In primo piano - Pesaro e Urbino

18/12/2013 Sanità, occorre una svolta
La riorganizzazione del servizio sanitario  diventa una priorità, per la Cisl Marche, del  confronto con la Regione, dopo l’accordo sul bilancio regionale di previsione 2014 e la manifestazione unitaria di sabato scorso. Per la  Cisl è necessario che la Regione dia risposte  urgenti e chiare: sulla quantità delle risorse disponibili per sostenere i processi di riorganizzazione, da distribuire equamente tra le cinque Aree Vaste per compensare i sacrifici del personale sanitario  che negli ultimi anni ha garantito l'efficienza del sistema, con enormi sforzi, accumulando migliaia di giornate di ferie non fatte e straordinari non pagati; sulle nomine, a partire dalle direzioni di distretto vacanti da oltre un anno per incomprensibili ragioni politiche. Una mancanza che mostra una preoccupante inefficienza nel perseguimento dell’obbiettivo di rafforzare i servizi territoriali . Anche il  ritardo delle nomine dei nuovi responsabili di Area Vasta, Aziende sanitarie ed Asur blocca ogni ragionamento concreto sulle scelte operative e strategiche di prospettiva. Senza Direttori è tra l’altro impossibile attivare nei territori i processi di partecipazione dei cittadini, delle organizzazioni sociali e delle rappresentanze dei lavoratori, previsti dalla normativa vigente e necessari per affrontare i problemi connessi al riassetto del sistema socio-sanitario sugli interventi infrastrutturali in particolare su  Marche Nord e sui nuovi   Ospedali Inrca /Osimo e Fermo per cui è  necessario avere certezza sui tempi  di realizzazione.    I continui ritardi nei tempi di realizzazione comportano un aggravio di costi dato che si è costretti ad intervenire su strutture vecchie e con lavori che pregiudicano la normale attività creando pregiudizio a lavoratori ed utenti Su alcuni grandi temi – reti cliniche e sistema dell’emergenza – la Regione ha scelto di procedere “in solitudine”, assumendosi la responsabilità delle decisioni prese. Questi processi  vanno implementati, tradotti concretamente,verificati poi negli esiti, attraverso un coordinato confronto sindacale che, fissate delle linee generali regionali, torni a dare rilievo alla discussione in Area Vasta.  Lo stesso è auspicabile che avvenga per l’abbattimento delle liste di attesa, il contenimento della mobilità passiva, la qualificazione delle Case della salute.   Non è più possibile indugiare. E’ necessario cambiare marcia per dare soluzione a problemi che si trascinano  da troppo tempo.
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12/12/2013 Fano: la Cisl interviene sul caso dell’anziano morto per ipotermia
Il recente e drammatico fatto di cronaca dell’anziano morto per ipotermia a causa della mancanza del riscaldamento in casa pone nuovamente all’attenzione della comunità civile e sociale il problema delle conseguenze di questa crisi sul tessuto sociale della nostro territorio. Innanzitutto occorre ripensare la rete di solidarietà che tutti gli attori sociali hanno messo in campo in questi anni della crisi. La nostra impressione  è quella di una rete che ha maglie troppo larghe  e nodi non sufficientemente robusti per continuare ad affrontare le povertà e i fenomeni di emarginazione sociale. Così succede che ogni tanto il fatto clamoroso mette in evidenzia che la rete di solidarietà non è riuscita ad intercettare tutti coloro che vivono uno stato di indigenza. Sarebbe interessante avviare un confronto sulle modalità operative di contrasto alla povertà sulla loro efficacia, sui risultati prodotti in termine di inclusione sociale. Tutto questo come già richiesto dalla Cisl tempo fa è possibile solo se tutti gli attori elaborano una strategia condivisa  e avviano un continuo monitoraggio per evitare che famiglie anziani vivano situazioni sociali drammatiche. L’aspetto altrettanto significativo ed importante è quello delle risorse finanziarie per affrontare le situazioni di povertà e disagio sociale. Non può rimanere solo la Caritas ed il Comune  con gli interventi dei servizi sociali ad affrontare le emergenze di chi non ha più di che vivere. La Cisl propone di avviare una straordinaria raccolta di fondi. Occorre in questo senso un sforzo più rilevante  in termini di solidarietà e di condivisione. La crisi pone una sfida al nostro territorio: dobbiamo ripensare il modello di sviluppo della nostro territorio sostenendo il sistema manifatturiero sviluppando il settore del turismo e quello della cooperazione sociale.  Occorre sostenere LE IMPRESE DEL NOSTRO TERRITORIO con politiche finalizzate alla qualificazione delle  infrastrutture  materiali ed immateriali, di sostegno bancario alle imprese, di sviluppo di centri di ricerca ed incubatovi di impresa mettendo in sinergia Università scuole superiori  associazioni di datoriali ed  istituti bancari. Le forze sociali politiche, il mondo del Terzo settore devono immediatamente aprire un confronto sullo sviluppo del territorio   pensando un Piano di sviluppo local Responsabile Cisl di Fano    Giovanelli Giovanni                                                                       
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11/12/2013 La Cisl apre uno sportello a Urbino 2
Essere sempre  più vicino ai bisogni dei lavoratori e dei cittadini è  la priorità della  CISL. Per questo da gennaio prossimo partirà uno sportello  per i servizi di assistenza fiscale, del patronato  e di tutela dei cittadini, con una presenza settimanale, nel quartiere URBINO 2. Un progetto nato in collaborazione con la categoria della FILCA Cisl  (la federazione dei lavoratori dell’edilizia e del legno) che insieme alla Area sindacale territoriale Cisl di Urbino, puntano ad essere presenti  in un quartiere abitato in gran parte da famiglie di lavoratori immigrati che necessitano più di altri di servizi di assistenza e tutela. Ai lavoratori e alle loro famiglie verrà fornita ogni tipo di assistenza e tutela sia di natura contrattuale, legate alle varie tipologie di lavoro, sia di natura sociale, un vero e proprio segretariato sociale che orienterà e accompagnerà  le persone  all’interno dei servizi pubblici integrati ma non solo. La  Cisl  sceglie Urbino 2, dove il problema dell'integrazione sociale è molto sentito, proprio perché è un quartiere dove i bisogni, a partire da quelli minimi, si manifestano in modo più urgente e pressante. Lo sportello, aperto nelle strutture messe a disposizione dal Comune di Urbino, si pone l’obiettivo di alleviare e sostenere le difficoltà quotidiane attraverso la rete di servizi, con  operatori della Cisl, che di volta in volta ed a seconda delle esigenze che si manifesteranno, si alterneranno nel garantire la loro presenza.  Leonardo Piccinno - Resonsabile Area Sindacale Territoriale Cisl Urbino 
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11/12/2013 Indesit, i lavoratori dicono si all'accordo
I lavoratori del Gruppo Indesit hanno approvato ieri l'ipotesi di accordo stipulato il 3 dicembre dalle Categorie dei Metalmeccanici di Cisl e Uil (rispettivamente Fim e Uilm) con Indesit Spa. Altissima la percentuale di affluenza al voto (85% in tutti gli stabilimenti nazionali). Nei tre stabilimenti marchigiani il si all'accordo, non firmato dalla Fiom, ha conquistato l'85% dei voti (79,3% a livello nazionale), con un picco dell'89% nello stabilimento di Comunanza. Un vero e proprio plebiscito, che per il Segretario della Fim nazionale Anna Trovò «oltre che confermare la piena condivisione da parte dei lavoratori sui contenuti dello stesso, dimostra, se mai fosse necessario, come la Fiom abbia perso il senso della realtà. Non esistevano ragioni sindacali per non sottoscrivere l’ipotesi d’accordo e i lavoratori glielo hanno ricordato. Questo succede quando il sindacato dimentica la sua missione e si mette a fare politica passando da un talk show televisivo all’altro, invece che frequentare le fabbriche e ascoltare i lavoratori, negoziare e trovare soluzioni.» Per il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo «la condivisone dei reali problemi del lavoro, l’impegno, la concretezza nelle risposte dei sindacati firmatari dell’accordo Indesit sono stati comprese e premiate dai lavoratori  con il loro voto». «Il referendum - sostiene il Segretario generale di Metalmeccanici della Cisl Marche Leonardo Bartolucci - conferma l’importante risultato di aver fatto modificare il Piano Industriale che Indesit ci aveva presentato a giugno e che con tante iniziative di mobilitazione  ha prodotto un ipotesi di accordo che oggi i lavoratori premiano sia con la loro partecipazione sia con il loro ampio consenso». «Ancora una volta - conclude Bartolucci - viene riconosciuta l’importante azione di un sindacato che si mobilità, contratta, da risposte concrete e prospettive per il futuro, a ascoltare i lavoratori e assumersi le responsabilità nel loro interesse. A noi spetta il compito di gestire quest' accordo e come sempre lo faremo con la massima attenzione e impegno, insieme a tutti i lavoratori che ci hanno dato fiducia e ai quali va il nostro ringraziamento».I RISULTATI DEL REFERENDUM IL COMUNICATO DELLA FIM MARCHE IL COMUNICATO DELLA FIM NAZIONALE
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04/12/2013 Innovare le relazioni industriali
Cgil - Cisl e Uil hanno organizzato per  il 6 dicembre alle ore 9.00  presso la Sala del Consiglio Provinciale  di Pesaro un interessante seminario  per approfondire il tema  della contrattazione integrativa aziendale e territoriale di qualità a sostegno dello sviluppo locale.Interverranno Lorenzo Bordogna, Professore di Sociologia dei processi economici  e del lavoro Università di Milano, Lugi Sbarra, Segretario Confederale Nazionale CISL, Walter Cerfeda Presidente Istituto di Ricerche Economiche e Sociali CGIL. Marche. Seguirà  una tavola rotonda  sulle relazioni industriali e la contrattazione come fattore di sviluppo locale con i responsabili territoriali CGIL CISL UIL, con i rappresentati delle Associazioni di Categoria Provinciali Confindustria, Rete Impresa Italia e Confapi e il Comune di Pesaro. Concluderà Paolo Pascucci Direttore Dipartimento di Giurisprudenza Università di UrbinoSeminario CGIL CISL UIL Innovare le relazioni industrial                 
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02/12/2013 PROSEGUONO LE PROTESTE. SABATO 14 DICEMBRE TUTTI IN PIAZZA
Dopo le manifestazioni provinciali del 15 novembre scorso, prosegue la protesta dei Sindacati contro la Legge di stabilità 2014. Sabato 14 dicembre prossimo Cgil Cisl e UIl Marche manifesteranno ad Ancona per sostenere la necessità di rimettere il lavoro al centro dei provvedimenti del Governo. E' previsto un corteo che da Piazza della Repubblica (concentramento alle ore 9.00) raggiungerà il Piazzale del Teatro delle Muse, dove si concluderà la manifestazione.SFIDA AL GOVERNO SULLE TASSE 
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28/11/2013 La Scuola si mobilita contro la legge di stabilità
Guarda le foto della manifestazione clicca quiI Sindacati della Scuola firmatari del Contratto Collettivo Nazionale manifesteranno a roma il 30 novembre prossimo. L'iniziativa ha l'obiettivo di sostenere alcune importanti modifiche alla Legge di stabilità 2014 e si articola in due momenti. Alle ore 10.00 è previsto un con un presidio in piazza Monte Citorio alle ore 10. Dopodiché i manifestanti si sposteranno al teatro Quirino, dove interverranno i Segretari generali di Categoria.
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23/11/2013 Alta Formazione e Occupabilità: una sfida vinta
Lunedì 25 Novembre alle ore 16.00 presso la sala convegni della VII Circoscrizione Montegranaro-Muraglia in Via Petrarca 18 a Pesaro si terrà la cerimonia di chiusura e la consegna degli attestati ai 17 allievi, del corso di specializzazione Tecnico Direzione Cantieri”, realizzato da Ial Marche Srl in stretta collaborazione con l’azienda “Comis S.r.l.”, finanziato dalla Provincia di Pesaro Urbino con il contributo del Fondo Sociale Europeo.  Il percorso formativo ha coinvolto disoccupati iscritti regolarmente al centro per l’impiego competente per territorialità dando la priorità a giovani disoccupati fino a 29 anni. Un’esperienza di cooperatione fra la Pubblica Amministrazione, il mondo aziendale e quello della Formazione professionale che ha portato alla formazione di 17 Tecnici specializzati nelle attività di gestione di cantieri mobili per la costruzione di opere come oleodotti e metanodotti. Ai lavori, aperti da Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, interverranno gli allievi Elisa Urbinelli e Marco Crescentini, Fabio Luminari dell’Azienda Comis Srl, Claudio Andreani Responsabile P.O. Servizio Formazione Professionale, Politiche per l’occupazione della Provincia di Pesaro Urbino e Sara Arceci dello Ial Marche Cfp Pesaro. È prevista la partecipazione dell’Assessore Regionale alla Formazione Professionale e l’Orientamento, Marco Luchetti, dell’Assessore Provinciale Politiche attive per il lavoro e la Formazione Professionale, Massimo Seri e di Massimo Grandicelli, Dirigente del Servizio Formazione Professionale, Politiche per l’occupazione della Provincia di Pesaro Urbino. Saranno presenti rappresentanti di aziende, professionisti ed esperti del settore per favorire l’incontro e la conoscenza dei corsisti. Volantino _Tecnico DirCantieriIl Video dell'incontro
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22/11/2013 Se il lavoro diventa inaffidabile e soffocante
MAI PIU’ IL LAVORO “MAL  EDUCATO”Anche il lavoro è invaso dalla maleducazione. Ma non tanto quella rilevata di recente dalla prestigiosa Harvard Business Review  in manager e dipendenti che a causa degli atteggiamenti incivili messi in atto tra loro stessi e con i clienti, compromettono le sorti dell’azienda e i posti di lavoro di molti. Certo, c’è anche questo e va affrontato con serietà.La nostra preoccupazione principale sta da un’altra parte. Ci preoccupa quella forma molto più profonda e pericolosa di mala-educazione che il lavoro sta assumendo oggi rispetto alla dimensione per certi aspetti “genitoriale” che ha nella nostra società, in quanto ha “generato” la Repubblica democratica e, come ogni genitore, dovrebbe alimentare, far crescere ed amare i propri figli.Ecco: oggi il lavoro sta diventando un genitore male educato che invece di testimoniare certezza e libertà, invece che essere palestra che produce vita e futuro, diventa troppo spesso assente, inaffidabile o, al contrario, invadente e, altre volte addirittura violento, sino alla morte.Il lavoro è male educato quando è assente e non si fa trovare, mentre qualcuno ha un tremendo bisogno di lui, perché “senza” si sta male e non si riesce a vivere. Il lavoro è male educato quando se ne va senza avvisare, quando scappa proprio mentre gli si stava dedicando tutto. Il lavoro è male educato quando si dimostra inaffidabile e crea un rapporto usa e getta con le persone, perché instabile e precario, un rapporto che non permette di costruire insieme progetti. Allo stesso tempo, il lavoro è male educato anche quando, come tutti i maleducati, diventa invadente e soffocante, sino a togliere la libertà di cui si era fatto garante sul nascere: libertà di dedicarsi a coloro per i quali si va a lavorare, a partire da se stessi; libertà di stare male; libertà di  riposare; libertà di coltivare la propria crescita culturale. Il lavoro è maleducato anche quando ostenta la sua ricchezza e il suo potere che però redistribuisce a pochi. Come quando eroga stipendi milionari a qualcuno e sbatte fuori molti altri nello stesso momento. O come quando, drogando l’immagine di se stesso e di chi lo anela, causa l’incapacità di accoglierlo con dignità, pur se umile ma necessario. C’è, infine, il lavoro più maleducato di tutti, quello che è così violento, centrato su se stesso e incurante verso i suoi figli, tanto da arrivare ad uccidere chi in lui aveva cercato l’esatto contrario, la vita.Mai più lavoro male educato. Non possiamo rassegnarci al lavoro male educato. E non è neanche semplice perdonarlo e accettarlo male educato per il solo fatto che “c’è solo lui”. Al contrario possiamo, anzi dobbiamo, coltivare e praticare la speranza di ri-educare il lavoro.  Perché quando il lavoro è male ducato verso chi lo incontra, vuol dire che da qualche parte egli stesso è stato reso tale, a causa di modelli culturali che ne hanno banalizzato la dimensione etica o di scelte che lo hanno marginalizzato rispetto alla sua centralità.Quindi tutti coloro che hanno a che fare con lui, muovano il primo passo. Chi lo genera, chi lo coltiva, chi lo difende, chi lo accetta. Tutti siano un po’ più educati con il lavoro. E se questo non dovesse bastare, bisogna tentare tutti insieme di generarne di nuovo. Questa volta, però, volendogli un po’ più bene.Ancona 16 novembre 2013                                               Stefano Mastrovincenzo (Cisl Marche)
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21/11/2013 25 novembre al lavoro con qualcosa di rosso
Tutte al lavoro con qualcosa di rosso nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne. E’ l’invito che CGIL, CISL e UIL delle Marche lanciano a tutte le donne. Un segno che renda visibile l’impegno del sindacato contro la violenza sulle donne in occasione della giornata del 25 novembre.  “In ufficio, in fabbrica, a scuola o dietro il bancone di un negozio, chiediamo a tutte le lavoratrici marchigiane di mettersi il vestito, le scarpe, una sciarpa o un fazzoletto rosso, per simboleggiare la necessità di fermare la cultura della violenza sulle donne” – è questo l’appello lanciato da Daniela Barbaresi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, responsabili delle politiche di genere di CGIL, CISL e UIL delle Marche. La violenza contro le donne resta una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani a livello mondiale. Qualunque sia la forma, o il luogo dove si manifesta, che sia la casa o il posto di lavoro, la violenza contro le donne è una vergogna che deve essere fermata perché nega alle donne il diritto fondamentale di vivere in dignità e libertà. Dietro la violenza contro le donne c’è il rapporto di potere tra uomini e donne, all’interno della coppia, sul lavoro, nella società: la violenza viene usata per ristabilire il potere maschile e rappresenta l’espressione del desiderio di controllo, dominio e possesso dell'uomo sulla donna. E man mano che la libertà delle donne aumenta il fenomeno diventa più grave, proprio perché vengono messi in discussione atavici rapporti di forza in un contesto di aumentata vulnerabilità sociale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente riconosciuto che la violenza contro le donne è una vera e propria emergenza mondiale di salute pubblica. I dati rilevati dall’OMS sono spaventosi: il 35% delle donne nel mondo è vittima di violenza fisica e/o sessuale da parte del partner o di sconosciuti; il 38% dei femminicidi avviene per mano del proprio compagno; il 30% dei maltrattamenti alle donne ha inizio in gravidanza e 1 donna su 4 è oggetto di violenza in questa fase della vita. Le violenze, quando non portano alla morte, producono danni fisici e psichici gravi che si ripercuotono anche sui figli. La situazione in Italia non è meno preoccupante: nel 2012 ci sono stati 124 femminicidi e nei primi 10 mesi del 2013 le donne uccise sono già state più di 100. L’ISTAT stima che le donne tra i 16 e 70 anni, vittime di abusi fisici o sessuali siano 6.743.000 e che circa un milione di donne abbia subito stupri o tentati stupri. A queste vanno aggiunte le donne che non rientrano nelle statistiche, che subiscono abusi, violenze fisiche o psicologiche senza denunciare i loro aggressori. Un sommerso di soprusi e ricatti che porta al parossismo del crimine o che rimane nello stillicidio di violenze quotidiane nascoste o mascherate. Purtroppo, anche la nostra Regione è stata ripetutamente colpita da tragedie di questo tipo, spesso avvenute in un contesto domestico, come dimostrano i recenti fatti di cronaca. In un quadro così drammatico vanno fortemente sostenuti i centri antiviolenza, fondamentali nel territorio perché supportano le donne nel momento più difficile, così come occorre investire, in termini di formazione e di risorse, nelle forze dell’ordine e nelle strutture sanitarie. Come Sindacati ricordiamo che c’è violenza anche nel mondo del lavoro. La crisi economica, pesante e persistente, ha reso il lavoro sempre più incerto e precario e cosi i giovani, gli over 50 e soprattutto le donne risultano sempre più soli e fragili. Sempre secondo l’ISTAT, una donna su due ha subito molestie o ricatti sessuali sul lavoro nel corso della vita e una su cinque negli ultimi tre anni: un dato che ci dà la dimensione di quanto sia importante lavorare insieme, tutti gli attori sociali, per prevenire, intervenire, informare, educare. Agire in rete con istituzioni e associazioni partendo da un’attenta lettura della realtà, facendo emergere bisogni e promuovendo azioni di prevenzione oltre che di contrasto dei fenomeni; poiché sappiamo che per combattere efficacemente la cultura della violenza sulle donne, la mancanza di rispetto tra i generi e la sopraffazione che sfocia in violenza, occorre mettere in campo forti azioni educative per superare stereotipi su donne e uomini, sulle loro relazioni e sui ruoli nella società. Ad alcuni mesi dalla ratifica della Convenzione di Istanbul riteniamo sia urgente proprio lavorare soprattutto sul piano culturale a partire dal ruolo fondamentale della scuola, con interventi coordinati e strutturati, non lasciati alla sensibilità della singola istituzione scolastica o territoriale. Inoltre è necessario anche contrastare l’immagine sbagliata e degradante della donna spesso trasmessa dai media, a partire dall’ uso di un messaggio sessista, che non significa solo corpi nudi, ma riduzione delle donne a pochi stereotipi, spesso disancorati dalla realtà o, ancora peggio, finalizzati a diffondere modelli che mortificano il talento e l’investimento sulle proprie risorse intellettuali e morali che, pure, tante donne, tante giovani, con fatica, con tenacia e con speranza coltivano ed alimentano, ogni giorno, tutti i giorni. Per loro e per tutte noi proseguiamo questo cammino insieme in una realtà che, seppur ancora tragicamente segnata dalla violenza, contiene in sé delle potenziali energie da raccogliere e valorizzare. L'ARTICOLO SU CRONACHE MACERATESI
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21/11/2013 Giudice annulla fattura Enel Energia per poca trasparenza
“Enel, a suo piacimento, ha inteso applicare un sovrapprezzo generico e indefinito. La fattura, quindi, non è riscontrabile e va annullata”: questa la motivazione con la quale il Giudice di Pace di Roma ha annullato una fattura esorbitante e ingiustificata che l’azienda di energia elettrica aveva emesso nei confronti di una microimpresa pugliese. Mancanza di trasparenza e incapacità di giustificare importi in fattura sottolineano l’importanza della condanna, afferma Confconsumatori.Il Giudice di Pace di Roma ha, infatti, dichiarato integralmente nulla una fattura di oltre 1500 euro emessa da Enel Energia, per mancanza di prova del credito richiesto, oltre che per mancata trasparenza del contratto stipulato tra le parti. Si legge nella sentenza: «Enel, a suo piacimento, ha inteso applicare un sovrapprezzo generico e indefinito. La fattura, quindi non è riscontrabile e va annullata». Oltre alla nullità della fattura, il Giudice ha disposto anche il rimborso delle spese di lite e di 100 euro per le spese stragiudiziali.“La società fornitrice dell’energia – spiega l’avvocato Alessandra Taccogna, che ha difeso in giudizio la microimpresa – ha fornito spiegazioni non sufficienti a giustificare l’importo della fattura esorbitante, mostrando conteggi incomprensibili, come spesso accade. Questa sentenza rappresenta, quindi, un passo importante nella lotta contro le fatture esagerate ed anomale, emesse nei confronti dei consumatori, che non devono sentirsi obbligati a pagare quando non ci sono prove sufficienti a chiarire l’esattezza di quanto preteso”. Confconsumatori ricorda che, in virtù del Decreto Monti 1/2012, le microimprese godono della stessa tutela dei singoli consumatori di fronte a pratiche sleali.
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20/11/2013 Modello 730, da dicembre arrivano i rimborsi per i "casi particolari"
I contribuenti che non hanno più il sostituto d'imposta, e che hanno potuto presentare il 730 "casi particolari" a settembre, riceveranno i rimborsi già da metà dicembre. Lo annuncia l'Agenzia delle Entrate. Oltre 96 mila persone potranno così ottenere la restituzione del credito Irpef già entro il 2013, per un importo complessivo di circa 75 milioni di euro. Due le date da segnalare: il 15 dicembre, inizio dei rimborsi tramite accredito in conto corrente per chi ha comunicato il proprio codice Iban e 21 dicembre per ritirare il rimborso in contanti presso gli uffici postali.Ricordiamo che dal 2014, in base a quanto definito dal "Decreto del Fare", questi contribuenti potranno presentare un 730 "standard", quindi nel corso della campagna fiscale (marzo/giugno), sia che vadano a credito, e quindi ottengano un rimborso, sia che il risultato sia un debito da versare. Per ulteriori informazioni rivolgersi alle sedi Caf della Cisl Marche 
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19/11/2013 Aumento acconto Irpef, Saldo IMU 2013, 730 per i disoccupati: istruzioni per l'uso
AUMENTO ACCONTO IRPEF, SALDO IMU 2013, 730 PER I DISOCCUPATI: ISTRUZIONI PER L’USO  In questo particolare momento di incertezza normativa, il CAF della Cisl ritiene opportuno informare i cittadini riguardo le principali scadenze fiscali che interessano molte famiglie. Innanzitutto l’aumento dell’acconto IRPEF da versare entro lunedì 2 dicembre 2013: per i contribuenti che hanno effettuato la dichiarazione dei redditi tramite il modello 730,  sarà il datore di lavoro o ente pensionistico a trattenere la seconda o unica rata di acconto tenendo conto dell’aumento, pertanto i soggetti interessati troveranno una trattenuta maggiore rispetto a quella indicata sul modello. Caso particolare per i lavoratori che successivamente all’atto della dichiarazione 730 hanno terminato il rapporto di lavoro: nella fattispecie il contribuente è tenuto a versare direttamente con il modello F24 il 2° o unico acconto, facendone richiesta agli sportelli dedicati a tale scopo.Altra questione contingente è il versamento del Saldo IMU 2013. La Consulta dei CAF ha formulato recentemente alcune proposte al Governo circa le modalità ed i tempi per ottemperare al pagamento di tale tributo; non avendo avuto risposte visto l’approssimarsi dei termini la Consulta stessa ha dato indicazione ai propri uffici di procedere nell’assistenza ai contribuenti e pertanto i nostri operatori sono a disposizione per l’effettuazione dei calcoli dell’imposta da versare entro il 16 dicembre 2013 secondo gli aggiornamenti disponibili.Per avere informazioni e prenotare il servizio IMU cu si può rivolgere agli uffici del Caf Cisl.Informiamo inoltre con soddisfazione, l’importante notizia che le pratiche 730 per disoccupati sono state definite ed a partire dal 15 dicembre i contribuenti riceveranno il credito liquidato, secondo le modalità scelte, tra accredito nel proprio conto o mandato presso le Poste.Ancona 19 /11/13                                                                                                    Caf Cisl Marche
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18/11/2013 Ossi duri......si diventa
Un incontro pubblico  il 19 novembre a Pesaro  per parlare di osteoporosi e presentare il Progetto nell’ambito della campagna di prevenzione sull’osteoporosi che i Coordinamenti Donne SPI-CGIL FNP-CISL UILP-UIL con la Regione Marche stanno svolgendo in tutti i territori per informare i cittadini, gli operatori sanitari del programma di prevenzione. OSTEOPOROSI PESARO
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15/11/2013 La misura è colma. Chiediamo con forza al Governo atti di equità e giustizia sociale
«E’ l’ultima chiamata: non si puo’ piu’ attendere!! La tenuta economica e anche psicologica di molte famiglie, di molte comunità territoriali è sfibrata da anni di difficoltà, di calo della produzione, dell’occupazione, del reddito; i risparmi sono intaccati, i consumi scendono.La conflittualità istituzionale, l’instabilità politica, beghe personali o di partito impediscono di affrontare i problemi reali e irrisolti del paese: una crescita diffusa delle disuguaglianze, un fisco profondamente ingiusto, la difficoltà ad attrarre investimenti e a creare lavoro, la corruzione e l’illegalità che permeano pezzi dell’economia e della politica, una persistente forte egemonia della finanza.Aleggiano, dentro e fuori i luoghi di lavoro, disorientamento, timore del futuro, talvolta esasperazione. Servono segni chiari e concreti che diano la speranza di cambiamento ! Altrimenti le energie positive di tante persone, giovani e meno giovani, che pure ci sono, e sono necessarie alla rinascita del paese, non riusciranno a mettersi in moto, ad essere indirizzate verso un nuovo e diverso sviluppo.Chiediamo con forza al Governo e alle istituzioni locali di compiere atti di equità e giustizia sociale: meno tasse per i lavoratori dipendenti, i pensionati, meno tasse anche per le imprese che investono e creano nuovo lavoro. Stanare invece gli evasori, tassare di piu’ le grandi rendite finanziarie e immobiliari, tagliare gli sprechi nella spesa pubblica che si annidano ai vari livelli, riordinare le istituzioni e le aziende dei servizi pubblici locali. La misura è colma, bisogna fare in fretta, a partire dal cambiare profondamente la Legge di Stabilità».Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl MarcheIl Comunicato Stampa unitario di Cgil, Cisl, Uil Marche 
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14/11/2013 Meno tasse per i lavoratori, i pensionati e le imprese che investono e creano lavoro
"I  sentimenti  che aleggiano dentro e fuori i luoghi di lavoro  sono disorientamento, timore del futuro, talvolta esasperazione. Servono segni chiari di cambiamento per ridare speranza  e far si che le persone mettano in campo le loro energie. Chiediamo  con forza al Governo  atti di equità e giustizia sociale: meno  tasse  per i lavoratori, i pensionati e le imprese che investono  e creano lavoro. Stanare invece gli evasori, tassare le rendite finanziare, abbattere  gli sprechi nella spesa pubblica."Stefano Mastrovincenzo
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13/11/2013 La Cisl critica il Comune di Fano
La Cisl ritiene insufficienti le risorse messe a disposizione per il Fondo anticrisi dal Comune di Fano.  Giovanni Giovanelli responsabile della Cisl  zona di Fano spiega come la risposta  del Sindaco  di Fano Aguzzi e quella dell’Assessore al bilancio  Santorelli   a seguito dell’ultimo incontro con i sindacati  è alquanto strumentale.  “Non hanno minimante colto il significato del comunicato sindacale a seguito dell’ ultimo incontro avvenuto. “Sarebbe opportuno  - continua Giovanelli - che il Sindaco e la sua giunta invece di esternare continuamente le proprie difficoltà si concentrasse maggiormente sulle politiche da adottare, coinvolgendo tutti i soggetti sociali, dal volontariato al terzo settore, alle associazioni datoriali e sindacali, per il superamento della difficile situazione sociale ed  economica con una progettualità ad ampio respiro.” Condividendo le difficoltà che incontrano i comuni riteniamo del tutto insufficienti le risorse messe a diposizione dal Comune di Fano di fronte alle necessità delle persone colpite dalla crisi. "In pratica  - continua -  Giovanelli -  la somma di 70.000 euro stanziata per il Fondo anticrisi  è composta da  40.000  euro che facevano parte dell’ avanzo del fondo anticrisi 2012  e 30.000 euro devolute dalla Fondazione Carifano." IL sindacato  non ha espresso alcune intenzione di non firmare l’accordo per il fondo anticrisima abbiamo solo evidenziato la nostra perplessità per l’esigua cifra messa a disposizione dal Comune di Fano. Precisiamo anche che il fondo anticrisi non debba essere minimamente  confuso con le politiche di sostegno che attuano i Servizi Sociali nei confronti della famiglie e delle  persone in difficoltà.   Il disappunto del Sindacato nasce anche dal fatto che nell’incontro precedente avvenuto nel mese di Ottobre la somma preventivata dagli Assessori Santorelli  e Del Vecchio  era di 150.000 euro. In quella occasione infatti non c’è stato alcun comunicato sindacale di disappunto .  L’incontro di Novembre doveva servire non per discutere la somma destinata al fondo anticrisi (già definita dai due assessore nella riunione di  Ottobre) ma per individuare le modalità di erogazione  e le tipologie di contributi. Le OO.SS ribadiscono la loro volontà di concordare le modalità di erogazione del fondo anticrisi e  pertanto rimangono in attesa di essere convocate per la definizione del Bando. Auspichiamo che la Giunta comunale tenuto conto della grave situazione sociale e occupazionale di questo territorio trovi ulteriori risorse da destinare al fondo Anticrisi.
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11/11/2013 Al Caf Cisl parte il Corso Fiscale e Tributario
Le adesioni, attraverso invio curriculum, dovranno pervenire entro e non oltre il 23 NOVEMBRE 2013 via mail direttamente alla sede interessata per il corso: Ancona: rf.ancona@cisl.it; Ascoli: rf.ascolipiceno@cisl.it Macerata: rf.macerata@cisl.it Pesaro: rf.pesaro@cisl.it È inoltre necessario effettuare la richiesta di adesione tramite il sito della Cisl Marche: cislmarche.it/corsocaf2013   
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08/11/2013 SKV di Fano chiude i cancelli. In 34 senza lavoro.
O Oggi si è svolto lo sciopero di otto ore davanti ai cancelli della ditta SKV di Fano, ex Comec e ex USAG, ora proprietà di una multinazionale francese. Una ditta storica del nostro territorio con più di 30 anni di attività che all'improvviso la multinazionale decide di chiudere e così 34 lavoratori rimarranno senza lavoro. Martedì 12 presso la sede di Confindustria di  Pesaro si svolgerà l'incontro con il presìdio dei lavoratori di fronte al palazzo Ciacchi. Vedremo se il nuovo corso di Assindustria  Pesaro saprà dare una svolta diversa a questa amara vicenda. Una crisi nata non dalla crisi ma dalla decisione di una multinazionale di cessare l'attività. La Cisl di Fano garantirà in questa difficile vertenza tutto l'apporto necessario in termini di presenza e di proposte per sostenere la Fim di Pesaro e i delegati Cisl.Giovanni Giovanelli responsabile AST di Fano
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08/11/2013 Saldo IMU 2013: Caf in attesa
IMU 2013 A seguito dell'ulteriore proroga al 30 novembre 2013 concessa ai Comuni per deliberare le aliquote ed i regolamenti per l'anno  in corso ed a causa dell'incertezza del pagamento IMU sull'abitazione principale i CAF, stante l'attuale incertezza normativa, non sono nelle condizioni di calcolare il saldo IMU. Per questo il calcolo potrà essere effettuato solo nel momento in cui ci sarà un quadro normativo più chiaro sia a livello nazionale che locale.CAF CISL MARCHE  
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06/11/2013 Venerdì 15 novembre nelle Marche sciopero generale di quattro ore
 Le manifestazioni Cgil, Cisl, Uil  nelle province marchigiane: La manifestazione a Fabriano con  corteo e concentramento finale in L.go F.Stelluti La manifestazione ad Ascoli Piceno con presidìo in P.zza Simonetti  La manifestazione a Macerata presso il Cinema Teatro Italia  La manifestazione a Pesaro con corteo e concentramento finale in P.le Lazzarini Clicca per vedere gli orari dei pullman Per maggiori informazioni contattare le sedi cisl CGIL CISL UIL Marche proclamano lo sciopero generale nella regione per il giorno 15 novembre 2013, in coerenza con la decisione delle segreterie CGIL CISL e UIL nazionali di avviare una fase di mobilitazione articolata in tutto il territorio nazionale contro le scelte assunte dal Governo con la proposta di legge di stabilità.In particolare con lo sciopero il sindacato chiede meno tasse per i lavoratori ed i pensionati, una politica che favorisca l’occupazione e gli investimenti, la rivalutazione delle pensioni, il contrasto alla precarietà ed il ripristino della contrattazione nazionale nei settori pubblici.Lo sciopero sarà di quattro ore, salvo le decisioni diverse che potranno assumere alcune categorie In concomitanza con lo sciopero in tutte le provincie si terranno  delle manifestazioni alle quali parteciperanno lavoratori, disoccupati, pensionati, giovani.In preparazione dello sciopero, per discutere con i lavoratori ed i pensionati le ragioni della mobilitazione, verranno promossi attivi unitari di delegati, assemblee nei luoghi di lavoro e nel territorio, volantinaggi e presidi nei principali centri della regione. IL VOLANTINO di CGIL, CISL, UIL MARCHE IL VOLANTINO di CGIL, CISL, UIL NAZIONALE
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06/11/2013 Allarme criminalità nel pesarese
Le Aree Sindacali della CISL di Pesaro, Fano e Urbino, leggono con preoccupazione l'allarme lanciato dal Siulp, il Sindacato italiano dei lavoratori della Polizia, in merito all'escalation delle attività criminali nella provincia pesarese. Già in altre occasioni, la CISL ha posto l'accento su un fenomeno sempre più crescente che vede un lento e silente infiltrarsi nel tessuto economico-produttivo provinciale di forme di criminalità organizzata che non sono legate all’aumento di povertà ma che rappresentano una progressiva e strisciante realtà da arginare. Vicende come quelle legate all'allargamento della terza corsia autostradale, fenomeni dubbi nel sistema degli appalti e una diffusa microcriminalità verso abitazioni e cittadini, la proliferazione dei compro oro, delle sale gioco, l'abnorme diffusione in quasi tutti gli esercizi pubblici (bar tabacchi) e di slot machine pongono l'obbligo di effettuare un'attenta riflessione su queste dinamiche. Pur comprendendo il doveroso senso di riserbo fin qui adottato dalle Autorità provinciali e non trascurando il lavoro portato avanti dalle stesse, riteniamo necessario raccogliere le sollecitazioni del Siulp riaffermando il dovere civile di tutte le forze sociali a non abbassare la guardia, evitando di ripetere errori che il sistema politico istituzionale ha commesso negli anni precedenti in altre realtà del Paese, negando o, peggio sottovalutando segnali evidenti. La Provincia di Pesaro e Urbino proprio perché attraversa un periodo di pesante crisi del sistema produttivo è il terreno ideale per infiltrazioni pericolose. Sta alle forze sane, alla politica, alle Istituzioni, saper leggere la realtà e mettere in campo gli anticorpi necessari.
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06/11/2013 Situazione ancora critica alla Ferretti
Giovedì 31 ottobre si è svolto l'incontro tra Ferretti SpA, rappresentanze sindacali unitarie ed Organizzazioni Sindacali territoriali e nazionali. L'Azienda ha rappresentato la situazione relativa ad alcuni parametri sensibili quali il livello degli ordinativi, la situazione finanziaria del gruppo, le previsioni di chiusura del bilancio. Ne emerge un quadro ancora critico, in ogni caso al di sotto di quanto previsto dal budget. Sul versante produttivo la Direzione Aziendale ha prospettato la necessità di prolungare la chiusura per le festività natalizie fino al 20 gennaio 2014 con utilizzo eventuale della CIGS per i periodi non coperti da ferie. Il periodo di sospensione della produzione riguarderà tutti i cantieri, in ogni caso nel mese di novembre si svolgeranno incontri a livello di singolo sito produttivo per concordare gli strumenti da utilizzare per il periodo 20 dicembre 2013 – 20 gennaio 2014. Nel corso dell'incontro si è fatto, inoltre, il punto sull'andamento dell'accordo sulla mobilità volontaria ed incentivata dei lavoratori indiretti. Le uscite volontarie, che nell'accordo erano convenute in 56 unità massime, ad oggi sono state 16; sarà pertanto necessario effettuare una verifica congiunta entro il mese di gennaio 2014. Per quanto riguarda il Premio di Risultato dell'anno 2013 l'Azienda ha presentato verbalmente una proiezione sull'andamento degli indicatori con una previsione di raggiungimento parziale del premio stesso. Le Organizzazioni Sindacali hanno contestato tale metodo in quanto, nonostante i nostri ripetuti solleciti nel corso di tutto quest'anno, non è stato possibile concordare alcun obiettivo per l'anno in corso e quindi non possono essere presi in considerazione obiettivi unilaterali. Pertanto sarà erogata la terza rata di acconto come previsto dall'Accordo Integrativo Aziendale ed a Gennaio 2014 si terrà un incontro per definire la percentuale di Premio raggiunta e quindi da erogare. Nei prossimi giorni si terranno gli incontri di cantiere e le assemblee delle maestranze.
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22/10/2013 Cgil, Cisl, Uil si mobilitano per cambiare la legge di stabilità
DLSTABILITA': Cgil, Cisl, Uil: scioperi territoriali per cambiare la manovra "Questa manovra non serve alla crescita": Camusso, Bonanni e Angeletti annunciano le prossime iniziative di protesta che si articoleranno territorialmente da qui a metà novembre in tutto il Paese per influenzare il dibattito parlamentare.  Roma, 21 ottobre 2013. "Sciopero nazionale di 4 ore, con manifestazioni gestite a livello territoriale da qui a metà novembre , quanto deciso da Cgil, Cisl e Uil nel corso dell'incontro svoltosi stamani nella sede della Uil per stabilire quali azioni mettere in campo per cambiare la legge di stabilità. Lo hanno annunciato al termine dell'incontro i tre leader di Cgil, Cisl e Uil SusannaCamusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti nel corso di una conferenza stampa sottolineando che "questa manovra non serve alla crescita"."Il dente duole sulla vicenda fiscale - ha ribadito alla stampa il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni. "Una questione, quella fiscale, che ha ridotto al lumicino il reddito delle famiglie e falcidiato i posti di lavoro. Questo è il punto che noi confederali abbiamo posto da tempo insieme agli industriali quale priorità per la crescita del Paese. "Avevamo davvero fiducia che questa volta ci sarebbe stata una diminuzione della tassazione su lavoratori e pensionati. Credevamo che il Governo avesse capito che questa era la priorità, anche perché questo tema è stato al centro di tutto il dibattito economico nazionale. Le troppe tasse stanno rarefacendo la nostra realtà economica. A noi questo sembrava fosse un fatto acclarato, e ci sembrava che fosse volontà del governo affrontare la questione. Così non è stato, il governo ha fatto vincere quel potere che da tempo influenza le finanziarie del Paese, il partito della spesa pubblica il vero gruppo che blocca la possibilita' di crescita. Ora noi, con Cgil e Uil, vogliamo modifiche concrete"Bonanni ricorda pertanto che "a pagare la vittoria del partito della spesa" sono i lavoratori e in particolare quelli del pubblico impiego che vedono ridursi continuamente il potere d'acquisto. Veniamo da una perdita di 250 mila posti di lavoro nel pubblico impiego e da sette anni di astensione di rinnovi contrattuali: ormai e' una sorta di cimitero, dove nulla si muove".Il Segretario generale della Cisl si è detto quindi a favore della "stabilita' produttiva" e di non volersi confondere con i "populisti" che vogliono tenere "la situazione instabile, con governi che saltano, per la soddisfazione dei poteri della rendita". L'obiettivo dei sindacati e' quindi di ridurre le tasse recuperando risorse dai tagli agli sprechi, passando per la soppressione degli enti inutili, per l'introduzione di costi standard in tutta la pubblica amministrazione, nell'organizzazione di servizi comuni pubblici a carattere regionale".Duro il Segretario generale della Cisl anche sulla mancata introduzione Dl stabilita' di misure pensionistiche: "E' importante lenire le ferite che sono state inferte dalla riforma Fornero" ha detto Bonanni lanciando un invito al dialogo al ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, affinche' la legge venga modificata. "Se il Ministro vuole discutere con noi siamo ben disposti a farlo, ma non vogliamo perdere tempo".Ed infine Bonanni ha chiesto al premier Letta di recuperare il documento sulle riforme istituzionali e amministrative, testo "cardine" che e' stato dimenticato". 
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21/10/2013 A Fano la Cisl chiede un tavolo contro la crisi
 "Il grido di allarme lanciato oggi dalla Caritas di Fano evidenzia nuovamente le gravi ripercussioni della crisi che sta subendo il territorio fanese . La crisi che ha portato alla chiusura di molte aziende sia industriali che artigiane, al blocco di cantieri edili e all’utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali, ha generato una moltidune di persone che avendo terminato la copertura degli ammortizzatori sociali non hanno più alcuna copertura economica . La situazione che anche nei prossimi mesi non migliorerà, chiede innanzitutto di avviare un tavolo di confronto tra enti associazioni di categoria( datoriali e sindacali) e associazione del terzo settore per ripensare il modello di sviluppo del nostro territorio. Sono mesi che questa organizzazione sindacale chiede la convocazione di un tavolo ma nessuna istituzione ha convocato le parti.E’ urgente anche in previsione della prossima programmazione europea dei fondi europei, progettare il modello di sviluppo. Ci sembra invece che manchi questa progettualità sulle politiche industriali e sulle progetto di sviluppo del territorio. Sicuramente oggi il nostro territorio paga la mancanza di progettualità e programmazione industriale degli anni passati. In questa delicatissima situazione le Banche non possono esimersi dall’assumere le loro responsabilità sia nel sostegno alle imprese in questa difficilissimo momento ( i segnali purtroppo vanno in altre direzioni: non viene nemmeno più rispettato l’accordo sull’anticipo della CIG straordinaria per non dire delle difficile situazioni nelle quali mettono le aziende ) sia nel disporre risorse per lo sviluppo del territorio. Quante sono le risorse destinate all’Housing sociale,al sostegno di creazione di nuove imprese? Quale sostegno viene concesso alle imprese che sono in difficoltà non per la mancanza di commesse ma per la poca disponibilità da parte delle banche di concedere risorse per sostenere le aziende (castelletti, fidi etc etc)? La situazione contingente chiede però di affrontare con nuovi strumenti anche la difficile situazione sociale. La Cisl di Fano propone di creare tra tutti i soggetti coinvolti quotidianamente nel dare risposte ai bisogni dei senza reddito una rete permanente con la finalità di non disperdere le energie di ottimizzare le risorse necessarie per affrontare la crisi e di monitorare in tempo reale le situazioni di maggiore criticità e bisogno . Riteniamo che le emergenze scaturite dalla crisi vanno affrontate con la predisposizione di nuovi strumenti di partenariato pubblico privato e di collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti quoitidianamente nel front office della crisi".                                                    GIOVANELLI GIOVANNI responsabile CISL DI FANO
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18/10/2013 Contratto legno - arredo industria: sottoscritta ipotesi di accordo
La Filca Cisl  insieme a Feneal e Fillea, nella piattaforma presenta a novembre 2012,  si erano date l'obiettivo di introdurre delle innovazioni al contratto nazionale attraverso  relazioni sindacali più avanzate sia sui diritti dei lavoratori sia sul futuro del settore.Di seguito il volantino con le principali novita:Volantino Sintesi CCNL Legno industria 11.9.2013
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17/10/2013 Ossi duri .....si diventa
La regione Marche, assieme con tutte le aziende del Servizio Sanitario Regionale, l'Università Politecnica delle Marche e le donne dei sindacati pensionati di CGIL CISl e UIL, in occasione della " GIORNATA MONDIALE CONTRO LA OSTEOPOROSI", presentano l'avvio di uno specifico programma di prevenzione rivolto ai cittadini ed operatori sanitari che si svilupperà anche nei prossimi anni nell'ambito del PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE DELLE MARCHE.I coordinamenti donne FNP/CISL - SPI /CGIL - UILP/UIL e organizzazioni sindacali dei pensionati, nel 2010 hanno raccolto le istanze che denunciavano apertamente la scarsa attenzione alla malattia Osteoporosi da parte delle istituzioni.  Sono state raccolte in breve tempo oltre 5.000 firme con lo scopo di sensibilizzare l'Assesorato alla Salute sul problema della prevenzione.Nel 2012 la Regione Marche ha presentato un  progetto  elaborato da un gruppo tecnico composto da specialisti dei settori di medicina interessati  per la prevenzione di questa patologia.L'obiettivo prioritario del coodinamento donne è raggiungere tutti i soggetti che potrebbero risultare a rischio e riuscire ad inserirli nel programma di prevenzione.L'iniziativa sarà presentata anche aMacerata il 25 ottobre  ore 10.00 presso Istituto Istruzione Superiore "G. Garibaldi" Contrada LocarnoPesaro il 15 novembre  ore 10.00 presso Sala della ProvinciaAncona il 22 novembre ore 15.00 presso Sala del Consiglio ComunaleAscoli Piceno il 29 novembre ore 15.00 presso Palazzo Capitani Comune di Ascoli    INVITO_OSTEOPOROSI.pdf
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16/10/2013 Metalmeccanica nel pesarese, la crisi non dà tregua
Novemila lavoratori su 10 mila addetti sono in cassa integrazione nel comparto della meccanica.  E’ quanto spiegano Leonardo Bartolucci, segretario Fim Cisl Marche e  Mauro Masci delegato provinciale Fim Cisl. – Il territorio sta affrontando problemi sempre più complicati. “Nell’ Alta Val Metauro - osserva Masci - solo cinque aziende non accedono agli ammortizzatori sociali. Tante le aziende in crisi, molte di loro  a fine anno esauriranno i cinque anni possibili di utilizzo della cassa integrazione. Difficile fare stime, ma senza deroghe  o nuove normative ci troveremo di fronte a  centinaia di licenziamenti nel 2014.” Tale situazione  crea un intasamento  anche per ricevere i pagamenti dall’Inps. “I tempi delle procedure con il Ministero sono lunghi, talvolta anche sei mesi – spiega Bartolucci – una volta firmato il decreto l’Inps paga entro un mese. Ma in una situazione come questa sono centinaia i lavoratori che sono indietro con gli stipendi di quattro o cinque mesi. Ci sono famiglie che aspettano da prima dell'estate. E il sistema creditizio non è di aiuto,  le banche non concedono più gli anticipi.” A preoccupare la Cisl,  quindi oltre le tante vertenze aperte sul territorio anche le difficoltà di accesso al credito. Le situazioni più critiche nella Valcesano  e nella Valmetauro. In aggiunta  a questo è sorta un’ altra questione.  "Come Fim e Uilm  - chiosa Masci - abbiamo firmato un contratto nazionale con Federmeccanica per le medio grandi  aziende. La Fiom ne ha firmato un altro per le medio piccole con Confapi. Questo ha  creato disparità di trattamento tra i lavoratori, promuovendo un deterioramento delle condizioni lavorative. Molti lavoratori ci chiamano perché sono confusi, per cui siamo noi a spiegare ciò che non abbiamo firmato. ”
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11/10/2013 Lampedusa. «All'indignazione ed al dolore possa seguire la ricerca di soluzioni concrete»
Fermiamo le stragi nel Mediterraneo Giornata di mobilitazione nazionale venerdì 11 ottobre 2013  di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Cisl Marche La tragedia di Lampedusa si aggiunge a decine di altre che si sono consumate negli ultimi anni e che sono costate la vita ad oltre ventimila persone. Nei giorni del dolore, dell'indignazione e della vergogna per l'ennesima tragedia di morte nel Mare Nostrum, che ancora una volta ha inghiottito vite, sogni e speranze di uomini, donne e bambini, che hanno lasciato il loro paese fuggendo da guerre e persecuzioni o alla ricerca di una vita migliore, CGIL CISL e UIL indicano venerdì 11 ottobre come giornata di cordoglio, solidarietà, mobilitazione. Da tempo il sindacato sollecita la politica ad intervenire per una diversa legislazione sull’accoglienza e sull’asilo; per anni ci siamo opposti ad un dibattito ideologico sul tema della immigrazione, costellato di ipotesi di ronde padane e di rigurgiti razzisti, ci siamo schierati contro l’introduzione del reato di immigrazione clandestina, contro una cultura della divisione e del pregiudizio. Da anni come organizzazioni sindacali offriamo assistenza nelle nostre sedi a centinaia di migliaia di immigrati per permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari, e altre necessità connesse alle complesse normative e alle difficoltà socio-economiche. Da anni chiediamo che sia rivista la legge sulla cittadinanza, a partire dal riconoscere come italiani i bambini e ragazzi figli di immigrati ma nati in Italia. Da anni, come facemmo a Rosarno il Primo Maggio del 2010, denunciamo lo sfruttamento di molti migranti costretti a vivere in baracche, in tende, in vecchi stabili in rovina, coinvolti in situazioni di illegalità, di evasione fiscale e contributiva, di contratti non rispettati, di norme sulla sicurezza ignorate, spesso in balia di organizzazioni criminali. Da anni, pur sapendo che questo è un tema complicato, dove le sensibilità possono essere diverse anche tra i lavoratori, ci assumiamo il compito di contrastare una deriva culturale che spinge a chiudersi nella difesa dei propri confini e delle proprie certezze, che alimenta la paura del futuro e il timore della diversità, ignorando la storia del nostro popolo e delle sue sofferte e molteplici migrazioni; da anni sosteniamo la necessità di favorire l'integrazione sulla base dei diritti che devono essere garantiti a tutti e contemporaneamente dei doveri civili che i lavoratori immigrati devono sentirsi impegnati a rispettare. Ora, di fronte a più di 300 bare di persone disperate in fuga da guerre, dittature, fame, ribadiamo con forza che serve una diversa normativa europea e italiana, serve una diversa cultura, serve un diverso approccio al tema della immigrazione. Crediamo sia necessario realizzare un piano per la costruzione di un efficace sistema di accoglienza, anche attraverso l’impegno dell'Unione europea, sull’importante frontiera europea del Mediterraneo; devono essere istituiti corridoi umanitari per i profughi che fuggono dalle guerre, rendendo esigibili in condizioni di sicurezza, l'accesso all'asilo ed alle misure di protezione internazionale; va riformata la legislazione sull'immigrazione: l'Italia deve dotarsi di una legge organica in materia di asilo; va contrastata la tratta degli esseri umani, anche attraverso forme efficaci di collaborazione con i Paesi di origine e di transito di migranti e profughi e colpendo duramente i trafficanti. Il mondo del lavoro si mobilita quindi perchè all'indignazione ed al dolore possa seguire la ricerca di soluzioni concrete, perché la tragedia terribile di Lampedusa non si ripeta. Mai più.Le INIZIATIVE di CGIL, CISL UIL  nelle MARCHE RASSEGNA STAMPA Corriere Adriatico 11 ottobre 2013
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04/10/2013 Sanità: per la Cisl molte criticità da superare
Rispetto all’incontro di ieri pomeriggio in merito alla riorganizzazione del sistema sanitario della nostra regione, al quale non era presente l’assessore Mezzolani, la Cisl Marche sottolinea la permanenza di diverse criticità.Sono ancora da colmare le differenze di veduta tra sindacati e Regione sulla riduzione delle liste di attesa , contrasto della mobilità passiva, modalità di rafforzamento di residenzialità – domiciliarità e livelli di partecipazione. «Dalla Regione ci aspettiamo – afferma Sauro Rossi segretario regionale Cisl Marche, presente all’incontro - una più precisa definizione di impegni, organizzativi e programmatici, per salvaguardare e qualificare concretamente i servizi socio sanitari marchigiani, e fronteggiare le difficili situazioni in cui si trova ad operare il personale. »
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04/10/2013 Quando il lavoro era Santo
Tra i Santi sociali, così chiamati per le importanti opere in favore dei poveri e dei diseredati (hanno operato particolarmente in Piemonte e a Torino tra “800 e “900) spicca la figura di San Giovanni Bosco (1815-1888). Don Bosco, ha fondato i Salesiani, che con i loro centri (case) diffusi, hanno dato e danno un contributo efficace e direi fondamentale, nella formazione professionale di migliaia di giovani. Per lo più provenienti da famiglie disagiate. Quello a fianco è il testo dal manoscritto originale, del primo contratto di apprendistato firmato da Don Bosco, oltre centocinquanta anni fa, agli inizi dell’industrializzazione italiana. In quegli anni l’impegno di Don Bosco, era rivolto lenire gli effetti della povertà e dell’emarginazione diffuse nelle grandi città. Salvava i suoi ragazzi dalla strada, chiamandoli con sé, a vivere l’esperienza del riscatto e della speranza, attraverso il lavoro e la preghiera, nella nascente comunità salesiana di Valdocco, allora alle porte di Torino. Leggendo il testo non possiamo che essere presi da una tenerezza indicibile, per il modo in cui è scritto, per l ’amore e la fiducia verso i giovanissimi lavoratori e infine, per la raffinata e anticipatoria capacità negoziale che esprime. C’è molto da imparare ancora oggi. Oggi che il lavoro si fa sempre più marginale e le imprese abdicano alla loro funzione sociale, trasformate in una merce qualsiasi, da vendere al momento opportuno, nella logica imperante del capitalismo finanziario. I licenziamenti? La cassa integrazione? Le famiglie sul lastrico? Ma cosa volete che contino. Non sono che insignificanti “danni collaterali”, come nel titolo di uno degli ultimi libri di Zygmunt Bauman. Chi dice che questo è il prezzo della modernità non dice la verità. La storia è piena di crisi buie che sono state superate con l’impegno di uomini profetici che hanno saputo trovare vie nuove e nuove ragioni di vita. Come non pensare a Benedetto da Norcia (San Benedetto). Nel disorientamento generale della grande crisi successiva alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, con la Regola (Ora et Labora) ha innalzato il lavoro e la fatica umana a forma di preghiera, dando, di fatto, inizio all’economia civile, la prima forma di mercato inclusivo, aperto ai bisognosi, che sarebbe diventato il motore di sviluppo dell’intero occidente. Bisogna ricreare questa cultura e questo rispetto per il lavoro. Ha scritto Carlo Lottieri: “Quello che bisogna restaurare, soprattutto prestando attenzione al futuro dei giovani, è il diritto di ognuno a lavorare, intraprendere, costruirsi un futuro. Quando in una società le bardature corporative sbarrano la strada di accesso a questa o quell’attività [….] quello che muore è il diritto stesso. E la persona viene privata della libertà di guadagnarsi onestamente da vivere”. Ha detto Sant’Ambrogio: “Ciascun lavoratore è la mano di Cristo che continua a creare e a fare del bene». Questa è la vera redenzione di cui ha bisogno la nostra società.  Gianluigi Storti Don Bosco contratto apprendistato
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02/10/2013 Fano, abbonamento al bus. Procedure burocratiche kafkiane
 Così definisce il responsabile  Cisl Ast Fano Giovanni Giovanelli le disposizioni sul trasporto pubblico.  “Innanzitutto anche coloro che hanno una tessera antecedente all’entrata in vigore delle nuove disposizioni devono  recarsi ai servizi sociali a Sant’Orso, recuperare il modello, compilarlo. Dopo avere versato il balzello di euro 5,16 (per diritti di segreteria),  consegnarlo all’Ufficio Protocollo del Comune di Fano  e poi andare a ritirare dopo almeno un paio di giorni  la nuova tessera presso gli uffici dei servizi sociali del comune a   Sant’orso”.  Con la nuova tessera, finalmente,  recarsi alla stazione dei treni dove è allocata la biglietteria  lasciarsi rilasciare l’abbonamento. L’aspetto che colpisce maggiormente i cittadini è costituito dalle modalità così farraginose, considerando il fatto che molti utenti sono invalidi/anziani e quindi  fanno difficoltà a muoversi o  sono persone che lavorano e che pertanto o devono prendere almeno due giorni di permesso per il rinnovo.  Infine il nuovo balzello messo senza alcuna logica solo per il rilascio di una tessera, evitabile poiché  tutti gli utenti possiedono documenti  d’identità e codice fiscale.La Cisl regionale aveva già nel Marzo scorso ribadito all’assessore ai trasporti Viventi , nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori, la necessità di considerare la centralità del trasporto pubblico locale, anche e soprattutto in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo, confermando la necessità del mantenimento degli attuali livelli di servizio da considerare il minimo indispensabile per le esigenze della comunità marchigiana.  
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01/10/2013 Irresponsabile anteporre gli interessi personali alle condizioni del paese
Si sono incontrati questa mattina presso la sede della Cisl i Segretari generali di Cgil Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti per valutare eventuali azioni unitarie a fronte della delicata situazione politica che si e' venuta a determinare negli ultimi giorni. "Serve un vero Governo del Paese" si legge nel documento firmato unitariamente dai tre leader sindacali che hanno così esposto alla stampa quanto deciso per fare appello alla classe politica al senso di responsabilità e scongiurare il rischio di un ritorno alle urne. "Cgil, Cisl e Uil esprimono la loro preoccupazione per la crisi istituzionale causata dall'irresponsabilità di chi vorrebbe anteporre gli interessi personali alle condizioni del Paese. L'incertezza di queste ore determina gravi ripercussioni sulla nostra economia e rischia di far aumentare la pressione fiscale sul lavoro e sulle pensioni. Cgil, Cisl e Uil ribadiscono che occorre una buona legge di stabilità che inverta le scelte recessive compiute in questi anni: non si può immaginare un'uscita dalla crisi senza puntare sul lavoro e sulla buona occupazione. Per questo serve un vero Governo del Paese, capace di compiere le scelte necessarie a rispondere alle richieste del mondo del lavoro. In ragione di ciò, Cgil, Cisl e Uil chiedono che la legge di stabilità preveda: un' effettiva restituzione fiscale ai lavoratori dipendenti e ai pensionati; una riduzione fiscale alle imprese collegata agli investimenti e all' occupazione il completo finanziamento della cassa integrazione in deroga e la definitiva soluzione al problema degli esodati e dei precari di pubblica amministrazione, scuola e ricerca E' essenziale che la legge di stabilità determini una riduzione del livello di tassazione, non solo in nome della giustizia fiscale, ma per la necessità di rilanciare investimenti, consumi e occupazione che non possono crescere se si accentua l'impoverimento di lavoratori e pensionati.  È, inoltre, irrinunciabile che la legge di stabilità compia scelte di politica industriale e di investimenti, senza le quali le grandi imprese di rete fondamentali per lo sviluppo, come Telecom e Alitalia, e grandi gruppi industriali, come Finmeccanica e quelli siderurgici, perdono la loro funzione e rischiano di essere svenduti. Bisogna affrontare il nodo della spesa pubblica, abbandonando la dannosa logica dei tagli lineari e realizzare un riordino istituzionale e una riduzione della spesa corrente attraverso i costi standard, avviando un processo contrattuale di riorganizzazione della pubblica amministrazione. L'assenza di queste scelte e una legge di stabilità ragionieristica determinerebbero un ulteriore peggioramento delle condizioni dei lavoratori, dei pensionati e delle imprese e, soprattutto, una diminuzione dei livelli occupazionali. Affinché non continui quello stato di ingovernabilità del Paese che impedisce la realizzazione di tutte queste necessarie riforme, occorre che il Parlamento cambi la legge elettorale, ridando ai cittadini la possibilità di scegliere, superando la logica personalistica della politica e ricostruendo un clima di fiducia nelle istituzioni della Repubblica. Cgil, Cisl e Uil impegnano le loro strutture ad attuare, da subito, assemblee nei luoghi di lavoro, a indire presidi in tutti i territori e a organizzare, nelle giornate di sabato e domenica prossima, volantinaggi nelle piazze e nei punti di maggiore incontro dei cittadini".Roma, 30 settembre 2013
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25/09/2013 Dipingere la sicurezza sul lavoro
Sarà inaugurata il 26 settembre, alle ore 17.30  nella Rocca Malatestiana  di Fano la mostra Dipingere la sicurezza sul lavoro. Si tratta di un’iniziativa  organizzata da Inail di Pesaro – Urbino  con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura della sicurezza nell’opinione pubblica. 43 saranno  le opere esposte, selezionate dal concorso indetto in collaborazione  con le Accademie di Belle Arti di Urbino e di Macerata. E’ data la possibilità ad ogni visitatore di esprimere la propria preferenza votando il quadro che maggiormente lo ha colpito e ciò allo scopo di creare un legame personale con l’opera e di realizzare quello che è il compito dell’Istituto, ossia di indurre in ogni uomo il valore della sicurezza e sui concetti ad essa collegati, come  valori insostituibili e necessari per il nostro vivere quotidiano. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 6 ottobre, dal lunedì al venerdì dalle 17.30 alle 20 e il sabato e la domenica anche il mattino dalle 10.30 alle 12.30.
