Notizie

01/03/2012 Conferenza stampa Cisl Funzione Pubblica, Scuola ed Università
Le segreterie provinciali della Cisl della Funzione Pubblica, della Scuola e dell’Università  di Ancona,Venerdì 2 Marzo  alle ore 12,00 nella sede della Cisl  di Ancona - primo piano - Via Ragnini 4,  presenteranno alla stampa gli effetti sul territorio del nuovo dimensionamento scolastico e delle ricadute sulla provincia della riforma del sistema sanitario regionale. Saranno anche forniti i dati sulle elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie che si terranno il 5, 6 e 7 Marzo e che vedranno interessati circa 700 candidati Cisl nella Provincia di Ancona. Ust-Cisl Ancona         FP Ancona                                 Cisl-Scuola                  Cisl Università                                                                 Paolo Santini                 Alessandro Mancinelli             Sergio Belelli                 M. A. Alegi                                                                                                      Ancona 29 Febbraio 2012 
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29/02/2012 Trasporti: sciopero di 4 ore giovedì 1 marzo.
I sindacati di Cgil, Cisl e Uil del settore trasporti hanno proclamato per Giovedì 1 marzo SCIOPERO GENERALE di 4 ore per la grave condizione in cui versa la situazione dei trasporti del nostro Paese.Roma 3 febbraio - "Giovedì 1 marzo sciopero generale di 4 ore di tutto il settore dei trasporti". Lo hanno proclamato unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti con una lettera al Presidente del Consiglio, Mario Monti, ai ministri del Lavoro e dei Trasporti e alla Commissione di Garanzia sullo sciopero "per la grave condizione dei trasporti nel Paese, ulteriormente aggravata dalle decisioni del Governo"."La mobilitazione e lo sciopero - spiegano le tre organizzazioni sindacali di categoria - riguarderà tutte le attività del comparto, dal trasporto pubblico locale a quello ferroviario, dal trasporto aereo a quello marittimo e portuale. Stop anche all'autotrasporto, alla viabilità su strade e autostrade, alla navigazione sui laghi, all'autonoleggio, al soccorso stradale ed alle funivie". Secondo Filt, Fit e Uilt "lo sciopero mira innanzitutto a recuperare un confronto di merito con il Governo per rispondere efficacemente alla situazione. Il Paese - sottolineano i sindacati - ha l'inderogabile necessità di riprendere a crescere per cui sono improcrastinabili interventi che introducano nei trasporti una logica di integrazione, capace di selezionare gli investimenti ed individuare i modelli di gestione, per un sistema efficace ed efficiente, integrato tra le varie modalità, sostenibile dal punto di vista ambientale e capace di regolare la libera concorrenza in un quadro di regole certe per il lavoro"."E' indispensabile - chiedono infine i sindacati - una politica dei trasporti adeguata alle esigenze di sviluppo e soprattutto che siano corretti interventi sbagliati che aggravano i problemi per i cittadini, per la aziende e per i lavoratori".Vai al sito Federazione Italiana Trasporti CISL
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27/02/2012 Famiglia e lavoro
E’ il titolo di un incontro che si svolgerà mercoledì 29 febbraio alle ore 21.00 presso la Parrocchia di Colbordolo (PU).Si parlerà di famiglia nella crisi economica, di  lavoro che manca, preoccupazioni e speranze per i genitori  e  per la comunità.Interverrà Gianluigi Storti, responsabile di Cisl con te, il nuovo servizio della Cisl di Pesaro per il  sostegno  alle persone  e alle famiglie alle prese con i problemi della quotidianità,  legati alle difficoltà provocate dai cambiamenti economici e sociali dei nostri giorni.
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27/02/2012 "Quale futuro per la Sanità delle Marche"
La Rassegna Stampa: C.Adriatico 29_02_12 , Carlino 29_02_12 Clicca qui per il TG3 Marche con il servizio andato in onda il 29_02_12 Funzione Pubblica Cisl e Cisl Marche organizzano mercoledì 29  febbraio 2012 alle ore 9.30 presso l'Auditorium Ospedale Regionale Torrette di Ancona una tavola rotonda dal titolo "Quale futuro per la Sanità delle Marche.
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25/02/2012 Tenere aperta la porta sui problemi dei lavoratori
Si è svolta giovedì 23 febbraio scorso all’Itas Padre Matteo Ricci di Macerata l’Assemblea generale con la quale la Cisl di Macerata ha incontrato i candidati alle elezioni RSU del Pubblico impiego - che quest’anno si svolgeranno in concomitanza con quelle della Scuola e dell’Università - del 5, 6 e 7 marzo prossimi.GUARDA LE FOTO DELL'ASSEMBLEA Un appuntamento elettorale particolarmente importante, che coinvolgerà nella Provincia di Macerata circa 12.300 dipendenti pubblici - per quasi il 40% iscritti Cisl - in circa 164 luoghi di lavoro, tra Comuni, Scuole, Ospedali, Università, Aziende sanitarie ecc. Nello specifico della Categoria FP, saranno più di 6.600 i lavoratori interessati alle elezioni, di cui un terzo iscritti Cisl. Si voterà in 96 luoghi di lavoro e i candidati Cisl sono 250, a fronte di più di 300 rappresentanti che saranno eletti.Durante l’Assemblea sono intervenuti, tra gli altri, il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, il Segretario generale della FP Marche Luca Talevi. Per la Segreteria Fp provinciale sono intervenuti il Segretario generale Sistino Tamagnini e il Segretario con delega alle Autonomie locali Alessandro Moretti.Tanti gli interventi dei rappresentanti e dei nuovi candidati alle elezioni, che hanno raccontato la loro esperienza facendo presente le tante difficoltà che si incontrano oggi nell’esercitare la rappresentanza sindacale nel pubblico impiego. Una sfida difficile ma affascinante, che i candidati Cisl hanno raccolto mettendosi con coraggio a servizio dei loro colleghi, in un contesto che vede la pubblica amministrazione al centro di un processo di riorganizzazione di portata storica. La necessità di risanare i conti dello Stato sta comportando infatti tagli sempre più decisi che vanno però conciliati con l’esigenza di non smantellare servizi fondamentali per il cittadino –  scuola, sanità, sicurezza, assistenza – anche tenendo conto che la pubblica amministrazione italiana, con i sui circa 3,4 milioni di dipendenti, è il più importante “datore di lavoro” del paese.La Cisl Fp rigetta con fermezza la logica dei tagli orizzontali - che mirano semplicemente a ”fare cassa” senza individuare priorità e scelte strategiche di fondo - e manifesta la propria disponibilità a confrontarsi su un percorso di riorganizzazione delle amministrazioni, che riduca sprechi e inefficienze, in particolare snellendo i troppi livelli di responsabilità politica e gestionale.  Un percorso con il quale “portare” la pubblica amministrazione verso i cittadini ed i loro bisogni, che va però fondato sulla partecipazione dei lavoratori - oggetto negli ultimi anni di una campagna denigratoria feroce, ottusa e populista - da coinvolgere valorizzandone la professionalità e da incentivare attraverso la partecipazione agli eventuali benefici che ne dovessero derivare. Da qui l’importanza delle RSU nei luoghi di lavoro, che esercitando la contrattazione interna ad ogni singolo ente, questa riorganizzazione rappresentano un primo e fondamentale nodo strategico.I lavori dell’Assemblea sono stati conclusi dal Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che ringraziando i candidati per la disponibilità concessa ha ribadito l’importanza del sindacato e in particolare della Cisl, associazione di persone che ancora credono in un’idea di socialità – contrapposta alla cultura dominante del “fai da te” - e che cercano di tenere il lavoro al centro della realtà sociale ed economica.  «All’interno del sindacato – ha concluso Mastrovincenzo –  fondamentale è proprio il ruolo delle RSU, vera e propria cerniera che, non senza sforzi e difficoltà, consente di tenere aperta la porta sui problemi veri e sui bisogni dei lavoratori».http://www.youtube.com/watch?v=PIWvH5ZC6AM
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24/02/2012 Lavorare di domenica …è proprio necessario?
La  Fisascat di Pesaro, insieme  agli operatori del mondo del commercio,  Filcams/Cgil, Uiltucs/Uil , Confesercenti e Confcommercio, ha indetto per lunedì 27 febbraio un’assemblea provinciale presso la Sala del Consiglio comunale di Pesaro per discutere la contestata  liberalizzazione delle aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali.La Fisascat, infatti, ritiene che la liberalizzazione sia  un regalo alla grande distribuzione,  i piccoli commercianti verranno  penalizzati costretti alla impossibile rincorsa ai tempi che la grande distribuzione  può permettersi e questo  avrà una ricaduta sui tempi di vita e lavoro delle comunità locali.Questa impostazione – continua Fisascat - premia le imprese  estranee al nostro territorio che impiegano altrove gli utili ricavati qui e fatto più rilevante penalizza i lavoratori dipendenti  costretti a pesanti turnazioni  e a rinunciare al riposo settimanale.Proprio per l’importanza dei temi, all’incontro sono invitati a partecipare , oltre a commercianti e dipendenti, anche parlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali.
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24/02/2012 Corso di formazione per Energy Manager
IAL MARCHE s.r.l.  promuove un corso di formazione professionale della durata di 300 ore con sede a Macerata per “Energy Manager” con scadenza il 2 marzo 2012.Il corso è finanziato ed autorizzato dalla Provincia di Macerata. Possono presentare domanda esclusivamente lavoratori in cassa integrazione (ordinaria o straordinaria), atipici, dipendenti e autonomi.Al termine del percorso e previo superamento dell’esame finale verrà rilasciato un Attestato di Specializzazione di II livello di  Tecnico delle fonti energetiche, sicurezza e igiene ambientale (TE 7.12.4) valido ai sensi dell’art. 14 della Legge 845/78SCARICARE IL NUOVO BANDOCLICCA QUI per maggiori informazioni,
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24/02/2012 Elezioni RSU, la Cisl presenta i suoi candidati
No ai tagli orizzontali, che fanno solo cassa senza individuare priorità e scelte di fondo.  Si a un confronto sulla riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni, che  riduca in modo ragionato la spesa pubblica eliminando sprechi e inefficienze, snellisca i livelli di politica e gestionale. Sono questi i cardini del programma, illustrato in un COMUNICATO STAMPA, con il quale la Cisl si presenta alle elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) delle Categorie Scuola, Università e Pubblico impiego del 5, 6 e 7 aprile prossimo. COSA SONO LE RSU Nel settore pubblico la Cisl è il più grande sindacato italiano e nella Provincia di Macerata essa associa quasi il 40% degli addetti al settore.  L’importanza di questo appuntamento è dimostrata anche dal fatto che la Cisl, per questa tornata elettorale, ha presentato liste di candidati nella quasi totalità dei posti di lavoro.Ma il rinnovo delle RSU acquista se possibile un’importanza ancora maggiore nel difficile contesto politico ed economico del paese, in cui la necessità di risanare i conti dello Stato sta comportando tagli sempre più decisi alle risorse per tutta la pubblica amministrazione.  Tagli  che vanno comunque conciliati con l’esigenza di non smantellare servizi fondamentali per il cittadino –  scuola, sanità, sicurezza, assistenza – anche tenendo conto che la pubblica amministrazione italiana, con i sui circa 3,4 milioni di dipendenti, è il più importante “datore di lavoro” del paese. I NUMERI DELLE ELEZIONI NELLA PROVINCIA DI MACERATA La Cisl esprime disponibilità a confrontarsi su un percorso per “portare” la pubblica amministrazione verso i cittadini ed i loro bisogni, a condizione che questo si fondi sulla partecipazione dei lavoratori - oggetto negli ultimi anni di una campagna denigratoria feroce, ottusa e populista - da valorizzare, coinvolgere e incentivare. Da qui l’importanza delle RSU nei luoghi di lavoro, che esercitando la contrattazione interna ad ogni singolo ente, di questa riorganizzazione rappresentano un primo e fondamentale nodo strategico. Di questo si discuterà nell’assemblea generale organizzata dalla Cisl di Macerata per incontrare i candidati alle elezioni, che si terrà giovedì 23 febbraio alle ore 9.30 all’Itas Matteo Ricci di Macerata. Nell’occasione verranno anche ricordati gli importanti risultati raggiunti negli ultimi anni, quando nel pieno di una crisi economica senza precedenti sono stati conclusi centinaia di accordi  - con gli enti locali, negli istituti scolastici, nelle aziende sanitarie, ecc. - con i quali sono state migliorate le condizioni di lavoro e di vita dei dipendenti pubblici e delle loro famiglie. L’assemblea sarà introdotta e coordinata dal Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti. Nel corso dei lavori, oltre ad alcuni delegati e candidati, interverranno i Segretari generali provinciali della Funzione pubblica Sistino Tamagnini, della Cisl Scuola Anna Maria Chiurchiù, della Cisl Università Gianvincenzo Lebboroni. Saranno presenti anche i Segretari regionali della Cisl Marche e delle tre Categorie interessate. http://www.youtube.com/watch?v=GLEKdkSn0yA&feature=youtu.be
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23/02/2012 Dimissioni in bianco: le donne di Cgil Cisl Uil incontrano il prefetto
LE DONNE  DI CGIL, CISL, UIL  DELLA PROVINCIA INCONTRANO IL PREFETTO  PER SOLLECITARE UNA LEGGE CONTRO LE DIMISSIONI IN BIANCOAlcune autorevoli donne di diversa formazione e cultura politica, hanno lanciato un appello per chiedere al Governo ed in particolare al Ministro del Lavoro e delle Pari Opportunità, Elsa Fornero, la previsione di  una legge contro la diffusa e vergognosa pratica delle dimissioni “in bianco” fatte firmare al momento dell’assunzione ma senza data: una pratica che colpisce soprattutto le giovani donne ma non solo.Hanno subito aderito all’appello 188 donne del sindacato, del mondo dell’informazione, della cultura, della politica, delle istituzioni e della società civile: “188 donne per la legge 188” (dal numero della Legge del 2007 contro le dimissioni in bianco, approvata da una ampio arco di forze politiche, ma poi abrogata dal Governo Berlusconi a pochi mesi dall’entrata in vigore).Questa mattina ad Ancona, alle 12.30,  una  delegazione di donne dei sindacati, partiti, associazioni, comitati,  incontrerà  il Prefetto per consegnare  una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, alla Ministra del Lavoro, ai Presidenti di Camera e Senato e alle Deputate e Senatrici di tutti i Gruppi Parlamentari, con la quale viene richiesto un intervento legislativo urgente ed efficace contro il fenomeno delle dimissioni in bianco.Leggi il volantino e l' appello
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22/02/2012 Cisl Scuola presenta i candidati per le elezioni RSU.
http://youtu.be/LtJQIbkP0hAVenerdi 24 Febbraio alle ore 15,30 all'Hotel Touring di Falconara Marittima la Cisl Scuola incontra i suoi candidati per le Elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU).Cosa sono le RSU? Sono organismi sindacali composti da lavoratori eletti dai loro colleghi per tutelarli e rappresentarne le esigenze. Le elezioni delle RSU rappresentano  un momento democratico importante per i lavoratori che con l'appuntamento elettorale del 5, 6 e 7 marzo avranno l'opportunità di scegliere  direttamente i loro rappresentanti sindacali che vigileranno sul rispetto e l'applicazione dei contratti collettivi con la possibilità di contrattare le condizioni di lavoro (paga, orario, ecc.) ed instaurare vertenze nel caso di violazione dei diritti.
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22/02/2012 Ripristiniamo la legge contro le dimissioni "in bianco"
Domani, giovedi 23 febbraio alle 10.30, una rappresentanza femminile di Cisl, Cgil e Uil, incontrerà il Prefetto di macerata Dott. Vittorio Piscitelli, per sottoporre alla sua attenzione l’azione del Comitato “188 firme per la legge 188”, che a livello nazionale chiede il ripristino della legge 188 dell’ottobre 2007 meglio conosciuta come “legge contro le dimissioni in bianco”.Si tratta di una norma che contrasta la pratica di far firmare al momento dell’assunzione una lettera di dimissioni senza data, che l’azienda potrà poi utilizzare a sua totale discrezione.La legge, presentata al Parlamento con il consenso generale di tutte le donne dei diversi schieramenti politici, venne approvata all’unanimità alla Camera e a larga maggioranza al Senato, ma dopo pochi mesi fu abrogata dal Decreto Legge 112 del 2008 emanato dal Governo Berlusconi.Secondo Lidia Fabbri, Segretaria della Cisl di Macerata «la firma di lettere di dimissioni in bianco non è un caso sporadico. Al contrario è una barbara abitudine che colpisce soprattutto le donne e che in un momento di profonda crisi come quella attuale, con la mancanza di lavoro che rende le persone più deboli e ricattabili,  rischia di subire una recrudescenza».Su questa battaglia la la Cisl è impegnata da anni. Nel 1992, con una denuncia pubblica, portò allo scoperto l’entità del fenomeno nella nostra provincia, provocando un’ondata di indignazione generale e l’interessamento delle istituzioni a tutti i livelli, fino a giungere ad una interrogazione parlamentare.«In questi ultimi tre anni e mezzo – conclude Lidia Fabbri – non abbiamo mai smesso di sollecitare il ripristino di quelle norme. Questa nostra iniziativa vuole anche sostenere la raccolta di firme che domani verrà presentata dalle donne che rappresentano l’intero mondo del lavoro per richiedere al Ministro Fornero l’adozione di un provvedimento legislativo dall’alto contenuto simbolico come fu la legge 188 che seppe anche dimostrare, sia pure nei pochi mesi di vigenza, la sua piena efficacia».
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21/02/2012 Finanziamenti a imprese con validi progetti
Sulla situazione del distretto produttivo pesarese  e  la scarsa propensione al credito che le banche forniscono alle aziende Sauro Rossi - Segretario della Cisl di Pesaro - Urbino - afferma che ci vuole più equilibrio. “ Le banche devono tornare a fare le banche, cioè elargire credito, quello per cui sono nate. In realtà fanno tante operazioni finanziarie. In questo senso ci vuole più equilibrio.” Riguardo alle imprese  però serve un salto di qualità, occorrono progetti seri e investimenti che guardano l’innovazione continua Rossi “ non vanno finanziate le imprese decotte, può essere un ragionamento giusto, ma molto spesso vediamo progetti seri che non vengono presi in considerazione e questo non è accettabile. Quello che è certo è che il nostro sistema ha imprese sottocapitalizzate  e la crisi ha accentuato questo aspetto. Alle banche non chiediamo di fare gli avventurieri e accaparrarsi rischi inutili, ma in questo momento occorre fare distingui per traguardare la crisi.  Se un’azienda chiede un prestito per ripristinare un capannone caduto sotto la neve è bene valutare se ha un progetto serio alle spalle, altrimenti si rischia di compromettere il sistema.”
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17/02/2012 Una legge contro le dimissioni in bianco.
Alcune autorevoli donne di diversa formazione e cultura politica, hanno lanciato un appello per chiedere al Governo ed in particolare al Ministro del Lavoro e delle Pari Opportunità, Elsa Fornero, di ripristinare la Legge 188/07 che, approvata da un ampio arco di forze politiche, fu poi abrogata dal Governo Berlusconi nel maggio 2008. Si tratta della norma che ostacolava la diffusa e vergognosa pratica delle dimissioni "in bianco", fatte firmare al momento dell'assunzione, soprattutto, ma non solo, alle giovani donne da utilizzare nel momento in cui  incorrano in un infortunio, un incidente o non siano più gradite oppure  in caso di gravidanza. Le dimissioni in bianco sono una pratica medievale, non degna di un paese civile. La cancellazione della legge fa sì che oggi non ci sia uno strumento di contrasto efficace e preventivo dell'abuso. All'appello hanno già aderito donne del sindacato, del mondo dell'informazione, della cultura, della politica, delle istituzioni e del volontariato. Cgil, Cisl e Uil sostengono l'iniziativa volta a promuovere in tutta Italia, per la giornata del 23 febbraio, iniziative di sostegno e sensibilizzazione su questo tema. A Roma il 23 febbraio alle ore 11.30 presso la Sala Stampa della camera dei Deputati una conferenza stampa delle 14 firmatarie dell'appello "188 firme per la legge 188" . LEGGI L'APPELLO
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17/02/2012 La questione anziani nelle Marche: dalla cronicità alle pensioni.
LA QUESTIONE ANZIANI NELLE MARCHE: DALLA CRONICITA’ ALLE PENSIONI Le Segreterie Regionali dei sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp - Cisl e Uilp – Uil evidenziano  il permanere, sul territorio marchigiano, di forti criticità e di comportamenti difformi  nell’applicazione  del  Protocollo regionale sulla non autosufficienza, sottoscritto il 4 giugno 2008,  e dell’accordo “Percorsi di allineamento delle tariffe delle residenze protette alla norma vigente. Anni 2010- 2013” , sottoscritti dalla Regione Marche, da Cgil-Cisl-Uil Marche e dai rispettivi sindacati dei pensionati. I  percorsi e  le modalità previste dagli accordi, già dal 2011,  avrebbero dovuto favorire un  primo aumento dell’assistenza sanitaria nei 3.242 posti letto convenzionati delle 108 residenze protette presenti in tutto il territorio regionale  e  la riduzione della retta pagata dagli utenti attraverso il relativo scorporo del costo sanitario dalla retta stessa. I parametri assistenziali, che andranno a regime nel 2013, prevedono infatti  un aumento graduale dell’assistenza sanitaria fino ad arrivare ad erogare complessivamente 100 minuti  di assistenza pro capite pro die  con una tariffa complessiva di 66€. NON AUTOSUFFICIENZA - Le Segreterie Regionali dei sindacati dei pensionati  denunciano il perdurare di un comportamento  “latitante”    della Regione Marche, già sollecitata varie volte, in  merito alla verifica dell’andamento dell’ attuazione  di quanto previsto dagli accordi stessi sul territorio regionale. Manifestano, altresì, forte preoccupazione  per le numerose segnalazioni di mancata riduzione della retta all’utente.  Evidenziano le resistenze relative all’avvio del lavoro dei Tavoli territoriali permanenti di monitoraggio, istituiti con la  delibera di giunta regionale  1493/08,   che stentano a partire nonostante le continue e ripetute sollecitazioni all’Asur e alle sue articolazioni territoriali. Le Segreterie Regionali dei sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp - Cisl e Uilp – Uil,  a fronte di ciò, ritengono urgente e non più rinviabile l’attivazione  di un puntuale monitoraggio dell’attività delle strutture residenziali circa il rispetto dei punti delle convenzioni  oltre al confronto con la Regione Marche. PENSIONI MARCHE - sul versante delle pensioni, falcidiate nel potere d’acquisto negli ultimi 15 anni di oltre il 30%, le Segreterie Regionali del sindacato dei pensionati Spi-Cgil, Fnp - Cisl e Uilp - Uil    manifestano la loro preoccupazione  per l’impatto economico sociale  degli anziani.  L’importo medio della pensione percepita dai pensionati Inps marchigiani è di  620,00€.  Situazione che poteva ulteriormente peggiorare con la mancata indicizzazione  delle pensioni minime che grazie all’intervento del sindacato è  stata  riservata, dal mese di gennaio 2012,  esclusivamente alle pensioni superiori  a 1.441,59€ lordi.  La mancata rivalutazione  produce un impatto consistente anche per  le Marche:  infatti sulle  oltre 577 mila pensioni Inps marchigiane, il 44% circa non beneficerà del 2,6% di rivalutazione della propria pensione. Una perdita sostanziale che si stima ben oltre i 100 milioni di euro che verranno a mancare nelle tasche dei pensionati  con pesantissime conseguenze inevitabili sui consumi. Indispensabile avviare un confronto con la Regione e con gli Enti Locali ponendo: un’attenta riflessione sulle politiche tariffarie e tributarie che vanno differenziate per reddito prevedendo sostanziali agevolazioni per le fasce più deboli grazie all’utilizzo dell’Isee lineare e all’applicazione di “tariffe sociali”; l’avvio di una seria e concreta lotta all’evasione fiscale con la realizzazione di specifici “patti antievasione” a partire dai Comuni; una rispondente politica abitativa nei confronti di quanti rischiano lo sfratto, ma anche di quanti non riescono più a reggere i costi vivi del peso di una casa di proprietà. 17 febbraio 2012
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17/02/2012 Elezioni RSU, vota Cisl Scuola
Il 5, 6, 7, MARZO ANDIAMO A VOTARE PER LE NOSTRE RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE (RSU)http://www.youtube.com/watch?v=isQGVoBdvb8&feature=g-upl&context=G29bc6a3AUAAAAAAAFAANON LASCIARE CHE GLI ALTRI DECIDANO PER TE!VOTA E FAI VOTARE CISL SCUOLAEsprimi  nella lista una sola preferenza
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16/02/2012 Emergenza neve: ecco le misure messe in campo.
Un riepilogo delle misure messe in campo per fronteggiare, almeno in parte, la grave situazione in cui versano molte aziende del territorio marchigiano dopo l'ondata di maltempo.EMERGENZA NEVE: I lavoratori delle Imprese artigiane iscritte all’ Ebam sospesi dal lavoro  a causa della neve possono attivare la sospensione (le 90 giornate) secondo le procedure  di norma previste e utilizzando la stessa modulistica ); concordato che gli accordi sindacali potranno essere firmati, in via eccezionale,  anche  successivamente alla data di sospensione; le imprese iscritte all’ Ebam che a causa della  neve hanno subito danni alle strutture  e ai macchinari potranno chiedere un contributo all’Ente Bilaterale attraverso l’ attivazione del Fondo Calamità Naturali; il contributo  è pari al 20% delle spese sostenute per riavviare l’attività produttiva e l’intervento massimo previsto è pari ad 8.000 euro. Le  imprese artigiane non iscritte all’ Ebam e le  imprese non artigiane (che non hanno la Cassa Ordinaria prive quindi di  strumenti di sostegno al reddito atti a coprire brevi fermate e disagi limitati nel tempo  causati da eventi improvvisi): per un periodo massimo di 40 ore, esclusivamente  per sospensioni dal lavoro avute nel mese di Febbraio 2012,possono attivare la Cassa in Deroga; nel verbale di accordo sindacale va riportata la causale specifica; non cambia la procedura  di inoltro dell’ istanza  ed i termini di scadenza; per i lavoratori indicati  già come beneficiari della Cassa in Deroga (secondo l’accordo del 25 Gennaio 2012) le 40 ore sono ricomprese all’ interno delle 1038 ore massime previste; Le imprese  che hanno avuto danni alle strutture e che avranno presumibilmente fermate  per periodi lunghi: se  rientranti nel campo di applicazione della Cassa Straordinaria  possono attivare la stessa per crisi aziendale causata da evento improvviso ed imprevisto; se escluse dal campo di intervento della Cassa Straordinaria, possono utilizzare la Cassa in deroga secondo le modalità previste dall’intesa istituzionale del 25 Gennaio 2012 (max 1038 ore/lavoratore); nell’accordo sindacale va motivata la crisi facendo riferimento agli eventi metereologici  avuti nel Febbraio 2012 e vanno elencati i danni strutturali che impediscono la prosecuzione dell’attività lavorativa; la procedura ed i termini di presentazione della domanda rimangono quelli previsti dall’accordo del 25 Gennaio; Non sono previsti ad oggi interventi  di sostegno pubblico  alle aziende che hanno avuto danni.
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16/02/2012 Interventi a sostegno della non autosufficienza: a che punto siamo?
INVITO  CONFERENZA STAMPA Le segreterie regionali del sindacato dei pensionati Spi Cgil, Fnp  Cisl, Uilp Uil invitano gli organi di stampa in indirizzo a partecipare alla Conferenza Stampa che si terrà VENERDI’   17  FEBBRAIO   p.v.   ORE 12,00 presso la sede della Cisl Marche in via dell’Industria,17- Ancona per fare il punto dell’andamento degli interventi a sostegno della non autosufficienza e dei rapporti con la Regione Marche. Nell’occasione sarà, inoltre, presentata un’analisi delle ricadute  della Manovra “salva Italia”  per i pensionati marchigiani  e per il sistema economico  regionale.Ancona 15 Febbraio 2012
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15/02/2012 Trenitalia.Per Adiconsum non solo emergenza ma mancata prevenzione.
In questi giorni in cui la gravità della situazione meteo sta comportando disagi incolmabili,  a partire dalle famiglie rimaste isolate,  ai costi importanti per le  nostre imprese, basti pensare ai danni del settore agricolo, dobbiamo dare  atto che le nostre Amministrazioni, la Protezione civile  hanno cercato al meglio, pur nei limiti , di far fronte all’emergenza.Sicuramente la stessa cosa non si può dire per Trenitalia, che prevede ancora oggi treni soppressi.  Nel sito di Trenitalia  in data 10 febbraio, leggiamo “Continua l’applicazione del Piano Neve che garantisce la mobilità dei viaggiatori grazie ad un alleggerimento nella programmazione dei treni che rende più fluido il traffico. Sono attivate tutte le strutture di assistenza per alleviare i disagi ai passeggeri e per dare informazioni”«I cittadini  e la collettività tutta non possono continuare a subire soprusi - dichiara Silvana Santinelli dell'ADICONSUM MARCHE. La realtà è invece un’altra. Pendolari costretti a sostare  per ore nelle stazioni; a controllare con il naso in su i treni soppressi e che non corrispondono a quelli pubblicati nel sito. Stazioni  in uno stato pietoso, centinaia di viaggiatori che sono rimasti, a causa di motrici non funzionanti, lungo le tratte ferroviarie locali e nazionali, senza informazione e tantomeno assistenza».Né la “pianificata riduzione dell’offerta“ è accessibile al cittadino: provare per credere utilizzando i numeri predisposti, anche a pagamento!  Attese lunghissime e non è detto che la risposta ricevuta corrisponda poi alla realtà; un treno dato per regolare potrebbe essere soppresso, per non parlare dei pesanti ritardi; e anche il sito non è sicuramente accessibile per tutti.Ma quando finirà l’emergenza neve per Trenitalia? O forse l’emergenza mette in luce, ancora una volta, tutte le criticità di un sistema ferroviario lasciato a se stesso, senza investimenti e senza manutenzione ?? Vecchia e irrisolta la questione dei treni soppressi che  puntualmente si ripresenta, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. Riteniamo che si tratti infatti di una precisa strategia per il  ridimensionamento del servizio nella nostra regione, in barba al contratto di servizio con la Regione Marche. Ma in fondo le penali sono piuttosto irrisorie …. e  se poi la causa del disservizio è legata a eventi atmosferici, non ci sono neanche penali da pagare.«Adiconsum - prosegue Santinelli - è da tempo convinta che la struttura operativa e organizzativa di Trenitalia sia ai minimi  termini; al di là dei problemi reali causati dalla neve, il numero dei treni soppressi per l’applicazione del “piano neve”, unitamente a quelli cancellati a sorpresa per altri motivi, ci portano a ritenere che possa essere  di ausilio, oltre alle iniziative che intraprenderanno le Associazioni dei Consumatori, anche l’intervento degli organi inquirenti, per valutare se ci sono gli estremi di sospensione del servizio pubblico» .Ancona 14 febbraio 2012
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14/02/2012 Elezioni RSU, Assemblea generale a Macerata
Giovedi 23 febbraio alle ore 9.30 presso l'ITAS Padre Matteo Ricci di Macerata, la Cisl di Macerata ha organizzato un'Assemblea generale per presentare i candidati alle prossime elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) delle Categorie della Scuola, Pubblico impiego ed Università.Le elezioni, che si terranno il 5-6-7 marzo prossimi, rappresentano un'appuntamento di fondamentale importanza per la Cisl, che su queste categorie è ed intende confermarsi, sindacato preminente.
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14/02/2012 Cisl Scuola: Elezioni Rappresentanze Sindacali Unitarie
SPECIALE ELEZIONI Rappresentanze Sindacali Unitarie  CISL SCUOLA Clicca qui per scaricare i documenti e i materiali Per il video clicca su Vota CISL - YOU TUBE Scarica le cartoline realizzate dalla Cisl Scuola Marche la scuola che unisce la scuola col cuore liberi di testo pagine nuove ragione e passione teniamoci in contatto
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14/02/2012 Estesa la Cassa integrazione per neve anche ai disoccupati e inoccupati.
La Giunta regionale Marche, visto il perdurare delle condizioni di emergenza neve in molti Comuni delle Marche, ha allargato l'utilizzo della Cassa Integrazione per emergenza maltempo, oltre che ai cassaintegrati e soggetti in mobilità, anche a soggetti disoccupati o inoccupati. Leggi la circolare (13_02_12)Integrazione Circolare disoccupati REGIONE MARCHE Leggi Circolare con le modalità (06_02_12) CIRCOLARE utilizzo cassintegrati
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11/02/2012 Cassa Integrazione per Eventi Improvvisi e Imprevisti
Su sollecitazione delle parti sociali la Regione Marche riterrà ammissibili le richieste di intervento della CIG in Deroga per le sospensioni dal lavoro causate dalla eccezionale ondata di maltempo che sta colpendo in questi giorni tutta la regione.Si tratta di una estensione, quindi oltre la crisi, delle possibilità di intervento dell' ammortizzatore; viene infatti riconosciuta la possibilità di attivare la Cassa in Deroga per EVENTI IMPROVVISI ED IMPREVISTI (NEVE), per un massimo di 40 ore a dipendente, sempre comunque all'interno delle 1038 ore previste dall' Intesa Istituzionale del 25 Gennaio 2012.La procedura per l'attivazione dell'intervento rimane quella in essere.LEGGI Circolare CIG IN DEROGA PER EVENTI ATMOSFERICI AVVERSI
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08/02/2012 Voucher di 50 euro al giorno per cassintegrati e soggetti in mobilità.
Lunedì 6 febbraio la Giunta Regionale ha stabilito di stanziare la somma complessiva di un milione di euro da utilizzare per integrare il reddito dei soggetti percettori di indennità di mobilità e di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) che si metteranno volontariamente a disposizione dei Comuni per le operazioni di rimozione della neve. Leggi la CIRCOLARE REGIONE MARCHE con modalità utilizzo cassintegrati Decreto Governativo Regionale neve cassintegrati
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08/02/2012 Emergenza neve nelle Marche. Dicoccupati come risorsa.
Rassegna Stampa: Conquiste del lavoro 8_02_12 «Stato di emergenza su tutta la regione per nevicate sparse e gelate diffuse. Si raccomanda di seguire aggiornamenti dei bollettini meteo e degli avvisi emessi dalla Protezione Civile regionale.» Continua l’allarme rosso nelle Marche, emesso dalla Protezione civile,dopo 5 giorni ininterrotti di neve e gelo che hanno messo in ginocchio, dalla costa all’entroterra, tutto il territorio regionale.  Scuole chiuse ad oltranza in molti Comuni, strade transitabili solo con catene, supermercati presi d’assalto,aeroporto e porto bloccati.Le situazioni più critiche nel fabrianese, dove la neve ha superato i due metri fermando anche il lavoro negli stabilimenti della  Indesit Company di Albacina e Melano e Ariston Thermo di Genga ed Arcevia, ma anche nel maceratese e nel montefeltro, dove più di mille utenze sono rimaste senza elettricità e senza riscaldamento. Complicata la situazione nell’ascolano dove l’ondata di maltempo sta mettendo in ginocchio sopratutto le aziende di autotrasporti che da diversi giorni sono praticamente ferme.«Oltre al blocco delle attività lavorative, desta particolare preoccupazione- afferma Sauro Rossi, segretario generale della Cisl di Pesaro-Urbino - la difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e di consegna delle merci, con ritardi che rischiano, in alcuni casi, di pregiudicare il rispetto dei contratti, con ricadute negative anche per quelle realtà che in questo inizio 2012, erano riuscite a rilanciare la produzione. - prosegue Rossi- Il timore è che questa ondata di maltempo porti ad aumentare, più di quanto non avesse già portato a fare la recrudescenza della crisi in atto, il ricorso alla CIG. »Massima attenzione anche sul versante lavoro: la Giunta regionale ha approvato un provvedimento per un milione di euro per integrare del 10% le indennità dei cassaintegrati marchigiani, circa 45mila, che si presenteranno volontariamente ai Comuni per partecipare agli interventi di soccorso delle persone che si trovano in difficoltà. «Apprezziamo la decisione della Giunta di integrare le indennità dei cassaintegrati marchigiani disponibili a collaborare nell’emergenza, - dichiara Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche – ma auspichiamo che i Comuni riescano a coinvolgere nella rimozione del ghiaccio anche i tanti lavoratori disoccupati, magari mettendo in gioco risorse proprie, sia pur esigue. Lascia stupiti la notizia che per avere l’intervento dell’Esercito – continua Mastrovincenzo - le amministrazioni comunali debbano pagare. Se ciò è previsto da una norma, si tratta di una norma incomprensibile: in casi di emergenza le Forze Armate dovrebbero essere per definizione al servizio e a difesa dell’incolumità dei cittadini”.Intanto sono arrivati spazzaneve e turbine dalla Val d`Aosta, dal Piemonte e da Bolzano per liberare le zone più colpite e ripristinare la viabilità e la regolarità delle attività economico-lavorative. Negli ospedali della regione centinaia di infermieri e operatori socio-sanitari stanno garantendo servizi e assistenza alla popolazione 24 ore su 24. Sono saltati i riposi e sono stati istituiti doppi turni. «Non potendo raggiungere casa a fine turno - spiega Luca Talevi, segretario della Fp Cisl - molti hanno dormito all'interno delle strutture, per essere pronti il mattino dopo. »Una situazione davvero critica, ma le Marche, non hanno chiesto lo stato di calamità per evitare che, in base al decreto Milleproroghe, come già accaduto nel caso dell’alluvione del 2011, a pagare siano, ancora una volta, i cittadini con ulteriori aumenti delle accise sui carburanti.ECCO L'ELENCO DELLO STATO DELLE AZIENDEredatto da Cinzia Castignani in  collaborazione con le UST, la Fim di Ancona, la Fim di Macerata, la Femca di Ascoli-Fermo e la Fit Regionale Provincia Azienda (sito produttivo) Settore produttivo Situazione lavorativa PU TVS di Fermignano Articoli da cottura in alluminio rivestiti con materiale antiaderente. Chiusa per neve PU IMAB di Urbino Legnami Chiusa per neve PU Mercantini di Pian di Meleto Mobili Chiusa per neve PU Molte piccole aziende del manifatturiero Chiuse per neve AN Indesit Company di Albacina e Melano Elettrodomestici Chiusi per neve AN Ariston Thermo di Genga e Arcevia Prodotti, sistemi e servizi per il riscaldamento dell'acqua e dell'ambiente. Chiusa per neve AN FIAT CNH Trattori Chiusa per neve AN Techwind di Fabriano Cappe aspiranti Chiusa per neve AN Elica di Fabriano Cappe aspiranti Lavorano regolarmente con meno  personale AN Best di Cerreto d’Esi Cappe aspiranti AN Faber di Sassoferrato Cappe aspiranti AN AREA PORTUALE  di Ancona Bloccati gli sbarchi dei tir dai traghetti AN AEROPORTO di Falconara Chiuso per neve MC Antonio Merloni C.G.G Spa di Matelica Serbatoi di GPL Chiusa per neve MC Silver Office di Tolentino Arredi ufficio Chiusa per neve MC Cipef  di Gagliole Carpenteria pesante Chiusa per neve MC Orla srl diRecanati Strumenti  musicali Chiusa per neve FM Donna Serena di Fermo Calzature di produzione propria Lavorano con interruzioni  causa neve FM Gian Marco Lorenzi di Fermo Calzature di lusso Lavorano con interruzioni  causa neve FM TAHI’S di Fermo Contoterzista calzature Lavorano con interruzioni  causa neve FM Gruppo Formentini-Zefiro di Fermo Distribuzione calzature per grandi catene Lavorano con interruzioni  causa neve FM MASCIA di Fermo Calzaturiero Chiusa per neve FM Matricardi, di  Monte San Pietrangeli Trasporti Chiusa per neve FM Moretti  di Fermo Trasporti Chiusa per neve FM La Freccia della Adriatico di Fermo Trasporti Chiusa per neve AP MAFLOW di Ascoli P. Tubi gomma Perde turni di lavoro per neve AP DAYCO di Ascoli P. Cinghie distribuzione per auto Chiusa per due giorni per neve
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08/02/2012 Pensioni: presidio dei sindacati a Roma
Cgil, Cisl e Uil promuovono per il 9 febbraio dalle ore 15:00 a Piazza del Pantheon un presidio unitario, al quale parteciperanno i Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, per chiedere modifiche al decreto Milleproroghe sulle misure di carattere previdenziale. Il testo di tale decreto approvato alla Camera, infatti, non risolve i problemi che, tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno perso il lavoro (o perchè coinvolti da crisi aziendali o per altre fattispecie), si trovano ad affrontare a seguito dell'innalzamento repentino dei requisiti di accesso al pensionamento. Questi lavoratori e lavoratrici non possono essere costretti ad affrontare periodi senza lavoro, senza più ammortizzatori sociali e senza pensione. Per questo vanno garantite le risorse necessarie alla copertura di questa irrinunciabile esigenza. Inoltre vanno esclusi dalle penalizzazioni in caso di pensione anticipata ad età inferiori ai 62 anni anche i periodi di maternità facoltativa, di congedi per assistenza ai disabili, di cassa integrazione straordinaria, di mobilità e quelli relativi al riscatto della laurea e al riscatto della contribuzione omessa. Cgil, Cisl e Uil chiedono anche di eliminare l'aggancio all'aumento dell'aspettativa di vita del requisito contributivo ai fini dell'accesso al pensionamento anticipato. Per quanto concerne il problema delle pensioni del comparto scuola e AFAM, dove vige una specifica normativa, deve essere prevista l'opportunità di far slittare al 31 agosto del 2012 il termine per acquisire i requisiti per l'accesso alle pensioni con le norme previgenti la nuova normativa. Cgil, Cisl e Uil, infine, continueranno a porre al Governo e al Parlamento la necessità di restituire un carattere di gradualità nell'accesso al pensionamento senza il quale l'impatto sulle condizioni di vita e di lavoro delle persone, nonché sull'occupazione dei giovani, risulta particolarmente pesante.ECCO IN PARTICOLARE I PUNTI del DECRETO da modificare secondo la CISL: per quanto riguarda i lavoratori in esodo la Cisl con Cgil e Uil ritengono che siatroppo restrittivo vincolare il beneficio alla cessazione del rapporto di lavoroentro il 31/12/2011 e all’accesso al pensionamento entro 24 mesi dalla datadell’entrata in vigore del DL 201/2011. Dalle deroghe non possono essereesclusi i licenziamenti individuali e collettivi avvenuti in assenza di accordinonché i lavoratori, nella stessa condizione, per i quali è iniziata, ma non si èconclusa, la procedura di licenziamento;  per quanto concerne l’eliminazione della penalizzazione in caso di pensione anticipata ad età inferiore ai 62 anni è iniquo non prendere in considerazione anche i periodi di maternità facoltativa, di cassa integrazione straordinaria e quelli relativi al riscatto di laurea;  per quanto riguarda le esenzioni e delle deroghe dall’applicazione della nuova disciplina previdenziale (comma 14 e 15 articolo 24) occorre prevedere percorsi, strumenti e risorse idonee ad assicurare, fin d’ora, la necessaria ed integrale copertura di tutte le esigenze che si porranno per i lavoratori disoccupati che concluderanno il periodo di fruizione degli ammortizzatori sociali, per i lavoratori collocati in mobilità, mobilità lunga, in esodo (anche volontario), a carico dei fondi di solidarietà di settore, autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione e in esonero ex art. 72 c. 1 D.L n. 112/2008;  per quanto concerne il problema delle pensioni del comparto scuola e AFAM, dove vige una specifica normativa, deve essere prevista l'opportunità di far slittare al 31 agosto del 2012 il termine per acquisire i requisiti per l'accesso alle pensioni con le norme previgenti la nuova normativa. I contenuti del provvedimento all’esame del Senato non esauriscono le questioni di natura previdenziale sottoposte all’attenzione del Parlamento e del Governo. Per la Cisl rimangono da affrontare anche i temi relativi all’assetto di sistema della previdenza, cosi come disegnato dalla manovra. Alle norme approvate va, infatti, restituito un carattere di gradualità, senza il quale l’impatto sulle condizioni di vita e di lavoro delle persone, nonché sull’occupazione dei giovani risulta particolarmente pesante. Per chiedere al Parlamento di modificare le misure di carattere previdenziale contenute  nel provvedimento in esame e per sollecitare la riapertura di un confronto più ampio sulle questioni sopra indicate il 9 febbraio p.v., a partire dalle ore 15.00 la Cisl con Cgil e Uil organizzano un apposito presidio in piazza del Pantheon a Roma con l’obiettivo di coinvolgere i lavoratori, i pensionati e i cittadini e di sollecitare il Senato a correggere da subito le norme contenute nel provvedimento “Milleproroghe”, cogliendo le richieste avanzate dalle Organizzazioni Sindacali.
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07/02/2012 Manifestazione nazionale dei lavoratori delle costruzioni
Rilancio del settore, pensioni, lavori pesanti e usuranti, ammortizzatori sociali, contrattazione di II livello, legalità e regolarità, trasparenza, sostenibilità ambientale e risparmio energetico: sono alcuni dei punti che costituiscono la piattaforma unitaria di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, le categorie sindacali dell’edilizia. Nel documento le organizzazioni denunciano l’assenza di provvedimenti adeguati a contrastare la crisi nel settore, che ha perso oltre 300mila occupati.Le proposte di Filca, Feneal e Fillea  saranno presentate nel corso di una grande manifestazione nazionale, in programma il prossimo sabato 3 marzo a Roma. Il concentramento delle lavoratrici e dei lavoratori è previsto per le ore 09:00 in piazza Bocca della Verità. Poi ci sarà un corteo fino al Colosseo, dove alle 10:30 è previsto l’inizio degli interventi.Tra le proposte dei sindacati ci sono il rilancio dell’edilizia attraverso politiche di innovazione nella direzione della green economy, il piano straordinario per il Mezzogiorno, la destinazione di una quota maggiore di Imu ai Comuni per un allentamento selettivo del patto di stabilità da destinare alla difesa del territorio e alla riqualificazione del patrimonio abitativo. Altro tema delicato della piattaforma è la previdenza: i sindacati dell’edilizia chiedono che sia rivista l’attuale normativa sulle pensioni di anzianità, che devono essere adeguate alla tipologia lavorativa (lavori pesanti) e in materia di lavori usuranti.Inoltre si chiede una forte azione di contrasto alle infiltrazioni malavitose nel settore, l’obbligo di adozione del Durc per congruità anche per i lavori privati, una lotta più incisiva contro il caporalato e l’attuazione della Patente a punti.
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07/02/2012 Festa di Carnevale
La lega pensionati Cisl di Pesaro e il Coordinamento Donne organizzano il 21 febbraio un  pomeriggio  all’insegna del buon umore e del  sano divertimento per festeggiare il  Carnevale.   La festa  con musica e balli si terrà presso il ristorante Villa Borghese a Montecchio. Gli iscritti, i famliliari e gli amici interessati possono prenotare al  0721/456439  oppure al 0721/498446
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06/02/2012 Art. 18 Bonanni: robusta manutenzione, ma l'impianto non si tocca.
"Sull'articolo 18 si può discutere di alcune inefficienze ma nessuna modifica per una norma che è un freno agli abusi". Raffaele Bonanni, dai microfoni di Agora', su Rai 3, si è detto disponibile ad una "una robusta manutenzione'' dell'articolo 18 purche' "l'esecutivo confermi che l'impianto non si tocca".''Il presidente Monti, in questi giorni, non parla di tasse, di petrolieri, di banche lasciando intendere che l'articolo 18 dovrebbe risolvere tutti i problemi. Ma non e' così, - ribadisce Bonanni - l'abolizione dell'articolo 18 non può dare occupazione o rilancio dell'economia, inoltre rappresenta una importantissima tutela antiabusi. Meglio che si affermi con forza che l'articolo 18 si mantiene per poi revisionare alcune inefficienze - ha poi precisato riconoscendo che in sede giudiziaria ci sono dei problemi come ad esempio le lungaggini dei processi dove si può intervenire con norme che riducano drasticamente i tempi. "Allora discutiamo su questo. Proponiamo delle cause veloci per i licenziamenti". Sole24ore 5_02_12 Intervista a BONANNI
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02/02/2012 Riforma mercato del lavoro: il commento di Bonanni
Rassegna Stampa: Il Riformista 3_02_12 Intervista a BONANNI LAVORO Bonanni: "Se ci sarà flessibilità sarà positivo per tutti" 02/02/2012 Roma, 2 febbraio 2012. ''Se il superamento della flessibilita' negativa diventerà' il perno della discussione tutto sarà piu' facile e sarà il segno della buona volonta' del governo e della sua coerenza sulla riforma del mercato del lavoro". Lo ha affermato il Segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, al termine del tavolo sulla riforma del mercato del lavoro svoltosi a palazzo Chigi tra sindacati, Confindustria e governo, apprezzando l'intenzione dell'esecutivo di voler contrastare la flessibilita' cattiva ed il 'suo uso fraudolento'. "Non è la flessibilita' che ci preoccupa, - ha tenuto infatti a precisare - ma quella usata in modo fraudolento, come le false partite Iva''. Per Bonanni le premesse sono dunque 'migliori' rispetto al precedente incontro perché "sono piu chiari e precisi i termini delle questioni. Ora si capisce qual e' il problema. E se da parte di tutti ci sara' buona volonta', allora si fara' un buon lavoro" ha osservato valutando ''positivamente" lo spazio dato dal ministro Fornero "all'accordo tra le parti sociali". Bonanni ha comunque sottolineato che "sono tante le questioni da approfondire. Tra gli obiettivi primari: favorire l'occupazione dei giovani con il superamento della flessibilità negativa attraverso più formazione e rilanciare l'apprendistato" che risulta essere 'l'elemento di maggiore convinzione per aiutare i giovani ad entrare piu' speditamente nel mercato del lavoro e rafforzare gli incentivi. Su questi temi - ha precisato - la Cisl sarà rigorosissima. Come per le pensioni per cui bisognerebbe fare una distinzione tra i tipi lavoro, la stessa cosa si dovra' fare per il mercato lavoro". Quanto agli amortizzatori "è necessario garantire la situazione in atto, che è molto grave - ha detto ricordando che "tre milioni di persone in bilico sono sostenute dagli ammortizzatori". Circa il metodo, Bonanni ha spiegato che "ci sarà una discussione che continuera' per circa un mese, che probabilmente la prossima settimana ci sarà un nuovo incontro e che nel frattempo le parti sociali potranno tentare di organizzare proposte, risposte, soluzioni''. Quanto all'articolo 18 "spero - ha osservato - che in tutti ci sia l'idea che sia sbagliato mettersi in testa di far cadere un simbolo. L'effetto sulla gente sarà devastante. Le discriminazioni vanno combattute in ogni modo. E' sbagliato, anzi un modo per coprire le inefficienze del sistema. Non capisco perché tanta drasticità quando con i poteri forti che ostacolano il paese si è stati meno drastici. Invitiamo il Governo a usare molta cautela, perchè siamo in una fase delicata".
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02/02/2012 Scuola, incontro al Ministero per i pensionamenti 2012
Su sollecitazione sindacale si è svolto il 12 gennaio 2012, al MIUR  (Ministero Istruzione Università Ricerca) un incontro interlocutorio sulle cessazioni dal servizio con decorrenza 1.9.2012.Il consueto provvedimento con cui l’amministrazione fissa, tra l’altro, i termini per la presentazione delle domande è al momento sospeso in attesa dell’incontro congiunto con INPDAP, Funzione pubblica e IGOP chiesto dallo stesso Ministero per chiarire l’applicazione delle nuove disposizioni in questo anno di transizione tra la precedente e l’attuale normativa.Le perplessità riguardano esclusivamente la posizione del personale che ha compiuto 65 anni di età o 40 anni di contribuzione nel periodo settembre/dicembre 2011 e che è interessato dall’applicazione dell’art. 72, commi 7 e 11, del D.L. 78/2010 (prorogato fino al 2014) con riferimento sia all’eventuale pensionamento “forzoso” sia all’accoglimento delle richieste di permanenza in servizio.Non è chiaro, in particolare, se in questi casi l’età anagrafica e contributiva da considerare per i conseguenti provvedimenti è quella richiesta nell’anno 2011 oppure se ci si debba riferire ai nuovi parametri introdotti per l’anno 2012 (66 anni di età – 41 anni e 1 mese di contribuzione per le donne/42 anni e 1 mese per gli uomini).Evidenziamo che non sussistono problemi per i pensionamenti a domanda per i quali si applicano le “vecchie” disposizioni in quanto tutto il personale coinvolto deve aver necessariamente già maturato i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2011 (vedi scheda allegata).Da parte di tutte le OO.SS. è stata sottolineata sia la necessità di intervenire con urgenza sulla questione controversa, sia l’opportunità di scindere i provvedimenti e la tempistica dei pensionamenti a domanda rispetto all’applicazione dell’art. 72.Il Ministero si è riservato una riflessione su tutta la materia anche in relazione ai tempi di realizzazione e alle risultanze dell’incontro congiunto già  richiesto. Per ulteriori chiarimenti contattare, previo appuntamento, il dott. Graziano Governatori, Direttore dell’INAS di Macerata, al 0733.4075263 o 0733.4075267
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02/02/2012 Piccoli Comuni, è il tempo delle associazioni
Venerdì’ 3 febbraio 2012  presso la Sala Sisto V in Viale Biagioli a San Severino Marche, la Cisl di Macerata e la Categoria della Funzione Pubblica hanno organizzato un incontro pubblico dal titolo “Il tempo dell’associazionismo: funzioni e servizi delle autonomie locali”. La necessità di forme associative degli enti locali è da tempo è al centro delle elaborazioni e delle proposte della Cisl di Macerata, che su questo tema negli anni scorsi ha riscosso consensi e critiche.La rapida evoluzione del contesto economico e politico nazionale ha ora acceso i riflettori sull’eccessiva frammentazione dei piccoli Comuni italiani. Le manovre finanziarie del 2011 chiamano i Sindaci a partecipare al risanamento dei conti pubblici anche attraverso l’obbligo di associarsi per svolgere funzioni ed erogare servizi al cittadino.  La normativa, complessa e in continua evoluzione, prevede condizioni e  scadenze diversi a seconda della popolosità dei Comuni (meno di mille abitanti, tra mille e cinquemila abitanti). Dietro l’angolo si intravede già una possibile proroga dei termini, che non deve però diventare un alibi per rinviare decisioni importanti, a rischio di trovarsi impreparati al momento  in cui sarà necessario adottarle.La Cisl Confederale e di Categoria vedono nell’associazionismo l’unica strada per garantire un futuro possibile ai piccoli Comuni, tenendo insieme due esigenze: ridurre il “peso” delle autonomie locali sul bilancio dello Stato e mantenere servizi efficaci ed efficienti.  Non sono in discussione i valori della municipalità e della prossimità dell’ente al cittadino, ma va tenuto presente che l’ alternativa alla gestione associata sono i tagli lineari alle amministrazioni locali, che produrranno pure risparmi immediati, ma che in assenza di una riorganizzazione strutturale degli enti significano servizi ridotti e di minor qualità.Una riorganizzazione che non può essere calata dall’alto, ma che va fondata sulla partecipazione dei cittadini e dei lavoratori degli enti locali, ai quali non possono essere presentate proposte a scatola chiusa, ma che al contrario vanno coinvolti e messi al centro dei progetti associativi incentivandoli anche attraverso la partecipazione agli eventuali benefici che da essi dovessero derivare. In questo senso l’incontro pubblico vuole rappresentare il punto di partenza per un percorso di riflessione e di confronto che può giovarsi anche di un’eventuale proroga dei termini di scadenza per l’obbligo di associarsi, a condizione che questo tempo sia utilizzato per pensare insieme a come avviare nel modo migliore le associazioni, magari anche lavorando all’approvazione della tanto sospirata “Carta delle autonomie locali”.Migliorare l’efficienza delle amministrazioni locali significa anche riordinare i diversi livelli istituzionali. In questo senso la Provincia non è un ente da eliminare, ma anzi se possibile da rafforzare recuperando funzioni e competenze che potrebbero essere utilmente espletate in una logica di area vasta provinciale (servizi sociali, trasporti, servizi pubblici a rilevanza economica, piani regolatori del territorio ecc.), anche qui riducendo frammentazioni inefficaci e costose.Di questi argomenti la Cisl ne discuterà con Silvia Spinaci dell’Università di Macerata, con l’Assessore regionale con delega ai servizi pubblici Antonio Canzian, con il Vice Presidente della Provincia di Macerata nonché Assessore alle politiche del lavoro Paola Mariani, con i Segretari provinciali del Partito democratico e del Popolo delle Libertà Roberto Broccolo e Mario Lattanzi e con il Segretario della Cisl nazionale Maurizio Petriccioli.Il Segretario generale Cisl (Marco Ferracuti) Il Segretario Cisl Fp Macerata (Alessandro Moretti)
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01/02/2012 Bonanni: «Il Governo dialoghi con le parti sociali e sostenga i lavoratori».
«Si sta lavorando bene, ci sono possibilità di convergenze». Lo ha detto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, al termine dell'incontro tra sindacati e Confindustria sulla riforma del mercato del lavoro. "Stiamo valutando ma bisogna ancora coltivare il terreno. C'è però l'esigenza - ha aggiunto - di andare in una sola direzione, anche da parte di Confindustria, per trovare una sola soluzione". Comunque, secondo Bonanni, occorre ancora lavorare e "ci sono ancora questioni da limare". Sul fronte degli ammortizzatori sociali, per il leader della Cisl "bisogna garantire tutele ai lavoratori migliorando il sistema degli ammortizzatori sociali. Ma non siamo assolutamente disposti ad entrare in una logica di avventura e guardare a nuovi sistemi quando non ci sono i soldi". Quanto al capitolo tutele Bonanni ha ribadito quanto già detto: "Siamo contrarissimi a modifiche dell'art.18 e speriamo di convincere Confindustria a non farsi accalappiare da discorsi che servono solo a creare polveroni e non a risolvere problemi''. Guardando al confronto di domani con l'esecutivo il leader della Cisl aggiunge: ''Spero che il governo riesca a dialogare con tutte le forze sociali e a trovare una soluzione ragionevole perche' non e' il momento di teorizzazioni ma quello di sostenere le ragioni dei lavoratori che sono gia' in grande apprensione''.Rassegna Stampa: Avvenire 2_02_12 Intervista a BONANNI
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31/01/2012 Accordo sulla detassazione - Cgil, Cisl, Uil e Confindustria
Ancona, 27 gennaio 2012 – Sottoscritto nella sede di Confindustria Ancona un accordo tra Confindustria Ancona nella persona del Presidente Giuseppe Casali e le tre organizzazioni sindacali provinciali nelle persone di Marco Manzotti, Segretario generale CGIL, Paolo Santini, Segretario Generale CISL e Renzo Perticaroli, Segretario Generale UIL. La firma dell’accordo dà la possibilità di detassare, dando un concreto beneficio ai lavoratori, le voci retributive derivanti da contratti nazionali che siano riconducibili ad incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, in relazione a risultati riferibili all’andamento economico o agli utili dell’impresa o ad ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale.L’accordo dà seguito al Protocollo già sottoscritto tra le Parti nel luglio 2008 in tema di contrattazione di secondo livello e ad un accordo nazionale sullo stesso argomento.Le Organizzazioni Sindacali sottolineano  l’importanza dell’accordo sulla detassazione di parte del salario variabile, “soprattutto in un momento di criticità come quello che stiamo attraversando, dove il potere d’acquisto dei salari sta drammaticamente diminuendo anche a causa delle recenti pesanti imposizioni fiscali. In questo contesto  la detassazione legata alla produttività è uno strumento che contribuisce ad far pesare un po’ meno la maggiore imposizione fiscale che è causa anche dell’aumento dei prezzi”.Il testo dell' accordo
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30/01/2012 Piccoli Comuni, è il tempo delle associazioni
La Cisl confederale e di categoria del Pubblico impiego ha organizzato un incontro pubblico sul tema dell'associazionismo tra i piccoli Comuni. Venerdi 3 febbraio alla Sala Sisto V in Viale Biagioli a San Severino Marche ore 15.00.
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30/01/2012 Pesaro: Anolf e Cisl contro la nuova tassa sul permesso di soggiorno
Lunedì 30 gennaio l' Anolf e la Cisl allestiranno un presidio in Piazza del Popolo  a Pesaro per protestare contro la tassa di soggiorno. Quella che viene definita "tassa di soggiorno" entrerà in vigore da oggi incrementando il costo per il rinnovo del permesso e per la richiesta del permesso di soggiorno di lungo periodo ( la ex carta di soggiorno), con aumenti che vanno dagli 80 ai 200 euro. Secondo l'Anolf e la Cisl si tratta di una tassa inaccetabile a svantaggio degli immigrati che vivono e lavorano in Italia.
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28/01/2012 «Servono concretezza e impegno anche silenzioso ma costante»
Basta con le ipocrisie e con i polveroni; sulla vicenda Fincantieri tutti devono conoscere la realtà oggettiva delle cose. Se si mettono a confronto l’accordo del 21 dicembre siglato per l’intero gruppo Fincantieri al Ministero del Lavoro da Fim Cisl e Uilm Uil e quello firmato il 17 gennaio per il cantiere di Ancona da tutte le sigle sindacali, compresa la Fiom Cgil, si può fare quasi un copia/incolla. I punti fondamentali dei due accordi sono assolutamente identici. Solo che la Fiom ha accusato Cisl e Uil di aver firmato al Ministero un accordo vergognoso per i lavoratori; lo stesso accordo che quando è stato poi siglato in Ancona è diventato improvvisamente molto positivo, addirittura una vittoria per la Fiom, della Fiom.Il lavoro torna nel cantiere di Ancona grazie a Fim Cisl e Uilm Uil che si sono assunte la responsabilità di trattare, di affrontare i problemi cercando soluzioni, non accettando di incatenare l’azione del sindacato solo alle azioni di protesta. Un accordo per Ancona si poteva trovare anche settimane fa, se non ci fosse stata l’indicazione della Fiom nazionale di non trattare. L’intesa voluta dalla Cisl al Ministero ha stabilito tutti gli strumenti per gestire la fase di riorganizzazione di Fincantieri: gestione non traumatica degli esuberi, cassa integrazione straordinaria con lavoro a rotazione, formazione e riqualificazione, mobilita incentivata e volontaria, misure di sostegno al reddito che integrano la quota di cig. La firma dell'accordo del 17 gennaio è stata posta su un testo sostanzialmente identico; anzi si fa riferimento all’intesa presso il Ministero per poter garantire ai lavoratori che accetteranno di essere posti in mobilità, di poter usufruire dei requisiti pensionistici antecedenti la riforma Monti. La nave della Compagnie du Ponant era ormai destinata a Marghera; quando ha capito che il suo atteggiamento oltranzista stava condannando il cantiere di Ancona e i suoi 580 lavoratori, più le centinaia dell’indotto, allora la Fiom ha deciso di sedersi al tavolo e firmare un accordo che noi avevamo già costruito con il percorso al Ministero. Noi stiamo distribuendo i testi degli accordi, invitiamo tutti i lavoratori e i cittadini a leggerli e rendersi conto di come sono andate le cose; non basta la sovraesposizione mediatica per portare risultati di tutela ai lavoratori. Servono concretezza e impegno anche silenzioso ma costante; quello che come Cisl e Fim continueremo a mettere nel tutelare i lavoratori, al Cantiere come nelle altre realtà lavorative in cui dovessero esserci difficoltà.” 28 gennaio 2012 Stefano Mastrovincenzo Cisl Marche COMUNICATO STAMPA FIM CISL
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26/01/2012 STOP alla tassa sul permesso di soggiorno
Lunedì 30 gennaio 2012 Cgil Cisl e Uil di Macerata, insieme all’Anolf, alla Caritas, alle Acli, all’Acsim, al Centro di Ascolto, all’Associazione peruviani di Macerata e alla Consulta per l’immigrazione di Tolentino, scendono in piazza per protestare contro la tassa sul permesso di soggiorno.Dalle 12.00 alle 13.00 sarà organizzato un presidio davanti alla Prefettura di Macerata, per dire no a questo contributo, che sarà imposto a tutti i cittadini stranieri dell’età di 18 anni che chiederanno il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno. L’importo della tassa varia a seconda della durata del permesso stesso. Il contributo sarà di 80 € per permessi la cui durata va da 3 mesi a un anno. Di 100 € se il permesso ha una durata compresa tra un anno e due. Il rilascio del permesso Ce per soggiornanti di lungo periodo e per i richiedenti il permesso di soggiorno per i lavoratori altamente qualificati costerà invece 200 €.Inizialmente prevista dal Pacchetto Sicurezza approvato con legge 94 del 2009, la tassa sul permesso di soggiorno entrerà in vigore dal 31 gennaio in forza di quanto previsto dal Decreto 6 ottobre 2011.Si tratta di un contributo pesante e ingiusto, che andrà a gravare su tantissimi cittadini extracomunitari che in Italia vivono, lavorano e pagano le tasse. Persone che, al pari dei cittadini italiani, stanno subendo gli effetti della crisi che a tutti i livelli colpisce la realtà produttiva nazionale e locale.Per queste ragioni lunedì 30 gennaio, dalle 12.00 alle 13.00, le associazioni di cui sopra invitano tutta la cittadinanza a partecipare al presidio per sostenere le ragioni di questa protesta, che verranno anche portate all’attenzione del Prefetto di Macerata da una loro delegazione.
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26/01/2012 Ammortizzatori in deroga. Nuova intesa per il 2012 tra sindacati e Regione Marche.
IL TESTO DELL'ACCORDO SUGLI AMMORTIZZATORINel pomeriggio di mercoledì 25 gennaio è stata rinnovata l’Intesa Istituzionale Territoriale relativa agli ammortizzatori in deroga per l’anno 2012. In attesa di conoscere le effettive disponibilità economiche e, in particolare quante risorse verranno assegnate dal Ministero del Lavoro per il 2012 (a fronte di una richiesta di 40 milioni di euro avanzata dalla Regione Marche, come concordato con le parti sociali), Cgil, Cisl e Uil Marche hanno ritenuto opportuno sottoscrivere un 'Intesa che ricalca l’impostazione di quella dello scorso anno, compresa lo stanziamento di 5 milioni di euro da destinare ad ammortizzatori per i lavoratori di imprese industriali da 16 a 50 dipendenti. Contestualmente, Regione e Parti sociali si sono impegnate a rivedersi entro il mese di marzo per integrare l’Intesa, una volta definite con certezza le risorse effettivamente disponibili per il 2012 (aggiuntive rispetto agli attuali 27 milioni di euro residuati dalle precedenti annualità) con l’obiettivo di: allargare il budget destinato alle imprese industriali di maggiori dimensioni, cercando anche di innalzare il limite dimensionale delle imprese; definire gli interventi specifici per le aree di crisi di particolare complessità (es.: Piceno, Fabriano), con il coinvolgimento dell’Assessorato alle Attività Produttive. ALCUNI IMPORTANTI MIGLIORAMENTI: CIG in deroga nel calcolo dell’anzianità minima di 90 giorni, in caso di successione negli appalti, valgono anche i periodi lavorativi presso le varie ditte appaltatrici e, i periodi di apprendistato valgono per tutti i lavoratori (e non solo per gli operai); tra le tipologie di aziende sono state inserite anche quelle dello spettacolo. Mobilità in deroga possono beneficiarne anche i lavoratori subordinati ammessi al trattamento di mobilità ex Legge 223/91, o di  disoccupazione ordinaria che hanno esaurito i predetti trattamenti nel corso del 2012 e che maturino il diritto effettivo alla pensione nei 12 mesi successivi. nel calcolo dell’anzianità minima di 12 mesi vanno incluse anche le mensilità accreditate dallo stesso datore di lavoro alla gestione separata INPS al lavoratore che abbia conseguito come collaboratore a progetto in monocommittenza un reddito superiore a 5mila euro. Aziende 16-50 dipendenti non è più richiesto che la crisi nella quale si trovi l’azienda sia tale da escludere la cessazione dell’attività; non è più richiesto che l’azienda non abbia avviato la procedura di licenziamento collettivo di cui alla legge 223/91; ATTENZIONE ALLE ALTRE NOVITA' per accedere alla CIG in deroga, ferie e permessi residui relativi all’anno precedente devono, di norma, essere goduti dai lavoratori prima della sospensione in CIG; le domande di CIG in deroga respinte o dichiarate inammissibili potranno essere ripresentate ma i termini di presentazione saranno quelli di una nuova istanza; le domande relative alle sospensioni CIG in deroga iniziate nel periodo 1/31 gennaio 2012  possono essere presentate entro il 29 febbraio 2012 e per le sospensioni CIG in deroga relative ai mesi di gennaio e febbraio 2012, l’accordo sindacale può essere siglato anche dopo l’inizio della sospensione.
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26/01/2012 Esenzione canone RAI per gli over 75
L'abbonamento RAI: chi è esente e chi può rateizzare il pagamento. Leggi la NOTA della Federazione Pensionati Cisl Nazionale.
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25/01/2012 I lavoratori pubblici e la Manovra "salva-Italia".
Venerdì 27 GENNAIO a BUONGIORNO MARCHE  PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE in diretta su èTV MARCHE  canale 12 del digitale terrestre ed in  contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC  99,100FM dalle ore 9,00 alle ore 9,30 interverrà LUCA TALEVI,segretario generale FP MARCHE. Si parlerà di : Manovra "salva-Italia": quali ricadute sui lavoratori pubblici (blocco dei salari...). Quali prospettive per le prossime elezioni delle RSU nel pubblico impiego Sanità nelle Marche dopo l'approvazione del Piano socio-sanitario regionale Siete invitati a partecipare  via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed  opinioni .
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25/01/2012 Industriale Calzature chiusa, obiettivo mobilità per i dipendenti
Un’altra azienda in crisi si tratta della Industriale Calzature srl di Serra Sant’ Abbondio che ha acquistato la  Vainer,  storica produttrice di stivaletti e mocassini.I sindacati, riguardo a questo caso, hanno chiesto ed ottenuto un incontro con  i tecnici e il Presidente della Provincia di Pesaro – Urbino.Tutto è iniziato il 28 dicembre quando l’azienda Vainer ha venduto le  quote a Industriale Calzature srl. L’azienda ha 41 dipendenti, tutti collocati in cassa integrazione ordinaria. Dopo la festività della befana alla ripresa del lavoro,  i  dipendenti sono andati regolarmente in fabbrica ma hanno trovato i cancelli chiusi.  E, ancora peggio,  la proprietà ha inviato in data 4 gennaio una lettera di licenziamento individuale  per tutti i lavoratori, senza procedere, come doveva, a un licenziamento collettivo  e avviare le procedure di  mobilità.I sindacati, vista la situazione, hanno cercato di contattare l’azienda ma non è stato possibile dato che i fax erano staccati e durante le vacanze  molti lavoratori hanno visto arrivare diversi camion allo stabilimento che hanno portato via macchinari e materiali,   il sospetto è che l’azienda sia stata svuotata.“Abbiamo interpellato la  Provincia, - afferma “Maria Grazia Santini della Cisl -  affinché  prenda contatti con la nuova proprietà visto che finora non si sono palesati interlocutori reali. L’obiettivo è intercettare referenti certi con cui condurre la trattativa e la mediazione, noi siamo vicini ai lavoratori in questo momento difficile  e faremo il possibile per tutelarli e garantire loro la mobilità.”
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24/01/2012 Trasporto pubblico locale, a rischio 80 posti di lavoro
Il trasporto pubblico locale rischia il fallimento. A lanciare il grido d'allarme sono i Segretari generali di Cisl e Cgil, Marco Ferracuti e Aldo Benfatto, insieme ai Segretari delle Categorie Fit Cisl e Filt Cgil Fabrizio Costantini e Maurizio Procaccini.Il taglio del 5% del Fondo regionale per i trasporti, che da solo garantisce circa il 70% del finanziamento dei trasporti locali, congiunto alla crisi che le aziende di trasporto stanno vivendo a causa dell'aumento del costo dei caruburanti, rischia di rivelarsi fatale.Il taglio sarà operativo dal 1 febbraio prossimo. «Per questo - sostengono Ferracuti e Benfatto - chiediamo un un incontro urgente con la Provincia di Macerata e con le Aziende che gestiscono il servizio, oggi raggruppate nell’ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) che fa riferimento alla Contram Mobilità». Entro questa data è necessario istituire una cabina di regia per ragionare insieme sulla riorganizzazione dei servizi di trasporto, evitando che le conseguenze di questa situazione si scarichino solo sul personale che gestisce il servizio e sulla cittadinanza, danneggiata dalla perdita di qualità del servizio stesso.Il trasporto pubblico urbano ed extraurbano occupa nella Provincia di Macerata circa 400 lavoratori (1.700 in tutta la Regione) .«Se i tagli non saranno gestiti insieme ai lavoratori e ai loro rappresentanti, e se la Provincia si limiterà a raccogliere le proposte “a scatola chiusa” delle Aziende - sostengono Costantini e Procaccini - si rischia una riduzione di organico di almeno 20 posti di lavoro in tutta la Provincia di Macerata  ( 80 a livello regionale) tra pensionamenti non sostituiti e contratti di lavoro in scadenza non rinnovati».In segno di protesta contro questa situazione la Filt Cgil e la Fit Cisl regionali hanno proclamato uno sciopero per il 6 febbraio prossimo.I sindacati chiedono che la rete del trasporto pubblico locale venga riorganizzata con una programmazione di livello provinciale, integrata e sinergica, in grado di mettere insieme le aziende che gestiscono il servizio integrando i vettori e le tratte.«Sebbene  il modello marchigiano sia virtuoso e poco costoso - sostengono i rappresentanti di Cgil e Cisl - rimangono comunque margini per rendere più efficiente la gestione riducendo alcuni costi, come quelli amministrativi o di fornitura, attraverso logiche di aggregazione in grado di creare massa critica ed economie di scala».  Una riorganizzazione che secondo i sindacati  va realizzata anche a livello extra provinciale, ragionando in termini di bacini, nonchè integrando il trasporto pubblico urbano con quello extraurbano, così come il trasporto su gomma con quello su ferro.
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24/01/2012 «No alla flessibilità che produce precarietà»
Roma 23.01.2012 - "E' importante che si sia fatta questa riunione per arrivare tra un mese a discutere dei nodi importanti che strozzano la possibilita' di avere occupazione. Siamo rimasti molto scottati dalla discussione sulle pensioni, con tutti i guai che ha seminato quel modo di fare e quindi non molleremo il dialogo. Si può fare un buon lavoro se il governo procede con cautela e rispetta le parti sociali." Cosi' Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con il governo, sulla riforma del lavoro. Bonanni nel corso della conferenza stampa, ha insistito sull'apprendistato: "bisogna rafforzarlo piu' che sfoltire le altre forme di contratto; se si vuole andare incontro ai giovani serve un'opera di trasparenza e lo svincolamento da forme improprie di flessibilita'; no alla flessibilita' che produce precarieta'". Per gli ammortizzatori sociali, Bonanni ha sottolineato che " l'unico problema e' rendere possibile la copertura su tutti i lavoratori. Gli attuali ammortizzatori sono da migliorare, ma rimangono una buona chances per i lavoratori. Con la cassa integrazione in deroga e la cassa integrazione straordinaria abbiamo coperto tutti come mai successo e sarebbe bene non cambiare le cose anche se il finanziamento per gli atipci dovesse ricadere sulla fiscalità generale." ''Se c'e' da rivedere il loro funzionamento in termini di finanziamento della formazione durante la sosta, anche noi- ha detto Bonanni- siamo favorevoli a una misura drastica per tagliare l'evasione sulla formazione. Ma limitatamene a questo e non su altro''. Sull'art.18 il leader di via Po ha puntualizzato che " se si tratta di vedere come migliorarlo il sindacato è disponibile ma se si vuole attribuire ad esso tutti i mali della produttività e della produzione questo sarebbe solo un ulteriore colpo per le stesse persone che hanno già subìto la riforma dele pensioni. Sarebbe anche sbagliato - ha insistito ancora - perchè sarebbe un elemento di distrazione dalle cose che occorre veramente fare.''. ''Se il Governo pensa di fare un'operazione di immagine con l'articolo 18, sbaglia di grosso''. Piuttosto, occorre ''agire sulle vere questioni della produttivita''' e ''sui nodi che bloccano la crescita''.
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23/01/2012 C'è speranza per la Mediterranea
 C'è ancora una speranza per la Mediterranea. E' questo l'esito postivo  dell'incontro che si è svolto venerdi 20 febbraio presso il Comune di Matelica. Sindacati e Amministrazione della società hanno discusso per più di due ore insieme al Sindaco di Matelica, all'Assessore provinciale al lavoro e al Curatore Fallimentare della società, nel tentativo di sbloccare una situazione delicata e complessa, che vede a rischio 75 posti di lavoro in un territorio già colpito da diverse crisi aziendali. Sia il Curatore che la Società hanno concordato sulla necessità di rinnovare il contratto d’affitto dell'azienda in essere, soprattutto  per scongiurare un "fermo" della produzione che in questo momento sarebbe particolarmente dannoso.  Tutto è però rimandato a mercoledi pomeriggio, quando Amministrazione e Curatore si incontreranno di nuovo per verificare in concreto le condizioni di un nuovo contratto di affitto, di durata non inferiore a tre anni e con opzione di acquisto. Esprimono soddisfazione i Segretari generali di Cisl e Cgil Ferracuti e Benfatto, secondo i quali «la soluzione di cui sopra è la migliore possibile in quanto consentirebbe l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori ora occupati presso la Mediterranea,  ridando speranza nel futuro ad un importante realtà produttiva del Matelicese e della provincia di Macerata». Qualora questa prospettiva non dovesse concretizzarsi non resterebbe altra scelta che vendere la Mediterranea. Ma i compratori andrebbero individuati in tutta fretta in quanto,  ricordano all’unisono Benfatto e Ferracuti « a metà febbraio scadono i 75 contratti a tempo determinato e, per non perdere la mobilità piena, questi possono essere prorogati al massimo per un ulteriore mese. Metà marzo è la data ultima entro la quale quindi devono essere chiare le prospettive. Una data entro la quale chiunque rileverà l’azienda dovrà  presentare un credibile piano industriale». Al termine dell'incontro i sindacati hanno incontrato i lavoratori in un'assemblea che si è conclusa alle 23.00 circa. I lavoratori hanno espresso tutta la loro preoccupazione per il futuro, ma anche la speranza di un esito positivo di questa vertenza, che il sindacato si impegna comunque a seguire attentamente e da vicino.
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23/01/2012 Crisi anche nel comparto produzione cappe.
«Siamo fortemente preoccupati della crisi che ha colpito anche il settore di produzione delle cappe» dichiara Andrea Cocco, Segretario Generale dei metalmeccanici della Cisl di Ancona. La Faber Spa, azienda che produce cappe aspiranti per cucina, ha deciso di chiudere lo stabilimento umbro di Fossato di Vico, con 187 lavoratori, in seguito alla contrazione di vendite dovuta alla crisi economica. «E’ questo - prosegue Andrea Cocco - il motivo dello sciopero che abbiamo proclamato e che coinvolge lo stabilimento di  Sassoferrato,  dal 19 gennaio fino a lunedì 23 gennaio, giorno in cui l’azienda ha deciso di anticipare l’incontro con i sindacati nella sede di Confindustria Perugia». A supporto del confronto,  nelle prime ore della mattinata,  pullman e auto, con i lavoratori fabrianesi,  sono partiti verso il capoluogo umbro.
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20/01/2012 Antonio Merloni, la Cisl è il primo sindacato
Oggi, venerdì 20 gennaio, si sono svolte le elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) presso l’Antonio Merloni C.G.G. di Matelica. La Fim (Federazione Metalmeccanici Italiani) della Cisl di Macerata è stato il sindacato più votato dai lavoratori della Merloni. In particolare il delegato Fim Francesco Orazi è risultato il candidato che ha ottenuto il maggior numero di preferenze personali. Per la prima volta le elezioni delle RSU si sono svolte attraverso un sistema elettorale di tipo proporzionale puro. L’attuale RSU è composta da un rappresentante per ognuna delle tre sigle sindacali più rappresentative (FIM Cisl, FIOM Cgil e UILM Uil).
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19/01/2012 Consiglio Generale della Cisl di Pesaro - Urbino
“Perché la crisi  è ancora così mordace?”  questa la domanda che si è posto il  Segretario Generale Sauro Rossi nella relazione introduttiva al Consiglio della Ust Cisl di Pesaro - Urbino tenutosi il  12 gennaio - "Perché oggi, dopo quattro anni dalle sue manifestazioni, permangono le stesse condizioni che l’hanno generata quali la prevaricazione della finanza sull’economia e il dominio di un capitalismo finanziario non regolamentato.”“Infatti - continua Rossi - a fine 2010  le transazione finanziarie hanno mobilitato otto volte l’ammontare della ricchezza dei paesi, solo il 37% degli impieghi bancari è destinato a prestiti a persone e imprese, il resto è orientato a transazioni finanziarie  e in queste condizioni  le nostre  piccole medie imprese faticano ad accedere al credito.”“Oltre a questo  nella  nostra provincia  c’è stato un forte riacutizzarsi  della crisi, basti pensare che  nel terzo quadrimestre 2011 è cresciuto il ricorso alla Cassa integrazione  e che  i licenziamenti   sono tornati sui livelli del 2010, ci apprestiamo infatti  a chiudere il bilancio annuale con 2465 interruzioni di rapporti di lavoro.”Il Congresso, oltre a riflettere sulla defatigante  gestione della crisi da parte delle categorie, tema affrontato a livello regionale anche dal Segretario Stefano Mastrovincenzo, ha posto l’attenzione sul difficile  confronto con gli enti locali sul bilancio 2012 dopo la contrazione  dei trasferimenti statali.Il  quadro della politica nazionale e gli esiti della manovra  del Governo Monti con le conseguenti posizioni della Cisl sono state ben puntualizzate dal  Segretario nazionale Luigi Sbarra.
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19/01/2012 Civitanova, sciopero alla Cerquetti
Mercoledì 18 e giovedì 19 i lavoratori e i sindacati di Categoria della Cerquetti, azienda che opera nel settore dei lavori edili stradali, hanno indetto otto ore di sciopero per protesta nei confronti delle gravi irregolarità che si protraggono ormai da più di un anno e mezzo. L’azienda viene da un periodo di cassa integrazione guadagni straordinaria cui ha fatto seguito una procedura di riduzione di personale. I 14 lavoratori tuttora impiegati non percepiscono lo stipendio dall’agosto scorso, mentre 9 dipendenti in mobilità avrebbero dovuto percepire un incentivo all’esodo in due rate, di cui una è scaduta inutilmente il 30 dicembre scorso e l’altra scadrà domani.Le ragioni della crisi della Cerquetti sono legate alle difficoltà dell’azienda nel riscuotere i crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni committenti, in particolare del Comune di Civitanova, in ritardo nei pagamenti a causa dei rigidi vincoli che il patto interno di stabilità impone agli enti pubblici locali. Il 29 novembre scorso la Cerquetti, i Sindacati e Confindustria avevano siglato un accordo con l’impegno a sanare le pendenze certificando i crediti dell’azienda per procedere legalmente a recupero delle somme dovute dal Comune.Con lo sciopero, al quale c’è stata adesione totale degli operai e degli impiegati della Cerquetti, lavoratori e sindacati chiedono il pagamento immediato di una mensilità per i dipendenti ancora al lavoro, il saldo della prima rata per gli ex dipendenti e la riapertura immediata di un tavolo di confronto per cercare di risolvere questa difficile situazione.
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19/01/2012 Dolce-mente in festa
Anche quest’anno le festività natalizie sono state archiviate lasciando un sapore di amaro, fatto di insicurezze, preoccupazioni, rincari … manovre.Il Coordinamento Provinciale Donne FNP-Cisl in collaborazione con la Lega di Ascoli Piceno ha organizzato una piacevole iniziativa che ha contribuito ad alleviare le ansie per il futuro, acuite dal particolare momento politico, facendo trascorrere ai partecipanti iscritti e simpatizzanti, un pomeriggio all’insegna dell’amicizia, dell’allegria e della convivialità.E’ stata proposta una “gara” di dolci con tanto di giuria e piccoli premi e le donne che hanno raccolto l’invito, si sono prodigate mettendo in campo le loro capacità migliori nell’arte culinaria.La festa, allietata dalle musiche e dai canti di Pino, Roberto e Giovanni è stata un successo e si è conclusa all’insegna della solidarietà: i dolci non deperibili, infatti, sono stati donati ad un Istituto locale che accoglie anziani soli.Al progetto hanno aderito le leghe di San Benedetto e Porto San Giorgio, che presto lo metteranno in campo nei rispettivi territori.Iscrivetevi alla FNP-Cisl: ci si diverte in compagnia, si risparmia (con le convenzioni) si risolvono problematiche con la collaborazione dei servizi e … si degusta.
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19/01/2012 E' giunto il momento di fare chiarezza
Affrontare i limiti e valorizzare le potenzialità, salvaguardando la coesione sociale. E' questo l'auspicio di Stefano Mastrovincenzo per il 2012. Secondo il segretario regionale della Cisl Marche i primi nodi da chiarire riguardano l'occupazione e lo stop ai privilegi. Clicca qui per scaricare L'INTERVISTA.Clicca qui per DOSSIER MARCHE  gennaio 2012
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19/01/2012 "Con l'accordo riparte il lavoro"
"Con l’accordo riparte il lavoro ed è un fatto positivo - dichiara Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della Cisl Marche - "Sono convinto - prosegue - che avremmo potuto farlo prima, dopo gli incontri di settembre in Regione. In extremis ha prevalso il buon senso, ma è necessario dire che la cassa integrazione e la gestione non traumatica dell’eccedenza di personale sono state ottenute da Fim-Cisl e Uilm-Uil nell’accordo di dicembre al Ministero; noi abbiamo privilegiato la ricerca di una soluzione ai problemi, anche affrontando attacchi ingiuriosi. Le difficoltà di Fincantieri non sono finite e dovremo pressare azienda e Governo perché si guardi allo sviluppo futuro".Ancona 18 gennaio 2012
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19/01/2012 "Il lavoro è sempre stato il nostro obiettivo"
FIM CISL COMUNICATO STAMPA RIPARTE IL LAVORO AD ANCONA, GRAZIE ALL’ACCORDO FIRMATO UNITARIAMENTE, IN LINEA CON L’ACCORDO SEPARATO SIGLATO A DICEMBRE AL MINISTERO DEL LAVOROL’intesa firmata ieri in Confindustria fa ripartire il cantiere dorico fermo oramai da mesi; in linea con l’accordo separato siglato il 21 dicembre al Ministero del Lavoro, prevede 205 eccedenze e una gestione non traumatica delle uscite; ci sarà infatti cassa integrazione a rotazione, compatibilmente con le necessità produttive, mentre saranno posti in mobilità, su base volontaria e con incentivi, un numero di 60 lavoratori. “Abbiamo tutelato il salario dei lavoratori in cig e abbiamo da mesi sostenuto che serviva anche un accordo in sede locale per tutelare il cantiere e l’occupazione” dichiara Leonardo Bartolucci Segretario Fim Marche.” Abbiamo rischiato purtroppo di perdere la nave destinata al nostro cantiere; riportare il lavoro ad Ancona è stato sempre il nostro obiettivo, e l’abbiamo perseguito con responsabilità e tenacia, nonostante le difficoltà e le accuse infondate. E Andrea Cocco, segretario della Fim Ancona sottolinea: “Metteremo nei nostri siti i testi degli accordi, perché ognuno, lavoratore o cittadino, possa farsi una sua idea su chi ha perseguito realmente la tutela dei lavoratori; la nostra linea avrà forse avuto un minor appeal mediatico, ma la nostra coerenza è stata decisiva per il risultato ottenuto nell’intesa firmata ieri”.Ancona, 18 gennaio 2012Verbale di accordo Ancona 17 gennaio 2012Verbale di accordo Ministero 21 dicembre 2011Accordo a margine verbale Ministero 21 dic 2011Rassegna Stampa: Conquiste del Lavoro 1_02_2012
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18/01/2012 Cgil, Cisl e Uil per il lavoro, la crescita, l'equità sociale e fiscale
Documento di Cgil, Cisl e Uil per il lavoro, la crescita, l'equità sociale e fiscaleCgil, Cisl e Uil hanno varato un documento unitario contenente le proposte che saranno inviate al Governo nelle prossime ore in vista del confronto sulla riforma del mercato del lavoro. Il documento è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa dai segretari generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti al termine della riunione delle segreterie unitarie. Gli obiettivi del sindacato sono lavoro, crescita, equità sociale e fiscale. La gravità della crisi economica e le conseguenze negative che colpiscono in particolare famiglie, giovani, lavoratori e pensionati impongono un "cambiamento" nella politica economica del Governo, si legge nel documento unitario di Cgil, Cisl e Uil. I sindacati confederali sollecitano ora l'apertura di un "negoziato vero" che favorisca la crescita, senza la quale è impossibile dare risposte anche al tema dell'occupazione. "L'obiettivo prioritario - aggiungono i sindacati - è far ripartire la crescita e invertire la pericolosa tendenza recessiva in atto da alcuni mesi. Bisogna poi sostenere una svolta coerente della politica economica europea verso obiettivi di sviluppo e occupazione". Cgil Cisl e Uil ''ritengono indispensabile che il Governo realizzi in tempi brevi un intervento di riduzione del carico fiscale a beneficio dei lavoratori, dei pensionati, e delle famiglie'', utilizzando le risorse della lotta all'evasione. Obiettivo da raggiungere ''nell'ambito di una piu' organica riforma fiscale che preveda una imposizione sui patrimoni mobiliari e immobiliari'' e per ''una redistribuzione più ' equa''. piattaforma unitaria ''Sulla riforma fiscale chiediamo un confronto serrato'', sottolinea il leader della Cisl Raffaele Bonanni. "Il dibatitto politico e sociale sulla crescita e' indispensabile. - ha aggiunto- Senza chiarezza non usciamo dalla crisi. Se il govero e' interessato a questo non puo' pensare di nascondere le cose salienti". Quanto all'art.18 "E' un argomento fuorviante. Lo dico io che non ho tabù"Leggi il Documento
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16/01/2012 Corso per la patente europea del computer
La CISL SCUOLA di MACERATA organizza, in collaborazione con lo IAL CISL, un corso per l'acquisizione del titolo ECDL (Patente Europea del Computer).Questa certificazione, che attesta la capacità di usare il Personal Computer a diversi livelli di approfondimento e di specializzazione, ha un ampia diffusione in tutti gli ambiti lavorativi ed è riconosciuta dalle Istituzioni a livello sia centrale che regionale nonché nella Pubblica Amministrazione.La certificazione Interessa chi usa il computer nei contesti più vari, dalla Scuola a tutti i campi del mondo del lavoro e delle professioni.Il titolo ECDL è spendibile e valutabile nei concorsi per il personale Docente, per il personale ATA e nelle graduatorie per le supplenze.Inoltre può essere utile anche per i giovani che iniziano i loro primi passi nei percorsi lavorativi. Gli argomenti necessari per ottenere la certificazione, sono i seguenti:- concetti di base dell'ICT- uso del computer e gestione dei file- elaborazione testi- foglio elettronico- uso delle basi di dati- strumenti di presentazione- navigazione e comunicazione in rete. LA DATA DI INIZIO DEL CORSO PREVISTA PER IL 16 GENNAIO, E' STATA RINVIATA A DATA DA DESTINARSI: LE LEZIONI SI TERRANNO IN ORARIO SERALE (18.30/21.30), MOLTO PROBABILMENTE NEI GIORNI DI LUN/GIO/VE Chi intende iscriversi, deve compilare la scheda allegata e confermare l'iscrizione presso la nostra sede quanto prima. Chi si è già iscritto, deve solo confermare l'iscrizione presso la nostra sede quanto prima. Per ulteriori informazioni, rivolgersi ai seguenti numeri:Ufficio 0733.4075239Chiurchiù Anna Maria 335.441080Foresi Anna Maria 338.4722930 LA SEGRETERIA CISL SCUOLA MACERATA
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13/01/2012 Sì a una nuova riorganizzazione nel rispetto delle regole no all'allarmismo mediatico
Spiace molto dover assistere da qualche giorno ad incursioni vere e proprie sulla stampa che preannunciano sconvolgimenti organizzativi di cui a breve sarebbero oggetto i dipendenti dell’area amministrativa- tecnica della sede di San Benedetto.Per la CISL FP, al di là di quello che leggi e regolamenti regionali ed ASUR hanno già sancito, il luogo, unico ed irrinunciabile, nel quale sviluppare un confronto tra parte datoriale e parte sindacale, rimane il tavolo della contrattazione di secondo livello di ogni Area Vasta. E’ noto che la Direzione dell’ASUR Marche, ormai presa da mania di grandezza e di onnipotenza, stia dando input “oppressivi” alle Direzioni di area vasta affinché, fregandosene dei rapporti sindacali e delle tutele dei lavoratori, sveltiscano una fantomatica riorganizzazione dell’Area Amministrativa e Tecnica che secondo qualche politico regionale più o meno illuminato porterà chi sa quali risparmi. Temiamo invece che la famosa riorganizzazione del personale amministrativo e tecnico aggraverà notevolmente la situazione logistica e burocratica delle Aree Vaste senza dare le risposte che i cittadini e gli stessi lavoratori si aspettano.Ogni illazione presentata nei giorni scorsi sulla stampa è priva di fondamento perché la riorganizzazione, se ne faccia una ragione sia Ciccarelli che Stroppa, dovrà inevitabilmente passare al tavolo del confronto sindacale e se in quel frangente non si troveranno criteri e modalità condivise per gestire una graduale riorganizzazione, la meno impattante possibile sulla vita delle persone, ci saranno sicuramente conseguenze dolorose.Oggi la stragrande maggioranza dei servizi amministrativi e tecnici dell’Area Vasta 5 vanno avanti grazie alla collaborazione dei lavoratori che da anni non vedono sostituiti pensionamenti e trasferimenti e che si vedono arrivare ogni tanto in ufficio colleghi assunti con le più svariate forme flessibili di contratto ad esclusione di quello più approvato cioè il tempo indeterminato.L’ASUR tiene ferma una graduatoria di Assistente Amministrativo, frutto di un concorso espletato regolarmente, ma intanto assume personale amministrativo e tecnico con contratti atipici. Se la forma di mutuo- aiuto del personale amministrativo, che fino ad oggi ha garantito che la baracca andasse avanti, venisse meno, assisteremmo alla paralisi dell’attività amministrativa e di front office. Ciò significherebbe che pratiche varie ma anche prenotazioni, riscossioni e tanto altro si bloccherebbero.Tenuto presente tutto questo, chi in questi giorni fa incursioni sulla stampa asserendo verità non concertate con la parte sindacale farebbe molto meglio a tacere e ad accelerare l’inizio di un confronto con i rappresentanti dei lavoratori che si preannuncia molto difficile e complicato.Per quanto riguarda la CISL FP, c’è la massima disponibilità al dialogo ma con metodi diversi da quelli dei proclami a mezzo stampa. La cornice è stata tracciata dal Piano Sociosanitario regionale e dal regolamento ASUR ma il quadro è tutto da dipingere e quest’ultimo, che dovrà inevitabilmente tenere conto delle diversità territoriali, non potrà prescindere da una uniformità di regole e dal rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori.IL RAPPESENTANTE AZIENDALE IL SEGRETARIO GENERALE Francesco Massari                                                                                      Giuseppe Donati
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13/01/2012 La concertazione per uscire dalla crisi
Il 2011  è stato il terzo anno consecutivo di una crisi grave e profonda per l’occupazione nel maceratese. Dal 2008 ad oggi quasi 9.000 persone hanno perso il lavoro e sono stati iscritti nelle liste di mobilità. Il 70% di essi non ha alcuna indennità che sostituisca la retribuzione. Altre migliaia di lavoratori sono in cassa integrazione e vivono una situazione di incertezza. Se le aziende presso cui sono impiegati non si riprenderanno, anch’essi scivoleranno fuori dal mercato del lavoro.Altro tasto dolente è quello delle assunzioni che dallo scorso anno sono aumentate del 4% circa. Un’analisi approfondita dei dati i dimostra che è  inopportuno essere ottimisti. Meno del 10% delle nuove assunzioni avvengono con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Quasi la metà di esse è a termine. Aumenta il ricorso al lavoro intermittente, alle collaborazioni a progetto, al lavoro domestico e quello “somministrato” dalle agenzie interinali. Forme contrattuali che danno vita a rapporti di lavoro mal pagati e privi di prospettive di stabilità e di crescita.Alle forme tradizionali di precarietà si affiancano fenomeni nuovi, dai quali nasce un mercato del lavoro parallelo ancora più oscuro e precario. Non mi riferisco ai rapporti di lavoro dipendente mascherati da lavoro autonomo - le cosiddette finte partite iva -  ma al lavoro accessorio o occasionale, retribuito attraverso l’acquisto di buoni lavoro (voucher) del valore di 10€. Uno strumento pensato per incentivare la regolarizzazione delle attività di lavoro saltuario o per integrare le indennità di chi percepisce ammortizzatori sociali. I dati forniti dall’Inps rispetto ai primi 10 mesi del 2011 ci parlano di una proliferazione dei voucher venduti nella Regione Marche (380.811) e in particolare nella Provincia di Macerata (120.217). Un numero spropositato che fa sorgere il sospetto di un utilizzo improprio dello strumento, che agevolmente si presta per mascherare rapporti di lavoro completamente “in nero”. Basta un voucher da 10€  in tasca per essere in regola ad un’eventuale ispezione. Sono fenomeni che vanno stroncati sul nascere evitando di “gettare il bambino con l’acqua sporca”.Una situazione nel complesso difficile e aspra. Dobbiamo evitare che il sistema produttivo rinunci a percorsi virtuosi avvitandosi su se stesso e cedendo alla tentazione di concentrarsi esclusivamente sulla riduzione del costo del lavoro. Sarebbe una competizione persa sul nascere. La vera sfida è produrre beni di qualità e imparare a venderli sui mercati mondiali, presso i quali le nostre imprese devono riposizionarsi con un’identità più forte e precisa, sviluppando marketing e reti commerciali più efficienti. Ognuno di noi deve fare la propria parte. Lo strumento da cui ripartire è il tavolo di concertazione che il Presidente della Provincia si è impegnato a far partire nei prossimi giorni e che dovrà decidere tempestivamente le priorità da affrontare per rilanciare l’economia e il lavoro nella provincia di Macerata.Marco Ferracuti - Segretario generale Cisl Macerata
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11/01/2012 Merloni. Firmato accordo, Cig per due anni e formazione per 700 lavoratori.
Siglato martedì 10 gennaio 2012 a Roma, presso il Ministero del Lavoro, l'accordo per la cassa integrazione per riorganizzazione per due anni per i 700 lavoratori della Antonio Merloni, riassorbiti dalla J&P di Giovanni Porcarelli, che ha acquisito il settore 'bianco' del gruppo fabrianese. I 700 lavoratori sono distribuiti tra i due stabilimenti di Fabriano nelle Marche e quello di Gaifana in Umbria. L'accordo prevede anche iniziative di formazione e riqualificazione de lavoratori dei tre siti, che inizialmente continueranno a lavorare nel loro settore tradizionale, per passare alla produzione di componenti per elettrodomestici 'professional'. Presenti all'incontro le rappresentanze dell'azienda, di Confindustria Ancona e i rappresentanti nazionali e territoriali di Fiom, Fim e Uilm. ''Diamo seguito all'accordo con J&P - ha commentato Andrea Cocco, Segretario Generale Fim-Cisl Ancona - la Cig era gia' prevista nel piano industriale di J&P , cosi' come la formazione''.
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11/01/2012 Fincantieri: importante incontro tra Ministro e Sindacati.
VERBALE DI ACCORDO del 21 dicembre 2011Accordo a margine del Verbale di Esame Congiunto
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10/01/2012 Pesaro: firmato con il Comune l'accordo sul bilancio
Il 5 gennaio è stato firmato un importante  pre - accordo tra i rappresentanti provinciali di Cgil - Cisl –Uil ed il Comune di Pesaro.L’obiettivo era quello di far quadrare i conti del Comune garantendo i servizi ed i ceti più deboli. Infatti nonostante i tagli subiti, l’Amministrazione,  grazie alle sollecitazioni e alle proposte  presentate  dal sindacato,  ha deciso di assumere diversi impegni  riguardanti la  tutela del welfare e l’equità.Verrà garantito il Fondo anticrisi, nei servizi sociali ed educativi le rette e le tariffe rimarranno bloccate  per l’anno 2012 e verrà applicato l’ISEE lineare.Sul fronte del recupero delle risorse, oltre a rendere più efficiente la macchina organizzativa  attraverso una gestione associata di funzioni e servizi tra le diverse amministrazioni, il Comune si impegna, come chiesto dal documento redatto dalle OO.SS, a contenere la tassazione degli immobili sulla prima casa e sulle abitazioni affittate a canone concordato, mentre sarà aumentata per le seconde.Tra le altre leve, l'introduzione di una eventuale tassa di soggiorno e  l’aumento dell’addizionale IRPEF,  dallo 0,6 allo 0,8,  che non riguarderà sicuramente  i contribuenti  con redditi bassi  e con l'impegno di elevare la fascia   fino a 28.000 euro di reddito.“Se da una parte siamo preoccupati per la situazione economica -dichiara De Simoni della Cisl –dall’altra siamo soddisfatti dell’accordo che va salvaguardare i redditi più bassi."
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09/01/2012 Sanità Fermo e Ascoli, servono nuove risorse
La settimana prossima sarà molto importante per le sorti della sanità della nostra regione ma soprattutto per le due Aree Vaste del Sud delle Marche.Terminate le festività natalizie e di fine anno, si dovrà tornare al tavolo regionale con estrema fretta e senza ulteriori rinvii, come quello chiesto dalla UIL per l’incontro del 3 gennaio scorso, per discutere con l’Assessore alla sanità ed il Direttore del Dipartimento salute del cuore del problema della sanità regionale: il personale da assumere ed i contratti da confermare.Ai cittadini fermani, sanbenedettesi ed ascolani va detta la verità nuda e cruda e cioè, al di là di voli pindarici dei politici di turno che sparano illusioni all’infinito sulla stampa promettendo aziende e servizi superspecialistici che non si realizzeranno mai, il problema imminente sarà quello di poter confermare i servizi sanitari attuali. Senza una deroga al blocco delle assunzioni previsto nel Piano Sociosanitario che grazie ai sindacati è stato portato dal 50% al 30%, i reparti ed i servizi del sud delle Marche andranno a fondo. Attualmente infatti negli organici delle aree vaste 4 e 5 sono presenti decine e decine di professionisti e operatori sanitari e non, assunti con contratti a tempo determinato in scadenza che se non verrà derogato il blocco, non verranno riconfermati o sostituiti alla scadenza. Questi lavoratori, garantiscono l’assistenza e l’attività ordinaria nei reparti che già sono, con la loro preziosa presenza, in difficoltà. Figuriamoci farne a meno.La CISL FP torna quindi a chiedere alla Giunta Regionale e ai politici che rappresentano i territori che insistono sulle Aree Vaste 4 e 5 di rendersi conto della REALE situazione in cui si trova la sanità. Non servono illusioni ma interventi seri e concreti per cercare di mantenere in vita i servizi attualmente esistenti.Per quanto riguarda l’Area Vaste 4 abbiamo assistito all’ennesima sceneggiata dell’ASUR che ha bloccato la determina di individuazione della dotazione organica dell’Ospedale e territorio di Amandola che dal 1 gennaio 2012 a tutti gli effetti è confluita nell’area vasta di Fermo. Anche su questa partita una volta per tutte ci vuole chiarezza e verità. Amandola è strategica per l’area montana ma anche per il fermano, visto che l’ospedale di Fermo è del tutto insufficiente a dare risposte all’utenza sia per scarsità cronica di posti letto che per i lavori ormai infiniti che si stanno facendo con molta lentezza al suo interno, che lo hanno trasformato in un ospedaletto da campo. La struttura residenziale che è situata accanto all’ospedale di Amandola è da attivare subito sia per dare risposte alla popolazione locale ma anche per aumentare l’offerta di RSA del fermano. Di questo sono mesi che se ne parla, ma dove sono i finanziamenti aggiuntivi per il personale? Dove sono le risposte concrete ( leggasi soldi veri e spendibili) dell’ASUR e della Regione su questa partita? Per ora c’è un silenzio assordante e tanti, troppi buoni propositi che non servono né ai cittadini di Amandola né a quelli di Fermo.La CISL FP vuole essere molto chiara: BASTA PARLARE DI NUOVI SERVIZI A ISORISORSE che significa solamente carichi di lavoro insopportabili per gli operatori ed i professionisti ed una bassissima qualità dell’assistenza e dell’offerta per i cittadini. Su questo è necessario fare un fronte comune. Gli obiettivi dei lavoratori della sanità e dei cittadini- utenti sono gli stessi: avere le risorse economiche che spettano a questo territorio e che nel passato gli sono state sottratte a favore di altri territori molto più sponsorizzati politicamente e riequilibrare l’offerta ospedaliera e territoriale. Occorrono risorse fresche e spendibili e non chiacchere. Ci vogliono progetti finanziati ad hoc per recuperare le strutture periferiche “SUBITO” NON DOMANI. Basta con lo scaricare sui lavoratori i danni della cattiva gestione degli ultimi 20 anni. Su questo fronte non ci saranno sconti. I diritti contrattuali andranno TUTTI rispettati senza eccezioni per alcuna situazione, come si sta cercando di fare per esempio con l’ADI o con la Riabilitazione. Gli operatori hanno già dato, ora tocca alla politica farci capire se oltre alle parole vuole portare a casa qualche piccolo risultato concreto per il sud delle Marche.IL SEGRETARIO GENERALE Giuseppe Donati
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03/01/2012 «Contro la crisi serve una rete più competitiva»
La dichiarazione del Segretario Generale della CISL di PESARO, Sauro Rossi, sulla situazione di crisi nel distretto di Pesaro - Urbino pubblicata sul Messaggero di  lunedì 2 gennaio 2012.
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02/01/2012 La persona e il lavoro al centro dell'economia
Stiamo attraversando una momento storico difficile. La crisi che ci ha accompagnato negli ultimi anni ha modificato il contesto sociale nel quale ci troviamo a vivere e ad operare. Assistiamo ad una velocizzazione estrema dei processi economici, che si complicano generando  disorientamento. Aumentano le difficoltà di tenuta dei rapporti, si sbriciolano le relazioni e le reti sociali. Larghi strati della società, fin qui abbastanza agiati, stanno tornando a collocarsi a ridosso della soglia di povertà. Nascono nuove vulnerabilità che coinvolgono la maggioranza della popolazione e che la crisi degli ultimi tre anni rende più evidenti.Una crisi di cui non possiamo dimenticare le cause, che in parte nascono anche da una nostra grave mancanza. Negli ultimi vent’anni, con una trascuratezza imbarazzante, abbiamo lasciato che si diffondesse l’idea che per produrre ricchezza non è più necessario il lavoro. Si diventa molto più ricchi e molto più in fretta con un’economia che “gira” intorno alle speculazioni finanziarie. Di conseguenza perdono importanza i luoghi del lavoro e, con essi , anche le donne e gli uomini che lavorano. Ma la crisi della finanza speculativa senza regole, estesasi al mondo della produzione, ha comportato il fallimento di tantissime imprese e la perdita di occupazione e di reddito per le persone e le famiglie (cfr. “ Per una riforma del sistema finanziario” del Pontificio consiglio per la giustizia e la pace). Oggi sono “sotto scacco” anche gli stati nazionali, costretti a tagliare la spesa per la previdenza, la sanità, la scuola e l’assistenza. Stiamo smantellando così un sistema di protezione sociale costruito con grande fatica nei decenni scorsi.La dottrina sociale della Chiesa ha sempre messo al centro dello sviluppo la persona umana, che trova nel lavoro un’opportunità e un diritto attraverso cui ognuno può responsabilmente costruire la sua libertà, affermare la propria dignità e procurare i mezzi di sostentamento per se e per la propria famiglia. La nuova economia dovrà rimettere al centro il lavoro, creando un presupposto di redistribuzione e di investimento sulla capacità delle persone e delle famiglie. Questo significa investire sulla formazione, sulle politiche attive e sui collegamenti tra scuola e mondo del lavoro, creando nuove chance di occupazione per i giovani.In un paese in cui i tassi di occupazione femminile sono tra i più bassi in Europa non si può prescindere da politiche di conciliazione. Le donne italiane, strette tra la necessità di accudire i loro bambini  e di prendersi cura anche dei genitori anziani, devono essere messe in condizione di poter lavorare. Oggi una famiglia monoreddito con due figli è a forte rischio povertà. Per questo servono riforme strutturali che liberino risorse per servizi e trasferimenti monetari che sostengano la conciliazione tra lavoro e attività di cura per bambini ed anziani. E’ una sfida difficile ma necessaria, che i governi e le amministrazioni locali a tutti i livelli devono fare propria per contribuire a ricostruire un’economia che torni ad essere a misura delle persone, delle comunità e dei territori, fattore di crescita, di integrazione e di coesione sociale.Dino Ottaviani, Segretario generale Pensionati Cisl Macerata
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31/12/2011 Centri commerciali marchigiani: NO alle aperture selvagge.
Il settore COMMERCIO DI CGIL - CISL - UIL MARCHE  annuncia una poderosa raccolta firme in tutte le principali piazze delle Marche per indurre la Regione  a non recepire il provvedimento di legge nazionale sulla liberalizzazione delle aperture dei grandi centri commerciali introdotta dall'ex ministro Brambilla, tanto inutile quanto rischioso per la distribuzione locale.
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29/12/2011 Le nuove regole per la pensione
Molte e pesanti le modifiche introdotte dalla "manovra" Monti in tema di previdenza. In una scheda riassuntiva la novità  in materia di requisiti di accesso e di calcolo dei trattamenti e le eccezioni previste per chi mantiene le vecchie regole .
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26/12/2011 Un patto sociale per la riforma fiscale, la crescita e i giovani.
"Un accordo tra le parti sociali ed il governo sostenuto dai partiti su fisco, crescita e giovani, per rendere trasparente tutto quello che si fa, si propone e si decide. Fuori da questa logica ci sono solo le corporazioni. Il governo decida da che parte sta." Le parole di Raffaele Bonanni, Segretario Generale della Cisl, nel corso della conferenza stampa di sabato 24 dicembre davanti a piazza Montecitorio.
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23/12/2011 Manovra: il giudizio della Cisl non cambia
MANOVRA" Roma, 22 dicembre 2011. "E' una manovra iniqua e recessiva. Il giudizio della Cisl non cambia". E' questo il commento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni sulla manovra approvata al Senato.   "Si è deciso di procedere senza concertazione, ne' discussione con il sindacato. E' stato un grave errore. Nonostante alcune modifiche apportate dal Parlamento, questa manovra è largamente caricata sulle spalle di lavoratori a reddito fisso e dei pensionati. Provvedimenti economici di questa natura hanno bisogno di un largo consenso sociale altrimenti diventano devastanti. Chi spiegherà questa manovra ora alla gente? Per questo noi poniamo al Presidente Monti l'esigenza  di un Patto sociale in cui siano chiari gli obiettivi che si devono raggiungere in un quadro di responsabilità condivise da tutti i soggetti, proprio per rendere tutto piu' trasparente. La Cisl non vuole discutere solo di mercato di lavoro. Occorre un patto sociale per la crescita che affronti tutti i problemi del paese: salari, fisco, welfare, infrastrutture, divario nord-sud, giovani, famiglia. Si  possono  correggere alcuni provvedimenti troppo pesanti, introducendo una vera patrimoniale e con una riforma fiscale equa e selettiva che da tempo sollecitiamo. Nelle situazioni cosi' critiche, in Italia si e' sempre agito con la concertazione e con un patto sociale. Non possiamo avere un governo forte con i deboli e debole con i forti''.Bonanni: "Iniqua e recessiva. Il giudizio della Cisl non cambiaUfficio Stampa  Cisl
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20/12/2011 Corinaldo - Festa del Pensionato
FESTA DEL PENSIONATO CORINALDO - 11 dicembre 2011– “Oggi più che mai c’è bisogno di equità fiscale, coesione sociale e giustizia”; queste le parole del sindaco del Comune di Corinaldo Livio Scattolini, nell’incontro tenutosi a palazzo comunale tra Istituzioni e Sindacato Pensionati Cisl, dal titolo “Le manovre dei tagli – Gli effetti negativi della finanziaria”.All’incontro, organizzato dalla Fnp Cisl Pensionati di Ancona – Lega di Senigallia, in occasione della Festa del Pensionato, hanno preso parte  il Segretario Fnp Cisl di Ancona Guido Viola, il sindaco di Corinaldo Livio Scattolini,  il Segretario Generale Ust Cisl di Ancona Paolo Santini e il Segretario Fnp Cisl Lega di Senigallia Carlo Zezza. “Da Roma si calano decisioni sul territorio spesso dolorose e difficili da correggere e questo si ripercuote anche su Corinaldo – afferma il sindaco Scattolini – il nostro territorio ha già vissuto la chiusura degli ospedali di Corinaldo, Ostra e Ostra Vetere, si è trattato di una decisione dolorosa e necessaria, con un contrappeso che va riconquistato ogni giorno in termini di servizi; e parlo di prelievo del sangue, assegni di cura, Rsa e posti letto nelle case di riposo. Servizi fondamentali che difendiamo con forza, quotidianamente, nella conferenza dei sindaci. Fortunatamente Corinaldo è un Comune nel quale si vive bene, con una qualità alta della vita, ma non è certo il frutto di una situazione calata dall’alto, quanto, piuttosto, il risultato di un buon lavoro fatto dagli amministratori dal dopoguerra ad oggi, con una pressione fiscale che è tutt’oggi al limite del consentito”.Per comprendere al meglio le esigenze della popolazione per gli amministratori di Corinaldo è fondamentale il dialogo e il confronto continuo con le organizzazioni sindacali, nonché tenere d’occhio le necessità della famiglia nel suo insieme attraverso le ben 40 associazioni del territorio comunale che vivono quotidianamente a contatto diretto con le persone.“Proprio le organizzazioni sindacali sono spesso chiamate a riparare il danno che è stato creato dall’alto – afferma il Segretario Generale Ust Cisl Paolo Santini – nella sola provincia di Ancona abbiamo fatto 80 accordi di mobilità e ci confrontiamo tutti i giorni con aziende e istituzioni per raccogliere le istanze della popolazione; per questo riteniamo fondamentale il confronto con i Comuni, soprattutto nel momento del bilancio comunale di previsione, di assestamento e definitivo. La nostra può essere una voce importante anche in un periodo difficile come questo”.“Va bene il rigore ma non possiamo pensare che siano sempre le stesse persone a pagare, cioè i lavoratori e i pensionati – commenta il segretario Fnp Cisl Lega di Senigallia Carlo Zezza – di fronte ad una situazione di forte crisi economica come questa si deve cercare di spostare il tiro del fisco con una riforma assistenziale per diminuire le imposte Irpef su lavoratori dipendenti e pensionati; bisogna inoltre tassare i patrimoni e le rendite finanziarie affinchè chi ha di più metta di più. Non dobbiamo dimenticare poi i necessari tagli ai costi della politica”. Silvia Argentati
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20/12/2011 Che nessuno sia solo - il video integrale
Il video integrale della manifestazione del 3 dicembre al Teatro le Muse di Ancona:http://www.youtube.com/playlist?list=PL38B627CB5B896E21
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17/12/2011 Assemblea dei dipendenti pubblici in Provincia
I lavoratori del pubblico impiego di Pesaro  si sono riuniti  giovedì 15 in  assemblea unitaria presso la Provincia. Nell’occasione hanno ribadito con forza di non sentirsi un peso ma una risorsa. Il Segretario della FP- CISL di Pesaro – Urbino Francesco Todaro   rimarca come “i dipendenti pubblici vogliono dimostrare alla cittadinanza di essere la risorsa di un paese democratico e civile che necessita di servizi pubblici efficienti quanto essenziali.”“ Da anni  - sostiene Todaro - occorre una riforma seria delle pubbliche amministrazioni che intervenga nella riduzione delle spese, nelle razionalizzazioni delle risorse e nella valorizzazione delle professionalità interne, allo scopo di erogare servizi sempre migliori alla cittadinanza”.“Questa riforma - continua Todaro - passa attraverso l’eliminazione degli sprechi che si annidano nelle troppe consulenza, negli appalti, negli incarichi, nella gestione spesso clientelare di alcuni politici e di alcuni dirigenti che non pensano alla organizzazione migliore dell’ufficio ma ad altro producendo inefficienze e disservizi. Da anni  noi chiediamo di cambiare mentalità, privilegiando il merito e le buone professionalitài. Chi si oppone al cambiamento  non sono i lavoratori del pubblico impiego  - conclude Todaro – ma chi di questi sprechi ne è responsabile  e che da questa crisi difficile non è toccato per niente, perché non ne è nemmeno sfiorato.”
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15/12/2011 Riforma della sanità, la Cisl vuole esserci
Più equità nella distribuzione delle risorse tra le cinque provincie marchigiane, coinvolgimento delle strutture private nel taglio dei posti letto e potenziamento dei servizi sanitari sul territorio. Sono queste le principali richieste che la Cisl ha presentato alla tavola rotonda sul Piano socio sanitario organizzata ieri, mercoledì 14 dicembre, alla Domus S. Giuliano di Macerata.In una sala gremita - circa 200 i partecipanti tra operatori, cittadini, pensionati e addetti ai lavori – il dibattito ha coinvolto il Consigliere regionale Francesco Comi, il Direttore dell’Area Vasta 3 di Macerata Enrico Bordoni e i tre sindaci di Macerata, Civitanova Marche e Camerino.«Siamo contrari all’istituzione di nuove aziende ospedaliere e anzi chiediamo una legge regionale che stabilisca che l’unica azienda è quella di Torrette (Ospedali riuniti di Ancona)» ha sostenuto il Segretario dei pensionati Dino Ottaviani. Confermata anche la proposta Cisl di un ospedale unico provinciale, diffuso su tutto il territorio e in grado di valorizzare le specialità e le vocazioni delle strutture nella nostra provincia.Sistino Tamagnini, Segretario generale della Funzione pubblica, ha fatto presente la necessità di riaprire da subito la contrattazione per consentire al sindacato di partecipare alla riorganizzazione dell’ Area Vasta n.3.  «Per questo però abbiamo bisogno di leggere attentamente i dati di bilancio, così da ridurre gli sprechi e migliorare la qualità dei servizi e del lavoro».La situazione degli operatori della sanità è molto difficile. Carichi di lavoro pesanti, turni lunghi, impossibilità di fruire di riposi e ferie per un recupero psicofisico. «La carenza cronica di personale – afferma Tamagnini - ci costringe ad affrontare in prima linea il disagio che vive l’utenza nelle corsie, nei Pronti Soccorsi, nei Servizi e nel territorio».Francesco Comi, presidente della quinta Commissione del Consiglio regionale marchigiano, ha ricordato i risultati raggiunti dall’Azienda unica nell’azzerare il debito della sanità marchigiana, una delle più virtuose in tutta Italia. «Siamo l’unica regione italiana ad aver voluto approvare il piano sanitario in un contesto nazionale difficile e imprevedibile. Ora lavoreremo a dei piani di attuazione sul territorio, anche grazie all’aiuto del sindacato, con il quale apriremo tavoli di concertazione».Il Direttore dell’Area Vasta 3 di Macerata, Dott. Enrico Bordoni ha rassicurato tutti sul fatto che nessun ospedale del maceratese chiuderà i battenti. «Certamente il passaggio all’Area Vasta richiede uno sforzo per ridistribuire le risorse sul territorio secondo maggiore equità. L’ospedale unico diffuso sul territorio sarà un percorso obbligato per lavorare in una logica di Area Vasta, e nel frattempo possiamo pensare a progettare anche una nuova struttura».Meno ottimista Romano Carancini, sindaco di Macerata, che ha parlato di un “rischio schiacciamento” per il capoluogo. Per Carancini «le linee strategiche del piano ci parlano di una sanità maceratese che rimarrà “spezzettata” tra la zona montana e il nuovo ospedale che sorgerà in provincia di Fermo».Il Sindaco di Civitanova Marche Massimo Mobili ha invitato tutti, in particolare i sindaci, a superare i campanilismi e ad abbandonare posizioni indifendibili, come la difesa del punto nascite all’Ospedale di Recanati, che con meno di 450 parti all’anno dovrà chiudere per legge. Per Dario Conti, Sindaco di Camerino «non possono farsi riforme della sanità solo tagliando le risorse. Al contrario dobbiamo riconvertire la spesa sanitaria per poi reinvestire sulle strutture pubbliche assumendo nuovo personale sanitario». Per questo, secondo Conti deve riunirsi quanto prima la Conferenza dei sindaci dell’Area Vasta di Macerata.http://www.youtube.com/watch?v=FIadMCv1_84&feature=youtu.be
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14/12/2011 Importanti sviluppi per il futuro del gruppo Ferretti
Venerdì 16 novembre si svolgerà presso la sede di dell’Associazione Industriali di Forlì un incontro all'inizio del quale il Dott. Giancarlo Galeone, Amministratore Delegato della Ferretti,  farà un aggiornamento  in merito alla situazione societaria del Gruppo.Così dopo mesi di trattative e, un primo accordo non andato in porto, la conglomerata cinese Shandong Heavy Industry Group ha definito in queste ore l'accordo  con i principali creditori del gruppo nautico di Forlì, esposto per oltre 600 milioni di euro.Secondo indiscrezioni raccolte da Milanofinanza.it,  Shandong avrebbe rilevato il credito in possesso al fondo d’investimento  Oaktree (il 40% del totale) e Strategic Value Partners (18% del totale), e sarebbe pronto a dare il via al progetto di ristrutturazione dell'esposizione debitoria dell'azienda presieduta da Norberto Ferretti in base all'articolo 182 bis della legge fallimentare.L'intesa sarebbe stata siglata anche da Royal Bank of Scotland, l'altro istituto in possesso del 10% del debito di Ferretti.La fase due di questo processo di rafforzamento patrimoniale prevede una successiva iniezione di liquidità di circa 200 milioni di euro che dovrebbe avere conseguenze anche sul futuro dei lavoratori.
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14/12/2011 RIDISEGNARE IL FUTURO - Quali condizioni di sviluppo nei Servizi educativi 0-3 anni delle Marche
il 16 dicembre a Jesi si svolgerà il seminario organizzato da  CGIL, CISL, UIL, ANCI Marche, Comune di Jesi, con la collaborazione scientifica dell’associazione di pedagogisti “Gruppo Nazionale Nidi  Infanzia” sul tema:RIDISEGNARE IL FUTURO - Quali condizioni di sviluppo nei Servizi educativi 0-3 anni  delle Marche Jesi presso il Centro Docens – ZIPA venerdì 16 dicembre 2011
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12/12/2011 12 dicembre sciopero per cambiare la manovra
LE FOTO DELLO SCIOPERO C G I L  C I S L  U I L SCIOPERO GENERALE LUNEDI’ 12 DICEMBRE 2011 4 ORE al mattino con modalità stabilite dalle singole categorie LA MANOVRA DEL GOVERNO MONTI E’ INIQUA, COLPISCE SOPRATTUTTO I REDDITI BASSI, CONTRAE ANCORA I CONSUMI, ACCENTUA LA RECESSIONE GIA’ IN ATTO, NON AFFRONTA IN MODO DECISO I TEMI DELLO SVILUPPO.· NO ad interventi che nei fatti cancellano le pensioni di anzianità· NO all’aumento dell’Iva senza sgravi fiscali per i lavoratori e i pensionati· Si ad una maggiore gradualità all’innalzamento dell’età pensionabile delle donne· Si alla salvaguardia della indicizzazione per le pensioni medio-basse· Si ad una lotta seria ed efficace all’evasione e all’elusione fiscale, agli sprechi, ai privilegi e ai costi della politica· Si al superamento della precarietà nel lavoro e ad una riforma degli ammortizzatori sociali che offra tutele a chi oggi ne è privo· Si alla redistribuzione del reddito a favore dei redditi da lavoro e da pensione che hanno pagato più di altri il prezzo della crisi e sui quali grava un carico fiscale ormai insopportabile· Si ad una vera tassazione sulle grandi ricchezze e sui patrimoni mobiliari e immobiliariPER CAMBIARE LA MANOVRA NEL SEGNO DELL’EQUITA’Ancona: Sciopero 4 ore al mattino con modalità stabilite dalle singole categorie     Presidio – Piazza Roma ore 9.30Ascoli Piceno: Sciopero ultime 4 ore di ogni turno                                                                         Presidio – Piazza Simonetti ore 17.30Fermo: Sciopero prime 4 ore di ogni turno                                                                                         Presidio – Piazza Cavour ore 10.00Macerata: Sciopero ultime 4 ore di ogni turno                                                                                     Presidio – Piazza della Libertà ore 15.00Pesaro: Sciopero mattina e le ultime 4 ore di ogni turno                                                                   Presidio – Piazzale Lazzarini ore 9.30
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09/12/2011 Tavola rotonda sul Piano socio sanitario regionale
 Mercoledì 14 dicembre la Cisl di Macerata, insieme alle Categorie della Funzione Pubblica e dei Pensionati, ha organizzato una tavola rotonda per discutere del Piano socio sanitario che verrà approvato dall’Assemblea legislativa regionale.All’interno del percorso di riorganizzazione della sanità marchigiana iniziato lo scorso anno, le scelte adottate dal piano condizioneranno il futuro della sanità marchigiana. Per questo motivo la Cisl vuole partecipare attivamente al dibattito contribuendo a definire i contenuti concreti del documento.Riduzione dei posti letto negli ospedali per acuti, riconversione dei piccoli ospedali con servizi territoriali, soppressione delle Unità Operative di piccole dimensioni, aree di degenza basate sull’intensità assistenziale e non più sulla disciplina di appartenenza. Sono solo alcuni dei processi attraverso i quali il servizio sanitario regionale verrà rimodellata nell’ottica della razionalizzazione e della riduzione dei costi.Le indicazioni generali contenute dal Piano saranno attuate sui territori attraverso appositi piani industriali, che dovranno essere oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali, con l’obiettivo della massima condivisione e partecipazione nelle scelte operative da intraprendere. Ma nessun confronto può essere instaurato fintanto che le parti sociali non avranno a disposizione dati certi per condividere le scelte operative. Il 4 novembre scorso la Cisl li ha formalmente richiesti alla Direzione di Area Vasta 3. Scandaloso è il fatto che ancora oggi non abbiamo ricevuta alcuna risposta.In ogni caso almeno tre sono le condizioni affinché la riorganizzazione diventi sostenibile e quindi accettabile:  il ripristino di criteri di equità nella ripartizione delle risorse tra le province marchigiane, riequilibrando lo svantaggio finora subito dall’Area Vasta n. 3 di Macerata nei confronti di quella anconetana (quasi 5 milioni di € in meno nel 2010). Uno squilibrio accentuato dall’Azienda “Ospedali riuniti” di Ancona, alla quale va un budget che ammonta a più di un terzo di quello destinato all’intera provincia di Ancona, che dovrebbe garantire servizi di alta specialità per tutti cittadini marchigiani, ma la cui attività è costituita, per circa il 50%, da prestazioni ordinarie erogate per lo più alla popolazione anconetana. Il coinvolgimento della sanità privata nel processo di riorganizzazione. Non è ammissibile che mentre si tagliano posti letto negli ospedali per acuti allo stesso tempo viene autorizzata l’apertura di nuove cliniche private. La Cisl pretende quindi che nessun posto letto privato (per acuti, di lungodegenza o riabilitazione) venga autorizzato fintanto che la riorganizzazione del sistema pubblico non sia completata. In ogni caso l’offerta sanitaria privata non deve competere con quella pubblica ma deve integrarla nelle aree dove questa è più carente. Il potenziamento dei servizi territoriali, che dovrà essere effettivo e preceduto da un confronto vero con le forze sociali, per valutare attentamente l’impatto che tale processo avrà sui lavoratori e sui pazienti. La Cisl di Macerata conferma poi la sua netta contrarietà rispetto all’istituzione di nuove aziende ospedaliere, che accentuano la separazione tra servizi ospedalieri e territoriali, che vanno invece integrati con più forza. Chiediamo che, con legge regionale, venga mantenuta una sola azienda ospedaliera – gli Ospedali riuniti di Ancona – deputata ad erogare prestazioni sanitarie d’eccellenza. Qualora così non fosse, e venisse confermata l’ipotesi prevista dal Piano dell’istituzione di una nuova Azienda Marche sud, sarà allora necessario ripensare l’assetto complessivo prevedendo un’azienda ospedaliera anche nel maceratese.In ogni caso il Piano dovrà confermare l’ipotesi di un ospedale unico provinciale diffuso su tutto il territorio, da sviluppare valorizzando le specialità già in essere negli ospedali di rete maceratesi.Su questi temi la Cisl di Macerata impegnerà sia tecnici - il Direttore dell’Area Vasta 3 Dott. Enrico Bordoni - e politici locali, in particolare il Presidente della V Commissione Consiliare Francesco Comi e i Sindaci di Macerata, Civitanova Marche e Camerino, sedi delle tre ex Zone territoriali e dei tre ospedali di rete provinciali.I Segretari generali Cisl, Fp e FnpMarco Ferracuti, Sistino Tamagnini e Dino Ottaviani  
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09/12/2011 Uno sciopero per cambiare la Manovra
Le Segreterie di Cgil Cisl e Uil confederali di Macerata hanno proclamato uno sciopero generale di 4 ore per lunedi 12 dicembre, dalle 15.00 alle 19.00. La decisione è stata presa per sostenere le proposte che le Confederazioni nazionali hanno presentato al Parlamento per cambiare alcuni aspetti della manovra economica proposta dal Governo Monti.In particolare il sindacato chiede di rivedere i provvedimenti sull’innalzamento dell’età pensionabile, il blocco della rivalutazione delle pensioni e la reintroduzione dell’imposta sulla prima casa. «Siamo consapevoli che in questo momento difficile è necessario fare sacrifici – afferma il Segretario della Cisl Ferracuti – ma la manovra pesa solo sui "soliti noti", ossia sui lavoratori dipendenti e sui pensionati con redditi bassi.  Siamo preoccupati ed arrabbiati perchè tutta una parte del paese non è stata coinvolta negli sforzi necessari a risanare il paese». Per il Segretario della Cgil Benfatto «la manovra serve solo a fare cassa e chiede sacrifici senza dare prospettive a nessuno, men che meno ai nostri giovani». Per il Segretario della Uil Broglia «queti provvedimenti privi di qualsiasi segno di sviluppo» .Particolarmente preoccupante è la situazione di quei lavoratori delle aziende in crisi che, vicini alla pensione, sono stati incentivati ad uscire dal mercato del lavoro per arrivare al pensionamento passando per la cassa integrazione e la mobilità. Ora che anche la loro età  pensionabile viene spostata in avanti, questi lavoratori rischiano di dover sopravvivere anche per anni senza niente. Il decreto Monti prevede appositamente una deroga per 50.000 lavoratori, ma per il sindacato sono almeno le persone in questa condizione sono almeno il doppio.Lo sciopero del 12 riguarderà i settori dell’industria e del commercio. Scuola e pubblico impiego sciopereranno il 19 dicembre, trasporti e istituti bancari il 16. Non verranno fatti comizi e non ci saranno cortei. Durante la manifestazione, che si svolgerà in P.zza della Libertà con inizio alle ore 15.00, verrà data voce ai lavoratori, ai giovani e ai pensionati, che racconteranno le loro storie. Parteciperanno anche artisti locali.Una delegazione composta dalle Segreterie confederali verrà ricevuta alle 17.00 dal Prefetto di Macerata perché, afferma Ferracuti «di manovra in manovra possiamo toccare con mano l'esasperazione della gente, , tanto da rischiare derive pericolose anche sul piano dell’ordine pubblico».Dopo anni di manifestazioni separate finalmente un’iniziativa unitaria. Ma a Macerata, affermano in coro i tre Segretari generali, è rimasto sempre aperto un filo unitario che, nonostante le differenze, ci ha permesso di gestire insieme tante vertenze aziendali difficili. Certamente è un buon auspicio per il futuro.  http://www.youtube.com/watch?v=XjGeFRQkilk
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07/12/2011 Sciopero generale per cambiare la manovra
Per cambiare la manovra nel segno dell' equità, le Segreterie Cgil Cisl Uil Ancona proclamano lo sciopero generale di 4 ore  per lunedì mattina 12 dicembre con manifestazione provinciale ad Ancona in Piazza Roma dalle ore 9.30
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07/12/2011 Per una manovra equa e socialmente sostenibile
E' stato indetto per lunedì 12 dicembre a Pesaro una manifestazione provinciale   contro la manovra del Governo Monti . La manovra non è equa, colpisce soprattutto i redditi bassi, induce la contrazione dei consumi, rischia di accentuare la recessione già in atto, non affronta adeguatamente i temi dello sviluppo.
