Notizie dai territori

11/02/2015 Trenitalia chiude il deposito di Fabriano. Fit Cisl Marche: riqualificare per salvare il lavoro
Chiusura del sito manutentivo Trenitalia di Fabriano entro la fine dell’anno, è quanto è stato comunicato recentemente dal Direttore del Trasporto Regionale Marche. Una chiusura causata dalla dismissione dei vecchi locomotori 668 e dell’arrivo dei nuovi treni ATR 220.  Per la Fit Cisl Marche è possibile una riqualificazione per scongiurare la chiusura definitiva. Proprio in questi giorni  la Fit Cisl Marche è venuta a conoscenza che  la società RFI sta elaborando un progetto per un sito di manutenzione per i mezzi d’opera e di servizio addetti al mantenimento - riparazione dei binari e della linea elettrica (carrelli, mezzi per il rincalzamento dei binari, scale semoventi, ecc…) da posizionarsi nel centro Italia. Secondo Roberto Ascani, segretario generale Fit Cisl Marche: «Il nuovo progetto di manutenzione di RFI  appare ideale per un impianto come quello di Fabriano che, da sempre e con professionalità adeguate, gestisce la manutenzione dei mezzi diesel. Sollecitiamo la  politica e le Istituzioni locali a farsi parte attiva per un confronto con RFI affinché vengano scelte le Marche per la realizzazione del nuovo sito di manutenzione  ciò consentirebbe di mantenere un importante impianto manutentivo nel nostro territorio - conclude Ascani - ma sopratutto sarebbe una  garanzia per i lavoratori ed un ulteriore prospettiva di sviluppo occupazionale nel fabrianese.»
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09/02/2015 Garanzia Giovani: un'occasione che non va dispersa
Garanzia  Giovani, opportunità o miraggio per  i ragazzi  che stanno svolgendo un tirocinio presso una qualche realtà aziendale ? E’ questo l’amletico dubbio  che corre  tra i circa 847 giovani che nella provincia di Pesaro, partecipano ai tirocini realizzati grazie alle risorse messe a disposizione dall’Unione Europea e dal Governo tramite il progetto “GARANZIA GIOVANI”, dal momento che l’INPS  sta ritardando il pagamento ai partecipanti alle attività formative e che l’importo di 500 euro viene decurtato dall’Inps con la trattenuta del 23% di tasse.  Su queste paure e sulle preoccupazioni che indubbiamente allarmano non poco i ragazzi, si stanno concentrando le attenzioni di  tanti che evidenziano più’  le disfunzioni del Programma GARANZIA GIOVANI, che non le opportunità che dovrebbe offrire alle nuove generazioni in cerca di nuove possibilità di lavoro.  La  CISL ha nei giorni scorsi affrontato l’argomento in un incontro con la Regione Marche e le altre Parti Sociali per sbloccare il ritardo dei pagamenti e sollecitare la celere attivazione delle altre misure per agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani  La Regione ha assicurato, che a breve, i ragazzi dovrebbero ricevere i pagamenti, « in questi giorni - affermano dalla Cisl di Pesar, Urbino, Fano -   ci risulta che l’INPS abbia incominciato a liquidare le competenze ad una prima trance di circa 300 giovani tirocinanti (tirocini attivati tra settembre –ottobre 2014). Da risolvere a livello nazionale il problema della trattenuta fiscale del 23%  che riteniamo vada rapidamente riconsiderata.» Per la CISL Garanzia GIOVANI, in tempi difficili come quelli attuali, è un’occasione che non va dispersa  per i tanti ragazzi che vorrebbero mettersi in gioco ma non sanno come proporsi o verso cosa orientarsi. E’ attivo in questi giorni  il bando del SERVIZIO CIVILE per 422 volontari da avviare con scadenza della presentazione delle domande fissata per il 23 Febbraio 2015 ; Devono poi essere messe in campo altre misure come quelle dell’AUTOIMPIEGO, dell’ ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO e della FORMAZIONE A OCCUPAZIONE GARANTITA. Opportunità, come le altre previste dal Programma,  nate come occasioni di aiuto per favorire l’orientamento, la formazione  ed il lavoro per i tanti giovani inattivi. Per questo secondo la CISL stroncare sul nascere “GARANZIA GIOVANI” è un attacco ai giovani ed al loro futuro e allo stesso tempo è grave che i giovani che hanno riposto speranze ed aspettative su questo Programma vengano delusi. Per questo la CISL continuerà’ a sollecitare l’impegno delle istituzioni ad ogni livello perché siano garantite ai giovani misure ed opportunità di qualità e in tempi certi.
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06/02/2015 Porto di Fano, urgenti i lavori di drenaggio
Le due Categorie dei lavoratori del settore agroalimentare di Cisl e Cgil (rispettivamente Fai e FlaI) denunciano i gravi rischi per i lavoratori e per l’economia della città. "Siamo molto preoccupati per la situazione non più sostenibile. I lavoratori che noi rappresentiamo a causa delle difficoltà di manovra per ormeggiare i pescherecci nel porto rischiano di trovarsi in condizioni di estremo pericolo soprattutto in caso di maltempo". Queste preoccupazioni, una nostra delegazione, le ha già espresse al sindaco di Fano Massimo Seri nel corso di un recente incontro. Il sindaco si è detto disponibile ad affrontare questo problema con tutte le parti coinvolte. Noi chiediamo che i lavori di dragaggio del porto siano intrapresi urgentemente anche perché rischiano di saltare molti posti di lavoro con ricadute pesanti sull’economia della terza città delle Marche. Per questo sollecitiamo l’attivazione immediata di un tavolo regionale per accelerare il dragaggio e quindi permettere lo svolgimento in sicurezza delle attività lavorative collegate al porto.
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06/02/2015 Il personale delle Province va trasferito a Regione e Comuni
La ricollocazione dei dipendenti delle Province posti in sovrannumero dalle disposizioni della legge 190 del 2014 (legge di stabilità 2015) è un obbligo per le amministrazioni pubbliche. Da una lettura combinata di questa norma con le disposizioni contenute nell’art. 2 comma 13 della legge 135 del 2012 (spendig review), e stando a quanto previsto dalla Circolare n. 1/2005 del Ministero della Pubblica Amministrazione, si profila un meccanismo obbligatorio al quale le amministrazioni, sia comunali che regionali, non potranno sottrarsi. Abbiamo scritto a tutte le amministrazioni comunali maceratesi invitandole al rispetto della normativa ed evidenziando come dal suo mancato rispetto deriverà la nullità di eventuali nuove assunzioni di personale da parte degli stessi enti. La Cisl Funzione Pubblica sta lavorando a tutti i livelli per garantire che vengano mantenuti gli attuali livelli occupazionali ed evitare che dalla riforma delle Province derivi una perdita di posti di lavoro.  Allo stesso tempo restiamo in attesa che venga approvata la legge regionale di riordino delle Province, che probabilmente vedrà la luce a marzo prossimo. La proposta di legge presentata dalla Giunta marchigiana prevede che le funzioni “non fondamentali” verranno trasferite alla Regione, definendo anche le modalità per il trasferimento del personale collegato. Restano da chiarire alcune lacune temporali e finanziarie, sulle quali dovrà aprirsi a breve un confronto con i Sindacati. Nel frattempo prosegue la mobilitazione da parte dei Sindacati nazionali di Categoria nei confronti del Governo, che stiamo cercando di convincere a correre ai ripari per correggere le storture nate da una normativa complessa e disorganica. Per questo, insieme agli RSU della Cisl Funzione pubblica e alla Segreteria regionale parteciperemo il 25 febbraio all’assemblea nazionale delle Province che si terrà a Firenze. Il Responsabile Autonomie Locali di Macerata - Cisl Funzione Pubblica Marche  (Alessandro Moretti)
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05/02/2015 “Responsabilità e coraggio di scegliere. I giovani investano sulle passioni” Ferracuti all’inaugurazione dell’Anno Accademico di UNICAM
Inaugurato oggi il 679° Anno Accademico dell’Università di Camerino, presente Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche, che  a nome di CGIL,CISL,e UIL, nel suo intervento  ha ribadito:« Sono sette anni che stiamo attraversando una pesante e complessa trasformazione verso una nuova epoca. Stiamo di fatto muovendo i primi passi dentro un’epoca che è nuova, dove “niente è più come prima”. Non possiamo permetterci di aspettare, di sederci e osservare quello che accade, ma dobbiamo essere protagonisti del cambiamento, assumerci la responsabilità di decidere dove vogliamo andare, di costruire insieme una visione del nostro territorio. Le energie positive debbono trovare la forza e le modalità per dialogare, confrontarsi e immaginare insieme il futuro. Dobbiamo avere il coraggio di scegliere e innovare con intelligenza. La conoscenza e la ricerca devono ricongiungersi con lo sviluppo economico, produttivo e sociale. Senza questa alleanza il futuro sarà ancora più duro. Tutto il mondo del lavoro, e il sindacato in particolare, vuole aiutare questo incontro. Perché è lì che nasce il lavoro.  Con l’Università di Camerino abbiamo già iniziato a farlo. La Consulta per il lavoro e la valorizzazione della persona credo sia una sperimentazione unica in Italia e va in questa direzione: ha l’obiettivo di progettare nuove forme di sviluppo, in grado di costruire lavoro, ricchezza e benessere alla portata di tutti, durevole e sostenibile nel tempo».  In conclusione del suo intervento Ferracuti si è rivolto agli studenti: « vogliamo percorrere con più determinazione qualche tratto di strada insieme a voi, proprio mentre state costruendo un’ipotesi su come tenere insieme capacità personali e progetto professionale. Non è semplice. Spesso sembra impossibile, visti i dati sulla disoccupazione giovanile. Ma non possiamo non provarci, perché è questione vitale per tutti. E’ il momento di fare un passo avanti nel modo di guardare a questo orizzonte. Paradossalmente, proprio in un periodo che appare a tutti senza certezze, c’è più spazio per costruire i nostri progetti dentro la realtà, poiché è una realtà tutta da riempire o, addirittura, da ricreare. Questo più che mai è il tempo di investire sulle vostre passioni, di coltivare le vostre attitudini, di edificare le vostre conoscenze perché è a partire dalle vostre competenze che costruiremo insieme il nostro e il vostro futuro. Non rinunciate a sperare e ad impegnarvi per raggiungere i vostri obiettivi e realizzare le vostre ambizioni.»
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02/02/2015 Industria pesarese: continuano i segnali di crisi ma ci sono anche imprese che assumono
Aziende chiuse e situazioni di crisi, l’industria metalmeccanica pesarese continua a perdere pezzi e posti di lavoro. Questo è il dato che emerge dall’attivo della Fim Cisl Marche che si è svolto a Fano alla presenza di 40 delegati del territorio.Aziende storiche come il Cantiere Navale di Pesaro (50 dip. + 250 dip che lavoravano nell’indotto), la BVB del gruppo Marcegaglia di S. Lorenzo in Campo (100 dip), multinazionali come SWK nello stabilimento di Fano (80 dip), il brutto episodio di cronaca della King di Fano (45 dip) sono solo alcuni esempi di aziende che hanno avuto visibilità mediatica, ma anche tante piccole aziende artigiane hanno chiuso le serrande.Malgrado tutto questo, fortunatamente ci sono anche aziende che stanno assumendo, in modo quasi esclusivo con contratti di somministrazione, che se in alcuni casi è giustificabile per l’esigua visibilità degli ordini, in molte altre situazioni è spesso legata alla convenienza dei costi.Come Fim Cisl Marche riteniamo che la nostra azione sindacale continuerà ad avere come obiettivo primario l’occupazione impegnandoci a gestire, come fatto finora con responsabilità, le crisi per salvaguardare posti di lavoro, ma saremo altrettanto determinati a chiedere agli imprenditori, che ne hanno la possibilità, di trasformare i contratti precari in posti di lavoro a tempo indeterminato, visto anche le agevolazioni introdotte nella legge di stabilità.Vogliamo continuare la nostra battaglia perché ci sia una facilitazione nell’accesso al credito – afferma Mauro Masci Segretario della Fim Cisl Marche – considerando che se da un lato continuano gli strumenti della BCE per favorire il credito alle imprese e alle famiglie, dall’altro l’atteggiamento burocratico e il mancato finanziamento hanno causato non pochi problemi in aziende e persone del pesarese. Siamo sicuri che le affermazioni del Prefetto di Pesaro appena insediatosi possono essere un valido aiuto a migliorare questa problematicità.
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30/01/2015 Il ripristino della tratta ferroviaria Fano – Urbino. Le riflessioni della Cisl
Periodicamente, riappare l’annoso dibattito se ridare nuovo respiro e ruolo alla dismessa tratta ferroviaria Fano e Urbino. L’idea evoca indubbiamente suggestive riflessioni per la rivalorizzazione di un tratto paesaggistico dell’entroterra Urbinate e fanese di sicuro richiamo per lo sviluppo delle attività turistiche, come evoca altrettante considerazioni di convenienza sul versante dei trasporti, posto che la ferrovia alleggerirebbe il peso di quello su gomma a beneficio certo della qualità della vita e dei costi. Il problema su cui riflettere attentamente, per la CISL di Pesaro, Urbino e Fano, è esattamente l’incidenza dei costi e la sostenibilità di un progetto complesso che coinvolge diversi livelli istituzionali e che interessa un territorio che nel corso di tanti anni ha subito non pochi stravolgimenti ed evoluzioni demografiche. Prima di tutto, in tempi di forti riduzioni dei costi occorre comprendere bene chi dovrà farsi carico dei costi di progettazione e realizzazione, lo stato centrale o le istituzioni regionali e locali ? Il rapporto costi benefici sosterrà l’eventuale approccio in positivo all’idea progettuale? Le condizioni di elevata antropizzazione dell’area, consentono ancora la convivenza di una strada ferrata in rapporto alle modificazioni apportate ? Siamo convinti che questi interrogativi devono necessariamente essere affrontati preliminarmente ad ogni e qualsiasi confronto di merito progettuale se davvero si vuol passare dall’idea suggestiva all’impegno fattivo di rendere realtà un trasporto più eco compatibile per il territorio. Certamente, se questi interrogativi dovessero essere sciolti in positivo da un confronto serio, serrato e non episodico, è del tutto evidente che per la CISL è indubbiamente una scommessa da affrontare e perseguire con tenacia per il bene della popolazione e dell’economia del territorio che certamente ha sofferto non poco per la dismissione della tratta. La CISL valuterà con serietà e rigore ogni confronto concreto su questo tema, perché ogni nuova opportunità di sviluppo e rilancio del territorio è un dovere a cui una forza sociale come il Sindacato e la Cisl in particolare, non può sottrarsi.
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29/01/2015 Sciopero intelligente trasporto pubblico, raccolta firme a Recanati
Prosegue la campagna di  raccolta firme,  promossa dalla Fit Cisl, per presentare una legge di iniziativa popolare che cambi le regole dello sciopero nei servizi pubblici essenziali in particolare nel trasporto pubblico. Sabato  30 gennaio dalle ore 9,00 alle ore 12,30 al mercato di Recanati sarà possibile firmare per dire basta  a forme di sciopero che creano solo disagi ai cittadini e rabbia nei lavoratori, che il più delle volte sono costretti a scioperare per tentare di vedere rispettati i propri diritti, perdendo parte dello stipendio per le giornate di sciopero effettuato, senza risolvere alcunché. Colpiti anche i sindacati che, proclamando uno sciopero, tentano semplicemente  di far rispettare alle aziende gli impegni sottoscritti nel contratti collettivi di lavoro, sono considerati gli unici responsabili politici di tutto quello che accade.  Per assurdo chi beneficia dello sciopero così come oggi è regolato sono  le aziende che in caso di sciopero non usano i propri mezzi, non consumano benzina, non usano elettricità, non pagano i lavoratori ma ricevono comunque i soldi pubblici per un servizio che per loro responsabilità non forniscono. Per questo la Fit Cisl, già da alcuni mesi, ha avviato una raccolta firme in tutta Italia per  poter presentare direttamente in Parlamento, con una legge di iniziativa popolare come previsto dalla Costituzione,  una proposta che cambi le regole contenute nella legge n. 146 del 12 giugno 1990 che regola oggi lo sciopero nei servizi pubblici essenziali. I punti della proposta Fit Cisl: Riequilibraregli effetti prodotti dallo sciopero sui lavoratori e sugli utenti, rispetto a quelli prodotti sulle aziende che operano in regime di sovvenzione pubblica :in caso di sciopero nazionale di durata superiore alle 24 ore effettuato a sostegno del rinnovo del CCNL, le aziende che ricevono soldi pubblici per oltre il 50 % del fatturato saranno costrette a versare una quota parte di tali soldi nei fondi di solidarietà bilaterale della categoria. Indennizzare,seppur parzialmente, gli utenti per i disagi subiti in caso di sciopero: consentendo agli utenti di accedere gratuitamente al servizio durante le fasce così dette "garantite". Ridurreconsiderevolmente il numero di scioperi effettuati: rispettando i diritti dei lavoratori e responsabilizzando le aziende anche sotto il profilo economico.  
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29/01/2015 Positivo l'incontro al Mise su Accordo di programma ex A.Merloni
Oggi  a Roma incontro al Ministero dello Sviluppo Economico sull'Accordo di programma ex A.Merloni per la ripresa e la reindustrializzazione delle aree umbro- marchigiane colpite dalla crisi. All'incontro, fortemente richiesto dai sindacati confederali e di categoria,  erano presenti i rappresentanti delle Regioni Marche e Umbria, i Sindaci dei Comuni delle aree colpite e le delegazioni sindacali di categoria e confederali. Presenti anche  il segretario nazionale Cisl, Giuseppe Farina  e   il segretario generale  Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo  che all'uscita  dell'incontro con il Vice Ministro De Vincenti ha dichiarato: « Un incontro che ha portato passi positivi nella direzione da noi auspicata.  Ridefinire  ed estendere i criteri di accesso  ai finanziamenti previsti dalla legge 181 e prorogare l'Accordo di programma per l'area umbro-marchigiana  di ulteriori  due anni mantenendo l'impegno dei 35 milioni già  assegnati per iniziative di reindustrializzazione e nuova occupazione, sono gli impegni assunti oggi.  Ora bisogna  fare  presto, gli impegni  devono diventare  atti concreti  entro febbraio. - sottolinea Mastrovincenzo -  Così  sempre  entro il mese di febbraio  auspichiamo arrivi la convocazione  di un nuovo incontro al Ministero per risolvere  la vicenda J&P, vertenza che De Vincenti ha assicurato essere tra quelle prioritarie seguite dal Governo.»
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28/01/2015 In piazza a Pesaro contro il terrorismo
E’ ben riuscita la manifestazione organizzata sabato 24 gennaio dalle Associazioni Islamiche della provincia di Pesaro-Urbino, in Piazza del Popolo a Pesaro. Contro la violenza e l’intolleranza, a sostegno del dialogo e dell’integrazione. La delegazione della Cisl era rappresentata dai dirigenti delle Ast di Fano e di Urbino, Giovanni Giovanelli e Leonardo Piccinno; insieme a Alessandro Santoro e En Nahili Abdelali della Filca, federazione che associa i lavoratori del legno e delle costruzioni e Gianluigi Storti, responsabile dell’Anolf, associazione di immigrati fondata nel 1989 dalla Cisl. Nessuno ha diritto di ferire l’altro è stato ripetuto con forza e a più voci, negli interventi che si sono succeduti. Oggi è più che mai chiaro che nel percorso di costruzione di una società coesa è fondamentale l’incontro con l’altro, portatore di novità e di speranza. Una promessa reciproca di fedeltà e di fratellanza. Ma, ad un tempo, è anche l’occasione personale per una riflessione sui nostri pregiudizi e sui nostri comportamenti In definitiva, l’incontro con l’altro è un dono che reca in se una “benedizione nascosta”.
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22/01/2015 Appalti pubblici al ribasso nel pesarese: la denuncia della Cisl
Avviato  nella provincia di Pesaro-Urbino, il monitoraggio degli appalti pubblici affidati sia dagli enti che dalle aziende municipalizzate ( Marche Multi Servizi , Aset) . « La situazione del nostro territorio provinciale continua a presentare i segni di una crisi - affermano i responsabili della Cisl di Pesaro Urbino, della Filca Cisl e della Fisascat -   che ha praticamente ridotto del 50 % gli addetti del settore edile  con una diminuzione del 40 % delle ore lavorate, dati Casse edili,  e con la scomparsa di significative ditte della filiera edile. Un territorio  pesantemente contrassegnato dalla mancanza di appalti pubblici  e dalla presenza di un ricorso a percentuali di ribasso  per l'aggiudicazione degli appalti.- continuano i sindacati confederali e di categoria -  La media del ribasso nella nostra provincia si attesta  intorno al 29,30% con punte che raggiungono addirittura  il  40 % .»  L'analisi promossa dalla Cisl di Pesaro Urbino e dalle categorie degli edili e del terziario rileva anche che  i lavori in appalto  vengono  spesso subappaltati a cooperative di lavoratori europei che applicando le tariffe dei loro paesi di origine,« attuando così una sleale concorrenza  nei confronti delle nostre imprese con un costo del lavoro diverso. - denunciano i sindacati - Ciò avviene anche nel settore dell’aggiudicazione degli appalti di servizi  con  medie di ribassi intorno al 12  %, una media troppo bassa per gli appalti di servizi alle persone ( asili, assistenza agli anziani)…) che va ad incidere esclusivamente nel costo del lavoro .» La Cisl di Pesaro Urbino insieme alle categorie  Filca Cisl e  Fisascat  Cisl chiedono ai Comuni  di adoperarsi nella stipulazione dei bandi di appalto di trovare le forme che possano favorire le cooperative locali  per non disperdere il patrimonio di competenze di professionalità. « Ci preoccupa moltissimo l’appalto del Comune di Fano per il servizio di mensa  nelle scuole dell’infanzia - affermano -  dove  non è stata inserita  la clausola dell’assunzione diretta di tutto il personale mettendo così a rischio posti di lavoro e la qualità del servizio sino ad ora ineccepibile.» Altro fenomeno preoccupante, secondo la Cisl di Pesaro Urbino, la Filca e la Fisascat,  è l’aggiudicazione di servizi  alla persona che i Comuni affidano ad associazioni, creando in questo modo concorrenza sleale  nei confronti delle cooperative specializzate in tale settore e violando quanto previsto dalla normativa vigente.  La Cisl di Pesaro Urbino, chiede pertanto che vengano rispettate le normative previste : dal protocollo stilato in Prefettura tra i sindacati di categoria dell'edilizia di CGIL CISL UIL, gli enti preposti al controllo e  le stazioni appaltanti in tema di verifica della regolarità contributiva e retributiva versata dalle ditte. dal protocollo d'intesa sottoscritto nel 2008, da CGIL CISL UIL  Provincia di Pesaro-Urbino e gli organismi di controllo in cui si assumeva la modalità dell'' offerta europea, come strumento di trasparenza da osservare in tutte le gare di appalto pubbliche della provincia pesarese. Forte, infine, la preoccupazione della Cisl di Pesaro Urbino per  la realizzazione delle opere compensative previste dalla terza corsia dell’Autostrada A14 «chiediamo alla stazione appaltante di  aggiudicare i lavori  evitando il massimo ribasso e di adoperarsi per  contrastare  le forme di elusione contrattuale. - concludono -  Auspichiamo che Autostrade per l’Italia  si avvalga anche delle imprese presenti nel territorio e faciliti  la ricollocazione delle maestranze locali per la realizzazione delle opere compensative .»
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19/01/2015 Ospedale di Pergola: si alla riqualificazione no alla riconversione
Questo è il concetto forte emerso dal convegno organizzato dalla Cisl delle Marche venerdì 9 gennaio scorso presso la sala convegni della Banca di Credito Cooperativo di Pergola. Il convegno della Cisl dal titolo, “2015… Quale futuro attende l’Ospedale SS. Donnino e Carlo di Pergola all’interno del sistema sanitario marchigiano?” si è svolto in una sala gremita, di cittadini, pensionati, dipendenti dell’Ospedale, amministratori e rappresentanti delle varie forze politiche locali e si protratto fino a tardo pomeriggio a testimonianza del prolungato dibattito e dell’importanza che rappresenta l’Ospedale per la città di Pergola e l’intera comunità della Valle del Cesano. Luca Talevi Segretario Generale della Cisl FP Marche e Sauro Rossi Segretario Regionale della Cisl Marche, a cui è stato affidato l’onere di concludere il convegno, hanno ribadito con forza la richiesta di applicazione delle delibere sul riordino delle reti cliniche approvate dalla Giunta Regionale della Marche (in primis la n.1345/13). Solo la corretta applicazione della suddette delibere può garantire al presidio ospedaliero pergolese un percorso di riqualificazione funzionale tale da garantire lo svolgimento in loco delle previste prestazioni sanitarie di medio/bassa complessità e l’azione di filtro per patologia di più alta complessità di cura, anche attivando la multispecialistica in chirurgia. Se non adeguatamente sostenuta la riorganizzazione dell’Ospedale di Pergola può portare ad un un lento ma inesorabile depotenziamento dei suoi reparti e dell’attività ambulatoriale con ricadute pesanti sui servizi resi alla collettività, costretta a rivolgersi altrove per veder garantito il diritto alla salute. Nelle sue conclusioni Sauro Rossi ha confermato che la posizione della Cisl è di chiedere per l’Ospedale di Pergola il rispetto da parte della Regione e dell’Asur di norme ed atti già approvati ma al momento solo parzialmente applicati. “La Cisl, fuori da ogni logica campanilistica , non chiede alcun trattamento di favore per l’Ospedale di Pergola ma solo il rispetto di quanto scritto nel Piano Socio Sanitario 2012/2014 , nel piano di Area Vasta e nella delibera 1345, che riconoscevano la peculiarità di questa struttura sulla base di elementi geografici e logistici. La Cisl delle Marche ha ribadito il suo impegno a chiedere in tutti i tavoli istituzionali il rispetto di norme già approvate per tutelare prioritariamente i bisogni di salute dell’intera popolazione della Valle del Cesano e dell’entroterra e la dignità di tutti i lavoratori che con grande professionalità e tra tante difficoltà continuano a fare il proprio lavoro nel presidio ospedaliero di Pergola.  
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16/01/2015 Crisi del turismo, i profughi non sono la causa
Ma davvero siamo convinti - afferma la Cisl di Pesaro - Urbino - che "Profughi e rifugiati" sono la causa della scarsa rilevanza o del pericolo di involuzione del turismo, non solo del territorio fanese ma anche pesarese?È possibile che coloro che sono temporaneamente "ospiti" dell'hotel Plaza possono concretamente mettere in ginocchio la prossima stagione turistica di Fano, oppure, non sarà vero invece che le cause vanno ricercate in ben altre direzioni, ovvero, nella debolezza della struttura ricettivo - alberghiera, della cultura dell'accoglienza e della inadeguata valorizzazione del "prodotto" turismo?L'attività turistica nella vicina "Riviera Romagnola" da Cattolica a Cesenatico ed oltre, dura mediamente 8-10 mesi all'anno, nella cosiddetta "Riviera Adriatica" come viene pomposamente definito il litorale marchigiano a nord di Ancona, dura mestamente, 60-80 giornate annue, Fano compreso.È colpa dei profughi e rifugiati del Plaza?Perché una provincia, quale quella pesarese, ricca di paesaggi, storia, cultura, bellezze architettoniche, compreso il patrimonio UNESCO, non riesce ad essere attrattiva nei grandi mercati del turismo internazionale e raccoglie mestamente, la 3° e 4° età europea ed il turismo pendolare delle aree interne senza sbocco al mare, mentre la vicina Romagna, ormai plafonata territorialmente, continua ad essere attrattiva?Forse la differenza la fanno, il diverso modello turistico di riferimento, oppure il ritenere l'economia di riferimento primaria per il territorio e non un settore secondario ed integrativo al manifatturiero, oggi fortemente in crisi.La CISL MARCHE della provincia di Pesaro Urbino Fano, è convinta che più che gridare alla paura del diverso e dello straniero, occorre ripensare un moderno progetto di sviluppo turistico del territorio, riqualificare la struttura ricettivo alberghiera guardando ad un mercato planetario e non più europeo o peggio ancora locale.Va ripensato l'intero settore del trasporto, di terra, di mare ed aereo ( oggi manca un collegamento fisso con i due aeroporti di Rimini e Falconara), tenendo a riferimento l'importanza e l'influenza che potrà avere l'avvento della MACRO REGIONE ADRIATICO-IONICA non solo per l'economia provinciale ma per l'intera regione marchigiana.Ha ragione chi sostiene che le nuove generazioni non possono essere ambasciatori nel mondo delle bellezze e potenzialità del territorio, se per "scaramanzia" non si visitano i tesori che ci circondano.Come altrettanto non è pensabile che lo sviluppo economico possa ancora essere mono settoriale, trainato dalla sola industria tipica senza considerare che i traguardi futuri devono vedere in concorso, il manifatturiero, l'artigianato di qualità, le eccellenze agro-alimentari, turismo e terziario.Fantasiosi miraggi di sviluppo economico ed occupazionale (vedi i mille posti di lavoro dell'OUTLET di Marotta: apriamo subito un confronto tra OO. SS comune di Mondolfo per verificare le ricadute occupazionali), oppure le fobie collettive, non portano da nessuna parte.CISL  PESARO - URBINO
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12/01/2015 Occhio al diabete, incontro pubblico ad Ancona
                                                                                                                     “Occhio al diabete, nella terza età”, lunedì 19 gennaio 2015 alle ore 16.00, presso il Circolo Anziani della Parrocchia San Gaspare del Bufalo ad Ancona, incontro pubblico promosso dalla Fnp, il sindacato dei pensionati della Cisl.  Il diabete, tra le patologie più diffuse della terza età, è una malattia  insidiosa che può determinare, a seconda della tipologia, complicanze acute o croniche che riguardano diversi organi e tessuti, tra cui gli occhi, i reni, il cuore, i vasi sanguigni e i nervi periferici. All'incontro, introdotto da Guido Viola responsabile della RLS FNP-CISL Ancona, interverrà il Dott.Massimo Boemi, Direttore Diabetologia dell' Inrca di Ancona. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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12/01/2015 Non temete chi è diverso
Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl di Fano, interviene sulla questione dei profughi accolti a Fano. “Il dibattito e le polemiche di queste ore sull’accoglienza di 41 profughi nella nostra città e ospitati presso una struttura alberghiera del Lido di Fano rischia di far distogliere la vera problematica dei profughi. Ricordiamo che queste persone per lo più bambini e donne fuggono da situazioni di conflitto (Siria, IRAQ, Kurdistan)) e da paesi sottosviluppati (Eritrea Etiopia, ) e scelgono di giungere in Europa dove sicuramente trovano una situazione sociale, civile economica e politica non lacerata da conflitti guerre e dove in ogni caso ci sono condizioni di vita notevolmente migliori di quelle dei loro paesi”afferma Giovanelli. Altro aspetto che tutti dimentichiamo è la mancanza di una legislazione nazionale e d europea (di cui sicuramente la Bossi Fini non rappresenta la migliore legge in tema di emigrazione e d’integrazione) che contrasti l’immigrazione clandestina e i viaggi della speranza. Ricordiamo che dal 1994 ad oggi sono morti nel canale di Sicilia più di 7000 persone e più di 30.000 sono stati coloro che sono arrivati in Europa approdando in Italia.Questi richiedenti asilo sembra stiano facendo di tutto per ostacolare il turismo nella nostra città e i residenti sono allarmati per la pericolosità di queste persone !!! Chi li avvicina e ha conosciuto le loro tremende storie si rende conto che non sono loro la causa della crisi del turismo Fanese e che la prossima estate non sarà la loro presenza a Fano che impedirà di raggiungerà gli “entusiasmanti” dati della scorsa estate. Mah.... qualcuno li ha avvicinati? qualcuno ci ha parlato? qualcuno ha conosciuto le loro tremende storie? La Cisl di Fano invita la società civile della nostra città a rifuggire dalla paura del diverso, dalla paura di contaminarsi, e di avviare interventi strutturati, tesi ad accogliere in strutture adeguate ed idonee con progetti di integrazione ed accoglienza realmente operativi ed efficaci. Molto viene fatto da quelle cooperative, associazioni che operano nell’accoglienza dei richiedenti asilo politico e se oggi coloro che si indignano e polemizzano per questo gruppo di profughi utilizzassero le loro risorse umane, professionali e civili per creare condizioni di reale integrazione ne guadagnerebbe sicuramente la società civile e i problemi potrebbero essere affrontatati rifuggendo dai luoghi comuni e dalla strumentalizzazione ideologica. C'è molto da operare in questa direzione, sicuramente il periodo socio-economico non è il migliore, ma solo la coesione sociale, solo accogliendo e non respingendo a priori costruiremo anche nella nostra città un modello di integrazione anche per questi rifugiati politici.
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09/01/2015 Crisi fabrianese, i sindacati non si rassegnano
Tanti impegni disattesi, mentre il territorio fabrianese, sta continuando un inesorabile processo di deindustrializzazione, con il rischio di far sprofondare ulteriormente un distretto industriale già messo in ginocchio dalle tante crisi aziendali non ultima quella dell’A. Merloni, sfociata nel licenziamento di tutti i 1.500 dipendenti. E' quanto denunciano  le segreterie  di Fim Cisl, Fiom Cigl e UIlm Uil. Sono passati 6 mesi da quando il Governo con un impegno preciso aveva garantito, con grande ottimismo, che la vertenza banche e J&P Industries stava incanalandosi verso una soluzione positiva. Inoltre che il tema dell’Accordo di programma, sarebbe stato ripreso in un tavolo ministeriale apposito. Ad oggi solo un silenzio assordante arriva dalle istituzioni. «Tutti conoscono quali sono le azioni da intraprendere, ma la realtà è che non c’è la volontà e responsabilità politica nel fare.- affermano i sindacati di categoria - La rassegnazione non è nel nostro dna, ne in quello dei Lavoratori con i quali rilanceremo una nuova stagione di lotte. Deve essere dato a Fabriano ed al suo comprensorio, la possibilità di mantenere e sviluppare nuove opportunità industriali.» Comunicato Stampa
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09/01/2015 AREA EX MERLONI : PROROGARE LA SCADENZA DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA E SEMPLIFICARE I CRITERI
L’Accordo di Programma per l’area ex Merloni siglato tra le regioni Marche, Umbria e Ministero dello Sviluppo, per la Cisl e la Fim Marche continua ad essere, per dimensione di risorse e per vastità territoriale,  una occasione importante per attivare iniziative di qualificazione e riconversione produttiva dei territori interessati con l’obiettivo di incentivare la ricollocazione dei lavoratori e la creazione di ulteriore occupazione attraverso nuove iniziative imprenditoriali, anche in forma cooperativa. Il sindacato e  i lavoratori hanno fortemente voluto la firma dell'Accordo di Programma e anche con l’iniziativa del  7 novembre scorso  a Fabriano hanno rilanciato la sua  importanza e la richiesta di superare le difficoltà che ne compromettono l’efficacia. Per la Cisl è necessario che si proroghino i termini dell’Accordo di Programma in scadenza a marzo e siano rivisitati i criteri per la valutazione dei progetti. Il 12 dicembre si è già svolto un incontro tra Ministero e Regioni; Cisl e Fim Marche chiedono al  Ministero dello Sviluppo economico che al più presto convochi anche il sindacato per dare  ai lavoratori la certezza che lo strumento dell’Accordo di Programma sarà ancora attivo con possibilità più concrete di promozione di investimenti e di lavoro.
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07/01/2015 Giovani e Lavoro. A Trecastelli incontro pubblico con il segretario CISL Mastrovincenzo e l’assessore regionale Lucchetti
Giovani e Lavoro, al centro dell’ incontro pubblico domani, giovedì 8 gennaio 2015 ore 21.30,nella Sala Polifunzionale di Trecastelli, in località Ripe in provincia di Ancona. All’evento, promosso dalla Regione Marche e dal Comune di Trecastelli, interverranno  il Segretario Regionale CISL Stefano Mastrovincenzo e l’Assessore Regionale Marco Lucchetti. Nell’incontro introdotto da  Faustino Conigli, Sindaco di Trecastelli, verranno approfondite le tematiche e le riforme legate al lavoro con particolare attenzione ai giovani del territorio tra il Misa e il Cesano.
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07/01/2015 2015….quale futuro attende l’Ospedale di Pergola?