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25/09/2013 Pesaro, si rischia il dissolvimento del settore del mobile
 “La situazione lavorativa di Settembre non accenna a un miglioramento della produzione o del riassorbimento dei posti di lavoro,  si denota un’ assenza di commesse di lavoro per le aziende, è questo il problema più pesante che si deve assolutamente risolvere con politiche mirate a una riduzione della pressione fiscale sulle aziende e a una riduzione dei costi del lavoro". E’ quanto afferma Paolo Ferri  responsabile  Filca Pesaro  - e  data la situazione invita la politica territoriale e nazionale  a  predisporre tutte le misure del caso e  a concertare  proposte  di  immediata attuazione “. “Non dimentichiamo  - aggiunge  Ferri  - anche il problema dei licenziati vicino alla pensione ma non sufficientemente coperti da ammortizzatori per arrivarci. Cinquantacinquenni senza lavoro alla fine dei periodi di copertura, padri di famiglia con un reddito insufficiente a far fronte alle spese quotidiane.  Non si possono lasciare soli questi lavoratori e le loro famiglie” .  In questa fase calano le assunzioni; il tutto per effetto di una mancanza di commesse lavorative sul nostro territorio, anche se alcune aziende si stanno muovendo verso mercati esteri ma anche qui, chi ha investito in precedenza adesso resiste meglio, chi inizia ora non sempre trova terreno facile anche perché gli investimenti in macchinari e materiali  innovativi non si inventano dall’oggi al domani.   “Occorre - continua Ferri - che la Regione Marche tramite l’assessorato al lavoro e  quello delle attività produttive convochi i responsabili sindacali che seguono il settore del mobile arredamento per avviare un confronto che porti all’elaborazione di un progetto industriale di supporto alla filiera del mobile arredo. Noi aspettiamo la convocazione: i lavoratori attendono dalla politica le risposte. La situazione è drammatica, si sta rischiando il dissolvimento del distretto del mobile arredo, nel solo mese di Agosto vi sono stati  circa 300 lavoratori, anche di importanti aziende del mobile arredo, in mobilità. “E’ già la terza volta che la Filca Cisl di Pesaro chiede l’attivazione di un tavolo di confronto,  invece - conclude Ferri - tutto tace e sicuramente non sarà solo l’export, che peraltro coinvolge un numero molto ristretto di aziende, a rilanciare il settore del mobile arredo. La situazione occupazionale è drammatica sia nel Pesarese che nel Fanese: perdere il lavoro oggi significa non avere più alcuna possibilità di rientrare nel mondo del lavoro”.  
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24/09/2013 Previdenza per stranieri: stop a un'ingiustizia grazie all'INAS
Era una grave pratica discriminatoria nei confronti dei cittadini stranieri e l'Inps l'ha finalmente mandata in soffitta, anche grazie all'impegno del Centro Patronati (Acli, Inas Cisl, Inca Cgil, Ital Uil): l'istituto previdenziale ha infatti riconosciuto che tutti gli immigrati regolarmente soggiornati in Italia, che siano titolari del requisito del permesso di soggiorno da almeno un anno, possono ottenere, se in possesso dei requisiti sanitari richiesti, l'indennità di accompagnamento, la pensione di inabilità, l'assegno mensile di invalidità e l'indennità mensile di frequenza, anche se privi di permesso di soggiorno Ce di lungo periodo.In questo modo, l'ente recepisce quanto stabilito dalla Corte Costituzionale in diverse sentenze sull'argomento. Il fatto che la concessione di alcuni tipi di prestazione assistenziale fosse vincolata al possesso della carta di soggiorno era infatti già stato dichiarato incostituzionale.La decisione dell'Inps è anche merito del patronato INAS che si è attivato ottenendo dai tribunali diverse sentenze positive. In base  a quanto precisato ha precisato l'ente previdenziale, eventuali domande di riesame potranno essere accolte solo nei limiti della prescrizione decennale e in assenza di giudicato.
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09/09/2013 Continua la raccolta di firme contro i maxi stipendi dei manager
Prosegue l’iniziativa della FIBA/CISL avviata lo scorso 26 luglio relativa alla raccolta delle firme per il sostegno ad una legge di iniziativa popolare che stabilisca un tetto alle retribuzioni dei top manager delle società di capitali. Lunedì 9 settembre il gazebo del sindacato dei bancari della CISL sarà presente a Fano in piazza XX Settembre per l’intera giornata. Questa iniziativa muove da due considerazioni di fondo. Da un lato vi è un contesto economico sempre più deteriorato , dove a causa della crisi mondiale, generata dalla finanza, piccole imprese e famiglie stanno pagando prezzi altissimi con serie difficoltà, di accesso al credito per le prime e occupazionali/reddituali per le seconde. Dall’altro assistiamo ad una progressiva finanziarizzazione dell’economia con un perversa spirale che porta le grandi imprese, segnatamente quelle bancarie, ad assumersi rischi sempre maggiori perché alle prospettive di risultato immediato e alle performances di breve periodo sono collegati stipendi e bonus dei top manager. Con il progetto di legge di iniziativa popolare la FIBA/CISL si prefigge di inserire il limite di 294.000 Euro annui ai compensi fissi dei manager privati di società di capitali quotate in borsa, collegando un ulteriore limite, anche alla parte variabile e ai bonus agli stessi riconosciuti, ritenendo che un compenso massimo, prossimo ai 600.000 Euro annui, possa ben rappresentare un equo compromesso fra  responsabilità di governo d’impresa e sana e prudente gestione aziendale. Inoltre, non è infrequente il caso di managers che anche in presenza di palesi responsabilità, per lo stato di crisi nella quale lasciano l’impresa da essi gestita, riescono a farsi “accompagnare alla porta” con buonuscite milionarie. Il progetto di legge pone anche alle liquidazioni un limite, dato dalla stretta correlazione fra durata del rapporto di lavoro del manager e la retribuzione fissa annuale riconosciutagli. Alcuni esempi di mega compensi riconosciuti nel 2012 a Top manager bancari e assicurativi. Amministratore Delegato Intesa Sanpaolo:             3.937.000 Euro; Amministratore Delegato Generali:                         3.478.000 Euro; Amministratore Delegato Unicredit:                         2.997.000 Euro; Amministratore Delegato Unipol:                             2.153.000 Euro; Amministratore Delegato Banca MPS:                     1.596.000 Euro; Amministratore Delegato UBI Banca:                      1.506.000 Euro; Amministratore Delegato Credito Valtellinese:       1.425.000 Euro.         Qualunque cittadino maggiorenne potrà recarsi con un valido documento di riconoscimento presso il punto istituito dalla FIBA/CISLe sostenere con la propria firma questa iniziativa che sta riscuotendo sul territorio nazionale un grande consenso popolare.
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08/09/2013 700 operai a rischio, crisi nella zona della Valcesano
L'ultima crisi clamorosa della provincia di Pesaro - Urbino  pone nuovamente all'attenzione delle istituzioni, delle associazioni datoriali e sindacali, il futuro del sistema industriale e manifatturiero della nostra provincia. "La zona industriale di Fano e della Valcesano - afferma Giovanni Giovanelli responsabile Cisl di Fano - che nel 2010 - 2011 ha subito la grave crisi della nautica con la perdita di circa 3000 lavoratori e con la chiusura di imprese della nautica e imprese della filiera collegata alla nautica, oggi registra una maggior tenuta dal punto di vista occupazionale dovuta principalmente alla maggior diversificazione del tessuto produttivo con aziende leader in vari settori sia nella metalmeccanica che nell'arredo che garantiscono l'occupazione e la tenuta del tessuto socio - economico . "Rimangono tuttavia gravi segnali di crisi soprattutto nella zona della ValCesano che risente in maniera significativa della crisi dell'elettrodomestico ( 700 operai a rischio occupazione) e anche della chiusura di una delle aziende più importanti, la BVB del gruppo Marcegaglia, di cui solo una piccola parte  di lavoratori è stata occupata in un nuovo insediamento produttivo. Praticamente ferma è l'edilizia per la mancanza di appalti pubblici e con residui cantieri collegati ai benefici della ristrutturazione edilizia. Preoccupa anche il futuro incerto delle opere accessorie previste dalla realizzazione della terza corsia dell'A14 (già a luglio  - dice Giovanelli - abbiamo richiesto  al sindaco del comune di Fano un incontro  su questo problema)  che darebbe lavoro alle ditte subappaltatrici e a quelle fornitrici di materiale". Per quanto riguarda l'utilizzo degli ammortizzatori sociali la maggior parte delle ditte  vi ricorre e rimane fortemente critica la situazione delle ditte che rientrano nel campo di utilizzo della Cassa integrazione in deroga . A tal proposito è opportuno attivare forme di controllo per evitarne l'utilizzo fraudolento, chiediamo a tal fine di attivare, come peraltro previsto dalla normativa, la comunicazione preventiva all'Inps e alla direzione provinciale del lavoro. La Cisl della zona di Fano,  - continua Giovanelli -  auspica che tutte le parti sociali istituzionali e datoriali si attivino immediatamente per un tavolo di confronto per dare risposte immediate e condivise in una strategia territoriale e non confinata all'iniziativa di un singolo comune, ai lavoratori che perdono lavoro e che sono alla ricerca di occupazione. Altresì è immediatamente necessario sviluppare politiche di programmazione industriale e ripensare il futuro produttivo e di sviluppo del territorio di Fano e della Valcesano ma anche di tutta la provincia. Il nostro territorio non può perdere l'occasione dei fondi europei (2013-2014) che prevedono numerose risorse per la riqualificazione del territorio e per sostenere lo sviluppo. Quali sono i progetti le idee che la classe dirigente prevede per rilanciare lo sviluppo e l'occupazione del nostro territorio? Il tempo è ormai scaduto e le risposte non arrivano.
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05/09/2013 Cisl Marche. Basta ai balletti sulla sanità
COMUNICATO STAMPACisl Marche: Basta ai balletti sulla sanità Come spesso capita quando si parla di sanità, il confronto sulle reti cliniche rischia di svilupparsi in maniera a dir poco inappropriata. Si sposta sulla stampa un dibattito che andrebbe approfondito nelle sedi deputate e ci si abbandona subito a sterili polemiche politiche, ignorando la sostanza reale dei problemi. Nello specifico le opposizioni volutamente dimenticano che la riorganizzazione delle reti ospedaliere è resa obbligatoria dalla normativa nazionale. La Regione, come già accaduto per altri temi, continua a pensare che l’unica soluzione possibile sia quella elaborata nelle sue ristrette stanze. Per la Cisl delle Marche questo modo di confrontarsi sulla riorganizzazione sanitaria regionale è assolutamente sbagliato e da contrastare. In un quadro economico difficile come quello che stiamo vivendo serve uno sforzo di tutti i soggetti istituzionali e sociali coinvolti per individuare le misure più appropriate per evitare che la riduzione delle risorse a disposizione si trasformi automaticamente in tagli dei servizi ai cittadini. Per questo la Cisl delle Marche sollecita uno sforzo di programmazione in grado di trovare il giusto equilibrio tra assistenza ospedaliera e assistenza territoriale, per mantenere la sanità pubblica su livelli adeguati evitando di fare della sanità oggetto di pura speculazione politica. Sauro Rossi (Segretario Cisl Marche) Ancona 5 settembre 2013
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26/07/2013 La Fiba raccoglie firme contro i maxi stipendi dei manager
 A Pesaro, il 26 luglio la Fiba, il sindacato dei bancari e assicurativi della Cisl, allestisce un gazebo per la raccolta di firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare che fissi un limite massimo agli stipendi dei top manager privati. “L’ iniziativa, promossa a livello nazionale,  nasce da due considerazioni di fondo -  spiega Egidio Valletta  Segretario Fiba Pesaro, - da un lato vi è un contesto economico sempre più deteriorato, dove a causa della crisi mondiale, generata dalla finanza, famiglie e piccole imprese stanno pagando prezzi e difficoltà altissime sia  in termini di occupazione e reddito che di  accesso al credito.  Dall’altro assistiamo ad un progressiva finanziarizzazione  dell’economia con una perversa spirale che porta le grandi imprese, comprese quelle bancarie, ad assumersi rischi sempre maggiori perché alle prospettive di risultato immediato sono collegati stipendi e bonus dei top manager.” Un meccanismo che nemmeno la politica riesce più a governare e che crea il paradosso  di managers che, pur di fronte a situazioni di crisi delle imprese che gestiscono, continuano a percepire  compensi  milionari e bonus  come se nulla fosse, contribuendo, a volte a peggiorare la situazione di dissesto. “La Fiba – continua Valletta -  non vuole certo ignorare che a grandi responsabilità debbano corrispondere compensi adeguati ma, ritiene non più derogabile il principio di un equa distribuzione dei sacrifici, che sempre più spesso lavoratori e piccole  medie imprese sono chiamati a compiere.”  Di qui l’idea di porre un argine ad una simile situazione con una legge.  Così come il Governo, con il decreto “Salva Italia” ha posto un limite alle retribuzioni dei manager pubblici, così la FIBA si prefigge di inserire tale limite anche ai compensi dei manager privati di società di capitali quotate in borsa,  ritenendo che un compenso massimo, prossimo ai 600.000 euro annui, possa rappresentare un equo compresso fra responsabilità di governo d’impresa e prudente gestione aziendale.    
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25/07/2013 Insufficiente il personale docente assegnato alle scuole marchigiane.
Assegnati  dal Ministero della Pubblica Istruzione  30 posti aggiuntivi di personale docente alle Marche .Una assegnazione esigua che ha consentito di recuperare solamente alcune delle situazioni di maggior difficoltà presenti nelle scuole marchigiane. I posti dati permettono di garantire i docenti previsti nei Licei Musicali, di riattivare alcuni corsi serali ed i percorsi didattici all’interno delle carceri che erano stati soppressi per mancanza di personale e soprattutto di sdoppiare classi, cosiddette “classi pollaio”,   costituite con più di 30 alunni. Le segreterie regionali Marche di Flc/Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals denunciano tuttavia che quanto assegnato dal Ministero non è sufficiente a recuperare tutte le situazioni di disagio presenti nel territorio regionale: numerose ancora le situazioni di classe sovraffollate, ospitate spesso in aule non a norma. Drammatica inoltre la situazione delle scuole dell’infanzia: 104 sezioni attive solo il mattino nonostante la richiesta di tempo pieno delle famiglie alle quali non è stato possibile dare alcuna risposta.Scarica il Comunicato Stampa Unitario 
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23/07/2013 Rifinanziare la cassa integrazione in deroga: incontro con l’On Cesare Damiano
Nelle Marche saranno 15.000 i  lavoratori dei settori dell’artigianato, e delle piccole imprese dei servizi, del commercio del turismo, senza nessuna  “protezione sociale” in caso di sospensione dal lavoro dal 1 Giugno 2013  per il mancato rifinanziamento della Cassa Integrazione in Deroga. E’ il grido d’allarme che CGIL CISL UIL delle Marche e delle Associazione Artigiane hanno  manifestato  durante l’incontro con  il Presidente della Commissione Lavoro alla camera On. Cesare Damiano in occasione del quale è stata rilanciata l’urgenza di rifinanziare lo strumento della Cassa Integrazione in Deroga e  di prevedere  interventi concreti per  ridefinire i criteri di riparto delle risorse tra le regioni. Il presidente Damiano si è impegnato a sostenere queste richieste, anche se ha rappresentato tutte le difficoltà relative al reperimento di nuove risorse. Resta il fatto che la questione “cassa in deroga”, dopo essere sparita i dalle emergenze del governo, è tornata ad essere considerata tra le priorità che vanno risolte. Intanto CGIL CISL UIL Regionali e le Associazioni Artigiane  confermano  che dal 1° Luglio per tutti i lavoratori  artigiani dipendenti da imprese aderenti all’EBAM è stata attivato, come strumento di sostegno al reddito, la sospensione. Nota Dipartimento mercato del lavoro Cisl Marche
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12/07/2013 A Fabriano si manifesta contro il piano di ristrutturazione di Indesit
GUARDA LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE  RASSEGNA STAMPA: Conquiste del Lavoro_13_07_13 , AGI STAMPA LA MANIFESTAZIONE DI FABRIANO   
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12/07/2013 Sciopero al Corriere Adriatico
Mercoledì 10 luglio 2013 si è conclusa con esito negativo, presso la sede Federazione italiana editori giornali di Roma, la fase sindacale nazionale della procedura di licenziamento collettivo (legge 223/91) per 13 lavoratori poligrafici del Corriere Adriatico. L’assemblea dei lavoratori poligrafici del Corriere Adriatico, in accordo con le RSA e le Organizzazioni sindacali territoriali, preso atto del mancato accordo, proclama per sabato 13 luglio l’intera giornata lavorativa di sciopero; dà inoltre mandato alle proprie Rappresentanze di organizzare un pacchetto di ulteriori sei giornate di sciopero da effettuarsi in attesa del confronto in sede regionale con l’Azienda e la Regione Marche. Le Organizzazioni Sindacali di Categoria di Cisl e Cgil (Fiste e e Slc) si attiveranno da subito nel coinvolgimento delle Istituzioni locali e regionali.
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05/07/2013 Animazione con gli Operatori Socio Sanitari
      Diciotto giovani, in divisa bianca e scritta rossa sul petto “Oss tirocinante Ial Marche”, sabato 29 giugno, nel salone della Residenza Protetta “Beato Sante“ di  Mombaroccio,  hanno saputo meritarsi egregiamente il gradimento e gli applausi dei numerosi anziani residenti nella Casa di Riposo e di quelli giunti per l’occasione dalla Residenza Protetta di Santa Colomba di Pesaro. Soddisfazione e partecipazione testimoniate anche dalla simpatica esecuzione personale della nota “La vie en rose” di E. Piaf da parte di un’anziana signora ospite della residenza (struttura).  Erano infatti i 18 allievi del corso per “Operatore Socio - Sanitario” diretto e realizzato dall’Ente di formazione ‘Ial Marche srl’ di Pesaro, attivamente presente all’evento con tutto il suo Staff.  Il corso, della durata di 1010 ore, attraverso una formazione di carattere teorico e pratico,  fornisce  all’operatore la capacità di intervenire nelle situazioni di mancanza di autonomia psico-fisica dell’assistito. Con canti e balli insieme al gruppo folkloristico “Pizzica Lu Core Meu” di Fano hanno dato vita ad un bel pomeriggio di festa e di tanti piccoli gesti di attenzione personale resi ancor più gradevoli dai ricchi vassoi di dolci regalo dello Ial.            
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22/06/2013 Cgil Cisl e Uil scendono in piazza
CLICCA QUI PER VEDERE LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE Erano circa 5 mila i lavoratori marchigiani che hanno partecipato sabato 22 giugno, alla manifestazione nazionale a  Roma. Da tutta la Regione 100 pullman raggiungeranno la capitale. La manifestazione è promossa da Cgil, Cisl e Uil per il rilancio del lavoro e per una politica a sostegno dello sviluppo. I sindacati hanno già avanzato le loro richieste al Governo dal quale si attendono risposte. Le priorità di Cgil Cisl e Uil: rifinanziare la Cassa integrazione in deroga, poiché il miliardo di euro stanziato non è ancora disponibile e non è sufficiente. Ridurre le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati e alle imprese che fanno assunzioni stabili. Dare ai Comuni e agli altri Enti pubblici la possibilità, se hanno le risorse, di fare investimenti allentando i vincoli del patto di stabilità interno. Evitare aumenti dell’Iva e riformare l’Imu, dalla quale dovrebbero essere esentati solo i proprietari di un immobile purché non sia di lusso. Fare scelte di politica industriale che rilancino la produzione, l’innovazione e gli investimenti. Le Marche hanno una ragione in più per partecipare e per sostenere la manifestazione del 22 giugno. La crisi ha colpito duro una Regione caratterizzata da molte imprese manifatturiere, soprattutto di piccole dimensioni.  Il disagio occupazionale è sempre più elevato. Secondo i dati Inps, nei primi cinque mesi dell’anno, sono stati 47.735 i lavoratori che hanno chiesto l’indennità di mobilità o disoccupazione. Un dato che conferma il picco negativo toccato l’anno scorso. Di questi, 14.642 hanno riguardato Ancona, 7.353 Ascoli Piceno, 405 Fermo, 9.087 Macerata e 12.248 Pesaro e Urbino. Le domande di mobilità, sempre nei primi cinque mesi dell’anno, hanno subito un’impennata passando da 2.680 a 4.534 (+69,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Altrettanto preoccupanti sono i dati relativi alla Cassa integrazione. Nei primi cinque mesi dell’anno sono state 21.347.552 le ore complessivamente autorizzate nella Marche, con un incremento del 37,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un livello record dall’inizio della crisi. Nel primo trimestre 2013, la disoccupazione ha raggiunto l’11,4%, percentuale che ormai ci avvicina alla media nazionale. Prima della crisi  il tasso di disoccupazione era la metà di quella italiana. La recessione che sta colpendo le Marche è inarrestabile, lo dimostra un ulteriore calo della produzione e del fatturato rispettivamente pari a -4,8% e -4,6% nel primo trimestre 2013. L’emergenza che sta vivendo il sistema produttivo marchigiano è anche rappresentata dalle 4.827 aziende che hanno chiuso i battenti nel primo trimestre del 2013 rispetto alle sole 3.373 che sono nate,   con un saldo negativo di ben 1.454  imprese. Anche il dato dei fallimenti la dice lunga: da  gennaio a maggio 2013, si è registrata l’apertura della procedura di  fallimento  per 165 aziende in tutta la Regione, rispettivamente 67 in  provincia di Ancona, 26 in quella di Ascoli, 17 nel Fermano, 19 nella provincia di Macerata e 26 a Pesaro Urbino. (fonte Unioncamere Marche). Sul fronte locale, Cgil, Cisl e Uil Marche hanno richiesto da settimane alla Giunta Regionale l’apertura di un tavolo di confronto per individuare misure urgenti che possano contribuire a limitare il disagio e favorire la ripresa. E’ previsto per la prima settimana di luglio un incontro tra le parti. I principali temi che il sindacato ha posto all’ attenzione della Regione sono la piena attuazione delle misure anticrisi, le politiche attive del lavoro, l’utilizzo dei fondi strutturali europei, il rafforzamento del “Made in Italy”, la realizzazione di interventi infrastrutturali ed ambientali, il sostegno al credito, la riorganizzazione dei servizi a rete e della Pubblica Amministrazione. LAVORO E' DEMOCRAZIA: LE RICHIESTE DI CGIL CISL E UIL AL GOVERNO
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17/06/2013 Ferretti: siglato l'accordo per la gestione degli esuberi
Il  12 giugno 2013 è stato sottoscritto l’accordo tra Ferretti SpA, OO.SS. ed RSU di  cantiere riguardante la gestione dei cento esuberi (tra i lavoratori indiretti) dichiarati a febbraio 2013 dall’Azienda. L’accordo prevede come unico ed esclusivo criterio per l’individuazione degli esuberi la disponibilità volontaria dei lavoratori ad essere collocati in mobilità.Le uscite saranno distribuite a partire dal mese di giugno 2013 e fino a novembre 2014 (periodo coperto dall’accordo di CIGS) entro un massimo di 56 lavoratori distribuiti in tutti i cantieri Ferretti SpA.L’accordo prevede un incentivo all’esodo di € 25.000 uguale per tutti i lavoratori che aderiranno alla procedura; per coloro che dichiareranno per iscritto la disponibilità ad aderire alla procedura di collocazione in mobilità entro il mese di settembre 2013 (anche per uscite successive a tale data) saranno riconosciuti ulteriori € 5.000 a titolo di incentivo all’esodo. Con la sottoscrizione di questo accordo Fillea, Filca e Feneal ritengono di aver concluso il percorso avviato all’atto della presentazione del piano industriale da parte della Ferretti SpA. Per questa ragione è stato chiarito all’Azienda che ulteriori ipotesi riorganizzative di qualunque natura non solo non vedrebbero le Organizzazioni Sindacali concordi, ma ci troverebbero esplicitamente contrari. A questo punto aspettiamo che quanto previsto nel Piano Industriale in termini di investimenti produttivi e commerciali venga per davvero messo in campo e cominci rapidamente a produrre effetti. Per quanto riguarda la gestione della CIGS, nel corso dell’incontro è già stato rilevato che ci sono dei problemi nella gestione delle rotazioni e delle figure collocate dall’azienda a zero ore. L’accordo quadro ed il successivo accordo sottoscritto al Ministero del Lavoro su questo punto sono chiarissimi: dovrà essere effettuato il massimo di rotazione possibile. Pertanto abbiamo preannunciato all’azienda la necessità di fare un apposito incontro di gruppo (previsto dagli accordi sottoscritti), a conclusione dei vari confronti di cantiere, per fare una verifica sulla gestione della CIGS. Abbiamo invitato l’azienda a correggere le interpretazioni non corrette dell’accordo e preannunciato che qualora ciò non accadesse ci riterremo liberi di avviare ogni percorso a tutela dei lavoratori coinvolti, senza escludere l’utilizzo di alcuno strumento.    
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14/06/2013 «Dobbiamo saper cogliere energia e speranza per il nostro paese»
La Cisl Marche partecipa al XII Congresso Confederale CISL "L'Italia della responsabilità. Un sindacato Nuovo per un nuovo paese" che si tiene a Roma nelle giornate dal 12 al 15 giugno 2013. "La politica sindacale della CISL  nei prossimi quattro anni  per la crescita, il lavoro, la giustizia sociale."L'intervento di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale CISL Marche.   
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13/06/2013 Sui Monti Sibillini con i pensionati di Pesaro
I pensionati di Pesaro organizzano per il 16 giugno una piacevole giornata nel Parco Nazionale dei  Monti Sibillini. In mattinata si visiterà  il bellissimo borgo medievale di Norcia, in particolare la Basilica di San Benedetto, il Palazzo comunale costruito nel XIII secolo  e il mercato.  Nel pomeriggio si andrà a scoprire la  spettacolare piana di Castelluccio. Sono invitati soci e amici.gita norcia  
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06/06/2013 Ferretti, ricorso alla cassa integrazione
Accordo raggiunto fra il gruppo Ferretti e le Organizzazioni Sindacali  Fillea Cgil –  Feneal Uil - Filca Cisl. La Ferretti, azienda  che opera nel settore  della cantieristica navale,  ricorrerà ad un periodo di cassa integrazione  straordinaria per i lavoratori. Ricorso richiesto per la ristrutturazione del debito e per le difficoltà generali del settore nautico  che hanno comportato una grave riduzione di commesse e una conseguente perdita di quote di mercato  sia in termini di volumi produttivi che di fatturato. L’organico della Ferretti conta 1186 dipendenti  di cui 282 occupati presso il nostro territorio nella sede  di Centocroci di Mondolfo. L’ accordo prevede che l’individuazione dei lavoratori da sospendere avverrà sulla base di esigenze tecnico – organizzative  e produttive e l’azienda assicurerà la  massima rotazione tra i lavoratori, per garantire la maturazione dei ratei da parte dei lavoratori coinvolti  e il premio di risultato sarà maturato anche dai lavoratori  eventualmente  posti in cassa integrazione a zero ore. Inoltre i soggetti firmatari dell’accordo hanno stabilito di incontrarsi mensilmente al fine di monitorare l’andamento della Cassa Integrazione  e l’evoluzione della situazione aziendale  ed occupazionale legata alla procedura di ristrutturazione del debito. A breve un incontro per definire l'accordo sulla procedura di mobilità volontaria. CIGS 29-05-2013  
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03/06/2013 Sciopero generale dei lavoratori del legno
 E’ stato proclamato lo sciopero generale dei lavoratori del legno. Lo ha deciso l’Assemblea dei quadri e dei delegati delle Federazioni di Categoria di Cgil Cisl e Uil – rispettivamente Feneal, Filca e Fillea. Lo scioperò si farà venerdì 7 giugno per tutta la mattina e per l’ultima ora di ogni turno. La decisione è stata presa per protestare contro la scelta di Federlegno, - l’associazione rappresentativa delle imprese della filiera del legno e arredo -  di abbandonare la trattativa per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale. A fronte di una situazione economica produttiva che si fa sempre più difficile, piuttosto che cogliere l’occasione del rinnovo del contratto nazionale per sviluppare relazioni sindacali basate sul confronto e la partecipazione, anche al fine di condividere soluzioni che aiutino il settore a uscire dalla crisi, Federlegno ha avanzato richieste che i sindacati hanno valutato come inaccettabili. In particolare l’ipotesi di un orario cosiddetto “multiperiodale”, da calcolarsi su base annua con una gestione a totale discrezione dell’impresa; ma anche il peggioramento delle normative sull’apprendistato e del lavoro a tempo determinato. Davanti ad  un naturale rifiuto da parte sindacale di accettare queste imposizioni, la Federlegno, con un atteggiamento scorretto e irresponsabile, ha abbandonato la trattativa. Cgil Cisl e Uil di Categoria chiedono da subito la ripresa di un confronto che affronti i contenuti della piattaforma unitaria, al fine di giungere ad una rapida conclusione del rinnovo del contratto nazionale che sia in grado di dare immediate risposte anche in termini di incremento salariale per la salvaguardia del potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori. Lo sciopero sarà sostenuto da due manifestazioni che si svolgeranno a Pesaro (ore 9.30 in Piazzetta Ciacchi) e a Tolentino (ore 14.30 in Piazza delle Libertà).
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27/05/2013 Patto per il rilancio delI' economia pesarese
Per far fronte alla crisi economica che sta attraversando il territorio pesarese, il comune di Pesaro insieme a Cgil, Cisl rappresentata dal Segretario Claudio Bruscoli, Uil, le associazioni di categorie, la Legacoop e Confcooperative, hanno sottoscritto un protocollo che contiene misure concrete per rilanciare l'economia, sostenere le imprese, i giovani e riqualificare la città.Per agevolare la creazione d'impresa, e' prevista l'esenzione del' Imu, dell' Irpef, della tassa sulla occupazione e sulla pubblicità per tre anni alle nuove imprese, la semplificazione dell 'iter urbanistico, il blocco degli oneri di urbanizzazione fino al 30 giugno 2014 e per favorire l'arrivo di nuova imprenditorialità proveniente anche da fuori regione riduzione del 50% degli oneri di urbanizzazione per i nuovi insediamenti produttivi.Per i giovani e' previsto un fondo pari a 50mila euro a favore della creazione di dieci nuove imprese giovanili ( con imprenditori di età inferiore 30 anni).Infine gli interventi per riqualificare la città: sostegno alla proroga degli interventi per il Piano casa, rateizzazione degli oneri di urbanizzazione, recupero e nuova destinazione di edifici esistenti. I soggetti che hanno condiviso queste importanti misure si impegnano a confrontarsi per incidere, in maniera più efficace, sui processi di rilancio del'economia e di sviluppo locale.IL RILANCIO DELL'ECONOMIA PROTOCOLLO FIRMATO
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15/05/2013 Prosegue la mobilitazione sulla sanità
Sanità, prosegue la mobilitazione dei sindacati. Oggi si è svolta la riunione di  Cgil, Cisl e Uil Marche con le rispettive Categorie della sanità e dei pensionati per valutare il confronto in atto con la Regione Marche sulle politiche di riorganizzazione della sanità. Una riunione che fa seguito alla manifestazione del 25 marzo scorso e alle assemblee che si sono svolte in tutti i territori. Pur registrando alcuni passi avanti nelle proposte su reti territoriali, integrazione socio-sanitaria, case della salute e stazione unica appaltante, i sindacati confermano di non condividere la manovra. In particolare esprimono dubbi sulla piena coerenza del piano di riconversione dei piccoli ospedali e, in attesa del progetto di riorganizzazione delle reti cliniche e della definizione del quadro economico complessivo, giudicano estremamente negativo e preoccupante il taglio che si sta profilando sul fronte del personale. Dall’ultimo incontro infatti è emersa la volontà di operare una riduzione di circa 30 milioni di euro alla spesa del personale, che si aggiungono  ai 18 già tagliati lo scorso anno. Se tale ipotesi venisse attuata, sarebbero a rischio non solo centinaia di posti di lavoro, soprattutto tra i precari, ma anche la possibilità concreta di erogare servizi ai cittadini. A questo, si aggiungano i carichi di lavoro che gravano su tutti i lavoratori, che sono già al limite, come dimostra l’ingente arretrato di giornate di ferie rimaste inutilizzate proprio per la mole di lavoro. Cgil, Cisl e Uil Marche, nel denunciare questa situazione, invitano la Regione a modificare radicalmente queste previsioni. In tal senso, si auspicano novità già per il prossimo incontro del 24 maggio. In caso contrario si intensificheranno le iniziative di lotta.
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06/05/2013 Pesaro, firmato il protocollo d’intesa sul bilancio
 Firmato il protocollo d'intesa tra il comune di Pesaro e CGIL, CISL e UIL sul bilancio  preventivo 2013. Diversi i punti  volti ad affrontare la difficile situazione economica  in cui  versano i  cittadini, per questo le parti concordano di individuare tutte le misure possibili  per perseguire l’obiettivo  di salvaguardare il welfare. Tra gli   importanti provvedimenti: l’Incremento del fondo anticrisi di 250mila euro per le famiglie colpite dalla crisi; la conferma del livello, sia quantitativo che qualitativo dei servizi sociali ed educativi, come richiesto dai sindacati, e il rafforzamento della gestione associata di funzioni e servizi tra  le diverse amministrazioni locali. Con l’intento di raggiungere una maggiore equità, da settembre prossimo verrà applicato l’ISEE lineare a tutti i servizi in cui è prevista la compartecipazione alla spesa degli utenti, a cominciare dagli asili nidi. Per quanto riguarda l’addizionale Irpef  si è concordato che rimarrà bloccata  ai valori del 2012 e sarà improntata ad una progressività che inciderà maggiormente sui  redditi superiori ai 28mila euro. I sindacati esprimono, invece, forti riserve sulla decisione del comune di  innalzare  l’ aliquota IMU sulle case in affitto a canone concordato, per l'effetto  negativo che questa misura avrà sul mercato e sul sostegno agli affittuari  con basse disponibilità di reddito. Oltre a questo, chiedono di modificare l’impianto complessivo  verso criteri di maggiore progressività, tenendo il più basso possibile il prelievo sui primi due immobili e una maggiore progressività  dal terzo immobile in avanti. Si attenderà il 31 maggio per riconvocare un tavolo su questa partita.Protocollo sulle politiche di bilancio Pesaro 
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05/05/2013 Il servizio sanitario deve cambiare ma basta con i sacrifici
«La riforma del servizio sanitario regionale è necessaria, ma alla riduzione dei  posti letto negli ospedali va accompagnato il potenziamento delle reti territoriale, socio sanitaria, dell'emergenza e della prevenzione». E' questo il pensiero che Mario Canale, Segretario generale dei pensionati della Cisl Marche, ha espresso in occasione del suo intervento alla Conferenza regionale sui temi della sanità e del sociale del 29 aprile scorso. «Il richiamo alla responsabilità non ci lascia indifferenti - ha affermato Canale - ma non possiamo continuare a tollerare gli enormi sacrifici degli operatori del settore e dei cittadini marchigiani, che al risanamento stanno contribuendo “di tasca propria”, ad esempio con l’aumento dell’addizionale Irpef e con i Ticket sulle visite specialistiche e sulle analisi mediche». L'invecchiamento della popolazione deve portare ad un servizio sanitario diverso, più centrato sulla risposta ai bisogni di salute legati alle persone fragili, in particolare quelle anziane. Per questo è necessario potenziare l'offerta di servizi sanitari a domicilio. Spesso infatti i ricoveri negli ospedali sono inappropriati in quanto i pazienti potrebbero essere curati a casa con minor dispendio di risorse. Per Canale bisogna anche mettere mano al funzionamento delle strutture residenziali e semi residenziali (case di riposo, centri diurni ecc.) per anziani, disabili e persone affette da patologie mentali. Un sistema che oggi  è un vero e proprio far west, e in cui ognuno fa come vuole per quanto riguarda gli  standard di assistenza, le rette e i criteri di compartecipazione degli utenti. «Un ruolo chiave nel nuovo sistema - sostiene il Segretario dei pensionati Cisl  - dovrà essere svolto dalle Case della salute, luogo di raccordo tra ospedale e territorio, nelle quali però vanno coinvolti i Medici  di famiglia, senza la partecipazione dei quali il progetto è destinato a naufragare». Al centro dell'intervento di Canale anche la proposta di legge sulla riforma dei servizi sociali marchigiani, oggi in discussione presso la quinta Commissione del Consiglio regionale. Una proposta sulla quale la Cisl, insieme a Cgil e Uil, hanno presentato degli emendamenti  rispetto ai temi dell'integrazione socio sanitaria, del rafforzamento degli Ambiti sociali, dello sviluppo della gestione associata dei servizi, della definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali da garantire a tutti i cittadini marchigiani e della partecipazione. In conclusione il Segretario della FNP ha affrontato il tema delle liste d'attesa, che limita l'agibilità del servizio sanitario pubblico. «Certo bisogna ridurre il consumo di prestazioni sanitarie inappropriate ma è necessario eliminare le origini di un evidente conflitto di interessi, ripensando alle modalità di erogazione delle prestazioni in regime di libera professione.» L'INTERVENTO DI MARIO CANALE EMENDAMENTI ALLA PDL 280 SERVIZI SOCIALI   
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26/04/2013 Incontro con il Cardinale Ravasi
Venerdì 26 aprile alle ore 18.00 si terrà presso la Basilica Cattedrale di Pesaro un interessante incontro dal titolo Fede, cultura, società.Interviene S. Em. Cardinale Gianfranco Ravasi, presiede S. Em. Mons. Piero Coccia Arcivescovo di Pesaro.
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18/04/2013 Riordino della sanità: critiche e proposte del sindacato
Tre assemblee pubbliche organizzate da Cgil, Cisl, Uil di Pesaro - Urbino per  discutere e chiarire ai cittadini le criticità della riforma sanitaria marchigiana con  un affondo specifico sull’ Area Vasta 1. Si inizia il 18 aprile  alle ore 21 a Fano presso la sede Centro per l’impiego,il 19 aprile a Pesaro alle 21 presso la Provincia,  e il 23 aprile  a Urbino presso  la sala Collegio Raffaello. “Non ci sottraiamo alle responsabilità di una spending review -  afferma il Segretario Cisl Sauro Rossi - che nella nostra Regione taglierà 188 milioni di euro nel 2013: siamo pronti a lavorare per ridurre la frammentazione ospedaliera  e incentivare la deospedalizzazione ovvero ridurre il numero dei ricoveri quando non sussistono le reali necessità. Bene la riconversione dei piccoli ospedali a patto però che vengano potenziati i servizi distrettuali  e che venga definita una rete di soccorso in grado di garantire ovunque la Prima  Emergenza”. Tanti i temi che si affronteranno: il taglio del personale, (in meno in due anni il personale è calato del 7%),  la ulteriore decurtazione di posti letto in Area Vasta 1 in maniera non perequativa rispetto al resto della Regione, le Case della salute, il contenimento delle liste di attesa  e della mobilità passiva. assemblea unitaria riorganiz sanità
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16/04/2013 Preparare i nuovi cittadini. Responsabilità, impegno sociale e fede cristiana
Vita sociale e fede cristiana sono dimensioni inscindibili, che non possono non camminare insieme.  Tornano alla memoria le parole del filosofo Italo Mancini e quella che lui definiva la sua “ricerca insonne”, volta a coniugare una “doppia fedeltà”. Fedeltà alla signoria di Dio e fedeltà al mondo della vita. A conferma che è possibile e reale un fare di Dio che si accompagni al fare dell’uomo. Si può dire che sia stato questo il pensiero sotto traccia che ha percorso i due giorni del convegno organizzato dall’ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei. Appuntamento dedicato alla formazione socio-politica e rivolto ai responsabili diocesani della Pastorale Sociale, svoltosi a Roma il 5 e 6 aprile scorsi. Si è riaffermato come il magistero della Dottrina Sociale della Chiesa (DSC) debba essere parte integrante nella vita di ogni cristiano. Un insegnamento che consente di dare visibilità alla nostra fede e che ci chiama a segni tangibili e testimonianze nella comunità in cui viviamo. Impossibile, allora, dirci davvero credenti se non avvertiamo le molteplici responsabilità a cui il tempo presente ci sollecita, insieme alla preoccupazione e alla premura per le difficoltà del nostro prossimo. Sofferenze mai così acute, come in questo momento. Evangelizzare significa esattamente questo. In questa prospettiva va collocato l’impegno sociale. C’è per questo un nesso forte tra la “vita nel tempo” e la vita eterna. Una sorta di rispecchiamento, non enigmatico, tra la vita terrena e la prospettiva della salvezza. Quella che viviamo è una crisi multidimensionale. Stefano Zamagni l’ha definita “entropica” per significare il dis-ordine e il dis-orientamento che la distingue dalle crisi cicliche. Una crisi quindi non solo economica, non solo politica, ma soprattutto sociale. Potremmo dire antropologica, esistenziale. Tuttavia non dobbiamo perderci d’animo, neanche in questo momento di grandi difficoltà, in qui sembra di aver toccato il fondo. In cui persone e famiglie vivono la precarietà e l’affanno. Anzi, è proprio in questi momenti che si deve rafforzare la speranza e il nostro impegno deve diventare più tenace. In questi frangenti ci è un po’ di conforto e ci aiuta distinguere tra la tragicità degli eventi presenti e lo scorrere lento della storia, nelle sue ripetibili strutture di lunga durata. Ci sostiene anche la consapevolezza che tempi migliori saranno possibili, se sapremo costruirli. “Vivete bene e muterete i tempi” (Sant’Agostino.) Sono illuminanti in questo senso le parole di Benedetto XVI in occasione della giornata per l’Università Cattolica: “……compito della Chiesa è raggiungere l’uomo là dove vive, studia, lavora, soffre, si ristora; aiutarlo a scoprire la fecondità del Vangelo per la sua esistenza quotidiana, personale e sociale. Il Vangelo, infatti, è in grado di illuminare e orientare la soluzione di questioni vitali per il futuro dell’umanità”. Nel corso dei due giorni di confronto, soprattutto nei lavori di gruppo, è stata anche messa in luce la necessità di un maggiore rapporto tra le varie realtà che animano la vita ecclesiale locale. Un’occasione importante è ancora una volta offerta dalla formazione, se progettata e realizzata in comune. Le chiese locali sono ricche di intelligenze e di talenti, che possono dare una spinta forte all’impegno civile, in un momento di così grave e generale disorientamento morale. Ci sembra bello concludere, infine, questa breve nota, con le parole della Divini Redemptoris, di Pio XI: “La carità non sarà mai una vera carità se non terrà sempre conto della giustizia. Una carità che privi l’operaio del salario a cui ha stretto diritto, non è carità, ma un vano nome e una vana speranza di carità”. Gianluigi Storti.
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15/04/2013 Cgil, Cisl, Uil manifestano a Roma. Subito più risorse!
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11/04/2013 Bonanni a Pesaro: ridurre le tasse e la spesa pubblica
Tenere viva la speranza. E' l'invito del Segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, intervenuto ai lavori dell'11° Congresso della Cisl Marche. «Il clima nel paese è diventato pesante, e i tragici fatti di cronaca di Civitanova Marche dimostrano che sta crescendo un forte disagio sociale». Per questo Bonanni chiede che si formi subito un nuovo Governo. «Questa situazione di stallo è molto pericolosa. Non possiamo aspettare i comodi dei partiti. Serve un nuovo esecutivo per rassicurare mercati e imprese e per far uscire il paese da  una situazione insostenibile ed imbarazzante». La Cisl chiede la riduzione delle tasse per ridare potere d'acquisto alle famiglie e per far ripartire l'economia, insieme ad azioni per ridurre la spesa pubblica, a partire da quella per le istituzioni. Eliminare le Provincie, razionalizzare le Regioni ed accorpare i Comuni riorganizzando anche le aziende municipalizzate. Queste sono alcune delle proposte che Bonanni lancia dal palco del Baia Flaminia di Pesaro. Sui debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese il leader della Cisl è chiaro. «Vanno pagati, certo, ma vanno anche analizzate le ragioni per le quali gli enti pubblici acquistano dai privati beni e servizi che servono nemmeno nel 10% dei casi e contro i pareri della Consip (l'Ente di consulenza del Ministero delle Finanze)». A chi sostiene il superamento del modello Marche Bonanni risponde parlando di un sistema che tiene ancora il passo e che contribuisce  ad alimentare le esportazioni a livello nazionale. «Ma le piccole e medie imprese marchigiane, che tanto benessere hanno creato nei decenni scorsi, vanno ripensate. Bisogna rivedere i fattori di sviluppo e riconvertire le produzioni affinché le aziende si specializzino e aggrediscano i mercati». Per questo, secondo il Segretario generale della Cisl, servirebbero in primo luogo infrastrutture funzionanti. «Invece su questo il nostro paese è fermo da 20 anni e nessuno ragiona più su temi come quello dei trasporti, fondamentale in una Regione come le Marche, priva di una vera autostrada». Per uscire dalla crisi non serve il populismo. E' necessario invece il confronto con le forze sociali, che propongono soluzioni semplici ed efficaci. «Soprattutto però - conclude Bonanni - non dobbiamo lasciarci vincere dallo scoraggiamento. Dobbiamo tenere viva la speranza».  
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11/04/2013 Mastrovincenzo rieletto al vertice della Cisl Marche
Stefano Mastrovincenzo è stato confermato Segretario generale della Cisl Marche. Lo ha deciso il nuovo Consiglio generale eletto al termine dei lavori dell'11° Congresso regionale. Mastrovincenzo, eletto all'unanimità, guiderà una Segreteria composta da Mariella Tonti, anch'essa riconfermata, e dagli ex Segretari della Cisl di Pesaro, Macerata e Ascoli Piceno - Fermo, rispettivamente Sauro Rossi, Marco Ferracuti e Alfonso Cifani. La nuova Segreteria sarà impegnata per i prossimi  quattro anni sulle politiche  di sviluppo, del  lavoro e del welfare  regionali.  Il Congresso ha approvato in via definitiva anche la  riorganizzazione della Cisl Marche, che prevede una razionalizzazione dei livelli politici e amministrativi, un maggior radicamento nel territorio ed una più efficace presenza nei luoghi di lavoro a sostegno delegati sindacali.
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11/04/2013 Sguardi sulla donna, una giornata particolare
E’ domenica. Forse la prima domenica di bel tempo, o quasi, di questo bizzarro inizio di primavera. Noi, Anteas servizi Marche e Coordinamento femminile regionale dei pensionati Cisl, abbiamo organizzato un incontro “Sguardi sulla donna”. Proprio in questo giorno! Questo il pensiero che ci veniva in mente, mentre da giorni preparavamo l’evento. E poi saranno presenti il nostro Presidente nazionale Arnaldo Chianese e il Segretario Generale dei pensionati Cisl Marche Mario Canale. Come andrà? …….. Ed allora ecco il risultato. Nella meravigliosa cornice dell’Abbadia di Fiastra (Abbazia cistercense del 1142), con i suoi 800 ettari di prati e boschi, con la sua struttura severa e accogliente, gli oltre 200 soci dell'Anteas e le componenti il del Coordinamento femminile hanno vissuto una domenica particolare. La giornata, organizzata per festeggiare le donne, si è dipanata in modo scorrevole e brioso. Un duetto tra Rosanna Appignanesi, Vice Presidente Anteas regionale e Lorenza Mancini, Responsabile del Coordinamento femminile regionale Fnp, che hanno introdotto i lavori. La sapiente regia di Carmen Carotenuto, operatrice della Fnp di Ancona. La visione e poi il dibattito su alcuni spezzoni dei film “Lanterne Rosse”, “We Want” e “Una giornata particolare”. Fabio Sandroni e Nadia Ciambrignoni del Cinecircolo Giovanile Socioculturale (CGS)  hanno toccato le corde più sensibili mettendo a fuoco i vari aspetti della donna vista anche dalla cinematografia in rapporto con la società, la famiglia, il lavoro ed il sindacato. Poi, ancora presi dalle scene cinematografiche e dal dibattito, l’attrice marchigiana Isabella Carloni ha presentato un suo lavoro teatrale sulla maga Circe, ammaliando, è proprio il caso di dirlo, tutto il pubblico e tenendolo inchiodato alla sedia fino alla conclusione. Nella mattinata i saluti di Mario Canale, Segretario Generale dei pensionati Cisl delle Marche, di Marco Ferracuti, Segretario Generale della Cisl Macerata, in rappresentanza della Cisl regionale, e della Dott.ssa Formica Brunetta, Coordinatrice dell' Ambito Territoriale 15. A conclusione della mattinata il Presidente Anteas Nazionale Arnaldo Chianese ha tratteggiato con vigore il nuovo volto dell’ Anteas e della mission che ci deve guidare nella nostra attività di volontariato. Nel pomeriggio, dopo una visita guidata alle bellezze dell’Abbadia, la Santa Messa celebrata da un giovane sacerdote salesiano, ha concluso questa bella giornata … particolare. Roberto Battistini - Presidente Anteas Servizi Marche
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05/04/2013 Approvate le prime misure dell'accordo anticrisi 2013
La Regione Marche ha approvato tre Delibere che danno attuazione alle prime misure contenute nell'accordo anticrisi firmato con i Sindacati il 19 dicembre 2012. Le Delibere riguardano in particolare i contratti di solidarietà difensivi, l'esenzione dal ticket sanitario e il contributo per gli studenti universitari figli di lavoratori in crisi o studenti lavoratori in crisi Dal 2009 Cgil Cisl e Uil delle Marche sottoscrivono con la Giunta Regionale accordi contenenti misure a sostegno delle fasce di popolazione più esposte e più colpite dalla crisi; uno sforzo notevole, anche in termini finanziari, che il Sindacato chiede alla Regione convinto che esso rappresenti segnale concreto a difesa della coesione sociale. Leggi e scarica i volantini sulle tre tipologie di misure: Contratti di solidarietà Diritto allo studio Esenzione ticket
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05/04/2013 Sanità, continua la mobilitazione del sindacato
Sanità, continua la mobilitazione dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil Marche hanno deciso di avviare nei prossimi giorni una serie di assemblee pubbliche nei tredici Distretti sanitari della Regione, per illustrare le valutazioni e le proposte dei sindacati sui provvedimenti in atto.Dopo la manifestazione del 25 marzo, dunque, le organizzazioni sindacali proseguono nelle iniziative di protesta contro la riorganizzazione del settore. Una protesta che si lega a vari motivi. Anzitutto, la questione del personale a proposito del quale Cgil, Cisl e Uil ribadiscono la necessità di difendere i livelli occupazionali diretti e indiretti nonché l’esigenza di tutelare le condizioni di lavoro degli operatori.In secondo luogo, si pone l’accento sulla mancanza di programmazione e di raccordo tra i tagli e i nuovi investimenti; quindi, la carenza di servizi territoriali come l’assistenza domiciliare agli anziani e la diffusione delle Case della salute.Per Cgil, Cisl e Uil occorre piuttosto tagliare i doppioni, gli sprechi e i privilegi ancora esistenti nella sanità e investire sui servizi ai cittadini.
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03/04/2013 Produttività, approvato il Decreto
Di seguito  il testo del Decreto sulla detassazione del salario legato alla produttività, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 marzo.Il testo non scioglie alcuni nodi interpretativi relativi a voci specifiche di salario, per superare i quali si è in attesa del decreto attuativo, ma è già sufficiente per realizzare accordi e sbloccare rigidità espresse fino ad oggi da alcune Associazioni imprenditoriali.IL TESTO DEL DECRETO
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03/04/2013 Segni di futuro, la Cisl verso il Congresso
Niente ricette, perché quello che verrà sarà il tempo dell’incertezza e dell’instabilità. “Dobbiamo farcene carico”. Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, sfrutta il bivio della scadenza naturale del suo mandato per ridisegnare scenari, ricomporre tasselli impazziti per crisi. “Essere a un passo dalla ripresa, uscire dall’emergenza sono formule superate dai tempi”.Da guida sindacale di 159.840 marchigiani preferisce ristabilire i perimetri socio-economici piuttosto che tracciare bilanci personali. “Nulla sarà più come prima perché la realtà affrontata in questi anni - e qui cita il rapporto annuale del Censis - è stata caratterizzata da fenomeni enormi, fuori dalla nostra portata intellettuale e politica”. E da quel “nostra” non esclude alcuno: istituzioni, banche, partiti, sindacati. “Processo non padroneggiabile”, lo definisce senza indugi.“L’eccesso di semplificazione e il ridurre tutto a slogan fa sfuggire il senso della realtà”. Sanità, imprese che falliscono, occupazione in picchiata, disoccupazione alle stelle, il segretario non cede alla dichiarazione a caldo. Inutile tentare di strappargli un commento sulla battuta in controtendenza - la lapidaria “si può anche morire di innovazione e internazionalizzazione-” di uno degli ultimi caduti sul campo, Federico Vitali, patron della Faam, leader mondiale delle batterie elettriche. “Ogni caso è a sé, bisogna sapere, conoscere, studiare”, apre e chiude.Niente ricette, Mastrovincenzo preferisce incidere “segni di futuro”, sottotitolo dell’XI congresso regionale che il 9 e 10 aprile avrà Pesaro per sfondo. “Si deve restare agganciati all’Europa, le Marche hanno bisogno dei fondi strutturali”. Non lascia tempo al tempo: “E’ il momento di rinegoziare le risorse per il 2014-2020 e valorizzare i corridoi infrastrutturali europei. Ma temo gli effetti di questo sentimento antieuropeista: è una rabbia comprensibile quella contro il rigore che ci viene imposto, ma dobbiamo stare attenti che non si traduca in un serio rifiuto”.La prende da lontano, il segretario, poi torna a convergere al centro, al centro del sistema Paese. “Non possiamo pensare di sbloccare questo drammatico stallo da soli, chiusi in noi stessi. Le Marche hanno bisogno dell’Italia e viceversa”. Insieme e sottoinsieme con la politica, l’ennesima emergenza, lì a fare da cassa comune. “L’istanza di rinnovamento va considerata, c’è grande disagio sociale in giro”. Non fa la morale, invita piuttosto a prendere coscienza. “La crescita è ferma da anni, aumentano le disuguaglianze con ampie fasce di popolazione a rischio impoverimento”. Ennesima sfaccettatura di quei “fenomeni enormi, fuori dalla nostra portata”. E allora “serve responsabilità, il Paese non può stare fermo altri mesi”. Cifre alla mano, dà il peso specifico dell’urgenza: cassa integrazione ordinaria a + 76,6%,  nel 2012, la straordinaria su del 42,2% e quella in deroga del 38,09%. Con un tasso di disoccupazione medio che si arrampica fino al 9,1%. Si appella alla logica, prevede e avverte: “Rigore, ma mai più senza equità”. Dipana il concetto: “Da un lato c’è il senso di responsabilità nella gestione delle risorse, che deve pervadere la vita pubblica; dall’altro bisogna convincersi che se l’equità viene dopo, il rigore si traduce in tagli e sacrifici per le fasce di popolazione più deboli”. Guai a dire ricette, meglio inanellare priorità: “Gli enti locali vanno razionalizzati. È sufficiente ricordare che in tutta la regione ci sono almeno otto società partecipate che gestiscono i rifiuti: è solo un esempio”. Il segretario allarga lo spettro d’azione ad acqua, trasporti, università. "Il concetto è sempre lo stesso - fa quadrare il teorema - meno dispersione di risorse, meno consigli d'amministrazione, sintesi di spese, tariffe più basse". Per tutti. "Vale l'idea delle multiutility, dei servizi integrati: migliora l'offerta, si contengono i costi". Per tutti, fino ad arrivare ai Comuni che Mastrovincenzo vorrebbe convertire nelle più "risparmiose" unioni. "Anche in questo caso, piccolo non è più bello". Sanità inclusa? "Nel progetto della Regione manca una chiara pianificazione economica accanto alle scelte riorganizzative, non ci sono azioni per contenere la mobilità passiva; a fronte della riduzione dell’offerta ospedaliera mancano previsioni di rafforzamento dei servizi territoriali, dell’integrazione socio-sanitaria, della prevenzione e dell’emergenza-urgenza, c’è in vista un altro inaccettabile taglio al personale sanitario; non ci siamo!“. Al risanamento pubblico, il segretario, fa corrispondere la corresponsabilità e l'Europa non fa più paura, ma esempio: "Prendiamo a modello la Germania dove il costo dell'occupazione è più elevato del nostro ma dove i lavoratori sono coinvolti - non solo come forza lavoro – nella partecipazione alle logiche produttive". Un appello che Mastrovincenzo innanzitutto rivolge a se stesso e alla sua struttura sindacale al motto di: riorganizziamoci. "Perché - è la convinzione - è buona regola applicare a sé quello che si propone agli altri". Traduce gli intenti: "Bisogna lavorare in rete, favorire ricerca e innovazione, associarsi su una massa critica più ampia". I primi "segni di futuro" li incide nella casa comune, la Cisl: "Stiamo razionalizzando le risorse economiche che derivano dal tesseramento, migliorando l'utilizzo delle persone, riducendo al minimo la burocrazia interna, rafforzando la presenza nei luoghi di lavoro". Dà la cifra del cambiamento: "Eravamo quattro strutture provinciali, con quattro società distinte per la consulenza fiscale: ora ce n'è una sola". Supera gli steccati di un tempo: "Ci siamo ridisegnati in 13 aree sindacali - tante quanti i distretti sanitari e i centri per l'impiego - per aderire davvero al territorio". E farsene carico. 
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31/03/2013 Vertenza Ferretti: continua il confronto
Il giorno 27 marzo 2013, presso la sede di confindustria a Forlì, la Direzione Aziendale della Ferretti SpA, Organizzazioni Sindacali e Rappresentanze Sindacali Unitarie, si sono incontrate per proseguire il confronto relativo alla dichiarata necessità da parte dell'azienda di ridurre i costi indiretti di produzione. La Ferretti SpA aveva infatti, nel precedente incontro del 25 febbraio u.s., manifestato la volontà di procedere all'apertura di una procedura di mobilità per circa 100 lavoratori in tutto il gruppo. Dopo un'illustrazione, da parte dell'Amministratore Delegato dott. Rossi, dell'attuale situazione di mercato e dello stato di attuazione del piano industriale e dopo la presentazione del nuovo direttore delle risorse umane, l'azienda ha risposto alle richieste presentate nel precedente incontro dalle Rappresentanze Sindacali.La Ferretti SpA si è dichiarata disponibile a valutare soluzioni alternative all'apertura della Mobilità attraverso l'utilizzo della CIGS ed a considerare l'eventuale uso della mobilità solo in forma incentivata. L'azienda ha anche confermato la volontà di procedere agli investimenti preannunciati nei vari cantieri, anche se, alla luce della più complessiva situazione di mercato e quindi produttiva, in alcuni casi sarà necessario rivederne la tempistica.OO.SS. ed RSU dopo aver ribadito quanto già dichiarato nel precedente incontro hanno concordato un percorso che prevede un ulteriore incontro previsto per  il giorno 8 aprile, successivamente a tale data saranno effettuati incontri per singolo cantiere volti a verificare la situazione produttiva ed organizzativa, per poter poi procedere più nello specifico a definire le soluzioni più appropriate.OO.SS. ed RSU hanno comunque ribadito che non saranno disponibili ad ulteriori processi di esternalizzazione o terziarizzazione in sostituzione di lavoratori dipendenti e che andrà verificato ogni possibile strumento utile ad escludere o a ridurre il ricorso a licenziamenti.Roma, 28 febbraio 2013Le Segreterie Nazionali FENEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL.
