del Career day, organizzata dall’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, si terrà l’8 novembre alle ore 17.00 presso Palazzo Battiferri, via Saffi, 42 a Urbino una interessante tavola rotonda dal titolo“ La riforma del mercato del lavoro e strumenti per l’occupazione dei giovani”; coordina il Professore Paolo Pascucci, tra gli interventi Sauro Rossi Segretario Generale Cisl Pesaro – Urbino.Il Career day, tra workshop, laboratori e tavole rotonde,  si svolgerà in due giornate.Mercoledì 7 sarà dedicata all’orientamento al lavoro con informazioni ed indicazioni utili rivolte principalmente agli studenti laureandi. Nel secondo giorno le aziende incontreranno i laureati, ne raccoglieranno i CV e indicheranno quali sono attualmente  i profili di maggiore interesse.
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30/10/2012 Provincia di Pesaro - Urbino: proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti
E’ di questi giorni la controversia sul mancato pagamento del saldo di produzione 2011 ai dipendenti della Provincia di Pesaro e Urbino.L’oggetto del contendere è legato al Fondo di produttività del 2011 e del 2012. Si tratta di 108 mila euro da dividere tra 570 lavoratori ( mediamente 189 euro lordi a testa) che non è stata ancora liquidata mentre i 150 mila lordi  che i 15 dirigenti  hanno a disposizione è già stata assegnata.Il Segretario Cisl della Fp Funzione Pubblica Patrizia Pedaletti interviene su questa difficile questione: “questa è una presa in giro per i dipendenti, della loro dignità come uomini e come lavoratori. Non stiamo parlando di persone che percepiscono stipendi da dirigenti, ma di circa 1200 euro di paga mensile a cui in questo momento viene tolta anche la parte del saldo di produzione, che non percepiscono da un anno e mezzo!Non possiamo essere considerati come un bancomat. E’ per questo che  durante l’assemblea, insieme alle altre sigle sindacali,  abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione per martedì 30.Non va bene, inoltre,  il modo in cui la Provincia ha affrontato il problema: in un primo momento  ci avevano detto che il pagamento del saldo di produzione era legato ad un disguido burocratico, poi che era un problema di soldi e di obiettivi che non erano stati individuati.  Non si capisce perché debbano rimetterci i lavoratori, che oltre a questi mancati pagamenti sono anche preoccupati per il possibile e non scongiurato rischio default dell’ente e del blocco del contratto fino al 2014.”Conclude Pedaletti - “Sono sempre i dipendenti a  pagare il prezzo più alto,  i loro stipendi stanno diminuendo. Secondo il  rapporto Aran  del 1 gennaio 2012, nel periodo 2005 – 2011 gli stipendi nel settore pubblico sono cresciuti del  10,4%  a fronte di  una crescita dei prezzi del 14,9%.Per questo abbiamo chiesto che si parli di piani di razionalizzazione  e di reinternalizzazione di incarichi esterni.”
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30/10/2012 Ruolo e senso dell'impegno dei cattolici. Continua l’impegno della Cisl
E’ un compito difficile quello al quale sono chiamati oggi i cattolici che vogliano vivere in maniera attiva e non rituale la loro presenza nella società.Ciò indipendentemente dal ruolo ricoperto, sia esso l’impegno nel sociale, in politica o nel mondo del lavoro.Le indicazioni contenute nel magistero sociale della Chiesa sono infatti un invito e un sostegno per ciascuno a vivere con  responsabilità la fede.Le ricette che si affidano alla ripresa selvaggia dei consumi appaiono oltre che illusorie del tutto ingiustificate.Spetta infatti al lavoro e non al nuovo“feticcio della merce” di  essere misura e motore dello sviluppo e del benessere sociale.La speranza può riprendere respiro ri-orientando i nostri comportamenti all’insegna della sobrietà e della solidarietà, in aiuto alle famiglie in difficoltà e ai giovani che devono affrontare il futuroSi parlerà di questo nell’incontro, aperto a tutte le organizzazione di ispirazione cattolica, che si svolgerà lunedì 5 , alle ore 17.30,  a Fano presso il Circolo Acli di Sant’Orso. L' appuntamento  sarà aperto dalla relazione dello storico cattolico Ernesto Preziosi. Il convegno, dal titolo “Il l ruolo e il senso dell’impegno dei cattolici” , è organizzato dalle Acli, dalla Cisl, dal Movimento Cristiano Lavoratori e dalla Rivista Argomenti 2000.
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24/10/2012 La scuola dice BASTA!
24 NOVEMBRE 2012 SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA con manifestazione a Roma LE RAGIONI e GLI OBIETTIVI della MOBILITAZIONE Atto di indirizzo per la restituzione delle progressioni economiche di anzianità Cancellazione delle norme che modificano il CCNL dei lavoratori della Scuola Le iniziative di mobilitazione che sfoceranno nello sciopero del 24 novembre scaturiscono da diverse motivazioni alle quali si legano precisi obiettivi che sono al centro di un’azione sindacale forte e incisiva. La decisione dello sciopero segue, come è noto, il fallito tentativo di conciliazione da noi richiesto per il mancato avvio della trattativa sulle progressioni di anzianità. A questa motivazione iniziale si sono nel frattempo aggiunte quelle legate alle inaccettabili disposizioni contenute nel disegno di legge di stabilità varato dal Consiglio dei Ministri del 9 ottobre, con misure che prefigurano un pesante aggravio dei carichi di lavoro del personale docente, stravolgendo in modo unilaterale e di dubbia legittimità il contratto nazionale di lavoro. GLI OBIETTIVI della MOBILITAZIONE  immediato avvio della trattativa sul recupero di validità dell’anno 2011 ai fini delle progressioni economiche e di carriera del personale, previa emanazione da parte del Governo dell’apposito atto di indirizzo all’ARAN; emendamenti al disegno di legge di stabilità, e in particolare cancellazione delle norme sui regimi orari del personale docente e di quelle che penalizzano il personale a.t.a. utilizzato con mansioni attinenti a profili professionali superiori; I sindacati Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu chiamano la categoria a sostenere con la più ampia partecipazione le iniziative di mobilitazione messe in atto, che oltre a esprimere il crescente disagio e la forte indignazione dei lavoratori puntano a obiettivi precisi e chiari: salvaguardare retribuzioni che già scontano gli effetti del blocco imposto ai salari del pubblico impiego; respingere l’ennesimo attacco a condizioni di lavoro rese spesso insostenibili dai pesanti tagli di organico degli anni scorsi; difendere il ruolo e le prerogative contrattuali del sindacato, impedire un’ulteriore perdita di posti di lavoro nella scuola. LA MOBILITAZIONE Immediata sospensione di ogni attività non obbligatoria Campagna di informazione/protesta con lettere ed e-mail Presidi e incontri con istituzioni e forze politiche a livello centrale e periferico 13 novembre, assemblee in orario di servizio in tutte le scuole 24 novembre sciopero per l’intera giornata Manifestazione nazionale a Roma Con l’insieme delle iniziative di mobilitazione e di sciopero siamo impegnati a raccogliere ed esprimere, sugli obiettivi prefissati, la più vasta unità della categoria. Scarica IL VOLANTINO con le RAGIONI della MOBILITAZIONE Scarica IL VOLANTINO con gli OBIETTIVI della MOBILITAZIONE Leggi LA LETTERA alle FORZE POLITICHE  con la richiesta di un incontro urgente.  
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23/10/2012 In compagnia con i pensionati di Pergola e di Pesaro
Due importanti eventi da non perdere organizzati dai pensionati Fnp.Sabato  27 ottobre la lega  Fnp di Pergola ha organizzato la Festa del socio, ci si ritroverà all’agriturismo “ Lo Sgorzolo” per parlare di attualità e passare un pranzo e un pomeriggio in compagnia e allegria.Domenica 28 ottobre  i pensionati di Pesaro  si ritroveranno  alle ore 11.00 presso il ristorante "Del Castello" a Montelabbate per trascorre una giornata insieme all’insegna del divertimento con musiche, giochi ed altro.Prima del pranzo  è previsto un incontro interessante ed utile con alcuni rappresentanti dell’Adiconsum (associazione dei consumatori) dal titolo “Firmare informati”. Gli esperti spiegheranno  cos’è e cosa comporta il libero mercato nella telefonia e nelle utenze domestiche e quali sono i diritti dei consumatori.Sono invitati soci, familiari e amici. 
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23/10/2012 Crisi: l’allarme della Filca - Cisl
I vertici della Filca Cisl di Pesaro – Urbino, nelle persone di Giovanni Giovanelli e di Paolo Ferri, insieme al Segretario Regionale Massimo Giacchetti  hanno lanciato l’allarme sulla grave crisi che ha interessato il settore del mobile, della nautica e dell’ edilizia.“Negli ultimi due anni, nella Provincia di Pesaro – Urbino – ha riferito Giovanni Giovannelli - sono stati ben 3788 i lavoratori in cassa integrazione, 314 licenziati e 576 dichiarati in esubero. Nel settore lavorano circa 10 mila dipendenti e più del 30% è a forte rischio, per molti di loro è finito il ciclo triennale degli ammortizzatori sociali e si aprirà la procedura di mobilità”. I casi più recenti e eclatanti: il Mobilificio Fogliense, Febal,  Berloni, Pica. Le ditte cessate negli ultimi due anni nel settore del mobile e della nautica sono state 18, alcune come il gruppo Dreaming con 120 dipendenti, per un totale di 603 dipendenti senza più lavoro e un tessuto produttivo sempre più impoverito.Per quanto riguarda le piccole imprese che finiscono sotto la voce artigiani la situazione non è migliore.  Qui non c’è cassa integrazione, ma giornate di sospensione dal lavoro. Solo nel 2012 nel settore legno e arredamento le giornate di sospensioni lavoro sono  state 10552 a fronte di 2184 giornate nel 2009.In ginocchio anche l’edilizia con il blocco dei cantieri pubblici e il conseguente calo  delle commesse, tutto ciò ha portato ad una drastica riduzione degli occupati sul settore. “L’edilizia non ha più mercato - ha spiegato Massimo Giacchetti - perché gli enti pubblici non possono spendere per i vincoli del patto di stabilità e i privati, proprio per il crollo dei mercati e la mancanza di commesse, fanno fatica”.Dal 2001 ad oggi gli addetti nell’edilizia sono costantemente diminuiti, nel 2001 si contavano 3707 addetti, oggi solamente 2548.“Ci sono delle azioni che possono migliorare la situazione,  ha spiegato Massimo Giacchetti  - innanzitutto, chiediamo ai sindaci che per gli appalti  evitino il ricorso al massimo ribasso, ma di cercare di privilegiare la qualità, cassando le proposte di imprese con i ribassi eccessivi. Sarebbe necessario, inoltre,  ridurre l’Imu per gli immobili invenduti e ridurre gli oneri di urbanizzazione  per rilanciare il settore.
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18/10/2012 Lavoro per giovani e donne. Attivato un Fondo di oltre 230 milioni di euro.
Pubblicato il decreto interministeriale che consente  di riconoscere ai datori di lavoro privati incentivi da destinare al sostegno dell’occupazione dei giovani e delle donne.La misura, che ha carattere straordinario e può contare su risorse finanziarie di oltre 230 milioni di euro, riguarderà i rapporti di lavoro stabilizzati o attivati entro il 31 marzo 2013. I contributi verranno riconosciuti per contratti stipulati con giovani di età fino a ventinove anni ovvero con donne indipendentemente dall’età anagrafica, secondo limiti numerici per ciascun datore di lavoro che consentano di rispettare la disciplina comunitaria degli aiuti di Stato.In particolare viene riconosciuto un importo pari a 12.000 euro in caso di trasformazione di un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato, ovvero per ogni stabilizzazione di rapporti di lavoro nella forma di collaborazioni coordinate e continuative anche nella modalità di progetto o delle associazioni in partecipazione con apporto di lavoro. Tali forme di stabilizzazione dovranno riferirsi a contratti di lavoro in essere ovvero cessati da non più di sei mesi e mediante la stipula di contratti a tempo indeterminato, anche a tempo parziale.Sono inoltre previsti incentivi per le assunzioni di giovani e donne a tempo determinato, la cui misura varia in relazione alla durata del rapporto di lavoro. In particolare il valore del contributo è stabilito nella misura di 3.000 euro per contratti di lavoro di durata non inferiore a 12 mesi; nella misura di 4.000 euro se la durata del contratto supera i 18 mesi e, da ultimo, nella misura di 6.000 euro per i contratti aventi durata superiore a 24 mesi.L’INPS, cui è affidata la gestione della misura, corrisponderà gli incentivi in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande ed entro il limite delle risorse disponibili (come detto sopra, di oltre 230 milioni di euro), attraverso modalità telematiche che  consentiranno ai datori di lavoro di avere facile accesso allo strumento appena adottato.Il TESTO del DECRETO  pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 243 del 17 Ottobre 2012.La CIRCOLARE INPS N. 122 del 17/10/2012 che detta le modalità operative
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15/10/2012 Giornata di incontro con le scuole per la Biblioteca dei libri viventi
Continua la fervente attività della Biblioteca di libri viventi a Piobbico. Giovedì 25 ottobre  alle ore 10.30 all’Auditorium della scuola Media la Biblioteca dei Libri Viventi apre la Giornata di incontro con le scuole.Un’occasione in più per conoscere questa interessante iniziativa dell’Anteas (associazione nazionale terza età attiva), che ha l’obiettivo di mettere in comunicazione il mondo dei giovani e quello degli anziani.
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11/10/2012 Un contributo per chi ha subìto danni da interruzione di energia elettrica.
CONTRIBUTO STRAORDINARIO DA PARTE DI ENEL PER  EMERGENZA NEVE PER GLI UTENTI  DOMESTICI CHE HANNO SUBITO UNA INTERRUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA  SUPERIORE A:  -         88 ore (nei comuni oltre 50.000 abitanti)-         92 ore (nei comuni fra 50.000 e 5.000 abitanti)-         96 ore (nei comuni fino a 5.000 abitanti)L’Adiconsum è a disposizione dei consumatori per assisterli nella procedura di richiesta del contributo straordinario di ENEL per i clienti che hanno subito disagi durante la nevicata straordinaria di febbraio 2012 e che sono allacciati alla rete ENEL distribuzione, indipendentemente dal gestore che eroga il servizio.In seguito alle abbondanti nevicate dell’inverno scorso, che hanno messo in ginocchio l’Italia intera, Adiconsum, con le altre Associazioni dei Consumatori, ha siglato un accordo con la società Enel, che si è resa disponibile all’erogazione di un contributo straordinario a favore delle utenze domestiche che sono rimaste disallacciate dalla rete elettrica oltre il periodo previsto dalla delibera dell’AEEG per il quale è previsto l’indennizzo automatico.E’ possibile verificare la titolarità del contributo straordinario che raggiunge un importo economico massimo di euro 650,00 collegandosi al sito ENEL.  CLICCA QUI PER APRIRE  la pagina. Scorrendo il testo di spiegazione, in fondo alla pagina, si può digitare il POD cliente e controllare sia la titolarità del diritto al contributo straordinario, sia il relativo importo.Dal sito è possibile anche scaricare direttamente il modulo per la richiesta del contributo, da consegnare ad Adiconsum tramite le nostre sedi CISL.Adiconsum poi provvederà ad inoltrarlo all’azienda Enel, apponendo il  timbro dell’Associazione, entro e non oltre il prossimo 31 dicembre.Per le Marche i Comuni inclusi nell’accordo sono esclusivamente:ANCONA, ACQUALAGNA, AUDITORE, CAGLI, FANO, FERMIGNANO, FOSSOMBRONE, FRATTE ROSA, FRONTONE, ISOLA DEL PIANO, MERCATINO CONCA, MONTECICCARDO, MONTEFELCINO, PEGLIO, PERGOLA, PESARO, PETRIANO, SAN LORENZO IN CAMPO, SASSOCORVARO, SERRA SANT’ABBONDIO, URBANIA.Ottobre 2012 
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10/10/2012 Firmato l’accordo al Mobilifio Fogliense
Dopo una lunga trattativa durata tutta la giornata di sabato  6 ottobre condotta da Paolo Ferri, componente segreteria Filca Cisl di Pesaro - Urbino,  e da Fillea Cgil si è trovata una soluzione alla difficile situazione  del Mobilificio Fogliense.L’azienda, produttrice di mobili per l’arredamento da 30 anni e che  occupa  attualmente 207 dipendenti distribuiti in diverse stabilimenti dislocati su tre regioni (Marche, Toscana e Umbria), risente di una  forte crisi economica tanto che ha deciso di chiudere.In questa situazione di incertezza si è presentato un acquirente disposto a rilevare parte dell’impresa e ad assumere 70 dipendenti obbligandoli, però, a firmare le dimissioni.La Filca Cisl, sin dall’inizio, ha impostato la trattativa nella linea di tutelare i lavoratori e di utilizzare correttamente  gli ammortizzatori sociali secondo la normativa vigente. Per raggiungere questo obiettivo è stata inviata una dura lettera alla direzione del Mobilificio Fogliense ribadendo le linee che avrebbero guidato la trattativa; una dura presa di posizione che però è servita a  far cambiare atteggiamento alla ditta e a  raggiungere così  un accordo positivo.In questa  difficile vertenza sono state premiate la determinazione e le competenze in termini di gestioni e di utilizzo  di ammortizzatori sociali dimostrati dalla Filca Cisl.L’azienda si è dichiarata disponibile ad aprire alla Cassa integrazione guadagni straordinaria  per tutti i lavoratori del gruppo e ad incontrare periodicamente i sindacati per valutare tutte le possibilità migliorative  occupazionali che si verranno a creare. 
