Notizie dai territori

19/08/2016 Ciclabili a Fano, un’occasione persa
“Il piano delle asfaltature delle strade, - afferma Giovanni Giovanelli  responsabile Cisl di Fano, poteva essere l’occasione per realizzare finalmente piste ciclabili che collegassero la città di Fano: viale Adriatico, viale Dante Alighieri, via Gentile da Fabriano, via Pisacane  e viale XII settembre, tutte strade ad alta densità di traffico che invece potevano diventare strade ad alta densità di piste ciclabili realizzando un circuito ciclabile di collegamento della città . Ad oggi la possibilità di infrastruttare con una rete di piste ciclabili la nostra città sembra rimanere nel cassetto dei sogni e delle attese".Se poi si pensa che nelle prossime settimane, dopo il completamento della famosa interquartieri che sfocia di fronte alla pista di atletica Zengarini, un' intera zona di Fano - Poderino e Trave, quartieri pilota per Fano città dei Bambini -  diventeranno arterie stradali sulle quali si scaricherà il traffico della interquartieri e un domani, non molto lontano, il traffico della bretella di collegamento scaricherà il suo traffico su via della Fornace e via della Trave, si capisce che Fano città dei Bambini diventerà un semplice ricordo dalla segnaletica desueta e scolorita.Altro che Fano città dei Bambini. Quale viabilità per questi quartieri ma soprattutto questa giunta vuole realizzare la mobilità sostenibile? Con quali scelte, quali tempi e quali modalità di intervento? Oppure si stanno cercando scelte compromissorie per non scontentare nessuno?In questo senso la vicenda di via Nolfi e di via Cavour che dovrebbero essere pedonalizzate invece sono aperte al traffico e al parcheggio delle auto, sono l’espressione di scelte che non vengono prese!Urgono immediatamente decisioni urbanistiche per avere piste ciclabili diffuse e tra loro connesse che favoriscano la mobilità sostenibile.Sono scelte che devono essere prese con fermezza: solo in questo modo si realizzerà una città più a misura di bambino e meno a misura di macchina. Giovanni GiovanelliResponsabile CISL AST DI FANO
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04/08/2016 Jp Industries: stop ai licenziamenti, prosegue il confronto
Nell’incontro di oggi 4 agosto tra le Organizzazioni Sindacali di Marche ed Umbria e l’imprenditore della JP industries Giovanni Porcarelli, in riferimento all’avvio della procedura di mobilità, Fim, Fiom e Uilm hanno ottenuto il ritiro della procedura stessa. Sussistono le condizioni per poter avviare l’attività. Il grido d’allarme che lanciano i sindacati: «Non possiamo rimanere soli, l’importanza del ritiro della procedura non deve distogliere tutti i soggetti -governo, regioni e territori - dall’attenzione su questa vicenda, perché i problemi rimangono tutti sul tavolo». Per un definitivo e strutturale avvio dell’attività necessita, nell’immediato, serve un supporto finanziario decisivo da parte delle banche. Su tutto ciò diventa prioritario il ruolo del governo, che deve operarsi immediatamente con l’apertura di tavoli concreti e capaci di assumere decisioni definitive per poter mettere fine a tali problemi e dare la speranza concreta ai lavoratori. «Il ritiro della procedura è stata la condizione necessaria che avevamo chiesto, con forza da subito, per proseguire nel confronto alla proprietà di J&P. – annuncia Andrea Cocco, segretario Fim Cisl Marche – Confidiamo che il dialogo costruttivo tra le parti, con il supporto delle istituzioni, possa favorire una fase di sviluppo e consolidamento dell’impresa e del territorio». «Avevamo definito sbagliata nel merito, nel metodo e nei tempi la scelta della J&P di aprire la procedura di mobilità per licenziare 400 lavoratori ex Merloni. – dichiara Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche - Oggi esprimiamo soddisfazione per la revoca della procedura, sottolineiamo la necessità di un sistema del credito che affianchi le imprese ed allo stesso tempo la necessità di imprenditori che abbiano il senso della responsabilità sociale verso i lavoratori e verso il territorio». 04/08/2016
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01/08/2016 Tanti dubbi e poche certezze per l'Area Vasta 3
Venerdì 29 luglio si è tenuto l’incontro tra la Direzione dell’AV 3 e CGIL, CISL e UIL di Macerata unitamente alle rispettive federazioni di categoria del Pubblico Impiego e dei pensionati. All’ordine del giorno era posto, in particolare, il confronto sulle liste di attesa, come previsto dall’incontro precedente del Tavolo. Con rammarico dobbiamo constatare l’inconcludenza dell’incontro in quanto i dati fornitoci rispetto ai tempi medi di attesa per l’accesso alle prestazioni sono risultati carenti, parziali e incompleti perché riferiti solo a periodi campione, nonché poco indicativi e non coincidenti né con le nostre analisi né con la percezione reale degli utenti. Su questo tema, a seguito delle nostre richieste, la Direzione dell’Area Vasta 3 si è impegnata a fornirci dati più completi relativi al primo semestre del 2016 e alle azioni che la Direzione stessa ha finora messo in campo e intende assumere nei prossimi mesi per il governo e la riduzione delle liste d’attesa, soprattutto alla luce delle criticità che abbiamo rappresentato e riscontrato. Abbiamo espresso la necessità di un confronto che metta al centro un’analisi complessiva della sanità nell’Area Vasta 3 che affronti le questioni delle liste d’attesa, della riorganizzazione delle reti cliniche, della rete di emergenza, del presidio sanitario del territorio, nella consapevolezza che il nodo ineludibile da affrontare con urgenza resta la carenza di personale e risorse dell’AV 3. Questioni da tempo conosciute ma mai davvero affrontate. Un confronto in cui come organizzazioni sindacali siamo pronti a mettere in campo le nostre proposte, ma che, a nostro parere, potrà ritenersi effettivo e utile solo se sostenuto da garanzie di impegni e risorse. Anche in questa ottica, abbiamo concordato con la Direzione dell’AV3 la necessità di una convocazione della Conferenza dei Sindaci aperta alle organizzazioni sindacali in cui affrontare su basi più concrete la discussione sull’ospedale unico, che finora è stata impostata su logiche strumentali e campanilistiche. Riteniamo fondamentale che al centro di questa discussione siano invece posti il percorso e i tempi della riorganizzazione sanitaria che dovrebbe portare all’ospedale unico, la garanzia dei servizi nella fase intermedia e la strutturazione degli stessi una volta che vedrà la luce la nuova struttura. 29/07/2016
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15/07/2016 Un gelato al posto del parcheggio. La questione dei parcheggi selvaggi Sottomonte a Pesaro
Come ogni estate, ritorna il problema  di coloro che parcheggiano sulla statale Adriatica per andare al mare Sottomonte; una situazione non più tollerabile dato che ne va della sicurezza e dell'incolumità di chi transita in quella strada. II Sindaco di Pesaro, in questi giorni, invita cittadini e villeggianti a non andare al mare in  macchina, ma a preferire i mezzi pubblici ed in cambio, riceveranno un bel….cono gelato.Un messaggio promozionale per la Pesaro balneare, efficace ed accattivante, di presa diretta, un po’ come i genitori con i figli discoli, che in luogo di un’azione formativa, offrono l’ingordigia del…gelato ed il problema è accantonato, rinviato, irrisolto.Come CISL di Pesaro, Fano, Urbino, ci chiediamo quanto possa reggere il progetto di attrarre sempre più turisti, per fare di Pesaro, il prolungamento naturale della riviera romagnola, con la proposta di arte, cultura, musica, enogastronomia e gelato, basta che non si arrivi in macchina.E’ noto, che a Pesaro, si arriva facilmente in treno, molto collegata con l’Alta Velocità, con moderni collegamenti con gli aeroporti più vicini di Rimini, Falconara M.ma e Bologna ….Forse, più che dibattere inopportunamente, da ben quattro anni se collocare il nuovo ospedale di Marche Nord, a Fossosejore,  sarà il caso di pensare a realizzare, tra Fano e Pesaro, moderni e funzionali spazi da destinare a comodi ed invitanti parcheggi (autosilo o altra modalità poco importa), in modo da incentivare davvero l’afflusso di turisti da ogni dove per scoprire Pesaro, Fano e la loro costa ed individuare, per il nuovo Ospedale, un sito fruibile da tutti i cittadini della Provincia.Ci sembra, davvero strano che un’esigenza sentita come bisogno, prima di tutto dai cittadini (in questi giorni anche la Prefettura lancia l’allarme), stanchi di essere salassati con le multe ogni anno, possa essere banalizzata con l’offerta di un gelato.La CISL di Pesaro, Fano, Urbino, invita l’Amministrazione comunale, ad aprire un serio confronto con tutte le forze sociali, politiche, con i cittadini per delineare  un progetto organico che affronti, non solo il tema dei parcheggi ma anche la questione mai risolta della strozzatura di una costa compressa tra statale Adriatica e ferrovia.Per il..gelato, ci sarà pure tempo e modo.    
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11/07/2016 Distretti turistici: è la Regione che si dimentica di Macerata o Macerata che non si fa valere?
E' ufficiale l’intera provincia di Macerata, ad eccezione di pochi comuni, è fuori da qualsiasi distretto turistico. Un’esclusione pesante perché compromette la possibilità del territorio di sviluppare il sistema turistico attraverso l’accesso a investimenti, incentivi, filiere di credito, agevolazioni fiscali e progetti pilota. «Si tratta di un’evidente assurdità, ma anche di una chiara sproporzione» - commenta Silvia Spinaci, responsabile della Cisl di Macerata . I sette distretti turistici individuati dalla Regione Marche e presentati all'approvazione ministeriale coprono in maniera adeguata le altre quattro province marchigiane, mentre lasciano quasi del tutto scoperta l’area maceratese. La provincia di Ascoli è coperta da tre distretti (il preesistente distretto Piceno e i neonati Marche Picene e Marche Sud), Fermo può anch'essa giovarsi di due distretti (quello istituito per le città di Fermo e Porto San Giorgio e l’aggregato Marche Picene che include diversi comuni del fermano), Ancona vanta il distretto dell’Appennino Umbro-Marchigiano per il fabrianese e quello della Riviera del Conero, infine nel pesarese un nuovo distretto è stato individuato attorno al capoluogo.«  Nella nostra Provincia si salvano solo Recanati, Porto Recanati e Potenza Picena inseriti nel distretto del Conero e Monte San Martino associato a Marche Picene.- continua Silvia Spinaci - Ma è la Regione che si è dimenticata di tener conto dell’indiscutibile potenziale turistico del territorio maceratese o è il nostro territorio che non è stato in grado di farlo valere? Leggendo la delibera della Giunta Regionale di individuazione dei distretti, la domanda è d’obbligo.» La norma che disciplina l’istituzione e la delimitazione dei distretti prevede, infatti, che esse siano effettuate dalla Regione entro il 30 giugno 2016 d’intesa con il Ministero dei Beni Culturali e dei Comuni interessati, su richiesta delle imprese del settore turistico operanti nel territorio. A tal fine i territori interessati dovevano costituirsi in associazioni e richiedere alla Regione l’indizione di una Conferenza dei Servizi. «Dai documenti istruttori si evince che nessuna associazione del territorio maceratese abbia chiesto alla Regione Marche l’indizione della Conferenza dei Servizi per avanzare la propria candidatura. Davvero un “peccato” visto che gli altri territori sembrano aver avuto gioco facile, visto che tutte le associazioni territoriali che hanno presentato richiesta hanno ottenuto il riconoscimento del relativo distretto. - sottolinea la responsabile della Cisl di Macerata - Verificheremo  a livello regionale le motivazioni dell’esclusione, anche chiedendo un incontro all'Assessore al Turismo Pieroni, ma al contempo riteniamo necessario che  i soggetti del nostro territorio, a partire dai Sindaci dei Comuni più grandi e a più forte vocazione turistica e dal sistema locale delle imprese turistiche, valutino se davvero hanno giocato bene le proprie carte. Davvero, come sembra dagli atti, non è stata costituita un’associazione territoriale maceratese per avanzare la candidatura a distretto turistico? - rilancia Silvia Spinaci - Se così fosse, oltre alla disattenzione della Regione dovremmo lamentare soprattutto l’incapacità di Macerata di fare rete, riunirsi attorno a una regia e a un progetto condiviso  - conclude - e creare le sinergie necessarie per essere competitiva su un piano regionale e attrarre investimenti e fondi necessari per lo sviluppo del territorio.
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11/07/2016 Acqua: aumento delle tariffe nel Maceratese. Tempi lunghi per gestore unico
Cgil Cisl e Uil di Macerata valutano con favore la decisione, assunta ieri dall’Assemblea dei Sindaci dell’Aato 3, di aumentare il fondo a favore delle famiglie in condizione di necessità. Così come la notizia di un piano quadriennale di investimenti per 55 milioni di € non può che ritenersi positiva. Tutto ciò però a costo di un aumento delle tariffe, deliberato proprio dall’ultima Assemblea dei Sindaci e che per l’anno in corso sarà del 3,5 %. Un aumento che facciamo fatica ad accettare soprattutto perché su di esso pesa la perdurante situazione di grave frammentazione del settore, a sua volta frutto di un mancato intervento di aggregazione e razionalizzazione del sistema delle aziende idriche che come CGIL, CISL e UIL invochiamo da tempo. Un dato su tutti vale a dimostrarlo: l’Aato 2 di Ancona, in cui da tempo la gestione del servizio idrico integrato è affidata a un soggetto unico, ha deliberato sempre nei giorni scorsi un piano di investimenti pari a 65 mln € nel quadriennio (quindi di poco superiore a quello dell’Aato 3) con un incremento della tariffa all’utenza del 1.5% (meno della metà dell’incremento maceratese). Ancora una volta una dimostrazione del fatto che l’aggregazione in un gestore unico costituisce per i nostri territori una condizione essenziale per garantire capacità di investimento, qualità del servizio e gestione sociale e accorta delle tariffe. E ancora una volta gli utenti del servizio idrico maceratese dovranno quindi fare i conti con le disfunzioni derivanti dal numero eccessivo di gestori e con i ritardi accumulati nel percorso di aggregazione in un gestore unico. È allora sempre più urgente non accumulare ulteriori ritardi. L’Aato 3, dopo che il d.l. 133/2014 ha imposto il gestore unico del servizio idrico a livello di ambito, si era finalmente data un percorso che doveva portare entro il 30 giugno 2016 all’unificazione delle tre società affidatarie (Unidra, Centro Marche Acque e S.I. Marche) e parallelamente prevedeva l’avvio di progressivo piano di accorpamento dei rami idrici delle aziende che gestiscono il servizio con l’obiettivo esplicito di giungere alla società unica di gestione entro il 2017. Ci sembra che, nonostante il primo termine, quello del 30 giugno 2016, sia già scaduto, il processo di aggregazione sia ancora fermo al palo. Nel frattempo l’Ambito di Macerata rischia il commissariamento per mancato rispetto della normativa nazionale. E in questo quadro, come se non bastasse, le tariffe sono aumentate. «Per la Cisl Macerata è inaccettabile l'aumento delle tariffe del servizio idrico nella provincia. - dichiara la responsabile di Ast, Silvia Spinaci - La mancata aggregazione in un gestore unico, richiesta da tempo dal sindacato, dimostra ancora una volta di avere costi pesanti per l'utenza in termini di tariffe e di qualità del servizio. È per noi urgente un confronto con il Presidente Francesco Fiordomo per affrontare la questione tariffe e il passaggio al gestore unico».
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08/07/2016 Morte Emmanuel: chiediamo unità per fermare la violenza
La Cisl Marche, nella persona del segretario Alfonso Cifani, responsabile della sede di Fermo e dell’ Anolf di Ascoli Piceno e Fermo, nel commentare la morte di Emmanuel Chidi Namdi, migrante nigeriano di 36 anni, esprimendo solidarietà alla moglie del povero Emannuel, lancia il proprio grido di allarme contro la crescente degenerazione dei rapporti sociali a cui si sta assistendo e chiede unità di intenti a tutte le forze sociali al fine di prevenire che il fenomeno dilaghi sempre di più fino a sfociare in episodi di violenza che non devono accadere per nessun motivo, né  futile  né discriminatorio. Episodi che finiscono col colpevolizzare un territorio, il Fermano, che è stato sempre esempio di accoglienza dal punto di vista lavorativo e sociale e da sempre vicino agli immigrati. Lo stesso Cifani esprime solidarietà a Don Vinicio Albanesi e plaude e sostiene la meritoria opera di accoglienza che sta compiendo sul territorio. Per l'Anolf di Macerata «è stato un giorno drammatico per questa coppia scampata dai massacri in Nigeria per poi essere vittima della violenza nelle “tranquille ed operose” Marche». «Sicuramente l’assassino non rappresenta la realtà delle Marche - prosegue l'Anolf - lo testimoniano le numerose associazioni come la nostra Anolf da decenni al fianco degli immigrati,i Sindacati CGIL CISL UIL, le Caritas Diocesane, la generosità di tanti cittadini, ma sicuramente anche tra noi c’è qualcosa che non va. L’omicidio di Emmanuel – ha detto Don Ciotti – è il segno di un deserto culturale diffuso, di una crescente negazione della dignità delle persone nel nostro Paese. C’è una violenza che cova nei linguaggi, un naufragio delle coscienze. Non basta condannare la violenza, occorre bonificare le paludi dell’indifferenza e dell’egoismo che rendono possibile tutto questo. L’Anolf si ritrova in pieno in questa analisi e confida che quanto meno alla vedova, Chimiary ormai stremata dalle tante sofferenze venga assicurata la necessaria assistenza dal parte delle autorità e da parte di tutti noi semplici cittadini. Il Ministro Alfano le ha riconosciuto lo stato di rifugiata. È qualcosa ma di certo non la ripaga di quello che ha subito. In questo momento ha bisogno anche e soprattutto del nostro affetto e della nostra vicinanza». Cgil, Cisl e Uil, le associazioni, le forze politiche democratiche con l'adesione di tutte le istituzioni locali organizzano una manifestazione, martedì 12 luglio alle 21 in Piazza del Popolo, contro la violenza e il razzismo, per la solidarietà, l'accoglienza e la legalità. Il Comune di Fermo, in attesa delle esequie di Emmanuel, ha proclamato per lo stesso giorno il lutto cittadino come segno della vicinanza e della solidarietà dell'intera comunità fermana alla famiglia e per testimoniare la forte e dura contrarietà della città e dei fermani ad ogni forma di intolleranza e di razzismo.
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27/06/2016 Ospedale di Pergola: Cgil e Cisl chiedono alla Regione certezze per il presente e prospettive per il futuro
Venerdì 24 si è svolto l'incontro, richiesto da Cgil e Cisl, in merito alla situazione dell'Ospedale di Pergola, con gli amministratori, le forze politiche locali, e alcuni consiglieri regionali membri della IV Commissione Sanità (Talè, Pergolesi) alla presenza del Direttore Generale dell'Asur Marini.L'incontro, per Cgil e Cisl, si poneva il duplice obiettivo di dare oggi certezze alla struttura ospedaliera, apparentemente non toccata dalla recente riorganizzazione degli Ospedali di Comunità e della revisione della rete dell'emergenza territoriale, e di offrire un futuro a quella struttura, ancora d'eccellenza, dentro il contesto della rete ospedaliera provinciale.L'incontro si è rivelato deludente, molto deludente, sia per le continue strumentalizzazioni politiche sia per le mancate risposte da parte della regione. La presenza di operatori e delegati sindacali del settore sanitario ha permesso di entrare nel merito delle questioni e dei problemi, ben distanti dalla descrizione che abbiamo ascoltato, e che sinteticamente elenchiamo: carenze di organico e conseguenti disservizi del punto di primo intervento ospedaliero, carenze di medici chirurghi che stanno svuotando l'operatività del blocco operatorio, mancato sviluppo delle enormi potenzialità dell'unica struttura riabilitativa  pubblica d'eccellenza di tutto il territorio provinciale, carenze del reparto di medicina, mancate sostituzioni del personale infermieristico e tecnico.Il timore, molto più di un timore, è che sia in atto silenziosamente uno svuotamento di questo importantissimo presidio ospedaliero, tale è diventato in particolare dopo la trasformazione, in corso, degli ex ospedali di polo in ospedali di comunità, senza più reparti per acuti. A che pro? A favore di chi e di cosa? Sanità privata convenzionata?Cgil e Cisl ritengono che vada fatta immediatamente chiarezza e, terminate le assemblee territoriali sulla sanità, la prossima sarà il  30 giugno  a Urbino, chiederanno urgentemente un incontro al Direttore di Area Vasta, alla Direttrice di Marche Nord e all'Assessore alla Salute Ceriscioli, affinché siano date quelle improrogabili risposte che l'intero territorio attende in tema di servizi sanitari.La questione dell'Ospedale di Pergola, inoltre, non può essere lasciata, come è ora, a diatribe politiche, strumentalizzazioni, rivendicazioni e campanili come quelli che abbiamo ascoltato ieri, che nulla hanno a che vedere con l'interesse dei cittadini di Pergola ne, tanto meno, con quelli di tutta la comunità provinciale cui stanno a cuore i destini di un servizio sanitario pubblico. Il futuro di Pergola è solo dentro una rete ospedaliera provinciale che sappia fare sistema e agire in maniera coordinata. Cosa che oggi appare molto distante dalla realtà dei fatti.
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23/06/2016 Non si tocca la Benetti
Oggi sciopero all’Azimut Benetti di Fano.Ottantotto operai del sito produttivo di Fano hanno incrociato le braccia con l’astensione totale dalla produzione. Una scelta resa necessaria dalla decisione dell’azienda di chiudere il sito di Fano specializzato nella realizzazione di gusci in vetroresina e scafi. Il sito produttivo che operava con alti standard qualitativi e di sicurezza nei luoghi di lavoro e con maestranze altamente qualificate verrà chiuso per la decisione aziendale di esternalizzare la produzione affidandola a ditte esterne. Una scelta che si giustifica solo per la riduzione del costo del lavoro perché  le commesse di lavoro ci sono.E’ gravissima  la decisione sia per le ricadute occupazionali gravissime( 88 famiglie senza lavoro) che per la perdita di un sito produttivo efficiente e competitivo.La vicenda dell’Azimut  Benetti di Fano si innesta nella grave crisi della val Metauro della filiera della nautica: qundo nel 2009 l’azienda trasferì l’allestimento a Viareggio degli scafi promise che Fano sarebbe diventato il polo d’eccellenza della lavorazione della vetroresina. Invece oggi arriva la scelta della direzione di chiudere il sito.La Cisl di Fano chiede unitamente a Maria Grazia Santini della Femca Cisl di avviare subito un tavolo istituzionale di confronto per evitare questa tragedia occupazionale.  Chiediamo però alle istituzione locali (comuni e regione ) di adoperarsi per completare la strada di raccordo con il porto e  il completamento del drenaggio dei fanghi  perché il territorio di Fano e  della Val Cesano non può permettersi di perdere, anche per i gravi ritardi infrastrutturali, le aziende della Nautica che sono rimaste nel territorio.    
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16/06/2016 Continuano le assemblee pubbliche sulla sanità
Per una sanità pubblica e al servizio dei cittadini,  basta tagli ai servizi e agli organici.Saranno questi gli  argomenti che Cgil - Cisl - Uil della provincia di Pesaro - Urbino affronteranno nelle assemblee pubbliche  in programma dalla prossima settimana. Per ribadire la forte preoccupazione  per la situazione del servizio sanitario del territorio provinciale, sottoposto a tagli e ridimensionamenti, senza che siano stati attivati i servizi alternativi al ricovero ospedaliero; e per chiedere l'apertura di un confronto, largo e partecipato, affinchè vengano  raggiunti vari obbiettivi tra i quali il riequlibrio territoriale dei posti letto, l' adeguatezza delle rete territoriale d'emergenza, la localizzazione e i finanziamenti del nuovo Ospedale Marche Nord e gli adeguati investimenti sugli Ospedali di Urbino  e Pergola.Le assemblee in programma:Lunedì 20 giugno  ore 17.30  a Fano  presso la sala del Consiglio ComunaleGiovedì 30 giugno ore 17.30 ad Urbino   presso il Centro Sociale Padiglione via P.Neruda, 8.Volantino assemblea
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01/06/2016 Al via le assemblee pubbliche sulla sanità
Per una sanità pubblica e al servizio dei cittadini,  basta tagli ai servizi e agli organici.Saranno questi gli  argomenti che Cgil - Cisl - Uil della provincia di Pesaro - Urbino affronteranno nelle assemblee pubbliche  in programma dalla prossima settimana. Per ribadire la forte preoccupazione  per la situazione del servizio sanitario del territorio provinciale, sottoposto a tagli e ridimensionamenti, senza che siano stati attivati i servizi alternativi al ricovero ospedaliero; e per chiedere l'apertura di un confronto, largo e partecipato, affinchè vengano  raggiunti vari obbiettivi tra i quali il riequlibrio territoriale dei posti letto, l' adeguatezza delle rete territoriale d'emergenza, la localizzazione e i finanziamenti del nuovo Ospedale Marche Nord e gli adeguati investimenti sugli Ospedali di Urbino  e Pergola.Le assemblee in programma:Lunedì 6 giugno  ore 17.30  a Cagli presso la sala del ridotto del Teatro comunaleMartedì 7 giugno ore 17.30 a Macerata Feltria  presso la sala della Comunità Montana MontefeltroMercoledi 8 giugno ore 17.30  a Fossombrone  presso la sala della Grotta di Sant'Agostino.Volantino assemblea 
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24/05/2016 San Benedetto del Tronto: lettera aperta ai candidati sindaco
Lettera aperta Candidati Sbt A pochi giorni dalle elezioni amministrative, Cgil Cisl e Uil di San Benedetto del Tronto si rivolgono ai candidati sindaco per sollecitare una risposta ai problemi economici e sociali della città: 
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18/05/2016 Occhio al diabete, iniziativa pubblica dei Pensionati Cisl di Ancona
“Occhio al diabete” è il titolo dell’iniziativa pubblica con la quale si affronteranno le patologie della terza età e del diabete. L’incontro si svolgerà ad OSIMO venerdì 20 maggio ore 16 presso il circolo "Noi Anziani". Il diabete colpisce anche la persona anziana ed è una patologia insidiosa che può determinare, a seconda della tipologia, complicanze acute o croniche che riguardano diversi organi e tessuti, tra cui gli occhi, i reni, il cuore, i vasi sanguigni e i nervi periferici. Introdurranno i lavori Giuseppe Giacco dei pensionati CISL di Ancona, e Clelia Vannicola del Coordinamento Donne FNP. All'iniziativa interverrà il Dott.Massimo Boemi, Direttore del Centro Antidiabetico Inrca di Ancona, che tratterà dei possibili interventi terapeutici, come l’adozione di corretti stili di vita, che hanno l’obiettivo di ridurre i fattori di rischio di complicanze del diabete e delle malattie cardiovascolari.
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11/05/2016 A testa alta: i pensionati maceratesi manifestano a Roma il 19 maggio prossimo  
Il sistema previdenziale del nostro paese non è più socialmente sostenibile. Il grido d'allarme è stato lanciato nel corso dell'Assemblea indetta dalle Federazioni dei sindacati dei pensionati SPI Cgil, FPN Cisl e UILP Uil di Macerata, che si è svolta oggi, mercoledì 11 maggio presso la sala convegni della sede della Provincia di Macerata. «Giovedì 19 maggio prossimo - sostengono i responsabili provinciali di SPI FNP e UILP - andremo tutti a Roma per manifestare in Piazza del Popolo. Una mobilitazione indetta dalle Federazioni nazionali per chiedere al Governo una riforma strutturale del sistema previdenziale. Vogliamo vengano introdotti meccanismi di flessibilità nell' accesso alla pensione, sia per tutelare donne e lavoratori "usurati", sia per favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Riteniamo necessario poi correggere il funzionamento del sistema contributivo, per garantire un futuro pensionistico dignitoso a tutti coloro che, in questi decenni, hanno svolto lavori saltuari, discontinui e mal pagati. Nella Provincia di Macerata ci sono 94.210 pensionati che percepiscono 126.536 pensioni. L'importo medio lordo di una pensione Inps è di 732 € mensili (941 € per le pensioni di vecchiaia). Il 68,3% delle pensioni Inps non supera le 750 € mensili lorde. Solo lo 0,8% dei pensionati maceratesi percepiscono pensioni superiori a 3.000 € lordi. «Non accetteremo - proseguono - neppure alcun intervento sulle pensioni di reversibilità, che in Provincia di Macerata riguardano 23.441 persone, in maggioranza donne. Chiediamo infine vengano tutelate le pensioni in essere, sia riducendo una pressione fiscale che è tra le più alte in Europa, sia ripristinando il corretto meccanismo di rivalutazione di tutte le pensioni, come richiesto anche dalla Corte Costituzionale». Resta poi aperto il problema della non autosufficienza, che nella Provincia di Macerata riguarda almeno 8.800 persone, tanti sono i percettori di indennità di accompagnamento. Un tema destinato a diventare cruciale in una provincia in cui l'incidenza della popolazione anziana su quella complessiva (23,9%) è superiore alla media regionale (23,7%) e nazionale (21,7%). «A testa alta: tutti insieme per rivendicare diritti e dignità dei pensionati". Questo sarà lo slogan della manifestazione del 19 maggio, con la quale - concludono i sindacati dei pensionati maceratesi - chiediamo al Governo interventi coraggiosi. I costi della flessibilità in uscita non possono essere caricati sui lavoratori e sui pensionati. La riforma Fornero ha agito su un sistema previdenziale in equilibrio, prelevando almeno 80 miliardi di €. Una parte di questi soldi va recuperata ed iniettata nel sistema, per sanare le distorsioni e le ingiustizie intollerabili che si sono create. Per questo però è necessario che alla riforma della previdenza si affianchi quella del fisco, a partire dall'introduzione di una tassa sui grandi patrimoni e dal deciso contrasto all'evasione fiscale».  
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11/05/2016 Centro rifugiati alle Saline: non è quello il modello giusto di accoglienza
Chiediamo accoglienza diffusa, trasparenza e coinvolgimento delle comunità locali, integrazione e valorizzazione delle persone. Una rete di cittadini attivi e di associazioni che operano nel territorio falconarese sui temi sociali e con le persone migranti intende chiarire la propria posizione sull’ipotesi di realizzazione di un centro di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo in zona Saline tra Camerata Picena e Falconara. Residenti e migranti rischiano di essere tutti vittima di politiche autoritarie per le quali il diritto alla libertà di movimento viene trasformato in una tragica emergenza e in una follia assistenzialistica. L’accoglienza non può prevedere la concentrazione di centinaia di persone in spazi circoscritti e isolati. Né alle Saline, né altrove. Il modello di accoglienza più efficace, che costituisce già una realtà per decine di richiedenti asilo sul nostro territorio è l’accoglienza diffusa: piccoli gruppi proporzionati alla dimensione urbana, in appartamenti, con attività di integrazione e mediazione linguistica e culturale. Le persone accolte vanno valorizzate nelle loro competenze, favorendo e promuovendo la costruzione di una prospettiva di vita. Le comunità locali sono parte integrante del processo di accoglienza, vanno informate e coinvolte. Le problematiche che sorgono non vanno minimizzate, al contrario devono essere capite e dove è possibile risolte. La cittadinanza attiva e il mondo associativo devono essere una parte fondamentale del processo di integrazione. Questi elementi non solo qualificano l’accoglienza, ma sono anche i migliori interventi per la sicurezza e il controllo del territorio. Chiediamo che l’accoglienza abbia le caratteristiche sopra descritte e che ogni passaggio decisionale sia condiviso con le comunità locali (enti Locali ed organizzazioni presenti nel territorio). Rivendichiamo un imprescindibile ruolo di vigilanza civile e di tutela della dignità e dei diritti delle persone. Agesci comunità capi di Falconara, Free Woman Onlus, Gruppo Umana Solidarietà onlus, Anolf-CISL Ancona,, Falkatraz Onlus-per la costituzione di spazi pubblici, Azione Cattolica Parrocchia San Giuseppe, Ass. LaTenda d’Abramo, Gruppo Unità di Strada per senza tetto di Falconara, Parrocchia del Rosario-Falconara.
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10/05/2016 I pensionati raccontano gli antichi mestieri. Ad Ascoli Piceno, incontro tra generazioni
Il sindacato dei pensionati FNP della Cisl di Ascoli Piceno, il Coordinamento donne e l’associazione di volontariato Anteas, organizzano, con il patrocinio del Comune di Ascoli Piceno, "I PENSIONATI RACCONTANO". Venerdì 13 maggio 2016, dalle ore 10,00 alle ore 18,00, presso il Chiostro Maggiore di San Francesco nel centro storico di Ascoli Piceno. Un incontro fra le generazioni per riscoprire gli antichi mestieri e le tradizioni picene. Saranno presenti artigiani locali che mostreranno, alle scolaresche invitate a partecipare, il loro lavoro artigiano, dalla lavorazione della ceramica e del rame all' arte dei merletti. «L’ iniziativa nasce al fine di trasferire ai giovani di oggi un passaggio della nostra fugace vita. – afferma Raffaele Annibali, responsabile della Fnp Cisl di Ascoli Piceno – E’ importante far conoscere alle nuove generazioni gli stenti ed i sacrifici di un tempo, segnati da momenti grigi quali le guerre le carestie,  le tribolazioni, in cui però non vennero mai a mancare i valori umani quali la solidarietà e la fratellanza. » La partecipazione è gratuita e aperta a tutta la cittadinanza. Ascoli Piceno 10 maggio 2016
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06/05/2016 Gioco d’azzardo. I Sindaci facciano la loro parte.
La Cisl  Fano partecipa all’iniziativa dello Slotmob che si svolgerà a Fano il 6 e il 7 Maggio.  Il gioco d’azzardo è il dramma sociale del nostro tempo e del nostro territorio con un aumento vertiginoso di utenti dell’azzardo sia con strumenti tradizionali (slot machine, gratta vinci) sia con  strumenti  di scommesse virtuali  che sfuggono a qualsiasi controllo. Aumenta la diffusione  soprattutto tra i giovani e gli adolescenti . Il gioco d'azzardo on line in Italia è in mano a 85  società. Non solo. Le prime 10 detengono il 75% del mercato. Rispetto al 2011, quando le imprese del settore erano ben 274, c'è stata una costante concentrazione del business in grandi operatori, molti dei quali multinazionali. Nel 2015 la spesa degli italiani è cresciuta del 13%, raggiungendo quota 821 milioni di euro, traguardo mai raggiunto negli ultimi cinque anni. E a trainare l'azzardo on line sono le slot macchine (+41%) e le scommesse sportive (+25%). Gli italiani, inoltre, giocano sempre di più tramite tablet e smartphone. È quanto emerge dal rapporto annuale dell'Osservatorio gioco on line del Politecnico di Milano, promosso insieme all'Agenzia delle dogane e dei monopoli. Nel 2015 gli italiani che hanno puntato almeno una volta on line sono stati 1,5 milioni. E’ un problema che nasce  da scelte governative  le quali hanno incentivato moltissimo  la diffusione del gioco d’azzardo.  Di fronte a questo  dramma sociale – Giovanni Giovanelli  responsabile Cisl Fano -  chiede a tutti i sindaci del territorio di operare scelte di contrasto; ovvero  di adottare immediatamente regolamenti comunali che non permettano  la localizzazione delle sale gioco nei centri abitati, nelle vicinanze dalle scuole e dei centri commerciali; di disporre il divieto della pubblicità sui mezzi pubblici; mettere in atto una fiscalità di vantaggio per quei locali che non installano slot machine e non diffondono i sistemi tradizionali  del  gratta vinci (azzeramento tassa sui rifiuti e occupazione suolo pubblico; ) di promuovere campagne informative in tutti i luoghi pubblici  comunali, nelle scuole  e nei siti istituzionali contro il gioco di azzardo;  di regolamentare gli orari di accesso alle sale slot e  infine  di verificare i requisiti di accesso degli utenti, evitando che tra i giocatori vi siano minorenni. “Le amministrazioni comunali abbiano il coraggio di adottare queste scelte – afferma Giovanni Giovanelli responsabile Cisl Fano - siamo contenti che il sindaco di Fano aderisca al manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo. Queste  scelte  coraggiose sono  necessarie per il bene della collettività".  
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28/04/2016 Festa del primo Maggio. Al Lavoro per un nuovo modello di sviluppo
Il primo Maggio  che anche quest’anno si celebra nella provincia dei Pesaro – Urbino  con un fitto programmi di appuntamenti ed eventi organizzati da Cgil Cisl Uil e altre associazioni , diventa l’occasione per riflettere sulla situazione occupazionale del nostro territorio. I dati parlano chiaro e purtroppo confermano la drammatica situazione occupazionaleCi sono fenomeni gravissimi che preoccupano  fortemente la Cisl di Pesaro Fano urbino.  Continua la diffusione di aziende cinesi che sottraggono lavoro alle altre aziende soprattutto nella filiera del tessile abbigliamento : si sono  inseriti nella filiera del  lusso  come terzisti eludendo qualsiasi normativa in termini di rosaio di lavoro regole di sicurezza e trattamenti contributivi e retributivi , creano dumping sociale alle nostre imprese. La zona della Val metauro e della Val cesano sono fortemente interessate a questo fenomeno  con intere  zone artigianali e industriali occupate da aziende cinesi.   La stessa dinamica interessa il settore del  commercio sia nella piccola che grande distribuzione con esercizi commerciali rilevati da proprietari cinesi. In questo caso non solo piccoli negozi ma anche significative attività commerciali.Altro fenomeno gravissimo è la diffusione dei voucher  che vengono utilizzati nella più completa elusione di quanto prevista dalla norma: il voucher diffuso maggiormente nel settore del terziario e del commercio  diventa  uno strumento di elusione contributiva e retributiva.Il voucher è usato come copertura del lavoro irregolare e in “ nero”. Occorre una svolta culturale dei nostri imprenditori,  un salto di qualità imprenditoriale per evitare l’utilizzo improprio di questo strumento. Ci chiediamo perché invece dei voucher non viene  utilizzato lo strumento dell’assunzione con contratto a tempo determinato o in apprendistato sapendo che in ogni caso la differenza retributiva  del voucher  è nelle ore prestate in molti casi corrisposte in “nero”?Il nostro territorio soprattutto nella zona della val Metauro e val Cesano vede la ripresa del settore nautico con l’aumento di imprese terziste. In questa filiera rimane ancora diffuso il sistema della paga globale di fatto comprensiva di tutti gli elementi retributivi .La Cisl chiede  con vigore una forte azione di controllo e di contrasto degli organi addetti alla vigilanza  per evitare la diffusione di queste dinamiche che mentre generano concorrenza sleale  nei confronti delle aziende che operano nel rispetto del norme, non garantiscono diritti e tutele dei lavoratori.Per la ripresa economica e l’incremento occupazionale del nostro territorio  si deve immediatamente  coordinare l’utilizzo dei fondi sociali europei in una vision e strategica di sviluppo e di modello sociale evitando tanti micro progetti al di fuori di una visione di contesto globale.Altresì diventa importante  completare le infrastrutture del nostro territorio ( il completamento della Fano Grosseto, il  ripristino  della Fano Urbino come volano di sviluppo turistico e strumento di mobilità sostenibile )  e avviare la copertura della banda larga nelle zone ad oggi sprovviste.La Crisi ha segnato gravemente il nostro  tessuto sociale: è giunto il momento di avviare immediatamente una nuova fase  progettuale di sviluppo  con un coinvolgimento attivo di tutte le forze sociali e politiche.  
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26/04/2016 Biancofiorenero: il video - ad Ancona giovedì 28 Aprile 17:30
https://vimeo.com/143357496Proiezione del video Biancofiorenero giovedì 28 aprile, alle 17:30 presso la sede di Iscos Marche, in via dell'Industria 17/a - Ancona.  Elisa e Nicola si avventurano armati della loro telecamera e di una nutrita lista di domande in Liguria dove incontrano produttori floricoli e visitano il mercato di Sanremo grazie all’aiuto di sindacalisti della CISL ed esperti del settore.Ricostruiscono la filiera del fiore reciso che si spinge ben oltre i confini europei e arriva fino in Africa, in Etiopia e Kenia. Dopo aver incontrato Fairtrade in Italia e aver capito qualcosa in più sugli standard di certificazione vanno a trovare direttamente le lavoratrici che raccontano le loro storie, i sindacalisti impegnati nella difesa dei diritti dei lavoratori e i manager di imprese floricole straniere che investono in questi paesi da anni.E dai loro discorsi emergono desideri e spinte che generano contraddizioni e compongono una realtà “globale” fatta di tante verità e tante voci. L'ingresso è gratuito. Visto il numero limitato di posti è gradita la prenotazione. Qui il modulo:Caricamento in corso...Genere: Documentario Realizzato da: Iscos Emilia Romagna onlus Durata: 30 minuti Lingua originale: Amarico, inglese Sottotitoli: italiano Ricerche e testi: Manuela Melandri / Sarah Alessandroni Riprese: Elisa Bucchi / Nicola Bogo Paese di produzione: Italia, Etiopia, Kenia Anno di produzione: 2015Prodotto da:ISCOS Emilia Romagna onlus Regione Emilia Romagna FAI Emilia Romagna e FAI-CISL Iscos Marche onlusPer saperne di più: Il progetto di ISCOS Marche che ha permesso la realizzazione del videoIl nuovo progetto di Iscos Marche in Etiopia
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18/04/2016 Pesaro. La notte degli ombrelli e....delle mimose
Torniamo sulla vicenda, sempre più a malincuore, dell’ordinanza in materia di sicurezza urbana emanata dal sindaco di Pesaro nel febbraio scorso. Si è rivelata inutile e inefficace, ma anche pericolosa per i contenuti. Destinata a povera gente, senza un tetto stabile, né un lavoro. Orribili i toni usati e le frasi. Come il richiamo al decoro. Parola dagli esisti nefasti ogni volta che è stata pronunciata, oppure usata in editti e proclami. Ci eravamo anche chiesti come sarebbero sopravvissuti questi sparuti venditori, se fosse stata loro preclusa la possibilità di vendere quelle quattro carabattole e qualche ombrello. Domande retoriche, poiché siamo ormai arrivati al dunque. I vigili, come annunciato, sono passati ai fatti. Hanno attuato fermi e sequestri di merce agli ambulanti, elevando numerose multe. Alcuni di loro si sono rivolti a noi, raccontando fatti e modalità, chiedendo il nostro aiuto. Per brevità descriviamo il caso di uno solo di loro. Un immigrato, che sta cercando da tempo di ricongiungere legalmente a se, in Italia, moglie e figli ancora in patria. E’ stato bloccato mentre vendeva le mimose a un semaforo, trentasei piccoli mazzetti per la festa della donna. Risultato, sequestro della merce e multa di cinquemila euro, più dodici per spese di notifica. Sanzione che non potrà mai pagare poiché ha perso alcuni mesi fa il lavoro, per il decesso della persona che assisteva come collaboratore domestico. A questo punto le nostre domande sono ancora più dirette ed esigono doverose risposte. Come può una istituzione pubblica non avere un minimo di realismo e di senso della proporzione? Se avessero elevato al venditore abusivo una multa, che so, di 100 euro forse sarebbe riuscito a racimolare la somma. Ma cinquemila euro? Mille volte di più del valore della merce sequestrata? Ad uscirne male è la legge, poiché la sanzione, volutamente sproporzionata, non potrà mai essere assolta. Così l’unico risultato sarà la delegittimazione della norma, per mano di coloro che dovrebbero essere dei tutori della legge. A questo punto chiediamo direttamente al sindaco di intervenire su questa situazione grottesca e di riparare, almeno in parte ai danni commessi. Disponga lui la trasformazione delle sanzioni in lavori socialmente utili che i trasgressori dovranno espletare a beneficio dell’intera comunità. Sarà un esempio. Un gesto di riappacificazione e fratellanza di cui questa città ha un disperato bisogno. Gianluigi Storti Anolf Pesaro-Urbino Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere Pesaro
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25/03/2016 Grave la crisi occupazionale nel pesarese
I dati parlano chiaro: è grave la situazione occupazionale nella provincia di Pesaro Urbino. Lunedì scorso la Cisl di Pesaro - Urbino nel convegno organizzato presso la sala Pierangeli della Provincia, aveva sottolineato l’urgenza di un confronto con le istituzioni locali, regionali e le associazioni datoriali per l’utilizzo dei Fondi sociali europei (un miliardo 163 milioni di euro per il prossimo settennato), utili a sostenere la ripresa e la crescita dell’economia e superare la grave situazione occupazionale e produttiva del nostro territorio. I dati 2015 rielaborati da Cisl Marche, confermano la pesante situazione di perdita di posti di lavoro del nostro territorio (si passa da un 5,23 % di disoccupati nel 2007, al 16,34% nel 2014 ed al 18,28% nel 2015). Questi numeri, confermano l’invito lanciato dalla Cisl di avviare una strategia di programmazione industriale ed economica per rilanciare il nostro territorio che sembra avviato verso un lento ed inesorabile declino. Diminuiscono gli occupati che raggiungono quota 139,982 rispetto ai 144,314 del 2014 ai 147,756 del 2013 e ai 1603131 del 2012. Tutto questo, evidenzia, come nella nostra provincia la crisi non è terminata, nonostante, in alcune aziende leader, nelle filiere della meccanica e del mobile arredamento, si sono verificate assunzioni . Gli stessi dati dell’export confermano che solo in alcuni settori dove ci sono aziende leader di una certa dimensione che hanno attivato processi di riorganizzazione ed innovazione dei prodotti, si è registrato un incremento del fatturato provinciale. Resta la debolezza strutturale del sistema produttivo, caratterizzato dal 95% circa di aziende tra 1>9 dipendenti e solo il 5% con classi dimensionali superiori. Questa caratteristica non può agganciarsi alla, seppur debole, ripresa economica nazionale ed europea e non è in grado di cogliere le opportunità legate alla crescita dell’export, se non si individuano politiche di indirizzo finalizzate alla razionalizzazione e rafforzamento della capacità di competere per le sfide globalizzate dello sviluppo economico mondiale.Un altro preoccupante dato è la situazione della disoccupazione giovanile che associato al dato dei Neet registra la debolezza delle politiche occupazionali messe in atto nella nostra provincia.Di fronte a questo scenario che sicuramente denota la debolezza del nostro sistema produttivo manifatturiero e dei servizi, occorre immediatamente elaborare una strategia concertata tra tutti gli attori sociali, economici e politici per rilanciare il territorio della Provincia di Pesaro Urbino. Infrastrutture come la Fano - Grosseto, il rilancio del turismo e la valorizzazione del territorio e delle ricchezze culturali ed enogastronomiche (dall’alto valore Aggiunto), l’aggancio al Piano di sviluppo europeo della MACRO REGIONE ADRIATICO – IONICA, il sostegno alle filiere manifatturiere, la creazione di rete d’imprese e il superamento del gap informatico (intere zone senza la banda larga e utilizzo delle nuove frontiere offerte dal’informatizzazione), sono obiettivi sui quali occorre aprire immediatamente un confronto serrato tra Regione Marche, sistema creditizio e le forze sociali ed economiche. 
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18/03/2016 Piceno, firmato il decreto Area di crisi complessa. Ora c'è bisogno di progettualità
 Firmato il Decreto che riconosce il Piceno “ Area di crisi complessa”. «Una buona notizia che aspettavamo da tempo. Ora c'è bisogno della progettualità adeguata e condivisa da tutti gli attori sociali, politici ed economici del territorio affinché si arrivi alla sottoscrizione di un Accordo di Programma che dia gambe alla sperata inversione di tendenza economico-occupazionale del Piceno. » afferma Antonio Angelini, Responsabile Ast San Benedetto.  Oltre alle opportunità derivanti dal riconoscimento di “Area di crisi complessa”, ci sono le  risorse dei Fondi Europei a disposizione dei territori della regione Marche, tra cui finanziamenti specifici per l’area di crisi, quale unica fonte di finanziamento per le piccole imprese. «I  risultati ottenuti sino ad ora, sono frutto delle azioni, iniziate con la drammatica chiusura della Prysmian, congiuntamente messe in campo dall'intero territorio Piceno  - ricorda Angelini - attraverso la costituzione di gruppi e tavoli di lavoro, fortemente voluti e promossi dal Sindacato, composti dai soggetti interessati (tutte le Istituzioni Locali, regionali e nazionali, associazioni di categoria, parti sociali, Camera di Commercio e Vescovo). Luoghi in cui si condividono le strategie e si realizza la coesione del territorio, indispensabile per fruire delle agevolazioni finanziarie disponibili. - ribadisce Angelini - Nonostante ciò, sebbene Cgil, Cisl e Uil provinciali siano da mesi a sollecitarne la convocazione, tali tavoli non si riuniscono più e ognuno si sta muovendo autonomamente al di fuori di una strategia condivisa». Secondo i sindacati sarebbe necessario ed urgente ritrovare quell'unità di intenti del  dopo la vicenda Prysmian, affinché il territorio sia  unito,  con  azioni più condivise,  per un risultato più efficace. «Speriamo di sbagliarci, ma l'impressione è che si sia tornati a quel metodo, dissennato, tipico della nostra provincia, dove ciascuno agisce per conto proprio, dove i vari soggetti politico-economico-sociali non si relazionano. - conclude Angelini - Ciò rappresenta una delle cause più importanti del declino del Piceno, con una crisi che pare non arrestarsi mai e con una situazione occupazionale che diventa sempre più drammatica. Per la ripresa è necessario un  più dialogo costruttivo e responsabile.»
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17/03/2016 Ospedale di Pergola: rispettare le regole
La vicenda della mancata sostituzione del medico del Punto di  Primo Intervento dell'ospedale di  Pergola, denunciata dal Sindaco Baldelli, ha riportato nuovamente l’attenzione dell’opinione pubblica sulle criticità in cui versa oramai da diversi anni l’ospedale pergolese. “Purtroppo le carenze organiche dell’Ospedale di Pergola – denunciano Giovanni Giovanelli responsabile della AST Cisl di Fano e Alessandro Contadini della Cisl FP Marche – non riguardano solo il Punto di Primo Intervento ma anche la Chirurgia, con la mancata nomina del Primario, il Laboratorio Analisi, la Radiologia e il servizio di Cup/Casse per la mancata sostituzione del personale del comparto andato in pensione. L’Ospedale di Pergola sembra essere un malato terminale che si sta avviando ad un lento ed inesorabile depotenziamento, forse voluto per avere un piano non certo condivisibile.”. Nonostante sia trascorso quasi un anno dall’insediamento della Giunta Ceriscioli e dei nuovi vertici dell’Asur Marche e dell’Area Vasta, continuano a non essere applicate alcune delibere regionali approvate dalla precedente Giunta, in primis la n.1345/2013 sul riordino delle reti cliniche, le quali garantirebbero al presidio ospedaliero di Pergola un percorso di riqualificazione funzionale tale da assicurare una risposta sanitaria sulla medio/bassa intensità di cura, e un’azione di filtro per patologie a più alta complessità da indirizzare ad altre strutture del territorio. IL Decreto legislativo 502 ed il dl 70 “accordo Stato Regioni “ fissano parametri fondamentali dal punto di vista normativo sulle aziende ospedaliere, e sui nuovi parametri strutturali , qualitativi, e tecnologici delle strutture sanitarie . Parametri certi che tutti devono rispettare, ma sembra ancora una volta, che le regole non riguardino i cittadini che risiedono in zone disagiate dell’entroterra. La Cisl ribadisce con forza che siano rispettate e applicate le delibere che riconoscono la peculiarità della struttura sulla base di chiari elementi geografici e logistici e  che termini definitivamente questa grave situazione di incertezza che crea forte disagio in una vasta area dell’entroterra pesarese e mette a rischio la salute dei cittadini.CISL FP MARCHE                                                  AST CISL FANO Alessandro Contadini                                           Giovanni Giovanelli
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14/03/2016 A Fano la Cisl in piazza con Libera per ricordare le vittime di mafia
La Cisl Marche  aderisce e partecipa alla  XXI Giornata della Memoria e dell'Impegno  in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie. A Fano, Domenica 20 e Lunedì 21 marzo, due giornate all'insegna della memoria e dell'impegno con le mafie,   promosse dalla rete di Libera, insieme agli  Enti locali, ai Sindacati, alle realtà  territoriali del Terzo settore, alle Scuole e ai tanti cittadini per ricordare tutti gli innocenti che hanno perso la vita per mano delle mafie e per creare in tutto il Paese una memoria responsabile e condivisa che dal ricordo può generare impegno e giustizia quotidiana. Le iniziative culmineranno  con il corteo di Lunedì 21 marzo,   che  partirà alle ore 9,30  dal “Pincio” in via delle Rimembranze  e proseguirà per le vie della città di Fano per concludersi in Piazza Amiani con la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie, lettura che avverrà in contemporanea su tutte le piazze d’Italia.  A  Messina,  città simbolo per il 2016  della XXI Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, interverrà Don Luigi Ciotti.  
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11/03/2016 Teuco, sciopero sospeso. 23 Marzo incontro su Piano Industriale
Fissato per il prossimo 23 marzo l’atteso incontro con la Teuco e i sindaci di Recanati e Montelupone per  discutere in merito al piano industriale. I lavoratori riuniti in assemblea hanno deciso all'unanimità di sospendere le azioni di sciopero fino all'incontro che per Filctem-Cgil  Femca- Cisl Uiltec-Uil sarà determinante per capire le reali intenzioni della Teuco. Già fissata per il 24 marzo la prossima  assemblea con i lavoratori  per valutare  insieme l’esito dell’incontro e decidere eventuali ulteriori  forme di lotta se ritenute necessarie.Nei prossimi giorni saranno anche messe in atto azioni volte a veder riconosciuti alcuni diritti dei lavoratori come ad esempio le molte ferie arretrate.
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09/03/2016 "Ancona città in comune": terminato il corso di italiano
Terminato il corso di lingua italiana e orientamento al territorio organizzato dalla ast Cisl Ancona e da Anolf Marche nell'ambito del progetto "Ancona città in comune" con ente capofila il comune di Ancona . Il corso ha visto protagonisti soggetti svantaggiati e in povertà assoluta . Continuano i corsi per mulettista, manutenzione verde e partirà a breve quello per addetti all'assistenza familiare. Sono stati attivati inserimenti lavorativi attraverso tirocini formativi in aziende. Tra corsi formativi e tirocini si sostengono circa 70 persone
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06/03/2016 La Cisl ricorda Mario Apricena
Appuntamento lunedì 7 marzo alla Cisl di Fano, verrà dedicata la nuova sala accoglienza a Mario Apricena, recentemente scomparso. Apricena è stato un riferimento e una figura significativa per diverse generazioni di lavoratori della Cisl del territorio di Fano e poi Provinciale. Entrato in Cisl nel 1970 per quaranta anni ha lavorato con passione e lungimiranza prima nella categoria degli edili e del tessile, poi come Segretario Generale della Cisl di Fano dal 1981 al 1993 e in seguito come Segretario dei pensionati. Ha fatto conoscere e fatto crescere la Cisl. Il suo ricordo, il suo lavoro e le sue qualità personali sono un’occasione per tutti noi per richiamare i valori fondanti della Cisl, l’autonomia e il senso dell’impegno per l’Altro, la Cisl come soggetto sociale che si è sempre proposta di concorrere allo sviluppo delle comunità territoriali.
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24/02/2016 Fit Walking - la salute in primo piano
Si è svolto il 18 febbraio presso la sala “il Cubo” di Fano un incontro di presentazione del progetto di promozione alla salute dal titolo“ impariamo a camminare” che è stato elaborato dai Coordinamenti Donne Pensionate delle organizzazioni sindacali Fnp – Cisl, Spi – Cgil e UIlp- Uil e dalle associazioni di volontariato Anteas e Auser.«Questo progetto - afferma Patrizia Pagnoni – coordinatrice donne pensionate della Fnp di Fano .- sottolinea l’importanza e l’efficacia dell’esercizio fisico in termini di strumento preventivo per patologie oggi molto diffuse in una popolazione che sta invecchiando sempre più e agisce in termini di azione diretta sui principali fattori di rischio quali obesità, iperglicemia, ipertensione, osteoporosi e malattie cardiovascolari».Il progetto, di durata trimestrale, viene attivato per una divulgazione della cultura della prevenzione alla salute a cui le organizzazioni sindacali da tempo dedicano grande impegno; si svolge attraverso incontri a cadenza settimanale con la popolazione adulta e anziana locale, curati da figure specialistiche coordinate dal dott. Matteo Francolini- istruttore qualificato del centro autorizzato di FitWalking di Fano - metodo Damilano.L’incontro di presentazione ha visto la partecipazione di un buon numero di persone che ha accolto la proposta dei coordinamenti donne con entusiasmo confermato da un buon numero di adesioni al corso di Fitwalking che partirà il 22 febbraio
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16/02/2016 “Politiche europee per la valorizzazione del territorio. ‘Conoscere’ per accedere ai Fondi Europei”
Venerdì 19  Febbraio a Camerino, incontro conclusivo del  Corso di Perfezionamento in “Politiche europee per la valorizzazione del territorio. ‘Conoscere’ per accedere ai Fondi Europei”, che si è tenuto presso la Scuola di Giurisprudenza di Unicam. Il corso di perfezionamento è stato promosso dalla Consulta per il Lavoro e la Valorizzazione della Persona, della quale fanno parte le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e SNALS, e si è rivolto alle istituzioni, alle associazioni del territorio e a tutti coloro, privati, studenti e professionisti, interessati al mondo della europrogettazione. Far acquisire una visione comune sulle criticità e opportunità di sviluppo del proprio territorio, far conoscere i principali strumenti messi a disposizione dall’UE.  sviluppare capacità e strategie adeguate per condividere la conoscenza degli strumenti europei,  sviluppare la capacità di facilitatori in un’ottica di rete, cooperazione e concentrazione e non dispersione  sono stati gli obiettivi del Corso, raggiunti  dai partecipanti, oltre gli 100 iscritti al progetto formativo. Nel corso della giornata conclusiva, che si terrà a Camerino venerdì 19 febbraio presso l’Aula Arangio Ruiz del Palazzo ducale con inizio alle ore 14.15, il Rettore Unicam Flavio Corradini ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali presenti nella Consulta per il Lavoro e la Valorizzazione della Persona  consegneranno ai corsisti gli attestati di partecipazione.
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09/02/2016 Bilancio: firmato il protocollo con il Comune di Urbino
Sostegno al sociale, mantenimento delle tariffe per i servizi a domanda individuale, introduzione dell’isee lineare e attenzione agli appalti. Questi i punti principali del protocollo d’intesa siglato il 5 febbraio da Cgil , Cisl e Uil e le rispettive categorie dei pensionati con il Comune di Urbino. Partendo dall’analisi del Bilancio del 2015 e dalla situazione delle famiglie colpite dalla crisi economica, i sindacati hanno ottenuto che il Comune congelasse il prelievo fiscale sui valori dell’anno precedente e che incrementasse i fondi sul sociale. Sono stati stanziati circa 90.000 € suddivisi in diversi fondi. Uno destinato al sostegno alle famiglie in situazioni di disagio socio- economico nella forma di contributi per buoni alimentari, rimborsi di spese farmaceutiche , pagamento bellette ecc.. Un altro destinato a persone disoccupate o inoccupate che prevede la possibilità di svolgere lavori di pubblica utilità dietro la corresponsione di un contributo economico. Un terzo fondo, apposito per le famiglie con non auto-sufficienti, che usufruiscono delle prestazioni di un assistente familiare. L’intesa prevede anche impegni da parte dell’amministrazione per l’anno 2016. Oltre ad un monitoraggio delle azioni individuate nel 2015, verranno riconfermate le iniziative a favore delle persone in difficoltà, mantenendo inalterate le tariffe dei servizi a domanda individuale e promuovendo l’adeguamento dei regolamenti nei servizi sociali ed educativi anche a livello di Ambito Sociale. Grande novità sarà ’applicazione dell’isee lineare in via sperimentale negli asili nido. L’applicazione, frutto di un intenso e proficuo lavoro condiviso con il Comune, porterà all’eliminazione degli scaglioni e permetterà alle famiglie di pagare le tariffe in modo più equo e proporzionale alla propria situazione reddituale. “Tra i temi che ci stanno a cuore – affermano Leonardo Piccinno responsabile Cisl di Urbino, Umberto De Simoni e Emilio Ciancamerla dei pensionati Cisl - vi è anche la necessità di dare continuità e sostanza al processo di gestione associata dei servizi sia a livello d’Ambito Sociale che a livello di Unione Montana e il fatto di dedicare una specifica sessione di confronto al tema degli appalti, allo scopo di evitare assegnazioni al massimo ribasso, di rendere esplicite e trasparenti le garanzie complessive per i lavoratori addetti, di dare qualità ai servizi"..
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03/02/2016 Il Testo Unico dei servizi sociali del Comune di Fano: punto di partenza per una nuova stagione di politiche sociali
Le polemiche sollevate in questi giorni da alcune forze politiche fanesi sull’introduzione del Testo Unico Regolamentare per la disciplina delle prestazioni e dei servizi socio - assistenziali non riconoscono il lavoro svolto dagli uffici dei servizi sociali che finalmente hanno rielaborato e sistematizzato le modalità d’accesso alle prestazioni, consentendo in questo modo al servizio sociale professionale di operare con regole certe e procedure chiare. Con questo importante e significativo lavoro si chiude un’ epoca nel quale l’accesso ai servizi avveniva in maniera non del tutto chiara e nella quasi totale mancanza di una regolamentazione per le prestazioni sociali ed economiche. La Cisl, ha già sottolineato, come sarebbe stato opportuno un maggior coinvolgimento nella fase di elaborazione del Testo, un confronto più ampio e partecipato, così come affermato dalla Legge regionale 32/14, con la rete dei comuni dell’ATS e dei soggetti del territorio anche per recuperare le carenze di metodo e di merito che in questo senso facevano capo all’Ambito Sociale Territoriale n. 6. Sicuramente ora questo lavoro deve immediatamente coinvolgere i comuni dell’Ats per giungere ad un regolamento d’Ambito condiviso ed omogeneo in tutto il territorio. Comunque - afferma Giovanni Giovanelli responsabile Cisl di Fano - il confronto ha portato all’accoglimento di alcune importanti integrazioni e modifiche da noi sollecitate. Sono state , inoltre, definite le modalità di compartecipazione degli utenti alle prestazioni sociali con l’introduzione dell’Isee, cercando di evitare il cosiddetto effetto scalone Introducendo l’applicazione lineare nei casi dove è stato reso possibile. Considerata la sostanziale novità del Testo, la Cisl ritiene fondamentale che l’Assessorato ai servizi sociali sia disponibile a confrontarsi su eventuali problematiche sollevate dall’applicazione del regolamento e ritiene necessario proseguire il confronto sulla determinazione delle tariffe e, più in generale, sul Testo Unico anche per rivisitazioni e modifiche, estendendo tale confronto ai tavoli di Ambito per valutarne l'impatto sia sugli utenti e sulle loro famiglie.
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22/01/2016 Sanità, convegno dei pensionati Cisl a Senigallia
I servizi sanitari del territorio del Distretto di Senigallia vanno riallineati e rimessi in equilibrio con quelli erogati nell'Area Vasta 2 e nel resto della Regione. La richiesta è emersa durante il convegno organizzato ieri, giovedì 21 gennaio, dalla Federazione dei pensionati Cisl di Senigallia, in collaborazione con la Cisl confederale e con il Comune di Senigallia. All' Auditorium San Rocco circa 150 persone sono intervenute per parlare di sanità e servizi socio sanitari. Tanti ed autorevoli gli ospiti dell'iniziativa. Il Presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo, il nuovo Vescovo di Senigallia Mons. Franco Manenti, il Presidente della IV Commissione consiliare Fabrizio Volpini, il Direttore dell'Area Vasta 2 di Ancona Maurizio Bevilacqua. Presente anche l'amministrazione comunale di Senigallia, con il Sindaco Maurizio Mangialardi e l'Assessore ai servizi sociali Carlo Girolametti. «Ci interessa ragionare sul futuro del territorio di Senigallia - ha sostenuto il Responsabile dei pensionati della Cisl di Senigallia Carlo Zezza - sulle criticità che lo caratterizzano e sulle prospettive che lo attendono. In primo luogo per l'Ospedale, rispetto al quale è importante capire quali specialità verranno conservate in rapporto agli altri presidi dell'Area Vasta. Ma anche sui servizi socio sanitari, che vanno sviluppati, specie nelle aree della disabilità e delle dipendenze.» Proprio sull'ospedale, sceso per la prima volta sotto la soglia dei 10.000 ricoveri l'anno, si concentrano le preoccupazioni dei cittadini di Senigallia e dei rappresentanti dei lavoratori. «Dall'analisi della dotazione organica - ha sostenuto Alessandro Mancinelli della Funzione pubblica Cisl - emerge un sottodimensionamento del personale che rende necessario ragionare in un'ottica di riallineamento». Il Presidente della 4° Commissione Fabrizio Volpini ha allargato l'orizzonte delle riflessioni sul piano regionale, respingendo le accuse di mancato confronto con il territorio che nelle ultime settimane sono piovute sull'operato di Giunta e Consiglio. «Qualche “scivolata” procedurale c’è stata, ma abbiamo condiviso il progetto di trasformazione dei piccoli ospedali con tutti i Sindaci interessati, ai quali poi è mancato il coraggio di difendere quanto deciso. Sul riordino dobbiamo comunque andare avanti, anche per non perdere le risorse nazionali erogate a titolo di premialità». Contro il rischio di una deriva tecnocratica della sanità, non solo regionale, ha lanciato l'allarme il Segretario della Cisl Marche Sauro Rossi. «Le nostra Regione rischia di uscire schiantata da una logica di definizione degli assetti basata solo sui bacini di utenza. Vanno considerate anche le caratteristiche geografiche del nostro territorio e la distribuzione della popolazione, specie nell'entroterra». Per Rossi due sono gli impegni urgenti. «La trasformazione dei piccoli ospedali va accompagnata dall’avvio effettivo del progetto Case della Salute/Ospedali di comunità, con reali servizi collocati al loro interno. E' necessario inoltre un maggiore coinvolgimento dei Medici di famiglia, senza i quali i processi di riordino rischiano di restare bloccati».
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08/01/2016 Trasporti e qualità della vita, cosa fare?
La recente indagine ISTAT confermava la Provincia di Pesaro e Urbino più o meno nelle stesse posizioni del 2014 in tema di qualità della vita e dell’aria, ma a ben guardare non è poi così vero. Se guardiamo in faccia la realtà sembra che non sia proprio cosi. E’ condiviso che una delle cause primarie dell’inquinamento dell’aria sia causata dal traffico dei mezzi di trasporto e specialmente in questo trascorso mese di dicembre di particolare clima, se ne è dimostrata tutta l’evidenza. In tema di trasporti, privati e pubblici, la provincia pesarese certamente non brilla per equilibrio e funzionalità. Basti pensare alla qualità del trasporto pubblico su ruote, caotico, inadeguato ed eccessivamente costoso per i cittadini. Abbiamo già denunciato più volte come CISL dell’inadeguatezza dei mezzi pubblici e dell’elevato costo dei biglietti, il cui ultimo aumento è stato mascherato dalla giustificazione che avrebbe consentito l’ acquisto di 12 nuovi autobus ecologici. Aumento effettuato, autobus mai introdotti, anzi il Presidente di ADRIABUS, si è spinto di recente, a sostenere che compete alla Regione Marche effettuare gli investimenti ecologici e non le società private che dalla Regione incassano fiumi di denaro pubblico. La CISL DI Pesaro, Fano, Urbino, è convinta che cambiare si può, a partire dalla modifica di un sistema di trasporto che è dimostrato, ha fato il suo tempo ed è causa di inquinamento. Occorre ripensare la mobilità urbana nelle nostre città con la creazione di reti ciclabili diffuse sicure e percorribili, con l’estensione delle zone a traffico limitato nei centri storici. Altresì importante è l’utilizzo delle risorse che Autostrade per l’Italia dovrà spendere nelle città di Pesaro e Fano. Come CISL, siamo convinti che rilanciare e finalmente riattivare il collegamento ferroviario Fano-Urbino, sia non solo una scelta necessaria, ma coraggiosa , perché apporterebbe non pochi benefici, non solo sul versante del tanto dibattuto rilancio turistico del territorio, ma sulla qualità dell’aria e della vita dei cittadini. Lo stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio di fine anno ha richiamato l’attenzione sulla necessità di contenere gli inquinamenti da idrocarburi e dal traffico, utilizzando di più il trasporto pubblico, ma per questo, deve essere efficiente ed ecologico e nella nostra provincia, non è né l’uno, né l’altro. Siamo convinti, che una politica seria e lungimirante per il territorio, parte da scelte condivise ed innovative, da parte della Regione, dei Comuni, dello Stato. Per questo riteniamo necessaria una seria riflessione che scevra da ogni pregiudizio e preconcetto, elabori un progetto di fattibilità per la riattivazione della Ferrovia Fano-Urbino. 