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06/12/2011 La Cisl fa il pieno di voti alla Sintegra
Il segretario provinciale della Federazione dei trasporti (FIT) della Cisl di Macerata, Fabrizio Costantini, esprime soddisfazione per l’esito delle votazioni, all’indomani dell’elezione della rappresentanze sindacali unitarie all’interno dell’azienda Sintegra spa, la più grande azienda provinciale che opera nel settore dei rifiuti con sede a San Severino Marche.L’esito delle votazioni ha visto eletti 9 delegati Cisl su 11 rappresentanti da eleggere. «Ringrazio tutti i dipendenti per la fiducia accordata alla Cisl – ha detto Costantini – Questo brillante risultato ci stimola a continuare con senso di responsabilità nei nostri impegni verso i lavoratori e a lavorare in maniera assidua per le riforme del settore che ci attendono nel 2012. Siamo certi che non tradiremo la fiducia espressa dai dipendenti dell’azienda».     Il Segretario Provinciale Fit-CislFabrizio Costantini
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06/12/2011 Bilanci degli enti locali, le richieste del sindacato pensionati
Seria lotta all’evasione fiscale, politiche tariffarie  e  tributarie eque e sostenibili  per lavoratori dipendenti e pensionati, politiche abitative  a “misura di anziano”,  una  gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali oltre alla valorizzazione dell’associazionismo e  del volontariato.Sono queste  le  5 priorità per le Segreterie Regionali  SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP –UIL  nella definizione dei bilanci degli enti locali  in tempo di crisi e di tagli lineari.«Abbiamo voluto definire in un documento unitario - afferma Mario Canale , Segretario generale FNP Marche -  le priorità comuni da portare al confronto territoriale sui bilanci 2012, con l’intento di favorire una concertazione coordinata ed efficace su tutto il territorio marchigiano».Il documento verrà presentato il 20 dicembre prossimo in una conferenza stampa organizzata dalle Segreterie regionali dei pensionati di Cisl, Cgil e Uil.
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05/12/2011 Sciopero dei lavoratori Canalini
Dopo lo sciopero interamente riuscito nell'ambito del magazzino, l'assemblea dei lavoratori della Canalini srl riunitasi in occasione del presidio organizzato per lo sciopero, ha proclamato il blocco di tutte le prestazioni straordinarie.  
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03/12/2011 Che nessuno sia solo. La Cisl al teatro delle Muse
LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE“Ricostruire il Paese a partire dai principi dell’equità e della solidarietà rinunciando da subito agli anti-valori che l’hanno guidata troppo a lungo, come quelli dell’individualismo consumistico e restituendo nel lavoro piena centralità alla persona”. E’ l’invito del Segretario Nazionale della Cisl Santini intervenuto a concludere “Che nessuno sia solo. Questo facciamo - questo chiediamo”, la manifestazione regionale organizzata dalla Cisl Marche al Teatro delle Muse di Ancona.Una giornata che ha visto protagonisti soprattutto i visi e le storie delle persone e dei lavoratori comuni alla prese con una crisi senza precedenti e “di carattere ampiamente strutturale” come ha spiegato l’economista Alberto Berrini, tra i primi ospiti di una giornata iniziata simbolicamente con i lavoratori di alcune aziende marchigiane saliti silenziosamente sul palco delle Muse a piazzare le bandierine della crisi nella grande cartina geografica che raffigurava la regione.“Che nessuno sia solo” insomma è stato il titolo indicativo di un appuntamento che arriva in piena crisi economica finanziaria, con il lavoro e l’economia reale messe a dura prova anche nella nostra realtà marchigiana: “C’è necessità di uno sforzo collettivo, di un impegno straordinario per tutelare il lavoro, per aggiornare e adeguare il sistema di welfare, per garantire una equa partecipazione ai sacrifici, perché chi può contribuire di più, dia di più” ha spiegato il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo.Molti gli ospiti che hanno partecipato alla manifestazione, a partire dallo stesso economista Alberto Berrini con un intervento sulle origini della crisi e sui possibili strumenti da utilizzare per provare uscirne, il Presidente dell’ente Bilaterale Artigianato Pantaleoni, il Responsabile osservatorio Caritas Tondi, il dirigente del Comune di Jesi Torelli che ha illustrato il progetto per la gestione associata dei servizi alla persona di 21 comuni e il Presidente dell’Associazione Comuni della Val D’Aso Castelli che ha illustrato i benefici derivanti dalla gestione associata dei servizi, quindi esponenti della politica regionale, dal Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Vittoriano Solazzi, agli Assessori regionali Pietro Marcolini e Marco Luchetti.“E’ una dura transizione epocale - ha spiegato ancora Mastrovincenzo -  tutti siamo chiamati a cambiare ma per la Cisl le priorità restano il valore della persona e del lavoro. A partire dalla nostra regione è fondamentale riorganizzare i servizi pubblici con meno risorse, superando sprechi e inefficienze, creare reti di mutualità sul territorio per integrare il welfare pubblico, contrattare nelle aziende per sostenere qualità, innovazione e occupazione, fare scelte che riaprano le porte del lavoro ai giovani.“Oggi – ha concluso Mastrovincenzo - si è fatto con la Cisl Marche un breve viaggio nella crisi che colpisce i nostri territori, ma si sono toccate con mano anche delle buone prassi di contrattazione, di bilateralità tra imprese e lavoratori, di esperienze del sindacato nel sociale, di gestione associata dei servizi in ambito comunale, tutti segni nella direzione del cambiamento che serve per affrontare la crisi, perché nessuno resti solo”.LE PROPOSTE DELLA CISL MARCHE PER IL PAESEhttp://www.youtube.com/watch?v=Vd5rF9XasEE
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02/12/2011 Incontro informativo sul digitale terrestre
Nella nostra provincia dal 12 dicembre avverrà il passaggio al segnale digitale terrestre per le trasmissioni televisive.   L’avvento del segnale digitale oltre ai vantaggi di un maggior numero di programmi disponibili, una migliore qualita’ di immagine e audio, possibilita’ di servizi interattivi e collegamento internet, non ultimo anche un minore inquinamento elettromagnetico, comporta l’acquisto da parte degli utenti e consumatori di strumenti e adattamenti tecnici per la ricezione.L’Adiconsum di Pesaro, in stretta collaborazione con la Camera di Commercio della Provincia di Pesaro Urbino,  organizza un incontro informativo sull’argomento con la partecipazione dei Sindaci della Provincia, le associazioni di artigiani e commercianti, associazioni del volontariato e consumatori.L'incontro è programmato per martedì 6 dicembre alle ore 12.00 presso la sala mercatile della Camera di Commercio in Corso XI settembre n. 116 a Pesaro.
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30/11/2011 CONVEGNO "DIRITTI PER TUTTI contro le forme di grave sfruttamento lavorativo"
Convegno "Diritti per tutti. Contro le forme di  grave sfruttamento lavorativo" organizzato dall'Associazione Free Woman  e dalla CISL di Ancona a conclusione del Progetto omonimo che ci ha visto partner di Associazioni di volontariato  del territorio con capo fila la stessa Associazione Free Woman. Il convegno che si terrà il 6 dicembre presso la Sala Armatura in Via  Ragnini 4 alle ore 9, prevede l'intervento del Dott. Giorgio Di Munno  (Dirigente Squadra Mobile della Questura di Ancona), dell'Avvocato Paolo Cognini (ASGI), del giornalista Antonello Mangano.Per informazioni:UST CISL ANCONAVia Ragnini, 4 Ancona Tel. 071-2822201
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30/11/2011 Ferretti: terzo incontro sul rinnovo del contratto aziendale
Il 21 novembre ’11 presso la sede dell’associazione industriali di Forli si è tenuto il terzo incontro per la discussione sul rinnovo del contratto aziendale, nel corso del quale l’azienda ha confermato le notizie relative all’avanzamento del piano di conversione del debito in capitale da parte dei maggiori creditori coordinati da RBS.All’interno della compagine sembra che il fondo d’investimento americano Oaktree abbia manifestato particolare interesse sulle future prospettive aziendali.La FILCA, insieme a FILLEA e FENEAL, ha preso atto delle informazioni e rinviato ogni ulteriore considerazione al momento in cui si sarà perfezionata l’operazione, ed i contenuti della stessa saranno illustrati assieme agli obiettivi di sviluppo industriale del gruppo FERRETTI.Il confronto è poi continuato sui temi del rinnovo del contratto aziendale per tutte le sedi italiane del gruppo.La discussione si è sviluppata su tre gruppi di lavoro che hanno coinvolto tutte le strutture territoriali e le RSU:  primo gruppo -  il sistema di informazione e partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali, territoriali e nazionali, le regole per garantire trasparenza e regolarità nelle forniture di prestazioni professionali da parte di terzi, gli orari di lavoro normale-straordinario-flessibilità, vestiario e servizio mensa;secondo gruppo -  il recupero di alcune figure professionali in cantieri dove il ricorso alle esternalizzazioni è più alto e dove sono carenti alcune figure professionali programmando l’assunzione di giovani, la definizione dei profili professionali e dell’indennità di funzione omogenee per tutte le sedi;terzo gruppo - i nuovi criteri di valutazione per l’erogazione del premio di risultato per tutte le sedi del gruppo e la definizione del premio feriale.Il confronto si è sviluppato su tutti i punti, mentre per alcuni di essi sono emerse convergenze, ad esempio: il sistema di informazione, la fornitura del vestiario; su altri punti l’azienda pur concordando sulla opportunità di arrivare ad un’intesa ha proposto soluzioni che secondo nostro giudizio delle organizzazioni sindacali sono ancora insoddisfacenti rientrano fra questi: i criteri per i riconoscimenti della professionalità, gli orari di lavoro.Infine per la parte economica il confronto è ancora fermo ai criteri per il riconoscimento del premio di risultato ed in particolare sui temi della produttività e sul rispetto dei tempi che intercorrono tra l’inizio e la consegna al commerciale delle barche realizzate per il cliente.
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30/11/2011 Giovani immigrati chiedono la cittadinanza
L’Anolf di Macerata, associazione promossa dalla Cisl per le attività a favore degli immigrati, sta inviando una lettera ai Sindaci dei principali Comuni della Provincia di Macerata per chiedere che i rispettivi Consigli comunali approvino un ordine del giorno che faccia propria l’iniziativa “Riformate la legge sulla cittadinanza”Attraverso la sua associazione Anolf giovani, e insieme alla Cisl, l’Anolf ha promosso una campagna nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del riconoscimento, con legge del Parlamento, della cittadinanza italiana ai figli degli immigrati.Nati o cresciuti in Italia, questi ultimi sono equiparati, per diritti e doveri, ai loro genitori. Il loro appello è rivolto ad una legge che riconosca il diritto di cittadinanza per tutti i giovani nati sul territorio italiano, dando dignità e pari opportunità a coloro che saranno protagonisti nel futuro della società italiana.“Basta  ai giovani italiani con il foglio di via”- è il desiderio di decine di migliaia di giovani che aspettano la  nuova riforma della cittadinanza.
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29/11/2011 Rischio chiusura per due aziende a San Ginesio
Le Categorie dell'Artigianato di Cisl e Cgil esprimono preoccupazione per l'incertezza dei i 20 lavoratori delle aziende Tirabasso spa e Tnd srl di San Ginesio, aziende del settore tessile e artigiano con sede a Pian di Pieca (San Ginesio).Già da anni i lavoratori usufruiscono degli ammortizzatori sociali per coprire lunghi periodi di inattività. La situazione negli ultimi mesi si è però aggravata, tanto da rendere concreto il rischio di un taglio del 50% del personale.Dopo diversi incontri, i lavoratori e le organizzazioni sindacali  hanno sollecitato le aziende a presentare un piano di ristrutturazione che gli stessi titolari avevano sostenuto di voler mettere in campo. Al momento però non si ha alcun riscontro progettuale. Anche per questo, il 4 novembre scorso, è stato indetto uno sciopero di 4 ore al quale ha aderito la quasi totalità dei dipendenti.Le organizzazioni sindacali e i lavoratori continueranno a chiedere incontri e a sollecitare una soluzione. Soprattutto verso Confindustria, alla quale una delle due ditte è associata, e dalla quale il sindacato pretende  un impegno più forte a tutela dei posti di lavoro e per un percorso più chiaro.Serve però anche maggiore attenzione da parte delle istituzioni locali, invitate a vigilare e ad intervenire, non sottovalutando i rischi che deriverebbero dalla chiusura di queste due attività.«Nel contesto della realtà locale di Pian di Pieca - sostiene Andrea Luzi della Cisl Artigianato - la perdita di occupazione sarebbe una responsabilità  grave, in quanto impoverirebbe il tessuto produttivo locale generando una vera e propria emergenza sociale».
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29/11/2011 Contrastare la crisi investendo sul sociale
I servizi sociali non sono una voce di spesa, ma un investimento sul quale bisogna puntare specie in temi di crisi. Questo è quanto emerge dall’incontro pubblico che la Cisl e la Federazione dei pensionati hanno organizzato lunedì 28 novembre al Teatro Velluti di Corridonia.Lo spunto per parlare di welfare è offerto dal disegno di legge delega presentato quest’estate dal Governo sulla riforma del sistema fiscale e di assistenza sociale. Un provvedimento che mira a riordinare la spesa sociale italiana ma sul quale, secondo il Segretario generale dei pensionati di Macerata Dino Ottaviani «non possiamo nasconderci forti perplessità di fondo. Tagliare 20 miliardi di € dalla spesa per l’assistenza significa in pratica distruggere l’intero settore. Va bene riqualificare la spesa ma non tagliarla in modo lineare e indiscriminato». Secondo Ottaviani rimangono poi aperte tutte le questioni di fondo del welfare italiano, come la definizione dei livelli essenziali di assistenza, la compartecipazione egli utenti ai loro costi, la costituzione di un fondo nazionale per la non autosufficienza e la lotta alla povertà.Alcune ricette sono state proposte dal Prof. Emmanuele Pavolini, docente di Scienze politiche all’Università di Macerata. «Se si taglia nel welfare è necessario reinvestire almeno in parte sul lavoro delle donne e dei giovani, e quindi su politiche di conciliazione e formazione». Una risposta alle carenze del sistema pubblico può venire poi dal welfare bilaterale e di categoria.Resta indispensabile, secondo Pavolini, che i piccoli comuni si associno per gestire i servizi sociali. «Questo non significa disperdere il valore della municipalità e della rappresentanza, ma semplicemente rinunciare alcune competenze che comunque non si è in grado esercitare». Sulla non autosufficienza infine Pavolini sottolinea l’urgenza di rivedere l’indennità di accompagnamento, sulla quale si spende tantissimo (9 miliardi di €) e che deve essere differenziata in base alla gravità della disabilità e al reddito del richiedente.Proprio sulla non autosufficienza l’Assessore regionale alle politiche sociali Luca Marconi ha confermato l’intenzione della Regione Marche di confermare l’apposito Fondo regionale. «Dal 2009 ad oggi la Regione ha messo 8 milioni di € l’anno per la non autosufficienza. Ora che il Governo ha eliminato il Fondo nazionale, la Regione conferma il suo Fondo, impegnandosi anzi ad aumentarlo di un milione per il 2012 e, forse, di un altro milione per il 2013». Sulle sfide che attendono la Cisl ha concluso il Segretario generale Marco Ferracuti per il quale «è importante non scardinare un sistema sociale che finora ha dato risposte. Soprattutto è inaccettabile l’equazione per cui a meno risorse devono corrispondere tagli dei servizi».Gli Enti locali devono lottare per eliminare sprechi e soprattutto contrastare l’evasione fiscale, istituendo i Consigli tributari locali. «Soprattutto però - conclude Ferracuti - i servizi sociali vanno amministrati creando Aziende pubbliche che aggreghino più comuni e che gestiscano una filiera più lunga di servizi, creando massa critica e sinergie»http://www.youtube.com/watch?v=YCzYbZa3eMk
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29/11/2011 Eliminare gli sprechi dei Comuni
28/11/2011 - Conferenza stampa Cgil Cisl Uil Ancona per la presentazione delle linee guida sulla contrattazione dei bilanci di previsione dei Comuni per l'anno 2012Il documento unitario contente le Linee guida
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26/11/2011 Presentato a Pesaro il documento per il confronto con gli enti locali
E’stato presentato nella sede Cisl di Pesaro il documento unitario per il confronto con gli enti locali sui bilanci preventivi 2012.“Il  2011 ci preoccupa perché si è registrato un incremento della cassa integrazione e dei licenziamenti rispetto allo scorso anno – spiega il Segretario della Cisl di Pesaro – Urbino Sauro Rossi - a questo si aggiunga la stretta creditizia per le piccole imprese  e le difficoltà economiche che vivono le famiglie. In queste condizioni la domanda di sostegno e assistenza cresce, mentre le risorse per gli enti locali diminuiscono  a causa dei tagli da parte del Governo”.Cgil – Cisl - Uil chiedono  agli enti locali di salvaguardare  la spesa sociale ed educativa ed il sostegno alle persone in difficoltà, confermando i Fondi anticrisi, e valutando la possibilità che venga utilizzato l’isee attualizzato per l’accesso prestazioni sociali di lavoratrici e lavoratori in difficoltà.“In questa situazione di emergenza è necessario  – continua Rossi -  che i comunirazionalizzino la spesa, eliminando gli sprechi attraverso la gestione associata di servizi e funzioni tra Comuni,  riducendo le consulenze esterne e valorizzando il personale interno.”I sindacati sono disposti anche a ricorrere all’aumento dell’irpef , salvaguardando però i redditi medio bassi, e ad introdurre la tassa di soggiorno qualora le amministrazioni abbiamo dimostrato  un impegno serio nel aver attivato tutte le misure necessarie per qualificare la spesa  e abbiano adottato scelte concrete  per combattere l’evasione fiscale. “Chiediamo – spiegano la segretaria della Cgil Simona Ricci e il segretario della Uil Riccardo Morbidelli -   un Patto antievasione da sottoscrivere  a livello della Conferenza provinciali delle  Autonomie locali che preveda anche  l’istituzione di un consiglio tributario per segnalare agli organi competenti eventuali situazioni di evasione fiscale”.
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25/11/2011 Che nessuno sia solo - questo facciamo, questo chiediamo
La crisi economica e finanziaria che ha subito un’accentuazione con rischi notevoli per il nostro paese, e con evidenti ripercussioni sul lavoro e sulle famiglie, la situazione politica estremamente articolata e complessa, il ruolo centrale che possono assumere le parti sociali, la necessità di agire anche a livello regionale e locale per tutelare il lavoro, ridefinire il welfare, garantire una equa partecipazione ai sacrifici (“chi ha di più contribuisca di più”), impongono un impegno straordinario della nostra Cisl a tutti i livelli.Per mettere in evidenza le posizioni Cisl sullo scenario nazionale e avanzare proposte per rilanciare l’azione sindacale nella nostra regione, nei nostri territori, nelle aziende marchigiane, è indetta una Manifestazione regionale SABATO 3 Dicembre 2011 PRESSO IL TEATRO DELLE MUSE di ANCONA, con inizio alle ore 9,30“CHE NESSUNO SIA SOLO - QUESTO FACCIAMO, QUESTO CHIEDIAMO” sono le parole chiave della manifestazione; esse danno il senso di una priorità che per la Cisl è rappresentata dalle persone – “Che nessuno sia solo” -, ed al contempo della necessità che alle proposte e alla rivendicazione di politiche a tutela del lavoro e della coesione sociale - “questo chiediamo” -, venga messo in campo dalla Cisl anche un protagonismo che valorizzi l’azione autonoma del sindacato per promuovere il lavoro e riallestire il sociale – “questo facciamo” -.Credo non sfugga a nessuno la necessità di un impegno straordinario dell’organizzazione per la piena riuscita dell’iniziativa. Saranno presenti il Segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini, l’economista Alberto Berrini e saranno invitate a partecipare all’iniziativa le istituzioni regionali, soggetti imprenditoriali, organi di stampa.Vi invitiamo ad attivarvi fin da subito, per far partecipare ad Ancona il maggior numero possibile di delegati e iscritti.Nella certezza dell’impegno di ognuno di noi, vi saluto cordialmente.Il Segretario Generale(Stefano Mastrovincenzo)
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24/11/2011 Rinviata l'approvazione del Piano socio sanitario
Il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca ha incontrato ieri i Segretari regionali confederali, dei pensionati e del pubblico impiego di  Cgil Cisl e Uil. Al centro del vertice l'approvazione del Piano socio sanitario regionale, il contenuto del quale era stato criticato nei giorni scorsi dai sindacati.Il Presidente della Giunta ha confermato che il governo regionale, dopo aver accorpato le 13 Zone territoriali in 5 Aree vaste con la legge 17 del 1 agosto scorso,  non vuole proporre  un’altra modifica dell’assetto organizzativo della sanità marchigiana.  In altre parole non sono in vista né la costituzione di nuove aree vaste (neanche la montana) né l’attribuzione alle Aree Vaste stesse della personalità giuridica.L'Assessore alla salute Mezzolani e il Presidente della quinta Commissione Consiliare Comi hanno poi presentato una lunga serie di emendamenti al Piano, molti dei quali recepiscono alcuni dei punti critici evidenziati da Cgil Cisl e Uil nel loro documento.  In particolare sono stati rimossi i riferimenti alla divisione tra Area vasta ospedaliera e Area vasta territoriale, vivacemente contestati nei giorni scorsi dai sindacati.La Regione ha anche assicurato che la copertura del turn over, ossia la sostituzione degli operatori che andranno in pensione, sarà prevista al 70% e non al 50%, come precedentemente scritto nel Piano. Questo a garanzia dei livelli di qualità dei servizi e e delle condizioni di lavoro degli operatori, alle prese con un disagio sempre più forte. In una nota il Segretario generale Cisl Mastrovincenzo esprime apprezzamento per «l'intenzione della Regione Marche di ripristinare un assiduo e corretto metodo di relazioni, e per alcune delle modifiche apportate nel senso delle osservazioni da noi proposte. Abbiamo anche ribadito in modo chiaro di considerare il Piano un documento descrittivo, che si limita all'indicazione di obiettivi di riorganizzazione, senza prefigurare azioni concrete né tempi precisi per la loro realizzazione e per il superamento delle principali criticità del sistema».Il pallino torna ora nelle mani della quinta Commissione. Il Presidente Comi  si è impegnato a rinviare l’approvazione del Piano in Commissione, originarimente prevista per la giornata di oggi, per ulteriori verifiche ed approfondimenti. Regione e Sindacati si incontreranno di nuovo la settimana prossima.
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24/11/2011 Convegno: “Famiglie, consumi e stili di vita”
Prosegue l’impegno delle associazioni e delle organizzazioni di ispirazioni cristiana, tra le quali la Cisl e l’Anolf, con un secondo appuntamento dal tema  “Famiglie, consumi e stili di vita”  che si svolgerà a Pesaro, presso la sala del consiglio comunale alle ore 17.30, il 6 dicembre prossimo  e vedrà la partecipazione di Natale Brescianini Priore Eremo di Monte Giove, Luigi Ceccarini Università degli Studi di Urbino, Mario Mastriforti Presidente Cooperativa Campo Base e Michele Ricci Presidente Mcl Pesaro – Urbino.
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23/11/2011 Fiat disdetta gli accordi sindacali
FIAT: BONANNI, PRONTI A CONTRATTO NAZIONALE AUTOReggio Calabria, 22 novembre 2011. - (Adnkronos) - ''Lo sanno tutti che la Fiat ha fatto una scelta autonoma di non aderire piu' a Confindustria e quindi chiedera' a noi di fare un contratto nazionale dell'auto, e noi lo faremo. Con regole nazionali che valgono per tutti gli stabilimenti e regole aziendali specifiche in modo di avere accordi che si adattino alle realta' dei vari territori''. Lo ha detto il segretario della Cisl Raffaele Bonanni, arrivando a Reggio Calabria per partecipare all'iniziativa sulla legalita' e il bene comune.Il sindacalista ha ipotizzato un accordo per la Fiat simile a quello delle Poste o l'Enel, che hanno un contratto nazionale per aziende grandi e poi hanno stretto accordi aziendali a livello territoriale. ''A noi -ha aggiunto Bonanni- interessa quali garanzie occupazionali ci danno. Qual e' il salario e se le norme del nuovo contratto nazionale si discostano o no dal contratto nazionale di tutti i metalmeccanici''.      (Ink/Ct/Adnkronos) 22-NOV-11 11:41FIAT: FARINA (FIM-CISL), CONTRATTO UNICO PER TRATTAMENTI UGUALI PER TUTTI 'POMIGLIANO POTRA' ESSERE MODELLO MA NON RIPETIZIONE AUTOMATICA' Roma, 22 nov. - (Adnkronos) - "Dobbiamo prendere atto che oggi all'interno del mondo Fiat esistono trattamenti diversi a seguito anche degli accordi di Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco, quindi c'e' l'esigenza di fare un contratto unico che assicuri trattamenti comuni a tutti i lavoratori''. A dirlo e' Giuseppe Farina, segretario generale della Fim-Cisl, ospite della trasmissione 'Prima di tutto' su Radio1"Per quello che noi pensiamo la disdetta vale dal momento in cui scadono i contratti, quindi noi ora abbiamo l'impegno a fare un contratto Fiat per tutto il gruppo, - ha spiegato Farina - l'accordo sara' un contratto Fiat valido per tutti, ma non sara' la ripetizione automatica del contratto di Pomigliano''. Farina ha ribadito che l'accordo di Pomigliano e' ''pienamente legittimo, perche' e' stato certificato che non c'e' stata alcuna violazione di diritti ma di uno scambio tra flessibilita' e salario e occupazione''. Dunque secondo Farina il contratto Pomigliano ''potra' essere usato come modello, ma non come ripetizione automatica perche' parliamo di un accordo di gruppo che mette assieme diverse esigenze produttive: ci sara' una base che fara' riferimento alla maggiore flessibilita', alla lotta all'assenteismo e all'esigibilita' degli accordi, poi le implementazioni dovranno tener conto delle specificita' dei diversi stabilimenti''      (Sec-Cim/Ct/Adnkronos) 22-NOV-11 09:37FIAT: FARINA, DISDETTA ERA ATTESA, FAREMO BUON CONTRATTO  - LA FIOM PRENDA ATTO CHE HA PERSO E COLGA OPPORTUNITA'   (ANSA) - TORINO, 21 novembre 2011 - ''E' una decisione attesa dal momento in cui la Fiat ci ha comunicato l'uscita dal sistema confindustriale e quindi dal contratto dei metalmeccanici. A noi non e' piaciuta ma ne abbiamo preso atto, adesso si pone il problema di creare un contratto unico che uniformi i trattamenti per tutti i dipendenti del gruppo''. Lo afferma Giuseppe Farina, segretario generale della Fim, a proposito della disdetta di tutti gli accordi sindacati da parte del Lingotto.    ''Avremmo preferito - aggiunge - mantenere la Fiat nel sistema, ma d'altra parte e' una scelta praticata in tutte le industrie mondiali dell'auto. Lo fanno ad esempio i tedeschi dell'Ig Metal alla Volkswagen''. Secondo Farina, ''non c'e alcun automatismo nell'estensione del contratto di Pomigliano anche se la base sono gli accordi gia' fatti: una maggiore disponibilita' a straordinari e turnistiche, la riduzione dell'assenteismo e l'esigibilita' degli accordi sindacali sono le tre condizioni a cui la Fiat lega l'intero progetto Fabbrica Italia. Verranno riproposte ma potranno trovare adattabilita' diverse visto che interesseranno anche i lavoratori di Fiat Industrial''.    ''Credo - dice ancora Farina - che il contratto che faremo sara' positivo con incrementi salariali, sara' perfino migliore di quello dei metalmeccanici. Il punto dolente e' che se la Fiom non firmera' restera' fuori e non potra' rappresentare i lavoratori, ma questa e' una conseguenza dello Statuto dei lavoratori e dell'ostinazione della Fiom a non prendere atto che le sue battaglie sono state perdute sia sui tavoli sindacali sia nelle aule dei tribunali. Dovrebbe cogliere questa opportunita', spero che la colga''. (ANSA)
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22/11/2011 Corso di formazione per estetiste e parrucchieri
Sono aperte le iscrizioni alla Scuola professionale per estetiste e parrucchieri, corso di qualifica di primo livello e specializzazione.Il corso è organizzato dallo IAL Marche, Centro Formazione Professionale di Macerata.Per informazioni contattaci allo 0733-240171, Via dei Velini 52 Macerata  macerata@ialmarche.it PER VEDERE IL VIDEO CLICCA QUI OPPURE VAI AL SITO IALMARCHE
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22/11/2011 Corso di formazione fiscale e tributario gratuito
Il Caf di Macerata organizza un corso di formazione fiscale e tributario gratuito  finalizzato ad eventuale assunzione. Requisiti richiesti:- diploma e/o laurea a indirizzo tecnico-economico; - disponibilità agli spostamenti; - flessibilità di orario; - conoscenza informatica.È richiesta la disponibilità a partecipare alle varie fasi del corso di formazione della durata di 120 ORE.Le adesioni, attraverso invio curriculum, dovranno pervenire entro e non oltre il 30 NOVEMBRE 2011Possono essere recapitate  a mano, o inviate a mezzo posta alla sede del CAF CISL di Macerata in Via G. Valenti 27/35 o via Fax allo 0733/4075252 presso sede CAF CISL di Macerata, o via mail al seguente al seguente indirizzo: amministrazione@cesem.itPer informazioni contattare il seguente numero: 0733/4075254
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22/11/2011 Per-Corso Fiscale e Tributario gratuito
Il CAF DI Ancona organizza un per-corso fiscale e tributario gratuito finalizzato ad eventuale assunzione. Requisiti richiesti:Diploma e/o laurea a indirizzo tecnico-economico E' richiesta la disponibilità a partecipare alle varie fasi del corso di formazione della durata di 120 ORE. Le adesioni, attraverso invio curriculum, dovranno pervenire entro e non oltre il 30 NOVEMBRE 2011 a mano, mezzo posta o via Fax 071/2141002 presso sede CAF CISL di Ancona, Via Saracini, 42 Tel.071/43934 o via e-mail al seguente indirizzo caaf@ancona.cisl.it
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21/11/2011 Contributi in favore della famiglia
Contributi in favore della famiglia Un aiuto alle famiglie numerose, alle donne in stato di gravidanza, alle ragazze madri e alle donne che hanno stipulato polizze assicurative come casalinghe. Scadenza 15 dicembre 2011 Il Comune di Ancona assegna contributi, derivanti da stanziamenti regionali e da cofinanziamento comunale, alle famiglie numerose, alle donne in stato di gravidanza,  alle ragazze madri e alle donne che hanno stipulato polizze assicurative per le casalinghe. Possono presentare domanda tutti i cittadini residenti nel Comune di Ancona al momento della presentazione della domanda e dalla data del 1° gennaio 2011, italiani, comunitari (in possesso di attestazione di iscrizione anagrafica) o extracomunitari (in possesso di permesso di soggiorno o di carta di soggiorno / permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo).Leggi il bando e scarica la domanda dal sito del Comune  di Ancona
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21/11/2011 Giovani senza lavoro
Il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti interverrà al Convegno organizzato dalla Confartigianato martedi 22 novembre ore 21.00 al Teatro Lauro Rossi sul tema del futuro professionale dei giovani
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21/11/2011 Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne25 Novembre 2011Tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi, le organizzazioni internationali e le ONG ad organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno.In Italia istituzioni e vari enti celebrano questa giornata celebrata in ricordo delle tre sorelle Mirabal, deportate, violentate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica dominicana, attraverso iniziative politiche e culturali."E' un appuntamento - dichiara, Liliana Ocmin, Segretario confederale della Cisl in vista della celebrazione - che con il passare degli anni non solo conserva vivido il suo messaggio smentendo ogni forma di mera ritualità, ma rafforza la propria azione di richiamo e di stimolo ponendosi come passaggio fondamentale per una rilettura concreta della situazione mondiale in tema di diritti e libertà delle donne. Come ci ricorda l'Agenzia UN Women, sebbene ci siano stati notevoli progressi nelle politiche nazionali volte a ridurre la violenza sulle donne, più di cento Paesi sono privi ancora di una legislazione specifica contro la violenza domestica e più del 70 % delle donne nel mondo sono state vittime nel corso della loro vita di violenza fisica o sessuale da parte di uomini. La violenza, inoltre, influendo negativamente sui risultati scolastici delle donne, sulle loro capacità di successo lavorativo e sulla loro vita pubblica, allontana progressivamente le società dal conseguimento del rispetto dei principi di uguaglianza e pari opportunità. Quest'anno, la CSI, Confederazione del Sindacato Internazionale, per l'occasione, dedica un'attenzione speciale alla condizione delle donne nella Repubblica Democratica del Congo: il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione ha registrato 17.500 casi di violenza nel 2009 in tutto il Paese e più di 9.000 casi nel 2010 nelle sole aree a Nord e a Sud della provincia di Kivu. Come Cisl, condividiamo e riteniamo importante questa iniziativa perché l'entità e la crudeltà della violenza in questa parte del mondo, come in altre parti, richiedono la solidarietà di tutto il movimento sindacale. Anche in Italia, nonostante la recente introduzione di norme più rigorose, i casi di violenza e discriminazione permangono numerosi. Per quanto detto, seppur nella consapevolezza di aver percorso un altro tratto di strada insieme nella giusta direzione, non possiamo abbassare la guardia, anzi i risultati positivi raggiunti ci incoraggiano sempre di più ad andare avanti nel nostro impegno quotidiano rendendolo spesso straordinario. Il Manifesto che abbiamo elaborato quest'anno vuole rappresentare proprio questa nostra continuità d'azione nel solco delle indicazioni contenute nella "Piattaforma Cisl sulla prevenzione della violenza sulle donne e i minori". Restiamo convinte che la violenza non può essere considerata solo un problema di ordine pubblico, ma, come ha suggerito il Presidente della Repubblica in più di un'occasione, "ai necessari interventi di tipo repressivo, da esercitare con rigore e senza indulgenza, si debbono affiancare azioni concrete per diffondere, in primo luogo nella scuola e nella società civile, una concezione della donna che rispetti la sua dignità di persona e si opponga a volgari visioni di stampo meramente consumistico spesso veicolate anche dal linguaggio dei media e della pubblicità. Solo così sarà possibile creare una cultura di autentico rispetto nei confronti delle donne." Per fare questo è necessario il concorso di tutte le forze sociali. Per quanto ci riguarda confermiamo il nostro impegno che, a partire dai luoghi di lavoro, sarà, come sempre, a tutto campo".
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19/11/2011 Piano sanitario, i sindacati chiedono certezze
Il Piano socio sanitario regionale è un generico programma d'intenti, che non chiarisce azioni, tempi e risorse per raggiungere i risultati che si prefissa. Questa è l'opinione che i Segretari generali di Cgil Cisl e Uil, Gianni Venturi, Stefano Mastrovincenzo e Graziano Fioretti hanno espresso in un documento unitario presentato alla Regione Marche. In sintesi sono due  i punti critici. La previsione di  due reti, una  territoriale e una ospedaliera all'interno di ogni Area Vasta, ciascuna con la propria direzione, ripristina la centralità degli ospedali  a discapito dei servizi territoriali, sguarnendo di personale questi ultimi - anche in forza della norma che permette di sostituire la metà del personale che va in pensione - e pregiudicando la possibilità di una vera integrazione socio sanitaria.Dal piano poi deriva il rischio di una "privatizzazione indotta dei costi" sia per quanto riguarda la spesa per gli investimenti per i quali sempre di più si ricorrerà ai finanziamenti su progetti di privati, sia per le funzioni territoriali, che se affidate a privati costeranno sempre di più, con l'aumento dei ticket sanitari sulle famiglie già provate dalla crisi.I sindacati chiedono quindi che il Piano socio sanitario esprima obiettivi più dettagliati, con risorse, progetti e una tempistica meglio definita. In alternativa, se questo compito verrà delegato alle Aree Vaste, pretendono che a queste ultime venga attribuita la personalità giuridica, in modo tale da poter realizzare una concertazione effettiva e reale a tutti i livelli territoriali, sia di Area Vasta che di Distretto.In ogni caso Cgil Cisl e Uil chiedono che il confronto sul Piano venga allargato anche alla presenza del Presidente della Regione Gian Mario Spacca, con il quale, su questo tema, è in agenda un incontro per mercoledi mattina.
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17/11/2011 Scuola: Personale ATA - Graduatorie di 3ª fascia
Personale ATA. Graduatorie di 3ª fascia: emanato il Decreto. Scadenza domande: 15 dicembreIl MIUR ha emanato il Decreto Ministeriale n. 104 del 10.11.2011 con il quale si costituiranno le nuove graduatorie in oggetto per il conferimento di supplenze al personale ATA statale degli istituti e scuole di ogni ordine e grado di istruzione per gli anni scolastici 2011/12, 2012/13 e 2013/14.Per informazioni, consulenza e compilazione delle domande:
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16/11/2011 Il difficile rapporto tra mondo del lavoro e giovani
Articolo di Paolo Santini Segretario Generale della Cisl di Ancona apparso su Il Messaggero del 16/11/2011
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16/11/2011 Fim – Cisl : conclusa l’assemblea organizzativa Nazionale
Si è conclusa l’assemblea organizzativa della Fim Cisl Nazionale tenutasi a Pesaro che ha visto la partecipazione di circa 350 tra dirigenti e delegati del sindacato dei metalmeccanici  che si sono interrogati su come la crisi ha cambiato il mondo del lavoro e quello sindacale.Ai lavori ha partecipato anche il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni, che approfittando dell’occasione ha incontrato la dirigenza pesarese.“Siamo molto soddisfatti – afferma il Segretario della Fim Cisl Pesaro, Leonardo Bartolucci – per la qualità dei lavori della nostra assemblea,  e anche perché la nostra categoria  con le sue idee riformatrici è  in grado di favorire quel cambiamento, anche organizzativo, di cui necessita tutto il sindacato confederale per affrontare le sfide di un futuro che cambia velocemente.Al centro del dibattito  è stata posta la figura  del delegato, un protagonista che ogni giorno si spende nelle fabbriche che con la sua attività sindacale  si mette a servizio dei lavoratori  ma che ha bisogno di nuovi strumenti per farlo. “Mi riferisco – continua Bartolucci – alla formazione da dare ai delegati nel rapporto con le imprese, la realizzazione di un livello comunicativo in azienda e soprattutto veicolare le informazioni anche con il web per tenere insieme i lavoratori, magari quelli più giovani non più abituati alle assemblee e il mondo impiegatizio”.La Fim Cisl di Pesaro viene da diversi anni di crescita di iscritti e ha raggiunto il suo massimo storico arrivando a quota 2002 iscritti. Questo – conclude Bartolucci – ci responsabilizza, perché sa da un lato è un buon riconoscimento, dall’altro ci spinge ad analizzare i nuovi bisogni su cui intraprendere un lavoro di miglioramento
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15/11/2011 Personale ATA, è uscito il Decreto
E' uscito il Decreto per il rinnovo e nuovo inserimento nella Graduatoria di 3^ Fascia del Personale A.T.A., la cui scadenza è fissata per il 15 Dicembre 2011.Presso gli Uffici della Cisl Scuola Macerata,  da giovedì, sono a disposizione i modelli e saremo operativi per la compilazione di tale domanda.Per coloro che devono RINNOVARE la vecchia domanda, ricordiamo di portare il modello del 2008, più eventuali servizi e/o titoli acquisiti.Infine ricordiamo che per mercoledì 23/11/11, è previsto il prossimo calendario di convocazione del Personale A.T.A., di cui al momento non sappiamo quanti posti sono disponibili.
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13/11/2011 L’azienda Artic di Montelabbate verrà chiusa
La Clabo group non ha intenzione di tornare sui suoi passi e procede con la messa in mobilità di 27 su 54 dipendenti dell’Artic e la conseguente  chiusura del sito produttivo di Montelabbate. Nell’incontro avuto presso la sede di Confindustria di Ancona  il management della Clabo group,  ha ribadito, infatti,  l’esubero in totale di 73 dipendenti e ha deciso, nonostante la contrarietà dei sindacati,  di chiudere lo stabilimento nel Pesarese  e trasferire i lavoratori non licenziati a Jesi. “Il prezzo maggiore lo pagano i lavoratori di Montelabbate – spiega la Filca Cisl – è una scelta miope, fatta nella logica di riduzione dei costi, con la consapevolezza che produrrà una riduzione dell’efficienza. La scelta di chiudere lo stabilimento di Montelabbate non risanerà i problemi finanziari della Clabo, anzi  si perde così  un significativo sito produttivo, marchio leader nell’arredo bar,  che ha raggiunto elevati standard  e che, difficilmente, con i tagli che si vogliono attuare  manterrà gli stessi livelli nella produzione.” I sindacati non sono  convinti delle spiegazioni fornite dal management. “La verità emersa dall’incontro, spiegano ancora i rappresentanti della  Filca Cisl a nostro avviso, è invece quella di una volontà predeterminata e scaturita da una parte del nuovo gruppo dirigente che, come ha già fatto altrove, si vuole liberare in fretta anche del sito di Montelabbate.” Ci chiediamo  perché, visto che l’Artic non è più strategica per la Clabo group , la direzione aziendale non la collochi  sul mercato per vedere se qualche investitore o gruppo industriale sia interessato all’acquisto? Così si potrebbe risanare parte del debito  e ridurre i costi “insostenibili” per il mantenimento del sito.  I sindacati chiedono alla Clabo di ritirare la procedura di mobilità e di ripensare seriamente al futuro  dell’ Artic.    
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11/11/2011 I lavoratori della Best incontrano Bonanni
In mattinata una delegazione dei dipendenti Cisl della Best, guidata dai Segretari generali della Cisl di Macerata Marco Ferracuti e della Fim (metalmeccanici) Cisl Rocco Gravina, ha incontrato il Segretario Nazionale Raffaele Bonanni, presente a Pesaro per l'Assemblea organizzativa della Federazione dei metalmeccanici della Cisl.Da Bonanni, visibilmente colpito dai contorni della vicenda, i lavoratori hanno ottenuto l'impegno delle Segreterie nazionali della CISL e della FIM a sostenere questa difficile vertenza, mettendo a disposizione della Cisl di Macerata tutta l'assistenza necessaria, non solo dal punto di vista sindacale ma anche legale. Nel frattempo la trattativa prosegue con tempi serrati. Dopo l'incontro di ieri pomeriggio in Regione - terminato con l'impegno assunto dell'A.D. Roberto Leo a tentare la cessione dello stabilimento, ad integrare il trattamento di Cig straordinaria e a prevedere incentivi per la mobilità e per la ricollocazione dei dipendenti presso altre aziende - la trattativa proseguirà lunedì 14, con un incontro in Confindustria ad Ancona. Una trattativa delicata resa ancora più difficile dalla comprovata inaffidabilità dell'azienda. «Abbiamo intenzione di valutare attentamente il comportamento dell'azienda anche dal punto di vista legale - sostiene Marco Ferracuti - per verificare se siano state violate specifiche disposizioni di legge». «Già il fatto di aver portato via i macchinari  in un modo così vigliacco è grave in quanto lede profondamente la dignità dei lavoratori  e diminuisce le possibilità di cedere lo stabilimento ad altre imprese, eventualmente interessate a riprendere una produzione in attivo. A maggior ragione - conclude Ferracuti -  colpiscono la dignità e la responsabilità dei lavoratori della Best, ai quali è stato anche impedito di rientrare per ritirare i loro averi, rimasti negli armadietti dello stabilimento. Una comportamento provocatorio ed esasperante, che poteva anche generare episodi di violenza». Ancora una volta i lavoratori hanno dimostrato maggiore senso di responsabilità dei loro datori di lavoro.http://www.youtube.com/watch?v=ZJvMe1pE2rs&feature=feedu
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11/11/2011 Adiconsum in piazza a Macerata
Mercoledi 16 novembre l'Adiconsum è in P.zza Garibaldi a Macerata con il TV DIGITAL EXHIBITION. Uno stand itinerante, completamente attrezzato con televisori HD/3D, Decoder terrestri e satellitari funzionanti, collegati a parabola e antenna, anche di più marche grazie alla collaborazione di Anitec (Associazione industrie informatica, TLC ed elettronica di consumo). I consumatori visitando lo stand potranno chiedere agli esperti di Adiconsum, informazioni sulla scelta dei decoder e dei televisori, dei vari apparati, dei problemi legati alla ricezione e all'impiantistica e riceveranno pubblicazioni sull'argomento. All'iniziativa aderiscono anche il Comune e la Provincia di Macerata    
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07/11/2011 Prosegue la protesta dei dipendenti Best
Prosegue la mobilitazione dei 126 lavoratori della Best, la storica azienda di Montefano che produce motori delle cappe aspiranti per cucine domestiche. Davanti ai cancelli della fabbrica è stato organizzato un presidio permanente per protestare contro l’intenzione dei vertici dell’azienda, che fanno capo alla società americana Nortek, di avviare la procedura di mobilità per tutti i lavoratori del sito di Montefano. Nella notte tra il 2 e il 3 novembre la proprietà decideva di chiudere lo stabilimento cambiando le serrature, portando via i macchinari e avvisando fornitori e sindacati che dal 4 novembre l’unico sito produttivo di riferimento sarebbe stato quello polacco. Fulminea accelerazione di una vicenda iniziata questa estate, quando la Nortek aveva avanzato un piano industriale per ridimensionare il sito di Montefano. Ma nessuno aveva mai parlato di chiusura. Di “saccheggio industriale” parla il Segretario generale dei metalmeccanici Cisl di Macerata, Rocco Gravina, per il quale «si tratta di un atto inaccettabile; per settimane abbiamo sollecitato l’azienda ad entrare nel merito del piano di riorganizzazione e definire i tempi di attuazione. Sembrava che ci fosse la disponibilità a trovare soluzioni diverse. Si è preferito invece smantellare Montefano in modo a dir poco vile e becero».«Neppure nelle vertenze più dure si era mai arrivati a tanto»  afferma il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti. «In un territorio già martoriato dalla crisi, perdere altri 126 posti di lavoro sarebbe un colpo duro».Secondo Ferracuti «colpisce in particolare la ferocia e la viltà di un management senza scrupoli». Un comportamento stigmatizzato in queste ore da tutte le istituzioni locali. Ma non da Confindustria, che i sindacati hanno incontrato giovedì pomeriggio, senza peraltro riuscire a trovare un punto di partenza comune per affrontare questa vertenza.Nel frattempo la Cisl ha dato mandato ai suoi legali di attivarsi e studiare il caso. «Vogliamo verificare - afferma Ferracuti – se oltre alle più elementari regole etiche e morali, siano state violate anche specifiche disposizioni di legge. In ogni caso utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per tutelare i lavoratori, defraudati e feriti nella loro dignità».Lunedì pomeriggio alle 18.30 è previsto un incontro in Regione con l’Assessorato al lavoro per cercare una soluzione ad una vicenda che, oltre a colpire duramente tanti lavoratori e le loro famiglie, rischia di aprire un precedente pericoloso e inaccettabile nella storia delle relazioni industriali del territorio maceratese.
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06/11/2011 La Fim in Azienda… con te!
Nei giorni 9-10-11 novembre si terrà a Pesaro la XIII Assemblea Organizzativa della Fim – Cisl dal titolo “la Fim in Azienda …con te!"Il programma prevede tre giorni di lavori che saranno conclusi  dagli interventi del Segretario Generale Cisl Raffaele Bonanni e del Segretario Generale Fim Giuseppe Farina.XIII-AssembleaOrganizzativa-Invito
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03/11/2011 «Liberiamo energie al servizio del lavoro»
La lettera di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della Cisl Marche,  con una dichiarazione sull'attuale situazione del mercato del lavoro marchigiano, pubblicata martedì 1 novembre su  "Offerte di lavoro Marche", il  nuovo inserto del Corriere Adriatico sul lavoro.
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02/11/2011 Conferenza stampa sulla crisi nel settore metalmeccanico
ANSA/ CRISI: CISL, CRESCE MOBILITA', 29% GIOVANI DISOCCUPATI SANTINI, NON SI VEDONO VIE D'USCITA, SERVE CAMBIO DI PASSO (ANSA) - ANCONA, 3 NOV - Cassa integrazione ordinaria sostanzialmente costante, Cig straordinaria in progressivo aumento, 69 procedure di mobilita' aperte nel primo semestre del 2011, per un totale di 1.865 lavoratori coinvolti, contro i 1.643 dello scorso anno. Quelli resi noti oggi da Cisl e Fim-Cisl di Ancona ''non sono dati che facciano pensare a una ripresa economica'' ha detto Paolo Santini, segretario provinciale della Cisl. Anzi, dimostrano che ''Ancona e' in particolare difficolta', anche rispetto alle altre province''. Dei lavoratori in mobilita' 878 sono occupati nel settore manifatturiero (339 a Ancona, 149 a Senigallia, 267 a Jesi e 123 a Fabriano). Quanto alla cassa integrazione, al 30 settembre in totale era salita a 930.198 ore rispetto alle 744.205 del 2010. Nel dettaglio, la Cig ordinaria ha fatto segnare una lieve e fisiologica diminuzione (227.080 ore contro 256.160), mentre la cassa straordinaria ha subito un'impennata (438.332 contro 303.397 ore). In forte aumento anche la cassa integrazione in deroga (264.786), soprattutto per gli operai (da 118 mila a 216 mila ore), mentre per gli impiegati e' diminuita (da 66.087 a 48.746 ore). Cisl e Fim sono consapevoli che ''al momento non ci sono ricette per far uscire dalla crisi un sistema economico disorientato come il nostro'', ma chiedono alla politica ''un cambio di marcia sia a livello nazionale ma anche a livello locale''. Per la Cisl, ha sintetizzato Santini, e' importante ''favorire reti d'impresa, sostenere nei mercati internazionali le imprese manifatturiere, investire su conoscenza, innovazione e ricerca, facilitare le assunzioni di giovani per produrre innovazione e dare speranza per i futuro''. Ancora piu' pesanti appaiono i dati sul lavoro dei giovani: disoccupazione giovanile al 29%, 13 mila Neet (ragazzi che non studiano e non lavorano), solo 339 su 1.097 contratti di apprendistato trasformati in contratti a tempo indeterminato. Anche ad Ancona, ha lamentato Santini, che ha citato l'esempio positivo dei contratti d'apprendistato di alta professionalita' varati in altre regioni, ''manca una filiera che possa collegare i giovani alle aziende attraverso l'universita', ed e' sempre difficile far dialogare imprese e scuola''. A risentire della crisi e' in particolare il settore metalmeccanico, per il quale la Fim, unitamente alle altre sigle, ha firmato negli ultimi anni centinaia di accordi per cassa integrazione, mobilita' e pensionamenti volontari. Molte le situazioni problematiche: dalla Antonio Merloni (1.300 addetti nelle Marche e 150 aziende dell'indotto) all'Elica (1.200 addetti, 180 in mobilita' di cui 110 usciti tra esodi volontari e prepensionamenti); dalla Pieralisi Maip (280 addetti di cui 35 in uscita volontaria o pensionabili) alla Fincantieri (580 addetti con 169 esuberi dichiarati dall'azienda e 1.500 lavoratori dell'indotto). Per la Fincantieri si attende l'esito dell'incontro del 9 novembre al ministero dello Sviluppo economico. Per superare l'impasse, ha chiosato Andrea Cocco, segretario provinciale Fim Cisl, ''occorrono progetti di riqualificazione industriale delle tre aree (Jesi, Fabriano, Ancona) in cui e' suddiviso il territorio, accompagnati da una formazione mirata dei lavoratori finalizzata al loro concreto reimpiego. Anche il sistema creditizio dovrebbe allentare i propri vincoli, sostenendo non solo le grandi imprese ma anche artigiani e piccole realta'''.(ANSA).Vedi la rassegna stampa:Articolo Corriere AdriaticoArticolo Il Resto del CarlinoArticolo il Messaggero03-NOV-11 14:29
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02/11/2011 Nuovo incontro con la Clabo
Il 3 Novembre si svolgerà l'incontro tra le RSU delle Organizzazioni Sindacali di categoriacon la direzione aziendale e il management della Clabo Group. Nonostante  ladura reazione dei lavoratori della Clabo, l'azienda ha confermato iltrasferimento a Jesi del sito produttivo di Montelabbate e la messain mobilità di 70 addetti su 230. Di questilicenziamenti ben 30 a Montelabbate. Una soluzione che non risolve iproblemi della Clabo ma anzi lo smantellamento del sito diMontelabbate indebolisce notevolmente la capacità produttiva delgruppo. " Questa strategia non convince la Filca Cisl diPesaro  - Urbino - afferma il Segretario TerritorialeGiovanelli Giovanni - in quanto la chiusura del sito di Montelabbatefa perdere alla Clabo le performance del prodotto arredo bar e lariduzione dei costi non servirà a risanare il debito. Siamostupiti che l'azienda Clabo per risanare il debito tagli e chiuda ilsito che garantisce le migliori performance in termini diproduttività e di fatturato”.
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02/11/2011 Festa del socio
Domenica 29 ottobre  presso Villa Borghese a Montecchio  nell’ambito della tradizionale “Festa del socio ”si sono dati  appuntamento  gli associati  della zona territoriale  FNP-CISL di Pesaro. E’ stata l’occasione per trascorrere un pomeriggio all’insegna del buonumore e del divertimento  con l’aggiunta di un momento particolare dedicato  alla campagna nazionale per la sicurezza dei pedoni quali utenti deboli della strada. E’ stata presente  una pattuglia della polizia municipale guidata dal Tenente Battistoni Bernardino  che ha richiamato l’attenzione sul nuovo articolo  191 del codice della strada che obbliga i conducenti a dare la precedenza non solo ai pedoni  che si trovano  sulle strisce pedonali ma anche a coloro  che si accingono ad attraversarle.L’iniziativa rientra nel progetto nazionale, “Siamo tutti pedoni”, avviato ad inizio anno,  rivolto, in primo luogo, ai conducenti di auto e moto, principali responsabili delle tragedie stradali,  ma più in generale punta a parlare a tutti, per costruire una nuova cultura della strada.Per l’occasione è stata anche allestita una mostra e distribuito il libretto della campagna “Siamo tutti pedoni”.Il Segretario di Lega Vittorio Calisini e il Segretario provinciale FNP Eliseo Sabbatini hanno illustrato i punti più salienti dell’iniziativa, aggiungendo che tra i più colpiti dall’insicurezza stradale ci sono gli anziani.All’incontro erano presenti il Segretario Regionale FNP Mario Canale e il Segretario Provinciale della Cisl di Pesaro –Urbino Sauro Rossi che hanno condiviso l’importanza di sensibilizzare la popolazione al rispetto delle regole e al rispetto del diritto alla mobilità degli utenti più deboli.I partecipanti hanno poi dato avvio alla “Festa del socio” con momenti  piacevoli e conviviali.
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28/10/2011 La Cisl è pronta allo sciopero
 "Se verrà modificato l'assetto dei licenziamenti senza il consenso delle parti sociali la Cisl andrà allo sciopero».Lo ha dichiarato oggi il segretario della Cisl Raffaele Bonanni ai microfoni del Tg2 in merito alla lettera presentata dal Governo all'Unione Europea che prevede licenziamenti più facili. "Noi non siamo d'accordo a mettere mano alla norma sui licenziamenti, ci sembra una provocazione mentre il Paese ha bisogno di coesione" ha osservato. Già ieri sera Bonanni aveva annunciato: "Ci muoveremo subito, reagiremo nelle prossime ore sia sulle pensioni sia sulla maggiore facilita' dei licenziamenti. La proposta dei licenziamenti piu' facili contenuta nella lettera d'intenti dell'Italia a Bruxelles e' solo uno specchietto per le allodole e istiga le persone alla ribellione''."Procedendo cosi' non si fara' nemmeno una riforma delle pensioni, ma si attaccheranno solo le persone piu' deboli". Aveva inoltre precisato in merito al paragrafo dedicato all'aumento dell'eta' pensionabile. "Non siamo d'accordo perche' il Governo non vuol fare altre cose come la patrimoniale o usare il bisturi sulla spesa pubblica. Inoltre, i lavoratori non sono tutti uguali: un professore universitario e una maestra d'asilo non sono uguali, un impiegato o un metalmeccanico non lo sono. Bisogna trovare soluzioni attraverso un sistema piu' giusto ed equo". "I provvedimenti -conclude- si dovranno fare in modo concertato per trovare composizioni e compensazioni".E sulla possibilità di andare allo sciopero se il Governo dovesse modificare le norme sui licenziamenti si sono espresse unitariamente in una nota Cisl, Uil e Ugl:"Cisl, Uil e Ugl considerano un grave errore ed una inaccettabile provocazione nei confronti del sindacato l'intenzione del Governo di introdurre una nuova normativa sui licenziamenti. Tale intenzione è ancor più ingiustificata perché non ci risulta sia stata richiesta o concordata con le stesse associazioni imprenditoriali. Se tale provvedimento sui licenziamenti fosse davvero presentato dal Governo si romperebbe la coesione sociale nel nostro paese e si smentirebbe il notevole impegno profuso finora dal Governo e dalle parti sociali per evitare massicci ricorsi ai licenziamenti attraverso la proroga degli ammortizzatori in deroga.Cisl, Uil e Ugl ricordano che finora si sono limitate per senso di responsabilità a forme di proteste di sabato e fuori dall'orario di lavoro. Tuttavia, qualora, il Governo intendesse intervenire sulle materie del lavoro senza il consenso delle parti sociali, Cisl, Uil e Ugl saranno costrette a ricorrere a scioperi , nonostante la nostra ferma volontà sinora di non ricorrere a forme di proteste estreme in un momento di crisi economica, proprio per non erodere ancora di più i salari e danneggiare le imprese. Cisl, Uil e Ugl prendono atto che il Governo ha riconosciuto che il sistema previdenziale italiano è in equilibrio e non ha bisogno di ulteriori interventi di riforma. Mentre si rende sempre più indispensabile favorire la previdenza integrativa riducendo le tasse per incentivare l'adesione obbligatoria ai fondi integrativi.Così come è fondamentale approvare subito la delega per la riforma fiscale, introdurre una patrimoniale permanente sui beni immobiliari e mobiliari, escludendo la prima casa, abbattere i costi della politica, ridurre i livelli amministrativi, vendere il patrimonio immobiliare dello stato, procedere ad una liberalizzazione nel settore dei servizi pubblici"
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27/10/2011 Festa del socio
 Come ogni anno la lega Fnp - Cisl di Pesaro organizza per domenica 30 ottobre la festa del socio presso il ristorante Villa Borghese a Montecchio.  E' l'occasione  pre trascorrere un pranzo e un pomeriggio all' insegna del buonumore e  del divertimento senza  dimenticare temi sociali e di attualità che saranno trattati dal Segretario Regionale Mario Canale e dalla Segreteria territoriale.
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26/10/2011 Bancari Cisl contro la speculazione finanziaria
La Fiba (Federazione italiana bancari) della Cisl aderisce alla giornata nazionale di mobilitazione (26 ottobre) contro la speculazione finanziaria e a favore della tassa sulle transazioni finanziarie su scala europea  e internazionale all’interno della Campagna 005.Clicca qui per sottoscrivere  la Campagna 005 contro la speculazione finanziaria e a favore della tassa sulle transazioni finanziarie (TTF) su scala europea ed internazionale.La campagna è sostenuta in modo unanime dai sindacati bancari e assicurativi,  dall'associazionismo e dal terzo settore, e ha visto anche il Pontificio Consiglio Giustizia e Pace intervenire autorevolmente con la presentazione pubblica della Nota "Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale".Leggi il documento unitario redatto dalle organizzazioni aderenti alla campagna e la lettera inviata al Ministro dell’Economia dalle Segreterie nazionali.
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26/10/2011 Premio "L'anello debole" a Capodarco di Fermo
La giuria di qualità de “L’Anello Debole” ha scelto i finalisti che si contenderanno il premio nel corso del secondo Capodarco Corto Film Festival (3-6 novembre 2011). Sono 28 opere, divise in cinque categorie: 6 per la “Radio”, 6 per la “TV”, 7 per i “Corti della Realtà”, 6 per i “Corti di Fiction” e 3 per i “Cortissimi” (vai all’elenco>>). Il Festival sarà l’atto finale di un’edizione, la settima, che ha visto la partecipazione di un numero record di concorrenti: 210.Tutte le opere finaliste e le selezionate sono già in visione integrale sul sito del premio www.premioanellodebole.it, insieme alle migliori opere delle passate edizioni. I temi finalisti.Le 28 opere finaliste coprono una gamma di temi sociali molto ampia, sia nazionale che internazionale. Si va dalla psichiatria alla povertà e alla disoccupazione; dall’immigrazione alle problematiche dell’Africa e del Medio Oriente; dalla disabilità e i disturbi dell’apprendimento all’aborto; dai rom al carcere; dalla criminalità ai movimenti xenofobi e nazionalistici che si stanno diffondendo in Russia. Per la prima volta inoltre sono presenti due opere realizzate con la tecnica dell’animazione. La giuria popolare. La giuria di qualità, composta da Giancarlo Santalmassi (presidente), don Vinicio Albanesi, Pino Corrias, Daniela de Robert, Andrea Pellizzari e Daniele Segre, ha assegnato un punteggio ad ogni opera finalista. Tale punteggio verrà ponderato con quello della giuria popolare che voterà nel corso del Festival di novembre. La giuria di qualità si è riservata anche la possibilità di assegnare dei “premi speciali”. Ai vincitori, che verranno “rivelati” nel corso della serata conclusiva del Festival il 6 novembre, verrà assegnato un premio in denaro e un monile con il simbolo del premio.Per far parte della giuria popolare, bisogna iscriversi entro il 3 novembre attraverso il form on line o il modulo disponibile sul sito del Premio (www.premioanellodebole.it/GiuriaPopolare.aspx). La partecipazione è volontaria e gratuita e richiede una presenza effettiva (anche se non continuativa) nei giorni del voto. Il festival. Il programma del secondo“Capodarco Corto Film Festival” è quasi definitivo. La manifestazione verrà presentata in conferenza stampa il 31 ottobre presso il Caffè Letterario di Fermo. Sempre il 31 ottobre il Festival avrà una vetrina anche all’interno del III Salone dell’Editoria Sociale a Roma (www.editoriasociale.info) con la proiezione di alcune delle opere video finaliste. Il 3 e il 4 novembre si entra nel vivo con la seconda edizione del Capodarco Social Film, rassegna cinematografica dedicata al sociale presso la “Sala degli artisti” di Fermo. Verranno proiettati, nell’ordine, “Ruggine” del regista marchigiano Daniele Gaglianone e “Io sono Li” del regista Andrea Segre che sarà presente in sala. Sempre il 3 e il 4 due seminari, rivolti soprattutto alle scuole superiori della provincia, con due operatori di rilievo nazionale: il montatore Paolo Marzoni e lo sceneggiatore e regista Fredo Valla. Sabato 5 novembre la serata “fiume” di presentazione degli autori delle opere finaliste culminerà con un incontro con cinque protagonisti della trasmissione di Italia Uno “Le Iene”: Mauro Casciari,  Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif), Marco Fubini, Roberto Marcanti, Angela Rafanelli.Nel corso del festival le “finaliste” in concorso per il Premio “L’Anello debole” saranno votate dalla Giuria popolare. Le opere video verranno proiettate presso la Sala degli Artisti a Fermo, la Comunità di Capodarco ed altri luoghi da definire. Per la fruizione delle opere Radio è stato organizzato sabato 5 novembre un pullman per Montefiore dell’Aso (FM) con ascolto durante il tragitto di andata e ritorno e buffet sul posto. Infine, Domenica 6, la cerimonia di premiazione, presentata da Andrea Pellizzari e Daniela de Robert. “L’Anello Debole” nasce nel 2005 da un’idea di Giancarlo Santalmassi per assegnare un riconoscimento ai migliori cortometraggi, réportage, servizi televisivi e radiofonici sui fatti e le vicende delle persone più fragili e sui temi della sostenibilità ambientale.
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26/10/2011 Graduatorie di Istituto provinciale
La data di pubblicazione delle graduatorie d'Istituto Provinciale di 2° e 3° fascia personale docente ed educativo per l'anno scolastico 2011/12, è fissata al 22/10/2011  Il termine di presentazione per i reclami è fissata al 31/10/2011    
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25/10/2011 Pensioni: La Cisl è contraria a nuovi interventi.
PENSIONI Bonanni:"La Cisl è decisamente contraria a nuovi interventi. No anche ai condoni fiscali" Roma, 25 ottobre 2011. La Cisl ''e' decisamente contraria'' a interventi sulle pensioni e chiede di unificare l'aliquota contributiva tra i lavoratori dipendenti, gli autonomi e i parasubordinati. ''Il governo dia l'esempio - ha detto il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni a margine di un convegno della Fisascat-Cisl, in corso oggi a Roma - chi ha di piu' metta a disposizione quello che ha. Il governo metta in campo la patrimoniale, incida sui costi della politica e venda il patrimonio pubblico". Secondo Bonanni, insomma, se il governo vuole parlare di pensioni con le parti sociali deve lavorare sull'unificazione dei contributi e sulle prospettive per i giovani rendendo obbligatorio il passaggio del Tfr alla previdenza integrativa; deve inoltre agire anche con la leva fiscale mettendo in campo la riforma a favore dei redditi da lavoro dipendente e da pensione chiesta piu' volte dal sindacato. "Questa confusione sulle pensioni è un modo per evitare di andare a colpire coloro che evadono" ha quindi precisato tornando a parlare del Dl sviluppo e commentando anche le voci sui condoni presenti nel decreto. "Siamo davvero scandalizzati che si parli ancora di condoni - ha detto - la riforma fiscale resta la principale questione economica da affrontare. Bisogna intervenire su ciò che è bloccato" . Oltre alla riforma fiscale che "è ancora nel porto delle nebbie in Parlamento", si intervenga su: opere pubbliche, incentivi per l'assunzione dei giovani, tagli ai costi della politica ed alle amministrazioni, vicenda energetica. Pare che vogliano anche mettere in discussione il Durc - ha concluso - che è uno degli strumenti principali per combattere il lavoro nero e l'evasione contributiva".
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25/10/2011 Vulnerabilità lavorative: tra tutela e rappresentanza.
La Cisl di Ancona anche quest' anno organizza una iniziativa seminariale dal titolo "Vulnerabilità lavorative: tra tutele e rappresentanza . Le direzioni del Fare".A questo  utile momento di riflessione, confronto e socializzazione parteciperanno il gruppo dirigente, i sindacalisti e gli operatori della Cisl di Ancona.Il tema della rappresentanza, anche in relazione alle nuove vulnerabilità lavorative, è stato scelto per la sua centralità, nell' attuale quadro di  crisi e di profonda trasformazione del contesto economico e sociale.Ai lavori parteciperanno Giorgio Santini -  Segretario Generale Aggiunto, Gino Mazzoli - Psicosociologo Studio Praxis, Silvia Brena - consulente e formatriceGUALDO TADINO, 27 -28 ottobre 2011, presso la struttura alberghiera "Le Terre del Verde"
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25/10/2011 Lo Sferisterio è un patrimonio provinciale
In merito alle recenti polemiche legate alla gestione, ai finanziamenti e al prossimo futuro dello Sferisterio Opera Festival, pur non volendo entrare nel merito di una vicenda che ha il sapore di una disputa tutta politica, la Cisl di Macerata vuole approfittare per proporre una riflessione sul ruolo dello Sferisterio nel sistema turistico e produttivo provinciale.  Certamente l’Arena Sferisterio è un patrimonio non utilizzato al massimo delle proprie potenzialità. La sola Stagione Lirica, per quanto importante, può non giustificare appieno gli ingenti investimenti attualmente erogati. Riteniamo invece che il SOF abbia tutte le carte in regola per diventare un patrimonio di tutta la provincia, fulcro di una vera e propria “filiera della musica” che, attraverso lirica e concerti, coinvolga anche gli altri comuni maceratesi caratterizzando l’intero territorio lungo tutto il corso dell’anno. Questo significherebbe mettere in sinergia i diversi aspetti dell’offerta turistica, proponendo “pacchetti” più attraenti perché in grado di integrare la musica con l’importante offerta del nostro territorio  - musei, abbazie, resti archeologici, ecc. – nonché con il comparto enogastronomico. Cultura, turismo e industria agroalimentare sono settori a diretto impatto sulla qualità della vita che, integrandosi, possono a loro volta contribuire ad una dimensione nuova del territorio maceratese, creando un “marchio provinciale”  che aggiunga valore alle singole produzioni.E’ certamente un obiettivo ambizioso, che richiede un cambio di mentalità e il superamento dei tanti interessi particolari che ancora oggi ci caratterizzano. Ma crediamo che i benefici che ne potrebbero derivare, specie per lo sviluppo dell’occupazione e per il rilancio dell’economia locale, valgano bene almeno un tentativo. 
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24/10/2011 4° Festa del socio - La castagnata d'autunno
Sabato 5 Novembre 2011, dalle ore 16,00 in poi,la Fnp-Cisl di Ascoli Piceno-Fermo  invita a partecipare alla 4° Festa del Socio “Castagnata d’autunno” presso il Gazebo Comunale di Venarotta (AP).
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18/10/2011 Made in Italy. Contraffazione: NO al falso
L'Associazione dei Consumatori della Cisl Marche organizza un incontro pubblico giovedì 27 ottobre ore 9,00 presso la Sala Raffaello della Regione Marche dal titolo "Contraffazione e  made in Italy. Conoscere per prevenire. NO al falso".
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18/10/2011 E' finita la benzina. Dai Vigili del Fuoco alla Polizia Penitenziaria tutti in piazza.
Tutti i sindacati del comparto sicurezza e  del soccorso pubblico scendono in piazza per  una nuova, importante mobilitazione  che si rende necessaria a seguito degli ulteriori tagli determinati dall’ultima manovra finanziaria. L' obiettivo è quello di mettere in atto forme di protesta che possano richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e  raccontare a gran voce in quale grave situazione si trovano le forze che si occupano della sicurezza dei cittadini come i Vigili del Fuoco,  Polizia Penitenziaria,  Polizia e Corpo Forestale. In questo settore, già falcidiato dalle precedenti finanziarie, meno risorse si traduce in minore prevenzione che equivale automaticamente  a minore sicurezza.  Eclatante è la carenza di carburante per i mezzi di soccorso. In questi giorni  molte sono le denunce  sindacali in questo senso e le manifestazioni si sono caratterizzate  in tutta Italia per la presenza di alcuni fusti vuoti per olio motore o benzina a simboleggiare proprio questa  mancanza. Per rendere ancora più efficace il messaggio, facendo toccare con mano l'assoluta insensibilità di questo Governo e della sua maggioranza ai problemi della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico che hanno dirette conseguenze sul benessere dei cittadini, nonché alle problematiche degli addetti ai  comparti della sicurezza, provocatoriamente i sindacati nelle piazze della protesta hanno distribuito la stampa fac-simile di una cedola/obbligazione che rappresenta la proposta paradossale della sottoscrizione pubblica da parte dei cittadini di una cedola di “Obbligazione per avere maggiore sicurezza, legalità e sviluppo” . L' intenzione è quella di chiedere alla gente di contribuire concretamente per l’acquisto di carburante. Saranno i cittadini stessi a preoccuparsi della loro sicurezza e a versare per proprio conto il contributo volontario, direttamente ai Fondi assistenza ministeriali di competenza. La Rassegna Stampa delle manifestazioni del 18 ottobre 2011  nelle principali città marchigiane: Ancona, Ascoli, Macerata, PesaroL'articolo di Conquiste del Lavoro sulla Manifestazione a Roma del Pubblico Impiego del 12 ottobre 2011Il Comunicato Stampa di annuncio delle mobilitazioniUltime notizie IL COMUNICATO UNITARIO
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18/10/2011 Macerata, la Cisl contesta il Piano sanitario
La V Commissione del Consiglio regionale delle Marche sta discutendo in questi giorni il contenuto del prossimo Piano socio sanitario regionale. Un documento di importanza fondamentale nel contesto di una riorganizzazione del Servizio sanitario regionale le cui linee sono già state in parte tracciate da atti normativi precedenti ( Dgrm n. 17 del 17 gennaio 2011, legge regionale n. 17 del 1 agosto 2011 e con la Dgrm 1161 del 1 agosto 2011). Le dinamiche di riduzione della spesa pubblica che investono tutti i livelli istituzionali e territoriali del nostro paese non possono non coinvolgere anche la spesa sanitaria. L’assetto tradizionale della sanità marchigiana, basato sulla diffusione di tanti piccoli ospedali sul territorio è destinato a scomparire. L’assistenza sanitaria sarà sempre più contenuta in poche grandi strutture altamente tecnologiche e a breve durata di degenza. Dalla riconversione dei piccoli ospedali nasceranno strutture orientate alla tutela della fragilità e della cronicità, a gestione territoriale, funzionanti nelle 24 ore e con capacità di risposta alle urgenze. L’assistenza ospedaliera stessa verrà profondamente modificata sostituendo alle tradizionali aree di degenza, basate sulla disciplina di appartenenza, nuove aree basate sull’intensità di cura  -alta, media ed elevata - che il paziente richiede. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, rispetto alla quale l’Area Vasta n. 3 sarà una delle più coinvolte e che dovrebbe essere gestita sul territorio attraverso un confronto effettivo e costante con le forze sindacali. Purtroppo al momento non esiste ancora un tavolo di concertazione. Nonostante reiterate richieste il sindacato non ha ancora a disposizione dati attendibili – budget, produzione, mobilità passiva, ecc. – sulla base dei quali impostare un confronto vero. Nel frattempo il malcontento degli utenti, alle prese con liste d’attesa che continuano a crescere, aumenta di pari passo alle preoccupazioni degli operatori del settore, mentre nascono nuovi Comitati con i quali la cittadinanza manifesta resistenze rispetto a dei processi che non conosce e che non capisce. La Cisl vuole assumersi la responsabilità di partecipare a questo percorso di riorganizzazione. Devono però realizzarsi alcune condizioni che al momento non sussistono. Chiediamo risposte chiare su alcune questioni che non possono essere affrontate solo attraverso “voci di corridoio” smentite un giorno e confermate il giorno dopo. Chiediamo in primo luogo di sapere quale assetto si vuole dare alla rete dell’offerta ospedaliera marchigiana, in particolare quanti ospedali/aziende ospedaliere verranno istituite e dove verranno collocate. Soprattutto vorremmo conoscere il futuro del territorio maceratese, rispetto al quale sembra sia stato effettuato uno studio di fattibilità per la costruzione di un nuovo ospedale di rete provinciale. Altra importante questione attiene alle modalità con le quali si intende “far partecipare” gli operatori privati alla rimodulazione della rete dei servizi. Ci sembra questo un tema centrale rispetto al territorio maceratese, in cui l’esorbitante offerta sanitaria privata convenzionata spesso compete con quella pubblica piuttosto che integrarla. Centrale è poi il tema dei finanziamenti. Già un anno fa la Cisl di Macerata denunciò la grave sperequazione tra le risorse investite nell’Area Vasta di Ancona, di gran lunga superiori a quelle riservate agli altri territori marchigiani. Della necessità di eliminare tali differenze bisognerà tenere conto in sede di definizione dei budget destinati alle Aree Vaste.  In ultima istanza vorremmo si chiarisse subito in che modo si intende coinvolgere e motivare gli operatori - dai quali si pretenderanno sacrifici importanti - prevedendo meccanismi premianti in grado di ridistribuire loro almeno una parte delle ingenti risorse risparmiate attraverso la riorganizzazione. Senza risposte convincenti su questi argomenti sarà inevitabile per la Cisl intraprendere adeguate iniziative di mobilitazione e di protesta.
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17/10/2011 Voucher alle donne per l'acquisto di servizi socio educativi per i figli minori
Avviso pubblico per l'assegnazione di voucher per l'acquisto di servizi socio-educativi per i minori L'obiettivo prioritario dell'intervento è quello di offrire un aiuto economico alle donne, finalizzato a favorire il loro accesso a servizi di assistenza ai familiari, al fine di migliorare la qualità della loro vita, facilitando la conciliazione dei tempi tra vita familiare e vita lavorativa. Tale intervento è altresì finalizzato a consentire una maggiore partecipazione al mercato del lavoro delle donne.DESTINATARI Sono destinatarie di tale intervento le donne che, alla data di presentazione della richiesta di concessione del Voucher per l'acquisto di servizi socio-educativi per minori:a) siano residenti o svolgano attività lavorativa nel territorio indicato, b) siano lavoratrici dipendenti o autonome, anche con contratto di lavoro "atipico" e/o a tempo determinato, inoccupate/disoccupate che abbiano in corso attività di formazione o una Borsa Lavoro, o disoccupate ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. 181/2000 e successive modificazioni e integrazioni (in questo caso dovranno sottoscrivere un "patto di servizio" con il CIOF per la ricerca attiva di un'occupazione), che si trovino nella condizione di dover assistere: Figli minori da 0 fino a 14 anni (ovvero 13 anni compiuti e 364 giorni); Figli disabili Le condizioni di cui sopra vanno opportunamente documentate e supportate da una dichiarazione attestante la difficoltà di conciliazione dei tempi di vita e lavoro;c)  abbiano una situazione economico-patrimoniale dichiarata non superiore a € 25.000,00 calcolata con il metodo ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) - Reddito anno 2010 - certificata mediante documentazione rilasciata da idoneo Centro di Assistenza Fiscale. AMBITI TERRITORIALI DI INTERVENTO Nello specifico, l'intervento ricadrà all'interno dei seguenti Ambiti Territoriali Sociali provinciali ed in relazione ai Comuni indicati:- Ambito Territoriale Sociale n. 8 di Senigallia, Comuni di : Arcevia, Barbara, Castel Colonna, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Monterado, Ostra, Ostra Vetere, Ripe, Senigallia, Serra de' Conti;- Ambito Territoriale Sociale n. 9 di Jesi, Comuni di: Castelbellino, Cupramontana, Filottrano, Mergo, Montecarotto, Monte Roberto, Poggio San Marcello, Rosora, San Paolo di Jesi, Staffolo;- Ambito Territoriale Sociale n. 12 di Chiaravalle, Comuni di : Chiaravalle, Falconara M., Montemarciano, Monte San Vito;- Ambito Territoriale Sociale n. 10 di Fabriano, Comuni di : Sassoferrato, Genga, Serra San Quirico, Cerreto d'Esi;- Ambito Territoriale Sociale n. 13 di Osimo, Comuni di: Loreto, Numana, Sirolo ENTITA' DEL VOUCHER E SPESE AMMISSIBILI Il voucher consiste nel rimborso delle spese già sostenute, documentate e quietanzate, di servizi erogati e usufruiti dal 01/07/2011. Il voucher in questione è erogato a fronte di spese documentate, riconosciute al 100%, derivanti da prestazioni di lavoro e di servizio regolari. Le spese ammissibili sono: per frequenza a servizi di prima infanzia (rette e servizi a pagamento per asili nido, centri estivi, attività extrascolastiche e doposcuola, centri ludico-ricreativi) servizi all'infanzia, scuole materne, ecc.) comprese quelle di baby sitting; per integrazioni rette in caso di assenza dai servizi all'infanzia per malattia documentata; per frequenza di servizi per periodi delle vacanze scolastiche, organizzati da soggetti pubblici e/o privati che abbiano come obiettivo la socializzazione e la gestione di minori nel periodo estivo; per frequenza presso ludoteche, campi scuola, laboratori, di attività strutturate di socializzazione, di occupazione del tempo libero, organizzati da soggetti pubblici e/o privati; per attività di formazione anche culturale od artistica, diversi dalla frequenza di corsi scolastici, per la cui partecipazione le famiglie debbono sostenere il costo dell'iscrizione e/o della frequenza; per l'accesso a servizi e per prestazioni per figli disabili. Per le assistenze domiciliari, effettuate nel medesimo domicilio, anche qualora il numero dei figli minori sia più di uno, sono riconosciute le spese di un solo assistente (es. una sola baby sitter per due o più figli minori da 0 fino a 14 anni à 13 anni e 364 giorni).La domanda, compilata e corredata degli allegati come sopra riportato, dovrà essere trasmessa entro e non oltre il 15/11/2011 esclusivamente per posta tramite il servizio reso da Poste Italiane s.p.a. con raccomandata A/R a: Provincia di Ancona Dipartimento 2° - Settore 3°   AREA LAVORO Via Ruggeri n. 3 - 60131 Ancona (AN)Per approfondire, scaricare il bando e la modulistica clicca qui
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17/10/2011 Scuola - emanato il decreto salva precari
E' stato emanato il DM 92/2011 relativo alla costituzione degli elenchi prioritari per l'a.s. 2011/2012.   Il termine per le presentazione delle domande è il 2 novembre 2011   Decreto Ministeriale n. 92 del 2011   Modello di domanda per il personale docente Modello di domanda per il personale ATA Elenco Distretti
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14/10/2011 Poltrona Frau, procede la delocalizzazione
In una riunione con i sindacati di Categoria di Cisl e Cgil i dirigenti Frau hanno ribadito l’intenzione di delocalizzare la cucitura del settore residenziale (poltrone e divani) in Romania, per un totale di 64.000 ore, precedentemente lavorate da aziende locali.Il completamento della delocalizzazione avverrà nei prossimi 18 mesi con un programma deciso e dettagliato che si concluderà nel 2013, per un risparmio complessivo, a regime di 410.000 €«L’attuale dirigenza – sostengono i sindacati in un comunicato unitario - non ha minimamente calcolato le ricadute sull’immagine del prodotto derivanti dalla delocalizzazione della cucitura, che è una delle più importanti tra le 4 fasi di lavorazione (le altre sono il taglio, l’imbottitura e l’assemblaggio). Non corrisponde più alla realtà quanto afferma Poltrona Frau nelle sue campagne pubblicitarie inerenti proprio la cucitura, quando sostiene di affidarsi “alle mani esperte dei nostri artigiani, che seguono le principali fasi di lavorazione e scelgono i materiali più pregiati. Solo così possiamo offrirvi ogni volta la migliore qualità italiana”».A nulla valgono i tentativi dell’azienda di sedare le preoccupazioni riguardo al lavoro dell’indotto promettendo la riconversione delle lavorazioni e il riassorbimento del 30% delle ore delocalizzate da parte della Frau Car, che produce interni di automobili. Una prospettiva che i sindacati bollano come insufficiente anche perché le 41 assunzioni della Frau Car sono state effettuate ricorrendo alle agenzie interinali o ai contratti a tempo determinato. «Dopo i licenziamenti e le esternalizzazioni effettuati – sostiene Primo Antonelli della Filca Cisl -  da quando la nuova dirigenza ha iniziato ad attuare il suo programma, il lavoro all’interno dello stabilimento di Tolentino è divenuto più precario e provvisorio».Oltre al danno dell’immagine del marchio Frau permangono quindi le ripercussioni sull’occupazione locale, considerato che già ora molti dei lavoratori delle aziende terziste sono in cassa integrazione o in contratto di solidarietà.«La delocalizzazione sarebbe la mazzata finale, per questo – conclude il sindacato – deploriamo con forza questa scelta infelice che ostacoleremo in tutte le forme, perché crediamo che il futuro di Poltrona Frau e dei dipendenti debba essere un altro, fatto di qualità del prodotto, qualità e stabilità del lavoro, di investimenti nella produzione, nella ricerca e nella progettazione, ma soprattutto nella valorizzazione del Made in Italy.»
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14/10/2011 Presidio sindacale davanti al Comune di Falconara
Cgil, Cisl e Uil giovedì 13 ottobre 2011 protesteranno contro l'Amministrazione Comunale di Falconara con un presidio dalle ore 10 alle 12 in Piazza Carducci a Falconara per il mancato accordo su questi punti: Perdita di 16 posti di lavoro nel settore degli impianti sportivi, alcuni dei quali disabili, e a fronte di una promessa di rioccupazione del 70% dei lavoratori, solo 3 di essi sono stati riassunti. Smantellamento del Servizio di Assistenza Domiciliare, con perdita di 10 posti di lavoro, in quanto anzichè affidare la gestione del servizio ad una azienda o cooperativa, vengono distribuiti voucher agli anziani. Mancata iscrizione a bilancio comunale di 30.000,00 Euro nel fondo per il sostegno di coloro che hanno perso il lavoro; forse verrà inserito nella manovra di assestamento. I Pensionati e i Lavoratori esprimono la loro protesta e le loro preoccupazioni per la scarsa attenzione alle politiche sociali di questa città, che attraverso tagli lineari ai vari settori sta riducendo i servizi alle persone più bisognose di tutela.I Pensionati e i Lavoratori chiedono all'amministrazione di ripensare queste scelte scellerate e di assumersi responsabilmente impegni precisi.Articolo del Corriere Adriatico del 14 ottobre 2011
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13/10/2011 Rete amicale da superare
Leggi l'intervento di Sauro Rossi.
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12/10/2011 "Lavoro pubblico Pubblico valore" 12 ottobre manifestazione a Roma.
dall'Ufficio Stampa Cisl Scarica il  Volantino
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11/10/2011 Esenzione Ticket: dal 1° ottobre nuove modalità di segnalazione
L’incontro tra i sindacati e il Dipartimento salute e servizi sociali della Regione Marche, in materia di ticket,  ha permesso di raggiungere una normativa di riferimento sintetizzata in un scheda e pubblicizzata ai cittadini attraverso un manifesto al fine di favorire un'informazione adeguata. Gli interessati  sono:  i soggetti  con meno di sei anni e con più di 65 anni con reddito familiare inferiore a €36.151,98,  i pensionati con pensione al minimo e coloro che sono titolari di assegni sociali, i disoccupati e i familiari a carico e i lavoratori e familiari a carico che si trovano in condizioni soggettiva da perdita o sospensione da lavoro. Le soglie reddituali sono quelle specificate dalla normativa allegata. Nella scheda semplificativa ed in particolare nel manifesto, predisposto dalla Regione Marche, sono specificate le tipologie di esenzioni e le nuove modalità di certificazione.
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11/10/2011 Congresso provinciale del Siulp
 Pesaro - il Sindacato unitario dei lavoratori di Polizia  si riunirà il 12 ottobre  all'hotel Excelsior a Pesaro  per eleggere il nuovo segretario provinciale e gli altri rappresentanti sindacali. Verrà analizzato  il difficile contesto sociale ed economico del Paese  in correlazione alle enormi  difficoltà  con le quali le forze di polizia svolgono la loro attività. All'evento, oltre ai vertici regionali e nazionali del sindacato, parteciperanno il sindaco  di Pesaro di Luca Ceriscioli, il presidente della provincia Matteo Ricci, il prefetto Attilio Visconti, il questore Italo D'Angelo e il segretario provinciale Cisl Sauro Rossi.
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08/10/2011 Seminario sui rischi degli operatori di banca
La FIBA (Federazione dei bancari e assicurativi della Cisl) di Macerata organizza un seminario sui rischi per i lavoratori del settore creditizio e finanziario derivanti dalla normativa vigente in materia di investimenti e di misure antiriciclaggio.Sono in programma due incontri: mercoledì 12 e giovedì 13 ottobre, entrambi alle ore 17.30 presso l’Hotel Grassetti in Via Murri, (Zona industriale di Corridonia).Nel primo di essi verrà approfondita la Direttiva Europea Mifid (Markets in Financial Instruments Directive), che impone agli operatori del settore l’obbligo di proporre ai clienti prodotti finanziari appropriati ed adeguati ai loro profili di investimento, informandoli sull’esistenza di eventuali conflitti di interesse, sui costi e sulle caratteristiche degli strumenti finanziari proposti e sui possibili rischi delle operazioni.Giovedì 13 verrà affrontata invece la normativa antiriciclaggio e antiusura, in particolare quella sulla tracciabilità dei pagamenti, che impone ai lavoratori l’obbligo di entrare nel merito delle operazioni, valutandone gli importi e confrontandoli con la situazione soggettiva, professionale e reddituale della persona che si presenta allo sportello.Si tratta di normative complesse dalle quali derivano obblighi e responsabilità specifiche in capo agli operatori, che in caso di violazione rischiano severe sanzioni disciplinari, amministrative e penali, potendo essere chiamati a rispondere anche con il loro patrimonio personale. Ne deriva la necessità di una formazione specifica e puntuale degli operatori del settore, ai quali la FIBA Cisl propone questa iniziativa che vedrà come relatore Mario Capocci, Responsabile dei Quadri Nazionali della Federazione, che in quanto esperto viene intervistato di frequente per l’inserto  specialistico Plus24ore. Il corso è rivolto agli iscritti e ai simpatizzanti della Fiba Cisl, ma vista l’importanza delle materie trattate è aperto anche alla partecipazione dei non iscritti.
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07/10/2011 Smea - Cosmari, la politica decida
Si complica l’acquisizione della Smea da parte del Cosmari. Una vicenda che fino a poco tempo fa appariva indirizzata verso un esito positivo va ora incontro ad alcune difficoltà sollevate dai vertici del Cosmari.I nodi da sciogliere sembrano legati alla retribuzione dei vertici della Smea, giudicata troppo elevata dal Cosmari, e dal rischio di perdite che, secondo quest’ultimo, potrebbero derivare dall’acquisizione della società che smaltisce i rifiuti a Macerata.Ma i livelli retributivi delle figure apicali della Smea erano conosciuti dal Cosmari anche il 9 marzo scorso, come si deduce da un’apposita delibera con la quale “Il Cosmari si impegnava a garantire i livelli occupazionali, di retribuzione e gli inquadramenti del personale”. Del pari anche il rischio perdite sembra inesistente, visto che il bilancio Smea è in attivo.I sindacati confederali e di categoria di Cisl e Cgil non ci stanno e sospettano che dietro questo tira e molla si nasconda qualcos’altro.Tra qualche mese si comincerà a parlare di bandi e gare per l’affidamento del servizio di smaltimento rifiuti e secondo i sindacati l’attuale frammentazione della gestione può favorire l’entrata di soggetti extra territoriali che vengono a prendersi il servizio, a danno della collettività. Insomma dentro il Cosmari qualche sindaco potrebbe remare contro l’acquisizione.Proprio lunedì si terrà l’assemblea del Cosmari, nel corso della quale i sindaci dovranno esprimersi a favore o no dell’acquisizione della Smea. «Sarebbe gravissimo – sostiene il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti Ferracuti – se quest’assemblea dovesse essere a porte chiuse, perché noi vogliamo esserci e capire bene quali sono i problemi. La politica deve superare queste difficoltà e decidere quale modello di gestione si vuole.  Gli aspetti fondamentali sono il mantenimento di tariffe basse e una gestione trasparente e unitaria».Tutto questo in attesa che il 13 ottobre il Tar si pronunci sulla legittimità delle tariffe applicate dal Cosmari al Comune di Macerata. Dopo tale data, a prescindere dagli esiti del giudizio, sarà certamente più difficile concludere questa trattativa
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06/10/2011 Pensionati in assemblea sulla Manovra
Martedì 11 ottobre alle ore 15.30 presso la Domus S. Giuliano (ex Seminario vescovile) la Lega dei Pensionati Cisl di Macerata Pollenza e Montecassiano ha organizzato un’assemblea pubblica per discutere della manovra economica approvata con legge n. 148 del 14 settembre 2011, che sommata a quella precedentemente approvata con legge 111 del 15 luglio, rappresenta il più pesante intervento sui conti pubblici della storia della Repubblica Italiana. Seppure necessaria per mettere in sicurezza i conti pubblici e contrastare la speculazione internazionale sul debito italiano, scongiurando il rischio di un default del sistema paese, la manovra è inaccettabile perché socialmente ingiusta, colpevolmente tardiva e sostanzialmente inefficace. La crisi finanziaria, economica e sociale del paese è stata negata per troppo tempo da una classe dirigente incapace di costruire un piano credibile per aggredirne le ragioni e pensare allo sviluppo e alla crescita. E’ stato del tutto ignorato l’appello del Presidente della Repubblica ad affrontare questo grave momento con il massimo della condivisione istituzionale e sociale. In questo contesto sono stati partoriti provvedimenti che gravano quasi completamente sulle classi sociali più deboli - lavoratori, pensionati, donne e giovani - chiedendo sacrifici irrisori ai cittadini più abbienti. L’aumento dell’Iva scoraggia i consumi e deprime l’economia. Mancano del tutto interventi di sostegno all’occupazione e allo sviluppo, senza i quali sarà impossibile continuare a sostenere il peso del debito pubblico. Non a caso si parla già della necessità di una nuova manovra per la fine del 2011. Nonostante forti difficoltà nell’organizzare un’azione di contrasto nei confronti del Governo, che sulla manovra ha infine posto il voto di fiducia, la Cisl è riuscita ad intervenire evitando interventi ben peggiori sul sistema previdenziale, riuscendo anche a “strappare” la tassazione al 20% delle rendite finanziarie. Ciononostante rimangono ancora molte cose da cambiare. I pensionati della Cisl chiedono in particolare la riduzione dei costi della politica (compresi quelli elettorali) e l’eliminazione degli sprechi nella spesa pubblica; la tassazione dei grandi patrimoni mobiliari e immobiliari e delle transazioni finanziarie; una riforma fiscale che riduca le imposte sui redditi da lavoro e da pensione; maggiore sostegno alle imprese virtuose, in particolare a quelle che assumono giovani a tempo indeterminato. Chiedono infine e soprattutto una lotta senza quartiere all’evasione fiscale, fenomeno scandaloso e inaccettabile in un paese civile. In questo momento drammatico sono seriamente a rischio la coesione e la “tenuta” dell’intero sistema Italia. I pensionati della Cisl non intendono restare a guardare ma rivendicano un ruolo da protagonisti nella vita sociale. Per questo invitano tutta la cittadinanza a partecipare all’Assemblea pubblica dell’11 ottobre, alla quale faranno seguito iniziative analoghe il 14 ottobre a Potenza Picena e il 22 ottobre a Porto Recanati.LE TRE ASSEMBLEE PUBBLICHE DEI PENSIONATI CISL SULLA MANOVRA:MACERATA, 11 ottobre ore 15.30 alla Domus S. Giuliano (ex Seminario Vescovile) in Via Cincinelli 4 (scarica il volantino)PORTO POTENZA PICENA, 14 ottobre ore 18.00 presso la Sede dei Vigili Urbani in Via Regina Margherita (scarica il volantino)PORTO RECANTI, 22 ottobre ore 16.30 presso la Sala Biagetti a Palazzo Svevo in C.so Matteotti (scarica il volantino)
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06/10/2011 Un nuovo modo di fare sindacato
Le foto dell'Assemblea Recuperare soldi dalla riforma del sistema fiscale per finanziare una riforma vera dell’assistenza, anche rivedendo strumenti consolidati come l’indennità di accompagnamento e le pensioni di riversibilità. E’ quanto ha proposto il Segretario generale dei pensionati Cisl nazionale Ermenegildo Bonfanti intervenendo all’Assemblea territoriale dei pensionati Cisl delle Marche che si è svolta mercoledì 5 al Ristorante "Anton" di Recanati.L’Assemblea territoriale (finora Assemblea organizzativa) è lo strumento con il quale la FNP ogni quattro anni riflette sulla propria struttura organizzativa, per migliorarla e renderla più efficiente rispetto alle esigenze di tutela degli iscritti.Secondo Bonfanti «il sindacato non può chiedere alle istituzioni di cambiare se non siamo disposti a cambiare prima noi. E il nostro cambiamento deve consistere nel trasferire competenze e responsabilità sui territori, lasciando al livello nazionale il compito di coordinare e controllare».Il Segretario generale ha parlato anche della necessità di immaginare un nuovo modo di fare sindacato, meno attendista e più coraggioso. «Dobbiamo riconquistare la voglia di andare in mezzo alla gente, recuperando il coraggio di fare scelte difficili, di proporre nuove soluzioni e di cambiare il nostro modo di dire no».Sulla situazione generale del paese Bonfanti si dice “molto preoccupato, perché la situazione è drammatica e peggiora giorno dopo giorno. Tutti siamo chiamati a dare, ma il problema è che questo governo inguardabile chiede di dare sempre agli stessi. Andavano invece fatte scelte più eque, imponendo sacrifici a chi finora non ha mai pagato».Per quanto riguarda la semplificazione dell’assetto istituzionale, il Segretario generale ha sostenuto di «non voler perdere il senso politico della municipalità smantellando i comuni e perdendo in democrazia. Vogliamo solo che vengano razionalizzati i servizi e risparmiate risorse».Bonfanti ha affermato infine di essere indisponibile a discutere di pensioni. «In Italia ci sono almeno 40.000 lavoratori con regimi pensionistici scandalosi. Noi vogliamo solo che le regole siano uguali per tutti».
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04/10/2011 A Recanati l'assemblea regionale dei Pensionati Cisl
Domani 5 Ottobre, a Recanati (MC), l’assemblea organizzativa regionale della FNP Marche conclude il percorso delle assemblee territoriali iniziate a Pesaro il 12 Luglio e proseguite ad Ascoli Piceno, Ancona e Macerata nel mese di settembre. Interverranno il Segretario Generale della FNP Nazionale , Gigi Bonfanti, e il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo. Ai lavori parteciperà Arnaldo Chianese, della Segreteria nazionale, già reggente della FNP Marche, che negli ultimi mesi ha lavorato con grande zelo alla determinazione della nuova segreteria, eletta lo scorso 19 luglio.
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03/10/2011 Adiconsum vince ricorso contro Società Finanziaria
Ancora una volta l’Adiconsum Marche ottiene un’importante vittoria nella difesa del consumatore.  Il caso: nell’aprile 2010 un consumatore sottoscriveva presso la propria abitazione un contratto per acquisto e manutenzione di un apparecchio per la depurazione dell’acqua, contestualmente stipulando contratto di finanziamento con una società Finanziaria.  L’apparecchio si rivelava da subito non funzionante, per cui il consumatore provvedeva immediatamente alla contestazione dei vizi di conformità del prodotto, esercitando contestualmente il diritto di recesso (il medesimo giorno della consegna). Contemporaneamente inviava comunicazione alla società finanziaria per la risoluzione del contratto di finanziamento e la comunicazione che non avrebbe proceduto al pagamento delle rate.  L’Adiconsum interessata della cosa inviava reclamo sia nei confronti del venditore che della società finanziaria, che nel frattempo aveva già inviato segnalazione negativa ai Sistemi d’Informazione Creditizia a carico del consumatore, qualificandolo di fatto come "cattivo pagatore".  Nella corposa corrispondenza intercorsa con la Finanziaria, la stessa reclamava la validità del contratto di finanziamento richiamandosi al principio della non esistenza di un rapporto di esclusiva con il venditore, ed insisteva sulla legittimità del contratto di finanziamento, delle richieste di pagamento e della segnalazione ai SIC. L’Adiconsum Marche presentava ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario, richiamando anche il principio del contratto di credito collegato al contratto di acquisto, sancito dal decreto 141/10, secondo cui la risoluzione del contratto di acquisto comporta la risoluzione anche del contratto di finanziamento collegato, decreto non ancora in vigore al momento dell’acquisto, ma principio già ampiamente riconosciuto dalla giurisprudenza e dallo stesso Collegio giudicante, e richiedendo il risarcimento al consumatore del danno reputazionale conseguente all’indebita segnalazione negativa. La decisione dell’Arbitro Bancario Finanziario accoglie in pieno le richieste formulate, dichiarando l’intervenuta risoluzione del contratto di finanziamento, ordinando alla finanziaria l’immediata cancellazione del nominativo del consumatore dai Sistemi di Infomazioni Creditizie, e riconoscendo il risarcimento dei danni non patrimoniali al consumatore, nella misura di € 1.000,00. Una vittoria che ancora una volta premia l’impegno dell’associazione a favore della tutela dei diritti del consumatore, la costanza dell’aggiornamento funzionale all’ottenimento di sempre maggiori competenze, anche e in maniera particolare in settori particolarmente complessi e spinosi come quello bancario – finanziario. 
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01/10/2011 Assemblea dei quadri e delegati della Cisl di Pesaro - Urbino
Si è svolta giovedì 28 settembre l ‘assemblea provinciale dei quadri e  delegati  della Cisl di Pesaro – Urbino.E’ stata un’ assemblea partecipata che ha visto la presenza di  più di 160 delegati. I temi posti all’attenzione riguardavano le recenti manovre economiche del governo e le conseguenze  di queste sotto il profilo dell’equità sociale.Il Segretario Generale UST  di Pesaro – Urbino Sauro Rossi, introducendo i lavori, ha  ribadito le tesi della Cisl:  per risanare il Paese occorrono la salvaguardia del lavoro e il rilancio dello sviluppo nel segno della coerenza, della responsabilità e dell’equità.Facendo riferimento alla attuale crisi valoriale oltre che economica e finanziaria, Stefano  Mastrovincenzo  Segretario Generale  della Cisl Marche, ha messo in evidenza  come la piramide formata da  etica, politica, economia, finanza  in questo periodo storico  si è capovolta, la finanza  ormai  detta le regole  sia sull’economia che sulla politica, siamo di fronte ad  crisi di civilizzazione.La crisi economica è talmente profonda,  continua Mastrovincenzo,  da mettere in discussione  perfino  le sovranità nazionali portando sull’orlo del fallimento  gli Stati. Si tratta di uno scenario per noi assolutamente nuovo e, in questa misura, imprevedibile. Sul tema del lavoro ha posto l’attenzione sulla crescita esponenziale di nuovi disoccupati nel mondo occidentale e del ruolo del sindacato di fronte a questa  nuova realtà. E’ questa una crisi  che sta mettendo in discussione il futuro delle giovani generazioni che vedono seriamente  compromessa la possibilità di realizzare i propri progetti di vita.Il Segretario  Nazionale Liliana Ocmin, ha portato  le conclusioni al dibattito che è stato articolato ed approfondito. La Ocmin sostiene che la coerenza, la responsabilità e l’equità sono i tre pilastri  su cui dovranno appoggiare  le misure che saranno realizzate per consentire al paese di risollevarsi e riprendere a crescere,   ha posto, inoltre, l’attenzione  sulla questione di genere,  sul basso tasso di occupazione femminile in Italia  che raggiunge il 49% e come questo  dato sia un fattore negativo per la  crescita del Paese, la piena occupazione femminile è condizione senza la quale non può realizzarsi un armonico sviluppo del Paese.
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29/09/2011 Buongiorno Marche: parliamone con Stefano Mastrovincenzo
Venerdì 30 SETTEMBRE,  riprende per la stagione televisiva 2011/2012, PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE   a BUONGIORNO MARCHEdalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHE ed in  contemporanea streaming su  http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM,interverrà STEFANO MASTROVINCENZO,segretario generale CISL MARCHE. Si parlerà di  lavoro,   in particolare delle vertenze aperte nella Regione, da Merloni a Fincantieri, e delle ricadute locali della Manovra Anticrisi .Siete invitati a partecipare  via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed  opinioni .
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29/09/2011 La CISL di Pesaro - Urbino si mobilita
Nel quadro delle mobilitazioni  avviate dalla Cisl nazionale,  la  Cisl di Pesaro – Urbino organizza per giovedì 29 settembre l’Assemblea provinciale dei quadri e dei delegati alle ore 15.00 presso la Sala Montefeltro  - Quartiere Fieristico via delle Esposizioni n. 33 – Campanara di Pesaro per ribadire  la propria  valutazione negativa sulle recenti manovre del Governo, in special modo per le conseguenze che si manifesteranno sotto il profilo dell’equità sociale.La Cisl sostiene, infatti, che per  risanare il  Paese  e risolvere i molteplici problemi  che l’affliggono  occorrono risorse per  la salvaguardia del lavoro e il rilancio dello sviluppo  nel segno della coerenza, della responsabilità e dell’equità.All’Assemblea parteciperà il  Segretario Generale della USR Marche  Stefano Mastrovincenzo ed il Segretario Nazionale Liliana Ocmin.
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28/09/2011 Rappresentare è costruire insieme un senso comune
Intervista a Raffaele Bonanni, Segretario Generale CislIntervista a Franca Porto, Segretario Generale Cisl VenetoIntervista a Maurizio Bernava, Segretario Generale Cisl SiciliaLunedi 26 e martedi 27 settembre la Cisl delle Marche si è riunita a Gualdo Tadino per l’ormai consueto seminario di approfondimento che riapre i lavori dopo la pausa estiva.Circa 80 tra dirigenti, quadri, sindacalisti e operatori si sono trovati a riflettere sulla rappresentanza, tema quanto mai attuale in un tempo di crisi e di profonde trasformazioni del contesto economico e del tessuto sociale italiano e globale.Cambiano gli scenari internazionali, con alcuni stati sovrani europei messi in seria difficoltà dai movimenti dei mercati finanziari. Proprio la finanza acquista una predominanza netta sull’economia, che a sua volta governa una politica sempre meno legata all’etica.Viene meno la centralità della persona all’interno di una crisi di civilizzazione che sbriciola i legami sociali e il valore dello stare insieme.In questo contesto anche il sindacato rischia di essere visto come un pezzo d’establishment, col rischio di pagare un prezzo alto sotto il profilo della credibilità.Allo stesso tempo però la necessità di “restare” e presidiare il territorio è confermata ogni giorno nelle sedi e nei luoghi di lavoro, dove le molteplici problematiche della gente si traducono in domande a volte “improprie” alle quali il sindacalista spesso fatica a rispondere.«Nessuno ci ridarà i contesti del passato anche recente - ha affermato il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo - e la rappresentanza non può limitarsi a raccogliere i problemi sul territorio ed elevarli, né a condurre a tutti i livelli dell’organizzazione una linea elaborata più in alto. Rappresentare significa “costruire consenso”, che è un senso comune elaborato insieme. E' questa l'unica chance per aspirare ad essere una forza che non si rassegna al declino ma che orienta il cambiamento, trasformando dall’interno la società e la politica».Durante il Seminario si sono succeduti gli interventi del Segretario generale del Focsiv Sergio Marelli, di Stefano Tomelleri (sociologo dell’Università di Bergamo) e dei Segretari generali della Cisl del Veneto Franca Porto e della Cisl siciliana Maurizio Bernava.In conclusione dei lavori è intervenuto il Segretario generale Raffaele Bonanni, che ha sottolineato l’importanza di esercitare una rappresentanza che, tenendo conto dei fattori di contesto, sia in grado di anticipare i cambiamenti “andando incontro” ai problemi per superarli, piuttosto che arroccandosi a difesa di posizioni e schemi ormai desueti.
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26/09/2011 Un Seminario della Cisl marchigiana.
La Cisl delle Marche si dà appuntamento in Umbria e propone un seminario di approfondimento rivolto ai  propri rappresentanti sindacali che operano sul territorio regionale.  Si aprirà domenica 25 settembre con l'adesione e la partecipazione alla Marcia della Pace Perugia - Assisi alla quale sarà presente con uno striscione  "Noi vivremo del lavoro". La nutrita delegazione proseguirà i lavori a Gualdo Tadino dove si confronterà sui temi della rappresentanza. "A NOME DI CHI? Volti, luoghi, percorsi, soggetti della rappresentanza in un tempo di crisi" questo il titolo e il filo conduttore che guiderà i sindacalisti che avranno modo  di ragionare e approfondire i temi con la presenza e la testimonianza di altre realtà sindacali regionali, come la Cisl Veneto e la Cisl Sicilia.  Dal nord al sud d'Italia le nuove criticità sociali ed economiche verranno raccontate e messe a confronto.
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25/09/2011 La Cisl Marche alla marcia della pace
LE FOTO DELLA MARCIA Un numeroso gruppo di sindacalisti della Cisl Marche ha partecipato domenica 25 settembre 2011 alla   Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli. Il tema della pace è uno dei punti fondanti dello Statuto della Cisl , che è  presente al Tavolo delle associazioni che promuovono la marcia . "Viviamo in un tempo in cui sorgono nuove istanze di giustizia da parte dei popoli; in un tempo in cui, sotto i colpi di una finanza predatoria e sregolata, si profilano rotture della coesione sociale; in un tempo in cui si combattono guerre per le fonti di energia e di acqua; in un tempo in cui si manifestano conflitti tra "poveri" per il diritto al lavoro e ad un lavoro dignitoso. – dichiara Stefano Mastrovincenzo , Segretario  Generale Cisl Marche - Per questi e altri motivi va rinnovato il nostro impegno per la Pace; partecipiamo alla Marcia Perugia-Assisi con  tante altre realtà della società civile per ascoltare, parlare, camminare, costruire insieme un pezzo di futuro.” A 50 anni dalla prima Marcia organizzata da Aldo Capitini il 24 settembre 1961. Domenica 25 settembre 2011 Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli Perugia ore 9.00 - Giardini del FrontoneAssisi ore 15.00 - Rocca Maggiore Per adesioni, comunicazioni e informazioni: Tavola della Pace, via della viola 1 (06122) Perugia Tel. 075/5736890 - fax 075/5739337 - email segreteria@perlapace.it - www.perlapace.itCi sono persone che meritano la tua e la nostra attenzione. Giovani che non riescono a trovare un lavoro, altri che vivono nella precarietà, ragazze e ragazzi che non si possono permettere di studiare, persone che si sentono uno zero perché nessuno le ha mai valorizzate, gente intimidita e ricattata dalle mafie e dalla criminalità organizzata, famiglie che faticano ad arrivare alla terza settimana, gente senza casa, persone che pagano le tasse nel nostro paese a cui neghiamo i diritti di cittadinanza, operai che muoiono sul lavoro, anziani soli e abbandonati, giovani che perdono la vita per difendere i diritti umani, bambini strappati all’infanzia e alle proprie famiglie, donne violentate, abusate e sfruttate, persone terrorizzate dalla guerra e dalla violenza, gente che muore ammazzata in carcere, altra che muore nel deserto o nel Mediterraneo cercando di sfuggire alla guerra, alle persecuzioni e alla miseria. Ci sono donne, bambini e uomini a cui non viene nemmeno riconosciuta la dignità di esseri umani, che sopravvivono in condizioni drammatiche senza pace né giustizia. Per loro e con loro, in nome di tutte le vittime e dei loro familiari, della dignità e dei diritti di ogni persona, ti invitiamo a marciare per la pace e la fratellanza dei popoli il 25 settembre 2011 da Perugia ad Assisi, lungo la strada tracciata cinquant’anni fa da Aldo Capitini. Ti invitiamo a camminare insieme perché, come tanti giovani del Mediterraneo e dell’Europa, sentiamo un bisogno forte di cambiamento. Dentro e fuori dal nostro paese, ci sono situazioni croniche d’ingiustizia, di povertà, di violenza e di sofferenza che non possono più essere tollerate. Siamo indignati e preoccupati, perché sappiamo che se le cose non cambiano, i rischi e i pericoli diventeranno sempre più grandi e noi diventeremo sempre più poveri, si moltiplicheranno le guerre, sprofonderemo sempre di più nell’incertezza e nella barbarie, aumenteranno le tensioni, gli scontri, la collera, le rivolte e la violenza. Ti invitiamo a camminare insieme perché libertà vuol dire più responsabilità e partecipazione di ciascuno. E, se vogliamo provocare un nuovo futuro, dobbiamo superare ogni forma d’indifferenza, di individualismo, di inerzia e di rassegnazione. Ognuno di noi deve stare dentro la storia da protagonista, con la propria coscienza, sensibilità e responsabilità. Ti invitiamo a camminare insieme per rimettere al centro della nostra società i valori della nonviolenza, della giustizia, della libertà, della pace, dei diritti umani, della responsabilità e della speranza, perché vogliamo riscoprirne il significato autentico, per costruire insieme una nuova cultura, per dire basta alla manipolazione e allo stravolgimento delle parole, perché la guerra è guerra anche quando la si chiama in altro modo e le ingiustizie restano ingiustizie anche quando sono coperte dalle menzogne e dal silenzio mediatico, perché vogliamo una Rai e un’informazione di pace. Ti invitiamo a camminare insieme perché vogliamo dire forte e chiaro ai rappresentanti di tutte le istituzioni che a ciascuno di questi valori debbono corrispondere azioni politiche concrete, un’agenda politica che parte dai quartieri dove viviamo fino all’Europa e all’Onu, che la Costituzione, la Dichiarazione Universale dei diritti umani e la Carta dei Diritti dell’Unione Europea non sono belle parole ma la bussola da seguire per uscire in tempo da questa gravissima condizione. Ti invitiamo a camminare insieme perché, nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, vogliamo difendere e attuare la nostra Costituzione e ricordare a tutti che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Ti invitiamo a camminare ancora una volta insieme, come fece Aldo Capitini nel 1961 e come in questi cinquant’anni abbiamo rifatto tante volte, perché crediamo nella nonviolenza come metodo e stile di vita, strada maestra per contrastare ogni forma d’ingiustizia, perché crediamo che la nonviolenza sia “per l’Italia e per tutti via di uscita dalla difesa di posizioni insufficienti, strumento di liberazione, prova suprema di amore, varco a uomo, società e realtà migliori”. Negli ultimi decenni sono già state sprecate tantissime opportunità e risorse. Ma quello che ieri era desiderabile oggi è diventato necessario e urgente. Per questo c’è bisogno di una tua e nostra diversa assunzione di responsabilità. Entra a far parte della soluzione. Vieni, domenica 25 settembre 2011, alla Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli. * * * Nell’idea di “fratellanza dei popoli” si riassumono molte delle scelte urgenti che dobbiamo fare per superare la crisi che stiamo vivendo: riscoprire la nostra umanità, mettere le persone al centro dell’economia e non più il contrario, riconoscere i diritti dei più poveri e dei più deboli e non continuare a calpestarli, gestire l’accoglienza e non i respingimenti, batterci contro le povertà e le disuguaglianze sociali e non più aumentarle, investire sui giovani e non disperdere la nostra principale ricchezza, ridare piena dignità al lavoro e ai lavoratori di tutto il mondo e non peggiorare le loro condizioni, investire sull’educazione, sulla cultura e sulla formazione e non tagliare le opportunità del nostro futuro, difendere il pluralismo, il diritto e la libertà d’informazione, cambiare i nostri consumi e stili di vita personali e collettivi smettendo di distruggere e sprecare i beni comuni, ripudiare davvero la guerra e la sua preparazione, tagliare le spese militari, costruire l’Europa dei cittadini e la Comunità del Mediterraneo, democratizzare e rafforzare l’Onu, mettere fine al traffico delle armi e impegnarci a costruire la pace in Medio Oriente, nel Mediterraneo, in Africa e nel resto del mondo, fermare il cambiamento climatico, rompere la schiavitù dai combustibili fossili e proteggere l’ambiente, costruire le città dei diritti umani e non le cittadelle dell’odio e dell’esclusione, investire sulla società civile e sul volontariato, investire sulla cooperazione a tutti i livelli anziché sulla competizione selvaggia, promuovere la globalizzazione dei diritti umani, della democrazia e della solidarietà contro la violenza, le guerre, le mafie, la corruzione, la censura, gli egoismi, il razzismo e la paura. “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.” (articolo 1 Dichiarazione Universale dei Diritti Umani)Tavola della pace, Movimento Nonviolento Perugia, 10 giugno 2010
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22/09/2011 L'accordo che rilancia le relazioni sindacali e la contrattazione
E’ stato sottoscritto in via definitiva l’Accordo Interconfederale – già siglato in data 28 giugno 2011 -  tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. Nell’accordo si conferma la comune volontà di far applicare compiutamente tutte le norme  previste nell’intesa e viene anche manifestato l’impegno affinché tutte le rispettive strutture ai vari livelli si attengano a quanto concordato. E’ stata inoltre ribadita l’autonoma determinazione delle parti nella trattazione delle materie inerenti le relazioni industriali e la contrattazione.L'ACCORDO INTERCONFEDERALE di mercoledì 21_09_2011SPECIALE RASSEGNA STAMPA
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22/09/2011 «Sui tagli della politica chiediamo segnali concreti»
«Buoni gli intenti, ma sulla pratica nulla da fare. Ora basta!». Gridano irritati e indignati i  sindacati Cisl e Uil delle Marche.  Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della Cisl Marche,  appare rammaricato e sconcertato sulla frenata fatta dall'aula consiliare regionale sul taglio ai costi della politica: «La discussione sul taglio sembrava ben avviata ed è stato un grosso errore non dare segnali concreti ai cittadini con una proposta che davvero può rendere le Marche la regione più virtuosa d'ltalia. Spero che una proposta arrivi subito e non tra un mese. Noi sindacati, oggi (ieri per chi legge) abbiamo passato la giornata a cercare una soluzione per Fincantieri. I politici dovrebbero fare lo stesso per le il taglio delle loro indennità. Si riuniscano e stiano a discutere anche tre giorni, se necessario. Istituti come il vitalizio in questo momento sono incomprensibili e vanno aboliti».La Rassegna Stampa
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22/09/2011 Fincantieri: un passo avanti.
Cgil, Cisl e Uil Marche, le strutture sindacali  regionali e territoriali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, Rsu dello Stabilimento di Ancona, Regione, Provincia,Comune e Confindustria Ancona hanno sottoscritto ieri in tarda serata il verbale di incontro per la ripresa dell'attività della Fincantieri di Ancona. Un documento necessario per dare uno scatto in avanti rispetto alla situazione di staticità nella quale versa da mesi il cantiere. Non mancano comunque, da parte del sindacato, parole di preoccupazione nei confronti degli esuberi dichiarati dall'azienda e dei lavoratori dell'indotto.«Il sindacato ha sempre sostenuto la triplice missione produttiva del porto di Ancona, quella produttiva, quella turistica, quella commerciale; vogliamo che il lavoro torni nel cantiere anconetano e ieri abbiamo dimostrato la disponibilità al confronto; ci auguriamo che tutti gli interlocutori si presentino al tavolo senza pregiudiziali, avendo a cuore solo il futuro dell’azienda e delle migliaia di persone e famiglie che a quel lavoro sono legate» ha dichiarato Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della Cisl Marche.«Un passo importante  aver sottoscritto il verbale d’incontro  perché  impegna ufficialmente l’azienda nell’acquisizione di una commessa per il cantiere navale di Ancona. Nonostante gli impegni aziendali di un eventuale ricollocamento interno, si prospetta una trattativa complicata perché viziata da una dichiarazione di esuberi»  afferma Leonardo Bartolucci, Segretario Generale FIM Marche . «Dobbiamo aver ben presente che il futuro di Fincantieri passa attraverso un percorso di efficientamento  aziendale complessivo.  La ripresa del lavoro non dovrà pregiudicare l’impiego delle maestranze dirette, anche se sarà una valida prospettiva per tanti lavoratori dell’indotto che sono i più penalizzati dalle minori tutele previste dagli ammortizzatori sociali.”Il VERBALE D'INCONTRO di mercoledì 21 settembre 2011La RASSEGNA STAMPA
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21/09/2011 Edilizia: appalti pubblici e ribassi
Le notizie sulle infiltrazioni della camorra nella provincia  di Pesaro – Urbino e in particolare nel settore dell’edilizia ha suscitato molto scalpore nell’opinione pubblica. “Per gli addetti ai lavori questo fatto - sottolinea il Segretario Territoriale Filca – Cisl Giovanni Giovanelli -  invece è la punta di un iceberg: gli appalti pubblici vengono aggiudicati da imprese spesso provenienti da zone ad alta densità camorrista e  con ribassi che vanno  dal 26 % al 40% sino a raggiungere anche il 44% di ribasso”.  L’importo degli appalti, in molti casi,  supera  abbondantemente  l’importo del milione di euro  e le opere da realizzare richiedono un significativo impiego di  manodopera e materiali.  “Non è possibile aggiudicarsi – continua Giovanelli - appalti con ribassi così elevati perché ciò significa automaticamente il non rispetto delle norme  in termini di manodopera ed adempimenti contributivi, fiscali, previdenziali e la mancanza di qualità nella realizzazione delle opere, basti vedere cosa è successo nella realizzazione della scuola elementare di Borgo Santa Maria”.La Filca Cisl chiede quindi maggiore attenzione  su alcuni elementi per evitare tali infiltrazioni, in primo luogo  la richiesta del DURC  (Documento Unico Regolarità Contributiva) da parte delle stazioni appaltanti:  nella provincia di Pesaro – Urbino vengono fatte lavorare imprese a cui non è richiesto il documento che attesta la regolarità previdenziale e retributiva. In secondo luogo l’aggiudicazione di appalti per specifici lavori di edilizia a ditte che non applicano il contratto dell’edilizia ma che applicano contratti anomali come quello delle cooperative di servizi sociali.La Filca Cisl chiede pertanto l’immediata attivazione del tavolo tecnico, come previsto dal protocollo firmato in prefettura  lo scorso 3 marzo, per il monitoraggio degli appalti pubblici e un profondo senso di responsabilità civile a tutti i livelli affinché in questo periodo di crisi il poco lavoro che c’è sia  eseguito nel rispetto delle norme e delle leggi.
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21/09/2011 Un nuovo umanesimo del lavoro
Quali conseguenze sta portando, sul nostro territorio, la crisi che é tornata a flagellare il mercato del lavoro? Quali mosse (finanziarie, politiche e soprattutto etiche) per contrastarla? Lo domandiamo a Marco Ferracuti, segretario provinciale della Cisl di Macerata. I dati riferiti al primo semestre del 2011 confermano in toto questo momento di difficoltà?Purtroppo non vogliamo certo essere allarmisti, ma sarebbe falso ostentare positività. Serve piuttosto prendere consapevolezza dei reali problemi per analizzarli e ricercare soluzioni. Guardando ai dati, anzitutto è significativo quello riguardante la cassa integrazione: nel primo semestre del 2011 le ore di cassa integrazione utilizzate nel nostro territorio sono state 2520, che equivalgono ad oltre 2000 persone della nostra provincia che in questi sei mesi non hanno lavorato perché quell'azienda non aveva bisogno di quel numero di lavoratori. Riguardo poi alla mobilità, i lavoratori che sono stati licenziati dalle aziende nel settore privato nei primi sei mesi del 2011 sono stati 1061. Nelle liste di mobilità attualmente abbiamo 4300 iscritti: per fare una comparazione, nel 2001 (un anno florido nel nostro territorio) ne avevamo solo 150. Gli iscritti alle liste sono il 2% inmeno rispetto all'anno scorso, ma il 57% di quelli che ne sono usciti lo hanno fatto perché sono decaduti i termini, di iscrizione, non perché abbiano trovato un nuovo lavoro. Mi permetto di sottolineare che un’azienda è incentivata ad assumere un lavoratore iscritto nelle liste poiché godrebbe di diversi benefici: ciò vuol dire che quel 57% ora non gode più di questa "dote", e quindi ha maggiore difficoltà di ricollocamento nel mondo del lavoro. E la conseguenza più pericolosa per questi lavoratori è che, vista la loro fragilità, cedano al "ricatto" del lavoro nero. Tornando ai dati, notiamo che "in ingresso" solo il 10% delle assunzioni sono state a tempo indeterminato, con tutto quello che ne consegue in termini di precarietà del lavoro.Quali potrebbero essere le soluzioni da trovare in sinergia con Enti e Istituzioni pubbliche?Anche le nostre Istituzioni stanno vivendo un momento difficile, ma siamo certi che dobbiamo tutti avere la forza di scegliere e di saper discernere su quale futuro e su quali settori vogliamo puntare, senza abbandonare quelli tradizionali che sono comunque un nostro punto di forza. Qui dunque rientra l'esigenza di rinnovare la formazione dei lavoratori, in particolare dei giovani, e di saper agevolare i processi di cambiamento e di creatività del mercato del lavoro. I soldi pubblici e quelli privati degli Istituti di credito debbono dunque essere orientati su un progetto di sviluppo condiviso. Su questa direzione cercheremo di lavorare in sinergia, ad esempio, con la Provincia: il presidente Pettinari, infatti, ha convocato entro settembre un tavolo di confronto sulla crisi e sul mondo del lavoro per valutare le varie soluzioni da adottare.Sente anche lei concreta per il nostro territorio la necessità espressa più volte dal Santo Padre di rimettere al centro dell'economia la persona e la sua dignità?Personalmente e anche come Cisl siamo totalmente in accordo con quanto ha espresso Papa Benedetto XVI. Siamo convinti che questo periodo di grande crisi possa trovare una soluzione soltanto rifondando un nuovo umanesimo del lavoro, dove non sia più il profitto ma la persona al centro degli obiettivi dell'azienda. La fragilità di chi non ha lavoro o di chi è instabile si riversa infatti anche sul vissuto personale e sociale del lavoratore: a un dramma che condiziona soprattutto la vita familiare. L'unico modo per tornare a crescere a dunque restituire dignità e rispetto ai lavoratori: ciò li porterebbe certamente a dare il meglio di loro stessi e garantirebbe una ripresa occupazionale. Se non cambiamo modello purtroppo non supereremo questa crisi e produrremo piuttosto la società che aberriamo: meno ricchi ma sempre più ricchi e molti più poveri sempre più poveri.