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09/10/2012 Corso di preparazione per il concorso scuola 2012
CORSO DI PREPARAZIONE ALLA PROVA SELETTIVA PER L’ACCESSO AL CONCORSO A CATTEDRE La Cisl Scuola delle Marche in collaborazione con l’IRSEF-IRFED offre un corso di preparazione al concorso a cattedre articolato in due fasi della durata complessiva di 60 ore.Il corso prevede  incontri in presenza, simulazioni, uso di una piattaforma con simulatore e materiali di documentazione.I FASE  -  PREPARAZIONE ALLA PROVA PRESELETTIVALa prima fase per la preparazione alla prova preselettiva prevede 6 moduli didattici per un totale di 24 ore, così suddivisi: Primo Modulo -         i test e le prove di selezione: tipologia e caratteristiche-         il governo del tempo-         esercitazioni su test di comprensione Secondo Modulo -         Come leggere e interpretare i quesiti di comprensione ed analisi testuale-          esercitazioni Terzo Modulo -         Come leggere e interpretare i quesiti logici-         Esercitazioni Quarto Modulo -         Tipologia e caratteristiche dei quesiti logici-         Esercitazioni Quinto Modulo -         Strategie per affrontare i quesiti relativi alle competenze digitali-         Esercitazioni Sesto Modulo -         Strategie per affrontare i quesiti di conoscenza di lingua straniera “inglese”I moduli n° 4 e 5, relativi alla conoscenza della Lingua Straniera ( Inglese) ed alle Competenze Digitali, verranno attivati all’uscita dei quesiti dopo il 23 novembre.II FASE – PREPARAZIONE PROVA SCRITTAIl corso tratterà aspetti metodologici contenuti nei vari documenti relativi a ciascun ordine di scuola, le recenti riforme degli ordinamenti, nonché i presupposti innovativi necessari alla costruzione dei curricoli.Il corso propone incontri in presenza, approfondimenti delle varie tematiche ed esercitazioni scritte  in piattaforma.La seconda fase prevede  10 moduli didattici per un totale di 36 ore ( i primi quattro entro il mese di dicembre 2012, i restanti a gennaio 2013), così suddivisi:Primo ModuloPsicologia dell’educazione. Conoscenze fondamentali dello sviluppo cognitivo, affettivo e di socializzazioneSecondo ModuloOrdinamento dello Stato Italiano, Costituzione, Titolo V, Autonomia, Enti Locali.Pof e governo di scuola.Terzo ModuloIndicazioni Nazionali e organizzazione del curricolo per i vari ordini di scuolaQuarto ModuloValutazione, Autovalutazione, INVALSI, INDIRE Da Gennaio 2013: Quinto ModuloConoscenze pedagogico- didattiche. Approccio ai media e reti di scuolaSesto ModuloLa relazione  educativa, l’organizzazione dei gruppi, la conduzione della classeSettimo ModuloHandicap, DSA, InterculturaOttavo ModuloContinuità, Orientamento, Dispersione scolasticaNono ModuloStato Giuridico, Contratto di lavoro, Organi CollegialiDecimo ModuloDimensione Europea dell’educazione, le competenze di cittadinanza, le QualifichePer le informazioni relative alle date, agli orari, alle sedi, ai costi ed alle modalità di accesso alla piattaforma rivolgersi alle sedi provinciali della Cisl Scuola 
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09/10/2012 Corso Fiscale e Tributario
Il Caf di Pesaro - Urbino organizza, come ogni anno, il corso fiscale e tributario gratuito finalizzato ad eventuale assunzione per il periodo  della elaborazione e della presentazione delle dichiarazioni dei redditi.Il corso, di 120 ore, si terrà presso la sede Caf a Pesaro via Porta Rimini, 11. Le adesioni dovranno pervenire entro il 31 ottobre 2012.In allegato il volantino
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05/10/2012 Festival delle Generazioni
Dal 12 al 14 ottobre si terrà a Firenze la prima edizione del Festival delle Generazioni, promosso dalla Fnp Cisl.Il Festival sarà articolato in convegni e dibattiti, momenti di analisi e riflessione, rassegne stampa, concerti, una grande mostra fotografica, dialoghi e intermezzi musicali, incontri con scrittori e scienziati, un mercato delle idee, e poi cinema, videoclip ed eventi speciali.Per saperne di piùhttp://www.festivaldellegenerazioni.it/
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05/10/2012 Grave crisi al Mobilificio Fogliense
I lavoratori e le lavoratrici  del Mobilificio Fogliense, unitamente alle organizzazioni sindacali FILCA CISL e FILLEA CGIL, esprimono forte preoccupazione per il loro futurolavorativo.L’azienda, produttrice di mobili per l’arredamento e che attualmente occupa  207 dipendenti distribuiti in diversi stabilimenti dislocati su tre regioni (Marche , precisamente nella Provincia di Pesaro e Urbino, Toscana e Umbria), è in forte crisi economica tanto che  ha deciso di chiudere.In questa situazione di incertezza si è presentato un acquirente che sarebbe disposto a  rilevare parte dell’azienda e ad assumere 70 dipendenti obbligandoli a firmare le dimissioni.La FILCA CISL e FILLEA CGIL sono d’accordo sul fatto che intervenga un nuovo acquirente ma, preoccupati per la situazione, chiedono al Mobilificio Fogliense di far ricorso, per i dipendenti,  a tutti gli ammortizzatori sociali  previsti dalla vigente normativa.Questa condizione permetterebbe ai lavoratori e le lavoratrici  di essere maggiormente tutelati.In special modo, FILCA CISL e FILLEA CGIL ribadiscono il fatto che l’assunzione dei dipendenti da parte della nuova proprietà  passi esclusivamente attraverso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e non con dimissioni "obbligate"I sindacati, allarmati , hanno chiesto un incontro alla Provincia per chiarire la situazione e nei prossimi giorni la Filca Cisl invierà una lettera all'azienda chiedendo il corretto utilizzo degli ammortizzatori sociali evitando il ricorso a soluzioni non del tutto legittime.IL Mobilificio Fogliense, nasce negli anni 70 nel nome della famiglia Serafini. Forte di una profonda conoscenza e tradizione nella lavorazione del legno, opera da oltre 30 anni nel segmento economico dell'arredamento, proponendo una vasta gamma di prodotti destinati alla grande distribuzione su territorio nazionale : camere, camerette per bambini, soggiorni, mobili in artepovera e cucineL'azienda rappresenta una delle poche imprese storiche del distretto pesarese, di dimensioni importanti, che garantisce un livello occupazionale. FILCA CISL PESARO URBINOGiovanni Giovanelli
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04/10/2012 Anche nelle Marche più facile per i giovani trovare lavoro.
Sono stati sottoscritti il 25 settembre in Regione i 3 protocolli sull'apprendistato che riformano radicalmente la normativa esistente con i quali, anche nelle Marche, si dà applicazione ai contenuti del Testo Unico. Il nuovo apprendistato è uno strumento in più per lavoratori ed imprese per facilitare l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro;La firma dei tre protocolli regionali per apprendistato professionalizzante, apprendistato per il conseguimento della qualifica e apprendistato per l'alta formazione, arriva alla fine di un confronto tra Regione, Sindacato e Associazioni datoriali lungo e non privo di difficoltà.La Cisl esprime soddisfazione per il risultato conseguito; si pone fine ad una incertezza legislativa e si rilancia anche nella nostra regione uno strumento che negli anni è stato il principale veicolo di assunzione soprattutto per giovani e piccole imprese. Accordo per la regolamentazione dell'Apprendistato ALTA FORMAZIONE E RICERCAAccordo per la regolamentazione dell'Apprendistato per la QUALIFICA e il DIPLOMA PROFESSIONALEAccordo per la regolamentazione dell'Apprendistato PROFESSIONALIZZANTE o DI MESTIERE 
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28/09/2012 Bonus libri di testo: un aiuto per le famiglie
La Regione Marche ha emanato i criteri e gli indirizzi per assicurare un sostegno alla spesa sostenuta dalle famiglie per l'acquisto dei libri della scuola secondaria di primo grado e della scuola secondaria di secondo grado per l'anno scolastico 2012-2013.Sono ammessi a questo contributo i genitori, o chi rappresenta i minori, appartenenti a famiglie in possesso dei seguenti requisit: residenza nel Comune; Indicatore Situazione Econimica Equivalente  (ISEE) non superiore a € 10.632,94 Per l'individuazione dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente  (ISEE) gli interessati dovranno compilare la Dichirazione Sostitutiva Unica (sulla base dei redditi percepiti  nell'anno 2011 - dichiarati nel 2012), con l'assistenza gratuita dei Centri di Assistenza Fiscale (CAF). I moduli, compilati in ogni loro parte, dovranno essere consegnati ai servizi scolastici del Comune di residenza entro la data di scadenza deliberata da ogni Comune.
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27/09/2012 "Oltre il rigore, mobilitazione per lo sviluppo"
 Clicca qui LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE «Ridurre le tasse tagliando la spesa pubblica, vendendo i beni demaniali e migliorando la produttività delle imprese». Così Raffaele Bonanni intervenuto alla mobilitazione regionale organizzata dalla Cisl Marche al Cinema Multiplex di Macerata. Per il Segretario generale della Cisl «abbassare la pressione fiscale sui redditi da lavoro e pensione non è solo una questione di giustizia sociale, ma è indispensabile per rafforzare i consumi e la domanda interna di beni e servizi rilanciando l’economia». Più di 500 tra dirigenti, quadri e delegati della Cisl marchigiana hanno partecipato ad una mobilitazione incentrata su tre parole chiave: rigore, equità e sviluppo. Attraverso il racconto dei delegati Cisl è emerso il quadro di una Regione che forse più di altre sta subendo gli effetti della recessione.«Assistiamo al moltiplicarsi delle crisi aziendali - ha affermato Marco Feracuti, Segretario generale della Cisl di Macerata - che quasi sempre si concludono con la chiusura delle aziende piuttosto che con la loro riconversione. Pezzi importanti di distretti industriali ne stanno uscendo frantumati». Parole confermate dai delegati chiamati in causa nei lavori della mattinata. Come quelli della Mediterranea, azienda di Matelica che produce pasta alimentare, che sta per chiudere lasciando sulla strada 70 dipendenti. Stessa sorte che sarebbe toccata ai lavoratori dell’ Auchan di Ancona, ai quali era stato prospettato il licenziamento e che solo grazie all’ intervento del sindacato hanno ottenuto un contratto di solidarietà di 2 anni.D’altra parte i numeri sul mercato del lavoro marchigiano parlano chiaro. Il sistema manifatturiero è in piena emergenza. Nel triennio aprile – giugno è stato registrato un calo della produzione industriale del 5,2% e una diminuzione dei fatturati del 5,3%. La disoccupazione si attesta al livello record del 9,8%. Crolla anche l’edilizia, che fa registrare una perdita di almeno 5.000 addetti.«Le peculiarità del sistema produttivo marchigiano fanno si che la crisi si manifesti sul nostro territorio in forme diverse e peggiori». Così Antonio Angelini, Segretario della Cisl Marche, secondo cui «servono soluzioni diversificate incentrate sulla produttività di sistema e quindi su politiche industriali, energetiche ed infrastrutturali». Temi che saranno presto oggetto di confronto conla Regione Marche.Ma la crisi della produzione si ripercuote anche sui servizi pubblici. Sono 400 i posti letto in meno negli ospedali regionali, come effetto di un piano di riorganizzazione della sanità appena varato dalla Regione Marche. Non va meglio sul fronte dell’istruzione, dove in 3 anni si sono persi circa 80.000 posti di lavoro. Da qui una riflessione obbligata sulla necessità di una revisione della spesa pubblica, che per la Cisl non significa tagliare i servizi ma eliminare sprechi, corruzione e inefficienze, riducendo la frammentazione delle istituzioni pubbliche e riordinandone funzioni e competenze.LA RASSEGNA STAMPA:
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26/09/2012 No alla Spending Review. Presìdi in tutti i luoghi di lavoro pubblico.
ALCUNE  FOTO DELLE MANIFESTAZIONI COMUNICATO STAMPA   NO ALLA SPENDING REVIEW: FP CISL MARCHE MOBILITATA IN TUTTI I LUOGHI DI LAVORO PUBBLICO Funzione Pubblica Cisl Marche mobilitata in tutti i luoghi di lavoro pubblico per dire no alla spending review imposta dal Governo con i tagli lineari previsti dalla legge 95 /2012 e si invece ad una vera rivisitazione della spesa in grado di coniugare la razionalizzazione della spesa e la lotta agli sprechi con servizi pubblici meno costosi ma più efficienti. La Fp Cisl vuole che le loro competenze e professionalità siano valorizzate , le professionalità riconosciute , la produttività ed i salari rilanciati. E' necessario  andare oltre lo sciopero e mobilitarsi in ogni luogo di lavoro aprendo tavoli , vertenze, confronti tesi a coniugare l'efficienza dei servizi con la valorizzazione delle tante professionalità pubbliche. La Cisl chiede più partecipazione per governare i processi di riorganizzazione e far divenire i lavoratori protagonisti del confronto e del cambiamento. La Cisl è per la valorizzazione degli strumenti di gestione delle risorse umane a partire dai piani di formazione, la mobilità volontaria, l'aggiornamento per tutelare i lavoratori da scelte frettolose ed arbitrarie.Per questi motivi il 26 settembre saremo presenti, in tutto il territorio regionale, all'interno dei principali luoghi di lavoro per rilanciare la mobilitazione e le proposte della Cisl ed il 27 le Rsu di tutta la Regione saranno presenti alla manifestazione regionale di Macerata che vedrà la presenza del Segretario Nazionale Raffaele Bonanni.Nel capoluogo regionale i presidii si svolgeranno dalle 10.00 alle 12.00 presso l’ Ospedale  regionale di Torrette, il  Comune di Ancona e la sede Inps di Ancona. Ufficio stampa Cisl Marche 3337612381
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24/09/2012 Il lavoro dignitoso al tempo della crisi
In occasione della settimana europea del lavoro dignitoso, la Cisl di Pesaro - Urbino  organizza insieme a Iscos Marche  un interessante seminario dal titolo "Lavoro dignitoso al tempo della crisi" . L'incontro  si terrà martedì 2 ottobre, alle 15:30, presso la Sala del Consiglio Provinciale “W. Pierangeli” in Viale Gramsci, 4 a Pesaro. Interverranno Paolo Pascucci dell'Università di Urbino, Francesco D’Ovidio dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro a Islamabad (Pakistan) e Matteo Ricci, Presidente della Provincia di Pesaro Urbino. Introduzione a cura di Fausto Mazzieri, di ISCOS Marche onlus. Il moderatore sarà Sauro Rossi, della UST CISL Pesaro Urbino. Questo evento è segnalato anche da ITUC, la federazione internazionale dei sindacati. Locandina Lavoro dignitoso  
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14/09/2012 Settore telecomunicazioni in sciopero: nelle Marche coinvolti 1.500 lavoratori.
Ancona, 13 settembre 2012    COMUNICATO STAMPA 17 settembre 2012: SCIOPERO GENERALE SETTORE TLC 1.500 dipendenti ca. nelle Marche Il giorno 17 settembre p.v. si svolgerà, per l’intera giornata, uno sciopero nazionale di tutto il settore delle Telecomunicazioni che conta oltre centoventimila dipendenti in Italia di cui circa 1.500 nelle Marche.  Lo sciopero è stato indetto contro l’atteggiamento dilatorio e distruttivo di ASSTEL (Confindustria delle TLC) che, trascorsi 9 mesi dalla trattativa per il rinnovo del contratto, sta facendo di tutto per scaricare sulle lavoratrici e i lavoratori il peso della crisi, nonostante la sostanziale tenuta dei fatturati e dei dividendi.Infatti il sindacato contesta l’evidente volontà di distruggere il contratto unico di settore, provando ad emarginare l’area dei call centers in un contratto di serie B, di non assumere la responsabilità sociale dell’impresa nelle cessione di rami d’azienda ed appalti, cosa per altro prevista in accordi firmati dalle loro consociate ed infine di voler subordinare i giusti aumenti contrattuali a norme capestro sulla malattia, controllo a distanza e flessibilità della manodopera.Per contrastare questo atteggiamento della Confindustria di TLC e rispondere ai bisogni di tutela occupazionale, normativa e salariale, i dipendenti delle aziende di telecomunicazioni, come Telecom, Vodafone, Ericsson, Wind, ecc. organizzeranno un presidio che si concentrerà il mattino del giorno 17 sotto la sede Confindustria Ancona in via Roberto Bianchi. SLC-CGIL          FISTEL-CISL              UILCOM-UILPucci Guido                  Socci Umberto     Brecciaroli Fabrizio3357290996                  3357290994                  3316041926
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12/09/2012 Niente licenziamenti all'Auchan di Ancona
Accordo raggiunto tra i sindacati di categoria  Filcams Cgil Marche,  Fisascat Cisl Marche, Ugl Ancona Commercio e  i vertici dell’Auchan di Ancona.  I 65 licenziamenti annunciati nel giugno scorso dall’azienda, dopo una lunga e difficile vertenza con i sindacati di categoria, si sono trasformati in  24 mesi di contratti di solidarietà per 207 dipendenti su 247.E’ prevista una mobilità volontaria per un massimo di 10 unità,  con il  criterio di scelta della non opposizione al licenziamento, che dovrà essere fatta entro il 30 settembre 2012. Dai 247, in virtù della infungibilità delle mansioni svolte, vanno esclusi 40 unità, tra capi settore, capi reparto, farmacisti. Per il  personale restante - 207 lavoratori, 108 dei quali sono full time e 99 part time - entra in vigore un  contratto di solidarietà della durata di 24 mesi. L’orario di lavoro subirà una riduzione massima del 25%. L’articolazione oraria passerà da 40 a 38 ore per tutti i dipendenti attraverso un assorbimento dei permessi retribuiti previsti dal contratto collettivo nazionale. L’accordo, che dovrà camminare di pari passo con il piano commerciale presentato  alle organizzazioni sindacali, prevede verifiche trimestrali. Finiti i 24 mesi relativi ai contratti di solidarietà Cgil-Cisl e Ugl hanno reclamato alla proprietà il ritorno alla normalità, non contemplando richieste per procrastinare la soluzione di emergenza.«Un accordo complesso ed articolato -  sostiene Selena Soleggiati Segretario Generale Fisascat Cisl Marche - che ha scongiurato i licenziamenti , ma che comporta un riassetto, per i 24 mesi, di tutta l’organizzazione del lavoro. Gli orari saranno più flessibili sia per i  full time che i part time, le prestazioni domenicali aumenteranno e i carichi di lavoro saranno sicuramente maggiori. L’ipermercato dovrà infatti  garantire i presidi con un 25 per cento di ore in meno e senza l’ausilio di contratti a termine o somministrazione a termine».«La fase di gestione dell’accordo - prosegue Soleggiati - sarà pertanto altrettanto complessa; sarà necessaria una attenta azione di monitoraggio e controllo da parte delle strutture sindacali esterne ed interne per garantire da un lato la piena applicazione di quelle norme che abbiamo inserito per attenuare la flessibilità degli orari di lavoro, e  dall’altra l’attuazione del piano di rilancio presentato che dovrebbe consentire all’Auchan di riguadagnare quote di mercato e fronteggiare meglio la concorrenza.”
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10/09/2012 Per la Ferretti un futuro meno incerto
Giovedì 6 settembre 2012  si è svolto il previsto incontro sindacale con il nuovo Amministratore Delegato della Ferretti SpA. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto della situazione circa le prospettive industriali e commerciali dell’azienda a conclusione del riassetto della Governance aziendale.L’azienda ha riconosciuto il ruolo importante svolto dalle maestranze e dalle Organizzazioni Sindacali nel condurre a buon fine il programma di messa in sicurezza della Ferretti, introducendo alcune considerazioni di massima sull’attuale situazione e sulle prospettive future. Questi i principali contenuti emersi nell’incontro: La nuova proprietà ha un carattere industriale ed è quindi interessata allo sviluppo dell’impresa, al suo rafforzamento sul mercato, considerando l’acquisizione della Ferretti un investimento a medio-lungo termine; La situazione debitoria dell’azienda è, nella gran parte, risolta; La situazione di mercato continua ad essere non positiva in Europa, mentre i nuovi assetti della proprietà punteranno sul mercato asiatico (e cinese in particolar modo) e più in generale sui mercati dei cosiddetti paesi emergenti; L’obiettivo dell’azienda è quello di esportare prodotto Made in Italy, puntando quindi sulla produzione italiana e sui marchi del gruppo; Sarà analizzata la possibilità di altre produzioni, che potranno essere effettuate anche all’estero, ma con marchi diversi e per fasce “basse” di mercato; Entro il 1° gennaio 2013 sarà pronto il Piano Industriale che sarà oggetto di confronto con il sindacato e le rappresentanze aziendali; Il mantenimento degli attuali livelli occupazionali è un impegno della nuova proprietà e sarà uno degli obiettivi del prossimo Piano Industriale. Il Piano Industriale, non appena sarà pronto, sarà illustrato dall’azienda e discusso con le rappresentanze dei lavoratori e le Organizzazioni Sindacali in un apposito incontro.Nel corso dell’incontro si è anche discusso dell’attuale situazione produttiva e di come far fronte al calo attualmente in corso. Si è concordato di incontrarsi entro fine settembre (al termine delle fiere delle prossime settimane) per verificare se e quali strumenti eventualmente utilizzare.Inoltre, il Contratto Integrativo Aziendale sottoscritto il 18 luglio 2012, essendo stato approvato con il voto favorevole della stragrande maggioranza dei lavoratori di tutti gli stabilimenti e ratificato dal Consiglio di Amministrazione della Ferretti, è a tutti gli effetti da ritenersi in vigore. Le Segreterie Nazionali FENEAL - UIL    FILCA - CISL    FILLEA - CGIL 
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06/09/2012 "Cisl con te". A Pesaro lo sportello amico per le famiglie.