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08/01/2016 Una sanita’ nel caos
Nel mese di dicembre la CISL di Pesaro - Urbino aveva lanciato un grido di allarme sulla situazione del servizio sanitario della provincia. Purtroppo i rischi segnalati allora si sono puntualmente concretizzati con l’inizio dell’anno e, forse, la situazione è andata oltre ogni più pessimistica previsione. Una delibera regionale di fine anno approvata approfittando del fatto che i cittadini marchigiani erano distratti in quanto si apprestavano a celebrare le imminenti festività natalizie, ha ulteriormente complicato la situazione. Le Case della Salute sono diventate “Ospedali di Comunità”; un cambio di nome senza definirne né i contenuti né i servizi erogati ai cittadini. L’entroterra pesarese è stato ulteriormente privato dei servizi più elementari e necessari, continuando a subire un pericoloso svuotamento di offerta sanitaria. La cosiddetta Azienda Ospedaliera Marche Nord, che ormai può considerarsi una sorta ectoplasma mai esistito, ha comportato la destrutturazione dei due nosocomi di Pesaro e Fano che non riescono più a dare risposte adeguate a chi ne ha bisogno, sia a causa della disorganizzazione che per la cronica carenza di personale, conseguente anche alla “fuga” di diversi professionisti: il risultato è che i cittadini sono costretti a rivolgersi sempre più spesso fuori regione con pesanti disagi e costi di trasferimento. La mobilità passiva, pertanto, determina una vera e propria emorragia di risorse che la Regione Marche è costretta a devolvere alle regioni limitrofe. Nel frattempo il tanto decantato “decalogo” che avrebbe dovuto invertire la tendenza delle liste di attesa, non decolla e, soprattutto non produce effetti. Il colpo di grazia è poi arrivato quando la Regione, con un vero e proprio colpo di mano, ha deciso di avocare all’ASUR l’unico livello di contrattazione, con conseguenze gravi per la gestione delle situazioni periferiche. A tal punto è lecito chiedersi a che servono le Aree Vaste se, come abbiamo già segnalato a dicembre sono etero dirette dall’ASUR attraverso un miope centralismo burocratico ed è stata loro sottratta persino la contrattazione? Insomma, il 2016 è iniziato creando un vero e proprio caos nella sanità ed in particolare in quella pesarese, tanto che diversi Amministratori Locali stanno manifestando il loro dissenso e preoccupazione per quanto sta accadendo. Il caos poi è ulteriormente incrementato da interventi a conferma e smentita delle decisioni assunte da parte delle autorità della Regione. La CISL della provincia di Pesaro non può non denunciare tale stato delle cose ed esprimere una forte preoccupazione, sottolineando anche l’esigenza di avviare una forte mobilitazione che coinvolga gli Operatori Sanitari ed i Cittadini; i primi costretti a sopperire alla carenza di personale ed alla disorganizzazione dei servizi impegnandosi al limite delle possibilità, i secondi ad emigrare in altre regioni per potersi curare con tempestività ed adeguatezza. Il 22 gennaio prossimo le Organizzazioni Sindacali pesaresi sono state convocate, dopo averne fatto da tempo richiesta, dai Direttori dell’Area vasta 1 e Dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord ed in quella occasione saranno ribadite le richieste già avanzate a suo tempo: 1) Dove , come, quando e con quali risorse si costruirà il nuovo Ospedale Marche Nord? 2) Nel frattempo come si intende organizzare il servizio sanitario nelle due strutture e che soluzione si intende dare al posizionamento dei diversi servizi (vedi il punto nascita) ? 3) Come si intende organizzare il sistema delle reti cliniche, ed il sistema di presa in carico? 4) Che ruolo avranno gli ospedali di Urbino e Pergola? 5) Dove si posizioneranno la case della salute oggi diventate “ospedali di comunità” e con quali prestazioni sanitarie? 6) Quale dovrà essere il ruolo del privato nella sanità pesarese?Attendiamo risposte concrete e credibili. Il tempo dei proclami delle chiacchiere e delle decisioni poi smentite è terminato, occorrono fatti e risposte alla domanda di salute degli abitanti della provincia di Pesaro!I Responsabili AST Fano Pesaro Urbino (Giovanni Giovanelli - Gabrio Maria Tonelli  - Leonardo Piccinno )
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11/12/2015 Fusioni tra Comuni? Una scelta importante
La CISL di Pesaro, Fano e Urbino, considera di notevole importanza il percorso di fusione intrapreso dai comuni di: Pesaro con Mombaroccio e Urbino con Tavoleto, che vedrà un passaggio decisivo nella giornata di domenica 13 dicembre p.v. con lo svolgimento del referendum tra i cittadini dei territori interessati.Le fusioni tra Comuni, non solo sono importanti ma necessarie a consentire un processo di aggregazione e di rafforzamento della capacità di dialogo e di sinergia tra comunità che debbono affrontare il cambiamento dei tempi e dell’economia.Occorre però, considerare questo imminente appuntamento, solo il primo passo di un impegno sempre più ampio verso il coinvolgimento di altre comunità, perché la fusione non può e non deve essere solo l’occasione per superare le asperità ed i limiti del Patto di Stabilità, ma un’opportunità da cogliere per ampliare gli assetti al fine di una maggiore efficienza amministrativa e per formare nuove identità comunitarie, mantenendo comunque salde le tradizioni e la storia di ogni singola popolazione.Lo svincolo dal Patto di Stabilità, quindi, non può essere l’unica ragione, ma il punto di partenza verso una logica aggregativa che possa consentire a fasce di cittadini, sempre più ampie, nuove opportunità di sviluppo e nuovi modelli sociali inclusivi.La CISL si è sempre battuta perché, si introducesse in Italia una legislazione che promuovesse l’aggregazione tra Comuni ed in questa logica, saluta positivamente lo sforzo avviato, sia pure tra mille difficoltà e resistenze oggettive, nelle aree oggi interessate al referendum, ma auspica che processi analoghi si sviluppino a breve anche in altre parti del territorio, nella Val Metauro come nella Val Cesano, nella Val del Foglia come nell’hinterland di Fano.Le AST CISL di Pesaro – Fano - Urbino
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21/11/2015 NO al fanatismo ideologico: rafforziamo la coesione sociale
ANOLF e la Cisl di Pesaro Fano Urbino esprimono la piena solidarietà alla comunità musulmana della nostra Provincia, in riferimento al gravissimo fatto di intolleranza avvenuto nei confronti dei centri islamici della nostra provincia con le affissioni di volantini offensivi della dignità della persona e che negano il valore dell’integrazione sociale e religiosa. Il nostro territorio e la nostra società SONO INCLUSIVE, fanno del valore dell’accoglienza e della coesione sociale nel rispetto reciproco delle diverse religioni, il fondamento della pacifica convivenza. Coloro che ignobilmente e nel buio della notte hanno voluto compiere un gesto così vile e deprecabile non conoscono il valore arricchente della reciprocità, della coesione sociale, ma vogliono unicamente creare e fagocitare sentimenti di emarginazione, odio razziale e religioso. ANOLF e la Cisl di Pesaro Fano Urbino condannano fermamente questo gesto e si adopereranno con impegno per scardinare qualsiasi forma virale di razzismo e rafforzare la coesione sociale con l’integrazione di ogni persona indipendentemente dalle differenze culturali, religiose e politiche.
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05/11/2015 Trasporti sanitari: lavoratori affamati dalla burocrazia
“Procedure non rispettate, lungaggini burocratiche sono alla base del mancato versamento degli stipendi di 40 lavoratori da luglio – spiega Vincenza De Leo della Fisascat Cisl, insieme a Cgil e Uil. Registriamo un completo disinteresse sul destino dei lavoratori, anche nell’incontro avvenuto il 3 novembre in Prefettura, si registrano fatti gravi sia dal livello dirigenziale istituzionale che dal livello imprenditoriale, se di impresa possiamo parlare”. La Coop “Solaris”, che si occupa di trasporti sanitari, è stata rappresentata per l’ennesima volta da un soggetto nuovo che, seppur munito di delega di rappresentanza, ha ammesso di non aver nessun potere decisionale sulla vertenza con enorme stupore non solo delle parti sociali ma anche della stessa Prefettura di Pesaro. Improvvisamente ha disconosciuto, pur non essendo cambiati i soggetti, le procedure di riconoscimento essenziali per il pagamento delle fatture. Ci hanno informato che il 16 Ottobre, in ottemperanza alle decisioni assunte in sede ministeriale il giorno 8 Ottobre, la cooperativa ha provveduto all’invio delle fatture relative al periodo Aprile-Giugno ma hanno dimenticato di fornire all’Area Vasta 1 la giustifica delle stesse, impedendo di fatto il controllo ed il conseguente pagamento delle stesse. D’altro canto però la stessa Area Vasta non ha comunicato per iscritto tale mancanza e di fatto non ha accertato nulla. E’ doveroso, da parte nostra, sottolineare che l’Area Vasta nella persona del Dott. Gigliucci, direttore amministrativo Asur Marche si è mostrato disponibile all’intervento in surroga a favore dei lavoratori previa consegna dei cedolini paga dei singoli per l’effettuazione dei pagamenti, tutto ciò ostacolato dall’immotivato nonché incomprensibile diniego della Coop Solaris. E’ sconcertante che un servizio essenziale come il trasporto sanitario venga affidato a soggetti capaci di tale “ Irresponsabilità”. Le vittime, ancora una volta, sono i lavoratori che ogni giorno garantiscono lo svolgimento del servizio non ricevendone il dovuto compenso. Le Organizzazioni sindacali, in questo scandaloso contesto, ribadiscono lo stato di agitazione proclamato e annunciano l’avvio di una serie di azioni di protesta attraverso manifestazioni pubbliche nei giorni a seguire.
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21/10/2015 Fondazione Don Gnocchi: presidio contro la disdetta del Contratto Nazionale
Si è tenuto oggi 21 ottobre un nutrito presidio di lavoratori della Fondazione Don Gnocchi presso il centro Bignamini di Falconara. I lavoratori dei centri marchigiani, circa 150, protestano in contemporanea con tutti gli altri centri d’Italia, contro la decisione della Fondazione di disdettare il contratto nazionale di lavoro. Dopo due anni di sacrifici, in cui i lavoratori, per fronteggiare i problemi finanziari della Fondazione, hanno regalato 80 ore procapite annue di lavoro e rinunciato a due giorni di ferie ciascuno, la Fondazione non ha trovato di meglio che scaricare nuovamente sui suoi dipendenti le sue difficoltà economiche a livello nazionale. I lavoratori chiedono che il Don Gnocchi ritiri la disdetta del Contratto e che si apra un confronto serrato a livello nazionale in grado di fare luce, una volta per tutte, sullo stato reale della “pseudo” crisi lamentata dalla ONLUS. Le segreterie regionali del pubblico impiego di Cgil Cisl UIl hanno scritto una lettera aperta al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli chiedendo un suo diretto intervento nei confronti della Fondazione. Sulla vertenza CGIL, CISL e UIL Funzione Pubblica delle Marche, registrano positivamente la solidarietà dell’On. Emanuele Lodolini (PD Marche) che ha presentato, il 15 ottobre u.s., apposita interrogazione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’On. Lara Ricciatti di (SEL Marche) con un duro intervento stampa diffuso il 16 ottobre e dell’On. Piergiorgio Carrescia (PD Marche) che sosterrà le iniziative parlamentari relative alla vicenda.
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16/10/2015 Rispettiamo i lavoratori
"La giustizia faccia il suo corso, chi ha sbagliato paghi ma i lavoratori? Non ci stiamo alla gogna mediatica a cui vengono sottoposti gli addetti ai lavori". E’ questa la dichiarazione di Vincenza De Leo - Fisascat Cisl Marche. Da un paio di settimane i lavoratori del trasporto sanitario di Pesaro e Fano sono sotto accusa; persone che per poco più di 1000 euro al mese vivono con una divisa cucita sulla pelle, attaccati ad un cellulare per le chiamate continue, impegnati per 10 ore al giorno in reperibilità continua, per una indennità di 1,55 euro l’ora, indifferentemente sia di notte o di giorno. Dopo il servizio delle Iene sono bombardati da offese: social network, opinione pubblica, solo perché sono l’immagine viva delle aziende titolari degli appalti. Desideriamo ricordare che sono solo esecutori materiali non a conoscenza di come viene organizzato il servizio: la responsabilità di quanto accaduto non deve ricadere sui lavoratori ma bensì su coloro che non hanno vigilato per il rispetto del capitolato d’appalto. Non ci sembra di vivere in un paese normale, non crediamo sia giusto che debbano intervenire trasmissioni televisive a denunciare ruberie perpetrate a vario titolo, di cui noi apprendiamo oggi il contenuto. In questi anni abbiamo tutelato il lavoro in virtù di un appalto in essere, abbiamo cercato di difendere il reddito di 88 lavoratori, 88 famiglie il cui destino prima era appeso alle Legge regionale 292, oggi è nelle mani della giustizia? Il 7 ottobre è’ uscita la determina 690 dell’Asur Marche che prevede la gara per l’affidamento del trasporto non sanitario, attraverso una procedura ristretta. L’ammontare economico del servizio, strutturato in tre anni, garantirà il lavoro a un numero molto ristretto dei lavoratori attuali. La rimanente parte dell’attuale appalto sarà affidato, attraverso un interpello in linea con la legge, alle associazioni di volontariato. Siamo altamente preoccupati, chi si fa carico dei lavoratori? L’Assessore alla sanità ci convochi.
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05/10/2015 L’Anolf: occorre trovare alloggi per i senza fissa dimora
L’Anolf di Pesaro-Urbino interviene sulla vicenda degli “abusivi” sorpresi a dormire nella sala d’aspetto del pronto soccorso e nelle adiacenze dell’ospedale San Salvatore di Pesaro. "Non è la prima volta che la nostra organizzazione – scrive Gianluigi Storti dell’Anolf - solleva il problema dei senza fissa dimora". Abbiamo avuto a Pesaro, nel recente passato, anche alcuni casi di persone sole, morte di freddo e stenti in ricoveri di fortuna lungo il fiume Foglia. La Caritas Diocesana e diverse altre istituzioni e associazioni caritative, hanno fatto molto in questi anni, anche allestendo alloggi e strutture di accoglienza. Basta pensare alla mensa O.D.A. di via del Teatro gestita dalla Caritas, con l’aiuto di famiglie e volontari, che fornisce gratis pasti caldi, oppure alla distribuzione di vestiario, ai servizi igienici e alle docce. Negli ultimi tempi il numero delle persone che vagano per la città in cerca di un aiuto è notevolmente aumentato. Si enfatizza in questi giorni, con una carta soddisfazione, il blitz effettuato dalle forze dell’ordine all’ospedale. Ora si parla addirittura di tolleranza zero nei confronti dei rom e degli immigrati. L’ospedale non è un dormitorio e siamo d’accordo, ma il problema è lungi dall’essere risolto. Le persone scacciate infatti dove si rifugeranno? Dove troveranno un nuovo ricovero per passare la notte ora che l’inverno si avvicina. Questa è la vera questione che ci si deve porre. Tanto più che il problema della casa non riguarda solo gli stranieri. L’osservatorio sulle marginalità istituito dalla Cisl di Pesaro e del quale l’Anolf è parte, ha rilevato che tra le persone in difficoltà economica ed esistenziale vi è un’elevata percentuale di cittadini pesaresi, spesso interessati da sfratti esecutivi, poiché non riescono a pagare regolarmente l’affitto. Situazioni di disagio che si amplificano quando vi sono separazioni, malattie o scomparsa di congiunti che fanno vacillare l’equilibrio economico familiare. Pochissimo si è fatto a livello istituzionale per risolvere il problema dei senza tetto. Ancora una volta torniamo a ribadire ciò che spesso abbiamo sostenuto, senza essere ascoltati. Pesaro ha bisogno di dotarsi di alloggi per far fronte all’emergenza abitativa delle famiglie e delle persone in difficoltà. Dalle giovani coppie che non possono, almeno all’inizio, affrontare gli elevati costi di un affitto o di un mutuo, alle famiglie interessate dalla mobilità, dalla disoccupazione e dalla cassa integrazione. A Pesaro si costruisce molto, c’è chi dice anche troppo. E’ giusto allora pensare di legare la concessione di licenze edilizie e la quantità di edificato alla disponibilità delle imprese a concedere gratuitamente o in comodato d’uso, alcuni appartamenti al Comune. Si ricostituirebbe in breve, in questo modo, un patrimonio edilizio pubblico per rispondere alle emergenze. Gli alloggi, concessi a rotazione e a canoni sostenibili, potrebbero essere gestiti da associazioni o famiglie che ne trarrebbero così occasione di lavoro, in un periodo di profonda crisi occupazionale.
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02/10/2015 Opere compensative A14 Cisl: usiamo bene gli investimenti
Ancora una volta si riapre il dibattito sulle opere compensative per la realizzazione della terza corsia dell’A14. Queste opere servono ai cittadini della provincia di Pesaro Urbino, o sono inutili e dispendiose?I 150 milioni di investimenti della società autostrade sul territorio provinciale, sono una somma a cui si può tranquillamente rinunciare, oppure, possono diventare un volano per la ripresa del settore dell’edilizia e della sua filiera ?Sono questi, gli interrogativi che la CISL di Pesaro, Fano e Urbino, si pone rispetto al dibattito pubblico che ha ripreso vigore con le ultime prese di posizioni dei comitati di Fano sulle opere complementari all'autostrada.Occorre avviare un serio dibattito che coinvolga tutte le forze, politiche sociali ed economiche, per elaborare una proposta articolata e di sostegno all’infrastrutturazione del territorio.La CISL, è convinta che la salvaguardia del territorio, compreso quello paesaggistico, si effettua guardando all'utilità dei progetti ed alla loro capacità di essere facilitatori e promotori di nuove opportunità che aiutano, non solo a tutelare l'ambiente ma a risolvere quegli annosi nodi strutturali, viari e d'inquinamento che fino ad oggi sono stati causa dei tanti disagi e sofferenze per i cittadini lungo le strade della provincia.Ritiene, infatti che oltre le opere complementari, siano irrinunciabili per il rilancio dello sviluppo economico e sociale: la realizzazione della Fano Grosseto (da chiarire quale progetto? quali risorse? Quali tempi di realizzazione ?), la Ferrovia Fano-Urbino, come metropolitana di superficie per una nuova offerta turistica e quale collegamento funzionale con la città universitaria di Urbino (patrimonio dell’UNESCO) e con gli aeroporti di Rimini e Ancona.Le opere complementari sono un’ occasione di investimenti da cogliere e valorizzare per superare il gap accumulato in questi anni. I progetti, nell’ottica di una strategia complessiva di sviluppo, devono essere una opportunità al servizio della collettività e non l'occasione per interessi contrapposti di natura politica, affaristica o pseudo ambientalista..
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30/09/2015 Piano strategico: uno sguardo sul futuro di Ancona
Il futuro di Ancona da progettare tutti insieme, cittadinanza e amministrazione comunale. Seguendo questa filosofia, si è costruito presso la Mole Vanvitelliana l’incontro tra cittadini e istituzioni per discutere e presentare proposte da inserire nel Piano strategico per i prossimi 10 anni.«La partecipazione è stata notevole con ben 400 persone iscritte, ed evidenzia l’interesse degli anconetani  per  la città in cui  vivono e il loro desiderio di partecipazione», ha detto Alessandro Mancinelli,responsabile Ast di Ancona  che ha partecipato con una delegazione dell’Area sindacale di  Ancona. L’utilizzo del metodo dell’Open Space  Technology ha permesso I’emersione di temi  quali: lo sviluppo  della città come polo culturale, il potenziamento dell’area portuale, trasporto pubblico su monorotaia , sviluppo  del turismo locale, città creativa, sostenibile e trasparente, acceleratrice di innovazione attraverso l’incontro tra soggetti responsabili dell’innovazione, città senza barriere, valorizzazione del mare e della bellezze della città, il rapporto con l’università. Alcune idee e visioni saranno selezionate e inserite nel Piano strategico e saranno patrimonio di tutti gli attori sociali del territorio: istituzioni, associazioni , imprenditori e cittadini.
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28/09/2015 Rincari Adriabus: lettera aperta ai Sindaci
Egregio Sindaco,la Società ADRIABUS, a prevalente capitale pubblico, dal 1° settembre c.a., sulla scorta delle decisioni assunte dalla nuova Giunta Regionale, ha aumentato il costo dei biglietti del trasporto pubblico urbano ed extraurbano, di cui è concessionaria all’interno del bacino provinciale.Il rincaro grava su tutti i cittadini, specie i residenti nelle aree interne, che si trovano nella necessità di ricorrere la mezzo pubblico per gli spostamenti legati al lavoro o all’accesso a uffici e servizi e pesa in modo particolare sulle famiglie, che, con redditi già pesantemente provati dalla crisi, si trovano a dover fronteggiare un aumento consistente del costo del trasporto scolastico.L’aumento del prezzo dei biglietti appare del tutto ingiustificato alla luce della riduzione rispetto all’anno precedente del costo dei carburanti ed è inaccettabile che possa essere motivato con la necessità di introdurre 12 nuovi mezzi ecologici: l’acquisto di nuovi mezzi dovrebbe rientrare nell’ordinaria capacità di un’azienda sana di programmare gli investimenti utilizzando risorse proprie o apportate dai soci investitori. Assistiamo invece alla prassi consueta di scaricare i costi gestionali sui cittadini utenti, per coprire mancanza di progettualità e di scelte programmatiche.La CISL del territorio di Pesaro, Urbino, Fano La sollecita, pertanto, insieme agli altri Sindaci della Provincia, ad assumere una posizione netta di protesta nei confronti della Società Adriabus al fine di correggere una scelta sbagliata, miope, ingiustificata e fortemente penalizzante per i cittadini, per la loro qualità della vita e il loro fondamentale diritto allo studio, al lavoro, alla mobilità. Pesaro, 23.09.2015  
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26/09/2015 Insieme per non dimenticare
Sabato 3 ottobre  a Fano una giornata per ricordare i migranti morti nel mare di Lampedusa.Il 3 ottobre ricorre l’anniversario del tragico naufragio in cui persero la vita 368 migranti al largo di Lampedusa. In questa giornata si vuole ridare dignità e voce alle tante vittime dell’immigrazione, in particolare con un’iniziativa che vede uniti in un momento di preghiera cristiani e musulmani. Alle ore 17 presso la Tensostruttura Sassonia (v.le Adriatico), famiglie, cittadini, laici e religiosi si ritroveranno per un momento di preghiera per le vittime di tutte le stragi in mare e in terra. La preghiera sarà guidata dalle diverse confessioni religiose presenti. Terminato il momento di preghiera, tutti i partecipanti si uniranno in un corteo silenzio verso il Pincio, per partecipare alle ore 18 alla tavola rotonda “Il popolo dei migranti verso l’Europa. Accogliere o respingere” che si terrà all’interno delle iniziative della Settimana africana regionale organizzata dall’Associazione fanese L’Africa chiama. Dopo il saluto di Marina Bargnesi, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Fano, interverranno Ettore Fusaro, operatore di Caritas Marche; alcuni giovani profughi accolti presso le strutture della Provincia di Pesaro e Urbino; Mounya Allali, responsabile dei centri di accoglienza profughi della Cooperativa Labirinto. Si concluderà con un momento di intrattenimento con musiche africane a cura del gruppo Crazy Djembè. L’iniziativa è promossa da: Ufficio Diocesano per la Pastorale per i Migranti e Itineranti, Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e Dialogo Interreligioso, in collaborazione con: Anolf Pesaro, Alleanza delle Comunità Islamiche della Provincia di Pesaro e Urbino; Caritas Diocesana di Fano Fossombrone Cagli Pergola; L’Africa Chiama Onlus. 
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26/09/2015 Croce Azzurra: i sindacati avevano già denunciato
"Siamo sconcertati, dichiara Enza De Leo della Fisascat Cisl insieme alla Cgil e alla Uil, dal senso di abbandono che aleggia sugli articoli di stampa sulla vicenda della “Croce Azzurra/Solaris”, anche perché vorremmo puntualizzare che i lavoratori sono assistiti dalle organizzazioni sindacali da molto tempo e tanti sono gli interventi da noi effettuati per la tutela dei lavoratori in essere nell’appalto". Alcuni mesi fa la società di trasporto sanitario Croce Azzurra è stata rilevata dalla coop emiliana Solaris. E’ assolutamente vero che e nel passaggio la perdita retributiva è stata enorme ma è pur vero che le organizzazioni sindacali si sono opposte ed hanno promosso tutte le azioni possibili per cercare di arginare le perdite attraverso l’informativa alle stazioni appaltanti circa le irregolarità dei passaggi, incontri in prefettura e alla fine abbiamo denunciato la Cooperativa all’ispettorato. Ad oggi siamo in attesa dell’esito dei controlli e giusto il 22 Settembre abbiamo stabilito un’assemblea generale dei lavoratori che coinvolge tutte le cooperative operanti nella provincia di Pesaro per il trasporto sanitario. Abbiamo indetto lo stato di agitazione per i mancati versamenti delle retribuzioni e delle aperture di procedure di licenziamento che coinvolgono 44 lavoratori. La partita è difficoltosa perché su questi lavoratori, che nella totalità sono circa un centinaio, pende l’applicazione di una legge regionale la “292” , a parere nostro sbagliata, che affida tutto il trasporto sanitario al volontariato e di conseguenza quando si arriverà alla sua applicazione completa, il personale delle cooperative si ritroverà licenziato. Le nostre non sono puntualizzazioni mirate per sottolineare il nostro operato ma bensì vogliamo denunciare la sordità di enti pubblici che si nascondono dietro logiche di “risparmio”  e invitiamo ufficialmente l’assessore alla sanità ad intervenire sulla questione, magari cominciando a convocare le rappresentanze sindacali riaprendo così quel tavolo di confronto bruscamente interrotto dalla vecchia compagine politica.
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21/09/2015 Volontariato e poesia, ecco la seconda edizione del Premio "Città di Recanati"
Sabato 26 settembre 2015, ore 16.00 presso l’Aula Magna del Palazzo Comunale di Recanati, si terrà la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio Letterario “Città di Recanati”  Concorso nazionale di Poesia 2015 promosso dall’Anteas di Macerata (nella foto la premiazione della vincitrice della prima edizione da parte del Sindaco di Recanati). L’Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) è una ONLUS promossa dalla Federazione dei Pensionati della Cisl, con lo scopo di dare impulso  alla solidarietà, specialmente nei confronti dei più deboli, bisognosi e soli, attraverso una serie di attività di volontariato sociale, ma anche turistico e culturale. In questo contesto si colloca il concorso nazionale di poesia  “ La Poesia non ha età” al quale hanno partecipato 43 poeti di tutte le età provenienti da 13 Regioni italiane e 2 poeti francesi. Le  poesie  pervenute sono per lo più dedicate al tema della famiglia, dell’amore e ad eventi nazionali e internazionali. Le prime tre classificate verranno premiate con un trofeo. Dalla quarta alla sesta classificata saranno assegnate menzioni d’onore con targa, come da regolamento. Dei diplomi verranno consegnati a tutti i poeti segnalati dalla giuria, presieduta dal Consigliere comunale di Recanati Dott. Andrea Marinelli. Saranno assegnati anche 6 premi speciali: due dall’Anteas di Macerata, tre dalle sezioni Anteas di Tolentino-Camerino, Civitanova-Recanati e Macerata, uno dalla poetessa francese Maria Salamone Madrina del Concorso. In totale saranno 22 le premiazioni, su 81 poesie pervenute ed esaminate. Un’occasione importante per l’Anteas, nella città di Giacomo Leopardi, che è il centro della cultura e della poesia della Regione Marche.
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18/09/2015 Fusione Pesaro - Mombaroccio, la Cisl chiede partecipazione
Il dibattito suscitato in questi giorni dal progetto di fusione del comune di Mombaroccio con Pesaro, solleva in realtà un problema molto più complesso, ampio e delicato. Infatti si tratta non solo di capire quali vantaggi porterà agli abitanti del comune più piccolo ma di ragionare sull’assetto istituzionale e sociale che ci sarà nel territorio della nostra provincia con comuni che hanno una media di abitanti molto bassa. Considerata, infatti, la dimensione abitativa dei nostri comuni, il taglio dei trasferimenti agli enti locali, la gestione associata dei servizi sociali tramite gli ATS (sicuramente in futuro avranno un ruolo sempre più incisivo, considerato anche i compiti affidati loro dalla legge regionale n. 32/2014 ) e la possibilità di sbloccare il vincolo del patto di stabilità finalizzando tali risorse allo sviluppo del territorio, è assolutamente necessario intraprendere con gli enti locali un confronto costruttivo e responsabile sulle modalità e sui criteri dei processi di fusione tra i comuni. E’ evidente che occorre valutare e rispettare la omogeneità territoriale, le caratteristiche orografiche e le peculiarità sociali ed economiche. In questa decisiva rivisitazione dell’assetto locale dei nostri comuni, la Cisl chiede che il processo avvenga tramite la partecipazione e il coinvolgimento degli abitanti interessati e delle realtà associative del territorio al fine di evitare sterili battaglie campanilistiche che non giovano allo sviluppo delle comunità ma creano faziosità e frapposizioni non utili ai percorsi di fusione, peraltro a nostro giudizio non più rinviabili. Non vorremo trovarci di fronte a parziali processi di fusione come quello di Pesaro con Mombaroccio (e gli altri comuni dell’Unione del San Bartolo e del Foglia?), o quello che sta accadendo con alcuni comuni che costituiscono l’unione della Val Metauro: quattro comuni lavorano per la fusione e gli altri comuni quale strada scelgono? Quella dell’isolamento o pensano a fusioni non corrispondenti alle peculiarità sociali, culturali ed economiche del territorio? Anche l’Unione Roveresca (formata da quattro comuni; San Giorgio, Piagge, Orciano, Barchi per un totale di 5464 abitanti) potrebbe diventare il perno di una fusione che coinvolgerebbe i comuni limitrofi. Nella Val Metauro e Val Cesano sarà interessante capire quale ruolo vogliono giocare i comuni dì Fano (61.192 abitanti), Mondolfo (14465 abitanti), Fossombrone (9674 abitanti) e Pergola (6396 abitanti). Avvieranno percorsi di fusioni finalizzati alla creazione di comuni significativamente abitati e orograficamente omogenei?Anche i comuni dell’ alta Val Metauro e del Montefeltro non si possono sottrarre a questa dinamica se vogliono avere le risorse per rafforzare i servizi e per uscire dall’isolamento infrastrutturale e di servizi nei quali si trovano. Il nuovo assetto degli enti locali dovrà affrontare apertamente e responsabilmente la delicata questione della gestione del personale che riveste un ruolo fondamentale nel processo riorganizzativo. Questi processi così delicati ed impegnativi, sia per le comunità che per le ricadute sugli assetti organizzativi del personale, necessitano di un ampio coinvolgimento dei soggetti interessati al fine di evitare soluzioni non adeguate al contesto organizzativo del personale e alle esigenze della popolazione. La Cisl di Pesaro Fano Urbino vuole da subito confrontarsi con gli amministratori e le comunità locali su questi processi perché li riteniamo una reale possibilità di sviluppo economico, sociale e civile.
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16/09/2015 VERTENZA BEST: PROSEGUE IL CONFRONTO
ANCONA - Un gruppo di lavoratori della Best manifestazione davanti alla sede della Regione Marche.Foto AnsaMarche  Continua il confronto serrato sul futuro della Best di Cerreto d'Esi. Oggi nuovo tavolo di confronto in Regione  tra Fim Fiom Uilm, l’amministratore delegato della multinazionale americana e l’Assessore regionale al lavoro.  A due settimane dall'annuncio dell’avvio della procedura di licenziamento per 55 operai su un totale di 199, sono continuate le proteste dei lavoratori, in sciopero e presidio,  anche durante il primo incontro di lunedì, sotto Palazzo Raffaello .  Richiesto, dai sindacati di categoria  e le rispettive RSU, il ritiro immediato della procedura di mobilità. L’azienda  ha  manifestato la disponibilità ad un accordo  che permetta di evitare  il ricorso ai licenziamenti collettivi ma che tenga comunque conto della riduzione dei costi complessivi  previsti dal piano industriale.   « Serve un progetto serio e concreto, che preveda investimenti per rilanciare il sito produttivo di Cerreto –rilancia  Andrea Cocco, Fim Cisl Marche, presente all'incontro in Regione – Poi, eventualmente, tratteremo su soluzioni conservative per i  lavoratori anche attraverso gli ammortizzatori sociali. ». Le parti si riuniranno lunedì 21 e mercoledì 23 settembre per proseguire il dialogo sulla sorte dello stabilimento di Cerreto d'Esi.
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16/09/2015 Formaorienta, aperte le iscrizioni
Aperte le iscrizioni ai corsi di formazione per docenti ed orientatori nell'ambito del progetto FORMAORIENTA, finanziato dalla Regione Marche con il Fondo sociale europeo.  FORMAORIENTA si propone di formare operatori del sistema di orientamento delle Marche per migliorare e uniformare i servizi offerti ai cittadini, seguendo le linee guida regionali in merito all'orientamento (DGR 631 del 2014) attraverso la realizzazione di 35 corsi di formazione diffusi su tutto il territorio regionale. I corsi sono rivolti ad una platea complessiva di circa 525 operatori: docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, orientatori degli uffici orientamento e placement delle università, orientatori delle agenzie formative accreditate, operatori delle Province e orientatori dei CIOF. Sono in corso 25 Seminari informativi di orientamento aperti al pubblico in tutto il territorio marchigiano. I percorsi formativi del territorio Fermano sono gestiti da Ial Marche che in partenariato con Enfap (ente capofila), Università di Camerino, e Formaconf seguirà la realizzazione di formaorienta. Le domande di partecipazione per le Province di Fermo e Ascoli Piceno, devono essere presentate a Ial Marche entro 10 giorni dall’avvio del percorso scelto, su apposito modello placement e appendice con allegati.  I calendari e i modelli da compilare per l’iscrizione sono scaricabili dal sito internet: www.ialmarche.it oppure consultate il sito regionale www.istruzioneformazionelavoro.marche.it nella sezione dedicata all’ ORIENTAMENTO   http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/Orientamento/FORMAORIENTA.aspx
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15/09/2015 Aumenti nel trasporto pubblico, la Cisl protesta
Un nuovo attacco al welfare sociale, un nuovo attacco alle risorse dei cittadini della provincia di Pesaro Urbino. All’apertura del nuovo anno scolastico, come se non bastasse l’aumento del costo di libri, dovuto a testi sempre uguali, ma nuovi nel titolo e nei prezzi, puntuale l’aumento anche del trasporto pubblico, urbano ed extraurbano, per studenti e famiglie, a partire dal 1° di settembre. E’ sorprendente come l’amara pillola venga indorata con la giustificazione dell’acquisto di 12 nuovi mezzi ecologici, quasi come uno scambio tra sicurezza e modernizzazione del trasporto in cambio dell’incremento del prezzo del biglietto a fronte peraltro del costo del gasolio in continua diminuzione. Una vera politica innovativa benedetta dalla nuova giunta regionale, per compensare le mancate entrate dovute a scelte di riforma del sistema dei trasporti regionali mai effettuate e cosa c’è di più semplice nell’Italia e nelle Marche degli anni 2000 , della pesante crisi economica, se non scaricare il tutto sulle spalle dei cittadini, delle famiglie, degli studenti, già provati dai morsi della recessione mai registrata nella regione e nella provincia ? La CISL di Pesaro, Fano e Urbino, protesta fermamente per questo nuovo attacco allo stato sociale. Non solo la Regione taglia sistematicamente i trasferimenti di risorse ai comuni, alla sanità ed al sistema sociale, consente a una società a prevalente capitale pubblico, come ADRIABUS, il cui compito primario è assicurare un moderno ed efficiente trasporto regionale, di scaricare con estrema faciloneria e leggerezza i costi gestionali, tipici dell’attività industriale sulle spalle dei cittadini. La CISL sollecita i Sindaci dei Comuni della provincia e si schiera al loro fianco, in particolare con quelli dei comuni interni, tra cui Urbino, a protestare fermamente contro la Regione e la società ADRIABUS per difendere i propri cittadini costretti a subire questo ulteriore ennesimo salasso economico. Prima che il governo centrale, arrivi ad effettuare la promessa riduzione delle tasse sulla prima casa, la Regione ed ADRIABUS hanno già trovato la soluzione come aumentare quelle locali.  
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11/09/2015 Prefettura di Fermo a rischio. Allarme della Fp Cisl
Leggere sulla stampa lo stupore di istituzioni e rappresentanti politici locali per la  paventata chiusura della Prefettura di Fermo, sorprende negativamente la  Fp Cisl Marche. Il sindacato del pubblico impiego della Cisl, e non solo,  da  tempo aveva già evidenziato  il rischio di una desertificazione della pubblica amministrazione nel fermano. « La Fp Cisl aveva denunciato l'intendimento del Governo, impegnato solo ad effettuare tagli mascherandoli con risibili riorganizzazioni o riforme, di effettuare sforbiciate alla Pubblica Amministrazione e che ciò avrebbe significato per il territorio fermano non solo lo svuotamento della Provincia ma anche la perdita della Prefettura e della Camera di Commercio. - ribadisce Giuseppe Donati, Fp Cisl Marche - Quindi, quale stupore o sorpresa?  Solo lacrime di coccodrillo. Le prossime saranno versate per la Camera di Commercio. Al grido di allarme lanciato dalla CISL FP, tutti o quasi hanno fatto finta di nulla o peggio hanno girato lo sguardo per non vedere la realtà. Ora siamo al capolinea e tutti si stracciano le vesti. - continua Donati -  Lo stesso Prefetto, quando unitariamente con CGIL e UIL siamo andati a rappresentare i timori di una soppressione della Prefettura ci aveva liquidati dicendo che i tempi erano prematuri e che nulla era stato deciso. Bene,ora la decisione c'è e bisogna mettersi in moto per cercare di far cambiare rotta al Governo.» Una  decisione  sbagliata secondo la Fp Cisl Marche. «L'idea “americana” di Renzi di fare un'ammucchiata dei servizi della pubblica amministrazione è sbagliata. - rilancia Donati - Certo anche sulla struttura ospitante si potrebbero fare economie ma da qui a chiudere la Prefettura ce ne passa. Il messaggio di arretramento dello Stato sul territorio è inquietante anche alla luce dei tantissimi fatti di criminalità e micro criminalità che nell'ultimo anno hanno visto protagonista il territorio fermano, soprattutto quello della costa. Invece di rafforzare la presenza ed il presidio dello Stato,si batte in ritirata, scegliendo la logica, sempre più imperante in ogni decisione politica moderna, che è quella economica. Forse conviene che siano i privati a pagarsi la sicurezza e non lo Stato che nonostante le enormi tasse pagate dai cittadini e dalle imprese, intenderebbe scaricare ad altri il presidio del territorio.» La Prefettura però non è solo sicurezza ed ordine pubblico. Sono tanti e diversificati i servizi che gli uffici prefettizi erogano a cittadini ed imprese. «Con l'accorpamento in Ascoli Piceno, si tornerebbe indietro di anni con perdite di tempo e denaro non facilmente quantificabili. - spiega Donati -Tutti a carico dei cittadini e delle imprese. Questo concetto deve essere chiaro perché i detrattori hanno subito messo in moto la disinformazione, facendo passare la battaglia per salvare la Prefettura come una mera lotta in favore dei dipendenti. Falso. - conclude - Ancora una volta, anche se in colpevole ritardo, il territorio dovrà fare muro e squadra. » Il 22 settembre, per iniziare, in tutta Italia e quindi anche a Fermo, CGIL -CISL -UIL organizzeranno assemblee nelle Prefetture soggette a soppressione. L'auspicio della CISL FP è che a Fermo l'assemblea unitaria sia aperta a tutti i rappresentanti delle istituzioni pubbliche e molto partecipata. Sindaci, Assessori regionali, Parlamentari eletti nel fermano sono invitati.   
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31/07/2015 TARI Comune di Ancona, rincari sopra i 25 mila euro di reddito isee
 «Il Comune di Ancona ha approvato il  bilancio senza considerare alcune criticità,  che avevamo segnalato già nel mese di aprile scorso, relative alle nuove tariffe della Tari» affermano preoccupati Cgil Cisl Uil  Ancona. « Avevamo evidenziato che un eventuale aumento  del 10% della Tari  per i redditi ISEE superiori ai 25.000 € avrebbe colpito una larga parte famiglie composte da lavoratori dipendenti con un figlio a carico e che hanno subito  in questi ultimi anni, in molti casi, anche  il blocco dei rinnovi contrattuali.Per questo in sede di variazione  del Bilancio, avevamo chiesto che fosse inserita anche la fascia di reddito ISEE superiore ai  25.000 € tra i beneficiari delle detrazioni per  sterilizzare l'aumento tariffario previsto» ricordano i sindacati consapevoli dell'urgenza dell'approvazione del Bilancio 2015 al quale è collegata la possibilità, da parte dell'amministrazione comunale,  di accendere mutui per fondamentali manutenzioni. «Nulla di tutto ciò è stato fatto. Né  l’incontro del 27 luglio scorso con l’assessore al Bilancio, né una nota inviata il giorno successivo ai capigruppo hanno permesso un cambio di marcia. - denunciano i sindacati - Riteniamo che questo sia un segnale negativo nei confronti dei cittadini anconetani lavoratori e pensionati.  Chiediamo pertanto al Consiglio Comunale di sostenere la nostra richiesta in sede di assestamento di bilancio, consapevoli che sulla fascia di reddito ISEE in questione si sono scaricati negli ultimi anni tutti gli incrementi tariffari indotti dalla crisi economica.»
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28/07/2015 Fallimento Salus srl, preoccupazione per i 150 dipendenti di Villa Serena
 Le segreterie regionali di CGIL CISL e UIL Funziona Pubblica delle Marche, appresa l’avvenuta dichiarazione di fallimento della Salus s.r.l in data 16 luglio, chiedono la massima attenzione da parte delle istituzioni regionali al mantenimento dei livelli occupazionali della struttura che conta circa 150 lavoratori in servizio nella casa di cura privata Villa Serena di Jesi. Dal 2013 le attività ed il personale della Salus s.rl. sono transitati nella nuova società Villa Serena s.p.a (diversa dalla Salus s.r.l.) che attualmente provvede a gestire, in affitto, la convenzione con il Sevizio Sanitario Regionale. Le preoccupazioni sono rivolte alla possibilità che la procedura fallimentare che ha investito la Salus s.r.l. possa determinare riflessi anche sulla affittuaria Villa Serena S.p.A., visto che la titolarità della struttura, delle licenze di accreditamento e dei posti letto rimangono in capo alla Salus s.r.l. Altro elemento cruciale è rappresentato dalla nuova organizzazione della sanità privata imposta dal Decreto Balduzzi, secondo la quale, Servizio Salute AIOP Marche e le singole case di cura hanno sottoscritto un protocollo di riorganizzazione e redistribuzione dei posti letto e di risorse economiche della sanità privata accreditata regionale. La nuova riorganizzazione prevede per Villa Serena s.p.a, un abbattimento di -20 posti letto di acuti ed una riduzione di Budget complessivamente percepito da Villa Serena S.p.A. di circa 560.000 euro annui a partire dal 2016. CGIL  FP - CISL FP - UIL FPL ritengono importante, come già ribadito in sede regionale nell'incontro del 8 luglio scorso  che l’abbattimento del budget di Villa Serena, la riconversione della struttura ed il fallimento della Salus S.r.l non abbiano riflessi sulla tenuta occupazionale della Casa di Cura della Vallesina
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28/07/2015 Sindacati: E' insostenibile la pressione fiscale prevista dal Comune di Senigallia
«Per il 2015 è prevista una pressione fiscale insostenibile » commentano i sindacati confederali territoriali  all'uscita dall'incontro con l'amministrazione comunale di Senigallia sul bilancio preventivo del 2015. «Prevedere aumenti dell’addizionale comunale dell’IRPEF della fascia di reddito da 11.000 a 15.000 euro significa tassare cittadini che vivono con circa 1.000 euro al mese e sono in situazione di povertà relativa. - affermano le segreterie zonali  Cgil Cisl Uil di Senigallia  - E per coloro che possiedono la prima casa si prevede un aumento della TASI con l’eliminazione parziale delle esenzioni dal pagamento.» Sostanzialmente il problema di fondo è che a livello nazionale  è stata abbassata la pressione fiscale sui redditi medio bassi (vedi gli ottanta euro)  mentre  a livello locale i comuni, per effetto del mancato trasferimento delle risorse e per le dinamiche del patto di stabilità interno,  chiedono ai cittadini maggiori sacrifici. I sindacati negli anni passati,  attraverso la contrattazione territoriale con il Comune di Senigallia, erano riusciti  a spostare il peso delle maggiori entrate sulle fasce di popolazione più ricca. A tutto il 2014  era prevista, infatti, per i residenti del Comune di Senigallia, un fascia di esenzione dal pagamento dell’addizionale comunale per i redditi fino a 15.000 euro e una progressività della tassazione a partire da una aliquota 0,4 e fino a 0,8. Come per la TASI  c'erano delle detrazioni legate al valore della rendita catastale che variavano da 160 a 40 euro e una ulteriore riduzione dell’imposta legata al valore dell’ISEE del 50% o del 30 % dell’imposta. Oggi l' amministrazione comunale ha comunicato,  durante l’incontro di Venerdì 24  Luglio scorso, che  le maggiori entrate saranno concentrate soprattutto nella fascia di popolazione con reddito più basso. « Secondo le stime da noi elaborate, le persone con un reddito fra 11.000 e 15.000 euro che fino all'anno scorso rientravano nelle fasce di esenzione oggi si ritroveranno a pagare,fra IRPEF e TASI,  fino a 120 euro mentre per quelle con un reddito fra 15.000 e 28.000 dovrebbero avere un aggravio fiscale di 150 euro all'anno  -  ribadiscono Cgil Cisl Uil di Senigallia -  Per questo chiediamo ai consiglieri comunali, in previsione dell’approvazione del bilancio preventivo di intervenire  la rotta su una manovra solo rivolta ad aumentare la pressione fiscale e che  non valuta interventi più incisivi  nel contrasto all'evasione fiscale. Nel 2014 la città di Senigallia - ricordano i sindacati - ha accolto un milione di turisti e il comune ha incassato a titolo di tassa di soggiorno 230.000 euro  e rispetto ai 750.000 euro previsti in bilancio  sarebbe opportuno che da una azione di recupero di queste risorse potrebbero derivare risorse da utilizzare per alleggerire la manovra sulle fasce di reddito basse.»  A fronte di questa situazione, le segreterie zonali  Cgil Cisl Uil di Senigallia chiedono con forza all'amministrazione comunale, di riaprire il confronto coinvolgendo anche il consiglio comunale, per valutare la proposta  di   aumentare la fascia di esenzione dal pagamento dell’addizionale comunale sull’IRPEF,  di prevedere il mantenimento dell’esenzioni sulla TASI per la prima casa e il mantenimento dell’aliquota agevolata per i canoni di locazione a canone concordato.  
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27/07/2015 AGORA' MARCHE non paga gli stipendi. E' sciopero
Alta l’adesione allo sciopero, proclamato per oggi 27 luglio dai sindacati di categoria FP CGIL, FISASCAT CISL, UIL FPL, dei lavoratori della cooperativa sociale Onlus, Agorà Marche, operanti nei servizi di educativa scolastica, educativa domiciliare, SAD, Centro COSER, Centro SI, Residenza Protetta E. Medi e Casa Albergo dei Comuni di Falconara Marittima, Monte San Vito e Fabriano. Presenti una cinquantina di operatori al presidio davanti alla sede del centro diurno Agorà di Falconara Marittima. Nonostante l’80% dei dipendenti abbia scioperato, i servizi essenziali alla persona sono stati comunque garantiti, come previsto dalla normativa, con un accordo sindacale. La ragione principale alla base dello sciopero sono « I continui ritardi nel pagamento delle retribuzioni, che la cooperativa opera da diversi mesi. – afferma Monya Fioruti, Fisascat Cisl Marche, con i lavoratori in presidio - Ritardi che creano forti disagi anche in considerazione del fatto che gli stipendi oltre a non essere elevati spesso rappresentano l'unica fonte di sostentamento di molte famiglie che a malapena riescono ad arrivare a fine mese. In questi servizi lavorano in prevalenza donne che spesso sono sole con figli a carico e nessun altro aiuto economico.» I sindacati di categoria FP CGIL, FISASCAT CISL, UIL FPL “Non ritengono più accettabile i ripetuti ritardi nei pagamenti delle retribuzioni anche in considerazione del fatto che gli operatori e le operatrici dell’Agorà Marche, con professionalità e impegno, assicurano ogni giorno assistenza e sostegno a soggetti fragili, quali anziani e portatori di handicap, nonostante le difficoltà legate ai forti tagli di risorse che ogni anno i servizi sociali subiscono. Tagli che portano alla progressiva decurtazione di ore di assistenza per i soggetti più deboli e di conseguenza delle ore lavorate. Un situazione pesante per chi opera nel sociale che si inserisce in quadro di crisi economica generale che vede ormai quasi tutti i lavoratori in forte difficoltà economiche.”
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24/07/2015 L'ospedale di Pergola...tra presente e futuro
L’ospedale SS. Donnino e Carlo di Pergola …..tra presente e futuro !! E’ questo il tema dell’assemblea pubblica organizzata dalla Cisl di Fano che si terrà a Pergola presso la sala Convegni della Banca di Credito Cooperativo venerdì 31 luglio alle ore 16.30. Sarà l’occasione per riprendere la discussione sul destino della sanità del territorio insieme a Giovanni Giovanelli Responsabile Cisl  Fano, Luca Talevi Segretario Generale Cisl FP Marche e Sauro Rossi Segretario Regionale Cisl Marche.VOLANTINO Assemblea Osp Pergola 31 Luglio 2015
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21/07/2015 Jp, ora intervenga il Governo
L'appello è stato lanciato dal Segretario della Fim (Metalmeccanici Cisl) Marche Andrea Cocco, in occasione dell'assemblea svolta ieri con i lavoratori della Jp Industries dello stabilimento di Maragone a Fabriano. Assemblea nella quale è stato illustrato l'esito dell'incontro di martedì 12 luglio scorso al Ministero per lo sviluppo economico. I lavoratori hanno invitato i rappresentanti sindacali ad alzare il tiro e fare tutto quanto possibile per sollecitare le istituzioni a sbloccare la situazione della Jp Industries, il cui acquisto della Ardo è stato bloccato con ricorso dalle Banche creditrici dell'A. Merloni. I primi due gradi di giudizio hanno dato ragione a queste ultime, ma i commissari straordinari hanno fatto ricorso in Cassazione, presso la quale si attende ora la data dell'udienza, prevedibilmente per settembre. «Una vicenda assurda e grottesca - commenta Andrea Cocco - ma allo stesso tempo complessa e delicata. E' a rischio il futuro di 700 lavoratori e di un intero territorio, le cui sorti sono legate all'esito positivo di questo progetto industriale. Per questo, dopo l'annuncio della firma per Whirlpool, chiediamo al Governo di intervenire in prima linea e fare tutto il possibile per risolverla».
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14/07/2015 Mastrovincenzo: rilanciare Accordo di programma e salvare i 700 lavoratori della JP
 Si è svolto nella mattina di oggi, a Roma, l'incontro al Ministero dello sviluppo economico tra la Direzione generale per gli incentivi alle imprese, Invitalia, Regione Marche e Umbria, i sindacati confederali e di categoria e i vertici della J.P. Industries. All'ordine del giorno l'ex Antonio Merloni e l'Accordo di programma area Fabriano. Per Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, presente all'incontro « è molto importante che la revisione della Legge 181 sia vicina alla pubblicazione e quindi alla operatività; questo consentirà di rilanciare l’Accordo di Programma per l’area ex Merloni, agevolando maggiormente chi vorrà investire.  - prosegue Mastrovincenzo -  Sulla  vicenda JP Industries,  serve una azione rapida e decisa del Governo: non possiamo rischiare di perdere altri  700 posti di lavoro, legati ad un progetto industriale che potrebbe portare anche a nuovi investimenti. Ci aspettiamo che il 7 settembre,  data del prossimo incontro, si abbiano novità positive sull'accordo con le banche. Altrimenti cresceranno l’esasperazione dei  lavoratori e la sfiducia di  territori già fortemente falcidiati dalla crisi.  - conclude - Apprezziamo la presenza del Presidente Ceriscioli all'incontro e gli chiediamo l’impegno della Regione  per una soluzione della delicata vicenda». Lunedì 20 luglio  i sindacati di categoria Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil,  incontreranno in assemblea,  i lavoratori   della JP Industries, per aggiornali sugli esiti dell'incontro al Mise.
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09/07/2015 Ospedale di Pergola,risolvere le criticità per scongiurare il declino
In questo momento di rinnovamento istituzionale a livello regionale, l' Area Sindacale Territoriale della Cisl di  Fano insieme alla Cisl Marche e al sindacato di categoria della Funzione Pubblica vogliono riportare all'attenzione dell’opinione pubblica e della nuova Giunta Regione, alcune criticità che riguardano l’Ospedale di Pergola, in particolare:  la parziale e non corretta applicazione di alcune delibere regionali approvate dalla precedente Giunta, come ad esempio la delibera sul riordino delle reti cliniche (1345/2013), le quali garantirebbero al presidio ospedaliero di Pergola un percorso di riqualificazione funzionale tale da assicurare una risposta sanitaria sulla medio/bassa intensità di cura e un’azione di filtro per patologie a più alta complessità da indirizzare ad altre strutture del territorio; l’attivazione della multispecialità nel Day Surgery Chirurgico, aspetto qualificante per Pergola, è, ad oggi, incompleta. Non si è dato  sbocco, ad esempio, a  specialistiche come l’ortopedia, che avrebbero ulteriormente arricchito la risposta sanitaria per i cittadini dell’entroterra; il ritardo delle nomine che riguardano le figure apicali in Area Vasta 1. Altra criticità , che il sindacato  solleva, è l’organizzazione del servizio di anestesia, per una risposta immediata e corretta  deve essere garantita la presenza continua dell’anestesista nella struttura. «A fronte di una programmazione nazionale e regionale in particolare “il Piano sanitario 2012/2014”, che prevede la garanzia di servizi sanitari nelle aree interne e disagiate, rispondente alle necessità della popolazione, in Area Vasta 1 a tutt'oggi, non si è completato il percorso previsto in tal senso.- sottolineano - Le varie criticità che abbiamo segnalato se non verranno affrontate, porteranno inesorabilmente la struttura pergolese ad un declino irreversibile.  Riteniamo  che la risposta sanitaria vada garantita a tutti i cittadini in modo omogeneo, con contenuti e percorsi appropriati e non con vaghe  promesse. Non si chiede,  al neo Presidente regionale che è  anche assessore alla Sanità, Luca Ceriscioli, un trattamento di favore per l’Ospedale di Pergola ma che vengano rispettate e applicate quelle delibere che riconoscevano la peculiarità della struttura in relazione agli  elementi geografici e logistici definiti.»
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08/07/2015 Iftar collettivo: "incontrarsi" tra famiglie cristiane musulmane
Sabato 11 luglio a San Lorenzo in campo il Centro culturale  in  collaborazione con l’Alleanza delle Comunità Islamiche PU ha organizzato un incontro per condividere insieme il momento della rottura del digiuno. Durante la serata interverranno il Dott. Hicman Rachdi, presidente Alleanza delle Comunità Islamiche PU, Don Federico Tocchini, Parroco di Santi Biagio e Martino a San Lorenzo, Abdellah Biya, Presidente centro culturale islamico a San Lorenzo , Claudio Franchini, membro dell’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso e Luciano Schiaroli, vice-direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale dei migranti ed itineranti.
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08/07/2015 Jp Industries nuovo incontro al Mise
J.p. Industries, ex Antonio Merloni - Accordo di Programma area Fabriano  al centro dell'incontro  al Ministero dello sviluppo economico, convocato  per martedì prossimo,14 luglio alle ore 11.00.
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08/07/2015 Assemblea organizzativa dei pensionati di Fano
I pensionati Cisl della zona di Fano, Fossombrone e Pergola si incontreranno il 9 luglio per l’assemblea programmatica e organizzativa. Sarà l’occasione per fare il punto sulla organizzazione e per chiarire con il responsabile Luciano Rovinelli i temi che stanno più a cuore ai pensionati: il tema della sanità e della non autosufficienza, la questione della sentenza della Corte Costituzionale n.70 sul blocco 2012-2013 della perequazione delle pensioni e la questione del fisco. Un buon numero di persone hanno firmato per la campagna proposta dalla Cisl “per un fisco più equo e più giusto”. Significativa e rappresentativa l’assemblea se si considera che le persone presenti nei comuni della Rls di Fano (composto dai comuni del’ambito di Fano e di Fossombrone) con più di 65 anni sono 31013, il 21,98 % della popolazione totale.Verrà presentata anche una ricerca condotta dalla Rls e dalla Cisl di Fano sull’incidenza della tassazione locale sui redditi dei pensionati. Sono stati presi in considerazione 7 comuni e, a fronte delle pensioni di vecchiaia medie che vanno dai 1036,60 € del Comune di Fano agli € 809,35 del comune di San Giorgio di Pesaro e dell’assegno sociale che è di media è di 380 €, si è verificato quanto incidono le diverse aliquote dell’Irpef, della Tasi e dell’Imu sui redditi dei pensionati. Per la Tasi una stessa abitazione con gli stessi metri quadri e la stessa rendita catastale può pagare 137 € a Fano e 55 € a Monteporzio. Anche considerando l’Imu per una seconda casa si passa da 206 € del comune di Mondolfo a 148 € del comune di Monteporzio. Significativi, quindi, i protocolli firmati dai sindacati con le amministrazioni comunali di Fano, Unione Roveresca e San Costanzo che salvaguardano le fasce più deboli della popolazione, per citarne una le detrazioni del comune di Fano per quanto riguarda la Tasi per coloro che possiedono un isee pari o inferiore a 12.000. Oltre a questo sono state prese in considerazione le bollette per i rifiuti, per il servizio idrico, per l’energia elettrica e per il metano. Queste voci, più la Tasi e l’Irpef, prendendo a campione una famiglia composta da due pensionati su una pensione media di vecchiaia, incidono mensilmente per il 17,80%.
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06/07/2015 Rinnovato il contratto di solidarietà alla Raffineria : firmata l'intesa tra RSU e API
 Firmato, nel pomeriggio di oggi, l'accordo tra la Direzione aziendale e le Rappresentanze Sindacali Unitarie  della  Raffineria API di Falconara M. -  assistite dalle segreterie regionali di FEMCA, FILCTEM e UILTEC -  per il  rinnovo del contratto di solidarietà scaduto il 30 giugno scorso. L’intesa,  che avrà valore sino al 30 giugno  2016 e sarà prorogabile per  ulteriori 12 mesi, prevede nello specifico:  l' abbattimento del numero degli esuberi da 85 a 65 unità;  l’impegno delle parti ad individuare, nel corso del periodo di validità dell'intesa, soluzioni riorganizzative finalizzate ad un ulteriore diminuzione del numero delle eccedenze;  il ricorso ad una procedura di mobilità volontaria ed incentivata, con modalità da definire,  per un numero massimo di 50 unità.  Il prossimo 9 luglio a Roma è previsto un incontro tra API e sindacati per definire il rinnovo del contratto integrativo aziendale di secondo livello, relativo al triennio 2015 - 2017.
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06/07/2015 Un futuro possibile per l'area ex Sadam e tutta la Vallesina
Presente all'Open Innovation Contest anche la Cisl di Jesi. L’iniziativa, che si è svolta lo scorso 3 luglio, è stata promossa  dal Gruppo Maccaferri insieme a  Confindustria Ancona, Università  Politecnica delle Marche e Comune di Jesi, per la riqualificazione dell’area ex Sadam di Jesi. Cinque gruppi di studio – attraverso l’incubatore JCube -   hanno disegnato il futuro dell’area ex Sadam e di tutta  Vallesina. Scelto, dal comitato territoriale costituito appositamente,  un progetto per la realizzazione di un polo tecnologico e ricerca a servizio dell’agroalimentare marchigiano. « Senza dubbio è una grande opportunità per il territorio, che  sta guardando al futuro cercando di sviluppare una grande potenzialità delle nostre Marche. – ha commentato Maurizio Andreolini responsabile della Cisl di Jesi -  Ora il compito di tutti, compresa la Regione, è continuare a seguire il percorso affinché nel più breve tempo possibile il lavoro di ricerca si traduca in esperienze concrete per  essere volano di sviluppo e occupazione sostenibile nel tempo. – conclude Andreolini -  Per questo anche la Cisl   si è impegnata, responsabilmente,  a dare il proprio contributo in termini di idee oltre a dare sostegno  al progetto e  allo stesso incubatore.»
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04/07/2015 Allegion-CISA annuncia licenziamenti, i lavoratori in corteo a Faenza
Un corteo di oltre 2000 persone ha sfilato questa mattina per le strade di Faenza, con tutta la città che si è stretta al fianco dei lavoratori della Allegion-CISA., contro il piano presentato dal nuovo presidente EMEA della Allegion-CISA, multinazionale americana  che ha  8500 lavoratori nel mondo di cui 2300 in Europa e 760 in Italia,  che prevede la delocalizzazione delle lavorazioni meccaniche e 238 licenziamenti a Faenza e 20 Monsampolo di Ascoli. «Diciamo  no ad un piano industriale che giudichiamo irricevibile in quanto prevede licenziamenti - afferma Romina Rossi,  Fim Cisl Marche, a Faenza con i lavoratori del sito di Monsampolo -  ci aspettiamo che il 16  luglio prossimo, nell'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico  con l'azienda, si  arrivi con un piano di rilancio che prevede investimenti e che salvaguardino l'occupazione» Un altra multinazionale che con il suo piano di riorganizzazione prevede la perdita di posti di lavoro con conseguenze ben più gravi  sicuramente per Faenza  «ma altrettanto problematiche per un territorio martoriato in questi anni come quello ascolano.  - ribadisce Romina Rossi - Oggi qui a Faenza, tutti insieme, chiediamo con forza la modifica del piano industriale e nuovi investimenti per evitare i licenziamenti.»  Presenti anche i  leader nazionale di Fim, Fiom  e Uilm . Marco Bentivogli, Fim Cisl,  intervenendo dal palco del comizio: «il piano industriale ferisce al cuore l’industria della Regione e della città di Faenza e di  Monsampolo. Dopo aver costretto alla retromarcia gli americani di Whirlpool – dice - lo faremo anche con la Allegion-CISA, perché la ricetta, per il rilancio si chiama investimenti e salvaguardia dell’occupazione non tagli, l’azienda deve investire in macchinari, che ad oggi sono ancora quelli degli anni ‘70.Ci aspettiamo un cambio di piano già a partire dal prossimo incontro, che si terrà il 16 luglio al Mise. Altrimenti la nostra mobilitazione continuerà fino a quando l’azienda non farà marcia indietro.»    
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04/07/2015 Ambito sociale di Fano: le preoccupazioni della Cisl
Su quanto sta accadendo nell’Ambito Sociale 6, le cui irregolarità amministrative sono al varo della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica, la Cisl di Fano esprime le sue preoccupazioni. La delicata situazione sociale e il particolar momento di crisi ha ripercussioni pesanti sulle fasce più deboli della popolazione: anziani, portatori di handicap, disoccupati e soggetti svantaggiati bisognosi di inclusione sociale. “Per far fronte a questa difficile situazione è necessaria una programmazione delle politiche sociali e di welfare. Non vorremo invece, afferma il responsabile della Cisl di Fano Giovanni Giovanelli - che la situazione di grave difficoltà dell’Ambito territoriale sociale di Fano, composto dai comuni di Fano, Mondolfo, Mondavio, Monterporzio, San Costanzo, San Lorenzo in campo, Unione Roveresca, Fratterosa e Pergola con un numero complessivo di 103.750 abitanti, abbia pesanti ripercussioni sulla gestione ordinaria dei servizi erogati dall’ambito E SUL PERSONALE DELLE COOPERATIVE che gestiscono i vari servizi”. Ci preoccupa moltissimo, che a fronte di verifiche amministrative e contabili necessarie e dovute, si blocchino tutte le attività ordinarie e le prestazioni sociali erogate dall’ambito sociale territoriale. Invitiamo pertanto il Comitato dei Sindaci, che è l’organo di controllo e di indirizzo dell’Ambito , a prendere nel più breve tempo possibile le decisioni opportune per garantire i servizi ordinari  in modo da non pregiudicare il welfare e la tenuta sociale del territorio. La Cisl di Fano auspica che questa situazione sia l’occasione per riaprire un ampio confronto sulle politiche sociali del territorio e sulla gestione associata dei servizi che non possono continuare ad essere erogati frammentariamente e in modo disomogeneo.
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03/07/2015 Whirpool, c'è l'accordo: nessun licenziamento
Non ci saranno esuberi strutturali ma  solo esodi volontari. Firmato, ieri al Mise, l’ipotesi di accordo quadro Whirlpool tra le parti sociali e il colosso americano.    « L'accordo, che ora dovrà essere approvato dai lavoratori,  contiene garanzie sul piano industriale 2015-2018 a cui seguiranno intese locali su ammortizzatori sociali . - spiega Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl Nazionale - Entro ottobre inizierà la fase di consultazione sindacale e la fusione dei due gruppi, si prevede di completarla entro metà 2016. Il piano prevede missioni industriali per tutti i siti, attraverso l’insourcing di attività, la crescita di 650.000 pezzi dei volumi prodotti in Italia. L’incremento verso il 70% della saturazione produttiva di tutti i siti e  513,5 mln€ di investimenti, in tre anni. Il 75% di tutti gli investimenti su R&S di tutta l’area EMEA concentrati in Italia.  Il testo dovrà contenere un quadro a cui seguiranno accordi applicativi in sede locale e nazionale con ammortizzatori sociali che a partire dai contratti di solidarietà, escludano esuberi strutturali. L’accordo contiene la specifica delle missioni industriali e degli assetti occupazionali di tutti i siti e degli incentivi per esodi o trasferimenti volontari .  - continua Bentivogli - Abbiamo ottenuto per gli esodi l’incremento degli importi e  garanzie per i lavoratori; per coloro che utilizzeranno mobilità o Naspi fino  alla pensione, avranno un’integrazione salariale tale da non avere perdite di retribuzione dall'interruzione del rapporto di lavoro all'accesso alla pensione. Cancellati i 2060 licenziamenti, ci saranno solo esodi volontari. - conclude Bentivogli - Impedita  la chiusura di Carinaro che ripartirà con 320 lavoratori e in cui verrà concentrato il polo EMEA per accessori e ricambi per tutti i prodotti per i mercati UE, Africa e Medio Oriente. L’azienda investirà, inoltre, 2mln€ per la re-industrializzazione del sito di Teverola su cui ci sono già due offerte di acquisizione.»  C'è  soddisfazione per l'accordo firmato « un'intesa che arriva al termine di un difficile braccio di ferro tra azienda e sindacati  che scongiura di fatto il rischio licenziamento per gli oltre  2 mila lavoratori del gruppo. - afferma Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Cisl Marche -  Nei siti produttivi della nostra regione, in particolare l'accordo prevede   che   Melano diventerà unico punto di produzione Emea di  piani cottura, con rientro delle produzioni dall'estero, e vi saranno concentrati anche i lavoratori attualmente in forza ad Albacina - spiega Bartolucci -  A Comunanza verranno prodotti lavatrici a carica frontale e sarà sito esclusivo  Emea di lavasciuga. Mentre per   gli Uffici  rimarranno i poli di Varese e Fabriano,  con circa 600 impiegati  nel sito marchigiano.» Ora l'accordo - quadro  passa al vaglio dei lavoratori .  Programmate le  assemblee  in tutti gli stabilimenti italiani Whirpool . Nei siti produttivi marchigiani sono state  fissate per  il 6 luglio a Comunanza e per l'8 luglio a Fabriano.  Poi l'intesa passerà alla consultazione delle RSU e al referendum,  nei giorni  13 e 14 luglio, di tutti i dipendenti italiani della multinazionale americana.
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30/06/2015 "Pensioni, il decreto va cambiato"
Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil  della provincia di Ancona, hanno incontrato, ieri a Jesi,  alcuni parlamentari marchigiani per discutere sul decreto relativo alla corresponsione degli arretrati per la rivalutazione delle pensioni, attualmente in discussione in parlamento . Le Segreterie dello SPI Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil  Territoriali e Zonali    hanno spiegato le ragioni della mancata  condivisione del decreto sia per la parziale restituzione del pregresso pensionistico, ma soprattutto per il ridotto recupero sul montante previdenziale,  che  penalizza in modo irreversibile gli importi delle future pensioni ed apre spazi di contenzioso . Le Segreterie dello SPI Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil  Territoriali e Zonali   hanno manifestato la necessità che venga  modificato il decreto  coinvolgendo anche le organizzazioni sindacali. Inoltre le segreterie chiedono che il confronto sia allargato anche ai temi legati all’equità , alla crescita e alla solidarietà. Queste sono priorità importanti per  ampie fasce di persone e di famiglie del territorio anconetano peraltro cadute nelle povertà assoluta. L' On. Piergiorgio Carrescia  e l' On. Emanuele Lodolini,  presenti all'incontro, hanno ricordato che  in commissione parlamentare sono arrivati tanti documenti rivolti a chiedere il miglioramento del decreto. Hanno assicurato, inoltre,  che,anche se  il 30 giugno inizia la discussione alla Camera, ci sono i tempi utili per trovare un’intesa con i sindacati. Punti di intesa,da inserire nella nuova legge di stabilità 2016, dovranno essere ricercati anche  sui  temi dei giovani e degli  esodati .  A conclusione dell’incontro i parlamentari hanno comunque espresso la volontà di trovare tutte le soluzioni possibili per riequilibrare il sistema pensionistico, prevedendo anche un possibile nuovo sistema di indicizzazione.
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29/06/2015 CGIL, CISL E UIL MARCHE: SOLIDARIETA’ E SOSTEGNO A LAVORATORI ANSA E MESSAGGERO
I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Marche, Roberto Ghiselli, Stefano Mastrovincenzo e Graziano Fioretti, esprimono sostegno e solidarietà ai lavoratori dell’Ansa, in agitazione per l’annunciato ridimensionamento dell’organico. Solidarietà e sostegno da parte di Cgil, Cisl e Uil anche ai giornalisti del Messaggero che, nelle Marche, chiuderà le redazioni di Pesaro e Ascoli. In entrambe le situazioni, si vive un profondo stato di incertezza per un settore, quello dell’editoria, necessario per un Paese libero. Meno realtà informative significa meno libertà d’informazione e, quindi, un danno per tutta la comunità. I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Ghiselli, Mastrovincenzo e Fioretti auspicano una soluzione positiva per entrambe le vertenze considerando che, in ballo, c’è anche la sorte di tanti lavoratori e delle loro famiglie.