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20/09/2011 Pensionati Marche: Organizzazione, Proselitismo, Formazione
Un percorso che ha impegnato tutte le strutture del sindacato pensionati Cisl delle Marche. Sulla base delle linee guida elaborate dagli organismi nazionali, nei mesi di Luglio e Settembre il gruppo dirigente ha sviluppato un intenso dibattito condizionato dalle implicazioni della grave crisi economica che ha investito i Paesi europei e in particolare l’Italia. Le assemblee Territoriali di Pesaro, Ascoli-Fermo, Macerata e Ancona hanno concluso i lavori con importanti documenti sulla base delle relazioni e del dibattito arricchito dai contributi dei Segretari  delle Unioni Territoriali e dal segretario nazionale Arnaldo Chianese. La situazione del paese e le misure adottate dal Governo rappresentano una situazione imprevista destinata ad incidere profondamente nella  strategia del sindacato e nella stessa struttura organizzativa. Si presentano problemi complessi che incidono profondamente nelle condizioni di vita dei lavoratori e pensionati. Si prospettano situazioni che non hanno riscontro nella esperienza del sindacato del dopoguerra. Le crisi aziendali, con i pesanti riflessi sull’occupazione, le difficoltà di bilancio degli Enti locali, e le conseguenze sulla disponibilità dei servizi sociali,  incidono profondamente sui bilanci delle famiglie. La disoccupazione giovanile  e il precariato nei rapporti di lavoro mostrano situazioni drammatiche nel settore previdenziale. Sono  condizioni sociali inedite che hanno proposto alle assemblee organizzative  argomenti che travalicano il tradizionale ruolo dell’impegno di metà mandato, rivolto ad una verifica della  struttura dell’organizzazione. I settori di impegno: la funzionalità dell’organizzazione, il proselitismo, la formazione, la preparazione dei dirigenti preposti alla contrattazione territoriale, esigono nuove modalità operative in aggiunta alla generosa disponibilità del quadro dirigente. Il dibattito sviluppato nelle assemblee ha posto la centralità dei servizi per gli iscritti nella strategia del sindacato,  per corrispondere alle nuove esigenze dei pensionati e delle loro famiglie determinate dalla crisi economica del paese. Altrettanta attenzione è stata posta all’attività del volontariato, con il sostegno dell’Anteas e il protagonismo delle donne, una risorsa troppo spesso marginalizzata. L’assemblea regionale ha quindi il compito di dare organicità alla ricchezza dei contributi emersi, e definire la nuova struttura del sindacato pensionati, che rappresenta un patrimonio molto importante per tutta la Cisl. Il Segretario Generale Mario Canale è consapevole dell’importanza dell’appuntamento del 5 ottobre:«La nuova Segreteria intende definire la strategia e apportare quelle modifiche strutturali per consentire alla Fnp di rappresentare un riferimento autorevole per tutte le fragilità sociali oltre a contribuire al potenziamento della Cisl nelle Marche».
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19/09/2011 Poltrona Frau, a rischio il made in Italy
La dirigenza della Poltrona Frau Group ha ufficializzato l’intenzione di delocalizzare la cucitura del settore residenziale (poltrone e divani) in uno stabilimento sito in Romania. La decisione coinvolge da subito 45 dipendenti attualmente impiegati nello stabilimento di Cassina. Ma nel giro di due anni, spostando in Romania tutta la cucitura - per un totale di 64.000 ore - saranno coinvolte anche 24 aziende terziste operanti nella Provincia di Macerata.In un comunicato stampa unitario le Federazioni di Categoria di Cisl e Cgil (rispettivamente Filca e Fillea) definiscono «assurdo che il marchio di Poltrona Frau, emblema del made in italy, possa essere rovinato da una delocalizzazione in Romania, con ripercussioni drammatiche sia per l’occupazione locale che per  l’immagine di Poltrona Frau in Italia e nel mondo».Stando ai conti dei sindacati il presunto risparmio sullo stabilimento di Tolentino sarà pari a 400 mila euro, quando il solo Amministratore Delegato, Dario Rinero, nel 2009 a incassato 1 milione di euro e nel 2010 ha percepito 1.567.000 euro di cui 800.000 per bonus ed incentivi. I manager sono aumentati dai 29 di dicembre 2008, prima della nomina di Rinero, ai 36 di giugno 2011; gli operai sono diminuiti dai 606 di dicembre 2008 ai 492 di giugno 2011. Quindi aumentano le spese ed i compensi per la dirigenza a scapito dell’occupazione e del prodotto. Secondo il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti «si tratta di una decisione inaccettabile perché mette a rischio l’intero distretto della pelletteria di Tolentino, all’interno del quale la cucitura è una specialità che garantisce l’eccellente qualità del prodotto». «Le competenze maturate e tramandate all’interno di questo settore – prosegue Ferracuti -  rappresentano un patrimonio enorme, sia economico che culturale, di fatto “svenduto” senza tenere conto delle quote di mercato che verranno perse a causa della peggiore qualità della produzione».Ferracuti rivolge infine un appello  alla proprietà della Frau e  in particolare alla famiglia Montezemolo - «che non può non rendersi conto di come questa scelta dissennata danneggerà gravemente l’azienda, i cui prodotti non potranno più fregiarsi di quel titolo – il made in Italy – di cui proprio i Montezemolo ambiscono ad essere promotori in tutto il mondo».Previsto per domani un incontro con il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari.
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16/09/2011 «Il mio impegno per la scuola»
LE FOTO Anna Bartolini, fanese di 44 anni, è la nuova segretaria regionale della Cisl Scuola. Alle spalle una lunga militanza nel sindacato. Obbiettivo primario “la salvaguardia dell’occupazione”. La Cisl Scuola delle Marche ha una nuova segretaria. Dopo Francesca Conti,  che ha guidato il settore della Cisl Scuola regionale dal 2001 e che ha  lasciato l’incarico per pensionamento, il Consiglio Generale della scuola che si è tenuto oggi (ieri per chi legge ndr) all’Hotel Touring di Falconara, alla presenza del segretario nazionale Francesco Scrima, ha nominato al vertice della categoria Anna Bartolini. Nata a Fano quarantaquattro anni fa, laureata in pedagogia, docente di scuola primaria, la Bartolini ha alle spalle una lunga militanza iniziata nel 1985 con l’entrata nel Sinascel (Sindacato nazionale scuola elementare e materna) prima che diventasse, negli anni successivi, Cisl Scuola.  Dopo aver ricoperto diverse cariche nell’ambito territoriale, dal 1993 è componente del Consiglio Regionale di categoria e dal 2005 è stata eletta nel Consiglio Nazionale. «Assumo con soddisfazione questo importante incarico – ha dichiarato Anna Bartolini - agli inizi di anno un scolastico che si apre mentre il Paese fa i conti con una gravissima emergenza economico-finanziaria. Se non ci si può sottrarre ad una inevitabile stagione di rigore e sacrifici, va detto che per la scuola è davvero difficile individuare margini ulteriori di intervento dopo quelli pesantissimi sopportati nell’ultimo triennio». Il nuovo segretario regionale della Cisl Scuola ricorda come il mondo dell’istruzione abbia dovuto sopportare “un piano di tagli agli organici che nelle Marche ha ulteriormente aggravato e peggiorato le condizioni di lavoro del personale docente e ATA, condizionando in negativo anche importanti processi di riforma da tempo attesi”. Dunque per il prossimo periodo obbiettivo prioritario “sarà quello di riaffermare che alla scuola non si può più togliere nemmeno un posto di lavoro”. Se la situazione degli organici nelle scuole marchigiane è pesante, il nuovo anno scolastico fa registrare una nota positiva grazie al piano di assunzioni che ha permesso di stabilizzare nella nostra regione  864 docenti precari e 1053 unità di personale amministrativo ed ausiliario. Una conquista che la Cisl Scuola rivendica “con orgoglio, ottenuta grazie alla  capacità della nostra organizzazione di  rivendicare, confrontarsi e fare accordi”. Per l’immediato futuro altre priorità saranno “la continuità a questo piano triennale di assunzioni, così come definito nell’intesa sottoscritta, il confronto con la Regione  per la ristrutturazione della rete scolastica”. Insomma pur non nascondendo le difficoltà del momento Anna Bartolini è pronta ad accettare le prossime sfide per chiedere a chi amministra la nostra scuola “di attivare un autentico dialogo sociale e di recuperare il senso e la prospettiva di una vera politica scolastica al servizio dei cittadini e del Paese”.
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15/09/2011 «Il Paese ha bisogno di tagliare le spese superflue che producono sprechi e inefficienza»
15 settembre 2011 «Troppo concentrata sulle entrate e quindi sulle ulteriori tasse, mentre il Paese ha bisogno di tagliare le spese superflue che producono sprechi e inefficienza» ''La manovra e' troppo concentrata sulle entrate e quindi sulle ulteriori tasse, mentre il Paese ha bisogno di tagliare le spese superflue che producono sprechi e inefficienza». Commenta così la manovra appena licenziata dal Parlamento il Segretario della Cisl, Raffaele Bonanni oggi a margine di un incontro sindacale a Magnano in Riviera (Udine). «Il Governo e lo stesso Parlamento fanno fatica a entrare in questa logica, soprattutto perche' i partiti vogliono difendere i propri presidi e i loro domini, che sono le municipalizzate, che anziché essere controllate e dirette dalla politica come dovrebbe essere, sono 'gestite' dalla politica. E questa e' una anomalia grandissima in tutta Europa». "Per crescere bisogna fare tutto quello che serve a ottimizzare la spesa» ha aggiunto Bonanni ricordando che il Paese ha bisogno di investimenti, privati e pubblici. «Bisogna sfruttare al massimo quello che si ha. E' inutile chiedere altri fondi che non ci sono. Noi riteniamo che sia indispensabile lottare contro gli sprechi e le inefficienze. Spero - ha concluso - che nel Paese cresca questa consapevolezza''. Il documento della CISL Nazionale
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15/09/2011 FIAT/POMIGLIANO "La nuova Panda risposta alla crisi e ai detrattori di casa nostra"
13 settembre 2011. La presentazione della nuova Panda al salone dell'automobile di Francoforte è un fatto importante in particolare per i lavoratori di Pomigliano e del sindacato metalmeccanico italiano. Lo dichiara Bruno Vitali, segretario nazionale Fim-Cisl. "È il segno tangibile della bontà degli accordi che hanno consentito la rinascita dello stabilimento campano con impianti produttivi modernissimi.Dal prossimo 3 novembre, infatti, altri 700 operai e 150 impiegati saranno chiamati al lavoro per iniziare la produzione di serie che, a regime, sarà di 1087 vetture giornaliere ed occuperà tutti i cinquemila addetti. In quest'Italia che sembra essersi trasformata, purtroppo, nel paese delle chiacchiere la vicenda di Pomigliano segna invece un punto di concretezza e di smentita ai molti detrattori e profeti negativi che parlavano di inganni.La Fim, che insieme agli altri sindacati firmatari ha consentito ciò, ritiene ora indispensabile rendere concreti anche gli altri accordi del progetto Fabbrica Italia come miglior risposta alla pesante crisi che investe questo pezzo importante dell'industria nazionale."La RASSEGNA STAMPA
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14/09/2011 «Al tavolo dei doni ho messo i guanti da lavoro e il cappello da delegata sindacale»
La giornata di domenica con il Santo Padre è stata veramente un gran dono! Mi rendo conto di avere un gran limite quello di non riuscire a trovare termini adeguati che dimostrino ciò che realmente mi ha dato questo evento, a dir poco emozionante, dove i sentimenti eccedono il significato delle parole. E’ stata una bellissima opportunità anche nel rapporto tra noi delegati , nello stare insieme è scaturito un costruttivo e bel confronto, indubbiamente i problemi ci accomunano fino a sfiorare l’empatia. Difficilmente si riesce a leggere in chi ci ascolta sincera comprensione, ecco domenica nel Congresso Eucaristico Nazionale ho assaporato questo miracolo. Un’ istituzione mondiale ecclesiastica che scende a noi nella figura del Papa, è per credenti e non un segnale veramente forte, certo che ci siamo riportati a casa le preoccupazioni che avevamo, ma da quest’incontro personalmente ho ricavato un ulteriore incoraggiamento che mi induce a perseverare nei valori in cui credo. La grande sfida è che il meraviglioso evento continui, non si archivi tra i ricordi, bensì si maturi la consapevolezza di farsi carico concretamente dei problemi abbattendo gli sterili dibattiti , preferendo più impegno e responsabilità perché giovani e famiglie intere, stanno perdendo le speranze, sono stanchi di aspettare e dicono:” basta non vogliamo più essere presi in giro!” Proprio per questo al tavolo dei doni riservati al Santo Padre, ne ho voluti mettere due anch’ io, i guanti da lavoro, che racchiudono tutto ciò che abbiamo; le nostre mani e la voglia di lavorare, e il cappello che mi contraddistingue come delegata sindacale, affinché coraggio e rabbia continuino ad essere basamenti resistenti a qualsiasi attacco, rivendicando e promuovendo azioni realistiche che generino l’ orgoglio dell’appartenenza. Claudia Mattioli
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14/09/2011 Le storie di crisi a pranzo con il Papa
a cura di Cinzia Castignani Gianluca Gianfelici 41 anni, in mobilità, ha lavorato per 11 anni alla Upper di Ancona, un’azienda a conduzione familiare, di produzione di mobili per ufficio, delegato sindacale della Cisl, vive a Osimo in provincia di Ancona. “A fine 2008 con la crisi che avanzava, l’azienda iniziò la sua inesorabile regressione produttiva. Finché il 26 Maggio 2011, dopo un periodo di cassa integrazione e uno sciopero, la situazione è precipitata e abbiamo ricevuto la notifica della cessazione dell’attività dell’azienda e il licenziamentodi tutti i 70 lavoratori. Dobbiamo ancora avere il pagamento di ben 6 mensilità oltre al TFR di fine rapporto”. Oggi Gianluca lavora con un contratto a tempo determinato con un’altra azienda, per un anno, e spera che gli venga trasformato a tempo indeterminato,non vuole rischiare di tornare ad essere un precario. Cristina Catorci,39 anni, insegnante di italiano e latino precaria dal 2003, vive a Osimo, in provincia di Ancona.”Un viaggio di 8 anni, che di anno in anno, fino ad oggi, mi ha fatto conoscere scuole diverse in cui “crescere”, mi ha fatto incontrare dirigenti da cui essere guidata, mi ha fatto collaborare con insegnanti esperti da cui imparare, mi ha fatto confrontare con insegnanti giovani con cui imparare a volte, però, ha anche rischiato di mettere in discussione la motivazione e l’entusiasmo e ha spesso incrementato un’insicurezza di fondo, in attesa che il sogno della nomina in ruolo, l’ElDorado di tutti i precari, si realizzi.”A Cristina, oggi è arrivato l’ennesimo incarico annuale, per quest’anno scolastico è andata bene! Pasquale Palmisano, 46 anni, cassaintegrato della Fincantieri di Ancona, delegato Fim Cisl, vive ad Ancona.“Lavoro in Fincantieri dal 1999. Sono arrivato ad Anconanel 1997,dallaprovincia di Taranto,al mio paese c’era poco lavoro, avevo due figli e volevo dar loro maggiori possibilità, quindi, decisi di trasferirmi ad Ancona e iniziai a lavorare con una ditta di Taranto che aveva preso in appalto dei lavori in Fincantieri.Qualche anno dopo, seppi che in Fincantieri stavano assumendo,un sogno per me.Feci la domanda, laprova d’arte, le visite mediche e fui assunto.Non mi sembrava vero, un posto statale e uno stipendio fisso e, come si dice da noi, il pane per la vecchiaia.Comprai casa,con un mutuo, arrivò anche la terza figlia, tutto perfetto.Qualche anno dopo ho iniziato a sentire,vedendo tante ingiustizie sopratutto nei confronti dei lavoratori delle ditte di appalto, la necessità di fare qualcosa per loro, d’altronde, pochi anni prima ero uno di loro. Decisi di darmi da fare e mi misi in lista per il rinnovo della Rsu e fui eletto.Ho cominciato a fare sindacato per la Fim-Cisl sette anni fa e siamo riusciti, a fare tanto per quei lavoratori che non avevano voce in capitolo e tante altre avremmo voluto fare, ma due anni fa è arrivata la crisi.Il mondo ci è caduto addosso. La sicurezza e il “pane per la vecchiaia”, hanno iniziato a sgretolarsi.Da due anni, siamo in cassa integrazione.Arrivare alla fine del mese, è, per tutti noi un grande problema. Le istituzioni,il governo e Fincantieri stessa, vivono nell’immobilismo più totale. Noi, nonostante tutto, non ci arrendiamo, stiamo continuando a tenere alta l’attenzione a tutti i livelli, perché 581 famiglie di operai diretti e 1500 famiglie dell’indotto, hanno diritto alla loro dignità, attraverso il lavoro e non attraverso gli ammortizzatori sociali”.Oggi è arrivata la notizia che Fincantieri si impegna a riprendere la produzione nello stabilimento di Ancona a partire da ottobre, grazie all'affidamento di nuove commesse, offrendo garanzie, anche per la ripresa dell'attività dell'indotto. E’ prevista una riorganizzazione dello stabilimento con un piano industriale, che l’A.D. Bono, presenterà ai sindacati il 21 settembre prossimo, ad Ancona. Nunzio Molaro 33 anni, cassaintegrato della Fincantieri, delgato della Fim-Cisl , vive ad Ancona. “Sono iscritto alla Fim Cisl da quando avevo 19 anni, l’età in cui ho iniziato a lavorare in varie fabbriche metalmeccaniche. Lavoro in Fincantieri dal 2005 e quando è arrivata la crisi devo dire onestamente che i primi mesi di cassa integrazione li ho vissuti come un momento di riposo, dopo 13 anni di duro lavoro . Ma poi, visto che il lavoro non arrivava, ho iniziato a preoccuparmi seriamente.E’ difficile arrivare alla fine del mese con la cassa, soprattutto se si ha famiglia”. Oggi Nunzio è pieno di speranza sulle prospettive che potrebbero aprirsi il 21 settembre nell’incontro per la presentazione del piano industriale per la ripresa della produzione del cantiere di Ancona, anche se permangono le preoccupazioni sul piano occupazionale. Giuseppe Primucci 53 anni, cassaintegrato della Accenture di Ancona, multinazionale di consulenza, servizi tecnologici e outsourcing,delegato sindacale della Fisascat Cisl dal 1978, vive ad Ancona.“Lavoro, anzi lavoravo da 30 anni nell’azienda che circa 8 anni fa, ha ceduto la sua amministrazione alla Accenture una multinazionale americana, con sedi in tutto il mondo, che nonostante i bilanci in attivo ha ritenuto più conveniente chiudere le 2 sedi italiane (Ancona e Catania) e trasferire tutto il lavoro alle isole Mauritius dove il costo di un impiegato è di circa 300 dollari al mese. mandando a casa oltre 70 persone. Così in 70, tutti mediamente con un’età sopra i 40 anni, ci siamo ritrovati, senza lavoro e senza prospettive future. Non è semplice, per chi ha più di 40-50 anni, reinserirsi in un mercato del lavoro, come quello di oggi, che dà molte occasioni,nemmeno ai giovani E adesso che fare? Si rinuncia alla casa in affitto, si torna dai genitori, chi può, e si cerca di vivere alla meno peggio con i 700-800 euro di CIGS. Si taglia su tutto, anche sul necessario mettendo oltre noi anche i nostri figli dentro una condizione che a volte rasenta l’indigenza. E poi? E chi lo sa?“ Oggi Pino è tornato a vivere con i genitori ed è seriamente preoccupato per il suo futuro lavorativo. Claudia Mattioli, 42 anni operaia, delegata Fim- Cisl nell’azienda A. Merloni di Fabriano, vive a Fabriano in provincia di Ancona.”Avevo 22 anni quando sono entrata a far parte di quest’azienda.Terminata la maturità tra i miei sogni non c’era quello di fare l’operaia, ma il lavoro non mi pesa edevo dire che mi ha consentito di realizzare ,con il tempo piccoli progetti e vivere una vita decorosa.Mi sono sposata, ho una figlia. Una famiglia normale come tante.Poi il grande dramma, dall’ottobre 2008 l’A.Merloni è entrata in amministrazione straordinaria e ad oggi non ci sono ancora certezze. E’ trascorso veramente tanto tempo, troppo ed in questi anni è maturato di tutto, disperazione sfiducia, solitudine, rabbia e perfino rassegnazione. Pensavo nella mia vita di aver raggiunto dei traguardi, invece eccomi di nuovo sul punto di partenza verso arrivi irraggiungibili e impercettibili.Mi auguro che al di là delle belle parole si scenda nella concretezza di voler aiutare un territorio che rischia di morire, si sta pian piano demolendo il futuro di tante famiglie e giovani che meritano di lavorare affinché la loro vita abbia un senso ed il bene comune sia davvero destinato a tutti” Oggi l’A. Merloni è ancora in amministrazione controllata, nei prossimi giorni è previsto un ulteriore incontro al Ministero dello Sviluppo economico per fare il punto sulla situazione delle trattative in corso con le aziende che hanno manifestato interesse per l’acquisto degli asset del Gruppo fabrianese. Luisa Perini, 49 anni, disoccupata, con due figli, vive a Senigallia in provincia di Ancona.”Arrivati a questo punto della vita si fanno dei bilanci: molti dei miei coetanei pensano già alla pensione, io purtroppo devo ancora trovare un impiego!Non che non abbia mai lavorato, ma l’ho fattosempre con contratti a termine. Ho lavorato fino al 31/12/2010, data in cui, poi, non mi hanno più rinnovato il contratto, dopo 4 anni di lavoro presso l’Asur Zonaterritoriale Sanitaria 4 di Senigallia! E dire che mi è sempre piaciuto lavorare e l’ho fatto con passione e impegno sentendomi realizzata. Adesso mi sto guardando intorno, ma vedo solo nero: riuscirò a mandare i miei figli all’università? Riuscirò mai ad avere una pensione? Passo qualche notte insonne, ma continuo a sperare!”. La Rassegna Stampa: Avvenire, 13 settembre 2011 "A pranzo con il Papa: «Ci ha dato coraggio»
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14/09/2011 Lavori usuranti: prossima scadenza 30 settembre.
I lavoratori che hanno i requisiti per la pensione al 31 dicembre 2011 anche in assenza di regolamento applicativo devono presentare la domanda per il riconoscimento dei benefici entro il 30 settembre 2011. Si consiglia di prendere contatto con gli uffici dell'INAS CISL che sono a disposizione per ulteriori ed eventuali chiarimenti e per l’espletamento della pratica. Clicca qui per contattare gli uffici In riferimento alla possibilità di beneficiare dei requisiti previdenziali previsti per i lavori usuranti, informiamo che il Ministero del Lavoro con una lettera circolare del 14 settembre 2011 ha posticipato la scadenza prevista per il 30 settembre a carico del datore di lavoro art. 5 comma 1 Decreto 67/2011 relativo alla certificazione del lavoro notturno svolto presso l'azienda. La Rassegna Stampa di giovedì 15 settembre dove si annuncia lo slittamento della data per la presentazione della domanda di pensione: Italia Oggi - Sole24ore LA LOCANDINA
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13/09/2011 Lavoro è dignità. Vero bene comune.
LE FOTO della S.Messa al Porto di Ancona, nell'area Fincantieri. La Rassegna StampaAvvenire, 11 settembre 2011 "Un segno di speranza: il cantiere ripartirà" con la dichiarazione di Andrea Cocco, Segretario Provinciale FIM Cisl di Ancona
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12/09/2011 «Il lavoro per dare senso e dignità al nostro stare insieme»
di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale CISL Marche Il Congresso eucaristico non ha lasciato indifferenti chi come noi, lavoratori e sindacalisti, ha accolto l’invito a cogliere una opportunità feconda che la Chiesa italiana ha proposto al nostro territorio. Abbiamo potuto rileggere volti e fatti del nostro tempo, con uno sguardo più lucido e lungimirante: lavoratori di aziende in crisi, giovani disorientati nel mercato del lavoro, fragilità diffuse dinanzi ad un welfare non sempre inclusivo; e poi folate della finanza rapace, triste inadeguatezza della classe di governo, tensioni socio-politiche da noi e in altri Paesi e, apparentemente lontane, carestie silenti in pezzi d’Africa senza pace. In questa “ordinarietà” che ci fa sentire a volte inermi, è utile a tutti uno sguardo più lungo, un respiro meno affannoso. La riflessione sull’Eucaristia si è infiltrata in questa umana normalità, dove una Storia grande e fatta anche di Mistero, può aiutare tutti a riconciliarsi con esperienze concrete di disagio, ingiustizia, morte (fisica o sociale) ma anche di solidarietà, dono, responsabilità. Tutti: chi crede e gli dà il valore di Verità; ma anche chi, non credente, può cogliere nell’Eucaristia un’ipotesi di giustizia, di fraternità, di senso, per un’esperienza umana vivibile e dignitosa. Il Congresso eucaristico ha proposto, nel solco di testi recenti del Papa, riflessioni sul lavoro e le fragilità ai tempi della crisi, che fanno evolvere gli orientamenti della dottrina sociale della Chiesa elaborati anche in periodi di maggiore prosperità. Significativa è in questo senso la testimonianza dell’operaio della Merloni nell’incontro di Fabriano. “Ho sempre pensato, insieme alla mia Chiesa, che il lavoro dovesse contribuire al compimento del Creato, alla felicità degli uomini, a dare senso e dignità al nostro stare al mondo. Non poter lavorare è un sentirsi fuori da questo Disegno... Come ti chiami? Che lavoro fai? Sono le prime domande che facciamo ad una persona che vogliamo conoscere. Quasi che un “nome di persona” senza un “nome di lavoro” tolga parte della possibilità di essere riconosciuto da chi incontro. Come se senza un lavoro rischiassimo di non poterci descrivere, di non esistere... E’ necessario immaginare e realizzare una pratica e una cultura del lavoro che sappia osare oltre ciò che abbiamo fatto sinora”. Di fronte al dramma di un lavoro che non c’è, non bastano più infatti gli occhiali di un tempo. La costruzione di diritti in grado di conservare i frutti del progresso (di una parte del mondo), sembra lasciare il passo alla necessità di immaginare possibilità plurali per un lavoro che sia a portata di ciascuno. Una sensazione che si è percepita domenica scorsa, al concerto del maestro Allevi e della Filarmonica, quando mons. Menichelli ha parlato di “cattedrale del lavoro” riferendosi alla Fincantieri in cui il Papa celebrerà la messa, mettendola in relazione intensa con la cattedrale religiosa di San Ciriaco che domina il porto e il cantiere. Dare vita ad una delle tante “cattedrali del lavoro a rischio”, è un segnale dal forte valore simbolico (per tutti) ed eucaristico (per i credenti), che sarà più intenso quando delegati sindacali di aziende in crisi e lavoratori precari condivideranno il “mangiare insieme” al Papa. In vista, nei prossimi giorni, del riavvio del confronto sulle prospettive di lavoro. Mangiare insieme è forse l’unica via. A partire dai problemi sociali e del lavoro. Insieme, tutti coloro che hanno davvero a cuore le sorti di una comunità, mettendo a disposizione un po’ di ciò che abbiamo nel nostro piatto: valori, talenti, risorse, competenze… Con responsabilità, condivisione, e voglia di futuro. La Rassegna Stampa: Corriere Adriatico
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08/09/2011 Il tema del lavoro al XXV Congresso Eucaristico Nazionale: le interviste ai delegati Fim Cisl
In occasione del XXV Congresso Eucaristico Nazionale Ad Ancona, Fabriano e Falconara il 7 settembre si sono svolti diversi appuntamenti sul tema del lavoro in cui sono sono intervenuti monsignor Angelo Casile, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei e l’economista Stefano Zamagni.580 operai da due anni in cassa integrazione: quale futuro?Maurizio Di Schino in collegamento da Fabriano, uno dei luoghi del XXV Congresso Eucaristico nazionale (Cen), intervista Pasquale Palmisano dello stabilimento Fincantieri, delegato Fim-Cisl, che avrà l’onore di pranzare con Benedetto XVI domenica prossima. “Lavoro e festa” sono i temi al centro del Cen.Guarda l' intervista di Pasquale - TV2000La forza della speranza di ClaudiaMaurizio Di Schino intervista la delegata Cisl Claudia Mattioli dello stabilimento Merloni di Fabriano. “La situazione è drammatica – dice Claudia -. C’è molta rabbia, sgomento e disperazione in un sistema che sembra non volerci ripagare dei sacrifici che stiamo facendo. Siamo in cassa integrazione e c’è un dramma sociale che ci spinge nella disperazione. Con il Congresso Eucaristico, oggi, abbiamo avuto un’occasione, quella di poter far sentire la nostra voce”.Guarda l' intervista di Claudia - TV2000
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08/09/2011 «Difendiamo l'art. 18. Pronto a firmare un patto con la Camusso»
Intervista a Raffaele Bonanni, Segretario Generale della Cisl, su L'Unità di giovedì 8 settembre 2011
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08/09/2011 580 operai da due anni in cassa integrazione: quale futuro?
Segnaliamo da TV2000 queste interviste a Pasquale Palmisano e Claudia Matteoli, delegati Fim-Cisl.Maurizio Di Schino  in collegamento da Fabriano, uno dei luoghi del XXV Congresso Eucaristico nazionale (Cen), intervista Pasquale Palmisano delegato Fim-Cisl che avrà l’onore di pranzare con Benedetto XVI domenica prossima. “Lavoro e festa” sono i temi al centro del Cen.Ad Ancona, Fabriano e Falconara il 7 settembre si sono svolti diversi appuntamenti proprio sul tema del lavoro in cui sono sono intervenuti monsignor Angelo Casile, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei, l’economista Stefano Zamagni.Guarda l'intervista a PasqualeGuarda l'intervista a Claudia
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07/09/2011 Intervento iniquo del Governo. SI alla patrimoniale e al contributo di solidarietà.
Iva al 21% e intervento su pensioni donne Bonanni:  "Siamo contrari sia all'aumento dell'età pensionabile per le donne, sia all'aumento dell'Iva. Se il Governo vuole fare un intervento equo e condiviso socialmente, introduca una patrimoniale, escludendo la prima casa e ripristini il contributo di solidarietà a partire da chi non ha la ritenuta alla fonte, facendo pagare chi guadagna di più e possiede di più". SCIOPERO CGIL Bonanni a Camusso: ""La Cisl ha i nervi saldi e grande senso di responsabilità" Roma, 6 settembre 2011. "La Cisl ha i nervi saldi e con grande senso di responsabilita' si sta mobilitando in questi giorni per cambiare la manovra, seguendo le indicazioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha raccomandato a tutti una maggiore unita' del paese, equilibrio, rigore ed equita'". Lo dichiara il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, commentando le dichiarazioni del Segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. "La Camusso invece con questo ennesimo sciopero solitario della Cgil- continua Bonanni- ha spaccato il mondo del lavoro ed ha cancellato il riformismo sindacale. Ma l'aspetto più grave e' che questo sciopero della Cgil ha peggiorato la posizione dell'Italia. E' una grave responsabilita' quella che si è assunta oggi la Camusso. Se il governo con i suoi errori sta scoraggiando i mercati, la Camusso si e' unita alla confusione del governo, dando un ulteriore segnale negativo alle borse. Certamente nessuno investitore si sentira' rassicurato dopo questo sciopero di stampo greco che ha avuto scarse adesioni nei posti di lavoro, che non produrra' alcun effetto concreto se non quello di scoraggiare ulteriormente i mercati". Santini: "Camusso con il massimalismo populista indebolisce le ragioni del cambiamento della manovra" "Lo scontro frontale, il linguaggio massimalista, il populismo irridente alle ragioni di altri sindacati, contenute nelle parole della Segretaria Generale della Cgil, Susanna Camusso, ottengono un solo risultato: questo sciopero sbagliato della Cgil indebolisce le ragioni del cambiamento della manovra". Lo dichiara in una nota Giorgio Santini, Segretario generale aggiunto della Cisl. "Nonostante questo- sottolinea Santini- la Cisl continuera' ad impegnarsi ed a manifestare per una manovra piu' equa, che reintroduca il contributo di solidarieta' sui redditi piu' alti e sui patrimoni immobiliari, sull'evasione fiscale e per indicare una strada del risanamento dei conti pubblici che non faccia cassa sulle pensioni. Sull'art.8 la Cisl ribadisce con forza che dopo la modifica che lo lega in via prioritaria alla piena validita' dell'Accordo Interconfederale del 28/6 che tutela l'autonomia e la liberta' delle organizzazioni sindacali confederali di realizzare gli accordi aziendali, e' cancellato nei fatti il pericolo di cambiamento di leggi che possano danneggiare I lavorartori, compreso l'art.18". "La Cgil- conclude Santini- dica chiaramente se conferma la sua sottoscrizione di quell"accordo e non cerchi altri alibi". Vai al sito della CISL NAZIONALE
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07/09/2011 Manovra: le valutazioni della Cisl
Alla luce del Consiglio dei Ministri di ieri, il documento della Segreteria confederale che esprime le proprie valutazioni in merito alle decisioni introdotte nella manovra finanziaria che viene posta,  oggi, alle dichiarazioni di voto e per la quale il Governo ha chiesto la questione di fiducia.
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05/09/2011 Manovra: articolo 8
Il comunicato della Segreteria nazionale Cisl sulle novità relative all'art. 8 della manovra
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05/09/2011 La Cisl di Ancona incontra il Prefetto
LE FOTO DEL PRESIDIO “Serve una manovra improntata all’equità”Cisl e Uil in piazza ad Ancona per rivendicare provvedimenti governativi che non vadano a colpire i soliti noti. Una delegazione è stata ricevuta dal Prefetto. Paolo Santini, Segretario provinciale Cisl: “Serve una discontinuità nell’azione politica e una seria lotta all’evasione.Circa duecento lavoratori hanno partecipato oggi ad Ancona, in piazza del Plebiscito,   al presidio organizzato dalla Cisl e dalla Uil di Ancona sulla manovra economica del Governo. La manifestazione si è articolata in due ore di sit in, dalle 11 alle 13. Una delegazione guidata  dal Segretario generale provinciale della Cisl Paolo Santini e dal Segretario regionale della Uil Graziano Fioretti è stata ricevuta dal Prefetto Paolo Orrei. Era presente in piazza anche il Segretario regionale della Cisl Stefano Mastrovincenzo. “E’ necessaria e urgente – ha dichiarato Paolo Santini – una discontinuità nella azione politica, come richiesto anche dall’autorevole appello del Presidente Napolitano, che ha sollecitato una forte condivisione di responsabilità da parte di tutti per realizzare il massimo di  equità e credibilità della manovra economica. Riteniamo occorra una seria lotta all’evasione fiscale e una manovra improntata all’equità”. Tra i punti principali alla base della piattaforma dell’iniziativa di oggi una lotta decisa “a tutti gli sprechi e le inefficienze della spesa pubblica a partire dai costi impropri della politica e delle istituzioni in primis il superamento delle Province e la riduzione del numero dei parlamentari, dando immediata attuazione alle norme costituzionali”. Inoltre è necessario puntare ad una liberalizzazione dei servizi pubblici locali con un’ampia riaggregazione e una forte riduzione dei Consigli d’Amministrazione. Per il contributo di solidarietà Cisl e Uil chiedono un contributo “equo ed omogeneo che riguardi tutti i redditi più alti e l’introduzione di una tassazione sui patrimoni immobiliari”. Sul piano sociale vanno modificati  i provvedimenti che colpiscono, con un accanimento inusitato, i dipendenti pubblici, mentre con le Regioni vanno individuate alternative all’introduzione dei ticket per le visite specialistiche. Per quanto riguarda l’articolo 8 Paolo Santini ha sottolineato come “per cultura la Cisl ritiene che deve essere oggetto di trattativa tra le parti sociali e non essere sottoposto a provvedimenti di carattere legislativo. Ora, in presenza del provvedimento, dobbiamo vigilare affinché siano rispettati i principi della contrattazione tra i soggetti preposti, individuati dalla legge (così come previsto dall’accordo del 28 Giugno), affinché siano evitati  abusi da parte dei datori di lavoro”.Infine nell’ambito della manovra Cisl e Uil ritengono indispensabile rilanciare proposte organiche sul rafforzamento delle politiche per la crescita, stimolando Governo e Regioni sulla necessità di utilizzare immediatamente, anche ricorrendo a poteri sostitutivi, le risorse pubbliche e private disponibili per infrastrutture, reti energetiche, ricerca e innovazione.Ancona 5 settembre 2011LEGGI  il documento CISL e UIL consegnato al Prefetto
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02/09/2011 Cancellata la norma sulle pensioni
La dichiarazione di Raffaele Bonanni, Segretario Generale CISL, sullo stralcio della norma sulle pensioni da parte del Governo.
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02/09/2011 La Cisl di Macerata incontra il Prefetto
Venerdì 2 settembre la Cisl di Macerata è scesa in presidio per protestare contro le misure contenute dalla manovra economica che Governo e Parlamento stanno discutendo per ridurre il debito pubblico del paese.Dalle 9.00 alle 12.00 dirigenti, sindacalisti ed iscritti della Cisl hanno dato vita ad una manifestazione pacifica e colorata in P.zza della Libertà. Con questa iniziativa,  replicata  in tutti gli altri capoluoghi di provincia e completata a livello nazionale dal presidio nazionale in P.zza Madama di ieri, la Cisl punta il dito contro una manovra ingiusta - perché colpisce ancora una volta dipendenti e pensionati - e priva di vere prospettive di sviluppo per il paese. Manovra contro la quale non si escludono altre iniziative di mobilitazione, che potrebbero essere ospitate da altre piazze della provincia di Macerata.Alle 10.30 una delegazione condotta dal Segretario generale Marco Ferracuti, accompagnata dal Vice Presidente della Provincia Leonardo Lippi e dal Consigliere regionale Angelo Sciapichetti,  ha incontrato il Vice Prefetto, Dott.ssa Tiziana Tombesi, che ha condiviso le preoccupazioni dei dirigenti Cisl, comprese quelle legate al rischio lavoro nero e criminalità in conseguenza dell’impoverimento del tessuto sociale e produttivo del territorio.Secondo la Cisl è urgente riflettere sulle modalità con le quali gestire, a livello locale, le conseguenze dei tagli ai trasferimenti di risorse dallo Stato alle autonomie locali, evitando che questi si traducano automaticamente nello smantellamento del welfare pubblico e ragionando invece su come riorganizzare l’amministrazione locale per continuare a garantire livelli minimi essenziali di servizi ai cittadini.Per questo la Cisl chiede che si apra subito un tavolo di concertazione, che la stessa Prefettura si è offerta di ospitare, con i principali soggetti istituzionali e sociali del territorio (Provincia, Enti locali, sindacati, associazioni di categoria ecc) per valutare insieme le azioni con le quali far ripartire l’economia sul territorio garantendone allo stesso tempo la necessaria coesione sociale. Per tutti l’impegno assunto è quello di rivedersi quanto prima per tenere il punto della situazione e cominciare a ragionare concretamente sul da farsihttp://www.youtube.com/watch?v=BYEkdwRelN4
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02/09/2011 La CISL di Pesaro-Urbino manifesta e incontra il Prefetto
La CISL di Pesaro - Urbino ha organizzato per venerdì 2 settembre dei presidi informativi nelle città di Pesaro, Fano e Urbino per manifestare il proprio dissenso contro la Manovra Finanziaria in discussione al Parlamento.Ancora una volta il Governo, per risolvere i seri problemi del Paese, usa la scorciatoia degli interventi su pensioni e pubblico impiego per fare cassa, senza intervenire sui costi della politica, sui grandi patrimoni e sui redditi più elevati e senza dare equità alle proprie misure.Alcune delle scelte contenute nella manovra di agosto sono inaccettabili.La Cisl provinciale, in linea con la scelta di mobilitazione permanente adottata a livello nazionale, organizza, quindi  dei presidi informativi  in cui illustrerà le richieste di cambiamento della manovra.Si chiede che, ad esempio, relativamente ai lavoratori del pubblico impiego, venga eliminato il differimento del trattamento di fine rapporto e il possibile taglio alla tredicesima mensilità.Si chiede il ritiro di tutti i provvedimenti sulla previdenza.Inoltre si chiede che vengano inseriti provvedimenti come la tassazione sui patrimoni, esclusa la prima casa, e l’attuazione immediata della riforma fiscale con riduzione delle tasse su salari e pensioni.Questa iniziativa sarà affiancata, nella stessa giornata, da un incontro con il Prefetto, al quale verranno illustrate le posizioni e le richieste di modifica della CISL in merito alla manovra.
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01/09/2011 LA CISL CHIEDE IL CAMBIAMENTO DELLA MANOVRA
“Una manovra che cambia ma non migliora, anzi sempre di più si rivela minacciosa per le persone che rappresentiamo. La Cisl è perfettamente consapevole che bisogna stringere la cinghia e ridurre la spesa pubblica. Ma proprio per questo c'è bisogno di maggiore equità nei provvedimenti previsti. Non si può pensare di colpire continuamente i lavoratori dipendenti e i pensionati”. Con queste parole Alfonso Cifani, Segretario Generale della Cisl di Ascoli Piceno e Fermo, a capo della delegazione della Cisl che ha visto la presenza dei responsabili dei diversi settori dai metalmeccanici ai chimici e calzaturieri, dalla scuola ai pensionati e agli edili, ha rappresentato al Prefetto di Ascoli Piceno il dissenso nei confronti della manovra finanziaria che il Governo si accinge a varare. “Ho apprezzato molto – continua Cifani – la sollecitudine che ha dimostrato il Prefetto di Ascoli Piceno nel convocare l’incontro e la profonda disponibilità all’ascolto. Un segno importante che qualifica il ruolo delle istituzioni, in un momento particolarmente difficile per il nostro Paese. Le ultime modifiche della manovra relative alle pensioni di anzianità con penalizzazioni per chi ha riscattato con propri soldi la laurea o chi ha svolto il servizio militare non possono essere accettate ed il Governo ed il Parlamento debbono assolutamente togliere questi provvedimenti. Ancora una volta il Governo ha evitato di intervenire sui grandi patrimoni e sugli altissimi redditi e si accinge a far cassa sulle pensioni. Tutto ciò è in forte contrasto con il senso di responsabilità ed equità chiesto a gran voce dal Presidente della Repubblica Napolitano. La Cisl chiede il cambiamento della manovra e soprattutto che essa vada nella direzione giusta: dare una risposta concreta ai bisogni delle persone. Se sono necessari sacrifici devono essere equamente distribuiti, a partire da quelli che hanno di più e in una prospettiva di sviluppo e rilancio del paese. Come ha affermato Raffaele Bonanni “Siamo perfettamente consapevoli che bisogna stringere la cinghia e ridurre la spesa pubblica. Ma proprio per questo c'è bisogno di maggiore equità nei provvedimenti previsti. Non si può pensare di risparmiare quelli che guadagnano di più e colpire i lavoratori dipendenti, peraltro con una soluzione sgradevole, non prevista e comunicataci all'ultimo momento. Il Governo deve ripensarci e la Cisl farà di tutto per farglielo capire" Per difendere gli interessi delle persone che rappresentiamo e per far sentire la nostra voce il primo settembre parteciperemo al sit-in davanti al Senato della Repubblica e a livello locale il cinque settembre incontreremo il Prefetto di Fermo. Ascoli Piceno, lì 31.08.2011 CISL ASCOLI PICENO/FERMO Segreteria Provinciale - Ufficio StampaC.so Vittorio Emanuele, 37 - 63100 Ascoli Piceno Tel. 0736-24951- fax 251767
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01/09/2011 Giovani: al via i fondi per la casa, il lavoro e lo studio
Diritto al futuro: al via i fondi per la casa, il lavoro e lo studio31 agosto 2011 Il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, e il presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua hanno presentato in conferenza stampa le iniziative sui fondi di garanzia per l'accesso al credito per gli studenti universitari, per l'accesso al mutuo per l'acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie di precari e per il bonus dedicato a stabilizzare i giovani genitori precari. I fondi sono stati promossi e finanziati dal Ministero della Gioventù nell'ambito del pacchetto di iniziative denominato "Diritto al Futuro".Per approfondire vai al sito del Ministero della Gioventù
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01/09/2011 UNA SOLUZIONE AL PROBLEMA ABITATIVO DELLE GIOVANI COPPIE
"Abitiamo insieme Ascoli" è un progetto rivolto alle giovani coppie ed alle famiglie con figli che, pur non riuscendo ad affrontare gli affitti proposti dal libero mercato, non hanno accesso agli appartamenti di edilizia residenziale pubblica.Gli interessati devono rispondere ai requisiti indicati nell'avviso e presentare il modulo ad esso allegato compilato in ogni sua parte. Ricordiamo che i nostri uffici CAF restano a disposizione di tutti i cittadini per la compilazione del reddito ISE.
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01/09/2011 BANDI ED AVVISI IN SCADENZA
L'Amministrazione di Ascoli Piceno, nell'ambito delle misure in materia di politiche sociali, rende noto quanto segue: le donne residenti in Italia, cittadine Italiane o comunitarie o in possesso di carta di soggiorno che nel 2011 partoriscano o accolgano un minore nei casi di affidamento preadottivo o di adozione senza affidamento e che risultino in possesso di risorse economiche non superiori all'ISEE indicato nel bando, possono richiedere un assegno mensile di € 316,25 per 5 mensilità. Il 9 settembre p.v. scadrà l'avviso per l'assunzione a tempo pieno e determinato di n. 1 istruttore tecnico. Il 5 settembre p.v. sarà il termine ultimo per la presentazione della domanda di partecipazione come coordinatore e rilevatore per il 15° censimento generale della popolazione e delle abitazioni. I cittadini residenti nel Comune di Fermo possono presentare domanda di ammissione ai contributi previsti per l'anno 2011 L.R. n. 30 entro il termine del 15 settembre. L'Amministrazione comunale di S. Benedetto del Tronto offre un buono del valore di 25,00 euro per l'acquisto di materiale didattico di largo consumo a tutte le famiglie residenti con un'attestazione ISEE (redditi anno 2010) inferiore a 10.632,93 euro che hanno figli frequentanti la scuola dell'infanzia e scuola dell'obbligo. Prestiti sull'onore per le famiglie in difficoltà con figli universitari. Le domande potranno essere presentate entro il 31/10/2011. Per tutte le informazioni più dettagliate i bandi sono disponibili nei siti ufficiali dei Comuni di Ascoli Piceno, S. Benedetto del Tronto e Fermo. Ricordiamo che i nostri uffici C.A.F restano a disposizione di tutti i cittadini per la compilazione del reddito ISEE.
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31/08/2011 Formazione Professionale: bando docenze e tutor per 3 nuovi corsi
Ascoli Piceno | Mercoledì 7 Settembre termine ultimo per le domande La Provincia comunica che mercoledì 7 settembre 2011 è il termine ultimo per presentare domanda di insegnamento e tutoraggio nei corsi di formazione rivolti a disoccupati, lavoratori in mobilità, lavoratori in Cigs (cassa integrazione straordinaria) e dipendenti in Cigs (a zero ore e mobilità). L’attività formativa, finanziata dal Fondo Sociale Europeo 2007/2013 (Asse II – occupabilità) e promossa dal Servizio Formazione professionale e Politiche attive del Lavoro dell’Ente, si articola in tre percorsi didattici: “Operatore Automazione Ufficio” 400 ore - (materie: Inglese tecnico, Gestione dati, Elaborazione testi e fogli elettronici, Gestione grafica aziendale); “Tecnico Macchine Utensili” 400 ore - (materie: Laboratorio torneria, Disegno meccanico, Tecnologia meccanica e laboratorio aggiustaggio, Laboratorio saldatura); “Alfabetizzazione Informatica” - 100 ore (materie: Informatica e telematica applicata). Per la docenza possono partecipare i laureati in: informatica, ingegneria informatica, facoltà dell’area tecnica-scientifica (lingue e letteratura straniera per il corso di inglese) che abbiano maturato una significativa esperienza professionale quinquennale (triennale per il corso di alfabetizzazione informatica) nella pubblica istruzione, in ambito universitario, nella Pubblica Amministrazione o negli enti accreditati (pubblici e privati). Per l’attività di tutoraggio, invece, (tra i vari compiti, assistenza e supporto agli allievi durante il percorso formativo) possono rispondere i laureati in materie tecniche o diplomati che abbiano sviluppato un’esperienza professionale, di almeno tre anni, nell’ambito didattico di riferimento. Una commissione di valutazione interna del Centro di Formazione, nominata dalla responsabile della struttura (dott.ssa Fiorenza Pizi) procederà alla valutazione comparativa dei curricula (datati, firmati e redatti in formato europass) e all’individuazione di una graduatoria stilata in base ai titoli di studio, esperienze professionali, corsi di perfezionamento e di specializzazione dei candidati. La graduatoria sarà poi approvata dalla dirigente del servizio Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro dott.ssa Matilde Menicozzi. Si ricorda, infine, che i candidati alla docenza possono presentare domanda solo per un corso di formazione (e massimo due discipline), mentre non è possibile fare richiesta di docenza e tutor d’aula, contemporaneamente, per lo stesso percorso didattico. Per la documentazione è possibile rivolgersi presso la Scuola di Formazione di via Cagliari o il Centro per l’Impiego di Ascoli, mentre per scaricare il materiale o prendere visione del bando è possibile cliccare sui siti internet www.provincia.ap.it/formazionelavoro o www.clfindustrialeviacagliari.com Le domande, inviate per mezzo raccomandata A.R. (o con consegna a mano con timbro di ricevuta dell’ufficio), devono essere indirizzate al Responsabile del Centro Locale per la Formazione Industriale (Via Cagliari n. 15 - 63100 Ascoli Piceno) entro il giorno 7 settembre 2011. Per ulteriori informazioni è possibile chiamare il numero telefonico 0736/41637. 28/07/2011
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30/08/2011 Macerata, Presidio Cisl in Piazza della Libertà
La CISL di Macerata ha organizzato per venerdì 2 settembre dalle 9.00 alle 12.00 un presidio in piazza della Libertà a Macerata. L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni sulla necessità il Governo modifichi la manovra economica con cui dovrebbe essere ridotto a zero, entro il 2013, il debito pubblico del paese.Sebbene ancora in fase di studio, le misure che il Governo sta cercando di far approvare sono, secondo la Cisl, assolutamente inique in quanto vanno a colpire le categorie di cittadini - in particolare lavoratori dipendenti e pensionati - già duramente provati da una crisi pervasiva e perdurante, e già colpiti con forza dalle precedenti manovre. E’ fondamentale invece che tutti i cittadini contribuiscano al risanamento del paese in base alle proprie possibilità di reddito e di patrimonio. Per questo la Cisl chiede con forza: interventi più decisi per tagliare i costi della politica, a partire da indennità, vitalizi, situazioni di privilegio e di vantaggio; una revisione complessiva dell’assetto istituzionale dello Stato; l’introduzione di un’imposta sui grandi patrimoni, con esclusione della prima casa; l’inasprimento delle misure per contrastare l’evasione fiscale (dalla riduzione del contante consentito per la tracciabilità all’inasprimento delle sanzioni per mancata emissione di fatture). Sullo sfondo rimane aperta la necessità di una riforma complessiva del sistema fiscale, con meno tasse su stipendi e pensioni e meno oneri sul lavoro. Alle 10.30 di venerdì una delegazione incontrerà il Prefetto per renderlo edotto sui drammatici effetti che la manovra produrrà sul nostro territorio e consegnargli le firme che la Categoria della Funzione pubblica Cisl ha raccolto contro le misure che li vedono particolarmente vessati, come il  rinvio dell’erogazione del trattamento di fine rapporto, il possibile taglio della tredicesima, l’eliminazione della mobilità dalla contrattazione e lo slittamento della finestra pensionistica per il personale della scuola.Dal 2008 ad oggi la crisi economica nella nostra provincia ha causato 7.889 licenziamenti. Attualmente sono 4.200 i lavoratori iscritti alle liste di mobilità, oltre 2.000 lavoratori sono coinvolti nella cassa integrazione e solo il 10% delle nuove assunzioni sono a tempo indeterminatoIn questo momento drammatico e delicato, la Cisl ritiene necessario un forte senso di responsabilità da parte di tutti. Lo sciopero non è sicuramente lo strumento adeguato, perché non aiuterebbe a raggiungere alcun risultato, penalizzando anzi ulteriormente tanti lavoratori e tante aziende già in crisi. Allo stesso tempo è necessario però fare pressione sul Governo che, oltre a far quadrare i conti, ha il dovere di mettere in cantiere delle politiche industriali in grado di rilanciare l’economia e l’occupazione del nostro paese,varando una manovra coraggiosa che intacchi finalmente i privilegi distribuendo equamente i sacrifici.Nell’appello del 21 agosto il Presidente della Repubblica ha invitato tutti, istituzioni e forze sociali a porre in essere ogni sforzo per superare il disgelo e riaprire il dialogo, sul presupposto che il prezzo che l’Italia sta pagando per il prevalere di calcoli di parte e di logiche di scontro sta diventando insostenibile. Allo stesso tempo ha esortato il Parlamento a scegliere con decisione ed equità.La Cisl fa proprio quest’appello evitando di opporsi in maniera pregiudiziale a qualsiasi ipotesi di riforma ma avviando allo stesso tempo un difficile ma imprescindibile percorso di proposta e di protesta 
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30/08/2011 Contro la manovra, i presìdi della Cisl nelle Marche
La Cisl Marche ha organizzato una serie di presìdi presso le Prefetture dei  capoluoghi di Provincia per manifestare il proprio dissenso contro la Manovra finanziaria in discussione al Parlamento.Misure inique che vanno a colpire le categorie di cittadini - in particolare lavoratori dipendenti e pensionati - già duramente provati dalla crisi e già colpiti dalle precedenti manovre. E’ necessario che tutti contribuiscano al risanamento del paese in base alle proprie possibilità di reddito e di patrimonio.Per questo la Cisl chiede: interventi più decisi per tagliare i costi della politica, a partire da indennità, vitalizi, situazioni di privilegio e di vantaggio; una revisione complessiva dell’assetto istituzionale dello Stato; l’introduzione di un’imposta sui grandi patrimoni, con esclusione della prima casa; l’inasprimento delle misure per contrastare l’evasione fiscale (dalla riduzione del contante consentito per la tracciabilità all’inasprimento delle sanzioni per mancata emissione di fatture); il ritiro delle misure che colpiscono ulteriormente i dipendenti pubblici (il  rinvio dell’erogazione del trattamento di fine rapporto, il possibile taglio della tredicesima, l’eliminazione della mobilità dalla contrattazione e lo slittamento della finestra pensionistica per il personale della scuola) e di quelle che non riconoscno il riscatto pensionistico della laurea e del  servizio militare Rimane aperta la necessità di una riforma complessiva del sistema fiscale, con meno tasse su stipendi e pensioni e meno oneri sul lavoro.I presidi si svolgeranno a:Ascoli Piceno, martedi 30 agosto ore 9.00 in P.zza SimonettiMacerata, venerdi 2 settembre ore 9.00 in P.zza della LibertàPesaro, venerdì 2 settembre ore 9.30 in P.zza del PopoloAncona, lunedi 5 settembre ore 11.00 P.zza del PlebiscitoFermo, lunedi 5 settembre ore 12.00 C.so Cavour 104Roma, giovedi 1 settembre, Senato della Repubblica, P.zza Madama
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30/08/2011 La Cisl Marche boccia l'intervento sulle pensioni
"Per evitare di intervenire sui grandi patrimoni, sugli altissimi redditi e sui privilegi della politica, la maggioranza di governo si accinge a fare cassa per l'ennesima volta sulle pensioni, penalizzando i lavoratori che hanno riscattato il servizio militare e/o la laurea" - dichiara il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo - "Con queste scelte, per noi inaccettabile, chi ci governa dimostra insensibilità verso il bisogno di equità che sale dal paese, e verso gli appelli del presidente Napolitano che ha chiesto indistintamente a tutti volontà di confronto e senso di responsabilità, per realizzare una manovra equilibrata ed equa". "Noi chiediamo di cambiare una manovra frutto di mediazioni interne ad una politica autoreferenziale e ignara delle reali condizioni del paese e dei suoi cittadini più esposti; con lo stile che ci ha sempre contraddistinto in questi anni, ci muoveremo per cambiare la manovra, a partire da giovedi' prossimo quando a Roma Cisl e Uil manifesteranno davanti al Senato" ha concluso Mastrovincenzo.  In tutti i territori marchigiani ci saranno in questi giorni iniziative pubbliche e presìdi sotto le Prefetture per sostenere le proposte di modifica della manovra avanzate dalla Cisl.Cisl e Uil, primo settembre presidio al SenatoPensioni, Cisl pronta alla mobilitazione
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30/08/2011 Manovra finanziaria: presidio in Piazza del Plebiscito il 5 settembre
La CISL di Ancona ha organizzato per lunedì 5 settembre dalle 11.00 alle 13.00 un presidio in piazza del Plebiscito ad Ancona. L’iniziativa ha l’obiettivo di manifestare il nostro dissenso contro la Manovra finanziaria in discussione al Parlamento e di  sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni sulla necessità che il Governo modifichi le misure inique che vanno a colpire le categorie di cittadini – in particolare lavoratori dipendenti e pensionati – già duramente provati dalla crisi e già colpiti dalle precedenti manovre, che vengano pertanto ritirate le misure che colpiscono ulteriormente i dipendenti pubblici e privati e quelle che non riconoscono il riscatto pensionistico della laurea e del servizio militare. Per realizzare una manovra efficace ed equa per la Cisl è necessario: che siano predisposti interventi decisi per tagliare i costi della politica, a partire da indennità, vitalizi, situazioni di privilegio e di vantaggio; che venga messa in opera una revisione complessiva dell’assetto istituzionale dello Stato; che sia introdotta un’imposta sui grandi patrimoni, con esclusione della prima casa; che siano inasprite le misure per contrastare l’evasione fiscale (dalla riduzione del contante consentito per la tracciabilità all’inasprimento delle sanzioni per mancata emissione di fatture); Sullo sfondo rimane aperta la necessità di una riforma complessiva del sistema fiscale, con meno tasse su stipendi e pensioni e meno oneri sul lavoro.Al presidio di lunedì una delegazione della Cisl di Ancona incontrerà il Prefetto per informarlo sui drammatici effetti che la manovra produrrà e per illustrare la nostra posizione in merito.In questa fase così delicata, la Cisl di Ancona ritiene necessario un forte senso di responsabilità da parte di tutti e auspica la ripresa di un percorso unitario con le altre Confederazioni al fine di esercitare una efficace pressione sul Governo perché predisponga realmente politiche industriali in grado di rilanciare l’economia e l’occupazione del nostro Paese, varando una manovra che intacchi finalmente i privilegi distribuendo equamente i sacrifici. La Cisl vigilerà e si mobiliterà per non rendere vano l’appello del 21 agosto con cui il Presidente della Repubblica ha invitato tutti, istituzioni e forze sociali al senso di responsabilità  e a operare scelte coraggiose ed eque senza far prevalere calcoli di parte,  tattiche elettorali, difesa di privilegi. La Cisl, raccogliendo questa istanza, ha avviato un difficile ma imprescindibile percorso di proposta e di protesta. Anche in ragione di ciò una nutrita rappresentanza  della Cisl di Ancona sarà presente al presidio nazionale di domani 1 Settembre.
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30/08/2011 Manovra: la Cisl chiede al Governo di ripensarci.
MANOVRA - Bonanni: "Sbagliato penalizzare chi ha riscattato laurea e militare"Roma, 30 agosto 2011. "La partita non può chiudersi così. Il Governo ed il Parlamento devono sforzarsi di ricercare il massimo di equità e di consenso in questa manovra. Per salvare i giocatori di calcio ed i redditi alti dal contributo di solidarietà, è sbagliato penalizzare chi ha riscattato con i propri soldi la laurea ed il servizio militare. Questo non va bene. Non è una operazione equa ". E' quanto dichiara il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni. "Noi riteniamo che sia più equo far pagare qualcosina in più a chi possiede di più e guadagna di più. La manovra non può non tener conto della graduatoria sociale del nostro paese. Siamo perfettamente consapevoli che bisogna stringere la cinghia e ridurre la spesa pubblica. Ma proprio per questo c'è bisogno di maggiore equità nei provvedimenti previsti. Non si può pensare di risparmiare quelli che guadagnano di più e colpire i lavoratori dipendenti, peraltro con una soluzione sgradevole, non prevista e comunicataci all'ultimo momento. Il Governo deve ripensarci e la Cisl farà di tutto per farglielo capireMANOVRA: Petriccioli (CISL) "Non usare le pensioni per fare cassa"  ROMA (ITALPRESS)"In una situazione economica cosi' difficile quale quella che il nostro Paese sta attraversando, c'e' l'esigenza di contrastare efficacemente gli attacchi degli speculatori finanziari, mantenendo in equilibrio i saldi di finanza pubblica". Lo afferma in una nota Maurizio Petriccioli, segretario confederale della Cisl. "Tuttavia - continua Petriccioli -, pur comprendendo l'esigenza di varare immediatamente la manovra, riteniamo indispensabile che il contributo richiesto ai cittadini sia equo e proporzionato alle capacita' economiche di ciascuno. Il peso delle ultime manovre e' stato addossato principalmente sui lavoratori e sui pensionati. E' ora indispensabile che a pagare siano coloro che piu' possono. Per questo non condividiamo la scelta di utilizzare per l'ennesima volta il capitolo pensioni per far cassa, soprattutto imponendo ulteriori misure finalizzate a differire il momento di uscita dal lavoro. Tali scelte, oltre che inique, rischiano di rivelarsi parzialmente inefficaci, in considerazione della difficile situazione occupazionale e delle imprese". "Va invece ripristinata - conclude Petriccioli - la proposta di un contributo di solidarieta' sui percettori di redditi alti, misura che appare sostanzialmente piu' equa ed efficace perche' e' giusto che chi ha di piu' debba contribuire maggiormente all'equilibrio dei conti e della finanza pubblica". (ITALPRESS). sat/com 30-Ago-11 14:13Per approfondire: L' opinione di Giovanni Faverin, segretario generale  Cisl FP e di Giovanni Scrima, segretario generale Cisl Scuola Comunicato stampa unitario Fim Cisl e della Uilm Uil
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04/08/2011 Il documento comune delle parti sociali presentato a governo e opposizione
04/08/2011 Iniziato poco dopo le 11 l'incontro fra le parti sociali e il  governo a palazzo Chigi, ha visto presenti , nella sede del governo, oltre al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, i ministri Romani, Sacconi, Tremonti, Calderoli, Brunetta, Matteoli, Fitto, Gelmini e Romano. Presente anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Letta. Le parti sociali sono invece state rappresentate da Marcegaglia, presidente di Confindustria , per quanto riguarda gli industriali, le banche con il presidente dell'Abi Musseri, CGIL CISL UIL da i segretari generali Camusso, Bonanni, Angeletti e Centrella per UGL. Presenti inoltre i rappresentanti di Rete Imprese Italia e di altre associazioni che hanno firmato l'appello al governo. Le parti sociali, arrivate ad un accordo già nel nel pre-incontro propedeutico appunto a quello con il Governo, si sono presentate con un "documento comune" su fisco, costi della politica, liberalizzazioni e privatizzazioni, sblocco degli investimenti, semplificazioni e pubblica amministrazione, mercato del lavoro. "Un documento - ha spiegato il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni - che vede l'accordo di tutte le parti sociali ed in cui la Cisl si riconosce pienamente. C'è bisogno di dare una sterzata alle riforme italiane. Per noi -ha proseguito- uno dei punti piu' importanti e' la questione delle aziende municipalizzate: occorre aprire una forte discussione per risolvere una situazione aberrante''. Per esempio, precisa, ''1270 appalti in tutta Italia sono davvero insostenibili. Bisogna metterci mano''. ''Un paradosso - ha aggiunto Bonanni - e' rappresentato dal caso Irisbus che e' in grande difficolta': la razionalizzazione delle risorse potrebbe di certo aiutare il settore''. "Già l'incontro di oggi con il geoverno è un segno di discontinuita' rispetto al passato. Ora abbiamo il dovere di trovare un accordo per fare piu' forte il Paese. Il governo ha mostrato interesse sul documento che abbiamo presentato, adesso dobbiamo vagliare le proposte reciproche. Bisogna fare presto -ha proseguito- ma anche bene". "Noi in ferie non andremo, -ha puntualizzato Bonanni- e abbiamo chiesto al Palazzo delle risposte idonee. Il Paese deve tornare a fare la sua parte -ha concluso- e questo e' gia' un segnale".Il documento comune delle parti sociali presentato a governo e opposizionePROPOSTE DELLE PARTI SOCIALILa tempesta che stiamo attraversando è connessa a fragilità intrinseche di un'Unione Europea che è ancora carente sotto il profilo politico e degli assetti istituzionali. L'accordo raggiunto il 21 luglio scorso dal Consiglio europeo non è sufficiente. I mercati ci hanno detto che non basta. Comprendiamo che è difficile convincere gli altri Paesi a fare di più, ma riteniamo che questo sia assolutamente necessario. Occorre, pertanto, promuovere da parte del Governo italiano un'immediata azione verso i governi e le istituzioni europee affinché l'Unione riprenda vigore e capacità d'iniziativa. Questo contribuirebbe a ridurre la pressione sui titoli italiani. Il momento è grave. Va affrontato con la massima determinazione senza cercare scuse o scappatoie. Sappiamo tutti che la crisi ha in ampia misura origini internazionali. Ma spetta a noi e solo a noi italiani fare tutto il possibile per il nostro Paese. La politica di bilancio resta il cuore dei nostri problemi. Le turbolenze di questi giorni dimostrano senza alcun dubbio che i mercati non hanno fiducia nell'impegno dell'Italia a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014. Evidentemente occorre fare di più. L'eliminazione di ogni dubbio circa la solidità di lungo periodo dei nostri conti pubblici è un obbligo ineludibile di fronte al quale oggi ci troviamo. Ma la solidità dei conti pubblici va accompagnata e rafforzata con misure per la crescita dell'economia. Sono anni che tutti noi chiediamo misure per la crescita. Sono anni che chiediamo meccanismi per sbloccare gli investimenti pubblici e privati. Sono anni che chiediamo di modernizzare la pubblica amministrazione per lasciare più spazio all'iniziativa imprenditoriale e al mercato e di ridurre i confini dello Stato. Sono anni che chiediamo misure vere di liberalizzazione per eliminare posizioni di rendita e restituire efficienza ai servizi. Ora siamo a un bivio. Occorre un drastico programma per rilanciare la crescita. Un programma da attuare subito. Per parte nostra, siamo pronti ad assumerci tutte le responsabilità che la situazione richiede. Ma è il governo che deve prendere in mano il timone della politica economica e assumersi l'onere e la responsabilità di farci uscire da questa situazione. Occorre un confronto continuo e serrato con le parti sociali ed anche con l'opposizione. Nei passaggi decisivi, come quelli che attraversiamo, le grandi scelte devono essere sostenute dalla larga corresponsabilità e condivisione delle forze politiche e sociali. Tali scelte devono consentire di imprimere all'Italia un nuovo slancio per l'orizzonte di più legislature. La gravità del momento non consente pause. Noi siamo a disposizione nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Riteniamo che il Consiglio dei Ministri debba assumere decisioni rapidamente e sottoporle al Parlamento senza soluzioni di continuità. Non possiamo permetterci di rimanere fermi e in balia dei mercati fino a settembre. Il confronto non può esaurirsi in un incontro. Ma l'incontro di oggi non può esaurirsi in un avvio. Da parte nostra indichiamo le priorità sulle quali operare immediatamente.1. Pareggio di bilancio nel 2014. A questo obiettivo occorre dare credibilità. È questa una condizione essenziale per il ritorno alla normalità nei mercati finanziari. Pareggio di bilancio come obbligo costituzionale. Era questo peraltro uno degli impegni assunti dal Governo nel PNR. Che fine ha fatto? Per quanto riguarda la proposta di azzeramento del fabbisogno nell'ultima parte del 2011 osserviamo che questa rischia di scaricare maggiori oneri sul 2012. Noi, invece, riteniamo che si debbano prendere provvedimenti strutturali capaci di incidere sulle tendenze di fondo della spesa pubblica. Guardando alla struttura della spesa pubblica è evidente che non si può prescindere da interventi per aumentare la produttività del pubblico impiego e per modernizzare il sistema di welfare.2. Costi della Politica. È un punto essenziale. Non è possibile chiedere sacrifici agli italiani senza contemporaneamente procedere a tagli effettivi e credibili a tali costi. Anticipare da subito le riduzioni contenute nella manovra. Non c'è bisogno di fare una Commissione per valutare i tagli da fare in relazione agli standard europei. Fare una commissione significa solo rinviare. Ridurre i costi delle assemblee elettive e degli organi dello Stato. Abolire le Provincie. Accorpare o consorziare i piccoli comuni.3. Liberalizzazioni e privatizzazioni. Occorre un grande piano di privatizzazioni e liberalizzazioni da avviare subito. Affrontare con decisione i temi essenziali della regolazione e dell'apertura dei mercati. Intervenire nell'immediato su alcune delle situazioni critiche segnalate dall'Antitrust e procedere alla liberalizzazione delle professioni. Avviare la dismissione e la valorizzazione del patrimonio pubblico, con un piano articolato negli anni. Incentivare gli enti locali a dismettere patrimoni immobiliari e società di servizi consentendo loro di utilizzarne i proventi per spese d'investimento superando gli attuali vincoli del Patto di Stabilità.4. Sbloccare gli investimenti. Sbloccare con misure eccezionali le opere già finanziate con risorse pubbliche e private. Rimuovere gli ostacoli normativi alla realizzazione delle opere con particolare riguardo alla logistica e all'energia. Utilizzare, con il necessario cofinanziamento nazionale, i fondi europei per il Mezzogiorno a partire da quelli dell'anno in corso. Perdere questi fondi sarebbe inaccettabile. Modificare il titolo V della Costituzione per recuperare a livelli appropriati la strategia delle grandi reti ed evitare sovrapposizioni di competenze.5. Semplificazioni e Pubblica Amministrazione. Approvare rapidamente i provvedimenti di semplificazione all'esame del Parlamento. Non è più rinviabile la riforma strutturale della Pubblica Amministrazione che permetta un recupero di produttività e consenta di risolvere situazioni di crisi utilizzando strumenti analoghi a quelli del settore privato. Accelerare l'utilizzo di nuove tecnologie nella PA, per accrescere la produttività e contrastare l'evasione anche potenziando la fatturazione elettronica e riducendo l'uso contante. Al tempo stesso vanno evitate misure di vera e propria oppressione fiscale nei confronti dei contribuenti.6. Mercato del lavoro. Alla luce delle gravi difficoltà del Paese le parti sociali proseguiranno l'impegno per modernizzare le relazioni sindacali.Vorremmo infine ricordare che, pur in una situazione difficilissima, le imprese e le banche italiane stanno dando un grande contributo all'economia del Paese. Sappiamo che le imprese devono crescere e recuperare produttività. Attuare un piano straordinario di lotta all'evasione fiscale e contributiva utilizzando i proventi per ridurre la pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro. Detassare in via strutturale i premi di risultato. Incentivare la crescita dimensionale e la patrimonializzazione (ACE). Avviare un piano di riduzione progressiva dei pagamenti ritardati alle imprese in vista dell'applicazione della direttiva comunitaria. Attuare politiche incisive volte alla promozione e difesa del made in Italy di qualità quale leva competitiva del Paese in grado di valorizzare il lavoro, il capitale e il territorio italiano, sfruttando il potenziale di penetrazione commerciale all'estero delle imprese italiane. Definire un piano energetico per la green economy con una visione al 2020, operando principalmente attraverso la fissazione di standard. Sostenere i processi di ricerca e innovazione delle imprese cominciando con il rendere immediatamente operativo il credito d'imposta previsto dal DL Sviluppo.4 agosto 2011
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02/08/2011 Vertenza Merloni: ancora trattative in corso.
"Sono attualmente in corso concrete trattative con un gruppo industriale che prospetta un impegno diversificato su un perimetro industriale ampio, e con una risposta occupazionale che, pur essendo, allo stato, ancora insoddisfacente potrebbe pervenire a risultati comunque interessanti ed in linea con l'attuale condizione economica complessiva. La verifica negoziale e' attualmente in fase di svolgimento e si prevede che possa pervenire a maturazione nel corso del mese di settembre". Lo comunicano i commissari della Antonio Merloni precisando che, "con la attiva collaborazione di Mediobanca, advisor finanziario della procedura, sono tuttora in corso di svolgimento le trattative per la cessione dei complessi aziendali della societa' capogruppo". I commissari rimarcano inoltre che "la cordata di imprese cinesi, che Otto Italia srl assume di rappresentare, allo stato, dopo oltre un anno e mezzo di dichiarato interesse e dopo innumerevoli sollecitazioni, non ha fatto pervenire il versamento dell'importo di euro due milioni, richiesto a dimostrazione della serieta' degli intenti negoziali e della concretezza delle prospettive di investimento pubblicamente dichiarate ma non seguite da alcun avanzamento concreto sul tavolo negoziale". "La Mmd, dopo avere proceduto al versamento della cauzione - proseguono i commissari - ne ha chiesto la restituzione, peraltro in anticipo rispetto al termine fissato per il bando. In ogni caso, la proposta, legata alla acquisizione della Daewoo da parte della controllante dell'offerente (le cui trattative, secondo notizie di stampa internazionali, sono state interrotte), era subordinata al versamento da parte della procedura alla Mmd di rilevantissimi importi, oltre alla garanzia sul capitale circolante, con impiego di manodopera che non avrebbe superato le 500 unita' complessive ma solo al quinto anno dalla acquisizione". Secondo i commissari "non risultano rinnovate manifestazioni di serio interesse da parte delle entita' di cui si e' riferito. Sono altresi' in corso trattative per la valorizzazione di alcuni asset della societa' che, pur essendo ceduti in discontinuita' rispetto alla missione industriale originaria, potrebbero comunque dare ricadute occupazionali aggiuntive". "In ogni caso - concludono i commissari - le formule di cessione che sono al vaglio delle parti, mentre potrebbero consentire la prosecuzione temporanea della procedura e la fruizione degli ammortizzatori secondo le previsioni legislative, manterrebbero la possibilità' di attivare gli strumenti dell'accordo di programma per l'area umbro-marchigiana siglato il 19 marzo 2010". «Dal punto di vista sindacale - dichiara Andrea Cocco, Segretario Generale FIM CISL di Ancona - abbiamo chiesto, per i primi di settembre la convocazione di un tavolo al Ministero per capire come procedere. Abbiamo ribadito inoltre che il nostro principale interesse è il proseguimento dell'attività industriale e il ricollocamento dei lavoratori».
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01/08/2011 Voucher per l'iscrizione a corsi di perfezionamento post-laurea
 La Regione Marche, al fine di sostenere la formazione post-laurea e potenziare le competenze e le abilità dei laureati residenti nel territorio marchigiano allo scopo di agevolarne l’inserimento qualificato nel mondo del lavoro,  propone incentivi al fine di consentire la partecipazione a corsi di perfezionamento post-laurea organizzati nella regione, nelle altre regioni italiane e all’estero, dalle Università italiane o dalle strutture AFAM comunque riconosciute dal Ministero della Pubblica Istruzione e Università. L' assegnazione di voucher  è rivolta a laureati occupati, disoccupati o inoccupati, è previsto un punteggio aggiuntivo nel caso di laureati rientranti nel “Personale elencato nelle graduatorie degli Uffici scolastici regionale e provinciali che ottengono, od hanno ottenuto, contratti a tempo determinato” , come specificato nella DGR n. 11 del 17/1/2011. Scadenza del bando: prorogata al 30/11/2011Per consultare il bando e la modulistica clicca qui
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28/07/2011 La Cisl delle Marche a fianco dei minatori albanesi di Bulquiza.
I minatori di Bulquiza, la miniera  più grande dell'Albania,  di proprietà dell' austriaca DCM DECO metal GmbH, e gestita dall’Albanian Chrome Sh.p.k., situata a circa 50 Km a  nord della capitale,  hanno iniziato,  da poco più di 2 giorni, lo sciopero della fame, in una galleria,  a 260 metri sotto il livello del mare, molto umida e con scarsità d’aria pulita, tant’è che alcuni di loro hanno già accusato, a 30 ore dal digiuno, pesanti malesseri. Un inasprimento dello sciopero iniziato tre settimane fa con la chiusura della miniera e dopo il presidio permanente, nel centro di Tirana, a pochi metri dal palazzo del Primo Ministro, di due settimane fa.Le ragioni della protesta, sostenuta dal sindacato KSSH, la Confederazione dei Sindacati d’Albania, con cui la CISL, attraverso l’ISCOS Marche, intrattiene rapporti di cooperazione internazionale da circa 10 anni, partono da semplici e legittime  richieste: un aumento salariale del 20%, migliori condizioni di lavoro e di  sicurezza ed una politica di investimenti sulle strutture  (risalenti ai tempi del regime comunista ) che garantiscano  la continuità produttiva.La storia della miniera di Bulqiza è iniziata oltre 60 anni fa, quando furono trovati i primi giacimenti di cromo e ne fu avviato lo sfruttamento. Giacimenti che si rivelarono così ricchi da far si che negli anni 80 l'Albania risultava essere il terzo paese esportatore di cromo al mondo, anche grazie ai depositi di Bulquiza. Oggi ci lavorano oltre 700 persone che spingendosi fino a 800 metri sotto terra, con un salario medio di circa 400.000 lek albanese, 287 euro mensili più un buono pasto giornaliero di 500 lek (3,6 euro), estraggono 70.000 tonnellate di cromo all’anno, la cui esportazione costituisce una delle principali fonti di ricchezza della nazione.“I minatori di Bulquiza percepiscono salari mediamente inferiori del 30% a quelli dei minatori delle altre miniere albanesi- afferma Fausto Mazzieri responsabile dell’Iscos Marche, che insieme a Dino Lorimer, hanno condiviso, in questi giorni a Tirana, con i minatori le ragioni della protesta.- Le varie proprietà succedutesi nel tempo non hanno mai avuto troppo a cuore la sicurezza dei minatori, tanto che la sequenza di morti sul lavoro è impressionante- prosegue Mazzieri – né hanno pensato ad investire sulle infrastrutture necessarie a mantenere l'impianto funzionale, presupposto indispensabile per migliorare le condizioni di lavoro e garantire la produzione. Siamo seriamente preoccupati per l’escalation della protesta. I minatori, che hanno iniziato lo sciopero della fame, stanno rischiando la vita, con l’indifferenza della proprietà ma anche dei ministeri albanesi competenti, visto che ancora nessuno ha dato risposte convincenti. Anche se il governo albanese abbia chiesto ormai da tempo di entrare nell'Unione Europea ed abbia ratificato le principali Convenzioni dell’OIL –l’Organizzazione Internazionale del Lavoro sui diritti dei lavoratori“ Una situazione che ha allarmato anche la Cisl, che in questi giorni sta sostenendo con la sua presenza, insieme al sindacato albanese KSSH, la lotta dei minatori di Bulqiza; sollecitando anche l’UE ad intervenire per la risoluzione positiva di questa difficile vertenza.
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25/07/2011 MORETTI COMPACT: FIRMATO L’ACCORDO INTEGRATIVO
Dopo una trattativa di 11 mesi è stato firmato l’accordo integrativo per tutti i dipendenti della ditta Moretti Compact di Lunano, cittadina di 1200 abitanti nell'alta valle del Foglia. La Moretti compact, azienda specializzata nella produzione delle camerette per bambini e ragazzi, ha 250 dipendenti.  In virtù dell'accordo, tutti avranno un riconoscimento economico di 250 € annuale, e 40 di loro otterranno un  passaggio di livello. La ditta Moretti  -  pur risentendo della crisi  - è ricorsa solo per breve tempo e in modo limitato agli ammortizzatori sociali.  Ha anzi voluto scommettere su questo importante elemento delle relazioni sindacali: riconoscere un premio di produzione per iniziare uno stabile confronto con i sindacati su alcuni importanti temi: la sicurezza sul lavoro, l' inquadramento professionale , l'organizzazione del lavoro,  i turni e l' orario di lavoro. LA FILCA CISL, che si è adoperata per la firma del contratto integrativo, ritiene questo fatto molto significativo perché permette di distribuire salario a tutti i lavoratori e le lavoratrici con percorsi condivisi e attraverso un confronto che  riconosce l’importanza della contrattazione di secondo livello.
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21/07/2011 Segnali contraddittori per l'occupazione
Segnali contraddittori nel 2011 per quanto riguarda la cassa integrazione guadagni e l’occupazione. Lo si deduce esaminando i dati forniti dalla Cisl Marche. Per quanto riguarda i livelli occupazionali il Focus, che la Cisl ha istituito stabilmente per analizzare periodicamente l’andamento dell’economia regionale, indica un trend contraddistinto dal segno meno. Il tasso di occupazione, nel primo trimestre del 2011, segna un –1,2% per quanto riguarda i maschi (72,1% nel 2010 e 70,9% quest’anno), -0,7% per le donne (55,3% nel 2010 e 54,6% nel 2011) per un complessivo -1% (63,7% nel 2010 a fronte di un 62,7% nel 2011). Sul fronte della cassa integrazione cifre più positive con dati riferiti al semestre Gennaio/Giugno 2011. Seppur si nota una diminuzione rispetto al semestre del 2010, 15.588.122 ore rispetto alle 17.637.263, il numero, come si può notare, resta ancora piuttosto alto. In questo inizio dell’anno, dunque, si registra un -11,6% complessivo nell’utilizzo della Cig, anche se siamo lontani dalla quantità di Cassa Integrazione utilizzata dalle imprese marchigiane negli anni prima della crisi, 2007 e 2008, quando si registrava un tetto che al massimo raggiungeva 3 milioni di ore richieste. In ogni caso il dato complessivo di -11,6% lo si deduce da una diminuzione della Straordinaria (-5,3%) e dalla forte diminuzione dell’Ordinaria che si dimezza, con un -46,4%. In aumento, invece, la Cig in deroga (+11,2%), a conferma che a pagare sono soprattutto la piccola impresa e l’artigianato. La minore richiesta di cassa integrazione e ben articolata in tutti i territori, ma la performance migliore la riscontriamo nel pesarese, dove il decremento raggiunge un -20%, con una riduzione particolarmente positiva della cassa ordinaria (-58% rispetto al primo semestre del 201). Questi i dati complessivi. Analizzando i singoli comparti industriali, prendendo in esame il mese di giugno, su 2.329.573 ore complessivamente richieste, sono in testa la meccanica 718.814 ore (30,85% del totale), la moda (tessile, abbigliamento, calzature) con 396.845 ore, il legno (296.445 ore), il commercio (214.814 ore) e l’edilizia (167.844 ore). “Il perdurare di tale situazione di crisi – commenta Tonino Bori Responsabile Mercato del Lavoro della Cisl Marche – e l’assenza di segnali di ripresa ci portano ad una lettura prudente dei dati di cassa integrazione per questo primo semestre”. Per Bori “non possiamo interpretare il calo delle ore richieste nel periodo preso a riferimento, come indicativo di una rassicurante e reale ripresa del sistema produttivo”. Pur sottolineando che “gli ammortizzatori sociali aiutano nel perseguire il nostro primo obiettivo, cioè evitare chiusure e licenziamenti”, Tonino Bori conclude evidenziando come “per guardare oltre la crisi servono anche molte iniziative da parte di istituzioni, parti sociali, singoli operatori economici”.
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20/07/2011 Eletta la nuova dirigenza dei Pensionati della Cisl Marche
Conclusa la fase di reggenza alla Federazione Pensionati della Cisl Marche. Il nuovo Segretario è Mario Canale, eletto dal direttivo alla presenza del Segretario Generale Nazionale Gigi Bonfanti.  Sessantaquattro anni, nato a Recanati, Canale ha alle spalle una lunga militanza nella Cisl, prima nella Funzione Pubblica, poi nella Ust di Macerata, come segretario generale, infine nella Segreteria Cisl Marche. In Segreteria sono stati eletti Patrizia De Paolis, Umberto De Simoni e Giovanni Serpilli. «Si è conclusa una fase che ha richiesto impegno da parte di tutta la Federazione dei pensionati- sostiene  Arnaldo Chianese della Segreteria Nazionale FNP che ha gestito per alcuni mesi come reggente la Fnp delle Marche  -  E' stato un percorso all'insegna della partecipazione e della responsabilità. Esprimo grande soddisfazione e auguro un buon lavoro alla nuova segreteria. Le condizioni di crisi economico-sociale che il nostro Paese sta vivendo ci spingono ad una sempre maggior attenzione all'ascolto e alla tutela dei nostri associati, ai pensionati, in particolare  quelli più fragili ed esposti. La Fnp Cisl Marche sarà certamente all'altezza di un confronto serrato con la Regione e le Autonomie Locali per cercare di mantenere un livello di protezione sociale dignitoso e contribuire a ridisegnare il nostro sistema locale di WELFARE» Le foto dei lavori del Consiglio Direttivo di martedì 19 luglio '11 Nel corso del dibattito bocciata la manovra del governo e criticata la Regione perché “ambigua sui nuovi ticket”. Canale, dopo aver espresso la sua soddisfazione per il nuovo incarico, ha sottolineato come tra le priorità della FNP Cisl delle Marche ci sia l’intenzione di portare  a compimento “l’accordo del 2 agosto 2010 relativo alla residenzialità, così come è fondamentale la battaglia per potenziare l’offerta dei servizi domiciliari e dell’assegno di cura in riferimento alla non autosufficienza, oltre ad accelerare il percorso di modifica della legge regionale relativa alla rete integrata del sistema dei servizi sociali”. Per Mario Canale inoltre  serve “una ristrutturazione dei fondi per vincere la partita del sociale e mantenere l’attuale grado di assistenza che abbiamo nelle Marche”. Inevitabile un riferimento alla stretta attualità sui ticket sanitari. Il nuovo segretario della Cisl Pensionati delle Marche rileva che “la Regione Marche ha assunto una posizione ambigua rispetto ai ticket sanitari, in quanto pur essendo in disaccordo con il governo per il super ticket di 10 euro, di fatto, attraverso il CUP, ha già aumentato questa prestazione della stessa somma. La Regione può non applicare questo ticket, ma di fatto deve garantire ugualmente tale  costo attingendo ad altre le risorse”. Anche Gigi Bonfanti, Segretario generale nazionale della FNP Cisl ha fatto riferimento alla manovra del governo sottolineando come questa sia “una manovra inevitabile altrimenti saremmo finiti come la Grecia”. La Cisl non ne condivide tuttavia “i modi e gli strumenti utilizzati, perché inaccettabili”. Principalmente due i fattori essenziali espressi da Bonfanti: “La riduzione dei costi della politica per recuperare le risorse necessari e la riforma del fisco e la tassazione delle rendite finanziarie. Queste – ha concluso – sono le misure affinché finalmente paghi chi i soldi li ha davvero”. La Rassegna Stampa
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18/07/2011 Buone e cattive notizie dalla scuola.
Il 14 Luglio scorso durante l’incontro tra Governo e Sindacati è stato finalmente dato il via libera al piano triennale di assunzioni di 67 mila precari della scuola. Il piano prevede assunzioni per il triennio 2011/2013 su tutti i posti vacanti. A Settembre dovrebbero essere già . assegnate 30.482 cattedre e 36.488 posti a personale non docente. Metà delle cattedre andrà ai precari delle graduatorie ad esaurimento, l’altra metà ai vincitori degli ultimi concorsi; l’aggiornamento per le graduatorie avverrà ogni tre anni e non più ogni due con l’obiettivo di procedere all’eliminazione del precariato. Francesco Scrima, Segretario generale della Cisl scuola, definisce questo “un importante risultato, frutto di proposte puntuali e credibili”; per il Segretario Generale Bonanni "In un momento difficile come questo, aver ottenuto questo risultato sulla scuola è davvero un fatto straordinario. Con questo accordo abbiamo dato la certezza di un posto di lavoro stabile a 67 mila lavoratori, dimostrando nei fatti che il problema del precariato si può affrontare con soluzioni graduali e non con la demagogia ed il populismo. Cisl e Uil si sono battute insieme per questo obiettivo, insieme ad altre sigle che hanno condiviso la nostra linea sindacale della concretezza e della ragionevolezza. Speriamo che ora il Governo e l'Aran diano una rapida attuazione a questo accordo che garantirà l'apertura dell'anno scolastico in un clima meno pesante degli anni passati ". La positività di questo importante e per niente scontato accordo non fa però dimenticare le pesanti difficoltà in cui versa il mondo della scuola: una luce circondata da pesanti ombre in tutto il territorio nazionale e nella nostra Regione. Nelle Marche i dati denunciano una situazione pesante in un territorio che negli anni ha pagato un dazio ingente alla razionalizzazione e al dimensionamento. Le cifre parlano chiaro, come è stato denunciato dai Sindacati della Scuola CGIL, CISL, UIL e SNALS e dall’Assessore regionale al Lavoro Formazione e Istruzione, Marco Luchetti. «La situazione drammatica a suon di numeri. Dal 2009 il Governo ha tagliato più di 2.400 posti tra docenti e personale Ata, 917 persone perderanno il proprio posto a settembre, molti, moltissimi insegnati fissi saranno costretti ad emigrare da una scuola all'altra. In tre anni la scuola marchigiana perde così 3.424 posti (2.157 docenti e 1.267 unità di personale Ata), creando classi pollaio da 35 studenti, mancato rispetto delle normative di sicurezza, riduzione del tempo  scuola,  problemi per pulizie, sorveglianza e apertura dei plessi derivanti dalla scarsità di personale. E secondo il fabbisogno regionale comunicato dagli uffici scolastici provinciali sono circa 170 le unità in più che servono per garantire il "minimo servizio". Cifra che non comprende sezioni antimeridiane e corsi serali, che nella sola Ancona hanno visto cancellare 13 classi per 360 studenti» dichiarano i Segretari Generali del settore Scuola di Cgil, Cisl, Uil e Snals. «Ci facciamo carico - ha detto Marco Luchetti, Assessore regionale al Lavoro e all'Istruzione -  delle preoccupazioni dei genitori e delle organizzazioni sindacali, per questo oggi ci troviamo insieme». Ha quindi precisato che «le Marche dovrebbero avere 500 unità in più, secondo l'accordo del 2004 con il Governo per l'applicazione del titolo V della Costituzione sulla competenza concorrente nel settore, del quale chiediamo l'applicazione». Dalle provincie esprimono preoccupazione i segretari della Cisl Scuola, in questo periodo più che mai in “trincea” fino a settembre, all’avvio di un anno scolastico che si preannuncia comunque difficile, con classi affollate e personale ridotto. Il disagio della scuola si riflette sull’utenza: minore tempo scuola, minacciata la qualità della didattica con il rischio incombente che una scuola più povera in una regione abituata ad un certo standard di qualità, comporti un rallentamento dello sviluppo: il nostro territorio per tornare ad essere competitivo e per mantenere i suoi livelli di socialità ha bisogno di una scuola efficace ed efficiente, che sviluppi conoscenze e competenze, che attivi talenti, che educhi all’integrazione, alla solidarietà, al rispetto dell’ambiente e alla cittadinanza attiva, che prepari in modo adeguato al lavoro, alla formazione superiore, all’Università. VOCI DALLA SCUOLA La condizione della Scuola Secondaria di Secondo Grado nella nostra regione Annamaria Foresi - Segretario Provinciale Cisl Scuola Macerata L’annunciata stabilizzazione dei precari è per la scuola secondaria di secondo grado marchigiana  l’unica notizia positiva al termine di un difficile triennio iniziato nell’estate del 2008. I tagli severi subiti hanno portato la situazione ai limiti della sostenibilità sia per la qualità del servizio sia per l’esubero di professionalità e competenze non più spendibili con continuità ed efficacia. L’auspicata riforma di questo settore scolastico si è risolta con una mera riduzione dell’offerta formativa e del tempo scuola su tutto il territorio regionale, che, è necessario ricordarlo, aveva una situazione “virtuosa” dal punto di vista della razionalità della proposta educativa offerta alle famiglie. Ad esempio, nel nostro territorio,   si è avuta una penalizzazione nell’ambito della istituzione dei nuovi  percorsi : liceo tecnologico e musicale che pure erano i fiori all’occhiello del nuovo ordinamento. In realtà abbiamo avuto  la chiusura di indirizzi particolarmente significativi negli ITIS, il depotenziamento degli Istituti Professionali  realtà  molto vitali che hanno subito un  indebolimento complessivo dell’offerta formativa, la riduzione della didattica laboratoriale,  la riduzione delle relazioni con il mondo del lavoro. Anche per i precari si avrà un anno molto difficile in quanto molti di essi, nonostante la stabilizzazione, si troveranno senza la possibilità di lavorare. Sono stati  infatti cancellati a livello nazionale più di 80 mila insegnanti dall’organico attraverso riduzioni dell’orario scolastico ammantate del nome di “riforma”,  ma non sono stati  banditi vecchi concorsi, non sono state  definite nuove classi di concorso né varate nuove modalità di reclutamento; la formazione iniziale non è partita e non si sa quando partirà. Nel frattempo sono crollate le iscrizioni negli istituti tecnici e professionali a favore dei licei. Diminuiscono  le tutele per i disabili e sarà impossibile in molti casi assicurare l’apertura dei corsi serali per gli adulti anche per i tagli effettuati al personale ATA.  A ciò si aggiunge la diminuzione delle risorse complessive  della Regione che in questi anni hanno contribuito ad integrare l’offerta formativa del territorio. La manovra economica inoltre  non potendo oggettivamente tagliare ulteriormente nel settore scuola,  imprime un'accelerazione ai piani di dimensionamento della rete scolastica, di competenza di Regioni, Comuni e Province. Ciò   rende fin  da subito necessario attivare tavoli con i Comuni a cui compete il piano di dimensionamento , occorre predisporre politiche condivise tese al governo del territorio , altrimenti , fra tagli e dimensionamento  si creeranno ulteriori gravi problemi ad una scuola marchigiana da sempre attiva e di riconosciuta qualità.
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14/07/2011 «Occorrono forti azioni di contrasto all'occupazione»
14/07/2011 "Il rapporto CNEL sul mercato del lavoro conferma che, a causa della bassa crescita del Pil, l'uscita dalla crisi sarà lenta, che per il 2011 non ci saranno incrementi di occupazione e che, pertanto resta alto il rischio che la disoccupazione continui a colpire le fasce deboli, a partire dai giovani e dal Sud". Lo dichiara in una nota, Giorgio Santini, Segretario generale aggiunto della Cisl. "E' perciò necessario- continua Santini- concentrare l'impegno di istituzioni e parti sociali sulle azioni da mettere in campo, per contrastare queste criticità. Per reimpiegare le centinaia di migliaia di lavoratori in cassa integrazione va data piena attuazione alle politiche attive con l'impegno diretto dei Centri per l'Impiego, delle Agenzie del Lavoro delle parti sociali affinchè vengano aumentate considerevolmente le offerte di reimpiego al lavoro a quanti percepiscono gli ammortizzatori sociali. Per giovani, va al più presto reso operativo l'accordo sull'apprendistato per dare nuove opportunità a quanti sono coinvolti nella dispersione scolastica, per favorire l'accesso al lavoro con prospettive professionalizzanti e dare risposte con l'apprendistato di alta formazione al problema dei tanti giovani laureati e diplomati che non trovano lavoro corrispondente. Al tempo stesso vanno recuperati gli abusi sugli stage e tirocini riportandoli alla loro valenza originaria di ponte tra istruzione e lavoro. Nel terziario e nei servizi, in particolare nel servizio di cura delle persone va incentivato il lavoro a part-time lungo sul modello olandese, che può dare risposte significative soprattutto per l'occupazione femminile. "Per arginare il divario crescente sul piano occupazionale tra il Sud e resto del Paese- conclude Santini- va reso immediatamente operativo il credito d'imposta per le nuove assunzioni, utilizzando i fondi europei e va messo in atto un esteso piano finalizzato all'emersione del lavoro irregolare, che risulta purtroppo in crescita". Dal sito del Cnel, il comunicato stampa sulla presentazione del Rapporto sul Mercato del Lavoro 2010-2011:Lavoro: allarme disoccupazione a Sud, a rischio i giovani, in aumento i “neet” e gli “scoraggiati”. Rapporto 2010-2011: quest’anno non verranno recuperati i posti di lavoro persi, urgenti politiche attive per l’occupazioneAnche quest'anno è allarme disoccupazione. L'economia italiana è troppo debole per imprimere una svolta alla domanda di lavoro: a fronte di una crescita fra lo 0.5 e l'1% del Pil, le unità di lavoro nel 2011 registreranno ancora una flessione e il tasso di disoccupazione potrebbe salire ancora per qualche trimestre. E' quanto emerge dall'analisi contenuta nel Rapporto del Cnel sul "Mercato del lavoro 2010-2011", presentata stamani a Villa Lubin, e secondo la quale sarebbe urgente spostare l'enfasi dalle politiche passive a sostegno del reddito dei lavoratori disoccupati verso misure che incentivino il rientro nel circuito produttivo dei lavoratori che hanno perso il posto. Il rischio che si corre è la persistenza del lavoratore nello stato di disoccupato, preludio alla formazione di disoccupazione strutturale. L'Italia sta uscendo molto lentamente dalla crisi e il quadro macroeconomico del 2011 non garantisce il recupero dei posti di lavoro persi. Il rischio disoccupazione riguarda soprattutto i giovani: si aggrava infatti il fenomeno dei neet (not in education or training nor in employment), cioè coloro che risultano fuori dal mercato del lavoro e che non sono impegnati in un processo di formazione. Se prima della crisi il tasso di neet si aggirava attorno al 16% tra i più giovani (16-24 anni) e al 24% tra i giovani adulti (25-30 anni), tali percentuali sono rapidamente aumentate, salendo rispettivamente al 18,6 e al 28,8% nel terzo trimestre del 2010. La crisi aggrava le probabilità dei giovani di restare nella condizione di neet, così come aumenta in modo preoccupante lo "scoraggiamento" di chi addirittura rinuncia a cercare lavoro. La recessione ha inoltre inciso sul passaggio dai contratti a termine a quelli a tempo indeterminato: prima della crisi quasi il 31% dei giovani con contratto temporaneo passavano l'anno successivo a un lavoro permanente, percentuale scesa ora a poco più del 22%. Riguardo alla formazione si osserva che sebbene i laureati siano più facilitati se il titolo coincide con la domanda di lavoro, resta ampio e crescente il fenomeno dell'overeducation, dato anche che le minori opportunità professionali aumentano la disponibilità dei laureati ad accettare lavori che richiedono livelli d'istruzione più bassi. Rispetto alla dimensione territoriale nel 2010-2011 prosegue senza interruzione la caduta dell'occupazione nel Mezzogiorno. La crisi ha aumentato ancora la distanza tra Nord e Sud e parte del calo dell'occupazione meridionale si è tradotto in un aumento dei trasferimenti nel Centro-Nord. Contano solo in parte le differenze nei tassi di crescita delle due aree: nel corso della crisi la fragilità del tessuto produttivo meridionale ha anche comportato maggiori perdite occupazionali a parità di flessione del prodotto. Difatti, nel triennio 2008-2010 la variazione cumulata del Pil al centro-Nord non va molto meglio che al Sud (-4,8% e -5,9% rispettivamente nelle due aree), ma la dimensione delle perdite occupazionali nelle due aree è molto diversa: a inizio 2011 rispetto al punto di massimo di inizio 2008, la perdita di occupati al Sud era del 5%, al Nord dell'1.5%. D'altro canto la dimensione della disoccupazione al Sud è comunque contenuta dai fenomeni di scoraggiamento che hanno spinto molti lavoratori ad interrompere le azioni di ricerca, finendo classificati fra gli inattivi. Quindi, se si includessero nella definizione di disoccupati anche gli inattivi potenzialmente attivi si otterrebbe un aumento del tasso di disoccupazione nel Mezzogiorno, pari al 24,5%. Per quanto riguarda l'occupazione femminile, nel 2011 il divario di genere si è ampliato a causa del sottoutilizzo del capitale umano, dato che è aumentata, più di quanto osservato per gli uomini, la quota di occupate con un impiego che richiede una qualifica inferiore a quella posseduta. L'occupazione femminile cresce invece nei servizi ad alta intensità di lavoro e a bassa qualificazione (in seguito anche alle massicce regolarizzazioni che negli ultimi hanno riguardato le donne straniere prevalentemente impiegate nei servizi di cura e assistenza alle famiglie), accentuando la segregazione femminile in questo segmento del mercato del lavoro, mentre è caduta l'occupazione qualificata. In relazione agli immigrati, il Rapporto del Cnel sottolinea che nell'ultimo biennio la componente straniera è stata fondamentale nel contenere la contrazione dell'occupazione complessiva: tra il 2008 e il 2010 il numero di stranieri è infatti aumentato di 330 mila nuovi occupati, che hanno compensato parte del calo del numero di occupati italiani (863 mila in meno nello stesso periodo). Va però rilevato che l'aumento del numero di occupati immigrati è da ricondurre essenzialmente alla crescita demografica e ai ritardi nella regolarizzazione dei permessi di soggiorno per lavoro, e non ad una migliore occupabilità degli stranieri. Al contrario, il tasso di occupazione degli stranieri in Italia si è ridotto notevolmente negli ultimi due anni in misura nettamente più marcata di quanto osservato invece per gli italiani, sebbene resti su livelli più elevati. Anche il numero di disoccupati stranieri è aumentato sensibilmente negli anni della crisi e in misura largamente superiore a quanto sperimentato dalla componente italiana.Per approfondire vedi il testo del Rapporto
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12/07/2011 Quote rosa: che ne pensa la Cisl
Il 28 giugno u.s. il Parlamento ha approvato la legge sulle quote rosa nei consigli di amministrazione delle aziende quotate e delle società a partecipazione pubblica: la legge bipartisan approvata dal Parlamento prescrive che a partire dal 2012 i Cda delle aziende quotate e delle società a partecipazione pubblica dovranno essere composti per un quinto da donne. Dal 2015 la quota rosa dovrà salire a un terzo. «L’approvazione delle “quote rosa” nei Consiglio di Amministrazione è, senza mezzi termini, una “svolta epocale"». Lo dichiara in una nota Liliana Ocmin, Segretario Confederale della Cisl. «Un passo importante - continua Ocmin - che ci pone sullo stesso piano di altri paesi europei e ci permetterà di ridurre sensibilmente le diverse forme di discriminazione delle donne sul lavoro, nella politica e nella società tutta. Una legge che la Cisl ha sostenuto con forza rimarcando la necessità di un approccio graduale alla riforma del sistema e che ha permesso lo sblocco di un percorso parlamentare molto delicato. Una legge che rappresenta non solo la necessità di un riequilibrio numerico tra i generi ma, soprattutto in questa fase, un’opportunità per le donne, per le aziende, per l’intero Paese». Il punto di vista di alcune dirigenti Cisl PAOLA FEDERICI, Segretario Provinciale Cisl Ascoli «L’Italia sta perdendo colpi in termini di produttività e crescita economica e diverse ricerche sostengono che l’utilizzo e la valorizzazione di solo metà della popolazione nella forza lavoro penalizzi il paese dal punto di vista economico. L’Italia è il paese dove meno donne lavorano e raggiungono posizioni di leadership, ma non perché facciano figli (l’Italia è anche uno dei paesi dove si fanno meno figli in assoluto). I motivi sono molteplici e molti di questi sono culturali. Per cambiare cultura e tradizione ci vogliono strumenti molto forti, come appunto le quote rose, una  leva temporanea per forzare un cambiamento. Noi donne Cisl siamo sempre state convinte della necessità di una normativa che facilitasse l’accesso delle donne  nei ruoli apicali e permettesse un riassetto graduale, senza eccessivi sconvolgimenti, della struttura organizzativa ed amministrativa della conduzione delle imprese . La legge appena approvata definitivamente in Parlamento costituisce l’inizio di una strada lunga e difficile, con l’obiettivo finale di creare una società con le pari opportunità e la meritocrazia. Ora occorre che ci rimbocchiamo le maniche affinchè la normativa approvata si traduca in realtà, come succede già in altri Paesi europei». CRISTIANA ILARI, Segretario Provinciale Cisl Ancona «Si tratta di un provvedimento positivo, che aspettavamo e auspicavamo e per cui la Cisl si è adoperata. Da tempo rileviamo la necessità di affrontare il tema del ruolo, delle funzioni lavorative e della carriera delle donne, non certo in termini rivendicativi, piuttosto nell’ottica di uno sviluppo che metta il nostro Paese (e il nostro territorio marchigiano con il suo tessuto produttivo incentrato su piccole e medie imprese ma anche con realtà aziendali di più ampie dimensioni) in condizioni di maggiore competitività a livello economico: più donne nelle posizioni di top management delle aziende, nonché in ruoli decisionali in campo politico, nelle amministrazioni, nel Sindacato, nei vari settori lavorativi, nelle Università, rappresentano un’opportunità di crescita. Questa legge va ora implementata con la vigilanza di tutti, poiché, pur non risolvendo in toto il problema, può essere un utile apripista, anche dal punto di culturale, per tentare di rimuovere il “Soffitto di cristallo”. Ecco perché si è reso necessario attivare le cosiddette azioni positive (e le quote sono le più evidenti) per favorire temporaneamente le donne in modo da rendere effettivo l’accesso alle pari opportunità: certo, riguardo alle quote discriminare per uguagliare può sembrare paradossale, ma è una misura necessaria temporanea, una sorta di azione di sfondamento che poi deve procedere di pari passo con un’azione sociale e una disseminazione culturale così da superare la necessità. Oggi in Italia a parità di titoli le donne sono meno occupate, più precarie e meno pagate degli uomini. Secondo una ricerca congiunta Bocconi e HayGroop del 2009  le donne italiane guadagnano circa il 25% in meno degli uomini e occupano ancora posizioni svantaggiate rispetto ai loro colleghi. Le dirigenti di prima fascia sono soltanto il 13%, poche sono le donne che arrivano ai vertici decisionali: non è una lotta per il potere fine a se stessa; è una questione di giustizia ma anche un’opportunità di rilancio e sviluppo considerate le competenze di genere delle donne. Il cammino bipartisan della legge è anche un esempio di lavoro comune, di là degli schieramenti politici e la possibilità di rompere il “soffitto di cristallo” è proprio legata alla capacità delle donne di fare RETE e di costruire un sistema di relazioni che alla fine risulti una risorsa per tutti». LAURA RACCOSTA  – SegretariA CISL FP MARCHE «"E’ troppo facile incorrere nella banalizzazione della “riserva indiana” quando si parla di “quote rosa”. Nel contesto di arretratezza culturale e scarsa sensibilità per le politiche di genere, in una società che non offre modelli femminili che favoriscono l’autostima delle donne, come immaginare che qualcosa possa “muoversi” se non per legge. La prospettiva di genere non è più il fine, ma un principio di riferimento dell’azione dei governi, e, dovrebbe esserlo anche nell’azione economica e sociale. E’ da 15 anni che ce lo dicono e che ce lo ripetiamo. Questa sarà l’occasione per iniziare a praticarlo. Se l’eticità non è un motivo sufficiente per “occupare ruoli di potere”, ci sostiene la teoria economica “womenomics”. In Italia, azzerando il gap occupazionale di genere (ossia differenza tra percentuale di partecipazione al lavoro delle donne e degli uomini) si ipotizza un aumento del PIL del 22%. Benvenute quote rosa!»
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12/07/2011 Quote rosa nei Cda - un altro passo in avanti delle donne nel mondo del lavoro
Il 28 giugno u.s. il Parlamento ha approvato la legge sulle quote rosa nei consigli di amministrazione delle aziende quotate e delle società a partecipazione pubblica: la legge bipartisan approvata dal Parlamento prescrive che a partire dal 2012 i Cda delle aziende quotate e delle società a partecipazione pubblica dovranno essere composti per un quinto da donne. Dal 2015 la quota rosa dovrà salire a un terzo. "L’approvazione delle “quote rosa” nei cda è, senza mezzi termini, una “svolta epocale”". Lo dichiara in una nota Liliana Ocmin, Segretario Confederale della Cisl. "Un passo importante- continua Ocmin-che ci pone sullo stesso piano di altri paesi europei e ci permetterà di ridurre sensibilmente le diverse forme di discriminazione delle donne sul lavoro, nella politica e nella società tutta. Una legge che la Cisl ha sostenuto con forza rimarcando la necessità di un approccio graduale alla riforma del sistema e che ha permesso lo sblocco di un percorso parlamentare molto delicato. Una legge che rappresenta non solo la necessità di un riequilibrio numerico tra i generi ma, soprattutto in questa fase, un’opportunità per le donne, per le aziende, per l’intero Paese”.Il punto di vista di CRISTIANA ILARI  Segretario Provinciale Cisl AnconaSi tratta di un provvedimento positivo, che aspettavamo e auspicavamo e per cui la Cisl si è adoperata. Da tempo rileviamo la necessità di affrontare il tema del ruolo, delle funzioni lavorative e della carriera delle donne, non certo in termini rivendicativi, piuttosto nell’ottica di uno sviluppo che metta il nostro Paese (e il nostro territorio marchigiano con il suo tessuto produttivo incentrato su piccole e medie imprese ma anche con realtà aziendali di più ampie dimensioni) in condizioni di maggiore competitività a livello economico: più donne nelle posizioni di top management delle aziende, nonché in ruoli decisionali in campo politico, nelle amministrazioni, nel Sindacato, nei vari settori lavorativi, nelle Università, rappresentano un’opportunità di crescita.Questa legge va ora implementata con la vigilanza di tutti, poiché, pur non risolvendo in toto il problema, può essere un utile apripista, anche dal punto di culturale, per tentare di rimuovere il “Soffitto di cristallo”, espressione icastica che rende bene il concetto: all’apparenza nessun ostacolo ma la barriera c’è ed è resistente; più le donne cercano di salire in campo lavorativo, più incontrano ostacoli.Ecco perché si è reso necessario attivare le cosiddette azioni positive (e le quote sono le più evidenti) per favorire temporaneamente le donne in modo da rendere effettivo l’accesso alle pari opportunità: certo, riguardo alle quote discriminare per uguagliare può sembrare paradossale, ma è una misura necessaria temporanea, una sorta di azione di sfondamento che poi deve procedere di pari passo con un’azione sociale e una disseminazione culturale così da superare la necessità. E realisticamente oggi la necessità in Italia è forte e cogente. A parità di titoli le donne sono meno occupate, più precarie e meno pagate degli uomini. Secondo una ricerca congiunta Bocconi e HayGroop del 2009 (una delle ultime ricerche disponibili sul tema e in due anni la situazione non è certo migliorata) le donne italiane guadagnano circa il 25% in meno degli uomini e occupano ancora posizioni svantaggiate rispetto ai loro colleghi. Le dirigenti di prima fascia sono soltanto il 13%, poche sono le donne che arrivano ai vertici decisionali: non è una lotta per il potere fine a se stessa; è una questione di giustizia ma anche un’opportunità di rilancio e sviluppo considerate le competenze di genere delle donne; in più c’è un dato culturale e organizzativo insieme: finché non siederanno nelle “stanze dei bottoni” difficilmente potranno cambiare le regole della conciliazione e della organizzazione del lavoro, finché a stabilire l’agenda saranno solo uomini che non si confrontano con donne, una possibilità per tutti di cambiare le regole non ci sarà: anche per gli uomini che oggi sempre di più sono attenti all’educazione dei figli, se passa una certa cultura e una certa organizzazione del lavoro, tornerà utile una proposta come quella femminile (meno rituali, tempi efficientati e contingentati, lavoro anche a distanza, versatilità, senso pratico, rispetto degli orari). Lasciamo da parte, quindi, i nostri endemici “sensi di colpa” e quel “non sentirsi mai abbastanza brave”, quel “dover sempre dimostrare di esserselo meritato e di essere all’altezza” che ci caratterizza: i dati ci dicono che mediamente ce lo meritiamo, eccome, visto che studiamo di più e con risultati brillanti, ma che poi impattiamo con una cultura del lavoro, dell’organizzazione, del welfare che ci penalizza. Il cammino bipartisan della legge è anche un esempio di lavoro comune, di là degli schieramenti politici e la possibilità di rompere il “soffitto di cristallo” è proprio legata alla capacità delle donne di fare RETE e di costruire un sistema di relazioni che alla fine risulti una risorsa per tutti.Il commento di SABRINA PACE - Responsabile Coordinamento Donne CISL Ancona:Finalmente i meriti di tante donne vengono riconosciuti e di questo si gioveranno proprio le aziende per prime. Finché non ci sarà anche una visione "femminile" nell' organizzazione della società, i principi delle pari opportunità non potranno mai essere pienamente rispettati. Il contributo femminile sarà, secondo me, evidente soprattutto per ciò che riguarda l'organizzazione del lavoro, l'ottimizzazione dei tempi e la conciliazione dei mondi famiglia/lavoro. Faccio parte da più di 5 anni del Coordinamente Donne della CISL, e ancora oggi mi domando come sia possibile che una società civile abbia bisogno di leggi a tutela della donna. La Costituzione Italiana sancì nel 1948 che "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" (art. 3) e inoltre che "La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore." (art. 37) e sembra strano che ancora oggi ci sia bisogno di ricordarlo, puntualizzarlo con nuove leggi. E' poi sufficiente seguire l’attualità e guardare con occhi attenti ciò che ci circonda  per capire che l’agognata uguaglianza non è ancora così reale; il 1 luglio 2011 il Corriere della Sera pubblicava un articolo che iniziava così: "A Inzago, provincia di Milano (...) un'azienda licenzia solo le donne perché il loro reddito non è essenziale alla famiglia.(...)". A dir poco sconvolgente e chiara dimostrazione della forte necessità, nel nostro Paese, di leggi a tutela della donna.Le considerazioni di ADRIANA BRANDONI Presidente Comitato per l’ Imprenditoria Femminile – Camera di Commercio Ancona:Senza dubbio un primo passo importante, anche se parziale perché limitato ai soli cda e non anche agli altri livelli decisionali.La donna di oggi è culturalmente preparata ed ha dimostrato di sapersi destreggiare al meglio in ogni situazione. Antichi retaggi culturali, norme che non riescono a contemplare la diversità di genere, un sistema organizzativo e di leggi obsoleto che non vuole o non riesce a beneficiare del “punto di vista” femminile, pur così presente nel mondo del lavoro e nella società, ma mai rappresentato a sufficienza. Sì, stanche di essere “interpretate” da altri, da chi non ha il nostro punto di vista e la nostra sensibilità.Riconoscere il valore della donna è una opportunità di civiltà, un arricchimento di cui, nel pieno di una crisi globale, la società ha bisogno per reinventare modelli nuovi e nuove opportunità di lavoro e di modalità di relazione.Gli altri Paesi europei  si sono mossi da tempo: noi, come sempre, arriviamo molto dopo e con poco coraggio: speriamo che questa legge (bene perché bipartisan) ci consenta di uscire dai soliti schemi e diventi velocemente l’apripista che occorre alla donne e alla società tutta”
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11/07/2011 Avviso pubblico del "Fondo Mecenati" per i giovani
Sulla Gazzetta Ufficiale n° 153 del 4 luglio u.s. è stato pubblicato l'Avviso Pubblico “Procedura per il cofinanziamento di progetti volti a promuovere, creare, sviluppare, sostenere ed incoraggiare l’imprenditoria tra i giovani di età inferiore ai 35 anni nonché promuovere e sostenere il talento, l’immaginazione, la creatività e le capacità d’innovazione dei giovani di età inferiore ai 35 anni nel campo della cultura, della musica, del cinema, del teatro, dell’arte, della moda, del design e della tecnologia”. L’Avviso in esame rende attuativa una delle linee di intervento contenute nel Pacchetto di misure per i giovani “Diritto al futuro” del Ministero della Gioventù che prevede nello specifico un mix di risorse pubbliche e private per complessivi 100 milioni di euro da destinare ai giovani talenti under 35, di cui 60 milioni a cofinanziamento dei privati.Le iniziative proponibili da parte di soggetti giuridici privati, sia singoli sia associati, imprese o fondazioni, in possesso di determinati requisiti, sono destinate a investire e  finanziare l’avvio di nuove e innovative imprese giovanili e/o sostenere, anche attraverso la concessione di premi o borse di studio, il talento e la capacità innovativa e creativa in diversi campi dei giovani. Spetta, dunque, ai privati fare da “Mecenati” chiedendo il cofinanziamento pubblico nel limite del 40% e sino ad un massimo di 3 milioni di euro per idee e progetti di giovani under 35 o di società in cui la componente under 35 sia prevalente.Tra i requisiti più importanti nella predisposizione dei progetti vi è il compito di indicare chiaramente le ricadute occupazioni dei giovani, di assicurare il rispetto del principio di pari opportunità tra uomo-donna nonché l’impegno da parte del soggetto Mecenate a coprire il cofinanziamento al 60%.I tempi, i requisiti e le modalità di accesso al “Fondo Mecenati” sono riportate sul bando corredato delle relative linee guida e modulistica. Altre informazioni sono reperibili sul sito del Ministero della Gioventù www.gioventu.gov.it.Le domande potranno essere presentate dal 3 agosto p.v. ed entro i successivi tre mesi. Le medesime domande saranno analizzate da una Commissione ad hoc fino ad esaurimento delle risorse.
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11/07/2011 Il Tribunale condanna Poste Italiane
Le Poste Italiane sono state condannate dal Tribunale del lavoro di Macerata per discriminazione e comportamento antisindacale. La vicenda riguarda una dipendente di Poste Italiane, Elisabetta Fossaroli, rappresentante sindacale della Cisl di Macerata, che nel 2004 è stata sanzionata con una multa per aver mandato ai colleghi una e-mail di auguri natalizi utilizzando la rete informatica aziendale.Oltre alla multa la Fossaroli ha subito un trasferimento e un declassamento nelle mansioni svolte, provvedimenti di chiara matrice disciplinare e di ritorsione per l’attività sindacale svolta.Nelle motivazioni della sentenza, che conclude una causa durata 7 anni, il giudice ha riconosciuto il comportamento antisindacale e discriminante di Poste Italiane, che ora si espone al rischio di una causa ulteriore per il risarcimento del danno causato dalla multa, che ha marginalizzato la Fossaroli penalizzandone la carriera.Secondo il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti «si tratta di una sentenza esemplare che deve fungere da monito per tutti i datori di lavoro e le aziende, sia pubbliche che private. Purtroppo spesso chi svolge attività sindacale paga di persona le conseguenze. La Cisl non ama tribunali e sentenze, ma difende con determinazione i propri sindacalisti».
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06/07/2011 Riprende la produzione alla Best di Montefano
Da lunedì 4 luglio, dopo più di una settimana di sciopero, i dipendenti della Best di Montefano hanno ripreso l’attività produttiva.Durante un incontro svoltosi in Regione e grazie alla mediazione delle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici di Cisl e Cgil, dell’assessore regionale al lavoro Marco Lucchetti e del nuovo Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, è stata trovata un’intesa con la dirigenza dell’azienda, una multinazionale che produce motori per cappe aspiranti.L’impegno di quest’ultima è quello di garantire il mantenimento dei siti produttivi italiani di Cerreto e Montefano, rinunciando per ora a trasferire la produzione in Polonia e assicurando che non saranno modificati degli assetti produttivi, degli organici e degli impianti fino alla definizione di un piano industriale. Per conto loro i lavoratori si sono impegnati a garantire la ripresa della produzione.Permane comunque lo stato di agitazione dei dipendenti della Best, a sostegno della trattativa che da qui al 20 luglio porterà all’individuazione di un piano industriale in grado di assicurare un futuro all’azienda.
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01/07/2011 Voucher per la partecipazione a master universitari
  AVVISO PER L’AMMISSIONE DI ORGANISMI E OFFERTE FORMATIVE E PER CONCESSIONE DI VOUCHER PER MASTER UNIVERSITARI - CATALOGO  INTERREGIONALE      La Regione Marche sulla base delle misure individuate nel POR FSE 2007/2013 allo scopo di  sostenere la formazione post-laurea  ed al fine di potenziare le competenze e le abilità dei  giovani laureati residenti nel territorio marchigiano  ha emanato il presente bando. Si prevedono  incentivi al fine di consentire la partecipazione a master universitari organizzati nella nostra regione e nelle altre regioni italiane, attraverso l’assegnazione di voucher . Il 4 luglio 2011 uscirà la pubblicazione degli Organismi di Formazione (OdF) e delle offerte formative ammesse a catalogo. A partire dallo stesso giorno e fino al 4 agosto 2011, gli interessati potranno presentare la domanda di voucher  per la partecipazione a master universitari di 1° e 2° livello presenti sul catalogo. La domanda dovrà essere effettuata attraverso la piattaforma informatica www.altaformazioneinrete.it e  con invio cartaceo per raccomandata A/R alla Regione Marche, P.F. Istruzione, Formazione Integrata, Diritto allo studio e Controlli di primo livello - via Tiziano 44 - 60125 Ancona.   Per approfondimenti consultare il portale della Regione: http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/Notizie/singolaBando.asp?IdNotizia=909&idArea=0   Vedi anche: www.altaformazioneinrete.it.   
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01/07/2011 Le Associazione dei consumatori diffidano Trenitalia
A fronte del perdurare delle  situazioni di grave disagio per gli utenti  dovuta alla soppressione di convogli causata dal malfunzionamento del nuovo sistema di automazione dei turni di lavoro, le associazioni Adiconsum, Adoc, Acu, Federconsumatori e Cittadinanzattiva delle Marche, hanno inviato  una diffida  a Trenitalia,  nella quale si intima e si diffida la  società al regolare ripristino del trasporto e a porre rimedio all’annoso problema dell’igiene delle vetture. Viene inoltre richiesta l’attivazione della procedura di conciliazione con le associazioni dei consumatori al fine di indennizzare i passeggeri convolti, stante anche l’assoluta mancanza di informazione. La diffida è anche il primo atto per eventuali successive azioni collettive nel caso la società non si renda disponibile alle richieste. Nella diffida viene inoltre effettuata richiesta di accesso agli atti in merito ai contratti di appalto di pulizia.
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30/06/2011 Ammortizzatori in Deroga: 40 milioni la richiesta delle Marche
Mercoledì 29 giugno, presso la sede dalla Regione Marche, CGIL CISL UIL Marche assieme ai rappresentanti delle imprese artigiane hanno sottoscritto l'intesa con l'Assessore Regionale al Lavoro Marco Luchetti, per richiedere al Governo 40 milioni di euro come ulteriore finanziamento per gli  ammortizzatori in deroga. " Queste risorse, - spiega Tonino Bori, Responsabile Mercato del Lavoro CISL Marche, che  ha partecipato all'incontro - considerato l'andamento della spesa sostenuta fino ad ora, i residui degli anni precedenti e l' effettivo utilizzo degli ammortizzatori  in deroga,  ci consentiranno di arrivare con una certa tranquillità alla fine del 2011 e di coprire i primi mesi del 2012".  Ora  la firma tra l'Assessore e il Ministro e subito dopo l'intesa Regionale sulle modalità di utilizzo di tali risorse.
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29/06/2011 Esenzione dai ticket per lavoratori colpiti dalla crisi
In attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 6 dicembre scorso tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, la Giunta Regionale ha approvato la Delibera n. 929 del 27.6.2011 contenente i criteri e le modalità per riconoscere per il 2011 interventi a tutela della salute per i lavoratori, e i loro familiari a carico, che abbiano perso il lavoro, siano in cassa integrazione, in mobilità o in contratto di solidarietà.
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29/06/2011 Poltrona Frau, dipendenti preoccupati per il piano industriale
I lavoratori dello stabilimento di Tolentino della Poltrona Frau criticano il piano di ristrutturazione recentemente presentato dall’amministrazione della società relativamente allo stabilimento di Meda (Cassino).Il piano - che prevede il trasferimento in prova della funzione di cucitura in Romania - desta preoccupazione per più di un motivo. In primo luogo è a rischio la qualità della produzione di Poltrona Frau, azienda industriale con alto valore aggiunto fornito dalla qualità delle lavorazioni. Soprattutto però il piano preoccupa in quanto parte di una strategia industriale del gruppo fondata su scelte discutibili, adottate solo per aumentare la redditività dell’azienda.Se il trasferimento andasse in porto ci sarebbero conseguenze per circa 50 dipendenti – in parte addetti interni alla cucitura, in parte lavoratori a domicilio – dello stabilimento di Meda, ai quali va tutta la solidarietà dei dipendenti dello stabilimento di Tolentino.
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29/06/2011 La Cisl al Festival del lavoro di Treia
Si è chiuso domenica 26 giugno il Festival del lavoro di Treia. Tre giorni intensi in cui si è parlato di lavoro con alcuni dei più autorevoli esponenti dell’economia, della politica, della cultura e dell’informazione locali e nazionali – tra gli ospiti Ferruccio De Bortoli, Maurizio Sacconi, Cesare Damiano, Tiziano Treu, Andrea Vianello ecc.La Cisl è stata presente al Festival con il Segretario generale aggiunto Giorgio Santini e con il Segretario generale provinciale Marco Ferracuti.Quest’ultimo è intervenuto nel pomeriggio del 24 giugno ad una tavola rotonda sul tema dell’immigrazione e dei cosiddetti “lavori rifiutati”, ossia quei lavori che sempre più spesso i giovani italiani rifiutano di svolgere e che stanno diventando appannaggio quasi esclusivo dei cittadini extracomunitari.Una realtà che rende oggi gli immigrati una risorsa imprescindibile non solo per l’economia ma anche per la società e la cultura dei paesi occidentali. Lavori rifiutati perché sporchi, difficili, a volte pericolosi. Ma lavori importanti e delicatissimi, basti pensare al settore dell’assistenza alle persone anziane e fragili, quasi esclusivamente “coperto” da assistenti familiari extracomunitarie.Ma la vera sfida, ha sottolineato Ferracuti, sarà quella che riguarda gli immigrati di seconda generazione. Nati in Italia, di fatto sono e si sentono cittadini italiani pur non essendolo in termini giuridici. Una generazione di nuovi stranieri che probabilmente avrà aspettative diverse da quelle dei loro genitori, volendo misurarsi con lavori diversi e più qualificati.Tutto questo mentre in Italia e nelle Marche sta diminuendo la richiesta di lavoro intellettuale qualificato aumentando, di pari percentuale, quella di lavoro manuale non qualificato. Un effetto perverso della crisi che farà sopravvivere soprattutto imprese meno qualificate, rendendo più debole l’intero sistema.Giorgio Santini è invece intervenuto ad una tavola rotonda sulla somministrazione di lavoro a tempo determinato e sugli appalti. Soprattutto su quest’ultimo tema Santini ha sottolineato la necessità di accordi territoriali per disciplinare le modalità di affidamento di servizi e forniture pubbliche. Una spinta autorevole per la sottoscrizione del tanto sospirato accordo provinciale sugli appalti di Macerata, tuttora fermo in Prefettura ma ormai in dirittura d’arrivo per la firma.