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13/03/2013 Una manifestazione contro la riforma della sanità
LE FOTO della MANIFESTAZIONE Cgil, Cisl e Uil si mobilitano contro la politica sociale e sanitaria della Regione Marche.Le Segreterie regionali delle tre confederazioni e delle rispettive categorie dei lavoratori della sanità e dei pensionati hanno organizzato una manifestazione regionale che si è tenuta lunedì 25 marzo alla Fiera della pesca di Ancona.Al Presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca e agli Assessori Almerino Mezzolani (sanità) e Luca Marconi (sociale) è stato inviato un documento con il quale si esprime una valutazione critica del confronto che si è sviluppato negli ultimi due mesi sulla riorganizzazione del servizio sanitario e sulla legge di riforma dei servizi sociali.Rispetto alla sanità i sindacati criticano la  mancanza di un quadro d’insieme che riguardi tutto il sistema, i processi riorganizzativi, gli aspetti finanziari e quelli relativi alla gestione del personale.Forti dubbi sul futuro degli ospedali marchigiani. Non c'è ancora chiarezza su quali posti letto per pazienti in fase acuta verranno chiusi (in totale 795) e quali verranno riconverti o trasformati in posti letto di lungodegenza o riabilitazione (244) o in posti letto di Day Hospital e Day Surgery.Non emerge poi alcun disegno di rafforzamento della sanità territoriale (Case della salute, RSA e residenze protette per anziani, assistenza domiciliare)  dell’integrazione socio-sanitaria, della prevenzione e della rete dell’emergenza.A fronte di una crescita del fenomeno delle liste di attesa e della mobilità passiva, non si conoscono, se esistono, gli obiettivi e gli interventi previsti per il loro contenimento.In mancanza di un quadro finanziario chiaro e di una pianificazione delle risorse la riorganizzazione si presenta solo come un’operazione di tagli finalizzati al conseguimento degli obiettivi di bilancio e non come una vera riforma del sistema.La conseguenza sarà una riduzione  pesante all'occupazione, ancor più grave considerando che  in questi anni la riduzione del costo del personale ha fornito un contributo importante al  risanamento dei conti della sanità marchigiana, bel al di là del sostenibile e del programmato. A forte rischio il rinnovo di tutti i contratti di lavoro flessibile.Cgil, Cisl e Uil chiedono inoltre di rivedere la proposta di legge regionale relativa al  “sistema regionale integrato dei servizi sociali a tutela della persona e della famiglia”, in particolare per quanto concerne il ruolo degli Ambiti sociali, la gestione associata dei servizi e per gli aspetti relativi alla partecipazione delle associazioni e dei cittadini alla gestione delle politiche sociali.
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12/03/2013 Lettera aperta ai Consiglieri di Banca Marche
Pubblichiamo la lettera aperta che la Segreteria della FIBA (bancari) della Cisl Marche ha inoltrato al Consiglio di Amministrazione di Banca Marche «Constatiamo che, nonostante tre mesi di battente campagna mediatica, la vecchia gestione non ha ancora riconosciuto, responsabilmente, la propria inadeguatezza, ritirandosi, almeno per senso di dignità. Non bastano i ripetuti appelli dei lavoratori, provenienti dalle assemblee svoltesi nelle prime settimane dello scorso dicembre, a fare subito chiarezza sulla situazione ed a sollevare chi ha guidato la Banca contro gli scogli di questa crisi interna, con incolpevole insipienza o con colpevole spregiudicatezza?Così si sarebbe potuto attenuare il devastante impatto alla clientela che sempre più  incalza i lavoratori della rete con domande piene di preoccupazione e di crescente sfiducia.Il danno d’immagine che si sta creando rischia di provocare un ridimensionamento della Banca con immancabili conseguenze sui lavoratori e sul territorio.Come non bastasse, il gossip viene alimentato anche tra i colleghi da chi, diffondendo irresponsabilmente informazioni destituite di ogni fondamento, cerca di far leva sulle paure per fini personali e/o di cordata.Per questo la Fiba-Cisl rivolge alle Fondazioni e al Consiglio di Amministrazione questo forte richiamo al senso di responsabilità che oggi, più che mai, è indispensabile e che, finora, è stato mostrato pienamente soltanto dai lavoratori.Chi ama i nostri territori lo mostri e sappia prendere decisioni conseguenti, per il bene di tutti, questa volta!I lavoratori, che stanno facendo ancora una volta la propria parte, si aspettano perciò un corrispondente e definitivo segno di discontinuità.La Fiba-Cisl, inoltre, ritiene imprescindibile che le scelte future sul nuovo vertice ricadano su figure di “garanzia” gradite, stavolta, anche ai lavoratori; soltanto così si potrà intraprendere la via del rilancio con la coesione indispensabile a consentire un percorso finalmente virtuoso».
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11/03/2013 Sciopero alla Tecsol di Mondolfo
In sciopero i lavoratori della Tecsol di Mondolfo lunedi 11 marzo. Nell'incontro di venerdì mattina  - spiega  Giovanni Giovanelli, Segretario Filca Cisl Pesaro – Urbino,  -  nel quale si doveva parlare del pagamento degli stipendi arretrati l'azienda ha comunicato che invece ad Aprile cesserà l'attività.Una azienda con personale altamente qualificato (45 dipendenti) con prodotti di qualità, con decenni di esperienza nella realizzazione di profili lamellari per serramenti e pareti in legno, che in questi anni non è mai stata potenziata sia nel prodotto che nell'innovazione tecnologica.L'azienda ha riferito  che i costi fissi sono troppo alti, ma il capannone è di proprietà, l'elettricità è prodotta dai pannelli fotovoltaici, il riscaldamento avviene con la bruciatura dei pezzi di scarto.Allora dove sono – chiede Giovanelli -  i costi fissi elevati?Il sindacato ritiene  invece che anche attraverso l'utilizzo di ammortizzatori sociali e il rilancio dell'azienda con nuovi prodotti si possa mantenere il sito produttivo. Il sindacato insieme agli operai  temono che dietro questa operazione ci sia solo la volontà della proprietà di disfarsi di questo sito produttivo. 
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08/03/2013 Una nuova iniziativa a Cagli per il volontariato Anteas
L’Associazione Nazionale Per Tutte le Età Attive per la Solidarietà (ANTEAS), promossa dalla Federazione dei Pensionati della CISL, ha inaugurato a Cagli un centro operativo di volontariato riguardante l’ambito dei sette Comuni della Comunità Montana: ,Acqualagna, Apecchio, Cagli, Cantiano, Frontone , Pergola e Serra S. Abbondio.L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sensibilità del Presidente della Comunità  del Catria e del  Nerone, Dott. Ciabocchi e del Dirigente dell’Ambito  dott. Cordella, che mettendo a disposizione un locale nella sede della Comunità Montana, hanno consentito alla Presidente Provinciale dell’ANTEAS della provincia di Pesaro, Francesca Conti, di attrezzare un accogliente centro che opererà attraverso volontari  per fornire servizi a chi ha particolari necessità o si trova in situazioni di disagio.Tutta l’attività sarà svolta d’intesa con le Istituzioni locali che hanno contribuito fattivamente alla realizzazione dell’iniziativa.Obiettivo dell’iniziativa è mettere in rapporto fra loro le diverse generazioni ed esperienze, anche attraverso una più stretta collaborazione fra le varie associazioni di volontariato presenti sul territorio.Nella nuova sede si potranno eseguire test ematici, svolti da personale sanitario in pensione abilitato a  tale funzione.Nasce anche un centro d’ascolto, per orientare persone che hanno problemi di dipendenze da droghe, alcool ecc. e per i famigliari che vivono tale esperienza.Infine è stato proposto un servizio di trasporto, in collaborazione anche con altre Associazioni di volontariato, per persone sole o in difficoltà e consentire loro  spostamenti per  particolari esigenze.Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti diverse autorità locali del comune di Cagli ,  il Segretario Gen. FNP CISL Nevio Leonardi e  numerosi volontari dei comuni dell’Ambito che hanno notevolmente apprezzato l’iniziativa.    
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07/03/2013 Seminario su partiti e coalizioni
Lunedì 11 marzo ad Urbino  presso  l’Aula Magna di Scienze Politiche alle ore 16.30 si terrà un seminario sull’analisi del voto nelle recenti consultazioni politiche attraverso l’elaborazioni dell’Osservatorio elettorale LaPolis dell’ Università degli studi di Urbino.Interverranno Ilvo Diamanti, Fabio Bodignon, Luigi Ceccarini, Gianfranco Pasquino e Gianluigi Storti.
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04/03/2013 In sciopero i lavoratori di Aset spa
FANO- Le organizzazioni sindacali di categoria di Cgil, Cisl Fit e Ugl e la Rsu annunciano un'ora di  sciopero per mercoledì' 6 marzo dei lavoratori del comparto igiene ambientale di Aset spa per ottenere l'assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori precari.“Il Comitato di Controllo sulle società partecipate del Comune di Fano si è pronunciato sulla gara che Aset Spa intende bandire per le raccolte differenziate nei Comuni dove opera – si legge nella nota sindacale -. Attualmente il servizio viene svolto da una trentina di lavoratori precari assunti con contratto di somministrazione. Il Comitato ha deliberato di non consentire ad Aset Spa di inserire una clausola sociale nel bando di gara che preveda per l’impresa aggiudicataria l’assunzione obbligatoria a tempo indeterminato del personale attualmente somministrato per i seguenti motivi: Possibile elusione del divieto di aumentare l’organico a tempo indeterminato di Aset Eccessiva compromissione della libertà d’impresa dell’appaltatore Eventuali diritti di altro personale già in forza al futuro appaltatore I sindacati giudicano tali motivazioni “pretestuose  infondate” spiegandone i perché:“Sul primo punto –sostengono - il vincolo vale solamente per il personale alle dipendenze di Aset. Il personale in oggetto avrà un rapporto di lavoro con l’impresa che vincerà la gara d’appalto.Anche la seconda motivazione è infondata – aggiungono - Infatti l’’accettazione del vincolo di dover assumere il personale indicato è condizione per partecipare alla gara; la competizione avviene su altri aspetti quali l’offerta tecnica, la qualità del servizio, ecc. Quindi non c’è lesione della concorrenza, discriminazione tra imprenditori, perché la clausola sociale è indicata nel bando di gara come previsto dal diritto comunitario.Le stesse considerazioni di infondatezza e pretestuosità valgono anche per la terza motivazione dato che il Contratto nazionale di lavoro  di settore stabilisce chiaramente che in caso di appalto è prevalente il diritto alla assunzione dei lavoratori già impiegati nel servizio oggetto di gara”. Il personale attualmente in contratto di somministrazione  ha ricevuto una specifica formazione e maturato una esperienza nel territorio tale da garantire la buona qualità del servizio. E’ prima di tutto una necessità di Aset Spa che queste professionalità transitino presso il nuovo gestore. Aset è affidataria del servizio e deve rispondere del buon andamento anche per i servizi esternalizzati.Nell’attuale momento di crisi che viviamo tante imprese sono tentate di partecipare a gare con offerte molto basse per poi tagliare sui costi del personale.Per evitare questo rischio occorre fare una forte selezione d’impresa e porre come condizione l’assunzione di questo personale, è  esigenza di Aset (questo avevamo convenuto e concordato con l’azienda) affinché il servizio non venga pregiudicato.  Chi si oppone all’inserimento di clausole sociali nel capitolato di gara che, oltre ai lavoratori, tendono a salvaguardare la qualità del servizio, dimostra di sapere ben poco di gestione d’impresa.  Anziché una funzione di indirizzo e controllo degli atti, il Comitato tende a sostituirsi ad Aset Spa nella gestione del servizio e nella conduzione dell’azienda.l’applicazione del CCNL di settore e l’obbligo di assunzione con contratto a tempo indeterminato dei lavoratori attualmente in somministrazione rende concreta ed esigibile la clausola sociale. Non possiamo accontentarci  di auspici e desideri, che rischiano di lasciare il tempo che trovano  senza alcuna reale garanzia per i lavoratori. Aggiungiamo che nel 2008 nella vicina Pesaro, MarcheMultiservizi ha emesso un bando di gara per l’esternalizzazione di alcune attività di spazzamento e raccolte differenziate inserendo nel bando l’obbligo di assunzione con contratto a tempo indeterminato del personale precario e nessuno ha contestato la gara. Perché qua non si può fare?Il nostro territorio, così provato dalla crisi e dalla disoccupazione non deve porsi il problema che la gestione di un servizio pubblico, debba essere occasione di buona e stabile occupazione? Secondo noi si. Aggiungiamo che dovrebbe anche essere una preoccupazione dell’Amministrazione comunale. Il CCNL Federambiente prevede che Aset non possa far ricorso ad una percentuale superiore all’ 8% di lavoratori con contratto di somministrazione a tempo determinato. Oggi questo limite è ampiamente superato. Noi siamo disponibili con un accordo a derogare a questo limite a condizione che si introduca la clausola sociale nella gara d’appalto che preveda l’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori che attualmente svolgono il servizio.Senza questa condizione Aset Spa si espone a vertenze legali da parte dei lavoratori che possono chiedere ad ASET spa di essere assunti in quanto l’Azienda non è in regola con i dettami del CCNL.Il Comitato di controllo (che dovrebbe tutelare gli interessi del Comune di Fano e della sua azienda Aset Spa) vieta ad ASET Spa di inserire una clausola nel capitolato d’appalto con il rischio di creare un danno non solo alla qualità del servizio ma anche agli equilibri economici della società  qualora il giudice del lavoro obbligasse  Aset all’assunzione diretta del personale  (magari quando il servizio sia stato già esternalizzato) o al risarcimento del danno subito dai lavoratori. Chi pagherà? Pantalone? O i cittadini di Fano attraverso il pagamento delle bollette dovranno far fronte all’incuria ed alla superficialità dei propri amministratori?La soluzione c’è – concludono i sindacati: “:Modificare la delibera e consentire ad Aset Spa di procedere al più presto alla emissione del bando di gara con l’obbligo dell’impresa aggiudicataria di assumere con contratto a tempo indeterminato i lavoratori in oggetto”. 
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28/02/2013 Mobilità per i lavoratori della Ferretti
Lunedì 25 febbraio 2013  si è tenuto, a Forlì, l’incontro richiesto dalla Direzione Aziendale della Ferretti SpA con le Organizzazioni Sindacali e le Rappresentanze unitarie di tutti gli stabilimenti del gruppo.L’azienda dopo aver richiamato la situazione di mercato e le condizioni finanziarie e produttive del Gruppo, ha dichiarato di dover procedere all’apertura di una procedura di mobilità per circa 100 lavoratori, in applicazione di quanto deciso nel piano industriale in merito alla prevista riduzione di costi fissi non direttamente legati al processo produttivo.Gli esuberi individuati dall’Azienda sarebbero appartenenti alle categorie di quadri, impiegati e operai indiretti e sarebbero distribuiti su tutti i cantieri del Gruppo.Le Organizzazioni Sindacali e le Rappresentanze Unitarie del Gruppo hanno dichiarato fin da subito che: Mentre sono chiari e rapidi gli interventi di riduzione dei costi che riguardano i lavoratori e l’occupazione, non è ancora stato chiarito quale tempistica avranno gli investimenti dichiarati dall’Azienda nell’incontro di dicembre 2012 (60 milioni di euro) e pertanto chiediamo che qualunque discussione parta necessariamente dagli impegni che concretamente la Ferretti intende assumere in termini di investimenti sui prodotti e sugli stabilimenti; Riteniamo che prima di valutare l’apertura di una procedura di mobilità l’Azienda debba considerare l’utilizzo di tutti gli strumenti che possono escludere o ridurre il ricorso ai licenziamenti sia attraverso l’utilizzo di altri ammortizzatori sociali (CIGS, Contratti di Solidarietà, etc.), sia attraverso una puntuale verifica dell’organizzazione del lavoro nei singoli cantieri, sia attraverso l’adozione di opportune soluzioni contrattuali (part time, etc.); In ogni caso le OO. SS. non sarebbero disponibili ad alcuna discussione rispetto alla definizione di esuberi attraverso il ricorso alla procedura di mobilità, se non a condizione che l’unico criterio di scelta dei lavoratori sia quello della disponibilità ovvero della non opposizione al licenziamento; Saremmo contrari, inoltre, a qualunque ulteriore processo di terziarizzazione (appalti) in sostituzione di lavoratori dipendenti. Le organizzazioni Sindacali hanno chiesto all’Azienda di aprire un confronto sulla base di questi contenuti, chiedendo nel contempo di non avviare unilateralmente le procedure di mobilità. L’azienda ha preso atto delle nostre richieste e, riservandosi di rispondere in un prossimo incontro, si è impegnata sino ad allora a non procedere unilateralmente.In attesa della convocazione del prossimo incontro in tutti i cantieri del gruppo si terranno le assemblee sindacali per informare tutte le maestranze e per meglio definire la nostra impostazione nel merito del confronto che seguirà.Roma, 25 febbraio 2013Le Segreterie Nazionali  FENEAL -UIL      FILCA - CISL     FILLEA- CGIL 
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27/02/2013 Nate nel territorio pesarese le leghe distrettuali dei pensionati
Venerdì 15, martedì 19 e giovedì 21 febbraio si sono svolti i Congressi della Federazione dei Pensionati (FNP) pesarese che, in perfetta coerenza con la riorganizzazione della Fnp regionale hanno sancito la nascita delle leghe distrettuali.Con la riorganizzazione, quindi, non ci sarà più il livello provinciale ma il territorio pesarese, che  conta quasi 22.000 iscritti pensionati, è  stato diviso in 3 leghe distrettuali  Pesaro, Urbino, Fano,  che inizieranno la loro attività dal 1 aprile prossimo.I congressi hanno eletto i nuovi Consigli Direttivi delle Leghe e le rispettive  Segreterie.Il Congresso di Pesaro ha eletto quali segretari Vittorio Calisini, Fiorella Astolfi e Eliseo Sabbatini.La lega di Fano, che comprende ora anche il territorio e gli iscritti delle leghe di Fossombrone e Pergola, ha eletto Nevio Leonardi, Luciano Rovinelli e Silvana Bettitelli.Ai vertici della lega di  Urbino risultano eletti Ciancamerla Emilio, Amadori Ileana e  Ovarelli Floriano. Tutti gli eletti sono persone con esperienza e che da tempo assumono posizioni di responsabilità nella  Fnp.Le assemblee precongressuali tenute su tutto il territorio e i congressi, sono stati  momenti  di grande partecipazione dei pensionati iscritti e di confronto su temi che toccano i pensionati quali la rivalutazioni delle pensioni, la non autosufficienza, la sanità, i servizi sociali, le tariffe, la lotta all’evasione,  la riforma fiscale.Temi toccati non solo nei vivaci dibattiti dei partecipanti ma anche approfonditi dalla relazione del  Segretario generale Nevio Leonardi.Urbino mozione finale congresso lega distrettuale
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11/02/2013 Le donne, muro portante dell’edificio Italia
Queste le parole di Lorenza Mancini, coordinatrice donne regionale FNP, all’incontro  avuto mercoledì’ 6 febbraio del  coordinamento donne.Tema centrale della riunione  è stata la discussione sul percorso congressuale che porterà a una riorganizzazione della Federazione pensionati.Mancini, proprio in questa fase, chiede alle donne un’adesione convinta e consapevole alla  FNP elencando 10 buoni motivi per partecipare .“Con la FNP –afferma Mancini -  viene offerta una straordinaria opportunità di impegno e di crescita sociale politica e culturale utile a difendere e migliorare le condizioni di vita individuali e collettive dei nostri associati e delle loro famiglie”.“Fare sindacato oggi -  continua la coordinatrice  - in questi momenti di crisi, è una vera sfida e noi donne in pensione, “muro portante dell'edificio Italia”, come siamo state definite in un recente articolo, dobbiamo essere pronte a raccoglierla perché non solo ne abbiamo la capacità e le competenze ma soprattutto perché non è da noi stare alla finestra ad aspettare a guardare ma è invece da noi essere concrete e mettere in pratica una cultura di partecipazione aperta e solidale”.Presenti  la Segreteria Regionale e le Segreterie Provinciali  della Federazione Pensionati e le donne facenti parte del coordinamento regionale.
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08/02/2013 Da novembre senza soldi fermi all' INPS
La Filca Cisl di Pesaro Urbino ha organizzato l'incontro assemblea con lavoratori e lavoratrici di aziende del settore mobile arredo della zona industriale di Talacchio\Colbordolo Montecchio per affrontare il grave problema del ritardato pagamento degli ammortizzatori sociali. L'assemblea si svolgerà Venerdi 08-02-2013 sera ore 20,30 presso la sala comunale; "centro commerciale CENTO VETRINE" di Morciola di Colbordolo.Ci sono lavoratori che attendo dal mese di Novembre 2012 le competenze di cassa integrazione straordinari. Siamo arrivati a Febbraio 2013 e nonostante gli impegni profusi dalla Filca Cisl le pratiche regolarmente inoltrate dalle aziende tramite i loro consulenti risultano bloccate presso l'Inps provinciale. E' un fatto gravissimo perché questi lavoratori attendevano queste provvigioni economiche anche perché erano in arretrato di varie retribuzioni.La Filca cisl ha organizzato questa pubblica assemblea con questi lavoratori per denunciare il gravo ritardo dei pagamento della Cigo che porta molte famiglie a chiedere la "carita" per poter tirare avanti. A questi lavoratori di aziende industriali si aggiungono i lavoratori delle ditte artigiane che si sono visti bloccare i pagamenti relativi ai mesi di Novembre e Dicembre per il blocco delle risorse . Ricordiamo a tutti che l'importo di un mese di Cassa integrazione guadagni sia ordinaria che straordinaria che in deroga corrisponde a 900 € lorde! FILCA CISL PESARO URBINO
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31/01/2013 Rinnovo contrattuale dei metalmeccanici
La crisi del settore metalmeccanico nelle Marche si è fortemente intensificata. Nel 2012 sono aumentate le ore di cassa integrazione sia ordinaria che straordinaria, per non parlare dei tanti posti di lavoro già persi a partire dal 2009.ORE DI CASSA INTEGRAZIONE AUTORIZZATE DALL’INPS NEL COMPARTO DELLA MECCANICANel 2012 sono state 3.141.874 le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate contro le 1.310.617 del 2011;Nel 2012 le ore di cassa integrazione straordinaria sono state 7.101.654, (pari al 51% del totale delle ore di straordinaria autorizzate nella regione), rispetto al 2011 con 5.172.142 ore autorizzate (un incremento del 37% sull’anno precedente).In questo difficile scenario regionale, che rispecchia l’andamento nazionale della crisi del settore, la FIM e la UILM (Categorie dei Metalmeccanici di Cisl e Uil) sono riuscite a rinnovare, dopo una difficile trattativa, il contratto nazionale dell’industria metalmeccanica.Incremento salariale di 130 euro nel triennio ( 35 euro gennaio 2013, 45 euro a gennaio 2014, 50 euro a gennaio 2015), aumento delle maggiorazioni nei turni notturni, delle indennità di trasferta e reperibilità e della quota di salario destinata ai lavoratori che non hanno contrattazione aziendale. Sono alcune delle novità previste dal contratto nazionale.Importanti avanzamenti sono stati ottenuti anche sulla tutela della malattia: aumentano i periodi pagati al 100%, mentre i periodi prima pagati al 50% vengono innalzati all’80%.Il 93,9% dei lavoratori iscritti, a conclusione delle consultazioni nelle tante assemblee indette nelle aziende metal meccaniche marchigiane, confermano anche nelle Marche, come nel resto d’Italia, l’ipotesi di accordo siglata lo scorso 5 dicembre 2012.Secondo Leonardo Bartolucci, Segretario generale della Fim Cisl delle Marche «il rinnovo del contratto è  un risultato importante e responsabile, che porterà sicuramente un po’ di ossigeno, malgrado la grave crisi economica che continua a falcidiare il settore metalmeccanico anche nelle Marche.  I lavoratori avranno maggiori certezze salariali e relazioni sindacali improntate a favorire una possibile ripresa dell’economia marchigiana. »IL NUOVO CONTRATTO:  RETRIBUZIONI, ORARIO DI LAVORO, MALATTIA 
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31/01/2013 Sciopero alla Berloni
Oggi 31 Gennaio sciopero alla Berloni cucine. E’ l’annuncio di  Giovanni  Giovanelli Segretario territoriale della Filca Cisl di Pesaro Urbino.Sciopero indetto per il mancato pagamento degli stipendi con retribuzioni arretrate e acconti parziali dal mese di Agosto.La situazione è ancora più grave – continua Giovanelli -  rispetto alle prospettive del gruppo Berloni  e del suo risanamento. Nessuna certezza riguardo al futuro: una gravissima  crisi con ripercussioni sull'indotto e sulle ditte fornitrici  e sui lavoratori del territorio pesarese che sta perdendo le sue produzioni che l'avevano caratterizzato.Il noto distretto del mobile si è liquefatto sotto i gravi colpi della crisi e per la mancanza di risposte adeguate in termini di sostegno alle imprese sia  per  quanto riguarda l'innovazione di prodotto, le infrastrutture,  la formazione dei lavoratori e degli addetti nella filiera del mobile e sia per il ruolo dei sistema bancario che sta uccidendo l'attività imprenditoriale.La Filca Cisl aveva già ripetutamente lanciato il grido d'allarme su questa situazione ed oggi, a tempo quasi scaduto, si raccolgono i frutti di anni di mancate politiche industriali. I primi però  a pagarne le conseguenze sono i lavoratori che nei prossimi mesi perderanno il lavoro.
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29/01/2013 Cooperativa La Ginestra, sciopero sospeso non revocato
Sciopero sospeso. Questa è stata la decisione presa da Fp - Cgil e Fisascat Cisl con Enza De Leo dopo l’apertura dell’Asur di prorogare i contratti dei 35 lavoratori della cooperativa La Ginestra.Dopo vari incontri tra  Asur, istituzioni pesaresi, sindacati e cooperativa,  l’Asur si  è resa disponibile a prorogare i contratti fino al 30 giugno alle 30 addette ai servizi amministrativi e fino al 31 dicembre ai 5 autisti. Tempo che i sindacati avevano indicato come utile a concertare nuove soluzioni definitive per i lavoratori. In cambio si chiedeva alla Ginestra di azzerare tutti i contenziosi in corso.“Abbiamo deciso di sospendere lo sciopero in programma per il 29 gennaio  - affermano i sindacati - perché al momento la trattativa tra Ginestra e Asur è ancora in corso e anche per senso di responsabilità  prima nei confronti degli utenti che oggi avrebbero patito disagi annunciabili all’ultimo minuto poi nei confronti delle istituzioni che ci hanno appunto chiesto un atto di responsabilità”. La partita è ancora aperta.
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24/01/2013 Detassazione produttività, approvato il Decreto
Il Consiglio dei Ministri del 22 gennaio scorso ha approvato il Decreto relativo alla detassazione del salario legato alla produttività.Il Decreto sblocca le somme previste per questo dalla legge di stabilità e si pone in continuità con quanto previsto dall'accordo nazionale sulla produttività del 16 novembre 2012.Particolarmente importante è l'aumento della soglia di reddito per poter godere della detassazione - da 30 a 40.000 € - che innalza la platea potenziale di beneficiari a circa 1,8 milioni di lavoratori.E' stato fissato poi in 2.500 € l'importo massimo delle somme erogate nell'anno 2013 a titolo di retribuzione di produttività - prevista da contratti collettivi territoriali o aziendali - alle quali si applicherà il beneficio, che consiste in una cedolare secca a titolo definitivo del 10%Si tratta di una misura importante che riconosce la contrattazione come strumento per migliorare la produttività e la competitività delle imprese del nostro paese.Allo stesso tempo il decreto offre maggiori opportunità di  aumentare gli stipendi dei lavoratori, sia individuando di fattori di miglioramento organizzativo e di performance, sia potendo godere di una quota maggiore di salario netto. SCHEDA DI LETTURA DEL DECRETO L'ACCORDO SULLA PRODUTTIVITA' DEL 16 NOVEMBRE 2012IL VOLANTINO SULL'ACCORDO DI PRODUTTIVITA'  
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24/01/2013 Vigilanza privata: firmato il rinnovo del contratto
  E’ stata siglata, dopo oltre 4 anni di trattativa, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro dei dipendenti degli Istituti di Vigilanza Privata. La lunga vertenza, che ha attraversato momenti difficilissimi, di grande apprensione e di incertezza, di disagi e di scioperi per i circa 50 mila lavoratori del settore, riguarda un contratto che è scaduto dal lontano 31 dicembre 2008. Fisascat aveva presentato proprio nei mesi scorsi una piattaforma che sostanzialmente ora è stata accolta, al termine di una vertenza estenuante.La svolta è avvenuta nei giorni scorsi. Fisascat-Cisl - Filcams-Cgil e Assiv Confindustria - Agci Servizi - Federlavoro e Servizi Confcooperative - Lega Coop Servizi, hanno trovato un’intesa che interviene su cinque aspetti: il cambio d’appalto, la classificazione del personale, l’orario di lavoro, la parte economica e la regolazione dei servizi fiduciari.Relativamente alla parte economica, in relazione al periodo intercorso dalla scadenza del Contratto, è stata concordata l’erogazione di una somma a titolo di una tantum pari a 450€. Incrementi salariali sono stati previsti ad ogni livello partendo da un'erogazione media al IV livello che raggiungerà a regime gli 80€. Per quel che riguarda l’orario di lavoro si è  incrementata di un’ora la flessibilità. In tema di  classificazione del personale sono stati riconosciuti trattamenti “ad personam” e stabilite indennità di mansione. Per quanto riguarda l'Assistenza sanitaria integrativa è stata inoltre introdotta la previsione dell’iscrizione alla Quas per i quadri. E' stato concordato infine uno schema regolatorio riferito al personale adibito ai cosiddetti servizi fiduciari.Pierangelo Raineri, Segretario Generale della Fisascat-Cisl Nazionale, ha espresso soddisfazione per il risultato della trattativa “che finalmente, dopo anni di carenza di rinnovo, ha consentito di stabilire un punto fermo nel complesso sistema di relazioni sindacali del settore vigilanza ed ha portato ad un rinnovo dignitoso per i lavoratori che da tempo attendevano tale riconoscimento”.«La sottoscrizione di questa intesa, avvenuta in circostanze straordinarie per il prolungato periodo di trattativa – ha commentato il Segretario Nazionale Fisascat, Vincenzo dell’Orefice – più che un rinnovo rappresenta una riconquista del Contratto nazionale per una categoria di lavoratori che è a forte rischio di marginalizzazione».Per Leonardo PICCINNO, Segretario Generale Fisascat Cisl di Pesaro, “questo rinnovo, è una grande conquista, perché arriva dopo 4 anni di sofferenza per i lavoratori ed in un periodo di grave crisi per il settore della vigilanza. Questo risultato è ancor di più importante, in quanto, una delle OO.SS. la UILTUCS UIL, ha ritenuto di non firmarlo perché aveva già precedentemente sottoscritto, in modo unilaterale, con  la sola Associazione Datoriale UNIV un  contratto che ha indebolito ulteriormente la possibilità di ottenere miglioramenti più vantaggiosi per i lavoratori”                                                                          LA FISASCAT CISL PROV.LE                                                                                 PESARO E URBINO
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18/01/2013 Cooperativa La Ginestra: deciso lo sciopero
Nessun accordo tra  Asur Area Vasta 1 e i dipendenti della cooperativa La Ginestra.Le 30  dipendenti della cooperativa impiegate in ruoli amministrativi  in strutture dell’Asur cesseranno la loro attività il 31 gennaio.I vari incontri avuti per evitare il licenziamento  non hanno portato una mediazione, l’unico risultato è stato quello di prolungare di un mese la  scadenza del contratto.  “Troppo poco” – dicono la Fisascat – Cisl , Fp – Cgil e Fpl – Uil -  che hanno così proclamato ufficialmente lo sciopero per il 29 gennaio.  “Nel frattempo metteremo in campo presidi e volantinaggi  per tenere alta l’attenzione sulla vicenda.  Riteniamo che il mese di proroga che è stato dato con la delibera di gennaio sia insufficiente a trovare una soluzione.”
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16/01/2013 Il riordino degli Enti Locali
Pubblichiamo l'ultima NOTA DI APPROFONDIMENTO, curata dalla CISL  Marche, sulla normativa in materia di Enti Locali aggiornata alle modifiche introdotte mediante la Legge di Stabilità 2013 (l. 228/2012). La nota fa il punto sullo stato della riforma delle Province e analizza la disciplina in vigore relativa alla gestione associata obbligatoria delle funzioni comunali.La nota di appronfondimento IL RIORDINO degli ENTI LOCALI 
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15/01/2013 Cisl: "Sbagliata cancellazione incentivi assunzione di lavoratori licenziati dalle piccole imprese"
La Segreteria confederale della Cisl chiede il ripristino immediato della norma che consentiva l'iscrizione alle liste di mobilità dei lavoratori licenziati dalle imprese con meno di 15 dipendentiRoma, 14 gennaio 2013 - "La legge di stabilità 2013 non ha prorogato, come avveniva invece da molti anni, la norma che consentiva l'iscrizione alle liste di mobilità dei lavoratori licenziati dalle imprese con meno di 15 dipendenti, facilitandone in tal modo la ricollocazione con un consistente sgravio contributivo per le aziende. E' quanto si legge in una nota della Segreteria confederale Cisl. "La Cisl - si legge - considera grave la cancellazione di tale norma, soprattutto nel bel mezzo di una profonda crisi occupazionale, e ne chiede il ripristino, per offrire ai lavoratori espulsi dalle piccole imprese le stesse possibilità dei lavoratori licenziati dalle imprese più grandi e, più in generale, per dare fiato all'occupazione".
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14/01/2013 Iniziativa sulle autonomie locali: pochi i sindaci presenti
Sala gremita a Pesaro all’ iniziativa organizzata da Cgil – Cisl - Uil per parlare di enti locali  e sviluppo del territorio, ma da registrare l’assenza di parecchi amministratori locali invitati.Insieme ai tre segretari generali Cgil, Cisl Uil Simona Ricci, Sauro Rossi, Riccardo Morbidelli, Luca Ceriscioli nel ruolo di rappresentante dell’Anci Territoriale e il Presidente della Provincia Matteo Ricci.E’stato un confronto sul sistema delle autonomie locali come garanzia fondamentale per i diritti di cittadinanza e i servizi pubblici alle comunità locali.I sindacati hanno lanciato le loro proposte a partire da tre principi fondamentali: l’equità, la coesione sociale e lo sviluppo del territorio. “Troppi e ingiustificabili ritardi nella gestione associata” – sottolineano nella loro relazione introduttiva.Tra le proposte per affrontare il 2013, il tema dell’equità con l’introduzione di elementi equitativi come l’ISEE, la diffusione di fasce di esenzione nelle addizionali Irpef combinate con la progressività delle aliquote, rivedere l’ IMU per le abitazioni principali e le abitazioni a canone concordato ( in attesa che a livello nazionale vengono ricercate soluzione più eque), riproporre una lotta serrata all’evasione fiscale.Rafforzare i fondi anticrisi, e sullo sfondo migliorare la riorganizzazione del sistema e della sua efficienza.Anche Ceriscioli rilancia la necessità di andare verso la gestione associata tra i comuni. Tra gli obiettivi, oltre il risparmio, la possibilità per i cittadini di avere più servizi e personale più specializzato. “Nel momento dell’accorpamento dei comuni le cose saranno complicate sia per i cittadini che per gli amministratori – afferma Ceriscioli –il ruolo del sindacato sarà fondamentale perché le maggiori resistenze sono all’interno delle strutture.”In conclusione Rossi ha ribadito l’importanza della contrattazione sociale partendo da un dato negativo. “Si è passati da 40 accordi sottoscritti con gli enti locali sui bilanci nel 2011 a 15 nel 2012”  A quelle amministrazioni che si sottrarranno al confronto e  ai processi di innovazione e unificazione  dei servizi non faremo sconti.”
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08/01/2013 2012 Anno nero per il manifatturiero marchigiano
Comunicato Stampa 2012 ANNO NERO PER IL MANIFATTURIERO MARCHIGIANO I dati della Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria autorizzata nelle Marche nel 2012   emanati oggi dall’Inps parlano chiaro. Un incremento del +55%  con  23.078.217 ore autorizzate  nel 2012 contro le 15.039.203 ore  autorizzate nel 2011 . Il  peggior dato dal 2008, anno di inizio della crisi, ad oggi.L’utilizzo della Cassa Integrazione è più che quadruplicato in questi anni di crisi ed il fenomeno è reso ancor più preoccupante dal dato di utilizzo della Cassa Integrazione Straordinaria impiegata nelle situazioni aziendali più problematiche, visto che  nel 2012 le ore di cassa straordinaria (13.843.208) rappresentano il 62.71%  del totale delle ore autorizzate  e confermano un trend che vede questo strumento in crescita costante.La mappatura dell’utilizzo della Cassa integrazione per territorio, registra che la provincia di Ancona, con 10.686.121 ore, è quella con il maggior numero di ore autorizzate seguita da Pesaro con 5.722.649 ore,  Ascoli - Fermo con 3.615.836 e Macerata con 3.053.611 ore.Tra i settori più colpiti c’è quello della meccanica e della metallurgia che insieme a quello dell’industria del legno sono i più falcidiati dalla crisi. I  dati nel comparto della meccanica   risultano essere allarmanti: nel  2012  sono state 3.141.874 le ore di ordinaria autorizzate contro le 1.310.617 del 2011 mentre  quelle di straordinaria sono state  7.101.654  ore che rappresentano il 51% del totale delle ore di straordinaria autorizzate nella regione, ed hanno avuto un incremento del 37% rispetto al 2011.E quelli dell’industria del legno registrano le difficoltà in cui si trova questo settore segnato da un crisi congiunturale e da ristrutturazioni e riorganizzazioni diffuse, nel 2012 aumentano dell’+88% rispetto alle ore di casa integrazione ordinaria autorizzate nel 2011 e del + 67% rispetto al 2011 quelle di cassa integrazione straordinaria.Un  incremento del +151%  di ore di cassa ordinaria autorizzate nel 2012 (560.000 ore contro le 223.000 ore del 2011) nel comparto della chimica e gomma plastica mentre risulta  pressoché stabile il ricorso alla straordinaria ( 569.000 ore nel 2011 e 670.000 nel 2012).Incremento del +48% rispetto al 2011  per la filiera dell’ edilizia:  i  dati sulla Cig  autorizzata alle imprese edili e dei lapidei risultano essere nel 2012 di 2.011.139 ore rispetto alle 1.355.368 ore del 2011.A questi numeri, riferiti all’utilizzo della Cassa integrazione nelle imprese industriali,  vanno aggiunti i dati che riguardano la Cassa integrazione in deroga che interessa le piccole imprese e le imprese artigiane.“I dati degli ultimi tre anni  evidenziano un intervento consistente a sostegno dei lavoratori e delle piccole imprese artigiane, del commercio, del terziario in stato di difficoltà. -  sostiene Tonino Bori, responsabile del mercato del lavoro della Cisl Marche -  Nel 2010 sono state coperte dalla cassa in deroga 4.352.190 ore interessando 3.004 imprese e 13.987 lavoratori e nel 2011 le ore coperte sono state 3.186.900 per un numero di lavoratori interessati pari  a 10.064 e 2.407 imprese – prosegue Bori -  nel 2012, a consuntivo,  le ore coperte saranno circa 4.200.000, ed  i lavoratori interessati arriveranno a circa 17.000 unità con 3.720 imprese coinvolte. In questo contesto - conclude  Tonino Bori -  l’incontro con l’assessorato regionale al lavoro previsto per il  10 gennaio prossimo, auspichiamo che sia determinante per costruire,  con il nuovo accordo  sugli ammortizzatori in deroga per il 2013, percorsi che diano  risposte ai lavoratori e alle imprese marchigiane .”Ufficio Stampa Cisl Marche 3337612381IL DOCUMENTO con i dati elaborati dal Dipartimento Mercato del Lavoro della CISL MARCHE 
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03/01/2013 Gli enti locali: il futuro, tra vincoli e nuove sfide
E’ il titolo dell’interessante iniziativa organizzata da Cgil, Cisl, Uil,  che si terrà sabato 12 gennaio alle ore 9.00 presso la Sala del Consiglio Comunale di Pesaro. Il tema del futuro degli  enti locali, dei loro bilanci e il conseguente  sviluppo del territorio verranno affrontati dai Segretari Generali Cisl – Cgil-  Uil provinciali, Sauro Rossi, Simona Ricci e Riccardo Morbidelli, e da esponenti dell’Anci,  della Regione Marche e  amministratori locali.
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19/12/2012 Ferretti: confermati tutti i siti produttivi
Lunedì 17 dicembre 2012  si è svolto il previsto incontro sindacale con l’Amministratore Delegato della Ferretti SpA per la presentazione del Piano Industriale del gruppo per i prossimi cinque anni.L’azienda ha illustrato i principali interventi che sono previsti per il rilancio dell’Azienda con gli obiettivi fissati dal CdA. Questi i principali contenuti emersi nell’incontro: Il 2013 viene individuato come  anno di rifondazione del gruppo industriale; Il gruppo opererà per una forte internazionalizzazione investendo in modo particolare per l’esportazione del prodotto “Made in Italy” fuori dai confini europei; Per raggiungere l’obiettivo della internazionalizzazione del gruppo l’azienda prevede di intervenire attraverso una nuova organizzazione interna, nuovi processi, riduzione dei costi fissi, revisione e concentrazione della produzione in strutture di proprietà; Sono già state costituite nuove società commerciali in Cina e sono già stati avviati cinque showroom, ritenendo l’area Asia-Pacifico strategiche nei programmi di crescita e sviluppo del gruppo; Saranno individuati gli interventi sui marchi distinguendo tra marchi globali (Ferretti, Custom Line, Riva, Pershing e CRN) per i quali sono previsti 60 milioni di Euro di investimenti per i prossimi tre anni e marchi regionali (Mochi, Itama, Bertram); Si confermano tutti i siti produttivi di proprietà (Sarnico, La Spezia, Forlì, Cattolica, Mondolfo e Ancona) e per alcuni di questi siti si prevedono investimenti specifici a partire dal 2013 (La Spezia, Forlì, Sarnico e Ancona), con la conferma dei livelli occupazionali dei lavoratori diretti; Per il sito di Forlì si prevede già a partire dal 2013 un investimento in un nuovo sito produttivo che consenta di concentrare tutta la capacità produttiva forlivese in un unico stabilimento; Gli obiettivi di fatturato e di bilancio prevedono il pareggio di bilancio (e quindi una forte inversione di tendenza rispetto ad oggi) per gli esercizi 2013 e 2014; Per raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio l’Azienda ha indicato la necessità di ridurre del 12% i costi generali, con una riduzione di 11 milioni di Euro dei costi fissi; si prevede infatti di concentrare le risorse su 4 – 5 marchi, di razionalizzare gli investimenti in comunicazione, di ridurre i costi industriali, di ridurre i costi per consulenze, spese per viaggi, etc.; L’azienda si è inoltre riservata la possibilità di valutare ulteriori riduzioni di costi indiretti (valutando tutte le opzioni) entro il mese di gennaio 2013.  Le Organizzazioni Sindacali, apprezzano e condividono gli obiettivi di messa in equilibrio del gruppo, di rilancio e internazionalizzazione dei marchi, di investimento sui siti produttivi, di riconferma dei livelli occupazionali delle maestranze dirette di produzione. Per quanto riguarda le questioni relative al riequilibrio dei costi indiretti Fillea – Filca e Feneal si riservano di valutarle quando saranno eventualmente esplicitate dall’azienda.Roma, 18 dicembre 2012Le Segreterie Nazionali FENEAL -UIL ,FILCA - CISL, FILLEA CGIL
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18/12/2012 Mostra “Dipingere la sicurezza sul lavoro”.
Inail di Pesaro ha organizzato una mostra di pittura, con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura della sicurezza nell’opinione pubblica.39 sono le opere  esposte, selezionate dalla commissione prevista dal bando di concorso “Dipingere la Sicurezza Sul Lavoro” indetto dall’Inail di Pesaro in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Urbino e con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Pesaro.Durante l’inaugurazione della mostra avvenuta  il giorno 18 novembre 2011 presso la Sala Laurana del Palazzo Ducale di Pesaro in piazza del Popolo sono state  premiate le prime tre opere vincitrici del concorso. E’ data la possibilità ad ogni  visitatore di esprimere la propria preferenza votando il quadro che maggiormente lo ha colpito e ciò allo scopo di creare un legame personale con l’opera e di realizzare  quello che è il compito dell’Istituto, ossia di indurre in ogni uomo il valore della sicurezza e sui concetti ad essa collegati, come elementi e valori insostituibili e necessari per il nostro vivere quotidiano.La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 21 al 30 dicembre 2012 con orario dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 20.00.
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18/12/2012 “Dopo la notte viene l’aurora”
Questo l'augurio di Giorgio Santini Segretario Generale Aggiunto della Cisl Nazionale , intervenuto il 14 dicembre ad Acqualagna,  al Consiglio Generale della Cisl di Pesaro - Urbino. Santini ha commentato la lunga fase di recessione economica che ha impegnato in questi anni l’Italia e l’Europa e la complicata situazione politica con le dimissioni del Governo Monti e le vicine elezioni.“La Cisl, - ha continuato il Segretario  -  in questo anno, si è misurata con il  tentativo faticoso di mettere al centro il ruolo della concertazione nel rapporto con il Governo”.  Nasce da qui l’ importante accordo sulla produttività che riafferma il valore del contratto collettivo nazionale e impegna le parti a rinnovare i contratti entro le scadenze, rafforza la contrattazione di secondo livello nelle aziende e nel territorio, fa ottenere più soldi in busta paga, (aumentando la quota di stipendio che gode della detassazione del 10%),  e tocca altri temi come la rappresentanza e la solidarietà intergenerazionale che favorisce il ricambio dei lavoratori nelle aziende. “In  questi anni abbiamo riscontrato un aumento delle povertà e della sofferenza sociale -  conclude Santini -  occorre perciò ancor di più  tutelare il lavoro e i  diritti di cittadinanza  pensiamo in special modo alla sanità e al sociale”. “ Per quanto riguarda le Marche– ha dichiarato Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della Cisl Marche  - il 18 dicembre abbiamo organizzato un  presidio unitariamente alle altre sigle sindacali -  presso la sede del Consiglio Regionale ad Ancona”. Con questa azione vogliamo rendere evidente l’atteggiamento inaccettabile  della Giunta regionale sul riassetto della sanità.La regione ha deciso una ristrutturazione dei servizi offerti ai cittadini senza alcun confronto e senza il coinvolgimento e la partecipazione delle rappresentanze dei cittadini e degli operatori sanitari, senza spiegare alla  comunità marchigiana le linee su cui intende muoversi.  La politica dei tagli lineari, negli ultimi due anni, ha portato ad un calo di 1300 operatori.Altro tema che verrà portato all’attenzione è  la revisione della proposta di legge di riordino dei servizi sociali.In occasione di questo Consiglio la Cisl di Pesaro - Urbino ha avviato il percorso congressuale che porterà ad aprile 2013 alla regionalizzazione. Si tratta di  una ristrutturazione dell’organizzazione basata sulla razionalizzazione e sull’ efficacia dell’azione sindacale con l’obiettivo di rafforzare la vicinanza ai lavoratori e  alle persone ed accrescere la partecipazione degli iscritti e dei delegati aziendali alla Cisl. In quest ’ottica verrà adottato un nuovo assetto territoriale che prevede il superamento delle UST, il territorio di Pesaro sarà suddiviso in 3 aree sindacali territoriali.    
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13/12/2012 Scuola, accordo raggiunto sugli scatti d'anzianità
Con un comunicato firmato dal Segretario generale  Francesco Scrima, la Cisl Scuola nazionale comunica di aver raggiunto l'accordo  all’ ARAN sul pagamento degli scatti di anzianità, recuperando la piena validità del 2011 ai fini delle progressioni di carriera di tutto il personale.«Un risultato importante - scrive Scrima - che lo diventa ancor di più perché ottenuto in condizioni difficilissime. La mancanza di risorse certificate ci ha costretti a usare una parte di quelle contrattuali, scegliendo di dare priorità alla tutela della retribuzione fondamentale.»Con un governo in scadenza, a legislatura ormai di fatto chiusa, un ennesimo rinvio sarebbe stato gravido di conseguenze, compromettendo ogni possibilità di soluzione ad un problema che si trascina da mesi.Per il Segretario generale della Cisl Scuola «tutti sanno che non esistevano altre vie praticabili se non questa. Chi contesta questa soluzione abbia il coraggio di dichiarare che preferisce rinunciare al pagamento degli scatti. È chiaro che la questione salariale per la scuola resta aperta, insieme a tante altre su cui continua il nostro impegno (inidonei, ferie del personale precario, compensi per mansioni superiori, ecc.).«Altrettanto chiaro  - conclude Scrima - che il confronto andrà ripreso col nuovo Governo, subito dopo le elezioni, perché l’obiettivo di valorizzare la scuola e le sue professionalità non si può certo perseguire nelle pieghe dell’ordinaria amministrazione».IL VOLANTINO  
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11/12/2012 Corso di qualifica professionale di Operaio Edile
E' in avvio il corso di qualifica professionale di Operaio Edile presso la Scuola Edile di Pesaro in Toscana n°. 113. Il corso è rivolto ai ragazzi con età compresa tra i 18 e i 30 anni di età, ha una durata di 400 ore ed è gratuito.Periodo: Febbraio a Settembre 2013  Giorni di frequenza: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30.Sono aperte le iscrizioni, per informazioni ed iscrizioni contattare la segreteria al tel. 0721/456183.Figura professionale L’Operaio Edile effettua le più comuni operazioni proprie di un cantiere edile nel rispetto delle norme di sicurezza. I corsisti verranno aiutati a costruire un progetto di sviluppo personale professionale attraverso la valutazione di competenze acquisite. In ambito tecnico professionale verrà valutata la capacità di: Adeguarsi alle norme di sicurezza; Interpretare gli elaborati grafici; Riconoscere qualità e quantità di materiali; Gestire i tempi; Conoscere i procedimenti amministrativi di base; Mettere in opera il cantiere; Possedere le cognizioni di base per la “progettazione del lavoro” e realizzare a regola d'arte i principali lavori di edilizia civile e stradale; Eseguire misurazioni e controlli; Valutare la qualità dell'opera rispetto alle procedure stabilite.  Stage L’allievo viene inserito per un periodo di stage presso imprese edili appositamente selezionate. Durante tale periodo, l’allievo è affiancato da un tutor dell’Azienda e da uno del Scuola ed entrerà in contatto con la realtà del lavoro approfondendo quegli aspetti a carattere relazionale e operativo che gli permetteranno di confrontarsi direttamente con la realtà produttiva per provare e per implementare le competenze sviluppate nel percorso formativo. Lo stage è quindi un mezzo finalizzato a favorire un affrancamento delle competenze acquisite e a facilitare il successivo inserimento lavorativo mediante il contatto diretto con l’impresa e con le principali tipologie lavorative svolte.Alla sua conclusione l'allievo avrà preso visione dei processi produttivi, dei ruoli delle diverse figure professionali che operano in un cantiere edile e dei diversi macchinari e strumenti usati comunemente. Attestati Al termine del percorso verrà rilasciata, a coloro che avranno sostenuto con successo l'esame finale, la qualifica professionale.Sbocchi occupazionali Il costante collegamento del Centro con le Imprese Edili locali e l’esperienza formativa dello Stage come concreto avvicinamento alle modalità di lavoro delle stesse, permettono di garantire un immediato collocamento dei giovani nel mondo del lavoro nel comparto dell’Edilizia.  
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10/12/2012 Legge sul sociale, i sindacati attaccano la Regione
Le segreterie regionali di Cgil, Cisl  Uil  unitamente ai rispettivi sindacati dei pensionati denunciano  il venir meno degli impegni assunti, nel merito e nel metodo,  durante il lungo confronto con l’Assessorato ai servizi sociali e alla famiglia della Regione Marche sulla  proposta di legge “Sistema regionale integrato dei servizi sociali" approvata dalla Giunta nei giorni scorsi.In relazione  ai contenuti della legge regionale, i sindacati sottolineano la mancanza di  una proposta convincente in merito ai livelli essenziali di assistenza, alle risposte di integrazione socio-sanitaria, alla compartecipazione al costo dei servizi socio-assistenziali, alla  gestione associata dei servizi, alle professionalità del sociale,  ai tempi di attuazione, alla partecipazione .A dieci mesi dall’ avvio del confronto  i sindacati sono fortemente delusi e indignati dal modo di agire autoreferenziale dell’Assessorato ma anche della  Giunta regionale che ha approvato una proposta di legge sostanzialmente svuotata dei contenuti definiti nel confronto con le forze sociali.Cgil Cisl Uil unitamente a Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil hanno deciso di dare avvio ad azioni di   informazione e mobilitazione su tutto il  territorio regionale per modificare la proposta regionale e per promuovere  concrete e reali risposte ai bisogni dei cittadini, a difesa dei  diritti di cittadinanza  e a tutela delle fragilità.
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07/12/2012 I metalmeccanici rinnovano il contratto
E’ stata raggiunga ieri, mercoledì 5 dicembre, l’intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore metalmeccanico. Lo comunica con una nota la Segreteria della Fim (Categoria dei metalmeccanici) della Cisl Marche. L’intesa è stata raggiunta tra Cisl e Uil da una parte e Federmeccanica e Assistal (Associazioni rappresentative delle imprese) dall’altra. Ancora fuori la Fiom che non ha partecipato alla trattativa.L’intesa interessa nelle Marche circa 100.000 lavoratori. L’accordo  prevede importanti prospettive di miglioramento nel trattamento economico e normativo. A cominciare dalle retribuzioni, che gradualmente verranno aumentate in media di 130€  mensili da qui al 2015. I lavoratori che non godono della contrattazione integrativa nei luoghi di lavoro beneficeranno del cosiddetto “elemento perequativo”, ossia di un aumento di 485 € l’anno.L’orario di lavoro sarà più flessibile, per venire incontro alle esigenze dei lavoratori e dell’impresa. Quest’ultima potrà chiedere fino a 16 ore in più di straordinario ogni anno nel limite di 120 ore. La retribuzione per queste ore lavorate in più dovrà essere però aumentata a sua volta del 58%. I lavoratori potranno godere di orari più flessibili in entrata e in uscita  e in caso di malattia di figli e familiari potranno usare i permessi retribuiti anche senza preavviso.Nuove norme anche per la tutela della malattia. Vengono aumentati i periodi pagati al 100% mentre passa all’80% la retribuzione di quelli finora pagati al 50%. Trascorsi 61 giorni di calendario dalla ripresa del lavoro, se insorge un nuovo evento di malattia, il trattamento economico ricomincerò da capo. In altre parole, ai fini economici viene meno il limite dei tre anni, che rimane a riferimento solo per la conservazione del posto di lavoro.L’accordo prevede infine maggiori contributi delle imprese al Fondo sanitario integrativo MètaSalute e nuove norme su apprendistato, tempi determinati e part time in attuazione della riforma del mercato del lavoro (legge Fornero).Soddisfatto il Segretario generale della Fim Marche Leonardo Bartolucci secondo cui «l’intesa rappresenta un segnale positivo. Nel contesto della crisi, siamo riusciti ad ottenere una aumento salariale importante che partirà il mese prossimo e che, nel triennio, consentirà ai lavoratori di recuperare il potere d’acquisto delle buste paga.».«La trattativa è stata complicata - prosegue Bartolucci- ed è durata circa quattro mesi. Alla fine però siamo riusciti a rinnovare il contratto con un mese di anticipo sulla scadenza, evitando la "vacanza contrattuale" e soprattutto evitando di  chiedere altri sacrifici ai lavoratori, che non dovranno fare nemmeno un'ora di sciopero».PER APPROFONDIRE:IL NUOVO CONTRATTO:  RETRIBUZIONI,  ORARIO DI LAVORO,  MALATTIA 
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06/12/2012 Festa degli anziani a Fossombrone
Domenica 9 dicembre la Lega Fnp di Fossombrone insieme alle organizzazioni sindacali dei pensionati  Cgil e Uil hanno organizzato la tradizionale  Festa degli Anziani presso il Ristorante “Al Lago” di Fossombrone.Un programma pieno di eventi: alle 11.30 le associazioni dei consumatori  Adiconsum e Federconsumatori  ci spiegheranno nell’ambito della comunicazione “ Informati è meglio” cosa comporta il libero mercato nella telefonia e nelle utenze domestiche, quali sono i diritti dei consumatorie e come strare in guardia dalle truffe.La coordinatrice dell’ambito Territoriale n. 7 Dott.ssa L. Giombini spiegherà la parte dedicata ai contributi  e alle possibilità di agevolazioni  per gli anziani.Interverranno anche i Sindaci dei Comuni promotori di Fossombrone, Montefelcino e Isola del Piano e il Presidente della Provincia di Pesaro – Urbino Matteo Ricci.Dopo il pranzo seguirà il divertente spettacolo teatrale di pensionati per i pensionati “ El Purcel dentra l’armeri” 
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06/12/2012 Akàtistos: incontro di preghiera degli ortodossi
In una società in cui la ricerca del nemico sembra l’attività prevalente, l’amicizia  diventa  merce sempre più rara. Spesso il risentimento e il conflitto senza soluzioni sembrano prevalere, con gli esiti sociali disastrosi che conosciamo. Non ne sono purtroppo immuni neanche importanti organizzazioni politiche e sociali. E’ per questo importante andare alla ricerca delle cose che uniscono. Sono maggiori di quanto immaginiamo.L’Anolf (associazione nazionale oltre le frontiere) promuove dalla sua costituzione la fratellanza e l’integrazione tra i popoli. Il suo programma è vasto di iniziative di accoglienza e di incontro con gli immigrati nella nostra comunità. Si è appena chiusa la bellissima mostra, ospitata nei locali delle Prefettura di Pesaro-Urbino, allestita in occasione del centenario dall’autonomia dell’Albania. Anche la dimensione religiosa può essere un potente antidoto alla solitudine e alla sfiducia, rifondando il senso della comunità, delle appartenenze e delle tradizioni.Per questo proponiamo con piacere a tutti i cittadini l’incontro di preghiera mariana Akàtistos che si svolgerà domani venerdi 7 dicembre, vigilia della Festa dell’Immacolata, alle ore 19.00 preso la ristrutturata e impreziosita Chiesa di San Giuseppe, in Strada delle Marche 36 a Pesaro. A-kàtistos in greco significa “non seduti” poiché la preghiera viene recitata stando in piedi.Si tratta di un suggestivo e antichissimo rito che veniva celebrato nei primi secoli del cristianesimo e che oggi prosegue nella liturgia ortodossa. Sono tante le ragioni teologiche e umane che uniscono cattolici e ortodossi. Questa sarà una ulteriore occasione per riunirsi insieme.L’incontro con preghiere e antichi canti sarà guidato da Padre Constantin Cornis pastore della Chiesa ortodossa rumena di Pesaro.Dopo la cerimonia ci sarà un piccolo momento conviviale. 
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03/12/2012 Sanità: presidi indetti dalla Cisl
La Cisl Funzione Pubblica  di Pesaro – Urbino ha indetto per il 4 dicembre due presidi di protesta davanti alle sedi delle direzioni generali dell’Azienda Ospedaliera Marche nord, in Piazzale Cinelli a Pesaro e dell’Asur Area Vasta 1 in Via Ceccarini a Fano.I motivi della mobilitazione: la riapertura del confronto su temi quali  la carenza degli organici, le problematiche condizioni di lavoro del personale, la riorganizzazione aziendale e , in generale, il modello sanitario che la Regione Marche adotterà per il prossimo futuro. 
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30/11/2012 Tempo scaduto, mobilitazione nazionale dei pensionati
Il tempo è scaduto. I pensionati stanno pagando un prezzo altissimo e sono duramente colpiti dagli effetti della crisi e dalle misure di rigore finora adottate dal governo: blocco della rivalutazione delle pensioni, introduzione dell'Imu sulla prima casa, tagli al welfare e ai trasferimenti a Regioni ed Enti locali, aumento dei prezzi e delle tariffe.E' per questo che i sindacati dei pensionati di Cgil Cisl e Uil  hanno indetto per il prossimo 7 dicembre mattina una giornata di mobilitazione nazionale con presidi davanti alle Prefetture e a Roma davanti al Senato.Con questa giornata Spi, Fnp e Uilp chiedono  a Governo, al Parlamento,  alle amministrazioni locali e alle forze politiche interventi concreti e urgenti in favore dei pensionati e delle persone anziane attraverso il sostegno dei redditi da pensione, una nuova politica fiscale, il rilancio del welfare pubblico e una legge nazionale per la non autosufficienza.Al presidio di Roma interverranno i Segretari generali di Spi, Fnp e Uilp Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima.Questi i presidi:Ancona dalle 9.30 alle 11.30 Piazza del PlebiscitoPesaro dalle 10.00 alle 12.00 Piazza del PopoloMacerata dalle 9.30 alle 11.30 in Piazza della LibertàLeggi il Volantino della manifestazione ad Ancona in Piazza del Plebiscito Leggi il Comunicato Unitario
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28/11/2012 Rinnovata la RSU alla Scavolini
La Filca Cisl di Pesaro – Urbino  ringrazia tutti coloro che hanno sostenuto i nostri  candidati nel rinnovo della RSU. Grazie.Abbiamo  raggiunto un importante risultato presentando quattro candidati e raddoppiando i voti rispetto all'ultimo rinnovo della RSU. Grazie ancora a tutti i lavoratori e le lavoratrici che ci hanno sostenuto.Per la  Filca Cisl risultano eletti Quagliarella Giuseppe e Perugini Marcello. A loro la Filca Cisl garantirà tutto il sostegno possibile per esercitare con competenze e professionalità il ruolo di rappresentante sindacale Filca - Cisl.Un augurio ai nuovi componenti della RSU per affrontare le delicate e importanti fasi che si avvieranno in azienda prima fra tutte il rinnovo dell'integrativo aziendale.Giovanni Giovanelli Segretario Territoriale Filca Cisl 
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23/11/2012 Mostra sui 100 anni dell'indipendenza dell'Albania
Si è inaugurata a Pesaro  presso la Sala Laurana del  Palazzo del Governo la  Mostra storico – culturale dedicata ai 100 anni dell’indipendenza dell’Albania che rimarrà aperta fino al 5 dicembre.Il progetto grafico e l’ allestimento  sono curati dall’ artista albanese Gjergj Kola.L’iniziativa patrocinata da Anolf ( Associazione Nazionale Oltre le Frontiere), Cisl Pesaro -  Urbino Iscos – Marche, Comune di Pesaro,  Provincia di Pesaro – Urbino, Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro dell’Arcidiocesi di Pesaro, è stata organizzata da Gianluigi Storti, Presidente dell’Anolf di Pesaro – Urbino e Klarita Grazhdani, mediatore interculturale europeo.E’un’occasione da non perdere, una bellissima mostra che attraverso dipinti, foto, documenti, costumi popolari, gioielli, cartoline, carte geografiche  racconta la storia e la cultura dell’Albania.All’ inaugurazione sono intervenuti Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Pesaro – Urbino, Claudio Bruscoli  compente Segreteria Cisl Pesaro – Urbino, Fausto Mazzieri  Direttore Iscos Marche, Matteo Ricci Presidente della Provincia Pesaro – Urbino, Vice Prefettovicario Paola De Biagi.“L’Albania – spiega Gianluigi Storti – va presa come modello di armonia tra le religioni, visto che le tre fedi ufficiali (ortodossa 20%, cattolica 10% e islamica 70% ) dialogano e si rapportano in un clima di rispetto autentico”. Questa iniziativa è un bel esempio di dialogo interreligioso, tra la comunità cristiano ortodossa e l’Arcidiocesi di Pesaro vi sono rapporti di fraterna e reciproca amicizia.  Amicizia impreziosita  il 23 settembre scorso, in occasione della festa di San Giovanni di Prislop, quando l’Arcivescovo  Metropolita di Pesaro S.E. Piero Coccia ha incontrato il Primate Ortodosso Siluan, insieme a Padre Constantin Cornis, Parroco della Chiesa Ortodossa in Pesaro.   