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29/06/2015 5 Minuti Cisl: Lavoro e giovani; Tassazione locale #frimalacrescita, Giornata del Rifugiato
Lavoro, giovani, nuovo governo regionale.Il punto con il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo.Bilanci comunali in affanno. Cisl Marche dice no all'aumento delle tasse locali e prosegue nelle piazze e nei luoghi di lavoro la raccolta firme per un fisco più equo e giusto. Intervista a Sauro Rossi, segretario regionale Cisl Marche.20 Giugno 2015 Giornata Mondiale del Rifugiato. Anolf Marche ad Ancona per "Io sono /sogno in Italia" evento organizzato in collaborazione con il Comune di Ancona e le associazioni del territorio che accolgono i migranti. Intervista a Neli Isaje, responsabile Anolf Ancona. https://youtu.be/Ecznkmy64WY 
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27/06/2015 Mastrovincenzo al Corriere Adriatico: "Alle imprese serve più coraggio"
Niente scatto. Se è ripartenza di certo è tutta in salita. Bankitalia dà l’impennata della pendenza: nelle Marche la crisi s’è pagata più che altrove. Il presidente di Confindustria Bucciarelli ripartisce il peso della sopportazione tra dipendenti e imprese: della serie, hanno sofferto tutti e tanto. Le previsioni di viaggio, tuttavia, azzardano un “che sia la volta buona per farcela”. Ma la nuova cabina di regia parte col freno tirato: per il governo Ceriscioli risorse in calo e domande di assistenza sociale e di sostegno ai settori produttivi in crescita esponenziale. Il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, procede in cordata: “La previsione di investimenti pubblici e privati nelle Marche è inferiore al resto d’Italia e così l’occupazione languirà ancora”. Avanti pianissimo, con un sistema produttivo provato e una tenuta sociale a rischio.  L’affermazione di Bankitalia non fa altro che confermare ciò che come sindacati confederali diciamo da tempo: questo territorio ha pagato in proporzione più di altre regioni.àà Le Marche che resistono arrivano al capolinea.  Sono i fatti che prevalgono sugli slogan: povertà in forte crescita, sistema produttivo e terziario in difficoltà, aumento del lavoro nero e di quello occasionale, quota elevata di sofferenze bancarie. E poi c’è l’Europa matrigna con le sue politiche restrittive. Azzardi una contromossa. Stiamo raccogliendo firme per una legge che cambi radicalmente il fisco in Italia, alleggerendo la pressione sui redditi medio-bassi e le famiglie. Ma anche gli imprenditori dovrebbero fare di più. Contraddice Bucciarelli che sostiene la condivisione di questo lungo percorso di passione Correggo il tiro. Proceda pure. Ci sono imprenditori, specie piccoli, che hanno lottato contro la crisi e perso il lavoro al pari dei loro dipendenti, altri che vanno avanti facendo onore alla loro vocazione e avendo a mente la loro responsabilità sociale. Però? Non posso dimenticare che molti altri imprenditori, anche prima della crisi, hanno preferito retrocedere dall’impegno industriale o commerciale per  orientare i propri interessi verso la rendita finanziaria, causando danni sociali spesso drammatici. Si mette di traverso? Il leader degli industriali indica la necessità di abbattere la conflittualità, di provare a uscire insieme dalla crisi e cita l’esempio della Germania. Premetto: non cerchiamo il conflitto fine a se stesso, l’imprenditore non è un nemico, la prosperità dell’impresa interessa anche noi. La Cisl è sempre pronta a un confronto serio e finalizzato a promuovere occupazione e sviluppo delle imprese. Il fronte sembra compatto.  Ecco, sembra. Mi chiedo se le imprese siano veramente pronte a dare spazi di partecipazione reale ai lavoratori, come in Germania appunto. Istruzioni per l’uso? Non considerare il sindacato come un interlocutore necessario solo quando l’azienda è in crisi; considerarlo piuttosto un soggetto che può cooperare per lo sviluppo. Più contratti aziendali, ma senza depotenziare quelli nazionali. Sottoscrive la formula-Bucciarelli? Subito. Devono essere rinnovati i contratti nazionali per definire un sistema di relazioni adeguato, garantire il potere di acquisto delle retribuzioni, rafforzare elementi di welfare contrattuale. La Cisl, è cosa  nota, sostiene anche il rafforzamento della contrattazione aziendale e territoriale per accrescere produttività e competitività, far partecipare i lavoratori ai risultati, promuovere l’occupazione. Ma è necessario sciogliere un dubbio. Quale? Insisto: gli imprenditori sono pronti ad aprirsi a un confronto vero? Interrogativo da rispedire al mittente, al presidente Bucciarelli. Bene, in caso di risposta affermativa dobbiamo, Sindacati e Confindustria insieme, chiedere al Governo di ripristinare la tassazione agevolata sulle quote salariali contrattate in azienda. Che altro per farcela? Più coraggio da parte delle imprese, nell’investire su processi, prodotti e nuove competenze. Gli sgravi sulle assunzioni a tempo indeterminato possono aiutare, ma è necessario uno scatto di fiducia nel futuro. L’immancabile post per la nuova Giunta regionale ? Tanto dialogo: la politica non può essere autosufficiente, deve favorire reti e trovare sintesi efficaci in un contesto complesso e incerto. La scaletta delle priorità?  Sviluppo e al lavoro al centro,sempre, anche nella gestione del welfare, nell'uso dei fondi europei, nella organizzazione della macchina pubblica. Intervista Mastrovincenzo, Corriere Adriatico 27/6/15  
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24/06/2015 Firmato accordo tra Sindacati e Asur - Area Vasta 5- per una sanità migliore nel piceno
Liste d’attesa, potenziamento dell’offerta residenziale, attivazione delle Case della Salute, prevenzione e assistenza domiciliare integrata. Sono i cinque ambiti di intervento condivisi nel protocollo siglato in questi giorni da  Cgil, Cisl e Uil e  Asur, Area Vasta 5 . E proprio sulle liste d’attesa, al fine di garantire la riduzione dei tempi necessari per una visita, si è sviluppato un confronto tra le organizzazioni sindacali confederali e la direzione dell’Area Vasta 5 basato su quattro aspetti fondamentali: la garanzia dei percorsi per le urgenze, il monitoraggio dei tempi d’attesa, il monitoraggio del piano attuativo di Area Vasta  e lo sviluppo dell’attività per la presa in carico della cronicità. Nel corso del 2015, è previsto il potenziamento di percorsi d’accesso differenziati per priorità, promozione dell’appropriatezza prescrittiva, azioni per promuovere la presa in carico della cronicità, fragilità e patologie neoplastiche. Rispetto al  potenziamento dell’offerta residenziale,  l’Area Vasta 5 si è impegnata a concludere il percorso di verifica della congruità delle rette richieste agli ospiti negli anni 2013-2014 e della restituzione delle quote indebitamente prelevate ai pazienti.  E per le  Case della Salute l’accordo prevede l’attivazione di una nuova struttura nel Comune di Ascoli dove  i medici di medicina generale lavoreranno  in gruppo a garanzia anche di  un turno di continuità assistenziale. Nel distretto di San Benedetto del Tronto sono già attive le Case della Salute di Ripatransone e di Montefiore dell’Aso. L’intento è quello di articolare un’organizzazione quanto più integrata possibile dei servizi diagnostici e terapeutici di queste due strutture evitando doppioni e garantendo così una copertura razionale ed efficace del territorio di riferimento, e di programmare l’attivazione di una ulteriore casa della salute. Nel distretto di Ascoli è già attiva la Casa della Salute di Offida nella quale sono presenti la maggior parte dei  servizi  previsti dalla normativa regionale. «La firma del protocollo da conto di un  lavoro e di un confronto serrato tra la direzione e i sindacati confederali e dei pensionati. Già dallo scorso anno ha prodotto  una serie di azioni volte ad affrontare le criticità del sistema sanitario. – afferma Antonio Angelini, Coordinatore Prov.le Cisl Ascoli Piceno -  Con responsabilità, ci siamo impegnati a cercare di dare soluzioni ai problemi più sentiti dai cittadini, come le liste di attesa, la residenzialità per la non autosufficienza e l’assistenza domiciliare.  – conclude - Siamo stati i più tempestivi nell'ambito regionale ed i risultati sono apprezzabili anche sotto il profilo della metodologia, non è consuetudine in sanità  percorrere la strada della condivisione e della partecipazione . »
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23/06/2015 Bilancio: firmato il protocollo di intesa con il Comune di Fano
Già dal mese di febbraio, Cgil, Cisl e Uil hanno inviato a tutti i Sindaci della Provincia un documento su cui si chiedeva di aprire un confronto sui temi legati alla crisi economica e occupazionale e, in particolare modo, di predisporre un bilancio preventivo teso alla salvaguardia dei livelli complessivi dei servizi sociali, socio-sanitari ed educativi e che garantissero (malgrado la diminuzione dei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione) l’invarianza della pressione tributaria puntando ad una maggiore equità attraverso l’utilizzo dello strumento ISEE. “Purtroppo dobbiamo registrare – afferma Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl di Fano - difficoltà con molti comuni del territorio dove il confronto, quando c’è, è in forte ritardo, visto che entro luglio tutte le Amministrazioni dovranno approvare il bilancio preventivo 2015”.Finora si è svolto un confronto interlocutorio con il Comune di Pergola, due incontri con i Comuni dell’Unione Roveresca dove a breve si sottoscriverà l’accordo e i Comuni dell’Ambito territoriale 7 di Fossombrone con il quale però non si è raggiunto ancora un’intesa. Gli impegni di cui si farà carico il comune di Fano con la sottoscrizione del Protocollo, avvenuta mercoledì 17 giugno, sono principalmente: • L’Invarianza per l’anno in corso di tutte le aliquote della tassazione locale in vigore. Per quanto riguarda la TARI e la prevista riduzione dell’ECOTASSA, l’Amministrazione si farà parte attiva nei confronti di Aset SpA al fine di destinare questi risparmi alla diminuzione delle tariffe • Sulla TASI si confermano (così come nel 2014) 100 mila euro da destinarsi a detrazioni per quelle famiglie che possiedono un reddito ISEE pari o inferiore a 12.000 euro. • Per il Fondo Anticrisi viene previsto uno stanziamento di 80.000 euro, di cui una parte (30.000 euro) destinata a finanziare dei tirocini di reinserimento presso imprese private sulla base di esperienze già in atto nel territorio provinciale, e le restanti risorse (50.000 euro) per interventi a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi (contributo affitti – buoni pasto – bollette gas e energia). Inoltre altri 198.000 euro messi a disposizione di Aset per gli utenti del Comune di Fano verranno utilizzati per le situazioni di forte disagio economico delle famiglie, sempre con accesso legato alla situazione reddituale (ISEE). Nelle prossime settimane si stabiliranno i requisiti di accesso in modo che il Comune possa far uscire al più presto i relativi bandi. Nel documento sottoscritto vengono affrontati poi altri temi sui quali si aprirà un confronto in tempi brevi che si riferiscono al Piano Antievasione, alla revisione delle tariffe dei Servizi Educativi in direzione di una maggiore equità, al percorso di fusione di Aset SpA e Aset Holding, alla gestione associata dei servizi, al tema degli appalti. Oltre ad uno specifico impegno che prevede dal prossimo anno una riduzione dell’IMU per gli immobili affittati a canone concordato. Restano aperte alcune questioni di grande rilevanza e alcune incertezze legate principalmente ai tagli che la Legge di Stabilità del Governo per il 2015 ha inflitto a tutto il sistema degli Enti locali, in particolare sui temi del welfare e che dovranno essere affrontate con urgenza dalla Regione Marche. Sono infatti a rischio numerosi servizi essenziali nel territorio già dalle prossime settimane se non si interviene nell’immediato anche con interventi tampone.
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22/06/2015 5 Minuti Cisl: IMU e TASI,Lavoro in crisi nell'ascolano, Fisco Equo
Pagamento  Imu e Tasi, Caf Cisl presi d’assalto alla scadenza del 16 giugno. Intervista a Fabiola Tarabelli, coordinatrice regionale CAF Cisl Marche.Critica la situazione occupazionale nella provincia di Ascoli Piceno: 30 mila disoccupati nel 2015, mobilità in aumento. Interviste a Antonio Angelini, Cisl Ascoli Piceno,Tonino Passeretti Filca Cisl, Marsilio Antonucci, Femca Cisl e Maria Teresa Ferretti Area mercato del lavoro Cisl Ap.Fisco equo, CISL : "Bonus da 1000 euro". Servizio a cura di Labor TV in occasione della campagna #firmalacrescita proposta di legge ad iniziativa popolare per la Riforma del Fisco. https://youtu.be/RJbViyHPmdM 
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18/06/2015 Migranti: firmato il protocollo per l’accoglienza
Siglato a Fano il “protocollo d’intesa per l’accoglienza dei rifugiati”, i cittadini extracomunitari richiedenti protezione internazionale, ospitati nel territorio del comune, potranno svolgere attività di volontariato. Ben 22 le sigle coinvolte tra le quali la Prefettura, Il Comune, la Provincia, l’Ambito Territoriale VI, e tante le associazioni tra le quali la Cisl di Fano. Grazie a questa intesa, i migranti potranno svolgere attività di volontariato libero e gratuito presso le associazioni e a favore della collettività ospitante. L’obiettivo è anche di promuovere la conoscenza reciproca mediante la partecipazione dei migranti ad attività culturali, sportive ed educative e di inserimento sociale che li facciano sentire partecipi della realtà locale e che permettano al territorio ospitante di conoscere direttamente da chi le ha vissute le loro particolari vicende umane e geografiche.
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12/06/2015 5 Minuti Cisl : nuovo Governo regionale, Asili nido Comune di Ancona, Pensioni
Al nuovo Governatore delle Marche le  richieste e le priorità della Cisl. Intervista a Sauro Rossi, segretario Cisl MarcheMobilitazione del personale asili nido Comune di Ancona. I sindacati: no alla esternalizzazione si al concorso pubblico.Intervista a Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche. Pensioni, i sindacati chiedono al Prefetto di modificare il Decreto legge n.65. Intervista a Mario Canale , segretario generale Fnp Cisl Marche.https://youtu.be/b5aO4PHYSWc
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12/06/2015 Lavoro e sindacato: la Cisl Marche incontra i giovani
Giovani, lavoro e sindacato: Incontri difficili ma possibili. Lo dimostra l'esperienza della Cisl Marche, che nelle settimane scorse, in due diverse occasioni, ha incontrato gruppi di giovani per confrontarsi con le loro rappresentazioni su una triangolazione complessa, problematica e di grande attualità. Circa 50 giovani sono stati incontrati a Camerino - studenti universitari residenti nel locale Collegio diocesano - e ad Ancona, durante lo "Stage Giovani" organizzato dalla Cisl Marche. La rappresentazione e l’esperienza che i giovani hanno del lavoro è attraversata sì da segni profondi di disincanto, se non a tratti di vera e propria sfiducia che si dirige anche verso le “istituzioni”. Con altrettanta forza emerge una visione profondamente etica del lavoro, del “lavoro buono” legato all'intreccio tra sviluppo, cura e valorizzazione delle capacità personali e ad una idea di “giustizia” basata sulle eguali opportunità prima che sui diritti e riferita ai luoghi, alle possibilità e alle condizioni che del lavoro costituiscono la premessa: merito, formazione, orientamento e accesso alle informazioni. Sul terreno concreto del “fare”, il sindacato trova ancora legittimazione e credibilità, che però fa fatica a promuovere e a portare su terreni nuovi e sfidanti proprio perché non “tradizionali”. Negli ultimi anni sono state molteplici le occasioni di contatto con il mondo giovanile, al quale la Cisl Marche propone di "fare un pezzo di strada insieme", in rete con altre realtà del territorio (es. Progetto Policoro). Un rapporto che in alcuni casi si è tradotto in interventi specifici, come il Servizio informagiovani, il già citato Stage Giovani e il Progetto "Lavoro e cittadinanza" con gli istituti scolastici. Le due esperienze descritte sopra - e qui può cogliersi un passo in avanti importante - rappresentano i primi esperimenti di un contatto dai quali la Cisl Marche, dentro un percorso che culminerà nell'Assemblea organizzativa dell'autunno prossimo, vuole riflettere con più profondità e continuità sul rapporto tra giovani, lavoro e sindacato. Le pratiche sempre più numerose e le sensibilità diffuse rendono oramai credibile, oggi, realizzare un salto di qualità nella progettazione di iniziative di sistema, per e con i giovani.
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12/06/2015 Convenzione Cisl Fano e CSI
Un’opportunità per i tuoi bambini. Se sei iscritto alla Cisl hai diritto ad uno sconto sulle tariffe dei Centri Estivi Sportivi 2015 “ GIOCO e SPORT” dedicati a bambine e bambini dai 4 ai 12 anni. I centri, presentati dal Centro Sportivo Italiano CSI e dalla associazione sportiva Scacciapensieri, si terranno a Fano nelle sedi di Bellocchi presso la palestra della scuola elementare Tombari, alla Trave presso il circolo tennis e al Vallato presso la bocciofila “La combattente”. Numerose le attività: oltre i compiti anche giochi, animazione, orienteering e tante divertenti escursioni! 
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05/06/2015 Comune di Fano: contributi per maternità e per famiglie numerose
Se risiedi nel comune di Fano e sei una mamma che non percepisce l’indennità di maternità per il periodo di astensione obbligatoria o la percepiscono in maniera ridotta hai diritto a un contributo economico di 1694,45 euro per l’anno 2015. L’assegno di maternità può essere richiesto entro 6 mesi dalla data del parto, dell’adozione o dell’ affidamento adottivo. Tra i requisiti: essere cittadina italiana, comunitaria o cittadina non comunitaria soggiornante di lungo periodo o cittadina straniera con status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria ed avere un isee non superiore a 16.954,96 euro.Contributi in arrivo anche per le famiglie con almeno 3 figli minori. Le domande dovranno essere presentate entro il 31 gennaio 2016. Tra i requisiti: essere cittadino italiano , comunitario o cittadino non comunitario soggiornante di lungo periodo o cittadino straniero con status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria, residente nel Comune di Fano ed avere un isee non superiore a 8.555,99 euro.
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29/05/2015 Pensioni, i Sindacati al Prefetto: modificare il Decreto legge 65
Modificare il Decreto legge n. 65: La richiesta è stata formulata al Prefetto di Ancona dai Sindacati dei pensionati di Cgil Cisl e UIl Marche, nel corso dell’incontro tenutosi lunedì 25 maggio scorso. Il Decreto da attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale sulla rivalutazione delle pensioni superiori a tre volte il minimo (quelle di importo inferiore sono già state rivalutate anche grazie all'azione sindacale svolta nel 2011 nei confronti del Governo Monti) ma restituisce solo una parte di quanto dovuto e solo ad una parte degli aventi diritto. «Dal provvedimento - sostengono le Segreterie di Spi Fnp e UIlp - emerge la visione dei pensionati come di una categoria sociale di privilegiati che rubano il futuro ai giovani, non tenendo in alcun conto la funzione di ammortizzatore sociale che nella crisi questi continuano ad esercitare, sostenendo figli e nipoti disoccupati mentre il sistema di welfare pubblico si sgretola. E' necessario evitare che si aprano buchi pericolosi nei conti pubblici di un paese che con fatica sta tentando la via del risanamento. Tuttavia urgono cambiamenti profondi del sistema previdenziale italiano». Le priorità del sindacato dei pensionati: eliminare i privilegi previdenziali ancora esistenti, rendere più flessibile l'uscita dal mondo del lavoro, allargare il bonus di 80 € ai pensionati. Su questi temi Spi Fnp e UIlp hanno chiesto al Prefetto di esortare il Governo ad aprire un confronto con le organizzazioni sindacali nazionali, per evitare  che, come in passato con il Governo Monti, venga oggi adottato un provvedimenti forieri di errori, ingiustizie e discriminazioni. «Per questo - concludono i sindacati dei pensionati - servirà anche un impegno forte dei Parlamentari marchigiani, a partire dall’apertura del necessario dibattito parlamentare in sede di conversione del Decreto legge 65».IL DOCUMENTO CONSEGNATO AL PREFETTO
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26/05/2015 Flash mob per la Scuola della Costituzione in tutte le piazze delle Marche
Insegnanti, dirigenti scolastici e studenti hanno dato vita, ieri pomeriggio in piazza Roma ad Ancona, al flashmob, promosso da Cgil Cisl Uil Scuola, SnalsConfsal Marche,  #sequestaèlascuoladellaCostituzione.  Il mondo della scuola con un bavaglio in bocca è sceso in piazza anche a Pesaro, Fano, Macerata, Fermo e Ascoli  perché "La buona scuola ci ha tolto la parola" . I sindacati della Scuola hanno ricordato «Come nel 1923, i Dirigenti Scolastici sceglieranno i docenti, un meccanismo che scatenerà divisione e conflitti, altro che buona scuola! - e ribadito -  come sull'organico di diritto la nostra regione si ritroverà con 131 posti in meno, con conseguenze su qualità dell'offerta e diritti dei lavoratori.»  
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21/05/2015 Mostra Foto..grafica: premiati gli studenti
Mercoledì 20 maggio si è conclusa a Fano, con la consegna degli attestati ai 54 studenti che hanno partecipato al progetto, la mostra Foto……Grafica: “ per ricordare…. riflettere… sorridere…. sognare “ .La cerimonia, avvenuta presso l’istituto Olivetti, ha visto oltre alla consegna degli attestati l’ assegnazione dei premi agli esecutori dei migliori elaborati, come previsto dal progetto stesso. Il premio consiste nella partecipazione al Festival delle Generazioni che si terrà a Firenze ad ottobre 2016 nel quale i temi degli anziani e dei giovani verranno analizzati attraverso un’esperienza fatta non solo di ricerca, ma anche di concerti, laboratori, incontri con artisti e letterati.La mostra, iniziata il 23 aprile presso il Chiostro di San Paterniano e realizzata dal coordinamento donne FNP/CISL e dalla CISL di Fano, con la collaborazione del Liceo Artistico APOLLONI, dell’ istituto OLIVETTI, dell’Istituto Tecnico SENECA facenti parte del POLO SCOLASTICO 3 di Fano, ha suscitato un notevole interesse ed ha visto la presenza di numerose persone, di cui non poche si sono ritrovate nelle situazioni di lavoro immortalate nelle foto.Partendo da 50 foto storiche dai primi del Novecento agli anni sessanta, riguardanti il lavoro femminile ambientate nella città di Fano, la mostra ha avuto lo scopo di favorire una maggiore conoscenza delle diverse situazioni di vita della donna. Il progetto nato con l’obiettivo di mostrare il cambiamento del lavoro e dell’organizzazione del tempo libero della donna nel corso del secolo, si è avvalso dell’ apporto creativo degli allievi del Polo scolastico 3 che con i loro elaborati hanno integrato le fotografie d’epoca, interpretando con la propria sensibilità, la condizione del lavoro femminile di oggi e di domani cercando un approccio nuovo e più fiducioso verso il futuro. L’esposizione della mostra si è conclusa mercoledì 6 maggio con un incontro formativo tenuto presso l’Istituto Olivetti nel quale la prof.ssa Stefania Antonioni, docente di Teoria e Linguaggi della Pubblicità presso l’Università degli Studi di Urbino, dipartimento di scienze della comunicazione- laboratorio LaRiCa ha affrontato l’argomento, di grande attualità L'immagine femminile nella fotografia e nella pubblicità. Oltre gli stereotipi? facendo naturalmente anche riferimento alle immagini prodotte dagli studenti, per riflettere sull'immaginario.  
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12/05/2015 Teuco, ora serve un piano industriale
I lavoratori e i sindacati sono pronti ad aprire un confronto con la Certina sul piano industriale per il rilancio della Teuco.  E’ quanto emerso nella conferenza stampa di oggi pomeriggio, alla quale erano presenti Cisl e Cgil confederali e di categoria, insieme alla Rappresentanza Sindacale Unitaria e ad alcuni lavoratori della Teuco. La storica azienda recanatese del Gruppo Guzzini occupa oggi più di 230 dipendenti. Da 7 anni ormai presenta un bilancio in rosso per circa 5 milioni di € all’anno ed è reduce da un percorso importante di ammortizzatori sociali. Una crisi che va di pari passo con quella del mercato immobiliare, aggravata da una cattiva gestione aziendale, sia dal punto di vista produttivo che commerciale. La proprietà ha messo in vendita l’azienda, e la scelta dell’acquirente è ricaduta sul Fondo di investimenti tedesco Certina. Un soggetto che i sindacati maceratesi conoscono bene, avendolo già incontrato in occasione di altre acquisizioni aziendali, come quella della Villeroi e Boch (Vitaviva), poi finita male. «Non abbiamo pregiudizi ne entusiasmi particolari nei confronti di Certina – sostiene il Segretario regionale della Cisl Marche Marco Ferracuti. - Certo le vicende precedenti ci lasciano perplessi, anche se c’è da capire che Certina si occupa proprio di società in difficoltà da rilanciare e quindi ci può stare che a volte l’esito del percorso sia negativo. Noi crediamo che le difficoltà della Teuco siano imputabili alla gestione inadeguata di un’azienda che invece ha buone possibilità di rilancio, per la forte competenza che esprime in questo settore. «Certo ora vogliamo vedere un piano industriale – conclude Ferracuti - ed entrare nel merito delle strategie per rilanciare la Teuco. Abbiamo già pronta una serie di proposte articolate, che non prevedono tagli ai costi per il personale». Preoccupati anche i dipendenti e i rappresentanti sindacali. «In questi anni – sostengono i lavoratori – dalla proprietà della Teuco abbiamo ricevuto più volte degli appelli ad avere fiducia. Alla luce dei fatti quest’ultima non si è sempre dimostrata ben riposta. Ora chiediamo alla famiglia Guzzini di non lasciarci soli e di assumersi la responsabilità di fare quanto possibile affinché nel passaggio di proprietà siano garantiti i livelli occupazionali». «Il nostro auspicio – sostiene il rappresentate sindacale della Femca Cisl Raniero Ridolfi – è quella di essere sin da subito coinvolti nelle scelte gestionali per rilanciare l’azienda. Da questo capiremo subito la serietà delle intenzioni di Certina. Certo noi dovremo essere attenti e pressanti, per evitare che si riproducano gli errori  del passato». .   
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07/05/2015 Adiconsum a Civitanova con un nuovo sportello
Nuovo sportello  ADICONSUM a Civitanova Marche per essere sempre più presente nel territorio al fianco dei consumatori-utenti Il nuovo  sportello è  aperto  il  lunedì  dalle  9.00 alle  13.00  in  Largo Castelfidardo, 24, Civitanova Marche. L’ Adiconsum, Associazione difesa consumatori ambiente,   è impegnata  per la  difesa individuale e collettiva dei consumatori per l’eliminazione delle vessazioni, delle pratiche commerciali scorrette, delle truffe che le persone e le famiglie quotidianamente subiscono. L’ Adiconsum pone al centro del proprio agire: la formazione, l’informazione, la conciliazione paritetica per la soluzione delle controversie  tra consumatori ed aziende e le buone pratiche quali strumenti di difesa e di riscatto dei consumatore-utente Per richiedere assistenza presso la sede di Civitanova  contattare  il numero 0733 770062 (CISL Civitanova Marche ) oppure   il numero dell’Adiconsum di Macerata 0733/4075212  il merc. 9-13 o giov. 15.30-18.30
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07/05/2015 Tecnowind di Fabriano: FIM CISL vince le RSU
Si sono svolte ieri ed oggi le elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali alla Tecnowind di Fabriano, azienda che produce l’assemblaggio di cappe, piani cottura e macchine caffè. La Fim Cisl  risulta  il sindacato più rappresentativo con l'elezione  di  2 componenti su 3  all'interno delle Rsu  aziendali   ottenendo la maggioranza dei voti.  Vengono eletti tra gli operai Patrizia Forgia  e tra gli impiegati Raffaela Storari . «Il voto dei Lavoratori premia la Fim Cisl per il lavoro svolto fino ad ora e ci responsabilizza ulteriormente per i prossimi anni. FIM CISL si conferma 100% Sindacato» afferma con soddisfazione  Andrea Cocco della Fim Cisl Marche.
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06/05/2015 Preoccupazioni per il futuro lavorativo alla Production srl, ex Babini, di Camerano
I sindacati  di categoria Feneal UIL – Filca CISL – Fillea CGIL unitamente alla RSU e all'assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici della Production srl (ex Babini spa) spa di Camerano esprimono forte preoccupazione per il futuro dello stabilimento, che occupa 25 dipendenti. Preoccupazioni che nascono da un comportamento aziendale caratterizzato, nell'ultimo periodo, da un forte scollamento tra il dichiarato e l’agito. Più volte  l’azienda aveva rassicurato le Organizzazioni sindacali e la RSU che contestualmente alla domanda di concordato preventivo con continuazione di attività, presentato il 29 marzo scorso, sarebbe stato avanzato il relativo piano concordatario. Ad oggi però non  c’è  nessun piano concordatario. Questo ritardo provocherà inevitabilmente dei ritardi sull’attivazione degli ammortizzatori sociali necessari per garantire i livelli occupazionali considerato l’inevitabile slittamento dei tempi per l’ammissione; passaggio fondamentale per l’ attivazione della cassa integrazione straordinaria. A questo si aggiunge il congelamento delle mensilità non ancora percepite di dicembre 2014, gennaio, febbraio e marzo 2015 come effetto della presentazione della procedura concorsuale. Inoltre c'è preoccupazione per la mancata presentazione di un piano industriale che si attende da ottobre 2014. «L’assenza  della proprietà durante gli incontri effettuati con la quale poter  discutere dell’organizzazione del lavoro e confrontarsi sui punti di un piano industriale - dichiara Jacopo Lasca Filca Cisl Marche -  trasmette una sensazione di profonda incertezza che inevitabilmente si ripercuote sulla quotidianità dei dipendenti della Production srl (ex Babini spa) e sulla qualità delle relazioni sindacali.» «Attendiamo con ansia , insieme ai lavoratori, l’incontro previsto per il 12 maggio con la speranza di poter far luce su questi aspetti fondamentali per il futuro dello stabilimento. - conclude  Lasca, Filca Cisl Marche -  Auspichiamo di poter ristabilire delle relazioni sindacali volte alla costruzione di un percorso condiviso con l’obiettivo di non perdere livelli occupazionali e di mantenere in un territorio già pesantemente colpito dalla crisi del settore del legno  un azienda storica del tessuto produttivo.»
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06/05/2015 Welfare sociale nelle Marche: seminario a Urbino con i candidati alla Presidenza della Regione
Il 7 maggio a Urbino dalle ore 9.30 presso Palazzo Battiferri, l’Università di Urbino insieme ai soggetti della convenzione Wempu, tra i quali la Cisl Marche e la Federazione Pensionati Cisl Marche incontreranno i candidati alla Presidenza della Regione. Nel seminario si discuteranno le potenzialità del welfare sociale marchigiano in relazione all’agenda politica regionale e verranno presentati i risultati delle ricerche realizzate nel progetto “Welfare nelle Marche” Tra i relatori il Prof. Luigi Alfieri (Coordinatore Scuola di Scienza Politiche Sociale), il Proff, Emmanuele Pavolini (Università di Macerata), la Dr. Angela Genova (DESP- Università di Urbino), il Dr. Marco Arlotti ( DESP- Università di Urbino). Seguirà la tavola rotonda con i partecipanti alla convenzione che porranno delle domande ai candidati sul tema del welfare sociale come investimento e come strumento di sviluppo socio - economico.
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05/05/2015 Cisl di Senigallia: aperto un nuovo sportello Adiconsum
Alla CISL di Senigallia in via Montenero n.6 è aperto lo sportello ADICONSUM, associazione per la difesa dei consumatori e dell' ambiente. Il servizio è aperto nei giorni di Mercoledì dalle 09.00 alle 12.00 e Giovedì dalle 16.00 alle 18.00. L' Adiconsum  è impegnata  per la  difesa individuale e collettiva dei consumatori per l’eliminazione delle vessazioni, delle pratiche commerciali scorrette, delle truffe che le persone e le famiglie quotidianamente subiscono da aziende senza scrupoli. Lavora in stretta sinergia con le Authority e con le Istituzioni che hanno la tutela del consumatore come propria missione. L' Adiconsum pone al centro del proprio agire: la formazione, l’informazione, la conciliazione paritetica dei contenziosi tra consumatori ed aziende e le buone pratiche quali strumenti di difesa e di riscatto dei consumatori.  Per richiedere assistenza e consulenza contattare  il numero 07164470.  
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05/05/2015 Esuberi Auchan di Ancona e Fano: è sciopero il 9 maggio
Colpite anche le Marche dalla crisi dei centri commerciali. Auchan, il colosso francese della grande distribuzione, "per la grave riduzione dell'attività di lavoro c'è l'esigenza di ridurre il numero degli addetti per avere un livello compatibile sul piano dei costi" così motiva anche i 36 esuberi nell'ipermercato di Ancona e  16 in quello di  Fano per un totale di 52 dipendenti marchigiani. Scheda profili professionali in esubero Iper Ancona e Fano Il 9 maggio è sciopero. Sindacati e   lavoratori saranno in presidio davanti agli ipermercati, a partire dalle ore 8,30 in quello di Ancona e dalle ore 9,00 in quello di Fano. « L'azienda aveva dichiarato la necessità di risparmiare 50 milioni  e aveva proposto in sostanza la sospensione delle quattordicesime e del contratto integrativo, oltre all'abbassamento delle retribuzioni  attraverso la riduzione dei livelli. - spiega  Selena Soleggiati, segretario generale Fisascat Marche -  Proposte inaccettabili, ma come sindacati avevamo manifestato la disponibilità a trovare altre soluzioni senza mettere a rischio il riconoscimento del lavoro.  - afferma con amarezza Selena Soleggiati -Abbiamo sollecitato una riorganizzazione degli ipermercati, utilizzo degli ammortizzatori sociali e  sopratutto di evitare di tagliare gli ipermercati, come quello di Ancona,  dove i lavoratori sono già in contratto di solidarietà. Ma l'azienda  si è chiusa nelle sue posizioni e non vuole prendere in considerazione proposte alternative. Addirittura nell'ultimo incontro di marzo  ha  confermato la disdetta del contratto integrativo, in scadenza a luglio». Dopo la disdetta unilaterale del contratto integrativo aziendale, i tagli al personale è un ulteriore colpo basso attuato da uno dei più grandi operatori della grande distribuzione commerciale che fino ad oggi non ha messo in campo politiche di rilancio. I dipendenti di Auchan coinvolti dalla procedura di licenziamento pagano a caro a prezzo la mancanza di un piano di sviluppo aziendale finalizzato a fronteggiare la crisi dei consumi. Auchan, nel nostro Paese conta 49 punti vendita ed oltre 11.400 dipendenti,   presenta il costo della crisi. Sono complessivamente 1.426 i dipendenti coinvolti dalla procedura di licenziamento collettivo avviata in 32 ipermercati, dove la percentuale dei dipendenti “strutturalmente in esubero” supera il 20%, mentre si attesta al 12% a livello nazionale.  «Se la scelta è quella di ridurre il costo del lavoro in un’ottica complessiva di ristrutturazione, la Fisascat Marche ribadisce fermamente lo sconcerto perché è inaccettabile che a farne le spese siano solo ed esclusivamente i lavoratori e le lavoratrici . - continua Selena Soleggiati - C’è da chiedersi se la formula degli Ipermercati e dei grandi centri commerciali funziona ancora nelle Marche e nel resto d' Italia,  dove la crisi dei consumi si fa ancora sentire. » Il rischio, secondo la Fisascat, è che i grandi gruppi della grande distribuzione, compreso Auchan, perdano interesse ad investire in un Paese che registra ad oggi timidi segnali di ripresa. La procedura di mobilità impatta sulle Marche con numeri considerevoli se rapportati agli andamenti sicuramente migliori rispetto ad altre realtà. «Su Fano in particolare non sono mai stati utilizzati ammortizzatori sociali - afferma Domenico Montillo, Fisascat Pesaro - né soluzioni sull'organico a dimostrazione che i 16 esuberi dichiarati non sono ammissibili.» «Come  Fisascat Marche confidiamo nella possibilità di trovare soluzioni alternative ai licenziamenti non giustificabili al tavolo Nazionale, unico luogo in cui la ristrutturazione e quindi la procedura può essere discussa. - conclude Selena Soleggiati, segretario generale Fisascat Cisl Marche - Confermiamo  lo sciopero  del 9 maggio in  contrapposizione  alle azioni unilaterali messe in campo dall'azienda.»
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01/05/2015 OGGI 1 MAGGIO 2015
di Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche , Corriere Adriatico 1 maggio 2015 Oggi 1 maggio guardiamo alla manifestazione di Cgil Cisl Uil a Pozzallo, approdo dei barconi di disperati, in fuga da guerre, dittature, fame e pronti a rischiare la vita. 1 maggio di solidarietà internazionale dunque, come internazionali e multietnici sono ormai la nostra società e il mondo del lavoro, realtà che suscita sensibilità diverse e talvolta esasperate, anche nei nostri territori. I problemi vanno affrontati nella loro complessità, ma va comunque evitato un approccio di chiusura nelle proprie certezze, che alimenta paura del futuro e della diversità, dimenticando la storia di milioni di italiani migranti che raggiunsero altri paesi cercando una vita migliore, spesso subendo umiliazioni e discriminazioni. Oggi 1 maggio guardiamo all'Europa perché si assuma maggiori responsabilità nel salvare vite, arrestare i trafficanti di uomini, accogliere nei suoi 28 paesi quote di rifugiati, rafforzare la diplomazia in situazioni di conflitto, riavviare una corretta cooperazione allo sviluppo. Oggi guardiamo all'Europa anche perché modifichi i vincoli che si è data, perché riscopra l’anima originaria, consentendo agli Stati misure di sostegno all'economia, per rilanciare prospettive di crescita sostenibile e incidere sul dramma della disoccupazione. Oggi guardiamo al Governo perché si convinca di non poter affrontare da solo le trasformazioni che la crisi ha prodotto da un lato su industria e servizi, aggravando i problemi di produttività, di capitalizzazione delle imprese, di carenti investimenti; dall’altro sul sistema di welfare, pressato da un crescente disagio socio-economico. Guardiamo al Governo perché apra un confronto su politiche di sviluppo, attuazione della riforma del lavoro, nuove norme su fisco, sistema scolastico, pensioni. Oggi guardiamo al governo regionale che uscirà dalle urne, nell'auspicio che sappia valorizzare le energie sociali, culturali, economiche di cui le Marche dispongono, per custodire e promuovere il meglio della nostra tradizione, dell’operosità e del dinamismo, delle nostre reti di solidarietà, ed al contempo avviare nuovi percorsi di sviluppo, coltivare nuovi terreni di socialità. Oggi 1 maggio guardiamo alle forze sociali, perché sia superata ogni contrapposizione legata a totem del passato, ma si rilanci la contrattazione, orientandola a qualità, produttività, nuova occupazione, si qualifichino le relazioni a livello di impresa, allargando gli spazi di partecipazione dei lavoratori, si sviluppino forme di mutualismo legate alla bilateralità. Oggi 1 maggio, guardiamo soprattutto a chi, anche nella nostra regione, vive il Lavoro come ragione di inquietudine e persino di angoscia, a chi lo ha perso, magari in età avanzata, o teme di perderlo, a chi fa fatica a trovarlo o lo vive in estrema precarietà, come tanti giovani che pagano la scarsa mobilità sociale e i carenti investimenti sul futuro fatti nel nostro paese. Oggi 1 maggio, guardiamoci intorno e troveremo molto Lavoro da fare.    
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30/04/2015 1 maggio 2015, festa del lavoro e dell'integrazione
La festività del 1 maggio, oggi più che mai, ci consegna la possibilità di riflettere sui temi del lavoro. Un'occasione importante, a condizione di riuscire a farlo uscendo dalla tentazione della retorica e dai rischi di celebrare liturgie stanche ed inutili. Dopo il Congresso del 2013 la Cisl Marche si è riorganizzata sul territorio regionale. L'Area Sindacale Territoriale di Civitanova Marche ricomprende i Comuni di Civitanova Marche, Recanati, Porto Recanati, Potenza Picena, Montelupone, Montefano, Montecosaro e Monte San Giusto. Un territorio dinamico ed articolato, denso di insediamenti produttivi, fortemente colpito da una crisi che sta minando i livelli occupazionali (nella Provincia di Macerata la disoccupazione tocca quota 9,1%, circa 13.000 le persone disoccupate - dati Istat 2014) e la coesione sociale della comunità locale. Se non vogliamo che la festa del lavoro si trasformi in una provocazione beffarda, dobbiamo tutti fare la nostra parte. Istituzioni, politica e forze sociali, sindacali e rappresentative degli imprenditori devono assumersi con responsabilità la domanda di vita che sta dietro il bisogno di lavoro di tutti i cittadini, specie dei cittadini di domani (nella Provincia di Macerata la disoccupazione dei giovani tra 15 e 29 è al 23,5% -dati Istat 2014). Cgil Cisl e Uil nazionali hanno scelto la solidarietà come tema fondante della Festa del Lavoro 2015. Un riferimento che non ci permette di esimerci dal ragionare sull'integrazione, argomento quanto mai attuale oggi, specie in un territorio come quello su cui insiste la Cisl di Civitanova Marche. Gli immigrati rappresentano infatti l'11,4% della popolazione dei Comuni di cui sopra, (la media provinciale è del 10,8%, regionale 9,4%, nazionale 8,1%, dati Istat 2014). In questo contesto spicca il Comune di Porto Recanati (22,3%), recentemente al centro della cronaca nazionale con la visita del leader leghista Matteo Salvini all'Hotel House. Urgente è il bisogno di politiche territoriali del lavoro, dell'istruzione/formazione, socio sanitarie ed abitative all'altezza di una sfida certamente difficile, ossia quella di assumere il tema dell'immigrazione come elemento trasversale per contribuire, tutti insieme, a costruire una comunità tollerante, accogliente ed inclusiva. Anche per questo la Cisl Marche sarà attivamente presente alle due manifestazioni organizzate il primo maggio, rispettivamente dai Comuni di Civitanova Marche (Piazza XX settembre) e Recanati (rione Castelnuovo), dove sarà ricordato lo storico sindacalista recanatese della Cisl Giuliano Corvatta.Il Responsabile della Cisl di Civitanova Marche (Sergio Piermattei)
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29/04/2015 Ancona, apre un centro per le fragilità sociali
Il Comune di Ancona insieme alla CISL, ad associazioni (Avvocati di strada e Gruppo di umana solidarietà) e ad alcune Cooperative presenti sul territorio (IRS aurora, Coos Marche, la Gemma e OPERA) ha promosso e realizzato un accordo di co-progettazione per la creazione di nuove collaborazioni tra i vari soggetti per implementare servizi innovativi per le persone vulnerabili e a rischio di marginalità  socio-economica. Questo accordo si inserisce nel più ampio progetto “Ancona: la città in comune”, che vede la CISL di Ancona  tra i soggetti fondatori, ed è particolarmente significativo, in quanto concretizza il c.d. “Welfare Community”. Il progetto prevede l’istituzione del “centro per l’integrazione socio-lavorativa di persone vulnerabili” che avrà sede presso la CISL di Ancona e che si occuperà di favorire il potenziamento delle capacità di inserimento e reinserimento lavorativo delle persone e nuclei famigliari in situazione di vulnerabilità e marginalità socioeconomica e occupazionale. Le persone saranno chiamate a sottoscrivere un “patto di sostegno” con i Servizi Sociali, impegnandosi a diventare persone autonome attraverso percorsi di valorizzazione delle proprie competenze, percorsi di formazione e di reinserimento lavorativo, borse lavoro, laboratori occupazionali  che saranno svolti con l’ausilio di tutti i soggetti che hanno sottoscritto l’accordo. Le risorse impegnate, circa € 251.000, sono state messe a disposizione dalla Fondazione Cariverona.
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28/04/2015 Festa del lavoro, 1 maggio 2015 a Recanati
Il 1 maggio 2015 la Cisl di Recanati celebrerà la festa del lavoro partecipando all'iniziativa organizzata dal Comune di Recanati. Per la Cisl Marche interverrà il Segretario regionale dei pensionati Dino Ottaviani. Nell'occasione, presso il Circolo B. Gigli, verrà apposta una targa alla memoria di Giuliano Corvatta, sindacalista militante nella Cisl per 50 anni, scomparso nel 2009.
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28/04/2015 Festa del lavoro, 1 maggio 2015 a Civitanova Marche
Il 1 maggio 2015 la Cisl di Civitanova Marche celebra la festa del lavoro partecipando all'iniziativa organizzata dal Comune di Civitanova Marche. L'incontro terminerà con l'intervento del Responsabile della Cisl di Civitanova Marche, Sergio Piermattei  
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27/04/2015 Festa di S. Giuseppe Lavoratore
La Pastorale Sociale e del Lavoro, la Diocesi di Fano - Fossombrone - Cagli - Pergola in collaborazione con la Cisl di Fano, le Acli e il Progetto Policoro celebrano il 1° maggio  a Fenile di Fano, alle ore 10.00 con la S.Messa per la festa di San Giuseppe lavoratore e alle ore 11.00 con un dibattito dal titolo "Nella speranza, la dignità del pane" in cui interverrà Maria Grazia Santini (Femca- Cisl) sul tema la condizione delle donne nel lavoro. 
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20/04/2015 Piano Whirlpool. I sindacati : No alla chiusura e ai licenziamenti e proclamano lo sciopero
Fim, Uilm e Ugl si alzano dal tavolo di trattativa sul piano Whirlpool e chiedono immediata convocazione del Governo. Le tre sigle dicono no alla chiusura degli stabilimenti ed ai licenziamenti e proclamano 12 ore di sciopero in tutti gli stabilimenti Whirlpool da effettuarsi entro il 10 maggio a sostegno della vertenza e per respingere le chiusure di stabilimento previste dal piano industriale presentato. «Abbiamo rotto il tavolo di trattativa perché non aveva nessun senso riascoltare il piano industriale presentato il 16 aprile scorso contenete gli stessi elementi inaccettabili e con la premessa aziendale di nessuna disponibilità a modificarne gli elementi relativi alla chiusura dei siti e dei licenziamenti, dei quali tra l’altro i conti non dovrebbero essere completi in quanto c’è stata preannunciata un’ulteriore ridimensionamento dei lavoratori indiretti.-dichiara Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl Nazionale - Dall'incontro del 27 aprile con Il Ministro Guidi ci aspettiamo che ciò avvenga con gli impegni presi dal Presidente del Consiglio Renzi, sabato 18 aprile a Pompei. Il comportamento di Whirlpool non è accettabile, va rispettato l’accordo del 3 dicembre 2014 che l’azienda ben conosceva al momento dell’acquisto di Indesit e che non può considerare carta straccia e con esso i lavoratori da licenziare.Si rispettino gli impegni e torneremo a discutere ma per soluzioni che non lascino nessuno senza lavoro.»     
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20/04/2015 A Fano si inaugura una mostra "foto....grafica"
Giovedì 23 aprile si apre a Fano, presso il chiostro di San Paterniano una mostra dal titolo Mostra Foto...Grafica: “ per ricordare…. riflettere… sorridere…. sognare “ La mostra è stata realizzata dal coordinamento donne pensionate FNP/CISL e dalla CISL di Fano, con la collaborazione del Liceo Artistico APOLLONI, dell’ istituto Professionale OLIVETTI, dell’Istituto Tecnico SENECA facenti parte del POLO SCOLASTICO 3 di Fano. Partendo da 50 foto storiche dai primi del Novecento agli anni sessanta, riguardanti il lavoro femminile ambientate nella città di Fano, la mostra ha lo scopo di favorire una maggiore conoscenza delle diverse situazioni di vita della donna.Il progetto nato con l’obiettivo di mostrare il cambiamento del lavoro e dell’organizzazione del tempo libero della donna nel corso del secolo, si è avvalso dell’ apporto creativo degli allievi del Polo scolastico 3 che con i loro elaborati hanno integrato le fotografie d’epoca, interpretando con la propria sensibilità, la condizione del lavoro femminile di oggi e di domani cercando un approccio nuovo e più fiducioso verso il futuro. Un mondo a più voci che, in una cornice comune, misura le esperienze passate e si interroga su una cultura che, in una prospettiva più o meno vicina, riesca a smussare le tradizionali resistenze di genere nella nostra società, osservando questa faticosa trasformazione anche con un occhio ironico e leggero come solo i giovani possono ancora avere.La mostra “ Foto…Grafica”, allestita con il gradito contributo e la supervisione del fotografo Paolo Talevi, verrà presentata nella Sala del Chiostro di San Paterniano giovedì 23 aprile alle ore 9,30 e resterà aperta fino a mercoledì 6 maggio. In occasione dell’inaugurazione la Dott.ssa Silvia Spinaci (Cisl Marche) intervisterà quattro lavoratrici che attraverso i loro racconti presenteranno il diverso rapporto delle donne con il lavoro. Si tratta di Laura Massi (ex-dipendente Cia), Mariana Puslenghea ( dipendente Saint Andrews), Laura Sgreccia (Warehouse Coworking Factory) Anna Santi (graphic designer. 
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20/04/2015 Fisco più equo e giusto: le proposte della Cisl 22 aprile Seminario ad Ancona
 Mercoledì 22 aprile ore 9,30 al Conero Break – Via Albertini,6  - Ancona, seminario di approfondimento per un Fisco più equo e giusto: le proposte della Cisl.  Ai lavori,  aperti da Filippo Elba, Università di Firenze,  con la presentazione dei risultati della ricerca, che conferma la riduzione dei redditi dei marchigiani e il contestuale aumento della tassazione locale  nel periodo 2010-2014, Sauro Rossi, segretario Cisl Marche  porterà il suo contributo su “ L’azione della Cisl Marche a tutela dei redditi: la proposta di riforma fiscale della Cisl”. Nella seconda parte della mattinata è prevista una Tavola Rotonda “Per un Fisco più equo e giusto”, coordinata da Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche, con Nando Ottavi per Confindustria Marche, Massimiliano Polacco per Confcommercio e Confesercenti Marche, Giorgio Cippitelli per Confartigianato e Cna Marche e per l’Anci, Maurizio Mangialardi. I lavori saranno conclusi da Maurizio Petriccioli, segretario Cisl Nazionale.
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18/04/2015 Una nuova umanità al lavoro: esperienze in atto
Continuano gli incontri sul tema del lavoro e dell’impresa, organizzati dagli Uffici pastorali  per i problemi Sociali e del Lavoro e dagli Uffici Comunicazioni Sociali delle Diocesi di Pesaro, Urbino, Fano- Fossombrone – Cagli - Pergola in collaborazione con la Cisl di Pesaro e con altre associazioni locali.Mercoledì 22 aprile a Fano, alle ore 18.00, presso l'Istituto Maestre Pie Venerini, in via Montevecchio, 59 si svolgerà il secondo convegno dal titolo “Una nuova umanità al lavoro: esperienze in atto”.Il primo appuntamento ha avuto come oggetto l'esperienza dell'Economia di Comunione nel distretto industriale di Loppiano (Fi).La struttura di questi seminari intende valorizzare le esperienze esemplari in atto; vale a dire progetti concreti, che hanno dato e stanno dando, risultati nell'ambito della creazione di nuove opportunità occupazionali, guardando particolarmente al mondo giovanile.Locandina incontro 22 aprile 2015 . 
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16/04/2015 WHIRLPOOL INDESIT: un piano industriale a caro prezzo
Si è concluso l'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza del Ministro Guidi, del sottosegretario Bellavita del Ministero del Lavoro, della dirigenza di Whirlpool-Indesit e delle organizzazioni sindacali FIM FIOM UILM nazionali. Il piano industriale  presentato dalla multinazionale americana ha una durata quadriennale sino al 31 dicembre 2018 che prevede riallocazioni produttive dalla Cina dalla Polonia e dalla Turchia verso il nostro paese e un investimento negli stabilimenti italiani di 500 mln€ suddivisi in Ricerca e sviluppo di prodotti e nuove piattaforme, processi e ammodernamento tecnologico di impianti e siti produttivi e di questi 139 mln€ saranno investiti già a partire da quest’anno. L’azienda ha presentato la ridefinizione delle missioni produttive dei singoli siti: allo stabilimento di Cassinetta (Va) sarà destinata la produzione di tutti gli elettrodomestici da incasso ( forni, microonde, frigoriferi Built-In) portando in Italia produzioni di microonde oggi sviluppate in Cina; a Fabriano, che sarà totalmente reindustrializzata, si costituirà il polo produttivo di tutti i piani cottura (gas, induzione, ceramica) rientrando produzioni dalla Polonia e passando per la chiusura del sito di Albacina con il conseguente trasferimento dei dipendenti verso Melano; lo stabilimento toscano di Siena continuerà a produrre i congelatori, riportando in Italia produzioni sviluppate in Cina; a Comunanza proseguirà la produzione di lavatrici a cui si aggiungeranno le lavasciuga precedentemente costruite in Turchia: a Napoli si produrranno le lavatrici ad alta capacità. In questo scenario l’azienda ha annunciato il trasferimento delle produzioni di Carinaro-Caserta verso gli altri stabilimenti del Gruppo e la sua conseguente chiusura (815 lavoratori), così come per le attività logistiche di Torino-None (45 lavoratori) da cui saranno anche progressivamente spostate le attività di sviluppo legate alle lavastoviglie concentrate in Polonia (ulteriori 45 lavoratori). L’azienda, pur affermando di non voler intraprendere la strada dei licenziamenti unilaterali per la durata del Piano (31/12/2018) e la disponibilità all’utilizzo di tutti gli strumenti possibili per attenuare l’impatto sociale, ha dichiarato che gli esuberi totali previsti dal piano corrispondono a 1350, che rappresentano circa 400 in più dei “potenziali” previsti dal “Piano Italia” Indesit ad oggi gestiti con gli ammortizzatori sociali. L’azienda ha inoltre dichiarato che gli esuberi considerati strutturali riguardano gli stabilimenti di Carinaro e None mentre, per i restanti, punta alla ripresa del mercato per il loro assorbimento. Il Ministro Guidi ha espresso preoccupazione per gli esuberi annunciati e ha dichiarato che considera il Piano presentato da Whirlpool un punto di partenza che il governo intende modificabile in ogni suo aspetto. Il sottosegretario Bellavita, per il Ministero del Lavoro, ha dichiarato forte preoccupazione per gli impatti del Piano Industriale nell’area campana e ha garantito l’impegno a mettere a disposizione ogni strumento possibile per far fronte a questa difficile fase, proponendo inoltre la costituzione di uno specifico tavolo campano sulla questione industriale. Come FIM Cisl abbiamo affermato con forza la nostra contrarietà alla chiusura dei siti ed in particolare del sito di Carinaro. Nel mese di dicembre del 2013, è stato sottoscritto in sede ministeriale il piano di riorganizzazione di Indesit che prevedeva precisi impegni di carattere produttivo ed occupazionale e che individuava una soluzione industriale per il sito casertano. «Riteniamo pertanto che tutti i soggetti impegnati in quel difficile accordo, a partire dal governo, debbano produrre ogni sforzo per garantire quanto sottoscritto - afferma Michele Zanocco Segretario nazionale Fim Cisl - Il territorio campano e in particolare quello casertano, è ormai da tempo drammaticamente colpito da pesanti processi di deindustrializzazione che stanno desertificando le opportunità di lavoro, producendo drammi sociali che rischiano di essere insanabili e che per quanto ci riguarda, sono inaccettabili. » In queste ore le risposte del sindacato e dei lavoratori non si sono fatte attendere: in tutti gli stabilimenti del gruppo sono stati proclamati scioperi che interesseranno anche i prossimi giorni e a Carinaro è in corso un’assemblea permanente a cui partecipano tutte le lavoratrici e  i lavoratori. Il 20 aprile prossimo a Roma si avvierà il confronto tra i Coordinamenti Nazionali FIM FIOM UILM di Whirlpool/Indesit, le segreterie nazionali e l’azienda, nel corso del quale articoleremo le nostre risposte relative ad ogni sito del Gruppo a partire dalla richiesta di rivedere le decisioni aziendali chiudere gli stabilimenti casertano e torinese. fonte : Fim Cisl Nazionale Comunicato Stampa WHIRLPOOL INDESIT- Zanocco (Fim Cisl) un piano industriale
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16/04/2015 Fano: una città di vecchi
Lo dice una ricerca della Cisl che ha evidenziato come nel territorio comunale ci siano oltre diecimila pensionati. Un numero importante se si pensa che la popolazione totale è di poco superiore ai 60.000 abitanti. Ma non è l’invecchiamento dei fanesi a preoccupare la Cisl, piuttosto l’emergenza sociale in cui molti di questi anziani sono costretti a vivere. L’importo medio della pensione a Fano è di 1.036 euro, gli invalidi civili (sono 3.536) si mettono in tasca una media di 434,19 euro. Nel comune di Fano sono presenti più di 770 anziani che vivono con l’assegno di sociale con un importo di 400 € medi. Purtroppo i pensionati sono costretti a vivere con un reddito troppo basso, un reddito che non è mai stato rivalutato e che è fermo da tanti anni." Ecco perché la Cisl – afferma Giovanni Giovanelli responsabile Cisl di Fano - ha deciso di organizzare una raccolta firme per una legge iniziativa popolare “Per un Fisco più equo e giusto” per ottenere, tra le altre cose, l’introduzione di un bonus di 1.000 euro, un nuovo assegno famigliare, una nuova regolamentazione delle imposte e tasse locali, recuperando risorse dalla lotta all’evasione fiscale e con l’introduzione di una patrimoniale sui redditi alti". Insomma "i pensionati sono quelli che hanno permesso a molte famiglie di far fronte alla crisi ma sono anche quelli più penalizzati se si pensa che non sono contemplati nemmeno negli 80 euro di Renzi” ha sottolineato Umberto De Simoni responsabile dei pensionati della Cisl. Fondamentale è l applicazione dell’ISEE per definire le modalità di compartecipazione dei pensionati ai servizi sociali e alle prestazioni socio assistenziali Giuseppina De Tommaso, del Patronato INAS Cisl, ha posto l’accento sull’aumento delle richieste di invalidità civile perché “sono l’unico supporto che hanno le famiglie per potere sostenere un invalido”.
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14/04/2015 Desi Mobili di Cerreto d'Esi, in ballo il futuro per 140 lavoratori.
Presidio dei lavoratori della Desi Mobili, di Cerreto d'Esi,   in Regione durante l'incontro  sindacati  di categoria - Rsu con l'assessorato regionale al lavoro, nel pomeriggio di oggi. Le organizzazioni Sindacali hanno chiesto all'assessore regionale e a tutta l’amministrazione regionale, come è già stato fatto con il Commissario Prefettizio del Comune di Cerreto d’Esi, di sollecitare il Tribunale di Ancona per la nomina del curatore fallimentare, condizione necessaria per affrontare le emergenze più impellenti che i dipendenti della Desi Mobili stanno vivendo.  «E'  importantissimo che in tempi brevi, anzi brevissimi, si valuti ogni possibile soluzione per la Desi Mobili - affermano  in una nota Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL - soprattutto per suoi dipendenti, in contratto di solidarietà da giugno scorso e con l’azienda in mano al Tribunale di Ancona a causa di richiesta di fallimento dai primi di marzo 2015.» «La situazione è gravissima.- afferma Angelo Colonna, Filca Cisl Marche - Il pagamento degli stipendi è in forte ritardo, nel  mese di febbraio 2015 i lavoratori  hanno percepito solo una parte della retribuzione di novembre 2014 e non percepiscono neanche gli  ammortizzatori sociali.   Circa 80 lavoratori  hanno già deciso di abbandonare l’azienda utilizzando la mobilità.» La Desi Mobili di Cerreto d'Esi,  una delle ultimissime realtà del mobile della provincia di Ancona da più di trent’ anni sul mercato con una produzione a marchio proprio e anche conto terzi,  occupando negli anni oltre 230  dipendenti ha suscitato l’interesse di altre aziende  che, negli ultimi giorni, si sono interessate alla situazione al fine di elaborare proposte per l’acquisizione  ma tutte hanno posto la condizione di una ripresa produttiva il più velocemente possibile per cui anche in questo ambito la nomina rapida del curatore fallimentare è una condizione fondamentale. «In uno degli ultimi incontri avuti con la Desi Mobili - spiega  Angelo Colonna, Filca Cisl Marche -  ci veniva confermato che il valore dell’azienda stessa stava nei contratti con i clienti cosiddetti ”Buoni" che però non avrebbero potuto attendere per tanto tempo la ripresa dell’attività produttiva.  Proprio per questo  è necessario che il Curatore fallimentare  venga nominato in tempi rapidi per poter avviare la procedura di cessione dell'azienda ai possibili acquirenti e  dare una speranza ai 140 lavoratori  che oggi stanno vivendo la paura di non avere un futuro lavorativo. - conclude Angelo Colonna - La nomina del Curatore permetterebbe anche il recupero delle mensilità arretrate, visto che la procedura la rende  obbligatoria. » Ora si attende il 23 aprile giorno dell'udienza al Tribunale di Ancona dove verrà deciso il fallimento della Desi Mobili.
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10/04/2015 Contributi per gli inquilini morosi incolpevoli
Buone notizie per i cittadini del territorio di Fano con difficoltà economiche che non riescono a pagare l'affitto di casa. Il comune di Fano, infatti,  ha pubblicato il bando destinato agli inquilini morosi incolpevoli. Possono richiedere contributi coloro che sono stati intimati allo sfratto per morosità ed avere un componente del nucleo familiare lavoratore dipendente o autonomo o precario colpito dalla crisi con conseguente riduzione di capacità reddituale ed avere un valore isee non superiore a 26.000 euro. I termini per la presentazione della domanda scadranno l ‘11 maggio 2015 Per ulteriori informazioni potete rivolgervi alla Cisl di Fano, Via Garibaldi, 69 Tel. 0721/805151 
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09/04/2015 Per un FISCO + EQUO e GIUSTO: si firma a Mondolfo domenica 12 aprile
Domenica 12 aprile dalle ore 16.00 alle ore 19.00 a Mondolfo durante la festa della Spaghettata promossa dall’Avis comunale, la Cisl sarà impegnata a raccogliere le firme per la proposta di Legge di iniziativa popolare “ Per un fisco più equo e più giusto”. La Cisl, viste le difficoltà del Paese, ritiene necessario rafforzare il reddito dei lavoratori, dei pensionati, dei consumi, presentando questa legge di iniziativa popolare che spinga il Governo ad adottare una riforma del sistema fiscale per cambiare il Paese. Inizia cosi dal comune di Mondolfo la raccolta delle firme nelle piazze e nei mercati dei comuni della Val Metauro e Val Cesano, La crisi che ha interessato il territorio Fanese  ha investito anche il comune di Mondolfo con la perdita di centinaia di posti di lavoro  posti di lavoro del settore della nautica e nell’edilizia. La Cisl chiede con questa straordinaria mobilitazione agli amministratori locali l’introduzione di una fiscalità maggiormente ispirata ai principi dell’equità e con una forte azione di recupero dell’evasione fiscale locale.  Per questo la firma dei cittadini è  importante per ottenere 80 euro di bonus fiscale anche per i pensionati,  per avere un nuovo assegno familiare che ripensi il fisco per la famiglia, nell'ottica di una maggiore equità distributiva , per valorizzare la lotta all’evasione fiscale a livello nazionale e locale e  per realizzare un maggiore giustizia fiscale, tassando i grandi patrimoni. Dai prossimi giorni e per tutto il mese di Maggio la Cisl sarà nelle piazze dei principali comuni del nostro territorio per raccogliere le firme. I cittadini possono recarsi  per firmare a proposta di Legge di iniziativa popolare “ Per un fisco più equo e più giusto” nella sede comunale di Fossombrone il  18 Maggio dalle ore 9 alle ore 12  e in quella di  Pergola   il 23 maggio  dalle ore 9 alle ore 12. Da definire  le date per i comuni di Cartoceto e Saltara . Sedi e calendario per la raccolta firme Ast Fano
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09/04/2015 Rinnovo RSU INDESIT Albacina: Lettera aperta ai lavoratori
LETTERA  APERTA  AI  DIPENDENTI  INDESIT  ALBACINA        Cara e caro collega, siamo arrivati ancora una volta ad un passaggio importante per la Nostra Azienda e per la nostra Organizzazione, la Fim, ovvero il rinnovo della RSU che si svolgerà il 13 e 14 aprile 2015.  Dopo l’acquisizione da parte di Whirpool di Indesit Company è necessario che anche le scelte successive siano mirate alla tenuta sociale oltre che economica e industriale dei percorsi che verranno individuati  e che il metodo del confronto e della condivisione accompagnino l’intero processo di integrazione, in continuità con le migliori  pratiche di relazioni sindacali e tenendo conto degli impegni già presi.  E proprio in questo contesto vanno cercati nei colleghi di lavoro “delegate e delegati” che si propongono ad un incarico cosi difficile e di ENORME RESPONSABILTA’, Serietà, Impegno e Onestà.  La Fim è pronta a fare fronte ancora una volta alla sfida che i prossimi mesi ed anni saremo costretti ad affrontare, convinti che le sfide anche più difficili, uniti ai lavoratori, si possono superare. Pensiamo che serva un attenzione particolare al sindacato e del sindacato, con un sostegno continuo senza mai abbassare la guardia. Sarebbe importantissimo rispolverare i principi e valori fondamentali del sindacato, ovvero, un associazione di lavoratori che si uniscono per interessi comuni, per la difesa dei loro diritti e rispetto della loro dignità.  Questo dovrebbe essere il compito di ogni sindacato vero, autonomo e libero. Di ogni sindacato che faccia solo il sindacato.Per noi fare solo il sindacato è molto! Crediamo che i lavoratori meritino un sindacato che si occupi solo di loro. Delle loro esigenze dei loro valori. T’invitiamo quindi a votare ed a far votare anche i tuoi colleghi i candidati della FIM. I delegati Fim-Cisl Stabilimento Indesit Albacina 
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03/04/2015 Comune di Ancona, bilancio di previsione : le richieste del sindacato
Il 1 aprile 2015 si sono incontrati il Comune di Ancona e le OO.SS Confederali CGIL –CISL- UIL di Ancona e le organizzazioni dei pensionati SPI CGIL-FNP CISL– UILP UIL per discutere il bilancio di previsione 2015. In un quadro di ulteriori riduzioni dei trasferimenti dallo Stato e dalle Regioni il Comune di Ancona ha deciso di impostare il proprio bilancio 2015 a partire dalla priorità costituita dagli investimenti per manutenzioni:rifacimento strade e edifici  pubblici (scuole). Accanto a tale scelta prioritaria, il Comune non modifica le tariffe sui servizi a domanda individuale, e aumenta la protezione delle fasce a basso reddito: introducendo una detrazione percentuale sulla Tari fino al 70%, per livelli di ISEE bassi e riducendo l’aliquota IMU sugli immobili abitativi ad affitto concordato. Nel confronto con l’amministrazione comunale i sindacati hanno ribadito la necessità di evitare  incrementi, rispetto al 2014, nelle aliquote della tassazione locale e nelle tariffe e  che vi sia un inasprimento delle azioni per il recupero della mancata riscossione relativa alle entrate tributarie ed extratributarie. Prioritaria è la  salvaguardia della spesa sociale e l’apertura della discussione con un quadro  più chiaro delle risorse derivanti dal fondo di compensazione nazionale. «Abbiamo chiesto anche che si dia attuazione all'applicazione del nuovo ISEE per l’accesso alle prestazioni socio assistenziali, avviando immediatamente entro il mese di aprile gli incontri per definirne le modalità di utilizzo nei vari servizi, condividendo con le parti sociali i relativi regolamenti- afferma Alessandro Mancinelli, responsabile della AST Cisl di Ancona – Siamo in attesa, inoltre, che l’amministrazione si attivi per discutere le politiche di sviluppo territoriale attraverso l’utilizzo di fondi comunitari e la proposta di “agenda urbana”.» Previsti nel mese di aprile ulteriori incontri.
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01/04/2015 Cisl e Fai San Benedetto: Urgente una seria politica per il porto
Il porto di San Benedetto è di fatto già bloccato per le imbarcazioni più grandi, e se non si sarà tempestivi nel dragaggio, lo sarà  a breve anche per quelle più piccole. «L’economia del territorio, che si alimenta dalla pesca e dal suo indotto, dal turismo, dalla cantieristica, ha il suo fulcro principale su questa infrastruttura e la sua inefficienza aggiunge penalizzazioni ad una città già pesantemente segnata dalla crisi. - afferma Antonio Angelini della Cisl di San Benedetto - Il rimpallo di responsabilità a cui si assiste, tra Comune, Regione e Ministero evidenzia la totale assenza di una politica di programmazione strutturale per la gestione del porto. Non è tollerabile che ciclicamente ci si trovi ad affrontare l’insabbiamento del porto come se fosse frutto di un evento naturale ed imprevedibile, e quindi gestito in emergenza e per di più mettendo a rischio la sicurezza di chi lavora in mare.» «Alla luce dello stesso problema che si è verificato sia a P.to San Giorgio che a Fano,  abbiamo richiesto ed ottenuto, qualche mese fa, un tavolo regionale permanente specifico su questo tema, composto, oltre che dalla Regione, dalle Organizzazioni Sindacali di Categoria, dalle Associazioni di rappresentanza della pesca e dai Comuni con la presenza di porti.- ribadiscono Danilo Santini, coordinatore regionale Fai Cisl Pesca e Gabriele Monaldi, segretario regionale Fai Cisl Marche -L’obiettivo prioritario  è quello di affrontare l’emergenza, ma soprattutto quello di realizzare un coordinamento per pianificare, in maniera strutturale nel tempo gli interventi per il dragaggio dei porti, impegnando le Amministrazioni ad attivare risorse di propria competenza e di coordinarsi per utilizzare fondi statali /o comunitari.Ai due incontri già realizzati è mancata la partecipazione del comune di San Benedetto, in quanto il suo porto è tra quelli di competenza statale, ma per gli impegni che il tavolo si è assunto, riteniamo che la sua presenza sia indispensabile.» La Cisl e la  Fai Cisl Marche - S.Benedetto hanno  incontrato, nei giorni scorsi,  l’Assessore alla Pesca del Comune di San Benedetto, che condividendo le proposte sindacali, ha confermato la disponibilità del Comune . Vero è che le operazione di carotaggio che stanno per partire al porto di San Benedetto saranno propedeutiche ad un intervento di dragaggio che  purtroppo non avverrà a breve, per i tempi tecnici per le analisi, e comunque sarà parziale visto che riguarderà solo una striscia per l’ingresso e l’uscita dei natanti. La Cisl e la Fai Cisl rilanciano la necessità « sin da ora di  prevedere un intervento su tutto il bacino portuale e di individuare le relative risorse economiche, perché il mondo del lavoro non può permettersi quanto sta accadendo né tanto meno una riproposizione periodica dello stesso problema.»