E' questo il titolo del convegno che si terrà Venerdì 9 gennaio alle ore 16.00 presso la Sala Convegni della Banca di Credito Cooperativo di Pergola, Viale Martiri della Libertà 46 b, per parlare del futuro che attende l’Ospedale Santi Donnino e Carlo di Pergola all’interno del sistema sanitario regionale marchigiano. Interverranno Luca Talevi - Segretario Regionale Cisl Fp Marche e Sauro Rossi – Segretario Regionale Cisl Marche.VOLANTINO convegno pergola 9_1_2015
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23/12/2014 Presentato a Fano il tavolo per la lotta alla povertà e all’inclusione sociale
E’ stato attivato nel Comune di Fano un tavolo anti-crisi. Il grave problema dell’espansione del fenomeno della povertà ha indotto il comune, i sindacati ed altri soggetti a ragionare insieme con l’obiettivo di creare una rete tra soggetti pubblici e privati che, con specificità diverse, si occupano di lotta alla povertà e di inclusione sociale. L’obiettivo è di arrivare ad una integrazione di servizi ed operatività che veda la comunità locale raccogliere la sfida di costruire nuove politiche dedicate al tema della crisi ed alle nuove povertà in aumento. Questo modello di progettazione è stato abbracciato da numerosi soggetti pubblici e privati tra i quali il Comune, la Caritas, l’ambito territoriale sociale, la Cisl con Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl di Fano, la Cgil, il Centro per l’impiego, l’associazione di Volontariato San Paterniano Opera Padre Pio, il Distretto integrato di economia Sociale Marche Nord, Il Forum del Terzo settore e il Banco alimentare. L’intento è quello di evitare sovrapposizioni e sprechi e far lavorare in maniera organica tutte le realtà che sono in prima linea contro la povertà. Il progetto coordinato da Roberto Busca funzionario Comunale, Desi Goffi della Cisl, Cora Falcioni dell’Ambito Territoriale Sociale e Stefania Poeta della Caritas è iniziato con una dettagliata mappatura delle risorse e dei bisogni presenti sul territorio. Per elaborare proposte operative che siano nell’ottica dell’ottimizzazione e dell’integrazione delle risorse esistenti o che siano innovative rispetto ai bisogni rilevati, il tavolo si è suddiviso in gruppi operativi tra soggetti che si occupano degli stessi temi quali il lavoro, l’ abitazione, il sostegno economico e i beni di prima necessità nel quale rientra anche il recupero delle eccedenze alimentari con due centri di raccolta e distribuzione di alimenti. Da gennaio sarà attivo, presso la sede dell’ambito, lo sportello opportunità anticrisi con l’obiettivo di informare ed orientare le persone fragili e “vittime"della crisi e far si che chi necessita di un aiuto riesca a trovare delle possibili soluzioni evitando di venir sballottato da un ufficio all’altro. 
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16/12/2014 Assemblea pubblica Piccoli Azionisti di Banca Marche a Pesaro
Sono oltre 40.000 i piccoli azionisti della Banca delle Marche che detengono c.a. il 32% del capitale sociale della Banca.  Clienti, tra cui tante famiglie che hanno investito i propri risparmi  dando fiducia  alla “Banca del Territorio”, e Adiconsum auspica e sollecita gli interventi per il  salvataggio. Adiconsum intende agire su più fronti a tutela dei piccoli azionisti e obbligazionisti: Ad oggi risultano esserci più procedimenti che meritano attenzione da parte degli investitori. Sono procedimenti che ancora non hanno visto la conclusione della fase di indagini e che vedranno i singoli azionisti essere legittimati alla costituzione in giudizio per vedere tutelate le proprie ragioni. Adiconsum, nell'immediato, ritiene utile percorrere anche altre strade, a partire dal rigoroso controllo del rapporto contrattuale: si tratta di verificare se l’istituto, considerando il conflitto di interesse, al momento della vendita delle azioni ha rispettato tutti gli obblighi imposti dalla normativa di settore. Azioni fra l’altro non quotate in borsa, quindi titoli illiquidi non adatti ad un profilo di risparmiatore prudente. Adiconsum ha richiesto un incontro al Commissario Straordinario di Banca Marche, unitamente alla istituzione di una procedura stragiudiziale, attraverso la “conciliazione paritetica”. Segnalazioni ed esposti agli organi di vigilanza e di regolazione al fine di verificare la legittimità del comportamento di Banca Marche. In sintesi, una serie di azioni che  possano permettere ai risparmiatori di  trovare soluzioni in tempi più brevi, senza dover aspettare anni per le sentenze penali e civili definitive.  Adiconsum  rassicura che non ci sono scadenze imminenti, ma consigliamo di attivarsi, per questo è indetta un'Assemblea pubblica  GIOVEDÌ 18 DICEMBRE 2014  ore 16,00 Sala San Terenzio (g.c.), via Rossini, 66 Pesaro. Si invitano i piccoli azionisti  e gli obbligazionisti  a partecipare Comunicato Stampa
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16/12/2014 Tavola rotonda: Fermano al Lavoro. Visione Condivisa e Priorità di Sviluppo.
Fermano al Lavoro. Visione condivisa e priorità di sviluppo. Al centro della tavola rotonda in programma per il 19 dicembre ore 9,00 presso l'Auditorium Villa Nazareth di Fermo. Ai lavori della mattinata, introdotti da Alfonso Cifani, Segretario Cisl Marche, e da Marco Marcatili, economista Nomisma,  interverranno  Sauro Longhi, Rettore Università Politecnica delle Marche; Graziano Di Battista, Presidente Unioncamere Marche; Sara Giannini, Assessore Regione Marche, on.Paolo Petrini, Camera dei Deputati e Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl Marche. Alle ore 12,00 è prevista l'inaugurazione della nuova sede della Area sindacale Territoriale Cisl di Fermo in via S. Alessandro.
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15/12/2014 In liquidazione la Craglia Marmi
Il 3 dicembre scorso la Craglia Marmi, azienda di Tolentino leader del settore, è stata messa in liquidazione. La ditta, che vanta 51 anni di storia e impiega 34 dipendenti, è stata colpita dalla drammatica crisi dell’edilizia, e dal 2012 ad oggi ha visto ridursi il fatturato del 50%. Nell'ultimo incontro del 17 giugno scorso l'azienda aveva informato le Organizzazioni Sindacali delle sue difficoltà finanziarie, che ha inutilmente tentato di risolvere con una ristrutturazione dei propri debiti bancari. Dall'inizio del 2013 la Craglia Marmi a ha iniziato a utilizzare la cassa integrazione ordinaria, mandando però prima in ferie alcuni dipendenti. A gennaio è stato stipulato un accordo di cassa integrazione straordinaria per 12 mesi, con l'impegno, non rispettato, alla rotazione dei lavoratori. Visto che la messa in liquidazione dell’azienda preclude la possibilità di fare ricorso ad altri ammortizzatori sociali per evitare i licenziamenti, il 4 dicembre scorso è stata avviata la procedura di mobilità. Il termine ultimo per trovare un accordo è il 10 febbraio prossimo. Se ciò non accadesse, dal 13 gennaio terminerà la cassa integrazione straordinaria e tutti i lavoratori torneranno in carico all’azienda. Nell'incontro del 10 dicembre scorso il liquidatore ha avanzato delle proposte che sono state respinte dall'assemblea dei lavoratori. Le organizzazioni sindacali, la Rsa e tutti i lavoratori chiedono trasparenza e chiarezza, nel rispetto di 34 famiglie che dall’inizio del 2015 si troveranno senza lavoro. Solo allora sarà possibile trovare un accordo sindacale.
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10/12/2014 Crisi: prodotto delle diseguaglianze crescenti. Quali politiche di contrasto?
I benefici della crescita economica non raggiungono grandi fasce di popolazione, ma si fermano ad una élite che dispone di più ricchezza di quanta possa materialmente consumarne. Che cosa fare, come affrontare una crisi che continua a produrre diseguaglianze e povertà al centro dell’ incontro-dibattito “Crisi: prodotto delle diseguaglianze crescenti, Quali politiche di contrasto?” promosso dalle Aree Sindacali Territoriali Cisl  di Macerata Civitanova Marche -Tolentino - Camerino  e Iscos Marche Onlus, in programma per  domani  11 dicembre ore 16,00 a Macerata, presso l’Asilo Ricci, in via dell’Asilo,36. Dal 2009, anno di “esplosione” della crisi economica globale, il numero di miliardari nel mondo è più che raddoppiato . Un trend in costante incremento: tra il 2013 e il 2014, le 85 persone più ricche al mondo – che, secondo un dato già diffuso dal rapporto di Oxfam Partire lo scorso gennaio, hanno la stessa ricchezza della metà della popolazione più povera al mondo  – hanno collettivamente aumentato la loro ricchezza di 668 milioni di dollari al giorno. Ovvero, quasi mezzo milione di dollari ogni minuto. Anche in Italia, secondo l’OCSE , da metà degli anni ‘80 fino al 2008, la disuguaglianza economica è cresciuta del 33% (dato più alto fra i paesi OCSE, la cui media è del 12%). Al punto che oggi l’1% delle persone più ricche detiene più di quanto posseduto dal 60% della popolazione (36,6 milioni di persone) ; mentre dal 2008 a oggi, gli italiani che versano in povertà assoluta sono quasi raddoppiati fino ad arrivare a oltre 6 milioni, rappresentando quasi il 10% dell’intera popolazione.  Al dibattito, introdotto da Fausto Mazzieri, Iscos Marche Onlus, e coordinato da Lidia Fabbri responsabile della Cisl di Macerata, interverranno Federica De Lauso, Centro studi Caritas Nazionale, Benedetta Giovanola, Università di Macerata e Sauro Rossi segretario regionale Cisl Marche.
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09/12/2014 Il lavoro c’è il credito no, protesta metalmeccanici a Pesaro
Una caravona di macchine con passo lento e con le bandiere sindacali ai finestrini si è spostata dal parcheggio della ditta Tallarini di Schieppe di Orciano fino ad arrivare in Piazza del Popolo a Pesaro, per poi spostarsi in corteo fino davanti alla sede locale della Banca d’Italia.“Siamo davanti a questo luogo simbolo per protestare contro l’atteggiamento tenuto dalle banche che con la loro burocrazia non stanno erogando liquidità alla Tallarini, Grossi Lamiere e Cima, aziende dell’entroterra fanese dove in conseguenza di questo atteggiamento si sta rischiando di perdere ulteriori posti di lavoro in una desertificazione industriale che sta caratterizzando tutta la provincia. Quello della difficoltà di accesso al credito è una delle tante difficoltà che hanno le aziende del territorio e che spesso finisce per scaricarsi sui lavoratori. Non si possono più sopportare notizie sul malaffare di dirigenti bancari, importanti somme messe a disposizione dalla BCE a vantaggio delle Piccole e Medie Imprese e poi ritrovarsi con situazioni limite in cui aziende rischiano di chiudere perché non si fa credito ad aziende che hanno ordinativi” afferma Mauro Masci Segretario Fim Cisl Marche.“Vogliamo che le banche ritornino ad esercitare il loro ruolo sociale e non ad essere una causa di chiusure aziendali. Vogliamo che le risorse che si attingono anche dal territorio siano utilizzate a sostegno e a sviluppo del territorio, dei posti di lavoro e dei lavoratori che con mensilità arretrate già sostengono aziende che hanno lavoro e vogliono continuare ad avere una prospettiva. Questa nostra protesta la porteremo anche all’attenzione del Prefetto che incontreremo mercoledì prossimo perché anche con il coinvolgimento di tutte le istituzioni, parti sociali e banche, si possa costruire un patto sociale a sostegno della crisi industriale che sta da troppi anni attanagliando la nostra provincia” dichiara Leonardo Bartolucci, Segretario Generale Fim Cisl Marche. https://www.facebook.com/video.php?v=1552442505002645  
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05/12/2014 La carovana per il credito. I lavoratori scendono in piazza
La crisi dell’industria nel territorio pesarese continua a mordere. Lo dimostrano tutti gli indicatori. Le cause sono molteplici ma nel caso della ditta Tallarini, della Grossi Lamiere e della Cima (tutte aziende dell’alta Valle del Metauro che impiegano più di 200 dipendenti) il motivo si chiama liquidità bancaria negata. Le tre aziende, spiegano Cinzia Massetti della Fiom - Cgil, Mauro Masci della Fim - Cisl e Francesco d’Antonio della Uilm –Uil, dispongono di ordinativi ma non possono produrre a causa della lunghezza dei tempi burocratici degli istituti di credito. Da sottolineare la situazione dei lavoratori che a costo di enormi sacrifici e di stipendi arretrati hanno contribuito a mantenere aperti gli stabilenti. Per queste ragioni sabato 6 dicembre, con partenza alle ore 7.45 presso il piazzale antistante la Ditta Tallarini a Schieppe di Orciano, i lavoratori delle tre aziende assieme ai sindacati organizzeranno un presidio in piazza del Popolo davanti a Palazzo Ducale sede della Prefettura a Pesaro e da lì, in corteo, sfileranno lungo via Rossini, fino alla sede della Banca d’Italia, simbolo dell’immenso problema del credito negato alle imprese.“Emblematico – sottolineano i rappresentati delle organizzazioni sindacali - è il caso della Tallarini che ha ordinativi pronti per 8 milioni di euro. Il problema del credito, che investe tutta la vallata con gravi ripercussioni di rischio desertificazione industriale per i comuni di Orciano e Montefelcino rischia di affossare aziende che hanno ordinativi ma non liquidità e di vanificare gli sforzi sostenuti dai lavoratori e dalle rispettive famiglie per continuare la produzione e salvare il proprio posto di lavoro”.
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02/12/2014 Una nuova umanità al lavoro: esperienze in atto
Il lavoro in questi anni si è fatto sempre più raro, ha cambiato nome e spesso significato: contratto a termine, lavoro accessorio, contratto a chiamata, interinale, a tempo determinato. Siamo oggi più che mai in attesa di esperienze concrete che possano ridare fiducia ai giovani alla ricerca della loro prima occupazione, ma anche a coloro che hanno perso lavoro in età matura e faticano a ritrovarlo. Con questo intento le associazioni e le organizzazioni di ispirazione cristiana che operano nella nostra realtà locale hanno da tempo iniziato a collaborare tra loro, alla ricerca di soluzioni possibili per ridare motivi di speranza alla nostra comunità. L’Ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro e l’Ufficio delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Pesaro – in collaborazione con i corrispettivi Uffici dell’Arcidiocesi di Urbino e della Diocesi di Fano, nonché con Acli, Cisl, Centro di solidarietà, Compagnia delle opere, Confartigianato, Confcooperative, Forum delle famiglie, Movimento cristiano lavoratori, Movimento dei Focolari, Il Nuovo Amico – hanno organizzato un programma di iniziative all’insegna delle cose concrete da fare per creare effettive possibilità di sviluppo e di occupazione nel nostro territorio. La prima iniziativa dal titolo “Una nuova umanità al lavoro: esperienze in atto” si svolgerà giovedì 4 dicembre alle ore 17.30 presso la sala Pierangeli della Provincia di Pesaro-Urbino in viale Gramsci, 4  e sarà presieduta dall’Arcivescovo Piero Coccia.. Incontreremo gli imprenditori del distretto industriale di Loppiano (Fi) che aderiscono all’Associazione imprenditori per una economia di comunione (modalità atipica ed originale nell’organizzazione aziendale e nella gestione delle imprese); Carlo Renzi, amministratore “Geocom Italia”; Pierpaolo Inserra, direttore Distretto di Economia Sociale. Saranno presenti Gianfranco Tonti, presidente Confindustria Pesaro e Urbino e Sauro Rossi Segretario CISL Marche. Convegno 4 dicembre 2014
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01/12/2014 Sciopero Cisl lavoro pubblico,annunciato ricorso contro il blocco della contrattazione
Nelle Marche adesione tra il 12,5 e il 15% , allo sciopero  nazionale del lavoro pubblico  indetto dalla Cisl per l’intera giornata di oggi, 1 dicembre, nonostante l’obbligo di garantire i servizi essenziali sia stato assolto e  nelle scuole siano stati pochi i giorni per poter avvisare le famiglie del disservizio scolastico.Ad Ancona fermo  il  blocco operatorio  del Salesi, dove sono state garantite solo le urgenze. Oltre 200 i lavoratori  dei comparti sanità, enti locali, enti centralizzati, scuola, università ,  presenti stamane al sit- in  sotto la Prefettura di Ancona. Nel corso della manifestazione  i sindacati di categoria hanno annunciato il deposito di un ricorso giudiziale contro il blocco della contrattazione, che perdura ormai da 6 anni, affinché la Corte Costituzionale  si pronunci sulla inammissibilità di tale misura. Nella mattinata i segretari generali della Cisl Scuola, della Fp Cisl e della Cisl Università sono stati ricevuti dal Prefetto Vicario, dott. Paolo de Biagi e dalla dott.ssa Angela Buzzanca, Capo Gabinetto della Prefettura che ascoltate le ragioni dello sciopero e le richieste del sindacato , si faranno carico di portare all'attenzione della Presidenza del Consiglio, del Ministero dell’Interno e del Ministero dell’Economia  i disagi  e le preoccupazioni che stanno vivendo i lavoratori  pubblici . Comunicato Stampa  
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26/11/2014 Mensa per gli asili, rischiano il posto 40 lavoratori
A Fano le 40 operatrici addette alla preparazione pasti delle strutture per l’infanzia del Comune rischiano, alla riapertura dei plessi scolastici dopo la pausa natalizia, di ritrovarsi senza il posto di lavoro. Lo rilevano Vincenza De Leo della Fisascat – Cisl e Luana Bortone della funzione pubblica della Cgil. Il pericolo deriva dalla pubblicazione del nuovo bando di gara che non tutela l’occupazione perché non inserisce la clausola sociale che tutela il passaggio dei lavoratori dall’attuale gestore al futuro affidatario. Le organizzazioni sindacali, accortasi della mancata tutela, hanno scritto, alla dirigente dei Servizi Educativi, al Sindaco e all’Assessore competente, segnalando il probabile rischio, richiedendo un incontro urgente per dirimere e scongiurare l’eventuale perdita dei posti di lavoro. Per tutta risposta, il Comune ha replicato confermando la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa e dunque ritenendo di non dover inserire la “clausola sociale” in quanto trattasi di nuovo appalto non riconducibile all’attuale con mutamento radicale delle condizioni. “Tutto ciò a nostro avviso – afferma Vincenza De Leo - è addirittura sconcertante, viviamo in un contesto precario dove ogni giorni si lotta per salvare anche solo un posto di lavoro, le aziende versano in uno stato di crisi pesante, il numero dei fallimenti è in continuo aumento ed assistere ad un atteggiamento irrispettoso verso lavoratori che da anni svolgono questa mansione con diligenza e massima cura, è addirittura assurdo e incomprensibile”. L’atteggiamento di distacco ed indifferenza verso questi lavoratori, fa rabbrividire, non si può, da un lato manifestare solidarietà pubblicamente nelle vertenze che attanagliano il nostro comune e poi, dall’altro, disinteressarsi completamente dei lavoratori non inserendo in un bando di appalto la clausola sociale: i lavoratori sono già deboli per la criticità del lavoro, in quanto sono occupati e retribuiti solo nove mesi all’anno nei servizi scolastici. Al danno aggiungiamo la beffa Speriamo che il Comune riveda le sue decisioni a tutela della qualità del servizio (mensa scolastica per asili e scuole di Fano) e a salvaguardia dei livelli occupazionali.
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21/11/2014 Elezioni RSU alla Nazareno Gabrielli, le donne conquistano un seggio
Importante risultato della Fistel Cisl Marche nelle elezioni della rappresentanza sindacale unitaria (RSU) alla Nazareno Gabrielli di Tolentino, che ha raggiunto per la prima volta la rappresentanza di un seggio su tre. Nello stabilimento di Tolentino della Nazareno Gabrielli Diares, che con 160 lavoratori produce pelletteria e agende, la Fistel Cisl ha presentato una lista di sole lavoratrici donne che hanno avuto il coraggio, la forza e l’audacia di impegnarsi sindacalmente in una situazione oggettivamente difficile. Un risultato che premia il lavoro e l’impegno di tutti gli iscritti che in questi anni, tra enormi difficoltà “ambientali”, sono riusciti a resistere e a sviluppare una politica di tutela e di esclusiva rappresentanza degli interessi dei lavoratori in maniera onesta e trasparente. « Esprimo enorme soddisfazione e forte gratitudine per tutte le lavoratrici iscritte alla Fistel Cisl che al di la di ogni retorica hanno avuto la forza di impegnarsi personalmente - afferma Luigi Cordari, segretario Fistel Cisl Marche - spero che questo sia un primo passo che ci permetta di dare più forza alla nostra azione sindacale di tutela e da sempre tesa alla risoluzioni dei problemi concreti dei lavoratori».
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21/11/2014 Saipem, in 600 in corteo
E’ riuscito lo sciopero alla Saipem di Fano. Circa 600 lavoratori si sono astenuti dalle 8,30 alle 10,30 di giovedì 20 novembre, manifestando pacificamente davanti alle sede in via Einaudi contro la cessione da parte dell’Eni di una quota dell’azienda. Rimane forte la preoccupazione per la vendita di una eccellenza italiana, la società di ingegneria e costruzione Saipem ha ereditato il know how e il prestigio internazionale di Snamprogetti e Aquater La vendita della Saipem significherebbe innanzitutto la perdita di 100 posti di lavoro nel territorio di Fano con conseguenze pesantissime dal punto di vista sociale ed occupazionale. Tutte le autorità presenti hanno ribadito l’impegno per la salvaguardia di questo sito produttivo. Il sindaco di Fano si è impegnato ad inviare immediatamente una lettera al premier Matteo Renzi con la richiesta esplicita di salvaguardia della Saipem. Per la Cisl questa grave vertenza nasce da una politica governativa che invece di sostenere e sviluppare le eccellenze preferisce fare cassa con la cessione degli asset maggiormente competitivi. La Cisl dI Fano chiede un immediato incontro con il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca , con l’assessore al aavoro e l’assessore alle attività produttive della Regione Marche
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20/11/2014 Saipem e Profilgass: il territorio fanese e’ nuovamente segnato da crisi aziendali
“Saipem e Profilglass sono due eccellenze del nostro territorio – afferma Giovanelli responsabile Cisl di Fano - che occupano più di 1000 addetti e per diversi motivi rischiano una grave crisi occupazionale dalle ripercussioni sociali drammatiche” Giovedì si è svolto lo sciopero di due ore presso la sede di Bellocchi della Saipem, (società di ingegneria partecipata da Eni), unitamente agli stabilimenti e siti produttivi presenti nel territorio italiano per chiedere chiarimenti al Governo e all’Eni sul futuro dell’azienda. Non è con la vendita di un gioiello che si risolve il problema del debito pubblico italiano soprattutto quando i risvolti occupazionali rappresenterebbero un dramma sociale economico che anche in questi giorni sta subendo la crisi occupazionale. La Cisl di Fano unitamente alla Rsu aziendale e ai massimi rappresentanti nazionali della Categoria si adopererà per contrastare i tutti i modi la vendita della Saipem e del sito di Fano. Per quanto riguarda la vicenda della Profilglass, azienda leader nella lavorazione dell’alluminio, la Cisl chiede alle istituzioni locali nel rispetto della normativa in tema ambientale e di regolamenti urbanistici e degli interessi sia della popolazione che dell’azienda si giunga al più presto ad una soluzione condivisa che favorisca lo sviluppo di una azienda una delle poche eccellenze fanesi e che garantisce occupazioni. Invitiamo pertanto tutte le forze politiche a non cavalcare la vicenda Profilglass per fini propagandistici diversi da quelli tesi nel rispetto delle normative vigenti, a garantire occupazione e sviluppo nel rispetto dell’ambiente e del territorio. Un altro sito che era volano per l’economia del nostro territorio era la pesca e le attività ad essa collegate: le associazioni di categoria hanno polemicamente e giustamente fotografato la situazione del porto con un manifesto affisso nella città: la Cisl propone di creare un tavolo tecnico permanente per arrivare alla soluzione definitiva del dragaggio del porto che ricordiamo è utilizzato dai pescherecci ma serve anche per la nautica presente nel nostro territorio con due aziende leader Azimut Banetti e Ferretti. Non vorremo che considerate le difficoltà dei vari queste due multinazionali c he hanno siti produttivi nel Tirreno decidessero un domani di trasferirsi in siti più idonei. La Cisl chiede pertanto risposte immediate dalla Regione marche e degli assessorati competenti su questa delicata situazione. Quando avverrà il dragaggio definitivo del porto e quando si deciderà di investire nella definitiva sistemazione della Marina utilizzata per i vari e la manutenzione degli Yacht? Promesse negli anni passati ne sono state fatte tante i soldi sono stati spesi senza una efficace ed attenta pianificazione e progettazione delle misure necessarie per il dragaggio definitivo del porto Questa inadempienza degli enti ha fatto dissolvere quasi totalmente la filiera della pesca fanese con un grave danno in termini occupazionali. Basta ora è il tempo delle risposte! Questi tre  situazioni critiche pongono nuovamente l’esigenza di aprire una dibattito che giunga all’elaborazione di un piano di sviluppo industriale che integri tutte le filiere dal turistico al manifatturiero al terziario avanzato, all’agroalimentare: i dati della disoccupazione sono allarmanti e soprattutto aumentano i licenziamenti nelle aziende industriali. Dal 2010 ad oggi sono stati licenziati nella provincia di Pesaro - Urbino 4400 lavoratori dall’industria. Aumentano le ore di Cassa integrazione straordinaria in tutti i settori e il ricorso alla Cassa in deroga per le ditte artigiane di cui ancora i lavoratori attendono i pagamenti fermi a Marzo 2014. Siamo a Novembre. Chiediamo alla politica di lavorare per una progettualità condivisa e partecipata di sviluppo territoriale che sicuramente a breve termine non darà risposte immediate ma che invece porrà le basi per uno nuovo modello di sviluppo economico territoriale.Giovanelli Giovanni - Responsabile Cisl di Fano
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20/11/2014 Furlan: " La Cisl si mobilita solo su obiettivi precisi e non ideologici"
«Non ci sono motivazioni valide per fermare il paese con lo sciopero generale» ha sottolineato il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan nel corso del Comitato Esecutivo Cisl annunciando manifestazioni dei delegati e dei pensionati il 2 a Firenze; il 3 a Napoli; il 4 a Milano. Il 1° dicembre sciopero del lavoro pubblico per il contratto. Manifestazioni dei delegati e dei pensionati il 2 a Firenze; il 3 a Napoli; il 4 a Milano. La Cisl conferma dunque lo sciopero dei lavoratori della pubblica amministrazione ma non aderisce allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per il 12 dicembre. «Non ci siamo sfilati è che non abbiamo mai avuto lo sciopero generale in agenda» ha dichiarato il Segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan, al termine dell'incontro svoltosi  ieri tra i leader delle tre confederazioni per decidere eventuali iniziative unitarie contro le politiche del Governo, in particolare su legge di stabilità, Jobs act e contratto degli statali. «Confermiamo la nostra posizione, già espressa un mese fa quando la Cgil aveva dichiarato lo sciopero generale - ha detto la leader della Cisl.  - Posizione da noi ribadita quando anche la Uil ha dichiarato che aderirà, perché non riteniamo che oggi sia lo strumento per arrivare agli obiettivi che ci siamo dati». Piuttosto, «noi siamo per fare la mobilitazione su obiettivi precisi e ben individuati che vogliamo cambiare. Il contratto degli statali è un obiettivo preciso che anche gli altri dovrebbero considerare. Siamo pertanto assolutamente convinti che tutte le categorie della pubblica amministrazione - come hanno scelto attraverso una grande mobilitazione unitaria - debbano fare uno sciopero di categoria per il loro contratto. Si tratta di uno sciopero diverso, - ha precisato - che è specifico su un argomento». Per Furlan, come ha espresso anche dalle pagine de "La Repubblica", non ci sono dunque «motivazioni valide per fermare il paese. In questo caso lo sciopero sarebbe solo inopportuno e inefficace: la motivazione è troppo debole». «Le norme del Jobs act stanno cambiando in positivo e in sede di decreti attuativi vedremo di migliorarle ancora. Senza entrare nello specifico, - ha detto - per me il punto cruciale è: le proposte sono meglio o peggio di prima? Io dico che sono meglio rispetto alla stesura iniziale». E neanche la legge di Stabilità è un obiettivo: «contiene cose positive e cose da cambiare ma tutto questo non giustifica uno sciopero generale. Non l' abbiamo fatto neppure con Monti quando era davvero un testo da lacrime e sangue, figurarsi ora». Per il Segretario generale della Cisl positive sono tutte le norme rivolte al lavoro e alle imprese, «gli incentivi fiscali per assumere giovani e creare condizioni di usare contratti regolari». «Credo anche - ha spiegato - che sull'Irap sia stata fatta una manovra giusta a vantaggio delle imprese». Buono anche «l'alleggerimento fiscale sugli investimenti in ricerca. Questo paese deve essere competitivo su qualità e innovazione, e per le imprese che investono su questo ci devono essere tasse zero». Ma «per uscire dalla crisi abbiamo bisogno di tornare a creare le condizioni perché le persone possano spendere». Sbagliato quindi per Furlan «continuare a non rinnovare il contratto del pubblico impiego, così come è sbagliata la non rivalutazione delle pensioni da 16 anni». Ha pertanto richiamato il Governo alle sue responsabilità verso il lavoro pubblico e a cambiare idea sul contratto. Si è infine soffermata sul significato politico di una mobilitazione unitaria, puntualizzando che «gli scioperi unitari non si fanno quando qualcuno definisce da solo testo, percorso, data. A noi non piace agganciarci. La Uil lo ha fatto? Io rappresento la Cisl e dico che così non si costituiscono le azioni unitarie». fonte:http://www.cisl.it/sito.nsf/anno-sindacale/2014/11/19/dl-stabilita-furlan-cisl-si-mobilita-su-obiettivi-precisi-non-ideologici?OpenDocument
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17/11/2014 Furlan:"Lo sciopero Cgil divide il lavoro"
Intervista a Annamaria Furlan, "Il Sole24Ore", 14 Novembre 2014"Lo sciopero Cgil non aiuta il lavoro" Per il Segretario generale della Cisl lo sciopero "non è oggi lo strumento adatto. E' solo della Cgil, noi non ci pensiamo nemmeno".Quanto alla riforma del pubblico impiego della Madia "per Furlan è troppo debole e non va al cuore del problema perché bisogna fare le riorganizzazione della Pa in concomitanza con la riforma della Pa. Per adesso siamo soltanto ai titoli sulla semplificazione. Quanto al jobs act ci sono degli ottimi spunti, ad esempio il contratto a tutele crescenti, a tempo indeterminato, rivolto pero' innanzitutto ad assorbire le tante precarietà che abbiamo nel mondo del lavoro. Ma per adesso siamo ad annunci e slide, vedremo cosa farà il Governo".
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13/11/2014 Adiconsum: assemblea pubblica per piccoli azionisti e obbligazionisti di Banca Marche
L'Adiconsum Marche organizza un'assemblea pubblica per i piccoli azionisti ed obbligazionisti di Banca Marche. L'appuntamento è per martedì 18 novembre ore 17,00 all'Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche. Parteciperà il Presidente nazionale dell'Adiconsum Pietro Giordano.  Sono oltre 40.000 i piccoli azionisti della Banca delle Marche che detengono circa il 32% del capitale sociale della Banca.  Clienti, tra cui tante famiglie, che hanno investito i propri risparmi  dando fiducia  alla “Banca del Territorio”. Adiconsum auspica e sollecita gli interventi per il  salvataggio ed  intende agire su più fronti a tutela dei piccoli azionisti e obbligazionisti. ad oggi risultano esserci più procedimenti che meritano attenzione da parte degli investitori. Sono procedimenti che ancora non hanno visto la conclusione della fase di indagini e che  vedranno i singoli azionisti essere legittimati alla costituzione in giudizio per vedere tutelate le proprie ragioni, anche attraverso l’Adiconsum. Adiconsum ritiene utile percorrere anche altre strade, a partire dal rigoroso controllo del rapporto contrattuale: si tratta di verificare se l’istituto, considerando il conflitto di interesse, al momento della vendita delle azioni, ha rispettato tutti gli obblighi imposti dalla normativa di settore. Azioni fra l’altro non quotate in borsa, quindi titoli illiquidi non adatti ad un profilo di risparmiatore prudente. Adiconsum ha richiesto un incontro al Commissario Straordinario di Banca Marche, unitamente alla richiesta di istituire, attraverso la conciliazione paritetica, una procedura stragiudiziale. segnalazioni ed esposti agli organi di vigilanza e di regolazione al fine di verificare la legittimità del comportamento di Banca Marche. In sintesi,  una serie di azioni che  possano permettere ai risparmiatori di  trovare soluzioni  riconosciute in tempi più brevi, senza dover aspettare anni per la decisione penale definitiva. Vogliamo anche rassicurare che, non ci sono scadenze imminenti, ma consigliamo di attivarsi. Per maggiori informazioni contattare i seguenti numeri di telefono: 327/6837783 oppure 071/2822300 – 07334075212 o tramite e-mail agli indirizzi: adiconsum.marche@gmail.com – macerata@adiconsum.it Tutti gli interessati possono liberamente partecipare. Indicazioni stradali: Hotel Cosmopolitan,  al termine della Superstrada, al semaforo girare a destra sulla SS16 Adriatica in direzione di  Porto S.Elpidio.
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13/11/2014 La Cisl di Fano e l’associazione di volontariato Sbullit insieme contro il bullismo
La Cisl e l’associazione di volontariato Sbullit hanno presentato nei giorni scorsi il progetto di contrasto al bullismo e di educazione delle nuove generazioni, che coinvolge le scuole fanesi con l’ambizione di diventare presto un format televisivo. L’idea poggia su una serie di iniziative di animazione musicale e teatrale, per far emergere il problema del bullismo, farlo capire, farne prendere coscienza ai giovani cittadini: quelli che frequentano le classi delle medie inferiori di Fano. Il problema riguarda i giovani ma poi, a volte , è alla base del mobbing o di altri problemi che si verificano nel mondo del lavoro. Il progetto Sbullit sta entrando nel vivo delle iniziative. A gennaio 2015 inizieranno una serie di incontri in una scuola media rivolti ad insegnanti e ragazzi. E’ uscita la colonna sonora del progetto: un videoclip  realizzato dai ragazzi, primo risultato del lavoro iniziato nelle scuole.https://www.youtube.com/watch?v=30IzUPmQ_4I
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13/11/2014 Tagli ai Patronati: 15 novembre la protesta ad Ancona,Civitanova Marche,Ascoli Piceno,Fermo,Pesaro,Urbino, Fano
Il 15 novembre  giornata nazionale di protesta dei patronati, impegnati nel garantire assistenza  previdenziale e socio-assistenziale, contro i tagli delle risorse contenuti nella legge di Stabilità. Avviata  dal Coordinamento Cepa, che raggruppa i principali patronati Acli, Inas, Inca e Ital, la protesta di sabato 15 novembre  con presidi e petizioni per la raccolta di firme, in tutte le province d’Italia.Nelle Marche,sette le piazze interessate: ad Ancona, in piazza Cavour dalle 9 alle 12, Civitanova, dalle 9 alle 12 a C.so Umberto I, Ascoli Piceno, dalle 9 alle 12 in via Cino del Duca, Fermo, in piazza del Popolo dalle 9 alle 12, a Pesaro in piazza del Popolo dalle 9 alle 12, a Urbino, in Piazza della Repubblica dalle 9 alle 12 e Fano, in c.so Matteotti dalle 9 alle 12. In tutte le piazze  verranno effettuati volantinaggi per informare i cittadini sui contenuti della protesta e proseguirà la raccolta delle firme a sostegno della richiesta del ripristino dei fondi per i patronati. Inoltre, nella provincia di Pesaro e Urbino sono previsti anche volantinaggi nei mercati dei principali centri.Venerdì scorso, i rappresentanti dei patronati nelle Marche si sono incontrati con il Prefetto di Ancona al quale hanno esposto le ragioni della protesta e chiesto il sostegno presso il Governo.I patronati sostengono che la sottrazione di risorse al fondo, se approvata così com'è, si tradurrebbe in un’altra tassa occulta ai danni dei cittadini e delle fasce più deboli della popolazione, che si vedranno costrette a rivolgersi al mercato selvaggio di consulenti che molto spesso operano senza alcun controllo e regole, pagando per ricevere servizi fino ad ora erogati gratuitamente.Solo nelle Marche, l’attività dei patronati è notevole . Nel 2013, sono state oltre 350mila le pratiche evase su richiesta di marchigiani. Tra le tante, 18.087 le domande di pensione tra cui 7.584 domande all’Inps di pensione di vecchiaia e anzianità, 3026 domande di pensione di inabilità e invalidità, 7.437 domande di pensione superstiti. Sono state inoltre 38.912 le domande di disoccupazione ordinaria Aspi, 14.477 quelle di disoccupazione requisiti ridotti mini Aspi, 6.250 le domande di indennità di mobilità. Inoltre, sono state 30mila le domande presentate al Ministero dell’Interno per rinnovo titoli di soggiorno e ricongiungimenti familiari.L’elenco prosegue con 7500 domande all’Inail per malattie professionali e 38mila per infortuni sul lavoro.Occorre sottolineare che su 100 tipologie di pratiche previste nel paniere del Ministero del Lavoro per l’attività obbligatoria dei patronati, solo 34 sono remunerate con il contributo del Fondo patronati. Sul totale di 350mila pratiche, solo 100mila sono coperte dal finanziamento del fondo patronati, tutto il resto è gratuito.Nel complesso, il Cepa delle Marche occupa 200 operatori ed è supportato dalla collaborazione di oltre 150 collaboratori volontari.Se la legge di stabilità dovesse mantenere i tagli previsti, il sistema patronati si vedrebbe costretto a ridurre drasticamente il numero dei propri dipendenti, con un taglio di oltre 6.000 posti di lavoro.Va infine sottolineato che il fondo patronati è finanziato dai contributi previdenziali di tutti i lavoratori e non dalla fiscalità generale. Così mentre i lavoratori e le lavoratrici dipendenti continueranno a pagare integralmente i contributi previdenziali all'Inps, lo Stato incamererà la quota oggi destinata alla tutela gratuita per destinarla ad altri scopi non precisati, con il rischio di un fondato vizio di costituzionalità dei tagli previsti.I DATI
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13/11/2014 Nessuno tocchi le nostre donne. Convegno a San Benedetto del Tronto
“Nessuno tocchi le nostre donne”. Questo il titolo del Convegno, che si è tenuto  sabato 22 Novembre 2014 alle 15,30 presso l’Hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto. I Coordinamenti Donne della FNP Cisl di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, hanno ritenuto necessario lavorare in sinergia per affrontare un tema cosi delicato e importante. Proteggere la vita delle donne, infatti, è un dovere ineludibile di tutta la società. Nessuno si senta escluso.