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28/06/2011 Lavori usuranti: anticipo per l'accesso alla pensione
Il 26 maggio è entrato in vigore il Decreto Legislativo 67/2011  per l’accesso anticipato al pensionamento per i lavoratori addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, usuranti  appunto, in attuazione alla delega prevista nella legge 183 del 2010 “c.d. Collegato lavoro”. Si  è, a tutt’oggi, in attesa della pubblicazione del Decreto attuativo da parte del Ministero del Lavoro. Comunque va specificato che la norma  si applicherà esclusivamente ai lavoratori dipendenti individuati in categorie particolarmente impegnate  in lavori usuranti e già elencati nel Decreto del Ministero del Lavoro del 1999 cd. Decreto Salvi e cioè: ° lavori in galleria, cava o miniera: mansioni svolte in sotterraneo con continuità e prevalenza; ° lavori nelle cave, ovvero mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale; ° lavori in cassoni ad aria compressa; ° lavori svolti dai palombari; ° lavori ad alte temperature ( lavoratori addetti alle fonderie di 2^ fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale; ° lavorazione del vetro cavo; ° lavori espletati direttamente dal lavoratore in spazi ristretti, con carattere di continuità e prevalenza, ed in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte continuativamente all’interno di spazi ristretti quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi  strutture; ° lavori di asportazione dell’amianto. Inoltre lavoratori dipendenti notturni che possano far valere, con le modalità indicate dalla legge, una permanenza minima nel periodo notturno: A) per almeno tre ore – dalle 24 alle 5 del mattino – per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo; B) nel quadro di una organizzazione a turni, per almeno sei ore nel predetto periodo notturno e per un numero minimo di giorni lavorativi all’anno: - Per coloro che maturano i requisiti nel periodo fra il 1° luglio 2008 e il 30 giugno 2009: non inferiore a 78 giorni - Per coloro che maturano i requisiti per l’accesso anticipato dal 1° luglio 2009: 64 giorni Sono compresi anche  conducenti di mezzi pubblici pesanti, con capienza superiore a 9 posti. In cosa consiste il beneficio introdotto dal Decreto ? In favore dei soggetti  di cui sopra ( elenco non dettagliato per ragioni di sintesi), la norma stabilisce che l’accesso a pensione di anzianità – in presenza di almeno 35 anni di contributi  e 57 anni di età – è concesso: A) A regime ( dall’1.1.2013) con una riduzione dell’età anagrafica prevista massimo di tre anni ( comunque non inferiore a 57 anni); B) Nel periodo transitorio ( 2008-2012) la riduzione dell’età  e della quota risulta inferiore: - 1/1/2008-30/6/2009  riduzione di un anno; - 1/7/2009-31/12/2009 meno 2 anni e quota meno 2 unità (quota 93 ed età 57 anni) - Anno 2010 meno 2 anni di età e meno 1 unità per la quota (quota 94 e 57 anni) - Anni 2011 e 2012 meno 3 anni e meno 2 unità (quota 94 e 57 anni) - Dal 2013 meno 3 anni e meno 3 unità (quota 94 e 58 anni) In assenza di decreto attuativo è comunque consigliabile, per chi ritiene di poter avere le condizioni, cominciare a verificare, presso l’INAS,  se ci sono possibilità di beneficiare delle disposizioni previste dalla norma. La prima scadenza utile per inoltrare le domande è il 30 settembre.        Delio Mattiacci Direttore Regionale Patronato INAS-CISL MarcheAncona, 28 maggio 2011
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28/06/2011 Vertenza Bunge: spiragli di speranza dall'Autorità Portuale
La grande gru di Fincantieri e la schiera dei silos di cemento, simboli che da sempre hanno caratterizzato la produttività del porto e della città di Ancona, oggi sono diventati l’emblema di una crisi  che continua a  mietere vittime. Dopo la gravissima vertenza  Fincantieri, che sta  minando  anche lo stabilimento di Ancona, è calato il sipario sulla Bunge Italia SpA, stabilimento  storico, attivo nello scalo dorico, fin dagli anni Cinquanta, nella lavorazione di semi oleosi e produzione di farine alimentare. Ad un anno dalla dismissione della produzione  che ha messo in cassa integrazione il totale dei 61 dipendenti  e colpito più di 200 lavoratori dell’indotto, la  Regione, nella persona dell’Assessore regionale al lavoro, ha finalmente convocato un tavolo (il primo per Bunge)  con  le istituzioni locali, presenti il Sindaco, l’Autorità portuale e l’Assessore provinciale al lavoro, i sindacati di categoria e le RSU, mancava solo l’ azienda, che invitata, non si è presentata, per affrontare  la drammatica situazione dello stabilimento dopo  la chiusura, in negativo, delle trattative di acquisto da parte di alcune  aziende che avevano manifestato interesse. Una fattiva disponibilità, durante l’incontro, è arrivata dall’Autorità portuale ad avviare le procedure per l’eventuale acquisizione dell’area di proprietà Bunge, una superficie di circa  48 mila metri quadri, silos compresi. Anche se  l’Autorità portuale non può svolgere attività imprenditoriale diretta, e quindi assumere, una volta acquisita l’area, dopo la valutazione dell’Agenzia del Territorio, può dare concessioni finalizzate all’attività legate all’economia e alla logistica del porto.”Accogliamo, con soddisfazione, la disponibilità dell’Autorità portuale  a veicolare eventuali ulteriori manifestazioni di interesse oltre che  ad acquisire l’area. –  afferma Giuseppe Giorgetti, Segretario Generale della Fai Cisl Ancona- Ma il nostro obiettivo rimane quello di  trovare soluzioni concrete  per ricollocare il prima possibile i lavoratori. - prosegue Giorgetti della Fai Cisl Ancona- Si dovrà rispettare l’accordo che abbiamo firmato con l’azienda (19 maggio u.s.) per salvaguardare i dipendenti della Bunge,  che ad oggi sono tutti in cassa integrazione straordinaria per 12 mesi e che   si raddoppieranno, fino ad arrivare ad aprile 2013, solo se 18 unità  usciranno, dalla vertenza. C’è già l’accordo con  alcuni operai disposti ad uscire dalla vertenza. Siamo fiduciosi”. L'accordo con Bunge Italia SpA prevede, infatti, che la cassa straordinaria possa essere prorogata fino all’aprile 2013, ma solo qualora il 30% dei lavoratori esca dalla vertenza, riscuotendo una liquidazione, regolata dall'accordo stesso, e trovando altra occupazione. Se questo risultato non sarà ottenuto la cassa si bloccherà, per tutti, nell'aprile 2012. Al tavolo regionale si è discusso anche di eventuali ipotesi di percorsi di ricollocamento dei lavoratori, accompagnati da azioni formative e di riqualificazione .Dopo Fincantieri, anche la Bunge, che ha già venduto il sito di Porto Marghera, lasciando operativo solo quello di Ravenna, entra nelle attenzioni dei vertici delle istituzioni locali. Ora i lavoratori, in presidio, durante l’incontro, fuori del palazzo della Regione Marche, attendono il prossimo incontro dove, auspicando la presenza dei vertici  aziendali, si approfondiranno le ipotesi  messe  in campo.
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28/06/2011 Trasporto regionale ferroviario nel caos
L'intervista a Roberto Ascani, Segretario Generale della Fit Cisl Marche.Rassegna Stampa
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27/06/2011 Terza corsia A14: servono più controlli
Mentre avanzano i lavori per l’ampliamento della terza corsia della A14 tratto Fano – Cattolica avanzano anche i problemi. Lavoratori irregolari, ditte non iscritte regolarmente alla Cassa edile, applicazione di contratti non idonei allo svolgimento del lavoro, noleggi di mezzi abbastanza sospetti; insomma tutti quei problemi presenti nei cantieri di grandi dimensioni dove l’appalto è totalmente sub appaltato. Dopo vari solleciti, incontri con gli organi ispettivi, e grazie anche alla costante presenza della Filca Cisl di Pesaro – Urbino si è ottenuta una vasta operazione di controllo che si affianca alle normali e quotidiane azioni di sorveglianza degli organi ispettivi. L’auspicio è di continuare non solo in questa opera di sorveglianza e vigilanza ma di impegnare la società Autostrade in un maggior controllo per il rispetto delle norme e dei contratti.  A questo proposito i sindacati territoriali Cgil – Cisl – Uil del settore edile hanno chiesto un incontro a tutti i soggetti interessati alla vigilanza del cantiere “ampliamento terza corsi A14″ per esaminare queste problematiche.
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27/06/2011 Terza corsia A14: servono più controlli
Mentre avanzano i lavori per l'ampliamento della terza corsia della A14 tratto Fano - Cattolica avanzano anche i problemi. Lavoratori irregolari, ditte non iscritte regolarmente alla Cassa edile, applicazione di contratti non idonei allo svolgimento del lavoro, noleggi di mezzi abbastanza sospetti; insomma tutti quei problemi presenti nei cantieri di grandi dimensioni dove l'appalto è totalmente sub appaltato. Dopo vari solleciti, incontri con gli organi ispettivi, e grazie anche alla costante presenza della Filca Cisl di Pesaro - Urbino si è ottenuta una vasta operazione di controllo che si affianca alle normali e quotidiane azioni di sorveglianza degli organi ispettivi. L'auspicio è di continuare non solo in questa opera di sorveglianza e vigilanza ma di impegnare la società Autostrade in un maggior controllo per il rispetto delle norme e dei contratti.  A questo proposito i sindacati territoriali Cgil - Cisl - Uil del settore edile hanno chiesto un incontro a tutti i soggetti interessati alla vigilanza del cantiere "ampliamento terza corsi A14" per esaminare queste problematiche.
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24/06/2011 Welfare domani
La Cisl di Pesaro Urbino organizza un seminario sull'evoluzione dei sistemi di protezione sociale tra istituzioni, cittadinanza e territorio.L'evento si svolgerà mercoledì 6 luglio dalle 9 alle 16:30 nella Sala Serpieri, ex collegio Raffaello, in Piazza della Repubblica a Urbino.
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23/06/2011 Montefano, scioperano i lavoratori della Best
I 140 dipendenti della Best di Montefano hanno proclamato uno sciopero per giovedi 23 giugno. Le ragioni della protesta sono dovute al fatto che la Best, multinazionale specializzata nella produzione di motori per cappe aspiranti, ha deciso di chiudere lo stabilimento al termine delle ferie estive per trasferire la produzione in Polonia. Un primo incontro tra i sindacati e l'amministratore delegato dell'azienda ha avuto luogo nel pomeriggio di giovedi, senza però portare risultati concreti. Al momento, secondo i rappresentanti sindacali, non ci sono margini di sicurezza per i lavoratori, che pertanto hanno deciso di prolungare la protesta anche nella giornata di venerdi, in attesa di conoscere i dettagli del piano industriale elaborato dall'azienda. http://www.youtube.com/watch?v=Zj6xHu1V6M4
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21/06/2011 Filca campo scuola 2011 Cisl Nazionale
  Da domenica 26 giugno a sabato 2 luglio si svolgerà a Castel Volturno (Caserta) il camposcuola 2011 "Fiori dal cemento - Alla conquista del futuro" - un luogo per progettare, condividere e costruire, si concluderà con la consueta Tavola Rotonda a cui parteciperà l'Esecutivo Nazionale della Filca, e che sarà concluso da Raffaele Bonanni, Segretario Generale Cisl. Come ogni anno la Scuola Nazionale di Formazione Sindacale "Pino Virgilio" ha organizzato il campo scuola estivo rivolto a giovani, studenti, delegati e dirigenti interessati a vivere una significativa esperienza di formazione con l'obiettivo di favorire momenti di  incontro, scambio e confronto su temi che intrecciano l'esperienza sindacale con la realtà sociale. Quest' anno si continuerà a ragionare attorno alla promozione della cultura della legalità con riferimento ai problemi che oggi i giovani vivono nell'accesso al lavoro e alle relative ricadute sulla possibilità che hanno di costruire concreti progetti di vita.
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16/06/2011 Sciopero dell’intera giornata alla Berloni Spa di Pesaro
E’ riuscito lo sciopero che si è svolto a Pesaro presso la sede della Berloni GiornoNotte contro il piano industriale presentato dall’azienda che prevede  170 esuberi su un organico di 400 dipendenti e la chiusura di siti produttivi ritenuti non più efficienti. E’ grave la mancanza di prospettive per mantenere l’occupazione, la trasparenza nella gestione degli esuberi e le prospettive di esternalizzazioni di fasi lavorative. Lo stato di agitazione continuerà fino a che non ci sarà  un confronto serio responsabile e trasperente con l’azienda. E’ previsto per Giovedì mattina un incontro tra la proprietà, le istituzioni e i sindacati.
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15/06/2011 Manifestazione nazionale a Roma sabato 18 giugno
Le foto della manifestazione LE PROPOSTE  CISL e UIL L'intervento di Raffaele Bonanni SPECIALE RASSEGNA STAMPA
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15/06/2011 Intervista ad Arnaldo Chianese, Segretario nazionale pensionati Cisl
Sabato 18 giugno Cisl e Uil saranno in P.zza del Popolo a Roma per una manifestazione nazionale a sostegno delle politiche di tutela delle aree sociali più esposte alla crisi, di promozione dello sviluppo e dell'equità sociale. In particolare Cisl e Uil chiedono la riforma del sistema fiscale, una legge quadro per la non autosufficienza e più efficaci misure per il lavoro e lo sviluppo. Abbiamo incontrato Arnaldo Chianese, Segretario nazionale della Federazione dei pensionati Cisl e attuale responsabile della Cisl Marche, per approfondire insieme a lui le ragioni di questa manifestazione. Chianese, può spiegarci nel dettaglio le vostre proposte? La Federazione nazionale dei pensionati della Cisl, insieme alla Cisl, ha elaborato delle proposte concrete per superare gli effetti della crisi economica e sociale che stiamo attraversando. Proposte che hanno come presupposti il negoziato e la partecipazione effettiva. In primo luogo chiediamo una riforma integrale del sistema fiscale basata su tre punti. Ridurre le aliquote dell'Irpef sui redditi medio bassi da lavoro e pensione,  in modo da ridare fiato alle famiglie, ai lavoratori e ai pensionati. Poi c’è il problema dei cosiddetti "incapienti", ossia di coloro che non hanno un reddito sufficiente per pagare le tasse, dalla riduzione delle quali non avrebbero quindi nessun vantaggio. Infine bisogna aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie e speculative, da non confondere però con i risparmi dei pensionati e delle famiglie, sempre più esigui. Cosa si intende per legge sulla non autosufficienza? La non autosufficienza è una condizione di disabilità della persona causata dai più svariati motivi. Disabilità congenita, acquisita a causa dell’età e di malattie degenerative o croniche, inabilità che deriva da infortuni sul lavoro, incidenti stradali e domestici. In Italia ci sono almeno 3 milioni di non autosufficienti. Per loro e per le loro famiglie noi chiediamo che vengano individuate misure efficienti, organiche e certe, sviluppate su tutto il territorio nazionale. In altre parole vogliamo una legge quadro che stabilisca i livelli minimi di assistenza ai quali devono avere diritto tali persone e le loro famiglie. Una legge quadro che riproponga i contenuti della proposta di legge di iniziativa popolare, sostenuta da milioni di firme raccolte insieme a Cgil e Uil nel 2005, e che tuttora giace nel dimenticatoio del Parlamento.Dove si possono trovare i soldi per finanziare gli interventi previsti da questa legge?  Certamente sarà necessario costituire un Fondo per finanziare gli interventi e i servizi per la non autosufficienza. In questo contesto però è complicato ragionare di risorse. Si rischia infatti di creare i presupposti negativi per poter approvare la legge quadro, fornendo un alibi – la mancanza di risorse appunto - troppo comodo per il Governo. Noi diciamo: cominciamo a ragionare su una legge che stabilisca diritti minimi per le persone. Poi penseremo al fondo nazionale per la non autosufficienza, che comunque dovrà essere integrato da appositi fondi regionali, come quello che già c’è nelle Marche. Sia chiaro però, e qui cito il Ministro Sacconi, che non stiamo parlando di un "fondino"  di 400 milioni. La crisi continua a far perdere migliaia di posti di lavoro e tantissimi giovani, anche laureati, non riescono ad entrare nel mondo del lavoro. In questo contesto così difficile quali sono i motivi per cui i pensionati, che nell’immaginario collettivo rappresentano ancora dei privilegiati, decidono di scendere in piazza?Dal nostro osservatorio guardiamo a questa crisi con grande senso di responsabilità. Le nostre richieste non sono corporative perché non fanno riferimento a politiche che danno risposta solo ai problemi dei pensionati. Sappiamo bene che la crisi crea problemi soprattutto ai giovani e che il primo obiettivo è far ripartire il lavoro. Non a caso abbiamo sospeso molte nostre richieste, come il recupero del potere d’acquisto - pure falcidiato - delle pensioni. Abbiamo così consentito al Governo di tenere da parte risorse per far fronte alla crisi finanziando gli ammortizzatori sociali. Ma il primo ammortizzatore sociale in Italia è la famiglia e al suo interno il pensionato che sostiene il figlio disoccupato o il nipote che studia. Questa è solidarietà intergenerazionale e noi ne siamo convinti sostenitori. Chi dice il contrario, affermando che i pensionati sono contro i giovani, ci fa arrabbiare di brutto.  Un’altra manifestazione nazionale organizzata solo da Cisl e Uil. Quando potremo vedere scendere in piazza insieme a voi anche la Cgil? Quando la Cgil la smetterà di ideologizzare i propri obiettivi di politica sindacale.  La Cisl è un sindacato autonomo cui non interessa che maglia indossa il governo. La Cgil invece politicizza la propria azione comportandosi diversamente a seconda del Governo ha di fronte. Sergio D’Antoni diceva sempre che i nostri iscritti hanno due teste: una per votare chi vogliono e una per iscriversi al sindacato e contestare coloro che hanno votato. Questo per dire che, al di la delle nostre convinzioni politiche personali, noi dobbiamo fare sindacato e litigare con i governi sia di destra che di sinistra. Per questo oggi i rapporti unitari, specie a livello nazionale, sono così difficili. La Cisl nasce come sindacato unitario, l’unità per noi è un valore ma lo è anche l’autonomia.Quali conseguenze si aspetta da questa manifestazione? Da lunedì 20 giugno cosa intendono fare Cisl e Uil per convincere il Governo ad accogliere le proposte che avete presentato? La manifestazione del 18 sicuramente è di protesta ma anche e soprattutto è una manifestazione di proposta. Certamente come dice anche Gigi Bonfanti (Segretario generale della Fnp nazionale ndr.)  il 19 giugno non può essere come il 17 giugno. Qualcosa dovrà arrivare, soprattutto rispetto alle nostre richieste “a costo zero”. Dalla riforma del sistema fiscale ci aspettiamo risorse da distribuire agli incapienti e ai non autosufficienti. La Fnp è un sindacato responsabile e non minaccia lo sciopero generale, ma sia chiaro che queste cose le pretendiamo.
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15/06/2011 Sciopero dell'intera giornata alla Berloni Spa di Pesaro
E' riuscito lo sciopero che si è svolto a Pesaro presso la sede della Berloni GiornoNotte contro il piano industriale presentato dall'azienda che prevede  170 esuberi su un organico di 400 dipendenti e la chiusura di siti produttivi ritenuti non più efficienti. E' grave la mancanza di prospettive per mantenere l'occupazione, la trasparenza nella gestione degli esuberi e le prospettive di esternalizzazioni di fasi lavorative. Lo stato di agitazione continuerà fino a che non ci sarà  un confronto serio responsabile e trasperente con l'azienda. E' previsto per Giovedì mattina un incontro tra la proprietà, le istituzioni e i sindacati.
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13/06/2011 ABILITAZIONE ALL'INSEGNAMENTO: LA CISL SCUOLA ORGANIZZA CORSI DI PREPARAZIONE
tirocinio formativo attivoModulo di iscrizione corso Tirocinio Formativo
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13/06/2011 Paolo Santini a Buongiorno Marche
L'intervista del 13 maggio 2011.
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13/06/2011 Inaugurata l'aula "Carlo Colli" a Tirana
Il 3 giugno scorso, in occasione del 20° anniversario del sindacato albanese KSSH, è stata inaugurata la nuova sede sindacale a Tirana. I locali ospitano le strutture sindacali e le aule per la formazione. Un'aula è stata dedicata a Carlo Colli, responsabile del progetto Iscos di sostegno ai sindacati albanesi e operatore e formatore della Cisl, che negli ultimi anni ha dato un contributo fondamentale alla formazione dei giovani sindacalisti locali. Alla cerimonia ha partecipato Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche. Di seguito alcune immagini della struttura.
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10/06/2011 Intervista in diretta su èTV Marche con Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale CISL MARCHE
Venerdì 17 GIUGNO  a BUONGIORNO MARCHE : PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHE ed in  contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM, a conclusione del ciclo degli incontri della Cisl Marche ,  interverrà STEFANO MASTROVINCENZO, Segretario Generale CISL MARCHE, per fare  un  bilancio dell'attività sindacale del primo semestre del 2011. Verranno approfonditi i temi  del lavoro e dell'evoluzione del sistema produttivo nelle Marche  oltre all'andamento del confronto con  la Regione Marche sui temi del welfare a partire dalla riforma socio-sanitaria in corso. Con l' occasione verrà presentata  la MANIFESTAZIONE NAZIONALE "RIFORMA FISCALE SUBITO! LEGGE QUADRO NON AUTOSUFFICIENZA! LAVORO E  CRESCITA!" in programma per SABATO 18 GIUGNO,  PIAZZA DEL POPOLO, ROMA
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09/06/2011 Manifestazione regionale su Fisco e Legge sulla non autosufficienza
14 giugno 2011  Fiera della Pesca  Le foto Riforma integrale del sistema fiscale e approvazione di una legge quadro che stabilisca diritti minimi su tutto il territorio nazionale per le persone disabili. Sono questi i due punti fondamentali della proposta a sostegno della quale la Cisl e Uil hanno organizzato la manifestazione in P.zza del Popolo a Roma il prossimo 18 giugno. Sono anche i due punti di cui si è parlato nella manifestazione organizzata martedì 14 giugno dalla Cisl Marche all’Auditorium Fiera della pesca di Ancona. «Una proposta con contenuti validi – sostiene Stefano Mastrovincenzo Segretario generale della Cisl Marche – con la quale vogliamo mandare un messaggio forte alla politica. I titoli annunciati dal governo non bastano, la riforma fiscale va fatta davvero e la legge sulla non autosufficienza è una questione di civiltà». Di welfare e servizi sanitari ha parlato il Segretario generale della FP nazionale Giovanni Faverin, secondo il quale in un contesto territoriale, sociale e culturale completamente cambiato non è possibile che i servizi restino organizzati come 30 anni fa. «Per questo – sostiene Faverin - occorre combattere sprechi e arretratezze, smontando i sistemi clientelari e convincendo gli enti pubblici a gestire in forma associata buona parte dei loro servizi». Il rischio, secondo il Segretario generale dei dipendenti pubblici è che, con la scusa dell’inefficienza del sistema pubblico, si affermi una logica di privatizzazione anche nei servizi sanitari. Dello stretto legame che passa tra riforma del fisco e non autosufficienza ha parlato il Segretario generale dei pensionati Cisl nazionalE, Gigi Bonfanti.  «Il fisco – afferma - è uno strumento per ridistribuire la ricchezza anche in forma di servizi sociali e sanitari erogati  ai più deboli e ai più poveri.  Negli ultimi 20 anni in Italia la ricchezza non è stata ridistribuita per questo è necessaria una riforma che non sia solo tecnica, ma che porti ad un sistema sociale nuovo e più giusto». Tra i servizi che è necessario garantire per Bonfanti spiccano quelli per le persone disabili, anziane e non solo. Il tema, la non autosufficienza, è di quelli scottanti perché «tantissime famiglie oggi scoppiano perchè non riescono a reggere il ritmo della vita lavorativa, da conciliare con l’impegno di cura di un genitore anziano e non autosufficiente». Per questo, secondo i pensionati Cisl, serve una legge quadro che stabilisca, diritti minimi esigibili su tutto il territorio nazionale per le persone e le famiglie che si trovano in questa situazione. Secondo Pietro Cerrito, Segretario confederale nazionale, «il momento è favorevole per la riforma del sistema fiscale. Le recenti vicende politiche hanno creato una situazione tale per cui una riforma fiscale ci sarà sicuramente. Il problema è che bisogna vedere chi sarà in grado di gestirla, se le forze sociali o le potenti lobbies che già si sono messe in moto». Gli obiettivi immediati della Cisl sono ridurre le aliquote dell’Irpef sui redditi più bassi ed equiparare la detrazione generale (cosiddetta “no tax area”) dei pensionati a quella dei lavoratori attivi dipendenti. Operazioni da finanziare attraverso l’aumento di un punto percentuale delle aliquote Iva del 10 e del 20%. «In ogni caso – conclude Cerrito -  la spesa sociale va riorganizzata: non ha senso pagare l’indennità di accompagnamento a persone che hanno redditi altissimi. I bisogni sociali crescono e cambiano, così anche i servizi socio sanitari devono cambiare: servono meno ospedali e più servizi erogati sul territorio o a domicilio». Il MANIFESTO del 14 giugno 2011La RASSEGNA VIDEO:  èTV MARCHEAssemblea dei Quadri e Delegati - Roma, 21 maggio 2011 "Riforma del Fisco, Legge sulla non autosufficenza"Verso il 18 giugno 2011 - Manifestazione Cisl e Uil - Roma, Piazza del Popolo LE PROPOSTE DELLA CISL
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07/06/2011 A Buongiorno Marche Silvana Santinelli
Venerdì 10 GIUGNO  p.v. a BUONGIORNO MARCHE : PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHEed in  contemporanea streaming su  http://www.etvmarche.it/news.phpe su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM,si parlerà di diritti e doveri dei consumatori,  di federalismo fiscale e molto altro conSILVANA SANTINELLI segretario generale ADICONSUM MARCHE.
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07/06/2011 Uffici postali: continuano i disagi per i lavoratori e per gli utenti
Dal primo giugno il sistema informatico di tutti gli uffici postali d'Italia è andato in tilt. Il sindacato dei lavoratori postali della Cisl Marche (SLP Cisl),  con una nota inviata alle Poste Italiane SpA, ha subito segnalato i gravi disagi in cui si sono trovati sia gli operatori postali che gli utenti.  Nonostante le immediate denunce,  ad oggi poco è mutato e i disagi continuano a perdurare. Ieri con una ulteriore nota  i sindacati hanno chiesto alla dirigenza dell'azienda  un incontro immediato per un confronto, evidenziando che la straordinaria situazione in cui  si stanno trovando gli uffici postali deve essere affrontata con strumenti eccezionali. «Il personale applicato alla sportelleria rivendica di poter lavorare in maniera dignitosa con sistemi e apparecchi funzionanti e senza trovarsi sulle spalle responsabilità che derivano da altrui inefficienze» dichiara Dario Dominici, Segretario regionale SLP Cisl Marche
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06/06/2011 Grafici editoriali: intesa per il rinnovo del contratto
E' stata siglata pochi giorni fa (31 maggio 2011) l'intesa tra Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Slc-Cgil e le associazioni imprenditoriali Assografici, Aie, Anes, relativa al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei lavoratori grafici editoriali, che interessa oltre 110mila addetti. Il contratto avrà durata di tre anni e scadrà il 31 marzo 2013. L`aumento medio è stato fissato in 110 euro a regime con una ulteriore erogazione di una tantum di 362 euro. Il nuovo contratto stabilisce l`istituzione di un Fondo di assistenza sanitaria di settore, totalmente a carico delle aziende per un anno dopodiché l`adesione del lavoratore diventerà volontaria e il contributo aziendale per la copertura del premio passerà al 70%.
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06/06/2011 Immigrazione e cittadinanza: mille volti, un cittadino
Gli ostacoli della Seconda Generazione di immigrati di  Siham Fissah (ANOLF CISL) La questione della seconda generazione di figli di immigrati per molti può essere banale ma penso che solo chi la vive in prima persona e chi ne ha a che fare la percepisce e la capisce facendola propria. Il termine “seconda generazione” viene usato dai sociologi per indicare i figli di immigrati nati o venuti giovanissimi nel Paese che li ospita. In Italia il numero di noi ragazzi della seconda generazione è molto consistente ed inizia a contare oltre 900mila giovani e rappresentano il 7% della popolazione scolastica, con ben 192 nazionalità. La maggior parte di questi ragazzi sono minorenni, in età scolare e senza cittadinanza nonostante nati in suolo Italiano. Tutti noi ragazzi come i nostri coetanei italiani condividiamo un desiderio di riscatto, sociale ed economico. Dietro a questa voglia di forte cambiamento ci sono i nostri genitori che vedono in noi la possibilità di riscatto che loro non hanno avuto, è per noi figli che hanno lasciato la loro patria e le loro famiglie, per garantirci un futuro migliore. L’integrazione con la “I” maiuscola passa da noi che facciamo da ponte tra due mondi, quello di origine e quello in cui viviamo. A chi non piacerebbe avere doppia cultura, saper parlare due lingue fin da piccolo, mangiare ogni giorno due cibi diversi?? Di questa particolarità ne facciamo tesoro e ne usufruiamo tutti i giorni facendola notare a chi ci circonda, è questa l’unica differenza che ci distingue dai nostri amici italiani, e come sappiamo tutti la diversità è ricchezza, solo conoscendo chi è diverso da noi, ci aiuta a vedere il mondo da altri punti di vista e ci aiuta a migliorare come persone. Cercando tra i problemi che i ragazzi di seconda generazione incontrano troviamo al primo posto la lingua, per chi appena arriva in Italia, ma questo viene a meno grazie alla continua scolarizzazione. Segue il problema dell’identità, perché in età adolescenziale poiché noi ragazzi dobbiamo prendere posizione rispetto ad una appartenenza che noi non abbiamo scelto ne vissuto, e a questo punto ci iniziamo a chiedere- A quale paese apparteniamo?-dove sarà il nostro futuro? Anche questo si supera una volta che si prende coscienza di sé e di ciò che uno può offrire alla società, facendosi valere in essa. L’altro problema ed ostacolo per tutti noi rimane quello della cittadinanza, per questo noi ragazzi della seconda generazione chiediamo al nostro Paese (Italia) di riconoscerci come pari cittadini seguendo il principio dello “ius soli”, che concede la cittadinanza a chi nasce nel suolo del paese stesso. Come tutti conosciamo la norma attualmente in vigore che regola la cittadinanza è la “legge 5 febbraio 1992” basata sul principio dello “ius sanguinis” che trasmette la cittadinanza per legami di sangue. Seguendo il principio dello “ius sanguinis”, il ragazzo che nasce in una famiglia con entrambi i genitori stranieri, al compimento della maggiore età (18 anni) deve presentare la domanda per l’acquisizione della cittadinanza entro 1 anno, altrimenti rischia di rimanere clandestino o andare avanti con un permesso di soggiorno in continuo aggiornamento, che per averlo bisogna dimostrare un reddito, o essere iscritto all’università dimostrando gli esami sostenuti. Non avere la cittadinanza significa avere molti limiti, ad esempio, non si ha il diritto di voto,  si rinuncia al servizio civile, non si ha diritto ad iscriversi ad alcuni albi professionali una volta terminati gli studi, insomma si vive una vita governata da incertezze burocratiche. Quello che  ci chiediamo è- quando lo Stato prenderà in mano la questione di noi ragazzi facendo dei cambiamenti in modo da adeguarsi alla nuova realtà?
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03/06/2011 Fermo capoluogo, un percorso difficile
Lavori in corso del 03/06/2011
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01/06/2011 Poste: problemi tecnici e pochi impiegati.
Il Sindacato dei Lavoratori Postali Cisl Marche  segnala nella regione Marche il malfunzionamento della strumentazione tecnica in dotazione agli uffici postali, la cosiddetta piattaforma SDP, creando una situazione che si sta ripetendo con maggiore frequenza in occasione delle giornate di pagamento delle pensioni Inps\Inpdap e contestualmente alle giornate di maggior affluenza della clientela anche in concomitanza delle scadenze di pagamenti di diversa natura. «Esprimiamo grave preoccupazione - dichiara Dario Dominici, Segretario Regionale SLP Marche - per le ricadute negative che genera sul personale applicato in sportelleria che, oltre alle criticità tecniche,  conseguentemente si trova a dover gestire con non poca difficoltà le lamentele della clientela. Quella stessa clientela che dovrebbe invece essere avvicinata ed attirata, al fine di consolidarne la fidelizzazione. Accenniamo solo alle criticità odierne amplificate dalla chiusura degli sportelli di domani a causa della giornata festiva e del ritardo che si potrebbe generare nel pagamento delle pensioni» Leggi la  Rassegna Stampa
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31/05/2011 Fincantieri: mercoledì 1 giugno Conferenza Stampa
CONFERENZA STAMPA La crisi di Fincantieri, ora che fare Mercoledì 1 giugno Ore 11.30 Sede Cisl Marche Via dell’Industria 17 Ancona Una crisi che appare per ora senza soluzione quella di Fincantieri ma alla quale è necessario trovare al più presto una via d’uscita adeguata: il comparto produttivo dello stabilimento anconetano è praticamente chiuso e la cassa integrazione straordinaria già scattata da tempo. La Fim Cisl delle Marche ha così deciso di indire una conferenza stampa per compiere il punto sullo stabilimento anconetano di Fincantieri durante la quale sarà analizzata la situazione del Gruppo ed ovviamente le sue possibili ricadute sul sito del capoluogo marchigiano. La Fim Cisl delle Marche vuole sottoporre pertanto agli organi di informazione le proprie valutazioni e le prospettive individuate per uno dei più significativi comparti industriali del territorio.
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29/05/2011 "Libera la benzina! Mettici la firma"
Con una Conferenza Stampa CISL, CONFESERCENTI, FEGICA CISL e FAIB a Roma hanno presentato l'iniziativa "Libera la benzina! Mettici la firma".Si prevede la raccolta di 500.00 adesioni in tre mesi, da consegnare ai Presidenti di Camera e Senato, a sostegno del disegno di legge per la riforma del settore, sostenuto dai Gestori e in procinto di essere depositato agli atti parlamentari, con adesioni bipartisan, recante misure per il contenimento dei prezzi dei carburanti per uso di autotrazione e dei prodotto petroliferi in generale.Gli obiettivi sono: costruire un mercato all'ingrosso trasparente, separare il ruolo di produttore e dettagliante, aprire il libero mercato a tutti gli operatori al dettaglio, correggere le modalità di esposizione dei prezzi. Scarica il modulo per la raccolta delle firme e il disegno di legge (LINK)Il MANIFESTO (LINK)Il video con le interviste  (LINK)
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25/05/2011 Cisl Marche su LABOR TV
LABOR TV (link) Tg Cisl - ore 17.00 ore 17.15  "Lavori in Corso"  il Tg della Cisl Marche. Si parla di: Cisl, comuni associati per servizi più efficienti Crisi del lavoro: la situazione della Berloni Protocollo tra regione e sindacati sulla casa Lo studio della ricercatrice Silvia Spinaci I programmi di Labor Tv andranno in onda anche su Sky 924 alle ore 21.00
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25/05/2011 Lavoratori in nero, chiuso un calzaturificio
Un blitz della Guardia di finanza e della Direzione provinciale del lavoro ha portato alla scoperta a Civitanova Marche di un calzaturificio con 16 dipendenti completamente irregolari. Niente contratto di lavoro, nessuna tutela assicurativa e infortunistica, nessun rispetto delle più elementari norme che regolano il rapporto di lavoro, come ad esempio quella sul riposo settimanale. Il calzaturificio è stato chiuso e il titolare, un imprenditore locale, è stato denunciato.Quello del lavoro nero è un fenomeno in crescita nel territorio maceratese, dove si registra nel 2011 un incremento del 30% di lavoratori irregolari rispetto allo stesso periodo del 2010, anno in cui la sola Direzione provinciale del lavoro ha riscontrato la presenza di. 1.350 lavoratori irregolari, di cui n. 559 totalmente in nero.  Secondo la relazione annuale del Cles (il Comitato per il lavoro e l’emersione del sommerso della Provincia di Macerata) su 3.290 aziende ispezionate nel 2010 dalla Direzione provinciale del lavoro, dall’Inps e dall’Inail, ben 2.023 aziende (il 61%) sono risultate irregolari.C’è un rapporto diretto tra crisi e lavoro nero. La difficoltà a restare sul mercato a volte induce tanti imprenditori a tentare “scorciatoie” per ridurre i costi di produzione conservando i margini di profitto. «Quello che è certo – sostiene David Ballini, Segretario della Femca, la categoria della Cisl maceratese che segue i lavoratori della moda, ma anche dell’energia, chimica e affini – è che la strategia della “sopravvivenza ad ogni costo” si scarica in modo violento sui lavoratori, deprimendo il trattamenti economico e normativo (ferie, riposi, permessi, ecc.) fino a mettere a rischio la loro salute e la loro sicurezza».Nel settore della moda però non è tutto da buttare. Sul fronte della regolarità si registrano segnali positivi da parte di quelle imprese che hanno investito in qualità e innovazione, sviluppando marchi e produzioni ad alto valore aggiunto.«La strategia per contribuire a contrastare questo fenomeno - conclude Ballini – può essere quella di ben indirizzare il sostegno alle tante imprese in crisi. Bisogna superare la pratica degli “aiuti a pioggia” incentivando comportamenti positivi e concedendo aiuti solo agli imprenditori che decidono di competere sulla qualità delle produzioni piuttosto che sulla mera riduzione del costo del lavoro».
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24/05/2011 «La nostra azione riformista su fisco, sviluppo e lotta agli sprechi»
Un piano di azione riformista del sindacato per assicurare la crescita, combattere gli sprechi di denaro pubblico, riformare il fisco, garantire i rinnovi contrattuali della pubblica amministrazione e riaffermare la legge quadro per la non autosufficienza. Sono queste le principali indicazioni che vengono da CISL e UIL, scaturite dalla grande Assemblea Nazionale dei Quadri e Delegati che si è tenuta a Roma negli spazi del Palazzetto dello Sport in piazza Apollodoro. Lavoratori e pensionati hanno approvato la piattaforma della manifestazione nazionale dei lavoratori e dei pensionati indetta per il prossimo 18 giugno sempre a Roma. Il programma di azione concordato dalle segreterie generali di CISL e Uil nei giorni scorsi si annuncia nel momento in cui in tutto il Paese si avvertono forti segnali di cambiamento e si manifesta una sempre più diffusa esigenza di dare risposte chiare alla crisi di crescita che il paese attraversa salvaguardando i diritti e le necessità dei pensionati, delle donne e degli uomini che lavorano, promuovendo più occupazione sicura tra i giovani, ed aprendo prospettive adeguate di accoglienza e integrazione dei lavoratori immigrati. "Bisogna garantire una svolta", ha osservato il Segretario generale della CISL Raffaele Bonanni."Serve una riforma seria se vogliamo davvero potenziare l'efficienza economica e garantire la equità sociale", ha detto ancora Bonanni, riferendosi alla urgente necessità di una riforma del fisco che riduca il peso delle imposte soprattutto ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, oltre che alle imprese che si impegnano ad assicurare i loro investimenti produttivi sul territorio nazionale, creando nuove opportunità di lavoro. "Il sistema italiano deve essere profondamente riformato- ha aggiunto Bonanni- a partire dal fisco e dalla lotta alla evasione fiscale, due condizioni indispensabili a prescindere dalle quali nessun progetto di cambiamento può andare in porto". "Dai nostri calcoli - ha spiegato - più di 200 miliardi vengono distratti dall'imposizione e quindi la possibilita' di recuperare fondi per questa strada e' molto elevata. Il Paese è in crisi, - ha poi sottolineato. Abbiamo bisogno di risorse e di un mercato piu' vivace, rispetto ad un mercato 'stantio' come quello attuale. In tal senso, insieme all'aumento della produttivita', puntiamo ad unariforma integrale del fisco. Una riforma che stiamo chiedendo con tutte le nostre forze e che, per fortuna, ha fatto passi avanti importantissimi. Quel che chiediamo è uno spostamento di pesi dai redditi più bassi a quelli più alti, colpendo anche evasori e rendite finanziarie. Ritengo - ha pertanto concluso Bonanni - che quanto inserito dal ministro Tremonti nel documento inviato all'Unione europea sia l'occasione per una legge delega da portare in Parlamento per definire la partita. Penso infatti che, con la collaborazione di tutti, avremo una riforma fiscale che oltre a garantire più equità, servirà al Paese, anche a ripartire economicamente". Il Documento Conclusivo dell'Assemblea Nazionale Cisl e Uil
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24/05/2011 Sindacati e imprese, no alle aperture senza regole
I sindacati di Categoria del Commercio di Cisl Cgil e Uil di Macerata, insieme a Confcommercio e Confesercenti, protestano contro le aperture indiscriminate degli esercizi commerciali nei giorni festivi e preannunciano iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza e delle istituzioni su un tema delicato, già al centro di forti polemiche a livello nazionale in occasione dello scorso primo maggio.   La legge regionale n. 16 del 2010 aveva messo ordine nella materia prevedendo un numero vincolato di festività - non più di 28 in un anno – durante le quali le Amministrazioni comunali possono autorizzare l’apertura degli esercizi commerciali in sede fissa. Contro questa norma il Comune di Porto S. Giorgio ha fatto ricorso al Tar e in attesa di conoscere l’esito del giudizio l’efficacia della legge è stata sospesa. Il problema riguarda tutti i Comuni del maceratese, in particolare quelli della costa, dove l’afflusso di turisti nel periodo estivo può indurre molti esercizi commerciali a decidere di utilizzare la deroga e rimanere aperti. Non a caso a Civitanova Marche l'amministrazione comunale  - che ha fatto delle aperture festive un punto fermo dell'azione di governo - ha subito colto la palla al balzo autorizzando le deroghe. Ora il rischio è che altri Comuni, in primis Tolentino, facciano altrettanto. «Sarebbe una cosa positiva se rimanessero aperti i negozi dei centri storici – afferma Marco Squartini, Segretario generale della Fisascat, la categoria dei lavoratori del Commercio della Cisl – purché le deroghe fossero parte di una strategia più ampia di rivalutazione delle città come luogo di socialità per le famiglie. Invece a restare aperti saranno gli esercizi commerciali della grande distribuzione situati nei centri commerciali, senza alcun reale vantaggio per la città e per lo sviluppo del turismo».  Nessun vantaggio consistente neanche per i lavoratori. Il lavoro domenicale non viene considerato “straordinario” e alle ore lavorate si applica una maggiorazione retributiva insignificante che non ricompensa adeguatamente i lavoratori, molti delle quali donne e mamme costrette a sottrarre tempo ai figli e alla famiglia.  Per il sindacato la battaglia è anche culturale. «Sarebbe bello – conclude Squartini - riuscire a far capire alla gente che la domenica, in particolare d’estate, si possono fare cose più interessanti che affollare i centri commerciali che già sono aperti 13 ore al giorno. Anche le amministrazioni comunali dovrebbero fare la loro parte, ad esempio evitando di delegare ai centri stessi l’organizzazione di eventi per dare un senso alle aperture domenicali e sviluppando invece iniziative per rivitalizzare e valorizzare le città. LEGGI GLI ARTICOLI PUBBLICATI SUL TEMA DALLA STAMPA LOCALE
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20/05/2011 Detassazione del salario: quando si applica
Con la Circolare n° 19/E del 10 maggio u.s. l’Agenzia delle entrate e il Ministero del Lavoro hanno fornito chiarimenti circa l’applicabilità dell’imposta sostitutiva del 10% alle somme erogate nel 2011 a fronte di incrementi di produttività, in attuazione di accordi collettivi di livello aziendale o territoriale. La circolare chiarisce che il beneficio fiscale opera  successivamente alla stipulazione dei medesimi accordi o contratti collettivi aziendali o territoriali e che, quindi,  le somme erogate dal datore di lavoro nel 2011 a fronte di incrementi di produttività,  prima della stipula degli stessi accordi, non possono essere assoggettate all’imposta sostitutiva agevolata del 10%. La circolare, peraltro, anche al fine di evitare possibili contenziosi fra le Parti sui contenuti delle intese e fra l’Erario e i sostituti di imposta,  stabilisce che ai fini della prova sia comunque indispensabile la formalizzazione per iscritto degli accordi, restringendo dunque la portata della precedente formulazione. In considerazione dell’incertezza che ha caratterizzato l’applicazione del regime agevolato nella prima parte dell’anno la circolare prevede, inoltre, che i sostituti d’imposta che abbiano applicato l’imposta sostitutiva sulle somme corrisposte in assenza di accordi o contratti collettivi aziendali o territoriali possano provvedere al versamento della differenza tra l’importo dell’imposta sostitutiva già versato e l’importo effettivamente dovuto in applicazione delle ritenute ordinarie sui redditi di lavoro dipendente, comprensiva di interessi, senza l’applicazione delle sanzioni.
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17/05/2011 «Per un Europa federale, solidale e coesa»
Per l'appuntamento del Congresso di Atene della Ces Cgil, Cisl e Uil - presenti con i rispettivi leader, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti - hanno elaborato un contributo comune dal titolo ''Per un'Europa federale, solidale e coesa'',  in cui mettono in guardia anche dal rischio di una ''vera emergenza democratica''. "La gestione della crisi da parte delle Istituzioni europee e, in particolare, del Consiglio, sta segnando una fase molto bassa del processo di integrazione europea e la stessa crisi finanziaria ha innescato una crisi piu' generale dell'Europa la cui soluzione sembra molto lontana", si legge nel documento. ''La risposta intergovernativa, caratterizzata da approcci legati quasi esclusivamente agli interessi di breve periodo dei governi dei paesi membri, ha prodotto interventi tardivi e contradditori nei confronti degli Stati membri piu' in difficolta"."Il ritorno a politiche di rigore monetario e' avvenuto invece in maniera affrettata e senza una valutazione complessiva del peggioramento indotto dalla crisi, in particolare per quanto riguarda la coesione economica e sociale dell'Ue''. Oltretutto, sostengono ancora Cgil, Cisl e Uil, ''gli effetti delle scelte 'anti-crisi' non aiutano l'Ue a rientrare nel gioco della competitivita' mondiale, mentre l'euro resta esposto alle speculazioni della finanza selvaggia, cosi' come fragili restano i paesi colpiti dalla speculazione''. Tutto questo, per Cgil, Cisl e Uil, ''ha a che fare con scelte sbagliate e con egoismi nazionali, con l'emergere di atteggiamenti nazionalistici, il dilagare di sentimenti di disaffezione da parte dei cittadini nei confronti dell'Unione Europea e del suo processo di integrazione. Cosi' si rischia una vera emergenza democratica per l'Europa''. Il Documento di Cgil, Cisl e Uil
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16/05/2011 A Roma Assemblea nazionale dei Quadri e Delegati Cisl e Uil
Sabato 21 maggio si terrà a Roma presso il Palazzetto dello Sport in piazza Apollodoro l'Assemblea dei Quadri e Delegati di Cisl e Uil che inizierà alle ore 9.30 e si concluderà alle ore 13.00. Nel corso dell'Assemblea sarà approvata la piattaforma per la Manifestazione Nazionale del 18 giugno a Roma di lavoratori e pensionati per ottenere la legge di Riforma Fiscale e misure per la riduzione degli sprechi e dei costi della politica; la legge quadro per la Non-Autosufficienza; misure più efficaci per lo sviluppo ed il lavoro e la riaffermazione della contrattazione nelle pubbliche amministrazioni Nel corso dell'Assemblea sono previsti gli interventi del Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni e del Segretario Generale della Uil Luigi Angeletti.
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16/05/2011 La nuova tessera CARD CISL
LA TESSERA CISL CARD Chi è iscritto alla Cisl, con la nuova TESSERA CARD (LINK), avrà delle opportunità in più.TUTELA e VANTAGGI andranno di pari passo: SERVIZI CISL "PIU' TUTELE PIU' VANTAGGI". Serivizi agevolati in materia di asssitenza, previdenza, fisco e vertenze, da parte degli Enti e Associazioni promossi dalla CISL Agevolazioni e sconti offerti dalle Convenzioni Nazionali nel campo bancario, assicurativo, energetico, alimentare ecc. NOI CISL (LINK) Condizioni vantaggiose all'interno del nuovo circuito, attivo dal mese di marzo 2011, in continua espansione e costituito già da migliaia di esercizi e punti vendita presenti su tutto il territorio nazionale Vantaggi da migliaia di convenzioni stipulate dalle strutture sindacali, a livello regionale e territoriale, in tutti i settori "A presidio di Libertà, Giustizia e Democrazia": Il Sindacato Nuovo e del Futuro Valori Strumenti Struttura Organizzativa Strutture regionali Le Federazioni di categoria
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13/05/2011 Riforma dell'apprendistato. Un passo importante per l'occupazione giovanile.
Riforma dell’apprendistato: un passo importante per l’occupazione  giovaniledi Giorgio SantiniDopo una lunga “gestazione” contrassegnata, in particolare, dall’accordo tra Governo, Regioni e parti sociali dello scorso 27 ottobre, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, la riforma dell’ apprendistato. Si tratta davvero di una buona notizia, anche in considerazione della difficile condizione dei giovani nel nostro mercato del lavoro, che si affianca all’introduzione del credito d’imposta per le assunzioni nel Mezzogiorno, varato contestualmente dal Governo nel c.d. “Piano Sviluppo”. Il rafforzamento dell’apprendistato interviene contemporaneamente sulle due linee di frattura sociale che segnano in negativo la condizione giovanile nel nostro paese: la crescente separazione tra scuola e lavoro che determina una grande difficoltà ad incrociare la domanda di lavoro e il vero e proprio blocco dell’accesso al lavoro, determinato dal protrarsi della crisi economica, che, soprattutto nell’ultimo periodo, ha generato consistenti bacini di disoccupazione e cassa integrazione. Dal punto di vista della tecnica legislativa è apprezzabile la decisione di procedere con un testo unico dell’apprendistato, che andrà a sostituire tutta la normativa precedente, semplificando il lavoro di operatori e interpreti e contribuendo a rilanciare un contratto che potrà diventare, sempre più, il canale privilegiato e stabile di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Il contratto di apprendistato continuerà ad operare su tre livelli: la qualifica professionale per i giovanissimi anche in assolvimento dell’obbligo di istruzione; la professionalizzazione dei giovani dai 18 ai 29 anni; il conseguimento di un titolo di scuola media secondaria, istruzione tecnica superiore, universitario o post-universitario in aziende  convenzionate con istituzioni educative. A queste categorie si affiancano alcune novità significative relative ai possibili fruitori del contratto: i lavoratori in mobilità (senza limiti di età), i praticanti degli studi professionali ed i lavoratori del pubblico impiego. Per quanto riguarda la disciplina generale comune, essa viene affidata alla contrattazione collettiva nel rispetto di alcuni principi: dalla forma scritta del contratto e del piano formativo individuale, alla conferma del sottoinquadramento di due livelli, che può esser utilizzato in alternativa alla percentualizzazione, alla presenza di un tutor, alla registrazione della formazione nel libretto formativo, al riconoscimento della qualifica professionale ai fini contrattuali. Tra i principi generali viene confermato chiaramente che il contratto di apprendistato è da considerarsi un rapporto a tempo indeterminato che può concludersi al termine della fase di apprendistato ma, nel silenzio assenso del datore di lavoro, si stabilizza automaticamente. E’ stata tra l’altro inserito, su precisa richiesta della Cisl, il coinvolgimento dei Fondi nterprofessionali nei percorsi formativi per gli apprendisti. Per quanto riguarda l’apprendistato professionalizzante, riservato ai giovani tra 18 e 29 anni, saranno gli accordi interconfederali e i contratti collettivi a stabilire durata e modalità di erogazione della formazione in funzione dei profili professionali stabiliti nei sistemi di classificazione e inquadramento, nonché la durata del contratto, comunque non superiore a 6 anni. Rispetto all’apprendistato per una qualifica professionale, anche in diritto dovere, si stabilisce che in tutti i settori possono essere assunti i ragazzi che abbiano compiuto quindici anni, con una regolamentazione dei profili formativi rimessa alle Regioni, che dovranno comunque prevedere un periodo di formazione congruo. In caso di mancata 2 regolamentazione regionale, interverrà un Decreto del Ministro del Lavoro di concerto con il Ministro dell’Istruzione, sentite le parti sociali. L’apprendistato di alta formazione è anch’esso affidato alle Regioni per la regolamentazione dei profili formativi; lo strumento risulta ulteriormente valorizzato grazie al possibile utilizzo per l’assolvimento del praticantato presso gli studi professionali e al rafforzamento della possibilità di incrocio con il percorso del dottorato di ricerca. Sugli standard formativi il testo contiene l’impegno a definirli entro 12 mesi, da parte dei due ministeri interessati, Lavoro e Istruzione, previa intesa con le Regioni, mentre gli standard professionali di riferimento ai fini della verifica degli esiti dei percorsi formativi in apprendistato professionalizzante sono quelli definiti nei Ccnl di categoria. Rispetto agli incentivi sono confermati quelli vigenti mentre lo svolgimento della formazione sarà soggetto all’effettiva verifica, da parte degli enti bilaterali o di soggetti accreditati a livello regionale, con relative, significative sanzioni in caso di mancato assolvimento. Va ricordato che la riforma sarà soggetta al fondamentale vaglio del rapporto con le Regioni: rimangono infatti alcuni nodi da sciogliere  proprio per quanto riguarda il rapporto con le competenze regionali. Pur nella positività della riforma vi sono alcuni punti problematici. E’ necessario, infatti, reperire, all’interno delle risorse disponibili, i finanziamenti necessari per rendere più robuste le incentivazioni finanziarie, in modo da offrire al contratto di apprendistato un carattere privilegiato rispetto ad altri per facilitare l’ingresso stabile dei giovani nel mondo del lavoro. In merito alla formazione trasversale prevista nell’apprendistato professionalizzante (40 ore per il primo anno, 24 per il secondo) essa dovrebbe essere mantenuta su 40 ore, dato quantitativo mutuato da numerosi accordi sindacali, anche negli anni successivi al primo. Viene poi generalizzato l’abbassamento a quindici anni per il diritto dovere: esso dovrà essere sempre accompagnato da percorsi di formazione che affianchino l’accesso al lavoro e che portino all’effettiva acquisizione di una qualifica professionale, in collegamento con i percorsi di istruzione professionale triennali già esistenti nelle regioni. E’ però importante sottolineare che il testo, che ha ricevuto la disponibilità di tutte le parti sociali ad un confronto di merito volto a concludere rapidamente l’intesa per pervenire all’accordo previsto nella Legge delega, ben risponde alle esigenze di semplificazione e  valorizzazione della contrattazione collettiva, puntando rendere più semplici le assunzioni di apprendisti ed effettivo l’aspetto formativo. Valorizzare l’apprendistato è davvero di una sfida importante: un tassello fondamentale per il miglioramento complessivo del nostro mercato del lavoro nel quale le parti sociali e le istituzioni devono misurare le loro capacità di costruzione di futuro per il Paese e per i nostri giovani.(articolo  pubblicato il 7 maggio 2011 su Conquiste del Lavoro)
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13/05/2011 Gestioni comuni per servizi più appropriati
LE FOTO DEL CONVEGNO“E’ necessario confrontarsi su un modello di associazionismo marchigiano in grado di assicurare la continuità e l’efficienza dei servizi la cui richiesta da parte dei cittadini continua ad essere costante ed elevata a fronte di ingenti tagli di risorse attuati a livello nazionale. Per questo diffondere forme associative di gestione tra comuni significa  procedere verso quella la razionalizzazione dei soggetti istituzionali per garantire qualità ed efficacia dei servizi”. E’ con queste parole che il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo ha presentato “Un nuovo associazionismo comunale delle Marche”, lo studio promosso dalla stessa Cisl Marche insieme alle Federazioni del Pubblico impiego e dei Pensionati e curato dalla ricercatrice dell’Università di Macerata Silvia Spinaci.“Sollecitiamo le istituzioni a ripensare un modello nelle Marche che favorisca ed incentivi convenzioni, unioni, fino alla fusione tra comuni ” ha detto Mastrovincenzo rilanciando la chiave della razionalizzazione   nel sistema delle autonomie locali e aprendo un dibattito al quale hanno partecipato tra gli altri l’Assessore regionale Antonio Canzian, il Presidente dell’assemblea Legislativa delle Marche Vittoriano Solazzi, la Presidente dell’Unione Province marchigiane Patrizia Casagrande.Lo sviluppo della dimensione sovra comunale si pone del resto sempre di più agli occhi degli amministratori regionali e locali come strada maestra per garantire un esercizio delle funzioni degli enti locali efficace ed efficiente e capace di rispondere al principio costituzionale di adeguatezza,  è  stata una delle valutazioni condivise da tutti gli intervenuti.Dalla ricerca è emerso che sono soprattutto le funzioni e i servizi riferiti alla gestione del territorio (per circa 53% delle amministrazioni marchigiane)  come lo smaltimento dei rifiuti ad essere governati attraverso un sistema associazionistico, così come il sistema associativo è concentrato anche sulla gestione dei servizi sociali (52% dei comuni).   Le percentuali si abbassano,  di più della metà , quando si parla di associazione delle funzioni  di gestione del personale amministrativo , o di quelle della polizia municipale e addirittura di quelle relative all’istruzione come il servizio di  trasporto e mensa scolastica.“L’importante – conclude Mastrovincenzo – è costruire un percorso reale, evitando forme associative di facciata e sostenendo percorsi di qualità. Questo percorso di efficientamento e razionalizzazione dei livelli amministrativi è ineludibile, anche alla luce delle recenti novità legislative sul federalismo “IL PROGRAMMA del ConvegnoLa Presentazione di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl MarcheL'intervento di Silvia Spinaci, ricercatrice dell'Università di MacerataIndice del testo " Un nuovo associazionismo comunale nelle Marche" di Silvia SpinaciLa Rassegna StampaLe FOTO del Convegno
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12/05/2011 I pensionati delle Marche si mobilitano per la riforma del Fisco
Il Comitato Esecutivo della Federazione Nazionale Pensionati delle Marche ha realizzato un approfondito dibattito sulla situazione sindacale introdotto dalla relazione del Segretario nazionale Arnaldo Chianese, reggente   della Federazione Regionale Pensionati Cisl. L’ampia relazione ha consentito una attenta analisi della situazione sociale nel paese con particolare riferimento alla realtà marchigiana. Il Comitato Esecutivo ha convenuto sulle iniziative che il sindacato pensionati e la Confederazione hanno programmato per i prossimi mesi, a livello nazionale e sul territorio. I pensionati delle Marche ritengono prioritaria la vertenza per la riforma del fisco, con particolare attenzione alla tutela dei redditi dei lavoratori e delle categorie sociali più deboli. Va altresì rilanciata la mobilitazione per l’istituzione della legge per la non autosufficienza, peraltro necessaria per dare respiro agli accordi sottoscritti con la Regione Marche. Nel documento conclusivo il Comitato ha approvato le iniziative proposte nella relazione di Chianese per i prossimi mesi,  a partire dalla manifestazione regionale promossa dall’Usr e dalle Federazioni  di categoria. Il sindacato marchigiano sta inoltre realizzando un impegnativo confronto con la Regione e con gli Enti Locali in merito alla politiche socio-sanitarie. I dirigenti della Fnp partecipano con grande impegno al confronto in atto, ai vari livelli. Il Comitato Esecutivo della Fnp riconferma quindi l’impegno di tutte le strutture a svolgere un ruolo attivo sulle iniziative che la Cisl sta realizzando in merito alla complessa situazione economico sociale del paese, come la raccolta di firme a sostegno della Legge di iniziativa popolare contro l’aumento dell’accise sulla benzina. Il Comitato Esecutivo ha pure definito la modalità per l’assemblea organizzativa regionale  che si terrà  il 5 ottobre 2011.
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12/05/2011 Ferie estive, solo la Cgil non ha firmato l'accordo
La Cisl funzione pubblica di Macerata, in un comunicato stampa a firma di Giuseppe Donati,  Coordinatore provinciale per le tre Zone territoriali provinciali (Macerata, Civitanova e Camerino), attacca duramente la categoria della Funzione pubblica Cgil, colpevole di aver fatto credere ai lavoratori e agli utenti che la Cisl sia l’unico sindacato che ha firmato il verbale con il quale si prevede la riorganizzazione estiva di alcuni reparti della Zona 8 di Civitanova per approntare il piano ferie del 2011. Lo scorso 9 maggio si è tenuta la prima riunione sindacale tra la delegazione sindacale della Zona di Civitanova Marche e la delegazione di parte pubblica dell’Area Vasta n.3, che comprende le tre zone provinciali. Come concordato con la stessa Direzione Generale dell’ASUR, il primo argomento trattato è stato quello del piano ferie estive 2011. «A fronte di importanti tagli alle assunzioni di personale che sono iniziate nel mese di luglio 2010 – scrive Donati - la Zona 8, come le altre zone territoriali, ha subito il mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato e la mancata sostituzione dei pensionamenti e delle aspettative e delle maternità. Tutto ciò ha provocato l’accumulo di giorni di ferie non godute e di ore extracontrattuali svolte dal personale infermieristico e di assistenza socio sanitaria». Nella riunione del 9 maggio si è discusso proprio di come garantire la regolare fruizione delle ferie estive riorganizzando nel periodo estivo i servizi ospedalieri e territoriali per evitare che i reparti venissero chiusi per mancanza di personale. A tal fine la Direzione di Zona ha avanzato una serie di proposte, tra le quali quella di accorpare alcuni reparti chirurgici che fisiologicamente in estate operano a regime ridotto.  Tutte le sigle sindacali -ad eccezione della CGIL - insieme alla maggioranza delle rappresentanze sindacali unitarie, hanno convenuto che per il solo periodo estivo si potessero operare degli accorpamenti.«Sono false quindi – prosegue Donati – le informazioni diffuse da qualche organo di stampa che colpevolmente non ha verificato le notizie e dalla Funzione Pubblica della Cgil di Macerata, che strumentalmente ha voluto far credere ai lavoratori e all’utenza che solo la Cisl ha firmato un accordo per accorpare definitivamente i reparti.  La Cisl è stato il primo sindacato che mesi fa ha denunciato la volontà del’ASUR di provvedere a delle “ammucchiate” di reparti solo per risparmiare il personale. A fronte delle aperture concesse dalla Regione e dall’Asur, insieme agli altri sindacati, abbiamo responsabilmente preso atto delle proposte della Direzione di Zona, reputandole congrue con le condizioni generali esistenti, sebbene limitatamente al periodo estivo».«La FP CGIL invece – conclude Donati -  in modo puerile e strumentale, ha solo diffuso disinformazione e ha mantenuto l’atteggiamento del “no a prescindere”, forse perché vuole difendere qualche dirigente infermieristico che nel passato ha spadroneggiato ed oggi invece è stato giustamente ridimensionato, attaccando la CISL e la stessa Direzione che hanno cercato di fare chiarezza su questioni poco chiare».
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12/05/2011 Buongiorno Marche con Paolo Santini
Venerdì 13 Maggio a BUONGIORNO MARCHE : PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHE ed in  contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM, si parlerà di Lavoro e non solo con un'attenzione al territorio anconetano. con PAOLO SANTINI Segretario generale Cisl ANCONA . Siete invitati a partecipare  via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed  opinioni .
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06/05/2011 La scelta di una strada diversa
Profonde trasformazioni investono oggi demografia, lavoro, welfare, creando incertezza e timore per il futuro. Emergono estremismi e difese di interessi specifici, cresce la litigiosità in politica su temi lontani dai cittadini; prevale la logica del breve termine mentre aumentano malessere democratico e vulnerabilità sociale, calano le risorse pubbliche disponibili. In tutta Europa gli effetti della crisi pesano sui cittadini più esposti, si prevedono ulteriori misure sui conti pubblici per rispettare parametri di bilancio; paesi come Irlanda e Spagna, per anni additati ad esempio, sono in profonda recessione. E’ una fase davvero inedita e noi della Cisl abbiamo scelto responsabilità e concretezza per tutelare lavoro e coesione sociale. Il confronto con Governo e Regioni sulle risorse per gli ammortizzatori; il rinnovo di tanti contratti nazionali col nuovo modello contrattuale; l’azione nel settore pubblico per salvaguardare retribuzioni e diritto alla contrattazione depotenziando la punitiva riforma Brunetta e recuperando scatti ed assunzioni nella scuola martoriata dai tagli; le manifestazioni sul fisco con i primi risultati su detassazione al 10% del salario di produttività e ripristino di misure antievasione da parte di un Governo che, appena eletto, le aveva azzerate; le intese sofferte per favorire investimenti e salvare posti di lavoro. Sono esempi dell’azione della Cisl, forza sociale autonoma che si confronta con ogni imprenditore e ogni governo, in prima fila negli accordi firmati col Governo Prodi, come oggi nel confronto complesso con l’esecutivo in carica; un sindacato che insieme a Cgil e Uil rinnova molti contratti nazionali, affronta molte crisi aziendali, sigla i positivi accordi con la Regione Marche, ma, se necessario, firma anche accordi senza qualche partner sindacale (l’accordo di Fim-Cisl e Uilm-Uil a Mirafiori tre mesi fa additato come infame svendita dei diritti, ora alla Bertone diventa “legittima difesa” dei lavoratori). La Cisl chiede di fare di più per il lavoro, specie giovanile: nuovo apprendistato, ammortizzatori anche per i precari, più integrazione tra istruzione-formazione e lavoro, più sostegno alla ricerca. Vogliamo contrattare di più nelle aziende e diciamo agli imprenditori più coraggio nell’assumere. Chiediamo meno tasse per lavoratori, pensionati e imprese che creano lavoro e più lotta all’evasione e prelievo sulle rendite, la riduzione di livelli amministrativi e costi impropri della politica. Insistiamo per una legge sulla non autosufficienza. Su Fisco, Lavoro, Sviluppo, Welfare da tempo stiamo costruendo alleanze tra parti sociali, in pressing sul Governo, e dialogando anche con l’opposizione. Su questi temi Cisl e Uil si mobiliteranno con un’assemblea di delegati il 21 maggio e una grande manifestazione di piazza a Roma sabato 18 giugno; dall’inizio della crisi abbiamo scelto di evitare scioperi generali che penalizzino la fragile ripresa e le tasche dei lavoratori. Serve sempre di più un sindacato che non si faccia trascinare nelle tensioni dello scontro politico e che si confronti in modo rigoroso con istituzioni e imprenditori. Pur nella difficile situazione crediamo sia possibile attivare energie per ridare speranza e slancio al nostro paese equità e solidarietà; noi della Cisl vogliamo dare un contributo perché ciò avvenga. Stefano Mastrovincenzo (Segretario Generale Cisl Marche) Ancona 5 maggio 2011
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29/04/2011 Farmaci generici: costo a carico degli utenti
«In base alla normativa nazionale (Legge 122/2010) che prevede un risparmio sulla spesa farmaceutica di 600 milioni di euro,  l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha definito il nuovo prezzario di riferimento in vigore dal 15 aprile 2011 – afferma Mario Canale Segretario Cisl Marche -   e poiché a tutt’oggi  le case farmaceutiche non si sono ancora adeguate a tale prezzario la differenza del prezzo del farmaco viene richiesta dalle Farmacie direttamente  al  cittadino-consumatore». «Con una nota – prosegue Canale -  inviata all'Assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani, e al Dirigente del Dipartimento Salute e Servizi Sociali, Carmine Ruta, Cgil-Cisl-Uil hanno sottoposto all’attenzione della Regione Marche quanto sta accadendo sui prezzi dei farmaci fuori brevetto o cosiddetti  farmaci generici e sollecitato un intervento tempestivo volto ad  impedire che la manovra prevista  dal Governo, senza alcuna “misura di protezione”,  ricada ancora una volta esclusivamente sulle tasche degli  utenti».
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26/04/2011 La scuola che vogliamo per le Marche
Leggi la Rassegna Stampa: Corriere Adriatico, Il Messaggero, Il Resto del Carlino
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20/04/2011 Rischio amianto, ex dipendenti "Pignone" chiedono giustizia
Un gruppo di ex dipendenti del “Pignone”, storica azienda metalmeccanica di Porto Recanati, durante un’ infuocata assemblea ha manifestato amarezza e rabbia per la paradossale vicenda che li vede loro malgrado protagonisti. Parliamo di persone che durante la loro attività lavorativa sono stati costantemente esposti all’amianto e che ora chiedono solo giustizia e  una rapida definizione dei ricorsi presentati per l’aggiornamento della loro pensione.La normativa vigente in materia di rischio amianto prevede che per ogni anno lavorato in condizione di rischio  il lavoratore ha diritto ad un incremento dell’anzianità contributiva in base ad un coefficiente di 1,5. In altre parole, per un’anzianità di servizio di 10 anni e relativo riconoscimento di esposizione all’amianto, ai fini previdenziali dovrebbero esserne riconosciuti 15, con conseguente rivalutazione del trattamento pensionistico.Le cause sono iniziate nel 2007 presso il Tribunale di Macerata e a tutt’oggi la conclusione appare  lontana. Tra rinvii e aggiornamenti di udienze i ricorsi pendenti non potranno,con ogni probabilità, essere definiti prima della fine del 2012. I tempi rischiano di rimanere biblici nonostante il Tribunale di Macerata da gennaio abbia finalmente affiancato il Dott. Iannielli all’unico Giudice della Sezione lavoro (la Dott.ssa Russo che si occupa dei ricorsi).Una lungaggine ancora più odiosa e incomprensibile in quanto i loro colleghi residenti in provincia di Ancona, per i quali è competente il Tribunale del capoluogo di Regione, hanno definito i ricorsi nel gennaio del 2009, dopo soli due anni dalla loro presentazione.E’ difficile spiegare ai lavoratori le ragioni di un meccanismo giuridico ingiusto, penalizzante e discriminatorio. Ad aumentare l’amarezza c’è il rischio che al danno sopraggiunga la beffa. Dei circa 20 ricorrenti rappresentati dalla Cisl infatti 3 sono già deceduti, in almeno un caso per malattie riconducibili all’esposizione all’amianto.Per questo la Cisl e il Patronato Inas di Macerata, che insieme all’Avvocato Maurizio Vannucchi tutelano un gruppo degli ex dipedenti della “Nuova Pignone”, chiedono con forza al Tribunale di Macerata maggiore attenzione su questa vicenda. Pur apprezzando lo sforzo finora compiuto dai Magistrati che si occupano dei ricorsi, sarebbe opportuno aprire una “corsia preferenziale” per evitare che un diritto sacrosanto venga riconosciuto quando ormai è troppo tardi. In assenza di risposte convincenti non si escludono manifestazioni di sensibilizzazione e di protesta.
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15/04/2011 Incidente mortale Quadrilatero: indetto sciopero di otto ore.
La Rassegna Stampa: Corriere Adriatico, C.Adriatico, Il Messaggero, Il Resto del Carlino
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15/04/2011 La Cisl si contronta sulla rappresentanza
Persona e comunità nella società disillusa. Avere cura degli altri. Farsi carico degli altri. Soprattutto oggi, nelle gravi difficoltà che condizionano la vita di numerose persone e  famiglie. Questo il tema di fondo al centro di un interessante seminario organizzato dalla Cisl provinciale  di Pesaro presso la sede  della Provincia di Pesaro-Urbino. Appuntamento conclusivo di un primo ciclo di incontri, ideati nell’ambito delle iniziative del sessantesimo della Cisl, su temi di stretta attualità  e di prospettiva, per comprendere lo stato di salute della nostra società. Occasione che ha aiutato a riflettere sulla crisi generale dei sistemi  di rappresentanza sociale e politica. E’ stato messo in luce, negli interventi, come non sia sufficiente l’aspirazione a rappresentare l’altro, poiché contemporaneamente occorre dare la parola all’atro. Questo è possibile sperimentando modelli e forme di partecipazione concreta dei cittadini, dei lavoratori e delle comunità alle scelte di politica economica e sociale. Contro il pessimismo e il disincanto, che rappresentano l’aspetto più preoccupante della crisi.  Il seminario ha fatto emergere alcune idee interessanti da mettere alla prova nel confronto con le controparti e le istituzioni, sui programmi di svuluppo territoriale. Ci hanno aiutato in questa riflessione, introdotta dal segretario provinciale Sauro Rossi e coordinata da Gianluigi Storti dell’ufficio studi della Cisl di Pesaro, il politologo e saggista Ilvo Diamanti, docente di Scienza Politica a Parigi e Urbino, Ivo Lizzola,  docente di metologia dell’integrazione sociale all’Università di Bergamo e Polo Pascucci, docente di Diritto del lavoro all’Università di Urbino. Ha concluso i lavori il segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini.  
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14/04/2011 Un ulteriore frutto dell'accordo anticrisi
CGIL CISL UIL MARCHE : 2.100.000 euro di incentivi  per le imprese che trasformano i contratti a termine ed i contratti “atipici” in contratti a tempo indeterminatoPubblicato  oggi 13. 04. 2011  l’avviso con il quale si dà piena attuazione al punto che riguarda la stabilizzazione dei contratti di lavoro contenuto  nell’intesa “anticrisi” sottoscritta a fine 2010 tra la Regione Marche e CGIL CISL UIL Regionali. “ E’ un risultato molto importante - si  sottolinea in casa CISL - che prevede un impegno di spesa di 2.100.000 euro per il 2011 che andranno come incentivo alle imprese che trasformeranno i contratti a termine, le collaborazioni a progetto, i contratti di inserimento lavorativo, i contratti di lavoro ripartito, i contratti di inserimento e i lavoratori interinali, in contratti a tempo indeterminato;  è una misura che, favorendo la stabilità,  difende la buona occupazione e la coesione sociale”.Il bando scade il 31.12.2011. Clicca qui per scaricare il BANDO
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14/04/2011 La cittadinanza italiana per i giovani immigrati
 E’ necessario cambiare la legge n. 91 del 1992 che non consente ai figli dei cittadini immigrati nati o cresciuti nel nostro paese di acquisire la cittadinanza italiana. Lo sostiene la Coordinatrice della sezione Giovani dell’Anolf (Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere) di Macerata, Ylbere Ramanaj, presentando il convegno organizzato sabato 16 aprile a Tolentino dalla Cisl e dall'Anolf di Macerata dal titolo "Una sfida per tutti". L’iniziativa si inserisce nel contesto di un più ampio progetto sugli immigrati di seconda generazione - che comprende anche un documentario realizzato da Christian Tasso che verrà proiettato durante il convegno - e che solleva la questione dei giovani immigrati nati o cresciuti nel nostro paese, ma privi della cittadinanza italiana. Giovani che vanno a scuola, che spesso parlano benissimo anche i nostri dialetti, ma che comunque sono costretti a sentirsi degli stranieri, e quindi “diversi”. «Fa male non essere considerati  italiani – sostiene la Ramanaj – in primo luogo perchè  noi giovani ci sentiamo italiani». Ma anche perchè, a  differenza dei loro  genitori che mantengono legami forti con i paesi di origine, questi ragazzi guardano all’Italia come al paese nel quale vivere in futuro. Si sentono traditi e disorientati e da questa crisi di identità  nasce a volte il rischio di problemi sociali e di comportamento. La strada per l’integrazione dei migranti passa attraverso il lavoro, l’abitazione, la scuola  e la tutela della salute. Secondo il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti «immaginare il nostro tessuto sociale ed economico senza l’apporto fornito dai cittadini extracomunitari è oramai impossibile. Senza di loro tante aziende non potrebbero produrre. Sono persone che consumano, che pagano tasse e contributi e che lavorano spesso in settori delicati come quello della cura degli anziani fragili». Sono però anche persone duramente colpite dalla crisi. Pur rappresentando il 10,5% dei residenti nella nostra provincia, gli immigrati costituiscono il 20% dei lavoratori iscritti nelle liste di mobilità  (lo scorso anno erano il 13%) e il 21% di quelli iscritti nelle liste di disoccupazione dei Centri per l’impiego. Integrare significa soprattutto includere senza fare differenze. Un pò come i nostri bambini nelle scuole, che non distinguono  tra compagni italiani e stranieri e che al contrario di tanti loro genitori non sembrano avere paura  "dell'uomo nero".  Per questo è indispensabile la figura del mediatore culturale che però nella Provincia di Macerata stenta a decollare. «Non esiste ancora un albo provinciale dei mediatori culturali – sostiene Sammy Kunoun, responsabile dell’Anolf di Macerata, l’associazione della Cisl per la tutela dei cittadini extracomunitari – e per questo spesso gli enti locali chiedono a noi di intervenire». Nello scorso anno, più di 3.000 persone si sono rivolte agli sportelli dell’associazione, presente nei principali Comuni maceratesi, per servizi di vario tipo tra i quali le pratiche di permesso di soggiorno e di ricongiungimento familiare. I cittadini extracomunitari non sono un problema ma una ricchezza da valorizzare. Questo è il senso del messaggio che Cisl e Anolf vogliono promuovere. Per questo, subito dopo il convegno, tutti i Sindaci del maceratese saranno formalmente invitati ad organizzare Consigli comunali aperti, o iniziative simili, per rimettere al centro il tema della cittadinanza italiana per i bambini e i giovani. Una sfida difficile. Una sfida per tutti.http://www.youtube.com/watch?v=7VZhzsqc2SM
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13/04/2011 Buongiorno Marche con Stefano Mastrovincenzo
Venerdì 15 aprile p.v. a BUONGIORNO MARCHE si parlerà della situazione dell'ANTONIO MERLONI di FABRIANO e della FINCANTIERI di ANCONA con  STEFANO MASTROVINCENZO Segretario Generale CISL MARCHE. Parleremo anche dell'iniziativa messa in campo dalla Cisl dal titolo LIBERA LA BENZINA e della relativa campagna per la  raccolta delle firme.Dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta èTV MARCHE e in contemporanea  streaming su http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM. Puoi partecipare alla diretta inviando un sms al 3493918169
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12/04/2011 Polizia provinciale di Macerata, no allo stato di agitazione
E’ stato un mese di aprile particolarmente caldo quello degli agenti della polizia provinciale di Macerata. Sulla stampa locale tiene banco lo stato di agitazione proclamato da Cgil e Sulpm, al quale la Cisl funzione pubblica ha deciso di non aderire.Facciamo un passo indietro. Tutto comincia a novembre dello scorso anno quando due esposti anonimi segnalano al commissario prefettizio un uso “poco corretto” delle auto di servizio (tra cui un'auto civetta) della polizia provinciale.Il Commissario reagisce ordinando che tutte le auto, terminati i turni di servizio, vengano  “restituite” dagli agenti e parcheggiate nella sede centrale di Piediripa piuttosto che, come da prassi, presso le sedi decentrate della Provincia. Prevedibile lo scontento degli agenti residenti - o stanziati - presso località meno vicine al capolugo, in pratica costretti a tornare a Macerata una volta smontato il turno, restituire l'auto, ripartire con la propria auto privata e tornare a casa.Benchè spinosa la vicenda poteva rappresentare l’occasione per avviare un confronto e mettere mano alla riorganizzazione del servizio. Personale e sindacati, riuniti in assemblea, approvavano un documento unitario con le loro richieste: un’ armeria per custodire in sicurezza fucili e pistole senza doverseli portare in giro, uno spogliatoio e un parcheggio coperto a Piediripa.Il 3 marzo i sindacati incontrano il dirigente di settore. Secondo Alessandro Moretti, responsabile della Cisl funzione pubblica di Macerata «sembrava che le richieste potessero essere accolte; in particolare avevamo convinto l’amministrazione che per rendere più efficiente il servizio era necessario istituire almeno un altro ufficio di polizia provinciale nella zona montana interna del territorio provinciale ».Durante l’incontro era stato garantito anche lo stanziamento, in bilancio provinciale, di cinquanta mila euro per sistemare e mettere a norma lo stabile di via Moretti a Piediripa, dove poteva essere attivato un parcheggio coperto e uno spogliatoio per gli agenti. L’impegno era quello di rivedersi entro la fine del mese di marzo.Cgil e Sulpm, giudicando insufficienti gli impegni della Provincia, hanno invece proclamato lo stato di agitazione, facendo saltare l’incontro e così “bruciando” una trattativa ben avviata.«La Cisl non aderisce allo stato di agitazione – conclude Moretti - perché lo ritiene controproducente per gli interessi dei lavoratori. Un’alzata di scudi inopportuna, specie in un momento in cui l’amministrazione cominciava a dare risposte sulle questioni che avevamo sollevato». Anche perché, oltre ai 25 agenti di polizia municipale, nella Provincia di Macerata lavorano altre 450 persone. E nessuna di esse, per andare al lavoro, ha a disposizione l'auto di servizio.
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11/04/2011 Seconda generazione, una sfida per tutti
Sabato 16 aprile ore 15.00 alla Biblioteca comunale presso il Palazzo Fidi di Tolentino si svolgerà il convegno "Una sfida per tutti" organizzato dall'Anolf di Macerata.Interverranno il vice Sindaco di Tolentino Alessandro Bruni, la Coordinatrice dell'Anolf Giovani G2 Ylbere Ramanaj, il Presidente dell'Anolf G2 nazionale Maruan Ousaifi, l'Assessore regionale ai servizi sociali Luca Marconi, il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti. Modererà il confronto Chumbipuma Liz Magda, dell'Anolf di Macerata.Il convegno si svolgerà all'interno dell'Assemblea provinciale dell'Anolf di Macerata e durante il pomeriggio verrà proiettato il documentario "Seconde generazioni, una sfida per tutti"
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07/04/2011 E' duro resistere a una crisi inedita e dirompente
"Sono dati preoccupanti, che andrebbero approfonditi per capire natura, dimensioni, settori di appartenenza delle imprese fallite, ma certamente mostrano la coda velenosa di una crisi inedita e dirompente. Probabilmente per le Marche, è il triste esito della resistenza di tante piccole imprese, che hanno tenuto duro in una prima fase della crisi, ma poi non hanno retto il mix tra riduzione di fatturato e quindi di redditività, problemi di accesso al credito, fine della possibilità di utilizzo degli ammortizzatori." La dichiarazione di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della Cisl Marche, sulla difficile situazione delle piccole imprese marchigiane in un' intervista rilasciata al Sole 24 ore.La Rassegna Stampa: Sole 24 ore
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31/03/2011 Tassa Concessione Governativa: richiedi il rimborso.
A seguito della recente giurisprudenza tributaria, che ha definito impropria l’applicazione della tassa di concessione governativa per gli abbonamenti telefonici,  Adiconsum ha predisposto una lettera di diffida per richiedere all’Agenzia delle Entrate il rimborso di quanto pagato negli ultimi tre anni, calcolando per i contratti privati 5,16 euro al mese moltiplicato per 36 mesi (per un massimo di 185,76 euro), per i contratti business 12,91 euro al mese per lo stesso periodo (per un massimo di 464,76 euro).Il modulo può essere ritirato presso le sedi Adiconsum distribuite in tutto il territorio regionale (LINK).Per l’Adiconsum  la Tassa di Concessione Governativa (Tcg) è illegittima in quanto è stata abrogata la norma che prevedeva la licenza di esercizio ed è venuta meno anche la tassazione del suo documento sostitutivo e cioè l’abbonamento all’utenza telefonica. «Occorre, anche, tener presente – continua una nota Adiconsum - che l’applicazione della Tcg viola i principi contenuti nella Direttiva 2002/21/CE, poiché determina un incremento dei costi da parte di chi sottoscrive contratti di abbonamento, impedendo la formazione di un mercato concorrenziale». Le varie sentenze delle Commissioni Tributarie Regionali hanno confermato l’illegittimità della TCG ma, dichiara Adiconum, «sappiamo bene che non bastano queste sentenze per eliminare la tassa, decisione che può essere presa solo a livello governativo».«Si tratta quindi di una vicenda complessa e che presenta numerose difficoltà – dichiara Silvana Santinelli, Segretario regionale Adiconsum Marche, - e occorre far presente, con molta chiarezza, che al di là del del diritto, non c’è certezza sull’ottenimento del rimborso e sull’abrogazione della tassa. Il nostro consiglio  a tutti gli utenti interessati  è  comunque di procedere con la domanda di rimborso all’Agenzia territoriale. Abbiamo però molti dubbi su una risposta positiva da parte dell’Agenzia delle entrate. Occorrerà infatti un provvedimento legislativo che definisca la tassa illegittima affinché i gestori (sostituti d’imposta) interrompano tale addebito. Pertanto prevediamo che  coloro i quali volessero seguire la strada del rimborso dovranno procedere, dopo aver inviato la domanda di rimborso all’Agenzia territoriale competente,  secondo la seguente tempistica:•  ricorso alla Commissione tributaria provinciale 1. in caso di diniego espresso proposizione – entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento – del ricorso 2. in caso di silenzio (diniego tacito) proposizione – entro 90 giorni dalla data di proposizione della richiesta di rimborso - del ricorso•  in caso di soccombenza ricorso alla Commissione regionaleE’ evidente che in caso di ricorso alle commissioni tributarie dovranno essere valutati anche  i costi da sostenere rispetto alla misura del possibile rimborso. Nel contempo Adiconsum sarà parte attiva per sollecitare  interventi legislativi.
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31/03/2011 Sciopero dei dipendenti Smea a Macerata
E' stato proclamato per sabato 2 aprile lo sciopero dei dipendenti della Smea, la società municipalizzata che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti per il Comune di Macerata. Lo hanno annunciato i rappresentanti sindacali provinciali di Cisl e Cgil, Fabrizio Costanti e Sauro Benedetti, insieme alle rappresentanze sindacali unitarie interne alla società stessa.La decisione trae origine dalla trattativa che dovrebbe portare all'acquisto della Smea di Macerata  da parte del Cosmari, il Consorzio obbligatorio dei Comuni che gestisce la raccolta dei rifiuti della Provincia di Macerata, e al quale non aderiscono i Comuni di  Macerata, Cingoli e Pollenza. Una trattativa delicata e complessa che fino a pochi mesi fa sembrava poter andare a buon fine e che invece oggi rischia di "saltare" a causa del ricorso che i tre Comuni di cui sopra hanno presentato al Tar per le tariffe, a loro dire troppo alte, applicate dal  Cosmari per smaltire i rifiuti da loro raccolti.I dipendenti della Smea accusano apertamente il Sindaco di Macerata Romano Carancini di aver privilegiato l'aspetto economico senza aver tenuto conto,  nel corso della trattativa, di un accordo concluso con i lavoratori nel novembre dello scorso anno. Accordo nel quale si prevedono strumenti di tutela dei lavoratori Smea e con il quale viene affrontata la questione dei metodi di lavoro e di raccolta dei rifiuti.La Smea effettua infatti  una raccolta differenziata di prossimità che nelle zone interessate ha realizzato l'importante risultato del 60% di differenziata sul totale. Il Cosmari invece applica una raccolta differenziata "spinta" che presuppone un metodo di lavoro completamente diverso, al quale, in caso di acquisizione,  i dipendenti Smea sarebbero costretti ad adeguarsi.Per il sindacato Carancini ha di fatto disconosciuto l'accordo con i lavoratori lasciandone all'oscuro il Cosmari, che ne ha avuto conoscenza solo grazie all'iniziativa dei rappresentanti sindacali. C'è intesa con il Sindaco invece sulla necessità di non abbandonare il ricorso che verrà discusso dal Tar il 5 aprile prossimo. Fino a quella data qualsiasi giorno è utile per concludere una trattativa sulla quale però il Cosmari ha posto una pesante pregiudiziale, rappresentata proprio dalla rinuncia della Smea al ricorso.Per Carancini, intervenuto il 14 marzo alla tavola rotonda Cisl sui servizi pubblici «non chiudere questa trattativa sarebbe una ferita molto dolorosa, ma le due vicende - l'acquisto di Smea e il ricorso al Tar - sono completamente diverse e devono essere tenute separate». Senza tenere conto che se anche Macerata rinunciasse al ricorso, rimarrebbe comunque aperto quello presentato dagli altri due Comuni di Cingoli e Pollenza.Nel frattempo il sindacato preannuncia un'estate "bollente". Si comincia con lo sciopero di sabato 2 aprile, al quale potrebbero far seguito altre iniziative di protesta nel caso in cui non si arrivasse ad una conclusione positiva della vicenda.  Per sabato quindi saranno blocate tutte le attività Smea inerenti la raccolta dei rifiuti meccanizzata e manuale. Sarà comunque garantito un livello minimo di servizi ai cittadini, come l'apertura  e la chiusura dei sottopassaggi.LEGGI LA RASSEGNA STAMPA SUL TEMA http://www.youtube.com/watch?v=2gQ_16GiZw8&feature=youtube_gdata
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30/03/2011 La casa di riposo di Matelica diventa Fondazione
La Casa di riposo di Matelica sarà gestita da una Fondazione. Lo ha deliberato il Consiglio comunale nella seduta del 29 marzo, in attuazione alla legge regionale n. 5 del 2008 che impone alle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficienza di trasformarsi entro il 30 giugno 2011 scegliendo di diventare un'Azienda pubblica di servizi alla persona o, come appunto in questo caso, una Fondazione di diritto privato. Una scelta importante per le IPAB, gli enti che erogano servizi nel settore sociale e che gestiscono alcune tra le più importanti strutture residenziali per anziani nella nostra provincia. Istituite con la legge n. 6972 del 1890 ( legge Crispi) - che riconobbe come istituzioni pubbliche di beneficenza le Opere pie, realtà preesistenti da secoli–  le Ipab sono state e rappresentano ancora uno dei pilastri fondamentali su cui si è costruito il sistema assistenziale italiano. La scelta del Comune di Matelica ha incontrato le critiche della CISL di Macerata, che insieme alla Categoria della Funzione Pubblica e dei Pensionati parlano apertamente di un’occasione storica persa da parte dell’amministrazione e della casa di riposo.   «A fronte dei concreti tagli che il governo ha messo in atto e che, inevitabilmente si ripercuotono su tutti i servizi – afferma il Segretario Cisl Marco Ferracuti -  il Comune di Matelica si preclude la possibilità di avere un’importante strumento per la gestione pubblica dei servizi sociali, come quello che l’Azienda pubblica può rappresentare. Senza dimenticare il fondamentale ruolo di stimolo, garanzia di trasparenza e controllo di cui sarebbe titolare mantenendo la continuità nella trasformazione dell’IPAB, che è un ente pubblico». Critico anche il Segretario dei pensionati Dino Ottaviani secondo il quale la casa di riposo “E. Mattei” perde l’opportunità di crescita e di sviluppo territoriale che avrebbe avuto offrendo una pluralità di servizi  - mensa, asili, assistenza scolastica, domiciliare -  anche in favore del Comune. «Con la Fondazione privata invece – sostiene Ottaviani – la casa di riposo si limiterà invece a fare ciò che ha sempre fatto, subendo, però, ora, la “concorrenza” di altre Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona, che saranno in grado, per la dimensione e la differenziazione dei servizi, di essere più “convenienti”, grazie ad economie di scala che ne ridurranno i costi.Questo perché la Fondazione, anche se partecipata dal Comune, è un ente privato e in quanto tale, in base alla normativa vigente, non può vedersi affidati direttamente i servizi, assoggettando il Comune all’obbligo di bandire una gara di appalto, procedura in ogni caso onerosa e non certa.Preoccupazione anche nelle parole di Laura Raccosta, Segretaria Regionale della CISL Funzione Pubblica, che denuncia una grave carenza di confronto con il Presidente. «I numerosi tentativi di incontrare il Dott. Calisti si sono rilevati infruttuosi. Il Presidente – prosegue Raccosta - non ha dato alcun peso al valore della trasparenza, delle opinioni dei cittadini, degli utenti e dei loro familiari e dei dipendenti. si rilevano alcune inesattezze nelle dichiarazioni del Presidente dell’IPAB». In attesa di saperne di più, analizzando lo statuto della Fondazione, alcune cose possono darsi per certe. In primo luogo non può dirsi per certo che la Fondazione sia meno costosa dell’Azienda pubblica. Al contrario è sicuro che il rapporto di  lavoro dei dipendenti, una volta andata a regime la riforma, diventerà di natura privatistica. In fase di trasformazione i lavoratori della casa di riposo potrebbero vedersi applicato il più favorevole contratto delle autonomie locali, ma nessuna garanzia è data per il futuro. «Lo statuto della Fondazione non è immutabile – conclude Raccosta - quindi, un domani, cambiando il consiglio di amministrazione, nulla vieterebbe di modificare il contratto collettivo applicato. In ogni caso daremo immediatamente avvio alle trattative per tutelare le lavoratrici della casa di riposo “Mattei”».E' solo l'inizio. Entro giugno, salvo ulteriori ma improbabili proroghe regionali, altre amministrazioni comunali dovranno compiere compiere questa importante scelta. Macerata, Camerino, Montecosaro, Gagliole, San Severino Marche, sono le Ipab che gestiscono strutture residenziali per anziani nella Provincia di Macerata.
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30/03/2011 Sciopero dei trasporti
Scarica il documentoFederazione Italiana Trasporti  (LINK)
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21/03/2011 Una settimana decisiva per la sanità marchigiana
COMUNICATO STAMPA VERTENZA SANITA'  MARCHE: LUNEDI’ INIZIA UNA SETTIMANA DECISIVA. URGONO I PIANI DI RIORGANIZZAZIONE.Lunedì inizia una settimana decisiva per il futuro delle relazioni sindacali con la Regione Marche alla luce delle tante problematiche aperte in tutte le strutture sanitarie della regione. Molti i temi all'ordine del giorno. Il principale concerne il superamento della delibera 17, nella parte, relativa al personale, laddove si impone il turn-over al 70% in tutte le strutture. Il nuovo schema di delibera pur togliendo la rigidita' del 70% prevede la ripartizione dei tagli in tutte le strutture per raggiungere la quota di 10.000.000 di euro imposta dai tagli ai trasferimenti statali alle Regioni in seguito alla Manovra di Stabilita'.I 10.000.000 di euro di tagli dovrebbero essere cosi ripartiti: 7.000.000 Asur, 1.650.000 Torrette, 1.100.000 Marche Nord, 322.000.La Cisl, pur consapevole della difficolta' a far quadrare i conti mantenendo  gli attuali standard elevati dei servizi erogati,  ha chiesto da tempo, insieme alle altre sigle sindacali, i piani di riorganizzazioni Asur, Zona per Zona, denunciando le difficolta' presenti in tutte le Zone in termini di personale con grandi accumuli di straordinari fatti e spesso non pagati e ferie arretrate accumulate, oltre ad accumuli di carico di lavoroFortissime  preoccupazioni sono state poi esplicitate per i tagli previsti per le Aziende Ospedaliere che secondo nostre stime, con le cifre ipotizzate consentirebbero copertura del turn-over del personale molto al di sotto della soglia del 70% inizialmente prevista dalla delibera 17. Su questo tema delicato le Segreterie Regionali Fp Unitarie dopo aver incontrato nei giorni scorsi il Dott. Ricci, Marche Nord, che ha di fatto confermato i forti timori sindacali,incontreranno lunedi pomeriggio il Dott. Tosolini, Ospedali Riuniti Torrette per fare il punto della situaizone e riportare le problematiche al tavolo regionale.Altro tema in discussione il Protocollo delle Relazioni Sindacali. Dopo la condivisione di seguire con la Regione con incontri periodici la delicata situazione in essere e gli sviluppi in tema di riorganizzazione, il tavolo è stato sospeso nella parte relativa alle Relazioni con l'Asur.Per la Cisl è fondamentale per il 2011, in attesa delle elezioni Rsu, mantenere, pur in una ottica di graduale avvicinamento alla Area Vasta, la trattazione con le Zone perche' le attuali Rsu sono state elette all'interno delle Zone e non esistono Rsu di Area Vasta.  Un periodo transitorio è poi in questo momento utile anche per la parte pubblica perche' sono proprio i lavoratori delle singole Zone che stanno soffrendo fortemente i tagli della Sanita ed il coinvolgimento delle Rsu è fondamentale per gestire questa delicatissima fase che disegnera' il futuro della Sanita Marchigiana.La Cisl ha anche denunciato come, in mancanza di questo protocollo, di fatto sono scomparse le relazioni sindacali all'interno delle singole Zone creando ulteriore malessere oltre a quello gia esistente ogni giorno nei reparti. Per questo ci auguriamo che il buon senso prevalga e si definisca in pochi giorni il protocollo iniziando poi il confronto sulla riorganizzazione, dato che in materia non abbiamo documentazione e si ritorni a parlare nelle dovute sedi dei problemi dei lavoratori .La situazione rimane calda in tutto il territorio regionale e le Segreterie Regionali stanno incontrando in questi giorni le Rsu di tutte le Zone,  Area Vasta per Area Vasta, per condividere percorsi sindacali ed  azioni da intraprendere. Le prossime ore saranno in tal senso decisive.20/03/2011
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21/03/2011 Servizi pubblici, in arrivo una rivoluzione
 Si svolgerà oggi alle ore 15.00 presso l’istituto agrario di Macerata, la tavola rotonda organizzata dalla Cisl di Macerata sul tema “La riforma dei servizi pubblici essenziali, rischi e opportunità per la gestione di acqua rifiuti e gas” (SCARICA LA LOCANDINA DEL CONVEGNO).  Un’importante occasione per affrontare il tema dei servizi pubblici a rilevanza economica, nella gestione dei quali la Cisl denuncia un’eccessiva  frammentazione. «Basti pensare – sostiene il  Segretario generale Marco Ferracuti – che per la gestione del servizio idrico, nella nostra provincia, abbiamo ben 8 diverse aziende. La frammentazione impedisce di realizzare quelle economie di scala che invece consentirebbero di conseguire importanti risparmi di gestione, dai quali si ricaverebbero risorse da investire in  nuovi servizi o nel miglioramento dell’efficienza dei servizi già gestiti. In ogni caso si tratta di una situazione destinata ad essere superata. L’art. 23 bis della legge 133 del 2008 stabilisce che, alla data del 31 dicembre 2011, cesseranno tutte le gestioni di servizi pubblici a rilevanza economica nei confronti di società totalmente pubbliche controllate dai Comuni (gestione cosidetta “in house”). I servizi dovranno quindi essere affidati a soggetti individuati attraverso procedure ad evidenza pubblica. La gara potrà essere evitata dai gestori attuali solo facendo subentrare nel loro capitale sociale, con una quota non inferiore al 40%, soggetti privati a loro volta individuati con gara ad evidenza pubblica, che dovranno poi gestire il servizio.  «Le implicazioni che derivano da questa nuova normativa – afferma Ferracuti – hanno i contorni di una vera e propria rivoluzione ». Il rischio è che le grandi aziende nazionali o multinazionali che già operano in questi settori cerchino di subentrare nella gestione dei servizi vincendo le gare pubbliche. Le implicazioni che ne deriverebbero per la tutela dei lavoratori e degli utenti, in termini di contratti collettivi applicati e di trattamento economico e normativo, nonché di qualità dei servizi erogati, sarebbero enormi. Una gestione lontana dal territorio, oltre che meno attenta alle esigenze locali, sarebbe difficile da controllare e sicuramente sarebbe meno propensa a reinvestire gli utili di gestione sul territorio stesso. Il 31 dicembre è vicino e le istituzioni e le forze politiche locali sembrano quantomeno distratte, quando non direttamente inerti. A ridosso della scadenza sarà più difficile prendere le decisioni migliori. Senza contare che la preparazione delle gare, che dovranno essere gare europee, sarà difficile e costosa per i nostri enti locali, già duramente provati dalla manovra finanziaria e dalla legge di stabilità. «Questa iniziativa – conclude il Segretario generale della Cisl - vuole quindi rappresentare un’occasione per aprire una riflessione pubblica su scelte importanti, che bisogna prendere con rapidità  e decisione, e che incideranno profondamente sulla qualità della vita di tantissimi cittadini e lavoratori». Ascolta lo SPOT RADIOFONICO
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20/03/2011 Buongiorno Marche con Sauro Rossi
 UFFICIO STAMPA    Venerdì 1 Aprile p.v. a   BUONGIORNO MARCHE : PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHE ed in contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php   e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM, si affronteranno temi prioritari per la Cisl come il lavoro e il welfare locale facendo un focus sulla provincia pesarese     con SAURO ROSSI Segretario generale Cisl PESARO URBINO.     Sarà l'occcasione anche per lanciare il seminario di approfondimento :    "OLTRE LO SPECCHIO.ATTUALI PROFILI ETICI,GIURIDICI SOCIO-POLITICI DELLA RAPPRESENTANZA"   previsto per Martedì, 5 aprile p.v., sala A.Bei, sede della Provincia di Pesaro- Urbino, via Gramsci,4 Pesaro.              Al seminario parteciperà tra gli altri, GIORGIO SANTINI, segretario generale aggiunto nazionale Cisl e ILVO DIAMANTI, dell'Università di Urbino .     Siete invitati a partecipare via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed opinioni .     
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18/03/2011 Contro le mafie e la corruzione
Per le vittime di mafia erano tanti oggi a sfilare a Potenza. Oltre ottantamila persone si sono date appuntamento a Potenza per partecipare al corteo della sedicesima Giornata della memoria delle vittime delle mafie. Associazioni, istituzioni e gente comune insieme per ricordare chi non c'è più, per ricordare chi è morto per aver voluto parlare e non tacere, a chi ha avuto il coraggio di dire NO a un sistema fondato sull'illegalità. Per non dimenticare chi ha dato la propria vita per un mondo più giusto. L'Associazione LIBERA ci racconta l'evento (link)
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17/03/2011 150°: unità per il lavoro e l'immigrazione
150° UNITA' D'ITALIABonanni: "Un anniversario che metta al centro il tema del lavoro e dell'immigrazione""Il mondo del lavoro ha dato un contributo fondamentale alla democrazia e alla crescita economica del Paese". Così il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni commenta la ricorrenza dei 150 anni dall'Unita' d'Italia augurandosi che in occasione di questo anniversario il Parlamento italiano riconosca ai figli dell'immigrazione nati e cresciuti nel nostro Paese, il diritto pieno di essere considerati cittadini italiani visto che nel nostro Paese vivono, lavorano e pagano le tasse."I giovani di seconda generazione hanno dimostrato e dimostrano quotidianamente il loro orgoglio di essere italiani condividendo con i loro coetanei l'espressione piena dell'italianità, acquisita attraverso la scuola, la cultura e le tradizioni del nostro Paese".Facciamo appello al Paese dicendo che non sono immigrati, non hanno attraversato frontiere ma sono qui fin dall'inizio della loro vita nonostante ancora lo Stato li consideri stranieri. "Riconoscere ai giovani figli d'immigrati nati o cresciuti nel nostro Paese il diritto ad essere italiani non solo di fatto, come già avviene, ma anche attraverso l'acquisizione del diritto di cittadinanza, affermano - il segretario confederale Cisl, Liliana Ocmin e il presidente nazionale Anolf Giovani, Maruan Oussaifi - significa rafforzare l'unificazione nazionale che non aggrega più, nuovi territori, bensì nuovi cittadini. Questa nuove generazioni non sono stranieri, ma lo diventeranno se non saremo abbastanza lungimiranti e generosi da abbattere la barriera invisibile che li separa dai loro coetanei italiani, mortificandoli con una legislazione che li vede rilegati ad un permesso di soggiorno".
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17/03/2011 Meno tasse su straordinari, buste paga più pesanti
E' stato firmato ieri presso la Direzione provinciale del lavoro di Macerata, l'accordo tra Sindacati, Confindustria e Cooperative sulla detassazione degli straordinari e dei premi di produttività.L'accordo interessa i dipendenti delle imprese industriali e i soci lavoratori delle Cooperative che hanno un reddito annuale non superiore a € 40.000. Per loro verrà ridotto al 10% in busta paga il peso delle trattenute fiscali rispetto a quella parte di retribuzione relativa agli straordinari, al lavoro notturno e ad eventuali premi di produttività fino ad un massimo di € 6.000 l'anno.Per ora l'accordo,  stipulato solo con Confindustria e con le Cooperative, riguarderà circa 24.ooo lavoratori, ma a breve sarà esteso anche alle imprese del commercio e all'artigianato. Da segnalare che la provincia di Macerata è stata tra le primissime a rendere concretamente fruibile questa misura, introdotta nel 2008 ma concretamente applicabile solo dopo la firma di specifici accordi sindacali aziendali o territoriali.Soddisfatto il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, secondo il quale «di fronte ad una crisi sempre più profonda  l'accordo rappresenta una risposta concreta e significativa ai problemi dei lavoratori. Allo stesso tempo è il risultato di un sistema virtuoso di relazioni industriali e sindacali, partecipativo e non solo conflittuale.  Legando strettamente le retribuzioni ad obiettivi di efficienza e produttività si uniscono le sorti dei lavoratori a quelle dell'azienda, aprendo la strada ad un percorso di maggiore partecipazione dei dipendenti all'interno delle imprese».
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14/03/2011 "La legge del più forte non vince sulla legge dello Stato"
Il Consiglio Provinciale di Ascoli Piceno venerdì 10 marzo all'ordine del giorno presenta la mancata riammissione in fabbrica di 8 dipendenti della Pfizer di Ascoli Piceno, nonostante la sentenza del Giudice competente ne abbia stabilito il reintegro sul posto di lavoro dopo un licenziamento ritenuto perciò arbitrario. Al consiglio provinciale viene chiesto di esprimere in modo formale solidarietà ai lavoratori, “condannare" l’atteggiamento elusivo dalla Pfizer nei confronti dei propri dipendenti reintegrati al lavoro dal Giudice competente” e “impegnare" la Giunta Provinciale ad intraprendere tutte le opportune iniziative che possano contribuire ad una positiva risoluzione di questa vicenda. "C'è una sentenza del Tribunale e le regole vanno rispettate. Non può vincere la legge del più forte sulla legge dello Stato - ha detto Massimo Rossi, Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, presentando l'Ordine del giorno - e il Consiglio deve esprimere solidarietà agli otto reintegrati, almeno per dare un segnale forte". Affermano i firmatari dell’ordine del giorno: “Questo atteggiamento dell’azienda, che dal 3 Gennaio scorso retribuisce gli otto lavoratori tenendoli fuori dalla produzione, oltre a disattendere una precisa disposizione di un Tribunale della Repubblica Italiana lede profondamente la dignità degli stessi lavoratori. Va ricordato che la Pfizer, multinazionale americana operante in campo farmaceutico, occupando circa 630 dipendenti, è la più grande azienda del territorio della provincia di Ascoli Piceno ed è oggi leader nel mercato farmaceutico mondiale raggiungendo nel 2007 un fatturato di 48,4 miliardi di dollari e che lo stabilimento di Ascoli Piceno, nato nel 1972 è l’unico, a livello mondiale, a produrre un nuovo farmaco per la cura dei tumori del tratto gastrointestinale”.
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14/03/2011 Halach Winick - progetto di orientamento per gli studenti delle scuole superiori.
CGIL, CISL e UIL, Confindustria Ancona e l’Amministrazione Provinciale di Ancona – Assessorato alla Sistema formativo hanno messo a  punto il progetto “Halach Winik – The Autentic People”, iniziativa formativa d’orientamento rivolta agli studenti delle classi V degli Istituti d’istruzione superiore del territorio provinciale di Ancona. Il progetto nasce dall’incontro delle volontà dell’Istituzione provinciale e delle parti sociali di implementare modalità d’intervento innovative nel campo dell’orientamento rivolto ai giovani. Vi è, infatti, la consapevolezza della necessità di nuovi percorsi ed esperienze che permettano di incontrare ragazzi/ragazze e con loro confrontarsi su temi fondamentali per la loro crescita umana, sociale e professionale. Tale comune intento ha portato tutti i soggetti a promuovere presso le scuole della provincia di Ancona un originale format a cavallo tra la conferenza, la performance teatrale e il dibattito giornalistico, ideato dal giornalista Luca Pagliari, che ha una lunga esperienza nel campo della comunicazione radiotelevisiva."Da diversi anni  la Cisl di Ancona collabora con il mondo della scuola  - dichiara Paolo Santini, Segretario generale CISL di Ancona - mediante un proprio progetto 'Lavoro e Cittadinanza', che, partendo dalle aspettative e dai timori dei giovani ha come contenuto essenziale il 'lavoro come valore'. Ora, con il progetto comune con la Provincia di Ancona e Confindustria si vuole continuare in questo percorso di ascolto dei giovani per permettere loro di esprimere il proprio punto di vista al fine di stabilire un contatto tra loro ed il mondo che i proponenti il progetto rappresentano".Il progetto ripercorre con immagini, musiche e testi, la vita dell’antropologa Agnese Sartori, e narra il viaggio da lei compiuto alla scoperta di uno degli ultimi villaggi Maya presenti nel cuore della foresta Lacandona nella regione messicana del Chiapas. Questo viaggio virtuale in Centro America intende condurre il pubblico in un luogo dove cultura, spiritualità e antichi stili di vita si erano preservati nei secoli, ma che, purtroppo, oggi è irrimediabilmente scomparso assieme alla sua giungla. Infatti, il progresso e lo sfruttamento economico di quella parte del Messico hanno in pochi anni distrutto la foresta dove negli anni Ottanta la professoressa Sartori aveva incontrato e studiato queste popolazioni Maya.Al termine di questo viaggio indietro nel tempo, gli studenti verranno coinvolti in un dibattito aperto insieme ad Agnese Sartori ed ai rappresentanti del mondo imprenditoriale e delle parti sociali, che si renderanno disponibili nel rispondere alle domande del pubblico. Questa seconda parte dell’incontro è il cuore dell’iniziativa, dovendo favorire l’emergere di un confronto tra le due realtà: la giungla dei Maya e la “giungla” dei nostri tempi, fatta di ostacoli materiali e immateriali.Il format innovativo del progetto è stato studiato per favorire lo stimolo dei ragazzi ad approfondire la conoscenza di sé e, soprattutto, realizzare una riflessione sulle proprie risorse e potenzialità rispetto alla nostra realtà socioeconomica. Questo è tanto più importante per gli studenti prossimi a terminare il ciclo scolastico d’istruzione media superiore e affacciarsi al mondo del lavoro e dello studio universitario, con tutte le incognite che ciò comporta.
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14/03/2011 CONCERTO DONNA
Quest’anno per celebrare la Festa della Donna, seguendo una tradizione consolidata ed apprezzata dalla città, la CISL di Ancona organizza un concerto gratuito che si terrà il 24 Marzo  2011, alle ore 21.00, presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Anche in quest’edizione, protagonista sarà un giovane talento femminile. Infatti, la musica di qualità è un veicolo importante per favorire l’impegno, la riflessione e il dialogo a livello intergenerazionale. Protagonista dell’evento sarà Dorina LeKa,  artista conosciuta al grande pubblico per la sua partecipazione al Talent Show televisivo X FACTOR 4. Dorina, con il suo gruppo, si esibirà interpretando la donna nella canzone italiana ed internazionale; la sua versatilità le permette di spaziare tra vari generi musicali: pop,  blues,  rock. Il concerto si aprirà con Le Paraboliche, gruppo musicale anconetano al femminile. Durante l’evento verrà promossa un’iniziativa benefica a favore delle donne vittime di violenza. La CISL di Ancona è impegnata da sempre su questo tema, partecipando ad iniziative e progetti, in collaborazione con le Istituzioni del territorio, con l’Associazione Donne e Giustizia e con la Casa Rifugio per donne maltrattate. Per informazioni : Cisl Ancona  Via Ragnini, 4  Ancona  Tel. 071-28221    ust.ancona@cisl.it Scheda Artista - clicca qui  
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13/03/2011 Carlo Colli se ne è andato: la Cisl Marche in lutto
La Cisl, in particolare quella marchigiana, è in lutto. Dopo una lunga malattia, affrontata con coraggio e dignità, sabato 12 marzo ad Ancona  e’ scomparso Carlo Colli. Nato a Firenze, laureato in filosofia, persona di grande cultura e sensibilità. Una lunga militanza nella Cisl, da quando professore di storia e filosofia, si impegnò nel sindacato scuola; in seguito formatore nella categoria dei chimici, presso il Centro Studi Nazionale della Confederazione a Firenze, in Brasile nella cooperazione sindacale con la Cut di Lula; dal 1995 si trasferì nelle Marche all’ufficio studi della CISL regionale. Negli ultimi anni Carlo Colli si è dedicato, in particolare in Albania, a significativi progetti di solidarietà e sviluppo condotti dall’Iscos Marche, l’istituto di cooperazione della CISL. Per capire chi era veramente Carlo Colli basta leggere nel suo profilo di facebook quello che aveva scritto, riprendendo le parole di Lèvi Strauss: “Non ho suggerimenti da dare a nessuno. Mi limito a ricordare che esistono due grandi virtù: la tolleranza e il rispetto per la diversità. È una lezione che abbiamo appreso a un prezzo molto alto e che non dovremmo mai dimenticare.” I familiari, i colleghi della CISL e tutti gli amici si stringeranno insieme per  salutare Carlo lunedì 14 marzo alle ore 15 presso la parrocchia di San Giuseppe di Falconara Marittima. Rassegna Stampa: Corriere Adriatico, Il Manifesto
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12/03/2011 Chiusi due Corsi all’Università di Urbino
Dal 2011 l’Università di Urbino avrà due corsi di Laurea in meno. Verranno chiusi Moda ed Editoria, mentre altri sette corsi a rischio verranno trasformati in insegnamenti interni ad altri corsi di laurea. La decisione è stata resa necessaria dal Decreto Gelmini, che per dimezzare il numero dei corsi di laurea attualmente attivati nel paese – circa 5.000, molti dei quali senza un adeguato numero di studenti - stabilisce nuovi e più rigidi criteri per l’attivazione dei corsi, che devono avere un numero minimo di “docenti strutturati”. A farne le spese sono stati i corsi a bassa numerosità di studenti. «Non si tratta di una chiusura ma di una riorganizzazione – sostiene Tiziano Mancini, responsabile delle relazioni pubbliche dell’Ateneo – resa necessaria da una normativa stringente alla quale abbiamo cercato di dare attuazione conservando la qualità complessiva dell’offerta didattica, spostando le discipline ma salvaguardando gli insegnamenti. Certamente rimane centrale il problema dei finanziamenti, senza i quali sarà difficile mantenere l’offerta formativa e attirare nuovi studenti ad Urbino». Circa 14.400 ragazzi studiano oggi all’Università “Carlo Bo”, una dei più antichi e prestigiosi atenei europei. L’offerta didattica per l’anno 2010-2011 prevede 10 Facoltà e 36 Corsi di laurea di 21 diverse tipologie. Salvata dal fallimento nel 2006 attraverso un decreto che l’ha statalizzata, ancora oggi l’Università rimane sotto finanziata rispetto ad Atenei vicini come quello di Ancona, dove si investono oggi circa 15 milioni in ricerca contro i 650 mila di Urbino. La decisione di rivedere l’offerta formativa è una via obbligata anche per rispondere alle difficoltà dovute ai pensionamenti non sostituiti e alle conseguenti difficoltà dei corsi in termini di docenti dedicati. «Questo perché – spiega Luigi Cucchiarini, responsabile della Cisl Università - la spesa per il personale, che non dovrebbe superare il 90% dei finanziamenti statali, sfonda invece il 100%. Di conseguenza, per quest’anno, non possiamo assumere nessuno e possiamo contare su circa 2,5 milioni di € in meno». «La situazione è delicata – prosegue Cucchiarini – anche perché il corso di Moda era qualificante e se non riusciremo a far capire al Ministero che siamo sotto finanziati, per gli anni successivi ci saranno nuovi tagli sui corsi». Intanto protestano i ragazzi dell’Assemblea permanente degli studenti, che radunati nell’Aula Magna del rettorato hanno contestato al Rettore, Prof. Pivato, di non aver fatto abbastanza per contrastare la riforma Gelmini, le cui ripercussioni sull’Ateneo sarebbero ben più gravi di quelle illustrate dal rettore. Proprio quest’ultimo, nella conferenza stampa del 10 marzo, ha invitato tutti a non farsi prendere dal panico sostenendo che «pur cambiando i contenitori, rimane inalterata la qualità e la tradizione della ricerca e della formazione dell’Università di Urbino dove “è andata meglio” rispetto ad altri Atenei» Nessun allarme comunque per gli studenti che stanno frequentando Moda ed Editoria. I corsi verranno portati a termine anche se per il futuro si prevede la trasformazione in master con il sostegno di alcune imprese locali.
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11/03/2011 Riconosciuto lo stato di emergenza per le Marche
Il Consiglio dei Ministri ha accolto la richiesta dello stato di emergenza fino a marzo 2012. I danni dell’alluvione superano i 450 milioni di euro e la Regione, come indicato dal Presidente Spacca, stanzierà 74,5 milioni di euro per i primi interventi. Nel conto non sono ancora compresi i costi del settore agricolo e della pesca, in corso di valutazione. Solo quando verrà individuata l'entità del danno il Governo potrà formulare la dichiarazione di riconoscimento dello stato di calamità naturale.Il Segretario Regionale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, esprime soddisfazione per il risultato ottenuto dalla Giunta Regionale e sottolinea come “sia necessario che da parte del Governo venga aperto un tavolo istituzionale con Regione Marche, istituzioni locali, forze sociali, per definire interventi straordinari”. Il riconoscimento dello stato di emergenza permetterà di dare una prima risposta a una regione già alle prese con la grave crisi economica degli ultimi due anni. “L’economia della nostra regione, con le sue molteplici attività manifatturiere, agricole e di servizi, stava rialzando la testa dopo la grande crisi, nonostante molte ristrutturazioni aziendali ancora in corso e una situazione occupazionale ancora difficile” ha spiegato ancora Mastrovicenzo ribadendo “la necessità di predisporre interventi immediati per sostenere i territori colpiti”.Le richieste delle imprese Anche dal mondo delle imprese arrivano forti richieste per provvedimenti che mettano l’economia regionale nelle condizioni di poter ripartire quanto prima. Altro settore pesantemente colpito quello dell’agricoltura che da tempo vive un momento di grave difficoltà, dal quale si levano richieste per un sostegno economico.Il dissesto idrogeologico: tutte le Marche a rischio Sul banco degli imputati è la politica del territorio, troppo poco attenta alla prevenzione. Le Marche, infatti, sono in testa alla classifica nazionale del dissesto idrogeologico. Il 100% dei comuni sono a rischio e sembra incredibile che piccoli torrenti come l’Aspio, in provincia di Ancona, e l'Ete, nel Fermano, possano travolgere tutto - esondando dall'alveo naturale - nemmeno fossero il Nilo.Leggi anche: "Vicinanza al dolore delle vittime" (4 Marzo 2011)Galleria fotografica su Marchenotizie: tutte le zone più colpite dall'alluvione
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10/03/2011 Donne: conciliare vita e lavoro
Lunedì 7 marzo 2011 presso il Ministero del Lavoro è stato firmato da tutte le  organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro l'avviso comune in materia di  “Nuove relazioni industriali e di lavoro  a sostegno delle politiche di  conciliazione tra famiglia e lavoro” . Si tratta del positivo esito del tavolo  previsto da “Italia 2020” , il programma di azioni del governo per l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro.Dal punto di vista della CISL la firma è stata frutto della  collaborazione tra i diversi dipartimenti confederali interessati: Politiche del Lavoro, Politiche Sociali, Donne e Giovani, Contrattazione; un lavoro di squadra che ha portato a un testo che accoglie molte delle nostre richieste, nonostante le difficoltà che tali politiche incontrano in termini di costi organizzativi e finanziari.L’Avviso Comune, che per la prima volta vede convergere tutte le parti sociali su un tema centrale, ma spesso lasciato ai margini, come quello della conciliazione, contiene alcuni impegni concreti e individua linee-guida e "buone pratiche" per diffondere maggiormente, tramite la contrattazione stessa, le politiche aziendali di conciliazione.In sintesi, il testo riconosce che un miglior bilanciamento tra tempo lavorativo e tempo di cura è importante per il benessere, per la crescita economica sostenibile, per la coesione sociale, e individua come centrale, a tale scopo,  l’intreccio tra  incentivazioni e servizi sociali, da una parte, e contrattazione collettiva, in particolare di secondo livello, dall’altra.Favorire l'occupazione femminile In tale ambito il testo ricorda che  il Governo intende  favorire l’occupazione, in particolare quella femminile, attraverso una maggiore incentivazione del contratto di apprendistato, la riattivazione dell’incentivo territoriale per l’assunzione di donne con contratto di inserimento, l’attuazione delle deleghe contenute nella legge n.183/2010 volte a favorire l’occupazione femminile,  a partire dall’incentivazione dei “part-time lunghi”.  L’avviso comune rileva inoltre che le politiche aziendali di conciliazione possono beneficiare dei vigenti regimi di  detassazione e decontribuzione del salario di produttività, come il Governo si è impegnato a chiarire con  appositi atti amministrativi, oltre che dei finanziamenti previsti dall’art.9 della legge della legge 53/2000, e che il loro successo è condizionato ad interventi del Governo, delle Regioni e degli Enti locali sui servizi pubblici, come il rifinanziamento del Piano nidi per il 2011.A partire da tali importanti premesse, le parti: • riconoscono l’importanza della modulazione flessibile degli orari di lavoro e di un maggiore e migliore utilizzo del telelavoro e delle tipologie contrattuali a orario ridotto, modulato e flessibile; • concordano  che è la contrattazione di secondo livello a poter assicurare una distribuzione flessibile degli orari di lavoro che tenga conto, al contempo, delle esigenze produttive e del rispetto dei diritti e delle esigenze delle persone; • si impegnano a valorizzare e incentivare le buone pratiche di conciliazione già esistenti, individuate  dall’osservatorio sulla contrattazione a favore dell’occupazione femminile  affidato alla consigliera nazionale di parità, ed elencate  in un allegato dell’avviso comune. Si tratta di buone pratiche contrattuali che  spaziano dagli orari al lavoro a tempo parziale, dal telelavoro ai permessi e al rientro dalla maternità, dal welfare aziendale alla bilateralità, alla valutazione della produttività, ai congedi parentali. Su quest’ultimo punto segnaliamo che nel testo si chiede  di verificare la possibilità di usufruire del congedo parentale in modalità di part time,  allungandone proporzionalmente la durata, secondo una richiesta della Cisl volta a facilitare l’utilizzo di questo istituto, di cui oggi si avvalgono  solo parzialmente  le donne e pochissimo gli uomini,  attraverso una sua maggiore duttilità, nonchè minori oneri organizzativi anche per le aziende. Al fine di verificare la possibilità di adottare le buone pratiche così individuate, viene avviato un tavolo tecnico che dovrà concludere i lavori entro 90 giorni. Entro un anno è prevista una verifica congiunta dei risultati raggiunti.
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10/03/2011 «Troppe tasse sui lavoratori»
 Intervista a Raffaele Bonanni, Segretario Generale Cisl, sulla situazione dell'economia italiana http://www.cisl.it/sito.nsf/Documenti/6D70630C542655A0C125784E00318346/$File/nazione.pdf
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10/03/2011 Contrasto al lavoro nero
La nota di Giorgio Santini, Segretario Generale aggiunto della Cisl "I dati diffusi dal Ministero del Lavoro sull'aumento delle irregolarità sostanziali nel mercato del lavoro, riscontrate dagli organi di vigilanza dimostrano, da un lato, che il fenomeno del lavoro nero in Italia è tuttora molto significativo e non in regressione, dall'altro che l'azione di contrasto stia dando buoni risultati". Lo sostiene in una nota il Segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini. "Gli organismi ispettivi dimostrano come le violazioni più gravi non siano confinate nel solo Mezzogiorno e nei settori tradizionalmente più a rischio come agricoltura, edilizia, terziario. Se nell'intero 2010 sono stati riscontrati oltre 150.000 lavoratori totalmente in nero è chiaro che il sommerso continua ad essere una realtà pervasiva e distorta del sistema produttivo che mette in difficoltà le aziende in regola che già devono fare i conti con la cris"i. "Dal punto di vista sindacale - sottolinea Santini - sosteniamo una sempre più attenta attività di vigilanza che si deve rivolgere sempre di più verso gli ambiti frammentati del nostro mercato del lavoro come gli appalti e i subappalti, la somministrazione illecita, le cooperative spurie, il perdurante problema dei falsi lavoratori agricoli e dei falsi lavoratori autonomi in edilizia". "Riteniamo infine - conclude - necessario sperimentare nuovi strumenti di emersione e controllo che, grazie anche al supporto degli enti bilaterali, possano costituire un sistema di contrasto diffuso all'economia illegale e allo sfruttamento dei lavoratori italiani e immigrati".
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04/03/2011 Concerto Donna: Dorina Leka
Quest’anno per celebrare la Festa della Donna, seguendo una tradizione consolidata ed apprezzata dalla città, la CISL di Ancona organizza un concerto gratuito che si terrà il 24 Marzo  2011, alle ore 21.00, presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Anche in quest’edizione, protagonista sarà un giovane talento femminile. Infatti, la musica di qualità è un veicolo importante per favorire l’impegno, la riflessione e il dialogo a livello intergenerazionale. Protagonista dell’evento sarà Dorina LeKa,  artista conosciuta al grande pubblico per la sua partecipazione al Talent Show televisivo X FACTOR 4.Dorina, con il suo gruppo, si esibirà interpretando la donna nella canzone italiana ed internazionale; la sua versatilità le permette di spaziare tra vari generi musicali: pop,  blues,  rock. Il concerto si aprirà con Le Paraboliche, gruppo musicale anconetano al femminile. Durante l’evento verrà promossa un’iniziativa benefica a favore delle donne vittime di violenza. La CISL di Ancona è impegnata da sempre su questo tema, partecipando ad iniziative e progetti, in collaborazione con le Istituzioni del territorio, con l’Associazione Donne e Giustizia e con la Casa Rifugio per donne maltrattate.Per informazioni : Cisl Ancona  Via Ragnini, 4  Ancona  Tel. 071-28221 ust.ancona@cisl.itScheda Artista – clicca qui
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02/03/2011 Dalla crisi si può uscire contrattando
Si è svolto martedì 1 marzo, all’Ente Fiera di Civitanova Marche, il convegno “Contrattare è il nostro mestiere, dal territorio a Mirafiori” organizzato dalla Cisl e dalla Fim (Federazione Italiana Metalmeccanici) delle Marche. Tante e importanti le tematiche affrontate dal convegno moderato dal Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti e anticipate in una conferenza stampa svolta nella mattinata di martedì (leggi gli articoli pubblicati da Il Resto del Carlino, il Corriere Adriatico e il Messaggero) La crisi del settore metalmeccanico. Del settore metalmeccanico, uno dei più colpiti dalla crisi che dal 2008 ha sconvolto il mondo della produzione e del lavoro, ha parlato il Segretario della Fm Marche Leonardo Bartolacci, secondo il quale «i numeri dimostrano una crisi strutturale, rispetto alla quale i timidi segnali di ripresa che si registrano sono poco credibili». Le priorità, secondo Bartolacci sono la salvaguardia dei posti di lavoro e lo sviluppo della contrattazione integrativa per creare un sistema di welfare aziendale».I limiti del modello marchigiano. Il prof. Marco Cucculelli, docente di Economia applicata all’Università politecnica delle Marche, ha parlato del modello marchigiano, delle sue potenzialità e dei suoi limiti. «L’organizzazione per distretti – secondo Cucculelli – ha disaggregato il processo produttivo consentendo la presenza di piccolissime imprese competitive sul versante del costo del lavoro e del prezzo dei prodotti». Un modello che non regge più il confronto con la concorrenza internazionale imposta dalla globalizzazione. Per il prof. Cucculelli «servono nuovi prodotti, che di solito sono proposti da imprese nuove, meglio ancora se di medie dimensioni. E’ un rischio poi abbandonare i settori tradizionali, per quanto maturi, per puntare tutto su settori nuovi senza valutare prima se esistono o meno le condizioni necessarie a svilupparli».L'importanza della partecipazione. Di partecipazione ha parlato il Direttore provinciale del Lavoro di Macerata Pierluigi Rausei, per il quale «esistono vari livelli di relazioni sindacali: quello partecipativo è il livello più alto, e va realizzato stringendo relazioni più forti tra istituzioni e forze sociali».  Partecipare, secondo Rausei significa migliorare il trattamento dei lavoratori, attraverso accordi quadro territoriali sulla produttività e sulla formazione, condizione necessaria per innovare aumentando il valore aggiunto delle nostre imprese».La concertazione istituzionale. Il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo ha offerto una panoramica degli accordi territoriali che, ad ogni livello, il sindacato ha firmato con le istituzioni locali. Secondo Mastrovincenzo «così come la contrattazione, anche la concertazione territoriale è uno strumento anticrisi con il quale abbiamo cercato di far respirare l’azione sindacale attraverso misure di sostegno delle famiglie più colpite dalla crisi». In presenza di minori risorse il sindacato ha cercato di ridefinire i bisogni sulla base delle priorità fatte emergere dalla crisi. Il risultato è una voluminosa mole di accordi, regionali, provinciali e comunali, che spaziano dalla salvaguardia del potere d’acquisto di redditi e pensioni all’accesso ai servizi, dalle misure anticrisi al contenimento del costo dei servizi educativi e sociali, dai contributi alle famiglie ai voucher per la formazione e la riqualificazione professionale.Contrattare per uscire dalla crisi. Nelle conclusioni il Segretario della Fim Nazionale Bruno Vitali ha affrontato la questione dell’accordo  di Mirafiori, vicenda dalla quale emergono l’impreparazione della politica, i limiti dell’informazione nazionale e la mancanza di una strategia industriale di lungo periodo. Riprendendo il tema della partecipazione Vitali sostiene che «dalla crisi si può uscire solo contrattando, cioè entrando nel merito dell’organizzazione del lavoro e della gestione delle azienda, anche partecipando un domani ai Consigli di Amministrazione delle multinazionali, dalle quali di fatto dipendono i processi di globalizzazione».http://www.youtube.com/watch?v=1lJHg-lCaN4
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02/03/2011 «Bloccate le tasse sui carburanti»
In una intervista al Messaggero Raffaele Bonanni, Segretario Generale della Cisl, chiede al Governo di sterilizzare le accise sui carburanti e chiede al Governo due interventi immediati per arginare una probabile ripresa dell'inflazione ed evitare rischi alla crescita del paese. Leggi l'intervista http://www.scribd.com/full/49835470?access_key=key-2nk7wldm5js431b0c04b
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28/02/2011 Sanità, puntare sul personale per migliorare i servizi
Si è svolto sabato 19 febbraio, presso l’Aula Magna del Comune di Recanati, l’ incontro pubblico dal titolo “La sanità che cambia, il futuro dei servizi nella Zona 8” (leggi la rassegna stampa sull'incontro). Organizzato dalla Cisl di Macerata, insieme alla Funzione pubblica e ai Pensionati, l’incontro ha rappresentato un’occasione per riflettere sui processi di riorganizzazione del servizio sanitario regionale avviati dalla riforma della legge regionale n. 13 che nel 2003 ha istituito l’Azienda sanitaria unica e dalla Delibera di giunta regionale n. 17 del 2011 Quest’ultimo atto normativo, in particolare, prefigura uno scenario di profondi cambiamenti del sistema sanitario all’insegna della razionalizzazione e del risparmio (leggi il documento di Cgil Cisl Uil "la sanità che vogliamo")  Insostenibili i tagli al personale. Cambiamenti che sono stati commentati in prima battuta da Dino Ottaviani, Segretario generale dei pensionati Cisl di Macerata e da Marcello Evangelista, Responsabile della Funzione pubblica Cisl per la Zona 8, che comprende i Comuni di Civitanova Marche, Recanati, Potenza Picena, Monte San Giusto, Montecosaro, Morrovalle, Montelupone e Montefano. «Si prevedono risparmi sul personale per circa € 20 milioni – ha affermato Evangelista - attraverso dei tagli che allo stato attuale, con un organico già ridotto all’osso, per la Zona 8 appaiono insostenibili».  A rischio i servizi sul territorio. Di conseguenza, sono a rischio in primo luogo i servizi erogati dalle strutture territoriali di base come i Distretti sanitari. Servizi come l’assistenza domiciliare, le residenze protette per anziani e disabili, i consultori familiari e i servizi per persone affette da patologie mentali. «Con meno risorse e con meno personale – sostiene Ottaviani – queste tipologie di servizi saranno i primi a saltare, con conseguenze gravi anche in termini di prevenzione e quindi di salute per tutta la collettività».  Un matrimonio forzato. Il Sindaco di Recanati Francesco Fiordomo ha sottolineato la necessità di rimettere la persona al centro del dibattito sulla salute e sul benessere. Fiordomo ha fatto anche presente come il “matrimonio” tra Recanati e Civitanova, accorpate nella Zona 8, sia stato imposto dall’alto, con la conseguenza di una convivenza difficile tra due realtà diverse e spesso, poco comunicanti tra loro.  Troppa politica in sanità. Un modello sanitario su base provinciale, come quello prefigurato dalla legge regionale 17 del 2010, può funzionare a condizione che non diventi centralistico. Sono queste le parole del Sindaco di Civitanova Marche Massimo Mobili, secondo il quale nella sanità c’è “troppa politica”, laddove invece dovrebbero essere i tecnici che, sulla base di linee di indirizzo politiche, dovrebbero prendere decisioni operative.  Programmare in base ai bisogni. Secondo il Direttore della Zona 8 Alessandro Marini «le scelte di programmazione sanitaria vanno adottate sulla base di quello che serve ai cittadini, nel senso che è inutile mantenere attive strutture che non hanno i numeri necessari a garantire la sicurezza dei pazienti». Per questo, secondo Marini, è necessario accorpare alcune strutture in modo da attirare i professionisti migliori mantenendo così un elevato standard dei servizi.  Rischio commissariamento. L’Assessore regionale alle politiche sociali Luca Marconi ha fatto il punto sul confronto tra Regione e sindacati rispetto al nuovo Piano socio sanitario regionale. «In una Regione come le Marche – ha affermato Marconi -  con una vocazione storicamente “ospedaliera”,  la pluralità delle sensibilità si traduce a volte in una difficoltà di sintesi e quindi di governo. Resta ferma la necessità di stare, pena il commissariamento, nei parametri indicati dalla legge di stabilità. Questo impone una riorganizzazione del sistema le cui linee portanti sono lo sviluppo delle Aree Vaste (cioè le provincie), la riduzione dei posti letto negli ospedali e il potenziamento dell’assistenza extra ospedaliera (lungodegenza, riabilitazione e residenze per anziani). Dopo un dibattito articolato e vivace, condotto dalla giornalista di E’TV Macerata Tiziana Tiberi, ha concluso l’incontro il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, che ha ribadito l’importanza del confronto con le forze sociali e rappresentative dei lavoratori e dei cittadini rispetto a scelte così importanti come quelle che riguardano il futuro della sanità.   Migliorare i servizi. Sanità che significa assistenza, welfare ma anche occupazione e sviluppo di tutta una comunità. «L’ampio ricorso dei nostri cittadini a strutture di altre Regioni certifica – secondo Ferracuti – che è in corso uno scadimento della qualità dei nostri servizi». Per contrastare tale processo bisogna recuperare risorse da investire sui servizi. In questo senso, la nostra proposta di un ospedale unico provinciale è un invito a riflettere sul futuro dei servizi sanitari da qui a 20 anni. Di certo non si può solo tagliare il personale, specie quello in prima linea, ma bisogna eliminare gli sprechi e combattere contro la proliferazione dei tanti livelli amministrativi e quindi dei costi della politica locale. GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA http://www.youtube.com/watch?v=vJhjG-u7xHw&feature=related
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28/02/2011 Viaggiare in treno pagando meno se sei iscritto Cisl
Per maggiori informazioni puoi contattare la sede CISL più vicina oppure clicca qui per scaricare il modulo
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28/02/2011 CAF: garanzia di tutela e assistenza
Che cosa sono i modelli inviati dall'Inps: ICRIC, ICLAV, ACCAS/PS La sede CAF CISL più vicina a te clicca qui 
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24/02/2011 Sanità: confronto a tutto campo.