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22/11/2012 Salvati scatti e orario di lavoro. Sospesi sciopero e manifestazione
Le iniziative di mobilitazione messe in atto nei giorni scorsi, sostenute dalla forte partecipazione dei lavoratori della scuola che in tanti modi stanno manifestando il disagio crescente per le condizioni in cui sono costretti a operare, hanno prodotto in extremis  gli obbiettivi prefissati:  Cancellazione delle norme sull’ orario di lavoro Emanazione dell’ atto di indirizzo per il recupero della progressione di carriera. I docenti e il personale ATA non potevano rinunciare alla progressione di carriera, unico strumento a tutt’oggi per salvaguardare retribuzioni tra le più basse d’Europa.Ieri sono state cancellate le norme inserite nel disegno di legge di stabilità che stravolgevano il contratto nazionale innalzando gli orari di servizio dei docenti.Oggi, in un incontro a Palazzo Chigi che ha visto la presenza, insieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, dei ministri Profumo (Istruzione), Grilli (Economia) e Patroni Griffi (Funzione Pubblica), il Governo ha presentato l’atto di indirizzo per il recupero della validità dell’anno 2011 ai fini delle progressioni di carriera e il relativo pagamento degli scatti.A questi due obiettivi (cancellazione delle norme sugli orari, emanazione dell’atto di indirizzo per la trattativa sul recupero degli scatti) era rivolta la mobilitazione: si decide pertanto la sospensione dello sciopero e della manifestazione del 24 novembre che prevedeva dalle Marche una massiccia partecipazione .I sindacati Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal sono ora impegnati a concludere il negoziato nel più breve tempo possibile per dare concretamente “i soldi” ai lavoratori.Chiaramente questo non esaurisce l’ azione sindacale, molti  sono i temi  su cui il sindacato è impegnato a ottenere risultati concreti:Riapertura della contrattazione anche per recuperare il potere d’acquisto delle retribuzioni; potenziamento degli organici, che hanno visto un taglio in tre anni nella sola regione Marche di 3.424 unità di personale anche per scongiurare l’ incremento del numero di allievi per classe, già tra i più alti d’ Italia; nomine in  ruolo del personale ATA; recupero delle 22 dirigenze scolastiche tagliate nel a.s. 2011/2012; finanziamento delle scuole per il loro funzionamento e per la dotazione di strutture e laboratori; Le segreterie regionali Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal  ribadiscono con forza che l’istruzione e la formazione non possono essere un campo di battaglia per lo scontro ideologico ma devono necessariamente essere un “investimento” prioritario per lo sviluppo del Paese e non luogo in cui reperire risorse a ogni costo, incuranti del danno arrecato al servizio scolastico e ai suoi operatori.CISL Scuola Marche Anna BartoliniUIL Scuola Marche Claudia Mazzucchelli   SNALS-Confsal Marche Paola Martano COMUNICATO STAMPA CISL SCUOLA NAZIONALE  
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22/11/2012 Vertenza Bvb, cassa integrazione fino a luglio
Si è concluso il 19 novembre l'incontro tra la direzione Marcegaglia e Fim, Fiom, Uilm della provincia di Pesaro sulla decisione aziendale di cessazione delle attività in Bvb.Il confronto tra le parti ha permesso le definizione di linee guida per affrontare le problematiche industriali ed occupazionali derivanti dalla scelta aziendale, in particolare:  la società Bvb, con l'inizio del prossimo anno, cesserà parzialmente le attuali attività mantenendo la produzione dei filtri con l'obiettivo di favorire la cessione di tali attività ad imprenditori interessati con il mantenimento dell'occupazione necessaria. Contestualmente verrà richiesto l'utilizzo della cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività fino al 31 luglio 2012 che risulta essere l'intero periodo previsto dalle normative vigenti,per affrontare i problemi occupazionali dovranno essere previste:- uscite dall'azienda volontarie ed incentivate anche con l'utilizzo della mobilità;- ricollocazione nelle aziende del gruppo Marcegaglia;- ricollocazione in aziende del territorio attraverso incentivi all'assunzione.Fim Fiom Uilm verificheranno in assemblea con i lavoratori di Bvb la fattibilità di quanto emerso dall'incontro e sulla base di un giudizio positivo condiviso procedere nei prossimi giorni a concretizzare l'accordo con l'azienda. 
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21/11/2012 Sciopero alla Sifa di Colbordolo
Dopo la difficile vertenza del Mobilificio Fogliense ecco un'altra "bomba" occupazionale pronta ad esplodere: la SIFA di Colbordolo. Si tratta di una  storica e prestigiosaazienda leader nella produzione di Arredo Bar e negozi  che attualamente naviga in cattive acque.Per questo ieri, 20 novembre, i lavoratori  hanno scioperato per chiedere certezze sul pagamento delle retribuzioni e sul futuro dell'azienda che ha un marchio, un alto livello di professionalità ma che paga lo scotto del cambio generazionale e di un management non all'altezza della difficile situazione congiuntura economica. 100 posti di lavoro a rischio, una crisi che se  continua cosi sta polverizzando l'intero settore del mobile arredo.La Filca Cisl di Pesaro Urbino che ha sempre seguito questa difficile vertenza lancia nuovamente un grido di allarme per la grave crisi che sta attraversando il settore del mobile arredo.E' giunto il momento di proposte  incisive per il sostegno all'occupazione con processi formativi di riqualificazione e accompagnamento professionale, per politiche industriali di rafforzamento dell'export e della qualità\innovazione del prodotto mobile arredo.
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21/11/2012 Pensionati informatizzati
Sono state 40 ore di effettivo apprendimento e  felice socializzazione grazie alla efficace competenza tecnica ed alla spontanea cordialità personale degli operatori e dei docenti dello Ial.Parliamo del corso di formazione di  informatica organizzato e condotto dallo Ial nella propria sede di Via del Cinema,  per dirigenti FNP Cisl della provincia di Pesaro e Urbino.Ogni singolo incontro ha consentito ai 17 corsisti di acquisire e potenziare conoscenze e capacità operative in rapporto ai diversi livelli di partenza.Un risultato complessivo che sicuramente premia l’impegno ed il contributo di tutti i soggetti coinvolti a partire dalla segreteria della Fnp regionale che ha finanziato il corso.Eliseo Sabbatini 
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19/11/2012 Rinnovo RSU della Scavolini
Il 26 e  27  novembre si svolgeranno le votazioni per il rinnovo della RSU della Scavolini.La Filca Cisl presenta quattro candidati. E' un momento importante per la Filca Cisl  perchè mai prima di oggi aveva presentato quattro candidati. Ora tocca ai lavoratori e alle lavoratrici della Scavolini scegliere da chi farsi rappresentare.La squadra è ottima, motivata e competente. Chiediamo a tutti di sostenere  i nostri Candidati per rendere ancora più significativa la rappresentanza  Cisl all'interno di una delle aziende più importanti del Mobile in Italia nel Mondo.    
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15/11/2012 Poste, la Cisl vince le elezioni delle RSU
La Cisl vince le elezioni delle RSU nelle Poste delle Marche (13 e 14 novembre) confermando una rappresentanza media di oltre il 37%.In una dichiarazione il Segretario generale della SLP  (Sindacato Lavoratori Poste) della Cisl delle Marche, Dario Dominici ringrazia tutti  i lavoratori e le lavoratrici di Poste «che, anche in occasione di questo rinnovo delle Rappresentanze Sindacali  Unitarie in Poste Italiane hanno riconfermato la fiducia nel Slp,  la Categoria della Cisl maggiormente rappresentativa nella più grande azienda di servizi del paese».«Un risultato importante - sostiene Dominici - che conferma la fiducia delle persone nel sindacato, importante riferimento  per la rappresentanza e per la progettazione del futuro.Altissima la partecipazione al voto.  Oltre l'83% dei lavoratori hanno espresso le proprie preferenze. Un successo che conferma la maggiore  fiducia di cui gode il sindacato rispetto alla politica.«Sono numeri - conclude Dominici - dai quali deriva una  grossa responsabilità, che continueremo ad onorare per garantire la tutela dei lavoratori, l’occupazione e lo sviluppo della azienda».Il COMUNICATO STAMPA 
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13/11/2012 Rc auto, stop ai 15 giorni di copertura dopo la scadenza
Un vantaggio che può trasformarsi in pericolo. La liberalizzazione nel settore dell'assicurazione auto significa meno vincoli per l'assicurato ma anche maggiori responsabilità. E' il caso, ad esempio, del divieto di tacito rinnovo della polizza previsto dal decreto sviluppo-bis: la possibilità di lasciare la propria compagnia più facilmente significa anche fine della copertura automatica nei 15 giorni dopo la scadenza della polizza. Col rischio, per gli automobilisti distratti, di vedersi confiscare il veicolo dal giorno successivo alla scadenza e soprattutto di perdere ogni copertura in caso di incidente.Multa e sequestro del veicolo dal giorno della scadenza Secondo quanto stabilito dall'art. 22 del decreto sviluppo, dal 1° gennaio 2013 i contratti di assicurazione per le responsabilità civili nella circolazione dei veicoli (più conosciuti come polizze Rc auto) non potranno più avere durata pluriennale e non potranno contenere la clausola di tacito rinnovo. Ciò significa che alla scadenza annuale della polizza non opera la regola del "silenzio-assenso" e il cliente non ha più l'obbligo di inviare una raccomandata entro 15 giorni dalla scadenza per disdire la polizza. Un modo per facilitare il passaggio da una compagnia all'altra con vantaggi per le tasche degli assicurati e per la concorrenza nel settore.Ma c'è il rovescio della medaglia. Il rinnovo automatico dava anche un'estensione automatica della copertura per altri 15 giorni dopo la scadenza in caso di ritardo nel pagamento del premio. Una tolleranza di cui dal prossimo anno l'assicurato non potrà più beneficiare: l'assicurazione decade a tutti gli effetti il giorno della scadenza della polizza. Brutta notizia per i distratti: oltre al rischio di un sinistro non coperto, la mancanza di assicurazione di un veicolo comporta una sanzione di 798 euro e il sequestro immediato del veicolo, finalizzato alla confisca (ex art. 193 del CdS).
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09/11/2012 La Fp - Cisl raccoglie firme contro i tagli negli enti previdenziali
Già raccolte 170 firme dalla Fp – Cisl di Pesaro – Urbino tra i lavoratori degli enti previdenziali per chiedere di cambiare le norme del ddl stabilità sui progetti speciali e dire no a tagli su organici e produttività, questa petizione sarà poi inviata anche  ai parlamentari eletti nei  territori.“ Si sta cercando di tagliare ancora una volta su servizi essenziali che questi istituti danno alla cittadinanza e come al solito si inizia dai lavoratori che percepiscono circa 1200 euro al mese - spiega  Francesco Todaro, segretario della Fp – Cisl di Pesaro – Urbino”.Il ddl stabilità va cambiato: no agli esuberi  e no al taglio della produttività.  E’ questo è lo slogan. “Vogliamo sollecitare Governo e Parlamento a modificare il ddl stabilità che chiede agli enti previdenziali di risparmiare altri 300 milioni di euro tagliando i cosiddetti progetti speciali che, invece, sono serviti in questi anni a far crescere la qualità delle prestazioni ai cittadini e alle imprese: a ridurre i tempi, innovare  i processi di lavoro, assegnare a funzionari compiti svolti in precedenza dai dirigenti. Rinunciare a questi progetti sarebbe irresponsabile”.Per questo la Fp ha fissato un presidio per mercoledì 14 novembre in Piazza del Popolo a Pesaro, davanti alla prefettura dalle ore 11.00, che si svolgerà in corrispondenza della discussione del provvedimento in Parlamento.
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08/11/2012 Il ruolo e il senso dell’impegno dei cattolici
Organizzato dalla Cisl, dal Movimento Cristiano Lavoratori, dalle Acli e dalla Rivista Argomenti 2000, si è svolto a Fano un incontro che ha chiamato a raccolta numerosi cattolici impegnati a vario titolo in associazioni e organizzazioni sociali. La riunione è stata aperta dalla relazione dallo storico Ernesto Preziosi, direttore della Rivista Argomenti 2000, seguita dalle comunicazioni di Sauro Rossi, Segretario generale della Cisl di Pesaro - Urbino e Maurizio Tomassini presidente delle Acli della provincia.Numerosi gli interventi e gli spunti di riflessione, che hanno cercato di ridefinire se ancora abbia un senso l’impegno dei cattolici in politica e nella società. Politica intesa come impegno civile. Non in funzione di aggregazioni o cartelli politici. L’incontro ha fugato i dubbi. Sarebbe un errore se le coscienze dei cattolici si mobilitassero a comando in funzione di elezioni imminenti. Lo sguardo va rivolto più lontano. Preoccupa innanzitutto il processo di individualizzazione che interessa sempre più la nostra società e che riduce il senso di appartenenza e di comunità.Certo, c’è ancora chi si chiede se faccia parte dell’indole di un cattolico farsi carico degli altri. Ernesto  Preziosi ha citato il libro della Genesi: “Son forse io il custode di mio fratello?" (Gn 4,8). La risposta a questa domanda, ha detto il relatore, non può che essere affermativa. Si, dobbiamo avere responsabilità e premura verso chi ci sta di fronte. Così come dobbiamo sentire nostri i problemi della società in cui viviamo. La fede, insomma, ha bisogno di diventare cultura.Ma allora perché la presenza dei cattolici in politica è diventata cosi poco significativa?Perché così spesso la loro è una voce di acquiescenza e di adeguamento alle logiche di partito e di schieramento. Anche quando sono chiamati in causa valori fondamentali per un cristiano?Le risposte sono certamente complesse a cominciare da un mutamento profondo del linguaggio e dei significati. La Chiesa è una struttura plurale, quasi per definizione. Fatta di movimenti e di comunità più o meno aperte.Questa è certamente una ricchezza. Il problema è semmai la dimensione comunicativa tra queste realtà, a volte così debole da farle apparire entità tra loro separate.Bisogna dire che anche il mondo cattolico in questi ultimi anni è stato interessato da un indebolimento del linguaggio. Un processo di “revisionismo delle parole” che ne ha in parte ridotto l’ampiezza del significato.Quasi che temessimo la coerenza a cui le parole ci richiamano e ne cercassimo di più sopportabili e di meno impegnative.Si pensi a termini come “cattolicesimo democratico”, come a significare che ne esista uno non democratico. Oppure al termine “cattolici adulti” coniato per legittimare operazioni politiche spericolate di alleanza con culture antagonistiche.Potremmo andare avanti per molto, passando per la parola “laicità” che ormai è diventata un contenitore che tiene insieme soggetti vicini a realtà ecclesiali e adepti di culture individualistiche e nichiliste. In Francia è stato presentato un progetto di legge su “matrimonio e adozione per tutti”che al posto di padre e madre introduce le più politically correct, genitore 1 e genitore 2. Geniale!Soffermiamoci infine su una parola ridondante, “legalità”. Un vocabolo che ha quasi definitivamente sfrattato termini come giustizia e solidarietà. Ma ciò che è legale è anche contemporaneamente giusto? Certo che no. Anzi spesso la parola “legalità” copre comportamenti legittimi secondo il diritto ma riprovevoli secondo la morale. Ne abbiamo prove evidenti nelle cronache di questi giorni.Ha ragione il filosofo Salvatore Natoli a dire che è in atto un processo di “giuridizzazione” della società. Aumentano le leggi e si restringe il valore dei comportamenti morali.Oggi più che mai ai cattolici è chiesto di ricomporre i molteplici distinguo e le divisioni in atto anche al proprio interno.  Ritrovando l’autenticità delle parole e il loro contenuto veritativo.Le parole preparano le opere e ne definiscono il fondamento. Il Magistero ne è testimonianza viva. Lascia allora ben sperare la prosecuzione di questo confronto tra le associazioni e le organizzazioni cattoliche, che nell’incontro di Fano ha segnato una ulteriore significativa tappa. (Gianluigi Storti)
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07/11/2012 Incontro per salvare l'azienda Bvb
Il gruppo Marcegaglia ha confermato di voler chiudere il sito produttivo della Bvb di San Lorenzo in Campo.  Si tratta di un’ azienda che produce componentistica per refrigerazione e condizionamento e che occupa  attualmente 39 dipendenti.Proprio per questo Mauro Masci  della  Fim – Cisl di Pesaro – Urbino, nei giorni scorsi, ha richiesto ed ottenuto un incontro che  si è svolto  il 5 novembre presso la sede Confindustria  a Pesaro.All’incontro erano presenti oltre ai sindacati, il responsabile delle risorse umane del gruppo Marcegaglia e l’amministratore delegato della Bvb.La direzione aziendale ha motivato la decisione di cessare l’attività in quanto oltre alle perdite di bilancio che si sono registrate negli scorsi anni e che presumibilmente  si determineranno anche nell’anno in corso, il mercato di riferimento, in particolare quello dei condensatori per elettrodomestici ha registrato un ulteriore calo e non sono prevedibili cambiamenti nei prossimi anni.“La proprietà - ha affermato Mauro Masci - ha ribadito che entro la fine dell’anno non ci saranno più posti di lavoro nel gruppo Marcegaglia, noi, insieme alle sigle sindacali Fiom e Uilm, non siamo d’accordo e abbiamo prospettato una soluzione alternativa: un piano sociale che preveda il ricorso ad ammortizzatori sociali in grado di tutelare il reddito dei lavoratori e che possa consentire la prosecuzione  dell’attività produttiva”. Questo dovrebbe favorire l’interesse di imprenditori, in special modo, locali che possano rilevare il gruppo e continuare la produzione. Così si manterrebbe una realtà industriale importante in un territorio che ha visto negli ultimi anni un pesante processo di deindustrializzazione con decine di posti di lavoro persi.La direzione aziendale si è riservata di valutare le richieste sindacali impegnandosi a continuare il confronto nel prossimo incontro che si terrà il 19 novembre presso la sede degli industriali di Pesaro. Giovedì 8 novembre si terrà l’assemblea dei lavoratori.
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05/11/2012 Uffici postali. L'accordo frena le chiusure: 25 anzichè 61
COMUNICATO STAMPA Pochi giorni fa, tra i sindacati regionali e Poste Italiane è stato sottoscritto un accordo che pone un freno, almeno per il momento, alla decisione di Poste Italiane, che aveva annunciato e avviato con determinazione la chiusura di ben 61 uffici postali a livello regionale; l’intenzione dell’azienda aveva fatto scendere in campo nell’estate scorsa il sindacato, i cittadini e gli amministratori, anche perché legata ad una riorganizzazione miope dei servizi postali. Con l’accordo, è stato certamente ottenuto un grande risultato, verranno progressivamente chiusi solo 25 uffici in tutta la regione; ma l’attenzione del sindacato rimane alta.Il Segretario regionale Slp-Cisl Dario Dominici commenta l’accordo con soddisfazione, ma indicando priorità e criticità: «abbiamo posto il problema più volte in questi anni; in tempi di crisi la difesa della socialità non può essere la priorità del solo sindacato. Anche in questa vertenza il tema è emerso con forza: per noi uno “sportello postale aperto” è un servizio sociale importante ad una comunità, è lavoro diffuso sul territorio; dall’altro però risponde a logiche industriali, a costi di gestione; se non si tiene conto di questi aspetti, sarà difficile continuare a garantire un posto di lavoro a quasi 140.000  persone occupate in Poste e un servizio a milioni di cittadini!».Stefano Mastrovincenzo, Segretario Cisl Marche sottolinea «i colleghi della categoria hanno vigilato affinché in tutti i comuni marchigiani rimanesse aperto il maggior numero di sportelli, ma questa vicenda è simbolica in termini generali, per la sanità, per l’istruzione o altro; anche gli amministratori pubblici sono consapevoli che sotto certi livelli la mera logica del mercato porta alla chiusura di certi servizi; è chiaro che o il tema della coesione e dell’equità sociale diventa ancora più centrale nel dibattito pubblico e nelle scelte della politica a tutti i livelli, o anche gli obiettivi di rigore e risanamento non avranno piena efficacia e produrranno tensioni e drammi sociali». Conclude Dominici: «siamo una forza tranquilla, ma determinata! Lo abbiamo dimostrato portando in piazza ad Ancona oltre 500 persone nel mese di luglio contro le chiusure e l’accordo sottoscritto il 24 ottobre ci ripaga del lavoro svolto; ma continueremo a vigilare: si parla ancora di decine di migliaia di possibili tagli nel mondo dei servizi postali, mentre nel settore degli uffici postali siamo allo sbando: non esistono più organici, l’azienda vorrebbe tarare le esigenze di personale solo ed esclusivamente sulla base dei ricavi prodotti. Lo dimostreremo, siamo fiduciosi chiamando i lavoratori al voto per il rinnovo delle RSU il prossimo 13 e 14 novembre.  Il sindacato rimane uno dei pochi luoghi dove potersi confrontare, fare scelte, costruire progetti per le persone, per il loro lavoro, per le comunità».Ancona 03-11-2012Dario Dominici - Slp Cisl Marche                                                                             Stefano Mastrovincenzo - Usr Cisl MarcheLA    TABELLA CON GLI UFFICI POSTALI   DOVE SI RESTA APERTI e DOVE SI CHIUDE LA RASSEGNA STAMPA: Corriere Adriatico e Il Messaggero 
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05/11/2012 Meno soldi per i Patronati, a rischio i servizi per i cittadini
La legge di stabilità prevede un taglio alle risorse del Fondo per i Patronati di € 60 milioni per i prossimi due anni che si aggiunge ai € 90 milioni già tolti al Fondo per il triennio precedente . In totale € 150 milioni di euro in meno per cinque anni. La riduzione delle risorse mette in crisi l’intero sistema dei patronati, che svolgono oggi un’attività di tutela previdenziale e di assistenza sociale sussidiaria ed integrativa rispetto a quella pubblica.Il Fondo per i patronati non è finanziato dallo Stato ma dai lavoratori, attraverso i contributi direttamente prelevati dalle loro buste paga. Tutte le pratiche che il Patronato espleta sono gratuite per gli utenti. Solo il 30% circa di queste sono rimborsate dallo Stato (ad esempio domande di pensione, di infortunio e di malattie professionali). Per molte altre pratiche (ad esempio indennità di disoccupazione, congedi per maternità, congedi parentali) i Patronati non ricevono nulla, nonostante svolgano un’attività preparatoria rispetto a quella degli enti pubblici competenti, in particolare dell’Inps.Un’attività di supplenza delle funzioni pubbliche che negli ultimi anni i Patronati sono stati obbligati ad ampliare. Ad esempio, l’obbligo imposto dall’Inps di invio telematico delle istanze ha costretto tantissimi cittadini, specie i più anziani, a rivolgersi ai Patronati per ricevere la necessaria assistenza.In altre parole il Governo impone ai Patronati di svolgere nuove funzioni e in cambio ne taglia i finanziamenti. Questa situazione è insostenibile. Non vedendo riconosciuto il valore sociale e i costi della loro attività, i patronati saranno costretti nel futuro ad introdurre soglie di compartecipazione dei cittadini al costo dei servizi o, in alternativa, a smettere di erogarne alcuni. A loro volta i cittadini saranno obbligati a rivolgersi a professionisti privati, presso cui le pratiche avranno costi molto maggiori.Di tali possibili conseguenze, nel caso in cui il taglio fosse confermato, il Patronato Inas informerà dettagliatamente gli utenti che ogni giorno si recano nei suoi uffici.Pur condividendo la necessità di rivedere la spesa pubblica tagliando gli sprechi non è accettabile che questo avvenga, ancora una volta, con misure che penalizzano i lavoratori e i cittadini. Sarebbe stato possibile e auspicabile, semmai, un intervento di selezione dei tanti Patronati autorizzati, alcuni dei quali non garantiscono standard adeguati di qualità dei servizi e di tutela dei lavoratori.  
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05/11/2012 Tavola rotonda sugli strumenti per l’occupazione dei giovani
In occasione della undicesima edizione del Career day, organizzata dall’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, si terrà l’8 novembre alle ore 17.00 presso Palazzo Battiferri, via Saffi, 42 a Urbino una interessante tavola rotonda dal titolo“ La riforma del mercato del lavoro e strumenti per l’occupazione dei giovani”; coordina il Professore Paolo Pascucci, tra gli interventi Sauro Rossi Segretario Generale Cisl Pesaro – Urbino.Il Career day, tra workshop, laboratori e tavole rotonde,  si svolgerà in due giornate.Mercoledì 7 sarà dedicata all’orientamento al lavoro con informazioni ed indicazioni utili rivolte principalmente agli studenti laureandi. Nel secondo giorno le aziende incontreranno i laureati, ne raccoglieranno i CV e indicheranno quali sono attualmente  i profili di maggiore interesse.
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30/10/2012 Provincia di Pesaro - Urbino: proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti
E’ di questi giorni la controversia sul mancato pagamento del saldo di produzione 2011 ai dipendenti della Provincia di Pesaro e Urbino.L’oggetto del contendere è legato al Fondo di produttività del 2011 e del 2012. Si tratta di 108 mila euro da dividere tra 570 lavoratori ( mediamente 189 euro lordi a testa) che non è stata ancora liquidata mentre i 150 mila lordi  che i 15 dirigenti  hanno a disposizione è già stata assegnata.Il Segretario Cisl della Fp Funzione Pubblica Patrizia Pedaletti interviene su questa difficile questione: “questa è una presa in giro per i dipendenti, della loro dignità come uomini e come lavoratori. Non stiamo parlando di persone che percepiscono stipendi da dirigenti, ma di circa 1200 euro di paga mensile a cui in questo momento viene tolta anche la parte del saldo di produzione, che non percepiscono da un anno e mezzo!Non possiamo essere considerati come un bancomat. E’ per questo che  durante l’assemblea, insieme alle altre sigle sindacali,  abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione per martedì 30.Non va bene, inoltre,  il modo in cui la Provincia ha affrontato il problema: in un primo momento  ci avevano detto che il pagamento del saldo di produzione era legato ad un disguido burocratico, poi che era un problema di soldi e di obiettivi che non erano stati individuati.  Non si capisce perché debbano rimetterci i lavoratori, che oltre a questi mancati pagamenti sono anche preoccupati per il possibile e non scongiurato rischio default dell’ente e del blocco del contratto fino al 2014.”Conclude Pedaletti - “Sono sempre i dipendenti a  pagare il prezzo più alto,  i loro stipendi stanno diminuendo. Secondo il  rapporto Aran  del 1 gennaio 2012, nel periodo 2005 – 2011 gli stipendi nel settore pubblico sono cresciuti del  10,4%  a fronte di  una crescita dei prezzi del 14,9%.Per questo abbiamo chiesto che si parli di piani di razionalizzazione  e di reinternalizzazione di incarichi esterni.”
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30/10/2012 Ruolo e senso dell'impegno dei cattolici. Continua l’impegno della Cisl
E’ un compito difficile quello al quale sono chiamati oggi i cattolici che vogliano vivere in maniera attiva e non rituale la loro presenza nella società.Ciò indipendentemente dal ruolo ricoperto, sia esso l’impegno nel sociale, in politica o nel mondo del lavoro.Le indicazioni contenute nel magistero sociale della Chiesa sono infatti un invito e un sostegno per ciascuno a vivere con  responsabilità la fede.Le ricette che si affidano alla ripresa selvaggia dei consumi appaiono oltre che illusorie del tutto ingiustificate.Spetta infatti al lavoro e non al nuovo“feticcio della merce” di  essere misura e motore dello sviluppo e del benessere sociale.La speranza può riprendere respiro ri-orientando i nostri comportamenti all’insegna della sobrietà e della solidarietà, in aiuto alle famiglie in difficoltà e ai giovani che devono affrontare il futuroSi parlerà di questo nell’incontro, aperto a tutte le organizzazione di ispirazione cattolica, che si svolgerà lunedì 5 , alle ore 17.30,  a Fano presso il Circolo Acli di Sant’Orso. L' appuntamento  sarà aperto dalla relazione dello storico cattolico Ernesto Preziosi. Il convegno, dal titolo “Il l ruolo e il senso dell’impegno dei cattolici” , è organizzato dalle Acli, dalla Cisl, dal Movimento Cristiano Lavoratori e dalla Rivista Argomenti 2000.
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24/10/2012 La scuola dice BASTA!
24 NOVEMBRE 2012 SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA con manifestazione a Roma LE RAGIONI e GLI OBIETTIVI della MOBILITAZIONE Atto di indirizzo per la restituzione delle progressioni economiche di anzianità Cancellazione delle norme che modificano il CCNL dei lavoratori della Scuola Le iniziative di mobilitazione che sfoceranno nello sciopero del 24 novembre scaturiscono da diverse motivazioni alle quali si legano precisi obiettivi che sono al centro di un’azione sindacale forte e incisiva. La decisione dello sciopero segue, come è noto, il fallito tentativo di conciliazione da noi richiesto per il mancato avvio della trattativa sulle progressioni di anzianità. A questa motivazione iniziale si sono nel frattempo aggiunte quelle legate alle inaccettabili disposizioni contenute nel disegno di legge di stabilità varato dal Consiglio dei Ministri del 9 ottobre, con misure che prefigurano un pesante aggravio dei carichi di lavoro del personale docente, stravolgendo in modo unilaterale e di dubbia legittimità il contratto nazionale di lavoro. GLI OBIETTIVI della MOBILITAZIONE  immediato avvio della trattativa sul recupero di validità dell’anno 2011 ai fini delle progressioni economiche e di carriera del personale, previa emanazione da parte del Governo dell’apposito atto di indirizzo all’ARAN; emendamenti al disegno di legge di stabilità, e in particolare cancellazione delle norme sui regimi orari del personale docente e di quelle che penalizzano il personale a.t.a. utilizzato con mansioni attinenti a profili professionali superiori; I sindacati Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu chiamano la categoria a sostenere con la più ampia partecipazione le iniziative di mobilitazione messe in atto, che oltre a esprimere il crescente disagio e la forte indignazione dei lavoratori puntano a obiettivi precisi e chiari: salvaguardare retribuzioni che già scontano gli effetti del blocco imposto ai salari del pubblico impiego; respingere l’ennesimo attacco a condizioni di lavoro rese spesso insostenibili dai pesanti tagli di organico degli anni scorsi; difendere il ruolo e le prerogative contrattuali del sindacato, impedire un’ulteriore perdita di posti di lavoro nella scuola. LA MOBILITAZIONE Immediata sospensione di ogni attività non obbligatoria Campagna di informazione/protesta con lettere ed e-mail Presidi e incontri con istituzioni e forze politiche a livello centrale e periferico 13 novembre, assemblee in orario di servizio in tutte le scuole 24 novembre sciopero per l’intera giornata Manifestazione nazionale a Roma Con l’insieme delle iniziative di mobilitazione e di sciopero siamo impegnati a raccogliere ed esprimere, sugli obiettivi prefissati, la più vasta unità della categoria. Scarica IL VOLANTINO con le RAGIONI della MOBILITAZIONE Scarica IL VOLANTINO con gli OBIETTIVI della MOBILITAZIONE Leggi LA LETTERA alle FORZE POLITICHE  con la richiesta di un incontro urgente.  
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23/10/2012 In compagnia con i pensionati di Pergola e di Pesaro
Due importanti eventi da non perdere organizzati dai pensionati Fnp.Sabato  27 ottobre la lega  Fnp di Pergola ha organizzato la Festa del socio, ci si ritroverà all’agriturismo “ Lo Sgorzolo” per parlare di attualità e passare un pranzo e un pomeriggio in compagnia e allegria.Domenica 28 ottobre  i pensionati di Pesaro  si ritroveranno  alle ore 11.00 presso il ristorante "Del Castello" a Montelabbate per trascorre una giornata insieme all’insegna del divertimento con musiche, giochi ed altro.Prima del pranzo  è previsto un incontro interessante ed utile con alcuni rappresentanti dell’Adiconsum (associazione dei consumatori) dal titolo “Firmare informati”. Gli esperti spiegheranno  cos’è e cosa comporta il libero mercato nella telefonia e nelle utenze domestiche e quali sono i diritti dei consumatori.Sono invitati soci, familiari e amici. 
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23/10/2012 Crisi: l’allarme della Filca - Cisl
I vertici della Filca Cisl di Pesaro – Urbino, nelle persone di Giovanni Giovanelli e di Paolo Ferri, insieme al Segretario Regionale Massimo Giacchetti  hanno lanciato l’allarme sulla grave crisi che ha interessato il settore del mobile, della nautica e dell’ edilizia.“Negli ultimi due anni, nella Provincia di Pesaro – Urbino – ha riferito Giovanni Giovannelli - sono stati ben 3788 i lavoratori in cassa integrazione, 314 licenziati e 576 dichiarati in esubero. Nel settore lavorano circa 10 mila dipendenti e più del 30% è a forte rischio, per molti di loro è finito il ciclo triennale degli ammortizzatori sociali e si aprirà la procedura di mobilità”. I casi più recenti e eclatanti: il Mobilificio Fogliense, Febal,  Berloni, Pica. Le ditte cessate negli ultimi due anni nel settore del mobile e della nautica sono state 18, alcune come il gruppo Dreaming con 120 dipendenti, per un totale di 603 dipendenti senza più lavoro e un tessuto produttivo sempre più impoverito.Per quanto riguarda le piccole imprese che finiscono sotto la voce artigiani la situazione non è migliore.  Qui non c’è cassa integrazione, ma giornate di sospensione dal lavoro. Solo nel 2012 nel settore legno e arredamento le giornate di sospensioni lavoro sono  state 10552 a fronte di 2184 giornate nel 2009.In ginocchio anche l’edilizia con il blocco dei cantieri pubblici e il conseguente calo  delle commesse, tutto ciò ha portato ad una drastica riduzione degli occupati sul settore. “L’edilizia non ha più mercato - ha spiegato Massimo Giacchetti - perché gli enti pubblici non possono spendere per i vincoli del patto di stabilità e i privati, proprio per il crollo dei mercati e la mancanza di commesse, fanno fatica”.Dal 2001 ad oggi gli addetti nell’edilizia sono costantemente diminuiti, nel 2001 si contavano 3707 addetti, oggi solamente 2548.“Ci sono delle azioni che possono migliorare la situazione,  ha spiegato Massimo Giacchetti  - innanzitutto, chiediamo ai sindaci che per gli appalti  evitino il ricorso al massimo ribasso, ma di cercare di privilegiare la qualità, cassando le proposte di imprese con i ribassi eccessivi. Sarebbe necessario, inoltre,  ridurre l’Imu per gli immobili invenduti e ridurre gli oneri di urbanizzazione  per rilanciare il settore.
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18/10/2012 Lavoro per giovani e donne. Attivato un Fondo di oltre 230 milioni di euro.
Pubblicato il decreto interministeriale che consente  di riconoscere ai datori di lavoro privati incentivi da destinare al sostegno dell’occupazione dei giovani e delle donne.La misura, che ha carattere straordinario e può contare su risorse finanziarie di oltre 230 milioni di euro, riguarderà i rapporti di lavoro stabilizzati o attivati entro il 31 marzo 2013. I contributi verranno riconosciuti per contratti stipulati con giovani di età fino a ventinove anni ovvero con donne indipendentemente dall’età anagrafica, secondo limiti numerici per ciascun datore di lavoro che consentano di rispettare la disciplina comunitaria degli aiuti di Stato.In particolare viene riconosciuto un importo pari a 12.000 euro in caso di trasformazione di un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato, ovvero per ogni stabilizzazione di rapporti di lavoro nella forma di collaborazioni coordinate e continuative anche nella modalità di progetto o delle associazioni in partecipazione con apporto di lavoro. Tali forme di stabilizzazione dovranno riferirsi a contratti di lavoro in essere ovvero cessati da non più di sei mesi e mediante la stipula di contratti a tempo indeterminato, anche a tempo parziale.Sono inoltre previsti incentivi per le assunzioni di giovani e donne a tempo determinato, la cui misura varia in relazione alla durata del rapporto di lavoro. In particolare il valore del contributo è stabilito nella misura di 3.000 euro per contratti di lavoro di durata non inferiore a 12 mesi; nella misura di 4.000 euro se la durata del contratto supera i 18 mesi e, da ultimo, nella misura di 6.000 euro per i contratti aventi durata superiore a 24 mesi.L’INPS, cui è affidata la gestione della misura, corrisponderà gli incentivi in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande ed entro il limite delle risorse disponibili (come detto sopra, di oltre 230 milioni di euro), attraverso modalità telematiche che  consentiranno ai datori di lavoro di avere facile accesso allo strumento appena adottato.Il TESTO del DECRETO  pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 243 del 17 Ottobre 2012.La CIRCOLARE INPS N. 122 del 17/10/2012 che detta le modalità operative
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15/10/2012 Giornata di incontro con le scuole per la Biblioteca dei libri viventi
Continua la fervente attività della Biblioteca di libri viventi a Piobbico. Giovedì 25 ottobre  alle ore 10.30 all’Auditorium della scuola Media la Biblioteca dei Libri Viventi apre la Giornata di incontro con le scuole.Un’occasione in più per conoscere questa interessante iniziativa dell’Anteas (associazione nazionale terza età attiva), che ha l’obiettivo di mettere in comunicazione il mondo dei giovani e quello degli anziani.
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11/10/2012 Un contributo per chi ha subìto danni da interruzione di energia elettrica.
CONTRIBUTO STRAORDINARIO DA PARTE DI ENEL PER  EMERGENZA NEVE PER GLI UTENTI  DOMESTICI CHE HANNO SUBITO UNA INTERRUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA  SUPERIORE A:  -         88 ore (nei comuni oltre 50.000 abitanti)-         92 ore (nei comuni fra 50.000 e 5.000 abitanti)-         96 ore (nei comuni fino a 5.000 abitanti)L’Adiconsum è a disposizione dei consumatori per assisterli nella procedura di richiesta del contributo straordinario di ENEL per i clienti che hanno subito disagi durante la nevicata straordinaria di febbraio 2012 e che sono allacciati alla rete ENEL distribuzione, indipendentemente dal gestore che eroga il servizio.In seguito alle abbondanti nevicate dell’inverno scorso, che hanno messo in ginocchio l’Italia intera, Adiconsum, con le altre Associazioni dei Consumatori, ha siglato un accordo con la società Enel, che si è resa disponibile all’erogazione di un contributo straordinario a favore delle utenze domestiche che sono rimaste disallacciate dalla rete elettrica oltre il periodo previsto dalla delibera dell’AEEG per il quale è previsto l’indennizzo automatico.E’ possibile verificare la titolarità del contributo straordinario che raggiunge un importo economico massimo di euro 650,00 collegandosi al sito ENEL.  CLICCA QUI PER APRIRE  la pagina. Scorrendo il testo di spiegazione, in fondo alla pagina, si può digitare il POD cliente e controllare sia la titolarità del diritto al contributo straordinario, sia il relativo importo.Dal sito è possibile anche scaricare direttamente il modulo per la richiesta del contributo, da consegnare ad Adiconsum tramite le nostre sedi CISL.Adiconsum poi provvederà ad inoltrarlo all’azienda Enel, apponendo il  timbro dell’Associazione, entro e non oltre il prossimo 31 dicembre.Per le Marche i Comuni inclusi nell’accordo sono esclusivamente:ANCONA, ACQUALAGNA, AUDITORE, CAGLI, FANO, FERMIGNANO, FOSSOMBRONE, FRATTE ROSA, FRONTONE, ISOLA DEL PIANO, MERCATINO CONCA, MONTECICCARDO, MONTEFELCINO, PEGLIO, PERGOLA, PESARO, PETRIANO, SAN LORENZO IN CAMPO, SASSOCORVARO, SERRA SANT’ABBONDIO, URBANIA.Ottobre 2012 
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10/10/2012 Firmato l’accordo al Mobilifio Fogliense
Dopo una lunga trattativa durata tutta la giornata di sabato  6 ottobre condotta da Paolo Ferri, componente segreteria Filca Cisl di Pesaro - Urbino,  e da Fillea Cgil si è trovata una soluzione alla difficile situazione  del Mobilificio Fogliense.L’azienda, produttrice di mobili per l’arredamento da 30 anni e che  occupa  attualmente 207 dipendenti distribuiti in diverse stabilimenti dislocati su tre regioni (Marche, Toscana e Umbria), risente di una  forte crisi economica tanto che ha deciso di chiudere.In questa situazione di incertezza si è presentato un acquirente disposto a rilevare parte dell’impresa e ad assumere 70 dipendenti obbligandoli, però, a firmare le dimissioni.La Filca Cisl, sin dall’inizio, ha impostato la trattativa nella linea di tutelare i lavoratori e di utilizzare correttamente  gli ammortizzatori sociali secondo la normativa vigente. Per raggiungere questo obiettivo è stata inviata una dura lettera alla direzione del Mobilificio Fogliense ribadendo le linee che avrebbero guidato la trattativa; una dura presa di posizione che però è servita a  far cambiare atteggiamento alla ditta e a  raggiungere così  un accordo positivo.In questa  difficile vertenza sono state premiate la determinazione e le competenze in termini di gestioni e di utilizzo  di ammortizzatori sociali dimostrati dalla Filca Cisl.L’azienda si è dichiarata disponibile ad aprire alla Cassa integrazione guadagni straordinaria  per tutti i lavoratori del gruppo e ad incontrare periodicamente i sindacati per valutare tutte le possibilità migliorative  occupazionali che si verranno a creare. 
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09/10/2012 Corso di preparazione per il concorso scuola 2012
CORSO DI PREPARAZIONE ALLA PROVA SELETTIVA PER L’ACCESSO AL CONCORSO A CATTEDRE La Cisl Scuola delle Marche in collaborazione con l’IRSEF-IRFED offre un corso di preparazione al concorso a cattedre articolato in due fasi della durata complessiva di 60 ore.Il corso prevede  incontri in presenza, simulazioni, uso di una piattaforma con simulatore e materiali di documentazione.I FASE  -  PREPARAZIONE ALLA PROVA PRESELETTIVALa prima fase per la preparazione alla prova preselettiva prevede 6 moduli didattici per un totale di 24 ore, così suddivisi: Primo Modulo -         i test e le prove di selezione: tipologia e caratteristiche-         il governo del tempo-         esercitazioni su test di comprensione Secondo Modulo -         Come leggere e interpretare i quesiti di comprensione ed analisi testuale-          esercitazioni Terzo Modulo -         Come leggere e interpretare i quesiti logici-         Esercitazioni Quarto Modulo -         Tipologia e caratteristiche dei quesiti logici-         Esercitazioni Quinto Modulo -         Strategie per affrontare i quesiti relativi alle competenze digitali-         Esercitazioni Sesto Modulo -         Strategie per affrontare i quesiti di conoscenza di lingua straniera “inglese”I moduli n° 4 e 5, relativi alla conoscenza della Lingua Straniera ( Inglese) ed alle Competenze Digitali, verranno attivati all’uscita dei quesiti dopo il 23 novembre.II FASE – PREPARAZIONE PROVA SCRITTAIl corso tratterà aspetti metodologici contenuti nei vari documenti relativi a ciascun ordine di scuola, le recenti riforme degli ordinamenti, nonché i presupposti innovativi necessari alla costruzione dei curricoli.Il corso propone incontri in presenza, approfondimenti delle varie tematiche ed esercitazioni scritte  in piattaforma.La seconda fase prevede  10 moduli didattici per un totale di 36 ore ( i primi quattro entro il mese di dicembre 2012, i restanti a gennaio 2013), così suddivisi:Primo ModuloPsicologia dell’educazione. Conoscenze fondamentali dello sviluppo cognitivo, affettivo e di socializzazioneSecondo ModuloOrdinamento dello Stato Italiano, Costituzione, Titolo V, Autonomia, Enti Locali.Pof e governo di scuola.Terzo ModuloIndicazioni Nazionali e organizzazione del curricolo per i vari ordini di scuolaQuarto ModuloValutazione, Autovalutazione, INVALSI, INDIRE Da Gennaio 2013: Quinto ModuloConoscenze pedagogico- didattiche. Approccio ai media e reti di scuolaSesto ModuloLa relazione  educativa, l’organizzazione dei gruppi, la conduzione della classeSettimo ModuloHandicap, DSA, InterculturaOttavo ModuloContinuità, Orientamento, Dispersione scolasticaNono ModuloStato Giuridico, Contratto di lavoro, Organi CollegialiDecimo ModuloDimensione Europea dell’educazione, le competenze di cittadinanza, le QualifichePer le informazioni relative alle date, agli orari, alle sedi, ai costi ed alle modalità di accesso alla piattaforma rivolgersi alle sedi provinciali della Cisl Scuola 
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09/10/2012 Corso Fiscale e Tributario
Il Caf di Pesaro - Urbino organizza, come ogni anno, il corso fiscale e tributario gratuito finalizzato ad eventuale assunzione per il periodo  della elaborazione e della presentazione delle dichiarazioni dei redditi.Il corso, di 120 ore, si terrà presso la sede Caf a Pesaro via Porta Rimini, 11. Le adesioni dovranno pervenire entro il 31 ottobre 2012.In allegato il volantino
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05/10/2012 Festival delle Generazioni
Dal 12 al 14 ottobre si terrà a Firenze la prima edizione del Festival delle Generazioni, promosso dalla Fnp Cisl.Il Festival sarà articolato in convegni e dibattiti, momenti di analisi e riflessione, rassegne stampa, concerti, una grande mostra fotografica, dialoghi e intermezzi musicali, incontri con scrittori e scienziati, un mercato delle idee, e poi cinema, videoclip ed eventi speciali.Per saperne di piùhttp://www.festivaldellegenerazioni.it/
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05/10/2012 Grave crisi al Mobilificio Fogliense
I lavoratori e le lavoratrici  del Mobilificio Fogliense, unitamente alle organizzazioni sindacali FILCA CISL e FILLEA CGIL, esprimono forte preoccupazione per il loro futurolavorativo.L’azienda, produttrice di mobili per l’arredamento e che attualmente occupa  207 dipendenti distribuiti in diversi stabilimenti dislocati su tre regioni (Marche , precisamente nella Provincia di Pesaro e Urbino, Toscana e Umbria), è in forte crisi economica tanto che  ha deciso di chiudere.In questa situazione di incertezza si è presentato un acquirente che sarebbe disposto a  rilevare parte dell’azienda e ad assumere 70 dipendenti obbligandoli a firmare le dimissioni.La FILCA CISL e FILLEA CGIL sono d’accordo sul fatto che intervenga un nuovo acquirente ma, preoccupati per la situazione, chiedono al Mobilificio Fogliense di far ricorso, per i dipendenti,  a tutti gli ammortizzatori sociali  previsti dalla vigente normativa.Questa condizione permetterebbe ai lavoratori e le lavoratrici  di essere maggiormente tutelati.In special modo, FILCA CISL e FILLEA CGIL ribadiscono il fatto che l’assunzione dei dipendenti da parte della nuova proprietà  passi esclusivamente attraverso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e non con dimissioni "obbligate"I sindacati, allarmati , hanno chiesto un incontro alla Provincia per chiarire la situazione e nei prossimi giorni la Filca Cisl invierà una lettera all'azienda chiedendo il corretto utilizzo degli ammortizzatori sociali evitando il ricorso a soluzioni non del tutto legittime.IL Mobilificio Fogliense, nasce negli anni 70 nel nome della famiglia Serafini. Forte di una profonda conoscenza e tradizione nella lavorazione del legno, opera da oltre 30 anni nel segmento economico dell'arredamento, proponendo una vasta gamma di prodotti destinati alla grande distribuzione su territorio nazionale : camere, camerette per bambini, soggiorni, mobili in artepovera e cucineL'azienda rappresenta una delle poche imprese storiche del distretto pesarese, di dimensioni importanti, che garantisce un livello occupazionale. FILCA CISL PESARO URBINOGiovanni Giovanelli
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04/10/2012 Anche nelle Marche più facile per i giovani trovare lavoro.
Sono stati sottoscritti il 25 settembre in Regione i 3 protocolli sull'apprendistato che riformano radicalmente la normativa esistente con i quali, anche nelle Marche, si dà applicazione ai contenuti del Testo Unico. Il nuovo apprendistato è uno strumento in più per lavoratori ed imprese per facilitare l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro;La firma dei tre protocolli regionali per apprendistato professionalizzante, apprendistato per il conseguimento della qualifica e apprendistato per l'alta formazione, arriva alla fine di un confronto tra Regione, Sindacato e Associazioni datoriali lungo e non privo di difficoltà.La Cisl esprime soddisfazione per il risultato conseguito; si pone fine ad una incertezza legislativa e si rilancia anche nella nostra regione uno strumento che negli anni è stato il principale veicolo di assunzione soprattutto per giovani e piccole imprese. Accordo per la regolamentazione dell'Apprendistato ALTA FORMAZIONE E RICERCAAccordo per la regolamentazione dell'Apprendistato per la QUALIFICA e il DIPLOMA PROFESSIONALEAccordo per la regolamentazione dell'Apprendistato PROFESSIONALIZZANTE o DI MESTIERE 
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28/09/2012 Bonus libri di testo: un aiuto per le famiglie
La Regione Marche ha emanato i criteri e gli indirizzi per assicurare un sostegno alla spesa sostenuta dalle famiglie per l'acquisto dei libri della scuola secondaria di primo grado e della scuola secondaria di secondo grado per l'anno scolastico 2012-2013.Sono ammessi a questo contributo i genitori, o chi rappresenta i minori, appartenenti a famiglie in possesso dei seguenti requisit: residenza nel Comune; Indicatore Situazione Econimica Equivalente  (ISEE) non superiore a € 10.632,94 Per l'individuazione dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente  (ISEE) gli interessati dovranno compilare la Dichirazione Sostitutiva Unica (sulla base dei redditi percepiti  nell'anno 2011 - dichiarati nel 2012), con l'assistenza gratuita dei Centri di Assistenza Fiscale (CAF). I moduli, compilati in ogni loro parte, dovranno essere consegnati ai servizi scolastici del Comune di residenza entro la data di scadenza deliberata da ogni Comune.
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27/09/2012 "Oltre il rigore, mobilitazione per lo sviluppo"
 Clicca qui LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE «Ridurre le tasse tagliando la spesa pubblica, vendendo i beni demaniali e migliorando la produttività delle imprese». Così Raffaele Bonanni intervenuto alla mobilitazione regionale organizzata dalla Cisl Marche al Cinema Multiplex di Macerata. Per il Segretario generale della Cisl «abbassare la pressione fiscale sui redditi da lavoro e pensione non è solo una questione di giustizia sociale, ma è indispensabile per rafforzare i consumi e la domanda interna di beni e servizi rilanciando l’economia». Più di 500 tra dirigenti, quadri e delegati della Cisl marchigiana hanno partecipato ad una mobilitazione incentrata su tre parole chiave: rigore, equità e sviluppo. Attraverso il racconto dei delegati Cisl è emerso il quadro di una Regione che forse più di altre sta subendo gli effetti della recessione.«Assistiamo al moltiplicarsi delle crisi aziendali - ha affermato Marco Feracuti, Segretario generale della Cisl di Macerata - che quasi sempre si concludono con la chiusura delle aziende piuttosto che con la loro riconversione. Pezzi importanti di distretti industriali ne stanno uscendo frantumati». Parole confermate dai delegati chiamati in causa nei lavori della mattinata. Come quelli della Mediterranea, azienda di Matelica che produce pasta alimentare, che sta per chiudere lasciando sulla strada 70 dipendenti. Stessa sorte che sarebbe toccata ai lavoratori dell’ Auchan di Ancona, ai quali era stato prospettato il licenziamento e che solo grazie all’ intervento del sindacato hanno ottenuto un contratto di solidarietà di 2 anni.D’altra parte i numeri sul mercato del lavoro marchigiano parlano chiaro. Il sistema manifatturiero è in piena emergenza. Nel triennio aprile – giugno è stato registrato un calo della produzione industriale del 5,2% e una diminuzione dei fatturati del 5,3%. La disoccupazione si attesta al livello record del 9,8%. Crolla anche l’edilizia, che fa registrare una perdita di almeno 5.000 addetti.«Le peculiarità del sistema produttivo marchigiano fanno si che la crisi si manifesti sul nostro territorio in forme diverse e peggiori». Così Antonio Angelini, Segretario della Cisl Marche, secondo cui «servono soluzioni diversificate incentrate sulla produttività di sistema e quindi su politiche industriali, energetiche ed infrastrutturali». Temi che saranno presto oggetto di confronto conla Regione Marche.Ma la crisi della produzione si ripercuote anche sui servizi pubblici. Sono 400 i posti letto in meno negli ospedali regionali, come effetto di un piano di riorganizzazione della sanità appena varato dalla Regione Marche. Non va meglio sul fronte dell’istruzione, dove in 3 anni si sono persi circa 80.000 posti di lavoro. Da qui una riflessione obbligata sulla necessità di una revisione della spesa pubblica, che per la Cisl non significa tagliare i servizi ma eliminare sprechi, corruzione e inefficienze, riducendo la frammentazione delle istituzioni pubbliche e riordinandone funzioni e competenze.LA RASSEGNA STAMPA:
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26/09/2012 No alla Spending Review. Presìdi in tutti i luoghi di lavoro pubblico.
ALCUNE  FOTO DELLE MANIFESTAZIONI COMUNICATO STAMPA   NO ALLA SPENDING REVIEW: FP CISL MARCHE MOBILITATA IN TUTTI I LUOGHI DI LAVORO PUBBLICO Funzione Pubblica Cisl Marche mobilitata in tutti i luoghi di lavoro pubblico per dire no alla spending review imposta dal Governo con i tagli lineari previsti dalla legge 95 /2012 e si invece ad una vera rivisitazione della spesa in grado di coniugare la razionalizzazione della spesa e la lotta agli sprechi con servizi pubblici meno costosi ma più efficienti. La Fp Cisl vuole che le loro competenze e professionalità siano valorizzate , le professionalità riconosciute , la produttività ed i salari rilanciati. E' necessario  andare oltre lo sciopero e mobilitarsi in ogni luogo di lavoro aprendo tavoli , vertenze, confronti tesi a coniugare l'efficienza dei servizi con la valorizzazione delle tante professionalità pubbliche. La Cisl chiede più partecipazione per governare i processi di riorganizzazione e far divenire i lavoratori protagonisti del confronto e del cambiamento. La Cisl è per la valorizzazione degli strumenti di gestione delle risorse umane a partire dai piani di formazione, la mobilità volontaria, l'aggiornamento per tutelare i lavoratori da scelte frettolose ed arbitrarie.Per questi motivi il 26 settembre saremo presenti, in tutto il territorio regionale, all'interno dei principali luoghi di lavoro per rilanciare la mobilitazione e le proposte della Cisl ed il 27 le Rsu di tutta la Regione saranno presenti alla manifestazione regionale di Macerata che vedrà la presenza del Segretario Nazionale Raffaele Bonanni.Nel capoluogo regionale i presidii si svolgeranno dalle 10.00 alle 12.00 presso l’ Ospedale  regionale di Torrette, il  Comune di Ancona e la sede Inps di Ancona. Ufficio stampa Cisl Marche 3337612381
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24/09/2012 Il lavoro dignitoso al tempo della crisi
In occasione della settimana europea del lavoro dignitoso, la Cisl di Pesaro - Urbino  organizza insieme a Iscos Marche  un interessante seminario dal titolo "Lavoro dignitoso al tempo della crisi" . L'incontro  si terrà martedì 2 ottobre, alle 15:30, presso la Sala del Consiglio Provinciale “W. Pierangeli” in Viale Gramsci, 4 a Pesaro. Interverranno Paolo Pascucci dell'Università di Urbino, Francesco D’Ovidio dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro a Islamabad (Pakistan) e Matteo Ricci, Presidente della Provincia di Pesaro Urbino. Introduzione a cura di Fausto Mazzieri, di ISCOS Marche onlus. Il moderatore sarà Sauro Rossi, della UST CISL Pesaro Urbino. Questo evento è segnalato anche da ITUC, la federazione internazionale dei sindacati. Locandina Lavoro dignitoso  
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14/09/2012 Settore telecomunicazioni in sciopero: nelle Marche coinvolti 1.500 lavoratori.
Ancona, 13 settembre 2012    COMUNICATO STAMPA 17 settembre 2012: SCIOPERO GENERALE SETTORE TLC 1.500 dipendenti ca. nelle Marche Il giorno 17 settembre p.v. si svolgerà, per l’intera giornata, uno sciopero nazionale di tutto il settore delle Telecomunicazioni che conta oltre centoventimila dipendenti in Italia di cui circa 1.500 nelle Marche.  Lo sciopero è stato indetto contro l’atteggiamento dilatorio e distruttivo di ASSTEL (Confindustria delle TLC) che, trascorsi 9 mesi dalla trattativa per il rinnovo del contratto, sta facendo di tutto per scaricare sulle lavoratrici e i lavoratori il peso della crisi, nonostante la sostanziale tenuta dei fatturati e dei dividendi.Infatti il sindacato contesta l’evidente volontà di distruggere il contratto unico di settore, provando ad emarginare l’area dei call centers in un contratto di serie B, di non assumere la responsabilità sociale dell’impresa nelle cessione di rami d’azienda ed appalti, cosa per altro prevista in accordi firmati dalle loro consociate ed infine di voler subordinare i giusti aumenti contrattuali a norme capestro sulla malattia, controllo a distanza e flessibilità della manodopera.Per contrastare questo atteggiamento della Confindustria di TLC e rispondere ai bisogni di tutela occupazionale, normativa e salariale, i dipendenti delle aziende di telecomunicazioni, come Telecom, Vodafone, Ericsson, Wind, ecc. organizzeranno un presidio che si concentrerà il mattino del giorno 17 sotto la sede Confindustria Ancona in via Roberto Bianchi. SLC-CGIL          FISTEL-CISL              UILCOM-UILPucci Guido                  Socci Umberto     Brecciaroli Fabrizio3357290996                  3357290994                  3316041926
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12/09/2012 Niente licenziamenti all'Auchan di Ancona
Accordo raggiunto tra i sindacati di categoria  Filcams Cgil Marche,  Fisascat Cisl Marche, Ugl Ancona Commercio e  i vertici dell’Auchan di Ancona.  I 65 licenziamenti annunciati nel giugno scorso dall’azienda, dopo una lunga e difficile vertenza con i sindacati di categoria, si sono trasformati in  24 mesi di contratti di solidarietà per 207 dipendenti su 247.E’ prevista una mobilità volontaria per un massimo di 10 unità,  con il  criterio di scelta della non opposizione al licenziamento, che dovrà essere fatta entro il 30 settembre 2012. Dai 247, in virtù della infungibilità delle mansioni svolte, vanno esclusi 40 unità, tra capi settore, capi reparto, farmacisti. Per il  personale restante - 207 lavoratori, 108 dei quali sono full time e 99 part time - entra in vigore un  contratto di solidarietà della durata di 24 mesi. L’orario di lavoro subirà una riduzione massima del 25%. L’articolazione oraria passerà da 40 a 38 ore per tutti i dipendenti attraverso un assorbimento dei permessi retribuiti previsti dal contratto collettivo nazionale. L’accordo, che dovrà camminare di pari passo con il piano commerciale presentato  alle organizzazioni sindacali, prevede verifiche trimestrali. Finiti i 24 mesi relativi ai contratti di solidarietà Cgil-Cisl e Ugl hanno reclamato alla proprietà il ritorno alla normalità, non contemplando richieste per procrastinare la soluzione di emergenza.«Un accordo complesso ed articolato -  sostiene Selena Soleggiati Segretario Generale Fisascat Cisl Marche - che ha scongiurato i licenziamenti , ma che comporta un riassetto, per i 24 mesi, di tutta l’organizzazione del lavoro. Gli orari saranno più flessibili sia per i  full time che i part time, le prestazioni domenicali aumenteranno e i carichi di lavoro saranno sicuramente maggiori. L’ipermercato dovrà infatti  garantire i presidi con un 25 per cento di ore in meno e senza l’ausilio di contratti a termine o somministrazione a termine».«La fase di gestione dell’accordo - prosegue Soleggiati - sarà pertanto altrettanto complessa; sarà necessaria una attenta azione di monitoraggio e controllo da parte delle strutture sindacali esterne ed interne per garantire da un lato la piena applicazione di quelle norme che abbiamo inserito per attenuare la flessibilità degli orari di lavoro, e  dall’altra l’attuazione del piano di rilancio presentato che dovrebbe consentire all’Auchan di riguadagnare quote di mercato e fronteggiare meglio la concorrenza.”