 I risultati dell’attività dello sportello Cisl con te di Pesaro Non è facile tracciare la mappa delle sofferenze che investono in maniera del tutto nuova persone e famiglie anche nella realtà territoriale pesarese. La crisi globale ha prodotto infatti una generale sfiducia e disorientamento, che porta singoli e famiglie a chiudersi in se stessi. Incapaci di intravedere una via di uscita alla loro condizione.Ciò comporta non poche difficoltà per  impostare politiche efficaci di aiuto.Tuttavia possiamo già avere un quadro dei problemi da affrontare, con un insieme di indizi sufficientemente affidabili.Questo è possibile attraverso l’analisi dei risultati di due mesi e mezzo di sperimentazione del servizio “Cisl con te. Osservatorio sulle vulnerabilità” istituito dal sindacato Cisl di Pesaro nel maggio scorso.Si tratta di 43 casi di persone residenti in città e nei comuni limitrofi che si sono rivolte allo sportello, incoraggiate dalla nostra iniziativa. Il racconto delle loro vicende di vita ha aperto uno spaccato impressionante sulla condizione di numerose famiglie, che conducevano fino a pochi mesi fa vite normali. Sono persone che per riserbo non si rivolgono  a sportelli pubblici o ad assistenti sociali e questo rende ancora più commoventi le loro storie. Il 73% sono italiani, l'81% sono disoccupati o con lavori precari con uno stipendio frammentato che non garantisce  sicurezza. L età media è 53 anni, fase in cui il ricollocamento è difficile,  infatti il 59% degli utenti ha un'età compresa tre i 45 - 64 anni. La maggior parte vive in famiglia con coniugi e figli.   Il 73% ha problemi occupazionali ed economici,  il 39% ha serie questioni  abitative e fa fatica  a trovare un alloggio dove vivere. Per i pensionati  i  problemi  riguardano in particolare  il trasporto per terapie sanitarie ma anche per semplici commissioni giornaliere.Dall’analisi qualitativa delle interviste rilasciate appaiono abbastanza chiari i segmenti sui quali intervenire per aiutare a superare i momenti di difficoltà. Così  come sono palesi le circostanze di vita che producono le nuove sofferenze, non codificate negli annuari statistici, poiché tipologicamente nuove..
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05/09/2012 Sotto il segno della responsabilità. Per una nuova politica della sicurezza nella Provincia di Pesaro -Urbino
Questo che si avvia alla conclusione è stato un anno particolarmente impegnativo per i Vigili del Fuoco di Pesaro.Già l'emergenza neve li aveva visti in prima fila a portare soccorso alle famiglie isolate o a scongiurare pericoli più gravi dovuti ai danneggiamenti delle strutture pubbliche e degli edifici.Quello dei Vigili del fuoco, è un corpo che ha sempre avuto un  posto particolare nella considerazione dell'opinione pubblica, dovuto allo stretto contatto con la vita e l'incolumità delle persone.Ciò ha sempre aiutato i pompieri a svolgere con passione e dedizione il proprio lavoro.Per questo appare più che mai importante come, nonostante un organico non sicuramente ampio, siano stati sperimentati a Pesaro, con successo, nuovi servizi di intervento e di prevenzione, come il “presidio acquatico” in mare e sui bacini fluviali e la vigilanza territoriale.A questo si aggiunge una vasta campagna di presenza e informazione nella vasta area del Parco San Bartolo, che ha contribuito a scongiurare gli incendi degli anni passati.Qualcuno potrà dire che ciò abbia comportato ulteriori costi per la collettività.La risposta è che non vi è stato invece nessun aggravio o impegno di nuove risorse.Questo è stato possibile attraverso la collaborazione e il dialogo diretto con le istituzioni, ad iniziare dalla Prefettura di Pesaro-Urbino.Si è trattato di un innovativo modello di qualificazione delle politiche della sicurezza che, attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti deputati, ha aperto una prospettiva nuova destinata a cambiare la cultura passiva della sicurezza che determina attese senza responsabilizzare e che ha sempre escluso cittadini ed opinione pubblica dal coinvolgimento diretto.                                                                                   Sindacati Confederali e di Categoria
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05/09/2012 Un’altra occasione per la biblioteca dei libri viventi di Piobbico
Sabato 8 settembre alle ore 18.00 a Piobbico  in occasione  del conferimento della cittadinanza onoraria a  Luca Miniero registra del film “Benvenuti al nord”  girato in paese,  la biblioteca dei libri viventi, oltre alla sua normale attività,  sarà aperta.Un’occasione in più per conoscere questa interessante iniziativa dell’Anteas (associazione nazionale terza età attiva), che ha l’obiettivo di mettere in comunicazione il mondo dei giovani e quello degli anziani, di creare occasioni di incontro e valorizzare le esperienze di vita delle persone giovani, adulte e anziane. 22 persone in qualità di “libri viventi” saranno disponibili ad incontri e colloqui, a raccontare uno spezzato della propria vita e il lettore avrà la possibilità di fare domande, togliersi delle curiosità, acquisire conoscenze.
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24/08/2012 Province. La Cisl preoccupata per personale, risorse e competenze.
COMUNICATO STAMPA SPENDING REVIEW E FUTURO DELLE PROVINCE NELLE MARCHE. URGE DA PARTE DELLA REGIONE LA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO TECNICO CON I SINDACATI E LA RIPRESA DEL CONFRONTO CON L'ASSESSORE CANZIAN. SANITA' MARCHE. PERSISTONO FORTI PREOCCUPAZIONI SU COMPETENZE DELLE FUTURE PROVINCE, RISORSE ECONOMICHE E PERSONALE. CHIESTO INCONTRO ANCHE AL CAL.Il tempo per il riordino delle province nelle Marche stringe e manca la convocazione del tavolo tecnico, condiviso con la Regione nelle settimane scorse, per sviluppare in maniera organica il futuro delle Province nelle Marche. Il Cal entro il 4 ottobre dovra' deliberare l'ipotesi di riordino delle Province da trasmettere alla Regione che entro il 25 ottobre dovra' trasmettere al Governo la proposta di riordino delle Province.Per questo i sindacati hanno unitariamente chiesto un urgente incontro al Cal , mentre la Cisl sollecita la Regione ad avviare il tavolo tecnico condiviso nella riunione di fine luglio per iniziare a parlare concretamente di funzioni delle province e loro allocazione, delle risorse economiche e del futuro dei 2.200 dipendenti delle province delle Marche.Infatti mentre la politica si divide sui confini geografici delle future province nessuno parla del tema centrale relativo alle competenze che rimarranno alle province ,oltre a quelle previste per legge, ed al trasferimento ai comuni di funzioni, beni e risorse finanziarie e personale. Competenze sulla quale la Regione ha un ruolo importante sia dal punto di vista tecnico che politico. Sulle delicate competenze della Formazione e Lavoro per esempio nell'ultima riunione era emersa la volonta' della Regione di allocare a se la competenza. Dovranno infatti essere definite che fine faranno le funzioni che le province esercitano oggi su delega della regione e in che tempi e con quali modalita' saranno riassegnate.Per questo vi è necessita' di fare ordine e avere quanto prima l'incontro con il Cal e l'apertura immediata del tavolo tecnico con la Regione propedeutico all'incontro politico con Canzian. Lo spending review prevede infatti un taglio delle risorse alle Province di 500.000 mila euro nel 2012 ed un miliardo di euro nel 2013, un taglio pesantissimo che rischia di mettere a repentaglio la sopravvivenza delle province stesse. Quali saranno le risorse economiche ed umane che rimarranno alle province e quelle che andranno ai Comuni??Forte preoccupazione anche per il futuro dei circa cento lavoratori a tempo determinato, operanti soprattutto nel settore della formazione e lavoro.Ecco perche' il sindacato ad agosto è aperto per ferie ed attende la convocazione del tavolo di confronto dato che i tempi sono veramente stretti, le problematiche complesse ed i lavoratori attendono risposte certe sul loro futuroIL SEGRETARIO GENERALE FP CISL MARCHE LUCA TALEVI 338/2985866 LA RASSEGNA STAMPA:   
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20/08/2012 Spending review: massima mobilitazione Cisl.
   CLICCA QUI PER VEDERE  LE  FOTO del PUNTO ESTATE CISL FUNZIONE PUBBLICA del 14 agosto 2012 a CIVITANOVA MARCHE La politica dei tagli lineari mascherata da spending review è una scelta sbagliata che mette a rischio i posti di lavoro ma anche quei servizi a cittadini e imprese che vogliono fare sviluppo, occupazione e coesione sociale.Per contrastare con forza questi provvedimenti la Fp Cisl ha avviato una decisa  mobilitazione dei lavoratori pubblici con l'obbiettivo di neutralizzare gli effetti negativi dei provvedimenti e rilanciare a tutti i livelli progetti di riorganizzazione vera degli enti, del lavoro, dei servizi pubblici.La Cisl contrasta i provvedimenti previsti dal provvedimento sullo spending review perché non si aggrediscono sprechi e malfunzionamenti strutturali della pubblica amministrazione , non si tagliano i costi della politica, e non si prevede nulla per inaugurare finalmente un impego razionale e produttivo delle risorse umane e finanziarie.La politica non ha saputo approfittare di una revisione della spesa pubblica per mettere in moto un ridisegno complessivo degli assetti istituzionali ed una profonda riorganizzazione del sistema dei servizi. Per questo, ancora una volta, tocca a noi, sindacato responsabile, riprendere e rilanciare la strada del cambiamento.A livello regionale la  Funzione Pubblica Cisl  ha deciso anche durante il mese di agosto di organizzare  una serie di iniziative di mobilitazione per sensibilizzare lavoratori e cittadini sugli effetti negativi dei provvedimenti tramutati in legge in questi giorni.A Fermo l'8 agosto ed a Pesaro il 10 agosto sono stati coinvolti decine di delegati Cisl e distribuito materiale in tutti i luoghi di lavoro mentre nelle due settimane a cavallo di ferragosto partirà la campagna di sensibilizzazione "In spiaggia contro lo spending" con gazebo e volantinaggi già programmati nelle spiagge di Falconara, Porto Recanati, Civitanova.Un’ estate di lavoro e mobilitazione per far comprendere gli effetti perversi di una malintesa spending review che taglia gli organici pubblici senza tagliare i costi inutili con conseguenze anche e soprattutto sulla collettività: dalla riduzione dei servizi, all'aumento di bollette ed utenze, al rischio isolamento delle piccole comunità locali colpite dalla soppressione di ospedali, tribunali ed uffici pubblici.LA RASSEGNA STAMPA DEL 19 AGOSTO 2012:
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09/08/2012 Il manifatturiero marchigiano continua a soffrire
COMUNICATO STAMPA IL MANIFATTURIERO MARCHIGIANO CONTINUA A SOFFRIRE: LA CISL INCALZA ISTITUZIONI E MONDO ECONOMICO Si confermano anche alla fine di questa prima metà dell’anno le difficoltà delle aziende e le ricadute negative sul mercato del lavoro regionale. Le imprese dichiarano un utilizzo degli impianti inferiore al 70% della capacità produttiva; la produzione industriale cala nel trimestre aprile/giugno del 5,2%, i fatturati del 5,3% con un andamento fortemente negativo sul mercato interno pari al 9,2% ed un rallentamento delle vendite anche sui mercati esteri.I dati peggiorano se ci riferiamo solo alle aziende artigiane. Tra i settori maggiormente colpiti l’edilizia che nelle Marche fa registrare una perdita occupazionale di almeno 5.000 addetti. Non va meglio nei settori del manifatturiero tradizionale ( filiera della moda, meccanica, legno) dove si perdono 17.000 posti di lavoro, secondo i dati pubblicati a giugno dall’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, mentre crescono le tensioni occupazionali anche nel commercio e in altri settori dei servizi.Sale il tasso di disoccupazione marchigiano che si attesta al 8,9 % ed è emergenza per i giovani dai 15 ai 24 anni, con disoccupazione al 34,7% nel primo trimestre 2012 nelle regioni del centro-Italia, a fronte del 29,4% dell’analogo periodo del 2011.Peggiorano a livello regionale i dati di utilizzo degli ammortizzatori sociali: nel periodo gennaio/luglio 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, aumenta la cig ordinaria del 38 % e la straordinaria del 18%; la cassa in deroga, in leggero decremento rispetto agli anni precedenti, ha coperto, al 15 giugno, 1.146.835 ore; per le sospensioni dal lavoro dei dipendenti artigiani le giornate erogate dall’EBAM (ente bilaterale artigiano), sono, alla data del 31 maggio, 193.745; in crescita del 50% i lavoratori che nei primi sei mesi del 2012 hanno fatto richiesta di disoccupazione ordinaria e del 5% quelli con requisiti ridotti; aumentano gli iscritti alle liste di mobilità dell’8,1% nei primi quattro mesi del 2012 e preoccupante è l’andamento dei lavoratori che hanno usufruito della mobilità in deroga che già in data 15 giugno hanno raggiunto le 1.259 unità.“Il quadro che emerge è più che preoccupante. – sostiene Tonino Bori responsabile del dipartimento mercato del lavoro della Cisl Marche – nonostante alcuni esempi in controtendenza, si confermano aree di debolezza e problemi di carattere strutturale nelle filiere produttive marchigiane; le imprese stanno licenziando con più disinvoltura che nel passato. La crisi ha messo in discussione certezze e punti di forza che avevano fatto la fortuna delle Marche: una manifattura con punte di assoluta eccellenza, un pil pro-capite elevato, tassi di disoccupazione bassi, un buon livello di esportazioni, una capacità generativa di impresa. - prosegue Bori nella sua analisi – la crisi è entrata ormai nel vissuto quotidiano delle persone e porta con sé disorientamento e paura di ciò che sarà; secondo l’ISTAT oggi il 37,2% delle famiglie marchigiane pensa di avere scarse risorse economiche a disposizione per vivere ed il 4,8% risorse assolutamente insufficienti. Se vogliamo limitare i danni alla coesione sociale - conclude Tonino Bori - è necessario che istituzioni e attori economici e sociali, trovino le idee e la forza per capire meglio il senso del cambiamento e costruire nuovi percorsi ; green economy, economia del mare, distretto culturale evoluto, investimenti sulla conoscenza, sostegno all’internazionalizzazione, sono piste di lavoro in parte già tracciate e in parte da implementare, in una logica che tenga insieme innovazione e cooperazione a tutti i livelli” .La Cisl sollecita la Regione Marche a riaprire il confronto a partire dall’attuazione del Piano per il Lavoro e le attività produttive. Un impegno che dovrà focalizzarsi in modo esclusivo su azioni e progetti da realizzare.La Cisl delle Marche crede inoltre che sia opportuno prepararsi al confronto, ormai prossimo, con l’Europa per la nuova programmazione sull’utilizzo dei fondi strutturali 2014/2020, che riserverà attenzioni particolari alle piccole medie imprese.Ancona 9/8/2012Ufficio stampa Cisl Marche :+393337612381
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09/08/2012 Fatti, non parole!!!
Tante parole spesso false e scorrette, tante affermazioni spesso offensive, abbiamo dovuto ascoltare nei mesi scorsi, rivolte in primis alla nostra Organizzazione, alla Cisl Scuola che un anno fa è stata la vera promotrice dell’accordo triennale per le assunzioni del personale docente ed Ata. Un accordo sottoscritto insieme a molte altre sigle, non a tutte … Un accordo che qualcuno ha allora definito “truffaldino”!!! Noi abbiamo sempre preferito discutere del merito delle questioni; a proposito dell’accordo “truffaldino”, varrebbe la pena chiedere a chi è stato assunto a tempo indeterminato se si considera vittima di un raggiro, o se ritiene che il “prezzo” pagato (la rinuncia ad uno scatto che nella maggior parte dei casi si riassorbe in pochissimo tempo grazie alla valutazione del  servizio pre-ruolo) sia eccessivo rispetto alla raggiunta stabilità del proprio lavoro.Siamo certi, in ogni caso, che i lavoratori sappiano giudicare il nostro operato per quanto produce, valutando i nostri comportamenti e non la stupida caricatura che ne viene talvolta proposta.La Cisl Scuola ha svolto col precedente governo, come ha sempre fatto e continuerà a fare con qualunque altro, un ruolo forte, determinato e diretto di interlocuzione. Ha sempre scelto di rappresentare così i lavoratori e i loro interessi, assumendone i problemi e cercandone le possibili soluzioni. Proprio la particolare durezza del contesto ci ha spinti e ci spinge ancora oggi, ad essere quanto mai ostinati nel rivendicare sedi di confronto in cui far valere la nostra capacità di azione e di proposta. Abbiamo così contrastato rischi alti e crescenti di emarginazione, a cui non saremmo sfuggiti imboccando il vicolo cieco di un antagonismo pregiudiziale, tanto appariscente quanto improduttivo.Tutti possono valutare, nella loro consistenza e nella loro efficacia, i risultati della nostra azione, quasi sempre condotta insieme alla maggioranza delle altre sigle sindacali: ce ne assumiamo la responsabilità e ne rivendichiamo il merito, pronti a riconoscere quello di chi riuscisse a fare di più e meglio.In realtà, sulle assunzioni (così come sugli scatti) a quelle Organizzazioni che si sono rifiutate di firmare ogni accordo, oggi non resta altra via che quella di rivendicare l’attuazione di intese prodotte dall’iniziativa di tutti gli altri sindacati e di rivendicarne il merito quando esse producono risultati. A queste Organizzazioni, noi oggi vogliamo rispondere con l’articolo pubblicato sul pagina Web della rivista “TuttoScuola.com”,  che riportiamo integralmente:Nomine in ruolo. Di chi il merito?Prima ancora che la notizia fosse ufficiale - anzi qualche ora prima - nel mondo sindacale c'era già la rincorsa a rivendicare il merito di quelle 21.112 nomine in ruolo, insperate nella loro entità fino a qualche giorno fa.A suon di comunicati stampa che bruciavano i tempi inondando le agenzie prima ancora che l'incontro informativo presso il Miur fosse concluso, alcuni sindacati avevano già piantato la bandierina del primo arrivato, nella speranza che l'opinione pubblica abboccasse.C'è anche chi, pur non partecipando all'incontro ministeriale riservato ai cinque sindacati rappresentativi, ha rivendicato il merito di quelle nomine, venute – a suo dire - dopo che il Miur era stato messo alle corde per i tanti ricorsi dei precari (!).Mancava soltanto qualcuno che dicesse "-io l'avevo detto! - e il quadro dei "vincitori" saliti sul carro sarebbe stato completo.C'è, però, una verità ricordata da pochi: il contratto per il piano triennale. Quelle 21.112 nomine non sono state un "una tantum" di benevola concessione.Quei posti son il risultato del piano triennale delle immissioni in ruolo contrattato e faticosamente concordato l'anno scorso dalla maggioranza dei sindacati rappresentativi all'Aran, e guardato allora da altri con diffidenza, come fosse stata una svendita.Ora però ....Per la cronaca: l'accordo per il piano triennale venne firmato da Cisl-scuola, Uil-scuola, Snals e Gilda il 19 luglio 2011. Gli attuali "vincitori" dell'ultima ora non c'erano o disdegnarono di parteciparvi. “Dentro la notizia” - 8 agosto 2012   TuttoscuolA.com  Noi c’eravamo, ci siamo assunti la responsabilità di contrattare e firmare ed oggi possiamo dire con soddisfazione che LE NOSTRE INTESE DANNO FRUTTO 67000 assunzioni nel 2011, 21112 assunzioni nel 2012. Fatti, non parole!!!  Cisl Scuola Marche
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08/08/2012 In ruolo altri 21.000 docenti. Le nostre intese danno frutto.