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10/11/2014 A Macerata aperto lo sportello di consulenza legale per le donne vittime di violenza
Attivato il  servizio di consulenza legale per donne vittime di violenza, presso la sede della CISL di Macerata, in via Ghino Valenti 27/35, aperto tutti  i lunedì pomeriggio dalle ore 15,30 alle ore 18, 00 «Tale iniziativa – afferma Lidia Fabbri, responsabile della AST di Macerata – è in sintonia con le finalità individuate nella Piattaforma sulla prevenzione della violenza sulle donne e i minori, elaborata dalla CISL ed in particolare dal Coordinamento Nazionale donne CISL, che parte da un presupposto soprattutto culturale: rimuovere gli ostacoli all'affermazione del diritto ad una vita senza violenza che spesso impedisce l’inclusione sociale e la libertà di poter scegliere.Occorre evitare il rischio dell’indifferenza e della sottovalutazione, specialmente in un momento tanto delicato come quello attuale. Dobbiamo essere vigili nei posti di lavoro, delle relazioni sociali,  fare emergere i pericoli che si nascondono nell'ambiente familiare, perché  spesso sono proprio i luoghi più insospettabili quelli dove si avvertono i segnali di comportamenti degenerativi e molesti. Per questo è importante creare una rete sul territorio, agendo ognuno nel proprio ambito di competenza e mettendo a disposizione le rispettive conoscenze e specificità .» «Siamo inoltre convinti – continua Fabbri – che la crisi economica abbia amplificato l’area di vulnerabilità delle donne nell'ambiente di lavoro, che a volte può trasformarsi da luogo del riscatto e dell’emancipazione femminile a luogo del ricatto e della sottomissione.Secondo il Documento ILO - International Labour Organization 2013, per esempio, nei Paesi dell’Unione Europea tra il 40 e il 50% delle donne hanno subito proposte sessuali indesiderate, contatti fisici o altre forme di molestie sessuali sul proprio posto di lavoro.Donne che non lavorano o che lavorano in condizioni di precarietà sono potenzialmente donne più ricattabili, più esposte, più fragili da un punto di vista sociale e familiare.Informarsi, chiedere, conoscere i propri diritti e le opportunità (anche di patrocinio gratuito) che la legge italiana offre non è facile per molte donne italiane o straniere che vivono in Italia: paura, vergogna, dipendenza economica dal persecutore sono gli ostacoli maggiori.Anche per questo – conclude Lidia Fabbri – desideriamo che la nostra sede sindacale sia sempre più un luogo di accoglienza e di prossimità, dove le donne che vivono questa terribile esperienza possano trovare un  aiuto concreto grazie ad un servizio di consulenza legale che le informi sui propri diritti e che,  in stretta sinergia con la rete presente sul territorio, possa orientarle sulla via della libertà dalla violenza. Perché insieme si può.»Comunicato Stampa
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07/11/2014 Azienda unica per la gestione dei rifiuti: un dovere verso i cittadini
Sta entrando nel vivo, in queste settimane, la discussione sul futuro del sistema integrato di raccolta rifiuti e spazzamento per i Comuni della provincia di Ancona: è il momento di scelte importanti, che segneranno per anni le scelte gestionali e di governo del territorio; a cominciare dall’approssimarsi delle scadenze per il Comune di Ancona. CGIL CISL e UIL della Provincia di Ancona, nel convegno organizzato a Jesi il 1° luglio scorso, hanno ribadito con forza l’importanza della costituzione, a livello provinciale, di un’unica azienda pubblica di gestione dei rifiuti: che razionalizzi le risorse delle diverse aziende pubbliche ora esistenti e che dia, in primo luogo, risposte in termini di efficienza del servizio e di benefici tariffari ai cittadini. A quella iniziativa hanno partecipato diversi amministratori locali - in primis il Sindaco di Ancona e l’Assessore all’ambiente del comune di Jesi - i quali hanno pienamente condiviso l’importanza strategica di un percorso che porti alla costituzione dell’azienda unica: così da ottenere, per il nostro territorio, benefici che diversamente sarebbero di certo vanificati. Ora, a distanza di qualche mese chiediamo alla Politica di essere coerente con quanto pubblicamente dichiarato, costruendo le migliori condizioni affinché un progetto di tale portata possa essere fatto proprio dalle comunità e vivificato dalla convinta adesione dagli attori più interessati: i lavoratori; oggi di Ancona Ambiente, domani di Jesi Servizi, Sogenus, CIS e altri ancora. Occorre dare priorità al risultato strategico, evitando di cadere nelle trappole gestionali: guardando al futuro per elevare qualità e gestione economica del servizio, garantendo però certezza e pieno rispetto delle norme contrattali e di legge; dimostrando cioè, nei fatti, una visione lungimirante della politica nella gestione dei servizi pubblici locali e dei rifiuti in particolare. Se davvero così sarà, CGIL CISL e UIL di Ancona - unitamente con le rispettive categorie sindacali di comparto - sono pronte ad affrontare seriamente quel percorso virtuoso. In caso contrario il territorio perderebbe un’altra rilevante opportunità: ma le responsabilità sarebbero chiare e lavoratori e sindacato sarebbero i primi a denunciarle. L’auspicio è dunque per un rapido e positivo esito del percorso politico, amministrativo e sindacale volto alla creazione dell’azienda territoriale unica per la gestione dei rifiuti.
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07/11/2014 Sinergia Sindacato -Inps Ancona : pagata la cassa integrazione e indennità di mobilità lavoratori A. Merloni
La Fim Cisl Marche ritiene doveroso complimentarsi con l’Inps di Ancona per il lavoro svolto dai suoi impiegati, per l’eccellente organizzazione e la tempestività nel gestire i pagamenti della cassa integrazione e dell’indennità di mobilità per i 900 lavoratori degli stabilimenti marchigiani dell’A. Merloni, in amministrazione straordinaria.  Il 30 settembre scorso sono stati pagati gli arretrati della cassa integrazione in deroga di maggio, giungo, e settembre e il 10 novembre prossimo è stato comunicato che verrà messa in pagamento l’indennità di mobilità del mese di ottobre.   La stretta collaborazione tra sindacato e Inps ha reso possibile l’ottimizzazione del disbrigo delle numerose pratiche assicurando finalmente ai lavoratori, dopo l’approvazione del decreto ministeriale, la tempestiva copertura salariale . Comunicato Stampa 
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05/11/2014 Area ex Merloni e vertenza JP: atti concreti per il Lavoro a Fabriano il 7 novembre
Incontro pubblico VENERDI’ 7 NOVEMBRE alle ore 16.00 a FABRIANO presso l’Aula Magna dell’Istituto commerciale A.Morea, via Mattarella 20,  promosso da Cgil Cisl Uil di Marche ed Umbria unitamente alle categorie dei metalmeccanici Fim Fiom Uilm delle due regioni,   per una verifica sulla attuazione dell’Accordo di Programma per l’area colpita dalla crisi della ex Antonio Merloni e sulla vertenza JP Industries, azienda con 700 lavoratori nata a seguito della procedura di Amministrazione straordinaria della Merloni. Le misure nazionali dell’Accordo di Programma, gestite dal Ministero dello Sviluppo e da Invitalia, non hanno prodotto nessun progetto di attività imprenditoriale e alcun risultato occupazionale. A pochi mesi dalla scadenza dell’Accordo stesso infatti, i 35 milioni di euro giacciono inutilizzati per la rigidità e la farraginosità delle procedure previste, mentre sono stati realizzati solo alcuni interventi con fondi stanziati dalla Regione Marche per un ammontare di circa 5 milioni. D’altro canto, la procedura di vendita dei beni produttivi della ex Merloni alla JP Industries, con contestuale riassunzione di 700 lavoratori, gestita dal Ministero dello Sviluppo, rischia di essere annullata per problemi formali e ricorsi, con il rischio di una ulteriore drammatica emorragia di lavoro. All'iniziativa sono invitati il Ministero dello Sviluppo e la società Invitalia, i Parlamentari, le regioni Marche e Umbria, i Sindaci, le Associazioni di impresa, oltre che ovviamente i lavoratori coinvolti e la cittadinanza.Comunicato Stampa
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05/11/2014 Lavoro e sviluppo: sfide per la comunità
Inaugurazione nuova sede della Cisl di Urbino, giovedì 6 novembre ore 15.00, in via B.Sforza n. 50.Una nuova sede per accogliere meglio gli associati alla CISL e tutti coloro che quotidianamente si rivolgono al sindacato per avere informazioni e assistenza. Presenti i maggiori servizi della Cisl: dall’assistenza fiscale (CAF), al patronato per le domande di pensione, disoccupazione ecc.. (INAS), oltre al sindacato degli Inquilini Casa e Territorio (SICET) per dare risposte sui problemi abitativi, ma anche le categorie della scuola, dei dipendenti delle banche e assicurazioni, dei lavoratori del terziario, del legno e arredamento, dei metalmeccanici, dei pensionati. Dopo l’inaugurazione è prevista una Tavola Rotonda “ Lavoro e Sviluppo: le sfide per le comunità locali” promossa dalla Ast Cisl di Urbino, presso la Sala degli Incisori del Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica - ore 16,00. Ai lavori introdotti da Leonardo Piccinno, responsabile Ast Cisl Urbino, parteciperanno S.E. Mons. Giovanni Tani, Arcivescovo diocesi di Urbino; Maurizio Gambini, Sindaco di Urbino; Viliberto Stocchi, Rettore Università degli Studi di Urbino; Moreno Bordoni, Segretario Provinciale CNA Pesaro e Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl Marche. La cittadinanza è invitata a partecipare.Invito
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04/11/2014 La Cisl a sostegno delle donne vittime di violenza: ad Ancona e Macerata insieme si può
Stipulata dalla Cisl Marche  una convenzione con un’ esperta per l’apertura di due sportelli rispettivamente nelle città di Ancona e Macerata per dare assistenza e sostegno legale  alle tante donne marchigiane che subiscono violenza. Per il Sindacato, che da anni è impegnato con la rete di istituzioni e associazioni nel contrasto alla violenza, l’apertura oggi ad  Ancona,  presso la sede della CISL, di un servizio dedicato alle vittime di violenza, nasce dalla volontà di dare risposta a un bisogno presente nel territorio marchigiano ed in particolare in quello anconetano, dove le varie forme di violenza, dallo stalking, ai maltrattamenti fino alla violenza sessuale,  negli ultimi anni sono in  forte aumento. Da dati forniti dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, emerge che nei primi nove mesi del 2014 sono già stati iscritti 46 procedimenti per violenza sessuale, di cui 35 verso noti e 11 verso ignoti, nel 2013 i procedimenti iscritti sono stati 66, di cui 52 verso noti; i procedimenti per maltrattamenti al 30 settembre 2014 sono 118, di cui 110 verso noti, i procedimenti per stalking 89, di cui 86 verso noti. Dati importanti che evidenziano come spesso la violenza assuma le fattezze di chi è più vicino alla vittima: un familiare, il marito o il compagno, il collega o il datore di lavoro. Per questo molte donne fanno ancora fatica ad uscire dall’ombra: i legami con il carnefice rendono più stretti i vincoli psicologici, culturali, emotivi e annodano, aggrovigliano, stringono fino a bloccare l’iniziativa della denuncia. Informarsi, chiedere, conoscere le opportunità (anche di patrocinio gratuito) che la legge italiana offre non è facile per molte donne italiane o straniere che vivono in Italia; paura, vergogna, solitudine sono gli ostacoli maggiori. « Anche per questo vogliamo che la nostra sede sindacale  sia un luogo di accoglienza e di prossimità. – afferma Cristiana Ilari, responsabile pari opportunità  Cisl Marche - Tra l’altro, la crisi economica ha reso ancora più stretto il rapporto che c’è tra violenza e lavoro, sotto vari punti di vista. Nell’epoca della crisi il luogo di lavoro che dovrebbe essere ed è in generale luogo del riscatto e dell’autonomia delle donne,  rischia di diventare luogo di violenza (abuso, ricatto, molestie, disparità contributiva, salario, posizioni lavorative e mansioni, mobbing e violenza psicologica), spesso in relazione alla condizione di lavoro irregolare e/o precario.- continua Ilari -  Questa è l’area grigia delle vulnerabilità lavorative più esposte dove aumenta il potere ricattatorio del datore di lavoro. Nel macro sappiamo dal Documento ILO, International Labour Organization 2013 che nei paesi dell’Unione Europea, tra il 40 e il 50% delle donne hanno subito proposte sessuali indesiderate, contatti fisici o altre forme di molestie sessuali sul proprio posto di lavoro. E gli ultimi dati regionali sull’andamento del mercato del lavoro nelle Marche confermano il gap per le donne della nostra regione, ancora più penalizzate dalla crisi: nelle attività manifatturiere e nei Servizi le donne occupate nel secondo trimestre del 2014 sono ancora calate del 2,5% (manifattura) e del 3, 4% (altri servizi), 36.492 sono le donne marchigiane in cerca di occupazione, con un tasso di disoccupazione femminile pari all’11,6%, mentre il tasso di disoccupazione  maschile è dell’8,4%.  – conclude Ilari - Donne che non lavorano o che lavorano in condizioni di sfruttamento sono potenzialmente donne più ricattabili, più esposte, più fragili da un punto di vista sociale e familiare. » Alla crisi sono legati anche fenomeni di maggiore aggressività domestica: le frustrazioni del lavoro che non c’è o che viene meno possono minare rapporti, possono far involvere o scivolare personalità e psicologie già vulnerabili e causare un pericoloso fenomeno di protezione o giustificazione da parte della vittima che attende, spesso invano, che cessi la spirale di violenza o di ossessiva persecuzione (stalking). Il servizio di consulenza legale per le donne vittime di violenza, gestito dall’avvocato Raffaella Spettoli, sarà aperto tutti i martedì pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 18, 00 presso la sede della Cisl di Ancona in via Ragnini,4  e a Macerata il servizio partirà da lunedì 10 novembre e sarà aperto tutti i lunedì dalle ore 15,30 alle 18. Uno sportello aperto a tutte le donne per indirizzare e promuovere azioni che possano far uscire la vittima dalla prigione della paura e orientarla in sinergia con la rete presente nel territorio.  Perché insieme si può . Comunicato stampa
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31/10/2014 Disegno di legge Stabilità. Annamaria Furlan: La mobilitazione unitaria si fa su obiettivi condivisi.
Roma, 31 Ottobre 2014 - «Il sistema del fiscal compat è ancora lì come un macigno e non è stato cambiato da nessuno. Occorre rivedere i coefficienti e passare dall'Europa economica e finanziaria all'Europa politica per investire in sviluppo ed occupazione». Lo ha detto il Segretario Generale Annamaria Furlan nel corso del Consiglio Generale della Cisl che oggi ha eletto la nuova Segreteria Confederale. «Ci uniremo a chi vuole battersi per la costruzione di una vera Europa politica» ha sottolineato Furlan. Incalzeremo il Governo Renzi perchè oltre la tattica momentanea utilizzi quello che rimane del semestre europeo per porre il tema di una stagione di cambiamento. Il rientro del debito se non viene corretto ci obbligherà a sforzi di bilancio che inesorabilmente rischiano di condurci ad ulteriori tagli allo stato sociale, allo sviluppo e quindi anche all'occupazione. Ecco perchè la manovra del Governo va cambiata in molti punti, come abbiamo sostenuto nelle nostre mobilitazioni. Per questo saremo in piazza insieme ai pensionati il cinque novembre e l'otto novembre con tutte le categorie del pubblico impiego. Non è con le cariche della polizia, con gli insulti reciproci o le battute mediatiche che usciremo dalla recessione. L'unità sindacale è importante ma bisogna capire per che cosa ci si mobilita insieme e quali obiettivi si vogliono raggiungere. Solo su queste basi si può costruire una mobilitazione unitaria. Se invece il discorso è lo sciopero generale o l'occupazione delle fabbriche, noi pensiamo che sarebbe una strada sbagliata perchè lo pagherebbero i lavoratori nelle loro buste paghe alla fine del mese e le aziende già in difficoltà. Noi invece - ha concluso Furlan - dobbiamo aprire un confronto con Confindustria per cambiare il modello contrattuale e sfidare il governo sul tema delle nuove relazioni sindacali adeguate per alzare la produttività ed i salari dei lavoratori".Il Consiglio Generale della Cisl, riunito oggi a Roma, ha eletto su proposta del Segretario Generale, Annamaria Furlan i componenti della nuova Segreteria Confederale che scendono da otto a sette. I nuovi eletti che faranno parte della segreteria confederale Cisl sono: Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl Sicilia, Giuseppe Farina segretario generale della Fim Cisl, Gigi Petteni segretario generale della Cisl Lombardia, Giovanna Ventura, segretario generale Cisl Piemonte. Sono stati riconfermati segretari confederali Cisl: Maurizio Petriccioli, Piero Ragazzini e Luigi Sbarra. Nella sua introduzione, Annamaria Furlan ha ringraziato i quattro segretari confederali uscenti, Pietro Cerrito, Fulvio Giacomassi, Paolo Mezzio e Liliana Ocmin, per aver dato la loro disponibilità ad un ricambio politico dell'organismo confederale.
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28/10/2014 Benelli QJ: aumentano le preoccupazioni dei sindacati
«Dall'incontro di oggi con l’azienda si confermano ed aumentano, le nostre preoccupazioni sul futuro industriale della Benelli QJ.  - afferma Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Cisl Marche - Invece di assicurarci investimenti ci hanno proposto la disponibilità ad incentivare le uscite volontarie dei dipendenti.»Un Incontro, quello di oggi,  tra la direzione aziendale della Benelli QJ e le Organizzazioni Sindacali Fim Cisl e Fiom Cgil, unitamente alle Rsu aziendali, sulla difficile vertenza aperta dalla comunicazione aziendale di voler procedere ad una riorganizzazione del sito produttivo di Pesaro. «Nonostante le nostre continue esortazioni alla trasparenza, l’azienda rimane evasiva non solo sulla natura delle sue proposte, ma, cosa per noi ancor più grave, si sottrae alle nostre ripetute sollecitazioni di presentare un piano industriale per permetterci di conoscere le sue reali intenzioni sulle prospettive del sito pesarese » afferma Emanuele Chiarotti della Fim Cisl Marche. «Come Fim Cisl Marche, - continua il segretario generale Leonardo Bartolucci - chiediamo di poter avere con urgenza l’incontro già richiesto al Comune di Pesaro, perché vogliamo che questi si faccia portavoce con la proprietà cinese del perché si è determinata questa situazione, e dell’esigenza di tornare ad investire con progetti di sviluppo sul sito produttivo marchigiano.» «Nel rispetto della volontà dei lavoratori e con la loro partecipazione- conclude Bartolucci -  continueremo a manifestare la nostra contrarietà al tentativo di desertificare un altro importante marchio del nostro territorio che ha fatto la nostra storia industriale e ha fatto conoscere Pesaro nel mondo.» Comunicato stampa
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28/10/2014 Corso AIUTO CUOCO, riaperto il Bando di selezione
FINALITÀ’ DEL CORSO E FIGURA FORMATA:L’Aiuto Cuoco è quella figura professionale che fornisce collaborazione al cuoco nella preparazione delle basi e dei semilavorati per la preparazione delle pietanze. DESTINATARI E REQUISITI Il corso è destinato a n° 15 allievi/e giovani e adulti, occupati, disoccupati, inoccupati e lavoratori in mobilità, che abbiano assolto l’obbligo scolastico. I minori devono aver compiuto i 16 anni di età  al momento dell’iscrizione al corso. DURATA E MODALITÀ’ DI SVOLGIMENTO Il corso, della durata di 400 ore, avrà luogo nella Provincia di Ancona e sarà avviato presumibilmente a novembre 2014 e terminerà entro giugno 2015 (per le ore di pratica, le lezioni si terranno in una sede attrezzata con le strumentazioni necessarie). Il corso della durata di 400 ore complessive risulta strutturato in: 88 ore di aula, 184 ore di laboratorio, 120 ore di stage presso aziende/strutture dove i corsisti potranno sperimentare ed applicare sul campo le competenze di base, trasversali e tecnico-professionali acquisite durante il periodo di formazione d'aula/laboratorio e 8 ore di esame finale. Le lezioni avranno la durata di 4 ore ciascuna in fascia pomeridiana, presumibilmente dalle ore 15:00 alle ore 19:00 e, la calendarizzazione sarà concordata con gli iscritti al percorso sulla  base delle esigenze emerse. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE Le iscrizioni si effettueranno utilizzando la modulistica disponibile all'indirizzo internet www.ialmarche.it, o reperibile presso la sede Ial Marche Srl di Ancona, via dell'Industria,17 La domanda redatta sull’apposita modulistica, dovrà essere corredata dei seguenti documenti: - Curriculum Vitae firmato in originale (Allegato 16). - Copia del documento d’identità firmato in originale e in corso di validità; - N° 1 fototessera; - Copia del permesso o carta di soggiorno in corso di validità, per i cittadini non comunitari. Per i minori la domanda di iscrizione dovrà essere firmata dai genitori o da chi ne fa le veci. La documentazione dovrà essere inviata per posta a mezzo raccomandata A/R o consegnata a mano presso la segreteria organizzativa di IAL MARCHE Srl in via dell’Industria n. 17/A, Ancona, ENTRO E NON OLTRE IL 10 NOVEMBRE 2014 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: IAL MARCHE SRL – Via dell’Industria, 17/a – Ancona 60127, indicando sulla busta la dicitura “Aiuto Cuoco – Ancona”. La domanda di partecipazione, regolarmente effettuata, garantisce il diritto alla frequenza del corso previa sottoscrizione del contratto e relativo pagamento della quota di iscrizione da effettuarsi prima della selezione, presso la sede di Ancona, in via dell’Industria, 17/a. L’iscrizione avverrà tramite appuntamento, telefonando al numero 071/2814639. BANDO AIUTO CUOCO
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22/10/2014 Benelli QJ, le istituzioni intervengano per salvare il lavoro
«Non ci stupisce che la prima preoccupazione dei vertici cinesi della Benelli QJ nel presentare il loro piano di riorganizzazione sia stato quello di rivolgersi al Comune di Pesaro e al Presidente della Camera di Commercio di Pesaro. - afferma Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Marche -  Anche al momento dell’acquisizione del sito pesarese avevamo assistito alle stesse dinamiche con le istituzioni  che si prodigavano per apparire come i fautori di una mediazione importante per garantire un futuro a quell'azienda motociclistica che rappresentava un marchio storico, sicuramente tra i più importanti dell’industria provinciale. - prosegue Bartolucci -Peccato che di quel piano industriale che i cinesi ci presentarono ben poco è stato fatto in termini di investimenti, di innovazione tecnologica, di nuovi prodotti da presentare nel mercato, di ampliamento della rete commerciale.»Si era parlato  anche di un ritorno dalle gare motociclistiche per far credere ad un’idea di sviluppo tecnologico dello stabilimento di Pesaro. In realtà è dal 2005 che l’azienda non progetta un nuovo  modello, si limita a fare solo restyling delle moto. In realtà la produzione  non ha mai superato  i 2000 pezzi l’anno, al di sotto di quello previsto sul piano industriale.«Abbiamo assistito ad una produzione che  nel tempo ha perso tante professionalità importanti al suo interno, magari perché non allineate alle scelte della direzione cinese.  Dall'inizio ad oggi l’utilizzo degli ammortizzatori sociali è stata una costante con la quale hanno avuto a che fare i lavoratori della Benelli QJ. Già nel 2009 come sindacati , avevamo coinvolto il Comune e la Camera di Commercio, in occasione di un loro viaggio in Cina, per recapitare ai vertici cinesi nella figura del Presidente Lin Hua Zhong le nostre preoccupazioni sul futuro del sito pesarese rispetto a quello che stava succedendo. - racconta Bartolucci -.Anche in quell'occasione ci fu risposto che pur prendendo atto delle difficoltà del momento, avrebbe operato con “progetti di rilancio per il marchio pesarese, a partire da una più capillare rete di vendita in Europa e dall'imminente lancio di nuovi modelli. »La Fim Cisl Marche, oggi chiede al Sindaco di Pesaro e al Presidente Drudi, rispetto alle tante promesse alle quali sono seguiti pochi fatti, di attivarsi con tutti gli strumenti possibili,  per interloquire con il Presidente e con i vertici del gruppo al fine di evitare una riorganizzazione sul personale che rischia di diventare il segno evidente di un declino del sito pesarese, utile al solo interscambio commerciale con i prodotti cinesi.« Occorre veramente che si scommetta sull'azienda Benelli QJ di Pesaro, e non solo sul suo marchio, con un vero progetto industriale fatto di veri investimenti. - conclude  Leonardo Bartolucci  - Se questo non avverrà sarà una sconfitta anche della politica pesarese, visto che dopo gli “onori” ricevuti al momento dell’insediamento di questa proprietà, oggi deve assumersi le responsabilità e gli “oneri” per evitare che un’altra azienda storica e di grande valenza simbolica si aggiunga alla desertificazione industriale del nostro territorio».Giovedì 23 ottobre è stata convocata l’assemblea dei lavoratori, in cui insieme alle organizzazioni sindacali Fim Cisl e Fiom Cgil, si deciderà la strategia e le iniziative di mobilitazione da intraprendere.Comunicato stampa
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18/10/2014 Mastrovincenzo:" Con il Jobs Day rilanceremo il dialogo"
Intervista a Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl MarcheIL MESSAGGERO 18 Ottobre 2014Stamattina, alle 10, scatta il Jobs Day della Cisl in piazza del Papa. Ad Ancona, come in altre 99 piazze d'Italia, il sindacato chiama a raccolta i lavoratori per spiegare cosa cambia nel mondo del lavoro con la riforma presentata. Perché c'è di più oltre l'articolo 18 dietro al Jobs Act. Sì, ma cosa? «Premetto - afferma il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo - che la modifica delle regole del lavoro non ha mai fatto miracoli sull'occupazione. Il Jobs Act è una legge delega che deve passare alla Camera e poi il Governo dovrà emanare i successivi decreti. Ci sono alcuni aspetti interessanti, altri ancora molto vaghi e possono quindi essere anche insidiosi. Noi guardiamo con interesse al nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti proposto dal Governo, ma potrà rappresentare un'opportunità per aumentare l'occupazione e ridurre la precarietà, solo se sarà accompagnato dalla eliminazione delle tipologie contrattuali poco tutelate e fonte di abusi, come co.co.pro. e false partite Iva, dall'estensione degli ammortizzatori sociali e dal rafforzamento per le politiche attive».  Quali ricadute potranno esserci sul territorio regionale? «Anche per i marchigiani è importante incentivare i contratti stabili ed asciugare l'area del precariato.Anche l'obiettivo del Jobs Act di un sistema universalistico di ammortizzatori sociali potrà essere rilevante per noi, ma deve esserci certezza di tempi e risorse: migliaia di marchigiani attendono da mesi il pagamento della cassa integrazione in deroga.  Quest'ultima va estesa a tutti i lavoratori, collegandola a percorsi di riqualificazione, mentre è necessario rafforzare l'Aspi, l'indennità per chi ha perso il lavoro, portandola ad almeno 24 mesi. Sarebbe importante per la nostra regione anche l'investimento su un moderno sistema di servizi per l'impiego, con forte governance pubblica ed integrazione con il privato».  Qual è la situazione occupazionale nelle Marche?  «Può essere utile dire che a giugno 2014 le assunzioni sono state per l'8,3% a tempo indeterminato, in calo sul 2013, per il 55,2% a termine, il 14,4% in somministrazione e solo il 5,4 % in apprendistato.Poi c'è un 7,5% di lavoro intermittente e un 5% di parasubordinato».  Articolo 18 da salvaguardare o simbolo vuoto da superare?  «È stato un errore riaprire una battaglia politica e mediatica sull'articolo 18. La norma è stata già attenuata nel 2012 dal Governo Monti. Noi crediamo che la sua applicazione debba restare inalterata nei casi di licenziamenti illegittimi di tipo discriminatorio e disciplinare e che al massimo l'eventuale reintegra prevista attualmente prevista in caso di licenziamenti economici possa, per un periodo definito, non essere applicata ai neo assunti, maggiorando il risarcimento economico. La Cisl non ha totem ideologici da difendere, ma è assurdo pensare che rendendo più facili i licenziamenti individuali, si favorisca nuova occupazione». Qual è il senso del Jobs Day della Cisl, una settimana prima della mobilitazione Cgil?  «Ad Ancona, come in tutta Italia, la Cisl scende in piazza per presentare le proprie idee sul Jobs Act, per chiedere atti concreti per lo sviluppo, con misure fiscali, di politica industriale, di sostegno agli investimenti pubblici e privati in conoscenza e innovazione. La Cisl domani (oggi, ndr) sarà in piazza per rilanciare un efficace dialogo sociale, strada obbligata per attivare le energie e le idee utili ad affrontare la recessione equità. Per dialogare: oltre a lavoratori, infatti, ci saranno disoccupati, pensionati e anche alcuni parlamentari marchigiani e rappresentanti del mondo delle imprese».  È ancora scontro sul Jobs Act e intanto si apre anche quello sulla Legge di Stabilità. Regioni in rivolta mentre il governatore delle Marche promuove la Finanziaria. «Ci sono misure interessanti, come gli sgravi per l'Irap, tassa che grava di più sulle aziende ad alta occupazione, e la decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato, anche se va detto che in una fase recessiva, non è il solo costo del lavoro a limitare le assunzioni. Si dovrebbero incentivare gli investimenti e la propensione innovativa delle imprese. Positiva anche la conferma del bonus da 80 euro, che però sin dall'inizio doveva essere modulato con più attenzione ai carichi familiari, e a coloro che ne sono stati esclusi, cioè i lavoratori incapienti con reddito sotto gli 8.000 e i pensionati con assegni bassi. Punti critici, il blocco dei contratti pubblici, l'aumento della tassazione sui fondi pensione, dove i lavoratori specie i più giovani, costruiscono la loro previdenza integrativa, il rischio di aumento delle imposte locali da Regioni e Comuni, a cui la manovra riduce fortemente le risorse. Attenzione poi al Tfr in busta paga,che porta con se il rischio di tasse in più». di Agnese Carnevali Il Messaggero 18 /10/2014 http://youtu.be/toL17pNqpVghttp://youtu.be/iw_7JKD2o90 
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18/10/2014 PIÙ' OCCUPAZIONE - MENO PRECARIETÀ: JOBS DAY, LA CISL IN PIAZZA AD ANCONA
La CISL MARCHE in piazza del Papa ad Ancona, sabato 18 ottobre per la giornata di mobilitazione nazionale per il Lavoro, il Jobs Day : un migliaio di lavoratori, disoccupati, cassaintegrati, pensionati che, con una catena umana, hanno raggiunto Piazza del Papa dove il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, ha presentato proposte e idee della Cisl sul Lavoro. In piazza le testimonianze di vertenze locali come la King, di lavoratori in cassa integrazione e di precari del settore pubblico; anche le storie di chi sta cercando strade per affrontare la crisi, come i lavoratori della Conceria del Chienti che, riunitisi in cooperativa, hanno acquisito il 15% delle quote aziendali o come i lavoratori dell’Auchan, impegnati e coinvolti in un contratto di solidarietà. Presenti anche parlamentari marchigiani e rappresentanti del mondo delle imprese invitati dalla Cisl Marche per confrontarsi con le voci del lavoro e con le proposte del sindacato. Ad Ancona, come in tutta Italia, la CISL in piazza per chiedere scelte concrete per lo sviluppo, con misure incisive di carattere fiscale, il sostegno agli investimenti pubblici e privati, una nuova politica industriale, un utilizzo qualificato dei fondi europei. Sul Jobs Act, recentemente approvato dal Senato, e in attesa del passaggio alla Camera e della emanazione dei successivi decreti delegati, la Cisl guarda con interesse il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, pur nella consapevolezza che la modifica delle regole del lavoro non abbia da sola effetti “miracolistici” sui livelli occupazionali. Il nuovo contratto proposto dal Governo potrà rappresentare una opportunità per aumentare l’occupazione e ridurre la precarietà, solo se sarà accompagnato dalla eliminazione di alcuni contratti poco tutelati e fonte di abusi, dall'estensione degli ammortizzatori sociali e da interventi e risorse per le politiche attive. La Cisl ritiene che l’applicazione dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori debba restare inalterata nei casi di licenziamenti illegittimi di tipo discriminatorio e disciplinare. E’ condivisa la proposta del Governo di un sistema di ammortizzatori sociali a carattere universalistico: per la Cisl la Cassa integrazione va mantenuta ed estesa a tutti i lavoratori, collegandola a percorsi di riqualificazione, mentre è necessario rafforzare l’Aspi, l’indennità per chi ha perso il lavoro, portandola ad almeno 24 mesi. Un percorso di potenziamento delle risorse finanziarie, umane e strumentali può rendere possibile un moderno sistema di servizi per l’impiego con forte integrazione pubblico-privato. Una giornata di mobilitazione nazionale della CISL che ha rilanciato con forza al Governo anche l’importanza del dialogo sociale, per attivare tutte le energie e le idee utili ad affrontare la recessione e promuovere il lavoro e l’equità sociale. Comunicato Stampa
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15/10/2014 I bilanci dei Comuni della provincia di Pesaro - Urbino: le valutazioni di Cgil e Cisl su tasse e tributi locali
La stagione della contrattazione sociale territoriale del 2014 si è confermata difficile e frammentata, in ragione delle elezioni amministrative di metà anno e, soprattutto, di un percorso di approvazione dei bilanci preventivi dei comuni per il 2014 costellato di ulteriori tagli, incertezza normativa e un susseguirsi di proroghe, unitamente ad una scarsa volontà di confronto sui temi indicati nel documento predisposto dalle CGIL CISL UIL provinciali.Il percorso unitario di confronto con i comuni in occasione della presentazione delle linee di bilancio preventivo ha visto confermate tutte le nostre preoccupazioni:Aumento pressoché generalizzato della pressione tributaria locale, in particolare attraverso la Tasi e con l'utilizzo pieno della leva dell'addizionale Irpef fino al massimo previsto dello 0,8%. L'ulteriore taglio dei trasferimenti agli enti locali determinato dal Decreto 66 del marzo 2014 ha determinato come conseguenza immediata l'innalzamento delle aliquote per poter recuperare il taglio. La Tasi, come da noi denunciato lo scorso anno con l'indegno teatrino della finta abolizione della Imu sulla prima casa, si è rivelata per quello che è. Di più: la scomparsa delle detrazioni previste in precedenza e il campo libero sostanziale agli enti locali nel determinarle, ha già creato nel nostro territorio una situazione fortemente disomogenea e portatrice di iniquità. Sono infatti 20 i comuni che hanno deliberato una Tasi con una aliquota alta, al 2,5, e solo 12 tra questi hanno previsto detrazioni, peraltro diverse tra loro, prevalentemente legate o alla rendita catastale o alla presenza di un figlio minore di 26 anni. Solo 4 comuni nel nostro territorio, nello specifico Mondolfo, Mondavio, Fano e Pesaro, hanno previsto una detrazione legata all'Isee, così come proposto da CGIL e CISLIn ogni caso la maggioranza dei Comuni ha deliberato una aliquota Tasi che parte dal 2 per mille fino alla massima del 2,5. Otto comuni hanno innalzato anche l'addizionale Irpef rispetto allo scorso anni e sono solo 11 su 59 i comuni che hanno previsto una soglia di esenzione, solo due (Pesaro e Monteporzio) quelli che giustamente hanno differenziato l'aliquota in base agli scaglioni Irpef.  Allo stesso modo il passaggio del tutto tardivo della gran parte dei comuni dalla vecchia Tarsu alla Tari (tariffa sui rifiuti) ha determinato un aumento generalizzato della tariffa, pur in presenza di un investimento importante delle due aziende multiservizi sulla raccolta differenziata.Fatta eccezione per il Comune di Pesaro, il solo nella provincia ad aver applicato, in seguito ad un confronto col sindacato, l'Isee lineare sulle tariffe dei servizi educativi, tutti gli altri Comuni o non lo utlizzano affatto oppure lo applicano attraverso un sistema a scaglioni fortemente produttivo di iniquità nell'accesso alle prestazioni sociali agevolate.Sul fronte delle uscite, almeno laddove c'è stato un confronto proficuo con le organizzazioni sindacali, si è cercato di mantenere inalterato il livello quantitativo e qualitativo dei servizi sociali erogati. Non dimentichiamo però che stenta a decollare, anzi sta perdendo pezzi, quel sistema di welfare innovativo e congruo rispetto ai nuovi e ai vecchi bisogni sociali, anche a causa di una assenza di carattere normativo e programmatorio della Regione Marche.Del tutto insufficiente e comunque limitato a solo 15 comuni su 59 (dato bilanci consuntivi 2012) il recupero di entrate da lotta all'evasione fiscale sia sui tributi locali sia sul fronte delle segnalazioni che i comuni potrebbero, per legge, fare alle autorità competenti. Appena 5 euro per abitante, 1,6 milioni di euro complessivamente indicati a bilancio da recupero evasione, di cui ben 900mila euro dal Comune di Pesaro.Stentano a decollare, fatta eccezione per Pesaro e pochi altri enti, quegli interventi anticrisi da noi fortemente voluti e sostenuti per aiutare le famiglie dei lavoratori colpiti dalla crisi, interventi finalizzati che, se coordinati con adeguate politiche attive per il lavoro, contribuirebbero ad evitare l'entrare nelle fasce di povertà per molte famiglie e persone del nostro territorio. Ora l'assoluta priorità, per noi, deve essere l'emergenza lavoro e sociale. L'unico intervento coordinato tra comuni che esiste è quello che fa capo, meritoriamente, all'ambito sociale di Fossombrone, frutto di un lavoro condiviso col sindacato.Infine, ancora in alto mare, le scelte degli enti locali verso un associazionismo tra enti finalizzato alla migliore gestione possibile, in un'ottica di efficienza, efficacia, utilizzo razionale delle risorse finanziarie e professionali. A parte l'esperienza di Vallefoglia, nessun'altra esperienza di fusione tra comuni è in atto. Le Unioni Comunali attualmente in essere dovrebbero effettuare quel salto di qualità nella gestione associata dei servizi senza il quale rischiano di essere una mera sovrastruttura. Del resto, senza una adeguata normativa regionale, ancora ferma nelle aule del consiglio regionale, di sostegno all'associazionismo tra comuni, il sistema stenterà ancora a partire. Valuteremo, in ogni caso, nel merito, le proposte che per ora sembrano venire positivamente dai comuni dell' ambito sociale di Pesaro in questa direzione.In ogni caso CGIL e CISL valutano non più rinviabile, in assenza di un cambio di passo da parte del Governo in tema di trasferimenti agli enti locali, una politica di bilancio dei nostri comuni per il 2015 che dovrà necessariamente, per noi, essere improntata ad una diminuzione delle pressione tributaria locale, ad una sua più equa impostazione, ad una lotta senza quartiere all'evasione fiscale, a politiche sociali per il territorio più corrispondenti ai bisogni emergenti, ad un nuovo protagonismo degli enti locali, insieme, per un governo del territorio in cui la logica del campanile lasci spazio a quella di una comunità coesa nell'affrontare la crisi e le sfide che essa impone.