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10/09/2012 Per la Ferretti un futuro meno incerto
Giovedì 6 settembre 2012  si è svolto il previsto incontro sindacale con il nuovo Amministratore Delegato della Ferretti SpA. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto della situazione circa le prospettive industriali e commerciali dell’azienda a conclusione del riassetto della Governance aziendale.L’azienda ha riconosciuto il ruolo importante svolto dalle maestranze e dalle Organizzazioni Sindacali nel condurre a buon fine il programma di messa in sicurezza della Ferretti, introducendo alcune considerazioni di massima sull’attuale situazione e sulle prospettive future. Questi i principali contenuti emersi nell’incontro: La nuova proprietà ha un carattere industriale ed è quindi interessata allo sviluppo dell’impresa, al suo rafforzamento sul mercato, considerando l’acquisizione della Ferretti un investimento a medio-lungo termine; La situazione debitoria dell’azienda è, nella gran parte, risolta; La situazione di mercato continua ad essere non positiva in Europa, mentre i nuovi assetti della proprietà punteranno sul mercato asiatico (e cinese in particolar modo) e più in generale sui mercati dei cosiddetti paesi emergenti; L’obiettivo dell’azienda è quello di esportare prodotto Made in Italy, puntando quindi sulla produzione italiana e sui marchi del gruppo; Sarà analizzata la possibilità di altre produzioni, che potranno essere effettuate anche all’estero, ma con marchi diversi e per fasce “basse” di mercato; Entro il 1° gennaio 2013 sarà pronto il Piano Industriale che sarà oggetto di confronto con il sindacato e le rappresentanze aziendali; Il mantenimento degli attuali livelli occupazionali è un impegno della nuova proprietà e sarà uno degli obiettivi del prossimo Piano Industriale. Il Piano Industriale, non appena sarà pronto, sarà illustrato dall’azienda e discusso con le rappresentanze dei lavoratori e le Organizzazioni Sindacali in un apposito incontro.Nel corso dell’incontro si è anche discusso dell’attuale situazione produttiva e di come far fronte al calo attualmente in corso. Si è concordato di incontrarsi entro fine settembre (al termine delle fiere delle prossime settimane) per verificare se e quali strumenti eventualmente utilizzare.Inoltre, il Contratto Integrativo Aziendale sottoscritto il 18 luglio 2012, essendo stato approvato con il voto favorevole della stragrande maggioranza dei lavoratori di tutti gli stabilimenti e ratificato dal Consiglio di Amministrazione della Ferretti, è a tutti gli effetti da ritenersi in vigore. Le Segreterie Nazionali FENEAL - UIL    FILCA - CISL    FILLEA - CGIL 
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06/09/2012 "Cisl con te". A Pesaro lo sportello amico per le famiglie.
 I risultati dell’attività dello sportello Cisl con te di Pesaro Non è facile tracciare la mappa delle sofferenze che investono in maniera del tutto nuova persone e famiglie anche nella realtà territoriale pesarese. La crisi globale ha prodotto infatti una generale sfiducia e disorientamento, che porta singoli e famiglie a chiudersi in se stessi. Incapaci di intravedere una via di uscita alla loro condizione.Ciò comporta non poche difficoltà per  impostare politiche efficaci di aiuto.Tuttavia possiamo già avere un quadro dei problemi da affrontare, con un insieme di indizi sufficientemente affidabili.Questo è possibile attraverso l’analisi dei risultati di due mesi e mezzo di sperimentazione del servizio “Cisl con te. Osservatorio sulle vulnerabilità” istituito dal sindacato Cisl di Pesaro nel maggio scorso.Si tratta di 43 casi di persone residenti in città e nei comuni limitrofi che si sono rivolte allo sportello, incoraggiate dalla nostra iniziativa. Il racconto delle loro vicende di vita ha aperto uno spaccato impressionante sulla condizione di numerose famiglie, che conducevano fino a pochi mesi fa vite normali. Sono persone che per riserbo non si rivolgono  a sportelli pubblici o ad assistenti sociali e questo rende ancora più commoventi le loro storie. Il 73% sono italiani, l'81% sono disoccupati o con lavori precari con uno stipendio frammentato che non garantisce  sicurezza. L età media è 53 anni, fase in cui il ricollocamento è difficile,  infatti il 59% degli utenti ha un'età compresa tre i 45 - 64 anni. La maggior parte vive in famiglia con coniugi e figli.   Il 73% ha problemi occupazionali ed economici,  il 39% ha serie questioni  abitative e fa fatica  a trovare un alloggio dove vivere. Per i pensionati  i  problemi  riguardano in particolare  il trasporto per terapie sanitarie ma anche per semplici commissioni giornaliere.Dall’analisi qualitativa delle interviste rilasciate appaiono abbastanza chiari i segmenti sui quali intervenire per aiutare a superare i momenti di difficoltà. Così  come sono palesi le circostanze di vita che producono le nuove sofferenze, non codificate negli annuari statistici, poiché tipologicamente nuove..
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05/09/2012 Sotto il segno della responsabilità. Per una nuova politica della sicurezza nella Provincia di Pesaro -Urbino
Questo che si avvia alla conclusione è stato un anno particolarmente impegnativo per i Vigili del Fuoco di Pesaro.Già l'emergenza neve li aveva visti in prima fila a portare soccorso alle famiglie isolate o a scongiurare pericoli più gravi dovuti ai danneggiamenti delle strutture pubbliche e degli edifici.Quello dei Vigili del fuoco, è un corpo che ha sempre avuto un  posto particolare nella considerazione dell'opinione pubblica, dovuto allo stretto contatto con la vita e l'incolumità delle persone.Ciò ha sempre aiutato i pompieri a svolgere con passione e dedizione il proprio lavoro.Per questo appare più che mai importante come, nonostante un organico non sicuramente ampio, siano stati sperimentati a Pesaro, con successo, nuovi servizi di intervento e di prevenzione, come il “presidio acquatico” in mare e sui bacini fluviali e la vigilanza territoriale.A questo si aggiunge una vasta campagna di presenza e informazione nella vasta area del Parco San Bartolo, che ha contribuito a scongiurare gli incendi degli anni passati.Qualcuno potrà dire che ciò abbia comportato ulteriori costi per la collettività.La risposta è che non vi è stato invece nessun aggravio o impegno di nuove risorse.Questo è stato possibile attraverso la collaborazione e il dialogo diretto con le istituzioni, ad iniziare dalla Prefettura di Pesaro-Urbino.Si è trattato di un innovativo modello di qualificazione delle politiche della sicurezza che, attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti deputati, ha aperto una prospettiva nuova destinata a cambiare la cultura passiva della sicurezza che determina attese senza responsabilizzare e che ha sempre escluso cittadini ed opinione pubblica dal coinvolgimento diretto.                                                                                   Sindacati Confederali e di Categoria
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05/09/2012 Un’altra occasione per la biblioteca dei libri viventi di Piobbico
Sabato 8 settembre alle ore 18.00 a Piobbico  in occasione  del conferimento della cittadinanza onoraria a  Luca Miniero registra del film “Benvenuti al nord”  girato in paese,  la biblioteca dei libri viventi, oltre alla sua normale attività,  sarà aperta.Un’occasione in più per conoscere questa interessante iniziativa dell’Anteas (associazione nazionale terza età attiva), che ha l’obiettivo di mettere in comunicazione il mondo dei giovani e quello degli anziani, di creare occasioni di incontro e valorizzare le esperienze di vita delle persone giovani, adulte e anziane. 22 persone in qualità di “libri viventi” saranno disponibili ad incontri e colloqui, a raccontare uno spezzato della propria vita e il lettore avrà la possibilità di fare domande, togliersi delle curiosità, acquisire conoscenze.
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24/08/2012 Province. La Cisl preoccupata per personale, risorse e competenze.
COMUNICATO STAMPA SPENDING REVIEW E FUTURO DELLE PROVINCE NELLE MARCHE. URGE DA PARTE DELLA REGIONE LA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO TECNICO CON I SINDACATI E LA RIPRESA DEL CONFRONTO CON L'ASSESSORE CANZIAN. SANITA' MARCHE. PERSISTONO FORTI PREOCCUPAZIONI SU COMPETENZE DELLE FUTURE PROVINCE, RISORSE ECONOMICHE E PERSONALE. CHIESTO INCONTRO ANCHE AL CAL.Il tempo per il riordino delle province nelle Marche stringe e manca la convocazione del tavolo tecnico, condiviso con la Regione nelle settimane scorse, per sviluppare in maniera organica il futuro delle Province nelle Marche. Il Cal entro il 4 ottobre dovra' deliberare l'ipotesi di riordino delle Province da trasmettere alla Regione che entro il 25 ottobre dovra' trasmettere al Governo la proposta di riordino delle Province.Per questo i sindacati hanno unitariamente chiesto un urgente incontro al Cal , mentre la Cisl sollecita la Regione ad avviare il tavolo tecnico condiviso nella riunione di fine luglio per iniziare a parlare concretamente di funzioni delle province e loro allocazione, delle risorse economiche e del futuro dei 2.200 dipendenti delle province delle Marche.Infatti mentre la politica si divide sui confini geografici delle future province nessuno parla del tema centrale relativo alle competenze che rimarranno alle province ,oltre a quelle previste per legge, ed al trasferimento ai comuni di funzioni, beni e risorse finanziarie e personale. Competenze sulla quale la Regione ha un ruolo importante sia dal punto di vista tecnico che politico. Sulle delicate competenze della Formazione e Lavoro per esempio nell'ultima riunione era emersa la volonta' della Regione di allocare a se la competenza. Dovranno infatti essere definite che fine faranno le funzioni che le province esercitano oggi su delega della regione e in che tempi e con quali modalita' saranno riassegnate.Per questo vi è necessita' di fare ordine e avere quanto prima l'incontro con il Cal e l'apertura immediata del tavolo tecnico con la Regione propedeutico all'incontro politico con Canzian. Lo spending review prevede infatti un taglio delle risorse alle Province di 500.000 mila euro nel 2012 ed un miliardo di euro nel 2013, un taglio pesantissimo che rischia di mettere a repentaglio la sopravvivenza delle province stesse. Quali saranno le risorse economiche ed umane che rimarranno alle province e quelle che andranno ai Comuni??Forte preoccupazione anche per il futuro dei circa cento lavoratori a tempo determinato, operanti soprattutto nel settore della formazione e lavoro.Ecco perche' il sindacato ad agosto è aperto per ferie ed attende la convocazione del tavolo di confronto dato che i tempi sono veramente stretti, le problematiche complesse ed i lavoratori attendono risposte certe sul loro futuroIL SEGRETARIO GENERALE FP CISL MARCHE LUCA TALEVI 338/2985866 LA RASSEGNA STAMPA:   
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20/08/2012 Spending review: massima mobilitazione Cisl.
   CLICCA QUI PER VEDERE  LE  FOTO del PUNTO ESTATE CISL FUNZIONE PUBBLICA del 14 agosto 2012 a CIVITANOVA MARCHE La politica dei tagli lineari mascherata da spending review è una scelta sbagliata che mette a rischio i posti di lavoro ma anche quei servizi a cittadini e imprese che vogliono fare sviluppo, occupazione e coesione sociale.Per contrastare con forza questi provvedimenti la Fp Cisl ha avviato una decisa  mobilitazione dei lavoratori pubblici con l'obbiettivo di neutralizzare gli effetti negativi dei provvedimenti e rilanciare a tutti i livelli progetti di riorganizzazione vera degli enti, del lavoro, dei servizi pubblici.La Cisl contrasta i provvedimenti previsti dal provvedimento sullo spending review perché non si aggrediscono sprechi e malfunzionamenti strutturali della pubblica amministrazione , non si tagliano i costi della politica, e non si prevede nulla per inaugurare finalmente un impego razionale e produttivo delle risorse umane e finanziarie.La politica non ha saputo approfittare di una revisione della spesa pubblica per mettere in moto un ridisegno complessivo degli assetti istituzionali ed una profonda riorganizzazione del sistema dei servizi. Per questo, ancora una volta, tocca a noi, sindacato responsabile, riprendere e rilanciare la strada del cambiamento.A livello regionale la  Funzione Pubblica Cisl  ha deciso anche durante il mese di agosto di organizzare  una serie di iniziative di mobilitazione per sensibilizzare lavoratori e cittadini sugli effetti negativi dei provvedimenti tramutati in legge in questi giorni.A Fermo l'8 agosto ed a Pesaro il 10 agosto sono stati coinvolti decine di delegati Cisl e distribuito materiale in tutti i luoghi di lavoro mentre nelle due settimane a cavallo di ferragosto partirà la campagna di sensibilizzazione "In spiaggia contro lo spending" con gazebo e volantinaggi già programmati nelle spiagge di Falconara, Porto Recanati, Civitanova.Un’ estate di lavoro e mobilitazione per far comprendere gli effetti perversi di una malintesa spending review che taglia gli organici pubblici senza tagliare i costi inutili con conseguenze anche e soprattutto sulla collettività: dalla riduzione dei servizi, all'aumento di bollette ed utenze, al rischio isolamento delle piccole comunità locali colpite dalla soppressione di ospedali, tribunali ed uffici pubblici.LA RASSEGNA STAMPA DEL 19 AGOSTO 2012:
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09/08/2012 Il manifatturiero marchigiano continua a soffrire
COMUNICATO STAMPA IL MANIFATTURIERO MARCHIGIANO CONTINUA A SOFFRIRE: LA CISL INCALZA ISTITUZIONI E MONDO ECONOMICO Si confermano anche alla fine di questa prima metà dell’anno le difficoltà delle aziende e le ricadute negative sul mercato del lavoro regionale. Le imprese dichiarano un utilizzo degli impianti inferiore al 70% della capacità produttiva; la produzione industriale cala nel trimestre aprile/giugno del 5,2%, i fatturati del 5,3% con un andamento fortemente negativo sul mercato interno pari al 9,2% ed un rallentamento delle vendite anche sui mercati esteri.I dati peggiorano se ci riferiamo solo alle aziende artigiane. Tra i settori maggiormente colpiti l’edilizia che nelle Marche fa registrare una perdita occupazionale di almeno 5.000 addetti. Non va meglio nei settori del manifatturiero tradizionale ( filiera della moda, meccanica, legno) dove si perdono 17.000 posti di lavoro, secondo i dati pubblicati a giugno dall’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, mentre crescono le tensioni occupazionali anche nel commercio e in altri settori dei servizi.Sale il tasso di disoccupazione marchigiano che si attesta al 8,9 % ed è emergenza per i giovani dai 15 ai 24 anni, con disoccupazione al 34,7% nel primo trimestre 2012 nelle regioni del centro-Italia, a fronte del 29,4% dell’analogo periodo del 2011.Peggiorano a livello regionale i dati di utilizzo degli ammortizzatori sociali: nel periodo gennaio/luglio 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, aumenta la cig ordinaria del 38 % e la straordinaria del 18%; la cassa in deroga, in leggero decremento rispetto agli anni precedenti, ha coperto, al 15 giugno, 1.146.835 ore; per le sospensioni dal lavoro dei dipendenti artigiani le giornate erogate dall’EBAM (ente bilaterale artigiano), sono, alla data del 31 maggio, 193.745; in crescita del 50% i lavoratori che nei primi sei mesi del 2012 hanno fatto richiesta di disoccupazione ordinaria e del 5% quelli con requisiti ridotti; aumentano gli iscritti alle liste di mobilità dell’8,1% nei primi quattro mesi del 2012 e preoccupante è l’andamento dei lavoratori che hanno usufruito della mobilità in deroga che già in data 15 giugno hanno raggiunto le 1.259 unità.“Il quadro che emerge è più che preoccupante. – sostiene Tonino Bori responsabile del dipartimento mercato del lavoro della Cisl Marche – nonostante alcuni esempi in controtendenza, si confermano aree di debolezza e problemi di carattere strutturale nelle filiere produttive marchigiane; le imprese stanno licenziando con più disinvoltura che nel passato. La crisi ha messo in discussione certezze e punti di forza che avevano fatto la fortuna delle Marche: una manifattura con punte di assoluta eccellenza, un pil pro-capite elevato, tassi di disoccupazione bassi, un buon livello di esportazioni, una capacità generativa di impresa. - prosegue Bori nella sua analisi – la crisi è entrata ormai nel vissuto quotidiano delle persone e porta con sé disorientamento e paura di ciò che sarà; secondo l’ISTAT oggi il 37,2% delle famiglie marchigiane pensa di avere scarse risorse economiche a disposizione per vivere ed il 4,8% risorse assolutamente insufficienti. Se vogliamo limitare i danni alla coesione sociale - conclude Tonino Bori - è necessario che istituzioni e attori economici e sociali, trovino le idee e la forza per capire meglio il senso del cambiamento e costruire nuovi percorsi ; green economy, economia del mare, distretto culturale evoluto, investimenti sulla conoscenza, sostegno all’internazionalizzazione, sono piste di lavoro in parte già tracciate e in parte da implementare, in una logica che tenga insieme innovazione e cooperazione a tutti i livelli” .La Cisl sollecita la Regione Marche a riaprire il confronto a partire dall’attuazione del Piano per il Lavoro e le attività produttive. Un impegno che dovrà focalizzarsi in modo esclusivo su azioni e progetti da realizzare.La Cisl delle Marche crede inoltre che sia opportuno prepararsi al confronto, ormai prossimo, con l’Europa per la nuova programmazione sull’utilizzo dei fondi strutturali 2014/2020, che riserverà attenzioni particolari alle piccole medie imprese.Ancona 9/8/2012Ufficio stampa Cisl Marche :+393337612381
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09/08/2012 Fatti, non parole!!!
Tante parole spesso false e scorrette, tante affermazioni spesso offensive, abbiamo dovuto ascoltare nei mesi scorsi, rivolte in primis alla nostra Organizzazione, alla Cisl Scuola che un anno fa è stata la vera promotrice dell’accordo triennale per le assunzioni del personale docente ed Ata. Un accordo sottoscritto insieme a molte altre sigle, non a tutte … Un accordo che qualcuno ha allora definito “truffaldino”!!! Noi abbiamo sempre preferito discutere del merito delle questioni; a proposito dell’accordo “truffaldino”, varrebbe la pena chiedere a chi è stato assunto a tempo indeterminato se si considera vittima di un raggiro, o se ritiene che il “prezzo” pagato (la rinuncia ad uno scatto che nella maggior parte dei casi si riassorbe in pochissimo tempo grazie alla valutazione del  servizio pre-ruolo) sia eccessivo rispetto alla raggiunta stabilità del proprio lavoro.Siamo certi, in ogni caso, che i lavoratori sappiano giudicare il nostro operato per quanto produce, valutando i nostri comportamenti e non la stupida caricatura che ne viene talvolta proposta.La Cisl Scuola ha svolto col precedente governo, come ha sempre fatto e continuerà a fare con qualunque altro, un ruolo forte, determinato e diretto di interlocuzione. Ha sempre scelto di rappresentare così i lavoratori e i loro interessi, assumendone i problemi e cercandone le possibili soluzioni. Proprio la particolare durezza del contesto ci ha spinti e ci spinge ancora oggi, ad essere quanto mai ostinati nel rivendicare sedi di confronto in cui far valere la nostra capacità di azione e di proposta. Abbiamo così contrastato rischi alti e crescenti di emarginazione, a cui non saremmo sfuggiti imboccando il vicolo cieco di un antagonismo pregiudiziale, tanto appariscente quanto improduttivo.Tutti possono valutare, nella loro consistenza e nella loro efficacia, i risultati della nostra azione, quasi sempre condotta insieme alla maggioranza delle altre sigle sindacali: ce ne assumiamo la responsabilità e ne rivendichiamo il merito, pronti a riconoscere quello di chi riuscisse a fare di più e meglio.In realtà, sulle assunzioni (così come sugli scatti) a quelle Organizzazioni che si sono rifiutate di firmare ogni accordo, oggi non resta altra via che quella di rivendicare l’attuazione di intese prodotte dall’iniziativa di tutti gli altri sindacati e di rivendicarne il merito quando esse producono risultati. A queste Organizzazioni, noi oggi vogliamo rispondere con l’articolo pubblicato sul pagina Web della rivista “TuttoScuola.com”,  che riportiamo integralmente:Nomine in ruolo. Di chi il merito?Prima ancora che la notizia fosse ufficiale - anzi qualche ora prima - nel mondo sindacale c'era già la rincorsa a rivendicare il merito di quelle 21.112 nomine in ruolo, insperate nella loro entità fino a qualche giorno fa.A suon di comunicati stampa che bruciavano i tempi inondando le agenzie prima ancora che l'incontro informativo presso il Miur fosse concluso, alcuni sindacati avevano già piantato la bandierina del primo arrivato, nella speranza che l'opinione pubblica abboccasse.C'è anche chi, pur non partecipando all'incontro ministeriale riservato ai cinque sindacati rappresentativi, ha rivendicato il merito di quelle nomine, venute – a suo dire - dopo che il Miur era stato messo alle corde per i tanti ricorsi dei precari (!).Mancava soltanto qualcuno che dicesse "-io l'avevo detto! - e il quadro dei "vincitori" saliti sul carro sarebbe stato completo.C'è, però, una verità ricordata da pochi: il contratto per il piano triennale. Quelle 21.112 nomine non sono state un "una tantum" di benevola concessione.Quei posti son il risultato del piano triennale delle immissioni in ruolo contrattato e faticosamente concordato l'anno scorso dalla maggioranza dei sindacati rappresentativi all'Aran, e guardato allora da altri con diffidenza, come fosse stata una svendita.Ora però ....Per la cronaca: l'accordo per il piano triennale venne firmato da Cisl-scuola, Uil-scuola, Snals e Gilda il 19 luglio 2011. Gli attuali "vincitori" dell'ultima ora non c'erano o disdegnarono di parteciparvi. “Dentro la notizia” - 8 agosto 2012   TuttoscuolA.com  Noi c’eravamo, ci siamo assunti la responsabilità di contrattare e firmare ed oggi possiamo dire con soddisfazione che LE NOSTRE INTESE DANNO FRUTTO 67000 assunzioni nel 2011, 21112 assunzioni nel 2012. Fatti, non parole!!!  Cisl Scuola Marche
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08/08/2012 In ruolo altri 21.000 docenti. Le nostre intese danno frutto.
Dopo le 67.000 assunzioni dello scorso anno, entrano in ruolo nella scuola altri 21.000 insegnanti. Come da noi rivendicato, si dà continuità al piano triennale varato lo scorso anno grazie alle intese sindacali di cui la Cisl Scuola è stata protagonista determinante. Con le nuove assunzioni si rafforza l’obiettivo, da noi tenacemente perseguito, di una stabilizzazione del lavoro nella scuola, che certamente va incontro agli interessi di tanti lavoratori, ma favorisce anche una più efficace organizzazione del lavoro e quindi la crescita di qualità del servizio scolastico.I risultati ottenuti sono ancor più apprezzabili dato il contesto difficile che il Paese sta vivendo; a renderli possibili è ancora una volta un’azione sindacale condotta con serietà su obiettivi chiari e credibili.CONTINGENTE ASSUNZIONI PER LE MARCHECONTINGENTE NAZIONALE
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01/08/2012 Valutazioni sul confronto con i comuni del territorio pesarese sui bilanci 2012
Le criticità e le preoccupazioni che CGIL CISL UIL provinciali avevano previsto ed evidenziato sin dalla presentazione della Piattaforma per il confronto sui bilanci preventivi dei comuni per il 2012 sono state ampiamente confermate in questi mesi.L’acuirsi della recessione e l’instabilità dei mercati finanziari hanno ulteriormente aggravato la situazione economica e sociale del territorio provinciale. Il progressivo e rapido deterioramento di tutti gli indicatori statistici collocano la nostra provincia in una delle fasi più difficili degli ultimi vent’anni.Le condizioni in cui abbiamo svolto questo difficile confronto con gli enti locali, volto a cogliere gli obiettivi di salvaguardare il welfare locale, il sistema dei servizi erogati dai comuni in termini qualitativi e quantitativi e di contenere al massimo la pressione tributaria sui cittadini, lavoratori e pensionati, hanno risentito delle premesse di cui sopra e di un quadro di tagli drastici e mai visti in precedenza, operati dal governo precedente e confermati, aggravandoli ulteriormente, dal governo attuale. Dal 2008 ad oggi i dieci principali canali di finanziamento (dal fondo sociale a quello per la non autosufficienza, dagli affitti ai servizi all’infanzia) hanno subito un taglio di oltre il 78%. Dai 2 miliardi e 527 milioni stanziati complessivamente quattro anni fa siamo arrivati ai 538 milioni di oggi. La quota delle Regioni per il Fondo delle Politiche Sociali è passata dagli 800 milioni del 2006 ai 39 milioni del 2012. Un sostanziale azzeramento che ha costretto molte Regioni, compresa la nostra, a tentare di colmare questo vuoto, senza nessuna garanzia che ciò possa avvenire anche per il prossimo anno. Il tutto in un quadro, ormai noto a tutti, di disuguaglianze crescenti di accresciuta povertà, di aumento delle fragilità. Il Dl95/12 (cd Spending Review) aggraverà ulteriormente questo quadro già fosco sia per l’anno in corso che per il 2013.Abbiamo chiesto ai comuni di salvaguardare la spesa sociale e per i servizi educativi; di contenere al massimo se non di sospendere gli aumenti tariffari; di tenere al livello minimo (4xmille) le aliquote IMU su prima casa e affitti a canone concordato; di non incrementare l’addizionale Irpef o in caso di aumento di renderla progressiva; di recuperare efficienza ed efficacia nella gestione amministrativa anche e soprattutto associando le funzioni svolte; di concentrare gli sforzi organizzativi sul recupero dell’evasione fiscale, sia dei tributi locali che di quelli nazionali; di confermare e rafforzare gli interventi già previsti sin dal 2009 per i fondi anticrisi a favore dei lavoratori; di estendere l’ISEE; di adottare dei Piani di razionalizzazione della spesa anche per migliorare ed estendere servizi alla popolazione. Questi i principali temi oggetto delle nostre richieste. Con la Provincia, oltre alla conferma ed al rafforzamento dei Fondi Anticrisi, cosa che abbiamo ottenuto, abbiamo chiesto di continuare a svolgere un ruolo di coordinamento e di programmazione nella fase difficile di crisi economica e sociale che stiamo vivendo.Complessivamente, a tutt’oggi, corrispondono a oltre 1 milione di € le risorse dei Fondi Anti-crisi che abbiamo contrattato con i Comuni e la Provincia. Da sottolineare la maggior efficacia di quelli gestiti su scala sovracomunale. In generale abbiamo raggiunto risultati apprezzabili riguardo la salvaguardia dei livelli di spesa per il welfare, allo stesso modo nella maggior parte dei Comuni del territorio abbiamo ottenuto di contenere l’IMU sulla prima casa e sugli affitti a canone concordato al livello minimo.Fatta eccezione per i Comuni di Pesaro e Fano e pochi altri Comuni (…. in tutto), con i quali abbiamo condiviso accordi sui temi di cui sopra, con gli altri Comuni il confronto o non c’è stato affatto (molte amministrazioni in particolare dell’entroterra non hanno risposto alla nostra richiesta di confronto) o è stato difficile se non impossibile giungere ad un accordo. Parliamo, per quest’ultimo caso,  dei comuni dell’Unione del Pian del Bruscolo e del Comune di Urbino, dove per la prima volta non siamo giunti ad una condivisione delle misure adottate, a partire dall’IMU e dall’aumento dell’addizionale. Con altri comuni della vallata del Metauro, da Mondolfo, dove il confronto è aperto, sino a Fossombrone, dove non abbiamo affatto condiviso la “privatizzazione” della casa di riposo comunale ma abbiamo apprezzato alcune scelte di bilancio, il confronto c’è stato e continua tutt’ora.Fatta salvo il Comune di Pesaro, che da tempo lavora in questa direzione,  nessuna risposta ci è stata data alla nostra richiesta di intensificare la lotta all’elusione e all’evasione fiscale, anche associando questa importante funzione e sfruttando la normativa favorevole alle autonomie locali che riserva loro la possibilità di ottenere fino al 100% delle somme recuperate sui tributi nazionali, collaborando con l’Agenzia delle entrate in primis. Il coordinamento che poteva esserci, e che abbiamo chiesto, per cogliere questo obiettivo non c’è stato affatto cosi come non c’è stato quel coordinamento e quella capacità di visione d’insieme che poteva portare all’utilizzo della tassa di soggiorno come leva fiscale da utilizzare per lo sviluppo del turismo, della cultura e dei servizi pubblici locali.Da ultimo, la fase confusa e difficile, di riassetto dei livelli istituzionali, a partire dalle Province e dai piccoli comuni, contribuisce a rendere il confronto davvero impervio in un contesto che, al contrario, richiederebbe grande coesione, chiarezza e un forte coordinamento delle politiche regionali con i territori.Con queste premesse e con queste criticità, ci apprestiamo, nei prossimi mesi a continuare il confronto con le amministrazioni locali per dare il nostro contributo di analisi e di proposta per tentare di salvaguardare, in un contesto difficilissimo, quelli che per noi sono diritti e tutele fondamentali per le persone che rappresentiamo.Pesaro, 31 luglio 2012
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31/07/2012 Al via i nidi domiciliari nelle Marche
SERVIZI ALL'INFANZIA PARTE LA SPERIMENTAZIONE DEI NIDI DOMICILIARI  Al via i nidi domiciliari nelle Marche, istituiti con un provvedimento  regionale approvato proprio in questi giorni. Il frutto di un lungo lavoro, che ha visto impegnati in prima linea  i Coordinamenti Donne  di CGIL CISL UIL  Marche, in rete  con ANCI e Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, che ha permesso di inserire    modifiche rilevanti, rispetto alla proposta regionale, e  che hanno portato al consolidamento del complessivo sistema dei servizi socio-educativi per la prima infanzia.In particolare: 1.250.000,00 euro del Fondo Nazionale sono stati destinati all' ampliamento e al consolidamento dei nidi e dei servizi per i minori 0/3 anni, sia sotto il profilo dei costi di gestione che dell'attivazione di nuovi posti; 1.250.000,00 euro sono stati destinati per l'erogazione alle famiglie di assegni per l'accesso ai nidi domiciliari, con priorità per quelle con bambini in lista d’attesa sia nei nidi pubblici che privati convenzionati con i Comuni; 145.418,00 euro serviranno per la realizzazione di corsi di formazione degli operatori/trici domiciliari. I corsi saranno realizzati dalle Province, sulla base dei criteri e delle modalità che saranno determinati con apposita deliberazione della Giunta regionale. Rispetto ai nidi domiciliari CGIL CISL UIL hanno fortemente evidenziato all’Assessore regionale ai servizi sociali e al sostegno alla famiglia, Luca Marconi, l’importanza della qualificazione della  figura professionale dell’educatore/trice di nido domiciliare. Dovrà essere in possesso  di laurea o di diploma in campo educativo e formativo, di attestati sulla sicurezza igienica e ambientale, sulle regole di pronto soccorso; dovrà essere inserito in una rete costituita da cooperative sociali o associazioni di famiglie, che fornisca ad essi/e un supporto tecnico-logistico; dovrà avere uno spazio nell’abitazione, dove svolgerà l’attività, direttamente proporzionale al numero di bambini accolti (massimo 5), conforme alle  norme vigenti in materia di sicurezza fisica e ambientale, organizzato in modo funzionalmente autonomo e distinto dal resto dell'abitazione.Certo è che l’impegno sindacale delle confederazioni e dei coordinamenti femminili  ha prodotto risultati che hanno permesso di riequilibrare lo stanziamento delle risorse sia in favore del potenziamento della rete dei servizi all’infanzia già in essere, sia verso la sperimentazione di nuovi servizi, in un’ottica di tutela del lavoro degli educatori e di sostegno alla genitorialità e alla famiglia.   
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26/07/2012 Francesca Conti alla guida dell'Anteas Pesaro
Francesca Conti è il nuovo Presidente dell’Anteas di Pesaro, associazione nazionale di tutte le età per la solidarietà, promossa dalla  Fnp - Cisl che si occupa  sul territorio, grazie all’impegno di tanti volontari, di varie attività a sostegno di anziani e giovani.Insegnante di anni 62, pensionata dal settembre 2011, è stata alla guida della Cisl scuola provinciale di Pesaro dal 1989 al 2001 e regionale Marche dal  2001 al 2011. Componente del Consiglio Nazionale presso il Ministero dell’istruzione.Si è tenuta ieri, 23 luglio, l’assembla dei soci Anteas per votare il nuovo Consiglio Direttivo  in seguito alle dimissioni di Claudio Blasi che ha retto l’associazione per oltre un anno. Erano presenti il Segretario Provinciale della categoria dei pensionati Cisl  Nevio Leonardi e il Presidente Regionale  Anteas Roberto Battistini.Il Consiglio ha votato all’unanimità Francesca Conti quale nuovo Presidente.“Massimo sostegno alle sezioni Anteas già presenti ed operanti in Provincia – ha dichiarato Francesca Conti - ed una collaborazione fattiva con le istituzioni del territorio. L’obiettivo per me importante è creare con le nostre attività un confronto e un patto costruttivo fra le generazioni nell’ottica della massima solidarietà” . 
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25/07/2012 Il governo futuro del territorio. Democrazia, sussidiarietà, coesione sociale, efficacia amministrativa, contenimento dei costi nelle ipotesi di riassetto istituzionale.
Negli ultimi anni il dibattito sulle politiche di sviluppo locale segna decisamente il passo.Dopo alcune esperienze di sviluppo partecipato, e la fase dei piani strategici delle città, dove Pesaro si è distinta per intuizioni, la prassi amministrativa si è di nuovo arroccata nel centralismo.Tuttavia, il governo del territorio rimane uno snodo fondamentale per la ripresa dello sviluppo del nostro Paese.Programmare in tempi di crisi non solo è possibile ma rappresenta la premessa per la ripresa dello sviluppo e per la diffusione di nuovo benessere.Ciò impone di lavorare sulle particolarità e affinità territoriali, aldilà degli ambiti amministrativi che spesso rappresentano un limite a politiche comuni.Si pensi a quei confini comunali che interrompono contiguità territoriali omogenee  e che per affinità esigerebbero politiche comuni. Ma questo è impedito, con il risultato dell’innalzamento della spesa e il fallimento dell’azione amministrativa.La Cisl, che ha contribuito ad innovare profondamente il modello contrattuale, per dare spazio alla contrattazione aziendale e territoriale, si impegna da anni su questi temi, con proposte ed elaborazioni proprie.“Siamo convinti, sostiene il Segretario Generale della Cisl di Pesaro Sauro Rossi, che protagonisti di questa fase dovranno essere necessariamente le comunità locali e il territorio, mettendo insieme risorse, idee ed energie. L’ascolto dell’opinione pubblica, il coinvolgimento dei cittadini, delle associazioni e dei gruppi di rappresentanza e di interesse sono il modello sul quale si deve lavorare”.Un vasto serbatoio di idee e di competenze che “consentirà, sostiene ancora Sauro Rossi, di risparmiare risorse in consulenze. Si tratta di vere forme di democrazia deliberativa,  che favoriranno la coesione sociale e la ripresa di fiducia dei cittadini nelle istituzioni,  anche in un quadro di necessario contenimento dei costi”.Si parlerà di questo al Monastero di Fonte Avellana, venerdì 27 Luglio p.v. alle ore 9.30, al Consiglio Generale della Cisl di Pesaro, convocato in sessione di studio.Parteciperanno: Sauro Rossi Segretario Generale della Cisl di Pesaro-Urbino, Silvia Spinaci  Ufficio Studi della Cisl Marche, Oriano Giovannelli - Deputato e già Sindaco di Pesaro, Yuri Kazepov – Sociologo dell’Università di Urbino, Giorgio Santini – Segretario Generale Aggiunto della Cisl Confederale, Stefano Mastrovincenzo  Segretario Generale della Cisl Marche.  
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24/07/2012 Esodati. Mobilitazione nazionale Cgil, Cisl, Uil
Esodati. Mobilitazione nazionale Cgil, Cisl, UilNuova iniziativa di mobilitazione "per risolvere il problema di tutti i lavoratori esodati" il 26 luglio prossimo. Per Cgil Cisl e Uil l'ampliamento dei lavoratori derogati dall'applicazione dei nuovi requisiti pensionistici (c.d. esodati) - attuata con il decreto Legge n. 95/2012 - è un primo importante passo ottenuto grazie alla mobilitazione del sindacato ma non sufficiente a risolvere il problema di centinaia di migliaia tra lavoratrici e lavoratori.Cgil Cisl Uil ritengono infatti che debba essere rimosso ogni vincolo numerico rispetto ai soggetti che vanno salvaguardati.In questo senso un confronto di merito con il sindacato - più volte richiesto al Governo - avrebbe consentito di definire da subito i contorni della platea trovando una soluzione adeguata all'intera vicenda.Cgil, Cisl e Uil danno atto a tutti i gruppi parlamentari e alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati di aver in questi mesi lavorato per impedire che migliaia di persone fossero lasciati nell'incertezza più assoluta, senza stipendio e senza pensione. Alla luce però delle soluzioni soltanto parziali contenute nel D.L. n. 95/2012 chiediamo ora al Parlamento di migliorare il provvedimento in esame, tenendo conto delle osservazioni che sono state già formulate unitariamente dal sindacato nei mesi scorsi.Si tratta di una battaglia che Cgil, Cisl e Uil portano avanti a difesa della certezza del diritto e della credibilità delle istituzioni che non possono violare oggi patti sottoscritti in passato, cambiando le regole in corsa e disconoscendo quindi ogni impegno preso.Per questi motivi, Cgil, Cisl e Uil organizzano una nuova iniziativa nazionale di mobilitazione per il 26 luglio p.v. a Roma, con un presidio che si svolgerà in Piazza della Rotonda (Pantheon) a partire dalle ore 9,30, nel corso del quale interverranno i Segretari generali di Cgil, Cisl, Uil.Questa nostra iniziativa si inserisce nell'ambito di una generale mobilitazione del sindacato a difesa del lavoro, per lo sviluppo e per la crescita del Paese".
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20/07/2012 Ferretti yacht: concluso positivamente il closing ma a quando l’illustrazione delle politiche di sviluppo?
L’incontro  del 18 luglio presso l’associazione degli industriali di Forlì tra la direzione aziendale della FERRETTI yacht e le rappresentanze sindacali FILLEA CGIL, FILCA CISL e FENEAL UIL dei 7 cantieri italiani, ha avuto esiti assolutamente insufficienti rispetto alle prospettive di sviluppo dell’azienda.Avevamo richiesto che in occasione dell’incontro ci fosse data una informativa relativamente alle politiche di sviluppo dell’azienda dopo la conclusione positiva del closing. Dopo un impegno al limite della sopportabilità, ricordiamo a tutti che sono passati 6 mesi nei quali il gruppo dirigente aziendale ha chiamato le maestranze ad uno sforzo ed a sacrifici (CIG e ampia flessibilità) per supplire alle carenze di una proprietà che aveva portato sull’orlo del fallimento l’azienda, pensavamo che fosse l’occasione per avviare una nuova stagione di sviluppo.Ci è stata invece prospettata una situazione di attesa per il completamento del nuovo gruppo dirigente.Cosa significa tutto ciò? Ci sono cambiamenti delle politiche di sviluppo che giustificano un cambiamento del management? Noi abbiamo il diritto di conoscerle. Siamo al mese di luglio, per il settore questo è il mese della definizione delle strategie per il prossimo anno nautico e per mettere le basi di quelli successivi,Abbiamo già vissuto 2 anni drammatici, non comprendiamo, per non dire altro, questa condotta.Ribadiamo che in questi due anni si è consolidata una realtà industriale fatta di 7 siti produttivi in Italia e con circa 2000 dipendenti, si poteva fare di più e meglio per l’occupazione? Lo si dica e ci confronteremo sulle strategie.Abbiamo salutato positivamente l’ingresso nel capitale industriale dopo una sciagurata gestione aziendale fatta dai fondi di investimento esteri, adesso è il tempo dello sviluppo di programmi di rilancio di Marchi conosciuti e riconosciuti quali RIVA, PERSHING, ITAMA, FERRETTI, CUSTOM LINE, CRN.Ci aspettiamo dalla proprietà una risposta rapida alle nostre richieste e già da domani informeremo le istituzioni della situazione.Forlì, 18 luglio 2012Le Segreterie Nazionali FENEAL -UIL   FILCA - CISL   FILLEA - CGIL
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19/07/2012 La Cisl in piazza per i dipendenti pubblici
Molto partecipata l’assemblea straordinaria e il presidio  organizzati ieri, 18 luglio, dalla Cisl Fp di Pesaro nella Sala del Consiglio comunale.“La politica dei tagli lineari del Governo Monti continua a essere sbagliata nel merito e nel metodo – sostiene Francesco Todaro Segretario Generale CISL FP Pesaro  - colpire indistintamente le pubbliche amministrazioni prevedendo tagli di organico indiscriminati, produrrà smantellamento dei servizi stessi e riduzione di quantità e qualità a tutto discapito dei CITTADINI.Da sempre quando viene destrutturato un servizio pubblico le conseguenze immediate per i cittadini sono due: aumento dei costi e peggioramento dei servizi.La necessaria riorganizzazione del pubblico impiego deve passare attraverso tre punti fermi: 1) evitare il licenziamento di personale, anche perché sarebbe assurdo riproporre nuovi esodati per reperire risorse per risolvere la questione degli esodati prodotti dalla riforma delle pensioni; 2) mantenere quanto più possibile la territorialità del posto di lavoro; 3) non pregiudicare la qualità dei servizi.Per questo siamo disponibili a ragionare anche di compensazione e di nuova formazione professionale del personale. L’obiettivo è quello di rendere la Pubblica Amministrazione efficiente, eliminare i reali sprechi e di migliorare l’erogazione di servizi a tutto vantaggio della cittadinanza.Ciò che non è accettabile è comunque la mancanza di coraggio da parte del Governo che interviene sui deboli e non tocca i forti.Continuano a essere lasciati fuori da ogni intervento significativo:- i costi della politica;- gli evasori fiscali;- la mancata tassazione delle ricchezze reali ecc.Basterebbe recuperare le risorse da queste voci per evitare di mettere in crisi ulteriori fette di popolazione e indurre indispensabili processi di sviluppo.Nel prendere atto delle istanze prodotte dalla CISL, con l’impegno a trasmetterle agli organi centrali, il sig. Prefetto di Pesaro e Urbino, ha evidenziato la necessità di dare adeguata attenzione al problema del governo dei territori”.
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18/07/2012 Cisl pubblico impiego: contro i tagli lineari del Governo Monti assemblea straordinaria e sit - in
Mercoledì 18 luglio  dalle ore 10.00 alle ore 12.30 la Cisl – Fp di Pesaro ha convocato un’ assemblea straordinaria dei lavoratori del Pubblico Impiego nella Sala del Consiglio Comunale di Pesaro contro i tagli lineari del Governo Monti e per una riorganizzazione concertata degli Enti e dei servizi pubblici, alle 12.00 è fissato un sit - in di protesta sotto la  Prefettura al termine del quale una delegazione incontrerà il Prefetto di Pesaro Urbino Attilio Visconti.“Sappiamo bene che non sarà la nostra assemblea a risolvere tutti i nostri problemi, afferma Francesco Todaro  Segretario Generale  Cisl Fp Pesaro, ma siamo certi che comunque servirà a tenere alta l'attenzione e servirà a cercare di far capire come e dove intervenire per migliorare la pubblica amministrazione senza incidere sul personale e soprattutto che colpire oggi il pubblico impiego vorrà dire colpire domani i cittadini. Non è con meno servizi pubblici che  si risolve il problema del Paese. Semmai occorre farli funzionare bene e meglio. E nel contempo bisogna intervenire sugli sprechi reali, sugli appalti, sulle inefficienze. Proprio per questo abbiamo invitato il Sindaco di Pesaro, direttamente interessato come amministratore locale e rappresentante dei cittadini”. 
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17/07/2012 Il Governo futuro del territorio
E’ il titolo del seminario promosso dalla UST di Pesaro –Urbino che si terrà il 27 luglio presso l’Eremo di Fonte Avellana.Democrazia,  sussidiarietà,  coesione sociale, efficacia amministrativa, contenimento dei costi nelle ipotesi di riassetto istituzionale saranno i temi che verranno approfonditi dalla Dott.ssa Silvia Spinaci Ufficio Studi Cisl Marche, On. Oriano Giovannelli Camera dei Deputati, Prof. Yuri Kazepov Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, Dott. Giorgio Santini, Segretario Generale Aggiunto Cisl Nazionale. Introdurrà Sauro Rossi Segretario Generale Ust Cisl Pesaro Urbino, coordinerà i lavori Stefano Mastrovincenzo Segretario Generale Usr Cisl Marche.
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13/07/2012 Il leader Cisl replica alle parole del Presidente del consiglio Monti
Il Segretario della Cisl fa un appello a governo e parti sociali e ricorda che già in passato la concertazione ha permesso di superare stagioni complicate della vita del paese  "Non c'è alternativa alla concertazione in nessun paese a democrazia matura e ad economia avanzata. I governi, per quanto autorevoli e composti da personalità di altissimo profilo, non possono guidare da soli questa difficile stagione di cambiamenti e di riforme senza un ampio consenso sociale". Lo ha dichiarato il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni"Proprio perché abbiamo intrapreso un percorso da guerra, come dice il presidente del consiglio Monti, bisogna moderare i toni sia da parte di chi ci governa, sia delle parti sociali, e collaborare tutti insieme, come è successo in altre stagioni complicate della vita del paese. Il governo non può pensare di avere il dono dell'infallibilità, ma nello stesso tempo le forze sociali devono partecipare alla ricerca delle soluzioni più idonee, senza porre veti al confronto. Vedo invece troppa agitazione e troppo toni esacerbati da una parte e dall'altra. Dobbiamo tutti portare un contributo per uscire dalla crisi, ed il governo deve sforzarsi di fare sintesi, leggendo e facendosi interprete di tutte le istanze del mondo sociale per il bene dei cittadini".
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13/07/2012 “Non c’è sviluppo senza cultura”. Una prossima storia per il Barco di Urbania
Si tratta di un'esperienza di politiche territoriali partecipate.  Il 2 agosto  prossimo, nel convegno  che vi segnaliamo, comunità locale e ed esperti sono chiamati ad esprimersi, in un confronto di idee, sull'utilizzo civile della bella struttura rinascimentale, nota come Barco Ducale.Il complesso si trova a circa 1 km da Urbania. E' stato residenza estiva e di caccia dei duchi di Urbino. Un luogo immerso nel verde delle anse  del  fiume Metauro, alle porte dell'antica Casteldurante. Ospitò umanisti e poeti del Rinascimento, tra i quali Torquato Tasso. Verso la metà del '700, divenne convento. Ora ospita i laboratori del Museo Civico della città, che sono anche attrezzati per corsi di artigianato artistico e di ceramica, con sezioni di foggiatura, decorazione e restauro. Al  convegno che vi segnaliamo, prenderà avvio la rassegna di proposte per riutiliazzare al meglio la struttura,  partecipano Innocenzo Cipolletta, Presidente dell’Università di Trento, Pietro Marcolini, Assessore ai beni, attività culturali e bilancio Regione Marche, Cristina Battocletti, giornalista Il Sole 24 ore, Il Domenicale, Matteo Ricci, Presidente Provincia Pesaro Urbino. Apre i lavori Giuseppe Lucarini, Sindaco del Comune di Urbania e coordina Gianluigi Storti, Presidente “LaPolis” – Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
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12/07/2012 Crisi costruzioni, il 17 luglio presidio dei sindacati al ministero dello sviluppo
Ad oltre tre mesi dalla grande manifestazione unitaria del 3 marzo che portò a Roma più di 30.000 lavoratori delle costruzioni, il Governo non ha ancora dato risposte alle richieste pressanti e ripetute di aprire un tavolo di confronto per definire le misure necessarie a rilanciare il settore contenute nella piattaforma unitaria. Nel frattempo la crisi si è ulteriormente aggravata e le misure in corso di approvazione non sembrano efficaci a garantire l’avvio di una fase di crescita né a fornire le adeguate protezioni sociali in termini previdenziali e di ammortizzatori sociali anche in relazione all’ulteriore innalzamento dell’età pensionabile che penalizza e aggrava la situazione di chi svolge lavori fisicamente pesanti e usuranti.Nella stessa ipotesi di decreto sviluppo recentemente presentata, le misure previste, sebbene segnalino una prima inversione di tendenza nell’attenzione al settore, non colgono la necessità di collegare gli interventi sulla crescita al rafforzamento complessivo della qualità delle imprese e della qualità e regolarità del lavoro. Appare evidente che per superare tali limiti è necessario un forte confronto con le parti sociali che produca provvedimenti atti a regolarizzare il settore rilanciando la crescita congiuntamente ad una maggior attenzione nei confronti dei lavoratori più deboli.Per questo motivo, in continuità con quanto realizzato con la manifestazione del 3 marzo, FENEAL-FILCA e FILLEA indicono un presidio a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico per il giorno 17 luglio 2012 alle ore 10.00 con l’obiettivo di conquistare urgentemente quel tavolo di confronto allora permesso e oggi non più rinviabile.In quella sede, anche in relazione alle prime insufficienti misure contenute nel decreto sviluppo, intendono riproporre le proposte contenute nella piattaforma, in particolare quelle finalizzate a garantire uno sviluppo sostenibile e un lavoro regolare e di qualità:1) La realizzazione di una politica di rilancio delle infrastrutture deve essere definita dando certezza e velocità ai finanziamenti su obiettivi prioritari condivisi.2) Il varo di piani di intervento sulle città che debbono prevedere risorse più ampie e soprattutto percorsi più partecipati dalle forze sociali in particolare per garantire una strumentazione che leghi gli interventi alla verifica della legalità e della qualità del lavoro.3) La politica degli incentivi alle ristrutturazioni deve essere resa strutturale, premiando maggiormente gli interventi di messa in sicurezza dal rischio sismico e indirizzati al risparmio energetico.4) Occorre predisporre un adeguato piano con delle risorse aggiuntive, per raggiungere gli obiettivi prioritari di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio pubblico sia edilizio che architettonico e monumentale contro il rischio sismico e idrogeologico5) Soprattutto, ogni intervento sul settore, non può eludere il tema della legalità e della regolarità. In particolare rivendichiamo l’attuazione di un provvedimento legislativo sulla qualificazione di impresa (patente a punti) e del DURC per congruità nei lavori privati. In ogni caso ogni intervento, diretto o indiretto, di risorse pubbliche non può prescindere dall’adozione dei suddetti provvedimenti.6) Va al più presto definito lo sblocco selettivo del patto di stabilità interno per gli enti locali.7) Creare misure per agevolare l’accesso al credito di privati e imprese impiegando le banche per immettere liquidità sul mercato utilizzando anche i fondi prestati dalla BCE.8) Dare concretezza e avvio gli Accordi di Programma per rilanciare la ripresa dei distretti e delle aree industriali in particolare dei materiali per le costruzioni e del legno, strettamente collegati al riavvio dell’edilizia.Su queste richieste i lavoratori delle costruzioni torneranno quindi con forza a far sentire la loro voce anche a chi, fino ad adesso, si è ostinato a non voler sentire.
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12/07/2012 Il progetto Anteas "biblioteca dei libri viventi" a Montebello di Orciano
L’iniziativa biblioteca dei libri viventi  si sposta a Montebello di Orciano, sabato 21 luglio  alle ore 17.30  presso la parrocchia di Montebello, Luisa Gandolfi racconterà la sua storia.L’iniziativa, organizzata da Anteas (associazione nazionale  terza età per la solidarietà)  di Pesaro, ha l’obiettivo di mettere in comunicazione il mondo dei giovani e quello degli anziani, di creare occasioni di incontro e valorizzare le esperienze di vita delle persone giovani, adulte e  anziane.Luisa, nata nel 1921,  ha insegnato in tempi difficili; nel  1944  ricevette  dal Provveditorato  la nomina da maestra  proprio a  Montebello. Tutti i giorni per andare al lavoro doveva  percorrere parecchi chilometri con la bicicletta e poi attraversare il fiume Metauro rannicchiata in una gabbia di cavoli .Sarà un’occasione unica, un tuffo nella storia, un incontro coinvolgente con i  suoi ex alunni ora “più che adulti”.  
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11/07/2012 «Non possiamo più tacere su Poste Italiane»
Clicca qui per visualizzare  ELENCO CHIUSURA UFFICI POSTALI NELLE MARCHE“Non possiamo più tacere su quanto sta accadendo in Poste Italiane: lunghe code agli sportelli; continui blocchi delle piattaforme informatiche che paralizzano le operatività degli uffici; apertura ridotta degli sportelli nell’entroterra; deterioramento della qualità nel recapito, dovuta ad una discutibile gestione del personale, lasciando i cittadini senza posta. Sono i disservizi più eclatanti che i cittadini stanno subendo già da alcuni mesi. - afferma Dario Dominici Segretario Regionale Slp-Cisl Marche – ai quali si andranno a sommare una serie di non condivisibili iniziative aziendali: decine di chiusure di Uffici Postali, anche quelli grandi, importanti che fanno business, come dice l’azienda insieme ad una drastica riduzione di zone di recapito manderanno a picco la qualità dei servizi oltre che i sacrifici di migliaia di lavoratori. Sacrifici che hanno saputo ridare una immagine ad una azienda ridotta ad un enorme carrozzone dalla cattiva gestione. – continua Dario Dominici - Siamo contrari all’idea che la razionalizzazione dell’azienda significhi lo smantellamento di un servizio essenziale e di una rete pubblica fondamentale quale quella degli uffici postali. All’Azienda Poste, che ancora una volta non coglie il valore aggiunto della propria capillarità e non riesce a coniugare il suo essere impresa con l’altrettanto importante ruolo sociale rivestito, non si può concedere il privilegio di tagliare i costi, semplicemente scaricandoli sui lavoratori, cittadini e enti locali”.A difesa di un servizio universale pubblico e sociale e il lavoro, che le politiche cosiddette di “spending review” stanno compromettendo, Cisl Slp Marche e Cgil Slc Marche scendono in piazza il 21 luglio p.v. a Piazza Cavour ad Ancona .
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10/07/2012 Scuola. Nelle Marche classi superiori al collasso.