Dopo le 67.000 assunzioni dello scorso anno, entrano in ruolo nella scuola altri 21.000 insegnanti. Come da noi rivendicato, si dà continuità al piano triennale varato lo scorso anno grazie alle intese sindacali di cui la Cisl Scuola è stata protagonista determinante. Con le nuove assunzioni si rafforza l’obiettivo, da noi tenacemente perseguito, di una stabilizzazione del lavoro nella scuola, che certamente va incontro agli interessi di tanti lavoratori, ma favorisce anche una più efficace organizzazione del lavoro e quindi la crescita di qualità del servizio scolastico.I risultati ottenuti sono ancor più apprezzabili dato il contesto difficile che il Paese sta vivendo; a renderli possibili è ancora una volta un’azione sindacale condotta con serietà su obiettivi chiari e credibili.CONTINGENTE ASSUNZIONI PER LE MARCHECONTINGENTE NAZIONALE
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01/08/2012 Valutazioni sul confronto con i comuni del territorio pesarese sui bilanci 2012
Le criticità e le preoccupazioni che CGIL CISL UIL provinciali avevano previsto ed evidenziato sin dalla presentazione della Piattaforma per il confronto sui bilanci preventivi dei comuni per il 2012 sono state ampiamente confermate in questi mesi.L’acuirsi della recessione e l’instabilità dei mercati finanziari hanno ulteriormente aggravato la situazione economica e sociale del territorio provinciale. Il progressivo e rapido deterioramento di tutti gli indicatori statistici collocano la nostra provincia in una delle fasi più difficili degli ultimi vent’anni.Le condizioni in cui abbiamo svolto questo difficile confronto con gli enti locali, volto a cogliere gli obiettivi di salvaguardare il welfare locale, il sistema dei servizi erogati dai comuni in termini qualitativi e quantitativi e di contenere al massimo la pressione tributaria sui cittadini, lavoratori e pensionati, hanno risentito delle premesse di cui sopra e di un quadro di tagli drastici e mai visti in precedenza, operati dal governo precedente e confermati, aggravandoli ulteriormente, dal governo attuale. Dal 2008 ad oggi i dieci principali canali di finanziamento (dal fondo sociale a quello per la non autosufficienza, dagli affitti ai servizi all’infanzia) hanno subito un taglio di oltre il 78%. Dai 2 miliardi e 527 milioni stanziati complessivamente quattro anni fa siamo arrivati ai 538 milioni di oggi. La quota delle Regioni per il Fondo delle Politiche Sociali è passata dagli 800 milioni del 2006 ai 39 milioni del 2012. Un sostanziale azzeramento che ha costretto molte Regioni, compresa la nostra, a tentare di colmare questo vuoto, senza nessuna garanzia che ciò possa avvenire anche per il prossimo anno. Il tutto in un quadro, ormai noto a tutti, di disuguaglianze crescenti di accresciuta povertà, di aumento delle fragilità. Il Dl95/12 (cd Spending Review) aggraverà ulteriormente questo quadro già fosco sia per l’anno in corso che per il 2013.Abbiamo chiesto ai comuni di salvaguardare la spesa sociale e per i servizi educativi; di contenere al massimo se non di sospendere gli aumenti tariffari; di tenere al livello minimo (4xmille) le aliquote IMU su prima casa e affitti a canone concordato; di non incrementare l’addizionale Irpef o in caso di aumento di renderla progressiva; di recuperare efficienza ed efficacia nella gestione amministrativa anche e soprattutto associando le funzioni svolte; di concentrare gli sforzi organizzativi sul recupero dell’evasione fiscale, sia dei tributi locali che di quelli nazionali; di confermare e rafforzare gli interventi già previsti sin dal 2009 per i fondi anticrisi a favore dei lavoratori; di estendere l’ISEE; di adottare dei Piani di razionalizzazione della spesa anche per migliorare ed estendere servizi alla popolazione. Questi i principali temi oggetto delle nostre richieste. Con la Provincia, oltre alla conferma ed al rafforzamento dei Fondi Anticrisi, cosa che abbiamo ottenuto, abbiamo chiesto di continuare a svolgere un ruolo di coordinamento e di programmazione nella fase difficile di crisi economica e sociale che stiamo vivendo.Complessivamente, a tutt’oggi, corrispondono a oltre 1 milione di € le risorse dei Fondi Anti-crisi che abbiamo contrattato con i Comuni e la Provincia. Da sottolineare la maggior efficacia di quelli gestiti su scala sovracomunale. In generale abbiamo raggiunto risultati apprezzabili riguardo la salvaguardia dei livelli di spesa per il welfare, allo stesso modo nella maggior parte dei Comuni del territorio abbiamo ottenuto di contenere l’IMU sulla prima casa e sugli affitti a canone concordato al livello minimo.Fatta eccezione per i Comuni di Pesaro e Fano e pochi altri Comuni (…. in tutto), con i quali abbiamo condiviso accordi sui temi di cui sopra, con gli altri Comuni il confronto o non c’è stato affatto (molte amministrazioni in particolare dell’entroterra non hanno risposto alla nostra richiesta di confronto) o è stato difficile se non impossibile giungere ad un accordo. Parliamo, per quest’ultimo caso,  dei comuni dell’Unione del Pian del Bruscolo e del Comune di Urbino, dove per la prima volta non siamo giunti ad una condivisione delle misure adottate, a partire dall’IMU e dall’aumento dell’addizionale. Con altri comuni della vallata del Metauro, da Mondolfo, dove il confronto è aperto, sino a Fossombrone, dove non abbiamo affatto condiviso la “privatizzazione” della casa di riposo comunale ma abbiamo apprezzato alcune scelte di bilancio, il confronto c’è stato e continua tutt’ora.Fatta salvo il Comune di Pesaro, che da tempo lavora in questa direzione,  nessuna risposta ci è stata data alla nostra richiesta di intensificare la lotta all’elusione e all’evasione fiscale, anche associando questa importante funzione e sfruttando la normativa favorevole alle autonomie locali che riserva loro la possibilità di ottenere fino al 100% delle somme recuperate sui tributi nazionali, collaborando con l’Agenzia delle entrate in primis. Il coordinamento che poteva esserci, e che abbiamo chiesto, per cogliere questo obiettivo non c’è stato affatto cosi come non c’è stato quel coordinamento e quella capacità di visione d’insieme che poteva portare all’utilizzo della tassa di soggiorno come leva fiscale da utilizzare per lo sviluppo del turismo, della cultura e dei servizi pubblici locali.Da ultimo, la fase confusa e difficile, di riassetto dei livelli istituzionali, a partire dalle Province e dai piccoli comuni, contribuisce a rendere il confronto davvero impervio in un contesto che, al contrario, richiederebbe grande coesione, chiarezza e un forte coordinamento delle politiche regionali con i territori.Con queste premesse e con queste criticità, ci apprestiamo, nei prossimi mesi a continuare il confronto con le amministrazioni locali per dare il nostro contributo di analisi e di proposta per tentare di salvaguardare, in un contesto difficilissimo, quelli che per noi sono diritti e tutele fondamentali per le persone che rappresentiamo.Pesaro, 31 luglio 2012
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31/07/2012 Al via i nidi domiciliari nelle Marche
SERVIZI ALL'INFANZIA PARTE LA SPERIMENTAZIONE DEI NIDI DOMICILIARI  Al via i nidi domiciliari nelle Marche, istituiti con un provvedimento  regionale approvato proprio in questi giorni. Il frutto di un lungo lavoro, che ha visto impegnati in prima linea  i Coordinamenti Donne  di CGIL CISL UIL  Marche, in rete  con ANCI e Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, che ha permesso di inserire    modifiche rilevanti, rispetto alla proposta regionale, e  che hanno portato al consolidamento del complessivo sistema dei servizi socio-educativi per la prima infanzia.In particolare: 1.250.000,00 euro del Fondo Nazionale sono stati destinati all' ampliamento e al consolidamento dei nidi e dei servizi per i minori 0/3 anni, sia sotto il profilo dei costi di gestione che dell'attivazione di nuovi posti; 1.250.000,00 euro sono stati destinati per l'erogazione alle famiglie di assegni per l'accesso ai nidi domiciliari, con priorità per quelle con bambini in lista d’attesa sia nei nidi pubblici che privati convenzionati con i Comuni; 145.418,00 euro serviranno per la realizzazione di corsi di formazione degli operatori/trici domiciliari. I corsi saranno realizzati dalle Province, sulla base dei criteri e delle modalità che saranno determinati con apposita deliberazione della Giunta regionale. Rispetto ai nidi domiciliari CGIL CISL UIL hanno fortemente evidenziato all’Assessore regionale ai servizi sociali e al sostegno alla famiglia, Luca Marconi, l’importanza della qualificazione della  figura professionale dell’educatore/trice di nido domiciliare. Dovrà essere in possesso  di laurea o di diploma in campo educativo e formativo, di attestati sulla sicurezza igienica e ambientale, sulle regole di pronto soccorso; dovrà essere inserito in una rete costituita da cooperative sociali o associazioni di famiglie, che fornisca ad essi/e un supporto tecnico-logistico; dovrà avere uno spazio nell’abitazione, dove svolgerà l’attività, direttamente proporzionale al numero di bambini accolti (massimo 5), conforme alle  norme vigenti in materia di sicurezza fisica e ambientale, organizzato in modo funzionalmente autonomo e distinto dal resto dell'abitazione.Certo è che l’impegno sindacale delle confederazioni e dei coordinamenti femminili  ha prodotto risultati che hanno permesso di riequilibrare lo stanziamento delle risorse sia in favore del potenziamento della rete dei servizi all’infanzia già in essere, sia verso la sperimentazione di nuovi servizi, in un’ottica di tutela del lavoro degli educatori e di sostegno alla genitorialità e alla famiglia.   
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26/07/2012 Francesca Conti alla guida dell'Anteas Pesaro
Francesca Conti è il nuovo Presidente dell’Anteas di Pesaro, associazione nazionale di tutte le età per la solidarietà, promossa dalla  Fnp - Cisl che si occupa  sul territorio, grazie all’impegno di tanti volontari, di varie attività a sostegno di anziani e giovani.Insegnante di anni 62, pensionata dal settembre 2011, è stata alla guida della Cisl scuola provinciale di Pesaro dal 1989 al 2001 e regionale Marche dal  2001 al 2011. Componente del Consiglio Nazionale presso il Ministero dell’istruzione.Si è tenuta ieri, 23 luglio, l’assembla dei soci Anteas per votare il nuovo Consiglio Direttivo  in seguito alle dimissioni di Claudio Blasi che ha retto l’associazione per oltre un anno. Erano presenti il Segretario Provinciale della categoria dei pensionati Cisl  Nevio Leonardi e il Presidente Regionale  Anteas Roberto Battistini.Il Consiglio ha votato all’unanimità Francesca Conti quale nuovo Presidente.“Massimo sostegno alle sezioni Anteas già presenti ed operanti in Provincia – ha dichiarato Francesca Conti - ed una collaborazione fattiva con le istituzioni del territorio. L’obiettivo per me importante è creare con le nostre attività un confronto e un patto costruttivo fra le generazioni nell’ottica della massima solidarietà” . 
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25/07/2012 Il governo futuro del territorio. Democrazia, sussidiarietà, coesione sociale, efficacia amministrativa, contenimento dei costi nelle ipotesi di riassetto istituzionale.
Negli ultimi anni il dibattito sulle politiche di sviluppo locale segna decisamente il passo.Dopo alcune esperienze di sviluppo partecipato, e la fase dei piani strategici delle città, dove Pesaro si è distinta per intuizioni, la prassi amministrativa si è di nuovo arroccata nel centralismo.Tuttavia, il governo del territorio rimane uno snodo fondamentale per la ripresa dello sviluppo del nostro Paese.Programmare in tempi di crisi non solo è possibile ma rappresenta la premessa per la ripresa dello sviluppo e per la diffusione di nuovo benessere.Ciò impone di lavorare sulle particolarità e affinità territoriali, aldilà degli ambiti amministrativi che spesso rappresentano un limite a politiche comuni.Si pensi a quei confini comunali che interrompono contiguità territoriali omogenee  e che per affinità esigerebbero politiche comuni. Ma questo è impedito, con il risultato dell’innalzamento della spesa e il fallimento dell’azione amministrativa.La Cisl, che ha contribuito ad innovare profondamente il modello contrattuale, per dare spazio alla contrattazione aziendale e territoriale, si impegna da anni su questi temi, con proposte ed elaborazioni proprie.“Siamo convinti, sostiene il Segretario Generale della Cisl di Pesaro Sauro Rossi, che protagonisti di questa fase dovranno essere necessariamente le comunità locali e il territorio, mettendo insieme risorse, idee ed energie. L’ascolto dell’opinione pubblica, il coinvolgimento dei cittadini, delle associazioni e dei gruppi di rappresentanza e di interesse sono il modello sul quale si deve lavorare”.Un vasto serbatoio di idee e di competenze che “consentirà, sostiene ancora Sauro Rossi, di risparmiare risorse in consulenze. Si tratta di vere forme di democrazia deliberativa,  che favoriranno la coesione sociale e la ripresa di fiducia dei cittadini nelle istituzioni,  anche in un quadro di necessario contenimento dei costi”.Si parlerà di questo al Monastero di Fonte Avellana, venerdì 27 Luglio p.v. alle ore 9.30, al Consiglio Generale della Cisl di Pesaro, convocato in sessione di studio.Parteciperanno: Sauro Rossi Segretario Generale della Cisl di Pesaro-Urbino, Silvia Spinaci  Ufficio Studi della Cisl Marche, Oriano Giovannelli - Deputato e già Sindaco di Pesaro, Yuri Kazepov – Sociologo dell’Università di Urbino, Giorgio Santini – Segretario Generale Aggiunto della Cisl Confederale, Stefano Mastrovincenzo  Segretario Generale della Cisl Marche.  
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24/07/2012 Esodati. Mobilitazione nazionale Cgil, Cisl, Uil
Esodati. Mobilitazione nazionale Cgil, Cisl, UilNuova iniziativa di mobilitazione "per risolvere il problema di tutti i lavoratori esodati" il 26 luglio prossimo. Per Cgil Cisl e Uil l'ampliamento dei lavoratori derogati dall'applicazione dei nuovi requisiti pensionistici (c.d. esodati) - attuata con il decreto Legge n. 95/2012 - è un primo importante passo ottenuto grazie alla mobilitazione del sindacato ma non sufficiente a risolvere il problema di centinaia di migliaia tra lavoratrici e lavoratori.Cgil Cisl Uil ritengono infatti che debba essere rimosso ogni vincolo numerico rispetto ai soggetti che vanno salvaguardati.In questo senso un confronto di merito con il sindacato - più volte richiesto al Governo - avrebbe consentito di definire da subito i contorni della platea trovando una soluzione adeguata all'intera vicenda.Cgil, Cisl e Uil danno atto a tutti i gruppi parlamentari e alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati di aver in questi mesi lavorato per impedire che migliaia di persone fossero lasciati nell'incertezza più assoluta, senza stipendio e senza pensione. Alla luce però delle soluzioni soltanto parziali contenute nel D.L. n. 95/2012 chiediamo ora al Parlamento di migliorare il provvedimento in esame, tenendo conto delle osservazioni che sono state già formulate unitariamente dal sindacato nei mesi scorsi.Si tratta di una battaglia che Cgil, Cisl e Uil portano avanti a difesa della certezza del diritto e della credibilità delle istituzioni che non possono violare oggi patti sottoscritti in passato, cambiando le regole in corsa e disconoscendo quindi ogni impegno preso.Per questi motivi, Cgil, Cisl e Uil organizzano una nuova iniziativa nazionale di mobilitazione per il 26 luglio p.v. a Roma, con un presidio che si svolgerà in Piazza della Rotonda (Pantheon) a partire dalle ore 9,30, nel corso del quale interverranno i Segretari generali di Cgil, Cisl, Uil.Questa nostra iniziativa si inserisce nell'ambito di una generale mobilitazione del sindacato a difesa del lavoro, per lo sviluppo e per la crescita del Paese".
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20/07/2012 Ferretti yacht: concluso positivamente il closing ma a quando l’illustrazione delle politiche di sviluppo?
L’incontro  del 18 luglio presso l’associazione degli industriali di Forlì tra la direzione aziendale della FERRETTI yacht e le rappresentanze sindacali FILLEA CGIL, FILCA CISL e FENEAL UIL dei 7 cantieri italiani, ha avuto esiti assolutamente insufficienti rispetto alle prospettive di sviluppo dell’azienda.Avevamo richiesto che in occasione dell’incontro ci fosse data una informativa relativamente alle politiche di sviluppo dell’azienda dopo la conclusione positiva del closing. Dopo un impegno al limite della sopportabilità, ricordiamo a tutti che sono passati 6 mesi nei quali il gruppo dirigente aziendale ha chiamato le maestranze ad uno sforzo ed a sacrifici (CIG e ampia flessibilità) per supplire alle carenze di una proprietà che aveva portato sull’orlo del fallimento l’azienda, pensavamo che fosse l’occasione per avviare una nuova stagione di sviluppo.Ci è stata invece prospettata una situazione di attesa per il completamento del nuovo gruppo dirigente.Cosa significa tutto ciò? Ci sono cambiamenti delle politiche di sviluppo che giustificano un cambiamento del management? Noi abbiamo il diritto di conoscerle. Siamo al mese di luglio, per il settore questo è il mese della definizione delle strategie per il prossimo anno nautico e per mettere le basi di quelli successivi,Abbiamo già vissuto 2 anni drammatici, non comprendiamo, per non dire altro, questa condotta.Ribadiamo che in questi due anni si è consolidata una realtà industriale fatta di 7 siti produttivi in Italia e con circa 2000 dipendenti, si poteva fare di più e meglio per l’occupazione? Lo si dica e ci confronteremo sulle strategie.Abbiamo salutato positivamente l’ingresso nel capitale industriale dopo una sciagurata gestione aziendale fatta dai fondi di investimento esteri, adesso è il tempo dello sviluppo di programmi di rilancio di Marchi conosciuti e riconosciuti quali RIVA, PERSHING, ITAMA, FERRETTI, CUSTOM LINE, CRN.Ci aspettiamo dalla proprietà una risposta rapida alle nostre richieste e già da domani informeremo le istituzioni della situazione.Forlì, 18 luglio 2012Le Segreterie Nazionali FENEAL -UIL   FILCA - CISL   FILLEA - CGIL
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19/07/2012 La Cisl in piazza per i dipendenti pubblici
Molto partecipata l’assemblea straordinaria e il presidio  organizzati ieri, 18 luglio, dalla Cisl Fp di Pesaro nella Sala del Consiglio comunale.“La politica dei tagli lineari del Governo Monti continua a essere sbagliata nel merito e nel metodo – sostiene Francesco Todaro Segretario Generale CISL FP Pesaro  - colpire indistintamente le pubbliche amministrazioni prevedendo tagli di organico indiscriminati, produrrà smantellamento dei servizi stessi e riduzione di quantità e qualità a tutto discapito dei CITTADINI.Da sempre quando viene destrutturato un servizio pubblico le conseguenze immediate per i cittadini sono due: aumento dei costi e peggioramento dei servizi.La necessaria riorganizzazione del pubblico impiego deve passare attraverso tre punti fermi: 1) evitare il licenziamento di personale, anche perché sarebbe assurdo riproporre nuovi esodati per reperire risorse per risolvere la questione degli esodati prodotti dalla riforma delle pensioni; 2) mantenere quanto più possibile la territorialità del posto di lavoro; 3) non pregiudicare la qualità dei servizi.Per questo siamo disponibili a ragionare anche di compensazione e di nuova formazione professionale del personale. L’obiettivo è quello di rendere la Pubblica Amministrazione efficiente, eliminare i reali sprechi e di migliorare l’erogazione di servizi a tutto vantaggio della cittadinanza.Ciò che non è accettabile è comunque la mancanza di coraggio da parte del Governo che interviene sui deboli e non tocca i forti.Continuano a essere lasciati fuori da ogni intervento significativo:- i costi della politica;- gli evasori fiscali;- la mancata tassazione delle ricchezze reali ecc.Basterebbe recuperare le risorse da queste voci per evitare di mettere in crisi ulteriori fette di popolazione e indurre indispensabili processi di sviluppo.Nel prendere atto delle istanze prodotte dalla CISL, con l’impegno a trasmetterle agli organi centrali, il sig. Prefetto di Pesaro e Urbino, ha evidenziato la necessità di dare adeguata attenzione al problema del governo dei territori”.