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14/10/2014 JP Industries, Regioni e Sindacati scrivono al Governo
Cgil Cisl Uil di Marche ed Umbria, insieme ai Presidenti delle due Regioni hanno chiesto un incontro urgentissimo al Governo per affrontare la gravissima situazione occupazionale della JP Industries e del relativo Accordo di Programma per la reindustrializzazione delle aree colpite dalla crisi della ex Ardo. La procedura di vendita della JP Industries, gestita dal Ministero per lo Sviluppo economico, rischia incredibilmente di essere annullata per criticità formali. Intanto le misure nazionali dell'Accordo di Programma non stanno producendo alcun esito. A pochi mesi dalla sua scadenza, non è infatti stato approvato alcun progetto di rilancio occupazionale e 35 milioni di € giacciono inutilizzati. Questo mentre analoghe misure regionali hanno prodotto l'avvio di oltre 40 nuove iniziative imprenditoriali sullo stesso territorio. Una situazione grave ed inaccettabile che coinvolge 2.000 lavoratori marchigiani ed umbri, senza contare l'impatto sulla filiera dell'indotto di piccole imprese, e che rischia di produrre effetti irreversibili sulla coesione sociale ed economica delle due regioni.La lettera al Governo
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13/10/2014 Mercantini Mobili, il confronto con i sindacati
Continua la lenta ed inesorabile liquefazione del sistema manifatturiero della provincia di Pesaro - Urbino. Lunedì 13 ottobre si aprirà il confronto sindacale sulla dichiarazione di esubero della ditta Mercantini Mobili di Piandimeleto, azienda storica del territorio guidata dal ex presidente di Confindustria peraltro sita in una zona particolare per la sua dimensione orografica e per la mancanza di un tessuto produttivo esteso. L’azienda dichiara 50 esuberi dovuti alla cessazione di una fase lavorativa e all’esternalizzazione di tale produzione. Chiuderà il nuovo capannone utilizzando solo la sede storica. L’azienda aveva già utilizzato gli ammortizzatori sociali e nessun segnale preannunciava tale grave decisione: 50 esuberi su 110 dipendenti con una età media di 40 anni\45 anni e per nessuno di loro  è possibile un meccanismo di accompagnamento  celere alla pensione. Un vero dramma sociale. Questa ulteriore vertenza aziendale pone nuovamente l’esigenza di avviare un confronto istituzionale per affrontare la grave crisi della provincia di Pesaro Urbino. La Cisl ha più volte denunciato la grave crisi che sta investendo questa provincia: si rischia il dissolvimento delle filiere del settore mobile e metalmeccanico. Per questo la Cisl chiede immediatamente la convocazione di un tavolo istituzionale con il coinvolgimento della Regione per adottare misure straordinarie a sostegno del sistema manifatturiero per ripensare il modello di sviluppo del territorio. In questa crisi pesa molto l’inerzia della classe politica che non ha mai affrontato questa difficilissima situazione occupazionale e produttiva . Non si può più aspettare: le strategie e le azioni a medio e lungo termine sono così impegnative che richiedono uno sforzo di concertazione e di confronto tra tutti i soggetti istituzionali e associativi per avviare quelle azioni di sostegno e di innovazione tecnologica industriale del nostro territorio, individuando sin d’ora quali sono i progetti di sostegno di innovazione e di riqualificazione. Ricordiamo a tutti i soggetti istituzionali che partirà nei prossimi mesi la programmazione dei fondi europei: quali sono le idee quali sono i progetti, quale tipo di programmazione e quale utilizzo si vuole fare della prossima programmazione dei fondi europei? Basta solo la volontà di qualche illuminato sindaco oppure occorre una visione strategica condivisa ed altamente innovativa in termini di contenuti e di progetti? La Cisl di Pesaro Urbino ritiene che sia la regione Marche con i suoi assessorati competenti ad accompagnare il nostro territorio in questa delicatissima fase. La vicenda della Mercantini che non sarà l’ ultima di triste ed inesorabile destrutturazione del nostro sistema produttivo sia da monito per i Nostri politici ed amministratori (locali regionali e nazionali) per intervenire immediatamente.
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10/10/2014 Lavoro in genere: (Ri)pensare le pari opportunità
(Ri)pensare le pari opportunità è un progetto che si propone di riconsiderare e rivedere le politiche di genere, per il superamento teorico dello strumento delle pari opportunità e delle sue ricadute nelle politiche regionali, per eliminare le disparità e promuovere l'empowerment femminile migliorando la  qualità e l'efficacia delle politiche.CGIL CISL UIL Marche hanno aderito e partecipato attivamente al progetto, ideato dall Osservatorio di Genere di Macerata e finanziato dall'Assessorato alle Pari Opportunità della Regione. (Ri)PARO ha permesso di indagare il mondo del lavoro femminile nel settore tessile/calzaturiero e quello delle imprese agricole.Venerdì 17 ottobre 2014 a Macerata presso la Sala Castiglioni-Biblioteca "Mozzi-Borgetti" si terrà alle ore 9.30 " Lavoro in genere" focus sui primi risultati del progetto.
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10/10/2014 Ossi duri si diventa, prevenire l'osteoporosi si può
Mercoledì 15 ottobre 2014, ore 16,30 Sala Convegni, Fondazione Colocci, JesiIn occasione della Giornata mondiale sull’osteoporosi del 20 ottobre, presso la Fondazione Colocci di Jesi si svolgerà il 15 ottobre dalle ore 16.30 il convegno, promosso dal sindacato dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, Regione e Asur Marche, “Ossi duri.. si diventa” nell’ambito della Campagna informativa di prevenzione contro l’osteoporosi.Marisa Branchesi del coordinamento donne Fnp Cisl di Jesi, introdurrà i lavori presentando i risultati della campagna di raccolta firme per sollecitare la Regione Marche ad emanare una legge regionale per la prevenzione dell’osteoporosi. Una patologia molto diffusa che colpisce soprattutto le donne oltre i cinquant’anni di età e che se non viene riconosciuta in tempi giusti causa la mortalità nel 20% dei pazienti e disabilità motoria nel 40% dei casi con un rischio di permanenza in strutture di lungo-degenza sei volte maggiore.Tra i relatori il dott. Ferdinando Silveri della clinica Reumatologica dell’Ospedale di Jesi AV2 che illustrerà il lavoro del gruppo tecnico regionale a partire dall’analisi dei fattori di rischio di tale patologia.I lavori, moderati da Teresa Brazzini del coordinamento donne UilpUil di Jesi, saranno conclusi da Aurora Ferraro, Segretaria regionale Spi Cgil Marche.Jesi, 10 ottobre 2014
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08/10/2014 18 OTTOBRE JOBS DAY AD ANCONA IN PIAZZA DEL PAPA GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE PER IL LAVORO
Sabato 18 Ottobre alle ore 10,00 ad Ancona - Piazza del Papa, manifestazione regionale in occasione del JOBS DAY, 100 PIAZZE PER IL LAVORO, giornata di mobilitazione nazionale per il lavoro promossa dalla Cisl. La Cisl scende in piazza per ascoltare e dare voce a lavoratrici, lavoratori, giovani, disoccupati e cassaintegrati, per dare un contributo al dibattito sulle vere questioni del lavoro e non solo. Più tutele, nuovi ammortizzatori e formazione per chi perde il lavoro; si al contratto a tutele crescenti che a regime prevede l’attuale assetto dell’art.18 e riduce la precarietà dei giovani ( false Partite IVA, Co.Co.Co P.A., Co,Co,Pro., Associati in Partecipazione), forte riduzione delle tasse per i lavoratori e pensionati; più investimenti per creare occupazione; una nuova politica industriale, infrastrutture efficenti e minori costi sull’energia: sono alcune delle proposte avanzate al Governo che la Cisl porta in piazza . Durante la manifestazione si alterneranno testimonianze di lavoratori, giovani, disoccupati con interventi di imprenditori e Parlamentari marchigiani. Alle ore 9,30 è previsto l’arrivo ad Ancona di 1000 partecipanti in Piazza Cavour per poi raggiungere, con una lunga catena umana per le vie principali della città, Piazza del Papa.Per i partecipanti che vogliono usufruire dei pullman E' NECESSARIO PRENOTARSI contattando la sede Cisl a te più vicina  LE PROPOSTE DELLA CISL SUL JOBS ACT: DOCUMENTO INTEGRALE LE PROPOSTE DELLA CISL SUL JOBS ACT: SINTESI LE PROPOSTE DELLA CISL SUL JOBS ACT: IL VOLANTINO PROPOSTE A SOSTEGNO DEL LAVORO AUTONOMO  
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08/10/2014 Indesit,conferma gli impegni e il rispetto degli accordi nell'incontro tenuto al MiSE
Nel primo incontro ministeriale, svoltosi  ieri a Roma, per la verifica dell' attuazione dell’ accordo, sottoscritto al MiSE nel dicembre del 2013, tra Direzione Aziendale Indesit, Sindacati di categoria,  Coordinamento RSU, rappresentanti del Governo e Istituzioni locali, sono stati confermati dalla Direzione Aziendale tutti gli impegni riguardanti la destinazione produttiva delle aree di Fabriano ( stabilimenti di Albacina e Melano) Caserta (Carinaro) e Comunanza. La Direzione Indesit ha, inoltre, presentato e informato i rappresentanti sindacali e le Istituzioni, presenti all'incontro, la realizzazione delle  azioni previste dall'accordo rispetto a: le allocazioni produttive della fabbrica casertana, la prima interessata dai cambiamenti  e dagli investimenti, già realizzati per un totale di 24 degli 83 milioni di € previsti ( 16,5 a Fabriano, 5 a Comunanza,2,5 a Caserta ); le internalizzazioni realizzate dell'attività di IT Service e call center con conseguente riqualificazione del personale dedicato a tali servizi Indesit ; alle condizioni del mercato, nel quale la contrazione delle vendite in Russia e nel' Europa occidentale è parzialmente compensata dalla crescita del Regno Unito e dell'Italia. Le vendite del secondo trimestre del 2014 sono inferiori a quelle dello stesso periodo del 2013 e si sommano le conseguenze negative determinate dal cambio valutario del rublo e della lira turca. Relativamente agli esodi volontari finora registrati l' azienda ha comunicato che sono uscite 80 persone alle quali si aggiungono altre 39 lavoratori ancora in forza che hanno già comunicato la volontà di uscire. L' incontro è stato anche l' occasione per porre a Indesit domande sulla vendita del Gruppo all'americana Whirlpool. È ancora atteso il pronunciamento della Autorità Antitrust, garante della concorrenza nel mercato, sulla vendita, mentre il Tribunale di Ancona ha autorizzato la vendita nel mese di agosto. Solo dopo il via libera dell'Antitrust potrà essere completata l'acquisizione del pacchetto di azioni che daranno a Whirlpool la proprietà del pacchetto azionario di maggioranza. «Ritenendo l' accordo di dicembre firmato la MiSE il principale strumento di tutela e la principale garanzia degli impegni presi nei confronti dei lavoratori - afferma la Fim Cisl - abbiamo chiesto al Governo di farsi garante e parte attiva affinché l' attuazione dell' accordo e la realizzazione del piano industriale, oggi totalmente confermati da Indesit, vengano confermati e considerati intangibili anche dopo il passaggio societario» . A tal proposito i sindacati hanno avuto, dai rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico ,una risposta positiva e la disponibilità a realizzare, quanto prima,  un incontro con i rappresentanti della nuova proprietà. Nei prossimi giorni ci saranno le assemblee informative in tutti gli stabilimenti produttivi,nella sede centrale e in quella di Milano.
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07/10/2014 La Cisl solidale con i ragazzi del centro "Grizzly"
La Cisl di Fano esprime sdegno e profondo risentimento per il vile gesto subito dal centro autogestito Grizzly domenica scorsa. Si tratta di un grave atto vandalico: bruciata la libreria con più di duecento volumi che i giovani dell’associazione avevano messo in piedi, distrutti i sanitari e le tubature del bagno che hanno allagato parte dello stabile. Sul muro laterale sono state disegnate una svastica con a fianco la scritta Dux. Questi gesti, lesivi della libertà di associazione e distruttivi di uno spazio aperto al confronto e al dibattito sociale, sono un preoccupante segnale di una cultura violenta e non inclusiva presente seppur parzialmente nella nostra società. Ci auspichiamo che tutte le forze associative politiche e sindacali del comune di Fano e del suo territorio rafforzino l’impegno per la costruzione di una società solidale, inclusiva e aperta a tutti gli spazi e momenti di confronto, di dibattito e di aggregazione .
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06/10/2014 Cementificio SACCI , salvi 80 lavoratori grazie ai contratti di solidarietà
Diminuire l’orario di lavoro per mantenere l’occupazione in caso di crisi aziendale e quindi evitare la riduzione del personale: è quanto prevedono i contratti di solidarietà, introdotti dalla legge 863/84. Uno strumento utilissimo, ma che purtroppo ha trovato scarsa applicazione nello scenario di crisi nazionale. Nei giorni scorsi, però, circa 110 lavoratori hanno potuto constatare di persona e sulla propria pelle la bontà di contratti di solidarietà. È accaduto in due aziende diverse, nella “Sacci Spa” di Castelraimondo (Macerata) e nella “Margaritelli” di Mantignana (Perugia). Nel primo caso i contratti di solidarietà hanno interessato gli 80 addetti del cementificio, precedentemente dichiarati in esubero dall'azienda. È la prima volta che questo tipo di contratto viene applicato in un’azienda del cemento, perché nemmeno in grosse vertenze con colossi del settore, come Italcementi e Buzzi Unicem, si era riusciti a far ricorso a questo strumento, soprattutto a causa della riluttanza delle imprese. Sacci apre uno scenario nuovo, e dimostra che in determinate situazioni anche in questo comparto si possono trovare soluzioni utili a non disperdere le professionalità, nonostante i numeri da brivido della crisi e grazie all'impegno di tutte le parti sociali. Quello del cemento è il comparto più devastato dalla crisi di questi anni: dai 47 milioni di tonnellate di cemento prodotto nel 2007 sì è arrivati agli attuali 20 milioni, con prospettive al ribasso anche per il 2015.
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01/10/2014 Convenzione “Welfare nelle Marche”
E’ stata firmata, nei giorni scorsi presso l’Università di Urbino, la convenzione per finanziare una ricerca - azione sul Welfare nelle Marche. Tra i firmatari: il Dipartimento di Economia, Società Politica (DESP) dell’ Università degli Studi di Urbino, tutti gli Ambiti Territoriali Sociali della Provincia di Pesaro – Urbino, il Centro Servizi Volontariato Marche, la Legacoop e la Confcooperative Marche, la Cgil e lo Spi – Cgil di Pesaro – Urbino, la Cisl Marche e la Federazione pensionati Marche.La convenzione, che avrà una durata di 18 mesi, vuole analizzare, con il contributo di tutti i soggetti, l’attuale sistema territoriale di politiche e servizi sociali ed educativi per elaborare strategie e indicazioni di miglioramento, tenendo conto dell’attuale contesto di crisi socio - economica, di vincoli di bilancio e di crescita dei bisogni sociali.Si lavorerà sulla ricerca, con la prospettiva di conoscenza delle criticità del welfare e delle potenzialità del territorio, contribuendo alla crescita del welfare territoriale; la formazione, verranno organizzati workshop e seminari informativi per un confronto e aggiornamento con gli operatori sociali; l’azione, i risultati saranno messi a disposizione dagli enti del territorio per migliorare le strategie impiegate nel settore.    
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01/10/2014 Jobs Act: Annamaria Furlan, non usiamo il lavoro per dividere
«Non si può usare il tema del lavoro come strumento ideologico di separazione» invece di considerarlo come «la risorsa straordinaria quale è». Lo ha detto il segretario generale aggiunto della Cisl, Annamaria Furlan, intervenendo in una delle sue prime uscite pubbliche come designata alla successione di Raffaele Bonanni, alla fiera 'Expo Training' di Milano. Secondo Furlan, «questo non è più consentito» di fronte ai «veri problemi che abbiamo che riguardano principalmente la disoccupazione, con oltre tre milioni di disoccupati ed il 45% dei giovani senza uno sbocco, la produttività, la competitività e la lotta alla criminalità organizzata che si è infiltrata anche nei grandi appalti pubblici e avvelena il Paese. Queste sono le grandi questioni che vanno affrontate. Basta speculazioni sul lavoro». E' quanto ha affermato Furlan, sull'anticipo del Tfr in busta paga. «Il Tfr è meno tassato dello stipendio – ha spiegato Furlan - non vogliamo che in questo modo i lavoratori paghino più tasse anche su quello. Siccome parliamo di soldi dei lavoratori e delle lavoratrici e non di altri, bisogna vedere le cose in modo chiaro, bisogna fare cose serie. Quindi, l'anticipo del Tfr in busta paga, può anche essere utile, in modo del tutto volontario, però, serve che sia premiante per i lavoratori». Furlan ha ricordato che «il Tfr, infatti, è tassato meno della busta paga, se noi ne portiamo una parte in busta paga, come viene tassata, come il Tfr o in modo diverso?». La sindacalista sostiene poi che «abbiamo sentito questa discussione sulle piccole imprese che non ce la fanno» ad anticipare i soldi del Tfr. Di conseguenza «interverrebbero le banche sfruttando il denaro preso in prestito dalla Bce allo 0,5%, ma questo ai lavoratori quanto costa?» Da qui l'invito del segretario generale aggiunto della Cisl al Premier Renzi ad aprire un confronto per «veder le cose in modo chiaro». Ed al Presidente del consiglio che si è domandato dove fossero i sindacati mentre si creava lavoro precario ha sempre replicato Furlan: «Forse era distratto in questi anni, ma non importa. Noi ci siamo battuti con grande forza contro il precariato e le nostre proposte sono sotto gli occhi di tutti. La sfida di Matteo Renzi che vuole confrontarsi con i sindacati su alcune questioni è una notizia estremamente positiva», ha poi aggiunto Furlan e riferendosi all'apertura del presidente del Consiglio ha detto che «così la voglio e la dobbiamo vivere. L'uomo solo al comando è un po’ complicato. Ci vuole un confronto vero con chi il lavoro lo rappresenta come il sindacato confederale». «Noi stiamo in mezzo alla gente in ogni città». Ha ribadito Annamaria Furlan sulla possibilità di scenderà in piazza con la Cgil per contrastare le decisioni del governo sull'art.18. «Noi – ha precisato - abbiamo deciso già da tempo per il 18 ottobre una nostra iniziativa di sensibilizzazione in tutte le città ed in tutte le regioni sui temi dello sviluppo e del lavoro ma anche su quanto pesano le tasse sulla busta paga. Con la Cgil ci incontriamo costantemente tra organizzazioni sindacali, su alcuni temi abbiamo opinioni comuni, su altri possiamo avere opinioni diverse. ma questo non significa non  poter contribuire insieme in maniera positiva sul dialogo sociale e per lo sviluppo economico». Ed infine un altro punto del programma della Cisl su cui il segretario generale aggiunto si è soffermato è «su quanto anche la riforma Fornero delle pensione debba essere rivisitata. Vogliamo portare le nostre idee tra la gente – ha chiarito Furlan - non basta una piazza, ci vuole un lavoro molto diverso, bisogna sensibilizzare i lavoratori i pensionati e soprattutto i giovani». Roma 1 ottobre 2014fonte: Labor TV Cisl Nazionalehttp://www.cisl.it/sito.nsf/le-notizie/2014/10/01/cisl-furlan-tfr-jobs-act-lavoro?OpenDocument
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30/09/2014 La Cisl Marche a confronto con i quattro Rettori degli Atenei marchigiani
Un confronto con i quattro rettori delle Università marchigiane sul  tema del cambiamento. “Non è più come prima”, il titolo del percorso formativo per operatori e dirigenti della Cisl Marche, il cui appuntamento introduttivo si è svolto oggi ad Ancona. Il mondo del lavoro e quello della conoscenza si interrogano a vicenda per affrontare il cambiamento che tutti stiamo vivendo, in termini non solo di riflessione intellettuale e di ricerca concreta, ma anche di scelte strategiche e organizzative. «Bisogna cambiare il nostro paradigma - ha sostenuto Ivo Lizzola, Docente di Pedagogia sociale dell'Università di Bergamo - per ricostruire il paese a partire dai giovani, il rapporto con i quali interroga il sindacato sulla sua visione strategica e sul suo posizionamento». Una nuova alleanza tra Università e mondo sindacale per esplorare nuove piste di sviluppo sostenibile e inclusivo, a partire dalle comunità territoriali. Secondo Vilberto Stocchi, Rettore dell'Università di Urbino «proprio dal territorio bisogna ripartire attraverso coalizioni capaci di generare nuove risorse, in particolare per i giovani». Della «necessità di mettersi sulla strada dell'economia della conoscenza, generando quel pensiero critico che la modernità ci richiede», ha parlato Luigi Lacché, Rettore dell'Università di Macerata. Secondo Sauro Longhi, Rettore dell'Unversità di Ancona, «è dalla valorizzazione della conoscenza che nasce quell'energia che permette a tanti giovani di intraprendere un loro progetto, anche imprenditoriale». Flavio Corradini, Rettore dell'Università di Camerino ha infine sottolineato «la necessità di superare le rigidità, lavorando per integrare i saperi, sviluppare competenze trasversali ed apprendere una pluralità di linguaggi». I quattro atenei marchigiani saranno ancora partner della Cisl Marche nel percorso formativo destinato ad oltre  cento sindacalisti e aperto agli studenti universitari, che si articolerà, tra novembre e aprile 2015, nelle sedi dei quattro atenei marchigiani. Verranno  approfonditi  i temi della rappresentanza, del welfare, dello sviluppo e  del cambiamento organizzativo. I lavori sono stati introdotti dal Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo e conclusi dal Segretario della Cisl nazionale, Pietro Cerrito.   
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30/09/2014 L’industria metalmeccanica va salvaguardata, continua a perdere posti di lavoro senza alternative occupazionali. Sveglia politica, se ci sei dimostracelo
Aziende chiuse e situazioni di crisi, l’industria metalmeccanica pesarese continua a perdere pezzi e posti di lavoro senza generare alternative. Aziende storiche per il territorio come il Cantiere Navale di Pesaro (50 dip. + 250 dip che lavoravano nell’indotto), la BVB del gruppo Marcegaglia di S. Lorenzo in Campo (100 dip), multinazionali come SWK nello stabilimento di Fano (80 dip), l’ultimo episodio di cronaca la King di Fano (45 dip) sono solo alcuni esempi di aziende che hanno avuto visibilità mediatica e aiuto istituzionale nel momento della loro chiusura, che però non possono essere viste nel loro singolo bisogno, perché nell’insieme ci dicono che il nostro territorio si sta impoverendo e che non ci sono alternative occupazionali senza industria. Ancora oggi ci sono tante situazioni di crisi in cui siamo intervenuti con la gestione dei contratti di solidarietà e di cassa integrazione; per citarne solo alcune ci preoccupa la situazione della Cima (90 dip) dove abbiamo un ritardo nel pagamento degli stipendi e siamo in attesa di incontrarci in regione sul piano industriale che deve presentare; ci hanno comunicato la chiusura della CF LIGHT Division di Pietrarubbia (40 dip.) che già versava in una difficile situazione finanziaria; problemi ci sono alla Lav Fer di Acqualagna (50 dip.) in cui l’azienda è in ritardo nel pagamento degli stipendi perché lo Stato è in ritardo nel pagamento degli appalti, alla PRB di Fermignano (100 dip) che ha un concordato in continuità, alla Tallarini di Orciano che ha problemi di accesso al credito. Tutte queste situazioni unitamente agli importanti numeri dell’artigianato (si sono persi circa 1500 posti di lavoro negli ultimi due anni e dove il pagamento della cassa integrazione è ferma ai primi mesi dell’anno) ci dicono che a tutti i livelli (locali e nazionali) e tra tutti i soggetti interessati (politica e istituzioni, parti sociali, soggetti formativi, ecc.) vanno prese decisioni per sostenere la buona industria, per riqualificarla, per farla continuare a vivere a discapito di un sistema che vede difficile l’accesso al credito, un passaggio generazionale spesso inadeguato, un elevato costo energetico e burocratico, poca disponibilità al rischio e agli investimenti, cause che spesso si scaricano alla fine sui dipendenti. Per tutte queste motivazioni come Fim Cisl abbiamo organizzato una manifestazione nazionale il 30 settembre davanti a Palazzo Chigi per portare la crisi davanti ai palazzi che contano, per dare la sveglia alla politica perché non c’è più tempo da perdere.
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29/09/2014 Università e Cisl Marche: insieme per affrontare il cambiamento
Non è più come prima, siamo di fronte o meglio già dentro ad un nuovo inizio. E’ la consapevolezza della Cisl Marche per la quale il lavoro e i lavoratori rimangono al centro dell’attività sindacale in un tempo, come quello di oggi, dove fare rappresentanza, contribuire allo sviluppo dei territori, promuovere il benessere delle persone sono attività più complesse e difficili. Da questo nasce l’esigenza di un percorso formativo destinato agli operatori e ai dirigenti della Cisl Marche in collaborazione con le Università marchigiane, che prenderà avvio domani 30 settembre ad Ancona..  I Rettori dei quattro Atenei, di Urbino, Ancona, Camerino e Macerata, Vilberto Stocchi, Sauro Longhi, Flavio Corradini, Luigi Lacchè parteciperanno al confronto, con la Cisl Marche,  sull'approccio scelto dalla formazione universitaria per affrontare il cambiamento, che tutti stiamo vivendo, in termini non solo di riflessione intellettuale e di ricerca concreta, ma anche di scelte strategiche e organizzative. Per il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo «l’obiettivo è quello di sviluppare una formazione che accompagni in maniera costante e continua la nostra azione sindacale e permetta di costruire una rete di dialogo e collaborazione con le Università del territorio». La rappresentanza, lo sviluppo, il welfare e il cambiamento organizzativo sono i temi su cui si incentra il percorso di studio che si articolerà, tra novembre e aprile 2015, nelle sedi dei quattro atenei marchigiani. Gli appuntamenti formativi della Cisl Marche saranno aperti agli studenti universitari. COMUNICATO STAMPA
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26/09/2014 Aggregare le municipalizzate per contenere i costi e migliorare i servizi
Il futuro del sistema dei servizi pubblici locali nella provincia di Macerata al centro del dibattito della tavola rotonda “ Cosa bolle in pentola?” tenutasi oggi a Macerata. L’iniziativa promossa da  Cgil, Cisl , Uil e i sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, FlaeiCisl,Uiltec Uil e Federutility ha visto la partecipazione dei  Sindaci dei maggiori Comuni del maceratese e del Presidente della Provincia per confrontarsi insieme al sindacato sulle opportunità e prospettive legate al  processo di aggregazione delle aziende municipalizzate presenti nel territorio. Un incontro aperto anche agli amministratori delle cinque aziende pubbliche che gestiscono acqua e gas in buona parte della provincia, per rilanciare l’importanza di un percorso di accorpamento che porti alla costituzione di un’unica azienda per tutto il maceratese, una proposta che Cgil, Cisl e Uil sostengono da anni. «L’idea  è quella di un sistema più efficiente e meno costoso per i cittadini. – sostengono i sindacati -  Un’azienda unica significherebbe innanzitutto la riduzione dei costi esorbitanti della governance delle cinque aziende, per un costo annuo di circa 700 mila euro  – proseguono - Un risparmio che potrebbe essere di certo impiegato per contenere le tariffe, effettuare i necessari investimenti sulle reti e le infrastrutture, avviare percorsi di riqualificazione e aggiornamento professionale dei lavoratori di queste aziende. A tutto vantaggio della qualità complessiva del servizio erogato ai cittadini. » Un progetto che sembra aver convinto tutti. Sindaci e amministratori delle aziende hanno accolto la proposta di avviare uno studio di fattibilità che tracci le tappe di un percorso di aggregazione e ne evidenzi i benefici in termini di risparmi ed efficienza. «Del resto il cambiamento per le nostre municipalizzate sembra ormai un passaggio inevitabile, visti i tagli radicali annunciati dal Governo su questo settore e il piano di razionalizzazione predisposto da Cottarelli. – ribadiscono Cgil, Cisl, Uil insieme a  Filctem Cgil, Femca Cisl, FlaeiCisl,Uiltec Uil  -  Per troppo tempo si è mancato di lungimiranza ed ora non possiamo permetterci altri indugi. E’ un cambiamento che gli amministratori locali hanno ora il compito di anticipare e governare, se non vogliamo solo trovarci a far la conta dei tagli e dei danni per il territorio, per l’occupazione e per i cittadini costretti a pagare tariffe sempre più alte a fronte di un servizio talvolta non troppo soddisfacente. Oltre a correre il rischio di essere colonizzati da multinazionali che arrivano da lontano con la tentazione di fare business sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini  – concludono i sindacati - Siamo giunti ad un momento di svolta, non è più possibile indugiare in campanilismi e personalismi, occorre avere il coraggio di cambiare per il bene di tutta la comunità.»
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25/09/2014 King, prima udienza in tribunale
Si è svolta ieri, 24 settembre, presso il tribunale di Pesaro l’udienza per il fallimento della King, la ditta fanese specializzata nella produzione di accessori per la nautica che dopo la ferie di Agosto ha cessato l’attività trasferendo macchinari presso altri siti produttivi, lasciando 45 lavoratori senza lavoro e retribuzioni ( in arretrato dal mese di Aprile). Mentre in aula si celebrava l’udienza, per denunciare maggiormente il fatto, i lavoratori hanno presidiato l’ingresso del palazzo di giustizia. La Fim Cisl, assieme all’avvocato Gianfranco Solazzi di Fano, aveva inoltrato nei mesi scorsi già richiesta di pagamento delle retribuzioni arretrate per un gruppo di lavoratori ed oggi il giudice, preso atto che l’azienda rappresentata da un suo legale non ha fatto alcuna proposta , avvierà la procedura per il recupero di quanto dovuto. Questa triste vicenda nella quale 45 lavoratori rimangono senza stipendi e lavoro, anche se le organizzazioni sindacali avevano presentato nei mesi passati alla Guardia di Finanza e alla Direzione Territoriale del lavoro i esposti e segnalazioni, aggrava ancora maggiormente la situazione occupazionale del territorio fanese e della nostra provincia che negli ultimi 4 anni ha perso nel settore industriale più di 4000 addetti, La Cisl di Fano chiede ancora una volta la convocazione di un tavolo di confronto per elaborare strategie tese al superamento della crisi e per avviare percorsi di accompagnamento . La Fim Cisl di Pesaro è anche fortemente preoccupata per la situazione di crisi che stanno attraversando le aziende metal meccaniche del nostro territorio e per questo ha organizzato per il 30 settembre assieme alla Fim Nazionale una manifestazione presso Montecitorio per chiedere politiche industriali di sostegno al sistema manifatturiero.Giovanni Giovanelli Responsabile Cisl Ast  Fano Mauro Masci Fim Cisl 
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24/09/2014 Cosa bolle in pentola? Tavola rotonda sui servizi pubblici locali
Importanti novità per i servizi pubblici locali di acqua, gas e per gli altri Servizi essenziali, sono state emanate e altre si profilano all’orizzonte. Cosa si può fare per governare il cambiamento e salvaguardare i cittadini-utenti ed i lavoratori delle Aziende interessate? Se ne discute, Venerdì 26 settembre 2014 ore 15  presso la Sala convegni Provincia di Macerata – via Velluti,41 – Piediripa di Macerata. Alla tavola rotonda “Cosa Bolle in Pentola?” interverranno il Presidente della Provincia di Macerata oltre ai Sindaci dei Comuni di Macerata, di Recanati, di Civitanova Marche, di Tolentino e di San Severino. Al dibattito, promosso unitariamente da CGIL CISL e Uil insieme ai sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl- Flaei Cisl - Uiltec-Uil e FederUtility, parteciperanno il segretario generale nazionale Filctem Cgil e il segretario regionale Cisl Marche. Coordina i lavori il giornalista Luca Romagnoli. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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23/09/2014 La Cisl: "è necessario riqualificare l’ospedale di Pergola"
"Nel delicato e complesso riordino del sistema sanitario regionale, il processo di riorganizzazione dell’ospedale di Pergola si trova in una fase critica, evidenzia Giovanni Giovanelli responsabile Cisl di Fano - si registra un lento ed inesorabile depotenziamento dei suoi reparti con ricadute anche sui servizi, e sull’attività degli ambulatori divisionali e specialistici". Il Piano sanitario regionale e successivamente il Piano di Area Vasta, prevedono nel territorio della vallata del Cesano una struttura per acuti. La Cisl di Fano chiede il rispetto degli atti sopra citati e l’applicazione della delibera n 1345 ( reti cliniche) della Giunta regionale Marche, invitando l’ASUR e l’Area Vasta ad aprire un tavolo di confronto sulle modalità operative e sulla tempistica della riqualificazione dell’ospedale. Ricordiamo alle forze politiche e alla dirigenza ASUR che il destino dell’Ospedale di Pergola non deve essere quello della tacita riconversione, ma quello della riqualificazione come presidio ospedaliero a servizio della collettività con l’erogazione di prestazioni sanitarie, non sicuramente di alta specializzazione, ma rispondenti alle esigenze essenziali della popolazione locale, e di riferimento, per alcune patologie, per un più vasto comprensorio. Specifica attenzione va posta all’organizzazione del presidio, con piena applicazione dell’approccio multidisciplinare in chirurgia e la definizione del ruolo e dell’utilizzo della struttura. Vanno espletati in tempi rapidi i concorsi già banditi afferenti alle strutture complesse. Va potenziato il servizio di anestesia fondamentale per il corretto funzionamento dei reparti a tutela dei pazienti. La Cisl si impegnerà in tutti i tavoli istituzionali per chiedere il pieno rispetto delle norme già approvate, prioritariamente a tutela dei bisogni di salute della popolazione della Valle del Cesano, lontana dagli ospedali di rete di riferimento e che abita in un territorio disagiato dal punto di vista orografico e viario, ma anche per dare equilibrio all’assetto del sistema sanitario territoriale.
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19/09/2014 Fermo: 21 settembre fiaccolata in solidarietà ai lavoratori uccisi
Solidarietà alle vittime e alle loro famiglie e  condanna collettiva di tutto il Fermano di fronte all'inaudita violenza scoppiata lunedì 15 settembre quando un imprenditore edile ha ucciso  Mustafa Nexhemedin e Avdyli Valdet, suoi ex dipendenti che rivendicavano il salario dovuto ma non corrisposto da oltre un anno. Domenica 21 settembre dalle ore 20 Cgil Cisl e Uil di Fermo organizzano la fiaccolata e il corteo di solidarietà “Il lavoro per vivere”. Il corteo partirà alle ore 20 da via XX Giugno, nei pressi dell'abitazione delle vittime, per proseguire per le vie del centro di Fermo fino a Piazza del Popolo. Sono invitati a partecipare le lavoratrici, i lavoratori, la cittadinanza, le associazioni, i partiti e quanti vogliano esprimere solidarietà alle famiglie delle vittime .