CLICCA QUI per il grafico POSTI DOCENTI MANCANTI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO A.S. 2012-13 REGIONE MARCHE  CLICCA QUI per i  DATI MINISTERIALI E REALI
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06/07/2012 La riforma del mercato del lavoro
SINTESI DELLA LEGGE DI RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO  TIPOLOGIE CONTRATTUALI Al contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato viene riconosciuto un rilievo prioritario come forma comune di rapporto di lavoro, mentre le altre tipologie di contratto dovrebbero essere finalizzate a preservare nell’impiego del lavoro un margine di flessibilità necessario per fronteggiare le fluttuazioni economiche e produttive. In questa prospettiva, al fine di contrastare le forme “malate” di flessibilità, la riforma introduce limiti alle prassi di “mascherare” veri e propri rapporti di subordinazione ricorrendo ai contratti flessibili in modo da eludere gli obblighi e i costi del lavoro subordinato; applica il principio secondo cui i rapporti di lavoro flessibili debbano avere un costo maggiore dei contratti a tempo indeterminato e quindi risultare meno convenienti. APPRENDISTATO Il contratto di apprendistato, recentemente riformato attraverso il Testo Unico (d.lgs. 167/2011) con l’accordo delle parti sociali, diviene il canale privilegiato di accesso dei giovani al lavoro. Rispetto a quell’impianto, la riforma introduce ulteriori elementi di promozione dell’apprendistato quale forma contrattuale prevalente:-          una durata minima di sei mesi del contratto di apprendistato;-          un meccanismo che, per il primo triennio dall’entrata in vigore della riforma, condiziona la possibilità per le imprese con meno di 10 dipendenti di assumere nuovi apprendisti alla stabilizzazione del 30% degli apprendisti assunti negli ultimi 36 mesi; allo scadere del triennio la percentuale obbligatoria di stabilizzazioni salirà al 50%. In caso di non rispetto di queste percentuali, l’azienda potrà assumere solo un ulteriore apprendista e i contratti di apprendistato stipulati in eccedenza saranno convertiti in normali contratti di lavoro a tempo indeterminato;-          l’innalzamento, solo per le imprese con meno di 10 dipendenti, del rapporto tra apprendisti e dipendenti a tempo indeterminato da 1/1 a 3/2 (tre apprendisti ogni due lavoratori stabili);-          l’estensione agli apprendisti dell’ASPI, a tutela della disoccupazione.CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO Il costo contributivo del contratto a tempo determinato viene incrementato del 1,4% per finanziare l’erogazione dell’ASPI anche per i lavoratori a termine. La maggiorazione può essere recuperata dal datore di lavoro in caso di trasformazione del contratto in tempo indeterminato entro sei mesi dalla sua cessazione. Vengono inoltre introdotti diversi limiti alla reiterazione dei contratti a tempo determinato al fine di combattere catene abusive di rapporti: la successione di contratti a termine può raggiungere una durata massima di 36 mesi, a pena di conversione in rapporto a tempo indeterminato, senza possibilità di deroghe ed inclusi i periodi di somministrazione a tempo determinato e le eventuali proroghe;  inoltre l’intervallo di tempo minimo tra un contratto a termine e il successivo viene allungato da 10-20 giorni a 60-90 giorni (a seconda che il contratto abbia una durata inferiore o superiore ai sei mesi), riconoscendo altresì alla contrattazione collettiva la possibilità di ridurre tale termine minimo a 20-30 gg. per specifiche ragioni di organizzazione produttiva. Vengono inoltre riestesi i termini temporali per l’impugnazione dei contratti a termine illegittimi che il Collegato Lavoro aveva in precedenza ridotto. La riforma elimina l’obbligo per le aziende di inserire il c.d. “causalone”, ossia l’indicazione delle ragioni di carattere tecnico, produttivo e organizzativo che giustificano l’assunzione a tempo determinato, nel primo contratto a termine, purché di durata inferiore ai dodici mesi, e nel primo contratto di somministrazione a tempo determinato; in alternativa la contrattazione collettiva può derogare all’obbligo del “causalone” per i contratti a termine stipulati per specifiche ragioni organizzazione produttiva, purché riguardino non più del 6% del totale dei lavoratori occupati in una unità produttiva.  Il contratto a termine stipulato senza casuale non può però essere prorogato.PARTITE IVA Per contrastare le coperture di forme di lavoro subordinato, la riforma prevede che le prestazioni rese in partita Iva, ad eccezione di quelle ad elevata competenza teorica o tecnico-pratica o rese da professionisti iscritti agli albi o da soggetti con reddito annuo da lavoro autonomo superiore a 18.663 €, siano considerate, salva la possibilità per il committente di dare prova contraria, rapporti di co.co.co qualora ricorrano almeno due dei seguenti presupposti:-          la collaborazione duri complessivamente più di otto mesi nell’arco di un anno;-          il prestatore di lavoro ricavi dalla collaborazione più del 80% dei suoi corrispettivi annui;-          il prestatore di lavoro disponga di una postazione di lavoro fissa presso una delle sedi del committente.La riforma si applica in prima istanza solo ai nuovi rapporti, mentre viene previsto un regime transitorio di 12 mesi per permettere l’adeguamento alle nuove norme delle partite Iva già in corso. COLLABORAZIONI A PROGETTO Al fine di evitare utilizzi elusivi del lavoro a progetto in sostituzione di contratti di lavoro subordinato, la riforma introduce una definizione più stringente della nozione di “progetto”, che viene indicata come elemento essenziale di validità del rapporto di collaborazione, la cui mancanza comporta la conversione in contratto a tempo indeterminato. I rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto, sono altresì considerati rapporti di lavoro subordinato sin dalla data di costituzione del rapporto, anche nel caso in cui l’attività del collaboratore sia svolta con modalità analoghe a quella svolta dai lavoratori dipendenti dell’impresa committente.Il ricorso alle collaborazioni a progetto viene disincentivato sul piano contributivo prevedendo l’aumento graduale dell’aliquota contributiva fino ad arrivare nel 2018 alla parificazione al 33% con i contratti di natura subordinata.A tutela della posizione di particolare debolezza contrattuale e sociale del collaboratore a progetto, la riforma introduce limiti al potere di recesso anticipato del committente, rafforza il già vigente meccanismo di protezione per cessazione del lavoro introdotto mediante l’una tantum e introduce il salario minimo, da definirsi sulla base dei compensi del lavoro autonomo e dei minimi salariali fissati dalla contrattazione collettiva per lavoratori subordinati con mansioni equiparabili.LAVORO INTERMITTENTE Al fine di contenere il rischio che il contratto di lavoro intermittente (o “a chiamata”) possa essere utilizzato come copertura di un rapporto di lavoro subordinato di carattere continuativo, viene previsto un obbligo di comunicazione amministrativa preventiva da parte del datore di lavoro, a pena di sanzione pecuniaria, in occasione di ogni chiamata del lavoratore. Viene inoltre eliminata la mancata corresponsione al lavoratore dell’indennità di disponibilità per i periodi festivi in caso di non chiamata da parte del datore di lavoro. Il lavoro a chiamata potrà essere utilizzato, senza limitazioni, per soggetti over 55 e under 24 (a condizione che la prestazione sia svolta entro i 25 anni).LAVORO ACCESSORIO Viene riformata la disciplina previgente al fine di restringerne l’ambito di operatività: al limite di 5000 euro annui per prestazioni riferite alla totalità dei committenti, viene aggiunto un limite di 2000 euro per prestazioni a favore di ciascun committente che sia imprenditore commerciale o professionista. Nel settore agricolo l’utilizzo dei voucher sarà libero al di sotto dei  7.000 € di fatturato e solo per pensionati e studenti under 25. Per garantire maggiore trasparenza ed evitare abusi, i voucher saranno orari, numerati e datati. Essi saranno computati nel reddito necessario per il permesso di soggiorno e ne verrà ridefinita la percentuale di versamento contributivo.TIROCINI E STAGE La riforma affida alla Conferenza Stato-Regioni il compito di avviare il percorso di ridefinizione della disciplina dei tirocini mediante un accordo-quadro orientato a coordinare tale istituto con le altre tipologie di contratto formativo e prevenirne gli abusi, mediante la l’individuazione degli elementi e delle attività qualificanti il tirocinio e la previsione di una congrua indennità per eliminare l’attuale regime di gratuità in cui operano i tirocinanti.ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE Le associazioni in partecipazione con apporto di lavoro e partecipazione agli utili vengono limitate alla soglia di tre associati: al di sopra di tale soglia, nonché in ogni caso di associati che apportano lavoro senza partecipazione agli utili o di prestazioni non  connotate da competenze elevate acquisite attraverso percorsi formativi o rilevanti esperienze pratiche, si prevede la conversione in rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. FLESSIBILITÁ IN USCITA: NORME SUI LICENZIAMENTI INDIVIDUALI E ART. 18LICENZIAMENTI PER MOTIVI DISCRIMINATORI Prevedono sempre il reintegro del lavoratore, A prescindere dalla motivazione adottata e dalla dimensione dell’impresa, implicano sempre il reintegro, sostituibile con l’indennizzo a scelta del lavoratore, si aggiunge il risarcimento del danno.LICENZIAMENTI PER MOTIVI DISCIPLINARI Quando il giudice accerta la mancanza di giusta causa del licenziamento possono verificarsi due situazioni:a)       in via principale il giudice condanna il datore di lavoro alla reintegrazione del lavoratore, quando il fatto contestato al lavoratore non sussista o costituisca comportamento punibile con sanzioni inferiori, in base ai contratti collettivi di lavoro e ai codici disciplinari. Al reintegro, sostituibile con indennizzo su scelta del lavoratore, si aggiunge un risarcimento non superiore a 12 mensilità.b)       In via secondaria, per le altre ipotesi di illegittimità del licenziamento disciplinare, il giudice condanna il datore di lavoro ad un indennizzo da12 a24 mensilità.LICENZIAMENTI PER MOTIVI ECONOMICI Si tratta dei licenziamenti motivati da ragioni inerenti all’attività produttiva e all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa. E’ obbligatoria una procedura sindacale di conciliazione, preventiva al licenziamento, da esperirsi tra datore di lavoro, lavoratore e organizzazioni sindacali pressola Direzione Provincialedel Lavoro. Durante la procedura le parti dovranno valutare i motivi del licenziamento, la possibilità di ricorrere a soluzioni alternative al licenziamento stesso, nonché misure di sostegno del lavoratore interessato (ammortizzatori sociali e risorse per la sua ricollocazione professionale). La procedura di conciliazione obbligatoria, da concludersi in tempi brevi (20 giorni, salvo proroga decisa tra le parti), coinvolge il sindacato preventivamente al licenziamento e gli garantisce uno spazio importante per la tutela del lavoratore, tramite la valutazione dei motivi economici addotti a giustificazione del licenziamento e l’individuazione di soluzioni alternative ad esso. Se la conciliazione si conclude con la risoluzione consensuale del rapporto, il licenziamento ha efficacia dal giorno di avvio della procedura, salvo il diritto al preavviso o all’indennità sostitutiva, ma il periodo di lavoro svolto durante la conciliazione si considera preavviso lavorato. Producono effetti sospensivi sull’efficacia del licenziamento la maternità/paternità e l’infortunio sul lavoro. Il lavoratore ha diritto all’Aspi. Se al termine della procedura di conciliazione le parti non trovano un accordo, il lavoratore potrà comunque impugnare il licenziamento ricorrendo al giudice, che applicherà anche in questo caso un doppio binario di tutele: a)       in via principale il giudice condanna il datore di lavoro alla reintegrazione del lavoratore, quando il motivo economico non sussista o coincida con l’inidoneità fisica o psichica del lavoratore o il licenziamento sia stato intimato in violazione del periodo di comporto per malattia, infortunio, maternità. Al reintegro, sostituibile con indennizzo su scelta del lavoratore, si aggiunge un risarcimento non superiore a 12 mensilità.b)       In via secondaria, per le altre ipotesi di illegittimità del licenziamento economico, il giudice condanna il datore di lavoro ad un indennizzo da12 a24 mensilità. Qualora il lavoratore ritenga che il licenziamento economico mascheri un licenziamento discriminatorio o disciplinare, può rivolgere domanda al giudice che, nel caso in cui ritenga fondata la richiesta, applicherà il regime di tutela previsto per i licenziamenti discriminatori o per quelli disciplinari. Grazie al mantenimento della possibilità reale di reintegro per tutte le tipologie di licenziamento e alla previsione della procedura obbligatoria di conciliazione preventiva per i licenziamenti economici, l’art. 18, anche con le modifiche apportate, continuerà a garantire un forte livello di tutela per i lavoratori in caso di licenziamento e a svolgere la funzione di deterrente contro discriminazioni e di abusi che dovessero verificarsi nei luoghi di lavoro.RITO SPECIALE PER LE CONTROVERSIE SUI LICENZIAMENTI. La riforma prevede l’introduzione di un rito urgente per le controversie giudiziali relative ai licenziamenti al fine di velocizzare i tempi della giustizia del lavoro in materia.AMMORTIZZATORI SOCIALIINTRODUZIONE PROGRESSIVA DELLA NUOVA ASPI (Assicurazione Sociale per l’Impiego)Definizione. L’ASPI è il nuovo regime di assicurazione contro la disoccupazione involontaria che entrerà progressivamente in vigore a partire dal 1 gennaio 2013, per andare a regime nel 2017, e che sostituirà tutte le attuali indennità di disoccupazione e di mobilità.Ambito di applicazione. L’ASPI si presenta con un ambito di applicazione più ampio di quello degli attuali strumenti : vi potranno infatti accedere anche apprendisti, soci lavoratori di cooperativa con rapporto di lavoro subordinato e dipendenti della PA con contratto non a tempo indeterminato.Requisiti Per l’accesso all’ASPI. Varranno gli stessi requisiti ad oggi previsti per l’indennità di disoccupazione non agricola ordinaria: anzianità assicurativa di almeno due anni e 52 settimane di contribuzione nell’ultimo biennio.Durata. Seguirà la seguente progressione: 2013 2014 2015 2016 Fino a 50 anni  8  8 10 (a regime) 12 50-54 anni 12 12 12 (a regime) 12 55 e oltre 12 14 16 (a regime) 18 Importo. L’indennità dell’ASPI è rapportata alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni ed è pari al 75% per la parte di retribuzione mensile inferiore all’importo di 1.180 euro incrementata del 25% per la parte di retribuzione superiore a tale importo, fino ad un massimale di 1.119 euro. L’indennità verrà ridotta del 15% dopo i primi sei mesi di fruizione e di un ulteriore 15% a decorrere dal dodicesimo mese. Nel complesso, il valore dell’ASPI sarà più elevato dell’attuale indennità di disoccupazione ed avrà trattamenti iniziali analoghi all’indennità di mobilità per le retribuzioni mensili fino a 1.200 euro e più elevati per quelle superiori. Mini-Aspi. Sostituisce ed estende l’attuale indennità di disoccupazione con requisiti ridotti ed è finalizzata a tutelare i lavoratori con contratti brevi e discontinui che possano far valere almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi dodici mesi senza alcun altro requisito assicurativo. L’indennità, calcolata con le stesse modalità dell’ASPI, viene corrisposta durante l’anno di disoccupazione (non più l’anno successivo come avviene ora) e mensilmente per un periodo pari alla metà delle settimane di contribuzione negli ultimi dodici mesi.CASSA INTEGRAZIONE Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, rimangono gli strumenti della CigO e della CigS nei settori dove già sono previsti. Viene portata a regime l’estensione della CigS ai settori che ne richiedevano il rinnovo annuale. Dal 2016 la Cigs non potrà essere più utilizzata in caso di procedure concorsuali. Al fine di garantire la graduale transizione verso il nuovo regime,la Cig in deroga viene mantenuta per gli anni 2013-2016 con risorse decrescenti.FONDI BILATERALI DI SOLIDARIETÁ Per i settori privi di cassa integrazione, e per le imprese sopra i 15 dipendenti, la riforma prevede l’obbligo di costituzione di Fondi bilaterali di solidarietà per finanziare trattamenti di integrazione salariale nei casi di riduzione o sospensione del lavoro dovuti a causali previste dalla normativa sull’integrazione salariale. Saranno istituiti con decreto interministeriale sulla base di accordi collettivi stipulati dai sindacati maggiormente rappresentativi ed avranno validità erga omnes. I Fondi saranno finanziati con la contribuzione di datori di lavoro e lavoratori nella misura di due terzi e un terzo. Per i settori per i quali, entro marzo 2013, non verranno stipulati accordi per attivare fondi di solidarietà, verrà istituito un fondo di solidarietà residuale, con prestazione pari all'integrazione salariale e con contribuzione a carico del datore di lavoro. Per le imprese sotto i 15 dipendenti operanti in settori con consolidati sistemi di bilateralità, sarà possibile rivedere entro i prossimi sei mesi la disciplina dei fondi bilaterali per assicurare ai lavoratori forme analoghe di sostegno al reddito (c.d. “modello alternativo”). ESODI LAVORATORI ANZIANI. Viene creata una doppia cornice giuridica per gli esodi dei lavoratori anziani:- sulla base di accordi aziendali, le imprese potranno anticipare il pensionamento dei lavoratori che raggiungeranno i requisiti pensionistici nel corso dei successivi 4 anni, assumendosi l’onere di corrispondere all’INPS la provvista per la prestazione pensionistica e la contribuzione per il periodo interessato;- gli accordi e i contratti collettivi istitutivi dei fondi di solidarietà possono prevedere che, a partire dal 2017, l’aliquota contributiva oggi destinata a finanziare l’indennità di mobilità venga versata a favore del fondo per finanziare misure di sostegno al reddito all’interno di processi di agevolazione all’esodo.INCENTIVI ALLE ASSUNZIONI In sostituzione dell’eliminato contratto di inserimento e degli incentivi alla ricollocazione dei lavoratori in mobilità, vengono introdotti incentivi per la ricollocazione di disoccupati over 50 e di donne disoccupate e inoccupate: dal 1 gennaio 2013, l’assunzione di tali soggetti comporterà la riduzione del 50% dei contribuiti a carico del datore di lavoro per un periodo di 12 mesi, e di 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato.POLITICHE ATTIVE E SERVIZI PER L’IMPIEGOVengono introdotte disposizioni che puntano al rafforzamento delle politiche attive, insieme ad una delega al Governo per giungere, previa intesa con le Regioni, ad un riordino complessivo della materia. La formazione e qualificazione professionale sono poste al centro dei processi di collocamento dei lavoratori e si valorizzano, anche mediante la creazione di un’unica banca dati telematica, le sinergie tra Inps, centri per l’impiego e agenzie private del lavoro.TUTELA DEL LAVORO E LEGALITA' È prevista la revoca delle prestazioni a sostegno del reddito in caso di condanna per terrorismo, mafia e strage; E’ valorizzato il ruolo della contrattazione collettiva nell’individuare procedure di controllo della regolarità degli appalti; Al fine di garantire il mantenimento della condizione di regolarità dei lavoratori immigrati che perdono il posto di lavoro e il loro reinserimento al lavoro, la riforma proroga da sei mesi ad almeno un anno, o comunque alla durata delle eventuali misure di sostegno del reddito, il periodo minimo di iscrizione di questi lavoratori nelle liste di collocamento; Vengono reintrodotti gli strumenti di garanzia contro la pratica incivile delle dimissioni in bianco, prevedendo specifiche forme di tutela per la lavoratrice madre e il lavoratore padre. PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORILa riforma conferisce una delega al Governo per riformare le norme in materia partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale e agli utili e al capitale d’impresa.
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05/07/2012 Contributo di solidarietà per chi è senza lavoro
In attuazione al Protocollo d’ intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 dicembre 2011 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, è in arrivo il sussidio di 200 euro mensili per un periodo massimo di 6 mesi (in due rate da 600 euro ciascuna) per 1.200 beneficiariBeneficiari dell’intervento sono: ex lavoratori dipendenti, che hanno perso il lavoro dal 1° gennaio 2010, residenti da almeno 3 anni nelle Marche, ovvero dal 16/07/2009, disoccupati a causa di: licenziamento dimissioni per giusta causa mancato rinnovo di un contratto a termine (vi rientrano i lavoratori che hanno maturato a partire dal 01/09/2009 un periodo lavorativo di almeno 3 mesi, ovvero 90 giorni, con uno o più contratti anche non continuativi). Sono ricompresi in quest’ultima fattispecie, e con le stesse modalità, i lavoratori subordinati (anche quelli con contratto di somministrazione e di apprendistato) e i contratti di collaborazione Presentazione domande: dal 16 luglio al 31 agosto 2012  Per approfondire: Volantino di sintesi dell' intervento Bando e modulistica Sito della Regione Marche  
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02/07/2012 Continua il presidio alla Gs allestimenti
I lavoratori e le lavoratrici della ditta Gs allestimenti  di Mondolfo continuano la loro battaglie con il presidio permanente presso la ditta Gs allestimenti  al fine di ottenere risposte chiare sulle manovre societarie  che sta compiendo la ditta GS allestimenti  sulla mancata firma dei moduli per ottenere l’anticipo  della CIGS da parte delle banche.Denunciano il grave comportamento antisindacale con la rimozione da parte dell’azienda degli striscioni messi dai lavoratori. “Sarebbe meglio occuparsi di pagare gli stipendi” – afferma Giovanelli,  Segretario Filca Pesaro.Questi gesti creano ulteriormente un clima di esasperazione e accesa conflittualità tenuto conto che i lavoratori sono mesi che non percepiscono salari .Ci saremo aspettati magari che la proprietà così veloce nel porre la società in liquidazione fosse stata cosi veloce nell’ascoltare (almeno) le richieste dei lavoratori. Invece  preferisce nascondersi e aumentare la non trasparenza per quanto riguarda le operazioni societarie in atto. Non si riesce a capire dove sono finiti i pagamenti dei lavori consegnati e delle commesse completate  nei mesi scorsi e già consegnate.Le organizzazioni sindacali chiedono immediatamente l’attivazione di un tavolo di confronto tra organizzazioni sindacali e direzione aziendale, con la presenza della Provincia.  “Noi siamo sempre disponibili  al confronto sincero e trasparente”  - conclude Giovanelli.
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28/06/2012 Biblioteca dei libri viventi
Sabato 30 alle ore 16.30 si inaugurerà a Piobbico la Biblioteca dei Libri Viventi nel Parco dei Tigli presso il Centro di Aggregazione giovanile. Ci sarà musica ed animazione e la dott.ssa Cinzia Verdenelli  spiegherà come  e perchè si potranno leggere i libri  viventi disponibili che  sono  giovani, uomini, donne, nonni che raccontano sempilcemente se stessi.  Si concretizza così un progetto  fortemente voluto  dell'Anteas.Il lettore trova nel libro vivente una storia vera, uno spezzato della sua vita che  egli ama raccontare, nello stesso tempo essendo un libro in "carne ed ossa" dà al lettore la possibilità di fare domande, togliersi delle curiosità, acquisire conoscenze  e, volendo, anche raccontarsi.La Biblioteca dei Libri viventi sarà operativa ogni ultimo sabato del mese presso il centro  di aggregazione di Piobbico ed i libri richiesti, se disponibili, si potranno incontrare dalle ore 17.00 .VOLANTINO BIBLIOTECA
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28/06/2012 Bilancio di previsione del comune di Urbino: il disappunto dei sindacati
La scorsa settimana il Comune di Urbino ha portato all’approvazione del Consiglio comunale il bilancio di previsione per l’anno 2012.Nella fase di presentazione si è fatto riferimento ad un percorso condiviso anche con le organizzazioni sindacali.Viste le misure adottate ci sentiamo di smentire nettamente tale affermazione.Nell’ipotesi di accordo messa a punto dopo il confronto avuto con l’Assessore al Bilancio Muci e il Sindaco Corbucci, vi erano impegni diversi soprattutto in ordine al Fondo anti-crisi, a favore delle persone e alle famiglie coinvolte dalla crisi occupazionale ed economica, IMU su abitazioni affittate a canone concordato e addizionale IRPEF.Da parte nostra non c’è solo il disappunto per aver visto millantata una condivisione inesistente e per aver adottato scelte diverse da quelle discusse con noi ma c’è soprattutto forte disapprovazione su un impianto di bilancio che ha perso molto in equità.Per CGIL e CISL era ed è importante dare più attenzione ai soggetti che pagano di più i prezzi della crisi, con interventi volti a sollevarli almeno in parte dalle spese domestiche più comuni (es. bollette per utenze luce e gas); allineare l’aliquota IMU sulla case affittate a canone concordato a quella sulla prima casa ed esentare dall’incremento dell’addizionale IRPEF almeno le persone che rientrano nel 1° scaglione (15.000 € annui).Il Comune disinvoltamente e poco correttamente ha deciso diversamente, cancellando d’un colpo una prassi di confronto e dialogo sui temi del bilancio consolidata nel tempo.Inoltre è stato disatteso l’impegno preso già negli anni scorsi di estendere finalmente il sistema dell’Isee a tutti servizi erogati dal Comune per rendere più equa e trasparente la compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini.Le OO.SS. esprimendo pieno dissenso su questo nuovo orientamento si riservano di intraprendere tutte le iniziative utili ed evidenziare i limiti di tali scelte e recuperare in prospettiva equilibrio ed attenzioni per il sociale nelle politiche del Comune di Urbino.  CGIL – CISL territoriali
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28/06/2012 Presidio alla ditta GS allestimenti di Mondolfo
 I lavoratori della ditta "GS allestimenti" , insieme alle organizzazioni sindacali FILCA CISL e FILLEA CGIL, hanno organizzato per giovedì 28 giugno un presidio di protesta davanti l'azienda per chiedere garanzie sugli stipendi, sul futuro occupazionale e sulla  mancata firma di documenti che permetterebbero alle banche di anticipare la cassa integrazione straordinaria.  La  FILCA CSIL e  la FILLEA CGIL e i dipendenti della ditta GS (ditta che si occupa di arredamenti navali) esprimono  forte preoccupazione per il mantenimento dei livelli occupazionali e per il futuro del sito produttivo soprattutto alla luce del trasferimento dei macchinari presso la ditta I.G.I. L’apertura della Cassa integrazione straordinaria infatti doveva essere lo strumento che garantendo la tenuta occupazionale avrebbe permesso, nelle modalità e nei tempi opportuni, l’impiego di tutte le attuali maestranze. La direzione aziendale invece si è subito attivata per chiedere ai dipendenti della ditta GS di essere assunti presso la ditta I.GI senza peraltro un minimo confronto con le Organizzazioni e le rappresentanze sindacale e, fatto ancora più grave, ha trasferito materiali e macchinari presso la ditta IGI. Preoccupa moltissimo la mancanza di un piano di gestione dei pagamenti delle retribuzioni che ad oggi non è stato minimamente proposto ne discusso con le Organizzazioni e le rappresentanze sindacali. Anzi nei vari incontri che si sono succeduti non sono mai stati dati numeri precisi riguardo ai futuri incassi della ditta Gs e agli importi che la ditta Gs deve riscuotere direttamente dagli appaltatori o dalla ditta I.G.I. Infine l’atteggiamento dell’azienda che prolunga la firma dei moduli per l’anticipo della Cassa integrazione straordinaria! Nemmeno una firma per ottenere l’anticipo dalle Banche. Eccesso di Scrupolo? Un atteggiamento che danneggia ulteriormente la situazione finanziaria dei lavoratori. Tutto questo ci spinge a chiedere all’azienda di incontrare entro la prossima settimana le organizzazioni e le rappresentanze sindacali con la speranza di avere risposte esaurienti, circostanziate, riguardo al futuro produttivo e occupazionale della ditta GS e al pagamento delle retribuzioni arretrate. In mancanza di queste risposte le maestranze proclameranno subito lo stato di agitazione e si attiveranno nelle modalità previste dalla legge per la tutela dei loro diritti con azioni tese a farsi riconoscere quanto dovuto.
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21/06/2012 Provincia di Pesaro – Urbino, rinnovato il “Fondo anticrisi” per bollette, trasporto scolastico e microcredito
A partire dal 18 giugno  le famiglie  della Provincia di Pesaro – Urbino colpite dalla crisi potranno usufruire del Fondo di 558mila euro  messi in campo dalla Provincia, da Marche Multiservizi e  dalla Fondazione Cassa di Risparmio, in accordo con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil.Il “Fondo anticrisi”  riguarda  agevolazioni  per il pagamento delle bollette di acqua e rifiuti,  per il trasporto scolastico extraurbano e per il microcredito.Per le agevolazioni delle bollette di acqua  e rifiuti sono destinati 260.000  € (oltre  100mila euro che Marche Multiservizi  mette a disposizione per i domiciliati nei territori di propria competenza). L’agevolazione massima prevista per ogni utente  è di 300 euro.Al trasporto scolastico extraurbano  sono a disposizione  18mila euro ,  grazie alla convenzione con Adriabus  lo sconto sarà  del  40% sul costo dell’abbonamento.I beneficiari sono   coloro che dal 1° dicembre 2008 risultino disoccupati in seguito a licenziamento, a scadenza di contratti a termine, o collocati in cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga o che hanno subito una riduzione dell’orario di lavoro per almeno il 30% del limite contrattuale, inoltre il  reddito della famiglia (Isee attualizzato)   deve essere pari o inferiore a 15.000 euro.Per quanto riguarda  il microcredito sono destinati  180.000 euro messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro. I cittadini avranno la possibilità di ottenere, senza bisogno di garanzie, dei prestiti agevolati fino a una massimo di 3000 euro presso gli istituti che nel 2009 hanno firmato il Protocollo anticrisi. 
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20/06/2012 «Siamo qui per manifestare tutta la nostra indignazione»
«Siamo qui per manifestare tutta la nostra indignazione e disapprovazione sul modo in cui sta operando il Governo e torneremo a farlo ogni qualvolta sarà necessario». Con queste parole   Mario Canale, Segretario Generale della Federazione Pensionati Marche,   introduce il suo intervento alla Manifestazione nazionale a Roma organizzata dalle Federazione nazionali dei Pensionati di CGIL, CISL e UIL per protestare contro le manovre del Governo che colpiscono duramente i pensionati. Clicca qui per scaricare l' intervento del Segretario Generale FNP CISL MARCHE, Mario Canale Facciamo il punto con la Federazione Pensionati Cisl
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17/06/2012 Grande partecipazione alla festa dei pensionati di Fano
Circa 200 soci hanno partecipato  alla festa del socio organizzata della Lega dei pensionati di Fano.Il pranzo è stato preceduto da un interessante incontro con alcuni rappresentanti dell'associazione dei consumatori  Adiconsum dal titolo “Firmare informati”.  Elio Donati, coadiuvato da Claudia Trebbi, Claudio Blasi e l’avv. Rosanna Pacenti hanno parlato di libero mercato nella telefonia  e nelle utenze domestiche e hanno sottolineato l’importanza di porre  attenzione alle proposte che invitano al facile risparmio.Dopo i saluti del Segretario di Lega Luciano Rovinelli e del Segretario Provinciale Nevio Leonardi, ha fatto un breve intervento il Segretario Regionale Umberto De Simoni spiegando la  posizione sindacale  della Cisl nel difficile momento  che stiamo vivendo.E’ intervenuto l’assessore alle politiche sociali del Comune di Fano  Davide Del Vecchio che ha sottolineato il fatto che  nonostante la crisi  e gli scarsi trasferimenti di fondi statali, i servizi sociali del comune di Fano  non hanno ridotto i servizi anzi sono riusciti ad ottenere ulteriori  contributi per aiutare le famiglie in difficoltà economiche.Al termine del pranzo , lotteria, balli e gare  di briscola hanno allietato la festa che si è conclusa ne tardo pomeriggio.
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12/06/2012 Il valore del lavoro: manifestazione nazionale
 30/05/2012Roma, 30 maggio 2012. Il corteo sindacale del 2 giugno e' stato rinviato. Ad annunciarlo il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni al termine di un conferenza stampa unitaria. I Segretari generali delle tre confederazioni si recheranno, in quella data, a visitare le popolazioni colpite dal sisma in segno di "solidarieta'.La manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil si terra' invece a Piazza del Popolo il 16 giugno prossimo.Concentramento dei manifestanti in piazza della Repubblica a Roma alle ore 9.30. Partenza del corteo da piazza della Repubblica alle ore 10.30 e dopo aver percorso largo di Santa Susanna, via Barberini, piazza Barberini, via Sistina, piazza Trinità dei Monti, Viale Trinità dei Monti, viale Gabriele D’Annunzio giungerà in piazza del Popolo dove si terrà il comizio conclusivo dei Segretari generali di CGIL, CISL e UIL, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.Manifestazione nazionale unitaria , 2 giugno 2012"Meno tasse per lavoratori e pensionati, più risorse per il lavoro" , le proposte di Cgil, Cisl, Uil su fisco, lavoro, crescita, welfareLeggi il documento integrale:"Meno tasse per lavoratori e pensionati, più risorse per il lavoro" il documento Cgil, Cisl, Uil 18 maggio 2012                    
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08/06/2012 Sanità: forti dubbi della Cisl di Pesaro sul Piano di Area Vasta 1
Sulla base di quanto concordato, sul piano metodologico con le Organizzazioni Sindacali regionali, è stato presentato ieri alla presenza dell’Assessore alla Salute Almerino Mezzolani e del Dott. Ruta, Dirigente dello stesso Assessorato, il Piano di Area Vasta 1.Le linee essenziali sono state portate all’attenzione delle RSU e dei sindacati confederali e di categoria, da parte della Dott.ssa Capalbo, con precisazione del Dott. Ricci per ciò che riguarda l’Azienda Ospedaliera Marche Nord e del Dott. Ciccarelli per alcuni profili attinenti le prerogative ASUR.La CISL dopo aver ascoltato con molta attenzione l’illustrazione del Piano ha espresso pesanti riserve sullo stesso.I robusti vincoli economici, gli andamenti demografici, alcune tendenze epidemiologiche, il proposito di lavorare per favorire l’integrazione delle reti (ospedaliera, territoriale, socio-sanitaria, della prevenzione, dell’emergenza-urgenza), la strutturazione degli interventi per intensità di cura e di assistenza, sono aspetti generali fatti propri da tutti.I forti dubbi sono legati alla sostenibilità del Piano per ciò che riguarda l’impatto sul territorio e la pressione operativa sugli addetti, che non può essere ulteriormente aumentata, dati i livelli di criticità a cui è giunta negli ultimi due anni, pena l’abbassamento dei livelli di assistenza.Il riassetto del sistema, come abbiamo più volte ribadito, anche nella nostra realtà provinciale, non può prescindere dal rendere contestuali la razionalizzazione della rete ospedaliera e la riconversione degli attuali ospedali di Polo con i processi di sviluppo e riorganizzazione della prevenzione e della medicina territoriale, nonché del potenziamento dei sistemi di emergenza/urgenza e d’integrazione socio-sanitaria.Se non si lavora su questa contemporaneità i cittadini percepiranno solo segni di abbandono o di arretramento dei presidi territoriali e il malcontento sociale sarà difficilmente arginabile.L’aspetto della simultaneità invece dal Piano non emerge come non emerge un quadro definito di quante risorse si liberano con le misure di riconversione ospedaliera e in quali misura e forma queste vengono orientate verso le altre reti.Per gli elementi raccolti il mandato assegnato ai Dirigenti di Area Vasta ci pare troppo stretto.Se su parametri importanti come la tipologia e la distribuzione dei posti letto non c’è margine di discussione, come possiamo adattare al meglio il processo di riorganizzazione alle specificità territoriali?Che spazio rimane per affrontare criticità particolari come quelle che riguardano Azienda Ospedaliera Marche Nord (per l’ottimale combinazione delle strutture di Pesaro e Fano) e l’area pergolese (per la sua collocazione geografica) ?Se i presupposti rimangono questi non ci sono margini per un confronto all’altezza della sfida.Speriamo di portare la Regione a cogliere i limiti di questa impostazione e ad aprirsi ad un’interlocuzione più fattiva.Altrimenti, come si dice in questi casi, ognuno per la sua strada e ad ognuno le proprie responsabilità. 
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05/06/2012 Residenza protetta Castellani: i dubbi sulla privatizzazione
Nel commentare la decisione del Comune di Fossombrone di prorogare di 30 giorni il termine di scadenza del bando per assegnare a privati la gestione della RP Castellani, si dovrebbe far ricorso al detto che se errare è umano, perseverare è diabolico.Molti soggetti, operatori di settore, consiglieri comunali, familiari degli ospiti, oltre alle organizzazioni sindacali hanno messo in evidenza i limiti della formula basata sul project financing presa a riferimento dal Comune per questo delicato appalto.A differenza di quanto sostenuto dall’Amministrazione, come abbiamo avuto modo di mettere in evidenza nell’Assemblea pubblica del 27 aprile scorso, si poteva fare di più e di meglio per combinare entità dell’investimento, qualità del servizio, tutela del lavoro ed equilibrio dei conti comunali, nel rispetto delle norme in vigore.Per fare ciò sarebbe servita una concreta e reale disponibilità al dialogo e al confronto aperto delle posizioni, che non è stata certo una priorità per il Comune.Nel corso dell’Assemblea pubblica di un mese fa, il sindaco Pelagaggia dopo aver difeso la sua scelta aveva però fatto una sottolineatura importante: se il bando fosse andato deserto la questione poteva essere ridiscussa.Perché non ha rispettato tale impegno?Perché tanta ostinazione nel proporre una formula palesemente inadeguata?La ragione della mancata partecipazione non è certo nella severità dell’impianto del bando come è propensa a credere l’Amministrazione  ma nei suoi più volte rimarcati limiti.Azzerare la situazione dopo la scadenza del bando e riaprire un proficuo spazio di confronto con i soggetti del territorio, sarebbe stato per l’Amministrazione non un segno di debolezza, ma un modo per qualificare, in forma responsabile, una scelta molto importante per tutta la comunità forsempronese.Tra qualche settimana rischiamo di dover ragionare su come rabberciare sul piano della difesa dei diritti dei lavoratori e della qualità del servizio una situazione che, siamo sempre più convinti, poteva essere impostata molto meglio.  Le Segreterie Territoriali di CGIL – CISL Pesaro Urbino
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30/05/2012 Cgil, Cisl e Uil in aiuto alle popolazioni terremotate
Roma, 30 maggio 2012. "Abbiamo deciso di non tenere la manifestazione del 2 giugno e di dedicare la giornata a un'iniziativa simbolica a sostegno della popolazione in Emilia Romagna. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil andranno nei luoghi colpiti per solidarizzare con le famiglie e i lavoratori". Così Raffaele Bonanni in una conferenza stampa unitaria annuncia la decisione dei tre sindacati di spostare la manifestazione per sollecitare una nuova politica economica del governo prevista per il 2 giugno al 16 giugno prossimo.I tre sindacati unitamente a Confindustria hanno poi istituito un fondo di solidarietà da devolvere alle vittime del terremoto. "Confindustria e le Segreterie Generali di CGIL,CISL,UIL hanno deciso di assumere una iniziativa congiunta per aiutare le popolazioni, i lavoratori e il sistema produttivo dei territori dell'Emilia-Romagna, -si legge in una nota unitaria-  in particolare le province di Ferrara, Modena e Bologna, e della provincia di Mantova, colpite dagli eventi sismici di questi giorni. Favorire, con la collaborazione delle loro articolazioni territoriali, la raccolta in azienda di contributi volontari da parte dei singoli lavoratori tramite la trattenuta dalla busta paga dell'equivalente di un'ora di lavoro, e di invitare le aziende a devolvere un contributo equivalente per la medesima finalità. Con questo gesto -conclude il comunicato- Confindustria e CGIL, CISL, UIL intendono fornire interventi di sostegno alle popolazioni, ai lavoratori e ai sistemi produttivi così duramente colpiti, secondo modalità e forme che le parti individueranno con l'obiettivo di garantire la certezza della destinazione e la loro più rapida utilizzazione ai fini della ricostruzione". I contributi così raccolti dovranno essere versati sul conto corrente bancario appositamente attivato: conto corrente bancario n. 12900 presso Carisbo Spa sede di Bologna (Gruppo Intesa Sanpaolo) IBAN IT11N0638502401100000012900                                                                                                                      Accordo Confindustria, Cgil, Cisl, Uil La Cisl, a causa dei luttuosi eventi accaduti per effetto del terribile terremoto, ha inoltre ritenuto opportuno sospendere  l’annuale Festa Nazionale di Levico Terme prevista dall’8 al 10 giugno. “Abbiamo contestualmente deciso – ha dichiarato Bonanni -  di devolvere a favore delle famiglie dei lavoratori colpite da gravi e dolorosi eventi  i risparmi così ottenuti.
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29/05/2012 In festa con i pensionati di Fano
La lega  pensionati di Fano ha organizzato per sabato 2 giugno la festa del socio  presso il ristorante “7 archi” di  Mondolfo.Nella mattinata è prevista una interessante  relazione  da  parte di esperti dell’ Adiconsum (associazione dei consumatori) dal titolo “Firmare informati”, si parlerà di liberalizzazione del mercato  dell’energia e della telefonia e dei diritti del consumatore.Dopo pranzo  si passerà un pomeriggio in allegria con musiche e danze.Sono invitati  soci, famigliari  e  amici non iscritti.
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22/05/2012 Strage di Capaci. Marcia e Sit-in in piazza a Pesaro.
Domani, 23 maggio, in occasione del 20° anniversario della strage di Capaci, CGIL - CISL e UIL della provincia di Pesaro-Urbino parteicperanno al sit-in che si terrà in Piazzale Carducci dalle ore 12 alle 13. Nella stessa piazza confluiranno gli studenti degli istituti superiori di Pesaro, Liceo Scientifico, Liceo Classico, Istituto Bramante, Mengaroni e Benelli, che daranno vita ad una marcia in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che partendo dalle scuole raggiungerà il Palazzo di Giustizia di Pesaro.
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21/05/2012 Terremoto: solidarietà da Cgil, Cisl Uil nazionali.
CGIL CISL UILCOMUNICATO CGIL CISL UIL NAZIONALIDi fronte alla violenza del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, le Confederazioni Nazionali Cgil Cisl Uil manifestano angoscia, dolore e forte vicinanza ai familiari delle vittime e alle popolazioni coinvolte. Il cordoglio per le sette persone che hanno perso la vita è profondo e auspichiamo che questo tragico bilancio non si aggravi.Colpisce in particolare – e lo vogliamo sottolineare con forza – la morte di quattro operai intenti al turno di notte in tre diversi stabilimenti. Sul lavoro si muore a tutte le ore, anche di notte e di domenica: ancora una volta un “sacrificio” nel mondo del lavoro! Cgil Cisl Uil nazionali proclamano fermate simboliche in tutti i luoghi di lavoro durante i funerali e invitano ad esporre bandiere listate a lutto in tutte le sedi sindacali.Da una prima ricognizione dei danni causati dal sisma, è già chiaro che centinaia di aziende tra Modena, Ferrara e le altre aree più interessate risultano chiuse, lesionate e impraticabili: migliaia di lavoratori non hanno più un lavoro. Anche questa è una emergenza che richiede risposte immediate.Ci siamo già attivati presso i ministeri competenti per la decretazione d’urgenza relativa all’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Inoltre intendiamo lanciare, in accordo con le associazioni imprenditoriali, una grande campagna di sottoscrizione nazionale in favore della ricostruzione nelle zone devastate.Cgil Cisl Uil sono a fianco delle Istituzioni locali per affrontare l’emergenza e ringraziano la Protezione Civile, le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco e tutti i volontari che con grande impegno e senso della solidarietà si stanno prodigando in queste ore.Roma, 21 maggio 2012
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20/05/2012 "Serve una civile, ferma ed univoca reazione di sdegno"
Cgil Cisl Uil esprimono "sdegno per l'efferato attentato" che ha colpito la scuola di Brindisi  "La coscienza civile collettiva si ribella contro coloro che vogliono colpire lo Stato e i suoi cittadini". I sindacati si mobilitano il 23 maggio prossimo Roma, 19 maggio 2012. "CGIL, CISL e UIL esprimono lo sdegno di tutti i lavoratori italiani per l'efferato attentato che ha colpito inermi alunne di una scuola di Brindisi. Spetta agli inquirenti accertare la matrice dell'atto criminale. Ma tutti gli elementi fanno propendere, sin da ora, per un attentato di natura mafiosa. CGIL, CISL e UIL, nell'esprimere vicinanza alle famiglie colpite, condannano duramente l'accaduto e si affidano alle forze investigative affinché autori e colpevoli del vile delitto siano prontamente assicurati alla giustizia. La coscienza civile collettiva si ribella a questi attentati che vogliono colpire lo Stato e tutti i suoi cittadini. CGIL, CISL e UIL, dunque, si mobilitano invitando a realizzare fiaccolate o sit-in davanti a tutte le Prefetture italiane nella giornata di mercoledì 23 maggio, anniversario della morte di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e della scorta". Ordigno Brindisi. Bonanni: ''Serve una civile, ferma ed univoca reazione di sdegno''  Per il Segretario della Cisl "c'e' un clima torbido nel paese, e questo mostruoso attentato ne e' la riprova" ''C'e' un clima torbido nel paese. Il mostruoso attentato di Brindisi ne e' la riprova. Reagire con fermezza e tutti insieme''. Lo dichiara il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni commentando quanto avvenuto stamane a Brindisi. ''Dopo quanto accaduto a Genova, e l'attentato di oggi a Brindisi, dobbiamo mettere in conto che ci possa essere una strategia generale di forze anti-stato e antidemocrazia che approfittano dell'evidente stato di debilitazione della societa' per scatenare una offensiva da piu' parti'' - prosegue Bonanni, annunciando che il tema si imporra' alla manifestazione unitaria dei sindacati del 2 giugno prossimo. ''E dopo Brindisi si impone ancora di piu'''. ''Stanno accadendo troppe cose in concomitanza da un po' di mesi'', osserva. "E ci deve essere una ragione.Temo che lo stato di debilitazione del Paese spinga forze oscure a scatenarsi imponendo le loro intimidazioni e il loro terrore. Dietro ci potrebbe essere una strategia piu' ampia''. "Il rischio - osserva ancora il Segretario della Cisl - è che tutte le forze anti-stato stiano cercando di colpire una comunita' particolarmente indebolita'' per la crisi economica e il suo impatto sociale. Serve una reazione civile, composta ma ferma. E' importante che ci sia una univoca reazione di sdegno'' sottolinea annunciando che i sindacati indicano ''la strada della mobilitazione, gia' da stasera e nei prossimi giorni, con presidi davanti a tutte le Prefetture italiane''. Per Raffaele Bonanni, ''anche se la situazione sta migliorando'' di fronte ad un indebolimento del sistema economico e sociale ''sembra che non tutti abbiano capito l'importanza di saper reagire tutti insieme e con una ricetta univoca''. Quanto a possibili punti di contatto con l'esperienza dei primi anni '90' ed il rischio di strategie di tensione Bonanni ha espresso il suo auspicio "che nessuno dia varco a tentativi cosi' smarcati di attacco alla convivenza civile nel Paese''. 
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18/05/2012 Gita con i pensionati di Pesaro
La lega  dei Pensionati di Pesaro organizza per il 20 maggio una gita  nel maceratese. La mattina si visiterà il bellissimo  castello Pallotta   e il Palazzo dei Cardinali a Caldarola , nel pomeriggio  la  giornata  continuerà nella suggestiva Abbazia di Fiastra.  Sono invitati  soci e amici.
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16/05/2012 "Cisl con te": il nuovo servizio della Cisl di Pesaro
La Cisl di Pesaro  ha istituito Cisl con te, un servizio a sostegno e in aiuto delle persone e delle famiglie in difficoltà.Nella nostra comunità locale, come nel resto del Paese, si va diffondendo una sofferenza e un disagio che nessun sondaggio o statistica riesce ad evidenziare nella sua vera portata. Un processo di impoverimento, mai visto prima, sta risucchiando numerose famiglie del nostro territorio.Come si può essere tranquilli se si ha un lavoro a chiamata o se non si lavora affatto? Se si hanno figli meritevoli di studiare, ma che non possono per condizioni familiari? Se si ha un mutuo sulle spalle e si è in cassa integrazione? Se si hanno malati in casa e un affitto da pagare?Sono tutte  dolorose e  reali situazioni che incontriamo ogni giorno.Così muore la speranza e la capacità di immaginare un futuro per sé e per la propria famiglia.Una differenza, forse la fondamentale, con le crisi del passato (che abbiamo affrontato e superato) è che è venuta meno la fiducia in noi stessi.Eravamo certi, allora, che ce l’avremmo fatta.  Avevamo il senso dell’attesa. Sapevamo fare gruppo  e vedere insieme lontano.Oggi la fiducia negli altri  e la capacità di costruire relazioni è crollata verticalmente. (Solo  2 italiani su 10 sostengono di averne ancora – Demos & Pi 2012).Si è logorato in definitiva quel patrimonio di caratteristiche, di abilità, di virtù e di relazioni che va sotto il nome di capitale sociale e che rendeva la nostra società tradizionalmente più forte dello Stato.Di qui la necessità di ricreare comunità, come base per un nuovo slancio vitale. Cambiando stili e modelli di vita, per una società inclusiva e non dei fortunati.In Europa, nessuno come noi guarda con tanto pessimismo al futuro delle nuove generazioni.E’ in questo contesto  che la Cisl di Pesaro-Urbino ha istituito “Cisl con Te”.  Iniziativa collegata al progetto  della Cisl Marche sulle vulnerabilità. Un servizio quindi a sostegno  delle persone e delle famiglie in difficoltà.La finalità è quella di accogliere, ascoltare, individuare i bisogni,  spesso inespressi per pudore, accompagnandoli al superamento. I servizio poggerà sulla rete interna delle categorie e degli sportelli della Cisl, ma dialogherà e si rapporterà, in un’ottica di reciprocità e collaborazione, con le istituzioni e i soggetti pubblici e privati impegnati e  presenti sul territorio.L’idea è di una rete formata da diverse maglie, che sostenga le persone e le famiglie aiutandole ad attraversare le difficoltà.Il servizio sarà in diretto rapporto con l’Osservatorio. I dati raccolti  verranno utilizzati, come base di ricerca, per capire i cambiamenti e impostare efficaci politiche pubbliche, coinvolgendo le istituzioni e i soggetti interessati. 
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16/05/2012 Rinnovato per il 2012 l'accordo con le Banche per la cassa integrazione
E' stato rinnovato  anche per l'anno 2012 l’accordo con gli Istituti di Credito per l’anticipo della cassa integrazione e per la sospensione delle rate dei mutui. L’accordo, sottoscritto per la prima volta nel 2009, è stato negli anni 2010 e  2011 tacitamente rinnovato pur avendo nella sua applicazione notevoli difficoltà.Proprio per tentare di dare una svolta a questa situazione Cgil, Cis e Uil Marche hanno promosso una iniziativa che rilanciasse l’accordo stesso e che impegnasse, in maniera diversa che dal passato, le Banche.La sottoscrizione del nuovo protocollo  riprende in toto i contenuti dell’intesa sottoscritta nel 2009.Le  Organizzazioni Sindacali hanno anche chiesto ed ottenuto la sottoscrizione di un verbale "a latere" che impegna ogni Istituto di Credito firmatario a fornire il nome di un referente regionale cui rivolgersi per affrontare e risolvere le eventuali situazioni di criticità, ed a fornire i dati di monitoraggio sul numero di anticipi e di sospensioni che vengono concessi.Per ora l’elenco delle Banche firmatarie: Banca delle Marche, Banca Popolare Ancona, Banche di Credito Cooperativo (BCC), Carifano, Cassa di Risparmio di Fabriano.IL VOLANTINO di CGIL - CISL - UIL MARCHE
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11/05/2012 Riorganizzazione sanitaria: parte il confronto sul territorio.
Lunedì 14 maggio prossimo parte  dall’Area vasta 1 (Pesaro) il confronto territoriale sulla riorganizzazione sanitaria marchigiana.  Una priorità determinante perla Cisl, perché coinvolgere i soggetti locali di rappresentanza diventa strategico per la ridefinizione dell’offerta dei servizi sanitari più prossimi ai bisogni di salute dei cittadini e alle istanze degli operatori della sanità. Nei prossimi giorni verranno calendarizzati  anche gli incontri in Area  Vasta 2 (Ancona),  Area Vasta 3 (Macerata),  Area Vasta 4 (Fermo), Area Vasta 5 (Ascoli Piceno) per entrare nel merito del nuovo assetto sanitario che va  dalla riconversione dei piccoli ospedali  al  potenziamento dell’offerta di assistenza primaria.  
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10/05/2012 Poste Urbino - lentamente si ripristina “l’anormalità”
Pesaro - Come avevamo già denunciato sulle pagine di questa testata, Poste sembra ancora intenzionata a rimandare la soluzione dei problemi del centro di distribuzione e dell’Ufficio Postale di Urbino. Come? adottando l’ennesima soluzione tampone, soluzione che peraltro poteva essere adottata senza lasciare per oltre 10 giorni una trentina di lavoratori esposti a gravi rischi.“Rendere complicate le cose semplici” - afferma Dario Dominici Segretario Regionale Slp-cisl e Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS dell’Unità Produttiva di Pesaro – “sembra essere una mission… Ci sono volute due settimane, una riunione con la parte datoriale, una assemblea sul posto di lavoro con i dipendenti, un esposto all’Asur e qualche articolo, affinchè Poste Italiane si decidesse a fare un primo semplice intervento per ripristinare, in parte, il funzionamento del montacarichi che permette di far salire la corrispondenza destinata ai comuni di Urbino, Fermignano, Urbania, Peglio, S’Angelo in Vado e Borgo Pace al terzo piano del centro di distribuzione collegato all’Ufficio Postale di Urbino in via Bramante, pieno centro storico della famosa cittadina; e quindi essere lavorata in un ambiente che pur non a norma consente di non esporre a troppi rischi i dipendenti. Due settimane per decidersi a chiudere la porta al secondo piano lasciando che l’impianto possa essere utilizzato almeno come montacarichi.”Non è una bella storia, burocrazia e lungaggini testimoniano poca attenzione e considerazione per quei lavoratori che quotidianamente entrano nelle case dei cittadini portando corrispondenza e servizi non solo utili, essenziali alla popolazione. “Ricordiamo alla azienda che deve mantenere i propri impegni e cercare locali idonei ad accorpare in unico centro le lavorazioni dei servizi postali per la vasta area del territorio provinciale servito dal CPD di Urbino. Continueremo a incalzare la parte datoriale che ancora sfugge a qualsiasi confronto con le OOSS: a noi piace risolvere le questioni che attengono al lavoro intorno ad un tavolo piuttosto che attraverso i mass media, ma evidentemente ciò non sembra interessare a tutti in azienda. Nel frattempo è bene che tutti dalla cittadinanza agli amministratori locali siano a conoscenza di tutte le contraddizioni della più grande azienda di servizi del paese” Dario Dominici SLP_CISL Marche
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10/05/2012 Un accordo contro la crisi: esenzione ticket
LA DELIBERA GIUNTA REGIONALE N° 607 DEL 2/5/12 PROTOCOLLO TRA REGIONE MARCHE E CGIL-CISL-UIL: ESENZIONE DAI TICKET PER LAVORATORI E FAMILIARI COLPITI DALLA CRISI   E’ stata confermata anche per il 2012 l’esenzione dal pagamento del ticket per le prestazioni sanitarie e l’erogazione gratuita dei farmaci di fascia C per i lavoratori e lavoratrici colpiti dalla crisi. Infatti, in attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 dicembre 2011 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, la Giunta Regionale ha approvato la Delibera n. 607 del 2.5.2012 contenente i criteri e le modalità per riconoscere per il 2012 interventi a tutela della salute per i lavoratori, e i loro familiari a carico, che abbiano perso il lavoro, siano in cassa integrazione, in mobilità o in contratto di solidarietà. In particolare, i benefici previsti sono:  l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria (ticket) per le prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale erogate dalle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate dalla Regione Marche;   l’erogazione gratuita dei farmaci di fascia C compresi nei prontuari Terapeutici locali o di Area Vasta (attraverso le Farmacie convenzionate o in distribuzione diretta dalle Farmacie Ospedaliere).  Possono beneficiarne i lavoratori o lavoratrici e familiari fiscalmente a carico che, al momento della fruizione delle prestazioni, risultino:  aver perso il lavoro successivamente al 1° gennaio 2009 in mobilità in cassa integrazione (ordinaria, straordinaria, in deroga, in sospensione EBAM) e che nelle 13 settimane precedenti all’erogazione della prestazione abbiano avuto una sospensione dal lavoro pari almeno al 40% delle ore lavorabili; in contratto di solidarietà e che nei 6 mesi precedenti all’erogazione delle prestazioni abbiano avuto una riduzione dell’orario di lavoro pari ad almeno al 40% delle ore lavorabili  Per poter usufruire dell’esenzione, i soggetti aventi diritto devono recarsi presso gli Uffici Anagrafe della Zona Territoriale di competenza e autocertificare di possedere i requisiti richiesti. Ad essi e ai loro familiari fiscalmente a carico sarà rilasciato un certificato di esenzione. Per tali interventi inerenti la tutela della salute sono stati previsti i primi 800.000 euro. Ancona, maggio 2012   
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09/05/2012 Revocato lo sciopero regionale di 8 ore del Trasporto Pubblico Locale
Ancona 09.05.2012  Alla Commissione di Garanzia  Oss-conflitti sindacali  All’ASSTRA Marche All' ANAV Marche All'Assessore Trasporti Regione Marche Ill.sig. Prefetto di :Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Urbino Fermo Oggetto :  Revoca  Sciopero Regionale Trasporto Pubblico Locale su gomma del 10 maggio 2012             Le scriventi, comunicano che oggi 9 maggio c/o gli uffici della Regione Marche dopo l'incontro di ieri 8 maggio con l'Assessore ai Trasporti dott.  Luigi  Viventi e il dirigente dott. Sergio Strali, si è sottoscritto un protocollo di intesa.             Le OO.SS. pur non avendo condiviso il taglio dei servizi del 5% già effettuato, ritengono che il documento prodotto e sottoscritto, eviti ulteriori penalizzazioni ai cittadini e ai lavoratori, ma anzi inneschi un meccanismo virtuoso che dovrebbe migliorare ed efficientare il servizio di Trasporto Pubblico Locale.             Inoltre, il tavolo congiunto concordato tra Regione e OO.SS. permetterà di monitorare e concordare tutti gli aspetti riguardanti i nuovi affidamenti da effettuare nel 2013.             Pertanto, per le motivazioni di cui sopra le OO.SS. Regionali REVOCANO lo sciopero previsto per domani giovedi 10 maggio.  Segreterie Regionali Marche FILT-CGIL                FIT-CISL                UILTRASPORTI Fabrizio Fabbietti    Roberto Ascani       Giorgio Andreani
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09/05/2012 Cgil Cisl e Uil in piazza insieme il 2 giugno
«Manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil, senza sciopero e di sabato pomeriggio, il 2 giugno prossimo per mettere al centro il tema del lavoro e chiedere al Governo di invertire la rotta». E' quanto annunciato oggi dai Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, nel corso della conferenza stampa congiunta svoltasi nella sede della Uil.«Si tratta di una protesta simbolica che cade nel giorno della Festa della Repubblica per ricordare al Governo e all'intera classe dirigente italiana - spiegano i segretari - che l'Italia, come recita la Costituzione, è una Repubblica democratica fondata sul lavoro».La manifestazione si terrà nel pomeriggio per consentire alle istituzioni di celebrare la Festa del 2 giugno la mattina. Al centro della manifestazione c'è anche il tema del fisco. Cgil, Cisl e Uil sollecitano il Governo ad aprire una discussione per alleggerire il carico fiscale su lavoratori dipendenti e pensionati. Più in generale, le tre confederazioni chiedono all'esecutivo di invertire la rotta nelle politiche economiche.«La manifestazione del 2 giugno - sottolinea il Segretario della Cisl Raffaele Bonanni -  ha l'obiettivo di cambiare la politica economica e in modo particolare quello di garantire assolutamente una sterzata sulla vicenda fiscale. Nono solo  perche' rappresenta il segno maggiore di ingiustizia nel nostro Paese, dove chi ha di piu' paga di meno e chi ha di meno paga di piu', ma perche' il tipo di tassazione che si applica ha una valenza economica straordinaria.«E da parte di tutti gli altri Stati la leva fiscale viene usata proprio al contrario - precisa Bonanni, ricordando che «le economie asfittiche, infatti, vanno stimolate con i consumi e stipendi piu' bassi e tasse molto alte di certo non aiutano».E a proposito di fisco, il Segretario della Cisl torna a parlare di Imu: «I sindacati hanno chiesto una patrimoniale per i ricchi e si sono ritrovati una patrimoniale per i poveri» sottolinea dicendosi «molto vicino ai tanti sindaci che stanno pensando di rivedere l'Imu con l'obiettivo di non appesantire chi possiede una sola casa».«Meno tasse, dunque, ristrutturazione del debito pubblico e - ribadisce - taglio dei costi della politica nella ricetta contro la crisi. Senza dimenticare la vendita del patrimonio pubblico perché occorre smobilizzare tutto cio' che e' smobilizzabile, vendere le cose anziche' le persone».Bonanni è poi tornato a parlare di concertazione criticando l'idea che oggi il Governo tenta di far passare, «che con meno concertazione si eviti il consociativismo perché in assenza di qualsiasi confronto, senza una discussione trasparente con le forze che rappresentano il Paese, scorazzano le lobbies». E ha concluso: «Nei prossimi giorni Cgil, Cisl e Uil vareranno una proposta unitaria sul fisco con la quale chiedere al Governo l'apertura di una tavolo di confronto con l'obiettivo di tagliare le tasse su lavoratori dipendenti e pensionati».Cigl, Cisl e Uil manifesteranno il 2 giugno per avere 'risposte dal Governo' e avvertono che ''non ci sono alibi'' per non darle. Sottolinea la leader della Cgil, Susanna Camusso, presentando la manifestazione unitaria del 2 giugno: «Non ci sono alibi, fin quando si continua dietro l'alibi dell'Europa si fanno solo scelte recessive'. Serve equita' e crescita, con risposte su fisco e lavoro».«Senza risposte sul lavoro il Paese non ce la fa», avverte la leader della Cgil. «Siamo vicini a un punto di rottura e prima che si arrivi a un punto di non ritorno e' auspicabile e rivendicabile che il governo cambi la politica economica».«Una decisione, quella di Cgil, Cisl e Uil, - dice ancora Angeletti - che intende inviare al governo un messaggio chiaro: la misura e' colma, l'esecutivo deve cambiare passo, basta rigore, ora serve guardare ai lavoratori. Siamo sindacati assolutamente responsabili, non abbiamo mai anteposto i nostri interessi a quelli generali, ma oggi proprio il senso di responsabilita' non puo' arrivare ad un livello di afasia: con questa politica non raggiugeremo nessuno degli obiettivi dichiarati dal governo.«E questo perché - conclude - non si puo' celebrare la Festa della Repubblica facendo finta che l'articolo 1 della Costituzione sia stata solo un'idea geniale dei nostri contribuenti». 
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08/05/2012 Poste italiane riduce i servizi e guarda solo agli utili
E' bufera su Poste Italiane. La ventilata chiusura dei tre uffici postali di Piediripa, Sforzacosta (frazioni di Macerata) e Montecassiano, così come le disfunzioni del Centro di distribuzione di Urbino, hanno fatto esplodere la rabbia dei lavoratori e degli utenti del servizio.A decretare la chiusura dei tre uffici maceratesi sarebbero state delle prescrizioni dell'Asur, per rispettare le quali basterebbero circa € 10.000.Soldi che l'azienda non sembra intenzionata a sborsare, nonostante nel 2011 abbia  conseguito un utile di gestione di circa € 850 milioni, e nonostante il fatto che i tre uffici in questione lavorino a pieno regime servendo più di 12.000 utenti.A Urbino invece un guasto del montacarico del Centro di distribuzione ha costretto i dipendenti a trasportare la corrispondenza a mano su tre piani, in violazione del Decreto n. 81 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.Il problema sembra facilmente risolvibile con un intervento di riparazione, ma non è questo il punto. Il Centro di distribuzione di Urbino è inadeguato e da tempo il sindacato chiede il trasferimento in una sede più funzionale, come già accaduto a Fano e a Pesaro. Nel 2010 era stato messo a bilancio un preventivo di spesa per una sede nuova, ma ancora oggi non se ne  è fatto nulla.Due vicende diverse,  un denominatore comune. Secondo Dario Dominici, Segretario generale dei Postali Cisl delle Marche «è in atto una riduzione graduale dei servizi  all'interno di un progetto nazionale di riorganizzazione che, nelle Marche, porterà  il taglio di  circa 205 lavoratori». In sintesi si può affermare che Poste Italiane è un'azienda che, pur nel pieno delle proprie forze,  batte in ritirata sui servizi e bada esclusivamente ai profitti.Il sindacato non resterà a guardare.  La Cisl ha fissato un incontro che in settimana vedrà coinvolti i Sindaci di Macerata e di Montecassiano. «Chiederemo a Poste italiane un incontro in cui spiegare i motivi di queste decisioni - afferma il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti -  e andremo fino in fondo arrivando, se necessario, anche al  boicottaggio dell'azienda.»Poste italiane getta acqua sul fuoco assicurando che si tratta solo di una sospensione dell'attività. Sospensione si, ma a tempo indeterminato. Temendo una chiusura definitiva, la Cisl ha proposto allora l'apertura di uffici mobili al posto di quelli "temporaneamente" chiusi.Nel frattempo  si muovono anche i cittadini e la politica. Tantissime le manifestazioni di protesta da parte degli utenti, soprattutto quelli anziani, che vivono nelle frazioni e che, sopportando gravi disagi , dovranno ora recarsi a Macerata. A Montecassiano gli anziani stanno formando un Comitato per mantenere aperto l'ufficio. A Macerata il caso finisce in Consiglio comunale, dove maggioranza e opposizione cercheranno una soluzione. Significative le parole del Sindaco Romano Carancini, che si è detto« indignato per una situazione inaccettabile».RASSEGNA STAMPA     
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01/05/2012 "Primavere arabe e futuro del Mediterraneo"
E' il titolo di un interessante  convegno che si terrà  giovedi 3 maggio alla Facoltà di Economia di Urbino. Interverranno Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Pesaro -Urbino, Fausto Mazzieri Presidente Iscos Marche, Gianluigi Storti Presidente Anolf che insieme a Massimo Bevacqua, Silvia Colombo e Rony Hamaui si interrogheranno sul futuro del Mediteranneo e sul ruolo per l'Italia e per l''Europa. 