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27/03/2015 Ottenute le risorse per il dragaggio dei porti
Il Tavolo Regionale Permanente dedicato al dragaggio e manutenzione dei porti delle Marche si è riunito il 24 marzo. Il tavolo comprende i sindacati di categoria dei lavoratori del settore pesca (Fai- Cisl e Flai-Cgil), le associazioni imprenditoriali del settore ed i Sindaci Marchigiani interessati. L’ Assessorato competente ha lavorato affinché venissero riservate risorse in assestamento di bilancio che dovrebbero essere sufficienti a garantire i lavori nei cinque porti di competenza della Regione e che verranno ripartite ai Comuni interessati con criteri che tengono conto delle dimensioni delle aree portuali. I porti di Fano e Porto San Giorgio potranno così a brevissimo termine realizzare i lavori utili alla sistemazione dei fondali. Il tavolo, inoltre, si è soffermato sulla progettualità che può portare a soluzioni permanenti nel tempo. Questa deve vedere il coinvolgimento della Autorità portuale di Ancona oltre che del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
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20/03/2015 Ancona, in arrivo l'assegno di cura per anziani non autosufficienti
I sindacati dei pensionati di Cisl, Cgil e Uil di Ancona si sono incontrati il 24 febbraio 2015 con la Coordinatrice di Ambito territoriale sociale di Ancona, Stella Roncarelli, e la responsabile del Servizio anziani del Comune di Ancona, Anna Maria Manca, per discutere delle modalità circa l’assegnazione delle risorse 2013 per l’assegno di cura attraverso la pubblicazione del bando 2014. Le risorse a disposizione dell’Ambito di Ancona sono circa € 208.000 per circa 100 beneficiari ultrasessantacinquenni non autosufficienti e con assegno di accompagnamento. In attesa dell’approvazione dei requisiti della Regione Marche, si è stabilito che il limite ISEE per l’accesso all’assegno di cura è € 25.000, sia nel caso il beneficiario risieda nel proprio domicilio da solo che all’interno del nucleo familiare. I redditi da prendere in considerazione per la certificazione Isee sono quelli del periodo d’imposta 2013. Tra i requisiti sono previsti copia dell’invalidità civile e dell’indennità di accompagnamento, certificazione per l’alzheimer. Si è convenuto che l’assegno sia incompatibile con l’Home Care Premium, con l’assistenza domiciliare indiretta e con quella per disabilità, con la frequentazione del centro diurno superiore a tre giorni settimanali. L’Amministrazione al termine della presentazione delle domande farà l’istruttoria e una prima graduatoria in base alla ricevuta di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica in attesa del rilascio dell’ISEE, successivamente si provvederà alla presa in carico ed una valutazione sul carico assistenziale e per le situazioni più complesse alla valutazione di concerto con l’Unità Valutativa Integrata. L’assegno di cura è di € 200 al mese e per la durata complessiva di un anno. La domanda potrà essere presentata dal 20 marzo fino al 20 aprile 2015. Per informazioni contattare la Federazione dei Pensionati Cisl di Ancona (tel. 071/2822237-2147043) o il Centro di Assistenza Fiscale (Caf) di Ancona (tel. 071/43934). ASSEGNO DI CURA - IL MANIFESTO ASSEGNO DI CURA - MODELLO DOMANDA
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17/03/2015 La Cisl incontra i coordinatori degli ambiti territoriali sociali
Il 12 marzo, le organizzazioni sindacali Cisl e Cgil e le rispettive categorie dei pensionati Fnp e Spi hanno incontrato i coordinatori degli ambiti territoriali sociali della Provincia di Pesaro – Urbino. Un incontro fruttuoso, nel quale i sindacati hanno posto le questioni a loro più care sul welfare, anche alla luce della crisi economica ed occupazionale che attanaglia il territorio e della nuova legge regionale sul sistema integrato di servizi sociali a tutela della persona e della famiglia. Tra le tante questioni sottolineate il tema della gestione associata dei servizi sociali in vista anche delle Dimensioni Territoriali Ottimali che la Regione Marche ha individuato e dal fatto che una gestione associata permetterebbe di estendere i servizi e recuperare risorse da reinvestire. In alcuni ambiti vi sono già esperienze di unioni e convenzioni tra comuni, come negli ambiti di Pesaro e di Urbino, altri stanno lavorando, non senza difficoltà per raggiungere una gestione associata. Altro tema contingente, oltre a quello delicato degli appalti, del lavoro e dei servizi socio – sanitari, il tema del nuovo isee in vigore dal 1° gennaio 2015 e la conseguente necessità di gestire questa fase delicata di transizione. L’obiettivo è arrivare ad un isee d’ambito per i servizi che permetterebbe di avere una compartecipazione omogenea tra gli utenti dei diversi comuni e applicato possibilmente in maniera lineare, data anche l’esperienza positiva nei servizi educativi di Pesaro, in modo da arrivare a tariffe sempre più eque rispetto alla condizione economica delle famiglie. I coordinatori, data anche la complessità del tema, si sono resi disponibili a lavorare insieme. Inevitabile la rivisitazione dei regolamenti dei servizi. I vari temi sono stati però permeati dalla preoccupazione dei coordinatori dai tagli annunciati al bilancio regionale che ricadono inevitabilmente anche sui trasferimenti ai servizi sociali, oltre ai tagli dettati ai comuni dalla Legge di stabilità 2015. Legata, infatti, al tema dell’incertezza dei fondi la difficoltà a definire il Piano sociale triennale di Ambito e la difficoltà di erogare servizi senza avere la sicurezza delle risorse, in special modo per i servizi continuativi. La riunione si è conclusa con la disponibilità a calendarizzare una serie di appuntamenti con gli ambiti territoriali per trattare e approfondire temi specifici e per affrontare le questioni più delicate.
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14/03/2015 Il welfare in azienda e nella comunità: esperienze a confronto
Lunedì 16 Marzo 2015 ore 9,30- 17,00 seminario di studio, promosso dalla Cisl Marche in collaborazione con l’Università di Macerata, sulle prospettive del welfare prodotto mediante la contrattazione aziendale e l’attivazione delle comunità locali. Ai lavori della mattina interverranno Emmanuele Pavolini,  Università di Macerata, e  Gino Mazzoli, Studio Praxis Reggio Emilia. Nel pomeriggio verranno analizzate esperienze concrete di welfare contrattuale e di welfare di comunità, con il contributo di Giorgio Caprioli, Cisl Lombardia e di Nicoletta Spadoni, del Comune di Castellarano ( RE). «Le dinamiche conseguenti alla grave crisi internazionale degli ultimi anni, le politiche di austerity dell’Europa e i processi di spending review messi in campo dai governi nazionali succedutisi nel recente passato mettono a dura prova il welfare pubblico. – afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche - In questa cornice, pur continuando a negoziare servizi sociali e sanitari pubblici e di qualità per tutti ma soprattutto per le persone più deboli,  riteniamo necessario come Cisl approfondire e sviluppare  altre e nuove strade di creazione del welfare, chiedendo a  istituzioni, aziende, associazioni, comunità territoriale di dare il proprio contributo in questa direzione.» All’iniziativa, che è aperta agli studenti dell’Università di Macerata e a tutta la cittadinanza, è prevista la partecipazione del Magnifico Rettore dell’Università di Macerata, prof. Luigi Lacché.
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12/03/2015 FIM CISL , primo sindacato alla CNH di Jesi
La Fim Cisl è la prima organizzazione sindacale in termini di consensi nelle elezioni delle Rappresentanze sindacali aziendali,  che si sono  il 10 e 11 marzo  nello stabilimento CNH di Jesi.«Grande soddisfazione per un risultato che conferma l’apprezzamento per la Fim Cisl e che ci impegna e ci carica di responsabilità in questo difficile periodo di crisi» ha affermato Leonardo Bartolucci, Segretario Generale Fim Cisl Marche.  La Fim Cisl si conferma la prima organizzazione sindacale nello stabilimento Fiat di Jesi  passando dal 44.18% di voti delle ultime elezioni del 2012 al 47,53% di preferenze alla propria lista. Per un solo voto non si è riuscito a mantenere le 5 Rsa del 2012 visto che gli attuali numeri dei dipendenti dello stabilimento jesino hanno fatto diminuire di 3 unità le Rsa complessive. «Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno contribuito al perseguimento di questo risultato e a quelli che con il loro consenso hanno riconosciuto quanto fatto in questi anni dalla nostra organizzazione sia a livello locale che nazionale. -  dichiara Danilo Capogrossi, responsabile sindacale della Fim Cisl Marche della zona jesina - Un ringraziamento ai nostri candidati che ci hanno messo la faccia in questo momento complicato, non è sempre facile trovare chi è disposto a raccogliere la sfida» Elette 4 Rsa FIM CISL, 4 Rsa UILM e 1 Rsa AQCF. Per la Fim Cisl i rappresentanti sindacali aziendali sono: Franco Di Giacomo , Filippo Natalini , Roberto Raffaelli  e Rossano Boaro . «E’ positivo confermarci come  prima organizzazione sindacale accrescendo il nostro consenso. Siamo consapevoli delle responsabilità che il voto ci assegna in un contesto delicato come quello che si sta vivendo nello stabilimento di Jesi in cui si stanno facendo giornate di cassa integrazione dovute al calo produttivo. - ribadisce e conclude Leonardo Bartolucci, Segretario Generale Fim Cisl Marche - La richiesta di investimenti, il miglioramento dell’organizzazione produttiva e la capacità di guardare alle prospettive occupazionali continueranno ad essere i nostri obiettivi».
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11/03/2015 Elezioni RSU 2015: Cisl Scuola primo sindacato a Macerata
A scrutinio ultimato la Cisl Scuola di Macerata si afferma come il primo sindacato provinciale di settore nelle elezioni RSU 2015. Un'affermazione netta, con una percentuale di voti che passa dal 26,06% delle elezioni del 2012 al 36,12% del 2015. Tra martedì 3 e giovedì 5 marzo si è votato nei 56 istituti scolastici della Provincia di Macerata. Si sono recati ai seggi più di 4.500 lavoratori, circa il 72% di tutti gli addetti.  La Cisl Scuola di Macerata si è aggiudicata 58 seggi su 156 complessivamente disponibili. «Ringrazio tutti i lavoratori che si sono recati ai seggi e quelli che ci hanno dato fiducia - commenta la responsabile della Cisl Scuola di Macerata Anna Maria Foresi - insieme ai 148 candidati che hanno offerto la loro disponibilità per dare volto e voce alla nostra organizzazione». «Questo straordinario risultato esprime il desiderio di partecipazione dei lavoratori e rappresenta il riconoscimento dell'autorevolezza della Cisl, frutto di competenza, concretezza, radicamento sul territorio e capacità di ottenere risultati. Allo stesso tempo ci consegna la grande responsabilità di continuare, già da domani, a lavorare per misurarci con le sfide importanti che ci attendono». Cisl Scuola Macerata
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11/03/2015 Elezioni RSU 2015: Cisl Scuola primo sindacato a Pesaro
A scrutinio ultimato la Cisl Scuola di Pesaro si afferma come il primo sindacato provinciale della scuola nelle elezioni RSU 2015. Un'affermazione netta, con una percentuale di voti che passa dal 39,61% delle elezioni del 2012 al 43,24%  del 2015. Tra martedì 3 e giovedì 5 marzo si è votato nei 58 istituti scolastici della Provincia di Pesaro. Si sono recati ai seggi più di 4722 lavoratori, circa il 70 % di tutti gli addetti.  La Cisl Scuola di Pesaro si è aggiudicata 79 seggi su 174  complessivamente disponibili. «Ringrazio tutti i lavoratori che si sono recati ai seggi e quelli che ci hanno dato fiducia - commenta la responsabile della Cisl Scuola di Pesaro Cristina Boccioletti  - insieme ai 161 candidati che hanno offerto la loro disponibilità per dare volto e voce alla nostra organizzazione. Questo straordinario risultato esprime il desiderio di partecipazione dei lavoratori e rappresenta il riconoscimento dell'autorevolezza della Cisl, frutto di competenza, concretezza, radicamento sul territorio e capacità di ottenere risultati.  – conclude Boccioletti -  Allo stesso tempo ci consegna la grande responsabilità di continuare, già da domani, a lavorare per misurarci con le sfide importanti che ci attendono».Cisl Scuola Pesaro
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11/03/2015 La Fisascat Cisl dice la sua sulla vertenza Cna Pesaro
Vetenza  Cna di Pesaro - Urbino,  il sindacato si spacca, la Cgil e la Uil hanno rotto la trattativa. Se non si dovesse trovare l’accordo, la Cna sarebbe pronta ad aprire la mobilità per circa 30 dipendenti. A questo punto la Fisascat Cisl delle Marche, unitamente ai propri iscritti che costituiscono circa il 20% di tutta la forza lavoro CNA Pesaro, ed ai propri delegati, ritiene necessario e doveroso rendere pubblica anche la propria posizione sulla trattativa che ormai da mesi sta conducendo insieme alle altre organizzazioni nell’ obiettivo di tutelare l’occupazione di una associazione che presenta un bilancio in forte sofferenza sin dalla precedente gestione a cui vanno indubbie responsabilità. "La Fisascat Cisl, quindi più forte di un rinnovato mandato compatto dei propri iscritti, - afferma Domenico Montillo della Fisascat - non si è sottratta al tavolo delle trattative e continua a preferire la via di un alacre confronto rilanciando oltre all'applicazione degli ammortizzatori sociali ed al taglio dell'integrativo, alcune proposte al modello di riordino del costo del personale presentato al tavolo tecnico apportando delle modifiche alle aliquote di intervento sulle fasce retributive effettive, allargando la forbice tra i livelli più alti e quelli più bassi. Nello specifico l’idea è quella di ridurre le aliquote delle fasce inferiori con proposte parallele di tagli su benefit e indennità degli ex dirigenti per mansioni ad oggi non più svolte nel nuovo assetto dell'associazione". Come già comunicato alla Direzione della Cna la Fisascat Cisl, è convinta che questa sia l'unica strada percorribile per evitare misure espulsive quali i licenziamenti collettivi e per avviare una seria riorganizzazione della struttura, che possa durare nel tempo e riportare i conti in positivo. Per questo la Cisl è pronta a confrontarsi anche su soluzioni complesse quali quelle presentate al tavolo dall’azienda ed a fare responsabilmente la propria parte purché vengano salvaguardati tutti posti di lavoro ed individuate soluzioni eque e condivise. Quella di tutelare i posti di lavoro non è forse la missione principale di ogni organizzazione sindacale?
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11/03/2015 Alzheimer e malattie cerebrovascolari: prevenire è meglio
12 marzo alle ore 16 presso l'Auditorium S. Rocco di Senigallia, incontro, promosso dalla Fnp di Senigallia, sulla prevenzione e cura dell'Alzheimer e delle malattie cerebrovascolari. Ai lavori, introdotti da Carlo Zezza, responsabile della Fnp Cisl di Senigallia e conclusi da Mario Canale, segretario generale Fnp Cisl Marche, interverranno la Prof. Maria Del Pesce, Primario e Direttore Generale dell'Unità Operativa di Neurologia dell’Area Vasta n. 2 e il Dott. Francesco Logullo, Dirigente di 1° livello della Clinica Neurologica di Ancona, Responsabile del Centro Regionale Malattie Neuromuscolari. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza. La Fnp, il sindacato dei pensionati della Cisl,  è impegnato a monitorare  le problematiche sanitarie e di integrazione socio sanitaria sul territorio senigalliese. In particolare la Fnp Cisl evidenzia  la necessità del potenziamento dell’Ospedale di Senigallia e delle Unità Operative quali la Cardiologia, l’Oculistica, l’Oncologia e l’Odontostomatologia. Alta la criticità delle liste d'attesa per visite e prestazioni  che mettono a rischio la garanzia dei livelli essenziali di assistenza sanitaria «chi se lo può permettere ricorre alla libera professione, chi non può rimane in coda o rinuncia a curarsi (molti anziani rinunciano alle cure dentali con gravi disagi). - afferma Carlo Zezza  responsabile della FNP CISL di Senigallia - Le Case della Salute, perno del nuovo sistema sanitario, ancora non si vedono.» La FNP-CISL di Senigallia ha analizzato queste problematiche e ne sollecita la soluzione, a tutela degli anziani e delle loro famiglie, attraverso una serie di proposte che rivolge alle istituzioni. In primo luogo il consolidamento dell'attività del Presidio ospedaliero di Senigallia, secondo quanto stabilito in accordo con la Regione Marche e in coerenza con il percorso sulla riorganizzazione delle reti cliniche. Poi un'attività di prevenzione costante e sistematica, almeno per le malattie invalidanti e di maggiore incidenza. «Pensiamo ad esempio all’ attivazione del Progetto di prevenzione dell’osteoporosi, tema sul quale le donne del sindacato sono impegnate da anni e che stenta ancora a decollare. – continua Zezza - Le liste d'attesa e la mobilità passiva vanno abbattute con azioni sistematiche, a partire dal potenziamento della produzione delle strutture di analisi e di diagnostica, portando i macchinari ad un utilizzo medio giornaliero di almeno 18 ore. – conclude - L'ospedalizzazione va infine contrastata potenziando l'assistenza domiciliare integrata, per evitare il ricovero in strutture più costose e scongiurare il ricorso alle assistenti familiari private, spesso troppo costose per i nostri anziani. »
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09/03/2015 Fumata grigia per la Rincicotti & Orciani
Giorni decisivi per l’azienda pubblica Rincicotti & Orciani di Fano a rischio liquidazione, l’azienda di proprietà della multiservizi Aset si occupa di pulizie di fosse settiche. Della questione e del rischio di perdita del posto di lavoro per i 5 dipendenti, se ne è discusso giorni fa durante la commissione di Garanzia e controllo del comune di Fano. "Apprezziamo i contenuti del dibattito – affermano Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano e Maria Grazia Santini della Femca Cisl, -  e l’apertura da parte del Comune di Fano di un possibile assorbimento dei lavoratori della Rincicotti & Orciani in Aset spa, tenuto conto che l’azienda è di proprietà della stessa società multi servizi, rimane però una forte preoccupazione per il destino dei lavoratori in quanto rischiano il licenziamento al termine del periodo di Cassa in deroga". Giovanelli e Santini hanno chiesto che i comuni soci di Aset garantiscano lavoro alla Rincicotti &Orciani e chiedono di chiarire per quali motivo gli enti pubblici hanno affidato lavori a ditte private, e non hanno utilizzato l’azienda pubblica. "Non è stata data, continuano Giovanelli e Santini - alcuna risposta riguardo a quali ditte hanno eseguito sia nel 2014 che nel 2015 la pulizia delle caditoie. Si tratta di importi significativi per la sopravvivenza di questa azienda e per il mantenimento dei posti di lavori." La Cisl di Fano e la Femca chiedono di fare immediata chiarezza riguardo a questa vicenda dai dettagli molto pesanti sia per l’esborso pagato da Aset per l’ acquisto della Rincicotti &Orciani un milione e 200.000 euro, sia perché in questi anni l’azienda non ha lavorato nemmeno per la pulizia delle fosse biologiche degli edifici di proprietà comunale e tantomeno per la pulizia delle caditoie.
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05/03/2015 MARZO 2015: Le iniziative dedicate alle donne
Marzo il mese dedicato alle donne,tante  le iniziative nelle Marche promosse dalla Cisl  e dalle istituzioni. Ad Ascoli Piceno, venerdì 6 Marzo alle ore 9.30 presso la Sala Docens di Piazza Roma - Ascoli Piceno,Convegno "Cura e Famiglia. Ruoli esclusivamente femminili?". Iniziativa promossa, all'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ascoli  Piceno, i Coordinamenti Donne Pensionate della Cisl di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo,nell'ambito della manifestazione "Donne in campo". Programma Convegno Ad Ancona, sabato 7 Marzo ore 17,00  al  Ridotto delle Muse, FERITE A MORTE  le donne delle istituzioni  per le donne,per la prima volta in Italia,  in un ciclo di letture tratte dal libro " Ferite a morte" di Serena Dandini. Ingresso ad offerta, che sarà  destinata alla Casa di Demetra di Ancona.. La Casa di Demetra  struttura di seconda accoglienza per donne vittime di violenza, voluta dal Comune di Ancona, per  accogliere, tutelare e riattivare le donne, aiutarle a ricostruirsi e ad inserirsi in un percorso sociale e lavorativo che dia loro autonomia.  «La rete anti-violenza del territorio di Ancona - afferma la responsabile per le Pari Opportunità della CISL Marche, Cristiana Ilari, - è attiva da anni e per iniziativa di tante donne, impegnate nelle Istituzioni, nelle realtà associative, nei Servizi Sociali e Sanitari, nelle Forze dell’Ordine. Una collaborazione concreta che ha permesso di attivare  un percorso virtuoso e sinergico con progetti, iniziative e un lavoro costante nel territorio. La Cisl  da anni è impegnata  con la rete di istituzioni e associazioni nel contrasto alla violenza,  ha aperto presso le sedi di Ancona e di Macerata,  un servizio di consulenza legale con l'obiettivo di offrire al territorio spazi e luoghi di informazione, ascolto, difesa, tutela e attivazione delle donne in difficoltà in un contesto in cui aumentano vulnerabilità sociali, familiari e lavorative. - conclude Cristiana Ilari - Un vero “segno di futuro”,  non un semplice slogan quanto un impegno quotidiano a leggere con attenzione e verità per  interpretare con speranza questo nostro tempo. Perché  INSIEME SI PUÒ». Guida al Servizio Cisl Consulenza legale sulla violenza
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03/03/2015 CURA E FAMIGLIA. RUOLI ESCLUSIVAMENTE FEMMINILI?Venerdì 6 marzo 2015 ore 9,30 Sala Docens Piazza Roma – Ascoli Piceno
 Nell'ambito della manifestazione "Donne in campo" indetta dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ascoli  Piceno, i Coordinamenti Donne Pensionate della Cisl di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo, organizzano il  Convegno "Cura e Famiglia. Ruoli esclusivamente femminili?". All'incontro, che  si terrà venerdì 6 Marzo alle ore 9.30 presso la Sala Docens di Piazza Roma - Ascoli Piceno, interverranno: Monsignore Giovanni D'Ercole,   Vescovo della Diocesi di Ascoli Piceno; Roberto Volpi (scrittore statistico) su "La trasformazione della famiglia e le sue ripercussioni sulla società di oggi"; Ivana Sandrin (dirigente scolastico) su "Scuola e Famiglia.Una possibile alleanza per educare" e Lorenza Mancini (Coordinatrice Regionale Donne Pensionate  Cisl Marche) con la relazione" Dal punto di vista delle donne: stereotipia  e asimmetria dei ruoli". La cittadinanza è invitata a partecipare . Programma Convegno
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03/03/2015 Bancari in Piazza a Fano
Il 2 marzo i lavoratori del credito cooperativo e del gruppo bancario Iccrea hanno incrociato le braccia e partecipato a diverse manifestazioni nazionali, con cortei e comizi davanti alle sedi delle banche. Anche nella provincia di Pesaro - Urbino, oltre 300 lavoratori delle Banche di credito cooperativo hanno scioperato in piazza xx settembre a Fano a difesa del sistema delle BCC del territorio, per il rilancio e la difesa dei principi mutualistici che hanno fatto nascere il sistema delle Banche di credito cooperativo  e per chiedere un giusto contratto di lavoro, poiché Federcasse ha formalizzato la disapplicazione dei contratti collettivi di 2 livello a partire dal 1° aprile e preannunciato la disapplicazione del Contratto Nazionale del lavoro. “In questi giorni si sono svolte sei assemblee tenutesi nelle altrettante Bcc della provincia di Pesaro - Urbino che hanno registrato una presenza massiccia, quasi 400 i lavoratori e lavoratrici che vi hanno partecipato. Lo sciopero, del 2 marzo è stato qualcosa di portata storica – cosi Egidio Valletta responsabile territoriale Fiba Cisl categoria della Cisl che segue i lavoratori del settore bancario - perché per alcune Bcc è stata la prima volta in assoluto che i lavoratori hanno incrociato le braccia a difesa del loro contratto collettivo nazionale di lavoro e per la difesa ed il rilancio del sistema del Credito Cooperativo, una banca al servizio dei soci, dei clienti, delle comunità locali.
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02/03/2015 400 LAVORATORI DELLA SCUOLA IN ASSEMBLEA A FANO CON LA CISL SCUOLA
Nella mattinata di oggi si sono ritrovati oltre 400 tra insegnanti e personale ATA presso l’aula magna del liceo Classico Nolfi di Fano, in occasione della chiusura della campagna per il rinnovo delle rappresentanze sindacali che si svolgerà nei giorni 3-4-5 marzo. Al centro del dibattito  i provvedimenti previsti dal decreto sulla BUONA SCUOLA che domani verrà presentato in  Consiglio dei Ministri . «Chiediamo in maniera forte che i provvedimenti relativi alle retribuzione e alle carriere  del personale e all’orario di servizio vengano definiti quanto prima riaprendo il CCNL di lavoro bloccato ormai da 7 anni. Qualora il Governo, invece confermasse di  voler intervenire per legge su questa materia, la Cisl Scuola non potrà che reagire duramente.» afferma Anna Bartolini, Segretario generale Cisl Scuola Marche  presente all'incontro con i lavoratori. Grande la preoccupazione tra i lavoratori della scuola rispetto alle misure annunciate dal Governo, in particolare quelle per la stabilizzazione del personale precario .«Sulle assunzioni, far quadrare il cerchio, tra promesse più o meno avventate, le attese che queste hanno alimentato e quelle che finora non vedono risposta e devono averla- conclude Anna Bartolini - sarà impresa ardua e si rischierà seriamente, se si procede solo per spot, di creare più ingiustizie di quelle che si dovrebbero sanare.  » All'incontro presente anche il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo che ha ribadito come « La Cisl è attenta ai problemi della scuola e alla valorizzazione delle professionalità degli insegnanti e del personale ATA, in  un quadro di impegno sociale  complessivo a tutela del lavoro, del welfare, della coesione sociale.»
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26/02/2015 Tutto tace su accordo di programma. Forti le preoccupazioni della Cisl.
Nella riunione del 29 gennaio scorso al MISE,  il Ministero e le Regioni Marche e Umbria avevano preso impegni precisi per la proroga dell’accordo di programma e la fondamentale modifica del decreto 181, concordando anche delle date che nel mese di febbraio dovevano portare alla risoluzione di questa situazione. Il mese di Febbraio doveva essere anche decisivo per chiudere la vicenda della vendita delle aziende dell’Antonio Merloni alla Jp. «Febbraio sta per concludersi e su tutte queste vicende è calato un inquietante e preoccupante silenzio - afferma Guanito Morici, responsabile della AST CISL di Fabriano -  non ci sono novità sulla proroga dell’accordo di programma, ma ancora più grave è la mancanza di notizie sulla modifica del decreto legge 181 che doveva essere discusso in Conferenza Stato Regioni il 10 e 17 febbraio scorsi. E’ importante ricordare che un rinnovo dell’accordo di programma senza la modifica- semplificazione del decreto  risulterebbe sostanzialmente inutile, per cui è fondamentale che in tempi brevi si definiscano entrambe le cose. – conclude Morici – Ci auguriamo che su tutta questa vicenda non siano sorti nuovi problemi. I 35 milioni di euro dell’accordo di programma, resi utilizzabili dalle modifiche del Dlgs.181, e la definitiva chiarezza sulla imbarazzante vicenda della vendita dell’Antonio Merloni, sono priorità assolute che devono essere risolte positivamente e tempestivamente. Chiediamo alle amministrazioni coinvolte in queste vicende di fare al più presto la massima chiarezza. Il tempo è una risorsa che il territorio fabrianese non si può più permettere di perdere.»
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26/02/2015 Porto di Fano: attivato un tavolo regionale
Per trovare una soluzione ai problemi dei porti marchigiani, la Fai Cisl e la Flai Cgil sindacati di categoria dei lavoratori del settore pesca e le associazioni imprenditoriali della pesca sono riusciti ad attivare il 24 febbraio presso l’Assessorato Regionale Difesa suolo e costa della Regione Marche, il tavolo per fronteggiare la difficile condizione in cui si trovano i porti in merito a manutenzione /dragaggio. «Finalmente si è presa piena consapevolezza del problema drammatico del dragaggio. - dichiarano Fai Cisl e Flai Cgil. - Il Tavolo regionale ha affrontato con spirito pragmatico le urgenze particolari di Porto S. Giorgio e di Fano. In particolare per il porto di Fano diamo merito all’amministrazione del Comune di Fano e al Sindaco Massimo Seri di avere messo in primo piano il problema e di aver avere già attivato le procedure necessarie da inviare alla Regione per poter eseguire i lavori di emergenza. Il progetto per il porto di Fano prevede l’analisi mirata degli inter-venti di escavazione da programmare e l’individuazione dei quadranti portuali di intervento. - concludono Fai Cisl e Flai Cgil - Ciò permetterà, fin da subito, un significativo accorciamento dei tempi e la partenza dei lavori nell’arco di un mese.» Sul piano della programmazione il “Tavolo regionale di Crisi” si è dato una validità permanente e si occuperà della manutenzione dei porti coinvolgendo tutti gli attori della pesca marchigiana. Il compito è quello di vagliare soluzioni per una organizzazione sistematica, strutturata e durevole nel tempo del dragaggio di tutti i porti regionali.
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26/02/2015 Mastrovincenzo: Lavoro e Sanità l'agenda della nuova Regione dovrà essere questa
«La Regione deve mettere al centro dei propri impegni il lavoro e il sostegno al ripresa produttiva. Sono due priorità che vanno ad aggiungersi alla necessità di portare avanti in maniera decisa la riforma sanitaria, iniziando a potenziare anche i servizi socio - sanitari territoriali. Serve poi un diverso utilizzo dei fondi strutturali. Basta con i finanziamenti a pioggia. Bisogna fare scelte mirate e facilitare, anche in assenza di risorse, il rientro nel mondo del lavoro di chi l'ha perso attraverso forme di auto-organizzazione». E' quanto si aspetta dal nuovo governo regionale il segretario regionale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che analizza alcune delle principali criticità della regione, offrendo spunti di riflessione e presentando proposte. Mastrovincenzo, qual è la situazione dell'occupazione nelle Marche? Segni di ripresa non ci sono?«La disoccupazione dei giovani tra 15 e 29 anni supera ormai il 25% e quasi 22.000 sono state le adesioni al progetto Garanzia Giovani. La Cisl crede in questa opportunità, ma abbiamo trovato difficoltà inaccettabili nello svolgimento di molti dei 3000 tirocini attivati e nel pagamento delle indennità. Per svoltare servono nuove politiche attive, connessioni innovative tra sistema formativo e mondo del lavoro e credito mirato per imprenditoria giovanile». Già, ma le imprese marchigiane stanno attraversando un periodo nero.«C'è una quota di aziende che si è saputa rinnovare puntando sull'export e riuscendo a ripartire, ma molte piccole e medie imprese faticano a gestire il passaggio generazionale, non investono sul capitale umano e sulla tecnologia. Così sono rimaste indietro». Cosa serve  per un vero rilancio?«Una grande flessibilità produttiva e soprattutto investire sulle competenze, sulla ricerca e sull'innovazione». Mastrovincenzo, è emergenza? «I dati sulla cassa integrazione ci dicono che scende l'ordinaria ma il ricorso alla straordinaria aumenta del 47,7% rispetto al 2013. Questo significa che si consolidano situazioni di crisi strutturale» Secondo lei quali sono le ricadute del Jobs Act? «Il governo è stato sordo alle osservazioni del sindacato e delle commissioni parlamentari: sbagliata la norma sui licenziamenti collettivi, timidi segnali positivi contro la precarietà ma serviva più' coraggio. Nelle Marche solo il 10% delle nuove assunzioni è a tempo indeterminato. La Cisl si impegnerà per fare accordi per una nuova occupazione stabile, utilizzando gli incentivi della Legge di Stabilità». Tra le partite calde c'è il riordino delle Province, quali sono le preoccupazioni della Cisl? «È essenziale che il Consiglio regionale approvi subito la legge sul trasferimento di molte funzioni provinciali e del connesso personale alla Regione. Resta il nodo risorse: visti i tagli apportati, il Governo ha la responsabilità di garantire l'occupazione di 2200 dipendenti nelle Marche e i servizi erogati ai cittadini, ma anche la Regione dovrebbe fare la sua parte». Governo Spacca. Bilancio?«Il presidente si è impegnato positivamente nel dare un'identità alla regione, facendo crescere l'idea di comunità marchigiana. Sono anche soddisfatto della spinta a una visione europea con la creazione della Macroregione, ma mi sembra che negli ultimi tempi abbia lavorato più per valorizzare la sua figura che la squadra. Negativa la gestione di Aerdorica». Dal 3 al 5 marzo le Rsu dei settori pubblici vanno al voto, cosa s'aspetta? «Circa 70.000  i lavoratori marchigiani di enti locali, sanità, ministeri, scuola e università al voto per eleggere le rappresentanze sindacali, otre 1.400 i candidati nelle liste Cisl. Il Governo ha avviato robusti interventi nel settore pubblico con poco dialogo e scarse risorse. “Buona scuola”, riforma della pubblica amministrazione, soppressione delle Province, e pesanti tagli a Regioni ed enti locali nella Legge di Stabilità. Dal 2009 circa 470 mln € in meno alla sanità delle Marche con impatto pesante su servizi e personale. Spero in una grande partecipazione al voto: i lavoratori vogliono che i servizi pubblici siano riorganizzati e non depotenziati.» Quali garanzie ci sono per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro?«La disoccupazione dei giovani tra 15 e 29 anni nelle Marche supera ormai il 25% e quasi 22.000 sono state le adesioni a Garanzia Giovani. La Cisl crede in questa opportunità, per questo riteniamo inaccettabili le difficoltà nello svolgimento di molti dei 3000 tirocini attivati e nel pagamento delle indennità. Con altre parti sociali siamo impegnati anche nell'erogazione di servizi ai giovani, integrando le attività dei Centri per l’Impiego. Per svoltare servono nuove politiche attive, connessioni innovative tra sistema formativo e mondo del lavoro e credito mirato per imprenditoria giovanile. Aggiungo che la Cisl presenterà proposte di modifica alla Fornero per favorire uscite flessibili al pensionamento e inserimento dei giovani.» In cosa consiste la nuova proposta della Cisl sul fisco? A livello locale cosa migliorerebbe?«Serve una redistribuzione della ricchezza, ancora troppo concentrata, per rilanciare i consumi e contribuire a sviluppo e occupazione. La nostra proposta di legge ad iniziativa popolare prevede un bonus strutturale di 1000 euro annui per i redditi inferiori a 40.000 lordi annui, da finanziare con un’imposta sui patrimoni oltre i 500.000 euro e contrasto di interessi per frenare l’evasione; poi limite alle tasse locali e esenzione per la prima casa.»  Chiudono gli uffici postali? Cosa succede nella regione?«Il piano di Poste italiane nelle Marche prevede la chiusura di 10 uffici e la riduzione delle aperture di altri 23. Oltre 40.000 cittadini in 28 comuni resterebbero senza ufficio postale o con orari ridotti. Contestiamo la strategia di Poste che vuole concentrare l’attività nelle zone più redditizie, penalizzando le piccole comunità; faremo di tutto per evitarlo.»  A che punto siamo col caso Fabriano? Novità, prospettive, ostacoli?«Attendiamo il rispetto degli impegni assunti dal viceministro DeVincenti a fine gennaio: firma della proroga dell’Accordo di Programma, revisione della Legge 181 per favorire nuovi investimenti, soluzione del contrasto con le banche sulla vicenda JeP. Le comunità locali non possono piu’ attendere.» Intervista integrale di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl Marche,al Messaggero del 26 Febbraio 2015   Il Messaggero 26 Febbraio 2015
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24/02/2015 LAVORO IN GENERE. 25 Febbraio Convegno a Macerata
Mercoledì 25 febbraio 2015 presso la Sala Castiglioni della Biblioteca comunale "Mozzi-Borgetti" di Macerata alle ore 15.00 avrà  luogo il convegno "Lavoro in Genere". L'iniziativa ha l'obiettivo di promuovere i risultati di ricerca del progetto (RI)pensare le PARi Opportunità - (RI)parO che l'Osservatorio di genere ha condotto da  gennaio a febbraio 2014. Il progetto ha analizzato la condizione delle donne nel mondo del lavoro nella regione ed è stato svolto in collaborazione con la Regione Marche, il  Comune di Macerata, CGIL CISL UIL, con il coinvolgimento delle lavoratrici del settore tessile , Coldiretti, CNA.
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20/02/2015 Provincia di Macerata, i dipendenti non scherzano
I dipendenti della Provincia di Macerata si sono riuniti in assemblea generale, il giorno di carnevale, per dire alla Regione che con loro non si scherza ! L'iniziativa si è svolta dalle 9.00 alle 11.00 alla Sala Giovannetti del Palazzo degli Studi (Macerata, Piazza Cesare Battisti 4) Alla presenza delle Segreterie regionali della Cisl Marche e della Categoria della Funzione Pubblica, sono state  ripercorse le azioni del Governo e della Regione che hanno condotto alla pseudo riforma delle Province. Le quali oggi sono ridotte in fin di vita per il prelievo forzoso esercitato dal Governo sulle loro casse. Quando ben gestiti, come nel caso maceratese, questi Enti intermedi sono invece capaci di erogare alla cittadinanza servizi importanti (mercato del lavoro, tutela ambientale, scuole, strade e viabilità tanto per citarne alcuni) in modo efficiente e a costi minori rispetto alle altre Pubbliche Amministrazioni. Con il contributo della  Dott.ssa Silvia Spinaci del Dipartimento studi e ricerche della Cisl Marche, sono stati esaminati i contenuti - ancora lacunosi e temporalmente incerti - nonché il percorso di approvazione della legge regionale di riordino delle funzioni provinciali. Questo anche al fine di offrire spunti critici e contributi organizzativi, specie nell'ottica della conservazione del dato occupazionale, e di mantenere vigile l'attenzione delle istituzioni e della cittadinanza sull' evoluzione della normativa regionale. Non si escludono azioni di sensibilizzazione dei candidati alle elezioni regionali 2015, che avranno poi l' onere di porre in essere un provvedimento normativo responsabile e di decidere azioni ulteriori a difesa dei servizi, delle funzioni e dell'occupazione.
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19/02/2015 Appalti al massimo ribasso nel pesarese
Si è svolto mercoledì 18 febbraio  presso la Prefettura di Pesaro Urbino, su iniziativa del Prefetto, un incontro per esaminare la questione degli appalti al massimo ribasso che hanno raggiunto la percentuale media di ribassi che oscilla tra il 30 e il 40 %. Alla riunione operativa erano presenti il Direttore dell’ufficio del lavoro di Pesaro, l’ASUR, il comune di Pesaro, la Provincia di Pesaro Urbino, la Cna, l’Ance Pesaro, la scuola edile e la Cassa edile di Pesaro-Urbino e Paolo Ferri responsabile Filca Cisl di Pesaro Urbino. Per la Filca Cisl di Pesaro Urbino, unica organizzazione sindacale presente, l’incontro è stato soddisfacente sia per la tempestiva convocazione da parte della prefettura dopo le segnalazioni delle scorse settimane fatte dalla Cisl, sia perché è stato fatto il punto sull’azione di monitoraggio e controllo nei cantieri aggiudicati al massimo ribasso ( ne sono stati monitorati più di una quarantina) e si evidenziata la necessità di rafforzare e coordinare l’attività ispettiva coinvolgendo tutti gli organismi preposti . “La scelta dell’appalto al massimo ribasso – afferma Paolo Ferri - pregiudica la qualità stessa dell’opera, il rischio che l’opera rimanga incompiuta e il mancato pagamento delle retribuzioni e degli oneri presidenziali ed assicurativi degli operai”. E’ necessario contrastare questa piaga degli appalti al massimo ribasso adottando una politica di aggiudicazione degli appalti secondo l’offerta economica più vantaggiosa, e coinvolgendo tutti gli organismi di controllo, e se necessario anche le forze dell’Ordine, per la prevenzione dei fenomeni elusivi delle regole contrattuali e previdenziali e il mancato rispetto delle normative e il rispetto del capitolato di appalto. La Filca Cisl sta attuando una azione di contrasto e di presenza nei cantieri con appalti al massimo ribasso e una incisiva e pressante azione presso le istituzioni per evitare la politica dell’appalto al massimo ribasso e per denunciare presso gli organismi competenti le irregolarità contributive previdenziali e il mancato rispetto delle norme in termini di sicurezza.
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18/02/2015 Crisi Revolution Spa, i sindacati denunciano la grave situazione
Le Segreterie Regionali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl denunciano la gravissima situazione in cui versano i lavoratori della Revolution Spa, azienda anconetana leader nel commercio all’ingrosso di attrezzature ed arredamenti per supermercati attualmente interessata da una procedura di concordato preventivo. L’azienda, per fronteggiare la crisi di mercato, ha ricorso nei due anni agli ammortizzatori sociali quali il contratto di solidarietà e la Cassa Integrazione in deroga per i quali i lavoratori non hanno ancora percepito il sostegno al reddito previsto rimanendo quindi in assenza di ogni forma di retribuzione. Nonostante la rassicurazioni fornite dal Ministero del Lavoro che aveva previsto il pagamento a stretto giro dopo l’emanazione del decreto di approvazione, i lavoratori sono ancora in attesa di ricevere quanto dovuto. Le segreterie Regionali ritengono pertanto indispensabile l’immediato coinvolgimento della Regione Marche affinché siano convocate le parti ivi incluso il commissario giudiziale anche in ordine alla ricerca di soluzione atte alla liquidazione della quota di competenza della Regione relativa al contratto di solidarietà ormai risalente al 2013. Nonostante il diretto coinvolgimento del Consiglio regionale, interessato direttamente dai lavoratori tramite una apposita interrogazione del 17/12/2014, rimangono ancora irrisolte le questioni tecniche atte a risolvere almeno le questioni di competenza regionale. Le segreterie confidando anche in un diretto intervento della Regione sul Ministero al fine di velocizzare il pagamento del sostegno al reddito dovuto ai lavoratori per il lungo periodo di sospensione del rapporto di lavoro, proclamano lo stato di agitazione e si riservano di valutare in assemblea ulteriori azioni a sostegno della delicata vertenza. Ancona, 18/02/2015 Le Segreterie regionali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl Marche
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16/02/2015 Ospedale Carlo Urbani, ancora molte le criticità
Il nuovo Ospedale Carlo Urbani di Jesi al centro del dibattito del consiglio direttivo della Federazione Pensionati Cisl di Jesi, svoltosi nei giorni scorsi. Nello specifico il sindacato dei pensionati della Cisl hanno posto l’attenzione sulla organizzazione dei reparti e la loro funzionalità; la carenza dei parcheggi; la insufficiente segnaletica interna ed esterna; la mancanza di servizi per gli utenti e per i familiari; la funzionalità del Centro Unico Prenotazioni (c.u.p.) e il suo collegamento con l’ufficio informazioni. Presenti all’incontro il direttore sanitario Virginia Fedele e la referente della direzione amministrativa ospedaliera Nicoletta Franconi, che hanno preso atto delle criticità indicate e dei suggerimenti forniti impegnandosi,per quanto di loro competenza a risolverle per migliorare e agevolare il rapporto utente- ospedale. I componenti del Direttivo hanno espresso soddisfazione per l’incontro che  ha permesso di avere una informazione  complessiva sulla sanità locale, utile in occasione dei confronti nei tavoli dell’area vasta e di quella distrettuale.
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16/02/2015 Indesit Whirlpool: confermare investimenti e siti produttivi
Oggi 16 febbraio, si sono riuniti a Fabriano la Fim Cisl Marche con le RSU Indesit Fim Cisl degli stabilimenti di Melano, Albacina, Comunanza e delle sedi impiegatizie di Ca' Maiano, Campo Sportivo e Sede Centrale ed in conference call con i colleghi di Whirpool Varese, in vista dell' incontro Ministeriale con Whirpool del 19 Febbraio.L'attuazione del piano industriale stà procedendo secondo le tempistiche fin qui previste, come da impegni presi nell'accordo con Indesit e continueremo a verificare con determinazione l'avanzamento del piano nei prossimi mesi.Rimangono le preoccupazioni per l'integrazione della nuova struttura impiegatizia, con forza affermiamo che gli ammortizzatori sociali conservativi concordati al Ministero siano gli unici strumenti da utilizzare in futuro.La Fim Cisl e le Rsu richiedono alle Istituzioni, sia regionali che nazionali, l'assoluto rispetto degli impegni presi a dicembre 2013 al Mise, essendo anche loro firmatari dell'intesa.La conferma degli investimenti ed il mantenimento dei siti produttivi marchigiani ed il loro rilancio industriale è il nostro obiettivo prioritario, per la salvaguardia dell'occupazione.Chiederemo con forza a Whirpool di iniziare un percorso condiviso per gettare le basi per costruire un nuovo piano industriale per il rilancio aziendale a partire dal 2017.Inoltre, va riattivato il tavolo di crisi del settore elettrodomestico al Ministero dello Sviluppo Economico, necessita urgentemente una vera volontà politica, per non rischiare ulteriori perdite di industrie del settore e di conseguenza perdita di posti di lavoro, non siamo più disponibili ad attendere ulteriore tempo.Fabriano, 16 febbraio 2015La RSU Fim CislFim-Cisl Marche Melano, Albacina, Comunanza, Ca' Maiano, Campo sportivo e Alle Sede centrale
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13/02/2015 L’appello della Cisl: nessuno svenda la Saipem
Si continua a sorvegliare sulla vicenda Saipem, multinazionale italiana del settore energetico a rischio di vendita. Martedì 11 febbraio si è svolto presso la sede della Regione Marche l’incontro tra l’assessore al lavoro della Regione Marco Lucchetti e le oo.ss Cgil Cisl Uil e una rappresentanza della RSU aziendale. Era presente anche il sindaco di Fano Massimo seri accompagnato dal presidente del consiglio Comunali Minardi. La Cisl era rappresentata anche dal responsabile della Cisl di Fano Giovanni Giovanelli. La Rsu nel corso dell’incontro ha illustrato la situazione del Gruppo Saipem all’interno del gruppo Eni e le motivazioni della vendita della Siapem ad investitori stranieri. Il sito di Fano, eccellenza nella progettazione di condotte, occupa 1200 addetti più un notevole indotto di ditte fornitrici e rappresenta una eccellenza nella progettazione di condotte . SI è concordato di attivarsi immediatamente per la convocazione al Mise (Ministero per l’industria e lo sviluppo economico) di tutte le parti coinvolte in questa difficile vertenza. Dopo l’incontro nazionale delle categorie sindacali che seguono la vicenda Saipem, verrà richiesto l’immediato il coinvolgimento del Ministro per lo sviluppo economico assieme alle istituzioni regionali dove sono presenti i siti della Saipem ( Marche, Lombardia, Lazio, Calabria, Veneto, Sardegna) La Cisl di Fano esprime particolare preoccupazione per questa atipica vertenza in quanto si vuole smantellare una azienda tecnologicamente avanzata dall’alto know how in termini di progettazione , con un consistente e significativo portafoglio ordini acquisiti per i prossimi due anni, una elevata competenza professionale e tecnica degli addetti impiegati, e soprattutto la Saipem nel panorama internazionale è una punta di diamante nella progettazione di impianti per la raffinazione di oli minerali, nel loro trasporto e per tutte le fasi necessarie alla realizzazione delle opere progettate. “Il territorio fanese non può perdere questo sito produttivo,  - afferma Giovanni Giovanelli – basti immaginare le gravi ricadute occupazionali”. La Cisl di Fano seguirà con il massimo sforzo questa vertenza e si adopererà in raccordo con le istituzioni regionali e nazionali per la salvaguardia della Saipem e del sito di Fano. "Nessuno svenda la Sapiem – conclude Maria Grazia Santini della Femca Cisl - una delle poche eccellenze italiane e del nostro territorio”.
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11/02/2015 Garanzia Giovani: opportunità o miraggio per i giovani maceratesi?
E’ questo il dubbio amletico che corre tra gli oltre 500 giovani che nella provincia di Macerata partecipano ai tirocini realizzati grazie alle risorse messe a disposizione del progetto “GARANZIA GIOVANI”, dal momento che l’INPS  ritarda il pagamento e che l’importo di 500 euro è soggetto ad una tassazione del 23%.  Su queste paure e sulle preoccupazioni dei ragazzi, si sta concentrando l’attenzione di tanti che evidenziano più  le disfunzioni di “GARANZIA GIOVANI”, che non le reali opportunità che il progetto dovrebbe offrire alle nuove generazioni che cercano un’occasione di lavoro.  La  CISL nei giorni scorsi ha affrontato l’argomento in un incontro con la Regione Marche e le altre Parti Sociali per sbloccare i pagamenti, ma anche per sollecitare la celere attivazione di tutte le altre misure previste per agevolare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro come quelle dell’AUTOIMPIEGO, dell’ ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO e della FORMAZIONE A OCCUPAZIONE GARANTITA.  La Regione ha assicurato che a breve i tirocinanti dovrebbero ricevere i pagamenti e ci risulta che  l’INPS abbia incominciato a liquidare una prima trance di circa 300 giovani per i tirocini attivati tra settembre e ottobre 2014. E’ ancora invece da risolvere a livello nazionale il problema della trattenuta fiscale del 23%, che riteniamo vada assolutamente riconsiderata.  In tempi difficili come quelli attuali, per la CISL “GARANZIA GIOVANI” è comunque un’occasione che non va dispersa per i tanti ragazzi che vogliono mettersi in gioco ma che non sanno come proporsi o verso cosa orientarsi.  E’ di questi giorni infatti il bando per il SERVIZIO CIVILE per 422 volontari, la cui scadenza entro la quale presentare le domande è fissata al 23 Febbraio 2015.  Questa opportunità, come le altre previste dal Programma, sono tra le poche occasioni di aiuto per favorire l’orientamento, la formazione ed il lavoro dei tanti giovani inattivi ed è per questo che secondo la CISL stroncare sul nascere “GARANZIA GIOVANI” è principalmente un attacco al futuro dei giovani ma, allo stesso tempo, è molto grave che chi ha riposto speranze ed aspettative in questo progetto venga deluso.  Per questa ragione la CISL continuerà a sollecitare l’impegno delle istituzioni ad ogni livello, affinché siano garantite ai giovani misure ed opportunità di qualità e in tempi certi.  
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11/02/2015 Trenitalia chiude il deposito di Fabriano. Fit Cisl Marche: riqualificare per salvare il lavoro
Chiusura del sito manutentivo Trenitalia di Fabriano entro la fine dell’anno, è quanto è stato comunicato recentemente dal Direttore del Trasporto Regionale Marche. Una chiusura causata dalla dismissione dei vecchi locomotori 668 e dell’arrivo dei nuovi treni ATR 220.  Per la Fit Cisl Marche è possibile una riqualificazione per scongiurare la chiusura definitiva. Proprio in questi giorni  la Fit Cisl Marche è venuta a conoscenza che  la società RFI sta elaborando un progetto per un sito di manutenzione per i mezzi d’opera e di servizio addetti al mantenimento - riparazione dei binari e della linea elettrica (carrelli, mezzi per il rincalzamento dei binari, scale semoventi, ecc…) da posizionarsi nel centro Italia. Secondo Roberto Ascani, segretario generale Fit Cisl Marche: «Il nuovo progetto di manutenzione di RFI  appare ideale per un impianto come quello di Fabriano che, da sempre e con professionalità adeguate, gestisce la manutenzione dei mezzi diesel. Sollecitiamo la  politica e le Istituzioni locali a farsi parte attiva per un confronto con RFI affinché vengano scelte le Marche per la realizzazione del nuovo sito di manutenzione  ciò consentirebbe di mantenere un importante impianto manutentivo nel nostro territorio - conclude Ascani - ma sopratutto sarebbe una  garanzia per i lavoratori ed un ulteriore prospettiva di sviluppo occupazionale nel fabrianese.»
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09/02/2015 Garanzia Giovani: un'occasione che non va dispersa
Garanzia  Giovani, opportunità o miraggio per  i ragazzi  che stanno svolgendo un tirocinio presso una qualche realtà aziendale ? E’ questo l’amletico dubbio  che corre  tra i circa 847 giovani che nella provincia di Pesaro, partecipano ai tirocini realizzati grazie alle risorse messe a disposizione dall’Unione Europea e dal Governo tramite il progetto “GARANZIA GIOVANI”, dal momento che l’INPS  sta ritardando il pagamento ai partecipanti alle attività formative e che l’importo di 500 euro viene decurtato dall’Inps con la trattenuta del 23% di tasse.  Su queste paure e sulle preoccupazioni che indubbiamente allarmano non poco i ragazzi, si stanno concentrando le attenzioni di  tanti che evidenziano più’  le disfunzioni del Programma GARANZIA GIOVANI, che non le opportunità che dovrebbe offrire alle nuove generazioni in cerca di nuove possibilità di lavoro.  La  CISL ha nei giorni scorsi affrontato l’argomento in un incontro con la Regione Marche e le altre Parti Sociali per sbloccare il ritardo dei pagamenti e sollecitare la celere attivazione delle altre misure per agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani  La Regione ha assicurato, che a breve, i ragazzi dovrebbero ricevere i pagamenti, « in questi giorni - affermano dalla Cisl di Pesar, Urbino, Fano -   ci risulta che l’INPS abbia incominciato a liquidare le competenze ad una prima trance di circa 300 giovani tirocinanti (tirocini attivati tra settembre –ottobre 2014). Da risolvere a livello nazionale il problema della trattenuta fiscale del 23%  che riteniamo vada rapidamente riconsiderata.» Per la CISL Garanzia GIOVANI, in tempi difficili come quelli attuali, è un’occasione che non va dispersa  per i tanti ragazzi che vorrebbero mettersi in gioco ma non sanno come proporsi o verso cosa orientarsi. E’ attivo in questi giorni  il bando del SERVIZIO CIVILE per 422 volontari da avviare con scadenza della presentazione delle domande fissata per il 23 Febbraio 2015 ; Devono poi essere messe in campo altre misure come quelle dell’AUTOIMPIEGO, dell’ ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO e della FORMAZIONE A OCCUPAZIONE GARANTITA. Opportunità, come le altre previste dal Programma,  nate come occasioni di aiuto per favorire l’orientamento, la formazione  ed il lavoro per i tanti giovani inattivi. Per questo secondo la CISL stroncare sul nascere “GARANZIA GIOVANI” è un attacco ai giovani ed al loro futuro e allo stesso tempo è grave che i giovani che hanno riposto speranze ed aspettative su questo Programma vengano delusi. Per questo la CISL continuerà’ a sollecitare l’impegno delle istituzioni ad ogni livello perché siano garantite ai giovani misure ed opportunità di qualità e in tempi certi.
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06/02/2015 Porto di Fano, urgenti i lavori di drenaggio
Le due Categorie dei lavoratori del settore agroalimentare di Cisl e Cgil (rispettivamente Fai e FlaI) denunciano i gravi rischi per i lavoratori e per l’economia della città. "Siamo molto preoccupati per la situazione non più sostenibile. I lavoratori che noi rappresentiamo a causa delle difficoltà di manovra per ormeggiare i pescherecci nel porto rischiano di trovarsi in condizioni di estremo pericolo soprattutto in caso di maltempo". Queste preoccupazioni, una nostra delegazione, le ha già espresse al sindaco di Fano Massimo Seri nel corso di un recente incontro. Il sindaco si è detto disponibile ad affrontare questo problema con tutte le parti coinvolte. Noi chiediamo che i lavori di dragaggio del porto siano intrapresi urgentemente anche perché rischiano di saltare molti posti di lavoro con ricadute pesanti sull’economia della terza città delle Marche. Per questo sollecitiamo l’attivazione immediata di un tavolo regionale per accelerare il dragaggio e quindi permettere lo svolgimento in sicurezza delle attività lavorative collegate al porto.
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06/02/2015 Il personale delle Province va trasferito a Regione e Comuni
La ricollocazione dei dipendenti delle Province posti in sovrannumero dalle disposizioni della legge 190 del 2014 (legge di stabilità 2015) è un obbligo per le amministrazioni pubbliche. Da una lettura combinata di questa norma con le disposizioni contenute nell’art. 2 comma 13 della legge 135 del 2012 (spendig review), e stando a quanto previsto dalla Circolare n. 1/2005 del Ministero della Pubblica Amministrazione, si profila un meccanismo obbligatorio al quale le amministrazioni, sia comunali che regionali, non potranno sottrarsi. Abbiamo scritto a tutte le amministrazioni comunali maceratesi invitandole al rispetto della normativa ed evidenziando come dal suo mancato rispetto deriverà la nullità di eventuali nuove assunzioni di personale da parte degli stessi enti. La Cisl Funzione Pubblica sta lavorando a tutti i livelli per garantire che vengano mantenuti gli attuali livelli occupazionali ed evitare che dalla riforma delle Province derivi una perdita di posti di lavoro.  Allo stesso tempo restiamo in attesa che venga approvata la legge regionale di riordino delle Province, che probabilmente vedrà la luce a marzo prossimo. La proposta di legge presentata dalla Giunta marchigiana prevede che le funzioni “non fondamentali” verranno trasferite alla Regione, definendo anche le modalità per il trasferimento del personale collegato. Restano da chiarire alcune lacune temporali e finanziarie, sulle quali dovrà aprirsi a breve un confronto con i Sindacati. Nel frattempo prosegue la mobilitazione da parte dei Sindacati nazionali di Categoria nei confronti del Governo, che stiamo cercando di convincere a correre ai ripari per correggere le storture nate da una normativa complessa e disorganica. Per questo, insieme agli RSU della Cisl Funzione pubblica e alla Segreteria regionale parteciperemo il 25 febbraio all’assemblea nazionale delle Province che si terrà a Firenze. Il Responsabile Autonomie Locali di Macerata - Cisl Funzione Pubblica Marche  (Alessandro Moretti)
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05/02/2015 “Responsabilità e coraggio di scegliere. I giovani investano sulle passioni” Ferracuti all’inaugurazione dell’Anno Accademico di UNICAM
Inaugurato oggi il 679° Anno Accademico dell’Università di Camerino, presente Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche, che  a nome di CGIL,CISL,e UIL, nel suo intervento  ha ribadito:« Sono sette anni che stiamo attraversando una pesante e complessa trasformazione verso una nuova epoca. Stiamo di fatto muovendo i primi passi dentro un’epoca che è nuova, dove “niente è più come prima”. Non possiamo permetterci di aspettare, di sederci e osservare quello che accade, ma dobbiamo essere protagonisti del cambiamento, assumerci la responsabilità di decidere dove vogliamo andare, di costruire insieme una visione del nostro territorio. Le energie positive debbono trovare la forza e le modalità per dialogare, confrontarsi e immaginare insieme il futuro. Dobbiamo avere il coraggio di scegliere e innovare con intelligenza. La conoscenza e la ricerca devono ricongiungersi con lo sviluppo economico, produttivo e sociale. Senza questa alleanza il futuro sarà ancora più duro. Tutto il mondo del lavoro, e il sindacato in particolare, vuole aiutare questo incontro. Perché è lì che nasce il lavoro.  Con l’Università di Camerino abbiamo già iniziato a farlo. La Consulta per il lavoro e la valorizzazione della persona credo sia una sperimentazione unica in Italia e va in questa direzione: ha l’obiettivo di progettare nuove forme di sviluppo, in grado di costruire lavoro, ricchezza e benessere alla portata di tutti, durevole e sostenibile nel tempo».  In conclusione del suo intervento Ferracuti si è rivolto agli studenti: « vogliamo percorrere con più determinazione qualche tratto di strada insieme a voi, proprio mentre state costruendo un’ipotesi su come tenere insieme capacità personali e progetto professionale. Non è semplice. Spesso sembra impossibile, visti i dati sulla disoccupazione giovanile. Ma non possiamo non provarci, perché è questione vitale per tutti. E’ il momento di fare un passo avanti nel modo di guardare a questo orizzonte. Paradossalmente, proprio in un periodo che appare a tutti senza certezze, c’è più spazio per costruire i nostri progetti dentro la realtà, poiché è una realtà tutta da riempire o, addirittura, da ricreare. Questo più che mai è il tempo di investire sulle vostre passioni, di coltivare le vostre attitudini, di edificare le vostre conoscenze perché è a partire dalle vostre competenze che costruiremo insieme il nostro e il vostro futuro. Non rinunciate a sperare e ad impegnarvi per raggiungere i vostri obiettivi e realizzare le vostre ambizioni.»
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02/02/2015 Industria pesarese: continuano i segnali di crisi ma ci sono anche imprese che assumono
Aziende chiuse e situazioni di crisi, l’industria metalmeccanica pesarese continua a perdere pezzi e posti di lavoro. Questo è il dato che emerge dall’attivo della Fim Cisl Marche che si è svolto a Fano alla presenza di 40 delegati del territorio.Aziende storiche come il Cantiere Navale di Pesaro (50 dip. + 250 dip che lavoravano nell’indotto), la BVB del gruppo Marcegaglia di S. Lorenzo in Campo (100 dip), multinazionali come SWK nello stabilimento di Fano (80 dip), il brutto episodio di cronaca della King di Fano (45 dip) sono solo alcuni esempi di aziende che hanno avuto visibilità mediatica, ma anche tante piccole aziende artigiane hanno chiuso le serrande.Malgrado tutto questo, fortunatamente ci sono anche aziende che stanno assumendo, in modo quasi esclusivo con contratti di somministrazione, che se in alcuni casi è giustificabile per l’esigua visibilità degli ordini, in molte altre situazioni è spesso legata alla convenienza dei costi.Come Fim Cisl Marche riteniamo che la nostra azione sindacale continuerà ad avere come obiettivo primario l’occupazione impegnandoci a gestire, come fatto finora con responsabilità, le crisi per salvaguardare posti di lavoro, ma saremo altrettanto determinati a chiedere agli imprenditori, che ne hanno la possibilità, di trasformare i contratti precari in posti di lavoro a tempo indeterminato, visto anche le agevolazioni introdotte nella legge di stabilità.Vogliamo continuare la nostra battaglia perché ci sia una facilitazione nell’accesso al credito – afferma Mauro Masci Segretario della Fim Cisl Marche – considerando che se da un lato continuano gli strumenti della BCE per favorire il credito alle imprese e alle famiglie, dall’altro l’atteggiamento burocratico e il mancato finanziamento hanno causato non pochi problemi in aziende e persone del pesarese. Siamo sicuri che le affermazioni del Prefetto di Pesaro appena insediatosi possono essere un valido aiuto a migliorare questa problematicità.
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30/01/2015 Il ripristino della tratta ferroviaria Fano – Urbino. Le riflessioni della Cisl
Periodicamente, riappare l’annoso dibattito se ridare nuovo respiro e ruolo alla dismessa tratta ferroviaria Fano e Urbino. L’idea evoca indubbiamente suggestive riflessioni per la rivalorizzazione di un tratto paesaggistico dell’entroterra Urbinate e fanese di sicuro richiamo per lo sviluppo delle attività turistiche, come evoca altrettante considerazioni di convenienza sul versante dei trasporti, posto che la ferrovia alleggerirebbe il peso di quello su gomma a beneficio certo della qualità della vita e dei costi. Il problema su cui riflettere attentamente, per la CISL di Pesaro, Urbino e Fano, è esattamente l’incidenza dei costi e la sostenibilità di un progetto complesso che coinvolge diversi livelli istituzionali e che interessa un territorio che nel corso di tanti anni ha subito non pochi stravolgimenti ed evoluzioni demografiche. Prima di tutto, in tempi di forti riduzioni dei costi occorre comprendere bene chi dovrà farsi carico dei costi di progettazione e realizzazione, lo stato centrale o le istituzioni regionali e locali ? Il rapporto costi benefici sosterrà l’eventuale approccio in positivo all’idea progettuale? Le condizioni di elevata antropizzazione dell’area, consentono ancora la convivenza di una strada ferrata in rapporto alle modificazioni apportate ? Siamo convinti che questi interrogativi devono necessariamente essere affrontati preliminarmente ad ogni e qualsiasi confronto di merito progettuale se davvero si vuol passare dall’idea suggestiva all’impegno fattivo di rendere realtà un trasporto più eco compatibile per il territorio. Certamente, se questi interrogativi dovessero essere sciolti in positivo da un confronto serio, serrato e non episodico, è del tutto evidente che per la CISL è indubbiamente una scommessa da affrontare e perseguire con tenacia per il bene della popolazione e dell’economia del territorio che certamente ha sofferto non poco per la dismissione della tratta. La CISL valuterà con serietà e rigore ogni confronto concreto su questo tema, perché ogni nuova opportunità di sviluppo e rilancio del territorio è un dovere a cui una forza sociale come il Sindacato e la Cisl in particolare, non può sottrarsi.
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29/01/2015 Sciopero intelligente trasporto pubblico, raccolta firme a Recanati
Prosegue la campagna di  raccolta firme,  promossa dalla Fit Cisl, per presentare una legge di iniziativa popolare che cambi le regole dello sciopero nei servizi pubblici essenziali in particolare nel trasporto pubblico. Sabato  30 gennaio dalle ore 9,00 alle ore 12,30 al mercato di Recanati sarà possibile firmare per dire basta  a forme di sciopero che creano solo disagi ai cittadini e rabbia nei lavoratori, che il più delle volte sono costretti a scioperare per tentare di vedere rispettati i propri diritti, perdendo parte dello stipendio per le giornate di sciopero effettuato, senza risolvere alcunché. Colpiti anche i sindacati che, proclamando uno sciopero, tentano semplicemente  di far rispettare alle aziende gli impegni sottoscritti nel contratti collettivi di lavoro, sono considerati gli unici responsabili politici di tutto quello che accade.  Per assurdo chi beneficia dello sciopero così come oggi è regolato sono  le aziende che in caso di sciopero non usano i propri mezzi, non consumano benzina, non usano elettricità, non pagano i lavoratori ma ricevono comunque i soldi pubblici per un servizio che per loro responsabilità non forniscono. Per questo la Fit Cisl, già da alcuni mesi, ha avviato una raccolta firme in tutta Italia per  poter presentare direttamente in Parlamento, con una legge di iniziativa popolare come previsto dalla Costituzione,  una proposta che cambi le regole contenute nella legge n. 146 del 12 giugno 1990 che regola oggi lo sciopero nei servizi pubblici essenziali. I punti della proposta Fit Cisl: Riequilibraregli effetti prodotti dallo sciopero sui lavoratori e sugli utenti, rispetto a quelli prodotti sulle aziende che operano in regime di sovvenzione pubblica :in caso di sciopero nazionale di durata superiore alle 24 ore effettuato a sostegno del rinnovo del CCNL, le aziende che ricevono soldi pubblici per oltre il 50 % del fatturato saranno costrette a versare una quota parte di tali soldi nei fondi di solidarietà bilaterale della categoria. Indennizzare,seppur parzialmente, gli utenti per i disagi subiti in caso di sciopero: consentendo agli utenti di accedere gratuitamente al servizio durante le fasce così dette "garantite". Ridurreconsiderevolmente il numero di scioperi effettuati: rispettando i diritti dei lavoratori e responsabilizzando le aziende anche sotto il profilo economico.  
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29/01/2015 Positivo l'incontro al Mise su Accordo di programma ex A.Merloni
Oggi  a Roma incontro al Ministero dello Sviluppo Economico sull'Accordo di programma ex A.Merloni per la ripresa e la reindustrializzazione delle aree umbro- marchigiane colpite dalla crisi. All'incontro, fortemente richiesto dai sindacati confederali e di categoria,  erano presenti i rappresentanti delle Regioni Marche e Umbria, i Sindaci dei Comuni delle aree colpite e le delegazioni sindacali di categoria e confederali. Presenti anche  il segretario nazionale Cisl, Giuseppe Farina  e   il segretario generale  Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo  che all'uscita  dell'incontro con il Vice Ministro De Vincenti ha dichiarato: « Un incontro che ha portato passi positivi nella direzione da noi auspicata.  Ridefinire  ed estendere i criteri di accesso  ai finanziamenti previsti dalla legge 181 e prorogare l'Accordo di programma per l'area umbro-marchigiana  di ulteriori  due anni mantenendo l'impegno dei 35 milioni già  assegnati per iniziative di reindustrializzazione e nuova occupazione, sono gli impegni assunti oggi.  Ora bisogna  fare  presto, gli impegni  devono diventare  atti concreti  entro febbraio. - sottolinea Mastrovincenzo -  Così  sempre  entro il mese di febbraio  auspichiamo arrivi la convocazione  di un nuovo incontro al Ministero per risolvere  la vicenda J&P, vertenza che De Vincenti ha assicurato essere tra quelle prioritarie seguite dal Governo.»
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28/01/2015 In piazza a Pesaro contro il terrorismo
E’ ben riuscita la manifestazione organizzata sabato 24 gennaio dalle Associazioni Islamiche della provincia di Pesaro-Urbino, in Piazza del Popolo a Pesaro. Contro la violenza e l’intolleranza, a sostegno del dialogo e dell’integrazione. La delegazione della Cisl era rappresentata dai dirigenti delle Ast di Fano e di Urbino, Giovanni Giovanelli e Leonardo Piccinno; insieme a Alessandro Santoro e En Nahili Abdelali della Filca, federazione che associa i lavoratori del legno e delle costruzioni e Gianluigi Storti, responsabile dell’Anolf, associazione di immigrati fondata nel 1989 dalla Cisl. Nessuno ha diritto di ferire l’altro è stato ripetuto con forza e a più voci, negli interventi che si sono succeduti. Oggi è più che mai chiaro che nel percorso di costruzione di una società coesa è fondamentale l’incontro con l’altro, portatore di novità e di speranza. Una promessa reciproca di fedeltà e di fratellanza. Ma, ad un tempo, è anche l’occasione personale per una riflessione sui nostri pregiudizi e sui nostri comportamenti In definitiva, l’incontro con l’altro è un dono che reca in se una “benedizione nascosta”.