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18/07/2012 Cisl pubblico impiego: contro i tagli lineari del Governo Monti assemblea straordinaria e sit - in
Mercoledì 18 luglio  dalle ore 10.00 alle ore 12.30 la Cisl – Fp di Pesaro ha convocato un’ assemblea straordinaria dei lavoratori del Pubblico Impiego nella Sala del Consiglio Comunale di Pesaro contro i tagli lineari del Governo Monti e per una riorganizzazione concertata degli Enti e dei servizi pubblici, alle 12.00 è fissato un sit - in di protesta sotto la  Prefettura al termine del quale una delegazione incontrerà il Prefetto di Pesaro Urbino Attilio Visconti.“Sappiamo bene che non sarà la nostra assemblea a risolvere tutti i nostri problemi, afferma Francesco Todaro  Segretario Generale  Cisl Fp Pesaro, ma siamo certi che comunque servirà a tenere alta l'attenzione e servirà a cercare di far capire come e dove intervenire per migliorare la pubblica amministrazione senza incidere sul personale e soprattutto che colpire oggi il pubblico impiego vorrà dire colpire domani i cittadini. Non è con meno servizi pubblici che  si risolve il problema del Paese. Semmai occorre farli funzionare bene e meglio. E nel contempo bisogna intervenire sugli sprechi reali, sugli appalti, sulle inefficienze. Proprio per questo abbiamo invitato il Sindaco di Pesaro, direttamente interessato come amministratore locale e rappresentante dei cittadini”. 
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17/07/2012 Il Governo futuro del territorio
E’ il titolo del seminario promosso dalla UST di Pesaro –Urbino che si terrà il 27 luglio presso l’Eremo di Fonte Avellana.Democrazia,  sussidiarietà,  coesione sociale, efficacia amministrativa, contenimento dei costi nelle ipotesi di riassetto istituzionale saranno i temi che verranno approfonditi dalla Dott.ssa Silvia Spinaci Ufficio Studi Cisl Marche, On. Oriano Giovannelli Camera dei Deputati, Prof. Yuri Kazepov Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, Dott. Giorgio Santini, Segretario Generale Aggiunto Cisl Nazionale. Introdurrà Sauro Rossi Segretario Generale Ust Cisl Pesaro Urbino, coordinerà i lavori Stefano Mastrovincenzo Segretario Generale Usr Cisl Marche.
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13/07/2012 Il leader Cisl replica alle parole del Presidente del consiglio Monti
Il Segretario della Cisl fa un appello a governo e parti sociali e ricorda che già in passato la concertazione ha permesso di superare stagioni complicate della vita del paese  "Non c'è alternativa alla concertazione in nessun paese a democrazia matura e ad economia avanzata. I governi, per quanto autorevoli e composti da personalità di altissimo profilo, non possono guidare da soli questa difficile stagione di cambiamenti e di riforme senza un ampio consenso sociale". Lo ha dichiarato il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni"Proprio perché abbiamo intrapreso un percorso da guerra, come dice il presidente del consiglio Monti, bisogna moderare i toni sia da parte di chi ci governa, sia delle parti sociali, e collaborare tutti insieme, come è successo in altre stagioni complicate della vita del paese. Il governo non può pensare di avere il dono dell'infallibilità, ma nello stesso tempo le forze sociali devono partecipare alla ricerca delle soluzioni più idonee, senza porre veti al confronto. Vedo invece troppa agitazione e troppo toni esacerbati da una parte e dall'altra. Dobbiamo tutti portare un contributo per uscire dalla crisi, ed il governo deve sforzarsi di fare sintesi, leggendo e facendosi interprete di tutte le istanze del mondo sociale per il bene dei cittadini".
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13/07/2012 “Non c’è sviluppo senza cultura”. Una prossima storia per il Barco di Urbania
Si tratta di un'esperienza di politiche territoriali partecipate.  Il 2 agosto  prossimo, nel convegno  che vi segnaliamo, comunità locale e ed esperti sono chiamati ad esprimersi, in un confronto di idee, sull'utilizzo civile della bella struttura rinascimentale, nota come Barco Ducale.Il complesso si trova a circa 1 km da Urbania. E' stato residenza estiva e di caccia dei duchi di Urbino. Un luogo immerso nel verde delle anse  del  fiume Metauro, alle porte dell'antica Casteldurante. Ospitò umanisti e poeti del Rinascimento, tra i quali Torquato Tasso. Verso la metà del '700, divenne convento. Ora ospita i laboratori del Museo Civico della città, che sono anche attrezzati per corsi di artigianato artistico e di ceramica, con sezioni di foggiatura, decorazione e restauro. Al  convegno che vi segnaliamo, prenderà avvio la rassegna di proposte per riutiliazzare al meglio la struttura,  partecipano Innocenzo Cipolletta, Presidente dell’Università di Trento, Pietro Marcolini, Assessore ai beni, attività culturali e bilancio Regione Marche, Cristina Battocletti, giornalista Il Sole 24 ore, Il Domenicale, Matteo Ricci, Presidente Provincia Pesaro Urbino. Apre i lavori Giuseppe Lucarini, Sindaco del Comune di Urbania e coordina Gianluigi Storti, Presidente “LaPolis” – Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
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12/07/2012 Crisi costruzioni, il 17 luglio presidio dei sindacati al ministero dello sviluppo
Ad oltre tre mesi dalla grande manifestazione unitaria del 3 marzo che portò a Roma più di 30.000 lavoratori delle costruzioni, il Governo non ha ancora dato risposte alle richieste pressanti e ripetute di aprire un tavolo di confronto per definire le misure necessarie a rilanciare il settore contenute nella piattaforma unitaria. Nel frattempo la crisi si è ulteriormente aggravata e le misure in corso di approvazione non sembrano efficaci a garantire l’avvio di una fase di crescita né a fornire le adeguate protezioni sociali in termini previdenziali e di ammortizzatori sociali anche in relazione all’ulteriore innalzamento dell’età pensionabile che penalizza e aggrava la situazione di chi svolge lavori fisicamente pesanti e usuranti.Nella stessa ipotesi di decreto sviluppo recentemente presentata, le misure previste, sebbene segnalino una prima inversione di tendenza nell’attenzione al settore, non colgono la necessità di collegare gli interventi sulla crescita al rafforzamento complessivo della qualità delle imprese e della qualità e regolarità del lavoro. Appare evidente che per superare tali limiti è necessario un forte confronto con le parti sociali che produca provvedimenti atti a regolarizzare il settore rilanciando la crescita congiuntamente ad una maggior attenzione nei confronti dei lavoratori più deboli.Per questo motivo, in continuità con quanto realizzato con la manifestazione del 3 marzo, FENEAL-FILCA e FILLEA indicono un presidio a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico per il giorno 17 luglio 2012 alle ore 10.00 con l’obiettivo di conquistare urgentemente quel tavolo di confronto allora permesso e oggi non più rinviabile.In quella sede, anche in relazione alle prime insufficienti misure contenute nel decreto sviluppo, intendono riproporre le proposte contenute nella piattaforma, in particolare quelle finalizzate a garantire uno sviluppo sostenibile e un lavoro regolare e di qualità:1) La realizzazione di una politica di rilancio delle infrastrutture deve essere definita dando certezza e velocità ai finanziamenti su obiettivi prioritari condivisi.2) Il varo di piani di intervento sulle città che debbono prevedere risorse più ampie e soprattutto percorsi più partecipati dalle forze sociali in particolare per garantire una strumentazione che leghi gli interventi alla verifica della legalità e della qualità del lavoro.3) La politica degli incentivi alle ristrutturazioni deve essere resa strutturale, premiando maggiormente gli interventi di messa in sicurezza dal rischio sismico e indirizzati al risparmio energetico.4) Occorre predisporre un adeguato piano con delle risorse aggiuntive, per raggiungere gli obiettivi prioritari di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio pubblico sia edilizio che architettonico e monumentale contro il rischio sismico e idrogeologico5) Soprattutto, ogni intervento sul settore, non può eludere il tema della legalità e della regolarità. In particolare rivendichiamo l’attuazione di un provvedimento legislativo sulla qualificazione di impresa (patente a punti) e del DURC per congruità nei lavori privati. In ogni caso ogni intervento, diretto o indiretto, di risorse pubbliche non può prescindere dall’adozione dei suddetti provvedimenti.6) Va al più presto definito lo sblocco selettivo del patto di stabilità interno per gli enti locali.7) Creare misure per agevolare l’accesso al credito di privati e imprese impiegando le banche per immettere liquidità sul mercato utilizzando anche i fondi prestati dalla BCE.8) Dare concretezza e avvio gli Accordi di Programma per rilanciare la ripresa dei distretti e delle aree industriali in particolare dei materiali per le costruzioni e del legno, strettamente collegati al riavvio dell’edilizia.Su queste richieste i lavoratori delle costruzioni torneranno quindi con forza a far sentire la loro voce anche a chi, fino ad adesso, si è ostinato a non voler sentire.
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12/07/2012 Il progetto Anteas "biblioteca dei libri viventi" a Montebello di Orciano
L’iniziativa biblioteca dei libri viventi  si sposta a Montebello di Orciano, sabato 21 luglio  alle ore 17.30  presso la parrocchia di Montebello, Luisa Gandolfi racconterà la sua storia.L’iniziativa, organizzata da Anteas (associazione nazionale  terza età per la solidarietà)  di Pesaro, ha l’obiettivo di mettere in comunicazione il mondo dei giovani e quello degli anziani, di creare occasioni di incontro e valorizzare le esperienze di vita delle persone giovani, adulte e  anziane.Luisa, nata nel 1921,  ha insegnato in tempi difficili; nel  1944  ricevette  dal Provveditorato  la nomina da maestra  proprio a  Montebello. Tutti i giorni per andare al lavoro doveva  percorrere parecchi chilometri con la bicicletta e poi attraversare il fiume Metauro rannicchiata in una gabbia di cavoli .Sarà un’occasione unica, un tuffo nella storia, un incontro coinvolgente con i  suoi ex alunni ora “più che adulti”.  
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11/07/2012 «Non possiamo più tacere su Poste Italiane»
Clicca qui per visualizzare  ELENCO CHIUSURA UFFICI POSTALI NELLE MARCHE“Non possiamo più tacere su quanto sta accadendo in Poste Italiane: lunghe code agli sportelli; continui blocchi delle piattaforme informatiche che paralizzano le operatività degli uffici; apertura ridotta degli sportelli nell’entroterra; deterioramento della qualità nel recapito, dovuta ad una discutibile gestione del personale, lasciando i cittadini senza posta. Sono i disservizi più eclatanti che i cittadini stanno subendo già da alcuni mesi. - afferma Dario Dominici Segretario Regionale Slp-Cisl Marche – ai quali si andranno a sommare una serie di non condivisibili iniziative aziendali: decine di chiusure di Uffici Postali, anche quelli grandi, importanti che fanno business, come dice l’azienda insieme ad una drastica riduzione di zone di recapito manderanno a picco la qualità dei servizi oltre che i sacrifici di migliaia di lavoratori. Sacrifici che hanno saputo ridare una immagine ad una azienda ridotta ad un enorme carrozzone dalla cattiva gestione. – continua Dario Dominici - Siamo contrari all’idea che la razionalizzazione dell’azienda significhi lo smantellamento di un servizio essenziale e di una rete pubblica fondamentale quale quella degli uffici postali. All’Azienda Poste, che ancora una volta non coglie il valore aggiunto della propria capillarità e non riesce a coniugare il suo essere impresa con l’altrettanto importante ruolo sociale rivestito, non si può concedere il privilegio di tagliare i costi, semplicemente scaricandoli sui lavoratori, cittadini e enti locali”.A difesa di un servizio universale pubblico e sociale e il lavoro, che le politiche cosiddette di “spending review” stanno compromettendo, Cisl Slp Marche e Cgil Slc Marche scendono in piazza il 21 luglio p.v. a Piazza Cavour ad Ancona .
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10/07/2012 Scuola. Nelle Marche classi superiori al collasso.