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01/05/2012 Il 1° maggio un'occasione per difendere e rilanciare il lavoro
Ci apprestiamo a celebrare il 1° Maggio con la stessa forza e convinzione di sempre, ma duramente provati, come territorio pesarese, da una crisi che perdura da ormai quasi quattro anni e che ha avuto, nell’ultimo semestre, una preoccupante riacutizzazione, aggravata dai danni prodotti dall’eccezionale nevicata del Febbraio scorso.Le persone, le famiglie, le imprese in difficoltà aumentano e il disorientamento rischia di lasciare il posto ad un disagio sempre più diffuso. Secondo i dati ISTAT illustrati dalla Provincia nella recente CPL, il tasso di disoccupazione è passato, dal 2010 al 2011, dal 4.7 al 5.8%; quello giovanile dall’11.2 al 21.4% e quello femminile dal 4.9 al 7.2%.Quello di occupazione è diminuito dal 1.4%; gli occupati sono passati da 166.380 a 163.683.Nel 1° trimestre 2012 si sono registrate il 5.5% di assunzioni in meno rispetto allo stesso periodo 2011. La Cig nel mese di Marzo, rispetto allo stesso mese del 2011, è cresciuta del 21%.Perdita del potere di acquisto di salari, stipendi e pensioni; erosione del risparmio delle famiglie e contrazione dei consumi sono alcuni dei fenomeni che stanno assumendo proporzioni notevoli anche nella nostra provincia.Che risposte siamo in grado di offrire ai tanti soggetti bisognosi di aiuto? Come frenare un carovita che falcidia , mese dopo mese i bilanci familiari?L’impegno per arginare questa situazione va profuso a tutti i livelli.Il governo Monti ci ricorda tutti i giorni che questi sono i tempi del rigore economico. E’ questa una sfida che come sindacati abbiamo raccolto ponendo una sola condizione: che al rigore siano  associati equità e politiche per lo sviluppo.Che chi ha di più sia chiamato a dare di più; che vi sia concreto sostegno all’occupazione.Perché di solo rigore si può anche morire, come sembra abbiano finalmente capito  i vari governanti europei.D’altra parte le politiche di rigore, i sacrifici richiesti a lavoratori e pensionati soprattutto, rischiano di essere, oltre che iniqui, come di recente lo è stata la riforma delle pensioni, anche insufficienti, se non si pone fine a delle distorsioni di fondo.A livello internazionale vanno adeguatamente regolamentati i mercati finanziari, per evitare le attuali, macroscopiche, speculazioni.Se 6 operazioni su 10 vengono effettuate fuori da ogni controllo, come può avvenire  ciò? Come si può riportare la finanza a strumento di sostegno dell’economia reale e questa porla autenticamente al servizio dell’Uomo?A livello nazionale la priorità assoluta è rappresentata dal riordino dei conti pubblici e dalla lotta agli sprechi ma, in nome dell’equità e della lotta alle disuguaglianze è fondamentale una riforma fiscale che alleggerisca il prelievo su redditi da lavoro e pensioni e riduca il costo del lavoro, orientando verso questi obiettivi le risorse derivanti da un’adeguata tassazione dei patrimoni e dalla lotta all’evasione fiscale.Non è sostenibile una situazione in cui il 10% delle famiglie detiene il 49.7% della ricchezza e come afferma l’ISTAT, a fronte di un aumento, negli ultimi 10 anni, del 5.8% delle abitazioni, nello stesso periodo 50.000 famiglie in più dichiarano di vivere in baracche. Sul piano locale, la riqualificazione del nostro sistema manifatturiero, la valorizzazione dell’agricoltura, il lancio del turismo vanno combinati con la salvaguardia del nostro sistema di welfare, messo a dura prova da una contrazione delle risorse a disposizione degli Enti locali, a seguito di un processo federalista un po’ bislacco che fino ad oggi ha prodotto solo un incremento della pressione fiscale sui cittadini.Le richieste di assistenza sociale ai Comuni  sono, nell’ultimo triennio, triplicate.Per evitare che questo si trasformi in  ulteriore tassazione è indispensabile, superando gli attuali, incomprensibili ritardi, sul piano della spesa puntare ad ulteriori risparmi attraverso la gestione associate di servizi e funzioni tra i vari Comuni e sul piano delle entrate stabilire che rette e tariffe siano  fissate utilizzando lo strumento dell’Isee lineare.Ma aldilà delle pertinenze dei vari livelli, alla base di ogni risposta va posto un concetto essenziale: per uscire dalla crisi bisogna difendere e rilanciare il lavoro e fondare su di esso ogni ipotesi di sviluppo economico.E nel contempo dare più valore ed attenzione alle persone. Sostenendole, siano esse lavoratori  dipendenti o datori di lavoro, nei momenti di difficoltà che la crisi ingenera;  per evitare, come è successo a molte in questi ultimi mesi , che ricorrano  a dei gesti disperati.Va favorita, in ogni modo, la creazione di nuova, “buona” occupazione. Che punti sì all’incremento della produttività ma anche, attraverso la contrattazione, al conseguente aumento delle retribuzioni.Che ad un salario dignitoso associ il rispetto rigoroso delle norme di salute e sicurezza. Troppo alto è il tributo di vite umane che paghiamo per l’incuria e per la malsana riaffermazione della logica del massimo ribasso negli appalti.La riforma del lavoro in discussione in Parlamento risulta convincente nel contrasto alle “flessibilità malate” e nell’affermazione del principio che il contratto ordinario debba essere quello a tempo indeterminato.Deve essere però difeso nel corso dell’iter parlamentare l’istituto della reintegrazione per chi è ingiustamente licenziato e perseguito il giusto equilibrio tral’allargamento della platea dei beneficiari degli ammortizzatori sociali e la misura e la durata degli interventi.Per il rilancio dell’economia serve all’Italia  un reale sostegno alle attività di ricerca e d’innovazione delle imprese.E’ necessario, nel rispetto degli equilibri socio-ambientali, il varo immediato di un Piano d’interventi infrastrutturali, materiali ed immateriali e di una seria politica industriale.Perché è delittuoso assistere alla messa in discussione di migliaia di posti di lavoro e non sbloccare, per pastoie burocratiche, miliardi di euro già stanziati per importanti interventi,  viari e non, utili per colmare il divario che registriamo al riguardo, rispetto agli altri paesi europei.Serve un programma di liberalizzazioni autentiche che sgombri il campo, in molte attività, da rendite di posizioni fuori dal tempo e non si riduca a scelte riduttive e discutibili come quello degli orari dei negozi.Non è certo con le aperture festive indiscriminate degli esercizi commerciali che daremo vigore alla nostra economia!Ciò che veramente serve è una rete di distribuzione che faccia salvo anche il piccolo commercio e non lo marginalizzi come le scelte recenti rischiano di fare.Sul lavoro va costruito il domani; sulla difesa dei più deboli va imperniata la vita delle nostre comunità.Un nuovo Patto per il lavoro e la crescita è ciò che serve per riaprire l’orizzonte nostro e dei nostri figli, liberandolo dalle inquietanti nubi odierne che nessun Governo, tecnico e non, potrà diradare da solo.In centinaia di Piazze, in tutta Italia, questo sarà il nucleo della proposta che CGIL-CISL-UIL  impegnati oggi più che mai a dare valore al lavoro, faranno alle altre parti sociali e al Governo.Ma serve anche, come ci ha ricordato il Presidente Napolitano nella sua recente visita a Pesaro il rilancio di una “buona” politica, eticamente ispirata. Capace di sprigionare energie ed impegno votati al bene comune; capace di affrancarsi dal pericolo di essere ridotta a semplice strumento per affaristi ingordi ed egoisti  e terreno per disinvolti populisti.La nostra democrazia ha bisogno di un profondo rinnovamento: si cominci, senza indugi, dalla legge elettorale, ridando reale potere di scelta dei propri rappresentanti ai cittadini; si continui con il riassetto del sistema istituzionale che ha bisogno di essere snellito e reso più efficiente.Ogni atto di trasparenza, di sobrietà, di lungimiranza, rappresenterà, per quanto doveroso, un apprezzabile segno d’attenzione, per chi si trova oggi in particolare difficoltà.Sarà inoltre un modo tangibile per consentire ai nostri giovani di guardare con maggiore fiducia e speranza al proprio futuro liberando quelle energie vitali indispensabili per ridare slancio al nostro Paese.Sauro Rossi    Segretario Generale Ust - Cisl Pesaro - Urbino 
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30/04/2012 Festa del lavoro
In occasione delle celebrazioni della Festa del lavoro del 1°maggio, le organizzazioni sindacali della Provincia di Pesaro - Urbino  hanno organizzato diverse iniziative nel territorio.  Al Parco Miralfiore di Pesaro Cgil, Cisl e Uil hanno allestito un pomeriggio di festa fatto di  musica, convivialità e concerti  e tra gli interventi ci sarà  il Segretario Territoriale Ust -  Cisl  Claudio Bruscoli, a Macerata Feltria è prevista una manifestazione che inizierà con l'intervento del Segretario Generale  Sauro Rossi.  Altre iniziative  sono previste a Monte Colbordolo,  a Case Nuove di Sassocorvaro, a  Orciano dove interverrà per la Cisl  Egidio Valletta. Le  diverse iniziative vogliono ricordare l'importanza del lavoro e del suo rilancio.
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26/04/2012 Imu e anziani non autosufficienti che risiedono in Rsa
Facciamo il punto sugli ultimi provvedimenti in materia di Imu. A seguito del Decreto Legge n. 201/2011, convertito in Legge 214/11, viene stabilito che l'abitazione principale è "l'unica unità immobiliare nella quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente". Come noto, il codice civile (art. 43) considera la residenza come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale, ovverosia dove abita.La norma così formulata avrebbe comportato che gli anziani che dimorano nelle Rsa o in strutture analoghe avrebbero dovuto pagare un importo superiore, in quanto le predette strutture sarebbero state considerate prime case e, paradossalmente, gli immobili di loro proprietà, come seconde case. La Commissione Finanze della Camera ha concluso l'esame del Decreto Legge di semplificazione fiscale, approvando numerose modifiche, tra le quali si segnalano quelle relative all'IMU, anche a seguito delle pressioni esercitate dal sindacato pensionati. In particolare, i comuni potranno considerare, ai fini IMU, come abitazione principale l'immobile posseduto da anziani e disabili che vengono ricoverati in strutture socio-sanitarie, purché l'immobile non risulti locato. Il Decreto passa ora all'esame della Camera, che dovrà confermare il testo rivisto dalla Commissione, per poi tornare al Senato; non è escluso che intervengano ulteriori modifiche. La conseguenza è, certamente, non di poco conto, dato che l'aliquota base prevista per le seconde case è del 7,6 per mille, a fronte di quella agevolata del 4 per mille prevista per la prima casa. Inoltre, ad oggi, tenuto conto degli ultimi emendamenti, la rateizzazione in tre tranche (18 giugno, 17 settembre, 17 dicembre) è prevista solo per la prima casa. L'incidenza dell'IMU per gli anziani non autosufficienti ricoverati sarebbe stata non di poco conto, tanto più che per i pensionati non sono state previste esenzioni specifiche (la detrazione per la prima casa di 200 euro, più 50 euro per ogni figlio convivente con meno di 26 anni e fino ad un massimo di € 400, riguarda solo il nucleo familiare). Nel frattempo i Comuni, su richiesta della Federazione Nazionale Pensionati con specifici accordi, possono introdurre un trattamento fiscale meno gravoso per gli anziani. Riteniamo che possano essere sottoscritti accordi con le Amministrazioni locali, ovviamente tenendo conto anche della modifica intervenuta, al fine di riconoscere agli anziani, ed in particolare modo per quelli non autosufficienti, l'equità e la dignità che meritano.
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24/04/2012 Il 25 aprile, Napolitano a Pesaro
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano celebrerà a Pesaro la giornata del 25 aprile, festa della Liberazione. La cerimonia si terrà in piazza del Popolo, presenti il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, il sottosegretario alla Difesa Gianluigi Magri e il vicepresidente della Camera Rosy Bindi.La Cisl di Pesaro- Urbino parteciperà con una numerosa delegazione.
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20/04/2012 Rientrato lo sciopero alla Paoloni di Fano
I dipendenti della Paoloni di Fano, azienda che produce macchine per il legno, hanno deciso il 17 aprile  di scioperare  perché è da settembre che non ricevono lo stipendio.Presenti anche i sindacalisti della Fiom Cgil e Mauro Masci della Fim – Cisl di Pesaro – Urbino.I dipendenti sono andati a lavorare con la speranza di ricevere la prima retribuzione dopo otto mesi, quando hanno capito che non gli sarebbe stato dato lo stipendio si sono rifiutati di entrare al lavoro.Si tratta di un’azienda in crisi da due anni che ha fatto largo uso di ammortizzatori sociali. In tutto sono 42 dipendenti , ma  ad oggi solo 25 lavorano, gli altri sono in cassa integrazione straordinaria a zero ore.Questa protesta ha portato dei risultati: lo sciopero è rientrato e dopo un nuovo confronto avvenuto con i sindacati e  i lavoratori,  la proprietà si è impegnata a pagare entro il 24 aprile lo stipendio arretrato, corrispondente alla mensilità di settembre. 
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20/04/2012 Riti e Media
I fatti di violenza accaduti recentemente a Cattolica sono certamente gravi, il riferimento è all'aggressione ai danni di due ragazzi extracomunitari (n.d.r). Questi episodi hanno sempre ampio spazio di cronaca, quando coinvolgono immigrati. Non importa se protagonisti o destinatari di violenze, come sembra in questo caso. A volte importa poco anche l’accertamento pieno della verità. L’importante è andare in onda.Ragionare sui meccanismi che fanno scattare la molla ci porterebbe lontano. Poi, la “violenza mimetica” che contraddistingue la nostra epoca non può ammettere scusanti.Tuttavia le reazioni a questi episodi sono diventate purtroppo riti pubblici. Bandiere slogan e manifestazioni di piazza. Scenografie che si ripetono alla cadenza  dei crimini che si succedono. Ma ai cartelli, agli striscioni e alle piazze occupate la gente si è ormai abituata,  diventando sempre più indifferente.Credo che le ragioni stiano anche nelle forme e nelle modalità di risposta.L’uso delle parole è importante, poiché simboli e significati sono e restano determinanti.La mia opinione è che le manifestazione antagonistiche, all’insegna del no, come ne vediamo tante, abbiano dimostrato tutta la  loro inefficacia e insussistenza,Non vorrei essere frainteso se dico che in questo tipo di manifestazioni intravedo addirittura rischi opposti di legittimazione del male. Si, perché ci sono parole che non possono essere pronunciate a cuor leggero, poiché evocano o rievocano mostri che rischiano di tornare a rivivere.Come razzismo e xenofobia. Termini che affermano non già la conciliazione, ma semmai l’offesa e la sopraffazione del più debole.Mi chiedo allora che senso abbia continuare ad indire iniziative contro. Contro il razzismo, contro la xenofobia e non  invece per l’ integrazione,  la convivialità e la fratellanza.Chiamiamoci per una volta a raccolta con parole di bene e di proposta, non su significati che richiamano l’odio. Questa sarebbe già una grande svolta.Il sociologo Zigmunt Bauman ha scritto che “ il mondo contemporaneo è un contenitore pieno fino all’orlo di una paura e di una disperazione erratiche, alla ricerca disperata di sfoghi”Ci sono luoghi anche nelle nostre città dove la violenza, nelle sue varie forme, va ogni notte in scena. Nei luoghi disegnati dalla rendita edilizia e dal capitale finanziario. Ogni anno centinaia di nuovi appartamenti. L’importante è massimizzare il profitto, non la qualità e l’armonia dei quartieri e delle abitazioni. Tanto quegli appartamenti resteranno in gran parte sfitti, così che i prezzi delle case non diminuiranno, perché non verranno immessi nel mercato. Sono come scarpe senza piede. La loro funzione non è quella di essere abitati da famiglie o da nuove coppie, ma di riallocare e ripulire denaro. Queste periferie, non  tanto lontane dalla città, ma altro da una vera città, rappresentano oggi forti richiami alla trasgressione. Veri e propri lunapark permanenti. Qualcuno le definisce “strutture di peccato”. Rende l’dea, fosse solo per il significato sociale di peccato. Non importa dunque se non vi sono piazze, luoghi di relazione e di incontro. E’ l’impero del consumo, delle sale giochi, delle  birrerie, dei grattini e degli aperitivi lunghi. Di tutto questo politici e amministratori dovrebbero preoccuparsi. Del modo in cui essi hanno permesso che si edificassero le nostre città. Di come ogni giorno ignorino che la città rischia di cadere nelle mani del malaffare, diventando sempre più proibita ed insicura alle famiglie e ai ragazzi. Potrebbero almeno rammaricarsi delle proprie colpe e assumersi le proprie responsabilità. Ma trovano politicamente più conveniente e utile alla loro immagine indossare la fascia di sindaco o di presidente, per farsi fotografare in una piazza, vicino agli striscioni, in una retorica quanto inutile manifestazione contro.Gianluigi Storti - Presidente Anolf Pesaro - Urbino
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18/04/2012 Trasporti pubblici, sciopero regionale di otto ore
Uno sciopero regionale di 0tto ore è stato proclamato dalle  Categorie dei Trasporti di Cisl, Cgil e Uil.Giovedì' 10 maggio i lavoratori del trasporto pubblico locale delle Marche incroceranno le braccia per protestare contro la scelta della Regione Marche di ridurre i servizi ai cittadini penalizzando studenti, lavoratori pendolari e pensionati. Scelte che mettono a rischio i diritti e le tutele conquistate negli anni scorsi, e decisivi per la qualità e la sicurezza nel trasporto locale.«La Regione - sostengono le Categorie di Fit Cisl, Filt Cgil e Uiltrasporti -  è attenta solo alle richieste economiche delle imprese del settore ed ha rinunciato  a governare il processo di riforma sostenibile dei trasporti. Nel prossimo anno il servizio verrà messo sul mercato senza un adeguato supporto di leggi e lcausole di salvaguardia per i cittadini e i lavoratori del settore».Le modalità dello sciopero saranno differenti a seconda della categoria di lavoratori. Gli impiegati sciopereranno tutto il giorno, i lavoratori delle officine garantiranno un servizio minimo tra le 9.00 e le 17.00. I lavoratori del settore movimento sciopereranno  dalle 9.00 alle 17.00, garantendo servizi dedicati i disabili ed ai bambini delle scuole materne ed elementari.
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13/04/2012 Residenza Protetta Castellani: convocata un'assemblea pubblica
Gli esponenti di CGIL-CISL-UIL della zona di Fossombrone e i  rappresentanti delle loro categorie dei pensionati e del pubblico impiego si sono incontrati nella mattinata di giovedì 5 aprile per approfondire le questioni inerenti la residenza protetta  “G. Castellani”.Nel ribadire l’intenzione  di non voler concorrere ad alimentare polemiche sterili hanno deciso di non allinearsi ai modi del sindaco Pelagaggia che per stile ed argomenti si è mostrato irrispettoso verso gli interlocutori e soprattutto verso una realtà dei fatti facilmente documentabile.Data la delicatezza della situazione le organizzazioni sindacali hanno però deciso, per favorire un adeguato approfondimento delle questioni, di convocare un’Assemblea pubblica per la serata di Venerdì 27 aprile.In quell’occasione avranno modo di precisare la loro posizione in ordine alle soluzioni ipotizzate per l’ampliamento della struttura, le garanzie sulla qualità del servizio da erogare e le tutele per il personale coinvolto.Ribadendo l’assoluta mancanza di pregiudiziali sullo strumento del project financing, ribadiranno che la loro primaria preoccupazione è quella di evitare che si potenzi una struttura senza aver risolto gli attuali, numerosi e seri, problemi di assistenza e fruibilità degli spazi, riproponendo un assetto logistico chiaramente insoddisfacente.Al riguardo si faranno parti attive per approfondire le questioni di adeguatezza del servizio anche nel corso di una riunione in Area Vasta ASUR fissata per il prossimo 18 Aprile.
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11/04/2012 "Semplifica Italia": per i cittadini tempi di attesa sempre più brevi
Il decreto sulle semplificazioni è diventato ufficialmente legge il 4 aprile scorso con il nome "Semplifica Italia". Una serie di interventi volti da un lato ad alleggerire il carico della burocrazia che grava sulle spalle dei cittadini e dall'altro a rilanciare la crescita economica semplificando la vita anche alle imprese. Una revisione dei servizi che serve anche a ridurre i costi della burocrazia amministrativa, tra i più alti in Europa.Alcune delle novità per i cittadini: i cambi di residenza saranno in tempo reale; i documenti di riconoscimento scadranno il giorno del compleanno; il bollino blu sarà rinnovato ogni due anni; il contrassegno per gli invalidi sarà valido su tutto il territorio nazionale; sarà semplificato il rinnovo della patente per gli ultra ottantenni; si avrà la cartella clinica elettronica; il pagamento on –line per multe, ticket, etc.,  procedure più semplici per l’esenzione del ticket per i malati cronici.SCARICA IL DECRETO SEMPLIFICA ITALIA
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11/04/2012 Disegno di legge per la riforma del mercato del lavoro
Leggi le valutazioni della Cisl sul Disegno di legge per la riforma del mercato del lavoroScarica il testo del Disegno di legge
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10/04/2012 Su giovani e ammortizzatori riforma del lavoro apprezzabile
«La riforma del lavoro portata avanti dal Governo Monti, dopo il confronto con il sindacato, contiene misure apprezzabili».E’ questo il pensiero del Segretario generale aggiunto della Cisl Nazionale Giorgio Santini, intervenuto  nel corso dell’Assemblea organizzata dalla Cisl Marche che ha radunato al Pala indoor di Ancona circa 600 tra quadri e delegati per discutere e confrontarsi sul tema della riforma, con particolare riferimento alla modifica dell’articolo  18 dello Statuto dei lavoratori. Contrasto alla flessibilità “malata”, sostanziale conferma degli ammortizzatori sociali, sostegno ai giovani con l’incentivo ai contratti stabili e alle nuove assunzioni, reintegro del lavoratore in caso di licenziamento disciplinare illegittimo. Questi, secondo Santini, sono gli aspetti migliori della proposta di riforma.«Ora però  chiediamo di apportare modifiche alla normativa sui licenziamenti di natura economica, per il quale  vogliamo che venga previsto il potere del giudice di reintegrare il lavoratore nel caso di assenza di cause fondate».Secondo il Segretario generale aggiunto della Cisl con questa nuova normativa licenziare il lavoratore sarà più complicato per l’azienda. Su di essa graverà infatti l’obbligo di comunicare il licenziamento all’Ufficio del lavoro competente, presso il quale sarà attivata una procedura obbligatoria di conciliazione – che oggi non è prevista – con la presenza del sindacato.L’appuntamento del Pala indoor è stato introdotto dal segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che ha sottolineato come il Governo fosse partito da una posizione di vero smantellamento dell’articolo 18 e di forte riduzione del sistema degli ammortizzatori sociali.«La Cisl– secondo Mastrovincenzo – ha sempre sostenuto che il vero problema del mercato del lavoro italiano non è la “flessibilità in uscita”, né la disciplina sui licenziamenti individuali, ma la “flessibilità in entrata”».Per questo, nel negoziato con il Governo, il Sindacato di Via Po’ ha seguito il "sentiero stretto", tra l'esercizio della responsabilità, la fiducia della nostra gente, la attenzione a coloro che hanno meno tutele, il dialogo a 360° con tutti i soggetti politici e sociali”.Sulla lotta alla precarietà Mastrovincenzo ha ricordato come la riforma preveda strumenti per combattere le forme abusive di flessibilità e favorire l’ingresso dei giovani al lavoro. I principali: l’apprendistato che il canale privilegiato dell’accesso al lavoro per i giovani; il contratto di inserimento per favorire l’occupazione degli ultra cinquantenni; il contratto a tempo determinato che costerà di più all’impresa e nella cui durata massima si ricomprendono anche i periodi di somministrazione.«Questa riforma non piace per niente alle imprese – ha concluso Santini – per questo avremmo preferito firmare insieme un accordo con il Governo, che l’avrebbe resa più solida e sicura nei passaggi parlamentari che attendono il disegno di legge durante i prossimi ».  SCARICA IL Volantino Riforma Mercato del Lavoro Scarica DDL RIFORMA MERCATO DEL LAVORO presentato dal Governo  LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE LE INTERVISTE  su TG3 MARCHE  
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04/04/2012 Contributo per le imprese che stabilizzano lavoratori precari
PROTOCOLLO TRA REGIONE MARCHE E CGIL-CISL-UIL IN ARRIVO IL CONTRIBUTO DI 7.000 EURO PER LE IMPRESE CHE STABILIZZANO I LAVORATORI CON CONTRATTI A TERMINE E ATIPICI E’ in arrivo un contributo di 7.000 euro quale incentivo alle imprese per la stabilizzazione di 400 lavoratori con contratti a temine o atipici.Infatti, in attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 dicembre scorso tra Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Regionali, la regione  ha emanato l’Avviso Pubblico  contenente i criteri e le modalità per sostenere e incentivare le stabilizzazioni.Beneficiari: imprese e società cooperative ricadenti tra le Microimprese e le Piccole e Medie Imprese con sedi/unità produttive nelle Marche, che trasformano rapporti di lavoro a termine e atipici in contratti di lavoro a tempo indeterminato a tempo pieno o part time.L’intervento riguarda la stabilizzazione dei lavoratori con contratti a termine e atipici stipulati prima della pubblicazione dell’Avviso nel BUR e in essere da almeno 3 mesi al momento della procedura di stabilizzazione. Rientrano tra i contratti a termine e atipici: contratti di lavoro a tempo determinato contratti di inserimento lavorativo collaborazioni a progetto contratti di lavoro a chiamata contratti di lavoro ripartito contratti di lavoro interinale Sono escluse dal contributo le assunzioni di lavoranti a domicilio, pensionati, apprendisti.Il contributo verrà erogato in un’unica soluzione, successivamente alla verifica  della documentazione attestante la trasformazione del rapporto di lavoro.Le domande di contributo vanno presentate prima della trasformazione del rapporto di lavoro e comunque entro il 31/12/2012, utilizzando fac-simile di domanda allegata al bando pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche, e nel sito della Regione Marche: www.istruzioneformazionelavoro.marche.it.Le domande verranno valutate sulla base dei criteri riportati nell’Avviso Pubblico fino ad esaurimento delle risorse. Ancona 3 Aprile 2012Per approfondire:bando e modulistica dal portale della Regione Marche   scarica il volantino unitario   
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04/04/2012 Nominata la nuova Coordinatrice Regionale Donne FNP
Il Consiglio Regionale Fnp, riunitosi il 29 marzo, ha nominato la nuova coordinatrice  Donne.  Si tratta di Lorenza Mancini, dal 2007 segretaria della Lega di Fano  e dal 2001 nella Cisl scuola.Nel ringraziare per la nomina, Mancini ha puntualizzato vari temi di cui il coordinamento potrebbe interessarsi.  Temi quali la formazione e l’informazione, la conciliazione dei tempi di vita, di lavoro e di famiglia,  la fragilità e la solitudine degli anziani, la non – autosufficienza,  la condivisione di responsabilità di cure familiari.Inoltre, confidando in un lavoro di èquipe, Mancini ha sottolineato l’importanza della collaborazione di tutti gli organismi della Cisl,  per far sì che il lavoro e l’impegno del coordinamento venga  valorizzato e considerato un valore aggiunto dall’Organizzazione.
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03/04/2012 Sauro Rossi a Buongiorno Marche
a BUONGIORNO MARCHE PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE in diretta su èTV MARCHE canale 12 del digitale terrestre ed in contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM dalle ore 9,00 alle ore 9,30 interverrà SAURO ROSSI segretario generale CISL PESARO-URBINO. Si parlerà di LAVORO, di sostenibilità del WELFARE LOCALE e di SANITA' con particolare attenzione al territorio pesarese.  Siete invitati a partecipare via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed opinioni .
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01/04/2012 Residenza Protetta di Fossombrone: il disappunto dei sindacati
Le Organizzazione sindacali con un certo stupore e disappunto hanno visto pubblicato il bando per il “completamento e gestione di una residenza protetta sita nel Comune di Fossombrone”.Lo stupore è legato al fatto che a differenza di quanto concordato in data 12 Gennaio il bando è stato pubblicato senza onorare l’impegno di procedere ad un ulteriore confronto tra le parti.Il disappunto è dovuto alla sostanziale assenza nel documento degli aspetti di garanzia a tutela per lavoratori e utenti, proposti all’attenzione dell’Amministrazione da parte delle OO.SS.Tale “disinvoltura” è ai nostri occhi tanto più grave, in presenza delle evidenti criticità, in termini di assistenza e di fruibilità degli spazi, che caratterizzano l’attuale struttura.CGIL-CISL-UIL territoriali nei prossimi giorni decideranno quali iniziative intraprendere per sollecitare la modifica dell’attuale impostazione del problema della gestione, anche futura, della residenza protetta G. Castellani.
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28/03/2012 Pian del Bruscolo liquida società partecipata. La Fisascat: così aumenteranno i costi
La Fisascat Cisl di Pesaro – Urbino, insieme alle Fp Cgil ,  chiede un confronto all’Unione Pian del Bruscolo per chiarire la situazione di Futuraservizi,  la società partecipata che conta circa 30 dipendenti  e gestisce la manutenzione e la pulizia degli immobili pubblici.“L’amministrazione  -  afferma la Fisascat  - ha recentemente deliberato di mettere a gara tutti i servizi che attualmente gestisce Futuraservizi per poi procedere alla  messa in liquidazione della società.  Questa decisione è stata assunta senza confrontarsi con i sindacati. Un incontro c’è stato, ma sono stati i lavoratori, evidentemente preoccupati per il loro futuro, a convocare un tavolo di confronto, se confronto si può chiamare”.Noi pensiamo che un’alternativa ci sia e che Futuraservizi si possa e si debba salvare. La normativa consente che si possa cedere una quota della società  a un socio privato al quale saranno affidati anche compiti operativi, con trasferimento di parte del personale che quindi non inciderebbe più sul computo del Patto di stabilità.I servizi continuerebbero ad essere affidati a Futuraservizi con salvaguardia dei livelli occupazionali  e offerta alla cittadinanza di servizi di qualità e a costi contenuti. Ci risulta che le prime  proiezioni fatte per possibili gare per gli attuali servizi comportino un sensibile aumento dei costi; quindi è singolare che l’Unione faccia dei passi indietro per la gestione associata dei servizi quando i conti dimostrano la convenienza di Futuraservizi.Chiediamo, quindi, un tavolo di confronto con i sindaci dell’Unione  per giungere a stilare un protocollo d’intesa contenente regole chiare a tutela e a salvaguardia dei livelli occupazionali e dei diritti dei lavoratori e garantire ai cittadini servizi di buona qualità e a costi contenuti.
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27/03/2012 Campagna fiscale 2012
E’ iniziata la campagna fiscale 2012.Quest’ anno, in maniera particolare, i nostri esperti del Caf Cisl  della provincia di Pesaro – Urbino sono a disposizione degli utenti per qualsiasi chiarimento soprattutto per quanto riguarda la novità dell’Imu, la nuova imposta sugli immobili che sostituisce l’Ici, oltre a diversi servizi fiscali come la dichiarazione dei redditi, modello RED, rilascio dell’attestazione Isee.In allegato le nostre sedi con i numeri di telefono  a disposizione dei cittadini per prenotare l’appuntamento.
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26/03/2012 Riforma del Mercato del Lavoro.
La riforma del Mercato del Lavoro.IL COMUNICATO DELLA CISL.LEGGI IL DOCUMENTO LA CISL SOSTIENE UNA RIFORMA DEL LAVORO PER I GIOVANI E PER ALLARGARE LE TUTELE SOCIALI. IL TESTO DEL DISEGNO DI LEGGE DEL GOVERNO "La riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita"
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22/03/2012 Riforma del lavoro: oggi altro incontro con il Governo
Sull'art.18 "abbiamo trovato un compromesso che può essere ancora migliorato, se il Parlamento ci dà una mano noi gli diamo una mano"- afferma il leader della Cisl, Raffaele Bonanni - Stiamo lavorando in queste ore e abbiamo ancora due-tre giorni di tempo per modificare e migliorare il testo perché non e' definito".Quanto alle migliorie che il sindacato intende apportare il Segretario generale della Cisl ha detto che "ci sono linee guida in cui puntiamo a migliorare la trasparenza sulla comunicazione alle Rsu di quello che l'azienda vuole fare in caso di licenziamento economico".E ancora, a proposito dell'iter parlamentare, ha detto: "sento parlare di iniziative parlamentari: ben vengano ma il compito nostro, quello del sindacato è uno, altro è quello del Parlamento". "Vediamo di buon occhio eventuali cambiamenti se ci sono falle molto grosse nei testi che usciranno".Il documento del Comitato esecutivo della Cisl
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21/03/2012 Marche day
Una delegazione della Cisl di Pesaro – Urbino, guidata dal Segretario Generale Sauro Rossi, ha partecipato  a Roma al  “Marche Day”, giornata dell’orgoglio marchigiano organizzata dai Presidenti di Provincia, dalle amministrazioni regionali e locali per ottenere uno stanziamento di fondi riferiti all’emergenza neve di  febbraio scorso e  all’alluvione del 2011 che hanno colpito la nostra regione e pesantemente la provincia di Pesaro – Urbino.La richiesta deve tendere non solo al risarcimento dei danni ma anche al sostegno di tutti i settori della nostra economia, dal manifatturiero, all’agricoltura e al turismo.
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19/03/2012 Crisi dell'edilizia. Urgono risposte chiare.
LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE Comunicato Stampa Imprese, sindacati, professionisti del settore hanno dato vita all’attesa manifestazione regionale. Sotto accusa Banche e Patto di stabilità. Il tempo è scaduto servono,  le istituzioni elaborino proposte per rilanciare un comparto in ginocchio. Previsto un tavolo specifico della Regione per affrontare i nodi principali.Bandiere al vento questa mattina davanti alla Regione Marche. Erano quelle dei sindacati di categoria  dei lavoratori dell’edilizia, di Confartigianato, della CNA, dell’Ance che insieme ai professionisti tecnici si sono mobilitati per denunciare la gravissima situazione del comparto.Alcune centinaia di persone hanno gremito lo spazio davanti alla scalinata di Via Gentile Da Fabriano dove si sono succeduti gli interventi dei rappresentanti della varie categorie. Il grido di dolore è stato comune: così non si può più andare avanti, l’edilizia marchigiana è in ginocchio, anzi a terra. “Da anni – ha esordito Massimo Ubadi per l’Ance Marche – denunciamo la perdita di fatturato e di posti di lavoro di un settore composto in gran parte da piccole imprese. Ora la situazione è insostenibile. Ogni istituzione scarica le responsabilità sulle altre, le grandi banche ci hanno abbandonato. Il quadro è ormai gravissimo, servono risposte certe e ognuno deve farsi carico di un contesto così precario ”. Dunque urgono risposte chiare da Regione e Governo visto che, come ha denunciato Bruno Crescimberi della Confartigianato Marche che è intervento per la categoria “la Regione non riesce ad emanare direttive semplici, chiare. Ci si perde in normative complesse”. Crescimbeni ha denunciato l’esito deludente del Piano Casa che ha portato a solo “duemila interventi, mentre in Veneto sono stati ben quarantamila”. Massimo Giacchetti segretario della Filca Cisl Marche, a nome di tutti e tre le sigle sindacali ha ricordato come l’edilizia valga il 15% del Pil marchigiano. “Oggi diamo la voce anche ai lavoratori che hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione”. Anche il rappresentante sindacale ha chiamato in causa le banche che “non fanno credito alle imprese” e denunciato il mancato accordo tra istituti di credito e Regione. Sul banco degli imputati le gare al massimo ribasso: “Sono un capestro. Danneggiano lavoratori e aziende, danno spazio all’illegalità, al lavoro nero, alla concorrenza sleale”. Invece ci vogliono “più legalità, più giustizia sociale”. In tutti gli interventi è stato puntato l’indice contro il Patto di stabilità. Lo ha fatto anche Patrizia Angeli, Vicepresidente della Federazione degli Ordini degli Ingegneri delle Marche, che ha chiuso la manifestazione parlando anche a nome di architetti, geologi e geometri. “Ci sono Comuni virtuosi che a causa del Patto non possono attivare appalti perché hanno le mani legate. Noi come professionisti siamo il primo soggetto della filiera perché elaboriamo i progetti. Spesso non ci vengono pagate parcelle anche da mille euro a causa del vincolo di stabilità. Non siamo nemici della pubblica amministrazione ma chiediamo collaborazione”. Anche perché di cose da fare per rilanciare l’edilizia ce ne sarebbero: “Intervenire sul dissesto idrogeologico, rimettere in sicurezza il nostro patrimonio edilizio, in particolare le scuole. E puntare sulla green economy”. A conclusione della manifestazione una delegazione della varie categorie è stata ricevuta dagli Assessori Antonio Canzian Sara Giannini Marco Lucchetti Luigi Viventi. Erano presenti i parlamentari marchigiani Mario Cavallaro, Carlo Ciccioli, Salvatore Piscitelli, Massimo Vannucci.Alla fine la Regione si è impegnata ad affrontare nel già istituito “Tavolo con le banche” la crisi dell’edilizia e per il 20 aprile è stato programmato un incontro specifico sulla delicata questione degli appalti. La testimonianza di Simoni Nello - Operaio della ditta Ottavi Prefabbricati di Ascoli Piceno Scarica l'intervento di Massimo Giacchetti, Segretario Generale FILCA CISL MARCHE.La Rassegna Stampa
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19/03/2012 Misure anticirisi. Contributi per le aziende escluse dalla Cigs.
La Regione Marche ha formalizzato ieri, con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione, il punto dell'accordo anticrisi del 7 Dicembre 2012 riguardante   i contratti di solidarietà.Si tratta della reiterazione della misura del 2011 che conferma anche per il 2012, con un finanziamento di 300.000 euro,  la possibilità di accedere al contributo regionale per le aziende escluse dal campo di applicazione della cigs che attivano il contratto di solidarietà  al fine di  evitare riduzioni di personale e licenziamenti. Il contributo regionale a favore dei lavoratori, che va ad integrare l'intervento statale, è pari ad 1/4 del monte salari perso  a  seguito della riduzione degli orari di lavoro la misura interviene per i contratti di solidarietà sottoscritti  a partire dal 1 Gennaio 2011  e rimane in vigore per tutto il 2012;  l'avviso infatti ha scadenza 31 Dicembre. Clicca per scaricare  l ' Avviso Pubblico e  la modulistica necessaria Schema di domanda e Schema di dichiarazione
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19/03/2012 La replica del Segretario Sauro Rossi al Presidente di Confindustria Pagliano
Il Presidente di Confindustria Pagliano dedica alcune stimolanti riflessioni al delicato ma attualissimo tema dello sviluppo economico e dei ritardi che il sistema Paese e il nostro territorio registra sul tema. Al riguardo mi permetto qualche considerazione.La fase di indispensabile risanamento dei conti pubblici deve essere accompagnata, come sosteniamo da tempo,  da un lato dal sostegno dei lavoratori e delle imprese attanagliati da una crisi che negli ultimi mesi ha avuto una preoccupante recrudescenza  e dall’altro da politiche di rilancio dei vari settori produttivi che contempli la salvaguardia del nostro sistema manifatturiero, opportunamente innovato e, in particolare, la qualificazione di settori come quello del turismo e del terziario avanzato.Per fare questo servono ingenti risorse. Risorse che possono certamente derivare da un processo di modernizzazione della Pubblica Amministrazione, che può e deve essere fattore di sviluppo, da uno snellimento dei livelli istituzionali e da una più puntuale suddivisione di compiti e funzioni tra Autonomie locali e tra queste e il livello centrale.Questo percorso però va integrato da una profonda riforma fiscale che sposti il peso delle tasse dal lavoro alle rendite, specie quelle finanziarie e favorisca convintamente la ricerca e l’innovazione (di prodotto e di processo) e l’incremento della produttività (e il conseguente innalzamento delle retribuzioni) senza le quali rischiamo, nello scenario internazionale, di non reggere le sfide della competitività.Quello di cui c’è bisogno in Italia, e ovviamente anche nella nostra Provincia, è l’avvio di una fase di redistribuzione della ricchezza che premi le capacità produttive (materiali ed immateriali) e non quelle meramente speculative. E’ un cambio di paradigma da adottare in ogni ambito e in ogni frangente.Vale per il credito; vale per le infrastrutture. A proposito di infrastrutture mi associo allo sconcerto del Presidente per ciò che riguarda il “balletto” sul casello autostradale.Sull’Ospedale unico, riconoscendo, come è stato fatto nel recente Accordo tra sindacati e Confindustria della nostra Provincia, l’importanza di tale opera è bene sottolineare come un progetto di tale portata ha bisogno di veder precisati, più e meglio di quanto si sia fatto finora, i costi da sostenere e le modalità di reperimento delle risorse.In passaggi così importanti per le nostre comunità locali, quando soprattutto si cerca di affrancarsi, come in questo caso, dall’atavico male del municipalismo, chiarezza e trasparenza diventano essenziali.All’appello a farsi guidare dall’etica della responsabilità lanciato dal Presidente Pagliano, la CISL aderisce senza tentennamenti profondamente convinta dell’utilità del dialogo tra chi è portatore di interessi diversi e della necessità di una costante valutazione degli effetti del proprio agire evitando derive populiste.Per animarla pensiamo però che si debba non tanto vederla in antitesi a quella della coerenza quanto convertirla in una sorta di ispirata etica della posterità.
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16/03/2012 Ferretti, nuove prospettive
L’8 marzo si è tenuto un incontro con la delegazione Aziendale del  Gruppo Ferretti  per il rinnovo del contratto collettivo aziendale,  in apertura l’amministratore delegato dott. Galeone ha dato informazioni rispetto allo stato di avanzamento della procedura di ristrutturazione del debito accumulato negli anni da una gestione aziendale molto discutibile e che ha rischiato di fare fallire l’azienda.L’Amministratore Delegato ha confermato informazioni che “tra gli addetti ai lavori” erano già trapelate: il 29 febbraio 2012 si è ratificata con una firma l’intesa tra gli acquirenti  (il gruppo cinese Shantui) e chi deteneva la maggioranza del debito. Nel frattempo, così come concordato si sono sbloccate le prime risorse economiche (20 ml di euro) per l’avvio di una gestione più regolare del processo produttivo e più in generale per la gestione dell’azienda.Ovviamente questa situazione di difficoltà protrattasi per responsabilità degli azionisti creditori, ha pregiudicato l’anno nautico, rendendo impossibile la realizzazione del BUDGET preventivato (circa 500 mln), a questa nota negativa però si affianca un risultato soddisfacente: per l’andamento della fiera di Miami ed in generale un apprezzamento del prodotto FERRETTI con un portafoglio ordini di circa 600 ml comprese barche da consegnare nel 2013.In merito alla trattativa per il rinnovo del contratto aziendale, il confronto si è sviluppato sulla base di un testo redatto dall’azienda e relativo ai  diritti d’informazione, gli orari di lavoro, i diritti della persona (malattia, permessi, ecc…), l’inquadramento professionale…….  Da parte dei Sindacati sono state segnalate proposte di modifica su punti che l’azienda si è riservata di riformulare per il prossimo incontro. Il confronto ha, infatti, incontrato notevoli difficoltà nel momento in cui si è approfondita la materia relativa ai riconoscimenti economici: premi congelati, premio di produttività, d’anzianità, mensilità o premio feriale.
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15/03/2012 Edilizia: manifestazione regionale lunedì 19 marzo.
I DOCUMENTI: I NODI DELLA CRISI EDILIZIA LE AZIONI PER SUPERARE LA CRISI EDILIZIA
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09/03/2012 Elezioni RSU, i primi risultati
Si sono chiuse le operazioni di voto delle RSU nella Scuola, nel Pubblico Impiego  e nella Università della nostra Provincia. La partecipazione al voto è stata più che buona dimostrando l’interesse dei lavoratori nei confronti delle rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro.Non sono ancora noti tutti i risultati definitivi ma il primo dato evidente è il grande successo delle liste dei sindacati confederali che evita la frammentazione della rappresentanza a tutto vantaggio dei lavoratori.In particolare le liste CISL raccolgono ottimi risultati sia nella Scuola che nell’Università  con oltre il 40% dei voti. Bene anche le liste CISL del Pubblico Impiego con situazioni più variegate nel territorio e nelle diverse articolazioni del comparto con punte di eccellenza nella Sanità e confermandosi in assoluto il primo sindacato nel Parastato.Il Segretario Terr.le(Claudio Bruscoli)
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08/03/2012 Pesaro, firmato protocollo tra Sindacati e Confindustria
Sullo sviluppo e la coesione sociale del territorio pesarese serve un cambiamento. Questo è quello che affermano  Cisl, Cigl e Uil  nel  protocollo d’intesa firmato il 6 marzo con Confindustria  a Pesaro.L’inedita intesa siglata è nata dalla consapevolezza delle difficoltà che registra il sistema delle imprese locali colpito da cali nella produzione e nei fatturati che ha avuto notevoli conseguenze  sull’occupazione.L’obiettivo comune è rilanciare l’economia locale, anche attraverso processi di modernizzazione della Pubblica Amministrazione. Per superare la crisi servono sforzi congiunti capaci di potenziare gli investimenti, incrementare la produttività e rispondere a un mercato sempre più frammentato e al problema della disoccupazione, in particolare giovanile.Di rilevante importanza è la gestione dell’intesa interconfederale del 28 giugno 2011 che rappresenta una opportunità per migliorare la produttività e le condizioni economiche dei lavoratori. “Istituiremo un Coordinamento territoriale paritetico per la gestione dell’intesa confederale – spiega Sauro Rossi – il focus andrà su un’armonizzazione fra innovazione, formazione e lotta alla disoccupazione”.Sul lato della innovazione:  il superamento del grave deficit infrastrutturale del territorio con il completamento della terza corsia autostradale del secondo casello a Pesaro e il sostegno al  progetto di completamento della Fano – Grosseto.Tra i temi all’ordine del giorno anche il progetto dell’Ospedale Unico Marche Nord e  il rilancio  della Fiera delle Marche volto a recuperare la spinta imprenditoriale.“Noi oggi ci impegniamo  a fare lo sforzo di sollecitare le istituzioni ad avviare processi in sinergia, per vincere la sfida della competitività e del confronto” conclude  Rossi.
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06/03/2012 Aiuti ai figli di lavoratori ed agli studenti lavoratori in difficoltà: un contributo di 500 euro.
PROTOCOLLO TRA REGIONE MARCHE E CGIL-CISL-UIL: IN ARRIVO IL CONTRIBUTO DI 500 EURO PER 750 STUDENTI UNIVERSITARI MARCHIGIANI E’ in arrivo un contributo “una tantum” di 500 euro per 750 studenti universitari marchigiani e lavoratori studenti iscritti alle Università. Infatti, in attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 Dicembre scorso tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, la Giunta Regionale ha approvato la Delibera contenente i criteri e le modalità per sostenere il diritto allo studio dei ragazzi iscritti all’università, figli di lavoratori o studenti lavoratori che si trovino da almeno tre mesi in disoccupazione, in mobilità, in cassa integrazione ordinaria, straordinaria, in deroga, in sospensione EBAM.Possono presentare la domanda di contributo gli studenti residenti nelle Marche, fiscalmente a carico dei genitori o studenti lavoratori, iscritti nell’a.a. 2011/2012 a: corsi di laurea di primo e secondo livello, corsi di laurea a ciclo unico/magistrale presso Università e AFAM delle Marche o di altre Regioni.Devono essere figli di lavoratori o studenti lavoratori che si trovino da almeno tre mesi: in stato di disoccupazione certificato dai Centri per l’Impiego in mobilità ai sensi della L. 223/91 e della L. 236/93 e s.m.i., in cassa integrazione ordinaria, straordinaria, in deroga comprovate da una dichiarazione del datore di lavoro in sospensione EBAM comprovata da dichiarazione dell’ EBAM o del datore di lavoro Per l’accesso al contributo è necessario che l’ISEE (indicatore della Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare non superi il limite di 30.000 euro, con riferimento alle dichiarazioni dei redditi 2011, periodo d’imposta 2010.La graduatoria delle domande presentate, sarà determinata sulla base dei valori ISEE decurtati degli importi e secondo i criteri sotto indicati: genitori o studenti lavoratori senza indennità –2500 euro genitori o studenti lavoratori in mobilità indennizzata, in disoccupazione, in cassa straordinaria –2.000 euro genitori o studenti lavoratori in cassa ordinaria,in deroga, in sospensione EBAM -1.500 euro studenti in regolare corso di studi -1.000 euro studenti con due familiari dello stesso nucleo entrambi in una delle condizioni di cui sopra -1.000 euro studenti iscritti a corsi di primo livello e a corsi a ciclo unico –500 euro Le domande di contributo vanno presentate entro il 20 Aprile 2012Per il bando e la modulistica clicca quiAncona 7 Marzo 2012
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06/03/2012 Riformare la Pubblica Amministrazione
Si è svolta  venerdì 2  febbraio l’Assemblea generale  con la quale la  Cisl di Pesaro – Urbino ha incontrato i candidati delle elezioni  RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie ) del Pubblico impiego, della Cisl scuola che  si svolgeranno il 5, 6 e 7 marzo.Il Segretario provinciale della  Cisl Sauro Rossi, ringraziando i  candidati per la disponibilità,  ha sottolineato come questo sia  un appuntamento elettorale importante “ci saranno più di 13mila votanti in oltre 150 luoghi di lavoro, vogliamo mantenere i contatti all’interno dei luoghi di lavoro per pensare ad una riorganizzazione degli enti pubblici e a  un controllo sulle modifiche che avverranno con il piano di ridimensionamento scolastico  provinciale” Per quanto riguarda la Cisl Scuola, primo sindacato nel territorio, il Segretario provinciale della categoria Boccioletti Cristina, ha ribadito come si sia raggiunto  un grande risultato presentando 60 liste su 60 istituti provinciali.  Ha sottolineato, inoltre, il lavoro fatto in questi anni dalla Cisl scuola che responsabilmente si è seduta ai tavoli della trattativa e con il suo impegno è riuscita a far assumere 67.000 persone di  ruolo, ha recuperato gli scatti di anzianità e bloccato le fasce di reddito.“Abbiamo bisogno di riformare la pubblica amministrazione – spiega  Francesco Todaro segretario provinciale Fp - e fare in modo che venga considerata una risorsa del Paese, per fare questo abbiamo bisogno di voti. Le spese improduttive del pubblico impiego  non sono causate dal personale ma dagli sprechi, il personale non valorizzato, gli alti stipendi dei manager, dirigenti incapaci, troppi centri di spesa, troppi appalti. Noi siamo disponibili a rivedere l’organizzazione e  rinnovare i contratti recuperando soldi dagli sprechi”.Durante l’assemblea sono intervenuti, tra gli altri, la Direttrice del patronato Inas Giuseppina Di Tommaso,  il Segretario provinciale della cisl sanità  Paolo Barconi che ha sottolineato coma lo stato  dei dipendenti della sanità nella nostra provincia sia drammatica,  i Segretari regionali della Cisl scuola Anna Bartolini e della FP Luca Talevi. Tanti gli interventi dei rappresentanti e dei candidati alle elezioni che hanno raccontato la loro esperienza  facendo presente le difficoltà che si incontrano oggi nell’esercitare la rappresentanza sindacale.I lavori dell’assemblea sono stati conclusi dal Segretario Generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo che ha ribadito l’importanza delle elezioni e della rappresentatività. In questi anni è diminuito il consenso verso il sindacato ma  è aumentata da parte delle persone la domanda di rappresentanza e di tutela. E’complicato  rappresentare 20 anni di individualismo e una cultura dominante del “fai da te”.  “Votare è un segnale - ha concluso Mastrovincenzo - vogliamo riportare il lavoro al centro della realtà sociale ed economica,  fare rappresentanza è difficile, partecipare al voto è vitale”.
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27/02/2012 "Quale futuro per la Sanità delle Marche"
La Rassegna Stampa: C.Adriatico 29_02_12 , Carlino 29_02_12 Clicca qui per il TG3 Marche con il servizio andato in onda il 29_02_12 Funzione Pubblica Cisl e Cisl Marche organizzano mercoledì 29  febbraio 2012 alle ore 9.30 presso l'Auditorium Ospedale Regionale Torrette di Ancona una tavola rotonda dal titolo "Quale futuro per la Sanità delle Marche.
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24/02/2012 Lavorare di domenica …è proprio necessario?
La  Fisascat di Pesaro, insieme  agli operatori del mondo del commercio,  Filcams/Cgil, Uiltucs/Uil , Confesercenti e Confcommercio, ha indetto per lunedì 27 febbraio un’assemblea provinciale presso la Sala del Consiglio comunale di Pesaro per discutere la contestata  liberalizzazione delle aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali.La Fisascat, infatti, ritiene che la liberalizzazione sia  un regalo alla grande distribuzione,  i piccoli commercianti verranno  penalizzati costretti alla impossibile rincorsa ai tempi che la grande distribuzione  può permettersi e questo  avrà una ricaduta sui tempi di vita e lavoro delle comunità locali.Questa impostazione – continua Fisascat - premia le imprese  estranee al nostro territorio che impiegano altrove gli utili ricavati qui e fatto più rilevante penalizza i lavoratori dipendenti  costretti a pesanti turnazioni  e a rinunciare al riposo settimanale.Proprio per l’importanza dei temi, all’incontro sono invitati a partecipare , oltre a commercianti e dipendenti, anche parlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali.
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21/02/2012 Finanziamenti a imprese con validi progetti
Sulla situazione del distretto produttivo pesarese  e  la scarsa propensione al credito che le banche forniscono alle aziende Sauro Rossi - Segretario della Cisl di Pesaro - Urbino - afferma che ci vuole più equilibrio. “ Le banche devono tornare a fare le banche, cioè elargire credito, quello per cui sono nate. In realtà fanno tante operazioni finanziarie. In questo senso ci vuole più equilibrio.” Riguardo alle imprese  però serve un salto di qualità, occorrono progetti seri e investimenti che guardano l’innovazione continua Rossi “ non vanno finanziate le imprese decotte, può essere un ragionamento giusto, ma molto spesso vediamo progetti seri che non vengono presi in considerazione e questo non è accettabile. Quello che è certo è che il nostro sistema ha imprese sottocapitalizzate  e la crisi ha accentuato questo aspetto. Alle banche non chiediamo di fare gli avventurieri e accaparrarsi rischi inutili, ma in questo momento occorre fare distingui per traguardare la crisi.  Se un’azienda chiede un prestito per ripristinare un capannone caduto sotto la neve è bene valutare se ha un progetto serio alle spalle, altrimenti si rischia di compromettere il sistema.”
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16/02/2012 Adiconsum denuncia: pale e catene da neve, speculazioni sui prezzi
La descrivono come la nevicata del millennio, in intensità pare abbia superato quella del 1929. Si fanno confronti anche con quella del 1956, ritenuta addirittura più modesta.Una cosa è però certa, la speculazione sui prezzi di alcuni prodotti caratteristici è  andata di pari passo.Lo segnala Adiconsum di Pesaro, l’associazione per la tutela dei consumatori aderente alla Cisl.“Parliamo, afferma il coordinatore provinciale Claudio Blasi,  del rapido salire del prezzo delle catene da neve e delle pale, oltremodo ingiustificato poiché già nei magazzini dei rivenditori.Abbiamo constatato un aumento del 100% per le catene da neve e per le pale che oscillano da un minimo di 13 Euro, fino a 50 Euro a Fossombrone. A Pesaro, zona pantano, si acquistavano a 25 Euro. Parliamo ovviamente degli stessi tipi e marca di pale.Adiconsum chiede alle autorità competenti di intervenire con tempestività, poiché non è giusto che nel nostro Paese si approfitti di qualsiasi evento per rapinare la povera gente. Le autorità preposte hanno il dovere, conoscendo la situazione, di agire con fermezza”.
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08/02/2012 Voucher di 50 euro al giorno per cassintegrati e soggetti in mobilità.
Lunedì 6 febbraio la Giunta Regionale ha stabilito di stanziare la somma complessiva di un milione di euro da utilizzare per integrare il reddito dei soggetti percettori di indennità di mobilità e di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) che si metteranno volontariamente a disposizione dei Comuni per le operazioni di rimozione della neve. Leggi la CIRCOLARE REGIONE MARCHE con modalità utilizzo cassintegrati Decreto Governativo Regionale neve cassintegrati
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07/02/2012 Manifestazione nazionale dei lavoratori delle costruzioni
Rilancio del settore, pensioni, lavori pesanti e usuranti, ammortizzatori sociali, contrattazione di II livello, legalità e regolarità, trasparenza, sostenibilità ambientale e risparmio energetico: sono alcuni dei punti che costituiscono la piattaforma unitaria di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, le categorie sindacali dell’edilizia. Nel documento le organizzazioni denunciano l’assenza di provvedimenti adeguati a contrastare la crisi nel settore, che ha perso oltre 300mila occupati.Le proposte di Filca, Feneal e Fillea  saranno presentate nel corso di una grande manifestazione nazionale, in programma il prossimo sabato 3 marzo a Roma. Il concentramento delle lavoratrici e dei lavoratori è previsto per le ore 09:00 in piazza Bocca della Verità. Poi ci sarà un corteo fino al Colosseo, dove alle 10:30 è previsto l’inizio degli interventi.Tra le proposte dei sindacati ci sono il rilancio dell’edilizia attraverso politiche di innovazione nella direzione della green economy, il piano straordinario per il Mezzogiorno, la destinazione di una quota maggiore di Imu ai Comuni per un allentamento selettivo del patto di stabilità da destinare alla difesa del territorio e alla riqualificazione del patrimonio abitativo. Altro tema delicato della piattaforma è la previdenza: i sindacati dell’edilizia chiedono che sia rivista l’attuale normativa sulle pensioni di anzianità, che devono essere adeguate alla tipologia lavorativa (lavori pesanti) e in materia di lavori usuranti.Inoltre si chiede una forte azione di contrasto alle infiltrazioni malavitose nel settore, l’obbligo di adozione del Durc per congruità anche per i lavori privati, una lotta più incisiva contro il caporalato e l’attuazione della Patente a punti.
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02/02/2012 Riforma mercato del lavoro: il commento di Bonanni
Rassegna Stampa: Il Riformista 3_02_12 Intervista a BONANNI LAVORO Bonanni: "Se ci sarà flessibilità sarà positivo per tutti" 02/02/2012 Roma, 2 febbraio 2012. ''Se il superamento della flessibilita' negativa diventerà' il perno della discussione tutto sarà piu' facile e sarà il segno della buona volonta' del governo e della sua coerenza sulla riforma del mercato del lavoro". Lo ha affermato il Segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, al termine del tavolo sulla riforma del mercato del lavoro svoltosi a palazzo Chigi tra sindacati, Confindustria e governo, apprezzando l'intenzione dell'esecutivo di voler contrastare la flessibilita' cattiva ed il 'suo uso fraudolento'. "Non è la flessibilita' che ci preoccupa, - ha tenuto infatti a precisare - ma quella usata in modo fraudolento, come le false partite Iva''. Per Bonanni le premesse sono dunque 'migliori' rispetto al precedente incontro perché "sono piu chiari e precisi i termini delle questioni. Ora si capisce qual e' il problema. E se da parte di tutti ci sara' buona volonta', allora si fara' un buon lavoro" ha osservato valutando ''positivamente" lo spazio dato dal ministro Fornero "all'accordo tra le parti sociali". Bonanni ha comunque sottolineato che "sono tante le questioni da approfondire. Tra gli obiettivi primari: favorire l'occupazione dei giovani con il superamento della flessibilità negativa attraverso più formazione e rilanciare l'apprendistato" che risulta essere 'l'elemento di maggiore convinzione per aiutare i giovani ad entrare piu' speditamente nel mercato del lavoro e rafforzare gli incentivi. Su questi temi - ha precisato - la Cisl sarà rigorosissima. Come per le pensioni per cui bisognerebbe fare una distinzione tra i tipi lavoro, la stessa cosa si dovra' fare per il mercato lavoro". Quanto agli amortizzatori "è necessario garantire la situazione in atto, che è molto grave - ha detto ricordando che "tre milioni di persone in bilico sono sostenute dagli ammortizzatori". Circa il metodo, Bonanni ha spiegato che "ci sarà una discussione che continuera' per circa un mese, che probabilmente la prossima settimana ci sarà un nuovo incontro e che nel frattempo le parti sociali potranno tentare di organizzare proposte, risposte, soluzioni''. Quanto all'articolo 18 "spero - ha osservato - che in tutti ci sia l'idea che sia sbagliato mettersi in testa di far cadere un simbolo. L'effetto sulla gente sarà devastante. Le discriminazioni vanno combattute in ogni modo. E' sbagliato, anzi un modo per coprire le inefficienze del sistema. Non capisco perché tanta drasticità quando con i poteri forti che ostacolano il paese si è stati meno drastici. Invitiamo il Governo a usare molta cautela, perchè siamo in una fase delicata".
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31/01/2012 ASET vende l'azienda Rincicotti & Orciani. Sei dipendenti a rischio licenziamento
Pesaro, da alcuni giorni abbiamo occasione di leggere vari articoli riguardanti le vicende legate alla vendita da parte di ASET SpA della azienda “Rincicotti & Orciani” di cui Aset SpA è unico proprietario.Sono certamente legittime ed anche interessanti tutte le domande che alcuni si pongono sulla intera vicenda a partire dall’acquisto della “Rincicotti & Orciani” da parte di Aset con particolare riferimento alla grande differenza tra il valore attribuito all’azienda al momento dell’acquisto e quello utilizzato come base d’asta (per altro andata deserta).Come CISL siamo però stupiti del fatto che nessuno si sia fino ad oggi posto seriamente il problema della possibilità, per gli attuali dipendenti dell’azienda, di continuare il proprio lavoro con l’eventuale nuova proprietà.Si tratta di 4 unità di personale operativo e di 2 amministrativi per i quali Aset SpA ha mostrato assoluto disinteresse anche quando, la CISL ha posto il problema all’attenzione  del Presidente Mattioli. Leggendo gli articoli di questi giorni pare di capire che lo stesso atteggiamento sia condiviso, non si è avuto modo di leggere nulla in proposito, dal socio unico di Aset SpA, l’Amministrazione comunale di Fano.Il mancato interesse manifestato da Aset nei confronti del destino occupazionale di questi lavoratori stupisce specialmente se confrontato con le giuste e condivisibili preoccupazioni espresse in diverse sedi dal Sindaco Aguzzi in  quelle occasioni in cui scorpori e operazioni fatte o ipotizzate su Aset SpA potevano mettere a rischio posti di lavoro. La difesa dell’occupazione non  va sempre e comunque perseguita?Ora che l’asta è andata deserta ci auguriamo che Aset Spa ripensi il proprio disinteresse nei confronti dei dipendenti della “Rincicotti & Orciani” ipotizzando possibili soluzioni. Come CISL intendiamo continuare l’azione di sensibilizzazione nei confronti di Aset e dell’Amministrazione comunale e ci dichiariamo fin da ora disponibili ad ogni eventuale confronto.Il Segretario Territoriale Claudio Bruscoli
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30/01/2012 Poste, annunciate nuove chiusure. Sindacato di categoria e confederazione sul piede di guerra
I cittadini del comune di Urbino, uno dei più vasti della provincia di Pesaro (una quarantina di frazioni in cui risiedono oltre 15.000 persone, in poco meno di 7.000 famiglie), rischiano di subire ulteriori tagli di servizi.  Nei giorni scorsi è giunta la notizia  che dai primi giorni del mese di febbraio, l’ufficio postale di Castelcavallino    sarà chiuso definitivamente e quello di Canavaccio verrà aperto a giorni alterni. Poste giustifica l’operazione sostenendo che i volumi delle operazioni non consentono di mantenere aperti gli uffici, poco importano i sacrifici chiesti alla cittadinanza. Diversa è la posizione della Cisl che fa sapere: “Poste sta rivedendo completamente la propria organizzazione nonostante la contrarietà dei rappresentanti dei lavoratori; - afferma Andrea Bartolucci segretario della categoria SLP-Cisl - comprendiamo le leggi del mercato, ma uno sbilanciamento verso le attività commerciali che non preveda occasioni di sviluppo ma solo tagli ed economie è rischioso; le conseguenze anche a breve tempo potrebbero essere negative per lo stesso futuro della azienda” continua il rappresentante dei lavoratori, “ridurre la apertura di Canavaccio è insensato! significa rinunciare a oltre un migliaio di potenziali clienti, e ad una vasta zona industriale e artigianale!  Un controsenso se pensiamo che Poste intende scommettere proprio sulle imprese. La nostra idea è che l’Ufficio postale di Canavaccio debba essere potenziato, servono più risorse e per la posizione geografica lo renderebbe addirittura la sede ideale per un nuovo “Ufficio Postale Impresa”, visto che la nuova organizzazione potrebbe portare al superamento delle due aree impresa ospitate presso gli uffici postali di Urbino e Fano”. Altrettanta perplessità viene dal Segretario della Unione Sindacale Cisl di Pesaro Sauro Rossi. “Non possiamo che essere preoccupati per le scelte che Poste Italiane sta prendendo   e potrebbe attuare sul territorio. Mi riferisco alla paventata possibilità di svolgere anche   il servizio di recapito a giorni alterni in tutte le aree geografiche la cui densità abitativa   è inferiore a 200 abitanti per km2 , come previsto dall’ultimo contratto di programma.  L’Azienda Poste, sembra non cogliere il valore aggiunto della propria capillarità,     non riesce a coniugare il suo essere impresa con l’altrettanto importante ruolo sociale che si è intestato e di cui si fa vanto; e si concede il privilegio di tagliare costi, semplicemente scaricandoli sugli enti locali e la popolazione. E’ in atto una dura vertenza contro la discutibile gestione della più grande azienda di servizi del paese, che non accetta l’evidenza di aver oltrepassato il limite: non può continuare a chiedere sacrifici ai propri dipendenti senza mettere a rischio il proprio futuro. Bene a fatto la categoria a diffidare l’azienda dal proseguire nei propri intenti senza i previsti passaggi di relazioni industriali” . Per parte nostra ci attiveremo in stretto raccordo con le Amministrazioni locali, a cominciare da quella del Comune di Urbino per arginare azioni di questo tipo.