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15/09/2014 Girola di Fermo, una tragedia della disperazione
«Una tragedia conseguenza della situazione di disperazione e di abbandono in cui versa da anni l’intero settore edile delle Marche». Così il Segretario Regionale della Filca Marche, la Categoria degli edili della CISL, Massimo Giacchetti, commenta quanto accaduto oggi nel fermano, dove un imprenditore edile ha sparato a due ex dipendenti che rivendicavano quanto dovuto loro per dei lavori. «L’edilizia nella Marche è un settore che rischia di sparire. Dal 2009 ad oggi la crisi ha cancellato oltre 12.000 posti di lavoro ed hanno chiuso almeno 3.000 imprese. Il numero di ore lavorate diminuisce ogni anno drasticamente, la produzione si attesta ormai su valori simili a quelli degli anni 50’». «Questa situazione è degenerata fino alle estreme conseguenze nell'indifferenza della politica e di chi ha la responsabilità di ricreare le condizioni per il rilancio dell’edilizia e dell’intera economia marchigiana».  Comunicato Stampa unitario
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15/09/2014 Ebola, Anolf di Macerata contro gli allarmismi
Di fronte a quella che il Sindaco di Civitanova ha giustamente definito una “canea mediatica”, l’Anolf Cisl di Macerata non può mancare di far sentire la sua voce in difesa innanzi tutto della dignità di un’ammalata - data in pasto all’opinione pubblica come “appestata” - e contro a chi non perde l’occasione di incolpare gli immigrati di tutti mali della società di oggi. Ad un spropositato allarmismo per un ritorno della tubercolosi, peraltro curabilissima nei nostri ospedali, si somma quello per l’Ebola, senza che ci sia alcun riscontro razionale, alimentando solo sospetti e producendo danni enormi nei confronti di persone che hanno il solo torto di essere stranieri. L’episodio richiama alla mente il periodo della “cinese”. Anche allora, qualsiasi persona con gli occhi a mandorla che avesse fortuitamente starnutito veniva scansata e guardata con sguardo accusatorio. Oggi tocca agli africani, domani chissà: l’importante è prendersela sempre con i più deboli dimenticando che tra i vari giramondo ci sono anche molti italiani che hanno le stesse possibilità di tutti gli altri di contrarre una malattia contagiosa. Per non parlare poi dei molti europei dediti ad un certo turismo purtroppo ben noto in sperduti bar della Thailandia o del Sudamerica. Smettiamola allora di creare allarmismo, che va ad incrementare solo forme intollerabili di razzismo, ad ogni rialzo del termometro e mostriamoci invece preoccupati per i tagli preannunciati dal Governo alla sanità e sul lavoro che manca!Anolf Macerata
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10/09/2014 CNH industrial di Jesi. Fim Cisl: la qualità salvi il lavoro
La CNH Industrial di Jesi registra un calo dei volumi produttivi e   attiva la procedura di cassa integrazione ordinaria.Una necessità che  nasce principalmente dal calo complessivo del mercato europeo ed in particolare quello francese. I volumi produttivi di CNH Industrial si sono contratti di circa 7/8000 macchine rispetto al 2013, mantenendo comunque la stessa quota di mercato  del 30%. Le ricadute nello stabilimento jesino di tale flessione si sostanziano, da maggio 2014 sino alla fine dell’anno, in una diminuzione di circa 5/600 macchine. A fronte del calo produttivo l’azienda intende fermare l’attività produttiva nella quasi totalità dei reparti coprendo le giornate del 6-7-8-9-10 ottobre  con l’ammortizzatore sociale della cassa integrazione ordinaria. Domani i sindacati di categoria,  la Rsa di Stabilimento e la Direzione si incontreranno per espletare la procedura prevista per legge. La fase di cambiamento che sta attraversando lo stabilimento di Jesi è dovuta, sia ai continui lanci di nuovi modelli di trattori, sia alle normative europee sulle emissioni dei motori che non consentono più di proseguire la produzione di alcune gamme molto apprezzate dai clienti. La Fim Cisl  e la RSA Fim Cisl CNH ritengono  che questo stabilimento sia un punto di eccellenza nella produzione di trattori. Da 40 anni lo stabilimento di Jesi vanta le maggiori professionalità rispetto dell’intero gruppo CNH, pertanto la Fim Cisl  e la RSA Fim Cisl CNH confidano che la produzione ritorni ai lustri del recente passato. Comunicato Stampa
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09/09/2014 Fim Cisl : gli accordi vanno rispettati
Oggi a Fabriano si  sono riunite  le RSU Indesit Fim Cisl di Melano, Albacina e delle sedi impiegatizie di Ca'Maiano, Campo Sportivo e Sede Centrale. Dall'incontro è emerso che: l'accordo firmato al M.I.S.E. nel Dicembre 2013 rimane il riferimento su cui costruire le future relazioni sindacali con Whirlpool; va verificato l'avanzamento del piano industriale come previsto nell'accordo firmato il 16/12/13 presso il M.I.S.E; vanno previsti utilizzo ed eventuale revisione degli ammortizzatori sociali sia  per i lavoratori dei  siti produttivi che  per quelli delle sedi impiegatizie; è necessario un incontro tra le Rsu Indesit e Whirlpool. La Fim Cisl  nel perseguire gli impegni presi  per la salvaguardia del lavoro auspica che  anche tutte le parti firmatarie dell'accordo(Fim,Fiom,Uilm,Ugl,Ministeri Sviluppo Economico e Lavoro, Regioni Marche e Campania,Azienda e Confindustria) diano seguito a quanto concordato.Comunicato Stampa
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09/09/2014 Scatta la mobilità per i dipendenti della King
Si è svolto il 6 settembre presso la sede della Direzione del lavoro di Pesaro l’incontro per la vertenza della king di Bellocchi di Fano, azienda specializzata nella produzione di accessori per la nautica. Alla riunione hanno partecipato il direttore della Direzione territoriale del Lavoro, il direttore dell’INPS, il dirigente del servizio Lavoro della Provincia di Pesaro Urbino e per le Organizzazioni sindacali Mauro Masci e Leonardo Bartolucci della FIM - CISL delle Marche e Giovanni Giovanelli responsabile della AST CISL di FANO, Cinzia Massetti della FIOM - CGIL di Pesaro e i rappresentanti dei lavoratori. Durante l’incontro si è avviato il percorso istituzionale per permetter ai lavoratori entro la prossima settimana di acceder agli ammortizzatori sociali. Solo grazie al lavoro di tutti i componenti del tavolo è stato possibile avviare una procedura non usuale. “Siamo grati alle istituzioni locali – dicono in una nota i sindacati – per la velocità nella ricerca di una soluzione e per la concretezza del sostegno ai lavoratori della King.” Si conclude, in questo modo, una prima tappa di questa vertenza così complicata e dagli aspetti molto oscuri ed elusivi dei diritti dei lavoratori. Rimane ora in capo agli organi ispettivi e alla procura il compito di verificare se questa azienda ha rispettato tutte le leggi come già segnalato dalle organizzazioni sindacali nel Febbraio. La Cisl, in questi giorni, si sta attivando con le istituzioni per aiutare ulteriormente i dipendenti e le loro famiglie con un sostegno al reddito nel pagare gli affitti e le bollette.GIOVANNI GIOVANELLI CISL FANO
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05/09/2014 Crisi occupazionale nel pesarese: basta allarmismi ora bisogna agire
Non si arrestano i forti e ripetuti segnali di preoccupazione provenienti da più parti, in merito all’aggravarsi della disponibilità di lavoro nella provincia di Pesaro Urbino, confermati anche dagli ultimi dati sulla situazione occupazionale, elaborati da Unioncamere, che attribuiscono al territorio pesarese la “maglia nera” con un calo del 16% degli occupati rispetto al 2013. Senza contare le conseguenze sociali oltre ai sospetti di infiltrazioni che la situazione di instabilità comporta.Per la Cisl di Pesaro e Urbino è necessario che il dibattito politico, culturale, sindacale ed economico tra istituzioni, forze sociali, e associazioni datoriali di questa provincia inizi a dare risposte concrete, ognuno per la propria parte, per contribuire ad individuare gli assi per rideterminare lo sviluppo in questo territorio. Riteniamo che quanto anticipato dalla stampa sull’intenzione del Prefetto di Pesaro, di costituire un tavolo concertativo con tutte le forze sociali ed economiche, possa essere la chiave di volta per assumere responsabilmente decisioni e soluzioni per la concreta rinascita economica per tutto il territorio della provincia di Pesaro – Urbino.LA CISL DI PESARO  - URBINO 
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05/09/2014 Vertenza King, mobilità per i dipendenti
Si è svolto ieri, 4 settembre, presso la sede della Provincia di Pesaro l’incontro per la vertenza della King Srl di Bellocchi di Fano, azienda specializzata nella produzione di accessori per la nautica. Tra i suoi clienti il gruppo Ferretti e Azimut Benetti. All’incontro non si sono presentati i titolari dell’azienda che risultano irrintracciabili da fine agosto, quando i dipendenti sono rientrati al lavoro dalle ferie trovando la fabbrica con la luce staccata. All’incontro hanno partecipato per la Provincia di Pesaro Urbino il Commissario Massimo Galluzzi assieme al dirigente del servizio Formazione Lavoro Flavio Nucci, il Sindaco di Fano Massimo Seri e l’assessore  Carla Cecchetelli, per le Organizzazioni Sindacali, Mauro Masci e Leonardo Bartolucci della FIM CISL Marche,  Giovanni Giovanelli responsabile AST CISL di Fano, Cinzia Massetti e Marco Monaldi della Fiom CGIL di Pesaro e le rsu aziendali in rappresentanza dei lavoratori.Leonardo Bartolucci ha ricostruito la vicenda della ditta King precedentemente Art Inox e ha chiesto alle istituzioni di avviare immediatamente un percorso che permetta ai lavoratori (43, da aprile senza stipendio) di usufruire degli ammortizzatori sociali. Per questo è stato attivato un tavolo tecnico (Direzione Territoriale del Lavoro, Inps e Provincia) presso la sede dell’Ispettorato del Lavoro. E’ stato anche chiesto di monitorare le “mosse” societarie” dell’azienda King Srl e di verificare, come già peraltro segnalato con un esposto fatto il febbraio scorso alla Guardia di Finanza, la regolarità delle operazioni messe in campo dalla King.Con il Sindaco di Fano e il Commissario della Provincia si è concordato di attivare immediatamente misure di sostegno per i lavoratori senza retribuzioni dal mese di aprile. Questa vicenda dai molti lati oscuri e complicati è un forte segnale d’allarme: in questo periodo di crisi il nostro sistema produttivo è soggetto ad operazioni poco trasparenti, alcune volte ai limiti della legalità. La Cisl chiede nuovamente di alzare il livello di monitoraggio e controllo del territorio per evitare che la nostra Provincia da isola felice diventi facile terra di conquista da parte di sistemi e organizzazioni illegali. 
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01/09/2014 Micam, tutelare il made in Italy con la contrattazione
Le Organizzazioni Sindacali Femca Cisl Marche e Filctem Cgil Fermo guardano con estrema attenzione all'esito della Fiera di Milano. Consapevoli che la scelta di anticipare il Micam di due settimane rispetto al passato ha significato un atto coraggioso imprenditoriale, finalizzato ad essere più vicine alle tempistiche del mercato, ma anche uno sforzo da parte di quei lavoratori chiamati a dare il massimo durante il campionario proprio ed anche nel mese di agosto. Condividiamo le dichiarazioni del presidente camerale Di Battista sulla volontà di difendere il “Made in Italy” aggiungiamo a tal proposito che uno sforzo congiunto territoriale di Femca Cisl e Filctem Cgil è stato quello di lavorare realmente con le imprese più importanti e con le associazioni datoriali (principalmente Confindustria) per affrontare la tutela reale, attraverso politiche mirate del “vero made in Italy”. Spesso purtroppo abbiamo incontrato la difficoltà più grande proprio dalle aziende stesse che non hanno una reale volontà di confronto e trasparenza sulla proprie filiere produttive nel distretto, tranne qualche rara eccezione con la quale stiamo realizzando protocolli di contrattazione interessanti. Nella speranza che la capacità di innovazione e di qualità del nostro distretto consenta alle aziende Fermane e Maceratesi di portare buoni risultati dal Micam, invitiamo al ritorno dalla fiera, in senso assolutamente propositivo, tutte le parti sociali a cominciare da Assocalzaturifici alla realizzazione di una contrattazione territoriale che permetta di concretizzare una sinergia di azioni mirate alla tutela del distretto ed alla sua crescita. Dal nostro punto di vista appare chiaro come solo il “coinvolgimento consapevole” dei lavoratori nel processo di miglioramento del prodotto e della collaborazione sia il punto su cui scommettere per il prossimo futuro. Auspichiamo quindi che nei prossimi mesi si riesca a realizzare nel distretto Fermano Maceratese, che è bene ricordare essere tra i più importanti al mondo, una serie di buone prassi e relazioni tali da portare alla realizzazione di una contrattazione degna di tale nome, una contrattazione 2.0.
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30/08/2014 Polizia provinciale di Ancona, assemblea del personale
Le Organizzazioni sindacali della CISL Funzione Pubblica e CSA comunicano che, a seguito dei numerosi problemi operativi che gli agenti devono affrontare quotidianamente, hanno indetto per il giorno 01/09/2014 l’assemblea per il personale della Polizia Provinciale di Ancona, dalle ore 07.30 alle ore 11.30 per il turno antimeridiano e dalle ore 16.30 alle ore 19.30 per il turno pomeridiano. Dopo che il governo del Prof. Monti ha escluso per tutti gli operatori di Polizia Locale la causa di servizio e l’equo indennizzo, l’Amministrazione Provinciale di Ancona sembra intenzionata a non riconoscere nemmeno una piccola indennità di rischio o disagio ai suoi agenti. Nell’assemblea saranno inoltre affrontati anche gravi problemi irrisolti legati alla sicurezza degli operatori provinciali, che sono costretti a effettuare servizi di pronto intervento con mezzi obsoleti e dotati di insufficienti dispositivi di segnalazione visiva (lampeggianti), senza i dovuti corsi di formazione e aggiornamento sulla sicurezza in presenza di traffico veicolare (incidenti stradali, ecc…), con munizionamento per l’arma corta che non viene sostituito da più di dieci anni e con divise e calzature logore. Le richieste formulate dall’assemblea saranno prontamente rappresentate all’Amm.ne Provinciale auspicando tempestivi e positivi riscontri, in mancanza dei quali le Organizzazioni Sindacali  metteranno in atto tutte quelle iniziative volte alla tutela ed al riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Si ritiene infatti che, anche nel delicato momento di trasformazione delle province, sia fondamentale investire nella polizia provinciale per garantire la sua quotidiana presenza sul territorio e come interfaccia dell’ente all’esterno. Ci preme ricordare come il servizio di Polizia Provinciale di Ancona operi, da più di mezzo secolo, con grande professionalità e dedizione a tutela dell’ambiente, in particolare caccia e pesca, vigili sui 1.000 chilometri di strade provinciali e sia l’unico in Regione ad avere il servizio di reperibilità
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28/08/2014 Skatepark di Fano smantellato: la Cisl interviene
“La notizia dello smantellamento dello skatepark di Fano dedicato ai giovani che praticano questo sport non è un bel segnale dell'amministrazione comunale per quanto riguarda l'attenzione alle politiche giovanili” - commenta Giovanni Giovanelli,  responsabile Ast – Cisl.Chi conosce i ragazzi appassionati di questo sport e l'associazione a cui fanno riferimento sa benissimo che attorno a questa disciplina sportiva si aggregano e giovani adolescenti. Lo spazio che in maniera così repentina è stato smantellato era un tranquillo luogo di aggregazione e di attrazione di persone ragazzi appassionati. Se il problema sono le norme di sicurezza ricordiamo alla giunta e all'assessore alle politiche giovanili che forse è meglio spendere i 20.000 euro per una pista a norma, perché tale è la spesa necessaria, creando uno spazio di aggregazione e di sport con possibilità di eventi e manifestazioni, piuttosto che spendere soldi per manifestazioni il cui ritorno è tutto da dimostrare.La Cisl invita pertanto l'assessore competente a rivedere la decisione presa e, all'interno delle politiche giovanili promosse dal Comune, di operare con una strategia di pianificazione di interventi e di proposte. “Sarebbe altresì deleterio – termina Giovanelli - procedere come, in questo caso, con interventi a spot e senza avere un progetto pianificato di politiche giovanili in termini di spazi di risorse e di interventi tesi a migliorare le strutture ad oggi presenti nella città.  La nostra città non può declinare la sfida di una lungimirante politica giovanile”. 
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06/08/2014 Un presidio per la pace
Guardiamo con grande preoccupazione al proliferare dei focolai di guerra e violenza in tutto il mondo.Palestina, Siria, Ucraina, Iraq, Nord Africa ci ricordano che la guerra è un mostro che continua a uccidere tante persone in tutto il mondo e minaccia di diffondersi ulteriormente, bisogna essere consapevoli delle terribili conseguenze che gravano sulle popolazioni inermi, sul loro futuro e sulla loro speranza;Serve che cessino immediatamente il fuoco, le rappresaglie e le vendette e che immediatamente il dialogo tra i popoli e la politica del confronto riacquisiscano un ruolo centrale;Serve che la politica e la comunità internazionale assumano un ruolo di mediazione nei focolai di guerra, a partire dal conflitto palestinese: con la fine dell’occupazione militare israeliana e della colonizzazione del territorio palestinese, il rispetto dei diritti umani, della sicurezza e del diritto internazionale in tutta l'area che accoglie i popoli israeliano e palestinese. E’ ormai indispensabile ed urgente un’azione diretta delle nostre Istituzioni locali e nazionali per ribadire il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione. Dal novembre 2012 la Palestina è riconosciuto “Stato non membro Osservatore permanente” presso l’Assemblea delle Nazioni Unite: la risoluzione Onu, approvata a larghissima maggioranza, sancisce l’ingresso della Palestina nelle Nazioni Unite. Allo stesso tempo vanno riconosciuti al popolo di Israele il diritto alla sicurezza ed il diritto del popolo palestinese ad una patria libera e sicura.Serve che il governo italiano e quelli europei interrompano immediatamente la fornitura di armi, munizioni e servizi militari ai paesi e alle fazioni in guerra. E’ necessario adeguare immediatamente la legge nazionale alle nuove linee guida europee e andare oltre interrompendo gli accordi militari tra i due Paesi, come sancito dalla Legge italiana 185/90 che vieta la vendita di armi a Paesi in conflitto o che violino i diritti umani, nella piena consapevolezza del principio espresso nell’art. 11 della nostra Costituzione, secondo il quale “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”Serve che il nostro governo, oggi alla presidenza dell’ Unione Europea, assuma questi impegni con determinazione e coraggio, mettendo in atto una specifica, immediata iniziativa, italiana, mediterranea ed Europea volta al cessate il fuoco da ambo le parti nella striscia di Gaza, in Palestina ed in Israele e si faccia parte attiva per sedare tutti i focolai di guerra che si sono sviluppati alle porte dell’Unione Europea.Il nostro impegno per la pace deve crescere innanzitutto nei luoghi dove viviamo tutti giorni , nelle scuole, nei posti di lavoro e nelle nostre città.La difficoltà della politica e delle istituzioni sovranazionali deve spingerci, come cittadini del mondo, ad uno sforzo maggiore di partecipazione e di protagonismo collettivo: così da esigere con più forza l'affermazione della pace e quel cambiamento che si fa sempre più urgente.Invitiamo cittadini ed associazioni ad un presidio per la pace giovedì / dalle ore 18 in Piazza Roma. Ancona, 05.08.2014
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01/08/2014 Fisco e previdenza. Le preoccupazioni dei cittadini nel territorio fanese
Si sono tenute in questi giorni, nel territorio di Fano, numerose assemblee dei pensionati  unitarie aperte alla cittadinanza. Le assemblee sono state l’occasione per approfondire la difficile situazione politica ed economica attuale; “in particolare, riferisce Luciano Rovinelli – Responsabile Rls Pensionati Fano - abbiamo spiegato le proposte del sindacato su fisco e previdenza”. Nello specifico la possibilità di rivalutare le pensioni e garantire una pensione adeguata a tutti in particolare ai giovani, restituire ai lavoratori e alle lavoratrici il diritto di decidere a quale età andare in pensione. Estendere il bonus di € 80 agli incapienti e ai pensionati finora esclusi, rafforzare gli strumenti di sostegno fiscale alle famiglie, destinare le risorse recuperate dalla lotta all’evasione fiscale alla riduzione delle tasse sul lavoro e sulle pensioni. La partecipazione è stata molta alta. Il tema più sentito dai cittadini è stata la rivalutazione delle pensioni. Chiedono un cambiamento di tendenza e di avere un occhio di riguardo per i pensionati, soprattutto per coloro che ricevono le pensioni minime. La preoccupazione contingente è data dalla quantità dei tributi locali: irpef, Tasi, rifiuti e acqua e la probabilità effettiva di non riuscire a pagarli, come nel caso di avere ereditato un immobile e non riuscire a fra fronte al pagamento delle relative tasse. La gente, nonostante la generale sfiducia nelle istituzione e nel futuro del paese, ha dichiarato che queste assemblee sono risultate molto utili e vorrebbero che, in futuro, si facessero anche su altri temi.
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01/08/2014 La nuova sanità delle Marche. Il caso dell'Area Vasta 1.
Da tempo si parla della riorganizzazione della sanità marchigiana. Nello specifico dell'Area Vasta 1, la tenuta del nuovo modello genera non poche preoccupazioni. I cittadini lamentano la disarticolazione del sistema e l’abbassamento del livello dei servizi. La Cisl ha più volte denunciato i limiti di azioni volte solo al contenimento dei costi (soprattutto quelli del personale)Questi rilievi sono stati oggetto di discussione in occasione del recente incontro tra le Organizzazioni Sindacali Confederali, di Categoria del Pubblico impiego e dei Pensionati di Cgil Cisl Uil e le Direzioni dell'Area Vasta 1 e dell'Azienda Ospedaliera Marche Nord ( che si sono mostrate molto attente alle argomentazioni dei sindacati).Numerosi i problemi rilevati. Il territorio pesarese è quello che, più degli altri, soffre il fenomeno della mobilità passiva extraregionale, sia nei servizi ambulatoriali, di laboratorio e riabilitativi, sia per i ricoveri ospedalieri relativi ad alcune specialità. Un problema grave, riconosciuto anche dai Dirigenti della Sanità del territorio, fonte di disagi ai cittadini e di costi elevati per le Servizio Sanitario marchigiano, costretto a pagare per le prestazioni che i propri cittadini ricevono fuori regione, in particolare in Emilia Romagna.A questo tema si lega quello delle liste d'attesa, che ancora oggi costringono tanti cittadini a rinunciare alla sanità pubblica. Un fenomeno che la Direzione di Marche Nord, anche in raccordo con l’Area Vasta 1, sta tentando di arginare tramite interventi programmati (forse a settembre) per la Radiologia. L'adeguamento dell'organico aziendale, con l'assunzione di un Medico radiologo e di un tecnico, dovrebbero portare ad un utilizzo H12 delle apparecchiature, con possibili benefici sui tempi d'attesa. Interventi opportuni e apprezzabili ma non sufficienti per superare le attuali criticità.Ancora aperto è il tema della definizione di un modello "a rete" dell'assistenza ospedaliera (cosiddette reti cliniche). La sottodotazione in posti letto che caratterizza l’Area Vasta 1, (2.73 per mille abitanti, contro un livello fissato, a livello nazionale al 3 per mille) è acuita dall’incerta distribuzione delle varie specialità nel territorio. Su questo è necessario superare gli sterili tatticismi e i municipalismi anacronistici che sembrano condizionare l’integrazione tra i vari presidi territoriali e caratterizzano, in negativo, il dibattito sull'ubicazione, tra Pesaro e Fano, del (futuribile) ospedale unico.Sconta un forte ritardo, infine, il progetto di sviluppo delle Case della Salute, come nuovi presidi del territorio, nodo strategico della riorganizzazione dei servizi sanitari e socio sanitari, che stenta a decollare anche per la mancanza di un accordo chiaro e strutturato, da siglare a livello regionale, con i Medici di famiglia.Su questi temi chiediamo alla Direzione dell'Area Vasta 1 e quella dell'Azienda Marche Nord e, con esse, alla Regione, di dare nuovo impulso agli incontri con il sindacato, convocandoli con costanza e corredandoli di dati precisi ed aggiornati. Non vorremmo infatti che la lentezza del confronto fosse una scelta mirata a "trascinare" tutto il sistema verso le elezioni regionali del prossimo anno, scaricando ad altri la responsabilità di una riforma dal cui buon esito dipende il futuro della sanità marchigiana.Cisl Marche di Pesaro e Urbino
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15/07/2014 Corso di Operatore Socio Sanitario ( zona Fano)
Lo IAL Marche organizza il corso per OOS (Operatore Socio Sanitario) a Fano presso il centro Cometa via Einaudi, 88 Zona Bellocchi. Il corso della durata di 1000 ore più 10 ore di esami finali sarà articolato in cicli formativi in cui si alterneranno: • lezioni teoriche-pratiche di 550 ore; • tirocinio/stage di 450 ore Al termine del corso, gli allievi che avranno frequentato regolarmente e con profitto saranno ammessi alle prove di valutazione finali. A coloro che avranno superato con esito positivo l’esame finale sarà rilasciato l’Attestato di Qualifica di Operatore Socio Sanitario. Il corso avrà un costo complessivo di € 2.200,00 a persona, E’ possibile presentare le domande entro l'8 settembre utilizzando la domanda di iscrizione disponibile: - presso la segreteria organizzativa dello IAL MARCHE, Via del Cinema 5 int. 13, 61122 PESARO - 0721/370583 o presso la segreteria dell’ente partner Co.Meta srl UNIPERSONALE, Via Einaudi, n. 88, Bellocchi di Fano (PU) – Telefono: 0721/855039. - Sul sito internet dello IAL MARCHE all’indirizzo www.ialmarche.it o dell’ente partner CO.META srl www.consultingmeta.com
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11/07/2014 La disoccupazione nel territorio pesarese sta aumentando
Nel territorio provinciale pesarese la disoccupazione sta aumentando, nel 2013 ha raggiunto il tasso del 9,8%, la disoccupazione giovanile (15 – 29 anni) è arrivata al 16,9% e vi è stata una diminuzione in termini assoluti degli occupati da 162mila a 150mila. E’ quanto emerge dal report dal mercato del lavoro Marche elaborato dalla CISL Marche. “All’interno di questo contesto – spiega Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl di Fano - il territorio fanese, per la sua diversità manifatturiera (metalmeccanica, legno, terziario avanzato, moda e abbigliamento) sta resistendo meglio alla crisi, rispetto alla desertificazione che sta avvenendo nella famosa piana di Talacchio, una volta cuore pulsante del distretto del mobile. Continua nelle aziende ancor il ricorso agli ammortizzatori sociali con particolare utilizzo del contratto di solidarietà. Rimane grave la situazione dell’edilizia con una flessione del 40 % degli occupati e con il ricorso ai lavoratori con partita Iva che sostituiscono i lavoratori dipendenti. Preoccupa, inoltre, la diffusione di imprese cinesi che fanno sleale concorrenza alla imprese del tessile e non solo presenti nel nostro territorio ed in particolare nella zona di Urbania, Cagli, Pergola. “In questa difficile situazione occupazionale del nostro territorio – continua Giovanelli - tutti gli attori istituzionali devono profondere il massimo impegno per la creazione di posti di lavoro e per facilitare le condizioni dello sviluppo. Il territorio di Fano non può perdere l’occasione del Casello a Fano e delle opere compensative ad esso collegato: si creerebbero posti di lavoro e si realizzerebbero quelle infrastrutture viarie necessarie per favorire lo sviluppo . Purtroppo assistiamo anche a fatti che non vanno nella direzione di aiutare le imprese a creare posti di lavoro. “Nella vicenda della azienda Metalli Plastificati di Calmazzo, un’azienda che poteva garantire una inversione di tendenza con la creazione di posti di lavoro, assistiamo invece - continua Giovanelli - ad una avversione che ne ha precluso l’inizio dell’attività produttiva. (L’azienda era incappata l’estate scorsa in un contenzioso con il Comune per l’inizio dell’attività). .Sarebbe opportuno, come già successo in altre situazione produttive dove si trattava di conciliare le esigenze del lavoro con quelle dell’ambiente, che il Comune di Fossombrone convocasse le parti per addivenire ad una soluzione”. Abbiamo un drammatico bisogno di occupazione e di posti di lavoro, sempre nel rispetto delle legge e delle disposizioni in tema di ambiente e di sicurezza sui luoghi di lavoro. Sarebbe grave che questo piccolo segnale di inversione ( la creazione di posti di lavoro ) venisse pregiudicato per l’ostinatezza e la preclusione a prescindere. Nel nostro territorio si sono sempre trovate soluzioni, e la CISL ha portato le sue competenze e il suo contributo, nel rispetto delle leggi e delle normative per conciliare il diritto alla salute e alla garanzia di una ambiente sano con la garanzia e la tenuta dei livelli occupazionali.
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10/07/2014 Autotrasporto merci, incontro pubblico a Jesi
Parlamentari marchigiani, Europarlamentari, rappresentanti delle istituzioni e della politica regionale, delle Forze di Polizia e delle Direzioni provinciali del lavoro, si confronteranno con le associazioni sindacali e di categoria sulla situazione dell'autotrasporto merci e su come uscire dalla crisi che ha colpito il settore, attraverso: un corretto rispetto delle regole sul cabotaggio, con possibilità di bloccarlo per almeno sei mesi; la lotta alle imprese illegali e l'impegno della committenza a non utilizzare soggetti che violino le leggi ed i contratti di lavoro; rispetto della norma che prevede costi minimi per i servizi di autotrasporto. IL DOCUMENTO PRESENTATO DALLE SEGRETERIE REGIONALI DEI SINDACATI DEI TRASPORTI DI CGIL CISL UIL MARCHE (FILT, FIT, UILTRASPORTI) E DALLE ASSOCIAZIONI ARTIGIANE DEL SETTORE Strette fra la concorrenza sleale dei Tir stranieri e le infiltrazioni della criminalità organizzata, le 4.648 imprese marchigiane dell’autotrasporto si trovano ad affrontare una crisi gravissima: nel corso di questi anni centinaia hanno chiuso, migliaia i lavoratori licenziati o in cassa integrazione. Nel 2013 il fenomeno si e’ ancora di più incrementato e non sembra rallentare come confermano i dati del primo trimestre del 2014. Una situazione che incide sull’occupazione nel settore, con una impennata dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali che hanno raggiunto livelli incredibili triplicando i valori del 2012 già considerevoli. Una crisi quella dell’autotrasporto che è stata resa ancora più grave dalla concorrenza sleale messa in atto dalle imprese che violano le norme, facendosi beffe delle regole. Mentre da una parte le imprese nostrane chiudono, dall’altra circolano sempre più veicoli con targhe straniere; spesso si tratta di aziende nate surrettiziamente nei Paesi dell’Est che vengono ad operare in Italia, svolgendo attività di trasporto domestico ed applicando ai lavoratori: contratti, contribuzione sociale ed assicurativa dei Paesi in cui hanno sede legale, potendo così praticare forti ribassi sui pressi del servizio di trasporto, superiori al 20 per cento. Vi è inoltre un uso distorto del cabotaggio, da parte di vettori stranieri, per il contrasto del quale risultano al momento del tutto insufficienti i sistemi di controllo su strada fin qui praticati dalle autorità preposte. Ad incrementare questa situazione esistono inoltre imprese italiane che, forzando la normativa prevista dalla direttiva 96/71 che consente il distacco dei lavoratori effettuato nel quadro di una prestazione di servizi, utilizzano lavoratori assunti da agenzie interinali straniere, per i quali è previsto l’applicazione dei regimi assicurativi e previdenziali del paese di origine. In questo caso il costo del lavoratore si attesta circa a 15 mila euro all’anno, molto al di sotto dei 45 mila euro tanto costa un’autista italiano alle dipendenze delle nostre aziende che applicano regolarmente il contratto di lavoro vigente e la contribuzione italiana. Le conseguenze del diffondersi di questi fenomeni sono pesantissimi. In due anni, il fatturato del settore, nella nostra regione si è più che dimezzato così come le spese per consumi, il che sta ad indicare come la dotazione dei mezzi di trasporto sia largamente sottoutilizzata rispetto alla sua capacità. Ad aggravare la situazione, hanno concluso sindacati e associazioni di categoria, è sempre più presente, anche nel nostro territorio, il tentativo della criminalità organizzata, di infiltrarsi nel settore del trasporto. Spesso vengono utilizzati prestanome incensurati ed aziende apparentemente in regola, ma che non sono altro che delle lavatrici che riciclano danaro. Anche queste si muovono sul mercato offrendo servizi di trasporto alla committenza locale a prezzi stracciati. Le Organizzazioni Sindacali ed Imprenditoriali delle Marche, nel corso del 2013, hanno affrontato unitariamente il tema della legalità nel settore incontrando le istituzioni governative e le autorità di vigilanza, per denunciare la difficile situazione in cui versa il settore. In particolare le parti sociali hanno sollecitato le istituzioni ad agire in più direzioni: * Verso un sistema di controlli più serrato in particolare nei confronti dei vettori stranieri, per arginare il fenomeno del finto cabotaggio, effettuato da imprese estere (o fintamente tali) che agiscono esclusivamente in territorio nazionale e che spesso hanno basi consolidate nel nostro paese attraverso agenzie di intermediazione dei viaggi, indicando fra l’altro la necessità di far scattare la clausola di salvaguardia che ne prevede il blocco temporaneo per sei mesi; * un ‘azione di sollecito e responsabilità verso la committenza ad utilizzare soggetti che operino nel rispetto delle regole dei contratti e delle leggi di questo paese, prevedendo l’indeducibilità del costo del trasporto per queste quando si servono di vettori che non rispettano la normativa sul cabotaggio; * l’eliminazione dall’albo nazionale dell’autotrasporto di tutte quelle imprese che non possiedono mezzi; * un incremento dei controlli per arginare il fenomeno della illegalità nell’uso dei mezzi di controlli degli orarti di guida e di riposo a bordo dei mezzi; * Non da ultimo una azione nei confronti della politica nazionale ed europea per modificare la legislazione relativa ai distacchi transnazionali che oggi rappresenta il pericolo maggiore per le imprese nazionale visto il continuo ricorso all’utilizzo di lavoratori stranieri, con contratti dei paesi di provenienza. Il fenomeno e’ talmente grave in quanto incrementato da aziende domestiche che licenziano i lavoratori per riassumere li stessi presso agenzie interinali rumene o di altri paesi dell’est per continuare l’attività di trasporto, non applicando il contratto di lavoro sottoscritto lo scorso anno dalle parti sociali , con un abbattimento considerevole dei costi , una perdita sui salari, sulla contribuzione previdenziale assistenziale e fiscale. Abbattimento che grava pesantemente sulla collettività, in termini di maggior incremento dell’uso di ammortizzatori sociali per le imprese poste fuori mercato da una simile distorta concorrenza. Le aziende artigiane, le piccole e medie imprese italiane che effettuano la vezione con propri veicoli e con propri dipendenti, già in difficoltà per il drammatico aumento dei costi, ed ai ritardi ormai cronici, dei pagamenti da parte dei propri committenti e per la disapplicazione dei costi minimi previsti dall'83/bis (unici beneficiari di questo stato di cose) devono quindi, anche difendersi dagli artificiali ed insostenibili ribassi dei noli che proprio grazie a quei comportamenti inaccettabili si rendono possibili. Tali comportamenti, finiscono per vanificare ogni tentativo di difendere l’attività di quelle aziende dell’autotrasporto e dei lavoratori che nel rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro, della legislazione vigente in materia di sicurezza, si impegnano oggi più che mai a difendere il patrimonio imprenditoriale e lavorativo del nostro paese. Per uscire dalla crisi oltre ad una nuova politica industriale generale, nel settore vanno incrementati i controlli per il rispetto delle regole, attraverso le quale si salvaguarda anche la sicurezza; oltre a maggiori controlli sui vettori esteri in relazione al fenomeno del finto cabotaggio, così come occorre una modifica della legislazione europea sul distacco transnazionale dei lavoratori che, non ostacolando la libera circolazione nei paesi dell’unione europea, applichi regole, leggi e contratti di lavoro del paese dove questi lavorano, come infine vanno incrementati i controlli per arginare il fenomeno delle violazioni delle ore di guida e di riposo attraverso la manomissione dei congegni di controllo.
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07/07/2014 A Castel di Lama controllo gratuito della vista
La Cisl e la Federazione Pensionati Cisl di Ascoli Piceno e il Coordinamento Donne, il 23 giugno 2014, hanno organizzato nella nuova Sede di Castel di Lama uno screening visivo gratuito con la collaborazione dei tecnici di “Punto di Vista”. Una giornata volta alla prevenzione che riscuote sempre importanti consensi per il carattere della gratuità, l’ordine e il clima di cordialità in cui essa si svolge. Nell’arco di una intera mattinata si sono sottoposte alla visita 43 persone di tutte le fasce di età, dai bambini, accompagnati dai genitori e dai nonni, ai pensionati. Sono pienamente soddisfatta – afferma Rosandra Ciarocchi, coordinatrice pensionate Donna,  - della buona riuscita dell'iniziativa e ringrazio tutti coloro che si sono adoperati.
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03/07/2014 Fano, nasce il progetto Sbullit action
Presentato a Fano dall’associazione Vocineltempo Onlus il progetto Sbullit action. Il progetto nasce per contrastare il grave fenomeno del bullismo, sempre più in crescita in questi ultimi anni. Da settembre l’associazione ha in programma diversi laboratori nelle scuole medie e superiori del fanese, in collaborazione con le famiglie. L’idea originale nasce da un sogno di Lucio Dalla, per creare un Lab-oratorio di idee, dove persone, anche vittime di soprusi, avrebbero potute esprimersi in svariate forme creative. Varie associazioni come la Cisl di Fano e vari artisti hanno aderito all’iniziativa per aiutare i giovani “a rischio”. L’ambizione finale è di utilizzare una tensostruttura, su un terreno di circa centomila metri quadrati quale luogo di incontro, per concerti , sfilate, mostre.