                                                                                                                                       Dopo la manifestazione regionale di Cgil Cisl Uil del 4 febbraio la Regione ha convocato i sindacati per il 15 febbraio scorso, assumendo l’impegno, durante l’incontro, di aprire un confronto a tutto campo su vari aspetti quali la riorganizzazione della funzione ospedaliera, il personale, prevenzione e sicurezza, la rete territoriale, l’integrazione socio-sanitaria e le liste di attesa secondo un calendario di appuntamenti che permetterà di  individuare interventi realizzabili ed efficaci. «Chiediamo la sospensione della delibera regionale che comporta un taglio di 20 milioni di euro nel triennio 2011-2013 e che significa la perdita di centinaia di posti di lavoro e il rischio di riduzione dei servizi ai cittadini. C’è bisogno di un protocollo d’intesa per la programmazione condivisa delle risorse umane e professionali, in particolar modo nei riguardi della stabilizzazione dei precari, per guidare i processi di mobilità, per ridurre i turn over, per regolare le funzioni e le attività non sanitarie e di supporto oggetto di esternazionalizzazione» dichiara Mario Canale, della Segreteria regionale  Cisl.Anche Luca Talevi Segretario Generale della Funzione Pubblica Cisl denuncia l’allarme occupazione: «Molti precari sono stati mandati a casa, noi chiedevamo la stabilizzazione dei contratti a tempo determinato» ed esprime «estrema preoccupazione per l’aumento dei pazienti che decidono di andare a farsi curare fuori regione. La situazione del personale è diventata ingestibile; la Cisl è consapevole che per ridurre la spesa sanitaria bisogna andare verso una riorganizzazione di tutto il sistema sanitario regionale, ma si devono trovare soluzioni condivise che non ricadano solo sui lavoratori»L’incontro si è concluso con l’impegno da parte della Regione di predisporre una nuova delibera  che consenta di superare, per il periodo di transizione, gli effetti di quella approvata un mese fa dalla Giunta regionale. La nuova  delibera dovrà contenere le economie da realizzare per il 2011 senza prevedere percentuali per il blocco di turn-over, modificando i vincoli autorizzativi posti finora da parte dell’Asur per le assunzioni. 24 febbraio 2011
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23/02/2011 Libia: la Cisl condanna le violenze
La nota della Cisl nazionale
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23/02/2011 17 marzo: una festa gestita male
Intervista a Raffaele Bonanni
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22/02/2011 I quattro giorni della sanità marchigiana
La ricaduta per le Marche consiste in una riduzione del Fondo Sanitario Regionale di circa 80 miliardi di euro per il 2011 con  il rischio di dover tornare a pagare costi inopportuni e tornare indietro nei livelli di welfare. Venerdì 4 febbraio i sindacati con la grande manifestazione di Ancona alla Fiera della Pesca hanno individuato le priorità in cinque punti sintetizzati nel documento unitario “ La sanità che vogliamo”• accesso, liste di attesa e libera professione intramuraria • riorganizzazione della funzione ospedaliera • la rete territoriale • prevenzione e sicurezza • la programmazione condivisa delle risorse umane e professionaliTutto ciò è possibile solo attraverso la sospensione degli effetti della DGR 17/2011 e la ridefinizione del processo di approvazione del Piano Socio Sanitario Regionale, la modifica della L.R. 43/88 e una transizione ordinata ed accelerata ad un modello organizzativo centrato sulle aree vaste che la LR 17/2010 prefigura ma non dispone. Il Documento di sintesi "La sanità che vogliamo"
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18/02/2011 Eurostar Ancona-Pescara: collegamenti a rischio
«Un ulteriore schiaffo di Trenitalia ai marchigiani.  Uno schiaffo che potrebbe arrivare entro il prirmo marzo 2011.»  Lo segnala Roberto Ascani, Segretario Generate della Fit-Cisl delle Marche, secondo il quale è prevista la soppressione di  ES city da Pescara ad Ancona e viceversa. Si lascerà in questo modo scoperto il  Sud della nostra regione,  mettendo a rischio i collegamenti, servizio indispensabile per i pendolari. La tratta Ancona - Pescara rappresenta tra l'altro l' unica rete per raggiungere in tempi brevi Milano ed altre importanti  città del Nord. Per Ascani la decisione "che sta per essere presa dai vertici di Trenitalia denota quanta poca attenzione ci sia per la comunità regionale. Le ferrovie operano tagli sui treni per carenza di organici, senza affrontare il problema occupazionale. La Cisl chiede a Trenitalia di invertire la tendenza in atto e alle istituzioni e alla classe politica regionale attenzione affinchè si intervenga  per non penalizzare ulteriormente  i cittadini e le imprese del nostro territorio.
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17/02/2011 Campagna "M'illumino di meno 2011. Spegni lo spreco e avanti il tricolore"
La Giornata del Risparmio Energetico 2011, special edition per i 150 anni dall’unità d’Italia, è fissata per il 18 febbraio 2011. Anche quest’anno Caterpillar invita comuni, associazioni, scuole, aziende e case di tutt’Italia ad aderire all’iniziativa creando quel “silenzio energetico” che ha coinvolto le piazze di tutt’Europa negli anni scorsi, per fare spazio, dove possibile, ad un’accensione virtuosa, a base di fonti rinnovabili.Per il 18 febbraio cerchiamo, contestualmente agli spegnimenti simbolici, accensioni originali di luci pulite a tema tricolore.
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17/02/2011 La Pfizer è inandempiente. I lavoratori vanno reintegrati.
«Un comportamento altamente scorretto e penalmente rilevante» questa la denuncia di Sergio Gigli Segretario nazionale della FEMCA CISL sul caso Pfizer degli otto dipendenti licenziati e reintegrati dal tribunale del lavoro, ma mai riassunti dall'azienda. L'azienda sostiene che quelle otto posizioni non ci sono più. «Questa è una sciocchezza perchè di posti di lavoro dove impiegarli ce ne sono a centinaia - sostiene il segretario nazionale - e avevamo dato disponibilità  di trovare soluzioni condivise. Non ho rilevato alcuna volontà da parte dell'azienda di aprire un dialogo o cercare una soluzione, nonostante le sollecitazioni ad un incontro con l'anninistratore delegato di Pfizer Italia». «La Pfizer si sta muovendo all'infuori delle norme stabilite dalla legge - denuncia Gigli- chiediamo che gli 8 dipendenti vengano immediatamente reintegrati sul posto di lavoro. C'e una denuncia fatta dai lavoratori e ci sono verbali redatti dai Carabinieri e dalI'Ufficio provinciale del lavoro.  Se non avremo risposte dall'Azienda torneremo dal giudice per chiedere una decisione di reintegro "forzoso" anche contro la volontà della Pfizer». Ma la Cisl va oltre. II sindacato avrebbe depositato presso la Procura della Repubblica una denuncia preventiva contro I'Azienda per inadempienza nell'applicazione di una sentenza del giudice del lavoro, «chiediamo che I'Azienda venga giudicata per come si cornporta e oggi diciamo chiaramente che la Pfizer si sta muovendo al di fuori delle norne sul diritto del lavoro e con rilevanza penale». Nei prossimi giorni in un incontro la Pfizer presenterà all''Associazione degli industriali e ai sindacati  il programma produttivo che l'azienda  intende realizzare per il 2011 e, soprattutto, il budget di investimenti che metterà in campo sia per lo sviluppo produttivo che per i lavoratori.
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15/02/2011 Mobilitiamoci per l'introduzione della Robin Hood Tax
Il comunicato dell'Adiconsum http://www.scribd.com/full/48870666?access_key=key-253hkulda5lmmhc5320jVai ai siti:  http://robinhoodtax.org/ oppure http://www.zerozerocinque.it/
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15/02/2011 Immigrazione: Cisl, no ad atteggiamenti di chiusura
''Le preoccupazioni del Viminale sul rischio arrivi in massa di immigrati provenienti dall'area mediterranea in crisi non devono mettere in atto atteggiamenti e comportamenti di chiusura nei confronti di migliaia di persone, in particolare dalla Tunisia, che si stanno riversando sulle nostre coste, persone che sono a tutti gli effetti veri e propri rifugiati''. Lo dichiara Liliana Ocmin, segretario confederale della Cisl. ''Gli scontri e le dure repressioni in atto in quell'area - sottolinea Ocmin - provocano la fuga soprattutto di donne e di bambini che devono essere accolti nel pieno rispetto dei Trattati internazionali sui diritti umani. Il nostro appello - prosegue - e' rivolto anche all'Unione Europea affinche' si faccia carico di questa drammatica situazione e guardi al problema come ad una questione che riguarda tutti i paesi membri''. ''L'Italia, proprio per la sua posizione geografica - conclude il segretario Cisl - pur nel rispetto dei diritti di coloro che scappano da violenze e persecuzioni, va aiutata e non lasciata sola nella gestione di un fenomeno cosi' complesso e sempre piu' in crescita''.
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10/02/2011 In arrivo il contributo per 750 studenti universitari
 La Giunta Regionale delle Marche, in applicazione dell'accordo contenente le misure anticrisi sottoscritto con CGIL CISL UIL Regionali, ha approvato la delibera con la quale si sostengono i figli universitari dei lavoratori colpiti dalla crisi. La misura riconosce un contributo"UNA TANTUM" di 400 Euro a 750 studenti marchigiani. Le domande vanno presentate entro il 7 aprile 2011. Scarica il bando Delibera n. 95 del 01/02/2011 PROCEDURA DI INVIO TELEMATICO DELLA DOMANDA DI CONTRIBUTO
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31/01/2011 Campagna Pakistan: i risultati
La campagna è stata lanciata il 20 settembre 2010; ha ottenuto il patrocinio della Regione Marche e il sostegno dell’Ordine dei Farmacisti.Il 19 ottobre 2010 è stata effettuata la prima spedizione: oltre 20 quintali di materiale tra garze, cerotti, paracetamolo in vari formati, grazie alla donazione della ditta Acraf spa.Il 9 dicembre è stata effettuata la seconda spedizione con i medicinali raccolti presso le farmacie marchigiane che hanno aderito. Il riepilogo complessivo è il seguente: Descrizione quantità Acetylsalicylic Acid 54 Aluminium Hyd. 200mg+ Magnesium Tris. 200mg + Simethicone 52 detergente - disinfettante 69 ibuprofen 145 Lidocaine 34 Olmesartan – idroclorotiazide salviette 50 Paracetamolo – vari formati 2.209 Povicone Iodine 10% W/V 125ml 40 sodium chloride 0,009 5ml 144 sodium chloride 0,009 500ml 51 Campioni di altro tipo (anti infezione, apparato respiratorio, metabolico…) 985 Rocchetto 7.5x1,25 15.600 Cerotto 2 In 1 Con Salviettina Igienizzante 400 Compresse Garza, 100 Pz(10x10) 440 40 Cerotti 5 F Tiassortiti 295 Totale pezzi 20.568 Valore economico equivalente 13.395,01 € Alla raccolta farmaci hanno partecipato le seguenti farmacie:-          Agugliano: Gabrielli-          Civitanova Marche: Comunale 1, 2, 3, 4, 5, Fontespina, Marcelli;-          Fabriano: Popolare;-          Falconara: Galatello;-          Jesi: Martini, Calcatelli;-          Macerata: Corso Cavour, Piediripa, Pace;-          Morro d'Alba: Vannini;-          Morrovalle: Comunale;-          Porto Sant'Elpidio: Mazzini, Pompei Sacripanti, Benigni Di Mario, Comunale 1 e 2, Eredi Cervigni;-          S. Maria Nuova: Calcaterra;-          San Marcello: Zainetti;-          Senigallia: Landi Parere.Ringraziamo in particolare la ditta Acraf e le farmacie Popolare di Fabriano e Galatello di Falconara per il loro significativo contributo alla riuscita della campagna.Diversi cittadini, singoli e in gruppo, hanno consegnato dei farmaci direttamente presso la nostra sede. Il ringraziamento va esteso comunque a ogni partecipante, perché ogni singola confezione raccolta ha contribuito a diffondere la conoscenza del problema e della grave situazione in Pakistan, che, purtroppo, è passata in secondo piano fra i temi trattati dai principali mezzi di comunicazione.La raccolta fondi, costituita da donazioni private e delle strutture sindacali della Cisl Marche, e dall’incasso della cena sociale del  6 novembre 2010 a Porto S. Elpidio, ci ha permesso di raccogliere contributi per 2.547 €.Questi fondi saranno destinati al progetto di Iscos “Cash for work”, attivo nei distretti di Nowshera - aree di Nowshera Kalan e Pir Sabaq - e Balakot.Le informazioni su questo progetto sono disponibili qui: http://bit.ly/lavoropakistan.Gli aggiornamenti saranno pubblicati sul nostro sito.Vi ringraziamo ancora per la collaborazione prestata alla riuscita di questa iniziativa.
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27/01/2011 Intervista a Kol Nikollaj dei sindacati albanesi
http://www.youtube.com/watch?v=vPA8AaO4YbQ&feature=feedu
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26/01/2011 Prossima puntata di Lavori in Corso
La scaletta della puntata di Lavori in corso in onda su E’tv Marche e su Tvrs a partire da venerdì 28 gennaio.      -         Nelle Marche si è rivelata spesso unitaria la lotta sindacale tra Cgil Cisl e Uil. Ascoltiamo in merito i tre segretari regionali.  -         Sanità marchigiana, contratti a tempo determinato nel comparto. La posizione delle tre confederazioni regionali  -         Sulla questione sanità deciso intervento anche delle categorie dei pensionati: la Regione rispetti gli accordi siglati in estate -         Tra le righe. Intervista a Salvo Guglielimino co-autore del libro "Il sindacato nella rete". Con prefazione di Raffaele Bonanni    Tvrs Venerdì ore 13.10 Domenica ore 00.15   E’ Tv Marche Venerdì ore 21.15 Sabato ore 20.00 Domenica ore 22.40
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21/01/2011 Sanità: appuntamento venerdì 4 febbraio
In questa fase, a seguito della riduzione delle risorse disponibili per la sanità, si prefigurano tagli all’occupazione e possibili ripercussioni sulla qualità dei servizi e sui costi a carico dei cittadini che si sovrappongono a  pre-esistenti criticità del Servizio Sanitario Regionale e a vere e proprie emergenze che si sono determinate come nel caso dell’avvio del Centro Unico di Prenotazione. Come Organizzazioni sindacali abbiamo avviato unitariamente un percorso, insieme alle categorie dei pensionati e del pubblico impiego, sul tema della sanità che ha prodotto un primo significativo documento sulla base del quale abbiamo sostenuto il contronto sulla modifica della Legge 13 e dal quale intendiamo ripartire per una riflessione, una proposta ed una mobilitazione sulle priorità da indicare nel confronto con la Regione Marche per la riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale.ASSEMBLEA dei QUADRI e DELEGATI di Cgil-Cisl-Uil Marche venerdì 4 febbraio 2011 ore 9.30 ad Ancona presso l’Auditorium ERF (Ente Fiera)
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21/01/2011 Fincantieri: un patrimonio da non sprecare
«Fincantieri rappresenta un'eccellenza, un punto di riferimento per il lavoro e la dignità del territorio, un patrimonio da non sprecare». A parlare sono i sindacalisti del settore metalmeccanico di Ancona della Cgil, della Cisl e della Uil che hanno incontrato il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca durante la visita al cantiere di Ancona. Attualmente ci cono circa 200 lavoratori in cassa integrazione, ma saliranno a 550 su 590 se non verranno messe in campo azioni rapide. Praticamente significa la chiusra dello stabilimento. I delegati lamentano il tradimento delle aspettative circa una redistribuzione dei carichi di lavoro all'interno di Fincantieri e sotto questo aspetto lo stabilimento di Ancona è tra i più penalizzati in Italia. E' previsto l'arrivo dell'amministratore delegato della Fincantieri e un incontro con i sindacati per avere una situazione più aggiornata e capire come muoversi.
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20/01/2011 Parliamo di sanità a Buongiorno Marche
Venerdì 21 Gennaio  2011 a BUONGIORNO MARCHE : PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHE ed in  contemporanea streaming su [ http://www.etvmarche.it/news.php ]http://www.etvmarche.it/news.php  e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM, si parlerà di SANITA' alla luce della nuova riforma del sistema sanitario regionale, approvata recentemente, e delle ricadute dei tagli imposti dalla manovra sul personale con LUCA TALEVI  Segretario generale FP Cisl Marche. Verrà, inoltre, fatto un focus sulla realtà della Sanità Marche Sud con GIUSEPPE DONATI   Segretario generale della FP Ascoli Piceno.Siete invitati a partecipare  via sms al 3493918169 inviando richieste di chiarimento ed  opinioni .
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20/01/2011 Adottiamo un sindacalista birmano
Aderisci anche tu alla campagna promossa dalla Cisl e dall'Iscos nazionale. Si tratta di una forte iniziativa di solidarietà e di gemellaggio tra la Cisl e l'FTUB, il sindacato birmano. Lotta con noi contro il lavoro forzato, la confisca delle terre, gli stupri e aiutaci a promuovere una diffusa opposizione sociale alla dittatura.http://www.youtube.com/watch?v=DSnKmvuj3Vc
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18/01/2011 13 gennaio 2011: sottoscritta l'intesa istituzionale sugli ammortizzatori in deroga
"Nell'intesa - dichiara Tonino Bori della CISL Regionale che esprime un giudizio positivo - viene confermato sostanzialmente l'impianto del 2010. Vengono definite le risorse da spendere nel 2011 che ammontano a 49 milioni di Euro che sono di fatto le economie realizzate nella gestione degli ammortizzatori in deroga nelle Marche negli anni 2009/2010. A queste - afferma il dirigente sindacale - ci aspettiamo si aggiungano ulteriori risorse appositamente dedicate per l'anno 2011 come previsto dall'art. 1 della legge di stabilità. Le novità più rilevanti nell'intesa raggiunta nelle Marche - conclude Bori - è l'estensione degli ammortizzatori in deroga alle Imprese industriali fino a 50 dipendenti. A queste imprese viene assegnato complessivamente un budget di spesa massimo di 5 milioni di Euro.18 gennaio 2011 In allegato i due documenti
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14/01/2011 Il sessantesimo ad Ascoli e Fermo
Lavori in corso del 14/01/2011 - www.cislmarche.it
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14/01/2011 Il sessantesimo ad Ascoli e Fermo
Lavori in corso del 14/01/2011 - www.cislmarche.it
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13/01/2011 La nuova tessera CARD CISL
PROGETTO TESSERA CISL CARD Servizi agevolati in materia di asssitenza, previdenza, fisco e vertenze, da parte degli Enti e Associazioni promossi dalla CISL Agevolazioni e sconti offerti dalle Convenzioni Nazionali nel campo bancario, assicurativo, energetico, alimentare ecc. Condizioni vantaggiose all'interno del nuovo circuito NOI CISL, attivo dal mese di marzo 2011, in continua espansione e costituito già da migliaia di esercizi e punti vendita presenti su tutto il territorio nazionale Vantaggi da migliaia di convenzioni stipulate dalle strutture sindacali, a livello regionale e territoriale, in tutti i settori Per saperne contatta la sede sindacale più vicina  oppure chiama il numero verde 800 249 307
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13/01/2011 «Faremo la nostra parte su ogni nuovo investimento»
Sole 24 Ore di venerdì 31 dicembre 2010 Intervista a Raffaele Bonanni di Pogliotti Giorgio -------------------------------------------------------------------------------- Bonanni: «Evitato l'abbandono dell'Italia»  «Faremo la nostra parte su ogni nuovo investimento» «In Europa non vedo molte intese anti-delocalizzazione con questi risultati» «Fiom responsabile dell'irrigidimento Fiat ma pronti ad accoglierla se tornerà in gioco»   «Con l'accordo di Pomigliano abbiamo garantito il mantenimento della produzione e nuovi investimenti, aumentando il salario. In Europa non vedo molte intese antidelocalizzazione che producono questi risultati, penso alla Germania dove il sindacato ha accettato un taglio delle retribuzioni». All'indomani della firma del contratto che si applicherà ai 4.600 lavoratori che gradualmente saranno assunti da Fabbrica Italia Pomigliano, il leader della Cisl Raffaele Bonanni esprime «piena soddisfazione». Segretario, pensa che Pomigliano farà scuola? «Ogni qualvolta un investitore si farà avanti per discutere di un piano di sviluppo noi faremo la nostra parte per rassicurarlo sull'attuazione dell'investimento. Al tempo stesso ci impegneremo per rafforzare le ragioni dei lavoratori sul versante contrattuale e salariale. A Pomigliano come a Mirafiori ci ha guadagnato la Fiat - che ha investito ottenendo garanzie da una parte consistente dei lavoratori - e noi che abbiamo avuto salari più alti.» Ma a che prezzo avete ottenuto questi risultati? Si è Angeletti. Il leader Uil: «Salvati oltre 20mila posti, sì a nuove norme» esclusa la presenza in fabbrica del principale sindacato, la Fiom, che non avendo firmato l'accordo non avrà rappresentanza. Nelle fabbriche Fiat la FimCisl è quasi sempre la prima sigla, mentre la Fiom non è quasi mai prima e spesso neanche seconda. Se la Fiom vuole essere, realmente rappresentativa fumi gli accordi per salvare i posti di lavoro, come fanno gli altri sindacati. È favorevole in Fiat al ritorno alle rappresentanze sindacali aziendali (Rsa), il sistema in vigore prima dell'accordo del 1993 che invece ha introdotto il riconoscimento delle sigle con maggiore consenso? Se c'è stato un irrigidimento della Fiat lo si deve al ricorso continuo alle azioni di disturbo della Fiom che hanno avuto l'effetto di far alzare sempre più in alto l'asticella delle garanzie richieste da Marchionne per fare l'investimento, danneggiando sindacato e lavoratori. Vorrei ricordare che a giugno, in occasione dell'accordo di Pomigliano, non si parlava di ritorno alle Rsa. Ma in questi mesi sono proseguite le mobilitazioni, peraltro con un consenso sempre più esiguo. Marchionne si è voluto cautelare di fronte all'impennata di scioperi. Dalla minoranza Fiom e da settori della Cgil si propone, in caso di vittoria del sì al referendum per Mirafiori, di firmare l'accordo. Sareste disponibili ad accettare la Fiom nel sistema di rappresentanza, visto che un loro eventuale rientro è condizionato al via libera degli altri sindacati? Il mio auspicio è che la Fiom .si adegui al volere della maggioranza, come abbiamo sempre fatto noi della Cisl. Per, quel che mi riguarda la Fiom sarebbe ben accolta se dovesse tornare in gioco e condividere la partita con le altre associazioni e sindacati. E se vincesse il no, la Cisl ritirerebbe la firma? Sei lavoratori legittimamente decidessero che non vanno bene le condizioni poste dalla Fiat per investire noi ci atterremmo alla loro volontà. Marchionne ha denunciato che l'attuale cornice di regole sulla rappresentanza è inadeguata perché non garantisce il rispetto degli impegni presi. Come risponde il sindacato a questa sfida? Dobbiamo fare l'accordo tra le parti sociali partendo dal documento unitario del 2008. Sia chiaro che in Fiat si sa chi è rappresentativo tra i sindacati, attraverso il numero degli iscritti e il voto alle Rsu. L'accordo riguarda i sindacati e serve a stabilire che in azienda bisogna rispettare le decisioni della maggioranza. La questione più che di regole, quindi, è politica. Come giudica le reazioni all'intesa di Mirafiori che ha fatto discutere l'opinione pubblica e spaccato il Pd? Ho notato con favore il cambiamento in gran parte della classe dirigente che, diversamente da 5-6 mesi fa, ha preso posizione a sostegno dell'attuazione dell'investimento. Pressoché tutte le realtà riformatrici dei diversi schieramenti politici si sono pronunciate a favore. A cosa è dovuto questo diverso atteggiamento rispetto al passato? C'è stata una forte presa di posizione di Sergio Chiamparino che da riformista e da sindaco di una comunità era preoccupato per le prospettive di sviluppo di Mirafiori e degli stabilimenti Fiat, e si è preso da subito le proprie responsabilità. La sua posizione ha incoraggiato molti altri a capire che il comportamento della componente sindacale che non fuma gli accordi era legato più ad esigenze politiche che a questioni prettamente sindacali. Abbiamo salvato posti di lavoro produttivi in un paese in cui si assiste a vaste campagne di assunzioni per legge senza attinenza con le esigenze di mercato da parte delle amministrazioni pubbliche, legate solo a ragioni clientelari. Contro questo scandalo lancio un appello alle imprese per fare un fronte comune.
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11/01/2011 Uova alla diossina: per evitare rischi leggere l'etichetta!
Il recente ritrovamento di diossina nelle uova che ha portato alla chiusura di migliaia di allevamenti tedeschi non deve preoccupare eccessivamente i consumatori italiani. L’importazione di questo prodotto dalla Germania, infatti, nel nostro Paese è minima; inoltre una specifica normativa prescrive già da anni un sistema di etichettatura in cui è prevista l’indicazione obbligatoria dell’origine direttamente sul guscio di ogni singolo uovo. Sebbene, dunque, il sistema di allerta rapido in vigore in tutta Europa ha già portato all’immediato ritiro del prodotto a rischio da tutti i punti vendita, i consumatori possono verificare la provenienza delle uova già acquistate leggendo il codice alfanumerico stampigliato sul guscio. Per facilitarne l’interpretazione, Adiconsum ricorda che tale codice contiene le seguenti informazioni: • il tipo di allevamento: - 0 per il biologico - 1 per le galline allevate all’aperto - 2 per le galline allevate a terra - 3 per quelle in batteria; • la sigla del paese di allevamento: IT, FR ecc.; • il codice attribuito all’allevamento (8 caratteri) che individuano: - il codice Istat del comune sede dell’allevamento (3 cifre) - la sigla della provincia (due lettere) - il numero che l’Asl attribuisce all’azienda agricola (3 cifre). Adiconsum sottolinea come questo caso sia esemplificativo dell’utilità dell’obbligo dell’origine indicata in etichetta. Purtroppo nella maggior parte dei prodotti alimentari tale obbligo non è previsto.11 gennaio 2011
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31/12/2010 Autostrade: disponibili i moduli per i rimborsi
I moduli per i rimborsi sul sito di Adiconsum [ http://www.adiconsum.it/ ]www.adiconsum.it I moduli possono essere inviati ad Adiconsum utilizzando tre modalità: via fax: al n° 06 44170230 via mail: [ mailto:informazioni@adiconsum.it ]informazioni@adiconsum.it via posta: Adiconsum nazionale, via Francesco Gentile 135, 00173 Roma  Adiconsum ricorda inoltre che, per ulteriori informazioni, è ancora attivo il numero verde 800 592029 dalle ore 10 alle ore 17.Importante: per la presentazione dei rimborsi non è prevista alcuna data di scadenza.
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21/12/2010 Inps, la manovra taglia i precari
Martedi 21 dicembre, dalle 8.30 alle 16.00,  i lavoratori interinali impiegati presso l'INPS di Macerata -  insieme alle Organizzazioni Organizzazioni sindacali di Cisl Cgil e UIl che li rappresentano (rispettivamente FELSA, NIDIL e CPO) - hanno allestito un presidio con volantinaggio davanti alla sede dell’Istituto previdenziale di Macerata. L'iniziativa è in segno di protesta contro la legge 122 del 2010 (manovra di correzione dei conti pubblici) che taglia il  50% dei precari impiegati presso la Pubblica amministrazione. Rispetto all'Inps stiamo parlando di 1.800 lavoratori in somministrazione che, alla scadenza del contratto, prevista per fine anno, rischiano di rimanere a casa. La situazione riguarda, solo nella sede di Macerata, 10 lavoratori in somministrazione per lo più adibiti a funzioni ordinarie e strutturali come liquidazione di prestazioni di cassa integrazione, disoccupazione per lavoratori impiegati in aziende in crisi, invalidità civili delle persone diversamente abili. La loro mancata presenza non potrà far altro che rallentare, quando non sospendere, l'iter di pratiche rivolte soprattutto a persone che hanno perso il lavoro, danneggiando anche queste ultime. L'iniziativa di oggi è solo la prima di una più ampia mobilitazione a sostegno delle richieste dei lavoratori e dei sindacati, che sono  la proroga dei contratti di tutti i lavoratori dell'Inps, almeno fino al 31 marzo 2010, e la  modifica della legge n. 122 del 2010 nella  parte che prevede il taglio al lavoro e ai servizi essenziali per cittadini ed imprese.
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13/12/2010 CELEBRAZIONE DEL 60° ANNIVERSARIO CISL
La Cisl di Ascoli Piceno celebra il 60° anniversario dalla nascita, con un'iniziativa volta a creare un momento di riflessione su come la storia della nostra organizzazione interroga e si lascia interrogare dal presente per affrontare il futuro. I lavori si svilupperanno rendendo protagonisti i giovani della CISL, che concluderanno, in tale occasione, un percorso di animazione sul territorio, ed i meno giovani testimoni della nostra storia e del nostro vissuto quotidiano. Sarà presente all'evento il Segretario Confederale Liliana Ocmin. L'appuntamento è per il giorno 17 Dicembre alle ore 15.00 c/o il PalaRiviera Centro Congressi di S. Benedetto del Tronto, P.zzale Aldo Moro.
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03/12/2010 Corso Fiscale e Tributario gratuito
Per aderire al corso di formazione inviare entro il 15 dicembre il proprio curriculum vitae al Caf Cisl di Macerata
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30/11/2010 Chiarimenti sul tentativo volontario di conciliazione e regime transitorio
Il Ministero del Lavoro, anche a seguito della richiesta di chiarimento portata avanti dalla Cisl, ha diramato nella giornata di giovedì 25 novembre u.s. una circolare che scioglie i dubbi relativi al passaggio tra il sistema obbligatorio e quello facoltativo del tentativo di conciliazione presso le Direzioni Provinciali del Lavoro ed in merito alle ulteriori novità nella composizione delle commissioni di conciliazione contenute nella Legge 183/2010.Ecco i principali contenuti della circolare ministeriale (il cui testo integrale è in allegato alla presente circolare):- Le commissioni di conciliazione già insediate presso le direzioni provinciali del lavoro continueranno ad operare fino all’8 gennaio 2011, in attesa della loro ricostituzione. - In riferimento alla nuova composizione delle commissioni stesse, che individua il livello territoriale e non più quello nazionale per valutare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali e datoriali, sui criteri di rappresentatività il Ministero richiama le indicazioni fornite con circolare 14/95 per la costituzione dei comitati provinciali dell’Inps. - Fino al 7 gennaio 2011 la commissione procederà a trattare i contenziosi per i quali sono state avanzate le istanze di conciliazione fino al 23 novembre 2010, informando le parti sulla non obbligatorietà del tentativo e sulla facoltà di portare a termine la conciliazione. - A partire dal 10 gennaio 2011 le nuove commissioni di conciliazione, costituite con decreto dal direttore della relativa Direzione Provinciale del Lavoro avvieranno la trattazione delle nuove istanze volontarie di conciliazione, presentate dal 24 novembre 2010, la cui convocazione sarà, nel periodo transitorio, inviata dalla Dpl e non dalle commissioni di conciliazione “in proroga”. - Per quel che riguarda la procedura per attivare il tentativo volontario di conciliazione il Ministero sottolinea che la richiesta va consegnata a mano alla Dpl o inviata con raccomandata a/r o posta elettronica certificata, escludendo l’utilizzo del fax. Con gli stessi mezzi essa va inviata alla controparte. - Se vi è il consenso del ricorrente il tentativo di conciliazione si svolge anche se il convenuto interviene dopo i 20 giorni previsti dalla legge, ma, in assenza dell’adesione della controparte, è possibile presentare immediatamente ricorso al giudice.Una situazione del tutto particolare è invece quella delle Commissioni di conciliazione per il pubblico impiego, il cui ricorso è stato, nel corso degli anni, quantitativamente limitato.Per quanto riguarda i tentativi di conciliazione relativi al lavoro pubblico incardinati nei collegi costituiti ai sensi dell’art. 65, d.lgs. n. 165/2001 ecco quali sono le situazioni possibili:a) per quanto riguarda i collegi già costituiti operanti alla data del 24 novembre, il presidente dovrà comunicare alle parti che abbiano proposto il tentativo di conciliazione in base alla previgente normativa che, per effetto dell’abrogazione dell’art. 66 del d.lgs. n. 165/2001, il collegio cessa la propria attività ope legis; b) in riferimento alle controversie del pubblico impiego non ancora portate all’esame del collegio, pur se il tentativo è stato richiesto con il vecchio rito e gli arbitri sono stati nominati (o in corso di nomina), alla data del 24 novembre va comunicato che non è possibile attuare la vecchia procedura; c) limitatamente alle controversie in materia di pubblico impiego per le quali sia stato richiesto il tentativo di conciliazione, ma per le quali non sia stata terminata la fase preparatoria di costituzione del collegio (perché, ad esempio, manca la nomina dell’arbitro di parte pubblica) alla data del 24 novembre occorrerà informare gli interessati che la procedura è cambiata e che, qualora lo si ritenga opportuno, il tentativo sarà svolto avanti alla commissione provinciale di conciliazione; d) le richieste di costituzione del collegio arbitrale ex artt. 65 e 66 del d.lgs. n. 165/2001, relative alle controversie del pubblico impiego pervenute dopo il 24 novembre, dovranno invece essere necessariamente archiviate, avvertendo i ricorrenti della possibilità di avvalersi della procedura facoltativa di conciliazione, previa presentazione della domanda seguendo il nuovo rito.25 novembre 2010Il Segretario Confederale Giorgio SantiniIn allegato la circolare esplicativa http://www.scribd.com/full/44380179?access_key=key-nj404c90c3jopalbf17
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26/11/2010 «I lavoratori non vivono di promesse»
http://www.youtube.com/watch?v=nvpKk_MWOms
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25/11/2010 La Cisl e la prevenzione della Violenza sulle Donne
http://www.youtube.com/watch?v=EtG3uG0cdFg
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22/11/2010 Rete Italiana per il Disarmo e Tavola della Pace si mobilitano per la trasparenza sul commercio di armi
In un periodo i cui le esportazioni di armi italiane vanno a gonfie vele (+60% di autorizzazioni nel 2009 con il record di 4,9 miliardi di euro autorizzati) e così anche le consegne effettive di sistemi d’arma (si arriva a 2,2 miliardi di euro) il Governo ha deciso di mettere mano alla legge sull’export di armi. Dal 1990 la legge 185 regolamenta con principi chiari ed alti i meccanismi di vendita delle armi tricolori, e fornisce soprattutto una grande trasparenza su tutto ciò che riguarda il trasferimento di armamenti.  Una legge di buon livello (ed additata come esempio a livello internazionale) che però non è perfetta e presenta comunque una serie di buchi in cui si inseriscono i traffici (come dimostrato recentemente in un’inchiesta di Altreconomia le armi escono dal nostro paese con un semplice corriere e accompagnate da lettere di vettura fasulle). Una situazione, quindi, che richiederebbe maggiori controlli e non un allentamento delle procedure di autorizzazione e di verifica.  Invece, con la scusa di un recepimento di una direttiva europea in materia (per razionalizzare gli scambi all’interno dell’UE) il Governo ha deciso di modificare la materia scegliendo la strada della Legge Delega. Di fatto quindi togliendo al Parlamento il controllo di una materia così delicata (come invece avvenuto negli ultimi venti anni) e inserendo addirittura tale provvedimento.  In questi giorni il Senato e poi la Camera dei Deputati saranno chiamati a votare la consegna al Governo della possibilità di rilanciare la vendita di armi italiane nel mondo: per “snellire le procedure” si riducono fortemente anche i limiti e i controlli sulle esportazioni di armamenti. Per ottenere questa delega il Governo ha nascosto il disegno di legge dentro un’altra legge (la cosiddetta “Comunitaria 2010” di ratifica di disposizioni europee, sulla quale sembra intenzionato a porsi potrebbe anche porre il voto di fiducia).  Per questo Rete Italiana per il Disarmo e dalla Tavola della Pace hanno promosso un appello a tutti i Parlamentari a votare per lo stralcio di tale emendamento e per il non utilizzo dello strumento di legge delega per la modifica della normativa sull’export di armi. Le due organizzazioni racconteranno i dettagli di questa situazione in una conferenza stampa/presidio che si terrà davanti al Senato della Repubblica martedì 23 novembre alle ore 14.30 (Corso Rinascimento angolo Corsia Agonale).  Incontreremo Parlamentari e giornalisti per favorire una conoscenza maggiore da parte dell’opinione pubblica dei pericoli connessi a questo cambio legislativo per quanto riguarda la trasparenza su un mercato così problematico, per i diritti umani nel mondo che possono essere violati anche con le nostre armi e per la nostra stessa sicurezza.  [ http://www.disarmo.org ]www.disarmo.org  [ http://www.perlapace.it ]www.perlapace.it  Contatti:  Tavola della Pace - Ufficio Stampa: Floriana Lenti 338/4770151 [ mailto:stampa@perlapace.it ]stampa@perlapace.it  075/5734830 - Fax 075/5739337  Rete Disarmo - Segreteria: Francesco Vignarca - 328/3399267 - [ mailto:segreteria@disarmo.org ]segreteria@disarmo.org
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22/11/2010 Bilancio 2011 degli enti locali: "in primo piano i servizi alla persona e il sostegno al lavoro"
Mercoledì 10 novembre, nella sede Cisl di Pesaro (via Porta Rimini, 11), si è svolta una conferenza stampa di Cgil, Cil e Uil per presentare il documento unitario sul bilancio degli Enti locali relativo al 2011. Sauro Rossi, segretario provinciale Cisl e i segretari di Cgil e Uil hanno illustrato gli aspetti più importanti del documento.   "La predisposizione dei bilanci preventivi degli Enti Locali per il 2011 è fortemente condizionata dalla particolare situazione economica del Paese e dalla recente introduzione di provvedimenti normativi e finanziari che influenzeranno pesantemente le scelte delle Amministrazioni. Anche i nostri territori sono ancora coinvolti dalla profonda crisi economica che ha determinato una caduta della produzione, la chiusura di diverse imprese, un aumento della disoccupazione e della cassa integrazione; i recenti timidi segnali di ripresa nella produzione non consentono di recuperare le posizioni perdute e tanto meno di generare tangibili effetti positivi sull’occupazione. La crisi ha generato nuove situazioni di disagio sociale, in particolare per chi ha perso il lavoro, e ne ha acuite altre, come la disoccupazione giovanile e femminile, la condizione delle famiglie immigrate, e la riduzione del potere d’acquisto dei redditi dei lavoratori e dei pensionati. Il tessuto economico locale, oltre la crisi, risente anche dei processi d’internazionalizzazione dell’economia, con le nuove opportunità che si creano ma soprattutto con le nuove sfide competitive a cui far fronte. La recente manovra finanziaria del Governo, attuata con il Decreto Legge 78/10 (convertito con la Legge 122/10), ha introdotto tagli e vincoli particolarmente pesanti nei confronti del sistema delle Autonomie Locali, che incideranno profondamente sulle scelte delle Amministrazioni, a partire dai bilanci preventivi 2011. Crisi economica, globalizzazione e manovra finanziaria stanno mettendo a dura prova il sistema economico e sociale, che ha trovato negli ultimi decenni nel lavoro diffuso e nella coesione sociale i suoi punti di forza, che hanno permesso a questa provincia di essere fra le prime in Italia in termini di benessere. Il nostro territorio è chiamato a rispondere a queste nuove sfide, consapevoli che è impossibile governare territorialmente le dinamiche più generali, ma che molto dipende da come le forze locali (istituzionali, civili e sociali) sono in grado di reagire, valorizzando le proprie potenzialità e i propri punti di forza. Sul piano delle scelte strategiche, come organizzazioni sindacali abbiamo colto la sollecitazione dell’Amministrazione Provinciale di misurarci su un progetto a medio-lungo termine (“Provincia 2020”) e stiamo contribuendo alla discussione che si è avviata, avendo predisposto al riguardo un documento specifico contenente alcune elaborazioni tematiche. Questo livello di confronto e gli obiettivi che assieme, anche come parti sociali, ci si augura di condividere (incentrato sui temi della coesione sociale, del nuovo modello di sviluppo, della sostenibilità sociale ed ambientale delle politiche locali, dell’assetto delle infrastrutture materiali e immateriali), può rappresentare la cornice entro cui collocare le scelte, Amministrative e non solo, più immediate, ad iniziare dalla programmazione di bilancio per i prossimi anni. Priorità delle scelte Il contesto di riferimento costringerà le Amministrazioni ad assumere scelte difficili in rapporto alle necessità di rispondere alle esigenze di governo di una comunità, ma queste scelte dovranno essere ispirate da un preciso ordine di priorità. Le priorità da assumere, considerando le specifiche funzioni e titolarità delle Amministrazioni locali, a nostro avviso dovranno essere i servizi alla persona ed il sostegno al lavoro, come elementi decisivi per garantire, anche in futuro, la coesione del territorio. La stessa Regione Marche individua queste due priorità nei suoi deliberati. Altrettanta attenzione va posta nell’assumere il vincolo dell’equità, per garantire che le ricadute delle scelte siano socialmente sostenibili e ripartite in ragione delle diverse possibilità economiche dei cittadini.    Misure anticrisi Rimanendo alto il numero di lavoratori colpiti dalla crisi ed essendosi ulteriormente aggravate le condizioni economiche di molte famiglie, è importante dare continuità ed estendere le misure anticrisi attivate nell’anno in corso (orientate a sostenere le famiglie in difficoltà nel pagamento delle utenze, degli affitti, delle rette) previa verifica della loro efficacia e congruità. Politiche sociali Il livello di coesione sociale e di benessere che caratterizza la nostra provincia è determinata prima di tutto dalla diffusione di una rete di servizi sociali che ha sostenuto le famiglie, ma anche il sistema economico locale. L’obiettivo è di salvaguardare l’attuale livello dei servizi erogati, garantendo le necessarie risorse umane e finanziarie, non rinunciando ad adeguare l’offerta a quelle che sono le diverse dinamiche della domanda e del bisogno e non trascurando gli interventi volti a promuovere e riconoscere gli sforzi sostenuti dalle famiglie. A questo obiettivo vanno orientate anche le politiche del personale, all’interno dei draconiani vincoli posti dalla manovra finanziaria. Il confronto con le Amministrazioni deve rappresentare anche l’occasione per una verifica sugli interventi avviati a favore delle persone non autosufficienti e sul modo in cui le recenti deliberazioni regionali (assegni di cura, sad, residenzialità) abbiano trovato riscontro nelle singole realtà comunali e di Ambito sociale. Riorganizzazione dei servizi ed esternalizzazioni La gestione dei servizi può comportare anche un confronto sui modelli organizzativi e sulle forme di gestione, in particolare nelle situazioni in cui esistono o possono introdursi forme d’esternalizzazione: la posizione del sindacato è che questi processi devono vedere affidati al pubblico il ruolo di programmazione, determinazione delle condizioni qualitative del servizio e delle modalità d’accesso, nonché nel quadro di un rapporto con il privato (in particolare il privato sociale) teso essenzialmente ad integrare l’offerta attuale, un ruolo diretto nella gestione.  Il raccordo tra pubblico e privato deve prendere forma sulla base di condizioni precise, che prevedano fra l’altro il vincolo del rispetto delle norme di legge e contrattuali sul lavoro e sulla sicurezza. Il protocollo sugli appalti dei servizi, sottoscritto tra le oo.ss., le associazioni cooperative e delle imprese, con i Comuni dell’Ambito sociale n.1, e successivamente portato all’attenzione della Conferenza provinciale delle Autonomie, rappresenta un riferimento da estendere nella sua applicazione. Politiche tariffarie Si accentua ulteriormente l’esigenza di adottare politiche tariffarie adeguate a sostenere i redditi delle famiglie, in particolare quelle meno abbienti e quelle colpite dalla crisi.  In particolare si richiede che la dinamica tariffaria non sia superiore a quella inflattiva e che vada estesa ulteriormente l’applicazione dell’Isee alle tariffe dei servizi a domanda individuale. Una oculata gestione dell’Isee può anche garantire un gettito aggiuntivo necessario a permettere su basi di equità una gestione economicamente più equilibrata dei servizi. Politiche del personale Considerando i vincoli posti dalla manovra finanziaria sul personale, per quanto concerne i tetti di spesa, il tour over e i contratti flessibili (diversi per le Amministrazioni rientranti nel patto di stabilità e le altre), vincoli che mettono seriamente in discussione la possibilità di garantire una adeguata erogazione dei servizi e la funzionalità dell’Amministrazione, è necessario che la negoziazione con le Rsu e con le categorie sindacali sulle politiche del personale non sia penalizzante per i lavoratori e che tutte le opportunità consentite vengano utilizzate per consentire il funzionamento dei servizi, la stabilizzazione dei lavoratori precari, salvaguardia dei percorsi professionali e la gestione della produttività. Politiche tributarie Le attuali norme nazionali, tutt’altro che “federaliste”, pongono seri vincoli all’autonomia amministrativa in materia tributaria, a iniziare da quelli posti alle addizionali ed alle aliquote Irpef e Ici. La principale azione in grado di produrre immediatamente introiti aggiuntivi è il recupero dell’evasione e dell’elusione fiscale relativi ai tributi comunali, ad iniziare dall’Ici (anche attraverso la riclassificazione degli immobili in base all’art……), la Tarsu, …. Nell’attività sino ad ora condotta esiste uno scarto notevole, in termini di recupero dell’evasione, tra le amministrazioni che hanno attivato adeguate misure e le altre. E altrettanto necessario che le Amministrazioni si organizzino, singolarmente o in forma associata, per adempiere gli atti previsti dall’art.16 del d.l.78/10, ad iniziare dalla costituzione del Consiglio tributario, in attesa che i prevista atti dell’Agenzia delle entrate possano permettere l’avvio dell’attività di contrasto all’evasione. Le incongruenze della norma sono evidenti, a iniziare dal non considerare la mancanza di personale e di strumenti a disposizione dei Comuni per farsi carico dei nuovi adempimenti; per questa ragione a nostro avviso è necessario organizzare questa nuova attività a livello sovra comunale. Esercizio associato delle funzioni e gestione associata dei servizi. Da tempo le oo.ss. sollecitano un processo associativo fra le Amministrazioni finalizzato alla gestione associata dei servizi e delle funzioni. In questi anni abbiamo assistito nella provincia ad esperienze condotte con esiti diversi, con situazioni positive che si sono consolidate e sviluppati e casi di segno opposto. Le nuove condizioni finanziarie delle Amministrazioni, che impongono scelte anche radicali, e le disposizioni previste nell’art. 14 del d.l. 78/10, richiedono a tutte le Amministrazioni, anche quelle con popolazione superiore ai 5000 abitanti, una rinnovata capacità di lavorare su progetti aggregativi, nelle forme e con gli strumenti previste dalla normativa (Unioni dei Comuni, Uffici comuni e convenzioni, Comunità Montane, Ambiti sociali). Le oo.ss. propongono l’avvio immediato di una fase progettuale, coordinata dalla Conferenza provinciale delle Autonomie, in raccordo con la Regione Marche (anche in relazione alle prerogative che la norma gli riconosce, in particolare in materia di determinazione della dimensione territoriale ottimale) finalizzata ad individuare gli ambiti territoriali, le forme associative, le funzioni, i servizi, le risorse per avviare concretamente questo percorso. Sulla base di questa impostazione, Cgil-Cisl-Uil territoriali, di concerto con le rispettive federazioni dei pensionati, richiedono a tutte le Amministrazioni comunali della provincia, alle Comunità Montane, alle Unioni dei Comuni, ed alla stessa Amministrazione provinciale, l’avvio di una fase di confronto preventivo, finalizzato a conoscere gli orientamenti delle Amministrazioni su questi argomenti e ad individuare auspicabili punti di condivisione sulle scelte che si dovranno assumere".
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22/11/2010 Il sindacato “nuovo” nella Provincia “bella”
Storia, volti e voci di un sindacato, ma anche testimonianze e vicende di un territorio e di una Provincia “bella” che da sempre valorizza il lavoro e il lavoratore, nella sua qualità di persona. La Cisl di Pesaro ha colto l’appuntamento con il proprio 60° anniversario per ripercorrere le vicende più importanti del proprio passato, raccontare fatti e testimonianze e rendere omaggio a quei volti che l’hanno contraddistinta: un’occasione per ricostruire e interpretare il passato in un presente sempre più convulso e prepararsi ad un futuro sempre più impegnativo. L’anniversario verrà celebrato al teatro Sperimentale di Pesaro, venerdì 26 novembre alle ore 15, con la presentazione del volume Il sindacato “nuovo” nella Provincia “bella”, che ripercorre i sessant’anni del sindacato fondato, nel 1950, con la scissione della componente cattolica dalla Cgil unitaria. Dopo l’apertura dei lavori affidata al segretario generale di Pesaro Sauro Rossi, sono previsti gli interventi dei curatori del volume: Desi Goffi, che ha raccolto le voci curando le interviste ai segretari generali che hanno guidato la Cisl, Giuseppe Gelmo, che ha utilizzato la documentazione d’archivio creando il contesto in cui inserire le testimonianze e il prof. Antonio Quagliani, dell’Università “Carlo Bo”, che ha seguito la stesura del testo e ha scritto la prefazione. I tre relatori presenteranno il volume ricco di testimonianze e ricordi delle guide storiche della Cisl di Pesaro, che hanno accompagnato il sindacato nelle sue sfide più importanti. Il sindacato “nuovo” nella Provincia “bella” racconta una grande e appassionante storia “corale”, dove i protagonisti sono uomini e donne che hanno saputo interpretare e guidare i cambiamenti più significativi che hanno caratterizzato l’ultima metà del secolo scorso: un impegno continuo e costante che ha consentito al movimento dei lavoratori pesaresi di conquistare solidità e forza contrattuale. L’iniziativa sarà anche l’occasione per assistere alla suggestiva pièce teatrale di Andrea Marzi e Giovanni Gotti dal titolo “Lavoro: ieri una fatica,  oggi un lusso” (testi a cura di Claudio Bruscoli e Gianluigi Storti con Cristina Monti – voce, Riccardo Bertozzini – chitarra, Massimiliano Tonelli – contrabbasso e Andrea Marzi – voce). Al termine del pomeriggio le conclusioni saranno infine affidate al segretario confederale Giorgio Santini.  Storia, volti e voci di un sindacato, ma anche testimonianze e vicende di un territorio e di una Provincia “bella” che da sempre valorizza il lavoro e il lavoratore, nella sua qualità di persona. La Cisl di Pesaro ha colto l’appuntamento con il proprio 60° anniversario per ripercorrere le vicende più importanti del proprio passato, raccontare fatti e testimonianze e rendere omaggio a quei volti che l’hanno contraddistinta: un’occasione per ricostruire e interpretare il passato in un presente sempre più convulso e prepararsi ad un futuro sempre più impegnativo. L’anniversario verrà celebrato al teatro Sperimentale di Pesaro, venerdì 26 novembre alle ore 15, con la presentazione del volume Il sindacato “nuovo” nella Provincia “bella”, che ripercorre i sessant’anni del sindacato fondato, nel 1950, con la scissione della componente cattolica dalla Cgil unitaria. Dopo l’apertura dei lavori affidata al segretario generale di Pesaro Sauro Rossi, sono previsti gli interventi dei curatori del volume: Desi Goffi, che ha raccolto le voci curando le interviste ai segretari generali che hanno guidato la Cisl, Giuseppe Gelmo, che ha utilizzato la documentazione d’archivio creando il contesto in cui inserire le testimonianze e il prof. Antonio Quagliani, dell’Università “Carlo Bo”, che ha seguito la stesura del testo e ha scritto la prefazione. I tre relatori presenteranno il volume ricco di testimonianze e ricordi delle guide storiche della Cisl di Pesaro, che hanno accompagnato il sindacato nelle sue sfide più importanti. Il sindacato “nuovo” nella Provincia “bella” racconta una grande e appassionante storia “corale”, dove i protagonisti sono uomini e donne che hanno saputo interpretare e guidare i cambiamenti più significativi che hanno caratterizzato l’ultima metà del secolo scorso: un impegno continuo e costante che ha consentito al movimento dei lavoratori pesaresi di conquistare solidità e forza contrattuale. L’iniziativa sarà anche l’occasione per assistere alla suggestiva pièce teatrale di Andrea Marzi e Giovanni Gotti dal titolo “Lavoro: ieri una fatica,  oggi un lusso” (testi a cura di Claudio Bruscoli e Gianluigi Storti con Cristina Monti – voce, Riccardo Bertozzini – chitarra, Massimiliano Tonelli – contrabbasso e Andrea Marzi – voce). Al termine del pomeriggio le conclusioni saranno infine affidate al segretario confederale Giorgio Santini.
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19/11/2010 Hotel House, tutti i popoli del mondo a Porto Recanati
Leggi l'articolo pubblicato sul Corriere della Sera on line a firma di Ruben H. Oliva H.http://www.corriere.it/cronache/10_novembre_18/OLIVA_civitanova_motelhouse_5c47f188-f303-11df-8691-00144f02aabc.shtml
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19/11/2010 Settimana dell' Orientamento 2010
Anche quest' anno la Cisl di Ancona partecipa alla Settimana dell' Orientamento. Venite a trovarci ...siamo allo stand n. 33 dal: 23-11-2010 al: 26-11-2010 sede: Ancona - Quartiere Fieristico La Settimana dell'Orientamento, promossa dalla Provincia di Ancona - Assessorato all'Istruzione Formazione e Lavoro, finanziata con i fondi POR FSE 2007/2013, torna ad animare i padiglioni del quartiere fieristico di Ancona. Il salone rappresenta un'occasione imperdibile per riflettere ed informarsi in previsione di scelte importanti sia in ambito scolastico che lavorativo. Oltre al ricco programma di incontri, la manifestazione vede la partecipazione di numerosi espositori in rappresentanza del mondo della formazione post-diploma e del lavoro.Tra le attività in programma: Guida e realizzazione del proprio videocurriculum Tutti i giorni un apposito spazio sarà dedicato alla registrazione del videocurriculum: qui si effettueranno le riprese video per realizzare un'efficace e moderna presentazione di competenze e capacità personali. Si consiglia, a chi vorrà realizzare il proprio curriculum in versione video, di portare con sé anche il proprio curriculum vitae tradizionale (salvato su un qualsiasi supporto digitale: chiavetta usb, cd-rom, ecc). In questo modo provvederemo ad applicare su di esso il Codice- QR del video registrato, così da rendere subito visibile il proprio videocurriculum anche attraverso il telefono cellulare.  Incontro con Alessandro Rosina Martedì 23 alle ore 9,30 Alessandro Rosina intervistato da Federica Gentile conduttrice della trasmissione "RAI OKKUPATI" presenterà il libro "Non è un paese per giovani. L'anomalia italiana: una generazione senza voce". Incontro con ALMALAUREA Sempre martedì 23 alle ore 11,15 esperti di Almalaurea presenteranno i risultati dell'indagine su quali corsi di laurea offrano maggiori possibilità di occupazione e illustreranno "Almaorientati", il percorso di auto orientamento messo a punto da Almalaurea per scegliere il corso di laurea giusto. Test di orientamento (mercoledì 24, giovedì 25 e venerdì 26 novembre) Possibilità di svolgere test di orientamento alla scelta universitaria in collaborazione con Alpha Test. Svolgendo il questionario i ragazzi riceveranno un profilo personale che li informerà su quali siano i percorsi di studio più vicini ai loro reali interessi. Il Gioco dell'Oca di Fabrica Ethica (mercoledì 24 e giovedì 25 novembre) Il gioco di Fabrica Ethica è una modalità ludico-educativa che permette, divertendosi, di ragionare e discutere su temi quali la responsabilità sociale d'impresa, il lavoro minorile, le energie rinnovabili, la salvaguardia dell'ambiente. Il Gioco dell'Oca è animato dagli operatori dell'Associazione "Dentro l'Orizzonte Giovanile" di Arezzo. Seminario di studio sugli Istituti Tecnici (sala B al primo piano) Nel pomeriggio del 23 novembre alle ore 15.30 si svolgerà un seminario sugli Istituti Tecnici Superiori delle Marche rivolto a tutti gli operatori del settore.  Scarica il programma completoScarica l' elenco degli espositori
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19/11/2010 Settimana dell' Orientamento 2010
Anche quest' anno la Cisl di Ancona partecipa alla Settimana dell' Orientamento. Venite a trovarci ...siamo allo stand n. 33 dal: 23-11-2010 al: 26-11-2010 sede: Ancona - Quartiere Fieristico La Settimana dell'Orientamento, promossa dalla Provincia di Ancona - Assessorato all'Istruzione Formazione e Lavoro, finanziata con i fondi POR FSE 2007/2013, torna ad animare i padiglioni del quartiere fieristico di Ancona. Il salone rappresenta un'occasione imperdibile per riflettere ed informarsi in previsione di scelte importanti sia in ambito scolastico che lavorativo. Oltre al ricco programma di incontri, la manifestazione vede la partecipazione di numerosi espositori in rappresentanza del mondo della formazione post-diploma e del lavoro.Tra le attività in programma: Guida e realizzazione del proprio videocurriculum Tutti i giorni un apposito spazio sarà dedicato alla registrazione del videocurriculum: qui si effettueranno le riprese video per realizzare un'efficace e moderna presentazione di competenze e capacità personali. Si consiglia, a chi vorrà realizzare il proprio curriculum in versione video, di portare con sé anche il proprio curriculum vitae tradizionale (salvato su un qualsiasi supporto digitale: chiavetta usb, cd-rom, ecc). In questo modo provvederemo ad applicare su di esso il Codice- QR del video registrato, così da rendere subito visibile il proprio videocurriculum anche attraverso il telefono cellulare.  Incontro con Alessandro Rosina Martedì 23 alle ore 9,30 Alessandro Rosina intervistato da Federica Gentile conduttrice della trasmissione "RAI OKKUPATI" presenterà il libro "Non è un paese per giovani. L'anomalia italiana: una generazione senza voce". Incontro con ALMALAUREA Sempre martedì 23 alle ore 11,15 esperti di Almalaurea presenteranno i risultati dell'indagine su quali corsi di laurea offrano maggiori possibilità di occupazione e illustreranno "Almaorientati", il percorso di auto orientamento messo a punto da Almalaurea per scegliere il corso di laurea giusto. Test di orientamento (mercoledì 24, giovedì 25 e venerdì 26 novembre) Possibilità di svolgere test di orientamento alla scelta universitaria in collaborazione con Alpha Test. Svolgendo il questionario i ragazzi riceveranno un profilo personale che li informerà su quali siano i percorsi di studio più vicini ai loro reali interessi. Il Gioco dell'Oca di Fabrica Ethica (mercoledì 24 e giovedì 25 novembre) Il gioco di Fabrica Ethica è una modalità ludico-educativa che permette, divertendosi, di ragionare e discutere su temi quali la responsabilità sociale d'impresa, il lavoro minorile, le energie rinnovabili, la salvaguardia dell'ambiente. Il Gioco dell'Oca è animato dagli operatori dell'Associazione "Dentro l'Orizzonte Giovanile" di Arezzo. Seminario di studio sugli Istituti Tecnici (sala B al primo piano) Nel pomeriggio del 23 novembre alle ore 15.30 si svolgerà un seminario sugli Istituti Tecnici Superiori delle Marche rivolto a tutti gli operatori del settore.  Scarica il programma completoScarica l' elenco degli espositori
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18/11/2010 Per una giustizia del lavoro efficiente e celere
Le nuove norme sono previste dalla Legge 183/2010, cosiddetto Collegato lavoro. Leggi il volantino su Conciliazione ed Arbitrato.
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17/11/2010 CONVEGNO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Il 25 Novembre 2010 ricorre la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. La CISL in questi ultimi anni ha manifestato particolare sensibilità al tema riconoscendo le conseguenze sociali ed economiche, ripartite fra servizi medici, sanitari e perdita della produttività, ritenendolo una delle maggiori cause di morte e disabilità: impoverisce gli individui, le famiglie e le comunità, riducendo lo sviluppo economico di ogni nazione. I fatti di cronaca riportano l'attenzione su una violenza che spesso sfocia in pratiche omicide e che ha a che fare con le nuove dinamiche degli equilibri del potere nella società, nel mondo del lavoro, nella famiglia, nelle relazioni parentali. La CISL ha preparato una piattaforma che mira ad elaborare proposte concrete al fine di prevenire e perseguire le violenze esercitate in tutti i contesti di vita delle donne. Anche la CISL di Ascoli Piceno e Fermo, attraverso i coordinamenti donne UST, ANOLF ed FNP, vuole dare un contributo e questi temi saranno affrontati con i soggetti istituzionali il giorno 25 novembre 2010 ale ore 17.00 presso la Sala Convegni del Seminario Arcivescovile, Via S. Alessandro, 3 Fermo. All'evento sarò presente Ilaria Fontanin del Dipartimento delle Politiche migratorie, donne e giovani che ci illustrerà la Piattaforma CISL sulla prevenzione della violenza contro le donne.
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17/11/2010 Cingoli, parte campagna per la riduzione dei rifiuti
Parte da Cingoli la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti. Ad aprire i lavori della campagna di sensibilizzazione, che si svolgerà dal 20 al 28 novembre in contemporanea con altri paesi europei, è il convegno “Solidambiente, Meno Rifiuti per tutti!”. L'evento organizzato dai pensionati Cisl di Cingoli in collaborazione con Regione Marche e Legambiente Marche, si terrà il prossimo sabato, 20 novembre, dalle ore 15.30 nella Sala Comunale “G.. Verdi” in Piazza Vittorio Emanuele II di Cingoli. “L’iniziativa – spiega Dino Ottaviani, Segretario Generale dei pensionati Cisl di Macerata - si colloca all’interno di Solidambiente, il percorso che la Federazione dei pensionati, insieme a tutta la Cisl di Macerata, ha intrapreso per sollecitare una maggiore attenzione ai temi della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Il nostro obiettivo è quello di costruire, in sinergia con i principali protagonisti del territorio - istituzioni locali, soggetti gestori dello smaltimento dei rifiuti e associazioni private - una vera e propria alleanza per tutelare l’ambiente, sostenere il lavoro e promuovere la solidarietà”. “Ridurre e prevenire la produzione dei rifiuti è la scelta più utile e lungimirante – commentano Luigino Quarchioni, presidente di Legambiente Marche e Franca Poli, responsabile scientifico di Legambiente Marche-. Abbiamo aderito anche quest'anno alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti perché crediamo che possa rappresentare una grande opportunità per sensibilizzare cittadini e istituzioni nella prevenzione. Infatti sono già molte le amministrazioni che hanno puntato sulla riduzione della produzione dei rifiuti e moltissime sono le esperienze che possiamo riproporre sul territorio come la riduzione dei contenitori di plastica attraverso l'introduzione dei prodotti alla spina per la distribuzione del latte e dei detersivi come già avviene in molti ipermercati”. All'incontro, organizzato dai pensionati Cisl di Cingoli con la collaborazione della Regione Marche e Legambiente Marche, interverranno: Anna Maria Venturi, dei pensionati Cisl di Cingoli; Piergiorgio Carrescia, dirigente ciclo rifiuti Regione Marche; Isarema Cioni, esperta di riduzione dei rifiuti; Livio Scattolini, Sindaco di Corinaldo; Pieramelio Baldelli, assessore all'ambiente di Serra de' Conti; Filippo Saltamartini, sindaco di Cingoli, Giuseppe Giampaoli, direttore Cosmari; Francesco Ippoliti, Legambiente Cingoli; Dino Ottaviani, segretario generale Cisl Fnp Macerata e Luigino Quarchioni, presidente di Legambiente Marche.
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17/11/2010 Cingoli, parte la campagna europea per la riduzione dei rifiuti
Parte da Cingoli la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti. Ad aprire i lavori della campagna di sensibilizzazione, che si svolgerà dal 20 al 28 novembre in contemporanea con altri paesi europei, è il Convegno "Solidambiente, meno rifiuti per tutti. " L'evento organizzato dai pensionati Cisl di Cingoli in collaborazione con Regione Marche e Legambiente Marche, si terrà il prossimo sabato, 20 novembre, dalle ore 15.30 nella Sala Comunale “G.. Verdi” in Piazza Vittorio Emanuele II di Cingoli. «La Regione Marche – dichiara l’Assessore regionale all’ambiente Sandro Donati - da diversi anni ha avviato molteplici filoni di intervento per approcciare il settore dei rifiuti da semplice gestione di un “problema” a fonte di opportunità e di crescita. Ne sono un valido esempio le cinque Ludoteche Regionali del Riuso, l’esperienza più significativa per rispondere, attraverso una pratica ed un’azione quotidiana, a quelle necessità di diffondere, con attività di promozione ed educazione dell’individuo, la cultura della prevenzione dei rifiuti e del riutilizzo degli oggetti. Sotto il profilo di una pianificazione politica per l’individuazione di interventi mirati va ricordato il recente progetto europeo Pre Waste, in cui la Regione Marche ha assunto il ruolo di capofila di un vasto partenariato (8 Paesi Comunitari coinvolti), che mira a migliorare l’efficienza ed efficacia delle politiche regionali di prevenzione dei rifiuti al fine di ridurne significativamente la produzione, attraverso una stretta collaborazione tra le autorità regionali e locali, enti pubblici ed altri attori chiave che operano nel settore. Non ultimo la Regione Marche ha confermato, nell’ottica di piena applicazione di una strategia europea sulla prevenzione dei rifiuti, l’obiettivo di individuare e realizzare, insieme agli Enti Locali, i Centri Locali del Riuso, intesi come luoghi di scambio, conferimento e prelievo di beni ancora utilizzabili non rientranti nel circuito della raccolta dei rifiuti urbani» “L’iniziativa – spiega Dino Ottaviani, Segretario Generale dei pensionati Cisl di Macerata - si colloca all’interno di Solidambiente, il percorso che la Federazione dei pensionati, insieme a tutta la Cisl di Macerata, ha intrapreso per sollecitare una maggiore attenzione ai temi della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Il nostro obiettivo è quello di costruire, in sinergia con i principali protagonisti del territorio - istituzioni locali, soggetti gestori dello smaltimento dei rifiuti e associazioni private - una vera e propria alleanza per tutelare l’ambiente, sostenere il lavoro e promuovere la solidarietà”.  “Ridurre e prevenire la produzione dei rifiuti è la scelta più utile e lungimirante – commentano Luigino Quarchioni, presidente di Legambiente Marche e Franca Poli, responsabile scientifico di Legambiente Marche-. Abbiamo aderito anche quest'anno alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti perché crediamo che possa rappresentare una grande opportunità per sensibilizzare cittadini e istituzioni nella prevenzione. Infatti sono già molte le amministrazioni che hanno puntato sulla riduzione della produzione dei rifiuti e moltissime sono le esperienze che possiamo riproporre sul territorio come la riduzione dei contenitori di plastica attraverso l'introduzione dei prodotti alla spina per la distribuzione del latte e dei detersivi come già avviene in molti ipermercati”.  All'incontro, organizzato dai pensionati Cisl di Cingoli con la collaborazione della Regione Marche e Legambiente Marche, interverranno: Anna Maria Venturi, dei pensionati Cisl di Cingoli; Piergiorgio Carrescia, dirigente ciclo rifiuti Regione Marche; Isarema Cioni, esperta di riduzione dei rifiuti; Livio Scattolini, Sindaco di Corinaldo; Pieramelio Baldelli, assessore all'ambiente di Serra de' Conti; Filippo Saltamartini, sindaco di Cingoli, Giuseppe Giampaoli, direttore Cosmari; Francesco Ippoliti, Legambiente Cingoli; Dino Ottaviani, segretario generale Cisl Fnp Macerata e Luigino Quarchioni, presidente di Legambiente Marche.
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05/11/2010 TAVOLA ROTONDA: SERVIZI SOCIO-SANITARI
Quale ruolo hanno le istituzioni locali sul territorio? Quali servizi sociali, sanitari e socio-sanitari possono essere garantiti alla luce dei tagli delle risorse economiche da parte del Governo? Queste sono alcune domande alle quali i relatori della tavola rotonda dal titolo SERVIZI SOCIO-SANITARI SUL TERRITORIO E RUOLO DELLE ISTITUZIONI LOCALI” cercheranno di dare una risposta agli incontri che si terranno ad OSTRA  e CORINALDO, in provincia di Ancona. Come è noto le famiglie sempre più spesso sostengono il peso delle difficoltà economiche, derivanti da pensioni e retribuzioni non adeguate al potere di acquisto; aumentano i casi di persone sole e non autosufficienti con  conseguenze in termini sociali, psicologici, economici elevatissimi.  Affrontare e saper dare soluzioni a tali problemi è importante, al fine di  dare risposte sanitarie, assistenziali, tutelari e di socializzazione rispetto al grado e all’intensità dei bisogni. A tal proposito, la FNP Provinciale di Ancona e la Lega FNP CISL di Senigallia (AN), da sempre attente alle problematiche degli anziani e delle loro famiglie, organizzano questi incontri che si propongono come occasione di approfondimento, in particolare, riguardo la situazione dei servizi rivolti ad anziani sul territorio. Alleghiamo le locandine delle iniziative: OSTRA CORINALDO
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03/11/2010 Pensionati Cisl a convegno sulla prevenzione
Martedì 2 novembre, presso il Centro fiere maceratesi a Villa Potenza (Macerata) si è svolto il convegno “Restiamo in forma, buone regole di prevenzione”. L’iniziativa, organizzata dalla Federazione dei pensionati Cisl di Macerata, è stata ospitata all’interno di Cibaria, la fiera marchigiana di enogastronomia e ristorazione. Osteoporosi malattia insidiosa - Circa 150 persone hanno assistito al convegno nel quale si sono succeduti gli interventi di professionisti delle tre Zone territoriali dell’ASUR Marche. Maria Giulia Cartechini, diabetologa della Zona 10 di Camerino ha affrontato il tema dell’osteoporosi, malattia insidiosa - specie per le donne - che può essere prevenuta attraverso una corretta alimentazione.  La prevenzione del diabete - Il Dott. Gabriele Maolo e il Dott. Gianraimondo Morico, professionisti della Zona 9 di Macerata e della Zona 8 di Civitanova Marche hanno parlato del diabete, delle sue conseguenze drammatiche sulla salute di strati sempre più larghi della popolazione e dell’importanza di prevenirlo attraverso corretti stili di vita. Alimentazione e movimento - Silvana Sciamanna, dietista della Zona 9 ha illustrato ai partecipanti le regole principali per una corretta alimentazione, mentre Giada Paoletti, fisioterapista della Zona 10 ha sottolineato l’importanza di mantenere attivo il corpo attraverso semplici esercizi quotidiani alla portata di tutti, in particolare delle persone anziane.  Il camper della salute - Più di 300 persone hanno fatto visita al Camper della salute, allestito dall’Associazione tutela diabetici di Camerino e dalla Federazione dei pensionati Cisl, e appostato all’interno della Fiera dal 31 ottobre al 2 novembre. Per tre giorni i visitatori hanno potuto sottoporsi gratuitamente ad un esame dei parametri morfologici (peso, giro vita, pressione arteriosa e glicemia), effettuato da infermieri volontari in pensione che hanno rilasciato ad ogni paziente un apposito foglietto con gli esiti degli esami.  Importante una corretta alimentazione «Un denominatore comune a tutti gli interventi dei relatori – spiega Dino Ottaviani, Segretario generale dei pensionati Cisl di Macerata - è la necessità di rispettare alcune semplici ed importanti regole in tema di alimentazione. Per questo la scelta di organizzare questo convegno all’interno di Cibaria, lungi dal rappresentare una provocazione, è finalizzata a sensibilizzare la popolazione sull’adozione di corretti stili di vita in generale, e alimentari in particolare. Mangiare prodotti di qualità, possibilmente di stagione, è una delle più importanti regole dalle quali ripartire per preservare a lungo la nostra salute».  Costruiamo una "rete della salute" - Concetto ribadito anche dal Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, che concludendo i lavori ha sottolineato l’importanza di costruire una “rete della salute” partecipata da istituzioni, enti e associazioni private e rappresentative dei lavoratori e dei cittadini. Un sindacato moderno come la Cisl – ha spiegato Ferracuti – non si limita a rivendicare azioni altrui, ma mette in moto processi virtuosi e costruisce alleanze sul territorio con le quali tentare di far fronte insieme ad un momento difficile. Certo, i sacrifici che verranno imposti ai cittadini in termini di tagli ai bilanci delle aziende sanitarie marchigiane dovranno essere compensati da una riorganizzazione interna al sistema, che riduca le spese amministrative liberando risorse da reinvestire nei servizi sul territorio.
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03/11/2010 Una raccolta di firme per i precari della scuola
Una raccolta di firme per i precari della scuola. E' l'iniziativa messa in campo dalla segreteria di Pesaro e Urbino della Cisl Scuola che, entro la prima metà di dicembre, raccoglierà presso le proprie sedi le sottoscrizioni che verranno poi presentate al ministro della Pubblica Istruzione, al presidente della VII commissione della Camera e del Senato e ai capigruppo dei partiti politici. "Siamo preoccupati - ha sottolineato la segretaria provinciale della Cisl Scuola Anna Bartolini nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina -, per le conseguenze del D.L. 134/09 convertito nella L. 167/2009, nella quale si stabilisce la riapertura della graduatoria con l'inserimento a pettine per i precari, a decorrere dal biennio 2011/2012. Si tratta di una situazione che finirà per disattendere le legittime aspettative dei docenti precari che erano nelle graduatorie al momento della loro trasformazione da permanenti a graduatorie ad esaurimento". I rappresentanti sindacali si rammaricano che per favorire alcuni docenti ricorrenti contro il trasferimento in coda, si ledono i diritti di una massa ben consistente di docenti precari già iscritti nelle graduatorie ad esaurimento. Con la raccolta di firme la Cisl Scuola vuole quindi dimostrare il proprio totale disaccordo per l'inserimento a pettine previsto per il 2011, che non farebbe altro che togliere il posto ad alcuni precari per attribuirlo ingiustamente ad altri. "Tanti docenti già precari, che da tempo si trovano in posizione utile - si legge nel documento che verrà inviato ai rappresentanti di governo - verrebbero a perdere, di fatto, la prospettiva di un contratto di lavoro e qualsiasi possibilità di costruirsi un futuro nella scuola". La richiesta è pertanto quella di modificare la legge 167/2009 garantendo la condizione di esaurimento delle graduatorie attraverso modalità di aggiornamento che escludano il trafserimento di provincia. Clicca sul link sottostante per i dati relativi alla situazione dei docenti e del personale Ata a livello nazionale e in provincia di Pesaro e Urbino: http://www.scribd.com/doc/40877513/Tabella-Dati-Per-Conferenza-Stampa
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02/11/2010 Patto sociale per crescita ed occupazione
I temi dell'intesa: Emergenze sociali  - Ricerca e Innovazione -  Mezzogiorno - Semplificazione  
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28/10/2010 Chi beneficia della sospensione del mutuo per la prima casa?
Scarica il modello per la richiesta di sospensione. Clicca qui http://www.scribd.com/full/40323938?access_key=key-1j6xr0txob1egq8xfo54
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20/10/2010 Petizione per il rilancio del servizio civile
Petizione CNESC e Forum del Terzo Settore per il rilancio del servizio civile La CNESC (Conferenza nazionale Enti per il Servizio Civile), di cui è socio il CENASCA, ed il Forum del Terzo Settore hanno lanciato in questi giorni una raccolta firme di adesione alla Petizione "Basta schiaffi ai giovani, diamo un futuro al servizio civile nazionale", in cui si chiede ai vari livelli istituzionali di non lasciar morire questa importante esperienza di cittadinanza per i giovani.Il testo della petizione http://www.scribd.com/full/39739586?access_key=key-prpkf7vgze183y5zw6gPer firmare la petizione on-line clicca sul seguente link: http://www.cnesc.it/index.php/firma-la-petizione.html
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19/10/2010 ALZHEIMER: per non dimenticare chi dimentica.
La FNP CISl di Ascoli Piceno/Fermo ed il Coordinamento Donne Provinciale, hanno organizzato un Convegno sul tema "Alzheimer" per il giorno martedi' 26 ottobre 2010 alle ore 9.30 presso la Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno in collborazione con l'Associazione Alzheimer. L'evento è finalizzato ad evidenziare l'importanza di questa patologia che, come noto, è altamente invalidante ed in continuo aumento, soprattutto fra la popolazione anziana, e rappresenta insieme all'infarto, alle malattie cardiache e oncologiche, una delle più significative "emergenze" che i sistemi socio-sanitari si trovano ad affrontare da alcuni anni. Il Convegno si avvarrà della preziosa partecipazione del Prof. Dr. Bellini Francesco, Scienziato Ricercatore Italo-Canadese specializzato in cure per l'Alzheimer e Presidente della Klox Technologies. Inoltre, poichè l'iniziativa è realizzata con il patrocinio della Provincia e del Comune di Ascoli Piceno, parteciperanno al Convegno il Presidente, Piero Celani ed il Sindaco Guido Castelli.
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18/10/2010 Anolf Giovani seconda generazione: nasce l'associazione per dare voce agli italiani senza cittadinanza
L’intuizione dell’Anolf Cisl nazionale prende corpo. Il 13 ottobre 2010, a Roma presso la Cisl Nazionale, si sono riuniti 21 giovani di seconda generazione provenienti da tutta Italia e che hanno la responsabilità dell'Anolf Giovani Provinciali per costituire, con la dotazione di uno statuto, l'Anolf Giovani di seconda generazione nazionale. “Da Coordinamento diventiamo associazione di fatto – ha detto il responsabile nazionale, Maruan Oussaifi – E’ un riconoscimento importante che ci dà autonomia progettuale e di iniziativa per rivendicare i diritti di circa un milione di giovani nati e cresciuti in Italia a cui lo Stato nega ancora una piena cittadinanza”. All’incontro costituente erano presenti, tra gli altri, anche il segretario confederale della Cisl, Paolo Mezzio, il presidente dell’Anolf Cisl, Oberdan Ciucci, insieme a Vincenzo Coppola, Mohammed Saady e Maria Ilena Rocha, responsabile nazionale del Coordinamento Donne Anolf.Paolo Mezzio ha sottolineato come la Cisl sostenga le richieste dei giovani di seconda generazione che “sono giovani italiani ma con delle precise peculiarità che riguardano in particolare la riforma della legge sulla cittadinanza e l’equiparazione dei titoli di studio” mentre Oberdan Ciucci ha ribadito “l’importanza, per tutti coloro che sono impegnati nella sfera sociale delle tutele, di questa trasformazione del Coordinamento dei giovani di seconda generazione in Associazione. Un’altra intuizione felice della Cisl che inizia a camminare con le proprie gambe e a interpretare concretamente le richieste di una parte significativa della società italiana”.  Roma, 14 ottobre 2010FOTO EVENTO:  http://www.flickr.com/photos/anolfgiovani/sets/72157625031337477/
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15/10/2010 CONTRIBUTO ECONOMICO "VOUCHER" A FAVORE DI DONNE LAVORATRICI E DISOCCUPATE
L'Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno ha disposto l'erogazione dei "voucher di conciliazione" a favore delle donne con particolari requisiti (inoccupate, disoccupate in formazione, occupate con contratti a tempo determinato, co.co.co. od occupate a tempo indeterminato) e residenti in alcuni comuni del Piceno .Bando_voucher_di_conciliazione
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11/10/2010 "BI-SOGNO D'IMPRESA" - Prestito d'Onore Regionale
APPROVAZIONE AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI CREAZIONE DI NUOVE IMPRESE DA FINANZIARE CON IL PRESTITO D’ONORE REGIONALEIl Programma Operativo Regionale OB. Competitività regionale e occupazione della Regione Marche per gli anni 2007-2013, cofinanziato dal FSE (Fondo Sociale Europeo) prevede l’Asse II Occupabilità, che ha come obiettivo specifico quello di sostenere la creazione d’impresa al fine di migliorare l’integrazione e sviluppare l’occupabilità secondo quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006. Con DGR n. 406 del 26/03/2008, la Regione Marche ha approvato il “Programma annuale per l’occupazione e la qualità del lavoro anno 2008: art. 4 LR 2/2005” con il quale ha programmato una serie di interventi attinenti le politiche dell’istruzione, della formazione e del lavoro, che si pongono come elemento di continuità rispetto alla programmazione regionale, in grado di recepire i recenti approcci comunitari e di incidere positivamente sul mercato del lavoro locale. A tal proposito, la stessa delibera, al punto 2.7.c dell’Allegato “A”, ha individuato quale strumento di politica attiva del lavoro, l’iniziativa denominata: “Prestito d’Onore regionale”, con il fine di favorire l’avvio di nuove imprese. Nello specifico, la Regione Marche intende riproporre, con le necessarie modifiche, il Progetto del “Prestito d’Onore regionale”, che ha consentito di realizzare, nel biennio 2006-2007, l’avvio di circa 500 nuove imprese, con la prospettiva di renderlo strutturale. L’obiettivo è quello di realizzare, nel periodo 2010-2012, l’avvio di almeno 400 nuove iniziative di microimprese (microimprese intese come Ditte Individuali, Società Semplici, Società in Nome Collettivo, Società in Accomandita Semplice e piccole Cooperative, quest’ultime fino ad un massimo di 8 soci) attraverso la concessione di “microcredito” a medio termine, che escluda il ricorso a garanzie di qualunque tipo e l’erogazione di servizi di assistenza tecnica gratuiti a soggetti disoccupati o in cassa integrazione, residenti nella Regione Marche, al fine di sostenere lo sviluppo socio-economico della Regione ed evitare la dipendenza dai programmi di assistenza pubblica. Il perseguimento di tale obiettivo sarà reso possibile da: - una gestione trasparente delle fasi di valutazione delle domande; - una procedura rapida di erogazione dei prestiti e dei servizi; - un’attività di assistenza e di controllo dei singoli beneficiari; - un’attività di monitoraggio dell’intera iniziativa.I destinatari del “Prestito d’Onore regionale” sono donne e uomini che, alla data di presentazione della domanda di ammissione, abbiano un’età compresa fra i 18 ed i 60 anni, siano residenti da almeno 6 mesi nella Regione Marche ed appartengano ad una delle seguenti categorie: 1. disoccupate/i o inoccupate/i ai sensi del D.Lgs. n. 297/2002; 2. lavoratrici e lavoratori sospese/i per cassa integrazione ordinaria (CIGO), straordinaria (CIGS) o in deroga; 3. donne occupate “over 35”. In ogni caso e fermo restando quanto previsto dal presente Avviso Pubblico, i destinatari appartenenti alle categorie di cui ai precedenti punti 2 e 3, in caso di approvazione della domanda di ammissione al “Prestito d’Onore regionale”, dovranno risultare disoccupati ai sensi del D.Lgs. n. 297/2002 prima della sottoscrizione del contratto di finanziamento. La Regione Marche si riserva la possibilità di valutare, nel corso della realizzazione dell’iniziativa del “Prestito d’Onore regionale”, l’individuazione di ulteriori tipologie di destinatari attraverso un’ ulteriore Avviso Pubblico.Scadenza del bando: 31/12/2011Scarica il bandoLa modulistica e le informazioni su www.prestitodonore.marche.it
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09/10/2010 Dalla piazza un solo grido. Più lavoro meno tasse.
Audio mp3: voci dalla piazza Marco - Sofia - Carmen - Andrea  Il testo del comizio di Raffaele Bonanni 
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08/10/2010 Voucher per la partecipazione a master universitari
ASSEGNAZIONE DI VOUCHER PER LA PARTECIPAZIONE A MASTER UNIVERSITARI IN MATERIE TECNICO-SCIENTIFICHE La Regione Marche sulla base delle indicazioni del Programma annuale per l’occupazione e la qualità del lavoro (DGR n. 406 del 26/03/2008) intende sostenere la formazione post-laurea al fine di potenziare le competenze e le abilità dei giovani laureati residenti nel territorio marchigiano al fine di agevolarne l’inserimento qualificato nel mondo del lavoro. Si intende, pertanto, proporre incentivi al fine di consentire la partecipazione a master universitari in materie tecnico-scientifiche organizzati nella regione, nelle altre regioni italiane e all’estero, con l’assegnazione di voucher a studentesse e studenti, migliorando anche il divario di genere, affinché la persona sia posta al centro della costruzione del proprio processo formativo e professionale. Il Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro, ha avviato un percorso in rete, sviluppando la massima concertazione con le Istituzioni territoriali e le Parti Sociali, procedendo quindi ad una puntuale programmazione degli interventi e individuando a seguito di un’attenta analisi dei fabbisogni formativi ed occupazionali. Sono emerse una serie di indicazioni sia sui filoni tipici, quelli che caratterizzano e/o hanno caratterizzato storicamente il territorio, per i quali si immagina la necessità di una rivitalizzazione o trasformazione sia sui settori emergenti, sia quelli che, alla luce delle tendenze che investono l’economia globale, acquistano rilevanza nell’ottica di una trasformazione dell’assetto produttivo del territorio. Le indicazioni pervenute in termini di fabbisogni di figure tecniche di formazione superiore, emerse dall’indagine e ulteriormente integrate da parte di Associazioni di categoria, e dai Servizi regionali sono: - Tecnologie innovative dell’informazione e della comunicazione; - Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, di alta formazione artistica e musicale; - Nuove tecnologie della vita; - Nuove tecnologie per il Made in Italy; - Tecnologie innovative per l’efficienza energetica; - Tecnologie innovative dei sistemi applicati; - Tecnologie innovative per immigrazione e politiche per migranti; - Tecnologie innovative dei sistemi e dei processi; - Tecnologie innovative per l’innovazione del prodotto e dei mercati; - Tecnologie innovative sull’internazionalizzazione; - Tecnologie innovative per la gestione aziendale; - Tecnologie innovative sull’economia politica e gestione dei cambiamenti climatici; - Tecnologie innovative in marketing delle produzioni tipiche e per lo sviluppo dei Mercati. Per l’individuazione di ulteriori Master a carattere tecnico-scientifico, si rinvia alla codifica ISTAT. Presso il sito istituzionale http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it è riportata l’offerta formativa per i master approvati dalle Università ed Accademie di Belle Arti Marchigiane per l’anno accademico 2010/2011 il cui catalogo regionale è stato formalizzato con DDS n. 163/S06 del 06/09/2010.Scadenza del bando: 06/12/2010 Per ulteriori informazioni e per scaricare il bando clicca qui
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08/10/2010 Il sindacato scende in piazza per le riforme
Il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo spiega perchè il sindacato scende in piazza sabato 9 ottobre.http://www.youtube.com/watch?v=lyJVBob172wVisualizza anche l'intervista a Buongiorno Marche:
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07/10/2010 TVCM: Intervista a Stefano Mastrovincenzo
Ecco l'intervista a Stefano Mastrovincenzo di oggi andata in onda su TV Centro Marche
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07/10/2010 Dalle Marche più di mille lavoratori e pensionati alla manifestazione nazionale a Roma
Più di mille  iscritti alla Cisl Marche, tra lavoratori e pensionati,  partiranno sabato 9 ottobre per partecipare a Roma alla manifestazione organizzata da Cisl e Uil sul tema “Meno fisco per il lavoro, più lavoro per l’Italia”. L’appuntamento,  a partire dalle ore 10.30,  è a Roma,  in Piazza del Popolo, dove verranno posti al centro del dibattito pubblico i temi dello sviluppo economico, del lavoro, soprattutto giovanile, della riforma del fisco, del sostegno ai pensionati non autosufficienti e alle famiglie. “La proposte di Cisl e Uil sono articolate in 18 punti – afferma il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo -  chiediamo al Governo nazionale di avviare subito il confronto con le parti sociali, per individuare misure a sostegno della ripresa economica e dello sviluppo del paese, a partire da una politica fiscale che riduca le tasse per lavoratori dipendenti e pensionati,  e per le imprese che investono e creano nuove occasioni di lavoro. Sosteniamo inoltre con forza che il miglioramento e la semplificazione dell’attuale sistema delle detrazioni e degli assegni al nucleo familiare costituiscano i giusti e necessari strumenti di sostegno alla famiglia. Non meno importante è rafforzare le misure contro l’evasione fiscale  introdotte dalla recente manovra finanziaria, innalzare la tassazione delle rendite finanziarie al 20% e farla scendere sugli interessi sui depositi bancari”. La manifestazione di sabato vuole riportare i problemi reali del paese all’attenzione del dibattito politico, incentrato purtroppo in questo periodo su temi di bassa qualità; si rischia così di acuire ancor di più il distacco dei cittadini dalla “politica” e di lasciare senza prospettive di speranza le persone e le famiglie più duramente provate dalla crisi. La Cisl e la Uil hanno proposte per invertire questa tendenza e chiedono che tutti i soggetti istituzionali sociali  ed economici attivino le migliori energie morali e materiali per il bene del Paese”
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06/10/2010 Laura Zanfrini: cittadini senza territorio
Pubblichiamo la quarta intervista di Matteo Finco e Alessandro Andrenacci sul tema della mobilità umana e giustizia globale.Ripensare il concetto di cittadinanza, in funzione di un mondo che cambia, anzi, è già cambiato. É la proposta di Laura Zanfrini, professoressa all’Università Cattolica di Milano, utile per guardare ai fenomeni migratori con occhi diversi e per affrontare i problemi della convivenza fra culture ispirandosi a principi di giustizia e solidarietà. La professoressa – che insegna Sociologia economica e del lavoro e Sociologia della convivenza interetnica – è il direttore scientifico della summer school, organizzata a Loreto, Confini. Mobilità umana e giustizia globale. “In una società globale e globalizzata le biografie individuali e le opportunità di carriera si realizzano anche attraverso la mobilità geografica” dice Laura Zanfrini. “Questo è vero per i nostri giovani e a maggior ragione per gli abitanti della cosiddetta periferia del mondo, che spesso vedono nella possibilità di spostarsi l’unica chance concreta per creare prospettive migliori per i propri figli. Al tempo stesso constatiamo che non solo il diritto a migrare, ma proprio il diritto a muoversi è distribuito in maniera asimmetrica, per cui i cittadini del primo mondo hanno la massima libertà di spostarsi, mentre questo diritto è molto vincolato quando si tratta di persone che provengono da Paese a forte pressione migratoria. Una delle ragioni è che spesso la politica dei visti è usata come strumento di contrasto all’immigrazione. Così si crea una grande sperequazione a livello globale”. Allora è l’idea che abbiamo della cittadinanza a dover essere ripensata nella società globalizzata: oggi è legata indissolubilmente al territorio, in un mondo dove i confini fra le nazioni tendono spesso ad avere sempre meno importanza. “Molti intellettuali – continua – stanno portando avanti questa idea: che la cittadinanza dovrebbe essere progressivamente deterritorializzata. É una bella prospettiva dal punto di vista teorico, che incontra forti ostacoli nella traduzione pratica, ma alcuni segnali ci sono. Pensiamo ai Paesi democratici, che riconosco alcuni diritti ai non-cittadini: per esempio i bambini, che sono tutelati, hanno il diritto di andare a scuola, di essere assistiti e curati. Ci sono alcune brecce di questo tipo che vanno smantellando quell’idea forte di cittadinanza ancorata all’appartenenza ad una nazione”. Ma se le classiche appartenenze forti in molti casi perdono consistenza, oggi il bisogno di identità emerge in altre forme. E i migranti spesso vengono scelti come capri espiatori sui quali concentrare il peso e le responsabilità di ciò che non funziona. In realtà, continua la professoressa, “i partiti e i movimenti di opinione xenofobi raramente raggiungono consensi elevati e le argomentazioni a cui fanno riferimento riguardano la concorrenza che gli immigrati esercitano sul mercato del lavoro e nell’accesso ai servizi. Da questo punto di vista si contrastano governando meglio il mercato del lavoro, perché l’immigrato diventa un concorrente sleale quando è discriminato, non quando è trattato alla pari di un lavoratore locale, ed anche investendo di più nelle politiche sociali per le fasce deboli”. Più insidiose dei movimenti xenofobi sono quelle forme che gli studiosi definiscono “di discriminazione istituzionale, iscritte nel funzionamento normale di una società, spesso inconsapevoli, ma che in realtà producono molte più disuguaglianze e discriminazioni effettive. Ad esempio la scuola, che formalmente dovrebbe sostenere maggiormente i bambini e i ragazzi che provengono da famiglie più fragili culturalmente. In realtà sappiamo che un po’ in tutti i Paesi il sistema scolastico tende a riprodurre le disuguaglianze sociali, per cui è molto più probabile che riesca a raggiungere la laurea il figlio di un laureato che quello di un immigrato. I genitori sono socialmente e culturalmente fragili e non riescono a sostenerli come fanno i genitori di altre componenti della popolazione. Sono questi i fenomeni più diffusi e più da tenere sotto controllo”.
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05/10/2010 Patto sociale, partito il tavolo delle riforme
Un "patto sociale" tra imprese, banche e sindacati, per condividere una agenda di riforme, assumere impegni diretti e definire proposte "per spronare la politica". Con questo obiettivo, lanciato dalla leader degli industriali Emma Marcegaglia, si è aperto ieri pomeriggio a Roma, nella sede dell'Abi, il confronto tra associazioni delle imprese e sigle sindacali, chiamati "tutti" allo stesso tavolo dalla presidente di Confindustria. Un confronto da cui per il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, potrebbe scaturire da subito la proposta "a Governo, Regioni o Comuni, di predisporre un kit di vantaggi per chi investe". Quanto poi al fronte delle relazioni sindacali, il numero uno di via Po auspica che venga adottato "il sistema Pomigliano",  sul modello dell'accordo raggiunto per lo stabilimento Fiat. Ed è chiaro che, in questo senso, il tavolo che si è aperto ieri può rappresentare un test importante anche sul fronte dei rapporti tra le tre confederazioni. Per Bonanni, infatti, dal tavolo può emergere "una grande alleanza che può creare una forza di cui il governo deve tener conto". Ma per farlo - ha sottolineato il leader della Cisl - è necessario "un patto nuovo che generi comportamenti nuovi: tutti, nessuno escluso, devono avere comportamenti nuovi". C'è accordo anche a lavorare su "una riforma fiscale che, a invarianza della pressione, porti ad una ricomposizione a favore di lavoratori e imprese". Questo, insieme a innovazione e ricerca, fondi "da spendere bene" per il Mezzogiorno, detassazione dei salari di produttività da portare avanti, e tagli alla politica "che costa troppo",  sono tra i punti indicati dalla Marcegaglia. Mentre sul piano degli impegni che possono essere presi direttamente da imprese e sindacati, l'intesa è quella di lavorare su produttività e salari, e sulle condizioni per favorire gli investimenti a partire dal Sud. Dal tavolo è inoltre emersa la richiesta di far partecipare imprese e sindacati al lavoro del governo per i tagli alla spesa pubblica improduttiva. Si lavora per "impegni comuni per la crescita. Serve una grande assunzione di responsabilità per il Paese. Non è un tavolo per criticare la politica, non è questo che ci interessa. Non è un tavolo che si fa dettare l'agenda dalla politica ma non è neanche contro la politica". D'accordo anche il presidente dell'Abi Giuseppe Mussari, padrone di casa del primo incontro: "Alla fine del percorso ognuno deve mollare qualcosina, sacrificarlo per l'interesse generale". Centralità delle Pmi e dell'impresa diffusa chiedono, dal canto loro, Rete Imprese Italia e Confapi. "Le parti sociali - ha detto Carlo Sangalli, presidente di Rete Imprese - hanno dimostrato grande responsabilità nella direzione della crescita, occupazione e sviluppo. La stessa responsabilità la chiediamo anche alla politica". Al tavolo stamattina sono arrivati anche gli auguri del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. "Mi auguro che esso possa toccare, riguardo alle parti sociali, quello che anche noi abbiamo indicato. Vorrei - ha detto il ministro a margine di un convegno della Cna - presentare entro dicembre lo statuto dei lavori e vorrei avere un avviso comune, se ci riescono - ha aggiunto riferendosi ai protagonisti del tavolo - per quanto riguarda la semplificazione e i cambiamenti sulla regolazione del lavoro e relativamente a quella parte di norme non attinenti ai diritti fondamentali, che possano essere derogate dai contratti aziendali e territoriali". da Conquiste del Lavoro Roma, 05/10/2010
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04/10/2010 DOMANDA DI CONTRIBUTO PER IL SOSTEGNO AL PAGAMENTO DEGLI AFFITTI
La Vigente Legge sugli affitti per uso abitativo, prevede che gli inquilini con redditi familiari più bassi possano chiedere un contributo del Fondo per gli affitti presentando appoista domanda al Comune di residenza. domanda contributo
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01/10/2010 MANIFESTAZIONE NAZIONALE ROMA PIAZZA DEL POPOLO SABATO 9 OTTORE 2010
Orari dei pulman manifestazione 9 ottobre Cisl e Uil vogliono porre al centro dell'opinione pubblica i temi dello sviluppo economico, del lavoro, soprattutto giovanile, della riforma del fisco, del sostegno ai pensionati non autosifficienti e alle famiglie nel quadro di un più ampio progetto politico europeo. Intervengono: Raffele Bonanni e Luigi Angeletti
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30/09/2010 Il Segretario della Cisl Regionale a Buongiorno Marche parliamone
Martedì 5 Ottobre,  partecipazione del Segretario Generale Regionale Stefano Mastrovincenzo a  BUONGIORNO MARCHE : PARLIAMONE  dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHE ed in contemporanea in  diretta streaming su [ http://www.etvmarche.it/news.php ]http://www.etvmarche.it/news.php  e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM.Si parlerà di crisi nelle Marche, i settori più colpiti, le misure anticrisi attivate con il  protocollo tra sindacati e Regione Marche oltre alle motivazioni della MANIFESTAZIONE NAZIONALE CISL UIL "-FISCO per il LAVORO + LAVORO per L'ITALIA" prevista per sabato 9 ottobre in Piazza del Popolo a Roma.    Siete invitati ad intervenire via sms al 3493918169 inviando richieste di chiarimento ed  opinioni .
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30/09/2010 CORSI IAL CISL MARCHE IN TEMA DI IGIENE E SICUREZZA DEL LAVORO
BANDO RSPP ASPP MOD A n. 90 riapertura BANDO RLS n. 89 riapertura BANDO RSPP MOD C n. 91 riapertura Domandi di Iscrizione All'intervento CORSI SICUREZZA
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30/09/2010 CORSI IAL CISL MARCHE PER IL PERSONALE DOCENTE E ATA
Domanda Iscrizione corsi docenti e ATA precari Bando personale docente e ATA precario 127173
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29/09/2010 Fabio Baggio: le migrazioni nel sud est asiatico
Pubblichiamo la terza di quattro interviste di Matteo Finco e Alessandro Andrenacci sul tema della mobilità umana e giustizia globale.Intervista a Fabio Baggio: sacerdote della Congregazione dei Missionari di San Carlo, direttore dello Sclabrini Migration Center, Manila, Filippine. Professore alla “Pontificia Universitas Urbaniana”Roma, Italia e Professore alla Mayhill School of Thology, Manila, Filippine Cercando di focalizzare l’attenzione sul sud-est asiatico, come vengono gestiti i flussi migratori?Il sistema che vige nei paesi del sud-est asiatico prevede politiche che mirano a programmi temporanei di lavoro. I migranti sono lavoratori che rimangono nei paesi tre, quattro, al massimo 5 anni: la loro permanenza è legata ad un contratto, al termine del quale devono ritornare nel proprio paese. Ma quando si parla di figure altamente professionali, che possono contribuire al panorama culturale, e allo sviluppo del paese allora il trattamento è diverso: si aprono corridoi preferenziali. Al contrario, per quelli che occupano posti non qualificati e svolgono lavori poco apprezzati,  viene attivata una mobilità-fluidità migratoria che deve durare qualche anno. A loro non sono riservate possibilità di inserimento, di integrazione, non c’è ricongiungimento familiare, non c’è riconoscimento di tutti i diritti. Oltre ciò parlando di discriminazione è importante tenere da conto la struttura delle società delle nazioni del sud-est asiatico: le classi sociali sono molto contraddistinte, quindi il fatto di appartenere ad un élite è già di per sé un privilegio. Io riguardo a queste politiche avrei delle forti riserve perché trovo che sia una grave violazione dei diritti umani trattare le persone in modo diverso tenendo conto solo delle loro capacità professionali.Confrontando i paesi industrializzati del sud-est asiatico con quelli europei, in merito alla violazione dei diritti umani si possono riscontrare delle similitudini?Devo dire che quando ero a Manila ho ricevuto parecchie visite di rappresentanti sindacali e di associazioni di imprenditori europei i quali erano interessati a copiare il modello di gestione dei flussi migratori del sud-est asiatico. Considerando l'importanza del rispetto dei diritti umani che caratterizza il pensiero “europeo”, mi ha al quanto sorpreso che si venisse a copiare un modello che dal mio punto di vista è al quanto falsato. Quando ho sentito e ho letto i proclami fatti sulla  blu card (che prevede per i lavoratori extraeuropei altamente qualificati delle agevolazioni) ho pensato che si volesse riproporre il modello vigente negli ultimi 10 anni nel sud-est asiatico cercando di giustificare questa palese violazione di tutti i diritti. Tutto ciò rischia di far passare il messaggio di considerare più pericolosi i migranti che svolgono i lavori di “manovalanza”; di conseguenza si tende a dare più libertà di movimento e un riconoscimento più ampio possibile di diritti ai lavoratori altamente qualificati.Ci spiega brevemente il progetto MAPID?[MAPID: Migrant’s Associations and Philipine Institutions for Development, realizzato dallo Scalabrini Migration Center di Manila, la Commission on Filipinos Overseas, l’università di Valencia e la Fondazione ISMU di Milano, nell’ambito del programma comunitario Aeneas.]Le Filippine sono il paese del sud-est asiatico di maggiore esportazione di manodopera verso tutto il mondo perciò tutti vengono a copiare questo modello. Ci siamo accorti che negli ultimi 40 anni i cambiamenti economici e sociali interni alle Filippine riguardano solo una determinata classe sociale, mentre la maggior parte della popolazione sembra ferma se non peggiorata. La nostra proposta, come centro studi, è stata quella di capire quali erano i problemi e quali le possibile strade da percorrere. Il progetto MAPID si propone come una ricerca volta alla semplificazione delle dinamiche che non stanno funzionando nei processi migratori: abbiamo scelto Italia e Spagna come aree di ricerca, perché i nostri partners sono qui e perché i fondi sono europei. Nel primo anno ci siamo concentrati sulla ricerca cercando di capire quali sono le lacune, quali falle ha questo sistema dotato di una grande potenzialità: 17 miliardi di dollari di rimesse, una quantità incalcolabile di skills, di nuove competenze che vengono acquisite all'estero e mai riversate nelle Filippine. Si parla di grandi capitali investiti dai migranti che comunque non sembrano cambiare una realtà filippina che, nonostante i problemi di popolamento, dovrebbe comunque svilupparsi. Noi abbiamo pensato di concentrare i nostri sforzi sullo studio dell’apporto filantropico e sugli investimenti provenienti dall’estero fatti da emigrati filippini in collaborazione con le associazioni presenti sul territorio, nel nostro caso in Italia e in Spagna, che vogliono impegnarsi in progetti di sviluppo nelle Filippine. Abbiamo fatto una mappatura delle associazioni, le abbiamo preparate e stiamo capacitando i quadri in modo che loro siano agenti di sviluppo nel proprio paese attingendo ai fondi non propri ma messi a disposizione dai paesi ricettori. E’ importante capire perché i flussi migratori non vanno di pari passo con uno sviluppo interno. Questo fa in modo che i nuovi progetti si possano esprimere nella loro completezza e i beneficiari possano essere tutta la popolazione in modo omogeneo. Ad una analisi più attenta si è potuto constatare che le ingenti somme di denaro che rientrano in termini di rimesse, vengono reinvestite nell’istruzione privata, a maneggio di pochi o a favore di gente che risponde ad una determinata fede; gli investimenti privati vengono fatti in strutture (come centri commerciali) di proprietà delle solite famiglie. Nell'ultimo anno è stato appurato che il gap e la disuguaglianza sociale sono aumentate: i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.
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26/09/2010 C.U.P. - Centro Unico di Prenotazioni: incontro Regione Marche e Sindacati
Su pressante richiesta di Cgil-Cisl-Uil Marche, martedì 21 settembre si è svolto un incontro sulle problematiche che hanno riguardato l’avvio del nuovo Centro Unico di Prenotazione. Per la Regione erano presenti l’Assessore Almerino Mezzolani, il Dirigente del Servizio Salute Dott. Carmine Ruta, per il Sindacato Venturi e Pertoldi (Cgil), Canale, Talevi, Donati (Cisl), Fioretti (Uil), Pietrella (sindacato autonomo).Il dott. Ruta in primo luogo, comunicando di aver ricevuto dalla giunta regionale l’incarico di risolvere i problemi avuti con l’avvio del Cup,  ha assicurato che il sistema informatico, dopo il rafforzamento tecnologico realizzato nel fine settimana, tiene (anche se un poco lento) e che non ci saranno altri blocchi del servizio. Lunedì 20 le operazioni concluse sono state circa 6.500 (1.400 attraverso il call center e 4.100 agli sportelli), martedì 21 le prenotazioni concluse sono state 8.400 (1.600 attraverso call center e 6.800 agli sportelli), l’obiettivo è di andare gradualmente a regime ( 10.000 prenotazioni al  giorno: di cui 2.000 attraverso il call center e 8.000 agli sportelli). Il servizio è monitorato quotidianamente sia per le prenotazioni agli sportelli, sia per quelle attraverso il call center, sia per quanto concerne i pagamenti sportello-cassa.Le disfunzioni registrate nei pagamenti delle prestazioni (sportello-cassa) sono state eliminate quasi totalmente, ci sono ancora alcune problematiche relative ad alcune prestazioni (vedi radiologia Macerata) che dovrebbero essere superate nel giro di qualche giorno. Le problematiche più rilevanti sono state riscontrate nelle Aziende Ospedaliere “Torrette” (1.500 prenotazioni in meno al giorno), San Benedetto del Tronto, Fermo e Macerata.  E’ stata istituita una Task force, per risolvere tali problematiche,  e inviati 6 operatori specializzati a “Torrette” e altri 13 presso le Aziende sanitarie territoriali (uno per azienda) per dare supporto al personale addetto agli sportelli.COME FUNZIONA ATTUALMENTE IL SISTEMA PRENOTAZIONIIn tutta la Regione ci sono 827 sportelli di accesso e 58 operatori al Call Center (attivato con soli 36 operatori). Il Call Center a regime dovrà  garantire 2.000 prenotazioni al giorno e 60.000 al mese (una ogni tre minuti e mezzo, attualmente una ogni 4 minuti), le rimanenti sono garantite dagli sportelli che saranno ampliati non appena firmato(la prossima settimana) l’accordo con le Farmacie (altri 530 punti di prenotazioni). E’ stata avviata inoltre la trattativa anche con i medici di base.LA POSIZIONE DELLA CISLE' stata critica sull’operato della Giunta, per aver lanciato in pompa magna l’avvio di un progetto unilaterale, la cui strutturazione era sconosciuta alle Organizzazioni Sindacali e per non avere convocato il sindacato quando sono emersi i problemi che hanno fatto fallire l’avvio del CUP; critica anche nei confronti dei Dirigenti che hanno predisposto un bando non sufficientemente adeguato per gli obiettivi da raggiungere; Critica per il mancato coinvolgimento, in un progetto così importante come quello del CUP regionale, dei Direttori delle Aziende Territoriali, dei Dirigenti dei servizi interessati e degli Operatori addetti agli sportelli; a giudizio della Cisl tale coinvolgimento  avrebbe consentito di decifrare la complessità dei codici delle prestazioni che variano da azienda ad azienda e talvolta all’interno della stessa azienda evitando molte delle criticità che poi sono state registrate. Ha, inoltre, posto l’accento sul fatto che la Giunta, alla certezza delle verifiche, del coinvolgimento e della sperimentazione, ha preferito lo spot ad effetto che si è trasformato in una disfatta le cui conseguenze sono ricadute sugli ignari operatori. Ha chiesto infine  se rispondesse a verità la notizia della perdita di tutte le agende esistenti, molte delle quali difficilmente recuperabili e di essere riconvocati tra una settimana per fare il punto della situazione.La delegazione Cisl ha rappresentato tutti i disagi a cui sono stati sottoposti gli Operatori addetti agli sportelli, in particolare quello concernente la flessibilità e prolungamento dell’orario di lavoro anche oltre le 10 ore continuative; ha inoltre chiesto di approntare le risorse necessarie per erogare premi di produttività per gli operatori interessati e su questo aprire un tavolo negoziale. Inoltre ha rappresentato tutte le criticità tecniche operative che il sistema presenta.   Il dott. Ruta, rispondendo a tutte le osservazioni tecniche, non ha negato  la perdita delle agende esistenti, ma garantito che è già stata avviata l’operazione di recupero delle stesse e che saranno tutte reinserite nell’agenda generale.      L’Assessore Mezzolani nella risposta si è assunto tutte le responsabilità di quanto accaduto, ha riconosciuto che è stata forse sottovalutata la portata e l’impatto del servizio e che qualche superficialità c’è stata. Si è assunto, inoltre, l’impegno di riconvocare una riunione con le Organizzazioni Sindacali a brevissimo per fare il punto della situazione.
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22/09/2010 Del Grande: mobilità umana e giustizia sociale
Pubblichiamo la seconda di quattro interviste realizzate da Matteo Finco e Alessandro Andrenacci, durante la Summer school dell'Università Cattolica "Confini. Mobilità umana e giustizia sociale".Gabriele Del Grande ha 28 anni e una significativa esperienza in materia di immigrazione verso l’Europa. É un giornalista indipendente che negli ultimi anni ha girato in lungo e in largo il Mediterraneo, per raccontare le storie di chi tenta di raggiungere il nostro continente nella speranza di un avvenire migliore. Ha già scritto tre libri, l’ultimo dei quali, Il mare di mezzo. Al tempo dei respingimenti (edizioni Infinito), sta presentando in questo periodo in giro per l’Italia. Il suo sito internet (http://fortresseurope.blogspot.com) è un importante punto di riferimento per chi voglia rendersi conto di cosa realmente accade nelle acque del Mediterraneo: i servizi dei telegiornali dedicano spazi ristretti alle storie dell’immigrazione, spesso limitandosi a dei ‘bollettini’ infarciti di cifre e con scarsa attenzione all’uso dei termini appropriati.“Dell’immigrazione si parla, ma non nel modo giusto”, dice Gabriele, arrivato a Loreto per raccontare la sua esperienza ai partecipanti della summer school dell’Università Cattolica Confini. Mobilità umana e giustizia globale. “Le persone nei servizi sono spersonalizzate, disumanizzate. Vengono usate immagini d’archivio. I racconti sono fatti attraverso cifre, statistiche, parole neutre, come ‘clandestini’, ‘profughi’, ‘rifugiati’, contenitori che non hanno niente d’umano, perché le persone non hanno voce. Anche le immagini non sono neutre: per anni ci hanno mostrato corpo stanchi, sfiniti, disidratati, al loro arrivo. Non vengono mai raccontati però il giorno prima di partire o la settimana successiva. Questo accade non perché ci sia un grande censore, ma a causa dell’organizzazione del lavoro nelle redazioni: i servizi si fanno da Roma, non da Lampedusa. Vengo usate immagini d’archivio e le agenzie di stampa. Le persone non sono mai soggetto, ma oggetto di un discorso. Il problema grosso è l’autocensura, il modo di lavorare e di organizzarsi dei giornalisti: ci sono ottimi professionisti, ma se viene loro richiesto di mantenere standard elevati, di produrre molto in poco tempo, non si ha il tempo di approfondire, di indagare”.Chiaccherando con lui non si può fare a meno di pensare che non ha ancora 30 anni. Viene da chiedersi se l’età sarà stata un freno o un incentivo a spingerlo verso un’attività così particolare.“É un lavoro che faccio proprio a causa della mia giovane età – risponde ­– perché sei giovane, sei entusiasta e vuoi lavorare. L’età è uno svantaggio nella misura in cui spesso se non hai 50 anni nessuno investe su di te. Il mio sito è riconosciuto, citato, ma nessuno decide di investire su questo tipo di lavoro. Io ho cominciato nel 2005 per l’agenzia stampa Redattore Sociale di Capodarco (Fm). Proposi un approfondimento sui naufragi nel canale di Sicilia. Quel pezzo è diventato una ricerca, con molti documenti. Non sapevo che farne ed è diventato un blog. Alla fine del 2006 sono partito per un viaggio, e non mi sono più fermato”.Di storie da raccontare ne avrebbe moltissime. Risaltano alcuni particolari, le sensazioni e i ricordi, ma anche le difficoltà che incontra lavorando in  alcuni Paesi spesso poco trasparenti.“A causa di alcuni pezzi che ho scritto non sono il benvenuto. In Libia, in Tunisia, dove l’ultima volta che ci sono stato mi hanno espulso. In Libia sono riuscito a visitare le carceri, autorizzato dal governo. La Libia in questo momento è in fase di apertura, vuole mostrarsi come un Paese aperto, democratico, dove c’è libertà di stampa, anche se poi non è così. Ovviamente ci hanno fatto vedere solo i centri più nuovi, quelli finanziati dall’Europa. Li hanno un po’ ripuliti e svuotati, sperando che ci bevessimo la loro storiella, come hanno fatto altri colleghi. Noi però siamo rimasti 20 giorni, a Tripoli siamo riusciti a lavorare in maniera indipendente, incontrando altri testimoni, facendoci raccontare cosa accadeva in realtà, al di là delle apparenze”.
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20/09/2010 1950: Cisl “Sindacato nuovo”! 2020: Cisl ancora “Sindacato nuovo”…
Per la fase che stiamo attraversando come Paese e come Regione, per lo sviluppo di alcune riflessioni interne all’organizzazione relative al dibattito su contrattazione, concertazione e su sistema di servizi che sappia rispondere ai bisogni nuovi di lavoratori e pensionati, la Cisl delle Marche riunisce il suo gruppo dirigente nel tentativo di costruire una declinazione attuale e praticabile del suo essere ancora oggi “sindacato nuovo” a 60 anni dalla sua nascita e progettare in quella direzione anche il proprio futuro. La situazione inedita che ci si presenta oggi a seguito della crisi economica e sociale di livello internazionale, interroga il sindacato nel suo modo di concepirsi, di riflettere, di agire, di organizzarsi. Al di là degli scenari di tipo tecnicistico sulle sorti del nostro sistema di welfare e sulla praticabilità di quei diritti che apparivano sino a ieri acquisiti, giunge ora  il momento di comprendere cosa realmente accade nella vita delle persone che il sindacato incontra ogni giorno e nelle modalità in cui il sindacato stesso pensa di prendersi in carico le fragilità che queste consegnano. La necessità di riprogettare l’incontro con le persone alla luce di scenari  nuovi e sempre  mutevoli, tocca anche le scelte delle istituzioni e di chi ai vari livelli governa la vita pubblica delle nostre comunità. La vicenda della manovra finanziaria promossa dal Governo nazionale lo scorso giugno ne è stato un esempio concreto e che oggi restituisce alla periferia un quadro fatto di scelte non semplici da valutare e verso le quali la Cisl si mette in ascolto con la libertà e l’autonomia di sempre. Attraverso queste chiavi di lettura, la Cisl Marche tenterà quindi di individuare alcune coordinate lungo le quali poter rileggere e progettare in maniera adeguata la sua quotidianità e il suo futuro più prossimo. Ad accompagnare questo percorso, coordinato dal Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, saranno Ivo Lizzola (Preside della Facoltà di Scienze della Formazione della Università degli Studi di Bergamo), Gino Mazzoli (psicosociologo ed esperto di organizzazioni sociali, Studio Praxis di Reggio Emilia), Pietro Marcolini (Assessore al bilancio della Regione Marche), Guido Castelli (Sindaco di Ascoli Piceno e membro dell’Ufficio di Presidenza dell’Anci).
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20/09/2010 1950: Cisl “Sindacato nuovo”! 2020: Cisl ancora “Sindacato nuovo”…
Per la fase che stiamo attraversando come Paese e come Regione, per lo sviluppo di alcune riflessioni interne all’organizzazione relative al dibattito su contrattazione, concertazione e su sistema di servizi che sappia rispondere ai bisogni nuovi di lavoratori e pensionati, la Cisl delle Marche riunisce il suo gruppo dirigente nel tentativo di costruire una declinazione attuale e praticabile del suo essere ancora oggi “sindacato nuovo” a 60 anni dalla sua nascita e progettare in quella direzione anche il proprio futuro. La situazione inedita che ci si presenta oggi a seguito della crisi economica e sociale di livello internazionale, interroga il sindacato nel suo modo di concepirsi, di riflettere, di agire, di organizzarsi. Al di là degli scenari di tipo tecnicistico sulle sorti del nostro sistema di welfare e sulla praticabilità di quei diritti che apparivano sino a ieri acquisiti, giunge ora  il momento di comprendere cosa realmente accade nella vita delle persone che il sindacato incontra ogni giorno e nelle modalità in cui il sindacato stesso pensa di prendersi in carico le fragilità che queste consegnano. La necessità di riprogettare l’incontro con le persone alla luce di scenari  nuovi e sempre  mutevoli, tocca anche le scelte delle istituzioni e di chi ai vari livelli governa la vita pubblica delle nostre comunità. La vicenda della manovra finanziaria promossa dal Governo nazionale lo scorso giugno ne è stato un esempio concreto e che oggi restituisce alla periferia un quadro fatto di scelte non semplici da valutare e verso le quali la Cisl si mette in ascolto con la libertà e l’autonomia di sempre. Attraverso queste chiavi di lettura, la Cisl Marche tenterà quindi di individuare alcune coordinate lungo le quali poter rileggere e progettare in maniera adeguata la sua quotidianità e il suo futuro più prossimo. Ad accompagnare questo percorso, coordinato dal Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, saranno Ivo Lizzola (Preside della Facoltà di Scienze della Formazione della Università degli Studi di Bergamo), Gino Mazzoli (psicosociologo ed esperto di organizzazioni sociali, Studio Praxis di Reggio Emilia), Pietro Marcolini (Assessore al bilancio della Regione Marche), Guido Castelli (Sindaco di Ascoli Piceno e membro dell’Ufficio di Presidenza dell’Anci).
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20/09/2010 Per il cantiere navale di Pesaro: quale futuro?
La dichiarazione del Segretario Generale della FIM CISL MARCHE Bartolucci Leonardo al TG Regionalehttp://www.youtube.com/watch?v=4zU1CORCMgU
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17/09/2010 Il nuovo anno scolastico marchigiano
Intervista al Segretario Generale Cisl Scuola Marche Francesca Conti all'apertura dell'anno scolasticohttp://www.youtube.com/watch?v=SutumC768iw
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16/09/2010 Luci e ombre sulla crisi. I dati della Cassa Integrazione.
Intervista al TG3 del 13_09_2010http://www.youtube.com/watch?v=LfyKTaXdtHo
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15/09/2010 Mobilità umana e giustizia globale: confini
Pubblichiamo la prima di quattro interviste di Matteo Finco e Alessandro Andrenacci sul tema della mobilità umana e giustizia globale.La Summer School “Mobilità Umana e Giustizia Globale: Confini”, organizzata dall'Università Cattolica di Milano a Loreto dal 24 al 31 luglio presso la Casa di Accoglienza dei Missionari Scalabriniani, ha voluto approfondire il fenomeno delle migrazioni internazionali all'interno di una riflessione più ampia, che rinvia alla questione della giustizia globale. In questa sua prima edizione dedicata ai CONFINI, attraverso l'intervento di un nutrito gruppo di studiosi ed esperti, si sono proposte molteplici riflessioni che scaturiscono dai diversi sguardi disciplinari e prendono le distanze dalle consuete letture strumentalizzate. E' intervenuto al riguardo il Segretario CISL Marche Stefano Mastrovincenzo, che ha presentato il progetto, promosso dall'ISCOS Marche, sul rafforzamento dei sindacati albanesi e della loro azione.Alla luce del progetto presentato per l'Albania, perchè un sindacato dei lavoratori sceglie di impegnarsi nella cooperazione e nello sviluppo? La questione della “civiltà internazionale” è fondante nello Statuto della CISL, anche se non tutte le strutture sindacali si occupano di cooperazione e sviluppo. L'ISCOS nazionale è attiva su questo versante, ma non è presente in tutte le regioni. In un incontro passato Lula ci ha ringraziato perché negli anni '70/'80 per lui e altri sindacalisti brasiliani è stata importante la formazione nel nostro centro studi di Firenze attraverso uno dei nostri vecchi progetti. Da sempre portiamo avanti delle battaglie, ad esempio la Campagna in Birmania sulla giustizia sociale dove è molto difficile la cooperazione con il sindacato locale.Il tema della Summe School è “I Confini”. Quali sono secondo te i confini da dover abbattere e in che modo nei paesi in via di sviluppo come nel caso dell'Albania? Il confine nel caso dell' Albania è la storia, come emerso anche dal racconto dei colleghi che hanno vissuto la realtà quotidiana albanese. Loro hanno subito una  dittatura devastante di cui ancora oggi pagano le conseguenze: in passato il sindacato di stato gestiva degli alberghi di proprietà del regime per dare la possibilità di fare vacanze a basso costo; con la caduta della dittatura i palazzi sono rimasti in mano ai sindacati. Ora però il governo glieli espropria, alcuni sono favorevoli ed altri  meno a questa maggiore libertà del sindacato. Quindi è chiaro che ancora bisogna superare un blocco culturale generato da 20 anni di dittatura. Inoltre bisognerebbe favorire i flussi migratori in entrata e non solo gli imprenditori che delocalizzano cercando il lavoro manuale a basso costo. Molto attive nel territorio sono anche delle attività missionarie e altre associazioni presenti.Cosa ritenete di dover trasferire riguardo alle pratiche sindacali? Il radicamento nel territorio, la cultura di andare a cercare i lavoratori,  in questo modo piano piano il progetto ha portato all'apertura di qualche sede e nucleo sindacale con la conseguente formazione di personale. Sono molto importanti in tal senso questi progetti: da un'iniziale fase di ricerca riguardo all'organizzazione migliore da scegliere, uno dei sindacati è riuscito ad arrivare alla scrittura di un nuovo statuto e di un'organizzazione interna, ma tutto avviene con difficoltà.E' chiaro che a livello di diritti sociali l'immigrato è uno degli attori meno tutelati anche se in qualche modo rappresentati. Un'altra categoria debole è quella dei giovani, cosa fa la CISL Marche per cercare di tutelarli? I tentativi che si sono fatti con tutte le complessità del caso sono: 1- tentare di inserire all'interno della contrattazione con le istituzioni misure mirate ai giovani. Ad esempio quest'anno, come l'anno scorso, sono stati stanziati 20 milioni di euro in misure aggiuntive a sostegno degli ammortizzatori sociali; quelle destinate ai giovani riguardano la stabilizzazione dei contratti a termine e l'assegnazione di 100 borse di studio per giovani laureati in particolare su settori innovativi. Sono arrivate 560 domande e speriamo di aumentare le risorse per poter far fronte al maggior numero possibile di richieste; è chiaro che questo è solo un piccolo aiuto che diamo ai giovani. A dir la verità  potevamo concentrare questi aiuti sui bisogni dei nostri iscritti invece, coscienti delle grandi difficoltà dei giovani, abbiamo pensato a queste misure che, se pur non risolutive, indicano una certa sensibilità da parte della CISL. Il vero nostro problema è che non c'è nessun contatto con loro in grado di metterli a conoscenza su ciò che fa il sindacato. Non ce l'ho con i giovani, si dovrebbe cercare il modo di informarli sulle nostre proposte. 2- il tentativo di strutturare meglio alcuni servizi già presenti ma di cui pochi sono a conoscenza: lo IAL, ente di formazione professionale, propone corsi ed è presente in tutto il territorio, inoltre c'è una serie di sportelli con personale altamente qualificato, anche troppo forse, che non riusciamo ad inserire in una logica di rete; ad Ancona incontriamo nelle scuole circa 800-1000 ragazzi. Il problema vero riguardo a chi partecipa ad un nostro corso professionale, o a chi incontriamo agli sportelli è che non sanno che dietro a tutto ciò c'è la CISL quindi di conseguenza con sentono la nostra vicinanza;  con le scuole non riusciamo a mantenere un rapporto duraturo con i ragazzi che incontriamo; sicuramente, da parte nostra si potrebbe investire di più e avere maggiori attenzioni.