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22/01/2015 Appalti pubblici al ribasso nel pesarese: la denuncia della Cisl
Avviato  nella provincia di Pesaro-Urbino, il monitoraggio degli appalti pubblici affidati sia dagli enti che dalle aziende municipalizzate ( Marche Multi Servizi , Aset) . « La situazione del nostro territorio provinciale continua a presentare i segni di una crisi - affermano i responsabili della Cisl di Pesaro Urbino, della Filca Cisl e della Fisascat -   che ha praticamente ridotto del 50 % gli addetti del settore edile  con una diminuzione del 40 % delle ore lavorate, dati Casse edili,  e con la scomparsa di significative ditte della filiera edile. Un territorio  pesantemente contrassegnato dalla mancanza di appalti pubblici  e dalla presenza di un ricorso a percentuali di ribasso  per l'aggiudicazione degli appalti.- continuano i sindacati confederali e di categoria -  La media del ribasso nella nostra provincia si attesta  intorno al 29,30% con punte che raggiungono addirittura  il  40 % .»  L'analisi promossa dalla Cisl di Pesaro Urbino e dalle categorie degli edili e del terziario rileva anche che  i lavori in appalto  vengono  spesso subappaltati a cooperative di lavoratori europei che applicando le tariffe dei loro paesi di origine,« attuando così una sleale concorrenza  nei confronti delle nostre imprese con un costo del lavoro diverso. - denunciano i sindacati - Ciò avviene anche nel settore dell’aggiudicazione degli appalti di servizi  con  medie di ribassi intorno al 12  %, una media troppo bassa per gli appalti di servizi alle persone ( asili, assistenza agli anziani)…) che va ad incidere esclusivamente nel costo del lavoro .» La Cisl di Pesaro Urbino insieme alle categorie  Filca Cisl e  Fisascat  Cisl chiedono ai Comuni  di adoperarsi nella stipulazione dei bandi di appalto di trovare le forme che possano favorire le cooperative locali  per non disperdere il patrimonio di competenze di professionalità. « Ci preoccupa moltissimo l’appalto del Comune di Fano per il servizio di mensa  nelle scuole dell’infanzia - affermano -  dove  non è stata inserita  la clausola dell’assunzione diretta di tutto il personale mettendo così a rischio posti di lavoro e la qualità del servizio sino ad ora ineccepibile.» Altro fenomeno preoccupante, secondo la Cisl di Pesaro Urbino, la Filca e la Fisascat,  è l’aggiudicazione di servizi  alla persona che i Comuni affidano ad associazioni, creando in questo modo concorrenza sleale  nei confronti delle cooperative specializzate in tale settore e violando quanto previsto dalla normativa vigente.  La Cisl di Pesaro Urbino, chiede pertanto che vengano rispettate le normative previste : dal protocollo stilato in Prefettura tra i sindacati di categoria dell'edilizia di CGIL CISL UIL, gli enti preposti al controllo e  le stazioni appaltanti in tema di verifica della regolarità contributiva e retributiva versata dalle ditte. dal protocollo d'intesa sottoscritto nel 2008, da CGIL CISL UIL  Provincia di Pesaro-Urbino e gli organismi di controllo in cui si assumeva la modalità dell'' offerta europea, come strumento di trasparenza da osservare in tutte le gare di appalto pubbliche della provincia pesarese. Forte, infine, la preoccupazione della Cisl di Pesaro Urbino per  la realizzazione delle opere compensative previste dalla terza corsia dell’Autostrada A14 «chiediamo alla stazione appaltante di  aggiudicare i lavori  evitando il massimo ribasso e di adoperarsi per  contrastare  le forme di elusione contrattuale. - concludono -  Auspichiamo che Autostrade per l’Italia  si avvalga anche delle imprese presenti nel territorio e faciliti  la ricollocazione delle maestranze locali per la realizzazione delle opere compensative .»
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19/01/2015 Ospedale di Pergola: si alla riqualificazione no alla riconversione
Questo è il concetto forte emerso dal convegno organizzato dalla Cisl delle Marche venerdì 9 gennaio scorso presso la sala convegni della Banca di Credito Cooperativo di Pergola. Il convegno della Cisl dal titolo, “2015… Quale futuro attende l’Ospedale SS. Donnino e Carlo di Pergola all’interno del sistema sanitario marchigiano?” si è svolto in una sala gremita, di cittadini, pensionati, dipendenti dell’Ospedale, amministratori e rappresentanti delle varie forze politiche locali e si protratto fino a tardo pomeriggio a testimonianza del prolungato dibattito e dell’importanza che rappresenta l’Ospedale per la città di Pergola e l’intera comunità della Valle del Cesano. Luca Talevi Segretario Generale della Cisl FP Marche e Sauro Rossi Segretario Regionale della Cisl Marche, a cui è stato affidato l’onere di concludere il convegno, hanno ribadito con forza la richiesta di applicazione delle delibere sul riordino delle reti cliniche approvate dalla Giunta Regionale della Marche (in primis la n.1345/13). Solo la corretta applicazione della suddette delibere può garantire al presidio ospedaliero pergolese un percorso di riqualificazione funzionale tale da garantire lo svolgimento in loco delle previste prestazioni sanitarie di medio/bassa complessità e l’azione di filtro per patologia di più alta complessità di cura, anche attivando la multispecialistica in chirurgia. Se non adeguatamente sostenuta la riorganizzazione dell’Ospedale di Pergola può portare ad un un lento ma inesorabile depotenziamento dei suoi reparti e dell’attività ambulatoriale con ricadute pesanti sui servizi resi alla collettività, costretta a rivolgersi altrove per veder garantito il diritto alla salute. Nelle sue conclusioni Sauro Rossi ha confermato che la posizione della Cisl è di chiedere per l’Ospedale di Pergola il rispetto da parte della Regione e dell’Asur di norme ed atti già approvati ma al momento solo parzialmente applicati. “La Cisl, fuori da ogni logica campanilistica , non chiede alcun trattamento di favore per l’Ospedale di Pergola ma solo il rispetto di quanto scritto nel Piano Socio Sanitario 2012/2014 , nel piano di Area Vasta e nella delibera 1345, che riconoscevano la peculiarità di questa struttura sulla base di elementi geografici e logistici. La Cisl delle Marche ha ribadito il suo impegno a chiedere in tutti i tavoli istituzionali il rispetto di norme già approvate per tutelare prioritariamente i bisogni di salute dell’intera popolazione della Valle del Cesano e dell’entroterra e la dignità di tutti i lavoratori che con grande professionalità e tra tante difficoltà continuano a fare il proprio lavoro nel presidio ospedaliero di Pergola.  
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16/01/2015 Crisi del turismo, i profughi non sono la causa
Ma davvero siamo convinti - afferma la Cisl di Pesaro - Urbino - che "Profughi e rifugiati" sono la causa della scarsa rilevanza o del pericolo di involuzione del turismo, non solo del territorio fanese ma anche pesarese?È possibile che coloro che sono temporaneamente "ospiti" dell'hotel Plaza possono concretamente mettere in ginocchio la prossima stagione turistica di Fano, oppure, non sarà vero invece che le cause vanno ricercate in ben altre direzioni, ovvero, nella debolezza della struttura ricettivo - alberghiera, della cultura dell'accoglienza e della inadeguata valorizzazione del "prodotto" turismo?L'attività turistica nella vicina "Riviera Romagnola" da Cattolica a Cesenatico ed oltre, dura mediamente 8-10 mesi all'anno, nella cosiddetta "Riviera Adriatica" come viene pomposamente definito il litorale marchigiano a nord di Ancona, dura mestamente, 60-80 giornate annue, Fano compreso.È colpa dei profughi e rifugiati del Plaza?Perché una provincia, quale quella pesarese, ricca di paesaggi, storia, cultura, bellezze architettoniche, compreso il patrimonio UNESCO, non riesce ad essere attrattiva nei grandi mercati del turismo internazionale e raccoglie mestamente, la 3° e 4° età europea ed il turismo pendolare delle aree interne senza sbocco al mare, mentre la vicina Romagna, ormai plafonata territorialmente, continua ad essere attrattiva?Forse la differenza la fanno, il diverso modello turistico di riferimento, oppure il ritenere l'economia di riferimento primaria per il territorio e non un settore secondario ed integrativo al manifatturiero, oggi fortemente in crisi.La CISL MARCHE della provincia di Pesaro Urbino Fano, è convinta che più che gridare alla paura del diverso e dello straniero, occorre ripensare un moderno progetto di sviluppo turistico del territorio, riqualificare la struttura ricettivo alberghiera guardando ad un mercato planetario e non più europeo o peggio ancora locale.Va ripensato l'intero settore del trasporto, di terra, di mare ed aereo ( oggi manca un collegamento fisso con i due aeroporti di Rimini e Falconara), tenendo a riferimento l'importanza e l'influenza che potrà avere l'avvento della MACRO REGIONE ADRIATICO-IONICA non solo per l'economia provinciale ma per l'intera regione marchigiana.Ha ragione chi sostiene che le nuove generazioni non possono essere ambasciatori nel mondo delle bellezze e potenzialità del territorio, se per "scaramanzia" non si visitano i tesori che ci circondano.Come altrettanto non è pensabile che lo sviluppo economico possa ancora essere mono settoriale, trainato dalla sola industria tipica senza considerare che i traguardi futuri devono vedere in concorso, il manifatturiero, l'artigianato di qualità, le eccellenze agro-alimentari, turismo e terziario.Fantasiosi miraggi di sviluppo economico ed occupazionale (vedi i mille posti di lavoro dell'OUTLET di Marotta: apriamo subito un confronto tra OO. SS comune di Mondolfo per verificare le ricadute occupazionali), oppure le fobie collettive, non portano da nessuna parte.CISL  PESARO - URBINO
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12/01/2015 Occhio al diabete, incontro pubblico ad Ancona
                                                                                                                     “Occhio al diabete, nella terza età”, lunedì 19 gennaio 2015 alle ore 16.00, presso il Circolo Anziani della Parrocchia San Gaspare del Bufalo ad Ancona, incontro pubblico promosso dalla Fnp, il sindacato dei pensionati della Cisl.  Il diabete, tra le patologie più diffuse della terza età, è una malattia  insidiosa che può determinare, a seconda della tipologia, complicanze acute o croniche che riguardano diversi organi e tessuti, tra cui gli occhi, i reni, il cuore, i vasi sanguigni e i nervi periferici. All'incontro, introdotto da Guido Viola responsabile della RLS FNP-CISL Ancona, interverrà il Dott.Massimo Boemi, Direttore Diabetologia dell' Inrca di Ancona. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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12/01/2015 Non temete chi è diverso
Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl di Fano, interviene sulla questione dei profughi accolti a Fano. “Il dibattito e le polemiche di queste ore sull’accoglienza di 41 profughi nella nostra città e ospitati presso una struttura alberghiera del Lido di Fano rischia di far distogliere la vera problematica dei profughi. Ricordiamo che queste persone per lo più bambini e donne fuggono da situazioni di conflitto (Siria, IRAQ, Kurdistan)) e da paesi sottosviluppati (Eritrea Etiopia, ) e scelgono di giungere in Europa dove sicuramente trovano una situazione sociale, civile economica e politica non lacerata da conflitti guerre e dove in ogni caso ci sono condizioni di vita notevolmente migliori di quelle dei loro paesi”afferma Giovanelli. Altro aspetto che tutti dimentichiamo è la mancanza di una legislazione nazionale e d europea (di cui sicuramente la Bossi Fini non rappresenta la migliore legge in tema di emigrazione e d’integrazione) che contrasti l’immigrazione clandestina e i viaggi della speranza. Ricordiamo che dal 1994 ad oggi sono morti nel canale di Sicilia più di 7000 persone e più di 30.000 sono stati coloro che sono arrivati in Europa approdando in Italia.Questi richiedenti asilo sembra stiano facendo di tutto per ostacolare il turismo nella nostra città e i residenti sono allarmati per la pericolosità di queste persone !!! Chi li avvicina e ha conosciuto le loro tremende storie si rende conto che non sono loro la causa della crisi del turismo Fanese e che la prossima estate non sarà la loro presenza a Fano che impedirà di raggiungerà gli “entusiasmanti” dati della scorsa estate. Mah.... qualcuno li ha avvicinati? qualcuno ci ha parlato? qualcuno ha conosciuto le loro tremende storie? La Cisl di Fano invita la società civile della nostra città a rifuggire dalla paura del diverso, dalla paura di contaminarsi, e di avviare interventi strutturati, tesi ad accogliere in strutture adeguate ed idonee con progetti di integrazione ed accoglienza realmente operativi ed efficaci. Molto viene fatto da quelle cooperative, associazioni che operano nell’accoglienza dei richiedenti asilo politico e se oggi coloro che si indignano e polemizzano per questo gruppo di profughi utilizzassero le loro risorse umane, professionali e civili per creare condizioni di reale integrazione ne guadagnerebbe sicuramente la società civile e i problemi potrebbero essere affrontatati rifuggendo dai luoghi comuni e dalla strumentalizzazione ideologica. C'è molto da operare in questa direzione, sicuramente il periodo socio-economico non è il migliore, ma solo la coesione sociale, solo accogliendo e non respingendo a priori costruiremo anche nella nostra città un modello di integrazione anche per questi rifugiati politici.
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09/01/2015 Crisi fabrianese, i sindacati non si rassegnano
Tanti impegni disattesi, mentre il territorio fabrianese, sta continuando un inesorabile processo di deindustrializzazione, con il rischio di far sprofondare ulteriormente un distretto industriale già messo in ginocchio dalle tante crisi aziendali non ultima quella dell’A. Merloni, sfociata nel licenziamento di tutti i 1.500 dipendenti. E' quanto denunciano  le segreterie  di Fim Cisl, Fiom Cigl e UIlm Uil. Sono passati 6 mesi da quando il Governo con un impegno preciso aveva garantito, con grande ottimismo, che la vertenza banche e J&P Industries stava incanalandosi verso una soluzione positiva. Inoltre che il tema dell’Accordo di programma, sarebbe stato ripreso in un tavolo ministeriale apposito. Ad oggi solo un silenzio assordante arriva dalle istituzioni. «Tutti conoscono quali sono le azioni da intraprendere, ma la realtà è che non c’è la volontà e responsabilità politica nel fare.- affermano i sindacati di categoria - La rassegnazione non è nel nostro dna, ne in quello dei Lavoratori con i quali rilanceremo una nuova stagione di lotte. Deve essere dato a Fabriano ed al suo comprensorio, la possibilità di mantenere e sviluppare nuove opportunità industriali.» Comunicato Stampa
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09/01/2015 AREA EX MERLONI : PROROGARE LA SCADENZA DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA E SEMPLIFICARE I CRITERI
L’Accordo di Programma per l’area ex Merloni siglato tra le regioni Marche, Umbria e Ministero dello Sviluppo, per la Cisl e la Fim Marche continua ad essere, per dimensione di risorse e per vastità territoriale,  una occasione importante per attivare iniziative di qualificazione e riconversione produttiva dei territori interessati con l’obiettivo di incentivare la ricollocazione dei lavoratori e la creazione di ulteriore occupazione attraverso nuove iniziative imprenditoriali, anche in forma cooperativa. Il sindacato e  i lavoratori hanno fortemente voluto la firma dell'Accordo di Programma e anche con l’iniziativa del  7 novembre scorso  a Fabriano hanno rilanciato la sua  importanza e la richiesta di superare le difficoltà che ne compromettono l’efficacia. Per la Cisl è necessario che si proroghino i termini dell’Accordo di Programma in scadenza a marzo e siano rivisitati i criteri per la valutazione dei progetti. Il 12 dicembre si è già svolto un incontro tra Ministero e Regioni; Cisl e Fim Marche chiedono al  Ministero dello Sviluppo economico che al più presto convochi anche il sindacato per dare  ai lavoratori la certezza che lo strumento dell’Accordo di Programma sarà ancora attivo con possibilità più concrete di promozione di investimenti e di lavoro.
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07/01/2015 Giovani e Lavoro. A Trecastelli incontro pubblico con il segretario CISL Mastrovincenzo e l’assessore regionale Lucchetti
Giovani e Lavoro, al centro dell’ incontro pubblico domani, giovedì 8 gennaio 2015 ore 21.30,nella Sala Polifunzionale di Trecastelli, in località Ripe in provincia di Ancona. All’evento, promosso dalla Regione Marche e dal Comune di Trecastelli, interverranno  il Segretario Regionale CISL Stefano Mastrovincenzo e l’Assessore Regionale Marco Lucchetti. Nell’incontro introdotto da  Faustino Conigli, Sindaco di Trecastelli, verranno approfondite le tematiche e le riforme legate al lavoro con particolare attenzione ai giovani del territorio tra il Misa e il Cesano.
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07/01/2015 2015….quale futuro attende l’Ospedale di Pergola?
E' questo il titolo del convegno che si terrà Venerdì 9 gennaio alle ore 16.00 presso la Sala Convegni della Banca di Credito Cooperativo di Pergola, Viale Martiri della Libertà 46 b, per parlare del futuro che attende l’Ospedale Santi Donnino e Carlo di Pergola all’interno del sistema sanitario regionale marchigiano. Interverranno Luca Talevi - Segretario Regionale Cisl Fp Marche e Sauro Rossi – Segretario Regionale Cisl Marche.VOLANTINO convegno pergola 9_1_2015
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23/12/2014 Presentato a Fano il tavolo per la lotta alla povertà e all’inclusione sociale
E’ stato attivato nel Comune di Fano un tavolo anti-crisi. Il grave problema dell’espansione del fenomeno della povertà ha indotto il comune, i sindacati ed altri soggetti a ragionare insieme con l’obiettivo di creare una rete tra soggetti pubblici e privati che, con specificità diverse, si occupano di lotta alla povertà e di inclusione sociale. L’obiettivo è di arrivare ad una integrazione di servizi ed operatività che veda la comunità locale raccogliere la sfida di costruire nuove politiche dedicate al tema della crisi ed alle nuove povertà in aumento. Questo modello di progettazione è stato abbracciato da numerosi soggetti pubblici e privati tra i quali il Comune, la Caritas, l’ambito territoriale sociale, la Cisl con Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl di Fano, la Cgil, il Centro per l’impiego, l’associazione di Volontariato San Paterniano Opera Padre Pio, il Distretto integrato di economia Sociale Marche Nord, Il Forum del Terzo settore e il Banco alimentare. L’intento è quello di evitare sovrapposizioni e sprechi e far lavorare in maniera organica tutte le realtà che sono in prima linea contro la povertà. Il progetto coordinato da Roberto Busca funzionario Comunale, Desi Goffi della Cisl, Cora Falcioni dell’Ambito Territoriale Sociale e Stefania Poeta della Caritas è iniziato con una dettagliata mappatura delle risorse e dei bisogni presenti sul territorio. Per elaborare proposte operative che siano nell’ottica dell’ottimizzazione e dell’integrazione delle risorse esistenti o che siano innovative rispetto ai bisogni rilevati, il tavolo si è suddiviso in gruppi operativi tra soggetti che si occupano degli stessi temi quali il lavoro, l’ abitazione, il sostegno economico e i beni di prima necessità nel quale rientra anche il recupero delle eccedenze alimentari con due centri di raccolta e distribuzione di alimenti. Da gennaio sarà attivo, presso la sede dell’ambito, lo sportello opportunità anticrisi con l’obiettivo di informare ed orientare le persone fragili e “vittime"della crisi e far si che chi necessita di un aiuto riesca a trovare delle possibili soluzioni evitando di venir sballottato da un ufficio all’altro. 
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16/12/2014 Assemblea pubblica Piccoli Azionisti di Banca Marche a Pesaro
Sono oltre 40.000 i piccoli azionisti della Banca delle Marche che detengono c.a. il 32% del capitale sociale della Banca.  Clienti, tra cui tante famiglie che hanno investito i propri risparmi  dando fiducia  alla “Banca del Territorio”, e Adiconsum auspica e sollecita gli interventi per il  salvataggio. Adiconsum intende agire su più fronti a tutela dei piccoli azionisti e obbligazionisti: Ad oggi risultano esserci più procedimenti che meritano attenzione da parte degli investitori. Sono procedimenti che ancora non hanno visto la conclusione della fase di indagini e che vedranno i singoli azionisti essere legittimati alla costituzione in giudizio per vedere tutelate le proprie ragioni. Adiconsum, nell'immediato, ritiene utile percorrere anche altre strade, a partire dal rigoroso controllo del rapporto contrattuale: si tratta di verificare se l’istituto, considerando il conflitto di interesse, al momento della vendita delle azioni ha rispettato tutti gli obblighi imposti dalla normativa di settore. Azioni fra l’altro non quotate in borsa, quindi titoli illiquidi non adatti ad un profilo di risparmiatore prudente. Adiconsum ha richiesto un incontro al Commissario Straordinario di Banca Marche, unitamente alla istituzione di una procedura stragiudiziale, attraverso la “conciliazione paritetica”. Segnalazioni ed esposti agli organi di vigilanza e di regolazione al fine di verificare la legittimità del comportamento di Banca Marche. In sintesi, una serie di azioni che  possano permettere ai risparmiatori di  trovare soluzioni in tempi più brevi, senza dover aspettare anni per le sentenze penali e civili definitive.  Adiconsum  rassicura che non ci sono scadenze imminenti, ma consigliamo di attivarsi, per questo è indetta un'Assemblea pubblica  GIOVEDÌ 18 DICEMBRE 2014  ore 16,00 Sala San Terenzio (g.c.), via Rossini, 66 Pesaro. Si invitano i piccoli azionisti  e gli obbligazionisti  a partecipare Comunicato Stampa
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16/12/2014 Tavola rotonda: Fermano al Lavoro. Visione Condivisa e Priorità di Sviluppo.
Fermano al Lavoro. Visione condivisa e priorità di sviluppo. Al centro della tavola rotonda in programma per il 19 dicembre ore 9,00 presso l'Auditorium Villa Nazareth di Fermo. Ai lavori della mattinata, introdotti da Alfonso Cifani, Segretario Cisl Marche, e da Marco Marcatili, economista Nomisma,  interverranno  Sauro Longhi, Rettore Università Politecnica delle Marche; Graziano Di Battista, Presidente Unioncamere Marche; Sara Giannini, Assessore Regione Marche, on.Paolo Petrini, Camera dei Deputati e Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl Marche. Alle ore 12,00 è prevista l'inaugurazione della nuova sede della Area sindacale Territoriale Cisl di Fermo in via S. Alessandro.
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15/12/2014 In liquidazione la Craglia Marmi
Il 3 dicembre scorso la Craglia Marmi, azienda di Tolentino leader del settore, è stata messa in liquidazione. La ditta, che vanta 51 anni di storia e impiega 34 dipendenti, è stata colpita dalla drammatica crisi dell’edilizia, e dal 2012 ad oggi ha visto ridursi il fatturato del 50%. Nell'ultimo incontro del 17 giugno scorso l'azienda aveva informato le Organizzazioni Sindacali delle sue difficoltà finanziarie, che ha inutilmente tentato di risolvere con una ristrutturazione dei propri debiti bancari. Dall'inizio del 2013 la Craglia Marmi a ha iniziato a utilizzare la cassa integrazione ordinaria, mandando però prima in ferie alcuni dipendenti. A gennaio è stato stipulato un accordo di cassa integrazione straordinaria per 12 mesi, con l'impegno, non rispettato, alla rotazione dei lavoratori. Visto che la messa in liquidazione dell’azienda preclude la possibilità di fare ricorso ad altri ammortizzatori sociali per evitare i licenziamenti, il 4 dicembre scorso è stata avviata la procedura di mobilità. Il termine ultimo per trovare un accordo è il 10 febbraio prossimo. Se ciò non accadesse, dal 13 gennaio terminerà la cassa integrazione straordinaria e tutti i lavoratori torneranno in carico all’azienda. Nell'incontro del 10 dicembre scorso il liquidatore ha avanzato delle proposte che sono state respinte dall'assemblea dei lavoratori. Le organizzazioni sindacali, la Rsa e tutti i lavoratori chiedono trasparenza e chiarezza, nel rispetto di 34 famiglie che dall’inizio del 2015 si troveranno senza lavoro. Solo allora sarà possibile trovare un accordo sindacale.
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10/12/2014 Crisi: prodotto delle diseguaglianze crescenti. Quali politiche di contrasto?
I benefici della crescita economica non raggiungono grandi fasce di popolazione, ma si fermano ad una élite che dispone di più ricchezza di quanta possa materialmente consumarne. Che cosa fare, come affrontare una crisi che continua a produrre diseguaglianze e povertà al centro dell’ incontro-dibattito “Crisi: prodotto delle diseguaglianze crescenti, Quali politiche di contrasto?” promosso dalle Aree Sindacali Territoriali Cisl  di Macerata Civitanova Marche -Tolentino - Camerino  e Iscos Marche Onlus, in programma per  domani  11 dicembre ore 16,00 a Macerata, presso l’Asilo Ricci, in via dell’Asilo,36. Dal 2009, anno di “esplosione” della crisi economica globale, il numero di miliardari nel mondo è più che raddoppiato . Un trend in costante incremento: tra il 2013 e il 2014, le 85 persone più ricche al mondo – che, secondo un dato già diffuso dal rapporto di Oxfam Partire lo scorso gennaio, hanno la stessa ricchezza della metà della popolazione più povera al mondo  – hanno collettivamente aumentato la loro ricchezza di 668 milioni di dollari al giorno. Ovvero, quasi mezzo milione di dollari ogni minuto. Anche in Italia, secondo l’OCSE , da metà degli anni ‘80 fino al 2008, la disuguaglianza economica è cresciuta del 33% (dato più alto fra i paesi OCSE, la cui media è del 12%). Al punto che oggi l’1% delle persone più ricche detiene più di quanto posseduto dal 60% della popolazione (36,6 milioni di persone) ; mentre dal 2008 a oggi, gli italiani che versano in povertà assoluta sono quasi raddoppiati fino ad arrivare a oltre 6 milioni, rappresentando quasi il 10% dell’intera popolazione.  Al dibattito, introdotto da Fausto Mazzieri, Iscos Marche Onlus, e coordinato da Lidia Fabbri responsabile della Cisl di Macerata, interverranno Federica De Lauso, Centro studi Caritas Nazionale, Benedetta Giovanola, Università di Macerata e Sauro Rossi segretario regionale Cisl Marche.
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09/12/2014 Il lavoro c’è il credito no, protesta metalmeccanici a Pesaro
Una caravona di macchine con passo lento e con le bandiere sindacali ai finestrini si è spostata dal parcheggio della ditta Tallarini di Schieppe di Orciano fino ad arrivare in Piazza del Popolo a Pesaro, per poi spostarsi in corteo fino davanti alla sede locale della Banca d’Italia.“Siamo davanti a questo luogo simbolo per protestare contro l’atteggiamento tenuto dalle banche che con la loro burocrazia non stanno erogando liquidità alla Tallarini, Grossi Lamiere e Cima, aziende dell’entroterra fanese dove in conseguenza di questo atteggiamento si sta rischiando di perdere ulteriori posti di lavoro in una desertificazione industriale che sta caratterizzando tutta la provincia. Quello della difficoltà di accesso al credito è una delle tante difficoltà che hanno le aziende del territorio e che spesso finisce per scaricarsi sui lavoratori. Non si possono più sopportare notizie sul malaffare di dirigenti bancari, importanti somme messe a disposizione dalla BCE a vantaggio delle Piccole e Medie Imprese e poi ritrovarsi con situazioni limite in cui aziende rischiano di chiudere perché non si fa credito ad aziende che hanno ordinativi” afferma Mauro Masci Segretario Fim Cisl Marche.“Vogliamo che le banche ritornino ad esercitare il loro ruolo sociale e non ad essere una causa di chiusure aziendali. Vogliamo che le risorse che si attingono anche dal territorio siano utilizzate a sostegno e a sviluppo del territorio, dei posti di lavoro e dei lavoratori che con mensilità arretrate già sostengono aziende che hanno lavoro e vogliono continuare ad avere una prospettiva. Questa nostra protesta la porteremo anche all’attenzione del Prefetto che incontreremo mercoledì prossimo perché anche con il coinvolgimento di tutte le istituzioni, parti sociali e banche, si possa costruire un patto sociale a sostegno della crisi industriale che sta da troppi anni attanagliando la nostra provincia” dichiara Leonardo Bartolucci, Segretario Generale Fim Cisl Marche. https://www.facebook.com/video.php?v=1552442505002645  
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05/12/2014 La carovana per il credito. I lavoratori scendono in piazza
La crisi dell’industria nel territorio pesarese continua a mordere. Lo dimostrano tutti gli indicatori. Le cause sono molteplici ma nel caso della ditta Tallarini, della Grossi Lamiere e della Cima (tutte aziende dell’alta Valle del Metauro che impiegano più di 200 dipendenti) il motivo si chiama liquidità bancaria negata. Le tre aziende, spiegano Cinzia Massetti della Fiom - Cgil, Mauro Masci della Fim - Cisl e Francesco d’Antonio della Uilm –Uil, dispongono di ordinativi ma non possono produrre a causa della lunghezza dei tempi burocratici degli istituti di credito. Da sottolineare la situazione dei lavoratori che a costo di enormi sacrifici e di stipendi arretrati hanno contribuito a mantenere aperti gli stabilenti. Per queste ragioni sabato 6 dicembre, con partenza alle ore 7.45 presso il piazzale antistante la Ditta Tallarini a Schieppe di Orciano, i lavoratori delle tre aziende assieme ai sindacati organizzeranno un presidio in piazza del Popolo davanti a Palazzo Ducale sede della Prefettura a Pesaro e da lì, in corteo, sfileranno lungo via Rossini, fino alla sede della Banca d’Italia, simbolo dell’immenso problema del credito negato alle imprese.“Emblematico – sottolineano i rappresentati delle organizzazioni sindacali - è il caso della Tallarini che ha ordinativi pronti per 8 milioni di euro. Il problema del credito, che investe tutta la vallata con gravi ripercussioni di rischio desertificazione industriale per i comuni di Orciano e Montefelcino rischia di affossare aziende che hanno ordinativi ma non liquidità e di vanificare gli sforzi sostenuti dai lavoratori e dalle rispettive famiglie per continuare la produzione e salvare il proprio posto di lavoro”.
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02/12/2014 Una nuova umanità al lavoro: esperienze in atto
Il lavoro in questi anni si è fatto sempre più raro, ha cambiato nome e spesso significato: contratto a termine, lavoro accessorio, contratto a chiamata, interinale, a tempo determinato. Siamo oggi più che mai in attesa di esperienze concrete che possano ridare fiducia ai giovani alla ricerca della loro prima occupazione, ma anche a coloro che hanno perso lavoro in età matura e faticano a ritrovarlo. Con questo intento le associazioni e le organizzazioni di ispirazione cristiana che operano nella nostra realtà locale hanno da tempo iniziato a collaborare tra loro, alla ricerca di soluzioni possibili per ridare motivi di speranza alla nostra comunità. L’Ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro e l’Ufficio delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Pesaro – in collaborazione con i corrispettivi Uffici dell’Arcidiocesi di Urbino e della Diocesi di Fano, nonché con Acli, Cisl, Centro di solidarietà, Compagnia delle opere, Confartigianato, Confcooperative, Forum delle famiglie, Movimento cristiano lavoratori, Movimento dei Focolari, Il Nuovo Amico – hanno organizzato un programma di iniziative all’insegna delle cose concrete da fare per creare effettive possibilità di sviluppo e di occupazione nel nostro territorio. La prima iniziativa dal titolo “Una nuova umanità al lavoro: esperienze in atto” si svolgerà giovedì 4 dicembre alle ore 17.30 presso la sala Pierangeli della Provincia di Pesaro-Urbino in viale Gramsci, 4  e sarà presieduta dall’Arcivescovo Piero Coccia.. Incontreremo gli imprenditori del distretto industriale di Loppiano (Fi) che aderiscono all’Associazione imprenditori per una economia di comunione (modalità atipica ed originale nell’organizzazione aziendale e nella gestione delle imprese); Carlo Renzi, amministratore “Geocom Italia”; Pierpaolo Inserra, direttore Distretto di Economia Sociale. Saranno presenti Gianfranco Tonti, presidente Confindustria Pesaro e Urbino e Sauro Rossi Segretario CISL Marche. Convegno 4 dicembre 2014
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01/12/2014 Sciopero Cisl lavoro pubblico,annunciato ricorso contro il blocco della contrattazione
Nelle Marche adesione tra il 12,5 e il 15% , allo sciopero  nazionale del lavoro pubblico  indetto dalla Cisl per l’intera giornata di oggi, 1 dicembre, nonostante l’obbligo di garantire i servizi essenziali sia stato assolto e  nelle scuole siano stati pochi i giorni per poter avvisare le famiglie del disservizio scolastico.Ad Ancona fermo  il  blocco operatorio  del Salesi, dove sono state garantite solo le urgenze. Oltre 200 i lavoratori  dei comparti sanità, enti locali, enti centralizzati, scuola, università ,  presenti stamane al sit- in  sotto la Prefettura di Ancona. Nel corso della manifestazione  i sindacati di categoria hanno annunciato il deposito di un ricorso giudiziale contro il blocco della contrattazione, che perdura ormai da 6 anni, affinché la Corte Costituzionale  si pronunci sulla inammissibilità di tale misura. Nella mattinata i segretari generali della Cisl Scuola, della Fp Cisl e della Cisl Università sono stati ricevuti dal Prefetto Vicario, dott. Paolo de Biagi e dalla dott.ssa Angela Buzzanca, Capo Gabinetto della Prefettura che ascoltate le ragioni dello sciopero e le richieste del sindacato , si faranno carico di portare all'attenzione della Presidenza del Consiglio, del Ministero dell’Interno e del Ministero dell’Economia  i disagi  e le preoccupazioni che stanno vivendo i lavoratori  pubblici . Comunicato Stampa  
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26/11/2014 Mensa per gli asili, rischiano il posto 40 lavoratori
A Fano le 40 operatrici addette alla preparazione pasti delle strutture per l’infanzia del Comune rischiano, alla riapertura dei plessi scolastici dopo la pausa natalizia, di ritrovarsi senza il posto di lavoro. Lo rilevano Vincenza De Leo della Fisascat – Cisl e Luana Bortone della funzione pubblica della Cgil. Il pericolo deriva dalla pubblicazione del nuovo bando di gara che non tutela l’occupazione perché non inserisce la clausola sociale che tutela il passaggio dei lavoratori dall’attuale gestore al futuro affidatario. Le organizzazioni sindacali, accortasi della mancata tutela, hanno scritto, alla dirigente dei Servizi Educativi, al Sindaco e all’Assessore competente, segnalando il probabile rischio, richiedendo un incontro urgente per dirimere e scongiurare l’eventuale perdita dei posti di lavoro. Per tutta risposta, il Comune ha replicato confermando la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa e dunque ritenendo di non dover inserire la “clausola sociale” in quanto trattasi di nuovo appalto non riconducibile all’attuale con mutamento radicale delle condizioni. “Tutto ciò a nostro avviso – afferma Vincenza De Leo - è addirittura sconcertante, viviamo in un contesto precario dove ogni giorni si lotta per salvare anche solo un posto di lavoro, le aziende versano in uno stato di crisi pesante, il numero dei fallimenti è in continuo aumento ed assistere ad un atteggiamento irrispettoso verso lavoratori che da anni svolgono questa mansione con diligenza e massima cura, è addirittura assurdo e incomprensibile”. L’atteggiamento di distacco ed indifferenza verso questi lavoratori, fa rabbrividire, non si può, da un lato manifestare solidarietà pubblicamente nelle vertenze che attanagliano il nostro comune e poi, dall’altro, disinteressarsi completamente dei lavoratori non inserendo in un bando di appalto la clausola sociale: i lavoratori sono già deboli per la criticità del lavoro, in quanto sono occupati e retribuiti solo nove mesi all’anno nei servizi scolastici. Al danno aggiungiamo la beffa Speriamo che il Comune riveda le sue decisioni a tutela della qualità del servizio (mensa scolastica per asili e scuole di Fano) e a salvaguardia dei livelli occupazionali.
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21/11/2014 Elezioni RSU alla Nazareno Gabrielli, le donne conquistano un seggio
Importante risultato della Fistel Cisl Marche nelle elezioni della rappresentanza sindacale unitaria (RSU) alla Nazareno Gabrielli di Tolentino, che ha raggiunto per la prima volta la rappresentanza di un seggio su tre. Nello stabilimento di Tolentino della Nazareno Gabrielli Diares, che con 160 lavoratori produce pelletteria e agende, la Fistel Cisl ha presentato una lista di sole lavoratrici donne che hanno avuto il coraggio, la forza e l’audacia di impegnarsi sindacalmente in una situazione oggettivamente difficile. Un risultato che premia il lavoro e l’impegno di tutti gli iscritti che in questi anni, tra enormi difficoltà “ambientali”, sono riusciti a resistere e a sviluppare una politica di tutela e di esclusiva rappresentanza degli interessi dei lavoratori in maniera onesta e trasparente. « Esprimo enorme soddisfazione e forte gratitudine per tutte le lavoratrici iscritte alla Fistel Cisl che al di la di ogni retorica hanno avuto la forza di impegnarsi personalmente - afferma Luigi Cordari, segretario Fistel Cisl Marche - spero che questo sia un primo passo che ci permetta di dare più forza alla nostra azione sindacale di tutela e da sempre tesa alla risoluzioni dei problemi concreti dei lavoratori».
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21/11/2014 Saipem, in 600 in corteo
E’ riuscito lo sciopero alla Saipem di Fano. Circa 600 lavoratori si sono astenuti dalle 8,30 alle 10,30 di giovedì 20 novembre, manifestando pacificamente davanti alle sede in via Einaudi contro la cessione da parte dell’Eni di una quota dell’azienda. Rimane forte la preoccupazione per la vendita di una eccellenza italiana, la società di ingegneria e costruzione Saipem ha ereditato il know how e il prestigio internazionale di Snamprogetti e Aquater La vendita della Saipem significherebbe innanzitutto la perdita di 100 posti di lavoro nel territorio di Fano con conseguenze pesantissime dal punto di vista sociale ed occupazionale. Tutte le autorità presenti hanno ribadito l’impegno per la salvaguardia di questo sito produttivo. Il sindaco di Fano si è impegnato ad inviare immediatamente una lettera al premier Matteo Renzi con la richiesta esplicita di salvaguardia della Saipem. Per la Cisl questa grave vertenza nasce da una politica governativa che invece di sostenere e sviluppare le eccellenze preferisce fare cassa con la cessione degli asset maggiormente competitivi. La Cisl dI Fano chiede un immediato incontro con il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca , con l’assessore al aavoro e l’assessore alle attività produttive della Regione Marche
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20/11/2014 Saipem e Profilgass: il territorio fanese e’ nuovamente segnato da crisi aziendali
“Saipem e Profilglass sono due eccellenze del nostro territorio – afferma Giovanelli responsabile Cisl di Fano - che occupano più di 1000 addetti e per diversi motivi rischiano una grave crisi occupazionale dalle ripercussioni sociali drammatiche” Giovedì si è svolto lo sciopero di due ore presso la sede di Bellocchi della Saipem, (società di ingegneria partecipata da Eni), unitamente agli stabilimenti e siti produttivi presenti nel territorio italiano per chiedere chiarimenti al Governo e all’Eni sul futuro dell’azienda. Non è con la vendita di un gioiello che si risolve il problema del debito pubblico italiano soprattutto quando i risvolti occupazionali rappresenterebbero un dramma sociale economico che anche in questi giorni sta subendo la crisi occupazionale. La Cisl di Fano unitamente alla Rsu aziendale e ai massimi rappresentanti nazionali della Categoria si adopererà per contrastare i tutti i modi la vendita della Saipem e del sito di Fano. Per quanto riguarda la vicenda della Profilglass, azienda leader nella lavorazione dell’alluminio, la Cisl chiede alle istituzioni locali nel rispetto della normativa in tema ambientale e di regolamenti urbanistici e degli interessi sia della popolazione che dell’azienda si giunga al più presto ad una soluzione condivisa che favorisca lo sviluppo di una azienda una delle poche eccellenze fanesi e che garantisce occupazioni. Invitiamo pertanto tutte le forze politiche a non cavalcare la vicenda Profilglass per fini propagandistici diversi da quelli tesi nel rispetto delle normative vigenti, a garantire occupazione e sviluppo nel rispetto dell’ambiente e del territorio. Un altro sito che era volano per l’economia del nostro territorio era la pesca e le attività ad essa collegate: le associazioni di categoria hanno polemicamente e giustamente fotografato la situazione del porto con un manifesto affisso nella città: la Cisl propone di creare un tavolo tecnico permanente per arrivare alla soluzione definitiva del dragaggio del porto che ricordiamo è utilizzato dai pescherecci ma serve anche per la nautica presente nel nostro territorio con due aziende leader Azimut Banetti e Ferretti. Non vorremo che considerate le difficoltà dei vari queste due multinazionali c he hanno siti produttivi nel Tirreno decidessero un domani di trasferirsi in siti più idonei. La Cisl chiede pertanto risposte immediate dalla Regione marche e degli assessorati competenti su questa delicata situazione. Quando avverrà il dragaggio definitivo del porto e quando si deciderà di investire nella definitiva sistemazione della Marina utilizzata per i vari e la manutenzione degli Yacht? Promesse negli anni passati ne sono state fatte tante i soldi sono stati spesi senza una efficace ed attenta pianificazione e progettazione delle misure necessarie per il dragaggio definitivo del porto Questa inadempienza degli enti ha fatto dissolvere quasi totalmente la filiera della pesca fanese con un grave danno in termini occupazionali. Basta ora è il tempo delle risposte! Questi tre  situazioni critiche pongono nuovamente l’esigenza di aprire una dibattito che giunga all’elaborazione di un piano di sviluppo industriale che integri tutte le filiere dal turistico al manifatturiero al terziario avanzato, all’agroalimentare: i dati della disoccupazione sono allarmanti e soprattutto aumentano i licenziamenti nelle aziende industriali. Dal 2010 ad oggi sono stati licenziati nella provincia di Pesaro - Urbino 4400 lavoratori dall’industria. Aumentano le ore di Cassa integrazione straordinaria in tutti i settori e il ricorso alla Cassa in deroga per le ditte artigiane di cui ancora i lavoratori attendono i pagamenti fermi a Marzo 2014. Siamo a Novembre. Chiediamo alla politica di lavorare per una progettualità condivisa e partecipata di sviluppo territoriale che sicuramente a breve termine non darà risposte immediate ma che invece porrà le basi per uno nuovo modello di sviluppo economico territoriale.Giovanelli Giovanni - Responsabile Cisl di Fano
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20/11/2014 Furlan: " La Cisl si mobilita solo su obiettivi precisi e non ideologici"
«Non ci sono motivazioni valide per fermare il paese con lo sciopero generale» ha sottolineato il Segretario Generale della Cisl, Annamaria Furlan nel corso del Comitato Esecutivo Cisl annunciando manifestazioni dei delegati e dei pensionati il 2 a Firenze; il 3 a Napoli; il 4 a Milano. Il 1° dicembre sciopero del lavoro pubblico per il contratto. Manifestazioni dei delegati e dei pensionati il 2 a Firenze; il 3 a Napoli; il 4 a Milano. La Cisl conferma dunque lo sciopero dei lavoratori della pubblica amministrazione ma non aderisce allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per il 12 dicembre. «Non ci siamo sfilati è che non abbiamo mai avuto lo sciopero generale in agenda» ha dichiarato il Segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan, al termine dell'incontro svoltosi  ieri tra i leader delle tre confederazioni per decidere eventuali iniziative unitarie contro le politiche del Governo, in particolare su legge di stabilità, Jobs act e contratto degli statali. «Confermiamo la nostra posizione, già espressa un mese fa quando la Cgil aveva dichiarato lo sciopero generale - ha detto la leader della Cisl.  - Posizione da noi ribadita quando anche la Uil ha dichiarato che aderirà, perché non riteniamo che oggi sia lo strumento per arrivare agli obiettivi che ci siamo dati». Piuttosto, «noi siamo per fare la mobilitazione su obiettivi precisi e ben individuati che vogliamo cambiare. Il contratto degli statali è un obiettivo preciso che anche gli altri dovrebbero considerare. Siamo pertanto assolutamente convinti che tutte le categorie della pubblica amministrazione - come hanno scelto attraverso una grande mobilitazione unitaria - debbano fare uno sciopero di categoria per il loro contratto. Si tratta di uno sciopero diverso, - ha precisato - che è specifico su un argomento». Per Furlan, come ha espresso anche dalle pagine de "La Repubblica", non ci sono dunque «motivazioni valide per fermare il paese. In questo caso lo sciopero sarebbe solo inopportuno e inefficace: la motivazione è troppo debole». «Le norme del Jobs act stanno cambiando in positivo e in sede di decreti attuativi vedremo di migliorarle ancora. Senza entrare nello specifico, - ha detto - per me il punto cruciale è: le proposte sono meglio o peggio di prima? Io dico che sono meglio rispetto alla stesura iniziale». E neanche la legge di Stabilità è un obiettivo: «contiene cose positive e cose da cambiare ma tutto questo non giustifica uno sciopero generale. Non l' abbiamo fatto neppure con Monti quando era davvero un testo da lacrime e sangue, figurarsi ora». Per il Segretario generale della Cisl positive sono tutte le norme rivolte al lavoro e alle imprese, «gli incentivi fiscali per assumere giovani e creare condizioni di usare contratti regolari». «Credo anche - ha spiegato - che sull'Irap sia stata fatta una manovra giusta a vantaggio delle imprese». Buono anche «l'alleggerimento fiscale sugli investimenti in ricerca. Questo paese deve essere competitivo su qualità e innovazione, e per le imprese che investono su questo ci devono essere tasse zero». Ma «per uscire dalla crisi abbiamo bisogno di tornare a creare le condizioni perché le persone possano spendere». Sbagliato quindi per Furlan «continuare a non rinnovare il contratto del pubblico impiego, così come è sbagliata la non rivalutazione delle pensioni da 16 anni». Ha pertanto richiamato il Governo alle sue responsabilità verso il lavoro pubblico e a cambiare idea sul contratto. Si è infine soffermata sul significato politico di una mobilitazione unitaria, puntualizzando che «gli scioperi unitari non si fanno quando qualcuno definisce da solo testo, percorso, data. A noi non piace agganciarci. La Uil lo ha fatto? Io rappresento la Cisl e dico che così non si costituiscono le azioni unitarie». fonte:http://www.cisl.it/sito.nsf/anno-sindacale/2014/11/19/dl-stabilita-furlan-cisl-si-mobilita-su-obiettivi-precisi-non-ideologici?OpenDocument
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17/11/2014 Furlan:"Lo sciopero Cgil divide il lavoro"
Intervista a Annamaria Furlan, "Il Sole24Ore", 14 Novembre 2014"Lo sciopero Cgil non aiuta il lavoro" Per il Segretario generale della Cisl lo sciopero "non è oggi lo strumento adatto. E' solo della Cgil, noi non ci pensiamo nemmeno".Quanto alla riforma del pubblico impiego della Madia "per Furlan è troppo debole e non va al cuore del problema perché bisogna fare le riorganizzazione della Pa in concomitanza con la riforma della Pa. Per adesso siamo soltanto ai titoli sulla semplificazione. Quanto al jobs act ci sono degli ottimi spunti, ad esempio il contratto a tutele crescenti, a tempo indeterminato, rivolto pero' innanzitutto ad assorbire le tante precarietà che abbiamo nel mondo del lavoro. Ma per adesso siamo ad annunci e slide, vedremo cosa farà il Governo".
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13/11/2014 Adiconsum: assemblea pubblica per piccoli azionisti e obbligazionisti di Banca Marche
L'Adiconsum Marche organizza un'assemblea pubblica per i piccoli azionisti ed obbligazionisti di Banca Marche. L'appuntamento è per martedì 18 novembre ore 17,00 all'Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche. Parteciperà il Presidente nazionale dell'Adiconsum Pietro Giordano.  Sono oltre 40.000 i piccoli azionisti della Banca delle Marche che detengono circa il 32% del capitale sociale della Banca.  Clienti, tra cui tante famiglie, che hanno investito i propri risparmi  dando fiducia  alla “Banca del Territorio”. Adiconsum auspica e sollecita gli interventi per il  salvataggio ed  intende agire su più fronti a tutela dei piccoli azionisti e obbligazionisti. ad oggi risultano esserci più procedimenti che meritano attenzione da parte degli investitori. Sono procedimenti che ancora non hanno visto la conclusione della fase di indagini e che  vedranno i singoli azionisti essere legittimati alla costituzione in giudizio per vedere tutelate le proprie ragioni, anche attraverso l’Adiconsum. Adiconsum ritiene utile percorrere anche altre strade, a partire dal rigoroso controllo del rapporto contrattuale: si tratta di verificare se l’istituto, considerando il conflitto di interesse, al momento della vendita delle azioni, ha rispettato tutti gli obblighi imposti dalla normativa di settore. Azioni fra l’altro non quotate in borsa, quindi titoli illiquidi non adatti ad un profilo di risparmiatore prudente. Adiconsum ha richiesto un incontro al Commissario Straordinario di Banca Marche, unitamente alla richiesta di istituire, attraverso la conciliazione paritetica, una procedura stragiudiziale. segnalazioni ed esposti agli organi di vigilanza e di regolazione al fine di verificare la legittimità del comportamento di Banca Marche. In sintesi,  una serie di azioni che  possano permettere ai risparmiatori di  trovare soluzioni  riconosciute in tempi più brevi, senza dover aspettare anni per la decisione penale definitiva. Vogliamo anche rassicurare che, non ci sono scadenze imminenti, ma consigliamo di attivarsi. Per maggiori informazioni contattare i seguenti numeri di telefono: 327/6837783 oppure 071/2822300 – 07334075212 o tramite e-mail agli indirizzi: adiconsum.marche@gmail.com – macerata@adiconsum.it Tutti gli interessati possono liberamente partecipare. Indicazioni stradali: Hotel Cosmopolitan,  al termine della Superstrada, al semaforo girare a destra sulla SS16 Adriatica in direzione di  Porto S.Elpidio.
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13/11/2014 La Cisl di Fano e l’associazione di volontariato Sbullit insieme contro il bullismo
La Cisl e l’associazione di volontariato Sbullit hanno presentato nei giorni scorsi il progetto di contrasto al bullismo e di educazione delle nuove generazioni, che coinvolge le scuole fanesi con l’ambizione di diventare presto un format televisivo. L’idea poggia su una serie di iniziative di animazione musicale e teatrale, per far emergere il problema del bullismo, farlo capire, farne prendere coscienza ai giovani cittadini: quelli che frequentano le classi delle medie inferiori di Fano. Il problema riguarda i giovani ma poi, a volte , è alla base del mobbing o di altri problemi che si verificano nel mondo del lavoro. Il progetto Sbullit sta entrando nel vivo delle iniziative. A gennaio 2015 inizieranno una serie di incontri in una scuola media rivolti ad insegnanti e ragazzi. E’ uscita la colonna sonora del progetto: un videoclip  realizzato dai ragazzi, primo risultato del lavoro iniziato nelle scuole.https://www.youtube.com/watch?v=30IzUPmQ_4I
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13/11/2014 Tagli ai Patronati: 15 novembre la protesta ad Ancona,Civitanova Marche,Ascoli Piceno,Fermo,Pesaro,Urbino, Fano
Il 15 novembre  giornata nazionale di protesta dei patronati, impegnati nel garantire assistenza  previdenziale e socio-assistenziale, contro i tagli delle risorse contenuti nella legge di Stabilità. Avviata  dal Coordinamento Cepa, che raggruppa i principali patronati Acli, Inas, Inca e Ital, la protesta di sabato 15 novembre  con presidi e petizioni per la raccolta di firme, in tutte le province d’Italia.Nelle Marche,sette le piazze interessate: ad Ancona, in piazza Cavour dalle 9 alle 12, Civitanova, dalle 9 alle 12 a C.so Umberto I, Ascoli Piceno, dalle 9 alle 12 in via Cino del Duca, Fermo, in piazza del Popolo dalle 9 alle 12, a Pesaro in piazza del Popolo dalle 9 alle 12, a Urbino, in Piazza della Repubblica dalle 9 alle 12 e Fano, in c.so Matteotti dalle 9 alle 12. In tutte le piazze  verranno effettuati volantinaggi per informare i cittadini sui contenuti della protesta e proseguirà la raccolta delle firme a sostegno della richiesta del ripristino dei fondi per i patronati. Inoltre, nella provincia di Pesaro e Urbino sono previsti anche volantinaggi nei mercati dei principali centri.Venerdì scorso, i rappresentanti dei patronati nelle Marche si sono incontrati con il Prefetto di Ancona al quale hanno esposto le ragioni della protesta e chiesto il sostegno presso il Governo.I patronati sostengono che la sottrazione di risorse al fondo, se approvata così com'è, si tradurrebbe in un’altra tassa occulta ai danni dei cittadini e delle fasce più deboli della popolazione, che si vedranno costrette a rivolgersi al mercato selvaggio di consulenti che molto spesso operano senza alcun controllo e regole, pagando per ricevere servizi fino ad ora erogati gratuitamente.Solo nelle Marche, l’attività dei patronati è notevole . Nel 2013, sono state oltre 350mila le pratiche evase su richiesta di marchigiani. Tra le tante, 18.087 le domande di pensione tra cui 7.584 domande all’Inps di pensione di vecchiaia e anzianità, 3026 domande di pensione di inabilità e invalidità, 7.437 domande di pensione superstiti. Sono state inoltre 38.912 le domande di disoccupazione ordinaria Aspi, 14.477 quelle di disoccupazione requisiti ridotti mini Aspi, 6.250 le domande di indennità di mobilità. Inoltre, sono state 30mila le domande presentate al Ministero dell’Interno per rinnovo titoli di soggiorno e ricongiungimenti familiari.L’elenco prosegue con 7500 domande all’Inail per malattie professionali e 38mila per infortuni sul lavoro.Occorre sottolineare che su 100 tipologie di pratiche previste nel paniere del Ministero del Lavoro per l’attività obbligatoria dei patronati, solo 34 sono remunerate con il contributo del Fondo patronati. Sul totale di 350mila pratiche, solo 100mila sono coperte dal finanziamento del fondo patronati, tutto il resto è gratuito.Nel complesso, il Cepa delle Marche occupa 200 operatori ed è supportato dalla collaborazione di oltre 150 collaboratori volontari.Se la legge di stabilità dovesse mantenere i tagli previsti, il sistema patronati si vedrebbe costretto a ridurre drasticamente il numero dei propri dipendenti, con un taglio di oltre 6.000 posti di lavoro.Va infine sottolineato che il fondo patronati è finanziato dai contributi previdenziali di tutti i lavoratori e non dalla fiscalità generale. Così mentre i lavoratori e le lavoratrici dipendenti continueranno a pagare integralmente i contributi previdenziali all'Inps, lo Stato incamererà la quota oggi destinata alla tutela gratuita per destinarla ad altri scopi non precisati, con il rischio di un fondato vizio di costituzionalità dei tagli previsti.I DATI
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13/11/2014 Nessuno tocchi le nostre donne. Convegno a San Benedetto del Tronto
“Nessuno tocchi le nostre donne”. Questo il titolo del Convegno, che si è tenuto  sabato 22 Novembre 2014 alle 15,30 presso l’Hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto. I Coordinamenti Donne della FNP Cisl di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, hanno ritenuto necessario lavorare in sinergia per affrontare un tema cosi delicato e importante. Proteggere la vita delle donne, infatti, è un dovere ineludibile di tutta la società. Nessuno si senta escluso.
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10/11/2014 A Macerata aperto lo sportello di consulenza legale per le donne vittime di violenza
Attivato il  servizio di consulenza legale per donne vittime di violenza, presso la sede della CISL di Macerata, in via Ghino Valenti 27/35, aperto tutti  i lunedì pomeriggio dalle ore 15,30 alle ore 18, 00 «Tale iniziativa – afferma Lidia Fabbri, responsabile della AST di Macerata – è in sintonia con le finalità individuate nella Piattaforma sulla prevenzione della violenza sulle donne e i minori, elaborata dalla CISL ed in particolare dal Coordinamento Nazionale donne CISL, che parte da un presupposto soprattutto culturale: rimuovere gli ostacoli all'affermazione del diritto ad una vita senza violenza che spesso impedisce l’inclusione sociale e la libertà di poter scegliere.Occorre evitare il rischio dell’indifferenza e della sottovalutazione, specialmente in un momento tanto delicato come quello attuale. Dobbiamo essere vigili nei posti di lavoro, delle relazioni sociali,  fare emergere i pericoli che si nascondono nell'ambiente familiare, perché  spesso sono proprio i luoghi più insospettabili quelli dove si avvertono i segnali di comportamenti degenerativi e molesti. Per questo è importante creare una rete sul territorio, agendo ognuno nel proprio ambito di competenza e mettendo a disposizione le rispettive conoscenze e specificità .» «Siamo inoltre convinti – continua Fabbri – che la crisi economica abbia amplificato l’area di vulnerabilità delle donne nell'ambiente di lavoro, che a volte può trasformarsi da luogo del riscatto e dell’emancipazione femminile a luogo del ricatto e della sottomissione.Secondo il Documento ILO - International Labour Organization 2013, per esempio, nei Paesi dell’Unione Europea tra il 40 e il 50% delle donne hanno subito proposte sessuali indesiderate, contatti fisici o altre forme di molestie sessuali sul proprio posto di lavoro.Donne che non lavorano o che lavorano in condizioni di precarietà sono potenzialmente donne più ricattabili, più esposte, più fragili da un punto di vista sociale e familiare.Informarsi, chiedere, conoscere i propri diritti e le opportunità (anche di patrocinio gratuito) che la legge italiana offre non è facile per molte donne italiane o straniere che vivono in Italia: paura, vergogna, dipendenza economica dal persecutore sono gli ostacoli maggiori.Anche per questo – conclude Lidia Fabbri – desideriamo che la nostra sede sindacale sia sempre più un luogo di accoglienza e di prossimità, dove le donne che vivono questa terribile esperienza possano trovare un  aiuto concreto grazie ad un servizio di consulenza legale che le informi sui propri diritti e che,  in stretta sinergia con la rete presente sul territorio, possa orientarle sulla via della libertà dalla violenza. Perché insieme si può.»Comunicato Stampa
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07/11/2014 Azienda unica per la gestione dei rifiuti: un dovere verso i cittadini
Sta entrando nel vivo, in queste settimane, la discussione sul futuro del sistema integrato di raccolta rifiuti e spazzamento per i Comuni della provincia di Ancona: è il momento di scelte importanti, che segneranno per anni le scelte gestionali e di governo del territorio; a cominciare dall’approssimarsi delle scadenze per il Comune di Ancona. CGIL CISL e UIL della Provincia di Ancona, nel convegno organizzato a Jesi il 1° luglio scorso, hanno ribadito con forza l’importanza della costituzione, a livello provinciale, di un’unica azienda pubblica di gestione dei rifiuti: che razionalizzi le risorse delle diverse aziende pubbliche ora esistenti e che dia, in primo luogo, risposte in termini di efficienza del servizio e di benefici tariffari ai cittadini. A quella iniziativa hanno partecipato diversi amministratori locali - in primis il Sindaco di Ancona e l’Assessore all’ambiente del comune di Jesi - i quali hanno pienamente condiviso l’importanza strategica di un percorso che porti alla costituzione dell’azienda unica: così da ottenere, per il nostro territorio, benefici che diversamente sarebbero di certo vanificati. Ora, a distanza di qualche mese chiediamo alla Politica di essere coerente con quanto pubblicamente dichiarato, costruendo le migliori condizioni affinché un progetto di tale portata possa essere fatto proprio dalle comunità e vivificato dalla convinta adesione dagli attori più interessati: i lavoratori; oggi di Ancona Ambiente, domani di Jesi Servizi, Sogenus, CIS e altri ancora. Occorre dare priorità al risultato strategico, evitando di cadere nelle trappole gestionali: guardando al futuro per elevare qualità e gestione economica del servizio, garantendo però certezza e pieno rispetto delle norme contrattali e di legge; dimostrando cioè, nei fatti, una visione lungimirante della politica nella gestione dei servizi pubblici locali e dei rifiuti in particolare. Se davvero così sarà, CGIL CISL e UIL di Ancona - unitamente con le rispettive categorie sindacali di comparto - sono pronte ad affrontare seriamente quel percorso virtuoso. In caso contrario il territorio perderebbe un’altra rilevante opportunità: ma le responsabilità sarebbero chiare e lavoratori e sindacato sarebbero i primi a denunciarle. L’auspicio è dunque per un rapido e positivo esito del percorso politico, amministrativo e sindacale volto alla creazione dell’azienda territoriale unica per la gestione dei rifiuti.
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07/11/2014 Sinergia Sindacato -Inps Ancona : pagata la cassa integrazione e indennità di mobilità lavoratori A. Merloni
La Fim Cisl Marche ritiene doveroso complimentarsi con l’Inps di Ancona per il lavoro svolto dai suoi impiegati, per l’eccellente organizzazione e la tempestività nel gestire i pagamenti della cassa integrazione e dell’indennità di mobilità per i 900 lavoratori degli stabilimenti marchigiani dell’A. Merloni, in amministrazione straordinaria.  Il 30 settembre scorso sono stati pagati gli arretrati della cassa integrazione in deroga di maggio, giungo, e settembre e il 10 novembre prossimo è stato comunicato che verrà messa in pagamento l’indennità di mobilità del mese di ottobre.   La stretta collaborazione tra sindacato e Inps ha reso possibile l’ottimizzazione del disbrigo delle numerose pratiche assicurando finalmente ai lavoratori, dopo l’approvazione del decreto ministeriale, la tempestiva copertura salariale . Comunicato Stampa 
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05/11/2014 Area ex Merloni e vertenza JP: atti concreti per il Lavoro a Fabriano il 7 novembre
Incontro pubblico VENERDI’ 7 NOVEMBRE alle ore 16.00 a FABRIANO presso l’Aula Magna dell’Istituto commerciale A.Morea, via Mattarella 20,  promosso da Cgil Cisl Uil di Marche ed Umbria unitamente alle categorie dei metalmeccanici Fim Fiom Uilm delle due regioni,   per una verifica sulla attuazione dell’Accordo di Programma per l’area colpita dalla crisi della ex Antonio Merloni e sulla vertenza JP Industries, azienda con 700 lavoratori nata a seguito della procedura di Amministrazione straordinaria della Merloni. Le misure nazionali dell’Accordo di Programma, gestite dal Ministero dello Sviluppo e da Invitalia, non hanno prodotto nessun progetto di attività imprenditoriale e alcun risultato occupazionale. A pochi mesi dalla scadenza dell’Accordo stesso infatti, i 35 milioni di euro giacciono inutilizzati per la rigidità e la farraginosità delle procedure previste, mentre sono stati realizzati solo alcuni interventi con fondi stanziati dalla Regione Marche per un ammontare di circa 5 milioni. D’altro canto, la procedura di vendita dei beni produttivi della ex Merloni alla JP Industries, con contestuale riassunzione di 700 lavoratori, gestita dal Ministero dello Sviluppo, rischia di essere annullata per problemi formali e ricorsi, con il rischio di una ulteriore drammatica emorragia di lavoro. All'iniziativa sono invitati il Ministero dello Sviluppo e la società Invitalia, i Parlamentari, le regioni Marche e Umbria, i Sindaci, le Associazioni di impresa, oltre che ovviamente i lavoratori coinvolti e la cittadinanza.Comunicato Stampa
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05/11/2014 Lavoro e sviluppo: sfide per la comunità
Inaugurazione nuova sede della Cisl di Urbino, giovedì 6 novembre ore 15.00, in via B.Sforza n. 50.Una nuova sede per accogliere meglio gli associati alla CISL e tutti coloro che quotidianamente si rivolgono al sindacato per avere informazioni e assistenza. Presenti i maggiori servizi della Cisl: dall’assistenza fiscale (CAF), al patronato per le domande di pensione, disoccupazione ecc.. (INAS), oltre al sindacato degli Inquilini Casa e Territorio (SICET) per dare risposte sui problemi abitativi, ma anche le categorie della scuola, dei dipendenti delle banche e assicurazioni, dei lavoratori del terziario, del legno e arredamento, dei metalmeccanici, dei pensionati. Dopo l’inaugurazione è prevista una Tavola Rotonda “ Lavoro e Sviluppo: le sfide per le comunità locali” promossa dalla Ast Cisl di Urbino, presso la Sala degli Incisori del Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica - ore 16,00. Ai lavori introdotti da Leonardo Piccinno, responsabile Ast Cisl Urbino, parteciperanno S.E. Mons. Giovanni Tani, Arcivescovo diocesi di Urbino; Maurizio Gambini, Sindaco di Urbino; Viliberto Stocchi, Rettore Università degli Studi di Urbino; Moreno Bordoni, Segretario Provinciale CNA Pesaro e Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl Marche. La cittadinanza è invitata a partecipare.Invito
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04/11/2014 La Cisl a sostegno delle donne vittime di violenza: ad Ancona e Macerata insieme si può
Stipulata dalla Cisl Marche  una convenzione con un’ esperta per l’apertura di due sportelli rispettivamente nelle città di Ancona e Macerata per dare assistenza e sostegno legale  alle tante donne marchigiane che subiscono violenza. Per il Sindacato, che da anni è impegnato con la rete di istituzioni e associazioni nel contrasto alla violenza, l’apertura oggi ad  Ancona,  presso la sede della CISL, di un servizio dedicato alle vittime di violenza, nasce dalla volontà di dare risposta a un bisogno presente nel territorio marchigiano ed in particolare in quello anconetano, dove le varie forme di violenza, dallo stalking, ai maltrattamenti fino alla violenza sessuale,  negli ultimi anni sono in  forte aumento. Da dati forniti dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, emerge che nei primi nove mesi del 2014 sono già stati iscritti 46 procedimenti per violenza sessuale, di cui 35 verso noti e 11 verso ignoti, nel 2013 i procedimenti iscritti sono stati 66, di cui 52 verso noti; i procedimenti per maltrattamenti al 30 settembre 2014 sono 118, di cui 110 verso noti, i procedimenti per stalking 89, di cui 86 verso noti. Dati importanti che evidenziano come spesso la violenza assuma le fattezze di chi è più vicino alla vittima: un familiare, il marito o il compagno, il collega o il datore di lavoro. Per questo molte donne fanno ancora fatica ad uscire dall’ombra: i legami con il carnefice rendono più stretti i vincoli psicologici, culturali, emotivi e annodano, aggrovigliano, stringono fino a bloccare l’iniziativa della denuncia. Informarsi, chiedere, conoscere le opportunità (anche di patrocinio gratuito) che la legge italiana offre non è facile per molte donne italiane o straniere che vivono in Italia; paura, vergogna, solitudine sono gli ostacoli maggiori. « Anche per questo vogliamo che la nostra sede sindacale  sia un luogo di accoglienza e di prossimità. – afferma Cristiana Ilari, responsabile pari opportunità  Cisl Marche - Tra l’altro, la crisi economica ha reso ancora più stretto il rapporto che c’è tra violenza e lavoro, sotto vari punti di vista. Nell’epoca della crisi il luogo di lavoro che dovrebbe essere ed è in generale luogo del riscatto e dell’autonomia delle donne,  rischia di diventare luogo di violenza (abuso, ricatto, molestie, disparità contributiva, salario, posizioni lavorative e mansioni, mobbing e violenza psicologica), spesso in relazione alla condizione di lavoro irregolare e/o precario.- continua Ilari -  Questa è l’area grigia delle vulnerabilità lavorative più esposte dove aumenta il potere ricattatorio del datore di lavoro. Nel macro sappiamo dal Documento ILO, International Labour Organization 2013 che nei paesi dell’Unione Europea, tra il 40 e il 50% delle donne hanno subito proposte sessuali indesiderate, contatti fisici o altre forme di molestie sessuali sul proprio posto di lavoro. E gli ultimi dati regionali sull’andamento del mercato del lavoro nelle Marche confermano il gap per le donne della nostra regione, ancora più penalizzate dalla crisi: nelle attività manifatturiere e nei Servizi le donne occupate nel secondo trimestre del 2014 sono ancora calate del 2,5% (manifattura) e del 3, 4% (altri servizi), 36.492 sono le donne marchigiane in cerca di occupazione, con un tasso di disoccupazione femminile pari all’11,6%, mentre il tasso di disoccupazione  maschile è dell’8,4%.  – conclude Ilari - Donne che non lavorano o che lavorano in condizioni di sfruttamento sono potenzialmente donne più ricattabili, più esposte, più fragili da un punto di vista sociale e familiare. » Alla crisi sono legati anche fenomeni di maggiore aggressività domestica: le frustrazioni del lavoro che non c’è o che viene meno possono minare rapporti, possono far involvere o scivolare personalità e psicologie già vulnerabili e causare un pericoloso fenomeno di protezione o giustificazione da parte della vittima che attende, spesso invano, che cessi la spirale di violenza o di ossessiva persecuzione (stalking). Il servizio di consulenza legale per le donne vittime di violenza, gestito dall’avvocato Raffaella Spettoli, sarà aperto tutti i martedì pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 18, 00 presso la sede della Cisl di Ancona in via Ragnini,4  e a Macerata il servizio partirà da lunedì 10 novembre e sarà aperto tutti i lunedì dalle ore 15,30 alle 18. Uno sportello aperto a tutte le donne per indirizzare e promuovere azioni che possano far uscire la vittima dalla prigione della paura e orientarla in sinergia con la rete presente nel territorio.  Perché insieme si può . Comunicato stampa
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31/10/2014 Disegno di legge Stabilità. Annamaria Furlan: La mobilitazione unitaria si fa su obiettivi condivisi.