CLICCA QUI per il grafico POSTI DOCENTI MANCANTI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO A.S. 2012-13 REGIONE MARCHE  CLICCA QUI per i  DATI MINISTERIALI E REALI
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06/07/2012 La riforma del mercato del lavoro
SINTESI DELLA LEGGE DI RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO  TIPOLOGIE CONTRATTUALI Al contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato viene riconosciuto un rilievo prioritario come forma comune di rapporto di lavoro, mentre le altre tipologie di contratto dovrebbero essere finalizzate a preservare nell’impiego del lavoro un margine di flessibilità necessario per fronteggiare le fluttuazioni economiche e produttive. In questa prospettiva, al fine di contrastare le forme “malate” di flessibilità, la riforma introduce limiti alle prassi di “mascherare” veri e propri rapporti di subordinazione ricorrendo ai contratti flessibili in modo da eludere gli obblighi e i costi del lavoro subordinato; applica il principio secondo cui i rapporti di lavoro flessibili debbano avere un costo maggiore dei contratti a tempo indeterminato e quindi risultare meno convenienti. APPRENDISTATO Il contratto di apprendistato, recentemente riformato attraverso il Testo Unico (d.lgs. 167/2011) con l’accordo delle parti sociali, diviene il canale privilegiato di accesso dei giovani al lavoro. Rispetto a quell’impianto, la riforma introduce ulteriori elementi di promozione dell’apprendistato quale forma contrattuale prevalente:-          una durata minima di sei mesi del contratto di apprendistato;-          un meccanismo che, per il primo triennio dall’entrata in vigore della riforma, condiziona la possibilità per le imprese con meno di 10 dipendenti di assumere nuovi apprendisti alla stabilizzazione del 30% degli apprendisti assunti negli ultimi 36 mesi; allo scadere del triennio la percentuale obbligatoria di stabilizzazioni salirà al 50%. In caso di non rispetto di queste percentuali, l’azienda potrà assumere solo un ulteriore apprendista e i contratti di apprendistato stipulati in eccedenza saranno convertiti in normali contratti di lavoro a tempo indeterminato;-          l’innalzamento, solo per le imprese con meno di 10 dipendenti, del rapporto tra apprendisti e dipendenti a tempo indeterminato da 1/1 a 3/2 (tre apprendisti ogni due lavoratori stabili);-          l’estensione agli apprendisti dell’ASPI, a tutela della disoccupazione.CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO Il costo contributivo del contratto a tempo determinato viene incrementato del 1,4% per finanziare l’erogazione dell’ASPI anche per i lavoratori a termine. La maggiorazione può essere recuperata dal datore di lavoro in caso di trasformazione del contratto in tempo indeterminato entro sei mesi dalla sua cessazione. Vengono inoltre introdotti diversi limiti alla reiterazione dei contratti a tempo determinato al fine di combattere catene abusive di rapporti: la successione di contratti a termine può raggiungere una durata massima di 36 mesi, a pena di conversione in rapporto a tempo indeterminato, senza possibilità di deroghe ed inclusi i periodi di somministrazione a tempo determinato e le eventuali proroghe;  inoltre l’intervallo di tempo minimo tra un contratto a termine e il successivo viene allungato da 10-20 giorni a 60-90 giorni (a seconda che il contratto abbia una durata inferiore o superiore ai sei mesi), riconoscendo altresì alla contrattazione collettiva la possibilità di ridurre tale termine minimo a 20-30 gg. per specifiche ragioni di organizzazione produttiva. Vengono inoltre riestesi i termini temporali per l’impugnazione dei contratti a termine illegittimi che il Collegato Lavoro aveva in precedenza ridotto. La riforma elimina l’obbligo per le aziende di inserire il c.d. “causalone”, ossia l’indicazione delle ragioni di carattere tecnico, produttivo e organizzativo che giustificano l’assunzione a tempo determinato, nel primo contratto a termine, purché di durata inferiore ai dodici mesi, e nel primo contratto di somministrazione a tempo determinato; in alternativa la contrattazione collettiva può derogare all’obbligo del “causalone” per i contratti a termine stipulati per specifiche ragioni organizzazione produttiva, purché riguardino non più del 6% del totale dei lavoratori occupati in una unità produttiva.  Il contratto a termine stipulato senza casuale non può però essere prorogato.PARTITE IVA Per contrastare le coperture di forme di lavoro subordinato, la riforma prevede che le prestazioni rese in partita Iva, ad eccezione di quelle ad elevata competenza teorica o tecnico-pratica o rese da professionisti iscritti agli albi o da soggetti con reddito annuo da lavoro autonomo superiore a 18.663 €, siano considerate, salva la possibilità per il committente di dare prova contraria, rapporti di co.co.co qualora ricorrano almeno due dei seguenti presupposti:-          la collaborazione duri complessivamente più di otto mesi nell’arco di un anno;-          il prestatore di lavoro ricavi dalla collaborazione più del 80% dei suoi corrispettivi annui;-          il prestatore di lavoro disponga di una postazione di lavoro fissa presso una delle sedi del committente.La riforma si applica in prima istanza solo ai nuovi rapporti, mentre viene previsto un regime transitorio di 12 mesi per permettere l’adeguamento alle nuove norme delle partite Iva già in corso. COLLABORAZIONI A PROGETTO Al fine di evitare utilizzi elusivi del lavoro a progetto in sostituzione di contratti di lavoro subordinato, la riforma introduce una definizione più stringente della nozione di “progetto”, che viene indicata come elemento essenziale di validità del rapporto di collaborazione, la cui mancanza comporta la conversione in contratto a tempo indeterminato. I rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto, sono altresì considerati rapporti di lavoro subordinato sin dalla data di costituzione del rapporto, anche nel caso in cui l’attività del collaboratore sia svolta con modalità analoghe a quella svolta dai lavoratori dipendenti dell’impresa committente.Il ricorso alle collaborazioni a progetto viene disincentivato sul piano contributivo prevedendo l’aumento graduale dell’aliquota contributiva fino ad arrivare nel 2018 alla parificazione al 33% con i contratti di natura subordinata.A tutela della posizione di particolare debolezza contrattuale e sociale del collaboratore a progetto, la riforma introduce limiti al potere di recesso anticipato del committente, rafforza il già vigente meccanismo di protezione per cessazione del lavoro introdotto mediante l’una tantum e introduce il salario minimo, da definirsi sulla base dei compensi del lavoro autonomo e dei minimi salariali fissati dalla contrattazione collettiva per lavoratori subordinati con mansioni equiparabili.LAVORO INTERMITTENTE Al fine di contenere il rischio che il contratto di lavoro intermittente (o “a chiamata”) possa essere utilizzato come copertura di un rapporto di lavoro subordinato di carattere continuativo, viene previsto un obbligo di comunicazione amministrativa preventiva da parte del datore di lavoro, a pena di sanzione pecuniaria, in occasione di ogni chiamata del lavoratore. Viene inoltre eliminata la mancata corresponsione al lavoratore dell’indennità di disponibilità per i periodi festivi in caso di non chiamata da parte del datore di lavoro. Il lavoro a chiamata potrà essere utilizzato, senza limitazioni, per soggetti over 55 e under 24 (a condizione che la prestazione sia svolta entro i 25 anni).LAVORO ACCESSORIO Viene riformata la disciplina previgente al fine di restringerne l’ambito di operatività: al limite di 5000 euro annui per prestazioni riferite alla totalità dei committenti, viene aggiunto un limite di 2000 euro per prestazioni a favore di ciascun committente che sia imprenditore commerciale o professionista. Nel settore agricolo l’utilizzo dei voucher sarà libero al di sotto dei  7.000 € di fatturato e solo per pensionati e studenti under 25. Per garantire maggiore trasparenza ed evitare abusi, i voucher saranno orari, numerati e datati. Essi saranno computati nel reddito necessario per il permesso di soggiorno e ne verrà ridefinita la percentuale di versamento contributivo.TIROCINI E STAGE La riforma affida alla Conferenza Stato-Regioni il compito di avviare il percorso di ridefinizione della disciplina dei tirocini mediante un accordo-quadro orientato a coordinare tale istituto con le altre tipologie di contratto formativo e prevenirne gli abusi, mediante la l’individuazione degli elementi e delle attività qualificanti il tirocinio e la previsione di una congrua indennità per eliminare l’attuale regime di gratuità in cui operano i tirocinanti.ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE Le associazioni in partecipazione con apporto di lavoro e partecipazione agli utili vengono limitate alla soglia di tre associati: al di sopra di tale soglia, nonché in ogni caso di associati che apportano lavoro senza partecipazione agli utili o di prestazioni non  connotate da competenze elevate acquisite attraverso percorsi formativi o rilevanti esperienze pratiche, si prevede la conversione in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. FLESSIBILITÁ IN USCITA: NORME SUI LICENZIAMENTI INDIVIDUALI E ART. 18LICENZIAMENTI PER MOTIVI DISCRIMINATORI Prevedono sempre il reintegro del lavoratore, A prescindere dalla motivazione adottata e dalla dimensione dell’impresa, implicano sempre il reintegro, sostituibile con l’indennizzo a scelta del lavoratore, si aggiunge il risarcimento del danno.LICENZIAMENTI PER MOTIVI DISCIPLINARI Quando il giudice accerta la mancanza di giusta causa del licenziamento possono verificarsi due situazioni:a)       in via principale il giudice condanna il datore di lavoro alla reintegrazione del lavoratore, quando il fatto contestato al lavoratore non sussista o costituisca comportamento punibile con sanzioni inferiori, in base ai contratti collettivi di lavoro e ai codici disciplinari. Al reintegro, sostituibile con indennizzo su scelta del lavoratore, si aggiunge un risarcimento non superiore a 12 mensilità.b)       In via secondaria, per le altre ipotesi di illegittimità del licenziamento disciplinare, il giudice condanna il datore di lavoro ad un indennizzo da12 a24 mensilità.LICENZIAMENTI PER MOTIVI ECONOMICI Si tratta dei licenziamenti motivati da ragioni inerenti all’attività produttiva e all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa. E’ obbligatoria una procedura sindacale di conciliazione, preventiva al licenziamento, da esperirsi tra datore di lavoro, lavoratore e organizzazioni sindacali pressola Direzione Provincialedel Lavoro. Durante la procedura le parti dovranno valutare i motivi del licenziamento, la possibilità di ricorrere a soluzioni alternative al licenziamento stesso, nonché misure di sostegno del lavoratore interessato (ammortizzatori sociali e risorse per la sua ricollocazione professionale). La procedura di conciliazione obbligatoria, da concludersi in tempi brevi (20 giorni, salvo proroga decisa tra le parti), coinvolge il sindacato preventivamente al licenziamento e gli garantisce uno spazio importante per la tutela del lavoratore, tramite la valutazione dei motivi economici addotti a giustificazione del licenziamento e l’individuazione di soluzioni alternative ad esso. Se la conciliazione si conclude con la risoluzione consensuale del rapporto, il licenziamento ha efficacia dal giorno di avvio della procedura, salvo il diritto al preavviso o all’indennità sostitutiva, ma il periodo di lavoro svolto durante la conciliazione si considera preavviso lavorato. Producono effetti sospensivi sull’efficacia del licenziamento la maternità/paternità e l’infortunio sul lavoro. Il lavoratore ha diritto all’Aspi. Se al termine della procedura di conciliazione le parti non trovano un accordo, il lavoratore potrà comunque impugnare il licenziamento ricorrendo al giudice, che applicherà anche in questo caso un doppio binario di tutele: a)       in via principale il giudice condanna il datore di lavoro alla reintegrazione del lavoratore, quando il motivo economico non sussista o coincida con l’inidoneità fisica o psichica del lavoratore o il licenziamento sia stato intimato in violazione del periodo di comporto per malattia, infortunio, maternità. Al reintegro, sostituibile con indennizzo su scelta del lavoratore, si aggiunge un risarcimento non superiore a 12 mensilità.b)       In via secondaria, per le altre ipotesi di illegittimità del licenziamento economico, il giudice condanna il datore di lavoro ad un indennizzo da12 a24 mensilità. Qualora il lavoratore ritenga che il licenziamento economico mascheri un licenziamento discriminatorio o disciplinare, può rivolgere domanda al giudice che, nel caso in cui ritenga fondata la richiesta, applicherà il regime di tutela previsto per i licenziamenti discriminatori o per quelli disciplinari. Grazie al mantenimento della possibilità reale di reintegro per tutte le tipologie di licenziamento e alla previsione della procedura obbligatoria di conciliazione preventiva per i licenziamenti economici, l’art. 18, anche con le modifiche apportate, continuerà a garantire un forte livello di tutela per i lavoratori in caso di licenziamento e a svolgere la funzione di deterrente contro discriminazioni e di abusi che dovessero verificarsi nei luoghi di lavoro.RITO SPECIALE PER LE CONTROVERSIE SUI LICENZIAMENTI. La riforma prevede l’introduzione di un rito urgente per le controversie giudiziali relative ai licenziamenti al fine di velocizzare i tempi della giustizia del lavoro in materia.AMMORTIZZATORI SOCIALIINTRODUZIONE PROGRESSIVA DELLA NUOVA ASPI (Assicurazione Sociale per l’Impiego)Definizione. L’ASPI è il nuovo regime di assicurazione contro la disoccupazione involontaria che entrerà progressivamente in vigore a partire dal 1 gennaio 2013, per andare a regime nel 2017, e che sostituirà tutte le attuali indennità di disoccupazione e di mobilità.Ambito di applicazione. L’ASPI si presenta con un ambito di applicazione più ampio di quello degli attuali strumenti : vi potranno infatti accedere anche apprendisti, soci lavoratori di cooperativa con rapporto di lavoro subordinato e dipendenti della PA con contratto non a tempo indeterminato.Requisiti Per l’accesso all’ASPI. Varranno gli stessi requisiti ad oggi previsti per l’indennità di disoccupazione non agricola ordinaria: anzianità assicurativa di almeno due anni e 52 settimane di contribuzione nell’ultimo biennio.Durata. Seguirà la seguente progressione: 2013 2014 2015 2016 Fino a 50 anni  8  8 10 (a regime) 12 50-54 anni 12 12 12 (a regime) 12 55 e oltre 12 14 16 (a regime) 18 Importo. L’indennità dell’ASPI è rapportata alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni ed è pari al 75% per la parte di retribuzione mensile inferiore all’importo di 1.180 euro incrementata del 25% per la parte di retribuzione superiore a tale importo, fino ad un massimale di 1.119 euro. L’indennità verrà ridotta del 15% dopo i primi sei mesi di fruizione e di un ulteriore 15% a decorrere dal dodicesimo mese. Nel complesso, il valore dell’ASPI sarà più elevato dell’attuale indennità di disoccupazione ed avrà trattamenti iniziali analoghi all’indennità di mobilità per le retribuzioni mensili fino a 1.200 euro e più elevati per quelle superiori. Mini-Aspi. Sostituisce ed estende l’attuale indennità di disoccupazione con requisiti ridotti ed è finalizzata a tutelare i lavoratori con contratti brevi e discontinui che possano far valere almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi dodici mesi senza alcun altro requisito assicurativo. L’indennità, calcolata con le stesse modalità dell’ASPI, viene corrisposta durante l’anno di disoccupazione (non più l’anno successivo come avviene ora) e mensilmente per un periodo pari alla metà delle settimane di contribuzione negli ultimi dodici mesi.CASSA INTEGRAZIONE Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, rimangono gli strumenti della CigO e della CigS nei settori dove già sono previsti. Viene portata a regime l’estensione della CigS ai settori che ne richiedevano il rinnovo annuale. Dal 2016 la Cigs non potrà essere più utilizzata in caso di procedure concorsuali. Al fine di garantire la graduale transizione verso il nuovo regime,la Cig in deroga viene mantenuta per gli anni 2013-2016 con risorse decrescenti.FONDI BILATERALI DI SOLIDARIETÁ Per i settori privi di cassa integrazione, e per le imprese sopra i 15 dipendenti, la riforma prevede l’obbligo di costituzione di Fondi bilaterali di solidarietà per finanziare trattamenti di integrazione salariale nei casi di riduzione o sospensione del lavoro dovuti a causali previste dalla normativa sull’integrazione salariale. Saranno istituiti con decreto interministeriale sulla base di accordi collettivi stipulati dai sindacati maggiormente rappresentativi ed avranno validità erga omnes. I Fondi saranno finanziati con la contribuzione di datori di lavoro e lavoratori nella misura di due terzi e un terzo. Per i settori per i quali, entro marzo 2013, non verranno stipulati accordi per attivare fondi di solidarietà, verrà istituito un fondo di solidarietà residuale, con prestazione pari all'integrazione salariale e con contribuzione a carico del datore di lavoro. Per le imprese sotto i 15 dipendenti operanti in settori con consolidati sistemi di bilateralità, sarà possibile rivedere entro i prossimi sei mesi la disciplina dei fondi bilaterali per assicurare ai lavoratori forme analoghe di sostegno al reddito (c.d. “modello alternativo”). ESODI LAVORATORI ANZIANI. Viene creata una doppia cornice giuridica per gli esodi dei lavoratori anziani:- sulla base di accordi aziendali, le imprese potranno anticipare il pensionamento dei lavoratori che raggiungeranno i requisiti pensionistici nel corso dei successivi 4 anni, assumendosi l’onere di corrispondere all’INPS la provvista per la prestazione pensionistica e la contribuzione per il periodo interessato;- gli accordi e i contratti collettivi istitutivi dei fondi di solidarietà possono prevedere che, a partire dal 2017, l’aliquota contributiva oggi destinata a finanziare l’indennità di mobilità venga versata a favore del fondo per finanziare misure di sostegno al reddito all’interno di processi di agevolazione all’esodo.INCENTIVI ALLE ASSUNZIONI In sostituzione dell’eliminato contratto di inserimento e degli incentivi alla ricollocazione dei lavoratori in mobilità, vengono introdotti incentivi per la ricollocazione di disoccupati over 50 e di donne disoccupate e inoccupate: dal 1 gennaio 2013, l’assunzione di tali soggetti comporterà la riduzione del 50% dei contribuiti a carico del datore di lavoro per un periodo di 12 mesi, e di 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato.POLITICHE ATTIVE E SERVIZI PER L’IMPIEGOVengono introdotte disposizioni che puntano al rafforzamento delle politiche attive, insieme ad una delega al Governo per giungere, previa intesa con le Regioni, ad un riordino complessivo della materia. La formazione e qualificazione professionale sono poste al centro dei processi di collocamento dei lavoratori e si valorizzano, anche mediante la creazione di un’unica banca dati telematica, le sinergie tra Inps, centri per l’impiego e agenzie private del lavoro.TUTELA DEL LAVORO E LEGALITA' È prevista la revoca delle prestazioni a sostegno del reddito in caso di condanna per terrorismo, mafia e strage; E’ valorizzato il ruolo della contrattazione collettiva nell’individuare procedure di controllo della regolarità degli appalti; Al fine di garantire il mantenimento della condizione di regolarità dei lavoratori immigrati che perdono il posto di lavoro e il loro reinserimento al lavoro, la riforma proroga da sei mesi ad almeno un anno, o comunque alla durata delle eventuali misure di sostegno del reddito, il periodo minimo di iscrizione di questi lavoratori nelle liste di collocamento; Vengono reintrodotti gli strumenti di garanzia contro la pratica incivile delle dimissioni in bianco, prevedendo specifiche forme di tutela per la lavoratrice madre e il lavoratore padre. PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORILa riforma conferisce una delega al Governo per riformare le norme in materia partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale e agli utili e al capitale d’impresa.
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05/07/2012 Contributo di solidarietà per chi è senza lavoro
In attuazione al Protocollo d’ intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 dicembre 2011 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, è in arrivo il sussidio di 200 euro mensili per un periodo massimo di 6 mesi (in due rate da 600 euro ciascuna) per 1.200 beneficiariBeneficiari dell’intervento sono: ex lavoratori dipendenti, che hanno perso il lavoro dal 1° gennaio 2010, residenti da almeno 3 anni nelle Marche, ovvero dal 16/07/2009, disoccupati a causa di: licenziamento dimissioni per giusta causa mancato rinnovo di un contratto a termine (vi rientrano i lavoratori che hanno maturato a partire dal 01/09/2009 un periodo lavorativo di almeno 3 mesi, ovvero 90 giorni, con uno o più contratti anche non continuativi). Sono ricompresi in quest’ultima fattispecie, e con le stesse modalità, i lavoratori subordinati (anche quelli con contratto di somministrazione e di apprendistato) e i contratti di collaborazione Presentazione domande: dal 16 luglio al 31 agosto 2012  Per approfondire: Volantino di sintesi dell' intervento Bando e modulistica Sito della Regione Marche  
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02/07/2012 Continua il presidio alla Gs allestimenti
I lavoratori e le lavoratrici della ditta Gs allestimenti  di Mondolfo continuano la loro battaglie con il presidio permanente presso la ditta Gs allestimenti  al fine di ottenere risposte chiare sulle manovre societarie  che sta compiendo la ditta GS allestimenti  sulla mancata firma dei moduli per ottenere l’anticipo  della CIGS da parte delle banche.Denunciano il grave comportamento antisindacale con la rimozione da parte dell’azienda degli striscioni messi dai lavoratori. “Sarebbe meglio occuparsi di pagare gli stipendi” – afferma Giovanelli,  Segretario Filca Pesaro.Questi gesti creano ulteriormente un clima di esasperazione e accesa conflittualità tenuto conto che i lavoratori sono mesi che non percepiscono salari .Ci saremo aspettati magari che la proprietà così veloce nel porre la società in liquidazione fosse stata cosi veloce nell’ascoltare (almeno) le richieste dei lavoratori. Invece  preferisce nascondersi e aumentare la non trasparenza per quanto riguarda le operazioni societarie in atto. Non si riesce a capire dove sono finiti i pagamenti dei lavori consegnati e delle commesse completate  nei mesi scorsi e già consegnate.Le organizzazioni sindacali chiedono immediatamente l’attivazione di un tavolo di confronto tra organizzazioni sindacali e direzione aziendale, con la presenza della Provincia.  “Noi siamo sempre disponibili  al confronto sincero e trasparente”  - conclude Giovanelli.