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15/09/2010 IMMIGRAZIONE: CORSO DI FORMAZIONE
L'ANOLF di Ascoli Piceno e Fermo allo scopo di meglio tutelare i diritti dei lavoratori immigrati e delle loro famiglie, nonchè avviare al volontariato giovani immigrati di seconda generazione, nei mesi di ottobre e novembre organizzerà un corso di formazione specifico. Il corso è destinato agli operatori dell'ANOLF che già svolgono attività di sportello ed ai giovani che possano svolgere un'azione di peer education nei confronti di coetanei che vivono la doppia identità tra cultura Italiana e cultura di provenienza, con possibili conflitti intergenerazionali in ambito familiare.
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15/09/2010 Manifestazione nazionale Cisl e Uil - Roma 9 ottobre 2010
La piattaforma articolata in 18 puntiLEGGI IL VOLANTONE Clicca sui seguenti link per visualizzare le partenze dei pullmans http://www.scribd.com/doc/38810721/Volantino-Cisl-Pesaro-Urbino-Cor#fullscreen:on http://www.scribd.com/doc/38810710/Volantino-Cisl-Macerata-cor#fullscreen:on http://www.scribd.com/doc/38810691/Volantino-Cisl-Ascoli-Piceno-cor#fullscreen:on</http://www.scribd.com/doc/38810681/Volantino-Cisl-Ancona-cor#fullscreen:on
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15/09/2010 Meno fisco per il lavoro, più lavoro per l'Italia
Cisl e Uil hanno indetto una Manifestazione Nazionale per sabato 9 ottobre alle ore 10.30 in P.zza del Popolo (Roma). Al centro dell'attenzione i temi dello sviluppo economico, del lavoro soprattutto giovanile, della riforma del fisco, del sostegno ai pensionati non autosufficienti e alle famiglie. Interverranno alla manifestazione i Segretario generali Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti Per conoscere le richieste di Cisl e Uil: LEGGI IL VOLANTONE
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12/09/2010 Un nuovo Patto per ridare speranza al paese
La grande Crisi ha materializzato i guasti di una finanza speculativa che ha reso suddita la politica e di un modello socio-culturale del successo ad ogni costo e del vivere sopra le possibilità, mortificando qualità e produttività ottenute con lavoro, impegno, talento. Se da noi risparmio familiare, articolazione del sistema bancario, e alcune misure sugli ammortizzatori hanno attutito l’impatto crisi, per guardare avanti è necessario assumere la nostra mutata collocazione nell’economia mondiale, stimolare innovazione in tutti i campi, non accapigliarsi in dispute in cui tutti esprimono il peggio di vecchi approcci ideologici, ma valorizzare le buone prassi.   Ad esempio in questi mesi sono stati rinnovati tanti contratti nazionali per milioni di lavoratori, senza ritardi nè ore di sciopero, secondo il sistema contrattuale concordato da tutte le organizzazioni sociali tranne la Cgil, con la firma, tranne che per i metalmeccanici, di tutti i sindacati. Si stanno facendo accordi aziendali innovativi, si collabora tra sindacati e imprese sulla realizzazione di attività formative per i lavoratori, esistono servizi offerti a lavoratori e imprenditori da enti bilaterali costruiti dalle parti sociali.                                                                                                              Queste innovazioni contrattuali e sociali non escludono che si faccia sciopero quando necessario per tutelare il lavoro, né che ci siano vertenze tra sindacato e imprese davanti ad un giudice. Il conflitto sociale resta uno strumento utile, ma va sottratto a logiche di schieramento ideologico, incompatibili con la tutela del lavoro. In questo periodo ci sono state importanti intese tra istituzioni locali e sindacati per sostenere le persone più colpite dalla crisi, come con la Regione Marche e molti comuni. Si sono realizzati migliaia di accordi tra imprese e sindacati per tutelare dove possibile il lavoro, con sacrifici, ma anche con soluzioni innovative.  Se vogliamo guardare avanti servono accordi in cui alle imprese che investono in tecnologia, marketing,  occupazione e formazione, siano garantite le necessarie flessibilità nell’uso degli impianti e negli orari, e ai lavoratori la possibilità di poter partecipare al raggiungimento di obiettivi concordati ottenendone salario aggiuntivo, unitamente a regole che limitino i comportamenti  negligenti o strumentali di ambo le parti. Ma servono anche un Governo e in generale un sistema politico più attenti alle questioni socio-economiche e meno a beghe di partiti e coalizioni, che sappiano fare scelte per la ricerca e l’innovazione tecnologica, la crescita dimensionale delle imprese, gli investimenti in capitale umano, specie sui giovani. Serve una discussione urgente tra maggioranza, opposizione e parti sociali su una riforma del fisco che dia fiato alle famiglie, sostenga le imprese che investono, colpisca senza sconti gli evasori, aumenti il prelievo sulle rendite finanziarie. Serve discutere di come allocare al meglio le risorse pubbliche calanti, aggredire sprechi ed inefficienze,combattere corruzione e malcostume, razionalizzare i nostri livelli amministrativi istituzionali, aumentare la partecipazione sociale,dare supporto a cittadini e  famiglie che devono affrontare situazioni crescenti di disagio e fragilità.…In una frase, serve uscire dal clima di decadenza e sfilacciamento che si respira nel nostro paese, capace invece in passato di mobilitare grandi energie collettive per obiettivi condivisi. Il caso della Germania che, un po’ egoista in sede europea, ha affrontato meglio di altri la crisi, è legato certo a una migliore finanza pubblica, ma anche ad un ceto politico che negli ultimi anni, con governi di colore diverso, ha chiesto sacrifici e modifiche sul welfare ma ha speso soldi pubblici in ricerca e formazione e favorito investimenti privati; di una classe imprenditoriale che in gran parte non ha rinunciato ad investire e ha dialogato con il sindacato; di un sindacato che ha accettato moderazione salariale e inasprimenti sulle pensioni, perché aumentasse l’occupazione e si rafforzasse il sistema produttivo. Un nuovo Patto è ineludibile nel nostro paese, e va realizzato a breve col concorso di tutti coloro che, con responsabilità e passione, vogliono dare un contributo alla prospettiva indicata dal Presidente Napolitano nel discorso di inizio anno “dalla crisi, se affrontata come prova e occasione per aprire al paese nuove prospettive di sviluppo, facendo i conti con insufficienze e problemi che ci portiamo dietro, possiamo uscirne con un’Italia più giusta… è l’impegno che dobbiamo assumere insieme noi italiani.”
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10/09/2010 "- fisco per il lavoro, + lavoro per l'Italia" Manifestazione Nazionale Cisl e Uil
La piattaforma, articolata in 18 punti, relativa alla manifestazione nazionale del 9 ottobre a Roma di Cisl e Uil per una riforma del fisco e politiche di sviluppo piu' incisive - leggi il documento   Clicca qui  per vedere gli orari dei pullman organizzati dalla CISL di Ancona                 
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09/09/2010 Solidarietà al Segretario Generale Raffaele Bonanni
Clicca qui per ascoltare la dichiarazione http://www.youtube.com/watch?v=0iIg-ce_73k
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09/09/2010 Alluvione in Pakistan
Lo Tsunami al rallentatore continua la sua opera di distruzione. 21 milioni di persone hanno perso la propria casa: 1,8 milioni case sono state distrutte o danneggiate; più di 1.700 le morti accertate.Le acque monsoniche, che lentamente stanno defluendo dalle regioni settentrionali, stanno devastando le regioni del sud. In Sindh gli sfollati sono quasi 7 milioni.In tutto il paese sono andate distrutte le infrastrutture: case, ospedali, strade, centrali elettriche. L'emergenza umanitaria assume sempre maggiori proporzioni, le acque continuano a diffondere gravi malattie. Si moltiplicano i casi di diarrea acuta, gravi infezioni delle vie respiratorie, esplodono focolai di malaria; manca l'acqua potabile. Tavolette purificanti per l'acqua, medicinali antidiarroici, antimalaria, antitifo, anticolera, antiveleni per serpenti sono necessari su base prioritaria.Nel nord diventa urgente un rapido intervento di ricostruzione. Le acque derivanti dall’alluvione si stanno ritirando in molte aree, lasciandosi alle spalle una devastazione senza precedenti. La ricostruzione delle abitazioni, la bonifica dei campi coltivati, il ripristino dell'energia elettrica e delle vie di comunicazione è indispensabile per rendere possibile il ritorno ai propri luoghi di origine degli sfollati, che attualmente si troverebbero senza mezzi di sostentamento, esposti alle intemperie e al rischio di contrarre gravi malattie.Iscos Cisl sta organizzando gli aiuti con il sindacato Pakistano PWF, tramite il proprio ufficio di Islamabad, e con l'Ambasciata del Pakistan in Italia, che provvederà al trasporto in loco gratuito dei medicinali raccolti. È in corso una missione di valutazione nelle zone colpite.Sollecitiamo le strutture sindacali della Cisl a rispondere generosamente e con urgenza all'emergenza umanitaria. Prioritarie sono la raccolta di ingenti quantità di medicinali e di fondi per la ricostruzione. Donate generosamente, il Pakistan ha bisogno del nostro aiuto. con carta di credito online su www.iscos.cisl.itcon versamento su c/c postale n. 68901008 intestato a Iscos Cisl, L.go A. Vessella 31, 00199 Roma - causale: Donazione Emergenza Pakistancon bonifico bancario, Banca Popolare Etica, iban IT48 J050 1803 2000 0000 0101 547 intestato a Iscos Cisl - causale: Donazione Emergenza Pakistan
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07/09/2010 La Filca Cisl di Pesaro lancia l'allarme: "quei cantieri pubblici irregolari..."
L’irregolarità nei cantieri pubblici si nasconde talvolta in semplici meccanismi elusivi delle norme contrattuali e legislative. E’ il caso del cantiere “Completamento della R.S.A per disabili di Muraglia” committente ASUR ZT 1 Pesaro importo lavori 1.800.000. che iniziato nel 2005 è stato completato dalla ditta ITEC di Padova con un solo lavoratore denunciato alla cassa edile. Sicuramente il lavoratore è un campione che ogni impresa vorrebbe avere ma superata la facile ironia, la situazione è ancora più grave e sintomatica di un grave fenomeno che sita diffondendo nella nostra provincia. Appalti consistenti che vengono aggiudicati da un impresa di solito con il massimo ribasso rispetto al prezzo d’asta e poi in cantiere viene denunciato un solo operaio e il resto dell’opera viene eseguita senza il rispetto delle normative e delle disposizione contrattuali. Infatti nel contratto dell’edilizia c’è un articolo il nr. 14 che l’obbliga l’impresa appaltatrice a comunicare alla cassa edile competente per il cantiere cui si riferiscono le lavorazioni appaltate o sub appaltate la denominazione dell’impresa appaltatrice o sub appaltatrice … Analoga comunicazione deve essere fatto agli istituti competenti per le assicurazioni obbligatorie e alle associazioni datoriali e sindacali. Alla Filca Cisl non risulta che tale comunicazione sia stata fatta quindi in questo cantiere non ci sono sub appalti La situazione è gravissima rispetto al cantiere di Ristrutturazione generale area di servizio Foglia est permesso di costruire nr. 1082009 per un importo totale dei lavori superiore ai tre milioni euro. Nonostante le nostre continue segnalazioni agli enti preposti ( Lunedì’ 14 Giugno 2010 6 agosto 2010 ) ad oggi l’opera è stata completata da imprese che eludendo la normativa in termini di rilascio del Documento di regolarità contributiva non hanno iscritto la loro impresa e quindi i lavoratori nella cassa edile territorialmente competente. Talvolta il lavoro il lavoro nero si nasconde nella formale osservanza delle leggi. La Filca Cisl chiede a tutti gli enti preposti al controllo di verificare mnonsolo le apparenze ma di guardare bene dentro i cantieri, nei sub applati, nella verifica dei versamenti previdenziali assicurativi, e di chiedersi come è possibile realizzare lavori per vari milioni di € con un solo operaio iscritto alla cassa edile. Possibile che solo la Filca Cisl si accorga di quante zone di ombra sono presenti nei cantieri pubblici?
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07/09/2010 L'Asur di Fano al collasso: "manca il personale e i turni sono insostenibili"
La carenza di infermieri e di Operatori socio sanitari all’Asur di Fano ha assunto dimensioni preoccupanti e costringe chi è in servizio a sacrifici sempre più pesanti”. E’ quanto ha segnalato Paolo Braconi, segretario provinciale Fp Cisl, in una lettera indirizzata al direttore di Zona dell’Asur 3 di Fano, per denunciare “la grave carenza di personale e i conseguenti disagi che si protraggono ormai da troppo tempo e che – continua il segretario - sono certamente imputabili alle precedenti direzioni”. “Ci sono situazioni impressionati come quella del Blocco Operatorio (in cui, ad esempio, le strumentiste della sala operatoria ostetrico.ginecologica sono costrette ad un numero di turni di reperibilità insopportabile) che si protraggono ormai da troppo tempo e la cui mancata soluzione richiede, a questo punto, l’accertamento delle responsabilità dirigenziali – sostiene il segretario -. Oltre al personale di assistenza la carenza si è estesa anche ad altre figure tanto che il servizio di portineria e centralino rischia di collassate se non si prendono urgenti misure”. Ma queste non sono le uniche note dolenti dell’Asur di Fano: secondo la Fp Cisl nella stessa situazione si trovano anche le cucine ospedaliere. “Le direttive dell’Asur giunte recentemente circa la riduzione delle assunzioni e del rinnovo degli incarichi a tempo determinato hanno il sapore dell’assurdo – continua Braconi -. In questa situazione si richiedono, a nostro avviso, delle decisioni sicuramente dolorose ma necessarie: qualora non si possa procedere alle assunzioni e al rinnovo degli incarichi a tempo determinato stante le disposizioni regionali, occorrerà procedere ad una riduzione delle attività perché non è più possibile chiedere sacrifici al personale.
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06/09/2010 Gli spunti offerti da Provincia 2020: progetti per una comunità più felice
Provincia 2020: progetti per una comunità più felice. Dal documento reso pubblico dal Presidente della Provincia con il titolo “Provincia 2020: progetti per una comunità più felice” è certamente condivisibile il respiro  strategico, attraverso il quale si prefigurano alcune traiettorie di sviluppo del nostro territorio, nel prossimo decennio. Sollevare lo sguardo è un esercizio utile e meritorio, soprattutto in un momento come quello attuale in cui tutte le energie rischiano di essere assorbite e risucchiate nelle spire della crisi economica, produttiva, occupazionale, che tocca pesantemente anche la nostra provincia. Nell’attuale versione del documento programmatico risultano convincenti: 1. lo sviluppo del concetto qualitativo di benessere, misurato prendendo a riferimento indicatori non esclusivamente economici, che nella letteratura vanno a ridefinire il BIL (Benessere interno lordo), indice composito, più completo del PIL; 2. il riferimento alla concezione “europea” di felicità che trae origine da riflessioni, sviluppate a suo tempo da economisti come Genovesi, oggi riprese da studiosi come Zamagni, Bruni, Becchetti, in cui si esalta la sua dimensione collettiva e pubblica; 3. il richiamo al concetto di “comunità aperta” che fa dell’inclusione e della partecipazione i suoi assi portanti. Di un certo interesse risultano gli accenni alle linee di sviluppo infrastrutturale viario, con le varie ipotesi concernenti “lo sfondamento dell’Appennino”; la ridefinizione dei tratti della Pedemontana; la progettazione della tratta ferroviaria Fossombrone-Pergola per agganciare il nostro entroterra a Roma e la “configurazione urbanistica” delle piste ciclabili intese come infrastrutture a tutti gli effetti. Non meno stimolante è anche il richiamo ad una nuova filosofia edificativa che aggredisca meno il territorio e tenda a “costruire nel costruito”, allargando i confini della pianificazione urbanistica, superando le municipalità a favore della intercomunalità. Nel documento in questione sono però molti i temi da approfondire e diversi quelli da recuperare, nella logica di pensare allo sviluppo non solo considerando le aree di diretta pertinenza amministrativa della Provincia ma ragionando  in forma integrata a tutto campo. Tra quelli da approfondire vi sono: a) il concetto di distretti del benessere, in relazione alle pressanti esigenze di, salvaguardare e qualificare il nostro welfare territoriale, soprattutto alla luce delle misure governative che stanno decretando una considerevole contrazione delle risorse disponibili. b) l’idea di “reti di servizi alla persona”, con la necessità di rendere più circostanziata la riflessione sull’integrazione tra pubblico e privato e sull’avvio di forme di sussidiarietà più evolute, in cui indirizzo e controllo pubblico possono meglio combinarsi con la responsabilizzazione gestionale dei privati, facendo tesoro soprattutto di quanto sviluppato nel tempo, nella nostra Provincia dal privato sociale; c) il nuovo ruolo degli Enti locali, nel quadro di un federalismo ancora tutto da interpretare, che comunque sottintende l’esigenze di aggregazioni e di gestioni associate di servizi, oggi troppo spesso sdegnosamente rifiutate. Uno specifico recupero meritano i temi del lavoro e della formazione. Sarà fondamentale cercare di capire a breve come assecondare un processo di terziarizzazione nella nostra provincia, senza smantellare un manifatturiero che ha bisogno in tutti i principali settori (meccanica e legno in primis) di essere riqualificato, per poter reggere le sfide della competizione internazionale. Turismo e green economy sono opzioni importanti che da sole non possono trainare l’economia territoriale. Quello ipotizzato per il prossimo decennio sarà uno sviluppo attraverso il quale trovare  soluzioni inedite a problemi datati per la nostra realtà provinciale come quelli della (dis)occupazione giovanile (emergenza acuita dall’attuale crisi) e di quella femminile. Le imprese saranno chiamate ad affrontare e risolvere gli annosi problemi di sottocapitalizzazione e di microdimensione e a fare della formazione una leva fondamentale per la loro tenuta e crescita. Un approfondimento da inserire nella riflessione inerente i processi  di cooperazione territoriale la merita la necessità di allineare processi di sviluppo e sedi decisionali. Nel nostro territorio   si sono configurati sistemi locali che per un processo di coalescenza, hanno unito aree, amministrativamente eterodirette che, per l’incomunicabilità che spesso scatta tra soggetti che vogliono far valere, in spazi contigui, specifiche titolarità, sono sostanzialmente acefali e come tali cresciuti disordinatamente, con evidenti dispersioni di energie e potenzialità. Pensare allo sviluppo dei prossimi dieci anni, puntando a superare questa asimmetria, vincendo anacronistiche chiusure municipalistiche, rappresenta un’altra sfida che il documento Provincia 2020, farebbe bene ad assumere.
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03/09/2010 Sgravi fiscali: nuove istruzioni per l'uso
La legge n. 126 del 2008 ha introdotto, anche grazie alla specifica richiesta della CISL, un’imposta agevolata del 10% per le somme erogate ai lavoratori dipendenti del  settore privato,  in relazione ad incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa e ad altri elementi di competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa. Il regime di tassazione agevolata è stato prorogato per gli anni 2009 e 2010 limitatamente agli elementi retributivi premiali (premi di produttività). Secondo le indicazioni fornite dalle successive circolari dell’agenzia delle entrate e del Ministero del  lavoro, rientrano nel regime di tassazione agevolata anche le indennità o maggiorazioni di turno o comunque le maggiorazioni retributive corrisposte per lavoro normalmente prestato in base ad un orario su turni, stante il fatto che “l’organizzazione del lavoro a turni costituisce di per sé una forma di efficienza organizzativa”. La recente risoluzione dell’Agenzia delle Entrate (N. 83/E del 17 agosto 2010) ha chiarito che anche le somme erogate a titolo di lavoro notturno ordinario, comunque collegate ad incrementi di produttività, di competitività dell’impresa e ad altri elementi connessi all’andamento economico dell’impresa, rientrano nell’ambito applicativo della normativa. In tal caso sono oggetto dello speciale regime di tassazione agevolata non soltanto le indennità e le maggiorazioni erogate per prestazioni di lavoro notturno, ma anche il compenso ordinario corrisposto per quella stessa prestazione lavorativa. Conseguentemente, il lavoratore turnista può usufruire della tassazione agevolata in relazione alle sole indennità o maggiorazioni di turno, qualora il turno di lavoro ricada durante l’orario diurno. Viceversa, lo stesso lavoratore usufruirà dello speciale regime di tassazione in relazione all’intero compenso percepito (ossia compenso ordinario più maggiorazione) qualora presti lavoro notturno. Lo  stesso speciale regime di tassazione (riferito cioè sia al compenso ordinario che alla maggiorazione) si deve applicare anche a quei lavoratori non turnisti che prestano il loro lavoro giornaliero normale nel periodo notturno e a coloro che, occasionalmente, si trovino a rendere prestazioni che rientrano nella nozione di lavoro notturno, così come definito dalla contrattazione  collettiva. Infine, il regime agevolato deve ritenersi applicabile anche con riferimento alle erogazioni relative alle prestazioni di lavoro straordinario a condizione che le stesse siano riconducibili ad incrementi di  produttività, innovazione ed efficienza organizzativa e altri elementi di competitività e redditività legati all’andamento  economico dell’impresa. L’agevolazione si applica per un importo massimo di 3.000 € per l’anno 2008 e di 6.000 € per gli anni 2009 e 2010, in favore di titolari di un reddito di lavoro dipendente che non abbia superato, al netto degli oneri previdenziali, nell’anno precedente un determinato importo (non superiore ad € 30.000 lordi per il 2007, € 35.000 lordi nell’anno 2008, € 35.000 lordi per il 2009). Per le retribuzioni sottoposte per gli anni passati alla tassazione ordinaria, anziché all’imposta sostitutiva del 10%, i lavoratori dipendenti potranno far valere la tassazione più favorevole in sede di dichiarazione dei redditi, presentando una dichiarazione integrativa per gli anni passati presso il CAF entro il 30 settembre 2010 (termine prorogabile fino al 29 dicembre 2010 pagando una sanzione per  tardiva dichiarazione) o avvalendosi dell’istanza di rimborso ai sensi dell’articolo 38 del DPR n. 602 del 1973 (presso gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate). A tal fine il datore di lavoro deve certificare l’importo delle somme erogate a titolo di incremento della produttività del lavoro sulle quali non ha applicato la tassazione sostitutiva. Per maggiori informazioni rivolgiti alla sede CAF-CISL  più vicina. 3 settembre 2010
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31/08/2010 "Il popolo delle aquile"
Una mostra sulla “Storia e identità del popolo albanese” al IV° Festival “Adriatico Mediterraneo” di Ancona, quale contributo alle celebrazioni del centenario della nascita di Madre Teresa di Calcutta, sempre molto fiera ed orgogliosa della sua ‘albanesità’, anche se nata a Skopje (nella attuale Macedonia) il 26.08.1910 e da genitori provenienti da Pristina (attuale Kosovo),  proprio negli anni più decisivi per la conquista dell’indipendenza nazionale dell’attuale Albania - dopo oltre quattro secoli di dominio turco - e proclamata appena due anni dopo, il 28.11.1912. La mostra nasce come esito dei numerosi incontri favoriti dalla ventennale attività dell’ANOLF Marche, associazione multietnica per l’integrazione degli immigrati promossa dalla CISL. Nasce dalla curiosità per un approfondimento della storia della più consistente realtà di immigrati presenti nel territorio regionale e dal proposito di favorire l’interesse per l’identità dell’altro, quale principale condizione per l’integrazione e la proficua convivenza. Si tratta infatti della prima esposizione di una mostra storica e didattica, che si propone di diventare itinerante, rivolgendosi in primo luogo alle scuole, agli altri centri della regione, a tutti quei soggetti e numerose associazioni di volontariato che lavorano con gli immigrati, allo scopo di rimuovere i diffusi pregiudizi e luoghi comuni, che condizionano non poco i reciproci rapporti; per promuovere una conoscenza più veritiera, più vicina alla realtà, più interessante e più costruttiva per tutti.L’incontro di presentazione di martedì 31.08.2010 alle ore 16,00, presso la Sala Didattica della Mole di Ancona, vedrà la partecipazione dell’autore della mostra Claudio Omiccioli, del Professor Robert Prendushi consulente storico, dell’Assessore all’Immigrazione ed alla Cooperazione della Regione Marche Luca Marconi, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Ancona Andrea Nobili, del Responsabile del Progetto ISCOS in Albania Carlo Colli, dell’Ambasciatore albanese in Italia Llesh Kola e del Presidente Nazionale dell’ISCOS CISL Renzo Bellini. Seguiranno visite guidate alla mostra.31 agosto 2010 ANOLF MarcheClicca per visualizzare il servizio trasmesso dal Tg3 Marche http://www.youtube.com/watch?v=-_O_DF9j9DU Galleria fotografica                                  
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04/08/2010 Storia e identità del popolo albanese
La mostra sulla ‘Storia e identità del popolo albanese’ è frutto del lungo impegno della Associazione in favore degli immigrati, della loro integrazione nel territorio e dell’interesse per la loro storia.Si tratta di un notevole lavoro di ricerca condotta da alcuni anni, che ha consentito di raccogliere importanti e significative documentazioni scritte e fotografiche, provenienti da numerose fonti bibliografiche e siti internet e che ha portato anche alla scoperta di tanti collegamenti tra la storia del popolo albanese e quella della nostra regione.E’ quindi emerso l’interesse per un progetto comune con l’Ambito Territoriale n. 10 di Fabriano per la promozione e sua diffusione - con altre iniziative collegate - di una mostra didattica itinerante, rivolta soprattutto all’ambiente scolastico, agli albanesi presenti nel territorio ed agli italiani che si trovano a convivere con gli stessi, quale strumento utile a favorire una reciproca conoscenza meno approssimativa e non di rado fuorviante, così come si trasmette filtrata dai più diffusi luoghi comuni.L’autore della mostra ha poi avuto la fortunata occasione di incontrare il Prof. Robert Prendushi, che ha insegnato nel corso della sua vita, Storia e Letteratura a Scutari, che ora vive da pensionato ad Ancona e che ha dato la sua disponibilità a fornire il suo entusiastico contributo di competenza, per mettere ordine al notevole materiale raccolto e per le necessarie verifiche sulla attendibilità delle fonti.La mostra così realizzata - pronta e disponibile per essere utilizzata, facilmente trasportabile ed allestibile ovunque -, è composta di 37 pannelli in resina leggera del formato di 70 cm. di altezza x 100  cm. di larghezza.Il percorso storico è molto ampio, perché parte dalle antiche origini dei popoli illirici, attraverso le fasi più importanti per la formazione della “identità albanese” ed i quasi cinque secoli di occupazione turca. E’ questa l’epoca di formazione del popolo albanese, durante la quale si consolida il comune principale riferimento attorno alla mitica figura dell’eroe nazionale Gjergj  Kastrioti Skandemberg. Fino ad arrivare alla proclamazione dell’Indipendenza nazionale del 28 novembre 1912 (della quale tra due anni ricorrerà il centenario). Si è cercato quindi di capire come, dalla ancor fragile indipendenza questo giovane stato sia potuto approdare nella tragica utopia del nazional-comunismo, che ha fatto precipitare questo popolo, per un altro mezzo secolo nella povertà assoluta, sotto il dominio della dittatura e la subordinazione verso altri paesi; fino alla caduta del muro, che ha provocato forse l’esodo più massiccio della sua storia, verso la libertà e la democrazia di altri paesi.La sorpresa più interessante è stata proprio quella costituita dalle numerose e grandi testimonianze umane, che un popolo così martoriato ed oppresso per tanti secoli, ha saputo comunque dare all’Europa e al mondo intero, come nel caso di Madre Teresa di Calcutta (della quale proprio il 26 agosto 2010 ricorre il centenario della nascita).a cura di Claudio Omiccioli con la consulenza  storica del prof. Roberto Prendushi
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03/08/2010 Sanità: stanno per scadere 16 milioni di Tessere Sanitarie
Entro il 2010 scadranno 16 milioni di Tessere Sanitarie, ma i loro titolari riceveranno le nuove card per posta ordinaria, direttamente dall’Agenzia delle Entrate. La Tessera Sanitaria è la tessera personale che, dal 2003, ha sostituito il tesserino plastificato del codice fiscale per tutti i cittadini aventi diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale. La Tessera contiene, oltre ai dati anagrafici e assistenziali, anche il codice fiscale, sia su banda magnetica che in formato codice a barre.La card è valida sull’intero territorio nazionale e permette di ottenere servizi sanitari anche nei paesi dell’Unione Europea, in sostituzione del modello cartaceo E111. La sua validità è di 5 anni. Dal 1° gennaio 2008 la tessera sanitaria serve anche al momento dell’acquisto dei farmaci. Da quella data, infatti,  è entrata in vigore la normativa che impone l’obbligo di emessione dello “scontrino  fiscale parlante” per la certificazione  dell’acquisto dei farmaci da utilizzare ai fini della detrazione Irpef. Sullo scontrino è riportata la quantità e tipologia di farmaci acquistati, oltre al codice fiscale del cliente. Al momento dell’acquisto, è necessario fornire al farmacista il proprio codice fiscale e il modo più semplice per farlo è di esibire la Tessera Sanitaria, da cui il farmacista può ricavare il codice, tramite la lettura del codice a barre.La data di scadenza è riportata sulla Tessera, proprio accanto al codice fiscale. L’invio della tessera avviene di norma prima di quella data, pertanto non è necessario farne richiesta. Nel caso in cui il cittadino non riceva  per tempo la nuova Tessera Sanitaria e ne abbia urgente necessità, può rivolgersi alla propria ASL, che potrà rilasciare a vista un certificato provvisorio sostitutivo.Link consigliato www.agenziaentrate.it 3 agosto 2010
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28/07/2010 Bonanni: «Il contratto nazionale non si tocca»
 Clicca qui per l'intervista http://www.cisl.it/sito.nsf/Documenti/HOME%5EAPropositoDi
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28/07/2010 Fiat, i sì e i no di Bonanni
«Quello che faremo al tavolo con la Fiat è molto semplice: noi chiederemo di sapere se ha ancora intenzione di produrre 1,4 milioni di auto in Italia, e di investire 20 miliardi in 6 anni, come Sergio Marchionne ha scritto nero su bianco nel suo progetto Fabbrica Italia. Perché, se in caso contrario si va a una riduzione di quelle cifre, noi non siamo per nulla d'accordo: e in quell'evenienza saremo conseguenti, il nostro dissenso sarà forte». Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, parla con il manifesto alla vigilia dell'incontro di domani, a Torino: «Un faccia a faccia che dovrà essere di chiarimento», sottolinea, a segnalare l'importanza del vertice convocato dal governo «in giorni di una confusione che non finisce più, in cui tutti hanno alzato i toni, e le preoccupazioni vanno a mille».Ma voi come vedete l'annuncio di Marchionne che la nuova monovolume Fiat andrà in Serbia? Mette a rischio Mirafiori? Io dò una risposta che potrà sembrare strana: può addirittura essere una cosa positiva, e non mettere a repentaglio il futuro di Mirafiori. Ma solo a particolari condizioni: quella monovolume, pur essendo importante e interessante come prodotto, non è però a nostro parere così remunerativa come potrebbero essere altri modelli, magari più prestigiosi. E allora io dico: Fiat è una multinazionale, ha fabbriche a Detroit, Belo Horizonte, in Polonia, in Serbia, in Turchia, e può decidere dove posizionare meglio le sue auto. Però, dall'altro lato, ha diversi stabilimenti in Italia, e allora voglio augurarmi che spostare la monovolume a Kraguievac possa voler dire che porta modelli più prestigiosi e remunerativi a Torino, come merita per storia e professionalità quella fabbrica. In caso contrario non capirei di che cosa stiamo parlando.Come mai anche voi della Cisl, che avete un dialogo più continuo con la Fiat, soprattutto dopo Pomigliano, dovete arrivare a un tavolo convocato in extremis dal governo per avere informazioni così importanti? Della monovolume in Serbia abbiamo saputo come un fulmine a ciel sereno, da un'intervista: e certamente questa cosa non ci ha fatto piacere. Il fatto è che nell'ultimo mese e mezzo, per i fatti che tutti conosciamo, la confusione è arrivata a mille, e così tutti ci si sono buttati sopra. E allora certo, sinceramente questo non era proprio il momento di farci arrivare via stampa informazioni così delicate. Ma questo caos purtroppo nasce dalla strenua opposizione fatta da una parte minoritaria del sindacato, che crede di avere sempre la posizione giusta, e ritiene quelle degli altri addirittura superflue.Stiamo parlando della Fiom? Se c'è un obiettivo che la Fiom ha ottenuto, è l'esasperazione della Fiat: azienda che poi, quando perde la pazienza, diventa l'esatto speculare della Fiom. Ma io credo al contrario che il sindacato, in questa fase di crisi, dovrebbe avere tutt'altro obiettivo. Stiamo perdendo migliaia di posti di lavoro, e allora il mio dovere in questo momento è mantenere il lavoro dove c'è e favorire gli investimenti: con realismo.Ma a Pomigliano vi accusano di aver rinunciato ad alcuni diritti per salvare la fabbrica. Ad esempio il diritto di sciopero. Io sono nato nella Val di Sangro, e lì quando avevo vent'anni non c'erano nè fabbriche, nè diritti sociali e del lavoro. I diritti sono arrivati con le industrie. Se io favorisco oggi il consolidamento della Fiat in Italia, dicendo sì all'investimento di Pomigliano, darò oltretutto un segnale alle altre multinazionali: nel nostro Paese si può investire. Al contrario, se la Fiat va via, cosa rimarrebbe a Napoli? La camorra e la disoccupazione, che certo non portano con sè i diritti sociali e la democrazia sindacale. E sullo sciopero consiglio agli amici della Fiom di leggere bene l'accordo: riguarda solo il diciottesimo turno del sabato, non tutta la settimana.Però a Pomigliano obiettivamente l'accordo resta difficile da gestire: ha votato no quasi il 40% dei dipendenti, quando gli iscritti Fiom sono il 17% Chi sono gli altri? Lì c'è stata soprattutto cattiva informazione, perché molti in quei giorni non andavano in fabbrica. Io dico, e vi prego di scriverlo, che la nostra vittoria a Pomigliano è stata «cla-mo-rosa». Sì: è la prima volta in assoluto che vinciamo di gran misura in un referendum che riguarda delicate questioni normative. E invece cosa mi devo sentir dire l'indomani? Che ha vinto chi ha avuto il 40%, e che rivuole indietro i giocattoli per ricominciare il gioco. La Cisl, quando ha perso, ha sempre accettato il risultato.Allora la soluzione può essere la «newco», magari assumendo solo chi è d'accordo con voi? O l'uscita dal contratto dei metalmeccanici, per uno nuovo dell'auto? Qui ci sono i miei grossi no: nel senso che non sono affatto contrario a una newco, ma si dovranno assumere tutti gli operai, e alle stesse condizioni precedenti. Nè si possono imporre firme individuali: la tua libertà di oggi, è la mia di domani. Un altro no - ed è ancora più notevole se si considera che io di solito non uso mai negazioni definitive - è all'uscita dal contratto dei metalmeccanici. Non è possibile che uno solo dei contraenti decida: la Cisl è contraria.Nell'incontro di Torino dite di sperare che Epifani «porti a giudizio» la Fiom. Vi siete sentiti in questi giorni con lui? Siete ottimisti? Io avevo formulato quell'auspicio dopo aver letto un'intervista di un mese fa al Corriere della Sera, in cui Epifani di fatto sconfessava la Fiom. Ma ieri è tornato a dichiarare che con Fiat bisogna azzerare tutto e ritrattare da capo, e questa frase perciò non mi fa sperare che si stia andando nella direzione da me auspicata.Dal Manifesto - 27 luglio 2010
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25/07/2010 «Marchionne non può giocare allo sfascio»
Clicca qui per l'intervista  http://www.cisl.it/sito.nsf/8e22d5cfb1ea61c3c125736a004abf54/8afb9d7ab374ad34c125776c002c0624?OpenDocument
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23/07/2010 La Cisl delle Marche a confronto sulla manovra economica
I dirigenti della Cisl marchigiana, dopo un ampio ed articolato dibattito, ribadiscono l’importanza dell’individuazione di regole condivise, a livello internazionale, per contenere le derive speculative, e sostengono le proposte e le iniziative messe in campo dal sindacato europeo e dalla Cisl a tale proposito, a partire dalla raccolta di firme per l’adozione di una tassa dello 0,05%  sulle transazioni finanziarie. Esprimono forte preoccupazione per il protrarsi della crisi economica e in particolare dei suoi effetti sull’occupazione, che rischiano di essere ulteriormente amplificati in particolare a danno dei giovani se, oltre alle necessarie politiche di controllo e contenimento dei conti pubblici, non verranno messe in campo anche misure a sostegno dello sviluppo e del lavoro a livello nazionale ed europeo; Evidenziano la difficile situazione di tante famiglie italiane che vivono in uno stato di crescente incertezza e ansia per il futuro e di milioni di persone non autosufficienti alle quali non è fornita  adeguata assistenza in termini di servizi e di sostegno economico.   In riferimento alla manovra finanziaria del Governo, il Consiglio generale apprezza lo sforzo della Segreteria confederale che, tramite la tenacia del confronto sostenuto da iniziative quali l’Assemblea nazionale dei quadri del 5 giugno, la manifestazione della scuola del 15 giugno, le assemblee, i volantinaggi, i presìdi sotto le Prefetture delle categorie del pubblico impiego e dei pensionati, ha prodotto alcuni risultati significativi,  e la modifica migliorativa di alcune misure inizialmente previste. Il Consiglio della Cisl Marche valuta positivamente: • la ripresa della lotta all’evasione fiscale con il ripristino della tracciabilità dei pagamenti, l’inserimento della fatturazione elettronica, il rafforzamento del redditometro, l’attribuzione ai Comuni del 33% delle somme recuperate dall’evasione; • la previsione di assunzione di un certo numero di precari nella scuola nei prossimi due anni; • il recupero delle progressioni di carriera nella scuola, la cui messa in discussione rappresentava una misura particolarmente iniqua; • la conferma di decontribuzione e defiscalizzazione degli aumenti relativi alla contrattazione decentrata e l’elevazione a 40.000 euro del limite del reddito utile per usufruirne, escludendo da tale misura il salario unilateralmente erogato da parte delle aziende • la cancellazione dal testo della manovra (ottenuta in collaborazione con l’associazionismo dei disabili) delle misure restrittive degli assegni di invalidità • l’avvio di una riduzione di alcuni costi della politica e degli stipendi dell’alta dirigenza dello stato • la razionalizzazione delle funzioni dei comuni più piccoli, in particolare per ciò che attiene la gestione dei servizi pubblici locali Il Consiglio generale della Cisl delle Marche ritiene necessario: • perseguire la realizzazione della riforma fiscale, sulla base delle articolate proposte Cisl, sulle quali è legittimo attendersi a breve risultati tangibili  per la nostra base sociale, realizzando se necessario anche ulteriori iniziative di mobilitazione; • sostenere la necessità di un aumento della tassazione sulle rendite finanziarie (con esclusione dei titoli di Stato); • ribadire la contrarietà al blocco dei contratti del pubblico impiego e la necessità di salvaguardare almeno la contrattazione decentrata su obiettivi di produttività, efficienza e riduzione degli sprechi, per evitare la sterilizzazione della funzione e del ruolo del sindacato, e il rischio di rafforzamento del sindacalismo autonomo e conflittuale • proporre l’ampliamento del numero di lavoratori (fissato dalla manovra nel numero di diecimila) in mobilità con accompagnamento alla pensione, a cui non applicare la finestra a scorrimento, ritenendo tale limite inadeguato rispetto alla situazione di crisi in atto • attuare una iniziativa costante a tutti i livelli per ridurre i costi della politica, a partire da privilegi incomprensibili di parlamentari, consiglieri regionali, ecc, dall’accorpamento dei numerosissimi enti e società a controllo pubblico, •  sostenere una più funzionale articolazione amministrativa, favorendo gestioni associate dei servizi, consorzi o accorpamenti di enti locali e la rivisitazione complessiva di ruoli e compiti del sistema delle autonomie locali • operare perché non si interrompa il confronto istituzionale tra Governo, Regioni ed Enti locali; vanno individuati infatti, prima dell’inizio del 2011, da un lato aggiustamenti o compensazioni sui tagli della manovra alla finanza regionale e locale, eccessivi soprattutto per le amministrazioni “virtuose”, dall’altro interventi di riduzione e razionalizzazione della spesa da parte di Regioni, Province e Comuni per evitare l’inaccettabile automatismo di riduzione dei servizi per i cittadini e aumento delle imposte. Il Consiglio Generale ritiene fondamentale affrontare le priorità di azione appena proposte, sfuggendo a semplificazioni e slogan mediatici, basandoci sulla concretezza dei dati reali, sulle competenze specialistiche da mettere in campo, sull’esercizio rigoroso della nostra autonomia. Il Consiglio generale, consapevole della complessità e delle difficoltà, causate dalla litigiosità e dalla carenza di progettualità di gran parte del ceto politico, da un bipolarismo che ha modificato gli spazi di possibile concertazione con le parti sociali, da un Governo culturalmente poco incline al confronto con gli interlocutori sindacali, ribadisce la condivisione della linea di negoziazione responsabile adottata dalla Cisl ed al contempo sottolinea la necessità di coinvolgere maggiormente tutto il corpo dell’organizzazione nell’elaborazione e condivisione delle proposte ai vari livelli, per far comprendere con maggiore efficacia le nostre scelte, il tasso di innovazione sociale che contengono e l’orizzonte etico e strategico che le accompagna. Il Consiglio fa proprie le linee di indirizzo espresse dalla Conferenza nazionale sulla contrattazione del 15-16 luglio, assunte dal Consiglio generale confederale. In tal senso, rispetto alla concertazione locale e alla contrattazione decentrata, prende in carico la necessità già rilevata dai territori, di costruire strategie articolate e sollecita una riflessione sull’assetto organizzativo, sulle risorse e sulle iniziative formative che possano sostenere questa scelta strategica. Sulla concertazione territoriale, al fine di affrontarla con coerenza rispetto alle novità delle situazione attuale, è necessario ridefinirne i contenuti in relazione alle prospettive del federalismo, alla sussidiarietà tra pubblico e privato nella gestione dei pubblici servizi, ai meccanismi di responsabilizzazione nelle politiche fiscali e tariffarie. Il Consiglio della Cisl Marche ritiene anche fondamentale che le strutture Cisl ad ogni livello adottino modalità e strumenti efficaci per una tempestiva informazione a delegati e attivisti sulle posizioni, le proposte, le iniziative della Cisl, per sostenerli nel loro delicato compito di rappresentanza, reso ancora più difficile dalle dinamiche sociali ed economiche in atto, non ultima l’evoluzione del sistema comunicativo, in termini di velocità delle notizie, di pervasività delle informazioni, di frequente generalizzazione dei contenuti. Il Consiglio generale esprime sostegno alle iniziative della CISL Marche, messe in campo in questa fase complicata e difficile, attraverso l’impegno sul fronte degli ammortizzatori e gli accordi anticrisi siglati con la Regione Marche;  sottolinea con favore lo stanziamento di 60 milioni di euro per gli ammortizzatori in deroga per l’anno in corso, e la necessità di provvedere ad analoghe risorse anche per il 2011, con l’obiettivo di individuare forme di tutela anche per coloro che attualmente non ne usufruiscono Al contempo il Consiglio impegna la segreteria regionale Cisl:  a contribuire alla realizzazione di adeguate politiche attive del lavoro, ad applicare in sede decentrata l’Accordo quadro sulla formazione sottoscritto unitariamente a livello nazionale nel febbraio scorso, a seguire l’iter della legge regionale sull’istruzione  a seguire con attenzione il percorso legislativo delle modifiche alla Legge 13 sul sistema sanitario marchigiano (sulle quali la Cisl e le categorie della Fp e della Fnp hanno già svolto una costruttiva azione emendativa), il percorso di consultazione sul nuovo Piano socio-sanitario, la trattativa sulle rette e l’assistenza delle residenze sanitarie per anziani  a riprendere un confronto a tutto campo con la Giunta regionale sulle politiche per lo sviluppo, con priorità alla qualificazione del nostro apparato manifatturiero ed al sistema dei servizi alle persone e alle imprese   ad attivarsi, in sintonia con le categorie del pubblico impiego, per favorire ogni opportunità di realizzare contrattazione decentrata negli enti pubblici. Il consiglio generale Cisl Marche infine, valuta positivamente i rapidi ed efficaci accordi di rinnovo dei Contratti nazionali di molti settori privati, siglati negli ultimi mesi in base al nuovo modello contrattuale e auspica una rapida conclusione dei negoziati ancora in corso; assume al contempo l’esigenza di rafforzare la strumentazione e potenziare le risorse umane ed economiche per affrontare, nelle aziende e nei territori dove ci saranno le condizioni per farlo, una fase di contrattazione decentrata, improntata a relazioni sindacali più partecipative, alla condivisione di obiettivi e risultati, nell’ottica di favorire lo sviluppo, di integrare le tutele del welfare pubblico, di consolidare le nostre imprese sul piano della qualità e dell’innovazione.LE INTERVISTE http://www.youtube.com/cislmarche?gl=IT&hl=it#p/u/5/h8IPTwEsLvEhttp://www.youtube.com/cislmarche?gl=IT&hl=it#p/u/4/kvEb0mscM9Yhttp://www.youtube.com/cislmarche?gl=IT&hl=it#p/u/3/Iwlq3TM_-2khttp://www.youtube.com/cislmarche?gl=IT&hl=it#p/u/2/4VWkGIelT6Q
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22/07/2010 Il sindacato bacchetta l’ospedale San Salvatore: “i soldi per il corso ci sono…. ma il corso dov’è?”
Il giallo del corso che non c’è. E’ quanto solleva Paolo Braconi, segretario provinciale della Fp Cisl, a proposito di un corso per la riqualificazione in Operatori Socio Sanitari del Personale Ausiliario del Servizio Sanitario Regionale per il quale, a seguito di un accordo con le organizzazioni sindacali, la Regione Marche ha stanziato i necessari fondi. “La ASUR ha già emanato il Bando per il corso – osserva Braconi -, ma l’azienda Ospedaliera “SAN SALVATORE” non ha fatto nulla e non è dato sapere che intenzioni abbia. Inoltre, confrontando la Dotazione Organica del SAN SALVATORE con le altre Aziende Sanitarie, emerge una insufficiente presenza di questa figura professionale rispetto ad altre figure assistenziali. E’ ingiusto che il Personale del Servizio Sanitario Regionale sia trattato in due modi diversi e, a questo proposito, chiediamo un incontro all’Assessore alla Sanità per sapere il motivo per cui l’Azienda Ospedaliera SAN SALVATORE non sta rispettando l’Accordo Regionale e perché non gli viene imposto di farlo”.
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20/07/2010 Cassa integrazione in deroga, alle Marche 60 milioni.
In arrivo sessanta milioni di euro per gli ammortizzatori sociali in deroga. L’assessore alle Politiche del lavoro Marco Luchetti infatti ha sottoscritto venerdì  con il sottosegretario del ministero del Lavoro Pasquale Viespoli l’Accordo con il governo che destina alle Marche la consistente somma per la cassa integrazione in deroga dei lavoratori delle piccole imprese, quelle per intenderci al di sotto dei 15 dipendenti. “Queste risorse - spiega in una nota il presidente della Regione Gian Mario Spacca - serviranno per rafforzare ed implementare gli interventi di sostegno al reddito e favorire i percorsi di formazione e ricollocazione di tutti quei soggetti che si trovano in difficoltà perché colpiti dalla crisi congiunturale in atto, tutelando così la coesione sociale. Vogliamo dare una solidarietà concreta a chi vive condizioni di difficoltà ma la manovra economica nazionale avrà degli effetti devastanti. Nonostante la battaglia di resistenza che stiamo conducendo con le altre Regioni - aggiunge il Governatore - subiremo una riduzione dei trasferimenti di circa il 67% e di conseguenza non ci sarà più sostegno per le piccole e medie imprese e verranno penalizzati i servizi ai cittadini”. “In un momento di tagli selvaggi ai trasferimenti da parte dello Stato - aggiunge l’assessore alle Politiche del lavoro Marco Luchetti - il rinnovo dell’Accordo per le risorse 2010 è certamente una buona notizia. Avevamo richiesto questi fondi sin da dicembre 2009 e solo oggi ci sono stati assegnati. Resta poi una enorme preoccupazione per il 2011, anno su cui si riverseranno tutti i danni della manovra economica nazionale in atto. Il futuro - conclude Luchetti - dei nostri lavoratori è a rischio e per questo continueremo a batterci”. La Regione ha fatto da apripista su scala nazionale nell'utilizzo di questo strumento di difesa del reddito. Accordi di questa natura nelle Marche sono stati resi operativi fin dal 2004, per tutelare i lavoratori di specifici settori in difficoltà o di territori caratterizzati da profonde crisi produttive e occupazionali. Il Segretario Generale Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo sottolinea l'importanza dell'accordo che mette a disposizione ingenti risorse da parte dello Stato e della Regione. Auspica inoltre una consistente dotazione anche per il 2011,  una maggiore qualificazione delle politiche attive del lavoro  al fine di incentivare il più possibile la nuova occupazione, sollecitando le imprese che stanno superando la crisi a non essere timide dal punto di vista occupazionale.
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20/07/2010 Anche a Pesaro ha fatto tappa Easy Tour di Adiconsum e Save the Children
Ha fatto tappa il 22 luglio anche a Pesaro la campagna di sensibilizzazione ad un utilizzo sicuro e consapevole di Internet e delle comunicazione tramite i media elettronici, promossa da Adiconsum e Save the children in collaborazione con la Commissione europea. Le nuove tecnologie sono ormai per i giovani un insostituibile spazio di confronto, scoperta, socializzazione, crescita, studio e divertimento: un territorio affascinante, sconfinato e facilmente accessibile dove purtroppo trovano spazio anche contenuti e comportamenti potenzialmente pericolosi. Quello proposto anche a Pesaro è stato quindi un percorso di sensibilizzazione che ha coinvolto i ragazzi in un’attività di simulazione permettendo loro di riflettere sulle emozioni e soprattutto sui comportamenti assunti nell'utilizzo dei videogiochi (l’attività ha ottenuto il premio alta qualità ”Il Grillo”) E' stato inoltre distribuito del materiale cartaceo e mini guide utile non solo ai ragazzi ma anche ai genitori per un approccio sicuro dei propri figli all’utilizzo delle nuove tecnologie.
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20/07/2010 Vigili del fuoco protestano davanti alla Prefettura
Anche i Vigili del fuoco di Pesaro hanno protestato contro i tagli previsti dal Governo che avranno pesanti ricadute anche nel territorio provinciale. I lavoratori delle tre sigle di Cgil, Cisl e Uil, infatti, si sono dati appuntamento questa mattina davanti alla Prefettura di Pesaro, per far sentire la loro voce nell’ambito di una grande manifestazione nazionale. Si è tratto di uno sciopero di 4 ore (durante il quale il soccorso è stato comunque garantito) e alle 11, in tutte le sedi di servizio, per un minuto hanno suonato le sirene degli automezzi. Secondo i rappresentanti sindacali, i tagli alle assunzioni e al bilancio provocheranno delle pesanti ripercussioni. “La carenza cronica di personale si aggraverà ulteriormente – sostengono i rappresentanti delle tre sigle - e causerà, come ci è stato detto esplicitamente nell’incontro che si è svolto qualche giorno fa al Viminale con i vertici del Ministero dell’Interno, la mancata apertura del distaccamento di Macerata Feltria in maniera permanente, nonostante il passaggio del distaccamento di Novafeltria al Comando di Rimini. Le zone del Montefeltro rimarranno quindi “scoperte” e i tempi di intervento che si dilateranno per arrivare sino ai 40/50 minuti, senza contare che tutte le sedi subiranno questa ricaduta con ripercussioni su tutto i dispositivi di sicurezza della provincia. Si registreranno problemi anche relativamente agli automezzi e alle attrezzature che vedranno drasticamente diminuite le già esigue risorse per la loro manutenzione e per il loro ricambio: buona parte dei mezzi già vecchi ed obsoleti rischieranno di restare in autorimessa ad ogni piccolo guasto (considerando anche che diversi automezzi sono stati e sono tuttora impegnati nell’emergenza Abruzzo ed hanno subito un notevole grado di usura) e ci potranno addirittura essere problemi per il rifornimento di carburante. A tutto ciò va aggiunto che abbiamo il contratto scaduto da 30 mesi e bloccato per i prossimi 3 anni e che partiamo già con un notevole “svantaggio” rispetto alla media degli stipendi dei vigili del fuoco europei”.
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20/07/2010 DONNA, GIOVANE, IMMIGRATA: IL PROFILO DEL LAVORATORE DOMESTICO
  Donna, giovane, immigrata: è questo il profilo del lavoratore domestico che emerge dall’indagine Censis condotta presso un campione di 997 lavoratori. Il 71,6% dei collaboratori sono infatti stranieri, provenienti in prevalenza dell’Europa dell’Est, Romania (19,4%) Ucraina (10,4%) Polonia (7,7%) e Moldavia (6,2%), ma sono numerosi anche i Filippini (9%).   Più di 8 collaboratori su 10 sono donne, presenza che si mantiene costante sia tra gli italiani che tra gli stranieri, mentre con riferimento all’età, emerge un profilo piuttosto giovane, soprattutto la componente straniera: il 15,8% ha meno di 30 anni, il 51,4% meno di 40 (tra gli stranieri la percentuale sale al 57,3% contro il 36,5% degli italiani) e soltanto il 17,5% è al di sopra dei 50. Questi alcuni dei dati emersi oggi durante la presentazione della ricerca realizzata dal Censis  con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che è stata presentata il 15 luglio a Roma.
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16/07/2010 Telecom ritira le procedure: un successo per la Fistel Cisl
TELECOM – BONANNI “Il Governo obblighi l’azienda ad investire” 15/07/2010  “Il governo usi tutti gli strumenti necessari, previsti per le societa’ in concessione, per obbligare l’azienda, che usa un bene pubblico, a fare investimenti”. E’ quanto ha dichiarato oggi, durante la conferenza stampa nel corso della Conferenza nazionale sulla contrattazione organizzata dalla Cisl, il lsegretario generale, Raffaele Bonanni. Bonanni ha spiegato che va bene avere ottenuto il “congelamento” dei licenziamenti dopo l’accordo di ieri che ha portato all’avvio di una trattativa che dovra’ chiudersi entro il 30 luglio, nello stesso tempo sollecita l’esecutivo a valutare “tutti gli strumenti che esistono per le società che sono in concessione”. “La cesura tra domani e quanto avvenuto ieri -conclude- sta proprio nell’investimento o meno. Se si investe anche gli esuberi molto facilmente non ci saranno”, TELECOM RITIRA LE PROCEDURE: UN SUCCESSO PER LA FISTEL CISLLa Fistel-Cisl ritiene positivo il confronto con il Governo e con i vertici Telecom Italia tenutosi ieri sulla gestione del piano industriale e sugli esuberi.Il ritiro delle procedure, come fortemente preteso dalla CISL nei giorni scorsi , e l’apertura di un tavolo permanente sulle politiche delle telecomunicazioni è un successo sindacale, dei lavoratori e del Paese.La Fistel-Cisl insieme alla propria Confederazione parteciperà al confronto con Telecom ed il governo, con l’obiettivo di raggiungere un accordo che possa rilanciare il gruppo attraverso investimenti infrastrutturali, l’unitarietà del perimetro (rete, it, customer care, ricerca), la salvaguardia delle professionalità e dei livelli occupazionali.Eventuali esuberi devono essere gestiti con strumenti di accompagnamento alla pensione.La Fistel-Cisl non consentirà a Telecom, o a chi strumentalmente punta ad imbrigliare la trattativa allungando i tempi fissati per il 30 luglio p.v. concordati in sede ministeriale, correndo il rischio di dare mano libera all’Azienda  per riaprire la procedure e licenziare i lavoratori senza i requisiti del diritto alla pensione.La nostra disponibilità al confronto è immediata e senza soluzione di continuità , perchè questo è il momento della responsabilità e non della demagogia, e noi nel merito delle questioni ribadiamo le nostre rivendicazioni:1)      Rilancio degli investimenti2)      Abbandono della politica delle societarizzazione delle cessioni di ramo3)      Rilancio dell’IT e ricerca  attraverso l’unificazione della vertenza SSC con Telecom Italia4)      Ricollocazione dei lavoratori  della Directory Assistance (1254, centralini)  alla scadenza  dei CDS5)      La ricollocazione dei lavoratori di Tils.Per la Fistel-Cisl eventuali esuberi dovranno essere giustificati da un piano industriale che per i prossimi anni dia certezza e serenità a tutti i lavoratori  che continueranno a lavorare in azienda.La Fistel-cisl continuerà a dialogare con i lavoratori nella piena trasparenza, informandoli dettagliatamente durante tutta la trattativa e nell’impossibilità di ritirare le procedure di sciopero nelle regioni interessate, a causa della regolamentazione provvisoria, si invitano le strutture territoriali ad informare dettagliatamente i lavoratori sugli sviluppi dell’incontro svoltosi in sede ministeriale e di quelli che seguiranno, in attesa di valutare il risultato complessivo. Roma  15 luglio 2010                                          Segreteria Nazionale FISTEL
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14/07/2010 Giovani seconda generazione
 Ecco a voi il BLOG della Campagna giovani II generazione  "LE  SECONDE GENERAZIONI: una sfida per tutti" promossa dall'Anolf Giovani con il sostegno della CISL.    All'interno del Blog partecipate e fate partecipare al sondaggio "E' giusto concedere la cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia?"          
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12/07/2010 Nuova automobile per i volontari Anteas
Venerdi 9 luglio l'Anteas - Associazione di volontariato dei pensionati Cisl, sezione di Potenza Picena  - ha ricevuto in donazione dalla Banca dell'Adriatico una Fiat punto nuova di zecca. L'automobile sarà utilizzata dai volontari dell'associazione per svolgere le attività del Servizio InformAnziani, attivo da alcuni anni e rivolto al sostegno degli anziani soli, ai quali vengono erogate prestazioni che rientrano nel cosidetto "volontariato di prossimità" (consegna spesa, ritiro farmaci, compagnia, ascolto telefonico, commissioni varie). La cerimonia si è svolta alla presenza del Vice sindaco e di altri componenti della Giunta comunale di Potenza Picena, nonchè della Segreteria dei pensionati Cisl di Macerata e del Presidente provinciale dell'Associazione Anteas. Per informazioni sull'attività dell'Anteas e del Servizio InformAnziani contattare il numero: 0733-263026
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09/07/2010 Poste: sottoscritto l'accordo regionale sul premio di risultato 2010
Sottoscritto da SLP-Cisl e Failp l'accordo regionale sul premio di risultato 2010. Il premio di risultato composto dal 65% da una quota nazionale e dal rimanente 35% dalla quota regionale, porterà in caso di raggiungimento degli obiettivi individuati una significativa quota si salario nelle tasche dei lavoratori delle Poste marchigiane.Dario Dominici Segretario Regionale SLP-Cisl Marche6 luglio 2010
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09/07/2010 Poste: verso il rinnovo contrattuale
Il giorno 7 luglio sono stati convocati gli attivi unitari  per la presentazione e discussione della piattaforma per il rinnovo del Ccnl di Poste Italiane Spa 2010-2012. La piattaforma  rappresenta il frutto del lavoro  svolto unitariamente da tutte le  OO.SS. di categoria. Il rinnovo del CCNL in Poste  giunge in un fase   particolarmente delicata, prossima alla liberalizzazione del mercato postale che aprirà sicuramente nuovi scenari e problematiche.  Anche per questo motivo si è deciso di presentare una piattaforma agile ma puntuale nel sostenere tutti i temi più rilevanti della  parte normativa,  che ci consenta di affrontare, appena chiusa la partita negoziale sul rinnovo in Poste, il confronto sul contratto di settore.            Afferma in maniera forte la centralità della contrattazione, l’importanza del sistema delle relazioni industriali ed è orientata  al rilancio della crescita economica e allo sviluppo occupazionale.  Per quanto attiene la parte economica, la piattaforma avanza una richiesta complessiva di 140 euro che, nel triennio 2010-2012,  dovrà servire prevalentemente ad incrementare i minimi tabellari per una reale tutela dei salari.  Sul territorio regionale sono state indette 20 assemblee secondo il calendario che riportiamo  per discutere con i lavoratori e approvare la piattaforma predisposta dalle segreterie nazionali.Dario Dominici Segretario Regionale Slp-CislGIOVEDI 08 LUGLIO 2010:                ORE 08.00-10.00     MACERATA FELTRIA                             ORE 12.00 -14.00    NOVAFELTRIA  VENERDI’ 09 LUGLIO 2010:              ORE 08.00 10.00      URBINO                                                      ORE 12.00 - 14.00   FOSSOMBRONE LUNEDI’ 12 LUGLIO 2010:                 ORE 08.00-10.00      FANO                                                          ORE 12.00-14.00     PESARO MARTEDI’ 13 LUGLIO 2010:             ORE 08.00-10.00     FABRIANO                                                  ORE 12.00-14.00   IESI MERCOLEDI’ 14 LUGLIO 2010:        ORE 08.00-10.00     FALCONARA                                              ORE 12.00-14.00   SENIGALLIA   GIOVEDI’ 15 LUGLIO 2010:               ORE 8.00 10.00       ANCONA                                                      ORE 12.00 14.00    ANCONA CMP e CUAS VENERDI’ 16 LUGLIO 2010:              ORE 08.00-10.00     FERMO                                                        ORE 12:00-14:00    SERVIGLIANO LUNEDI’ 19 LUGLIO 2010:                ORE 08.00-10.00     SAN BENEDETTO DEL T.                        ORE 12.00-1400     ASCOLI PICENO MARTEDI’ 20 LUGLIO 2010:            ORE 08.00-10.00      MACERATA                                               ORE 12.00-14.00     SAN SEVERINO MARCHE MERCOLEDI’ 21 LUGLIO 2010:       ORE 8.00-10.00      OSIMO                                                           ORE 12.00 14.00  CIVITANOVA MARCHE
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09/07/2010 Stop al Piano Industriale Telecom
Quattro ore di sciopero oggi, venerdì 9 luglio, e altre quattro che verranno definite a livello territoriale. Questa la decisione dei sindacati di categoria del Gruppo Telecom, CGIL SLC, FISTEL CISL E UIL COMUNICAZIONE, che nelle Marche come a livello nazionale,  hanno deciso di dare una prima risposta al Piano Industriale 2010/20122 presentato dalla compagnia telefonica durante i recenti incontri nazionali. Un Piano che le organizzazioni sindacali criticano apertamente perché avrà forti ripercussioni sui lavoratori del Gruppo, ma anche sul Paese e la nostra regione. Infatti è incentrato su tagli, dismissioni e ridimensionamenti. Sono previsti riduzione degli investimenti per 1,8 miliardi di euro; diminuzione dell’organico che significa meno 6822 posti di lavoro, che uniti ai precedenti del 2009/2011 fanno un totale di 13.000 unità, di cui ben duecento nelle Marche. Inoltre si vuole tagliare sulla manutenzione della rete in rame con un peggioramento della qualità per gli utenti, non è previsto il dovuto  sviluppo della cosiddetta rete di nuova generazione, si annuncia  un livello medio di appalti del 40%, si minaccia l’esternalizzazione e il ridimensionamento delle strutture operative con gravi conseguenze sulle sedi di lavoro e sulla qualità del servizio. “Quello che amplifica il senso di iniquità – sostengono i tre sindacati – è che tutto ha come obiettivo prioritario, è già annunciato alla comunità finanziaria, l’aumento  del dividendo nei prossimi anni agli azionisti e probabilmente i premi al top manager”. Di fronte a queste scelte  la risposta dei lavoratori è incentrata su una serie di proposte che hanno presentato nel corso di una conferenza stampa alla presenza dei segretari di categoria, Guido Pucci (CGIL SLC) Umberto Socci (FISTEL CISL)  e Fabrizio Brecciaroli (UIL COMUNICAZIONE) e dei segretari generali regionali Gianni Venturi e Stefano Mastrovincenzo. Innanzitutto si invita il Gruppo Telecom ad “un cambio di strategia che ribalti la logica dei tagli”. Inoltre si sottolinea l’importanza di investire su “qualità,  organizzazione e competenze per valorizzare il ruolo di Telecom, nonché sulla rete in rame e la larga banda di nuova generazione”. Altro punto qualificante  “la ricollocazione dei lavoratori in contratto di solidarietà”. Infine si richiede “il mantenimento del perimetro aziendale”.Le Segreterie Regionali SLC/CGIL, FISTEL/CISL,UILCOM/UIL
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06/07/2010 La Cisl aderisce alla manifestazione del 7 luglio
La cancellazione dal testo della manovra economica delle misure restrittive degli assegni di invalidità e delle indennità di accompagnamento rappresenta un successo della ragionevolezza e del buonsenso. Grazie alla capacità di tessere relazioni, di aggregare, di mobilitare numerose realtà sociali, è stato possibile raggiungere un risultato positivo, ma non scontato, dimostrando che  non è certo questo il modo per affrontare il tema dei falsi invalidi. Oggi, siamo d’accordo con Fish e Fand, si apre un nuovo fronte sul quale far valere i diritti delle persone con disabilità e non autosufficienti e delle loro famiglie, quello del sistema dei servizi e degli interventi territoriali che debbono essere potenziati e qualificati. La definizione dei livelli essenziali, la stabilizzazione del Fondo per la non autosufficienza   e l’approvazione della specifica legge, la programmazione degli interventi regionali  e la qualità della spesa del sistema delle autonomie locali debbono essere iniziative per  tutelare di più e meglio le persone disabili, ma al contempo l’impegno deve andare nella direzione di denunciare gli abusi e gli sprechi, che hanno fatto  degenerare la spesa sul piano regionale sottraendo risorse a chi ne ha realmente bisogno. Per la Cisl il tema della moralizzazione e dell’equità in tutte le regioni ed i territori è un tema  di giustizia e di diritti. La Cisl è soddisfatta del risultato, che ritiene opera di una azione corale ed a cui ha dato  un contributo senza per questo doversene assumere l’unico merito e riconferma  l’impegno anche futuro ad azioni congiunte sia sul piano nazionale che nei territori, con le associazioni dei disabili con l’intento di attivare tutti i canali di interlocuzione e confronto possibile per garantire loro il diritto all’autonomia ed all’integrazione sociale.Roma, 8 luglio 2010
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25/06/2010 “Efficienza, solidarietà, benessere nell’economia post crisi”
Venerdì 25 giugno, nell'ambito delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario della Cisl, si è svolto a Fano, nella sala lettura di Palazzo San Michele,  un seminario dal titolo “Efficienza, solidarietà, benessere nell’economia post crisi”. Hanno partecipato all’incontro, coordinato da Gianluigi Storti, dell’Ufficio studi della Cisl di Pesaro, il segretario confederale della Cisl Maurizio Petriccioli, il presidente della provincia di Pesaro e Urbino Matteo Ricci, l’assessore ai servizi sociali del Comune di Fano Davide del Vecchio, il docente di economia e filosofia all’Università Milano Bicocca Luigino Bruni, il docente di Etica Cristiana dell’Università di Torino Giannino Piana e il segretario generale della Cisl di Pesaro e Urbino Sauro Rossi. “Siamo usciti dal congresso provinciale della Cisl di Pesaro e Urbino, lo scorso anno, con l’idea di non farci rapire dalle spire della crisi – ha illustrato il segretario Sauro Rossi -, e con l’intenzione di dare uno sguardo che traguardasse questo periodo difficile. Se noi, come soggetto sociale, non facciamo nostra l’idea di dare sbocchi di speranza alle persone, veniamo meno alle nostre prerogative. E’ necessario che concetti come benessere e felicità riacquistino un valore nella concezione pubblica e collettiva”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della Provincia Matteo Ricci che ha sottolineato come, malgrado l’anno terribile già trascorso in cui l’impatto della crisi è stato tremendo anche nel nostro territorio, l’obiettivo non sia tanto quello di diventare la provincia più ricca d’Italia, ma sia quello di “diventare la provincia leader per il cosiddetto “benessere interno lordo”. E il sindacato, in tutto questo, gioca un ruolo essenziale di mediazione tra le varie esigenze e bisogni espressi da chi, quotidianamente, si trova a far fronte con le mille difficoltà del quotidiano. “Non smettiamo di stare nei luoghi di lavoro, vicino alle persone che rappresentiamo – ha sottolineato il segretario confederale Maurizio Petriccioli -. Dobbiamo ragionare sull’apertura di vie nuove per l’uscita dalla crisi. L’obiettivo dev’essere quello di cambiare modello “da dentro”, valorizzando la partecipazione dei lavoratori e lavorando per una democratizzazione delle imprese”. E’ stata l’occasione, attraverso le relazioni di Luigino Bruni e Giannino Piana, per costruire dei quadri concettuali rispetto al contatto che ci dev’essere tra etica ed economia e intorno ai quali riflettere su interessanti questioni che guardano da vicino anche le dinamiche del territorio provinciale. E’ infatti nel territorio che possono trovare attuazione strategie di sviluppo condiviso, che guardino al cittadino e alle forme di organizzazione sociale non come destinatari passivi di politiche, ma come alleati e attori, insieme alle amministrazioni locali, di un governo delle città e del territorio volto a promuovere il benessere della comunità. I relatori si sono interrogati, in particolare, sulla possibilità, in economia, di azzardare pensieri nuovi, seppur a volte “scomodi” e sulla possibilità di attuare una strategia di sviluppo che riequilibri in senso solidaristico il sistema, rivedendo i modelli di crescita che, mentre producono ricchezza e benessere per pochi, ripagano con sottosviluppo, sfruttamento di risorse e di lavoro intere aree. Le competenze particolari degli ospiti hanno consentito  degli interessanti approfondimenti su vari piani. In primo luogo  stato analizzato il profilo economico, ossia su come porre l’idea pervasiva e totalizzante di profitto in relazione dialettica con le categorie della reciprocità, della sostenibilità e del dono. Di particolare importanza è stato anche il piano dell’etica e della morale questo ha offerto lo spunto per interrogarsi su quali spazi s’intravedono per una economia sociale, solidaristica, a forte impronta distributiva. Essenziale è stata anche la riflessione condotta sul profilo sociale e in particolare su quale ruolo il lavoro, e in particolare la partecipazione dei lavoratori, possono assumere in un sistema innovato, come premessa di una nuova fase di prosperità.
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24/06/2010 Quadri e delegati di Ancona e Pesaro in assemblea
Grande partecipazione dei quadri e delegati all’assemblea organizzata il 21 giugno dalle Unioni sindacali territoriali di Ancona e Pesaro sulla manovra finanziaria varata dal Governo. Nella sala del Conero Break si sono susseguite le relazioni dei segretari delle Unioni tra cui Sauro Rossi, segretario provinciale Cisl Pesaro. Ha partecipato all’incontro anche il segretario confederale Giorgio Santini che ha ribadito la necessità di rinforzare la lotta all’evasione esprimendo d’altro canto, giudizi negativi sui tagli enti locali e a quello sui lavoratori pubblici e della scuola. A proposito della manovra Santini ha sostenuto che non si può dare un giudizio univoco ma “è necessario articolare la spiegazione”, dice: “Da una lato la manovra contiene aspetti interessanti come la lotta all’evasione un vero cavallo di battaglia della Cisl. Ci sono misure che vanno in questo senso ma che noi chiediamo comunque di rafforzare”.
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24/06/2010 La Cisl di Pesaro e la manovra economica
  La CISL (e con essa la UIL), come si sa, non condivide la scelta della CGIL di scioperare contro la recente manovra economica del Governo. Tutta l’organizzazione è impegnata in questi giorni a spiegare le ragioni di tale atteggiamento, nei luoghi di lavoro come nelle sedi pubbliche (siano esse le aule per le Audizioni parlamentari che quelle delle Assemblee territoriali). Alla base di tutto vi è un diverso giudizio sulla manovra stessa. E’ bene ricordare che tutti i governi europei stanno adottando decisi tagli alla spesa pubblica, per contenere i deficit statali e arginare i pericoli di attacchi speculativi all’Euro. Il rigore dei conti è una condizione tanto più necessaria per un Paese come l’Italia gravato da uno storico pesante debito. L’aggravamento della crisi sarebbe deleterio in particolare per i giovani, i lavoratori dipendenti e i pensionati. La manovra adottata è perciò, nel quadro degli accordi europei, necessaria. Essa, a differenza di quanto sostiene la CGIL che la vede infarcita solo di scelte nefaste, contiene interventi opportuni e misure discutibili. La tracciabilità dei pagamenti oltre i 5 mila euro, l’inserimento della fatturazione elettronica, il rafforzamento del redditometro, rappresentano strumenti importanti per avviare una seria e decisa lotta all’evasione fiscale, da sempre obiettivo prioritario dei sindacati. Condivisibili sono anche la (pur modesta) riduzione dei costi della politica e il taglio degli stipendi dell’alta dirigenza statale. Importante per ridare impulso, in un momento difficile come quello attuale, alla contrattazione di II° livello, il rafforzamento della decontribuzione e della defiscalizzazione del salario. Ma tra i provvedimenti del Governo ve ne sono alcuni, anche dal nostro punto di vista, da modificare. Andrebbero rivisti l’innalzamento della percentuale d’invalidità (dal 74% al 85%) per accedere ai benefici economici e lo slittamento dei termini di pensionamento anche per chi ha 40 anni di contribuzione. E’ da superare il blocco dei contratti per tre anni nel pubblico impiego e da ritirare la sterilizzazione degli aumenti di anzianità per il personale della scuola. Tali misure potrebbero essere sostituite da un innalzamento della tassazione delle rendite finanziarie, esclusi i titoli di Stato. Non è condiviso dalla CISL anche il taglio delle risorse a Regioni e agli Enti locali, non solo per la misura ma anche perché opera in modo indifferenziato, non tenendo conto della maggiore o minore virtuosità delle Amministrazioni. Al riguardo la CISL è impegnata all’affermazione di un federalismo, autenticamente solidale che permetta un vero decentramento  di risorse, autonomia e responsabilità. Per questo si attiverà anche in ambito locale e regionale, come ha fatto con presidi e assemblee pubbliche, per sostenere processi virtuosi di lotta agli sprechi e di recupero di risorse dall’evasioni e dalla gestione associata dei servizi tra i Comuni. Anche da risparmi di questo tipo si deve passare per salvaguardare il nostro sistema di welfare. Su tutti questi aspetti la CISL si sente mobilitata a Roma come nei territori per indurre ad apportare, nella fase di conversione parlamentare, modifiche che rendano più equa la manovra. Non crede, in un momento come questo, con migliaia di aziende in cassa integrazione e altri che tentano faticosamente di rilanciarsi che lo sciopero sia la forma migliore di protesta. Astenersi dallo sciopero non significa rinunciare a lottare per difendere gli interessi dei lavoratori e dei pensionati. E’ sulla base di queste convinzioni che possiamo supporre che se nella loro, indiscutibile, libertà alcuni iscritti a CISL e UIL aderiranno venerdì all’iniziativa della CGIL, come è negli auspici del collega Ghiselli, un numero di forse maggiore di lavoratori CGIL, altrettanto liberamente, rinunceranno ad incrociare le braccia, implicitamente riconoscendo la validità delle forme alternative di mobilitazione messe in atto dalla CISL.
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21/06/2010 Oltre la crisi, liberi di lavorare
Più di 250 persone hanno partecipato alla tavola rotonda “Oltre la crisi, idee a confronto” che ha avuto luogo sabato 19 giugno al Cineteatro Don Bosco di Macerata. Liberi di lavorare L’iniziativa si colloca all’interno di “Liberi di lavorare”, la festa organizzata dalla Cisl di Macerata in collaborazione con la Felsa Cisl cultura Marche, in occasione della celebrazione del 60° anniversario della nascita della Cisl. Un laboratorio di idee Liberi non solo di lavorare, ma anche di pensare e di parlare, in quello che è stato un laboratorio di idee per contribuire a superare la crisi. Un’occasione importante per riflettere e confrontarsi sui temi più urgenti ed attuali dell’economia e del lavoro. Presenti alcuni tra i più autorevoli esponenti delle forze istituzionali e sociali maceratesi e marchigiane (Romano Carancini, Sara Giannini, Giuliano Bianchi, Nando Ottavi, Franco Capponi). Ripartire dai numeri Marco Ferracuti, Segretario generale della Cisl di Macerata, dopo aver descritto la situazione attuale della Provincia di macerata fornendo “i numeri” della crisi, ha tracciato le linee del dibattito, coordinato dal coordinato dal Caporedattore de “Il resto del Carlino” di Macerata Giorgio Guidelli. I giovani, il confronto e i modelli di sviluppo Gli interventi hanno fatto emergere elementi di particolare interesse. La necessità di sostenere l’occupazione giovanile, non solo nel mondo del lavoro ma anche sul versante dell’imprenditoria. Il rilancio del confronto e del dialogo come metodo per affrontare, ognuno al livello di sua competenza, le tante sfide che la crisi pone. Da qui l’ impegno di tutti i partecipanti a far partire, da subito, il tavolo provinciale di concertazione. Lo sviluppo di nuovi settori produttivi (turismo e cultura su tutti) da affiancare al manifatturiero per contribuire alla ripresa dell’economia locale. Rispetto a quest’ultimo, la possibilità di introdurre importanti innovazioni di processo e di prodotto (marketing, packaging) così da rendere più competitive le imprese maceratesi rispetto alla concorrenza internazionale. La provocazione Considerazioni interessanti anche sull’idea provocatoria lanciata da Ferracuti. Ridurre la spesa pubblica per i troppi consorzi e aziende muncipalizzate, spesso utili solo a “riciclare” politici insoddisfatti e mettere in rete i Comuni più piccoli. In altre parole pensare insieme ad un nuovo modello istituzionale più semplice e moderno, in cui i servizi pubblici possano essere gestiti in forma associata realizzando economie di scala e risparmi consistenti. Lavoro, fattore di libertà «Servono responsabilità, lungimiranza e coraggio» sostiene il Segretario generale della Cisl di Macerata. Sullo sfondo la questione etica del rispetto delle regole di convivenza civile, che in tema di lavoro significano regolarità, sicurezza e salute dei lavoratori. Per non dimenticare che il lavoro è, da sempre, uno dei più importanti fattori di libertà e di dignità della persona.
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21/06/2010 Investire nel fotovoltaico
Il 17 giugno a Pesaro si è tenuta una Tavola Rotonda dal titolo Investire nel Fotovoltaico nella Regione Marche. L'iniziativa, realizzata da Business International in partnership con il Comune di Pesaro, è stata l'occasione per approfondire le opportunità del territorio in tema di Fotovoltaico. Da un lato l'obiettivo è stato quello di illustrare a grandi aziende, PMI ed enti locali la convenienza di investire nel fotovoltaico e le modalità di realizzazione di un impianto, dall'altro è stato anche quello di approfondire le opportunità che il territorio offre agli operatori  della filiera delle FER e ai costruttori. E' stata un' occasione di incontro con  i rappresentanti delle istituzioni locali, con gli attori del mondo dell'energia del territorio, con aziende, liberi professionisti e associazioni di categoria interessati allo sviluppo del fotovoltaico  nella Regione Marche.
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15/06/2010 Liberi di lavorare, festa Cisl a Macerata
60 anni fa nasceva la Cisl. Per celebrare questo importante anniversario la Cisl di Macerata ha organizzato una giornata di festa che lega un momento di riflessione e di approfondimento con l' arte, il divertimento e la buona cucina. "Liberi di lavorare" è il titolo dell'iniziativa che sarà aperta dalla tavola rotonda: "Oltre la crisi, idee a confronto", in programma sabato 19 giugno alle ore 9.30 al "Cineteatro Don Bosco" di Macerata. Il sindaco di Macerata Romano Carancini e Marco Ferracuti, Segretario generale della Cisl di Macerata, faranno gli onori di casa. Interverranno Francesco Adornato, Preside della Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Macerata, Giuliano Bianchi, Presidente della Camera di Commercio di Macerata, Franco Capponi, Presidente della Provincia di Macerata, Sara Giannini, Assessore regionale alle attività produttive, Nando Ottavi, Presidente di Confidustria Macerata e Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale della Cisl Marche. Giorgio Guidelli, Caporedattore de "Il Resto del Carlino" di Macerata modererà il dibattito. Verrà poi inaugurata la mostra fotografica "La faccia della crisi" di Daniele Cinciripini. I festeggiamenti proseguiranno al Parco di Villa Cozza dove verrà inaugurata una mostra multi sensoriale degli artisti Sara Cancellieri e Mario Agostinelli e dove (ore 14.00) verrà offerto un pranzo sociale a base di prodotti tipici e biologici. Seguirà un pomeriggio di animazione musicale, artistica e ludica. L'inziativa è stata organizzata con la collaborazione di Antonella Ventura, Segretaria generale della FELSA Cisl Marche. CLICCA QUI per visualizzare il programma completo della festa Per ulteriori informazioni Segreteria Cisl Macerata (Lorella Marcelli): 0733-4075246 Felsa Cisl Marche (Antonella Venutura): 3460841246
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15/06/2010 Liberi di lavorare, festa Cisl a Macerata
60 anni fa nasceva la Cisl. Per celebrare questo importante anniversario la Cisl di Macerata ha organizzato una giornata di festa che lega un momento di riflessione di approfondimento con l' arte, il divertimento e la buona cucina."Liberi di lavorare" è il titolo dell'iniziativa che sarà aperta dalla tavola rotonda: "Oltre la crisi, idee a confronto", in programma sabato 19 giugno alle ore 9.30 al "Cineteatro Don Bosco" di Macerata. Il sindaco di Macerata Romano Carancini e Marco Ferracuti, Segretario generale della Cisl di Macerata, faranno gli onori di casa. Interverranno Francesco Adornato, Preside della Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Macerata, Giuliano Bianchi, Presidente della Camera di Commercio di Macerata, Franco Capponi, Presidente della Provincia di Macerata, Sara Giannini, Assessore regionale alle attività produttive, Nando Ottavi, Presidente di Confidustria Macerata e Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale della Cisl Marche. Giorgio Guidelli, Caporedattore de "Il Resto del Carlino" di Macerata modererà il dibattito.Verrà inaugurata la mostra fotografica "La faccia della crisi" di Daniele Cinciripini.I festeggiamenti proseguiranno al Parco di Villa Cozza dove verrà inaugurata una mostra multi sensoriale degli artisti Sara Cancellieri e Mario Agostinelli e dove (ore 14.00) verrà offerto un pranzo sociale a base di prodotti tipici e biologici. Seguirà un pomeriggio di animazione musicale, artistica e ludica.L'inziativa è stata organizzata con la collaborazione di Antonella Ventura, Segretaria generale della FELSA Cisl Marche CLICCA QUI per visualizzare il programma completo della festaPer ulteriori informazioni Segreteria Cisl Macerata (Lorella Marcelli): 0733-4075246 Felsa Cisl Marche (Antonella Venutura): 3460841246
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11/06/2010 Regione Marche - parti sociali: verifica accordo anticrisi
Clicca qui per visualizzare il video http://www.youtube.com/watch?v=G3ojq-kEud0
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03/06/2010 SEMINARIO FORMATIVO:Disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno alla maternità e paternità
La CISL UST e il Coordinamento Donne di Ancona l’8 giugno prossimo organizza presso la Sala Armatura di Ancona un seminario formativo sul T. U. 151 e sulle politiche di conciliazione per delegati e operatori; il momento politico-sindacale è delicato ma ora più che mai non bisogna distogliere l’attenzione dalla contrattazione e dai temi che riguardano la quotidianità del nostro agire sindacale, nè abbassare la soglia dei diritti; anche i dati Istat evidenziano più che mai la drammatica questione “donne e giovani” in relazione al mondo del lavoro; il tema della conciliazione è il cuore del rapporto problematico tra donne e lavoro, ma (per fortuna) non è più un tema esclusivamente di genere: incomincia a farsi faticosamente strada nel nostro territorio e tra i nostri lavoratori un’idea più inclusiva e la legislazione vigente offre alcune possibilità di azione che è bene conoscere e diffondere. Ecco perchè, raccogliendo l’istanza dei nostri delegati, ci è sembrato utile proporre un seminario specifico sul tema, avvalendoci della consulenza tecnica dell’esperta INAS Paola Franzin, perchè oggi più che mai è importante “fare rete”, comunicare le esperienze e i vissuti, formare e attivare competenze tecniche e capacità di ascolto dei bisogni. Cristiana Ilari (Segretario Provinciale CISL Ancona) Ancona, 03 giugno 2010 ZD Scribd iPaper var zdscribdvar_707_1 = scribd.Document.getDoc(32458614, 'key-1oe2jp25yg3s08m4jtx1') zdscribdvar_707_1.addParam('jsapi_version', 1); zdscribdvar_707_1.addParam('height', 600); zdscribdvar_707_1.addParam('width', 590); zdscribdvar_707_1.addParam('disable_related_docs', true); zdscribdvar_707_1.addParam('mode', 'list'); zdscribdvar_707_1.addParam('auto_size', true); zdscribdvar_707_1.addParam('page', 1); zdscribdvar_707_1.write('zdscribdid_707_1');
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03/06/2010 SEMINARIO FORMATIVO:Disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno alla maternità e paternità
La CISL UST e il Coordinamento Donne di Ancona l'8 giugno prossimo organizza presso la Sala Armatura di Ancona un seminario formativo sul T. U. 151 e sulle politiche di conciliazione per delegati e operatori; il momento politico-sindacale è delicato ma ora più che mai non bisogna distogliere l'attenzione dalla contrattazione e dai temi che riguardano la quotidianità del nostro agire sindacale, nè abbassare la soglia dei diritti; anche i dati Istat evidenziano più che mai la drammatica questione "donne e giovani" in relazione al mondo del lavoro; il tema della conciliazione è il cuore del rapporto problematico tra donne e lavoro, ma (per fortuna) non è più un tema esclusivamente di genere: incomincia a farsi faticosamente strada nel nostro territorio e tra i nostri lavoratori un'idea più inclusiva e la legislazione vigente offre alcune possibilità di azione che è bene conoscere e diffondere. Ecco perchè, raccogliendo l'istanza dei nostri delegati, ci è sembrato utile proporre un seminario specifico sul tema, avvalendoci della consulenza tecnica dell'esperta INAS Paola Franzin, perchè oggi più che mai è importante "fare rete", comunicare le esperienze e i vissuti, formare e attivare competenze tecniche e capacità di ascolto dei bisogni. Cristiana Ilari (Segretario Provinciale CISL Ancona) Ancona, 03 giugno 2010
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01/06/2010 2° Bando per figli universitari dei lavoratori colpiti dalla crisi
La Regione Marche, in linea con il protocollo d’intesa siglato dal Presidente della Regione con CGIL Marche, CISL Marche e UIL Marche in data 16/11/2009, per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo, intende sostenere i figli di lavoratori che si trovano da almeno tre mesi in disoccupazione, in mobilità, in cassa integrazione straordinaria, in cassa integrazione in deroga iscritti all’università. È stato adottato il 2° bando con decreto del dirigente Istruzione Diritto allo Studio e Rendicontazioni n. 136 del 31/5/2010. La domanda di contributo deve essere presentata utilizzando sia la procedura di invio telematico che la trasmissione cartacea per raccomandata AR. Possono presentare domanda gli studenti universitari figli di lavoratori residenti nelle Marche, fiscalmente a carico dei genitori ed iscritti nell’A.A. 2009/2010 a: corsi di laurea di primo livello, corsi di laurea di secondo livello, corsi di laurea a ciclo unico/magistrale (sono inclusi i corsi di laurea del vecchio ordinamento attivati prima del DM 509/99) presso Università e AFAM delle Marche o presso Università e AFAM di altre Regioni (vedi art. 4 del Piano sul diritto agli studi universitari - Delibera Amministrativa del Consiglio Regionale n. 121 del 19/5/2009). Sono esclusi i corsi di terzo livello. Le domande saranno finanziate sulla base della graduatoria (ISEE decurtata). Scadenza domande 30/06/2010 – fa fede il timbro postale Vedi: [ http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/Notizie/singolaBando.asp?IdNotizia=786&idArea=0 ]Ancona, 31 maggio 2010
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28/05/2010 Seminario su istruzione formazione e lavoro
Giovedi 3 giugno alle 15.30, presso la Camera di Commercio di Macerata, si svolgerà il Seminario di studio su istruzione, formazione e lavoro organizzato dal Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro . CLICCA QUI per visualizzare l'invito Il seminario propone una riflessione sui nuovi ordinamenti della scuola secondaria di II grado, la cui sicura influenza sul mondo del lavoro rende necessario, per le le Associazioni di Rappresentanza conoscerne principi, applicazioni e conseguenze. Interverranno il Segretario Generale della Cisl di Macerata, Marco Ferracuti, i Prof. Franco de Anna, Giancarlo Marcelli e Antonio Calafati. Coordinerà il dibattito la Prof.ssa Anna Maria Foresi. Le conclusioni saranno riservate a Giuliano Bianchi, Segretario della Confartigianato
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26/05/2010 Rapporto Istat 2009
OCCUPAZIONE Rapporto Istat. Santini: "Urgente un piano per il lavoro"26/05/2010"I dati più indicativi del Rapporto Istat 2009 confermano le criticità del momento: il calo complessivo di occupati del -1,6%, con una riduzione maggiore per gli uomini perchè concentrati nell'industria, ma con le donne che lavorano nell'industria in senso stretto che calano in proporzione piu' del doppio degli uomini; il calo dell'occupazione nel Mezzogiorno (-3%); il lavoro atipico che assorbe il 63% della flessione complessiva e, di conseguenza, il tasso di disoccupazione giovanile che raggiunge un valore piu' che triplo di quello totale e piu' elevato di quello europeo". Lo dichiara in una nota Giorgio Santini, segretario confederale della Cisl. "Tali dati, uniti ai livelli ancora elevati di ci- sottolinea Santini- rendono urgente un Piano per il lavoro che guardi oltre l'emergenza e che, oltre a dare piena attuazione all'accordo formazione 2010 tra Governo, Regioni, parti Sociali, orientando tutte la azioni al reimpiego dei lavoratori, anche estendendo ed incentivando i contratti di solidarietà ed il part-time, preveda un accordo quadro per rilanciare ed incentivare l'apprendistato come "contratto di primo lavoro" per i giovani; credito di imposta per l'occupazione nel mezzogiorno, rimodulando la spesa sia per i fondi nazionali che per quelli europei; piano straordinario di contrasto al lavoro sommerso, che potenzi le ispezioni e definisca l'utilizzo, anche attraverso la bilateralità delle parti sociali, dei contratti di emersione ed in agricoltura e nei servizi di cura, dei voucher per il lavoro accessorio, da ridefinire con maggiori garanzie per i lavoratori e da incentivare per le famiglie innalzando della attuale detrazione fiscale"RAPPORTO ISTAT Occupazione. Ocmin: "Investire su giovani, donne, immigrati"26/05/2010"Per invertire la rotta rispetto allo scenario delineato dall'Istat nel rapporto annuale, occorre investire sul futuro ovvero su giovani, donne ed immigrati". Lo dichiara Liliana Ocmin, Segretario confederale della Cisl. "Purtroppo-sottolinea Ocmin- la crisi non poteva e di fatto non agevola queste fasce di lavoratori e di lavoratrici. La flessione occupazionale, i cui effetti sono maggiormente evidenti nel sud dove si sommano a problemi strutturali cronici, conferma la lungimiranza della Cisl che da tempo sostiene la necessità di adottare misure concrete per il Mezzogiorno e di defiscalizzazione per rilanciare l'occupazione. Bisogna energicamente rispondere alla sfide di oggi legate anche alle aspettative di una intera generazione di giovani. Dobbiamo evitare che siano loro a pagare il prezzo più alto. Occorre pensare ai giovani ed al sud a partire dalla manovra odierna che auspichiamo metta a punto risorse ed interventi specifici proprio per il Mezzogiorno".Per approfondire:    http://www.istat.it/dati/catalogo/20100526_00/
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19/05/2010 L'assegno al nucleo familiare per i lavoratori stranieri
L'assegno al nucleo familiare è un trattamento economico previsto inizialmente dal Dpr 797/55 e, in seguito, riformato dalla legge numero 153 del 1988. Con riferimento ai lavoratori stranieri la stessa norma ha precisato che "Non fanno parte del nucleo familiare... il coniuge ed i figli ed equiparati di cittadino straniero che non abbiano la residenza nel territorio della Repubblica, salvo che dallo Stato di cui lo straniero è cittadino sia riservato un trattamento di reciprocità nei confronti dei cittadini italiani ovvero sia stata stipulata convenzione internazionale in materia di trattamenti di famiglia. L'accertamento degli Stati nei quali vige il principio di reciprocità è effettuato dal Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sentito il Ministro degli affari esteri". E' bene ricordare sinteticamente quali sono i componenti del nucleo familiare ai fini dell'assegno al nucleo familiare: - il richiedente l'assegno; - il coniuge, non legalmente ed effettivamente separato; - i figli ed equiparati di età inferiore ai 18 anni (a particolari condizioni anche i figli fino a 21 anni) o maggiorenni inabili; - i fratelli, le sorelle e i nipoti collaterali orfani di entrambi i genitori e non aventi diritto alla pensione, ai superstiti, se di età inferiore ai 18 anni o maggiorenni inabili; - i nipoti diretti, se di età inferiore ai 18 anni, anche se non formalmente affidati all'ascendente e non orfani. I componenti dei nucleo familiare fanno parte dello stesso anche se: - non sono conviventi e residenti con il richiedente; - non sono residenti in Italia. In quest'ultimo caso, per i cittadini stranieri, va specificato che, se risiedono in Italia, le condizioni sono le stesse relative ai cittadini italiani; diversamente, se risiedono all'estero, si deve verificare di che Paese si tratta. E' da tenere infatti presente che sono considerati componenti del nucleo familiare ai fini della corresponsione dell'assegno al nucleo familiare soltanto se il lavoratore/pensionato è cittadino di un Paese ben preciso: a) che sia cioè dell'Unione Europea; b) che ha stipulato una convenzione di sicurezza sociale con l'ltalia che comprende i trattamenti di famiglia; c)  nel quale sussista la condizione di reciprocità con l'Italia (i Regolamenti Europei di Sicurezza sociale sono applicati anche da: Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Tur-chia). Diversamente, se il Paese di residenza dei familiari non rientra in nessuna delle fattispecie elencate, gli stessi non possono essere considerati componenti del nucleo familiare ai fini Anf. Fanno eccezione ovviamente i cittadini stranieri ai quali sia stato riconosciuto lo status di rifugiato politico, nel qual caso sono equiparati ai cittadini italiani in materia di assistenza pubblica, assicurazione sociale e normativa sul lavoro. Su situazioni particolari e sulle diverse convenzioni con particolari limitazioni possono essere richieste informazioni presso gli Uffici del Patronato.18 maggio 2010Delio Mattiacci Direttore Regionaie lnas-Cisl Marche
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19/05/2010 Sanità: Cisl Marche sollecita il Governo regionale al confronto
Prendiamo atto positivamente dell’attuazione del secondo stralcio  dell’intesa  tra la  Regione e il Ministero della salute che finanzia con 211 milioni di euro  una serie di investimenti strategici per il sistema sanitario marchigiano, dalla  riqualificazione di strutture sanitarie alla realizzazione di nuovi ospedali, all’avvio di un sistema informativo sanitario regionale. E’ condivisibile la soddisfazione del Presidente Spacca sulle potenzialità di questo accordo per la comunità marchigiana, sia sotto il profilo della modernizzazione del sistema sanitario, che per lo sviluppo dell’economia locale con  nuove opportunità di lavoro. Chiediamo al Governo regionale che questo inizio di legislatura si caratterizzi per un confronto serrato e costruttivo con le forze sindacali, finalizzato a migliorare il clima organizzativo tra gli operatori della sanità e a qualificare l’offerta sanitaria, mantenendo i positivi equilibri di bilancio tramite la lotta agli sprechi. L’attenzione a dare risposte integrate ai bisogni di benessere delle persone e delle famiglie marchigiane, va infatti di pari passo con la valorizzazione delle professionalità del sistema sanitario e socio sanitario (a partire dalla sottoscrizione dell’accordo sullo 0,8% di risorse aggiuntive previste dal Contratto nazionale) e con la verifica già avviata dalla Giunta sulla “mission” delle varie articolazioni della sanità marchigiana.  La Cisl, come certamente tutto il sindacato confederale, è pronta a fare la propria parte; siamo certi che gli amministratori regionali non tarderanno a dare il via ad una nuova e concreta fase di concertazione.Ancona 18 maggio 2008        Mario Canale                                                              Luca Talevi Segreteria Cisl Marche                                        Segreteria Fp Cisl Marche
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18/05/2010 La Marcia Perugia-Assisi
Marcia Perugia - Assisi  una scelta di impegno e testimonianza perché certi  valori non siano considerati desueti o elitari. Il  tema della pace a lungo negli anni 70-80 è stato centrale nel dibattito sociale e politico nei paesi occidentali (dal Vietnam alla Guerra fredda), è stato evocato negli anni ‘90 quando dai Balcani in fiamme a pochi chilometri da noi giungevano echi di sangue e distruzioni, ha avuto una fiammata di partecipazione nel 2003 quando Bush avviò l’operazione militare in Iraq. Ora la Pace sembra uscita dalle preoccupazioni delle opinioni pubbliche e quindi dei Governi,  sembra diventata un tema per sognatori, non è più vista come un obiettivo sociale e politico significativo, o magari è considerata una cosa scontata. L’approccio proposto dalla Tavola della Pace parla di Pace con particolare attenzione alla dimensione educativa e alla necessità di un cambiamento di tipo culturale. Infatti tante erano le scuole, tanti gli scouts e altri giovani dei movimenti, un unico fiume umano di diverse provenienze e di esperienze, di vari stili, proposte, colori. Associazioni ambientaliste o nonviolente, organizzazioni non governative, di ispirazione cristiana e non, impegnate per la legalità, la presenza sempre significativa dei sindacati, qua e là bandiere di partito. Il Documento base denuncia che “….c’è troppa violenza in giro e troppa indifferenza. In nome della nostra “pace”, troppo spesso siamo pronti a condonare la violenza sugli altri. Una società chiusa e insensibile non ha futuro” e afferma ”…Dobbiamo ri-mettere al centro della nostra vita i valori condivisi, scolpiti nella nostra bella Costituzione e nel Diritto internazionale dei diritti umani, che possono aiutarci a superare positivamente questa profonda crisi e accrescere la qualità civile della nostra società. Abbiamo bisogno di un’altra cultura. Dobbiamo sostituire l’io con il noi, la disoccupazione con il lavoro, l'esclusione con l'accoglienza, lo sfruttamento con la giustizia sociale, l’egoismo con la responsabilità, l'individualismo con l’apertura agli altri, l’intolleranza con il dialogo, il razzismo con il rispetto dei diritti umani, il cinismo con la solidarietà, la competizione selvaggia con la cooperazione, il consumismo con nuovi stili di vita, la distruzione della natura con la sua protezione, l’illegalità con il rispetto delle regole democratiche, la violenza con la nonviolenza, i pregiudizi con la ricerca della verità, l’orrore con la bellezza, gli interessi personali con il bene comune, la paura con la speranza. Dobbiamo riscoprire il significato autentico di questi valori, approfondirne la conoscenza, rigenerarli in un grande progetto educativo, permettergli di sprigionare tutta l’energia positiva che contengono. Dobbiamo esigere che ad ogni valore, oggi ribadito anche nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, corrispondano atti politici concreti e coerenti a partire dalle nostre città fino all’Europa e all’Onu. Per quanto possa apparire difficile, cambiare è possibile! E, in ogni caso, è indispensabile”.
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14/05/2010 I 40 anni dello Statuto dei Lavoratori
Va bene cambiare lo Statuto dei lavoratori, ma le regole devono scriverle le parti sociali. Così Raffaele Bonanni, attraverso un'intervista rilasciata al quotidiano Libero, pone la sua condizione per rimettere mano alla legge 300/70.Anche di questo si parlerà il prossimo 20 maggio a Roma, in occasione del convegno organizzato dalla Cisl dedicato alla figura di Carlo Donat Cattin. A 40 anni dal suo varo, infatti, la confederazione di via Po intende avviare una riflessione sulle prospettive e sull'attualità dello Statuto dei lavoratori.L'iniziativa si terrà presso l'Auditorium di via Rieti, a partire dalle ore 10.00. Parteciperanno all'evento Giorgio Benvenuto, presidente Fondazione Bruno Buozzi; Fausto Bertinotti, presidente Fondazione Camera dei Deputati; Claudio Donat-Cattin, presidente Fondazione Carlo Donat-Cattin; Franco Marini, già presidente del Senato nella XV Legislatura.Bonanni interverrà anche al convegno organizzato dalla Fondazione Carlo Donat-Cattin che si terrà il prossimo 21 maggio a Torino. Lo annuncia una nota che segnala la partecipazione anche del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, del professor Pietro Ichino, senatore del Pd, e dell'ex ministro del Lavoro Mario Toros, che fu sottosegretario con i ministri Brodolini e Donat-Cattin. Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino e il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota apriranno i lavori alle 15.30 del 21 maggio presso il Centro Congressi di Torino-Incontra.      (tratto da www.conquistedellavoro.it)"I 40 anni dello Statuto dei Lavoratori" -  Convegno Celebrativo - Auditorium Via Rieti - Roma - 20 maggio 2010
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12/05/2010 Dote di un milione al posto fisso
Dal Sole 24 Ore pubblichiamo l'articolo che contiene la dichiarazione del Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo sulla situazione occupazionale nella nostra regione.Più di un milione di euro investito per dare un contratto a tempo indeterminato a 133 persone. Sono questi i risultati della campagna di incentivi per il posto fisso alle categorie disagiate della regione Marche nel 2009. In realtà però, nell'anno della crisi, nella casse della regione sono rimasti 9oomila euro già stanziati che saranno usati per un progetto analogo nel 2010. Nelle casse della regione è dunque rimasta circa la metà del fondo stanziato. Le ragioni sono facilmente identificabili con la congiuntura critica che ha colpito l'economia e a poco è valso l'innalzamento del contributo alle aziende da 5 a 8mila euro. Con i 5mila euro ad assunzione nel 2008 la regione aveva erogato 685mila euro per 137 contratti a tempo indeterminato: quattro in più. Nel 2009 la provincia che ha ricevuto piu fondi è stata quella di Ascoli Piceno con 68 interventi; il Piceno era stata la zona piu premiata anche nel 2008 con 49 contratti seguita da Ancona e PesaroeUrbino, rispettivamente con 37 e 35. II meccanismo di incentivo è stato modificato rispetto ai primi esperimenti del 2005 per essere più incisivo:«Avevamo cominciato con semplici incentivi - spiega Antonio Secchi, funzionario del servizio politiche del lavoro della Regione - ma c'era il rischio di finanziare assunzioni gia avvenute, facendone un premio. Dal 2006 al 2009 ci siamo invece concentrati su sperimentazioni mirate per i soggetti svantaggiati del mercato del lavoro marchigiano: ora c'e un patto di servizio che impegna il lavoratore a fare un periodo di inserimento di tre mesi pagato dalla regione 500 euro, al termine del quale viene poi erogato il contributo all'azienda per l'assunzione». La regione ha messo anche a disposizione fondi piu ridotti per quelle a tempo determinato. «La priorità - continua Secchi - e quella di immettere nel mercato del lavoro categorie svantaggiate, come gli over 50, chi ha titoli di studio inferiori o i disoccupati di lungo corso; è per quello che insistiamo sui tre mesi di inserimento che rappresentano anche un'occasione formativa». Per il 2010 la regione punta a stabilizzare almeno 200 persone, facendo ricorso anche ai fondi del ministero del Lavoro: «Pensiamo di centrare l'obiettivo - spiega ancora Secchi - perchè le aziende avranno bisogno di riassumere e gli incentivi sono cumulabili con quelli nazionali». «Apprezziamo molto l'iniziativa - spiega Marco Pantaleoni, responsabile lavoro della Confartigianato Marche - anche se il problema sono spesso alcuni paletti inseriti nei bandi che ne impediscono la partecipazione ad alcune imprese, oltre i problemi di natura burocratica». Pantaleoni sottolinea anche che, in un momento di congiuntura così negative, «la cosa più importante è dare la priorità al rilancio delle imprese con investimenti in innovazione e sviluppo perchè quando le aziende ripartono è poi più facile che assumano. Un incentivo come quello di 8mila euro non basta se l'azienda si trova in questo momento nelle condizioni di far fatica a mantenere i suoi occupati». Disco verde con la richiesta di impegni aggiuntivi anche da Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche: «Gli incentivi sono uno strumento buono, ma da soli non sono efficaci, devono essere affiancati da strumenti che facilitino l'incontro tra domanda e offerta, se no si rischia, come quest'anno, che il risultato non sia brillante». II sindacalista il discorso nel quadro di una collaborazione più ampia con la nuova giunta: «La collaborazione fino a questo momento è stata buona per tamponare l'emergenza, ma sarà importante definire una strategia di piu ampio respiro che abbia al centro politiche di lavoro attive, un potenziamento dei centri per l'impiego, lo sviluppo delle imprese e le sinergie tra pubblico e privato».
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12/05/2010 Sindacati in prima linea contro la 'Ndrangheta
L’autore del gran rifiuto si chiama Enzo Micheletti, ha l’aspetto di un ragazzo cresciuto, i capelli fulvi, una militanza aclista e una piccola croce di legno al collo. Difende i diritti dei lavoratori e i principi di legalità in nome della Filca, il sindacato edili della Cisl. Micheletti era tra i presenti alla riunione promossa qualche giorno fa dalla Filca in un albergo di Cerro Maggiore, alle porte di Milano. Una riunione straordinaria. Forse per la prima volta le strutture dirigenti sindacali della Lombardia occidentale si sono incontrate per decidere la strategia più efficace per combattere la ‘Ndrangheta nella propria regione e nel proprio settore. I direttivi di Milano, Varese, Magenta-Legnano, Lodi. Mancava Monza-Brianza, che ha pensato di declinare l’invito. Per capire il senso di quello che è accaduto bisogna tenere bene in mente due cose. La prima. Secondo la procura nazionale antimafia la ‘ndrangheta ha conquistato, in provincia di Milano, “il monopolio del ciclo del cemento”. Che vuol dire aree fabbricabili, cave, piani regolatori, case private e lavori pubblici, ad esempio l’alta velocità e le opere autostradali, dove infatti sono spuntate imprese legate ai clan. La seconda. Le autorità politico-istituzionali continuano a negare la presenza mafiosa in Lombardia. E’ in questo contesto dunque che una settantina di sindacalisti e di delegati sindacali ha deciso di darsi appuntamento. Alcuni che li diresti tali già alla vista, altri, specie le donne e i più giovani, che non li diresti affatto. Molti di origine meridionale, compreso uno che faceva il rosticciere a Palermo e ne fuggì in una notte per non cadere nella rete del “pizzo”. Tanti jeans, camicie a scacchi e golf arancioni o ciclamino, donne giovanilmente eleganti, un delegato di colore, un paio di delegati in giacca e cravatta. Tutti intenzionati ad andare a scassare pigrizie e silenzi nella tana del lupo. E ascoltarli significa rendersi subito conto delle difficoltà infinite a cui li metterà davanti questa scelta. L’occupazione, prima di tutto. Il sindacato infatti è reduce a Milano da una scelta sofferta: fare restituire il certificato antimafia a un’impresa di trasporti impegnata su grandi lavori. E in odore di mafia. Gliel’aveva revocato la tanto contestata prefettura. Effetto immediato: centoventi lavoratori regolari praticamente a spasso che maledicono le “fisime” del prefetto. Il quale ha spiegato e difeso le sue buone ragioni. Alla fine i sindacati l’hanno spuntata. Ma sanno che la cosa non si può ripetere. Che non si può contrapporre l’occupazione alla legalità. Che il sindacato non può trovarsi in rotta di collisione con i movimenti civili. Ne nasce un racconto corale, fitto di episodi e riflessioni. Il caporalato, che nella metropoli esiste eccome, se ne conoscono i tempi e i luoghi. La logica imperante del massimo ribasso, vera manna per le imprese più spregiudicate. L’azienda dei trasporti milanesi che appalta lavori al 50 per cento del ribasso, il vecchio casinò municipale abbattuto con il 65 per cento del ribasso... E poi la scomparsa della filiera dei subappalti dalle “notifiche preliminari”, con tanti saluti alla trasparenza. Le ruspe che saltavano negli anni novanta in quello che viene definito “il triangolo delle Bermuda” (Corsico-Trezzano-Buccinasco) e gli imprenditori che raccomandavano di “non fare troppo casino” con i Comuni. Il sospetto di smaltimento dei rifiuti tossici nelle cementerie. O le aziende che spuntano da Reggio Calabria in una situazione di crisi marcia, dopo buchi di cassa e licenziamenti, e gli operai che chiedono di non indagare, “almeno abbiamo la busta paga”. Si mettono insieme pezzi di strategie. Collegare i cantieri con la società, insieme a Cgil e Uil. Scegliere l’Expo come banco di prova. Massima sicurezza e trasparenza con le leggi vigenti. Una norma per commissariare le imprese sospette senza mandarne a casa i dipendenti. Francesco Bianchi, il segretario provinciale di Milano, dà l’allarme sulle possibili presenze criminali fra i “terzisti”. Renzo Zavattari, il segretario regionale, evoca i Pink Floyd (“ognuno metta il suo mattone al muro contro le infiltrazioni mafiose”). Un sindacalista massiccio chiede a tutti perché palazzoni e alberghi vengano lasciati andare in malora, e che convenienza ne possa mai avere il re dei costruttori Salvatore Ligresti. Un altro chiede perché il San Raffaele abbia affidato suoi appalti a una ditta indagata e continui ad affidarli alla sua erede. E c’è chi, come lo stesso Micheletti, mette l’accento sulla assoluta eccezionalità dei contesti in cui si va a chiedere il rispetto delle leggi. “Un giorno venni quasi alle mani con un tipo prepotente. Il giorno dopo lessi sui giornali che lo avevano preso i carabinieri e che era accusato di dodici omicidi. Mi vennero i brividi”.Forse è anche per questo che la straordinaria riunione sindacale evoca, sessant’anni dopo, un passo di “Placido Rizzotto” di Pasquale Scimeca: la scena della Camera del lavoro in cui i contadini decidono di occupare il feudo. Di andare nella tana del lupo. Le riunioni sindacali non suggeriscono più quelle atmosfere. Ma se metti insieme la Lombardia di oggi, il ciclo del cemento e un po’ di sindacalisti dalla schiena diritta può succedere.tratto da il Fatto Quotidiano del 9 maggio 2010
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12/05/2010 Emergenza sfratti - La crisi economica colpisce le famiglie in affitto
Nelle Marche durante l’anno  2009 sono stati emessi 1.350 provvedimenti di sfratto - di cui 1.203 per morosità -, con un aumento rispetto all’anno precedente del 38,89%. Un dato che determina una crescita  molto consistente anche rispetto all’incremento del dato nazionale del  17,58%. In particolare nella Provincia di Ancona l’incremento percentuale del 112% è stato tra i più alti d’Italia (superato soltanto dalle province di Bergamo, Cosenza e Oristano) e le previsioni per il 2010 sono di un ulteriore incremento rispetto al 2009. I dati parlano chiaro, la crisi sta colpendo in maniera diversa le famiglie marchigiane. L’impatto è differente per coloro che sono proprietarie  della abitazione o assegnatarie di alloggio pubblico da quelle che devono invece destinare circa il 50% del proprio reddito al pagamento di  un affitto o di un  mutuo. E’ evidente, infatti, che se si riduce il reddito (lavoratore in n cassa integrazione) o si perde il posto di lavoro (lavoratore in mobilità o disoccupati) la situazione economica familiare diventa drammatica. In questi casi infatti – numericamente tutt’altro che marginali - la famiglia finisce per trovarsi in un vortice senza via di uscita: senza lavoro rischia di perdere anche la casa dopo pochi mesi, senza possibilità alternative, semplicemente perché sul mercato è difficile trovare un proprietario disposto a correre il rischio di affittare ad un disoccupato o ad un cassa integrato. La CISL Marche e il SICET, Sindacato degli Inquilini, ritengono urgente e prioritario frenare l’onda degli sfratti per morosità, intervenendo innanzitutto con un calmieramento dei canoni di locazione. E’ necessaria quindi una riforma della legge sulle locazioni (L. n. 431/98), ma al contempo una revisione degli accordi comunali che abbassi i canoni concertati che danno diritto alle agevolazioni fiscali (attualmente anche più alti di quelli di mercato). Questa misura è già stata realizzata in alcuni comuni delle Marche, perché anche l’emergenza abitativa, come la crisi economica, può essere vissuta meno drammaticamente, se affrontata come una opportunità per ricominciare a parlare di una vera politica per la casa per tutte le famiglie, soprattutto per quelle in difficoltà. E’ necessario che la  Regione Marche apra un confronto con Cgil,Cisl,Uil e i loro sindacati inquilini, per discutere gli interventi per affrontare l’emergenza abitativa.Ancona, 12 maggio 2010
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12/05/2010 I 40 anni dello Statuto dei Lavoratori
Va bene cambiare lo Statuto dei lavoratori, ma le regole devono scriverle le parti sociali. Così Raffaele Bonanni, attraverso un'intervista rilasciata al quotidiano Libero, pone la sua condizione per rimettere mano alla legge 300/70. Anche di questo si parlerà il prossimo 20 maggio a Roma, in occasione del convegno organizzato dalla Cisl dedicato alla figura di Carlo Donat Cattin. A 40 anni dal suo varo, infatti, la confederazione di via Po intende avviare una riflessione sulle prospettive e sull'attualità dello Statuto dei lavoratori. L'iniziativa si terrà presso l'Auditorium di via Rieti, a partire dalle ore 10.00. Parteciperanno all'evento Giorgio Benvenuto, presidente Fondazione Bruno Buozzi; Fausto Bertinotti, presidente Fondazione Camera dei Deputati; Claudio Donat-Cattin, presidente Fondazione Carlo Donat-Cattin; Franco Marini, già presidente del Senato nella XV Legislatura. Bonanni interverrà anche al convegno organizzato dalla Fondazione Carlo Donat-Cattin che si terrà il prossimo 21 maggio a Torino. Lo annuncia una nota che segnala la partecipazione anche del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, del professor Pietro Ichino, senatore del Pd, e dell'ex ministro del Lavoro Mario Toros, che fu sottosegretario con i ministri Brodolini e Donat-Cattin. Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino e il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota apriranno i lavori alle 15.30 del 21 maggio presso il Centro Congressi di Torino-Incontra.      (tratto da www.conquistedellavoro.it) "I 40 anni dello Statuto dei Lavoratori" -  Convegno Celebrativo - Auditorium Via Rieti - Roma - 20 maggio 2010
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07/05/2010 Gabriele Del Grande: "Il mare di mezzo"
Il 5 maggio scorso all'ITAS Matteo Ricci di Macerata Gabriele Del Grande ha presentato il suo ultimo volume “Il mare di mezzo”, in occasione di un evento organizzato da ISCOS Marche Onlus, Anolf e Cisl Macerata.Gabriele Del Grande, viaggiatore e scrittore, è nato a Lucca nel 1982, si è laureato a Bologna in Studi Orientali. Scrive su L’Unità, Redattore Sociale e Peace Reporter e collabora con lettera27. Nel 2006 ha fondato l’osservatorio sulle vittime dell’emigrazione Fortress Europe. Per Infinito edizioni ha pubblicato Il mare di mezzo (2010), Mamadou va a morire (2007) e ha collaborato a Come un uomo sulla terra (2009). Per le Edizioni del Gruppo Abele (EGA), ha collaborato al quarto taccuino del premio Ilaria Alpi Africa e Media.Il suo blog Fortress Europe (http://fortresseurope.blogspot.com) è dedicato alla memoria delle vittime dell'emigrazione e alla denuncia dei crimini commessi alla frontiera contro migranti e rifugiati. Nato nel gennaio 2006, non riceve nessun finanziamento e si regge su una rete volontaria di giornalisti, traduttori e associazioni.Riportiamo alcuni dei numerosi temi trattati. Rimandiamo al blog e ai libri per approfondimenti. Dalle parole alle categorie: la premessa dell’intervento è stata l’importanza delle parole utilizzate per descrivere il fenomeno delle migrazione, e come si passi dalle parole alle categorie, che individuano gruppi di persone. Stiamo assistendo, e partecipando, a un processo di disumanizzazione. Si parla ad esempio di clandestini, categoria che esclude dai diritti umani. Neanche le morti fanno più notizia, tanto le persone coinvolte sono ormai considerate meno che esseri umani. Il senso del libro presentato, il volume “Il mare di mezzo”, è quello di raccontare storie personali, che insieme scrivono la Storia, quella che fra qualche anno i nostri figli e nipoti studieranno a scuola: la Storia delle migliaia di morti nel Mediterraneo, dei milioni di persone che vivono in Europa senza il diritto di voto, dei mancati riconoscimenti del diritto di asilo politico, la storia delle carceri libiche. In questi mesi, per motivi di propaganda politica, si è molto insistito sugli sbarchi via mare e sugli accordi per bloccare questi sbarchi. Se si controllano le statistiche degli ultimi cinque anni, per ogni persona sbarcata ci sono dodici lavoratori richiesti dallo stato italiano attraverso i decreti sui flussi migratori: il mito dell’invasione è quantomeno ridimensionato da queste cifre. Nonostante le dimensioni numeriche contenute del fenomeno, sono stati firmati diversi accordi tra i governi italiano e libico per far cessare gli sbarchi, e in effetti questo risultato è stato ottenuto. Il prezzo da pagare è la sospensione dei diritti umani. Due esempi. Il primo quello dei salvataggi in mare: oggi, se un equipaggio di pescatori salva da un naufragio una persona, rischia la denuncia e la confisca della barca. Il secondo esempio è quello della marina militare. Mentre in passato si distingueva per il coraggio nei salvataggi anche in zone di non competenza, oggi vige l’obbligo di respingimento. Con l’aggravante che le imbarcazioni militari sono territorio italiano e sottoposte alla legge italiana. Legge che prevede il diritto di richiedere asilo politico, che può poi essere concesso o meno dopo un procedimento di valutazione. Sulle imbarcazioni della marina militare attualmente questo diritto non è riconosciuto: il respingimento è immediato. La situazione poi delle carceri libiche è semplicemente disumana. Numerosi i rapporti sulle condizioni di detenzione, anche da parte del SISDE, sulle violenze, la corruzione, la vendita di persone come schiavi. Segnaliamo su questo aspetto il documentario “Come un uomo sulla terra”. Il problema dei respingimenti ha una dimensione europea. In Spagna la polizia di frontiera spara sulla gente (12 morti finora). In Grecia migliaia di persone cercano di infilarsi sotto i camion per poter partire via nave da Patrasso o Igoumenitsa. Malta riceve tantissime richieste di asilo. Ed è un dato di fatto che altri paesi dell’Europa, come Francia, Germania, Inghilterra di fatto scaricano le proprie responsabilità sui paesi di frontiera. Emblematico, da un punto di vista sindacale, il caso dei sindacalisti tunisini. Dopo una serie di proteste sono stati arrestati e processati per associazione a delinquere. Alcuni di loro sono riusciti ad arrivare in Italia e chiedere asilo politico. Dai verbali della commissione risulta che le descrizione delle violenze subite era “troppo dettagliata e concorde tra i vari richiedenti” per essere verosimile, e quindi l’asilo politico è stato negato.Per saperne di più: Fortress Europe
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07/05/2010 Rapporto Confindustria 2009
I dati del rapporto Confindustria 2009 confermano la preoccupazione più volte evidenziata rispetto alla tutela del lavoro e alla esigenza di mantenere e sviluppare una significativa base produttiva. Dal rapporto emerge che le aziende stanno adottando diverse strategie per fronteggiare la crisi. Credo che associazioni di imprese e organizzazioni sindacali possano insieme proficuamente essere interlocutori della politica e delle istituzioni, per sollecitarle a leggere le dinamiche dei  cambiamenti e delle innovazioni sul piano economico e sociale, per accompagnarli e sostenerli.   Le parti sociali possono chiedere da un lato una riforma fiscale che porti benefici alle famiglie con redditi medi e bassi, e alle imprese spostando il peso del prelievo dal lavoro alla rendita, dall’altro misure per uno sviluppo industriale basato su qualità, eco compatibilità e sostenibilità sociale, e azioni di incentivazione per un terziario di servizi qualificati. Un rafforzato contrasto all’evasione fiscale e al lavoro nero e irregolare, una convinta lotta alle produzioni contraffatte, una rivisitazione della articolazione, del numero degli enti territoriali, per superare sprechi e sovrapposizioni, sono alcune delle strade da percorrere per recuperare risorse da investire a sostegno e promozione del lavoro e dello sviluppo. In questi ultimi mesi va segnalato positivamente il rinnovo di molti contratti nazionali, alla naturale scadenza, senza conflittualità; è utile ridare impulso anche alla contrattazione aziendale: il sindacato è interessato al confronto con quegli imprenditori che cercano di superare la crisi non puntando solo sui fattori di costo o sullo smantellamento dei siti locali, ma sulla ricerca di aumento della produttività, su ridefinizioni organizzative, su investimenti su nuovi prodotti, sulla esplorazione di nuovi mercati. Si può fare molto anche migliorando ulteriormente l’utilizzo, in quantità e qualità, delle risorse per la formazione, da quelle pubbliche a quelle dei fondi interprofessionali, e in generale per le politiche attive del lavoro.3 maggio 2010                                                                       Stefano Mastrovincenzo                                                                 Segretario Generale Cisl Marche Per visualizzare la sintesi del rapporto di Confindustria Marche clicca sul link: http://www.scribd.com/full/30746082?access_key=key-1h7kgbfdvkkirb76xuus
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06/05/2010 Clima pesante alla Accenture
La lotta si fa dura per i 47 lavoratori della Accenture di Osimo minacciati di licenziamento. L'incontro fra sindacati e azienda di martedi a Milano si è concluso con una rottura che non offre speranze di un accordo anche se c'è tempo sino al 27 maggio per arrivare a una mediazione. «L'azienda si è presentata al tavolo senza fornirci alcun dato per approfondire le motivazioni dei licenziamenti - spiega Selena Soleggiati della Fisascat Cisl - Non abbiamo ricevuto alcun documento dal quale verificare la reale esigenza di abbattere i costi a fronte di una asserita più bassa remunerazione dei servizi svolti per conto di Sma e Auchan. Non c'è la trasparenza e la collaborazione che la legge prevede, per cui abbiamo dichiarato questa procedura irricevibile». Le fa eco Claudio Di Pietro di Filcams Cgil: «Non ci spieghiamo la decisione dell'azienda di mandare a casa i lavoratori considerato il fatturato di circa un milione di utili con cui il gruppo ha chiuso l'ultimo anno».Osimo, 6 maggio 2010
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06/05/2010 Ammortizzatori sociali anche per gli apprendisti
Recentemente l'lnps ha fornito indicazioni in merito agli ammortizzatori sociali a cui hanno diritto gli apprendisti, in particolare nei casi di licenziamento, distinguendo a seconda che sussista o meno l'intervento integrativo da parte degli Enti Bilaterali. La legge prevede che gli apprendisti, sospesi o licenziati, hanno diritto, in via sperimentale per il periodo 2009-2011, all'indennità di disoccupazione non agricola per un periodo massimo di 90 giornate o all'intero periodo di vigenza, a prescindere dal possesso degli ordinari requisiti assicurativi e contributivi richiesti per la generalita dei lavoratori. I requisiti richiesti e stabiliti dalla norma sono: - possesso della qualifica di apprendisti alla data del 29 novembre 2008; - anzianità di almeno tre mesi presso l'azienda interessata; - intervento integrativo da parte degli Enti Bilaterali pari al 20%. La stessa norma prevede, inoltre, che: in assenza dell'intervento degli End Bilaterali, i periodi di disoccupazione si intendono esauriti ed i lavoratori possono accedere direttamente agli ammortizzatori in deroga; per il periodo 2009-2010 tutti gli ammortizzatori in deroga vengono erogati nella misura dell'80% della retribuzione di riferimento; le risorse destinate al fmanziamento degli ammortizzatori in deroga possono essere utilizzate a favore di tutti i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti ed i somministrati.  Ricapitolando.  Se l'Ente Bilaterale interviene integrando il pagamento del trattamento di disoccupazione, l'apprendista licenziato, in possesso dei requisiti sopra descritti, può richiedere l'indennità di disoccupazione per la durata massima di 90 giornate. Successivamente, può richiedere anche il trattamento di mobilità in deroga per la durata prevista dal decreto di concessione, facendo valere, in questo caso, un'anzianità presso l'azienda interessata di almeno 12 mesi, di cui almeno 6 di lavoro effettivamente prestato. Se, al contrario, non sussiste l'intervento integrativo dell'Ente Bilaterale, l'apprendista licenziato può accedere direttamente al trattamento di mobilità in deroga. Anche in questo caso devono essere fatti valere i requisiti di anzianità aziendale richiamati. Va infine ricordato che per beneficiare del trattamento di disoccupazione o di mobilità in deroga, i lavoratori apprendisti devono presentare apposita domanda entro il termine di decadenza di 68 giomi dal licenziamento. Devono inoltre rendere all'Inps apposita dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro o ad un percorso di formazione professionale.  Ovviamente, per quanto sopra, gli uffici di Patronato sono a disposizione gratuitamente per le opportune verifiche oltre alle ulteriori ed eventuali richieste.Ancona 5 maggio 2010                                                                                                                          Delio Mattiacci                                                                                                          Direttore regionale Inas-Cisl Marche
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06/05/2010 Femca Cisl Ancona - Elezione delegati dei lavoratori per il rinnovo Fondenergia
Cari amici,nei giorni 10-11-12-13-14 maggio si svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle cariche dell’assemblea di fondenergia. Per la prima volta le organizzazioni sindacali hanno deciso di partecipare alla competizione elettorale in modo autonomo attraverso liste separate . Invitiamo tutti i lavoratori iscritti al fondo a votare la lista elettorale FEMCA CISL nella quale è presente il nostro COLLEGA PELLEGRINI FRANCESCO VOTA E RAFFORZA LA LISTA SINDACALE FEMCA CISL LA FEMCA CISL DIFENDE I TUOI DIRITTI, ANCHE SULLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE INTEGRATIVALAVORATORI, ISCRIVETEVI A FONDENERGIA , IL VOSTRO FONDO CONTRATTUALE PER LA DIFESA DELLA VOSTRA PENSIONE FUTURA
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06/05/2010 Primo maggio a Pioraco
Amici e compagni, come da buona tradizione, anche oggi 1° Maggio, siamo qui in questa piazza per celebrare la festa del lavoro. Ogni anno, CGIL, CISL e UIL, scelgono un tema ed un luogo simbolo per dare visibilità con una grande manifestazione alla festa dei lavoratori. Quest’anno, le organizzazioni sindacali nazionali hanno scelto la città di ROSARNO; come tutti ricorderete, lo scorso Gennaio, la località Calabrese fu teatro di drammatici fatti che hanno posto alla ribalta nuovamente il fenomeno dell’immigrazione; la scelta del luogo è dettata dalla necessità di rilanciare l’immagine di una Regione che vuole smarcarsi dalla morsa di criminalità e illegalità. Il tema scelto per la manifestazione nazionale che si concluderà con i comizi dei segretari generali EPIFANI, BONANNI e ANGELETTI è LAVORO, LEGALITA’ E SOLIDARIETA’. LEGALITA E SOLIDARIETA’ due condizioni che, legate a quel “ LAVORO” che è il cuore dei festeggiamenti di oggi, formano il centro della strategia che da sempre il sindacato ha posto alla base delle proprie rivendicazioni per il mezzogiorno…e non solo. Il mezzogiorno, che sembra, ogni volta che cambia la compagine governativa, essere destinatario di forti politiche per sconfiggere i problemi di sempre e per dare un contributo a risollevare le sorti di se stesso e dell’intero paese. Ma al di la degli annunci e di alcune azioni messe in campo, staremo a vedere nei fatti cosa il governo intende fare concretamente per contrastare fenomeni come il lavoro sommerso, il caporalato, lo sfruttamento dei lavoratori ed un nuovo schiavismo; quali misure attuerà per contrastare la criminalità organizzata, favorire interventi e politiche di sviluppo per il sud nella legalità. Non mancherà anche quest’anno il tradizionale concerto in piazza San Giovanni a Roma; il titolo del concerto è: “ il colore delle parole “ dal nome della celebre poesia di Edoardo De Filippo. Di fronte alla classe dirigente che litiga tutti i giorni pronunciando parole che non hanno colore e sono distanti dalla realtà, il Primo Maggio dia sostegno a coloro che vogliono invece dare più forza al colore delle parole che pronunciano. L’Italia, che dalla seconda metà degli anni novanta, stava attraversando un periodo di economia a bassa crescita, ora si trova da circa un anno e mezzo a vivere una profonda crisi. Le vicende finanziarie avvenute negli Stati Uniti , hanno provocato in molte parti del mondo una forte recessione che ha coinvolto tutta l’Europa ed in maniera pesante anche il nostro paese. La perdita di prodotto interno lordo dell’Italia è stata nel biennio 2008 e 2009 sul 2007 del 6,1 %. I riflessi sulla disponibilità di reddito dei lavoratori e delle famiglie sono stati pesanti provocando un crescente impoverimento delle famiglie con un conseguente ulteriore indebitamento e contrazione dei consumi. In questo momento, alcuni istituti nazionali e internazionali rilevano dei segnali di inversione, che sono tuttavia deboli e discontinui. Dal punto di vista occupazionale, la perdita di posti di lavoro è stata rilevante ed all’esaurirsi degli ammortizzatori sociali ed all’acuirsi delle difficoltà finanziarie delle aziende, proseguirà drammaticamente. Il Fondo Monetario internazionale, prevede che nel 2010 il PIL mondiale crescerà mediamente del 4,1%. La ripresa sarà trainata da: Stati Uniti, Cina, India e America Latina. Alcuni economisti ci dicono che la crescita dell’economia ci sarà anche nel continente Europeo, ma essa si sposterà verso est. La crescita del PIL Italiano per l’anno in corso, stimato a più 0,8 % sul 2009, non produrrà effetti significativi, anzi per tornare ai livelli prima della crisi ci vorranno anni. Ora diventano indispensabili riforme e politiche industriali lungimiranti, che sappiano guadare al futuro, capaci di farci agganciare la ripresa senza dover per forza sperare di essere trascinati dagli altri. E’ necessario favorire politiche basate sulla redistribuzione della ricchezza a favore delle classi sociali basse e medie, insieme a misure di controllo dei mercati finanziari. La struttura del reddito della nostra società sta subendo cambiamenti importanti; in particolare, la scomparsa della “classe media” che sprofonda verso il basso sta determinando l’aumento della povertà. La crisi economica preoccupa tanto più in quanto si colloca all’interno di una crisi più generale che investe il nostro paese dal punto di vista etico, dei valori e dei comportamenti. Serietà, correttezza, responsabilità, confronto leale, lungimiranza e solidarietà vengono soppiantati da superficialità, spregiudicatezza, e arroganza. Il governo, trincerandosi dietro la necessità di tenere in ordine i conti, taglia la spesa pubblica; il taglio della spesa per la protezione sociale aumenta le difficoltà dei lavoratori e dei pensionati per poi provocare ulteriori crolli dei consumi che invece andrebbero rilanciati con una profonda riforma fiscale per una migliore distribuzione della ricchezza, che altrimenti si concentrerà sempre più in mani di pochi. La tanto sbandierata riforma della scuola, non affrontata veramente i problemi della produttività e della riduzione degli sprechi, ma semplicemente taglia le risorse al sistema scolastico, minandone profondamente la qualità con aumento degli alunni per classe , riduzione del tempo pieno e degli insegnanti di sostegno. Un paese che non investe, che non fa ricerca e che taglia sull’istruzione delle giovani generazioni non ha futuro. Come sindacato, pur in una fase estremamente difficile stiamo rinnovando i contratti nazionali di lavoro nei tempi stabiliti e senza conflittualità che in questa fase sarebbe stata insostenibile. Ci troviamo a fare i conti ancora una volta con la globalizzazione, che se lasciata nelle mani di pochi, rischia con il suo effetto moltiplicatore, di determinare divari sempre maggiori tra i pochi nord e i tanti sud del mondo. La globalizzazione va governata e bisogna fare in modo che oltre al mercato si globalizzino anche le tutele e i diritti dei lavoratori. Non solo è possibile, ma è una condizione necessaria per sapere che siamo esseri umani; donne e uomini che vivono coscientemente il proprio tempo. Con questo animo, il sindacato nel mondo del lavoro è portatore di forti valori, sostenendo l’uguaglianza, la libertà e la solidarietà come modello di vita. Nella nostra idea non c’è un mondo appiattito, senza opportunità per i singoli, ma abbiamo in mente un mondo vitale dove i diritti individuali trovino un forte equilibrio e una vera valorizzazione nel pieno esercizio dei diritti collettivi. Sono i diritti collettivi, che assumono e rendono possibile l’applicazione nella quotidianità dei principi sanciti dalla nostra Costituzione e dalla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Riguardo ai diritti sindacali, ci riferiamo alla libertà di associazione, al diritto di riunirsi, di eleggere i propri rappresentanti, di accedere alle informazioni, di non essere discriminati e di poter partecipare alla vita aziendale e allo sviluppo economico e sociale della nostra comunità. Un diritto inalienabile e del quale come sindacato siamo fortemente impegnati è quello della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Come persone tutti !!!, ma soprattutto come sindacalisti, che abbiamo scelto di farci carico delle esigenze dei lavoratori, siamo chiamati ogni giorno ad affrontare il difficile e complesso tema del lavoro. Ma nessuno può, di fronte ai dati drammatici che ancora oggi nel mondo fanno registrare migliaia di vittime sul lavoro, non sentirsi investito del dovere di compiere, con modalità e mezzi diversi, interventi che vadano verso la sempre più radicata affermazione di una costante azione di prevenzione, di tutela, di valorizzazione ed affermazione della centralità della persona all’interno dell’ambiente di lavoro. Ognuno nel proprio settore di riferimento, ognuno nel proprio ambito di intervento e competenza, ognuno quale tessera essenziale di un mosaico deve prendere parte ad una azione coesa e sinergica verso la promozione della salute e sicurezza in tutti gli ambienti di lavoro, a partire dalla prevenzione e dall’istruzione. La responsabilità di evitare una morte, un infortunio, una malattia professionale, non può essere oggetto di facile delega o di alleggerimento di responsabilità. Nel corso del 2009, in Italia si è registrata una diminuzione degli infortuni e dei morti per il lavoro; non ci illudiamo, al risultato ha sicuramente contribuito la riduzione delle ore lavorate; pertanto dobbiamo sempre più far permeare nella società la cultura della prevenzione. Tornando al tema del lavoro e dell’economia, la nostra Provincia basata su una imprenditorialità diffusa, centrata sui distretti, da tempo mostrava segni di cedimento; l’attuale crisi stà amplificando le difficoltà del sistema produttivo che lentamente scivola verso il declino industriale. Basti pensare alle decine di aziende che hanno chiuso i battenti o fortemente ridotto il loro organico; le ragioni delle difficoltà sono ascrivibili al tipo di sistema produttivo locale; il piccolo e bello, che ci sembrava essere la nostra forza, oggi si è trasformato nella nostra maggiore difficoltà per reggere la competizione globale derivante, da un lato dalle multinazionali e dall’altro da chi produce i nostri stessi beni a costi estremamente più bassi; inoltre le nostre aziende sono prevalentemente terziste, sottocapitalizzate e a conduzione familiare. Il tavolo di concertazione Provinciale istituito a Dicembre, di recente è stato riconvocato , mentre prosegue il confronto con le forze sociali. Dobbiamo lavorare ad un progetto che mobiliti risorse e partecipazione per ridisegnare il nostro territorio come sistema in grado di innovare. Si tratta di promuovere le attività industriali innovative e con alto valore aggiunto, senza trascurare le attività tradizionali esistenti. Gli enti locali e la Provincia dovrebbero riassumere il ruolo di soggetti attivi nella programmazione di politiche sociali capaci di sostenere lo sforzo comune che la situazione ci impone. Il governo delle risorse del territorio, deve diventare elemento qualificante e volano per riprogrammare lo sviluppo, attraverso il confronto ed il coinvolgimento di tutti i soggetti di rappresentanza reale. La Provincia deve svolgere inoltre un ruolo attivo nelle politiche dei prezzi e delle tariffe, coinvolgendo nel controllo delle loro dinamiche le istituzioni, le associazioni dei consumatori e dei produttori. Inoltre va concertata con tutti gli enti locali della provincia una politica tariffaria antinflazionistica per tutti i servizi erogati, prevedendo tariffe sociali agevolate. La qualità della vita, il benessere raggiunto nel nostro territorio, non sono solo il risultato di un particolare momento, al contrario sono la base sociale e culturale dello sviluppo del recente passato e patrimonio collettivo accumulato che ci permetterà di affrontare con fiducia il nostro futuro. Non posso a questo punto non citare le deroghe firmate da alcuni comuni per l’apertura degli esercizi commerciali il 1° Maggio; il 1° Maggio va rispettata la chiusura dei negozi proprio per il significato della festa e per il martirio e la morte delle lavoratrici che per decenni furono vittime dell’avidità umana. VIVA LE LAVORATRICI, VIVA I LAVORATORI VIVA IL PRIMO MAGGIO!!!