Roma, 31 Ottobre 2014 - «Il sistema del fiscal compat è ancora lì come un macigno e non è stato cambiato da nessuno. Occorre rivedere i coefficienti e passare dall'Europa economica e finanziaria all'Europa politica per investire in sviluppo ed occupazione». Lo ha detto il Segretario Generale Annamaria Furlan nel corso del Consiglio Generale della Cisl che oggi ha eletto la nuova Segreteria Confederale. «Ci uniremo a chi vuole battersi per la costruzione di una vera Europa politica» ha sottolineato Furlan. Incalzeremo il Governo Renzi perchè oltre la tattica momentanea utilizzi quello che rimane del semestre europeo per porre il tema di una stagione di cambiamento. Il rientro del debito se non viene corretto ci obbligherà a sforzi di bilancio che inesorabilmente rischiano di condurci ad ulteriori tagli allo stato sociale, allo sviluppo e quindi anche all'occupazione. Ecco perchè la manovra del Governo va cambiata in molti punti, come abbiamo sostenuto nelle nostre mobilitazioni. Per questo saremo in piazza insieme ai pensionati il cinque novembre e l'otto novembre con tutte le categorie del pubblico impiego. Non è con le cariche della polizia, con gli insulti reciproci o le battute mediatiche che usciremo dalla recessione. L'unità sindacale è importante ma bisogna capire per che cosa ci si mobilita insieme e quali obiettivi si vogliono raggiungere. Solo su queste basi si può costruire una mobilitazione unitaria. Se invece il discorso è lo sciopero generale o l'occupazione delle fabbriche, noi pensiamo che sarebbe una strada sbagliata perchè lo pagherebbero i lavoratori nelle loro buste paghe alla fine del mese e le aziende già in difficoltà. Noi invece - ha concluso Furlan - dobbiamo aprire un confronto con Confindustria per cambiare il modello contrattuale e sfidare il governo sul tema delle nuove relazioni sindacali adeguate per alzare la produttività ed i salari dei lavoratori".Il Consiglio Generale della Cisl, riunito oggi a Roma, ha eletto su proposta del Segretario Generale, Annamaria Furlan i componenti della nuova Segreteria Confederale che scendono da otto a sette. I nuovi eletti che faranno parte della segreteria confederale Cisl sono: Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl Sicilia, Giuseppe Farina segretario generale della Fim Cisl, Gigi Petteni segretario generale della Cisl Lombardia, Giovanna Ventura, segretario generale Cisl Piemonte. Sono stati riconfermati segretari confederali Cisl: Maurizio Petriccioli, Piero Ragazzini e Luigi Sbarra. Nella sua introduzione, Annamaria Furlan ha ringraziato i quattro segretari confederali uscenti, Pietro Cerrito, Fulvio Giacomassi, Paolo Mezzio e Liliana Ocmin, per aver dato la loro disponibilità ad un ricambio politico dell'organismo confederale.
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28/10/2014 Benelli QJ: aumentano le preoccupazioni dei sindacati
«Dall'incontro di oggi con l’azienda si confermano ed aumentano, le nostre preoccupazioni sul futuro industriale della Benelli QJ.  - afferma Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Cisl Marche - Invece di assicurarci investimenti ci hanno proposto la disponibilità ad incentivare le uscite volontarie dei dipendenti.»Un Incontro, quello di oggi,  tra la direzione aziendale della Benelli QJ e le Organizzazioni Sindacali Fim Cisl e Fiom Cgil, unitamente alle Rsu aziendali, sulla difficile vertenza aperta dalla comunicazione aziendale di voler procedere ad una riorganizzazione del sito produttivo di Pesaro. «Nonostante le nostre continue esortazioni alla trasparenza, l’azienda rimane evasiva non solo sulla natura delle sue proposte, ma, cosa per noi ancor più grave, si sottrae alle nostre ripetute sollecitazioni di presentare un piano industriale per permetterci di conoscere le sue reali intenzioni sulle prospettive del sito pesarese » afferma Emanuele Chiarotti della Fim Cisl Marche. «Come Fim Cisl Marche, - continua il segretario generale Leonardo Bartolucci - chiediamo di poter avere con urgenza l’incontro già richiesto al Comune di Pesaro, perché vogliamo che questi si faccia portavoce con la proprietà cinese del perché si è determinata questa situazione, e dell’esigenza di tornare ad investire con progetti di sviluppo sul sito produttivo marchigiano.» «Nel rispetto della volontà dei lavoratori e con la loro partecipazione- conclude Bartolucci -  continueremo a manifestare la nostra contrarietà al tentativo di desertificare un altro importante marchio del nostro territorio che ha fatto la nostra storia industriale e ha fatto conoscere Pesaro nel mondo.» Comunicato stampa
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28/10/2014 Corso AIUTO CUOCO, riaperto il Bando di selezione
FINALITÀ’ DEL CORSO E FIGURA FORMATA:L’Aiuto Cuoco è quella figura professionale che fornisce collaborazione al cuoco nella preparazione delle basi e dei semilavorati per la preparazione delle pietanze. DESTINATARI E REQUISITI Il corso è destinato a n° 15 allievi/e giovani e adulti, occupati, disoccupati, inoccupati e lavoratori in mobilità, che abbiano assolto l’obbligo scolastico. I minori devono aver compiuto i 16 anni di età  al momento dell’iscrizione al corso. DURATA E MODALITÀ’ DI SVOLGIMENTO Il corso, della durata di 400 ore, avrà luogo nella Provincia di Ancona e sarà avviato presumibilmente a novembre 2014 e terminerà entro giugno 2015 (per le ore di pratica, le lezioni si terranno in una sede attrezzata con le strumentazioni necessarie). Il corso della durata di 400 ore complessive risulta strutturato in: 88 ore di aula, 184 ore di laboratorio, 120 ore di stage presso aziende/strutture dove i corsisti potranno sperimentare ed applicare sul campo le competenze di base, trasversali e tecnico-professionali acquisite durante il periodo di formazione d'aula/laboratorio e 8 ore di esame finale. Le lezioni avranno la durata di 4 ore ciascuna in fascia pomeridiana, presumibilmente dalle ore 15:00 alle ore 19:00 e, la calendarizzazione sarà concordata con gli iscritti al percorso sulla  base delle esigenze emerse. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE Le iscrizioni si effettueranno utilizzando la modulistica disponibile all'indirizzo internet www.ialmarche.it, o reperibile presso la sede Ial Marche Srl di Ancona, via dell'Industria,17 La domanda redatta sull’apposita modulistica, dovrà essere corredata dei seguenti documenti: - Curriculum Vitae firmato in originale (Allegato 16). - Copia del documento d’identità firmato in originale e in corso di validità; - N° 1 fototessera; - Copia del permesso o carta di soggiorno in corso di validità, per i cittadini non comunitari. Per i minori la domanda di iscrizione dovrà essere firmata dai genitori o da chi ne fa le veci. La documentazione dovrà essere inviata per posta a mezzo raccomandata A/R o consegnata a mano presso la segreteria organizzativa di IAL MARCHE Srl in via dell’Industria n. 17/A, Ancona, ENTRO E NON OLTRE IL 10 NOVEMBRE 2014 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: IAL MARCHE SRL – Via dell’Industria, 17/a – Ancona 60127, indicando sulla busta la dicitura “Aiuto Cuoco – Ancona”. La domanda di partecipazione, regolarmente effettuata, garantisce il diritto alla frequenza del corso previa sottoscrizione del contratto e relativo pagamento della quota di iscrizione da effettuarsi prima della selezione, presso la sede di Ancona, in via dell’Industria, 17/a. L’iscrizione avverrà tramite appuntamento, telefonando al numero 071/2814639. BANDO AIUTO CUOCO
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22/10/2014 Benelli QJ, le istituzioni intervengano per salvare il lavoro
«Non ci stupisce che la prima preoccupazione dei vertici cinesi della Benelli QJ nel presentare il loro piano di riorganizzazione sia stato quello di rivolgersi al Comune di Pesaro e al Presidente della Camera di Commercio di Pesaro. - afferma Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Marche -  Anche al momento dell’acquisizione del sito pesarese avevamo assistito alle stesse dinamiche con le istituzioni  che si prodigavano per apparire come i fautori di una mediazione importante per garantire un futuro a quell'azienda motociclistica che rappresentava un marchio storico, sicuramente tra i più importanti dell’industria provinciale. - prosegue Bartolucci -Peccato che di quel piano industriale che i cinesi ci presentarono ben poco è stato fatto in termini di investimenti, di innovazione tecnologica, di nuovi prodotti da presentare nel mercato, di ampliamento della rete commerciale.»Si era parlato  anche di un ritorno dalle gare motociclistiche per far credere ad un’idea di sviluppo tecnologico dello stabilimento di Pesaro. In realtà è dal 2005 che l’azienda non progetta un nuovo  modello, si limita a fare solo restyling delle moto. In realtà la produzione  non ha mai superato  i 2000 pezzi l’anno, al di sotto di quello previsto sul piano industriale.«Abbiamo assistito ad una produzione che  nel tempo ha perso tante professionalità importanti al suo interno, magari perché non allineate alle scelte della direzione cinese.  Dall'inizio ad oggi l’utilizzo degli ammortizzatori sociali è stata una costante con la quale hanno avuto a che fare i lavoratori della Benelli QJ. Già nel 2009 come sindacati , avevamo coinvolto il Comune e la Camera di Commercio, in occasione di un loro viaggio in Cina, per recapitare ai vertici cinesi nella figura del Presidente Lin Hua Zhong le nostre preoccupazioni sul futuro del sito pesarese rispetto a quello che stava succedendo. - racconta Bartolucci -.Anche in quell'occasione ci fu risposto che pur prendendo atto delle difficoltà del momento, avrebbe operato con “progetti di rilancio per il marchio pesarese, a partire da una più capillare rete di vendita in Europa e dall'imminente lancio di nuovi modelli. »La Fim Cisl Marche, oggi chiede al Sindaco di Pesaro e al Presidente Drudi, rispetto alle tante promesse alle quali sono seguiti pochi fatti, di attivarsi con tutti gli strumenti possibili,  per interloquire con il Presidente e con i vertici del gruppo al fine di evitare una riorganizzazione sul personale che rischia di diventare il segno evidente di un declino del sito pesarese, utile al solo interscambio commerciale con i prodotti cinesi.« Occorre veramente che si scommetta sull'azienda Benelli QJ di Pesaro, e non solo sul suo marchio, con un vero progetto industriale fatto di veri investimenti. - conclude  Leonardo Bartolucci  - Se questo non avverrà sarà una sconfitta anche della politica pesarese, visto che dopo gli “onori” ricevuti al momento dell’insediamento di questa proprietà, oggi deve assumersi le responsabilità e gli “oneri” per evitare che un’altra azienda storica e di grande valenza simbolica si aggiunga alla desertificazione industriale del nostro territorio».Giovedì 23 ottobre è stata convocata l’assemblea dei lavoratori, in cui insieme alle organizzazioni sindacali Fim Cisl e Fiom Cgil, si deciderà la strategia e le iniziative di mobilitazione da intraprendere.Comunicato stampa
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18/10/2014 Mastrovincenzo:" Con il Jobs Day rilanceremo il dialogo"
Intervista a Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl MarcheIL MESSAGGERO 18 Ottobre 2014Stamattina, alle 10, scatta il Jobs Day della Cisl in piazza del Papa. Ad Ancona, come in altre 99 piazze d'Italia, il sindacato chiama a raccolta i lavoratori per spiegare cosa cambia nel mondo del lavoro con la riforma presentata. Perché c'è di più oltre l'articolo 18 dietro al Jobs Act. Sì, ma cosa? «Premetto - afferma il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo - che la modifica delle regole del lavoro non ha mai fatto miracoli sull'occupazione. Il Jobs Act è una legge delega che deve passare alla Camera e poi il Governo dovrà emanare i successivi decreti. Ci sono alcuni aspetti interessanti, altri ancora molto vaghi e possono quindi essere anche insidiosi. Noi guardiamo con interesse al nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti proposto dal Governo, ma potrà rappresentare un'opportunità per aumentare l'occupazione e ridurre la precarietà, solo se sarà accompagnato dalla eliminazione delle tipologie contrattuali poco tutelate e fonte di abusi, come co.co.pro. e false partite Iva, dall'estensione degli ammortizzatori sociali e dal rafforzamento per le politiche attive».  Quali ricadute potranno esserci sul territorio regionale? «Anche per i marchigiani è importante incentivare i contratti stabili ed asciugare l'area del precariato.Anche l'obiettivo del Jobs Act di un sistema universalistico di ammortizzatori sociali potrà essere rilevante per noi, ma deve esserci certezza di tempi e risorse: migliaia di marchigiani attendono da mesi il pagamento della cassa integrazione in deroga.  Quest'ultima va estesa a tutti i lavoratori, collegandola a percorsi di riqualificazione, mentre è necessario rafforzare l'Aspi, l'indennità per chi ha perso il lavoro, portandola ad almeno 24 mesi. Sarebbe importante per la nostra regione anche l'investimento su un moderno sistema di servizi per l'impiego, con forte governance pubblica ed integrazione con il privato».  Qual è la situazione occupazionale nelle Marche?  «Può essere utile dire che a giugno 2014 le assunzioni sono state per l'8,3% a tempo indeterminato, in calo sul 2013, per il 55,2% a termine, il 14,4% in somministrazione e solo il 5,4 % in apprendistato.Poi c'è un 7,5% di lavoro intermittente e un 5% di parasubordinato».  Articolo 18 da salvaguardare o simbolo vuoto da superare?  «È stato un errore riaprire una battaglia politica e mediatica sull'articolo 18. La norma è stata già attenuata nel 2012 dal Governo Monti. Noi crediamo che la sua applicazione debba restare inalterata nei casi di licenziamenti illegittimi di tipo discriminatorio e disciplinare e che al massimo l'eventuale reintegra prevista attualmente prevista in caso di licenziamenti economici possa, per un periodo definito, non essere applicata ai neo assunti, maggiorando il risarcimento economico. La Cisl non ha totem ideologici da difendere, ma è assurdo pensare che rendendo più facili i licenziamenti individuali, si favorisca nuova occupazione». Qual è il senso del Jobs Day della Cisl, una settimana prima della mobilitazione Cgil?  «Ad Ancona, come in tutta Italia, la Cisl scende in piazza per presentare le proprie idee sul Jobs Act, per chiedere atti concreti per lo sviluppo, con misure fiscali, di politica industriale, di sostegno agli investimenti pubblici e privati in conoscenza e innovazione. La Cisl domani (oggi, ndr) sarà in piazza per rilanciare un efficace dialogo sociale, strada obbligata per attivare le energie e le idee utili ad affrontare la recessione equità. Per dialogare: oltre a lavoratori, infatti, ci saranno disoccupati, pensionati e anche alcuni parlamentari marchigiani e rappresentanti del mondo delle imprese».  È ancora scontro sul Jobs Act e intanto si apre anche quello sulla Legge di Stabilità. Regioni in rivolta mentre il governatore delle Marche promuove la Finanziaria. «Ci sono misure interessanti, come gli sgravi per l'Irap, tassa che grava di più sulle aziende ad alta occupazione, e la decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato, anche se va detto che in una fase recessiva, non è il solo costo del lavoro a limitare le assunzioni. Si dovrebbero incentivare gli investimenti e la propensione innovativa delle imprese. Positiva anche la conferma del bonus da 80 euro, che però sin dall'inizio doveva essere modulato con più attenzione ai carichi familiari, e a coloro che ne sono stati esclusi, cioè i lavoratori incapienti con reddito sotto gli 8.000 e i pensionati con assegni bassi. Punti critici, il blocco dei contratti pubblici, l'aumento della tassazione sui fondi pensione, dove i lavoratori specie i più giovani, costruiscono la loro previdenza integrativa, il rischio di aumento delle imposte locali da Regioni e Comuni, a cui la manovra riduce fortemente le risorse. Attenzione poi al Tfr in busta paga,che porta con se il rischio di tasse in più». di Agnese Carnevali Il Messaggero 18 /10/2014 http://youtu.be/toL17pNqpVghttp://youtu.be/iw_7JKD2o90 
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18/10/2014 PIÙ' OCCUPAZIONE - MENO PRECARIETÀ: JOBS DAY, LA CISL IN PIAZZA AD ANCONA
La CISL MARCHE in piazza del Papa ad Ancona, sabato 18 ottobre per la giornata di mobilitazione nazionale per il Lavoro, il Jobs Day : un migliaio di lavoratori, disoccupati, cassaintegrati, pensionati che, con una catena umana, hanno raggiunto Piazza del Papa dove il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, ha presentato proposte e idee della Cisl sul Lavoro. In piazza le testimonianze di vertenze locali come la King, di lavoratori in cassa integrazione e di precari del settore pubblico; anche le storie di chi sta cercando strade per affrontare la crisi, come i lavoratori della Conceria del Chienti che, riunitisi in cooperativa, hanno acquisito il 15% delle quote aziendali o come i lavoratori dell’Auchan, impegnati e coinvolti in un contratto di solidarietà. Presenti anche parlamentari marchigiani e rappresentanti del mondo delle imprese invitati dalla Cisl Marche per confrontarsi con le voci del lavoro e con le proposte del sindacato. Ad Ancona, come in tutta Italia, la CISL in piazza per chiedere scelte concrete per lo sviluppo, con misure incisive di carattere fiscale, il sostegno agli investimenti pubblici e privati, una nuova politica industriale, un utilizzo qualificato dei fondi europei. Sul Jobs Act, recentemente approvato dal Senato, e in attesa del passaggio alla Camera e della emanazione dei successivi decreti delegati, la Cisl guarda con interesse il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, pur nella consapevolezza che la modifica delle regole del lavoro non abbia da sola effetti “miracolistici” sui livelli occupazionali. Il nuovo contratto proposto dal Governo potrà rappresentare una opportunità per aumentare l’occupazione e ridurre la precarietà, solo se sarà accompagnato dalla eliminazione di alcuni contratti poco tutelati e fonte di abusi, dall'estensione degli ammortizzatori sociali e da interventi e risorse per le politiche attive. La Cisl ritiene che l’applicazione dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori debba restare inalterata nei casi di licenziamenti illegittimi di tipo discriminatorio e disciplinare. E’ condivisa la proposta del Governo di un sistema di ammortizzatori sociali a carattere universalistico: per la Cisl la Cassa integrazione va mantenuta ed estesa a tutti i lavoratori, collegandola a percorsi di riqualificazione, mentre è necessario rafforzare l’Aspi, l’indennità per chi ha perso il lavoro, portandola ad almeno 24 mesi. Un percorso di potenziamento delle risorse finanziarie, umane e strumentali può rendere possibile un moderno sistema di servizi per l’impiego con forte integrazione pubblico-privato. Una giornata di mobilitazione nazionale della CISL che ha rilanciato con forza al Governo anche l’importanza del dialogo sociale, per attivare tutte le energie e le idee utili ad affrontare la recessione e promuovere il lavoro e l’equità sociale. Comunicato Stampa
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15/10/2014 I bilanci dei Comuni della provincia di Pesaro - Urbino: le valutazioni di Cgil e Cisl su tasse e tributi locali
La stagione della contrattazione sociale territoriale del 2014 si è confermata difficile e frammentata, in ragione delle elezioni amministrative di metà anno e, soprattutto, di un percorso di approvazione dei bilanci preventivi dei comuni per il 2014 costellato di ulteriori tagli, incertezza normativa e un susseguirsi di proroghe, unitamente ad una scarsa volontà di confronto sui temi indicati nel documento predisposto dalle CGIL CISL UIL provinciali.Il percorso unitario di confronto con i comuni in occasione della presentazione delle linee di bilancio preventivo ha visto confermate tutte le nostre preoccupazioni:Aumento pressoché generalizzato della pressione tributaria locale, in particolare attraverso la Tasi e con l'utilizzo pieno della leva dell'addizionale Irpef fino al massimo previsto dello 0,8%. L'ulteriore taglio dei trasferimenti agli enti locali determinato dal Decreto 66 del marzo 2014 ha determinato come conseguenza immediata l'innalzamento delle aliquote per poter recuperare il taglio. La Tasi, come da noi denunciato lo scorso anno con l'indegno teatrino della finta abolizione della Imu sulla prima casa, si è rivelata per quello che è. Di più: la scomparsa delle detrazioni previste in precedenza e il campo libero sostanziale agli enti locali nel determinarle, ha già creato nel nostro territorio una situazione fortemente disomogenea e portatrice di iniquità. Sono infatti 20 i comuni che hanno deliberato una Tasi con una aliquota alta, al 2,5, e solo 12 tra questi hanno previsto detrazioni, peraltro diverse tra loro, prevalentemente legate o alla rendita catastale o alla presenza di un figlio minore di 26 anni. Solo 4 comuni nel nostro territorio, nello specifico Mondolfo, Mondavio, Fano e Pesaro, hanno previsto una detrazione legata all'Isee, così come proposto da CGIL e CISLIn ogni caso la maggioranza dei Comuni ha deliberato una aliquota Tasi che parte dal 2 per mille fino alla massima del 2,5. Otto comuni hanno innalzato anche l'addizionale Irpef rispetto allo scorso anni e sono solo 11 su 59 i comuni che hanno previsto una soglia di esenzione, solo due (Pesaro e Monteporzio) quelli che giustamente hanno differenziato l'aliquota in base agli scaglioni Irpef.  Allo stesso modo il passaggio del tutto tardivo della gran parte dei comuni dalla vecchia Tarsu alla Tari (tariffa sui rifiuti) ha determinato un aumento generalizzato della tariffa, pur in presenza di un investimento importante delle due aziende multiservizi sulla raccolta differenziata.Fatta eccezione per il Comune di Pesaro, il solo nella provincia ad aver applicato, in seguito ad un confronto col sindacato, l'Isee lineare sulle tariffe dei servizi educativi, tutti gli altri Comuni o non lo utlizzano affatto oppure lo applicano attraverso un sistema a scaglioni fortemente produttivo di iniquità nell'accesso alle prestazioni sociali agevolate.Sul fronte delle uscite, almeno laddove c'è stato un confronto proficuo con le organizzazioni sindacali, si è cercato di mantenere inalterato il livello quantitativo e qualitativo dei servizi sociali erogati. Non dimentichiamo però che stenta a decollare, anzi sta perdendo pezzi, quel sistema di welfare innovativo e congruo rispetto ai nuovi e ai vecchi bisogni sociali, anche a causa di una assenza di carattere normativo e programmatorio della Regione Marche.Del tutto insufficiente e comunque limitato a solo 15 comuni su 59 (dato bilanci consuntivi 2012) il recupero di entrate da lotta all'evasione fiscale sia sui tributi locali sia sul fronte delle segnalazioni che i comuni potrebbero, per legge, fare alle autorità competenti. Appena 5 euro per abitante, 1,6 milioni di euro complessivamente indicati a bilancio da recupero evasione, di cui ben 900mila euro dal Comune di Pesaro.Stentano a decollare, fatta eccezione per Pesaro e pochi altri enti, quegli interventi anticrisi da noi fortemente voluti e sostenuti per aiutare le famiglie dei lavoratori colpiti dalla crisi, interventi finalizzati che, se coordinati con adeguate politiche attive per il lavoro, contribuirebbero ad evitare l'entrare nelle fasce di povertà per molte famiglie e persone del nostro territorio. Ora l'assoluta priorità, per noi, deve essere l'emergenza lavoro e sociale. L'unico intervento coordinato tra comuni che esiste è quello che fa capo, meritoriamente, all'ambito sociale di Fossombrone, frutto di un lavoro condiviso col sindacato.Infine, ancora in alto mare, le scelte degli enti locali verso un associazionismo tra enti finalizzato alla migliore gestione possibile, in un'ottica di efficienza, efficacia, utilizzo razionale delle risorse finanziarie e professionali. A parte l'esperienza di Vallefoglia, nessun'altra esperienza di fusione tra comuni è in atto. Le Unioni Comunali attualmente in essere dovrebbero effettuare quel salto di qualità nella gestione associata dei servizi senza il quale rischiano di essere una mera sovrastruttura. Del resto, senza una adeguata normativa regionale, ancora ferma nelle aule del consiglio regionale, di sostegno all'associazionismo tra comuni, il sistema stenterà ancora a partire. Valuteremo, in ogni caso, nel merito, le proposte che per ora sembrano venire positivamente dai comuni dell' ambito sociale di Pesaro in questa direzione.In ogni caso CGIL e CISL valutano non più rinviabile, in assenza di un cambio di passo da parte del Governo in tema di trasferimenti agli enti locali, una politica di bilancio dei nostri comuni per il 2015 che dovrà necessariamente, per noi, essere improntata ad una diminuzione delle pressione tributaria locale, ad una sua più equa impostazione, ad una lotta senza quartiere all'evasione fiscale, a politiche sociali per il territorio più corrispondenti ai bisogni emergenti, ad un nuovo protagonismo degli enti locali, insieme, per un governo del territorio in cui la logica del campanile lasci spazio a quella di una comunità coesa nell'affrontare la crisi e le sfide che essa impone.
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14/10/2014 JP Industries, Regioni e Sindacati scrivono al Governo
Cgil Cisl Uil di Marche ed Umbria, insieme ai Presidenti delle due Regioni hanno chiesto un incontro urgentissimo al Governo per affrontare la gravissima situazione occupazionale della JP Industries e del relativo Accordo di Programma per la reindustrializzazione delle aree colpite dalla crisi della ex Ardo. La procedura di vendita della JP Industries, gestita dal Ministero per lo Sviluppo economico, rischia incredibilmente di essere annullata per criticità formali. Intanto le misure nazionali dell'Accordo di Programma non stanno producendo alcun esito. A pochi mesi dalla sua scadenza, non è infatti stato approvato alcun progetto di rilancio occupazionale e 35 milioni di € giacciono inutilizzati. Questo mentre analoghe misure regionali hanno prodotto l'avvio di oltre 40 nuove iniziative imprenditoriali sullo stesso territorio. Una situazione grave ed inaccettabile che coinvolge 2.000 lavoratori marchigiani ed umbri, senza contare l'impatto sulla filiera dell'indotto di piccole imprese, e che rischia di produrre effetti irreversibili sulla coesione sociale ed economica delle due regioni.La lettera al Governo
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13/10/2014 Mercantini Mobili, il confronto con i sindacati
Continua la lenta ed inesorabile liquefazione del sistema manifatturiero della provincia di Pesaro - Urbino. Lunedì 13 ottobre si aprirà il confronto sindacale sulla dichiarazione di esubero della ditta Mercantini Mobili di Piandimeleto, azienda storica del territorio guidata dal ex presidente di Confindustria peraltro sita in una zona particolare per la sua dimensione orografica e per la mancanza di un tessuto produttivo esteso. L’azienda dichiara 50 esuberi dovuti alla cessazione di una fase lavorativa e all’esternalizzazione di tale produzione. Chiuderà il nuovo capannone utilizzando solo la sede storica. L’azienda aveva già utilizzato gli ammortizzatori sociali e nessun segnale preannunciava tale grave decisione: 50 esuberi su 110 dipendenti con una età media di 40 anni\45 anni e per nessuno di loro  è possibile un meccanismo di accompagnamento  celere alla pensione. Un vero dramma sociale. Questa ulteriore vertenza aziendale pone nuovamente l’esigenza di avviare un confronto istituzionale per affrontare la grave crisi della provincia di Pesaro Urbino. La Cisl ha più volte denunciato la grave crisi che sta investendo questa provincia: si rischia il dissolvimento delle filiere del settore mobile e metalmeccanico. Per questo la Cisl chiede immediatamente la convocazione di un tavolo istituzionale con il coinvolgimento della Regione per adottare misure straordinarie a sostegno del sistema manifatturiero per ripensare il modello di sviluppo del territorio. In questa crisi pesa molto l’inerzia della classe politica che non ha mai affrontato questa difficilissima situazione occupazionale e produttiva . Non si può più aspettare: le strategie e le azioni a medio e lungo termine sono così impegnative che richiedono uno sforzo di concertazione e di confronto tra tutti i soggetti istituzionali e associativi per avviare quelle azioni di sostegno e di innovazione tecnologica industriale del nostro territorio, individuando sin d’ora quali sono i progetti di sostegno di innovazione e di riqualificazione. Ricordiamo a tutti i soggetti istituzionali che partirà nei prossimi mesi la programmazione dei fondi europei: quali sono le idee quali sono i progetti, quale tipo di programmazione e quale utilizzo si vuole fare della prossima programmazione dei fondi europei? Basta solo la volontà di qualche illuminato sindaco oppure occorre una visione strategica condivisa ed altamente innovativa in termini di contenuti e di progetti? La Cisl di Pesaro Urbino ritiene che sia la regione Marche con i suoi assessorati competenti ad accompagnare il nostro territorio in questa delicatissima fase. La vicenda della Mercantini che non sarà l’ ultima di triste ed inesorabile destrutturazione del nostro sistema produttivo sia da monito per i Nostri politici ed amministratori (locali regionali e nazionali) per intervenire immediatamente.
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10/10/2014 Lavoro in genere: (Ri)pensare le pari opportunità
(Ri)pensare le pari opportunità è un progetto che si propone di riconsiderare e rivedere le politiche di genere, per il superamento teorico dello strumento delle pari opportunità e delle sue ricadute nelle politiche regionali, per eliminare le disparità e promuovere l'empowerment femminile migliorando la  qualità e l'efficacia delle politiche.CGIL CISL UIL Marche hanno aderito e partecipato attivamente al progetto, ideato dall Osservatorio di Genere di Macerata e finanziato dall'Assessorato alle Pari Opportunità della Regione. (Ri)PARO ha permesso di indagare il mondo del lavoro femminile nel settore tessile/calzaturiero e quello delle imprese agricole.Venerdì 17 ottobre 2014 a Macerata presso la Sala Castiglioni-Biblioteca "Mozzi-Borgetti" si terrà alle ore 9.30 " Lavoro in genere" focus sui primi risultati del progetto.
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10/10/2014 Ossi duri si diventa, prevenire l'osteoporosi si può
Mercoledì 15 ottobre 2014, ore 16,30 Sala Convegni, Fondazione Colocci, JesiIn occasione della Giornata mondiale sull’osteoporosi del 20 ottobre, presso la Fondazione Colocci di Jesi si svolgerà il 15 ottobre dalle ore 16.30 il convegno, promosso dal sindacato dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, Regione e Asur Marche, “Ossi duri.. si diventa” nell’ambito della Campagna informativa di prevenzione contro l’osteoporosi.Marisa Branchesi del coordinamento donne Fnp Cisl di Jesi, introdurrà i lavori presentando i risultati della campagna di raccolta firme per sollecitare la Regione Marche ad emanare una legge regionale per la prevenzione dell’osteoporosi. Una patologia molto diffusa che colpisce soprattutto le donne oltre i cinquant’anni di età e che se non viene riconosciuta in tempi giusti causa la mortalità nel 20% dei pazienti e disabilità motoria nel 40% dei casi con un rischio di permanenza in strutture di lungo-degenza sei volte maggiore.Tra i relatori il dott. Ferdinando Silveri della clinica Reumatologica dell’Ospedale di Jesi AV2 che illustrerà il lavoro del gruppo tecnico regionale a partire dall’analisi dei fattori di rischio di tale patologia.I lavori, moderati da Teresa Brazzini del coordinamento donne UilpUil di Jesi, saranno conclusi da Aurora Ferraro, Segretaria regionale Spi Cgil Marche.Jesi, 10 ottobre 2014
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08/10/2014 18 OTTOBRE JOBS DAY AD ANCONA IN PIAZZA DEL PAPA GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE PER IL LAVORO
Sabato 18 Ottobre alle ore 10,00 ad Ancona - Piazza del Papa, manifestazione regionale in occasione del JOBS DAY, 100 PIAZZE PER IL LAVORO, giornata di mobilitazione nazionale per il lavoro promossa dalla Cisl. La Cisl scende in piazza per ascoltare e dare voce a lavoratrici, lavoratori, giovani, disoccupati e cassaintegrati, per dare un contributo al dibattito sulle vere questioni del lavoro e non solo. Più tutele, nuovi ammortizzatori e formazione per chi perde il lavoro; si al contratto a tutele crescenti che a regime prevede l’attuale assetto dell’art.18 e riduce la precarietà dei giovani ( false Partite IVA, Co.Co.Co P.A., Co,Co,Pro., Associati in Partecipazione), forte riduzione delle tasse per i lavoratori e pensionati; più investimenti per creare occupazione; una nuova politica industriale, infrastrutture efficenti e minori costi sull’energia: sono alcune delle proposte avanzate al Governo che la Cisl porta in piazza . Durante la manifestazione si alterneranno testimonianze di lavoratori, giovani, disoccupati con interventi di imprenditori e Parlamentari marchigiani. Alle ore 9,30 è previsto l’arrivo ad Ancona di 1000 partecipanti in Piazza Cavour per poi raggiungere, con una lunga catena umana per le vie principali della città, Piazza del Papa.Per i partecipanti che vogliono usufruire dei pullman E' NECESSARIO PRENOTARSI contattando la sede Cisl a te più vicina  LE PROPOSTE DELLA CISL SUL JOBS ACT: DOCUMENTO INTEGRALE LE PROPOSTE DELLA CISL SUL JOBS ACT: SINTESI LE PROPOSTE DELLA CISL SUL JOBS ACT: IL VOLANTINO PROPOSTE A SOSTEGNO DEL LAVORO AUTONOMO  
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08/10/2014 Indesit,conferma gli impegni e il rispetto degli accordi nell'incontro tenuto al MiSE
Nel primo incontro ministeriale, svoltosi  ieri a Roma, per la verifica dell' attuazione dell’ accordo, sottoscritto al MiSE nel dicembre del 2013, tra Direzione Aziendale Indesit, Sindacati di categoria,  Coordinamento RSU, rappresentanti del Governo e Istituzioni locali, sono stati confermati dalla Direzione Aziendale tutti gli impegni riguardanti la destinazione produttiva delle aree di Fabriano ( stabilimenti di Albacina e Melano) Caserta (Carinaro) e Comunanza. La Direzione Indesit ha, inoltre, presentato e informato i rappresentanti sindacali e le Istituzioni, presenti all'incontro, la realizzazione delle  azioni previste dall'accordo rispetto a: le allocazioni produttive della fabbrica casertana, la prima interessata dai cambiamenti  e dagli investimenti, già realizzati per un totale di 24 degli 83 milioni di € previsti ( 16,5 a Fabriano, 5 a Comunanza,2,5 a Caserta ); le internalizzazioni realizzate dell'attività di IT Service e call center con conseguente riqualificazione del personale dedicato a tali servizi Indesit ; alle condizioni del mercato, nel quale la contrazione delle vendite in Russia e nel' Europa occidentale è parzialmente compensata dalla crescita del Regno Unito e dell'Italia. Le vendite del secondo trimestre del 2014 sono inferiori a quelle dello stesso periodo del 2013 e si sommano le conseguenze negative determinate dal cambio valutario del rublo e della lira turca. Relativamente agli esodi volontari finora registrati l' azienda ha comunicato che sono uscite 80 persone alle quali si aggiungono altre 39 lavoratori ancora in forza che hanno già comunicato la volontà di uscire. L' incontro è stato anche l' occasione per porre a Indesit domande sulla vendita del Gruppo all'americana Whirlpool. È ancora atteso il pronunciamento della Autorità Antitrust, garante della concorrenza nel mercato, sulla vendita, mentre il Tribunale di Ancona ha autorizzato la vendita nel mese di agosto. Solo dopo il via libera dell'Antitrust potrà essere completata l'acquisizione del pacchetto di azioni che daranno a Whirlpool la proprietà del pacchetto azionario di maggioranza. «Ritenendo l' accordo di dicembre firmato la MiSE il principale strumento di tutela e la principale garanzia degli impegni presi nei confronti dei lavoratori - afferma la Fim Cisl - abbiamo chiesto al Governo di farsi garante e parte attiva affinché l' attuazione dell' accordo e la realizzazione del piano industriale, oggi totalmente confermati da Indesit, vengano confermati e considerati intangibili anche dopo il passaggio societario» . A tal proposito i sindacati hanno avuto, dai rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico ,una risposta positiva e la disponibilità a realizzare, quanto prima,  un incontro con i rappresentanti della nuova proprietà. Nei prossimi giorni ci saranno le assemblee informative in tutti gli stabilimenti produttivi,nella sede centrale e in quella di Milano.
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07/10/2014 La Cisl solidale con i ragazzi del centro "Grizzly"
La Cisl di Fano esprime sdegno e profondo risentimento per il vile gesto subito dal centro autogestito Grizzly domenica scorsa. Si tratta di un grave atto vandalico: bruciata la libreria con più di duecento volumi che i giovani dell’associazione avevano messo in piedi, distrutti i sanitari e le tubature del bagno che hanno allagato parte dello stabile. Sul muro laterale sono state disegnate una svastica con a fianco la scritta Dux. Questi gesti, lesivi della libertà di associazione e distruttivi di uno spazio aperto al confronto e al dibattito sociale, sono un preoccupante segnale di una cultura violenta e non inclusiva presente seppur parzialmente nella nostra società. Ci auspichiamo che tutte le forze associative politiche e sindacali del comune di Fano e del suo territorio rafforzino l’impegno per la costruzione di una società solidale, inclusiva e aperta a tutti gli spazi e momenti di confronto, di dibattito e di aggregazione .
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06/10/2014 Cementificio SACCI , salvi 80 lavoratori grazie ai contratti di solidarietà
Diminuire l’orario di lavoro per mantenere l’occupazione in caso di crisi aziendale e quindi evitare la riduzione del personale: è quanto prevedono i contratti di solidarietà, introdotti dalla legge 863/84. Uno strumento utilissimo, ma che purtroppo ha trovato scarsa applicazione nello scenario di crisi nazionale. Nei giorni scorsi, però, circa 110 lavoratori hanno potuto constatare di persona e sulla propria pelle la bontà di contratti di solidarietà. È accaduto in due aziende diverse, nella “Sacci Spa” di Castelraimondo (Macerata) e nella “Margaritelli” di Mantignana (Perugia). Nel primo caso i contratti di solidarietà hanno interessato gli 80 addetti del cementificio, precedentemente dichiarati in esubero dall'azienda. È la prima volta che questo tipo di contratto viene applicato in un’azienda del cemento, perché nemmeno in grosse vertenze con colossi del settore, come Italcementi e Buzzi Unicem, si era riusciti a far ricorso a questo strumento, soprattutto a causa della riluttanza delle imprese. Sacci apre uno scenario nuovo, e dimostra che in determinate situazioni anche in questo comparto si possono trovare soluzioni utili a non disperdere le professionalità, nonostante i numeri da brivido della crisi e grazie all'impegno di tutte le parti sociali. Quello del cemento è il comparto più devastato dalla crisi di questi anni: dai 47 milioni di tonnellate di cemento prodotto nel 2007 sì è arrivati agli attuali 20 milioni, con prospettive al ribasso anche per il 2015.
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01/10/2014 Convenzione “Welfare nelle Marche”
E’ stata firmata, nei giorni scorsi presso l’Università di Urbino, la convenzione per finanziare una ricerca - azione sul Welfare nelle Marche. Tra i firmatari: il Dipartimento di Economia, Società Politica (DESP) dell’ Università degli Studi di Urbino, tutti gli Ambiti Territoriali Sociali della Provincia di Pesaro – Urbino, il Centro Servizi Volontariato Marche, la Legacoop e la Confcooperative Marche, la Cgil e lo Spi – Cgil di Pesaro – Urbino, la Cisl Marche e la Federazione pensionati Marche.La convenzione, che avrà una durata di 18 mesi, vuole analizzare, con il contributo di tutti i soggetti, l’attuale sistema territoriale di politiche e servizi sociali ed educativi per elaborare strategie e indicazioni di miglioramento, tenendo conto dell’attuale contesto di crisi socio - economica, di vincoli di bilancio e di crescita dei bisogni sociali.Si lavorerà sulla ricerca, con la prospettiva di conoscenza delle criticità del welfare e delle potenzialità del territorio, contribuendo alla crescita del welfare territoriale; la formazione, verranno organizzati workshop e seminari informativi per un confronto e aggiornamento con gli operatori sociali; l’azione, i risultati saranno messi a disposizione dagli enti del territorio per migliorare le strategie impiegate nel settore.    
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01/10/2014 Jobs Act: Annamaria Furlan, non usiamo il lavoro per dividere
«Non si può usare il tema del lavoro come strumento ideologico di separazione» invece di considerarlo come «la risorsa straordinaria quale è». Lo ha detto il segretario generale aggiunto della Cisl, Annamaria Furlan, intervenendo in una delle sue prime uscite pubbliche come designata alla successione di Raffaele Bonanni, alla fiera 'Expo Training' di Milano. Secondo Furlan, «questo non è più consentito» di fronte ai «veri problemi che abbiamo che riguardano principalmente la disoccupazione, con oltre tre milioni di disoccupati ed il 45% dei giovani senza uno sbocco, la produttività, la competitività e la lotta alla criminalità organizzata che si è infiltrata anche nei grandi appalti pubblici e avvelena il Paese. Queste sono le grandi questioni che vanno affrontate. Basta speculazioni sul lavoro». E' quanto ha affermato Furlan, sull'anticipo del Tfr in busta paga. «Il Tfr è meno tassato dello stipendio – ha spiegato Furlan - non vogliamo che in questo modo i lavoratori paghino più tasse anche su quello. Siccome parliamo di soldi dei lavoratori e delle lavoratrici e non di altri, bisogna vedere le cose in modo chiaro, bisogna fare cose serie. Quindi, l'anticipo del Tfr in busta paga, può anche essere utile, in modo del tutto volontario, però, serve che sia premiante per i lavoratori». Furlan ha ricordato che «il Tfr, infatti, è tassato meno della busta paga, se noi ne portiamo una parte in busta paga, come viene tassata, come il Tfr o in modo diverso?». La sindacalista sostiene poi che «abbiamo sentito questa discussione sulle piccole imprese che non ce la fanno» ad anticipare i soldi del Tfr. Di conseguenza «interverrebbero le banche sfruttando il denaro preso in prestito dalla Bce allo 0,5%, ma questo ai lavoratori quanto costa?» Da qui l'invito del segretario generale aggiunto della Cisl al Premier Renzi ad aprire un confronto per «veder le cose in modo chiaro». Ed al Presidente del consiglio che si è domandato dove fossero i sindacati mentre si creava lavoro precario ha sempre replicato Furlan: «Forse era distratto in questi anni, ma non importa. Noi ci siamo battuti con grande forza contro il precariato e le nostre proposte sono sotto gli occhi di tutti. La sfida di Matteo Renzi che vuole confrontarsi con i sindacati su alcune questioni è una notizia estremamente positiva», ha poi aggiunto Furlan e riferendosi all'apertura del presidente del Consiglio ha detto che «così la voglio e la dobbiamo vivere. L'uomo solo al comando è un po’ complicato. Ci vuole un confronto vero con chi il lavoro lo rappresenta come il sindacato confederale». «Noi stiamo in mezzo alla gente in ogni città». Ha ribadito Annamaria Furlan sulla possibilità di scenderà in piazza con la Cgil per contrastare le decisioni del governo sull'art.18. «Noi – ha precisato - abbiamo deciso già da tempo per il 18 ottobre una nostra iniziativa di sensibilizzazione in tutte le città ed in tutte le regioni sui temi dello sviluppo e del lavoro ma anche su quanto pesano le tasse sulla busta paga. Con la Cgil ci incontriamo costantemente tra organizzazioni sindacali, su alcuni temi abbiamo opinioni comuni, su altri possiamo avere opinioni diverse. ma questo non significa non  poter contribuire insieme in maniera positiva sul dialogo sociale e per lo sviluppo economico». Ed infine un altro punto del programma della Cisl su cui il segretario generale aggiunto si è soffermato è «su quanto anche la riforma Fornero delle pensione debba essere rivisitata. Vogliamo portare le nostre idee tra la gente – ha chiarito Furlan - non basta una piazza, ci vuole un lavoro molto diverso, bisogna sensibilizzare i lavoratori i pensionati e soprattutto i giovani». Roma 1 ottobre 2014fonte: Labor TV Cisl Nazionalehttp://www.cisl.it/sito.nsf/le-notizie/2014/10/01/cisl-furlan-tfr-jobs-act-lavoro?OpenDocument
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30/09/2014 La Cisl Marche a confronto con i quattro Rettori degli Atenei marchigiani
Un confronto con i quattro rettori delle Università marchigiane sul  tema del cambiamento. “Non è più come prima”, il titolo del percorso formativo per operatori e dirigenti della Cisl Marche, il cui appuntamento introduttivo si è svolto oggi ad Ancona. Il mondo del lavoro e quello della conoscenza si interrogano a vicenda per affrontare il cambiamento che tutti stiamo vivendo, in termini non solo di riflessione intellettuale e di ricerca concreta, ma anche di scelte strategiche e organizzative. «Bisogna cambiare il nostro paradigma - ha sostenuto Ivo Lizzola, Docente di Pedagogia sociale dell'Università di Bergamo - per ricostruire il paese a partire dai giovani, il rapporto con i quali interroga il sindacato sulla sua visione strategica e sul suo posizionamento». Una nuova alleanza tra Università e mondo sindacale per esplorare nuove piste di sviluppo sostenibile e inclusivo, a partire dalle comunità territoriali. Secondo Vilberto Stocchi, Rettore dell'Università di Urbino «proprio dal territorio bisogna ripartire attraverso coalizioni capaci di generare nuove risorse, in particolare per i giovani». Della «necessità di mettersi sulla strada dell'economia della conoscenza, generando quel pensiero critico che la modernità ci richiede», ha parlato Luigi Lacché, Rettore dell'Università di Macerata. Secondo Sauro Longhi, Rettore dell'Unversità di Ancona, «è dalla valorizzazione della conoscenza che nasce quell'energia che permette a tanti giovani di intraprendere un loro progetto, anche imprenditoriale». Flavio Corradini, Rettore dell'Università di Camerino ha infine sottolineato «la necessità di superare le rigidità, lavorando per integrare i saperi, sviluppare competenze trasversali ed apprendere una pluralità di linguaggi». I quattro atenei marchigiani saranno ancora partner della Cisl Marche nel percorso formativo destinato ad oltre  cento sindacalisti e aperto agli studenti universitari, che si articolerà, tra novembre e aprile 2015, nelle sedi dei quattro atenei marchigiani. Verranno  approfonditi  i temi della rappresentanza, del welfare, dello sviluppo e  del cambiamento organizzativo. I lavori sono stati introdotti dal Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo e conclusi dal Segretario della Cisl nazionale, Pietro Cerrito.   
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30/09/2014 L’industria metalmeccanica va salvaguardata, continua a perdere posti di lavoro senza alternative occupazionali. Sveglia politica, se ci sei dimostracelo
Aziende chiuse e situazioni di crisi, l’industria metalmeccanica pesarese continua a perdere pezzi e posti di lavoro senza generare alternative. Aziende storiche per il territorio come il Cantiere Navale di Pesaro (50 dip. + 250 dip che lavoravano nell’indotto), la BVB del gruppo Marcegaglia di S. Lorenzo in Campo (100 dip), multinazionali come SWK nello stabilimento di Fano (80 dip), l’ultimo episodio di cronaca la King di Fano (45 dip) sono solo alcuni esempi di aziende che hanno avuto visibilità mediatica e aiuto istituzionale nel momento della loro chiusura, che però non possono essere viste nel loro singolo bisogno, perché nell’insieme ci dicono che il nostro territorio si sta impoverendo e che non ci sono alternative occupazionali senza industria. Ancora oggi ci sono tante situazioni di crisi in cui siamo intervenuti con la gestione dei contratti di solidarietà e di cassa integrazione; per citarne solo alcune ci preoccupa la situazione della Cima (90 dip) dove abbiamo un ritardo nel pagamento degli stipendi e siamo in attesa di incontrarci in regione sul piano industriale che deve presentare; ci hanno comunicato la chiusura della CF LIGHT Division di Pietrarubbia (40 dip.) che già versava in una difficile situazione finanziaria; problemi ci sono alla Lav Fer di Acqualagna (50 dip.) in cui l’azienda è in ritardo nel pagamento degli stipendi perché lo Stato è in ritardo nel pagamento degli appalti, alla PRB di Fermignano (100 dip) che ha un concordato in continuità, alla Tallarini di Orciano che ha problemi di accesso al credito. Tutte queste situazioni unitamente agli importanti numeri dell’artigianato (si sono persi circa 1500 posti di lavoro negli ultimi due anni e dove il pagamento della cassa integrazione è ferma ai primi mesi dell’anno) ci dicono che a tutti i livelli (locali e nazionali) e tra tutti i soggetti interessati (politica e istituzioni, parti sociali, soggetti formativi, ecc.) vanno prese decisioni per sostenere la buona industria, per riqualificarla, per farla continuare a vivere a discapito di un sistema che vede difficile l’accesso al credito, un passaggio generazionale spesso inadeguato, un elevato costo energetico e burocratico, poca disponibilità al rischio e agli investimenti, cause che spesso si scaricano alla fine sui dipendenti. Per tutte queste motivazioni come Fim Cisl abbiamo organizzato una manifestazione nazionale il 30 settembre davanti a Palazzo Chigi per portare la crisi davanti ai palazzi che contano, per dare la sveglia alla politica perché non c’è più tempo da perdere.
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29/09/2014 Università e Cisl Marche: insieme per affrontare il cambiamento
Non è più come prima, siamo di fronte o meglio già dentro ad un nuovo inizio. E’ la consapevolezza della Cisl Marche per la quale il lavoro e i lavoratori rimangono al centro dell’attività sindacale in un tempo, come quello di oggi, dove fare rappresentanza, contribuire allo sviluppo dei territori, promuovere il benessere delle persone sono attività più complesse e difficili. Da questo nasce l’esigenza di un percorso formativo destinato agli operatori e ai dirigenti della Cisl Marche in collaborazione con le Università marchigiane, che prenderà avvio domani 30 settembre ad Ancona..  I Rettori dei quattro Atenei, di Urbino, Ancona, Camerino e Macerata, Vilberto Stocchi, Sauro Longhi, Flavio Corradini, Luigi Lacchè parteciperanno al confronto, con la Cisl Marche,  sull'approccio scelto dalla formazione universitaria per affrontare il cambiamento, che tutti stiamo vivendo, in termini non solo di riflessione intellettuale e di ricerca concreta, ma anche di scelte strategiche e organizzative. Per il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo «l’obiettivo è quello di sviluppare una formazione che accompagni in maniera costante e continua la nostra azione sindacale e permetta di costruire una rete di dialogo e collaborazione con le Università del territorio». La rappresentanza, lo sviluppo, il welfare e il cambiamento organizzativo sono i temi su cui si incentra il percorso di studio che si articolerà, tra novembre e aprile 2015, nelle sedi dei quattro atenei marchigiani. Gli appuntamenti formativi della Cisl Marche saranno aperti agli studenti universitari. COMUNICATO STAMPA
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26/09/2014 Aggregare le municipalizzate per contenere i costi e migliorare i servizi
Il futuro del sistema dei servizi pubblici locali nella provincia di Macerata al centro del dibattito della tavola rotonda “ Cosa bolle in pentola?” tenutasi oggi a Macerata. L’iniziativa promossa da  Cgil, Cisl , Uil e i sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, FlaeiCisl,Uiltec Uil e Federutility ha visto la partecipazione dei  Sindaci dei maggiori Comuni del maceratese e del Presidente della Provincia per confrontarsi insieme al sindacato sulle opportunità e prospettive legate al  processo di aggregazione delle aziende municipalizzate presenti nel territorio. Un incontro aperto anche agli amministratori delle cinque aziende pubbliche che gestiscono acqua e gas in buona parte della provincia, per rilanciare l’importanza di un percorso di accorpamento che porti alla costituzione di un’unica azienda per tutto il maceratese, una proposta che Cgil, Cisl e Uil sostengono da anni. «L’idea  è quella di un sistema più efficiente e meno costoso per i cittadini. – sostengono i sindacati -  Un’azienda unica significherebbe innanzitutto la riduzione dei costi esorbitanti della governance delle cinque aziende, per un costo annuo di circa 700 mila euro  – proseguono - Un risparmio che potrebbe essere di certo impiegato per contenere le tariffe, effettuare i necessari investimenti sulle reti e le infrastrutture, avviare percorsi di riqualificazione e aggiornamento professionale dei lavoratori di queste aziende. A tutto vantaggio della qualità complessiva del servizio erogato ai cittadini. » Un progetto che sembra aver convinto tutti. Sindaci e amministratori delle aziende hanno accolto la proposta di avviare uno studio di fattibilità che tracci le tappe di un percorso di aggregazione e ne evidenzi i benefici in termini di risparmi ed efficienza. «Del resto il cambiamento per le nostre municipalizzate sembra ormai un passaggio inevitabile, visti i tagli radicali annunciati dal Governo su questo settore e il piano di razionalizzazione predisposto da Cottarelli. – ribadiscono Cgil, Cisl, Uil insieme a  Filctem Cgil, Femca Cisl, FlaeiCisl,Uiltec Uil  -  Per troppo tempo si è mancato di lungimiranza ed ora non possiamo permetterci altri indugi. E’ un cambiamento che gli amministratori locali hanno ora il compito di anticipare e governare, se non vogliamo solo trovarci a far la conta dei tagli e dei danni per il territorio, per l’occupazione e per i cittadini costretti a pagare tariffe sempre più alte a fronte di un servizio talvolta non troppo soddisfacente. Oltre a correre il rischio di essere colonizzati da multinazionali che arrivano da lontano con la tentazione di fare business sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini  – concludono i sindacati - Siamo giunti ad un momento di svolta, non è più possibile indugiare in campanilismi e personalismi, occorre avere il coraggio di cambiare per il bene di tutta la comunità.»
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25/09/2014 King, prima udienza in tribunale
Si è svolta ieri, 24 settembre, presso il tribunale di Pesaro l’udienza per il fallimento della King, la ditta fanese specializzata nella produzione di accessori per la nautica che dopo la ferie di Agosto ha cessato l’attività trasferendo macchinari presso altri siti produttivi, lasciando 45 lavoratori senza lavoro e retribuzioni ( in arretrato dal mese di Aprile). Mentre in aula si celebrava l’udienza, per denunciare maggiormente il fatto, i lavoratori hanno presidiato l’ingresso del palazzo di giustizia. La Fim Cisl, assieme all’avvocato Gianfranco Solazzi di Fano, aveva inoltrato nei mesi scorsi già richiesta di pagamento delle retribuzioni arretrate per un gruppo di lavoratori ed oggi il giudice, preso atto che l’azienda rappresentata da un suo legale non ha fatto alcuna proposta , avvierà la procedura per il recupero di quanto dovuto. Questa triste vicenda nella quale 45 lavoratori rimangono senza stipendi e lavoro, anche se le organizzazioni sindacali avevano presentato nei mesi passati alla Guardia di Finanza e alla Direzione Territoriale del lavoro i esposti e segnalazioni, aggrava ancora maggiormente la situazione occupazionale del territorio fanese e della nostra provincia che negli ultimi 4 anni ha perso nel settore industriale più di 4000 addetti, La Cisl di Fano chiede ancora una volta la convocazione di un tavolo di confronto per elaborare strategie tese al superamento della crisi e per avviare percorsi di accompagnamento . La Fim Cisl di Pesaro è anche fortemente preoccupata per la situazione di crisi che stanno attraversando le aziende metal meccaniche del nostro territorio e per questo ha organizzato per il 30 settembre assieme alla Fim Nazionale una manifestazione presso Montecitorio per chiedere politiche industriali di sostegno al sistema manifatturiero.Giovanni Giovanelli Responsabile Cisl Ast  Fano Mauro Masci Fim Cisl 
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24/09/2014 Cosa bolle in pentola? Tavola rotonda sui servizi pubblici locali
Importanti novità per i servizi pubblici locali di acqua, gas e per gli altri Servizi essenziali, sono state emanate e altre si profilano all’orizzonte. Cosa si può fare per governare il cambiamento e salvaguardare i cittadini-utenti ed i lavoratori delle Aziende interessate? Se ne discute, Venerdì 26 settembre 2014 ore 15  presso la Sala convegni Provincia di Macerata – via Velluti,41 – Piediripa di Macerata. Alla tavola rotonda “Cosa Bolle in Pentola?” interverranno il Presidente della Provincia di Macerata oltre ai Sindaci dei Comuni di Macerata, di Recanati, di Civitanova Marche, di Tolentino e di San Severino. Al dibattito, promosso unitariamente da CGIL CISL e Uil insieme ai sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl- Flaei Cisl - Uiltec-Uil e FederUtility, parteciperanno il segretario generale nazionale Filctem Cgil e il segretario regionale Cisl Marche. Coordina i lavori il giornalista Luca Romagnoli. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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23/09/2014 La Cisl: "è necessario riqualificare l’ospedale di Pergola"
"Nel delicato e complesso riordino del sistema sanitario regionale, il processo di riorganizzazione dell’ospedale di Pergola si trova in una fase critica, evidenzia Giovanni Giovanelli responsabile Cisl di Fano - si registra un lento ed inesorabile depotenziamento dei suoi reparti con ricadute anche sui servizi, e sull’attività degli ambulatori divisionali e specialistici". Il Piano sanitario regionale e successivamente il Piano di Area Vasta, prevedono nel territorio della vallata del Cesano una struttura per acuti. La Cisl di Fano chiede il rispetto degli atti sopra citati e l’applicazione della delibera n 1345 ( reti cliniche) della Giunta regionale Marche, invitando l’ASUR e l’Area Vasta ad aprire un tavolo di confronto sulle modalità operative e sulla tempistica della riqualificazione dell’ospedale. Ricordiamo alle forze politiche e alla dirigenza ASUR che il destino dell’Ospedale di Pergola non deve essere quello della tacita riconversione, ma quello della riqualificazione come presidio ospedaliero a servizio della collettività con l’erogazione di prestazioni sanitarie, non sicuramente di alta specializzazione, ma rispondenti alle esigenze essenziali della popolazione locale, e di riferimento, per alcune patologie, per un più vasto comprensorio. Specifica attenzione va posta all’organizzazione del presidio, con piena applicazione dell’approccio multidisciplinare in chirurgia e la definizione del ruolo e dell’utilizzo della struttura. Vanno espletati in tempi rapidi i concorsi già banditi afferenti alle strutture complesse. Va potenziato il servizio di anestesia fondamentale per il corretto funzionamento dei reparti a tutela dei pazienti. La Cisl si impegnerà in tutti i tavoli istituzionali per chiedere il pieno rispetto delle norme già approvate, prioritariamente a tutela dei bisogni di salute della popolazione della Valle del Cesano, lontana dagli ospedali di rete di riferimento e che abita in un territorio disagiato dal punto di vista orografico e viario, ma anche per dare equilibrio all’assetto del sistema sanitario territoriale.
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19/09/2014 Fermo: 21 settembre fiaccolata in solidarietà ai lavoratori uccisi
Solidarietà alle vittime e alle loro famiglie e  condanna collettiva di tutto il Fermano di fronte all'inaudita violenza scoppiata lunedì 15 settembre quando un imprenditore edile ha ucciso  Mustafa Nexhemedin e Avdyli Valdet, suoi ex dipendenti che rivendicavano il salario dovuto ma non corrisposto da oltre un anno. Domenica 21 settembre dalle ore 20 Cgil Cisl e Uil di Fermo organizzano la fiaccolata e il corteo di solidarietà “Il lavoro per vivere”. Il corteo partirà alle ore 20 da via XX Giugno, nei pressi dell'abitazione delle vittime, per proseguire per le vie del centro di Fermo fino a Piazza del Popolo. Sono invitati a partecipare le lavoratrici, i lavoratori, la cittadinanza, le associazioni, i partiti e quanti vogliano esprimere solidarietà alle famiglie delle vittime .
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15/09/2014 Girola di Fermo, una tragedia della disperazione
«Una tragedia conseguenza della situazione di disperazione e di abbandono in cui versa da anni l’intero settore edile delle Marche». Così il Segretario Regionale della Filca Marche, la Categoria degli edili della CISL, Massimo Giacchetti, commenta quanto accaduto oggi nel fermano, dove un imprenditore edile ha sparato a due ex dipendenti che rivendicavano quanto dovuto loro per dei lavori. «L’edilizia nella Marche è un settore che rischia di sparire. Dal 2009 ad oggi la crisi ha cancellato oltre 12.000 posti di lavoro ed hanno chiuso almeno 3.000 imprese. Il numero di ore lavorate diminuisce ogni anno drasticamente, la produzione si attesta ormai su valori simili a quelli degli anni 50’». «Questa situazione è degenerata fino alle estreme conseguenze nell'indifferenza della politica e di chi ha la responsabilità di ricreare le condizioni per il rilancio dell’edilizia e dell’intera economia marchigiana».  Comunicato Stampa unitario
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15/09/2014 Ebola, Anolf di Macerata contro gli allarmismi
Di fronte a quella che il Sindaco di Civitanova ha giustamente definito una “canea mediatica”, l’Anolf Cisl di Macerata non può mancare di far sentire la sua voce in difesa innanzi tutto della dignità di un’ammalata - data in pasto all’opinione pubblica come “appestata” - e contro a chi non perde l’occasione di incolpare gli immigrati di tutti mali della società di oggi. Ad un spropositato allarmismo per un ritorno della tubercolosi, peraltro curabilissima nei nostri ospedali, si somma quello per l’Ebola, senza che ci sia alcun riscontro razionale, alimentando solo sospetti e producendo danni enormi nei confronti di persone che hanno il solo torto di essere stranieri. L’episodio richiama alla mente il periodo della “cinese”. Anche allora, qualsiasi persona con gli occhi a mandorla che avesse fortuitamente starnutito veniva scansata e guardata con sguardo accusatorio. Oggi tocca agli africani, domani chissà: l’importante è prendersela sempre con i più deboli dimenticando che tra i vari giramondo ci sono anche molti italiani che hanno le stesse possibilità di tutti gli altri di contrarre una malattia contagiosa. Per non parlare poi dei molti europei dediti ad un certo turismo purtroppo ben noto in sperduti bar della Thailandia o del Sudamerica. Smettiamola allora di creare allarmismo, che va ad incrementare solo forme intollerabili di razzismo, ad ogni rialzo del termometro e mostriamoci invece preoccupati per i tagli preannunciati dal Governo alla sanità e sul lavoro che manca!Anolf Macerata
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10/09/2014 CNH industrial di Jesi. Fim Cisl: la qualità salvi il lavoro
La CNH Industrial di Jesi registra un calo dei volumi produttivi e   attiva la procedura di cassa integrazione ordinaria.Una necessità che  nasce principalmente dal calo complessivo del mercato europeo ed in particolare quello francese. I volumi produttivi di CNH Industrial si sono contratti di circa 7/8000 macchine rispetto al 2013, mantenendo comunque la stessa quota di mercato  del 30%. Le ricadute nello stabilimento jesino di tale flessione si sostanziano, da maggio 2014 sino alla fine dell’anno, in una diminuzione di circa 5/600 macchine. A fronte del calo produttivo l’azienda intende fermare l’attività produttiva nella quasi totalità dei reparti coprendo le giornate del 6-7-8-9-10 ottobre  con l’ammortizzatore sociale della cassa integrazione ordinaria. Domani i sindacati di categoria,  la Rsa di Stabilimento e la Direzione si incontreranno per espletare la procedura prevista per legge. La fase di cambiamento che sta attraversando lo stabilimento di Jesi è dovuta, sia ai continui lanci di nuovi modelli di trattori, sia alle normative europee sulle emissioni dei motori che non consentono più di proseguire la produzione di alcune gamme molto apprezzate dai clienti. La Fim Cisl  e la RSA Fim Cisl CNH ritengono  che questo stabilimento sia un punto di eccellenza nella produzione di trattori. Da 40 anni lo stabilimento di Jesi vanta le maggiori professionalità rispetto dell’intero gruppo CNH, pertanto la Fim Cisl  e la RSA Fim Cisl CNH confidano che la produzione ritorni ai lustri del recente passato. Comunicato Stampa
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09/09/2014 Fim Cisl : gli accordi vanno rispettati
Oggi a Fabriano si  sono riunite  le RSU Indesit Fim Cisl di Melano, Albacina e delle sedi impiegatizie di Ca'Maiano, Campo Sportivo e Sede Centrale. Dall'incontro è emerso che: l'accordo firmato al M.I.S.E. nel Dicembre 2013 rimane il riferimento su cui costruire le future relazioni sindacali con Whirlpool; va verificato l'avanzamento del piano industriale come previsto nell'accordo firmato il 16/12/13 presso il M.I.S.E; vanno previsti utilizzo ed eventuale revisione degli ammortizzatori sociali sia  per i lavoratori dei  siti produttivi che  per quelli delle sedi impiegatizie; è necessario un incontro tra le Rsu Indesit e Whirlpool. La Fim Cisl  nel perseguire gli impegni presi  per la salvaguardia del lavoro auspica che  anche tutte le parti firmatarie dell'accordo(Fim,Fiom,Uilm,Ugl,Ministeri Sviluppo Economico e Lavoro, Regioni Marche e Campania,Azienda e Confindustria) diano seguito a quanto concordato.Comunicato Stampa
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09/09/2014 Scatta la mobilità per i dipendenti della King
Si è svolto il 6 settembre presso la sede della Direzione del lavoro di Pesaro l’incontro per la vertenza della king di Bellocchi di Fano, azienda specializzata nella produzione di accessori per la nautica. Alla riunione hanno partecipato il direttore della Direzione territoriale del Lavoro, il direttore dell’INPS, il dirigente del servizio Lavoro della Provincia di Pesaro Urbino e per le Organizzazioni sindacali Mauro Masci e Leonardo Bartolucci della FIM - CISL delle Marche e Giovanni Giovanelli responsabile della AST CISL di FANO, Cinzia Massetti della FIOM - CGIL di Pesaro e i rappresentanti dei lavoratori. Durante l’incontro si è avviato il percorso istituzionale per permetter ai lavoratori entro la prossima settimana di acceder agli ammortizzatori sociali. Solo grazie al lavoro di tutti i componenti del tavolo è stato possibile avviare una procedura non usuale. “Siamo grati alle istituzioni locali – dicono in una nota i sindacati – per la velocità nella ricerca di una soluzione e per la concretezza del sostegno ai lavoratori della King.” Si conclude, in questo modo, una prima tappa di questa vertenza così complicata e dagli aspetti molto oscuri ed elusivi dei diritti dei lavoratori. Rimane ora in capo agli organi ispettivi e alla procura il compito di verificare se questa azienda ha rispettato tutte le leggi come già segnalato dalle organizzazioni sindacali nel Febbraio. La Cisl, in questi giorni, si sta attivando con le istituzioni per aiutare ulteriormente i dipendenti e le loro famiglie con un sostegno al reddito nel pagare gli affitti e le bollette.GIOVANNI GIOVANELLI CISL FANO
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05/09/2014 Crisi occupazionale nel pesarese: basta allarmismi ora bisogna agire
Non si arrestano i forti e ripetuti segnali di preoccupazione provenienti da più parti, in merito all’aggravarsi della disponibilità di lavoro nella provincia di Pesaro Urbino, confermati anche dagli ultimi dati sulla situazione occupazionale, elaborati da Unioncamere, che attribuiscono al territorio pesarese la “maglia nera” con un calo del 16% degli occupati rispetto al 2013. Senza contare le conseguenze sociali oltre ai sospetti di infiltrazioni che la situazione di instabilità comporta.Per la Cisl di Pesaro e Urbino è necessario che il dibattito politico, culturale, sindacale ed economico tra istituzioni, forze sociali, e associazioni datoriali di questa provincia inizi a dare risposte concrete, ognuno per la propria parte, per contribuire ad individuare gli assi per rideterminare lo sviluppo in questo territorio. Riteniamo che quanto anticipato dalla stampa sull’intenzione del Prefetto di Pesaro, di costituire un tavolo concertativo con tutte le forze sociali ed economiche, possa essere la chiave di volta per assumere responsabilmente decisioni e soluzioni per la concreta rinascita economica per tutto il territorio della provincia di Pesaro – Urbino.LA CISL DI PESARO  - URBINO 
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05/09/2014 Vertenza King, mobilità per i dipendenti
Si è svolto ieri, 4 settembre, presso la sede della Provincia di Pesaro l’incontro per la vertenza della King Srl di Bellocchi di Fano, azienda specializzata nella produzione di accessori per la nautica. Tra i suoi clienti il gruppo Ferretti e Azimut Benetti. All’incontro non si sono presentati i titolari dell’azienda che risultano irrintracciabili da fine agosto, quando i dipendenti sono rientrati al lavoro dalle ferie trovando la fabbrica con la luce staccata. All’incontro hanno partecipato per la Provincia di Pesaro Urbino il Commissario Massimo Galluzzi assieme al dirigente del servizio Formazione Lavoro Flavio Nucci, il Sindaco di Fano Massimo Seri e l’assessore  Carla Cecchetelli, per le Organizzazioni Sindacali, Mauro Masci e Leonardo Bartolucci della FIM CISL Marche,  Giovanni Giovanelli responsabile AST CISL di Fano, Cinzia Massetti e Marco Monaldi della Fiom CGIL di Pesaro e le rsu aziendali in rappresentanza dei lavoratori.Leonardo Bartolucci ha ricostruito la vicenda della ditta King precedentemente Art Inox e ha chiesto alle istituzioni di avviare immediatamente un percorso che permetta ai lavoratori (43, da aprile senza stipendio) di usufruire degli ammortizzatori sociali. Per questo è stato attivato un tavolo tecnico (Direzione Territoriale del Lavoro, Inps e Provincia) presso la sede dell’Ispettorato del Lavoro. E’ stato anche chiesto di monitorare le “mosse” societarie” dell’azienda King Srl e di verificare, come già peraltro segnalato con un esposto fatto il febbraio scorso alla Guardia di Finanza, la regolarità delle operazioni messe in campo dalla King.Con il Sindaco di Fano e il Commissario della Provincia si è concordato di attivare immediatamente misure di sostegno per i lavoratori senza retribuzioni dal mese di aprile. Questa vicenda dai molti lati oscuri e complicati è un forte segnale d’allarme: in questo periodo di crisi il nostro sistema produttivo è soggetto ad operazioni poco trasparenti, alcune volte ai limiti della legalità. La Cisl chiede nuovamente di alzare il livello di monitoraggio e controllo del territorio per evitare che la nostra Provincia da isola felice diventi facile terra di conquista da parte di sistemi e organizzazioni illegali. 