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02/07/2014 La responsabilità sociale per l'uguaglianza e contro la violenza nei confronti delle donne - Casablanca 21 giugno 2014
Il 21 giugno si è svolto il seminario “La redevabilité sociale au service de l’égalité et la lutte contre la violence à l’égard des femmes” organizzato da AMVEF, associazione marocchina contro la violenza sulle donne.Abbiamo contribuito ai lavori del seminario con la testimonianza di Cristiana Ilari, responsabile AST CISL di Ancona e responsabile del Coordinamento Donne.Pubblichiamo la presentazione di Cristiana (in italiano e francese), il programma del seminario e alcune immagini: http://wp.me/p4lhGQ-10z
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01/07/2014 Rifiuti, un'azienda unica per l'anconetano
Cgil Cisl e Uil di Ancona esprimono grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa “Gestione integrata dei servizi di igiene ambientale: risorsa per il territorio” tenutasi oggi a Jesi. Un incontro aperto a tutti gli amministratori, sindaci e aziende del settore di igiene urbana, per rilanciare l’importanza di un’azienda unica per la gestione integrata dei rifiuti, una proposta che il Sindacato Cgil Cisl e Uil sostiene da anni. Un’idea di sistema più efficiente e meno costoso per i cittadini, con più garanzie per l’occupazione, attraverso il superamento dell’eccessiva frammentazione nell’ambito della provincia di Ancona. Il progetto di azienda unica per la gestione integrata dei rifiuti, pubblica, efficiente, che produca utili e con i conti in ordine, è stato ampiamente condiviso dagli amministratori presenti, in particolare dai rappresentanti dei Comuni principali del territorio. Nell’ambito del dibattito sono emersi alcuni elementi ormai non più prescindibili e rinviabili come ad esempio l’economicità del servizio e la necessità di programmazione. La crisi rende necessaria una riorganizzazione lungimirante ed efficiente di tutti i servizi pubblici locali, in particolare quelli ambientali. E’ stato già perso troppo tempo ed in questo la politica ha responsabilità. Non è possibile continuare a far sostenere ai cittadini il costo di troppi gestori diversi, con tariffe diverse, così come modalità diverse di raccolta, trattamento e erogazione del servizio. Non è possibile continuare a soffrire la mancanza nel territorio di Ancona dell’impiantistica necessaria a chiudere il ciclo dei rifiuti e a sfruttare i benefici economici derivanti dal recupero e riciclo di quei rifiuti che finora abbiamo dovuto esportare altrove. Cgil Cisl e Uil continueranno a sollecitare tutti i soggetti coinvolti nella governance dei servizi ambientali nella provincia di Ancona affinché questo progetto di aggregazione e integrazione si realizzi nei tempi più brevi possibili e nella piena trasparenza.
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01/07/2014 Nuova sede Cisl di Senigallia
Inaugurazione nuova sede della Cisl di Senigallia, Mercoledì 2 Luglio alle ore 18.30, in via Montenero n.6. La nuova sede, con spazi più ampi e la disponibilità del parcheggio dello stadio, consente di accogliere meglio gli associati alla CISL e tutti coloro che quotidianamente si rivolgono al sindacato per avere informazioni e assistenza. La nuova struttura, più moderna e funzionale, permetterà di rafforzare l’attività sindacale della CISL sul territorio del Misa e del Nevola a sostegno di lavoratori, di pensionati, famiglie e immigrati. Tutti i servizi della CISL di Senigallia, dall’assistenza fiscale (CAF), al patronato per le domande di pensione, disoccupazione ecc.. (INAS), sono già stati trasferiti nell’unica struttura di via Montenero n.6. Nel primo pomeriggio del 2 luglio i rappresentanti CISL dei lavoratori delle maggiori aziende locali, parteciperanno ad un seminario formativo sui servizi sanitari e socio sanitari del territorio: sarà un’occasione per confrontarsi con il dirigente dei servizi alla persona del Comune di Senigallia Maurizio Mandolini, il direttore del distretto sanitario Gilberto Gentili e l’assessore ai servizi alla persona Volpini Fabrizio. I lavori aperti da Carlo Zezza, responsabile della Fnp Cisl di Senigallia, saranno coordinati da Leonardo Lenci, responsabile della Cisl di Senigallia. Ufficio Stampa Cisl Marche Senigallia, 01/07/2014
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30/06/2014 Ambiti sociali, i Pensionati Cisl di Jesi chiedono il confronto
La segreteria della Federazione Nazionale Pensionati Cisl (Rappresentanza Locale Sindacale) di Jesi, riunitasi il 30 giugno 2014 ha affrontato, tra l’altro, l’aspetto della riorganizzazione degli Ambiti Sociali sulla base della discussione scaturita in occasione del convegno organizzato dall’ Ambito sociale n.9 e dalla Azienda servizi alla persona (A.S.P.) di Jesi il 27 giugno scorso. La FNP condivide la necessità, prima che la Regione Marche legiferi in merito, di realizzare una profonda discussione con tutti i soggetti coinvolti(enti locali,forze sociali ,associazioni ecc.ecc.). Condivide altresì la proposta che la riorganizzazione degli Ambiti realizzi consistenti risparmi gestionali purché questo non comporti una diminuzione dei servizi, della loro qualità e l’ aumento delle rette e delle tariffe. La Fnp di Jesi invita i responsabili delle istituzioni locali interessate a farsi promotori di incontri e si dichiara disponibile a partecipare per individuare i problemi delle persone anziane e per suggerire possibili soluzioni. Solo a titolo indicativo si elencano alcune tematiche che riteniamo prioritarie: -Realizzazione Centro Alzheimer -Realizzazione Centro diurno -Riorganizzazione casa di riposo e residenza protetta -Realizzazione Residenza Sanitaria Assistita (R.S.A.). La Segreteria della Rappresentanza Locale Sindacale dei Pensionati di Jesi 
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30/06/2014 Inizia la raccolta aiuti per la Siria: partecipa anche tu
Dal 30 giugno parte una raccolta di aiuti per la Siria in tutta la regione Marche. Durerà due settimane. Raccogliamo materiale scolastico, sanitario, cibo a lunga conservazione. E' possibile contribuire anche con una donazione, per coprire le spese di spedizione del materiale raccolto.La raccolta è organizzata dall'associazione Insieme si può - progetto Pasqua in Siria, di Monza, che periodicamente manda container di aiuti nel nord della Siria.Sarà gestita dalle aree territoriali sindacali della CISL Marche (di seguito tutti gli orari e gli indirizzi).La raccolta fondi sarà curata da ISCOS Marche Onlus. Cosa raccogliamo Per i bambini: matite, quaderni, penne, colori, astucci, zaini Per i malati: antibiotici, antinfiammatori, paracetamolo, sciroppi per tosse, analgesici, integratori e vitamine, cerotti,garze, bende, disinfettante e siringhe Per tutti: cibo in scatola ed a lunga conservazione (no alcol o carne di maiale) Dove Puoi consegnare il materiale nelle seguenti sedi CISL delle Marche, dal 30 giugno al 15 luglio (salvo specifiche) Città indirizzo Giorni e orari San Benedetto del Tronto piazza Nardone 23 Tutti i giorni dalle 9,30 alle 12,00 Pesaro Via Porta Rimini n.11 LUNEDI’ MERCOLEDI’ e VENERDI’, 9.00-12.00 15.30-18.00, fino all'11 luglio Ancona Via Ragnini, 4 Dal 14 al 18 luglio dalle 10.00 alle 18.00 Falconara via Baldelli 23 il 10 e 11 luglio dalle 10.00 alle 18.00 OSIMO via san Gennaro l’8 e 9 luglio dalle 10.00 alle 18.00 Jesi Via Gallodoro, 66/ter/c dal lunedì al venerdì, 8:30 - 12:30 e 15:30- 18:30, sabato 8:30 - 12:30 Fabriano Via De Gasperi n. 50 dal lunedì al venerdì, 9:00 - 12:30 Tolentino via San Nicola, 66 Martedì 9,00 -13,00, Mercoledì 9,00 - 13,00/15,30 - 18,30 Venerdì 9,00 -13,00 Urbino Via Battista Sforza n. 50 Giovedì e venerdì Senigallia Via Montenero n. 6 dal 7 al 15 Luglio Lunedì - Venerdì 9,00 - 12,30 e 15,30 - 18,30. Sabato 9,00 - 12,00 DA DEFINIRE Ascoli Piceno Fermo Civitanova Marche Macerata Fano   Donazioni Far arrivare un pacco al centro raccolta costa 5 € Spedizione, sdoganamento e ingresso di un container in Siria costano circa 4.500 €Per le donazioni: ISCOS Marche Onlus - Causale: Raccolta Siria IBAN: IT19 O 053 0802 6840 0000 0017 396 - CC postale: 17541608 - Carta di credito (tramite Paypal): Passaparola clicca per mandare un'e-mail ai tuoi amiciCondividi su FacebookeTwitter //
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27/06/2014 Lavori in corso del 27/06/2014
www.cislmarche.it- No all'effetto spezzatino per Banca Marche: la Cisl ribadisce la contrarietà alle divisioni dell'istituto. Nuovo sciopero dei dipendenti. - Se l'ufficio è chiuso e i lavoratori restano in fila: a Collina di Santa Maria nuova un caso che mette in evidenza alcune criticità degli uffici postali nella regione- Si laureano e se ne vanno. E nemmeno tornano. Una indagine di Bankitalia chiarisce come le Marche non riescano più a trattenere i propri giovani laureati Per quanto attiene allo Spazio Cisl sono previsti:- intervista a Sauro Rossi, Segretario regionale Cisl Marche, dedicata al lancio della campagna sindacale "Fisco e Previdenza"- l’impegno da parte di Ebam nella ricostruzione del palazzetto dello sport di Senigallia, distrutto in seguito all’alluvioneDi seguito il link da cui scaricare l’anteprima di questa puntatahttps://www.youtube.com/watch?v=KMAbfgN8jMQSaluti e buon lavoroE’ Tv MarcheVenerdì ore 23.15: canale 112 ore 21Sabato ore 20.00Domenica ore 14.15Tv Centro MarcheVenerdì ore 20:00 (dopo il TG), 23:45 (replica)Mercoledì ore 14:00 (in replica dopo il TG)Canale You Tube – Lavori in corso Web Tg
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23/06/2014 Clienti in fila ma l'ufficio postale resta chiuso
Amara sorpresa per i clienti dell' ufficio postale di Collina Santa Maria Nuova e grosso imbarazzo per il dipendente distaccato che, stamattina, ha scoperto di essere stato lui il primo a non poter accedere all' ufficio dove gli era stato comandato di andare a prestare servizio, sin dai giorni scorsi. Già prima delle 09:00 di questa mattina, più di 50 clienti sono stati costretti a far dietrofront davanti alla saracinesca abbassata. Non un avviso né una giustificazione, ufficio chiuso!  "È una situazione vergognosa - secondo Gabriele Lalli, coordinatore provinciale della SLP-CISL il più rappresentativo sindacato di categoria in Poste - eppure nei giorno scorsi era stata disposta la sostituzione della collega assente. Ma nonostante l'intervento mirato anche del Direttore di Filiale di Ancona, ieri pomeriggio non sono state effettuate le operazioni di consegna delle chiavi da effettuarsi in contraddittorio con il personale di Jesi Centro." "Altrettanto ingiustificabile il comportamento della responsabile di Jesi Centro - continua il rappresentante dei lavoratori - non è tollerabile che ci siano dei "colleghi" che si ritengano al di sopra delle regole, che pensino di poter continuare ad influenzare negativamente l'immagine e la qualità della azienda, agendo con una discrezionalità che andrebbe piuttosto redarguita se non punita!!!" Solo in tarda mattinata Poste ha provveduto ad avvisare la clientela della chiusura dell'Ufficio riconducendola a non precisati motivi tecnici.
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20/06/2014 In arrivo gli aspiranti agenti di polizia locale
Si è concluso mercoledì 18 giugno 2014, presso la sede dello IAL Marche Srl di Macerata (l’istituto di formazione della Cisl),  il corso di formazione di Preparazione a Concorsi per Agenti di Polizia Locale (livello base completo) per la durata di 60 ore. Il corso, organizzato in collaborazione con la Federazione del Pubblico Impiego, ha visto la partecipazione di giovani diplomati e laureati, intenti ad ottenere la preparazione più idonea al superamento dei vari concorsi pubblici presso le autonomie locali d’Italia. In particolare presso i settori delle polizie municipali e provinciali, comandanti di polizie locali e funzionari specializzati nelle materie oggetto dei concorsi quali: diritto costituzionale, amministrativo, penale e procedura penale, nonché Codice della Strada, oltre ai reati in materia edilizia, commerciale ed ambientale. Le docenze sono state tenute da Dirigenti delle Autonomie Locali esperti in tali materie. Ora spetta a questi ragazzi mettere buona volontà nel tentare tutte le occasioni concorsuali anche non locali che si presenteranno, forti di avere una formazione dettagliata, puntuale e di elevata qualità. La formazione si è conclusa con il superamento di una prova finale e la consegna dei relativi attestati da parte del responsabile delle Autonomie Locali della Cisl Funzione Pubblica per la Provincia di Macerata, il Dott. Alessandro Moretti.  Moretti ha rivolto  a tutti i neo diplomati del corso il più grande in bocca al lupo per un futuro di soddisfazioni ed un celere ingresso nel mondo del lavoro,  ed un sentito ringraziamento ai docenti ed alle operatrici dello IAL che rendono ogni anno possibile questa opportunità per i giovani in cerca di lavoro. l corso di preparazione terminato mercoledì si aggiunge a quello di livello avanzato organizzato, sempre dallo Ial di Macerata, tra i mesi di novembre 2013 e febbraio 2014, al quale hanno partecipato altri 12 allivevi.Si aprono a questo punto le iscrizioni per il NUOVO CORSO di preparazione a Concorsi per Agenti di Polizia locale di LIVELLO AVANZATO, che lo IAL di Macerata ha intenzione di organizzare per la metà del mese di settembre 2014. Per informazioni è possibile contattare lo Ial Marche di Macerata, in via dei Velini, 52/A (Macerata), tel. 0733 261383 – 24017, fax 0733 232976; e -mail: macerata@ialmarche.it; ;http://www.facebook.com/ialmarchemacerata
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20/06/2014 Falconara, contro il caro-mensa la Cisl chiede un intervento nell'assestamento di bilancio
Mitigato l’annunciato aumento delle tariffe delle mense scolastiche, da parte del Comune di Falconara, con l’approvazione di un emendamento in sede di consiglio comunale. «Sicuramente un primo passo, frutto delle contestazioni di questi ultimi giorni. Insieme ai genitori dei bambini delle scuole coinvolte, come sindacati abbiamo ribadito all’amministrazione comunale che il blocco delle tariffe delle mense scolastiche deve essere assunto come un intervento prioritario per garantire equità e massima accessibilità al diritto allo studio dei bambini. – afferma Alessandro Mancinelli, Cisl Falconara – Ma questo non basta, come CISL Falconarese, oltre a continuare la raccolta di firme nelle nostre sedi cittadine, chiediamo che ci sia un impegno da parte della Giunta Comunale a trovare le risorse in fase di assestamento di bilancio affinché gli aumenti delle tariffe vengano bloccati e non semplicemente diluiti nel tempo. Ci aspettiamo, nell’assemblea cittadina programmata per il mese di Luglio, delle risposte che possano conciliare la sostenibilità economica delle famiglie con quella del bilancio comunale.» Falconara, 19.06.2014 CISL Falconara(Alessandro Mancinelli)
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20/06/2014 Prospettive della Cooperazione allo Sviluppo: tavola rotonda a Pesaro il 26 giugno 2014
Giovedì 26 giugno si terrà a Pesaro, in occasione dell'apertura della scuola residenziale di progettazione, una tavola rotonda sulle "Prospettive della Cooperazione allo Sviluppo a livello europeo, nazionale e regionale e il ruolo degli enti locali e della società civile nella Regione Marche."Sarà un momento di confronto importante tra le organizzazioni marchigiane, le istituzioni regionali, le federazioni nazionali delle ONG, utile per fare il punto sulla situazione nazionale, alla luce delle prossime riforme legislative della cooperazione e del terzo settore, sulla situazione europea, nel momento di avvio della nuova programmazione, e su come il sistema Marche di cooperazione possa rispondere a questa nuova realtà. PROGRAMMA TAVOLA ROTONDA 26 giugno Pesaro - Casa per Ferie Sacro Cuore - Viale G. Amendola 20Ore 10,00 Saluti di benvenuto e presentazione della scuola residenziale a cura del Coordinamento Marche Solidali.Saluti Istituzionali dell’ Assessore alla solidarietà del Comune di Pesaro - Sara Mengucci deleghe: servizi sociali - politiche per la famiglia, per la casa, per gli anziani - volontariato - cooperazione internazionale.Ore 10,15 Tavola rotonda: Prospettive della Cooperazione allo Sviluppo a livello europeo, nazionale e regionale e il ruolo degli enti locali e della società civile nella Regione Marche.Introduce e coordina: Vincenzo Russo – Portavoce Marche Solidali - COMIntervengono:Attilio Ascani – Direttore Generale FOCSIVGiovanni Lattanzi – Presidente COCISLuigino Peloni – Dirigente P.F. Cooperazione allo Sviluppo Regione MarcheConclude:Luigi Viventi - Assessore Regionale alla famiglia e servizi sociali, cooperazione allo sviluppo, emigrazione, immigrazione, promozione della cooperazione.Ore 13,00 pranzo
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19/06/2014 Vigili del Fuoco, più tutele per un lavoro rischioso
Indignazione e rabbia dei sindacati di categoria dei Vigili del fuoco, dopo il grave incidente avvenuto ieri alla falegnameria Glf di Squartabue di Recanati. «Nonostante i nostri colleghi avessero indossato tutti i dispositivi di protezione individuale, messi a disposizione dalla nostra amministrazione - ribadiscono i sindacati - tutta la squadra è finita in ospedale e uno di loro, il più grave ricoverato all’ospedale di Torrette, è ancora stabile nella sua gravità. Ciò dimostra ancora una volta l’alto rischio in cui lavorano i Vigili del fuoco». Va ricordato che i componenti delle squadre dei Vigili del Fuoco, come quella che lavorava per spegnere l'incendio nella falegnameria di Squartabue di Recanati, lavorano con una grave carenza di organico, legata soprattutto al blocco del turn over e con un aumento dell'età media dei Vigili del Fuoco che si sta alzando pericolosamente, per uno stipendio mensile pari a 1300 euro. «Facciamo appello al Governo e alla politica affinché riconoscano il lavoro ad alto rischio dei Vigili del Fuoco ed intervengano concretamente con investimenti mirati alla specificità lavorativa dei vigili del fuoco, alla preparazione e alla professionalità del corpo». «Non vogliamo attenzioni solo in caso di incidenti, vogliamo essere riconosciuti e avere la dignità al pari degli altri corpi dello Stato, essere rispettati per quello che siamo e per il valore e per i rischi del nostro lavoro». I sindacati di categoria vicini ai colleghi e alle loro famiglie, esprimono soddisfazione per la grande attenzione del Dipartimento Nazionale dei Vigili del fuoco e del Prefetto Alberto Di Pace, Capo Dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile, per aver permesso alla famiglia del collega in gravi condizioni di rientrare immediatamente dall’estero.Le Federazioni di Categoria di Cgil, Cisl, Uil, Conapo, Usb, Confsal
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17/06/2014 J&P Industries, i sindacati incontrano il Ministro Poletti
Le Federazioni di Categoria dei Metalmeccanici di Cisl, Cgil e Uil, rispettivamente Fim, Fiom, Uilm, hanno incontrato il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, presente ad Albacina sul caso J&P Industries. «Al ministro abbiamo illustrato i termini di una situazione che rischia di degenerare: 700 lavoratori stanno per essere messi sulla strada» ha ribadito Andrea Cocco della Fim Cisl dopo il colloquio con il Ministro. «Gli abbiamo chiesto di farsi carico personalmente, insieme al Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi – prosegue Cocco – della grave situazione della J&P Industries, e di aprire al più presto un tavolo ministeriale. Il tempo che passa rischia di far saltare l’attività industriale e di conseguenza 700 posti di lavoro». Forte è la preoccupazione tra sindacati e istituzioni, dopo la conferma in appello dell’annullamento della vendita dell’ex Antonio Merloni alla J&P di Giovanni Porcarelli. I sindacati durante l’incontro hanno consegnato una sintesi del caso J&P al Ministro del lavoro che si è impegnato a riconvocare un tavolo sull'Accordo di programma per la reindustrializzazione delle aree di Marche e Umbria coinvolte nella crisi dell'A. Merloni.LA NOTA INVIATA DAI SINDACATI AL MINISTRO POLETTI
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12/06/2014 Tasi, Tolentino accoglie l'appello dei Sindacati
«La Giunta del Comune di Tolentino nella seduta di mercoledì 11 giugno 2014 ha fornito all’ufficio tributi la direttiva di non applicare sanzioni qualora il contribuente abbia provveduto in ritardo al pagamento della prima rata della TASI purché entro giugno 2014». Con questa nota,  pubblicata dal  Comune di Tolentino nel suo sito ufficiale, l'amministrazione comunale ha voluto andare incontro  alle numerosissime segnalazioni dei cittadini sulle difficoltà del pagamento e dell’attuale incertezza normativa. Raccolto quindi l'appello di Cgil Cisl e Uil regionali e provinciali, che nei giorni scorsi hanno chiesto a tutti Comuni che hanno deliberato sulla Tasi di evitare l'applicazione delle maggiorazioni (il cosiddetto ravvedimento) per i cittadini che saldano la rata d'acconto entro il 30 giugno, invece che entro la naturale scadenza del 16 giugno.
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11/06/2014 Tasi, evitare sanzioni ai cittadini
Cgil Cisl Uil Marche denunciano la situazione di grande confusione e disorientamento che stanno affrontando in questi giorni i cittadini di vari comuni marchigiani per il pagamento della prima rata della Tasi, con scadenza che lo Stato ha fissato al 16 giugno. Cgil Cisl Uil Marche hanno scritto al Presidente dell’ANCI Marche per chiedere che i Comuni che hanno già deliberato in materia di Tasi concedano, sulla base di quanto previsto dall’art. 10 dello Statuto del contribuente, un differimento di 30 giorni per il pagamento di quanto dovuto, senza sanzioni, come già disposto da altri Comuni italiani, ad esempio quello di Vicenza. Le segreterie regionali dei sindacati hanno richiesto inoltre un incontro urgente con il Presidente dell’Anci Marche Mangialardi, per valutare eventuali proposte che consentano ai Comuni che non hanno ancora deliberato in materia di Tasi, di elaborare soluzioni più lineari e chiare nell’interesse dei cittadini contribuenti.
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10/06/2014 Gestione rifiuti: quale futuro per il territorio anconetano
 Per il sistema anconetano di gestione dei rifiuti si avvicina una scadenza che potrebbe segnare una svolta decisiva: entro la fine del mese di giugno, l’ATA (l’assemblea che riunisce tutti i Comuni della Provincia di Ancona e la Provincia stessa) dovrà decidere l’assetto futuro della gestione del ciclo integrato dei rifiuti. È una partita importante da cui dipende la qualità e l’efficienza del servizio erogato all’utenza. Una partita che Cgil, Cisl e Uil intendono presidiare con attenzione per difendere sia il lavoro che l’ambiente e non ultimo il bilancio delle famiglie.Pensiamo che questa scadenza offra finalmente l’occasione per giungere anche nel territorio di Ancona, così come di recente accaduto nella Provincia di Macerata, ad un gestore unico per tutto il bacino provinciale, superando la frammentazione attuale che vede la gestione del servizio suddivisa in dieci aziende con una moltiplicazione di dirigenti e cda. Un’unica azienda, soprattutto se una multiutility deputata alla gestione di più servizi pubblici, darebbe la possibilità di raggiungere la massa critica necessaria per effettuare gli investimenti necessari per migliorare i servizi e ridurne i costi, a tutto vantaggio del contenimento delle tariffe.Una partita così importante deve essere giocata dalle amministrazioni in piena trasparenza, in dialogo con i cittadini e le parti sociali: per questo come Cgil, Cisl e Uil territoriali realizzeremo per i prossimi giorni tutte le iniziative necessarie per attivare un confronto con gli amministratori locali al fine di esporre le proprie posizioni su una questione tanto centrale per la vita delle nostre città come quella della gestione dei rifiuti.Ancona 10 giugno 2014Scarica COMUNICATO STAMPA
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10/06/2014 Incontro con il Ministro Poletti
Venerdì 6 giugno a Fano, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha incontrato i cittadini e i sindacati Cgil, Cisl, Uil per trattare il tema del lavoro. I rappresentanti dei sindacati hanno consegnato al Ministro un documento contenente la richiesta di rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga, accompagnato da statistiche e dati,  facendo presente la forte preoccupazione per l'assoluta insufficienza delle risorse finora ripartite tra le regione per gli ammortizzatori in deroga e sottolineando come la situazione sia destinata a precipitare se il Governo non provvede tempestivamente.20140606 Lettera Poletti su emergenza cig deroga e la
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10/06/2014 Conoscere il mondo contemporaneo. La “questione Rom” in Italia.
E’ ancora grande l’alone di pregiudizio intorno alla cultura e al mondo degli zingari. Neanche il dialogo con le istituzioni locali appare facile quando l’argomento sono i Rom e il loro carico di problemi. Nella stessa Europa sono in aumento le discriminazioni. mentre rari e insufficienti restano gli esempi di effettiva integrazione. Anche nelle Marche sono diversi gli insediamenti di Rom e Sinti. Di vecchia e nuova costituzione. In provincia di Ascoli, Macerata. Ad Ancona , Falconara, a Fano e di recente anche a Pesaro, con l’arrivo di alcuni nuclei rumeni. Raramente hanno un’abitazione. Nella maggior parte dei casi vivono in roulotte, in ricoveri di fortuna o in vecchie fabbriche dismesse. L’Anolf (Associazione Nazionale “Oltre le frontiere”) di Pesaro-Urbino è da tempo impegnata, insieme all’Opera Nomadi, per trovare soluzioni a favore di queste comunità, composte in maggioranza da giovani coppie e bambini. Il compito è molto arduo. C’è bisogno di lavoro, di servizi e di case. Ma soprattutto c’è bisogno di conoscere di più il mondo Rom, incoraggiando il dialogo e l’incontro tra le culture. Di tutto questo se ne parlerà l’11 giugno alle ore 20.30 a Pesaro presso la biblioteca Bobbato con Gabriele Roccheggiani e Luigi Alfieri (Università di Urbino ) e Gianluigi Storti ( Anolf), coordina Andrea Girometti (Direttivo ISCOP).PROGR._COMPLETO_CONOSCERE_IL_MONDO_CONTEMPORANEO
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09/06/2014 Risparmiare i cittadini dalla maggiorazione Tasi
Il prossimo 16 giugno scade il termine per il pagamento della rata d'acconto della TASI, la nuova imposta comunale sui servizi indivisibili. Sono tenuti al pagamento dell'acconto tutti i cittadini residenti in quei Comuni che, su questa materia, hanno deliberato entro il 23 maggio scorso. I Comuni interessati nella Provincia di Macerata sono quelli di Camerino, Civitanova Marche, Corridonia, Esanatoglia, Petriolo, Pollenza, Tolentino, Treia. Dal 17 giugno in poi, i cittadini che non lo hanno ancora fatto possono comunque pagare la rata d'acconto, inderogabilmente entro il 30 giugno, pagando però una maggiorazione dello 0,20% per ogni giornata di tardivo pagamento (cosiddetto ravvedimento). In tempi strettissimi - e com'è facilmente intuibile sopportando forti disagi - i cittadini residenti in questi comuni dovranno quindi fare il calcolo ed effettuare il pagamento della TASI. Molti di loro, per farlo, si rivolgeranno ai Caf, sui quali però grava anche l'imminente scadenza della Dichiarazione dei Redditi (23 giugno) e che pertanto rischiano di non riuscire a soddisfare tutte le richieste. Per questo Cgil Cisl e Uil lanciano un appello alle Amministrazioni comunali coinvolte, chiedendo di esonerare dal pagamento della maggiorazione i cittadini che non riusciranno a saldare la rata d'acconto della Tasi entro il 16 giugno, fermo restando l'obbligo di farlo entro il 30 giugno. Crediamo che, in un momento di crisi e di forte difficoltà come quello che stiamo vivendo, questa decisione rappresenterebbe un segnale forte di sostegno e vicinanza dei Sindaci ai propri cittadini.
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09/06/2014 5 minuti CISL 6 giugno 2014
LAVORO, SVILUPPO, TUTELE E SERVIZI QUINDICINALE D’INFORMAZIONE A CURA DELLA CISL MARCHE èTV Marche canale 12 Venerdì 20.45-23.15 Sabato 20.00 Domenica 14.00 èTVMarche Più canale 112 Venerdì21.10 RADIO CENTER MUSIC Venerdì e Sabato 9.45-12.45-18.45VENERDI 6 GIUGNO LAVORO, SVILUPPO E PROSPETTIVE UN FOCUS CON LA CISL MACERATESEMacerata : lavoro, crisi e confronto con i comuni. Ne parla Lidia Fabbri responsabile Ast Cisl Macerata Civitanova : moderati segnali di ripresa in un territorio ad alta presenza di immigrati. L’intervista a Giuseppe Spernanzoni responsabile Ast Cisl Civitanova Camerino: le crisi del territorio e le prospettive per il suo sviluppo con l'accordo con UNICAM. Ne parla Primo Antonelli responsabile Ast Cisl Tolentino –Camerino
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09/06/2014 Pensionati Cisl in visita a Jesi
I pensionati della Cisl di Jesi hanno organizzato, il 24 maggio scorso, un' iniziativa culturale.Circa 40 di essi, provenienti dalla provincia di Ancona, hanno visitato, nella città di Jesi, la Pinacoteca,il Palazzo della Signoria ed il museo della stampa.In tutti i siti, esperte guide locali hanno illustrato i tesori presenti con dovizia di particolari.Dopo il pranzo i partecipanti hanno visitato il centro storico,il duomo e le piazze cittadine oltre alla statua in bronzo dell’imperatore Federico II, nato a Jesi.
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03/06/2014 Prime indicazioni per il pagamento della TASI
                                  
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27/05/2014 Rinnovato il contratto dei lavoratori agricoli di Macerata
Dopo circa tre mesi di trattative le Categorie dei lavoratori del settore alimentare di Cgil Cisl e Uil (Flai, Fai e Uila), Confederdia da una parte e Confagricoltura e CIA dall’altra, hanno siglato l’accordo per il rinnovo del Contratto Provinciale di Macerata per i quadri e gli impiegati agricoli. Purtroppo la Coldiretti, ferma su una proposta di aumento del 2,5-3% massimo che non copre neppure il recupero inflativo degli ultimi due anni pari al 3,8%, non ha ritenuto di sottoscrivere l’accordo. Il rinnovo contrattuale fissa un aumento del 5,3% da erogarsi in due tranches: la prima del 3,3% a decorrere dal 1 maggio 2014 e la 2^ del 2% a partire dal 1 gennaio 2015. Il comune senso di responsabilità delle parti ha consentito di giungere, da un lato, ad un risultato più che apprezzabile per i lavoratori in termini di adeguamento retributivo e, dall’altro, di non gravare ulteriormente sulle economie delle aziende, non prevedendo effetti retroattivi dell’adeguamento salariale o forme compensative per i quattro mesi di vacanza contrattuale. La firma dell’accordo vuole essere anche un segnale di ottimismo e di consapevolezza dell’importante ruolo che l’agricoltura può e deve svolgere nel rilancio dell’economia del nostro Paese.
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23/05/2014 Ieri e oggi: scopriamo insieme l'Ucraina
L'Anolf Marche promuove un incontro sulla storia, attualità, costumi e tradizioni dell'Ucraina ad Ancona, il 31 maggio 2014 alle 16:00, nella Sala Armatura di via Ragnini, 4.Interverranno Emma Capogrossi, Oleg Rumyantsev, Massimiliano di Pasquale, Yuliya Dhtyaryova e Sofiya Tsisar, Elena Nazarenko.Coodinerà Neli Isaj.
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23/05/2014 Lavoratori della J&P in presidio permanente all’inps di Ancona
Aggiornamento 26/5/2014: Il presidio è stato sospeso Le Federazioni di Categoria dei Metalmeccanici di Cgil Cisl e Uil (Fiom, Fim e Uilm), insieme e alle lavoratrici ed ai lavoratori della J&P Industries, al termine dell’assemblea tenutasi questa mattina presso lo stabilimento del Maragone, hanno deciso da lunedì 26 maggio, partendo alle ore 8 dallo stabilimento di S. Maria, di effettuare un presidio permanente presso l’Inps provinciale di Ancona, nel centro della città. L’iniziativa è stata proclamata vista la decisione da parte dell’Inps, di bloccare la cassa integrazione straordinaria, nonostante l’approvazione da parte del Ministero del lavoro sia già stata formalizzata dal 7 maggio. I 700 lavoratori della J&P, sono senza soldi oramai da 5 mesi e la situazione non è più sostenibile.Nell’evidenziare l’emergenza economica immediata, si ribadisce inoltre come il Governo debba intervenire a difesa del progetto J&P, atto a garantire il lavoro per 700 persone. Stanchi ma non rassegnati, presidieremo l’Inps anconetana fino a che non avremo la certezza della soluzione del problema.  
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22/05/2014 Economia a pezzi nel fanese. Cisl lancia l’allarme: “fare più controlli”
L'economia del territorio fanese continua a mostrare segni di sofferenza. Giovanni Giovanelli – responsabile Cisl Fano - segnala come la quasi totalità delle imprese presenti sul  territorio, attualmente sta ricorrendo agli ammortizzatori sociali. A questo fenomeno si associa l'aumento della occupazione precaria con l'incremento di contratti di somministrazione. Nel 2013 ben 36 aziende hanno utilizzato 146.000 ore per 398 lavoratori, il 2014 è iniziato con una situazione più pesante: nel 1° quadrimestre su 7 aziende risultano ben 52.344 ore lavorate con contratti di somministrazione. Rispetto all’anno scorso quindi un aumento del 5%. Più lavoro, quindi, ma anche più precarietà. “Altro dato preoccupante - continua Giovanelli - è l'insediamento di impresi cinesi nel nostro territorio”. "I capannoni abbandonati dalle aziende locali vengono occupati da laboratori cinesi, che operano in prevalenza nel settore tessile ma anche per conto terzi, nel montaggio dei mobili. Operano generalmente senza il rispetto per le leggi sulla sicurezza e sul lavoro. Doppi e tripli turni, famiglie di lavoratori con bambini che vivono all’interno dello stabilimento”. La Cisl di Fano lancia un appello agli organi di controllo affinché vengano intensificati i controlli sul lavoro irregolare per evitare incidenti e tragedie e la concorrenza sleale.Altra situazione complessa è quella determinatasi nell'azienda King di Bellocchi produttrice di accessori per la nautica. Mauro Masci responsabile Fim - denuncia la grave situazione di questa azienda con attualmente 40 operai impiegati. La ditta che al momento opera nella zona industriale di Fano ha paventato il trasferimento del sito produttivo a Viterbo, nel Lazio, con gravi pressioni sui lavoratori. Attualmente dalla verifica effettuata alla Camera di commercio risulta nominato un nuovo amministratore delegato e l’azienda ha effettuato una serie di operazioni di passaggi amministrativi e fiscali da azienda ad azienda su cui è necessario fare chiarezza. Di questa situazione sono state debitamente informati gli organi ispettivi quali l’Ispettorato del lavoro e gli organi preposti al controllo. “Abbiamo spedito un esposto – afferma Masci - per denunciare le diverse irregolarità ed inadempienze compiute nei confronti dei dipendenti , tra le quali il mancato adeguamento dell'aumento contrattuale, mancato pagamento degli straordinari e il ritardo nel percepire gli stipendi. In questo momento di crisi riteniamo necessario- ribadisce Masci - verificare la regolarità delle imprese al fine di evitare sleale concorrenza e far rispettare norme e leggi.
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19/05/2014 L'Anteas arriva a Recanati
E’ stato avviato il Servizio SOS Farmaci per il Comune di Recanati. Grazie alla Convenzione firmata tra l’Amministrazione Comunale recanatese e l’Associazione ANTEAS (acronimo di Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) della Cisl di Macerata, i cittadini non autosufficienti di Recanati con più di 65 anni potranno usufruire del servizio gratuito di distribuzione dei farmaci a domicilio. Il servizio, svolto dai volontari dell’Anteas, sarà disponibile per due giorni a settimana (martedì e venerdì) e dovrà essere attivato, su richiesta degli interessati, tramite chiamata al numero telefonico appositamente messo a disposizione dall’Anteas: 0733-4075233. Il servizio SOS farmaci sarà attivo in via sperimentale per almeno un anno, fino al 31 marzo 2015. La città di Recanati si aggiunge quindi ai 25 Comuni maceratesi nei quali più di 100 volontari dell’Anteas svolgono già da anni attività di promozione sociale e di assistenza a domicilio di persone sole, non autosufficienti o comunque in condizioni di difficoltà.