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05/05/2010 Sanità, è aperto il confronto con il Governo
Roma - «C’è bisogno del sindacato per riqualificare la sanità italiana». Lo afferma il Ministro della salute Ferruccio Fazio, intervenuto ieri, martedì 4 maggio, all’iniziativa che la Cisl ha organizzato all’Auditorium di Via Rieti, a Roma. Oltre ai vertici della sanità della Cisl nazionale - il Segretario confederale Pietro Cerrito e i Segretari generali della Funzione pubblica e della Cisl Medici Giovanni Faverin e Giuseppe Garaffo - erano presenti anche il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni e quello dei Pensionati Ermenegildo Bonfanti. Ospite, insieme a Fazio, anche il Prof. Giuseppe Spandonaro dell’Università di Tor Vergata.Potenziare il territorio Molti i temi oggetto di discussione. Dalla necessità di ridefinire il rapporto tra medicina ospedaliera e distrettuale, che nonostante le riforme degli anni 90 è ancora oggi squilibrato verso la prima, alla riforma del sistema delle cure primarie, da realizzare coinvolgendo le professioni sanitarie e in particolare i Medici di medicina generale.L'impatto del federalismo Approfonditi anche i rapporti tra sanità pubblica e privata accreditata, insieme alle conseguenze del federalismo su un sistema, quello italiano, a competenza concorrente tra Stato e Regioni. Tema che impatta quello dei piani di rientro dei bilanci regionali in deficit, e più in generale quello della riduzione degli sprechi.Risposte alla non autosufficienza Riferimenti importanti anche alle liste d’attesa e al governo sull’appropriatezza della domanda di interventi e servizi sanitari. Una proposta interessante sulla non autosufficienza viene dal Segretario generale dei Pensionati Bonfanti, che ha chiesto al Governo di riprendere in mano il disegno di legge delega sulla non autosufficienza «al limite anche a risorse “zero” ».Presto i tavoli di confronto «Presto attiveremo due tavoli politici e due tavoli tecnici – ha promesso il Ministro della Salute Ferruccio Fazio – sulla verifica degli indirizzi programmatici del Ministero, sull’ integrazione socio sanitaria e la non autosufficienza, sulle problematiche del personale sanitario e sui danni derivanti dall’amianto. I tavoli – ha chiarito Fazio – non sono una gentile concessione del Governo, ma una disponibilità importante che voi della Cisl, e speriamo presto tutte le Confederazioni, state dando a noi».Necessario un nuovo modello «La sfida che la crisi ci impone è quella di mantenere il welfare – ha affermato il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni – attraverso un’azione forte per definire un modello nuovo, che sia il risultato di un rinnovato patto di responsabilità. In un’Europa che va verso una stagione di austerity, o saremo in grado di raccogliere questa sfida spazzando via inefficienze e ruberie, oppure andremo incontro ad una drammatica riduzione dei servizi pubblici essenziali come la sanità e la scuola»Riforma del fisco e partecipazione «Ancora oggi il welfare è per gran parte pagato da lavoratori dipendenti e pensionati – ha proseguito il leader della Cisl – e per questo la ristrutturazione della spesa sanitaria va di pari passo con la riforma del sistema fiscale». Sullo sfondo rimane il tema della partecipazione. «Nel nuovo modello che la Cisl ha in mente – conclude Bonanni – bisogna separare la politica, che ha compiti di indirizzo e di controllo, dalla gestione, nella quale devono entrare invece gli interessi dei cittadini e dei lavoratori. Ma per questo servono anche luoghi ulteriori di confronto nei quali costruire una democrazia più responsabile».
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05/05/2010 Sanità, è aperto il confronto con il Governo
Roma - «C’è bisogno del sindacato per riqualificare la sanità italiana». Lo afferma il Ministro della salute Ferruccio Fazio, intervenuto ieri – martedì 4 maggio - all’iniziativa che la Cisl ha organizzato all’Auditorium di Via Rieti, a Roma. Oltre ai vertici della sanità della Cisl nazionale - il Segretario confederale Pietro Cerrito e i Segretari generali della Funzione pubblica e della Cisl Medici Giovanni Faverin e Giuseppe Garaffo - erano presenti anche il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni e quello dei Pensionati Ermenegildo Bonfanti. Ospite, insieme a Fazio, anche il Prof. Giuseppe Spandonaro dell’Università di Tor Vergata. Potenziare il territorio Molti i temi oggetto di discussione. Dalla necessità di ridefinire il rapporto tra medicina ospedaliera e distrettuale, che nonostante le riforme degli anni 90 è ancora oggi squilibrato verso la prima, alla riforma del sistema delle cure primarie, da realizzare coinvolgendo le professioni sanitarie e in particolare i Medici di medicina generale. Federalismo e rientro dai deficit regionali Approfonditi anche i rapporti tra sanità pubblica e privata accreditata, insieme alle conseguenze del federalismo su un sistema, quello italiano, a competenza concorrente tra Stato e Regioni. Tema che impatta quello dei piani di rientro dei bilanci regionali in deficit, e più in generale quello della riduzione degli sprechi. Risposte alla non autosufficienza Riferimenti importanti anche alle liste d’attesa e al governo sull’appropriatezza della domanda di interventi e servizi sanitari. Una proposta interessante sulla non autosufficienza viene dal Segretario generale dei Pensionati Bonfanti, che ha chiesto al Gverno di riprendere in mano il disegno di legge delega sulla non autosufficienza presentato nel 2005 «al limite anche a risorse “0” » Presto i tavoli di confronto «Presto attiveremo due tavoli politici e due tecnici - ha promesso il Ministro della Salute Ferruccio Fazio - sulla verifica degli indirizzi programmatici del Ministero, sull’ integrazione socio sanitaria e la non autosufficienza, sulle problematiche del personale sanitario e sui danni derivanti dall’amianto. I tavoli – ha chiarito Fazio – non sono una gentile concessione del Governo, ma una disponibilità importante che voi della Cisl, e speriamo presto tutte le Confederazioni, state dando a noi». Necessario un nuovo modello «La sfida che la crisi ci impone è quella di mantenere il welfare – ha affermato il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni – attraverso un’azione forte per definire un modello nuovo, che sia il risultato di un rinnovato patto di responsabilità. In un’Europa che va verso una stagione di austerity, o saremo in grado di raccogliere questa sfida spazzando via inefficienze e ruberie, oppure andremo incontro ad una drammatica riduzione dei servizi pubblici essenziali come la sanità e la scuola» Riforma del fisco e partecipazione «Ancora oggi il welfare è per gran parte pagato da lavoratori dipendenti e pensionati – ha proseguito il leader della Cisl – e per questo la ristrutturazione della spesa sanitaria va di pari passo con la riforma del sistema fiscale». Sullo sfondo rimane il tema della partecipazione. «Nel nuovo modello che la Cisl ha in mente – conclude Bonanni – bisogna separare la politica, che ha compiti di indirizzo e di controllo, dalla gestione, nella quale devono entrare invece gli interessi dei cittadini e dei lavoratori. Ma per questo servono anche luoghi ulteriori di confronto nei quali costruire una democrazia più responsabile».
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04/05/2010 I sindacati fotografano un distretto industriale ancora in crisi
SEGNALI DI RIPRESA non se ne vedono. Le offerte di lavoro sono ferme nelle ultime settimane come nei mesi scorsi. Le procedure per l'ottenimento della cassa integrazione continuano ad essere aperte dalle aziende, nonostante queste abbiano già mandato a casa tanti lavoratori. Un leggero spiraglio sembra aprirsi per l'edilizia, ma è ancora presto per parlare di ripresa. Sono questi i tratti principali della fotografia che tracciano i sindacati, ogni giorno in prima linea per difendere il diritto al lavoro nelle aziende. «Non vedo un'inversione di tendenza alla crisi che attanaglia il territorio — spiega Leonardo Lenci, responsabile Cisl — intravedo qualche movimento positivo nell'edilizia, ma non è facile dire se sia dovuto alla bella stagione o se sia un segnale positivo per l'economia e l'occupazione. Le procedure per la cassa inte-grazione intanto continuano ad essere aperte». A vedere nero il futuro occupazionale e produttivo del territorio anche Domenico Sarti, segretario della Camera del Lavoro di Jesi: «Le ore di cassa integrazione nelle scorse settimane erano stabili e la domanda di lavoro continua ad essere praticamente inesistente». AD AVERE LA PEGGIO le piccole imprese. «In questi giorni — racconta Lenci — una piccola azienda metalmeccanica jesina la «Osl» che ha sede in zona Gallodoro, ha avviato le procedure per la liquidazione. Sono altri 20 dipendenti circa che si trovano senza un lavoro e vanno ad aggiungersi a quelli piu tristemente noti in queste ultime settimane di Caimi2». Nelle grandi aziende invece chi si e trovato senza un posto di lavoro ne tutele sono i precari, spesso giovani: «Il ricorso alla mobilità — spiega Vincenzo Gentilucci, responsabile metalmeccanico Uil — è stato minore nelle grandi realtà dove non ci sono piu contratti a termine». Ad incassare  il colpo più violento proprio la metalmeccanica,    come    spiega Gentilucci: «Non vediamo segnali di ripresa, anzi praticamente tutte le aziende continuano a ricorrere alla cassa integrazione, nonostante le operazioni di mobilità che continuano a mettere in campo. C'è forse più fiducia da parte delle aziende alcune delle quali hanno iniziato le ristrutturazioni ma la stessa fiducia non può esserci nei lavoratori e in noi rappresentanti sindacali».  «L'indotto è stato il piu penalizzato — spiega Gentilucci — e l'automobilistico avrà probabilmente un periodo sfavorevole nei secondo semestre. L'impressione è che non avremo più quel trend positivo costante che avevamo prima della crisi, bensì dei picchi positivi seguiti da altrettanti cali produttivi». «Nelle ultime tre settimane — sottolinea Lenci — l'offerta di lavoro e ferma se si eccettua qualche richiesta per gli operai specializzati. Anche il collocamento pubblico è fermo da oltre venti giorni». «Le offerte di lavoro al centro per l'impiego — gli fa eco Sarti — sono assenti oramai da mesi, se si eccettuano le richieste di agenti di commercio».
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03/05/2010 Immagini dall'Albania
                                                                                                                                                                                                                                                                                                Rafforzare i sindacati all’interno del tessuto albanese perché attraverso questo consolidamento possa crescere anche il processo democratico del Paese, contrastando la vulnerabilità sociale. E’ con questo spirito che le Cisl di Marche e Puglia, insieme alle rispettive Iscos hanno partecipato nei giorni scorsi ad un viaggio a Tirana per incontrare le due confederazioni sindacali albanesi, Kssh e Bsphs. Per la delegazione pugliese si tratta del primo ingresso nel progetto più articolato che la Cisl Marche segue già da alcuni anni grazie all’impegno del coordinatore dei progetti Iscos, Carlo Colli. La storia dei Sindacati albanesi è segnata da gravi difficoltà strutturali e organizzative tanto che la legislazione albanese non prevede, al di là di generiche affermazioni, una norma specifica di sostegno all’azione sindacale, mentre contempla, al contrario, contratti individuali di lavoro che di fatto esautorano il sindacato nella definizione del rapporto imprenditore-lavoratore. “In Albania il sindacato è scarsamente percepito – osserva il Segretario generale della Cisl di Puglia, Giulio Colecchia, – dobbiamo, per questo, accompagnarne il processo di radicamento affinché le parti sociali assumano caratteristiche di forza sociale autonoma, rappresentativa e autorevole”. Della stessa convinzione anche il leader della Cisl marchigiana, Stefano Mastrovincenzo, il quale sottolinea che “lo sviluppo di organizzazioni sindacali libere ed autonome è un contributo fondamentale alla qualità di ogni sistema democratico e al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro di tanti uomini e donne. In questi anni l’esperienza di Cisl e Iscos Marche a fianco dei sindacati albanesi, grazie soprattutto alla qualificata operosità del responsabile del progetto, Carlo Colli, è stata senz’altro intensa e significativa, pur dovendo affrontare problemi e difficoltà. Sono certo – aggiunge – che anche l’ulteriore progettualità che potrà essere avviata tramite l’impegno degli amici della Cisl pugliese, porterà frutti fecondi a favore del mondo del lavoro  e della società albanese.” La Cisl Marche e di Puglia e l’Iscos intendono portare l’esperienza del sindacato italiano, che ha saputo negli anni acquisire un ruolo centrale, nelle dinamiche di democrazia nel Paese delle aquile, aiutandolo in questa fase “a non restare vittima del bipolarismo che vede da un lato ancora i nostalgici del vecchio comunismo e dall’altro i fautori di un liberismo esasperato” sottolinea Colecchia. Importante sarà anche il collegamento che si riuscirà a creare tra il sindacato e le aziende, e la reciproca riconoscibilità e riconoscimento, percorso lungo da innestare direttamente in territorio albanese “se non ci fosse un ruolo che si può già giocare come sindacati italiani e associazioni datoriali italiane – aggiungono i due Segretari generali – forti  della presenza italiana in Albania a cui puntiamo per stabilire un rapporto con le associazioni datoriali di rappresentanza delle imprese italiane nel paese balcanico ed esportare insieme il dialogo e le relazioni corrette tra datori di lavoro e sindacati”. Il lavoro della Cisl nel Paese delle Aquile ha ancora passi importanti da compiere. L’Albania è una realtà difficile ma la sfida si compie proprio in questa prospettiva. Sicuramente l’apertura di sedi sindacali da parte delle due Confederazioni a Tirana e la formazione di operatori e avvocati renderebbero meno gravoso l’impegno nei confronti di un popolo con un basso tasso di sindacalizzazione specie tra i giovani e le donne. Il valore aggiunto che la Cisl di Marche e Puglia intendono portare va proprio nella direzione di incentivare lo sviluppo di strategie innovative delle due confederazioni sindacali albanesi rendendole capaci di ritagliarsi spazi di dialogo con il già difficile mondo del lavoro della regione balcanica.
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03/05/2010 Il Segretario Generale della Cisl Marche in Albania
Dal 27 al 29 aprile Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della CISL Marche, parteciperà ad una missione in Albania per incontrare Kol Nikollaj, (KSSH) e Gezim Kalaia, (BSPSH), segretari dei due principali sindacati albanesi. Alla missione parteciperanno Giulio Colecchia (Segr. USR Puglia), Maddalena Gissi (Segr. Amministr. USR Puglia), Giovanni D'Elia (Uff. Internaz. USR Puglia) e Valeria Patruno (Iscos Nazionale), per discutere dei futuri progetti di cooperazione sindacale. La Cisl Marche ha collaborato - fin dalla loro fondazione - con le due Confederazioni sindacali: BSPSH e KSSH. ISCOS Marche e’ l’organizzazione di cooperazione internazionale attraverso cui la Cisl delle Marche agisce per sostenere i sindacati dei lavoratori e le organizzazioni della società civile nella loro azione di affermazione della giustizia sociale e di uno sviluppo equo e socialmente sostenibile. Attivo in Albania sin dal 2002, ISCOS Marche ha implementato vari progetti finalizzati alla modernizzazione del sistema d’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. In particolare ha consentito la realizzazione di un programma informatico di “job matching” per gli Uffici del Lavoro (Servizio Nazionale dell’Impiego) della Prefettura di Durazzo.Nell’ambito della sua Azione, ISCOS Marche ha, tra l’altro, organizzato due visite studio - sulle politiche attive del Lavoro - nella Regione Marche per dirigenti del Ministero del lavoro e dei Sindacati albanesi. Mentre in Albania, sempre in collaborazione con il Ministero del Lavoro - ha organizzato due seminari sulle politiche attive del lavoro e la formazione professionale per i dirigenti dei Servizi del Lavoro della Regione Marche, in una visione di scambio di buone pratiche.Attualmente ISCOS Marche sta realizzando un progetto finalizzato al rafforzamento dei Sindacati albanesi attraverso un finanziamento dell’Unione Europea (Programma Cards 2005) e della Regione Marche. L’obiettivo generale di questo progetto è di consentire il rafforzamento e la qualificazione della presenza delle due Organizzazioni sindacali albanesi nel sistema produttivo e nella società albanese al fine di consolidare il dialogo sociale sia con i datori di lavoro per aumentare il numero i Contratti Collettivi cosi’ come con con le istituzioni governative a tutti i livelli per realizzare programmi necessari per contrastare la disoccupazione e il disagio sociale. Questo processo di rafforzamento dell’azione dei due Sindacati albanesi sta avvenendo attraverso un programma di formazione che coinvolge un considerevole numero di dirigenti di BSPSH e KSSH a tutti i livelli. Una attività di formazione specifica è rivolta a giovani lavoratori con l’obiettivo di potenziare l’azione contrattuale nelle imprese dove essi lavorano. All’interno di questi corsi viene favorita la partecipazione di donne. Un altro importante obiettivo del progetto e’ costituito dalla modernizzazione tecnologica di TULSA, il Centro di formazione permanente dei sindacati albanesi che è collocato nel palazzo della cultura del Kombinat di Tirana. Questo Centro costituisce una istituzione unica nei Balcani. Infatti al suo interno, oltre ai corsi di formazione per i sindacati albanesi, vi si svolgono numerose attivita’ internazionali promosse e realizzate da organizzazioni come ILO, le federazioni Sindacali Internazionali, la Fondazione Frederic Ebert. ISCOS Marche onlus, realizzerà nei prossimi mesi tre Campagne d’informazione e di sensibilizzazione con l’obiettivo di far comprendere ai cittadini e ai lavoratori l’importanza del ruolo del sindacato nello sviluppo del paese e di far conoscere le strategie che BSPSH e KSSH hanno per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e dei pensionati. La prima Campagna svilupperà il tema del Lavoro dignitoso. Questa campagna sara’ incentrata sul diritto ad avere alcune sicurezze nel lavoro a cominciare da quella della sua stabilità, dell’igiene e della sicurezza nei luoghi di lavoro, fino al diritto a maturare una pensione dignitosa per la vecchiaia. La seconda Campagna sarà incentrata sul reclutamento di nuovi lavoratori al sindacato, soprattutto donne, nei settori calzaturiero, tessile ed abbigliamento delle aree industriali di Durazzo e Tirana. Si tratta di un settore strategico nel sistema industriale albanese, dove la maggioranza della forza lavoro e’ rapprentata da donne e dove il rispetto delle norme contrattuali e’ relativamente basso, con un alto tasso di lavoro nero. Inoltre, in questo settore e’ utilizzato in maniera strutturale il decentramento produttivo: sono molte, infatti, le donne che lavorano a casa producendo scarpe o capi di vestiario. La terza Campagna, infine, affronterà un tema assai rilevante in Albania, ovvero la sicurezza nei cantieri edili. Ogni Campagna sara’ effettuata utilizzando vari mezzi di comunicazione, soprattutto volantini, manifesti, striscioni, ma anche organizzazione di punti d’incontro con i sindacalisti nelle strade. E’ prevista anche l’organizzazione di specifici seminari sui diversi temi che toccati dalle campagne.Per saperne di più: http://iscosmarche-albania.org
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01/05/2010 Porto Recanati, Primo Maggio 2010
Un editoriale uscito proprio stamane su un importante giornale segnalava come questa sia una stagione senza “feste civili”, dove i riti della memoria comune vengono considerati desueti, guardati con indifferenza o addirittura con insofferenza. Per questo è importante mantenere manifestazioni come quella di oggi qui a Porto Recanati, e per questo ringrazio il Sindaco e l’amministrazione, perché occasioni come queste rappresentano una tradizione significativa per la comunità, ma anche un segnale culturale in controtendenza. Sì perché in un giorno come quello odierno, la Festa del Lavoro, ci sono invece amministrazioni di vario orientamento che hanno deciso che la cosa veramente fondamentale fosse autorizzare i negozianti a tenere aperti i loro esercizi; al lavoro quindi non solo i lavoratori dei servizi di pubblica utilità, operatori sanitari, forze dell’ordine e tanti altri, oppure gli addetti alle attività turistiche e di accoglienza, ma i dipendenti di tutte le attività commerciali, nella malintesa idea che i soldi spendibili dalle famiglie si moltiplichino se c’è un giorno di festa in più in cui fare shopping, e diano uno slancio per superare la crisi; respingiamo questa solerzia, questa esagerata disponibilità alle presunte esigenze del mercato, e soprattutto richiamiamo al rispetto delle leggi; la nostra legge regionale sul commercio è parla chiaro a questo proposito.In questo momento, in contemporanea in tutta Italia si svolgono centinaia di iniziative di festa e memoria come questa, qui a Porto Recanati. In questo momento si svolge anche la manifestazione nazionale “Lavoro, Legalità, Solidarietà”, che Cgil,Cisl,Uil hanno voluto oggi realizzare a Rosarno,  teatro di una delle pagine più brutte e tristi della nostra recente storia sociale.Il sindacato italiano non dimentica non dimentica gli immigrati costretti a vivere in baracche, in vecchi stabili in rovina, accatastati come in stalle,… persone venute in Italia per cercare fortuna come milioni di nostri connazionali hanno fatto per decenni, partendo su treni e navi verso tanti paesi.Facciamo memoria delle umiliazioni, delle discriminazioni che tanti italiani migranti nel mondo hanno subito, analoghe alle tante situazioni nelle quali sono confinati tanti lavoratori, soprattutto immigrati, non solo in Calabria; situazioni di illegalità, di evasione fiscale e contributiva, di contratti non rispettati, di norme sulla sicurezza ignorate.Ne abbiamo avuto la conferma in questi giorni con l’operazione condotta a Rosarno da magistratura e forze dell’ordine, che ha portato all’arresto di decine di persone coinvolte nella rete organizzata dello sfruttamento, che è appropriato definire criminale, e che si alimenta nelle situazioni di degrado sociale, che a sua volta contribuisce a rafforzare, in un perverso e detestabile intreccio.Primo Maggio a Rosarno dunque perché la Festa del Lavoro è anche la giornata della solidarietà internazionale dei lavoratori e ormai internazionali e multietnici sono nei fatti la nostra realtà sociale e il nostro mondo del lavoro. In Italia, uno dei paesi più sviluppati al mondo, da anni arrivano persone  utili per le nostre attività economiche e necessarie per l’assistenza di tanti nostri anziani; mancano però politiche sociali, educative e abitative all’altezza di una sfida così complessa.So bene che questo è un tema complicato, dove le sensibilità possono essere diverse anche tra di noi, anche tra i lavoratori,  ma credo sia doveroso assumersi il problema di contrastare una deriva culturale che spinge a chiudersi nella difesa dei propri confini e delle proprie certezze, che alimenta la paura del futuro e il timore della diversità, ignorando la storia del nostro popolo e delle sue sofferte e molteplici migrazioni; credo sia necessario ribadire l'impegno per regolarizzare il lavoro, per favorire l'integrazione sulla base dei diritti che devono essere garantiti a tutti e contemporaneamente dei doveri civili che il lavoratore immigrato deve sentirsi impegnato a rispettare.Ma il Primo Maggio è in primo luogo festa del lavoro, serve a manifestare il lavoro e per il lavoro, serve a ricordare a tutti, alla politica, alle istituzioni, ai signori dell'economia, ai guru della finanza, ai mezzi d'informazione, ad ognuno di noi, che, come dice l’Inno dei lavoratori, di fine ‘800: “Noi vivremo del lavoro!…il riscatto del lavoro dei suoi figli opra sarà…”: parole che, dopo tanti anni non hanno perso la loro forza e intensità, parole che continuano a trasmetterci emozioni e ideali.“Noi vivremo del lavoro!”: parole che ci spingono a fare memoria del lavoro di un tempo nelle nostre terre, nelle nostre contrade, nelle nostre botteghe, nelle nostre filande, nelle nostre miniere.  Lavoro duro e spesso sfruttato, lavoro minorile, lavoro insalubre, lavoro di donne “in attesa”, lavoro “licenziato” ad nutum, lavoro dall’alba al tramonto, lavoro senza contratto…“Noi vivremo del lavoro”: parole che ci spingono a fare memoria dell’azione coraggiosa e feconda degli uomini e delle donne che hanno immaginato, progettato, dato vita, in varie forme e  tempi, alle associazioni sindacali; di coloro che ci hanno creduto, hanno fatto crescere il sindacato nel nostro Paese, nelle fabbriche, nei campi, negli uffici pubblici, hanno contribuito a creare un avanzato sistema di tutele e diritti, costruito nei decenni scorsi.Sono parole che fanno pensare ai soprusi e alle ingiustizie che ancora sono perpetrati in tanti paesi del mondo, dove i diritti civili e politici sono negati, ai tanti sindacalisti uccisi o fatti sparire ogni anno (76 nel 2008), alle migliaia di lavoratori incarcerati o licenziati in tanti paesi per il loro impegno come rappresentanti sindacali nei luoghi di lavoro.Per chi, come noi oggi qui presenti, è convinto che il lavoro rappresenti un valore inestimabile per la persona e per la comunità; per chi, come noi, ha sempre rivendicato per il lavoro un posto centrale nella società e nelle attenzioni della politica; per chi, come noi, crede che la nostra Costituzione conservi ancora la sua forza e la sua attualità proprio perché mette al centro il lavoro e il rispetto della dignità della persona che lavora, affermare che noi vivremo del lavoro significa sostenere anche per il futuro l’impegno a promuovere, difendere e rappresentare il lavoro umano.Con le parole  “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”, i Costituenti stabilirono infatti che la nazione non doveva essere fondata sul censo, sulla nobiltà ereditaria, sul privilegio, sullo sfruttamento, ma sul dovere-diritto di ogni persona, attraverso il lavoro, di partecipare attivamente e concretamente al bene comune.A distanza di sei decenni, il lavoro resta ancora un elemento essenziale di identità personale, familiare, sociale,“si è” ancora molto in relazione a quello che “si fa”; il lavoro è fonte e strumento di autonomia, di indipendenza personale, di potenziale crescita professionale, di gratificazione, di relazionalità, di partecipazione alla vita ed allo sviluppo di una nazione; per i credenti il lavoro è un contributo alla trasformazione del Creato.Ma sappiamo che i profondi cambiamenti che hanno trasformato la società moderna hanno inciso in misura forte anche sul lavoro, a livello culturale, organizzativo ed  economico. Sappiamo che per anni si è teorizzato qualcosa di diverso, si è persino scritto e dissertato sulla “fine del lavoro”, sappiamo che ha avuto sempre più presa la cultura del successo facile e della rendita, cioè l'idea che si possa vivere bene sfruttando i vantaggi di una posizione acquisita o ereditata, si tratti di rendita finanziaria o immobiliare, rendita professionale o legata alla politica, rendita speculativa o persino derivata da attività illegali; oppure l’idea che per raggiungere una determinata posizione si debba fare in fretta e si possano utilizzare mezzi di vario genere, ignorando le esigenze altrui e se occorre, anche le regole.Il lavoro rischia oggi di fare notizia solo in negativo, quando c’è un drammatico infortunio mortale oppure quando qualche azienda importante chiude e centinaia di persone rimangono senza lavoro. O ancora perché quanto si guadagna col lavoro non basta ad arrivare a fine mese.E’ certo che il lavoro oggi è una delle maggiori ragioni di inquietudine e persino di angoscia, sia per chi lo ha perso o teme di perderlo, sia per chi fa fatica a trovarlo o ne vive una condizione di semi-permanente precarietà, come i tanti giovani che pagano la scarsa mobilità sociale e i carenti investimenti sul futuro fatti nel nostro paese.La grande crisi sta ancora dispiegando i suoi effetti perversi sull’economia reale e sul lavoro.Sappiamo che siamo stati sottoposti ad una sorta di “tsunami socio-culturale” che ha allentato i vincoli comunitari, ha sfilacciato le reti di sostegno familiare, ha reso più incerte le possibilità educative, ha modificato stili di vita e di consumo…La grande crisi viene da lontano ed è intrinsecamente legata alla mancanza di giustizia, ad uno squilibrio enorme e ingiustificabile nella distribuzione della ricchezza nel pianeta. L’affermarsi  negli ultimi trent’anni dell’ideologia del profitto da realizzare a tutti i costi, ha trovato risposte comprimendo il costo del lavoro, riducendo o precarizzando l’occupazione, incentivando investimenti finanziari anche da parte di cittadini più fragili ed esposti, indotti ad indebitarsi e ad elevare il livello di consumi oltre le loro reali possibilità, ignari dell’alto livello di rischio.La crisi mondiale ha certificato un contestuale fallimento del mercato, degli enti di regolazione e di vigilanza, della politica.E mentre tutti hanno affermato che riformare il capitalismo attraverso una democratizzazione della finanza era ormai necessario e mentre fiumi di denaro pubblico sono stati impegnati per tamponare gli effetti della crisi, oggi assistiamo ad un riemergere della speculazione, ad un riaffacciarsi degli squali della finanza. C’è la necessità di provvedimenti forti e condivisi tra governi, sia per definire nuove regole per la finanza mondiale, sia per sostenere l’economia reale colpita dalla recessione. Speriamo che l’Unione europea sia politicamente più unita e propositiva rispetto al recente passato, e che il sindacato internazionale ed europeo diventino sempre più interlocutori autorevoli delle istituzioni e dei poteri economici. Reti di organizzazioni non governative, di associazioni, di sindacati in tutto il mondo sostengono l’esigenza di un nuovo ordine mondiale, che cambi le priorità su cui investire per il futuro. E’ un bel segnale che trova alcune importanti corrispondenze in alcuni leader mondiali.  Primo maggio dunque per rimettere al centro il lavoro, le tutele sociali e sindacali, le attività economiche basate sul lavoro della gente, primo maggio per rafforzare la lotta alle speculazioni finanziarie e al mito del profitto a breve e a tutti i costi.Primo maggio per rimettere al centro questi temi anche in Italia; per far ripartire quel meccanismo che oggi sembra essersi inceppato in questo nostro paese; il meccanismo democratico che consentiva di parlare di solidarietà, di coesione, di responsabilità; di chiedere alla politica, alle istituzioni una prospettiva di bene comune. Le parole del Presidente Napolitano che, periodicamente e in  modo sempre più severo e accorato, richiama al dialogo, al confronto dialettico sui problemi dei cittadini, per superare il clima da trincea che si vive ormai permanentemente tra le istituzioni e le forze politiche, dovrebbero essere scontate e diventano invece come una luce accesa nella penombra.Diciamo allora con forza che vogliamo che questi appelli siano ascoltati, che si parli delle priorità di questo paese, che si mettano insieme tutte le enormi energie di cui dispone l’Italia per custodire e rinnovare ciò che resta della nostra tradizione, della nostra operosità, del nostro dinamismo, delle nostre reti di solidarietà, ed al contempo per avviare progetti nuovi, scoprire nuovi percorsi di sviluppo economico, coltivare nuovi terreni di socialità.Diciamo al Governo che gli ammortizzatori sociali che abbiamo chiesto e contribuito a mettere in campo, con risorse statali e delle regioni anche per i lavoratori delle piccole imprese, sono stati importanti per tamponare gli effetti della crisi sul lavoro ma non bastano per guardare al futuro; che le risorse stanziate finora per incentivare un nuovo sviluppo basato sul sostegno ai nostri settori cardine, sono utili ma non sono sufficienti né per dare una scossa ai consumi, né per stimolare l’innovazione e l’evoluzione di qualità, né per favorire la creazione di nuova occupazione; che i tagli alla scuola e all’università, che sarebbero stati comprensibili nell’ottica di ridurre gli sprechi e favorire collaborazioni e sinergie, sono invece così pesanti da prefigurare un peggioramento delle capacità del nostro sistema formativo; che gli interventi a favore delle fasce più disagiate della popolazione sono stati poco più che un pannicello caldo.Siamo tra quelli che sin dall’inizio della crisi hanno scelto con convinzione di agire su un doppio binario : quello di chiedere provvedimenti di contrasto alla recessione e di sostegno ai lavoratori più colpiti, e quello di impegnarci per dei percorsi di riforma utili al mondo del lavoro, al paese e alla sua coesione, nonostante tutte le difficoltà.Diciamo quindi che è tempo di intervenire sul fisco. L’imposta sulle persone fisiche, che con l’Iva rappresenta la principale entrata per lo Stato, viene versata quasi al 90% da operai ed impiegati, al lavoro o in pensione. Ogni anno l’evasione fiscale sottrae circa 100 miliardi al bilancio statale. E’ evidente l’urgenza di misure che tengano insieme l’esigenza di tenuta dei conti pubblici con quella di dare respiro a salari e pensioni. La forte pressione del sindacato sul tema del fisco, pur con modalità diverse, nasce da questa urgenza: le risorse possono e devono venire dalla lotta all’evasione, ripristinando i provvedimenti sulla tracciabilità, eliminati da questo governo; le risorse possono venire da una più incisiva lotta al lavoro nero e irregolare, da nuovi meccanismi che creino un interesse del cittadino ad esigere scontrini, ricevute, e qualsiasi altro titolo possa essere portato in deduzione. La necessità prioritaria è il sostegno delle famiglie con redditi medi e bassi con forte propensione al consumo,  spostando il peso del prelievo dal lavoro alla rendita e ai consumi di lusso. Al contempo è forte la sollecitazione di politiche di sostegno alle imprese che fanno occupazione e innovazione, che investono per uno sviluppo basato su qualità, eco compatibilità e sostenibilità sociale. Il sindacato è interessato a dialogare con gli imprenditori su questi temi, per tutelare il lavoro e mantenere il radicamento nel territorio di quelle imprese che cercano di superare la crisi non puntando solo sui fattori di costo o sullo smantellamento dei siti locali, ma sulla ricerca di aumento della produttività, su ridefinizioni organizzative, su investimenti su nuovi prodotti, sulla ricerca di nuovi mercati. Chiediamo alle istituzioni, in primis come dicevo al governo, di fare la propria parte,.Le parti sociali non sono state ferme: va sottolineato che in questi mesi, pur in un periodo di grave crisi, sono stati rinnovati molti contratti nazionali, alla naturale scadenza, senza conflittualità. Ora dobbiamo finalizzare al meglio l’utilizzo, in quantità e  qualità, delle risorse per la formazione, chiedere con forza un rafforzamento delle misure a favore di nuova occupazione e misure che incentivino la divisione del lavoro, come in parte già realizzato con i contratti di solidarietà.Alla regione, con cui abbiamo siglato nei mesi scorsi importanti accordi a tutela del lavoro,  chiediamo di confermare questa disponibilità anche ad inizio della nuova legislatura. A sostegno del lavoro e della nostra coesione sociale dobbiamo infatti mobilitare tutte le risorse  anche dei nostri territori, come in parte già fatto con le tante delibere di comuni e province, con i tanti accordi anticrisi tra amministrazioni locali e sindacati. Dobbiamo però fare un salto di qualità, con la determinazione comune a scommettere su una più avanzata concertazione, per creare massa critica, non solo dimensionale ma anche culturale, per superare le litigiosità e i campanilismi che spesso riducono le nostre potenzialità, per definire gli assi su cui orientare il nuovo sviluppo, incentivare in vario modo tutte le forme di coalizione strutturata (tra istituzioni, tra esse e forze socio-economiche, tra realtà associative ed accademiche, tra imprese) finalizzate a realizzare progetti di qualità amministrativa, progetti di qualità in ricerca nel sistema produttivo, nella crescita del capitale umano, nella tutela del territorio, soprattutto finalizzate alla creazione di nuovo lavoro.Sì, per il lavoro; per rimetterlo al centro, per tutelarlo e promuoverlo, per renderlo più sicuro e dignitoso, serve una nuova stagione comune di apertura innovazione, cooperazione, responsabilità collettiva.Per dare una speranza ai tanti volti di uomini e donne che, sul lavoro e per il lavoro, vivono la frustrazione della ricerca infruttuosa, l’umiliazione del diritto negato, l’incertezza e talvolta la paura del futuro, serve un impegno straordinario che faccia diventare quotidiano, ordinario, consueto, il Primo maggio.E servono tante energie e tante volontà per portare avanti questo impegno, che ne sono certo, ognuno di noi oggi qui, vuole confermare e rafforzare.
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01/05/2010 Concorso fotografico
CISL Marche indice un "concorso fotografico" sul tema del lavoro nella cornice della festa del Primo Maggio. È un giorno di festa per tutti. Di festa e di memoria, di partecipazione e di mobilitazione. In questa occasione CISL Marche invita tutti (militanti, iscritti, simpatizzanti...) a partecipare al rinnovamento del nostro sito web con un contributo diretto.Che cosa chiediamo? Una foto. Una bella foto. Una bellissima foto del vostro Primo Maggio. Partecipate a una manifestazione? Bene. Sfilate in corteo? Bene. Andate a fare una gita? Bene. Dovunque andiate, riportate a casa una foto e speditela all'indirizzo redazionemarche@cisl.it  CISL Marche ha bisogno del vostro scatto. Le cinque foto migliori - quelle che ci piaceranno di più - saranno pubblicate nel nostro sito internet, con tanto di... citazione d'autore.Buon Primo Maggio a tutti!29 aprile 2010
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01/05/2010 Primo maggio a Pioraco
Amici e compagni, come da buona tradizione, anche oggi 1° Maggio, siamo qui in questa piazza per celebrare la festa del lavoro.Ogni anno, CGIL, CISL e UIL, scelgono un tema ed un luogo simbolo per dare visibilità con una grande manifestazione alla festa dei lavoratori.Quest’anno, le organizzazioni sindacali nazionali hanno scelto la città di ROSARNO; come tutti ricorderete, lo scorso Gennaio, la località Calabrese fu teatro di drammatici fatti che hanno posto alla ribalta nuovamente il fenomeno dell’immigrazione; la scelta del luogo è dettata dalla necessità di rilanciare l’immagine di una Regione che vuole smarcarsi dalla morsa di criminalità e illegalità.Il tema scelto per la manifestazione nazionale che si concluderà con i comizi dei segretari generali EPIFANI, BONANNI e ANGELETTI è LAVORO, LEGALITA’ E SOLIDARIETA’.LEGALITA E SOLIDARIETA’ due condizioni che, legate a quel “ LAVORO” che è il cuore dei festeggiamenti di oggi, formano il centro della strategia che da sempre il sindacato ha posto alla base delle proprie rivendicazioni per il mezzogiorno…e non solo. Il mezzogiorno, che sembra, ogni volta che cambia la compagine governativa, essere destinatario di forti politiche per sconfiggere i problemi di sempre e per dare un contributo a risollevare le sorti di se stesso e dell’intero paese. Ma al di la degli annunci e di alcune azioni messe in campo, staremo a vedere nei fatti cosa il governo intende fare concretamente per contrastare fenomeni come il lavoro sommerso, il caporalato, lo sfruttamento dei lavoratori ed un nuovo schiavismo; quali misure attuerà per contrastare la criminalità organizzata, favorire interventi e politiche di sviluppo per il sud nella legalità.Non mancherà anche quest’anno il tradizionale concerto in piazza San Giovanni a Roma; il titolo del concerto è: “ il colore delle parole “ dal nome della celebre poesia di Edoardo De Filippo. Di fronte alla classe dirigente che litiga tutti i giorni pronunciando parole che non hanno colore e sono distanti dalla realtà, il Primo Maggio dia sostegno a coloro che vogliono invece dare più forza al colore delle parole che pronunciano.L’Italia, che dalla seconda metà degli anni novanta, stava attraversando un periodo di economia a bassa crescita, ora si trova da circa un anno e mezzo a vivere una profonda crisi. Le vicende finanziarie avvenute negli Stati Uniti , hanno provocato in molte parti del mondo una forte recessione che ha coinvolto tutta l’Europa ed in maniera pesante anche il nostro paese. La perdita di prodotto interno lordo dell’Italia è stata nel biennio 2008 e 2009 sul 2007 del 6,1 %. I riflessi sulla disponibilità di reddito dei lavoratori e delle famiglie sono stati pesanti provocando un crescente impoverimento delle famiglie con un conseguente ulteriore indebitamento e contrazione dei consumi. In questo momento, alcuni istituti nazionali e internazionali rilevano dei segnali di inversione, che sono tuttavia deboli e discontinui. Dal punto di vista occupazionale, la perdita di posti di lavoro è stata rilevante ed all’esaurirsi degli ammortizzatori sociali ed all’acuirsi delle difficoltà finanziarie delle aziende, proseguirà drammaticamente. Il Fondo Monetario internazionale, prevede che nel 2010 il PIL mondiale crescerà mediamente del 4,1%. La ripresa sarà trainata da: Stati Uniti, Cina, India e America Latina. Alcuni economisti ci dicono che la crescita dell’economia ci sarà anche nel continente Europeo, ma essa si sposterà verso est. La crescita del PIL Italiano per l’anno in corso, stimato a più 0,8 % sul 2009, non produrrà effetti significativi, anzi per tornare ai livelli prima della crisi ci vorranno anni. Ora diventano indispensabili riforme e politiche industriali lungimiranti, che sappiano guadare al futuro, capaci di farci agganciare la ripresa senza dover per forza sperare di essere trascinati dagli altri. E’ necessario favorire politiche basate sulla redistribuzione della ricchezza a favore delle classi sociali basse e medie, insieme a misure di controllo dei mercati finanziari. La struttura del reddito della nostra società sta subendo cambiamenti importanti; in particolare, la scomparsa della “classe media” che sprofonda verso il basso sta determinando l’aumento della povertà. La crisi economica preoccupa tanto più in quanto si colloca all’interno di una crisi più generale che investe il nostro paese dal punto di vista etico, dei valori e dei comportamenti. Serietà, correttezza, responsabilità, confronto leale, lungimiranza e solidarietà vengono soppiantati da superficialità, spregiudicatezza, e arroganza. Il governo, trincerandosi dietro la necessità di tenere in ordine i conti, taglia la spesa pubblica; il taglio della spesa per la protezione sociale aumenta le difficoltà dei lavoratori e dei pensionati per poi provocare ulteriori crolli dei consumi che invece andrebbero rilanciati con una profonda riforma fiscale per una migliore distribuzione della ricchezza, che altrimenti si concentrerà sempre più in mani di pochi. La tanto sbandierata riforma della scuola, non affrontata veramente i problemi della produttività e della riduzione degli sprechi, ma semplicemente taglia le risorse al sistema scolastico, minandone profondamente la qualità con aumento degli alunni per classe , riduzione del tempo pieno e degli insegnanti di sostegno. Un paese che non investe, che non fa ricerca e che taglia sull’istruzione delle giovani generazioni non ha futuro. Come sindacato, pur in una fase estremamente difficile stiamo rinnovando i contratti nazionali di lavoro nei tempi stabiliti e senza conflittualità che in questa fase sarebbe stata insostenibile. Ci troviamo a fare i conti ancora una volta con la globalizzazione, che se lasciata nelle mani di pochi, rischia con il suo effetto moltiplicatore, di determinare divari sempre maggiori tra i pochi nord e i tanti sud del mondo. La globalizzazione va governata e bisogna fare in modo che oltre al mercato si globalizzino anche le tutele e i diritti dei lavoratori. Non solo è possibile, ma è una condizione necessaria per sapere che siamo esseri umani; donne e uomini che vivono coscientemente il proprio tempo. Con questo animo, il sindacato nel mondo del lavoro è portatore di forti valori, sostenendo l’uguaglianza, la libertà e la solidarietà come modello di vita. Nella nostra idea non c’è un mondo appiattito, senza opportunità per i singoli, ma abbiamo in mente un mondo vitale dove i diritti individuali trovino un forte equilibrio e una vera valorizzazione nel pieno esercizio dei diritti collettivi. Sono i diritti collettivi, che assumono e rendono possibile l’applicazione nella quotidianità dei principi sanciti dalla nostra Costituzione e dalla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.Riguardo ai diritti sindacali, ci riferiamo alla libertà di associazione, al diritto di riunirsi, di eleggere i propri rappresentanti, di accedere alle informazioni, di non essere discriminati e di poter partecipare alla vita aziendale e allo sviluppo economico e sociale della nostra comunità.Un diritto inalienabile e del quale come sindacato siamo fortemente impegnati è quello della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.Come persone tutti !!!, ma soprattutto come sindacalisti, che abbiamo scelto di farci carico delle esigenze dei lavoratori, siamo chiamati ogni giorno ad affrontare il difficile e complesso tema del lavoro.Ma nessuno può, di fronte ai dati drammatici che ancora oggi nel mondo fanno registrare migliaia di vittime sul lavoro, non sentirsi investito del dovere di compiere, con modalità e mezzi diversi, interventi che vadano verso la sempre più radicata affermazione di una costante azione di prevenzione, di tutela, di valorizzazione ed affermazione della centralità della persona all’interno dell’ambiente di lavoro.Ognuno nel proprio settore di riferimento, ognuno nel proprio ambito di intervento e competenza, ognuno quale tessera essenziale di un mosaico deve prendere parte ad una azione coesa e sinergica verso la promozione della salute e sicurezza in tutti gli ambienti di lavoro, a partire dalla prevenzione e dall’istruzione.La responsabilità di evitare una morte, un infortunio, una malattia professionale, non può essere oggetto di facile delega o di alleggerimento di responsabilità. Nel corso del 2009, in Italia si è registrata una diminuzione degli infortuni e dei morti per il lavoro; non ci illudiamo, al risultato ha sicuramente contribuito la riduzione delle ore lavorate; pertanto dobbiamo sempre più far permeare nella società la cultura della prevenzione.Tornando al tema del lavoro e dell’economia, la nostra Provincia basata su una imprenditorialità diffusa, centrata sui distretti, da tempo mostrava segni di cedimento; l’attuale crisi stà amplificando le difficoltà del sistema produttivo che lentamente scivola verso il declino industriale. Basti pensare alle decine di aziende che hanno chiuso i battenti o fortemente ridotto il loro organico; le ragioni delle difficoltà sono ascrivibili al tipo di sistema produttivo locale; il piccolo e bello, che ci sembrava essere la nostra forza, oggi si è trasformato nella nostra maggiore difficoltà per reggere la competizione globale derivante, da un lato dalle multinazionali e dall’altro da chi produce i nostri stessi beni a costi estremamente più bassi; inoltre le nostre aziende sono prevalentemente terziste, sottocapitalizzate e a conduzione familiare.Il tavolo di concertazione Provinciale istituito a Dicembre, di recente è stato riconvocato , mentre prosegue il confronto con le forze sociali. Dobbiamo lavorare ad un progetto che mobiliti risorse e partecipazione per ridisegnare il nostro territorio come sistema in grado di innovare. Si tratta di promuovere le attività industriali innovative e con alto valore aggiunto, senza trascurare le attività tradizionali esistenti.Gli enti locali e la Provincia dovrebbero riassumere il ruolo di soggetti attivi nella programmazione di politiche sociali capaci di sostenere lo sforzo comune che la situazione ci impone. Il governo delle risorse del territorio, deve diventare elemento qualificante e volano per riprogrammare lo sviluppo, attraverso il confronto ed il coinvolgimento di tutti i soggetti di rappresentanza reale.La Provincia deve svolgere inoltre un ruolo attivo nelle politiche dei prezzi e delle tariffe, coinvolgendo nel controllo delle loro dinamiche le istituzioni, le associazioni dei consumatori e dei produttori. Inoltre va concertata con tutti gli enti locali della provincia una politica tariffaria antinflazionistica per tutti i servizi erogati, prevedendo tariffe sociali agevolate. La qualità della vita, il benessere raggiunto nel nostro territorio, non sono solo il risultato di un particolare momento, al contrario sono la base sociale e culturale dello sviluppo del recente passato e patrimonio collettivo accumulato che ci permetterà di affrontare con fiducia il nostro futuro. Non posso a questo punto non citare le deroghe firmate da alcuni comuni per l’apertura degli esercizi commerciali il 1° Maggio; il 1° Maggio va rispettata la chiusura dei negozi proprio per il significato della festa e per il martirio e la morte delle lavoratrici che per decenni furono vittime dell’avidità umana.VIVA LE LAVORATRICI, VIVA I LAVORATORI VIVA IL PRIMO MAGGIO!!! -
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01/05/2010 1° Maggio nelle Marche tra incontri pubblici e concerti
Nelle Marche il 1° maggio la Cisl lo festeggia con  diverse iniziative che spaziano dalle assemblee pubbliche a momenti di musica in piazza. ANCONA Cgil - Cisl - Uil promuovono, con il Comune di Ancona, il primo Festival del 1 Maggio di Ancona. Un grande concerto in Piazza della Repubblica dalle 17,00 alle 24,00.Clicca qui per vedere la locandina e il programma http://www.scribd.com/full/30501669?access_key=key-shwww3psecjvyvyuul5 Per informazioni rivolgersi alla Cisl di Ancona 071 28221 PESARO Due incontri pubblici: a Macerata Feltria il mattino e a Sassocorvaro il pomeriggio. In serata la giornata si conclude con un appuntamento di musica rock alle Cesane di Urbino presso la Baita. Per informazioni rivolgersi alla Cisl di Pesaro 0721 380511. MACERATA Portorecanati alle ore 1o,00 il Comune organizza un momento celebrativo che inizia con la deposizione delle corone  davanti al Castello Svevo e in mare in memoria dei caduti sul lavoro. Prosegue con un corteo per le vie della città e si conclude alle ore 11,00 in piazza Brancondi  con il saluto del sindaco e l'intervento del Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo. Sempre nella provincia di Macerata a Pioraco un comizio in piazza con la presenza del responsabile dell'artigianato David Ballini.La Cisl di Macerata e la Cgil, come ormai da diversi anni, organizzano un pullman per il Concerto del 1° Maggio a Roma. Clicca qui per le note logistiche http://www.scribd.com/full/30396596?access_key=key-bpfbnoioiwyqerzlsj9  Per maggiori informazioni puoi  chiamare la Cisl di Macerata 0733 4075246              ASCOLI PICENO - FERMO Venerdì 30 aprile alle ore 12,00 conferenza stampa di Cgil, Cisl e Uil sul tema del lavoro. Nella suggestiva piazza di Castel di Lama sabato 1° maggio incontro pubblico e dibattito alle ore 16,30 con gli interventi dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil.Per quanto riguarda la   manifestazione nazionale  del primo maggio Cgil, Cisl e Uil quest'anno hanno scelto la città di Rosarno per ospitare il consueto corteo del 1° Maggio di Cgil - Cisl e Uil . La decisione di svolgere a Rosarno la manifestazione per il primo maggio  e' motivata dall'attenzione del sindacato, oltre che ai temi tradizionali del lavoro e dell'occupazione, a quelli dell'integrazione e dell'accoglienza degli immigrati.
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01/05/2010 Porto Recanati, Primo Maggio 1978
 di Gianfranco DalmaziPer la ricorrenza del 1° maggio di quest’anno, all’interno della ripartizione di Cgil – Cisl – Uil, apprendo che la presenza del nostro Segretario Generale Regionale Stefano Mastrovincenzo è prevista al Comune di Portorecanati.Questa notizia mi ha fatto ricordare il 1° maggio del 1978: esattamente 32 anni fa! In quel periodo mi stavo trasferendo da Milano, dopo aver trascorso quasi dieci anni impegnato in attività sindacali all’interno della fabbrica e sul territorio con la FIM – CISL di Milano, perché mi era stato offerto l’incarico di segretario della Fim Cisl di Macerata.Proprio in occasione di quel 1° maggio mi venne proposto da Cgil – Cisl – Uil di tenere il Comizio al Comune di Portorecanati.E’ difficile descrivere il clima di estrema tensione di quei giorni. I terroristi delle Brigate Rosse avevano compiuto un salto di qualità nella loro folle strategia. Avevano portato “un attacco diretto al cuore dello Stato”, sostenevano loro. Erano i giorni di prigionia di Aldo Moro rapito, come è noto, mediante l’assassinio della propria scorta: azione che verrà ricordata come “La strage di Via Fani”.La condanna per quel fatto orrendo era stata ovviamente espressa senza esitazioni dal sindacato e da tutte le forze politiche. Purtroppo queste ultime si erano divise sul comportamento da tenere nella gestione della vicenda. La DC e il PCI da una parte avevano optato per la cosiddetta linea intransigente: “Nessuna trattativa con i terroristi”; il Partito Socialista Italiano dall’altra parte sosteneva la necessità di compiere ogni sforzo per la liberazione di Aldo Moro: la cosiddetta “linea della trattativa”.In questo scenario sommariamente tracciato dell’Italia di quegli anni può apparire insignificante soffermarsi sulla commemorazione del 1° maggio del Comune di Portorecanati; se non fosse per il fatto che l’amministrazione comunale dell’epoca era guidata da un sindaco socialista e per di più nel Comune stesso c’era una tradizionale e consistente presenza del Partito Comunista Italiano. Il tutto offriva un condensato, seppure in miniatura, della situazione socio politica nazionale.La giornata del 1° maggio, per il sindacato, più che la festa del lavoro è da sempre l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività svolta ed un richiamo ai lavoratori ed ai cittadini circa la priorità dei problemi da affrontare.In quella giornata del 1° maggio 1978 mi sono presentato con uno stato d’animo preoccupato per la situazione già descritta, ma allo stesso tempo fiducioso di poter rappresentare le istanze di buona parte del mondo del lavoro.Il sindacato, in particolare la Fim-Cisl con la guida di Pierre Carniti, aveva saputo con grande acutezza acquisire fiducia attraverso una chiara scelta di autonomia sindacale non solo dichiarata, ma praticata sul campo.Per tornare al tema della manifestazione ricordo perfettamente che si è svolta nel migliore dei modi.A distanza di tanti anni abbiamo assistito ad una mutazione della situazione economica, sociale, culturale e direi anche antropologica che renderebbe difficile forse inutile qualsiasi raffronto tra la realtà odierna e quella di allora. Ci sono tuttavia alcuni problemi di ieri divenuti letteralmente cronici, perché non sono stati affrontati e risolti al loro insorgere.Vorrei limitarmi a ricordarne uno: il segretario generale della Cisl di Milano Sandro Antoniazzi, persona di grande preparazione e attento osservatore delle dinamiche sociali, verso la metà degli anno ’70, non perdeva occasione per richiamarci alla necessità di affrontare il problema della crisi della natalità, problema che iniziava a delinearsi in tutte le sue potenziali dimensioni.Questo fenomeno, sosteneva Antoniazzi, produrrà nei prossimi anni un invecchiamento della nostra popolazione, questione dai risvolti insostenibili sia sul piano economico che su quello assistenziale. Le difficoltà di condivisione su questo tema e le divergenze si trovavano soprattutto sul versante dei partiti. Il PCI, ancora condizionato dal filtro dell’ideologia, sosteneva che le politiche atte a favorire l’incremento delle nascite erano tipiche del regime fascista, con il fine di incrementare il numero dei soldati.La DC, sempre attenta a proclamare il valore e la difesa della famiglia, era troppo impegnata ad occuparsi della conservazione e della gestione del potere che aveva esercitato per lungo tempo e che gli eventi avevano iniziato a logorare vistosamente.Il risultato di queste mancate scelte è oggi sotto gli occhi di tutti. Il fenomeno delle “Badanti” è la dimostrazione più eclatante del fallimento della politica del tempo passato.Oggi possiamo dire che sono cambiati i suonatori, ovvero i soggetti politici che siedono al Governo e al Parlamento, ma ho la netta sensazione che l’oggetto del contendere delle risse quotidiane a cui assistiamo, non riguardi tanto i veri problemi vecchi e nuovi.Sui problemi attuali interviene con grande competenza il nostro segretario generale regionale Stefano Mastrovincenzo.Ma credo che la memoria, di cui porto un umile testimonianza, ci può aiutare a capire l’urgente necessità di bloccare quest’animata discussione sulle riforme alla quale tutti sembrano aderire.La voce del Sindacato sembra però assente o troppo flebile per essere udita. Penso che dobbiamo compiere ogni sforzo per alzare il tono della nostra voce: si parla della riforma della giustizia? Bene! Diciamo a gran voce che la riforma della giustizia è anche la nostra priorità!Ma aggiungiamo subito che la nostra si chiama più esattamente “Riforma della giustizia sociale”.Sappiamo che il problema delle disuguaglianze è di vecchia data ed è un fenomeno in crescita di intensità e di ampiezza nel numero dei soggetti coinvolti: in definitva c’è un aumento della distanza tra ricchi e poveri! Il fenomeno suddetto rappresenta peraltro una delle maggiori cause dell’attuale crisi.Siamo consapevoli del fatto che gridare le nostre ragioni non sarà sufficiente a risolvere i grandi e complessi problemi di cui abbiamo accennato.Dobbiamo tuttavia farlo per evitare di rassegnarci e di dire con Ennio Flaiano “Il meglio è passato”.
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30/04/2010 PARADA - un naso rosso contro l' indifferenza
Rinviata causa maltempo a  sabato 8 maggio alle ore 17  presso la  Mole Vanvitelliana di Ancona, la data anconetana originariamente prevista il  5 maggio.   Dalla lotta per la sopravvivenza allo spettacolo circense: arriva nelle Marche dal 4 all’8 maggio Parada. Un naso rosso contro l’indifferenza, affascinante progetto di arte e reintegrazione del clown franco-algerino Miloud Oukili per i ragazzi di Bucarest. L’evento, di fama mondiale, fa tappa – su iniziativa dell’AMAT, della Regione Marche e dei Teatri di Civitanova in collaborazione con i Comuni di Ancona, Civitanova Marche, Fermo, Sant’Elpidio a Mare, San Benedetto Del Tronto, Serra San Quirico, Urbino e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Macerata – a Fermo, Casette d’Ete, Serra San Quirico, Ancona, Urbino, San Benedetto del Tronto e Civitanova Marche. Il calendario degli spettacoli è il seguente: 4 maggio a Fermo (ore 10, piazza del Popolo) e a Casette d’Ete (ore 15.30, Scuola Primaria Collodi), il 5 maggio a Serra San Quirico (ore 11) nell’ambito della XXVIII edizione della Rassegna Teatro della Scuola e ad Ancona (Parco della Cittadella, ore 16.30, nell’ambito dell’iniziativa Adriatico Ionica), il 6 maggio (ore 17) ad Urbino al Cortile del Collegio Raffaello, il 7 maggio (ore 11) a San Benedetto del Tronto (Liceo Classico “G. Leopardi”) e l’8 maggio a Civitanova Marche (corso Umberto I). Protagonisti delle esibizioni sono sei ragazzi di Bucarest, accompagnati da tre organizzatori della Fondazione Parada, che durante la permanenza nelle Marche saranno ospiti della Foresteria Comunale Imperatrice Eugenia di Civitanova Marche gestita dall’Azienda Speciale Teatri di Civitanova. L’inizio della storia di Parada risale ai primi anni novanta quando in seguito alla grave crisi economica e sociale attraversata dalla Romania e alla caduta del regime di Ceausescu, migliaia di bambini e di ragazzi sono scappati dalle loro famiglie e dagli orfanotrofi finendo sulle strade di Bucarest e del resto del Paese, esposti alla solitudine, alla violenza e alla povertà assoluta. Nel 1992 il clown francese, Miloud Oukili, li ha incontrati nei canali sotterranei della capitale dove si rifugiavano la notte per sfuggire al freddo e alla solitudine. Da allora Miloud non li ha più lasciati: li ha conquistati con le arti del circo e attraverso la creazione della Fondazione Parada ha offerto loro incontri sulla strada, ascolto in un centro diurno, accoglienza in luoghi protetti e proposte progettuali finalizzate a costruire un futuro migliore. Ora, al loro fianco c’è Parada Italia, in consorzio con il G.R.T. Gruppo per le Relazioni Transculturali, che attraverso la campagna Un naso rosso contro l’indifferenza, offre a Bucarest supporto organizzativo, progettuale, economico e formativo. Alla campagna hanno già aderito molti gruppi di volontari, sorti spontaneamente in tutta Italia, e numerosi enti locali, associazioni e singoli. Grazie al loro sostegno, molti ragazzi rumeni hanno lasciato la strada, frequentano la scuola o lavorano e oggi possono finalmente guardare al futuro con speranza. Alla storia di Miloud è dedicato anche il lungometraggio di Marco Pontecorvo Pa-ra-da (2008), che grande apprezzamento ha riscosso da parte di critica e pubblico italiano. Parada è una Fondazione rumena non governativa riconosciuta di utilità pubblica dalle Istituzioni, creata nel 1996 dall’allora giovane clown francese, Miloud Oukili. La Fondazione si occupa principalmente delle persone emarginate nella città di Bucarest, in particolare dei giovani in situazione a rischio di emarginazione sociale e dell’infanzia emarginata, soprattutto dell’infanzia di strada sradicata dalla famiglia e allontanata dalle istituzioni socio-educative, in particolare dalla scuola. L’obiettivo di Parada è di inserirsi in maniera articolata e coerente nel processo di transizione del Paese sviluppando azioni di prevenzione, assistenza, recupero e reintegrazione sociale dei beneficiari delle attività, insieme a una costante produzione di interventi di sensibilizzazione e lobbyng sulla società civile e le istituzioni. Miloud Oukili nasce ad Algeri (Algeria) il 3 gennaio 1972. Ancora piccolissimo si trasferisce con la famiglia in Francia dove frequenta la scuola di circo di Annie Fratellini. Ha incontrato i ragazzi di strada in Romania nel 1992 mentre prestava servizio civile. Miloud è un clown e interviene con tutto l’impeto della sua sensibilità umana e artistica. In grado di cogliere la forza della diversità non come contraddizione ma come ricchezza, egli ha vissuto e risolto sulla sua pelle lo “scontro culturale” tra una madre francese e un padre algerino. Coglie il senso vero della strada, come modalità di vita, forza, positività, libertà. La sua sensibilità, lo porta a vedere gli aspetti divertenti, sdrammatizzati, semplici. Il denominatore comune del suo agire è la leggerezza, così come la intende Calvino nelle “Lezioni Americane”, un valore dell’Occidente da mantenere per il terzo millennio. Gioca con i ragazzini, si divertono insieme, insieme affrontano il mondo attraverso gli spettacoli. Prendono forza, sicurezza di sé, ampliano la loro conoscenza e le loro relazioni, escono dall’isolamento del loro ghetto senza necessariamente entrare in altre dimensioni, forse ancora premature. Vivono una favola energetica che li porta di tournée in tournée, da Sighisoara fino a Piazza S. Marco a Venezia per il carnevale. Ingresso Gratuito   Info: tel 071 2072439
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30/04/2010 Cisl Scuola: un grido di allarme per la scuola marchigiana
E’ possibile continuare su questa strada? No di certo! Abbiamo una scuola Pubblica Statale ridotta all’osso, con risorse minime, incertezze  finanziarie ed ordinamentali.Fin quando la politica scolastica la  determinerà il ministero dell’economie e delle finanze non potremmo, sicuramente, sperare in un cambiamento di rotta.Ci preoccupano le dichiarazioni del Ministro dell’’Istruzione  che parla di migliorare la qualità dell’offerta formativa abbattendo i costi del sistema d’Istruzione. Ci sembra contraddittorio quello che c’è scritto nella circolare sugli organici che prevede, attraverso la riduzione di posti, una scuola in grado di garantire un effettivo diritto allo studio.Ci preoccupa il futuro di questa scuola, in cui abbiamo creduto, in cui i nostri lavoratori profondono impegno e  passione e che la difficile sostenibilità economico-finanziaria sta minando. Nelle Marche stiamo assistendo ad un consistente taglio degli insegnanti e del personale ausiliario e amministrativo oltre all’impossibilità di nominare personale supplente con il rischio reale di non garantire le ore di lezione e la sicurezza degli ambienti scolastici. Nella scuola primaria per il prossimo anno scolastico, in tutta la regione, verranno tagliati circa 173 posti dei quali  81 nella provincia di Ascoli Piceno, 43 in  quella di Macerata, 31 in quella di Ancona e 18 in quella di  Pesaro,  oltre ad una diminuzione complessiva di 41 classi.  I tagli   di posti sono pesanti sia per i lavoratori che non riavranno un posto di lavoro sia per la gestione della didattica dei programmi di insegnamento: mancheranno tempi distesi per la docenza  e ai ragazzi un apprendimento proficuo; non ci sarà abbastanza  tempo  per seguire  i ragazzi  stranieri  e per  un reale inserimento dei bambini diversamente abili, i quali sono inseriti spesso in classi numerose, oltre i 20 alunni, e non sempre gli insegnati di sostegno a loro dedicati hanno orari completi. Tutti sanno che l’istruzione e la sanità sono gli indicatori per valutare le politiche di uno Stato democratico che investe sullo sviluppo del proprio paese e dei propri cittadini. I dati parlano chiaro, l’Italia è agli ultimi posti, tra i paesi dell’Unione Europea, nella graduatoria della spesa pubblica totale destinata all'istruzione, tant’è vero che il sistema scolastico italiano sta chiedendo alle famiglie  di compartecipare alle  spese per garantire il diritto allo studio dei propri figli. Condivisibile è il documento del Coordinamento Dirigenti Scolastici della Cisl Scuola Marche che nel denunciare le difficoltà in cui versano gli Istituti scolastici della nostra regione,  evidenziano le criticità  su cui è necessario fare chiarezza. Chiedono di affrontare quanto prima le questioni economico finanziare per evitare di lasciare irrisolti i problemi di bilancio della maggior parte delle istituzioni scolastiche. Rivolgiamo un appello alle Istituzioni locali affinché tutti, dalla Regione agli Enti Locali, dalle Istituzioni Scolastiche all’Ufficio scolastico Regionale, pongano al centro dei loro programmi e del loro lavoro la Scuola, un bene per tutti i  cittadini di questo Paese, un bene che rischia di essere smantellato  da scelte miopi del nostro Governo. Ancona 30 aprile 2010                                         Il Segretario generale Cisl Scuola Marche                                                                                                        Francesca Conti
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30/04/2010 FEMCA CISL ANCONA- ELEZIONE DELEGATI DEI LAVORATORI PER IL RINNOVO FONDENERGIA
Cari amici,  nei giorni 10-11-12-13-14 maggio  si svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle cariche dell’assemblea di fondenergia. Per la prima volta le organizzazioni sindacali hanno deciso di partecipare alla competizione elettorale in modo autonomo attraverso liste separate . Invitiamo tutti i lavoratori iscritti al fondo a votare la lista elettorale FEMCA CISL nella quale è presente il nostro COLLEGA   PELLEGRINI FRANCESCO VOTA E RAFFORZA LA LISTA SINDACALE FEMCA CISL LA FEMCA CISL DIFENDE I TUOI DIRITTI, ANCHE SULLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE INTEGRATIVA LAVORATORI, ISCRIVETEVI A FONDENERGIA , IL VOSTRO FONDO CONTRATTUALE PER LA DIFESA DELLA VOSTRA PENSIONE FUTURA ZD Scribd iPaper var zdscribdvar_429_1 = scribd.Document.getDoc(30736599, 'key-2f6j0gk6oc7bjvgi7hxr') zdscribdvar_429_1.addParam('jsapi_version', 1); zdscribdvar_429_1.addParam('height', 600); zdscribdvar_429_1.addParam('width', 590); zdscribdvar_429_1.addParam('disable_related_docs', true); zdscribdvar_429_1.addParam('mode', 'list'); zdscribdvar_429_1.addParam('auto_size', true); zdscribdvar_429_1.addParam('page', 1); zdscribdvar_429_1.write('zdscribdid_429_1');
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28/04/2010 La Cisl aderisce all'appello per la Birmania
Liberazione immediata e senza condizione di Aung San Suu Kyi e degli altri detenuti politici, garanzia per tutti di poter partecipare e candidarsi alle elezioni, cessazione degli attacchi contro le comunità etniche e gli attivisti democratici: queste le richieste dell’appello che la Cisl fa al governo italiano e alla UE affinché facciano proprie le richieste del sindacato e delle organizzazioni democratiche birmane. La giunta militare deve aprire immediatamente un dialogo genuino ed inclusivo con le organizzazioni democratiche e le nazionalità etniche, un dialogo che comprenda la revisione della Costituzione. L’appello, che la CISL invita a sottoscrivere, chiede anche che il governo italiano si impegni affinché la UE operi un rafforzamento delle sanzioni economiche mirate e si adoperi attivamente perché il Consiglio di Sicurezza ONU approvi un embargo globale sugli armamenti verso la Birmania. Per sottoscrivere l’appello clicca suPer firmare l’appello vai su http://www.birmaniademocratica.org
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28/04/2010 Protesta Se.Ba., i dipendenti in agitazione
Continua l’agitazione dei dipendenti della Se.Ba. Spa di Jesi, azienda dei servizi bancari di proprietà di alcuni istituti di credito delle Marche. La Fiba-Cisl ha indetto per oggi una nuova giornata di sciopero per protesta contro la proprietà, che vorrebbe cedere il pacchetto di maggioranza a un socio privato. «A tutt’oggi non esistono né garanzie né certezze circa il futuro occupazionale dei 35 dipendenti». La Fiba-Cisl accusa la proprietà di sottrarsi al confronto con i sindacati.28 aprile 2010
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28/04/2010 Gabriele Del Grande (Fortress Europe) a Macerata
Mercoledì 5 maggio prossimo alle 16:30, presso l'ITAS Matteo Ricci di Macerata, via G.Di Pietro, Gabriele Del Grande, fondatore di Fortress Europe (http://fortresseurope.blogspot.com) presenterà il volume "Il Mare di Mezzo". Il blog Fortress Europe è dedicato alla memoria delle vittime dell'emigrazione e alla denuncia dei crimini commessi alla frontiera contro migranti e rifugiati. Nato nel gennaio 2006, non riceve nessun finanziamento e si regge su una rete volontaria di giornalisti, traduttori e associazioni. Il libro racchiude tre anni di inchieste in un unico avvincente racconto. Un viaggio tra memoria e attualità attraverso le storie che fanno la storia. La nostra storia. L'incontro, aperto al pubblico, è organizzato all'interno dell'Assemblea dei Soci dell'ISCOS Marche Onlus, insieme alla CISL di Macerata e all'ANOLF (Associazione Nazionale Oltre le Frontiere). Per informazioni: iscosmar@tin.it - 071505228
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28/04/2010 Gabriele Del Grande (Fortress Europe) a Macerata
Mercoledì 5 maggio prossimo alle 16:30, presso l'ITAS Matteo Ricci di Macerata, via G.Di Pietro, Gabriele Del Grande, fondatore di Fortress Europe (http://fortresseurope.blogspot.com) presenterà il volume "Il Mare di Mezzo".Il blog Fortress Europe è dedicato alla memoria delle vittime dell'emigrazione e alla denuncia dei crimini commessi alla frontiera contro migranti e rifugiati. Nato nel gennaio 2006, non riceve nessun finanziamento e si regge su una rete volontaria di giornalisti, traduttori e associazioni.Il libro racchiude tre anni di inchieste in un unico avvincente racconto. Un viaggio tra memoria e attualità attraverso le storie che fanno la storia. La nostra storia.L'incontro, aperto al pubblico, è organizzato all'interno dell'Assemblea dei Soci dell'ISCOS Marche Onlus, insieme alla CISL di Macerata e all'ANOLF (Associazione Nazionale Oltre le Frontiere).Per informazioni: iscosmar@tin.it - 071505228Qui il volantino dell'iniziativa.
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27/04/2010 DIVERSAMENTE ITALIANI
L'ANOLF di Ascoli Piceno in collaborazione con il CSV Marche sede di Fermo ha dato vita al progetto "DIVERSAMENTE ITALIANI", organizzando diverse iniziative rivolte in particolar modo alle giovani generazioni. Infatti i soggetti protagonisti degli eventi sono in primo luogo i giovani immigrati di seconda generazione, che vogliono coinvolgere in questi percorsi altri giovani italiani e le istituzioni scolastiche. Il progetto si articola in tre momenti precifici: 1) un focus group tra giovani di diverse etnie e giovani italiani in particolare studenti, attivisti di organizzazioni di volontariato, CAG, ecc... con lo scopo prevalente di affrontare il discorso dell'integrazione culturale, attraverso lo scambio di conoscenze, di esperienze, per torvare punti di convergenza nel rispetto delle diversità. 2) l'organizzazione di un seminario dal titolo "La Scuola e l'intercultura" con il Prof. Gilberto Bettinelli dell'Università la Bicocca di Milano, nel quale si cercherà di confrontarsi sull'adeguatezza dell'Istituzione Scuola rispetto alla presenza costantemente in crescita di giovani studenti provenienti da altre parti del mondo. 3) l'immigrazione e i Media, una buona comunicazione può favorire una buona integrazione, incontro con un giornalista professionista, proiezione di un film sul tema, anche questo evento rovolto prevalentemente ai giovani.
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26/04/2010 FESTIVAL DEL 1° MAGGIO
  CONCERTO PROMOSSO DAI SINDACATI CGIL, CISL E UIL E DAL COMUNE DI ANCONA Apriranno il Festival i Radio Souvenir, una band anconetana, under 18, che si esibirà con un tributo a Ligabue. Sarà poi la volta degli Eyestone Brain di Osimo, gruppo rock-grunge. L'ultima band locale a calcare il palco sarà El cijo, gruppo anconetano che allieterà il pubblico con melodie folk-rock-indie. Al tramonto si esibiranno i The Hacienda, gruppo fiorentino giovanissimo, già ospite ad Ancona presso Lascensore quest'inverno, dove hanno già presentato Cnversation Less la loro prima uscita ufficiale. I The Hacienda sono noti agli appassionati del genere indie-britpop per essere stati gruppo spalla degli Oasis durante la loro tappa milanese la scorsa estate. Si esibiranno poi i The Strikeballs, quartetto riminese che divertirà e farà ballare il pubblico con un cocktail di melodie swing, rock, surf, country e rockabilly. Toccherà poi ai The Sunny Boys, la tribute band italiana dei Beach Boys. La band torinese che ha ricevuto gli elogi di Bruce Johnston, membro degli stessi Beach Boys. Chiuderanno il Festival i The One Droppers, band milanese che spazia dal primo ska, al rocksteady, fino al reggae.
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26/04/2010 Premio Cavalierato Giovanile
Premio per i migliori talenti giovanili della Provincia di Ancona   Arriva anche nel territorio della Provincia di Ancona il Premio Cavalierato Giovanile.  La manifestazione si pone un duplice obiettivo: individuare e valorizzare i migliori talenti giovanili e realizzare una rete di risorse umane in grado di interagire al servizio delle comunità locali dove operano.Fino al 31 maggio, chiunque potrà fare la propria nomination accedendo al sito www.cavalieratogiovanile.it  e segnalando nell'apposita sezione del premio dedicata alla Provincia di Ancona un uomo o una donna under 35.I candidati possono essere sia italiani che stranieri, in possesso di regolare permesso di soggiorno, distintisi nei settori dell'arte, della comunicazione, della cultura, dell'imprenditoria, dell'innovazione, della musica, della ricerca, del sociale, dello spettacolo o dello sport.Per gli italiani, il requisito è essere originari della provincia di Ancona (possono dunque essere nominati anche coloro che risiedono all'estero); per gli stranieri, invece, l'obbligo è rappresentato dalla residenza in uno dei 49 comuni del territorio.Un' apposita giuria effettuerà la selezione tra coloro che hanno ricevuto la nomination. I vincitori saranno resi noti il 28 giugno, giornata conclusiva del progetto, durante la cerimonia di premiazione. A loro sarà conferita la pergamena e la spilletta ufficiale del Premio Cavalierato Giovanile.Per maggiori informazion: www.cavalieratogiovanile.it
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25/04/2010 25 Aprile 2010: fare memoria a difesa della libertà e della democrazia.
Numerose le celebrazioni nelle Marche per commemorare il 65° Anniversario della Liberazione dell’Italia dal fascismo e dal nazismo. Il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo ha partecipato, ad Ancona, alla cerimonia della deposizione delle corone d’alloro al Monumento dei Caduti e al corteo che questa mattina si sono svolti nel capoluogo. Per l’occasione ha dichiarato:<< Il 25 Aprile rappresenta memoria per tutta l’Italia della fine di una guerra orribile e disumana; è memoria, come ha detto ieri il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,della riunificazione del Paese; è memoria di liberazione e dell’avvio inarrestabile del processo democratico. Per noi della Cisl coltivare questa memoria è fondamentale per custodire con impegno il patrimonio di libertà e democrazia che abbiamo nel nostro Paese e che purtroppo, viene spesso sottovalutato e dato per scontato. Fare memoria è importante e decisivo anche per affrontare il vivere quotidiano con le sue fatiche e i suoi problemi, a partire dal lavoro, che oggi cittadini e famiglie vivono, il non dimenticare deve aiutare ad avere la consapevolezza che la libertà e la democrazia non sono un concetto astratto ma ideali su cui impegnarsi ogni giorno per guardare al futuro non solo con incertezza e timore ma anche con la necessaria dose di consapevole speranza>>.
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23/04/2010 Concerto 1° maggio 2010
La Cisl di Macerata organizza un pullman per assistere al concerto del primo maggio a Roma. Per informazioni sull'iniziativa telefonaci allo 0733-4075246 o clicca qui http://www.scribd.com/full/30396596?access_key=key-bpfbnoioiwyqerzlsj9
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21/04/2010 Edili: firmato il Contratto nazionale Edilizia Industria
È stato firmato nella notte da Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) e sindacati di categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, l'accordo per il rinnovo del contratto dell'Edilizia-Industria, che interessa oltre 1milione 200mila addetti. Il testo, che ha efficacia dal 1° gennaio scorso fino al 31 dicembre 2012, prevede un aumento pari a 91 euro al parametro 100 (1° livello) e si inserisce perfettamente nel solco tracciato dall'accordo interconfederale del 15 aprile del 2009. "Si tratta di un buon contratto con numerosi parti innovative, nonostante il momento di profonda crisi del settore", ha dichiarato Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl. "L'accordo - prosegue - recepisce quasi totalmente le richieste della nostra piattaforma, perché rafforza le tutele e le sicurezze dei lavoratori e mira anche al rilancio del settore, che rappresenta oltre il 10% del Pil nazionale. L'aumento salariale - precisa Pesenti - si basa sugli indici Ipca introdotti dal protocollo dell'aprile del 2009 e rappresenta il recupero del potere d'acquisto dei salari per i prossimi tre anni, garantito dall'accordo. Ma è tutto l'impianto che poggia sul nuovo modello contrattuale, perché sono stati valorizzati la sicurezza, la bilateralità, il welfare, la legalità, il mercato del lavoro attraverso la Borsa continua nazionale e si dà un forte impulso al secondo livello di contrattazione, responsabilizzando così i gruppi dirigenti territoriali".Questi in sintesi i punti del contratto: Salario - Aumento di 91 euro al parametro 100 (1° livello) diviso in tre tranches: 30 euro dal 1° aprile 2010, 30 euro dal 1° gennaio 2011 e 31 euro dal 1° gennaio 2012. Contrattazione di II livello - Riconfermata la contrattazione di secondo livello di tipo territoriale, con l'individuazione del tetto del 6% e l'inserimento di un meccanismo variabile. Per il calcolo saranno utilizzati 4 indicatori a livello nazionale, uno invece sarà concordato in sede territoriale. Part-time - Si è deciso che i contratti a tempo parziale che superino le percentuali stabilite dal Ccnl, pari al 3%, impediscono il rilascio del Durc all'impresa richiedente. Borsa lavoro - Entrerà a regime nel 2011 e permetterà al sistema delle Scuole edili di gestire l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro. Rlst - Costituzione degli Rlst (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale) in ogni provincia. Previdenza - Rafforzamento e rilancio del Fondo Prevedi,con adesione dei lavoratori tramite le Casse edili. Ferie - Il lavoratore potrà utilizzare 2 settimane di ferie all'anno nei 24 mesi successivi. La norma porterà grandi vantaggi soprattutto per gli stranieri che tornano periodicamente nella nazione di origine. Bilateralità - Verrà rafforzata e razionalizzata la logica del sistema e reso sempre più omogeneo l'operato degli Enti paritetici: Casse edili, Scuole edili e Cpt. Avviso comune su contribuzione e ammortizzatori sociali -  Ance e sindacati chiederanno al Governo di  'spezzare'  in due la contribuzione, pari al 5% circa. Il 3% continuerà a finanziare gli ammortizzatori sociali, la quota restante invece servirà a creare un fondo utilizzato per favorire l'assunzione dei lavoratori disoccupati o in Cassa integrazione, e per integrare i redditi dei lavoratori in Cig o in disoccupazione, ma a condizione che frequentino corsi di formazione professionale o percorsi di riqualificazione. Banca dati - La Cnce avrà il compito di progettare un sistema informatico nazionale omogeneo territorialmente, per la creazione di  una Banca Dati territoriale di settore. Oltre ai dati più comuni la Banca Dati dovrà anche indicare informazioni precise circa i singoli cantieri dell'impresa e l'intera filiera degli eventuali subappalti assegnati.20 aprile 2010
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20/04/2010 Fincantieri: richiesto l'allungamento della Cassa Integrazione
Si è svolto ieri, lunedì 19 aprile presso la sede dell’associazione industriali, l’incontro tra la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali per concordare l’allungamento della cigo di altre tredici settimane. Questo allungamento andrebbe così a coprire il periodo di cigo sino al 22 luglio 2010. Per questo ulteriore periodo restano confermati i precedenti accordi comunque in parte stabiliti dall’ultimo contratto integrativo in merito alla cassa integrazione.In quella sede, l’azienda, ha comunicato alle Organizzazioni sindacali un ulteriore carico di lavoro pari a 22.000 mila ore riguardante la sezione FB e quindi lavorazioni dei sottassiemi, otre alle 100.000 già assegnateci dal cantiere di Monfalcone.Allo stato attuale, non è ancora noto il piano dettagliato delle varie officine del personale che sarà posto in cigo o del personale che invece rientra, perché l’ulteriore lavoro assegnatoci è stato comunicato la mattina dell’incontro. Tutto questo però ci porta a considerare un rientro di tutto il personale del centro uno nel periodo che va dal 9 giugno a tutto ottobre 2010.Oltre a questi affidi, l’azienda, sta programmando ulteriori lavori di manutenzione nelle varie aree del cantiere, oltre a quelli già in corso.Tra le varie richieste fatte, la Rappresentanza Sindacale Unitaria, ha ribadito il fatto che per noi la cigo non deve andare oltre le 52 settimane e quindi, l’azienda, in questo frangente deve far rispettare al massimo le rotazioni nei vari centri, riduzioni di orario di lavoro nel periodo estivo, sistemi di sostegno al reddito per i lavoratori in cassa da mesi e laddove non fosse possibile cercando di collocare i lavoratori anche attraverso le trasferte nei cantieri con carichi di lavoro garantiti.La situazione resta comunque per noi preoccupante perché ad oggi non ci sono ancora commesse, a parte gli affidi, per il nostro stabilimento.Le Organizzazioni sindacali tengono comunque a precisare che resta aperto il tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico e, vista la difficile situazione di crisi che non accenna a trovare una soluzione, hanno chiesto un incontro alla Presidenza del Consiglio per cercare una via di uscita da questa difficile situazione.A livello locale, invece, la Rappresentanza Sindacale Unitaria sta cercando di organizzare incontri con le istituzioni locali, affinchè arrivi un segnale più forte al governo della difficile situazione che si è venuta a creare nel nostro territorio e in particolare nel nostro sito produttivo. Ancona 20 aprile 2010                                                                                                                                                                           RSU fincantieri
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19/04/2010 Caos aerei: i suggerimenti dell'Adiconsum
La nuvola di cenere provocata dal vulcano islandese sta comportando disagi e gravi complicazioni nei trasporti, per cui vogliamo ricordare i diritti dei viaggiatori, che sono stati costretti, a causa di circostanze eccezionali, alla mancanza di assistenza e informazioni, e in questo senso sono anche intervenute le precisazione sia da parte del Commissario Europeo ai trasporti che da parte dell’Enac. VOLI AEREI E’ necessario rivolgersi tramite raccomandata con ricevuta di ritorno alla compagnia aerea. Il passeggero ha diritto a:1. Rimborso del prezzo del biglietto non usufruito in caso di rinuncia oppure, riprotezione su un volo alternativo. La compagnia può anche offrire un buono da utilizzare in futuro, il consumatore  può decidere se accettarlo o meno.   2. Assistenza: - pasti e bevande in relazione alla durata dell'attesa; - adeguata sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o piu' pernottamenti; - trasporto aeroporto – albergo - aeroporto - due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail; - la priorità va data alle persone con mobilità ridotta, nonche' ai bambini non accompagnatiPACCHETTI TURISTICI Rivolgersi sempre tramite raccomandata con ricevuta di ritorno al tour operator e all'agenzia di viaggi. Mancata partenza: - usufruire di un altro pacchetto di qualita' equivalente o superiore senza supplementi di prezzo; - usufruire di un altro pacchetto di qualita' inferiore previo rimborso della differenza di prezzo; - essere rimborsato dell'intera somma gia' pagata entro 7 giorni lavorativi dal momento del recesso o della cancellazione; Mancato rientro a causa della cancellazione del volo, l'organizzatore (tour operator o agenzia viaggi) provvede a proprie spese ogni rimedio utile al soccorso del consumatore al fine di consentirgli la prosecuzione del viaggio. Se però il tour operator e/o l'agenzia viaggi non garantiscono i diritti di cui sopra, e il consumatore è costretto a provvedere in proprio (albergo, pasti, voli, etc.), potrà chiedere il rimborso di quanto speso ed un risarcimento del danno causato dall'inadempimento di obblighi di legge(entro 10 giorni dal rientro). Si ricorda che trattandosi di un evento eccezionale non  si ha diritto alle compensazioni pecuniarie che variano da 250 a 600 euro a seconda della distanza coperta del volo, nè al risarcimento del danno. Nel caso in cui , invece,  non siano stati garantiti i diritti di cui sopra il consumatore potrà chiedere un rimborso di quanto speso ed un risarcimento del danno causato dall'inadempimento degli obblighi previsti. Per maggiori informazioni rivolgersi agli sportelli dell’Adiconsum o al numero verde 800663822 (ore 10-13 dal lunedì al venerdì).
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15/04/2010 Accenture: al via 124 licenziamenti
Dopo 2 mesi dal primo incontro in cui Accenture annunciava  la volontà di procedere alla chiusura di due poli periferici di Ancona e Catania e di ridurre in parte l’occupazione della sede di  Milano, a seguito di una rinegoziazione dell’accordo commerciale per la gestione dei servizi amministrativi   con aziende della grande distribuzione, oggi  l’azienda ha concretizzato 124 licenziamenti attivando la procedura di legge (mobilità). Le motivazioni addotte cambiano completamente lo scenario: Accenture scagiona Sma –Auchan e Upim da ogni responsabilità e riconduce la sua scelta alla volontà di ridurre i costi per essere più competitiva sul mercato nazionale. E’ una mossa che se da un lato rivela la vera intenzione che è quella di avere maggiori profitti, dall’altro forse tenta di evitare che i proprio clienti siano coinvolti nella ricollocazione degli esuberi così come previsto nell’accordo del 2003, quando le società della grande distribuzione cedendo il ramo di attività si erano impegnate  con un accordo sottoscritto con il sindacato a tutelare l’occupazione anche in caso di riduzione delle commesse oggetto dell’accordo commerciale. I segretari generali delle federazioni regionali di settore, Selena Soleggiati, Fisascat Cisl e Claudio Di Pietro, Filcams Cgil, ritengono inaccettabile la scelta aziendale di voler far pagare il prezzo di possibili maggiori guadagni ai lavoratori soprattutto in un momento di forte crisi economica dove gli sforzi di tutti dovrebbero essere orientati al mantenimento dell’occupazione anche attraverso l’utilizzo di misure non espulsive. Le organizzazioni sindacali si mobiliteranno nei prossimi giorni per contrastare la chiusura delle sedi periferiche ed attiveranno gli incontri previsti dalle normative di legge in materia di licenziamenti collettivi.15 aprile 2010
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15/04/2010 Cigs in deroga, i Sindacati incontrano la Regione
Macerata - Ancora ritardi nell’erogazione della Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) in deroga. Da settembre 2009 ad aprile 2010, per la Provincia di Macerata, sono state presentate 810 domande – di cui 267 nei primi tre mesi del nuovo anno – delle quali ne sono state esaminate ed accolte solo 388. In pratica, la Regione Marche sta ancora lavorando sulle domande dell’anno passato, rispetto alle quali, su 2.382 lavoratori interessati dalle richieste di Cigs in deroga, 650 di essi non hanno ancora ricevuto nulla. Gli impegni della Regione Marche «La situazione è grave – affermano Marco Ferracuti e David Ballini, rispettivamente Segretario Generale e Responsabile dell’Artigianato della Cisl di Macerata – e nell’agenda della Cisl, la questione è presente da mesi come una priorità assoluta». Ma qualcosa si sta muovendo. Il pressing continuo sulla Regione Marche e su l’INPS Regionale è sfociato nell’incontro dell’8 aprile scorso, in cui la Regione si è impegnata a portare a termine l’istruttoria delle pratiche del 2009 entro il mese di aprile, a questo punto l’INPS si deve impegnare ad erogare tutti i relativi trattamenti entro il mese successivo. Pratiche più rapide nel 2010 Per quanto riguarda invece le pratiche dell’anno in corso, la semplificazione delle procedure e l’aumento di personale che gli enti hanno destinato al servizio lasciano ben sperare. L’obiettivo è quello di accelerare le procedure di istruttoria delle domande, per evitare che si ripeta quanto accaduto nel 2009. L’importanza della formazione Contestualmente, Cgil e Cisl si sono incontrate con la Provincia di Macerata ed hanno condiviso criteri e modalità per lo sviluppo di politiche attive, in particolare riguardo la formazione dei lavoratori che percepiscono gli ammortizzatori in deroga. «Rimaniamo comunque impegnati a tutti i livelli – concludono Ferracuti e Ballini – per il rifinanziamento e l’ampliamento degli ammortizzatori sociali e per la creazione delle condizioni per il rilancio occupazionale nel nostro territorio.» Matteo Moretti
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15/04/2010 Telecom, a rischio le lavoratrici del 187
Macerata – In concomitanza con l’imminente uscita del piano industriale di Telecom Italia, riemerge il problema delle chiusura del Centro 187 di Macerata. Lavoratrici a rischio trasferimento L’accordo ministeriale del 21 luglio scorso prevedeva l’impegno dell’azienda a salvaguardare l’occupazione territoriale. «Purtroppo ad oggi – spiegano i Responsabili di Slc, Fistel e Uilcom, le Federazioni dei postali di Cgil Cisl e Uil – solo alcuni lavoratori sono stati trasferiti in altri reparti mentre a tutto il restante personale è stato prospettato solo il trasferimento ad Ancona. Stiamo parlando di 15 lavoratrici, alcune residenti nell’entroterra, alcune part-time, altre in possesso della legge 104/92. Molte sono mamme con figli minori, che dovrebbero essere trasferite presso la sede di Ancona, con tutti i disagi inerenti la difficile pendolarità. L’alternativa al trasferimento è il licenziamento incentivato, conseguenza della chiusura dell’attività a Macerata prevista per il 30 luglio 2010». Fronte comune con la Provincia di Macerata Slc, Fistel e Uilcom invitano l’azienda a non depauperare il patrimonio territoriale e professionale creatosi sul territorio, e a trovare soluzioni alternative quali la remotizzazione di attività e il telelavoro. Chiarezza sulle responsabilità «E’ in corso un tentativo di costruire, insieme alla Provincia di Macerata, un fronte comune per contrastare queste scellerate scelte aziendali – afferma Luigi Cordari, Segretario della Fistel Cisl -ma è ora che si faccia chiarezza sulle reali responsabilità di chi ha portato Telecom Italia in questa drammatica situazione. E’ assurdo che siano sempre i lavoratori a dover pagare le pessime gestioni manageriali e finanziarie susseguitesi nel tempo». Matteo Moretti
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15/04/2010 Bolletta luce: dal 1 luglio tariffa bioraria
La tariffa bioraria dal 1° luglio verrà applicata in modo automatico e progressivamente  a tutti coloro che hanno le condizioni di fornitura stabilite dall’Autority e dotati di un contatore elettronico in grado di misurare i consumi nelle diverse fasce F1-F2-F3: cioè  coloro che sono nel mercato di maggior tutela e non hanno cambiato fornitore (es. Enel servizio elettrico).• Il nuovo sistema permetterà una maggiore equità in quanto ognuno pagherà  secondo la modalità di consumo (allo stato attuale con un unico prezzo indifferenziato chi usa l’elettricità nelle ore convenienti paga anche una parte dei costi di chi consuma nelle ore più costose). • I prezzi biorari tengono conto del diverso prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica: la sera, la mattina presto, la notte e i  festivi  il prezzo è più basso, mentre è più alto nelle ore centrali. •  Questo significa per molti cittadini cambiare radicalmente lo stile dell’utilizzo dell’energia elettrica a partire  dagli elettrodomestici. • Fasce orarie F2-F3: costerà di meno dalle 19 alle 8 dei giorni feriali, tutti i sabati, le domeniche e giorni festivi: • Fascia oraria F1:  costerà di più dalle ore 8 alle ore 19 dei giorni feriali. • L’Autority ha deciso che fino a gennaio 2012 le differenze di prezzo fra le diverse fasce orarie sarà di circa il 10% per far sì che ci si abitui al nuovo sistema. Cosa fare Nelle fatture che ci stanno arrivando viene riportata la modalità del nostro consumo nelle tre fasce, quindi dobbiamo: - controllare attentamente le bollette per verificare la modalità attuale di consumo; - adoperarsi, per spendere meno, di abituarsi da subito allo spostamento dei consumi sapendo che dobbiamo concentrare almeno il 66% dei nostri consumi nelle fasce orarie a minor costo; - Chi non vuole l’applicazione dei prezzi biorari potrà passare ad altro gestore sul mercato libero, verificando le diverse condizioni contrattuali. Nel sito www.autorita.energia.it alla voce trova offerte è possibile anche verificare l’offerta per noi più conveniente.ADICONSUM MARCHE 800663822 - dal lunedì  al venerdì: dalle 10 alle 13Per visualizzare la brochure dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas sulle tariffe clicca sul seguente link: http://www.scribd.com/full/29959711?access_key=key-13rvygfurfpt5oeyuqki
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14/04/2010 Evoluzione della vertenza A. Merloni
Nell’incontro svoltosi il 13 aprile a Fabriano tra le Organizzazioni sindacali e i Commissari straordinari del Gruppo A. Merloni, sono emersi alcuni dati di evoluzione della vertenza. In particolare sono stati valutati i vantaggi provenienti dalla firma dell’Accordo di programma, che, grazie alle misure incentivanti, è in grado di rendere più appetibili le attività industriali del Gruppo, e, dando continuità all’Amministrazione straordinaria, permette la proroga di un anno della Cassa integrazione.Nelle prossime settimane, inoltre, dovrebbero chiudersi le trattative per la cessione di Tecnogas e Cylinders & Tanks, sulla base di proposte considerate valide, in quanto sono in grado di offrire risposte sul piano occupazionale, finanziario e industriale.Per la Fim Cisl è prioritario che emergano nuovi investitori, e ciò è possibile attraverso una forte iniziativa del governo e delle istituzioni locali, affinchè si possano cogliere nuove opportunità, o in continuità con le attività del Gruppo o con progetti di riconversione industriale.Il 27 aprile prossimo si terranno le assemblee dei lavoratori negli stabilimenti di Nocera Umbra, Fabriano e Matelica.14 aprile 2010
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13/04/2010 Quadrilatero, occhio alla sicurezza
Macerata – Mercoledì 7 aprile alle 17.30, il teatro Marenco di Muccia ha ospitato la tavola rotonda organizzata dalla Cisl di Macerata sui temi dello sviluppo, della sicurezza e della legalità nei cantieri della Quadrilatero. I numeri della Quadrilatero Circa mille lavoratori verranno impiegati in quella che è una delle più grandi opere pubbliche in corso di svolgimento su tutto il territorio nazionale. Saranno costruite circa 160 km di strade, per un costo complessivo di € 2.157 milioni. Coinvolte circa 400 aziende. Sono numeri che dimostrano che il Comune di Muccia, nei prossimi anni, sarà snodo cruciale di problematiche e di opportunità per far fronte e raccogliere le quali, proprio a Muccia, la Cisl ha appena aperto una nuova sede, inaugurata per l’occasione. A rischio la sicurezza dei cittadini Alla presenza del Presidente della Provincia di Macerata Franco Capponi, del Segretario della Cisl nazionale Giorgio Santini e di più di 100 partecipanti, sono stati affrontati problemi importanti, come quello della sicurezza dei cittadini. Chiede aiuto il primo cittadino di Muccia, Mario Baroni che sottolinea come “l’ aumento della popolazione dovuto all’afflusso di lavoratori da tutta Italia renderà necessario potenziare l’organico di poliziotti municipali e di carabinieri, attualmente del tutto insufficiente a garantire il controllo del territorio”. Irregolarità nella prevenzione A rischio, stando ai dati forniti dal Direttore provinciale del lavoro Pierluigi Rausei, è però soprattutto la sicurezza dei lavoratori. “Nel primo trimestre del 2010, nel settore dell’edilizia – spiega Rausei – almeno il 93% delle aziende ispezionate risultano irregolari, con il 54% dei propri dipendenti completamente in nero. Le principali infrazioni riguardano la prevenzione, quindi la formazione e l’informazione dei lavoratori, la sorveglianza sanitaria e l’addestramento”. Necessario reinventare prassi e procedure Un invito a tenere alta la guardia viene anche dal Responsabile del Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’ASUR Zona 10, Antoni Barboni, che fa presente come “questa grande opera infrastrutturale, anche per le problematiche connesse alla viabilità difficoltosa del territorio montano, comporterà la necessità di reinventare procedure e prassi di sicurezza, richiedendo grande esperienza e competenza”. I lavoratori non paghino lo sviluppo Fiducioso il Segretario Generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, per il quale “la Quadrilatero è un’opportunità per lo sviluppo di tutto il territorio provinciale. Certo, non possiamo sottovalutare rischi insidiosi, come quello di infiltrazioni malavitose. In ogni caso la priorità è garantire che il prezzo dello sviluppo non venga pagato dai lavoratori, in termini di minor sicurezza e di minori tutele economiche e normative. La Cisl è disponibile a lavorare insieme per obiettivi condivisi, nella certezza di poter essere utile a raccogliere e vincere questa sfida importante”.
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13/04/2010 Indennità di sospensione: cessazione prelievo del 5,84%
L’ Inps con  Messaggio n. 8668 dello scorso 29 marzo, comunica che, dal 1 gennaio 2010, cessano di avere efficacia le disposizioni fornite con precedente Messaggio 4929 del 17 febbraio 2010.  Con tale inversione di rotta, seguita ad un rovesciamento di posizioni da parte del Ministero del lavoro, dal 1 gennaio 2010 ai lavoratori percettori dell’indennità di sospensione con integrazione a carico degli enti bilaterali, ai sensi dell’art.19, co. 1 della legge 2/2009,  http://www.parlamento.it/parlam/leggi/09002l.htm non  verrà più detratto il 5,84% a titolo di contribuzione. Come sapete, la Cisl si è spesa molto per ottenere tale risultato, anche con una presa di posizione congiunta tra confederazioni sindacali e associazioni datoriali artigiane. La precedente posizione, infatti, oltre ad essere illegittima, era anche in netto contrasto con l'importanza che la legislazione affida alla bilateralità in materia di ammortizzatori sociali nonché con  l'impostazione esplicitamente favorevole alla bilateralità del Ministero del Lavoro.12 aprile 2010
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13/04/2010 Polizze dormienti
La l. 166/2008 prevedeva, con effetto retroattivo al 2006, che le polizze di cui non era stata richiesta la liquidazione entro i termini di prescrizione, venissero versate dalle Compagnie al fondo conti dormienti. La prescrizione parte o dalla morte del titolare o dalla scadenza della polizza ed è di 1 anno fino al 27/10/2007, di 2 anni a partire dal 28/10/2007. La materia ha riguardato soprattutto polizze emesse da Poste Vita, i cui contratti contenevano l’impegno a non avvalersi della prescrizione ordinaria, ma a prolungare il termine  per richiedere la liquidazione a 10 anni.  Molti risparmiatori, spesso su esplicito consiglio degli stessi Uffici Postali, si erano avvalsi di tale prolungamento, ma avevano visto svanire il proprio denaro quando, all’entrata in vigore della l. 166/2008, Poste Vita ha ritenuto di essere obbligata a devolvere gli importi delle polizze per le quali era decorso il termine di prescrizione ordinaria  al Fondo conti dormienti. Dopo mesi di iniziative da parte dell’ Adiconsum  e delle altre Associazioni di Consumatori, presentazioni emendamenti e pressioni nei confronti di Poste Vita e del governo, il Consiglio dei Ministri ha approvato la norma “SALVA POLIZZE DORMIENTI”, contenuta nel c.d. decreto incentivi (d.l. 40/2010). La norma elimina la retroattività prevista dalla Legge n.166/08, per cui la disciplina sulle polizze dormienti sarà applicabile esclusivamente ai contratti per i quali  la  prescrizione matura a partire dal 28/10/2008, fatti salvi gli importi già versati dalle Compagnie al Fondo.Poste Vita ha assicurato di NON AVER VERSATO NULLA al “fondo dormienti”, e che i beneficiari che ne hanno diritto e che avevano richiesto la liquidazione della polizza ricevendo risposta negativa, saranno tutti pagati. Sarebbero pronte circa diecimila lettere da inviare a tutti i clienti interessati e quindi i clienti di Poste Vita che avevano visto negato il diritto a rientrare in possesso dei propri risparmi, potranno ora essere risarciti. L’Adiconsum Marche esprime la propria soddisfazione per una soluzione che considera una vittoria a favore delle decine di risparmiatori assistiti, anche se il decreto lascia aperte questioni importanti, per le quali si sono già richieste modifiche in  sede di conversione in legge del decreto.Adiconsum MarcheTel.   071/505234  (pomeriggio)           800663822   (mattina 10,00 – 13,00)
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12/04/2010 I rischi dei bonus incentivi
Il meccanismo del “rubinetto” previsto per la concessione del bonus creerà molti problemi. È prevedibile, infatti, che nei primi giorni si concentreranno migliaia di domande di bonus per avere la certezza di rientrare nei fondi previsti. Quali rischi per il consumatore? 1. Il rischio è che il consumatore acquisti il bene con la promessa del bonus, per poi scoprire, ad acquisto effettuato, che non è rientrato nei benefici per esaurimento delle risorse stanziate e di conseguenza dovrà pagare il costo per intero. Adiconsum, quindi,  raccomanda prudenza e consiglia di prenotare il bene che si intende acquistare, confermando l’acquisto solo dopo aver accertato l’accoglimento della domanda di bonus da parte di Poste Italiane, incaricate di gestire i fondi.  (Il rivenditore dovrà verificare la disponibilità per via telematica e successivamente comunicarne l’esito al consumatore.) 2. Inoltre il bonus previsto dalla legge vale solo per i prodotti acquistati in sostituzione di analogo prodotto rottamato. Da una nostra verifica risulta che i negozianti richiedono il certificato della rottamazione della vecchia cucina o della vecchia lavastoviglie. Ma questo certificato è praticamente impossibile da ottenere poiché pochi sono i Centri di raccolta che rilasciano questo documento. (Adiconsum propone quindi, come già avvenuto a suo tempo per i frigoriferi, che sia ritenuta valida un’autocertificazione da parte del consumatore. In caso contrario questo  vincolo rischia di rende inefficace lo stesso bonus). 3. Il bonus vale esclusivamente per gli acquisti che hanno le caratteristiche previste da decreto (come da tabella) 4. Adiconsum invita, inoltre,  è preoccupata per il rischio che  alcuni commercianti possano attuare anche in questo caso il malcostume del riprezzamento. Il consumatore così ha l’illusione dello sconto, ma in effetti paga il prezzo precedente. Adiconsum invita quindi i consumatori a verificare il prezzo dei prodotti che intendono acquistare per essere sicuri che lo sconto derivante dagli incentivi sia reale e non fittizio. Riportiamo le caratteristiche dei  bonus che interessano maggiormente le famiglie: •        cucine componibili complete di elettrodomestici: bonus 10% -contributo max di 1000 euro sostituzione di una vecchia cucina con: mobili con scheda identificativa del prodotto in legno, almeno due elettrodomestici ad alta efficienza, valvola per la sicurezza per i piani cottura, rispetto delle norme sull’emissione di aldeide formica, predisposizione per la raccolta differenziata. •       elettrodomestici: 20% del costo: sostituzione vecchi apparecchi con: - lavastoviglie non inferiori alla classe AAA (max 130 euro) - forni elettrici non inferiori alla classe A (max 80 euro) - piani cottura con dispositivo FSD (max 80 euro) - cucine libere con dispositivo FSD e forno elettrico non inferiore alla classe A (max 100 euro) - cappe climatizzate  (max 500 euro) - pompe di calore con COPO>/=2.5 (max 400 euro) •       motocicli: bonus 10% del costo  (20% per motocicli elettrici e ibridi) -fino 400cc o fino a 70Kw di potenza per euro3 con rottamazione euro 0 o euro1 (max 750 euro) - Max 1500 euro per elettrici o ibridi per i quali non è prevista rottamazione ° banda larga: 50 euro per attivazione banda larga per giovani tra i 18 e 30 anni. ° immobili ad alta efficienza energetica: - 83 euro per mq di superfice utile /fabbisogno energetico migliorato del 30% classe B max 5000 euro - 116 euro a mq di superfice utile/ fabbisogno energetico migliorato del 50% (classe A max 7000 euro. Adiconsum invita inoltre i consumatori a segnalare immediatamente eventuali raggiri/truffe alla Polizia Municipale e alla Guardia di Finanza e per conoscenza ad Adiconsum -800663822Silvana Santinelli - Segretaria Regionale AdiconsumAncona, 12 aprile 2010
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09/04/2010 Cisl all'attacco sulla chiusura dei centri 187
 "In questi giorni, in concomitanza con una imminente uscita del piano industriale di Telecom Italia, sta riemergendo in tutta la sua gravità il problema riguardante le chiusure dei centri 187 della sede di Macerata". E' quanto affermano Luigi Cordari, segretario Fistel Cisl e Marco Ferracuti, segretario generale Cisl di Macerata. "Ricordiamo che lo scorso 21 luglio, in sede ministeriale, fu siglato un accordo con il quale l'azienda si impegnava ad attivare ogni possibile sinergia al fine di salvaguardare l'occupazione territoriale. Purtroppo ad oggi solo alcuni lavoratori sono sfati trasferiti in altri reparti mentre a tutta il restante personale di cui 15 lavoratrici, alcune residenti nell'entroterra, alcune part-time, alcune in possesso della legge 304/92, molte mamme con bambini minorenni, non è stata prospettata alcuna rioccupazione in ambito territoriale se non il trasferimento ad Ancona o il licenziamento incentivato, paventando la chiusura dell'attività a Macerata il 30 luglio 2010. Reputiamo la situazione estremamente grave e preoccupante in quanto i lavoratori si vedrebbero costretti ad essere trasferiti presso la sede di Ancona con tutti i disagi inerenti la difficile pendolarità, centinaia di chilometri percorsi nella stessa giornata, in concomitanza con orari di lavoro distribuiti in tutta la settimana dalle ore 6.50 alle 21".9 aprile 2010
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09/04/2010 Famiglie più povere, giù redditi e risparmio
Il bonus incentivi è una goccia nel mare. Maggiori controlli sugli aumenti ingiustificati di carburanti, assicurazioni, acqua e rifiuti. I dati Istat sui redditi e sui risparmi delle famiglie del 2009 sono molti gravi. Evidenziano una caduta del risparmio di circa il 3%, un minor reddito di circa il 2% e una riduzione del potere d’acquisto di circa il 2,5%. Tutto ciò è avvenuto in un anno in cui sono intervenuti in modo rilevante gli ammortizzatori sociali della Cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Il 2010 rischia di essere per le famiglie italiane ancora più pesante, poiché molte Casse integrazioni si stanno traducendo in minor occupazione sia precaria che regolare. Per contro non vediamo interventi significativi da parte del Governo per cambiare tale situazione. Il bonus incentivi potrà incidere più o meno su 500.000 acquisti di beni di consumo: è una goccia nel mare. Non solo. In assenza di controlli seri, il bonus rischia di andare a favore dei commercianti e non dei consumatori. Adiconsum ritiene fondamentale che il Governo proceda sia con un alleggerimento delle tasse sui redditi da lavoro dipendenti e sui pensionati, le cui minori entrate per lo Stato vanno compensate con una più decisa lotta all’evasione fiscale, sia con più controlli sugli aumenti ingiustificati a partire da quelli dei carburanti, delle assicurazioni, dell’acqua e dei rifiuti. 8 aprile 2010
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08/04/2010 E' tempo di reagire! Appello della Marcia Perugia-Assisi
Appello C’è troppa violenza in giro! Nel mondo, in TV, contro gli immigrati, gli “altri”, i diversi, contro le donne e contro i bambini, nelle nostre città, nei rapporti tra le persone, nel mondo del lavoro, nella politica, nell’informazione, nel rapporto che abbiamo con la natura, gli animali, l’ambiente che ci circonda: la violenza sembra non conoscere limiti e confini. C’è troppa violenza e c’è troppa indifferenza. Che è la forma più alta di violenza. In nome della nostra “pace”, troppo spesso siamo pronti a condonnare la violenza sugli altri. E davanti al loro dolore chiudiamo cuore, occhi e orecchi. Il prezzo di tanto cinismo è altissimo. E lo paghiamo tutti, indistintamente. Una società chiusa e insensibile non ha futuro.E’ tempo di reagire! Non possiamo permettere che violenze, egoismo, razzismo, mafie, censure, paure e guerre di ogni genere abbiano il sopravvento! Ci può essere una vita e un’Italia migliore! Ci può essere un mondo migliore! Domenica 16 maggio, partecipa anche tu alla Marcia per la pace Perugia-Assisi.“Qualsiasi propaganda a favore della guerra deve esser vietata dalla legge. Qualsiasi appello all'odio nazionale, razziale o religioso che costituisca incitamento alla discriminazione, all'ostilità o alla violenza deve esser vietato dalla legge.” Articolo 20 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici (ratificato dall’Italia nel 1977)Dobbiamo ri-mettere al centro della nostra vita quei valori condivisi, scolpiti nella nostra bella Costituzione e nel Diritto internazionale dei diritti umani, che soli possono aiutarci a superare positivamente questa profonda crisi e accrescere la qualità civile della nostra società. Abbiamo bisogno di un’altra cultura. Dobbiamo sostituire l’io con il noi, la disoccupazione con il lavoro, l'esclusione con l'accoglienza, lo sfruttamento con la giustizia sociale, l’egoismo con la responsabilità, l'individualismo con l’apertura agli altri, l’intolleranza con il dialogo, il razzismo con il rispetto dei diritti umani, il cinismo con la solidarietà, la competizione selvaggia con la cooperazione, il consumismo con nuovi stili di vita, la distruzione della natura con la sua protezione, l’illegalità con il rispetto delle regole democratiche, la violenza con la nonviolenza, i pregiudizi con la ricerca della verità, l’orrore con la bellezza, i “miei interessi” con il bene comune, la paura con la speranza. Dobbiamo riscoprire il significato autentico di questi valori, approfondirne la conoscenza, rigenerarli in un grande progetto educativo, permettergli di sprigionare tutta l’energia positiva che contengono. Dobbiamo esigere che ad ogni valore, oggi ribadito anche nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, corrispondano atti politici concreti e coerenti a partire dalle nostre città fino all’Europa e all’Onu. Per quanto possa apparire difficile, cambiare è possibile! E, in ogni caso, è indispensabile.Non possiamo disinteressarci del mondo che ci circonda. Più ce ne disinteressiamo, più ci isoliamo, più saremo colpiti dai suoi drammi e meno riusciremo a cogliere le opportunità che ci offre. Ci sono grandi problemi che non rispettano i confini nazionali e che si aggravano di giorno in giorno. Se continueremo ad essere miopi ed egoisti ci distruggeranno. Siamo ormai parte di una comunità globale. Lottare contro la povertà nel mondo, farla finita con le tante guerre, fermare il cambiamento climatico e proteggere l’ambiente, promuovere tutti i diritti umani per tutti, ridurre le disuguaglianze, garantire pari opportunità, costruire un’economia sociale di giustizia, costruire l’Europa dei cittadini, rafforzare e democratizzare l’Onu ci conviene! Più di quanto riusciamo ad immaginare. Per questo è urgente che chi gestisce le nostre istituzioni e i nostri soldi, dai Comuni all’Unione Europea, ponga questi programmi al centro del proprio impegno quotidiano. Per questo dobbiamo darci una politica nuova e una nuova agenda politica fondata sui diritti umani.Stiamo vivendo cambiamenti difficili e profondi, destinati a durare nel tempo. Dobbiamo decidere in quale società vogliamo vivere. Non ci sono abbastanza soldati, né muri abbastanza alti per difenderci dalla sciagurata illusione di poterci salvare da soli. Se davvero desideriamo la pace, per noi e per i nostri figli, non possiamo negarla agli altri. Se davvero vogliamo la pace dobbiamo imparare a riconoscere e gustare la pluralità umana nella dimensione dell’uguaglianza e della giustizia, della legalità e del rispetto dei diritti umani e della terra madre. Ciascuno faccia i conti con le proprie responsabilità.Il 16 maggio, vieni anche tu! Rinnoviamo il nostro impegno civile lungo la strada della pace e della nonviolenza. Una società migliore costruirà un mondo migliore.Tavola della pace, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti UmaniPerugia, 20 gennaio 2010Per adesioni, comunicazioni e informazioni: Tavola della Pace, via della viola 1 (06122) Perugia - Tel. 075/5736890 - fax 075/5739337 - email segreteria@perlapace.it - www.perlapace.it
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07/04/2010 «Molte saranno le domande, ma pochi i beneficiari»
  Bonus previsti Cucine componibili complete di elettrodomestici: bonus 10% -contributo max di 1000 euro sostituzione di una vecchia cucina con mobili con scheda identificativa del prodotto in legno, almeno due elettrodomestici ad alta efficienza, valvola per la sicurezza per i piani cottura, rispetto delle norme sull’emissione di aldeide formica Elettrodomestici: 20% del costo: sostituzione vecchi apparecchi con: -         lavastoviglie non inferiori alla classe AAA (max 130 euro)-        forni elettrici non inferiori alla classe A (max 80 euro)-        piani cottura con dispositivo FSD (max 80 euro)-        cucine libere con dispositivo FSD e forno elettrico non inferiore alla classe A (max 100 euro)-        cappe climatizzate  (max 500 euro)-        pompe di calore con COPO>/=2.5  Motocicli: bonus 10% (20% per motocicli elettrici e ibridi) – max 750 euro-fino 400cc o fino a 70Kw di potenza per euro3 con rottamazione euro 0 o euro1Max 1500 euro per elettrici o ibridi per i quali non è prevista rottamazioneNautica da diporto: bonus 20% - contributo max di 1000 euroBanda larga: 50 euro per attivazione banda larga per giovani tra i 18 e 30 anni.Immobili ad alta efficienza energetica:-        83euro per mq di superfice utile /fabbisogno energetico migliorato del 30% classe B max 5000 euro-        116 euro a mq di superfice utile/ fabbisogno energetico migliorato del 50% (classe A max 7000 euro. Rischi per i consumatori Il rischio è che il consumatore acquisti il bene con la promessa del bonus, per poi scoprire, ad acquisto effettuato, che non è rientrato nei benefici per esaurimento delle risorse stanziate.Per questo Adiconsum raccomanda prudenza e consiglia di prenotare il bene che si intende acquistare, confermando l’acquisto solo dopo aver accertato l’accoglimento della domanda di bonus da parte di Poste Italiane, incaricate di gestire i fondi. ( Il rivenditore dovrà verificare la disponibilità per via telematica e successivamente comunicarne l’esito al consumatore.)Adiconsum  è preoccupata, inoltre, per il rischio che commercianti possano attuare anche in questo caso il malcostume del riprezzamento,.. Il consumatore così ha l’illusione dello sconto, ma in effetti paga il prezzo precedente. Si invitano quindi i consumatori a verificare il prezzo dei prodotti che intendono acquistare per essere sicuri che lo sconto derivante dagli incentivi sia reale e non fittizioAdiconsum invita inoltre i consumatori a segnalare immediatamente eventuali raggiri/truffe alla Polizia Municipale e alla Guardia di Finanza e per conoscenza ad Adiconsum (800663822)
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02/04/2010 Quadrilatero, sviluppo e legalità
Macerata, 2 aprile 2010 - Mercoledì 7 aprile alle ore 17.30, al Teatro Marenco di Muccia, la Cisl di Macerata ha organizzato una tavola rotonda dal titolo “Sviluppo in sicurezza nella legalità”. L’occasione è offerta dall’inaugurazione della nuova sede Cisl di Muccia, aperta per assicurare sostegno e assistenza ai più di mille lavoratori che saranno impiegati nei cantieri del Progetto Quadrilatero. Provincia, Direzione provinciale del lavoro e Asur Ospiti dell’iniziativa saranno il Presidente della Provincia di Macerata Franco Capponi, il Direttore dell’Ufficio Provinciale del lavoro Pierluigi Rausei, il Responsabile del Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asur Zona 9 Antonio Barboni e il Sindaco di Muccia Mario Baroni. I lavori saranno introdotti dal Segretario Generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, mentre le conclusioni saranno riservate al Segretario Confederale della Cisl Nazionale, Giorgio Santini. Più vicini ai lavoratori «I cantieri della Quadrilatero – afferma Marco Ferracuti – rappresentano un’opportunità per lo sviluppo del territorio, ed avranno un impatto importante sulle comunità locali. Con la nuova sede vogliamo stare più vicini ai lavoratori e alle loro famiglie. Due sono le priorità: garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro e vigilare sulla regolarità degli appalti scongiurando il rischio di infiltrazioni malavitose».Siamo tutti in gioco «Per realizzare questi obiettivi – conclude il Segretario Generale della Cisl di Macerata – è necessario il concorso di tutti. Per questo la tavola rotonda sarà un momento importante per riflettere insieme sui ruoli e sulle responsabilità. Tutti siamo in gioco: dal Sindacato all’Asur, dalla Direzione del lavoro alla Provincia, chiamata a coordinare gli interventi ed a monitorarne l’efficacia».
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31/03/2010 Seminario su «Collegato lavoro»
L'incontro si terrà alle ore 9.15, presso la Sala riunioni della Provincia di Macerata a Piediripa. Parteciperanno l'Avv. Alessandro Lucchetti, il Dott. Giampiero Guiducci della DPL di Ancona ed il Segretario confederale Giorgio Santini. Il seminario è aperto a dirigenti e operatori sindacali e agli operatori degli uffici vertenze.
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25/03/2010 Tavola rotonda a Muccia
Mercoledì 7 aprile alle ore 17.30, al Teatro Marenco di Muccia, la Cisl di Macerata ha organizzato una tavola rotonda dal titolo “Sviluppo in sicurezza nella legalità”.L’occasione è offerta dall’inaugurazione della nuova sede Cisl di Muccia, aperta per assicurare sostegno e assistenza ai più di mille lavoratori che saranno impiegati nei cantieri del Progetto Quadrilatero.