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01/09/2014 Micam, tutelare il made in Italy con la contrattazione
Le Organizzazioni Sindacali Femca Cisl Marche e Filctem Cgil Fermo guardano con estrema attenzione all'esito della Fiera di Milano. Consapevoli che la scelta di anticipare il Micam di due settimane rispetto al passato ha significato un atto coraggioso imprenditoriale, finalizzato ad essere più vicine alle tempistiche del mercato, ma anche uno sforzo da parte di quei lavoratori chiamati a dare il massimo durante il campionario proprio ed anche nel mese di agosto. Condividiamo le dichiarazioni del presidente camerale Di Battista sulla volontà di difendere il “Made in Italy” aggiungiamo a tal proposito che uno sforzo congiunto territoriale di Femca Cisl e Filctem Cgil è stato quello di lavorare realmente con le imprese più importanti e con le associazioni datoriali (principalmente Confindustria) per affrontare la tutela reale, attraverso politiche mirate del “vero made in Italy”. Spesso purtroppo abbiamo incontrato la difficoltà più grande proprio dalle aziende stesse che non hanno una reale volontà di confronto e trasparenza sulla proprie filiere produttive nel distretto, tranne qualche rara eccezione con la quale stiamo realizzando protocolli di contrattazione interessanti. Nella speranza che la capacità di innovazione e di qualità del nostro distretto consenta alle aziende Fermane e Maceratesi di portare buoni risultati dal Micam, invitiamo al ritorno dalla fiera, in senso assolutamente propositivo, tutte le parti sociali a cominciare da Assocalzaturifici alla realizzazione di una contrattazione territoriale che permetta di concretizzare una sinergia di azioni mirate alla tutela del distretto ed alla sua crescita. Dal nostro punto di vista appare chiaro come solo il “coinvolgimento consapevole” dei lavoratori nel processo di miglioramento del prodotto e della collaborazione sia il punto su cui scommettere per il prossimo futuro. Auspichiamo quindi che nei prossimi mesi si riesca a realizzare nel distretto Fermano Maceratese, che è bene ricordare essere tra i più importanti al mondo, una serie di buone prassi e relazioni tali da portare alla realizzazione di una contrattazione degna di tale nome, una contrattazione 2.0.
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30/08/2014 Polizia provinciale di Ancona, assemblea del personale
Le Organizzazioni sindacali della CISL Funzione Pubblica e CSA comunicano che, a seguito dei numerosi problemi operativi che gli agenti devono affrontare quotidianamente, hanno indetto per il giorno 01/09/2014 l’assemblea per il personale della Polizia Provinciale di Ancona, dalle ore 07.30 alle ore 11.30 per il turno antimeridiano e dalle ore 16.30 alle ore 19.30 per il turno pomeridiano. Dopo che il governo del Prof. Monti ha escluso per tutti gli operatori di Polizia Locale la causa di servizio e l’equo indennizzo, l’Amministrazione Provinciale di Ancona sembra intenzionata a non riconoscere nemmeno una piccola indennità di rischio o disagio ai suoi agenti. Nell’assemblea saranno inoltre affrontati anche gravi problemi irrisolti legati alla sicurezza degli operatori provinciali, che sono costretti a effettuare servizi di pronto intervento con mezzi obsoleti e dotati di insufficienti dispositivi di segnalazione visiva (lampeggianti), senza i dovuti corsi di formazione e aggiornamento sulla sicurezza in presenza di traffico veicolare (incidenti stradali, ecc…), con munizionamento per l’arma corta che non viene sostituito da più di dieci anni e con divise e calzature logore. Le richieste formulate dall’assemblea saranno prontamente rappresentate all’Amm.ne Provinciale auspicando tempestivi e positivi riscontri, in mancanza dei quali le Organizzazioni Sindacali  metteranno in atto tutte quelle iniziative volte alla tutela ed al riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Si ritiene infatti che, anche nel delicato momento di trasformazione delle province, sia fondamentale investire nella polizia provinciale per garantire la sua quotidiana presenza sul territorio e come interfaccia dell’ente all’esterno. Ci preme ricordare come il servizio di Polizia Provinciale di Ancona operi, da più di mezzo secolo, con grande professionalità e dedizione a tutela dell’ambiente, in particolare caccia e pesca, vigili sui 1.000 chilometri di strade provinciali e sia l’unico in Regione ad avere il servizio di reperibilità
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28/08/2014 Skatepark di Fano smantellato: la Cisl interviene
“La notizia dello smantellamento dello skatepark di Fano dedicato ai giovani che praticano questo sport non è un bel segnale dell'amministrazione comunale per quanto riguarda l'attenzione alle politiche giovanili” - commenta Giovanni Giovanelli,  responsabile Ast – Cisl.Chi conosce i ragazzi appassionati di questo sport e l'associazione a cui fanno riferimento sa benissimo che attorno a questa disciplina sportiva si aggregano e giovani adolescenti. Lo spazio che in maniera così repentina è stato smantellato era un tranquillo luogo di aggregazione e di attrazione di persone ragazzi appassionati. Se il problema sono le norme di sicurezza ricordiamo alla giunta e all'assessore alle politiche giovanili che forse è meglio spendere i 20.000 euro per una pista a norma, perché tale è la spesa necessaria, creando uno spazio di aggregazione e di sport con possibilità di eventi e manifestazioni, piuttosto che spendere soldi per manifestazioni il cui ritorno è tutto da dimostrare.La Cisl invita pertanto l'assessore competente a rivedere la decisione presa e, all'interno delle politiche giovanili promosse dal Comune, di operare con una strategia di pianificazione di interventi e di proposte. “Sarebbe altresì deleterio – termina Giovanelli - procedere come, in questo caso, con interventi a spot e senza avere un progetto pianificato di politiche giovanili in termini di spazi di risorse e di interventi tesi a migliorare le strutture ad oggi presenti nella città.  La nostra città non può declinare la sfida di una lungimirante politica giovanile”. 
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06/08/2014 Un presidio per la pace
Guardiamo con grande preoccupazione al proliferare dei focolai di guerra e violenza in tutto il mondo.Palestina, Siria, Ucraina, Iraq, Nord Africa ci ricordano che la guerra è un mostro che continua a uccidere tante persone in tutto il mondo e minaccia di diffondersi ulteriormente, bisogna essere consapevoli delle terribili conseguenze che gravano sulle popolazioni inermi, sul loro futuro e sulla loro speranza;Serve che cessino immediatamente il fuoco, le rappresaglie e le vendette e che immediatamente il dialogo tra i popoli e la politica del confronto riacquisiscano un ruolo centrale;Serve che la politica e la comunità internazionale assumano un ruolo di mediazione nei focolai di guerra, a partire dal conflitto palestinese: con la fine dell’occupazione militare israeliana e della colonizzazione del territorio palestinese, il rispetto dei diritti umani, della sicurezza e del diritto internazionale in tutta l'area che accoglie i popoli israeliano e palestinese. E’ ormai indispensabile ed urgente un’azione diretta delle nostre Istituzioni locali e nazionali per ribadire il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione. Dal novembre 2012 la Palestina è riconosciuto “Stato non membro Osservatore permanente” presso l’Assemblea delle Nazioni Unite: la risoluzione Onu, approvata a larghissima maggioranza, sancisce l’ingresso della Palestina nelle Nazioni Unite. Allo stesso tempo vanno riconosciuti al popolo di Israele il diritto alla sicurezza ed il diritto del popolo palestinese ad una patria libera e sicura.Serve che il governo italiano e quelli europei interrompano immediatamente la fornitura di armi, munizioni e servizi militari ai paesi e alle fazioni in guerra. E’ necessario adeguare immediatamente la legge nazionale alle nuove linee guida europee e andare oltre interrompendo gli accordi militari tra i due Paesi, come sancito dalla Legge italiana 185/90 che vieta la vendita di armi a Paesi in conflitto o che violino i diritti umani, nella piena consapevolezza del principio espresso nell’art. 11 della nostra Costituzione, secondo il quale “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”Serve che il nostro governo, oggi alla presidenza dell’ Unione Europea, assuma questi impegni con determinazione e coraggio, mettendo in atto una specifica, immediata iniziativa, italiana, mediterranea ed Europea volta al cessate il fuoco da ambo le parti nella striscia di Gaza, in Palestina ed in Israele e si faccia parte attiva per sedare tutti i focolai di guerra che si sono sviluppati alle porte dell’Unione Europea.Il nostro impegno per la pace deve crescere innanzitutto nei luoghi dove viviamo tutti giorni , nelle scuole, nei posti di lavoro e nelle nostre città.La difficoltà della politica e delle istituzioni sovranazionali deve spingerci, come cittadini del mondo, ad uno sforzo maggiore di partecipazione e di protagonismo collettivo: così da esigere con più forza l'affermazione della pace e quel cambiamento che si fa sempre più urgente.Invitiamo cittadini ed associazioni ad un presidio per la pace giovedì / dalle ore 18 in Piazza Roma. Ancona, 05.08.2014
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01/08/2014 Fisco e previdenza. Le preoccupazioni dei cittadini nel territorio fanese
Si sono tenute in questi giorni, nel territorio di Fano, numerose assemblee dei pensionati  unitarie aperte alla cittadinanza. Le assemblee sono state l’occasione per approfondire la difficile situazione politica ed economica attuale; “in particolare, riferisce Luciano Rovinelli – Responsabile Rls Pensionati Fano - abbiamo spiegato le proposte del sindacato su fisco e previdenza”. Nello specifico la possibilità di rivalutare le pensioni e garantire una pensione adeguata a tutti in particolare ai giovani, restituire ai lavoratori e alle lavoratrici il diritto di decidere a quale età andare in pensione. Estendere il bonus di € 80 agli incapienti e ai pensionati finora esclusi, rafforzare gli strumenti di sostegno fiscale alle famiglie, destinare le risorse recuperate dalla lotta all’evasione fiscale alla riduzione delle tasse sul lavoro e sulle pensioni. La partecipazione è stata molta alta. Il tema più sentito dai cittadini è stata la rivalutazione delle pensioni. Chiedono un cambiamento di tendenza e di avere un occhio di riguardo per i pensionati, soprattutto per coloro che ricevono le pensioni minime. La preoccupazione contingente è data dalla quantità dei tributi locali: irpef, Tasi, rifiuti e acqua e la probabilità effettiva di non riuscire a pagarli, come nel caso di avere ereditato un immobile e non riuscire a fra fronte al pagamento delle relative tasse. La gente, nonostante la generale sfiducia nelle istituzione e nel futuro del paese, ha dichiarato che queste assemblee sono risultate molto utili e vorrebbero che, in futuro, si facessero anche su altri temi.
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01/08/2014 La nuova sanità delle Marche. Il caso dell'Area Vasta 1.
Da tempo si parla della riorganizzazione della sanità marchigiana. Nello specifico dell'Area Vasta 1, la tenuta del nuovo modello genera non poche preoccupazioni. I cittadini lamentano la disarticolazione del sistema e l’abbassamento del livello dei servizi. La Cisl ha più volte denunciato i limiti di azioni volte solo al contenimento dei costi (soprattutto quelli del personale)Questi rilievi sono stati oggetto di discussione in occasione del recente incontro tra le Organizzazioni Sindacali Confederali, di Categoria del Pubblico impiego e dei Pensionati di Cgil Cisl Uil e le Direzioni dell'Area Vasta 1 e dell'Azienda Ospedaliera Marche Nord ( che si sono mostrate molto attente alle argomentazioni dei sindacati).Numerosi i problemi rilevati. Il territorio pesarese è quello che, più degli altri, soffre il fenomeno della mobilità passiva extraregionale, sia nei servizi ambulatoriali, di laboratorio e riabilitativi, sia per i ricoveri ospedalieri relativi ad alcune specialità. Un problema grave, riconosciuto anche dai Dirigenti della Sanità del territorio, fonte di disagi ai cittadini e di costi elevati per le Servizio Sanitario marchigiano, costretto a pagare per le prestazioni che i propri cittadini ricevono fuori regione, in particolare in Emilia Romagna.A questo tema si lega quello delle liste d'attesa, che ancora oggi costringono tanti cittadini a rinunciare alla sanità pubblica. Un fenomeno che la Direzione di Marche Nord, anche in raccordo con l’Area Vasta 1, sta tentando di arginare tramite interventi programmati (forse a settembre) per la Radiologia. L'adeguamento dell'organico aziendale, con l'assunzione di un Medico radiologo e di un tecnico, dovrebbero portare ad un utilizzo H12 delle apparecchiature, con possibili benefici sui tempi d'attesa. Interventi opportuni e apprezzabili ma non sufficienti per superare le attuali criticità.Ancora aperto è il tema della definizione di un modello "a rete" dell'assistenza ospedaliera (cosiddette reti cliniche). La sottodotazione in posti letto che caratterizza l’Area Vasta 1, (2.73 per mille abitanti, contro un livello fissato, a livello nazionale al 3 per mille) è acuita dall’incerta distribuzione delle varie specialità nel territorio. Su questo è necessario superare gli sterili tatticismi e i municipalismi anacronistici che sembrano condizionare l’integrazione tra i vari presidi territoriali e caratterizzano, in negativo, il dibattito sull'ubicazione, tra Pesaro e Fano, del (futuribile) ospedale unico.Sconta un forte ritardo, infine, il progetto di sviluppo delle Case della Salute, come nuovi presidi del territorio, nodo strategico della riorganizzazione dei servizi sanitari e socio sanitari, che stenta a decollare anche per la mancanza di un accordo chiaro e strutturato, da siglare a livello regionale, con i Medici di famiglia.Su questi temi chiediamo alla Direzione dell'Area Vasta 1 e quella dell'Azienda Marche Nord e, con esse, alla Regione, di dare nuovo impulso agli incontri con il sindacato, convocandoli con costanza e corredandoli di dati precisi ed aggiornati. Non vorremmo infatti che la lentezza del confronto fosse una scelta mirata a "trascinare" tutto il sistema verso le elezioni regionali del prossimo anno, scaricando ad altri la responsabilità di una riforma dal cui buon esito dipende il futuro della sanità marchigiana.Cisl Marche di Pesaro e Urbino
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15/07/2014 Corso di Operatore Socio Sanitario ( zona Fano)
Lo IAL Marche organizza il corso per OOS (Operatore Socio Sanitario) a Fano presso il centro Cometa via Einaudi, 88 Zona Bellocchi. Il corso della durata di 1000 ore più 10 ore di esami finali sarà articolato in cicli formativi in cui si alterneranno: • lezioni teoriche-pratiche di 550 ore; • tirocinio/stage di 450 ore Al termine del corso, gli allievi che avranno frequentato regolarmente e con profitto saranno ammessi alle prove di valutazione finali. A coloro che avranno superato con esito positivo l’esame finale sarà rilasciato l’Attestato di Qualifica di Operatore Socio Sanitario. Il corso avrà un costo complessivo di € 2.200,00 a persona, E’ possibile presentare le domande entro l'8 settembre utilizzando la domanda di iscrizione disponibile: - presso la segreteria organizzativa dello IAL MARCHE, Via del Cinema 5 int. 13, 61122 PESARO - 0721/370583 o presso la segreteria dell’ente partner Co.Meta srl UNIPERSONALE, Via Einaudi, n. 88, Bellocchi di Fano (PU) – Telefono: 0721/855039. - Sul sito internet dello IAL MARCHE all’indirizzo www.ialmarche.it o dell’ente partner CO.META srl www.consultingmeta.com
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11/07/2014 La disoccupazione nel territorio pesarese sta aumentando
Nel territorio provinciale pesarese la disoccupazione sta aumentando, nel 2013 ha raggiunto il tasso del 9,8%, la disoccupazione giovanile (15 – 29 anni) è arrivata al 16,9% e vi è stata una diminuzione in termini assoluti degli occupati da 162mila a 150mila. E’ quanto emerge dal report dal mercato del lavoro Marche elaborato dalla CISL Marche. “All’interno di questo contesto – spiega Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl di Fano - il territorio fanese, per la sua diversità manifatturiera (metalmeccanica, legno, terziario avanzato, moda e abbigliamento) sta resistendo meglio alla crisi, rispetto alla desertificazione che sta avvenendo nella famosa piana di Talacchio, una volta cuore pulsante del distretto del mobile. Continua nelle aziende ancor il ricorso agli ammortizzatori sociali con particolare utilizzo del contratto di solidarietà. Rimane grave la situazione dell’edilizia con una flessione del 40 % degli occupati e con il ricorso ai lavoratori con partita Iva che sostituiscono i lavoratori dipendenti. Preoccupa, inoltre, la diffusione di imprese cinesi che fanno sleale concorrenza alla imprese del tessile e non solo presenti nel nostro territorio ed in particolare nella zona di Urbania, Cagli, Pergola. “In questa difficile situazione occupazionale del nostro territorio – continua Giovanelli - tutti gli attori istituzionali devono profondere il massimo impegno per la creazione di posti di lavoro e per facilitare le condizioni dello sviluppo. Il territorio di Fano non può perdere l’occasione del Casello a Fano e delle opere compensative ad esso collegato: si creerebbero posti di lavoro e si realizzerebbero quelle infrastrutture viarie necessarie per favorire lo sviluppo . Purtroppo assistiamo anche a fatti che non vanno nella direzione di aiutare le imprese a creare posti di lavoro. “Nella vicenda della azienda Metalli Plastificati di Calmazzo, un’azienda che poteva garantire una inversione di tendenza con la creazione di posti di lavoro, assistiamo invece - continua Giovanelli - ad una avversione che ne ha precluso l’inizio dell’attività produttiva. (L’azienda era incappata l’estate scorsa in un contenzioso con il Comune per l’inizio dell’attività). .Sarebbe opportuno, come già successo in altre situazione produttive dove si trattava di conciliare le esigenze del lavoro con quelle dell’ambiente, che il Comune di Fossombrone convocasse le parti per addivenire ad una soluzione”. Abbiamo un drammatico bisogno di occupazione e di posti di lavoro, sempre nel rispetto delle legge e delle disposizioni in tema di ambiente e di sicurezza sui luoghi di lavoro. Sarebbe grave che questo piccolo segnale di inversione ( la creazione di posti di lavoro ) venisse pregiudicato per l’ostinatezza e la preclusione a prescindere. Nel nostro territorio si sono sempre trovate soluzioni, e la CISL ha portato le sue competenze e il suo contributo, nel rispetto delle leggi e delle normative per conciliare il diritto alla salute e alla garanzia di una ambiente sano con la garanzia e la tenuta dei livelli occupazionali.
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10/07/2014 Autotrasporto merci, incontro pubblico a Jesi
Parlamentari marchigiani, Europarlamentari, rappresentanti delle istituzioni e della politica regionale, delle Forze di Polizia e delle Direzioni provinciali del lavoro, si confronteranno con le associazioni sindacali e di categoria sulla situazione dell'autotrasporto merci e su come uscire dalla crisi che ha colpito il settore, attraverso: un corretto rispetto delle regole sul cabotaggio, con possibilità di bloccarlo per almeno sei mesi; la lotta alle imprese illegali e l'impegno della committenza a non utilizzare soggetti che violino le leggi ed i contratti di lavoro; rispetto della norma che prevede costi minimi per i servizi di autotrasporto. IL DOCUMENTO PRESENTATO DALLE SEGRETERIE REGIONALI DEI SINDACATI DEI TRASPORTI DI CGIL CISL UIL MARCHE (FILT, FIT, UILTRASPORTI) E DALLE ASSOCIAZIONI ARTIGIANE DEL SETTORE Strette fra la concorrenza sleale dei Tir stranieri e le infiltrazioni della criminalità organizzata, le 4.648 imprese marchigiane dell’autotrasporto si trovano ad affrontare una crisi gravissima: nel corso di questi anni centinaia hanno chiuso, migliaia i lavoratori licenziati o in cassa integrazione. Nel 2013 il fenomeno si e’ ancora di più incrementato e non sembra rallentare come confermano i dati del primo trimestre del 2014. Una situazione che incide sull’occupazione nel settore, con una impennata dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali che hanno raggiunto livelli incredibili triplicando i valori del 2012 già considerevoli. Una crisi quella dell’autotrasporto che è stata resa ancora più grave dalla concorrenza sleale messa in atto dalle imprese che violano le norme, facendosi beffe delle regole. Mentre da una parte le imprese nostrane chiudono, dall’altra circolano sempre più veicoli con targhe straniere; spesso si tratta di aziende nate surrettiziamente nei Paesi dell’Est che vengono ad operare in Italia, svolgendo attività di trasporto domestico ed applicando ai lavoratori: contratti, contribuzione sociale ed assicurativa dei Paesi in cui hanno sede legale, potendo così praticare forti ribassi sui pressi del servizio di trasporto, superiori al 20 per cento. Vi è inoltre un uso distorto del cabotaggio, da parte di vettori stranieri, per il contrasto del quale risultano al momento del tutto insufficienti i sistemi di controllo su strada fin qui praticati dalle autorità preposte. Ad incrementare questa situazione esistono inoltre imprese italiane che, forzando la normativa prevista dalla direttiva 96/71 che consente il distacco dei lavoratori effettuato nel quadro di una prestazione di servizi, utilizzano lavoratori assunti da agenzie interinali straniere, per i quali è previsto l’applicazione dei regimi assicurativi e previdenziali del paese di origine. In questo caso il costo del lavoratore si attesta circa a 15 mila euro all’anno, molto al di sotto dei 45 mila euro tanto costa un’autista italiano alle dipendenze delle nostre aziende che applicano regolarmente il contratto di lavoro vigente e la contribuzione italiana. Le conseguenze del diffondersi di questi fenomeni sono pesantissimi. In due anni, il fatturato del settore, nella nostra regione si è più che dimezzato così come le spese per consumi, il che sta ad indicare come la dotazione dei mezzi di trasporto sia largamente sottoutilizzata rispetto alla sua capacità. Ad aggravare la situazione, hanno concluso sindacati e associazioni di categoria, è sempre più presente, anche nel nostro territorio, il tentativo della criminalità organizzata, di infiltrarsi nel settore del trasporto. Spesso vengono utilizzati prestanome incensurati ed aziende apparentemente in regola, ma che non sono altro che delle lavatrici che riciclano danaro. Anche queste si muovono sul mercato offrendo servizi di trasporto alla committenza locale a prezzi stracciati. Le Organizzazioni Sindacali ed Imprenditoriali delle Marche, nel corso del 2013, hanno affrontato unitariamente il tema della legalità nel settore incontrando le istituzioni governative e le autorità di vigilanza, per denunciare la difficile situazione in cui versa il settore. In particolare le parti sociali hanno sollecitato le istituzioni ad agire in più direzioni: * Verso un sistema di controlli più serrato in particolare nei confronti dei vettori stranieri, per arginare il fenomeno del finto cabotaggio, effettuato da imprese estere (o fintamente tali) che agiscono esclusivamente in territorio nazionale e che spesso hanno basi consolidate nel nostro paese attraverso agenzie di intermediazione dei viaggi, indicando fra l’altro la necessità di far scattare la clausola di salvaguardia che ne prevede il blocco temporaneo per sei mesi; * un ‘azione di sollecito e responsabilità verso la committenza ad utilizzare soggetti che operino nel rispetto delle regole dei contratti e delle leggi di questo paese, prevedendo l’indeducibilità del costo del trasporto per queste quando si servono di vettori che non rispettano la normativa sul cabotaggio; * l’eliminazione dall’albo nazionale dell’autotrasporto di tutte quelle imprese che non possiedono mezzi; * un incremento dei controlli per arginare il fenomeno della illegalità nell’uso dei mezzi di controlli degli orarti di guida e di riposo a bordo dei mezzi; * Non da ultimo una azione nei confronti della politica nazionale ed europea per modificare la legislazione relativa ai distacchi transnazionali che oggi rappresenta il pericolo maggiore per le imprese nazionale visto il continuo ricorso all’utilizzo di lavoratori stranieri, con contratti dei paesi di provenienza. Il fenomeno e’ talmente grave in quanto incrementato da aziende domestiche che licenziano i lavoratori per riassumere li stessi presso agenzie interinali rumene o di altri paesi dell’est per continuare l’attività di trasporto, non applicando il contratto di lavoro sottoscritto lo scorso anno dalle parti sociali , con un abbattimento considerevole dei costi , una perdita sui salari, sulla contribuzione previdenziale assistenziale e fiscale. Abbattimento che grava pesantemente sulla collettività, in termini di maggior incremento dell’uso di ammortizzatori sociali per le imprese poste fuori mercato da una simile distorta concorrenza. Le aziende artigiane, le piccole e medie imprese italiane che effettuano la vezione con propri veicoli e con propri dipendenti, già in difficoltà per il drammatico aumento dei costi, ed ai ritardi ormai cronici, dei pagamenti da parte dei propri committenti e per la disapplicazione dei costi minimi previsti dall'83/bis (unici beneficiari di questo stato di cose) devono quindi, anche difendersi dagli artificiali ed insostenibili ribassi dei noli che proprio grazie a quei comportamenti inaccettabili si rendono possibili. Tali comportamenti, finiscono per vanificare ogni tentativo di difendere l’attività di quelle aziende dell’autotrasporto e dei lavoratori che nel rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro, della legislazione vigente in materia di sicurezza, si impegnano oggi più che mai a difendere il patrimonio imprenditoriale e lavorativo del nostro paese. Per uscire dalla crisi oltre ad una nuova politica industriale generale, nel settore vanno incrementati i controlli per il rispetto delle regole, attraverso le quale si salvaguarda anche la sicurezza; oltre a maggiori controlli sui vettori esteri in relazione al fenomeno del finto cabotaggio, così come occorre una modifica della legislazione europea sul distacco transnazionale dei lavoratori che, non ostacolando la libera circolazione nei paesi dell’unione europea, applichi regole, leggi e contratti di lavoro del paese dove questi lavorano, come infine vanno incrementati i controlli per arginare il fenomeno delle violazioni delle ore di guida e di riposo attraverso la manomissione dei congegni di controllo.
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07/07/2014 A Castel di Lama controllo gratuito della vista
La Cisl e la Federazione Pensionati Cisl di Ascoli Piceno e il Coordinamento Donne, il 23 giugno 2014, hanno organizzato nella nuova Sede di Castel di Lama uno screening visivo gratuito con la collaborazione dei tecnici di “Punto di Vista”. Una giornata volta alla prevenzione che riscuote sempre importanti consensi per il carattere della gratuità, l’ordine e il clima di cordialità in cui essa si svolge. Nell’arco di una intera mattinata si sono sottoposte alla visita 43 persone di tutte le fasce di età, dai bambini, accompagnati dai genitori e dai nonni, ai pensionati. Sono pienamente soddisfatta – afferma Rosandra Ciarocchi, coordinatrice pensionate Donna,  - della buona riuscita dell'iniziativa e ringrazio tutti coloro che si sono adoperati.
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03/07/2014 Fano, nasce il progetto Sbullit action
Presentato a Fano dall’associazione Vocineltempo Onlus il progetto Sbullit action. Il progetto nasce per contrastare il grave fenomeno del bullismo, sempre più in crescita in questi ultimi anni. Da settembre l’associazione ha in programma diversi laboratori nelle scuole medie e superiori del fanese, in collaborazione con le famiglie. L’idea originale nasce da un sogno di Lucio Dalla, per creare un Lab-oratorio di idee, dove persone, anche vittime di soprusi, avrebbero potute esprimersi in svariate forme creative. Varie associazioni come la Cisl di Fano e vari artisti hanno aderito all’iniziativa per aiutare i giovani “a rischio”. L’ambizione finale è di utilizzare una tensostruttura, su un terreno di circa centomila metri quadrati quale luogo di incontro, per concerti , sfilate, mostre.
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02/07/2014 La responsabilità sociale per l'uguaglianza e contro la violenza nei confronti delle donne - Casablanca 21 giugno 2014
Il 21 giugno si è svolto il seminario “La redevabilité sociale au service de l’égalité et la lutte contre la violence à l’égard des femmes” organizzato da AMVEF, associazione marocchina contro la violenza sulle donne.Abbiamo contribuito ai lavori del seminario con la testimonianza di Cristiana Ilari, responsabile AST CISL di Ancona e responsabile del Coordinamento Donne.Pubblichiamo la presentazione di Cristiana (in italiano e francese), il programma del seminario e alcune immagini: http://wp.me/p4lhGQ-10z
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01/07/2014 Rifiuti, un'azienda unica per l'anconetano
Cgil Cisl e Uil di Ancona esprimono grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa “Gestione integrata dei servizi di igiene ambientale: risorsa per il territorio” tenutasi oggi a Jesi. Un incontro aperto a tutti gli amministratori, sindaci e aziende del settore di igiene urbana, per rilanciare l’importanza di un’azienda unica per la gestione integrata dei rifiuti, una proposta che il Sindacato Cgil Cisl e Uil sostiene da anni. Un’idea di sistema più efficiente e meno costoso per i cittadini, con più garanzie per l’occupazione, attraverso il superamento dell’eccessiva frammentazione nell’ambito della provincia di Ancona. Il progetto di azienda unica per la gestione integrata dei rifiuti, pubblica, efficiente, che produca utili e con i conti in ordine, è stato ampiamente condiviso dagli amministratori presenti, in particolare dai rappresentanti dei Comuni principali del territorio. Nell’ambito del dibattito sono emersi alcuni elementi ormai non più prescindibili e rinviabili come ad esempio l’economicità del servizio e la necessità di programmazione. La crisi rende necessaria una riorganizzazione lungimirante ed efficiente di tutti i servizi pubblici locali, in particolare quelli ambientali. E’ stato già perso troppo tempo ed in questo la politica ha responsabilità. Non è possibile continuare a far sostenere ai cittadini il costo di troppi gestori diversi, con tariffe diverse, così come modalità diverse di raccolta, trattamento e erogazione del servizio. Non è possibile continuare a soffrire la mancanza nel territorio di Ancona dell’impiantistica necessaria a chiudere il ciclo dei rifiuti e a sfruttare i benefici economici derivanti dal recupero e riciclo di quei rifiuti che finora abbiamo dovuto esportare altrove. Cgil Cisl e Uil continueranno a sollecitare tutti i soggetti coinvolti nella governance dei servizi ambientali nella provincia di Ancona affinché questo progetto di aggregazione e integrazione si realizzi nei tempi più brevi possibili e nella piena trasparenza.
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01/07/2014 Nuova sede Cisl di Senigallia
Inaugurazione nuova sede della Cisl di Senigallia, Mercoledì 2 Luglio alle ore 18.30, in via Montenero n.6. La nuova sede, con spazi più ampi e la disponibilità del parcheggio dello stadio, consente di accogliere meglio gli associati alla CISL e tutti coloro che quotidianamente si rivolgono al sindacato per avere informazioni e assistenza. La nuova struttura, più moderna e funzionale, permetterà di rafforzare l’attività sindacale della CISL sul territorio del Misa e del Nevola a sostegno di lavoratori, di pensionati, famiglie e immigrati. Tutti i servizi della CISL di Senigallia, dall’assistenza fiscale (CAF), al patronato per le domande di pensione, disoccupazione ecc.. (INAS), sono già stati trasferiti nell’unica struttura di via Montenero n.6. Nel primo pomeriggio del 2 luglio i rappresentanti CISL dei lavoratori delle maggiori aziende locali, parteciperanno ad un seminario formativo sui servizi sanitari e socio sanitari del territorio: sarà un’occasione per confrontarsi con il dirigente dei servizi alla persona del Comune di Senigallia Maurizio Mandolini, il direttore del distretto sanitario Gilberto Gentili e l’assessore ai servizi alla persona Volpini Fabrizio. I lavori aperti da Carlo Zezza, responsabile della Fnp Cisl di Senigallia, saranno coordinati da Leonardo Lenci, responsabile della Cisl di Senigallia. Ufficio Stampa Cisl Marche Senigallia, 01/07/2014
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30/06/2014 Ambiti sociali, i Pensionati Cisl di Jesi chiedono il confronto
La segreteria della Federazione Nazionale Pensionati Cisl (Rappresentanza Locale Sindacale) di Jesi, riunitasi il 30 giugno 2014 ha affrontato, tra l’altro, l’aspetto della riorganizzazione degli Ambiti Sociali sulla base della discussione scaturita in occasione del convegno organizzato dall’ Ambito sociale n.9 e dalla Azienda servizi alla persona (A.S.P.) di Jesi il 27 giugno scorso. La FNP condivide la necessità, prima che la Regione Marche legiferi in merito, di realizzare una profonda discussione con tutti i soggetti coinvolti(enti locali,forze sociali ,associazioni ecc.ecc.). Condivide altresì la proposta che la riorganizzazione degli Ambiti realizzi consistenti risparmi gestionali purché questo non comporti una diminuzione dei servizi, della loro qualità e l’ aumento delle rette e delle tariffe. La Fnp di Jesi invita i responsabili delle istituzioni locali interessate a farsi promotori di incontri e si dichiara disponibile a partecipare per individuare i problemi delle persone anziane e per suggerire possibili soluzioni. Solo a titolo indicativo si elencano alcune tematiche che riteniamo prioritarie: -Realizzazione Centro Alzheimer -Realizzazione Centro diurno -Riorganizzazione casa di riposo e residenza protetta -Realizzazione Residenza Sanitaria Assistita (R.S.A.). La Segreteria della Rappresentanza Locale Sindacale dei Pensionati di Jesi 
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30/06/2014 Inizia la raccolta aiuti per la Siria: partecipa anche tu
Dal 30 giugno parte una raccolta di aiuti per la Siria in tutta la regione Marche. Durerà due settimane. Raccogliamo materiale scolastico, sanitario, cibo a lunga conservazione. E' possibile contribuire anche con una donazione, per coprire le spese di spedizione del materiale raccolto.La raccolta è organizzata dall'associazione Insieme si può - progetto Pasqua in Siria, di Monza, che periodicamente manda container di aiuti nel nord della Siria.Sarà gestita dalle aree territoriali sindacali della CISL Marche (di seguito tutti gli orari e gli indirizzi).La raccolta fondi sarà curata da ISCOS Marche Onlus. Cosa raccogliamo Per i bambini: matite, quaderni, penne, colori, astucci, zaini Per i malati: antibiotici, antinfiammatori, paracetamolo, sciroppi per tosse, analgesici, integratori e vitamine, cerotti,garze, bende, disinfettante e siringhe Per tutti: cibo in scatola ed a lunga conservazione (no alcol o carne di maiale) Dove Puoi consegnare il materiale nelle seguenti sedi CISL delle Marche, dal 30 giugno al 15 luglio (salvo specifiche) Città indirizzo Giorni e orari San Benedetto del Tronto piazza Nardone 23 Tutti i giorni dalle 9,30 alle 12,00 Pesaro Via Porta Rimini n.11 LUNEDI’ MERCOLEDI’ e VENERDI’, 9.00-12.00 15.30-18.00, fino all'11 luglio Ancona Via Ragnini, 4 Dal 14 al 18 luglio dalle 10.00 alle 18.00 Falconara via Baldelli 23 il 10 e 11 luglio dalle 10.00 alle 18.00 OSIMO via san Gennaro l’8 e 9 luglio dalle 10.00 alle 18.00 Jesi Via Gallodoro, 66/ter/c dal lunedì al venerdì, 8:30 - 12:30 e 15:30- 18:30, sabato 8:30 - 12:30 Fabriano Via De Gasperi n. 50 dal lunedì al venerdì, 9:00 - 12:30 Tolentino via San Nicola, 66 Martedì 9,00 -13,00, Mercoledì 9,00 - 13,00/15,30 - 18,30 Venerdì 9,00 -13,00 Urbino Via Battista Sforza n. 50 Giovedì e venerdì Senigallia Via Montenero n. 6 dal 7 al 15 Luglio Lunedì - Venerdì 9,00 - 12,30 e 15,30 - 18,30. Sabato 9,00 - 12,00 DA DEFINIRE Ascoli Piceno Fermo Civitanova Marche Macerata Fano   Donazioni Far arrivare un pacco al centro raccolta costa 5 € Spedizione, sdoganamento e ingresso di un container in Siria costano circa 4.500 €Per le donazioni: ISCOS Marche Onlus - Causale: Raccolta Siria IBAN: IT19 O 053 0802 6840 0000 0017 396 - CC postale: 17541608 - Carta di credito (tramite Paypal): Passaparola clicca per mandare un'e-mail ai tuoi amiciCondividi su FacebookeTwitter //
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27/06/2014 Lavori in corso del 27/06/2014
www.cislmarche.it- No all'effetto spezzatino per Banca Marche: la Cisl ribadisce la contrarietà alle divisioni dell'istituto. Nuovo sciopero dei dipendenti. - Se l'ufficio è chiuso e i lavoratori restano in fila: a Collina di Santa Maria nuova un caso che mette in evidenza alcune criticità degli uffici postali nella regione- Si laureano e se ne vanno. E nemmeno tornano. Una indagine di Bankitalia chiarisce come le Marche non riescano più a trattenere i propri giovani laureati Per quanto attiene allo Spazio Cisl sono previsti:- intervista a Sauro Rossi, Segretario regionale Cisl Marche, dedicata al lancio della campagna sindacale "Fisco e Previdenza"- l’impegno da parte di Ebam nella ricostruzione del palazzetto dello sport di Senigallia, distrutto in seguito all’alluvioneDi seguito il link da cui scaricare l’anteprima di questa puntatahttps://www.youtube.com/watch?v=KMAbfgN8jMQSaluti e buon lavoroE’ Tv MarcheVenerdì ore 23.15: canale 112 ore 21Sabato ore 20.00Domenica ore 14.15Tv Centro MarcheVenerdì ore 20:00 (dopo il TG), 23:45 (replica)Mercoledì ore 14:00 (in replica dopo il TG)Canale You Tube – Lavori in corso Web Tg
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23/06/2014 Clienti in fila ma l'ufficio postale resta chiuso
Amara sorpresa per i clienti dell' ufficio postale di Collina Santa Maria Nuova e grosso imbarazzo per il dipendente distaccato che, stamattina, ha scoperto di essere stato lui il primo a non poter accedere all' ufficio dove gli era stato comandato di andare a prestare servizio, sin dai giorni scorsi. Già prima delle 09:00 di questa mattina, più di 50 clienti sono stati costretti a far dietrofront davanti alla saracinesca abbassata. Non un avviso né una giustificazione, ufficio chiuso!  "È una situazione vergognosa - secondo Gabriele Lalli, coordinatore provinciale della SLP-CISL il più rappresentativo sindacato di categoria in Poste - eppure nei giorno scorsi era stata disposta la sostituzione della collega assente. Ma nonostante l'intervento mirato anche del Direttore di Filiale di Ancona, ieri pomeriggio non sono state effettuate le operazioni di consegna delle chiavi da effettuarsi in contraddittorio con il personale di Jesi Centro." "Altrettanto ingiustificabile il comportamento della responsabile di Jesi Centro - continua il rappresentante dei lavoratori - non è tollerabile che ci siano dei "colleghi" che si ritengano al di sopra delle regole, che pensino di poter continuare ad influenzare negativamente l'immagine e la qualità della azienda, agendo con una discrezionalità che andrebbe piuttosto redarguita se non punita!!!" Solo in tarda mattinata Poste ha provveduto ad avvisare la clientela della chiusura dell'Ufficio riconducendola a non precisati motivi tecnici.
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20/06/2014 In arrivo gli aspiranti agenti di polizia locale
Si è concluso mercoledì 18 giugno 2014, presso la sede dello IAL Marche Srl di Macerata (l’istituto di formazione della Cisl),  il corso di formazione di Preparazione a Concorsi per Agenti di Polizia Locale (livello base completo) per la durata di 60 ore. Il corso, organizzato in collaborazione con la Federazione del Pubblico Impiego, ha visto la partecipazione di giovani diplomati e laureati, intenti ad ottenere la preparazione più idonea al superamento dei vari concorsi pubblici presso le autonomie locali d’Italia. In particolare presso i settori delle polizie municipali e provinciali, comandanti di polizie locali e funzionari specializzati nelle materie oggetto dei concorsi quali: diritto costituzionale, amministrativo, penale e procedura penale, nonché Codice della Strada, oltre ai reati in materia edilizia, commerciale ed ambientale. Le docenze sono state tenute da Dirigenti delle Autonomie Locali esperti in tali materie. Ora spetta a questi ragazzi mettere buona volontà nel tentare tutte le occasioni concorsuali anche non locali che si presenteranno, forti di avere una formazione dettagliata, puntuale e di elevata qualità. La formazione si è conclusa con il superamento di una prova finale e la consegna dei relativi attestati da parte del responsabile delle Autonomie Locali della Cisl Funzione Pubblica per la Provincia di Macerata, il Dott. Alessandro Moretti.  Moretti ha rivolto  a tutti i neo diplomati del corso il più grande in bocca al lupo per un futuro di soddisfazioni ed un celere ingresso nel mondo del lavoro,  ed un sentito ringraziamento ai docenti ed alle operatrici dello IAL che rendono ogni anno possibile questa opportunità per i giovani in cerca di lavoro. l corso di preparazione terminato mercoledì si aggiunge a quello di livello avanzato organizzato, sempre dallo Ial di Macerata, tra i mesi di novembre 2013 e febbraio 2014, al quale hanno partecipato altri 12 allivevi.Si aprono a questo punto le iscrizioni per il NUOVO CORSO di preparazione a Concorsi per Agenti di Polizia locale di LIVELLO AVANZATO, che lo IAL di Macerata ha intenzione di organizzare per la metà del mese di settembre 2014. Per informazioni è possibile contattare lo Ial Marche di Macerata, in via dei Velini, 52/A (Macerata), tel. 0733 261383 – 24017, fax 0733 232976; e -mail: macerata@ialmarche.it; ;http://www.facebook.com/ialmarchemacerata
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20/06/2014 Falconara, contro il caro-mensa la Cisl chiede un intervento nell'assestamento di bilancio
Mitigato l’annunciato aumento delle tariffe delle mense scolastiche, da parte del Comune di Falconara, con l’approvazione di un emendamento in sede di consiglio comunale. «Sicuramente un primo passo, frutto delle contestazioni di questi ultimi giorni. Insieme ai genitori dei bambini delle scuole coinvolte, come sindacati abbiamo ribadito all’amministrazione comunale che il blocco delle tariffe delle mense scolastiche deve essere assunto come un intervento prioritario per garantire equità e massima accessibilità al diritto allo studio dei bambini. – afferma Alessandro Mancinelli, Cisl Falconara – Ma questo non basta, come CISL Falconarese, oltre a continuare la raccolta di firme nelle nostre sedi cittadine, chiediamo che ci sia un impegno da parte della Giunta Comunale a trovare le risorse in fase di assestamento di bilancio affinché gli aumenti delle tariffe vengano bloccati e non semplicemente diluiti nel tempo. Ci aspettiamo, nell’assemblea cittadina programmata per il mese di Luglio, delle risposte che possano conciliare la sostenibilità economica delle famiglie con quella del bilancio comunale.» Falconara, 19.06.2014 CISL Falconara(Alessandro Mancinelli)
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20/06/2014 Prospettive della Cooperazione allo Sviluppo: tavola rotonda a Pesaro il 26 giugno 2014
Giovedì 26 giugno si terrà a Pesaro, in occasione dell'apertura della scuola residenziale di progettazione, una tavola rotonda sulle "Prospettive della Cooperazione allo Sviluppo a livello europeo, nazionale e regionale e il ruolo degli enti locali e della società civile nella Regione Marche."Sarà un momento di confronto importante tra le organizzazioni marchigiane, le istituzioni regionali, le federazioni nazionali delle ONG, utile per fare il punto sulla situazione nazionale, alla luce delle prossime riforme legislative della cooperazione e del terzo settore, sulla situazione europea, nel momento di avvio della nuova programmazione, e su come il sistema Marche di cooperazione possa rispondere a questa nuova realtà. PROGRAMMA TAVOLA ROTONDA 26 giugno Pesaro - Casa per Ferie Sacro Cuore - Viale G. Amendola 20Ore 10,00 Saluti di benvenuto e presentazione della scuola residenziale a cura del Coordinamento Marche Solidali.Saluti Istituzionali dell’ Assessore alla solidarietà del Comune di Pesaro - Sara Mengucci deleghe: servizi sociali - politiche per la famiglia, per la casa, per gli anziani - volontariato - cooperazione internazionale.Ore 10,15 Tavola rotonda: Prospettive della Cooperazione allo Sviluppo a livello europeo, nazionale e regionale e il ruolo degli enti locali e della società civile nella Regione Marche.Introduce e coordina: Vincenzo Russo – Portavoce Marche Solidali - COMIntervengono:Attilio Ascani – Direttore Generale FOCSIVGiovanni Lattanzi – Presidente COCISLuigino Peloni – Dirigente P.F. Cooperazione allo Sviluppo Regione MarcheConclude:Luigi Viventi - Assessore Regionale alla famiglia e servizi sociali, cooperazione allo sviluppo, emigrazione, immigrazione, promozione della cooperazione.Ore 13,00 pranzo
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19/06/2014 Vigili del Fuoco, più tutele per un lavoro rischioso
Indignazione e rabbia dei sindacati di categoria dei Vigili del fuoco, dopo il grave incidente avvenuto ieri alla falegnameria Glf di Squartabue di Recanati. «Nonostante i nostri colleghi avessero indossato tutti i dispositivi di protezione individuale, messi a disposizione dalla nostra amministrazione - ribadiscono i sindacati - tutta la squadra è finita in ospedale e uno di loro, il più grave ricoverato all’ospedale di Torrette, è ancora stabile nella sua gravità. Ciò dimostra ancora una volta l’alto rischio in cui lavorano i Vigili del fuoco». Va ricordato che i componenti delle squadre dei Vigili del Fuoco, come quella che lavorava per spegnere l'incendio nella falegnameria di Squartabue di Recanati, lavorano con una grave carenza di organico, legata soprattutto al blocco del turn over e con un aumento dell'età media dei Vigili del Fuoco che si sta alzando pericolosamente, per uno stipendio mensile pari a 1300 euro. «Facciamo appello al Governo e alla politica affinché riconoscano il lavoro ad alto rischio dei Vigili del Fuoco ed intervengano concretamente con investimenti mirati alla specificità lavorativa dei vigili del fuoco, alla preparazione e alla professionalità del corpo». «Non vogliamo attenzioni solo in caso di incidenti, vogliamo essere riconosciuti e avere la dignità al pari degli altri corpi dello Stato, essere rispettati per quello che siamo e per il valore e per i rischi del nostro lavoro». I sindacati di categoria vicini ai colleghi e alle loro famiglie, esprimono soddisfazione per la grande attenzione del Dipartimento Nazionale dei Vigili del fuoco e del Prefetto Alberto Di Pace, Capo Dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile, per aver permesso alla famiglia del collega in gravi condizioni di rientrare immediatamente dall’estero.Le Federazioni di Categoria di Cgil, Cisl, Uil, Conapo, Usb, Confsal
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17/06/2014 J&P Industries, i sindacati incontrano il Ministro Poletti
Le Federazioni di Categoria dei Metalmeccanici di Cisl, Cgil e Uil, rispettivamente Fim, Fiom, Uilm, hanno incontrato il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, presente ad Albacina sul caso J&P Industries. «Al ministro abbiamo illustrato i termini di una situazione che rischia di degenerare: 700 lavoratori stanno per essere messi sulla strada» ha ribadito Andrea Cocco della Fim Cisl dopo il colloquio con il Ministro. «Gli abbiamo chiesto di farsi carico personalmente, insieme al Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi – prosegue Cocco – della grave situazione della J&P Industries, e di aprire al più presto un tavolo ministeriale. Il tempo che passa rischia di far saltare l’attività industriale e di conseguenza 700 posti di lavoro». Forte è la preoccupazione tra sindacati e istituzioni, dopo la conferma in appello dell’annullamento della vendita dell’ex Antonio Merloni alla J&P di Giovanni Porcarelli. I sindacati durante l’incontro hanno consegnato una sintesi del caso J&P al Ministro del lavoro che si è impegnato a riconvocare un tavolo sull'Accordo di programma per la reindustrializzazione delle aree di Marche e Umbria coinvolte nella crisi dell'A. Merloni.LA NOTA INVIATA DAI SINDACATI AL MINISTRO POLETTI
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12/06/2014 Tasi, Tolentino accoglie l'appello dei Sindacati
«La Giunta del Comune di Tolentino nella seduta di mercoledì 11 giugno 2014 ha fornito all’ufficio tributi la direttiva di non applicare sanzioni qualora il contribuente abbia provveduto in ritardo al pagamento della prima rata della TASI purché entro giugno 2014». Con questa nota,  pubblicata dal  Comune di Tolentino nel suo sito ufficiale, l'amministrazione comunale ha voluto andare incontro  alle numerosissime segnalazioni dei cittadini sulle difficoltà del pagamento e dell’attuale incertezza normativa. Raccolto quindi l'appello di Cgil Cisl e Uil regionali e provinciali, che nei giorni scorsi hanno chiesto a tutti Comuni che hanno deliberato sulla Tasi di evitare l'applicazione delle maggiorazioni (il cosiddetto ravvedimento) per i cittadini che saldano la rata d'acconto entro il 30 giugno, invece che entro la naturale scadenza del 16 giugno.
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11/06/2014 Tasi, evitare sanzioni ai cittadini
Cgil Cisl Uil Marche denunciano la situazione di grande confusione e disorientamento che stanno affrontando in questi giorni i cittadini di vari comuni marchigiani per il pagamento della prima rata della Tasi, con scadenza che lo Stato ha fissato al 16 giugno. Cgil Cisl Uil Marche hanno scritto al Presidente dell’ANCI Marche per chiedere che i Comuni che hanno già deliberato in materia di Tasi concedano, sulla base di quanto previsto dall’art. 10 dello Statuto del contribuente, un differimento di 30 giorni per il pagamento di quanto dovuto, senza sanzioni, come già disposto da altri Comuni italiani, ad esempio quello di Vicenza. Le segreterie regionali dei sindacati hanno richiesto inoltre un incontro urgente con il Presidente dell’Anci Marche Mangialardi, per valutare eventuali proposte che consentano ai Comuni che non hanno ancora deliberato in materia di Tasi, di elaborare soluzioni più lineari e chiare nell’interesse dei cittadini contribuenti.
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10/06/2014 Gestione rifiuti: quale futuro per il territorio anconetano
 Per il sistema anconetano di gestione dei rifiuti si avvicina una scadenza che potrebbe segnare una svolta decisiva: entro la fine del mese di giugno, l’ATA (l’assemblea che riunisce tutti i Comuni della Provincia di Ancona e la Provincia stessa) dovrà decidere l’assetto futuro della gestione del ciclo integrato dei rifiuti. È una partita importante da cui dipende la qualità e l’efficienza del servizio erogato all’utenza. Una partita che Cgil, Cisl e Uil intendono presidiare con attenzione per difendere sia il lavoro che l’ambiente e non ultimo il bilancio delle famiglie.Pensiamo che questa scadenza offra finalmente l’occasione per giungere anche nel territorio di Ancona, così come di recente accaduto nella Provincia di Macerata, ad un gestore unico per tutto il bacino provinciale, superando la frammentazione attuale che vede la gestione del servizio suddivisa in dieci aziende con una moltiplicazione di dirigenti e cda. Un’unica azienda, soprattutto se una multiutility deputata alla gestione di più servizi pubblici, darebbe la possibilità di raggiungere la massa critica necessaria per effettuare gli investimenti necessari per migliorare i servizi e ridurne i costi, a tutto vantaggio del contenimento delle tariffe.Una partita così importante deve essere giocata dalle amministrazioni in piena trasparenza, in dialogo con i cittadini e le parti sociali: per questo come Cgil, Cisl e Uil territoriali realizzeremo per i prossimi giorni tutte le iniziative necessarie per attivare un confronto con gli amministratori locali al fine di esporre le proprie posizioni su una questione tanto centrale per la vita delle nostre città come quella della gestione dei rifiuti.Ancona 10 giugno 2014Scarica COMUNICATO STAMPA
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10/06/2014 Incontro con il Ministro Poletti
Venerdì 6 giugno a Fano, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha incontrato i cittadini e i sindacati Cgil, Cisl, Uil per trattare il tema del lavoro. I rappresentanti dei sindacati hanno consegnato al Ministro un documento contenente la richiesta di rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga, accompagnato da statistiche e dati,  facendo presente la forte preoccupazione per l'assoluta insufficienza delle risorse finora ripartite tra le regione per gli ammortizzatori in deroga e sottolineando come la situazione sia destinata a precipitare se il Governo non provvede tempestivamente.20140606 Lettera Poletti su emergenza cig deroga e la
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10/06/2014 Conoscere il mondo contemporaneo. La “questione Rom” in Italia.
E’ ancora grande l’alone di pregiudizio intorno alla cultura e al mondo degli zingari. Neanche il dialogo con le istituzioni locali appare facile quando l’argomento sono i Rom e il loro carico di problemi. Nella stessa Europa sono in aumento le discriminazioni. mentre rari e insufficienti restano gli esempi di effettiva integrazione. Anche nelle Marche sono diversi gli insediamenti di Rom e Sinti. Di vecchia e nuova costituzione. In provincia di Ascoli, Macerata. Ad Ancona , Falconara, a Fano e di recente anche a Pesaro, con l’arrivo di alcuni nuclei rumeni. Raramente hanno un’abitazione. Nella maggior parte dei casi vivono in roulotte, in ricoveri di fortuna o in vecchie fabbriche dismesse. L’Anolf (Associazione Nazionale “Oltre le frontiere”) di Pesaro-Urbino è da tempo impegnata, insieme all’Opera Nomadi, per trovare soluzioni a favore di queste comunità, composte in maggioranza da giovani coppie e bambini. Il compito è molto arduo. C’è bisogno di lavoro, di servizi e di case. Ma soprattutto c’è bisogno di conoscere di più il mondo Rom, incoraggiando il dialogo e l’incontro tra le culture. Di tutto questo se ne parlerà l’11 giugno alle ore 20.30 a Pesaro presso la biblioteca Bobbato con Gabriele Roccheggiani e Luigi Alfieri (Università di Urbino ) e Gianluigi Storti ( Anolf), coordina Andrea Girometti (Direttivo ISCOP).PROGR._COMPLETO_CONOSCERE_IL_MONDO_CONTEMPORANEO
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09/06/2014 Risparmiare i cittadini dalla maggiorazione Tasi
Il prossimo 16 giugno scade il termine per il pagamento della rata d'acconto della TASI, la nuova imposta comunale sui servizi indivisibili. Sono tenuti al pagamento dell'acconto tutti i cittadini residenti in quei Comuni che, su questa materia, hanno deliberato entro il 23 maggio scorso. I Comuni interessati nella Provincia di Macerata sono quelli di Camerino, Civitanova Marche, Corridonia, Esanatoglia, Petriolo, Pollenza, Tolentino, Treia. Dal 17 giugno in poi, i cittadini che non lo hanno ancora fatto possono comunque pagare la rata d'acconto, inderogabilmente entro il 30 giugno, pagando però una maggiorazione dello 0,20% per ogni giornata di tardivo pagamento (cosiddetto ravvedimento). In tempi strettissimi - e com'è facilmente intuibile sopportando forti disagi - i cittadini residenti in questi comuni dovranno quindi fare il calcolo ed effettuare il pagamento della TASI. Molti di loro, per farlo, si rivolgeranno ai Caf, sui quali però grava anche l'imminente scadenza della Dichiarazione dei Redditi (23 giugno) e che pertanto rischiano di non riuscire a soddisfare tutte le richieste. Per questo Cgil Cisl e Uil lanciano un appello alle Amministrazioni comunali coinvolte, chiedendo di esonerare dal pagamento della maggiorazione i cittadini che non riusciranno a saldare la rata d'acconto della Tasi entro il 16 giugno, fermo restando l'obbligo di farlo entro il 30 giugno. Crediamo che, in un momento di crisi e di forte difficoltà come quello che stiamo vivendo, questa decisione rappresenterebbe un segnale forte di sostegno e vicinanza dei Sindaci ai propri cittadini.
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09/06/2014 5 minuti CISL 6 giugno 2014
LAVORO, SVILUPPO, TUTELE E SERVIZI QUINDICINALE D’INFORMAZIONE A CURA DELLA CISL MARCHE èTV Marche canale 12 Venerdì 20.45-23.15 Sabato 20.00 Domenica 14.00 èTVMarche Più canale 112 Venerdì21.10 RADIO CENTER MUSIC Venerdì e Sabato 9.45-12.45-18.45VENERDI 6 GIUGNO LAVORO, SVILUPPO E PROSPETTIVE UN FOCUS CON LA CISL MACERATESEMacerata : lavoro, crisi e confronto con i comuni. Ne parla Lidia Fabbri responsabile Ast Cisl Macerata Civitanova : moderati segnali di ripresa in un territorio ad alta presenza di immigrati. L’intervista a Giuseppe Spernanzoni responsabile Ast Cisl Civitanova Camerino: le crisi del territorio e le prospettive per il suo sviluppo con l'accordo con UNICAM. Ne parla Primo Antonelli responsabile Ast Cisl Tolentino –Camerino
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09/06/2014 Pensionati Cisl in visita a Jesi
I pensionati della Cisl di Jesi hanno organizzato, il 24 maggio scorso, un' iniziativa culturale.Circa 40 di essi, provenienti dalla provincia di Ancona, hanno visitato, nella città di Jesi, la Pinacoteca,il Palazzo della Signoria ed il museo della stampa.In tutti i siti, esperte guide locali hanno illustrato i tesori presenti con dovizia di particolari.Dopo il pranzo i partecipanti hanno visitato il centro storico,il duomo e le piazze cittadine oltre alla statua in bronzo dell’imperatore Federico II, nato a Jesi.
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03/06/2014 Prime indicazioni per il pagamento della TASI
                                  
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27/05/2014 Rinnovato il contratto dei lavoratori agricoli di Macerata
Dopo circa tre mesi di trattative le Categorie dei lavoratori del settore alimentare di Cgil Cisl e Uil (Flai, Fai e Uila), Confederdia da una parte e Confagricoltura e CIA dall’altra, hanno siglato l’accordo per il rinnovo del Contratto Provinciale di Macerata per i quadri e gli impiegati agricoli. Purtroppo la Coldiretti, ferma su una proposta di aumento del 2,5-3% massimo che non copre neppure il recupero inflativo degli ultimi due anni pari al 3,8%, non ha ritenuto di sottoscrivere l’accordo. Il rinnovo contrattuale fissa un aumento del 5,3% da erogarsi in due tranches: la prima del 3,3% a decorrere dal 1 maggio 2014 e la 2^ del 2% a partire dal 1 gennaio 2015. Il comune senso di responsabilità delle parti ha consentito di giungere, da un lato, ad un risultato più che apprezzabile per i lavoratori in termini di adeguamento retributivo e, dall’altro, di non gravare ulteriormente sulle economie delle aziende, non prevedendo effetti retroattivi dell’adeguamento salariale o forme compensative per i quattro mesi di vacanza contrattuale. La firma dell’accordo vuole essere anche un segnale di ottimismo e di consapevolezza dell’importante ruolo che l’agricoltura può e deve svolgere nel rilancio dell’economia del nostro Paese.
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23/05/2014 Ieri e oggi: scopriamo insieme l'Ucraina
L'Anolf Marche promuove un incontro sulla storia, attualità, costumi e tradizioni dell'Ucraina ad Ancona, il 31 maggio 2014 alle 16:00, nella Sala Armatura di via Ragnini, 4.Interverranno Emma Capogrossi, Oleg Rumyantsev, Massimiliano di Pasquale, Yuliya Dhtyaryova e Sofiya Tsisar, Elena Nazarenko.Coodinerà Neli Isaj.
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23/05/2014 Lavoratori della J&P in presidio permanente all’inps di Ancona
Aggiornamento 26/5/2014: Il presidio è stato sospeso Le Federazioni di Categoria dei Metalmeccanici di Cgil Cisl e Uil (Fiom, Fim e Uilm), insieme e alle lavoratrici ed ai lavoratori della J&P Industries, al termine dell’assemblea tenutasi questa mattina presso lo stabilimento del Maragone, hanno deciso da lunedì 26 maggio, partendo alle ore 8 dallo stabilimento di S. Maria, di effettuare un presidio permanente presso l’Inps provinciale di Ancona, nel centro della città. L’iniziativa è stata proclamata vista la decisione da parte dell’Inps, di bloccare la cassa integrazione straordinaria, nonostante l’approvazione da parte del Ministero del lavoro sia già stata formalizzata dal 7 maggio. I 700 lavoratori della J&P, sono senza soldi oramai da 5 mesi e la situazione non è più sostenibile.Nell’evidenziare l’emergenza economica immediata, si ribadisce inoltre come il Governo debba intervenire a difesa del progetto J&P, atto a garantire il lavoro per 700 persone. Stanchi ma non rassegnati, presidieremo l’Inps anconetana fino a che non avremo la certezza della soluzione del problema.  
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22/05/2014 Economia a pezzi nel fanese. Cisl lancia l’allarme: “fare più controlli”
L'economia del territorio fanese continua a mostrare segni di sofferenza. Giovanni Giovanelli – responsabile Cisl Fano - segnala come la quasi totalità delle imprese presenti sul  territorio, attualmente sta ricorrendo agli ammortizzatori sociali. A questo fenomeno si associa l'aumento della occupazione precaria con l'incremento di contratti di somministrazione. Nel 2013 ben 36 aziende hanno utilizzato 146.000 ore per 398 lavoratori, il 2014 è iniziato con una situazione più pesante: nel 1° quadrimestre su 7 aziende risultano ben 52.344 ore lavorate con contratti di somministrazione. Rispetto all’anno scorso quindi un aumento del 5%. Più lavoro, quindi, ma anche più precarietà. “Altro dato preoccupante - continua Giovanelli - è l'insediamento di impresi cinesi nel nostro territorio”. "I capannoni abbandonati dalle aziende locali vengono occupati da laboratori cinesi, che operano in prevalenza nel settore tessile ma anche per conto terzi, nel montaggio dei mobili. Operano generalmente senza il rispetto per le leggi sulla sicurezza e sul lavoro. Doppi e tripli turni, famiglie di lavoratori con bambini che vivono all’interno dello stabilimento”. La Cisl di Fano lancia un appello agli organi di controllo affinché vengano intensificati i controlli sul lavoro irregolare per evitare incidenti e tragedie e la concorrenza sleale.Altra situazione complessa è quella determinatasi nell'azienda King di Bellocchi produttrice di accessori per la nautica. Mauro Masci responsabile Fim - denuncia la grave situazione di questa azienda con attualmente 40 operai impiegati. La ditta che al momento opera nella zona industriale di Fano ha paventato il trasferimento del sito produttivo a Viterbo, nel Lazio, con gravi pressioni sui lavoratori. Attualmente dalla verifica effettuata alla Camera di commercio risulta nominato un nuovo amministratore delegato e l’azienda ha effettuato una serie di operazioni di passaggi amministrativi e fiscali da azienda ad azienda su cui è necessario fare chiarezza. Di questa situazione sono state debitamente informati gli organi ispettivi quali l’Ispettorato del lavoro e gli organi preposti al controllo. “Abbiamo spedito un esposto – afferma Masci - per denunciare le diverse irregolarità ed inadempienze compiute nei confronti dei dipendenti , tra le quali il mancato adeguamento dell'aumento contrattuale, mancato pagamento degli straordinari e il ritardo nel percepire gli stipendi. In questo momento di crisi riteniamo necessario- ribadisce Masci - verificare la regolarità delle imprese al fine di evitare sleale concorrenza e far rispettare norme e leggi.
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19/05/2014 L'Anteas arriva a Recanati
E’ stato avviato il Servizio SOS Farmaci per il Comune di Recanati. Grazie alla Convenzione firmata tra l’Amministrazione Comunale recanatese e l’Associazione ANTEAS (acronimo di Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) della Cisl di Macerata, i cittadini non autosufficienti di Recanati con più di 65 anni potranno usufruire del servizio gratuito di distribuzione dei farmaci a domicilio. Il servizio, svolto dai volontari dell’Anteas, sarà disponibile per due giorni a settimana (martedì e venerdì) e dovrà essere attivato, su richiesta degli interessati, tramite chiamata al numero telefonico appositamente messo a disposizione dall’Anteas: 0733-4075233. Il servizio SOS farmaci sarà attivo in via sperimentale per almeno un anno, fino al 31 marzo 2015. La città di Recanati si aggiunge quindi ai 25 Comuni maceratesi nei quali più di 100 volontari dell’Anteas svolgono già da anni attività di promozione sociale e di assistenza a domicilio di persone sole, non autosufficienti o comunque in condizioni di difficoltà.