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16/05/2014 I pensionati in visita al Museo di Fossombrone
Il coodinamento Donne  e i pensionati Cisl di Fano, Fossombrone e Pergola organizzano perDomenica 25 maggio, una visita guidata al Museo di Fossombrone per ammirare la statua della Vittoria .Questa meravigliosa statua bronzea  dell'epoca romana è stata rinvenuta nel XVII a Fossombrone secolo e poi  venduta  a Federico   II, Langravio di Kassel.In occasione dei duemila anni dalla morte dell'Imperatore Augusto, Il Museo tedesco di Kassel ha    cortesemente concesso in prestito temporaneo  la statua che torna così dopo 350 anni in Italia.L'avvenimento sta riscuotendo un successo nazionale, la visita sarà guidata da un grande esperto di storia dell'arte, il Prof. Giancarlo Gori.Seguirà alle 18.30 un apericenavittoria alata fossombrone 
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16/05/2014 Stagione Teatro Muse e Pergolesi, Sindacati preoccupati
Le Segreterie regionali dei lavoratori dello spettacolo di Cgil Cisl e Uil (Slc, Fistel e Uilcol)  esprimono la loro preoccupazione per le notizie apparse in questi giorni sugli organi di informazione circa il presunto accordo tra i Comuni dei Ancona e Jesi in materia di spettacoli dal vivo, ma ancor di più per la mancanza di dialogo tra le varie Istituzioni culturali che insistono sul territorio marchigiano. Malgrado tali notizie siano state smentite dalla direzione del Teatro delle Muse, cui non risulta alcun accordo tra il Sindaco di Ancona e quello di Jesi in merito alla gestione della stagione lirica e di prosa prodotte dai due Enti, i sindacati di categoria temono per le conseguenze che potrebbero avere orientamenti che vanno in tale direzione. Infatti, pur considerando necessario attivare momenti di coordinamento tra le iniziative culturali nella Regione, a maggior ragione tra Enti posti a 30 chilometri di distanza l’uno dall’altro, è evidente come le varie produzioni debbano rimanere radicate nei territori e nelle Fondazioni che da sempre li hanno organizzati e prodotti. Tale necessità non certo per motivazioni campanilistiche, ma soprattutto per garantire la continuità di finanziamenti pubblici che sono alla base della vita delle Fondazioni stesse e che verrebbero perse se vedessero tali produzioni cedute esternamente. Esistono poi delle evidenti preoccupazioni per il destino occupazionale delle centinaia di lavoratori marchigiani e non solo, che ruotano attorno alle produzioni teatrali e liriche. Certamente i lavoratori della Corale Bellini ed i musicisti della FORM, ma anche tutti quei tecnici, attrezzisti, sarti ecc. che lavorano dietro le quinte e le cui tutele risiedono anche in anni di accordi e diritti che come sindacati di categoria abbiamo costruito. Le recenti scelte della Fondazione Pergolesi di avvalersi della collaborazione di musicisti provenienti da fuori regione a scapito delle maestranze locali testimonia la fondatezza di tali preoccupazioni. Crediamo infine che la complessiva mancanza di dialogo tra le varie Istituzioni culturali ponga in capo alla Regione Marche la responsabilità di assumere un’azione di vero coordinamento delle politiche culturali della Regione che vada oltre la pur lodevole ed apprezzata azione di sostegno economico ma entri nel merito delle effettive scelte che tali Enti fanno in tema di proposta culturale, di coordinamento e valorizzazione del territorio e delle eccellenze lavorative delle Marche. Confidiamo che la Regione Marche senta come proprie queste preoccupazioni e queste necessità e che confermi la propria disponibilità al dialogo. Le Segreterie regionali Fistel, Slc e Uilcol sollecitano l’Assessorato alla cultura per un urgente incontro. Le Segreterie regionali FISTEL CISL, SLC CGIL e UILCOL UIL
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14/05/2014 Solidarietà ai cittadini di Senigallia
L’alluvione del 3 maggio scorso ha causato danni materiali ingenti alle abitazioni. Per sostenere i cittadini di Senigallia che hanno perso molti dei loro averi (autovetture, mobili, ecc.) invitiamo i nostri iscritti ad aderire all’appello dell’iniziativa “SOS Emergenza alluvione Senigallia”. Quindi sollecitiamo tutti a fare donazioni direttamente sul conto corrente aperto presso Banca Etica, patrocinato dal Comune di Senigallia e gestito con la collaborazione della Caritas. Riportiamo di seguito il Codice Iban: IT 22 G 05018 02600 000000174285Nella causale sarà sufficiente riportare la dicitura "Emergenza alluvione". In alternativa è possibile rivolgersi presso le nostre sedi in via Montenero n.6, Piazza La Marmora n.1 e Via Fratelli Bandiera n.51 per ritirare il bollettino postale già predisposto per la donazione. Le Segreterie di Cgil, Cisl e Uil di Senigallia  
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12/05/2014 Presidio a Fano per la campagna #NonstiamoSereni
Molta affluenza e partecipazione al presidio allestito a Fano, sabato 10 maggio, dai pensionati Cisl per la raccolta di firme riguardante la campagna nazionale #NonstiamoSereni. Con questa iniziativa si chiede al Presidente del Consiglio Matteo Renzi l’estensione del bonus fiscale ai lavoratori in pensione, le misure a favore delle persone con redditi così bassi da non poter usufruire dalle agevolazioni fiscali, la difesa del welfare pubblico e l’approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza. Numerose le firme raccolte - “Le persone volevano spiegazioni sul perché ai pensionati e agli incapienti non vengono riconosciuti gli 80 € di bonus. – afferma il Segretario RLS Pensionati di Fano Luciano Rovinelli. La gente è d’accordo con noi a portare avanti questa iniziativa di protesta date le difficoltà economiche quotidiane “
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09/05/2014 Difendiamo la sanità picena - manifestazioni ad Ascoli e San Benedetto
Finalmente, dopo tanti mesi di rinvio, tutte le parti in causa nella vertenza sanità hanno maturato l’esigenza non più dilazionabile, di manifestare pubblicamente e all’aperto, il disagio e la preoccupazione per un sistema sociosanitario del piceno che via via sta andando verso una morte lenta e dolorosa per gli utenti ed operatori.La risposta della Regione e soprattutto dell’Area Vasta 5, negli ultimi giorni, si è mostrata isterica e senza alcuna concreta risposta alle tantissime sollecitazioni avanzate dalla parte sindacale. Hanno reagito minacciando denuncie varie ma soprattutto cercando d’influenzare addirittura i sistemi di comunicazione. Nelle settimane scorse anche la Direzione Regionale delle Poste Italiane, è sembrata, non immune da condizionamenti esterni, allorquando si è rifiutata di distribuire casa per casa, il volantino di denuncia pubblica, predisposto da FP CGIL- CISL FP-FSI e NURSIND. Chi non ha risposte da dare si difende istigando la censura. Ora la palla passa agli operatori, ai cittadini, ai pensionati e alle Associazioni, a tutti quelli insomma che senza distinzione di colore ed appartenenza, hanno a cuore la salvaguardia della salute dei cittadini del piceno.Martedì 13 davanti all’Ospedale di San Benedetto e mercoledì 14 davanti all’ospedale di Ascoli Piceno dalle 12,30, tutti ma proprio tutti, sono chiamati ad essere presenti e non delegare altri perché la salute è un bene personale collettivo irrinunciabile.Sarà la prova che un’intera collettività è stanca di essere presa in giro ma soprattutto strumentalizzata dalla cattiva politica delle promesse mordi e fuggi, fatte in campagna elettorale e nelle visite del Presidente della Regione o dei suoi assessori che arrivano nel piceno solo per racimolare consensi che poi non si concretizzano in servizi e qualità assistenziale in sanità. Il prossimo 15 maggio, Spacca farà l’ennesima passerella. Sono stanchi i cittadini, considerati numeri da statistica, ma sono esasperati soprattutto i professionisti e gli operatori della sanità del piceno. Sul campo sono sempre meno. I turni dei reparti sono cont inuamente scoperti o coperti con un numero insufficiente di personale. Le ferie ed i congedi sono una chimera ma davanti a tutto questo, grazie ad una strategia ben congenita da Ancona , si vuole fare passare i lavoratori da fannulloni solo per aver fatto richiesta di un diritto legittimo, previsto dalla legge, come i congedi per cure termali. Senza però dire in alcun modo che le richieste di cure termali vengono rilasciate da medici e specialisti per lo più del S.S.R. Se Del Moro e compagnia, ritengono fasulle le richieste, perché non denunciano i medici per falso? I servizi sanitari offerti dal piceno sono sempre meno e sempre meno competitivi, non solo per carenza di risorse umane ma anche tecnologiche. Si risparmia su tutto anche sul rinnovo del parco tecnologico e sulla strumentazione base per eseguire diagnostica ed interventi. Però, i soldi provenienti dalla mobilità attiva del vicino Abruzzo, vanno a finire nel calderone del buco sanitario creato soprattutto dalle Aziende Ospedaliere. I cittadini del piceno pagano le tasse anche per la sanità e parte dei loro soldi vanno a finire nei bilanci di chi spreca. Contro tutto questo e per tanto altro ancora che denunceremo nelle manifestazioni del 13 e 14 maggio, invitiamo veramente tutti coloro che hanno a cuore la propria salute ad essere presenti . L’invito è esteso calorosamente anche alle Associazioni dei malati e dei non autosufficienti perché il 13 ed il 14 maggio dovranno essere momenti di forte comunione e rivendicazione trasversali. Vedremo poi quale sarà la presenza della politica e conteremo i politici locali che verranno. Sono loro, i Sindaci e le amministrazioni locali, i primi a doversi occupare di salute pubblica ma purtroppo troppe volte hanno subito gli ordini di scuderia. Martedì e mercoledì prossimi, speriamo che si svestano per due ore delle rispettive divise politiche e ritrovino l’orgoglio di rappresentare una comunità intera.Ascoli, 9 maggio 2014 IL SEGRETARIO REGIONALE Giuseppe Donati
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09/05/2014 Alluvione, i pensionati, i giovani in "5 minuti cisl"
LAVORO, SVILUPPO, TUTELE E SERVIZI QUINDICINALE D’INFORMAZIONE  DELLA CISL MARCHE èTV Marche canale 12  Venerdì  20.45-23.15 Sabato 20.00 Domenica 14.00 èTVMarche Più canale 112 Venerdì21.10 RADIO CENTER MUSIC Venerdì e Sabato 9.45-12.45-18.45 VENERDI 9 MAGGIO   ALLUVIONE, I SINDACATI  CHIEDONO  GARANZIE PER IL LAVORO E  INTERVENTI CONCRETI PER USCIRE DALL’EMERGENZA   CARO MATTEO NON STIAMO SERENI .  I PENSIONATI MARCHIGIANI   SCRIVONO  AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO 30 MILIONI PER FAVORIRE L’OCCUPAZIONE DEI GIOVANI.  FINANZIATO IL  PROGETTO MARCHE “GARANZIA  GIOVANI"
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06/05/2014 Preoccupazione per il futuro di Confcommercio Macerata
Le Federazioni di Categoria del commercio e del turismo di Cgil Cisl e UIl (Filcams, Fisascat e Uiltucs)  esprimono forte preoccupazione per le allarmanti notizie che si susseguono sui giornali in merito alla situazione e al destino della Confcommercio di Macerata. Le difficoltà interne all'associazione, che rappresenta gli imprenditori del settore, sono già state oggetto di alcuni incontri con i sindacati per individuare soluzioni che potessero evitare conseguenze gravi ai dipendenti coinvolti, circa una cinquantina (tra associazione e società dei servizi collegate). Purtroppo il precipitare degli eventi e l'assenza di interlocutori non ha permesso di proseguire il confronto malgrado le ripetute sollecitazioni formali e informali attraverso i nostri rappresentanti sindacali interni. L' assenza di risposte da parte della Confcommercio in merito alla reale situazione e alle prospettive denota il caos che regna nell'associazione datoriale e dimostra la miopia di non aver voluto comprendere la disponibilità dei sindacati ad un confronto teso ad individuare soluzioni costruttive per tutelare diritti dei lavoratori e la tenuta economica dell' associazione. La preoccupazione, oltre che per il destino dei lavoratori coinvolti nella crisi della Confcommercio (mancato pagamento delle ultime due mensilità e una terribile incertezza nel futuro), è anche per la possibile uscita dell'associazione dell'Ente bilaterale, che potrebbe compromettere l'operatività dell' ente stesso. A tal proposito, vogliamo far presente che l'Ente bilaterale, che rappresenta datori di lavoro e lavoratori, in un momento di crisi come quello attuale aiuta a trovare strumenti di integrazione e sostegno economico per i lavoratori e le imprese del settore del commercio e del turismo, oltre a svolgere un'importante ruolo d'osservazione e di monitoraggio a livello territoriale sull' andamento dell' occupazione e dell' apprendistato. Vista l'importanza e l'urgenza dei temi e considerato il ruolo politico della Confcommercio  come interlocutore per le istanze delle piccole e medie imprese del settore, ribadiamo la nostra disponibilità immediata a sederci ad un tavolo di confronto per ricercare le possibili soluzioni.
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06/05/2014 #NonStiamoSereni: i pensionati ricevuti dal Prefetto di Pesaro Urbino
I pensionati non sono sereni. Le condizioni di vita degli anziani e pensionati sono difficili e stanno pagando un prezzo altissimo alla crisi economica e sociale del paese. I dati Inps indicano che i pensionati pesaresi non se la passano bene, in media percepiscono 687 euro mensili. Per questo i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali dei Pensionati di Cgil, Cisl e Uil lunedì 5 maggio si sono incontrati con il Dott. Attilio Visconti, Prefetto di Pesaro Urbino, per mostrare le gravi difficoltà dei pensionati e della popolazione anziana. Hanno illustrato la Campagna #NonStiamoSereni che prevede la raccolta di firme su cartoline da inviare al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Non possiamo accettare che il Presidente del Consiglio abbia concesso il bonus fiscale di 80 euro per i lavoratori con reddito tra gli 8000 e 25 mila euro e non abbia pensato ai pensionati , che nella maggior parte dei casi arriva a stento a 9.000 euro, agli incapienti e a coloro che non hanno reddito. Non contestiamo la misura ma l’esclusione della nostra categoria, che spesso vive sotto la soglia di povertà – sottolinea Umberto De Simoni della Fnp – Cisl". Tra le istanze anche la difesa di welfare pubblico e universalistico soprattutto in questo momento che si sta verificando una situazione inaccettabile specie nel contesto di politiche che hanno ridotto la spesa per sanità e assistenza sociale e l’approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza che preveda un fondo adeguatamente finanziato. Il Prefetto ha dimostrato grande sensibilità e attenzione alle motivazioni che sono alle base dell'iniziativa di SPI Cgil – Fnp Cisl e Uilp Uil e, in qualità di rappresentante del Governo sul territorio, ha assicurato di riferire con sollecitudine le richieste illustrate. Nelle piazze e nelle sedi sindacali saranno allestiti banchetti per la distribuzione delle cartoline da firmare.
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29/04/2014 Pesaro: festa dei lavoratori
Cgil, Cisl Uil e in collaborazione con Anpi hanno organizzato presso il bellissimo Parco Miralfiore di Pesaro la Festa del 1° maggio. La festa inizierà alle ore 10.00 con animatori che intratterranno i bambini, seguiranno concerti di tre gruppi musicali locali quali i BriTrip Cover Band, I giardini di marzo , i Vizi Vari Foundation e i Basso Ventre. Come ormai da tradizione ci sarà l’arrivo dei ciclisti della “ Staffetta della Memoria” che partendo dalla provincia di Massa Carrara e percorrendo la Linea Gotica, arriverà a Pesaro verso le 15.45. Alle 16.00 l’intervento del responsabile Cisl Pesaro Claudio Bruscoli. Poi cena e musica fino a tarda sera.
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29/04/2014 1° maggio: torna a Fenile la Festa dei lavoratori
Dopo 40 anni torna la Festa dei Lavoratori organizzata da Cgil, Cisl, Uil e Anpi a Fano, al Parco del Fagiano (località Fenile.) Occasione per celebrare la giornata simbolo dei lavoratori e anche occasione di divertimento per famiglie e bambini. La Festa inizierà dalle ore 10.00 con uno spazio dedicato ai bambini con laboratori, teatro di burattini e animazione curata dall’associazione “Nati per leggere. Alle 15.00 musica dal vivo con i concerti di Frida Neri, Nudi sotto la pioggia e Gato negro. Sarà presente un servizio bar e la sera stand gastronomici per chi vuole restare a cena.Alle 17.00 saluti dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Anpi.   
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29/04/2014 J&P, la Corte d'Appello da ragione alle Banche. Ma i lavoratori non si arrendono
Non appena appresa la notizia che la Corte d’Appello di Ancona ha confermato la sentenza di primo grado con la quale si da ancora ragione alle banche contro l’acquisizione di una parte degli assett della A. Merloni in amministrazione straordinaria da parte della J&P di Porcarelli, Fim – Fiom e Uilm esprimono tutta l’indignazione per quanto accaduto. Ancora una volta, i poteri forti rappresentati dalle banche hanno avuto la meglio su coloro che sono stati per molto tempo il volano dell’economia reale, cioè i lavoratori. Abbiamo già coinvolto le strutture di Fim – Fiom – Uilm Nazionali e Cgil – Cisl e Uil Regionali in modo da rappresentare le nostre istanze presso il Governo e le Regioni Marche ed Umbria. I lavoratori, dietro questa sentenza, sono tutt’altro che rassegnati e non si piegano alla possibilità di pregiudicare il proprio futuro lavorativo. Per queste ragioni, Fim, Fiom e Uilm convocheranno assemblee con lavoratori nei siti di Nocera Umbra e Fabriano, per discutere su quanto accaduto e decidere iniziative forti di lotta.Fim, Fiom, Uil Marche e Umbria 
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23/04/2014 Presidio a Pesaro: sindacati chiedono aiuto per i lavoratori
Cgil Cisl e Uil hanno organizzato per domani 24 aprile in piazza del Popolo a Pesaro una manifestazione a sostegno della richiesta di finanziamento degli ammortizzatori in deroga in quanto l'incertezza sulle risorse disponibili rende concreto il rischio che migliaia di lavoratrici e lavoratori, anche della Provincia di Pesaro - Urbino, restino senza lavoro e senza reddito.Parteciperanno i parlamentari del territorio. Il Prefetto riceverà una delegazione di sindacalisti che esporrà le ragioni della mobilitazione.
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22/04/2014 Basta con la politica degli annunci, i lavori della terza corsia A14 devono riprendere
Le Segreterie Provinciali Feneal-Uil  Filca-Cisl  Fillea-Cgil, denunciano per l'ennesima volta, a distanza di ormai più di un anno, il totale fermo dei lavori sul lotto 4 della Terza Corsia A14 Senigallia – Ancona Nord. Nonostante gli innumerevoli annunci da parte del Consorzio SAMAC, Autostrade per l'Italia e Ministero delle Infrastrutture, la cruda e triste verità è che ad oggi ci troviamo di fronte ad un totale fermo dei lavori, un'effettiva incompiuta. I lavoratori diretti sono oggi in cassa integrazione straordinaria dopo aver fatto 11 mesi di cassa integrazione ordinaria, gli stessi avanzano competenze arretrate e il campo base dove alloggiano i pochi lavoratori occupati (e non pagati) adibiti alla guardiania e messa in sicurezza, è in totale stato di abbandono tanto da rimanere senza elettricità. Tutto questo sta creando un enorme sofferenza economica ai lavoratori e alle loro famiglie, alle imprese del nostro territorio che hanno lavorato sul  tratto autostradale oltre che un disagio alla viabilità locale che certamente andrà ad aggravarsi con l'arrivo della stagione estiva e turistica. I 130 lavoratori diretti e i 250 lavoratori delle aziende in subappalto e di forniture da oltre un anno sono in attesa di risposte concrete reali sia dal punto di vista occupazionale che di reddito. Feneal Filca e Fillea insieme ai lavoratori fino ad oggi hanno responsabilmente atteso che i vari proclami di ripresa dei lavori si concretizzassero, ma oggi dicono basta con la politica degli annunci e chiedono alla committenza dei lavori di sbloccare definitivamente questo stallo che sta mortificando il nostro territorio e aggravando la pesante crisi del settore delle costruzioni.  
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22/04/2014 Aerdorica investe, Enav declassa l'aeroporto
L’ENAV (Ente Nazionale Assistenza al Volo) in ottica di razionalizzazione degli aeroporti minori, ha deciso di non fornire il servizio di controllo ai voli di notte dal 1° giugno e di ridurre il servizio di manutenzione tecnica degli apparati tecnologici aeroportuali. L’aeroporto di Falconara è classificato di tipologia “E” ( in una tipologia che va da “A” (Roma Fiumicino) a “F” ( Rieti, Pantelleria, Salerno,  ecc.) insieme agli altri aeroporti non radarizzati; questa classificazione penalizzerebbe le ambiziose aspettative di crescita, e sembrerebbe non tener conto del fatto che Falconara è il nono scalo italiano per movimento merci (6.656 t) ed effettua un numero di movimenti ( 11.339 tra decolli e atterraggi) maggiore rispetto a quello di Trieste (radarizzato) e lo stesso numero di Alghero (non radarizzato) entrambi in categoria D. Questo ridimensionamento, se portato a termine, contrasterebbe con il nuovo piano industriale 2014-18 della società di gestione dell’aeroporto l’Aerdorica s.p.a, che prevede finanziamenti per 20 milioni di euro per lo sviluppo della parte cargo e commerciale con obiettivo in cinque anni di raddoppiare il traffico passeggeri e merci. Il declassamento dell’aeroporto e conseguente chiusura di notte precludono oltremodo qualsiasi tipo di sviluppo, soprattutto della parte cargo e non tiene assolutamente conto delle gravi conseguenze sullo sviluppo del progetto legato alla macro regione adriatico ionica, e a tutte quelle sinergie di collegamenti e scambi culturali e commerciali per le quali la Regione Marche si sta tanto impegnando. Il percorso naturale per uscire da questa situazione di declino si identificherebbe con la tutela e soprattutto il potenziamento delle infrastrutture aeroportuali. Significherebbe, in primo luogo convincere ENAV a non dismettere ma investire, implementando il servizio di controllo radar agli aeromobili affinché l’aeroporto venga inserito nella tipologia “D” che più gli appartiene. In secondo luogo, agevolare il percorso virtuoso imboccato dalla società Aerdorica che prevede di acquisire la tecnologia di avanguardia che consente il decollo e l’atterraggio degli aerei con qualsiasi condizione meteo. L’ installazione di un servizio radar (attualmente la Torre di controllo controlla il traffico a vista) per fornire un servizio di sorveglianza adeguato alle necessità di gestione del traffico aereo attuale e futuro è di estrema importanza per una gestione ottimale del traffico aereo, per consentire profili di voli diretti con conseguente risparmi di tempo e di costi per le spese di carburante da parte delle compagnie, riduzione di CO2 e conseguente riduzione dell’inquinamento nell’atmosfera, per un aumento qualitativo degli standard di sicurezza. Esempi lungimiranti di investimenti nel trasporto aereo da parte delle amministrazioni regionali si sono avuti nei primi anni 2000 quando la regione Friuli Venezia Giulia e Calabria hanno finanziato, avvalendosi anche del contributo della Comunità Europea, l’installazione del servizio radar negli aeroporti di Trieste e Lamezia Terme, che tra l’altro hanno un numero di passeggeri annuo analogo all’aeroporto delle Marche, rendendo più appetibili quegli aeroporti per le compagnie aeree, creando di conseguenza importanti prospettive di crescita per quelle aeree geografiche. Oggi la tecnologia è progredita a tal punto che con investimenti minimi si consentirebbe l’installazione del servizio radar con costi irrisori rispetto i benefici che tutto il sistema aeroporto potrebbe ottenere. Per tutti questi motivi la Fit Cisl Marche chiede un intervento urgente e fattivo alla politica e a tutte le istituzioni locali a salvaguardia di una infrastruttura che senza tale intervento sarebbe destinata ad un inevitabile declino.
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16/04/2014 Cementificio Sacci, scongiurati i licenziamenti
E' una svolta nella vertenza aperta al Cementificio Sacci di Castelraimondo (MC). Oggi al Ministero del lavoro proprietà e sindacati hanno trovato un accordo per il ritiro della procedura di mobilità, che prevedeva un esubero di personale pari a 95 unità, delle quali 24 nel sito di Castelraimondo. In una nota unitaria i rappresentanti dei Sindacati degli edili di Cgil Cisl e Uil spiegano come sia stato sottoscritto un periodo di cassa integrazione straordinaria per ulteriori sei mesi, a decorrere dal 6 maggio prossimo. «Siamo soddisfatti per l'accordo raggiunto - dichiara Primo Antonelli della Filca Cisl - in quanto è scongiurato lo spettro dei licenziamenti. Restano però aperte le preoccupazioni per il futuro dell'unico cementificio delle Marche».  
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14/04/2014 Il futuro dei servizi pubblici marchigiani
Iniziativa di mobilitazione e studio organizzata dalla Cisl Funzione pubblica delle Marche. Più di 100 delegati si troveranno all'Antico Uliveto di Potenza Picena. Interverranno il Prof. Giovanni Di Cosimo dell'Università di Macerata e la Dott.ssa Silvia Spinaci dell'Ufficio studi della Cisl Marche. Al termine dei lavori verrà redatto un documento da inviare ai Parlamentari eletti nelle Marche per chiedere una spending review che coniughi qualità dei servizi e valorizzazione del personale. Leggi IL COMUNICATO STAMPA 
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11/04/2014 Forte preoccupazione per l'industria metalmeccanica
Le Segreterie Provinciali FIM FIOM UILM di Ascoli Piceno giudicano  ancora preoccupante l’andamento del tessuto produttivo industriale nell’area picena ed in particolare dell’industria metalmeccanica.Fatta eccezione di poche aziende, quali ad esempio la Mecaer Aviation Group, la YM MEDITERRANEO, tutte le altre stanno in difficoltà facendo ricorso sia alla cassa integrazione ordinaria, per momentanea carenza di ordine che a quella  straordinaria per crisi aziendale o procedure concorsuali.L’impatto sui lavoratori e sulle loro famiglie è drammatico, perché anche quando  non si perde il posto di lavoro, male estremo in seguito alla chiusura dello stabilimento, l’utilizzo dei cosiddetti ammortizzatori sociali ha portato e porta a un forte ridimensionamento  degli stipendi fino a  diverse centinaia di euro mensili.Molte sono le ragioni e le cause della crisi, molte le responsabilità che al momento non vogliamo  richiamare. Ma occorre cambiare modo di fare e di pensare a partire da tutto  ciò, che a livello locale, si potrebbe realizzare con il coinvolgimento reale e concreto delle istituzioni, del  sistema creditizio, delle parti sociali. Bisogna smettere di rincorrere le emergenze, solo quando la Proprietà  o  la Multinazionale di turno annuncia la cessazione della propria attività.Sarà utile mantenere un costante monitoraggio sulle singole attività produttive, introdurre un concetto  di responsabilità sociale dell’impresa nel territorio, creare  le condizioni necessarie volte a mantenere la competitiva delll’impresa, attraverso una minore tassazione, intervenire sui  costi dell’energia, agevolare l’accesso al sistema creditizio, garantire flessibilità e qualità del lavoro, solo  per indicare alcune  delle priorità.Al momento abbiamo una forte preoccupazione per le prospettive della MANNI SIPRE SPA (ex Malavolta) azienda metalmeccanica di Porto D’Ascoli dove oggi sono impiegati 73 dipendenti,  dopo la conclusione di procedura di mobilità che ha visto la fuoriuscita di oltre trenta lavoratori.Nell’ultimo incontro il responsabile del personale del Gruppo Manni, dott. Nicola Bresciani e il Direttore aziendale dott. Gianluca Geremia hanno delineato un quadro aziendale preoccupante,  all’interno del quale emerge  un calo delle vendite del 50% in seguito al crollo della domanda.Ad  aggravare  la situazione, hanno aggiunto i due manager,  è rappresentata da una difficile e reiterata trattativa tutt’ora in corso con la proprietà dell’immobile, volta a rinegoziare il canone di affitto ritenuto dalla Manni Sipre troppo oneroso, non escludendo in extremis anche   l’ipotesi di spostare altrove le attività. Sarebbe una catastrofe.FIM FIOM UILM auspicano che  le Parti al più presto riescano di trovare una accordo, prevalga il senso di responsabilità reciproco  onde evitare che ci siano pesanti ed inaccettabili ripercussione per i lavoratori, che hanno fatto già molti sacrifici.Occorre in ogni caso  scongiurare il pericolo che  un’altra importante azienda abbandoni la Provincia ascolana dove è presente da oltre cento anni.Riteniamo questo uno di qui casi dove occorra intervenire preventivamente e tempestivamente  prima che sia troppo tardi.Ascoli Piceno li 10 aprile 2014Le Segreterie ProvincialiFIM-CISL FIOM-CGIL UILM-UIL
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10/04/2014 Giovani e Europa, convegno ad Ascoli Piceno
E’ in corso ad Ascoli Piceno  lo svolgimento della “Settimana della famiglia, luogo della tenerezza” , manifestazione nella quale è stato inserito il Convegno “Giovani e Europa” che la Cisl Marche e il Coordinamento Donne della FNP Cisl hanno organizzato nel pomeriggio dell’8 Aprile scorso nella Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani. Fra le numerose presenze segnaliamo: il gruppo di studenti inviati dall’Istituto Mazzocchi di Ascoli Piceno, la D.ssa Daniela Marinelli che, con efficacia, ha testimoniato la sua esperienza lavorativa effettuata in Spagna, il Presidente Anteas, Vittorio Mattei, che ha riferito sul lavoro svolto in gioventù in Germania. Entrambe le testimonianze hanno rappresentato un saldo legame intergenerazionale pienamente rispondente agli obiettivi della nostra associazione. Eccellenti gli interventi di Silvia Spinaci del Dipartimento Formazione Cisl Marche e di Roberta Fabretti del Dipartimento Mercato del lavoro Cisl Marche; ottimo il coordinamento di Francesco Quagliani dello Staff della Cisl Marche; profonde e ricche di spunti per la riflessione le conclusioni del Segretario Generale FNP Cisl, Mario Canale. Positivi i commenti del Sindaco di Ascoli Piceno, Avv. Guido Castelli che ha ringraziato la Cisl per l’oculata scelta del tema proposto, definito “attuale e propositivo”. Pienamente soddisfatta degli esiti del Convegno la Coordinatrice Donne Rosandra Ciarrocchi.
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04/04/2014 126 lavoratori attendono una risposta dalla proprietà della Bizzarri SPA
FENEAL – UIL FILCA – CISL FILLEA – CGIL COMUNE DI CORINALDOIl giorno 2 aprile c.a. si è tenuto presso la sede della Regione Marche un incontro convocato dall’Assessore alla formazione e al lavoro Marco Luchetti su sollecitazione delle Organizzazioni Sindacali e del Comune di Corinaldo in seguito alla preoccupante situazione occupazionale che si sta delineando nel più grande sito produttivo del territorio.La richiesta di convocare un tavolo istituzionale a livello regionale è divenuta necessaria a seguito dell’incomprensibile silenzio da parte dell’azienda a seguito del primo incontro avvenuto in data 14 marzo c.a. Al tavolo regionale si è ribadita la necessità di intervenire, ognuno nel rispetto del proprio ruolo, per salvaguardare i livelli occupazionali.L’azienda Bizzarri Spa, presente al tavolo con il proprio direttore di stabilimento, ha però indicato la volontà di proseguire alla liquidazione in bonis dell’azienda. Decisione causata dal difficile momento di crisi del settore del legno ma anche dal mancato passaggio generazionale e dalla mancanza di volontà di investire capitali per ristrutturare o riconvertire il sito produttivo.La Regione ha indicato delle traiettorie di lavoro condivise dalle Organizzazioni Sindacali e dall’Amministrazione comunale. Perlustrare possibili interessamenti da parte dell’imprenditorialità regionale, tramite l’istituzione di un tavolo con Confindustria Marche, sia per valutare le possibilità commerciali sia per considerare la possibilità della cessione della Bizzarri Spa.La mancanza della proprietà aziendale al tavolo regionale ha, nei fatti, allungato i tempi già troppo brevi. Si rimane infatti in attesa di comprendere la posizione dell’azienda rispetto alla possibilità di cessione dello stabilimento senza la quale si vede veramente difficile intraprendere il percorso illustrato dall’Assessore alla formazione e al lavoro e condiviso dalle Organizzazioni Sindacali e dall’Amministrazione comunale; unica possibilità per mantenere viva la speranza di ricollocazione totale o parziale dei 126 lavoratori e lavoratrici della Bizzarri Spa.
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04/04/2014 IL Vescovo Trasarti nei locali della Cisl di Fano
Ieri, giovedì 3 aprile il Vescovo Monsignor Armando Trasarti ha benedetto i rinnovati locali della Cisl di Fano di Via Garibaldi, 69. La Cisl di Fano, che nel territorio della Diocesi di Fano associa lavoratori e pensionati, è presente in 7 uffici e in oltre 15 recapiti, è lieta di incontrare la “guida” spirituale di questa comunità locale profondamente segnata dalla crisi. Il gesto, nella sua semplicità, è stata l’occasione per rafforzare la collaborazione e lo spirito di solidarietà fondamentali per affrontare la crisi e le difficili situazioni sociali ed economiche.
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04/04/2014 La Cisl di Fano denuncia: la raccolta differenziata costa toppo
Raccolta differenziata: disagi per il cittadino e un aumento delle tariffe. “Dal 2008 al 2013  i costi per gli utenti  nel comune di Fano -  afferma Elio Donati, rappresentante Adiconsum Cisl - sono aumentati in maniera esponenziale, prendendo ad esempio una famiglia con 3 componenti e  con un appartamento di 116 mq, la quota fissa è aumentata del 38,3% , la quota variabile aumentata del 61,8% mentre l’adeguamento istat nello stesso periodo è incrementato del 12,3%”. Inoltre, c’è  motivo di preoccupazione in quanto i problemi già evidenziati nel 2011, sono rimasti lettera morta: il ritiro dell’umido, come era già stato evidenziato -  due volte alla settimana è da considerare insufficiente, in particolar modo per chi vive in case piccole e senza balconi. Era stato promesso di portare il ritiro dell’umido a tre volte alla settimana. Contrariamente alle promesse, niente è stato fatto. “Non si possono obbligare i cittadini - afferma Silvana Bettitelli  della Federazione Pensionati  - a tenere in casa il materiale organico per 3 o 4 giorni di seguito, subendone i cattivi odori” In molte città delle Marche, trascurando altre realtà prestigiose come Bologna, il sistema di raccolta prevede i cassonetti a deposito libero per la raccolta dell’umido, del vetro e della carta, lasciando la raccolta porta a porta per i materiali residuali non degradabili. A nostro parere ci sarebbero molti vantaggi per gli utenti e forse anche per i somministratori del servizio. Non si comprende come  queste incombenze e disagi per il cittadino possano coniugarsi con un aumento smoderato delle tariffe. “Sarebbe necessario – afferma Giovanni Giovanelli responsabile Cisl Fano - rendere più trasparenti i bilanci del servizio di raccolta e la destinazione di eventuali utili che non dovrebbero esistere in quanto sono da restituire all’utente”.
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03/04/2014 "Giovani e Europa"
Dal 2 al 16 aprile 2014 al via la quinta edizione della Settimana della Famiglia organizzata dal Comune di Ascoli Piceno.Tra le varie iniziative  il Convegno “Giovani e Europa”, promosso dalla Cisl Marche e dal Coordinamento Donne FNP-Cisl di Ascoli Piceno, in programma per  martedì 8 Aprile 2014 ore 15,30, presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.Interverranno Silvia Spinaci, del Dipartimento Formazione Cisl Marche con un approfondimento su “Liberi di muoversi: i giovani, lo studio e il lavoro in Europa”, Roberta Fabretti, del  Dipartimento Mercato del Lavoro Cisl Marche, su “Una nuova chance per i giovani: la mappa dei servizi presenti nelle Marche” e due rappresentanti della rete Eures della Provincia di Ascoli Piceno, Alessandra Cipollini e Alessandro Bruni.  I lavori coordinati da Francesco Quagliani, della Cisl Marche, verranno introdotti da Ciarrocchi Rosandra, Responsabile del Coordinamento Donne  Fnp Cisl di Ascoli Piceno.Concluderà i lavori il Segretario Generale Regionale  della Fnp Cisl Mario Canale. Previsti i saluti delle autorità locali.