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22/03/2010 Macerata, tra ambiente e solidarietà
Sabato 20 marzo 2010 le donne pensionate della Cisl di Macerata hanno celebrato la festa della donna. Con l’originalità che rappresenta da anni il marchio di fabbrica delle loro iniziative, hanno legato un Convegno sull’ ambiente ad un progetto di solidarietà a favore delle donne meno fortunate. Da qui SolidAmbiente, il titolo della manifestazione organizzata nella suggestiva cornice del teatro comunale di Caldarola. Una rete per l'ambiente Confermando un’innata capacità di “fare rete” coinvolgendo le realtà istituzionali e sociali attive sul territorio, le pensionate Cisl hanno fatto sedere attorno al tavolo alcune tra le più autorevoli competenze sul tema. Legambiente Marche, con il Presidente Luigi Quarchioni e con la responsabile dell’Ufficio scientifico Franca Poli. La Regione Marche, con Isarema Cioni e Paola Cirilli, rispettivamente Dirigente e Funzionaria del Servizio rifiuti.La campagna "Porta la Sporta"Marco Giulietti, assessore di Sassoferrato, rappresentava l’Associazione Comuni Virtuosi, a sua volta riferimento, insieme al WWF, di “Porta la Sporta”, una campagna nazionale che ha come obiettivo la lotta senza quartiere alle borse di plastica. Si sono confrontati con loro Giuseppe Giampaoli del Cosmari di Macerata, Pieramelio Baldelli, che ha raccontato l’esperienza del “Centro ambientale e del riuso” di Serra de’Conti, comune di cui è Vice Sindaco. SUn patto sul territorio Sono intervenuti Nazareno Agostini, Assessore alla Provincia di Macerata ed ex Sindaco di Montelupone, Comune pioniere della raccolta differenziata in tutta la Regione Marche. La buona abitudine ad utilizzare prodotti “alla spina” – acqua, detersivi ecc. – è stata raccomandata da Silvano Fazi del Commercio equo solidale mentre Silvana Santinelli, dell’Adiconsum Marche, ha portato il punto di vista dei consumatori. Marco Ferracuti, Segretario Generale della Cisl di Macerata, ha messo la ciliegina sulla torta proponendo un “patto territoriale” da portare all’attenzione del Governatore che uscirà vincente dalla tornata elettorale del prossimo week-endSolidarietà per la TanzaniaE la solidarietà, dicevamo. Le “ragazze” della Cisl di Macerata hanno pensato bene di acquistare duemila borse per la spesa in tessuto grezzo. A confezionarle sono state le donne del “Consolata women group” di Iringa, Tanzania, coordinate dalle Sorelle dell’omonimo Istituto Missionario femminile fondato cent’anni orsono dal Beato Giuseppe Allamano. Il ricavato delle borse, distribuite dietro offerta libera, sarà devoluto alle Missioni dell’Istituto in Tanzania, a sostegno dei tanti progetti che le Consolata Sisters portano avanti per promuovere la dignità, la salute e il lavoro della popolazione della Tanzania. Allo stesso tempo, distribuendo un manufatto pregevole ed originale, il Coordinamento donne pensionate Cisl vuole contribuire a diffondere la buona abitudine di fare la spesa facendo a meno di un supporto, la sporta in plastica, che usato per pochi minuti inquinerà l’ambiente per migliaia di anni. Il ruolo delle donneCome a dire che le donne, che da sempre svolgono un ruolo centrale nelle economie familiari, scelgono la strada dell’impegno personale, nella convinzione che i comportamenti individuali hanno una capacità diretta di cambiamento. Le azioni diventano cultura e le proposte diventano idee forti capaci di orientare l’agire politico.22 marzo 2010Matteo Moretti  - Cisl Macerata  
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19/03/2010 Essere iscritti alla Cisl conviene
LE NOSTRE SEDI  SFOGLIA TUTTE LE CONVENZIONI
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18/03/2010 Protocollo d'intesa tra l'Amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino e le organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL
PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PESARO E URBINO E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CGIL – CISL – UIL L’Amministrazione provinciale di Pesaro ed Urbino e Cgil-Cisl-Uil territoriali confermano la loro preoccupazione per il perdurare della difficile situazione economica ed occupazionale che sta interessando anche il nostro territorio. I più recenti dati sull’andamento produttivo e sull’occupazione mettono in evidenza che rimane alto il numero di lavoratori collocati in mobilità ed in cassa integrazione, come crescono le persone iscritte ai CIOF. Anche il calo medio della produzione ed il saldo negativo delle imprese iscritte alla Camera di commercio sono la dimostrazione che la crisi è ancora forte e che sta colpendo soprattutto le attività manifatturiere, molto presenti nel nostro territorio provinciale. Diversi elementi fanno inoltre prevedere che le ricadute sull’occupazione possano essere ancora più pesanti per tutto l’anno in corso. Le parti ritengono necessario che in questa fase straordinaria, a tutti i livelli, debba essere data continuità  e rafforzate le misure anticrisi messe in campo dalle Amministrazioni locali e dalla Regione. Le parti ritengono necessario che a livello provinciale si rafforzi collaborazione fra le Istituzioni e tutti i soggetti di rappresentanza del territorio. A tal fine l’Amministrazione provinciale è impegnata a esercitare il suo ruolo di coordinamento delle istituzioni locali, nel rapporto con le parti sociali, ad iniziare dall’operatività del Tavolo provinciale di Concertazione. Sulla base di quanto sopraesposto, e della valutazione effettuata sulle misure adottate lo scorso anno, le parti concordano quanto segue: 1. L’Amministrazione provinciale rifinanzia anche per il 2010 il fondo anti-crisi mettendo a disposizione risorse proprie per un ammontare di 230.000 euro alle quali si aggiungono 100.000 euro della Fondazione Cassa di Risparmio Pesaro. Pertanto, considerando i € 100.000 impegnati da Marche Multiservizi, per l’anno 2010 sono al momento a disposizione complessivamente € 430.000. 2. Verranno utilizzati € 280.000, per confermare le agevolazioni tariffarie (acqua e rifiuti) alle famiglie colpite dalla crisi, secondo la regolamentazione definita lo scorso anno, salvo la cancellazione dell’art. 6 relativo alla “Perdita del requisito essenziale”. 3. Verranno destinati € 100.000 per il rifinanziamento del microcredito per i lavoratori. Relativamente a questo intervento, il cui protocollo attuativo scade il 30.6.10, le parti proseguiranno il confronto per valutare eventuali modifiche al protocollo stesso, in tempi utili per garantire il suo rinnovo. In tal senso, per utilizzare al meglio le risorse, i restanti 50.000 euro verranno destinati dopo la verifica sull’andamento del fondo anticrisi da attuarsi nel mese di giugno. 4. Si ritiene opportuno e utile realizzare un maggiore coordinamento, per lo meno a livello provinciale, fra i diversi soggetti che sono impegnati a gestire le misure anticrisi a favore dei lavoratori: Amministrazioni locali, Ambiti sociali territoriali, Fondazioni, Aziende dei servizi, CCIAA. L’Amministrazione si farà promotrice di un’azione in tal senso. 5. Al fine di garantire l’attuazione del protocollo sottoscritto tra le Parti sociali e l’Amministrazione provinciale lo scorso mese di luglio, si ritiene utile individuare e promuovere tavoli progettuali che possano rendere operative alcune azioni considerate prioritarie, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. 6. La Provincia conferma il suo impegno a realizzare, entro un triennio, la stabilizzazione di tutti i lavoratori che attualmente sono impiegati, direttamente o indirettamente, nella gestione dei servizi dell’Amministrazione. 7. L’Amministrazione riattiverà il confronto per l’istituzione dell’Osservatorio provinciale sugli appalti dei servizi e per la definizione di un capitolato-tipo condiviso da tutte le parti sociali e con i diversi Enti pubblici appaltanti della provincia, come previsto dallo specifico protocollo.        Il Presidente dell’Amministrazione provinciale        I Segr. Gen. di Cgil-Cisl-Uil Territoriali   Pesaro, 13.3.10
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16/03/2010 SolidAmbiente, la festa della donna a Macerata
L'isola di plastica - foto da libertàdipensiero.info Sabato 20 marzo alle ore 15.30, in occasione della Festa della donna, il Coordinamento femminile della Cisl Pensionate di Macerata, con la collaborazione delle Segreterie della Cisl Confederale e dei Pensionati e con il Centro italiano femminile di Caldarola, ha organizzato un’iniziativa intitolata “SolidAmbiente” che si terrà al teatro comunale di Caldarola ( visualizza il manifesto dell'iniziativa cliccando qui: http://www.scribd.com/full/28554228?access_key=key-1xo1fghqtzgpp3mce98xVerso nuovi stili di vitaCom’è facilmente intuibile sin dal titolo, l’attenzione delle donne pensionate della Cisl di Macerata si sofferma quest’anno sulla tematica della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. L’iniziativa è articolata in un Convegno – Tavola rotonda che partendo dall’analisi dei danni ambientali prodotti dall’utilizzo massivo delle borse di plastica tipico della società dei consumi occidentale, vuole proporre una riflessione ambientale ed economico - sociale sulla possibilità di adottare stili di vita e di consumo diversi nei vari contesti della vita quotidiana (riuso di beni strumentali, spinaggio di acqua e detersivi, raccolta differenziata dei rifiuti ecc.).Coinvolta una "rete" di soggetti Imprescindibile il coinvolgimento delle realtà più attive sul territorio marchigiano, tra le quali Legambiente, l’Associazione Comuni virtuosi, la Regione Marche, l’Adiconsum Marche, il Cosmari di Macerata, il Commercio equo e solidale.Un impegno di solidarietàLe donne pensionate della Cisl di Macerata coniugano la tematica ambientale con un forte impegno di solidarietà, concretizzato nell’acquisto di n. 2.000 borse per la spesa  in tessuto, sostitutive di quelle in plastica,  prodotte dal gruppo “Consolata women group Tanzania” che saranno distribuite al convegno. Un gesto concreto in favore dell’Istituto delle Suore della Consolata in Tanzania, particolarmente attivo per la promozione della salute e della dignità delle donne in condizione di difficoltà e bisogno.Il ruolo delle donneLe donne, che da sempre svolgono un ruolo centrale nelle economie familiari, scelgono la strada del “fare e del diffondere buone regole di vita”, impegnandosi in prima persona nella certezza che i comportamenti individuali e l’impegno personale di ciascuno hanno una capacità diretta di cambiamento: le azioni diventano cultura, capacità di proposta, buone prassi e idee forti che contribuiscono al mutare dell’agire politico.18 marzo 2010 - Matteo Moretti - Cisl Macerata
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15/03/2010 Senza servizi le donne sono escluse dal lavoro
La partecipazione femminile al mercato del lavoro cresce di più nelle regioni dove è aumentata l'offerta dei servizi, come hanno recentemente mostrato alcuni lavori di Del Boca e Rosina. Tra i servizi che maggiormente favoriscono l'accesso al lavoro femminile, un ruolo cruciale è quello delle politiche di conciliazione e in particolare dei servizi per la prima infanzia.Nel 2009 il timido trend di crescita dell'occupazione femminile in Italia si è fermato: oggi il tasso è pari al 46,1 % contro la media UE che supera il 58,7%.E' aumentata quindi la distanza che ci separa dagli altri Paesi dell'Unione, una situazione che rischia di riattivare le tradizionali dinamiche di scoraggiamento delle donne in cerca di lavoro. A dispetto di bisogni e aspirazioni in costante evoluzione ci si rassegna all'inattività tornando all'esclusivo svolgimento di mansioni domestiche.Qui la pagina di Daniela Del Boca con i collegamenti ai suoi articoli (Lavoce.info)Cisl/Donne: la sezione dedicata alle politiche al femminile.
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08/03/2010 IMMIGRATI, UNA RISORSA DA INTEGRARE
Ad Amandola, Istituzioni, sindacato e giovani affrontano il tema dell'immigrazione. Nell'ambito del progetto "INTERAZIONE" organizzato dall'Ambito Sociale XXIV e l'ANOLF di Ascoli Piceno e Fermo, venerdì pomeriggio presso la Sala Consiliare del Comune di Amandola si è dato vita ad un primo e produttivo incontro per parlare di immigrazione, di come essa sia evoluta nella zona montana e di come risolverne le problematiche connesse attraverso un'integrazione possibile e sostenuta dalla popolazione. Aggiunge Pasquale Antonelli, presidente dell'Anolf: "il fenomeno migratorio non va trattato come qualcosa di misterioso e ancor peggio pericoloso, distanziandosi da esso. E' una grande risosrsa per il territorio, non solo economica ma soprattutto culturale. Bisogna avvicinarsi alle culture che convivono con la nostra con la curiosità del bambino che senza pregiudizi si avventura alla scoperta di qualcosa di nuovo". Dello stesso avviso è Cesare Milani, Commissario della Comunità Montana dei Sibillini: "bisogna combattere i pregiudizi ed aprirsi alla positiva diversità portata in dote dalle altre culture. Immigrazione ed integrazione non rappresentano più una novità quanto piuttosto, una realtà verso la quale non possimo più trovarci impreparati. Soprattutto i giovani! In quanto ideale di comunicazione e futura classe dirigente". Un processo quindi che non può prescindere dalla partecipazione attiva delle nuove generazioni. Nuove generazioni protagoniste dell'incontro ed intervenute con un folta rappresentanza del CACUM (Centro di Aggregazione Culturale Amandola). "la nostra associazione è nata nel 2009 dall'esigenza di costruire qualcosa per tutti i giovani di questo territorio. Senza distinzioni. Un primo traguardo l'abbiamo raggiunto creando un centro di aggregazione giovanile in cui i nostri coetani possono riunirsi e vivere la socialità in gruppo. Ma non vogliamo fermarci qui. Lo stimolante obiettivo che ci poniamo ora è quello di renderlo non solo un centro di aggregazione ma un vero e proprio luogo in cui incontrarsi, crescere e condividere esperienze. "Dice Alessio Lupi, presidente del CACUM e aggiunge inoltre "in quest'ottica il coinvolgimento nelle nostre attività dei giovani immigrati residenti è un passo importantissimo e necessario".
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08/03/2010 Concerto Donna
    Da X FACTOR 2 ...SERENA ABRAMI per CONCERTO DONNA 17 MARZO ore 21AULA MAGNA INGEGNERIA -ANCONA La CISL di Ancona anche quest’anno per celebrare la Festa della donna organizza un concerto gratuito il 17 Marzo alle ore 21 presso l’aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. L’iniziativa, che si colloca nell’ambito delle celebrazioni relative al Sessantesimo anniversario dell’Organizzazione Sindacale, intende promuovere e valorizzare il talento femminile locale di   Serena Abrami,  giovane cantante di Civitanova Marche, vincitrice di numerosi premi canori che  ha partecipato alla scorsa edizione della talent show televisivo X Factor 2 ed ha inciso recentemente un brano inedito scritto  da Ivano Fossati, “Tutto da rifare”, che verrà presentato  durante la serata. La cantante con la sua band si esibirà interpretando la donna nella canzone italiana e internazionale; la sua versatilità le consente di spaziare in un repertorio eterogeneo selezionando  generi musicali che vanno dal  rock al pop, fino ad arrivare alla canzone d’autore oltre che alla world music e al jazz. La serata si aprirà e si concluderà con un omaggio alla poetessa Alda Merini, recentemente scomparsa. Locandina Concerto Donna : http://www.scribd.com/full/27713527?access_key=key-13h8ytka0k41eo1wv22l Video della Serata: http://www.youtube.com/watch?v=-9gk9kWK14Y
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08/03/2010 CORSO GRATUITO DI SPECIALIZZAZIONE ALLO IAL CISL MARCHE
Lo IAL-CISL Marche ha riaperto il bando relativo a "Tecnico per l'innovazione e la certificazione dei sistemi aziendali".Cliccare sul seguente link per visualizzare il bando: http://www.scribd.com/full/27761316?access_key=key-258ld6kkyaj3n7uopeo0 Cliccare sul seguente link per visualizzare la domanda: http://www.scribd.com/full/27761500?access_key=key-14rz1phjt5gtz879g40zAncona, 3 marzo 2010
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02/03/2010 CISL ANCONA - CONCERTO DONNA 2010
La CISL di Ancona anche quest’anno per celebrare la Festa della Donna organizza un concerto gratuito il 17 Marzo alle ore 21 presso l’aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Quest’ anno l’iniziativa, che si colloca anche nell’ambito delle celebrazioni relative al Sessantesimo anniversario dell’Organizzazione Sindacale, intende promuovere e valorizzare un talento femminile locale; pertanto la scelta musicale è ricaduta su Serena Abrami; la giovane cantante marchigiana, vincitrice di numerosi premi canori, ha partecipato all’edizione della talent show televisivo X Factor 2 ed ha inciso recentemente un brano inedito scritto per lei da Ivano Fossati, “Tutto da rifare”, che presenterà durante la serata. La cantante con la sua band si esibirà interpretando la donna nella canzone italiana e internazionale; la sua versatilità le consente di spaziare in un repertorio eterogeneo selezionando generi musicali, dal rock, al pop, alla canzone d’autore, alla world music, al jazz. La serata si aprirà e si concluderà con un omaggio alla poetessa Alda Merini, recentemente scomparsa.Scarica la locandina dell' evento: http://www.scribd.com/full/27713527?access_key=key-13h8ytka0k41eo1wv22l
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26/02/2010 "Il velo nasconde". Un convegno promosso dalla Fnp Cisl
Si è svolto venerdì 5 marzo un interessante convegno dal titolo “Il velo nasconde”, promosso dalla FNP Cisl, dal Coordinamento donne Cisl e dall’Anteas. All'incontro, che si è svolto presso la sala del consiglio provinciale di Pesaro, hanno partecipato il prof. Francesco Zannini, docente di lingua araba e islamologia, Maria Pia Cerquetella, membro della segreteria regionale della Fnp Cisl, Mirella Giambartolomei, responsabile regionale del coordinamento donne della Fnp Cisl, Fiorella Astolfi, membro della segreteria provinciale della Fnp Cisl, Antonella Marchionni, operatrice dello sportello Immigrazione Anolf Cisl e Rita Luccardini, responsabile del coordinamento donne territoriale che ha moderato l'incontro. E' stata un’importante occasione per conoscere un mondo e una cultura, quella islamica, estremamente affascinante e per accrescere il dialogo con le varie comunità presenti nel nostro territorio. L'incontro ha visto un'ampia partecipazione anche da parte di giovani e studenti che hanno dimostrato molto interesse per i temi di attualità trattati e per la ricostruzione storica fatta dal prof. Zannini.  
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25/02/2010 MANULI: INCONTRO AL MINISTERO
Ieri 24 Febbraio 2010, si è tenuto un incontro presso il Ministero delle Attività Produttive tra la società Manuli Rubber, le Segreterie Nazionali, Territoriali e le RSU di CGIL CISL UIL, con la presenza delle Istituzioni locali a tutti i livelli, per la costituzione del "Gruppo di Lavoro", come previsto nell'Accordo siglato dalle parti il 24/11/09, che ha lo scopo di promuovere la piena occupazione delle eccedenze attraverso azioni che portino ricollocazione effettiva di tutti i lavoratori. Nel pomeriggio dello stesso giorno, presso il Ministero del Lavoro, si è tenuto un incontro tra l'Azienda Manuli e le OO.SS. Nazionali e Territoriali e le RSU di CGIL CISL e UIL, dove l'Azienda dichiarava che nel piano del riassetto dei reparti attualmente in crisi, ha individuato la necessità di introdurre nuove figure professionali, sulla base di percorsi formativi di lavoratori dotati di specifiche conoscenze e capacità professionali. A fronte di tale esigenza e nell'ottica di recuperare occupazione all'interno dell'Azienda, si sono individuate sei unità lavorative attualmente in cigs per cessazione di attività da reintrodurre in Azienda, oltre alla necessità di impiegare ulteriori 18 unità al reparto oil-marine per un periodo di sei mesi, per soddisfare una imprevista commessa di lavoro. Le OO.SS. considerano questo un fatto positivo e auspicano in un ottica di recupero più ampio possibile di posti di lavoro che continui questo trend positivo.
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25/02/2010 Costituito "Gruppo di lavoro" per la Manuli
Ieri 24 febbraio 2010, si è tenuto un incontro presso il l Ministero delle Attività Produttive tra la società Manuli Rubber, le Segreterie Nazionali, Territoriali e le RSU di CGll, CISL, UIL, con la presenza delle Istituzioni locali a tutti i livelli, per  la costituzione del "Gruppo di lavoro,"  come previsto nell'accordo siglato dalle parti il 24.11.09, che ha lo scopo di promuovere la piena occupazione delle eccedenze attraverso azioni che portino ricollocazione effettiva di tutti  i lavoratori. Nel pomeriggio dello stesso giorno, presso il Ministero del Lavoro, si è tenuto un incontro tra l'azienda Manuli e le OO.SS Nazionali e Territoriali e le  RSU di CGIL,CISL E UIL, dove l'azienda dichiarava che nel piano del riassetto dei reparti attualmene in crisi, ha individuato la necessità di introdurre nuove figure professionali sulla base di percorsi formativi di lavoratori dotati di specifiche conoscenze e capacità professonali. A fronte di tale esigenza  e nell'ottica di recuperare  occupazione all'interno dell'azienda, si sono individuate sei unità lavorative attualmente in cigs per cessazione di attività da reintrodurre in azienda, oltre alla necessità di impiegare ulteriori 18 unità al reparto oil-marine per un periodo di sei mesi, per soddisfare una imprevista commessa di lavoro. Le OO.SS. considerano questo un fatto positivo e auspicano in un ottica di recupero più ampio possibile di posti lavoro che continui questo trend positivo.Ancona, 25 febbraio 2010                                                                                                   Le Segreterie Territoriali                                                                                            Filcea-Cgil  Femca-Cisl  Uilcem-Uil
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24/02/2010 Trenitalia: per Cgil Cisl Uil Marche nessuna tregua
Ancona - 23 febbraio 2010 - Prendiamo atto positivamente della decisione di Trenitalia di ripristinare alcune corse e fermate nelle stazioni marchigiane – esordiscono così Maurizio Di Cosmo, Mario Canale e Graziano Fioretti Segretari Cgil-Cisl-Uil Marche – e    riconosciamo all’assessore Marcolini l’impegno profuso nella “vertenza” con FF.SS.. Tuttavia – prosegue Di Cosmo - la realtà resta quella di una immeritata ed ingiustificata penalizzazione complessiva dell’utenza marchigiana e di una non appropriata qualità e quantità del servizio ferroviario offerto nelle Marche. Rimangono immutate -  continua Canale - le nostre critiche alle scelte dell’azienda che continua a non dare risposte alla nostra denuncia di una continua spoliazione di risorse umane, tecnologiche e logistiche che sta determinando la sostanziale emarginazione e discriminazione delle Marche. Mentre la domanda di trasporto – incalza Fioretti - è in continuo aumento le scelte dell’azienda  si riducono a tagli e soppressioni di servizi, biglietterie, treni e fermate, chiusura di centri di gestione, come la Direzione Compartimentale Movimento, Cargo, Divisione Passeggeri, abbandono delle stazioni che versano in condizioni pietose. Le Marche, come altre regioni del medio Adriatico, sono fuori dalla allocazione degli investimenti del Gruppo; la prospettiva è quella di divenire un territorio di passaggio senza alcun servizio; la peggiore delle ipotesi, è che la stessa direttrice adriatica possa essere definitivamente abbandonata con l’avvio dell’AV Bari – Napoli. Per questi motivi,  CGIL, CISL, UIL, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti delle Marche  ritengono utile sostenere ancora la petizione per richiedere il ripristino dei treni e delle fermate antecedenti il nuovo orario del 13 dicembre 2009. Chiedono anche l’apertura immediata di un confronto con FF.SS. e Governo sulle strategie complessive del gruppo in coerenza con le esigenze di servizio dei cittadini e di sviluppo della nostra regione.
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22/02/2010 Emergenza lavoro: la crisi dell'Antonio Merloni
Fabriano, 19 febbraio 2010 - Gli operai dell'Antonio Merloni hanno bloccato il traffico in entrata e uscita da Fabriano per protestare contro il ritardo nella firma dell'Accordo di programma che dovrebbe avviare il salvataggio dell'azienda di elettrodomestici. Gli operai, circa 500, hanno distribuito volantini agli automobilisti e ai camionisti in coda. È stata bloccata la superstrada Roma-Ancona in entrambi i sensi di marcia. Non abbiamo ancora la convocazione al ministero dello Sviluppo economico, che ci era stata indicata per il 28 febbraio, data in cui ci sarebbe dovuta essere la firma dell'accordo di programma - spiegano i sindacati. La politica deve prestare fede agli impegni assunti. È fondamentale andare avanti con la Legge Marzano e quindi con l'amministrazione straordinaria garantendo la cassa integrazione straordinaria ai lavoratori per 4 anni. Ma la speranza non abbandona i lavoratori dell'Antonio Merloni, il gruppo dell'elettrodomestico (lavatrici, lavastoviglie e frigoriferi) in crisi e in amministrazione straordinaria da oltre una anno. Entro il prossimo 28 febbraio dovrebbe essere sottoscritto un accordo di programma per ridare ossigeno ai diversi stabilimenti del gruppo distribuiti lungo l'Appennino centrale: dalle Marche, all'Umbria fino all'Emilia Romagna. In sospeso ci sono le sorti di circa diecimila persone, con le rispettive famiglie, tra diretti ed indotto. A preoccupare i lavoratori è l'avvicinarsi del termine della legge Marzano (il prossimo maggio) e il timore è quello di ritrovarsi anche senza cassa integrazione. Un pressing serrato quello sindacale sulla realizzazione dell'accordo di programma perché rappresenta la miglior strada percorribile, va ricordato, inoltre, che a maggio scadranno i termini del commissariamento. Trovare soluzioni rapide e concrete diventa, dunque, urgente come il sindacato ha più volte ribadito, ricordiamo, tra l'altro, la straordinaria manifestazione nazionale svolta in una innevata Fabriano (An) lo scorso 17 dicembre. A sollecitare il Governo ad agire presto e bene anche Raffaele Bonanni il quale ricorda che "Merloni è una crisi industriale tra le più forti nel Paese occultata inspiegabilmente, forse perchè è una battaglia responsabile e composta. Ma ora speriamo che si possa uscire da questo sconcertante silenzio su questa vertenza che riguarda 10 mila lavoratori e che merita la necessaria attenzione delle istituzioni". Per il segretario generale della Cisl "serve uno sforzo responsabile di tutti. Governo, Regioni, enti locali, per salvare le attività industriali e dare un futuro di certezze ai lavoratori". "L'obiettivo dell'accordo di programma - ha detto il ministro Claudio Scajola - è quello di favorire il riutilizzo industriale degli immobili e degli impianti del gruppo presenti in Italia; di promuovere nuovi insediamenti produttivi nei territori interessati dalle attività dello stesso gruppo". Una vigilanza continua quella del sindacato che non intende lasciare spazio ad ulteriori rinvii. "Governo, Regioni e sindacato si sono impegnati a completare, entro il 28 febbraio, la fase di istruttoria e a sottoscrivere l'accordo di programma per le aziende del gruppo Merloni - dichiara Luigi Sbarra, segretario confederale Cisl". Di passi in avanti parla anche il sindacato dei metalmeccanici cislini che pone l'accento sull'importanza di avere certezze anche rispetto alle risorse da stanziare per realizzare questo accordo.  "L'accordo di programma è strumento indispensabile per dare delle opportunità al territorio e ai lavoratori attraverso nuove iniziative industriali - sottolinea Anna Trovò, segretario nazionale Fim. Non è peraltro ancora chiaro l'insieme della dotazione finanziaria che Governo e Regioni metteranno a disposizione. Eventuali manifestazioni di interesse verso il perimetro produttivo della Antonio Merloni sono importanti, quantunque ad oggi non vi siano offerte concrete; ciò tuttavia non rende meno importante il sostegno che l'accordo di programma può dare al rilancio economico del territorio". Siamo di fronte ad un avanzamento, ma c'è ancora strada da percorrere. Questo il giudizio di Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche. "Avremmo preferito di aver già siglato il documento, ma è stata, comunque, stabilita una data limite per la firma dell'accordo di programma, il 28 febbraio; non sarà possibile, quindi, un ulteriore rinvio. E' stato ribadito anche l'impegno delle parti istituzionali ad evitare soluzioni traumatiche per i lavoratori e per il territorio, e quindi, a dare seguito all'amministrazione straordinaria e alla copertura degli ammortizzatori sociali". Per Mastrovincenzo è poi importante "mantenere aperta la porta ad ulteriori manifestazioni di interesse che dovessero emergere per l'acquisizione di parti o dell'intero perimetro industriale dell'Antonio Merloni". Silvia Boschetti
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22/02/2010 Manifestazione regionale 27 febbraio 2010
Le proposte della Cisl delle Marche  corrispondono alla specificità della situazione regionale a fronte di una preoccupante crisi economica e sociale. Sui problemi del lavoro la strategia della Cisl dà particolare rilievo alla applicazione degli accordi sottoscritti con il governo regionale nel giugno 2008 e a fine anno 2009 riguardo gli ammortizzatori sociali, la difesa dell’occupazione, la contrattazione e misure di sostegno al sistema produttivo. Uno specifico ordine di problemi investe la integrazione degli immigrati,presenza necessaria  in alcune realtà produttive e nei servizi sociali. La  Cisl intende incentivare una cultura dell’accoglienza, della solidarietà, dei diritti e dei doveri. La Cisl è fortemente impegnata sul fronte della difesa dei redditi dei lavoratori e pensionati mediante interventi sul sistema fiscale, mediante l’aumento delle detrazioni, il ritocco delle aliquote, il controllo delle tariffe. Il recupero di risorse con la lotta all’evasione e la tassazione delle rendite finanziarie consente sgravi fiscali per investimenti produttivi e ricerca.Nella manifestazione regionale del 27 febbraio, in Ancona, la Cisl delle Marche presenta una organica strategia per la situazione locale sugli obiettivi della giornata nazionale di mobilitazione indetta dalla Confederazione. Anche nelle Marche la crisi morde con i suoi effetti sull’occupazione in quasi tutti i settori e in alcune aree in modo particolare. La difesa dei redditi dei lavoratori e pensionati è peraltro strategica per quel  rilancio dei consumi indispensabile  al sistema delle piccole aziende, spina dorsale del sistema produttivo marchigiano . Cresce l’area della povertà con l’aggiunta di molti immigrati, la prima frontiera della disoccupazione. La manifestazione della Cisl marchigiana si incentra su tre ordini di problemi: lavoro dignitoso, integrazione solidale, fisco equo. Lavoro dignitoso La Cisl pone al centro del proprio impegno la gestione degli accordi stipulati con il governo regionale, che segnano un passaggio importante nei rapporti Regione-sindacati. La Cisl ,che ha tenacemente perseguito tali intese, ritiene necessario vigilare onde evitare che gli obiettivi non subiscano interpretazioni al ribasso. Riguardano le politiche attive per il lavoro e i servizi per l’impiego, strumenti necessari per dare risposte alle persone in cerca di occupazione, a partire dai giovani. C’è poi tutto il capitolo della contrattazione per una efficace partecipazione dei lavoratori nei processi di ristrutturazione delle aziende. La lotta al lavoro nero e irregolare con meccanismi incentivanti o di repressione. La consapevolezza della complessità della crisi richiede anche a livello regionale, oltre a quello nazionale, misure di politica industriale con particolare attenzione alla ricerca e innovazione. Fisco equo La erosione del potere d’acquisto dei salari e delle pensioni ha raggiunto limiti insopportabili per le condizioni di vita degli interessati oltre ad  un danno per il sistema economico del paese. Urge quindi una strategia di recupero mediante la riduzione delle tasse sui redditi medio- bassi da lavoro e pensione. La Cisl gli strumenti dell’aumento delle detrazioni e il ritocco delle aliquote. Resta ancora insoluta la vecchia rivendicazione dell’equiparazione della no-tax area per i pensionati a quella dei lavoratori dipendenti a 8000 euro. Sono altresì necessarie incentivazioni per prodotti e servizi più sostenibili come pure sgravi fiscali sugli investimenti produttivi e la ricerca. Integrazione solidale La Cisl,considerata la complessità del fenomeno dell’immigrazione, è fortemente impegnata per una politica di integrazione basata su una cultura dell’accoglienza e  della solidarietà che parta dal rispetto dei diritti e dalla consapevolezza dei doveri. Passaggi necessari riguardano una revisione delle misure sui respingimenti e sulle ronde , come va rafforzata la lotta alla criminalità; è pure necessario porre freni allo sfruttamento e al lavoro irregolare. In tale logica si colloca la modifica della normativa sulla cittadinanza con il riconoscimento dello “jus soli”. In sintesi, con la manifestazione regionale del 27 febbraio la Cisl delle Marche , oltre a sostenere la vertenza nazionale, indica alcuni obiettivi per l’azione del sindacato a livello locale.
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19/02/2010 Migliaia di lavoratori da mesi senza un euro
Macerata - La Cisl  denuncia gravi ritardi nell’erogazione della Cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga. Centinaia di lavoratori in tutta la Provincia stanno aspettando da mesi che vengano loro corrisposti i relativi trattamenti, dovuti in base ad un accordo siglato il 30 marzo 2009 tra Regione Marche, Organizzazioni sindacali e Associazioni rappresentative delle imprese. La Cigs in deroga «La Cigs in deroga – spiega il Segretario Generale della Cisl di Macerata, Marco Ferracuti – è un ammortizzatore sociale dal valore strategico, che consente ad un numero importante di lavoratori, altrimenti esclusi per legge dal beneficio, di ricevere un sostegno al reddito e di non essere licenziati». I ritardi della Regione Marche I destinatari della CIGS in deroga sono prevalentemente gli addetti delle aziende artigiane. «Dal primo settembre 2009 – sottolinea David Ballini, responsabile del settore Artigianato della Cisl di Macerata - la competenza ad autorizzare la concessione dei trattamenti è stata trasferita dalla Direzione Regionale del Lavoro - articolazione territoriale del Ministero del Lavoro - direttamente alla Regione Marche. Da allora l’istruttoria delle pratiche ha subito un notevole rallentamento. Basti pensare che su circa 3.500 domande presentate, oggi ne risultano analizzate meno di 1.000. Il problema ha origine a nostro avviso nel numero esiguo di personale messo a disposizione dalla Regione Marche per seguire il procedimento di autorizzazione delle domande». Da settembre senza un euro In ogni caso la conseguenza è che tantissimi lavoratori sono rimasti per mesi senza un euro. «Solo per fare un esempio – conclude Ballini - i dipendenti della “Grazia Pelletterie” di Tolentino a febbraio 2010 devono ancora ricevere i trattamenti di settembre 2009». A rischio la coesione sociale «La situazione è gravissima – rimarca Ferracuti – e lo dimostrano i tantissimi lavoratori che incontriamo ogni giorno nelle assemblee sui luoghi di lavoro e nelle nostre sedi. Gente che senza poter percepire i soldi dovuti è impossibilitata a far fronte ai più elementari bisogni personali e familiari. E’ una situazione che non solo lede la dignità dei lavoratori, ma che mette a rischio la tenuta sociale della nostra comunità locale». Le richieste della Cisl Per questo i due sindacalisti chiedono alla Regione Marche e all’INPS di farsi urgentemente carico di questa situazione, raccordandosi tra loro e trovando le più efficaci modalità per liquidare gli arretrati, anche per evitare che la burocrazia, di fatto, crei drammi ai lavoratori e alle loro famiglie. Matteo Moretti
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18/02/2010 «Accordo non rispettato»
«L'accordo prevedeva un impegno affinchè nel passaggio fossero mantenuti tutti i posti di lavoro - riferisce Selena Soleggiati della Fisascat Cisl-. Per questo chiederemo a tutti i gruppi che hanno ceduto i propri dipendenti alla Bpo di garantire la stabilità del lavoro mantenendo lo status quo, qualora ciò si rivelasse impossibile, aiutandoci a ricollocare il personale». Hanno un'età media tra i 45 e i 50 anni, con uno stato di servizio che sovente supera i 20 anni i 46 dipendenti della sede anconetana della Bpo Accenture che sono in procinto di perdere il lavoro. In un momento di crisi come questa sono difficilmente ricollocabili e la situazione è assolutamente insostenibile soprattutto per quelle famiglie monoreddito. Con la loro messa in mobilità si è contravvenuto al patto stabilito in occasione della firma del contratto di terziarizzazione nel 2003. L'altro tavolo su cui si gioca la vertenza è certamente quello della verifica in Regione di tutte le possibilità esplorabili, compreso l'appoggio istituzionale che può arrivare da via Tiziano. «D'altra parte - continua la Soleggiati - proprio l'assessore regionale al Lavoro Badiali tempo fa aveva convenuto che proprio nel terziario potessero riconvertirsi tutti quei lavoratori usciti dal settore manifatturiero a causa della crisi. E se si vuole ottenere questo è necessario imporre che tali attività rimangano e crescano nelle Marche».
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16/02/2010 Tagli alle ferrovie: sottoscrivi la petizione
Da anni le Marche subiscono scelte del Gruppo Ferrovie dello Stato caratterizzate da una continua spoliazione di risorse umane, tecnologiche e logistiche,  che  sta portando  ad una emarginazione e discriminazione del territorio, dei cittadini e degli utenti marchigiani.Mentre la domanda di trasporto è continuo aumento le scelte dell’azienda  si riducono a tagli e soppressioni di servizi, biglietterie, treni e fermate, chiusura di centri di gestione, come la Direzione Compartimentale Movimento, Cargo, Divisione Passeggeri, abbandono delle stazioni che versano in condizioni pietose.Le Marche, come altre regioni del medio Adriatico, sono fuori dalla allocazione degli investimenti del Gruppo; la prospettiva è quella di divenire un territorio di passaggio senza alcun servizio; la peggiore delle ipotesi, è che la stessa direttrice adriatica possa essere definitivamente emarginata con l’avvio dell’AV Bari – Napoli.Il trasporto locale-regionale è garantito da un contratto di servizio che la  regione Marche stipula con la Direzione Trasporto Regionale di Trenitalia Spa; il servizio, oneroso per i contribuenti marchigiani, dovrebbe contribuire a determinare un sistema di TPL efficiente e sostenibile, obiettivo, appunto, della nuovo Piano regionale.Il trasporto a media e lunga percorrenza è oggetto di contratto tra  Governo e Gruppo FS, a cui anche i cittadini marchigiani contribuiscono e, invece di annullarsi, dovrebbe  integrarsi con il TPL, perseguendo gli stessi obiettivi di efficienza. Con i tagli e le dismissioni le FF.SS  ledono il diritto alla mobilità dei cittadini, squalificano il servizio per i pendolari lavoratori-studenti, riducono l’occupazione e la qualità del lavoro, vanificano gli sforzi della comunità per migliorare l’attrattività della regione.Questo atteggiamento non è più tollerabile!Il Sindacato, le Associazioni e i cittadini delle Marche chiedono al Gruppo FF.SS. il ripristino delle fermate antecedenti al 13 dicembre u.s. e l’apertura immediata di un tavolo di trattativa tra Regione, FF.SS. e Governo per ridefinire la presenza e le strategie complessive del Gruppo in coerenza con le esigenze di sviluppo della nostra regione.Clicca sul link seguente per scaricare il modulo della petizione http://www.scribd.com/full/26928845?access_key=key-2k6vvr23s3gapxwl70q1
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11/02/2010 Case di riposo: «la Carima si confronti»
Macerata - La Fondazione Carima  ha recentemente espresso sulla stampa locale l’intenzione di finanziare la realizzazione di una struttura residenziale per anziani, disabili e soggetti fragili. Pur apprezzando il lodevole intento del Presidente della Fondazione Gazzani, accompagnato del resto dallo stanziamento di risorse importanti, le Segreterie della Cisl confederale e dei Pensionati di Macerata sollevano qualche dubbio sul metodo di questa operazione, e ritengono doveroso proporre alcune riflessioni. “Dal 2003 ad oggi – spiega Dino Ottaviani, Segretario generale dei pensionati Cisl di Macerata - sul sociale non si improvvisa più nulla. Gli interventi e i servizi vengono programmati attraverso i Piani triennali di Ambito territoriale sociale, la cui “terza edizione” sta andando in scena proprio in questi mesi. A loro volta i Piani sono preceduti da un’intensa fase di consultazione e concertazione, volta ad approfondire i bisogni e le priorità specifiche di ogni territorio. Questo processo, spesso faticoso, è però necessario per mettere in rete istituzioni, terzo settore e associazioni rappresentative, in modo da evitare interventi estemporanei, poco organici e quindi poco efficienti”. Concorda il Segretario Generale della Cisl di Macerata, Marco Ferracuti, secondo il quale “non possiamo non apprezzare con sincerità l’impegno della Fondazione a tutela dei soggetti più deboli della nostra società, che da anni tentiamo di rappresentare e tutelare ad ogni livello. Ma la candidatura del Presidente Gazzani a soggetto “fattore di coesione” è veramente impegnativa e richiede azioni immediate e conseguenti, specie sul fronte del confronto e del dialogo con tutti quei soggetti che da anni lavorano sul territorio. Siamo proprio certi di avere bisogno di una nuova, grande struttura residenziale? Sicuramente è necessario mettere in rete quelle che già esistono, spingendo i nostri Sindaci, spesso troppo attaccati ai loro campanili, a dar vita a forme di gestione unitaria ad esempio con appalti unici. Se vogliamo sostenere i soggetti più fragili e le loro famiglie riteniamo più utile oggi puntare con decisione sui servizi domiciliari, sui centri diurni e su interventi personalizzati di stimolo e di mantenimento delle capacità residue dell’anziano e del disabile”. L’appello che la Cisl e la Fnp di Macerata rivolgono alla Fondazione Carima è quello di manifestare da subito una disponibilità al confronto con tutti quei soggetti che proprio in questi giorni stanno lavorando alla stesura dei Piani di Ambito, a cominciare con i Coordinatori degli Ambiti sociali, che istituzionalmente svolgono il compito di riunire e coordinare risorse, sforzi ed energie. Matteo Moretti 9 febbraio 2010
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08/02/2010 Il riscatto dalla povertà nelle note di Edoardo Bennato
Si chiama "E’ lei", il singolo del ritorno di Edoardo Bennato che, da sei anni lontano dalle scene discografiche,  torna con un nuovo e toccante pezzo. Il tema che Bennato ha scelto per il suo nuovo singolo, trasmesso nelle radio a partire dal 22 gennaio, è il riscatto dalla povertà  e una sensibilità nuova verso i temi della solidarietà e della speranza nella pace.  “Lei che parte da zero, lei che passa di qua / in un mondo confuso dalla sua cività / tra chi invoca i diritti su una terra promessa / e chi giura vendetta contro chi gliel’ha tolta / c’è un vagito lontano, forse il peggio è passato / e un futuro diverso forse è già cominciato…”. Clicca sul link sottostante per ascoltare il brano: http://www.youtube.com/watch?v=6D7l69w-s5Y
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08/02/2010 Bonanni al fianco dei lavoratori dell'A. Merloni in corteo a Roma
Roma 8 febbraio - Un migliaio di lavoratori dell'Antonio Merloni, sta protestando questa mattina  a Roma, per chiedere una soluzione immediata alla crisi dell'azienda, in occasione dell'incontro in programma al Ministero dello Sviluppo economico di oggi. In testa al corteo, il leader della Cisl, Raffale Bonanni,  ha dichiarato che quella della A. Merloni  "è una crisi industriale tra le più forti del paese, occultata inspiegabilmente, forse perchè è una battaglia responsabile e composta. Ma ora speriamo che si possa uscire da questo sconcertante silenzio su questa vicenda che riguarda 10mila lavoratori che merita la necessaria attenzione delle istituzioni". Bonanni chiede a Scajola "la firma dell'accordo di programma, senza altre perdite di tempo, firma che può aiutare la reindustrializzazione nei territori umbri e marchigiani. Serve uno sforzo responsabile di tutti. Governo, Regioni, enti locali per salvare le attività  industriali e dare un futuro di certezze ai lavoratori". Ecco perchè "l'incontro di oggi deve produrre una forte accelerazione nella direzione della sottoscrizione dell'accordo di programma, strumento necessario per favorire opportunità  ed interessi concreti ad investitori locali ed esterni con l'obiettivo di salvare tutti i posti di lavoro". Si ricorda che  l' Antonio Merloni è in amministrazione straordinaria da oltre un anno e 3.200 lavoratori (5-6.000 quelli dell'indotto) temono che con la scadenza della legge 'Marzano', a maggio, venga meno anche la cassa integrazione.
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05/02/2010 Rivedere i servizi offerti ai cittadini o aumentare i costi?
Sono queste giornate e settimane febbrili per tutte le Amministrazioni comunali alle prese con il difficile compito di far quadrare i bilanci. A complicare le cose contribuiscono più fattori non ultimo il contradditorio modo con cui l’attuale Governo, paladino di un più spiccato federalismo fiscale, nei fatti ha associato alla riduzione dei trasferimenti agli enti locali, il blocco della loro autonomia impositiva e ritardato alcuni processi di qualificazione della spesa. Il dilemma spesso con cui ci si trova a fare i conti è: -       si rivedono i servizi offerti ai cittadini o si aumentano i costi a carico di questi? Il Comune di Sant’Angelo in Lizzola ha scelto, da quanto apparso sulla stampa locale in questi giorni, la seconda soluzione. In questi tempi di crisi la scelta ci sembra oltremodo discutibile non solo perché fatta senza alcun confronto con le parti sociali ma soprattutto puntando ad un aumento che pare concepito come uguale per tutti, senza tener in alcun conto la situazione economica in cui versano le famiglie. Da tempo le organizzazioni sindacali invitano anche il Comune in questione oltre che a salvaguardare la spesa sociale a ricorrere all’utilizzo dell’ISEE per determinare le quote di compartecipazione alla spesa degli utenti, in forma più equa, cioè collegandola alle reali disponibilità di reddito e di patrimonio delle famiglie. Incrementi dell’ordine annunciato sono sostenibili per alcuni nuclei e assolutamente intollerabili per altri. Anche questi sono aspetti collegati alla crisi che un Comune come quello di Sant’Angelo in Lizzola non può ignorare. Per questo ci aspettiamo la rivisitazione delle scelte annunciate e interventi più equilibrati soprattutto in materia di politiche sociali ed educative.  
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05/02/2010 Economia verde impatto economico e occupazionale
L'ultimo Dossier Adapt, (numero 2 del 1° febbraio 2010) è dedicato al tema della relazione fra la cosiddetta “economia verde” ed il sistema economico nel suo complesso, con una particolare attenzione all’impatto sul mercato del lavoro. Clicca sul link sottostante per visualizzare il Dossier in formato pdf. http://www.adapt.it/acm-on-line/Home/Pubblicazioni/docCatDossierAdapt.1458.1.15.2.1.html
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05/02/2010 Vigili del Fuoco in stato di agitazione: “distaccamento di Macerata Feltria a rischio”
Vigili del Fuoco sul piede di guerra a seguito del mancato accordo sulle risorse da destinare al nuovo Distaccamento di Macerata Feltria, anche, a seguito della secessione della Valmarecchia, rischia di non vedere assegnati uomini e mezzi. “Lasciare all’abbandono una zona così densa di popolazione e così lontana dai principali nuclei di gestione delle emergenza è una scelta a dir poco azzardata e che mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini -. E’ quanto sostengono le segreterie provinciali e regionali di Cgil, Cisl e Uil all’indomani del vertice con le Direzioni regionali di Marche ed Emilia Romagna -. Nella zona di Macerata Feltria e, dell’Alto Montefeltro in genere, servirebbero almeno 16 unità permanenti e 12 discontinue e invece, attualmente, sono state destinate zero unità. E’ una scelta vergognosa sotto il profilo tecnico-organizzativo  in quanto il distaccamento di Macerata Feltria sarebbe stato indispensabile a prescindere dalla circostanza della secessione. A maggior ragione, alla luce del recente provvedimento, l’emergenza si fa più acuta e trascurare un simile bisogno di sicurezza di quei territori rischia di creare, quanto prima, pesanti ricadute”. Per tali motivi le segreterie sindacali, dopo la fumata nera dell’ultimo incontro, hanno già chiesto l’apertura di un tavolo di conciliazione a livello nazionale. I vigili del fuoco, quindi, promettono battaglia, mantengono lo stato di agitazione, faranno sentire la propria voce direttamente al ministro. La situazione appare critica anche in Romagna: non sono state infatti accettate nessuna delle richieste in merito alle  esigenze di carattere tecnico amministrativo, che si amplificheranno notevolmente con il passaggio di Novafeltria dalle Marche all’Emilia Romagna. In particolare, per quanto riguarda il nuovo personale amministrativo e tecnico, servirebbero, rispettivamente, almeno 4 e 7 unità.
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03/02/2010 Comunanza, la Indesit investirà 20 milioni di euro in tre anni
La INDESIT COMPANY investirà 20 milioni di euro in tre anni, a partire dal 2011, nel suo stabilimento produttivo di Comunanza, in provincia di Ascoli Piceno. Lo ha annunciato lo stesso gruppo in un incontro che si è svolto presso la sede locale di Confindustria. Grande soddisfazione per la decisione è stata espressa dal sindaco di Comunanza, Domenico Annibali, e dalla sua amministrazione, il progetto della Indesit prevede per Comunanza la realizzazione di una nuova piattaforma per la produzione di lavatrici di nuovo modello, che saranno avanzate dal punto di vista del risparmio energetico, dell'eco compatibilità e anche della funzionalità complessiva.
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03/02/2010 Crisi senza fine: disoccupazione raddoppiata
I recenti fatti di cronaca ci costringono a fare i conti con una realtà fino a pochi anni fa inimmaginabile nel nostro contesto sociale. Non è la prima volta che situazioni di grave disagio economico e sociale si traducono in gesti estremi e tragici. Del resto quando non si riesce più a sostenere la propria famiglia non è difficile entrare in una condizione di estrema fragilità psicologica. E’ preoccupato Marco Ferracuti, Segretario Generale della Cisl di Macerata, secondo il quale “nel 2009 sono state registrate 9.600 domande di disoccupazione ordinaria, con un incremento dell’86% sul 2008 e del 213% sul 2007. Con l’eccezione di 1.050 lavoratori che hanno avuto accesso all’indennità di mobilità, le domande provengono da persone licenziate a causa della chiusura di piccole aziende per lo più artigiane, o da lavoratori con contratti atipici o a tempo determinato comunque non rinnovati. Persone che hanno lavorato almeno 52 settimane nei precedenti due anni - requisito necessario per accedere all’indennità di disoccupazione - e che sebbene precari potevano ragionevolmente confidare su un posto di lavoro “quasi” stabile. Senza contare le 3.425 richieste di indennità a requisiti ridotti. In altre parole siamo alle prese con un vero e proprio esercito di invisibili sui quali è caduta la mannaia della disoccupazione e che a breve, di regola 8 mesi, si troveranno senza alcun sostegno. Un numero impressionante che si somma ai quasi tremila posti di lavoro cancellati dalla crisi nel 2009 e ai circa ventimila lavoratori coinvolti nella cassa integrazione”. “Mi sembra chiaro – prosegue Ferracuti - che non stiamo uscendo dalla crisi: solo nel mese di gennaio del nuovo anno registriamo 356 licenziamenti - + 36% su gennaio 2009 -. E’ una situazione grave che richiede interventi rapidi e decisi. Bene ha fatto la Provincia di Macerata ad introdurre gli incentivi per le imprese che assumono a tempo indeterminato, ma è necessario un impegno anche per sostenere i lavoratori in difficoltà e le loro famiglie. Al Prefetto chiediamo di intensificare il controllo del territorio per garantire legalità e far emergere le tante realtà di lavoro sommerso. Dai nostri Sindaci ci aspettiamo infine uno sforzo per tenere il polso delle comunità locali, cercando di prevenire situazioni di disagio e di marginalità sociale per evitare che si ripetano tragedie come quella di Civitanova Marche. Senza interventi coordinati e tempestivi dubitiamo che Macerata possa conservare il quarto posto nella classifica delle Provincie con la migliore qualità della vita”. Le elezioni regionali possono rappresentare un’opportunità per riflettere sui problemi del nostro territorio. La Cisl di Macerata invita tutti i candidati maceratesi a non sprecarla rendendo la tornata elettorale una passerella inutile e fastidiosa. Al contrario – conclude il suo Segretario Generale - ci aspettiamo delle prese di posizione chiare e univoche sulle tante questioni rimaste aperte e sulle possibili soluzioni da adottare per uscire dalla crisi e tamponarne gli effetti. Matteo Moretti
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02/02/2010 La responsabilità sociale del consumatore
Si è svolta martedì 16 febbraio alle 9,00 nella sala del Consiglio provinciale di via Gramsci un'interessante  tavola rotonda, organizzata da UST CISL Pesaro-Urbino e da ADICONSUM Pesaro-Urbino sul tema "La responsabilità sociale del consumatore". Sono intervenuti Luigi Ceccarini, docente di sociologia politica all'Università di Urbino, l'assessore regionale Vittoriano Solazzi la responsabile regionale Adiconsum Silvana Santinelli e il segretario provinciale Cisl Sauro Rossi. Clicca sul link sottostante per scaricare il programma dell'iniziativa: http://www.scribd.com/full/26276369?access_key=key-ep09io2ctjx1whcpiu8
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31/01/2010 Lo sguardo oltre la crisi
“La nostra provincia sta ancora attraversando, sul piano produttivo e sociale, una fase molto delicata - è quanto segnala il segretario provinciale Cisl Sauro Rossi che interviene sui temi più attuali legati alla recente crisi economica -. Anche i dati più recenti sull’occupazione ribadiscono l’elevata criticità del momento che è solo lievemente temperata da alcuni deboli segnali di ripresa, registrabili in alcune aree del territorio. E’ proprio partendo da questa consapevolezza che la Cisl di Pesaro e Urbino ritiene però necessario avviare un serrato confronto tra le parti sociali (sindacati, associazioni datoriali, terzo settore) e istituzioni a livello provinciale e regionale per coniugare la conferma di misure per gestire l’emergenza in cui si trovano famiglie e imprese con iniziative che puntino a ridare slancio alla nostra economia. Il quadro è ovviamente condizionato dalla limitatezza delle risorse che il Governo nazionale ha messo a disposizione anche nella recente Finanziaria e dal farraginoso e contraddittorio modo in cui viene attualmente tradotto il federalismo fiscale. E’ indiscutibile che sarebbe di grande giovamento per il Paese una riforma fiscale che riduca le tasse per famiglie e imprese, redistribuendo il carico a favore del lavoro, con un maggiore prelievo su rendite e consumi ma è ovvio che servirà una forte mobilitazione per avviare un riordino di questo tipo a livello nazionale. Al di là di questi elementi di cornice serve però produrre uno sforzo a livello provinciale per traguardare lo sguardo oltre la crisi. Ci si deve interrogare su come riposizionare il nostro sistema produttivo, provare a individuare e condividere nuove linee di sviluppo che consentano di evitare lo smantellamento del nostro sistema manifatturiero e nel contempo accompagnino un processo di ampliamento del terziario, imperniato sulla qualificazione delle politiche turistiche. Si tratta anche di vigilare affinché nel nostro territorio si infiltri una economia “malsana” basata sull’affidamento di lavori con la logica del massimo ribasso. Questo perché va evitato l’insediamento di imprese troppo disinvolte che basano la loro concorrenzialità sullo sfruttamento della manodopera e la bassa qualità dei materiali utilizzati. Andrebbero invece privilegiati quei percorsi di innovazione capaci di valorizzare i centri di ricerca (in primis l’Università) orientati ad un proficuo scambio con il territorio. Va inoltre avviata una campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema delle energie rinnovabili perché non è ragionevolmente accettabile che permanga a lungo la paradossale situazione che vede tutti pronunciarsi favorevolmente sul loro sviluppo… a patto che siano altri territori a ospitarle. Alle riflessioni sui futuri assetti dei nostri settori produttivi andrebbero ovviamente associate quelle sull’equità e sull’efficacia delle politiche creditizie e quelle sulla salvaguardia e la qualificazione del welfare territoriale. Potrebbe risultare utile ragionare su cosa andrebbe fatto per migliorare la sanità regionale che associa ad un indiscutibile miglioramento del piano dei conti, un netto deterioramento del clima organizzativo, come più volte denunciato da gruppi sempre più numerosi di addetti. E’ inoltre indifferibile la necessità di rispondere ad una domanda in costante aumento come quella dei servizi per l’infanzia e per la non autosufficienza, superando la logica campanilistica e perciò la dimensione municipalistica, dando diffusione al principio di gestione associata dei servizi tra comuni limitrofi. Serve inoltre una discussione aperta sugli assetti del sistema scolastico, per concorrere ad impostare su scala regionale delle scelte che riducano al minimo i rischi di abbassamento della qualità dell’istruzione, indotti dalle riforme in atto. Tutto ciò è tanto più necessario in un momento come quello attuale in cui il confronto con i Comuni mette in risalto situazioni in cui, quando non si tagliano servizi, si tende ad aumentare rette e tariffe. L’alleanza proficuamente sperimentata per fronteggiare la crisi ha bisogno di essere da subito rilanciata per affrontare il futuro e sgomberarlo dalle numerose insidie che lo minacciano”.      
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29/01/2010 Ascoli: sindacati pronti allo scontro in tribunale
RISPETTARE L'ACCORDO sottoscritto da sindacati e Provincia in merito alla divisione del personale, altrimenti verranno percorse tutte le strade per far si che questo venga applicato. Strade che porterebbero in tribunale, con sindacati ed ente gli uni di fronte all'altro. E' questa la sintesi dell'incontro di ieri pomeriggio nel quale Giorgio Cipollini (Cisl), Giuseppe Marucci (Ugl), Francesco Neroni (Cgil) e Giovanni Berardini (coordinatore Rsu dipendenti della Provincia) hanno esposto le loro ragioni e il disappunto per il comportamento dell'amministrazione provinciale in merito al rispetto dell'accordo.A suo tempo è stata un'intesa sofferta - ha detto Cipollini - anche perchè mancava la normativa sulla ripartizione del personale, quindi si sono dovuti mutuare dei principi di carattere generale. L'accordo è stato recepito con atti amministrativi - ha spegato il rappresentante della Cisl - e all'insediamento del nuovo ente abbiamo chiesto che venisse rispettato.
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28/01/2010 Antonio Merloni. Convocazione al Ministero dello Sviluppo Economico
Antonio Merloni. L’8 febbraio prossimo convocazione di sindacati e regioni interessate al Ministero dello Sviluppo economico. Nella stessa giornata manifestazione a Roma dei lavoratori del Gruppo. Anna TROVO’ (segretaria nazionale Fim Cisl): “E’ necessario uscire dalla situazione di stallo. Ci attendiamo un avanzamento nella definizione dell’accordo di programma e l’impegno convergente di tutte le istituzioni locali e nazionali interessate” Fim, Fiom e Uilm hanno ricevuto in data odierna notizia della convocazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico delle Organizzazioni Sindacali unitamente alle Regioni interessate alla vertenza della Antonio Merloni, per la mattina di lunedì 8 febbraio. In coincidenza con l’incontro si svolgerà a Roma la manifestazione dei lavoratori del Gruppo. “L’aspettativa dei lavoratori e del sindacato – dichiara Anna Trovò, segretaria nazionale Fim Cisl - è di ottenere in occasione dell’incontro programmato chiari elementi di avanzamento nella definizione dell’accordo di programma annunciato nel mese di novembre al quale Ministero dello Sviluppo ha lavorato in queste settimane, chiarezza nella sua strumentazione finanziaria e normativa, una tempistica certa e l’impegno convergente di tutte le istituzioni locali e nazionali interessate. La situazione di stallo e le incertezze rischiano di determinare ulteriori tensioni sociali in un territorio nel quale la rilevanza economica sociale e occupazionale della Merloni è stata finora di primissimo piano. Va ricordato che la vertenza Merloni è tra le più rilevanti a livello nazionale e coinvolge oltre tremila lavoratori della società in amministrazione straordinaria e un numero ancor più elevato di lavoratori dell’indotto, tutti collocati nel medesimo territorio”.  
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25/01/2010 I pensionati e l&#39;impegno per il nuovo anno
La crisi che attanaglia il nostro paese si fa sempre più pesante, l’Istat ha diramato i dati della disoccupazione, oltre 2 milioni pari all’8% della popolazione, e la presidenza della CONFINDUSTRIA afferma “La crisi è alle spalle, alla fine della fase della caduta, ma il processo per agganciare la ripresa è comunque, lentO e complicatO, lungO e difficile.” Ormai tutti gli studi di statistica prevedono che l’anno 2010 e forse non solo, darà segni di ripresa dell’economia, ma la perdita dei posti di lavoro non si arresterà anche se il Governo ancora si ostina a dichiarare che dalla crisi il nostro paese ormai è fuori, alimentando nei cittadini forti perplessità e preoccupazioni. Se si fanno raffronti, correttezza vuole, si facciano su tutto, sui salari, sui servizi, sul fisco, sull’evasione ecc. I cittadini, i pensionati sono stanchi degli spot, degli annunci, vogliono i fatti, il Governo si fa forte nell’affermare che la disoccupazione nel nostro paese è inferiore a quella delle economie più industrializzate, non interviene in modo adeguato dimenticando la piccola e media impresa, cardini del nostro sistema industriale. La scelta imboccata dal Governo di stare fermo e di aspettare che passi la tempesta senza una strategia, ha aperto la strada perlomeno a due errori: il primo è quello di elargire un po’ di piccoli aiuti qua e là, che non sono in grado di dare la spinta necessaria a far riprendere l’intero sistema Italia; l’altro è non avere capito che il nostro sistema si basa soprattutto sull’export. Serve un forte impulso alle aziende per l’innovazione. In questi ultimi tempi registriamo molte iniziative e mobilitazioni sia a livello nazionale che periferico, alcune unitarie e altre per singole sigle sindacali. Certamente la difficoltà nell’agire in modo non unitario ha posto ulteriori problemi sulla credibilità del sindacato italiano: si può però affermare che le turbolenze nazionali, non hanno inciso nei rapporti tra le confederazioni e le federazioni dei pensionati della nostra Regione. Le trattative, i confronti, i successivi accordi con la Regione hanno portato risultati significativi anche in presenza di una pesante crisi che ha interessato importanti distretti industriali, raggiungendo livelli di drammaticità. In sintesi sono stati realizzati interventi di oltre 21 milioni di euro per : - Incentivi per la stipula dei contratti di solidarietà - Incentivi alle imprese per assunzioni a tempo indeterminato di giovani laureati - Incentivi all’imprese per stabilizzazione di contratti a termine - Contributi una tantum per sostenere gli studi - Esenzione di ticket per le prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale - Erogazioni e gratuità di farmaci in fascia c - Interventi sui canoni di locazione sugli alloggi Erap - Riduzione o azzeramento addizionale Irap regionale per le imprese che creano nuova occupazione con contratto a tempo indeterminato. Inoltre, vengono stanziati ulteriori 5 milioni di euro per il 2010 per aumentare i livelli assistenziali nelle residenze protette, prevedendo nel quadriennio 2010/13 risorse occorrenti per l’implementazione dell’assistenza fino al raggiungimento dei 100 minuti pro capite, previsti dal P.S.R. e che al progressivo aumento dell’assistenza sanitaria sarà diminuita la quota alberghiera attualmente a carico degli ospiti e delle famiglie. L’accordo prevede che nel tavolo per definire l’apposito piano di finanziamento quadriennale, sarà effettuata una valutazione complessiva anche sugli interventi di carattere domiciliare per la non autosufficienza. L’agire con senso di responsabilità, convinti che la confederalità debba persistere in tutte le categorie, pur in presenza di rivendicazioni corporative, è la linea della Fnp, che da sempre è impegnata insieme alla Cisl nelle trattative ai vari livelli territoriali per la risoluzione di problemi sociali riguardanti non soltanto i pensionati. I problemi della perdita del lavoro, della mancanza degli asili nido,il costo elevato delle rette, il dramma della demenza senile, dell’alzheimer, della non autosufficienza, sono ormai presenti, purtroppo, nella gran parte dei nuclei familiari. Se remassimo tutti nello stesso senso, con sacrificio e spirito solidale possiamo risolvere i problemi in tempi non lunghi, altrimenti le distanze aumenteranno, chi è ricco lo sarà sempre di più e il povero sarà sempre più povero. A livello marchigiano l’unità di intenti e l’azione con Spi e Uilp non sono venuti mai meno. Il lavoro svolto negli ambiti sociali riguardo la gestione, la verifica e il monitoraggio dell’accordo stipulato con la Regione sulla non autosufficienza e i tavoli aperti anche dopo gli accordi Confederali del 2009, ne sono dimostrazione e testimonianza. Le confederazioni regionali di Cgil Cisl Uil e le federazioni dei pensionati sono riuscite, con una trattativa lunga, anche dura, a far approvare dalla Regione il fondo per la non autosufficienza qualche momento prima che la crisi scoppiasse in modo veemente, che ha costretto la Regione, ad intervenire con successivi atti deliberativi. La legge nazionale sulla non autosufficienza non ancora approvata dal Parlamento ostacola gli interventi anche a carattere regionale; stabilire quanti e quali servizi assistenziali debbono essere a carico del fondo nazionale diventa pertanto la priorità, anche prima dell’implementazione del fondo nazionale. La Fnp marchiana, nell’ augurare BUON LAVORO alla nuova dirigenza nazionale, al neo segretario generale Ermenegildo Bonfanti, ne apprezza la linea di impegno: la confederalità della categoria dei pensionati, la tutela delle pensioni, la rivalutazione delle stesse, la ricerca di soluzioni per un paniere specifico, ponendo, inoltre, la richiesta di interventi urgenti in merito al vuoto legislativo sulla non autosufficienza e l’adeguamento finanziario del fondo nazionale. La Segreteria regionale augura un buon 2010 a tutte le strutture e agli iscritti alla Fnp delle Marche.
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20/01/2010 Pronto soccorso Civitanova, servono soluzioni condivise
Da giorni assistiamo sulle pagine del Corriere Adriatico ad un’aspra polemica sulle lunghe attese nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Civitanova Marche che vede come protagonisti il Sindaco di Civitanova Marche e il Direttore della Zona Sanitaria 8. Un botta e risposta serrato i cui protagonisti evitano accuratamente di affrontare le cause reali di una problematica dalle molteplici sfaccettature. E’ chiaro che un ospedale non è un supermercato, così com’ è ovvio che i cittadini che non riescono ad accedere in tempi utili alle visite e alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche vedono nel pronto soccorso la loro ultima possibilità. Altrettanto chiaro è che questa criticità non riguarda solo di Civitanova, accomunando di fatto anche gli altri presidi provinciali. Ma i Direttori di Zona continuano a nascondere la testa sotto la sabbia facendo finta che il problema non esiste, o che al massimo non è poi cosi grave. Purtroppo non è così, e lo dimostra la cronaca della nottata passata dal vostro inviato. Nello scorso aprile abbiamo incontrato i Direttori di Zona per discutere i progetti di integrazione sperimentale delle attività sanitarie delle tre Zone maceratesi, primo passo sulla strada che conduce all’Area Vasta provinciale. Tra questi progetti ce ne sono alcuni che hanno la potenzialità per incidere profondamente sull’organizzazione dei servizi sanitari, e quindi anche sulle liste d’attesa e sui pronti soccorso. Ne citiamo solo alcuni: percorsi assistenziali per la dimissione protetta, gestione integrata della residenzialità e delle cure domiciliari, attività dei consultori familiari, gestione della diagnostica strumentale nello studio del medico di medicina generale. Nulla di particolarmente innovativo in realtà. Sono anni che il sindacato sostiene la necessità di potenziare la medicina del territorio sviluppando le attività sanitarie dei Distretti e coinvolgendo i Medici di medicina generale, da incentivare nella costituzione di studi medici associati aperti lungo tutto l’arco della giornata nell’interesse dei loro pazienti. All’inizio del mese di settembre abbiamo chiesto un nuovo incontro per valutare lo stato di attuazione dei progetti. Come già accaduto in altre occasioni nel corso di quest’ultimo anno non abbiamo ricevuto risposta. La concertazione e il confronto con le organizzazioni rappresentative dei cittadini e dei lavoratori non è considerata una risorsa per risolvere le problematiche della sanità provinciale, ma solo un fastidioso impiccio da evitare quando possibile. Oltre a tradire lo spirito della legge 13 di riforma del servizio sanitario, questa scelta dissennata sta causando il corto circuito del sistema sanitario, ormai disorientato e di fatto incapace di risolvere le sue tante contraddizioni e difficoltà. Invitiamo i Direttori di Zona a riaprire quanto prima il confronto interrotto, sui progetti sperimentali di integrazione come sulla residenzialità extraospedaliera. L’organizzazione e il funzionamento dei servizi sanitari di certo ne usciranno migliorate. Il Segretario Generale FNP CISL Macerata DINO OTTAVIANI
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20/01/2010 Anticipo CIG, più collaborazione dalle Banche e dall'Inps
La Cisl torna sul tema dell’anticipo della Cassa integrazione. Lo fa attraverso il Segretario Generale Marco Ferracuti, che lancia l’allarme sulle difficoltà che tantissimi lavoratori incontrano nel ricevere in tempi accettabili i trattamenti relativi agli ammortizzatori sociali. “L’intesa raggiunta nell’aprile del 2009 con la Regione e con gli Istituti Bancari mirava a far ottenere ai lavoratori l’anticipo delle somme relative alla cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria, senza attendere la conclusione delle lunghe procedure amministrative dell´Inps. Purtroppo la gestione dell’accordo si è dimostrata più difficile del previsto. Dapprima l’INPS ha reso difficile la vita alle imprese richiedendo, a corredo della domanda di anticipazione, una documentazione eccessivamente complessa. Ora invece sono gli istituti di credito a complicare l’accesso agli anticipi dimostrando una volontà troppo debole nel superare le prevedibili difficoltà organizzative e tecniche. In ogni caso il risultato è che circa 800 lavoratori nella provincia di Macerata sono rimasti per mesi senza alcun tipo di sostegno. Tra di essi anche i beneficiari degli ammortizzatori in deroga, per loro natura non anticipabili. Abbiamo ragionato molto sulla crisi, cercandone le cause e analizzando i suoi numeri, spesso impietosi. Non dobbiamo dimenticare che dietro alla parola “crisi” ci sono persone abbandonate al loro destino. Il rischio sociale è altissimo e non possiamo permetterci di correrlo. Tantissime famiglie a causa della crisi vivono al di sotto della soglia di povertà, privi di alcun mezzo di sostentamento o con redditi bassissimi, costretti a ricorrere all’aiuto dei familiari, in particolare dei genitori e delle loro pensioni. E’ a repentaglio la tenuta complessiva del nostro sistema sociale. Per questo rivolgiamo un appello a tutti i soggetti e alle istituzioni in gioco su questa vicenda. All’INPS chiediamo di accelerare al massimo le procedure per l’erogazione degli ammortizzatori sociali. Alle banche chiediamo maggiore collaborazione e la volontà concreta di superare i problemi e di anticipare i trattamenti ai lavoratori, sostenendoli così in un momento di grave difficoltà.”
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20/01/2010 Università e servizio idrico, la Cisl sfida la politica
La Provincia di Macerata sta attraversando un momento di forte difficoltà. I principali indicatori segnalano una crisi gravissima che investe l’economia e il mondo del lavoro. Nel 2009 sono fallite 73 imprese industriali - più 61,5% rispetto al 2007 - e sono aumentati del 178% i trattamenti di cassa integrazione ordinaria. Complessivamente abbiamo perso tremila posti di lavoro e le nuove assunzioni sono diminuite del 17,5%. Nessuno può sapere con certezza quando usciremo dal tunnel. Di sicuro il nostro sistema produttivo e sociale non sarà più lo stesso, perché la crisi è uno spartiacque che segna la necessità di cambiamenti sui quali lavorare insieme. Tre sono i temi d’attualità con i quali ci stiamo confrontando in questi giorni, tutti importanti per impostare un cambio di rotta. Il primo di essi è la fusione tra le Università di Macerata e Camerino, sulla quale finora il sindacato non è stato coinvolto in modo adeguato. Abbiamo in agenda un incontro con i due Rettori; l’obiettivo è vigilare perché siano conservate la storia, la vocazione e la presenza sul territorio delle due Facoltà. Per questo chiediamo un piano di riorganizzazione condiviso con le forze rappresentative dei lavoratori e dei cittadini. Un’altra importante fusione, al momento prorogata, è quella tra l’Assem di San Severino e l’Assm di Tolentino. E’ questa un’operazione importante, che può fungere da modello e da stimolo per tutto il territorio provinciale, alla quale dobbiamo arrivare superando i campanilismi locali e creando massa critica. L’obiettivo è mantenere sul territorio la gestione del servizio idrico, che fa gola alle grandi aziende municipalizzate del centro nord. L’operazione può produrre consistenti risparmi di gestione, purché si eviti di creare sovrastrutture inutili e costose come altri consigli di amministrazione.. Giudizio positivo infine sulla metropolitana di superficie, esempio virtuoso di sinergia e collaborazione per un’opera di forte impatto sulla qualità della vita di tanti cittadini maceratesi. Sullo specifico di queste tematiche rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche, che invitiamo ad uscire dall’ambiguità per manifestare chiaramente le rispettive posizioni. Il futuro del nostro territorio si gioca a partire da scelte di medio lungo periodo come queste. Scelte strategiche, che ci vincoleranno per anni, da condividere e da adottare con lungimiranza e responsabilità, evitando una litigiosità ottusa tra partiti e coinvolgendo con più convinzione le forze sociali. Le limitate dimensioni rendono la nostra Provincia un territorio ideale per fungere da laboratorio sul quale sperimentare modelli virtuosi di partecipazione sociale e democrazia economica. All’Ente Provincia il compito di regia e coordinamento delle tante risorse del territorio, da esercitare attivando quanto prima un tavolo di concertazione. La parola crisi fa ormai parte ormai del nostro vocabolario quotidiano. Dobbiamo accostarci ad essa con coraggio, accettando le sfide e cogliendo le opportunità che ci presenta per rafforzarci e crescere insieme. Il Segretario Generale Marco Ferracuti
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17/01/2010 “Bollette del gas ancora in ritardo”
“Sono arrivate nella posta degli utenti, soltanto martedì 12, le bollette del gas con scadenza 15/01/10”. Claudio Blasi, responsabile provinciale dell’Adiconsum, denuncia il ritardo strutturale all’Aspes Gas, per il recapito delle bollette. “E’ vergognoso che ancora oggi e per l'ennesima volta siamo alle prese con tali ritardi – commenta Blasi -: l’utenza è costretta a precipitarsi per onorare i consumi del quinto bimestre 2009, con tutti i disagi che le famiglie conoscono bene. Chiediamo ad Hera Comm, che dal 1 gennaio ha sostituito Aspes Gas, di spostare la scadenza al 25/01/2010, senza pretendere e addebitare alcunché per i ritardi di pagamento a cui l’utente è costretto. Chiediamo alla nuova azienda la soluzione definitiva del disservizio e, in caso contrario, non concederemo proroghe e invieremo la segnalazione all’autorità per l’Energia”.
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12/01/2010 FIACCOLATA PER LA DIFESA DEL LAVORO E DEI LAVORATORI NEL NOSTRO TERRITORIO Fabriano, 12 Gennaio 2010
PER DENUNCiARE una situazione eccezionalmente grave e sollecitare  grande attenzione e impegno istituzionale A SOSTEGNO dell’accordo di programma PER LA COSTRUZIONE di progetti capaci di dare sviluppo e lavoro PER SUPERARE la crisi economica del territorio
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07/01/2010
LETTERA APERTA DEL SINDACATO TRASPORTI FIT-CISL AL MINISTRO MATTEOLIIn occasione della visita nelle Marche del Ministro dei Trasporti On. Altero Matteoli, approfittiamo per sollecitare il medesimo ad una riflessione sullo stato delle ferrovie nel nostro territorio. Stiamo da tempo denunciando la noncuranza con cui l’Amministratore Delegato di FS tratta la nostra regione. Ultimo esempio la soppressione delle fermate Eurostar, ma, in maniera anticipata e meno appariscente la destrutturazione dell’intero servizio ferroviario. Si pensi per gli anni 2007/2008/2009 a fronte di esodi per pensionamento (nell’ex Compartimento di Ancona) di rispettivamente n. 254/296/282 (ovvero 832) persone, sono state realizzate n. 29/36/38 (ovvero 103) assunzioni. Va da se che la mancata sostituzione del personale ha portato ad un calo sostanziale dei servizi (biglietterie, assistenza, soppressione treni merci e viaggiatori, riduzione degli impegni manutentivi), oltre che dei posti di lavoro (- 729 posti nei soli ultimi tre anni) e ad un accorpamento in altre sedi come Roma, Bologna, Bari dei centri direzionali originariamente allocati nelle Marche. Auspichiamo quindi che il Responsabile di una istituzione importante come il Dicastero dei Trasporti possa incidere efficacemente sull’Amministratore Delegato di FS per fargli comprendere che le FS non rappresentino solo ed esclusivamente un trasporto di elite assegnato all’alta velocità, ma anche un servizio di trasporto pubblico per una mobilità collettiva come nella nostra Regione.Ancona, 7 gennaio 2010
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05/01/2010 Conferenza stampa delle segreterie regionali Vigili del Fuoco
Domani, 28 Luglio, alle ore 10.30, le segreterie regionali GCIL-CISL-UIL Vigili del Fuoco organizzano un’importante conferenza stampa per fare il punto e denunciare le reali ed attuali condizioni in cui versano i Vigili del Fuoco ed il servizio che gli stessi devono assicurare alla collettività.  Il rischio reale è che il corpo dei vigili del fuoco non possa più garantire la sicurezza e la tradizionale opera di serenità nei confronti dei cittadini, soprattutto in un periodo in cui l’emergenza incendi va fronteggiata anche nelle Marche, come dimostrano anche le recenti cronache. Alla Conferenza stampa oltre ai tre rappresentanti sindacali saranno presenti il Presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca e l’Assessore al Lavoro Fabio Badiali. La conferenza stampa  si terrà nella sede di Palazzo Raffaello all’ottavo piano e seguirà l’incontro con i rappresentanti della Giunta regionale.   Ancona, 27 luglio 2009
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05/01/2010 Vertenza Carrefour: nuovi scioperi in arrivo
Conferenza stampa, Ancona 23 settembre 2009 Vertenza Carrefour: nuovi scioperi in arrivo Il giorno 16 Settembre si è tenuta la riunione del Coordinamento  Nazionale del gruppo Carrefour che ha visto una grande partecipazione della rappresentanza sindacale ed il dibattito sullo stato della vertenza aziendale, ha delineato nuove iniziative a sostegno del mantenimento dei livelli occupazionali, del rispetto del contratto integrativo aziendale vigente e del rinnovo dello stesso. Il Coordinamento Nazionale del Gruppo Carrefour ha deciso di riconfermare lo stato di agitazione nei punti vendita del Gruppo e condivide la scelta delle segreterie nazionali di proclamare lo sciopero per l’intera giornata di lavoro di sabato 3 Ottobre 2009. Per coloro che lavorano su cinque giorni lo sciopero è proclamato per la giornata di venerdì 2 Ottobre. Ulteriori 4 ore di sciopero sono proclamate e rimesse all’utilizzo del territori, che potranno deciderne la più opportuna modalità di effettuazione. Mercoledì 23 settembre alle ore 12 si terrà una conferenza stampa presso la sede regionale della Cisl, Via dell’Industria 17, per fare il punto sulla vertenza e informare sulle prossime iniziative. Interverranno: Selena Soleggiati – Segretario Regionale Fisascat Cisl Di Pietro Claudio – Segretario Regionale Filcams Cgil Bolognini Marco –   Segretario Regionale Uiltcus Uil
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05/01/2010 Cassa integrazione e mobilità in aumento
Cassa integrazione e mobilità in aumento Grave la situazione in tutte le Marche secondo i dati istat rielaborati dalla Cisl. “A settembre la situazione potrebbe aggravarsi. Decisivi gli strumenti a tutela del lavoro e del reddito”. Perdurano con accenti significativi e preoccupanti gli effetti della recessione. “Nel mese di Luglio 2009 – sostiene infatti Tonino Bori Dipartimento Mercato del Lavoro CISL Marche - le ore di cassa integrazione autorizzate hanno fatto registrare un ulteriore incremento. Tale incremento si registra sia rispetto al mese di Luglio 2008 con 1.082.704 ore di cassa integrazione autorizzata contro i 2.034.084  (+ 87 %) di Luglio 2009, sia  e soprattutto se il confronto viene sviluppato sull’intero periodo Gennaio – Luglio”. Secondo l’elaborazione effettuata dalla Cisl Marche sui dati forniti da Inps ed  Osservatorio Regionale MdL la provincia di Ancona continua ad essere interessata dalla fortissima crisi della meccanica ed in particolare della Antonio Merloni; infatti questo comparto vede autorizzate nei primi sette mesi del 2009 ben 1.545.318 ore di cassa integrazione ordinaria e  1.580.195 ore di straordinaria. I comparti più in difficoltà nelle province di Ascoli- Fermo risultano essere il chimico con 250.911 ore di cassa autorizzate, il calzaturiero con 1.018.375 ore, l’alimentare con 185.411 ore, la meccanica con 315.170 ore. Sempre pesante la situazione in provincia di Macerata, qui  tutti i comparti fanno registrare aumenti significativi  di ore autorizzate le calzature con 525.964 ore, la meccanica con 450.635 ore, la gomma plastica con 219.940 ore, il legno con 72.854 ore i settori in difficoltà. Infine Pesaro che vede incrementare in maniera fortissima la cassa ordinaria ed esplodere le ore di straordinaria (lo scorso anno non è stata praticamente utilizzata); il legno con 522.245 ore; la meccanica con 1.222.859 ore; l’industria di trasformazione di minerali non metalliferi (vetro, ceramica, laterizi ecc.) con 264.377 ore; l’abbigliamento che  vede autorizzate 170.956 ore i settori più colpiti. Nel complesso per quanto riguarda le Marche  i settori colpiti in maniera  particolarmente significativa  in questi primi sette mesi del 2009 dalla crisi: la meccanica e la metallurgia 5.163.403 ore di cassa integrazione autorizzate; il calzaturiero 1.592.545 ore;  l’abbigliamento 780.388 ore;  il legno 778.940 ore; la chimica e la gomma plastica 725.261 ore.  Non meno allarmanti i dati sui licenziamenti (mobilità), relativi al 30 giugno 2009.  Nel I° semestre 2009 sono stati 7.899  (+85,4%) i lavoratori collocati in mobilità, quando nel I° semestre 2008 erano  4.034 e nel I° semestre 2007 erano 3.207. Dei  7.899 lavoratori  iscritti alle liste di mobilità 4.524 sono uomini 3.375 sono donne; 6508 sono italiani, 1391 sono stranieri.  Per 5.150 la mobilità non è indennizzata mentre lo è per i restanti 2.749. Il ricorso alla mobilità raddoppia in tutte le province marchigiane. I settori dove registriamo il numero più alto di lavoratori collocati in mobilità sono la meccanica con 1.713 unità, il calzaturiero con 935,  il commercio con 840, le costruzioni con 735. “I dati sopra evidenziati sulla cig e sulla mobilità – spiega Tonino Bori - descrivono concretamente il perdurare delle  difficoltà pesanti nelle quali versa l’industria manifatturiera nelle Marche; come CISL siamo estremamente  preoccupati perché alla ripresa delle attività, dopo il periodo feriale, la situazione potrebbe risultare  ulteriormente aggravata. A tal fine crediamo importante rafforzare le iniziative ad ogni livello e con tutti i soggetti (imprenditori, istituzioni, università) che se da una parte traccino le basi per la difesa ed il rilancio del comparto produttivo della nostra regione,  dall’altra puntino ad utilizzare al meglio gli strumenti a tutela del lavoro e del reddito  dei lavoratori e delle famiglie (ammortizzatori in deroga e contratti di solidarietà su tutti)”.   Ancona 7 Agosto 2009
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05/01/2010 La Cisl Marche sulla adesione di amministratori pubblici alla manifestazione del 4 aprile
La Cisl Marche sulla adesione di amministratori pubblici alla manifestazione del 4 aprile Non è giusto utilizzare il tema della crisi (contro la quale tutti siamo impegnati a trovare antidoti e soluzioni) per giustificare l’adesione alla manifestazione nazionale del 4 aprile prossimo, organizzata dalla Cgil. L’obiettivo centrale della manifestazione infatti (come è evidente da manifesti e materiali promozionali) è la contestazione dell’accordo per la riforma del sistema contrattuale, sottoscritto lo scorso 22 gennaio da tutte le parti sindacali e imprenditoriali, esclusa la Cgil. Accordo che il governo ha sottoscritto principalmente in qualità di  datore di lavoro del pubblico impiego. Va sottolineato che l’accordo del 22 gennaio, un accordo che innova e modernizza le relazioni sindacali, ha preso corpo dalla piattaforma unitaria approvata nel maggio 2008 da Cgil, Cisl, Uil. Schierarsi a sostegno della manifestazione significa dunque schierarsi contro l’accordo e di fatto contro la Cisl e tutte le altre organizzazioni firmatarie. La manifestazione del 4 aprile riguarda un tema, quello del sistema della contrattazione, che è materia specificatamente sindacale e non può essere oggetto di invasioni di campo. Le adesioni a questa manifestazione di alcuni sindaci, presidenti di provincia e del Presidente della giunta regionale risultano essere quindi da un lato incomprensibili, in quanto i rappresentanti delle istituzioni dovrebbero astenersi dall’intervenire in materia di sistema contrattuale, dall’altro inaccettabili perché aderire ad una manifestazione indetta da un solo sindacato, per di più finalizzata a disconoscere l’azione degli altri, rappresenta una presa di posizione non consona a dei rappresentanti istituzionali. Le interferenze nella autonomia del sindacato e la accentuazione delle divisioni non sono mai utili e positive per il mondo del lavoro e per la democrazia, tanto meno in un momento di crisi come quello attuale. Agli amministratori pubblici chiediamo di valutare a fondo le implicazioni della loro adesione e per rispettare l’autonomia e il pluralismo del sindacato confederale, rivedere la loro posizione. Chiediamo, inoltre, un impegno convinto per garantire coesione sociale e dare risposte concrete alla crisi. Nelle Marche sono stati fatti molti accordi con la regione, con le province e molti comuni, per adottare misure contro la crisi e a sostegno delle famiglie più esposte. Questa è la strada che va ancora perseguita con determinazione e disponibilità, evitando azioni di parte che possono rallentare o compromettere il positivo lavoro fin qui fatto. 2 aprile 2009 Stefano Mastrovincenzo   Segretario gen.le Cisl Marche Sauro Rossi                         Segretario gen.le Cisl Pesaro Paolo Santini                       Segretario gen.le Cisl Ancona Marco Ferracuti                 Segretario gen.le Cisl Macerata Antonio Angelini                 Segretario gen.le Cisl Ascoli-Fermo
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05/01/2010 Cassa integrazione più 106%, la ripresa è lontana
Cassa integrazione più 106%, la ripresa è lontana La Cisl sostiene la necessità di ricorre ai contratti di solidarietà e ricorda l’accordo con la Provincia sulla formazione. “A settembre molte piccole imprese non riapriranno con contraccolpi gravi sul mercato del lavoro” spiega il segretario generale  provinciale di Ancona Paolo Santini  “Molti parlano di segnali di ripresa noi preferiamo leggere la realtà del lavoro anconetano attraverso dati e cifre precise, analitiche e quella che abbiamo sotto gli occhi e davanti nei prossimi mesi non ci sembra una lettura incoraggiante, tutt’altro”. Paolo Santini Segretario Generale Cisl Ancona non si schiera con i forzati dell’ottimismo e richiama tutti a ricalibrare le propensioni a facili ottimismi. “La crisi che ha segnato questo territorio è trasversale ma in particolare continua a colpire due settori, la meccanica ed il tessile, e in generale le piccole e medie imprese, molte delle quali a settembre non riapriranno con la conseguenza che il numero dei disoccupati nella provincia di Ancona potrà aumentare ancora”. Leggiamoli alcuni di questi dati allora… I primi cinque mesi del 2009 hanno fatto registrare un incremento della cassa integrazione guadagni del 106% (2.426.972 ore del 2009 contro le 1.108.805 del 2008). Le assunzioni delle imprese pubbliche e private sono diminuite nel primo trimestre 2009 del 19,4% a Senigallia, del 31,2% a Jesi, del 30,5% a Fabriano. Le esportazioni, sempre nel primo trimestre 2009, sono diminuite del 28,2%, i fallimenti d’impresa aumentati del 21,2%, “mentre i dati Istat su occupazione e  disoccupazione – dice Santini - confermano il peggioramento che si era delineato nei mesi scorsi e in misura più marcata per gli uomini. Le assunzioni diminuiscono ed il ricorso agli ammortizzatori sociali aumenta notevolmente ed è generalizzato a livello settoriale. Da tempo sottolineiamo la necessità di ricorrere ai contratti di solidarietà”. Grazie agli accordi nazionali relativi a questo strumento la copertura delle ore lavoro è passata, dal 1 luglio, dal 60 all’80 per cento cui si aggiunge l’intesa siglata a livello regionale che copre un altro 12,50%. “In sostanza - continua Santini – un lavoratore marchigiano copre 10 ore di lavoro mancate con il 92,50% del salario. Mi sembra una strada da continuare a perrcorrere”. Ma non sono solo i contratti di solidarietà l’unico strumento individuato dalla Cisl Ancona per affrontare i nodi più problematici della crisi. “Ricordo anch’io come ha fatto l’assessore Quercetti l’importanza del protocollo firmato tra parti sociali e Provincia relativo al bando destinato ai progetti formativi soprattutto per chi è in cassa integrazione a costo zero e in mobilità. Un percorso necessario per creare nuove possibilità di reinserimento nel mercato del lavoro per chi il lavoro appunto lo ha perso. In questo senso nell’intesa rientrano anche bonus e ticket per pasti a chi partecipa a tali corsi”. Infine Santini affronta di petto la questione creditizia: Ci aspettiamo che le banche assumano maggiori responsabilità di fronte alle conseguenze della recessione. Non abbiamo trovato grande disponibilità ad  esempio, nonostante il recente accordo firmato con Abi in questo senso, verso il blocco di pagamenti delle rate dei mutui per i lavoratori in difficoltà. L’apporto degli istituti di credito in questo senso è decisivo, non può venire a mancare”.
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22/12/2009 Ancora sulle deroghe domenicali: interviene la Fisascat Cisl
Il Direttivo Provinciale della Fisascat Cisl di Pesaro e Urbino si è riunito a metà dicembre per prendere in esame alcuni emendamenti approvati dal Consiglio Regionale delle Marche, di modifica al testo unico della legge regionale n. 27 del 10 novembre 2009. Il nuovo Testo, conteneva la limitazione a n. 26 deroghe di aperture domenicali nell’intero territorio regionale ed introduceva gli strumenti di riequilibrio della rete distributiva marchigiana in modo da rispondere alle reali esigenze della popolazione, superando di fatto, la diversificazione tra comuni costieri ed aree interne. L’articolo 16 bis al decreto 350 (legge finanziaria 2010), modifica in maniera fortemente significativa i contenuti innovativi del testo unico, introducendo elementi penalizzanti per la vita sociale marchigiana: Innanzi tutto si introduce di fatto, la liberalizzazione per il settore delle attività commerciali cosiddette OUTLET, consentendo, la possibilità di apertura in ogni momento dell’anno; Si concede inoltre, ai comuni considerati turistici, di poter derogare in aumento alle aperture previste dal testo unico n. 27. Queste deroghe, secondo la Fisascat, riportano indietro l’orologio del tempo ed evidenziano in modo marcato la deprimente contraddizione dei politici e dei partiti che li esprimono: che la regione Marche smentisce se stessa. Difatti, il Consiglio regionale che ha approvato queste modifiche, è lo stesso che circa un mese fa, ha introdotto la nuova legge sul commercio. "Il Direttivo della Fisascat Cisl della provincia di Pesaro e Urbino - si legge nel documento conclusivo -, ritiene di una gravità assoluta quanto deciso dall’assemblea legislativa marchigiana, respinge con fermezza i provvedimenti, considerato, che tali decisioni, rispondono più ai bisogni dei grandi gruppi economici e commerciali che a quelli di gran parte dei cittadini amministrati. Il Direttivo della Fisascat, condanna fortemente questa decisione ed esprime tutto il sostegno alle azioni che le segreterie regionali di FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS, hanno messo e metteranno in campo, per sensibilizzare, il Presidente della Giunta Regionale e L’Assessore regionale al Commercio, ad adottare ogni strumento od azione tesi a rimuovere la iniqua approvazione".
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21/12/2009 incontro a gubbio
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21/12/2009 prossimo incontro a gennaio
il gruppo della redazione si incontrerà a gennaio
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13/12/2009 Avviso ai redattori di CISLMarche.it
Con la speranza che ognuno abbia fatto il proprio dovere, cioè abbia svolto i "compiti a casa", ci troveremo tutti insieme ad Ancona, in Via dell'Industria per stabilire le tappe verso la pubblicazione del nuovo sito. Provo ad elencare qui di seguito alcuni temi che mi sembra necessario affrontare insieme immediatamente: 0. il tema scelto soddisfa tutte le nostre esigenze? 1. come si assegna un articolo/post a una categoria? 2. come si inseriscono le immagini nei singoli articoli/post (c'è o non c'è un plug-in apposito)? 3. possiamo cominciare subito a popolare il sito? 4. per Vincenzo: è il caso di cominciare a dare al sito una struttura definitiva? Per il momento mi fermo qui SL
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12/12/2009 “Dalla crisi si esce”. Un convegno della Fisascat Cisl ha proposto il rilancio del commercio e del turismo
“Dalla crisi si esce non solo rilanciando il settore industriale ma anche trovando nuovi spazi di opportunità nel commercio e nel turismo”. E’ quanto sostiene Leonardo Piccinno, segretario provinciale Fisascat Cisl che aggiunge: “non basta utilizzare lo strumento delle deroghe domenicali come unico toccasana nei confronti del bisogno di sviluppo della rete dei servizi alla cittadinanza. Occorre creare, invece, le condizioni per un intreccio organico tra le tante eccellenze del settore manifatturiero e alimentare e le bellezze del nostro territorio. Questo comporta una modifica culturale dell’utilizzo del tempo del lavoro e della qualità della vita”. A tal proposito, aggiunge il segretario sindacale, “bisogna individuare bene il ruolo della grande distribuzione e quello del commercio tradizionale nelle Marche e il nuovo Testo unico del commercio chiarisce proprio questa individuazione”. Questi saranno gli argomenti centrali, insieme ad un’analisi delle ricadute sul nostro territorio, che sono stati illustrati nell’ambito di un convegno organizzato dalla Fisascat Cisl che si è svolto venerdì 27 novembre alle 15 presso la sala consiliare della Provincia in via Gramsci dal titolo “Uscire dalla crisi si può! Commercio e turismo come opportunità”. Erano presenti Vittoriano Solazzi, assessore regionale al commercio, Renato Minardi, assessore provinciale alle attività produttive, Amerigo Varotti, direttore provinciale della Confcommercio di Pesaro, Roberto Borgiani, direttore provinciale della Confesercenti e Selena Soleggiati, segretaria regionale Fisascat Cisl. L’apertura del convegno è stata affidata a Leonardo Piccinno e la chiusura a Vincenzo dell’Orefice, segretario nazionale Fisacat Cisl. Ha coordinato i lavori Sauro Rossi, segretario generale Ust Cisl Pesaro e Urbino.
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12/12/2009 “Aiutare la famiglia. Meno tasse per lavoratori e pensionati&quot;
Venerdì 27 novembre nella sala del Consiglio Comunale di Pesaro si è svolta un'assemblea pubblica organizzata dalla Cisl di Pesaro e Urbino dal titolo “Aiutare la famiglia. Meno tasse per lavoratori e pensionati”. E' stato un momento di confronto pubblico sugli obiettivi di crescita dei salari e delle pensioni e sulla riforma fiscale, con il coinvolgimento, tra gli altri, delle forze politiche, delle rappresentanze delle parti datoriali e del mondo associativo.  L’intento promosso dalla Cisl, a Pesaro come nelle altre province, è quello di sostenere, in un momento economico delicato come quello attuale e in concomitanza con la discussione in Parlamento della legge di bilancio, la necessità di aiutare famiglie ed imprese, promuovendo un nuovo “patto fiscale” volto a ridurre la tassazione sul lavoro e sulle pensioni. Sauro Rossi, segretario generale Cisl Pesaro-Urbino, ha introdotto i lavori esponendo la linea della Cisl e sono intervenuti anche alcuni amministratori locali tra cui il presidente della Provincia Matteo Ricci, Giuseppina Catalano, vice sindaco di Pesaro, Maria Clara Muci, assessore del Comune di Urbino e i rappresentanti delle associazioni di categoria e Oriano Giovannelli, deputato del Pd ed ex sindaco di Pesaro.
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10/12/2009 La Cisl Fp di Pesaro si mobilita: "accantonare risorse per il prossimo rinnovo contrattuale"
La Segreteria Provinciale della CISL Funzione Pubblica di Pesaro e Urbino annuncia la propria adesione e partecipazione alla mobilitazione dei lavoratori dei comparti Autonomie Locali, Sanità pubblica e privata, Ministeri, Enti Pubblici non Economici, Agenzie Fiscali  che in tutta Italia si svolgerà con assemblee sit-in ed incontri con le istituzioni ed il Prefetto. Nelle Marche l'assemblea sit-in, alla quale parteciperà anche la Federazione pesarese, si terrà giovedì 10 dicembre alle ore 10.00 presso la Sala Pagoda del Consiglio Regionale in Piazza Cavour Ancona, per poi dividersi in due delegazioni: la prima incontrerà un rappresentante della Giunta Regionale, la seconda il Prefetto. Lo stato di agitazione e la straordinaria mobilitazione in tutte le Regioni ha l'obiettivo di sensibilizzare Governo e Regioni verso la necessità di individuare ed accantonare le risorse per il prossimo rinnovo contrattuale nazionale 2010/2012 nella Finanziaria e nei bilanci di Regioni e Comuni e l'avvio di un confronto vero e partecipato per la qualificazione dei servizi pubblici, l'individuazione di sprechi, inefficienze, costi inutili e inserire le risorse per avere fondi di produttività aziendali in grado di valorizzare la produttività dei lavoratori pubblici.
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28/11/2009 Famiglia e Fiscalità
Per il rilancio dell’economia meno tasse su lavoro e pensioni Ancona uno del luoghi scelti per la mobilitazione nazionale indetta della Cisl sul tema famiglie e fiscalità. “Meno tasse sui cittadini più esposti più alti i consumi” è l’equazione con cui Paolo Santini, segretario generale Cisl Ancona, ha aperto il confronto al quale hanno partecipato i parlamentari Magistrelli e Casoli e i consiglieri regionali Bugaro e Luchetti Sostenere la famiglia con il Nuovo assegno familiare, ridurre l’imposta sul reddito personale per incrementare il salario le pensioni e per rilanciare i consumi, attuare una lotta all’evasione fiscale più incisiva, alleviare il peso del fisco sulle imprese più meritevoli che investono e spostarlo sui patrimoni e sulle rendite finanziarie.  Sono queste in sintesi le indicazioni arrivate dalla Cisl al Governo in occasione della mobilitazione indetta a livello nazionale dal sindacato biancoverde sul tema della famiglia e della fiscalità e che ha vissuto ad Ancona, nella sede dell’Assistedil, un momento assai significativo con la presenza della senatrice Marina Magistrelli (Pd) e dei consiglieri regionali Giacomo Bugaro (Pdl) e Marco Luchetti (Pd). Alla fine ne è emerso un dibattito animato all’insegna di una serie di input introdotti da Paolo  Santini, segretario generale Cisl Ancona, con queste parole “Lo dicono le leggi più elementari dell’economia, per il rilancio del sistema paese occorre incrementare i consumi. Maggiore sarà il reddito per i dei cittadini più esposti come i lavoratori dipendenti e i pensionati, più alta sarà la possibilità di sviluppare i consumi. E per far questo a nostro avviso serve un novo patto fiscale ed una politica industriale vera strutturale, non a spot come è invece avvento sino ad ora”. Tra le indicazioni fornite dalla Cisl e ricordate da Santini emerge la necessità dell’unificazione degli assegni familiari, sino ad ora suddivisi in quello della spesa e in quello della tassazione, in unico più computo e semplice strumento (Naf). Così come “sarebbe importante portare l’aliquota fiscale sulle rendite finanziarie, oggi fissata al 12,5%, al 20%. Chiediamo inoltre che l’aumento della tassazione sulle rendite non riguardi i rendimenti dei titoli di Stato”. Altro punto discriminante la lotta all’evasione fiscale “che consentirebbe l’aumento delle entrate e al conseguente riduzione del debito pubblico”. Famiglia, pensioni, lavoro, insomma: la crisi economica non è ancora passata e, secondo la Cisl, difendere elementi portanti della società come questi significa riuscire a guardare al futuro non solo con la speranza ma anche con la convinzione che una ripresa effettiva sarà davvero possibile.
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25/11/2009 APPELLO DI ALEX ZANOTELLI
                                                                                                   Napoli, 19 Novembre 2009 Acqua privatizzata                                          “MALEDETTI  VOI….!” Non posso usare altra espressione per coloro che hanno votato per la privatizzazione dell’acqua , che quella usata da Gesù nel Vangelo di Luca, nei confronti dei ricchi :” Maledetti voi ricchi….!” Maledetti coloro che hanno votato per la mercificazione dell’acqua . Noi continueremo a gridare che l’acqua è vita, l’acqua è sacra, l’acqua è diritto fondamentale umano. E’ la più clamorosa sconfitta della politica. E’ la stravittoria dei potentati economico-finanziari, delle lobby internazionali. E’ la vittoria della politica delle privatizzazioni, degli affari, del business. A farne le spese è ‘sorella acqua’, oggi il bene più prezioso dell’umanità, che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici, sia per l’aumento demografico. Quella della privatizzazione dell’acqua è una scelta che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese( bollette del 30-40% in più, come minimo),ma soprattutto dagli impoveriti del mondo. Se oggi 50 milioni  all’anno muoiono per fame e malattie connesse, domani 100 milioni  moriranno di sete. Chi dei tre miliardi che vivono oggi con meno di due dollari al giorno, potrà pagarsi l’acqua? “ Noi siamo per la vita, per l’acqua che è vita, fonte di vita. E siamo sicuri che la loro è solo una vittoria di Pirro. Per questo chiediamo a tutti di trasformare questa ‘sconfitta’ in un rinnovato impegno per l’acqua, per la vita , per la democrazia. Siamo sicuri che questo voto parlamentare sarà un “boomerang” per chi l’ha votato. Il nostro è un appello prima di tutto ai cittadini, a ogni uomo e donna di buona volontà .Dobbiamo ripartire dal basso, dalla gente comune, dai Comuni. Per questo chiediamo:    AI  CITTADINI  di -protestare contro il decreto Ronchi , inviando e -mail ai propri parlamentari; -creare  gruppi in difesa dell’acqua localmente come a livello regionale; -costituirsi in cooperative per la gestione della propria acqua. AI  COMUNI   di -indire consigli comunali monotematici in difesa dell’acqua; -dichiarare l’acqua bene comune,’ privo di rilevanza economica’;    -fare  la scelta dell’AZIENDA PUBBLICA SPECIALE.  LA NUOVA LEGGE NON IMPEDISCE CHE I COMUNI SCELGANO LA VIA DEL TOTALMENTE PUBBLICO, DELL’AZIENDA SPECIALE, DELLE  COSIDETTE  MUNICIPALIZZATE . AGLI  ATO  -ai 64 ATO( Ambiti territoriali ottimali), oggi affidati a Spa a totale capitale pubblico, di trasformarsi in Aziende Speciali, gestite con la partecipazione dei cittadini. ALLE REGIONI  di -impugnare la costituzionalità della nuova legge come ha fatto la Regione Puglia; -varare leggi regionali sulla gestione pubblica dell’acqua. AI   SINDACATI  di -pronunciarsi sulla privatizzazione dell’acqua; -mobilitarsi e mobilitare i cittadini contro la mercificazione dell’acqua. AI  VESCOVI  ITALIANI  di -proclamare l’acqua un diritto fondamentale umano sulla scia della recente enciclica di Benedetto XVI, dove si parla dell’”accesso all’acqua come diritto universale di tutti gli esseri umani, senza distinzioni o discriminazioni”(27); -protestare  come CEI (Conferenza Episcopale Italiana) contro il decreto Ronchi . ALLE COMUNITA’ CRISTIANE  di  -informare i propri fedeli sulla questione acqua;  - organizzarsi  in difesa dell’acqua. AI  Partiti di                                                                                                                - esprimere a chiare lettere la propria posizione sulla gestione dell’ acqua; -farsi promotori di una discussione parlamentare sulla Legge di  iniziativa popolare contro la privatizzazione dell’acqua, firmata da oltre 400.000 cittadini. L’acqua è l’oro blu del XXI secolo. Insieme all’aria , l’acqua è il bene più prezioso dell’umanità. Vogliamo gridare oggi più che mai quello che abbiamo urlato in tante piazze e teatri di questo paese : “L’aria e l’acqua sono in assoluto i beni fondamentali ed indispensabili per la vita di tutti gli esseri viventi e ne diventano fin dalla nascita diritti naturali intoccabili- sono parole dell’arcivescovo emerito di Messina, G. Marra.  L’acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per trarne  illecito profitto,e pertanto si chiede che rimanga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubbliche , che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione al costo più basso possibile.”                                                                                                                                                                                 Alex   Zanotelli
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25/11/2009 La Tavola della pace invita tutti a firmare l&#39;appello di Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, per bloccare la vendita dei beni confiscati!
    La Tavola della pace invita tutti a firmare l'appello di Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, per bloccare la vendita dei beni confiscati!    Niente regali alle mafie:  i beni confiscati sono cosa nostra!   Tredici anni fa, oltre un milione di cittadini firmarono la petizione che chiedeva al Parlamento di approvare la legge per l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie.  Un appello raccolto da tutte le forze politiche, che votarono all'unanimità le legge 109/96. Si coronava, così, il sogno di chi, a cominciare da Pio La Torre, aveva pagato con  la propria vita l'impegno per sottrarre ai clan le ricchezze accumulate illegalmente. Oggi quell'impegno rischia di essere tradito. Un emendamento introdotto in Senato alla legge finanziaria, infatti, prevede la vendita dei beni  confiscati che non si riescono a destinare entro tre o sei mesi. E’ facile immaginare, grazie alle note capacità delle organizzazioni mafiose di mascherare la loro presenza, chi si farà avanti per comprare ville, case e terreni appartenuti ai boss e che rappresentavano altrettanti simboli del loro potere, costruito con la violenza, il sangue, i soprusi, fino all'intervento dello Stato.  La vendita di quei beni significherà una cosa soltanto: che lo Stato si arrende di fronte alle difficoltà del loro pieno ed effettivo riutilizzo sociale, come prevede la legge. E il ritorno di quei beni nelle disponibilità dei clan a cui erano stati sottratti, grazie al lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura, avrà un effetto dirompente sulla stessa credibilità delle istituzioni.  Per queste ragioni chiediamo al governo e al Parlamento di ripensarci e di ritirare l'emendamento sulla vendita dei beni confiscati.  Si rafforzi, piuttosto, l'azione di chi indaga per individuare le ricchezze dei clan.  S'introducano norme che facilitano il riutilizzo sociale dei beni e venga data concreta attuazione alla norma che stabilisce la confisca di beni ai corrotti. E vengano destinate innanzitutto ai familiari delle vittime di mafia e ai testimoni di giustizia i soldi e le risorse finanziarie sottratte alle mafie.  Ma non vendiamo quei beni confiscati che rappresentano il  segno del riscatto di un'Italia civile, onesta e coraggiosa. Perché quei beni sono davvero tutti "cosa nostra".  Tra i primi firmatari:  Andrea Campinoti, presidente di Avviso Pubblico - Guglielmo Epifani, segretario CGIL -  Paolo Beni, presidente Arci - Vittorio Cogliati Dezza, presidente Legambiente,  Michele Curto, presidente di FLARE (Freedom, Legality and Rights in Europe) - Tito Russo, coordinatore nazionale UDS (Unione degli Studenti), Michele Mangano, presidente Auser -   Francesco Breviario - operatore Responsabile CISL Lombardia - Oliviero Alotto, presidente di Terra del Fuoco, Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace.   E inoltre: Nando Dalla Chiesa, Salvo Vitale, Rita Borsellino, Sandro Ruotolo...   ***  Lettera ai presidenti delle associazioni nazionali  Gent.le Presidente,  venerdì 13 Novembre il Senato ha approvato, all'interno della legge finanziaria per il 2010, un emendamento che modifica la legge La Torre-Rognoni sulla confisca dei beni ai mafiosi. Grazie a questo emendamento sarà possibile la vendita dei beni confiscati, una modifica sostanziale rispetto ai principi della legge 109/96 che permette oggi il riutilizzo sociale.  Più di dieci anni fa abbiamo raccolto un milione di firme che spinsero la legge 109/96 verso un approvazione all'unanimità, affermando il principio che le "mafie restituiscono il maltolto" e che il riutilizzo sociale divenisse il motore per il riscatto sia economico che sociale dei territori.  Con l'emendamento proposto si mette seriamente a rischio questa possibilità. Svendendo i beni confiscati non si fa altro che favorire i clan, che potrebbero riacquistare i beni tramite prestanomi e riciclando soldi sporchi.  E' importante una reazione di tutto il mondo dell'antimafia sociale. Il disegno di legge si appresta ad arrivare alla Camera per l'approvazione definitiva, urge mobilitarsi affinchè il parlamento ritiri  questo emendamento e dia applicazione alla norma che prevede la confisca dei beni anche per i reati di corruzione.  In questi giorni è nostra intenzione sensibilizzare la cittadinanza e i territori per sostenere l'appello che chiede il ritiro di questa norma. L'appello, appena raccolte le prime firme, verrà pubblicato on-line e si chiederà a chiunque di sottoscriverlo.  Inoltre è in preparazione una mobilitazione a sostegno dell'appello. Martedì 24 Novembre a Roma, presso la bottega della legalità "Pio La Torre" in via dei prefetti 23, organizzeremo "un'asta simbolica" dove  "svenderemo" alcuni beni confiscati.  Sabato 28, tutti i coordinamenti di Libera, le associazioni che fanno parte della rete, e tutte le soggettività della società responsabile intenti a difendere la legge 109/96, organizzeranno un presidio in ogni provincia dove ci sono beni confiscati che possono essere oggetto di vendita e si raccoglieranno le firme per il ritiro  dell'emendamento.  Vi chiediamo di aderire all'appello e rendere visibili nelle vostre reti tutte le iniziative tese alla difesa del riutilizzo sociale dei beni confiscati.  don Luigi Ciotti presidente di Libera e Gruppo Abele  Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie.  Per adesioni e/o info  0669770326          organizzazione@libera.it          3335497211
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23/11/2009
CORTEO DAVANTI ALLA RAI SALE LA RABBIA DEI LAVORATORI Quinto giorno di occupazione, blocco della produzione e delle ruspe in via della barchetta. Stasera assemblea per decidere le prossime azioni da intraprendere.
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17/11/2009 Duecento operatori ecologici, in tutta la provincia, incroceranno le braccia
Anche gli operatori ecologici della provincia di Pesaro di Cgil, Cisl Uil e Fiadel aderiranno, in massa, allo sciopero indetto per domani contro la riforma dei Servizi pubblici locali che colpisce duramente il comparto dell’igiene ambientale senza garanzie del rispetto dei diritti dei lavoratori. Secondo i sindacati il testo adottato dal Governo potrebbe avviare la peggiore delle privatizzazioni per il settore dell’igiene ambientale attraverso la frantumazione del ciclo e la conseguente “assegnazione” delle risorse ai poteri forti che stanno imponendo tale scelta. Nella nostra provincia tutto ciò si potrebbe tradurre nel mancato rispetto del contratto di settore visto che, chiunque vincerà le gare di assegnazione, potrà applicare il contratto collettivo che ritiene più vantaggioso, provocando una pericolosa corsa al ribasso che metterà in crisi i diritti acquisiti. “Questa strada – osservano i rappresentanti sindacali -, che priva il settore di parte delle risorse proprie del ciclo integrato attualmente gestito da Aziende pubbliche e private che fino ad oggi hanno adeguatamente assolto alle proprie funzioni, consegnerà il mercato alle peggiori imprese pirata che “sostengono” la concorrenza sul dumping contrattuale e sociale. Le conseguenze di tutto ciò sarebbero drammatiche, per le ricadute sulle politiche ambientali, sul controllo/presidio del territorio, sul principio universalistico del servizio pubblico e sulle necessarie tutele per i cittadini. Per i lavoratori e le lavoratrici del settore poi, dal momento che il decreto non fa nessun riferimento alle clausole sociali, le conseguenze sarebbero nefaste in quanto diverrebbero sempre più precari ad ogni cambio di gestione sotto il profilo della stabilità occupazionale e sotto il profilo della disciplina contrattuale che regola il rapporto di lavoro”.    
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13/11/2009 Protesta dei lavoratori della New relax
Una corposa delegazione dei lavoratori dell’azienda new Relax ha protestato, oggi pomeriggio, davanti alla sede della Provincia di Pesaro in via Gramsci dove era in corso un incontro tra le Organizzazioni sindacali, l’assessore provinciale al Lavoro e i rappresentanti dell’azienda. I motivi della protesta sono i temuti licenziamenti che l’azienda potrebbe mettere in atto a danno di 116 lavoratori. I dipendenti, fanno sapere i rappresentanti sindacali della Filca Cisl, lamentano anche di non aver ricevuto gli stipendi di settembre e ottobre e circa 80 di questi, che attualmente si trovano in cassa integrazione (CIGS), non hanno percepito nemmeno l’indennità in quanto l’azienda non ha inviato la relativa documentazione all’INPS nei tempi dovuti.
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10/11/2009 Diritto sindacale tra crisi economica e lavoro frammentato
Si è svolto l'11 novembre 2009 alle ore 15,30 Sala Castellani di Piazza della Repubblica a Urbino un incontro dal titolo: Diritto sindacale tra crisi economica e lavoro frammentato commenti a margine del libro di Marco Lai “Elementi di diritto del lavoro”. Oltre all'autore, responsabile dell'area giuslavoristica del Centro Studi Cisl di Firenze, erano presenti Sauro Rossi, segretario provinciale Cisl, Claudio Bruscoli, segretario territoriale, Paolo Pascucci, docente di diritto del lavoro presso l'Università di Urbino e Antonio Di Stasi, docente di diritto del Lavoro nell'Impresa all'Università di Ancona. Clicca qui per scaricare l'invito: http://www.scribd.com/doc/26170845/Invito
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09/11/2009 Gruppo lavoro comunicazione
Oggi si è riunito il gruppo
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08/11/2009 Ottimo lavoro, Vincenzo!
Caro Vincenzo, utilizzo questa forma inusuale di comunicazione - la scrittura di un post anziché una mail diretta - perché così tutti quelli che visiteranno il sito di prova potranno leggere questo messaggio. Procederò con ordine, in vista di domani: 1) La scelta del template mi sembra adeguata e proporzionata alle attuali esigenze del sistema. Certo: occorrerà lavorare un po' (ma non troppo) sulla grafica, sopratutto sulla testata. Però l'integrazione pagine/post mi sembra già ben avviata. Ti faccio i miei complimenti per questo. 2) il profilo che mi hai assegnato - senza privilegi di amministrazione - non mi permette di entrare nel merito della struttura dei singoli template-oggetto. Però un elemento va sottolineato, su tutti, come urgente: se l'integrazione della HP tra testo "fisso" e blog cronologico funziona, dovremmo riflettere su come far emergere proprio in HP le altre sezioni tematiche, anch'esse portatrici di argomenti interessanti (penso ai multimedia o alle sezioni locali) 3) Occorre caricare qualche plug-in per la pubblicazione e l'associazione di file multimediali  senza entrare nel codice HTML Per il resto: a domani SL
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26/10/2009 comunicato conferenza stampa welfare
  CGIL CISL UIL Ancona Linee Guida Sui bilanci comunali preventivi 2010, sui protocolli regionali socio-sanitari, sui piani di zona degli ambiti territoriali, sul bilancio Provinciale Premessa        Le Confederazioni CGIL CISL UIL di Ancona unitamente alle categorie dei Pensionati SPI-FNP-UILP ritengono irrinunciabile l’avvio dei confronti con la Provincia e con gli Enti Locali sui bilanci comunali di assestamento 2009 e di previsione per l’anno 2010, sull’attuazione nei territori dei protocolli stipulati tra  Sindacati e Regione Marche e sui Piani Zonali di Ambito triennali e annuali.        Le OO.SS. sollecitano la definizione d’incontri in tempi brevi in considerazione anche della continua riduzione dei trasferimenti nazionali delle risorse determinate dalle scelte del Governo. In particolare la riduzione di risorse sul fronte delle politiche sociali e sanitarie, quali: quelle del fondo sociale e di quelle della non autosufficienza, il ridimensionamento del finanziamento al servizio sanitario nazionale.        Oltre alla minore disponibilità complessiva del fondo nazionale per il Welfare, passato da 1.464.233.000 miliardi del 2008 ai 1.420.580.157 del 2009. Il sistema delle Autonomie locali lamenta, quindi, un taglio sul fondo per le politiche sociali che associandosi ad altre riduzioni nei trasferimenti nazionali del comparto sociale, provocano una generalizzata difficoltà a mantenere i livelli attuali dei servizi.        Si è in presenza di scelte che potrebbero portare in alcuni casi alla diminuzione o alla cancellazione di importanti servizi sociali, e a potenziali aumenti di tasse, d’imposte o di tariffe, o addirittura l’inserimento di tasse di scopo.        Si ritiene necessario intervenire anche per sollecitare le istituzioni a dare risposte  di carattere sociale  ai cittadini e lavoratori colpiti da una grave crisi economica ed  occupazionale, i cui effetti sono rilevanti nel  territorio provinciale.        In generale sui Bilanci comunali occorre: > sollecitare le amministrazioni locali ad approntare politiche di bilancio agendo sul versante dell’evasione territoriale, sottoscrivendo protocolli d’intesa con Direzione Regionale dell’Entrate per gli accertamenti di evasione/elusione sull’IRPEF che permetterebbero ai Comuni di ricevere il 30% degli accertamenti eseguiti, > adottare politiche fiscali che promuovano l’equità, > disincentivare gli sprechi ancora presenti, anche se in misura minore, in alcuni Enti Locali e nei Consigli di Amministrazioni delle aziende e/o società pubbliche partecipate. Imposte Le OO.SS. sono contrarie a qualsiasi ulteriore aumento delle imposte locali, quali la TIA (Tariffa di igiene ambientale), la TARSU (Tassa sui rifiuti) ed all’eventuale istituzione di tasse di scopo. Tariffe Occorre: > contenere l’eventuale aumento delle tariffe dei servizi pubblici locali entro il tasso di inflazione che per il 2009 e' pari a +0,7%, considerando la possibilità di agevolazioni tariffarie per gli ultrasessantacinquenni, per gli anziani non autosufficienti, per i disabili e per le famiglie più numerose e disagiate attraverso l’applicazione dell’ISEE; > introdurre tariffe sociali (luce, gas, acqua..), anche attraverso la sottoscrizione di accordi a livello provinciale con gli enti e/o le aziende interessate. Isee > riaffermare a tutti i livelli l’importanza dell’applicazione dell’ISEE di ambito quale strumento di equità per l’accesso alle prestazioni sociali e socio-sanitarie. Gestione dei servizi > favorire l’introduzione di forme associative e/o consortili per l’erogazione dei servizi anche tra ambiti limitrofi, al fine della razionalizzazione dei costi e del miglioramento della qualità dei servizi erogati ai cittadini; > discutere le problematiche relative ai trasporti locali (linee, fermate, sicurezza..). Politiche degli investimenti > attivare, da parte degli EE.LL., tutte le iniziative ed opere pubbliche subito cantierabili; > intervenire da subito sulla manutenzione straordinaria degli edifici scolastici, sia per interventi di messa in sicurezza  sia per interventi di risparmio energetico. Politiche sociali e sanitarie famiglie/ minori > potenziare le politiche per l’infanzia ove carenti, > favorire la sperimentazione di servizi innovativi per potenziare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, anche attraverso l’utilizzo di risorse stanziate a livello Europeo e Nazionale, > monitorare il funzionamento dei servizi scolastici (mense, trasporti, servizi di sostegno..) e le relative rette anziani > monitorare l’assistenza domiciliare socio-assistenziale (SAD) e l’assistenza domiciliare sanitaria (ADI) attuando le intese scaturite a livello regionale; nel contempo prevedere verifiche sul potenziamento del SAD (formazione del personale e di ore aggiuntive di assistenza ai non autosufficienti) e sullo stato d’integrazione tra il SAD e l’assistenza domiciliare; > coinvolgere i Centri Sociali per dare risposte ai problemi legati al disagio elaborando, ove possibile, progetti di raccordo con il volontariato. Piani di ambito/piani di distretto > impegnarsi per far rispettare i tempi previsti per l’approvazione dei piani d’ambito annuali (28 Febbraio 2010) ed entro il 31 Dicembre 2009 i piani triennali; > dare concreta attuazione al significato di concertazione prevista dalla L.3280 con il Comitato dei Sindaci e il Coordinatore d’Ambito; > costituire un tavolo di monitoraggio unico tra il sociale ed il sanitario; > rendere concreta l’integrazione tra il piano annuale e quello distrettuale; > introdurre il Punto Unico Accesso al fine di favorire l’informazione e l’orientamento agli utenti sui servizi socio-sanitari; > sviluppare i diritti di cittadinanza politici e sociali dei migranti ed ampliare gli interventi d’integrazione a cominciare dalle istituzioni scolastiche sul territori. Politica abitativa e della casa > potenziare il contribuito affitti per le situazioni di disagio-sociale ed economico; > allargare lo stock di residenze ad affitto temporaneo o permanente con prezzi calmierati compatibili con il reddito medio dei lavoratori; > estendere la stipula dei contratti di locazione a canone concordato in tutta la provincia; Politica dei prezzi > promuovere accordi tra enti locali e associazioni di categoria per sperimentare la cosidetta “filiera corta” che favorisce la produzione locale di qualità ed il contenimento dei prezzi.  Provincia Le OO.SS. propongono le seguenti questioni da affrontare nella negoziazione con la Provincia di Ancona: > determinare le politiche del lavoro e della formazione professionale adeguate per rispondere alle difficoltà derivanti dalla crisi economica ed occupazionale; > definire con la Provincia, l’INPS e l’INAIL interventi di contrasto al lavoro nero, in particolare nei servizi di assistenza alle persone. > attivare tavoli di concertazione per questioni attinenti alla politica Idrica, Energetica, dei Rifiuti, coinvolgendo anche i rispettivi ATO (servizi, reti degli impianti, tariffe, tariffe agevolate etc.); > affrontare le problematiche della mobilità urbana ed extra urbana e lo sviluppo dei trasporti pubblici locali; > attivare sinergie tra Enti proposti per vigilare sull’applicazione delle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Ancona, 26 ottobre 2009
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20/10/2009 Settimana dell' Orientamento della Provincia di Ancona
  Nell'ambito della Settimana di Orientamento (27 - 30 ottobre - Fiera della Pesca di Ancona) promossa dalla Provincia di Ancona e destinata agli studenti del quarto e quinto anno delle Scuole Superiori del territorio provinciale, vi segnaliamo il Laboratorio di orientamento ideato e realizzato da CGIL, CISL, UIL e Confindustria di Ancona dal titolo "Sulla mia strada".  Il laboratorio prevede attraverso modalità interattive, video, musica, interviste, quiz sul tema dell'orientamento alla formazione e al lavoro. In particolare nelle giornate del 27 e del 29 ottobre protagonista della intervista sarà il Segretario generale della CISL di Ancona Paolo Santini.  Per ulteriori informazioni sulla Settimana dell' Orientamento http://www.lavoro.provincia.ancona.it/viewdoc.asp?CO_ID=6897
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17/10/2009 Lettera al Corriere Adriatico
Il giorno 15 ottobre il vostro giornale ha pubblicato nella pagina regionale una lettera inviata da una dipendente dello stabilimento di Maragone dell’Antonio Merloni. In qualità di Rappresentanti Sindacali Unitari dello stesso stabilimento, riteniamo doveroso precisare alcuni aspetti segnalati nella lettera, in quanto ci sentiamo coinvolti in prima persona. Come rappresentanti eletti dai lavoratori conosciamo e comprendiamo infatti benissimo le difficoltà che anni di cassa integrazione scaricano sulla vita quotidiana delle persone, perché è anche la nostra personale situazione; anche noi abbiamo fatto e facciamo cassa integrazione. Durante il lungo periodo di Cig antecedente il commissariamento, avevamo costruito un meccanismo di rotazione che ha coinvolto più dell’85% dei lavoratori, con l’obiettivo di spalmare la riduzione dell’orario di lavoro per il massimo dei lavoratori possibili, contrastando in maniera decisa la posizione aziendale che ha sempre rivendicato la priorità delle esigenze tecnico-organizzative. Dal momento in cui l’azienda è entrata in Amministrazione straordinaria, la cosiddetta legge Marzano, l’attività lavorativa ha subito un crollo improvviso, con una sospensione lavorativa di alcuni mesi, per poi riprendere solamente  per una media di 4/5 giorni al mese, coinvolgendo un numero di lavoratori estremamente basso, 450-550 persone, sui 1250 dell’organico complessivo degli stabilimenti di Fabriano. In questo contesto, a causa della scarsità di produzione, non è stato più possibile applicare il meccanismo che avevamo precedentemente contrattato. In tutti gli incontri avvenuti con i Commissari è stato sempre richiesto da parte sindacale, di attuare il massimo della rotazione possibile tra i lavoratori, ma per vari mesi non e’ stato possibile trovare alcun accordo. Da luglio scorso si è iniziato a coinvolgere anche altri lavoratori che da mesi non erano rientrati al lavoro; ad oggi sono più di 800 le persone coinvolte nella scarsissima attività lavorativa. Siamo consapevoli che la nostra azione sindacale può avere dei limiti, ma vorremmo ricordare le enormi difficoltà che la drammatica situazione produttiva dell’azienda pone, impedendoci di fatto di dare risposte positive alle innumerevoli esigenze dei lavoratori; continueremo comunque con determinazione a coinvolgere il numero più ampio possibile di lavoratori. All’Antonio Merloni il 75-80% dei lavoratori è iscritto alle organizzazioni sindacali, la percentuale aumenta se si considerano solo gli operai, non includendo nel calcolo gli impiegati; affermare, come dice la lettera della lavoratrice, che gli iscritti al sindacato hanno una corsia preferenziale non corrisponde alla realtà, in quanto molti iscritti al sindacato si sono trovati in situazioni simili alla signora, proprio per i motivi oggettivi che abbiamo sopra spiegato. Cogliamo l’occasione per esprimere la speranza che, in un momento cosi difficile, drammatico per il nostro futuro di lavoratori dell’Antonio Merloni, dove ognuno di noi vive incertezze, tensioni, problemi, si mantenga una forte unità di intenti e che ognuno continui a ricercare il massimo della coesione tra i lavoratori. Come abbiamo fatto con la manifestazione di mercoledì 14 ottobre, facciamo appello a tutti coloro che hanno una responsabilità istituzionale ai vari livelli, perché stiano vicini ai lavoratori dell’Antonio Merloni e delle aziende dell’indotto, e spendano tutte le energie e le competenze per dare una prospettiva di lavoro e di vita dignitosa a tante famiglie in difficoltà, in un territorio che non vuole rassegnarsi ad una prospettiva di lento e inesorabile declino.  Fabriano 17 ottobre 2009                                                                                                                                                                                     I delegati RSU                                                                                     Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil                                                                                       Antonio Merloni Maragone
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02/03/2009 Congresso Cisl Ancona 3-4 marzo 2009
Io lo so che non sono solo E' il significativo  titolo del XVI congresso UST Cisl  Ancona, per ribadire la presenza e il sostegno del sindacato sul territorio, che si apre domani (3 marzo ndr) e si concluderà mercoledì con l'elezione della nuova segreteria. All'interno  una tavola rotonda dedicata al tema del capitale umano per lo sviluppo del territorio.  La Cisl Ancona a Congresso. Si apre domani 3 marzo 2009, il XVI congresso provinciale del sindacato anconetano. Un momento di democrazia formale e sostanziale, l’occasione per verificare e ridefinire le linee dell’organizzazione. Un'organizzazione che nel 2008 ha registrato 47.365 iscritti, confermandosi la provincia con più tesserati Cisl, con un incremento di circa 2590 unità nell'ultimo quadriennio. Dunque domani (3 marzo ndr) si apriranno i lavori per i 235 delegati in rappresentanza delle 18 categorie e delle 22 sedi presenti nel territorio provinciale. Alle 9.30 la relazione introduttiva del segretario provinciale Cisl Paolo Santini presenterà il tema del congresso: la centralità e il sostegno che il sindacato può e deve offrire ai lavoratori. Ospiti il segretario confederale nazionale Cisl Gianni Baratta e Agnese Moro, figlia del grande statista democristiano, a cui verrà consegnata la pubblicazione realizzata dalla Cisl Ancona in memoria del padre. Sarà invece dedicata alla tavola rotonda “Capitali dello sviluppo - Sviluppo dei capitali”, la mattina del 4, un confronto aperto allo sviluppo umano e alla necessità di un welfare “nuovo e attivo”, in cui il  territorio e la città rivestano un ruolo rilevante. Rosangela Lodigiani, docente di Politiche di Capitale umano dell'Università Cattolica di Milano, Patrizia Casagrande, presidente Provincia di Ancona e Angelo Stango, di Confindustria Ancona, saranno gli ospiti del dibattito, a cui seguirà nel pomeriggio l'elezione dei nuovi organismi e la proclamazione dei componenti della nuova segreteria. Ancona, 2 marzo 2009
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