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16/05/2014 I pensionati in visita al Museo di Fossombrone
Il coodinamento Donne  e i pensionati Cisl di Fano, Fossombrone e Pergola organizzano perDomenica 25 maggio, una visita guidata al Museo di Fossombrone per ammirare la statua della Vittoria .Questa meravigliosa statua bronzea  dell'epoca romana è stata rinvenuta nel XVII a Fossombrone secolo e poi  venduta  a Federico   II, Langravio di Kassel.In occasione dei duemila anni dalla morte dell'Imperatore Augusto, Il Museo tedesco di Kassel ha    cortesemente concesso in prestito temporaneo  la statua che torna così dopo 350 anni in Italia.L'avvenimento sta riscuotendo un successo nazionale, la visita sarà guidata da un grande esperto di storia dell'arte, il Prof. Giancarlo Gori.Seguirà alle 18.30 un apericenavittoria alata fossombrone 
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16/05/2014 Stagione Teatro Muse e Pergolesi, Sindacati preoccupati
Le Segreterie regionali dei lavoratori dello spettacolo di Cgil Cisl e Uil (Slc, Fistel e Uilcol)  esprimono la loro preoccupazione per le notizie apparse in questi giorni sugli organi di informazione circa il presunto accordo tra i Comuni dei Ancona e Jesi in materia di spettacoli dal vivo, ma ancor di più per la mancanza di dialogo tra le varie Istituzioni culturali che insistono sul territorio marchigiano. Malgrado tali notizie siano state smentite dalla direzione del Teatro delle Muse, cui non risulta alcun accordo tra il Sindaco di Ancona e quello di Jesi in merito alla gestione della stagione lirica e di prosa prodotte dai due Enti, i sindacati di categoria temono per le conseguenze che potrebbero avere orientamenti che vanno in tale direzione. Infatti, pur considerando necessario attivare momenti di coordinamento tra le iniziative culturali nella Regione, a maggior ragione tra Enti posti a 30 chilometri di distanza l’uno dall’altro, è evidente come le varie produzioni debbano rimanere radicate nei territori e nelle Fondazioni che da sempre li hanno organizzati e prodotti. Tale necessità non certo per motivazioni campanilistiche, ma soprattutto per garantire la continuità di finanziamenti pubblici che sono alla base della vita delle Fondazioni stesse e che verrebbero perse se vedessero tali produzioni cedute esternamente. Esistono poi delle evidenti preoccupazioni per il destino occupazionale delle centinaia di lavoratori marchigiani e non solo, che ruotano attorno alle produzioni teatrali e liriche. Certamente i lavoratori della Corale Bellini ed i musicisti della FORM, ma anche tutti quei tecnici, attrezzisti, sarti ecc. che lavorano dietro le quinte e le cui tutele risiedono anche in anni di accordi e diritti che come sindacati di categoria abbiamo costruito. Le recenti scelte della Fondazione Pergolesi di avvalersi della collaborazione di musicisti provenienti da fuori regione a scapito delle maestranze locali testimonia la fondatezza di tali preoccupazioni. Crediamo infine che la complessiva mancanza di dialogo tra le varie Istituzioni culturali ponga in capo alla Regione Marche la responsabilità di assumere un’azione di vero coordinamento delle politiche culturali della Regione che vada oltre la pur lodevole ed apprezzata azione di sostegno economico ma entri nel merito delle effettive scelte che tali Enti fanno in tema di proposta culturale, di coordinamento e valorizzazione del territorio e delle eccellenze lavorative delle Marche. Confidiamo che la Regione Marche senta come proprie queste preoccupazioni e queste necessità e che confermi la propria disponibilità al dialogo. Le Segreterie regionali Fistel, Slc e Uilcol sollecitano l’Assessorato alla cultura per un urgente incontro. Le Segreterie regionali FISTEL CISL, SLC CGIL e UILCOL UIL
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14/05/2014 Solidarietà ai cittadini di Senigallia
L’alluvione del 3 maggio scorso ha causato danni materiali ingenti alle abitazioni. Per sostenere i cittadini di Senigallia che hanno perso molti dei loro averi (autovetture, mobili, ecc.) invitiamo i nostri iscritti ad aderire all’appello dell’iniziativa “SOS Emergenza alluvione Senigallia”. Quindi sollecitiamo tutti a fare donazioni direttamente sul conto corrente aperto presso Banca Etica, patrocinato dal Comune di Senigallia e gestito con la collaborazione della Caritas. Riportiamo di seguito il Codice Iban: IT 22 G 05018 02600 000000174285Nella causale sarà sufficiente riportare la dicitura "Emergenza alluvione". In alternativa è possibile rivolgersi presso le nostre sedi in via Montenero n.6, Piazza La Marmora n.1 e Via Fratelli Bandiera n.51 per ritirare il bollettino postale già predisposto per la donazione. Le Segreterie di Cgil, Cisl e Uil di Senigallia  
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12/05/2014 Presidio a Fano per la campagna #NonstiamoSereni
Molta affluenza e partecipazione al presidio allestito a Fano, sabato 10 maggio, dai pensionati Cisl per la raccolta di firme riguardante la campagna nazionale #NonstiamoSereni. Con questa iniziativa si chiede al Presidente del Consiglio Matteo Renzi l’estensione del bonus fiscale ai lavoratori in pensione, le misure a favore delle persone con redditi così bassi da non poter usufruire dalle agevolazioni fiscali, la difesa del welfare pubblico e l’approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza. Numerose le firme raccolte - “Le persone volevano spiegazioni sul perché ai pensionati e agli incapienti non vengono riconosciuti gli 80 € di bonus. – afferma il Segretario RLS Pensionati di Fano Luciano Rovinelli. La gente è d’accordo con noi a portare avanti questa iniziativa di protesta date le difficoltà economiche quotidiane “
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09/05/2014 Difendiamo la sanità picena - manifestazioni ad Ascoli e San Benedetto
Finalmente, dopo tanti mesi di rinvio, tutte le parti in causa nella vertenza sanità hanno maturato l’esigenza non più dilazionabile, di manifestare pubblicamente e all’aperto, il disagio e la preoccupazione per un sistema sociosanitario del piceno che via via sta andando verso una morte lenta e dolorosa per gli utenti ed operatori.La risposta della Regione e soprattutto dell’Area Vasta 5, negli ultimi giorni, si è mostrata isterica e senza alcuna concreta risposta alle tantissime sollecitazioni avanzate dalla parte sindacale. Hanno reagito minacciando denuncie varie ma soprattutto cercando d’influenzare addirittura i sistemi di comunicazione. Nelle settimane scorse anche la Direzione Regionale delle Poste Italiane, è sembrata, non immune da condizionamenti esterni, allorquando si è rifiutata di distribuire casa per casa, il volantino di denuncia pubblica, predisposto da FP CGIL- CISL FP-FSI e NURSIND. Chi non ha risposte da dare si difende istigando la censura. Ora la palla passa agli operatori, ai cittadini, ai pensionati e alle Associazioni, a tutti quelli insomma che senza distinzione di colore ed appartenenza, hanno a cuore la salvaguardia della salute dei cittadini del piceno.Martedì 13 davanti all’Ospedale di San Benedetto e mercoledì 14 davanti all’ospedale di Ascoli Piceno dalle 12,30, tutti ma proprio tutti, sono chiamati ad essere presenti e non delegare altri perché la salute è un bene personale collettivo irrinunciabile.Sarà la prova che un’intera collettività è stanca di essere presa in giro ma soprattutto strumentalizzata dalla cattiva politica delle promesse mordi e fuggi, fatte in campagna elettorale e nelle visite del Presidente della Regione o dei suoi assessori che arrivano nel piceno solo per racimolare consensi che poi non si concretizzano in servizi e qualità assistenziale in sanità. Il prossimo 15 maggio, Spacca farà l’ennesima passerella. Sono stanchi i cittadini, considerati numeri da statistica, ma sono esasperati soprattutto i professionisti e gli operatori della sanità del piceno. Sul campo sono sempre meno. I turni dei reparti sono cont inuamente scoperti o coperti con un numero insufficiente di personale. Le ferie ed i congedi sono una chimera ma davanti a tutto questo, grazie ad una strategia ben congenita da Ancona , si vuole fare passare i lavoratori da fannulloni solo per aver fatto richiesta di un diritto legittimo, previsto dalla legge, come i congedi per cure termali. Senza però dire in alcun modo che le richieste di cure termali vengono rilasciate da medici e specialisti per lo più del S.S.R. Se Del Moro e compagnia, ritengono fasulle le richieste, perché non denunciano i medici per falso? I servizi sanitari offerti dal piceno sono sempre meno e sempre meno competitivi, non solo per carenza di risorse umane ma anche tecnologiche. Si risparmia su tutto anche sul rinnovo del parco tecnologico e sulla strumentazione base per eseguire diagnostica ed interventi. Però, i soldi provenienti dalla mobilità attiva del vicino Abruzzo, vanno a finire nel calderone del buco sanitario creato soprattutto dalle Aziende Ospedaliere. I cittadini del piceno pagano le tasse anche per la sanità e parte dei loro soldi vanno a finire nei bilanci di chi spreca. Contro tutto questo e per tanto altro ancora che denunceremo nelle manifestazioni del 13 e 14 maggio, invitiamo veramente tutti coloro che hanno a cuore la propria salute ad essere presenti . L’invito è esteso calorosamente anche alle Associazioni dei malati e dei non autosufficienti perché il 13 ed il 14 maggio dovranno essere momenti di forte comunione e rivendicazione trasversali. Vedremo poi quale sarà la presenza della politica e conteremo i politici locali che verranno. Sono loro, i Sindaci e le amministrazioni locali, i primi a doversi occupare di salute pubblica ma purtroppo troppe volte hanno subito gli ordini di scuderia. Martedì e mercoledì prossimi, speriamo che si svestano per due ore delle rispettive divise politiche e ritrovino l’orgoglio di rappresentare una comunità intera.Ascoli, 9 maggio 2014 IL SEGRETARIO REGIONALE Giuseppe Donati
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09/05/2014 Alluvione, i pensionati, i giovani in "5 minuti cisl"
LAVORO, SVILUPPO, TUTELE E SERVIZI QUINDICINALE D’INFORMAZIONE  DELLA CISL MARCHE èTV Marche canale 12  Venerdì  20.45-23.15 Sabato 20.00 Domenica 14.00 èTVMarche Più canale 112 Venerdì21.10 RADIO CENTER MUSIC Venerdì e Sabato 9.45-12.45-18.45 VENERDI 9 MAGGIO   ALLUVIONE, I SINDACATI  CHIEDONO  GARANZIE PER IL LAVORO E  INTERVENTI CONCRETI PER USCIRE DALL’EMERGENZA   CARO MATTEO NON STIAMO SERENI .  I PENSIONATI MARCHIGIANI   SCRIVONO  AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO 30 MILIONI PER FAVORIRE L’OCCUPAZIONE DEI GIOVANI.  FINANZIATO IL  PROGETTO MARCHE “GARANZIA  GIOVANI"
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06/05/2014 Preoccupazione per il futuro di Confcommercio Macerata
Le Federazioni di Categoria del commercio e del turismo di Cgil Cisl e UIl (Filcams, Fisascat e Uiltucs)  esprimono forte preoccupazione per le allarmanti notizie che si susseguono sui giornali in merito alla situazione e al destino della Confcommercio di Macerata. Le difficoltà interne all'associazione, che rappresenta gli imprenditori del settore, sono già state oggetto di alcuni incontri con i sindacati per individuare soluzioni che potessero evitare conseguenze gravi ai dipendenti coinvolti, circa una cinquantina (tra associazione e società dei servizi collegate). Purtroppo il precipitare degli eventi e l'assenza di interlocutori non ha permesso di proseguire il confronto malgrado le ripetute sollecitazioni formali e informali attraverso i nostri rappresentanti sindacali interni. L' assenza di risposte da parte della Confcommercio in merito alla reale situazione e alle prospettive denota il caos che regna nell'associazione datoriale e dimostra la miopia di non aver voluto comprendere la disponibilità dei sindacati ad un confronto teso ad individuare soluzioni costruttive per tutelare diritti dei lavoratori e la tenuta economica dell' associazione. La preoccupazione, oltre che per il destino dei lavoratori coinvolti nella crisi della Confcommercio (mancato pagamento delle ultime due mensilità e una terribile incertezza nel futuro), è anche per la possibile uscita dell'associazione dell'Ente bilaterale, che potrebbe compromettere l'operatività dell' ente stesso. A tal proposito, vogliamo far presente che l'Ente bilaterale, che rappresenta datori di lavoro e lavoratori, in un momento di crisi come quello attuale aiuta a trovare strumenti di integrazione e sostegno economico per i lavoratori e le imprese del settore del commercio e del turismo, oltre a svolgere un'importante ruolo d'osservazione e di monitoraggio a livello territoriale sull' andamento dell' occupazione e dell' apprendistato. Vista l'importanza e l'urgenza dei temi e considerato il ruolo politico della Confcommercio  come interlocutore per le istanze delle piccole e medie imprese del settore, ribadiamo la nostra disponibilità immediata a sederci ad un tavolo di confronto per ricercare le possibili soluzioni.
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06/05/2014 #NonStiamoSereni: i pensionati ricevuti dal Prefetto di Pesaro Urbino
I pensionati non sono sereni. Le condizioni di vita degli anziani e pensionati sono difficili e stanno pagando un prezzo altissimo alla crisi economica e sociale del paese. I dati Inps indicano che i pensionati pesaresi non se la passano bene, in media percepiscono 687 euro mensili. Per questo i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali dei Pensionati di Cgil, Cisl e Uil lunedì 5 maggio si sono incontrati con il Dott. Attilio Visconti, Prefetto di Pesaro Urbino, per mostrare le gravi difficoltà dei pensionati e della popolazione anziana. Hanno illustrato la Campagna #NonStiamoSereni che prevede la raccolta di firme su cartoline da inviare al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Non possiamo accettare che il Presidente del Consiglio abbia concesso il bonus fiscale di 80 euro per i lavoratori con reddito tra gli 8000 e 25 mila euro e non abbia pensato ai pensionati , che nella maggior parte dei casi arriva a stento a 9.000 euro, agli incapienti e a coloro che non hanno reddito. Non contestiamo la misura ma l’esclusione della nostra categoria, che spesso vive sotto la soglia di povertà – sottolinea Umberto De Simoni della Fnp – Cisl". Tra le istanze anche la difesa di welfare pubblico e universalistico soprattutto in questo momento che si sta verificando una situazione inaccettabile specie nel contesto di politiche che hanno ridotto la spesa per sanità e assistenza sociale e l’approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza che preveda un fondo adeguatamente finanziato. Il Prefetto ha dimostrato grande sensibilità e attenzione alle motivazioni che sono alle base dell'iniziativa di SPI Cgil – Fnp Cisl e Uilp Uil e, in qualità di rappresentante del Governo sul territorio, ha assicurato di riferire con sollecitudine le richieste illustrate. Nelle piazze e nelle sedi sindacali saranno allestiti banchetti per la distribuzione delle cartoline da firmare.
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29/04/2014 Pesaro: festa dei lavoratori
Cgil, Cisl Uil e in collaborazione con Anpi hanno organizzato presso il bellissimo Parco Miralfiore di Pesaro la Festa del 1° maggio. La festa inizierà alle ore 10.00 con animatori che intratterranno i bambini, seguiranno concerti di tre gruppi musicali locali quali i BriTrip Cover Band, I giardini di marzo , i Vizi Vari Foundation e i Basso Ventre. Come ormai da tradizione ci sarà l’arrivo dei ciclisti della “ Staffetta della Memoria” che partendo dalla provincia di Massa Carrara e percorrendo la Linea Gotica, arriverà a Pesaro verso le 15.45. Alle 16.00 l’intervento del responsabile Cisl Pesaro Claudio Bruscoli. Poi cena e musica fino a tarda sera.
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29/04/2014 1° maggio: torna a Fenile la Festa dei lavoratori
Dopo 40 anni torna la Festa dei Lavoratori organizzata da Cgil, Cisl, Uil e Anpi a Fano, al Parco del Fagiano (località Fenile.) Occasione per celebrare la giornata simbolo dei lavoratori e anche occasione di divertimento per famiglie e bambini. La Festa inizierà dalle ore 10.00 con uno spazio dedicato ai bambini con laboratori, teatro di burattini e animazione curata dall’associazione “Nati per leggere. Alle 15.00 musica dal vivo con i concerti di Frida Neri, Nudi sotto la pioggia e Gato negro. Sarà presente un servizio bar e la sera stand gastronomici per chi vuole restare a cena.Alle 17.00 saluti dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Anpi.   
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29/04/2014 J&P, la Corte d'Appello da ragione alle Banche. Ma i lavoratori non si arrendono
Non appena appresa la notizia che la Corte d’Appello di Ancona ha confermato la sentenza di primo grado con la quale si da ancora ragione alle banche contro l’acquisizione di una parte degli assett della A. Merloni in amministrazione straordinaria da parte della J&P di Porcarelli, Fim – Fiom e Uilm esprimono tutta l’indignazione per quanto accaduto. Ancora una volta, i poteri forti rappresentati dalle banche hanno avuto la meglio su coloro che sono stati per molto tempo il volano dell’economia reale, cioè i lavoratori. Abbiamo già coinvolto le strutture di Fim – Fiom – Uilm Nazionali e Cgil – Cisl e Uil Regionali in modo da rappresentare le nostre istanze presso il Governo e le Regioni Marche ed Umbria. I lavoratori, dietro questa sentenza, sono tutt’altro che rassegnati e non si piegano alla possibilità di pregiudicare il proprio futuro lavorativo. Per queste ragioni, Fim, Fiom e Uilm convocheranno assemblee con lavoratori nei siti di Nocera Umbra e Fabriano, per discutere su quanto accaduto e decidere iniziative forti di lotta.Fim, Fiom, Uil Marche e Umbria 
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23/04/2014 Presidio a Pesaro: sindacati chiedono aiuto per i lavoratori
Cgil Cisl e Uil hanno organizzato per domani 24 aprile in piazza del Popolo a Pesaro una manifestazione a sostegno della richiesta di finanziamento degli ammortizzatori in deroga in quanto l'incertezza sulle risorse disponibili rende concreto il rischio che migliaia di lavoratrici e lavoratori, anche della Provincia di Pesaro - Urbino, restino senza lavoro e senza reddito.Parteciperanno i parlamentari del territorio. Il Prefetto riceverà una delegazione di sindacalisti che esporrà le ragioni della mobilitazione.
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22/04/2014 Basta con la politica degli annunci, i lavori della terza corsia A14 devono riprendere
Le Segreterie Provinciali Feneal-Uil  Filca-Cisl  Fillea-Cgil, denunciano per l'ennesima volta, a distanza di ormai più di un anno, il totale fermo dei lavori sul lotto 4 della Terza Corsia A14 Senigallia – Ancona Nord. Nonostante gli innumerevoli annunci da parte del Consorzio SAMAC, Autostrade per l'Italia e Ministero delle Infrastrutture, la cruda e triste verità è che ad oggi ci troviamo di fronte ad un totale fermo dei lavori, un'effettiva incompiuta. I lavoratori diretti sono oggi in cassa integrazione straordinaria dopo aver fatto 11 mesi di cassa integrazione ordinaria, gli stessi avanzano competenze arretrate e il campo base dove alloggiano i pochi lavoratori occupati (e non pagati) adibiti alla guardiania e messa in sicurezza, è in totale stato di abbandono tanto da rimanere senza elettricità. Tutto questo sta creando un enorme sofferenza economica ai lavoratori e alle loro famiglie, alle imprese del nostro territorio che hanno lavorato sul  tratto autostradale oltre che un disagio alla viabilità locale che certamente andrà ad aggravarsi con l'arrivo della stagione estiva e turistica. I 130 lavoratori diretti e i 250 lavoratori delle aziende in subappalto e di forniture da oltre un anno sono in attesa di risposte concrete reali sia dal punto di vista occupazionale che di reddito. Feneal Filca e Fillea insieme ai lavoratori fino ad oggi hanno responsabilmente atteso che i vari proclami di ripresa dei lavori si concretizzassero, ma oggi dicono basta con la politica degli annunci e chiedono alla committenza dei lavori di sbloccare definitivamente questo stallo che sta mortificando il nostro territorio e aggravando la pesante crisi del settore delle costruzioni.  
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22/04/2014 Aerdorica investe, Enav declassa l'aeroporto
L’ENAV (Ente Nazionale Assistenza al Volo) in ottica di razionalizzazione degli aeroporti minori, ha deciso di non fornire il servizio di controllo ai voli di notte dal 1° giugno e di ridurre il servizio di manutenzione tecnica degli apparati tecnologici aeroportuali. L’aeroporto di Falconara è classificato di tipologia “E” ( in una tipologia che va da “A” (Roma Fiumicino) a “F” ( Rieti, Pantelleria, Salerno,  ecc.) insieme agli altri aeroporti non radarizzati; questa classificazione penalizzerebbe le ambiziose aspettative di crescita, e sembrerebbe non tener conto del fatto che Falconara è il nono scalo italiano per movimento merci (6.656 t) ed effettua un numero di movimenti ( 11.339 tra decolli e atterraggi) maggiore rispetto a quello di Trieste (radarizzato) e lo stesso numero di Alghero (non radarizzato) entrambi in categoria D. Questo ridimensionamento, se portato a termine, contrasterebbe con il nuovo piano industriale 2014-18 della società di gestione dell’aeroporto l’Aerdorica s.p.a, che prevede finanziamenti per 20 milioni di euro per lo sviluppo della parte cargo e commerciale con obiettivo in cinque anni di raddoppiare il traffico passeggeri e merci. Il declassamento dell’aeroporto e conseguente chiusura di notte precludono oltremodo qualsiasi tipo di sviluppo, soprattutto della parte cargo e non tiene assolutamente conto delle gravi conseguenze sullo sviluppo del progetto legato alla macro regione adriatico ionica, e a tutte quelle sinergie di collegamenti e scambi culturali e commerciali per le quali la Regione Marche si sta tanto impegnando. Il percorso naturale per uscire da questa situazione di declino si identificherebbe con la tutela e soprattutto il potenziamento delle infrastrutture aeroportuali. Significherebbe, in primo luogo convincere ENAV a non dismettere ma investire, implementando il servizio di controllo radar agli aeromobili affinché l’aeroporto venga inserito nella tipologia “D” che più gli appartiene. In secondo luogo, agevolare il percorso virtuoso imboccato dalla società Aerdorica che prevede di acquisire la tecnologia di avanguardia che consente il decollo e l’atterraggio degli aerei con qualsiasi condizione meteo. L’ installazione di un servizio radar (attualmente la Torre di controllo controlla il traffico a vista) per fornire un servizio di sorveglianza adeguato alle necessità di gestione del traffico aereo attuale e futuro è di estrema importanza per una gestione ottimale del traffico aereo, per consentire profili di voli diretti con conseguente risparmi di tempo e di costi per le spese di carburante da parte delle compagnie, riduzione di CO2 e conseguente riduzione dell’inquinamento nell’atmosfera, per un aumento qualitativo degli standard di sicurezza. Esempi lungimiranti di investimenti nel trasporto aereo da parte delle amministrazioni regionali si sono avuti nei primi anni 2000 quando la regione Friuli Venezia Giulia e Calabria hanno finanziato, avvalendosi anche del contributo della Comunità Europea, l’installazione del servizio radar negli aeroporti di Trieste e Lamezia Terme, che tra l’altro hanno un numero di passeggeri annuo analogo all’aeroporto delle Marche, rendendo più appetibili quegli aeroporti per le compagnie aeree, creando di conseguenza importanti prospettive di crescita per quelle aeree geografiche. Oggi la tecnologia è progredita a tal punto che con investimenti minimi si consentirebbe l’installazione del servizio radar con costi irrisori rispetto i benefici che tutto il sistema aeroporto potrebbe ottenere. Per tutti questi motivi la Fit Cisl Marche chiede un intervento urgente e fattivo alla politica e a tutte le istituzioni locali a salvaguardia di una infrastruttura che senza tale intervento sarebbe destinata ad un inevitabile declino.
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16/04/2014 Cementificio Sacci, scongiurati i licenziamenti
E' una svolta nella vertenza aperta al Cementificio Sacci di Castelraimondo (MC). Oggi al Ministero del lavoro proprietà e sindacati hanno trovato un accordo per il ritiro della procedura di mobilità, che prevedeva un esubero di personale pari a 95 unità, delle quali 24 nel sito di Castelraimondo. In una nota unitaria i rappresentanti dei Sindacati degli edili di Cgil Cisl e Uil spiegano come sia stato sottoscritto un periodo di cassa integrazione straordinaria per ulteriori sei mesi, a decorrere dal 6 maggio prossimo. «Siamo soddisfatti per l'accordo raggiunto - dichiara Primo Antonelli della Filca Cisl - in quanto è scongiurato lo spettro dei licenziamenti. Restano però aperte le preoccupazioni per il futuro dell'unico cementificio delle Marche».  
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14/04/2014 Il futuro dei servizi pubblici marchigiani
Iniziativa di mobilitazione e studio organizzata dalla Cisl Funzione pubblica delle Marche. Più di 100 delegati si troveranno all'Antico Uliveto di Potenza Picena. Interverranno il Prof. Giovanni Di Cosimo dell'Università di Macerata e la Dott.ssa Silvia Spinaci dell'Ufficio studi della Cisl Marche. Al termine dei lavori verrà redatto un documento da inviare ai Parlamentari eletti nelle Marche per chiedere una spending review che coniughi qualità dei servizi e valorizzazione del personale. Leggi IL COMUNICATO STAMPA 
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11/04/2014 Forte preoccupazione per l'industria metalmeccanica
Le Segreterie Provinciali FIM FIOM UILM di Ascoli Piceno giudicano  ancora preoccupante l’andamento del tessuto produttivo industriale nell’area picena ed in particolare dell’industria metalmeccanica.Fatta eccezione di poche aziende, quali ad esempio la Mecaer Aviation Group, la YM MEDITERRANEO, tutte le altre stanno in difficoltà facendo ricorso sia alla cassa integrazione ordinaria, per momentanea carenza di ordine che a quella  straordinaria per crisi aziendale o procedure concorsuali.L’impatto sui lavoratori e sulle loro famiglie è drammatico, perché anche quando  non si perde il posto di lavoro, male estremo in seguito alla chiusura dello stabilimento, l’utilizzo dei cosiddetti ammortizzatori sociali ha portato e porta a un forte ridimensionamento  degli stipendi fino a  diverse centinaia di euro mensili.Molte sono le ragioni e le cause della crisi, molte le responsabilità che al momento non vogliamo  richiamare. Ma occorre cambiare modo di fare e di pensare a partire da tutto  ciò, che a livello locale, si potrebbe realizzare con il coinvolgimento reale e concreto delle istituzioni, del  sistema creditizio, delle parti sociali. Bisogna smettere di rincorrere le emergenze, solo quando la Proprietà  o  la Multinazionale di turno annuncia la cessazione della propria attività.Sarà utile mantenere un costante monitoraggio sulle singole attività produttive, introdurre un concetto  di responsabilità sociale dell’impresa nel territorio, creare  le condizioni necessarie volte a mantenere la competitiva delll’impresa, attraverso una minore tassazione, intervenire sui  costi dell’energia, agevolare l’accesso al sistema creditizio, garantire flessibilità e qualità del lavoro, solo  per indicare alcune  delle priorità.Al momento abbiamo una forte preoccupazione per le prospettive della MANNI SIPRE SPA (ex Malavolta) azienda metalmeccanica di Porto D’Ascoli dove oggi sono impiegati 73 dipendenti,  dopo la conclusione di procedura di mobilità che ha visto la fuoriuscita di oltre trenta lavoratori.Nell’ultimo incontro il responsabile del personale del Gruppo Manni, dott. Nicola Bresciani e il Direttore aziendale dott. Gianluca Geremia hanno delineato un quadro aziendale preoccupante,  all’interno del quale emerge  un calo delle vendite del 50% in seguito al crollo della domanda.Ad  aggravare  la situazione, hanno aggiunto i due manager,  è rappresentata da una difficile e reiterata trattativa tutt’ora in corso con la proprietà dell’immobile, volta a rinegoziare il canone di affitto ritenuto dalla Manni Sipre troppo oneroso, non escludendo in extremis anche   l’ipotesi di spostare altrove le attività. Sarebbe una catastrofe.FIM FIOM UILM auspicano che  le Parti al più presto riescano di trovare una accordo, prevalga il senso di responsabilità reciproco  onde evitare che ci siano pesanti ed inaccettabili ripercussione per i lavoratori, che hanno fatto già molti sacrifici.Occorre in ogni caso  scongiurare il pericolo che  un’altra importante azienda abbandoni la Provincia ascolana dove è presente da oltre cento anni.Riteniamo questo uno di qui casi dove occorra intervenire preventivamente e tempestivamente  prima che sia troppo tardi.Ascoli Piceno li 10 aprile 2014Le Segreterie ProvincialiFIM-CISL FIOM-CGIL UILM-UIL
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10/04/2014 Giovani e Europa, convegno ad Ascoli Piceno
E’ in corso ad Ascoli Piceno  lo svolgimento della “Settimana della famiglia, luogo della tenerezza” , manifestazione nella quale è stato inserito il Convegno “Giovani e Europa” che la Cisl Marche e il Coordinamento Donne della FNP Cisl hanno organizzato nel pomeriggio dell’8 Aprile scorso nella Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani. Fra le numerose presenze segnaliamo: il gruppo di studenti inviati dall’Istituto Mazzocchi di Ascoli Piceno, la D.ssa Daniela Marinelli che, con efficacia, ha testimoniato la sua esperienza lavorativa effettuata in Spagna, il Presidente Anteas, Vittorio Mattei, che ha riferito sul lavoro svolto in gioventù in Germania. Entrambe le testimonianze hanno rappresentato un saldo legame intergenerazionale pienamente rispondente agli obiettivi della nostra associazione. Eccellenti gli interventi di Silvia Spinaci del Dipartimento Formazione Cisl Marche e di Roberta Fabretti del Dipartimento Mercato del lavoro Cisl Marche; ottimo il coordinamento di Francesco Quagliani dello Staff della Cisl Marche; profonde e ricche di spunti per la riflessione le conclusioni del Segretario Generale FNP Cisl, Mario Canale. Positivi i commenti del Sindaco di Ascoli Piceno, Avv. Guido Castelli che ha ringraziato la Cisl per l’oculata scelta del tema proposto, definito “attuale e propositivo”. Pienamente soddisfatta degli esiti del Convegno la Coordinatrice Donne Rosandra Ciarrocchi.
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04/04/2014 126 lavoratori attendono una risposta dalla proprietà della Bizzarri SPA
FENEAL – UIL FILCA – CISL FILLEA – CGIL COMUNE DI CORINALDOIl giorno 2 aprile c.a. si è tenuto presso la sede della Regione Marche un incontro convocato dall’Assessore alla formazione e al lavoro Marco Luchetti su sollecitazione delle Organizzazioni Sindacali e del Comune di Corinaldo in seguito alla preoccupante situazione occupazionale che si sta delineando nel più grande sito produttivo del territorio.La richiesta di convocare un tavolo istituzionale a livello regionale è divenuta necessaria a seguito dell’incomprensibile silenzio da parte dell’azienda a seguito del primo incontro avvenuto in data 14 marzo c.a. Al tavolo regionale si è ribadita la necessità di intervenire, ognuno nel rispetto del proprio ruolo, per salvaguardare i livelli occupazionali.L’azienda Bizzarri Spa, presente al tavolo con il proprio direttore di stabilimento, ha però indicato la volontà di proseguire alla liquidazione in bonis dell’azienda. Decisione causata dal difficile momento di crisi del settore del legno ma anche dal mancato passaggio generazionale e dalla mancanza di volontà di investire capitali per ristrutturare o riconvertire il sito produttivo.La Regione ha indicato delle traiettorie di lavoro condivise dalle Organizzazioni Sindacali e dall’Amministrazione comunale. Perlustrare possibili interessamenti da parte dell’imprenditorialità regionale, tramite l’istituzione di un tavolo con Confindustria Marche, sia per valutare le possibilità commerciali sia per considerare la possibilità della cessione della Bizzarri Spa.La mancanza della proprietà aziendale al tavolo regionale ha, nei fatti, allungato i tempi già troppo brevi. Si rimane infatti in attesa di comprendere la posizione dell’azienda rispetto alla possibilità di cessione dello stabilimento senza la quale si vede veramente difficile intraprendere il percorso illustrato dall’Assessore alla formazione e al lavoro e condiviso dalle Organizzazioni Sindacali e dall’Amministrazione comunale; unica possibilità per mantenere viva la speranza di ricollocazione totale o parziale dei 126 lavoratori e lavoratrici della Bizzarri Spa.
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04/04/2014 IL Vescovo Trasarti nei locali della Cisl di Fano
Ieri, giovedì 3 aprile il Vescovo Monsignor Armando Trasarti ha benedetto i rinnovati locali della Cisl di Fano di Via Garibaldi, 69. La Cisl di Fano, che nel territorio della Diocesi di Fano associa lavoratori e pensionati, è presente in 7 uffici e in oltre 15 recapiti, è lieta di incontrare la “guida” spirituale di questa comunità locale profondamente segnata dalla crisi. Il gesto, nella sua semplicità, è stata l’occasione per rafforzare la collaborazione e lo spirito di solidarietà fondamentali per affrontare la crisi e le difficili situazioni sociali ed economiche.
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04/04/2014 La Cisl di Fano denuncia: la raccolta differenziata costa toppo
Raccolta differenziata: disagi per il cittadino e un aumento delle tariffe. “Dal 2008 al 2013  i costi per gli utenti  nel comune di Fano -  afferma Elio Donati, rappresentante Adiconsum Cisl - sono aumentati in maniera esponenziale, prendendo ad esempio una famiglia con 3 componenti e  con un appartamento di 116 mq, la quota fissa è aumentata del 38,3% , la quota variabile aumentata del 61,8% mentre l’adeguamento istat nello stesso periodo è incrementato del 12,3%”. Inoltre, c’è  motivo di preoccupazione in quanto i problemi già evidenziati nel 2011, sono rimasti lettera morta: il ritiro dell’umido, come era già stato evidenziato -  due volte alla settimana è da considerare insufficiente, in particolar modo per chi vive in case piccole e senza balconi. Era stato promesso di portare il ritiro dell’umido a tre volte alla settimana. Contrariamente alle promesse, niente è stato fatto. “Non si possono obbligare i cittadini - afferma Silvana Bettitelli  della Federazione Pensionati  - a tenere in casa il materiale organico per 3 o 4 giorni di seguito, subendone i cattivi odori” In molte città delle Marche, trascurando altre realtà prestigiose come Bologna, il sistema di raccolta prevede i cassonetti a deposito libero per la raccolta dell’umido, del vetro e della carta, lasciando la raccolta porta a porta per i materiali residuali non degradabili. A nostro parere ci sarebbero molti vantaggi per gli utenti e forse anche per i somministratori del servizio. Non si comprende come  queste incombenze e disagi per il cittadino possano coniugarsi con un aumento smoderato delle tariffe. “Sarebbe necessario – afferma Giovanni Giovanelli responsabile Cisl Fano - rendere più trasparenti i bilanci del servizio di raccolta e la destinazione di eventuali utili che non dovrebbero esistere in quanto sono da restituire all’utente”.
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03/04/2014 "Giovani e Europa"
Dal 2 al 16 aprile 2014 al via la quinta edizione della Settimana della Famiglia organizzata dal Comune di Ascoli Piceno.Tra le varie iniziative  il Convegno “Giovani e Europa”, promosso dalla Cisl Marche e dal Coordinamento Donne FNP-Cisl di Ascoli Piceno, in programma per  martedì 8 Aprile 2014 ore 15,30, presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.Interverranno Silvia Spinaci, del Dipartimento Formazione Cisl Marche con un approfondimento su “Liberi di muoversi: i giovani, lo studio e il lavoro in Europa”, Roberta Fabretti, del  Dipartimento Mercato del Lavoro Cisl Marche, su “Una nuova chance per i giovani: la mappa dei servizi presenti nelle Marche” e due rappresentanti della rete Eures della Provincia di Ascoli Piceno, Alessandra Cipollini e Alessandro Bruni.  I lavori coordinati da Francesco Quagliani, della Cisl Marche, verranno introdotti da Ciarrocchi Rosandra, Responsabile del Coordinamento Donne  Fnp Cisl di Ascoli Piceno.Concluderà i lavori il Segretario Generale Regionale  della Fnp Cisl Mario Canale. Previsti i saluti delle autorità locali.
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03/04/2014 Concerto Donna, Gianmarco Fraska ad Ancona
LE FOTO DEL CONCERTO IX edizione del Concerto Donna, tradizionale appuntamento musicale promosso e organizzato dalla Cisl di Ancona. Mercoledì 2 Aprile 2014, alle ore 21.00, presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, a Montedago di Ancona, FRASKA, il giovane talento musicale anconetano già apprezzato da Sergio Caputo e Rosario Fiorello, si esibirà in uno speciale concerto con la sua FLY BAND. Un  repertorio fresco ed originale che lo vedrà protagonista di un’esibizione caratterizzata dal suo inconfondibile e personalissimo stile, con l’inedita complicità coreografica e sonora, sul palco, di due artiste già apprezzate nei rispettivi ambiti culturali: la violinista Virginia Galliani e la ballerina Ottavia Proverbio. Dall’Accademia musicale di Ancona, al Barfly, lo storico locale anconetano in cui  è entrato in contatto con esperienze musicali di respiro pop-jazz, da Sinatra a Caputo, da Concato ai Simply Red, Fraska ha mosso i primi passi musicali nelle Marche per approdare a prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale, a partire del dalla vittoria del prestigioso Premio Franco Enriquez come migliore novità e produzione pop-swing per passare alla produzione del suo primo disco ad opera dello stesso Caputo, e alle partecipazioni nel 2013 dell’edicola di Fiorello. Il suo ultimo brano “Bella”, accompagnato da un videoclip girato nelle Marche, con protagonista Rossella Brescia, è stato ultimamente presentato in alcune importanti trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali. «La serata vuole essere un’occasione per riscoprire il piacere di stare insieme a condividere buona musica nello spirito che ha sempre animato l’iniziativa promossa dalla Cisl - afferma  Alessandro Mancinelli, responsabile della AST Cisl Ancona -  La musica di qualità  come espressione della creatività, fattore di coesione, veicolo importante per favorire il dialogo tra le persone, accogliendo  le differenze e valorizzando le nostre tipicità  – prosegue Mancinelli  - Negli anni sul palco dell’Aula Magna dell’Università hanno potuto esprimere la loro arte musicisti e cantanti che hanno proposto repertori e generi molto diversi, ma tutti hanno condiviso la nostra visione di una musica che unisce e crea legami, oggi più che mai necessari per vivere con speranza questo tempo.» L’evento è patrocinato dal  Comune di Ancona, dalla Provincia di Ancona, dalla Regione Marche, dall’Università Politecnica delle Marche e con la collaborazione della Commissione Regionale Pari Opportunità. BIOGRAFIA DI GIANMARCO FRASCA BIOGRAFIA DI OTTAVIA PROVERBIO BIOGRAFIA DI VIRGINIA GALLIANI                  
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02/04/2014 Siria, dalle bombe al dialogo: un orizzonte possibile?
Giovedì 10 aprile ore 16:00 presso Memo - Mediateca Montanari in Piazza Pier Maria Amiani a Fano si terrà il Seminario con Giovanni Giovannelli (AST CISL Fano), Ambasciatore Armando Sanguini, Roberto Aliboni (Istituto affari internazionali Roma), Fausto Mazzieri (Iscos Marche)A seguire si svolgerà l'inaugurazione della mostra fotografica di Matthias Canapini (Pasqua in Siria): "Dalla Turchia alla Siria: volti e storie di una guerra dimenticata" Info: http://www.facebook.com/events/1411459625783074/Iscos Marche Onlus - Via dell'Industria 17/a - Ancona - 071 505224 AST CISL Fano - Corso Garibaldi 69 - Fano - 0721 805151 
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01/04/2014 INFORMATI: seminario rivolto ai giovani
Continua il ciclo di seminari informativi e formativi rivolti ai giovani, all'interno del progetto Policoro, sui temi di  Impresa, Lavoro, Finanza nella cornice della Dottrina Sociale della Chiesa. Previsti gli interventi di Confcooperative, Giovanni Giovanelli Cisl Fano, Banca Credito Cooperativo, Acli . Si parlerà di mercato del lavoro, tipo di imprese, le banche e la richiesta di un finanziamento, l’impresa e il lavoro nella cornice della Dottrina Sociale della Chiesa. L' incontro  si svolgerà il 5 aprile a Pergola dalle ore 9.00  alle 13.00 presso la Sala San Rocco. La partecipazione è gratuitaGUARDA IL VIDEO  InFormaTi - locandina unitaria (1)Lettera di accompagnamento progetto INFORMATI
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31/03/2014 Lavoratori J.P.Industries tornano a marciare su Ancona in occasione della seconda udienza in Corte di Appello
Mercoledì 2 Aprile i 700 lavoratori dei siti produttivi di Marche e Umbria della J.P. Industries  ritornano  a marciare su Ancona in occasione della seconda udienza in Corte d’Appello, in seguito al ricorso al secondo grado di giudizio da parte dei Commissari Straordinari Antonio Merloni e della J.P. Industries contro la sentenza del Tribunale di Ancona, arrivata nel settembre scorso, che accogliendo la richiesta di un pool di 7 banche creditrici, ha annullato la  vendita del  ramo d'azienda Antonio Merloni in amministrazione straordinaria alla J.P. Industries di Giovanni Porcarelli. Partiranno alle 10,00 da Fabriano con un lungo serpentone di macchine per  ritrovarsi in presidio davanti alla Corte d’Appello durante la seconda udienza programmata per le ore 12,00. Alle preoccupazioni per  l’annullamento della vendita  si sommano quelle per l’attesa della firma da parte del Ministero del Lavoro del decreto per la cassa integrazione che doveva arrivare nel mese di gennaio  e non è ancora arrivata. ufficio stampa cisl marcheAncona 31 marzo 2014  
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24/03/2014 Appalti pulizia scuole, i Sindacati convocati dai dicasteri del lavoro e dell'istruzione. Domani sospese le iniziative di mobilitazione.
Si riapre il confronto per la risoluzione della vertenza che coinvolge nelle Marche oltre 300 addetti, dei  24.000  in tutta Italia,  Ex Lsu e degli Appalti Storici impiegati nei servizi di pulizia nelle scuole per i quali il prossimo 31 marzo scadrà l’ennesima proroga dei finanziamenti.Domani i sindacati confederali Cgil Cisl Uil  sono stati convocati con le federazioni di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltrasporti Uil dai dicasteri del Lavoro e dell’Istruzione.I sindacati di categoria hanno sospeso, per ora,  le iniziative di mobilitazione, a livello locale, indette per la giornata di domani.«Auspichiamo che questa convocazione sia l’anticamera della ripresa del Tavolo Governativo previsto dalla Legge di Stabilità e che si individuino al più presto soluzioni definitive per questi lavoratori ancora in balia dell’incertezza – ha dichiarato il segretario generale aggiunto della Fisascat Giovanni Pirulli – E’ urgente intervenire al più presto per gestire le situazioni che nel frattempo si sono venute a determinare in quei territori dove, negli appalti in essere, sono subentrate nuove imprese che stanno riducendo l’orario di lavoro ed il reddito degli addetti già penalizzati dagli effetti dei tagli lineari prodotti dagli interventi di spending review varati negli ultimi anni».«Si tratta di una vertenza complessa che va affrontata con determinazione e con coraggio da parte delle istituzioni – ha aggiunto il segretario generale della categoria Pierangelo Raineri – Individuare le risorse per il mantenimento dei servizi di pulizia nelle scuole rappresenta una questione di ordine sociale, considerato che è in gioco la salute e la sicurezza dei migliaia di bambini e ragazzi che frequentano le scuole oltre al futuro degli addetti dei servizi di pulizia e delle loro famiglie per i quali è urgente definire un percorso di stabilizzazione realizzabile».  
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19/03/2014 Indesit: urgente riaprire il confronto sui premi di risultato
IN DATA ODIERNA SI SONO RIUNITI A FABRIANO I RAPPRESENTANTI SINDACALI FIM DEGLI STABILIMENTI DI MELANO ED ALBACINA E LA STRUTTURA TERRITORIALE DELLA FIM CISL. CON LETTERA, INVIATA ALL'INDESIT  IL 6 MARZO,  IL COORDINAMENTO NAZIONALE INDESIT DELLA FIM CISL AVEVA RICHIESTO URGENTEMENTE DI RIAPRIRE IL CONFRONTO IN MERITO AL RIPROPORZIONAMENTO DEGLI ISTITUTI SALARIALI IN BASE ALL'ATTIVITA' LAVORATIVA SVOLTA. AD OGGI NON ABBIAMO ANCORA AVUTO RITORNO SU UNA PROBABILE DATA. LA FIM CISL E LE RSU RITENGONO URGENTE AVERE UN NUOVO CONFRONTO CON L'AZIENDA E LA SCELTA UNILATERALE DI INDESIT NEL RIPROPORZIONARE I RATEI DEL MESE DI FEBBRAIO E' INGIUSTIFICATA, VISTO CHE TUTTI I LAVORATORI SI ASPETTAVANO UN ULTERIORE INCONTRO TRA AZIENDA E SINDACATO. A DICEMBRE IL SINDACATO ED I LAVORATORI HANNO SCELTO DI CONDIVIDERE UN ACCORDO CARATTERIZZATO DA FORTI COMPLESSITA' GESTIONALI, PER EVITARE LA CHIUSURA DI IMPIANTI E IL LICENZIAMENTO DI TANTI LAVORATORI. ADESSO L'ACCORDO VA BEN GESTITO PERCHE' DIA ESITI POSITIVI E GARANTISCA I RISULTATI ATTESI. GIA' GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI RIDUCONO SALARIO PER I LAVORATORI E RIDURRE NELLO SPECIFICO IL PREMIO DI RISULTATO, CHE E' LEGATO A MIGLIORAMENTI DI PRODUTTIVITA', QUALITA' ED EFFICIENZA, E' CONTROPRODUCENTE AL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE CONDIVISO A DICEMBRE. LE NUOVE PIATTAFORME DI PRODOTTI CHE VERRANNO IMPLEMENTATE DOVRANNO AVERE DEI LIVELLI DI QUALITA' ECCELLENTI PER PENETRARE NEL MERCATO E DEI LIVELLI DI PRODUTTIVITA' ED EFFICIENZA MIGLIORI DEI COMPETITORS DI INDESIT. LE RSU INDESIT E LA FIM CISL RIBADISCONO LA PROPRIA POSIZIONE; ABBIAMO RESPINTO NELLA TRATTATIVA DI RIORGANIZZAZIONE LA RICHIESTA DA PARTE DI INDESIT DI RIVISITAZIONE DEL PREMIO, E NELL'ULTIMO INCONTRO LO ABBIAMO RICONFERMATO. LE SFIDE E LE DIFFICOLTA' INDUSTRIALI SI MIGLIORANO COINVOLGENDO IN SOLIDO I LAVORATORI, RENDENDOLI PARTECIPI DEI RISULTATI. SEGRETERIA FIM CISL  RSU MELANO E ALBACINA
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17/03/2014 Nuovi saperi per nuove sfide: due giorni di formazione per Cisl Poste
A Senigallia il  17 e 18 marzo 2014 le Segreterie Regionali dei lavoratori postali (SLP) della Cisl di Marche e Umbria hanno organizzato un corso di formazione per rappresentanti sindacali di categoria: “Nuovi saperi, per nuove sfide”. Oltre 50 rappresentanti dei lavoratori parteciperanno alla due giorni. Il corso, affidato ai formatori della Categoria, Di Mevo Paola, Mella Elisa e Carlini Marco, sarà diretto da Giacomo Di Pasquale, Responsabile della formazione Slp-Cisl a livello nazionale. Ai lavori interverranno i Segretari regionali Slp Cisl di Marche e Umbria, rispettivamente Dario Dominici e Umberto Pocceschi. Modello sindacale e rete organizzativa, definizione, evoluzione e scenari della contrattazione sono alcune delle tematiche che verranno approfondite nel corso della due giorni, oltre ad un focus sulle relazioni industriali in Poste italiane e agli strumenti di tutela sindacali previsti dal CCNL. Per i Segretari regionali Dominici e Pocceschi «il futuro può essere affrontato solo attraverso competenza e responsabilità. Per il sindacato dei lavoratori postali la formazione dei propri sindacalisti è strategica per  continuare al meglio il proprio ruolo di rappresentanza e  di tutela di migliaia di lavoratori, anche nelle Marche e in Umbria, che contano oltre 2500 iscritti, circa la metà degli addetti.»   Ancona 17 marzo 2014
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14/03/2014 Protocollo di intesa per anticipo cassa integrazione e sospensione rate dei mutui
Rinnovato da CGIL CISL UIL Regionali, Regione Marche, Associazioni Datoriali ed Istituti di credito, il Protocollo di intesa per l’anticipo della Cassa integrazione e per la sospensione delle rate dei mutui. Nell’ intesa vengono confermate le condizioni degli accordi del 2009 e del 2012 in particolare: i lavoratori in CIG Straordinaria potranno ottenere un anticipo fino a un massimo di 6.400,00 euro e potranno prelevare mensilmente un importo massimo di 800,00 euro; i lavoratori in CIG in Deroga e in CIG Ordinaria di durata superiore alle 4 settimane, potranno ottenere un anticipo fino a un massimo di 3.200,00 euro e potranno prelevare mensilmente un importo massimo di 800,00 euro; gli importi concessi non saranno soggetti a tassi di interesse, né a spese di gestione del conto.  A garanzia dell’obbligo di restituzione dei finanziamenti accordati dalla Banca, il lavoratore cederà ad essa il credito che vanta nei confronti dell’INPS, notificando la cessione al debitore; i lavoratori in CIG Straordinaria, con mutuo per la prima casa in essere con una delle Banche firmatarie dell’accordo, che si trovi in difficoltà nel pagamento delle rate, può richiedere la sospensione del pagamento delle stesse, salve le migliori condizioni di legge vigente. Una volta accolta la richiesta da parte della Banca, il periodo di sospensione sarà commisurato alla durata della Cassa integrazione senza oneri e spese aggiuntive per il lavoratore richiedente; le rate sospese saranno messe in coda al piano d’ammortamento originario. L’accordo, siglato da Banca delle Marche, UBI BPA,BCC, CREVAL, Veneto Banca e Monte dei Paschi di Siena,  ha validità fino al 31 Dicembre 2014 e si intende rinnovato per ulteriori 12 mesi, quindi fino a tutto il 2015, in mancanza di disdetta da parte dei soggetti aderenti.  Ancona 14. 03 2014
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12/03/2014 Ascoli Piceno, "Essere Donne Oggi"
Grande successo per l’evento Donne in Campo: “Essere Donne Oggi”, svoltosi il 9 marzo scorso presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.Le rappresentanti delle varie associazioni femminili locali hanno illustrato i loro progetti alla presenza del Sindaco Guido Castelli e dell’Assessore alle Politiche Sociali  Donatella Ferretti,“Violenza e fragilità” è il delicato tema affrontato dalla Coordinatrice Donne Rosandra Ciarrocchi che ha relazionato per il Coordinamento Donne FNP-Cisl –Anteas.La violenza che viene perpetrata tra le mura domestiche, negli istituti e case di riposo o è  auto-inflitta, è un tema molto sentito da noi anziani poiché essa aumenta in maniera proporzionale rispetto all’incremento della popolazione senile. 
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08/03/2014 Cras di Ancona, situazione insostenibile
La farmacia dell’ASUR collocata dentro il CRAS (ex ospedale psichiatrico) di Ancona, a pochi mesi di distanza,  è stata di nuovo oggetto di un furto durante la notte. Centinaia di miglia di euro di soldi pubblici persi, attività di erogazione dei farmaci bloccata per alcuni giorni, diffuso senso di insicurezza dei dipendenti….. Al di là dei risvolti sulle indagini, di cui si occupano le autorità competenti, come Cisl Funziona pubblica di Ancona riteniamo che sia ormai giunto il momento di migliorare la sicurezza di questa struttura. Lasciare materiali di questo valore e di questa importanza, come i farmaci, in una struttura poco protetta, in locali la cui entrata si può forzare  facilmente, è una grave imprudenza! Occorre rafforzare la vigilanza, prevedere porte di sicurezza, evitare che il personale, come oggi accade, si possa trovare da solo nei magazzini. L’intera struttura del Cras va meglio tutelata sotto questo profilo, soprattutto se si tiene conto che, a differenza, delle strutture ospedaliere, al Cras di notte non vi sono operatori in servizio. Le ridotte risorse economiche destinate alla manutenzione  e alla tutela del patrimonio rischiano di avere come maggiore conseguenza la riduzione degli standard di sicurezza della struttura. Si tenga conto che il cancello d’uscita ad oggi rimane costantemente aperto perché non funzionante. Si facciano subito questi interventi altrimenti il Cras rischia di diventare una sorta di Bancomat per il commercio illegale di farmaci.  
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05/03/2014 Pesaro: agevolazioni sulla Tasi e possibilità di pagarla in quattro rate.
Martedì 4 marzo i sindacati Cgil Cisl Uil rappresentati da Simona Ricci, Claudio Bruscoli, Riccardo Morbidelli  hanno siglato il protocollo d’intesa  con il Comune di Pesaro sul bilancio di previsione per l’anno 2014. Tante le riconferme importanti  e una novità. La Tasi, la nuova tassa sulla casa,  verrà diluita in 4 rate  e si inizierà a pagare da giugno. L’aliquota è stata confermata al  1,9 per mille e per aiutare  le famiglie in difficoltà il Comune ha erogato 600mila euro, che verranno distribuiti, in un’ottica  di equità, a  coloro che hanno un isee inferiore a 12mila euro. E’ il primo Comune nelle Marche  a sperimentare questa formula. Tra i punti cardini dell’accordo: la riconferma del fondo anticrisi (250mila euro) per sostenere le famiglie nelle spese di affitto, riscaldamento e luce;  il mantenimento dello stesso livello dell’anno scorso nell’ erogazione dei servizi sociali ed educativi, nessuna variazione sull’addizionale Irpef  che si mantiene sull’aliquota  6 per mille fino a 28mila euro, fino ad arrivare all’ 8 per mille nei redditi più alti. Grande lavoro sull’evasione fiscale: recuperati nel 2013 ben 820mila euro. “Apprezzo  la tempestività -  afferma Claudio Bruscoli -  del comune di Pesaro nell’approvare le linee  guida di bilancio e chiediamo un’accelerazione degli altri comuni della Provincia con i quali ancora non abbiamo iniziato nessuna discussione.”
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03/03/2014 Il Vescovo Trasarti condivide l’appello dei Sindacati
Il Vescovo Mons. Armando Trasarti della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola condivide l’appello lanciato alla Conferenza Stampa del 22 febbraio dai tre segretari provinciali dei sindacati CGIL-CISL-UIL sulla crisi e sull'emergenza lavoro e redditi, in cui essi chiedevano di "agire immediatamente per fronteggiare l'emergenza lavoro e le sue drammatiche ricadute sociali e individuare strategie comuni per un nuovo modello di sviluppo della nostra provincia", non posso non condividerlo e non farlo anche mio e "spronare" tutte le Istituzioni e gli Enti preposti a concordare una rapida risposta. I dati presentati dai sindacati: ossia la crescita del 54% della disoccupazione in un solo anno (oggi siamo a circa 14.000 disoccupati nella nostra provincia), e con quella femminile che cresce del 71%; la cancellazione a causa della crisi di quasi 6.000 posti di lavoro nel manifatturiero dal 2010 al 2013 con la chiusura di circa 650 imprese in un solo anno, caratterizzano questa drammaticità che non può lasciare più nessuno indifferenti. Sottoscrivo quindi la richiesta dei sindacati di convocare quanto prima "un tavolo provinciale nel quale affrontare sia le emergenze sociali sia le prospettive di sviluppo", di "riconoscere ai settori manifatturieri del nostro territorio le caratteristiche di area di crisi complessa", e condivido – fra le tante cose citate – la "richiesta ai Comuni della nostra provincia, a partire dai bilanci preventivi 2014, che si rafforzino tutti gli interventi sociali, che si rifinanzino immediatamente i fondi anticrisi, che si salvaguardi la spesa per welfare e servizi educativi, e si avii un processo di messa a sistema del welfare locale, rendendolo più equo, più giusto, più rispondente ai bisogni delle persone". Occorre, in pratica, a mio avviso promuovere un nuovo patto sociale in cui il lavoro e l’intrapresa (ossia l’economia reale) tornino ad essere promossi e supportati da tutti. Non ci dovrebbe essere azione o attività, pubblica o privata che sia, che non rimetta al centro il lavoro (condizione essenziale per ridare dignità a tutte le persone in età lavorativa, ed oggi la vera grande emergenza del nostro tempo) e l'impresa economica capace di creare beni e servizi utili alla comunità. Ma alzando lo “sguardo sul futuro” il problema principale che ci si pone di fronte è quale scenario vogliamo vedere. Se continuiamo a seguire gli attuali schemi di sviluppo, ossia quelli che ci hanno guidati fino a oggi, potremmo non trovare soluzioni adeguate e in questo caso la coesione sociale sarebbe molto a rischio. Allora dobbiamo percorrere nuove vie. Ci sono degli studiosi che stanno tentando di indicarci nuove vie (Zamagni, Luigino Bruni, Leonardo Becchetti ed altri), ma c'è bisogno di sperimentazioni, di passare dalle teorie alla pratica. Nessuno sa con certezza dove andare ma credo che senza praticare nuovi paradigmi di sviluppo non usciremo, o comunque non usciremo bene, da questo periodo di transizione che continiamo a chiamare semplicemente “crisi”. Inoltre ritengo importante aggiungere altre due cose: una attenzione particolare ai giovani, ossia alla necessità che sia premiato il loro sforzo di entrare nel mondo del lavoro per potersi permettere una famiglia; una valorizzazione anche di altri settori – e non solo del manifatturiero – come la cultura, il turismo, i beni ambientali, l'agricoltura e la pesca, e di tutti quei beni "immateriali" non delocalizzabili che ci rendono un Paese quasi unico al mondo. Infine ritengo doveroso assicurare che anche noi come Chiesa, proviamo a fare la nostra parte, mettendo in campo tutti i beni e le risorse che possano creare lavoro, ad esempio con alcuni cantieri di ristrutturazione di Chiese, oratori e altre strutture, nonchè con provvedimenti di sostegno a famiglie in difficoltà. Sono convinto che in questa fase ogni politica destinata a sviluppare occupazione – anche temporanea – è la benvenuta. E' tempo di abbandonare gli appelli generici e spesso rivolti agli altri, per guardare a ciò che ognuno di noi può fare.
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30/01/2014 Scenari e regole del mercato del lavoro
   Parlare di lavoro ai giovani in tempo di crisi: è’ questa la sfida che la CISL delle Marche affronterà Lunedi sera  3 Febbraio presso la Casa giovani della Diocesi di Fano all’interno del percorso di formazione promosso dalla Pastorale giovanile  della Diocesi  di Fano. Quali sono le risposte che il sindacato offre ai giovani, quali percorsi di aggregazione e di confronto per continuare ad affrontare questa crisi nella condivisione di un percorso che  aperto al confronto al dibattito nella ricerca di un nuovo orizzonte culturale sociale ed economico  permetterà di creare condizioni di sviluppo  più eque e solidale. Interverranno Francesco Quagliani (Cisl Marche) e Giovanni Giovanelli (Responsabile Cisl Fano)   
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28/01/2014 Fondo anticrisi comune di Fano
 Fondo anti crisi  dei comune di Fano in favore dei lavoratori  colpiti da crisi occupazionali.  Beneficiari degli interventi sono i  residenti nel Comune di Fano che, per effetto della crisi economica, si trovino o abbiano nel proprio nucleo familiare almeno un componente che sia in una delle condizioni sotto indicate con ISEE attualizzato non superiore a € 11.000,00: essere disoccupati a causa di licenziamento dovuto a crisi aziendale o dimissioni per giusta causa; essere disoccupati a causa della scadenza di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato, di collaborazione o a progetto, di somministrazione della durata minima complessiva di almeno 90 giorni, anche non continuativi di lavoro, intervenuti successivamente al 31/12/2010 e fino al giorno precedente la pubblicazione del presente avviso; lavoratore collocato in cassa integrazione guadagni o sospeso ovvero interessato da una riduzione dell’orario pari almeno al 50% del limite contrattuale individuale per un periodo non inferiore a 3 (tre) mesi. I beneficiari potranno richiedere diversi interventi, a) area sostegno all’abitazione: • contributo  per  pagamento  canone  di  locazione,  per  un  periodo  massimo  di  mesi  3, commisurato al canone di locazione e comunque per un importo non superiore a € 600,00; b) area sostegno alla gestione quotidiana: • buoni spesa per  un valore massimo  di € 240,00 a famiglia,  riparametrato al  numero dei componenti il nucleo familiare per un importo pro-capite massimo di € 60,00; • contributo  per  pagamento  utenze  domestiche  -  luce,  gas  ed acqua,  quest'ultima  solo in prossimità  di  distacco -  su bollette  non pagate  già scadute  o su bollette  prossime  alla scadenza con riferimento alla data di pubblicazione del presente avviso, fino ad un massimo di € 150,00; Ogni richiedente potrà accedere ad un massimo di due interventi: al momento della compilazione della domanda,  i  soggetti  interessati  dovranno esercitare  la scelta sulla tipologia dell'intervento . Le richieste di accesso al Fondo  dovranno essere redatte su apposita modulistica disponibile on line sul sito istituzionale del Comune di Fano e presso le sedi dei Servizi Sociali, Via Garibaldi n. 34 e Via Sant'Eusebio n. 32.Per informazioni rivolgersi alla Cisl di Fano, via Garibaldi 69 te. 0721/805151INTERVENTI IN FAVORE DI FAMIGLIE DI LAVORATORI COLPITI DAL       
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20/01/2014 Contro la dispersione scolastica un corso a Pesaro
Si tratta di un corso con vari sbocchi professionali quello promosso dalla Provincia di Pesaro e Urbino, che ha coinvolto l’ipermercato “Iper La grande I” di Pesaro (gruppo Finiper) per offrire un’opportunità a giovani “in dispersione scolastica”, vale a dire ragazzi e ragazze tra i 16 ed i 18 anni che hanno assolto l’obbligo di istruzione (10 anni di scuola) e frequentato almeno un anno di scuola superiore, ma che hanno abbandonato gli studi prima di conseguire una qualifica professionale triennale o un diploma. Il percorso biennale, che formerà 15 “Operatori ai servizi di vendita”, si caratterizza non solo per la possibilità di ottenere un titolo di studio, ma anche per la forte componente pratica, visto che metà delle lezioni si svolgeranno all’interno dell’Iper Pesaro, così come lo stage, in un settore in cui l’allievo vorrà specializzarsi. C’è tempo fino al 28 gennaio per iscriversi al corso. I giovani saranno coinvolti all’interno dell’Iper Pesaro in un vero e proprio laboratorio, dove impareranno a svolgere compiti legati al processo commerciale, dall’ingresso e stoccaggio in magazzino fino alla vendita. Tutte competenze che potranno essere impiegate in molti versanti: dai piccoli negozi ai ristoranti e alberghi fino alla grande distribuzione. Quanto al corso, nel primo anno sono previste 1.050 ore, di cui 526 di pratica presso Iper Pesaro, 364 di teoria nei locali del Centro per l’impiego di Pesaro (via Luca della Robbia 4) e 160 di stage nel punto vendita Iper Pesaro, in un settore dove l’allievo vorrà specializzarsi. Al termine, verrà rilasciato un attestato di qualifica professionale triennale F18 “Operatore servizi di vendita”, corrispondente al terzo livello europeo di istruzione. Martedì 21 gennaio, alle ore 18, al Centro per l’impiego di Pesaro si terrà una presentazione pubblica per illustrare nei dettagli il corso ai ragazzi interessati e alle loro famiglie. Le domande di iscrizione vanno presentate entro il 28 gennaio, compilando i moduli disponibili al Centro per l’impiego di Pesaro (via Luca della Robbia 4) o sul sito www.provincialavoro.it. Info e iscrizioni: Franco Fraternali (tel. 0721.3592052, dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13.30); Marta Patrignani (tel. 0721.3592052 il lunedì dalle 8.30 alle 13.30 e tel. 0721.3592827 il mercoledì e giovedì dalle 8.30 alle 13.30); Numero Verde 840.000.676 o sito www.provincialavoro.it   
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13/11/2013 La Cisl critica il Comune di Fano
La Cisl ritiene insufficienti le risorse messe a disposizione per il Fondo anticrisi dal Comune di Fano.  Giovanni Giovanelli responsabile della Cisl  zona di Fano spiega come la risposta  del Sindaco  di Fano Aguzzi e quella dell’Assessore al bilancio  Santorelli   a seguito dell’ultimo incontro con i sindacati  è alquanto strumentale.  “Non hanno minimante colto il significato del comunicato sindacale a seguito dell’ ultimo incontro avvenuto. “Sarebbe opportuno  - continua Giovanelli - che il Sindaco e la sua giunta invece di esternare continuamente le proprie difficoltà si concentrasse maggiormente sulle politiche da adottare, coinvolgendo tutti i soggetti sociali, dal volontariato al terzo settore, alle associazioni datoriali e sindacali, per il superamento della difficile situazione sociale ed  economica con una progettualità ad ampio respiro.” Condividendo le difficoltà che incontrano i comuni riteniamo del tutto insufficienti le risorse messe a diposizione dal Comune di Fano di fronte alle necessità delle persone colpite dalla crisi. "In pratica  - continua -  Giovanelli -  la somma di 70.000 euro stanziata per il Fondo anticrisi  è composta da  40.000  euro che facevano parte dell’ avanzo del fondo anticrisi 2012  e 30.000 euro devolute dalla Fondazione Carifano." IL sindacato  non ha espresso alcune intenzione di non firmare l’accordo per il fondo anticrisima abbiamo solo evidenziato la nostra perplessità per l’esigua cifra messa a disposizione dal Comune di Fano. Precisiamo anche che il fondo anticrisi non debba essere minimamente  confuso con le politiche di sostegno che attuano i Servizi Sociali nei confronti della famiglie e delle  persone in difficoltà.   Il disappunto del Sindacato nasce anche dal fatto che nell’incontro precedente avvenuto nel mese di Ottobre la somma preventivata dagli Assessori Santorelli  e Del Vecchio  era di 150.000 euro. In quella occasione infatti non c’è stato alcun comunicato sindacale di disappunto .  L’incontro di Novembre doveva servire non per discutere la somma destinata al fondo anticrisi (già definita dai due assessore nella riunione di  Ottobre) ma per individuare le modalità di erogazione  e le tipologie di contributi. Le OO.SS ribadiscono la loro volontà di concordare le modalità di erogazione del fondo anticrisi e  pertanto rimangono in attesa di essere convocate per la definizione del Bando. Auspichiamo che la Giunta comunale tenuto conto della grave situazione sociale e occupazionale di questo territorio trovi ulteriori risorse da destinare al fondo Anticrisi.
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08/11/2013 SKV di Fano chiude i cancelli. In 34 senza lavoro.
O Oggi si è svolto lo sciopero di otto ore davanti ai cancelli della ditta SKV di Fano, ex Comec e ex USAG, ora proprietà di una multinazionale francese. Una ditta storica del nostro territorio con più di 30 anni di attività che all'improvviso la multinazionale decide di chiudere e così 34 lavoratori rimarranno senza lavoro. Martedì 12 presso la sede di Confindustria di  Pesaro si svolgerà l'incontro con il presìdio dei lavoratori di fronte al palazzo Ciacchi. Vedremo se il nuovo corso di Assindustria  Pesaro saprà dare una svolta diversa a questa amara vicenda. Una crisi nata non dalla crisi ma dalla decisione di una multinazionale di cessare l'attività. La Cisl di Fano garantirà in questa difficile vertenza tutto l'apporto necessario in termini di presenza e di proposte per sostenere la Fim di Pesaro e i delegati Cisl.Giovanni Giovanelli responsabile AST di Fano
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21/10/2013 A Fano la Cisl chiede un tavolo contro la crisi
 "Il grido di allarme lanciato oggi dalla Caritas di Fano evidenzia nuovamente le gravi ripercussioni della crisi che sta subendo il territorio fanese . La crisi che ha portato alla chiusura di molte aziende sia industriali che artigiane, al blocco di cantieri edili e all’utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali, ha generato una moltidune di persone che avendo terminato la copertura degli ammortizzatori sociali non hanno più alcuna copertura economica . La situazione che anche nei prossimi mesi non migliorerà, chiede innanzitutto di avviare un tavolo di confronto tra enti associazioni di categoria( datoriali e sindacali) e associazione del terzo settore per ripensare il modello di sviluppo del nostro territorio. Sono mesi che questa organizzazione sindacale chiede la convocazione di un tavolo ma nessuna istituzione ha convocato le parti.E’ urgente anche in previsione della prossima programmazione europea dei fondi europei, progettare il modello di sviluppo. Ci sembra invece che manchi questa progettualità sulle politiche industriali e sulle progetto di sviluppo del territorio. Sicuramente oggi il nostro territorio paga la mancanza di progettualità e programmazione industriale degli anni passati. In questa delicatissima situazione le Banche non possono esimersi dall’assumere le loro responsabilità sia nel sostegno alle imprese in questa difficilissimo momento ( i segnali purtroppo vanno in altre direzioni: non viene nemmeno più rispettato l’accordo sull’anticipo della CIG straordinaria per non dire delle difficile situazioni nelle quali mettono le aziende ) sia nel disporre risorse per lo sviluppo del territorio. Quante sono le risorse destinate all’Housing sociale,al sostegno di creazione di nuove imprese? Quale sostegno viene concesso alle imprese che sono in difficoltà non per la mancanza di commesse ma per la poca disponibilità da parte delle banche di concedere risorse per sostenere le aziende (castelletti, fidi etc etc)? La situazione contingente chiede però di affrontare con nuovi strumenti anche la difficile situazione sociale. La Cisl di Fano propone di creare tra tutti i soggetti coinvolti quotidianamente nel dare risposte ai bisogni dei senza reddito una rete permanente con la finalità di non disperdere le energie di ottimizzare le risorse necessarie per affrontare la crisi e di monitorare in tempo reale le situazioni di maggiore criticità e bisogno . Riteniamo che le emergenze scaturite dalla crisi vanno affrontate con la predisposizione di nuovi strumenti di partenariato pubblico privato e di collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti quoitidianamente nel front office della crisi".                                                    GIOVANELLI GIOVANNI responsabile CISL DI FANO
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03/10/2013 Gravi problemi di liquidità per la società Fermo Asite
COMUNICATO STAMPA La FIT CISL e AST CISL FERMO congiuntamente ad altre OO.SS. hanno partecipato ieri ad un incontro con il presidente della società ASITE concessionaria per il servizio di igiene ambientale del Fermano. Nell’incontro è stata presentata la situazione di crisi dell’azienda  che si  ritrova con gravi problemi di liquidità per ingenti debiti pregressi e per la morosità (8 – 10 mesi di ritardo) nel pagamento delle fatture da parte dei comuni che usufruiscono del servizio di igiene urbana. La soluzione proposta per una cosiddetta “boccata d’ossigeno” è quella di rinviare in parte il pagamento delle retribuzioni ai lavoratori dipendenti. Nei fatti, si propone di posticipare di 6 mesi la tredicesima 2013 e la quattordicesima 2014 rispetto le loro scadenze, per poi, da tale termine, rateizzarle in dodici mensilità. Secondo l’azienda unica  azione possibile per contrastare le gravi difficoltà economiche in cui la a società potrebbe trovarsi . Per la FIT CISL MARCHE  e la AST CISL FERMO è inammissibile il  comportamento  delle amministrazione pubbliche che nonostante  la disponibilità di  risorse  vincolate a remunerare esclusivamente tali servizi, perché derivanti dal  prelievo della tassa per la gestione dei rifiuti  dai cittadini residenti nel territorio di competenza, possano ritardare così a lungo i  loro obblighi di pagamento. Un comportamento che mette deliberatamente in serie difficoltà economiche la  società ASITE, tra l’altro anch’essa a capitale pubblico, non preoccupandosi   di colpire  indirettamente anche i lavoratori dipendenti che sono a loro volta  cittadini e contribuenti degli stessi comuni. Tutto questo avviene quando, per legge, è stabilito che le amministrazioni pubbliche debbano saldare i loro debiti entro 30 giorni. La FIT CISL MARCHE e la AST CISL FERMO invitano le amministrazioni comunali del comprensorio a saldare al più presto quanto dovuto  per  scongiurare il rinvio del  pagamento delle retribuzioni ai lavoratori dipendenti della società ASITE.                                                                                     Fit Cisl Marche Area Sindacale Territoriale di FERMO                                                                                     Fermo, 3 ottobre 2013
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02/10/2013 Fano, abbonamento al bus. Procedure burocratiche kafkiane
 Così definisce il responsabile  Cisl Ast Fano Giovanni Giovanelli le disposizioni sul trasporto pubblico.  “Innanzitutto anche coloro che hanno una tessera antecedente all’entrata in vigore delle nuove disposizioni devono  recarsi ai servizi sociali a Sant’Orso, recuperare il modello, compilarlo. Dopo avere versato il balzello di euro 5,16 (per diritti di segreteria),  consegnarlo all’Ufficio Protocollo del Comune di Fano  e poi andare a ritirare dopo almeno un paio di giorni  la nuova tessera presso gli uffici dei servizi sociali del comune a   Sant’orso”.  Con la nuova tessera, finalmente,  recarsi alla stazione dei treni dove è allocata la biglietteria  lasciarsi rilasciare l’abbonamento. L’aspetto che colpisce maggiormente i cittadini è costituito dalle modalità così farraginose, considerando il fatto che molti utenti sono invalidi/anziani e quindi  fanno difficoltà a muoversi o  sono persone che lavorano e che pertanto o devono prendere almeno due giorni di permesso per il rinnovo.  Infine il nuovo balzello messo senza alcuna logica solo per il rilascio di una tessera, evitabile poiché  tutti gli utenti possiedono documenti  d’identità e codice fiscale.La Cisl regionale aveva già nel Marzo scorso ribadito all’assessore ai trasporti Viventi , nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori, la necessità di considerare la centralità del trasporto pubblico locale, anche e soprattutto in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo, confermando la necessità del mantenimento degli attuali livelli di servizio da considerare il minimo indispensabile per le esigenze della comunità marchigiana.  
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03/06/2011 Fermo capoluogo, un percorso difficile
Lavori in corso del 03/06/2011
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14/01/2011 Il sessantesimo ad Ascoli e Fermo
Lavori in corso del 14/01/2011 - www.cislmarche.it
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14/01/2011 Il sessantesimo ad Ascoli e Fermo
Lavori in corso del 14/01/2011 - www.cislmarche.it
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