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03/04/2014 Concerto Donna, Gianmarco Fraska ad Ancona
LE FOTO DEL CONCERTO IX edizione del Concerto Donna, tradizionale appuntamento musicale promosso e organizzato dalla Cisl di Ancona. Mercoledì 2 Aprile 2014, alle ore 21.00, presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, a Montedago di Ancona, FRASKA, il giovane talento musicale anconetano già apprezzato da Sergio Caputo e Rosario Fiorello, si esibirà in uno speciale concerto con la sua FLY BAND. Un  repertorio fresco ed originale che lo vedrà protagonista di un’esibizione caratterizzata dal suo inconfondibile e personalissimo stile, con l’inedita complicità coreografica e sonora, sul palco, di due artiste già apprezzate nei rispettivi ambiti culturali: la violinista Virginia Galliani e la ballerina Ottavia Proverbio. Dall’Accademia musicale di Ancona, al Barfly, lo storico locale anconetano in cui  è entrato in contatto con esperienze musicali di respiro pop-jazz, da Sinatra a Caputo, da Concato ai Simply Red, Fraska ha mosso i primi passi musicali nelle Marche per approdare a prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale, a partire del dalla vittoria del prestigioso Premio Franco Enriquez come migliore novità e produzione pop-swing per passare alla produzione del suo primo disco ad opera dello stesso Caputo, e alle partecipazioni nel 2013 dell’edicola di Fiorello. Il suo ultimo brano “Bella”, accompagnato da un videoclip girato nelle Marche, con protagonista Rossella Brescia, è stato ultimamente presentato in alcune importanti trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali. «La serata vuole essere un’occasione per riscoprire il piacere di stare insieme a condividere buona musica nello spirito che ha sempre animato l’iniziativa promossa dalla Cisl - afferma  Alessandro Mancinelli, responsabile della AST Cisl Ancona -  La musica di qualità  come espressione della creatività, fattore di coesione, veicolo importante per favorire il dialogo tra le persone, accogliendo  le differenze e valorizzando le nostre tipicità  – prosegue Mancinelli  - Negli anni sul palco dell’Aula Magna dell’Università hanno potuto esprimere la loro arte musicisti e cantanti che hanno proposto repertori e generi molto diversi, ma tutti hanno condiviso la nostra visione di una musica che unisce e crea legami, oggi più che mai necessari per vivere con speranza questo tempo.» L’evento è patrocinato dal  Comune di Ancona, dalla Provincia di Ancona, dalla Regione Marche, dall’Università Politecnica delle Marche e con la collaborazione della Commissione Regionale Pari Opportunità. BIOGRAFIA DI GIANMARCO FRASCA BIOGRAFIA DI OTTAVIA PROVERBIO BIOGRAFIA DI VIRGINIA GALLIANI                  
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02/04/2014 Siria, dalle bombe al dialogo: un orizzonte possibile?
Giovedì 10 aprile ore 16:00 presso Memo - Mediateca Montanari in Piazza Pier Maria Amiani a Fano si terrà il Seminario con Giovanni Giovannelli (AST CISL Fano), Ambasciatore Armando Sanguini, Roberto Aliboni (Istituto affari internazionali Roma), Fausto Mazzieri (Iscos Marche)A seguire si svolgerà l'inaugurazione della mostra fotografica di Matthias Canapini (Pasqua in Siria): "Dalla Turchia alla Siria: volti e storie di una guerra dimenticata" Info: http://www.facebook.com/events/1411459625783074/Iscos Marche Onlus - Via dell'Industria 17/a - Ancona - 071 505224 AST CISL Fano - Corso Garibaldi 69 - Fano - 0721 805151 
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01/04/2014 INFORMATI: seminario rivolto ai giovani
Continua il ciclo di seminari informativi e formativi rivolti ai giovani, all'interno del progetto Policoro, sui temi di  Impresa, Lavoro, Finanza nella cornice della Dottrina Sociale della Chiesa. Previsti gli interventi di Confcooperative, Giovanni Giovanelli Cisl Fano, Banca Credito Cooperativo, Acli . Si parlerà di mercato del lavoro, tipo di imprese, le banche e la richiesta di un finanziamento, l’impresa e il lavoro nella cornice della Dottrina Sociale della Chiesa. L' incontro  si svolgerà il 5 aprile a Pergola dalle ore 9.00  alle 13.00 presso la Sala San Rocco. La partecipazione è gratuitaGUARDA IL VIDEO  InFormaTi - locandina unitaria (1)Lettera di accompagnamento progetto INFORMATI
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31/03/2014 Lavoratori J.P.Industries tornano a marciare su Ancona in occasione della seconda udienza in Corte di Appello
Mercoledì 2 Aprile i 700 lavoratori dei siti produttivi di Marche e Umbria della J.P. Industries  ritornano  a marciare su Ancona in occasione della seconda udienza in Corte d’Appello, in seguito al ricorso al secondo grado di giudizio da parte dei Commissari Straordinari Antonio Merloni e della J.P. Industries contro la sentenza del Tribunale di Ancona, arrivata nel settembre scorso, che accogliendo la richiesta di un pool di 7 banche creditrici, ha annullato la  vendita del  ramo d'azienda Antonio Merloni in amministrazione straordinaria alla J.P. Industries di Giovanni Porcarelli. Partiranno alle 10,00 da Fabriano con un lungo serpentone di macchine per  ritrovarsi in presidio davanti alla Corte d’Appello durante la seconda udienza programmata per le ore 12,00. Alle preoccupazioni per  l’annullamento della vendita  si sommano quelle per l’attesa della firma da parte del Ministero del Lavoro del decreto per la cassa integrazione che doveva arrivare nel mese di gennaio  e non è ancora arrivata. ufficio stampa cisl marcheAncona 31 marzo 2014  
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24/03/2014 Appalti pulizia scuole, i Sindacati convocati dai dicasteri del lavoro e dell'istruzione. Domani sospese le iniziative di mobilitazione.
Si riapre il confronto per la risoluzione della vertenza che coinvolge nelle Marche oltre 300 addetti, dei  24.000  in tutta Italia,  Ex Lsu e degli Appalti Storici impiegati nei servizi di pulizia nelle scuole per i quali il prossimo 31 marzo scadrà l’ennesima proroga dei finanziamenti.Domani i sindacati confederali Cgil Cisl Uil  sono stati convocati con le federazioni di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltrasporti Uil dai dicasteri del Lavoro e dell’Istruzione.I sindacati di categoria hanno sospeso, per ora,  le iniziative di mobilitazione, a livello locale, indette per la giornata di domani.«Auspichiamo che questa convocazione sia l’anticamera della ripresa del Tavolo Governativo previsto dalla Legge di Stabilità e che si individuino al più presto soluzioni definitive per questi lavoratori ancora in balia dell’incertezza – ha dichiarato il segretario generale aggiunto della Fisascat Giovanni Pirulli – E’ urgente intervenire al più presto per gestire le situazioni che nel frattempo si sono venute a determinare in quei territori dove, negli appalti in essere, sono subentrate nuove imprese che stanno riducendo l’orario di lavoro ed il reddito degli addetti già penalizzati dagli effetti dei tagli lineari prodotti dagli interventi di spending review varati negli ultimi anni».«Si tratta di una vertenza complessa che va affrontata con determinazione e con coraggio da parte delle istituzioni – ha aggiunto il segretario generale della categoria Pierangelo Raineri – Individuare le risorse per il mantenimento dei servizi di pulizia nelle scuole rappresenta una questione di ordine sociale, considerato che è in gioco la salute e la sicurezza dei migliaia di bambini e ragazzi che frequentano le scuole oltre al futuro degli addetti dei servizi di pulizia e delle loro famiglie per i quali è urgente definire un percorso di stabilizzazione realizzabile».  
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19/03/2014 Indesit: urgente riaprire il confronto sui premi di risultato
IN DATA ODIERNA SI SONO RIUNITI A FABRIANO I RAPPRESENTANTI SINDACALI FIM DEGLI STABILIMENTI DI MELANO ED ALBACINA E LA STRUTTURA TERRITORIALE DELLA FIM CISL. CON LETTERA, INVIATA ALL'INDESIT  IL 6 MARZO,  IL COORDINAMENTO NAZIONALE INDESIT DELLA FIM CISL AVEVA RICHIESTO URGENTEMENTE DI RIAPRIRE IL CONFRONTO IN MERITO AL RIPROPORZIONAMENTO DEGLI ISTITUTI SALARIALI IN BASE ALL'ATTIVITA' LAVORATIVA SVOLTA. AD OGGI NON ABBIAMO ANCORA AVUTO RITORNO SU UNA PROBABILE DATA. LA FIM CISL E LE RSU RITENGONO URGENTE AVERE UN NUOVO CONFRONTO CON L'AZIENDA E LA SCELTA UNILATERALE DI INDESIT NEL RIPROPORZIONARE I RATEI DEL MESE DI FEBBRAIO E' INGIUSTIFICATA, VISTO CHE TUTTI I LAVORATORI SI ASPETTAVANO UN ULTERIORE INCONTRO TRA AZIENDA E SINDACATO. A DICEMBRE IL SINDACATO ED I LAVORATORI HANNO SCELTO DI CONDIVIDERE UN ACCORDO CARATTERIZZATO DA FORTI COMPLESSITA' GESTIONALI, PER EVITARE LA CHIUSURA DI IMPIANTI E IL LICENZIAMENTO DI TANTI LAVORATORI. ADESSO L'ACCORDO VA BEN GESTITO PERCHE' DIA ESITI POSITIVI E GARANTISCA I RISULTATI ATTESI. GIA' GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI RIDUCONO SALARIO PER I LAVORATORI E RIDURRE NELLO SPECIFICO IL PREMIO DI RISULTATO, CHE E' LEGATO A MIGLIORAMENTI DI PRODUTTIVITA', QUALITA' ED EFFICIENZA, E' CONTROPRODUCENTE AL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE CONDIVISO A DICEMBRE. LE NUOVE PIATTAFORME DI PRODOTTI CHE VERRANNO IMPLEMENTATE DOVRANNO AVERE DEI LIVELLI DI QUALITA' ECCELLENTI PER PENETRARE NEL MERCATO E DEI LIVELLI DI PRODUTTIVITA' ED EFFICIENZA MIGLIORI DEI COMPETITORS DI INDESIT. LE RSU INDESIT E LA FIM CISL RIBADISCONO LA PROPRIA POSIZIONE; ABBIAMO RESPINTO NELLA TRATTATIVA DI RIORGANIZZAZIONE LA RICHIESTA DA PARTE DI INDESIT DI RIVISITAZIONE DEL PREMIO, E NELL'ULTIMO INCONTRO LO ABBIAMO RICONFERMATO. LE SFIDE E LE DIFFICOLTA' INDUSTRIALI SI MIGLIORANO COINVOLGENDO IN SOLIDO I LAVORATORI, RENDENDOLI PARTECIPI DEI RISULTATI. SEGRETERIA FIM CISL  RSU MELANO E ALBACINA
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17/03/2014 Nuovi saperi per nuove sfide: due giorni di formazione per Cisl Poste
A Senigallia il  17 e 18 marzo 2014 le Segreterie Regionali dei lavoratori postali (SLP) della Cisl di Marche e Umbria hanno organizzato un corso di formazione per rappresentanti sindacali di categoria: “Nuovi saperi, per nuove sfide”. Oltre 50 rappresentanti dei lavoratori parteciperanno alla due giorni. Il corso, affidato ai formatori della Categoria, Di Mevo Paola, Mella Elisa e Carlini Marco, sarà diretto da Giacomo Di Pasquale, Responsabile della formazione Slp-Cisl a livello nazionale. Ai lavori interverranno i Segretari regionali Slp Cisl di Marche e Umbria, rispettivamente Dario Dominici e Umberto Pocceschi. Modello sindacale e rete organizzativa, definizione, evoluzione e scenari della contrattazione sono alcune delle tematiche che verranno approfondite nel corso della due giorni, oltre ad un focus sulle relazioni industriali in Poste italiane e agli strumenti di tutela sindacali previsti dal CCNL. Per i Segretari regionali Dominici e Pocceschi «il futuro può essere affrontato solo attraverso competenza e responsabilità. Per il sindacato dei lavoratori postali la formazione dei propri sindacalisti è strategica per  continuare al meglio il proprio ruolo di rappresentanza e  di tutela di migliaia di lavoratori, anche nelle Marche e in Umbria, che contano oltre 2500 iscritti, circa la metà degli addetti.»   Ancona 17 marzo 2014
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14/03/2014 Protocollo di intesa per anticipo cassa integrazione e sospensione rate dei mutui
Rinnovato da CGIL CISL UIL Regionali, Regione Marche, Associazioni Datoriali ed Istituti di credito, il Protocollo di intesa per l’anticipo della Cassa integrazione e per la sospensione delle rate dei mutui. Nell’ intesa vengono confermate le condizioni degli accordi del 2009 e del 2012 in particolare: i lavoratori in CIG Straordinaria potranno ottenere un anticipo fino a un massimo di 6.400,00 euro e potranno prelevare mensilmente un importo massimo di 800,00 euro; i lavoratori in CIG in Deroga e in CIG Ordinaria di durata superiore alle 4 settimane, potranno ottenere un anticipo fino a un massimo di 3.200,00 euro e potranno prelevare mensilmente un importo massimo di 800,00 euro; gli importi concessi non saranno soggetti a tassi di interesse, né a spese di gestione del conto.  A garanzia dell’obbligo di restituzione dei finanziamenti accordati dalla Banca, il lavoratore cederà ad essa il credito che vanta nei confronti dell’INPS, notificando la cessione al debitore; i lavoratori in CIG Straordinaria, con mutuo per la prima casa in essere con una delle Banche firmatarie dell’accordo, che si trovi in difficoltà nel pagamento delle rate, può richiedere la sospensione del pagamento delle stesse, salve le migliori condizioni di legge vigente. Una volta accolta la richiesta da parte della Banca, il periodo di sospensione sarà commisurato alla durata della Cassa integrazione senza oneri e spese aggiuntive per il lavoratore richiedente; le rate sospese saranno messe in coda al piano d’ammortamento originario. L’accordo, siglato da Banca delle Marche, UBI BPA,BCC, CREVAL, Veneto Banca e Monte dei Paschi di Siena,  ha validità fino al 31 Dicembre 2014 e si intende rinnovato per ulteriori 12 mesi, quindi fino a tutto il 2015, in mancanza di disdetta da parte dei soggetti aderenti.  Ancona 14. 03 2014
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12/03/2014 Ascoli Piceno, "Essere Donne Oggi"
Grande successo per l’evento Donne in Campo: “Essere Donne Oggi”, svoltosi il 9 marzo scorso presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.Le rappresentanti delle varie associazioni femminili locali hanno illustrato i loro progetti alla presenza del Sindaco Guido Castelli e dell’Assessore alle Politiche Sociali  Donatella Ferretti,“Violenza e fragilità” è il delicato tema affrontato dalla Coordinatrice Donne Rosandra Ciarrocchi che ha relazionato per il Coordinamento Donne FNP-Cisl –Anteas.La violenza che viene perpetrata tra le mura domestiche, negli istituti e case di riposo o è  auto-inflitta, è un tema molto sentito da noi anziani poiché essa aumenta in maniera proporzionale rispetto all’incremento della popolazione senile. 
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08/03/2014 Cras di Ancona, situazione insostenibile
La farmacia dell’ASUR collocata dentro il CRAS (ex ospedale psichiatrico) di Ancona, a pochi mesi di distanza,  è stata di nuovo oggetto di un furto durante la notte. Centinaia di miglia di euro di soldi pubblici persi, attività di erogazione dei farmaci bloccata per alcuni giorni, diffuso senso di insicurezza dei dipendenti….. Al di là dei risvolti sulle indagini, di cui si occupano le autorità competenti, come Cisl Funziona pubblica di Ancona riteniamo che sia ormai giunto il momento di migliorare la sicurezza di questa struttura. Lasciare materiali di questo valore e di questa importanza, come i farmaci, in una struttura poco protetta, in locali la cui entrata si può forzare  facilmente, è una grave imprudenza! Occorre rafforzare la vigilanza, prevedere porte di sicurezza, evitare che il personale, come oggi accade, si possa trovare da solo nei magazzini. L’intera struttura del Cras va meglio tutelata sotto questo profilo, soprattutto se si tiene conto che, a differenza, delle strutture ospedaliere, al Cras di notte non vi sono operatori in servizio. Le ridotte risorse economiche destinate alla manutenzione  e alla tutela del patrimonio rischiano di avere come maggiore conseguenza la riduzione degli standard di sicurezza della struttura. Si tenga conto che il cancello d’uscita ad oggi rimane costantemente aperto perché non funzionante. Si facciano subito questi interventi altrimenti il Cras rischia di diventare una sorta di Bancomat per il commercio illegale di farmaci.  
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05/03/2014 Pesaro: agevolazioni sulla Tasi e possibilità di pagarla in quattro rate.
Martedì 4 marzo i sindacati Cgil Cisl Uil rappresentati da Simona Ricci, Claudio Bruscoli, Riccardo Morbidelli  hanno siglato il protocollo d’intesa  con il Comune di Pesaro sul bilancio di previsione per l’anno 2014. Tante le riconferme importanti  e una novità. La Tasi, la nuova tassa sulla casa,  verrà diluita in 4 rate  e si inizierà a pagare da giugno. L’aliquota è stata confermata al  1,9 per mille e per aiutare  le famiglie in difficoltà il Comune ha erogato 600mila euro, che verranno distribuiti, in un’ottica  di equità, a  coloro che hanno un isee inferiore a 12mila euro. E’ il primo Comune nelle Marche  a sperimentare questa formula. Tra i punti cardini dell’accordo: la riconferma del fondo anticrisi (250mila euro) per sostenere le famiglie nelle spese di affitto, riscaldamento e luce;  il mantenimento dello stesso livello dell’anno scorso nell’ erogazione dei servizi sociali ed educativi, nessuna variazione sull’addizionale Irpef  che si mantiene sull’aliquota  6 per mille fino a 28mila euro, fino ad arrivare all’ 8 per mille nei redditi più alti. Grande lavoro sull’evasione fiscale: recuperati nel 2013 ben 820mila euro. “Apprezzo  la tempestività -  afferma Claudio Bruscoli -  del comune di Pesaro nell’approvare le linee  guida di bilancio e chiediamo un’accelerazione degli altri comuni della Provincia con i quali ancora non abbiamo iniziato nessuna discussione.”
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03/03/2014 Il Vescovo Trasarti condivide l’appello dei Sindacati
Il Vescovo Mons. Armando Trasarti della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola condivide l’appello lanciato alla Conferenza Stampa del 22 febbraio dai tre segretari provinciali dei sindacati CGIL-CISL-UIL sulla crisi e sull'emergenza lavoro e redditi, in cui essi chiedevano di "agire immediatamente per fronteggiare l'emergenza lavoro e le sue drammatiche ricadute sociali e individuare strategie comuni per un nuovo modello di sviluppo della nostra provincia", non posso non condividerlo e non farlo anche mio e "spronare" tutte le Istituzioni e gli Enti preposti a concordare una rapida risposta. I dati presentati dai sindacati: ossia la crescita del 54% della disoccupazione in un solo anno (oggi siamo a circa 14.000 disoccupati nella nostra provincia), e con quella femminile che cresce del 71%; la cancellazione a causa della crisi di quasi 6.000 posti di lavoro nel manifatturiero dal 2010 al 2013 con la chiusura di circa 650 imprese in un solo anno, caratterizzano questa drammaticità che non può lasciare più nessuno indifferenti. Sottoscrivo quindi la richiesta dei sindacati di convocare quanto prima "un tavolo provinciale nel quale affrontare sia le emergenze sociali sia le prospettive di sviluppo", di "riconoscere ai settori manifatturieri del nostro territorio le caratteristiche di area di crisi complessa", e condivido – fra le tante cose citate – la "richiesta ai Comuni della nostra provincia, a partire dai bilanci preventivi 2014, che si rafforzino tutti gli interventi sociali, che si rifinanzino immediatamente i fondi anticrisi, che si salvaguardi la spesa per welfare e servizi educativi, e si avii un processo di messa a sistema del welfare locale, rendendolo più equo, più giusto, più rispondente ai bisogni delle persone". Occorre, in pratica, a mio avviso promuovere un nuovo patto sociale in cui il lavoro e l’intrapresa (ossia l’economia reale) tornino ad essere promossi e supportati da tutti. Non ci dovrebbe essere azione o attività, pubblica o privata che sia, che non rimetta al centro il lavoro (condizione essenziale per ridare dignità a tutte le persone in età lavorativa, ed oggi la vera grande emergenza del nostro tempo) e l'impresa economica capace di creare beni e servizi utili alla comunità. Ma alzando lo “sguardo sul futuro” il problema principale che ci si pone di fronte è quale scenario vogliamo vedere. Se continuiamo a seguire gli attuali schemi di sviluppo, ossia quelli che ci hanno guidati fino a oggi, potremmo non trovare soluzioni adeguate e in questo caso la coesione sociale sarebbe molto a rischio. Allora dobbiamo percorrere nuove vie. Ci sono degli studiosi che stanno tentando di indicarci nuove vie (Zamagni, Luigino Bruni, Leonardo Becchetti ed altri), ma c'è bisogno di sperimentazioni, di passare dalle teorie alla pratica. Nessuno sa con certezza dove andare ma credo che senza praticare nuovi paradigmi di sviluppo non usciremo, o comunque non usciremo bene, da questo periodo di transizione che continiamo a chiamare semplicemente “crisi”. Inoltre ritengo importante aggiungere altre due cose: una attenzione particolare ai giovani, ossia alla necessità che sia premiato il loro sforzo di entrare nel mondo del lavoro per potersi permettere una famiglia; una valorizzazione anche di altri settori – e non solo del manifatturiero – come la cultura, il turismo, i beni ambientali, l'agricoltura e la pesca, e di tutti quei beni "immateriali" non delocalizzabili che ci rendono un Paese quasi unico al mondo. Infine ritengo doveroso assicurare che anche noi come Chiesa, proviamo a fare la nostra parte, mettendo in campo tutti i beni e le risorse che possano creare lavoro, ad esempio con alcuni cantieri di ristrutturazione di Chiese, oratori e altre strutture, nonchè con provvedimenti di sostegno a famiglie in difficoltà. Sono convinto che in questa fase ogni politica destinata a sviluppare occupazione – anche temporanea – è la benvenuta. E' tempo di abbandonare gli appelli generici e spesso rivolti agli altri, per guardare a ciò che ognuno di noi può fare.
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30/01/2014 Scenari e regole del mercato del lavoro
   Parlare di lavoro ai giovani in tempo di crisi: è’ questa la sfida che la CISL delle Marche affronterà Lunedi sera  3 Febbraio presso la Casa giovani della Diocesi di Fano all’interno del percorso di formazione promosso dalla Pastorale giovanile  della Diocesi  di Fano. Quali sono le risposte che il sindacato offre ai giovani, quali percorsi di aggregazione e di confronto per continuare ad affrontare questa crisi nella condivisione di un percorso che  aperto al confronto al dibattito nella ricerca di un nuovo orizzonte culturale sociale ed economico  permetterà di creare condizioni di sviluppo  più eque e solidale. Interverranno Francesco Quagliani (Cisl Marche) e Giovanni Giovanelli (Responsabile Cisl Fano)   
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28/01/2014 Fondo anticrisi comune di Fano
 Fondo anti crisi  dei comune di Fano in favore dei lavoratori  colpiti da crisi occupazionali.  Beneficiari degli interventi sono i  residenti nel Comune di Fano che, per effetto della crisi economica, si trovino o abbiano nel proprio nucleo familiare almeno un componente che sia in una delle condizioni sotto indicate con ISEE attualizzato non superiore a € 11.000,00: essere disoccupati a causa di licenziamento dovuto a crisi aziendale o dimissioni per giusta causa; essere disoccupati a causa della scadenza di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato, di collaborazione o a progetto, di somministrazione della durata minima complessiva di almeno 90 giorni, anche non continuativi di lavoro, intervenuti successivamente al 31/12/2010 e fino al giorno precedente la pubblicazione del presente avviso; lavoratore collocato in cassa integrazione guadagni o sospeso ovvero interessato da una riduzione dell’orario pari almeno al 50% del limite contrattuale individuale per un periodo non inferiore a 3 (tre) mesi. I beneficiari potranno richiedere diversi interventi, a) area sostegno all’abitazione: • contributo  per  pagamento  canone  di  locazione,  per  un  periodo  massimo  di  mesi  3, commisurato al canone di locazione e comunque per un importo non superiore a € 600,00; b) area sostegno alla gestione quotidiana: • buoni spesa per  un valore massimo  di € 240,00 a famiglia,  riparametrato al  numero dei componenti il nucleo familiare per un importo pro-capite massimo di € 60,00; • contributo  per  pagamento  utenze  domestiche  -  luce,  gas  ed acqua,  quest'ultima  solo in prossimità  di  distacco -  su bollette  non pagate  già scadute  o su bollette  prossime  alla scadenza con riferimento alla data di pubblicazione del presente avviso, fino ad un massimo di € 150,00; Ogni richiedente potrà accedere ad un massimo di due interventi: al momento della compilazione della domanda,  i  soggetti  interessati  dovranno esercitare  la scelta sulla tipologia dell'intervento . Le richieste di accesso al Fondo  dovranno essere redatte su apposita modulistica disponibile on line sul sito istituzionale del Comune di Fano e presso le sedi dei Servizi Sociali, Via Garibaldi n. 34 e Via Sant'Eusebio n. 32.Per informazioni rivolgersi alla Cisl di Fano, via Garibaldi 69 te. 0721/805151INTERVENTI IN FAVORE DI FAMIGLIE DI LAVORATORI COLPITI DAL       
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20/01/2014 Contro la dispersione scolastica un corso a Pesaro
Si tratta di un corso con vari sbocchi professionali quello promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino, che ha coinvolto l’ipermercato “Iper La grande I” di Pesaro (gruppo Finiper) per offrire un’opportunità a giovani “in dispersione scolastica”, vale a dire ragazzi e ragazze tra i 16 ed i 18 anni che hanno assolto l’obbligo di istruzione (10 anni di scuola) e frequentato almeno un anno di scuola superiore, ma che hanno abbandonato gli studi prima di conseguire una qualifica professionale triennale o un diploma. Il percorso biennale, che formerà 15 “Operatori ai servizi di vendita”, si caratterizza non solo per la possibilità di ottenere un titolo di studio, ma anche per la forte componente pratica, visto che metà delle lezioni si svolgeranno all’interno dell’Iper Pesaro, così come lo stage, in un settore in cui l’allievo vorrà specializzarsi. C’è tempo fino al 28 gennaio per iscriversi al corso. I giovani saranno coinvolti all’interno dell’Iper Pesaro in un vero e proprio laboratorio, dove impareranno a svolgere compiti legati al processo commerciale, dall’ingresso e stoccaggio in magazzino fino alla vendita. Tutte competenze che potranno essere impiegate in molti versanti: dai piccoli negozi ai ristoranti e alberghi fino alla grande distribuzione. Quanto al corso, nel primo anno sono previste 1.050 ore, di cui 526 di pratica presso Iper Pesaro, 364 di teoria nei locali del Centro per l’impiego di Pesaro (via Luca della Robbia 4) e 160 di stage nel punto vendita Iper Pesaro, in un settore dove l’allievo vorrà specializzarsi. Al termine, verrà rilasciato un attestato di qualifica professionale triennale F18 “Operatore servizi di vendita”, corrispondente al terzo livello europeo di istruzione. Martedì 21 gennaio, alle ore 18, al Centro per l’impiego di Pesaro si terrà una presentazione pubblica per illustrare nei dettagli il corso ai ragazzi interessati e alle loro famiglie. Le domande di iscrizione vanno presentate entro il 28 gennaio, compilando i moduli disponibili al Centro per l’impiego di Pesaro (via Luca della Robbia 4) o sul sito www.provincialavoro.it. Info e iscrizioni: Franco Fraternali (tel. 0721.3592052, dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.30); Marta Patrignani (tel. 0721.3592052 il lunedì dalle 8.30 alle 13.30 e tel. 0721.3592827 il mercoledì e giovedì dalle 8.30 alle 13.30); Numero Verde 840.000.676 o sito www.provincialavoro.it   
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13/11/2013 La Cisl critica il Comune di Fano
La Cisl ritiene insufficienti le risorse messe a disposizione per il Fondo anticrisi dal Comune di Fano.  Giovanni Giovanelli responsabile della Cisl  zona di Fano spiega come la risposta  del Sindaco  di Fano Aguzzi e quella dell’Assessore al bilancio  Santorelli   a seguito dell’ultimo incontro con i sindacati  è alquanto strumentale.  “Non hanno minimante colto il significato del comunicato sindacale a seguito dell’ ultimo incontro avvenuto. “Sarebbe opportuno  - continua Giovanelli - che il Sindaco e la sua giunta invece di esternare continuamente le proprie difficoltà si concentrasse maggiormente sulle politiche da adottare, coinvolgendo tutti i soggetti sociali, dal volontariato al terzo settore, alle associazioni datoriali e sindacali, per il superamento della difficile situazione sociale ed  economica con una progettualità ad ampio respiro.” Condividendo le difficoltà che incontrano i comuni riteniamo del tutto insufficienti le risorse messe a diposizione dal Comune di Fano di fronte alle necessità delle persone colpite dalla crisi. "In pratica  - continua -  Giovanelli -  la somma di 70.000 euro stanziata per il Fondo anticrisi  è composta da  40.000  euro che facevano parte dell’ avanzo del fondo anticrisi 2012  e 30.000 euro devolute dalla Fondazione Carifano." IL sindacato  non ha espresso alcune intenzione di non firmare l’accordo per il fondo anticrisima abbiamo solo evidenziato la nostra perplessità per l’esigua cifra messa a disposizione dal Comune di Fano. Precisiamo anche che il fondo anticrisi non debba essere minimamente  confuso con le politiche di sostegno che attuano i Servizi Sociali nei confronti della famiglie e delle  persone in difficoltà.   Il disappunto del Sindacato nasce anche dal fatto che nell’incontro precedente avvenuto nel mese di Ottobre la somma preventivata dagli Assessori Santorelli  e Del Vecchio  era di 150.000 euro. In quella occasione infatti non c’è stato alcun comunicato sindacale di disappunto .  L’incontro di Novembre doveva servire non per discutere la somma destinata al fondo anticrisi (già definita dai due assessore nella riunione di  Ottobre) ma per individuare le modalità di erogazione  e le tipologie di contributi. Le OO.SS ribadiscono la loro volontà di concordare le modalità di erogazione del fondo anticrisi e  pertanto rimangono in attesa di essere convocate per la definizione del Bando. Auspichiamo che la Giunta comunale tenuto conto della grave situazione sociale e occupazionale di questo territorio trovi ulteriori risorse da destinare al fondo Anticrisi.
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08/11/2013 SKV di Fano chiude i cancelli. In 34 senza lavoro.
O Oggi si è svolto lo sciopero di otto ore davanti ai cancelli della ditta SKV di Fano, ex Comec e ex USAG, ora proprietà di una multinazionale francese. Una ditta storica del nostro territorio con più di 30 anni di attività che all'improvviso la multinazionale decide di chiudere e così 34 lavoratori rimarranno senza lavoro. Martedì 12 presso la sede di Confindustria di  Pesaro si svolgerà l'incontro con il presìdio dei lavoratori di fronte al palazzo Ciacchi. Vedremo se il nuovo corso di Assindustria  Pesaro saprà dare una svolta diversa a questa amara vicenda. Una crisi nata non dalla crisi ma dalla decisione di una multinazionale di cessare l'attività. La Cisl di Fano garantirà in questa difficile vertenza tutto l'apporto necessario in termini di presenza e di proposte per sostenere la Fim di Pesaro e i delegati Cisl.Giovanni Giovanelli responsabile AST di Fano
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21/10/2013 A Fano la Cisl chiede un tavolo contro la crisi
 "Il grido di allarme lanciato oggi dalla Caritas di Fano evidenzia nuovamente le gravi ripercussioni della crisi che sta subendo il territorio fanese . La crisi che ha portato alla chiusura di molte aziende sia industriali che artigiane, al blocco di cantieri edili e all’utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali, ha generato una moltidune di persone che avendo terminato la copertura degli ammortizzatori sociali non hanno più alcuna copertura economica . La situazione che anche nei prossimi mesi non migliorerà, chiede innanzitutto di avviare un tavolo di confronto tra enti associazioni di categoria( datoriali e sindacali) e associazione del terzo settore per ripensare il modello di sviluppo del nostro territorio. Sono mesi che questa organizzazione sindacale chiede la convocazione di un tavolo ma nessuna istituzione ha convocato le parti.E’ urgente anche in previsione della prossima programmazione europea dei fondi europei, progettare il modello di sviluppo. Ci sembra invece che manchi questa progettualità sulle politiche industriali e sulle progetto di sviluppo del territorio. Sicuramente oggi il nostro territorio paga la mancanza di progettualità e programmazione industriale degli anni passati. In questa delicatissima situazione le Banche non possono esimersi dall’assumere le loro responsabilità sia nel sostegno alle imprese in questa difficilissimo momento ( i segnali purtroppo vanno in altre direzioni: non viene nemmeno più rispettato l’accordo sull’anticipo della CIG straordinaria per non dire delle difficile situazioni nelle quali mettono le aziende ) sia nel disporre risorse per lo sviluppo del territorio. Quante sono le risorse destinate all’Housing sociale,al sostegno di creazione di nuove imprese? Quale sostegno viene concesso alle imprese che sono in difficoltà non per la mancanza di commesse ma per la poca disponibilità da parte delle banche di concedere risorse per sostenere le aziende (castelletti, fidi etc etc)? La situazione contingente chiede però di affrontare con nuovi strumenti anche la difficile situazione sociale. La Cisl di Fano propone di creare tra tutti i soggetti coinvolti quotidianamente nel dare risposte ai bisogni dei senza reddito una rete permanente con la finalità di non disperdere le energie di ottimizzare le risorse necessarie per affrontare la crisi e di monitorare in tempo reale le situazioni di maggiore criticità e bisogno . Riteniamo che le emergenze scaturite dalla crisi vanno affrontate con la predisposizione di nuovi strumenti di partenariato pubblico privato e di collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti quoitidianamente nel front office della crisi".                                                    GIOVANELLI GIOVANNI responsabile CISL DI FANO
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03/10/2013 Gravi problemi di liquidità per la società Fermo Asite
COMUNICATO STAMPA La FIT CISL e AST CISL FERMO congiuntamente ad altre OO.SS. hanno partecipato ieri ad un incontro con il presidente della società ASITE concessionaria per il servizio di igiene ambientale del Fermano. Nell’incontro è stata presentata la situazione di crisi dell’azienda  che si  ritrova con gravi problemi di liquidità per ingenti debiti pregressi e per la morosità (8 – 10 mesi di ritardo) nel pagamento delle fatture da parte dei comuni che usufruiscono del servizio di igiene urbana. La soluzione proposta per una cosiddetta “boccata d’ossigeno” è quella di rinviare in parte il pagamento delle retribuzioni ai lavoratori dipendenti. Nei fatti, si propone di posticipare di 6 mesi la tredicesima 2013 e la quattordicesima 2014 rispetto le loro scadenze, per poi, da tale termine, rateizzarle in dodici mensilità. Secondo l’azienda unica  azione possibile per contrastare le gravi difficoltà economiche in cui la a società potrebbe trovarsi . Per la FIT CISL MARCHE  e la AST CISL FERMO è inammissibile il  comportamento  delle amministrazione pubbliche che nonostante  la disponibilità di  risorse  vincolate a remunerare esclusivamente tali servizi, perché derivanti dal  prelievo della tassa per la gestione dei rifiuti  dai cittadini residenti nel territorio di competenza, possano ritardare così a lungo i  loro obblighi di pagamento. Un comportamento che mette deliberatamente in serie difficoltà economiche la  società ASITE, tra l’altro anch’essa a capitale pubblico, non preoccupandosi   di colpire  indirettamente anche i lavoratori dipendenti che sono a loro volta  cittadini e contribuenti degli stessi comuni. Tutto questo avviene quando, per legge, è stabilito che le amministrazioni pubbliche debbano saldare i loro debiti entro 30 giorni. La FIT CISL MARCHE e la AST CISL FERMO invitano le amministrazioni comunali del comprensorio a saldare al più presto quanto dovuto  per  scongiurare il rinvio del  pagamento delle retribuzioni ai lavoratori dipendenti della società ASITE.                                                                                     Fit Cisl Marche Area Sindacale Territoriale di FERMO                                                                                     Fermo, 3 ottobre 2013
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02/10/2013 Fano, abbonamento al bus. Procedure burocratiche kafkiane
 Così definisce il responsabile  Cisl Ast Fano Giovanni Giovanelli le disposizioni sul trasporto pubblico.  “Innanzitutto anche coloro che hanno una tessera antecedente all’entrata in vigore delle nuove disposizioni devono  recarsi ai servizi sociali a Sant’Orso, recuperare il modello, compilarlo. Dopo avere versato il balzello di euro 5,16 (per diritti di segreteria),  consegnarlo all’Ufficio Protocollo del Comune di Fano  e poi andare a ritirare dopo almeno un paio di giorni  la nuova tessera presso gli uffici dei servizi sociali del comune a   Sant’orso”.  Con la nuova tessera, finalmente,  recarsi alla stazione dei treni dove è allocata la biglietteria  lasciarsi rilasciare l’abbonamento. L’aspetto che colpisce maggiormente i cittadini è costituito dalle modalità così farraginose, considerando il fatto che molti utenti sono invalidi/anziani e quindi  fanno difficoltà a muoversi o  sono persone che lavorano e che pertanto o devono prendere almeno due giorni di permesso per il rinnovo.  Infine il nuovo balzello messo senza alcuna logica solo per il rilascio di una tessera, evitabile poiché  tutti gli utenti possiedono documenti  d’identità e codice fiscale.La Cisl regionale aveva già nel Marzo scorso ribadito all’assessore ai trasporti Viventi , nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori, la necessità di considerare la centralità del trasporto pubblico locale, anche e soprattutto in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo, confermando la necessità del mantenimento degli attuali livelli di servizio da considerare il minimo indispensabile per le esigenze della comunità marchigiana.  
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03/06/2011 Fermo capoluogo, un percorso difficile
Lavori in corso del 03/06/2011
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14/01/2011 Il sessantesimo ad Ascoli e Fermo
Lavori in corso del 14/01/2011 - www.cislmarche.it
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14/01/2011 Il sessantesimo ad Ascoli e Fermo
Lavori in corso del 14/01/2011 - www.cislmarche.it
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