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28/06/2012 Biblioteca dei libri viventi
Sabato 30 alle ore 16.30 si inaugurerà a Piobbico la Biblioteca dei Libri Viventi nel Parco dei Tigli presso il Centro di Aggregazione giovanile. Ci sarà musica ed animazione e la dott.ssa Cinzia Verdenelli  spiegherà come  e perchè si potranno leggere i libri  viventi disponibili che  sono  giovani, uomini, donne, nonni che raccontano sempilcemente se stessi.  Si concretizza così un progetto  fortemente voluto  dell'Anteas.Il lettore trova nel libro vivente una storia vera, uno spezzato della sua vita che  egli ama raccontare, nello stesso tempo essendo un libro in "carne ed ossa" dà al lettore la possibilità di fare domande, togliersi delle curiosità, acquisire conoscenze  e, volendo, anche raccontarsi.La Biblioteca dei Libri viventi sarà operativa ogni ultimo sabato del mese presso il centro  di aggregazione di Piobbico ed i libri richiesti, se disponibili, si potranno incontrare dalle ore 17.00 .VOLANTINO BIBLIOTECA
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28/06/2012 Bilancio di previsione del comune di Urbino: il disappunto dei sindacati
La scorsa settimana il Comune di Urbino ha portato all’approvazione del Consiglio comunale il bilancio di previsione per l’anno 2012.Nella fase di presentazione si è fatto riferimento ad un percorso condiviso anche con le organizzazioni sindacali.Viste le misure adottate ci sentiamo di smentire nettamente tale affermazione.Nell’ipotesi di accordo messa a punto dopo il confronto avuto con l’Assessore al Bilancio Muci e il Sindaco Corbucci, vi erano impegni diversi soprattutto in ordine al Fondo anti-crisi, a favore delle persone e alle famiglie coinvolte dalla crisi occupazionale ed economica, IMU su abitazioni affittate a canone concordato e addizionale IRPEF.Da parte nostra non c’è solo il disappunto per aver visto millantata una condivisione inesistente e per aver adottato scelte diverse da quelle discusse con noi ma c’è soprattutto forte disapprovazione su un impianto di bilancio che ha perso molto in equità.Per CGIL e CISL era ed è importante dare più attenzione ai soggetti che pagano di più i prezzi della crisi, con interventi volti a sollevarli almeno in parte dalle spese domestiche più comuni (es. bollette per utenze luce e gas); allineare l’aliquota IMU sulla case affittate a canone concordato a quella sulla prima casa ed esentare dall’incremento dell’addizionale IRPEF almeno le persone che rientrano nel 1° scaglione (15.000 € annui).Il Comune disinvoltamente e poco correttamente ha deciso diversamente, cancellando d’un colpo una prassi di confronto e dialogo sui temi del bilancio consolidata nel tempo.Inoltre è stato disatteso l’impegno preso già negli anni scorsi di estendere finalmente il sistema dell’Isee a tutti servizi erogati dal Comune per rendere più equa e trasparente la compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini.Le OO.SS. esprimendo pieno dissenso su questo nuovo orientamento si riservano di intraprendere tutte le iniziative utili ed evidenziare i limiti di tali scelte e recuperare in prospettiva equilibrio ed attenzioni per il sociale nelle politiche del Comune di Urbino.  CGIL – CISL territoriali
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28/06/2012 Presidio alla ditta GS allestimenti di Mondolfo
 I lavoratori della ditta "GS allestimenti" , insieme alle organizzazioni sindacali FILCA CISL e FILLEA CGIL, hanno organizzato per giovedì 28 giugno un presidio di protesta davanti l'azienda per chiedere garanzie sugli stipendi, sul futuro occupazionale e sulla  mancata firma di documenti che permetterebbero alle banche di anticipare la cassa integrazione straordinaria.  La  FILCA CSIL e  la FILLEA CGIL e i dipendenti della ditta GS (ditta che si occupa di arredamenti navali) esprimono  forte preoccupazione per il mantenimento dei livelli occupazionali e per il futuro del sito produttivo soprattutto alla luce del trasferimento dei macchinari presso la ditta I.G.I. L’apertura della Cassa integrazione straordinaria infatti doveva essere lo strumento che garantendo la tenuta occupazionale avrebbe permesso, nelle modalità e nei tempi opportuni, l’impiego di tutte le attuali maestranze. La direzione aziendale invece si è subito attivata per chiedere ai dipendenti della ditta GS di essere assunti presso la ditta I.GI senza peraltro un minimo confronto con le Organizzazioni e le rappresentanze sindacale e, fatto ancora più grave, ha trasferito materiali e macchinari presso la ditta IGI. Preoccupa moltissimo la mancanza di un piano di gestione dei pagamenti delle retribuzioni che ad oggi non è stato minimamente proposto ne discusso con le Organizzazioni e le rappresentanze sindacali. Anzi nei vari incontri che si sono succeduti non sono mai stati dati numeri precisi riguardo ai futuri incassi della ditta Gs e agli importi che la ditta Gs deve riscuotere direttamente dagli appaltatori o dalla ditta I.G.I. Infine l’atteggiamento dell’azienda che prolunga la firma dei moduli per l’anticipo della Cassa integrazione straordinaria! Nemmeno una firma per ottenere l’anticipo dalle Banche. Eccesso di Scrupolo? Un atteggiamento che danneggia ulteriormente la situazione finanziaria dei lavoratori. Tutto questo ci spinge a chiedere all’azienda di incontrare entro la prossima settimana le organizzazioni e le rappresentanze sindacali con la speranza di avere risposte esaurienti, circostanziate, riguardo al futuro produttivo e occupazionale della ditta GS e al pagamento delle retribuzioni arretrate. In mancanza di queste risposte le maestranze proclameranno subito lo stato di agitazione e si attiveranno nelle modalità previste dalla legge per la tutela dei loro diritti con azioni tese a farsi riconoscere quanto dovuto.
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21/06/2012 Provincia di Pesaro – Urbino, rinnovato il “Fondo anticrisi” per bollette, trasporto scolastico e microcredito
A partire dal 18 giugno  le famiglie  della Provincia di Pesaro – Urbino colpite dalla crisi potranno usufruire del Fondo di 558mila euro  messi in campo dalla Provincia, da Marche Multiservizi e  dalla Fondazione Cassa di Risparmio, in accordo con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil.Il “Fondo anticrisi”  riguarda  agevolazioni  per il pagamento delle bollette di acqua e rifiuti,  per il trasporto scolastico extraurbano e per il microcredito.Per le agevolazioni delle bollette di acqua  e rifiuti sono destinati 260.000  € (oltre  100mila euro che Marche Multiservizi  mette a disposizione per i domiciliati nei territori di propria competenza). L’agevolazione massima prevista per ogni utente  è di 300 euro.Al trasporto scolastico extraurbano  sono a disposizione  18mila euro ,  grazie alla convenzione con Adriabus  lo sconto sarà  del  40% sul costo dell’abbonamento.I beneficiari sono   coloro che dal 1° dicembre 2008 risultino disoccupati in seguito a licenziamento, a scadenza di contratti a termine, o collocati in cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga o che hanno subito una riduzione dell’orario di lavoro per almeno il 30% del limite contrattuale, inoltre il  reddito della famiglia (Isee attualizzato)   deve essere pari o inferiore a 15.000 euro.Per quanto riguarda  il microcredito sono destinati  180.000 euro messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro. I cittadini avranno la possibilità di ottenere, senza bisogno di garanzie, dei prestiti agevolati fino a una massimo di 3000 euro presso gli istituti che nel 2009 hanno firmato il Protocollo anticrisi. 
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20/06/2012 «Siamo qui per manifestare tutta la nostra indignazione»
«Siamo qui per manifestare tutta la nostra indignazione e disapprovazione sul modo in cui sta operando il Governo e torneremo a farlo ogni qualvolta sarà necessario». Con queste parole   Mario Canale, Segretario Generale della Federazione Pensionati Marche,   introduce il suo intervento alla Manifestazione nazionale a Roma organizzata dalle Federazione nazionali dei Pensionati di CGIL, CISL e UIL per protestare contro le manovre del Governo che colpiscono duramente i pensionati. Clicca qui per scaricare l' intervento del Segretario Generale FNP CISL MARCHE, Mario Canale Facciamo il punto con la Federazione Pensionati Cisl
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17/06/2012 Grande partecipazione alla festa dei pensionati di Fano
Circa 200 soci hanno partecipato  alla festa del socio organizzata della Lega dei pensionati di Fano.Il pranzo è stato preceduto da un interessante incontro con alcuni rappresentanti dell'associazione dei consumatori  Adiconsum dal titolo “Firmare informati”.  Elio Donati, coadiuvato da Claudia Trebbi, Claudio Blasi e l’avv. Rosanna Pacenti hanno parlato di libero mercato nella telefonia  e nelle utenze domestiche e hanno sottolineato l’importanza di porre  attenzione alle proposte che invitano al facile risparmio.Dopo i saluti del Segretario di Lega Luciano Rovinelli e del Segretario Provinciale Nevio Leonardi, ha fatto un breve intervento il Segretario Regionale Umberto De Simoni spiegando la  posizione sindacale  della Cisl nel difficile momento  che stiamo vivendo.E’ intervenuto l’assessore alle politiche sociali del Comune di Fano  Davide Del Vecchio che ha sottolineato il fatto che  nonostante la crisi  e gli scarsi trasferimenti di fondi statali, i servizi sociali del comune di Fano  non hanno ridotto i servizi anzi sono riusciti ad ottenere ulteriori  contributi per aiutare le famiglie in difficoltà economiche.Al termine del pranzo , lotteria, balli e gare  di briscola hanno allietato la festa che si è conclusa ne tardo pomeriggio.
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12/06/2012 Il valore del lavoro: manifestazione nazionale
 30/05/2012Roma, 30 maggio 2012. Il corteo sindacale del 2 giugno e' stato rinviato. Ad annunciarlo il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni al termine di un conferenza stampa unitaria. I Segretari generali delle tre confederazioni si recheranno, in quella data, a visitare le popolazioni colpite dal sisma in segno di "solidarieta'.La manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil si terra' invece a Piazza del Popolo il 16 giugno prossimo.Concentramento dei manifestanti in piazza della Repubblica a Roma alle ore 9.30. Partenza del corteo da piazza della Repubblica alle ore 10.30 e dopo aver percorso largo di Santa Susanna, via Barberini, piazza Barberini, via Sistina, piazza Trinità dei Monti, Viale Trinità dei Monti, viale Gabriele D’Annunzio giungerà in piazza del Popolo dove si terrà il comizio conclusivo dei Segretari generali di CGIL, CISL e UIL, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.Manifestazione nazionale unitaria , 2 giugno 2012"Meno tasse per lavoratori e pensionati, più risorse per il lavoro" , le proposte di Cgil, Cisl, Uil su fisco, lavoro, crescita, welfareLeggi il documento integrale:"Meno tasse per lavoratori e pensionati, più risorse per il lavoro" il documento Cgil, Cisl, Uil 18 maggio 2012                    
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08/06/2012 Sanità: forti dubbi della Cisl di Pesaro sul Piano di Area Vasta 1
Sulla base di quanto concordato, sul piano metodologico con le Organizzazioni Sindacali regionali, è stato presentato ieri alla presenza dell’Assessore alla Salute Almerino Mezzolani e del Dott. Ruta, Dirigente dello stesso Assessorato, il Piano di Area Vasta 1.Le linee essenziali sono state portate all’attenzione delle RSU e dei sindacati confederali e di categoria, da parte della Dott.ssa Capalbo, con precisazione del Dott. Ricci per ciò che riguarda l’Azienda Ospedaliera Marche Nord e del Dott. Ciccarelli per alcuni profili attinenti le prerogative ASUR.La CISL dopo aver ascoltato con molta attenzione l’illustrazione del Piano ha espresso pesanti riserve sullo stesso.I robusti vincoli economici, gli andamenti demografici, alcune tendenze epidemiologiche, il proposito di lavorare per favorire l’integrazione delle reti (ospedaliera, territoriale, socio-sanitaria, della prevenzione, dell’emergenza-urgenza), la strutturazione degli interventi per intensità di cura e di assistenza, sono aspetti generali fatti propri da tutti.I forti dubbi sono legati alla sostenibilità del Piano per ciò che riguarda l’impatto sul territorio e la pressione operativa sugli addetti, che non può essere ulteriormente aumentata, dati i livelli di criticità a cui è giunta negli ultimi due anni, pena l’abbassamento dei livelli di assistenza.Il riassetto del sistema, come abbiamo più volte ribadito, anche nella nostra realtà provinciale, non può prescindere dal rendere contestuali la razionalizzazione della rete ospedaliera e la riconversione degli attuali ospedali di Polo con i processi di sviluppo e riorganizzazione della prevenzione e della medicina territoriale, nonché del potenziamento dei sistemi di emergenza/urgenza e d’integrazione socio-sanitaria.Se non si lavora su questa contemporaneità i cittadini percepiranno solo segni di abbandono o di arretramento dei presidi territoriali e il malcontento sociale sarà difficilmente arginabile.L’aspetto della simultaneità invece dal Piano non emerge come non emerge un quadro definito di quante risorse si liberano con le misure di riconversione ospedaliera e in quali misura e forma queste vengono orientate verso le altre reti.Per gli elementi raccolti il mandato assegnato ai Dirigenti di Area Vasta ci pare troppo stretto.Se su parametri importanti come la tipologia e la distribuzione dei posti letto non c’è margine di discussione, come possiamo adattare al meglio il processo di riorganizzazione alle specificità territoriali?Che spazio rimane per affrontare criticità particolari come quelle che riguardano Azienda Ospedaliera Marche Nord (per l’ottimale combinazione delle strutture di Pesaro e Fano) e l’area pergolese (per la sua collocazione geografica) ?Se i presupposti rimangono questi non ci sono margini per un confronto all’altezza della sfida.Speriamo di portare la Regione a cogliere i limiti di questa impostazione e ad aprirsi ad un’interlocuzione più fattiva.Altrimenti, come si dice in questi casi, ognuno per la sua strada e ad ognuno le proprie responsabilità. 
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05/06/2012 Residenza protetta Castellani: i dubbi sulla privatizzazione
Nel commentare la decisione del Comune di Fossombrone di prorogare di 30 giorni il termine di scadenza del bando per assegnare a privati la gestione della RP Castellani, si dovrebbe far ricorso al detto che se errare è umano, perseverare è diabolico.Molti soggetti, operatori di settore, consiglieri comunali, familiari degli ospiti, oltre alle organizzazioni sindacali hanno messo in evidenza i limiti della formula basata sul project financing presa a riferimento dal Comune per questo delicato appalto.A differenza di quanto sostenuto dall’Amministrazione, come abbiamo avuto modo di mettere in evidenza nell’Assemblea pubblica del 27 aprile scorso, si poteva fare di più e di meglio per combinare entità dell’investimento, qualità del servizio, tutela del lavoro ed equilibrio dei conti comunali, nel rispetto delle norme in vigore.Per fare ciò sarebbe servita una concreta e reale disponibilità al dialogo e al confronto aperto delle posizioni, che non è stata certo una priorità per il Comune.Nel corso dell’Assemblea pubblica di un mese fa, il sindaco Pelagaggia dopo aver difeso la sua scelta aveva però fatto una sottolineatura importante: se il bando fosse andato deserto la questione poteva essere ridiscussa.Perché non ha rispettato tale impegno?Perché tanta ostinazione nel proporre una formula palesemente inadeguata?La ragione della mancata partecipazione non è certo nella severità dell’impianto del bando come è propensa a credere l’Amministrazione  ma nei suoi più volte rimarcati limiti.Azzerare la situazione dopo la scadenza del bando e riaprire un proficuo spazio di confronto con i soggetti del territorio, sarebbe stato per l’Amministrazione non un segno di debolezza, ma un modo per qualificare, in forma responsabile, una scelta molto importante per tutta la comunità forsempronese.Tra qualche settimana rischiamo di dover ragionare su come rabberciare sul piano della difesa dei diritti dei lavoratori e della qualità del servizio una situazione che, siamo sempre più convinti, poteva essere impostata molto meglio.  Le Segreterie Territoriali di CGIL – CISL Pesaro Urbino
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30/05/2012 Cgil, Cisl e Uil in aiuto alle popolazioni terremotate
Roma, 30 maggio 2012. "Abbiamo deciso di non tenere la manifestazione del 2 giugno e di dedicare la giornata a un'iniziativa simbolica a sostegno della popolazione in Emilia Romagna. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil andranno nei luoghi colpiti per solidarizzare con le famiglie e i lavoratori". Così Raffaele Bonanni in una conferenza stampa unitaria annuncia la decisione dei tre sindacati di spostare la manifestazione per sollecitare una nuova politica economica del governo prevista per il 2 giugno al 16 giugno prossimo.I tre sindacati unitamente a Confindustria hanno poi istituito un fondo di solidarietà da devolvere alle vittime del terremoto. "Confindustria e le Segreterie Generali di CGIL,CISL,UIL hanno deciso di assumere una iniziativa congiunta per aiutare le popolazioni, i lavoratori e il sistema produttivo dei territori dell'Emilia-Romagna, -si legge in una nota unitaria-  in particolare le province di Ferrara, Modena e Bologna, e della provincia di Mantova, colpite dagli eventi sismici di questi giorni. Favorire, con la collaborazione delle loro articolazioni territoriali, la raccolta in azienda di contributi volontari da parte dei singoli lavoratori tramite la trattenuta dalla busta paga dell'equivalente di un'ora di lavoro, e di invitare le aziende a devolvere un contributo equivalente per la medesima finalità. Con questo gesto -conclude il comunicato- Confindustria e CGIL, CISL, UIL intendono fornire interventi di sostegno alle popolazioni, ai lavoratori e ai sistemi produttivi così duramente colpiti, secondo modalità e forme che le parti individueranno con l'obiettivo di garantire la certezza della destinazione e la loro più rapida utilizzazione ai fini della ricostruzione". I contributi così raccolti dovranno essere versati sul conto corrente bancario appositamente attivato: conto corrente bancario n. 12900 presso Carisbo Spa sede di Bologna (Gruppo Intesa Sanpaolo) IBAN IT11N0638502401100000012900                                                                                                                      Accordo Confindustria, Cgil, Cisl, Uil La Cisl, a causa dei luttuosi eventi accaduti per effetto del terribile terremoto, ha inoltre ritenuto opportuno sospendere  l’annuale Festa Nazionale di Levico Terme prevista dall’8 al 10 giugno. “Abbiamo contestualmente deciso – ha dichiarato Bonanni -  di devolvere a favore delle famiglie dei lavoratori colpite da gravi e dolorosi eventi  i risparmi così ottenuti.
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29/05/2012 In festa con i pensionati di Fano
La lega  pensionati di Fano ha organizzato per sabato 2 giugno la festa del socio  presso il ristorante “7 archi” di  Mondolfo.Nella mattinata è prevista una interessante  relazione  da  parte di esperti dell’ Adiconsum (associazione dei consumatori) dal titolo “Firmare informati”, si parlerà di liberalizzazione del mercato  dell’energia e della telefonia e dei diritti del consumatore.Dopo pranzo  si passerà un pomeriggio in allegria con musiche e danze.Sono invitati  soci, famigliari  e  amici non iscritti.
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22/05/2012 Strage di Capaci. Marcia e Sit-in in piazza a Pesaro.
Domani, 23 maggio, in occasione del 20° anniversario della strage di Capaci, CGIL - CISL e UIL della provincia di Pesaro-Urbino parteicperanno al sit-in che si terrà in Piazzale Carducci dalle ore 12 alle 13. Nella stessa piazza confluiranno gli studenti degli istituti superiori di Pesaro, Liceo Scientifico, Liceo Classico, Istituto Bramante, Mengaroni e Benelli, che daranno vita ad una marcia in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che partendo dalle scuole raggiungerà il Palazzo di Giustizia di Pesaro.
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21/05/2012 Terremoto: solidarietà da Cgil, Cisl Uil nazionali.