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26/01/2012 Ammortizzatori in deroga. Nuova intesa per il 2012 tra sindacati e Regione Marche.
IL TESTO DELL'ACCORDO SUGLI AMMORTIZZATORINel pomeriggio di mercoledì 25 gennaio è stata rinnovata l’Intesa Istituzionale Territoriale relativa agli ammortizzatori in deroga per l’anno 2012. In attesa di conoscere le effettive disponibilità economiche e, in particolare quante risorse verranno assegnate dal Ministero del Lavoro per il 2012 (a fronte di una richiesta di 40 milioni di euro avanzata dalla Regione Marche, come concordato con le parti sociali), Cgil, Cisl e Uil Marche hanno ritenuto opportuno sottoscrivere un 'Intesa che ricalca l’impostazione di quella dello scorso anno, compresa lo stanziamento di 5 milioni di euro da destinare ad ammortizzatori per i lavoratori di imprese industriali da 16 a 50 dipendenti. Contestualmente, Regione e Parti sociali si sono impegnate a rivedersi entro il mese di marzo per integrare l’Intesa, una volta definite con certezza le risorse effettivamente disponibili per il 2012 (aggiuntive rispetto agli attuali 27 milioni di euro residuati dalle precedenti annualità) con l’obiettivo di: allargare il budget destinato alle imprese industriali di maggiori dimensioni, cercando anche di innalzare il limite dimensionale delle imprese; definire gli interventi specifici per le aree di crisi di particolare complessità (es.: Piceno, Fabriano), con il coinvolgimento dell’Assessorato alle Attività Produttive. ALCUNI IMPORTANTI MIGLIORAMENTI: CIG in deroga nel calcolo dell’anzianità minima di 90 giorni, in caso di successione negli appalti, valgono anche i periodi lavorativi presso le varie ditte appaltatrici e, i periodi di apprendistato valgono per tutti i lavoratori (e non solo per gli operai); tra le tipologie di aziende sono state inserite anche quelle dello spettacolo. Mobilità in deroga possono beneficiarne anche i lavoratori subordinati ammessi al trattamento di mobilità ex Legge 223/91, o di  disoccupazione ordinaria che hanno esaurito i predetti trattamenti nel corso del 2012 e che maturino il diritto effettivo alla pensione nei 12 mesi successivi. nel calcolo dell’anzianità minima di 12 mesi vanno incluse anche le mensilità accreditate dallo stesso datore di lavoro alla gestione separata INPS al lavoratore che abbia conseguito come collaboratore a progetto in monocommittenza un reddito superiore a 5mila euro. Aziende 16-50 dipendenti non è più richiesto che la crisi nella quale si trovi l’azienda sia tale da escludere la cessazione dell’attività; non è più richiesto che l’azienda non abbia avviato la procedura di licenziamento collettivo di cui alla legge 223/91; ATTENZIONE ALLE ALTRE NOVITA' per accedere alla CIG in deroga, ferie e permessi residui relativi all’anno precedente devono, di norma, essere goduti dai lavoratori prima della sospensione in CIG; le domande di CIG in deroga respinte o dichiarate inammissibili potranno essere ripresentate ma i termini di presentazione saranno quelli di una nuova istanza; le domande relative alle sospensioni CIG in deroga iniziate nel periodo 1/31 gennaio 2012  possono essere presentate entro il 29 febbraio 2012 e per le sospensioni CIG in deroga relative ai mesi di gennaio e febbraio 2012, l’accordo sindacale può essere siglato anche dopo l’inizio della sospensione.
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26/01/2012 Dal 2012 torna l'imposta sulla prima casa
Dal 2012 torna l'IMU, l'imposta sulla prima casa. Leggi come verrà calcolata.
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25/01/2012 Industriale Calzature chiusa, obiettivo mobilità per i dipendenti
Un’altra azienda in crisi si tratta della Industriale Calzature srl di Serra Sant’ Abbondio che ha acquistato la  Vainer,  storica produttrice di stivaletti e mocassini.I sindacati, riguardo a questo caso, hanno chiesto ed ottenuto un incontro con  i tecnici e il Presidente della Provincia di Pesaro – Urbino.Tutto è iniziato il 28 dicembre quando l’azienda Vainer ha venduto le  quote a Industriale Calzature srl. L’azienda ha 41 dipendenti, tutti collocati in cassa integrazione ordinaria. Dopo la festività della befana alla ripresa del lavoro,  i  dipendenti sono andati regolarmente in fabbrica ma hanno trovato i cancelli chiusi.  E, ancora peggio,  la proprietà ha inviato in data 4 gennaio una lettera di licenziamento individuale  per tutti i lavoratori, senza procedere, come doveva, a un licenziamento collettivo  e avviare le procedure di  mobilità.I sindacati, vista la situazione, hanno cercato di contattare l’azienda ma non è stato possibile dato che i fax erano staccati e durante le vacanze  molti lavoratori hanno visto arrivare diversi camion allo stabilimento che hanno portato via macchinari e materiali,   il sospetto è che l’azienda sia stata svuotata.“Abbiamo interpellato la  Provincia, - afferma “Maria Grazia Santini della Cisl -  affinché  prenda contatti con la nuova proprietà visto che finora non si sono palesati interlocutori reali. L’obiettivo è intercettare referenti certi con cui condurre la trattativa e la mediazione, noi siamo vicini ai lavoratori in questo momento difficile  e faremo il possibile per tutelarli e garantire loro la mobilità.”
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19/01/2012 Consiglio Generale della Cisl di Pesaro - Urbino
“Perché la crisi  è ancora così mordace?”  questa la domanda che si è posto il  Segretario Generale Sauro Rossi nella relazione introduttiva al Consiglio della Ust Cisl di Pesaro - Urbino tenutosi il  12 gennaio - "Perché oggi, dopo quattro anni dalle sue manifestazioni, permangono le stesse condizioni che l’hanno generata quali la prevaricazione della finanza sull’economia e il dominio di un capitalismo finanziario non regolamentato.”“Infatti - continua Rossi - a fine 2010  le transazione finanziarie hanno mobilitato otto volte l’ammontare della ricchezza dei paesi, solo il 37% degli impieghi bancari è destinato a prestiti a persone e imprese, il resto è orientato a transazioni finanziarie  e in queste condizioni  le nostre  piccole medie imprese faticano ad accedere al credito.”“Oltre a questo  nella  nostra provincia  c’è stato un forte riacutizzarsi  della crisi, basti pensare che  nel terzo quadrimestre 2011 è cresciuto il ricorso alla Cassa integrazione  e che  i licenziamenti   sono tornati sui livelli del 2010, ci apprestiamo infatti  a chiudere il bilancio annuale con 2465 interruzioni di rapporti di lavoro.”Il Congresso, oltre a riflettere sulla defatigante  gestione della crisi da parte delle categorie, tema affrontato a livello regionale anche dal Segretario Stefano Mastrovincenzo, ha posto l’attenzione sul difficile  confronto con gli enti locali sul bilancio 2012 dopo la contrazione  dei trasferimenti statali.Il  quadro della politica nazionale e gli esiti della manovra  del Governo Monti con le conseguenti posizioni della Cisl sono state ben puntualizzate dal  Segretario nazionale Luigi Sbarra.
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18/01/2012 Cgil, Cisl e Uil per il lavoro, la crescita, l'equità sociale e fiscale
Documento di Cgil, Cisl e Uil per il lavoro, la crescita, l'equità sociale e fiscaleCgil, Cisl e Uil hanno varato un documento unitario contenente le proposte che saranno inviate al Governo nelle prossime ore in vista del confronto sulla riforma del mercato del lavoro. Il documento è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa dai segretari generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti al termine della riunione delle segreterie unitarie. Gli obiettivi del sindacato sono lavoro, crescita, equità sociale e fiscale. La gravità della crisi economica e le conseguenze negative che colpiscono in particolare famiglie, giovani, lavoratori e pensionati impongono un "cambiamento" nella politica economica del Governo, si legge nel documento unitario di Cgil, Cisl e Uil. I sindacati confederali sollecitano ora l'apertura di un "negoziato vero" che favorisca la crescita, senza la quale è impossibile dare risposte anche al tema dell'occupazione. "L'obiettivo prioritario - aggiungono i sindacati - è far ripartire la crescita e invertire la pericolosa tendenza recessiva in atto da alcuni mesi. Bisogna poi sostenere una svolta coerente della politica economica europea verso obiettivi di sviluppo e occupazione". Cgil Cisl e Uil ''ritengono indispensabile che il Governo realizzi in tempi brevi un intervento di riduzione del carico fiscale a beneficio dei lavoratori, dei pensionati, e delle famiglie'', utilizzando le risorse della lotta all'evasione. Obiettivo da raggiungere ''nell'ambito di una piu' organica riforma fiscale che preveda una imposizione sui patrimoni mobiliari e immobiliari'' e per ''una redistribuzione più ' equa''. piattaforma unitaria ''Sulla riforma fiscale chiediamo un confronto serrato'', sottolinea il leader della Cisl Raffaele Bonanni. "Il dibatitto politico e sociale sulla crescita e' indispensabile. - ha aggiunto- Senza chiarezza non usciamo dalla crisi. Se il govero e' interessato a questo non puo' pensare di nascondere le cose salienti". Quanto all'art.18 "E' un argomento fuorviante. Lo dico io che non ho tabù"Leggi il Documento
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13/01/2012 La buona occupazione - le proposte della Cisl
Nell' attuale fase di confronto sulla riforma del Mercato del Lavoro, le proposte della CISL sui temi delle politiche del lavoro e degli ammortizzatori sociali:
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10/01/2012 Pesaro: firmato con il Comune l'accordo sul bilancio
Il 5 gennaio è stato firmato un importante  pre - accordo tra i rappresentanti provinciali di Cgil - Cisl –Uil ed il Comune di Pesaro.L’obiettivo era quello di far quadrare i conti del Comune garantendo i servizi ed i ceti più deboli. Infatti nonostante i tagli subiti, l’Amministrazione,  grazie alle sollecitazioni e alle proposte  presentate  dal sindacato,  ha deciso di assumere diversi impegni  riguardanti la  tutela del welfare e l’equità.Verrà garantito il Fondo anticrisi, nei servizi sociali ed educativi le rette e le tariffe rimarranno bloccate  per l’anno 2012 e verrà applicato l’ISEE lineare.Sul fronte del recupero delle risorse, oltre a rendere più efficiente la macchina organizzativa  attraverso una gestione associata di funzioni e servizi tra le diverse amministrazioni, il Comune si impegna, come chiesto dal documento redatto dalle OO.SS, a contenere la tassazione degli immobili sulla prima casa e sulle abitazioni affittate a canone concordato, mentre sarà aumentata per le seconde.Tra le altre leve, l'introduzione di una eventuale tassa di soggiorno e  l’aumento dell’addizionale IRPEF,  dallo 0,6 allo 0,8,  che non riguarderà sicuramente  i contribuenti  con redditi bassi  e con l'impegno di elevare la fascia   fino a 28.000 euro di reddito.“Se da una parte siamo preoccupati per la situazione economica -dichiara De Simoni della Cisl –dall’altra siamo soddisfatti dell’accordo che va salvaguardare i redditi più bassi."
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03/01/2012 «Contro la crisi serve una rete più competitiva»
La dichiarazione del Segretario Generale della CISL di PESARO, Sauro Rossi, sulla situazione di crisi nel distretto di Pesaro - Urbino pubblicata sul Messaggero di  lunedì 2 gennaio 2012.
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29/12/2011 Le nuove regole per la pensione
Molte e pesanti le modifiche introdotte dalla "manovra" Monti in tema di previdenza. In una scheda riassuntiva la novità  in materia di requisiti di accesso e di calcolo dei trattamenti e le eccezioni previste per chi mantiene le vecchie regole .
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26/12/2011 Un patto sociale per la riforma fiscale, la crescita e i giovani.
"Un accordo tra le parti sociali ed il governo sostenuto dai partiti su fisco, crescita e giovani, per rendere trasparente tutto quello che si fa, si propone e si decide. Fuori da questa logica ci sono solo le corporazioni. Il governo decida da che parte sta." Le parole di Raffaele Bonanni, Segretario Generale della Cisl, nel corso della conferenza stampa di sabato 24 dicembre davanti a piazza Montecitorio.
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17/12/2011 Assemblea dei dipendenti pubblici in Provincia
I lavoratori del pubblico impiego di Pesaro  si sono riuniti  giovedì 15 in  assemblea unitaria presso la Provincia. Nell’occasione hanno ribadito con forza di non sentirsi un peso ma una risorsa. Il Segretario della FP- CISL di Pesaro – Urbino Francesco Todaro   rimarca come “i dipendenti pubblici vogliono dimostrare alla cittadinanza di essere la risorsa di un paese democratico e civile che necessita di servizi pubblici efficienti quanto essenziali.”“ Da anni  - sostiene Todaro - occorre una riforma seria delle pubbliche amministrazioni che intervenga nella riduzione delle spese, nelle razionalizzazioni delle risorse e nella valorizzazione delle professionalità interne, allo scopo di erogare servizi sempre migliori alla cittadinanza”.“Questa riforma - continua Todaro - passa attraverso l’eliminazione degli sprechi che si annidano nelle troppe consulenza, negli appalti, negli incarichi, nella gestione spesso clientelare di alcuni politici e di alcuni dirigenti che non pensano alla organizzazione migliore dell’ufficio ma ad altro producendo inefficienze e disservizi. Da anni  noi chiediamo di cambiare mentalità, privilegiando il merito e le buone professionalitài. Chi si oppone al cambiamento  non sono i lavoratori del pubblico impiego  - conclude Todaro – ma chi di questi sprechi ne è responsabile  e che da questa crisi difficile non è toccato per niente, perché non ne è nemmeno sfiorato.”
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14/12/2011 Importanti sviluppi per il futuro del gruppo Ferretti
Venerdì 16 novembre si svolgerà presso la sede di dell’Associazione Industriali di Forlì un incontro all'inizio del quale il Dott. Giancarlo Galeone, Amministratore Delegato della Ferretti,  farà un aggiornamento  in merito alla situazione societaria del Gruppo.Così dopo mesi di trattative e, un primo accordo non andato in porto, la conglomerata cinese Shandong Heavy Industry Group ha definito in queste ore l'accordo  con i principali creditori del gruppo nautico di Forlì, esposto per oltre 600 milioni di euro.Secondo indiscrezioni raccolte da Milanofinanza.it,  Shandong avrebbe rilevato il credito in possesso al fondo d’investimento  Oaktree (il 40% del totale) e Strategic Value Partners (18% del totale), e sarebbe pronto a dare il via al progetto di ristrutturazione dell'esposizione debitoria dell'azienda presieduta da Norberto Ferretti in base all'articolo 182 bis della legge fallimentare.L'intesa sarebbe stata siglata anche da Royal Bank of Scotland, l'altro istituto in possesso del 10% del debito di Ferretti.La fase due di questo processo di rafforzamento patrimoniale prevede una successiva iniezione di liquidità di circa 200 milioni di euro che dovrebbe avere conseguenze anche sul futuro dei lavoratori.
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09/12/2011 Accordo tra Regione e Sindacati sul lavoro
E' stata sottoscritta l'intesa tra Cgil Cisl e Uil e la Regione Marche con la quale sono state confermate, previa verifica, gran parte delle misure introdotte negli anni scorsi a sostegno del lavoro e delle fasce colpite dalla crisi.La conferma del Fondo anticrisi è particolarmente importante specie in considerazione della riduzione dei trasferimenti statali alla Regione, previsti dalle numerose manovre dell'anno in corso.
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07/12/2011 Per una manovra equa e socialmente sostenibile
E' stato indetto per lunedì 12 dicembre a Pesaro una manifestazione provinciale   contro la manovra del Governo Monti . La manovra non è equa, colpisce soprattutto i redditi bassi, induce la contrazione dei consumi, rischia di accentuare la recessione già in atto, non affronta adeguatamente i temi dello sviluppo.
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06/12/2011 Lavori usuranti
Il patronato INAS – CISL di Pesaro - Urbino informa che il decreto interministeriale sui lavori usuranti è stato pubblicato.  Il decreto dà la possibilità agli  addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti  di accedere anticipatamente  al pensionamento. Per usufruire  del beneficio occorre presentare la domanda di riconoscimento, tramite il patronato INAS, all’Ente previdenziale di iscrizione del lavoratore. La domanda deve contenere: l’indicazione della volontà di avvalersi del beneficio per l’accesso alla pensione; la precisazione dei periodi di lavoro con svolgimento delle attività usuranti; la documentazione minima relativa alla svolgimento dell’attività usurante come   elencato nella tabella A allegata. Per più approfondite comunicazioni gli interessati possono presentarsi presso gli uffici INAS. Inoltre, l’ INAS informa che dal 6 luglio scorso è stata introdotta una nuova decadenza sulla disciplina in materia di prestazioni pensionistiche. Nelle controversie in materia pensionistiche, ad esempio liquidazione e riconoscimento della prestazione anche parziale o provvisoria, l’azione giudiziaria dell’interessato può essere proposta entro 3 anni, pena la perdita del diritto della prestazione stessa (in passato con la vecchia normativa si prescrivevano solo le rate e non il diritto). La norma produce effetti devastanti per tutti quei lavoratori che potrebbero ottenere un migliore importo della pensione ma non fanno ricorso entro i 3 anni.
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03/12/2011 Che nessuno sia solo. La Cisl al teatro delle Muse
LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE“Ricostruire il Paese a partire dai principi dell’equità e della solidarietà rinunciando da subito agli anti-valori che l’hanno guidata troppo a lungo, come quelli dell’individualismo consumistico e restituendo nel lavoro piena centralità alla persona”. E’ l’invito del Segretario Nazionale della Cisl Santini intervenuto a concludere “Che nessuno sia solo. Questo facciamo - questo chiediamo”, la manifestazione regionale organizzata dalla Cisl Marche al Teatro delle Muse di Ancona.Una giornata che ha visto protagonisti soprattutto i visi e le storie delle persone e dei lavoratori comuni alla prese con una crisi senza precedenti e “di carattere ampiamente strutturale” come ha spiegato l’economista Alberto Berrini, tra i primi ospiti di una giornata iniziata simbolicamente con i lavoratori di alcune aziende marchigiane saliti silenziosamente sul palco delle Muse a piazzare le bandierine della crisi nella grande cartina geografica che raffigurava la regione.“Che nessuno sia solo” insomma è stato il titolo indicativo di un appuntamento che arriva in piena crisi economica finanziaria, con il lavoro e l’economia reale messe a dura prova anche nella nostra realtà marchigiana: “C’è necessità di uno sforzo collettivo, di un impegno straordinario per tutelare il lavoro, per aggiornare e adeguare il sistema di welfare, per garantire una equa partecipazione ai sacrifici, perché chi può contribuire di più, dia di più” ha spiegato il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo.Molti gli ospiti che hanno partecipato alla manifestazione, a partire dallo stesso economista Alberto Berrini con un intervento sulle origini della crisi e sui possibili strumenti da utilizzare per provare uscirne, il Presidente dell’ente Bilaterale Artigianato Pantaleoni, il Responsabile osservatorio Caritas Tondi, il dirigente del Comune di Jesi Torelli che ha illustrato il progetto per la gestione associata dei servizi alla persona di 21 comuni e il Presidente dell’Associazione Comuni della Val D’Aso Castelli che ha illustrato i benefici derivanti dalla gestione associata dei servizi, quindi esponenti della politica regionale, dal Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Vittoriano Solazzi, agli Assessori regionali Pietro Marcolini e Marco Luchetti.“E’ una dura transizione epocale - ha spiegato ancora Mastrovincenzo -  tutti siamo chiamati a cambiare ma per la Cisl le priorità restano il valore della persona e del lavoro. A partire dalla nostra regione è fondamentale riorganizzare i servizi pubblici con meno risorse, superando sprechi e inefficienze, creare reti di mutualità sul territorio per integrare il welfare pubblico, contrattare nelle aziende per sostenere qualità, innovazione e occupazione, fare scelte che riaprano le porte del lavoro ai giovani.“Oggi – ha concluso Mastrovincenzo - si è fatto con la Cisl Marche un breve viaggio nella crisi che colpisce i nostri territori, ma si sono toccate con mano anche delle buone prassi di contrattazione, di bilateralità tra imprese e lavoratori, di esperienze del sindacato nel sociale, di gestione associata dei servizi in ambito comunale, tutti segni nella direzione del cambiamento che serve per affrontare la crisi, perché nessuno resti solo”.LE PROPOSTE DELLA CISL MARCHE PER IL PAESEhttp://www.youtube.com/watch?v=Vd5rF9XasEE
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02/12/2011 Incontro informativo sul digitale terrestre
Nella nostra provincia dal 12 dicembre avverrà il passaggio al segnale digitale terrestre per le trasmissioni televisive.   L’avvento del segnale digitale oltre ai vantaggi di un maggior numero di programmi disponibili, una migliore qualita’ di immagine e audio, possibilita’ di servizi interattivi e collegamento internet, non ultimo anche un minore inquinamento elettromagnetico, comporta l’acquisto da parte degli utenti e consumatori di strumenti e adattamenti tecnici per la ricezione.L’Adiconsum di Pesaro, in stretta collaborazione con la Camera di Commercio della Provincia di Pesaro Urbino,  organizza un incontro informativo sull’argomento con la partecipazione dei Sindaci della Provincia, le associazioni di artigiani e commercianti, associazioni del volontariato e consumatori.L'incontro è programmato per martedì 6 dicembre alle ore 12.00 presso la sala mercatile della Camera di Commercio in Corso XI settembre n. 116 a Pesaro.
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30/11/2011 Ferretti: terzo incontro sul rinnovo del contratto aziendale
Il 21 novembre ’11 presso la sede dell’associazione industriali di Forli si è tenuto il terzo incontro per la discussione sul rinnovo del contratto aziendale, nel corso del quale l’azienda ha confermato le notizie relative all’avanzamento del piano di conversione del debito in capitale da parte dei maggiori creditori coordinati da RBS.All’interno della compagine sembra che il fondo d’investimento americano Oaktree abbia manifestato particolare interesse sulle future prospettive aziendali.La FILCA, insieme a FILLEA e FENEAL, ha preso atto delle informazioni e rinviato ogni ulteriore considerazione al momento in cui si sarà perfezionata l’operazione, ed i contenuti della stessa saranno illustrati assieme agli obiettivi di sviluppo industriale del gruppo FERRETTI.Il confronto è poi continuato sui temi del rinnovo del contratto aziendale per tutte le sedi italiane del gruppo.La discussione si è sviluppata su tre gruppi di lavoro che hanno coinvolto tutte le strutture territoriali e le RSU:  primo gruppo -  il sistema di informazione e partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali, territoriali e nazionali, le regole per garantire trasparenza e regolarità nelle forniture di prestazioni professionali da parte di terzi, gli orari di lavoro normale-straordinario-flessibilità, vestiario e servizio mensa;secondo gruppo -  il recupero di alcune figure professionali in cantieri dove il ricorso alle esternalizzazioni è più alto e dove sono carenti alcune figure professionali programmando l’assunzione di giovani, la definizione dei profili professionali e dell’indennità di funzione omogenee per tutte le sedi;terzo gruppo - i nuovi criteri di valutazione per l’erogazione del premio di risultato per tutte le sedi del gruppo e la definizione del premio feriale.Il confronto si è sviluppato su tutti i punti, mentre per alcuni di essi sono emerse convergenze, ad esempio: il sistema di informazione, la fornitura del vestiario; su altri punti l’azienda pur concordando sulla opportunità di arrivare ad un’intesa ha proposto soluzioni che secondo nostro giudizio delle organizzazioni sindacali sono ancora insoddisfacenti rientrano fra questi: i criteri per i riconoscimenti della professionalità, gli orari di lavoro.Infine per la parte economica il confronto è ancora fermo ai criteri per il riconoscimento del premio di risultato ed in particolare sui temi della produttività e sul rispetto dei tempi che intercorrono tra l’inizio e la consegna al commerciale delle barche realizzate per il cliente.
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26/11/2011 Presentato a Pesaro il documento per il confronto con gli enti locali
E’stato presentato nella sede Cisl di Pesaro il documento unitario per il confronto con gli enti locali sui bilanci preventivi 2012.“Il  2011 ci preoccupa perché si è registrato un incremento della cassa integrazione e dei licenziamenti rispetto allo scorso anno – spiega il Segretario della Cisl di Pesaro – Urbino Sauro Rossi - a questo si aggiunga la stretta creditizia per le piccole imprese  e le difficoltà economiche che vivono le famiglie. In queste condizioni la domanda di sostegno e assistenza cresce, mentre le risorse per gli enti locali diminuiscono  a causa dei tagli da parte del Governo”.Cgil – Cisl - Uil chiedono  agli enti locali di salvaguardare  la spesa sociale ed educativa ed il sostegno alle persone in difficoltà, confermando i Fondi anticrisi, e valutando la possibilità che venga utilizzato l’isee attualizzato per l’accesso prestazioni sociali di lavoratrici e lavoratori in difficoltà.“In questa situazione di emergenza è necessario  – continua Rossi -  che i comunirazionalizzino la spesa, eliminando gli sprechi attraverso la gestione associata di servizi e funzioni tra Comuni,  riducendo le consulenze esterne e valorizzando il personale interno.”I sindacati sono disposti anche a ricorrere all’aumento dell’irpef , salvaguardando però i redditi medio bassi, e ad introdurre la tassa di soggiorno qualora le amministrazioni abbiamo dimostrato  un impegno serio nel aver attivato tutte le misure necessarie per qualificare la spesa  e abbiano adottato scelte concrete  per combattere l’evasione fiscale. “Chiediamo – spiegano la segretaria della Cgil Simona Ricci e il segretario della Uil Riccardo Morbidelli -   un Patto antievasione da sottoscrivere  a livello della Conferenza provinciali delle  Autonomie locali che preveda anche  l’istituzione di un consiglio tributario per segnalare agli organi competenti eventuali situazioni di evasione fiscale”.
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25/11/2011 Che nessuno sia solo - questo facciamo, questo chiediamo
La crisi economica e finanziaria che ha subito un’accentuazione con rischi notevoli per il nostro paese, e con evidenti ripercussioni sul lavoro e sulle famiglie, la situazione politica estremamente articolata e complessa, il ruolo centrale che possono assumere le parti sociali, la necessità di agire anche a livello regionale e locale per tutelare il lavoro, ridefinire il welfare, garantire una equa partecipazione ai sacrifici (“chi ha di più contribuisca di più”), impongono un impegno straordinario della nostra Cisl a tutti i livelli.Per mettere in evidenza le posizioni Cisl sullo scenario nazionale e avanzare proposte per rilanciare l’azione sindacale nella nostra regione, nei nostri territori, nelle aziende marchigiane, è indetta una Manifestazione regionale SABATO 3 Dicembre 2011 PRESSO IL TEATRO DELLE MUSE di ANCONA, con inizio alle ore 9,30“CHE NESSUNO SIA SOLO - QUESTO FACCIAMO, QUESTO CHIEDIAMO” sono le parole chiave della manifestazione; esse danno il senso di una priorità che per la Cisl è rappresentata dalle persone – “Che nessuno sia solo” -, ed al contempo della necessità che alle proposte e alla rivendicazione di politiche a tutela del lavoro e della coesione sociale - “questo chiediamo” -, venga messo in campo dalla Cisl anche un protagonismo che valorizzi l’azione autonoma del sindacato per promuovere il lavoro e riallestire il sociale – “questo facciamo” -.Credo non sfugga a nessuno la necessità di un impegno straordinario dell’organizzazione per la piena riuscita dell’iniziativa. Saranno presenti il Segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini, l’economista Alberto Berrini e saranno invitate a partecipare all’iniziativa le istituzioni regionali, soggetti imprenditoriali, organi di stampa.Vi invitiamo ad attivarvi fin da subito, per far partecipare ad Ancona il maggior numero possibile di delegati e iscritti.Nella certezza dell’impegno di ognuno di noi, vi saluto cordialmente.Il Segretario Generale(Stefano Mastrovincenzo)
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24/11/2011 Convegno: “Famiglie, consumi e stili di vita”
Prosegue l’impegno delle associazioni e delle organizzazioni di ispirazioni cristiana, tra le quali la Cisl e l’Anolf, con un secondo appuntamento dal tema  “Famiglie, consumi e stili di vita”  che si svolgerà a Pesaro, presso la sala del consiglio comunale alle ore 17.30, il 6 dicembre prossimo  e vedrà la partecipazione di Natale Brescianini Priore Eremo di Monte Giove, Luigi Ceccarini Università degli Studi di Urbino, Mario Mastriforti Presidente Cooperativa Campo Base e Michele Ricci Presidente Mcl Pesaro – Urbino.
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21/11/2011 IAL: corso per assistente familiare
Lo IAL CISL organizza un corso  di formazione professionale per assistente familiare.  Il corso, gratuito, è finalizzato alla professionalizzazione  di 15 giovani e adulti, occupati e disoccupati (o inoccupati) , maggiorenni e residenti o domiciliati nella Provincia di Pesaro e Urbino.  Per informazioni rivolgersi a IAL  via del Cinema, 5 Pesaro tel. 0721/370583.
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19/11/2011 Piano sanitario, i sindacati chiedono certezze
Il Piano socio sanitario regionale è un generico programma d'intenti, che non chiarisce azioni, tempi e risorse per raggiungere i risultati che si prefissa. Questa è l'opinione che i Segretari generali di Cgil Cisl e Uil, Gianni Venturi, Stefano Mastrovincenzo e Graziano Fioretti hanno espresso in un documento unitario presentato alla Regione Marche. In sintesi sono due  i punti critici. La previsione di  due reti, una  territoriale e una ospedaliera all'interno di ogni Area Vasta, ciascuna con la propria direzione, ripristina la centralità degli ospedali  a discapito dei servizi territoriali, sguarnendo di personale questi ultimi - anche in forza della norma che permette di sostituire la metà del personale che va in pensione - e pregiudicando la possibilità di una vera integrazione socio sanitaria.Dal piano poi deriva il rischio di una "privatizzazione indotta dei costi" sia per quanto riguarda la spesa per gli investimenti per i quali sempre di più si ricorrerà ai finanziamenti su progetti di privati, sia per le funzioni territoriali, che se affidate a privati costeranno sempre di più, con l'aumento dei ticket sanitari sulle famiglie già provate dalla crisi.I sindacati chiedono quindi che il Piano socio sanitario esprima obiettivi più dettagliati, con risorse, progetti e una tempistica meglio definita. In alternativa, se questo compito verrà delegato alle Aree Vaste, pretendono che a queste ultime venga attribuita la personalità giuridica, in modo tale da poter realizzare una concertazione effettiva e reale a tutti i livelli territoriali, sia di Area Vasta che di Distretto.In ogni caso Cgil Cisl e Uil chiedono che il confronto sul Piano venga allargato anche alla presenza del Presidente della Regione Gian Mario Spacca, con il quale, su questo tema, è in agenda un incontro per mercoledi mattina.
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16/11/2011 Fim – Cisl : conclusa l’assemblea organizzativa Nazionale
Si è conclusa l’assemblea organizzativa della Fim Cisl Nazionale tenutasi a Pesaro che ha visto la partecipazione di circa 350 tra dirigenti e delegati del sindacato dei metalmeccanici  che si sono interrogati su come la crisi ha cambiato il mondo del lavoro e quello sindacale.Ai lavori ha partecipato anche il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni, che approfittando dell’occasione ha incontrato la dirigenza pesarese.“Siamo molto soddisfatti – afferma il Segretario della Fim Cisl Pesaro, Leonardo Bartolucci – per la qualità dei lavori della nostra assemblea,  e anche perché la nostra categoria  con le sue idee riformatrici è  in grado di favorire quel cambiamento, anche organizzativo, di cui necessita tutto il sindacato confederale per affrontare le sfide di un futuro che cambia velocemente.Al centro del dibattito  è stata posta la figura  del delegato, un protagonista che ogni giorno si spende nelle fabbriche che con la sua attività sindacale  si mette a servizio dei lavoratori  ma che ha bisogno di nuovi strumenti per farlo. “Mi riferisco – continua Bartolucci – alla formazione da dare ai delegati nel rapporto con le imprese, la realizzazione di un livello comunicativo in azienda e soprattutto veicolare le informazioni anche con il web per tenere insieme i lavoratori, magari quelli più giovani non più abituati alle assemblee e il mondo impiegatizio”.La Fim Cisl di Pesaro viene da diversi anni di crescita di iscritti e ha raggiunto il suo massimo storico arrivando a quota 2002 iscritti. Questo – conclude Bartolucci – ci responsabilizza, perché sa da un lato è un buon riconoscimento, dall’altro ci spinge ad analizzare i nuovi bisogni su cui intraprendere un lavoro di miglioramento
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13/11/2011 L’azienda Artic di Montelabbate verrà chiusa
La Clabo group non ha intenzione di tornare sui suoi passi e procede con la messa in mobilità di 27 su 54 dipendenti dell’Artic e la conseguente  chiusura del sito produttivo di Montelabbate. Nell’incontro avuto presso la sede di Confindustria di Ancona  il management della Clabo group,  ha ribadito, infatti,  l’esubero in totale di 73 dipendenti e ha deciso, nonostante la contrarietà dei sindacati,  di chiudere lo stabilimento nel Pesarese  e trasferire i lavoratori non licenziati a Jesi. “Il prezzo maggiore lo pagano i lavoratori di Montelabbate – spiega la Filca Cisl – è una scelta miope, fatta nella logica di riduzione dei costi, con la consapevolezza che produrrà una riduzione dell’efficienza. La scelta di chiudere lo stabilimento di Montelabbate non risanerà i problemi finanziari della Clabo, anzi  si perde così  un significativo sito produttivo, marchio leader nell’arredo bar,  che ha raggiunto elevati standard  e che, difficilmente, con i tagli che si vogliono attuare  manterrà gli stessi livelli nella produzione.” I sindacati non sono  convinti delle spiegazioni fornite dal management. “La verità emersa dall’incontro, spiegano ancora i rappresentanti della  Filca Cisl a nostro avviso, è invece quella di una volontà predeterminata e scaturita da una parte del nuovo gruppo dirigente che, come ha già fatto altrove, si vuole liberare in fretta anche del sito di Montelabbate.” Ci chiediamo  perché, visto che l’Artic non è più strategica per la Clabo group , la direzione aziendale non la collochi  sul mercato per vedere se qualche investitore o gruppo industriale sia interessato all’acquisto? Così si potrebbe risanare parte del debito  e ridurre i costi “insostenibili” per il mantenimento del sito.  I sindacati chiedono alla Clabo di ritirare la procedura di mobilità e di ripensare seriamente al futuro  dell’ Artic.    
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06/11/2011 La Fim in Azienda… con te!
Nei giorni 9-10-11 novembre si terrà a Pesaro la XIII Assemblea Organizzativa della Fim – Cisl dal titolo “la Fim in Azienda …con te!"Il programma prevede tre giorni di lavori che saranno conclusi  dagli interventi del Segretario Generale Cisl Raffaele Bonanni e del Segretario Generale Fim Giuseppe Farina.XIII-AssembleaOrganizzativa-Invito
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06/11/2011 Berloni: ripreso il confronto
Il 4 novembre presso la sede della Berloni spa si è tenuto un incontro sindacale alla presenza della proprietà Berloni, dei consulenti aziendali, di Confindustria Pesaro e delle OO.SS. unitamente alla RSU Aziendale.L’incontro ha avuto lo scopo di riprendere il confronto sul Piano Industriale di risanamento, recentemente sottoscritto e approvato dagli Istituti di Credito, oltre che sugli strumenti tecnici necessari per affrontare e gestire la situazione di esubero di personale, conseguente alla dismissione di alcune attività.Nell’occasione l’Azienda ha consegnato alle OO.SS. e alla RSU Aziendale copia del Piano Industriale ed ha comunicato il proprio impegno a ripristinare una data fissa per l’erogazione mensile delle retribuzioni al personale.Si è anche fissata una nuova data per riprendere il dialogo e per affrontare concretamente il percorso da condividere al termine dell’attuale periodo di utilizzo dei contratti di solidarietà che termineranno il 3 gennaio 2012.
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02/11/2011 Nuovo incontro con la Clabo
Il 3 Novembre si svolgerà l'incontro tra le RSU delle Organizzazioni Sindacali di categoriacon la direzione aziendale e il management della Clabo Group. Nonostante  ladura reazione dei lavoratori della Clabo, l'azienda ha confermato iltrasferimento a Jesi del sito produttivo di Montelabbate e la messain mobilità di 70 addetti su 230. Di questilicenziamenti ben 30 a Montelabbate. Una soluzione che non risolve iproblemi della Clabo ma anzi lo smantellamento del sito diMontelabbate indebolisce notevolmente la capacità produttiva delgruppo. " Questa strategia non convince la Filca Cisl diPesaro  - Urbino - afferma il Segretario TerritorialeGiovanelli Giovanni - in quanto la chiusura del sito di Montelabbatefa perdere alla Clabo le performance del prodotto arredo bar e lariduzione dei costi non servirà a risanare il debito. Siamostupiti che l'azienda Clabo per risanare il debito tagli e chiuda ilsito che garantisce le migliori performance in termini diproduttività e di fatturato”.
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02/11/2011 Festa del socio
Domenica 29 ottobre  presso Villa Borghese a Montecchio  nell’ambito della tradizionale “Festa del socio ”si sono dati  appuntamento  gli associati  della zona territoriale  FNP-CISL di Pesaro. E’ stata l’occasione per trascorrere un pomeriggio all’insegna del buonumore e del divertimento  con l’aggiunta di un momento particolare dedicato  alla campagna nazionale per la sicurezza dei pedoni quali utenti deboli della strada. E’ stata presente  una pattuglia della polizia municipale guidata dal Tenente Battistoni Bernardino  che ha richiamato l’attenzione sul nuovo articolo  191 del codice della strada che obbliga i conducenti a dare la precedenza non solo ai pedoni  che si trovano  sulle strisce pedonali ma anche a coloro  che si accingono ad attraversarle.L’iniziativa rientra nel progetto nazionale, “Siamo tutti pedoni”, avviato ad inizio anno,  rivolto, in primo luogo, ai conducenti di auto e moto, principali responsabili delle tragedie stradali,  ma più in generale punta a parlare a tutti, per costruire una nuova cultura della strada.Per l’occasione è stata anche allestita una mostra e distribuito il libretto della campagna “Siamo tutti pedoni”.Il Segretario di Lega Vittorio Calisini e il Segretario provinciale FNP Eliseo Sabbatini hanno illustrato i punti più salienti dell’iniziativa, aggiungendo che tra i più colpiti dall’insicurezza stradale ci sono gli anziani.All’incontro erano presenti il Segretario Regionale FNP Mario Canale e il Segretario Provinciale della Cisl di Pesaro –Urbino Sauro Rossi che hanno condiviso l’importanza di sensibilizzare la popolazione al rispetto delle regole e al rispetto del diritto alla mobilità degli utenti più deboli.I partecipanti hanno poi dato avvio alla “Festa del socio” con momenti  piacevoli e conviviali.
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28/10/2011 Per-Corso Fiscale e Tributario gratuito
Il Caf di Pesaro e Urbino organizza un Per-corso Fiscale e Tributario gratuito finalizzato ad eventuale assunzione. Requisiti richiesti: - Diploma e/o laurea a indirizzo tecnico-economico; - Disponibilità agli spostamenti; - Flessibilità di orario; - Conoscenza informatica. È richiesta la disponibilità a partecipare alle varie fasi del corso di formazione della durata di 120 ORE. Le adesioni, attraverso invio curriculum, dovranno pervenire entro e non oltre il 25 NOVEMBRE 2011 a mano, mezzo posta o via Fax 0721/30212 presso sede CAF CISL di Pesaro, Via Porta Rimini n.11 o via e-mail al seguente indirizzo rf.pesaro@cisl.
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25/10/2011 CISL FP Pesaro – Urbino:nel Pubblico Impiego è necessaria una Riforma organizzativa
La manovra di luglio del Governo ( DL n. 98/2011) prevede la possibilità  di predisporre piani triennali “di razionalizzazione e riqualificazione della spesa, di riordino e ristrutturazione amministrativa, di semplificazione e digitalizzazione, di riduzione di costi della politica e di funzionamento” ecc., con la possibilità di utilizzare parte delle economie  realizzate a favore dei dipendenti tramite il sistema premiante del d.lgs 150/2009.Al fine di discutere  a 360 gradi dell’organizzazione del lavoro e poter recuperare risorse da erogare al Personale,con l’obiettivo primario di migliorare l’efficienza dei servizi a favore dei cittadini, la CISL  FP   ha richiesto un incontro ad hoc alla Provincia  ed ai Comuni di Pesaro, Fano e Urbino  come inizio di una strategia  volta ad ottenere nel tempo e in tutti gli Enti  una riforma organizzativa e di mentalità del pubblico impiego , attraverso la eliminazione degli sprechi (che sono tanti), la razionalizzazione delle risorse umane, strumentali e quindi economiche, la valorizzazione delle professioni e del merito anche individuale, allo scopo principale di migliorare i servizi erogati  alla cittadinanza.Un paese democratico e civile  non può fare a meno di servizi pubblici, ma allo stesso tempo un paese democratico e civile può pretendere, meritare ed avere servizi pubblici efficienti  e di qualità.Intendiamo  lavorare a tutti i livelli affinché questa necessaria riforma del Pubblico Impiego possa essere raggiunta con buona pace di certa politica e di certa Dirigenza, affinché il servizio pubblico torni ad essere considerato “risorsa” del Paese e non “peso”.Il Segretario Generale CISL FP Dott. Francesco Todaro
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18/10/2011 Tagli ai Trasporti Pubblici Locali: gravi difficoltà per il personale addetto.
Il sindacato dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil Marche dichiarano in un comunicato stampa la loro disapprovazione ai tagli decisi dalla finanziaria con gravi ripercussioni sul servizio pubblico e sull'occupazione e sollecitano ancora una volta la Regione Marche ad un incontro per una riarticolazione del Trasporto Pubblico Locale nelle Marche.
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18/10/2011 Spesa pubblica: 15 anni di tagli lineari non sono serviti a niente.
La Funzione Pubblica della Cisl in un documento racconta la vicenda del taglio dei buoni pasto ai dipendenti pubblici: l'annuncio del Governo, la reazione della Cisl, la marcia indietro repentina del Governo.
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18/10/2011 E' finita la benzina. Dai Vigili del Fuoco alla Polizia Penitenziaria tutti in piazza.
Tutti i sindacati del comparto sicurezza e  del soccorso pubblico scendono in piazza per  una nuova, importante mobilitazione  che si rende necessaria a seguito degli ulteriori tagli determinati dall’ultima manovra finanziaria. L' obiettivo è quello di mettere in atto forme di protesta che possano richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e  raccontare a gran voce in quale grave situazione si trovano le forze che si occupano della sicurezza dei cittadini come i Vigili del Fuoco,  Polizia Penitenziaria,  Polizia e Corpo Forestale. In questo settore, già falcidiato dalle precedenti finanziarie, meno risorse si traduce in minore prevenzione che equivale automaticamente  a minore sicurezza.  Eclatante è la carenza di carburante per i mezzi di soccorso. In questi giorni  molte sono le denunce  sindacali in questo senso e le manifestazioni si sono caratterizzate  in tutta Italia per la presenza di alcuni fusti vuoti per olio motore o benzina a simboleggiare proprio questa  mancanza. Per rendere ancora più efficace il messaggio, facendo toccare con mano l'assoluta insensibilità di questo Governo e della sua maggioranza ai problemi della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico che hanno dirette conseguenze sul benessere dei cittadini, nonché alle problematiche degli addetti ai  comparti della sicurezza, provocatoriamente i sindacati nelle piazze della protesta hanno distribuito la stampa fac-simile di una cedola/obbligazione che rappresenta la proposta paradossale della sottoscrizione pubblica da parte dei cittadini di una cedola di “Obbligazione per avere maggiore sicurezza, legalità e sviluppo” . L' intenzione è quella di chiedere alla gente di contribuire concretamente per l’acquisto di carburante. Saranno i cittadini stessi a preoccuparsi della loro sicurezza e a versare per proprio conto il contributo volontario, direttamente ai Fondi assistenza ministeriali di competenza. La Rassegna Stampa delle manifestazioni del 18 ottobre 2011  nelle principali città marchigiane: Ancona, Ascoli, Macerata, PesaroL'articolo di Conquiste del Lavoro sulla Manifestazione a Roma del Pubblico Impiego del 12 ottobre 2011Il Comunicato Stampa di annuncio delle mobilitazioniUltime notizie IL COMUNICATO UNITARIO
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17/10/2011 FERRETTI YACHTS: ORA VANNO MESSE LE CARTE IN TAVOLA
Si è tenuto presso l’unione industriale di Forli l’atteso incontro tra la Direzione del gruppo FERRETTI YACHTS e le RSU dei cantieri italiani assistite dalle Segreterie Territoriali e Nazionali di FENEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL. L’incontro aveva per oggetto il confronto tra le parti per il rinnovo del contratto integrativo aziendale di gruppo, Le Segreterie Nazionali, appreso dalla stampa odierna, che la proprietà della FERRETTI ha valutato inadeguata la proposta avanzata dal gruppo industriale cinese SHANTUI, interpretando anche le attese dei lavoratori, hanno manifestato la loro grande preoccupazione. In particolare alle Organizzazioni Sindacali non sono note le ragioni che hanno portato a valutare inadeguata la proposta e questo non aiuta a chiarire alle maestranze come dare attuazione al piano di sviluppo aziendale. Vogliamo ricordare alla proprietà e a tutti quelli interessati al futuro del gruppo FERRETTI YACHTS che con la ristrutturazione, si sono costruite le basi per realizzare il rilancio del gruppo con il consolidamento dei 7 cantieri italiani, i loro livelli occupazionali (circa 2000 addetti), anzi a nostro giudizio i cantieri vanno potenziati con assunzioni di giovani per recuperare il numero di dimissioni straordinarie avvenuto in alcuni di essi. Resta comunque oggi urgente procedere alla ricapitalizzazione dell’azienda e l’abbattimento del debito per sostenere il piano di sviluppo dell’azienda e dell’attività produttiva, per questo serve un nuovo soggetto imprenditoriale. Il contesto economico globale ha modificato le politiche di marketing nel settore della nautica, queste risultano essere oggi fortemente condizionate dall’andamento dei saloni di Cannes e Genova dove si è registrata una caduta degli ordinativi rispetto alle precedenti edizioni e di conseguenza una riduzione della capacità di autofinanziamento del ciclo produttivo. Questa situazione rischia nei prossimi giorni di creare problemi alla produzione con il ricorso ad ammortizzatori sociali. L’incertezza sulla capacità finanziaria dell’azienda va rimossa in tempi rapidi, da parte nostra se ciò non avverrà saremo costretti a prendere iniziative contro la proprietà che dimostra di non essere in grado di garantire il futuro del gruppo industriale.  Forli, 14 ottobre 2011 Le Segreterie FENEAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL
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12/10/2011 "Lavoro pubblico Pubblico valore" 12 ottobre manifestazione a Roma.
dall'Ufficio Stampa Cisl Scarica il  Volantino
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12/10/2011 Contro il “gelo” dell’Artic, lavoratori pronti alla lotta
Pesaro  - L’azienda rifiuta qualsiasi soluzione alternativa al trasferimento a Iesi dello stabilimento di Montelabbate.“ Un’ostinazione incomprensibile.”. Questo il commento di Fillea Cgil e Filca Cisl al termine dell’incontro di questa mattina in prefettura per cercare di trovare un’alternativa alla decisione del Gruppo Clabo di Jesi di trasferire, e quindi di chiudere, la produzione dell’Artic di Montelabbate.All’incontro erano presenti il Prefetto, il presidente della Provincia, il sindaco di montelabbate, i sindacati e l’Ad della Clabo. Nonostante le richieste di tutti, sindacati e rappresentanti istituzionali, l’atteggiamento della Clabo è stato irremovibile.“Siamo assolutamente delusi dalla totale chiusura dell’azienda che non ha voluto fare alcun passo avanti per sbloccare la situazione. Il trasferimento della Artic fa parte di un piano di risanamento molto ampio che riguarda tutta la Clabo ma  secondo noi tale scelta è assolutamente sbagliata e non riusciamo a comprendere perché nonostante le varie proposte formulate, l’azienda si sia trincerata dietro un no ostinato. Un muro insomma”.Nel pomeriggio si è svolta un’assemblea con i lavoratori che hanno deciso di continuare lo stato di agitazione e di decidere tempi e iniziative di lotte. Fra 15 giorni è stato fissato nuovo appuntamento sempre in prefettura.
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11/10/2011 Congresso provinciale del Siulp
 Pesaro - il Sindacato unitario dei lavoratori di Polizia  si riunirà il 12 ottobre  all'hotel Excelsior a Pesaro  per eleggere il nuovo segretario provinciale e gli altri rappresentanti sindacali. Verrà analizzato  il difficile contesto sociale ed economico del Paese  in correlazione alle enormi  difficoltà  con le quali le forze di polizia svolgono la loro attività. All'evento, oltre ai vertici regionali e nazionali del sindacato, parteciperanno il sindaco  di Pesaro di Luca Ceriscioli, il presidente della provincia Matteo Ricci, il prefetto Attilio Visconti, il questore Italo D'Angelo e il segretario provinciale Cisl Sauro Rossi.
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10/10/2011 Artic non cede e conferma il trasferimento a Jesi
Si inasprisce la vertenza Artic di Montelabbate (Gruppo Clabo di Jesi) che ha presentato un piano considerato inaccettabile dai sindacati di categoria Cgil Cisl Uil di Pesaro e Jesi, che prevede lo spostamento della produzione dello stabilimento di Montelabbate a Jesi. Oltre a questo si aggiungono 72 dipendenti dichiarati in esubero in tutto il Gruppo.“Dall’incontro di ieri con la proprietà – informa la  Filca Cisl  – non sono state prese in considerazione soluzioni alternative al trasferimento, nonostante l’impegno dell’azienda a discuterne, soprattutto dopo le giornate di sciopero della scorsa settimana”.L’azienda ha dunque riconfermato l’assoluta e categorica volontà di lasciare lo stabilimento di Montelabbate e di procedere al licenziamento di 72 lavoratori.“Di fronte a tale irremovibilità che consideriamo sbagliata ci opporremo con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione – dichiara la Filca – e denunciamo la scarsa credibilità del piano che, tuttavia, avremo occasione di approfondire insieme ai rappresentanti delle istituzioni locali in un incontro in Prefettura convocato per martedì 11 ottobre. In quella sede ribadiremo la volontà dei lavoratori di mantenere un importante sito produttivo strategico sia per l’azienda sia per l’intero territorio”.Martedì 11 ottobre, inoltre, i lavoratori dell’Artic saranno di fronte a palazzo Ducale per un presidio durante lo svolgimento dell’incontro.
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02/10/2011 Convegno: "Tendenze demografiche: problemi a livello globale e locale "
Dopo la veglia "Giovani e lavoro" organizzata a Pesaro nello scorso maggio dalle associazioni e organizzazioni di ispirazione cristiana, tra le quali  la Cisl e l’Anolf di Pesaro – Urbino,  prosegue l’impegno con un ciclo di tre incontri aperti alla cittadinanza.Si tratta di tre appuntamenti, che si avvarranno del contributo di esperti.L’intento è di aprire un confronto con i giovani e la comunità locale,  sulla base degli orientamenti e della posizione della Chiesa sui problemi sociali.La crisi economica, la precarietà, la disoccupazione e i cambiamenti nel mondo del lavoro ci chiamano infatti ad assumere più precise responsabilità.In particolare verso le nuove generazioni che chiedono una società normale, nella quale vivere, esprimersi, costruire la propria famiglia e il proprio futuro.Tuttavia, anche a livello locale, non sempre i cattolici impegnati in politica appaiono consapevoli della situazione e del loro ruolo. Spesso impacciati e dimentichi della loro identità, senza autonomia e senza iniziativa personale.Mentre la condizione delle persone e delle famiglie si fa giorno dopo giorno più precaria.  Anche se taciuta per dignità e riserbo.Difficile e dura la solitudine degli anziani con redditi e pensioni insufficienti. Drammatica fino all’estremo quella dei senza fissa dimora. Negli ultimi due inverni, come segnala la Caritas Diocesana, sono morte a Pesaro quattro persone, tra i quaranta e i cinquant’anni, che dormivano in ricoveri di fortuna.C’è bisogno di esempio e di sobrietà in politica, non di vanità e di effetti mediatici.Per ridare fiducia all’azione amministrativa e speranza nel futuro, occorre sperimentare forme nuove di partecipazione e di coinvolgimento diretto dei cittadini nel governo delle città.C’è bisogno di richiamare con forza e severità la politica e le istituzioni alla responsabilità che il loro ruolo e mandato richiedono. E’ troppo scandaloso il divario tra i privilegi della politica e la condizione di chi vive del proprio lavoro, spesso precario.Gli incontri affronteranno i temi della condizione giovanile, dei bilanci familiari, del lavoro  e della solidarietà.Il primo appuntamento su “Tendenze demografiche: problemi a livello globale e locale” si svolgerà a Pesaro, presso la sala del consiglio comunale alle ore 17.30, il 4 Ottobre prossimo e vedrà la partecipazione di Antonio Golini del Dipartimento di Scienze Demografiche dell’Università di Roma.
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01/10/2011 Assemblea dei quadri e delegati della Cisl di Pesaro - Urbino
Si è svolta giovedì 28 settembre l ‘assemblea provinciale dei quadri e  delegati  della Cisl di Pesaro – Urbino.E’ stata un’ assemblea partecipata che ha visto la presenza di  più di 160 delegati. I temi posti all’attenzione riguardavano le recenti manovre economiche del governo e le conseguenze  di queste sotto il profilo dell’equità sociale.Il Segretario Generale UST  di Pesaro – Urbino Sauro Rossi, introducendo i lavori, ha  ribadito le tesi della Cisl:  per risanare il Paese occorrono la salvaguardia del lavoro e il rilancio dello sviluppo nel segno della coerenza, della responsabilità e dell’equità.Facendo riferimento alla attuale crisi valoriale oltre che economica e finanziaria, Stefano  Mastrovincenzo  Segretario Generale  della Cisl Marche, ha messo in evidenza  come la piramide formata da  etica, politica, economia, finanza  in questo periodo storico  si è capovolta, la finanza  ormai  detta le regole  sia sull’economia che sulla politica, siamo di fronte ad  crisi di civilizzazione.La crisi economica è talmente profonda,  continua Mastrovincenzo,  da mettere in discussione  perfino  le sovranità nazionali portando sull’orlo del fallimento  gli Stati. Si tratta di uno scenario per noi assolutamente nuovo e, in questa misura, imprevedibile. Sul tema del lavoro ha posto l’attenzione sulla crescita esponenziale di nuovi disoccupati nel mondo occidentale e del ruolo del sindacato di fronte a questa  nuova realtà. E’ questa una crisi  che sta mettendo in discussione il futuro delle giovani generazioni che vedono seriamente  compromessa la possibilità di realizzare i propri progetti di vita.Il Segretario  Nazionale Liliana Ocmin, ha portato  le conclusioni al dibattito che è stato articolato ed approfondito. La Ocmin sostiene che la coerenza, la responsabilità e l’equità sono i tre pilastri  su cui dovranno appoggiare  le misure che saranno realizzate per consentire al paese di risollevarsi e riprendere a crescere,   ha posto, inoltre, l’attenzione  sulla questione di genere,  sul basso tasso di occupazione femminile in Italia  che raggiunge il 49% e come questo  dato sia un fattore negativo per la  crescita del Paese, la piena occupazione femminile è condizione senza la quale non può realizzarsi un armonico sviluppo del Paese.
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29/09/2011 La CISL di Pesaro - Urbino si mobilita
Nel quadro delle mobilitazioni  avviate dalla Cisl nazionale,  la  Cisl di Pesaro – Urbino organizza per giovedì 29 settembre l’Assemblea provinciale dei quadri e dei delegati alle ore 15.00 presso la Sala Montefeltro  - Quartiere Fieristico via delle Esposizioni n. 33 – Campanara di Pesaro per ribadire  la propria  valutazione negativa sulle recenti manovre del Governo, in special modo per le conseguenze che si manifesteranno sotto il profilo dell’equità sociale.La Cisl sostiene, infatti, che per  risanare il  Paese  e risolvere i molteplici problemi  che l’affliggono  occorrono risorse per  la salvaguardia del lavoro e il rilancio dello sviluppo  nel segno della coerenza, della responsabilità e dell’equità.All’Assemblea parteciperà il  Segretario Generale della USR Marche  Stefano Mastrovincenzo ed il Segretario Nazionale Liliana Ocmin.
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22/09/2011 L'accordo che rilancia le relazioni sindacali e la contrattazione
E’ stato sottoscritto in via definitiva l’Accordo Interconfederale – già siglato in data 28 giugno 2011 -  tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. Nell’accordo si conferma la comune volontà di far applicare compiutamente tutte le norme  previste nell’intesa e viene anche manifestato l’impegno affinché tutte le rispettive strutture ai vari livelli si attengano a quanto concordato. E’ stata inoltre ribadita l’autonoma determinazione delle parti nella trattazione delle materie inerenti le relazioni industriali e la contrattazione.L'ACCORDO INTERCONFEDERALE di mercoledì 21_09_2011SPECIALE RASSEGNA STAMPA
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21/09/2011 Edilizia: appalti pubblici e ribassi
Le notizie sulle infiltrazioni della camorra nella provincia  di Pesaro – Urbino e in particolare nel settore dell’edilizia ha suscitato molto scalpore nell’opinione pubblica. “Per gli addetti ai lavori questo fatto - sottolinea il Segretario Territoriale Filca – Cisl Giovanni Giovanelli -  invece è la punta di un iceberg: gli appalti pubblici vengono aggiudicati da imprese spesso provenienti da zone ad alta densità camorrista e  con ribassi che vanno  dal 26 % al 40% sino a raggiungere anche il 44% di ribasso”.  L’importo degli appalti, in molti casi,  supera  abbondantemente  l’importo del milione di euro  e le opere da realizzare richiedono un significativo impiego di  manodopera e materiali.  “Non è possibile aggiudicarsi – continua Giovanelli - appalti con ribassi così elevati perché ciò significa automaticamente il non rispetto delle norme  in termini di manodopera ed adempimenti contributivi, fiscali, previdenziali e la mancanza di qualità nella realizzazione delle opere, basti vedere cosa è successo nella realizzazione della scuola elementare di Borgo Santa Maria”.La Filca Cisl chiede quindi maggiore attenzione  su alcuni elementi per evitare tali infiltrazioni, in primo luogo  la richiesta del DURC  (Documento Unico Regolarità Contributiva) da parte delle stazioni appaltanti:  nella provincia di Pesaro – Urbino vengono fatte lavorare imprese a cui non è richiesto il documento che attesta la regolarità previdenziale e retributiva. In secondo luogo l’aggiudicazione di appalti per specifici lavori di edilizia a ditte che non applicano il contratto dell’edilizia ma che applicano contratti anomali come quello delle cooperative di servizi sociali.La Filca Cisl chiede pertanto l’immediata attivazione del tavolo tecnico, come previsto dal protocollo firmato in prefettura  lo scorso 3 marzo, per il monitoraggio degli appalti pubblici e un profondo senso di responsabilità civile a tutti i livelli affinché in questo periodo di crisi il poco lavoro che c’è sia  eseguito nel rispetto delle norme e delle leggi.
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