CGIL CISL UILCOMUNICATO CGIL CISL UIL NAZIONALIDi fronte alla violenza del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, le Confederazioni Nazionali Cgil Cisl Uil manifestano angoscia, dolore e forte vicinanza ai familiari delle vittime e alle popolazioni coinvolte. Il cordoglio per le sette persone che hanno perso la vita è profondo e auspichiamo che questo tragico bilancio non si aggravi.Colpisce in particolare – e lo vogliamo sottolineare con forza – la morte di quattro operai intenti al turno di notte in tre diversi stabilimenti. Sul lavoro si muore a tutte le ore, anche di notte e di domenica: ancora una volta un “sacrificio” nel mondo del lavoro! Cgil Cisl Uil nazionali proclamano fermate simboliche in tutti i luoghi di lavoro durante i funerali e invitano ad esporre bandiere listate a lutto in tutte le sedi sindacali.Da una prima ricognizione dei danni causati dal sisma, è già chiaro che centinaia di aziende tra Modena, Ferrara e le altre aree più interessate risultano chiuse, lesionate e impraticabili: migliaia di lavoratori non hanno più un lavoro. Anche questa è una emergenza che richiede risposte immediate.Ci siamo già attivati presso i ministeri competenti per la decretazione d’urgenza relativa all’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Inoltre intendiamo lanciare, in accordo con le associazioni imprenditoriali, una grande campagna di sottoscrizione nazionale in favore della ricostruzione nelle zone devastate.Cgil Cisl Uil sono a fianco delle Istituzioni locali per affrontare l’emergenza e ringraziano la Protezione Civile, le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco e tutti i volontari che con grande impegno e senso della solidarietà si stanno prodigando in queste ore.Roma, 21 maggio 2012
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20/05/2012 "Serve una civile, ferma ed univoca reazione di sdegno"
Cgil Cisl Uil esprimono "sdegno per l'efferato attentato" che ha colpito la scuola di Brindisi  "La coscienza civile collettiva si ribella contro coloro che vogliono colpire lo Stato e i suoi cittadini". I sindacati si mobilitano il 23 maggio prossimo Roma, 19 maggio 2012. "CGIL, CISL e UIL esprimono lo sdegno di tutti i lavoratori italiani per l'efferato attentato che ha colpito inermi alunne di una scuola di Brindisi. Spetta agli inquirenti accertare la matrice dell'atto criminale. Ma tutti gli elementi fanno propendere, sin da ora, per un attentato di natura mafiosa. CGIL, CISL e UIL, nell'esprimere vicinanza alle famiglie colpite, condannano duramente l'accaduto e si affidano alle forze investigative affinché autori e colpevoli del vile delitto siano prontamente assicurati alla giustizia. La coscienza civile collettiva si ribella a questi attentati che vogliono colpire lo Stato e tutti i suoi cittadini. CGIL, CISL e UIL, dunque, si mobilitano invitando a realizzare fiaccolate o sit-in davanti a tutte le Prefetture italiane nella giornata di mercoledì 23 maggio, anniversario della morte di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e della scorta". Ordigno Brindisi. Bonanni: ''Serve una civile, ferma ed univoca reazione di sdegno''  Per il Segretario della Cisl "c'e' un clima torbido nel paese, e questo mostruoso attentato ne e' la riprova" ''C'e' un clima torbido nel paese. Il mostruoso attentato di Brindisi ne e' la riprova. Reagire con fermezza e tutti insieme''. Lo dichiara il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni commentando quanto avvenuto stamane a Brindisi. ''Dopo quanto accaduto a Genova, e l'attentato di oggi a Brindisi, dobbiamo mettere in conto che ci possa essere una strategia generale di forze anti-stato e antidemocrazia che approfittano dell'evidente stato di debilitazione della societa' per scatenare una offensiva da piu' parti'' - prosegue Bonanni, annunciando che il tema si imporra' alla manifestazione unitaria dei sindacati del 2 giugno prossimo. ''E dopo Brindisi si impone ancora di piu'''. ''Stanno accadendo troppe cose in concomitanza da un po' di mesi'', osserva. "E ci deve essere una ragione.Temo che lo stato di debilitazione del Paese spinga forze oscure a scatenarsi imponendo le loro intimidazioni e il loro terrore. Dietro ci potrebbe essere una strategia piu' ampia''. "Il rischio - osserva ancora il Segretario della Cisl - è che tutte le forze anti-stato stiano cercando di colpire una comunita' particolarmente indebolita'' per la crisi economica e il suo impatto sociale. Serve una reazione civile, composta ma ferma. E' importante che ci sia una univoca reazione di sdegno'' sottolinea annunciando che i sindacati indicano ''la strada della mobilitazione, gia' da stasera e nei prossimi giorni, con presidi davanti a tutte le Prefetture italiane''. Per Raffaele Bonanni, ''anche se la situazione sta migliorando'' di fronte ad un indebolimento del sistema economico e sociale ''sembra che non tutti abbiano capito l'importanza di saper reagire tutti insieme e con una ricetta univoca''. Quanto a possibili punti di contatto con l'esperienza dei primi anni '90' ed il rischio di strategie di tensione Bonanni ha espresso il suo auspicio "che nessuno dia varco a tentativi cosi' smarcati di attacco alla convivenza civile nel Paese''. 
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18/05/2012 Gita con i pensionati di Pesaro
La lega  dei Pensionati di Pesaro organizza per il 20 maggio una gita  nel maceratese. La mattina si visiterà il bellissimo  castello Pallotta   e il Palazzo dei Cardinali a Caldarola , nel pomeriggio  la  giornata  continuerà nella suggestiva Abbazia di Fiastra.  Sono invitati  soci e amici.
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16/05/2012 "Cisl con te": il nuovo servizio della Cisl di Pesaro
La Cisl di Pesaro  ha istituito Cisl con te, un servizio a sostegno e in aiuto delle persone e delle famiglie in difficoltà.Nella nostra comunità locale, come nel resto del Paese, si va diffondendo una sofferenza e un disagio che nessun sondaggio o statistica riesce ad evidenziare nella sua vera portata. Un processo di impoverimento, mai visto prima, sta risucchiando numerose famiglie del nostro territorio.Come si può essere tranquilli se si ha un lavoro a chiamata o se non si lavora affatto? Se si hanno figli meritevoli di studiare, ma che non possono per condizioni familiari? Se si ha un mutuo sulle spalle e si è in cassa integrazione? Se si hanno malati in casa e un affitto da pagare?Sono tutte  dolorose e  reali situazioni che incontriamo ogni giorno.Così muore la speranza e la capacità di immaginare un futuro per sé e per la propria famiglia.Una differenza, forse la fondamentale, con le crisi del passato (che abbiamo affrontato e superato) è che è venuta meno la fiducia in noi stessi.Eravamo certi, allora, che ce l’avremmo fatta.  Avevamo il senso dell’attesa. Sapevamo fare gruppo  e vedere insieme lontano.Oggi la fiducia negli altri  e la capacità di costruire relazioni è crollata verticalmente. (Solo  2 italiani su 10 sostengono di averne ancora – Demos & Pi 2012).Si è logorato in definitiva quel patrimonio di caratteristiche, di abilità, di virtù e di relazioni che va sotto il nome di capitale sociale e che rendeva la nostra società tradizionalmente più forte dello Stato.Di qui la necessità di ricreare comunità, come base per un nuovo slancio vitale. Cambiando stili e modelli di vita, per una società inclusiva e non dei fortunati.In Europa, nessuno come noi guarda con tanto pessimismo al futuro delle nuove generazioni.E’ in questo contesto  che la Cisl di Pesaro-Urbino ha istituito “Cisl con Te”.  Iniziativa collegata al progetto  della Cisl Marche sulle vulnerabilità. Un servizio quindi a sostegno  delle persone e delle famiglie in difficoltà.La finalità è quella di accogliere, ascoltare, individuare i bisogni,  spesso inespressi per pudore, accompagnandoli al superamento. I servizio poggerà sulla rete interna delle categorie e degli sportelli della Cisl, ma dialogherà e si rapporterà, in un’ottica di reciprocità e collaborazione, con le istituzioni e i soggetti pubblici e privati impegnati e  presenti sul territorio.L’idea è di una rete formata da diverse maglie, che sostenga le persone e le famiglie aiutandole ad attraversare le difficoltà.Il servizio sarà in diretto rapporto con l’Osservatorio. I dati raccolti  verranno utilizzati, come base di ricerca, per capire i cambiamenti e impostare efficaci politiche pubbliche, coinvolgendo le istituzioni e i soggetti interessati. 
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16/05/2012 Rinnovato per il 2012 l'accordo con le Banche per la cassa integrazione
E' stato rinnovato  anche per l'anno 2012 l’accordo con gli Istituti di Credito per l’anticipo della cassa integrazione e per la sospensione delle rate dei mutui. L’accordo, sottoscritto per la prima volta nel 2009, è stato negli anni 2010 e  2011 tacitamente rinnovato pur avendo nella sua applicazione notevoli difficoltà.Proprio per tentare di dare una svolta a questa situazione Cgil, Cis e Uil Marche hanno promosso una iniziativa che rilanciasse l’accordo stesso e che impegnasse, in maniera diversa che dal passato, le Banche.La sottoscrizione del nuovo protocollo  riprende in toto i contenuti dell’intesa sottoscritta nel 2009.Le  Organizzazioni Sindacali hanno anche chiesto ed ottenuto la sottoscrizione di un verbale "a latere" che impegna ogni Istituto di Credito firmatario a fornire il nome di un referente regionale cui rivolgersi per affrontare e risolvere le eventuali situazioni di criticità, ed a fornire i dati di monitoraggio sul numero di anticipi e di sospensioni che vengono concessi.Per ora l’elenco delle Banche firmatarie: Banca delle Marche, Banca Popolare Ancona, Banche di Credito Cooperativo (BCC), Carifano, Cassa di Risparmio di Fabriano.IL VOLANTINO di CGIL - CISL - UIL MARCHE
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11/05/2012 Riorganizzazione sanitaria: parte il confronto sul territorio.
Lunedì 14 maggio prossimo parte  dall’Area vasta 1 (Pesaro) il confronto territoriale sulla riorganizzazione sanitaria marchigiana.  Una priorità determinante perla Cisl, perché coinvolgere i soggetti locali di rappresentanza diventa strategico per la ridefinizione dell’offerta dei servizi sanitari più prossimi ai bisogni di salute dei cittadini e alle istanze degli operatori della sanità. Nei prossimi giorni verranno calendarizzati  anche gli incontri in Area  Vasta 2 (Ancona),  Area Vasta 3 (Macerata),  Area Vasta 4 (Fermo), Area Vasta 5 (Ascoli Piceno) per entrare nel merito del nuovo assetto sanitario che va  dalla riconversione dei piccoli ospedali  al  potenziamento dell’offerta di assistenza primaria.  
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10/05/2012 Poste Urbino - lentamente si ripristina “l’anormalità”
Pesaro - Come avevamo già denunciato sulle pagine di questa testata, Poste sembra ancora intenzionata a rimandare la soluzione dei problemi del centro di distribuzione e dell’Ufficio Postale di Urbino. Come? adottando l’ennesima soluzione tampone, soluzione che peraltro poteva essere adottata senza lasciare per oltre 10 giorni una trentina di lavoratori esposti a gravi rischi.“Rendere complicate le cose semplici” - afferma Dario Dominici Segretario Regionale Slp-cisl e Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS dell’Unità Produttiva di Pesaro – “sembra essere una mission… Ci sono volute due settimane, una riunione con la parte datoriale, una assemblea sul posto di lavoro con i dipendenti, un esposto all’Asur e qualche articolo, affinchè Poste Italiane si decidesse a fare un primo semplice intervento per ripristinare, in parte, il funzionamento del montacarichi che permette di far salire la corrispondenza destinata ai comuni di Urbino, Fermignano, Urbania, Peglio, S’Angelo in Vado e Borgo Pace al terzo piano del centro di distribuzione collegato all’Ufficio Postale di Urbino in via Bramante, pieno centro storico della famosa cittadina; e quindi essere lavorata in un ambiente che pur non a norma consente di non esporre a troppi rischi i dipendenti. Due settimane per decidersi a chiudere la porta al secondo piano lasciando che l’impianto possa essere utilizzato almeno come montacarichi.”Non è una bella storia, burocrazia e lungaggini testimoniano poca attenzione e considerazione per quei lavoratori che quotidianamente entrano nelle case dei cittadini portando corrispondenza e servizi non solo utili, essenziali alla popolazione. “Ricordiamo alla azienda che deve mantenere i propri impegni e cercare locali idonei ad accorpare in unico centro le lavorazioni dei servizi postali per la vasta area del territorio provinciale servito dal CPD di Urbino. Continueremo a incalzare la parte datoriale che ancora sfugge a qualsiasi confronto con le OOSS: a noi piace risolvere le questioni che attengono al lavoro intorno ad un tavolo piuttosto che attraverso i mass media, ma evidentemente ciò non sembra interessare a tutti in azienda. Nel frattempo è bene che tutti dalla cittadinanza agli amministratori locali siano a conoscenza di tutte le contraddizioni della più grande azienda di servizi del paese” Dario Dominici SLP_CISL Marche
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10/05/2012 Un accordo contro la crisi: esenzione ticket
LA DELIBERA GIUNTA REGIONALE N° 607 DEL 2/5/12 PROTOCOLLO TRA REGIONE MARCHE E CGIL-CISL-UIL: ESENZIONE DAI TICKET PER LAVORATORI E FAMILIARI COLPITI DALLA CRISI   E’ stata confermata anche per il 2012 l’esenzione dal pagamento del ticket per le prestazioni sanitarie e l’erogazione gratuita dei farmaci di fascia C per i lavoratori e lavoratrici colpiti dalla crisi. Infatti, in attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 dicembre 2011 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, la Giunta Regionale ha approvato la Delibera n. 607 del 2.5.2012 contenente i criteri e le modalità per riconoscere per il 2012 interventi a tutela della salute per i lavoratori, e i loro familiari a carico, che abbiano perso il lavoro, siano in cassa integrazione, in mobilità o in contratto di solidarietà. In particolare, i benefici previsti sono:  l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria (ticket) per le prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale erogate dalle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate dalla Regione Marche;   l’erogazione gratuita dei farmaci di fascia C compresi nei prontuari Terapeutici locali o di Area Vasta (attraverso le Farmacie convenzionate o in distribuzione diretta dalle Farmacie Ospedaliere).  Possono beneficiarne i lavoratori o lavoratrici e familiari fiscalmente a carico che, al momento della fruizione delle prestazioni, risultino:  aver perso il lavoro successivamente al 1° gennaio 2009 in mobilità in cassa integrazione (ordinaria, straordinaria, in deroga, in sospensione EBAM) e che nelle 13 settimane precedenti all’erogazione della prestazione abbiano avuto una sospensione dal lavoro pari almeno al 40% delle ore lavorabili; in contratto di solidarietà e che nei 6 mesi precedenti all’erogazione delle prestazioni abbiano avuto una riduzione dell’orario di lavoro pari ad almeno al 40% delle ore lavorabili  Per poter usufruire dell’esenzione, i soggetti aventi diritto devono recarsi presso gli Uffici Anagrafe della Zona Territoriale di competenza e autocertificare di possedere i requisiti richiesti. Ad essi e ai loro familiari fiscalmente a carico sarà rilasciato un certificato di esenzione. Per tali interventi inerenti la tutela della salute sono stati previsti i primi 800.000 euro. Ancona, maggio 2012   
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09/05/2012 Revocato lo sciopero regionale di 8 ore del Trasporto Pubblico Locale
Ancona 09.05.2012  Alla Commissione di Garanzia  Oss-conflitti sindacali  All’ASSTRA Marche All' ANAV Marche All'Assessore Trasporti Regione Marche Ill.sig. Prefetto di :Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Urbino Fermo Oggetto :  Revoca  Sciopero Regionale Trasporto Pubblico Locale su gomma del 10 maggio 2012             Le scriventi, comunicano che oggi 9 maggio c/o gli uffici della Regione Marche dopo l'incontro di ieri 8 maggio con l'Assessore ai Trasporti dott.  Luigi  Viventi e il dirigente dott. Sergio Strali, si è sottoscritto un protocollo di intesa.             Le OO.SS. pur non avendo condiviso il taglio dei servizi del 5% già effettuato, ritengono che il documento prodotto e sottoscritto, eviti ulteriori penalizzazioni ai cittadini e ai lavoratori, ma anzi inneschi un meccanismo virtuoso che dovrebbe migliorare ed efficientare il servizio di Trasporto Pubblico Locale.             Inoltre, il tavolo congiunto concordato tra Regione e OO.SS. permetterà di monitorare e concordare tutti gli aspetti riguardanti i nuovi affidamenti da effettuare nel 2013.             Pertanto, per le motivazioni di cui sopra le OO.SS. Regionali REVOCANO lo sciopero previsto per domani giovedi 10 maggio.  Segreterie Regionali Marche FILT-CGIL                FIT-CISL                UILTRASPORTI Fabrizio Fabbietti    Roberto Ascani       Giorgio Andreani
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09/05/2012 Cgil Cisl e Uil in piazza insieme il 2 giugno
«Manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil, senza sciopero e di sabato pomeriggio, il 2 giugno prossimo per mettere al centro il tema del lavoro e chiedere al Governo di invertire la rotta». E' quanto annunciato oggi dai Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, nel corso della conferenza stampa congiunta svoltasi nella sede della Uil.«Si tratta di una protesta simbolica che cade nel giorno della Festa della Repubblica per ricordare al Governo e all'intera classe dirigente italiana - spiegano i segretari - che l'Italia, come recita la Costituzione, è una Repubblica democratica fondata sul lavoro».La manifestazione si terrà nel pomeriggio per consentire alle istituzioni di celebrare la Festa del 2 giugno la mattina. Al centro della manifestazione c'è anche il tema del fisco. Cgil, Cisl e Uil sollecitano il Governo ad aprire una discussione per alleggerire il carico fiscale su lavoratori dipendenti e pensionati. Più in generale, le tre confederazioni chiedono all'esecutivo di invertire la rotta nelle politiche economiche.«La manifestazione del 2 giugno - sottolinea il Segretario della Cisl Raffaele Bonanni -  ha l'obiettivo di cambiare la politica economica e in modo particolare quello di garantire assolutamente una sterzata sulla vicenda fiscale. Nono solo  perche' rappresenta il segno maggiore di ingiustizia nel nostro Paese, dove chi ha di piu' paga di meno e chi ha di meno paga di piu', ma perche' il tipo di tassazione che si applica ha una valenza economica straordinaria.«E da parte di tutti gli altri Stati la leva fiscale viene usata proprio al contrario - precisa Bonanni, ricordando che «le economie asfittiche, infatti, vanno stimolate con i consumi e stipendi piu' bassi e tasse molto alte di certo non aiutano».E a proposito di fisco, il Segretario della Cisl torna a parlare di Imu: «I sindacati hanno chiesto una patrimoniale per i ricchi e si sono ritrovati una patrimoniale per i poveri» sottolinea dicendosi «molto vicino ai tanti sindaci che stanno pensando di rivedere l'Imu con l'obiettivo di non appesantire chi possiede una sola casa».«Meno tasse, dunque, ristrutturazione del debito pubblico e - ribadisce - taglio dei costi della politica nella ricetta contro la crisi. Senza dimenticare la vendita del patrimonio pubblico perché occorre smobilizzare tutto cio' che e' smobilizzabile, vendere le cose anziche' le persone».Bonanni è poi tornato a parlare di concertazione criticando l'idea che oggi il Governo tenta di far passare, «che con meno concertazione si eviti il consociativismo perché in assenza di qualsiasi confronto, senza una discussione trasparente con le forze che rappresentano il Paese, scorazzano le lobbies». E ha concluso: «Nei prossimi giorni Cgil, Cisl e Uil vareranno una proposta unitaria sul fisco con la quale chiedere al Governo l'apertura di una tavolo di confronto con l'obiettivo di tagliare le tasse su lavoratori dipendenti e pensionati».Cigl, Cisl e Uil manifesteranno il 2 giugno per avere 'risposte dal Governo' e avvertono che ''non ci sono alibi'' per non darle. Sottolinea la leader della Cgil, Susanna Camusso, presentando la manifestazione unitaria del 2 giugno: «Non ci sono alibi, fin quando si continua dietro l'alibi dell'Europa si fanno solo scelte recessive'. Serve equita' e crescita, con risposte su fisco e lavoro».«Senza risposte sul lavoro il Paese non ce la fa», avverte la leader della Cgil. «Siamo vicini a un punto di rottura e prima che si arrivi a un punto di non ritorno e' auspicabile e rivendicabile che il governo cambi la politica economica».«Una decisione, quella di Cgil, Cisl e Uil, - dice ancora Angeletti - che intende inviare al governo un messaggio chiaro: la misura e' colma, l'esecutivo deve cambiare passo, basta rigore, ora serve guardare ai lavoratori. Siamo sindacati assolutamente responsabili, non abbiamo mai anteposto i nostri interessi a quelli generali, ma oggi proprio il senso di responsabilita' non puo' arrivare ad un livello di afasia: con questa politica non raggiugeremo nessuno degli obiettivi dichiarati dal governo.«E questo perché - conclude - non si puo' celebrare la Festa della Repubblica facendo finta che l'articolo 1 della Costituzione sia stata solo un'idea geniale dei nostri contribuenti». 
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